SEDUTA ANTIMERIDIANA DI MERCOLEDÌ 8 NOVEMBRE 198...

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Atti Parlamentari — 39689 — Camera dei Deputat i X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA ANTIMERIDIANA DELL ' 8 NOVEMBRE 1989 RESOCONTO STENOGRAFIC O 361 . SEDUTA ANTIMERIDIANA DI MERCOLEDÌ 8 NOVEMBRE 198 9 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALDO ANIASI IND I DEL VICEPRESIDENTE MICHELE ZOLL A INDIC E PAG . Missioni 3969 1 Disegno di legge (Annunzio) 3975 0 Proposte di legge (Annunzio) 3975 0 Interpellanze e interrogazione sulle re- centi elezioni amministrative d i Roma (Svolgimento) : PRESIDENTE . . 39691, 39700, 39704, 39705 , 39707, 39709, 39711, 39714, 39723, 39724 , 39726, 39729, 39730, 39732, 39735, 39736 , 39737, 39740, 39744, 39746, 3974 7 BASSANINI FRANCO (Sin . Ind.) 39737, 39738, 39740 PAG . BATTISTUZZI PAOLO (PLI) 39709, 3971 0 CALDERISI GIUSEPPE (FE) 3970 0 CARTA FILIPPO (PSDI) 39705, 3973 2 CURSI CESARE (DC) 39711, 3974 1 d ' AMATO Lumi (FE) . . 39726, 39728, 3972 9 DUTTO MAURO (PRI) 3972 3 FILIPPINI ROSA (Verde) 3970 7 GRAMAGLIA MARIELLA (Sin . Ind .) 3970 7 MACERATINI GIULIO (MSI-DN) 3970 5 NICOLINI RENATO (PCI) 39701, 3970 3 ROTIROTI RAFFAELE (PSI) 39704 Russo SPENA GIOVANNI (DP) 39735, 3973 6 RUTELLI FRANCESCO (Misto) . 39711, 39744 , 39745, 3974 6 SPINI VALDO, Sottosegretario di Stat o per l'interno 39714, 3974 5 TEODORI MASSIMO (FE) 39698, 39724, 3972 5 ZANGHERI RENATO (PCI) 39730, 39731

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Atti Parlamentari

— 39689 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA ANTIMERIDIANA DELL ' 8 NOVEMBRE 1989

RESOCONTO STENOGRAFICO

361 .

SEDUTA ANTIMERIDIANA DI MERCOLEDÌ 8 NOVEMBRE 198 9PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE ALDO ANIASI

IND I

DEL VICEPRESIDENTE MICHELE ZOLL A

INDICE

PAG .

Missioni 3969 1

Disegno di legge

(Annunzio) 39750

Proposte di legge

(Annunzio) 39750

Interpellanze e interrogazione sulle re-

centi elezioni amministrative di

Roma (Svolgimento) :PRESIDENTE . . 39691, 39700, 39704, 39705 ,

39707, 39709, 39711, 39714, 39723, 39724,

39726, 39729, 39730, 39732, 39735, 39736,

39737, 39740, 39744, 39746, 3974 7

BASSANINI FRANCO (Sin. Ind.) 39737, 39738,

39740

PAG.

BATTISTUZZI PAOLO (PLI) 39709, 3971 0

CALDERISI GIUSEPPE (FE) 39700

CARTA FILIPPO (PSDI) 39705, 3973 2

CURSI CESARE (DC) 39711, 3974 1

d 'AMATO Lumi (FE) . . 39726, 39728, 3972 9

DUTTO MAURO (PRI) 39723

FILIPPINI ROSA (Verde) 39707

GRAMAGLIA MARIELLA (Sin. Ind .) 39707

MACERATINI GIULIO (MSI-DN) 39705

NICOLINI RENATO (PCI) 39701, 3970 3

ROTIROTI RAFFAELE (PSI) 39704

Russo SPENA GIOVANNI (DP) 39735, 3973 6

RUTELLI FRANCESCO (Misto) . 39711, 39744 ,

39745, 3974 6

SPINI VALDO, Sottosegretario di Stat oper l'interno 39714, 3974 5

TEODORI MASSIMO (FE) 39698, 39724, 3972 5

ZANGHERI RENATO (PCI) 39730, 39731

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SEDUTA PRECEDENTE N . 360 - DI MARTEDÌ 7 NOVEMBRE 1989

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La seduta comincia alle 11 .

MARTINO SCOVACRICCHI, Segretario ,legge il processo verbale della seduta del 2novembre 1989 .

(È approvato) .

Missioni .

PRESIDENTE. Comunico che, ai sens idell'articolo 46, secondo comma del rego-lamento, i deputati Del Mese, Rauti, Ric-ciuti, Rpssi e Emilio Rubbi sono in mis-sione per incarico del loro ufficio .

Ulteriori comunicazioni all 'Assembleasaranno pubblicate in allegato ai resocont idella seduta odierna .

Svolgimento di interpellanze e di una in-terrogazione sulle recenti elezioni am-ministrative di Roma.

PRESIDENTE. L'ordine del giorno recalo svolgimento delle seguenti interpel-lanze:

«I sottoscritti chiedono di interpellare i lministro dell'interno, per sapere — d ifronte alla palese e macroscopica confu-sione verificatasi nella raccolta, diffusion ee comunicazione dei dati elettorali relativ iallo scrutinio di lista e di preferenze dell econsultazioni romane, che ha comportat oeffetti distorsivi di ampia portata nell'in-

terpretazione dell'evento elettorale in og-getto da parte degli organi di informazion e— quali iniziative abbia preso o intend aprendere per la verifica dell'assoluta rego-larità delle operazioni elettorali, il tempe-stivo accertamento delle ragioni reali chehanno determinato i gravi errori material iriscontrati e la sollecita individuazion edelle concrete responsabilità dell'ammini-strazione pubblica nei fatti in questione :fatti che gettano un'ombra di discreditosulla credibilità delle istituzioni e sul fon-damento stesso del meccanismo democra -tico .

(2-00714)«Del Pennino, Dutto, Ermelli Cu -

pelli, Martino».

(2 novembre 1989) .

«Il sottoscritto chiede di interpellare i lministro dell ' interno, per sapere — pre-messo che :

le elezioni per il rinnovo dei consigl icomunali — incluso quello di Roma — del29 ottobre 1989, sono state tenute vigent eper la prima volta la nuova legge n . 95 ,dell'8 marzo 1989 (a firma Teodori edaltri), dal titolo "Norme per l'istituzion edell'albo e per il sorteggio delle personeidonee all 'ufficio di scrutatore e di segre-tario di seggio elettorale" ;

si è avuta ampia e clamorosa notizi ache nello scrutinio delle elezioni romane si

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sono verificati macroscopici errori, forsemanipolazioni ed addirittura brogli de idati elettorali ;

considerando che detti errori, manipo-lazioni e brogli sarebbero avvenuti, se-condo le notizie di stampa, nella trasmis-sione dei dati dai seggi elettorali al cen =tro di raccolta comunale e/o nell'imma-gazzinamento dei dati nell 'elaboratorecentrale del comune di Roma — :

a) quali valutazioni dia il ministro de lfunzionamento del nuovo sistema di no -mina degli scrutatori ; quali inconvenient i— se ci sono stati — esso abbia presen-tato ;

b) in particolare, per Roma, se vi sian ostati casi, e quanti, in cui si sia dovut oprovvedere ad una integrazione di scruta-tori fuori dalle liste sorteggiate e quali nesiano stati i motivi ;

c) se conferma che tutti gli inconve-nienti emersi a Roma con l'eventuale ma-nipolazione dei risultati si siano verificat idopo gli scrutini nei seggi elettorali e se è ,quindi, vero che debbano addebitarsi allatrasmissione dei dati a cura di dipendenticomunali ed al loro immagazzinamentocentrale presso il comune di Roma ;

d) se non intenda dissipare con chia-rezza ogni equivoco che intendesse met-tere in relazione il nuovo sistema di sceltadegli scrutatori con i gravissimi fatti ri-scontrati a Roma, indicando pertanto ana-liticamente chi sono i responsabili, dove equando sono avvenute le manipolazioni ;

e) che cosa intenda fare per prospettar eeventualmente al Parlamento gli aggiusta -menti che si rendessero necessari per unmigliore funzionamento dei seggi eletto-rali nell'ambito del criterio degli scrutator isorteggiati come stabilito dalla legge n . 95del 1989 .(2-00715)

«Teodori».

(2 novembre 1989) .

«I sottoscritti chiedono d'interpellare i lministro dell'interno, per sapere — pre-messo che :

a cinque giorni dalla — chiusura de iseggi elettorali allestiti per il rinnovo de lconsiglio comunale di Roma non è ancorapossibile avere dati certi sui risultati ;

non sono disponibili neppure i risulat idelle venti circoscrizioni comunali (pre-visti non prima della prossima settimana ,cioè ad otto-nove giorni dalle elezioni) ;

nella ridda dei numeri che si sono acca -vallati per 72 ore, alcune liste e numeros icandidati si sono visti attribuire e poi can -cellare migliaia di preferenze ed ancoraoggi non risulta a chi sia assegnato un seg -gio ;

le motivazioni addotte per giustificaregli errori verificatisi nel computo sia deivoti di lista che delle preferenze dei candi -dati sono assolutamente ingiustificabili e dappaiono incredibili anche alla luce de lfatto che oggettivamente da questi errori èstato tratto un vantaggio dalla democrazi acristiana che, nel momento delicatissim odi formazione del giudizio sull'esito dell eelezioni, è stata accreditata dai mezzi d iinformazione di un risultato non corri-spondente a quello conseguito ;

moltissimi incredibili errori sono po iemersi nella verifica dei verbali e nume -rosi rappresentanti di lista hanno segna -lato decine di fatti anomali registrati neivari seggi ;

la procura della Repubblica di Rom aha aperto un'inchiesta preliminare che gi àipotizza il reato di falso in atto pubblico ;

da quanto è accaduto e sta ancora acca -dendo deriva un discredito e una perdita difiducia nelle istituzioni da parte dei citta-dini di gravità incalcolabile — :

quali immediati provvedimenti intendaprendere per garantire che i risultati elet-torali che saranno forniti corrispondanoalla volontà espressa dai cittadini romani i l29 ottobre ;

cosa intenda fare per accertare le re-sponsabilità di chi ha creato questa situa -zione di confusione ed incertezza e se nonritenga di dover rimuovere il commissari oBarbato :

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come intenda intervenire per garantireche non vengano alterati i documenti elet -torali ancora in mano a persone che hann omostrato o enorme incapacità o dolos ointeresse ;

se intenda promuovere un nuovo com -puto dei voti e delle preferenze espress epartendo da una verifica di tutte le sched eelettorali .

(2-00719)«Calderisi, Teodori, Mellini, Ru-

telli, Zevi, Stanzani Ghedini ,Modugno, d'Amato Luigi» .

(6 novembre 1989) .

«I sottoscritti chiedono di interpellare ilministro dell'interno, per sapere — pre-messo che :

nel corso delle votazioni per l'elezionedel consiglio comunale di Roma, nel cors odello scrutinio e nella fase della comunica -zione dei dati ai mezzi d'informazione s isono verificate numerose e gravi irregola-rità, tali da incidere considerevolmentenell'attribuzione dei voti di lista, dei seggi edei voti di preferenza e quindi sulla com-plessiva attendibilità dei risultati ;

lo stesso presidente dell'ufficio cen-trale elettorale dottor Rocco Misiti ha di-chiarato: "La quantità di errori sin da oraemersa è davvero incredibile e lascia este-refatti . Un groviglio allucinante . . . Gli er-rori sono così grossi da lasciare senza com -mento. Per esempio a 700 elettori sonostati attribuiti 1 .000 voti". La stessa auto-rità avrebbe dichiarato che circa il 20 percento dei verbali esaminati sarebbe affettoda gravissime irregolarità ;

allo stesso ufficio centrale sarebbe fi-nora risultato che i verbali di circa 30sezioni sono del tutto in bianco, mentre iverbali di altrettante sezioni sono in biancocon qualche sporadica indicazione ;

nella fase della costituzione dei seggi ,sulla base di quanto è stato possibile accer-tare sinora, si sono manifestate tra le altrele seguenti irregolarità :

136 seggi con 8 membri anziché con 7come prevede la legge ;

il seggio 498 aveva tra i suoi compo-nenti una persona minore dei 18 anni ;

nel seggio 890 due scrutatori nominat idal comune sarebbero stati sostituiti dadue persone che si erano presentate ne lseggio insieme al presidente ;

rappresentanti di lista accreditati per leliste DC comunali e circoscrizionali, purnon essendo elettori del comune di Roma edelle sue circoscrizioni ;

nella fase di votazione, sulla base d iquanto è stato possibile accertare sinora, s isono manifestate tra le altre le seguent iirregolarità :

in diversi casi hanno votato per la cir-coscrizione elettori non aventi diritt operchè residenti in altra circoscrizione;

in diversi casi (seggio 2246, 2652 e altri) ,lo stesso scrutatore avrebbe riconosciutoun numero particolarmente elevato di elet -tori presentatisi senza documenti di rico-noscimento ;

nel seggio della clinica neurologica de lPoliclinico Umberto I il presidente delseggio non ha raccolto il voto di 5 elettori,ciascuno dei quali aveva fatto richiesta d ivotazione ;

nella fase dello spoglio, sulla base d iquanto è stato possibile accertare sinora, s isono manifestate in particolare le seguentiirregolarità :

in moltissimi casi il numero dei vot ivalidi non corrisponde al numero dei vot iottenuti dalle liste, in altri casi risultan ovoti di preferenza assegnati a candidati l ecui liste non avevano ottenuto neanche u nvoto ;

in tutte le circoscrizioni si sono verifi-cate forti differenze tra votanti per il rin-novo del consiglio di circoscrizione e vo-tanti per il rinnovo del consiglio comu-nale ;

in molti seggi, tra cui il numero 2375,venivano annullate molte schede votat ePCI recanti il voto di preferenza perAchille Occhetto;

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nel seggio 2842 schede votate chiara-mente per le liste "Futuro Verde", "Verd iper Roma", "Pensionati" , "Pensionat iCaccia e Pesca" sono state assegnate allaDC ;

nel seggio 3411 sono state assegnatealla DC 40 schede recanti anche altre indi -cazioni di lista ;

nel seggio 1603 il presidente ha annul-lato 27 schede votate PCI, perchè abrasate ;l'abrasione sarebbe stata procurata du-rante le operazioni di scrutinio ;

nel seggio 162 il presidente ha postoulteriori segni di annullamento su alcun eschede annullate ;

nel seggio 387 risulterebbero 249 votialla lista PCI, mentre sul verbale ne son otrascritti soltanto 149;

nel seggio 1564 sono state attribuite 40schede, per il comune, alla DC, 35 al PSI,senza voto sul simbolo e recanti non i nom idei candidati al comune ma i nomi dei can-didati alla circoscrizione ;

nella fase della comunicazione dei dati ,sulla base di quanto è stato possibile accer-tare sinora, si è manifestata in particolarela seguente irregolarità :

attribuzione alla lista DC di circa 33 .000voti e due seggi in più rispetto a quelli suc-cessivamente assegnati — :

quali sono, ad avviso del Governo, l eragioni tecniche, organizzative e politicheper le quali si sono verificate le gravidistorsioni sopra denunciate ;

se il Governo ritiene di aver impartit odisposizioni sufficientemente chiare e daggiornate per i componenti dei seggi ;

se il Governo ritiene di aver fatto tutt oquanto doveva per garantire la legalit àdelle operazioni di voto e di scrutinio ;

come ha funzionato, ad avviso del Go-verno, la legge 8 marzo 1989, n . 95;

se esistono le condizioni per rifare com -plessivamente lo scrutinio di tutte leschede o per lo meno delle schede relativealle centinaia di seggi nei quali sonoemerse le più gravi ed oggettive irregola-

rità (dati visibilmente manomessi, macro-scopiche incongruenze, assenza dei dat idefinitivi nei verbali) ;

come il Governo intende operare pe rgarantire che nelle elezioni generali, am-ministrative e regionali del 1990 non siverifichino analoghe distorsioni della vo-lontà dell'elettorato .

(2-00720)«Zangheri, Tortorella, Reichlin ,

Veltroni, Angius, Violante ,Ferrara, Nicolini, Picchetti ,Colombini, Pinto, Barbera ,Barbieri, Forleo, Novelli, Pa-cetti, Strumento» .

(6 novembre 1989) .

«Il sottoscritto chiede di interpellare ilministro dell ' interno, per sapere — anch ein relazione alle prospettive di perfeziona-mento degli attuali sistemi di scrutinioelettorale ed alle iniziative del Governo i ntal senso — :

quali circostanze risultino aver deter-minato gli inconvenienti verificatisi e leincongruenze emerse nella raccolta de idati dai seggi elettorali in occasione dell eelezioni del 29 ottobre 1989 per il rinnovodel consiglio comunale di Roma .

(2-00721)«Rotiroti» .

(6 novembre 1989) .

«I sottoscritti chiedono di interpellare ilministro dell'interno, per sapere quali mi-sure abbia preso, o intenda prendere, pe rverificare l'assoluta regolarità delle ultim eelezioni amministrative di Roma; per iden-tificare i responsabili della confusion enella quale è piombata l'organizzazion eelettorale capitolina ; per accertare le ra-gioni che hanno causato i gravi errorimateriali riscontrati, tutti elementi, questi ,che gettano discredito sulle istituzioni e lostesso sistema democratico .

(2-00722)«Caria, Bruno Antonio, Ciampa-

glia, Costi» .

(6 novembre 1989) .

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«I sottoscritti chiedono di interpellare i lministro dell 'interno, per sapere — pre-messo :

che tutta la gestione del voto per il rin-novo del consiglio comunale di Roma, acominciare dalla sostituzione degli scruta -tori sorteggiati e poi rinunziatari, per fi-nire alle false comunicazioni circa l'anda-mento delle operazioni di spoglio, è ap-parsa inficiata da pesanti interventiesterni, da mancanza di professionalit àdegli uffici preposti a tali operazioni e daincredibili leggerezze ed omissioni nell acomplessiva condotta delle operazioni me -desime, il tutto con un innegabile ed ingiu -stificabile vantaggio politico per la demo-crazia cristiana ;

che le dichiarazioni del presidente de ltribunale di Roma, Misiti, accrescono idubbi e le riserve sull'andamento di tutte l eoperazioni elettorali per gravi e diffus ierrori, omissioni ed irregolarità che emer-gono dai verbali dei seggi elettorali — :

quali iniziative in via di assoluta ed indif -feribile urgenza il Governo intenda assu-mere perché, anche ricorrendo alla riletturadi tutte le schede elettorali, quantomeno neiseggi nei quali risultano irregolarità nei ver-bali dei seggi stessi, sia restituito un minimodi credibilità alla consultazione elettoral eper il comune di Roma e siano individuate epunite tutte le persone comunque coinvolt ein questa gigantesca operazione tendent ealla disinformazione dell 'opinione pubblica ,e quali iniziative legislative si intendanoadottare per rivedere dalle fondamenta unmeccanismo elettorale che, a partire dai cri-teri per la composizione dei seggi sino aisistemi per lo spoglio dei voti, fa apparire i lpaese come una landa incivile degna delquarto mondo .

(2-00723)«Maceratini, Fini, Rauti, Cara-

donna».

(6 novembre 1989) .

«I sottoscritti chiedono di interpellare i lministro dell 'interno per sapere — pre-messo che :

negli ultimi giorni numerose denunc esono state presentate alla procura di Rom ada parte di forze politiche e singoli candi-dati, tra le quali democrazia proletaria,perché si indaghi sulla sussistenza d i"brogli elettorali" ;

fonti giornalistiche hanno riportato di-chiarazioni del presidente dell'ufficio cen-trale elettorale dottor Rocco Misiti, che hariferito che non è "in grado di escludere i lbroglio" ;

è stato riscontrato un aumento a dismi-sura dei voti validi, risultante dai verbal idei seggi, rispetto agli elettorali ;

a tutt'oggi non sono state chiarite l ecause e le responsabilità in relazione a ldato diffuso dal centro elettronico unifi-cato del comune di Roma che ha attribuitonella notte del 31 ottobre 1989 ben 33.000voti validi in più alla D .C., partito di mag-gioranza ;

il commissario Barbato ha diffuso unadichiarazione in cui afferma che i risultat ielettorali non saranno resi noti prima de l18 novembre 1989 : —

quali azioni intende intraprendere a lfine di assicurare l'accertamento dei fatti edelle condotte penalmente rilevanti, non -ché evitare eventuali manomissioni ;

se non ritiene poi necessario, al fine digarantire la legittimità delle elezionistesse, procedure nuovamente allo spogli odi tutte le schede in condizione che garan -tiscano il regolare svolgimento dello spo-glio stesso .

(2-00724)«Russo Spena, Arnaboldi, Ci-

priani» .

(6 novembre 1989) .

«I sottoscritti chiedono di interpellare i lPresidente del Consiglio dei ministri e iministri del l ' interno e di grazia e giustizia ,per conoscere :

quali informazioni risultino al Govern oin ordine allo svolgimento delle elezion iconcernenti il consiglio comunale e i con-

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sigli circoscrizionali della città di Roma, ein ispecie in ordine alle irregolarità, aglierrori e ai sospetti di veri e propri brogli d adiverse parti denunciati, per quanto con-cerne:

a) le operazioni di voto ;

b) le operazioni di scrutinio dei voti d ilista e dei voti di preferenza ;

c) le operazioni di raccolta, elabora-zione e comunicazione alla stampa dei re-lativi dati riassuntivi ;

quali iniziative siano state assunte pe rgarantire il rispetto della volontà degl ielettori, la regolarità della proclamazionedegli eletti, l 'identificazione dei responsa-bili di brogli, errori e violazioni della leggeelettorale ;

quali iniziative siano state assunte peraccertare se le irregolarità avvenute sian ostate progettate o organizzate da partit ipolitici o dirigenti ed esponenti dei mede-simi ;

quali problemi e quali difficoltà sian oemerse nell'applicazione della recent elegge 8 marzo 1989, n. 95, sul sorteggiodegli scrutatori ;

quali innovazioni alla legislazione vi -gente in materia di operazioni elettoral isiano necessarie, a giudizio del Governo ,per garantire l 'assoluta regolarità e genui-nità dei meccanismi elettorali .

(2-00726)«Bassanini, Guerzoni, Balbo ,

Becchi, De Julio, Gramaglia ,Beebe Tarantelli» .

(6 novembre 1989).

«La sottoscritta chiede di interpellare i lGoverno, per sapere — premesso che :

nel corso dello scrutinio delle elezion idel consiglio comunale a Roma sono stat idiffusi a più riprese dati errati sia per ciòche riguarda i voti di lista che per ciò ch eriguarda le preferenze ;

polemiche accese hanno accompa-gnato queste inspiegabili variazioni, con -

tribuendo inevitabilmente a diffondere so -spetto sulla correttezza delle operazioni discrutinio ed incertezza sul risultato dell evotazioni ;

le dichiarazioni allarmanti del magi -strato Rocco Misiti, a capo dell 'ufficio in -caricato del controllo dei verbali, tolgon oogni residua certezza in merito al risultat oelettorale ;

numerosi esposti, presentati o annun-ciati, alla procura della Repubblica porte -ranno probabilmente all'apertura di u nprocedimento penale sulle irregolarità ,con il conseguente rischio di invalidazionedelle elezioni ;

questa vicenda getta discredito sull eistituzioni ;

di fronte al pericolo che il risultatodelle elezioni sia invalidato fra qualch emese o qualche anno e che questa prospet -tiva condizioni pesantemente il consigliocomunale, destabilizzando ancor di più l asituazione politica e minando in parten-za la capacità di governo della futuragiunta —:

se non ritenga opportuno un nuovospoglio delle schede elettorali che mettafine ad ogni incertezza e ponga termine adogni possibile polemica .

(2-00727)«Filippini Rosa» .

(6 novembre 1989) .

«I sottoscritti chiedono di interpellare i lministro dell 'interno, per sapere — pre-messo che :

già in occasione dello svolgimento dell acampagna elettorale per le elezioni comu-nali di Roma vi sono state continue e graviviolazioni delle leggi dello Stato riguar-danti la propaganda elettorale, essendostate fatte affissioni di manifesti abusive eselvagge sugli spazi riservati alla pubblici -tà, sui muri e sui monumenti di tuttaRoma;

chiusi i seggi elettorali e iniziate le ope-razioni di spoglio, sono stati trasmessi dati

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sbagliati, che il centro elettronico unifi-cato del comune di Roma ha continuato adivulgare pur sapendo che si trattava d icifre non attendibili ;

l'ufficio centrale elettorale, appena ini-ziati i lavori di registrazione dei verbali e d icontrollo dei dati, ha fatto, stando alledichiarazioni rilasciate dal suo presidentee ampiamente riportate dalla stampa, u nquadro catastrofico della situazione, es-sendo risultati verbali in bianco, sommesbagliate di voti e preferenze, numero d ivoti superiore a quello degli aventi diritto ,tanto che al momento presente non è an-cora possibile dire se i dati divulgati comeufficiosi trovino riscontro nel controll odell'ufficio centrale elettorale ;

in conseguenza di questo stato di cose ,la procura della Repubblica di Roma haaperto un'inchiesta giudiziaria per accer-tare le eventuali responsabilità di brogl ie/o di errori che non possono essere tolle -rati impunemente ;

tutto ciò getta ulteriore discredito sull eistituzioni democratiche del paese e po-trebbe aumentare il già preoccupante fe-nomeno delle astensioni dal voto o del votodi protesta — ;

se gli elementi in possesso del Governoconfermano i gravi inconvenienti sopralamentati e se e quali iniziative intend eprendere per sottoporre al Parlamento l emodifiche che si rendano necessarie pe run migliore funzionamento del sistemaelettorale nel suo complesso, anche allaluce del fatto che le nuove norme di sceltadegli scrutatori non hanno dato i risultatisperati .

(2-00728)«Battistuzzi, Serrentino» .

(6 novembre 1989) .

«Il sottoscritto chiede di interpellare ilministro dell'interno, per sapere — pre-messo che :

si sono verificate gravi vicende nellaraccolta, registrazione e diffusione dei datielettorali, conseguenti allo scrutinio delle

schede per il rinnovo del consiglio comu-nale e dei 20 consigli circoscrizionali diRoma;

è emersa in modo preciso, così com eriportato da alcuni organi di stampa, laresponsabilità di qualche funzionario pre-posto alla direzione e alla guida degli altr ioperatori del competente centro elettro-nico dell'amministrazione comunale ;

gli errori, così come riferiti dai mezzi d iinformazione, hanno recato grave pregiu-dizio all'immagine e alla credibilità dell eistituzioni nei confronti dei cittadini ;

per la prima volta la nomina degli scru -tatori è avvenuta sulla base di nuovenorme che ne prevedono l'estrazione asorte — :

1) quali iniziative si intendono pren-dere per l'accertamento delle gravi irrego-larità formali e sostanziali emerse e per laconseguente individuazione delle respon-sabilità dell'amministrazione pubblica ,precisando in quale sede si siano verificat igli errori, le confusioni o le inconsapevol imanipolazioni;

2) quali provvedimenti si intendonoadottare per integrare o correggere il si-stema di estrazione a sorte degli scrutatori ,i quali forse non sempre erano a cono-scenza delle nuove norme in materia elet-torale .

(2-00729)«Cursi» .

(6 novembre 1989) .

«I sottoscritti chiedono di interpellare i lministro dell'interno, per sapere — pre-messo che :

nelle elezioni amministrative di Romasono avvenute manipolazioni dei dati elet -torali, verbali in bianco, lentezze nel com-puto dei voti ;

tutto ciò rende incerti i risultati eletto-rali —:

come si sono svolti gli scrutini, comel'amministrazione ha approntato l'orga-

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nizzazione elettorale, perché nessuno h ainformato gli scrutatori e i presidenti de iseggi sui loro compiti ;

se non ritenga che questo atteggia-mento finisca per minare l'attuazion edella nuova legge sulla composizione de iseggi ;

se risultano brogli nel computo dei votidi lista e nell'assegnazione delle prefe-renze .

(2-00730)«Russo Franco, Rutelli, Ronchi,

Capanna».

(6 novembre 1989) .

e della seguente interrogazione :

Mensurati, al ministro dell'interno, «pe rsapere —

premesso che l'opinione pubblica è ri-masta sconcertata dalle notizie apparsenei quotidiani in merito ai risultati dell aconsultazione elettorale per il rinnovo de lconsiglio comunale di Roma e dei venticonsigli circoscrizionali — :

quale rispondenza alla verità hanno l eipotesi di manipolazioni dei dati eletto-rali ;

quali iniziative intende prendere il Go-verno perché tali inconvenienti non ab-biano a ripetersi» (3-02055) .

(7 novembre 1989) .

Queste interpellanze e questa interroga-zione, che riguardano lo stesso argomento ,saranno svolte congiuntamente .

Avverto che i presentatori dell ' interpel-lanza Del Pennino n . 2-00714 hanno comu-nicato alla Presidenza che rinunciano asvolgerla, riservandosi di intervenire insede di replica.

L'onorevole Teodori ha facoltà di svol-gere la sua interpellanza n . 2-00715.

MASSIMO TEODORI . Signor Presidente ,signor sottosegretario che rappresenta il

Governo, abbiamo saputo, tramite notiziedi stampa e per esperienza diretta, che ne lcorso delle elezioni comunali di Roma s isono verificate alcune vicende sulle qual isperiamo che oggi il Governo faccia pienaluce, spiegandoci esattamente che cosa siaaccaduto.

