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Atti Parlamentari — 52807 — Camera dei Deputat i X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990 RESOCONTO STENOGRAFIC O 444 . SEDUTA DI MARTEDÌ 3 APRILE 199 0 PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GERARDO BIANCO IND I DEL PRESIDENTE LEONILDE IOTTI E DEL VICEPRESIDENTE MICHELE ZOLLA INDIC E PAG . PAG. Missioni 52809 Disegni di legge : (Annunzio) 52868 (Trasmissione dal Senato) 52868 Disegno e proposte di legge (Seguit o della discussione) : S . 1509 . — Aggiornamento, modifich e ed integrazioni della legge 22 di- cembre 1975, n . 685, recante disci- plina degli stupefacenti e sostanz e psicotrope . Prevenzione, cura e ria- bilitazione dei relativi stati di tossi- codipendenza (approvato dal Se - nato) (4414) e delle concorrenti pro - poste di legge : GARAVAGLIA ed altri (1422) ; PELLICANO (2976) ; TEODORI e d altri (3095) ; ZANGHERI ed altri (3381) ; RONCHI ed altri (3395) ; TEODORI ed altri (3461) ; BENEVELLI ed altr i (3659) ; POGGIOLINI ed altri (4246) (ar- ticolo 81, comma 4, del regola - mento). PRESIDENTE . . 52810, 52814, 52818, 52820 , 52826, 52831, 52835, 52836, 52837, 52838 , 52840, 52853, 52856, 52858, 5286 1 ARTIGLI ROSSELLA (PSI), Relatore per l a maggioranza 5281 8 BASSANINI FRANCO (Sin. Ind .) 5283 9 BENEVELLI LUIGI (PCI), Relatore di mi - noranza 5281 4 CASTIGLIONE FRANCO, Sottosegretario d i Stato per la grazia e la giustizia . . 52832

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Atti Parlamentari

— 52807 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

RESOCONTO STENOGRAFIC O

444.

SEDUTA DI MARTEDÌ 3 APRILE 199 0

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENTE GERARDO BIANCO

IND I

DEL PRESIDENTE LEONILDE IOTTI E DEL VICEPRESIDENTE MICHELE ZOLLA

INDICE

PAG .

PAG.

Missioni 52809

Disegni di legge :(Annunzio) 52868(Trasmissione dal Senato) 52868

Disegno e proposte di legge (Seguit odella discussione) :

S. 1509 . — Aggiornamento, modifich eed integrazioni della legge 22 di-cembre 1975, n . 685, recante disci-plina degli stupefacenti e sostanz epsicotrope . Prevenzione, cura e ria-bilitazione dei relativi stati di tossi-codipendenza (approvato dal Se-nato) (4414) e delle concorrenti pro -poste di legge : GARAVAGLIA ed altri

(1422) ; PELLICANO (2976) ; TEODORI edaltri (3095) ; ZANGHERI ed altri (3381) ;RONCHI ed altri (3395) ; TEODORI edaltri (3461); BENEVELLI ed altri(3659) ; POGGIOLINI ed altri (4246) (ar-ticolo 81, comma 4, del regola-mento).

PRESIDENTE . . 52810, 52814, 52818, 52820,52826, 52831, 52835, 52836, 52837, 52838 ,

52840, 52853, 52856, 52858, 5286 1ARTIGLI ROSSELLA (PSI), Relatore per la

maggioranza 5281 8BASSANINI FRANCO (Sin. Ind .) 52839BENEVELLI LUIGI (PCI), Relatore di mi -

noranza 5281 4CASTIGLIONE FRANCO, Sottosegretario d i

Stato per la grazia e la giustizia . . 52832

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

PAG .

CIAFFI ADRIANO (DC) 52839DE RosE EMILIO (PSI) 5285 8DUTTO MAURO (PRI) 5286 1GAVA ANTONIO, Ministro dell 'interno 52826GRAMAGLIA MARIELLA (Sin . Ind.) 52840JERVOLINO RUSSO ROSA, Ministro per gli

affari sociali 52820MAINARDI FAVA (PCI) 5286 1LABRIOLA SILVANO (PSI) 52837NICOTRA BENEDETTO VINCENZO (DC) 5284 1POLI BORTONE ADRIANA (MSI-DN) 52836RECCHIA VINCENZO (PCI) 52856RIVERA GIOVANNI (DC) 52853TEODORI MASSIMO (FE), Relatore di mi-

noranza 52810, 52836, 5284 1

Proposte di legge :(Proposta di assegnazione a Commis -

sione in sede legislativa) 52809(Ritiro) 52868(Trasmissione dal Senato) 52868

Progetto di proroga di inchiesta parla-mentare :

(Proposta di assegnazione a Commis-sione in sede legislativa) 52809

PAG.

Interrogazioni e interpellanze:(Annunzio) 52870

Interrogazione :(Apposizione di una firma) 52870

Risoluzione :(Annunzio) 52869

Atti relativi a reati previsti dall'arti-colo 96 della Costituzione :

(Annunzio dell'archiviazione dispostadal collegio costituito presso il tri-bunale di Roma) 52868

Commissione parlamentare d'inchie-sta :

(Trasmissione di una relazione e d idocumentazione allegata) 52868

Nomine ministeriali :(Comunicazione ai sensi dell'articol o

9 della legge n . 14 del 1978) 52869

Richieste ministeriali di parere parla-mentare 52869

Votazione segreta 52840

Ordine del giorno della seduta di do -mani 52864

SEDUTA PRECEDENTE N . 443 — DI LUNEDÌ 2 APRILE 1990

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La seduta comincia alle 16,10.

GIULIANO SILVESTRI, Segretario, leggeil processo verbale della seduta di ieri .

(È approvato) .

Missioni .

PRESIDENTE. Comunico che, ai sensidelll'articolo 46, secondo comma del rego-lamento, i deputati Alberini, Bisagno, Bon -ferroni, Caccia, Alessandro Costa, D 'Ac-quisto, Dutto, Formigoni, Fornasari, Fran -canzani, Calogero Mannino, Martelli ,Bruno Orsini, Pellegatta, Emilio Rubbi ,Salvoldi, Sterpa, Tognoli e Zoso sono i nmissione per incarico del loro ufficio .

Proposte di assegnazione di progetti dilegge a Commissioni in sede legislativa .

PRESIDENTE. Comunico che saràiscritta all 'ordine del giorno della pros-sima seduta l'assegnazione, in sede legisla -tiva, dei seguenti progetti di legge, che pro -pongo alla Camera a norma del comma 1dell'articolo 92 del regolamento :

alla XII Commissione (Affari sociali) :

BORRA ed altri: «Norme per l 'accerta-mento e la certificazione di morte» (4613)(con parere della I e della II Commis-sione);

alla XIII Commissione (Agricoltura) :

S. 2052. — Senatori MARGHERITI ed altri:«Modifiche all'articolo 7 del decreto de lPresidente della Repubblica 12 luglio1963, n . 930, sulla tutela delle denomina-zioni di origine dei mosti e dei vini» (appro-vato dalla IX Commissione del Senato)(4694) (con parere della X Commissione) .

Proposta di assegnazione di un progettodi proroga di inchiesta parlamentare aCommissione in sede legislativa.

PRESIDENTE. Comunico che saràiscritta all'ordine del giorno della pros-sima seduta l'assegnazione, in sede legisla -tiva, della seguente proposta di prorógad'inchiesta parlamentare, che propongoalla Camera a norma del comma 1 del l 'ar-ticolo 92 del regolamento :

alla I Commissione (Affari costituzio-nali) :

SAVINO ed altri: «Proroga delle funzionidella Commissione parlamentare d'in-chiesta sulla condizione giovanile, istituit adalla Camera dei deputati nella seduta del1 0 giugno 1988» (doc. XXII n. 12-bis) (conparere della V Commissione) .

Ulteriori comunicazioni all 'Assembleasaranno pubblicate in allegato ai resocont idella seduta odierna .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

Seguito della discussione del disegno d ilegge: S. 1509. — Aggiornamento, modi-fiche ed integrazioni della legge 22 di-cembre 1975, n. 685, recante disciplinadegli stupefacenti e sostanze psicotrope.Prevenzione, cura e riabilitazione dei re-lativi stati di tossicodipendenza (appro-vato dal Senato) (4414) e delle concor-renti proposte di legge: Garavaglia edaltri (1422) ; Pellicanò (2976) ; Teodora edaltri (3095) ; Zangheri ed altri (3381) ;Ronchi ed altri (3395); Teodora ed altri(3461) ; Benevelli ed altri (3659) ; Poggio-lini ed altri (4246) (articolo 81, comma 4,del regolamento).

PRESIDENTE . L 'ordine del giorno recail seguito della discussione del disegno d ilegge, già approvato dal Senato: Aggiorna -mento, modifiche ed integrazioni dell alegge 22 dicembre 1975, n . 685, recantedisciplina degli stupefacenti e sostanzepsicotrope. Prevenzione, cura e riabilita-zione dei relativi stati di tossicodipen-denza, e delle concorrenti proposte dilegge: Garavaglia ed altri : Nuove normeper la prevenzione e la cura delle tossico-dipendenze, per il recupero dei tossicodi-pendenti, per la prevenzione e repression edei traffici illeciti di sostanze stupefacentie psicotrope; Pellicanò: Norme relative altraffico degli stupefacenti e al trattament odei tossicodipendenti; Teodori ed altri : Le-galizzazione della cannabis indica (canapaindiana) e modifica della legge 22 di-cembre 1975, n. 685, in materia di disci-plina degli stupefacenti e delle sostanzepsicotrope; Zangheri ed altri : Normecontro il traffico di stupefacenti ; Ronchied altri: Norme per la prevenzione dell etossicodipendenze, contro il mercato nero ,e per il rispetto dei diritti dei cittadini tos-sicodipendenti; Teodori ed altri : Regola-mentazione legale delle sostanze psicoat-tive per sottrarre il traffico delle drogh ealle organizzazioni criminali ; Benevelli edaltri: Nuove norme per la prevenzion edelle tossicomanie e dell'alcoolismo e perla cura e il recupero dei tossicodipendenti;Poggiolini ed altri: Norme per la costitu-zione dei centri di socioriabilitazione de itossicodipendenti .

Ricordo che nella seduta del 30 marzoscorso si è conclusa la discussione sull elinee generali .

Ha facoltà di replicare il relatore di mi-noranza, onorevole Teodori .

MASSIMO TEODORI, Relatore di mino-ranza. Signor Presidente, signor rappre-sentante del Governo, replicare dopoquesta discussione sulle linee generali èuna impresa abbastanza ardua perché, inrealtà, i colleghi sostenitori del disegno dilegge, cioè i colleghi della maggioranza ,non sono intervenuti copiosamente nel di -battito; ci hanno privato del loro apporto ,così come è avvenuto in Commissione ,quando è stato malamente troncato il la-voro istruttorio .

Ripensando agli interventi svolti, tro-viamo che quelli dei colleghi sostenitorisono stati al massimo tre . . .

ROSSELLA ARTIOLI, Relatore per la mag-gioranza . Sono stati sei !

MASSIMO TEODORI, Relatore di mino-ranza . Erano gli onorevoli Fronza Crepaz ,Lusetti, Soddu . . .

ROSSELLA ARTIOLI, Relatore per la mag-gioranza . L'onorevole Zanone. . .

MASSIMO TEODORI, Relatore di mino-ranza. Mi pare che gli onorevoli Zanone ,Poggiolini e Pellicanò abbiamo espressomolti dubbi e distinguo. Ecco perché hoparlato di tre interventi. Si è trattatodunque di un contributo molto limitato .

Ma la verità è che il dibattito sulla legge,più che sul merito di essa, si è svolto (ed èstato fatto svolgere) fuori dalle aule parla -mentari, convalidando quell'assunto ch eandiamo ripetendo da tempo e cioè chel 'attuale scontro di posizioni non attiene a lmerito della legge o di specifici problem idella stessa, ma è piuttosto una battaglia d iimmagine, che è stata malamente impost ada coloro che hanno voluto accreditare l atesi che chi è a favore di questa legge ècontro la droga, mentre chi è contro sa-rebbe a favore della droga .

Gli eventi più interessanti, quindi, dei

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quali dobbiamo tener conto in sede d ireplica, sono avvenuti fuori da quest'aula.A questo punto ci viene in soccorso, tra l etante affermazioni fatte nel corso di quest esettimane fuori dall 'aula, un autorevol eintervento, riportato con grande evidenz asu tutta la stampa di oggi . Mi riferiscoall'intervento all 'Unione interparlamen-tare del Presidente del Consiglio, il qualeha parlato — cito testualmente — di «fla-gello biblico» . Infatti, il titolo (ad otto co-lonne) del maggiore quotidiano italiano è i lseguente: «Andreotti: droga flagello bi-blico» .

Ha detto Andreotti : «Se non arriveremoad unificare la volontà e le risorse di tutti ipaesi per affrontare questa calamità, l agioia di aver liberato l 'umanità dai rischi d iuna terza guerra mondiale e dal l 'olocaustonucleare potrebbe rivelarsi illusoria . Ladroga è per le generazioni attuali e pe rquelle future non meno sconvolgente edistruttrice della bomba atomica . Senzalimitare i nostri sacrifici e le nostre inizia-tive, dobbiamo risparmiare al mondo in-tero questo flagello biblico».

Sostenitori di questa legge, signori rap-presentanti del Governo, colleghi dellamaggioranza, l'Andreotti che fa questi di -scorsi in una occasione di grande prestigi oe risonanza internazionale, che parla d i«flagello biblico», che equipara la drogaalla bomba atomica, a cosa si riferisce?Quali sono gli strumenti che indica? Qual esignificato ha tutto ciò per un President edel Consiglio che sostiene questo disegn odi legge? C 'è qualcosa che non funziona!

Immagino che quando Andreotti parladi flagello biblico, di bomba atomica e d idestabilizzazione, si riferisca al problem adella droga. Ma a quale aspetto? Cos 'è i l«flagello biblico»? E forse un fatto morale ?La droga vista come un male? Può anch eesserci, questo aspetto ; in fondo tutti cono -scono la concretezza dell'onorevole An-dreotti, la sua conoscenza — e quale cono -scenza! — delle cose del mondo. Sicura-mente Andreotti parla — a ragione — d idroga in termini di potere della criminalitàorganizzata, di mafia, in termini ormai d iinfluenza sugli assetti politici nazionali einternazionali di violenza, di rapporto con

gli equilibri mondiali, in termini di arma -menti, di servizi segreti, di guerre, in ter-mini di equilibri mondiali, in termini d idenaro . . .

MAURO MELLINI . . . .in termini di sfasciodella giustizia. . .

MASSIMO TEODORI, Relatore di mino-ranza. Ed è questo il flagello biblico cui s iriferisce Andreotti . Egli ha ragione a dir eciò, perché si tratta di un fenomeno che i ntermini di violenza e di potere (potere de ldenaro, potere delle armi, potere quindisulla politica, sugli equilibri nazionali edinternazionali) ha senza dubbio una capa -cità destabilizzante, in sede nazionale e dinternazionale . Mi riferisco ai rapport imafia-droga, mafia-Sicilia . E tutto ciò rap-presenta un qualcosa senza precedenti .

