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Atti Parlamentari — 93707 Camera dei Deputati X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2 RESOCONTO STENOGRAFIC O 746 . SEDUTA DI HERCOLEDÌ 15 GENNAIO 199 2 PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LEONILDE IOTT I INDI DEI VICEPRESIDENTI MICHELE ZOLLA, ALDO ANIASI E ALFREDO BIOND I INDICE PAG . Missioni 93712, 9376 7 Missioni valevoli nella seduta del 1 5 gennaio 1992 93 81 4 Assegnazione di una proposta di legg e a Commissione in sede legislativa 9371 2 Disegni di legge : (Approvazione in Commissione) . . . . 9381 5 (Autorizzazione di relazione orale) . . . 9381 1 (Proposta di assegnazione a Commissio - ne in sede legislativa) 93738, 93810 (Rimessione all'Assemblea) 9381 5 (Trasmissione dal Senato) 9381 4 Disegno di legge di conversione : (Autorizzazione di relazione orale) . . . 93811 PAG. Disegno di legge di conversione (Delibe- razione ai sensi dell'articolo 96-bis , comma 3, del regolamento) : Conversione in legge, con modificazio- ni, del decreto-legge 13 dicembre 1991, n . 396, recante disposizion i modificative della disciplina del de- creto-legge 13 settembre 1991, n . 299, convertito, con modificazioni , dalla legge 18 novembre 1991, n . 363 , concernenti l'applicazione, nell'anno 1991, dell'imposta comunale sull'in- cremento di valore degli immobili d i cui all'articolo 3 del decreto del Pre- sidente della Repubblica 26 ottobr e 1972, n . 643 (6196) . PRESIDENTE . . .93739, 93740, 93742, 93743 , 93744

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Atti Parlamentari

— 93707—

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

RESOCONTO STENOGRAFICO

746 .

SEDUTA DI HERCOLEDÌ 15 GENNAIO 1992

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LEONILDE IOTT I

INDI

DEI VICEPRESIDENTI MICHELE ZOLLA, ALDO ANIASI E ALFREDO BIOND I

INDICE

PAG .

Missioni 93712, 9376 7

Missioni valevoli nella seduta del 1 5gennaio 1992 93 814

Assegnazione di una proposta di legg ea Commissione in sede legislativa 9371 2

Disegni di legge :(Approvazione in Commissione) . . . . 93815(Autorizzazione di relazione orale) . . . 9381 1(Proposta di assegnazione a Commissio -

ne in sede legislativa) 93738, 93810(Rimessione all'Assemblea) 93815(Trasmissione dal Senato) 93814

Disegno di legge di conversione :(Autorizzazione di relazione orale) . . . 93811

PAG.

Disegno di legge di conversione (Delibe-razione ai sensi dell'articolo 96-bis ,comma 3, del regolamento) :

Conversione in legge, con modificazio-ni, del decreto-legge 13 dicembre1991, n. 396, recante disposizionimodificative della disciplina del de-creto-legge 13 settembre 1991, n .299, convertito, con modificazioni ,dalla legge 18 novembre 1991, n . 363 ,concernenti l'applicazione, nell'anno1991, dell'imposta comunale sull'in-cremento di valore degli immobili d icui all'articolo 3 del decreto del Pre-sidente della Repubblica 26 ottobr e1972, n. 643 (6196) .

PRESIDENTE . . .93739, 93740, 93742, 93743 ,93744

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

PAG.

GEI GIOVANNI (gruppo DC), Relatore 93739PIRO FRANCO (gruppo misto) 93740RUBINACCI GIUSEPPE (gruppo MSI-destr anazionale) 93742, 93743

Susl DOMENICO, Sottosegretario di Statoper le finanze 93739

Disegno di legge di conversione (Delibe-razione ai sensi dell'articolo 96-bis ,comma 3, del regolamento) :

Conversione in legge del decreto-legge30 dicembre 1991, n . 417, recantedisposizioni concernenti criteri di ap-plicazione dell'imposta sul valore ag-giunto, delle tasse per i contratti d itrasferimento di titoli o valori e altredisposizioni tributarie urgent i(6257) .

PRESIDENTE . . .93744, 93745, 93747, 9374 9CAMBER GiuLIo (gruppo PSI), Relatore 9374 4PIRO FRANCO (gruppo misto) . . . 93744, 93745 ,

93747Susl DOMENICO, Sottosegretario di Statoper le finanze 93744

VALENSISE RAFFAELE (gruppo MSI-destranazionale) 93747

Disegno di legge (Seguito della discussio-ne) :

S. 1685 - Disposizioni per la riforma de lsettore delle telecomunicazioni (ap-provato dal Senato) (5866) .

PRESIDENTE . . .93752, 93753, 93758, 93761 ,93762, 93764, 93765, 93766, 93767, 93770 ,93772, 93773, 93774, 93775, 93776, 93777 ,93778, 93780, 93781, 93782, 93784, 93785 ,93786, 93787, 93788, 93789, 93793, 93794 ,

93795, 93796, 93804, 93805, 93806, 9380 7BAGHINO FRANCESCO GIULIO (grupp o

MSI-destra nazionale)93764, 93765, 93766 ,93773, 93774, 93776, 93785, 93787, 93793 ,

93794, 93795, 93804, 93805, 9380 6BIONDI ALFREDO (gruppo liberale) 93786CALAMIDA FRANCO (gruppo DP-comuni -

sti) 93807D'AMATo CARLO (gruppo PSI), Relatore 93770 ,

93784, 93792, 9380 3Du'rro MAURO (gruppo repubblicano) . 9378 5FAGNI EDDA (gruppo

DP-comu-nisti) 93761, 93762 ,93778, 93782, 93785, 93788, 93793, 93804

MACCIOTTA GIORGIO (gruppo comunista-PDS) 93774, 93787, 9379 4

MANGIAPANE GIUSEPPE (gruppo comuni-sta-PDS) 93776, 93780, 93788

PAG .

MELLINI MAURO (gruppo federalista eu -ropeo) 93778

Russo FERDINANDO (gruppo DC) 93767Russo FRANCO (gruppo verde) . . 93752, 93753 ,

93758, 93773, 93775, 93781, 93784, 93788 ,93793, 93795, 93805

SCALIA MASSIMO (gruppo verde) 93806SINESIO GIUSEPPE (gruppo DC) 93758TADDEI MARIA (gruppo comunista-PDS) 9380 6TEMPESTINI FRANCESCO, Sottosegretario

di Stato per le poste e le telecomuni-cazioni 93784, 93786, 93793, 9380 4

VIZZINI CARLO, Ministro delle poste e del -le telecomunicazioni 93772

Proposte di legge :(Adesione di deputati) 9381 5(Annunzio) 9381 4(Approvazione in Commissione) 9381 5(Autorizzazione di relazione orale) 9381 1(Proposta di assegnazione a Commissio -

ne in sede legislativa) 93738, 9381 0(Rimessione all'Assemblea) 9381 5(Trasferimento dalla sede referente alla

sede legislativa) 93712PRESIDENTE 93712, 93713, 93714CEDERNA ANTONIO (gruppo sinistra indi -

pendente) 93713PIRO FRANCO (gruppo misto) 93713(Trasmissioni dal Senato) 93814

Proposta di legge costituzionale :(Annunzio) 9381 4

Risoluzioni, interpellanze e interroga-zioni:

(Annunzio) 9381 7

Mozione Donati ed altri (n. 1-00580 )presentata, a norma dell'articol o115, comma 3, del regolamento, neiconfronti del ministro dei lavoripubblici (Seguito della discussione) :

PRESIDENTE . . .93714, 93717, 93719, 93721 ,93723, 93724, 93725, 93726, 93727, 93729 ,

93731, 9373 3ANDREOTTI GIULIO, Presidente del Consi-

glio dei ministri 93714CEDERNA ANTONIO (gruppo sinistra indi -pendente) 93723

CERUTrI GIUSEPPE (gruppo PSI) 93727DONATI ANNA (gruppo verde) . .93719, 9372 1FAGNI EDDA (gruppo DP-comunisti) 9372 1GAVA ANTONIO (gruppo DC) 93731

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

PAG.

GORGONI GAETANO (gruppo repubblica -no) 93724, 9372 5

PIRO FRANCO (gruppo misto) 9371 7POLI BORTONE ADRIANA (gruppo MSI-de-

stra nazionale) 93729TESSARI ALESSANDRO (gruppo federalist a

europeo) 93719VIOLANTE LUCIANO (gruppo comunista -PDS) 93726

Commissione di garanzia per I'attuazio-ne della legge sullo sciopero ne iservizi pubblici essenziali :

(Trasmissione di documenti) 93817

Per lo svolgimento di interpellanze e diuna interrogazione :

PRESIDENTE . . .93807, 93808, 93809, 9381 0PIRO FRANCO (gruppo misto) 93809SANNELLA BENEDETTO (gruppo comuni -

sta-PDS) 93808TREMAGLIA MIRKO (gruppo MSI-destra

nazionale) 93807

Per un'inversione dell 'ordine del giorno :PRESIDENTE . . .93749, 93750, 93751, 9375 2PIRO FRANco (gruppo misto) 93750, 9375 1Russo FRANCO (gruppo verde) 93749TESTA ANTONIO (gruppo PSI) 9375 1

Presidente del Consiglio dei ministri :(Trasmissione di documenti) 93816

PAG.

Progetti di atti normativi comunitari :(Assegnazione a una Commissione) . . 93816

Provvedimenti concernenti ammini-strazioni locali :

(Annunzio) 93816

Richiesta ministeriale di parere parla-mentare 93816

Sull'ordine dei lavori :PRESIDENTE 93767, 93768, 93769CARRUS NINO (gruppo DC) 93769FAGNI EDDA (gruppo DP-comunisti) 93769Russo FRANCO (gruppo verde) . .93767, 93768 ,

93769

Sul processo verbale :PRESIDENTE 93711, 93712PIRO FRANCO (gruppo misto) 9371 1

Votazione per appello nominale : 93733

Votazioni nominali : . . .93744, 93749, 93775 ,93776, 93777, 93778, 93780, 93782, 93788 ,93789, 93793, 93794, 93795, 93796, 93804 ,

93805, 93806, 9380 7

Ordine del giorno della seduta di doma -ni : 93811

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

SEDUTA PRECEDENTE N. 745 - DI MARTEDÌ 14 GENNAIO 1992

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

La seduta comincia alle 9,10 .

RENZO PATRIA, Segretario, legge il pro-cesso verbale della seduta di ieri .

Sul processo verbale .

FRANCO PIRO . Chiedo di parlare sul pro-cesso verbale .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCO PIRO . Signor Presidente, desiderosolo chiarire il mio modesto pensiero, oalmeno il residuo di esso, dopo una giornatacome quella di ieri, iniziata alle 9 del mattin oe terminata alle 21 . Non intendevo affatt osollecitare, come emerge dalla stringatezzadel processo verbale (che peraltro approvo ,sia pure con le osservazioni che mi permett odi fare), lo svolgimento di un'interrogazio-ne, bensì, come giustamente è stato affer-mato dal Vicepresidente Zolla, chiedere cheil Governo intervenisse sua sponte per pre-cisare la portata delle dichiarazioni storichedel Presidente della Repubblica .

Nella giornata di ieri tali dichiarazion isono state ulteriormente precisate e certa-mente il Governo vorrà affrontare, per quan-to di propria competenza, la campagna elet-torale senza riprodurre il clima del 18 april e1948, data in cui il Presidente Andreotti (alquale ieri mi sono permesso di rivolgere gliauguri) e la Presidente Iotti erano già pre-senti in questa Camera, ma io non ero

ancora nato. Mi riferivo pertanto, umilmen-te, un po' «da ragazzo», al fatto che ilGoverno sicuramente intenderà comunicareil suo pensiero sia in ordine alle ricostruzion istoriche giustamente sollecitate dall'onore-vole Craxi, sia in merito ad affermazioniriprese in queste ore e che delineano unpaesaggio sociale e politico del nostro paeseche a mio avviso dovrebbe essere precisat onon in sede di interrogazione ma di dichia-razioni autonome da parte del Governo .Prendo atto con grande soddisfazione ,

Presidente Iotti, delle sue fermissime dichia-razioni, che onorano questa Camera, neiconfronti dei poteri che la Costituzione as-segna al Presidente della Camera, al Presi-dente del Consiglio ed al Presidente dellaRepubblica. Intervengo per chiarire il miopensiero solo perché ho letto che il segreta-rio del mio partito sarebbe «Romeo» mentrel'onorevole Gava (che ho il piacere di veder equi presente) sarebbe «Giulietta» . Di frontea dichiarazioni così impertinenti del Capodello Stato, ritengo che il Governo farebbebene a dire che cosa sa delle inchieste par-lamentari che, anche su sollecitazione delPresidente Pertini, furono decise in que-st'aula solenne .

Il Governo oggi dispone non solo dell aricerca storica e dei documenti contenut inegli archivi della Commissione stragi —che sono stati «esternati» — ma anche degl ielementi per rassicurare gli italiani dicendoloro che, qualsiasi cosa sia successa nell'a-prile 1948, non sarà così nel prossimo aprile ;almeno, questo tutti ci auguriamo!

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

Onorevole Presidente, desidero dichiarareche, come al solito, gli uffici fanno un ottimolavoro; l'onorevole Patria ha letto un proces-so verbale stringato che, essendo redatto i nforma sintetica, ha perfettamente riassunt oalcuni degli elementi e dei rilievi che mi eropermesso di avanzare. Non dico questo inriferimento ad una mia interrogazione ; laringrazio, anzi, di aver consentito la pubbli-cazione di quel documento .

Concludo questo mio breve richiamo sulprocesso verbale — che, ripeto, consider oda approvare — ricordando soprattutto aicolleghi più giovani : «Povera patria, schiac-ciata dagli abusi del potere e di gente infame— una parola pesante —, che non sa cos' èil pudore. Si credono potenti e gli va ben equello che fanno . E tutto gli appartiene» .È una bellissima canzone di Battiato che ,come anche lei sa, Presidente, abita all efalde dell'Etna. Un secolo fa, esattament enel 1892, Efesto mise in modo l'Etna ; pareche ci risiamo, ma spero che tutto si fermi .Siccome, però, Battiato canta questa can -zone, vorrei precisare che avevo richiestol'intervento del Presidente del Consiglio An-dreotti, che è anche un ottimo storico d iquel periodo e che di recente ha scrittosu quegli anni, esattamente come l'onore-vole Luigi Preti, che ha pubblicato un bel-lissimo libro con Mondadori proprio in que-sti giorni .Battiato è un cantautore molto amato

dalle giovani generazioni che si recherann oa votare, non so se ad aprile: ma questoriguarda anche la competenza della Presi -dente Iotti e richiede la firma del Presidentedel Consiglio Andreotti. «Non cambierà, noncambierà»; ma alla fine, dice Battiato : «Masì, vedrai che cambierà» . È una bellissimacanzone e, se mi consente, Presidente, nefarò omaggio sia a lei sia al PresidenteAndreotti. La ringrazio e mi scuso per averl aimportunata .

PRESIDENTE. Prendo atto delle sue pre-cisazioni, onorevole Piro . Se non vi sonoaltre osservazioni, il processo verbale si in-tende approvato.

(È approvato) .

Missioni .

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensidell'articolo 46, comma 2, del regolamento ,i deputati Buffoni, Buonocore, Bastianini ,Brocca, D'Onofrio, Fincato, Ghezzi, Ma-strantuono ed Emilio Rubbi sono in missio-ne a decorrere dalla seduta odierna .

Pertanto i deputati complessivamente inmissione sono ventisei, come risulta dall'e-lenco allegato ai resoconti della seduta o-dierna .

Ulteriori comunicazioni all'Assemblea sa -ranno pubblicate in allegato ai resocont idella seduta odierna .

Assegnazione di una proposta di legge aCommissione in sede legislativa .

PRESIDENTE. Ricordo di aver propostonella seduta di ieri, a norma del comma 1dell'articolo 92 del regolamento, che la se-guente proposta di legge sia differita allasottoindicata Commissione permanente i nsede legislativa :

alla 11 Commissione (Giustizia) :

MASTRANTUONO ed altri: Disciplina dellacompetenza territoriale per le controversierelative ai rapporti di cui al numero 3 )dell'articolo 409 del codice di procedur acivile» (già approvata dalla II Commission edella Camera e modificata dalla II Commis-sione del Senato) (4417-B) .

Se non vi sono obiezioni, rimane così

stabilito .

(Così rimane stabilito) .

Trasferimento di una proposta di legg edalla sede referente alla sede legisla-tiva .

PRESIDENTE. Ricordo di aver comunica-to nella seduta di ieri che, a norma de lcomma 6 dell'articolo 92 del regolamento ,la VIII Commissione permanente (Ambien-te) ha deliberato di chiedere il trasferiment oin sede legislativa della seguente proposta di

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legge, ad essa attualmente assegnata in sedereferente :

S . 492-799-823-831-1018-2102 . — Senato-ri BERLINGUER ed altri; CUTRERA ed altri ;BAUsI ed altri ; MALAGODI ed altri; MANCINOed altri e BOATO : «Norme in materia diregime giuridico dei suoli e di espropriazio-ne per pubblica utilità» (approvata, in u ntesto unificato, dal Senato) (5036) .

ANTONIO CEDERNA . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

ANTONIO CEDERNA . Parlo a nome di tutt icoloro che sono contrari al trasferiment odalla sede referente alla sede legislativa delprogetto di legge n. 5036 concernente i lregime dei suoli .

Dopo un anno di dibattiti nell'VIII Com-missione, non entro nell'intricata questionedelle procedure che il provvedimento preve-de, ma quello che noi non possiamo ammet-tere è il principio di fondo su cui esso si basa :l'attribuzione a pressoché tutto il territoriodi un indice di fabbricabilità .Non possiamo ammetterlo perchè questo

significa riconoscere, in ossequio ad alcunemicidiali sentenze della Corte costituzionale,che il diritto di edificare è connaturato aquello di proprietà, come se la terra produ-cesse naturalmente, oltre ad alberi e ortaggi ,anche cemento armato .

Tuttavia dobbiamo ricordare che la stess aCorte ha affermato che il legislatore pu òstabilire il principio opposto, ossia della se-parazione dei due diritti, purchè lo faccia inmodo chiaro ed esplicito .

Credo che l'unica strada da percorrere si aquella indicata dall'articolo 22 come dispo-sizione transitoria, quella cioè che basa l'im-porto dell'indennità di espropriazione sullamisura indicata dalla legge del 1885, ridott adel 40 per cento, come del resto si è fattoper gli espropri previsti dalla legge per Rom acapitale .

Non è colpa nostra se nel 1992, alla fin edel secolo, dobbiamo ricorrere a una leggedi oltre un secolo fa, dopo decenni di colpiinferti alla cultura urbanistica dalle forzeeconomiche nemiche di ogni ragionevole

forma di pianificazione. Del resto un paeseche investe decine di migliaia di miliardi pe rautostrade, spesso, anzi quasi sempre inutilie devastanti, può ben permettersi di stanzia-re le somme adeguate per gli espropri di are ee immobili per un meno squallido assetto delnostro territorio .

Per queste ragioni ci opponiamo al trasfe-rimento dalla sede referente alla sede legi-slativa del progetto di legge ricordato, richie-sto dall'VIII Commissione (Applausi de ideputati dei gruppi verde e federalista eu-ropeo) .

PRESIDENTE. Avverto che, ai sensi delcomma 1 dell'articolo 92 del regolamento ,sull'opposizione dell'onorevole Cederna da-rò la parola, ove ne venga fatta richiesta, adun oratore contro ed a uno a favore .

FRANCO PIRO . Chiedo di parlare contro .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCO PIRO . Proprio per le motivazion itesté illustrate dal collega Cederna, le cuiargomentazioni di merito condivido larga -mente, mi pare che siamo di fronte al casotipico nel quale la Commissione deve inizia-re i lavori in sede legislativa .

Come si fa, infatti, a presentarsi di fronteagli italiani, non dico agli elettori ma all enuove generazioni, dicendo che, dopo tuttoil lavoro prezioso che si è fatto proprio inordine alla revisione del regime dei suoli, pe rragioni unicamente procedurali blocchiamola relativa legge ?

Ripeto che le argomentazioni del colleg aCederna dal mio punto di vista sono parzial-mente condivisibili, soprattutto per quelleregioni italiane, come la Lucania o l'Emilia-Romagna, che sono le più disastrate inriferimento alla conformazione del territo-rio . Questa è una buona ragione, dunque ,per iniziare e concludere celermente l'esamein sede legislativa del provvedimento ricor-dato .

L'onorevole Cederna ha detto che non eraprevisto il cemento armato. In alcune zoned'Italia il cemento armato evoca situazionidi infiltrazioni negli appalti, che spesso po ifanno soccombere i concorrenti (per l'ap-

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punto, nel cemento armato!) Per carità d iDio, cominciate l'esame nella vostra Com-missione. Vi sono sempre i mezzi (io stess ogarantisco all'onorevole Cederna la mia fir-ma) per un'eventuale rimessione in Assem-blea, secondo la procedura prevista dal no-stro regolamento, qualora i colleghi de lgruppo verde o di altri gruppi di opposizion eravvisino gli estremi per coinvolgere l'insie-me dell'Assemblea .

Altrimenti noi tutti quando affermiamo, ingiro per l'Italia, la necessità di varare lalegge sul regime dei suoli, dovremmo spie -gare che, poiché c'è un'opposizione che i o— ripeto — giustifico e comprendo, la leggestessa non può essere approvata. Questo m isembra eccessivo, anche perché l'onorevoleMario Segni raccoglierà le firme per un altr oreferendum. Ma tutte le volte in cui undeputato pone un quesito referendario, ci òrappresenta una sconfitta della proceduralegislativa.

Per queste ragioni ritengo che l'onorevol eCederna farebbe bene — secondo la mi amodesta opinione — a rivedere la sua oppo-sizione; tanto con la sua autorità morale no navrà difficoltà a raccogliere 63 firme pe rrimettere il provvedimento in Assemblea .

Per tali motivi, sarei lieto se si potess eapprovare una legge che tenesse conto delleosservazioni svolte poc'anzi dall'onorevoleCederna. Quindi voterò a favore della pro-posta di trasferimento in sede legislativadella proposta di legge n . 5036 .

ALESSANDRO TESSARI . Era già in sed elegislativa !

PRESIDENTE. Pongo in votazione la pro -posta della Presidenza di trasferire dalla sed ereferente alla sede legislativa la proposta d ilegge n. 5036.

(È approvata) .

Seguito della discussione di una mozionepresentata, a norma dell'articolo 115 ,comma 3, del regolamento, nei confron-ti del ministro dei lavori pubblici .

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca il

seguito della discussione della mozion eDonati ed altri (n. 1-00580) presentata, anorma dell'articolo 115, comma 3, del rego-lamento, nei confronti del ministro dei lavor ipubblici .

Ricordo che nella seduta di ieri si è con-clusa la discussione sulle linee generali dell amozione .

Ha facoltà di parlare il Presidente delConsiglio dei ministri .

GIULIO ANDREOTTI, Presidente del Con-siglio dei ministri. Signor Presidente, ono-revoli colleghi, già nel corso del dibattitosono stati ridimensionati e chiariti moltipunti della questione che la Camera è chia-mata oggi a risolvere .

La mozione di sfiducia muoveva dallapremessa che la gestione del Ministero deilavori pubblici non sarebbe improntata acriteri di trasparenza e correttezza .

Prima di approfondire tali affermazioni ,va richiamata l'attenzione sulle numerose equalificanti iniziative assunte dal Governonel settore delle opere pubbliche, sia sotto i lprofilo normativo, sia sotto quello delle rea-lizzazioni necessarie per lo sviluppo econo-mico e sociale del paese, alla vigilia dell'in-tegrazione comunitaria .

Va, infatti, rivendicata al Governo un'i-niziativa coerente e coraggiosa, intesa arestituire al Ministero dei lavori pubbliciil ruolo di fondamentale centro di spes anel settore delle infrastrutture civili e in-dustriali la cui grave carenza è unanime -mente riconosciuta .

Quest'impegno ha trovato positivo riscon-tro nella relazione della Corte dei conti alParlamento, la quale ha sottolineato una pi ùaccentuata capacità operativa dell'ammini-strazione .

Per la prima volta, è stato posto mano,con visione unitaria delle complesse te-matiche della gestione del territorio, a duna politica organica nei settori della di-sciplina dei suoli, dell'adeguamento dellanormativa sulle opere pubbliche alle di-rettive comunitarie, delle problematichedella casa e dell'edilizia storico-monumen-tale .Contemporaneamente, è stato dato con-

creto avvio all'attuazione della fondamenta-

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le legge n. 183 del 1989 sulla difesa de lsuolo .

Ciò proprio per ricondurre la gestione de lMinistero a criteri di organicità e normalità ,in modo da superare o almeno ridurre i lricorso a ripetuti provvedimenti d'urgenz ache sono spesso alla base di decisioni affret-tate e di critiche di vario genere .

Tutto questo è stato realizzato nel pienorispetto della normativa vigente, come èdimostrato dal fatto che, a fronte di migliaiadi provvedimenti emanati, soltanto in po-chissime circostanze è stata chiamata a pro-nunciarsi la sezione del controllo della Cortedei conti .

Gli onorevoli firmatari della mozione as-sumono, in particolare, che il ministro de ilavori pubblici abbia «sistematicamente i-gnorato le richieste di chiarimenti, di con-fronto e di rendicontazione avanzate dalParlamento» . Tale rilievo non appare fonda-to, atteso che dagli atti parlamentari si de-sume che molte richieste avanzate nei con -fronti del ministero sono state evase co npuntuali chiarimenti e con l'esibizione de idocumenti illustrativi necessari .

Quanto poi ai rilievi sostanziali alla gestio-ne del ministero che sarebbero stati moss idal Presidente del Consiglio e da alcuniministri, metterei innanzitutto in guardia dalrischio di enfatizzare fenomeni che rientra -no nella normale dialettica fra amministra-zioni necessariamente caratterizzate da an-goli visuali diversi .

In relazione, poi, alle richieste della Com-missione delle Comunità europee in materi adi lavori affidati mediante trattativa privata ,si deve rilevare che, a seguito dei chiarimen-ti forniti, nessuna ulteriore comunicazionerisulta pervenuta in proposito al ministero .

Per quanto concerne il piano triennaleANAS 1991-1993 che, a detta dei firmataridella mozione, non sarebbe coerente «con leindicazioni espresse dalle regioni» e no navrebbe «ottenuto il necessario parere favo-revole del Ministero dell'ambiente», vale lapena di ricordare che quel piano è, in realtà ,per la gran parte, uno stralcio del pianodecennale e che lo stesso, acquisito il pareredelle regioni, è stato presentato all'esamedelle competenti Commissioni della Camer ae del Senato, che hanno espresso parere

favorevole con risoluzioni in data 6 marzo1991 .Per quanto riguarda poi la difformità di

valutazione fra il ministro dei lavori pubblicied il Ministero dell'ambiente, va precisatoche la Presidenza del Consiglio ha chiarito ,in data 22 maggio 1991, che «il piano trien-nale costituisce in linea di principio unostralcio attuativo del piano decennale a suotempo approvato dal CIPE e, come tale, nondeve essere sottoposto al concerto del mini-stro dell'ambiente» .

«Tuttavia, per le parti in cui esso si disco-sta dal piano decennale, si rende necessariauna sua verifica sotto il profilo ambientale ,pur dopo l'intervenuto parere favorevoledelle competenti Commissioni parlamenta-ri» .

Per quanto attiene ai rilievi concernenti leopere previste per le manifestazioni Colom-biane, va rilevato anzitutto che il program-ma è stato redatto in conformità alle solle-citazioni contenute nella risoluzion eManfredi ed altri votata dalla Commissioneambiente della Camera il 12 ottobre 1989 enella risoluzione della Commissione lavoripubblici del Senato del 16 maggio 1990 —di iniziativa dei senatori Marniga, Patriarca ,Sanesi e Mariotti — la quale, tra l'altro ,invita a procedere sollecitamente ai lavor iutilizzando le procedure abbreviate discipli-nate dalla legge n . 205 del 29 maggio 1989 .

Quanto all'individuazione dei singoli in-terventi, si rammenta che la stessa Camera,con la risoluzione poc'anzi citata, ha indivi-duato «quale bacino di traffico riferito aGenova, sede delle manifestazioni interna-zionali, il sistema infrastrutturale della gran-de viabilità ligure-toscana-emiliana ed i con -nessi collegamenti del Piemonte e dellaLombardia, compresi i raccordi autostrada-li», con ciò intendendo riconoscere alle ope-re comprese in tale sistema infrastrutturaleun'effettiva incidenza sull'effettuazione del -le manifestazioni .L'ANAS ha approvato, secondo quella

risoluzione e nell'ambito da essa indicato ,l'elenco delle opere, di cui al decreto mini-steriale 2 febbraio 1990, integrato il 1 3settembre 1991, entrambi trasmessi allecompetenti Commissioni parlamentari e co-municati alla Corte dei conti .

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Il costo complessivo per l'erario ammontaa 2.040 miliardi (dei quali 1 .040 per operestradali e circa 1 .000 quale contributo per leopere autostradali); l'esecuzione di questeultime è a carico delle società concessiona-rie, le quali vi provvedono quindi in regimedi parziale autofinanziamento per ulterior i3 .560 miliardi . In totale, quindi, gli interven-ti ascendono a 5 .600 miliardi ed in partico-lare quelli finanziati con denaro pubblico alire 2 .040 miliardi .

Quanto alla distribuzione geografica de-gli interventi, l'area ligure non è stata cer-to posta in secondo piano dal momentoche, su un totale di cinque regioni interes-sate e nei limiti dei 1 .040 miliardi a caricodell'ANAS per opere stradali, gli interventiin Liguria ammontano a 291 miliardi cir-ca, tenuto conto dei più angusti ambititerritoriali rispetto alle aree regionali adessa facenti corona, tutte notevolmente pi ù

estese .Infatti, gli interventi in Piemonte ammon-

tano a 75 miliardi, quelli in Lombardia a 24 9miliardi, in Emilia Romagna a 166 e inToscana a 259, il che dimostra, consideratopure il divario dell'estensione territoriale, l apriorità riservata all'area genovese .

Quanto agli affidamenti a trattativa priva-ta, essi sono stati effettuati a norma dell'ar-ticolo 5, lettera d), della legge n . 584 del1977, che ha recepito la direttiva CEE inmateria di appalti di opere pubbliche . Se-condo le direttive adottate dal consiglio diamministrazione dell'ANAS, per ciascunadelle 26 opere si è proceduto a gare esplo-rative, alle quali sono state invitate nonmeno di 15 imprese (quindi, secondo l amedia europea) operanti non solo nelle zoneinteressate, ma anche nelle restanti regionidel paese, e selezionate dai competenti or-gani tecnici sulla base della consistenza eco-nomica e dell'esperienza tecnica . Le impre-se risultate poi affidatarie sono 69, sia pur eprese in considerazione nelle varie associa-zioni temporanee in cui si sono costituite .

Va poi rilevato che le trattative privat eriguardanti la gestione ordinaria e quelleafferenti alle procedure accelerate di «Italia'90», «Colombo '92» e «Valtellina» sono statesempre approvate dal consiglio di ammini-strazione all'unanimità, o comunque a lar-

ghissima maggioranza. Lo stesso consiglio ,inoltre, ha sistematicamente applicato unribasso non inferiore al 15 per cento ed haimposto una riduzione dei tempi contrattua-li di esecuzione delle opere . Rilevo, infine ,che nessun reclamo o ricorso formale èpervenuto da imprese o enti a seguito delleprocedure adottate e che la Corte dei contiha ritenuto conformi alla legge tutti i prov-vedimenti conseguenziali ad essa sottopost iper il visto .Per quanto riguarda gli oltre 12 mila

miliardi che, secondo la mozione, sarebberostati impegnati per la gestione ANAS ne l1991, va innanzitutto precisato che l'arti-colo 5 della legge n . 181 del 1962 consenteall'ANAS di assumere impegni a valere sulleautorizzazioni di spesa recate dalle leggidi finanziamento fino a tre esercizi suc-cessivi a quello di competenza . Di questafacoltà l'azienda si è costantemente avvalsanel tempo, in quanto trattasi di disposizion efisiologica rispetto al tipo di programma-zione finanziaria occorrente nel settore . Inapplicazione e nei limiti di tale norma, gliimpegni assunti nel quadriennio ammon-tano a complessivi 8 .762 miliardi, cifra bendistante da quella di 12 mila miliardi in -dicata nel documento di cui ci stiamo oc-cupando .

Nella mozione si fa infine riferimento aprocedimenti giudiziari in sede penale, civil ee contabile, che sarebbero indicativi, secon-do i firmatari della mozione stessa, di irre-golarità di varia natura nella gestione dell'A-NAS. Al riguardo è doveroso constatare ch el'apertura di alcuni procedimenti non auto-rizza a giudizi sommari di condanna e che ,allo stato delle indagini, non sono emersenelle debite sedi responsabilità di politici o

di funzionari .Il Governo dunque non ha nulla da rim-

proverarsi nella materia che forma oggettodella mozione, né per quel che riguard al'indirizzo e l'azione collegiale né per quantoconcerne l'attività concreta di gestione delministero e dell'ANAS .Il Governo, pertanto, invita la Camera a

respingere la mozione con la quale si chie-dono le dimissioni del ministro dei lavor ipubblici (Applausi dei deputati del gruppodella DC).

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PRESIDENTE. Passiamo alle dichiarazio-ni di voto sulla mozione all'ordine de lgiorno .

Ha chiesto di parlare per dichiarazione d ivoto l'onorevole Piro. Ne ha facoltà.

FRANCO PIRO . Mi trovo personalmente inuna condizione particolare: ho sottoscrittola mozione di sfiducia nei confronti delministro Prandini ed ho partecipato, luned ìdalle 16.30 fino alla notte e ieri mattina, all asua discussione . La mozione è nata durantela discussione sulla legge finanziaria. Hoascoltato con attenzione le argomentazion iche numerosissimi colleghi hanno portato ,quegli stessi colleghi che hanno predispost ola mozione di sfiducia, che ho personalmen-te sottoscritto per la fiducia che ho in loro .

Molti colleghi hanno detto cose diverse ,ed alcuni hanno fatto affermazioni chiara-mente infondate; per esempio, indubbia-mente, una mozione di sfiducia potrebb eessere presentata nei confronti del ministr odelle partecipazioni statali (in questo mo-mento distratto dall'onorevole Martuscelli) ,che è competente per la materia delle auto -strade. Non ho capito infatti per quale ra-gione al mondo si faccia carico al ministr oPrandini delle questioni relative alle auto -strade .

Aggiungo che mi risulta — ma il Presiden-te del Consiglio Andreotti, qui presente, pu òsmentirmi — esservi stato un contrasto frail vero attuale ministro delle partecipazion istatali, checché ne dica il sottosegretario De lMese, il quale chiese un aumento delle tarif-fe autostradali durante un Consiglio dei mi-nistri, ed il ministro Prandini, che si opposeviolentemente ad un suo collega di partito .Non so se quest'ultimo sia della corrente delPresidente del Consiglio Andreotti . So che direcente un ex sottosegretario di Stato per ilbilancio, l'onorevole Salvo Lima, contestat oda Paolo Sylos Labini, ha portato ad unacolazione il ministro Paolo Cirino Pomicin oe l'onorevole Sbardella. Come vedete, sonobene informato ; e d'altro canto lo diconotutti . Siccome parliamo della corrente de lPresidente del Consiglio, si pone un proble-ma: come mai è stata presentata una mozio-ne di sfiducia nei confronti del ministr oPrandini? A me, che non sono un dietrologo,

viene in mente che il ministro Prandini abbi alitigato con quell'altro ministro, sempre del -la sua corrente, Presidente Andreotti, che èanche nelle grazie del Capo dello Stato :evidentemente, si tratta di un uomo che faràstrada, perché se una persona è nelle graziedi Andreotti, come io stesso vorrei essere,ed anche nelle grazie di Cossiga, come ogniitaliano vorrebbe essere (anche Romeo eGiulietta!), è destinato a fare strada .

A fare strada, dicevo, nel senso che misono permesso di raccontare le storie d iimprese del Nord che hanno fatto strade aNapoli, ed ho sostenuto, Presidente An-dreotti, che per ognuno di noi sarebbe me-glio non rubare mai, sarebbe meglio che ifurti e le tangenti si riducessero al minimo :l'ideale sarebbe che la tangente fosse cosadiversa dalla tangenziale . Personalmenteconsidero un reato ed un peccato grav eprendere la tangente, ma considero un pec-cato ancor più grave quello di rubare: nonsulla tangente, ma rubare la strada! Il mini-stro Prandini ha fatto alcune cose egregiecome ministro, per esempio, nei confront idell'impresa Pizzarotti, che aveva avuto rap-porti con imprese malavitose in Campania .Ci sono le prove, che ho fornito durante ilmio intervento in sede di discussione sullelinee generali . Ebbene, vi è stato un inter -vento del ministro Prandini, che le ha impo-sto alcuni limiti . Spero che l'impresa Furia-nis, che ho citato ampiamente ieri e ier il'altro, che aveva avuto rapporti con l'Im-presa dei costruttori condannati per camor-ra che si chiamano Sorrentino . . . Mi scusi,Presidente Andreotti, ma mi sembra inutileche lei scriva tutti questi nomi, che ho giàcitato ieri e ieri l'altro e che sono quindiriportati nei resoconti stenografici delle se-dute .

Do atto al ministro Prandini, in primoluogo, di aver limitato le tangenti ; in secon-do luogo, di avere evitato che si rubasserole strade ; in terzo luogo, di non avere alcunaresponsabilità nei confronti dei meccanismidelle autostrade .

Sorge quindi il fondato dubbio che sian ostati proprio i gestori delle autostrade, ch evolevano gli aumenti delle tariffe, ad orga-nizzare una campagna contro il ministr oPrandini. Dopodiché, dovrei riconoscere di

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essere stato un imbecille a firmare la mozio-ne di sfiducia nei confronti del ministroPrandini; ma, come diceva Voltaire : «Sologli imbecilli non cambiano idea» . Io invec ericonfermo di aver fatto quello che secondome andrebbe fatto in questi casi . É giustis-simo, cioè, che i gruppi di opposizione pre-sentino una mozione, come quella che io hofirmato per giudizio e per pregiudizio . Sel'onorevole Mino Martinazzoli fondasse unacorrente che si richiama alle cooperativ ebianche di Miglioli, a Marcora, al grandeministro della cooperazione dell'area pada-na, io sarei interessato . E siccome Prandiniha litigato parecchie volte con Martinazzolie ha sostanzialmente fatto un grande favoread un operaio che io stimo, che si chiamaBossi (Prandini è secondo me responsabiledei disastri avvenuti a Brescia, e non sol oper le due autostrade : non quattro, ma due) ,allora io riconfermo che dal punto di vistapolitico sono contrario a che Prandini facciail ministro dei lavori pubblici, anche se daministro della marina mercantile si è com-portato molto bene .

Per quanto riguarda le critiche su Genova ,ho mostrato con dovizia di particolari che laviabilità di Genova è essenziale per il futurodell'Italia ed anche di tutta la costa tirrenic ae nord-tirrenica, e riguarda anche i nostriconfini con la Francia e la competitività deinostri porti . Vedo che l'onorevole Patria ,ovviamente, è d'accordo. Tra Alessandria eGenova, per esempio, vi sono ancora de iproblemi, nonostante i collegamenti esisten-ti. Inutile dire ai colleghi verdi che si pu òanche essere contro la Bologna-Firenze ,quella nuova (e io sono contro il metodo cheviene utilizzato), e che tuttavia per ridurr el'inquinamento è necessario avere arteriestradali percorribili, che non distruggan ol'ambiente come quelle attuali .

Per questa ragione, onorevole President edel Consiglio, credo che dobbiamo ringra-ziare i colleghi che hanno sottoscritto lamozione, perchè tutto si è sviluppato con lamassima linearità; quella linearità che avre ivoluto in altri casi, relativi ad altri ministri ,con i quali (lo voglio dire alla collega Donati ,che ieri si è lasciata andare a certe afferma-zioni) io non ho nulla di personale : né control'onorevole Paolo Cirino Pomicino, né con -

tro l'onorevole Adolfo Cristofori, detto Ni-no. Non ho nulla di personale contro di loro !Sono persone nei confronti delle quali m irimprovererò sempre di aver mancato loronon di rispetto, ma forse di affetto .

E tuttavia, siccome pago in prima person ale affermazioni che vengo facendo (e credoche sia giusto così, per chi ritiene che lapolitica sia un servizio), mi permetto d iconcludere la mia dichiarazione di voto di-cendo che a parere mio il ministro Prandin inon è il miglior ministro dei lavori pubblicipossibile. Però, dai fatti dimostrati in que-st'aula non si può assolutamente dire ch eegli abbia rubato. Non c'è una persona cheabbia dato delle prove. Non si può dire cheegli abbia avuto rapporti con la criminalitàorganizzata. Non c'è una persona che abbiadetto qualcosa di fondato. E dunque, io mitrovo nella condizione di aver sottoscritto l amozione di sfiducia nei confronti del mini-stro Prandini, e tuttavia di dover ritirare l amia firma. Ma siccome lei, giustamente, h adifeso il suo Governo, come prevede l aCostituzione e l'altissimo senso della funzio-ne che ella ha sempre avuto, PresidenteAndreotti, solamente perché lei ha difeso ilsuo Governo, io voterò contro il ministroPrandini, per una ragione morale .

Come lei sa, lei non ha più la mia umile emodesta fiducia al suo Governo da quasi unanno (la prima astensione dell'onorevol ePiro è molto antica ; ero ancora president edella Commissione finanze) . Ciò non toglie ,però, che io pensi di essere stato in questasede un po' «abbindolato», perché i colleghihanno il dovere, quando fanno delle accuse ,di provarle. Secondo me, hanno provato i lcattivo governo delle strade e delle autostra-de, ma hanno fatto carico al ministro Pran-dini di colpe che non ha. Questo si chiama ,

in termini giudiziari, falsificazione della pro -va. E io non vorrei che il ministro Prandin iuscisse dai voti della maggioranza quasicome un eroe, così che riuscirebbe a battereancora una volta i miei colleghi della sinistr asociale di ispirazione cristiana .

Per queste ragioni, io voto contro il mini-stro Prandini e contro il Presidente del Con-siglio Andreotti. So che non mi succederàniente di male; almeno, naturalmente, me loauguro, perché se uno vota contro Andreotti

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deve prima farsi parecchie assicurazioni .Però il Presidente Andreotti sa che abbiamola stessa casa editrice, che è quella della Fiat ,cioè la Rizzoli. So che lei, Presidente An-dreotti, vedrà oggi il senatore Agnelli : vedoche tra senatori vi siete subito messi d'ac-cordo. Mi auguro che, quando al Senato ci

sarà anche il senatore Cossiga, riuscirete ad

andare alla buvette insieme, naturalment esenza le tangenti delle strade !

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe rdichiarazione di voto l'onorevole Tessari. Neha facoltà .

ALESSANDRO TESSARI . Signor Presidente ,il nostro gruppo voterà ovviamente a favoredella mozione Donati, avendola sottoscritta .Quindi, implicitamente, votiamo la sfiduciaal ministro Prandini .

Il ministro, che è uomo che certamentenon ha bisogno di essere difeso da altri, hafatto l'errore di farsi difendere in questa sededal Presidente del Consiglio dei ministri .Siamo in molti, in questo Parlamento, asubire una sindrome schizoide per la qualerestiamo affascinati dalla bravura, dalla ca-pacità, dal talento, dalla maestria del Presi -dente del Consiglio Andreotti, ma siam ougualmente avvertiti a diffidare degli amici ,dei protetti, dei difesi dallo stesso Presiden-te . Quindi, in questo caso, ministro Prandi-ni, lei non ha la forza di Andreotti che l'h adifesa, ma anzi dovrebbe tentare di difender -si da solo .

Io credo però che la sua difesa sia difficile ,e non solo per quello che è stato detto i nquesto dibattito da molti colleghi . Lei puòanche spendere l'immagine del ministro ef-ficiente : in un'Italia nella quale la paralisi el'incapacità di decidere sono sintomi signifi-cativi della classe politica, un ministro dina-mico, intraprendente ed efficiente, quale leiè voluto sembrare fin dall'inizio, avrebbepotuto quasi far credere che le cose stesser ocambiando in altre direzioni .

Voglio solo ricordare che nell'VIII Com-missione, della quale faccio parte, sono notiil suo stile ed il suo modo di procedere : sene sono avute dimostrazioni in relazione atante leggi, come quella speciale per Venezia

e quelle che hanno riguardato le varie auto-strade. Ormai di Prandini si parla come dellaPanzerdivision, di una cosa inarrestabile e dirrefrenabile: parlano così di lei anche i suoicolleghi di Governo, ministro Prandini !Lei ammetterà dunque che, se abbiamo

qualche difficoltà a confermarle la nostrafiducia, ciò dipende proprio dal fatto chevediamo una certa inequivoca sordità daparte sua, in relazione a temi ai quali noiradicali siamo molto legati, assieme ai colle-ghi del gruppo verde . Non si tratta solo diuna concezione astratta della natura: noi

riteniamo che la difesa dell'ambiente dall'as-salto del cemento sia importante, ma chedovrebbe farla il ministro dei lavori pubblici .

L'incidenza e la capacità che lei ha ne lprendere decisioni purtroppo vanno solo i ndirezione della macchina che si muove, enon della macchina che deve salvare . Condifficoltà abbiamo trovato in lei sensibilit à

quando si è trattato di intervenire salvaguar-dando o tutelando contemporaneamente.Mi riferisco sia a città come Venezia, sia ai

centri storici, sia all'ambiente, alla natura e

al paesaggio .Non sta qui a me ripetere i riferimenti che

sono stati già fatti dai colleghi . Si tratta, ingenerale, di inadempimenti e di scarso ri-spetto delle leggi che, certamente, hannorallentato l'operato del ministero dei lavoripubblici. Non possiamo però neppure sotto -valutare, ministro Prandini, il fatto che nei

confronti della macchina che lei rappresentain questo momento la magistratura ordina -ria si sia mossa ormai decine e decine d ivolte .

Noi riteniamo, anche con questa nostrainiziativa, di dover dare risalto e prestigioalla voce che si è alzata nei confronti dell'o-perato del Ministero dei lavori pubblici . Lanostra sfiducia, dunque, è conseguente .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe rdichiarazione di voto l'onorevole Donati . Ne

ha facoltà.

ANNA DONATI. Nell'ascoltare la rigoros adifesa notarile del Presidente del Consiglioho trovato solo conferme alle accuse che noiabbiamo mosso al ministro Prandini, anchese in modo sintetico, con la nostra mozione .

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Cercherò ovviamente di dimostrare quantoaffermo .

Per quanto riguarda la gestione del 1991 ,il Presidente del Consiglio ha affermato chesono stati impegnati solo 8 .500 miliardi, enon 12.500, come noi abbiamo sostenuto .Questa diversità di opinioni deriva propriodal fatto che il ministro Prandini non h aconsegnato alla Commissione la documen-tazione richiesta e che i fatti sono statiricostruiti mettendo insieme elementi etero-genei. Si è cercato infatti di tirare le fila dellavicenda partendo dalle promesse fatte atutti, dalle dichiarazioni rese ai giornali e dauna valutazione delle strade costruite o i nvia di realizzazione in tutt'Italia . Sommandotutti questi elementi — si tratterebbe d iprogetti che, secondo le dichiarazioni, sa-rebbero stati approvati dal consiglio di am-ministrazione dell'ANAS — la cifra da no istimata risulta differente da quella indicatadal Presidente del Consiglio .Non ho motivo di dubitare che le cose

stiano come dice il Presidente del Consiglio ,ma il problema è un altro . Il ministro Pran-dini ha consegnato la documentazione rela-tiva al proprio operato solo un anno dopoche gli era stata richiesta . Ad esempio, nelcaso delle Colombiane, tale documentazioneè stata consegnata al termine di una lungavertenza, nel corso della quale erano statinegati ai parlamentari diritti elementari, co-me quello di ricevere dal Governo tutte leinformazioni necessarie. Ritengo, pertanto ,che la consegna della documentazione ri-chiesta sia avvenuta solo dopo che si er ariusciti a comprare il silenzio della stampa edei parlamentari, anche attraverso nuov epromesse .

Non è vero, dunque, che il ministro Pran-dini avrebbe inviato in tempo la documen-tazione in Commissione: quella relativa allagestione 1991, ad esempio, non è mai per -venuta. Ma dalla faticosa ricostruzione de ifatti si ricava, come ho già avuto modo didire, che si è permanentemente fatto ricors oalla trattativa privata ; ciò risulta anche dall arelazione della Corte dei conti, che cita casispecifici in cui i motivi d'urgenza invocat iper servirsi della trattativa privata in realt ànon sussisterebbero . Non mi soffermerò ul-teriormente su tale aspetto, perché credo

che abbiate avuto modo di documentarvi a lriguardo .

Per quanto riguarda il piano triennal e1991-1993, il Presidente del Consiglio h asostenuto che si è dato ascolto ai parer iespressi e ci si è attenuti ai concerti avvenuti .Ciò non è vero, perché il ministro Prandiniha sì ascoltato le regioni, ma non ha tenutoconto del parere da queste espresso . Ho giàfatto l'esempio di due grandi realizzazioniautostradali inserite dal ministro Prandininel piano triennale senza tener conto de lparere delle regioni . La procedura alla qualeil ministro si attiene è in realtà la seguente :consulta le regioni, poi fa quello che glipare . . . !

Il Presidente del Consiglio ha confermat oil conflitto intervenuto con il ministro pe rl'ambiente che, per legge, deve esprimer eun parere sulle opere di nuova realizzazione .Ebbene, due nuove realizzazioni concernen-ti — guarda un po'! — il collegio elettoraledel ministro Prandini sono già state appro-vate dal consiglio di amministrazione dell'A-NAS, senza che si attendesse il parere del

ministro dell'ambiente .Il ricorso sistematico alla trattativa privat a

e la mancata valutazione dell'impatto a ;bientale anche per le opere delle Colomb ine lede, tra l'altro, la normativa comunit aria. La CEE infatti ha richiesto all'Italia tutt ala documentazione necessaria per valutar ese siano in atto infrazioni delle direttive inmateria di appalti e di quelle che impongonola valutazione dell'impatto ambientale dellevarie opere .

La vicenda delle Colombiane dimostra ch esi è trattato di un grande affare per pocheimprese. Si è richiamata una risoluzione delSenato che chiedeva chiarezza e trasparenzanelle procedure di affidamento delle opere ,

che è stata totalmente disattesa. E veroinfatti che per ogni realizzazione sono stat einvitate a competere almeno quindici impre-se, ma sulle cento opere previste sono sem-pre state invitate le medesime imprese, conil risultato che dieci grandi gruppi impren-ditoriali si sono ripartiti l'affare nel suocomplesso. E si tratta delle solite imprese ,caro Piro : la Pizzarotti, la cooperativa d iArgenta, Gavio, e tutte le sue imprese . Sonogli stessi che in questi due anni, grazie alla

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gestione sia ordinaria sia straordinaria de lministro Prandini, hanno fatto affari diretta-mente attraverso la trattativa privata .

FRANCO PIRO . Pizzarotti non ha avuto unsoldo !

ANNA DONATI. Pizzarotti ha avuto 700miliardi soltanto nell'affare delle Colombiadied ha ottenuto decine di appalti anche ne lsud Italia, uno dei quali contestato dall aCorte dei conti. Ma il problema non è que-sto .

FRANCO PIRO. Il tuo collega Stefano Tas-sinari può dirti altre cose !

ANNA DONATI. Ritengo che debba esseremessa sotto accusa la gestione discrezionaleed affaristica del ministro Prandini che, na-turalmente — in ciò concordo con il collegaPiro —, non è soltanto sua: nessuno da solopuò gestire affari per 15 mila miliardi . Ri-tengo, però, molto importante dare un se-gnale di rinnovamento e chi voterà contr ola mozione di sfiducia nei confronti de lministro Prandini non darà un contributoalla chiarezza ed alla trasparenza nella ge-stione delle risorse pubbliche .

Non è in discussione l'opportunità o menodi costruire una strada, questo è un proble-ma di merito che riguarda le prospettivestrategiche del nostro sistema di trasporti ,sul quale ci si può dividere in modo del tuttolegittimo. All'Italia, per altro, per entrare i nEuropa non occorrono nuove strade, bensìferrovie e metropolitane, come anche l aCEE più volte ha evidenziato . Ma questa,ripeto, è una questione di merito che da sol anon giustificherebbe una richiesta di dimis-sioni, la quale muove invece da accuse pre-cise in ordine ad una gestione affaristica de lMinistero dei lavori pubblici che ha conside-rato gli affidamenti a trattativa privata que-stioni interne alle correnti ed agli uomini edha deciso le localizzazioni di tutte le oper ein modo assolutamente discrezionale .

