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Atti Parlamentari -83151— Camera dei Deputat i X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 199 1 RESOCONTO STENOGRAFIC O 622 . SEDUTA DI LUNEDI 6 MAGGIO 199 1 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALDO ANIAS I INDIC E PAG. PAG . Missioni 8315 3 Missioni valevoli nella seduta del 6 mag- gio 1991 8317 8 Disegni di legge : (Annunzio) 8317 8 (Autorizzazione di relazione orale) 8315 4 Disegni di legge di conversione : (Annunzio della presentazione) . . . 8315 3 (Assegnazione a Commissione in sed e referente ai sensi dell'articolo 96-bi s del regolamento) 8315 3 (Cancellazione dall'ordine del giorno per decadenza dei relativi decreti-leg - ge) 8317 8 Disegno di legge di conversione (Discus- sione) : Conversione in legge, con modificazio- ni, del decreto-legge 27 marzo 1991 , n . 100, recante disposizioni urgenti in materia di permessi sindacali an- nuali retribuiti e di personale de l comparto scuola (5577) . PRESIDENTE 83154, 83157, 8315 8 MELILLO SAVINO, Sottosegretario di Stat o per la pubblica istruzione 83157, 8315 8 NUOCI MAURO ANNA MARIA (gruppo DC), Relatore 83155, 8315 8 VALENSISE RAFFAELE (gruppo MSI-destr a nazionale) 8315 7 Proposte di legge : (Annunzio) 8317 8 (Approvazione in Commissione) . . . 8317 8 (Assegnazione a Commissione in sed e referente) 83179

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Atti Parlamentari

-83151—

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 199 1

RESOCONTO STENOGRAFICO

622 .

SEDUTA DI LUNEDI 6 MAGGIO 199 1

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALDO ANIASI

INDIC E

PAG. PAG .

Missioni 83153

Missioni valevoli nella seduta del 6 mag-gio 1991 83178

Disegni di legge :(Annunzio) 83178(Autorizzazione di relazione orale) 83154

Disegni di legge di conversione :(Annunzio della presentazione) . . . 83153(Assegnazione a Commissione in sede

referente ai sensi dell'articolo 96-bisdel regolamento) 83153

(Cancellazione dall'ordine del giornoper decadenza dei relativi decreti-leg -ge) 83178

Disegno di legge di conversione (Discus-sione) :

Conversione in legge, con modificazio-ni, del decreto-legge 27 marzo 1991 ,n. 100, recante disposizioni urgentiin materia di permessi sindacali an-nuali retribuiti e di personale delcomparto scuola (5577) .

PRESIDENTE 83154, 83157, 8315 8MELILLO SAVINO, Sottosegretario di Stato

per la pubblica istruzione 83157, 8315 8NUOCI MAURO ANNA MARIA (gruppo DC),

Relatore 83155, 8315 8VALENSISE RAFFAELE (gruppo MSI-destra

nazionale) 83157

Proposte di legge :(Annunzio) 83178(Approvazione in Commissione) . . . 83178(Assegnazione a Commissione in sede

referente) 83179

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 199 1

PAG .

Proposta di legge di iniziativa regionale :(Assegnazione a Commissione in sed e

referente) 83179

Proposta di legge (Discussione) :AMODEO ed altri: Istituzione, per i laureati

in medicina e chirurgia, di un servizi ocivile sostitutivo del servizio militaresulle navi mercantili (166) ; CACCIA edaltri: Nuove norme sull'obiezione d icoscienza al servizio militare (436) ; FIN-

CATO e CRISTONI : Regolamentazione delservizio civile alternativo al servizio dileva (567) ; FERRARI MARTEed altri : Inte-grazione alla legge 15 dicembre 1972 ,n . 772, concernente l'agnazione degliobiettori di coscienza agli uffici tecnicierariali per il riordino del catasto (966) ;RoDOTÀ ed altri : Nuove norme per ilriconoscimento dell'obiezione di co-scienza (1203) ; CAPECCHI ed altri : Rico-noscimento dell'obiezione di coscienz aal servizio militare (1878) ; RoNCHI e TA-

MINO : Norme sul diritto all'obiezione d icoscienza e sul servizio di difesa civilee popolare non violenta (1946) ; SALVOU

DI ed altri : Regolamentazione del servi -zio civile alternativo (2655) .

PRESIDENTE . . . 83158, 83160, 83161, 83163 ,83166, 83167, 83169, 8317 3

DE CAROLIS STELIO (gruppo repubblica -no) 83160

FERRANDI ALBERTO (gruppo misto) 83166GASPAROTTO ISAIA (gruppo comunista -

PDS) 8316 1LA VALLE RANIERO (gruppo sinistra indi -

pendente) 83169MELLINI MAURO (gruppo federalista eu -

ropeo) 83163SALVOLDI GIANCARLO (gruppo verde) 83167VALENSISE RAFFAELE (gruppo MSI-destra

nazionale) 83159

Mozione, interpellanze e interrogazio-ni :

(Annunzio) 83182

Comitato parlamentare per i servizi d iinformazione e sicurezza e per i lsegreto di Stato :

(Sostituzione di un deputato componen -te) 83180

PAG .

Commissione parlamentare d'inchie-sta :

(Trasmissione di relazione) 83180

Commissione parlamentare d'inchiestasul fenomeno della mafia e sullealtre associazioni criminali simila-ri :

(Sostituzione di un deputato componen-te) 83180

Conferimento ad un ministro senza por-tafoglio dell'incarico per gli affariregionali e le riforme istituzionali :

(Annunzio) 83153

Corte dei conti :(Trasmissione di documenti) 8318 1

Documenti ministeriali :(Trasmissione) 83182

In morte del senatore Cesare Merzago-ra:

PRESIDENTE 83154

Nomina ministeriale :(Comunicazione ai sensi dell'articolo

9 della legge n. 14 del 1978) . . . . 8318 1

Parlamento europeo :(Trasmissione di risoluzioni) 83180

Presidente del Consiglio dei ministri :(Trasmissione di documenti) 83182

Richiesta ministeriale di parere parla-mentare 8318 1

Risposte scritte ad interrogazioni :(Annunzio) 83182

Sull'ordine dei lavori :PRESIDENTE 83173, 8317 4CACCIA PAOLO PIETRO (gruppo DC) 83174DE CAROLIS STELIO (gruppo repubblica -

no) 83173TADDEI MARIA (gruppo comunista-PDS) 83173VALENSISE RAFFAELE (gruppo MSI-destra

nazionale) 83173

Ordine del giorno della seduta di doma-ni 83174

SEDUTA PRECEDENTE N 621 -- DI VENERDÌ 26 APRILE 1991

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 199 1

La seduta comincia alle 17,10 .

RENZO PATRIA, Segretario, legge il pro -cesso verbale della seduta del 22 aprile 1991 .

(È approvato) .

Missioni .

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensidell'articolo 46, secondo comma del regola-mento, i deputati Caria, Corsi, d'Aquino ,Fincato, Mani, Negri, Novelli, Bruno Orsi-ni, Pellicanò, Piccoli, Antonio Rubbi e Ser-vello sono in missione a decorrere dall aseduta odierna .

Pertanto, i deputati complessivamente inmissione sono tredici, come risulta dall'elenco allegato ai resoconti della seduta odierna.

Annunzio del conferimento ad un mini-stro senza portafoglio dell'incarico pe rgli affari regionali e le riforme costitu-zionali .

PRESIDENTE. Comunico che il Presiden-te del Consiglio dei ministri ha inviato alPresidente della Camera, in data 3 maggio1991, la seguente lettera :

«Ho l'onore di informarla che con mi odecreto in data odierna; sentito il Consigli odei Ministri, ho conferito al Ministro senzaportafoglio onorevole Fermo Mino Marti-nazzoli, a norma dell'articolo 9 della legge

n. 400 del 1988, l'incarico per gli affariregionali e le riforme istituzionali .

Firmato : GIULIO ANDREOTTI» .

Annunzio della presentazione di disegni d ilegge di conversione e loro assegnazionea Commissioni in sede referente ai sensidell'articolo 96-bis del regolamento .

PRESIDENTE. Il Presidente del Consigliodei Ministri ed il ministro delle Finanze, co nlettera in data 3 maggio 1991, hanno pre-sentato alla Presidenza, a norma dell'artico -lo 77 della Costituzione, il seguente disegnodi legge ;

«Conversione in legge del decreto-legge 3

maggio 1991, n . 140, recante disposizioniurgenti concernenti taluni criteri di applica-zione dell'imposta sul valore aggiunto e dell eimposte sui redditi, in materia di tasse per icontratti di borsa e per i trasferimenti mo-biliari, nonché altre disposizioni concernentil'Amministrazione finanziaria» (5636) .

Il Presidente del Consiglio dei Ministri ,con lettera in data 4 maggio 1991, ha pre-sentato alla Presidenza, a nonna dell'artico -lo 77 della Costituzione, il seguente disegnodi legge :

«Conversione in legge del decreto-legge 3

maggio 1991, n . 141, recante divieto diiscrizione ai partiti politici per gli apparte-nenti alle categorie indicate nell'articolo 98 ,terzo comma, della Costituzione» (5637) .

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 6 MAGGIO 199 1

Il Presidente del Consiglio dei Ministri e dil ministro per il coordinamento della prote-zione civile, con lettera in data 4 maggio1991, hanno presentato alla Presidenza, anorma dell'articolo 77 della Costituzione, ilseguente disegno di legge :

«Conversione in legge del decreto-legge 3maggio 1991, n . 142, recante provvediment iin favore delle popolazioni delle province d iSiracusa, Catania e Ragusa colpite dal terre -moto nel dicembre 1990 ed altre disposizion iin favore delle zone danneggiate da eccezio-nali avversità atmosferiche dal giugno a lgennaio 1991» (5638) .

A norma del comma 1 dell'articolo 96-bisdel regolamento, i suddetti disegni di leggesono stati deferiti, in pari data, in sede referente, rispettivamente :

alla VI Commissione permanente (Finan-ze), con parere della I, della II, della III ,della V, della VII, della VIII, della IX, dell aX, della XI, della XII e della XIII Commis-sione ;

alla I Commissione permanente (Affaricostituzionali), con parere della II, della III ,della IV, della V e della XI Commissione ;

alla VIII Commissione permanente (Am-biente), con parere della I, della III, della V ,della VI, della VII, della X, della XI, dell aXII e della XIII Commissione .

I suddetti disegni di legge sono stati altres ìassegnati alla I Commissione permanente(Affari costituzionali) per il parere all'Assem-blea di cui al comma 2 dell'articolo 96-bis .Tale parere dovrà essere espresso entro mer-coledì 15 maggio 1991 .

Autorizzazione di relazione orale .

PRESIDENTE. La III Commissione per-manente (Esteri) ha deliberato di chieder el'autorizzazione a riferire oralmente all'As-semblea sul seguente disegno di legge:

«Ratifica ed esecuzione della IV Conven-zione ACP-CEE, con 10 protocolli e allegati ,firmata a Lomè il 15 dicembre 1989, nonché

dell'accordo interno per il finanziamento ela gestione degli aiuti CEE ai Paesi ACP, fi rmato a Bruxelles il 17 luglio 1990» (5354) .

Se non vi sono obiezioni, rimane cosìstabilito .

(Così rimane stabilito) .

In morte del senatoreCesare Merzagora.

PRESIDENTE . Informo ma Camera chenella giornata del 1 o maggio scorso è dece-duto il senatore a vita Cesare Merzagora, giàmembro della Consulta nazionale, Ministr odel commercio con l'estero, Presidente delSenato per tre legislature .

Il Presidente della Camera ha già fatt opervenire ai familiari le espressioni del pi ùprofondo cordoglio che ora desidero rinno-vare a titolo personale e a nome dell'interaAssemblea .

Ivito la Camera ad osservare un minuto d iraccoglimento) .

(La Camera osserva un minuto di silen-zio, in memoria del senatore Merzagora) .

Ulteriori comunicazioni all'Assemblea sa -ranno pubblicate in allegato ai resocont idella seduta odierna .

Discussione del disegno di legge : Conver-sione in legge, con modificazioni, deldecreto-legge 27 marzo 1991, n . 100,recante disposizioni urgenti in materiadi permessi sindacali annuali retribuitie di personale del comparto scuola(5577) .

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca l adiscussione del disegno di legge : Conversio-ne in legge, con modificazioni, del decreto-legge 27 marzo 1991, n. 100, recante dispo-sizioni urgenti in materia di permessi sinda-cali annuali retribuiti e di personale delcomparto scuola .

Ricordo che nella seduta del 10 april escorso la I Commissione (Affari costituzio-nali) ha espresso parere favorevole sull'esi-

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stenza dei presupposti richiesti dal secondocomma dell'articolo 77 della Costituzioneper l'adozione del decreto-legge n . 100 del1991, di cui al disegno di legge di conversio -ne n . 5577 .

Dichiaro aperta la discussione sulle line egenerali .

Ricordo altresì che nella seduta del 23aprile 1'XI Commissione (Lavoro) è stataautorizzata a riferire oralmente .

L'onorevole Nucci Mauro ha facoltà disvolgere la sua relazione .

ANNA MARIA NUCCI MAURO, Relatore.Signor Presidente, onorevoli colleghi, il de-creto-legge al nostro esame reca disposizio-ni urgenti in materia di permessi sindacal iannuali retribuiti ed in materia di personaledel comparto scuola . Il suo raggio di inter -vento va dalle norme che disciplinano l'at-tività sindacale nell'ambito del pubblic oimpiego, a quelle relative al conferiment odi supplenze nelle scuole e alle norme chedisciplinano la formazione professional edei docenti . Il provvedimento reitera glianaloghi decreti-legge nn . 201, 265 e 343del 1990, nonché il n . 23 del 23 gennaio1991, non convertiti per decorrenza de itermini costituzionali .

Come è a tutti noto, la materia degli esoner isindacali è regolata dal combinato dispost odell'articolo 47 della legge 18 marzo 1968, n .249 e dell'articolo 8 della legge 27 novembre1978, n. 715 . Tali provvedimenti attribuisco -no alle organizzazioni sindacali maggiormen -te rappresentative titolo ad usufruire in cia-scuna provincia oltre che di aspettative,anche di permessi per tre giorni al mese pertre dipendenti in ciascun ordine di scuola .