La tesi esposta dall'onorevole Andreott iè condivisibile, ed ho ben ragione di rite-nere che egli non faccia la predica morali-stica sulla droga come il male assoluto,bensì come un grande potere mondiale ch edestabilizza .

Allora voi dovete spiegarci la contraddi-zione esistente tra questo capo del Go-verno, Andreotti, il quale giustamente indi -vidua la dimensione del problema droga ,in cui il dato della criminalità e quelli dellaviolenza sono fatti constituenti, e lo stess oPresidente del Consiglio, lo stesso Govern oche afferma che l'arma per combattere ladroga (questo é il puno centrale di ciò che èstato detto) è la dichiarazione di illiceità, i ldisvalore che bisogna affermare . Lagrande svolta sarebbe quindi quella di pas-sare da una concezione permissiva e tolle -rante in fatto di droga ad una afferma-zione-bandiera di disvalore .

O nel Governo, nel suo, Presidente, ne ivari ministri, nella maggioranza vi è u ncinismo che supera ogni limite, per cui no nsi vuole sapere quale sia la vera questione ea che livello essa si ponga, e si vuole farcredete alla gente, al popolo, che basti l apredica morale (articolo 12, dichiarazionedi illiceità) perché vi sia una grande svolta ;oppure c'è un imbroglio alla base di quest avicenda, per come il tema è stato presen-tato al paese, per come è stata prospettata

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l'urgenza ed il valore della legge al nostroesame .

In sede di replica dobbiamo dire che i nquest'aula i termini della questione son ostati nuovamente mistificati, perché quellireali — riportati dal Presidente Andreotti aCipro — non sono stati posti . Al contrario,si è continuato ad affermare durante gliinterventi dei relatori e degli oratori d imaggioranza che il problema centrale eraquello dell'eliminazione della «modic aquantità» e della dichiarazione di disvaloreattraverso la «bandiera» dell 'illiceità, dacui deriva la punibilità e tutto il pasticci oche da essa deriva .

Voi, colleghi della maggioranza, vi tro-vate in questa cinica contraddizione, chene crea inevitabilmente delle altre . Pur-troppo come base della mia analisi dev oprendere le dichiarazioni rese fuori d aquest'aula .

Per esempio, sembrerebbe che vi sian ostati dei pentimenti, che stanno dando ori -gine a proposte che però ancora non sonostate scritte, delle quali non conosciamo ilcontenuto perché nessuno in ques t 'aula neha fatto cenno nel corso della discussion egenerale: ne ha parlato semmai qualch esottosegretario in Transatlantico. Su taliproposte non possiamo pronunciarci, per -ché le dichiarazioni rilasciate in Transa-tlantico non possono far testo : possiamofarlo solo su dichiarazioni rese qui dentro ,sancite ufficialmente .

Abbiamo tuttavia una dichiarazione de lcapogruppo della democrazia cristian ache è più importante di tutte le discussion ifatte in quest'aula. Egli sostiene che dob-biamo compiere lo sforzo di conciliare l'il-lecito del fatto con il recupero del tossico -dipendente, prevedendo un cammino ch eporti il drogato ad incontrare non il volt ofreddo e burocratico dello Stato, ma degl iuomini capaci, in modi e forme diverse econ l'uso di adeguate misure di preven-zione, di portarlo ad affrontare un pro-gramma di recupero . «Questo è il sensodegli emendamenti in corso di defini-zione» — quindi ufficialmente non ne sap-piamo niente — «che sfuggono ad un di -battito di principio e ai facili cartelli» .

Il problema è dunque che il tossicodi -

pendente non deve incontrare «il volt ofreddo e burocratico dello Stato» . Ma que-sta, colleghi della maggioranza, signor irappresentanti del Governo, è una pia illu-sione, perché allo stato, stando a quell oche ci avete proposto e a quanto è statodichiarato in sede di discussione generale ,altro che volto freddo e burocratico delloStato! Il tossicodipendente incontra i lvolto di uno Stato freddo, burocratico ,sgangherato, inefficiente, che imbroglia lecarte, che non si sa dove stia: in cui siignora quale funzione svolga il magistrato ,il prefetto, il socioterapeuta, con la comu-nità che fa da carcere, il carceriere che fada terapeuta, il prefetto che fa da consi-gliere morale, e via di seguito. Quello cheabbiamo davanti non è solo il volto freddoe burocratico dello Stato, che voi dite d inon volere, ma è molto di peggio : è un voltofreddo, burocratico, inefficiente, imprati-cabile e concettualmente del tutto con-fuso !

Che cosa si può allora aggiungere agl iargomenti che sono stati svolti lunga -mente? Voglio solo tornare su due aspett idi carattere molto generale, che sono stat igli unici che ho trovato negli interventi de icolleghi della maggioranza e che riteng oimportante discutere in termini di princìpiaffrontando questa legge, perché le varieintricatezze che in essa si rinvengono deri -vano proprio dalla confusione dei prin-cipi .

La prima questione — che ho ritrovatoper esempio negli interventi di Fronza Cre -paz, di Lusetti, dei pochissimi colleghidella maggioranza che sono intervenuti —riguarda la libertà assunta «in senso indi-vidualistico», il che lascia supporre che cisia una libertà individualistica e una li-bertà non individualistica . Io non sonomolto esperto di queste cose, ma riteng oche la libertà sia una sola, e, se vogliam opassare dai princìpi teorici a quelli storici ,sia sancita dall 'articolo 2 della Costitu-zione.

La libertà alla quale mi riferisco, quellasancita storicamente dall'articolo 2 dellaCostituzione, è la libertà — per usare un abrutta espressione — della società civile ,cui lo Stato è funzionale . È lo Stato ad

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essere funzione della libertà civile, e nonviceversa. Io conosco questa libertà, no nconosco il concetto di libertà individuali-stica, anche se ciò molte volte ci viene rim-proverato .

L'illiceità, la punibilità, la costrizionedel tossicodipendente, il ricatto della curacoatta e tutto il meccanismo nel quale s iesercita la forza dello Stato (la norma co-stituisce l'espressione della forza dell oStato per costringere colui che fa uso per -sonale di tali sostanze a cambiare il suocomportamento o per punirlo in caso con -trario) rappresentano una violazione dellalibertà, in nome dello Stato che esercita l asua forza .

A me pare allora che il discorso pi ùimportante sia quello di ribadire la neces-sità che lo Stato abbia un approccio laic overso questi problemi . Che cos'è l 'ap-proccio laico? Uno Stato laico non è un oStato non interventista : è uno Stato chenon deve fare proclami di salvezza etica eteologica, così come si vuoi fare con l alegge al nostro esame . Il collega Casin itante volte ce lo ha spiegato: lo Stato,secondo lui, deve dettare norme morali persalvaguardare alcuni valori .

Noi riteniamo che lo Stato laico (non un oStato paleoliberale, non interventista : con-cetto per il quale ci si potrebbe criticare) èquello che individua e mette in atto alcun istrumenti per raggiungere determinat iobiettivi. Non c 'è dubbio, infatti, che ladroga procuri un danno alla salut edell 'uomo e metta in pericolo il benesser esociale. Ma qual è la risposta di uno Stat onon moralistico, non confessionale? UnoStato di questo genere deve porre in esser estrumenti in grado di minimizzare i dann iindividuali e collettivi .

La risposta da dare, allora, non è quelladella dichiarazione di illiceità (rispostamoralistica), ma quella di un'adeguata po-litica dei servizi e di adeguati meccanismi ,in grado di produrre risultati concreti . Equesto non possono farlo le gride manzo-niane o le affermazioni di principio, m ameccanismi in grado di incidere sulla real -tà .

Questa mattina nel corso della confe-renza stampa del cartello «Educare, non

punire» ci si è soffermati sul l 'effetto deter -rente che può avere il ritiro della patentesu un non tossicodipendente e su un tossi -codipendente . In quest 'ultimo caso talemisura non è un deterrente, ma soltantouna dichiarazione moralistica . Così per glialtri meccanismi, sui quali non credo sia i lcaso di soffermarsi .

Riteniamo che uno Stato laico sia taleinnanzitutto quando non emette questegrida sulla salvezza etica e su ciò che èbene o è male, ma conduce un 'adeguatapolitica dei servizi e pone in essere un aserie di strumenti per raggiungere gliscopi che si prefigge .

Voglio fare un solo esempio, perché inquesta sede non c'è il tempo di tornareanaliticamente su cose che abbiamo dettoe ridetto: è innanzitutto chiaro, come di-mostra l'esperienza storica, che più si in-trecciano i problemi socio-sanitari trattat icome questioni di polizia ed i problem iriguardanti la criminalità intrecciati congli aspetti terapeutici, più si fallisce nell 'uncampo e nell'altro . Occorre separare net-tamente le sfere di intervento. E qui cherisiede il grande errore concettuale ri-spetto alla praticabilità di questa legge ,vale a dire l'incrociarsi continuo delle que -stioni relative agli aspetti sociali, sanitari eterapeutici, insieme a tutto quello che ess icomportano, dal momento della preven-zione e della informazione a quello dellacura e dell'aggancio, con i problemi d iordine pubblico.

Se non si opera un taglio netto sulla con -tinua commistione di tali elementi, spuritra loro, si distrugge sia l'apparato giudi-ziario e repressivo sia la possibilità che lecomunità ed i servizi, pubblici e privati ,ottengano buoni risultati terapeutici .

Un altro aspetto riguarda gli strumentinecessari a raggiungere l'obiettivo di ren-dere minimo il danno sociale ed indivi-duale che è sicuramente procurat odall'uso della droga. Non credete sia op-portuno, onorevoli colleghi, appoggiarsi aconoscenze scientifiche, quali quelle ac-quisite in ordine alle droghe cosiddettepesanti ed a quelle cosiddette leggere? Pen-sate davvero, cari colleghi, di fare un buonservizio emettendo questa condanna e po-

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nendo in un unico cestello cose assoluta -mente diverse? Voi fate un pessimo servi -zio. Stato laico significa strumenti ade -guati per obiettivi adeguati, significa saperdistinguere sulla base della conoscenz astorica, scientifica ed empirica, signific asaper distinguere le droghe .

Su questo piano vi diciamo e seguite -remo a dirvi nei prossimi giorni, con no-iosa e ripetitiva costanza, che vogliamo ch ein questo provvedimento siano conside-rate, in termini concettuali e concreti ,anche le questioni riguardanti il tabaccoed i superalcolici . Non possiamo rasse-gnarci all ' ipotesi che, in base alla vostrafalsa moralità o al vostro moralismo, voiconduciate da una parte un'opera di demo -nizzazione e dall'altra, magari sotto l aspinta degli interessi concreti, u n'opera distralcio, come se questi problemi non esi -stessero .

Signor Presidente, credo che il tempo amia disposizione stia scadendo . . .

PRESIDENTE. La prego di avviarsi all aconclusione . Sta parlando da 26 minuti ,onorevole Teodori .

MASSIMO TEODORI, Relatore di mino-ranza. Allora sono andato oltre, me nescuso, signor Presidente .

PRESIDENTE. Continui ancora perqualche minuto.

MASSIMO TEODORI, Relatore di mino-ranza . Dirò solo un'ultima parola, perch évoglio rispettare rigorosamente il regola-mento, sul comportamento del l 'Assembleae su quanto faremo nei prossimi giorni .

I deputati radicali del gruppo federa -lista europeo ed i deputati radicali appar-tenenti agli altri gruppi hanno pubblica -mente dichiarato che saranno presenti i naula per modificare radicalmente la legge ,soprattutto per quanto attiene alle que-stioni essenziali, che a nostro avviso sonotre: la punibilità dell'uso personale ; la di-stinzione delle varie sostanze e l'inclu-sione, nel quadro concettuale, di question irelative ai superalcolici e al tabacco .

A cominciare dalle prossime ore noi por-

teremo avanti intensamente questa batta-glia: non sarà una battaglia ostruzionistic aperché non vogliamo ostruire l'iter diquesta legge, ma vogliamo modificarla. Ciatterremo a questo criterio, che enun-ciamo in modo chiaro, e ci auguriamo chesulle varie questioni si formino in aul adegli schieramenti corrispondenti ai con-vincimenti personali di ciascun deputato ,come deve essere di fronte ad una materi ain cui le questioni etiche e giuridiche sonodi grande pregnanza e rilevanza.

Annunciamo anche con estrema chia-rezza che, se il Governo e la maggioranzatenteranno di impedire in aula, come èavvenuto nelle Commissioni, che il dibat-tito si svolga nel modo dovuto, secondo l eregole, rivedremo anche il nostro compor-tamento che per il momento è teso a modi -ficare radicalmente la legge nelle part iessenziali. Se, per altro, il Governo e lamaggioranza si comporteranno loro d aostruzionisti, noi porremo in atto tutte lenostre controrisposte di carattere politic oe parlamentare (Applausi dei deputati de igruppi federalista europeo e della sinistraindipendente) .

PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare ilrelatore di minoranza, onorevole Bene-velli .

LUIGI BENEVELLI, Relatore di mino-ranza . Signor Presidente, onorevoli colle-ghi, mi riferirò in particolare a intervent isvolti da esponenti della maggioranza, tra iquali si è distaccato nettamente per tono,accenti e contenuti quello dell 'onorevoleRenzulli che ha svolto un intervento ch edefinirei tranchant per il modo in cui haescluso possibilità di modifiche consistent ied interessanti del testo ed anche per i lmodo in cui ha definito non positivamenteeventuali intenzioni diverse, presenti inaltri gruppi e in altri partiti della maggio-ranza .

Pur nella scarsità degli interventi cheabbiamo registrato, non ho colto un'omo-geneità di accenti, salvo che per u naspetto. Tutti i ragionamenti partivanodall'articolo 12 e sottolineavano il valor edella definizione di illiceità dell 'assun-

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zione di droga e del mercato illegale . A taleriguardo, nessuno ha citato, ma lo ricord oai colleghi, che già la legge n . 685 conside -rava illecito questo comportamento ,quindi la presenza di tale definizione ne ltesto al nostro esame non costituisce un anovità così sconvolgente .

Però, il modo in cui questa affermazioneviene posta in testa a tutte le considera-zioni successive fa apparire per certi vers ipretestuoso affermare che già la legge n .685 definiva illecito quel comportamento ;da questa affermazione si fanno discen-dere conseguenze, scelte e procediment iche appaiono quanto mai inattendibili, senon velleitari .

In particolare sull'affermazione dell'illi-ceità ha costruito il suo ragionament ol'onorevole Fronza Crepaz, che è appars aconvinta del valore dissuasivo delle san-zioni e della loro capacità di prevenzione .Nello svolgimento della sua argomenta-zione la collega ha sottolineato alcun iaspetti : l 'esigenza di distinguere tra «tossi -cofilo» (ha introdotto questo termine pre-cisando che con esso si riferiva al consu-matore occasionale) e tossicodipendente ;l'ipotesi di un sistema di detenzione —pare di capire — in «carceri leggere», aforte valenza terapeutica . Infine, l'onore-vole Crepaz ha avanzato la proposta —che abbiamo sentito ripetere successiva-mente in altre sedi — di inserire nel testo i lcriterio della sperimentabilità dellenorme contenute in questa legge .