Il Parlamento chiede che venga effettuat auna serie di interventi, ma la scelta dellepriorità (secondo la quale quelle effettiva-mente necessarie sono diventate le ultime,mentre ne sono state privilegiate altre non

richieste da alcuno) fa parte della totalediscrezionalità affaristica che caratterizza lagestione del Ministero dei lavori pubblici d aparte del ministro Prandini .

Per questi motivi, rinnovo ai colleghi unaforte richiesta di votare a favore della mo-zione di sfiducia nei confronti di un ministrodella Repubblica che non ha rispettato gliimpegni e non ha tenuto conto dei pareri delParlamento, delle regioni e del ministro del-l'ambiente. Posso citare alcune dichiarazio-ni, per esempio, del sottosegretario Ferrarin ie dell'onorevole Tiraboschi, i quali si lamen-tano di come la gestione degradante de lMinistero dei lavori pubblici sia legata sol -tanto alla discrezionalità, all'affarismo, allapromozione degli amici . . .

FRANCO PIRO . Longarini !

ANNA DONATI . . . .ed alla rimozione d icoloro che non sono compiacenti con questotipo di gestione. Ho già avuto modo di farei nomi e cognomi di chi è stato rimosso epromosso. Purtroppo tutti i conti, gli appalt ie le promesse tornano a svantaggio dell'am-biente. Chi intenda dare un segnale di rin-novamento nei confronti della politica, an-che in termini di autoriforma, credo chequesta mattina in questa sede abbia un'otti-ma occasione per fornire il proprio persona -le e responsabile contributo (Applausi de ideputati dei gruppi verde e comunista-PD Se del deputato Piro) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe rdichiarazione di voto l'onorevole Fagni. Neha facoltà .

EDDA FAGNI. Signor Presidente, non vo-glio ripetere le cose già dette da altri : abbia-mo firmato la mozione di sfiducia, quindi ,naturalmente, voteremo a favore della stes-sa. Credo vi siano non pochi aspetti negativ iche potrebbero e dovrebbero essere presi inconsiderazione a partire, per esempio, dal -piano decennale della viabilità, ma anche d aaltre opere . Il Ministero dei lavori pubblici ,infatti, ha competenza sulla viabilità ordina -ria attraverso l'ANAS, ma si occupa anch edi opere marittime.

Senza scendere in troppi dettagli, deside-

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ro portare un esempio, composito, relativoall'esperienza toscana, che è quella che co-nosco meglio. Lo voglio proporre proprio i nquesta sede, sfruttando l'occasione rappre-sentata dalla presenza del ministro, con ilquale abbiamo avuto diversi incontri, nontutti conflittuali, confrontando posizioni econsiderazioni anche molto serie . L'esempioche vorrei richiamare riguarda la realtà to-scana ma, più in generale, quella nazionale .Mi riferisco, in particolare, alla superstrad aFirenze-Livorno, non ancora completata do-po ben 25 anni dall'inizio dei lavori, definit ala «superstrada della morte» . Tale definizio-ne si giustifica ove si consideri che su talearteria stradale non esiste alcuna forma divigilanza e, soprattutto, perché questa stra-da è stata costruita male: di conseguenza èrisultata pericolosa fin dall'epoca in cui èsorta. In particolare, alla realizzazione delleopere si è giunti sulla base di gare per appaltiche non si è mai saputo bene a chi fosserostati realmente affidati, così come non è ma istato chiaro a quale autorità fosse stat oattribuito l'esercizio della funzione di con-trollo. Sta di fatto che la superstrada Firen-ze-Livorno continua a mietere vittime ed aconfermare la sua caratteristica di elevatapericolosità.

Vorrei richiamare un ulteriore esempio ,collegato ad una vicenda che il ministroPrandini conosce molto bene, avendo eser-citato in passato le funzioni di ministro dellamarina mercantile. A seguito dello stanzia-mento, sulla base dei fondi FIO destinat iall'investimento ed all'occupazione, di unadeterminata somma per il porto di Livorno ,abbiamo potuto constatare come dello stan-ziamento in questione sia stata utilizzatasolo una metà. Dov'è andata a finire la part eresidua?

Come diceva la collega Donati, è difficileesercitare un'efficace funzione di controlloin assenza di dati certi . Debbo confessarvi ,colleghi, proponendo una sorta di autocriti-ca, di aver sempre auspicato in qualchemisura che la superstrada Firenze-Pisa-Li-vorno fosse completata in tempo utile. Deb-bo tuttavia rilevare che noi abbiamo solleci-tato la definizione di tale iniziativa soloperché in Toscana non vengono realizzat iinvestimenti di altra natura .

Negli ultimi nove anni, per spostarmi dall amia sede a Roma, ho utilizzato solo quattrovolte l'aereo ed una sola volta la macchina .Mi sono sempre servita, infatti, dei collega-menti ferroviari, nonostante quelli italiani ,mi riferisco in particolare ai collegamentiinsistenti sulla direttrice tosco-laziale, sianoparagonabili a quelli del terzo mondo .

Se riuscissimo a potenziare concretamen-te il trasporto ferroviario, riusciremmo a fardiminuire il livello di sollecitazione all'utiliz-zazione dei veicoli privati e, quindi, quellodelle pressioni a costruire, ampliare e qua-druplicare le strade, con ciò riconoscendodavvero a tutti il diritto alla mobilità .

Siccome tale situazione non è riscontrabi-le nella realtà e poiché nel corso degli ultim ianni, anche utilizzando strade traverse, ab-biamo constatato come tutti, nessuno esclu-so, abbiano sollecitato iniziative che proba-bilmente sarebbe stato opportuno no nrealizzare, chiediamo — pur rendendoc iconto che la richiesta interviene in un mo-mento poco opportuno, perché siamo ormaigiunti al termine di questa legislatura — chesi proceda ad un ripensamento generale eche la gestione della viabilità, della mobilitàe del trasporto pubblico nel nostro paes evenga indirizzata in direzione della salva -guardia degli interessi di tutti . In particolare ,dovranno essere considerati non soltanto gliinteressi di coloro i quali aspirano a servirs i

di automobili sempre più veloci, ma anch equelli di chi desidera fruire di un sistema d itrasporto pubblico capace di soddisfare leesigenze di chi non voglia o possa rischiare .È evidente, tuttavia, che il problema fonda-mentale è quello di garantire la salvaguardi adel territorio .

Da tali considerazioni deriva la nostra

sollecitazione ad intervenire in settori che

consentano di realizzare una rete di trasport inon inquinante e non devastante, cercandodi fornire un aiuto concreto a coloro ch ereclamano giustamente il diritto a muoversisul territorio .

È probabile che alla nostra richiesta poss aessere fornita una risposta positiva . Tutta-via, siccome si tratta di un auspicio ch eabbiamo formulato tantissime volte, no nposso non considerare che mai fino ad ogg isono state fornite risposte di tale natura . Al

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contrario, constatiamo, direttamente o indi-rettamente, criteri di gestione che non cor-rispondono alle esigenze di chiarezza e di

trasparenza.Per tali ragioni, voteremo la mozione d i

sfiducia nei confronti del ministro Prandini ,auspicando che possa tempestivamente pro-cedersi ad un organico ripensamento inmerito alla gestione di un settore tanto deli-cato ed importante .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Cederna .Ne ha facoltà .

ANTONIO CEDERNA. Signor Presidente ,dopo le documentatissime requisitorie del -l'altro giorno sull'operato del ministro Pran-dini, non intendo infierire ulteriormente .Vorrei però chiedere al senatore Prandin iperché mai si sia liberato di un funzionari oeccellente, competente e al di sopra di ogn isospetto come l'architetto De Lucia che s iera messo in luce negli anni passati, qualefunzionario dei lavori pubblici, sia per ilpiano comprensoriale di Venezia sia per laricostruzione delle periferie di Napoli, vale adire una delle poche cose realizzate dopo ilterremoto e degne della nostra massim aconsiderazione. Costui era stato anche se-gretario di quella commissione istituita nelgennaio 1988 — la quale terminò i propr ilavori nel mese di luglio dello stesso anno —incaricata di procedere (ricordo che allora i lministro era Ferri) al riordinamento delledisposizioni legislative in materia di proce-dure urbanistiche e di assetto del territorio .Si trattava di una commissione formata d aesperti di grande qualità che ha prodotto u ndocumento molto importante che il Gover-no — credo — non ha mai preso in conside-razione; forse, tale documento avrebbe aiu-tato a far sì che la legge sul regime dei suoliriuscisse meglio di come è stata predisposta .

L'essersi liberato di un funzionario digrandi qualità, è a mio avviso, una colp agrave per il ministro .

Per affrontare di sfuggita — diciamo cos ì— e in termini culturali l'attività del mini-stro, vorrei limitarmi a ricordare quant oprevisto nella legge istitutiva del Ministerodell'ambiente . Tale legge prevede che «il

ministro dei lavori pubblici deve collabora -re, insieme al ministro dell'ambiente, pe rtutte quelle iniziative necessarie ad assicura-re il coordinamento ed ogni livello di piani-ficazione delle funzioni di tutela dell'am-biente . . .». Cosa che mi pare il ministro no nabbia mai fatto. Non solo: «Insieme al mini-stro dell'ambiente deve procedere alla defi-nizione delle linee fondamentali dell'assettodel territorio nazionale e alla difesa del

suolo . . .». Vorrei domandare al ministroPrandini dove siano queste «linee fondamen-tali» che certamente, insieme al collega del -l'ambiente, egli avrebbe dovuto definire .

Entrando nel merito della questione inesame, vorrei rilevare che con il ministroPrandini abbiamo raggiunto il massimo diquel culto (unico culto, forse, che in Itali avenga praticato «devotamente») della dop-pia carreggiata, ossia il culto autostradale .Culto autostradale che significa : incentivareall'infinito il trasporto merci su gomma (val ea dire, il più inquinante e il più costoso) efar colare a picco gli sbandierati propositi dipotenziare cabotaggio e ferrovia .

Signor Presidente, onorevoli colleghi, co nquesta politica l'Italia è destinata a restar eun «paese a termine» ; negli ultimi trent'anni ,infatti, abbiamo sepolto sotto il cemento el'asfalto oltre il 10 per cento del territorio ,ricoprendolo di una crosta di asfalto e ce -mento. Quel 10 per cento corrisponde a 3milioni di ettari del territorio nazionale s u30 milioni complessivi. Quante poche gene-razioni devono passare prima che tutta l'I -talia sia finita, consumata e ricoperta da un acrosta repellente ed uniforme di asfalto e dicemento, dalle Alpi alla Sicilia? Questo è i lrimprovero che io rivolgo soprattutto all apolitica del territorio attuata dal ministroPrandini e dal Governo in genere .

Come è possibile, inoltre, stanziare 5- 6mila miliardi per autostrade, bretelle, com-planari, raccordi in vista delle manifestazio-ni colombiane? Che rapporto hanno taliopere con la scoperta dell'America? Nessu-no! Vengono stanziati 5-6 mila miliardi pe rtali iniziative quando, poi, per la tutela de lnostro patrimonio storico-artistico, sconfi-nato ed eccezionale, il Ministero dei ben iculturali dispone di 1 .300 miliardi di lireali' anno (vale a dire di una cifra tre o quattro

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volte inferiore), che rappresentano l'equiva-lente del costo di circa 40 chilometri d iquelle autostrade per le quali si stanzianodecine di migliaia di miliardi . Sono queste ,oltre a quelle già espresse, le ragioni sull equali si basa il nostro voto di sfiducia (Ap-plausi dei deputati dei gruppi della sinistr aindipendente, comunista-PDS e verde) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Gorgoni .

Ne ha facoltà .

GAETANO GORGONI. Signor Presidente ,onorevoli colleghi, la mozione di sfiduciaindividuale sottoposta al voto della Camerarappresenta senza dubbio il parametro delladegradazione cui è giunta questa coalizionedi Governo, che ritma i suoi ultimi giorni d i

vita con la durata stessa della legislatura . Lasfiducia all'operato del ministro dei lavoripubblici investe il giudizio globalmente ne-gativo che il gruppo repubblicano dà dell'i-nefficiente compagine di Governo guidata

dal senatore Andreotti .La gestione dei lavori pubblici, sulla qual e

si sono registrati pesanti rilievi da parte dell aCorte dei conti, costituisce soltanto la puntadi questo iceberg. Avremmo voluto conser-vare un'alta e severa concezione dei govern i

repubblicani, intesi come servizio dell'inte-resse collettivo; per questo, con l'amarezzanel cuore, coniughiamo la sfiducia indivi-duale con quella globale nei confronti del -

l'intero Governo. Se a tanto ci costringon o

i fatti è perché negli edifici di Porta Pia lares publica è stata concepita dall'ultim otitolare del dicastero come cosa privata epersonale, investita da tutte quelle ombr enere dell'interesse privato sempre confus o

con l'invadenza delle clientele e dei favoriti-smi pagati dall'erario . Il ministro Prandiniha elevato a regola di gestione di Govern ola trattativa privata delle opere pubbliche ,come si ricava dalle statistiche, favorendoplatealmente aziende il cui unico modello omerito era quello di essere sponsorizzate daambienti che avevano accesso alle grazie delministro .

Si è così registrato lo spostamento massic-cio di intere correnti democristiane le quali,

abbandonando vecchi schieramenti, hann oindossato la casacca di un'altra fazione ,quella del ministro Prandini . Le lotte intesti-ne e bresciane che hanno determinato ilnoto terremoto politico nazionale chiamato«caso Brescia», che ha visto la contrapposi-zione frontale tra il clan Prandini ed il clanMartinazzoli, non sono che l'espressionelocale di un fenomeno nazionale che ha i lsuo emblematico riferimento nella gestionedei lavori pubblici. Non vi è settore sottopo-sto all'intervento del Ministero dei lavor ipubblici che sia sfuggito a questa logica ch efa impallidire lo stesso ricordo delle pratichefeudali: dal piano decennale della grandeviabilità, alle Colombiadi, per non tralascia -re l'amministrazione dell'ANAS e la gestionedello stesso personale del ministero .

Ci si potrebbe tacciare di posizioni precon-cette nei confronti di un'accusa che investepersonalmente un ministro che noi vorrem-mo fosse al di sopra di ogni critica; ma siamoobbligati a riportare il pesante giudizio, pe-raltro stralciato da un contesto più ampio epesantemente negativo, della Corte dei con-ti, che da solo basterebbe a motivare ama-ramente ed in modo inappellabile la nostradecisione di votare la sfiducia individuale ad

un ministro ed all'intero Governo . Sonoqueste le parole della Corte dei conti : «Ilpermanere di difficoltà di gestione delle pro-cedure degli appalti produce una fuga dalleregole, una ricerca sistematica dell'eccezio-nalità che si riflette nell'incessante emana-zione di norme di accelerazione di procedi-menti e nella moltiplicazione dei centri d ispesa per poi approdare sempre più spessoalle ordinanze in deroga a qualsiasi contraria

norma, comprese quelle di contabilità gene-rale dello Stato» . Questo passo, letto in

un'aula diversa da quella di un Parlamento ,

di una Repubblica malata, come è attual-mente quella italiana, sottoposta a milleterapie di riforma e controriforma, rappre-senterebbe la condanna a morte di un'intera

classe politica ; ma si vede che siamo ormaivaccinati a sopportare questa e, forse, benaltre e più gravi infezioni .

Nel sistema delle contraddizioni e dei pa-radossi le osservazioni sono a tutto campo .Vi è per esempio, ma non soltanto, quell arelativa ai residui passivi che nel solo 1990

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ammontavano a 1 .314 miliardi, cifra supe-riore a quella di 878 miliardi proveniente

dagli esercizi precedenti . Tale circostanza

denota lo stato di malattia grave che affliggequello che un tempo era stato il grand eministero delle grandi opere pubbliche, pol o

trainante di un'intera economia, gioiello d iamministrazione tecnica che informava edeseguiva le grandi opere di tutto lo Stato .

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTEMICHELE ZOLLA

GAETANO GORGONI . Il processo di disgre-gazione di questa struttura-gioiello partecertamente da lontano, ma è stato indubbia-mente accelerato dalla galoppante prass ipartitocratica . Si tratta di un processo ch eha sistematicamente ridotto le competenz ee la qualità di un'amministrazione tecnicache era, ripeto, un modello di efficienza, dicompetenza e di professionalità . Questo pro-cesso involutivo non è dovuto — come si

vuole far credere — al fatto che si è ritenutodi modificare e decentrare i grossi poteridetenuti dal Ministero dei lavori pubblici ,per trasformare quest'ultimo in un dicastero

preposto alla difesa del territorio, delle ac-que e dell'ambiente, ma al fatto che si son ovolute ritagliare fette di potere e di compe-tenza, per attribuirle ad altre amministrazio-ni dello Stato, al fine di gestire tutte le

relative funzioni mediante quella nuova ti-rannia nazionale che sono oggi gli appalti .

In questa logica, diversi ministeri privi diun'adeguata amministrazione tecnica han -no rivendicato e conseguito il diritto d irealizzare direttamente le opere di istituto .È così che — non potendolo fare da soli —sono proliferate le società a partecipazionestatale per la costruzione di autostrade, di

uffici postali, di caserme, di strutture sani-tarie; si tratta di una serie di società le cu iragioni sociali coincidono con la propri aattività specifica : l'Italstrade, l'Italposte, l'I-talprop, l'Italtecna, l'Italsanità e via dicendo

con altre sigle. Sono queste le stanze d icompensazione nelle quali i gruppi predettie le varie lobbies mercanteggiano con laclasse dirigente politica l'assegnazione di

quote di appalti in quel gioco continuo, stil edo ut des, in cui vivono e si alimentano ipartiti con le loro correnti .È un gioco perverso, che trova la su a

radice nella gestione dei lavori pubblici edin una certa pratica di concepire la spes apubblica. Di qui quel fenomeno malsano ,forse non tutto italiano, che spiega l'atten-zione della grande criminalità verso gli ap-palti ed i grandi lavori . Un fenomeno che ilGoverno avrebbe dovuto affrontare da tem-po — come più volte è stato sollecitato a fare

dalla nostra parte politica e non solo da no i— modificando la legge sugli appalti, ma inmaniera vigorosa e seria, la legge sull'albonazionale dei costruttori, per selezionare leimprese che hanno il diritto di iscriversi ,approvando norme rigide che limitino oaddirittura eliminino le perizie suppletive in

corso d'opera e le perizie di variante che

gonfiano a dismisura l'importo dei lavori eche privilegiano ingiustificatamente alcun iaggiudicatari; rivédendù la legge Rognoni -La Torre che, nonostante le ultime modifi-che, si è rivelata inidonea a moralizzare i lsettore degli appalti e dei subappalti, veroinferno, questi ultimi, di un sistema di sfrut-tamento delle piccole imprese, quando ad -dirittura non diventino il meccanismo attra-verso il quale si associano ai lavori impres edi incerta origine e di dubbia moralità .

Il nostro no a Prandini, quindi, che espri-me il rifiuto di un'intera concezione dell agestione dei lavori pubblici e degli affaridello Stato, discende anche da una valuta-zione politica generale che trascende le pur

fondate contestazioni particolari e coinvolge

tutto il Governo, sempre più segnato da un atabe antica improntata alla navigazione avista ed al piccolo cabotaggio, priva di un avisione d'insieme e di largo respiro, cui

dovrebbero ispirarsi i governi di un moderno

stato industriale .Il «consolato» Prandini ai lavori pubblici è

l'espressione di questo profilo basso di con-cepire e gestire lo Stato : una gestione carat-terizzata dalla corsa affannosa a quel parti -

colare che nega in partenza la difes a

dell'interesse generale dello Stato . La difesa

che fa di quest'operato il Presidente de lConsiglio Andreotti è la traduzione simulta-nea dell'inefficienza dell'intero Governo, u-

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n'inefficienza che trova nel disastro dellagestione dei lavori pubblici la sua fotocopia .

Sono queste le ragioni che spingono i lgruppo repubblicano a votare per la sfiduciaindividuale al ministro Prandini, una sfidu -cia che riguarda l'intero Governo Andreotti .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Violante .Ne ha facoltà .

LUCIANO VIOLANTE. Il partito democrati-co della sinistra ed il gruppo parlamentarecomunista-PDS chiedono le sue dimissioni ,onorevole Prandini, non solo per la cattivagestione del suo ministero né soltanto per ilpesante sospetto di malversazioni che sem-brano caratterizzare i suoi metodi di spesa .

Si può dissentire sulle tecniche di ciascunministero, ma convergere sugli obiettivi, co-me dal nostro punto di vista accade per altrisuoi colleghi ; in altri termini, si è d'accord osulle cose da fare, ma non su come le si fa .Questo non legittimerebbe certamente l apresentazione di una mozione di sfiduciaindividuale e già la collega Donati ha accen-nato a tale tipo di problemi .

In realtà, noi chiediamo le sue dimission iperché abbiamo un dissenso profondo, d icarattere strategico, che riguarda il futurodel nostro paese. Infatti la gestione politicadel suo ministero sta comportando danni epregiudizi gravi per il presente e il futuro .

Signor ministro, o lei non ha alcun inte-resse per la qualità dello sviluppo del nostropaese, oppure pensa che quest'ultimo si alegato a filo doppio all'espandersi delle au-tostrade. Tale scelta è stata essenziale neglianni cinquanta — non lo si può negare ; edè un dato positivo — per realizzare un oStato moderno . Ma perseguire ancora oggiquegli obiettivi vuol dire togliere vivibilit àalle città e alle persone .

Il sistema di trasporto fondato esclusiva-mente sulle autostrade e sul «fai da te» deiprivati sta portando non alla mobilità ma all aimmobilizzazione del paese. Pensavo pro-prio ieri che negli anni sessanta le immagini ,tanto cinematografiche, quanto televisive odi settimanali riflettevano un paese che simuoveva; oggi, nei vari mezzi di informazio-ne, nei mass media, esse rappresentano

un'Italia bloccata : la congestione delle cittàe delle strade fuori dai centri abitati .

Il nodo strategico dello sviluppo è oggi neltrasporto pubblico delle persone e delle mer-ci nelle e tra le città, come avviene in tutti ipaesi progrediti del mondo . Sotto questoprofilo noi siamo molto indietro rispetto adaltri .

Signor ministro, il suo puntare, invece ,sull'esasperazione del trasporto privato (èanche sua la responsabilità della cancellazio-ne dei limiti di velocità) porta indietro ilnostro paese, lo lascia al palo, aumentandoenormemente i costi della vita quotidiani- i ntermini individuali e sociali .

Il secondo aspetto strategico del nostr odissenso nei confronti del suo operato, ono-revole Prandini, riguarda la scelta di devita-lizzare gli interventi per le politiche del suol oe dell'acqua, per concentrare tutti gli sforz isu quelli per la grande viabilità . La collegaBoselli, nel suo intervento dell'altro giorno ,ha documentato (forse il Presidente An-dreotti non ha avuto modo di leggere iresoconti stenografici relativi al dibattito)come la spesa che riguarda tale settore siastata via via progressivamente ridotta, legg efinanziaria dopo legge finanziaria . Basti pen-sare che la legge n. 183 stanziava 100 0miliardi, mentre per il 1991 ne sono statiprevisti sostanzialmente soltanto 300 . Vi èstato poi un continuo lavoro di slittament overso il futuro che ha portato all'impossibi-lità di utilizzare i fondi stanziati .

stata bloccata la legge fondamentale ,che riguarda il futuro del paese per le acqu ee il suolo, e si sono invece concentrati gliinterventi sulla grande viabilità, anche que-sto al di fuori di ogni programma, se no nquello della sua totale arbitrarietà, ministro .

Onorevole Prandini, in quest'aula è stat ofatto più di un accenno agli interessi privat ia lei vicini, che sarebbero stati avvantaggiati .

Ciò che ha scritto la Corte dei conti nellasua relazione in ordine alla disinvoltura conla quale si aggirano norme nazionali e dellaCEE da parte del suo ministero e degli entiche da lei dipendono non depone certopositivamente sotto questo profilo .

L'onorevole Botta, che è stato uno de isuoi più autorevoli difensori (pur se cautonella difesa), nel suo intervento ha accenna-

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to al disordine istituzionale come radice di

fondo della confusione e dell'arbitrarietà

nell'ambito delle quali si trova ad operare i lMinistero dei lavori pubblici .Dobbiamo dire che noi da tempo ab-

biamo proposto l'istituzione di un dipar-timento per l'ambiente e il territorio confunzioni programmatrici ed una netta di-stinzione di compiti tra potere centrale ,con funzioni programmatorie, e poteri ter-ritoriali locali, con funzioni di spesa. Ciònon è stato fatto; non si è agito in quest adirezione. La confusione istituzionale è de -terminata da lei, onorevole ministro, e da lGoverno del quale fa parte . Noi abbiamol'impressione che si tratti di una confu-sione funzionale. Infatti, proprio grazie adessa si può operare nel modo in cui leiopera .

In sostanza, emerge o una concezione pe rla quale è più degno spendere che program-mare o l'altra (che poi si accompagna allaprima), molto vecchia, dello Stato e de irapporti tra questo e gli enti territoriali .

Ci stiamo avviando verso l'estinzione degliStati nazionali, le cui competenze sono sem-pre più spostate per un verso a livello euro-peo, e per un altro sulle regioni e sulle grandiaree metropolitane . Avviene in Italia, inFrancia, in Germania, ovunque . Una politi-ca lungimirante dovrebbe concentrare quan-to più possibile sullo Stato nazionale le ca-pacità di programmazione e orientamento espostare sempre di più quelle di spesa sullecomunità territoriali, che, nell'arco di 7, 8anni, interagiranno con quelle di altri paesi .Ma tutto ciò non accade perchè voi nonvalorizzate le responsabilità e le possibilità d igoverno delle regioni e delle comunità terri-toriali; volete infatti conservare al centro lacapacità di spesa. Questo è il dramma isti-tuzionale nel quale ci muoviamo .

È per questa ragione che si aprono con-flitti gravi con il Parlamento e con le regioni ,come la collega Boselli e i colleghi del grup-po verde hanno documentato . E ancora perquesta ragione — crediamo — che vengon oallontanati funzionari capaci e indipendenti

— come accennava il collega Cederna — evengono reclutate persone più disponibili adisegni non controllabili .

Ho concluso, onorevole ministro . Ho a-

scoltato con attenzione l'intervento difen-sivo del Presidente Andreotti e devo dire ch evi sono difese che per la loro freddezza eburocraticità sono più micidiali di qualun-que accusa (Applausi dei deputati dei grup-pi comunista-PDS, della sinistra indipen-dente, verde e federalista europeo) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe rdichiarazione di voto l'onorevole Cerutti . Neha facoltà .

GIUSEPPE CERUTTI . Signor Presidente, si-gnor Presidente del Consiglio, signor mini-stro, onorevoli colleghi, il gruppo parlamen-tare socialista non ha condiviso e no ncondivide i contenuti della mozione presen-tata dalla collega Donati e da altri, sia nell epremesse sia nelle conclusioni .

Se le ipotesi di reato denunciate e più volteribadite in alcuni interventi dovessero risul-tare fondate non sarebbe quest'aula né i lParlamento la sede idonea e deputata a lrelativo dibattito ed alle sue conclusioni .

Con l'intervento di questa mattina il Pre-sidente del Consiglio ha inteso sosteneresenza riserve il ministro nei cui confronti èstata presentata la mozione di sfiducia, for-nendo all'Assemblea due chiari elementi d iriflessione . Il primo è stato quello di solida-rietà e di approvazione dell'operato ministe-riale; il secondo quello di spostare in qualch emodo la mozione di sfiducia dal singoloministro all'intero Governo, in forza de lprincipio consolidato della responsabilit àcollegiale . Infatti, il Presidente del Consiglio ,sostenendo il ministro Prandini, con il suointervento, senza esserne obbligato, ha vo-luto rib . dire che una sfiducia votata a dannodi un suo ministro diventa una sfiducia alGoverno da lui presieduto .

Diversamente sarebbe stato se il Presiden-te del Consiglio si fosse dissociato dall'ope-rato del ministro Prandini o avesse abban-donato al proprio destino il ministro, il qual eautonomamente e senza attendere il votodell'Assemblea avrebbe dovuto trarre le pro-prie conclusioni rassegnando le dimissioni .

Senza entrare nel merito dellagestione delMinistero dei lavori pubblici, esprimiamo i lnostro consenso all'azione del Governo i nmateria, appunto, di lavori pubblici, infra-

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strutture e territorio. Non abbiamo mai na-scosto o taciuto alcune divergenze su com-portamenti e programmi, che ci hanno por-tato a sollecitare il ministro attraverso u nconfronto sereno pur se franco, ad assumeredecisioni attuative dei programmi concorda-ti, di alto contenuto politico . Cito ad esem-pio le sollecitazioni per l'approvazione i ntempi brevi della proposta di legge n . 330sulla casa, necessaria a tamponare un vuot olegislativo, dovuto all'inerzia di un suo pre-decessore . Tutto ciò senza vanificare, però ,la politica organica sulla casa predispostadal ministro Prandini, che prevede il supe-ramento dell'equo canone e l'attivazione delfondo sociale . Inoltre, sollecitando la realiz-zazione di alcuni importanti collegament istradali, quali il raddoppio della Torino-Sa-vona o il collegamento Novara-Malpensa,non abbiamo inteso criticare o condannar eil piano-stralcio della viabilità .

Sicuramente in materia di infrastrutture ,siano esse viarie, ferroviarie o aeroportuali ,le convinzioni dei socialisti differiscono d aquelle dei colleghi verdi o di altre compo-nenti politiche dell'opposizione . Non siamoaffatto contrari alla politica ferroviaria, anzine raccomandiamo e ne sollecitiamo l'ade-guamento alla realtà del paese. Tuttavia ,commetteremmo un gravissimo errore senel frattempo non adeguassimo e potenzias-simo il sistema viario nazionale, che pe rmolti anni ancora dovrà sopportare l'inter ocarico delle merci e dei passeggeri .

Per questo motivo abbiamo approvato ilpiano-stralcio 1991-1993 del piano decenna-le ANAS, formulato in base all'articolo 2 ,comma 7, della legge n . 531, che ha recepitouna serie di indicazioni delle regioni, anchese è stato poi integrato dalle volontà specifi-che del Ministero e delle Commissioni com-petenti . Questa approvazione significa l arealizzazione, secondo la legge, del pianopredisposto con decreto ministeriale n . 257del 30 maggio 1986, senza deroga alcuna ,giacché qualsiasi variante al piano decenna-le deve seguire un diverso iter di approva-zione, così come sancito anche nel pareredella Commissione .

Con ogni probabilità l'ANAS non riuscir àa realizzare questo suo piano per carenzefinanziarie e strutturali . Ma è giusto che i

colleghi sappiano che le previsioni relative a ltraffico, assunte come ipotesi decennali, sisono verificate dopo soli cinque anni. S ipone quindi un problema di indispensabil eadeguamento strutturale della sicurezz astradale, se vogliamo che la nostra nazionein questo settore mantenga il passo co nl'Europa .

Qualche collega nel suo intervento h aevidenziato la necessità di una nuova ristrut-turazione dei ministeri delegati in materia d ilavori pubblici, infrastrutture e territorio, inmodo da evitare contrapposizioni e sovrap-posizioni. Concordiamo con questa necessi-tà che più volte abbiamo sottolineato . Rite-niamo però sia altrettanto importanterivedere la struttura dell'ANAS, assegnandoad essa compiti operativi più vasti ed auto -nomi rispetto all'esecutivo .

Infine, per evitare il ricorso sistematic oa leggi speciali, quali la n . 205 del 2 0maggio 1989 per realizzare in tempi brev iopere importanti, si dovrà rivedere l'ite rprocedurale, prevedendo a regime la con-ferenza dei servizi, che si è dimostrata nonuno strumento di deroga ma un'efficac eforma di collegialità per l'espressione dipareri diversi, in particolare di quelli am-bientali, fondamentali per la realizzazionedi un'opera pubblica senza inutili e defa-tiganti procedure .

La Corte dei conti è stata più volte citat adai colleghi intervenuti in termini negativi edi accusa nei confronti del ministro Prandi-ni. Si è fatto riferimento alla Corte dei cont iper denunciare molti residui passivi del pas-sato e l'inefficienza dell'ANAS ; contestual-mente, la si è citata per le procedure abbre-viate, utilizzate in conformità alle leggispeciali, che servono proprio per ridurre taliresidui. Si ricorre infine alla Corte dei contiper richiamare alcuni fenomeni distorsivi ,con riferimento alle tendenze dell'azienda aforzare meccanismi procedimentali della le-gislazione nazionale e comunitaria; si omet-te però di dire che la stessa, organo dicontrollo, ha registrato, e pertanto approva-to, tutti gli appalti realizzati con le procedu-re criticate .

Forse, il ministro Prandini nel programmaconnesso con le manifestazioni colombian eha realizzato qualche collegamento in più

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rispetto alle iniziali previsioni, anticipandointerventi contenuti nel piano decennale .Forse egli lo ha fatto soprattutto in un

territorio a lui vicino . Tuttavia, con serenità ,

devo ammettere che queste indicazioni han-no comunque rispettato la risoluzione che laCommissione competente della Camera ha

fornito al ministro come indicazione di ca-rattere generale . Si tratta, in ogni caso, diopere che, facendo parte del programm adecennale, saranno importanti nel contestoeconomico e sociale della nazione .Concludendo, desideriamo dare atto al

ministro dello sforzo profuso per l'adegua -mento della legislazione italiana alle diretti -ve comunitarie in materia di appalti e d ilavori pubblici, di disciplina dei suoli e degliespropri, che questa Camera — grazie an-che al voto di questa mattina — potrebbeapprovare definitivamente nei prossimi gior-ni. Noi opereremo in tal senso per nonvanificare un lavoro di anni e il grandeimpegno manifestato da tutte le forze politi -che.Non c'è stata forse molta assonanza e

grande intesa tra il ministro Prandini e laCommissione lavori pubblici della Camera .La scarsa presenza ai lavori parlamentari de l

ministro è dovuta, con ogni probabilità, alfatto che egli ha trovato nell'altro ramo delParlamento un richiamo affettivo ed un adisponibilità formalmente diversa . In questaoccasione noi intendiamo ribadire che l eabbiamo accordato — come a qualsiasi mi-nistro — il massimo impegno e la nostr alealtà operativa, così come ripetutament eabbiamo accordato la fiducia al suo Gover-no, Presidente Andreotti .

È con questo spirito che il gruppo sociali -sta voterà contro la mozione di sfiducia neiconfronti del ministro dei lavori pubblici(Applausi dei deputati del gruppo del PSI) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe r

dichiarazione di voto l'onorevole Poli Borto-ne. Ne ha facoltà .

ADRIANA POLI BORTONE . Signor Presi-

dente, onorevoli colleghi, l'intero gruppo de l

Movimento sociale italiano-destra nazionaleha sottoscritto in modo convinto la mozionedi sfiducia contro il ministro Prandini .

Lei, senatore Prandini, è solo uno de iministri dell'attuale Governo; ma, se avessi-mo preparato una pagella per i vari ministri ,lei certamente sarebbe stato quello che a-vrebbe meritato zero in condotta . Dico que-sto perché non ha fatto assolutamente nullaper cercare di migliorare l'impostazione del-la politica dei lavori pubblici in Italia; anzi ,direi che ha aggravato la situazione, lascian-do che si verificassero discrasie e fatti gravied eclatanti, che non possono non essereregistrati con grande preoccupazione dalParlamento, oltreché dai cittadini, che a -spettano un segnale di dignità e di traspa-renza .

Signor ministro, lei merita uno zero incondotta per la pessima gestione politica de lsuo ministero e per i danni che essa staproducendo. Tra l'altro, occorre rilevareche non è possibile esercitare alcuna funzio-ne di controllo, perché mancano dati cert iche consentano, appunto, di controllare l'o-perato del Ministero dei lavori pubblici . Icolleghi intervenuti nel dibattito sono stat imolto precisi e puntuali al riguardo . Direi ,per altro, signor ministro, che in questo cas onon occorre neppure essere puntuali e pre-cisi. Basta guardarsi attorno, infatti, pe rrendersi conto di quale sia la devastazion edel territorio, provocata, ad esempio, dall aassenza di una definizione delle linee fonda-mentali della politica di difesa del suolo .

Il discorso in materia di lavori pubblic inon può essere avulso da quello relativo aduna progettualità reale e credibile in termin idi difesa del suolo e del territorio, e quind idal punto di vista della politica ambientale .Quest'ultima sembra ancora un'utopia, an-che se sollecitazioni in questo senso proven-gono dalla gente comune e da alcune forz emolto legate alle tematiche ambientali (tr ale quali c'è anche il nostro partito) . Il discor-so relativo all'ambiente sembra quasi stac-cato dalla gestione dei lavori pubblici, tutt aprotesa a garantire, attraverso la costruzio-ne di autostrade (o di strade), anche dov enon ce n'è bisogno, soltanto una gestionedegli appalti e, quel che è peggio, dei subap-palti .

Non mi stancherò mai di ripetere in que-st'aula che, provenendo dal Mezzogiornod'Italia, devo farmi portavoce anche delle

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sofferenze di questa zona del nostro paese ;sofferenze che ho più volte lamentato, senzal'intenzione di essere «piagnona», ma sem-plicemente per riferire una realtà del terri-torio italiano. Se di una cosa non abbiamobisogno nel Mezzogiorno, signor ministro, èproprio di altre strade : ne abbiano fin troppee non ne possiamo più della costruzione distrade che, una volta iniziate, non vengon omai finite .

Siamo di fronte ad un meccanismo strano

(ma forse strano non lo è troppo, perchéormai lo si è capito benissimo), che passaattraverso la licitazione privata . Lei, signorministro, ha vivacemente interrotto qualchecollega che si era soffermato su questo pro-blema, affermando che il punto sul qualeoccorre intervenire è piuttosto quello dellaprogettazione e delle perizie suppletive . Le iè convinto che, se fosse approvato il prov-vedimento sulla materia che è all'esamedella Camera, tutti i problemi sarebberorisolti. Per quanto ci riguarda, ci auguriam oche esso non sia approvato, in quanto no ncomporta alcuna garanzia sotto il profil odella progettazione e le perizie suppletivenon vengono sanate . Quante volte ci avetedetto e ripetuto che in Italia abbiamo mol-tissime buone leggi che non vengono appli-cate? Se lei, ministro Prandini, le avesse

fatte applicare, forse vi sarebbe stato qual -

che guasto in meno ; invece abbiamo conti-nuato ad andare avanti, specialmente nelMezzogiorno d'Italia, con il sistema della

licitazione privata, che presuppone quello

dell'appalto di favore, come è stato definitoda qualche collega questa mattina .

Va detto chiaramente : l'appalto di favore

è quello concesso alla grande impresa d ifavore, che sempre gestisce i lavori pubbliciin Italia e che puntualmente arriva nel Mez-zogiorno; e dunque si sa che se si tratta d iedilizia scolastica se ne occupa un'impresa ,se si tratta di strade, se ne occupa un'altra ,se si tratta della gestione di case popolari sene occupa una terza. Si sa tutto e tuttoavviene tranquillamente perché il Mezzo-giorno d'Italia, d'altro canto, accetta moltosupinamente il sistema dei subappalti, pe randare a raccogliere soltanto le briciole .

Lei, signor ministro, è responsabile anch edi una devastazione, mi sia consentito, di

carattere culturale, perché ha impedito lacrescita in termini di capacità progettuale edimprenditoriale di quanti forse nel Mezzo-giorno saprebbero gestire un appalto, senzadover ricorrere a questo pessimo sistema deisubappalti, attraverso il quale si genera u-n'enorme frammentazione dei centri di spe-sa. E la stessa frammentazione che rileva l aCorte dei conti, puntualmente inascoltat aquando solleva importanti rilievi per tutti iministeri: e quali grossi rilievi vi sono statiper il suo ministero, senatore Prandini! LaCorte dei conti afferma che esso non riescepiù neanche ad orientarsi nel marasma esi-stente a causa della frammentazione deicentri di spesa .

Ci sorge il dubbio, o forse a questo puntola certezza, che si tratti di una politica

voluta: quella di creare consapevolment euna frammentazione dei centri di spesa ,perché in tal modo il tutto diventa incontrol-labile e l'unica cosa che rimane controllabil ein materia di lavori pubblici è la gestionedegli appalti, attraverso quella decina diimprese di amici, o di amici degli amici, ch econtinuano regolarmente ad andare avanti .

Signor ministro, nel Mezzogiorno vi è gi àtanta criminalità che non vi è davvero biso-gno che il settore dei lavori pubblici vengapiù a lungo gestito attraverso il sistema degl iappalti, dei subappalti e delle licitazioni pri-vate! Questo sistema non ci interessa asso-lutamente, perché vogliamo crescere ed es-sere finalmente capaci di farlo, e nonvogliamo pagare tangenti proprio a nessuno !La logica delle tangenti dovrebbe far partedel passato ed invece sembra appartenerepersino al futuro, non soltanto del Ministerodei lavori pubblici ma di tutta una gestione

politica, che ormai ha fatto della tangente ,o della percentuale legalizzata (come qual-cuno gentilmente la definiva in quest'aula)

un sistema che contestiamo nelle sue fonda-

menta .Allora, signor ministro, è vero che quest a

legislatura volge ormai al termine e che fors ediventa persino superfluo chiedere ad unministro di questo Governo, che nella su aglobalità è stato così poco efficiente, didimettersi oggi. Tuttavia, credo che ancheun ministro di questo Governo possa aver eun sussulto di dignità, senatore Prandini : e

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se lei lo avesse, alla fine, dovrebbe dimetters ispontaneamente (Applausi dei deputati de lgruppo del MSI-destra nazionale) !

PRESIDENTE . Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Gava . Neha facoltà .

ANTONIO GAVA. Signor Presidente, onore -voli colleghi, signor Presidente del Consiglio ,la presentazione di una mozione di sfiduciaindividuale alla vigilia della chiusura dellalegislatura è un atto politico che fa nascer eper forza di cose molti dubbi non tanto sullasua legittimità quanto sulla sua opportunità .

Siccome ho sentito che alcuni affermanoche noi faremmo una difesa d'ufficio ne iconfronti del ministro dei lavori pubblici(non so, probabilmente dipenderebbe daltono, dal calore dell'intervento . . .!), gli oppo-sitori, tutti quanti messi insieme, in unamiscela un po' strana, per la verità, m iinducono subito ad una precisazione, per -ché non si possa poi sostenere che l'inter-vento del presidente del gruppo democratic ocristiano è stato freddo, tiepido o altro . Perla verità, non ha bisogno di essere caldo ,perché è stata tiepida e infondata completa -mente l'accusa; non mi devo conseguente -mente riscaldare, né per quanto è stato dett oprima né per quanto è stato detto poi, tranneche per l'affermazione che ogni tanto si fa ,e cioè che si tratterebbe di una gestion eaffaristica. Questo è un metodo di discussio-ne che per quel che ci riguarda non ci toccae non accettiamo .

Come dicevo, a sostegno di questa mozio-ne di sfiducia individuale nei confronti delministro dei lavori pubblici, senatore Pran-dini, nessun intervento è riuscito a compro-vare motivi di censura o il fatto che no nsiano state rispettate le leggi dello Stato .

GIANNI FRANCESCO MATTIOLI. Assoluzio-ne per insufficienza di prove, allora !

ANTONIO GAVA. Ma quale insufficienza diprove! Guardi, le battute non mi riguardano .

GIANNI FRANCESCO MATTIOLI . Non è unabattuta!

ANTONIO GAVA. Ripeto che le battute nonmi riguardano !

FRANCO RUSSO. Non è una battuta, è unaconsiderazione politica che si evince dal su ointervento !

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, vi pre-go!

ANTONIO GAVA. Siccome per loro l'unic omodo di tentare di parlare è di fare qualch ebattuta con me, io queste battute non leraccolgo, non le ascolto e non vi do neanch epeso .

PRESIDENTE. La ringrazio, onorevole

Gava.

ANTONIO GAVA . Dobbiamo riconoscere, inverità, che sono stati adottati strumenti pre-cisi previsti dall'attuale legislazione per im-pedire ritardi nelle consegne dei lavori, ri-spettando quell'urgenza che ha giustificatoaltresì il legittimo ricorso, quando vi è stato ,alla trattativa privata, secondo le leggi . Nonintendiamo perciò assecondare le critiche d iquanti svolgono un'opposizone politica pre-concetta, e individuiamo in questa richiestadi dimissioni un altro strumento di propa-ganda elettoralistica, promosso, appunto ,proprio alla vigilia di una campagna eletto-rale. Infatti, l'inconsistenza degli element iemersi durante questo dibattito si è accom-pagnata alla quasi contemporanea conferm adella fiducia al Governo, perché di quest iargomenti abbiamo discusso anche in occa-sione dell'approvazione della legge finanzia -ria, con valutazioni riguardanti le iniziative ,nonché gli impegni di spesa e di bilancio de lMinistero dei lavori pubblici .

Fra l'altro, ricordo che si discusse temp ofa una mozione di sfiducia individuale neiconfronti del ministro dell'interno . Il Presi -dente Andreotti parlò allora come ha parlatooggi; e a me sembrava veramente strano chesi volesse addirittura revocare individual-mente la fiducia al ministro dell'intern osalvando il Governo; come se non solo lapolitica dei lavori pubblici, ma addirittura lapolitica interna di un Governo non coinvol-gesse la politica complessiva del Governo

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stesso e potesse invece comportare soltant ola responsabilità personale di un ministro !

Nelle occasioni di dibattito cui poc'anz ifacevo riferimento è stato sottolineato l'in-cremento di attività del dicastero dei lavoripubblici, senza trascurare che il Governo siè attivamente impegnato nella definizion edel provvedimento con il quale è stata data

attuazione alle direttive CEE in materia diprocedure di aggiudicazione degli appalti esi è anche impegnato nelle iniziative di ca-rattere amministrativo attuative della legg eantimafia n. 55 del 1990, in materia ditrasparenza degli stessi appalti .

Non crediamo sia censurabile un corrett otentativo di recuperare margini più consi-stenti di efficienza e di efficacia nella gestio-ne degli strumenti di cui il ministro, nel casodi specie il ministro dei lavori pubblici ,dispone per giungere, muovendosi sempr esecondo le norme approvate dal Parlament oe quindi secondo le leggi vigenti, ad elimi-nare i fenomeni di accumulo di risorse stan-ziate in bilancio ma non impiegate in politi-che di spesa e di investimento .

Per tali motivi, essendo inutile che ioripeta ciò che è avvenuto per le celebrazionicolombiane, penso di poter esprimere l'ade-sione alle dichiarazioni rese dal Presidentedel Consiglio, ovviamente con particolar eriferimento alla politica dei lavori pubblici .

Onorevoli colleghi, viviamo un periodopolitico estremamente delicato nel quale lafine della decima legislatura richiede a tuttele forze politiche di offrire un'immagine dicoesione e di concordia, al di là delle purcomprensibili e giuste differenziazioni dischieramento e di posizioni. Ci avviamo agestire la fase di passaggio ad una nuovalegislatura e non ha senso, quindi, che oggisi discuta in Parlamento se un ministro godao meno della fiducia delle Camere, o dellaCamera, quando il problema non può cheriguardare l'esecutivo nel suo complesso .

Respingiamo quindi le critiche e le censu-re rivolte al ministro dei lavori pubblici ,senatore Prandini, ribadendo il nostro dis-senso ed il nostro voto contrario alla mozio-ne individuale di sfiducia in esame. Coniniziative di tal genere non riusciremo asuperare la crisi della società politica e no nriusciremo a superare l'ansia di ridare un

ruolo alla politica, richiamandola al suodovere in una fase in cui è forte il rischi odello sfaldamento e della frammentazione .

Il nodo cruciale della crisi politica non pu òinteressare questo o quel partito o soltant ola maggioranza, ma è un nodo che interessatutti, anche le opposizioni. Spetta a tutti noiil compito di fermare la prospettiva di unacomplessiva decadenza, restituendo credibi-lità ed autenticità alla politica ed alle istitu-zioni democratiche.

Con questo spirito, con questa profondaconvinzione della necessità di evitare feno-meni degenerativi della società democratica,intendiamo riaffermare il nostro convintoappoggio al ministro dei lavori pubblici ,respingendo, per le ragioni di merito cosìbene illustrate nei puntuali interventi deglionorevoli Manfredi e Botta, questa mozionedi sfiducia individuale : uno strumento —aggiungo — la cui collocazione nell'ordina-mento politico-parlamentare dovrà esserepiù opportunamente definita nell'ambit odella riforma delle istituzioni .

Stiamo valutando innovazioni dirette adattribuire al Presidente del Consiglio il com-pito di nominare i ministri ed anche even-tualmente di liberarsene in caso di sfiducia ,mentre riteniamo, per quel che riguarda lademocrazia cristiana, di doverci confrontarecon gli altri partiti sull'opportunità di stabi-lire l'incompatibilità tra la funzione di mem-bro dell'esecutivo e la funzione parlamenta-re, affidando i compiti di controllo a lParlamento e i compiti di carattere esecutiv oal Governo (la cui stabilità verrebbe raffor-zata dalla ridefinizione delle competenze delPresidente del Consiglio) . Ecco, noi voglia-mo chiudere questa legislatura : per la verità ,però, non dovevamo chiuderla in tal modo .Sì è forse inteso fare in modo che si potess edire, prima della conclusione, che era statapresentata una mozione di sfiducia nei con-fronti di uno dei ministri del Governo pre-sieduto dal senatore Andreotti .

Nella prossima legislatura, se avrò l'onoredi parteciparvi, io lavorerò perché si aboli-sca la mozione di sfiducia individuale e si di aal Presidente del Consiglio il potere necessa-rio per nominare ed eventualmente ancherevocare i ministri .

Per queste ragioni confermiamo la nostra

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fiducia al Governo presieduto dall'onore-vole Andreotti e respingiamo la mozione disfiducia individuale nei confronti del mini-stro Prandini, al quale, insieme a tutto ilGoverno, rinnoviamo la nostra fiducia (Ap-plausi dei deputati del gruppo della DC) .

PRESIDENTE. Sono così esaurite le di-chiarazione di voto .

Passiamo alla votazione per appello nomi-nale .

Votazione per appello nominale .

PRESIDENTE. Indìco la votazione perappello nominale sulla mozione Donati edaltri n. 1-00580 presentata, a norma dell'ar-ticolo 115, comma 3, del regolamento, ne iconfronti del ministro dei lavori pubblici .

Ricordo che chi è d'accordo sulla richiest adi dimissioni del ministro risponderà «sì» ;chi invece è contrario alla richiesta contenu-ta nella mozione Donati ed altri n . 1-00580risponderà «no» .

Estraggo a sorte il nome del deputato da lquale comincerà la chiama.

(Segue il sorteggio) .

Comincerà dall'onorevole Vincenzo Scot-ti .

Si faccia la chiama .

EMMA BONINO, Segretario, fa la chiama .

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENT EALDO ANIASI

INDIDEL VICEPRESIDENTE MICHELE ZOLLA .

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la votazio-ne ed invito gli onorevoli segretari a proce-dere al computo dei voti .

(I deputati segretari procedono al com-puto devi voti) .

Avverto che, dovendosi procedere nel pro-sieguo della seduta a votazioni nominali, ch eavranno luogo mediante procedimento elet -

tronico, decorre da questo momento il ter-mine di preavviso di venti minuti previst odal comma 5 dell'articolo 49 del regola-mento.

Comunico il risultato della votazione pe rappello nominale sulla mozione Donati edaltri n. 1-00580 presentata, a norma dell'ar-ticolo 115, comma 3, del regolamento, ne iconfronti del ministro dei lavori pubblici :

Presenti 469Votanti 465Astenuti 4Maggioranza 233

Hanno risposto sì . . . 190Hanno risposto no . . 275

(La Camera respinge) .