Nel corso degli anni il Ministero dellapubblica istruzione, per dare risposte ade-guate alle esigenze del comparto scuola, hamesso a punto un'applicazione di tale nor-ma sulla base degli adattamenti resi indi-spensabili dalla esigenza di una maggior eefficienza nel servizio scolastico . La Cortedei conti, però, non ha condiviso il cumul osu base nazionale e ne ha messo in discus-sione la legittimità nell'adunanza del 7 di-cembre 1989 . A seguito di tale pronunzia, sipone pertanto la necessità di regolare pe rlegge la materia degli esoneri sindacali .

Il decreto-legge in esame guarda non sol oalle esigenze del comparto scuola, ma anch ealla salvaguardia di situazioni di fatto che ,se venissero rimosse o modificate, portereb-bero a vertenze con le organizzazioni sinda-cali difficilmente componibili . A tal fine ilcomma 2 dell'articolo 1 ha previsto, accant oall'istituto dell'aspettativa sindacale, l'intro-duzione del permesso annuale retribuito .Con il comma 3 dell'articolo 1 si permettonocumuli anche per compensazione nell'ambi-to nazionale.

I commi 4 e 5 dell'articolo 1 stabilisconoche, lasciando invariato il numero dei per-messi annuali attribuiti, la ripartizione tra leorganizzazioni sindacali maggiormente rap-presentative sia realizzata attraverso un de-creto del ministro della pubblica istruzione ,previso parere delle organizzazioni sindacalistesse .

Il comma 6 del suddetto articolo fa salvi iprovvedimenti relativi ai permessi annual iconcessi dal ministro della pubblica istruzio -ne per l'anno scolastico 1989-1990. Sottoli-neo che l'intera disciplina avrà valore sol -tanto fino al rinnovo contrattuale nelcomparto scuola ed è quindi di naturatransitoria .

Con il decreto-legge in esame si intendeevitare il rischio di accentuare possibili disa -gi con il mondo sindacale, anche in vist adella nuova stagione contrattuale . Il nasceredi una conflittualità potrebbe avere rifless igravi sul funzionamento della scuola . D'al-tro canto per assicurare un regolare svolgi-mento delle lezioni, bisogna che vi sia cer-tezza sulle misure amministrative daprendere per garantire la presenza di docen-ti in tutte le classi e per ogni disciplinad'insegnamento, qualora i titolari fosserodestinatari di permessi sindacali annuali .

Il comma 7 dell'articolo 1 fissa un'ulterio-re proroga, fino al 30 settembre 1991, deltermine previsto al primo comma dell'arti-colo 70 della legge 11 luglio 1980, n. 312 esuccessive modificazioni. L'articolo in que-stione stabilisce che il personale docente cheall'entrata in vigore della legge esercita oltreall'insegnamento nei conservatori di musicaattività presso enti lirici o istituzioni, devescegliere di esercitare l'una o l'altra attività ,entro un anno dalla predetta data, salvo la

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proroga di un anno eventualmente concess adalle istituzioni interessate . Tale termine vie-ne ulteriormente prorogato .

Le proroghe in questione sono necessari estante l'esigenza, individuata, di ridefinire laposizione di tali docenti nell'ambito di u nriordinamento organico dell'istruzione arti-stica e per evitare che nel frattempo siverifichi il depauperamento di una qualifica-ta categoria di docenti.

Il comma 8 prevede che il disposto di cuiall'articolo 3, comma 10, del decreto delPresidente della Repubblica 23 agosto 1988 ,n. 399, si applica anche agli anni scolastic i1990-1991 e 1991-1992 . Con tale norma s ievita il ricorso massiccio a personale docen-te supplente e temporaneo e ad un ulterior eaggravio di spese per l'erario . Sottolineo chela norma in questione determina solo tran-sitoriamente l'applicazione delle disposizio-ni sulle ore eccedenti per gli anni scolastic i1990-1991 e 1991-1992, fino a quando, cioè ,non andrà in vigore il regime sull'orarioaggiuntivo di cui all'articolo 14 del decretodel Presidente della Repubblica n . 399 del1988.

L'articolo 2 fa riferimento alle disposizioniutili all'aggiornamento delle graduatorie pe ril conferimento di supplenze al personal edocente e non della scuola .

I commi 2, 3 e 4 stabiliscono alcunedisposizioni, sempre in riferimento a talisupplenze, in materia di precedenze . A que-sto riguardo, bisogna ricordare che l'artico-lo 8, comma 1 del decreto-legge 6 novembre1989, n. 357, convertito, con modificazioni ,dalla legge 27 dicembre 1989, n . 417, haconferito carattere permanente alle gradua-torie provinciali per il conferimento di sup-plenze al personale docente della scuola .

Con il comma 2 dello stesso articolo s iprevede l'integrazione e l'aggiornamentodelle graduatorie, da effettuarsi ogni trien-nio con l'inclusione dei nuovi aspiranti e lavalutazione dei nuovi titoli . L'integrazionedelle graduatorie avverrà in prima applica-zione allo scadere del primo biennio. Inanalogia con le norme citate vige la corri-spondente normativa per il conferiment odelle supplenze al personale ATA, la quale ,con l'articolo 6 del decreto-legge 2 marzo1987, n. 57, convertito, con modificazioni,

dalla legge 22 aprile 1987, n . 158, ha resopermanenti le relative graduatorie provin-ciali, anche qui con aggiornamento ogn ibiennio . Per effetto di queste due normativesi viene ora a determinare una situazioneper la quale, nell 'anno scolastico 1991-92 ,verranno a sovrapporsi le operazioni di ag-giornamento delle graduatorie con quelle d inomina degli aspiranti supplenti . Tale eve-nienza dovrebbe ripetersi, sempre per lostesso meccanismo temporale, nell'annoscolastico 1997-98, con gravi inconvenient iper gli uffici scolastici periferici, già oberatidi lavoro per le operazioni di immissione i nruolo del personale scolastico previste d arecenti disposizioni legislative .

Il comma 1 dell'articolo 2, pertanto, vuolescongiurare tali inconvenienti e, modifican-do le norme dell'articolo 8 del decreto-leggen. 357 del 1989, fa slittare all ' anno scolastico1992-93 le operazioni di aggiornamento e d iintegrazione di tali graduatorie . Accanto aquesto accorgimento deve essere però pre-vista l'emanazione di un'apposita ordinanzaministeriale riguardante i docenti, la quale— in assenza di una norma immediatamenteoperante — dovrebbe intervenire con solle-citudine per consentire la presentazione daparte degli interessati delle domande di in-serimento nelle graduatorie permanenti o diaggiornamento della loro posizione .

In relazione allo slittamento degli adempi -menti derivanti dal comma 1, si è post oanche il problema delle aspettative dei do-centi che conseguano l'abilitazione nella ses -sione riservata, secondo l'articolo 12 de ldecreto-legge n . 357 del 1989, e che pertan-to hanno titolo all'inclusione nella graduato -ria dei concorsi per soli titoli . Tali docent inon potrebbero presentare per l'anno scola-stico 1991-92 la domanda per l'inserimentonelle graduatorie provinciali dei docenti abi-litati, con la conseguenza di non poter usu-fruire dei benefici per le graduatorie inquestione, in quanto facenti parte della gra-duatoria del concorso per soli titoli, nonchédel diritto di precedenza assoluta nel confe-rimento delle supplenze stabilito dall'artico -lo 8, comma 3, dello stesso decreto-legge .

Una corretta interpretazione delle norm enon dovrebbe produrre tali conseguenze ; ildiritto di precedenza assoluta dovrebbe va-

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lere, per quanto detto, a prescindere dall eiscrizioni nelle distinte graduatorie dei nonabilitati o degli abilitati . Pertanto, i commi2, 3 e 4 dettano apposite disposizioni inmerito . I commi 5, 6 e 7 dell'articolo 2 sonocorrelati al comma 1 . Il previsto slittamentodelle graduatorie, infatti, non sarebbe d asolo sufficiente ad evitare che, ferme restan-do le scansioni vigenti, non si determinassela sovrapposizione delle procedure a partir edall'anno scolastico 1995-96 . A tale inconve-niente pone riparo la triennalizzazione dellegraduatorie del personale non docente sta-bilita nel comma 5 ; le due procedure, dun-que, rimarranno sfalsate nel tempo .

Con i commi 6 e 7 si ha una semplifica-zione delle operazioni che si riferiscono a idue tipi di graduatorie . Il carattere perma-nente di queste ultime consente, da un lato ,una notevole semplificazione di oneri a ca-rico degli aspiranti alle supplenze, che no ndebbono ripresentare la domanda e l'allega-ta documentazione ; dall'altro lato, però, es-so determina negli anni il formarsi di gra-duatorie pletoriche, comprendenti soggett iche non hanno più interesse alla nomina . Daqui l'esigenza di un meccanismo di sfolti-mento delle graduatorie, quale proposto neipredetti commi .

L'articolo 3 si riferisce all'attività di for-mazione e di aggiornamento del personaledella scuola, attraverso l'assegnazione diret-ta dei fondi alle istituzioni scolastiche ededucative, anche in ottemperanza alla pro-gressiva valorizzazione dell'autonomia sco-lastica come spazio di iniziativa data all eunità scolastiche, che vengono viste com ecentri di organizzazione di servizi territorial -mente radicati, che possono agire sia sepa-ratamente, sia in collegamento tra loro .

Tale norma tende a superare l'attualesistema di erogazione dei fondi che male siadatta ad attività che, come la formazione el'aggiornamento del personale, richiedonosnellezza di procedure per raggiungere gl iobiettivi proposti in tempi rapidi .

Tali disposizioni hanno carattere di imme-diatezza, dovendosi subito attivare il pian odi aggiornamento per il 1991, già stabilitodalla legge 29 dicembre 1990, n. 406, con-cernente il bilancio di previsione dello Statoper l'anno finanziario 1991 .

Signor Presidente, onorevoli colleghi, i ldecreto-legge non comporta oneri finanziar iaggiuntivi e, per le ragioni fin qui esposte ,ne raccomando una rapida conversione inlegge .

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'o-norevole sottosegretario di Stato per la pub-blica istruzione .

SAVINO MELILLO, Sottosegretario di Sta-to per la pubblica istruzione. Il Governo s iriserva di intervenire in sede di replica.

PRESIDENTE. È iscritto a parlare l'ono-revole Valensise . Ne ha facoltà .

RAFFAELE VALENSISE. Signor Presidente ,non svolgerò un lungo intervento, ma m ilimiterò a qualche brevissima osservazione ,per sottolineare che il testo del decreto-leggeche la Commissione ha licenziato è notevol-mente migliore della formulazione origina-ria del Governo .

Do atto alla relatrice, onorevole NucciMauro, delle modifiche apportare al decret odalla Commissione lavoro pubblico e priva-to; esse riguardano un ampio settore delmondo sindacale . In particolare, tendono aristabilire l'accessibilita dei permessi sinda-cali a favore degli aderenti alla CISNAL, che ,come è noto, costituisce una delle organiz-zazioni maggiormente rappresentative, pre-sente da moltissimi anni in tutte le contrat-tazioni .

A questo punto, le nostre riserve nei con -fronti del decreto-legge si attenuano notevol -mente. Nonostante le osservazioni da noiformulate in altra epoca, le riserve per iritardi, l'aver evidenziato la necessità di u nriordino dell'intera materia dei permessi sin-dacali (di cui sono consapevoli le stess econfederazioni, tanto che abbiamo notiziache esse si stiano muovendo proprio i nquesto senso nella sede della contrattazion ein corso presso il dipartimento della funzio-ne pubblica), registriamo positivamente l emodifiche elaborate avvalendosi dell'espe-rienza della Commissione lavoro .

Sulla base di tali premesse, ci riserviamodi dichiarare il nostro voto sul disegno dilegge di conversione in seguito all'esito del

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dibattito e degli atteggiamenti assunti su idiversi emendamenti .

PRESIDENTE . Non essendovi altri iscrittia parlare, dichiaro chiusa la discussion esulle linee generali .

Ha facoltà di replicare l'onorevole rela-tore .

ANNA MARIA NUCCI MAURO, Relatore .Rinunzio alla replica, signor Presidente .

PRESIDENTE . Ha facolta di replicare l'o-norevole sottosegretario di Stato per la pub-blica istruzione .

SAVINO MELILLO, Sottosegretario di Sta-to per la pubblica istruzione . Signor Presi-dente, onorevoli colleghi, considerata l'ur-genza, desidero soltanto raccomandare l arapida approvazione del disegno di legge diconversione del decreto-legge n. 100 del1991 .

PRESIDENTE. Il seguito del dibattito èrinviato alla seduta di domani .

Discussione delle proposte di legge Amo-deo ed altri: Istituzione, per i laureatiin medicina e chirurgia, di un servizi ocivile sostitutivo del servizio militaresulle navi mercantili (166) ; Caccia edaltri: Nuove norme sull'obiezione d icoscienza al servizio militare (436) ;Fincato e Cristoni: Regolamentazionedel servizio civile alternativo al servizi odi leva (567); Ferrari Marte ed altri :Integrazione alla legge 15 dicembre1972, n . 772, concernente l'assegnazio-ne degli obiettori di coscienza agli uffi-ci tecnici erariali per il riordino de lcatasto (966); Rodotà ed altri : Normeper il riconoscimento dell'obiezione dicoscienza (1203); Capecchi ed altri :Riconoscimento dell'obiezione di co-scienza al servizio militare (1878) ; Ron-chi e Tamino : Norme sul diritto all'o-biezione di coscienza e sul servizio d idifesa civile e popolare non violenta(1946); Salvoldi ed altri: Regolamenta -

zione del servizio civile alternativo015,064,-0002(2655) .