Per quanto riguarda il problema delle«carceri leggere», che fa evidentementeriferimento alla necessità di approntar edei «contenitori» (se mi si consente il ter-mine) per i «rifiuti giovanili urbani», quell icioè che non vogliono curarsi e che nonaccettano terapie alternative, non si pre-cisa — e sarà interessante sentire le pro -poste al riguardo — a quante carceri s ifaccia riferimento, per quante persone eda quali elementi di professionalità da inse -rire al loro interno si debba far ricorso .Tuttavia anche questo aspetto, pur inquie -tante, continua a marcire nella stretta con -nessione tra pena e terapia.

L 'onorevole Crepaz ha poi propostol 'istituzione presso le prefetture di un uf-

ficio stabile composto da persone compe-tenti. Ci pare si tratti di una affermazioneinteressante, nel senso che — anche s eindirettamente — essa costituisce un in -dubbio riconoscimento del fatto che il pre -fetto in quanto tale non ha la competenzanecessaria per trattare la materia .

L'onorevole Zanone — pur avendo as-sunto toni diversi da quelli dell 'onorevoleBiondi nel corso dei suoi interventi svolt inel dibattito generale nelle due Commis-sioni in sede referente — ha affermato ch eil mantenimento del carattere esclusiva -mente amministrativo della sanzione ap-plicata al tossicodipendente non colpevol edi altri illeciti è indubbiamente preferibilealla commistione con il sistema penale, si anell'ordinamento e nell 'amministrazionedello Stato sia nel sistema giuridico, quind isul terreno della certezza delle garanzi epersonali . Egli ha poi aggiunto un 'altranotazione interessante: «se l'illecito è mo-rale e sociale, è nella società e nella co-scienza che deve trovare sanzione e recu-pero». Ciò lascia presumere che le proce-dure, i meccanismi e la titolarità delle san -zioni previste nel testo del provvediment on. 4414 destano in lui alcune perplessità .

L'onorevole Soddu ha sottolineato l'esi-genza di attuare strategie di dissuasione erecupero anzichè di punizione e repres-sione; egli ha poi definito la legge, inassenza di altri provvedimenti, «certa -mente fragile» perché — ha affermato —«la nostra opulenta società non si muove indirezione della solidarietà, del riconosci -mento dei più deboli e delle zone di disa-gio». A noi questa legge appare molto piùche fragile; tuttavia una formulazione d ital genere è certamente interessante poi -ché mi sembra si contrapponga a quella d ichi ha adottato nel corso della discussione,ed anche in altre' sedi, toni trionfalistic icirca la capacità deterrente e di grandeefficacia, anche dal punto di vista dell aprevenzione, delle norme in esame .

L'onorevole Lusetti si è soffermato, i nparticolare, sulla questione della condi-zione giovanile in Italia ed ha sostenutoche «non vi è dubbio che il dilagare dell etossicodipendenze tra i giovani si innestisulla crisi più complessiva di un modello di

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sòcietà e di un meccanismo di sviluppobasati sulla spinta al consumismo e sul ten-tativo di dare una risposta individualistic aalle difficoltà ed ai disagi tipici della con -dizione giovanile». Egli ha inoltre affer-mato che a suo avviso questa legge potr àandare incontro a difficoltà . L'onorevoleLusetti rileva poi che le sanzioni ammini-stative e penali verso i semplici consuma-tori rischiano di non aver efficacia deter-rente nei confronti della tossicodipen-denza se non sono sostenute da adeguat estrutture, che attualmente non esistono onon sono adeguate — come è stato affer-mato negli interventi che abbiamo ascol-tato nel corso della discussione — per l omeno per buona parte d'Italia . È vero chesono previsti meccanismi in base ai qual italuni servizi, strutture, opportunità di te -rapie e di aggancio dovrebbero essere atti -vati, allertati su tutto il territorio nazio-nale, ma dobbiamo denunciare grandi per -plessità al riguardo.

Sia l 'onorevole Fronza Crepaz sia l'ono-revole Lusetti hanno fatto riferimento, i nparticolare argomentando sulla fragilit àdella legge e sulla sua difficoltà di applica -zione, al complesso e contorto percorso d iun'altra legge che il Parlamento varò ne l1978, la legge n . 180, di riforma dell 'assi-stenza psichiatrica . Al riguardo voglio dir eche tale legge è liberale, concerne il diritt oall'assistenza ; il richiamo ad essa apparedel tutto improprio, in quanto si tratta d iun provvedimento che propone un per -corso radicalmente rovesciato in con-fronto a quello prospettato dal testo deldisegno di legge in discussione .

L'onorevole Poggiolini, invece, illu-strando la posizione del partito repubbli-cano, per larga parte ha argomentato i nmodo simile al nostro, escluso l'aspetto d iuna specie di trattamento sanitario obbli-gatorio. A parte questo elemento, del restogià previsto nella legge n . 685, le ragioni ,gli argomenti, le preoccupazioni, anche i nriferimento alla fattibilità delle misur epreviste, sono largamente simili a quell eda noi esposte .

A fronte della articolazione, sia pur etimida, di posizioni emerse nella discus-sione sulle linee generali, la maggioranza

ha affermato di voler tener fermi co-munque alcuni punti: il nesso fra illiceità esanzioni, sempre ; i passaggi prefetto-pre-tore ; le commistioni e l'intersecarsi traterapia e sanzioni; la punizione della as-sunzione di droghe dal mercato illegale ; i lnon discrimine fra consumo e dipendenza .A parte un accenno all'opportunità di di-stinguere tra tossicofilo e tossicodipen-dente, tutte le altre affermazioni vannocomplessivamente nella direzione di untrattamento uniforme in riferimento arapporti con le sostanze che, come è noto ,non sempre sono patologici .

Su tale asse pare si debba costruire u ntesto che, avvertito come difficilmente ap-plicabile da taluni settori della democraziacristiana, è proposto come sperimentale osperimentabile. È questo un altro accennointeressante: significa che dubbi sulla pra-ticabilità, sul valore dell'impatto dell enorme in questione sono diffusi e si ag-giungono a quelli espressi dalla nostra op -posizione. Mi chiedo per quale ragione s idebbano sperimentare soluzioni giudicatequanto meno difficilmente realizzabili an-ziché adottare qui, a partire da domani ,una soluzione diversa, praticabile, ingrado di sceverare, di distinguere, una so -luzione che rispetti le competenze, attivi l erisorse, le indirizzi verso positive attivitàanziché confonderle e sovrapporle unaall'altra .

È possibile farlo. È responsabilità delParlamento varare una legge possibile epraticabile . Non comprendiamo quindi af-fatto che senso abbia il proporre il criteri odella sperimentazione o della sperimenta-bilità nell'ambito del testo del provvedi -mento in esame.

A tale riguardo, in particolare, sottoli-neiamo la questione, che è sfuggita, se nonin termini di preoccupazione o di scanda-lismo (ma è un problema che esiste), dell adimensione dei consumi, che riguardacentinaia, migliaia, milioni di persone, no nsolo nel nostro paese, ma anche in tutt ol'occidente e forse non solo in tutto l'occi-dente .

Se si vogliono perseguire tutti i consu-matori, si può scegliere fra due alternative :attivare uno Stato di polizia che sia in

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grado non solo di intervenire, colpire ereprimere, ma anche di trattare in qualch emodo con tutti coloro che siano trovati inpossesso di sostanze stupefacenti prove-nienti dal mercato illegale, oppure, se nonè possibile realizzare uno Stato di polizia(che evidentemente pone rilevanti pro-blemi all'ordinamento di uno Stato demo-cratico come il nostro), pretendere di ope-rare una selezione che individui soprat-tutto i soggetti che non hanno capacità d iautotutela e presentano minore forza con-trattuale (coloro che ho chiamato «rifiutigiovanili urbani»), che «danno fastidio odisturbano» .

A tutti gli interventi pronunciati neigiorni scorsi su questa materia è implicita -mente sottesa una considerazione d ifondo, che desidero esplicitare per conte-starla: vi sarebbe la possibilità di applicareuna cura . Tutte le volte in cui si dice ad u ntossicodipendente «o Si va avanti con lesanzioni, o ti curi», in realtà si sottintendela possibilità di curarlo, a meno che non s itratti di una millanteria (il che è proba -bile) .

Vi è però un'altra questione non ancorarisolta: come favorire un rapporto positiv ofra chi assume sostanze stupefacenti (chepresenta indubbi caratteri di pericolosità)ed i servizi e le varie agenzie di recupero ?Uno degli aspetti positivi della legge n . 68 5è stato infatti quello di agevolare un posi-tivo rapporto, di tendenziale fiducia (attra -verso vari meccanismi), tra tutti i soggett ipotenzialmente bisognevoli di tratta -mento, attenzione o presa in carico e l eagenzie di recupero .

Tale possibilità rappresenta una grand ericchezza, che non può essere dilapidata ,almeno per le considerazioni da più partiformalizzate sui problemi connessi alladiffusione dell'AIDS .

Omologare in un universo di punizion etutte le funzioni della terapia, della pres ain carico, indubbiamente ricacci anell'ombra i comportamenti dei soggett iinteressati, con conseguenze che rischian odi risultare drammatiche in ordine allecondizioni di salute della popolazione ado-lescenziale e giovanile. A tale riguardo, m iriconosco ampiamente nelle considera -

zioni dell'onorevole Lusetti, che ha illu-strato alcuni elementi di grande preoccu-pazione per la condizione giovanile in Ita-lia, tenuto conto della situazione in cui ver -sano la scuola ed altri importanti struttur edi educazione .

Desideriamo riproporre alcuni punt ifermi del dibattito su questi temi, che argo -menteremo più diffusamente illustrando inostri emendamenti . Chiediamo anzitutto ,come atto di ragionevolezza, che si co-minci a parlare di droghe (al plurale) e nondi droga, perché i soggetti che ne fannouso consumano contemporaneamentemolte di queste sostanze, che apparten-gono sia al mercato legale sia a quello ille-gale. Del resto, la dipendenza implica unrapporto patologico con gli stupefacenti .

A tale riguardo, si innesta il rilevantetema dei superalcolici : il divieto della lor opubblicità è per noi un punto irrinuncia-bile. È clamoroso ciò che si è verificato i nqueste ultime settimane e che può esser edefinito come la «febbre del sabato sera» ,con le tristi conseguenze dovute ad u nlargo consumo di varie sostanze (tra l equali anche i superalcolici). Di fronte a unasimile situazione ci si affretta a predi-sporre regolamenti e ad offrire opportu-nità, ma non si capisce perché non si debbarecepire tale aspetto in un provvedimentoimportante come quello al nostro esame .

Se vogliamo attuare servizi seri e profes-sionalmente qualificati è necessario dislo-care ovunque nel territorio presidi in gradodi affrontare il problema complessivo delledipendenze; altrimenti si arriva alla situa-zione paradossale costituita dalla presenzadi numerose strutture specializzate nei var itipi di sostanze stupefacenti e psicotrope .Avremo pertanto l'ambulatorio per l'alcol ,l'ambulatorio per gli psicofarmaci, quell oper il «bianchetto», quello per lo spinello equello per l'eroina. . . !

Ciò è veramente ridicolo, soprattutto inrelazione al rapporto esistente tra mercat oe consumi, che è di enorme complessità .

In secondo luogo è necessario distin-guere il trattamento per le droghe leggereda quello per le droghe pesanti e sottoli-neare la non punibilità dei tossicodipen-denti .

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Il punto centrale della nostra propost anon è infatti tanto la persecuzione del tos -sicodipendente o del consumatore, quant opiuttosto la necessità dell'intervento dell estrutture di recupero, salvaguardando i lcriterio del consenso (e a tale riguard oabbiamo proposto lo stralcio) .

In conclusione, siamo ancora in tempoper predisporre una buona legge ; non dob -biamo attendere chissà quali cambiament io chissà quali sperimentazioni. È nel no-stro potere approvare una buona legge e ,da questo punto di vista, l'impegno delgruppo comunista in Parlamento è volto asollecitare il senso di responsabilità daparte di tutti i parlamentari . Insieme pos-siamo fare una buona legge, ma dobbiamocambiare profondamente il testo al nostroesame, soprattutto nelle parti che riguar-dano il trattamento del tossicodipendent e(Applausi dei deputati dei gruppi del PCI edella sinistra indipendente) .

PRESIDENTE. Ha facoltà di replicare i lrelatore per la maggioranza, onorevole Ar-tioli .

ROSSELLA ARTIOLI, Relatore per la mag-gioranza . Signor Presidente, onorevoli col -leghi, signor ministro, com'è stato ricor-dato, da Cipro provengono immagini ericordi biblici che ci richiamano, qualorave ne fosse ancora bisogno, all 'urgenzadell'approvazione del provvedimento a lnostro esame .

Sono convinta — raccogliendo, inquesto senso, l 'auspicio del relatore di mi -noranza, onorevole Benevelli — che l'As-semblea, con grande senso di responsabi -lità, non si attarderà in pregiudiziali o tat-tiche dilatorie, ma procederà ad un esameserrato che possa portar a decisioni lim-pide e chiare .

Sembra che anche la maggioranza 'nelsuo complesso (quindi non solo i socialisti) ,al di là delle furbizie, si renda perfetta-mente conto che il provvedimento al no-stro esame rappresenta forse l ' iniziativapiù qualificante dell'attuale Governo . Ciòcomporta la necessità di non dilungars itroppo nel gioco delle «tre tavolette», op-

pure in un'inutile e sterile commedia degl iequivoci .

Tutti e ciascuno rispettiamo al massim oil pluralismo delle posizioni, il pluralismodelle coscienze, il pluralismo delle respon-sabilità, ma questo, credo, non deve diven -tare alibi per inutili tentativi di stemperarei punti qualificanti del disegno di legge alnostro esame, in una sorta di notte hege-liana in cui tutte le vacche sono bigie .

L 'interessante dibattito svoltosi i nquest'aula ha riproposto (senza dubbio re-petita iuvant!) posizioni che già si eran oevidenziate nelle Commissioni. Al di là deifumi ideologici e delle piccole differenzia-zioni o dei tentativi di sminuire le diversit àdi fondo, dal dibattito sono emerse duequestioni fondamentali .

Anzitutto si è evidenziata una precis adiscriminante tra chi è convinto che nelprovvedimento debba essere annunciata emotivata nonché ricondotta alle debiteconseguenze l'illiceità del l 'uso della droga,cui deve far seguito un preciso processo disanzionabilità strettamente correlato e fi-nalizzato al recupero, e chi invece intend eattardarsi ancora (rischiando così, d ifronte alla tragicità della situazione, d idiventare «colpevole» dal punto di vistapolitico) su una posizione che vuole faredella illiceità soltanto una norma-manife-sto. Questi ultimi tendono ad indulgere a duna legislazione di tipo simbolico e dallaloro posizione deriva, non si sa in base aquale logica e a quale coerenza politica, lanon punibilità delle droghe leggere e delladetenzione di una dose minima di droghepesanti (come è scritto testualmente nellarelazione dell'onorevole Benevelli) .