Hanno risposto sì :

Andreis SergioAngelini GiordanoAngeloni LuanaAuleta Francesco

Balbo LauraBarbera Augusto AntonioBarbieri SilviaBargone AntonioBassanini FrancoBassi Montanari Franc aBecchi AdaBeebe Tarantelli Carole JaneBellocchio AntonioBenevelli LuigiBernasconi Anna MariaBellone GiuseppinaBevilacqua CristinaBianchi Beretta RomanaBinelli Gian CarloBogi GiorgioBonfatti Paini MarisaBordon WillerBorghini GianfrancescoBoselli MilviaBrescia GiuseppeBulleri Luigi

Calamida FrancoCalderisi GiuseppeCalvanese FloraCannelonga Severino Lucano

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Capanna MarioCapecchi Maria TeresaCaprili MilziadeCaradonna Giuli oCastagnola LuigiCavagna MarioCecchetto Coco AlessandraCederna AntonioCervetti Giovann iChella MarioCiabarri VincenzoCiancio AntonioCicciomessere RobertoCicerone FrancescoCiconte VincenzoCima LauraCiocci LorenzoCivita SalvatoreColombini LedaColucci GaetanoCordati Rosaia LuigiaCrippa Giuseppe

D'Alema Massim od'Amato LuigiD'Ambrosio MicheleDe Carolis StelioDe Julio SergioDel Dormo OlindoDel Pennino AntonioDiaz AnnalisaDi Pietro GiovanniDi Prisco Elisabett aDonati AnnaDonazzon Renato

Fachin Schiavi SilvanaFagni EddaFelissari Lino OsvaldoFerrandi AlbertoFerrara GiovanniFilippini RosaFinocchiaro Fidelbo Anna MariaFolena PietroForleo FrancescoFracchia BrunoFrancese Angela

Gabbuggiani ElioGalante MicheleGaravini Andrea SergioGelli Bianca

Geremicca AndreaGorgoni GaetanoGramaglia MariellaGrassi EnnioGrilli RenatoGuerzoni Luciano

La Valle RanieroLavorato GiuseppeLodi Faustini Fustini AdrianaLo Porto GuidoLorenzetti Pasquale Maria Rita

Macciotta GiorgioMaceratini GiulioMagri LucioMainardi Fava AnnaMammone NatiaManfredini VillerMangiapane GiuseppeMarri GermanoMartinat UgoMasina EttoreMasini NadiaMattioli Gianni FrancescoMedri Giorgi oMellini MauroMenzietti Pietro PaoloMigliasso TeresaMinozzi RosannaMinucci AdalbertoMombelli LuigiMontanari Fornari Nand aMontecchi ElenaMotetta Giovanni

Nania DomenicoNardone CarmineNegri GiovanniNerli Francesc oNicolini RenatoNovelli Diego

Orlandi Nicoletta

Pacetti MassimoPallanti NovelloPalmieri ErmenegildoParlato AntonioPascolat RenzoPazzaglia AlfredoPedrazzi Cipolla Annamaria

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Pellegatta GiovanniPellegatti IvanaPellicani Giovann iPerinei FabioPetrocelli EdilioPicchetti SantinoPinto RobertaPiro FrancoPoggiolini DaniloPoli Gian GaetanoPoli Bottone AdrianaPolidori EnzoPrandini OnelioProcacci AnnamariaProietti FrancoProvantini Alberto

Quercini GiulioQuercioli Eli o

Ravaglia GianniRebecchi AldoRecchia VincenzoReichlin AlfredoRidi SilvanoRizzo AldoRodotà StefanoRomani DanielaRonchi EdoardoRonzavi Gianni WilmerRusso FrancoRusso Spena Giovann i

Salvoldi GiancarloSamà FrancescoSanfilippo SalvatoreSangiorgio Maria LuisaSanna AnnaSannella BenedettoSantoro ItalicoScalia MassimoSchettini Giacomo Antoni oSenter DiegoSerafini Anna MariaSerafini Massim oSerra Giann aServello FrancescoSinatra AlbertoSoave SergioSolaroli BrunoSospiri NinoStaiti di Cuddia delle Chiuse Tomaso

Strada RenatoStrumendo Lucio

Tagliabue GianfrancoTessari AlessandroTesta EnricoTorna MarioTorelli GiuseppeTrabacchini Quarto

Umidi Sala Neide Maria

Vacca GiuseppeValensise RaffaeleViolante LucianoVisco VincenzoViviani Ambrogio

Zevi Bruno

Hanno risposto no :

Abbate FabrizioAbete GiancarloAgrusti MichelangeloAiardi AlbertoAlagna EgidioAlberini GuidoMessi AlbertoAltissimo RenatoAmalfitano DomenicoAmato GiulianoAndò SalvatoreAndreoni GiovanniAngelini PieroAmasi AldoAnselmi TinaAntonucci BrunoArmellin LinoArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAstori GianfrancoAugello Giacomo SebastianoAzzolini Luciano

Babbini PaoloBalestracci NelloBattaglia PietroBattistuzzi PaoloBertoli Danilo

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Biafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchini GiovanniBianco GerardoBiasci MarioBinetti VincenzoBiondi AlfredoBisagno TommasoBodrato GuidoBonferroni Franc oBorgoglio FeliceBorra Gian CarloBorri AndreaBortolami Benito MarioBortolani FrancoBotta GiuseppeBrunetto ArnaldoBruni FrancescoBruno Antonio

Caccia Paolo PietroCafarelli FrancescoCampagnoli MarioCappiello Agata AlmaCapria NicolaCardetti GiorgioCardinale SalvatoreCarelli RodolfoCaroli GiuseppeCarrara AndremoCarrus NinoCasati Francesc oCasini Pier Ferdinand oCastagnetti PierluigiCastrucci SiroCavicchioli AndreaCellini Giulian oCerofolini FulvioCerutti Giusepp eChiriano RosarioCiaffi AdrianoCiampaglia AlbertoCiliberti Franc oCimmino TancrediCiocci Carlo AlbertoCiocia GrazianoChino Pomicino PaoloColoni SergioColucci FrancescoColzi OttavianoConte CarmeloCorsi Hubert

Costa Silvi aCosti SilvanoCrescenzi UgoCresco Angelo GaetanoCristofori NinoCristoni PaoloCurci FrancescoCursi Cesare

D'Acquisto MarioD'Addario Amede oD'Aimmo FlorindoDal Castello MarioD'Alia SalvatoreD'Angelo Guidod'Aquino SaverioDarida ClelioDegennaro GiuseppeDel Bue MauroDel Mese Paolode Luca StefanoDe Mita Ciriac oDuce Alessandro

Facchiano Ferdinand oFarace LuigiFaraguti LucianoFerrari BrunoFerrari MarteFerrari WilmoFiori PublioForlani Arnald oFormica Rin oFornasari GiuseppeFoti LuigiFracanzani CarloFrasson MarioFronza Crepaz LuciaFumagalli Carulli Battistina

Galli GiancarloGangi GiorgioGaravaglia Mariapi aGargani GiuseppeGaspari RemoGava AntonioGei Giovann iGelpi LucianoGitti TarcisioGoria GiovanniGottardo SettimoGregorelli Aldo

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

Grippo UgoGuarino GiuseppeGunnella Aristide

Intini UgoIossa Felice

Labriola SilvanoLa Ganga Giusepp eLamorte PasqualeLa Penna GirolamoLattanzio VitoLatteri FerdinandoLeccisi PinoLega SilvioLia AntonioLobianco ArcangeloLodigiani OresteLoiero AgazioLombardo AntoninoLusetti Renzo

Maccheroni GiacomoMadaudo DinoMalvestio PiergiovanniMancini VincenzoManfredi ManfredoMannino CalogeroManzolini GiovanniMarianetti AgostinoMartelli ClaudioMartinazzoli Fermo MinoMartini Maria ElettaMartuscelli PaoloMarzo BiagioMassari RenatoMastella Mario ClementeMastrogiacomo AntonioMatarrese AntonioMattarella SergioMatulli GiuseppeMazza DinoMeleleo SalvatoreMelillo SavinoMensorio CarmineMensurati ElioMerloni FrancescoMerolli CarloMicheli Filipp oMilani Gian StefanoMontali SebastianoMundo Antonio

Napoli VitoNenna D'Antonio AnnaNicolazzi FrancoNicotra Benedetto VincenzoNoci MaurizioNonne GiovanniNucci Mauro Anna Mari a

Orciari Giusepp eOrsenigo Dante OresteOrsini BrunoOrsini Gianfranco

Paciullo GiovanniPaganelli EttorePatria RenzoPellizzari GianmarioPerani MarioPerrone AntoninoPiccirillo GiovanniPiccoli FlaminioPiermartini GabrielePietrini VincenzoPiredda Matte oPisanu GiuseppePisicchio GiuseppePortatadino Costant ePujia Carmel oPumilia Calogero

Rabino Giovanni BattistaRadi LucianoRavasio RenatoRebulla LucianoReina GiuseppeRenzulli Aldo GabrieleRicciuti RomeoRiggio VitoRighi LucianoRinaldi LuigiRocelli Gian FrancoRognoni VirginioRojch AngelinoRomita Pier Luig iRosini GiacomoRossi di Montelera Luig iRubbi EmilioRusso FerdinandoRusso GiuseppeRusso RaffaeleRusso Vincenzo

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

Sacconi MaurizioSaladino GaspareSanese NicolamariaSangalli CarloSanguineti MauroSantarelli GiulioSantonastaso GiuseppeSantuz GiorgioSapienza OrazioSaretta GiuseppeSavio GastoneSbardella VittorioScarlato GuglielmoSenaldi CarloSerra Giusepp eSerrentino PietroSilvestri GiulianoSinesio GiuseppeSoddu PietroSpina FrancescoSpini ValdoSterpa EgidioSusi Domenico

Tancredi AntonioTarabini Eugeni oTassone MarioTesini GiancarloTesta AntonioTiraboschi AngeloTognoli CarloTorchio GiuseppeTravaglini Giovann i

Usellini Mario

Vairo GaetanoVecchiarelli BrunoViscardi MicheleViti VincenzoVito AlfredoVizzini CarloVolponi Alberto

Willeit Ferdinand

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri AmedeoZaniboni AntoninoZarro GiovanniZolla Michele

Zoppi PietroZoso GiulianoZuech Giuseppe

Si sono astenuti :

Amodeo NataleCamber GiulioCaveri LucianoCosta Raffaele

Sono in missione:

Bastianini AttilioBreda RobertaBrocca BeniaminoBuffoni AndreaBuonocore VincenzoCasini CarloDe Michelis GianniD'Onofrio FrancescoFincato LauraFormigoni RobertoGhezzi GiorgioMartino GuidoMastrantuono RaffaeleMichelini AlbertoMongiello GiovanniNapolitano GiorgioPellicanò GerolamoRauti GiuseppeScalfaro Oscar LuigiScovacricchi Martin oSeppia MauroStegagnini Bruno

Proposta di assegnazione di progetti dilegge a Commissioni in sede legislativa .

PRESIDENTE. Comunico che sarà iscrit-ta all'ordine del giorno della prossima sedu-ta l'assegnazione, in sede legislativa, de iseguenti progetti di legge, che propongo all acamera a norma del comma 1 dell'articol o92 del regolamento :

alla I Commissione (Affari costituziona-li) :

«Istituzione delle sezioni giurisdizionali re-

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

gionali della Corte dei conti» (già appro-vato dalla I Commissione della Camera emodificato dalla I Commissione della Ca-mera e modificato dalla I Commissione de lSenato) (5412-B) (con parere della II, dellaIV, della V, della XI e della XII Commissio-ne) ;

alla IV Commissione (Difesa) :

«Modifiche alla legge 26 febbraio 1974, n .45, sul reclutamento di ufficiali di comple-mento della Guardia di finanza in servizio d iprima nomina» (6166) (con parere della I ,della V, della VI, della VII e della XICommissione);

alla XIII Commissione (Agricoltura) :

S. 1017-2162. — Senatori MARGHERITI e daltri e MICOLINI ed altri : «Nuova disciplinadelle denominazioni d'origine dei vini» (ap-provati, in un testo unificato, dalla IXCommissione del Senato) (6288) (con pare-re della I, della Il, della V, della VI, dellaX, della XI Commissione e della Commis-sione speciale per le politiche comunitarie) .

Deliberazione ai sensi dell'articolo 96-bis ,comma 3, del regolamento, sul disegno d ilegge: Conversione in legge, con modifica-zioni, del decreto-legge 13 dicembre 1991 ,n. 396, recante disposizioni modificativedella disciplina del decreto-legge 13 set-tembre 1991 . n. 299, convertito, con mo-dificazioni, dalla legge 18 novembre 1991 ,n. 363, concernenti l'applicazione, nel -l'anno 1991, dell'imposta comunale sul -l'incremento di valore degli immobili dicui all'articolo 3 del decreto del Presiden-te della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 643(6196).

PRESIDENTE . L'ordine del giorno reca ladeliberazione, ai sensi dell'articolo 96-bis ,comma 3, del regolamento, sul disegno d ilegge: Conversione in legge, con modifica-zioni, del decreto-legge 13 dicembre 1991 ,n. 396, recante disposizioni modificative del -la disciplina del decreto-legge 13 settembre1991, n. 299, convertito, con modificazioni ,dalla legge 18 novembre 1991, n . 363, con-

cementi l'applicazione, nell'anno 1991, del -l'imposta comunale sull'incremento di valo-re degli immobili di cui all'articolo 3 de ldecreto del Presidente della Repubblica 2 6ottobre 1972, n . 643 .

Ricordo che, nella seduta del 18 dicembr escorso, la I Commissione (Affari costituzio-nali) ha espresso parere favorevole sull'esi-stenza dei presupposti richiesti dal second ocomma dell'articolo 77 della Costituzioneper l'adozione del decreto-legge n . 396 del1991, di cui al disegno di legge di conversio-ne n. 6196 .

Ha facoltà di parlare l'onorevole relatore .

GIOVANNI GEI, Relatore . Signor Presiden-te, il decreto-legge al nostro esame presentanorme fiscali di carattere omogeneo . Il prov-vedimento si fa carico di alcune specificazio-ni ed attenuazioni emerse dal dibattito svol-tosi in Parlamento in sede di conversione deldecreto-legge n. 299 del 1991 . La proceduraseguita all'epoca, a seguito della posizionedella questione di fiducia da parte del Go-verno, non aveva infatti consentito di appor-tare tutte le conseguenti modificazioni, mail Governo si era impegnato ad emanare u nprovvedimento successivo, che tenesse con-to di quanto emerso in sede di dibattitoparlamentare .

Il presente decreto esclude dalle normesull'anticipazione del tributo le unità immo-biliari di classe D ed E, introduce la rateiz-zazione per gli immobili di valore minore ;fissa le modalità di versamento, precisa ledestinazioni urbanistiche delle aree esenti edesclude dalla disciplina gli immobili delleIPAB.

Alla luce di questi contenuti, quindi, pro -pongo all'Assemblea di riconfermare la sus-sistenza dei requisiti di necessità e di urgen-za già riconosciuti dalla I Commission eaffari costituzionali .

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare l'o-norevole rappresentante del Governo .

DOMENICO SUSI, Sottosegretario di Stat oper le finanze. Il Governo si associa alleconsiderazioni svolte dal relatore .

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Camera dei Deputat i

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PRESIDENTE. Ricordo che nella discus-sione può intervenire un deputato per grup-po per non più di quindici minuti .

Ha chiesto di parlare l'onorevole Piro. Neha facoltà .

a loro vantaggio. In corrupta re publicaplurimae leges.

Onorevole Gei, come fa a dire che sussi-stono i requisiti di costituzionalità. . .

GIOVANNI GEI, Relatore. Di urgenza !

FRANCO PIRO. Signor Presidente, in nettodissenso dalla relazione qui svolta dall'o-norevole Gei, intendo dichiarare per l'en-nesima volta di fronte a quest'Assembleache il vagjio dei requisiti di costituzionalit àdi un decreto-legge, così com'è previstodal regolamento della Camera, rende dif-ficilissimo ai deputati il compito di espri-mersi. Il Senato, infatti, può valutare l acostituzionalità dei singoli articoli . Noi in-vece in questo momento ci troviamo difronte ad un provvedimento in materiadi INVIM, del quale l'onorevole Gei èstato incaricato dalla Commissione affaricostituzionali — che, come sempre, fabene il suo lavoro, di argomentare la co-stituzionalità.

Onorevole Presidente Zolla, chi vi parl aha già avuto modo di spiegare in quest'aul ale ragioni del proprio voto palesemente con-trario sul precedente decreto concernentela medesima materia, cioè su uno dei 400decreti la cui adozione negli ultimi quattr omesi ha sconvolto il sistema tributario i-taliano .

Vorrei rivolgermi all'attenzione del presi -dente della Commissione . .. Anzi, è megliodi no, altrimenti anche oggi va via la luce . . . !Mi rivolgo all'attenzione del collega relatore ,onorevole Gei, per dire quanto segue . C'è unarticolo della Costituzione della Repubblic aitaliana al quale i colleghi della Commissioneaffari costituzionali certamente hanno dedi-cato studi approfonditi, l'articolo 23 . In essoè scritto quanto segue : «Nessuna prestazio-ne ( . . .) può essere imposta se non in basealla legge» .

Nell'ultimo anno sono stati emanati aripetizione decreti-legge in materia di politi-ca tributaria che hanno sconcertato i citta-dini, asciugato completamente le casse del -l'erario, penalizzato i contribuenti italianirispetto al resto dell'Europa, favorito ogget-tivamente gli elusori e gli erosori fiscali, iquali, disponendo di fior fiore di consulenze ,possono sempre trovare una piccola norma

FRANCO PIRO . Mi faccia parlare, ché s oquello che dico .

Come fa a dire, onorevole Gei, che sussi-stono i requisiti di costituzionalità quandoha sostenuto, come membro autorevole del -la Commissione affari costituzionali, che glistessi requisiti sussistevano in riferimento a dun precedente decreto sull'INVIM, di con -tenuto ben diverso?

Allora, non ci avevate ascoltato . Poi visiete accorti che avevano ragione le opposi-zioni a dirvi che quel decreto-legge, ch esecondo voi era costituzionale, violava unaltro articolo della Costituzione italiana, l'ar-ticolo 47 che, fino a prova contraria — e nonc'è bisogno che i deputati tutte le volt evadano a rileggerlo —, stabilisce che laRepubblica tutela e incoraggia il risparmio .Si parte dal possesso della casa, poi si ag-giunge anche quello dei campi (lo dico pernon scontentare qualche collega che ancor adifende la riforma agraria) e, infine, si arriv aanche al possesso diretto e indiretto di azion idei grandi gruppi industriali. Infatti allora icostituenti, come spiegò un mio collega d ifacoltà, il professor Roberto Ruffilli, che erasenatore della Repubblica, pensavano sola -mente ai grandi gruppi industriali .

Onorevole Gei, qui è stata colpita l'abita-zione. Non solo ; il Governo ha dovuto rico-noscere la fondatezza delle critiche che l'o-norevole Usellini e deputati di tutti i grupp i

— particolarmente quelli dell'opposizione ,come gli onorevoli Auleta, Bellocchio e Ru-binacci — avevano avanzato in Commissio-ne finanze .

Avevamo detto che quel decreto non ave -va la caratteristica dell'urgenza e ci avetedato ragione, tanto è vero che adesso soste-nete che ha urgenza un decreto correttiv odelle violazioni costituzionali del decretoprecedente! Siamo già a due articoli dellaCostituzione violati: gli articoli 23 e 47 .

L'articolo 47 è violato perchè, come po-trebbe insegnare a molti di noi in quest'aula

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l'onorevole Pietro Serrentino, nel momentoin cui si è emanato il decreto sull'INVIManticipata, è successo che tutti i grandigruppi assicurativi quotati in borsa hann opreso una batosta. Gli azionisti delle assicu-razioni — state bene attenti, onorevoli col-leghi — sono veramente piccoli azionisti .Voglio portare il caso delle Assicurazionigenerali. Hanno 168 mila azionisti : e giùmazzate! Che cosa era, quella, se non viola-zione di leggi dello Stato? Siamo arrivativicino all'aggiotaggio. Onorevoli colleghi, èstata violata la legge n . 400 del 1988, diriforma della Presidenza del Consiglio (arti-colo 15, comma 3). I decreti, infatti, devonocontenere materia sostanzialmente omoge-nea, uniforme, e devono essere urgenti. Voici dite che c'è urgenza di correggere l'error eche avete commesso affermando che c'er aurgenza due mesi fa . . .! State creando unsistema tributario «picconato» dai decretiurgenti! Nessun italiano sa quanto deve pa-gare di imposta . Volete che vi dica chi lo s ameno degli altri? L'imbroglione, che ha sem-pre eluso ed evaso . Ci sono 20 milioni difatture false, che vengono dai paesi dell'est !

Sono cose che la Commissione affari co-stituzionali conosce bene .

C'è poi da considerare l'articolo 77 dell aCostituzione, in base al quale dovremmodichiarare l'urgenza .

Come vedete, onorevoli colleghi, non hobisogno di parlare di questa materia consul-tando chissà quale articolato . Certo che c' èurgenza: c'è l'urgenza di correggere le nor-me che avete fatto passare con urgenza econ voti di fiducia, violando l'articolo 8 1della Costituzione, il quale dice che non sisarebbe dovuta approvare la legge finanzia-ria, perché non aveva copertura. Questa èla verità!

Mi meraviglio che il collega Gei dimenti-chi in quest'aula un articolo fondamentaledella Costituzione, l'articolo 53 : «Tutti sonotenuti a concorrere alle spese pubbliche» —comprese quelle per i ministri ladri! — «i nragione della loro capacità contributiva» .Onorevole Gei, in molti casi qui non c'ècapacità contributiva. Ed è verissimo che ildecreto-legge ora in esame è giusto e neces-sario, perché corregge gli errori compiuticon precedenti decreti . Ma dove eravate,

onorevoli colleghi, quando si votavano nor-me in netta contraddizione con le norm edella Costituzione ?

Onorevole Gei, nella sua breve ed efficac erelazione lei si è riferito alle IPAB . Sonod'accordo con l'esclusione prevista per esse ,perché si tratta di enti di beneficenza e d iprevidenza che spesso hanno messo i lorobeni a disposizione della parte più deboledella popolazione, per esempio dei disabili .

Ma voi, onorevoli colleghi, con la vostr alegge finanziaria ed i provvedimenti collega-ti, che a distanza di quindici giorni modifi-cate nuovamente, state massacrando la cer-tezza del diritto tributario. Noi dovremoricostruire dalle rovine; il prossimo Governonon dovrà occuparsi degli elettori, ma dellenuove generazioni. Qualsiasi cittadino euro-peo non potrà investire in Italia, perché nonsa quanto deve pagare di imposta, grazie alParlamento italiano, che sta rinunciando a isuoi poteri e si fida di un Governo che ormaiha ridotto l'erario sul lastrico. E lo statutodei contribuenti, la certezza del diritto pe run artigiano, un commerciante, un lavora-tore dipendente, dove sono ?

Onorevoli colleghi della I Commissione, i lgiornale Il Sole 24 Ore ebbe a scrivere, no npiù di un mese fa — era un articolo di MarcoFabio Rinforzi — che la Commissione finan-ze era rimasta l'ultima isola di resistenz adella Costituzione . Come deputato dellaCommissione finanze ringrazio quei giorna-listi, che hanno competenza tecnica e onestàprofessionale .

In data 10 dicembre 1991 fu depositata d achi vi parla la relazione scritta sul cosiddettoprovvedimento IVA-calzature — un altroprovvedimento che viola la Costituzione! —,che il Presidente della Repubblica, dopol'approvazione da parte del Parlamento, harinviato alle Camere. Ringrazio il collegaSusi della sua presenza, perché egli sa chenon più tardi di pochi giorni fa abbiamolicenziato, un'altra volta per l'Assemblea,tale decreto, che è iscritto all'ordine delgiorno della seduta di lunedì prossimo . Eringrazio il presidente D'Acquisto per aver-mi riconfermato relatore su questo provve-dimento. Nella relazione scritta esiste un atabella che elenca il numero dei decreti -legge che nel corso della presente legislatura

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

sono stati emanati . Tale numero dimostrache il Presidente Andreotti, che aveva fatt opromessa di riduzione, potrebbe dire, riferi-to a se stesso, che «di buone intenzioni èlastricata la via dell'inferno» . Infatti, se vi èun uomo politico in Italia, nel terzo e ne lquarto Governo Andreotti ed anche in quell o

attuale, che ha aumentato il ricorso all adecretazione d'urgenza, è proprio l'onore-

vole Andreotti .Onorevole Gei, a parere di chi parla non

esistono i requisiti d'urgenza per il decreto-

legge n. 396, per una ragione molto sem-

plice. Il decreto a cui si fa riferimentonel provvedimento in esame e che aveteconvertito con un voto di fiducia era net-tamente incostituzionale . Adesso date ra-gione a chi, come me — con un minimodi particolari, appresi da colleghi come Ser-rentino, Bellocchio, Auleta, Usellini, Parigi,Rubinacci, i colleghi della Commissione fi-nanze di tutti i gruppi — vi aveva avvisat oche quel «decretone» era tecnicamente scor-

retto .Avete riconosciuto la costituzionalità d i

decreti-legge scritti male . Ricordo, per e-sempio, il decreto sul capital gain del 2 8settembre 1990: avete detto che era costitu-zionale. Sì, era chiara l'aliquota, ma nonl'imponibile! Tant'è vero che successiva -mente è stato necessario un condono! E

dopo sei mesi di fatica abbiamo convinto icollaboratori del ministro ad andare a scuo-la! Infatti, chi redige simili decreti non s ache cosa sia il sistema fiscale! Questi colla-boratori sono degli incapaci e andrebbero

licenziati !Mi auguro sia vero che Giorgio Benvenuto

diventi segretario generale del Ministero del -le finanze, perché egli dovrà licenziare tutt i

gli inetti e gli incompetenti che hanno mess oa rischio la proprietà dell'abitazione! Fate i lconto delle imposte che si pagano sull aprima casa : ha un bel dire il ministro Formi-ca sulle colonne de Il Tempo e de Il Messag-gero! La verità è che un conto sono le cosegiuste che dice Formica, altro conto sono lecose che scrivono i funzionari del SECIT, iquali agiscono in violazione dell'articolo 1 1

della legge n. 146 del 1980, la legge che fadivieto, appunto, ad alcuni signori del SE-

CIT di prestare consulenza!

Ecco il frutto delle consulenze! Abbiam oscassato il sistema tributario! L'abbiamomandato a ramengo! Mi auguro che il pre-sidente D'Acquisto riprenda i lavori dell'in-dagine conoscitiva in rapporto alla quale inquattro mesi, in Commissione finanze, sia-mo riusciti a far pervenire alcune proposte ;in quattro mesi abbiamo raccolto i pareri di

tutte le categorie e siamo in grado di predi-sporre un articolato .

Queste sono le ragioni morali a difesa de icontribuenti, dei professionisti, degli artigia-ni e dei commercianti onesti, dei lavoratoridipendenti onesti che sono stati «picconati »da decreti a ripetizione, che lasciano i con-tribuenti senza diritto, l'erario senza gettito ,la Camera in balia di numerosi decreti e ilGoverno italiano condannato più volte, insede comunitaria, per la mancata armoniz-zazione della legislazione fiscale .

Onorevoli colleghi, non c'è più la sovrani-tà nazionale tributaria; oggi agiamo a livellointernazionale . E sapete cosa dicono di noi?Che siamo tornati al medioevo, ai tempi in

cui i decreti si reiteravano e non venivano

convertiti .È con amarezza, onorevole Gei, che devo

concludere il mio intervento dichiarando di

non essere d'accordo sulla sussistenza deirequisiti di necessità ed urgenza del decreto -legge in esame. Annuncio, dunque, Presi-dente Zolla, il mio motivato voto contrarioe la ringrazio, così come ringrazio que i

colleghi che qualche conoscenza tecnica inmateria di scienza delle finanze me l'hannoriconosciuta! Si vede che negli ultimi dueanni non facevo più i porci comodi di qual-che ministro! . . .

PRESIDENTE . Ha chiesto di parlare l'o-norevole Rubinacci . Ne ha facoltà .

GIUSEPPE RUBINACCI . Signor Presidente ,

credo che ormai non abbiamo più nuoviargomenti per sostenere l'incostituzionalitàdei decreti-legge che si continua a reiterare .

Infatti, non v'è un decreto che non pecchidi incostituzionalità, e non soltanto in rap-porto all'articolo 77 della Costituzione pe rquanto riguarda i requisiti di straordinarianecessità ed urgenza. In particolare, il de-creto-legge di cui stiamo discutendo ora

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

viola, come minimo, gli articoli 23, 47, 5 3oltreché 77 della Costituzione, tanto pe rcitare i più conosciuti . In realtà, se dovessi-mo compiere una verifica nelle pieghe de i

singoli articoli del provvedimento, potrem-mo constatare numerosissime altre violazio-ni costituzionali .

E allora credo di poter affermare che l acostituzionalità di un decreto-legge è stretta -mente legata agli interessi partitocratici del -la maggioranza; punto e basta! Nessuno v aa vedere se effettivamente questi provvedi -menti siano in contrasto con la norma costi-tuzionale, perché ciò che conta è che essisiano a favore del Governo e della maggio-ranza; punto e basta! Ciò è già stato ricor-dato dall'onorevole Piro, al quale non si pu òdare torto; quello che ha detto lo abbiamoripetuto più volte in Commissione finanze,e lo ringrazio per aver citato gli onorevoliUsellini, Parigi, il sottoscritto e molti altr icolleghi .

Quante volte abbiamo sostenuto che cert iprovvedimenti erano incostituzionali? Mal'Assemblea ha sempre respinto le nostrequestioni pregiudiziali e si è opposta allenostre argomentazioni in occasione delledeliberazioni ai sensi dell'articolo 96-bis de lregolamento . Solo raramente abbiamo avu-to la soddisfazione di veder respingere certiprovvedimenti; e voglio ricordare, per esem-pio, che sul decreto-legge in materia adINVIM oltre a noi, lo stesso relatore, onore-vole Serrentino, evidenziò l'esistenza di ele-menti di incostituzionalità: ebbene, nono-stante questo la Camera lo ha volut oapprovare e, naturalmente, il Capo delloStato lo ha rinviato alle Camere per motiv idi incostituzionalità .

Non voglio entrare nel merito dei singoli

problemi riguardanti l'IVA; se c'è una giun-gla impositiva, essa riguarda proprio questamateria. Su tale terreno si interviene incontrasto non solo con princìpi costituziona-li, ma anche con norme di diritto tributari oe di diritto positivo, oltre che con il buo nsenso. In una giungla dove regna una enor-me ed evidente iniquità delle varie aliquote ,un'aliquota in particolare grida vendetta ,quella sull'acqua minerale, che è al 19 percento. Mentre i comuni, l'amministrazionepubblica, in sostanza lo Stato, non riescono

ad assicurare l'acqua potabile, all'acqua mi-nerale si applica l'aliquota più alta tra quellerelative ai beni di primaria necessità! Pernon parlare poi delle protesi per i disabili edi tante altre disparità !

Con l'adozione di provvedimenti incosti-tuzionali, che sono in contrasto con il prin-cipio di equità, con le norme giuridiche econ i princìpi che dovrebbero regolare l'im-posizione tributaria, si disattende anche i lbuon senso, che per ciascuno di noi dovreb-be essere un elemento fondamentale . Anchese abbiamo più volte segnalato tale situazio-ne, la Camera continua ad approvare prov-vedimenti incostituzionali ; mai una volta, difronte ad argomentazioni oggettive tantovalide (basta leggere il testo degli articoli pe rrendersi conto delle grandi iniquità in ess icontenute), l'Assemblea si è espressa in sen-so negativo. Per necessità di cassa, di casta ,di lobbies, di vari gruppi e gruppetti, laCamera approva !

In questo modo, avete fatto scempio dell aCarta costituzionale, che poi invocate i ndiverse altre occasioni ; e ve la prendetecon il Capo dello Stato che, pur essendos iricordato che esistono una Costituzione ecerti principi solo al termine del suo set-tennato, comincia a dare «picconate»! Oggivi ribellate tutti quanti ; ma lo fate perripristinare quali norme e per tutelare checosa, se poi fate scempio dell'intera Cartacostituzionale ?

Non sappiamo quale altro argomento ri-chiamare a sostegno delle nostre opinioni ,visto che ci troviamo veramente di fronte —consentitemi di dirlo — ad un'aula sorda egrigia . . . E così, signor Presidente, lei sa chenon mi piace dire queste cose: ma è la realtà .

PRESIDENTE. Onorevole Rubinacci, po-teva dire un'aula poco recettiva, poco sen-sibile o poco accogliente . Certe cose si pos-sono dire senza richiamare fatti del passato .

GIUSEPPE RUBINACCI . Qualche volta, si-gnor Presidente, certe frasi valgono più d itanti discorsi !

In conclusione, per tutte le ragioni che h orichiamato, il nostro gruppo ritiene che ildecreto-legge n. 396 non abbia i requisiti dinecessità e di urgenza richiesti per la delibe-

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razione ai sensi dell'articolo 96-bis del regola -mento (Applausi dei deputati del gruppo de lMSI-destra nazionale - Congratulazioni) .

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo diparlare, passiamo ai voti .

Votazione nominale .

PRESIDENTE. Indìco la votazione nomina-le, mediante procedimento elettronico, sull adichiarazione di esistenza dei presuppost irichiesti dall'articolo 77 della Costituzione pe rl'adozione del decreto-legge n . 396 del 1991, dicui al disegno di legge di conversione n . 6196 .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 324Votanti 32 1Astenuti 3Maggioranza 16 1

Hanno votato sì . . . . 19 1Hanno votato no . . . 130

(La Camera approva) .

Deliberazione, ai sensi dell'articolo 96 -bis, comma 3, del regolamento, sul di -segno di legge : Conversione in legge deldecreto-legge 30 dicembre 1991, n . 417 ,recante disposizioni concernenti criteridi applicazione dell'imposta sul valor eaggiunto, delle tasse per i contratti ditrasferimento di titoli o valori e altredisposizioni tributarie urgenti (6257) .

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca ladeliberazione, ai sensi dell'articolo 96-bis,comma 3, del regolamento, sul disegno dilegge: Conversione in legge del decreto-leg-ge 30 dicembre 1991, n . 417, recante dispo-sizioni concernenti criteri di applicazion edell'imposta sul valore aggiunto, delle tass eper i contratti di trasferimento di titoli ovalori e altre disposizioni tributarie urgenti .

Ricordo che la I Commissione (Affari co -

stituzionali) ha espresso, nella seduta del -1'8 gennaio scorso, parere favorevole sull'e-sistenza dei presupposti richiesti dal secon-do comma dell'articolo 77 della Costituzioneper l'adozione del decreto-legge n . 417 del1991, di cui al disegno di legge di conversio-ne n. 6257 .

Ha facoltà di parlare l'onorevole relatore .

GIULIO CAMBER, Relatore. Confermo ilparere favorevole già espresso in sede d iCommissione sulla esistenza dei requisiti dicostituzionalità .

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare i lsottosegretario di Stato per le finanze .

DOMENICO SUSI, Sottosegretario di Statoper le finanze. Il Governo si associa alleconsiderazioni del relatore .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o-norevole Piro. Ne ha facoltà . L'onorevolePiro fa gli straordinari. . . !

FRANCO PIRO . Presidente, la ringrazio d iquesta battuta perché effettivamente, poi -ché nella prossima legislatura non ci sarò ,cerco . . .

PRESIDENTE. Non ponga limiti allaprovvidenza, lei che oltre tutto è credente !

FRANCO PIRO. Non mi pare che la provvi-denza possa dare le preferenze !

PRESIDENTE. Non si può mai dire! Idisegni della provvidenza sono imperscruta-bili. Come lei sa, noi siamo ricchi di dubbie non di certezze .

FRANCO PIRO. Ho avuto or ora un auguriodal collega Guido Alberini, che è qui nono -stante sia stato sospeso per tre mesi da lgruppo socialista (poi hanno perso le elezio-ni a Brescia e hanno capito che avevan osbagliato). Quindi, se me lo dicono Zolla eAlberini che io torno, tornerò come unfantasma: ci sarà pure un deputato ch eriprenderà qualcuna delle cose che ho dettonel corso di questa legislatura! Lei sa, Presi -dente Zolla. che sui fantasmi a Montecitorio

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c'è una vasta letteratura . E siamo di front ea un decreto che ha tutte le caratteristichedi un fantasma .

Chiamo a testimoniare in questa sede icolleghi della Commissione finanze della Ca-mera dei deputati, ma anche il collega Susi ,che qualche semestre fa ebbe con me un adiscussione nella quale mi definì cordial-mente. . . Insomma, usò delle parole moltopesanti, mi disse che ero un pallone gonfia-to, uno che non capiva niente . Me ne dissedi tutti i colori . Però io non ho mai chiestoun «giurì d'onore» perché, Presidente, sicco-me sono uno storico dell'economia, e quindiposso usare sicuramente il modo di parlaredel presidente Amintore Fanfani, dissi allor ache questo decreto è una cosa incredibile ,che è una storia infinita (proprio come quel -la bellissima canzone e quel bellissimo filmtratto dal libro di Michael Ende Una storiainfinita, anzi An everending story), nel sen-so che a un certo punto si inventano undecreto che contiene disposizioni sui loculicimiteriali di Varese . I loculi cimiteriali diVarese deve averli realizzati colui che eraassessore ai loculi cimiteriali di Napoli nel1975. Vedo l'onorevole Viscardi e sono si -curo che siccome lui rappresentava allora,il mio sindacato, l'assessore ai loculi cimite-riali di Napoli nel 1975 è uno dei firmataridi questo decreto ed è un ministro da ldoppio cognome .

Onorevoli colleghi, costui scriveva alloraad un ragazzo di una famiglia camorrista ,successivamente assassinato, il 29 marzo1985, vicino al cimitero . Perché, sapete ,prima o poi tutti i camorristi li finiscono ; enoi andremo in chiesa anche ai loro funerali .Però vorremmo evitare i funerali della de-mocrazia. Siamo di fronte, onorevoli colle-ghi, al fatto che il camorrista che era asses-sore a Napoli, ed è rimasto uno creato dallacamorra, si è inventato decreti che conten-gono materia che è di suo interesse .La domanda — direbbe Antonio Lubrano

— sorge spontanea: cosa c'entrano i loculicimiteriali di Varese, onorevole Giulio Cam-ber, con le esattorie delle banche? Questodecreto sgancia un bel po' di miliardi alleesattorie delle banche . . . C'è una banca cheha fatto particolari pressioni: si chiamaMonte dei Paschi . Risulta — a chi è stato

relatore della legge 5 luglio 1991, n . 197, cheè la legge contro il riciclaggio del denar osporco — che il Monte dei Paschi, sott ol'illuminata direzione di un mio collega d istoria economica, che adesso è andato inun'altra banca, il professor Piero Barucci, sidiede da fare per comprare una piccolabanca catanese .

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTEALDO BIONDI .

FRANCO PIRO . Chiedo allora attenzione ,perché sto per dire qualcosa di pesante (ne ilimiti del regolamento). Vedo, vedo i colle-ghi catanesi, ma vorrei vedere se il sottose-gretario Foti, che mi manda minacce tra-sversali, mi sta ascoltando !

Innanzi tutto, la Banca agricola etnea —che è quella dei fratelli Graci — viene sotto -posta alle amorose pressioni per l'esattoria .Nel corso della campagna elettorale in Sici-lia fu l'onorevole Salvo Andò a chiedermi d ioccuparmi della questione, ed io me neoccupai. Poi se ne interessò anche il signorSavagnone, che fu nominato direttore de lBanco di Sicilia. Onorevole Fiori, se scav inella tua memoria ti ricordi chi è Savagno-ne. . .

PUBLIO FIORI. Chi è?

FRANCO PIRO. Publio, Savagnone è unodella tua corrente, lo sai benissimo . . .

PUBLIO FIORI. No !

FRANCO PIRO. E nonostante la Commis-sione finanze della Camera avesse sospeso lanomina di Savagnone perché mancavanoalcuni atti parlamentari indispensabili pe rdecidere, ci sono qui i colleghi Bellocchio e dUsellini che possono testimoniare che Sava-gnone fu nominato lo stesso! E Savagnoneè un uomo d'onore! Questo è sicuramentevero per Savagnone come per il president edella Commissione bilancio Mario D'Acqui-sto, che lo ricevette nel suo ufficio mentrela Commissione finanze della Camera l obocciava. Vedo ora il ministro Carlo Vizzini ,che sa chi è Savagnone . . .

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Qua ci sono troppi che sanno e non dico -no! Allora, come dicono i vescovi che lotta -no contro la malavita, come dicono color oche hanno voluto bene a Libero Grassi, i oprego l'onorevole Nicola Sanese, che è i nquest'aula e che è commissario della demo-crazia cristiana a Catania, di dire ciò che sa ,perché chi sa parli! Io so e parlo e dic o

quanto segue .Primo: le esattorie delle banche private

della zona di Siracusa e di Catania sono d atempo in mano alla malavita . Secondo: ci

sono banche dell'Emilia-Romagna, compre -sa la Cassa di risparmio di Rimini e la Cassarurale San Vito e Santa Giustina di Rimini ,onorevole Sanese, che tramite alcune ban-che compiacenti della Repubblica di SanMarino, come il Credito industriale sanma-rinese, hanno riciclato denaro sporco. Ter-zo: in data 23 giugno 1980, fu trasferito i lsignor Matteo Mazzei, capo del clan de i

«carcagnusi« (diconsi «carcagnusi» color oche girano con il calcagno di fuori . . .)! Ma isignori Cursoti sono stati, grazie ai carabi-nieri e a magistrati coraggiosi di Catania ,assicurati in buona parte alle patrie galere !Non si può dire così, dieci anni dopo il 2 3giugno 1980, del clan degli Alabiso !

Mi riferisco, onorevole Tesini, dato che s itratta del suo collegio elettorale, al signo rRocco Alabiso, il quale risiede a Rimini dal1989, nonostante sia in domicilio coatto . Ilsignor Rocco Alabiso ha avuto a che fare co nalcune piccole e grandi esattorie normate i n

questo decreto. Il signor Rocco Alabiso fuarrestato dai carabinieri, ma, assegnato adomicilio coatto a Rimini, vi arrivò nell'apri-le 1990. Vero, onorevole Sanese, lei ch e

conosce il comandante Barbera ?Magari ci fosse un altro deputato di Rimi-

ni, che invece sta sempre zitto! L'ho fattoeleggere, ma purtroppo è muto ; gli vien esolo la peritonite ogni tanto !

Due mesi prima, onorevoli colleghi, ilfiglio di Rocco Alabiso, Nunzio Alabiso, didiciannove anni, nullatenente, ottiene daltribunale di Rimini per 150 milioni più IVA— vedo che mi ascoltate adesso, ed io v iringrazio, perché ho detto tante volte quest ecose in aula; chiedo semplicemente che ,anche se un giorno solo, mi si ascolti — u npodere ed una licenza di autotrasporti, quel-

la che era di Rocco Alabiso, quella che vien econcessa anche a Franco Alabiso, fratello d iRocco, condannato poi, il 30 luglio 1991, asei anni di reclusione perché portava ladroga a Rimini. I carabinieri hanno buttatoil sangue per chiudere la distilleria degliAlabiso di Alcamo! Ancora ieri notte u ngiovane carabiniere è stato ammazzato in

quella zona !Onorevoli colleghi, vi sto dando nome ,

cognome ed indirizzo di gente della malavi-ta! Ci sono colleghi onesti in questa Cameraed io li chiamo a confermare se le cose chedico sono vere. Le minacce dei sottosegre-tari, che favoriscono i Graci, non mi tocca -

no; tanto siamo ottimisti e l'unica paura cheabbiamo è per le nostre famiglie, non per lanostra vita .

I Graci hanno costruito gli uffici del Mini-stero delle finanze a Oristano, e l'hann ofatto grazie ad un signore che si chiamaAtzori, che millanta e vanta amicizie conLicio Gelli . Persona d'onore, Licio Gelli, no ?

Onorevole Anselmi, la ringrazio del fatt oche mi sta ascoltando . Onorevoli colleghi, ilavoratori siciliani sono stati trasportati inSardegna per consentire a questi delinquentidi gestire il trasferimento di manodopera ; s itratta di lavoratori che sono stati ricattati ecostretti a lasciare la Sicilia per andare nell ebaracche dei Graci in Sardegna . I Graci sono

quelli di Ferrara, i Graci — onorevole Ma-ceratini, la ringrazio di essere present esono quelli di Latina, con gli uffici finanziari ,con il Ministero del tesoro! I Costanzo sonoquelli che hanno avuto l'appalto dell'INPS aRimini !

Presidente Cossiga, il 25 agosto mi ha itelefonato a casa, nella mia Rimini, mentre

andavi a portare via quelli di Comunione e

liberazione ad Andreotti (problemi intern idella democrazia cristiana . . .!) e mi hai dett oche saresti intervenuto .

Onorevoli colleghi, io ho rischiato la vitaper la mia patria e per la mia gente e sonoandato con un piccone — vero — davant i

all'impresa Costanzo, sotto il sole d'agosto .Il sangue dei carabinieri, dei poliziotti e de ifmanzieri sporca le banche dei Graci e de iCostanzo! A me non interessa se c'entra ono la villa di Pippo Baudo; cosa volete cheimporti? Importa che questi decreti sono

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macchiati di corruzione e voi lo sapete! Visto dicendo i nomi ed i cognomi !

Vi invito in nome di Dio, e non solo in

nome del fatto che siete deputati, ma innome della vostra coscienza, a chiedere alGoverno che venga a dire se Piro è pazzo ose c'è qualcuno invece che traffica conimprese condannate per aver finanziato lamalavita! Vi chiedo di difendere quei giudic ie quei poliziotti di Catania che stanno facen-do il loro dovere fino in fondo .

Onorevole Sanese, lei mi aveva sentitoparlare di Misterbianco, un'antica cittadina .Le avevo chiesto in ginocchio, dopo le frasiche mi aveva rivolto in quest'aula, di inter -venire in quella situazione .

Lei forse, come me, avrebbe potuto far equalcosa di più per il segretario della demo-crazia cristiana di Misterbianco, poi ammaz-zato come un cane. Non entro nel meritodel suo onore, perché de mortuis nihil nisiboni; ma qui parliamo di vivi, parliamo de inostri figli e della necessità di essere all'al-tezza dei nostri genitori! Onorevole Sanese ,lei sa tante cose : le dica in quest'aula! Sonocerto della sua buona fede ; non le chiedo difare altrettanto con me, ma sono mesi ch ela invito a dire quello che sa, perché solo s etutti — democristiani, comunisti-PDS, socia-listi, missini — saranno uniti da un vincoloprofondo riusciremo ad allontanare dallecasse dello Stato la Banca agricola etnea.Abbiamo il dovere morale, nei confrontidelle piccole banche pulite, di allontanaredalle casse dello Stato la Banca di Girgentiche ha effettuato riciclaggio di denaro spor-co (e la Comit ha dovuto sussumerla).

Onorevoli colleghi, cosa deve dire di piùun povero cristo? Volete sapere quali sonole banche della sacra corona unita di Lecce ?I loro nomi sono contenuti negli atti parla-mentari: si tratta, ad esempio, della finan-ziaria Prometeo, che operava a Fano e cheha comprato alberghi sottocosto a Riccione !Onorevoli colleghi, sapete cosa succed equando si fanno gli appalti ed i ribassi? Gliindustriali e le banche oneste non posson oconcorrervi perché c'è chi ricicla il denar osporco, come i Graci e i Costanzo . Quantevolte i colleghi di quelle zone mi hann oavvisato di non toccare queste persone, per -ché sono molto potenti! Onorevoli colleghi,

io li tocco e tocco quei colleghi i quali no ncomprendono che, di decreto in decreto, cene è sempre uno buono per i Graci !

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTEMICHELE ZOLLA .

FRANCO PIRO. Per queste ragioni, ch eriguardano la Costituzione della Repubblica,a parte l'articolo 77, non approverò quelloche lei ha detto, onorevole Camber. E undecreto che conosco a memoria . Preciso ,però, che, essendo relatore di un decretoche poi discuteremo, per non ostacolare ilavori della Camera ho già presentato l arelazione scritta. Come vedete, onorevolicolleghi, cerco di fare il mio dovere : nonsono un eroe, ma ancora una volta, comeBattiato, canto «povera patria» . Fate quelche potete anche in queste elezioni, colleghi :non accettate soldi da questi ladroni corrot-ti! Questa è la ragione per la quale voteròcontro la sussistenza dei presupposti di co-stituzionalità su questo decreto (Applausi) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o-norevole Valensise. Ne ha facoltà .

GIUSEPPE SINESIO . Raffaele, abbi pietà !

RAFFAELE VALENSISE . Sono molto com-prensivo verso i colleghi, ma lo sono altret-tanto nei confronti delle ragioni di caratteregenerale che ci impongono di affermare co ngrande chiarezza, sia pure brevemente, imotivi della nostra avversione al decreto i nesame e la convinzione che per esso nonsussistano i requisiti previsti dall'articolo 7 7della Costituzione .

Onorevole Presidente, ci troviamo di fron-te all'ennesima reiterazione di questo decre-to; ciò, tra l'altro, è dimostrato dal fatto ch ele reiterazioni precedenti sono taciute pudi-camente nella relazione introduttiva, la qua-le fa riferimento soltanto all'ultimo decreto ,il n. 348 dell'ottobre scorso, come gli altr itravolto dalla decorrenza dei termini .

Considerata la materia del provvedimen-to, riteniamo che per esso non ricorranonella maniera più assoluta le circostanze di

straordinaria necessità ed urgenza previste

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dall'articolo 77 della Costituzione . Si trattadi disposizioni di carattere fiscale che avreb-bero dovuto figurare nei provvedimenti col-legati alla legge finanziaria e che avrebber odovuto far parte di quel coacervo di norm efiscali ampiamente dibattute nel corso delladiscussione sulla manovra finanziaria . In talmodo si sarebbe seguito un criterio di chia-rezza e di trasparenza e si sarebbero evitateincertezze ai contribuenti italiani ai quali ,per giustificare il decreto al nostro esame, s iconcedono alcune facilitazioni e si promettemaggiore attenzione per il futuro.

L'aspetto scandaloso che riscontriamo ne ldecreto-legge è soprattutto collegato all adisposizione contenuta nel comma 2 dell'ar-ticolo 3 . Consideriamo scandalosa tale nor-ma — ripeto — perché essa non rappresent aaltro che una proposta di erogazione d isomme a favore di una determinata catego-ria di beneficiari .

Sotto questo profilo, ritengo che non pos-sa affatto essere riconosciuta la sussistenz adei requisiti di necessità ed urgenza . Insostanza, il comma 2 dell'articolo 3 offreuna sorta di regalo alle società concessiona-rie, alle quali è affidato il nuovo sistema d iriscossione delle imposte . Si tratta dei con-cessionari che avrebbero dovuto «salvare» imetodi di riscossione, purificare e renderetrasparente la gestione e la riscossione e che ,in seguito alla soppressione del sistema affi-dato ai piccoli esattori, avrebbero dovut ooffrire un contributo di trasparenza e d inovità. Al contrario, i nuovi titolari dellesocietà concessionarie si sono posti nellacondizione di richiedere un aiuto e di atten-dere dal Governo, in particolare dal ministr odelle finanze, la corresponsione di somme(delle quali, peraltro, non è dato conoscerel'entità, che sarà determinata in un momen-to successivo), al fine di sanare i cosiddett isquilibri di gestione .

Nei precedenti decreti tali squilibri eranoriferiti soltanto al 1990 . Abbiamo già avutooccasione di sottolineare come fosse davve-ro curioso che già nel corso del primo ann odella nuova gestione (che, a parole, avrebb edovuto essere esemplare) fosse emersa lanecessità di intervenire per sanare situazion idi squilibrio ; del resto, l'appetito vien man-giando. Ma adesso le società concessionarie

manifestano preoccupazione anche per glisquilibri gestionali puntualmente riprodotti-si nel 1991 .

In tale contesto, regalare denaro alle so-cietà concessionarie, le quali — ripeto —avrebbero dovuto svolgere un ruolo esem-plare rispetto alla precedente struttura pre-posta alla gestione delle esattorie e soprat-tutto rispetto ai piccoli esattori (che, com' ènoto, sono stati espropriati delle loro prero-gative), integra un'ipotesi per la quale nonè configurabile la sussistenza dei requisiti d inecessità ed urgenza previsti dalla Costitu-zione .Se le società concessionarie non sono

state in grado di gestirsi in maniera oppor-tuna e, quindi, sono andate incontro a squi-libri, le relative responsabilità andrebberoimputate alle società stesse .

Per tali ragioni, il decreto-legge in esameè scandaloso. Ciò vale, in particolare, per i ldisposto del comma 2 dell'articolo 3, ch efavorisce i «neocampioni» delle concessiona-rie, i quali tendono la mano per ottenere uncontributo adeguato a sanare situazioni de-ficitarie che avrebbero dovuto essere evita-te; tali imprese, al contrario, non hannoproceduto in maniera corretta ed efficace apredisporre ed a gestire i propri bilanci .