PRESIDENTE . L'ordine del giorno reca l adiscussione delle proposte di legge di iniziati -va dei deputati Amodeo, Ferrari Marte, Albe-rini, Barbalace, Fiorino, Reina, Alagna, Cero -folini, Nonne: Istituzione, per i laureati inmedicina e chirurgia, di un servizio civil esostitutivo del servizio militare sulle navimercantili ; Caccia, Brocca, Astori, Rebulla,Andreoli, Angelini Piero, Antonucci, Armel-lin, Azzolini, Balestracci, Baruffi, Battagli aPietro, Bonetti, Borra, Borri, Bortolani Fran-co, Campagnoli, Casati, Ciaffi, Coloni, Con-tu, Cursi, Faraguti, Frasson, Garavaglia, Got -tardo, Lattanzio, Leone, Lia, Lucchesi ,Mancini Vincenzo, Napoli, Orsenigo, Paga-nelli, Patria, Perani, Perrone, Piredda, Rabi-no, Radi, Ravasio, Righi, Rinaldi, Rosini ,Russo Raffaele, Santonastaso, Savio, Silve-stri, Sinesio, Tealdi, Torchio, Urso, Vairo ,Viti, Zambon, Zolla, Zaniboni, Zampieri ,Zoppi: Nuove norme sull'obiezione di co-scienza al servizio militare ; Fincato e Cristo-ni: Regolamentazione del servizio civile alter -nativo al servizio di leva; Ferrari Marte ,Fincato, Alberini, Marzo, Marianetti, Diglio ,Poti , Fiandrotti, Mundo, Tempestini, Amo-deo, Artioli, Barbalace, Piermartini, D 'Adda-rio, Cerofolini : Integrazione alla legge 1 5dicembre 1972, n . 772, concernernte l'asse-gnazione degli obiettori di coscienza agliuffici tecnici erariali per il riordino del cata-sto; Rodotà, Guerzoni, Masina: Norme per ilriconoscimento dell'obiezione di coscienza ;Capecchi, Folena, Mannino Antonino, Fer-randi, Violante, D'Alema, Magri, Gasparotto ,Costa Alessandro, Galante, Palmieri, Mom-belli, Picchetti, Nappi, Bevilacqua, Orlandi ,Lorenzetti, Boselli, Montecchi : Riconosci -mento dell'obiezione di coscienza al servizi omilitare ; Ronchi, Taurino, Russo Franco,Arnaboldi, Russo Spena, Capanna : Normesul diritto all'obiezione di coscienza e sulservizio di difesa civile e popolare non violen -ta; Salvoldi, Andreis, Mattioli, Boato, Scalia ,Filippini Rosa, Procacci, Cima, Donati, Bass iMontanari, Ceruti, Grosso, Lanzinger : Rego-lamentazione del servizio civile alternativo .

Avverto che sono state presentate le se-guenti questioni sospensive :

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La Camera,

considerando che presso la CommissioneDifesa sono iscritte all'ordine del giorn oproposte di legge che prevedono l'abolizion edel servizio di leva obbligatorio e la suasostituzione con il servizio di leva volontari oal fine di realizzare come necessariamen-te già dimostrato dal conflitto delle Falkland -Malvine e di recente da quello del Golfoun esercito professionale ;

considerando che in questa prospettiva ilproblema degli obiettori di coscienza diven-ta inesistente ;

al fine di poter esaminare le proposte dilegge sul servizio volontario senza la sovrap-posizione di altri provvedimenti che, anch ese approvati, verrebbero automaticamenteabrogati ratione materiae,

delibera

di sospendere, ai sensi dell'articolo 40 ,comma 1, del Regolamento, la discussionesulle proposte di legge n . 166 ed abbinaresino alla determinazione del nuovo profil odel servizio militare .

Pellegatta, Fini, Sospiri, Servel-lo, Valensise, Baghino, Tre-maglia .

La Camera,

preso atto del documento approvato alarghissima maggioranza dalla Commissio-ne difesa sul nuovo modello di difesa e delledichiarazioni programmatiche del Presiden-te del Consiglio in cui ha affermato che i lGoverno elaborerà, nel quadro di un proget-to globale di ristrutturazione delle Forz earmate, il ricorso ad una formula mista checonsenta di disporre di un'aliquota di forzeprofessionali e di una seconda aliquota d iforze reclutate attraverso la leva obbligato -ria;

ritenendo che una nuova disciplina dell aobiezione di coscienza debba essere affron-tata solo nel quadro di una revisione com-plessiva della leva obbligatoria,

delibera

di rinviare la discussione dei progetti dilegge n . 166 e abbinati al momento dell'esa-me del provvedimento di revisione comples -siva del servizio militare .

De Carolis, Gorgoni .

A norma del comma 5 dell'articolo 40 delregolamento, sulle sospensive avrà luog oun'unica discussione, nella quale potrà in-tervenire, oltre ai proponenti di ciascunodegli strumenti presentati, un deputato pe rciascuno degli altri gruppi .

Chiusa la discussione, l'Assemblea decide-rà con unica votazione sulle questioni so-spensive .

L'onorevole Valensise ha facoltà di illu-strare la questione sospensiva Pellegatta, d icui è cofirmatario .

RAFFAELE VALENSISE. Onorevoli colle-ghi, la nostra questione sospensiva apparequanto mai logica in relazione allo stato de ldibattito in corso nel paese e nella societàcivile già da tanti anni . Esso è ormai venutoa maturazione e riguarda non soltanto iproblemi della difesa ed i modi per sopperir ead esso, ma anche le caratteristiche delleprestazioni del servizio militare obbligatoriodi leva .

Da molti anni il Movimento sociale italia-no-destra nazionale ha aperto il dibattitosulla problematica in questione ; da moltotempo sosteniamo la necessità di una evolu-zione dei metodi di addestramento, di rin-novamento dello strumento militare in rela-zione al grande avanzamento delletecnologie e alle specifiche necessità di pre-parazione del personale militare .

D'altra parte si sono mossi spontanea-mente, nella direzione indicata, gli organi-smi che fanno capo alla marina e all'aviazio-ne, ai quali è affidata la gestione di mezz itecnologicamente avanzati per il cui utilizzoè necessaria una adeguata preparazione de -gli addetti ed è indispensabile una altissim aprofessionalità, come abbiamo potuto con-statare, con ammirazione, anche in occasio-ne delle recenti vicende del Golfo . Gli espo-

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nenti della marina e dell'aviazione hannodato un'ottima prova della loro altissim apreparazione professionale, certamente ade -guata ai complessi mezzi di cui sono dotati .

Per quanto riguarda l'esercito, riteniam oche il dibattito sia arrivato a un punto cru-ciale: le proposte di legge del Moviment osociale italiano-destra nazionale, relative allamodifica del servizio militare obbligatorio ealla istituzione di un esercito professionale ,non sono più isolate . Sono state infatti avan-zate altre idee, sono state presentate altreproposte concrete e si è modificato anchel'orientamento del Governo, se è vero com eè vero che quest'ultimo, sia pure con molt agradualità, sta riconoscendo l'inderogabil eesigenza di varare una normativa che favo-risca una maggiore professionalizzazionedell'esercito, anche alla luce dei mezzi tec-nici di cui dispone.

Nelle condizioni delineate ci sembra che ,per affrontare i problemi che emergono daltesto unificato elaborato dalla Commissionecomprendente (si veda tra le altre, la propo-sta di legge che prevede l'istituzione, per ilaureati in medicina e chirurgia, di un servi -zio civile sostitutivo del servizio militaresulle navi mercantili e quella concernentenuove norme sull'obiezione di coscienza a lservizio militare), si possa tranquillament eattendere la pronunzia del Parlamento, chea nostro giudizio non dovrebbe tardare ,sulla professionalizzazione del servizio mili -tare e l'abolizione del servizio di leva . Nonvi è dubbio che in questo ambito trover àposto anche la problematica dell'obiezionedi coscienza, oggi regolata con una legg especiale, che diventerebbe certamente ano-mala, per così dire, nel momento in cui s idovesse procedere alla revisione dei canoniin base ai quali è obbligatorio lo svolgimentodel servizio militare . Tale normativa si tro-verebbe in contrasto con le nuove disposi-zioni la cui approvazione è stata auspicat aanche recentemente dal capogruppo de lMovimento sociale italiano in Commissionedifesa, onorevole Pellegatta . Le nuove dispo-sizioni, infatti, non si armonizzerebbero conil testo oggi all'attenzione dell'Assemblea .

La situazione nella quale ci troviamo ciconsiglia pertanto di sospendere l'esame de lprovvedimento recante nuove norme sull'o -

biezione di coscienza al servizio militare, inattesa che in Commissione difesa si conclu-da il dibattito precedentemente ricordato ,dibattito che ha interessato anche la societ àcivile nel corso di questi anni . La question eè riemersa dopo gli importanti eventi deiquali il nostro paese è stato protagonista ,pur se in misura ridottissima, e deve esser eaffrontata anche per rispondere alle aspetta-tive dei giovani .

Nella sede e nel quadro potranno essereesaminati i problemi all'attenzione della Ca-mera, che oggi sarebbero trattati in anticip oe in maniera frettolosa, senza tener conto diun quadro più complesso . Se si legiferassetenendo conto di esigenze unilaterali e no ndella situazione complessiva del sistema di-fensivo del nostro paese, della nazione ita-liana, si rischierebbe di muoversi con uncerto disagio .

Per questo invitiamo i colleghi, appellan-doci al loro senso di responsabilità, ad ap-poggiare la richiesta di sospensiva da noipresentata prescindendo da apriorismi .

Abbiamo ritenuto opportuno e necessariopresentare la questione sospensiva per con-sentire alla Camera di procedere ordinata-mente nella produzione legislativa in un amateria che, da qualsiasi punto di vista la s ivoglia considerare, è delicatissima e di gran -de responsabilità e non può essere affrontat aper comparti separati né perseguendo deter-minati obiettivi, ma deve essere disciplinatanell'ambito di una visione generale degliinteressi della comunità nazionale .

PRESIDENTE. L'onorevole De Carolis hafacoltà di illustrare la sua questione sospen-siva .

STELIO DE CAROLIS . Signor Presidente, o-norevoli colleghi, onorevole rappresentant edel Governo, la questione sospensiva che hopresentato a nome del gruppo repubblicanorisponde ad una logica precisa .

In data 20 marzo 1991 — quindi più diun mese fa -- la Commissione difesa dellaCamera a larghissima maggioranza ha ap-provato uno schema di documento sullaevoluzione della sicurezza internazionale ,configurando un nuovo modello di difes aanche per il nostro paese .

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A ciò si è arrivati dopo ventidue sedutedella Commissione difesa e grazie ad unaserie di audizioni di rappresentanti di orga-nismi militari e politici non soltanto nazio-nali, per poter disporre di una visione inter -nazionale del problema .

Desideriamo ringraziare il ministro Marti-nazzoli e il ministro Rognoni che si sonosucceduti al dicastero della difesa, nonché ilcollega Mastella e tutti i componenti dellaCommissione difesa per il prezioso lavorocompiuto che ci consente oggi di operare inun'ottica meno limitata su un tema di cosìgrande valenza .

Sarebbe un errore, signor Presidente, o-norevoli colleghi interpretare la nostra ri-chiesta di sospensiva come un atto dettat odalla diversa collocazione che il gruppo par -lamentare repubblicano ha in questo mo-mento nel Parlamento italiano .

Riteniamo invece che l'esame anticipat oad oggi del testo unificato dei vari provvedi-menti presentati in materia di obiezione dicoscienza o ancor peggio, l'avvenuta calen-darizzazione nei lavori della Commission edifesa e della Camera dell'esame della pro-posta di legge — già approvata al Senato —sulla riforma della leva e sulla riduzione delservizio militare siano in netto contrasto co nil documento approvato dalla Commission edifesa.

Il fatto che anche il Presidente del Consi-glio, nell'ambito della discussione che si èsvolta in quest'aula sulle dichiarazioni pro -grammatiche del VII Governo Andreotti ,per quanto riguarda la difesa abbia espres-samente dichiarato che sono giunti e matur ii tempi per addivenire ad un nuovo modelloche contempli un aumento dei volontari eallo stesso tempo una forma mista (e quest aè gia una posizione correttiva rispetto all ' o-rientamento della Commissione difesa) si-gnifica che è maturo nel Governo, nell eforze politiche, nel Parlamento e nella socie -tà civile il convincimento che i tempi debba-no essere abbreviati e non ritardati, comepotrebbe avvenire in questa occasione .

Con la nostra questione sospensiva chie-diamo che non si proceda alla discussionedel provvedimento sull'obiezione di coscien -za oggi né di quello concernente la riduzionedella leva domani. Chiediamo invece che si

accelerino i tempi per definire un documen-to che sancisca la fine della leva obbligatoriae l'avvio dell'esercito professionale, secondole esigenze espresse e ribadite nel documen-to — che citavo in premessa — approvatodalla Commissione difesa .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o-norevole Gasparotto . Ne ha facoltà .

IsAIA GASPAROTTO. Signor Presidente ,cari colleghi, onorevole sottosegretario, h oseguito con attenzione gli interventi dei col -leghi Valensise e De Carolis, i quali hannoillustrato le loro questioni sospensive, pe rcercare di comprendere quali siano le moti-vazioni di fondo che li hanno spinti a pre-sentare tali strumenti per chiedere, in prati-ca, che i provvedimenti in esame sianorinviati in Commissione difesa, al fine didiscutere nuovamente l'obiezione di co-scienza nel più generale quadro rappresen-tato dal nuovo modello di difesa, dalla rifor-ma delle forze armate e dal superamentodella leva obbligatoria.

Questo loro atteggiamento stride a mioavviso con quello assunto nell'aprile 1990dai gruppi ai quali appartengono i collegh iintervenuti prima di me . Insieme ad altriparlamentari, infatti, essi sono stati i promo-tori della raccolta di novantatre firme perportare in aula la discussione che in Com-missione difesa in sede legislativa era quas iapprodata al voto finale .

Proprio i gruppi repubblicano e del Movi-mento sociale italiano-destra nazionale sierano fatti promotori della raccolta di firm eper far esaminare dall'Assemblea, ripeto ,l'importante tematica in questione . Si rite-neva opportuna tale soluzione per la parti -colare rilevanza del problema . Questo fu ilmotivo per il quale, nell 'aprile 1990, essiproposero di portare in aula un provvedi -mento che altrimenti sarebbe stato posto invotazione in Commissione e successivamen -te inviato al Senato . Ho ricordato la lor oiniziativa per dimostrare un certa contrad-dizione nel comportamento dei colleghi in-tervenuti prima di me, sebbene in qualchemodo ammantato di nobili motivazioni, percosì dire .