La mia non vuole essere una critica det-tata da schematicità, bensì una constata-zione doverosa per onestà e correttezzaintellettuale e politica . Lo sforzo, a voltesemplice e a volte complesso, che si è com-piuto con il provvedimento in esame pe raffermare l'illiceità dell 'uso della droga ela conseguente sanzionabilità finalizzat aal recupero evidenzia tale nesso fonda -mentale. È necessaria una ricerca ed u nconfronto all'interno della maggioranza ,da parte di quelle forze politiche che no nintendono inquinare né erodere princìpi

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fondamentali che devono essere mante-nuti all 'interno del disegno di legge inmateria .

La ricerca cui mi riferisco mira a ren-dere sempre più compatibile il fine con imezzi e con gli strumenti operativi neces-sari per perseguirlo. Devo sottolineare chestiamo tentando di conseguire tale risul-tato sulla base di puntuali riflessioni e tra-mite un confronto che deve essere cor-retto, trasparente e limpido, affinché i lprocesso di sanzionabilità diventi semprepiù immediato, sempre più unitario e pro-gressivo nel passaggio dal prefetto al pre -tore, senza forzate trasmigrazioni, in fun-zione soprattutto dell'interesse edell 'obiettivo primario della cura .e del re-cupero del tossicodipendente . E neces-sario agire in un crescendo di vigile atten-zione per dissuadere coloro che ancoranon vi si sono avvicinati dall 'uso dellesostanze stupefacenti e per persuadere acurarsi i tossicodipendenti, che devono es-sere posti in condizione di accettare volon-tariamente il programma socio-terapeu-tico.

Non vi è quindi alcuna commistione per-versa tra la sfera sanitaria e terapeutica equella sanzionatorio-giudiziaria, come in-vece è stato detto da molti esponenti delleopposizioni, dall ' onorevole Orland iall'onorevole Guidetti Serra, dall'onore-vole Gramaglia all'onorevole Di Prisco.

Da questo punto di vista voglio rassicu-rare l'onorevole Poggiolini, poiché si tratt aanche di nostre preoccupazioni . Forse,leggendo tra le righe e le pieghe del dettatonormativo, si potrà chiarire meglio la nett adistinzione tra competenze terapeutiche esanitarie e competenze prefettizie e giudi-ziarie. Ci si muoverà senza dubbio in talsenso, accettando suggerimenti che por -tino un contributo alla chiarezza del te -sto .

Qui non si vuole alcun medico spione,non si vuole alcun prefetto o pretore stre -gone terapeuta. Non è questo l'intendi -mento della legge! E molto correttamente,a mio avviso, l 'onorevole Fronza Crepaz,l'onorevole Soddu e l 'onorevole Lusett ihanno colto l'importanza del percorso in-dividuato dalla normativa e le finalità cui

si tende ed hanno proposto (credo che i lloro suggerimento sia molto positivo) ch eil prefetto sia coadiuvato da un nucleo d iassistenti sociali che, incontrando il tossi -codipendente, possano meglio avviarloall'accettazione di un programma tera-peutico. Questo ci è stato chiesto anch edalle comunità interessate al problema .

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE

LEONILDE IOTTI.

ROSSELLA ARTIOLI, Relatore per la mag-

gioranza . L 'onorevole Zanone, nel suo in-tervento, ha colto con una frase molto effi -cace (che mi permetto di citare testual-mente) il percorso legislativo che si in -tende seguire . «La libertà di una persona »— afferma l 'onorevole Zanone — «è anzi -tutto responsabilità della persona . Ladroga come fuga dalla responsabilità èanche fuga dalla libertà».

Al riguardo, devo dire che a volte mi stu-piscono gli interventi di coloro che, auto-proclamandosi difensori della libertà, cri -ticano all'interno della legge al nostroesame anche quelle garanzie di libertà chevengono previste nei confronti di coloroche hanno la sventura di incorrere nell adroga. Come maggioranza, faremo i nmodo che le misure e le sanzioni previste ,specie in sede pretorile, siano immediata-mente esecutive, per ridurre al minimo ilrischio che il tossicodipendente possa con-tinuare a drogarsi . Paragonare questo per-corso sanzonatorio finalizzato al recuper oa certi processi fascisti o staliniani, come èavvenuto in quest 'aula o nelle Commis-sioni, richiamando, come corollario, i ma-nicomi criminali o gli ospedali psichiatrici ,mi membra uno stravolgimento concet-tuale e metodologico . C'è da chiedersi se lalibertà, a quell'epoca, fosse una droga e seoggi la droga diventi simbolo della li-bertà!

Vorrei rassicurare gli onorevol id'Amato, Faccio, Negri, Franco Russo eMattioli, dal momento che qui non sivuole criminalizzare nessuno in nom edello Stato etico . 11 ministro Russo Jervo -lino e il ministro Vassalli . , molto corretta-

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mente, a mio avviso, hanno sostenuto a lSenato che finalmente lo Stato abbandonauna posizione di neutralità rispetto al pro -blema della tossicodipendenza, afferman-done il disvalore sociale .

Ebbene, a fronte di una situazione cos ìdrammatica, che molto bene è stata deli-neata negli interventi degli onorevoli Pelli-canò e Renzulli, oggi uno Stato neutrale omodicamente lassista costituirebbe unostravolgimento degli stessi filoni laici elibertari perchè avallerebbe di fatto un asituazione che preserverebbe la forza de lforte, rappresentato dalle organizzazionicriminali, a fronte della debolezza del de-bole, rappresentato dal tossicodipendente .La non punibilità perpetuerebbe una si-tuazione di sostentamento delle grandi or-ganizzazioni criminali, laddove noi ricono -sciamo alla punibilità una funzione di de -terrenza per chi ancora non si droga e d idissuasione e di spinta al programma tera -peutico per chi invece si droga .

Ebbene, noi riteniamo che il disegno d ilegge che ci giunge dal Senato rappresent iun edificio ben costruito, con solide radici .Tutte le sue parti, dalla lotta al narcotraf-fico all'affermazione importante dellaprevenzione, al concetto di illiceità, di pu -nibilità e di cura e recupero, costituiscon oun tutto unitario che non ci permette d iaccettare amputazioni .

Quindi, immediatamente mi sento didover dire due «no» a proposte che misembra siano echeggiate in alcuni inter-venti dell 'opposizione (se non sbaglio ,anche in quello dell 'onorevole Ciconte) .Innanzitutto, siamo contrari ad unostralcio delle norme concernenti la lotta a lnarcotraffico. Tale proposta è tipica d iun'antica analisi della sinistra e di unaantica analisi comunista, che partono dauna colpevolizzazione complessiva dellemacrorappresentazioni di una società pe rcontrapporla ad una sottovalutazion edella responsabilità individuale, che ri-schia di sposarsi — devo dirlo — ad unvecchio solidarismo caritativo un po' im-belle che, in questo caso, tende a vittimiz-zare e a deresponsabilizzare il tossicodi-pendente.

Diciamo poi un altro «no» al tentativo di

fare di questa legge una sorta di normativabifronte, contro l'alcolismo e contro la tos -sicodipendenza. I due problemi hannoaspetti specifici molto diversi : inserire i lprimo nel provvedimento al nostro esamesignificherebbe (a parte il fatto che inquesto ramo del Parlamento sono giàall'esame di un Comitato ristretto leggivolte a risolvere tale problema) eludere i lnodo legislativo della tossicodipendenza ,che è il fine del progetto di legge al nostr oesame, minimizzare la questione e nonriconoscere, in tale sorta di omologazionecomplessiva, la differenza esistente pe rorigini, causalità, motivazioni, terapie eradici culturali tra alcool e droga .

Credo che queste siano le linee maestre ,all'interno delle quali non vi è una maggio-ranza chiusa a riccio, né vi è alcuna sordit àda parte dei relatori o di chicchessia . Ma,proprio all'interno di queste coordinat eprecise, ci auguriamo che venga operatauna scelta chiara nei contenuti e nei temp iprevisti dalla Conferenza dei capigrupp o(Applausi dei deputati dei gruppi del PSI edella DC).

PRESIDENTE. Avverto che l 'altro rela-tore per la maggioranza, l'onorevole Carl oCasini, ha comunicato alla Presidenza d irinunciare alla replica .

Ha facoltà di replicare l 'onorevole mini-stro per gli affari sociali.

RosA RUSSO JERVOLINO, Ministro pergli affari sociali . Poiché tocca a me parlareper prima a nome del Governo ed avendoio seguito il dibattito fin dall ' inizio, desi-dero naturalmente ringraziare innanzi-tutto i due relatori per la maggioranza ,l 'onorevole Rossella Artioli e l'onorevol eCarlo Casini, che così bene hanno saputointerpretare e rendere a questo ramo delParlamento la filosofia politica che animail disegno di legge in discussione, la suaimpalcatura normativa ed i suoi obiet-tivi .

Un grazie va naturalmente anche al rela -tore di minoranza, onorevole Benevelli ,che nella sua relazione scritta ha manife-stato delle preoccupazioni, su alcune dellequali auspico che i partiti della maggio-

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ranza di Governo possano trovare mo-menti di convergenza, anche se, certa -mente, quei punti conclusivi che l'onore-vole Benevelli ha posto alla fine del su ointervento, cioè la caduta del principi odella punibilità e la distinzione tra drogh epesanti e leggere, sono completamentefuori dalla logica del Governo, così come loè la volontà di fare di questa legge un anormativa pamphlet che contenga tutto ,dalla droga alla lotta all'alcolismo .

Il Governo (lo dico subito con estremachiarezza), pur non essendo naturalmente«chiuso» rispetto a rimodulazioni o ad ulte -riori miglioramenti, come non lo è stato alSenato, riconferma con chiarezza le suescelte di fondo, fin dal momento dell'ap-provazione del disegno di legge da partedel Consiglio dei ministri, scelte di fond oche hanno avuto l 'avallo del Senato. Esseattengono alla lotta al traffico interno e dinternazionale, alla prevenzione, ad unachiara illiceità dell'uso, in qualsiasi quan-tità, di tutte le sostanze tossiche, ad un asanzionabilità che sia però collegata al re-cupero e al reinserimento sociale .

Un grazie va anche all'altro relatore diminoranza, onorevole Teodori, anche se —lo dico con rispetto e, se mi è consentito ,anche con simpatia — non vedo, rispett oalle posizioni da lui espresse, possibilipunti di convergenza con la linea del Go-verno. Del resto, è stato lo stesso onorevoleTeodori ad affermare, nella sua relazionescritta, che la linea che i radicali avrebber oportato avanti in quest'aula sarebbe stat adi contrappunto, cioè una linea rovesciatarispetto a quella del Governo. Natural-mente, ringrazio anche tutti coloro chesono intervenuti sia a favore sia contro ildisegno di legge in discussione .

Voglio subito ribadire ad alcuni colleghidi una parte dell'opposizione (mi rifriscoai colleghi del gruppo radicale) che è im-possibile trovare punti di convergenzasulle soluzioni da essi prospettate . Tutta-via, per quanto mi riguarda, ho apprezzatoil calore umano di alcuni loro interventi :mi riferisco,, in particolare, a quelli deicolleghi Luigi d'Amato e Faccio . Ciò che cidivide, colleghi, non è l 'analisi della situa-zione bensì le conclusioni alle quali voi

arrivate. Il Governo ritiene che le soluzioniproposte vadano in senso esattamente op-posto alla preoccupazione di salvezza delladimensione umana che avete evidenziat onei vostri interventi .

In ordine ai rilievi che sono stati formu-lati nel corso di questa discussione, comedel resto è già avvenuto al Senato dinanz ialle Commissioni riunite giustizia e sanità ,interverrò per la parte di mia competenza ,relativa cioè al coordinamento della Presi-denza del Consiglio e ai servizi socio-sani-tari; successivamente, per la rispettivaparte di competenza, replicheranno i rap-presentanti dei Ministeri dell ' interno e d igrazia e giustizia .

Non ribadirò qui i motivi che hannoindotto il Governo a prendere con deci-sione e convinzione una forte iniziativapolitica sul tema della droga. Mi pare cheda tutti — davvero tutti — i settori d iquest'aula (mi riferisco a vari interventi :da quello della collega Fronza Crepaz, piùvolte citata, a quello dell 'onorevole Mace-ratini), certamente con tagli e sensibilit àdiversi e, conseguentemente, con differen-ziate proposte di soluzioni, sia stata sotto-lineata la gravità e la profonda diversit àdell'attuale situazione rispetto a quella de l1975 .

Voglio ribadire — mi rivolgo in partico-lare all'onorevole Tamino — che la mianon sarà una replica sui grandi princìpi ,anche perché ne abbiamo tanto discusso .La mia sarà invece una replica breve e col-loquiale sulle questioni concrete che son ostate qui affrontate. Vorrei quindi direall'onorevole Tamino che non c'è stata in -tolleranza o arroganza da parte del Go-verno; esso si è presentato in Parlament ocon precise e convinte scelte di fondo dallequali non intende deflettere . Ciò è un suodiritto, ma in fondo anche un suo dovere ,dal momento che tali scelte sono condivisedai partiti che lo sostengono. Il Governo ,ripeto, si è presentato in Parlament opronto a recepire qualsiasi proposta mi-gliorativa e prova di ciò è l 'atteggiamentoassunto al Senato, ripreso anche negli in-terventi dei due relatori per la maggio-ranza .

Onorevoli colleghi, l 'esecutivo non si è

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certo presentato in Parlamento sulla bas edell 'improvvisazione, bensì dopo aver alungo riflettuto anche sulle esperienze ma -turate negli altri paesi e dopo aver a lungocolloquiato con gli operatori dei servizi d iprevenzione e di recupero pubblici e pri-vati, portatori delle più diverse opinioni . I lGoverno non è inoltre mai sfuggito n ésfugge a confronti .

Vorrei pertanto dire all'onorevole Mat-tioli, che mi ha a lungo chiamata in causa ,che è vero che nelle Commissioni riunit eaffari sociali e giustizia mi sono augurat aun dibattito sereno, serrato e problema-tico, ma non credo sia colpa del Governo s edopo venti sedute di Commissione — a nes-suna delle quali è mancata la presenza el'attenzione dei rappresentanti dei vari di -casteri interessati al problema — si eraancora fermi al comma 6 dell 'articolo 1 .Del resto, quest'aula è la sede nella quale c istiamo confrontando in modo certament esereno, serrato e, mi auguro, anche co-struttivo e concludente . Le istituzioni sonoinfatti investite di precise responsabilitànei confronti dei cittadini, soprattutt oquando le situazioni sono drammatiche .Occorre certamente approfondire e stu-diare la materia, però vi deve essere anch eil momento della decisione .

La collega Guidetti Serra ha sottolineatoche nel Governo è mancata la volontà diricercare le cause del fenomeno . Vorreidire a questa collega che, in verità, laricerca delle cause è stata un punto fonda -mentale della riflessione del Governo el 'articolata strategia di prevenzione e d irecupero che noi presentiamo all 'atten-zione della Camera è proprio la rispost ache abbiamo cercato di individuare . Talerisposta va certo verificata nel tempo (nonpresentiamo una ricetta valida per l'eter-nità), cosa che faremo tutti insieme tra u nanno, allorquando il Presidente del Consi-glio, così come il disegno di legge prevede ,riferirà al Parlamento sul l 'impatto e sulleconseguenze della legge .