Tali vicende non sono tuttavia isolate .Non è la prima volta che in questo paese ,nel corso dello svolgimento di elezioni d ivario tipo, si verificano manipolazioni ,brogli e pasticci più o meno grandi .Ognuno ricorderà — lo sottolineo soltantoper memoria — i due casi clamorosi ch enegli ultimi anni hanno minato la regola-rità delle elezioni . Mi riferisco ai vot iespressi nel collegio di Roma in occasion edelle elezioni politiche che hanno prece-duto l 'avvio, nel 1983, della scorsa legisla-tura e, per quanto riguarda quella in corso ,alle vicende relative a Napoli e alla Cam-pania.

La Giunta delle elezioni, l 'organo dellaCamera che deve controllare la regolarit àdello svolgimento delle elezioni stesse, si èampiamente occupata di queste vicende ,mettendo a fuoco come in realtà la praticadelle manipolazioni, dei brogli o co-munque dell'alterazione dei risultati elet-torali sia un fatto non eccezionale, ma —soprattutto in alcune zone del paese —normale; e del resto sta a testimoniarlo lastoria stessa del controllo sulle elezioni ,svolto dal competente organo della Ca-mera da molte legislature a questa parte .

Fino ad oggi le manipolazioni ed i brogl ivenivano effettuati — se si può rediger euna casistica in materia — in modo «arti-gianale», per così dire . Si trattava soprat-tutto dell'alterazione delle schede, dell amanipolazione dei registri della sezion eelettorale ed infine della manipolazione edell'alterazione dei registri di riepilogo de idati elettorali sezione per sezione, a livellocomunale, o dei registri di riepilogo dell acorte d 'appello, laddove si trattava di ele-zioni politiche in un determinato collegio .Era questa la casistica normale dei brogli edelle manipolazioni, così come essa ci èstata consegnata dall'esperienza di chi hatrattato tali vicende in diverse sedi, sia par -lamentari sia giudiziarie .

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Si è trattato, in altre parole, di brogli emanipolazioni di carattere cartaceo ed ar-tigianale, che avvenivano a livello di se-zione e che interessavano i documenti pri -mari delle sezioni stesse, cioè le schede .Molte volte abbiamo dovuto esaminare di -rettamente schede manipolate o alterate ,schede che erano state rese nulle, sched eche invece di essere bianche, come in ef-fetti erano originariamente, recavano unvoto o che, mentre recavano l 'espressionedi un determinato voto, erano state poi tra -sformate in modo da esprimere un votodiverso. Altre volte si è verificata una alte -razione vera e propria dei documenti e de iregistri in sede di sezione elettorale e diriepilogo comunale o centrale .

Sembra invece che i brogli e le manipo-lazioni ai quali abbiamo assistito in quest igiorni — ascolteremo ciò che il sottosegre-tario ci dirà e capiremo di che cosa si tratti— appartengano ad un altro genere . Si èpassati da una manipolazione essenzial-mente cartacea, che avveniva a livello d ischede e di registri, ad un'alterazione og-getto della quale è il passaggio informaticodal dato cartaceo e documentale dei regi-stri dai seggi elettorali alla centrale, l aquale riepiloga i dati stessi, attraverso gl iordinatori, a livello comunale . Questo, al -meno, è quanto è emerso fino ad oggi dallenotizie di stampa .

Possiamo affermare, quindi, che s itratta di un nuovo tipo di broglio e di mani -polazione. Sembrerebbe — ma ci atten-diamo che oggi il Governo ci fornisca in -formazioni esatte — che si sia passati dauna fase artigianale, nella quale era possi -bile ricostruire il broglio esaminando idocumenti primari, (cioè i registri di se-zione, quelli riepilogativi e — se necessari o— le schede) ad una situazione nella qual ela manipolazione è avvenuta attravers ol'inserimento di alcuni dati nel riepilogo enel l 'ordinatore centrale, in questo caso co -munale .

Oggi ascolteremo molto attentamente l arisposta del Governo, per sapere quanto èaccaduto .

Nell'illustrare la mia interpellanza h ovoluto ricordare la nuova casistica difronte alla quale ci troviamo, dato che le

recenti elezioni si sono svolte vigente un anuova disciplina dello scrutinio e dell acostituzione dei seggi elettorali . Mi rife-risco alla legge che ha sostituito al sistemadegli scrutatori nominati direttamente da ipartiti, secondo una pessima costituzionemateriale consolidatasi in questi decenni ,un sistema di sorteggio degli scrutatori daappositi albi, come appunto dispone lalegge in questione, approvata dal Parla -mento nella scorsa privamera e di cui h ol'onore di essere stato uno dei firmatari .

Ho ricordato la vigenza della nuovalegge perché oggi si può tendere a far econfusione nell'esame della vicenda nega-tiva e gravissima che è accaduta a Roma econfondere due aspetti che non hann onulla a che fare tra loro: da una parte, i lproblema della costituzione dei seggi sullabase della designazione di scrutatori scelt iin una certa maniera e, dall'altra, quellodella manipolazione dei dati che, standoalle informazioni della stampa, è avvenutain tutt'altra sede, fuori dai seggi elettorali ,al momento della trasmissione dei dat istessi dai seggi elettorali e compiuta no ngià dai presidenti o dai responsabili d iquesti ultimi, ma addirittura da funzionar idel comune, che hanno trasmesso i datitelefonicamente — così almeno sembra —a chi avrebbe dovuto recepirli in sede co-munale attraverso un centralino ed im-metterli nel calcolatore .

Ho richiamato questo elemento perch éprobabilmente assisteremo — e stiamo gi àassistendo — ad una confusione tra di -stinti aspetti della questione, consistentenell'addossare al sistema di costituzionedei seggi la responsabilità della gravissim amanipolazione avvenuta nelle elezioni co-munali di Roma .

Occorre dire chiaramente — e ci aspet-tiamo che lei, onorevole sottosegretario, lofaccia — che la manipolazione dei datielettorali e i brogli, se vi sono stati, colposio dolosi, non hanno nulla a che fare con l acostituzione dei seggi . Anzi, a mio giudizio ,si può ipotizzare — ed è un'ipotesi che v averificata — che forse i soliti ignoti, quelliabituati a manipolare le elezioni (vi è in -fatti una lunga tradizione al riguardo ,come ho ricordato poco fa, che la stessa

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Camera dei deputati ha riscontrato in di -versi collegi), abituati a considerare le ele -zioni come cosa propria, soprattutto in ter -mini di alterazione delle preferenze, e nonsolo di queste ma anche dei voti di list a(attraverso disinvolti conteggi e calcoli a desempio delle schede bianche e dei votinulli), non abbiano potuto agire oggi attra-verso la loro organizzazione, cioè attra-verso gli scrutatori presenti nei seggi .

Basandoci sul l ' esperienza di questi anni(e non si tratta di un 'accusa peregrina, per-ché vi sono stati una serie di riscontri dicarattere penale, a livello giudiziario), dob-biamo rilevare molto chiaramente che ibrogli e le manipolazioni fino ad oggi son oavvenuti perché gli scrutatori erano nomi -nati dai partiti, quindi di fatto risponde -vano a questi ultimi e non compivano illoro dovere di pubblici ufficiali nell'atto d isvolgere una funzione pubblica .

Si può allora ipotizzare addirittura chequel che è avvenuto si deve proprio al fatt oche oggi i soliti ignoti, (o i soliti noti!) no nhanno avuto nei seggi i loro «terminali »per manipolare i dati, per compierequell'opera usuale, in virtù della quale sisapeva molto bene che alcuni scrutatori ,nominati da alcuni partiti, in realtà, poi ,amministravano soprattutto le preferenz edella loro lista in camera caritatis, secondole direttive ricevute dai propri boss di cor-rente o di partito: al fatto cioè che è statomodificato il sistema di nomina degli scru -tatori, secondo il quale questi ultimi ri-spondevano ai partiti .

Aspettiamo da lei, onorevole sottosegre-tario, una risposta, che è importante no nsoltanto in relazione alla questione d iRoma, ma per le conseguenze generali, su lpiano dell 'organizzazione delle elezioni edegli scrutini, che ne possono derivare ne lfuturo. Il Parlamento potrà altresì trarreda questa vicenda orientamenti ed indica -zioni .

Si può ipotizzare, dicevo, che, essendovenuta a mancare quella rete di scrutatoriche faceva riferimento ai partiti, oggi ,quella stessa organizzazione a delinquer eche è professionalmente capace di mani -polare i dati non abbia agito nell'ambit odelle sezioni ma a valle di queste ultime,

cioè nel momento in cui i dati provenient idalle sezioni venivano inviati al comun eper essere in quella sede riepilogati ed ela -borati .

Signor sottosegretario, ci attendiamoche lei dia chiare spiegazioni su questoaspetto della questione, che è assai rile-vante, per tutte le conseguenze che ne deri -vano, non solo in relazione ai fatti gravis-simi verificatisi a Roma, ma anche in me -rito ai provvedimenti che Governo o Parla -mento potranno eventualmente adottar eper modificare il sistema della costitu-zione dei seggi, nel caso in cui se ne siapalesato un cattivo funzionamento, fermorestando il principio civilissimo del sor-teggio o comunque della scelta degli scru -tatori in modo tale che non facciano inalcuna maniera riferimento ai partiti, m agarantiscano lo svolgimento di un serviziopubblico, quale è sicuramente quello elet -torale .

Onorevole sottosegretario, ci aspettiamoche lei ci dica qualcosa di chiaro al ri-guardo e spieghi anche in che misur aabbia o non abbia (in determinate circo-stanze) funzionato il nuovo sistema d iscelta degli scrutatori . Ci attendiamo so-prattutto che lei specifichi che il nuovosistema non ha nulla a che fare con tutte lequestioni di cui la stampa ha ampiament eparlato .

Siamo fiduciosi che le sue informazionie valutazioni daranno una risposta ai no-stri interrogativi . Si tratta infatti di ele-menti essenziali per il buon funziona-mento della democrazia nel nostro paese(Applausi dei deputati del gruppo federa-lista europeo) .

PRESIDENTE . L'onorevole Calderisi hafacoltà di svolgere la sua interpellanza n .2-00719 .

GIUSEPPE CALDERISI . Signor Presi-dente, rinunzio allo svolgimento e mi ri-servo di intervenire in sede di replica .

PRESIDENTE. L ' onorevole Nicolini hafacoltà di svolgere l'interpellanza Zan-gheri n . 2-00720, di cui è cofirmatario .

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RENATO NICOLINI . Presidente, voglio in-nanzitutto compiacermi della presenz adell'onorevole Spini, che sono sicuro sapr àriferire le nostre preoccupazioni all'onore-vole Gava, ministro dell'interno .

Onorevole Spini, la questione romana ,quanto è accaduto e sta accadendo in me-rito agli spogli infiniti relativi alle elezioniper il comune di Roma, ha un significat oche va al di là delle elezioni medesime(anche se il fenomeno in sé sarebbe giàrilevante) .

Il significato particolare di queste vi-cende dipende dal fatto che Roma è l acapitale della Repubblica e per la prim avolta è stata applicata la nuova legge n . 95del 1989, con il risultato che alcuni autore -voli quotidiani del nostro paese hanno par -lato di Sudamerica : capitale Roma, Suda-merica l'Italia! Credo che anche all'ester osi sia sorriso .

Non ritengo che dobbiamo prenderecome modello il piccolo patriota padovan odel Cuore di De Amicis (in questo casoessendo nato vicino a Padova De Michelis ,che però qualche riflessione la potrebb efare). Ma, onorevole Spini, mi consenta d irilevare che il Ministero dell'internoavrebbe dovuto prepararsi con molta at-tenzione a queste elezioni .

Era la prima volta in cui si applicava lanuova legge e, tra l 'altro, poiché il comune d iRoma era commissariato, esso era retto d aun alto funzionario del Ministero dell'in-terno: Angelo Barbato . Tale ministero avevaed ha pertanto una responsabilità moltoparticolare in questa vicenda .

Era la prima volta — ripeto — che s iapplicava una determinata legge della Re -pubblica ed il caso ha voluto che fosse i lMinistero dell'interno a reggere il comunedi Roma, sia pure per il tramite del com-missario. Ma non mi sembra che siam oarrivati molto preparati alle elezioni ;credo, anzi, che non lo fossimo assoluta -mente: il comune di Roma probabilmenteha fatto del suo peggio. Comunque, lalegge n . 95 del 1989 prevedeva alcuniadempimenti che non so fino a che punt oabbiano trovato il Governo, ed in partico-lare il Ministero dell'interno, preparat iall'appuntamento .

Se non erro, sono stati sorteggiati 80mila scrutatori per comporre le liste, e d iquesti solo 10 mila hanno accettato l ' inca-rico: vi era pertanto una carenza di 70 milascrutatori. Cosa ha fatto il comune? Si èproceduto ad un secondo sorteggio? Qual eesito ha dato? Presumo che tale secondosorteggio sia stato effettuato ; ma cosa hafatto il Ministero dell'interno?

Ci siamo trovati di fronte ad alcun esituazioni per le quali alcuni seggi sonoapparsi particolarmente sguarniti ; nelseggio in cui ho votato, ad esempio, sonostato interpellato dal presidente che eraaccompagnato da un solo scrutatore equindi mi chiedeva cosa dovesse fare . Lochiedeva ad un candidato !

Qualcosa non ha funzionato, e credo s isia giunti ad un momento molto delicatoed estremamente importante per la nostravita politica: non c'è dubbio che l 'espe-rienza avrebbe dovuto guidare la mano de ipresidenti dei seggi e degli scrutatori, ch ein quella circostanza, tuttavia, si trovavanoin molti casi per la prima volta a svolgereun compito così delicato .

In tale situazione, cosa ha fatto —ripeto — il Ministero dell 'interno? Inaltre occasioni, per esempio per le ele-zioni europee, mi risulta sia stata ema-nata una circolare, che non so fino a chepunto sia chiara, e non so neppure se si astata utilizzata anche in questa occa-sione. Mi riferisco, in particolare, ad unaspetto della questione che abbiamo de-nunciato con l'interpellanza da noi pre-sentata in molti casi, i rappresentanti d ilista della democrazia cristiana proveni-vano da altre città, quindi non erano elet-tori del comune di Roma!

È vero: la legge elettorale non pone unanorma specifica al riguardo ed è piuttost oambigua; ma in occasione delle elezion ieuropee la circolare emanata dal Mini-stero dell'interno dettava le norme da ap-plicare in tale evenienza. Queste indica-zioni sono state fornite anche in occasion edelle elezioni comunali a Roma?

La legge elettorale, con riferimento all eelezioni circoscrizionali, è estremamentechiara: essa precisa che il rappresentantedi lista deve essere elettore della stessa cir-

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coscrizione; ma tale previsione è stata ri-spettata?

Queste sono le responsabilità che noiimputiamo al Ministero dell'interno ; sa-rebbe molto semplice scaricarle sul co-mune di Roma (che per di più è acefalo ,avendo come reggitore temporaneo u ncommissario che non ha alcuna responsa -bilità politica) o addirittura su un tastieri -sta, il Narducci, che è un singolare perso -naggio, secondo quanto ci risulta . Egli con -tribuisce, infatti, a suo modo, all'unità sin -dacale: ha la tessera della CISL, ma chiede,senza dimettersi, anche quella della CGIL ;è un bel modo di procedere .

Dai giornali risulta che ci troveremmo d ifronte ad un piccolo corvo-bis : non po-tremo mai conoscere la verità perché i lnastro del computer è stato ormai cancel -lato; quindi, non si potrà più sapere ciò cheè accaduto .

Ci troviamo di fronte a spiegazioni piut -tosto singolari, che rischiano di far ridereancor più delle elezioni romane. Onore-vole Spini, potrà riferire all'onorevol eGava che la cosa piuttosto singolare è chequando si registra una differenza di 38mila voti in più rispetto al numero de ivotanti, deve pur esservi qualcuno cheabbia il compito di controllare le somme .Come mai questi non si è accorto dell'er-rore, prima di diffondere i risultati eletto-rali romani?

Il nostro ex collega Sodano è diventatofamoso per una battuta: chi mena perprimo mena due volte . In questo caso ,potremmo dire che chi fa titolo prima, l ofa due volte . Infatti, almeno per un giorno ,l'Italia ha avuto l'impressione che a Romala democrazia cristiana avesse trionfato edavesse raggiunto la soglia del 33 per cento ,sovvertendo ogni risultato ed ogni ragione -vole previsione. Ma non era vero .

Tuttavia, questa impressione è rimast anell'opinione pubblica, ed anche molteedizioni di giornali stranieri hanno dato lastessa immagine della democrazia cri-stiana; ma non abbiamo avuto rettifich eche asserissero il contrario. Abbiamo in -vece letto smentite concernenti la que-stione del Sudamerica .

I dati riportati dalla stampa sono stati

due: il trionfo della democrazia cristiana e ,successivamente, le rettifiche sul para-gone con il Sudamerica . Ma ora occupia-moci del terminalista, il signor Narducci .

Mi consentirà di affermare, onorevol eSpini, che in questo caso il ministro dell'in -terno, onorevole Gava, dovrebbe far equalche riflessione, giacché la responsabi -lità è sua: è infatti il Ministero dell'internoche in questo momento regge il comune d iRoma. Esso aveva la responsabilità di arri -vare preparato ad un appuntamento incui, per la prima volta, si applicava unacerta legge del Parlamento italiano .

Quali circolari sono state emanate ?Quali disposizioni sono state impartite?Come mai si è giunti alle elezioni cos ìimpreparati? Essendo la prima volta in cu isi applicava una nuova normativa, non s ipotevano preparare delle disposizioni piùdettagliate per gli scrutatori? Come è acca -duto che in taluni seggi i rappresentanti dilista della democrazia cristiana non fos-sero elettori, non dico della stessa circo-scrizione, ma nemmeno del comune ?Tutto ciò ha generato un clima che no ncrea alcun vantaggio neppure per la demo -crazia cristiana e che non favorisce la pos -sibilità che Roma risolva i gravi problem iche la tormentano.

Onorevole Spini, quello che sto per dirl epotrebbe sembrare che non riguardi il di -battito odierno ; ma ho sentito affermar edal ministro dei beni culturali e ambien-tali, onorevole Facchiano, che forse sa-ranno stanziati ulteriori 60 miliardi per ibeni culturali, che erano destinati dal bi-lancio del Ministero dei beni culturali allarealizzazione di quanto previsto dal de-creto-legge per Roma capitale, del qual enon si sa più nulla .

Siamo in presenza di una strana vi-cenda: sembra che il Governo si occupi d iRoma solo per non organizzare le elezioni ,per parlare di Sudamerica e per promet-tere quattro volte l'adozione di decreti -legge, salvo poi ritirarli, nel momento i ncui nella Commissione competente dellaCamera si raggiunge un accordo unitariotra le varie forze politiche .

Se pensiamo che il Presidente del Consi -glio sia in qualche modo coinvolto nelle

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vicende romane, si prova una strana esgradevolissima sensazione : sembra di as -sistere al prevalere di interessi di correntee di parte anche nel l 'ambito delle più altemagistrature repubblicane, quali sono l aPresidenza del Consiglio ed il Ministerodell ' interno.

Non vorrei — per carità! — alimentarela cultura del sospetto, dalla quale il mi ostile è estremamente lontano ; tuttavia, gra -direi avere una risposta alle domande for-mulate, perché c'è qualcosa che non fun-ziona.

Non è in gioco solo la generica sfiduciadell'elettorato, d'altra parte inevitabile, di-nanzi ad una situazione in cui, dopo avervotato, si assiste ad un'altalena di voti e d irisultati che fa parlare di Sudamerica. Evi-dentemente, da vicende come questa, igruppi di potere traggono vantaggi, per -ché si consolida l ' idea che il potere paga .

Non ricordo chi fosse, ma credo che u nautorevole politico romano abbia soste-nuto che il potere logora chi non ce l'ha .

GIULIO MACERATINI . Hai poca memo-ria: l'ha detto Andreotti !

RENATO NICOLINI. È vero, me ne erodimenticato! Ad ogni modo, credo che egl iavrebbe potuto risparmiarci questa con-ferma, che non mi sembra giovi allo stile diun uomo che è noto anche come cultore diCicerone, studioso di latino e che è consi-derato spiritoso e gradevole. Forseavrebbe potuto ricordare all 'onorevoleGava (le rivolgo lo stesso invito, onorevol eSpini) che alle elezioni romane occorrev agiungere un po ' più preparati sul pianoistituzionale .

Forse però l 'onorevole Andreotti ,avendo amicizie al comune di Roma e con-tando sulla presenza dell'ex sindaco nellasua corrente, si sarà presentato più prepa -rato come uomo di parte che non comecapo del Governo! Ce ne dispiace, soprat-tutto per la stima che continuiamo a davere nei confronti del Presidente del Con -siglio .

Onorevole Spini, vorrei pregarla di ri-cordare all'onorevole Gava un'altra que-stione. Se non erro, mi pare che lei abbia

anticipato alla stampa la grande novità percui, dopo le elezioni romane, il Governointerverrà per riformare la legge n . 95 del1989 .

Come avrebbe potuto il Governo farediversamente? Qui seguiamo le strade d imonsieur de la Palisse: sarebbe ben stranose si decidesse di non fare nulla! E tuttavi a— lo ripeto sommessamente — l'applica-zione della legge n . 95 avrebbe meritatouna migliore preparazione .

Inoltre, l'onorevole Gava, ministrodell ' interno, ha espresso l 'opinione se-condo la quale nel sistema elettorale de icomuni non vi è nulla di sostanziale damodificare . A questo proposito, vorrei ri-cordare che in questi giorni si stanno svol -gendo le elezioni nella città di New York .Secondo le prime proiezioni, sembra siastato eletto sindaco di quella metropol iDinkins: gli faccio molti auguri e spero ch etra Roma e New York si avvii un'attivacollaborazione. Ebbene, gli elettori ameri-cani conoscono il nome del sindaco elett ogià ventiquattr'ore dopo il voto .

Noi, invece, non sappiamo nemmeno ch isiano gli eletti! Mi pare che qualcosa nonfunzioni, onorevole Spini! La prego ,quindi, di suggerire all'onorevole Gava dirivedere la sua posizione, così nettament eostile alla elezione diretta del sindaco daparte dei cittadini perché, in definitiva, l afigura del primo cittadino ha una certaimportanza .

In conclusione, le ricapitolo brevement ei punti che volevamo sottoporre alla suaattenzione: vorremmo, innanzitutto, sa -pere che cosa abbia fatto il Ministerodell'interno per affrontare in modo ade -guato la speciale circostanza che si è veri-ficata in questa situazione. Vorremmoanche sapere per quale ragione siano stat iaccreditati rappresentanti di lista demo-cristiani in casi in cui ciò non era possibile .Inoltre, come mai è stato cancellata ogn itraccia di quello che è accaduto nel cervel -lone del Campidoglio, una volta indivi-duato il presunto responsabile . MassimoNarducci ?

Infine, le chiediamo, onorevole Spini, d isuggerire al ministro Gava che forse la suaposizione, in merito alla legge elettorale

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comunale, meriterebbe qualcosa di piùche non la semplice revisione della legge n .95 del 1989! (Applausi dei deputati delgruppo del PCI) .

PRESIDENTE. L 'onorevole Rotiroti hafacoltà di svolgere la sua interpellanza n .2-00721 .

RAFFAELE ROTIROTI . Signor Presi -dente, vorrei brevemente sottolinear ecome in queste elezioni tutto sia stato enfa -tizzato. Mi sembra che ci sia una forzadevastante contro Roma: ogni cosa cheavviene a Roma è enfatizzata in manieraanche strumentale .

La mia interpellanza, quindi, vuole pro-prio far chiarezza su questo aspetto. Allenote polemiche che sempre seguono alleelezioni, con riferimento agli eletti, ab-biamo oggi sostituito questo «giallo» de irisultati elettorali .

E chi, in questa circostanza, mette anchea confronto la nostra democrazia co nquella che vige in America, facendo riferi-mento alle recenti elezioni tenutesi a NewYork, per gridare ad una democrazia piùpiena con l'elezione diretta del sindaco,dimentica forse volutamente che in que lpaese è prevista anche l'elezione direttadel presidente .

Quindi, se vogliamo cercare di ragionarenell'interesse della nazione, dobbiamoanche cercare di coordinare le nostre idee, ese riforme devono essere studiate in materiaelettorale, non possiamo limitarle a ciò chefa più comodo ad uno schieramento politic orispetto ad un altro, ma dobbiamo guardar ealla valutazione dell'insieme, predispo-nendo quindi delle norme che maggior -mente rispondano alle esigenze di una mo -derna repubblica europea.

C'è invece chi si lascia andare a conside -razioni di sconforto per questa Roma cor-rotta, città ormai irrecuperabile e perduta .Forse bisognerebbe far chiarezza propri osu questi aspetti .

Innanzitutto, per chi conosce il sistemaelettorale, l'errore doloso o colposo de lNarducci — il quale, vorrei dirlo al colleg ae compagno Nicolini, fu assunto non attra -verso un concorso . ma attraverso un sem-

plice corso di selezione, quando Roma eragovernata dalla Giunta precedente aquella del 1981 — tutt 'al più avrebbe po-tuto destare clamore sulla stampa, ma no nsi sarebbe dovuto parlare di brogli: questoperchè i dati potevano essere facilment econfrontati (così come poi avviene nei pro -cessi di elaborazione) attraverso le cosid-dette compatibilità .

Non si è trattato di un errore voluto oriportato sui verbali: non c'era nessunadocumentazione che potesse avvalorareuna simile enfatizzazione di voti . E unoscherzo che ha determinato conseguenz eovviamente negative, perchè ha avvalorat oun risultato elettorale della democraziacristiana che non risultava tale dal l 'esamedei verbali e che comunque sarebbe risul-tato erroneo dal riscontro dei verbalistessi .

La responsabilità è anche di chi ha datol'ordine di diffondere i risultati prima delconfronto con i verbali : la procedura dell etelefonate da parte degli addetti è semprestata seguita da parte dell 'amministra-zione comunale di Roma. I dati vengonotrasmessi al centro elettronico via telefonoe successivamente avviene il riscontro de iverbali, nel momento in cui questi perven -gono al centro elettronico . I risultati de-vono essere dati dopo il riscontro dei ver-bali .

Ed è così che è stato messo in luce l'er-rore, di cui noi dobbiamo ovviamente ac-certare le responsabilità e i motivi .

L'altro elemento importante che ha de-terminato ulteriore confusione sta nell anuova normativa, approvata in un mo-mento particolare, cioè quando non er aprevedibile un'elezione anticipata a Romao per lo meno non vi erano i presuppost iper arrivare ad elezioni anticipate . Quindil'apparato, essendo impreparato, ha deter -minato a mio avviso, una serie di error idovuti anche alla non partecipazione vo-lontaria dei cittadini alla lista degli scruta -tori o comunque al rifiuto dell'invito ri-volto loro dal comune (così come previst odalla legge) .

Inoltre, dobbiamo tener conto anch edell'ignoranza dei presidenti dei seggi che ,non conoscendo la legge, si sono basati —

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creando non pochi inconvenienti — sull avecchia disposizione che consentiva loro d iportare con sè il segretario .

Tutte queste serie di questioni ha deter-minato un groviglio di problematiche e d ierrori . Del resto, lo stesso magistrato Misit imi pare faccia riferimento proprio ad er-rori riscontrati, e non a brogli . E questo i lpunto sul quale chiedo si faccia chiarezza ,anche per sapere in che modo si vogli aintervenire per modificare una disposi-zione che, a mio avviso, va migliorata ,senza però ritornare ai vecchi sistemi .

Ciò nonostante, non possiamo esimerc idallo stigmatizzare la vicenda, verificatasiper dolo, per mancanza di organizzazione ,per errori, sottolineando, al tempo stesso— qualora l 'accaduto risultasse causato d auna effettiva concomitanza di errori —,che vi è la possibilità che tutto sia com-preso in un disegno unico : l' incertezza deidati forniti, sia pure in via provvisoria, amio avviso sembrerebbe comportare l'ipo-tesi di una rispondenza di diversi element iad un disegno unitario . Disegno che, ovvia-mente enfatizzato, ha dato luogo a stru-mentalizzazioni politiche dirette ad incri-nare ulteriormente il già fragile rapportofra cittadini ed istituzioni (paventando fe-nomeni la cui portata è tuttora in corso diaccertamento) ed inficiando con il so-spetto il chiaro indirizzo degli elettori .

Chiedo al Governo che cosa intenda far eper ovviare agli inconvenienti che si sonoriscontrati e quali modifiche intenda ap-portare alla normativa recentemente in-trodotta: una normativa che, a mio avviso ,ricorrendo agli opportuni strumenti di in-formazione, avrebbe potuto essere appli-cata in modo più corretto, evitando così l econseguenze cui stiamo assistendo oggi .

PRESIDENTE. L'onorevole Caria ha fa-coltà di svolgere la sua interpellanza n . 2-00722 .

FILIPPO CARIA. Rinunzio ad illustrarla ,signor Presidente, e mi riservo di interve-nire in sede di replica .

PRESIDENTE. L'onorevole Maceratiniha facoltà di svolgere la sua interpellanz an. 2-00723 .