Desidero ribadire, signor Presidente, ch ela corresponsione di fondi a favore di quest esocietà, che certamente non li meritano ,corrisponde al mancato riconoscimento d iprovvidenze a favore dei piccoli esattori ,espropriati delle rispettive imprese, senzache sia stato previsto un indennizzo, edassunti come lavoratori dipendenti dallenuove società concessionarie . Tali assunzio-ni sono avvenute senza sanare le pregresseposizioni finanziarie e con l'attribuzione di

qualifiche che non corrispondono alla capa-cità imprenditoriale dimostrata dai piccoliesattori .

Si tratta di una palese ingiustizia! Sarebbestato necessario, piuttosto, approvare unprovvedimento a favore dei piccoli esattori ,per il quale si sarebbero potuti certamenteindividuare i requisiti di necessità ed urgen-za. Si tratta, infatti, dei titolari di centinai ae centinaia di piccole imprese, equament edistribuite sul territorio nazionale, nei cuiconfronti — da un momento all'altro — è

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stato realizzato un vero e proprio esproprio ,senza prevedere alcun indennizzo . I piccoli

esattori — ripeto — sono stati trasformatida imprenditori a rischio in lavoratori dipen-denti, dei quali per di più non è stata pres aassolutamente in considerazione la situazio-ne finanziaria pregressa e la capacità profes-sionale .

Sono questi gli aspetti scandalosi contenu-ti nel decreto-legge in esame che ci induconoad esprimere voto contrario sulla sussistenz adei requisiti di necessità ed urgenza previst iai sensi dell'articolo 96-bis, comma 3, de lregolamento (Applausi dei deputati de lgruppo del MSI-destra nazionale) .

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo diparlare, passiamo ai voti .

Votazione nominale .

PRESIDENTE. Indìco la votazione nomi-nale, mediante procedimento elettronico ,sulla dichiarazione di esistenza dei presup-posti richiesti dall'articolo 77 della Costitu-zione per l'adozione del decreto-legge n . 41 7del 1991, di cui al disegno di legge di con-versione n . 6257 .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico che le missioni concesse nell esedute precedenti e in quella odierna sonoin numero di 26.

Procedo all'appello dei deputati in mis-sione .

(Segue l'appello) .

Poiché dei deputati testé chiamati 21 ri-sultano assenti, resta confermato il numer odi 21 missioni, salvo eventuali rettifiche i nbase ai risultati della votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti . . . . . . . . . . . . . . . 30 8Votanti . . . . . . . . . . . . . . . 302Astenuti . . . . . . . . . . . . . . . 6Maggioranza 152

Hanno votato sì 184Hanno votato no 11 8

Sono in missione 21 deputati .

(La Camera approva) .

Per una inversione dell'ordine del giorno .

FRANCO RUSSO. Chiedo di parlare pe rproporre un'inversione dell'ordine del gior-no.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCO RUSSO . Signor Presidente, le vor-rei sottoporre un problema già posto nella

seduta pomeridiana di ieri. Noi abbiamo conmolta passione e, mi pare, con una determi-nazione unanime da parte della Camera ,proceduto ad una serie di votazioni relativealla proposta di legge n . 4053 . . .

GIUSEPPE CALDERISI . Unanime, no!

FRANCO RUSSO . Si è trattato comunquedi una decisione assunta a larghissima mag-gioranza da parte di questo ramo del Parla -mento!

Visto che siamo giunti all'esame dell'arti-colo 4 di tale provvedimento e che riman eda affrontare come unico scoglio — peraltrofacilmente superabile, visto l'andamento deilavori in Commissione — l'articolo 5, lechiedo, signor Presidente, un'inversione del-l'ordine del giorno nel senso di proceder eprima al seguito della discussione della pro-posta di legge n. 4053, relativa alla disciplinae al contenimento delle spese per la campa-gna elettorale per le elezioni politiche, e d ipassare quindi, alla fine dell'esame di taleproposta di legge, alla discussione del dise-gno di legge sulla riforma del settore delletelecomunicazioni .

Ho avanzato tale proposta perché, mentresulla proposta di legge n . 4053 si registral'orientamento favorevole di una larga mag-gioranza della Camera, sull'altro provvedi-mento è invece in corso una discussionemolto accesa; per cui rischieremmo, se nonsi procedesse nel modo da me indicato, d i

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non approvare una legge tanto importantecome quella relativa alle spese elettoralie di non riuscire neanche ad approvareil disegno di legge in materia di teleco-municazioni .

PRESIDENTE. Avverto che sulla propostadi inversione dell'ordine del giorno formula-to dall'onorevole Franco Russo, ai sens idell'articolo 41, comma 1, del regolamento,darò la parola, ove ne facciano richiesta, adun oratore contro e ad uno a favore .

FRANCO PIRO . Chiedo di parlare a favore .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCO PIRO . Signor Presidente, son ofavorevole a quanto proposto dall'onorevoleFranco Russo e vorrei cercare, subordinata-mente, di ottenere garanzie dalla sua auto-rità, così come da quella dei colleghi che miascoltano. La situazione è esattamente quel -la delineata dall'onorevole Franco Russo . Laproposta di legge concernente il limite dell espese elettorali, soprattutto quando giunge-remo all'articolo 7, sarà caratterizzata da unmomento delicato di discussione .

Onorevoli colleghi, siamo tutti interessat ial piano delle telecomunicazioni, che mipare largamente condivisibile. Tuttavia, senon accoglieremo la proposta formulata dal-l'onorevole Franco Russo avverrà che af-fronteremo rapidamente quest'argomento ,salvo poi rinviare a dopo le elezioni la leggeper la riforma dei tetti di spesa delle elezion istesse. Vedo presente in aula il ministroVizzini. E chiaro che le telecomunicazion isono collegate alle elezioni, nel senso che visono «telecomunicatori» che hanno molt isoldi, o molti incarichi pubblici, o son odesignati dai partiti e che, quindi, «teleco-municano». Per esempio, sere fa ho visto«telecomunicare» un ministro con Pininfari-na. Anzi, vi sono ministri — ed anche sotto-segretari — che hanno invaso i teleschermi ,e non solo quelli della RAI . Per la verità visono televisioni private che hanno chiuso, e daltre che sono aperte solo per chi è d'accor -

do. D'accordo con che cosa? D'accordo ebasta! Ogni tanto trovano anche un opposi-tore di comodo . . . !Onorevole Presidente Zolla, la Camera

deve fornire precise garanzie in merito alfatto che nel corso delle prossime due oresvolgeremo la discussione generale sulla ri-forma del settore delle telecomunicazioni (ilche significa, onorevole Franco Russo, cheutilizzeremo questo tempo e poi riprendere-mo l'esame della riforma elettorale forse pi ùimportante, quella del limite delle spes eelettorali, convenendo fra gentiluomini chesi approverà prima la legge in materia elet-torale e successivamente quella sulla rifor-ma delle telecomunicazioni) ; altrimenti, o-norevoli colleghi, ci troveremo nei guai . Sitratta di leggi che considero urgenti, ma h ocercato di spiegare le ragioni per le qualicondivido totalmente l'intervento del collegaFranco Russo; pertanto, se si dovesse vota -re, dovrei esprimermi a favore della propo-sta formulata. Mi auguro tuttavia che qual -che collega più autorevole di me poss aaccedere alla ipotesi subordinata che m isono permesso di avanzare, restando inteso ,Presidente Zolla, che lei, presiedendo l'As-semblea, ha più competenza di me in questoruolo. Ho presieduto la Commissione finan-ze per tanto tempo e le giuro che anche lìnon era facile farlo a quest'ora . Ai tempi incui presiedevo io si iniziava alle 8 del matti -no terminando alle 11 di sera . Adesso ifunzionari si lamentano di lavorare moltopoco. Spero che gli ultimi giorni di Pompei ,anzi della legislatura, possano essere vissut ialmeno da leoni; troppe volte siamo statipecore, ed almeno per gli ultimi giorni haragione l'onorevole Franco Russo : facciamoil nostro dovere, soprattutto per le nuovegenerazioni . I nuovi elettori li abbiamo giàperduti, onorevoli colleghi, e non ha torto

ogni tanto l'operaio Bossi : lui in televisionecompare poco, ed ha poco a che fare con letelecomunicazioni. Approvando il provvedi-mento sulle spese elettorali possiamo com-piere un dovere nei confronti della nostrapatria, quello di evitare almeno la pesantecorruzione dei prossimi due mesi . Altrimen-ti, chi non prenderà soldi sarà più stupidodegli altri e magari rimarranno fuori da lParlamento persone oneste, che avrebbero

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invece tutti i titoli per far conoscere lapropria attività parlamentare .

TOMASO STATTI di CUDDIA delle CHIUSE .Oggi su Il Mattino di Napoli compaionoquattro foto differenti del ministro Pomicin oin quattro pagine diverse .

PRESIDENTE. Onorevole Staiti di Cuddiadelle Chiuse, come ha giustamente ricordatol'onorevole Piro, a quest'ora non è faciledisciplinare i lavori della nostra Assemblea !

FRANCO PIRO . Mi riferisco all'onorevoleAntonio Matarrese, che in questa Camer anon è venuto quasi mai, ma che è sicura -mente più conosciuto degli imbecilli com eme che hanno presentato centocinquantaproposte di legge, quaranta delle quali sonodivenute leggi dello Stato . Chiedo l'ugua-glianza dei punti di partenza ed è questa laragione per la quale sostengo il punto d ivista argomentato dall'onorevole Franc oRusso .

LUCIANO VIOLANTE. Chiedo di parlareper una precisazione .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

LUCIANO VIOLANTE. Signor Presidente ,giusta l'osservazione svolta dal collega Piro ,vorrei sapere se, a suo avviso, vi sia spazioperché il provvedimento in materia di disci-plina delle spese per la campagna elettoralevenga esaminato e votato nel suo compless onelle giornate di oggi e domani .

Se questo fosse possibile, noi preferirem-mo seguire l'ordine del giorno stabilito, pe revitare nuove richieste di inversione dellostesso che potrebbero risultare sbagliate efastidiose ; tutto ciò, peraltro, fermo restan-do il valore della proposta avanzata dall'o-norevole Franco Russo .

PRESIDENTE. Onorevole Violante, potròpiù opportunamente darle una risposta do-po che si sarà esaurito il dibattito incidentalesulla proposta di inversione dell'ordine delgiorno avanzata dall'onorevole Franco Rus-so.

ANTONIO TESTA. Chiedo di parlare con-tro .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

ANTONIO TESTA. Signor Presidente, oc -corre preliminarmente precisare alcuni dati ,perché ho l'impressione che non si abbiachiara percezione — pur nell'assoluta buonafede dei colleghi — della tematica in esame .

Il disegno di legge recante disposizioni pe rla riforma del settore delle telecomunicazio-ni non disciplina e non tocca la gestione el'uso del mezzo televisivo .

FRANCO PIRO . Ma la SIP, sì. E tocca anchela STET.

ANTONIO TESTA. Il provvedimento con-cerne in realtà una ristrutturazione del set-tore, che attendiamo da trent'anni .

FRANCO PIRO. È giustissimo .

ANTONIO TESTA. È quindi una legge digrande importanza per la riorganizzazionedel comparto e può essere approvata inpochissimo tempo . Infatti, delle due l'una :se il provvedimento passa nel testo del Se -nato (testo che può essere buono o cattivo ,ma è ovvio che tutti possiamo avere riservesulla sua perfezione), allora la riforma vien evarata; se invece si introduce anche un soloemendamento, la riforma non si fa più ,poiché il tempo per un riesame da parte delSenato sarebbe insufficiente .

In sostanza, se si intende accelerare l'ite rdel provvedimento, occorre semplicementeritirare tutti gli emendamenti presentati . Intal caso, il disposto di legge potrà essereapprovato in pochissimo tempo .

Non ricordo se la discussione sulle line egenerali sia stata formalmente dichiarat achiusa — mi sembra che il gruppo de lMSI-destra nazionale avesse avanzato unarichiesta in senso contrario —, ma in ognicaso essa si è già sostanzialmente esaurita .

Sarebbe comunque semplicissimo trovareun accordo . Ho chiesto la parola contro laproposta di inversione dell'ordine del giornonon tanto perché non apprezzi e non condi-vida l'importanza delle norme per la disci-

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plina ed il contenimento delle spese elet-torali, ma piuttosto perché non vi è nullache assuma un carattere dilatorio nell'am-bito del provvedimento di riforma del set-tore delle telecomunicazioni. Basterebbe,ripeto, ritirare i numerosi emendamenti pre-sentati per consentire una rapida appro-vazione di tale provvedimento e il passaggi oall'esame della proposta di legge di cuial punto successivo dell'ordine del giorno ,che è proprio quello sulle spese per l acampagna elettorale .

Ritengo pertanto che sia da respingere larichiesta di inversione dell'ordine del giornoavanzata dall'onorevole Franco Russo .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, deside-ro far presente all'onorevole Franco Russ oche il Presidente della Camera — proprioper accedere alla presente richiesta, prove -niente da tutti i settori dell'Assemblea, d iconsentire la conclusione dell'esame di u nprovvedimento importante come quello sulcontenimento delle spese per la campagnaelettorale nelle elezioni politiche — si èavvalso del potere discrezionale conferitoglidall'articolo 24, comma 7, del regolamento ,disponendone l'inserimento all'ultimo pun-to dell'ordine del giorno della seduta odier-na. La norma richiamata prevede infattiche, al fine di rendere possibile la conclusio-ne dell'esame di un provvedimento nell'am-bito del calendario che la prevede, il Presi-dente della Camera può disporre ilmantenimento di un punto all'ordine de lgiorno di sedute successive già previste .Proprio il fatto che il Presidente della Came-ra si è avvalso di un potere discrezionale ,inserendo come ho detto il progetto di legg ein materia di spese elettorali all'ultimo puntodell'ordine del giorno della seduta odierna ,induce a ritenere, per altro, che non si possamodificare l'ordine del giorno stesso .

Aggiungo che per la giornata odierna èprevista una prosecuzione dei lavori nelpomeriggio. In quella fase la questione potr àeventualmente essere posta nuovamente al-l'attenzione del Presidente della Camera .

All'onorevole Antonio Testa devo far pre-sente che, per quanto riguarda il disegno d ilegge recante disposizioni per la riforma de lsettore delle telecomunicazioni . la discussio -

ne sulle linee generali si è conclusa nellaseduta del 21 novembre scorso .

Seguito della discussione del disegno d ilegge: S. 1685. - Disposizioni per lariforma del settore delle telecomunica-zioni (approvato dal Senato) (5866) .

PRESIDENTE. L'ordine del giorno reca ilseguito della discussione del disegno di leg-ge, già approvato dal Senato : Disposizioniper la riforma del settore delle telecomuni-cazioni .

Ricordo che nella seduta del 21 novembr e1991 si è conclusa la discussione sulle line egenerali ed hanno replicato il relatore edil ministro delle poste e delle telecomuni-cazioni .

Avverto che nella seduta del 19 novembrescorso la V Commissione (Bilancio) ha e-spresso parere favorevole sul disegno d ilegge .

La stessa Commissione ha inoltre espress oieri il seguente parere sugli emendamenti :

PARERE CONTRARIO

sugli emendamenti Lia 1 . 14, 1 . 3, 2. 2, 4 .8, 4. 13, 4. 17, 4. 18, 5 . 5, 6 . 2 e 6 . 4 ,Baghino 1 . 29, 1 . 30, 2 . 10, 3. 11, 3. 12, 3 .13, 4 . 37, 4. 38, 4. 39, 4. 40, 4 . 41, 4. 42 ,4 . 43, 4. 44, 4 . 45, 4 . 46, 4 . 47, 4. 48, 4 . 49 ,4 . 50, 5 . 9, 5 . 10, 6. 9 e 6 . 10, Russo Franco1 . 9, 1 . 11, 1 . 12, 2 . 1, 2 . 3, 4 . 1, 4. 2, 4 . 3 ,4 . 4, 4. 5, 4 . 7, 4 . 6, 4 . 9, 4. 10, 4. 11, 4 .12, 4. 14, 4 . 15, 4 . 16, 4 . 19, 5 . 1, 5 . 2, 5 .4, 6. 1, 6. 3, 7 . 1, 7 . 2 e 7. 3, Fagni 1 . 23 ,1 . 25, 1 . 26, 2. 6, 2 . 4, 4 . 20, 4 . 26, 4 . 36 ,4. 27, 4 . 28, 4 . 30, 4. 29, 4 . 21, 4 . 22, 4. 31 ,4.32, 4. 33, 4 . 23, 4 . 34, 4 . 24, 4 . 25, 4. 35 ,5.6, 5 . 7, 6 . 6, 6 . 7, 7 . 4 e 7 . 5 in quantosuscettibili di determinare effetti finanziar iallo stato non valutabili ;

NULLA OSTA

sui restanti emendamenti, in quanto no nsuscettibili di determinare conseguenze dicarattere finanziario .

FRANCO RUSSO . Chiedo di parlare sull'or -dine dei lavori .

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PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCO RUSSO. Presidente, poiché stia-mo esaminando un provvedimento partico-larmente importante, che non riguarderà letelevisioni ma, come ha detto giustament el'onorevole Piro, interessa anche SIP, STE T

e altre «faccendine» del genere, chiedo l asconvocazione delle Commissioni . Mi pareinfatti difficile che i colleghi possano votar eemendamenti senza aver ascoltato su qualimotivazioni essi si fondino .

Ad esempio la Commissione giustizia, ch esta discutendo il provvedimento relativo allacosiddetta superprocura, è stata riconvocat aal termine delle votazioni in Assemblea . Sela seduta continua, però, ritengo che leCommissioni non possano procedere neiloro lavori, e ciò anche per consentire aideputati del gruppo verde di essere present ie sostenere in Assemblea gli emendament ipresentati .

PRESIDENTE. Onorevole Franco Russo ,le faccio presente che fino alla sospensionedella seduta si procederà alla sola discussio-ne sull'articolo 1, senza passare alle votazio-ni (Commenti del deputato Franco Russo) .Comunico che, ai sensi del comma 7

dell'articolo 24 del regolamento, il tempocomplessivo disponibile per l'esame degliarticoli, fino alla votazione finale, del dise-gno di legge n . 5866, pari a 8,30 ore è così

ripartito :Tempi tecnici per la Presidenza, il relator e

e il Governo e per la votazione degli emen-damenti e degli articoli : 1 ora e 30 minuti ;

Tempo per gli interventi : 7 ore

gruppo DC:

20 minuti +65 minuti = l ora e 25 minuta ;gruppo comunista-PDS :

20 minuti + 42 minuti = 1 ora e 2 minuti ;gruppo PSI .

20 minuti +27 minuti =

47 minuti;gruppo MSI-destra nazionale : 20 minuti + 10 minuti =

30 minuti;gruppo repubblicano .

20 minuti + 7 minuti =

27 minuti;gruppo della sin . indip . :

20 minuti+ 6 minuti =

26 minuti;gruppo verde:

20 minuti + 5 minuti =

25 minuti;gruppo misto:

20 minuti + 5 minuti =

25 minuti;gruppo PSDI.

20 minuti + 4 minuti =

24 minuti;gruppo DP-comunisti .

20 minuti + 4 minuti =

24 minuti;gruppo liberale :

20 minuti + 3 minuti =

23 minuti;gruppo federalista europeo :

20 minuti + 2 minuti =

22 minuti,

totale

4 ore + 3 ore

= 7 ore

Passiamo all'esame dell'articolo 1, nel te -sto della Commissione, identico a quelloapprovato dal Senato :

ART. 1 .

(Gestione dei servizi di telecomunicazion iad uso pubblico) .

1.Il Ministro delle poste e delle telecomu-nicazioni, sentito il Ministro delle partecipa-zioni statali, entro sei mesi dalla data dientrata in vigore della presente legge, affid ain concessione esclusiva i servizi di teleco-municazioni ad uso pubblico, nonché l'in-stallazione e l'esercizio dei relativi impianti ,attualmente gestiti dall'Azienda di Stato pe ri servizi telefonici e dall'Amministrazionedelle poste e delle telecomunicazioni, ad un a

società appositamente costituita per la dura-ta di dieci anni dall'Istituto per la ricostru-zione industriale (IRI), di seguito denomina-ta «Società», la totalità delle cui azioni si aposseduta direttamente dal medesimo Istitu-to. La concessione ha una durata pari altempo necessario per il perfezionament odegli adempimenti di cui ai commi 4 e 6 e

comunque non superiore ad un anno . Nonsono compresi nella concessione i servizi de itelegrammi, di posta elettronica e di telema-tica pubblica svolti attraverso gli uffici po-stali, nonché, fino all'estinzione dei relativ iatti concessori, i servizi radiomarittimi con -cessi .2. All'atto di concessione di cui al com-

ma 1 è annessa una convenzione la quale ,in conformità delle disposizioni recate dalcapo III del titolo I del libro quarto delcodice postale e delle telecomunicazioni ,approvato con decreto del Presidente dellaRepubblica 29 marzo 1973, n . 156, preve-de tra l'altro :

a) il mantenimento degli standard diservizio assicurati dall'Azienda di Stato pe ri servizi telefonici e dall'Amministrazionedelle poste e delle telecomunicazioni e lemodalità di proseguimento dei piani di inve-stimento intrapresi dalle stesse con riferi-mento ai servizi di cui al comma 1 ;

b)la facoltà per il Ministero delle poste

e delle telecomunicazioni di effettuare i con-trolli necessari a garantire l'osservanza degli

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obblighi derivanti dalle norme vigenti e dall aconvenzione stessa;

c) i criteri per la determinazione dell emodalità di utilizzo degli impianti e delle ret idella Società da parte dell'Amministrazionedelle poste e delle telecomunicazioni e d ialtre società concessionarie dei servizi ditelecomunicazioni ad uso pubblico, di segui-to denominate «concessionarie», per la de -terminazione dei relativi corrispettivi corre -lati ai costi e per le modalità di subentro ne irapporti attivi e passivi di cui al comma 1dell'articolo 3 .

3. L'Azienda di Stato per i servizi telefo-nici, istituita con regio decreto-legge 14 giu-gno 1925, n. 884, convertito dalla legge 1 8

marzo 1926, n . 562, è soppressa a far datadall'entrata in vigore della convenzione d icui al comma 2 .

4.Il Ministro delle partecipazioni statali ,di concerto con il Ministro delle poste e delletelecomunicazioni, entro 90 giorni dalla da-ta di entrata in vigore della presente legge ,presenta al Comitato interministeriale per l aprogrammazione economica (CIPE), sull abase di indicazioni dell'IRI, una proposta didelibera concernente i criteri generali d iriassetto del settore delle telecomunicazioni .

5.La proposta indica l'assetto e l'organiz-zazione delle attività svolte dalle concessio-narie in conformità a criteri di omogeneitàdi funzioni, di efficienza ed economicità digestione, di trasparenza nell'articolazionetra servizi in monopolio e in concorrenza,nel rispetto della normativa comunitaria egarantendo altresì il necessario coordina-mento dei servizi .

6. Il CIPE delibera entro 90 giorni da lricevimento della proposta di cui al comma4 e l'IRI, nei successivi 180 giorni, provved ealla conseguente attuazione . Qualora la de-libera del CIPE lo richieda, il Ministro dell eposte e delle telecomunicazioni emana ap-positi atti aggiuntivi alle concessioni deiservizi di telecomunicazioni ad uso pubblicoin vigore e stipula atti integrativi alle anness econvenzioni. La delibera del CIPE è trasmes-sa ai Presidenti della Camera dei deputati edel Senato della Repubblica ai fini del defe-rimento alle competenti Commissioni parla-mentari permanenti .

Sono stati presentati i seguenti emenda-menti:

Al comma 1, primo periodo, sostituire l e

parole da : 1 . Il Ministro delle poste e delle

telecomunicazioni fino a: sei mesi con leseguenti: 1 . Il Presidente del Consiglio de iministri, su proposta del Ministro delle post ee telecomunicazioni, entro un anno .

1 . 14 .Lia .

Al comma 1, primo periodo, sopprimer ele parole: per la durata di dieci anni .

1 . 2 .Baghino, Matteoli .

Al comma 1, dopo il primo periodo, ag-giungere il seguente: Entro sei mesi dalladata di entrata in vigore della presente legge ,il Ministro delle poste e delle telecomunica-zioni emana un apposito decreto con il qualevengono definiti i servizi pubblici riservatiallo Stato e quelli liberalizzati la cui gestion eè in regime di libera concorrenza .

* 1 . 1 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-

lia .

Al comma 1, dopo il primo periodo ,aggiungere il seguente: Entro sei mesi dalladata di entrata in vigore della presente legge ,il Ministro delle poste e delle telecomunica-zioni emana un apposito decreto con il qualevengono definiti i servizi pubblici riservati

allo Stato e quelli liberalizzati la cui gestion eè in regime di libera concorrenza .

* 1 . 18 .Fagni, Caprili, Calamida, Russo

Spena .

Al comma 1 sopprimere il secondo pe-riodo .

1 . 30 .Baghino, Matteoli .

Al comma 1, sostituire il secondo periodo

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con il seguente: La concessione ha la duratadi un anno, non è rinnovabile né prorogabile

1 . 16 .Borghini, Mangiapane, Angelini

Giordano, Ronzani, Chella,Ciancio.

Al comma 1, secondo periodo, sopprime -re le parole: e comunque non superiore adun anno .

1 . 2 .Lia.

Al comma 1, terzo periodo, dopo le paro-le: dei telegrammi aggiungere le seguenti: ditelex .

1 . 3 .

Lia .

Al comma 2, sostituire la lettera a), co nla seguente :

a) l'obbligo per il Ministro delle poste edelle telecomunicazioni di garantire gli stan-dard di qualità relativi ai servizi di telecomu-nicazioni erogati dai gestori pubblici e stabi-liti dalle disposizioni in vigore, ivi compres equelle emanate dall'Unione internazionaledelle telecomunicazioni (U .I .T.) e dalla Con-ferenza Europea delle Amministrazioni delleposte e delle telecomunicazioni (C .E .P.T .) .

*1 .4.Russo Franco, Lanzinger, Sca-ha .

Al comma 2, sostituire la lettera a), co nla seguente :

a) l'obbligo per il Ministro delle poste edelle telecomunicazioni di garantire gli stan-dard di qualità relativi ai servizi di telecomu-nicazioni erogati dai gestori pubblici e stabi-liti dalle disposizioni in vigore, ivi compres equelle emanate dall'Unione internazional edelle telecomunicazioni (U .I.T.) e dalla Con-

ferenza Europea delle Amministrazioni dell eposte e delle telecomunicazioni (C .E.P.T .) .

*

1 . 19 .Fagni, Caprili, Calamida, Russ oSpena .

Al comma 2, sostituire la lettera b) ,

con la seguente :

b) l'obbligo per il Ministro delle poste

e delle telecomunicazioni di effettuare icontrolli previsti dal decreto del President edella Repubblica 29 marzo 1973, n . 156 ,e quelli amministrativi, contabili e tecnic inecessari a garantire l'osservanza degli ob-blighi derivanti dalle norme vigenti e dall aconvenzione .

** 1 .5 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-ha.

Al comma 2, sostituire la lettera b), conla seguente:

b) l'obbligo per il Ministro delle postee delle telecomunicazioni di effettuare icontrolli previsti dal decreto del Presidentedella Repubblica 29 marzo 1973, n . 156 ,e quelli amministrativi, contabili e tecnic inecessari a garantire l'osservanza degli ob-blighi derivanti dalle norme vigenti e dallaconvenzione .

** 1 . 15Fagni, Caprili, Calamida, Russ oSpena .

Al comma 2 lettera b), sostituire le paro -le: la facoltà con le seguenti: l'obbligo an-nuale .

1 . 31 .

Baghino, Matteoli .

Al comma 2, dopo la lettera c), aggiun-gere la seguente :

d) la riserva di disponibilità della retepubblica di telecomunicazioni allo Stato .Nessuno può disporre di circuiti per teleco-municazioni se non debitamente autorizzato

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dal Ministero delle poste e delle telecomuni-cazioni .

* 1 . 6 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-

lia .

Al comma 2, dopo la lettera c), aggiun-gere la seguente :

d) la riserva di disponibilità della retepubblica di telecomunicazioni allo Stato .Nessuno può disporre di circuiti per teleco-municazioni se non debitamente autorizzat odal Ministero delle poste e delle telecomuni-cazioni .

* 1 . 20 .Fagni, Caprili, Calamida, Russ oSpena.

Dopo il comma 2, aggiungere il seguente :

2-bis. Lo Stato provvederà direttamente ,in armonia con la normativa internazionale ,all'omologazione dei mezzi e delle apparec-chiature di telecomunicazioni a diretto con -tatto con la rete pubblica .

Russo Franco, Lanzinger, Sca-lia .

Dopo il conma 2, aggiungere il seguente :

2-bis. Lo Stato provvederà direttamente ,in armonia con la normativa internazionale ,all'omologazione dei mezzi e delle apparec-chiature di telecomunicazioni a diretto con -tatto con la rete pubblica .

Fagni, Caprili, Calamida, Russ oSpena .

Dopo il comma 2, aggiungere il seguente :

2-bis. Entro sei mesi dall'emanazione de ldecreto riguardante la distinzione dei servizigestiti in regime di monopolio da quelliliberalizzati, il Ministro delle poste e delletelecomunicazioni emana una normativaconcernente lo svolgimento dei servizi pub-blici allo scopo di poter garantire anche le

aspettative dell'utenza . Tale normativa devegarantire la concreta applicazione delle di-sposizioni che regolano il rapporto tra igestori dei servizi e gli utenti .

Russo Franco, Lanzinger, Sca-lia .

Dopo il comma 2, aggiungere il seguente :

2-bis. Entro sei mesi dall'emanazione de ldecreto riguardante la distinzione dei serviz igestiti in regime di monopolio da quelliliberalizzati, il Ministro delle poste e dell etelecomunicazioni emana una normativaconcernente lo svolgimento dei servizi pub-blici allo scopo di poter garantire anche leaspettative dell'utenza . Tale normativa devegarantire la concreta applicazione delle di-sposizioni che regolano il rapporto tra igestori dei servizi e gli utenti .

*** 1 . 22 .

Fagni, Caprili, Calamida, Russ oSpena .

Al comma 5, aggiungere, in fine, il se-guente periodo: La proposta individua al-tresì una società controllata dall'IRI cui èaffidata la progettazione, l'installazione el'esercizio delle reti di distribuzione dei mes-saggi audiovisivi e dati terrestri, ivi compresiquelli via cavo, e via satellite . Nella societàconfluiscono le risorse trasmissive della RAI ,della società Telespazio e dei concessionariprivati interessati .

* 1 . 9 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-

lia .

Al comma 5, aggiungere, in fine, il se-guente periodo: La proposta individua al-tresì una società controllata dall'IRI cui èaffidata la progettazione, l'installazione el'esercizio delle reti di distribuzione dei mes-saggi audiovisivi e dati terrestri, ivi compres iquelli via cavo, e via satellite . Nella societàconfluiscono le risorse trasmissive della RAI,

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della società Telespazio e dei concessionariprivati interessati .

* 1 . 23 .Fagni, Caprili, Calamida, Russo

Spena .

Al comma 6, aggiungere, in fine, le paro -le: che esprimono il parere entro trent agiorni .

Russo Franco, Lanzinger, Sca-lia .

Al comma 6, aggiungere, in fine, le paro -le: che esprimono il parere entro trentagiorni .

Angelini Giordano, Mangiapane ,Borghini, Chella, Cannelonga ,Ciancio .

Al comma 6, aggiungere, in fine, le paro -le: che esprimono il parere entro trentagiorni .

** 1 . 24 .Fagni, Caprili, Calamida, Russ oSpena .

Al comma 6, aggiungere, in fine, le paro -le: che esprimono il parere entro trentagiorni .

** 1 . 28 .Lia, Dutto, Biondi, Cardinale ,

Gottardo, Rivera, Caccia, Por-tatadino, Napoli, Saretta.

Dopo il comma 6, aggiungere il seguente :

7 . I rapporti internazionali debbono esse -re tenuti dal Ministero delle poste e delletelecomunicazioni. Agli incontri internazio-nali inerenti problemi di telecomunicazioniinterverranno funzionari dell'Amministra -

zione delle poste e delle telecomunicazioni,coadiuvati da funzionari delle Società con-cessionarie interessate all'argomento .

*** 1 . 11 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-

lia .

Dopo il comma 6, aggiungere il seguente :

7 . I rapporti internazionali debbono esse -re tenuti dal Ministero delle poste e delletelecomunicazioni. Agli incontri internazio-nali inerenti problemi di telecomunicazioniinterverranno funzionari dell'Amministra-zione delle Poste e delle telecomunicazioni ,coadiuvati da funzionari delle Società con -cessionarie interessate all'argomento .

*** 1 . 25 .Fagni, Caprili, Calamida, Russ oSpena .

Dopo il comma 6, aggiungere il seguente :

7. L'amministrazione delle poste e delletelecomunicazioni deve provvedere alla or-ganizzazione ed alla gestione, in manier aesclusiva, di tutti i servizi necessari allasicurezza dello Stato .

* 1 . 12 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-

lia .

Dopo il comma 6, aggiungere il seguente :

7. L'Amministrazione delle poste e delletelecomunicazioni deve provvedere alla or-ganizzazione ed alla gestione, in manier aesclusiva, di tutti i servizi necessari allasicurezza dello Stato .

* 1 . 26 .Fagni, Caprili, Calamida, Russ oSpena .

Dopo il comma 6, aggiungere il seguente :

7. E attribuita all'Amministrazione delleposte e delle telecomunicazioni, in esclusiva,

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la regolamentazione e la disponibilità dellefrequenze .

Russo Franco, Lanzinger, Sca-lia .

Dopo il comma 6, aggiungere il seguente :

7 . È attribuita all'Amministrazione dell eposte e delle telecomunicazioni, in esclusiva ,la regolamentazione e la disponibilità dellefrequenze .

** 1 . 27 .Fagni, Caprili, Calarnida, Russo

Spena .

Passiamo alla discussione sull'articolo 1 esul complesso degli emendamenti ad ess opresentati .

Ha chiesto di parlare l'onorevole Sinesio .Ne ha facoltà .

GIUSEPPE SINESIO . Signor Presidente, ilprovvedimento n. 5866 comporta la riformadi un importante settore, quello delle teleco-municazioni, il che va ad onore di coloro chel'hanno portato avanti. L'iter di tale disegnodi legge è stato interrotto più volte ed anch eoggi si è tentato di bloccarlo per rinviare l aquestione ai posteri, ben sapendo che l'at-tuale legislatura è quasi alla fine .

Per tale ragione non ho insistito sugliemendamenti che avevo presentato in Com-missione, all'articolo 1, nonché agli articolisuccessivi, il cui esame avrebbe senz'altroritardato l'approvazione di questa importan-te legge .

Il varo della riforma del settore delle tele-comunicazioni rappresenta un passo impor -tante verso la costruzione dei cosiddetti polidelle telecomunicazioni, che dobbiamo tute -lare e far progredire .

Da parte mia, — ripeto — avevo presen-tato in Commissione e intendevo ripresenta-re in Assemblea emendamenti finalizzati amigliorare alcuni aspetti del provvedimento ,soprattutto in riferimento al personale . A -vendo appreso che grazie alla consueta sen-sibilità del ministro Vizzini nei confronti dei

problemi concernenti i lavoratori, sono in-tervenuti accordi più che soddisfacenti coni sindacati, ho ritenuto superato il significatopolitico degli emendamenti che avevo pre-sentato. Non li ho quindi ripresentati anch eper consentire una rapida approvazione d iun provvedimento che non soltanto vieneincontro alle attese del mondo economico ,ma che è capace di offrire risposte pi ùadeguate alle richieste della nostra società.

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o-norevole Franco Russo . Ne ha facoltà .

FRANCO RUSSO. Signor Presidente, cono-sco la sensibilità politica ed istituzionale delcollega Antonio Testa, presidente della Com-missione di merito, così come l'impegn odell'onorevole D'Amato nel portare avant il'esame del disegno di legge n . 5866 .

Desidero tuttavia far notare ai colleghi ,nonché alla Presidenza della Camera, che c itroviamo di fronte ad una riforma sostanzia-le del settore delle telecomunicazioni, che f ariferimento ad una direttiva CEE, non ri-spondendo tuttavia, a mio avviso, ai criteriin essa contenuti. Rilevo inoltre che affron-tiamo la discussione sulla riforma di unsettore importantissimo per il presente ed ilfuturo del paese alla fine della legislatura ,una riforma che sarebbe più opportuno la -sciare alla valutazione e all'approfondimen-to delle prossime Camere .

I verdi non si sono mai sottratti al dibattitoanche per sostenere, nelle sedi legislativedelle Commissioni, provvedimenti impor -tanti, perché sappiamo che a volte puòessere utile un intervento urgente, sia puredopo un'attenta riflessione .

Tuttavia, alcune leggi oggi sottoposte al -l'attenzione della Camera (il provvedimentosulla riforma del settore delle telecomunica-zioni, quello sulla riforma sanitaria e quellosull'autonomia delle università) sono moltorilevanti e, nel rispetto degli elettori, dovreb-bero essere demandate — ripeto — all'ap-provazione del prossimo Parlamento, dop oil responso del corpo elettorale .

È una notazione di carattere politico e distituzionale : doverosamente il ministro Viz-zini si è impegnato a portare avanti questa

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riforma, ma se io fossi al suo posto farei i nmodo di rinviarla alla prossima legislatura.Del resto, siamo di fronte ad un provvedi-

mento indefinito, ad una legge di delega (enon di princìpi) ad organi amministrativi .

Riterrei dunque opportuno sottoporre aduna più approfondita valutazione del Gover-no e del Parlamento la riforma del settoredelle telecomunicazioni, affinché essa possaobbedire a criteri precisi . Le Camere nondevono disciplinare fin nei minimi partico-lari i termini della questione, ma almenotaluni princìpi guida andrebbero stabiliti, i lche non avviene con il provvedimento ogg ial nostro esame .

Desidero ricordare, anche se ciò non at-tiene strettamente all'articolo 1, che non siè a conoscenza nemmeno della valutazion eeconomica dell'operazione . Il Governo chie-de al Parlamento di varare la riforma de lsettore delle telecomunicazioni ; non indic atuttavia quale sarà la società dell'IRI chedovrà rappresentare, anche dal punto divista finanziario, l'epicentro della gestione ,né come essa sarà costituita .

Pertanto, quella del Parlamento non è un adelega; è un invito al Governo — e prim aancora all'IRI — a gestire come megliocrede la riforma delle telecomunicazioni .Ciò, ovviamente, avverrà senza tener cont odel pluralismo del mercato, ma accorpandoin un'unica società servizi particolarmentesignificativi .

Se il ministro Vizzini me lo consente —senza fare della dietrologia — non ved oquale interesse vi possa essere a conferiremaggiore potere ad un ente come l'IRI (giàcarico di problemi). Ho letto quanto il pre-sidente Nobili ha sostenuto in Commissione .Non mi sembra che egli abbia presentatoprospettive o progetti significativi; si è man-tenuto su discorsi molto generali, ma il suounico intento è quello di inserire all'internodell'IRI, con una società ancora da costitui-re, il settore delle telecomunicazioni .

Mi pare, onorevole Vizzini, che nel mo-mento in cui verrà realizzata questa società ,determineremo non certo una privatizzazio-ne — conosco benissimo le caratteristich edell'IRI — ma senz'altro un monopolio al -l'interno delle telecomunicazioni, nel qualegli interessi dell'utenza, il superamento di

taluni squilibri e il controllo dell'accesso a daltre strutture non saranno più garantiti .

Non capisco quale interesse possano ave -re i sindacati, in particolare quelli dei lavo-ratori, a sollecitare e a farsi parte attivadell'operazione, dal momento che siamo d ifronte ad una legge non di riforma ma direstaurazione di un monopolio . È questo perme un punto oscuro, anche tenendo cont odell'atteggiamento del presidente Nobili, ilquale — lo ripeto — pur non presentandoun progetto credibile nè una valutazioneeconomica attendibile, agisce facendo co-munque gli interessi dell'IRI .

Non conosciamo quale sarà il valore eco-nomico delle società e quanto l'IRI dovr àpagare. Vogliamo almeno tener conto degliinteressi dei lavoratori, della loro capacit àprofessionale, della loro collocazione? E vo-gliamo considerare gli utenti? Dal moment oche siamo di fronte alla riforma delle teleco-municazioni, che è un settore vitale per ilfuturo della nostra economia (le produzion iintelligenti, infatti, caratterizzeranno sem-pre di più le economie di tutti i paesi) ,desidererei capire quali siano i princìpi a iquali si ispira il provvedimento in esame .

Richiamo, a futura memoria, per i pochicolleghi presenti in questo momento (m iauguro che, quando si voteranno gli emen-damenti, la partecipazione sarà maggiore) ,il primo comma dell'articolo 1 . Esso stabili-sce che i servizi di telecomunicazioni ad us opubblico saranno gestiti da una società ap-positamente costituita per la durata di diecianni dall'IRI, di seguito denominata «socie-tà». Occorrono spiegazioni al riguardo, i nquanto non sappiamo a quali manager, aquale consiglio di amministrazione e a qualepresidente saranno affidati i servizi di tele-comunicazioni .

Il comma 2 dell'articolo 1 elenca i princìp iai quali si ispira la delega per la costituzionedella suddetta società. Si parla, anzitutto ,del mantenimento degli standard di servizi oassicurati dall'azienda di Stato per i servizitelefonici . È un principio molto «simpatico» !Anziché parlare di un miglioramento deglistandard, si prevede il loro mantenimento ;si riconosce quindi che quell'azienda è pro-duttiva, che i suoi standard di servizio son otali da auspicare il loro mantenimento nella

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futura società. Le chiedo, onorevole CarloD'Amato, se questa argomentazione non lesembri fondamentale, forte e penetrante . Insostanza, si costituisce una società innomi-nata per mantenere gli attuali standard d iservizio; non si critica, quindi, l'azienda diStato per i servizi telefonici affermando che ,essendosi dimostrata fallimentare e poiché i

suoi dipendenti, ad ogni livello, hanno dat oprova di scarsa affidabilità professionale ,occorre affidarla all'IRI . In base ad unavecchia politica, infatti, quando alcune a-ziende non funzionavano, si cercava di ve-dere se, affidandole in mano pubblica, l asituazione potesse migliorare .

La seconda parte della lettera a) del com-ma 2 dell'articolo 1 prevede, accanto almantenimento degli standard di servizio, l emodalità di proseguimento dei piani di inve-stimento intrapresi dalle due aziende di cu isi parla con riferimento ai servizi di cui alcomma 1 . Mi chiedo per quale motivo sidebba costituire una nuova società nell'am-bito IRI, cioè creare una struttura di con-centrazione del potere economico e politic o(non mi soffermo sul potere politico perch énon voglio fare della dietrologia), non perpredispone nuovi progetti strategici di inve-stimento ma per proseguire con i piani giàintrapresi .

Voglio ricordare che il gruppo verde hapresentato alcuni emendamenti insieme allacollega Fagni, dopo aver avuto incontri co ntecnici e altri dipendenti dell'azienda di Sta-to per i servizi telefonici e dell'amministra-zione delle poste e delle telecomunicazioni .Noi non siamo contrari alla costituzione d iun ente di gestione, e nei nostri emendamen-ti ne diamo una definizione e ne precisiam ole finalità, esprimendo anche valutazion ieconomiche, pur se in modo molto appros-simativo (si tratta, infatti, di campi molt odifficili). Abbiamo quindi compiuto unosforzo per mettere il Parlamento in condi-zioni di decidere sulla base di una conoscen-za delle potenzialità, delle risorse e del lorovalore, nonché delle possibilità di svilupp oche esistono .

Siamo d'accordo sul fatto che il serviziodelle telecomunicazioni debba essere sem-pre più razionale ed efficiente ; tra l'altro ,siamo contrari a far mangiare i cosiddetti

bocconi saporiti a nuove società a gestion eprivatistica o monopolistica, lasciando alloStato il compito di affrontare i problemi piùdifficili sul terreno dei costi e degli investi-menti di lungo periodo. Troppo comodo ,evidentemente, è investire in un settore co-me quello delle telecomunicazioni, nel qualevi sono già stati forti investimenti e le stra-tegie sono già state delineate . Come al solito ,dunque, privatizziamo o passiamo ad unasocietà dell'IRI, con la gestione di potere ch eben conosciamo, settori che potrebbero es-sere economicamente redditizi e che dov-rebbero avere come finalità fondamentale ,da richiedersi ad un ente pubblico di gestio-ne, gli interessi degli utenti .

La lettera b) del comma 2, onorevoleD'Amato, prevede la facoltà per il Ministerodelle poste e delle telecomunicazioni di ef-fettuare i controlli necessari a garantire l'os-servanza degli obblighi derivanti dalle nor-me vigenti e dalla convenzione stessa. Citroviamo quindi a dover assumere di fatt ouna struttura così com'è per passarla aquesta nuova fantomatica società .

Come avverrà tale passaggio e la costitu-zione della nuova società? Possiamo richia-mare gli stessi esempi considerati con riferi-mento al Ministero del bilancio per le altr e

privatizzazioni : la parte del leone, quest avolta, la farà non il ministro del bilancio ,come per le altre privatizzazioni, ma il mi-nistro delle partecipazioni statali, visto chel'IRI rientra nella sua competenza, di con -certo con il ministro delle poste e dell etelecomunicazioni .

Si tratta, a mio avviso, di un'inversionelogica, poiché se vi è una struttura ammini-strativa ed istituzionale che potrebbe inter-venire con cognizione di causa è quella de l

soggetto che ha gestito o diretto politica-

mente il settore, cioè il ministro delle postee delle telecomunicazioni . Vi sarà invece unconcerto fra quest'ultimo, che indosserà levesti di consulente, ed il ministro delle par-tecipazioni statali, che dovrà fornire le diret-tive per la costituzione di questa fantomatic asocietà .

Il comma 5 stabilisce che la proposta de lministro delle partecipazioni statali «indic al'assetto e l'organizzazione . . .». Non ci tro-viamo quindi di fronte ad una proposta

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precisa, sulla quale il CIPE potrà esprimereun parere motivato ed in ordine alla qualevi potrebbe essere poi un controllo politic o

da parte del Parlamento ed un controllo d inatura finanziaria ed amministrativa da par -te di altri organi dello Stato, come la Cortedei conti. Poiché il comma 5 prevede che l aproposta del ministro delle partecipazion istatali «indica . . .», il Parlamento si trova difronte ad una sorta di legge-delega, che no nstabilisce i principi direttivi, visto che questinon sono indicati in maniera precisa . I ter-mini relativi all'assetto della società, allegaranzie minime richieste non vengono in -fatti precisati. Il comma 5 prevede che laproposta indichi «l'assetto e l'organizzazio-ne delle attività svolte dalle concessionariein conformità a criteri di omogeneità d ifunzioni, di efficienza ed economicità d igestione . . .». Sentite quale genericità! Quest ovale per ogni impresa, ma quali sono l ecaratteristiche fondamentali del servizio del -le telecomunicazioni ed i criteri di gestione ?Nulla si dice in proposito .

Sottolineo inoltre la stravaganza del com-ma 6: mentre il ministro delle partecipazion istatali entro novanta giorni presenta al CIPEla proposta di delibera concernente i criterigenerali di riassetto del settore delle teleco-municazioni, caso strano, si consente poi a lministro delle poste, per il quale è stataprecedentemente prevista soltanto una fun-zione di concerto con il ministro delle par-tecipazioni statali, di emanare appositi attiaggiuntivi alle concessioni dei servizi di tele-comunicazioni. Ecco la spartizione !

Mi sembra francamente un grande pastic-cio nella gestione che vi sarà di quest afamosa proposta di costituzione di società,nell'ambito della quale un soggetto, il mini-stro delle poste, che ha avuto solo un ruolodi concerto, può invece emanare apposit iatti aggiuntivi alle concessioni dei servizi .Evidentemente, vi sarà una trattativa (nonvoglio dire privata), fra i due ministri pe rconcordare come avverrà il tutto .

Comunque, ministro Vizzini, difficilment eil Ministero delle partecipazioni statali edancor più difficilmente la presidenza dell'IRIpotranno essere sottratti dalle mani dellademocrazia cristiana. Insomma, evidente-mente la democrazia cristiana è così brava

da avere spesso ministri democristiani senzache essi stessi lo sappiano !

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o-norevole Fagni. Ne ha facoltà .

EDDA FAGNI. Ho sentito dire poco fa da lpresidente della Commissione che quest alegge va approvata cosi com'è, perché no nsi vuole, non si deve e non si può apportareneanche una piccola modifica .

Vorrei allora capire davvero qual è il ruol odel Parlamento e dei parlamentari rispettoai contenuti delle leggi . E vorrei anche capi -re (al riguardo mi rivolgo ai colleghi dellaCommissione) come mai durante la discus-sione in Commissione — alla quale proba-bilmente si sarebbe potuta anche concedere ,come era stato chiesto, la sede legislativa —non fu permesso di apportare al testo quellemodifiche che pure sono state riconosciutenecessarie . Si è detto infatti che la legge no nera perfetta e avrebbe potuto essere perfe-zionata e resa per lo meno più confacent eall'obiettivo che con il provvedimento i nquestione ci si pone. Ancora mi chiedo comemai — ripeto — non è stato concesso alloradi apportare qualche piccolo migliorament oal testo . A questo punto, probabilmente, l alegge sarebbe uscita dalle secche di questadiscussione .Io devo dire, signor Presidente, signor

ministro, che non vi è da parte nostra u natteggiamento pregiudiziale nei confront idella necessità di un riassetto e di una rifor-ma delle telecomunicazioni. Ma sincera -mente mi permetto di insistere (e d'altraparte credo che vadano rispettati tutti i punt idi vista) sul fatto che quella al nostro esamenon è una riforma del settore delle teleco-municazioni. Qualcuno, anche tra i collegh idell'opposizione, mi obietta che si tratta d iun primo passo verso la riforma e verso ilriassetto ; ma io non penso che il contenut odella legge al nostro esame apra molte pro-spettive .

E al riguardo, a proposito dell'articolo 1 ,

vorrei fare qualche ulteriore riflessione oltr ea quelle svolte dal collega Franco Russo .Mi sembra che negli ultimi giorni, da

parte di chi ha interesse a che questa leggevada in porto, siano stati dati alla stampa dei

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segnali affinché si lasciasse capire che ormaiil provvedimento era sulla dirittura d'arriv oe che non vi erano grossi problemi ; salvo che(qualche incognita è sempre giusto preve-derla) non vi fosse una qualche resistenz amaggiore da parte dell'opposizione e nonfosse quindi necessario, nel caso della man-cata approvazione del disegno di legge, ri-correre a qualche alternativa . Ebbene, pro-prio sulle pagine dedicate all'economia di u nquotidiano (non lo cito perché non vogli ofare propaganda a nessuno ed anche perchésono più di uno i quotidiani di larga tiraturaintervenuti in questa discussione) si leggon oalcune notizie interessanti . Innanzi tuttoche, appunto secondo quanto dicevo pocofa, i vertici dell'IRI e della STET stanno giàprevedendo alcune strade alternative . Una èquella di un riassetto per via amministrativ aattraverso «la concessione tout court» — st oleggendo dal giornale — «dell'azienda diStato per i servizi telefonici» . In questomodo (passatemi la banalità dell'espressio-ne) si prenderebbero i due classici piccion icon una fava, cioè da una parte si unifiche-rebbero sotto il cappello della STET tutti igestori delle telecomunicazioni e, dall'altra,si aggirerebbero i divieti di Bruxelles .

Ora, signor ministro, su questi divieti d iBruxelles credo che in qualche misura do-vremmo riflettere; e invito i colleghi a farlo .Noi infatti abbiamo ricevuto dal president edel comitato di garanzia dell'antitrust, i lprofessor Saja, un invito alla riflessione su lfatto che, giusto quello che è previsto nell alegge, noi in pratica ci avviamo ad unificar eil settore e quindi a individuare un gestoreunico delle telecomunicazioni .

E fin qui non avrei niente da obiettare, s enon vi fosse un precedente che va nell adirezione opposta. Lei, ministro Vizzini, èstato anche ministro della marina mercanti-le e sa che proprio sulla questione dell agestione unica del lavoro portuale la Cort edel Lussemburgo in questi ultimi giorni haemesso una sentenza molto contorta, ch eandrebbe letta bene, perché contiene per -corsi non del tutto chiari e lineari . Essa nellasostanza afferma che non vi può essere neiporti un gestore unico del lavoro portuale .

Allora, delle due l'una : o l'antitrust equindi il divieto, la critica . . .

CARLO D'AMATO, Relatore. Una cosa so-no i porti e una cosa sono le telecomunica-zioni !