Siamo convinti inoltre che la ricerca e larimozione delle cause non possano avve-nire soltanto in sede di modifica dellalegge n . 685. Ciò, onorevole Negri, non pe rprendere le distanze dal disegno di legge

del Governo, del quale siamo convinti, m aperché riteniamo che esso, certamente ne-cessario ed urgente, non sia esaustivo d itutti i problemi del disagio umano, e gio-vanile in particolare, non abbia cioè unafunzione salvifica — lo ha detto moltobene l 'onorevole Soddu —, pur rappresen -tando una forte ed importante strategia d iprevenzione del disagio giovanile e di lottaal disagio umano, nel l 'ambito della quale i lGoverno intende continuare ad operare .

Occorre con urgenza farsi carico dell adelicatissima età dell 'adolescenza — lohanno segnalato in quest'aula i relatori perla maggioranza Casini ed Artioli, lo haribadito testé replicando anche il relatoredi minoranza Benevelli — e complessiva-mente della condizione giovanile, comehanno rilevato i colleghi Pellicanò, Lusett ie la stessa onorevole Faccio.

Il Governo non è disattento a tale pro-blema, tanto che è in avanzata fase di ela -borazione uno stanziamento nella finan-ziaria 1990 da destinare come primatranche di sostegno ad un «progetto adole -scenti», che contiamo di varare al più pre -sto. Il Governo, comunque, è stato attiva -mente presente ai lavori della Commis-sione di indagine sulla condizione giova-nile, ne attende i risultati e le indicazioniper trarne anche gli input operativi suiquali andrà avanti intensificando l'atten-zione per i giovani .

Il Governo non vuole una legge-manife-sto, onorevole Di Prisco: lo sforzo cheintende compiere è di natura diversa. Tuttiabbiamo avuto il sogno delle leggi-mani-festo dieci o vent 'anni fa (per quanto m iriguarda, il sogno è stato anche molt ovivo), ma credo che tutti lo abbiamo supe-rato. Lo sforzo da compiere e quello d iequilibrare e correlare obiettivi, strumentioperativi, finanziamenti a disposizione esistemi di monitoraggio, perché siam oconvinti che, approvata una legge, no ndeve mai cadere l'attenzione sul problem ache ne era alla base: approvata una legge ,non si è alla fine di un lavoro, ma in larg amisura se ne è all'inizio .

L'onorevole Ciconte si chiede perch énon sia stata completamente attuata lalegge n . 685. I perché sono molti (mi rife-

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risco, naturalmente, ai perché di caratter eistituzionale, sorvolo su quelli di caratter esocio-culturale) e riguardano la mancanzadi un sistema di monitoraggio sistematico ,che nel disegno di legge è previsto, la man -canza di un organico collegamento fraStato e regioni, anch'esso presente ne lprovvedimento al nostro esame, la man-canza di mezzi sufficienti e di strument iidonei, tutti dati presi in considerazionedalla normativa in discussione .

Ricordate quando in Senato l 'opposi-zione poneva l'obiettivo, che sembrava ir-rangiungibile, di mille miliardi di finanzia -mento? Con la finanziaria 1990 siamo arri-vati a 1 .103 miliardi : spendiamo dunque laprima tranche di questo stanziamento, espendiamola bene! Non credo inoltre ch enella finanziaria 1991, qualora dovesse ve -rificarsi l'esigenza di aumenti, essi pos-sano essere negati !

Perché è fallita la legge n . 685? Fra l'al-tro, perché non vi è stato sufficiente spazi oper il privato sociale e per il volontariato :ma tale spazio nel provvedimento in di-scussione esiste . I motivi per i quali è fallit ala legge n. 685 sono dunque proprio costi -tuiti dalle carenze che con il disegno dilegge al nostro esame si vogliono elimi-nare .

Va subito segnalato che la legge n . 685ha in sé l'ambiguità di cui all 'articolo 80,cioè il concetto di modica quantità, che, a ldi là della volontà del legislatore (non er oparlamentare nel 1975 ma è lontano da mequalsiasi processo alle intenzioni o all'ope -rato del legislatore dell 'epoca), non ha per -messo di fare da argine alla droga .

A questo proposito, visto che anche i lcollega Teodori ha menzionato — come èlecito — dibattiti avvenuti al di fuori d iquest'aula, permettete che anch'io mi rife -risca ad un dibattito avvenuto al di fuori d iquest'aula, precisamente sabato scorso aMilano, per ricordare le parole nobilis-sime, che assieme con la relatrice, onore-vole Artioli, ho avuto modo di ascoltare daAdolfo Beria d'Argentine, un uomo del cu irispetto per la libertà nessuno credo possadubitare .

Beria d'Argentine, che era capo di gabi-netto del ministro di grazia e giustizia

all'epoca dell'approvazione della legge n .685, ha detto con chiarezza e con onest àintellettuale che la legge n . 685 ha fallito isuoi obiettivi, contrariamente a quanto sisarebbero aspettati coloro che l 'avevanopreparata, redatta e sostenuta (egli era fraquesti) dal punto di vista tecnico e nonpolitico. Ma la franca ammissione di unerrore, anche se certamente commesso i nbuona fede, come è noto, non fa venirmeno la qualità dell'errore stesso !

Nel corso della discussione sulle line egenerali svoltasi in quest 'aula ed in occa-sione del dibattito avvenuto nelle Commis-sioni riunite ci si è molto tormentati su untema fondamentale: il rapporto tra libertàe responsabilità, il diritto che, secondo latesi sostenuta da alcuni colleghi, ogni per -sona avrebbe di fare di sé ciò che vuole, lapresunta equiparazione o impropria tra-sposizione dalla morale al diritto e la con-seguente mancanza — sempre secondoalcuni — di laicità nell 'azione dello Stato enelle proposte contenute nel testo i nesame.

Mi riferisco, in particolare, all'inter-vento dell'onorevole Mattioli e alla replic asvolta poco fa dall'onorevole Teodori . Rin-grazio l 'onorevole Mattioli per l 'attenzionededicata alla mia replica svolta in sede diCommissioni riunite giustizia e sanità ,anche se si è trattato di u n'attenzione for-temente critica, cosa che, come è noto, faparte del dialogo parlamentare . L 'onore-vole Mattioli mi chiede una risposta. Eb-bene, onorevole Mattioli, la risposta nonpuò essere diversa da quella già data inCommissione in riferimento al tema dellalibertà, al suo significato, alla differenzatra illiceità morale e giuridica e alla laicit àpiena, che riconfermo e rivendico, delleproposte avanzate dal Governo .

Non ho mai pensato, onorevole Mattioli, aleggi che concorrano a costruire corretta-mente la persona. Non è questo il mio pen -siero. Ho pensato — ho sempre lavorato econtinuerò a lavorare in questo senso — aleggi che contribuiscano a creare condizionidi libertà (la libertà dalla droga è una diqueste) per consentire alle persone di auto -realizzarsi . Saranno anche spericolate, ono-revole Mattioli, ma, mi creda, sono le idee,

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maturate ed espresse in verità di co-scienza. Analogamente, sempre in verità d icoscienza, voglio dire che mi riconoscopienamente nel modo in cui i relatori per lamaggioranza, onorevoli Carlo Casini e Ar-tioli, affrontano il problema che scaturiscedal raffronto tra le proposte contenute neldisegno di legge e le esigenze di tutela dell alibertà personale .

Il disegno di legge, sottolineano i relator iper la maggioranza (ed io sono perfetta -mente d'accordo), rifiuta un concetto dilibertà che si identifica con la pura facoltàdi fare ciò che si vuole, disancorata davalori e soprattutto avulsa da un contest odi solidarietà .

L'onorevole Teodori chiedeva cosa sidovesse intendere per libertà individuali-sticamente intesa: la libertà individualisti -camente intesa è appunto quella che i lGoverno ed i relatori rifiutano .

«La legge» — sottolineano ancora i rela-tori per la maggioranza, esprimendo un aposizione che io condivido — «si ispirainvece ad un concetto di libertà che è stru -mento di crescita umana e perciò di rela-zione con gli altri e di servizio alla società .In questo contesto» — concludono i rela-tori ed io sono ancora d 'accordo con loro— «possono incontrarsi visioni diverse ,laiche e cristiane, ispirate ad un umane-simo attivo contro la cultura dell'indiffe-renza, dell'abbandono, dell'autodistru-zione e della resa. Questo disegno di leggevuole essere l'atto di uno Stato che non siarrende» .

Del resto, la possibilità di incontro tr aculture diverse si è potuta rilevare anche i nquest'aula : basti ad esempio ricordare l eriflessioni molto belle e sostanzialmenteconvergenti effettuate sul tema del rap-porto tra libertà e responsabilità da du edeputati, appartenenti a partiti, a genera -zioni e culture diverse come gli onorevol iZanone e Fronza Crepaz .

Non voglio fare una replica lunga e st oper concludere — vedo che è giunto in aul aper prendere la parola in questo dibattit oanche il collega Gava, che è contestual-mente impegnato in Senato nella discus-sione della legge sulle autonomie locali — ,ma non voglio essere elusiva .

Pur ribadendo, quindi, che non affron-terò materie non riguardanti la mia com-petenza, quale quella relativa alle sanzioni ,propria del Ministero di grazia e giustizia ,desidero tuttavia formulare un rilievo inrisposta cordiale agli onorevoli Mattioli eGramaglia . Rispondo essendo stata chia-mata in causa in prima persona .

Alcune brevi osservazioni, onorevoleGramaglia, onorevole Mattioli . È vero e loribadisco ancora una volta : nel disegno dilegge, fin dal testo originario approvatodal Consiglio dei ministri, per la sola deten -zione di droga non è stata mai prevista lapena definitiva, che invece è prevista — èvero, l 'abbiamo sempre detto, non ci siamomai nascosti dietro un dito — dal sistemadi cui all'articolo 650 del codice penale(che è del 1930 e che non abbiamo inven-tato noi) . Tuttavia, quando si parla di car-cere, vorrei si avesse l 'onestà intellettual edi quantificare la durata della reclusione .Essa va da un minimo di 5 giorni fino 3 tremesi (ed esiste la possibilità di essere affi-dati ad una comunità terapeutica), ma sol oin caso si eludano le prescrizioni date a ltossicodipendente .

Ma il punto è ancora un altro — vorre iche l'onorevole Mattioli mi ascoltasse dav-vero —: non è affatto vero che sulla basedelle disposizioni generali di cui all'arti-colo 650 del codice penale esiste l 'eventua-lità di finire in carcere senza il filtro d inessuno dei normali meccanismi di ga-ranzia previsti dall'ordinamento giuri -dico. Non ho più studiato diritto penaledagli anni dell 'università, che purtropposono molto lontani; so però che l'articolo650 è una norma penale come le altre e ,come tale, può essere applicata solo dalgiudice, ovviamente secondo il normaleprocedimento previsto dal nuovo codice d iprocedura penale, nel rispetto di tutte l egaranzie previste a tutela dell ' imputato.

Visto che sono in sede di amichevol ereplica, vorrei dire all 'onorevole Grama-glia, oltre che all ' onorevole Mattioli, ch enon è vero che qui stiamo lavorando comese l'AIDS non esistesse; la Commissioneaffari sociali di questo ramo del Parla-mento se ne sta occupando proprio i nquesti giorni e specificamente .

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Passando ad un altro argomento, vorre ibrevemente rispondere all'onorevol eNegri il quale lamenta un'eccessiva proli-ferazione di organismi di coordinamento .L'onorevole Negri sa benissimo che l'Os-servatorio per le tossicodipendenze — tral'altro organismo estremamente utile efunzionale — non nasce con il disegno d ilegge in esame ma è stato istituito nel 1984 ,così come sa benissimo che la conferenzaStato-regioni non è un'idea dei proponent idi questo disegno di legge : essa è stata isti -tuita dall'articolo 12 della legge n . 400 del1988 — la legge sulla Presidenza del Con-siglio — ed è l'organo normale di collega -mento tra lo Stato, le regioni e le provinc eautonome di Trento e Bolzano. Magari ,onorevole Negri, riuscissi a spiegare l alegge in tedesco! Lo prendo come un au-gurio perché mi piacerebbe poterlo fare .

Proprio perché si è detto che una dellecause della non completa applicazion edella legge n . 685 è stata la mancata si-nergia tra Stato e regioni, proprio perchési vuole fare di questa legge uno strument ocon chiare finalità preventive di recuper o(ed i servizi socio-sanitari sono di compe-tenza delle regioni), non si poteva non fareriferimento all'organo istituzionale dicoordinamento tra lo Stato e le regioni .

Per quanto concerne poi il Comitato na -zionale di coordinamento per l'azione anti -droga, che opera presso la Presidenza de lConsiglio e che la legge istituisce ex novo ,non nego che esso è formato da numeros iministri, ma la sua composizione è stretta -mente funzionale allo sforzo di coordina-mento che ci è stato richiesto, peraltro alungo; del resto, l 'analisi dei ministri chia -mati a far parte di tale organismo dimo-stra che non ci sono né presenze inutili n épresenze gonfiate .

Sul tema dei servizi preventivi, socio -sanitari e riabilitativi e della fattibilitàdella legge, mi sono trattenuta a lungo insede di replica dinanzi alle Commissioniriunite; per brevità, visto che in quest 'aulanon sono emersi tesi e fatti diversi da quell isollevati nelle Commissioni riunite, mi per -metto di fare riferimento a quanto ho dett oin quella sede.

Ribadisco che il Governo è pienamente

consapevole che quello dei servizi è il ruol oprincipale da affrontare . Ribadisco altres ìche non vi è alcuna volontà di snaturare i lruolo ed i compiti dei servizi stessi, ma vi èl'impegno a sostenerli ed a potenziarli .

Riconfermo che i notevoli stanziament iprevisti nella legge sono mirati esclusiva -mente in quella direzione, con una forte econcreta attenzione. (riserva del 7 percento dei fondi) alla formazione del perso-nale socio-sanitario ed al superamento(anche in questo caso con una riserva de l40 per cento dei fondi) degli attuali squi-libri tra nord e sud .

Vorrei rassicurare l'onorevole Benevell icirca la disponibilità del Governo, del restogià espressa nelle Commissioni riunite, arivedere e ad eliminare gli articoli relativiall'impugnabilità del programma terapeu-tico e socioriabilitativo, che il Governoaveva previsto come momento di garanzia :poiché il Parlamento lo inquadra in mododiverso, il Governo non ha problemi daquesto punto di vista .

All 'onorevole Poggiolini vorrei confer-mare che il Governo si fa carico dell 'esi-genza, già avanzata dinanzi alle Commis-sioni riunite e poi ribadita in ques t 'aula, distrutturare il sistema dei controlli in mod otale da non incrinare il rapporto di fiduci atra medico e paziente .

Nel corso della discussione che si è svoltain quest 'aula sono state fatte molte afferma -zioni, a volte anche in contrasto tra loro .Alcuni hanno sostenuto che il provvedi-mento in esame è frutto di decisionismosuperficiale ed arrogante ; altri, anchedell 'opposizione, hanno detto che si tratta diun provvedimento sofferto in quanto si èfaticato per trovare le varie soluzioni.