GIULIO MACERATINI. Signor Presi -dente, signor sottosegretario, la situazion eche si è determinata con le elezioni comu-nali di Roma ha indubbiamente alcun ecause originarie, da individuarsi in un ap -parato normativo rivelatosi insufficiente ,e presenta altresì cause concomitanti agl ieventi che, a nostro sommesso avviso ,hanno aggravato lo stato di sospetto equindi di delegittimazione dell'interastruttura amministrativa della capitale .

Stando a quanto finora si è potuto accer-tare, tutto il complesso delle operazion ielettorali, dalla costituzione dei seggi sin oall'attività di spoglio, determina non giàsospetti ma vere e proprie certezze di cla-morose irregolarità. Non è ovviament equesta la sede opportuna per accertare s ele stesse siano state effetto di una delibe-rata volontà (quindi di dolo) volta ad alte -rare l ' andamento elettorale, oppure sianola conseguenza, anch'essa deplorevol e(anzi ancor più deplorevole), di una strut-tura che, apprestata per lo svolgimentodelle elezioni, si è poi rivelata clamorosa -mente inidonea a svolgere le sue fun-zioni .

Mi limiterò a ricordare all 'Assemblea(non certo al sottosegretario, che quest ecose deve saperle) che fino a questo mo-mento (le operazioni di spoglio o di ri-scontro al palazzo degli esamo di via In-duno sono ben lungi dall'essere state com -pletate) si è registrata una situazione diirregolarità del seguente ordine di gran-dezze: in bene 17 sezioni delle 3 .500 nellequali si sono svolte le operazioni elettoral isono risultate del tutto mancanti sia l etabelle di scrutinio sia quelle di riscontro ;di conseguenza, l 'ufficio centrale che staprocedendo al riscontro non ha trovat oaltro sistema se non quello di farsi conse-gnare dal Comune le copie (nel caso in cu ici siano, perchè a volte risultano mancanti)delle equivalenti tabelle di scrutinio e d iriscontro. Tutti sanno che i documenti esi -stenti presso il Comune non avendo alcuncarattere giuridico costitutivo, ma essendodotati soltanto di un valore di annuncio, d icomunicazione, di informazione, nonsono, né all'origine né una volta conser-vati, attendibili . Essi, infatti, non vengono

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conservati secondo modalità particolari ,molte persone possono accedervi e son osoggetti a facili manipolazioni . Ne con-segue che l'ufficio centrale è stato co-stretto a servirsi di una fonte non attendi -bile, non ufficiale, cui la legge non attri-buisce alcuna autenticità, per poter sup-plire alle carenze che si sono registrate ne iseggi elettorali .

Ma andiamo avanti . In ben 24 seggi letabelle di scrutinio non sono state compi -late: il che rende praticamente impossibilela ricostruzione della manifestazione dellavolontà popolare in quanto, in tale situa-zione, quest'ultima si può considerare ar-bitraria. Tutto questo fa presupporre che ilcontezioso amministrativo che seguirà all ospoglio per le elezioni di Roma sarà lun-ghissimo: avremo dunque un consiglio co-munale posto sotto la spada di Damocl edel rinnovo, totale o parziale, delle elezionioppure della sostituzione di alcuni consi-glieri comunali che saranno proclamat itali tra una settimana, ma che tra qualch emese (o tra qualche anno, dati i tempi dellagiustizia italiana!) saranno dichiarati nonmeritevoli di occupare il seggio assegnat oloro al Comune di Roma in via provviso-ria .

C'è di più, signor Presidente . In 19 seggiil numero dei votanti risulta superiore a lnumero dei voti espressi ; in 21 seggi, in -vece, il numero dei votanti risulta inferior ea quello dei voti espressi e riconosciuti aivari partiti . Inoltre, in 7 seggi non è stato inalcun modo possibile all'ufficio central e(che è presieduto da un valente magistratosul quale non vi è nulla da dire, il dottorRocco Misiti) individuare il numero de ivotanti : sono sezioni fantasma, in quantorisultano attribuiti voti ai partiti, a frontedi un numero di votanti del tutto scono-sciuto .

Al di là di queste clamorose lacune d icarattere formale (ma, come è noto, l aforma si traduce in sostanza, delegitti-mando tutto il complesso delle operazion ielettorali), non abbiamo potuto accertar e(non è solo il nostro gruppo a porsi taleproblema; siamo molto curiosi di sentirecosa risponderà il Governo al riguardo)come si sia proceduto alla surroga degli

scrutatori assenti per rinunzia . Non si devedimenticare, infatti, che nei giorni prece -denti le elezioni tutti i giornali riportavan ocon preoccupazione la notizia che circ a1 .000 seggi non erano completi perchè gliscrutatori sorteggiati avevano rinunciato .

Tale carenza è stata in qualche modocolmata, ma non è stato possibile sapere ,né dal commissario di Governo né da altr eautorità preposte al Comune di Roma ,come si sia provveduto alle surroghe degliscrutatori chiamati a sostituire i rinun-zianti . Si è manifestato anche il sospetto(fondato, per altro: per questo il nostropartito si è rivolto al magistrato penale )che in alcuni casi gli scrutatori abbianovotato nel seggio in cui esercitavano le lorofunzioni e poi, con un elegante ma truffal -dino sistema, si siano recati a votare anch enel loro seggio originario (mediante rila-scio del duplicato, che non era impossibileottenere a via dei Cerchi) .

Queste lacune, queste irregolarità equeste clamorose mancanze (delle quali ,ripeto, abbiamo investito il magistrato pe -nale) riguardano l'andamento delle opera-zioni elettorali . Siamo inoltre di fronte adun autentico tentativo di depistaggio co nriferimento ad un' altra operazione truffal-dina verificatasi al comune di Roma . Tuttisanno che l 'effetto-annunzio ha una im-portanza notevole in un'epoca come l anostra, in cui le comunicazioni sociali son oabbreviate e velocissime ed è la primanotizia quella che conta. Senza toglierenulla alla rilevanza giuridica di quantososteneva poc'anzi il collega Rotiroti (cioèche l 'eventuale deliberata volontà di alte -rare il risultato avrebbe avuto breve vita i nquanto, con il secondo riscontro, si sa-rebbe accertato l 'errore), non si può peraltro sottovalutare la possibilità che talun eforze interessate all'operazione di fals acomunicazione e di disinformazione dell apubblica opinione si siano servite della dif-fusione di un annuncio non rispondente alvero per diffondere la notizia di una vit-toria della democrazia cristiana e di unasconfitta delle opposizioni . Poi, dopo 15 o20 giorni, le stesse forze magari avrebber oaffermato di aver sbagliato, attraverso u narticolo pubblicato nella cronaca dei gior-

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nali romani in cui si sarebbe detto che uncerto partito aveva perso un seggio e che l ostesso era stato conquistato da un altro . Intal modo l'effetto voluto sarebbe stato rag -giunto .

A nostro avviso, quindi elementi di so -spetto, che per alcuni aspetti sono gi àdiventati certezze, inquinano la regolaritàdelle operazioni elettorali e ci inducono achiedere al Governo quali iniziative in -tenda assumere al fine di modificare u nsistema di votazione che è degno soltant odi una repubblica da quarto mondo e per i lquale l'Italia sembra essere diventata vera-mente una landa incivile .

In secondo luogo, sul piano politico chie -diamo al Governo quali siano le sue valu-tazioni riguardo alle evidenti alterazion iverificatesi nell'andamento delle opera-zioni elettorali prima, e dello spoglio dell eschede poi. Si tratta di alterazioni che s iriconducono chiaramente a difetti del si-stema, ma che pure hanno all'origine un avolontà politica che intendeva turbare i lcorretto rapporto che deve sussistere tra i lcorpo elettorale e le istituzioni, le qual ihanno il dovere di dare immediate e credi -bili risposte circa l'esito del voto popolar e(Applausi dei deputati del gruppo del MSI-destra nazionale) .

PRESIDENTE. Poiché nessuno dei fir-matari dell'interpellanza Russo Spena n .2-00724 è presente, si intende che abbian orinunziato allo svolgimento .

L'onorevole Gramaglia ha facoltà d isvolgere l'interpellanza Bassanini n . 2-00726, di cui è cofirmataria .

MARIELLA GRAMAGLIA. Rinunziamoallo svolgimento, signor Presidente, riser-vandoci di intervenire in sede di replica .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Gra-maglia .

L'onorevole Rosa Filippini ha facoltà disvolgere la sua interpellanza n . 2-00727 .

RosA FILIPPINI . Signor sottosegretario ,penso sia venuto il momento di porre al-cuni punti fermi nella vicenda delle ele-zioni romane. Non vi è dubbio che fin

dall'inizio le elezioni che dovevano svol-gersi a Roma hanno assunto un'impor-tanza centrale . Inevitabilmente si è finitoper considerarle addirittura un test per lastabilità del Governo . Tali elezioni sonodivenute subito il centro di ogni polemic apolitica, e inevitabilmente, anche nell afase dello spoglio delle schede e dello scru -tinio dei voti, si sono evidenziati tutti ipunti deboli, gli errori e le inefficienze delsistema che probabilmente sarebbero po-tuti emergere, magari singolarmente ,anche in altre occasioni elettorali .

Il risultato di tali disfunzioni è un agrande confusione, in cui le semplifica-zioni rischiano di produrre ulteriori danni .In particolare, mi sembra abbastanza grot -tesca la ricerca affannosa del colpevole edella «tessera» che lo stesso ha in tasca . I lfatto che diverse organizzazioni sindacal ismentiscano reciprocamente l'apparte-nenza del colpevole alla loro associazioneassume veramente i toni del ridicolo . Inuna situazione del genere ritengo piuttostoche sia necessario procedere ad u n'analisidettagliata di tutte le inefficienze e di tutti ipunti deboli del sistema .

All'indomani dello spoglio delle schedesi sono subito scatenate le polemiche . Nu-merose testimonianze hanno ormai contri -buito a diffondere nell 'opinione pubblicala convinzione che in tutte le fasi delle ope -razioni elettorali si siano verificati molte-plici errori : innanzitutto all 'interno deiseggi, alimentando dunque il sospetto d ibrogli; successivamente nelle comunica-zioni telefoniche dai seggi ai centri di rac-colta dei dati, nell'immissione dei dat istessi nel calcolatore e nella comunica-zione dei risultati all'esterno, tanto ne lprimo giorno di scrutinio che nei giorn isuccessivi. Sono subito emersi error ianche nelle operazioni di controllo che s isarebbero dovute effettuare su tutte le sin -gole fasi . Del resto, le dichiarazioni de lmagistrato Rocco' Misiti hanno delineat oun quadro sconfortante, che evidenzia i lverificarsi di errori generalizzati in tutte lefasi delle operazioni elettorali ed in parti -colare in quella della compilazione dei ver-bali .

Di fronte ad una situazione del genere,

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ricercare un singolo colpevole o indivi-duare una singola responsabilità m isembra veramente un modo deviante d iprocedere. È certo, infatti, che tutto i lsistema ha fatto acqua e che vi è stata un agrande leggerezza nella gestione di ele-zioni così importanti .

Il Governo, per mancanza di adeguat aattenzione nei confronti di queste elezioni ,non ha contribuito in alcun modo a dira-dare la grande confusione che si è venuta acreare. L'esecutivo è stato infatti carenteanche nel momento in cui si trattava d ipredisporre gli strumenti necessari pe rapplicare la nuova legge : ciò che avrebbein qualche modo contribuito ad evitare l acommissione di semplici errori nei var iseggi elettorali . È vero che questo nonsarebbe stato risolutivo (non vi è alcundubbio), ma avrebbe almeno limitato l einefficienze e gli errori che si sono po idovuti registrare .

I giornali di oggi danno notizia di alcun isondaggi dai quali emerge che, se le ele-zioni svoltesi a Roma si ripetessero, il nu-mero degli astenuti sarebbe molto proba-bilmente maggiore . Anche se non pos-siamo sapere se simili sondaggi siano più omeno attendibili, si tratta certo di un datopreoccupante che non possiamo non pren -dere in considerazione . A mio avviso, l'ef-fetto negativo è generalizzato e non ri-guarda soltanto Roma . Il clamore che i lcaso di Roma ha suscitato contribuirà cer -tamente ad accrescere il grande distacco ,la grande delusione e la disattenzione de icittadini nei confronti delle istituzioni .

Dopo tutti gli errori emersi, dopo l 'atteg-giamento di grande leggerezza con cui si èaffrontata questa scadenza, penso sia ne-cessario — ripeto — porre dei punti fermi .Ritengo che non sia più sufficiente il con-trollo dei verbali, prima di proclamare irisultati ufficiali di queste elezioni ; a mioavviso è necessario procedere ad un nuov ospoglio delle schede . Nbn capisco infatticome sia possibile, altrimenti, fornire co ntranquillità dati certi . Perché mai i citta-dini dovrebbero a questo punto fidarsi de irisultati che verranno diffusi?

Mi sembra tra l'altro che ci stiamo giàavviando su una brutta strada . Non vorrei

che ci trovassimo di fronte ad altri episod idel tipo di quello verificatosi al CEU, dovesi è registrata la cancellazione nella me-moria del calcolatore di alcune fasi delleoperazioni di scrutinio . Se ad un certopunto (come per altro è già accaduto i naltre occasioni) dovessero sparire l eschede, non sarebbe più possibile rico-struire i passaggi dello spoglio più di-scusso e più discutibile degli ultimi anni .

Comunque, a mio avviso, sui risultati d iqueste elezioni pesa una incertezza gravis -sima che si ripercuoterà necessariament esul prossimo consiglio comunale . I nume-rosi esposti alla magistratura, presentati oannunciati, porteranno probabilmente (al -meno ce lo auguriamo) all'apertura di in -chieste penali per l'accertamento delle re -sponsabilità . Tra sei mesi, tra un anno oforse tra due anni potrebbero seguireall'inchiesta della magistratura decision imolto gravi quali addirittura l'annulla-mento dei risultati elettorali . Ritengo chenoi non possiamo correre un simile ri-schio . Il Governo, anche senza intervenirein materie che non gli competono, do-vrebbe a questo punto dare un orienta -mento preciso. Considerato l'atteggia -mento con cui finora si è affrontata la sca -denza in questione, se almeno in questafase da parte dell'esecutivo non intervien euna decisione importante diretta a stabi-lire un punto fermo, si pone a mio avvis oun'ipoteca molto grave sulla vita dell'isti-tuzione locale romana nei prossimi mesi .Quale governo locale potrebbe infatti av-viare serenamente il proprio lavoro e com esi potrebbe ricercare la stabilità in pre-senza di una simile incertezza dei risultat ielettorali che incombe sul consiglio comu -nale come una mannaia?

Se nell'attuale circostanza, a mio parere ,non esiste altra soluzione che quella de lnuovo scrutinio e della ripetizione dellospoglio delle schede in toto, è certo cheprovvedimenti per il futuro debbano es-sere presi immediatamente .

Mi auguro che il sottosegretario Spinipossa già anticipare dei progetti in vistadelle prossime elezioni amministrative ,perché non vi è dubbio che una ripetizion edell'esperienza di Roma contribuirebbe al

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definitivo affossamento della credibilit àdelle istituzioni sul piano nazionale .

PRESIDENTE. L'onorevole Battistuzz iha facoltà di svolgere la sua interpellanz an . 2-00728 .

PAOLO BATTISTUZZI. Signor Presi -dente, signori sottosegretario, mi permett opreliminarmente di far osservare a voi eall'Assemblea — anche se per la verità icolleghi presenti non sono molti — ch estiamo discutendo di un problema difondo, che coinvolge la legittimazione delsistema democratico.

Purtroppo dibattiti di tal genere si sonosvolti già negli anni passati, direi conscarsa concludenza .

Accolgo il suggerimento dell ' onorevoleRotiroti, il quale, nel minimizzare quanto èavvenuto, raccomandava di non far d iRoma la capitale mondiale dello sfascio .Accetto l ' invito, anche perché, se doves-simo soffermarci a lungo sul tema oggi i ndiscussione, mi sarebbe molto più conge-niale, viste le ultime vicende, partire d aNapoli per arrivare a Roma !

Accetto quindi questo richiamo, ma no nposso non rilevare che gli ultimi avveni-menti verificatisi in questa città sono intol -lerabili .

Desidero svolgere un'altra considera-zione, signor sottosegretario, che la pregodi voler sottoporre all'attenzione del mini-stro dell'interno. Le chiedo cioè e chiedoanche a lei, signor Presidente della Ca-mera; quali strumenti ha per far rispettarela legge un cittadino che avverta la viola-zione delle norme che disciplinano, adesempio, un sistema elettorale, sia egli omeno candidato, e indipendentementedella parte politica in cui milita .

In piena campagna elettorale ho presen -tato un'interrogazione al ministro dell'in-terno (riprendendo un'iniziativa che avevogià assunto altre volte nei riguardi sia delministro dell'interno sia del prefetto d iRoma), per sapere se le cosiddette regol edel gioco che disciplinano la campagnaelettorale a Roma valessero oppure no .

Interpellato telefonicamente, il prefetto -commissario rispondeva di non poter ga-

rantire il rispetto delle leggi. Il ministronon ha risposto all'interrogazione . Si èsvolta quindi una campagna elettoral ecompletamente al di fuori delle regole de lgioco. Chiedo allora, signor sottosegreta-rio: in questo paese, chi può garantire i lrispetto della legge, se il ministro no nrisponde, se i terminali del Ministerodell'interno si riconoscono impotenti, se l eautorità locali non intervengono (sarebb ed'altro canto ben strano ipotizzare ch equalcuno intendesse perseguire le sue verecoperture, i suoi veri padri politici!)?

Ebbene, nonostante i proclami e le riu-nioni in prefettura, continueremo ad aver edelle campagne elettorali barbare : la cittàsarà sempre teppezzata di manifesti, com-presi i suoi monumenti, tanto nessuno f anulla! Se, quando l'aspirante sindaco d iRoma, per primo, tappezzò la città con lasua immagine, fossero state elevate imme -diatamente delle ammende, molto proba-bilmente già il giorno dopo, e non sei mes idopo, vi sarebbe stata maggiore cautela !

Invece, non si è fatto assolutament enulla; anzi, si sono mobilitate delle pate-tiche squadre che in una giornata stacca-vano dieci o forse quindici manifesti affiss iirregolarmente in presenza dei cinque, se io sette milioni di manifesti affissi nella cit -tà!

È il discorso delle regole . È il discorso,per venire al problema principale di oggi ,delle garanzie del voto, di quella che chia-mavo la legittimazione del sistema demo-cratico .

Signor sottosegretario, nel 1979 un ma-gistrato fu incaricato — 10 anni fa! — d isvolgere un'indagine su alcune irregola-rità commesse durante lo spoglio dell evotazioni per le elezioni politiche d iquell'anno. Quel magistrato scrisse unalunga relazione che forse nessuno ha lettoma che io, interessato e colpito dai brogl idel 1983, andai a consultare . Il magistratoconcludeva così : «Di questo passo, nell acapitale d'Italia sarà inutile votare» .

Infatti nel 1983 ne sono emerse, di vio-lazioni, e di abusi, che poi sono stati accer -tati anche dalla Giunta delle elezioni e dhanno portato alla sostituzione di alcunicondadati! Vi sono stati degli arresti, sono

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state comminate delle pene, sono final-mente finiti in galera dei presidenti e degl iscrutatori ; e si è dimostrato, o con il ru-spante metodo della grafite sotto l'unghi ao con sistemi più scientifici o con accord inella stesura dei verbali, che si era fatt oeleggere un deputato invece che un al-tro !

Io ho accolto con molta soddisfazione,essendone stato anche firmatario, la leggeche disciplina gli spogli. Ciò non toglieperò — diceva Picabia che la testa è ro-tonda per consentire alle idee di cambiaredirezione — che senza mutare orienta -mento, occorre tuttavia riconoscere che i nquella legge vi sono degli errori che vann ocorretti .

Non voglio tornare all 'antico metododelle designazioni fatte dai partiti — leggi«partiti di massa», — che poi nelle opera-zioni di spoglio esaudiscono le loro aspet-tative, gli uni limitandosi alle preferenze ,gli altri magari ai voti . Accordi di questogenere sono stati più volte documentati .

Non voglio tornare a questo sistema pe rcui chi garantisce le regole del gioco è desi -gnato dai giocatori : mi sembrerebbe unacontraddizione . Accetto lo spirito dell'ul-tima legge, anche se a mio giudizio qualchecorrezione va indubbiamente apportata .

Occorre uscire dai lamenti che sono stat ifatti un pò da tutti, magari in combina-zione con le denunce di cui abbiamo ecodai giornali . Vede, signor sottosegretario ,vi è un punto che mi permetto di sottoli-nare: quando parliamo dei brogli che s iverificano a Napoli, ci riferiamo ad u nfenomeno molto grave che coinvolge ca-morra, delinquenza, malavita, che sap-piamo essere ben radicate e che trovan oanche nel momento elettorale il modo d ilavorare .

Ma quello che è avvenuto a Roma, signorsottosegretario, mi preoccupa ancora d ipiù, perché non vi è nulla di peggio de lridicolo per travolgere una democrazia . Aldramma si può reagire, ma di fronte all ascheda trovata in piazzale Clodio, ai 1 0plichi scomparsi e ritrovati in uno sgabuz -zino sotto un tavolo, alle tante inesattezze(figuravano, ad esempio, le preferenze manon i voti di lista), agli abusi dei presidenti

magistrati che si rifiutavano di applicare i lmetodo elettorale corretto e ne inventa -vano uno loro per lo spoglio delle schededelle circoscrizioni (e alle nostre obiezion ihanno risposto fate ricorso!) ; di fronte atutti questi fenomeni che sono diventat iveramente numerosi — i giornali ne fann ouna collezione che vi prego di tener pre-sente — la situazione non è più soltant odrammatica, sta diventando farsesca. Lademocrazia rischia di essere travolta dall afarsa !

Vanno allora avanzate alcune proposte .Io credo che il Ministero dell ' interno, ma-gari in collaborazione con il Minister odella giustizia, dovrebbe celermente — lodice un esponente di un partito che h asempre combattuto contro gli albi profes-sionali, a partire da quello dei giornalist i— costituire un albo dei presidenti di seg-gio, che comprenda i nomi di persone do-cumentate, garantite. Invece è accadutopersino — in decine di seggi a Roma — chevicino al simbolo di un partito, che non m ipare il caso di ricordare perché inin-fluente, si sia trovato scritto : «tanto siet etutti ladri», e che quei voti siano stati rico -nosciuti validi! Per lo meno, un president edi seggio che conosca alcune rudimental inozioni . . . .

MAURO MELLINI . A quale partito l ihanno attribuiti ?

PAOLO BATTISTUZZI . Li hanno attri -buiti a quel partito il cui simbolo era vicin oalla frase . Non voglio dire con ciò che quelpartito abbia delle colpe, tuttavia l'epi-sodio si è ripetuto, secondo quanto a merisulta, dieci volte (Interruzione del depu-tato Mellini) . Sì, ma si tratta di opinioni chesono state codificate e di voti che sono statiattribuiti !

Vi è poi un secondo problema che po-trebbe apparire marginale . Se noi non vo-gliamo ricorrere a quelli che con una bat-tuta ho definito i «vu ' vutà», visto che nes-suno vuole più fare la scrutatore e noncredo che dovremmo farli venire dall aTunisia o dalla Polonia, credo allora che s irenda necessario un incremento di quel

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compenso minimo previsto per le vota-zioni .

Vi è un terzo punto, molto più impor-tante. Abbiamo visto il dramma, il caos d iqueste elezioni, i seggi vuoti (così come h aricordato poc'anzi l'onorevole Nicolini) .Anche a me è capitato di vedere presso u nseggio un presidente ed uno scrutatore chenon sapevano da dove iniziare . Tutto ciòfacilita in modo evidente i comportament idolosi o colposi . Allora, per evitare quantoè avvenuto in queste elezioni, dove person esorteggiate non hanno ritenuto nemmenodi notificare la loro non accettazione, limi-tandosi semplicemente a non presentarsi ,proponiamo, signor sottosegratario, che i lsistema del sorteggio venga mantenuto ,ma tra i dipendenti della pubblica ammi-nistrazione. In Italia, tali dipendenti sonocentinaia di migliaia ; hanno una alfabetiz -zazione di tutto rispetto ; non possono sot -trarsi a designazioni del genere, se non pe rcomprensibili motivi . Essi garantirebberoanche almeno una «pienezza» nei seggiallorquando si svolge questo compito deli-cato. La mia è una proposta, ed altre po-trebbero essere esaminate . A mio giudizio ,una strada del genere sarebbe percorribil eimmediatamente, con una piccola modi -fica di legge, a partire dalle prossime ele-zioni amministrative .

Non credo sia il caso di enfatizzare ciòche di per sè è molto drammatico . Come lacollega Rosa Filippini, nemmeno io credoai sondaggi elettorali . Anzi, signor sottose -gretario, vi sarei profondamente grato s etra le varie modifiche che state studiandone poteste prendere in considerazione una ,recependola per altro da una proposta dilegge che ebbi modo di presentare nell ascorsa legislatura, al fine di evitare un astrumentalizzazione volgare dei sondaggielettorali. Al riguardo, voglio sottolineareche non esiste alcuna disciplina nè ga-ranzia scientifica di tali sondaggi . Ciò èdimostrato tra l'altro dai risultati delll eelezioni europee e da quelli delle ammini-strative di Roma. Il che diventa oggi giorn oun pericolo, per le reazioni psicologich eche si possono determinare nell 'opinionepubblica, anche perché le comunicazion iavvengono in tempo reale .

Nel momento stesso in cui si continuan ocerti sondaggi, come quello apparso su laRepubblica di oggi, è evidente che un qual -cosa di fondato esiste . Quanto è avvenuto aRoma aumenta il fenomeno della disaffe-zione verso la democrazia . Alla frase chetutti si sono sentiti dire, in queste e in altr erecenti elezioni, e allo sguardo di molt ielettori, che sembra voglia dire: «Tantosiete tutti uguali», si potrebbe aggiungereuna considerazione scettica e deleteria peril sistema democratico: «Ma tanto la vota-zione è manovrata!» . Se arrivassimo aquesta ulteriore motivazione di delegitti-mazione del sistema democratico, cred oallora, signor sottosegretario, ch eavremmo fatto un passo pericoloso e com -promettente per la democrazia, dal qualenon sarà più possibile tornare indietro (Ap-plausi dei deputati del gruppo liberale) .

PRESIDENTE. L'onorevole Cursi ha fa-coltà di svolgere la sua interpellanza n . 2-

00729.

CESARE CURSI. Rinunzio a svolgerla, si-gnor Presidente, e mi riservo di intervenir ein sede di replica .

PRESIDENTE. L'onorevole Rutelli hafacoltà di svolgere l'interpellanza Russ oFranco n . 2-00730, di cui è cofirmatario.

FRANCESCO RUTELLI. I numerosi inter -venti che sono stati svolti fino ad ora miconsentono di formulare rapidamente, ne iconfronti del Governo, alcune considera-zioni .

È già stato detto, onorevole Spini, che èin ballo la residua credibilità delle elezioninel nostro paese . Lei sa che molta gent enon ha votato a Roma, dichiarando sfi-ducia (è questo un elemento significativodelle ultime elezioni amministrative) .Questa volta, rispetto ad un tasso di asten -sionismo che potrebbe in certi momenticorrispondere ad un orientamento politic oo ad alcune campagne politiche che sonostate condotte, o rispetto ad un astensio-nismo che corrisponde fisiologicamentead un'integrazione sociale (così come av-viene in alcuni paesi democratici), si è regi-

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strato un astensionismo da sfiducia ne lcambiamento . È questo tra l'altro un ele-mento che colpisce sicuramente le opposi-zioni e sul quale queste ultime debbon oriflettere .

Non vorrei che questa volta vi sia anch eun calcolo da parte di alcune forze di mag-gioranza. Non voglio apparire dietrolog ooltre misura ma si tratta di un punto assaidelicato. Mi riferisco ad un calcolo teso a dincentivare una sfiducia generale e com-plessiva nella credibilità di ottenere cam-biamenti politici attraverso le elezioni . I lgioco dei partiti ed il meccanismo eletto-rale consentono nel nostro paese ad unaforza, che con il 32 per cento dei voti ha lamaggioranza relativa (ma in realtà ha i l23-25 per cento dei consensi tra i cittadin ielettori) di controllare praticamente, d aquaranta anni, tutto il potere . Le diversepossibilità di alternanza o di rinnova -mento, «consegnate» all 'attuale sistemaelettorale, sono estremamente precarie,tali da determinare una sfiducia crescentein quegli elettori che a diverse ripresehanno provato opzioni di voto alternativ oa questo sistema di potere . Si vuole raffor -zare la realtà di questo sistema di poter eattraverso una diminuzione ulteriore dell acredibilità nel momento elettorale . In altreparole, attraverso la distorsione della pro -cedura elettorale, si vuole far credere all agente che, in sede di scrutinio, il voto verr àcambiato, annullato o manipolato .

Voi, in particolare, come rappresentantidel Governo avete una grande responsabi -lità. Anche se la mia potrebbe essere ,quest'oggi, un'illazione arbitraria ed esa-gerata, voi avete tuttavia la responsabilit àdi riportare massima certezza del dirittosullo svolgimento delle prove elettorali e d ifare in modo che non resti nemmenoun'ombra, onorevole Spini, sullo svolgi -mento di queste elezioni romane .