EDDA FAGNI. D'Amato, abbi pazienza ,anche ieri non mi hai voluto far concludere .

Si tratta sempre di servizi e 1' antitrust valeper tutti, caro D'Amato! Che discorsi sono ?Sarebbe troppo comodo . . .

FRANCO PIRO. La maggioranza fa ostru-zionismo . . . !

EDDA FAGNI . No, Piro, lascia stare, midifendo abbastanza bene da sola !

PRESIDENTE. Onorevole Piro, lei non vaa pranzo . . .? !

FRANCO PIRO . Sono sovrappeso !

EDDA FAGNI. Volevo ricordare tutto ciòproprio perché non vorrei che, una volt aapprovata la legge, vi fosse poi qualcheelemento di contrasto o di opposizione inordine a materie sulle quali vengono emana-te determinate direttive . Siccome si è dettoche con questa legge si va nella direzione diottemperare ad alcune risoluzioni adottate alivello europeo, non vorrei che incappassi-mo proprio nelle maglie di un controllo .

Ieri nelle pagine economiche di un quoti -diano . . .

CARLO D'AMATO, Relatore . Un giornaledella Confindustria !

EDDA FAGNI . . . . vi era un articolo intito-lato «Tutti i telefoni all'IRI», nel quale si

dava un quadro dell'assetto attuale dell etelecomunicazioni, indicando quale sarà lasituazione quando si supererà questo sco-glio .

Il nodo è proprio nell'articolo 1, e preci-samente nel comma 3, laddove si dice : «L'a-zienda di Stato per i servizi telefonici, istitui-ta con regio decreto-legge 14 giugno 1925 ,n. 884, convertito dalla legge 18 marzo1926, n. 562, è soppressa a far data dall'en-trata in vigore della Convenzione di cui alcomma 2». Io credo sia necessario chiarirc ile idee .

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Sulla necessità della soppressione dell'A -zienda di Stato per i servizi telefonici vi son ovalutazioni di vario tipo . Da un lato, si dic eche il servizio, proprio perché deve esseretenuto in grande considerazione e agli utentisi deve principalmente rivolgere l'attenzionedel Parlamento, deve essere migliorato e checiò può ottenersi soltanto con la sua unifica-zione in mano ad un unico ente di gestione !Si portano ad esempio esperienze extraeu-ropee: un giornale di oggi cita la proposta d iprivatizzare la Thomson francese, una socie-tà nella quale vi era un massiccio intervent odello Stato. Dall'altro lato, invece, sappiam oche negli Stati Uniti, per esempio, propri ola rete delle comunicazioni e delle telefonie èsegmentata ed ha una dimensione locale, alivello comunale o provinciale ; si è percorsacioè una strada del tutto diversa da quell ache intendiamo prendere noi .

Questo è il giudizio sul servizio . La cosapiù grave — lo dico qui perché credo si aimportante, anche perché il problema è digrossa dimensione all'interno della legge —è che spesso per motivare la necessità diapprovare il provvedimento al nostro esamesi esprime un giudizio sul personale .

Spesso tale giudizio non è positivo e i l

personale viene messo a raffronto con quell odi altri settori delle telecomunicazioni . S idice che questi lavoratori hanno un rapport odi lavoro privilegiato e che non svolgono al

meglio la loro attività . Io andrei cauta nel -l'esprimere un giudizio del genere, per variordini di ragioni .

In primo luogo i 18 mila dipendenti del -l'Azienda di Stato per i servizi telefonici ,salvo alcuni, come coloro che lavorano nelsettore dei telegrammi ed in altri servizi ch econtinueranno ad essere inglobati nel Mini-stero delle poste, entro nove mesi verrann o

trasferiti, salvo una possibilità di opzione ,

all'IRI o alla pubblica amministrazione .Onorevoli colleghi, abbiamo discusso re-

centemente alcune leggi, non solo quellasulle privatizzazioni, ma anche quelle sulla

finanza locale e sulle questioni finanziarie

contributive. Abbiamo sentito che è in attoun blocco delle assunzioni nella pubblicaamministrazione. Già la finanziaria dell'an-no scorso aveva ridotto tale percentuale dal50 al 25 per cento; questa volta essa viene

ridotta dal 25 al 10 per cento . Quindi gli entilocali e la pubblica amministrazione nel suocomplesso non potranno assumere persona-le se non in misura pari al 10 per cento. Nonsolo, ma il 50 per cento di questo 10 percento deve essere riservato ai lavoratori cu i

si applicano le procedure per la mobilità, aisensi della legge n . 223 . Si tratta di personecacciate dal loro posto di lavoro diciam ole cose come stanno — che dovranno trova-

re una diversa collocazione per raggiunger el'età della pensione dentro la pubblica am-ministrazione .

Tra l'altro so che è in preparazione — e i lConsiglio dei ministri avrebbe dovuto appro-varlo proprio in questi giorni — un decret oche riguarda il rapporto di impiego dellapubblica amministrazione, con una trasfor-mazione complessiva del rapporto di impie-go da pubblico a privato, come del resto gi àprevisto per l'ente ferrovie dello Stato in u nprovvedimento di accompagnamento allalegge finanziaria .

Ci vogliamo rendere conto allora che i 1 8mila o 15 mila lavoratori dell'Azienda diStato per i servizi telefonici sono lavoratori

qualificati? Può anche essere infatti che v isiano state assunzioni clientelari : sappiamotutti che spesso le poste hanno rappresenta-to uno sbocco occupazionale quando l'ac-cesso al mondo del lavoro in altri settori eraestremamente difficile. Però un conto è for-mulare un giudizio negativo sulle forme d iassunzioni, altro è esprimere un giudizionegativo sulla capacità e professionalità de i

dipendenti del Ministero delle poste, in que-sto caso dell'Azienda di Stato per i serviz itelefonici. Questa ha alle sue dipendenzetecnici altamente qualificati proprio perchésvolge il suo compito ricorrendo ad unatecnologia estremamente qualificata . Recen-temente, infatti, ha indetto dei concorsi perassumere alcuni tecnici — è quanto ci hadetto il direttore dell'Azienda di Stato per iservizi telefonici nel corso dell'audizione cheha avuto luogo in Commissione — proprioperché mancavano ingegneri e periti, cio èpersonale altamente qualificato .

Io ho avuto modo di visitare molte sedidell'Azienda di Stato per i servizi telefonici .

Sono state introdotte le fibre ottiche, sonostati creati impianti che hanno sostituito

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gran parte della telefonia . Sappiamo chel'Azienda di Stato per i servizi telefonici sioccupa dei collegamenti interurbani con ipaesi europei e con alcuni paesi del bacin oMediterraneo, mentre la SIP si occupa de icollegamenti urbani, l'Italcable di quelli con-tinentali e Telespazio di quelli via satellite .

Se questi impianti sono di un certo tipo enecessitano per il loro funzionamento dipersonale altamente qualificato, come si f aa trovare lo spazio per tutti all'interno d iquesta società, la cui durata è indefinita eper la quale si dovranno trovare criteri d igestione non previsti dalla legge al nostr oesame? Come si farà — lo sottolineava ilcollega Franco Russo — a considerare sol ouna facoltà, e non un dovere, del Minister odelle poste e delle telecomunicazioni l'eser-cizio del controllo di tutto quanto attiene all atelefonia ed alle telecomunicazioni di cui ètitolare ?

Anche se si fosse dovuto introdurre soloquesto emendamento, la Commissione pri-ma e il Parlamento ora avrebbero dovutomuoversi in questa direzione, invece di eri-gere un muro contro il quale andranno acozzare tutti gli emendamenti presentati ,soprattutto quelli relativi alla questione delpersonale ed al servizio reso agli utenti .Sappiamo benissimo, perché lo vediamo i ntanti servizi pubblici, che disponiamo d ipersonale altamente qualificato, consapevo-le di svolgere una funzione utile per lacomunità. Con simili norme, anziché miglio-rare il servizio, come si dice di voler fareattraverso questa legge, rischiamo di render-lo meno qualificato .

Voi volete andare in questa direzione e no inon possiamo far altro che svolgere la nostr afunzione. Con l'auspicio che questo diventiuno dei servizi piu efficienti, vi abbiam oindicato gli strumenti per poterlo migliora -re. Vedremo se sarete in grado di accoglier ele proposte di miglioramento o se testarda -mente continuerete a respingerle .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o-norevole Baghino . Ne ha facoltà .

FRANCESCO GIULIO BAGHINO . Signor Pre-sidente, signor ministro Mammì . . . Mi scusi ,adesso abbiamo un altro ministro!

FRANCO PIRO . Non è neanche Galasso !

FRANCESCO GIULIO BAGHINO. Ho letto ildocumento che, secondo gli illusi, dovre icontrastare od approvare. Mi domando qua-le interesse vi sia ad approvare questo prov-vedimento, poiché non me lo ha indicato néil titolo del disegno di legge, né l'intervent odel relatore (che comunque ho apprezzato) .Se è un difetto svolgere la funzione di rela-tore e maturare il parere nel corso deldibattito, è un pregio cambiare opinione ,anche se si deve dimenticare di aver propo-sto delle modifiche nella relazione iniziale .

Non vi è interesse, dicevo, perchè il prov-vedimento al nostro esame non si limita aprevedere una riforma del settore delle tele-comunicazioni, come è scritto nel titolo, maopera un vero e proprio trasferimento d iaziende . Quando vi è l'inserimento di un'a-zienda in un'altra, una assimilazione o unafusione, di solito chi ha un bilancio solidoriceve in sé l'azienda più debole oppurecerca di associarsi con chi è ancora piùflorido . In questo caso, invece, avviene l'in-verso: il Governo, attraverso l'azienda auto-noma dei telefoni di Stato, eroga un contri-buto ad un'altra azienda . Tra l'altro, questotrasferimento avrebbe potuto essere inseritonel decreto-legge sulle privatizzazioni, a me -no che ciò non fosse impedito da qualchedisposizione in esso contenuta . Non vi sa-rebbe dunque alcun vantaggio che potrebb eessere considerato rilevante .

Il relatore, nel corso dell'esame del prov-vedimento svoltosi in Commissione traspor-ti, ha espresso in modo dettagliato il proprioparere, sulla base di un'approfondita analisidelle disposizioni normative alla quale avev apersonalmente atteso . Nell'ambito delleconsiderazioni svolte, l'onorevole D'Amato(con ciò inducendoci a prevedere una seriedi audizioni in modo ancora più convinto diquanto fosse in precedenza) ha espresso u norientamento favorevole alla possibilità d iapportare emendamenti e modifiche miglio-rative al testo, per eliminarne i difetti .

Ritengo che, se avessimo seguito l'iterlineare originariamente indicato, il disegnodi legge sarebbe probabilmente già stat oapprovato. In particolare, il Senato avrebbepotuto affrontare il suo esame nella fase

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successiva alla prima lettura dei disegni d ilegge finanziaria e di bilancio, cioè mentre

questa Camera stava procedendo, a sua

volta, all'esame di tali provvedimenti .II Senato, in sostanza, avrebbe avuto un

congruo tempo a disposizione per migliora-

re e completare il testo del disegno di legge .Perché ho usato l'espressione «completare» ?In questa sede affermiamo la necessità diuniformare il servizio delle telecomunicazio-ni, senza tuttavia domandarci in che modoprocedere . Ci limitiamo, infatti, a stabilireche l'Azienda di Stato per i servizi telefonic idebba essere trasferita in ambito IRI, m anon consideriamo come, perché e quali con-seguenze tale iniziativa possa produrre . Insostanza, non si comprende in che modo siintenda procedere per realizzare un princi-pio considerato giusto : appunto, quello del -l'unificazione del servizio delle telecomuni-cazioni .

Se ciascuno di noi dovesse prevedere leconseguenze che potrebbero derivare dal -l'approvazione del provvedimento, dovreb-be richiamarsi alle audizioni che, in seguit oad una «nostra» iniziativa (uso l'aggettiv o«nostra» senza alcun collegamento ad unplurale maiestatis, ma con riferimento all'i-niziativa assunta dalla Commissione traspor-ti), si sono svolte alla presenza dei rappre-sentanti dell'IRI, della STET e di altri enti .In particolare, la Commissione ha procedu-to ad ascoltare i rappresentanti diretti delpersonale . . .

CARLO D'AMATO, Relatore. Anche la CI-SNAL ha firmato l'accordo !

PRESIDENTE. Onorevole D'Amato, l'o-norevole Baghino non ha certo bisogno d istimoli per procedere nel suo intervento . . . !

FRANCESCO GIULIO BAGHINO . Ringrazio ilcollega D'Amato perché mi permette dichiarire che la CISNAL ha firmato un'intesa ,salvaguardandosi dal pericolo di essere ad-dirittura esclusa dalla trattativa che si sareb-be svolta successivamente alla fase di appro-vazione. Quell'intesa presenta due difetti :innanzitutto, è legata all'approvazione delprovvedimento, non intervenendo la qualel'intesa stessa sarebbe da considerarsi annul -

lata. Pertanto, se noi non approvassimo i ldisegno di legge, verrebbe meno la validitàdi quell'accordo. Inoltre, non è stata previ -sta alcuna sanzione perché si abbia la sicu-rezza che quell'accordo sia accettato o rea-lizzato . . .

CARLO D'AMATO. Come tutti gli accor-di . . .

FRANCESCO GIULIO BAGHINO . Sì, cometutti gli accordi che intervengono tra perso-ne perbene. Quando qualcuno di questi sog-getti perbene cambia titolo o titolare, non èdetto che si comporti nello stesso modo d ichi lo ha preceduto . . . !Comunque, io non rappresento la CI-

SNAL perché, se così fosse, non sarei qui ,dal momento che le funzioni di rappresen-tante di quel sindacato sono incompatibilicon la carica di deputato .

Ritornando al merito del provvedimento ,mi chiedo per quale ragione lo si debba adogni costo approvare in extremis, quand opure permangono perplessità ed emergon oauspici di miglioramento . Secondo il mioparere — e questo può essere anche utilealla CISNAL — tutte le organizzazioni sin-dacali che hanno potuto firmare un accordoche riguarda il personale dovrebbero tenerein considerazione anche un ulteriore interes-se oltre a quello relativo al personale stesso ,e porsi un quesito : che fine farà questoservizio, come verrà enucleato e dove, conl'approvazione del provvedimento e, quindi ,con questo trasferimento, finiranno i 40 mil amiliardi che rappresentano il valore patri-moniale dell'azienda? Infine, tale valore co-me sarà catalogato e considerato? Arrivere-mo a realizzare l'unificazione in brev etempo oppure, per parecchio tempo, vivre-mo nell'indecisione di tale passaggio com-pleto e, nello stesso tempo, avremo almenotre società che si interessano delle telecomu-nicazioni?

Sottolineo, poi, che sulla base di quest odisegno di legge, non vi sarà un'autorità con

pieno diritto di controllare, accelerare, veri-ficare e realizzare, perché essa avrà appenala facoltà di svolgere tali funzioni, come èprevisto dall'articolo 1 del provvedimento .

Ricordo che su questa materia non solo

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abbiamo svolto in Commissione le audizionidei soggetti interessati, dai rappresentantidell'IRI a quelli delle organizzazioni sinda-cali, ma abbiamo anche ricevuto un docu-mento dall'autorità garante della concorren-za e del mercato, che ci ha creato notevoli

perplessità e che ci ha invitati ad effettuaredeterminati controlli sulla rispondenza de lprovvedimento ad alcuni criteri . Onorevolicolleghi, noi non possiamo dire di avercontrollato e di esserci garantiti, sappiam osoltanto che non dobbiamo toccare nulla .Eppure determinate osservazioni sono purstate svolte sul provvedimento che dobbia-mo approvare, senza apportare correzioni !

ANTONIO TESTA. Motu proprio!

FRANCESCO GIULIO BAGHINO . No, motuvostro !

ANTONIO TESTA. È un garante poco «ga-rante», quello !

FRANCESCO GIULIO BAGHINO . Non azzar-derei. Anche se sono antiparlamentare . . .

FRANCO PIRO . Ma come, sei qui dentro ?

FRANCESCO GIULIO BAGNINO . . . . Anche sesono contro questo Governo e questa situa-zione nazionale, non mi permetto mai ,quando un qualsiasi cittadino italiano rap-presenta l'autorità in un settore, di afferma -re, con un'interruzione o con mezza frase ,che non capisce niente perché garantisc epoco . . .

ANTONIO TESTA . Ha scritto cose già con-tenute in altri documenti !

FRANCESCO GIULIO BAGHINO . Garantiscepoco perché noi non lo rispettiamo. Ma, a

prescindere da questo . . .

SILVANO RIDI. Ma il garante non affronta-va la questione della gestione, abbia pazien-za, onorevole Baghino !

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, anchese siamo in pochi in quest'aula, non è am-messa la conversazione . Un'interruzione va

bene, ma la conversazione no! (Comment idel deputato Ridi) .

Onorevole Baghino, non raccolga le inter-ruzioni !

FRANCESCO GIULIO BAGHINO . Dicevo chenoi continueremo l'azione che sentiamo d idover compiere anche se intravediamo chedall'alto è giunto l'onere . . .

FRANCO PIRO . Un cellulare !

FRANCESCO GIULIO BAGHINO . Ti riferivi aitelefonini o a quanto mi è capitato qualchevolta nel passato, per il «cellulare» ?

Se noi migliorassimo il provvedimento i ndiscussione attraverso un ulteriore appro-fondimento cosa si concluderebbe con que-sto primo atto e quanto tempo ci vorrebb eper portare a compimento l'unificazionedelle telecomunicazioni e, quindi, per realiz-zare ciò che si afferma in termini di princi-pio? Potremmo impiegare pochissimo tem-po, perché ritengo che qualsiasi gruppo cheabbia presentato più emendamenti accette-rebbe di limitarne il numero purché venis-sero approvati, non discussi e poi bocciati .Seguiremo la nostra strada subendo un'ul-teriore ingiustizia, quella del contingenta-mento dei tempi . Si è passati, infatti, dalla

libertà di prendere la parola nel corso dell adiscussione per il tempo che si voleva (qual-cuno, in passato, ha anche letto l'elencotelefonico per poter arrivare ad un interven-to di tre-quattro ore), alla facoltà di interve-nire per trenta minuti, per giungere poi all alimitazione nell'illustrazione degli emenda-menti e, ora, all'assegnazione di un certonumero di ore per discutere una legge ,esaminare gli emendamenti ed esprimere i lproprio libero pensiero. Più che una mani-festazione di democrazia, mi pare una for-ma, addirittura, di tirannide. Infatti, non viè violenza peggiore di quella volta ad impe-dire di parlare (Applausi del deputato Piro) .Si dice di essere liberi, ma poi non si rispett achi esprime parere contrario .

FRANCO PIRO . Bravo !

FRANCESCO GIULIO BAGHINO. Ecco per-ché continueremo la nostra azione convinti

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di fare cosa giusta. Ministro Vizzini, sonoconvinto che ascoltando tanto la maggioran-za quanto l'opposizione ricorderà le nostreosservazioni quando, in questo o nel succes-sivo Governo, sarà chiamato a decidere sul-l'effettiva unificazione delle telecomunica-zioni e riparerà con gli interventi necessarialle carenze di questo provvedimento (Ap-plausi del deputato Piro) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare l'o-norevole Ferdinando Russo . Ne ha facoltà .

FERDINANDO RUSSO . Signor Presidente ,signor ministro, l'articolo al nostro esame ècertamente la nonna fondamentale di unprovvedimento di riforma di grande signifi-cato, che aiuterà il nostro paese nel suocammino di modernizzazione. Quello che ciapprestiamo a votare è un provvedimento a lquale il Parlamento è interessato da qualch edecennio. D'altra parte, un sistema di tele-comunicazioni efficiente, coordinato, avan-zato e senza sprechi è essenziale per unpaese industriale aperto alla terziarizzazio-ne, interconnesso a livello internazionale, si aper il suo potenziale economico, sia per lasua funzione nella cooperazione mondiale .

All'irizzazione dell'Azienda di Stato per itelefoni si perviene con il primo articolo, no nper il salvataggio di un'azienda decotta (lohanno già affermato altri), ma per la valo-rizzazione di un patrimonio umano e tecnicodi alto valore, che ha contribuito notevol-mente allo sviluppo delle telecomunicazionidel nostro paese ed a quello dell'area medi-terranea. È stato accertato che tante volte siè offerta assistenza tecnica a molti paesi invia di sviluppo . Con un sistema irizzato saràora più facile la divisione tra funzioni e ruolilocali, nazionali, delle telecomunicazioni efunzioni internazionali, che presentava talu-ne difficoltà nell'ambito delle diverse con-cessionarie dei servizi .

Le dichiarazioni e gli impegni assunti dal -l'IRI con il sindacato, intesi a garantire l eprofessionalità, le carriere, le posizioni pre-videnziali ed assicurative di lavoro del per-

sonale impiegato nell'Azienda di Stato, cihanno indotti a non ripresentare in Assem-blea gli emendamenti respinti in Commissio-ne che, pure, avrebbero certamente offerto

un quadro normativo più sereno al per -sonale .

Con tale atteggiamento riteniamo di con-tribuire ad una riforma e ad un riassettodelle telecomunicazioni ormai maturi edoggi richiesti non solo dalle aziende ch eoperano nel settore, ma — per nostra fortu-na e speriamo anche come auspicio per i lprovvedimento — accettati dal personale edai quadri delle aziende e dalle grandi orga-nizzazioni sindacali .

PRESIDENTE. Nessun altro chiedendo d iparlare sull'articolo 1 e sul complesso degliemendamenti ad esso presentati, rinvio ilseguito del dibattito alla ripresa pomeridianadei lavori .

Sospendo la seduta fino alle 17, 30 .

La seduta, sospesa alle 14,35 ,è ripresa alle 17,40 .

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTEALFREDO BIONDI .

Missioni .

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensidell'articolo 46, secondo comma, del rego-lamento, i deputati Barbera, Bodrato, Ceni-ti, De Luca, Guarino, Lattanzio, Martinaz-zoli, Ricciuti, Emilio Rubbi e Sacconi son oin missione a decorrere dal pomeriggio dioggi .

Pertanto i deputati complessivamente inmissione sono trentuno, come risulta dall'e-lenco allegato ai resoconti della seduta o-dierna .

Sull'ordine dei lavori .

FRANCO RUSSO. Chiedo di parlare sull'or -dine dei lavori .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCO RUSSO. Signor Presidente, vorre irichiamare alcuni dati, che investono l'an-damento dei nostri lavori, anche alla luce

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degli orientamenti che sarebbero emersi i nsede di Conferenza dei presidenti di gruppo ,convocata per il pomeriggio di oggi, e su iquali riterrei opportuna un'informativa al -l'Assemblea .

In primo luogo, avendo preso parte all ariunione della Commissione giustizia in cu i

si è avviato l'esame del provvedimento rela-tivo alla cosiddetta superprocura, debbo sol-levare un problema. Il ministro Martellisarebbe orientato a chiedere che l'Assem-blea, questa sera, cominci la discussionesulle linee generali del disegno di legge d i

conversione di tale decreto-legge, anche s eil calendario non prevede che esso vengatrattato nella giornata odierna .

Vorrei pertanto conoscere a quali conclu-sioni sia pervenuta la Conferenza dei presi -denti di gruppo riguardo a tale orientament oe, sempre sull'argomento, se sia vero ch el'onorevole Gargani ha chiesto che la Com-missione da lui presieduta sia autorizzata acontinuare l'esame in sede referente del

provvedimento, nonostante l'Assemblea si aquesta sera impegnata in una serie di vota-zioni qualificate .

Presidente, le chiedo gentilmente di darm iuna risposta.

Mi riservo di avanzare successivamenteun'altra proposta in merito ai nostri lavori .

PRESIDENTE. Onorevole Franco Russo ,la Conferenza dei presidenti di gruppo èancora riunita. Non ho quindi la possibilitàdi riferirne le determinazioni, che per altr oposso dirle non riguarderanno la sedut aodierna. Non è previsto, dunque, l'inseri-mento all'ordine del giorno di tale seduta delprovvedimento cui lei ha fatto riferimento .Procederemo quindi nei nostri lavori secon-do quanto previsto dall'ordine del giorn omedesimo.

FRANCO RUSSO. Presidente, chiedo allora ,riallacciandomi a quanto detto poc'anzi, chesiano sconvocate tutte le Commissioni, com-presa la Commissione giustizia, dalla qual emi sono allontanato pochi minuti fa, e ch eè attualmente riunita, in attesa dell'arriv odel ministro Martelli .

Per non far perdere altro tempo avanz osubito anche un'altra richiesta . Vorrei cioè

conoscere gli orientamenti della Presidenzain relazione al seguito dell'esame della pro-posta di legge relativa alla disciplina dell espese per le campagne elettorali . È vero cheavremmo dovuto concluderne l'esame ieri

sera; ciò non è avvenuto e la prosecuzionedel dibattito è prevista al punto 5 dell'ordinedel giorno di oggi. Vorrei capire come laPresidenza intenda disciplinare i lavori pe rconsentire che si concluda l'esame anche ditale provvedimento .

PRESIDENTE. Posso ribadire che si pas-serà all'esame del provvedimento in materiadi spese elettorali, di cui al punto 5 dell'or -dine del giorno, una volta esaurita la discus-sione del provvedimento di riforma del set-tore delle telecomunicazioni, di cui al punt o4 dell'ordine del giorno della seduta odierna .

FRANCO RUSSO. In base a quale criteriodobbiamo occuparci del provvedimento sul -la riforma delle telecomunicazioni e non d iquello sulle spese elettorali, che non è men oimportante e che è anch'esso previsto nel -l'ordine del giorno della seduta odierna ?

PRESIDENTE. Le ripeto che l'ordine delgiorno della seduta di oggi prevede la rifor-ma del settore delle telecomunicazioni, a lpunto 4, mentre la proposta di legge relativ aalle spese per la campagna elettorale è a lpunto 5 dell'ordine del giorno stesso .

Avverto altresì che le Commissioni sonostate sconvocate . Mi riservo però di preci-sarle la decisione che è stata adottata da lPresidente per quanto riguarda i lavori dell aCommissione giustizia .

FRANCO RUSSO . Presidente, può dirci co-me si articoleranno stasera i tempi di lavor odell'Assemblea ?

PRESIDENTE. Posso solo ripeterle che inostri lavori si svolgeranno secondo l'ordin edel giorno stabilito per la seduta odierna .Tuttavia, onorevole Franco Russo, mi far òcarico di trasmettere le sue sollecitazioni a lPresidente della Camera . Stia tranquillo ,nessuno vuole far venire meno la possibilitàdi completare oggi l'esame dei provvedi -menti richiamati . Il fatto poi che si riesca a

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procedere il più rapidamente possibile di-penderà anche dallo spirito di collaborazio-ne di ciascuno di noi .

NINO CARRUS . Chiedo di parlare sull'or-dine dei lavori .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

NINO CARRUS. Signor Presidente deside-ro segnalare una circostanza che può sem-brare banale, ma che è determinante ai finidei nostri lavori .

Mi risulta che la Commissione affari so-ciali sia ancora riunita e stia lavorando .

GIANFRANCO TAGLIABUE. È già statasconvocata !

NINO CARRUS. La pregherei di accertar-sene, signor Presidente .

PRESIDENTE. Onorevole Carrus, il colle-ga Tagliabue ha già anticipato la mia rispo-sta, che le confermo formalmente .

Per quanto riguarda la questione sollevat adall'onorevole Russo, comunico che la Pre-sidente della Camera ai sensi dell'articolo30, comma 5, del regolamento, ha autoriz-zato la Commissione giustizia a proseguire isuoi lavori in concomitanza con i lavoridell'Assemblea.

FRANCO RUSSO. Questa è una grave lesio-ne dei diritti dei parlamentari! Sono mem-bro della Commissione giustizia, che discutesul provvedimento concernente la superpro-cura. L'organizzazione dei lavori è discrimi-natoria per i piccoli gruppi !

Elevo formale protesta contro la decision edella Presidenza. Questa deroga è ingiustifi-cata! È la pressione del Governo che ciimpedisce di lavorare regolarmente !

PRESIDENTE. Onorevole Franco Russo ,mi risulta — non ho potuto partecipar ealla Conferenza dei presidenti di gruppoessendo impegnato altrove per motivi isti-tuzionali — che è stata assunta una de-cisione concorde in tal senso da parte deipresidenti di gruppo .

FRANCO RUSSO. «Concorde» mi sembradifficile, Presidente : non significa niente !

PRESIDENTE. Onorevole Russo, le horiferito le decisioni assunte dalla Conferenzadei presidenti di gruppo ; non ho il potere dimodificarle !

EDDA FAGNI. Chiedo di parlare sull'ordi-ne dei lavori .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

EDDA FAGNI. All'ordine del giorno dell aseduta di domani è prevista la discussion esulle linee generali dei progetti di legge cheriguardano il riordino del servizio sanitario .Come il Presidente ha riferito poc'anzi i nrisposta al collega Carrus, la Commissioneaffari sociali è stata sconvocata per consen-tire ai colleghi di partecipare ai lavori del-l'Assemblea . Sarà pertanto difficile che tal eprovvedimento possa domani essere sotto-posto all'attenzione dell'Assemblea, consi-derato che la XII Commissione non ha an-cora discusso neanche l'articolo 1, al qualesono stati presentati numerosi emendamen-ti. Vi è quindi il rischio che l'Assembleacominci la discussione senza che si sia con-cluso l'iter in Commissione, ponendo le con -dizioni per una richiesta di rinvio del prov-vedimento in quella sede, così come èaccaduto al Senato .

Non so se sia terminata la riunione dell aConferenza dei presidenti di gruppo, cui h opartecipato fino a qualche minuto fa, nelcorso della quale si è addirittura parlato diun'eventuale seduta notturna per discuter eil provvedimento sul coordinamento delleindagini e dei procedimenti sui reati di cri-minalità organizzata. Chiedo alla Presidenz ase sia possibile sottoporre all'attenzione del -la Conferenza dei capigruppo l'esigenza d iinserire il provvedimento sulla riforma de lsistema sanitario nel calendario dei lavor idella prossima settimana, consentendo cos ìalla Commissione di merito di esaminar el'articolato e gli emendamenti .

PRESIDENTE. Onorevole Fagni, le assi -curo che informerò il Presidente della Came-ra del rilievo da lei formulato. La Commis-

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sione affari sociali, per altro, potrebbe esser econvocata nelle prime ore della settimana d idomani e l'assemblea potrebbe proceder eall'esame del provvedimento una volta ch ela Commissione ne abbia concluso l'esame .

Per il resto, confermo che la Presidenza s iatterrà all'ordine del giorno già stabilito pe rla seduta odierna.

Si riprende la discussionedel disegno di legge n. 5866 .

PRESIDENTE. Avverto che l'onorevoleLia ha ritirato i suoi emendamenti 1 .14, 1 .2 ,1 .3 e 1 .28 .

Chiedo al relatore di esprimere il parer edella Commissione sugli emendamenti pre-sentati all'articolo 1 .

CARLO D'AMATO, Relatore . Signor Presi-dente, onorevoli colleghi, procederò all'e-spressione del parere della Commissione sugliemendamenti presentati all'articolo 1 no nsenza aver prima definito alcune questioni chesono state sollevate nel corso del dibattito da icolleghi Franco Russo, Fagni e Baghino e ch egià erano state evidenziate durante i lavor isvolti in Commissione nel corso di questi mesi .

Vorrei far presente in particolare all'ono-revole Franco Russo che sicuramente no nabbiamo cercato di fare colpi di mano, né c isono stati tentativi di sfuggire al confront oed al dibattito, tenuto conto anche di tuttoil lavoro che abbiamo svolto in Commissio-ne. Anzi, alcune considerazioni evidenziat ein Assemblea dallo stesso onorevole Franc oRusso a nome del gruppo verde potevanobenissimo essere prospettate nella Commis-sione competente .

Devo poi dire che una questione, in par-ticolare, ha interessato la generalità dei col -leghi e cioè l'intervento della Commissioneanti-trust. Recentemente, il garante ha in-viato al Governo e al Parlamento una letterarelativa al riassetto del settore, una sorta d istudio sul mercato della telefonia radiomo-bile cellulare . Bisogna dire che, in riferimen-to alla riforma del settore, sono state solle-vate perplessità circa i suoi effetti sull aconcorrenza, in quanto il disegno di legge alnostro esame, già approvato dal Senato,

sembrerebbe rafforzare la posizione domi-nante già attualmente detenuta dall'entepubblico di gestione del settore delle teleco-municazioni e limitare la possibilità di intro-durre elementi di concorrenza .

Ulteriori riflessioni si rendono poi neces-sarie su un'altra perplessità sollevata, riguar-dante l'attribuzione all'IRI delle responsabi-lità di definizione dei criteri generali d iriassetto del settore in quanto l'ente di ge-stione è parte in causa del nuovo quadroregolamentare . Per quanto riguarda il servi -zio di radiotelefonia mobile cellulare, l'auto-rità in questione ha manifestato il convinci-mento che dall'introduzione di un regime diconcorrenza nell'offerta di tale servizio pos-sano derivare benefici sia per la riduzionedelle tariffe praticate sia per il miglioramen-to della qualità del servizio offerto .

In proposito, ricordo che la CommissioneCEE, nel giugno del 1987, ha adottato i l«libro verde» sulle telecomunicazioni, nelquale si prevedeva — in sintesi una nett aseparazione fra la funzione di regolamenta-zione e quella di gestione, la possibilità diconservare un regime di monopolio per l'in-frastruttura di rete, nonché l'apertura allaconcorrenza sul mercato dei terminali d itelecomunicazioni e dei servizi, ad eccezion edi alcuni di base, che rispondono ad u ninteresse generalizzato .

In attuazione delle linee generali espost enel «libro verde», la Commissione della Co-munità europea nel 1990 ha emanato un adirettiva, la n . 90/388, che stabilisce l'abo-lizione del monopolio per tutti i servizi, a deccezione di quelli di telefonia locale, deltelex, di radiotelefonia mobile, di radioavvi-so e di comunicazione via satellite .Ciò dimostra come il provvedimento al

nostro esame non sia assolutamente in con-trasto con l'indicazione della CEE ; anzi, essosi muove coerentemente in quest'imposta-zione .

La direttiva CEE, tra le altre cose, dovr àessere attuata mediante decreto legislativo ,i cui princìpi e criteri costituiscono l'oggett odell'articolo 72 della legge comunitaria de l1991, già approvata dal Senato e attualmen-te all'esame della Camera dei deputati .

Per quanto riguarda invece il contenutocomplessivo degli emendamenti, devo ricor-

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dare che la Commissione ha compiuto unavalutazione approfondita degli stessi, riba-dendo un primo dato: sicuramente non ci

troviamo di fronte alla riforma generale delsistema delle telecomunicazioni ma comun-que ad un primo passo significativo in talsenso, che serve ad eliminare quella che oggiè un'anomalia che distingue il sistema dell etelecomunicazioni italiane nel contesto eu-ropeo ed internazionale . Mi riferisco al dua-lismo tra due aziende che svolgono la stess aattività, anche se per segmenti separati, l aASST ed il gruppo IRI-STET-SIP .

Il provvedimento in esame si propone didefinire soltanto il suddetto aspetto, rinvian-do ad una fase successiva (le cui modalitàsono stabilite) l'individuazione di un proget-to complessivo di riassetto del settore, su lquale dovranno esprimersi sia il Governo ,nelle persone dei ministri delle poste e tele-comunicazioni e delle partecipazioni statali ,sia il Parlamento, attraverso i gruppi parla-mentari presenti in Commissione . Pur nonessendovi una previsione esplicita al riguar-do, infatti, il suddetto progetto dovrà essereesaminato anche dalle Camere .

Devo sottolineare che la Commissione siè fatta carico delle preoccupazioni sollevateattraverso alcuni emendamenti da tutti igruppi, in particolare da quello del PDS . Lamaggioranza alla quale appartengo ed igruppi che concordano sull'esigenza di va-rare nell'attuale legislatura un provvedimen-to importante, significativo e lungamenteatteso, auspicano che il suo iter si conclud ail più presto possibile, dopo aver risolto l egravi e complesse questioni riguardanti ilpersonale della ASST e della SIP . In casocontrario, si correrebbe il rischio di aspetta -re ancora molto tempo per la definizione diuna politica unitaria e complessiva del set-tore; tra l'altro, i ritardi già esistenti potreb-bero pregiudicare la posizione italiana nelcontesto europeo ed internazionale .Voglio evidenziare che sono chiamato a

svolgere come relatore un ruolo certamentedifficile; come hanno detto l'onorevole Ba-gnino ed altri colleghi, avrei potuto accetta-re alcuni emendamenti, ma ho ritenuto ch edovesse prevalere un discorso di caratterepiù generale rispetto alla questione di fondo .La mia posizione è stata suffragata dal Co -

mitato dei nove che ieri, a maggioranza ,con l'adesione del gruppo repubblicano macon il parere contrario dei gruppi di op-posizione (PDS e rifondazione comunista) ,ha ritenuto di non accogliere gli emenda -menti presentati .

Entrando nel merito, la Commissione in-vita i proponenti a ritirare l'emendamentoBaghino 1 .29, che propone di sopprimere iltermine di dieci anni previsto come duratadella società di cui al comma 1 dell'articolo1 . Per quanto riguarda gli identici emenda -menti Russo Franco 1 .1 e Fagni 1 .18, laCommissione ritiene che il loro contenutonon sia attinente al provvedimento in esame ,ma debba essere preso in considerazionenella fase in cui il Parlamento esaminerà ilprogetto complessivo di sistemazione e rior-ganizzazione del settore delle telecomunica-zioni . Di conseguenza, invito i presentatoria ritirare tali emendamenti, così come l'e-mendamento Baghino 1 .30 .

Per quanto riguarda l'emendamento Bor-ghini 1 .16, ho già ribadito che la preoccu-pazione di limitare la durata della concessio-ne ad un anno e di prevedere che la stessanon sia né rinnovabile né prorogabile è stat asuperata dall'interpretazione del relatore edella Commissione; tale interpretazione èstata inoltre rafforzata con i ripetuti inter-venti del ministro Vizzini, il quale in Com-missione ha precisato che la concessionenon può essere superiore ad un anno, poichéè previsto un termine massimo di dieci mes iper le procedure che dovranno essere por -tate a compimento. Pertanto, evidentemen-te, il termine, che non viene rafforzato conla non rinnovabilità e la non prorogabilità ,può ritenersi tuttavia superato dai meccani-smi cogenti previsti dall'articolo 1 per l'atti-vazione del processo di riforma del sistema .

Invito i presentatori a ritirare gli identic iemendamenti Russo Franco 1 .4 e Fagni1 .19, gli identici emendamenti Russo Franc o1 .5 e Fagni 1 .15 nonché l'emendamentoBaghino 1 .31 . Invito i presentatori, altresì ,a ritirare gli identici emendamenti RussoFranco 1 .6 e Fagni 1 .20, Russo Franco 1 .7e Fagni 1 .21, Russo Franco 1 .8 e Fagni 1 .22 ,

Russo Franco 1 .9 e Fagni 1 .23, Russo Fran-

co 1 .10, Angelini Giordano 1 .17 e Fagni1 .24, Russo Franco 1 .11 e Fagni 1 .25, Russo

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Franco 1 .12 e Fagni 1 .26, nonché gli emen-damenti, anch'essi identici, Russo Franc o1 .13 e Fagni 1 .27 . Nel caso in cui tale invitonon fosse accolto, esprimo parere contrari osu questi emendamenti .

PRESIDENTE. Il Governo?

CARLO VIZZINI, Ministro delle poste edelle telecomunicazioni. Il Governo espri-me parere conforme a quello del relatore .

Approfitto dell'occasione per precisare ,con riferimento al dibattito di questa matti-na e all'articolo 1, che vi è una ragione difondo che spinge il Governo a richiederel'approvazione, nel corso della presente le-gislatura, del provvedimento in esame ne ltesto approvato dal Senato . Prego l'onore-vole Franco Russo — di cui è stato apprez-zato l'impegno sul provvedimento concer-nente la trasparenza elettorale — di valutarequanto sto per dire .

La ragione che spinge il Governo a chie-dere l'approvazione del provvedimento inesame è che lo stesso prevede la definitivaseparazione della funzione di gestione dallafunzione di governo . Oggi, il ministro dell eposte è in una posizione di controllore e dicontrollato, poiché da un lato gestisce u npezzo del sistema delle telecomunicazioni edall'altro lato dovrebbe essere il controllor edi quanto viene gestito attraverso il sistemadelle partecipazioni statali . Credo che libe-rare la funzione di governo dagli aspett irelativi della gestione quotidiana costituiscaun elemento di trasparenza nella vita dellapubblica amministrazione che non può es-sere sottovalutato, soprattutto da parte dichi mostra giustamente tanta sensibilità ver-so questo aspetto della vita pubblica delnostro paese .

Detto questo, pregherei di considerareanche gli altri contenuti del provvedimento ,come le norme in tema di tariffe, che diven-tano anch'esse più trasparenti, più aderentiai costi e più «europee» . E con grandefranchezza devo dire che, rispetto all'idea diintrodurre modificazioni sulle quali pure sipotrebbe discutere, ma che comunque com-porterebbero inevitabilmente il rinvio delprovvedimento alla nuova legislatura con

tempi che non sono assolutamente prevedi -bili, certamente la scelta di approvare ilprovvedimento equivarrebbe a compiere unpasso in avanti in direzione di un assetto piùeuropeo del sistema .Quanto ad altri emendamenti che sono

stati presentati anche dal gruppo comu-nista-PDS, vorrei chiarire, come ha gi àfatto il relatore, che il termine dell'anno ,che comunque non può essere superat oper la concessione, va anche messo inrelazione al fatto che gli adempimenti deb-bono essere compiuti non entro un ann oma entro 180 giorni (90 più 90), e chequindi l'anno rappresenta in ogni casoun termine entro il quale il processo deveesaurirsi .

Per quanto poi concerne la richiesta di unparere del Parlamento sulla delibera de lCIPE, credo che rientri già nei poteri delleCamere prendere in considerazione senz alimiti di tempo qualunque delibera di unorganismo collegiale di Governo ed espri-mersi su di essa a favore o contro . E ritengoche non vi sia nessun Governo che possa poiportare avanti delibere di organismi collegia-li in mancanza di una maggioranza che l esostenga in Parlamento .

Per le ragioni che ho esposto, il mio pareresugli emendamenti presentati all'articolo 1è conforme — ripeto — a quello espresso dalrelatore. Ma io vorrei soprattutto richiamarel'attenzione dell'Assemblea sui contenut idell'articolo 1 e sullo scopo di fondo d iseparare la funzione di governo dalla funzio-ne di gestione . Al riguardo chiedo un mo-mento di riflessione anche ai colleghi di que igruppi che pure hanno presentanto emen-damenti e si sono pronunciati nel merit osostanzialmente contro il provvedimento ,invitandoli ad approvare un disegno di leggeche pur con alcuni limiti rappresenta certa -mente un passo in avanti nell'assetto de lsettore e nella moralizzazione della vita pub-blica del nostro paese .

PRESIDENTE. Ricordo che l'emenda -mento Lia 1 .14 è stato ritirato .

Passiamo quindi alla votazione dell'emen-damento Baghino 1 .29 . Chiedo ai presenta-tori se accolgano l'invito del relatore e de lGoverno a ritirarlo .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

FRANCESCO GIULio BAGHINO . Lo ritiro ,

signor Presidente .

FRANCO RUSSO. Lo faccio mio, Presi-

dente .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Fran-co Russo .

Avverto che è stata presentata la seguent equestione sospensiva :

Considerato che non sono stati definiti gl iaspetti finanziari della costituzione della co-siddetta Società,

la Camera delibera il rinvio delle delibe-razioni relative al disegno di legge n . 5866 .

Russo Franco, Fagni, De Julio ,Scalia, Mattioli, Russo Spena ,Bassi Montanari, Donati, Ron-chi, Garavini .

Devo dire all'onorevole Franco Russo eagli altri colleghi che hanno sottoscritto laquestione sospensiva che per costante prassiinterpretativa gli strumenti previsti dall'arti-colo 40 del regolamento non possono esser eattivati dopo la conclusione della discussio-ne sulle linee generali ; né la Presidenza,confortata dagli orientamenti emersi nellaConferenza dei presidenti di gruppo, ritienedi poter accogliere un'eventuale proposta dirinvio ad altra seduta del seguito del dibat-tito .

Questa è la mia decisione, che si basa su ipoteri riconosciuti alla Presidenza in mate-ria. Comunque, onorevole Franco Russo,ascolterò eventuali sue osservazioni in dis-senso .

FRANCO RUSSO. Chiedo di parlare per un

richiamo al regolamento .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCO RUSSO . Come lei stesso ha anti-cipato, Presidente, non posso che dissentire .Vi sono due questioni che vorrei che leivalutasse attentamente .

Nell'articolo 40 del regolamento, in prim oluogo, non rintraccio assolutamente — misia consentito — i poteri della Presidenza cui

lei ha fatto riferimento . Tale articolo stabi-lisce infatti che «la questione pregiudiziale ,quella cioè che un dato argomento nondebba discutersi, e la questione sospensiva ,quella cioè che la discussione debba rin-viarsi al verificarsi di scadenze determina -te, possono essere proposte da un singolodeputato prima che si entri nella discussio-ne stessa. Quando, però, questa sia giàiniziata, le proposte devono essere sotto -

scritte da dieci deputati ( . . .)» Ebbene, lasospensiva è firmata da dieci deputati ditre gruppi parlamentari (della sinistra indi -pendente, verde e DP-comunisti) . E anco-ra, il comma 2 dell'articolo 40 stabilisceche tali questioni «saranno discusse primache abbia inizio o che continui la discus-sione» . Mi consenta di dire che del poter e

discrezionale della Presidenza, cui lei hafatto riferimento, nell'articolo 40 non c' èassolutamente traccia !

In secondo luogo, per quanto riguarda l aprassi interpretativa, io sono assolutamenteconvinto che, soprattutto per quanto riguar-da le questioni regolamentari, gli internacorporis ed il funzionamento degli organicostituzionali — naturalmente tra questi i lmassimo è il Parlamento — la prassi facciaprecedente . Però essa non può andare con-tro la lettera della norma regolamentare . Sela prassi va contro la lettera del regolamen-to, allora si cancelli quest'ultima e si forma-lizzi la prassi !

Presidente Biondi, la Presidenza può de-cidere quel che vuole, essendo responsabile

dei lavori dell'Assemblea . Io non potrò cheprotestare insieme agli altri colleghi. Miconsenta tuttavia di dirle che sento questacome una lesione fortissima dei diritti de iparlamentari. Io non sto inventando, néchiedendole di innovare una prassi : il rego-lamento stabilisce che è possibile presentareuna questione sospensiva anche quando ladiscussione sia già iniziata, ove sottoscrittada dieci deputati in Assemblea. Non sonoprevisti poteri del Presidente! Se vi sono deiprecedenti che gliene conferiscono, la prassidovrà essere cambiata perché essa devecomunque rispondere alla lettera della nor-ma, altrimenti quest'ultima è destinata a

cadere in desuetudine. Ma in tal caso laGiunta per il regolamento dovrà riunirsi e

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stabilire che la norma contenuta nell'artico-lo 40 è desueta. . . !

Presidente Biondi, conoscendo la sua at-tenzione per la tutela delle minoranze, speroche lei non faccia prevalere la prassi i nordine ai poteri del Presidente né tantomeno la consuetudine che addirittura violala lettera della norma contenuta nell'articolo40. Se lei non intendesse accedere a quest econsiderazioni, mi riservo di chiedere suc-cessivamente la parola in via incidentale .

PRESIDENTE. Avverto che sul richiamoal regolamento dell'onorevole Franco Rus-so, ai sensi del combinato disposto dell'arti-colo 41, comma 1, e 45 del regolamento ,darò la parola ad un oratore per ciascungruppo che ne faccia richiesta .

GIORGIO MACCIOTTA . Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

GIORGIO MACCIOTTA . Signor Presidente ,a nostro parere la questione sospensiva no nè condivisibile, ma qui si tratta di un proble-ma distinto. Francamente credo abbia ragio-ne il collega Franco Russo : il secondo perio-do del comma 1 dell'articolo 40 dic etestualmente : «Quando, però, questa sia giàiniziata, le proposte devono essere sotto -scritte da dieci deputati in Assemblea e datre in Commissione in sede legislativa». Noistiamo parlando di una questione sospensiv asottoscritta — se comprendo ciò di cui lei h adato notizia — da dieci deputati .

Credo quindi che la questione sollevat adall'onorevole Franco Russo sia legittima ,anche se — lo ripeto — il nostro gruppo nonè favorevole ad accoglierla nel merito .

PRESIDENTE. Onorevole Macciotta, lefaccio una domanda un po' ingenua : le iè favorevole o contrario al richiamo al re-golamento sollevato dall'onorevole Franc oRusso?

Siccome non voglio assumere decisioni inmaniera autoritativa, ma desidero subordi-narle sempre alla valutazione delle motiva-zioni addotte dai colleghi, vorrei appunt ocapire bene la sua posizione, onorevole Mac-ciotta.

GIORGIO MACCIOTTA . Signor Presidente ,noi siamo favorevoli a che la questionesospensiva presentata dal collega FrancoRusso venga posta in votazione . Per evitaredi far perder tempo, ho però preannunciatoche siamo contrari al merito della propostae dunque, qualora essa venisse posta invotazione, esprimeremmo su di essa un votocontrario .

PRESIDENTE. La ringrazio per la suaprecisazione, onorevole Macciotta .

FRANCESCO GIULIO BAGHINO . Chiedo d iparlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCESCO GIULIO BAGHINO . Presidente ,se ella dovesse modificare il parere prece-dentemente espresso, noi voteremmo a fa-vore della questione sospensiva, anche per -ché un impegno condiviso dall amaggioranza prevedeva garanzie per l'ac-certamento nonché la valutazione del patri-monio dell'Azienda di Stato per i serviz itelefonici da trasferire, ma di ciò non vi ètraccia nel testo ora in esame .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, nel ri-badire la precedente determinazione, desi-dero chiarire che l'interpretazione della Pre-sidenza dell'articolo 40, che ammette lequestioni sospensive e pregiudiziali soltantonel corso della discussione sulle linee gene-rali, è confortata da numerosi e costant iprecedenti (Commenti del deputato Franc oRusso) . . . Mi lasci parlare, onorevole Russo ,e mi consenta di spiegare le decisioni dellaPresidenza !

Quanto ai poteri discrezionali della Presi-denza stessa, desidero precisare che quest isussistono per le altre questioni incidental ipreviste dall'articolo 41 . Ho già anticipato ,in merito, che la Presidenza della Camer anon ritiene allo stato di sottoporre al votodell'Assemblea un'eventuale richiesta di rin-viare ad altra seduta il seguito del dibattito .

Onorevole Russo, non è certo mia abitu-dine non tener conto delle richieste cheprovengono dall'Assemblea e in particolar edalle opposizioni . Ritengo, anzi, che queste

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ultime debbano essere considerate con par-ticolare attenzione da parte della Presiden-za. Questo è il mio punto di vista. Maciò non deve avvenire a danno dell'anda-mento complessivo dei lavori e non devecomportare decisioni che facciano somiglia-re il regolamento e la prassi al vestito di

Arlecchino !

FRANco RUSSO . Chiedo di parlare sul-l'ordine dei lavori .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCO RUSSO. Abbiamo presentato unaquestione sospensiva sulla base di quantoprevisto dall'articolo 40 del regolamento . LaPresidenza della Camera ha sbagliato finorae vuole continuare a sbagliare . Benissimo :lo faccia, Presidente Biondi !

Siccome ieri la Presidenza ha sbagliato edi precedenti vanno contro la lettera de lregolamento, si continua a violare il regola-mento. Benissimo, ciò ricade sotto la re-sponsabilità della Presidenza !L'articolo 41, comma 1, mi dà però la

possibilità di chiedere, signor Presidente,che venga messa in votazione, per alzata d imano, la richiesta di rinvio ad altra sedutadel seguito del dibattito su questo provvedi-mento, anche per facilitare l'ulteriore ite rdella proposta di legge Piro ed altri recant enorme per il contenimento delle spese per lacampagna elettorale . Sembra, infatti, che laConferenza dei presidenti di gruppo si siaorientata nel senso che il dibattito su quelprovvedimento non debba continuare que-sta sera .

Presidente Biondi, bisogna che i collegh isappiano che, se esamineremo stasera ilprovvedimento sulle telecomunicazioni, no nci occuperemo più di quello sulle spes eelettorali !

PRESIDENTE. Onorevole Franco Russo ,io rispetto le opinioni di tutti, in particolare

le sue, che so essere meditate . Non credo diaver perseverato nel commettere un error e(sarebbe una recidiva!) ma soltanto di averribadito una consuetudine, che consiste, per

l'appunto, nella ripetizione costante di attinella convinzione che questi siano legittimi .