Vorrei con molta semplicità sciogliere i lrebus e dire che è vera la seconda versione :certamente è un provvedimento sofferto ,ma non perché frutto di incertezza o disuperficialità nelle convinzioni della mag-gioranza — la quale nelle scelte di fondo èsempre stata ed intende continuare ad es -sere chiara e coerente — ma perché l astessa maggioranza — di fronte alla com-plessità del problema — si è fatta e con-tinua a farsi carico dell 'esigenza di modu-lare le soluzioni nel modo migliore .

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Il nostro lavoro è frutto proprio dellavolontà di operare con e per i ragazzi, ono -revole Benevelli, con e per le famiglie, co nquanti, nella scuola e nei servizi pubblici eprivati si impegnano per la prevenzione e dil recupero ed affinché si rinsaldi la spe-ranza e la possibilità reale di uscire dalladroga attraverso concrete esperienze, ser-vizi ed istituzioni di solidarietà .

Con questo spirito il Governo ha lavorat oed intende continuare a lavorare (Applausidei deputati dei gruppi della DC, del PSI, de lPRI, del PSDI e liberale) .

PRESIDENTE . Ha facoltà di replicarel 'onorevole ministro dell'interno .

ANTONIO GAVA, Ministro dell'interno .Onorevole Presidente, onorevoli colleghi ,l'esigenza di mobilitare ogni possibile ri-sorsa per affrontare l ' immanente emer-genza del problema droga impone al Go-verno ed al legislatore di fare la sua part e— come hanno evidenziato i relatori per lamaggioranza, onorevoli Carlo Casini edArtioli — attraverso l 'adozione di una nor-mativa capace di offrire i necessari stru-menti culturali, informativi, educativi, ria-bilitativi ed anche repressivi .

Ritengo, al riguardo, che il disegno d ilegge approvato dal Senato ed or aall 'esame di questa Assemblea costituiscauna risposta positiva e responsabile e rap-presenti un percorso possibile e realistico ,come ha ricordato l 'onorevole Artioli . Ab-biamo cioè di fronte un testo — così hasostenuto l 'onorevole Lusetti — che ha unbuon impianto.

Per queste stesse ragioni, condivido pie -namente quanto sottolineato dai relator iper la maggioranza circa la massima di-sponibilità a vagliare proposte di migliora -menti tecnici o di contenuto, senza pe raltro stravolgere la coerenza del testo . Inquesta prospettiva, sarà certamente utilela discussione ed il confronto di idee, ch epotranno ulteriormente svilupparsi, fina-lizzati a migliorare l ' impianto fondamen-tale del provvedimento approvato inprima lettura, che ha il principale pregi odi voler infrangere il diffuso atteggia -mento di tolleranza e di permissività svi-luppatosi negli anni scorsi.

Il fenomeno droga, per la molteplicit àdegli aspetti che investe e per i delicati con -tenuti politici e sociali che sottende, costi-tuisce un problema di grande complessità edelicatezza; sono perciò necessarie imposta-zioni legislative e linee chiare di intervento ,che diano una risposta certa all'opinion epubblica e soprattutto alle domande pres -santi che provengono dalla parte più debol ee vulnerabile della società.

In questa stessa ottica — come ha evi-denziato l 'onorevole Pellicanò — risultaparticolarmente significativo, per il se-gnale che lancia alla collettività, il giudizi oespresso dal legislatore nel dichiarare ille-cito il consumo di stupefacenti . È questauna risposta politicamente ineludibile peril nostro paese che, assieme ad altri 88, hasottoscritto a Vienna la nuova convenzion eONU contro il narcotraffico, impegnan-dosi inoltre a darvi provvisoria applica-zione in attesa della relativa ratifica .

L'articolo 3 della convenzione prevede,fra le ipotesi delittuose, il possesso, l 'ac-quisto e la coltivazione di droga destinataal consumo personale, ipotesi per le quali èpossibile applicare — in aggiunta o inluogo di sanzioni — misure di recupero, diriabilitazione e di reinserimento sociale .

E proprio in quest 'ottica che si inqua-drano le disposizioni contenute nell'arti-colo 14, che introducono nel nostro ordi-namento la competenza del prefetto a irro -gare sanzioni amministrative nei confront idei detentori o consumatori di sostanz estupefacenti in dose non superiore a quell amedia giornaliera.

Come già ho avuto modo di sottolinearenel corso dell'audizione presso le Commis -sioni riunite II e XII, l 'attribuzione al pre-fetto di nuovi compiti nel settore della pre -venzione e di funzioni così rilevanti nelsettore della promozione sociale costi-tuisce senza dubbio il naturale risultato diuna evoluzione che ha portato l 'ammini-strazione dell 'interno a essere duttile, acorrispondere alle sempre crescenti esi-genze della comunità .

Sono convinto, con gli onorevoli FronzaCrepaz e Lusetti, che il prefetto debbaessere affiancato da adeguate struttureper l 'espletamento dei nuovi compiti . Per

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altro non posso non ricordare che datempo i prefetti si sono attivati nel settor edelle tossicodipendenze, svolgendo da unaparte una utile funzione di coordinament odegli uffici statali presenti in provincia edall'altra un intelligente raccordo con lestrutture sanitarie e con le rappresentanz edegli enti locali e del volontariato. Certa -mente occorrerà risolvere il problema dirafforzare un sistema di consulenza e dicollaborazione, intensificando a tal fine i lraccordo già esistente tra le prefetture e gl ialtri organismi e strutture operanti sul ter -ritorio nonché assicurando i supporti fi-nanziari necessari a corrispondere all'im-pegno che ne conseguirà sul piano ammi-nistrativo e operativo.

Il ministero dispone di un supporto co-noscitivo, professionale ed educativo ch erenderà possibile l'espletamento di delica-tissimi compiti che attendono, appunto ,l ' istituto del prefetto nell'ambito della pre -venzione e della vigilanza, del programm aterapeutico, d'intesa con le unità sanitarielocali e in raccordo con le molteplic iespressioni del volontariato .

In sintesi, come ha avuto modo di sotto -lineare l 'onorevole Carlo Casini, per ci òche riguarda l'incontro con il tossicodi-pendente e gli accertamenti sulla sua situa -zione personale nonché sui mezzi miglior iper poterlo recuperare, il prefetto dovràchiamare a raccolta tutte le risorse dispo-nibili sul territorio. Desidero inoltre evi-denziare che una efficace strategia globalee al tempo stesso mirata di lotta alla drog anon può prescindere da una composit aattività di osservazione, di conoscenza e d iinformazione rispetto a un fenomeno su-scettibile di riflessi così devastanti sul l 'or -dinato sviluppo della vita sociale del no-stro paese.

Con tale preciso obiettivo opera presso i lMinistero dell'interno, sin dal 1984, unastruttura che ha saputo fornire in quest ianni il supporto conoscitivo indispensabil ea orientare l'attività di pubblici poterinello specifico settore . Mi riferisco all 'os-servatorio permanente sul fenomen odroga, che con periodicità semestrale di-vulga a tutti i livelli istituzionali i dat iacquisiti tramite le prefetture presso le

strutture sanitarie pubbliche, le comunitàterapeutiche residenziali e gli organism iche operano sul territorio nel settore dellacura e della riabilitazione .

Le rilevazioni vengono gestite dalla dire-zione centrale per la documentazione, che siavvale della capacità operativa e informa-tiva delle prefetture, capacità riconosciutedi recente anche dal decreto legislativo n .322 del 1989 sul sistema statistico nazionale,che individua nelle prefetture il punto diriferimento per il coordinamento a livell oprovinciale di tutte le fonti informative pub -bliche nonché per l'accesso ai dati del si-stema stesso da parte del cittadino .

Evidenzio tutto ciò per ribadire la se-rietà e il profondo spirito di responsabilit àcon cui si precostituiscono gli strument iindispensabili per affrontare una que-stione che si pone quotidianamente concrescente drammaticità . E proprio grazi ealla preziosa attività dell'«osservatorio» ,che il ministero, sin dal 1985, ha potutorendere concreto il proprio impegno, i nuna prospettiva di solidarietà umana e so -ciale, a sostegno dello sforzo di tutti color oche operano per favorire il recupero ed i lreinserimento dei tossicodipendenti .

In merito ai finanziamenti erogati per i l1988, ho già avuto modo di depositareun'analitica documentazione a corred odella relazione annuale al Parlamento, d ame trasmessa il 4 ottobre 1989, nella qualeviene confermato il favore per i pro-grammi diversificati attuati dalle struttureprivate ed il positivo coinvolgimento de icomuni .

Il disegno di legge al nostro esame riba-disce che l'attuale momento deve esserecontraddistinto da un continuo sforzo d iadeguamento delle strutture pubbliche a iproblemi posti dalla droga e dal sostegn oalle iniziative delle comunità terapeutiche ,espressione di un volontariato cosciente eresponsabile .

In Italia ormai da anni le comunità in-contrano un particolare favore pressol'opinione pubblica, che sempre piu tendea riversare su tale tipo di intervento tutto i lcarico di speranze nate dalla disperazion ee dall'allarme sociale che caratterizzano i lproblema della droga .

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Le comunità rappresentano quindi stru -menti preziosissimi per il recupero di nu-merosi soggetti, attraverso la sollecita-zione e la riattivazione dei meccanismidella volontà, che la droga annienta ,giacché in molti giovani si registra quell ache l'onorevole Lusetti definisce «la mort edella speranza di essere persone» . Ed è inquesta prospettiva sempre più ampia d isolidarietà sociale che debbono inqua-drarsi i finanziamenti previsti .

Sono inoltre convinto che il fondo isti-tuito presso la Presidenza del Consigliopotrà contribuire in maniera efficace emirata a creare un sistema di intervent idiffusamente articolati sul territorio .

Debbo ancora una volta evidenziare,onorevoli colleghi, che la situazione su lversante del narcotraffico continua a pre-sentare aspetti allarmanti; nessun ele-mento consente di ipotizzare, allo stato ,un'inversione di tendenza. Al contrario, iprincipali indicatori del fenomeno, che m ivengono forniti dal servizio centrale anti-droga, dimostrano in modo chiaro un asempre più preoccupante tendenza all'in-cremento. Lo scenario che si presenta ne lnostro paese, aggredito in maniera mas-siccia da organizzazioni criminali perico-losamente strutturate ed operanti con si-stemi che gli ingentissimi guadagni ren-dono altamente sofisticati, è tale da inge-nerare gravissime preoccupazioni per i lfuturo .

Non e più possibile pertanto fronteg-giare questa piaga con i sistemi attual-mente disponibili . E invece assolutamentenecessaria una nuova, più moderna stra-tegia di lotta . In tale ottica, i nuovi stru-menti e le nuove procedure previsti nelprovvedimento in esame consentirannoalle forze di polizia un'attività di maggior equalificazione e, conseguentemente, di pi ùelevata efficacia .

Ho il dovere di sottolineare l'altissimadedizione che le forze di polizia hann oposto e pongono nella lotta alla droga, otte-nendo per altro riconoscimenti ed apprez-zamenti anche da qualificati organism iesteri. Ma è altrettanto doveroso sottoli-neare la frustrazione degli operatori dipolizia, quando si trovano impossibilitati a

svolgere indagini per la carenza sia di stru -menti normativi e finanziari, sia di proce-dure, che da tempo essi vedono applicati ,con innegabile successo, in altri paesi .

Ho avuto modo di evidenziarlo in pi ùoccasioni e sento la necessità di ribadir eche nessun fenomeno criminale presenta ,come quello del traffico degli stupefa-centi, aspetti di internazionalità ; nessunpaese può infatti considerarsi immune daquesta tragedia: o si è paesi produttori o d iraffinazione o di transito o di consumo o ,come spesso accade, si è interessati con -temporaneamente su più fronti . Pertanto ,come internazionale è l'aggressione, al-trettanto internazionalmente articolat adeve essere la risposta .

Ebbene, tutti gli strumenti e le proce-dure che nel disegno di legge sono contem -plati non costituiscono un nucleo di normead esclusiva valenza nazionale, ma si ar-monizzano con quelle degli altri paesi che ,come il nostro, combattono il fenomeno, esono altresì armonizzate agli obiettivi pro -posti dalla nuova convenzione dell'ONU .

In questo senso, sento di dover rispon-dere all'onorevole Ciconte, il quale la -menta l'incoerenza della lotta al traffic osia sul piano internazionale sia su quell ointerno. Desidero aggiungere che è piena -mente avvertita la necessità di un coordi-namento tra le legislazioni nazional i(obiettivo che questo disegno di legge per -segue), in particolare quelle dei paesi dell aCEE.

L'istituto delle consegne controllate d idroga, la possibilità di svolgere operazion idi infiltrazione nelle maggiori organizza-zioni criminali, la costituzione di basi diintelligence nei più importanti paesi a ri-schio, l'introduzione di misure di controll onel commercio legale dei precursori, perevitarne lo storno verso il mercato illecito ,sono tutti provvedimenti destinati a perfe-zionare la cooperazione operativa con l epolizie antidroga degli altri paesi e sonotesi — nessuno escluso — all'individua-zione e al perseguimento dei vertici dell eorganizzazioni criminali del traffico ille-cito .

La mancanza di tali norme e procedurenel nostro ordinamento rischia purtroppo

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di determinare la scelta del nostro terri-torio quale base operativa più agevole perle stesse organizzazioni, tese a prediliger ele aree geografiche ove la normativa anti-droga esistente consente rischi minori .

Ma tali disposizioni non costituisconosolo un complesso armonico con quelle d ialtri paesi; esse si connotano soprattutt ocome strumento di particolare modernitàed efficacia e come autentiche ed impor -tanti innovazioni nella lotta al crimine .

La possibilità di attribuire alle forzedell'ordine l'uso di veicoli e di natant isequestrati nel corso di attività antidroga ,la destinazione delle somme confiscate aseguito di operazioni antidroga al finan-ziamento delle attività di indagine e a lmiglioramento di mezzi e strutture ,l'estensione del diritto di inseguimento,perquisizione e cattura in acque interna-zionali delle navi sospette di narcotraffic onon potranno che qualificare l'azione dilotta alla droga .

I facili e smisurati guadagni legati a ltraffico di droga incidono in manierapreoccupante sulla realtà di ogni paese edeterminano forme di inquinamento, co nripercussioni spesso gravissime sull'eco-nomia legale. Ricordo che una delle mi-sure più significative contenute nel di -segno di legge riguarda l'estensione dellalegislazione antimafia al traffico di droga ,disposizione questa che, unita alle fatti -specie del riciclaggio e del reimpiego ,rende più incisivo l'approfondimento e laconoscenza dei circuiti finanziari delle or-ganizzazioni criminali .

Mi riferisco ovviamente agli articoli 11 e12 della legge 19 marzo 1990, n. 55, dimodifica alla legge Rognoni-La Torre, eciò anche in sintonia con una rinnovatacollaborazione nell'ambito del sistem acreditizio internazionale .

Si registra purtroppo un intensa attivit àcriminosa del traffico di droga, che vedecoinvolta la criminalità organizzata di tip omafioso, la criminalità dei grandi centr iurbani, gli ambienti delinquenziali emer-genti, taluni gruppi stranieri e la delin-quenza minore che, attratta dalla prospet-tiva di più elevati guadagni, tralascia set -tori meno lucrosi delle tradizionali attività

illecite e punta poi ad investire in attivit àlecite, provocando forti inquinamenti .