Nessuno nega che attualmente si discuta

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del futuro delle forze armate, su come dovr àessere il servizio di leva obbligatorio, s edebba essere abolito, in tutto o in parte, oridotto. Nessuno più demonizza l ' interroga-tivo se si debba arrivare a disporre di u nesercito che preveda anche il servizio di lev aobbligatorio. Ha fatto quindi bene l'onore-vole De Carolis a ricordare che, dopo ildocumento approvato dalla Commission edifesa, a nome del Governo si è registrata l adichiarazione dell'onorevole Andreotti, i lquale ha sottolineato che la soluzione per laquale sta operando l'esecutivo non è quell adel superamento della leva obbligatoria, m aquella di un più marcato orientamento versol'esercito professionale, con la previsione d iuna leva ridotta .

In Commissione difesa sono stati iscritt iall'ordine del giorno provvedimenti già vo-tati dal Senato ed altri presentati da molt igruppi parlamentari . Ma se ci si richiama a ldocumento del Senato, onorevole De Caro-lis, bisogna ricordare che esso prevede unariduzione di due mesi del servizio di levaobbligatorio, da dodici a dieci mesi . Se taleservizio è ancora contemplato, rimane tut-tora valida la possibilità di discutere dell'o-biezione di coscienza e pertanto le propost equestioni sospensive non avrebbero solid isostegni .

Del resto, in relazione al provvedimentogià approvato dal Senato ed alle altre pro -poste di legge presentate, mi sembra che daldibattito franco e leale sviluppatosi tra igruppi e con la struttura dirigente delle forz earmate stia emergendo che con ogni proba-bilità la soluzine appena avviata, alla qualemolte forze politiche stanno già lavorando ,produrrà una forte riduzione del servizio dileva obbligatorio, non la sua abolizione .

Anche da questo punto di vista è difficilesostenere la necessità della sospensiva, per-ché venendo meno l'obbligo del servizio d ileva verrebbe meno anche il problema del-l'obiezione di coscienza . E questa un'ipotesisostenuta dai repubblicani e dal Movimentosociale italiano, sulla quale tuttavia non m ipare stia convergendo una larga maggioran-za, né tra le forze politiche né tra le struttur edella gerarchia militare .

Detto ciò, non posso non aggiungere chesiamo di fronte ad un ritardo spaventoso :

l'esigenza di modificare la legge n . 772 del1972 sull'obiezione di coscienza si pone conforza da diverse legislature . Certo non si puòdire che abbiamo proceduto in modo fretto-loso — il collega poc'anzi intervenuto ricor-dava le 22 sedute della Commissione —perché abbiamo dovuto esaminare numero -si testi, che cambiavano a seconda del mini -stro che dirigeva il dicastero competente .Non abbiamo comunque mai smesso di lavo -rare per trovare una sintesi unitaria che, purnon raccogliendo tutte le istanze degli obiet -tori di coscienza, dei giovani, delle divers eassociazioni e dei partiti, fosse un punto d iriferimento . Sulla stessa, pur se agli iniz idell'aprile del 1990 avevamo trovato il con -senso necessario, non abbiamo potuto deli-berare perché purtroppo il provvedimento èstato rimesso in Assemblea . Non mi sembraquindi si sia proceduto in modo frettoloso .

Dobbiamo porre mano con particolareurgenza a questo provvedimento perché celo chiedono non solo il grande movimentoche si è battuto in questi anni in Italia, m aanche le stesse strutture dirigenti delle forz e

armate. Bisogna inoltre tener presentel'ultima sentenza della Corte costituzional eche ha testualmente dichiarato l'illegittimit àdel primo comma dell'articolo 5 della legg en. 772 del 1972, nella parte in cui si preve-deva — fino all'agosto del 1990 — che igiovani ammessi al servizio militare no narmato o al servizio sostitutivo civile doves-sero prestarlo per venti mesi, anziché pe rdodici . Oggi, tali servizi sostitutivi sono pre-stati per dodici mesi, come il servizio milita-re di leva ordinario .

Ebbene, è proprio a quella sentenza ch eil Parlamento deve richiamarsi per modifi-care e adeguare la legge e per rispondere allenumerose istanze in materia .

Vi è un ultimo dato che giustifica i tantiragionamenti — che poi non si sono dimo-strati veritieri — provenienti non solo dall eforze politiche ma anche da una parte de ivertici delle forze armate. Si era detto ch edopo la sentenza della Corte costituzionaletutti i giovani avrebbero scelto l'obiezione d icoscienza, dato che la durata del servizi osostitutivo era di dodici mesi anziché diventi . Ebbene, alla fine del 1990, 16 .767giovani avevano optato per l'obiezione di

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coscienza, e 6.356 nel solo mese di dicembre(momento cruciale per lo scoppio della guer-ra nel Golfo) . L'anno precedente ve ne eranostati 13 .746 . Si è avuto, quindi, soltanto u naumento del 21 per cento, e non quellavalanga che in qualche maniera si era volut aprevedere dopo la sentenza della Corte co-stituzionale .

Ritengo, dunque non sia vero che tutti igiovani scelgono alla fine l'obiezione; inrealtà compiono tale scelta solo coloro ch esentono il dovere e lo stimolo a farlo in bas ealla propria coscienza.

I dati di cui disponiamo dimostrano comesia giusto e doveroso modificare la legge n .772 del 1972 . Per questo motivo e per leargomentazioni che ho illustrato, ritengoche non debbano essere accolte dall'Assem-blea questioni sospensive in ordine al prov-vedimento di cui parliamo . . Spero altresì chenel corso del dibattito siano recepite le mi-gliori proposte avanzate dalle varie partipolitiche. In conclusione, mi auguro ch enon siano approvate le questioni sospensiv epresentate dai gruppi del Movimento socialeitaliano-destra nazionale e repubblicano eche la Camera approvi una legge così inno-vativa e da tanto tempo attesa .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l 'o-norevole Mellini . Ne ha facoltà .

MAURO MELLINI . Signor Presidente, col-leghi, ho trascorso molti anni della miavita professionale a combattere la battagliaper l'obiezione di coscienza ed ho sollevat oal riguardo una serie di questioni dinanz ialla Corte costituzionale e alla Corte d icassazione .

Mi sia consentito di rivendicare alla pro-fessione di avvocato, con un minimo diorgoglio (che è forse un po' in disuso rispet-to a tale funzione), un valore morale e civil ericordando che, se alcune connotazioni dellasituazione di partenza su cui dovrebbe inci-dere la riforma al nostro esame sono quelleche sono, ciò è anche dovuto ad iniziativ eassunte assieme ad altri colleghi e a giovan iobiettori ; iniziative che, attraverso i giudizidella Corte costituzionale (ma non solo d iessa), hanno determinato una profonda mo-difica della legge del 1972 .

È in corso un contenzioso su punti nonindifferenti, relativi all'applicazione dellesentenze della Corte costituzionale, da ulti -ma quella concernente la pena prevista peril reato di cui all'articolo 8, primo comma ,della legge n . 772 .

Voglio ricordare questi dati perché han -no una rilevanza particolare, e soprattuttoper sottolineare che nessuno dei problemioggetto del contenzioso viene positivamen-te risolto dal provvedimento in esame .Tutti anzi vengono risolti in modo nega-tivo .

Devo altresì sottolineare che la propostadi legge di cui parliamo comporta, senza cheda ciò derivi alcun beneficio, un profondosconvolgimento in relazione a questioni fon-damentali che riguardano l'ordinamentogiurisdizionale del nostro paese . Il ricorso alpretore contro la mancata ammissione alservizio civile è un elemento che sconvolgetotalmente il meccanismo su cui si basa ladistinzione tra giurisdizione amministrativ ae giurisdizione ordinaria nel nostro ordina-mento .

C'è da meravigliarsi, signor Presidente ,che un provvedimento che contiene cert edisposizioni e che prevede certi reati non si astato sottoposto al parere della Commissio-ne giustizia. Non mi risulta, infatti, che untale parere, pur essenziale, sia stato richie-sto. Io, che non credo di essere un membroparticolarmente disattento di tale Commis-sione lo attendevo a pié fermo, ma esso no nc'è stato .

Dico queste cose, signor Presidente, pe rsottolineare che nonostante l'affezione —non credo sospettabile — che provo per l aquestione dell'obiezione di coscienza, nonne ho alcuna per il provvedimento al nostroesame. Non avrei quindi ragione per doler -mi se si dovesse ulteriormente ritardare ilvaro di questa cosiddetta riforma, che inrealtà tale non è . E inutile che ci si dica checon questa legge si adempie ad una sorta d iatto dovuto a seguito della sentenza dellaCorte costituzionale : in realtà vi sarebberoaltre strade percorribili . Con questa leggeinvece si finisce per fare un passo indietroper molte questioni .

Certo, un dibattito ampio in Assemble apotrebbe portare a correggere molti aspetti

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del provvedimento in questione . Io però n edubito, perché sappiamo qual è orma l'an-damento dei nostri lavori, con i regolamentiattuali . La realtà è che quando c'è veramen-te da discutere non lo si può effettivament efare, perché, non è nemmeno data la possi-bilità a chi pure avrebbe materia per inter-venire in modo anche molto particolareggia-to di farlo appunto adeguatamente ,ammesso che vi sia qualcuno disposto adascoltarlo .

Per quanto riguarda in generale quest alegge, signor Presidente, occorre a mioavviso parlar chiaro: qui ci si preoccupa diuna cosa sola, e cioè degli enti che devonousufruire del lavoro degli obiettori di co-scienza. Io ho sempre avuto molta attenzio-ne per coloro che lottano per l'ammissioneal servizio civile, per gli obiettori che v isono ammessi o per coloro che eventual-mente ne siano stati esclusi. Ebbene, credoche quando una questione investe aspett iche riguardano la situazione penale di alcu-ni soggetti e l'eventuale loro incriminazioneil primo problema di cui ci si dovrebb eoccupare con grande attenzione, soprattut-to per il rispetto delle norme costituzionali ,è proprio relativo alla situazione di que isoggetti . La legge al nostro esame invecenon affronta e non risolve minimamente ilproblema di oltre mille giovani (e talenumero credo sia continuamente in aumen-to: qui si e parlato di 16 mila domande diobiezione di coscienza) che ogni anno ven-gono processati dai tribunali militari per i lreato di rifiuto del servizio militare conadduzione di motivi di coscienza . Di taligiovani — che grazie alla sentenza dellaCorte costituzionale non sono più punibil icon un anno di carcere e che grazie alcombinato del nuovo codice di procedurapenale con la nuova portata della normapenale sostanziale non sono più immediata-mente arrestati — non ci si occupa minima -mente. Nella stragrande maggioranza sitratta di testimoni di Geova, ma non solo diquesti .

Anche alla luce delle considerazioni fatt ecirca le nuove prospettive del servizio mili-tare e le sue possibili forme (totale o parzialeadozione del sistema del volontariato e pos-sibilità quindi di un sistema misto, caratte-

rizzato da servizio volontario e servizio d ileva), io credo che si sarebbe potuto preve-dere il servizio civile non come sostitutiv odel servizio militare . Dall'attuale configura-zione del servizio civile come sostitutivo d iquello militare deriva infatti il rifiuto dirispondere alla chiamata alla leva della stra-grande maggioranza dei testimoni di Geova .Non è vero che i testimoni di Geova oppor-rebbero in ogni caso un rifiuto netto : se fossestato previsto un servizio civile non sostitu-tivo di quello militare molti lo avrebberoaccettato. Ma non si è tenuto affatto cont odel loro atteggiamento.

Certamente problemi del genere si sareb-bero potuti risolvere con la creazione di u nservizio civile autonomo e la previzione d iuna opzione da parte del cittadino — primadell'arruolamento nelle forze armate (e l'ar-ruolamento non va confuso con l'incorpora-zione e con la chiamata alle armi) — per ilservizio civile non in quanto sostitutivo d iquello militare .

Oggi, anche soltanto nel sistema misto ,questo sarebbe certamente compatibile . Al-lora si disse che la legge del 1972 era timid aed anche piena di contraddizioni . Fu tutta-via compiuto un grande passo in avantirispetto al principio dell'intangibilità dell'ob-bligo del servizio militare, intangibilità che ,per altro, è tutta all'italiana, perché con leraccomandazioni si ottiene tutto, senza bi-sogno di fare obiezione di coscienza : bastanon farla all'espediente della raccomanda-zione !

Nel 1972 si pensò che un sistema troppoampio avrebbe comportato il ricorso all'o-biezione di coscienza da parte dei più e che ,conseguentemente, nessuno avrebbe presta-to il servizio militare . Quindi, per salvarel'esercito di leva si restrinse l'ambito de lricorso all'obiezione di coscienza anche ol-tre i limiti costituzionali, come poi la stess aCorte ha finito di dover riconoscere .

Sarei portato a dire che oggi si mantienel'esercito di leva per salvare il servizio civile ,così come è concepito, ed anche l'obiezionedi coscienza, ma in realtà esso serve solo acondizione che non sia un vero esercito . Suquesto potremmo essere tutti d'accordo, m aallora dovremmo abolire anche l'esercitovolontario .

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Certo, sono convinto che il servizio di lev aresisterà, altrimenti dovremmo abolire trop-pi generali. Credo che vi sia addirittura ungenerale ogni circa 50 soldati : non sonomolto aggiornato, ma non penso che dalpunto di vista statistico quella che ho dett osia un'eresia. Credo che in Marina vi sia unammiraglio o, quanto meno, un capitano divascello per ogni nave mossa da motore . Seabolissimo il servizio di leva, forse sorgereb-bero molte difficoltà per questi personaggi ,per cui bisogna mantenerlo . E inutile che siparli di salvaguardare la tradizione giacobi-na, di nazione armata, che tra l'altro è cos adiversa dall'esercito di leva, come dicevaGaribaldi (lui sapeva bene di cosa si tratta -va!) . Sappiamo poi chi realizzò la nazionearmata — almeno in parte — e con qualiconseguenze per il nostro paese !

Il problema è che oggi, tra i tanti interess ialla conservazione del servizio di leva, co-mincia ad esservi anche quello degli enti cheusufruiscono del lavoro degli obiettori dicoscienza. E un dato di fatto .