Confortata dalle conclusioni cui è perve-nuta la Conferenza dei presidenti di gruppo ,la Presidenza non ritiene, ai sensi ~ -colo 41, comma 1, del regolamento, di poteraccogliere la proposta di rinviare il seguit odel dibattito sul disegno di legge n . 5866 adaltra seduta, né ritiene di chiamare l'Assem-blea a pronunciarsi sulla proposta stessa .

Occorre distinguere la sfera politica equella istituzionale delle decisioni procedu-rali. La Presidenza è tenuta a fare in modoche il regolamento venga applicato e che ilavori si svolgano seguendo quanto stabilit odall'ordine del giorno, ciò che costituisc euna garanzia per tutti. Le responsabilitàconseguenti alle scelte sull'ordine dei lavoriricadono invece sulle forze politiche, su ipresidenti di gruppo, ma non possono essereposte a carico di chi presiede la Camera .

Passiamo alla votazione dell'emendamen-to Baghino 1 .29, ritirato dai presentatori efatto proprio dall'onorevole Franco Russo .

Avverto che su tutti gli articoli ed emen-damenti è stata chiesta la votazione nomi-nale .

Votazioni nominali .

PRESIDENTE. Indìco la votazione nomi-nale, mediante procedimento elettronico ,sull'emendamento Baghino 1 .29, ritirato daipresentatori e fatto proprio dall'onorevoleFranco Russo, non accettato dalla Commis-sione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 32 7Votanti 324Astenuti 3Maggioranza 163Hanno votato sì . . . . 11 1Hanno votato no . . . 21 3

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione nominale, mediante

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procedimento elettronico, sugli identici e-mendamenti Russo Franco 1 .1 e Fagni 1 .18 ,non accettati dalla Commissione né dal Go-verno.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 320Votanti 31 9Astenuti 1Maggioranza 160Hanno votato sì . . . . 11 0Hanno votato no . . . 209

Dichiaro chiusa la votazione .

Ricordo che le missioni concesse nell esedute precedenti e in quella odierna sonoin numero di 31 .

Procedo all'appello dei deputati in mis-sione .

(Segue l'appello) .

Poiché dei deputati testé chiamati 30 ri-sultano assenti, resta confermato il numerodi 30 missioni, salvo eventuali rettifiche inbase ai risultati della votazione .

Comunico il risultato della votazione :

(La Camera respinge) . Presenti 309Votanti 307Astenuti 2

Si riprende la discussione . Maggioranza 154Hanno votato sì

. . . .

22

PRESIDENTE. Onorevole Baghino, acco-glie l'invito del relatore e del Governo a

Hanno votato no

. . . 285

ritirare il suo emendamento 1 .30?

FRANCESCO GIULIO BAGHINO. No, signorPresidente : lo mantengo e chiedo di parlare

Sono in missione 30 deputati .

(La Camera respinge) .

per dichiarazione di voto . Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCESCO GIULIO BAGHINO . Signor Pre-sidente, mantengo l'emendamento — e neraccomando l'approvazione — perché ri-tengo fondamentale non imbrigliare il pos-sibile sviluppo di quest'operazione di tra-sferimento .

PRESIDENTE . Sta bene, onorevole Ba-ghino .

Passiamo ai voti .

Votazione nominale .

PRESIDENTE. Indìco la votazione nomi-nale, mediante procedimento elettronico,sull'emendamento Baghino 1 .30, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedell'emendamento Borghini 1 .16 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazione divoto l'onorevole Mangiapane . Ne ha facoltà .

GIUSEPPE MANGIAPANE . Signor Presi-dente, onorevoli colleghi, il gruppo parla-mentare comunista-PDS ha fatto di tutto pe ragevolare e sollecitare l'approvazione di un alegge di riassetto delle telecomunicazioni . Laresponsabilità del ritardo accumulatosi a lriguardo va senz'altro attribuita al Governoed alla maggioranza, così come abbiam ocercato di dimostrare, esprimendo la nostraposizione di dissenso, nel corso della discus-sione sulle linee generali .Con l'emendamento Borghini 1 .16 abbia-

mo tentato di porre in evidenza uno de ilimiti che caratterizzano il testo in esame .La maggioranza continua a sostenere che ilnostro atteggiamento sia ispirato ad unaeccessiva fretta e che l'emendamento i n

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discussione non possa essere accolto, no-nostante il suo giusto contenuto (questa ,infatti, ci è sembrata essere la logica cheha ispirato l'espressione dei pareri da partedel relatore e del ministro), perché, in cas ocontrario, si rischierebbe di dilazionare ul-teriormente i tempi di approvazione dellalegge .

Vorrei ricordare che il disegno di legge èstato approvato dal Senato della Repubblic anella seduta pomeridiana del 18 luglio 199 1e che, a partire da quell'epoca, avremmoavuto tutto il tempo necessario per introdur -re le modifiche da tutti considerate fonda-mentali. In realtà, è stata seguita la logicadel «o bere o affogare», per cui si è sostenutoche, nonostante il testo in esame non fossepienamente corrispondente all'orientamen-to da tutti auspicato, sarebbe stato opportu-no accontentarsi .

Certo, il gruppo comunista-PDS non in -tende disconoscere che nel provvedimentoin esame siano contenute disposizioni rile-vanti, che vanno senz'altro condivise . M iriferisco, per esempio, alla previsione delpassaggio dell'azienda di Stato per i serviz itelefonici all'IRI . Siamo convinti, tuttavia ,che avremmo avuto senz'altro la possibilitàdi introdurre ulteriori elementi di modificae di riforma che consideriamo necessari .L'emendamento Borghini 1 .16 propone di

sostituire il secondo periodo del comma 1dell'articolo 1, laddove è previsto che laconcessione abbia durata pari al tempo ne-cessario per il perfezionamento degli adem-pimenti di cui ai commi 4 e 6 e, comunque ,non superiore ad un anno . Si tratta di unadisposizione rilevante perché, se la costi-tuenda società dovesse durare 10 anni oanche di più, come potrebbe senz'altro ac-cadere per effetto del provvedimento chestiamo per approvare, non avremmo conse-guito assolutamente l'obiettivo prioritari odel riassetto del settore delle telecomunica-zioni, ma ci saremmo limitati esclusivamen-te a trasferire lo «spezzatino» telefonico i nambito IRI . In sostanza, corriamo il rischiodi statizzare l'IRI, non di «irizzare» le tele -comunicazioni !

Nel testo originario esaminato dal Senat oera previsto che la concessione avesse ladurata di un anno e che non fosse né rinno -

vabile né prorogabile. L'emendamento Bor-ghini 1 .16 mira appunto a ripristinare tal eprevisione che, nel corso della discussionepresso l'altro ramo del Parlamento, il grup-po della democrazia cristiana, insieme aglialtri gruppi della maggioranza, è riuscito amodificare nel senso precedentemente ricor-dato .Va inoltre considerato che il comma 9

dell'articolo 3 del disegno di legge in esam epresenta un collegamento con tale disposi-zione, giacché sancisce che la società, «entroil termine di 10 anni di cui al comma 1dell'articolo 1, trasferisce in proprietà, e-sclusivamente alle concessionarie, i beni egli impianti funzionali all'esercizio dei servi-zi di telecomunicazione». In definitiva, i duearticoli richiamati contengono previsioni le-gislative contraddittorie . Del resto, ben sicomprendono i motivi per i quali sia riscon-trabile tale contraddittorietà . Riteniamo, in-fatti, che ciò dipenda dal fatto che nell'am-bito delle forze della maggioranza non vi èassoluta chiarezza circa il futuro del riasset-to delle telecomunicazioni .Con l'emendamento Borghini 1 .16, il no-

stro gruppo intende quindi introdurre ele-menti di chiarezza, indicando al Governo lanecessità di avviare in modo concreto e real eil processo di riassetto del settore delle tele -comunicazioni, evitando di continuare ascherzare, così com'è stato fatto fino ad ogg i(Applausi dei deputati del gruppo comuni-sta-PDS) .

PRESIDENTE . Passiamo ai voti .

Votazioni nominali .

PRESIDENTE . Indico la votazione nomi-nale, mediante procedimento elettronico ,sull'emendamento Borghini 1 .16, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 305Maggioranza 153

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

Hanno votato sì 103Hanno votato no

Sono in missione 30 deputati .

202

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione nominale, mediant eprocedimento elettronico, sugli identici e-mendamenti Russo Franco 1 .4 e Fagni 1 .19 ,non accettati dalla Commissione né dal Go-verno.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti . . . . . . . . . . . . . . . 293Votanti . . . . . . . . . . . . . . . 292Astenuti . . . . . . . . . . . . . . . 1Maggioranza 147Hanno votato sì 94Hanno votato no 198

Sono in missione 30 deputati .

(La Camera respinge) .

di grazia e giustizia per svolgere a sua voltala replica . Ma l'onorevole Martelli non èreperibile, e dunque la Commissione non èstata sconvocata, non essendo stata prim adi fatto convocata .

Dato, per altro, che noi vorremmo parte-cipare ai lavori d'aula, chiedo che la Presi-denza assuma una qualche decisione scon-vocando, ancorché non sia convocata, laCommissione giustizia, consentendoci cosìdi non stare lì a perdere tempo . . .

PRESIDENTE. Onorevole Mellini, nel rin-graziarla per la sua collaborazione, le assi-curo che informerò il Presidente della Came-ra dei suoi rilievi .

Passiamo alla votazione degli identici e-mendamenti Franco Russo 1 .5 e Fagni 1 .15 .

EDDA FAGNI. Chiedo di parlare per di-chiarazione di voto .

PRESIDENTE. Onorevole Fagni, non pos-so darle la parola, ai sensi del comma 7dell'articolo 85 del regolamento, essendo lei ,presentatrice dell'emendamento 1 .15, giàintervenuta nella discussione sull'articolo .

Votazioni nominali .

Si riprende la discussione .

MAURO MELLINI. Chiedo di parlare sul-l'ordine dei lavori .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

MAURO MELLINI. Signor Presidente, ab-biamo saputo che la Commissione giustizi anon è stata sconvocata. Questa è una deci-sione saggia ; la Commissione non può esser esconvocata, non essendo stata di fatto con-vocata, a causa della latitanza del ministrodi grazia e giustizia, che non si sa dove si ae che non si è presentato per svolgere la suareplica. Pertanto oggi la Commissione halavorato soltanto per dieci minuti, nel cors odei quali il relatore sul provvedimento i ndiscussione, onorevole Vairo, ha svolto lasua concisa e precisa replica . Successiva-mente sarebbe dovuto intervenire il ministro

PRESIDENTE. Indìco la votazione nomi-nale, mediante procedimento elettronico ,sugli identici emendamenti Russo Franc o1 .5 e Fagni 1 .15, non accettati dalla Com-missione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti . . . . . . . . . . . . . . . 300Votanti . . . . . . . . . . . . . . . 21 9Astenuti . . . . . . . . . . . . . . . 8 1Maggioranza 11 0Hanno votato sì 19Hanno votato no 200

Sono in missione 30 deputati .

(La Camera respinge) .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sull'emendamen-to Baghino 1 .31, non accettato dalla Com-missione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti . . . . . . . . . . . . . . . 295Votanti . . . . . . . . . . . . . . . 230Astenuti . . . . . . . . . . . . . . . 65Maggioranza 116Hanno votato sì 3 1Hanno votato no 199

Sono in missione 30 deputati .

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sugli identici e-mendamenti Russo Franco 1 .6 e Fagni 1 .20 ,non accettati dalla Commissione né dal Go-verno .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti . . . . . . . . . . . . . . . 292Votanti . . . . . . . . . . . . . . . 29 1Astenuti . . . . . . . . . . . . . . . 1Maggioranza 146

Hanno votato sì 9 1Hanno votato no 200

Sono in missione 30 deputati .

(La Camera respinge).

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sugli identici e-mendamenti Russo Franco 1 .7 e Fagni 1 .21 ,non accettati dalla Commissione né dal Go-verno.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti . . . . . . . . . . . . . . . 299Votanti . . . . . . . . . . . . . . . 235Astenuti . . . . . . . . . . . . . . . 64Maggioranza 118

Hanno votato sì 32Hanno votato no 203

Sono in missione 30 deputati .

(La Camera respinge) .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 295Maggioranza 148Hanno votato sì 92Hanno votato no 203

Sono in missione 30 deputati .

(La Camera respinge) .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti . . . . . . . . . . . . . . . 297Votanti . . . . . . . . . . . . . . . 295Astenuti . . . . . . . . . . . . . . . 2Maggioranza 148Hanno votato sì 89Hanno votato no 206

Sono in missione 30 deputati .

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sugli identici e-mendamenti Russo Franco 1 .8 e Fagni 1 .22 ,non accettati dalla Commissione né dal Go-verno .

Indico la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sugli identici e-mendamenti Russo Franco 1 .9 e Fagni 1 .23 ,non accettati dalla Commissione né dal Go-verno .

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Atti Parlamentari

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedegli identici emendamenti Russo Franco1 .10, Angelini Giordano 1 .17 e Fagni 1 .24 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazione d ivoto l'onorevole Mangiapane. Ne ha facoltà .

GIUSEPPE MANGIAPANE. Signor Presi-dente, con il nostro emendamento AngeliniGiordano 1 .17, identico agli emendamentiRusso Franco 1 .10 e Fagni 1 .24, affrontiamoil punto più significativo del nostro dissenso ,perché nei commi 4, 5 e 6 dell'articolo 1 no nsi indicano criteri generali di riassetto, cos ìcome sarebbe dovuto avvenire . Una discipli-na di riassetto non può non essere stabilit asu questo problema, che rappresenta il pas-saggio più qualificante . Si demanda invec eall'IRI ed al CIPE la prerogativa di delibera-re sui criteri generali di riassetto delle tele -comunicazioni .

In linea di principio non contestiamo l alegittimità per il Governo di governare e pe rgli enti pubblici di gestire i servizi, ma no nsi tratta di questo . Il problema è quello diindicare un processo di riassetto come mo-mento altamente strategico per l'economia

del paese . Il disegno di legge in discussione ,invece, lascia tutto nel vago e nel generico ,conferendo una sorta di delega in bianco .

Nessuno sa oggi quale sarà il riassett oche hanno in mente il Governo o la STET .Può avvenire tutto o il contrario di tutto ;e questo è abbastanza chiaro dai dissens iche si sono manifestati negli ultimi mes itra le forze politiche . Tutto ciò avverràsenza che il Parlamento abbia la possibilit àdi intervenire con poteri efficaci . Il ministroVizzini e lo stesso relatore hanno avutomodo di sottolineare che il Parlamento pu òsempre attivare, qualora lo voglia, un pro -cedimento ispettivo . Questo lo sappiamo ,poiché si tratta di una delle prerogative

essenziali delle Camere .

PRESIDENZA DEL PRESIDENTELEONILDE IOTTI

GIUSEPPE MANGIAPANE. Il fatto è che daltesto è stata cancellata la previsione relativ aal parere del Parlamento . Si dice, infatti, che

la delibera del CIPE è trasmessa a quest'ul-timo «ai fini del deferimento alle competent iCommissioni parlamentari permanenti» . Laformulazione è un capolavoro di ipocrisia : i ldeferimento di cui si parla equivale ad uncontentino, nel senso che si concede a lParlamento di «leggere» la delibera sul rias-setto. Ma noi sappiamo che il Parlamentoquando vuole può attivare procedure d icontrollo: ci mancherebbe altro che gli met-tessimo il bavaglio !

Ma il punto non è questo . Noi riteniamoche sia opportuno prevedere un parere for-male del Parlamento come atto necessarioaffinché la delibera del CIPE diventi esecu-tiva. Ci riferiamo quindi ad un atto formal ee non ad una pronuncia facoltativa da partedel Parlamento, visto che peraltro quest'ul-timo già dispone di una prerogativa del

genere. Il Parlamento oggi esprime pareri sututto. Le nostre Commissioni sono chiamatepiù volte ad esprimersi anche sulla nominadi un qualsiasi consigliere d'amministrazio-ne di un qualunque ente di secondaria im-portanza. È possibile che, invece, su scelt estrategiche quale quella del futuro delle te-lecomunicazioni italiane il Parlamento siatagliato fuori ?

Poichè riteniamo che la delibera relativ aal riassetto non attenga alla sfera della ge-stione, che certamente deve essere affidat ain tutto e per tutto alla concessionaria, m aa quella dell'indirizzo e della programmazio-ne, in merito alla quale le prerogative de lParlamento non possono essere cancellate ,abbiamo presentato l'emendamento Angeli-ni Giordano 1 .17 (Applausi dei deputati de l

gruppo comunista-PDS).

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .

Votazioni nominali .

PRESIDENTE. Indìco la votazione nomi-nale, mediante procedimento elettronico ,sugli identici emendamenti Russo Franc o1 .10, Angelini Giordano 1 .17 e Fagni 1 .24 ,non accettati dalla Commissione né dal Go-verno .

(Segue la votazione) .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

Indìco la votazione nominale, mediant eprocedimento elettronico, sugli identici e-mendamenti Russo Franco 1 .13 e Fagni1 .27, non accettati dalla Commissione né da lGoverno .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 300Votanti 289Astenuti 1 1Maggioranza 145

Hanno votato sì 79Hanno votato no 21 0

Sono in missione 30 deputati .

(La Camera respinge) .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 303

Maggioranza 152Hanno votato sì 23Hanno votato no 280

Sono in missione 30 deputati .

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione nominale, medianteprocedimento elettronico, sugli identici e-mendamenti Russo Franco 1 .12 e Fagn i1 .26, non accettati dalla Commissione né dal

Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 300Votanti 29 1Astenuti 9Maggioranza 146

Hanno votato sì 1 0Hanno votato no 28 1

Sono in missione 30 deputati .

(La Camera respinge) .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 297Votanti 295Astenuti 2Maggioranza 148

Hanno votato sì . . . 82Hanno votato no . . . 21 3

Sono in missione 30 deputati .

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione .

FRANCO RUSSO. Chiedo di parlare sull'or -

dine dei lavori .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCO RUSSO. Signor Presidente, desi-dero rivolgerle una domanda che avevo giàposto al Presidente Biondi . Immagino chenella giornata odierna avremo ancora dueore, due ore e mezza di lavoro. Poiché eraprevisto nell'ordine del giorno il seguitodella discussione, fino alla votazione finale ,del provvedimento sul contenimento dell espese per la campagna elettorale, vorre isapere se sia sua intenzione sospendere que-sta sera l'esame del provvedimento n . 5866per passare al successivo punto dell'ordinedel giorno ; oppure se il Presidente intend aavvalersi della facoltà prevista dal regola -mento di inserire autonomamente nel calen-dario dei lavori dell'Assemblea tale provve-dimento, qualora il suo iter non venga

esaurito nella seduta odierna. Ritengo op-portuno che i colleghi siano informati su tale

questione .

PRESIDENTE. Onorevole Russo, la Con-

Indìco la votazione nominale, mediant eprocedimento elettronico, sugli identici e-mendamenti Russo Franco 1 .11 e Fagni1 .25, non accettati dalla Commissione né da l

Governo.

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

ferenza dei presidenti di gruppo non haapportato alcuna modifica al calendario de ilavori dell'Assemblea. Aggiungo che il Presi -dente, così come si è avvalso della su afacoltà di iscrivere all'ordine del giorno dellaseduta odierna il provvedimento sul conte-nimento delle spese della campagna eletto-rale, il cui esame non è stato concluso nellagiornata di ieri, se le circostanze lo richiede -ranno, si avvarrà del potere conferitole dalregolamento e provvederà a inserire all'or -dine del giorno di seduta successiva, laproposta di legge da lei richiamata, qualor anon se ne concludesse l'esame nella sedut aodierna.

EDDA FAGNI . Chiedo di parlare sull'ordi-ne dei lavori .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

EDDA FAGNI . All'inizio della ripresa po-meridiana dei lavori ho posto al PresidenteBiondi, mentre era ancora in corso la Con-ferenza dei presidenti di gruppo, un quesit oconcernente il calendario di domani . Poichélei ha affermato che il calendario dei lavor idell'Assemblea non è stato modificato, econsiderato che all'ordine del giorno dellaseduta di domani è prevista la discussionesul disegno di legge di riordino del servizi osanitario, faccio nuovamente presente che laCommissione affari sociali ha appena inizia-to l'esame dell'articolato .

È questa la ragione per cui chiedo se v isia la possibilità, sentiti naturalmente i capi -gruppo, di rinviare alla prossima settimanal'esame di tale provvedimento . Infatti, secosì non fosse, esso verrebbe sottopostoall'attenzione dell'Assemblea senza esserestato opportunamente esaminato dalla Com-missione di merito .

PRESIDENTE. Onorevole Fagni, ripetoanche a lei che non essendo stata apportat aalcuna modifica al calendario dei lavori nul-la è innovato rispetto all'ordine del giorno d idomani . Se il problema da lei sollevato s iporrà, lo affronteremo nella giornata di do -mani: ad ogni giorno la sua pena . . . altrimen-ti non procediamo nei nostri lavori .

Mi riservo per altro di riesaminare domani

la questione da lei sollevata, onorevole Fa -

gni .Passiamo alla votazione dell'articolo 1 .Avverto che è stata chiesta la votazion e

nominale .

Votazione nominale .

PRESIDENTE. Indìco la votazione nomi-nale, mediante procedimento elettronico ,sull'articolo 1, nel testo della Commissione ,identico a quello approvato dal Senato .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti . . . . . . . . . . . . . . . 307Votanti . . . . . . . . . . . . . . . 306Astenuti . . . . . . . . . . . . . . . 1Maggioranza 154Hanno votato sì 216Hanno votato no 90

Sono in missione 30 deputati .

(La Camera approva) .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Passiamo all'esame del -l'articolo 2, nel testo della Commissione ,identico a quello approvato dal Senato :

ART. 2 .

(Tariffe dei servizi di telecomunicazioni) .

1 . Il Ministro delle poste e delle telecomu-nicazioni, entro sei mesi dalla data di entratain vigore della presente legge, propone alComitato interministeriale prezzi (CIP), sen-titi i Ministri del tesoro, del bilancio e dell aprogrammazione economica e delle parteci-pazioni statali, un piano di ristrutturazionedelle tariffe dei servizi di telecomunicazion ida realizzarsi entro il 1992, volto a stabilire ,contestualmente, una stretta correlazionetra le tariffe dei singoli servizi ed il cost odelle relative prestazioni, nonché una armo -

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

nizzazione con le tariffe in vigore nei Paesidella Comunità economica europea parago-nabili all'Italia per sviluppo del servizio edestensione territoriale .2. Dalla data di approvazione da parte del

CIP del piano di ristrutturazione di cui alcomma 1 e comunque non oltre il 31 dicem-bre 1992, le tariffe dei servizi di telecomuni-cazioni ad uso pubblico sono determinat econ decreto del Ministro delle poste e delletelecomunicazioni, di concerto con i Mini-stri del bilancio e della programmazioneeconomica e del tesoro; non si applica ildisposto di cui all'articolo 17 della legge 2 8febbraio 1986, n . 41 . Sono abrogati l'artico-lo 304 e il primo comma dell'articolo 30 6del codice postale e delle telecomunicazioni ,approvato con decreto del Presidente dellaRepubblica 29 marzo 1973, n. 156, coneffetto dalla data di approvazione del pian odi ristrutturazione di cui al comma 1 ovver odal 31 dicembre 1992 .

A questo articolo sono stati presentati i

seguenti emendamenti :

Al comma 1, aggiungere, in fine, le paro -le: garantendo comunque tariffe speciali atutela delle fasce di utenza più deboli .

*

2. 1 .Russo Franco, Scalia, Lanzin-

ger .

Al comma 1, aggiungere, in fine, le paro -le: garantendo comunque tariffe speciali atutela delle fasce di utenza più deboli .

*

2 . 2 .Biondi .

Al comma 1, aggiungere, in fine, le paro -le: garantendo comunque tariffe speciali atutela delle fasce di utenza più deboli .

*

2 . 6 .Fagni, Caprili, Calamida, Russo

Spena.

Al comma 1 aggiungere, in fine, le parole :

garantendo comunque un prezzo politicoper le fasce sociali più deboli .

2. 10 .Baghino, Matteoli .

Dopo il comma 2 aggiungere i seguenti :

2-bis. Il Ministero delle poste e delle tele -comunicazioni deve assicurare la fruizion e

dei pubblici servizi di telecomunicazioni atutti coloro che ne fanno richiesta .

2-ter. Il sistema contabile del gestore dei

servizi di telecomunicazioni deve chiara-mente distinguere la gestione dei servizipubblici in regime di concessione da quell ainerente i servizi a valore aggiunto, cio èquelli liberalizzati .

2-quater. Le tariffe relative ai servizi pub-blici gestiti in regime di concessione debbo -no essere predisposte sulla base dei cost ievidenziati in specifiche contabilità indu-striali relative ai singoli servizi . Il Ministrodelle poste e delle telecomunicazioni, d'inte-sa con il Ministro del tesoro, può emanare ,con apposito decreto, tariffe sociali per de-

terminate categorie d'utenti .

* 2 . 3 .Russo Franco, Scalia, Lanzin-

ger .

Dopo il comma 2 aggiungere i seguenti :

2-bis. Il Ministero delle poste e delle tele -comunicazioni deve assicurare la fruizion edei pubblici servizi di telecomunicazioni atutti coloro che ne fanno richiesta.

2-ter. Il sistema contabile del gestore de iservizi di telecomunicazioni deve chiara-mente distinguere la gestione dei servizipubblici in regime di concessione da quell ainerente i servizi a valore aggiunto, cio èquelli liberalizzati .

2-quater. Le tariffe relative ai servizi pub-blici gestiti in regime di concessione debbo-

no essere predisposte sulla base dei cost i

evidenziati in specifiche contabilità indu-striali relative ai singoli servizi . Il Ministrodelle poste e delle telecomunicazioni, d'inte-sa con il Ministro del tesoro, può emanare,

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

con apposito decreto, tariffe sociali per de -terminate categorie d'utenti .

* 2. 4 .Fagni, Caprili, Calamida, Russ oSpena.

so Franco 2 .3 e Fagni 2 .4 e l'emendamento

Mangiapane 2 .5 . Qualora i presentatori nonaccedessero a tale invito, il parere dellaCommissione su questi emendamenti sareb-be contrario .

PRESIDENTE. Il Governo?

Dopo il comma 2 aggiungere il seguente:

2-bis. Le associazioni maggiormente rap-presentative dei consumatori e degli utent ihanno diritto all'accesso a tutte le informa-zioni e alla documentazione relativa alladeterminazione delle tariffe . Dette associa-zioni devono inoltre essere consultate e dinformate con congruo anticipo, relativa-mente alla determinazione e all'aggiorna-mento delle tariffe .

2 . 5 .Mangiapane, Angelini Giordano ,

Strada, Menzietti, Petrocelli ,

Cannelonga .

Dopo il comma 2 aggiungere il seguente:

2-bis. Le associazioni maggiormente rap-presentative dei consumatori e degli utentihanno diritto all'accesso a tutte le informa-zioni e alla documentazione relativa all a

determinazione delle tariffe .

2. 9 .Lia, Gottardo, Fiori, Biondi ,

Caccia, Portatadino, Saretta ,Napoli, Rivera .

Avverto che l'emendamento Lia 2 .9 èstato ritirato .

Nessuno chiedendo di parlare sull'articol o2 e sul complesso degli emendamenti adesso presentati, chiedo al relatore di espri-mere su di essi il parere della Commissione .

CARLO D'AMATO, Relatore . Signor Presi -dente, la Commissione invita i presentatori aritirare gli identici emendamenti RussoFranco 2 .1, Biondi 2 .2 e Fagni 2 .6, l'emen-damento sostanzialmente identico ad essi

Baghino 2 .10, gli identici emendamenti Rus-

FRANCESCO TEMPESTINI, Sottosegretario

di Stato per le poste e le telecomunicazioni .Il Governo concorda con il parere espressodal relatore .

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedegli identici emendamenti Russo Franc o2 .1, Biondi 2 .2 e Fagni 2.6, nonché dell'e-mendamento sostanzialmente identico Ba-ghino 2.10 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazione d ivoto l'onorevole Russo Franco . Ne ha facol-tà .

FRANCO RUSSO. Signor Presidente, vorrei

richiamare l'attenzione dei colleghi sul mioemendamento 2 .1, che raccomando all'ap-provazione dell'Assemblea, il cui contenut onon è condiviso soltanto dai gruppi verde edi rifondazione comunista, dal momentoche un emendamento analogo è stato pre-sentato anche dall'onorevole Biondi . Gli e-mendamenti in questione chiedono, a livello

di principio, la garanzia di tariffe speciali atutela delle fasce di utenza più deboli . È unanorma che fornisce, agli organi preposti all adefinizione delle tariffe, l'indicazione di te-ner conto, appunto, delle fasce di utenza pi ùdeboli .

Voglio rivolgermi in particolare ai collegh idella democrazia cristiana, e comunque a

quel vasto schieramento di forze parlamen-tari che sostengono che, per motivi di tem-po, il provvedimento in discussione non può

ritornare all'esame del Senato . Tuttavia, s eè vero che il Governo è interessato, com esembra, a portare a termine al più prest opossibile l'esame di questo disegno di legge ,non vedo perché non si possa trovare unpiccolo spazio per approvare al Senato unamodifica così rilevante . Infatti, come sappia-mo, se questa sera il testo dovesse esser emodificato, tornerebbe all'altro ramo de lParlamento, nel quale verrebbero discusse

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solo e soltanto le modificazioni introdottedalla Camera .

Ecco perché invito i colleghi della demo-crazia cristiana, nonché ovviamente il colle-ga Biondi, che ne ha presentato uno identi-co, a votare a favore di questi emendamenti ,senza sottostare al ricatto dei tempi cheoccorrono all'altro ramo del Parlamento pe rratificare tale modifica .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Fagni. Neha facoltà .

EDDA FAGNI . Signor Presidente, al di l àdel riferimento fatto dall'onorevole Russoall'impossibilità tecnica — per noi inesisten-te — di approvare nell'altro ramo del Parla -mento un testo in parte modificato, credoche dovrebbe stare a cuore a tutti la garanziae la tutela delle fasce di utenza più deboli .

Ebbene, da una parte ci si affanna a dir eche una fascia di popolazione anziana, assairilevante ma sempre meno garantita, h atrovato nel telefono lo strumento per fuoru-scire spesso dalla solitudine ; dall'altra, no nci si vuole impegnare a garantire che vi sianotariffe speciali meno pesanti per questo tip odi utenza .

Invitiamo, pertanto, tutti i colleghi a pre-stare particolare attenzione e ad approvarequesti emendamenti, per evitare che il prov-vedimento in esame si presenti alla fin ecome un editto dello zar .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe rdichiarazione di voto l'onorevole Baghino .Ne ha facoltà .

FRANCESCO GIULIO BAGHINO . Signor Pre-sidente, poiché il mio emendamento 2 .10 èsostanzialmente identico ad altri presentatida un largo numero di deputati ed ha un finesociale, ove il ministro ci assicurasse diaccettare un ordine del giorno con quelcontenuto, inviterei i colleghi a ritirare tuttigli emendamenti relativi alle tariffe special iper le fasce sociali più deboli e a formular etutti insieme un ordine del giorno in mate-ria . Ritengo che, se il contenuto di taliemendamenti non fosse preso in considera-zione, si commetterebbe un errore che po -

trebbe provocare risentimenti ed equivoci avari livelli . Attraverso un ordine del giorno ,invece, potremmo impegnare il Governo adaccettare il significato sociale degli emenda -menti in questione .

In conclusione, invito i presentatori aritirare gli identici emendamenti Russ oFranco 2.1 e Fagni 2 .6; se essi accederann oa tale invito, ritirerò il mio emendamento2.10. In caso contrario, ne raccomandol'approvazione all'Assemblea .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe rdichiarazione di voto l'onorevole Dutto. Neha facoltà .

MAURO DUTTO. Signor Presidente, appro-fitto di questa dichiarazione di voto peresprimere sinteticamente il mio pensiero ela posizione del gruppo repubblicano su tutt igli emendamenti presentati all'articolo 2 ;ricordando altresì che ho sottoscritto l'e-mendamento 1 .28 che poi è stato ritirato .Desidero esprimere il mio dissenso non solosugli emendamenti sostanzialmente identic iRusso Franco 2 .1, Fagni 2.6 e Baghino 2.10 ,ma anche su una serie di altri emendament i(in particolare, su quelli presentati dall acollega Fagni) che, rispetto ad una leggefinalizzata ad introdurre elementi di razio-nalizzazione e di imprenditorialità nel setto -re delle telecomunicazioni, tendono a crear euna forma di assistenzialismo e di presenz adell'amministrazione pubblica .

L'articolo 2 stabilisce procedure in ordinealle tariffe che dovrebbero fornire una pien agaranzia alle fasce più deboli di utenza ; essoprevede, inoltre, l'intervento del CIP e sta-bilisce che il Parlamento venga comunquecoinvolto (come è sempre stato) attravers ola decisione finale sulle tariffe telefoniche .Credo che alcuni emendamenti presentatinon possano che peggiorare un provvedi -mento quanto mai atteso, che sarebbe stat oopportuno modificare se la durata della le-gislatura lo avesse consentito .

Il disegno di legge in esame è il frutto d iun'evoluzione a livello internazionale ch enon può più essere elusa e che richiede unintervento decisionale da parte del Govern oe del Parlamento . La soluzione adottatatende ad essere dilatoria e compromissoria,

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ed è proprio questo il motivo dei miei dubbi .Ho chiesto che il Governo si impegni in unavigilanza permanente ed in un rapportoinformativo con il Parlamento ; sarà cosìpossibile seguire il processo di razionalizza-zione . Dico questo non perché il Parlament odebba essere coinvolto nelle decisioni im-prenditoriali, ma perché esso deve garantireche l'impresa sia organizzata in base no nagi interessi dei partiti ma all'interesse na-zionale nel settore delle telecomunicazioni .È questo il motivo per il quale il Governodeve riferire al Parlamento sulla materia .

Ci siamo trovati di fronte a due scelte ,entrambe sgradite. Da una parte, si trattav adi rinunciare a miglioramenti del testo, dal-

l'altra, se fossero stati presentati emenda-menti, il provvedimento sarebbe dovuto tor-nare al Senato, il che avrebbe impedit odi approvarlo prima delle elezioni . Tra que-ste due scelte il gruppo repubblicano h apreferito la prima; abbiamo quindi rinun-ciato agli emendamenti da noi sottoscritt ied annuncio che voteremo contro tutti glialtri emendamenti che sono stati presentati .Attraverso un rapporto di vigilanza e dipressione nei confronti del Governo, cer-cheremo di evitare che il provvediment oin esame diventi un «pateracchio» italianoe ci attiveremo affinché sia una legge valid aa livello europeo, nonché utile per l'eco-nomia italiana, in particolare per il settor edelle telecomunicazioni .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Biondi . Neha facoltà .

ALFREDO BIONDI . Signor Presidente, ilcollega Baghino ha sollecitato il Governo aprendere in considerazione il significato de-gli identici emendamenti di cui si parla .Penso che l'invito al ritiro formulato dall'o-norevole Baghino possa avere uno sbocc opositivo se il contenuto dei suddetti emen-damenti sarà trasfuso in un ordine del gior-no sul quale il Governo fornirà le opportuneassicurazioni .

Sembra che, all'interno di questa Camera ,noi siamo in una condizione di libertà con-dizionata e provvisoria, come se il Parlamen-to, nel decidere e nell'entrare in rapporti con

il Governo e con i suoi stessi membri, doves-se agire quasi in articulo mortis . Ho sentitopoco fa anche il collega Dutto dire cheoccorre decidere prima della scadenza elet-torale; in realtà, noi dobbiamo decidere nonin una condizione di libertà vigilata, ma nell apienezza delle nostre funzioni di parlamen-tari . Dobbiamo decidere, anche con riferi-mento a questo piccolo episodio, per u nrapporto con il Governo in base al quale ,mentre assumiamo le nostre posizioni allaCamera, pretendiamo che il Governo, ben -ché naturalmente pro tempore, le considericome un impegno durevole, che lo vincolanei confronti del Parlamento e, di riflesso ,del paese .

Ecco perché la richiesta dell'onorevoleBaghino traduce in prosa, ed anche un po 'in poesia, nella speranza che ciò si possaverificare, quanto sostenuto dall'onorevoleDutto poco fa: occorre che — su question iche possono avere un grande valore trasver-sale e positivo, che passano attraverso igruppi, e quindi non ricevono l'etichetta deipartiti, ma si pongono nelle prospettive dimigliorare le cose — non si attui una guer-ricciola su questo o quell'emendamento, suaspetti secondari, ma si determini un impe-gno che leghi il Parlamento nell'eserciziodelle sue funzioni al Governo nello svolgi-mento delle proprie .

E questo il modo per compiere una veri-fica seria sui confini istituzionali, che nonpossono essere manomessi da alcuno, signo rPresidente : cominciamo a non manometterlinoi, come se agissimo con una bomba adorologeria che aspetta soltanto di scattare .Siamo nella pienezza delle nostre funzioni edobbiamo chiedere al Governo che si com-porti tranquillamente secondo i suoi ed i

nostri principi, nonché basandosi su quantoè previsto dalla Costituzione (Applausi de ideputati del gruppo verde) .

FRANCESCO TEMPESTINI, Sottosegretariodi Stato per le poste e le telecomunicazioni .Chiedo di parlare .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

FRANcEsco TEMPESTINI, Sottosegretariodi Stato per le poste e le telecomunicazioni .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

Con riferimento all'intervento dell'onorevo-le Biondi, desidero precisare che, proprionello spirito di tale intervento, il Governoaveva già manifestato in sede di Commissio-ne e di Comitato ristretto la propria dispo-nibilità, per la materia richiamata dagli ono-revoli Dutto e Baghino, ad un'informazionetempestiva al Parlamento sull'iter attuativodella legge, nonché la propria disponibilitàa fornire tutte le indicazioni che si repute-ranno necessarie affinché il rapporto fr aParlamento e Governo possa essere consoli -dato nella maniera migliore .

FRANCESCO GIULIO BAGHINO. Chiedo diparlare per una precisazione .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCESCO GIULIO BAGHINO. Specificata-mente, se l'emendamento 2 .10 viene ritirat oe il suo contenuto trasfuso in un ordine de lgiorno, il Governo è disposto ad accoglierl oo no?

FRANCESCO TEMPESTINI, Sottosegretariodi Stato per le poste e le telecomunicazioni.Mi sembrava la risposta fosse compresanelle mie precedenti considerazioni ; ribadi-sco la disponibilità del Governo (Commentidei deputati Baghino e Franco Russo) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Macciotta .Ne ha facoltà .

GIORGIO MACCIOTI'A . Ho una diffidenzagenerale nei confronti degli ordini del gior-no, che nel caso specifico è accresciuta ,poiché il criterio dettato nel comma dell'ar-ticolo 1 è molto preciso: una stretta correla-zione fra le tariffe ed il costo dei servizi . Nonvi è quindi possibilità di manovra . A parteciò, vorrei svolgere brevemente due consi-derazioni per spiegare il senso del nostr ovoto favorevole sugli identici emendament iin esame .

La prima è la seguente: l'argomento usatodal relatore e dall'onorevole Dutto all'iniziodelle votazioni mi sembra essere stato effica-cemente contrastato dall'onorevole Biondi .Alle argomentazioni di quest'ultimo, per le

quali dobbiamo legiferare non in fretta mabene, vorrei aggiungerne un'altra : vi sonostati quattro mesi di tempo, nel tira e moll adella Commissione, per apportare alcun emodifiche. Il Governo e la maggioranza ,però, si sono rifiutati di introdurre qualsias imodificazione e non possono adesso salvar -si l'anima dicendo che, se avessimo avut oquattro mesi, avremmo potuto apportarealcune modifiche. La verità è che il Gover-no e la maggioranza non hanno volut oemendare il provvedimento! Se ne assuma-no fino in fondo e pubblicamente la respon-sabilità !

La seconda considerazione, signor Presi -dente, riguarda il fatto che, a mio avviso ,in questo caso non si può parlare di assi-stenzialismo. Si sta andando finalmenteverso una politica tariffaria che presentainsieme due elementi : da un lato, il costodei servizi e l'inflazione e, dall'altro, ilrecupero di efficienza. All'interno del tettoindicato ci sono però diverse possibilità diarticolare le tariffe . Uno dei criteri è quelloche si propone di adottare con gli emenda-menti in questione, e cioè di graduare l etariffe in modo da tutelare le fasce diutenza più deboli .

Vorrei concludere dicendo che quello te-lefonico è stato sinora impropriamente con-siderato un consumo di lusso . A me pareinvece (e non voglio fare qui filosofia sull enuove povertà) che, in particolare in relazio-ne alla desolazione della vita nelle città,quello telefonico si accinga a diventare sem-pre di più un consumo normale . E questogiustifica e motiva la modifica proposta, ch eè del tutto ragionevole e alla cui approvazio-ne non osta nessuna difficoltà . Come hadetto poco fa il collega Franco Russo, a lSenato un emendamento di questo gener epuò essere infatti approvato, se lo si vuole ,in soli 30 secondi . Non ci si appelli dunquea pretesti inesistenti e si dica apertamente ,semmai, che non si vogliono approvare e-mendamenti. Questo è legittimo, ma lo sideve dire chiaramente .

PRESIDENTE. Prendo atto che i presen-tatori insistono per la votazione dei loroemendamenti.

Passiamo ai voti .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

Votazione nominale .

PRESIDENTE. Indìco la votazione nomi-nale, mediante procedimento elettronico ,sugli emendamenti sostanzialmente identic iRusso Franco 2 .1, Biondi 2.2, Fagni 2 .6 eBaghino 2.10, non accettati dalla Commis-sione né dal Governo .

(Segue la votazione).

FRANCO RUSSO. Presidente, la prego di farverificare la quarta fila dal basso del secondosettore da destra .

PRESIDENTE. Se non sbaglio, sono pre-senti tre deputati, ma sono stati espressiquattro voti .

FRANCO RUSSO . Lo vede anche lei, Presi-dente! Non faccio mai richiami del generese non sono motivati. Ed è così da varievotazioni . . .

PRESIDENTE. Poiché sono state segnala-te irregolarità nella votazione, dispongo chei deputati segretari compiano gli opportun iaccertamenti (I deputati segretari compion ogli accertamenti disposti dal Presidente) .

GIAN CARLO BINELLI. Ma ora è stata tolt ala scheda! Adesso i voti espressi sono diven-tati tre !

FRANCO RUSSO. Adesso è stata tolta lascheda, Presidente . Non si può continuarecosì !

PRESIDENTE . Dichiaro chiusa la vota-zione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 296Votanti 294Astenuti 2Maggioranza 148Hanno votato sì . . . .

98Hanno votato no . . . . 196

Sono in missione 28 deputati .

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Chiedo ai presentatori seinsistano per la votazione degli identici e-mendamenti Russo Franco 2 .3 e Fagni 2 .4 .

FRANCO RUSSO. Sì, signor Presidente .

EDDA FAGNI . Anche noi insistiamo, si-gnor Presidente .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevoli colle-ghi. Passiamo ai voti .

Votazione nominale .

PRESIDENTE. Indìco la votazione nomi-nale, mediante procedimento elettronico ,sugli identici emendamenti Russo Franc o2.3 e Fagni 2 .4, non accettati dalla Commis-sione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti . . . . . . . . . . . . . 293Votanti . . . . . . . . . . . . . . 292Astenuti . . . . . . . . . . . . . 1Maggioranza 147

Hanno votato sì . . . .

7 6Hanno votato no . . . . 21 6

Sono in missione 28 deputati .

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Onorevole Mangiapane ,insiste per la votazione del suo emendamen-to 2.5?

GIUSEPPE MANGIAPANE . Sì, signor Pre-sidente .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Man-giapane. Passiamo ai voti .

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

Votazioni nominali .

PRESIDENTE. Indìco la votazione nomi-nale, mediante procedimento elettronico ,sull'emendamento Mangiapane 2 .5, non ac-cettato dalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 293Maggioranza 147

Hanno votato sì . . . . 84Hanno votato no . . . . 209

Sono in missione 28 deputati .

(La Camera respinge) .

Indico la votazione nominale, mediant eprocedimento elettronico, sull'articolo 2 ,nel testo della Commissione, identico a quel-lo del Senato .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti . . . . . . . . . . . . . 295Votanti . . . . . . . . . . . . . . 294Astenuti . . . . . . . . . . . . . 1Maggioranza 148

Hanno votato sì . . . . 206Hanno votato no . . . . 88

Sono in missione 28 deputati .

(La Camera approva) .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Passiamo all'articolo 3 ,nel testo della Commissione identico a quel -lo approvato dal Senato :

ART. 3 .(Trasferimento dei beni).

1 . All'atto dell'entrata in vigore della con-

venzione di cui al comma 2 dell'articolo1, gli impianti, i beni mobili, i beni immobil isedi di impianti, di magazzini e di officine ,inclusi pertinenze ed accessori, ivi compresiquelli in corso di realizzazione e quelli per iquali sono stati emessi i relativi ordini d iacquisto, attinenti a servizi concessi ai sens idel comma 1 dell'articolo 1, appartenentiall'Azienda di Stato per i servizi telefonici e dall'Amministrazione delle poste e delle tele-comunicazioni, sono trasferiti in proprietàalla Società. La stessa Società subentra al-l'Azienda di Stato per i servizi telefonici edall'Amministrazione delle poste e delle tele-comunicazioni nei rapporti attivi e passiv iinerenti alle attività di gestione dei serviziconcessi ai sensi del comma 1 dell'articol o1, come pure nei rapporti obbligatori con -nessi ai beni trasferiti, ivi compresi quelliconcernenti i mutui e le anticipazioni .2. Un'apposita commissione, nominata

con decreto del Ministro delle poste e delletelecomunicazioni, di concerto con i Mini-stri del tesoro e delle partecipazioni statali ,composta da esperti e da rappresentant idelle Amministrazioni statali interessate edell'IRI, provvede ad individuare, entro tremesi dalla data di entrata in vigore dellapresente legge, i beni ed i rapporti indicatinel comma 1 . Gli elenchi descrittivi redattidalla commissione sono approvati con de-creto del Ministro delle poste e delle teleco-municazioni .

3.Entro sei mesi dalla data di entrata invigore della presente legge la commissioneprocede ad una prima valutazione dei ben ie rapporti individuati ai sensi del comma 2 ,fatta esclusione per gli oneri relativi al per -sonale che rimangono a carico della Società.Ai fini della valutazione dei beni e rapporti ,la commissione tiene conto delle conclusionicui perverranno due società di certificazion eo istituti bancari specializzati operanti, ri-spettivamente, su incarico del Ministero del-le poste e delle telecomunicazioni e dell'IRI .Le società di certificazione e gli istituti ban-cari specializzati sono incaricati contestual-mente alla costituzione della commissione ehanno la facoltà di prendere visione di qual-siasi atto o scrittura riferita ai beni e airapporti da trasferire . I relativi oneri sonoposti a carico rispettivamente del Ministero

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

delle poste e delle telecomunicazioni e del -

4. La commissione, dopo tre mesi daltermine stabilito dal comma 3 dell'articolo 4per l'esercizio del diritto di opzione tra ilmantenimento dello status giuridico di di -pendente pubblico ed il rapporto di lavor opresso la Società e le concessionarie, proce-de alla valutazione degli oneri assunti dallemedesime a seguito dell'esercizio del diritt odi opzione .

Entro i successivi sei mesi la commission eprocede all'accertamento definitivo, anchesu base reddituale, dei valori dei beni erapporti trasferiti alla Società, inclusi glioneri già predeterminati, assunti da que-st'ultima e dalle concessionarie per il perso-nale, a seguito dell'esercizio del predettodiritto di opzione .

5. Le spese di funzionamento della com-missione, ivi compresi i compensi ed irimborsi spettanti ai componenti, sono de -terminate con decreto del Ministro delleposte e delle telecomunicazioni, di concert ocon il Ministro del tesoro, sono poste acarico della Società e saranno detratte daicorrispettivi da essa dovuti ai sensi delcomma 6.6.Quale anticipo sul corrispettivo dei ben i

di cui al comma 1, la Società è tenuta, peri primi tre anni dalla data di inizio delladecorrenza della concessione, al pagament odi una somma annua ragguagliata agli in-troiti lordi complessivi di tutti i servizi d itelecomunicazioni svolti in concessione dasocietà direttamente o indirettamente con-trollate dall'IRI, con la eccezione dei serviz idi radiodiffusione circolare, nella misur adell'1,6 per cento. Decorsi tre anni dall adata di inizio della decorrenza della conces-sione, sono determinati in via definitiva dall acommissione, sempre con l'assistenza dellesocietà di certificazione o degli istituti ban-cari specializzati di cui al comma 3, i valor ia conguaglio quale corrispettivo del com-plesso aziendale trasferito . Tale determina-zione definitiva terrà conto delle conclusionicui la stessa commissione è pervenuta sull abase di quanto stabilito al comma 4 . I valoria conguaglio sono corrisposti nei sette ann isuccessivi alla loro determinazione definiti-va e su di essi viene corrisposto un interesse

annuo determinato dalla commissione sull abase di intese raggiunte tra le parti .

7. Le somme di cui al comma 6 sonoversate all'entrata del bilancio dello Stato .

8.I beni di cui al comma 1, provvisoria-mente iscritti in bilancio al valore corrispon-dente alla sommatoria degli oneri assunti ,sono ceduti in uso dalla Società alle conces-sionarie entro e non oltre la data di scadenz adella concessione di cui al comma 1 dell'ar-ticolo 1, verso un canone corrispondente a icosti sostenuti ; le concessionarie provvedo -no alla manutenzione ordinaria dei beni d icui al presente comma e le relative spes esono fiscalmente deducibili in deroga al di -sposto dell'articolo 67 del testo unico dell eimposte sui redditi, approvato con decretodel Presidente della Repubblica 22 dicembre1986, n. 917 .9.La Società, entro il termine di dieci ann i

di cui al comma 1 dell'articolo 1, trasferisc ein proprietà, esclusivamente alle concessio-narie, i beni e gli impianti funzionali all'eser-cizio dei servizi di telecomunicazioni .

A questo articolo sono stati presentati iseguenti emendamenti :

Al comma 2, primo periodo, dopo l aparola: IRI aggiungere le seguenti : nonchéda un rappresentante di ogni gruppo parla-mentare presente nei due rami del Parla-mento .

3 . 10 .

Baghino, Matteoli .

Sostituire il comma 3 con i seguenti :

3 . Entro 3 mesi dalla stipula degli accordidi cui al successivo comma 5, il personale d icui al comma 2 del presente articolo puòoptare per la permanenza nel pubblico im-piego; ad esso va garantita, in deroga aldecreto del Presidente del Consiglio dei mi-nistri 5 agosto 1988, n . 325, e alla legge 2 9dicembre 1988, n . 554, la possibilità ditransitare anche in soprannumero, e senz asoluzione di continuità, in una delle pubbli-che amministrazioni, presenti nella sede incui ha svolto il precedente servizio o nellasede di residenza; qualsiasi altra destinazio-

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

ne deve ottenere l'assenso preventivo daparte del personale interessato .

3-bis. Contestualmente all'opzione il per -

sonale deve indicare eventuali preferenze inordine alla pubblica amministrazione e allasede .

3-ter. II personale che ha optato per lapermanenza nel pubblico impiego non pu òsvolgere attività presso la Società oltre ilperiodo indicato dal comma 2 del present earticolo .

3-quater. Eventuali giornate di assenzadal servizio, imputabili alle more per l adefinizione della nuova assegnazione, deb-bono essere considerati sevizio effettivamen-te reso sia sotto il profilo giuridico che sottoquello economico .

3. 11 .Baghino, Matteoli .

Sostituire il comma 3 con il seguente:

3 . Una Commissione costituita con decre-to del Presidente della Repubblica, entro unanno dalla data di entrata in vigore dellapresente legge, dovrà valutare, con gli attua -li criteri di mercato, gli impianti, i ben imobili, i beni immobili sedi di impianti, dimagazzini e di officine inclusi le pertinenz ee gli accessori, ivi compresi quelli in cors odi realizzazione e quelli per i quali sono statiemessi i relativi ordini di acquisto, attinent iai servizi di telecomunicazioni ad uso pub-blico appartenenti all'Azienda di Stato per iservizi telefonici ed all'Amministrazione del-le poste e delle telecomunicazioni . La sud-detta Commissione, presieduta da un magi-strato della Corte dei Conti, è composta dadue rappresentanti del Ministero delle finan-ze, da due rappresentanti del Ministero de l

tesoro, da quattro rappresentanti dell'Azien-da di Stato per i servizi telefonici, dei qualidue tecnici, da quattro rappresentanti del -l'Amministrazione delle poste e delle teleco-municazioni, dei quali due tecnici, da duerappresentanti dell'Unione internazional edelle telecomunicazioni (UIT) .