Desidero ricordare che, nel quadro arti -colato delle misure delineate dal Govern osul fronte della lotta alla grande crimina-lità, agli strumenti testé illustrati si aggiun -gono le disposizioni in materia di appalt ipubblici, con particolare riferiment oall'istituto del subappalto, e quelle relativealla tutela della trasparenza delle attivitàdelle regioni e degli enti locali, previstedalla stessa legge di revisione della Ro-gnoni-La Torre . Con ciò si intende assicu-rare assoluta trasparenza e pubblicità all eprocedure del subappalto .

È inoltre evidente che la correlazionemafia-droga non è una esclusiva italiana .Sono infatti note le mafie colombiana ,messicana, portoricana, turca e giappo-nese, che hanno dimostrato una grand eduttilità operativa. Un tempo impermea-bili all'ingresso di altri gruppi, esse si sonoaperte a contatti e rapporti con altre strut -ture criminali straniere . E dunque fondatal'affermazione che esiste una autenticaholding del crimine organizzato, con arti -colazioni nazionali ben definite ed ope-ranti in stretta collaborazione su divers iscacchieri mondiali .

Gli strumenti previsti dal disegno d ilegge determineranno il più valido perfe-zionamento operativo della collaborazioneormai da tempo instaurata con numeros ipaesi esteri. Agli accordi già sottoscritt icon Stati Uniti, Spagna, Egitto, Grecia ,Turchia, Austria, Israele, Marocco, Vene-zuela, Tunisia, Francia e Gran Bretagna, s iè aggiunto quello, recentissimo, siglato i l23 marzo 'scorso con la Spagna, e apertoall'adesione di altri paesi, per la repres-sione del traffico di droga in mare . Annettouna particolare importanza a ques t 'ultimainiziativa, in quanto ciascuno Stato puòrinunciare a favore dell'altro (è il primocaso del genere) alla giurisdizione nei con -fronti di navi battenti la propria bandier ache siano sospettate di svolgere narcotraf-fico al di fuori del mare territoriale .

Il trattato bilaterale si pone come stru-mento del tutto innovativo rispetto allavigente disciplina dei controlli in altomare. Le intese cui ho poc'anzi fatto cenno

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sono state inoltre vivificate da una serie d iulteriori riunioni a contenuto politico,nonché da numerose missioni svolte daoperatori delle diverse forze di polizia ecoordinate dal servizio centrale antidroga .È doveroso ricordare come tutte le opera-zioni di maggior livello internazionale fi-nora svolte siano scaturite e siano staterealizzate a seguito delle informazion iscambiate con i suddetti paesi, con i qual iben più consistenti apporti di reciproc acollaborazione saranno possibili grazie ainuovi strumenti normativi .

Come vede, onorevole Ciconte, il Go-verno ha intrapreso da tempo la via dell acooperazione bilaterale e multilaterale enon ha quindi bisogno di mutare politica ;semmai, si tratterà di rafforzare gli stru-menti esistenti . Vorrei ricordare che, no-nostante la polemica sull'alto commissa-rio, proprio l 'opposizione comunista haindicato nel centro antidroga l 'esempiodella reale capacità di coordinamento in-terforze.

Pur in assenza di misure moderne edaggiornate, non potevamo consentire chenuove vie di traffico, nuovi sistemi crimi-nali e nuove sostanze potessero agevol-mente aggredire sia il nostro paese si aquelli con i quali cooperiamo stretta-mente. Di qui la promozione di importantiiniziative internazionali su due dei più pe-ricolosi versanti del fenomeno, quellodell 'eroina e quello della cocaina .

Per quanto riguarda la prima sostanza, èstata rilevata una sua violenta recrude-scenza: la quasi totalità dei decessi pe rdroga nel nostro paese è determinat adall'uso di eroina . E opportuna, a questopunto, una breve riflessione . Sentiamospesso ripetere che i 972 morti del 1989sono ben poca cosa rispetto ai decessi pe raltre droghe, come alcol e tabacco . Senzasottostimare questa realtà, desidero sotto -lineare che i suddetti 972 morti sono quell irilevati dalle forze di polizia e rinvenuti —potrei dire — con la siringa nel braccio ;non è ovviamente inserito in tale cifra i lnumero, non quantificabile ma certa -mente ingente, dei tossicomani decedut iper altre ragioni e con altre modalità .

Rilevata quindi la recrudescenza

dell'eroina ed una pericolosissima ripresadei trasporti attraverso la rotta balcanica ,il servizio centrale antidroga ha statistica -mente rilevato che circa il 75 per centodella sostanza sequestrata in Italia per-corre tale via . Ho così promosso, il 1 7marzo scorso, la conferenza sulla rott abalcanica, in cui si è stabilita per la prim avolta una forte collaborazione tra i paes idel cosiddetto «club dei 5» .

In questa occasione i paesi interessati atale rotta hanno concordato e sottoscritt oun'azione comune, da intraprendere inmaniera ferma al fine di fronteggiare i nmodo adeguato l 'estrema gravità del -l 'emergenza, razionalizzando in primoluogo i sistemi di controllo .

Sul versante cocaina la violenza dell'ag -gressione che l'Italia e l'Europa stannosubendo ha raggiunto livelli di pericol oimpensabili solo pochi anni fa. Basti pen -sare che si stanno verificando i primi de -cessi per cocaina ; e la cocaina impieg amolto più tempo per causare il decesso delconsumatore .

Sono state rilevate con certezza basi ope -rative colombiane in Europa e in Italia, enel nostro paese sono state già scopertedue raffinerie di cocaina, gestite da crimi -nali colombiani in stretto collegamentocon il crimine organizzato . Abbiamo cosìavviato una serie di rapporti con le auto-rità dei paesi sudamericani produttori ,anche e soprattutto per sostenere l'azion eda essi intrapresa, nella consapevolezzache l 'esito della coraggiosa lotta sferratada quei governi avrà diretti e immediat iriflessi anche in Europa .

Nella «trilaterale» fra Italia, Spagna eStati Uniti abbiamo voluto offrire ai go-verni sudamericani, in primis al colom-biano, ogni possibile apporto di iniziative ,di supporto informativo ed operativo, disicurezza degli operatori di polizia e di giu -stizia, oggetto di feroci intimidazioni .

Onorevoli colleghi, sento il dovere di sot -tolineare che le forme di collaborazion einstaurate e quelle in corso di realizza-zione non potranno assumere la valenz ainternazionale imposta dalla crescente pe-ricolosità della situazione se non dispor -remo con urgenza degli strumenti e delle

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procedure che il provvedimento al l 'esamedell'Assemblea prevede . In tutti gli accordiassunti e nel corso dei contatti, ufficiali omeno, intercorsi con rappresentanti di di -versi paesi è stato sempre richiesto ch eanche e soprattutto l'Italia sia present econ propri uffici antidroga nelle areecalde, analogamente a quanto stanno rea -lizzando non solo gli Stati Uniti, ma anch ealtri paesi . Senza la rapida approvazionedel disegno di legge, queste importanti ini -ziative non potranno essere assunte .

La collaborazione internazionale pre-suppone anche un costante avvicendarsi difunzionari del servizio centrale antidrog ain missioni informative ed operative e duna disponibilità di strutture e mezzi tec-nici che le nuove procedure di indaginetendono necessariamente ad armonizzar econ quelli delle forze di polizia con cuicooperiamo. Essa presuppone anche, indefinitiva, disponibilità finanziarie, che ilprovvedimento ha ragionevolmente consi-derato. Il disegno di legge ha inoltre pre-visto che le esigenze di ordine economicoimposte dalla nuova strategia antidrog adebbano essere sostenute attraverso l aconfisca delle somme di denaro ai respon -sabili del traffico .

Onorevoli colleghi, in conclusione ,senza voler attribuire al disegno di legge i ndiscussione una funzione salvifica, affi-dando alla legge compiti che non le sonopropri (come ha opportunamente rilevatol 'onorevole Soddu), ritengo tuttavia che i llegislatore debba fare la propria parte ; equesto nella piena consapevolezza dell edifficoltà proprie di una legge che chiam ain causa, come ha ricordato l'onorevol eZanone, la sfera dei valori e dei disva-lori .

Sono convinto che l'Italia, consapevol edel ruolo assunto in questi anni nell'am-bito della comunità internazionale, dovràcontinuare ad essere parte attiva di un alotta che è difficilissima. Sono quindi ne-cessari ed indispensabili strumenti piùadeguati per poterla condurre con mag-giore efficacia e concrete speranze di suc-cesso .

Desidero ribadire un concetto che ho piùvolte espresso: la lotta alla droga deve

essere una lotta globale, senza possibilitàdi differenziazioni . Bisogna da un lato con -trastare con determinazione la coltiva-zione, la trasformazione, il traffico e l ospaccio delle sostanze stupefacenti edall'altro radicare il convincimento dellailliceità dell'uso .

Non sarebbe lotta globale su tutti i front iuna concezione dell'uso quasi lecito poi -ché la domanda, in una spirale perversa ,giustificherebbe l'offerta . Questo, siachiaro, non significa assolutamente volerconfondere i carnefici, i trafficanti d idroga e di morte con le vittime .

Il disegno di legge all'esame dell 'Assem-blea è una risposta positiva e non unalegge-manifesto, onorevole Gramaglia .Certo — ne siamo tutti ben consapevoli —la legge di per sé non può rappresentare lasoluzione del problema, se non sarà ac-compagnata, specie sul piano della pre-venzione, dalla più larga solidarietà possi -bile nei confronti dei consumatori e se no nsaremo capaci tutti insieme di far rina-scere nei giovani la speranza nel futuro ,che aiuta a sfuggire alle velenose, artifi-ciali e mortali illusioni della droga .

Vorrei dire, in conclusione, che quest oprovvedimento ha tre pilastri portanti: lacreazione di un costume per il quale l'usodella droga e degli stupefacenti venga con-siderato un fatto illecito; il recupero de ltossicodipendente, perché tutta la legge ,sia nelle modifiche che sono state appor-tate in sede parlamentare sia nello spiritodel Governo, è permeata da tali volontà ,come molto bene ha detto la collega Jervo -lino; la lotta spietata, a fondo e senza quar -tiere contro i portatori di morte, i narco-trafficanti (Applausi dei deputati delgruppo della DC) .

PRESIDENTE. Avverto che, dovendosiprocedere nel prosieguo della seduta aduna votazione segreta, che avrà luogo me -diante procedimento elettronico, decorr eda questo momento il termine di preavvis oprevisto dal quinto comma dell'articolo 4 9del regolamento .

Ha facoltà di replicare l'onorevole sotto -segretario di Stato per la grazia e la giusti -zia .

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FItAN(o CASTIGLIONE, Sottosegretariodi Stato per la grazia e la giustizia . SignorPresidente, onorevoli colleghi, la replic adel Governo si integra con il mio inter -vento, nel quale farò, in modo particolare ,un riferimento alla parte della legge ch eattiene alle sanzioni, poiché essa è quellache ha dato luogo a maggiori discussioni econtestazioni .

Poco fa l'onorevole Teodori, relatore diminoranza, citando l'intervento nel qual eil Presidente del Consiglio, onorevole An-dreotti, ha dato quella definizione del fe-nomeno della droga, ironizzava dicendoche si risponde con le sanzioni ammini-strative da infliggere ai piccoli consuma -tori . Questa è una valutazione che distorceprofondamente il significato del provvedi -mento presentato dal Governo ed appro-vato dal Senato in relazione al problemadelle sanzioni per gli assuntori di droga ,che costituisce uno degli aspetti più impor -tanti della legge .

Tuttavia nel provvedimento al nostr oesame si introducono numerose altre di-sposizioni — al riguardo ben poco si son osoffermati gli oppositori — per combat-tere e contenere il fenomeno della droga .

In primo luogo, sul citato aspetto dellesanzioni da infliggere agli assuntori d idroga si è ripetutamente sostenuto ch eesso violerebbe un principio di libertà .Devo ribadire quanto ho già avuto modo d isostenere in Commissione ed anche al Se -nato a nome del Governo, e cioè che l adichiarazione di illiceità del consumo con -tenuta nella legge non costituisce il conte -nuto di una norma-manifesto, ma so -stanzia tutta una serie di disposizioni chetendono a scoraggiare l'uso ed il consumodella droga, dalla prevenzione alle disposi -zioni relative all'informazione, agli inter -venti ed alla creazione di strutture di so-stegno e di recupero, per creare le condi-zioni di riduzione del fenomeno. Rite-niamo infatti che la droga sia un male si aper chi la consuma, sia per chi gli viv eaccanto, sia infine per la società. Ma lasanzione penale si fonda — lo ricordoancora una volta — su altri principi, inparticolare su quello della violazione de ldivieto di comperare, introdurre o co -

munque ricevere droga . In questo caso,dunque, il principio di libertà violata nonc'entra assolutamente !

Non si può negare che di fronte ad unfenomeno così grave come il commercio ,lo spaccio ed il traffico di droga (con tutti ifatti di criminalità ad esso connessi), si alecito o possibile al Parlamento, e quindiallo Stato, porre il divieto giuridico di ren-dersi corresponsabili, rispetto a tale feno-meno, e di fornire addirittura spazio emezzi (comperando droga) a questa atti-vità criminale .

Occorre dunque sancire il divieto giuri -dico (e la sanzione interviene se questanorma viene violata) di comperare o co-munque ricevere droga . Si tratta di undivieto e di una sanzione previsti in altr ecorrispondenti norme del nostro ordina -mento penale (mi riferisco all'articolo 64 8del codice penale, che prevede il divieto d iacquistare e ricevere denaro o cose prove-nienti da un qualsiasi delitto ed a quell oconcernente l'incauto acquisto). Si trattadi divieti e sanzioni che da sempre sonocontemplati nel nostro ordinamento pe-nale. Quindi, sotto questo profilo nonesiste alcuna ragione. . .

MAURO MELLINI . Una ricettazione a tu -tela del ricettatore !

FRANCO CASTIGLIONE, Sottosegretariodi Stato per la grazia e la giustizia . Cosac'entra la ricettazione? La ricettazion eesiste nel nostro ordinamento! Nessun oinvoca la violazione di un diritto di libert àse impediamo di comperare una radiolin arubata !

La stessa logica vale per il divieto d icomperare, importare o comunque rice-vere droga nel nostro paese. Questa era l aprima risposta ad una serie di obiezioni edi contestazioni sull'impostazione delprovvedimento che sanziona penalment ela detenzione e l'uso della droga .