Detta oggi, sembra questa un'afferma-zione alla quale è paradossale e forse im-possibile trovare un riscontro positivo . Ep-pure questo è il vostro compito! Un com-pito che è aggravato ed accresciuto da lfatto che Roma è governata oggi in vi astraordinaria. Questa fase registra, i nCampidoglio, la responsabilità di un rap-

presentante del Ministero dell'interno . Alriguardo debbo subito dire che il compor -tamento del commissario Barbato è statograve. Lo è stato nel non correggere imme-diatamente, attraverso la sua responsabi -lità diretta, dati elettorali che — come èstato acquisito con certezza — erano stat imanipolati e che, nonostante si fosserorivelati poi falsi, venivano pubblicati co ngrande rilievo, dando luogo ad una inter-pretazione sicuramente distorta, anche senon lontanissima dalla realtà, da partedella grande stampa italiana e dai telegior -nali. Ciò ha fatto sì che l'impatto inizialenel giudizio sul voto è stato quello determi -nato dalla lettura di un voto manipolato enon del voto effettivamente espresso da icittadini italiani . Non deve rimanere piùalcuna ombra .

A maggior ragione debbo dire che ilcomportamento del commissario Barbatoè stato grave perché nelle prime ore son oarrivate «bonarie» dichiarazioni, conci-lianti e riduttive interpretazioni sulla di-mensione, entità e profondità dei brogli ,dei pasticci, della confusione, delle altera-zioni determinate da dolo o da incapaci-tà .

Ne consegue che ora la precisa respon-sabilità del Governo, e in particolare de lMinistero dell'interno, è quella di ripristi-nare al massimo ogni forma di certezzasullo svolgimento di queste elezioni, su ci òche i cittadini hanno voluto esprimere il 2 9e 30 ottobre scorso, affinché, in vista dell eprossime elezioni, la situazione cambi dra -sticamente, si possa parlare di certezza ealla gente che si reca alle urne si possagarantire che il suo voto non sarà manipo -lato o alterato in alcun modo .

Condivido le interpretazioni del colleg aTeodori circa il fatto che, nonostante un aserie di correzioni che dovranno esseresenz 'altro apportate, la legge sul sorteggiodegli scrutatori contenga elementi positiv iche determinano una potenziale inver-sione di tendenza rispetto a quanto si èverificato negli ultimi anni. Occorre tut-tavia apportare, dicevo, talune correzioni ;il collega Battistuzzi ha formulato dell eproposte al riguardo; da parte mia vorreisottolineare che l ' aumento del gettone di

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presenza per gli scrutatori appare indi-spensabile per rendere più accettabile losvolgimento di questo fondamentale com-pito per la vita democratica del nostropaese. E altresì necessaria una maggior epreparazione degli operatori del seggio,affinché agiscano con più consapevolezzae professionalità . Inoltre, una chiarifica-zione, una semplificazione ed una ridefini-zione della procedura appare oltre mod oindispensabile, al fine di ridurre al mas-simo ,i margini di equivoco .

Noi della lista «verdi per Roma», (la col -lega Filippini, l'amico Amendola ed iostesso), ci siamo per primi rivolti alla magi-stratura. L'unica strada che noi riteniamopraticabile (lo ha detto poc'anzi anche l acollega Filippini) è quella di una nuovaverifica delle schede, non per controllare(come deve pur avvenire a termini di legge)se nei verbali si sia rispettata l 'aritmetica(purtroppo in centinaia di casi non lo èstata), bensì, cosa ben più essenziale evitale, se quanto riportato nei verbali stess icorrisponda effettivamente alla volontàdegli elettori . In altri termini sarebbe im-portante accertare se le indicazioni conte-nute nelle schede siano state corretta -mente riportate nei verbali, oppure se co nun volo pindarico gli operatori del seggiosi siano inventati risultati diversi dalla re-altà .

Da questo punto di vista, si potrà chie-dere alla magistratura (come noi abbiamochiesto) di procedere ad una vasta e signi -ficativa verifica a campione, ma se, come èprobabile, da tale verifica scaturissse unatotale o netta discordanza dei risultati, al-lora sarà indispensabile procedere alla ve-rifica complessiva delle schede, ripetend ole operazioni di scrutinio, come hannoproposto alcuni colleghi intervenuti ed inparticolare la collega Filippini .

Signor sottosegretario, le segnalo inoltr ela gravissima situazione determinatas inelle varie circoscrizioni . Come ella ben sa ,si è votato da circa dieci giorni ed ancor anon si conoscono i nomi degli eletti nellevarie circoscrizioni .

Quando sono stati trasmessi i primi dat ielettorali, relativi al consiglio comunale ,ho visto le mie preferenze oscillare di

alcune migliaia di unità nel giro di quindic iminuti, dopo di che mi è stato assegnat oqualche migliaio di voti in più, che po idisgraziatamente mi è stato tolto . Tutto ciòsi è verificato anche il giorno seguente .Questi sbalzi nelle preferenze (mi augur oche nella sua risposta, signor sottosegreta -rio, ci darà conto anche di questo) nonhanno nulla a che vedere con la manipola -zione del famoso tastierista, o sassofoni -sta, preso in castagna. Per esempio, alle19,30 di lunedì 30 ottobre su Televide osono stati assegnati al collega Amendola 47mila preferenze e 14 .400 a me. Dopo averproceduto allo spoglio delle schede di altr ecento sezioni, il collega Amendola si è tro-vato con 6 mila preferenze in meno ed iocon 1 .500 in meno . Mi è stato detto che ciò èavvenuto perché via via che si trasmette -vano i dati si provvedeva a scremare gl ierrori delle sezioni precedenti. Mi chiedotuttavia come ciò sia possibile, dopo averscrutinato solo cento sezioni! Signor sotto -segretario, mi auguro che ella forniscarisposte adeguate su queste e sulle altr ediscrepanze registratesi .

La situazione che si è determinata per l ecircoscrizioni è indegna e ciò che è acca-duto a Roma non accade neanche a Pa-nama, come ho avuto modo di dire aqualche giornalista facendo una battutache poi altri commentatori hanno perconto loro ripreso . Neanche a Panama suc -cede qualcosa di simile : dopo nove giorn idalla conclusione delle operazioni di vot onon si conoscono i nomi degli eletti nell evarie circoscrizioni della capitale !

Segnalo inoltre che con ostinazione l'uf-ficio elettorale del comune di Roma non hafornito i risultati complessivi delle elezionicircoscrizionali, che rappresentano u ncampione molto significativo del compor-tamento elettorale. Tali dati sono semprestati trasmessi tempestivamente nelle pre -cedenti elezioni. In questi giorni non ab-biamo perciò avuto modo di confrontare irisultati circoscrizionali dell'ultima con-sultazione elettorale con quelli attuali, i nquanto i giornali non li hanno pubblicati .Le liste presentate alle circoscrizioni son odiverse da quelle presentate al comune ediversa è quindi la caratteristica del voto .

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Infatti, la lista «verdi per Roma» ha rac-colto nelle circoscrizioni 1 '8,1 per cento de iconsensi (dato che ci siamo dovuti ricavar eda soli in quanto non è mai stato tra-smesso), a fronte del 7 per cento per i lconsiglio comunale, raggiunto, «molli-chella, mollichella», come si dice a Roma,nonostante tutti i giornali abbiano attri-buito a tale lista una percentuale del 6,8 .

Ritengo che i voti da noi conseguiti risul-teranno certamente maggiori, se è veroche dal riscontro delle prime venti-quattr'ore eseguito presso la corte d 'ap-pello riunita in via Induno, il nostro rap-presentante di lista ha scoperto che i nundici sezioni alla nostra lista erano stat iattribuiti zero voti, perché i 37, i 47, i 51, i30 voti in realtà conseguiti erano stati asse -gnati ad altra forza politica, ad altra lista !Se il nostro rappresentante di lista non s ifosse accorto di questa assurdità (i «verd iper Roma» hanno raccolto fino a ieri il 7

per cento del consenso elettorale), proba-bilmente non si sarebbe mai scoperto chequesti voti erano stati assegnati per impe -rizia alla lista figurante alla riga succes-siva o precedente la nostra, o a quella «fu -turo verde», per assonanza linguistica .Non avremmo quindi potuto recuperarequeste centinaia di voti, se non dopoun'eventuale inchiesta della magistratura ,cioè chissà tra quanti anni .

Signor sottosegretario, vorrei chiederleda ultimo se non reputi che già dalle pros -sime elezioni amministrative sia possibile ,almeno in alcuni comuni, sperimental-mente ed in vista di una valutazione ch edovrà essere serena e tecnicamente appro -fondita (vi è una discussione sull'argo -mento, di cui anche lei è stato protagonistanegli ultimi anni), affiancare al tradizio-nale scrutinio uno elettronico, in modo daverificare la praticabilità, l'efficacia e lacertezza di questo nuovo modo di scruti-nare i voti . Certamente, l'acquisizione de imacchinari sarebbe costosa in primaistanza, ma alla lunga essa risulterebbeeconomica . Inoltre, la certezza delle pro-cedure rassicurerebbe l'elettore, il qual epaventa il pericolo che il suo voto sia mani -polato e manifesta così generale sfidu-cia .

Signor Presidente, mi scuso per la lun-ghezza del mio intervento . Avrei volutoinfatti essere più breve ma la materia cos ìvasta, complessa e delicata mi ha costrettoad utilizzare tutto il tempo a disposizion e(Applausi dei deputati dei gruppi verde,federalista europeo e della sinistra indipen-dente) .

PRESIDENTE. L'onorevole sottosegre-tario di Stato per l ' interno ha facoltà dirispondere alle interpellanze e alla interro -gazione all'ordine del giorno .

VALDO SPINI, Sottosegretario di Stato perl'interno. Signor Presidente, onorevoli de-putati, per un sottosegretario rappresen-tare il Governo in un'occasione così impor -tante è da un lato lusinghiero, dall'altr olato anche estremamente impegnativo, eciò per la delicatezza dell'argomento, cheinveste la stessa fonte della legittimità de -mocratica delle istituzioni, cioè il regolaresvolgimento delle operazioni elettorali, i nquesto caso, relative al comune di Roma .

È quindi necessario svolgere questi com -piti alla luce di due principi : la ricercadella verità, che sola può rimediare ad un aserie di fatti non decorosi per il paese, perle sue istituzioni, anche per il loro riflessoall'estero, ed il senso dello Stato, che c ideve orientare alla stretta ricerca dellaverità, evitando da qualsiasi parte ogn istrumentalizzazione contingente .

Il 29-30 ottobre scorso hanno avut oluogo in Roma le consultazioni ammini-strative per il consiglio comunale ed i con -sigli circoscrizionali. Tutti noi sappiam oche si è trattato di consultazioni di parti -colare complessità, solo se si pensa chel'intero territorio cittadino è stato interes-sato alla presentazione di 23 liste comunaliper 1 .494 candidati e che in tutte le circo-scrizioni sono state presentate 304 liste perun totale di 5 .859 candidati . È un dato chedo senza altri commenti .

Nella fase conclusiva delle operazion ielettorali si sono verificate alcune irrego-larità di carattere procedurale, connessealla comunicazione e alla pubblicizzazion edei risultati, che hanno proiettato dubbi eperplessità sulla reale attribuzione dei voti

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e sull 'attendibilità complessiva della con-sultazione.

Sono questi i fatti cui si richiamano tutt ele interpellanze e l ' interrogazione iscritteall'ordine del giorno, che hanno come primifirmatari gli onorevoli Del Pennino, Teo-dori, Calderisi, Zangheri, Rotiroti, Caria ,Maceratini, Russo Spena, Bassanini, RosaFilippini, Battistuzzi, Cursi, Franco Russo eMensurati . Essi hanno chiesto di conoscerela valutazione del Governo sul l ' intera que-stione, con particolare riferimento alle ini-ziative da assumere per la verifica dell aregolarità delle operazioni elettorali, l 'accer-tamento delle ragioni che hano determinatogli errori e l'individuazione delle concreteresponsabilità. In particolare, poi, da partedegli onorevoli Teodori, Zangheri e Bassa-nini vengono chieste precisazioni e valuta -zioni sul funzionamento della legge 8 marzo1989, n. 95 (che, come è noto, ha introdottonorme per l' istituzione dell'albo e per il sor-teggio delle persone idonee all'ufficio discrutatore e di segretario di seggio eletto-rale), oltre che proposte di eventuali corret -tivi legislativi .

Devo premettere che non sarà moltobreve, e non per una mancanza di rispettoverso chi mi ascolta ma, al contrario, percercare, nei limiti del possibile, di rispon-dere a tutti gli interrogativi, o per lo men oa molti di questi .

L'amministrazione dell'interno attri-buisce naturalmente la massima impor-tanza all'obiettivo di assicurare il più scru -poloso rispetto della volontà espressa daicittadini in occasione delle consultazion ielettorali politiche ed amministrative . Nonpotrebbe che essere così, in quanto la vitademocratica si basa sulla tutela di quest oprincipio, che tra l 'altro oggi vediamo co nmolto compiacimento allargarsi sul pianoplanetario, mentre in passato sembrava i nqualche modo ridursi . Il compito del Go-verno, nell'ambito delle sue competenze, èquello di continuare ad assicurare la liberaespressione della volontà dei cittadini, pre -disponendo tutte le misure necessarie perevitare l ' insorgenza di dubbi ed incertezzesull'attuale sistema elettorale e sui mecca -nismi predisposti dallà Costituzione a tu-tela e garanzia dei cittadini .

Sono queste le ragioni che hanno indott oil Governo, e per esso il sottoscritto, nellasua veste di sottosegretario all ' interno de -legato alle specifiche questioni elettorali, arispondere prontamente all'invito rivolt oda questa Assemblea di riferire sui fatti d iRoma, anche se — lo devo premettere ,ricordare e sottolineare — il processo le-galmente rilevante dello scrutinio dei ri-sultati elettorali e della proclamazione for -male degli eletti è tutt 'ora in corso pressol'ufficio elettorale centrale e su di esso no nabbiamo in questa fase la competenza d ipronunciarci, anzi sarebbe scorretto daparte nostra intrometterci .

Prima di rispondere agli specifici quesit iformulati dagli onorevoli interpellanti edall'onorevole interrogante, desidero tut-tavia ribadire il pieno e totale impegno de lMinistero dell'interno nel fornire al com-missario straordinario ogni apporto e col-laborazione per consentirgli di prevenirealla causa delle disfunzioni nella diffu-sione dei dati da parte del comune d iRoma. Contestualmente a ciò, è comunqu ein corso — come è noto — un'indagin edella procura della Repubblica di Roma .

Desiero ribadire per altro — la cosa no nè stata molto chiara all'inizio — che l edisfunzioni relative alla comunicazion edei dati, per quanto gravi e negative, no nsono suscettibili di influire in alcun modosulla reale attribuzione dei voti e quindi su irisultati elettorali definitivi, restando cir-coscritte al momento della prima informa -zione al pubblico . L 'attribuzione dei risul-tati definitivi — lo si è già rilevato — ricadeinfatti nell'esclusiva attribuzione dell 'uf-ficio elettorale centrale che, come è noto, èpresieduto da un magistrato, incaricat odal presidente del tribunale, che a quest origuardo sta lavorando .

Devo anche aggiungere che in caso d ieventuale contenzioso successivo la leggeprevede, come sede del contenzioso stesso ,i competenti organi giurisdizionali ai var ilivelli . Non siamo al tempo in cui i prefett io il Ministero dell ' interno avevano la pos-sibilità di prevaricare (mi sembra giust odirlo) gli organi legalmente competenti .Quindi, non è e non potrebbe essere inalcun modo il contenzioso di competenza

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del Ministero dell'interno . Abbiamo peròle nostre competenze e dobbiamo assu-merci la nostra responsabilità, nel sens oche le nostre competenze si limitano all afase organizzativa ed operativa delle con-sultazioni elettorali .

Ed allora, per quanto riguarda in modospecifico i problemi sollevati dai docu-menti parlamentari all'ordine del giorno ,con riferimento ai problemi relativi all osvolgimento delle consultazioni ammini-strative del 29 e 30 ottobre, riferisco aquesta Assemblea le risultanze fornite da lcommissario straordinario con propria re -lazione all'onorevole ministro dell'in-terno .

Il commissario straordinario presso i lcomune di Roma aveva predisposto unsistema operativo di organizzazione e d iraccolta dei risultati elettorali che afflui-vano alle sezioni . L'azione del commis-sario era per altro vincolata alla prece -dente stesura dei programmi di gestion eelettronica della raccolta ed elaborazion edelle notizie elettorali che, come è noto ,precedono normalmente di parecchi mesila data della consultazione .

Il commissario aveva comunque dira-mato apposite ordinanze di servizio per l aprotezione dei dati, ordinanze riguardantile istruzioni per gli impiegati comunal idelegati presso i seggi elettorali e per i lpersonale addetto al collegnamento telefo -nico con gli uffici elettorali di sezione .Taliu disposizioni contenevano l 'espressaprevisione di gravi sanzioni disciplinari acarico di coloro che avessero omesso o for -nito dati inesatti. Intenzione del comun eera quella di informare sollecitament el'opinione pubblica circa l 'andamento d iun risultato elettorale così importante .

Per la tempestiva acquisizione dei dat ipresso le singole sezioni elettorali eran ostati incaricati 1 .276 dipendenti comunali ,ognuno dei quali doveva provvedere aipropri adempimenti presso un numero d iseggi variabile da 1 ad un massimo di 4 .

Le istruzioni prevedevano che ciascu nimpiegato comunale, appena terminato loscrutinio per l'elezione del consiglio comu-nale, dovesse chiedere al presidente (nellavecchia disciplina, sempre attuale, il presi -

dente è nominato dalla corte d'appello) ecomunicare: il numero dei voti validi, otte -nuti dalle singole liste in ciascuna sezione ,utilizzando un apposito modello ; il nu-mero dei voti non validi, suddivisi in voticontestati provvisoriamente non asse-gnati, schede bianche, schede nulle, vot idichiarati nulli, utilizzando il medesimomodello .

Ottenuti questi dati dal presidente, i ldipendente comunale doveva comuni-carli, e per la ricezione della comunica-zione dei dati trasmessi dai dipendent iveniva istituito presso il servizio eletto-rale del comune, adiacente ai locali de lcentro elettorale unificato, un servizio d icentralino, costituito da 154 cabine, adognuna delle quali era stato addetto unoperatore telefonico (308 unità divise i ndue turni) .

Ciascun operatore telefonico doveva tra -scrivere i dati ricevuti su appositi moduli econsegnarli ad uno dei coordinatori inca-ricati, suddivisi in 15 per ogni turno . Icoordinatori dovevano consegnare i mo-duli compilati dai telefonisti, dopo averspuntato sull'apposito tabulato l'arrivodella comunicazione, consegnarli agli in -caricati del reparto terminali del centroelettronico unificato, che provvedevano adistribuirli fra i vari terminalisti senza unparticolare ordine prestabilito . Tuttoquesto per una tempestiva informazione— lo ripeto — e non ai fini del valore legal edel risultato .

Dopo un iniziale, positivo funziona -mento del sistema, nella fase finale dell eoperazioni — come ho ricordato — si veri -ficava un errore costante e ripetuto, conl 'attribuzione di un numero di voti mag-giore rispetto agli elettori, attribuzion etutta a favore di una stessa lista, che, comeè stato ricordato, era in questo caso quell adella democrazia cristiana .

L'errore, scoperto, veniva corretto dalcentro elettorale unificato nelle prime oredel mattino di martedì 31 ottobre. Eviden -temente la cosa sollevava giustamentescalpore e quindi il funzionario del co-mune responsabile del centro elettronic ounificato effettuava una prima indagine ,sulla base dei dati disponibili nei nastri in

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cui erano state memorizzate le operazion iavvenute a partire dalle ore 22 di lunedì 30ottobre 1989 .

Gli accertamenti avvaloravano la co-stanza dell 'attribuzione dei voti ad unostesso partito (appunto la democrazia cri-stiana), però il numero di tali voti risultav aesattamente uguale a quello progressivodella sezione digitata al terminale attra-verso il quale l'operazione di digitazioneera stata effettuata .

Il commissario straordinario non rite-neva tuttavia sufficienti le giustificazioniaddotte dal dirigente del centro elettronicounificato e dava pertanto incarico al sub -commissario delegato al settore di svol-gere una approfondita inchiesta sulla vi-cenda, avvalendosi anche della collabora-zione di un esperto in elettronica ed infor-matica iscritto all'albo dei periti del tribu-nale di Roma.

Gli accertamenti ispettivi hanno avutoluogo nei giorni 4, 5 e 6 novembre diquest'anno presso il centro elettronico uni-ficato del comune di Roma, sito in via de iCerchi n . 6, e si sono concretizzati in con-trolli e verifiche sulle procedure e sull edisfunzioni verificatesi nella fase della co-municazione e della pubblicizzazione deirisultati provvisori ed ufficiosi delle ele-zioni amministrative .

Dalla analisi dei dati estratti dai nastrimagnetici contenenti gli errori sistematicipiù significativi è risultato che gli errori s iripetevano più volte, interessando solo l estesse liste elettorali, da quella collocata alpunto 17 fino a quella n . 23, e provenendo— quelli accertati con sicurezza — tuttidallo stesso terminale T021, sul quale ve-niva allora concentrata l'attenzione .

I controlli effettuati non appuravano al-cuna disfunzione riconducibile alle carat-teristiche tecniche dell'elaboratore, ch epotessero costituire in questo caso la causadell'errore . Si procedeva allora successi-vamente a verificare se vi fossero altr ierrori sulla banca dati elettorali corrispon-denti alle stesse tipologie di quelli già ri-scontrati . Tali errori venivano ripetuti du-rante tutte le operazioni elettorali per altre19 volte, con corrispondenza univoca all eseguenti sezioni elettorali : 946, 1056, 1083,

1088, 1090, 1163, 1273, 1275, 1484, 1487 ,1491, 1775, 1894, 2244, 2287, 2288, 3170,3286 e 3506 .

Per tali 19 sezioni non è stato tuttaviapossibile ricostruire una situazione di veri -fica uguale a quella attuata per le primequattro: ciò in quanto non erano più dispo -nibili i nastri contenenti le informazion istorico-cronologiche sull 'attività del si-stema prima delle ore 22 circa del 30 otto-bre, perché già riutilizzate dal centro elet-torale unificato .

Dopo alcune prove e simulazioni di pro-cedure operative effettuate sul terminal eT010, uguale al terminale T021, si riscon-trava che l'operatore, dopo aver digitato idati elettorali, li inviava al computer cen-trale perché li memorizzasse .

Secondo prove ripetute sul TO10, i dat ivenivano trasmessi al computer centralepremendo un apposito tasto . Tuttavia —qui effettivamente sta la fretta — invece diattendere il segnale di «trasmissione an-data a buon fine» e senza attendere ulte-riormente il segnale che riabilita la tastieraall'inserimento di nuovi dati su una nuovamaschera, il sistema veniva forzato con u ncomando di sblocco .

Questa forzatura del sistema, che si de -terminava tramite l 'errato utilizzo del co-mando di sblocco tastiera, causava in pra -tica un errore di trasmissione e registra-zione dei dati elettorali soltanto dalla lista17 alla lista 23, mentre rimanevano esatti idati elettorali dalla lista 1 alla lista 16 . Suc-cessivamente a questa scorretta opera-zione l'elaboratore nel continuare ad inse-rire i dati, ne segnalava l 'incongruitàall'operatore addetto . Questo è un punt oche tengo a precisare .

Sono naturalmente in corso ulteriori ac-certamenti ispettivi sulle comunicazioni epubblicizzazioni dei risultati delle elezion icomunali di Roma, in relazione a preciserichieste del commissario straordinario .In tale sede, onorevole Rutelli, poiché le imi ha rivolto prima alcune domande ch e— mi darà atto — non erano compres enella sua interpellanza, potremo probabil-mente darle una risposta .

Da queste verifiche effettuate dal co-mune di Roma è emerso che la responsa -

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bilità per l'irregolarità delle operazion icomputer andrebbe — sempre secondo ilrapporto consegnato dal commissario pre -fettizio — ricondotta all'operatore addett oal terminale di cui sopra e nei cui confront isi è già provveduto alle contestazioni am-ministrative formali . In ogni caso pro-segue però l'inchiesta amministrativa de lcommissario straordinario per accertar eeventuali altre responsabilità e non man-cheremo, ove sia utile e necessario, di con -tinuare a tenerne informato il Parlamento .È in corso inoltre — l'ho già rilevato mavoglio ricordarlo nuovamente — ancheun'inchiesta della magistratura .

Con specifico riferimento a taluni que-siti sollevati dall'interpellanza Zangheri n .2-00720, sempre tenendomi nei limiti dell ecompetenze del Ministero dell ' interno enon quindi nei limiti di quelle dell'ufficiocentrale elettorale o di eventuali organ isuccessivi, sono in grado di precisarequanto segue: la presenza nel seggio n. 498di uno scrutatore minore di 18 anni pu òderivare dal fatto che il sorteggio degl iscrutatori avviene dalle liste elettorali ,nelle quali sono iscritti anche coloro che ,avendo i requisiti per essere elettori, com-piranno il diciottesimo anno di età nelcorso del semestre . Al fine della votazionetali iscritti vengono depennati, a norm adell'articolo 33 del testo unico 20 marzo1967, n. 223. Occorrerà studiare mecca-nismi in sede amministrativa, per evitar eche questi soggetti minori siano chiamati asvolgere funzioni presso i seggi .

Circa un altro punto sollevato dall'inter-pellanza Zangheri n . 2-00720, va rilevatoche non è contrario alla legge che scruta -tori sorteggiati, ma presentatisi tardiva -mente al seggio, siano stati sostituiti d aelettori chiamati dal presidente di seggio, anorma dell'articolo 42 del testo unico n .570. Non è inoltre contra legem la designa-zione di elettori di altri comuni a rappre-sentanti di lista per le elezioni comunali ,tenuto conto del quarto comma dell'arti-colo 32 del testo unico n . 570.

Gli elettori ricoverati in cliniche o ospe-dali, inoltre, non possono essere ammess ial voto se non esibiscono, assieme al certi -ficato elettorale, l'attestazione del sindaco

che li autorizza a votare nel luogo di cura(articolo 42 del testo unico n . 570) .

Infine, la differenza tra votanti per i lconsiglio comunale e votanti per il consi-glio circoscrizionale può anche dipenderedalla volontà degli elettori di rifiutare unadelle due schede .

Per quanto riguarda eventuali contesta-zioni circa l'attribuzione dei voti conte -stati, competente è l'ufficio elettorale cen-trale. Non possiamo entrare nel merito de ivoti attribuiti o non attribuiti per contesta -zione. Solamente in sede di ricorso giuri-sdizionale al tribunale amministrativo re-gionale ed al Consiglio di Stato — vogli orilevarlo in relazione a numerose interpel-lanze — è ammesso il riesame dei docu-menti di votazione, nei limiti in cui i pre-detti organi giurisdizionali lo dispongano .Lo dico per chi ha invocato un nostro inter-vento in tal senso .

L'onorevole Nicolini mi ha chiesto nelcorso del dibattito di precisare quali fos-sero gli interventi effettuati dal servizi oelettorale del Ministero dell'interno perpropagandare la nuova legge sul sorteggi odegli scrutatori, di cui parlerò più avanti i nmaniera approfondita. Ebbene si trattadelle seguenti circolari: della circolare n .2811 del 21 marzo 1989 (oggetto : «Precisa-zioni per la prima attuazione della legge n .95 del 1989») ; in secondo luogo della circo -lare n. 2820 dell'8 aprile 1989 (oggetto : «Ul-teriori precisazioni sull'attuazione») ; interzo luogo della circolare n . 2849 del 6maggio 1989 (oggetto: «Precisazioni suquesiti pervenuti in merito all'attuazion edella legge»); in quarto luogo della circo -lare n. 2899 dell' 11 settembre (oggetto :Richiamo dell'attenzione al meccanismodl sorteggio»); infine della circolare n .2905 del 6 ottobre 1989 — sulla quale misoffermerò successivamente — sul funzio-namento del sorteggio che, come è noto ,non è stato applicato solo a Roma m aanche nelle altre elezioni parziali ch ehanno avuto luogo da agosto in poi .

Le vicende romane ripropongono an-cora una volta all'attenzione del Governo edi questa Assemblea il problema della tu -tela di uno dei diritti fondamentali del cit-tadino. Dopo che nel 1983 e nel 1985 erano

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emersi in talune aree del paese — fortuna-tamente limitate — fenomeni di irregola-rità elettorali, il Ministero del l ' interno si èattivato per predisporre accorgimenti per -ché le operazioni di votazione e di scrutiniosi svolgessero nella più assoluta regolarit àe correttezza.

Il sottoscritto, appena nominato per l aprima volta a questo incarico, nel corso diun convegno (che abbiamo suscitato e ab -biamo voluto patrocinare e che è statoorganizzato nel marzo 1987) sulla tuteladella regolarità del voto e sulle prospettiv edi ammodernamento tecnologico (gli att isono debitamente pubblicati e consulta-bili), ha affrontato l'argomento del per-fetto funzionamento delle operazioni elet-torali nell'attuale sistema normativo, ca-ratterizzato da una gestione totalment emanuale .

In quella sede fu agevole constatar ecome i limiti di tale gestione sono pu rsempre imputabili alla capacità e al sens odi responsabilità dei singoli componentidel seggio, sia che si sostanzino in error imateriali, sia che discendano da errat ainterpretazione di norme di legge o addi-rittura da manomissioni delle risultanzeelettorali .