* 3 . 1 .

Russo Franco, Lanzinger, Sca-lia .

Sostituire il comma 3 con il seguente :

3 . Una Commissione costituita con decre-to del Presidente della Repubblica, entro unanno dalla data di entrata in vigore dell apresente legge, dovrà valutare, con gli attua-li criteri di mercato, gli impianti, i ben imobili, i beni immobili sedi di impianti, d imagazzini e di officine inclusi le pertinenz ee gli accessori, ivi compresi quelli in cors odi realizzazione e quelli per i quali sono stat iemessi i relativi ordini di acquisto, attinent iai servizi di telecomunicazioni ad uso pub-blico appartenenti all'Azienda di Stato per iservizi telefonici ed all'Amministrazione del-le poste e delle telecomunicazioni . La sud-detta Commissione, presieduta da un magi-strato della Corte dei conti, è composta d adue rappresentanti del Ministero delle finan-ze, da due rappresentanti del Ministero de ltesoro, da quattro rappresentanti dell'Azien-da di Stato per i servizi telefonici, dei qualidue tecnici, da quattro rappresentanti del -l'Amministrazione delle poste e delle teleco-municazioni, dei quali due tecnici, da duerappresentanti dell'Unione internazional edelle telecomunicazioni (UIT) .

* 3. 6 .Fagni, Caprili, Calamida, Russ oSpena .

Al comma 3, sostituire il secondo period ocon i seguenti: Ai fmi della valutazione deibeni e rapporti, la Commissione tiene cont odelle conclusioni cui perverrà un collegio ditre società di revisione e di consulenza inter -nazionale scelte dal Ministro delle poste edelle telecomunicazioni e dall'IRI, sentito ilMinistro del tesoro . Il collegio, ai fini dell'i-struttoria, è tenuto a prendere visione d iqualsiasi atto o scrittura riferita ai beni e a irapporti da trasferire. I relativi oneri sonoposti a carico rispettivamente del Minister odelle poste e delle telecomunicazioni e del -l'IRI .

3 . 5 .Bellocchio, Angelini Giordano ,Mangiapane, Borghini, Ridi ,Petrocelli . Proietti .

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

Al comma 3, sostituire il secondo periodocon il seguente: Ai fini della valutazione de ibeni e rapporti, la Commissione tiene cont odelle conclusioni cui perverrà un collegio ditre società di revisione e di consulenza inter -nazionale scelti dal Ministro delle poste edelle telecomunicazioni e dall'IRI, sentito ilMinistro del tesoro . Il Collegio ai fini dell'i-struttoria, è tenuto a prendere visioni d iqualsiasi atto o scrittura riferita ai beni e a irapporti da trasferire .

3. 9 .Lia, Biondi, Rivera, Gottardo ,

Santuz, Caccia, Fiori, Napoli ,Saretta.

Al comma 5 sopprimere le parole da: esaranno detratte fino alla fine del comma .

*

3 . 2 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-

lia .

Al comma 5, sopprimere le parole da : esaranno detratte fino alla fine del comma .

*

3 .7 .Fagni, Caprili, Calamida, Russ oSpena.

Al comma 6, primo periodo, sostituire l eparole: nella misura dell'1,6 per cento co nle seguenti: pari al 5 per cento .

3. 3 .Lia .

Al comma 6, secondo periodo, sostituirele parole: dalla data di inizio della decorren-za della concessione con le seguenti: dallacostituzione della società .

*

3 .4 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-

lia .

Al comma 6, secondo periodo, sostituirele parole: dalla data di inizio della decorren -

za della concessione con le seguenti: dallacostituzione della società .

* 3 . 8 .Fagni, Caprili, Calamida, RussoSpena .

Al comma 8, sostituire le parole da : I benidi cui al comma 1 fino a: costi sostenuti co nle seguenti: I beni di cui al comma 1 ,provvisoriamente iscritti in bilancio al valorecorrispondente alla sommatoria degli oneriassunti, qualora il CIPE e l'IRI ritengano ch evenga revocata alla società la concessione d icui al comma 1 dell'articolo 1, sono dallamedesima ceduti in uso, verso un canonecorrispondente ai costi sostenuti .

3. 12 .

Baghino, Matteoli .

Sostituire il comma 9 con il seguente :

9. Entro il termine di dieci anni dalla suacostituzione, la società, qualora non sia piùtitolare della concessione di cui al comma 1dell'articolo 1 trasferisce in proprietà esclu-sivamente alle concessionarie, i beni e gliimpianti funzionali all'esercizio dei servizi ditelecomunicazioni .

3 . 13 .Baghino, Matteoli .

Avverto che gli emendamenti Lia 3 .9 e 3 .3sono stati ritirati dai presentatori .

Nessuno chiedendo di parlare sull'articol o3 e sul complesso degli emendamenti adesso presentati, chiedo al relatore di espri-mere il parere della Commissione su di essi .

CARLO D'AMATO, Relatore . Signor Presi -dente, invito i presentatori degli emenda -menti Baghino 3 .10 e 3 .11 degli identiciemendamenti Russo Franco 3 .1 e Fagni 3 .6 ,dell'emendamento Bellocchio 3 .5, degli i-dentici emendamenti Russo Franco 3 .2 eFagni 3 .7, Russo Franco 3 .4 e Fagni 3 .8 ,nonché degli emendamenti Baghino 3 .12 e3.13 a ritirarli, altrimenti il parere è contra-rio .

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

PRESIDENTE. Il Governo?

FRANCESCO TEMPESTINI, Sottosegretariodi Stato per le poste e le telecomunicazioni.Il Governo concorda con il parere espressodal relatore .

PRESIDENTE. Chiedo ai presentatori del-l'emendamento Baghino 3 .10 se intendanoaderire alla richiesta di ritiro formulata da lrelatore e dal rappresentante del Governo .

FRANCESCO GIULIo BAGHINO . Signor Pre-sidente, ritiro il mio emendamento 3 .10 .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Ba-ghino .

Onorevole Baghino, intende ritirare ancheil suo emendamento 3.11, aderendo in talmodo alla richiesta avanzata dal relatore edal rappresentante del Governo?

FRANCESCO GIULIO BAGHINO. No, lo man-tengo, signor Presidente, e chiedo di parlareper dichiarazione di voto .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCESCO GIULIO BAGHINO . Vorrei an-zitutto dire che mi pare che ci sia un errorenel testo che è stato distribuito . Infatti, il mi oemendamento 3.11 è diretto a sostituire i lcomma 4 dell'articolo 3, e non il comma 3 ;non si tratta del patrimonio, ma del perso-nale .

Il mio emendamento prevede alcuni ob-blighi che l'amministrazione deve adempie -re per fare in modo che il personale attual-mente alle dipendenze dell'Azienda di Stat oper i servizi telefonici non riceva un dannodal trasferimento, ma veda riconosciuti idiritti acquisiti nel servizio pregresso (Ap-plausi dei deputati del gruppo del MSI-Destra nazionale) .

PRESIDENTE. Onorevole Baghino, pren-do atto che il suo emendamento deve inten-dersi riferito al comma 4 dell'articolo 3 .

Passiamo ai voti .

Votazione nominale .

PRESIDENTE. Indìco la votazione nomi-nale, mediante procedimento elettronico ,sull'emendamento Baghino 3 .11, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 298Votanti 227Astenuti 7 1Maggioranza 114Hanno votato sì . . .

1 9Hanno votato no . . . 208

Sono in missione 28 deputati .

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedegli identici emendamenti Russo Franco3 .1 e Fagni 3 .6 per i quali è stato formulatoun invito al ritiro . Chiedo ai presentatori seintendano aderirvi .

FRANCO RUSSO . Mantengo il mio emen-damento 3 .1, signor Presidente .

EDDA FAGNI . Mantengo il mio emenda-mento 3 .6 e chiedo di parlare per dichiara-zione di voto .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

EDDA FAGNI. Signor Presidente, non ri-tiro il mio emendamento 3 .6 e vorrei direall'onorevole Baghino, che ha fatto in pre-cedenza un'osservazione sul suo emenda-mento 3 .11, che quello al nostro esame èl'articolo 3 che tratta proprio del trasferi-mento dei beni . Dal momento che il ministroha parlato di trasparenza, sarebbe stato op-portuno che ci fosse stata una preventiv avalutazione che consentisse di avere pien aconsapevolezza della consistenza dei ben iche si intendono trasferire .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .

Votazione nominale .

PRESIDENTE. Indìco la votazione nomi-nale, mediante procedimento elettronico ,sugli identici emendamenti Russo Franco3 .1 e Fagni 3 .6, non accettati dalla Commis-sione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti .

.

.

.

. 296Maggioranza . . .

. .

.

.

. 149Hanno votato sì .

.

. 86Hanno votato no .

.

. 210

Sono in missione 28 deputati .

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedell'emendamento Bellocchio 3 .5 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazione divoto l'onorevole Macciotta. Ne ha facoltà .

GIORGIO MACCIOTTA . Signor Presidente ,questo emendamento attiene alla valutazio-ne dei beni, questione alla quale annettiamouna grande rilevanza. Stiamo vivendo unafase nella quale giustamente si richiaman ole aziende pubbliche all'esigenza di stare sulmercato e di seguirne le regole; nel momen-to in cui un'azienda di Stato con un patri-monio rilevante, attraverso una fusione, vie -ne incorporata in un'altra azienda dellepartecipazioni statali che è sul mercato, l avalutazione del suo patrimonio non è mar-ginale dal punto di vista del valore dell equote azionarie dell'azienda incorporante . Anostro parere, quindi, la Commissione inca-ricata di operare tale valutazione dovrebb eessere meglio e più puntualmente garantita .

Questo è il motivo per cui è stato presen-tato l'emendamento Bellocchio 3 .5 . che fis-

sa le condizioni per consentire una migliorevalutazione del patrimonio e che tra l'altro ,come ci sembra corretto, coinvolge il Mini-stero del tesoro nella scelta delle societ àchiamate ad operarla. Tale dicastero è per-manentemente coinvolto in tutte le opera-zioni di questo tipo e non si comprendeperché in questo caso, che pure ha ungrande rilievo, sia stato escluso dal noverodegli organi pubblici da interpellare ; ritengoinvece che si debba prevedere tale interpell ocome un elemento di trasparenza, che ga-rantirebbe ancora di più il processo no nsemplice che si aprirà. Non abbiamo com-preso perché la Commissione per ben quat-tro mesi si sia ostinata nel respingere u nemendamento così banale e questo è uno de imotivi per i quali abbiamo deciso di riporta-re il provvedimento all'attenzione dell'As-semblea. Insistiamo quindi ancora una voltaaffinché l'emendamento Bellocchio 3 .5 ven-ga approvato .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l'onorevole Baghino .Ne ha facoltà .

FRANCESCO GIULIO BAGHINO . Signor Pre-sidente, il gruppo del Movimento social eitaliano-destra nazionale voterà a favore del -l'emendamento Bellocchio 3 .5; anzi, datal'importanza che attribuiamo alla necessitàdi accertare con scrupolosità il valore patri-moniale dell'azienda dei telefoni di Stato, sei colleghi me lo consentono intendo sotto -scriverlo anch'io .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .

Votazione nominale .

PRESIDENTE. Indico la votazione nomi-nale, mediante procedimento elettronico ,sull'emendamento Bellocchio 3 .5, non ac-cettato dalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

PresentiVotantiAstenutiMaggioranza

Hanno votato sì . . . 92Hanno votato no . . . 204

. 299 Astenuti 8. 296 Maggioranza 144

. 3 Hanno votato sì

. . . 72

. 149 Hanno votato no

. . . 214

Sono in missione 27 deputati .

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Ricordo che l'emenda-mento Lia 3 .9 è stato ritirato .

FRANCO RUSSO. Lo faccio mio, signo r

Presidente .

PRESIDENTE. Onorevole Franco Russo ,la sua dichiarazione è intempestiva : avrebbedovuto effettuarla nel momento in cui èstato annunciato il ritiro dell'emendamento .

FRANCO RUSSO. Signor Presidente, lechiedo di consentirmi di fare mio l'emenda-mento Lia 3 .9 .

Sono in missione 27 deputati .

(La Camera respinge) .

Ricordo che l'emendamento Lia 3 .3 . èstato ritirato .

Indìco pertanto la votazione nominale ,mediante procedimento elettronico, sugli i -

dentici emendamenti Russo Franco 3 .4 eFagni 3 .8, non accettati dalla Commissionené dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti . . . . . . . . . . . . . . . 30 1Votanti . . . . . . . . . . . . . . . 294

Astenuti . . . . . . . . . . . . . . . 7Maggioranza 148Hanno votato sì 8 1

PRESIDENTE. Onorevole Franco Russo, Hanno votato no 21 3

le ho già chiarito le ragioni che non m iconsentono di accogliere la sua richiesta .

Passiamo alla votazione degli identici e -mendamenti Russo Franco 3 .2 e Fagni 3 .7 .

Votazioni nominali .

Sono in missione 27 deputati .

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Indìco la votazione nomi-nale, mediante procedimento elettronico ,sugli emendamenti Russo Franco 3.2 e Fa-gni 3.7, non accettati dalla Commissione nédal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 294Votanti 286

PRESIDENTE . Chiedo all'onorevole Ba-ghino se accetti l'invito del relatore e de lrappresentante del Governo a ritirare il suoemendamento 3 .12 .

FRANCESCO GIULIO BAGHINO . Sì, signorPresidente, lo ritiro . Ritiro altresì il mioemendamento 3 .13.

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Ba-ghino. Passiamo pertanto alla votazione del-

l'articolo 3 .

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Atti Parlamentari

- 93796 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

Votazione nominale .

PRESIDENTE. Indìco la votazione no -minale, mediante procedimento elettroni-co, sull'articolo 3, nel testo della Commis-sione .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione:

Presenti . . . . . . . . . . . . . . . 299Votanti . . . . . . . . . . . . . . . 297Astenuti . . . . . . . . . . . . . . . 2Maggioranza 149

Hanno votato sì 21 0Hanno votato no 87

Sono in missione 27 deputati .

(La Camera approva) .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Passiamo all'articolo 4 ,

nel testo della Commissione, identico a quel-lo approvato dal Senato :

ART. 4 .(Disposizioni relative al personale) .

1 . Il personale dell'Azienda di Stato per iservizi telefonici, applicato alla data di en-trata in vigore della presente legge pressol'Ispettorato generale delle telecomunicazio-ni, l'Istituto superiore delle poste e delletelecomunicazioni, le segreterie del consi-glio di amministrazione delle poste e delletelecomunicazioni e del consiglio superior etecnico delle poste, delle telecomunicazion ie dell'automazione, nonché presso la dire-zione centrale per il controllo delle conces-sioni e le corrispondenti sezioni presso gl iispettorati di zona, è trasferito d'ufficio nell ecorrispondenti qualifiche dell'Amministra-zione delle poste e delle telecomunicazion icon le modalità stabilite dal terzo comm adell'articolo 200 del testo unico delle dispo -

sizioni concernenti lo statuto degli impiegat icivili dello Stato, approvato con decreto delPresidente della Repubblica 10 gennaio1957, n. 3 . Il decreto del Ministro delle post ee delle telecomunicazioni con il quale èdisposto il trasferimento determina le con-seguenti variazioni delle dotazioni organi-che .2.La Società, per la durata della conces-

sione di cui al comma 1 dell'articolo 1, siavvale del personale dell'Amministrazion edelle poste e delle telecomunicazioni addet-to alle attività concernenti i servizi trasferit ialla Società stessa, nonché del personal edipendente dell'Azienda di Stato per i servi-zi telefonici alla data di entrata in vigoredella convenzione di cui al comma 2 dell'ar-ticolo 1, ad esclusione di quello di cui alcomma 1 del presente articolo . Il personalepredetto conserva il trattamento giuridico ,economico e pensionistico proprio del rap-porto di pubblico impiego . I relativi onerisono rimborsati allo Stato dalla Societàstessa.

3.Entro sei mesi dalla delibera del CIPEdi cui al comma 6 dell'articolo 1 e comun-que non oltre la data di scadenza dellaconcessione di cui al comma 1 dello stessoarticolo 1, il personale di cui al comma 2 de lpresente articolo, può optare per la perma-nenza nel pubblico impiego ; ad esso si ap-plicano le procedure per la mobilità di cui a ldecreto del Presidente del Consiglio dei mi-nistri 5 agosto 1988, n . 325, ed alla legge 2 9dicembre 1988, n . 554. Il Ministro delleposte e delle telecomunicazioni, con propriodecreto da emanarsi entro sessanta giorn idalla data di entrata in vigore della present elegge, di concerto con il Ministro per l afunzione pubblica, sentite le organizzazionisindacali maggiormente rappresentative del

personale interessato, determina, anche inderoga al decreto del Presidente del Consi-glio dei ministri 5 agosto 1988, n . 325, e allalegge 29 dicembre 1988, n . 554, i criteri perl'assegnazione delle sedi prevedendo co-munque la facoltà per il dipendente di esser edestinato nel territorio provinciale nell'am-bito del quale ha svolto il precedente servi -zio . Il Ministro per la funzione pubblica, co nproprio decreto da emanarsi entro i succes-sivi sessanta giorni, di concerto con il Mini -

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— 93797 —

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stro delle poste e delle telecomunicazioni, eda pubblicarsi nella Gazzetta Ufficiale, indi-vidua i posti vacanti presso le pubblicheamministrazioni che potranno essere rico-perti dal personale di cui al comma 2 con i lricorso alla mobilità. Il personale che haoptato per la permanenza nel pubblico im-piego non può svolgere attività presso laSocietà oltre la data di scadenza della con -cessione di cui al comma 1 dell'articolo 1 .

4. Entro e non oltre la data di scadenz adella concessione di cui al comma 1 dell'ar-ticolo 1 il personale che non ha optato neitermini per la permanenza nel pubblico im-piego transita alle dipendenze delle conces-sionarie, ad eccezione di quello individuatodalla Società come necessario allo svolgi-mento delle attività che ad essa residuano ,

che transita alle dipendenze della Società

stessa .5 . Sono oggetto di accordi tra le organiz-

zazioni sindacali maggiormente rappresen-tative, la Società e le concessionarie, tenen-do conto del disposto di cui ai commi 4, 5 e6 dell'articolo 1 e dei tempi e delle modalitàdel trasferimento dei beni e degli impianti di

cui all'articolo 3 :

a)i tempi e le modalità del passaggio de lpersonale;

b)la tutela della professionalità acquisit a

e di un trattamento economico globalmentenon inferiore a quello precedentemente go-duto;

c)le tabelle di equiparazione tra le qua-lifiche rivestite dal personale negli ordina -menti di provenienza e quelle previste nellaSocietà e nelle concessionarie, tenuto contodelle diverse specializzazioni richieste perl'esercizio degli impianti ;

d)la previsione di corsi di aggiornamen-to e di riconversione professionale, finaliz-zati a favorire la collocazione più funzional edel personale di cui al comma 2 nelle con-cessionarie .

6 . Il pagamento delle pensioni al persona -le già dipendente dall'Azienda di Stato per iservizi telefonici, in quiescenza alla data dientrata in vigore della convenzione di cui alcomma 2 dell'articolo 1, ed al medesimo

personale che sarà collocato a riposo nelperiodo di vigenza del regime transitorio dicui al comma 2 del presente articolo, è acarico del Ministero del tesoro .

A questo articolo sono stati presentati iseguenti emendamenti :

Sostituire il comma 1 con il seguente:

1 . Il personale dell'Azienda di Stato per iservizi telefonici, applicato alla data di en-trata in vigore della presente legge pressol'Ispettorato generale delle telecomunicazio-ni, le segreterie del Consiglio di Amministra-zione delle poste e delle telecomunicazioni edel Consiglio superiore tecnico delle poste ,delle telecomunicazioni e dell'automazione ,la direzione centrale per il controllo dell econcessioni e i corrispondenti reparti press ogli ispettorati di zona, nonché presso i repar-ti 1 o e 30 della direzione centrale commer-ciale e i corrispondenti reparti presso gliispettorati di zona, è trasferito d'ufficio nellecorrispondenti qualifiche dell'Amministra-zione delle poste e delle telecomunicazion icon le modalità stabilite dal 30 comma del -l'articolo 200 del testo unico delle disposi-zioni concernenti lo Statuto degli impiegat i

civili dello Stato, approvato con decreto de lPresidente della Repubblica 10 gennai o1957, n . 3 . Il decreto del Ministro delle post ee delle telecomunicazioni con il quale èdisposto il trasferimento determina le con -

seguenti variazioni delle dotazioni organi -che. Qualora il personale di cui sopra, pre-ventivamente interpellato, esprima diversoavviso, esso potrà essere associato alle sceltepreviste per il restante personale .

4. 37 .Baghino, Matteoli .

Al comma 1, primo periodo, sostituire l eparole: è trasferito d'ufficio con le seguenti :

ha facoltà di essere trasferito .

* 4. 1 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-

lia .

Al comma 1, primo periodo, sostituire le

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parole: è trasferito d'ufficio con le seguenti:ha facoltà di essere trasferito .

*

4 . 20 .Fagni, Caprili, Calamida, Russ o

Spena .

Al comma 2, primo periodo, sostituire l eparole: per la durata con le seguenti: per unanno dalla data della concessione .

4 . 38 .Baghino, Matteoli .

za, in deroga alle presenti disposizioni i nmateria economica, giuridica e pensioni-stica.

** 4. 36 .Fagni, Caprili, Calamida, RussoSpena .

Al comma 2, aggiungere, in fine, il se-guente periodo: Le modalità di impiegodel personale nel regime transitorio di cuial comma 1 rispettano la precedente nor-mativa .

*** 4. 4 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-

lia .Al comma 2, primo periodo, aggiunger e

in fine le parole: solo nel caso in cui dettopersonalé ne faccia esplicita richiesta.

*

4 . 2 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-

lia .

Al comma 2, primo periodo, aggiunger ein fine le parole: solo nel caso in cui dettopersonale ne faccia esplicita richiesta.

*

4. 26 .Fagni, Caprili, Calamida, RussoSpena .

Al comma 2, secondo periodo, aggiun-gere, in fine, le parole: secondo quantodisposto dal decreto del Presidente dell aRepubblica 10 gennaio 1957, n . 3, e daldecreto del Presidente della Repubblica 2 9dicembre 1973, n . 1092, sul trattamentodi quiescenza, in deroga alle presenti di-sposizioni in materia economica, giuridicae pensionistica .

** 4. 3 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-

lia .

Al comma 2, secondo periodo, aggiunge -re, in fine, le parole : secondo quanto dispo-sto dal decreto del Presidente della Repub-blica 10 gennaio 1957, n . 3, e dal decretodel Presidente della Repubblica 29 dicembre1973, n. 1092, sul trattamento di quiescen -

Al comma 2, aggiungere, in fine, il se-guente periodo : Le modalità di impiegodel personale nel regime transitorio di cui

al comma 1 rispettano la precedente nor-mativa.

*** 4 . 27Fagni, Caprili, Calamida, RussoSpena .

Sostituire il comma 3 con il seguente :

3 . Entro 3 mesi dalla stipula degli accordidi cui al successivo comma 5, il personale dicui al comma 2 del presente articolo puòoptare per la permanenza nel pubblico im-piego; ad esso va garantita, in deroga aldecreto del Presidente del Consiglio dei mi-nistri 5 agosto 1988, n . 325, e alla legge 2 9dicembre 1988, n . 554, la possibilità ditransitare anche in soprannumero, e senzasoluzione di continuità, in una delle pubbli-che amministrazioni presenti nella sede i ncui ha svolto il precedente servizio o nella

sede di residenza; qualsiasi altra destinazio-ne deve ottenere l'assenso preventivo daparte del personale interessato . Contestual-mente all'opzione il personale deve indicareeventuali preferenze in ordine alla pubblicaamministrazione e alla sede . Il personale cheha optato per la permanenza nel pubblicoimpiego non può svolgere attività presso laSocietà oltre il periodo indicato dal comma

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2 del presente articolo, eventuali giornate d iassenza dal servizio, imputabili alle moreper la definizione della nuova assegnazione ,debbono essere considerate servizio effetti-vamente prestato sia sotto il profilo giuridicoche sotto quello economico .

4 . 39 .Baghino, Matteoli .

Al comma 3, primo periodo, sostituire leparole da: Entro sei mesi fino a : pubblicoimpiego con le seguenti: Entro nove mes idalla data di entrata in vigore della presentelegge, il personale di cui al comma 2 pu òoptare per la permanenza nel pubblico im-piego .

4 . 40 .Baghino, Matteoli .

Al comma 3, primo periodo, sostituire leparole: nel pubblico impiego con le seguen-ti: nella pubblica amministrazione .

*4. 5 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-

lia .

Al comma 3, primo periodo, sostituire leparole: nel pubblico impiego con le seguen-ti: nella pubblica amministrazione .

* 4. 28 .Fagni, Caprili, Calamida, Russ oSpena .

Al comma 3, secondo periodo, sostituirela parola: sessanta con la seguente: no -vanta .

** 4 . 7 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-

lia .

Al comma 3, secondo periodo, sostituirele parole: sessanta con la seguente: novanta .

** 4 . 30 .Fagni, Caprili, Calamida, Russ oSpena .

Al comma 3, secondo periodo, sostituirele parole: sentite le organizzazioni sindacal imaggiormente rappresentative con le se-guenti: previa intesa con tutte le organizza-zioni sindacali .

*** 4 . 6 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-

lia .

Al comma 3, secondo periodo, sostituirele parole: sentite le organizzazioni sindacalimaggiormente rappresentative con le se-guenti: previa intesa con tutte le organizza-zioni sindacali .

*** 4 . 29 .Fagni, Caprili, Calamida, Russ oSpena .

Al comma 3, secondo periodo, sostituirela parola: provinciale con la seguente : co-munale .

* 4. 9 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-

lia .

Al comma 3, secondo periodo, sostituirela parola: provinciale con la seguente: co-munale .

* 4. 21 .Fagni, Caprili, Calamida, RussoSpena .

Al comma 3, terzo periodo, alle parole : ilMinistro per la funzione pubblica premette -re le seguenti : al fine di garantire a tutto i lpersonale utile collocazione .

4 . 8 .Lia .

Al comma 3, terzo periodo, dopo le paro -le: Il Ministro per la funzione pubblica ag-giungere le seguenti : al fine di garantire atutto il personale collocazione certa.

4. 41 .

Baghino, Matteoli .

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Al comma 3, terzo periodo, sopprimere laparola: vacanti .

4 . 42 .Baghino, Matteoli .

Al comma 3, dopo il terzo periodo, ag-giungere i seguenti: A tale personale, ferm erestando le predette modalità e le condizionidel passaggio, sono garantite la tutela dell aprofessionalità acquisita, dell'anzianità ma-turata, la collocazione negli analoghi livell io categorie ed un trattamento economic oglobalmente non inferiore a quello goduto .Esperita la mobilità di cui sopra, il personal eche non trovasse utile collocazione è posto ,anche in soprannumero, fino ad esaurimen-to nelle pubbliche amministrazioni .

* 4 . 10 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-

lia .

Al comma 3, dopo il terzo periodo, ag-giungere i seguenti: A tale personale, fermerestando le predette modalità e le condizionidel passaggio, sono garantite la tutela dell aprofessionalità acquisita, dell'anzianità ma-turata, la collocazione negli analoghi livell io categorie ed un trattamento economic oglobalmente non inferiore a quello goduto .Esperita la mobilità di cui sopra, il personal eche non trovasse utile collocazione è posto ,anche in soprannumero, fino ad esaurimen-to nelle pubbliche amministrazioni .

* 4 . 22 .Fagni, Caprili, Calamida, Russ oSpena.

Sostituire il comma 4 con il seguente:

4 . Al termine di un anno dalla data d ientrata in vigore della concessione di cui alcomma 1 dell'articolo 1, il personale ch enon ha optato nei termini per la permanenzanel pubblico impiego transita, in presenzadel perdurare della concessione di cui sopra ,alle dipendenze della Società ; qualora taleconcessione venga revocata, alle dipendenzedelle concessionarie, ad eccezione di quell oindividuato dalla Società come necessario

allo svolgimento delle attività che ad essaresiduano, che transita alle dipendenze dell aSocietà stessa .

4 . 43 .Baghino, Matteoli .

Al comma 4, sostituire le parole da: adeccezione fino alla fine del comma con leseguenti: L'IRI determina il contingente d ipersonale strettamente necessario allo svol-gimento delle attività che residuano all aSocietà, individuandolo fra quello che nonha optato per la permanenza nel pubblicoimpiego sulla base di criteri oggettivi d iprofessionalità e degli accordi di cui al suc-cessivo comma 5 .

* 4. 11 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-

lia.

Al comma 4, sostituire le parole da: adeccezione fino alla fine del comma con leseguenti: L'IRI determina il contingente d ipersonale strettamente necessario allo svol-gimento delle attività che residuano all aSocietà, individuandolo fra quello che nonha optato per la permanenza nel pubblicoimpiego sulla base di criteri oggettivi diprofessionalità e degli accordi di cui al suc-cessivo comma 5 .

* 4 . 31 .Fagni, Caprili, Calamida, RussoSpena.

Al comma 4, sostituire le parole da: adeccezione di fino a: ad essa residuano; conle seguenti: ad eccezione di quello necessa-rio allo svolgimento delle attività che resi-duano alla Società .

** 4. 12 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-

lia .

Al comma 4, sostituire le parole da : adeccezione fino a: ad essa residuano con leseguenti: ad eccezione di quello necessario

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allo svolgimento delle attività che residuan oalla Società .

** 4 . 32 .Fagni, Caprili, Calamida, Russ oSpena .

Al comma 4, aggiungere, in fine, i se-guenti periodi: Tutto il personale che nefaccia esplicita richiesta può transitare alledipendenze della Società o delle concessio-narie. A tale personale, compreso quell onecessario allo svolgimento delle attività cheresiduano alla società di cui al presentecomma, viene garantito il diritto alle anzia-nità maturate, il mantenimento della sede dilavoro in ambito comunale ed un trattamen-to economico non inferiore a quello prece-dentemente goduto globalmente .

*** 4. 14 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-

lia .

Al comma 4, aggiungere, in fine, i se-guenti periodi: Tutto il personale che nefaccia esplicita richiesta può transitare alledipendenze della società o delle concessio-narie. A tale personale, compreso quell onecessario allo svolgimento delle attività cheresiduano alla Società di cui al presentecomma, viene garantito il diritto alle anzia-nità maturate, il mantenimento della sede d ilavoro in ambito comunale ed un trattamen-to economico non inferiore a quello prece-dentemente goduto globalmente .

*** 4 . 33 .Fagni, Caprili, Calamida, Russ o

Spena .

Al comma 4, aggiungere, in fine, il se-guente periodo: A tale personale, compres oquello necessario allo svolgimento delle at-tività che residuano alla società di cui alpresente comma, viene garantito il diritt oalle anzianità maturate, il mantenimentodella sede di lavoro in ambito comunal eed un trattamento economico non inferiorea quello precedentemente goduto global-mente.

4 . 23 .

Fagni .

Al comma 4, aggiungere, in fine, le paro -le: prevedendo la facoltà per il dipendent edi essere destinato nel territorio provincial enell'ambito del quale ha svolto il precedent eservizio .

4 . 13 .Lia .

Al comma 4, aggiungere, in fine, le paro -le: prevedendo comunque la facoltà per ildipendente di essere destinato nel territorioprovinciale nell'ambito del quale ha svolto i lprecedente servizio .

4 . 44 .Baghino, Matteoli .

Al comma 5 sostituire l'alinea con i lseguente: Sono oggetto di accordi tra leorganizzazioni sindacali rappresentative delpersonale interessato e la società, tenendoconto del disposto di cui ai commi 4, 5 e 6dell'articolo i e dei tempi e delle modalitàdi trasferimento dei beni e degli impianti dicui all'articolo 3 .

4 . 45 .Baghino, Matteoli .

Al comma 5, sostituire le parole : le orga-nizzazioni sindacali maggiormente rappre-sentative con le seguenti : tutte le organizza-zioni sindacali del settore .

* 4. 15 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-

lia .

Al comma 5, sostituire la parola : le orga-nizzazioni sindacali maggiormente rappre-sentative con le seguenti : tutte le organizza-zioni sindacali del settore .

* 4. 34 .Fagni, Caprili, Calamida, RussoSpena .

Al comma 5, lettera b), sopprimere l eparole: e di un trattamento economico glo-balmente non inferiore a quello precedente -mente goduto .

** 4. 16 .Russo Franco, Lanzinger, Sca-

lia .

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Al comma 5, lettera b), sopprimere leparole: e di un trattamento economico glo-balmente non inferiore a quello precedente-mente goduto .

** 4 . 24 .Fagni, Caprili, Calamida, RussoSpena .

Al comma 5, lettera b), aggiungere, infine, le parole : comprensivo di tutte le vociche concorrono alla determinazione del mo-dello 101 e che tenga conto dei miglioramen-ti contrattuali già fissati per legge e di quell imaturati ma non ancora istituzionalizzati daappositi strumenti legislativi .

4 . 46 .Baghino, Matteoli .

Al comma 5, lettera c), aggiungere, infine, le parole: Nel caso il personale interes-sato abbia nell'ordinamento di provenienz auna anzianità di categoria professionale u-guale o superiore ad otto anni, ai fini dell'e-quiparazione dovrà esssere considerata, inassenza di demerito, la categoria professio-nale immediatamente superiore .

4. 47 .Baghino, Matteoli .

Dopo il comma 5, aggiungere il seguente :

5-bis. Gli accordi di cui al precedent ecomma debbono, comunque, garantire :

1)la facoltà fino a 65 anni, indipendente -mente dall'anzianità complessiva di serviziomaturata;2) il computo di tutto il servizio, comun-

que prestato, utile a costituire la posizioneassicurativa ;3) la facoltà di ricongiungimento del ser-

vizio prestato nello Stato con quello ch everrà prestato all'IRI, sia ai fini del tratta-mento pensionistico che della determinazio-ne dell'indennità di fine rapporto, affrancan-do in ogni caso il personale interessato daqualsiasi esborso per la perequazione contri-butiva ;4) il mantenimento della sede comunale

nella quale è stato prestato il precedenteservizio; ogni soluzione diversa dovrà impli -

care l'assenso preventivo da parte del perso-nale interessato .

4. 48 .Baghino, Matteoli .

Dopo il comma 6, aggiungere i seguenti:

6-bis. Il personale che ha optato per i lmantenimento del rapporto di pubblico im-piego e che abbia raggiunto i 50 anni di etào maturato il diritto al trattamento pensio-nistico può godere, a domanda, di un ab -buono di sette anni utile sia ai fini pensioni-stici che alla determinazione dell'indennitàdi fine rapporto .

6-ter. Al personale transitato nell'IRI puòessere liquidata, a domanda, la quota partedi indennità di fine rapporto maturato all'at-to di estinzione del rapporto di pubblic oimpiego; nel calcolo di tale indennità deveessere considerata anche l'indennità integra-tiva speciale .

4. 49 .Baghino, Matteoli .

Dopo il comma 6, aggiungere il seguente:

7 . Il personale di cui al comma 1 che abbi amaturato venticinque anni ai fini del tratta-mento di quiescenza oppure compiuto cin-quanta anni di età alla data di entrata i nvigore della presente legge, può richiedereentro trenta giorni il collocamento a riposoanticipato . Al predetto personale vengon oriconosciuti sette anni di maggiore anziani-tà, valutabili sia ai fini del trattamento diquiescenza che di quello di buonuscita .

* 4 . 19 .Russo Franco, Scalia, Lanzin-

ger .

Dopo il comma 6, aggiungere il seguente :

7 . Il personale di cui al comma 1 che abbiamaturato venticinque anni ai fini del tratta-mento di quiescenza oppure compiuto cin-quanta anni di età alla data di entrata invigore della presente legge, può richiedereentro trenta giorni il collocamento a riposo

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

anticipato. Al predetto personale vengon oriconosciuti sette anni di maggiore anziani-tà, valutabili sia ai fini del trattamento di

quiescenza che di quello di buonuscita .

* 4 . 25 .Fagni

Dopo il comma 6, aggiungere il se-guente :

7 . Il personale di cui al comma 1 che all adata di entrata in vigore della presente legge ,abbia maturato trenta anni di anzianità aifini del trattamento di quiescenza oppure

compiuto i cinquantacinque anni di età pu òchiedere, entro centottanta giorni, il collo-camento a riposo anticipato . Al predett opersonale vengono riconosciuti cinque ann idi maggiore anzianità valutabili sia ai fini deltrattamento di quiescenza che di quello d ibuonuscita.

** 4. 17 .Lia.

Dopo il comma 6, aggiungere il seguente :

7. Il personale di cui al comma 1 che all adata di entrata in vigore della presente legg eabbia maturato 30 anni di anzianità ai fin idel trattamento di quiescenza, oppure com-piuto i 55 anni di età, può chiedere, entro180 giorni, il collocamento a riposo antici-pato. Al predetto personale vengono ricono-sciuti 5 anni di maggiore anzianità valutabilisia ai fmi del trattamento di quiescenza che

a quello di buonuscita .

** 4 . 50 .Baghino, Matteoli .

Dopo il comma 6, aggiungere il seguente :

7 . Il personale di cui al comma 1, ch eabbia maturato venticinque anni ai fini diquiescenza oppure cinquantacinque anni d ietà per gli uomini o di cinquanta anni per ledonne alla data di entrata in vigore dellapresente legge, può richiedere, entro trentagiorni, il collocamento a riposo anticipato .Al predetto personale vengono riconosciutisette anni di maggiore anzianità, valutabili

sia ai fini del trattamento di quiescenza chedi quello di buonuscita .

4. 35 .Fagni, Caprili, Calamida, Russo

Spena .

Dopo il comma 6, aggiungere i seguenti:

7. Sono fatti salvi i concorsi relativi aprogressione di carriera sia del personaledell'esercito che delle qualifiche direttive edirigenziali nonché i concorsi pubblici giàbanditi od in corso di espletamento alla dat adi entrata in vigore della presente legge .8. Per tutta la durata della concessione e

comunque per un periodo non superiore adun anno, la società si avvale delle attualistrutture ai fini di emanare atti amministra-tivi concernenti le modifiche del trattamento

economico, i concorsi interni ed esterni ,collocamento in quiescenza, i procedimentidisciplinari, il pagamento delle retribuzionifisse ed accessorie al personale dell'Aziend adi Stato per i servizi telefonici .

4 . 18 .Lia .

Avverto che gli emendamenti Lia 4 .8 ,4.13, 4 .17 e 4.18 sono stati ritirati .

Nessuno chiedendo di parlare sull'articol o4 e sul complesso degli emendamenti adesso presentati, chiedo al relatore di espri-mere su di essi il parere della Commissione .

CARLO D'AMATO, Relatore. La Commis-sione invita i proponenti a ritirare l'emenda -mento Baghino 4 .37, gli identici emenda-

menti Russo Franco 4 .1 e Fagni 4.20 ,l'emendamento Baghino 4 .38, gli identiciemendamenti Russo Franco 4.2 e Fagni4 .26, gli identici emendamenti Russo Franco4 .3 e Fagni 4 .36, gli identici emendamentiRusso Franco 4.4 e Fagni 4.27, nonché gliemendamenti Baghino 4 .39 e 4.40. Invitaaltresì i presentatori a ritirare gli identic i

emendamenti Russo Franco 4 .5 e Fagni4 .28, gli identici emendamenti Russo Franco4.7 e Fagni 4.30, gli identici emendament iRusso Franco 4.6 e Fagni 4 .29, gli identic iemendamenti Russo Franco 4 .9 e Fagni4.21, gli emendamenti Baghino 4 .41 e 4.42,

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gli identici emendamenti Russo Franco 4 .1 0e Fagni 4 .22, nonché l'emendamento Baghi-no 4 .43 . Invita i presentatori a ritirare gliidentici emendamenti Russo Franco 4 .11 eFagni 4 .31, gli identici emendamenti RussoFranco 4 .12 e Fagni 4.32, gli identici emen-damenti Russo Franco 4 .14 e Fagni 4 .33, gliemendamenti Fagni 4.23, Baghino 4 .44 e4 .45, nonché gli identici emendamenti Russ oFranco 4.15 e Fagni 4 .34 e gli identici emen-damenti Russo Franco 4 .16 e Fagni 4 .24 .

Invito infine l'onorevole Baghino a ritirar ei suoi emendamenti 4 .46, 4.47, 4.48 e 4.49 ;tale invito riguarda anche i presentator idegli identici emendamenti Russo Franco4 .19 e Fagni 4.25, nonché degli emenda-menti Baghino 4 .50 e Fagni 4 .35 . Altrimenti,il parere è contrario .

PRESIDENTE. Il Governo?

FRANCESCO TEMPESTINI, Sottosegretari odi Stato per le poste e le telecomunicazioni.Il Governo concorda con il parere espress odal relatore .

PRESIDENTE. Onorevole Baghino, acce -de all'invito formulato dal relatore e dalGoverno a ritirare il suo emendamento 4 .37?

FRANCESCO GIULIO BAGHINO. No, signorPresidente: lo mantengo, e chiedo di parlareper dichiarazione di voto .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCESCO GIULIO BAGHINO . Signor Pre-sidente, non posso accogliere la richiesta .L'invito al ritiro dell'insieme degli emenda-menti presentati all'articolo 4 desta un certoallarme tra di noi; in questo modo si vorreb-be escludere qualsiasi considerazione relati-va alla sorte del personale dell'Azienda d iStato per i servizi telefonici . Perché non sivuole fornire una precisazione sulla sorte ditale personale? Perché non si vuole garantir eche il trasferimento del personale ad altreamministrazioni venga assicurato con pien odiritto? Perché non si vuole svolgere unaccertamento relativamente a coloro chechiedono un trasferimento nell'ambito dellaprovincia in cui lavorano?

Per tutte queste ragioni e — lo ribadisc o— non avendo alcuna garanzia sulla sortedel personale, insisto per la votazione de lmio emendamento 4 .37 e ne raccomandol'approvazione .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .

Votazione nominale .

PRESIDENTE. Indìco la votazione nomi-nale, mediante procedimento elettronico ,sull'emendamento Baghino 4 .37, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti . . . . . . . . . . . . . . . 295Votanti . . . . . . . . . . . . . . . 293Astenuti . . . . . . . . . . . . . . . 2Maggioranza 147Hanno votato sì 1 1Hanno votato no 282

Sono in missione 26 deputati .

(La Camera respinge) .

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTEALFREDO BIONDI

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedegli identici emendamenti Russo Franc o4 .1 e Fagni 4 .20 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazione divoto l'onorevole Fagni . Ne ha facoltà .

EDDA FAGNI . Signor Presidente, non sonointervenuta sull'articolo 4 per non preclu-dermi la possibilità di intervenire sugli emen-damenti .

In precedenza ci si è occupati dei benidell'azienda ; in questo caso si tratta di unpatrimonio ben più importante, vale a dir e

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del personale, delle risorse umane dell'a-zienda stessa. Guarda caso, quando all'arti-colo 1 si è trattato di definire il controllo de l

Governo, e quindi del ministero, sulla socie-tà che dovrà costituirsi, si è parlato di unasemplice facoltà, mentre nel caso del trasfe-rimento del personale si parla di interveniredi ufficio . Si tratta di un atteggiamentocogente, quasi coattivo, che era invece fa-coltativo con riferimento al problema de lcontrollo . Questi diversi pesi e misure ladicono davvero lunga su quelle che sono leintenzioni perseguite dal provvedimento chestiamo per votare .

Desidero anche far presente che non riti-reremo alcuno degli emendamenti da no ipresentati e mi meraviglio che qualcun opensi ancora di affidarsi agli ordini del gior-no (invocati in Commissione come ordini delgiorno «forti»), ritenendo che si possa spe-rare che il Governo assuma impegni che siapoi in grado di mantenere .

Lei sa, Presidente Biondi, quanto e anz imeglio di me, quale minima affidabilità ab-biano gli ordini del giorno, soprattutto quan-do si tratta di una materia così controversae spinosa, in cui davvero l'impegno assuntodovrebbe essere tassativo .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare pe rdichiarazione di voto l'onorevole FrancoRusso . Ne ha facoltà .

FRANCO RUSSO. Signor Presidente, il con-tingentamento dei tempi, l'insistenza de lGoverno e l'aiuto determinante fornito dallaPresidenza affinché venisse posto in discus-sione il provvedimento, operando una sortadi pressione sui parlamentari, ci rende im-possibile legiferare. Dal banco della Presi-denza lei ha ben chiarito come questa pres-sione leda la pienezza dei poteri dell aCamera. Tutto ciò fa sì che probabilment ein serata questo ramo del Parlamento appro-verà la riforma al nostro esame .

Poiché il gruppo verde dispone ancora

solo di pochi secondi, desidero sottolineareche siamo contrari a questo provvedimentoanche perché il destino dei lavoratori, degliimpiegati e dei tecnici, vale a dire di profes-sionalità formate nel corso di anni ed anni,è gettato alle ortiche senza alcuna garanzia .

Il gruppo verde ha sempre avuto a cuore ibisogni dell'utenza, ritenendo che essi deb-bano essere soddisfatti con rigore e profes-sionalità. Dobbiamo inoltre considerare chequeste aziende dispongono di capacità pro-fessionali molto elevate, che regaleremo a duna società di cui non conosciamo neancheil nome .

Per tutti questi motivi, eleviamo la nostr aprotesta e decideremo nel prosieguo dell adiscussione come atteggiarci, anche perchénon abbiamo più tempo a disposizione ; nonpotendo rimanere in silenzio, vedremo qualeazione politica significativa adottare per te-stimoniare comunque il nostro dissenso neiconfronti di questa legge .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .

Votazione nominale .

PRESIDENTE. Indìco la votazione nomi-nale, mediante procedimento elettronico ,sugli identici emendamenti Russo Franc o4.1 e Fagni 4.20, non accettati dalla Com-missione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 306Maggioranza 154Hanno votato sì 90Hanno votato no 216

Sono in missione 26 deputati .

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Onorevole Baghino, acce -de all'invito del relatore e del Governo aritirare il suo emendamento 4 .38 ?

FRANCESCO GIULIO BAGHINO . Lo ritiro ,signor Presidente .

PRESIDENTE. Passiamo pertanto alla vo-

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tazione degli identici emendamenti RussoFranco 4.2 e Fagni 4 .26 .

MASSIMO SCALIA. Chiedo di parlare sull emodalità della votazione .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

MASSIMO SCALIA. Signor Presidente, co-me ha già spiegato il collega Franco Russo ,il gruppo verde non ha più tempo a disposi-zione. Poiché questa ci sembra un'inutilefarsa, noi ritiriamo la richiesta di votazionenominale avanzata a suo tempo, non avend opiù alcun interesse a partecipare ad unasorta di forzatura che non ci convince .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Sca-lia .

MARIA TADDEI. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

MARIA TADDEI. Signor Presidente, a no -me del gruppo comunista-PDS chiedo lavotazione nominale su tutti gli emenda-menti.

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Tad-dei. Passiamo ai voti .

Votazioni nominali .

PRESIDENTE. Indìco la votazione nomi-nale, mediante procedimento elettronico ,sugli identici emendamenti Russo Franc o4 .2 e Fagni 4 .26, non accettati dalla Com-missione né dal Governo .

Sono in missione 26 deputati .

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione nominale, mediant eprocedimento elettronico, sugli identici e-mendamenti Russo Franco 4 .3 e Fagni 4 .36 ,non accettati dalla Commissione né dal Go-verno.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 292Maggioranza 147Hanno votato sì . . . .

77Hanno votato no . . . . 21 5

Sono in missione 26 deputati .

(La Camera respinge) .

Indìco la votazione nominale, mediant eprocedimento elettronico, sugli identici e-mendamenti Russo Franco 4 .4 e Fagni 4 .27 ,non accettati dalla Commissione né dal Go-verno.

(Segue la votazione) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti e votanti 290Maggioranza 146

Hanno votato sì . . . .

8 1Hanno votato no . . . . 209

Sono in missione 26 deputati .

(Segue la votazione) .(La Camera respinge) .

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :Si riprende la discussione .

PresentiVotantiAstenuti

294293

11471

PRESIDENTE. Passiamo alla votazionedell'emendamento Baghino 4 .39 .

Ha chiesto di parlare per dichiarazione d ivoto l'onorevole Baghino. Ne ha facoltà .Maggioranza

Hanno votato sì

. . . .Hanno votato no . . . . 292 FRANCESCO GIULIO BAGHINO . Stiamo per

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affrontare una serie di emendamenti chetrattano questioni del personale, di caratter egenerale o settoriale (opzioni, trasferimenti ,occupazioni speciali, particolari classifica-zioni). Raccomandando l'approvazione de lmio emendamento 4 .39, pertanto, prean-nuncio sin d'ora che voteremo a favore d i

tutti questi emendamenti .

PRESIDENTE. Passiamo ai voti .

Votazione nominale .

PRESIDENTE. Indìco la votazione nomi-nale, mediante procedimento elettronico ,sull'emendamento Baghino 4 .39, non accet-tato dalla Commissione né dal Governo .

(Segue la votazione) .

FRANCO RUSSO. Presidente, faccia con-trollare il quarto settore, da destra, ultim afila !

PRESIDENTE. Dichiaro chiusa la vota-zione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti . . . . . . . . . . . . . 29 1Votanti . . . . . . . . . . . . . . 220Astenuti . . . . . . . . . . . . . 7 1

Maggioranza 11 1Hanno votato sì

. . . . 1 1Hanno votato no . . . .

Sono in missione 25 deputati .

209

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione .

FRANco CALAMIDA . Chiedo di parlare

sulla regolarità delle votazioni .

FRANCO RUSSO. Io avevo già fatto un a

segnalazione . . .

PRESIDENTE. Ha facoltà di parlare, ono-revole Calamida.

FRANCO CALAMIDA . Nel terzo settore, da

destra, la prima postazione dell'ultima filaè «autovotante» : da 20 minuti viene espressosempre lo stesso voto senza che voti neancheil vicino; il che o è un miracolo, oppure ildeputato che solitamente occupa quella po-stazione ha il telecomando . . .! Non importase il deputato è o meno in aula ; sta di fattoche la postazione è vuota da almeno 20minuti. Immagino che anche per i prossimi20 minuti potremo attenderci una situazioneanaloga! (Commenti) .

PRESIDENTE. Onorevole Calamida, hoascoltato le sue parole e ne ho compreso il

significato politico. In ogni caso, la suasegnalazione è tardiva essendo già stat oproclamato l'esito della votazione .

Onorevoli colleghi mi rendo conto che ,nonostante il cospicuo numero di missioni ,il numero legale viene garantito a fatica ,rischiando ad ogni votazione che venga amancare. Non è giusto che, data l'ora tard ain cui l'Assemblea è chiamata a lavorare, s idebba procedere in queste condizioni .

Per tale motivo ritengo opportuno rinvia -re — me ne assumo la responsabilità — i l

seguito del dibattito ad altra seduta, co ntutte le conseguenze che ciò può comporta-re (Applausi dei deputati Franco Russo eScalia) .

Per lo svolgimento di interpellanzee di una interrogazione .

PIERANTONIO MIRKO TREMAGLIA . Chiedodi parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

PIERANTONIO MIRK0 TREMAGLIA. SignorPresidente, onorevoli colleghi, signor mini-stro, oggi è avvenuto un fatto clamoroso su lquale richiamo l'attenzione dell'Assemblea .Si tratta di un avvenimento che incide pro-fondamente sulla dignità della nazione ita-liana, sulla sua credibilità e sulla sua inizia-tiva internazionale. La Commissione esteri

del Parlamento sloveno ha respinto il memo-randum d'intesa presentato dal Govern oitaliano, concernente le garanzie per la mi-noranza italiana presente in quel paese .

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È un fatto di eccezionale gravità, tant' èvero che in questo momento a Villa Madam aè presente il rappresentante della Croaziama non quello della Slovenia .

Ancora una volta, assistiamo al disprezz odella Slovenia nei confronti dell'Italia, ch enon può arrivare ad un riconoscimento a lbuio. Poiché il Governo italiano ha presen-tato il memorandum d'intesa, poi respinto ,chiedo che il Governo venga urgentementea rispondere ad un'interpellanza che no iabbiamo presentato, riferendo al Parlamen-to cosa intenda fare e quali comportament iintenda assumere . Infatti la questione nonattiene più soltanto ai rapporti bilaterali tr al'Italia e la Slovenia, ma deve essere postasul piano europeo ed internazionale, affin-ché si revochi la decisione di procedere alriconoscimento della Repubblica slovena fi-no a quando i diritti dei nostri connazionalinon vengano rispettati e soddisfatti .