Non voglio anticipare qui considerazioniche farò se entreremo nel merito della di-scussione. Non voglio parlare delle violazio -ni della Costituzione contenute nel progett odi legge al nostro esame . Cito solo, comeesempio, la disposizione in base alla qualenon può essere obiettore di coscienza chi si astato in carcere, anche se innocente, permotivi di mafia (tra l'altro, quando si parl adi mafia sembra che si possa violare ogninorma della Costituzione!) . Incarcerato : si-gnifica anche ingiustamente incarcerato !

Lo stesso vale per le persone nei cuiconfronti siano state applicate misure d iprevenzione, anche se ingiustamente : costo-ro non possono essere obiettori di coscienza ,anche se le misure sono revocate, magar iperché disposte per errore o anche pe romonimia !

In Cassazione stiamo lottando con le un-ghie e con i denti contro decisioni di talun icollegi in ordine alla questione della conces-sione della condizionale, mentre qui si riaf-ferma il principio che quel che vale è l'espia-zione della pena e non la condanna (l'e xarticolo 8, primo comma, ora articolo 14) !

Ricordo queste cose perché testimonian ola disaffezione per il progetto di legge di cui

parliamo. Non è vero che esso risolve iproblemi fondamentali, i quali sono, anzitut -to, quelli relativi alla responsabilità penale .Qui ci si preoccupa invece essenzialmentedella questione degli enti : certo, è un aspett oimportante e io non voglio formulare giudiz isul modo in cui il problema è stato risolto ,se sia il migliore o il peggiore . Desiderosoltanto dire che secondo me non si tratt acerto della questione principale .

E vera la questione relativa all'abolizionedel servizio di leva? La modifica del servizi odi leva può portare a diverse determinazioniin ordine all'obiezione di coscienza. Certo ,una volta abolito il servizio militare obbliga-torio il problema dell'obiezione di coscienzanon esisterà più .

Possiamo dire che un sistema misto sareb-be indifferente rispetto ad aspetti fondamen-tali della legge sulla obiezione di coscienza ?Certamente no, almeno che non venga re-spinta ab initio l'idea di un servizio civil etotalmente diversificato dalla mera funzionesuppletiva e sostitutiva del servizio militare ,limitato agli ammessi al servizio militare ,cioè agli «arruolati» . Ci sono infatti gli «ar-ruolati» (circa un migliaio e dei quali prim aho parlato) che prestano il servizio civilesostitutivo .

Oggi, le carceri militari esistono in funzio-ne della norma in vigore . Da ciò se nededuce che le questioni si moltiplicano . Dob-biamo allora dire che i colleghi che hannopresentato le questioni sospensive hann oragione, anche se probabilmente non condi-vido il loro punto di vista .

E vero, tali questioni sono state presentateda coloro che nei confronti dell'obiezione d icoscienza avevano una posizione differente ,magari anche una posizione preconcetta; sitrattava, in sostanza, di rinviare l'esame diuna questione che in qualche modo consi-deravamo — e a mio avviso non a ragione— come un ampliamento dell'istituto dell'o-biezione di coscienza . Il che non è vero ,mentre è vero il problema relativo all'indivi-duazione di un tipo diverso di forze armate ,che sarà, come al solito, un sistema misto ,visto che in Italia è tutto misto e quindioccorre lottizzare anche le forze armate: unpezzo viene attribuito al «lotto del volonta-riato», un altro pezzo al «lotto del servizio

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obbligatorio», sacrificando princìpi sui qualinon mi soffermerò .

Se la scelta compiuta con questo progett odi legge è quella di mantenere fermo ilprincipio del servizio civile sostitutivo per gli«arruolati» nelle forze armate (ed è questo ilpunto fondamentale), non possiamo pre-scindere dal fatto che un diverso modello didifesa o comunque un diverso sistema mili-tare comporti delle possibilità di different estrutturazione della normativa relativa all'o-biezione di coscienza .

Si è parlato di un ritardo nell'esamedel provvedimento . Ebbene, credo che dov-remmo affrontare alcuni problemi in or-dine alla utilità di un provvedimento d ilegge così come è formulato . Se passeremoalla discussione di merito avrò modo d idimostrare che tutti i punti del contenziosoattualmente in atto vengono risolti nega-tivamente dal punto di vista di un mag-giore liberalità verso gli obiettori di co-scienza e i condannati per obiezione dicoscienza .

Ritengo pertanto che non vi siano deivantaggi nell'esaminare tale provvedimento .Dunque, di fronte alla possibilità di dire unaparola veramente definitiva su tale proble-ma, a titolo del tutto personale, non cono -scendo l'orientamento degli altri deputatidel gruppo federalista europeo, mi dichiar ofavorevole alle questioni sospensive presen-tate, anche se esse non mi entusiasmano noncerto perché sono state avanzate da deter-minate forze politiche, ma perché non con-divido il punto di vista che esprimono inordine al problema in oggetto .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o-norevole Ferrandi . Ne ha facoltà .

ALBERTO FERRANDI . Signor Presidente ,desidero esprimere la mia contrarietà all aproposta di sospensiva avanzata relativa-mente al provvedimento in esame, che —come hanno rilevato altri colleghi — attendeda molto, da troppo tempo, di essere esami-nato e varato dal Parlamento .

Come ha ricordato l'onorevole Gasparot-to, l'esame del provvedimento è già avvenu-

to in Commissione nel corso degli ultimi dueanni: ad esso sono state dedicate ventiduesedute — giustamente lo ha sottolineat ol'onorevole De Carolis — oltre a numeroseaudizioni e visite di approfondimento all'e-stero. Appariva quindi matura la sua appro-vazione, come era stato per altro richiestoda tutti i gruppi in Commissione difesa .

Si tratta di una questione importante edelicata, sulla quale è stato possibile registra -re il consenso della maggioranza dei gruppiparlamentari e soprattutto quello dei sogget-ti interessati, cioè dei giovani obiettori, co ni quali ci siamo incontrati e con i qualiabbiamo discusso, verificandone spesso ilsostegno e adesione sui maggiori punti qua-lificanti del progetto di legge .

Si è poi ritenuto di trasferirne l'esame i nAssemblea, sottolineando, giustamente, ch eesso rivesta tale importanza da richiedereche l'intero Parlamento e ciascun parlamen-tare si assumano la propria responsabilità inun dibattito capace di approfondire variaspetti, peraltro, già oggetto di considerazio-ne nel corso della breve discussione ch estiamo effettuando.

Oggi è in corso l'esame in Assemblea eritengo che la presentazione di una questio-ne sospensiva rappresenti di fatto una con-traddizione rispetto alla stessa esigenza, pro-spettata con le 93 firme che hanno sostenutoil trasferimento del provvedimento in quest asede, di affrontare il dibattito in aula .

Si sostiene che occorre sospendere l'esa-me del provvedimento poiché è in atto unadiscussione più generale in materia di mo-dello di difesa e di riforma del nostro eser-cito. Ebbene, la riforma della legge n . 772del 1972 che prende le mosse delle notesentenze della Corte costituzionale e relativ eall'interpretazione dell'articolo 52 della Co-stituzione ed alla pari dignità tra servizi omilitare e servizio civile, richiama certamen -te ulteriori problematiche . Tuttavia sarebb eestremamente sbagliato e costituirebbe unaforzatura inaccettabile voler correlare taliquestioni con il problema specifico dell ariforma della legge n . 772 .

Si finirebbe per negare l'esigenza di risol-vere il problema della obiezione di coscien-za, che attiene innanzitutto alla libertà ed a idiritti civili, come hanno sancito ripetuta-

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mente le sentenze della Corte costituzionale .Sì tratta di varare un provvedimento ch eponga al centro la situazione dell'obiettor edi coscienza, cioè di quel soggetto che pe rragioni di coscienza rifiuta di arruolarsi nell eforze armate, e non un provvedimento ch eguardi invece ad una certa concezione delloStato o agli interessi degli enti convenzionati .

Vi è inoltre e più semplicemente l'esigenzadi superare le incongruenze presenti nell alegge n . 772 che hanno dato luogo all enumerose e giustificate proteste dei giovaniobiettori di coscienza . Ed è proprio perrisolvere tali problemi che ci siamo impegna -ti tutti ad elaborare un progetto di riformadella legge n . 772 .

Per queste ragioni, Signor Presidente, ri-tengo che il provvedimento debba esser esottoposto all'esame dell'Assemblea con l'au-spicio che venga approvato quanto prima .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o-norevole Salvoldi . Ne ha facoltà .

GIANCARLO SALVOLDI . Signor Presidente ,desidero ricollegarmi in primo luogo a quan-to detto dal collega Mellini in un interventoche non mi aspettavo da lui . Nutriamo tuttiprofonda stima nei suoi confronti per il suocalore e per l'impegno con il quale egli ed i lgruppo radicale hanno sempre affrontato i ltema dell'obiezione di coscienza . Per questosentirlo pronunciarsi a favore delle question imi sorprende e mi addolora profondamente .

Certamente il provvedimento in esamenon è perfetto e non risponde appieno alleesigenze degli obiettori di coscienza, unmovimento che in questi anni è cresciuto edha elaborato ed approfondito le matemati-che relative a tale questione . Il testo dellaCommissione difesa non somiglia neppurealla proposta di legge presentata dal grupp overde della quale sono primo firmatario, néa quella presentata dal collega Ronchi che siprefiggevano di raggiungere ben altri obiet-tivi. Dopo un lavoro lungo e faticoso inCommissione questo è il risultato che si èconseguito : esso è frutto del confronto tra lediverse forze politiche che hanno posizionimolto diverse tra loro .

Il testo in esame presenta dei limiti e ponealcuni problemi . E quindi necessario cheognuno di noi tenda a migliorare tale test oin Assemblea in modo da superare le con-traddizioni individuate dal collega Mellini ,ma questa è una ragione a favore delladiscussione in aula e non un motivo pe rriprendere l'esame in Commissione; infattiin Commissione sono stati effettuati tutti gliapprofondimenti e le discussioni possibili .

Vi è un'altra affermazione del colleg aMellini che mi ha addolorato . Entrando nelmerito del provvedimento, egli ha sostenut oche la proposta di riforma della legge n . 772

si preoccupa soprattutto degli enti . Credo dipoter dare un'interpretazione diversa al ri-guardo. Posso affermare con tranquillitàinfatti che ci si è preoccupati di mettere gliobiettori di coscienza nelle condizioni mi-gliori per svolgere un servizio civile serio edefficace . Proprio a tal fine sono state avan-zate delle proposte riguardanti gli enti, a lfine cioè di garantire la loro massima serietà .

Abbiamo inoltre insistito affinché l'obiet-tore possa scegliere l'area vocazionale .

Abbiamo richiesto — senza successo —che l'obiettore presti il servizio civile press oun ente di sua scelta e nel luogo ove risiede .Abbiamo avanzato tale proposta non cert oper garantire all'obiettore una situazione d icomodo, che gli eviti gli oneri e le fatichedel servizio civile, ma per il fatto, evident ee chiaro per chi intenda guardare con sere-nità alla legge sarà in grado — quello sì! —di svolgere effettivamente un servizio effica-ce e di incidere positivamente su una realt àsociale che ben conosce . Questa è senz'altrouna delle aspirazioni principali che la leggesi prefigge di raggiungere . Devo rilevare chenon siamo riusciti a conseguire integralmen-te tale risultato : ma riteniamo che dall alettura di questo provvedimento non debb aemergere la figura di un obiettore di coscien -za che cerchi di scansare le fatiche e gli oneridel servizio civile .

Ricordo che l'iter parlamentare del prov-vedimento di riforma della legge n . 772 del1972 è risultato lungo e irto di difficoltà .Mentre sottolineo con favore che tale prov-vedimento è finalmente giunto all'esamedell'Assemblea, devo purtroppo rilevare ch eoggi, invece di iniziare la discussione sulle

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linee generali, ci troviamo ad affrontare du equestioni sospensive . Credo che esse abbia-no ottenuto il risultato di rinviare di ungiorno l'inizio della discussione del provve-dimento. Auspico, ovviamente, che domanimattina, dopo la reiezione delle questionisospensive, possa avere inizio il dibattito . Inogni caso vorrei ribadire che l'unico risulta-to che con esse si è ottenuto è stato quellodi perdere un giorno in una situazione in cu iogni giorno è prezioso .

GIOVANNI PELLEGATTA. Guadagnare ,non perdere !

GIANCARLO SALVOLDI. Guadagnare daltuo punto di vista, che fortunatamente èmolto diverso dal mio !

Vorrei sottolineare che il confronto i nParlamento su tale materia — come è giust oche sia per tutte le leggi di principio come èquella al nostro esame — coinvolge proble-matiche di carattere etico e sociale e riguar-da sia scelte culturali sia prospettive di vitadelle giovani generazioni . Proprio per questeragioni tale confronto collide con una cultu-ra militarista che tende a conservare unaconcezione della difesa armata nell'ambit odella quale si vorrebbe collocare tutti i gio-vani e che, al massimo, accetterebbe unservizio civile sempre inquadrato in un alogica di tipo militare . Per tale ragione èopportuno che il dibattito sia approfonditoe che gli sia dedicato tutto il tempo neces-sario. Ciò nonostante, ritengo opportunorilevare che la Commissione difesa ha svoltoun lavoro di qualità — credo che su questosiamo stati tutti d'accordo, al di là dellediverse posizioni nel merito — ed esaurient eper arrivare all'approvazione di un testo d iriforma in sede referente come quello ogg ial nostro esame .

Ricordo che sul provvedimento in discus-sione non solo si sono registrate in line agenerale larghe convergenze, ma anche su ipunti essenziali e qualificanti di esso si èregistrato un consenso sia da parte dei grup-pi di maggioranza sia di quelli di opposizio-ne. Questo è sicuramente un punto di forzadel provvedimento in esame . Infatti, la va-stità dei consensi raccolti dalla legge è risul-tata molto consistente . Ciò nonostante . su di

essa si sono registrate le resistenze da part edi alcune forze politiche sia di opposizionesia di maggioranza : si tratta di quelle forz eche hanno costituito la punta di diamante de lsistema militare nell'ambito della Commissio-ne difesa e che hanno assunto — purtroppocon successo — un atteggiamento ostruzio-nistico nei confronti dei nostri lavori .