Emerse quindi la necessità improroga-bile di creare un reticolo protettivo a mag -gior garanzia del risultato elettorale, stu-diando ogni possibile migliorament odell'attuale sistema di scrutinio manuale econsiderando anche la possibilità di speri -mentare in prospettiva l 'introduzionedell'informatica, risultando tuttavia pre-cluso per l'Italia il voto meccanico (in uso ,per esempio, negli Stati Uniti) a causa de lcomplesso sistema delle liste delle prefe-renze.

Soluzioni più incisive nel senso auspi-cato possono essere volte ad impedire eprevenire fenomeni come quelli che hann ointeressato anche le recenti consultazion iamministrative, ma debbono essere ricer -cate ed individuate in opportune modi-fiche legislative .

Mentre il Ministero dell'interno elabo-rava questa riflessione, il Parlamento pro -seguiva nell 'esame della proposta di legged'iniziativa dell'onorevole Teodori (pre-

sentatore di una interpellanza sull 'argo-mento al l 'ordine del giorno), da cui scatu -riva la legge 8 marzo 1989, n. 95, che haintrodotto nuove disposizioni per l'istitu-zione dell'albo e per il sorteggio delle per-sone idonee all'ufficio di scrutatore e disegretario del seggio elettorale . La nuovanormativa intendeva individuare un me-todo che, per quanto è possibile, fosse ingrado di eliminare i precedenti inconve-nienti ed i possibili abusi .

A questa proposta il Governo apportavaalcune modificazioni cautelative, tra lequali il raddoppio dei component idell'albo: nel senso che il Parlamentoaveva previsto di sorteggiare il doppio deimembri del seggio e noi per prudenzaabbiamo proposto il quadruplo, in previ-sione delle possibili mancate accettazion idell 'ufficio. Il Governo veniva inoltre invi-tato dalla Camera a ritirare gli emenda-menti già presentati dal sottoscritto in ma -teria di albo dei presidenti di seggio, e aprovvedere in merito con apposito succes -sivo disegno di legge (della cui sorte par-lerò in seguito) .

È inutile rammentare che in quell 'arti-colato dibattito parlamentare l'iniziativalegislativa, che non era del Governo, f uapprovata con ampia convergenza delleforze politiche (tranne poche eccezioni) econ il voto prima favorevole e poi con-trario del partito comunista . In partico-lare, la Camera dei deputati approvò l aproposta parlamentare con 342 favore-voli e 12 contrari; al Senato della Repub-blica, dove l'iniziativa subì alcune modi -fiche, i voti favorevoli furono 101, quell icontrari 11 e gli astenuti 38. Quando essatornò nuovamente alla Camera per l adefinitiva approvazione effettivament esi verificò una divisione : i sì furono 231 e ino 158.

Il criterio della casualità previsto dall alegge mediante sorteggio è certamente pi ùobiettivo del sistema previgente ed apparesufficiente ad evitare il cosiddetto feno-meno della lottizzazione degli scrutatori .Tuttavia, nella fase di prima applicazion edella legge n . 95 è risultato piuttosto diffi -cile, e in talune località impossibile, repe -rire tanti elettori (quattro volte il numero

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dei componenti necessari di ciascun seg-gio) idonei a svolgere le mansioni di scru-tatore ovvero di segretario di seggio .

In proposito, chiamato in causa con pre-cisione dall'onorevole Teodori, vorrei pre-cisare che non vi è alcun rapporto tra l edisfunzioni verificatesi nel centro eletto-rale unificato di Roma e la legge sul sor-teggio degli scrutatori . È anche evidenteper altro, come dirò nel prosieguo del mi ointervento, che la legge ha trovato diffi-coltà di attuazione, in particolare nellarisposta dei cittadini all'ufficio per il qual evenivano sorteggiati : darò successiva -mente le cifre per Roma e, giusta la circo -lare che abbiamo emanato, pensiamo inbreve tempo di poterle dare anche perquanto riguarda gli altri comuni, non po-chissimi, che hanno votato in questo pe-riodo.

Per quanto riguarda in particolare l erecenti consultazioni amministrative d iRoma si sono determinati alcuni inconve-nienti . In moltissimi casi i presidenti de iseggi hanno contestato l ' assegnazioned'ufficio di segretari a loro sconosciuti ,eccependo, attesa la delicatezza delle fun -zioni loro demandate, la mancanza de lrapporto fiduciario tra presidente e segre -tario .

Inoltre, la circostanza che circa 1'80 percento degli elettori sorteggiati ai sensi de lprimo comma dell'articolo 3 della legge n .95 del 1989 abbia esercitato nei termini l afacoltà di rinuncia all'inserzione nel l 'albo ,ha indotto la commissione elettorale co-munale a procedere, ai sensi del terzocomma dell'articolo 3 della stessa legge, adun ulteriore sorteggio per il completa-mento dell'albo stesso .

Poiché i soggetti secondi sorteggiati no nhanno avuto la possibilità, perché non pre -visto dalla legge, di esercitare la facoltà dirinuncia, si è determinata la situazione percui la commissione elettorale comunale(ecco un'altra risposta sulle eventuali re-sponsabilità del comune di Roma, che i nquesto caso non mi sembrano esserci) hadovuto approvare un albo di idonei, com-prendente un numero di scrutatori sempr equattro volte superiore a quello necessa-rio, ma costituito per circa 1 ' 80 per cento

da persone successivamente inserite e d icui quindi, mancando il termine per eser -citare la rinuncia, si ignorava la disponibi -lità ad accettare o meno l'incarico di scru -tatore o di segretario .

In sede di effettuazione del sorteggio perla nomina degli scrutatori e dei segretar ida assegnare ai seggi in seguito all'indi-zione delle elezioni, si è verificato che circa9.300 dei 21 .658 sorteggiati come scruta -tori effettivi abbiano espressamente rinun -ciato all'incarico, per cui si è dovuto prov -vedere alla loro sostituzione con i sup-plenti, i quali nella quasi totalità dei casinon si sono presentati ai seggi, per cui ipresidenti di questi hanno dovuto proce-dere alla loro surrogazione, ai sens idell'articolo 47, secondo comma, del de-creto del Presidente della Repubblica n .570 del 1960, che era il vecchio mecca-nismo esistente in questi casi .

Al momento sono in corso le verifich eper accertare il numero degli scrutatorisurrogati dai presidenti di seggio e le mo -dalità con cui ciò è avvenuto . Questa ope -razione implica un controllo di tutti i 3.575verbali attualmente esposti, a disposizion eanche dei direttori, ai sensi dell 'articolo 70del decreto del Presidente della Repub-blica n . 570 del 1960 .

I fatti verificatisi in questa ultima oc-casione dimostrano la necessità di uncorrettivo che, in adesione anche all econformi aspirazioni in varie sedi mani-festate dai presidenti di seggio abitual i(cioè quella massa di presidenti su cui s iconta in genere per portare avanti le ele-zioni) consenta almeno la reintroduzionenell'ordinamento della possibilità che i lpresidente di seggio scelga liberamente i lsegretario . Si tratta cioè di ripristinar equel delicato rapporto fiduciario che l alegge n . 95 del 1989 ha inteso rimuovere eche è molto utile anche ai fini di una cor-retta predisposizione del verbale . A benvedere, tale richiesta appare tutt'altroche ingiustificata, attese le precise re-sponsabilità che fanno capo ai president idi seggio .

Le conseguenze derivanti dalle diffi-coltà di applicazione della legge consi-gliano, per altro, una attenta considera-

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zione del suo funzionamento, anche i nvista delle prossime scadenze elettorali .

Da questo punto di vista devo ringra-ziare i contributi che sono venuti da varioratori (spero di non dimenticarne nes-suno): qualcuno si è mosso sulla propost adi incrementare fortemente il compenso ,che oggi è indubbiamente scarso, anche s ecredo che mai l'esercizio di una funzionepubblica di questo genere possa esseremeccanicamente correlato al compenso ;cioè non si potrà stare sul mercato in con -correnza con le professioni, con le arti ocon i mestieri. Tuttavia, il compenso èindubbiamente molto basso, come hann orilevato gli onorevoli Battistuzzi e Rutelli ;del resto, anche l'onorevole Nicolini avev achiesto una modificazione in questo am-bito. L'onorevole Battistuzzi ha inveceavanzato la proposta di procedere, sì, a lsorteggio, ma limitatamente ai pubblic idipendenti e — secondo quanto mi è pars odi capire — in questo caso senza facoltà d irinuncia, salvo eccezionali e comprovat imotivi di salute .

Raccolgo tutte queste proposte, che fa -ranno parte — come dirò alla fine — d iuna riflessione sollecita, perché non vi èdubbio che eventuali correttivi vanno in-trodotti prima delle prossime consulta-zioni amministrative .

Le iniziative proposte dal Ministerodell'interno si muovono su tre direttrici : ipresidenti di seggio, il nuovo verbale d iscrutinio, la sperimentazione dell'elettro-nica. Anche per i presidenti di seggio, in -fatti, si impone una più efficace disciplinalegislativa, che è da tempo all'attenzionedel ministro dell ' interno. È infatti impen-sabile non aggiornare anche il procedi -mento di selezione dei presidenti di seggio ,nella precipua considerazione che, in ul-tima analisi, la preparazione specifica el'abilità di questi ultimi risultano determi-nanti per l'adozione di soluzioni corrette ,puntuali e inappuntabili in relazione all aregolarità delle operazioni di votazione edi scrutinio .

Lo schema di disegno di legge predi -sposto dal Ministero dell'interno in questosenso è stato già diramato il 18 ottobrescorso ai ministeri competenti per il pre-

ventivo concerto (a nessuno è sfuggito ch ela data è precedente alle elezioni di Roma) .Però mi preme ricordare a questa Assem-blea, anche per la personale spinta ch eavevo più volte impresso in questa dire-zione, che lo schema di disegno di legge erastato predisposto e diramato per il preven -tivo concerto interministeriale fin dal feb-braio scorso, in adesione ad un appositoordine del giorno del Parlamento e che i lprogetto governativo prevedeva in origineanche l ' affidamento al Ministero dell ' in-terno di uno studio di fattibilità e di speri -mentazione per l'introduzione di sistem ielettronici nello scrutinio dei voti . Perchéquesto disegno di legge del febbraio scors onon è andato avanti? Perché vi fu il man-cato concerto del Ministero del tesoro i lquale non ritenne di poter concedere lacopertura finanziaria .

Si è pensato, allora, di riproporlo to-gliendo la parte inerente alla sperimenta-zione elettronica ed enucleando soltanto i lproblema dell'albo dei presidente. Mi au-guro che l'iter questa volta possa esserepiù sollecito.

Congiuntamente con più efficaci ri-forme legislative il Ministero dell ' internosi è mosso tuttavia anche con misure dicarattere amministrativo per consentir eun uso più razionale del modello di verbaledelle operazioni di seggio. A tal fine è all afase conclusiva (pensiamo di presentarl oin pubblico tra breve) un nuovo modello d iverbale predisposto dal Ministero dell'in-terno per venire incontro alle conformirichieste formulate dagli operatori del set-tore.

Le linee direttrici dell ' iniziativa muo-vono dalla considerazione che l 'attualemodello di verbale, sebbene a nostro pa-rere di semplice e lineare lettura, risult atalvolta ripetitivo ed eccessivamente in-gombrante. Ci si è quindi proposto di eli -minare dal testo del verbale tutti i casi chesi possono verificare solo eventualmentenel caso di votazioni di scrutinio, che an-dranno a costituire altrettanti allegati : cioèla raccolta del voto presso le case di cur aminori, la raccolta del voto degli amma-lati, l'impossibilità di svolgimento o d icompletamento delle operazioni di scruti-

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nio. Questi allegati verranno compilati sol -tanto quando ricorre il singolo caso e nonsaranno inframezzati nel verbale normale .Si intende unificare in u n'unica sezione icasi particolari che possono verificarsi ne lcorso delle due giornate di votazione (ilvoto dei militari, quello dei marittimi, l'al-lontanamento degli elettori dalle cabine ,elettori esclusi dal voto, elettori ammessi avotare in base a sentenze od attestato de lsindaco) con incarico ai componenti de lseggio di precisare se i casi stessi si son overificati nel primo o nel secondo giorno divotazione ; si tende a rendere, ove possibile ,meno farraginoso e più snello il testo de lverbale; ad assicurare i necessari raccord icon i prospetti di riscontro al fine di rece-pirne ufficialmente i dati più significa-tivi .

Insomma, in questo modo, senza toccarela legge esistente, potremmo diminuire, l epagine da 96 a 72 (andrebbe fatto anche d ipiù, ma ciò è impossibile nell 'ambito delleleggi attuali) e, quando non vengono comedi norma utilizzati gli allegati, a 64 pagine .Si renderebbe in tal modo il document oestremamente più semplice e manegge-vole e il testo meno ripetitivo e più razio-nale. Con la contrazione del volume delverbale per le operazioni del seggio ci sipropone di ridurre sensibilmente le occa-sioni di errori materiali, quelli cioè che nondipendono da dolo .

Infine, non posso concludere questo mi ointervento senza fare riferimento alle ini-ziative che tendono ad introdurre la ge-stione elettronica delle operazioni di scru -tinio e talvolta anche di quelle di votazionein luogo della gestione materiale . Esse,infatti, muovono dall 'esigenza di evitareche ogni attività fraudolenta possa trovareancora spazio operativo nell'ambit odell 'attuale trattazione manuale delle ope -razioni di scrutinio ; esigenza ormai gene-ralmente sentita che ha spinto consistent isettori della classe politica, oltre che unnutrito numero di autorevoli studiosi dell amateria, ad avanzare la pressante richiestadi una gestione informatizzata nell'in-tento, ove i comportamenti dolosi persi -stano, di vanificarne le conseguenze .

In proposito ci sono già varie proposte di

legge e le soluzioni proposte possono es-sere raggruppate in quelle che tendono a daffidare al Ministero dell 'interno unostudio di fattibilità per l ' introduzione disistemi informatici nelle operazioni eletto -rali; in quelle che prevedono l'introdu-zione di sistemi elettronici sia nella fase divotazione che in quella di scrutinio e infin ein quelle che limitano l'introduzione sud -detta alle sole operazioni di scrutinio.

L 'amministrazione dell ' interno avvertel'esigenza di impegnarsi nella ricerca d isoluzioni che rappresentino lo strumentomigliore ad assicurare la realizzazione d iobiettivi fondamentali per la collettività ,anche se non mi sentirei di dire, onorevoleRutelli, che già dalle prossime ammini-strative saremo in grado di procedere, so-prattutto senza l'approvazione di un di -segno di legge che inizi una sperimenta-zione. La sperimentazione, infatti, non èun fatto di poco conto e i problemi orga-nizzativi, oltre a quelli finanziari da supe-rare non sono di lieve entità .

Comunque, abbiamo predisposto a ta lfine uno schema di disegno di legge, attual -mente in fase di concerto, recante norm eper l'introduzione dello scrutinio elettro-nico nelle operazioni elettorali . È lostralcio di quello diramato nel febbraioscorso che allora non ebbe il parere favo-revole del Ministero del tesoro ; ci augu-riamo che questa volta lo possa avere .L'iniziativa governativa muove dalla con-siderazione che nella delicata materia nonsi possa prescindere da un preliminarestudio di fattibilità per l'applicazionedell'elettronica ai procedimenti elettorali .Solo tale studio, infatti, attraverso ben in -dividuabili fasi di sperimentazione, potr àverificare la concreta possibilità di appli-care l'informatica al procedimento eletto-rale, quale previsto dalla vigente norma-tiva, e quantificare quindi i relativi costi .

Si tratta di un gran progetto al quale i lGoverno attribuisce un notevole rilievo a ifini sia della lotta alle irregolarità eletto-rali sia ai fini (che poi è anche per molt iversi oggetto del dibattito di oggi) di un piùefficiente e sollecito svolgimento delle ope -razioni elettorali stesse .

Debbo infine comunicare (visto il ri-

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tardo nello svolgimento della discussion ein corso, i giornali ne hanno già informatostamattina) che il ministro dell'interno miha incaricato di presiedere un appositogruppo di lavoro finalizzato a riferirglisulle misure legislative e amministrativeatte a contrastare gli inconvenienti oggettodi questo dibattito parlamentare . Lo rin-grazio per questo incarico che certamenteè molto impegnativo ed oneroso, e in tal edirezione vorrei dire che il Governo, ed i opersonalmente nella fase in cui svolger òquesto compito, è pronto a raccoglieretutti i suggerimenti e le indicazioni utili epositive che scaturiranno dal dibattito par -lamentare per il perseguimento di u nobiettivo che ritengo sia comune a tutti no ipresenti in quest'aula, quello della difes adella libera espressione del cittadino e de lprestigio delle istituzioni .

Su questa strada intendiamo muoverci ea tal fine ci auguriamo che il dibattito d ioggi sia utile e positivo .

PRESIDENTE. L 'onorevole Dutto ha fa-coltà di dichiarare se sia soddisfatto pe rl'interpellanza Del Pennino n . 2-00714, dicui è cofirmatario .

MAURO DUTTO. Signor Presidente, rin-grazio il sottosegretario per la particolareg -giata esposizione; purtroppo mi debbo di-chiarare parzialmente soddisfatto dalle suerisposte. Credo infatti che in questa vicendasi siano registrati alcuni ritardi nell'applica -zione della legge sul sorteggio degli scruta -tori, che ha certamente risentito del fatt oche le elezioni si sono svolte a Roma in anti -cipo rispetto alla scadenza prevista, quelladell'aprile 1990 . Questi ritardi hanno deter -minato una serie di difficoltà che lo stess osottosegretario Spini ha illustrato con fran -chezza e che hanno creato i presupposti d iquanto è poi successo.

Nel ribadire e nel concordare con il Go-verno che i problemi che si riferiscono all acertezza del voto toccano principi elemen-tari della democrazia e diritti fondamen-tali del cittadino, credo che la vicend aromana abbia provocato una nuova ferit aalla credibilità complessiva del sistema po -litico dei partiti, suscitando un impulso

irrazionale nel quale non si distingue pi ùtra quanto vi è di buono e quanto di cattivoe tutto si trasforma in un rifiuto del si-stema dei partiti e poi, e ciò è ancora pi ùgrave, della politica .

Quanto è successo a Roma sul piano dell acomunicazione e della stessa registrazionedel voto, con irregolarità che vengono an-cora oggi riconfermate dagli organi chehanno il compito di effettuare la verificaformale, ufficiale e finale sul voto stesso ,dimostra che il problema dei brogli o dell eirregolarità, del quale parliamo da alcunianni, non tende a diminuire ma divent aancora più pesante e consistente .

Forse l'inesperienza degli scrutatori e l edifficoltà registrate nella composizion edei seggi elettorali hanno fatto emergereun fenomeno che in passato poteva esseremeglio occultato dall'abilità di scrutator iprofessionisti e che oggi è esploso proprioperché l'inesperienza di alcuni ha messo i nevidenza le carenze esistenti .

Vorrei sottolineare la parte — che ri-tengo fondamentale — dell'interventosvolto — a nome del Governo — dal sotto-segretario, e inerente alla manifestazionedi buona volontà e alle intenzioni pro-grammatiche sull'esigenza di rivedere l eregole del sorteggio, di riesaminare i cri-teri di scelta dei presidenti di seggio e d iintrodurre sistemi elettronici che permet-tano di eliminare i passaggi manuali, sucui si appuntano le critiche, che determi-nano le situazioni incresciose che tutti la -mentiamo .

La sensibilità politica registrata neltempo verso tale problema è stata spess oaccompagnata da un ripetersi e da u naggravarsi del problema stesso . La stessaposizione del Ministero del tesoro sui costi ,che ha bloccato l'innovazione proposta ,ritengo sia inaccettabile. Infatti, quando cisi occupa dei meccanismi di base dellademocrazia, non ci si può fermare difronte ad un incremento di spesa d iqualche miliardo. Bisogna avere la cer-tezza che, in una società già così contra-stata come la nostra, almeno l'espression edella volontà popolare possa essere regi-strata in totale oggettività e senza mano -missioni .

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In questo senso, credo di dover ricor-dare la lettera che il presidente del grupp oparlamentare repubblicano ha scritt oqualche giorno fa al presidente della Com-missione affari costituzionali della Ca-mera, nella quale si sottolinea che la con-traddittorietà dei dati annunciati e poi ret-tificati, la scomparsa di alcuni verbali etutte le irregolarità che sono state denun-ciate nel dibattito di questa mattina resti-tuiscono piena rilevanza all'iniziativa par-lamentare che è stata già assunta da no inella passata legislatura e che è stata ripro -posta nel marzo di quest'anno. Mi riferiscoalla presentazione di proposte di legge che ,da un parte, affidavano al Ministerodell'interno il compito di preparare unprogetto e di verificare sperimentalment ele ipotesi prospettabili in materia e, dall'al -tra, formulavano una proposta di modi -fica alla legge elettorale, introducendo u nsistema elettronico. La nostra iniziativ ariguardava soprattutto l'adozione del let-tore ottico dei dati, metodo che consente d imantenere la prova del supporto cartaceoa dimostrazione del voto; esistono co-munque altre ipotesi, tutte verificabili .Oggi stesso abbiamo chiesto alla Commis-sione affari costituzionali di porre nuova-mente all 'ordine del giorno dei suoi lavoritali proposte — si sono in seguito aggiunt ealtre iniziative legislative in questa materi aprovenienti da altri gruppi, — affinché i lParlamento assuma rapidamente una de-cisione.

So che da parte del Governo — in parti -colare del sottosegretario Spini — esisteampia sensibilità verso questo problema .Chiedo pertanto che il Governo faccia i nmodo di accorciare i tempi della decisioneaffinché si possa giungere ad una solu-zione che garantisca l 'elettorato il quale, i nseguito a vicende come queste, si allontan asempre più dal voto . Ci stiamo accorgendoche l'astensionismo sta diventando sempr epiù una risposta politica e che esso no npuò più essere considerato frutto di distra -zione .

Chiedo infine che il Governo perseguacon la massima severità l'obiettivo dell aricerca delle responsabilità e che, se dallaverifica delle irregolarità risultassero non

solo errori di trascrizione o incompletezzanella formulazione dei dati ma anche qual -cos'altro, si proceda ad una nuova letturadelle schede votate dai romani in occa-sione delle elezioni .

PRESIDENTE. L'onorevole Teodori hafacoltà di dichiarare se sia soddisfatto perla sua interpellanza n . 2-00715 .

MASSIMO TEODORI . Prendo atto che i lsottosegretario ha svolto, con molta net-tezza due considerazioni . La prima è chetutte le disfunzioni sono derivate dalla co -municazione dei dati dei seggi al centroelettronico comunale e dalla loro succes-siva elaborazione in questa sede . In se-condo luogo, l'onorevole Spini ci ha dettoche non esiste alcuna relazione tra le di-sfunzioni verificatesi nella comunicazionedei dati e nell'ambito del centro elettro-nico, da una parte, e l'applicazione dellanuova legge sugli scrutatori, dall'altra .

Credo dobbiamo essere grati al Governodella circostanza che oggi viene sancita i nmodo ufficiale e formale la distinzione d ivari piani di lettura di ciò che è avvenuto aRoma. Infatti, una cosa sono le manipola -zioni (di ciò si tratta a mio avviso, e nonsoltanto di errori causali, che anzi sonovoluti), un'altra è l'applicazione dellanuova legge .

Per quanto riguarda la spiegazione delledisfunzioni, devo fare un'osservazione . Lamia interpellanza non era centrata s uquesto problema, del quale parleranno inparticolare altri colleghi del gruppo fede-ralista europeo. Il sottosegretario, comun -que, ci ha detto che, stante il fatto che l adigitazione dei dati era erronea, chi avev ail controllo della situazione complessivadei terminali era stato avvertito dell'er-rore, che tra l'altro appariva sull oschermo. Vi è quindi una gravissima re-sponsabilità di coloro che sovrintende-vano alla raccolta dei dati ed alla comuni-cazione degli stessi, visto che ques t 'ultimaoperazione è consistita nell'aver fornitoinformazioni sui dati stessi non corrispon -denti alla realtà, e quindi manipolate .

La grave responsabilità consiste nel

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fatto che si è andati avanti nella comuni-cazione dei dati errati anche nel momentoin cui ci si è accorti — poiché ciò appariv asugli schermi — che si stavano commet-tendo degli sbagli . Se non ricordo male ,tutto è avvenuto tra le 22,30 e mezzanotte;già dalle 23,30 è apparso evidente che s istessero commettendo errori ma, nono -stante ciò, si è andati avanti fino alle tre d inotte nella comunicazione dei dati . Ciòcostituisce una gravissima responsabilità ,non soltanto da parte di colui che digitava idati o del direttore del centro elettronico ,ma dello stesso commissario Barbato, chedoveva sovraintendere non solo alle opera -zioni di registrazione dei dati ma anche —per il suo significato politico — alla comu -nicazione dei risultati .

Di tutto ciò, comunque, si occuperanno icolleghi che hanno trattato la materianella loro interpellanza . Per quanto ri-guarda invece il punto centrale della mi ainterpellanza, ho appreso oggi dal sottose -gretario due dati relativi al motivo per i lquale non ha funzionato in pieno l 'appli-cazione della nuova legge sugli scrutatori .Il primo motivo è che si è registrato un 80

per cento di rinunce nel momento dell aformazione dell 'albo degli scrutatori ; insecondo luogo, non vi sono stati i temp isufficienti per verificare quale fosse l'at-teggiamento di coloro che sostituivano irinunciatari . Tutto si è verificato all'attodella costituzione dei seggi ; noi non ab-biamo saputo dal Governo quanti scruta -tori non sorteggiati sono stati chiamati l amattina del voto nei seggi, nonostante s itratti di un dato del quale dovremmo di-sporre.

Ritengo che su tale situazione si debb ariflettere insieme al ministro dell'interno .Vi è innanziauttto un interrogativo: dav-vero non vi erano i tempi necessari, da lmarzo del 1989 (data in cui è stata adottatala legge) fino al giorno delle elezioni aRoma, per fare in modo che tutte le ope-razioni preventive fossero completate, i nmodo da predisporre un meccanismo ca-pace di funzionare e che non fosse ancor ain prova e bisognoso di verifiche nella su aultima fase? Io non sono così convinto ch enon vi fossero i tempi necessari!

VALDO SPINI, Sottosegretario di Stato pe rl'interno. Erano i tempi di legge !

MASSIMO TEODORI . Appunto, io nonsono così convinto che non vi fossero itempi di legge e non posso fare i calcoli amente! Comunque, se questa è la realtà ,dobbiamo chiedere che il Ministero del l ' in-terno predisponga le necessarie opera-zioni preventive in modo che nelle pros-sime elezioni non si verifichino disfun-zioni. Sembra che — secondo quanto ci èstato riferito — la ragione di tutto risiedasolo nella mancanza dei tempi necessar iper mettere a punto la macchina eletto-rale. Formulo, quindi, in questo senso, unaprecisa richiesta.

Io che sono stato per anni, insieme aicolleghi radicali, fra coloro che si sonobattuti per l'introduzione di questa nuovalegge, ritengo che si può certamente pen-sare ad alcune sue modifiche e mi pare sene sia cominciato giustamente a discuter eproprio oggi . Tali modifiche, tuttavia, de-vono rispettare rigorosamente il criteriodello scompaginamento del sistema degliscrutatori nominati dai partiti . Anche nellapasticciata prova di Roma, abbiamo po-tuto verificare che non si sono registrat ibrogli nell'ambito dei seggi ad opera degl iscrutatori. Almeno oggi sappiamo unacosa: a Roma è successo tutto l'immagina -bile, ma non è accaduto ciò che preceden-temente verificavamo in tutte le elezioni ,cioè l'effettuazione di manipolazioni d aparte degli scrutatori .

GIULIO MACERATINI. È un pò prestoper dirlo !

FRANCO BASSANINI. Come fai a essern esicuro?

MASSIMO TEODORI . Almeno a stare alleinformazioni che ci ha fornito il sottose-gretario .

CESARE CURSI. I verbali erano sba-gliati !

MASSIMO TEODORI . I verbali erano sba-gliati, ma tale responsabilità attiene al pre-

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sidente del seggio . Evidentemente il pro-blema è che vanno riviste tutte le question irelative al presidente del seggio e va ricon -siderato il suo rapporto fiduciario con i lsegretario .

Credo sia emerso oggi molto chiara -mente che dobbiamo adottare criteri d imaggiore e migliore selezione, rivedere laquestione del rapporto tra presidente esegretario del seggio, ristabilendo tra i lprimo ed il secondo il rapporto fiduciari ooppure introducendo anche per i segretar iun apposito albo o qualcosa del genere .Dobbiamo altresì agire anche sul pian odelle retribuzoni, che certamente non sonorisolutive, ma possono contribuire ad u nmiglior funzionamento del sistema .

Signor Presidente, termino rilevand oche, per le ragioni che ho esposto, nell eprossime settimane dovremo muoverci ra-pidamente e con determinazione, anche alivello parlamentare e non solo governa-tivo, affinché si predispongano nuove nor -mative o si modifichino quelle esistenti .Questo ci consentirà di apprestare in temp irapidissimi che non permettano che si ri-petano più casi come quello di Roma ch e— lo avevo già sostenuto al momento dellosvolgimento della mia interpellanza e loribadisco — non è unico né nuovo, ma l'ul -timo anello, anche se diverso, di una lung aserie di manipolazioni, irregolarità ebrogli che si sono verificati nella stori aelettorale italiana (Applausi dei deputat idel gruppo federalista europeo) .