Ciò che è accaduto si deve al fatto che ,nonostante le nostre sollecitazioni a trattar ela questione dei nostri confini avanzando larichiesta della restituzione dell'Istria e dellaDalmazia all'Italia, si è negata la possibilit àdi ogni trattativa in senso più ampio; ma aquesto punto viene a mancare anche latrattativa più riduttiva, quella indispensabil ea garantire la tutela della minoranza italiananelle nuove Repubbliche .

È indegno che il Governo italiano, a que-sto punto, non reagisca. Avevamo il tempodi trattare, ma il ministro degli affari ester iin questa settimana è andato in Angola !Questa è una responsabilità di tipo diverso ,che noi comunque attribuiamo alla Farnesi-na, che in questo momento si trova in un asituazione molto grave, così come l'Italia .

Non si può ignorare che questa sera siamodi fronte ad una situazione nuova e assa igrave, per cui — ripeto — vi è solo l arappresentanza della Croazia a Villa Ma -dama.

Signor Presidente, onorevoli colleghi, bi-sogna prendere una posizione; è necessari oche il Governo riferisca sulle reazioni daporre in atto, in modo che la dignità, i lprestigio e soprattutto gli interessi del nostr opaese e dei nostri connazionali siano rispet-tati (Applausi dei deputati del gruppo de lMSI-destra-nazionale) .

PRESIDENTE. Onorevole Tremaglia, laPresidenza farà ciò che è necessario perinteressare il Governo, del resto molto sen-sibile al problema da lei evidenziato .

BENEDETTO SANNELLA. Chiedo di par-lare .

PRESIDENTE . Ne ha facoltà .

BENEDETTO SANNELLA. Signor Presiden-te, ho chiesto di intervenire per sollecitare larisposta alla mia interrogazione n . 3-03396del 4 dicembre scorso, che riprende una miainterrogazione a risposta scritta presentata il23 settembre scorso .È la quarta volta, Presidente, che io

intervengo per sollecitare il ministro del -l'interno Scotti a rispondere sugli episod iche quotidianamente si verificano nellacittà di Taranto (e che quotidianamentevengono riportati dalla stampa nazionale) .E in atto in questa città uno scontrodurissimo: da un lato vi sono la mafia e isuoi fiancheggiatori e dall'altro la societàcivile, le forze dell'ordine, le organizzazio-ni sindacali e parte delle forze politiche .Una prima significativa battaglia è stat avinta in questi giorni nel processo contro i lracket ai commercianti; infatti, la magi-stratura ha inflitto pesanti condanne anumerosi esponenti della malavita organiz-zata .

Ebbene, di fronte a questa difficile batta-glia il ministro Scotti non può continuare alasciare senza risposta le affermazioni con -tenute in due documenti : il primo è quellodell'alto commissario per la lotta contro lamafia, Sica ; il secondo è quello della Com-missione antimafia. Nei documenti sono no-minati cinque consiglieri comunali, il presi-dente dell'AMNU Alessio Magistro, nonchéil presidente dell'Istituto autonomo case po-polari Pietro Liuzzi, accusati di gravi reat icommessi nel corso degli anni .Anche se molti consiglieri comunali della

città di Taranto sono del partito della demo-crazia cristiana, credo che il ministro Scott idovrebbe trovare il coraggio di venire i nParlamento a smentire o a confermare l eaffermazioni contenute nei documenti citati ,riportate in parte nell'interrogazione parla-

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mentare dianzi richiamata, che ho appunt opresentato insieme al collega Bargone .

Signor Presidente, credo che dopo ave rsollecitato quattro volte la risposta a taleinterrogazione, sia arrivato il momento cheil ministro Scotti intervenga. Non so qualepotrebbe essere il meccanismo per convin-cerlo a venire a rispondere, però non si puòlasciare senza risposta un problema cos ìgrave .

PRESIDENTE. Onorevole Sannella, laPresidenza si farà carico di sollecitare i lGoverno .

FRANco PIRO. Chiedo di parlare .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà.

FRANco PIRO . Signor Presidente, poich évi saranno ancora solo pochi giorni a dispo-sizione del Governo per rispondere alle in-terpellanze e alle interrogazioni presentate ,le sarei molto grato se potesse confermarel'impegno che ha già preso la Presidenzadella Camera — e di questo la ringrazi osentitamente — in ordine ad una serie di casidi dolore che io ho segnalato con nome ecognome in mie interpellanze . Mi riferiscoa persone che vivono sulla sedia a rotelle oallettati in casa e che, a causa dell'inappli-cabilità della legge sul superamento dellebarriere architettoniche, si trovano vera-mente nei guai. Esse, infatti, hanno presen-tato domanda in base alla legge n . 13 del1989, ma i fondi previsti per quest'ultim asono stati cancellati dalla legge finanziari arecentemente approvata .

Siamo di fronte, quindi, ad una situazion everamente anomala. Lo stesso discorso valeanche per quanti hanno richiesto il votoelettronico; si tratta soprattutto dei non ve -denti, che però hanno difeso una legge cheprevede la possibilità della «visitabilità» pres-so le loro case, e quindi la fruibilità de iservizi . Si è parlato molto di voto elettronicoper i non vedenti . Con una certa correttezza ,un collega dotato di grande competenz atecnica (mi risulta che sia un informatico) ,l'onorevole Calamida, ha sollevato il proble-ma del voto «a distanza» durante le votazioniin quest'aula. Vi sarebbero cioè colleghi che

hanno significative facoltà di pensiero, nelsenso che, stando magari al piano terra ,riescono a votare al quarto piano ; sarebbeideale se anche coloro che sono rinchiusi alquarto piano e non possono uscire di cas afossero posti in condizione di votare alleprossime elezioni !

Vi sono due sole possibilità a questo riguar-do. La prima è che quanti hanno diritto divoto possano usufruire delle leggi che, anchecon il mio piccolo contributo, ci siamo sfor-zati di varare negli ultimi nove anni . C'è poil'intemerata possibilità di estendere qualche«consiglio tecnico», che ogni tanto si è utiliz-zato in quest'aula per votare, anche a coloroche non vedono, che fanno fatica a cammina-re o sono costretti a stare a letto . Siamo difronte ad una situazione delicata, Presidente .L'articolo 3 della Costituzione è revocato i ndubbio, così come l'articolo 38 ; vi sono poialtri articoli che tutelano il diritto di cittadi-nanza della parte più debole della popolazio-ne. La Presidente Iotti, da me sollecitata, miha confermato, sia prima sia dopo le vacanzenatalizie, che il Governo avrebbe risposto allemie interpellanze, che sono disposto anche atrasformare in interrogazioni a risposta scrit-ta. Le interpellanze che ho presentato (le hocontate, e trasmetterò l'elenco agli uffici )sono 26 e riguardano altrettanti cittadiniitaliani, tra i quali alcuni di Bolzano .

Vorrei cogliere l'occasione per corregger ealcune imprecisioni contenute nel mio direnella seduta del 10 gennaio scorso ; alloranon intendevo assolutamente sostenere cheesistono zone d'Italia in cui i titoli di studi oitaliani non sono riconosciuti . Nel nostropaese vi sono alcune zone di barriere archi -tettoniche (da Roma a Bolzano, a Napoli ,alla mia Calabria ed alla mia Bologna), in cuii più deboli fanno anche fatica a votare, cioèad esprimere il loro diritto-dovere di voto .

Per queste ragioni, siccome i prefetti di -ranno (come è giusto in tutte le elezioni) ch eil diritto di voto va garantito, faccio osserva-re che le scuole hanno ancora tutte le bar-riere architettoniche . Quanto ha fatto Gerar-do Bianco come ministro della pubblic aistruzione adesso non si può più fare perché ,si dice, mancano i soldi . I soldi si trovanoper tutto, tranne che per eliminare le barrie-re architettoniche!

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Lei, signor Presidente, che ha vissuto evive tuttora per tanto tempo a Genova ,ricorderà quello che ha fatto Rosanna Benzi ;e tutti ricorderanno ciò che ha fatto Enz oAprea. Erano operatori dell'informazione edhanno lavorato non solo per se stessi, maanche per le generazioni che verranno . Sare iveramente grato al Governo della Repubbli-ca italiana (se fosse necessario, trasformerò ,ripeto, i miei documenti in interrogazioni arisposta scritta) se il ministro Rosa Russ oJervolino potesse essere aiutata dagli altriministri, e soprattutto da coloro che hann ola responsabilità di garantire l'accesso negliedifici pubblici aperti al pubblico. Mi riferi-sco alla legge n. 41 del 1986 (legge finanzia-ria, articolo 32) ed alla legge n . 13 del 1989 .

Mi rimetto a lei, Presidente Biondi, per -ché, conoscendo la sua sensibilità per iproblemi di cui ho parlato, so che farà tutt oquanto è nei suoi poteri di Presidente diturno, in base anche alla sua umana esquisita sensibilità politica, che ha fatto di le iuna persona capace di sentire le ragioni delcuore e non solo di seguire un cinico calcolo ,che spesso costringe quanti vorrebbero di-ventare contribuenti a rimanere tra gli assi-stiti. Vivere di lavoro e avere la propri adignità: chiediamo solo questo .

PRESIDENTE. Ringrazio l'onorevole Piroanche per l'apprezzamento personale . Ri-tengo che sia dovere di tutti fare in modoche l'uguagJianza dei cittadini prevista dallaCostituzione sia considerata con particolareriguardo ai casi in cui gli squilibri compor-tano obiettivamente un dislivello inammissi-bile sul piano giuridico e sul piano umano .

Per quanto mi riguarda, mi adopereròaffinché gli strumenti del sindacato ispettivoattivati dall'onorevole Piro ricevano una ri-sposta da parte del Governo, anche grazie alsollecito intervento della Presidenza dellaCamera.

ta all'ordine del giorno della prossim aseduta l'assegnazione, in sede legislativa, de iseguenti progetti di legge, che propongo all aCamera a norma del comma 1 dell'articol o

92 del regolamento :

alla II Commissione (Giustizia) :

Russo RAFFAELE ed altri : MENSORIO, PICCI-RILLO, NAPPI ed altri : «Istituzione del tribuna -le ordinario e della pretura circondariale d i

Nola» (già approvato, in un testo unifi-cato, dalla Il Commissione della Camera emodificato dalla Il Commissione del Sena-to) (2140-4517-4669-4944/B) (con pareredella V Commissione) ;

MASTRANTUONO ed altri : «Istituzione de ltribunale ordinario e della pretura circonda-riale di Torre Annunziata» (già approvat odalla Il Commissione della Camera e mo-dificato dalla Il Commissione del Senato )(3618/B) (con parere della V Commissio-ne);

alla V Commissione (Bilancio) :

S. 2690 . «Misura degli interessi da

corrispondersi da parte degli istituti ed a-ziende di credito sulle giacenze dei fondianticipati dallo Stato o dagli enti pubblici pe rinterventi nei diversi settori economici» (ap-provato dalla VI Commissione del Senato)(6179) (con parere della I e della VI Com-missione);

S. 2884 . — «Disciplina della soppression edelle gestioni fuori bilancio nell'ambito delleAmministrazioni dello Stato» (approvat o

dalla V Commissione del Senato) (6266)(con parere della I, della III, della IV, dell aVI, della VIII, della IX, della X, della XI edella XII Commissione);

alla IX Commissione (Trasporti) :

Proposta di assegnazione di progettidi legge a Commissioni in sede legislativa .

PRESIDENTE. Comunico che sarà iscrit -

S . 3055. — «Fondo di solidarietà naziona-le della pesca» (approvato dalla VIII Com-missione del Senato) (6275) (con pareredella I, della V, della Vll, della VIII, dell aXI e della XIII Commissione);

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S. 3074 . — «Disciplina del fermo tempo-raneo obbligatorio delle unità di pesca» (ap-provato dalla VIII Commissione del Senato)(6276) (con parere della I, della V, della VII ,della VIII, della XI, della XIII Commissionee della Commissione speciale per le politi -che comunitarie) .

Autorizzazione di relazione orale .

PRESIDENTE. Il calendario dei lavoriprevede per domani la discussione sui se-guenti progetti di legge :

S. 3066 . — «Conversione in legge, conmodificazioni, del decreto-legge 20 novem-bre 1991, n. 367, recante coordinament odelle indagini nei procedimenti per reati dicriminalità organizzata» (Approvato dal Se -nato) (6264) .

Proposte di legge di iniziativa dei deputat iSTERPA, Russo FRANCO ed altri : ZANGHERI edaltri e Disegno di legge: «Riordinamento de lServizio sanitario nazionale e misure di con-tenimento della spesa sanitaria» (già appro-vati, in un testo unificato, dalla Camera emodificato dal Senato) (1058-1107-3593 -4227/B) ;

Pertanto la II Commissione permanente(Giustizia) e la XII Commissione (Affari so-ciali) sono autorizzate a riferire oralmenteall'Assemblea .

Ordine del giornodella seduta di domani .

PRESIDENTE. Comunico l'ordine delgiorno della seduta di domani .

Giovedì 16 gennaio 1992, alle 9 :

1)— Assegnazione di progetti di legge aCommissioni in sede legislativa.

2)— Discussione del disegno di legge :

S. 3066 . — Conversione in legge, conmodificazioni, del decreto-legge 20 novem -

bre 1991, n. 367, recante coordinament odelle indagini nei procedimenti per reati dicriminalità organizzata (Approvato dal Se -nato) (6264) .

(Relazione orale) .

3) — Seguito della discussione del dise-gno di legge:

S. 1685 .— Disposizioni per la riforma delsettore delle telecomunicazioni (Approvatodal Senato) (5866) .

Relatore: D'Amato Carlo .(Relazione orale) .

4)— Seguito della discussione della pro -posta di legge:

PIRO ed altri : BRUNO ANTONIO, LEONI, VEL-TRONI ed altri : MATTARELLA ed altri: CALDERISIed altri : Norme per la disciplina ed il conte-nimento delle spese per la campagna eletto-rale per le elezioni politiche (4053-4307-5530-5995-6040- 6174) .

Relatore: Labriola.(Relazione orale) .

5)— Discussione del progetto di legge :

S. 2375 . — STERPA, Russo FRANCO edaltri; ZANGHERI ed altri ; Disegno di legge diiniziativa del Governo — Riordinamento delServizio sanitario nazionale e misure d icontenimento della spesa sanitaria (Appro-vato, in un testo unificato, dalla Camera emodificato dal Senato) (1058-1107-3593 -4227-B) .

(Relazione orale) .

La seduta termina alle 20,15 .

IL CONSIGLIERE CAPODEL SERVIZIO STENOGRAFIA

DOTT. VINCENZO ARISTA

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALEDon. MARIO CORSO

Licenziato per la composizione e la stampadal Servizio Stenografia alle 23 .

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PAGINA BIANCA

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Atti Parlamentari

— 93813 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

COMUNICAZIONI

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Atti Parlamentari

— 93814 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

Missioni valevolinella seduta del 15 gennaio 1992 .

Bastianini, Breda, Brocca, Buffoni, Buo-nocore, Carlo Casini, d'Aquino, de Luca, DeMichelis, D'Onofrio, Fincato, Formigoni ,Fornasari, Ghezzi, Martino, Mastrantuono ,Michelini, Mongiello, Napolitano, Pellicanò ,Rauti, Emilio Rubbi, Scàlfaro, Scovacricchi ,Seppia, Stegagnini .

GHEZZI ed altri: «Modifiche ed integrazio-ni alla legge 23 luglio 1991, n . 223, recantenorme in materia di cassa integrazione, mo-bilità, trattamenti di disoccupazione, attua-zione di direttive della Comunità europea,avviamento al lavoro ed altre disposizioni i nmateria di mercato del lavoro» (6293) ;

FELISSARI ed altri: «Ristrutturazione delCorpo forestale dello Stato per la salvaguar-dia ambientale» (6295) .

Saranno stampate e distribuite .

Alla ripresa pomeridiana dei lavori :

Barbera, Bastianini, Bodrato, Breda ,Brocca, Buffoni, Buonocore, Carlo Casini ,Ceruti, de Luca, De Michelis, D'Onofrio ,Formigoni, Ghezzi, Guarino, Lattanzio ,Martinazzoli, Martino, Mastrantuono, Mi-chelini, Mongiello, Napolitano, Pellicanò ,Rauti, Ricciuti, Emilio Rubbi, Sacconi, Scàl-faro, Scovacricchi, Seppia, Stegagnini .

Annunzio di proposte di legge .

In data 14 gennaio 1992 sono state pre-sentate alla Presidenza le seguenti propostedi legge dai deputati :

QUERCINI ed altri : «Abrogazione della leg-ge 1 marzo 1986, n . 64 . Nuova disciplinadell'intervento pubblico a favore del Mezzo -giorno» (6290) ;

PIREDDA E SAVIO : «Regolamentazione deipartiti politici» (6292) .

In data odierna sono state presentate all aPresidenza le seguenti proposte di legge daideputati:

Annunzio di una proposta di leggecostituzionale .

In data odierna è stata presentata allaPresidenza la seguente proposta di leggecostituzionale dai deputati :

FRANCHI ed altri: «Modifica dell'articolo132 della Costituzione e istituzione dellaregione Dolomitica» (6291) .

Sarà stampata e distribuita .

Trasmissioni dal Senato .

In data 14 gennaio 1992 il Presidente de lSenato ha trasmesso alla Presidenza i se-guenti progetti di legge :

S . 1017-2162 . — Senatori MARGHERrrI edaltri; MIcoLINI ed altri: «Nuova disciplinadelle denominazioni d'origine dei vini» (ap-provata, in un testo unificato, dalla IXCommissione permanente del Senato)(6288);

S. 3138. — «Partecipazione dell'Italia alleiniziative di pace ed umanitarie in sede

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Atti Parlamentari

— 93815 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

internazionale» (approvato dalla III Com-missione permanente del Senato) (6289) .

In data odierna il Presidente del Senato h atrasmesso alla Presidenza la seguente propo-sta di legge :

S. 3023. — Senatori MURMURA ed altri :«Modifiche all'articolo 8 della legge 18 mag-gio 1967, n . 394, e alla legge 16 marzo 1987 ,n. 118, recanti la disciplina della Scuol aarcheologica italiana in Atene» (approvatadalla VII Commissione permanente del Se-nato) (6294) .

Saranno stampati e distribuiti .

Adesione di deputati aproposte di legge .

La proposta di legge FAGNI ed altri : «Nor-me per l'attuazione delle disposizioni vigent ia favore degli invalidi civili in materia diservizi di trasporto -- Istituzione di unaapposita Commissione presso il Ministerodei trasporti» (4220) (annunciata nella se-duta del 29 settembre 1989) è stata succes-sivamente sottoscritta anche dai deputati :Caprili, Barzanti, Ferrandi, Russo Spena ,Arnaboldi, Tagliabue, Magri, Garavini, Nap-pi, Calamida .

La proposta di legge FAGNI ed altri : «Nuo-ve norme e criteri per l'assegnazione deglialloggi ai dipendenti dell'Ente Ferrovie delloStato in servizio e ai ferrovieri collocati ariposo» (1412) (annunciata nella seduta de l6 agosto 1987) è stata successivamente sot-toscritta anche dai deputati : Caprili, Barzan-ti, Ferrandi, Russo Spena, Arnaboldi, Taglia -bue, Magri, Garavini, Nappi, Calamida .

Approvazioni in Commissione .

Nelle riunioni di oggi delle sottoindicat eCommissioni permanenti, in sede legislativa ,sono stati approvati i seguenti progetti dilegge :

dalla III Commissione (Affari Esteri) :

S. 2865 . — «Partecipazione dell'Italia alla

nona ricostruzione delle risorse dell'Asso-ciazione internazionale per lo sviluppo (IDA)(Approvato dalla VI Commissione del Sena-to) (6014) .

S. 2942. — «Partecipazione finanziari aitaliana alla Global Environment Facility e a lProtocollo di Montreal «(Approvato dalla VICommissione del Senato) (6015) .

S. 2493 . — «Contributo italiano per i lfinanziamento del piano d'azione per il Me-diterraneo (PAM) per il biennio 1990-1991 »(Approvato dalla III Commissione del Sena-to) (6022) .

dalla VI Commissione (Finanze):

S. 2692 . — «Norme riguardanti aree de-maniali nelle provincie di Belluno, Como ,Bergamo e Rovigo, per il trasferimento a lpatrimonio disponibile e successiva cessionea privati» (Approvato in un testo unificatodalla VI Commissione della Camera deiDeputati e modificato dalla VI Commissio-ne del Senato (114-662-4373-4397/B) .

dalla X Commissione (Attività Produtti-ve):

S. 2939. — «Norme a favore delle impresefonografiche e compensi per le riproduzioniprivate senza scopo di lucro» (Approvatodalla X Commissione del Senato) (1744-2085/B) .

alla XIII Commissione (Agricoltura) :

SALERNO ed altri : «Istituzione dell'alb oprofessionale dei biotecnologi alimentari »(2330) .

Rimessione all'Assemblea .

A norma del comma 4 dell'articolo 92 delRegolamento, un decimo dei componenti laCamera ha fatto pervenire richiesta di rimes-sione all'Assemblea del seguente progetto dilegge, già assegnato alla VIII Commissionepermanente (Ambiente) in sede legislativa :

S. 492-799-823-831-1018-2102-1947 . —Senatori BERLINGUER ed altri: CUTRERA ed

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Atti Parlamentari

— 93816 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

altri: BAusI ed altri : MALAGODI ed altri : MAN-CINO ed altri e BOATO e Disegno di legge diiniziativa del Governo: «Norme in materia d iregime giuridico dei suoli e di espropriazio-ne per pubblica utilità» (approvato in u ntesto unificato dal Senato) (5036) .

Il progetto dei legge resta, pertanto, all'e-same della stessa Commissione in sede refe-rente .

Assegnazione a una Commission edi progetti di atti normativi comunitari .

Nella Gazzetta ufficiale delle Comunit àeuropee n. C 337 del 31 dicembre 1991 sonostati pubblicati i seguenti progetti di att inormativi comunitari .

Ai sensi del comma 1 dell' articolo 127 de lregolamento, i suddetti documenti sono de-feriti per 1' esame alla sottoindicata Commis-sione permanente, con il parere della Com-missione speciale per le politichecomunitarie :

alla XIII Commissione (Agricoltura) :

COM (91) 409 def. — Proposta di re-golamento (CEE) del Consiglio, recante mo-difica del regolamento (CEE) n . 804/68relativo ali' organizzazione comune dei mer-cati nei settori del latte e dei prodotti lat-tiero-caseari ;

Proposta di regolamento (CEE) del Consi-glio, che istituisce un prelievo supplementa-re nel settore del latte e dei prodotti lattiero-caseari ;

Proposta di regolamento (CEE) del Consi-glio, che fissa un' indennità relativa all ariduzione dei quantitativi di riferimento in-dividuali nel settore del latte e un' indennit àper 1' abbandono definitivo della produzionelattiera ;

Proposta di regolamento (CEE) del Consi-glio, che fissa, per tre periodi annuali dal 1luglio 1993 al 30 giugno 1996, il prezzoindicativo del latte e i prezzi d'intervento de lburro, del latte scremato in polvere e deiformaggi Grana padano e Parmigiano reg-giano :

Proposta di regolamento (CEE) del Consi-glio, che istituisce un regime di premio perle vacche lattifere ;

Proposta di regolamento (CEE) del Consi-glio, relativo alla promozione del consumonella Comunità e all'ampliamento dei mer-cati del latte e dei prodotti lattiero-caseari .

(11 novembre 1991) .

Richiesta ministeriale di parereparlamentare .

Il ministro delle finanze, con lettera i ndata 14 gennaio 1992, ha trasmesso, ai sensidell'articolo 17, quarto comma, della legge29 gennaio 1986, n. 25, la richiesta di parereparlamentare sullo schema di decreto de lPresidente della Repubblica recante regola-mento per la gestione del fondo di previden-za di personale dell'Amministrazione de iMonopoli di Stato .

Tale richiesta è deferita, ai sensi del com-ma 4 dell'articolo 143 del regolamento, allaXI Commissione permanente (Lavoro), chedovrà esprimere il proprio parere entro il 4febbraio 1992 .

Annunzio di provvedimenticoncernenti amministrazioni locali .

Il ministro dell'interno, con lettera in data13 gennaio 1992, in adempimento a quantoprescritto dall'articolo 39, comma 6, dellalegge 8 giugno 1990, n . 142, ha comunicat ogli estremi dei decreti del Presidente dellaRepubblica concernenti lo scioglimento deiconsigli comunali di Casaluce (Caserta) e di

Castel Morrone (Caserta) .

Queste comunicazioni sono depositate ne-gli uffici del Segretario Generale a disposi-zione degli onorevoli deputati .

Trasmissione del Presidentedel Consiglio dei ministri .

Il Presidente del Consiglio dei ministri ,con lettera in data 11 gennaio 1992, ha

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Atti Parlamentari

— 93817 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

trasmesso, ai sensi dell'articolo 8, comma 5 ,della legge 12 giugno 1990, n . 146, recantenorme sull'esercizio del diritto di scioperonei servizi pubblici essenziali, copia di dueordinanze emesse dal ministro dei Trasportiin data 13 dicembre 1991 .

Questa documentazione sarà trasmessaalla Commissione competente .

Trasmissione della Commissione di ga-ranzia per l'attuazione della legge sullosciopero nei servizi pubblici essenziali .

Il Presidente della Commissione di garan-zia per l'attuazione della legge sullo scioperonei servizi pubblici essenziali, con lettere indata 20 dicembre 1991 ha trasmesso . ai

sensi dell'articolo 13, comma 1, lettera f) ,della legge 12 giugno 1990, n. 146, copia de iverbali delle sedute plenarie della Commis-sione stessa del 4 e 5 dicembre 1991 .

I predetti verbali saranno trasmessi all aCommissione competente e, d'intesa con i lPresidente del Senato della Repubblica, sa-ranno altresì portati a conoscenza del Go-verno e ne sarà assicurata la divulgazionetramite i mezzi di informazione .

Annunzio di risoluzioni ,di interpellanze e di interrogazioni .

Sono state presentate alla Presidenza ri-soluzioni, interpellanze e interrogazioni . So -no pubblicate in allegato ai resoconti dellaseduta odierna .

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PAGINA BIANCA

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Atti Parlamentari

-93819--

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

VOTAZIONI QUALIFICAT E

EFFETTUATE MEDIANT E

PROCEDIMENTO ELETTRONICO

F = voto favorevole (in votazione palese )C = voto contrario (in votazione alese )V = partecipazione al voto (in votazione segreta )A = astension eM = deputato in mission eP = Presidente di turn o

Le votazioni annullate e quelle in cui è mancato il numero legal esono riportate senza alcun simbolo .

Ogni singolo elenco contiene fino a 34 votazioni .Agli elenchi è prejnesso un indice che riporta il numero, il tipo ,

l'oggetto, il risultato e 1 esito di ogni singola votazione .

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PAGINA BIANCA

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-93821 - Camera dei Deputat i

aa n

Atti Parlamentari

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

ELENCO

N.

I

(DA

PAG .

93822

A

PAG .

93835)

n a n

Votazione

Risultato

`

OGGETTO

-

(

EsitoNum .

IIIITipo

Ast .J Fav .

ContrMagg .1

Nom .

deliberazione 96 bis 6196

3

1 :1

130

161

Appr .

2

Nom .

6257 delib. ex art.96-bis

6

184

118

152

Appr .

3

Nom .

5866 em . 1 .29

3

111

213

163

Resp .

4

Nom .

1 .1 e 1 .18

1

110

209

160

Resp .

5

Nom .

1 .30

22

285j

154

Resp .

6

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1 .16

103

202

153

Resp .

7

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1 .4 e 1 .19

1

94

198

147

Resp .

8

Nom .

1 .5 e 1 .15

81

19

200

110

Resp .

9

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1 .31

65

31

199

116

Resp .

10

Nom .I 1 .6 e 1 .20

1

f

91

200

146

Resp .

11

Nom .

1 .7 e 1.21

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32

203

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Resp .

12

Nom .

1 .8 e 1 .22

92

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148

Resp .

13

Nom .

1 .9 e 1 .23

u

2

89

206

148

Resp .

14

Nom .

1 .10,

1 .17 e 1 .24

i

11

79

210

1145 `Resp .

15

Nom .

1 .11 e 1.25

23

280

152

Resp .

16

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1 .12 e 1 .26

9

10

281

146

Resp .

17

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1 .13 e 1 .27

2

82

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148

Resp .

18

Nom .

art .1

1

216

90

154

Appr .

19

Nom .

2 .1,2 .2,2 .6 e 2 .10

2

98

196

148

Resp .

20

Nom .

2 .3 e 2 .4

1

76

215

147

Resp .

21

Nom .

2 .5

84

209

147

Resp .

22

Nom.I art .2

1

206

88

148

Appr .

23

Nom .

3 .11

71

19

208

114

Resp .

24

Nom .

3 .1 e 3 .6

86

210

149

Resp .

25

Nom .

3 .5

3

92

204

149

Resp .

26

Nom .

3 .2 e 3 .7

8

72

214

144

Resp .

27

Nom .

3 .4 e 3 .8

7

81

213

148

Resp .

2B

Nom .

art .3

2

210

87

149

Appr .

29

Nom .

4 .37

2

11

282

147

Resp .

30

Nom .

4 .1 e 4 .20

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90

216

154

Resp .

31

Nom .

4 .2 e 4 .26

1

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1

292

147

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32

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4 .3 e 4 .36

77

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147

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33'

Nom .

4 .4 e 4.27

81

209

146

Resp .

i

34

Nom .

4 .39

71

11

209

111

Resp .

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Atti Parlamentari

-93822 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

a ELENCO N . 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N. 1 AL N. 34

te

Nominativi

t1 2 3 4 5 L

011

1 12 3

14

15

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

28

29

30

31

32

3 33 4

6 7 8 9

ABETE MANCARLO

IPFCCCCCCCCCCCCCCCIICCFCCCCCFCCCCC C

AGRUSTI MIC BIMANGELO

1 F1 0 0 0 C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C P C C C C C C

AIARDI ALBERTO

I P F 111!!!111 C C C C C C F C C C F C C C C C£ C C C C C I

ARDO' SALVATORE

ANDREIS SERGIO

11 C 1111/111/1111111/I////1/!1!!//11ANDREOLI GIUSEPPE

MORSOMI GIOVANNI

ANGELINI GIORDANO

ANGffi.ONI LUANA

ANSELMI TIN A

ANTONUCCI BRUNO

ARMELLIN LINO

ARTESE VITALE

ARTIOLI ROSSELLA

ASTONE GIUSEPPE

ASTORI GIANFRANCO

AUGELLO GIACOMO SEBASTIANO

RABBINI PAOLO 1F/A C C 11111 C 1! C 11C FBAGNINO FRANCESCO GIULIO 111 F F F F F A F1 F F F A F A P C F C F C F F F A A C F F C F F F

BALBO LAURA I!/FPCFFFFFFFFFCCFCFPPCAFFFPCC F

BALESTRACCINELLO F F C C C C C C C C C C C C C C F C C C P CCCCFC C

BARBALLCE FRANCESCO F C C C C C C C C C C C C C C C C F C C C C C F C C F

BARBSRAAUGUSTO ANTONIO MMMMMMHMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM M

BARBIERI SILVIA C C F F F C A

BARCONE ANTONIO C

BARUFFI LUIGI F F

BARZANTINEDO FFFFFFFF FFFC

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Atti Parlamentari

— 93823 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

Nominativi

eELENCO N. 1 DI 1 — VOTAZIONI DAL N . 1 AL N . 34

1

34

1 2 3 4 5 6 7 8 9 10

11

12

13

14

15

16

17

18

19

20

21

22

23

24

25

26

27

289

2 30

31

32

33

BASSI MONTANARI FRANCA C C F F F F F F F F F F F F F F F C F C A F -

BASTIANINI ATTILIO M M M M M M M M M M M M M M M M M M H M M M M M M M M M M M M M M M

BATTAGLIA ADOLFO C C C

BATTAGLIA PIETRO F F C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C F C C C C C C

BATTISTUZZI PAOLO C C C C C C C C C CCCCCFFCCFCCCCCFCCCCC C

BECCHI ADA C C F F C F F A F F F FF F FFCA F F F CF F F A

BEEBE TARANTELLI CAROLE JANE C C

BELLOCCHIO ANTONIO C C

DEHEVELLI LUIGI C A A F A F F F C C F C F F F C A F F F F C C F C F F A

BERNASCONI ANNA MARIA C C F F C A F FfC C C F F F C A F F

BEATOLI DANILO F F C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C F C C F C C C C C C

BERTONE GIUSEPPINA CCFFCFFAAFFFF FFF C A F F FFC F A

BEVILACQUA CRISTINA C C F A F F F C C F C F F AIF

C F F A

BIAFORA PASQUALINO F F C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C I F I C C C C C C

BIANCRI FORTUNATO F F C C C C C C C C C C C C C C C F F C C F C C C C C F I C I C C I C C

!BIANCHI BERETTA ROMANA I FFC F F C A F A F F F C C F F F

BIANCHINI GIOVANNI F F C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C A C C F C C C C C C

BIANCO GERARDO C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C F C C C C C C

BIASCI MARIO F F C CCC C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C F C C C C C C

BINELLI GIAN CARLO C C F F C F F A I A F F F F F C C F C F F F C F F F C F C F F A

BINETTI VINCENZO cBIONDI ALFREDO A A P P P P P P P P P P P C F F E' F C C C C C F C P P P P P

BISAGNO TOMMASO C C C C C C C C C C C C C C C E' C C F C C C C C C

BODRATO GUIDO M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M

BONFATTI PAINI MARISA E' F C F E' A A F A F E' C J I

BONFERRONI FRANCO F C C C C C C C C F C F1 I

BONSIGNORE VITO C C C C C C C C F I CCC C C

BORDON WILLER C F F F C A F F F F C C F C F F

BORGHINI GIANFRANCESCO C F C C F C FFFC A F F F F C C F C F F A

BORGOGLIO FELICE C C C C C C C C C C C F F CCCCFC C C C C C

BORRA GIAN CARLO F F C C C C C C C C C C C C C C A F C C C F C C C C C F C C C C C C

BORRI ANDREA C C C C C C C C C C C C C C CIE C C C F C C C C C E' C C C C C C

BORTOLANI BENITO MARIO F F C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C F C CCCC C

BORTOLANI FRANCO F C C C C C C C C C CIC

C C C C F C C C E' C C C C C F C C C C C C

BOSELLI MILVIA F F F A F A FI F C FFC A F F F F C C F C F F A

BOTTA GIUSEPPE F F C C C C C C C C C C C C C C C F C F CCC C

EREDA ROBERTA M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M MIV. M M M M

BRESCIA GIUSEPPE C C F F C F F

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Atti Parlamentari

— 93824 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

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ELENCO N . 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N . 1 AL N . 34

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CARNELONGA SEVERINO LUCANO A

CAPANNA MARI O

CAPECCHI MARIA TERESA A

CAPPIELLO AGATA ALM A

CAPRILI MILZIADE

CARADONNA GIULI O

CARDETTI GIORGIO C

CARDINALE SALVATOR E

CARELLI RODOLFO C

CARIA FILIPPO C

CAROLI GIUSEPP E

CARRARA ANDREINO C

CARRUS MINO FFCCCCICCCCCCCCCCFCCCFCCCC CFCCCC CIECASATI FRANCESCO F F C C C C C C C C CC C CC C :::1C C F C C C F C C C C C F C C C C CCASINI CARLO I M

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Atti Parlamentari

— 93825 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

e

ELENCO N . 1 DI 1 — VOTAZIONI DAL N . 1 AL N . 34

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33

34

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CELLINIGIULIANO F F C C C C C C C C C C C C C C C F C C C FCCCCCFCCCCC C

CEROFOLINIFULVIO F F C C C C C C C C C C C C C C C F C C C FCCCCCFCCCCC C

CERUTIGIANLUIGI M M M M M M M M M M M M M M MM M M M M M M M M M M M M M M M M

CERUTTI GIUSEPPE F F C C C C C C C

CERVETTI GIOVANNI C

CHELLA MARIO C F F

CUERCHI SALVATORE A

CURIAMO ROSARIO F F C C C C C F C C C FCCC C C F C C C C C

CIABARRI VINCENZO C C FFC FFAA F A F F F C C F C F F F C A F F F F C C F C F F A

CIAFFI ADRIANO F F ! CCFC C C F C C C C C F C C C C C C

CIAMPAGLIA ALBERTO C C C C C C C C I C C C C C C C F C C C F C C C C C C C C C C C C

CIANCIO ANTONIO C C FFC FFAA F A F F F C C F C F FFC A F F F F C C F C F F A

CICCARDINIBARTOLO FF C C F C C C CFFCCCCC C

CICERONE FRANCESCO C C F F C F F I A A F A F I F I F C I C F C F F F C A F F F F C C F C F F A

CICONTEVINCENZO CC FFIA FFCAFF FCCFCFF A

CILIBERTI FRANCO F A C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C A C C C C C C

CIMA LAURA C C F F F F C

CZMMZNO TANCREDI F F C C C C C C C C CCCC C C C F C C C F C C C C C F C C C C C C

CIOCCI CARLO ALBERTO F F C C C C C C C C C C C C F C C CFC C C C CFCCC C C C

CIOCCI LORENZO C C F F C F F A A F A F F F C C F C F F F C A F F F F C C F C F

CIOCIA GRAZIANO F F C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C

CIPRIANI LUIGI C C F F F F F F I

CIVITA SALVATORE C C F F C F F A A F A F F F C C F C F F F C A F F F F C C F C F F A

COBELLIS GIOVANNI C C C C C C C C C C C C C C F C C C C C F C C C C C C

COLOMBINI LEDA C C F F C F F A A F A F F F C C F CF C A F F F F C C F C F

COLONI SERGIO F F C C C C C C C C C C C C C F F C C F C C C C C C

COLUCCI GAETANO C C F F F F C F F F

COLZI OTTAVIANO F C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C F C C C C C C

CORDATI ROSAIA LUIGIA C F F CAFFFFC C

CORSI HUBERT FF C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C F C C C C C C

COSTA RAFFAELE A C C C C C C C C C C C C C C C C C F C C F C C C C C F C C C C C C

COSTA SILVIA F F C C C C C C C C C C C C C C C C C C F C C C C C F C C C C C C

CRESCENZI UGO F CCCCC C C C C C C C C C C F C C F

CRESCO ANGELO GAETANO C CCC C C C C C C C C C C C C C C C C C C C CCC C C

CRIPPA GIUSEPPE C C F F C

CRISTONIPAOLO F F C C C C C C C FC CCFCCC CFCCCCF C

CURCY FRANCESCO FFCCC I CCCC F C C C C C F C F C C C

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Atti Parlamentari

— 93826 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

Nominativia

ELENCO N . 1 DI 1 — VOTAZIONI DAL N . 1 AL N . 34

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DUCE ALESSANDRO I F F C C C C ~[•] C C C C C C C C C F C C C F C C C C C F C C C C C C

DUTTO MAURO Zi C C C C C C C C CCC C C F C C C F C CF C C C C C C

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Atti Parlamentari

— 93827 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

e

ELENCO N . 1 DI 1 — VOTAZIONI DAL N . I AL N . 3 4e

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FELISSARI LINO OSVALDO C C F F C F F A A F A F F F C C F C F F A

FERRANDI ALBERTO C F F C F F F F F F F F

FERRARA GIOVANNI C C F F C F F A A F A F F F C C F C F

FERRAMI BRUNO F C C C C C C CCC CCC CCC F C C C F C CCC C F C C C C C C

FERRARIMARTE FFCCCCCCCCCCCCCCCFCCCFCCCCCFCCCCC C

FERRARI WILMO F F C C C C C C C

FERRARINIGIULIO F F C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C F C C C C

FIANDROTTI FILIPPO F C C C C CCC C C F C CFC C F C C A

FILIPPINI ROSA F F F A A C

FINCATO LAURA F C C C C C C C C C C

FINOCCHIARO FIDELBO ANNA MARIA C C

FIORI PUBLIO F F C C F C CCC C C

FOLENA PIETRO C F F C A F F F F C C F C F F A

FORLEO FRANCESCO C C F F C C F F F C A F F C C F C F F A

FORMIGONI ROBERTO IM M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M

FOTI LUIGI C C C C C CIC C 5 C C C C C C F C C C C C C F C C C C C C

FRACANZANI CARLO F F C C C C C CIC C C C C C C C C F C C C F C C C C C F C C C C C C

MACCHIA BRUNO C C F F

FRANCESE ANGELA C F F A A F A F F F C C F

FRANCHI FRANCO F C F C F F F A A C F F F F F F

FRASSON MARIO F F C C C F C C C F C C C C C F C CCC C C

FRONZA CREPAZ LUCIA F F C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C F C C C C C C

FUMAGALLI CARULLI BATTISTINA F C C C C C C C F C C C F C F C CCC C C

GABBUGGIANI ELIO C F F C F F

GALANTE MICHELE CCFFC A F F F F C A F F F F C C F

GALASSOGIUSEPPE CCCCCCCCCCCCCCC F

GALLI GIANCARLO C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C F C C C C C C

GANGI GIORGIO F F

~VAGLIA MARIAPIA F F C C C C C C C C C C C C C C C FFC CFC C C C CFC C C C C C

GASPARI REMO F

GASPAROTTO ISAIA F F C F F A F F A F F C F F F C F F F F C C F C F A

GAVAANTONIO I CCCFCCCCCFCCCCC C

GEI GIOVANNI F F CCC F C C C F CCC C C F CCC C C C

GELLI BIANCA C C F F F F A A F A F F F C C F C F F A

GELPI LUCIANO F I

GEREMICCA ANDREA F F C F F A A F A

GREZZI GIORGIO M M F F C F F A A F A F F F A F F

GHINAMI ALESSANDRO F A C C C F C C C

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Atti Parlamentari

-93828—

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

• ELENCO N . 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N . 1 AL 14 . 34

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GREGORELLI ALDO CCC F C C

GRILLI RENATO C C F

GRILLO SALVATORE CCC C

GRIPPO UGO C C C

GROSSO MARIA TERESA C C C C F C C

GUARINO GIUSEPPE MIN M M M M M

GUERZONI LUCIANO

GUNNELLA ARISTIDE CCCC F C C

IOSSA FELICE C C C C

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0 i 0LO PORTO GUIDO C E' E' F„A E' E'

E' F FLORENZETTI PASQUALE MARIA RITA (C C E' F FAFC C F C

LUCCERSI GIUSEPPE !F E' C C C C C EIC C C C C C C C F C C C FFC C C E' C A

LUCENTI GIUSEPPE C C

LUSRTTI RENZO IF F C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C F C C C C C

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amentari

— 93829 —

Camera dei Deputatit Atti Parlamentari

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

a

Nominativi

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RAMI' OSCAR

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MAMMONE NATIA

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MANCINI GIACOMO

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MANCINI VINCENZO

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MAMFREDIMANFREDO

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MANPREDINI VILLBR

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MANGIAPANE GIUSEPPE

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~MINO ANTONINO

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>CAMINO CALOGERO

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MARIANETTI AGOSTINO

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MARRI GERMANO

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MARTINAT UGO

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MARTINAllOLI FERMO MINO

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MARTINI MARIA ELETTA

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MARTI14O GUIDO

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1MARTUSCELLI PAOLO

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MARZO BIAGIO

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CASINA ETTORE

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MASI 1I NADIA

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MASSARI RENATO

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MASTELLA MARIO CLEMENTE

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MASTRANTOONORAFFAELE

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MASTROGIACOMOANTONIO

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MATARRESE ANTONIO

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MATTEOLIALTERO

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MATULLI GIUSEPPE

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MAllA DINO

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MAllUCONIDANIELA

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MBLELEOSALVATORE

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MELILLO SAVINO

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MENSORIOCARMINE

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MENSURATI ELIO

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>MOLLI CARLO

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MICBELIFILIPPO

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MICBELINIALBERTO

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MIGLIASSO TERESA

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MILANI GIAN STEFANO

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Atti Parlamentari

— 93830 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

t

Nominativi

tt

ELENCO N . 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N . 1 AL N . 34

t

34

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33

MINOZZI ROSANNA £ F F C„F F F C C F C F F A

HINUCCI ADALBERTO

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NAPOLI VITO

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NAPOLITANO GIORGIO

NARDONE CARMINE

NEGRI GIOVANN I

RENNA D'ANTONIO ANNA

NERLI FRANCESCO

NICOLAllI FRANCO

NICOTRA BENEDETTO VINCENZ O

NOCI MAURIZIO

NONNE GIOVANN I

NOVELLI DIEGO

NUCARA FRANCESCO

NOCCI MAURO ANNA MARIA

ORCIARI GIUSEPPE

0

ORSENIGO DANTE ORESTE

ORSINI BRUNO

ORSINI GIANFRANCO I F F C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C l~ C C C C C C

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Atti Parlamentari

-93831 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

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Nominativi

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33

PEDRAllI CIPOLLA ANNAMARIA C C

PELLEGATTA GIOVANNI C C F F F F F A F A F F F A F A F C F C F C F F F A CFFCFF F

PELLEGATTI IVANA CFFCFFAAFAFFFC F C A F F F F C F C F F A

PELLICANO' GIROLAMO MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMHMM M

PELLIZZARIGIANNARIO F CCCCFCCCFCCCCCFCCCCC C

PERANI MARIO FFCCCCCCCC C C C C C C C F C C C F C C C C C F C C C C C C

PERINEI FABIO CCFFCFFAAFAFFFCCFCFF£C AF C F F A

PERRONEANTONINO F F C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C F C C C C C C

PETROCELLI EDILIO C C F F C F F A A F A F F F C C F C F F F C A F F F F F

PICCHETTI SANTINO C

PICCIRILLO GIOVANNI F F C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C F C C C C C C

PICCOLIFLAMflI0 F F C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C F C C C C C C

PIERMARTINI GABRIELE C C C C C C C C C C C C C C C F

PINTO ROBERTA C

PIREDDA MATTEO F F C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C F C C C C C C

PIRO FRANCO C C C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C F C C C C C C

PISANU GIUSEPPE F C C C C C C C CCCCC CC C C C C C F C C C C C

PISICCBIO GIUSEPPE F C C C C C C C C CCCCC C F C C C F C C C C C F C C C C C C

POGGIOLINI DANILO CCC C C C F C C C C C F C C C C C C

POLI GIAN—GAETANO C

POLI BORTONEADRIANA C C F F A F F F F F A F A F C F C F F

POLIDORI ENZO C C F F C F F A A F A F F F C C F C F F C A F F F F C C F C F F A

PORTATADINOCOSTANTE F F C C C C C C C C CCCCCCCFFCCFCCCCCFCCCCC C

PRANDINI ONELIO C C

PROCACCI ANMAMARIA CC F F F F C F F F C F F F F F C A F

PROIETTI FRANCO C

PROVANTINIALBERTO CC FFFAFAFFFCCFFFFFCAFFFF C

PUJIACAEMELO C C C C C C C C C C C

PUMILIACALOGERO C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C F C C C C C C

QUERCIOLI ELIO FF C F F A A F A F F F F C

RABZNOGIOVANNI BATTISTA F F C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C F C C C C C C

RADI LUCIANO C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C F C C C C C C

RAFFAELLIMARIO CCCCCCCC CCCCCC F

RALLO GIROLAMO C C F F F F F F F C

RAUTI GIUSEPPE MMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMEEEEEEMMM M

RAVASIO RENATO F F C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C F C C C C C C

REBECCHI ALDO C C F F C F F A A F A F F C C F C F F F C A F F F F C C C F A

REBULLA LUCIANO C C C C C C C C C C C C C C C F C C CFCCCCCFCCCCCC

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Atti Parlamentari

— 93832—

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

ELENCO N . 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N . 1 AL N . 34

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Nominativi

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I!1IIIIIIIII1II1II1I1iI!IIIIÌIiiiIALDO GABRIELE

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RIGHI COCIANO

RINALDI LUIG I

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RIZZO ALDOl̀

ROCELLI GIAN FRANCO

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SACCONI MAURIZIO IIIMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMMM M

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

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Nominativit

ELENCO N . 1 DI 1 — VOTAZIONI DAL N . 1 AL N . 34

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SANTONASTASO GIUSEPPE F F C C C C C

SANTUZGIORGIO C C C C A C C C C C C C C C C F F C C F C C C C C F C C C C

SAPIENZA ORAZIO F F C C C C C C C C C C C C C C C F A C C F C C C C C F C C C C C C

SAPIO FRANCESCO F F C F F A F A F F F C A F F F F F C A F C F C F

SARETTA GIUSEPPE F C C C C C C C C C C C C C C CFFCCFCCCCCFCCCCC C

SAVINO NICOLA C C C C

SAVIO GASTONE F F C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C CFC C C C C C

SCALFARO OSCAR LUIGI M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M

SCALIA MASSIMO F F C F F F F C F

SCARLATO GUGLIELMO FFCCCCCCICC C C C C C C C F C C C F C C C C C F C C C C C C

SCHETTINI GIACOMO ANTONIO C C F F C F F A F F F C F C F C F F

SCOVACRICCHI MARTINO M M M M M M MIM M H M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M

SEGNI MARIOTTO I F F C C F C C C C C F C C C C

S F A L D I C A R L O FF CC CCCCIC IC CCCCC ACCFCCCC FCCCCC C

SENTER DIEGO C C F F F C F F F

SEPPIA MAURO M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M

SERAFINI ANNA MARIA CC,FFCFFAAF F F F C C F C F F C A F F F F C C F F A

SERAFINI MASSIMO F F C F F A A F A F F F C C F C F F C A F F F F C C F C F F A

SERRA GIANNA C C F F C F F A A F A F F F C C F C F F C A F F F F C C F C F F A

SERRA GIUSEPPE FFCCCCC CCCC CCCCFCCC CCCC C

SERRENTINO PIETRO C C C C C C C C C C C C C C C C C F F C C F C C C C C F C C C C C C

SERVELLO FRANCESCO C F F F F F A F F F F F A F A F C F C F C F F F A A C F

SILVESTRI GIULIANO F F C C C C C C C C C C C C C C C F C C C F C C C C C F C C C C C C

SINATRA ALBERTO C F F C A F C F C F F A

SINESIO GIUSEPPE F F C C C C C C C C C C C C C C C C C C C C

SOAVE SERGIO C F F C F F A A F A F F F C C F C FCAF F C C F C F F A

SODDUPIETRO FF C C C C F C C C F C C A C C F

SOLAROLI BRUNO C C F F C F F A A F A F F F C C F C F F F C A F F F F C C F C F F A

SOSPIRI MINO F F F F F A F F F F F

SPINA FRANCESCO FCCCCCCCCCCCCCCCFCCCFCCCCCFCCCCC C

SPINI VALDO F

STAITI DI CUDDIA DELLE CHIUSE C C

STEGAGNINI BRUNO M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M M. M M. M M

STERPA EGIDIO F C C C C C F C C C C F C

STRADA RENATO C C F F C F F (AIA C C F C F F F C A F F F F C C F C F F A

STRUMENDO LUCIO C C F F C F F I A I A C C F C F F F C A F F F F C CFC F F A

SUSI DOMENICO F F

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-93834 Camera dei Deputatit Atti Parlamentari

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

t

Nominativi

iELENCO N . 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N . 1 AL N . 34

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TADDHI MARIA

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TAGLIABUE GIANFRANCO

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TARABINI EUGENIO

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TASSI CARLO

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TASSONE MARIO

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TEMPESTIVI FRANCESCO

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TESIMI GIANCARLO

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TESTA ANTONIO

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TIRABOSCHI ANGELO

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TOMA MARIO

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TORCHIO GIUSEPPE

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TORELLI GIUSEPP E

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TRE(AGLIA MIRHO

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VALENSISE RAFFAELE

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VIOLANTE LUCIANO

VISCARDI MICHELE C C C

VISCO VINCENZO

VITI VINCENZO

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VITO ALFREDO

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VIVIANIAMBROGIO

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VOLPONI ALBERTO

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WILLEIT FERDINAND

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ZAMBERLETTI GIUSEPPE

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 199 2

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ELENCO N . 1 DI 1 - VOTAZIONI DAL N . 1 AL N . 34

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Nominativi

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ZUECU GIOSEPPE P P C C C C C C C C C C C C C C-C P C C C P C C C C C P C C C C C C

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Atti Parlamentari

— 93836 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 15 GENNAIO 1992

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00155 Roma