Vi sono state anche posizioni contraddit-torie, come quella di richiedere dapprimache la legge non fosse approvata dalla Com-missione in sede legislativa ma fosse esami-nata dall'Assemblea, e poi proporre in aulauna questione sospensiva, volta a far tornareil provvedimento in Commissione : in realtàlo scopo vero è quello di non consentire lasua approvazione !

Ci troviamo così di fronte a due question isospensive, identiche nel loro intento dilato -rio, presentate dal gruppo missino e daquello repubblicano . Nessuna meravigliache i missini operino in questo modo neiconfronti dell'obiezione di coscienza, ch eprefigura un ruolo dei giovani nella societ àfondato sulla partecipazione, sulla solidarie-tà, sull'espressione della propria personalità ,sul senso critico e sull'autonomia di giudizi oe di scelta; valori per noi fondamentali, chevogliamo promuovere e che vorremmo po-tessero svilupparsi anche grazie a questalegge . Certo, non tutti condividono tali va -lori .

Meno comprensibile e più deludente, amio avviso, è la posizione assunta dal grup-po repubblicano, che per scelta politica h adeciso di ignorare quei giovani cui in altr itempi ha fatto proposte interessanti perquanto riguarda la moralizzazione della po-litica o i problemi di sensibilità ambientale .Di fatto, tuttavia, su questa materia i repub-blicani hanno delegato tutto all'onorevoleGorgoni, che si è distinto per l'intransigenz ae l'ossequio assoluto alle direttive dell'am-ministrazione militare . Mi auguro pertantoche nessuno voglia seguire le sue indicazionie quelle del suo gruppo, che si sono mostrateincredibilmente miopi, oltre che antidemo-cratiche .

Vorrei ricordare alcune prese di posizion edel collega Gorgoni che sono significativ ecirca l 'approccio tenuto dal gruppo repub-blicano sulle questioni dell'obiezione di co-

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scienza ed in generale della difesa . Quandosi trattò di discutere la legge sul commerciodelle armi, il gruppo repubblicano si espres-se contro l'abolizione del segreto militare ;quando — peggio ancora — si discuss edell'abolizione della pena di morte dalnostro codice penale militare di guerra ,quel gruppo sostenne che i giovani, senz al'argomento della pena di morte (a suomodo di vedere convincente), non sareb-bero stati buoni soldati . L'atteggiamentoche ora stiamo registrando sulla leggein esame discende quindi da queste pre-messe .

Per quanto riguarda il merito del proble-ma di cui ci stiamo occupando, i verd irespingono le questioni sospensive per du eordini di ragioni: in primo luogo, per l'in-consistenza delle ragioni addotte ; in secondoluogo, per l'urgenza di approvare la riforma .

La questione sospensiva proposta dai re-pubblicani si richiama a provvedimenti ch ela Camera dovrà discutere in futuro, riguar-danti il nuovo modello di difesa, sul quale l aCommissione ha svolto un'indagine conosci -tiva . E di tutta evidenza che i tempi neces-sari alla preparazione, al dibattivo, al perfe-zionamento ed all'approvazione di tal einsieme di provvedimenti, ciascuno dei qualipresenta notevole complessità, sono lunghi ,non prevedibili e probabilmente non propo-nibili nella presente legislatura .

Ancor più rilevante è il fatto che ovvia -mente oggi non si può sapere quale saràl'assetto futuro che il Parlamento vorrà de -terminare per le nostre forze armate, men -tre è del tutto probabile che non si pensi adun esercito composto da soli volontari e ch equindi una componente di leva continuer àcomunque ad esistere . Da ciò deriva laconsiderazione che è indispensabile una leg-ge di riforma dell'obiezione di coscienz apoiché essa ha motivo di essere oggi e loavrà anche domani .

STELIO DE CAROLIS . È un desiderio !

GIANCARLO SALVOLDI. Io penso inveceche sia un dato di fatto !

Viene poi addotta un'altra motivazione,

secondo la quale è necessario fissare u npiano organico di interventi legislativi . L'or-ganicità è sicuramente un'esigenza ragione-vole, ma in questo caso essa non è affatt oincompatibile con la circostanza che si co-minci a normare una materia che ha unapropria autonomia ed una propria consi-stenza .

Va inoltre osservato che non è ipotizzabil esubordinare una materia che riguarda l elibertà fondamentali dell'uomo — come ap-punto la libertà di coscienza — ad altr eesigenze di tipo organizzativo, economico opolitico, come se la libertà di coscienza fosseuna variabile qualunque tra le tante . Sembracomunque singolare pretendere di non legi-ferare oggi su una materia che esige unanuova normativa — quando quest 'ultima èpraticamente pronta — adducendo il motiv oche tra qualche anno occorrerrà disciplinar ematerie contigue .

Concludo, signor Presidente, osservandoche, al contrario di quanto richiesto con lesospensive, in effetti esiste una notevol eurgenza di portare a compimento la rifor-ma. La nostra legislazione in materia è or-mai stata superata da sentenze di organism iinternazionali e nazionali .

A tale proposito, cito soltanto le sentenzedella Corte costituzionale n . 164, che stabi-lisce definitivamente la legittimità del servi -zio civile, e n. 470, che sancisce la paridignità del servizio civile e di quello militare ,da cui deriva la necessità di una pari duratadei relativi periodi . Sulla materia siamo ingrave ritardo; il Parlamento ha il dovere diottemperare al deliberato della Corte costi-tuzionale, giungendo all 'approvazione di u-na legge .

Infine, voglio ricordare quanto questa leg-ge sia attesa da migliaia di giovani che ogn ianno scelgono l'obiezione di coscienza ed i lservizio civile. Dobbiamo metterli in condi-zione di poter concretizzare questa sceltanella maniera migliore (Applausi dei depu-tati dei gruppi verde e della sinistra indi -pendente) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o-norevole La Valle . Ne ha facoltà .

RANIERO LA VALLE. Signor Presidente,

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dichiaro la nostra contrarietà alle richiestedi sospensiva, poiché, da quanto abbiam oascoltato dai proponenti, risulta che essesiano contraddistinte da una carenza as-soluta di motivazioni .Infatti, non è stata espressa una motivazion erelativa al rifiuto in via di principio del -l'istituto dell'obiezione di coscienza, cosìcome non è stata addotta un'argomenta-zione di immaturità nell'elaborazione dell enorme del testo in discussione . Anzi, comei proponenti delle questioni sospensive san -no, quel testo ha avuto una lunga gestazionein Commissione difesa, di oltre due anni .Inoltre, le norme oggi in discussione inAssemblea sono il frutto di una maturazionelenta e profonda avvenuta nel corso di molt ianni, a partire dal 1972, nella coscienz apolitica del paese e nella stessa esperienz adegli obiettori, che, avvalendosi della citat alegge del 1972, hanno già dato sostanzaall'istituto .In realtà, l'istituto dell'obiezione di coscien-za ha avuto una notevole evoluzione ed unagrande crescita rispetto alle modalità in cuiera stato previsto nel 1972 . Esso è maturat onelle proprie motivazioni, nei propri fonda -menti e finalità ed è maturato nella possibi-lità di essere ricondotto all'interno di unlimpido disegno costituzionale .Pertanto, oggi siamo nella condizione d ilegiferare in tutta tranquillità .D'altra parte, non è stata espressa neanch euna motivazione basata sulla contrarietà altesto elaborato dalla Commissione, che èstato approvato pressoché all 'unanimità .L'unica motivazione addotta riguarda u ngiudizio di opportunita, sulla base del qualeoccorrerebbe tener conto di altri fatti, dialtri eventi e di diverse possibilità, in riferi-mento al contesto nell'ambito del quale lalegge dovrebbe essere approvata . In sostan-za, si sostiene che sarebbe opportuno atten-dere per vedere cosa accadrà dello strumen-to militare, del modello di difesa e perverificare se non sarà abolito l'esercito d ileva, superando l'obbligo della coscrizion ee, di conseguenza, la stessa ragione d'esseredell'obiezione di coscienza, dal momentoche di fatto con il volontariato si aprirebb eal cittadino la possibilità di optare o menoper il servizio militare . Questa è l'unica

motivazione che viene addotta ; ma bisognadire che essa non regge e non è sufficient ea giustificare la richiesta di sospendere oaddirittura di non procedere all'approvazio-ne di questa legge .Per quale ragione non regge? L'istitutodell'obiezione di coscienza al servizio mili-tare non dipende minimamente dallo stat odel dibattito sul servizio militare e dall emodalità di funzionamento dello strument omilitare. Non è una variabile dipendente dalmodo in cui viene organizzata la difesa de lpaese . L'obiezione di coscienza è qualcosache si pone in alternativa alla difesa armata ,allo strumento militare e perciò non puòdipendere dal modo in cui tale strumento èregolato, dalla durata dell'obbligo e cosìvia .L'obiezione di coscienza e legata a un solopunto, non dipende né dai documenti ch epossono essere elaborati dalle Commission idifesa del Parlamento né dalle dichiarazion iprogrammatiche del Governo. Il punto dacui dipende l'obiezione di coscienza è l'arti-colo 52 della Costituzione, che sancisce l'ob -bligo del servizio militare . Unicamente sutale obbligo si fonda l'obiezione di coscien-za; se cade l'obbligo del servizio militare ,evidentemente l'obiezione di coscienza no nha ragione di essere, perché essa è obiezionea un obbligo, ad una norma che impone uncomportamento a cui per ragioni di coscien-za il cittadino intende sottrarsi .Pertanto, solamente sulla costanza dell'ob-bligo ricordato si fonda l'obiezione di co-scienza e solamente il venir meno dell'obbli -go costituzionale al servizio militare puòmotivare, giustificare il superamento dell'i-stituto e quindi l'inutilità di legiferare inproposito .La questione non è allora di aspettare l'esit odelle discussioni che si stanno svolgendo . Ilrinvio proposto non è ad un prossimo futur oin cui possa essere stata conclusa la discus-sione sul modello di difesa, ma a un eventodel tutto improbabile e imprevedibile : l'abo-lizione dell'articolo 52 della Costituzione . Seapprovassimo la questione sospensiva, l asospensione dell'esame del testo dovrebb edurare fino al momento in cui si decidessese mantenere l'articolo 52 della Costituzioneo invece procedere alla attuazione di una

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riforma costituzionale che faccia venir men ol'obbligo del servizio militare .

RARRAELE VALENSISE. C'è una riserva d ilegge !

RANIERO LA VALLE . Di questo si tratta .Non si tratta pertanto di una richiesta d isospendere l'esame del provvedimento, main realtà di una richiesta di reiezione de ltesto, in attesa di una discussione in materiadi riforma costituzionale . Per le ragioni in -dicate la questione sospensiva non può esse -re accettata .

Nel dibattito sono stati avanzati altri rilie-vi, in particolare dall'onorevole Mellini, cheentrano nel merito del progetto di legg eall'esame dell'Assemblea, sui quali certa -mente torneremo nella discussione, appun-to, di merito. Tuttavia a me sembra che giàfin da ora possa essere mossa qualche obie-zione alle osservazioni dell'onorevole Melli-ni. Non che esse non abbiano, naturalmen-te, il diritto di essere attentamenteesaminate e discusse, anche in funzione d iuna eventuale eliminazione di possibili erro-ri dal testo .

A mio giudizio, però, il tipo di obiezion imosse non è fondato o per lo meno nongiustifica la veemenza con la quale egli s ioppone al provvedimento in discussione . Miriferisco anzitutto alla questione secondo laquale il rifiuto della domanda del cittadinoobiettore comporterebbe la conseguenza d iadire la giustizia ordinaria invece di quellaamministrativa . Non è un sovvertimentodell'ordinamento costituzionale : rifiutare ladomanda di un obiettore di coscienza, se i lrifiuto è immotivato, se non è giustificato ,lede un delicatissimo diritto di libertà : l'o-biezione di coscienza viene formulata, for-malizzata nel provvedimento di cui ci occu-piamo come un diritto di libertà . . .

MAURO MELLINI . Povero Zanobini !

RANIERO LA VALLE . . . un diritto che addi-rittura discende, come stabilisce l'articolo idel testo, dalla Convenzione internazionaledei diritti civili e politici, dalla Dichiarazion euniversale dei diritti dell'uomo e deriva al -

tresì dagli stessi principi fondamentali dell aCostituzione .

Pertanto, in una materia del genere ,quando è in gioco un diritto di quest aportata, di questa valenza costituzionale, èdel tutto normale che debba pronunciarsi lagiustizia ordinaria e non quella amministra-tiva .

Non si tratta di un interesse a fare i lservizio civile ; si tratta del diritto di nonprestare il servizio militare .

La seconda obiezione concerne la condi-zione dei testimoni di Geova: se il serviziocivile non fosse sostitutivo del servizio mili-tare essi lo farebbero . Ma il servizio civilenon può non essere collegato al serviziomilitare (preferiamo infatti parlare di servi-zio alternativo più che sostitutivo), bensìall'obbligo del servizio militare, altriment inon può essere introdotto nel nostro ordina-mento come servizio obbligatorio .

Se infatti si istituisce un servizio civil eobbligatorio (questo punto i colleghi devonometterselo bene in testa!) separato dallaobbligatorietà del servizio militare, ci si ponecontro i princìpi supremi dell'ordinamentoed in particolare contro il principio univer-sale, affermato in numerose convenzioniinternazionali, che vieta i lavori forzati e laschiavitù. In definitiva, qualunque lavoroobbligatorio che non sia in qualche mod ouna riformulazione o una variante dell'ob-bligo del servizio militare incorrerebbe neldivieto assoluto dei lavori forzati previsto daconvenzioni sottoscritte dall'Italia .

MAURO MELLINI . Se bastasse questo adeliminare i lavori forzati !

RANIERO LA VALLE . Pertanto la questionedell'obbligatorietà o meno del servizio mili-tare è fondativa della possibilità di introdur -re un servizio civile obbligatorio . Se si abo-lisce l'esercito di leva e si crea l'esercito d ivolontari, si può senz'altro istituire un ser-vizio civile, ma solo volontario e non certa -mente esteso a tutti i cittadini .

Il terzo punto che voglio affrontare richia-ma la asserita necessità di abolire l'esercit odi leva, perché ritenuto inutile; risulterebbeallora inutile anche l'obiezione di coscienza .