PRESIDENTE. L 'onorevole d'AmatoLuigi ha facoltà di dichiarare se sia soddi-sfatto per la interpellanza Calderisi n . 2-00719 di cui è cofirmatario .

LUIGI D 'AMATO . Signor Presidente, mipare che il sottosegretario abbia dat oprova di un grande impegno per cercare d ichiarire i misteri di Roma . Per alcuni vers iè anche riuscito a farlo, specie nella part epiù burocratica; non poteva forse e co-munque non è riuscito a farlo in merit oalla questione di fondo.

Questa nostra democrazia, onorevoleSpini, è malata — e lo sappiamo — per

tante cause. È affetta da tanti virus, m anon aveva contratto ancora quello delcomputer. Ebbene, tale virus ha colpit oanche la democrazia: aveva attaccato l aBorsa, era in giro per il mondo e il 2 8ottobre vi è stata la marcia su Roma delvirus del computer . I129 ottobre, puntuale ,si è rafforzato e il 30 ottobre è addirittur aesploso .

Accade che la legge sul sorteggio degliscrutatori, che indubbiamente costituisceun grande passo avanti rispetto al passato ,quando vigeva solo la lottizzazione tra ipartiti, non è però miracolosa, non pu òcon una bacchetta magica risolvere tutti iproblemi. Me ne rendo conto, come de lfatto che nella prima applicazione dell anuova disciplina si siano trovate difficolt àe che occorra magari migliorare la legge .Su questo sono pienamente d'accordo .

Non credo però che la questione si ri-solva o la situazione si migliori con le cir-colari. Lei, onorevole sottosegretario, n eha citate cinque. Si verifica un ingolfa-mento del traffico: circolare esterna de-stra, circolare esterna sinistra, circolaredestra; è tutta una circolare e il tram ad u ncerto punto non passa come dovrebbe ,portando a risultati definitivi .

Per il Governo rimettersi alla legge ch eho ricordato e alle circolari successiv e(cinque, come il pentapartito) non mi par esia la strada percorribile, in quanto do-vrebbe fare qualche altra cosa, cioè arri-vare alla eliminazione del malcostume ch eè alla base di tutti questi eventi .

Ciò è possibile dando intanto l'esempi odel buon governo. Quando i governi nonsanno dare esempio di saggia amministra -zione è chiaro che anche in sede elettoraleavviene quanto è accaduto, cioè la spint aad arraffare tutto ciò che è arraffabile .

È molto grave che i brogli del 29 ottobresi siano verificati in un momento in cui intutto il mondo si parla di trasparenza, siidentifica cioè la democrazia con la traspa-renza. In questo caso siamo invece allasolita interpretazione mafiosa della demo-crazia: cosa nostra, chi può prende . Eccoallora che i voti trasmigrano nottetemp oda una parte all'altra, il commissario pre-fettizio non si fa vedere (pare che fosse

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addirittura assente) e non vi è alcun con-trollo effettivo .

È vero che in precedenza scrutatoriprezzolati manipolavano i voti nei seggi ;questo è accaduto spesso. Ma è anche ver oche adesso i voti si possono manipolareattraverso i computer : «errore» di digita-zione, oppure altri errori, quando tuttosommato si tratta di piccoli calcoli di arit-metica elementare, a tre o quattro cifre .

Questo discorso vale per i voti di lista ;per quelli di preferenza succede di peggio ,anche per omonimie o le quasi omonimi eesistenti (io stesso l'ho sperimentato a mi espese) . In relazione ai voti di preferenz atutto ciò fa parte di una tendenza ad u nclientelismo esasperato . In una lotta elet-torale come quella svoltasi a Roma, terri-bilmente selvaggia, dispendiosa, all'ultimovoto, diventata anche all'ultimo broglio ,erano inevitabili certi fatti . Quando unacampagna elettorale viene condotta nonpiù sul filo della trasparenza, ma sul l 'ondadella commedia degli inganni, dei patt isegreti o non segreti, degli scheletri nel l 'ar -madio che vengono tirati fuori, delle inge-renze o non ingerenze del cardinale vicarioe di mille altri fatti del genere, si arriv afatalmente ad un risultato manovrato, ma-nipolato, truffaldino che tende non solo adiscreditare la democrazia, ma addirittur aad uccidere la speranza che quest 'ultimapossa mai migliorare in Italia .

Occorrerà realizzare qualcosa di nuovo— e chiaramente non lo si poteva fare aRoma in questa occasione — trovare cio èun sistema elettorale estremamente sem-plificato, capace di non essere esposto, pe rmacchinosità o per altri motivi, a tutte l etentazioni e ai tentativi di broglio . Occorrevotare in un solo giorno, con la possibilit àdi conoscere i risultati la sera stessa, com eaccade in tutto il mondo civile . Solo da noile urne dormono la notte . Anche questo èun altro elemento che si deve esaminar econ attenzione . Non sappiamo cosa possaavvenire nottetempo .

Si tratta quindi di tutta una catena diinganni e di brogli . Non per nulla all 'estero(sulla stampa francese o inglese) il voca-bolo italiano «imbroglio» è usato per espri-mere lapidariamente ogni tipo di truffa e

tutto ciò che costituisce un'invenzione fan-tasiosa e dolosa. In questi casi, si usa iltermine «imbroglio» così come si dice«pizza» quando si celebra il centenari odella pizza margherita .

Per quanto riguarda il voto di prefe-renza — dicevo — succede anche di peg-gio. Un quarto di secolo fa, senza averchiesto il permesso a qualche giovane fun -zionaria del servizio Assemblea, che oggivuole correggere i nostri compitini (evorrei che il Presidente ne prendesse atto ,visto che si tratta di una cosa oscena e dintollerabile), nella mia monografia su lvoto di preferenza feci notare che uno stu -dioso del calibro di Maurice Duverger ,eletto recentemente eurodeputato e miocollega alla Sorbona, aveva liquidat oquesto enorme fenomeno del sistema elet -torale politico e democratico italiano co nuna semplice nota del suo libro sui partitipolitici, nella quale parlava dell'interdi-pendenza tra regimi politici e sistemi elet-torali .

Si trattava di una cosa inverosimile, e degli stesso, il 18 giugno scorso, ha dovutosperimentare quanto sia importante, nelsistema italiano, il voto di preferenza, ch eè in definitiva quello che consente di eleg-gere i deputati e gli eurodeputati .

Per ottenere le preferenze non si faaltro che una battaglia clientelare, anzi ,una guerra cannibalesca tra bande etribù diverse: non si è mai riusciti a for-nire la garanzia (ecco l'aspetto in cui s ievidenzia l ' assenza dell ' impegno del Go-verno e dell ' amministrazione locale ,nella fattispecie del commissario prefet-tizio) che lo scrutinio avvenga second ocriteri scrupolosi . Da qui nasce il «bal-letto» giustamente denunciato dal col -lega Rutelli, che una volta si vede attri-buire un migliaio di voti in più ed un'altrase li vede togliere; del resto, tale situa-zione riguarda non solo lui, ma ancheuna miriade di altri candidati .

Si è verificato addirittura il caso di unacandidata di una lista minore che si è vistaport via il suo stesso voto di preferenza .Avevo notato l'esistenza di alcune liste i cu icandidati erano così sfiduciati da non vo-tare neppure per se stessi, ma avevo inter-

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pretato questo fatto come una prova d iserietà. Adesso, di fronte alla dichiara-zione di una candidata che afferma di ave rvotato per se stessa ma che il suo voto no nrisulta, confesso di essere letteralment eallibito: vuoi dire che avvengono furti ,scippi e rapine di ogni genere .

Ricordo che l'onorevole Lelio Basso m iraccontò una volta un episodio verament eaccaduto all'interno del partito socialista ,onorevole Spinì. Mi riferisco alla lottasenza quartiere condotta in seno al comi-tato centrale socialista al momento di redi -gere la lista per le elezioni per la Cameradei deputati e di approvare le candidature ,le teste di lista . Ebbene, ci fu una lott aferoce tra un candidato che mirava adottenere il primo posto (ma non l'ottenne )ed un altro che avrebbe dovuto collocars ial terzo posto nella lista . Al primo candi-dato (non accettato come capolista) si vo-leva attribuire il numero 2, mentre all'al-tro, anch'egli eccellente, il numero 3 . LelioBasso mi raccontò che in questo caso s iassistette ad una vera e propria sceneg-giata, apparentemente inspiegabile : il can -didato preconizzato come il numero 2 s irifiutava di accettare tale posizione e vo-leva il numero 3! Tanta umiltà effettiva-mente colpiva in un ambiente politico (no nsolo quello socialista) in cui l'ambizione èla molla maggiore, per così dire, ch espinge ad occuparsi di politica o co-munque a tendere al potere . Come ma ic'era invece questo francescano della lott apolitica? In seguito (parlo del 1946 o del1948), si venne a scoprire che 40, 43 annifa, essendo molto elevato il tasso di anal-fabetismo (non solo in Calabria, ma anchein altre regioni meridionali), il candidatoche doveva essere inserito al numero 2della lista si preoccupava di ricoprireun'altra posizione perché il numero 2 er amolto difficile da scrivere per gli analfa-beti, mentre era molto più facile segnare i lnumero 3, costeggiando le tre dita central idella mano sinistra. Ecco a cosa si ridu-ceva lo scontro titanico tra il numero 2 ed i lnumero 3 di una lista di partito !

Un sistema siffatto per sua natura . . .Quando sarà nuovamente attento, signo rsottosegretario . . .

VALDO SPINI, Sottosegretario di Stato perl'interno. Stavo dicendo che mi auguro cheoggi in Italia il 2 ed il 3 si sappiano scri-vere .

LUIGI D 'AMATO. Se fosse più attento ,onorevole Spini, capirebbe che ho portatoquesto esempio per dire che . . .

FILIPPO CARIA . Si fa richiamare, Spini !Si fa richiamare !

LUIGI D'AMATO . . . . per dire che questosistema è così macchinoso che rende pos -sibili persino le cose che ho voluto evocare .Del resto, ho inteso ricordare anche Leli oBasso, verso il quale spero che lei abbi auna sensibile memoria ; ho voluto farleomaggio di questo episodio, ma vedo chelei non sa cogliere queste sfumature .

CESARE CURSI . Per la giovane età !

LUIGI D'AMATO. Non per la giovane età ,ma probabilmente per la sua presenza alpotere, che rende sempre un po' . . . maforse è meglio non dilungarsi su questoargomento !

È necessario un sistema elettorale piùcharo e più semplice, che dia al cittadino l apossibilità di scegliere sul serio . Non èaffatto vero quanto lei ha affermato, cioèche si possa utilizzare il voto elettronicosolo nei paesi in cui vi siano pochi partiti ;non è affatto vero !

I partiti che si presentano alle elezioni i nAmerica o in Gran Bretagna sono una mi-riade, ma in questi paesi la democrazia s isente sicura anche se partecipa al voto il 5 0per cento degli elettori. Da noi, la demo-crazia va immediatamente in crisi o s isente fragilissima se vota 1'80 per centodegli elettori, come è accaduto recente -mente .

In altri paesi, il fenomeno della mancatapartecipazione (più che l'astensione deli-berata) è connesso al fatto che la demo-crazia è una realtà ormai antica, mentre d anoi si è avuto sempre bisogno di una par-tecipazione plebiscitaria, come quella deipaesi che hanno una dittatura . Ecco la con-traddizione!

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Non usiamo il voto elettronico perch éabbiamo paura (in questo momento m imetto nei panni del Governo) che ciò possaportare ad un'ulteriore spinta alla no npartecipazione al voto, che è ritenuta d iper sé causa di indebolimento delle posi-zioni di potere dei gruppi dominanti . Cos ìsi spiega il groviglio di incertezze e d ivicende che si ripetono, che vanno all'infi-nito, verso l'eternità .

Tutto ciò accade perché al Governo, a ipartiti dominanti fa comodo, tutto som-mato, il sistema dell'oscurità, che impe-disce l'effettiva partecipazione della gentecomune, degli elettori alla vita politica, enon solo al momento delle elezioni . Il Go-verno preferisce questo sistema che è statotagliato su misura, dato che ha consentit oa questi gruppi dominanti,a questi partit idella cosiddetta area di governo (co nqualche piccola defezione e qualche nuov aadesione) di avere in mano la situazioneper 45 anni .

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENT EMICHELE ZOLLA .

LUIGI D 'AMATO. Quindi, prima del viru sdel computer, c'è il virus di una legge elet-torale che non funziona, il virus del mal -governo, che preferisce ignorare tutto ci òche di truffaldino è stato notato per servir emeglio i propri interessi .

E non dimentichiamo che proprio i nquest'aula, nella passata legislatura, si èavuta la proclamazione di un deputat odella DC, il quale subentrava ad un altro ,che aveva beneficiato di tutta una serie d ibrogli; e questo a seguito di due inchieste,una della magistratura e una della Giunt adelle elezioni .

Roma quindi non è nuova ai brogli : molt isono i casi in cui numerosi voti sono stat itolti ad un candidato per essere assegnat iad un altro. Se questa vicenda si fosse veri -ficata in un piccolo paese del sud — ch espesso viene ingiustamente indicato comela terra ideale dei brogli, anche se non èvero — l'avremmo giustificata per le ca-marille locali, per le faide, per gli scontrispesso strani, anche se folcloristici, tra

bande rivali . Ma non si può accettare chetutto questo avvenga nella capitale, al ter-mine di una campagna elettorale che er ainiziata, ed è continuata, con l'ingerenza ,mai vista prima, del cardinal vicario, i lquale ha detto: «Magari con ripugnanza ,ma votate come dovete votare» . Ma nes-suno ha avuto il coraggio di dire : «Entracon responsabilità nella cabina elettorale ,dove sei solo, con la tua mente, con le tu escelte, con la tua coscienza e dove nessunoti vede, neppure il cardinal vicario, perchéal massimo ti può vedere Iddio» . No,questo nessuno l'ha detto .

PRESIDENTE. Onorevole d 'Amato, lerisulta che il cardinal vicario sia cittadin oitaliano?

CESARE CURSI . Peggio !

LUIGI D'AMATO . Sarebbe peggio !

PRESIDENTE. Perché come cittadinoitaliano, credo abbia tutto il diritto di espri -mere un 'opinione !

LUIGI D 'AMATO. Se è cittadino italian opuò esprimere un'opinione, ma lui laesprime come vicario del Papa! Ma perché ,qui ci spogliamo delle nostre funzioni?

PRESIDENTE. Perché vuole impediread un cittadino italiano di esprimere un asua opinione? Anche se veste la porpora oricopre qualunque altro incarico, deve po-tersi esprimere !

CESARE CURSI . L'onorevole d'Amato èesperto di cardinali !

LUIGI D'AMATO. Ma nient 'affatto, Presi-dente, nient'affatto !

PRESIDENTE. Se poi lei non lo vuoleascoltare, non lo ascolta! Non ha nessu ndovere di ascoltarlo!

LUIGI D 'AMATO. Ma nient 'affatto, Presi -dente! E poi io non condivido la sua inter-ferenza . . .

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PRESIDENTE. Credo sarebbe meglioche evitassimo di cercare l 'occasione percontinuare . . .

LUIGI D 'AMATO. Presidente, io censurola sua interferenza !

PRESIDENTE. Lei censuri pure, ma iocredo di avere il dovere di non permetter eche si arrivi a tali esagerazioni .

LUIGI D'AMATO. No, no, no !

GIULIO QUERCINI . Dal suo banco lei nonha il diritto . . .

LUIGI D 'AMATO. Presidente, lei non è i lportavoce del cardinale vicario !

PRESIDENTE. Io non lo sono affatto !Devo solo dire che non permetto esagera-zioni !

LUIGI D 'AMATO. E se lei crede come cat-tolico di poter far questo, sbaglia doppia-mente!

PRESIDENTE. Io non sono qui in virt ùdella mia fede religiosa, e non sto parland oin alcun modo a nome del cardinale vica-rio!

LUIGI D ' AMATO . Niente affatto! Il car-dinal vicario è un'autorità religiosa ch esvolge un ruolo spirituale ; non svolge i lruolo di portatore di voti ad un partito o a dun altro! No, mi dispiace, mi dispiace pe rlei .

PIETRO ZOPPI . Ci mancherebbe altro !

PRESIDENTE. È un cittadino italiano !

PIETRO ZOPPI. Diremo al cardinale didare a lei quei voti !

FRANCESCO RUTELLI . Bisogna vedere seil cardinale l'ascolterà !

PIETRO ZOPPI. Forse, un tempo li hapresi . . .!

LUIGI D 'AMATO. Io non li ho chiesti! Echissà che nel segreto dell'urna, dove Iddi olo vede, egli non voti per un cattolico chenon si serve invece di questi strumenti d ipressione! E perché no ?

PIETRO ZOPPI . Strumenti di pressione?

LUIGI D'AMATO. Si, sono strumenti dipressione!

PRESIDENTE. Onorevole Zoppi, lasciconcludere l'onorevole d'Amato .

LUIGI D'AMATO. Mi dispiace: anche perquesto la democrazia italiana è malata !Capisco che queste sono verità che vifanno male. D'altra parte la democraziacristiana non prenderebbe il 31 per centodei voti a Roma se non fosse per quest ipesanti interventi, per questa mobilita-zione generale, anche delle parrocchie !

Ad ogni modo la democrazia ha bisogno ,per sua natura, di un gioco limpido, di ungioco trasparente; e le regole del gioc osono quelle che noi conosciamo, e non l epuò turbare neppure il cardinal vicario !

PIETRO ZOPPI . Parliamo tutti . La libertàdi parlare è per tutti !

LUIGI D 'AMATO. Che cosa si chiededunque al Governo? Che dia il buon esem -pio, e soprattutto che garantisca in quest omomento — perché i brogli di Rom ahanno scosso gravemente la credibilità delnostro sistema — che tutto ciò che è acca -duto non abbia più a verificarsi in futuro .Altrimenti, ripeto, si uccide anche la spe-ranza (Applausi) .

PRESIDENTE . L 'onorevole Zangheri h afacoltà di dichiarare se sia soddisfatto perla sua interpellanza n . 2-00720 .

RENATO ZANGHERI . Signor Presidente,desidero ringraziare l'onorevole sottose-gretario per la sua accurata relazione che,tuttavia, non mi sembra politicamente ri-spondente alla gravità eccezionale di ciòche è accaduto .

A Roma — come è stato affermato non

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solo da noi, ma da molti altri, la stampa, i lpresidente dell'ufficio centrale elettorale ,dottor Misiti — si sono verificati fatti «in -credibili», da lasciare «esterrefatti» : «ungroviglio allucinante», ha dichiarato i ldottor Misiti .

Si è agito in maniera intollerabile, hadetto ora il collega Battistuzzi ; addiritturaci ha informati che il commissario al co-mune ha dichiarato di non essere in grad odi garantire il rispetto della legge, ammis-sione molto grave . E forse di questoavremmo preferito essere informati a suotempo, perché mi pare che l'onorevol eBattistuzzi si riferisse all'epoca della cam-pagna elettorale e non al periodo delle ele -zioni .

Poi si sono commesse le irregolarità chesappiamo — o almeno che sappiamo i nparte — e non soltanto nell'errata registra -zione dei dati da parte di un tastierista .Siamo venuti a conoscenza dalla sua stess arelazione, onorevole sottosegretario, d iuna circostanza sulla quale poco fa harichiamato l'attenzione l'onorevole Teo -dori e che a noi sembra molto grave : cau-sato l'errore di trasmissione, attravers oquei meccanismi che lei ha illustrato, «suc -cessivamente a questa scorretta opera-zione — così lei l'ha definita — l'elabora-tore, nel continuare ad inserire i dati, n esegnalava l'incongruità all'operatore ad -detto» .

Ebbene, se così è avvenuto, mi chiedo ch iabbia deciso di proseguire, chi ha deciso d inon controllare, di non correggere lacausa di questo errore . Chi ha consentito a lcommissario al comune di comunicar eprecipitosamente al pubblico i risultat isulla base di informazioni che si sapevanoerrate, ma che però hanno consentito l 'en-fatica sottolineatura del successo democri -stiano alle elezioni romane ?

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE

ALDO ANIASI .

RENATO ZANGHERI . Qui vi è una respon-sabilità del commissario al comune diRoma sulla quale voglio richiamare la suaattenzione, onorevole sottosegretario . Si

tratta di una responsabilità grave e riteng oche occorra procedere ad alcuni accerta -menti in merito . Altro che un tastierista! Eil massimo responsabile dell'amministra-zione comunale che, se è esatta la ricostru -zione dei fatti, ha compiuto qualcosa d inon corretto, qualcosa che un uomo inve-stito della sua responsabilità non avrebbedovuto compiere e che deve essergli conte -stato. Penso che ciò dovrebbe essere fattodal Ministero dell 'interno da cui, se nonerro, il commissario è stato designato . Vi èinfatti un collegamento diretto tra tal eministero ed il commissario, che non pu òessere ignorato .

Lei, signor sottosegretario, ha rispostoad alcune, ma non a tutte le domande ch enoi ponevamo nella nostra interpellanza .Per questo riteniamo che il suo interventosia stato in parte lacunoso e soprattuttopensiamo che non abbia risposto alla do -manda, che tutti ci poniamo, se sia statoaffrontato con impegno adeguato il pro-blema della scadenza elettorale per Rom ae della prima applicazione della nuov anormativa sugli scrutatori . Mi sembra chein realtà tutti i quesiti restino aperti ed ella ,con la sua cautela, in qualche modo loammette implicitamente.

Esiste il sospetto di una manipolazionedolosa che francamente non mi parequest 'oggi sia stato fugato . Vi è poi il pro-blema di una clamorosa inefficienza am-ministrativa del comune di Roma e dei suoidirigenti nonché quello (richiamato d amolti colleghi) dell'adeguatezza della legi-slazione elettorale. Penso che anche l anuova legge sugli scrutatori, visto il su ofunzionamento in questa occasione, debb aessere sottoposta ad un'attenta riflessione .La I Commissione ha deciso di svolgereuna indagine conoscitiva in merito e ri-tengo che tale iniziativa sia molto oppor-tuna . Non credo comunque che si debb aritornare al sistema precedente, ma certa -mente, visto lo sbandamento dei seggi cu iabbiamo assistito, la normativa attuale ri -chiede correzioni serie e profonde .

Vi è poi il più generale problema dellalegge elettorale . Non nascondiamocidietro un dito : le elezioni del 1987 a Napol ie quelle di Roma, con tutti i brogli e gli

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errori che sono stati messi in luce a propo-sito di entrambe, chiariscono ulterior-mente (perché in realtà era già chiaro) chela normativa elettorale italiana non regg epiù . Sarà forse per il gioco delle preferenzeche si sta scatenando in modo sempre piùincivile ad ogni chiamata alle urne, saràper il modo in cui il sistema proporzional emette in gara i vari raggruppamenti, saràper il numero degli stessi, sta di fatto che l efalle sono sempre più evidenti e preoccu-panti. Da questa situazione (non vogli operaltro parlarne in questa sede perchénon sarebbe corretto) noi traiamo un ulte -riore motivo per affermare la necessità d iaffrontare tempestivamente il problem adella riforma elettorale, come impone l asituazione che abbiamo di fronte .

In conclusione, a prescindere dall'esitodell'inchiesta giudiziaria in corso, è legit-timo chiedersi se il Ministero dell'internonon debba considerare la possibilità d iprocedere ad un nuovo scrutinio, totale oparziale, data l 'ampiezza delle distorsion iche si sono verificate. In ogni caso, avveni -menti come quelli dei quali stiamo par-lando scuotono seriamente la fiducia de icittadini nelle istituzioni . È quindi inte-resse del Governo e dovere del Parlament oaccertare tutte le responsabilità (Applaus idei deputati dei gruppi del PCI e della sini-stra indipendente — Congratulazioni) .

PRESIDENTE. Poiché l'onorevole Roti -roti non è presente, si intende che abbiarinunziato alla replica per la sua interpel -lanza n . 2-00721 .

L'onorevole Caria ha facoltà di dichia-rare se sia soddisfatto per la sua interpel -lanza n . 2-00722 .

FILIPPO CARIA . Signor Presidente, ono-revoli colleghi, da ben tre ore stiamo discu -tendo intorno al problema delle elezion icomunali di Roma, che è indubbiament emolto delicato e presenta risvolti politici d igrande interesse .

Prendo atto dell'ampia, seria e precis arelazione svolta dal sottosegretario Spini e ,a nome del mio gruppo, dichiaro di esseresoddisfatto per le risposte fornite . Vogliocomunque svolgere alcune osservazioni in

merito a taluni rilevanti aspetti della vi-cenda.

Anzitutto vorrei soffermarmi molto bre-vemente sul problema politico delle ele-zioni di Roma, sul caso Narducci e sullanuova legge per il sorteggio degli scruta -tori . Credo che il giallo delle elezioni ro-mane (perché di questo si tratta), enfatiz-zato dal particolarissimo clima che le hacaratterizzate, si stia sfaldando, anche sealcuni oratori intervenuti prima di m ehanno fatto osservazioni molto dure e po-lemiche. La prova di tale sfaldamento stanel fatto che, mentre sembrava che su talevicenda si giocassero le sorti della demo-crazia del nostro paese, in realtà il dibattitoodierno ha coinvolto appena una trentin adi deputati, a dimostrazione di un disinte -resse notevole .

Soprattutto da parte di esponenti delleopposizioni, ed in particolare da parte dicolleghi personalmente coinvolti nelle ele -zioni di Roma, sono stati espressi duri giu -dizi e sono state esasperate le polemiche .Bisogna considerare che le elezioni si sonosvolte in un clima incandescente, duro edifficile; molte sono le responsabilità sottoquesto aspetto, non ultima quella collegat aall'intervento del cardinal Poletti .

Mi dispiace che questo aspetto non si astato affrontato da molti colleghi ; perparte mia, credo che il cardinal Polett iabbia fatto malissimo ad interferire nell eelezioni romane, perché egli non dovrebb emai confondere il suo compito spiritual econ la realtà delle cose terrene . E vero ch eegli è un cittadino della Repubblica ita-liana, ma è altrettanto vero che ha fatt omolto male a confondere il sacro con i lprofano, ed ha addirittura fatto malissim oad interferire per bene due volte nelle ele -zioni romane. La prima volta ha espress oun giudizio molto duro e negativo nei con -fronti della giunta capitolina, la second aha invitato a votare per la democrazia cri -stiana .

Il cardinal Poletti ha in tal modo tenutoun comportamento che ha contribuito adavvelenare l'atmosfera e che credo non si aneppure servito alla causa della Chiesa cat -tolica. Dal momento che i cattolici hanno i ldiritto di fare le loro scelte — e lo stesso

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vale per Poletti — il cardinale, interfe-rendo nei problemi politici della Repub-blica italiana (in questo caso del comune d iRoma), ha confuso il suo mandato spiri-tuale con le elezioni comunali, delle qual idovrebbe invece disinteressarsi .

Credo che i giudizi negativi espressi d amolti degli oratori che mi hanno prece-duto non abbiano certo contribuito né arasserenare l'ambiente né a dare fiduci aagli elettori e ai cittadini, che sono rimast imolto perplessi di fronte agli episodi veri-ficatisi a Roma. Ritengo che avremmo do-vuto riportare il problema nei termini real ie dimostrare maggiore serenità ed equili-brio nell'esprimere i giudizi .

Nel mio intervento vorrei parlare distin-tamente del caso del Narducci e dell anuova legge che regolamenta la nomin adegli scrutatori .

Per quanto riguarda il caso del Nar-ducci, penso che dovremmo giudicarlo pe rquello che è. Siamo di fronte ad un opera-tore tecnico che risulta essere stato as-sunto dal comune di Roma come giardi-niere, per poi essere adibito, dopo ave rseguito un corso molto affrettato, alla ge-stione di macchinari molto moderni, su-scettibili di manipolazioni elettronich e(con le conseguenze che abbiamo consta-tato). Si tratta di un personaggio moltostrano. Qualcuno ha detto che è iscrittoalla CGIL e contemporaneamente allaCISL. Non sappiamo se il Narducci abbi acommesso l'errore nell'immissione de idati per dolo o per colpa. Comunque l arealtà è una sola, come bene ha detto i lcollega Rotiroti : sono stati forniti alcun idati che, tutto sommato, avrebbero dovutosubire successive verifiche (come in effett iè avvenuto) . I dati trasmessi da quest obenedetto Narducci, pertanto, non ave-vano alcuna conseguenza pratica sull'at-tribuzione dei voti alle singole liste, in par -ticolare alla democrazia cristiana . Le suc-cessive verifiche hanno corretto gli error iiniziali; quindi adesso si tratta solo di sta-bilire se quanto è stato commesso è stat ofatto con dolo o con colpa. E questo è unaccertamento di competenza della magi-stratura, non certo del comune di Roma nédel Ministero dell'interno.

Per quanto riguarda invece la legge ch eregola la nomina degli scrutatori mediant esorteggio il problema resta aperto, ed èpreoccupante . Tutti hanno affermato chesi tratta di un provvedimento che ci haconsentito di fare un grosso passo avant iverso l 'eliminazione di quei brogli ch espesso gli scrutatori avrebbero compiut onel passato . Ebbene, io ho molte perples-sità su tale legge e credo che approvandolaabbiamo fatto un grosso errore .