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A tale proposito si apre il grande temadella professionalizzazione del mestieredelle armi che credo debba farci moltiriflettere .

Richiamo alla vostra attenzione l'espe-rienza della guerra nel Golfo combattut ada eserciti professionali con il terribil ecosto di distruzione, di sofferenze, di ecci-di e di stragi, proprio perché la professio-nalità della guerra porta al massimo de lrisultato relativo alle perdite inflitte al ne-mico per avere il minimo di perdit dellapropria parte . La professionalità, che sivuole oggi proporre come la panacea d itutti i problemi, mi sembra vada affrontatacon molta attenzione . Perciò, prima dirinunciare al servizio militare obbligatori oe quindi all'idea di un servizio militare no nlegato ad uno specialismo, ad una profes-sionalità e ad una carriera, mi sembr aopportuno valutare tale questione di gran-de importanza .

Per quanto riguarda la tematica relativ aalle condizioni ostative all'esercizio del dirit -to all'obiezione di coscienza di cui all'artico -lo 3, sono d'accordo con l'onorevole Mellini .In sede di Commissione difesa abbiamo con -dotto una battaglia per evitare che venisser ostabilite determinate condizioni . Comunqueavremo senz'altro l'occasione di discutereulteriormente tale argomento in questa As-semblea .

Desidero aggiungere un 'ultima considera-zione in merito all'argomentazione secondola quale solo l'espiazione della pena esauri-rebbe gli obblighi di leva . Questo è senz'altroun problema, tuttavia bisogna considerar el'attuale sistema legislativo . Infatti la leggeprevede che un obiettore che non svolga i lservizio civile oppure uno che, senza averfatto obiezione di coscienza non presti i lservizio militare — e perciò sia condannat o— possa in costanza della condanna e dell aespiazione della pena chiedere di esser eammesso a svolgere il servizio militare o diessere inserito nel servizio civile ; il che fa-rebbe estinguere il reato e venir meno ognipena accessoria ed ogni altro effetto penal edella condanna.

La ragione per cui l'espletamento e l'e-saurimento degli obblighi di leva è legat oalla espiazione della pena è riferito al sistema

che la legge ha voluto introdurre . Può nonessere perfetto, ma non si può dire chesia un sistema irrazionale o privo di mo-tivazioni .

MAURO MELLINI . Con il sistema attuale s idiscute . . .

RANIERO LA VALLE . Ma in tal modo en-triamo già nel merito del dibattito che cer-tamente dovremo svolgere con maggior eattenzione nei prossimi giorni .

Vorrei rilevare, signor Presidente, che inrealtà è maturo il momento per dar vit aad un dibattito serio tra di noi su quest itemi, anche perché mi sembra francament eumiliante ridurre questa legge ad un sem-plice strumento per offrire non più carneda cannone, ma schiere di lavoratori abuon mercato ad enti che cercano di essereaiutati .

Non credo che la tematica trattata dalprovvedimento in esame si possa ridurre aduna questione di fornitura di manodoperaad enti più o meno assistenziali o sociali . S itratta invece di un passo avanti compiutonell'approfondimento del delicatissimo rap-porto tra coscienza individuale e legge delloStato .

Quando esamineremo l'articolo 1 delprovvedimento, ci accorgeremo che siamodi fronte ad un salto di qualità dal punto d ivista culturale ed etico . Credo si tratti infattidi una legge che, se sarà approvata, potràrappresentare un momento di grande avan-zamento della coscienza civile e giuridica,nonché della creatività legislativa del nostropaese .

Si tratta di esaminare questa tematica intermini nuovi, non più semplicemente indi-vidualistici, non più su un piano di purogarantismo nei riguardi dei diritti individua -li, ma nel quadro di una più ampia compren -sione dei princìpi fondamentali della Costi-tuzione e dei valori generali dell'or-dinamento . Non mi riferisco solo alla difesadella patria, ma anche alla costruzione di unordine di pace e di giustizia internazionale ,nonché alla finalizzazione di tutto l'ordinepolitico ad un avanzamento della conviven-za civile . In questo quadro, anche dal punto

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di vista culturale, il provvedimento in esam erappresenta un momento di crescita .

Per tali motivi, dobbiamo discutere il me -rito tecnico delle singole norme, ma nondobbiamo perdere di vista il disegno com-plessivo che questa legge tenta di realizzare ,a mio avviso in un modo profondamenteinnovativo anche rispetto alla legge de l1972 .

Signor Presidente, alla luce di tali consi-derazioni, dobbiamo senza indugio respin-gere le questioni sospensive e passare aldibattito di merito (Applausi) .

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo diparlare sulle questioni sospensive e poiché i lcalendario dei lavori non prevede votazioniper la seduta odierna, rinvio il seguito de ldibattito ad altra seduta .

La Calabria deve esser tratta in salvo dall acondizione in cui versa attualmente ; ciòdeve però avvenire nei modi più opportuni ,attivando misure ed iniziative che consenta -no il ripristino di un ordinato vivere civile inuna regione in cui purtroppo simili fatt icriminosi possono consumarsi anche per lacostante connessione con altri fenomeni, peraltro rivelata dai fatti . Una vittima deicrimini di cui parlo è stata addiritturaconsigliere comunale della democrazia cri-stiana fino a qualche tempo fa. Come gliorgani di Governo sanno benissimo, non v iè dubbio che queste connessioni concorran oad aggravare l'inadeguatezza degli strumen-ti con i quali viene condotta la lotta allacriminalità . Purtroppo i risultati ottenut iconfermano che non si opera come sidovrebbe .

Sullo DE CAROLIS . Chiedo di parlare .

Sull'ordine dei lavori .

RAFFAELE VALENSISE . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

RAFFAELE VALENSISE. Signor Presidente,la ringrazio per avermi dato facoltà di par -lare perché desidero rivolgermi alla sua sen-sibile cortesia ed a quella del Presidente dell aCamera per invitare il Governo ad informarequesto ramo del Parlamento al più presto ,possibilmente nelle prossime ore, in ordineai drammatici, sconcertanti avvenimenti cri-minali di Taurianova in cui nel giro di poch eore, addirittura in pieno giorno, si sonoregistrati omicidi gravissimi .

In quell'area la popolazione è terrorizza-ta e vive in una situazione da stato d'asse -dio : vi è una sorta di eruzione virulentadella criminalità organizzata, che si con -tende il primato negli affari criminosi dellazona .

A tale riguardo vorremmo sapere cosapuò dirci il Governo, soprattutto perché ifatti dimostrano purtroppo per tabulas l'i-nadeguatezza oggettiva delle attuali soluzio-ni e della corrente situazione operativa .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

STELIO DE CAROLIS . Signor Presidente ,a nome dei deputati del gruppo repubblica -no mi associo alla richiesta dell'onorevoleValensise affinché il Governo riferisca i nParlamento sulla grave situazione dell'ordi-ne pubblico in Calabria e sui gravi episodi diviolenza che si stanno verificando nel terri-torio emimiano-romagnolo . In particolare ,siamo fortemente preoccupati che all'indo-mani di tali ricorrenti episodi di criminalità ,che hanno fatto registrare vittime anche tr ale forze dell'ordine, vi siano manifestazion idi grande solidarietà, ma poi tutto ritornanell'oblio e il Governo dimentica gli impegniassunti di fronte alle autorità locali di au-mentare l'organico delle forze dell'ordine .

Per fare il punto della situazione, anche i nrelazione agli impegni assunti, speriamo ch ealtri gruppi si associno alla richiesta che ilGoverno riferisca in Parlamento su tali av-venimenti .

MARIA TADDEI . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

MARIA TADDEI . Signor Presidente, a no-me dei deputati del gruppo comunista-PSD

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chiedo anch'io che il Governo riferisca i nParlamento in ordine alla difficile e gravesituazione verificatasi in Calabria, nonchésugli episodi di violenza verificatisi in Emilia -Romagna.

PRESIDENTE. Assicuro i colleghi che, difronte alla gravità della situazione, sarà cur adella Presidenza interessare il Governo a dintervenire al più presto, anche per rispon-dere alle interpellanze ed alle interrogazion ipresentate al riguardo .

PAOLO PIETRO CACCIA. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

PAOLO PIETRO CACCIA. Signor Presidente ,vorrei rappresentare l'esigenza di una solle-cita definizione della mia proposta di leggen. 4224 di cui è opportuno un tempestiv oesame, riguardante la soppressione pedag-gio sulle autostrade del nord, firmata da tutt ii partiti (esclusa la Lega lombarda) e asse-gnata il 6 novembre 1989 alla IX Commis-sione (Trasporti) . Non riesco proprio a capi-re perché si sia bloccato l'iter, dal momentoche è già stato nominato il relatore, nellapersona dell'onorevole Castrucci .

La Lega lombarda ha preso posizione, h aoccupato diversi tratti autostradali, sta so-billando le popolazioni e il Parlamento nonsa dirmi: per questo mi rivolgo a lei, signorPresidente: come poter far uscire dai mean-dri della IX Commissione la mia proposta dilegge n . 4224 !

PRESIDENTE. Per accelerare l'iter delprovvedimento richiamato, onorevole Cac-cia, può intervenire presso la Presidenzadella IX Commissione, affinché il provvedi -mento stesso venga posto quanto primaall'ordine del giorno .

GIOVANNI PELLEGATTA . Se la Lega lom-barda ha occupato l'autostrada, noi possia-mo occupare la Commissione !

PAOLO PIETRO CACCIA. Signor Presidente,

essendo lei il rappresentante della mas-sima assise, le chiedo di aiutarmi, perchésembra di essere nel mare magnum delledispersioni !

PRESIDENTE. Onorevole Caccia, comeho già detto può intervenire presso la presi-denza della Commissione trasporti affinch ési possa risolvere il problema da lei sollevato ,oppure può attivare la procedura di cui alcomma 4 dell'articolo 81 del regolamento, alfine di pervenire alle soluzioni che auspica .

Ordine del giornodella seduta di domani .

PRESIDENTE. Comunico l'ordine delgiorno della seduta di domani .

Martedì 7 maggio 1991, alle 10,30 :

1.: Seguito della discussione del disegn odi legge :

Conversione in legge, con modificazioni ,del decreto-legge 27 marzo 1991, n. 100 ,recante disposizioni urgenti in materia d ipermessi sindacali annuali retribuiti e dipersonale del comparto scuola (5577) .

— Relatore : Nucci Mauro .(Relazione orale).

2.: Seguito della discussione delle propo-ste di legge:

AMODEO ed altri : Istituzione, per i laureat iin medicina e chirurgia, di un servizio civilesostitutivo del servizio militare sulle nav imercantili (166) .

CACCIA ed altri : Nuove norme sull'obiezio-ne di coscienza al servizio militare (436) .

FINCATO e CRISTONI : Regolamentazione delservizio civile alternativo al servizio di leva(567) .

FERRARI MARTE ed altri: Integrazione allalegge 15 dicembre 1972, n . 772, concernen-te l'assegnazione degli obiettori di coscienza

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agli uffici tecnici erariali per il riordini de lcatasto (966) .

RoDOTÀ ed altri : Nuove norme per il rico-noscimento dell'obiezione di coscienza(1203) .

CAPECCHI ed altri : Riconoscimento dell'o-biezione di coscienza al servizio militare(1878) .

RONCHI e TAMINO : Norme sul diritto all'o -biezione di coscienza e sul servizio di difesacivile e popolare non violenta (1946) .

SALVOLDI ed altri : Regolamentazione de lservizio civile alternativo (2655) .

— Relatore: Caccia .

La seduta termina alle 19 .

IL CONSIGLIERE CAPO DEL SERVIZIOSTENOGRAFIA DELL'ASSEMBLEA

DOTT . VINCENZO ARISTA

IL VICESEGRETARIO GENERAL EESTENSORE DEL PROCESSO VERBALE

AD INTERIMDOTT . GIANLUIGI MAROZZA

Licenziato per la composizione e la stampadal Servizio Stenografia dell'Assemble a

alle 21,20.

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PAGINA BIANCA

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COMUNICAZIONI

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Missioni valevolinella seduta del 6 maggio 1991 .

Caria, Corsi, D'Aquino, Fincato, Manna ,Marri, Negri, Novelli, Bruno Orsini, Pellica-nò, Piccoli, Antonio Rubbi, Servello .

Annunzio di una proposta di legge.

In data 24 aprile 1991 è stata presentataalla Presidenza la seguente proposta di leggedai deputati:

BERTOLI ed altri : «Applicazione al persona-le docente delle scuole reggimentali dell edisposizioni in materia di maggiorazione dianzianità di cui all'articolo 63 della legge 1 1luglio 1980, n . 312» (5634) .

Sarà stampata e distribuita .

Annunzio di un disegno di legge .

In data 29 aprile 1991 è stato presentatoalla Presidenza il seguente disegno di legge :

dal Ministro dei trasporti :

«Disposizioni urgenti in materia di auto -trasporto di cose per conto di terzi» (5635) .

Sarà stampato e distribuito .

Cancellazione dell'ordine del giorno didisegni di legge di conversione per de -cadenza dei relativi decreti-legge .

Essendo trascorsi i termini di cui all'articolo77 della Costituzione per la conversione i nlegge dei decreti-legge 1° marzo 1991 nn . 6 1e 62 e 5 marzo 1991, n. 65 i relativi disegn idi legge di conversione sono stati cancellat idall'ordine del giorno :

«Conversione» in legge del decreto-leggelo marzo 1991, n. 61, recante proroga deltermine previsto dell'articolo 114 della leggelo aprile 1981, n. 121, concernente nuovoordinamento dell'Amministrazione dell aPubblica Sicurezza» (5498) ;

«Conversione in legge del decreto-legge 1 °marzo 1991, n. 62, recante proroga dell 'ali-quota del 9 per cento dell'imposta sul valor eaggiunto sulle calzature e altre disposizioniurgenti in materia tributaria» (5499) ;

S. 2688 - «Conversione in legge, con mo-dificazioni, del decreto-legge 5 marzo 1991 ,n . 65, recante provvedimenti in favore dellepopolazioni delle province di Siracusa, Ca-tania e Ragusa colpite dal terremoto ne ldicembre 1990 ed altre disposizioni in favoredelle zone colpite da eccezionali avversit àatmosferiche dal giugno 1990 al gennaio1991» (Approvato dal Senato) — (5603) .