Quanto ai brogli elettorali verificatisi ne lpassato, di cui si parla spesso, e molte volt ea sproposito, credo che essi siano margi-nali in un paese in cui votano 30-40 milion idi persone. Per le stesse elezioni di Rom asiamo in presenza di quasi 2 milioni d ischede scrutinate !

Non so che possibilità di compiere brogl iavessero in passato gli scrutatori . Spesso s icitano episodi senza mai fare riferiment ispecifici . Comunque io ritengo che ab-biamo approvato una legge che è andata aldi là della nostra volontà ; e forse il rimedioè stato peggiore del male . Come ha detto i lsottosegretario Spini, si è proceduto ad u nprimo sorteggio, al quale è seguito il rifiutodi accettare l'incarico di scrutatore daparte dell'80 per cento dei sorteggiati . Si èproceduto allora ad un secondo sorteggio ,ma anche in questo caso la quasi totalitàdei sorteggiati si è rifiutata di svolgere l'in -carico. In molti seggi, quindi, al momentodell'apertura non vi era il numero di per-sone previsto dalla legge per la regolarit àdelle operazioni elettorali . A questo puntomolti presidenti di seggio, avvalendosi de ipoteri che la legge conferisce loro, hannonominato scrutatori persone presenti i nquel momento, non si sa bene se recates ispontaneamente oppure se inviate da par -ticolari organizzazioni, come Comunione eliberazione od altri organismi di destra, disinistra o di centro . Si è quindi procedutoalla nomina di una serie di scrutatori i nvirtù del solo fatto che quelle person eerano presenti nella sede. Ciò ha datoluogo a molte anomalie . In alcuni seggi, adesempio, oltre al presidente vi era un soloscrutatore. La confusione è stata mas-sima .

Dobbiamo renderci conto che lo scruta-

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tore svolge un compito delicatissimo e chedovrebbe avere la voglia di farlo. Egli ne-cessita inoltre di una capacità professio-nale per partecipare al controllo delle ope-razioni di voto e alla stesura dei verbali edovrebbe avere una grande sensibilitàumana, civile e politica per rendersi cont oche svolge una funzione delicatissima .

Questa legge — ripeto — è stata a mi oavviso un rimedio peggiore del male . Enecessario allora fare alcune riflessioni .Prendo atto con soddisfazione che il Mini-stero dell'interno si è deciso ad affrontar eil problema. A mio avviso dovremmo par-tire dal presupposto che il presidente d iseggio — il quale tra l'altro è nominato da lpresidente della corte d 'appello — do-vrebbe offrire garanzie a tutti, poichésvolge un ruolo fondamentale. Sarebbeauspicabile che la magistratura nel nomi-nare i presidenti di seggio cercasse di farlocon maggiore ponderazione e con mag-giore senso di responsabilità. Attualmenteinvece tali nomine vengono fatte con moltasuperficialità e finiscono con il non garan-tire nessuno: invece di assicurare il rego-lare svolgimento delle operazioni di voto, ipresidenti finiscono anzi per creare ulte-riori problemi. Ritengo inoltre che il pre-sidente di seggio debba avere la possibilit àdi nominare un segretario di sua fiduci ache lo coadiuvi nelle operazioni elettorali enella stesura dei verbali .

Credo che dovremmo prendere atto delfallimento del sistema del sorteggio degliscrutatori, almeno così com'è stato realiz-zato. A mio avviso sono necessari profond icorrettivi . Dobbiamo innanzi tutto ren-derci conto che non è pensabile che un cit -tadino che magari segue la vita politic acon distacco accetti per 90 mila lire di starechiuso per tre giorni in un seggio elettoralea procedere allo scrutinio dei voti, opera-zione noiosa, difficile, che spesso non su-scita alcun interesse in chi la compie . Oc -corre quindi elevare l ' indennità (raddop-piandola o triplicandola) sia per lo scruta-tore, sia per il presidente di seggio .

È stato anche sfiorato il problema dell ariforma elettorale, del quale ci dovrem ooccupare in futuro e sul quale vi è molt oconfusione, molta incertezza, e spesso

anche un pizzico di demagogia, poiché s ifanno affermazioni che poi non si voglionotradurre in pratica .

Quando estendemmo il voto a tutti i cit-tadini italiani che avessero compiuto i 18anni, ritenemmo di aver fatto un grossopasso avanti . Ugualmente giudicammomolto positivamente l'introduzione del si-stema proporzionale, anche se quello d anoi adottato non è un sistema puro, poichémolti correttivi avvantaggiano notevol-mente i maggiori partiti a scapito di quell ipiù piccoli : basta consultare i voti espress inelle elezioni di Roma per rendersi cont oche i seggi assegnati non sempre corri-spondono esattamente ai voti conseguiti .Noi socialdemocratici abbiamo ottenutodue consiglieri comunali con circa 50 mil avoti; i compagni del PSI hanno ottenuto 1 2o 13 consiglieri comunali con circa 23 0mila voti (almeno mi sembra). Se confron-tiamo i dati è chiaro che non vi è un'esatt aproporzione . Tra i vari correttivi che siapplicano al sistema proporzionale, i nbase al metodo d'Hont, chi supera il 10 pe rcento ha dei vantaggi notevoli a scapito d iquelli che non raggiungono tale percen-tuale .

Spesso si critica il sistema delle prefe-renze, ma secondo me lo si fa con moltasuperficialità . Se si vuole mantenere il si-stema proporzionale (ed io sono di questoavviso) si deve tener conto che esso pre-vede le preferenze. Vorrei che ci rendes-simo tutti conto che se eliminassimo le pre -ferenze finiremmo per dare alle direzion idei singoli partiti pieno potere sulla desi-gnazione degli eletti : gli elettori non po-trebbero che prendere atto delle decision iprese a monte dai centri di potere present iin tutti i partiti politici, senza avere laminima possibilità di scelta .

C'è anche chi propone di sostituire alsistema proporzionale quello del collegi ouninominale. A mio avviso esso creerebbemolti problemi . Anche eventuali sbarra-menti (del 5 per cento o anche diversi )creerebbero molte difficoltà . Dobbiamoprendere atto che in questo Parlamentosono rappresentati circa 7-8 milioni di votida 4 o 5 gruppi politici che scomparireb-bero se accettassimo la logica degli sbarra-

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menti. Si tratta, a mio avviso, di rimed ipeggiori del male. Affronteremo co-munque in altra sede il problema dell ariforma elettorale .

Per quanto ci riguarda, esprimiamo sod -disfazione per la risposta data dal sottose -gretario Spini .

Comunque ribadisco che a mio avviso lalegge per la nomina degli scrutatori è sba-gliata e solleva molte perplessità . Mi au-guro che il Ministero dell'interno vogli arivederla al più presto. Vicende comequelle verificatesi nelle ultime elezioni ro-mane ritengo non debbano più ripeters iperché creano profonda sfiducia nelle isti-tuzioni, come questa volta è accadut oanche a causa delle interpretazioni cheirresponsabilmente alcune forze politich ehanno voluto dare al riguardo .

PRESIDENTE. Poiché nessuno dei fir-matari dell 'interpellanza Maceratini n .2-00723 è presente, si intende che abbianorinunziato alla replica .

L'onorevole Russo Spena ha facoltà didichiarare se sia soddisfatto per la su ainterpellanza n. 2-00724 .

GIOVANNI RUSSO SPENA . Signor Presi -dente, sarò brevissimo, innanzi tutto per -ché ritengo che molto sia stato già detto, enon mi piace questa strana palestra d iparole in cui, a mio avviso, si è trasformat oil Parlamento: spesso ci si limita a faresfoggio di arte oratoria . Del resto riteng oche i fatti siano così palesi, evidenti e danche così gravi che in questa sede no npossiamo che limitarci ad un esame par-ziale della vicenda e ad una discussion eesclusivamente politica, anche se certoutile e necessaria (anche noi l'abbiamo sol -lecitata), in quanto registra l'allarme che s iè diffuso nel paese .

Tutto sommato, oggi stiamo tentand oun'operazione difficile di riavvicinament otra le istituzioni democratiche rappresen-tative e la gente, che ormai nutre profondasfiducia nei loro confronti . Credo quindiche non si debba essere troppo irritati nep -pure per le critiche forti mosse dalle oppo -sizioni nel corso di questa discussione . Mipare, anzi, che esse costituiscano un tra -

mite, un raccordo tra istituzioni rappre-sentative e popolazioni .

Tra l 'altro, anche per la stima personaleche nutro nei suoi confronti dico che ca-pisco la difficoltà in cui si è trovato l'ono-revole Spini nel rispondere alle nostre in-terpellanze. Qualche giorno fa, ad alcunigiornalisti che me lo chiedevano, ho giàdetto che a mio giudizio sarebbe stato me -glio che avesse risposto il ministro perso-nalmente. Questo non perché vi sia un pro-blema di funzioni (conosco benissimo l'or-dinamento, nei suoi aspetti elementari ,visto qual è il mio mestiere), ma perchécredo che si debba mentalmente ricolle-garsi ad un dibattito che, se non sbaglio ,Presidente, si è svolto in questa stessa aul aall'inizio di luglio. In quella occasione av-vertivamo con preoccupazione come nonsi stesse andando alle elezioni di Roma co nimpegno adeguato.

Credo che vi sia stato invece un impegn oorganizzato e razionale ad incidere su lrisultato del voto. Farò poi qualche cennoa questo riguardo . Penso che vi sia statacioè una «banda», come è stata pittoresca-mente definita, o comunque un insieme d ipersone che volevano determinare il fu -turo di questa città e che noi (ma non era -vamo i soli) allora individuavamo come i lgruppo andreottiano, che si articolava da isuoi rappresentanti romani fino al com-missario Barbato . Proprio quel grupponon ci faceva avere fiducia nel regolar esvolgimento delle elezioni .

Credo quindi che in qualche modo l abrevità delle osservazioni che intendiam osvolgere sia dovuta ad un allarme che per -mane, e che è anzi cresciuto, il qualeinduce ad una forma di afasia e alla con-siderazione della inutilità della retoric anella situazione attuale . È vero che i brogl ivi sono sempre stati : io, tra l'altro, sonostato eletto in un collegio, quello di Napoli-Caserta, che oggi è sottoposto ad un'in-chiesta molto seria, che spero porti all aripetizione di quelle elezioni . E indubbiocomunque che la situazione di Roma abbi acostituito la punta dell'icerberg dei brogliche vi sono sempre stati .

Devo dire che mai come in questo mo-mento sono stato d'accordo con l'onore-

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vole Craxi, il quale ha parlato di carneval edi Rio in relazione alle elezioni romane .Senz'altro egli si riferiva al proliferar edelle liste, ventitré ; ma io credo che proba -bilmente proprio dalle grosse organizza-zioni politiche non provenga più unaspinta ideale ; e lo dimostrano anche i la-vori di questo Parlamento.

La divisione per correnti e la lotta per i lpotere determina invece una situazion eche, in verità, a me non piace definire «car -nevale di Rio» : tale espressione, come purel'altra di «repubblica delle banane», che èstata usata in quest'aula, mi sembra infatt isoffra un po' di cultura eurocentrica .Quello che accade da noi, o in alcuni paes ilatino-americani, invece, è determinat oprobabilmente dai paesi del nord de lmondo, i quali si reputano storicamentesempre molto civili, lontani dalle manipo-lazioni e dai brogli, convinti che sia il suddel mondo a subire tali fenomeni ; e invecenon è vero .

Però in questo momento credo che l ' epi -teto «carnevale di Rio» sia appropriato ,perché vi è in tutti noi l'amarezza che rest adopo una gioia un po ' troppo sfrenata eforzata. Anche durante quel carnevale sap-piamo che vi sono morti, omicidi, suicidi :la liberazione rispetto ad uno stato di re -pressione probabilmente porta, sul pianopsicologico dell'immaginario collettivo, a dun'amarezza molto profonda. Credo chesia proprio questo lo stato della demo-crazia dopo le elezioni di Roma .

Penso anche che il momento elettoral eabbia costituito uno spartiacque sul pianoorganizzativo . A questo riguardo cred oche vi sia anche una responsabilità, dirett ao indiretta, del Ministero dell'interno : amio giudizio, approfittando del rodaggi odella legge sugli scrutatori, quel gruppo d ipotere di cui parlavo prima si è organiz-zato per compiere brogli, o per lo meno perdeterminarli. Non saprei spiegare diversa -mente la mobilitazione di Comunione eliberazione per le sostituzioni degli scruta -tori .

Penso però che vada respinta la critica ,che qualche collega che mi ha precedut oha sollevato, di scandalismo strumental erispetto alle manipolazioni che vi sono

state, perché lo scandalo è tale che mi pareimproprio parlare di scandalismo. Non mipare poi che vi siano nemmeno forzaturedi fronte alla situazione fattuale che si èdeterminata .

A mio giudizio una cosa è la manipola-zione dei voti, altra la manipolazionedell'informazione . Al riguardo mi pare cheil sottosegretario Spini sia stato preciso ,almeno in parte; penso però che la Camer adebba prendere atto che non si è avuta sol -tanto una manipolazione dell'informa-zione. Allo stesso sottosegretario Spini, chemi pare attento studioso di questi pro-blemi, non sfugge che operare tale mani-polazione nell'era dell'informatica è già diper sé determinare una logica di risultato .Anche questo dunque non è un dato d asottovalutare, ma non si è trattato soltantodi ciò: si è verificata anche una manipola-zione dei voti, com'è stato ampiamentedimostrato qui, nel corso di questo dibat-tito, e al di fuori di quest'aula, oggi molt osguarnita di colleghi deputati .

PRESIDENTE. Onorevole Russo Spena ,l'avverto che il tempo a sua disposizione èterminato .

GIOVANNI RUSSO SPENA . Credo quind iche vi siano responsabilità dirette del Mini -stero dell'interno circa la fase operativa edorganizzativa, da riferirsi al commissari oBarbato, il quale avrebbe dovuto trarne l econseguenze, magari dimettendosi ( oforse lo stesso ministero avrebbe potut osollevarlo dal suo incarico) .

Vi è poi tutta un 'altra grossa question e— dobbiamo essere garantisti dal punto d ivista giuridico — relativa alle autonomi elocali ed ai poteri autonomi della magistra -tura ordinaria penale ed amministrativache non hanno riferimento al Minister odell'interno.

Sono convinto — e con questo conclud o— che i risultati di Roma non si conosce-ranno il 18 novembre, come dice il com-missario Barbato, ma che sia necessario, alfine di garantire la legittimità delle ele-zioni, procedere nuovamente allo spogli odi tutte le schede in condizioni che n egarantiscano il regolare svolgimento .

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Credo che non si possa escludere la ripeti -zione degli scrutini per una parte o pertutte le sezioni, come già il collega Zan-gheri affermava . Ma comunque credo che ,in definitiva, rispetto alla responsabilit àdel Ministero dell'interno non esista uncaso Narducci, bensì un caso Roma, cio èun profilo preciso di responsabilità opera-tive ed organizzative che attengono al com -missario Barbato e non solo a lui .

Sotto questo profilo, a me è parsa inparte elusiva e in parte non definitiva (miauguro che se ne parlerà ancora) la rela-zione dell'onorevole Spini .

PRESIDENTE. L 'onorevole Bassaniniha facoltà di dichiarare se sia soddisfattoper la sua interpellanza n . 2-00726 .

FRANCO BASSANINI . Anch'io, come altricolleghi, credo che il ministro dell'internoavrebbe fatto bene a venire personalment ea rispondere alle interpellanze ed interro-gazioni all'ordine del giorno della sedutaodierna, anziché scaricare la responsabi-lità sulle spalle del sottosegretario Spini .

Del resto, il corretto funzionamento deimeccanismi elettorali è cosa di essenzial eimportanza in una democrazia e la respon -sabilità del ministro dell ' interno è partico-larmente rilevante nel momento in cui i lcomune di Roma è gestito da un commis-sario che lo governa in via straordinaria ,nominato proprio dal ministro dell'in-terno.

Credo che nella scelta del commissari oBarbato abbia pesato la volontà del mini-stro Gava e non quella del sottosegretari oSpini, che ritengo appunto nulla abbia ache vedere con tale scelta. Noi tuttaviaabbiamo avuto il vantaggio, se il sottose-gretario me lo consente, di avere oggi ,come interlocutore, una persona colta ,competente e vorrei dire perbene quale èappunto il sottosegretario Spini . Il checonsente di dare al dibattito odierno, an-corché poco frequentato, un carattere piùcostruttivo di quanto forse lo sarebbe stat ose il ministro dell'interno avesse avuto i lcoraggio e il senso di responsabilità di par -teciparvi personalmente .

Il sottosegretario Spini, che è appunto

uomo di cultura, sa che secondo una notaletteratura straniera la democrazia, in ul-tima analisi, si concentra in una sola cosa :elezioni libere e sincere . Il problema postodalla vicenda romana, ma non solo da que -sta, come taluni hanno ricordato, riguardaproprio il dubbio e il sospetto (o qualcosapiù del dubbio e del sospetto : una serie diindizi e qualche prova) che queste elezion isiano state forse libere ma non certo sin -cere, il dubbio e il sospetto che i risultat inon corrispondano alla volontà espressadagli elettori nei seggi .

Credo allora che abbia avuto ragione i lsottosegretario Spini nel sottolinear ecome in realtà gli errori, intenzionali omeno, intervenuti nella raccolta elettro-nica dei voti e nella comunicazione de irisultati degli scrutini siano di minore rile -vanza, dal momento che non influiscon osui risultati, ma soltanto — mi pare checosì abbia detto l'onorevole Spini — sull aprima informazione. Il che ha certament equalche rilievo, avendo indotto commenti ,valutazioni, giudizi fondati su elementi d ifatto che poi si sono rivelati errati ; ma benpiù gravi, rilevanti e preoccupanti sono gl ierrori, e forse i brogli, verificatisi nell afase delle operazioni di voto e nello scru-tinio delle schede. Tali errori sono ben piùrilevanti, perché possono influire sullacomposizione dell 'assemblea elettiva, cheè l'organo fondamentale dell'amministra-zione comunale di Roma .

Che errori e forse brogli di grande ri-lievo vi siano stati è ormai un fatto indiscu-tibile, dato che lo stesso presidente dell'uf -ficio elettorale centrale lo ha riconosciuto ,sia pure non fornendo i particolari, chedovranno — come è giusto — essere comu -nicati all'autorità giudiziaria .

Credo quindi che occorra acquisire unprimo dato. Ci troviamo di fronte a duequestioni: una di minore rilievo — comegiustamente ha rilevato il sottosegretari oSpini —, rappresentata dalla famosa que-stione degli errori di digitazione, chehanno portato per alcune ore — sia pureimportanti — ad una errata comunica-zione dei dati all'opinione pubblica e all astampa; l'altra, di maggiore respiro, con-cernente meccanismi e procedure che

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hanno consentito comportamenti tali daalterare la stessa sincerità dell'esito eletto-rale e la sua corrispondenza alla volont àdegli elettori .

È importante acquisire anche questo se-condo dato! Mentre parlava il sottosegre-tario per l'interno mi è tornato alla me-moria che quasi dieci anni or sono ebbimodo di presentare un'interpellanza (fir-mata, se ben ricordo, da Riccardo Lom-bardi e probabilmente dallo stesso onore-vole Spini) con la quale si poneva il pro-blema delle procedure seguite e dei so-spetti di possibili brogli o violazioni dellalegge elettorale nella raccolta dei voti enello scrutinio dei voti di preferenza .

L'allora ministro dell'interno rispose inaula sostanzialmente in questi termini : lacolpa è di Emmanuele Rocco! Questi, com etutti ricorderanno, era un giornalista tele -visivo che il giorno della chiusura dell eurne denunciò con grande vigore, per l'in -tero pomeriggio, i ritardi nella comunica-zione ufficiale dei risultati elettorali. I lministro dell'interno disse che poiché imass media ed in particolare EmmanueleRocco lamentavano il ritardo con cui s idavano i risultati ufficiali degli scrutini (ri -tardo indegno di un paese civile e svilup-pato dell'occidente, come diceva Emma-nuele Rocco), si era costretti di fatto a con-sentire procedure più rapide e meno ga-rantiste di quelle previste dalla legge .Quindi, si era costretti a concedere di fatt oai presidenti di seggio la possibilità di scru-tinare prima i voti di lista e poi quelli d ipreferenza. Il che comportava, una voltaaperte le schede e letti i voti di lista, lapossibilità di aggiungere o di corregger evoti di preferenza sulle schede ormaiaperte e non ancora scrutinate quanto a ivoti di preferenza, in modo che, pe resempio un «1» possa diventare un «4» o un«4» diventare un «14» !

Mi capitò già allora di osservare che, conun ragionamento del genere, si confon-deva in maniera inaccettabile ciò che èsecondario con ciò che è primario . Secon-daria è la rapida comunicazione dei risul -tati elettorali ; primario è un meccanismodi scrutinio e di raccolta e aggregazionedei risultati del voto tale da garantire la

corrispondenza alla volontà degli elet-tori .

Trascorsi dieci anni, il rappresentantedel Ministero dell ' interno non commette lostesso errore, tant'è vero che questa mat-tina ci ha detto molto esplicitament eche . . .

VALDO SPINI, Sottosegretario di Stato pe rl'interno. Non potrei certo tirare in ballo i lpovero Emmanuele Rocco !

FRANCO BASSANINI . . . . tutto sommato laquestione di ciò che è accaduto nel famos oelaboratore elettronico del comune d iRoma è del tutto secondaria rispetto adaltri problemi, ad altri quesiti, ad altrepreoccupazioni che la recente vicendaelettorale suscita . Vorrei dire che suquesto aspetto dovremmo concentrare l anostra attenzione .

Non so quale sia la competenza del Mini -stero dell'interno per quanto concerne imeccanismi, gli apparati, gli strumenti e leprocedure di raccolta e di comunicazionedei dati da parte delle amministrazioni co-munali . Credo nessuna . E credo anche chenon sarebbe forse così rilevante e utile un adisciplina legislativa, che ancora manca, diquesta materia. Ciò che mi sembra invecesia essenziale è ragionare sull'adeguatezz adell'attuale legislazione in materia di ope-razioni di voto e di scrutinio delle schede .Qualche elemento è emerso nel corso de ldibattito . Il sottosegretario avrà certa -mente notato che la nostra interpellanzaera in particolare incentrata su quest opunto, nella convinzione che da qui nasca i lrischio di una disaffezione del corpo eletto -rale alle istituzioni, il rischio cioè di unaconvinzione della inaffidabilità delle istitu -zioni rappresentative, proprio perché imeccanismi elettorali non consentono d irappresentare le scelte che l 'elettorato ef-fettivamente compie .

Sotto questo profilo, ritengo sia giustoed opportuno discutere innanzitutto su lfunzionamento ed il rendimento della re-cente legge n. 95 del 1989. Il collega Teo -dori ha sostenuto qualche minuto fa chesembra non vi siano responsabilità degl iscrutatori . Non lo so, forse non lo sa nep-

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pure il sottosegretario, l'unica cosa ch esappiamo è che vi sono stati (lo afferma ilpresidente dell'ufficio elettorale centrale )errori, violazioni delle leggi elettorali eforse, anzi probabilmente, brogli di grand idimensioni . Sono stati coinvolti anche gl iscrutatori o solo i presidenti dei seggi?Credo sia legittimo lasciare aperto i ldubbio o il sospetto che gli scrutatori, pro -prio in quanto componenti dell'organocollegiale che gestisce il seggio, siano stat icoinvolti nelle irregolarità .

In effetti, la legge n . 95 del 1989, a favoredella quale il nostro gruppo non ha votat oné in prima lettura né in seconda (come i lsottosegretario Spini ben sa), lascia per -plessi sotto molti profili . Gli elementi che i lsottosegretario ci ha fornito sono indica-tivi di un meccanismo che non funziona eche, in ultima analisi, finisce per dare an-cora minori garanzie del vecchio sistema ,al quale non propongo certo di tornare ,anche se credo sia giusto compiere unasevera riflessione sul funzionamento dellarecente legge n . 95.

Vorrei sottolineare (nessun collega hasollevato oggi tale tema) che i nuovi mec-canismi contengono un elemento di gravis -sima debolezza, relativo alla possibilità d iprovocare lo scioglimento e la sostituzionedelle commissioni elettorali comunali, cu ispetta la formazione dell'elenco dei sorteg-giabili come scrutatori e segretari di seg-gio. E infatti sufficiente, per il combinat odisposto della legge n. 95 e della prece-dente legge 7 ottobre 1947, n. 1058, che perqualunque causa la maggioranza de imembri effettivi e supplenti della commis -sione, che rappresentano la maggioranz aconsiliare, si dimetta o cessi dalle funzioni ,perché automaticamente, e finché la com-missione non sia ricostituita, le relativefunzioni siano svolte da un commissari oprefettizio. Così nei comuni retti da com-missari i componenti delle commissionielettorali comunali restano in carica sott ola presidenza degli stessi commissari . Inquesto caso è sufficiente qualcosa di an-cora meno rilevante della crisi dell'organ ocollegiale: è sufficiente che non si rag-giunga il numero legale nella riunionedella commissione elettorale comunale,

perché provveda il commissario. Vi sonocioè dei meccanismi che consegnano nell emani della maggioranza consiliare la pos-sibilità di far venir meno la garanzia dellacollegialità e del contraddittorio con lapartecipazione delle minoranze, per farsubentrare nella determinazione dell'all?odei sorteggiabili la volontà, la discreziona-lità di un commissario prefettizio .

Fortunatamente, ciò non si è verificato aRoma, ma si tratta di un caso che potrebbeverificarsi . Mi stupisce che tale questionenon sia stata ancora sollevata, perché è u nevidente elemento di debolezza nell 'im-pianto che si è costruito .

Molte soluzioni possono essere adottate ,per esempio quella proposta dal colleg aBattistuzzi, anche se sono convinto che l areale garanzia, forse l ' unica, della since-rità delle procedure elettorali stia nell 'ef-fettiva possibilità di controllo da parte de irappresentanti di lista e dell'opinione pub-blica, nella pubblicità delle operazioni enel contraddittorio tra i vari interessat iche sono i rappresentanti o i delegati dell eliste. Forse in questo senso si possonointrodurre dei miglioramenti all'attualedisciplina .

Vi sono poi questioni più rilevanti e dimpegnative, su alcune delle quali il sotto-segretario Spini ha giustamente posto l'ac-cento, che vanno affrontate .

Ho partecipato anch'io al dibattito ne lquale è stato presentato il volume, cui i lsottosegretario Spini ha fatto riferimento ,che raccoglie le riflessioni e le considera-zioni sull'utilizzo di strumenti elettronicinelle procedure elettorali . Credo anch'io ,come il sottosegretario, che finché la legi-slazione elettorale non cambierà, sarà dif-ficile pensare alla completa informatizza-zione di tutte le procedure di votazione e d iscrutinio . Da quel dibattito era emersa l apossibilità di giungere, eventualment edopo una fase di sperimentazione, a form edi scrutinio elettronico, sia pure conser-vando il tradizionale meccanismo di vota-zione su scheda cartacea, eventualment esu scheda magnetica o magnetizzata.

È perfettamente possibile prevedere u nmetodo di scrutinio che non consenta l amanipolazione della scheda, che cioè av-

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venga a scheda sigillata e quindi che con -senta (cosa che oggi non è possibile fareneppure attraverso una ripetizione inte-grale dello scrutinio, come da qualcheparte legittimamente si chiede) di rico-struire esattamente in caso di contesta-zione quale sia stata la volontà dell'elet-tore . Infatti, le schede ancora sigillate no nconsentono manipolazioni, correzioni, ag-giunte o cambiamenti, ad esempio, dei vot idi preferenza .

Credo che opportunamente la questionesia stata posta con nettezza dal rappresen -tante del Ministero dell'interno, mentr edevo dire francamente che mi pare incom -prensibile l'obiezione, che ci è stata rife-rita, proveniente dal Ministero del tesoro,in ordine a problemi di copertura finan-ziaria di un disegno di legge concernente l asperimentazione di meccanismi di scru-tinio elettronico del voto . Se esiste una que -stione per la quale occorre trovare i neces -sari mezzi finanziari, eventualmente ridu-cendo altre spese o ricorrendo a nuoveentrate, si tratta proprio di questa! E ne-cessario garantire la genuinità, la sinceri-tà, la correttezza delle operazioni relativealla formazione degli organi rappresenta-tivi, pena il venir meno di uno dei fonda-menti del nostro sistema istituzionale, d iquel fondamento sulla base del quale i lministro del tesoro ricopre tale carica (miconsenta la battuta, onorevole Spini) .

Ho ascoltato con stupore, che non poss ocerto nascondere, alcuni colleghi soffer-marsi sull'obiezione del Ministero del te -soro. Spero davvero che sia superata ; senon lo fosse, di tale questione dovrebb eessere investita l'Assemblea. Si trovano co -perture finanziarie per spese molto piùcospicue e molto meno necessarie, quand onon del tutto superflue, se non addiritturanon opportune o dannose per gli interess idel paese .

PRESIDENTE. Onorevole Bassanini, le iha ancora due minuti di tempo a disposi-zione .

FRANCO BASSANINI. Nel corso del dibat -tito, alcuni colleghi hanno trattato que -

stioni sulle quali vorrei brevemente soffer-marmi, al contrario di quanto ha fatto i lrappresentante del Governo . Mi riferisco ,innanzitutto, alla questione relativa allariforma elettorale .

Mi rendo conto che i meccanismi di vot oe di scrutinio usati in altri paesi, che dann ogaranzie molto maggiori, mai assolute(non esiste la garanzia assoluta), di corret -tezza, non possono essere usati da noi acausa della proliferazione delle liste e de lmeccanismo dei voti di preferenza. Credosia giunta l'ora di affrontare tale que-stione .

Analogamente, ritengo che le irregolari-tà, i dubbi e gli scandalosi brogli, che molt oprobabilmente si sono verificati, sianoanche il frutto di un sistema elettorale chenon corrisponde più, forse non è mai cor-risposto, alla necessità fondamentale cuideve rispondere un sistema elettorale :quella di rappresentare un meccanismoche consenta alle scelte politiche dei citta -dini di tradursi nella formazione degli or-gani rappresentativi, delle assemblee elet -tive, dei governi, delle giunte.

Il meccanismo elettorale in question e(credo che personalmente il sottosegre-tario Spini ne convenga) ha fatto il su otempo da molti punti di vista : non solo perquanto riguarda il sistema delle prefe-renze, che poi è una delle fonti principal idelle «guerre per bande» e dei meccanismiclientelari, che rischiano di soffocare lanostra democrazia, ma anche per quel ch econcerne il complessivo sistema del votosu liste concorrenti, senza limiti e senzacorrettivi, che finisce per dare agli appa-rati di partito delle deleghe in bianco di cu inon devono rispondere agli elettori .

Credo che tutta la questione debba es-sere affrontata, se non dal Governo ,quanto meno dal Parlamento .

PRESIDENTE. Poiché nessuno deifirmatari dell'interpellanza Rosa Filippinin. 2-00727 è presente, s'intende che ab-biano rinunziato alla replica .

Poiché nessuno dei firmatari dell'inter-pellanza Battistuzzi n . 2-00728 è presente ,s'intende che abbiano rinunziato alla re-plica .

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L 'onorevole Cursi ha facoltà di dichia-rare se sia soddisfatto per la sua interpel-lanza n. 2-00729 .

CESARE CURSI. Signor Presidente, ono-revoli colleghi, mi riconosco in pieno nell arisposta fornita dal rappresentante del Go -verno, onorevole Spini, per il senso d iresponsabilità dimostrato, al contrario d iquanto abbiamo potuto riscontrare negl iinterventi di questa mattina svolti da di -versi colleghi, i quali hanno emesso sen-tenze di condanna, senza neppure rispet-tare i gradi di giudizio previsti dalla Costi-tuzione, evocando responsabilità estern eal Parlamento, al mondo politico e chia-mando in ballo persone, personaggi o pre -sunti tali, che poco hanno a che fare con l egravi vicende avvenute a Roma, denun-ciate per altro da tutti i partiti .

Non a caso questa mattina, seguendo i ldibattito, abbiamo constatato che tutti igruppi parlamentari, o quasi tutti, hannosottolineato giustamente che quanto acca -duto a Roma è di tale gravità da imporre atutti grande senso di responsabilità .

All'inizio del mio intervento ho detto chemi riconosco nella risposta fornita dal rap-presentante del Governo (l'onorevole Spiniaveva premesso che la sua risposta sa-rebbe stata lunga ed invece non lo è stata,soprattutto se paragonata ad alcuni inter -venti svolti questa mattina), costellata dauna serie di indicazioni, frutto di un ostudio che il Ministero dell 'interno hamesso a disposizione del sottosegretario .

Il collega che mi ha preceduto si mera-vigliava del fatto che non fosse presente i lministro dell'interno (come se fosse l aprima volta che un sottosegretario è chia-mato a rappresentare il Governo!), attri-buendogli chissà quali responsabilità e di -menticando che il sottosegretario Spini èstato scelto perché da tempo, fuori edentro il Governo, ha dimostrato di posse -dere competenza in materia elettorale .Egli ha infatti la delega per questo settor eed inoltre ha partecipato alla stesura d ialcuni volumi presentati, in periodo nonsospetto, in tema di voto e di computeriz-zazione del dato elettorale . Probabilmente ,qualche collega ha dimenticato questi ele -

menti, che dimostrano la serietà e la com -petenza del sottosegretario .

Questa mattina è stata evocata la respon -sabilità di autorevoli esponenti del mondocattolico. Ho sentito parlare del cardinalePoletti, che non ritengo abbia molto a ch efare con questo dibattito . Egli è stato chia -mato in causa da colleghi forse in virtù divecchie loro frequentazioni con certi am-bienti della curia romana o forse convecchi ambienti bolognesi .

Sono rimasto altresì meravigliato dalfatto che in questa circostanza siano stat eimputate della responsabilità al dibattitopolitico . Un collega socialdemocratico ri-teneva infatti che le dichiarazioni del car-dinale Poletti e del mondo cattolico (inquesto momento va molto di moda pen-sarla in questo modo) fossero responsabil idi quanto avvenuto a Roma e del clima incui le elezioni sono avvenute.

In simili circostanze ritengo che dob-biamo essere soprattutto seri con no istessi . Ringraziando il Padreterno ed i lnostro sistema democratico, ognuno è li-bero di esprimere liberamente le propri eposizioni politiche . Le ha liberamenteespresse il cardinale Poletti . . .

FRANCESCO RUTELLI . Il Padreterno, la -scialo ringraziare a Poletti !

CESARE CURSI. . . le ha liberament eespresse anche il mondo cattolico .

Il dibattito che dovrà svolgersi su quant odi drammatico è avvenuto a Roma (espri-merò fra poco la mia opinione su alcun eprecise responsabilità, per esplicita am-missione di qualche persona) forse troveràfuori di quest'aula una sede più oppor-tuna.

C'è, poi, anche chi ha probabilmente l acoda di paglia rispetto al sistema intro-dotto dalla legge n . 95 del 1989, dopo avergiustamente enfatizzato, denunciandol iall'opinione pubblica in questo Parla-mento, i brogli avvenuti in passato . Stiamoancora attendendo che la Giunta delle ele-zioni ci fornisca i risultati delle indaginisui brogli avvenuti nella circoscrizione Na-poli-Caserta, che ci auguriamo giunganoquanto prima, insieme alla individuazione

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di precise responsabilità, attribuite co nnome e cognome, ed alle conseguenti mo-difiche dei risultati elettorali . Tale valuta-zione è riferibile anche a qualche altra cir -coscrizione elettorale .

Tutti abbiamo giustamente sottolineatoa suo tempo le carenze determinatesi con i lsistema precedente, e così siamo giunti avarare la legge n . 95, di cui nelle recent ielezioni si è fatta una prima sperimenta-zione. Mi pare che il sottosegretario Spinici abbia sottoposto l 'opportunità di consi-derare che le elezioni romane, per il mod odrammatico in cui sono state condotte ,hanno evidenziato la necessità di qualch everifica e di qualche integrazione di tal enormativa.

Qualcuno forse ignora che nei 3.57 5seggi romani sono stati mandati per sor-teggio a fare gli scrutatori persone cheprobabilmente, anzi sicuramente, non ave -vano nessuna competenza . Nella mia qua -lità di deputato del Lazio eletto a Roma, hoavuto la possibilità di verificare che eran ostati sorteggiati come scrutatori soggett iche erano palesemente traumatizzati da lfatto di doversi recare al seggio in rela-zione alle funzioni che avrebbero dovut osvolgervi. Ritengo che vada fatta anchequesta considerazione e che il sottosegre-tario Spini ci abbia garbatamente fornit ol ' indicazione della opportunità di rivedereil sistema previsto dalla legge n . 95, perevitare di inviare ai seggi gente sicura-mente incompetente per sua stessa ammis -sione.

Ho assistito a situazioni in cui qualch eamico, chiamato per sorteggio a fare loscrutatore, era giustamente preoccupatonon sapendo come comportarsi !

Occorre forse rivedere anche il mecca-nismo di designazione dei presidenti diseggio, individuando strumenti che garan -tiscano al presidente la possibilità di sce-gliersi il segretario, perché non sempr equest'ultimo è stato in passato elemento d igaranzia, essendo a volte stato scelto perconsentire il raggiungimento di alcune fi-nalità particolari . È forse opportuno che i lMinistero dell'interno, approfittandoanche della prova del sistema elettoraleavutasi a Roma, svolga un'indagine a cam -

pione, sentendo per il tramite della corted 'appello della capitale i presidenti d iseggio per verificare cosa sia successo ,individuando anche possibili modifichedei criteri di formazione degli elenchi deipresidenti di seggio presso le corti d 'ap-pello .

Qualcuno ha evocato, con riferiment oalle elezioni amministrative romane, re-sponsabilità precise del ministro dell'in-terno e del prefetto Barbato . Il collega Zan -gheri ha parlato in modo preciso anche d idirette responsabilità di qualche altro per-sonaggio, dimenticando le stesse ammis-sioni del direttore del centro elettronico .

Mercoledì 1° novembre ho avuto occa-sione di denunciare all'opinione pubblic aquanto era avvenuto la sera precedente .Qualche collega dovrebbe forse andare arileggere quanto è stato dichiarato nelcorso della conferenza stampa svoltasi nelpomeriggio in Campidoglio, durante l aquale, ad un giornalista che chiedeva aldottor Mazzola, direttore del CEU, se sifosse accorto che i dati che venivano for-niti all'elaboratore elettronico erano sba-gliati e che in quanto tali non era oppor-tuno inserirli nell'elaboratore, perch éavrebbero determinato quanto poi è avve-nuto, questi, in modo tranquillo e sereno ,ha detto: «Sì, mi ero accorto che erano sba -gliati ed ho fatto in modo che continuas-sero ad andare» — ammissione del diret-tore del CEU! — «sperando che in corsod'opera il dato si raddrizzasse da solo» .Sperava che il dato si raddrizzasse in curv ae che la macchina tornasse in circola-zione . . . !

Queste stesse ammissioni il direttore de lCEU ha ripetuto in un'intervista a la Re-pubblica del giorno dopo o di due giornidopo, nella quale — a proposito di respon -sabilità — dichiarava che effettivamente ,forse in modo inconsapevole, egli era stat oresponsabile .

Il collega Bassanini ha affermat oqualche momento fa che è di poco conto i lfatto che i dati immessi nel calcolatorepotessero provocare a qualche ora di di-stanza qualche piccolo errore — 40 o 50mila voti, un numero pari quasi alla consi -stenza del partito socialdemocratico! —

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risiedendo invece la gravità del fatto nell aenfatizzazione della notizia data al-l'esterno . Ciò senza rendersi conto chel'opininione pubblica è stata informata d achi aveva la responsabilità burocratica difare quel lavoro . Sarebbe stato forse op-portuno che il direttore del CEU, dottorMazzola, nel momento in cui si è resoconto che i dati forniti erano sbagliati, fer-masse il meccanismo, chiedendo lumi aqualcuno, soprattutto rispetto al modo i ncui procedere . Forse, in questo modo, s isarebbe evitato che sei o otto ore dopo lastampa e l'opinione pubblica ricevesseroun dato distorto, quale quello che hannoavuto. Queste non sono invenzioni del sot -toscritto, ma dati emersi in una conferenz astampa tenutasi — c'è un dispaccio d iagenzia — nel pomeriggio, verso le 18-

18,30 e confermati nell'intervista rila-sciata dal dottor Mazzola a la Repub-blica.

A proposito di responsabilità, ricord oche i consiglieri comunali di Roma sa-ranno proclamati il 18 novembre (second oquanto previsto dalla corte d 'appello) ,sempre che nei prossimi giorni non emer-gano altri elementi . Vi è infatti chi ha giàstabilito nel dibattito di questa mattina ch esi debba ripetere lo scrutinio e chi siano iresponsabili . Ebbene, apprezzo che il sot-tosegretario Spini abbia dichiarato chenon sta a lui, in qualità di membro delGoverno rappresentante del Ministerodell'interno, ricercare o dare giudizi d iresponsabilità che spettano ad altri . Qual -cuno infatti dimentica che vi è una magi-stratura che, se sarà chiamata a decidere ,dirà la sua.

Anche da parte del presidente del seggiocentrale, Rocco Misiti, sono venute espres -sioni contraddittorie . In un'intervista egl iha infatti riferito alcuni dati, ponendo l'ac -cento su quanto avvenuto in qualche seg-gio; ma tale intervista è stata smentita da igiornali stessi, che hanno riferito il giornosuccessivo che il presidente del seggio cen -trale aveva ammesso che vi erano sì statedelle irregolarità e delle manipolazioni ,ma non di tale gravità. Ho letto tutto ciò su igiornali, sempre in riferimento a dichiara-zioni del presidente del seggio centrale .

Se esistono responsabilità sarà la magi-stratura ad accertarle; mi auguro che ciòavvenga . Non possiamo chiedere al sotto -segretario Spini di fornirci oggi valuta-zioni e giudizi definitivi, sentenze di con -danna.

Mi auguro — l'ho già ufficialment edichiarato — che il nuovo consiglio co-munale, se verrà proclamato il 18 novem-bre, quale primo atto andrà a verificar ecome sia stato possibile quanto è avve-nuto nel centro elettronico unificato de lcomune di Roma, che costa decine d imiliardi l'anno, che utilizza centinaia d ipersone, che è dotato di materiale noleg-giato (è ancora in piedi un contratto co nuna certa società UNISYS, stipulat oqualche anno fa in periodo non sospetto,essendosi deciso che il materiale de lcentro elettronico del comune di Romanon dovesse essere acquistato ma preso anolo da quella società) .

Mi auguro che vi sia la possibilità perl'amministrazione pubblica di mettere icittadini romani e la città di Roma, ch emerita cose diverse, in condizione di com-prendere fino in fondo come sia speso i ldenaro pubblico. Mi auguro che in quellasede il direttore del centro, dottor Mazzola ,possa chiarire come dipendente comunal ele sue precise responsabilità, al di là d iquanto ha già detto .

Vogliamo che l'accertamento delle re-sponsabilità avvenga da parte della magi-stratura, presso la quale l'inchiesta è stat aaffidata al dottor Malerba . Se vi sarannostate — come vi sono state — irregolarità ,esse potranno venire alla luce e chi ha sba -gliato dovrà pagare fino in fondo.

Ritengo altresì che il dibattito di questamattina debba anche servirci per tentaredi fare un bilancio sull'applicazione dell alegge n . 95 del 1989 . In sintesi, ritengo d idare il mio contributo affermando che, perquanto riguarda i presidenti di seggio, i lsottosegretario Spini ci ha già dato, a mioparere, un'indicazione, cioè quella di undisegno di legge tendente a modificare i lmodello del verbale elettorale, rendendolopiù snello e di più agevole compilazione(anche se si resterebbe entro le 60 o 70pagine, in quanto i sistemi democratici

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arrivano, ahimè, a questo per garantir etutto e tutti) .

Occorre altresì verificare la possibilit ànon tanto della scelta diretta, ma eventual-mente di un sistema misto di scelta de lsegretario di seggio. È necessario verifi-care se vada modificato il meccanismodegli albi presso la corte d 'appello ai finidella scelta dei presidenti di seggio . Oc-corre soprattutto ricorrere ad un sistem amisto anche per gli scrutatori, come misembra abbia velatamente affermato i lsottosegretario e sia stato sostenuto daqualche collega .

Ho apprezzato il fatto che il sottosegre-tario Spini abbia detto che, anche senza unaumento degli emolumenti, la funzion edovrebbe essere svolta per spirito di servi -zio. Tuttavia, non sempre gli scrutator idesignati sono di questo avviso, tant'è chela nomina a scrutatore, non solo a Romama in tutta Italia, il più delle volte è consi -derata come una scocciatura che imponedi stare due giorni e mezzo al seggio elet-torale. Comunque, se è vero che congru iemolumenti possono indurre a svolgeremeglio la funzione pubblica alla quale si èchiamati, è pur vero che vanno modificat eanche le regole di sorteggio degli scruta -tori, per consentire un più adeguato fun-zionamento del seggio elettorale .

Ho cercato di rendere il più breve possi -bile il mio intervento in questo dibattito ,che pure ritengo importante, perché l'en-fatizzazione che è stata posta sulle elezion iromane ha portato a mettere in discus-sione ancora una volta non tanto il comunedi Roma, quanto le stesse istituzioni demo -cratiche .

C'è qualche gruppo parlamentare ,espressione di qualche gruppo politico ch eha rappresentanze romane, che probabil-mente è rimasto deluso, amareggiato, avvi -lito dal risultato delle urne. Ci auguriamoche tale risultato venga confermato nell eprossime settimane come certo e attendi-bile; se però così non fosse, è giusto che s icolpiscano i responsabili fino in fondo; sepoi nei prossimi giorni, anche attravers ol'indagine che sta svolgendo la magistra-tura, emergerà che il risultato elettorale èil risultato di manipolazioni più ampie,

sarà opportuno procedere, in tutto o inparte, ad un nuovo scrutinio, perché no npossiamo consentire che a Roma le istitu-zioni democratiche siano messe in discus -sione .

Poiché già oggi è difficile per noi tutti farpolitica dando ai cittadini punti di riferi-mento certi, dovremo fare in modo che l eistituzioni costituiscano un punto di riferi -mento preciso: sta a ciascuno di noi dare i lmeglio di sé per evitare che strumentaliz-zazioni di carattere politico o partitico s ieffettuino sulla città di Roma.

C'è chi si è scandalizzato per il fatto chequalcuno, appartenente al mio o ad altrigruppi politici, ha utilizzato indiscrimina-tamente lo strumento della stampa du-rante la campagna elettorale, ma io pens oche anche tali comportamenti rientrinonel gioco democratico. Facciamo in modo,però, che la democrazia sia rispettata so-prattutto accettando il responso eletto-rale.

Qualche gruppo politico — lo ripeto —si attendeva risultati diversi dalla consul-tazione romana, dal momento che si eraparlato anche di una «lotta di liberazione» .La lotta di liberazione c'è stata una voltasoltanto in Italia, perché forse c 'era dacombattere contro qualcosa di diverso e dipiù serio. Sarebbe opportuno allora ch eogni forza politica, quando affronta l ecampagne elettorali, non ricorresse a ton iche sono stati abbondantemente superat iin questi 40 anni, in modo da consentire aicittadini un confronto sereno .

PRESIDENTE. L 'onorevole Rutelli hafacoltà di dichiarare se sia soddisfatto pe rl'interpellanza Russo Franco n . 2-00730, dicui è cofirmatario .

FRANCESCO RUTELLI . Signor Presi -dente, ringrazio l'onorevole Spini, sottose -gretario per l'interno, per la sua analiticaed accurata risposta, nonché per i toniattenti che ha usato, che conferman oun'attitudine che il Parlamento ha avutomodo di apprezzare e rispettare in quest ianni di sua attività in seno al governo. Midichiaro tuttavia insoddif atto, con partico -lare riferimento a due questioni tutt'altro

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che marginali, oltre ad una terza sull aquale mi soffermerò in conclusione .

L 'onorevole Spini ha osservato che du-rante la discussione io avrei sollevato u nargomento che poi . . .

VALDO SPINI, Sottosegretario di Stato pe rl'interno. È perché mi era sfuggito che le iaveva sottoscritto due interpellanze .

FRANCESCO RUTELLI. No, non mi rife-risco a questo. Lei ha dichiarato che avevosollevato un argomento sul quale non er ain grado di dare risposte perché non figur anel testo delle interpellanze, e cioè quellodelle preferenze.

Tengo a precisare, tuttavia, che l'argo-mento delle preferenze è trattato in molt einterpellanze. Non capisco allora come si apossibile che il Governo non sia in condi-zione di chiarire attraverso quale meccani -smo, che non ha nulla a che vedere con l adinamica (che è stata illustrata) della ma-nipolazione, vi sia stato l'inserimento for-zato di una serie di voti nella lista dellademocrazia cristiana .

Vorrei sapere come può essere accadutoche il giorno successivo al voto, cioè mar-tedì 31 ottobre — secondo quanto centi-naia di migliaia di italiani, e non solo irappresentanti delle diverse liste in Cam-pidoglio, hanno potuto verificare dai datiche venivano trasmessi attraverso Televi-deo, con aggiornamenti costanti —, a desempio, l'onorevole Michelini si sia vistoattribuire 8 mila preferenze in più di quelleche successivamente si è giudicato gli spet-tassero; che l'onorevole Agnelli avesse su-perato il suo capolista di varie migliaia d ipreferenze, salvo recedere poi da tale posi-zione; che l'onorevole Marchio avesse su-perato largamente il suo capolista SforzaRuspoli, salvo poi apprendersi che avev aconseguito la metà delle preferenze diquest 'ultimo; che ad una quantità di can-didati siano state attribuite in un primomomento alcune preferenze che successi-vamente sono state loro sottratte .

In proposito ho citato il mio caso : mi èstato detto che qualcuno ha digitato 4 milavoti anziché 400 e che per questo sarebbestato diverso il numero di preferenze attri -

buitomi in una prima fase rispetto aquanto apparso successivamente su Tele-video; una seconda volta, quando manca -vano addirittura solo cento sezioni, è avve -nuta la stessa cosa nel mio caso specifico .Anche il mio collega Amendola ha avuto 7

mila voti che poi sono scomparsi, stand osempre al computo di preferenze riportat esu Televideo . Inoltre l'onorevole Batti-stuzzi si è visto ad un certo punto superatonell'ordine delle preferenze dal suo col -lega di lista Alciati, salvo poi renders iconto che non era vero !

Come è possibile che questo sia acca-duto? Tutto ciò non ha nulla a che vederecon il singolo operatore (o con i divers ioperatori) che trasforma il numero dei vot idi lista in un numero diverso da quell oreale, ma ha a che vedere con altre proce-dure, altri sbagli, ai quali non si è fatt oriferimento nella risposta del Governo ,anche se il quesito era stato posto in di-verse interpellanze. Non è ammissibile ,onorevole Spini, che su un aspetto di tal erilevanza non sia data una spiegazione ,una risposta .

VALDO SPINI, Sottosegretario di Stato perl'interno. Se posso interromperla, vorreidirle che ha perfettamente ragione . Soloche il primo rapporto del commissari oprefettizio non è altro che una prefazionead un rapporto più completo; quindi, manmano che le notizie su queste disfunzion iarriveranno saremo senz'altro in grado didarle. Se quindi vorrà presentare un'inter -rogazione al riguardo, risponderò co nmaggior precisione .

FRANCESCO RUTELLI. La ringrazio diquesta precisazione, ma le segnalo un altr opunto sul quale è giusto avere una rispostaprecisa .

Per quale ragione, successivament eall'accertamento dell'imbroglio o del ma-croscopico errore dell'immissione di al -cune decine di migliaia di voti che nonerano stati in realtà espressi, si è scritto su igiornali, con variazioni notevoli nell 'attri-buzione dei consensi elettorali, che alcun emigliaia o centinaia di voti — non si tratta

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quindi di quei circa 30 o 40 mila voti asse-gnati alla democrazia cristiana — eranostati sottratti praticamente a tutte le liste,quando lei stesso nella sua replica ha di-chiarato che le alterazioni nel computoriguardavano tutte solo la lista della demo -crazia cristiana e le liste contrassegnate daun numero superiore al 17, se non vadoerrato?

Si è appreso, da notizie desunte dall adichiarazione formale dei responsabil idell'ufficio elettorale del comune di Roma ,che ora alcune centinaia ora alcune mi-gliaia di voti (si tratta di un numero sempreincomparabilmente lontano da quello de ivoti assegnati alla democrazia cristiana)sarebbero stati assegnati anche alla lista dicui facevo parte, quella cioè dei «Verdi pe rRoma». Come è possibile che sia stata dat atale notizia, se poi di essa non si ha ogg iriscontro? Anche a tale proposito vorre idei chiarimenti : non è giusto, infatti, ac-centrare l'attenzione solo sulla vicendadell'anonimo o noto tastierista o — com edicevo prima — «sassofonista», ma è ben eestenderla anche a queste vicende.

L'ultimo punto che voglio segnalarle ,onorevole Spini, riguarda un'altra macro-scopica violazione delle leggi elettorali ch esi è registrata prima delle elezioni: quelladelle affissioni abusive . Mi chiedo se ilGoverno, e in particolare il Ministerodell'interno, non debba esigere un'applica-zione rigorosa delle leggi .

Vi sono state da parte nostra forti la-gnanze, proteste e denunce alla magistra-tura, abbiamo presentato interrogazioniparlamentari, scritte e orali (che, lo se-gnalo, non hanno mai avuto risposta) circala totale mancanza di applicazione dell eleggi concernenti le affissioni elettorali . Sitratta di una materia molto delicata . Comelei sa, concorrevano alle elezioni roman e23 liste: ebbene, in tale contesto il fatto ch euna lista, come quella di cui facevo parte ,non abbia avuto la possibilità pratica d iesporre sui tabelloni elettorali il propriosimbolo è grave; ma è ancora più grave checiò sia avvenuto per le dieci liste nuove esconosciute agli elettori . Non è infatti stat opossibile per queste liste affiggere sui ta-belloni previsti dalla legge il proprio sim-

bolo e lo slogan che sintetizzava il conte-nuto della loro campagna elettorale .

Si tratta di una profonda alterazione delsistema che, grazie alla ricchezza, alla cor -ruzione e ad una profusione di mezzi chenon trova giustificazione, viene operatadai partiti maggiori e dai candidati ch epossono spendere miliardi nella cam-pagna elettorale .

Le chiedo dunque di intervenire, anchesul piano amministrativo, nei confronti d ichi regge il comune di Roma: il commis-sario straordinario, al quale ci siamo for-malmente rivolti più volte durante la cam -pagna elettorale; ma egli allargando lebraccia, ha espresso quasi un non possu-mus. Perché questa risposta ?

La nostra polemica di tre mesi fa, inoccasione delle elezioni europee, era ri-volta contro il sindaco di Roma perché siera verificato lo stesso tipo di affissioneselvaggia che rendeva impraticabili gl ispazi ufficiali di affissione spettanti all evarie liste. Era allora sindaco di Roma, perquanto già dimissionario ed in attesa so -stanzialmente che si svolgessero elezion iamministrative anticipate, Giubilo . . .

PRESIDENTE. Onorevole Rutelli, l'av-verto che lei dispone ancora di un minutoper concludere il suo intervento .

FRANCESCO RUTELLI. La ringrazio, si-gnor Presidente. Giubilo, esponente di unacorrente della democrazia cristiana, hafatto esplicitamente abuso della legge: si èreso colpevole non solo di omissione di att id'ufficio, ma di interesse privato in att id'ufficio, dal momento che i tabelloni elet-torali erano interamente coperti dai mani-festi di Comunione e liberazione, del Movi -mento popolare e affini .

Quando però la responsabilità del Cam-pidoglio spetta ad un prefetto, al commis-sario straordinario inviato dal ministr odell'interno e dal Governo nel suo insieme ,questi deve assumere qualche provvedi-mento non a titolo personale, ma in virt ùdel proprio ufficio e deve adottare qualchesanzione. E previsto l'arresto fino a seimesi per chi affigge manifesti abusivi, m aquesto tipo di «attacchinaggio» selvaggio

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non è stato perseguito nemmeno una volta .Quali interessi erano dietro a queste ope-razioni, onorevole Spini ?

Le chiedo di disporre un'indagine anch ea tale riguardo, per comprendere per qualiragioni non solo un sindaco eletto dal con-siglio comunale, ma neppure il commis-sario straordinario, che è un funzionari odel Ministero dell ' interno, abbia ritenutodi intervenire in merito a questa macrosco-pica violazione della legalità e delle regoleche sovrintendono ad una campagna elet-torale.

PRESIDENTE. Passiamo alla replicaper l'interrogazione. Poiché l 'onorevoleMensurati non è presente, si intende che

abbia rinunciato alla replica per la suainterrogazione n . 3-02055 .

È così esaurito lo svolgimento delle in-terpellanze e di un'interrogazione sulle re-centi elezioni amministrative di Roma .

La seduta termina alle 15,15 .

IL CONSIGLIERE CAPO DEL SERVIZI OSTENOGRAFIA DELL'ASSEMBLEA

DOTT. VINCENZO ARIST A

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBALEPROF . TEODOSIO ZOTTA

Licenziato per la composizione e la stamp adal Servizio Stenografia dell'Assemble a

alle 17.30.

PAGINA BIANCA

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COMUNICAZIONI

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Annunziodi proposte di legge .

In data 7 novembre 1989 sono state pre-sentate alla Presidenza le seguenti pro -poste di legge :

STRADA E SANGIORGIO : «Norme per la pro -mozione, la incentivazione e lo sviluppodelle sperimentazioni scolastiche finaliz-zate all'inserimento dei portatori di han-dicap nelle classi normali della scuol amedia superiore» (4323) ;

FIORI: «Modifica al testo unico delle im-poste sui redditi, approvato con decretodel Presidente della Repubblica 22 di-cembre 1986, n. 917, per l'equiparazione,

ai fini fiscali, delle pensioni del pubblic oimpiego alle rendite vitalizie» (4324) .

Saranno stampate e distribuite .

Annunziodi un disegno di legge .

In data 7 novembre 1989 è stato presen-tato alla Presidenza il seguente disegno d ilegge :

Dal Ministro per i beni culturali e am-bientali:

«Interventi urgenti di inventariazione,catalogazione ed elaborazione della cartadei rischi dei beni culturali, anche in rela -zione all'entrata in vigore dell'Atto Unic oeuropeo» (4322) .

Sarà stampato e distribuito.

abete grafica s.p .a. - Via Prenestina, 683 - 00155 Roma