Approvazione in Commissione .

Nella riunione di martedì 23 aprile 199 1delle Commissioni permanenti, in sede legi-slativa, è stata approvata la seguente propo-sta di legge:

dalla II Commissione Giustizia:

VAIRO : «Modifica e integrazione dell'arti-

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colo 6 della legge 2 aprile 1979, n . 97 ,concernernte la progressione di carriera d ialcuni magistrati a seguito della soppressio-ne della qualifica di aggiunto giudiziario »(3372) .

Assegnazione di proposte di legg ea Commissione in sede referente .

A norma del comma 1 dell'articolo 72 delregolamento, i seguenti progetti di legg esono deferiti alle sottoindicate Commissionipermanenti in sede referente :

alla I Commissione (affari costituziona-li) :

TREMAGLIA ed altri : «Provvidenze a favoredei cittadini rimasti invalidi in conseguenz adi azioni terroristiche» (1809) (con pareredella II, della IV e della XII Commissione);

DEL DONNO: «Richiamo a domanda in ser-vizio degli appartenenti al Corpo delle Guar-dia della Polizia di Stato, dell'Arma deiCarabinieri, della Guardia di Finanza, degliAgenti di Custodia» (2430) (con parere dellaIl, della IV, della V e della VI Commissio-ne);

ALTISSIMO: «Istituzione di una Commissio -ne Parlamentare di inchiesta sulle stragiperpetrate nell'Italia Settentrionale, ed inparticolare in Emilia-Romagna, nel periodo25 aprile 1945-31 dicembre 1947, dopo laliberazione dell'Italia del Nord» (5524) (conparere della Il, della V e della XI Commis-sione);

MENSURATI : «Modifica dell'articolo 17 del -la legge 8 giugno 1990, n . 142, concernentela delimitazione territoriale delle aree metro-politane» (5526) (con parere della V Com-missione) ;

alla Il Commissione (Giustizia) :

NICOTRA ed altri : «Nuove disposizioni inmateria di assegnazione di posti nei con -corsi noratili» (5559) (con parere della ICommissione);

RONZANI ed altri : «Modifiche alla tabella Aallegata alla legge 26 luglio 1975, n . 354,

recante norme sull'ordinamento penitenzia-rio e sulla esecuzione delle misure private elimitative della libertà» (5595) (con pareredella I e della V Commissione);

alla IV Commissione (Difesa) :

PISANU ed altri : «Ristrutturazione e ricon-versione produttiva dell'arsenale militare diLa Maddalena» (5562) (con parere della I ,della V e della X Commissione) ;

PROPOSTA DI LEGGE DEL CONSIGLIO REGIONA -LE DELLA VALLE D'AOSTA ; «Regionali7zazionedel

servizio militare .

Modificazioni allalegge statale 24 dicembre 1986, n . 958»(5572) (con parere della I e della V Commissione);

alla VI Commissione (Finanze) :

RIGHI: «Rifinanziamento del fondo contri-buti interessi della Cassa per il credito all eimprese artigiane» (5567) (con parere dellaI, della V e della X Commissione) ;

alla VII Commissione (Cultura) ;

MAllA ed altri : «Regolamentazione dellagestione e dell'uso dei comprensori sciabilie definizione del codice di comportamentodello sciatore» (5553) con parere della I,della Il, della V, della VIII e della IXCommissione) ;

alla VIII Commissione (Ambiente) :

BAGHINO ed altri : «Norme per la conserva-zione agli appartenenti alle forze dell'ordin edi alloggi assegnati dagli Istituti autonomicase popolari» (4808) (con parere della I,della Il e della IV Commissione) ;

QUERCINI ed altri : «Norme per il rifinan-ziamento degli interventi di ricostruzion eabitativa, previsti dal testo unico approvatocon decreto legislativo 30 marzo 1990, n .76, nei territori della Campania e della Ba-silicata colpiti dal sisma del 1980» (5254 )(con parere della I e della V Commissione) ;

PERRONE ed altri : «Rifinanziamento de ldecreto-legge 13 agosto 1975, n . 376, con-vertito, con modificazioni, dalla legge 1 6ottobre 1975, n . 492, per la proroga de lcontributo alle cooperative edilizie degli ap-partenenti alle forze armate ed alle forze di

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polizia« (5451) (con parere della I, della IV,della V e della VI Commissione);

BERTOLI ed altri : «Proroga e rifinanzia-mento di disposizioni di legge concernenti l aricostruzione dei territori del Friuli colpit idal terremoto del 1976» (5533) (con pareredella I, della V e della VII Commissione) ;

alla XI Commissione (Lavoro) :

MARTINAT ed altri : «Norme per la utilizza-zione dei lavoratori in cassa integrazion esalariale» (2347) (con parere della I, della Ve della X Commissione) ;

VALENSISE ed altri: «Rivalutazione dell'in -dennità di disoccupazione ordinaria di cuiall'articolo 13 del decreto-legge 2 marzo1974, n . 30, convertito, con modificazioni ,dalla legge 16 aprile 1974, n . 114» (2918 )(con parere della I e della V Commissione);

SALERNO : «Estensione dei benefici previst idalla legge 24 maggio 1970, n. 336, recantenorme a favore dei dipendenti civili delloStato ed enti pubblici ex combattenti e dassimilati» (5529) (con parere della I e dellaV Commissione) ;

MANCINI VINCENZO ed altri : «Assunzioni atempo determinato per la tutela del patrimo-nio museale» (5560) (con parere della I,della V e della VII Commissione) ;

MARTINAT ed altri «Istituzione di un con -tratto di lavoro ad orario ridotto per i lavo-ratori che hanno raggiunto l'eta pensionabi-le» (5565) (con parere della I e della VCommissione);

alla XII Commissione (Affari sociali) :

BIONDI : «Ordinamento della professione diassistente sociale e istituzione del relativoalbo» (5548) (con parere della I, della V ,della VI e della XI Commissione, nonchédella Il Commissione ex articolo 73, com-ma 1-bis del regolamento) .

Trasmissione di una relazione di unaCommissione parlamentare d'inchiesta.

Il Presidente della Commissione parla-mentare d'inchiesta sul fenomeno della ma-

fia e sulle altre associazioni criminali simila-ri, con lettera in data 26 aprile 1991, hatrasmesso, ai sensi dell'articolo 1 della legg e23 marzo 1988, n . 94, una relazione —approvazione dalla Commissione stessa nel -la seduta del 10 aprile 1991 — sulle risultan-ze dell'indagine del gruppo di lavoro dell aCommissione incaricato di svolgere accerta-menti sulla situazione nella città di Napolied in alcuni comuni della sua provincia (doc .XXIII, n . 33) .

Questo documento sarà stampato e distri-buito .

Sostituzione di un deputato componente i lComitato Parlamentare per i servizi diinformazione e sicurezza e per il segretodi Stato .

In data 24 aprile 1991 il Presidente dellaCamera ha chiamato a far parte del Comi-tato parlamentare per i servizi di informa-zione e sicurezza e per il segreto di Stato ildeputato Salvatore Andò, in sostituzione de ldeputato Nicola Capria, entrato a far partedel Governo .

Sostituzione di un componente della Com-missione parlamentare d'inchiesta sulfenomeno della mafia e sulla altre asso-ciazioni criminali similari .

Il Presidente della Camera ha chiamato afar parte della Commissione parlamentared'inchiesta sul fenomeno della mafia e sullealtre associazioni criminali similari il depu-tato Egidio Alagna, in sostituzione del depu-tato Salvatore Andò, dimissionario .

Trasmissione di risoluzionidal Parlamento europeo .

Il Presidente del parlamento europeo hatrasmesso il testo di quattro risoluzioni :

«recante il parere del Parlamento euro-peo sulla proposta della Commissione alConsiglio relativa ad un regolamento (CEE )del Consiglio concernente l'eliminazione dei

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controlli e delle formalità applicabili ai ba-gagli a mano e ai bagagli registrati de ipasseggeri dei voli intracomunitari nonchéai bagagli dei passeggeri che effettuano un atraversata marittima intracomunitaria »(doc . XII, n . 284) ;

«recante il parere del Parlamento euro-peo sulla proposta della Commissione a lConsiglio relativa a una decisione che istitui -sce un programma di azione comunitaria inmateria di formazione professionale per idipendenti delle dogane (MATTHAUS) »(doc . XII, n . 285);

«sulla Relazione annuale della Commis-sione sulla situazione economica 1990 -1991» (doc . XII, n. 286) ;

«recante il parere del Parlamento euro-peo sulla proposta della Commissione alConsiglio relativa a una decisione che istitui -sce la seconda fase del programma TEDI S(Trade Electronic Data Interchange Systems) (doc. XII, n . 287) .

Questi documenti saranno stampati, di-stribuiti e, a norma dell'art . 125 del regola-mento, deferiti alle sottoindicate commissio -ni permanenti :

alla V Commissione (doc . XII, n . 286) ;

alla VI Commissione (doc . XII, n . 284) ;

alla IX Commissione (doc . XII, n . 287) ;

alla XI Commissione (doc . XII, n . 285) ;

nonché per il prescritto parere, alla IIICommissione e alla Commissione specialeper le politiche comunitarie .

Trasmissioni dalla Corte dei conti .

Il Presidente della Corte dei conti, conlettere in data 20, 23, 24, 26 e 29 aprile1991, ha trasmesso, in adempimento al di -sposto dell'articolo 7 della legge 21 marz o1958, n . 259, le determinazioni e le relativ erelazioni sulla gestione finanziaria dei se-guenti enti :

Istituto nazionale di geofisica e osservato -

rio geofisico sperimentale di Trieste, pe rgli esercizi 1988-1989 (doc . XV, n. 187) ;

Istituto per studi, ricerche e informazion isul mercato agricolo, per gli esercizi dal 1 6luglio al 31 dicembre 1987, 1988 e 198 9(doc . XV, n. 188) ;

Ente autonomo esposizione nazionalequadriennale d'arte di Roma, per gli eserciz idal 1984 al 1989 (doc . XV, n. 189) ;

Consorzio autonomo del porto di Genova ,per gli esercizi 1988 e 1989 (doc . XV, n .190) ;

Ente autonomo del parco nazionale d'A -bruzzo, per gli esercizi dal 1984 al 1987(doc. XV, n. 191) .

Questi documenti saranno stampati e di-stribuiti .

Richiesta ministerial edi parere parlamentare .

Il ministro dei trasporti ha trasmesso, aisensi del comma 2 dell'articolo 4 della legg e15 giugno 1984, n . 245, lo schema di aggior -namento del Piano generale dei Trasporti ,approvato con decreto del Presidente delConsiglio dei Ministri del 10 aprile 1986 .

Tale documento è deferito, a' termini de lcomma 4 dell'articolo 143 del regolamento ,alla IX Commissione (Trasporti), che dovr àesprimere il proprio parere entro il l o giugno1991 .

Comunicazione di una nomina ministeria-le ai sensi dell'articolo 9 della legge n .14 del 1978 .

Il ministro dell'Industria, del Commercioe dell'Artigianato, a' termini dell'articolo 9della legge 24 gennaio 1978, n . 14, ha datocomunicazione della nomina del signor A -medeo Santoro a membro del Consiglio d iamministrazione della Stazione sperimenta -le per l'industria delle pelli e delle materieconcianti in Napoli, in rappresentanza de lComune di Napoli .

Tale comunicazione è stata trasmessa alla

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Camera dei Deputati

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X Commissione permanente (Attività pro -duttive) .

Trasmissioni dal Presidentedel Consiglio dei ministri .

Il Presidente del Consiglio dei ministri ,con lettera in data 24 aprile 1991, ai sensidell'articolo 8, comma 5, della legge 1 2giugno 1990, n. 146, recante norme sull'e-sercizio del diritto di sciopero nei servizipubblici essenziali, ha trasmesso, copia didue ordinanze emesse dai prefetti di Romae di Catanzaro .

Questa documentazione sarà trasmessaalla Commissione competente .

Il Presidente del Consiglio dei ministri ,con lettera in data 2 maggio 1991, ha tra -smesso, ai sensi dell'articolo 6, comma 13 ,della legge 6 agosto 1990, n . 223, recantedisciplina del sistema radiotelevisivo pubbli -co e privato, la prima relazione predispostadal Garante per la Radiodiffusione e l'Edito -ria sull'attività svolta dal Garante stesso esullo stato di applicazione della citata legge ,al 31 marzo 1991 (doc. CV, n . 1) .

Questo documento sarà stampato e distri-buito .

Trasmissionedal ministro degli affari esteri .

Il ministro degli affari esteri, con letter ain data 17 aprile 1991, ha trasmesso, ai sensidell'articolo 4 della legge 11 dicembre 1984 ,n. 839, gli atti internazionali firmati dall'Ita-lia i cui testi sono pervenuti al Ministerodegli affari esteri entro il 15 aprile 1991 .

Questa documentazione sarà trasmessaalla Commissione competente .

Trasmissionidal ministro della difesa .

Il ministro della difesa, con lettera in data22 aprile 1991, ha trasmesso una documen-tazione sulla crisi del Golfo Persico, riguar-dante una memoria storica degli avvenimen -ti e delle attività svolte .

Questa documentazione sarà trasmessaalla Commissione competente .

Il ministro della difesa, con lettera in data24 aprile 1991, ha trasmesso, ai sensi del -l'articolo 19 della legge 5 maggio 1976, n .187, copia del decreto di determinazione de icontingenti massimi per il 1991 del persona -le destinatario delle norme di cui agli articoli3, 4, 5, 6, 7, 9, 10, 13 e 16 della legge 23marzo 1983, n . 78.

Questa documentazione sarà trasmessaalla Commissione competente .

Annunzio di una mozione ,di interpellanze e di interrogazioni .

Sono state presentate alla Presidenza un amozione, interpellanze e interrogazioni . So-no pubblicate in allegato ai resoconti dell aseduta odierna .

Annunzio di risposte scrittead interrogazioni .

Sono pervenute alla Presidenza dai com-petenti ministeri risposte scritte ad interro-gazioni. Saranno pubblicate in allegato alresoconto stenografico della seduta odierna.

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