Vi è poi stato un altro tipo di contesta-zione, quello del l ' intreccio negativo che l asanzione penale della detenzione di drogaha con l'azione di recupero nei confront idei tossicodipendenti . Tutti conosciam ol'esistenza di casi in cui la sentenza arriva

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molto tempo dopo la consumazione de lreato. Ed è così che spesso la carcerazion eviene a distruggere tutto il lavoro che un acomunità o un gruppo di sostegno avevanosvolto a favore di quel tossicodipendente ,che nel frattempo si è magari sottoposto adun trattamento socio-riabilitativo . Nellalegge c'è una risposta a tale riguardo : èstata eliminata l'eventualità di contrac-colpi negativi in casi del genere . È infatt iprevista la sospensione dell 'applicazionedelle sanzioni anche quando sia interve-nuta sentenza definitiva di condanna (treanni di reclusione per i reati commessi i nrelazione allo stato di tossicodipendenza equattro anni per i reati propri di droga) ,qualora il condannato si sia sottoposto adun procedimento terapeutico e socio-riabi -litativo. La norma approvata dal Senat onon richiede nemmeno che tale tratta-mento terapeutico sia stato concluso posi -tivamente, perché la sospensione dell apena viene applicata da parte del giudicesul solo presupposto che l'imputato abbi ainiziato il programma riabilitativo . E se ne isuccessivi cinque anni non interviene u nnuovo fatto costitutivo di reato, la pena s iestingue definitivamente .

Tale intervento, proprio in relazione a ifenomeni negativi che l'esperienza passat aci aveva indicato, tende non soltanto a sti -molare, ma anche a rispettare quelle situa -zioni in cui il tossicodipendente, pu ravendo commesso un reato (anche di un acerta gravità) per il quale è stata commi -nata una certa rilevante sanzione penale, s isia sottoposto ad un procedimento tera-peutico e socio-riabilitativo.

Nella legge è previsto che anche in car-cere il detenuto possa chiedere l'applica-zione nei suoi confronti del procediment odi recupero e terapeutico. La nuova legge,se verrà approvata dal Parlamento, pre-vedrà tutte le forme di agevolazione, di sti -molazione nei confronti del tossicodipen-dente, al fine di avviare quel procedimentodi recupero che è appunto una delle fina-lità del provvedimento in esame .Non sono ragioni, queste, per negare l alegittimità della sanzione relativament ealla detenzione ed al consumo di droga daparte del tossicodipendente .

Ci è stata rivolta la seguente domanda :credete veramente (così è apparso in Se -nato, ma in questo senso si disponevaanche nella prima stesura del disegno d ilegge, poi modificato col procediment oprefettizio, di cui tra breve parlerò) che i ltossidipendente possa essere dissuas odall'assumere droga dall'applicazione d isanzioni amministrative da parte del pre-fetto? Probabilmente in molti casi no ,tant ' è vero che abbiamo previsto le altreforme prima citate . Si è però analizzatol'altro aspetto della questione? Coloro iquali si avvicinano per la prima volta all adroga per curiosità, per mentalità o pe rcultura permissivistica — conseguenzadella legge del 1975 — non potrebberoessere dissuasi dalle norme che cerchiam odi introdurre? Se con il provedimento i nesame riusciremo ad invertire la tendenza(le statistiche degli ultimi anni indicano unaumento del numero degli assuntori d idroga), a ridurre il numero delle nuov ereclute e dei nuovi assuntori di droga, l alegge non avrà forse avuto un'importanzarilevante?

È facile fare ironia su norme che eviden-temente sono state redatte tenendo cont odelle diverse fattispecie, delle diverse con -dizioni soggettive, della diversità di rile-vanza nell 'assunzione di droga .

Riteniamo pertanto che il testo licen-ziato dal Senato, per quanto riguarda l aparte sanzionatoria e penalistica, possaessere nella sua sostanza approvato anch eda questo ramo del Parlamento .

Vi sono altri due aspetti della question eche intendo trattare . Il primo concerne iprefetti. Qualcuno ci ha rivolto la seguent edomanda: pensate veramente che la strut -tura prefettizia sarà in grado di affrontar ei nuovi compiti affidatile? Il prefetto dovràvalutare e giudicare? Io credo che si si aletta male la disposizione introdotta da lSenato. Al prefetto non viene affidatoalcun compito o giudizio propri della fun-zione giurisdizionale: egli non deve com-piere alcuna indagine sul soggetto . La pro -cedura davanti al prefetto è molto«asciutta»: il prefetto deve accertare se ci òche è stato trovato in possesso dell 'assun-tore sia droga e se essa rientri nel limite

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della dose media giornaliera . In base a taliaccertamenti oggettivi egli applica la san-zione .

MAURO MELLINI . Che significa «accer-tamenti oggettivi»?

FRANCO CASTIGLIONE, Sottosegretariodi Stato per la grazia e la giustizia . Accerta -menti compiuti per determinare la quan-tità di droga .

MAURO MELLINI . Magari attraverso unpentito! Dove sta scritto?

FRANCO CASTIGLIONE, Sottosegretariodi Stato per la grazia e la giustizia . Quandosi rinviene un quantitativo di sostanza bi-sogna accertare se si tratti di borotalco o d icocaina o di eroina .

MAURO MELLINI. Con quale tipo d iprova?

PRESIDENTE . Onorevole Mellini, no ninterrompa! Onorevole Castiglione, l aprego di non raccogliere le interruzioni .

FRANCO CASTIGLIONE, Sottosegretariodi Stato per la grazia e la giustizia . Il ter-mine di riferimento è il decreto del Mini-stero della sanità, che determinerà qual edovrà essere la dose media giornaliera . Ilprefetto dovrà poi stabilire se applicare l esanzioni .

Il prefetto può certo avvalersi di colla-boratori, chiamare l 'assuntore di droga ,dialogare con lui e chiedergli se intendasottoporsi a procedimento terapeutico eriabilitativo (si vuole in questa fase tentar edi stimolare il tossicodipendente a sotto -porsi a terapia) ; ma le sue competenze ed isuoi poteri, ripeto, sono strettamente am-ministrativi, come prevede la norma ap-provata dal Senato . Non comprend oquindi per quale motivo si suonino quest ecampane a morto, nel timore che il pre-fetto non sia in grado di assolvere ai com-piti previsti dalla normativa .

C'è un'ultima questione sulla quale in -tendo soffermarmi prima di concludere.In questi giorni ci sono stati incontri a

livello di maggioranza (ne hanno parlat oanche i giornali) per addivenire ad un amodifica della normativa concernente l equantità all'interno della dose media gior-naliera. Ed in effetti è stato raggiunto unaccordo, rispetto al quale il Governo h adichiarato la sua disponibilità .

Il procedimento previsto dal Senato h ainfatti una ricaduta rispetto al l 'obiettivo diprocedere gradualmente alla dissuasionedal comportamento dell 'assunzione didroga. E previsto, infatti, che il prefettoper tre volte possa erogare sanzioni ch esono di immediata applicazione, salvo l afacoltà di opposizione dell ' interessato da -vanti al pretore, opposizione che però no nsospende l'applicazione delle sanzioni . Laforza di dissuasione sta proprio nel l ' imme-diatezza delle sanzioni previste, le cosid-dette sanzioni amministrative, oltre ch enella chiarificazione all'assuntore d idroga dei pasticci nei quali si va a metter ese continua ad assumere o comperar edroga.

Dopo tre volte si prevedeva che la com-petenza passasse al pretore, che applicavasanzioni più onerose mediante sentenza .Questa tuttavia non è di immediata appli-cazione, e perciò l 'effetto dissuasivo dop otre volte poteva attenuarsi, per il fatto chela sentenza, ancorché rapidamente emess adal pretore, essendo soggetta ai vari mo-menti di gravame, evidentemente richiedetempi . . .

MAURO MELLINI. E, quindi, condann asenza appello !

FRANCO CASTIGLIONE, Sottosegretariodi Stato per la grazia e la giustizia . Non èvero che vi sia condanna senza appello,onorevole Mellini . Si prevede che l'itera-zione dell 'assunzione o comunque delladetenzione di droga dopo tre volte com-porti la necessità di far applicare dal pre-tore sanzioni simili a quelle previste con lasentenza, che abbiano e continuino a man -tenere effetto dissuasivo .

La norma penale deve avere non solo l afunzione di sanzionare un comportament ocontrario alla prescrizione giuridica, m aanche quella di impedire che nuove e più

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gravi violazioni siano poste in essere . L'ef -fetto dissuasivo nelle norme penali èsempre esistito, anzi ne costituisce unadelle caratterizzazioni .

L'accordo raggiunto all 'interno dellamaggioranza può quindi portare ad unprocedimento più razionalmente teso all adissuasione rispetto a fatti ripetitivi di as -sunzione di droga, sia pure nell 'ambitodella dose media giornaliera, proprio pe rottenere che colui che è dedito al l 'uso delladroga trovi la forza di uscire dal tunnel ne lquale si è cacciato, di rifiutare le espe-rienze profondamente negative che haavuto e continua ad avere.

Questa è la ragione di una serie di pre-visioni sanzionatorie concernenti l'ac-quisto e la detenzione di droga nell'ambit odella dose media giornaliera .

Ricordo che, per altro, le norme penal ipreviste hanno, pur nell'accentuazione d isanzioni per una serie di reati rispetto allalegge del 1975, passaggi che consentono re -cuperi, quindi sanzioni meno gravi: pen-siamo, ad esempio, al l 'attenuante della lieveentità, che non era prevista nella legge de l1975, o a quella prevista per chi abbia tenutoun comportamento di collaborazione, masoprattutto a tutte le norme che prevedonola sospensione della pena e della sanzione s eil tossicodipendente o l 'assuntore di drogaaccetti di seguire un procedimento terapeu-tico o socio-riabilitativo .

Quindi, le sanzioni penali hanno questaarticolazione, al pari delle sanzioni com-plessive previste dalla legge: quella cioè difavorire e stimolare la scelta da part edell'assuntore, del tossicodipendente, d irecuperare ed affrontare, ove occorra (sead un vero e proprio stato di tossicodipen -denza egli sia assoggettato), un procedi -mento terapeutico e socio-riabilitativo .

Questi i punti essenziali, sotto l 'aspettodelle sanzioni e delle norme penali pro -poste dal provvedimento nel testo appro-vato dal Senato e delle eventuali correzion iche alla Camera potranno essere appor-tate (Applausi) .

PRESIDENTE. Avverto che è stato pre-sentato il seguente ordine del giorno di nonpassaggio all 'esame degli articoli:

«La Camera ,

considerato che nella discussione sullelinee generali del disegno di legge n . 4414(«Aggiornamento, modifiche ed integra-zioni della legge 22 dicembre 1975, n. 685,recante disciplina degli stupefacenti e so -stanze psicotrope. Prevenzione, cura e ria-bilitazione dei relativi stati di tossicodipen-denza») sono emersi numerosi elementi i ncontrasto con norme costituzionali in par-ticolare per quel che riguarda i diritti dilibertà;

considerato inoltre che l'assunto cen-trale del disegno di legge che riguarda lapunibilità dell 'uso personale di drogh elede il principio giuridico della non puni-bilità degli atti contro se stessi ;

considerato che il sistema delle pen eprevisto è basato su criteri di larga discre -zionalità ;

considerato che tutti i meccanismi at-tuativi risultano largamente impraticabil inei confronti del sistema amministrativo ,del sistema giudiziario, del sistema socio -sanitario e del sistema carcerario ;

considerato che gli effetti che la leggeprodurrebbe rispetto all 'obiettivo princi-pale della cura e del trattamento socio-sanitario dei tossicodipendenti e delle vit-time della droga sarebbero controprodu-centi in quanto respingerebbero i soggett ial cui beneficio le norme sono direttenell'illegalità e nella clandestinità ;

delibera di non passare all'esame degl iarticoli del disegno di legge.

Teodori, Calderisi, Mellini, Ne-gri, Vesce».

Poiché tale ordine del giorno è stato pre-sentato dopo la chiusura della disussionesulle linee generali, non potrà esseresvolto: saranno consentite soltanto dichia-razioni di voto, per non più di cinqueminuti per ciascun oratore .

Passiamo pertanto alle dichiarazioni divoto sull 'ordine del giorno di non pas-saggio all'esame degli articoli .

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Ha chiesto di parlare per dichiarazion edi voto l 'onorevole Poli Bortone. Ne hafacoltà .

ADRIANA POLI BORTONE. Signor Presi-dente, mi dispiace che si sia creato un pro -blema di carattere regolamentare, perch émi sarebbe piaciuto ascoltare le motiva-zioni per le quali i colleghi firmataridell'ordine del giorno propongono all'As-semblea di non passare all'esame degliarticoli. Tuttavia, è intuibile la loro inten-zione di fronte alla quale rimango sconcer -tata. Ci troviamo, infatti, ancora una volta,di fronte alla volontà di non procedererapidamente su un provvedimento che, ne ifatti, chiede urgenza .

Basterebbe, infatti, leggere un qua-lunque giornale o rivista, senza arrivare adocumenti per così dire più specializzati ,per rendersi conto della gravità di quest ofenomeno (nel 1988 i morti per droga sonostati 831, mentre nel 1989 sono stati 972) eper dire che non è lecito, non è consentitoal Parlamento italiano indugiare ancora s uun provvedimento che reclama una parti -colare urgenza .

Giustamente il ministro Russo Jervolin oha detto che questa legge non deve essereassolutamente considerata come un puntod'arrivo, ma soltanto come una tappa ch eci fa riflettere su quanto non si è potuto ,non si è voluto o non si è saputo fare con l alegge n . 685 . Questa legge è un doverosomomento di riflessione e di partenza. Lequestioni sono molteplici : c'è il nodo deiservizi, la lotta al narcotraffico, l'aiuto all afamiglia, la regolamentazione del volonta-riato e l'avvio di iniziative reali di informa-zione. Ma ritorneremo su questi probleminel momento in cui affronteremo alcun iaspetti della legge ed in particolare quellache deve essere la funzione della scuola e i lmodo in cui si deve intervenire se si vuol efare qualcosa di efficace in questo senso .

Occorre considerare quali siano le ina-dempienze degli enti locali e territoriali ; viè da creare quella che si suole definire un acatena terapeutica. Di positivo vi è inoltreda registrare — se ciò può essere conside-rato positivo — una sorta di solidariet àspontanea.

Spesso si fa riferimento, come fatto cul-turale, alla creazione di una catena di soli -darietà. Di fronte alla non solidarietà delParlamento, registriamo invece la solida-rietà spontanea della gente, una maggiorecoscienza rispetto ad un fenomeno chepuò toccare ciascuno di noi e soprattuttonoi donne, forse più sensibili e vicine a iproblemi della società, che possono inte-ressare ciascuna delle nostre famiglie ,senza che nessuno possa dire di apparte-nere ad un ceto o ad una cultura diversi .

Non dobbiamo guardare con gli occhidistaccati di chi ritenga di poter essereimmune dal fenomeno, ma con la consa-pevolezza ed anche con l 'amarezza di ch iforse ha contribuito in qualche modo, co nl'indifferenza o con la cultura dell 'edoni-smo, a indulgere a certi atteggiamenti ch eci hanno portato al tipo di società in cu ioggi viviamo e che doverosamente dob-biamo ripensare fino in fondo, per ri-creare — perché no? — quella serie d ivalori che sono stati completamente mess ida parte.

Nessuno di noi deve nutrire certezze —voglio dirlo con molto garbo e quei col -leghi che oggi hanno espresso quasi con u ncerto disprezzo sottolineature di caratter enegativo a quanto affermato dai rappre-sentanti del Governo — e tutti abbiamo i ldovere di intervenire con immediatezza,con serietà e con molta onestà (Applaus idei deputati del gruppo del MSI-destra na-zionale) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlare perdichiarazione di voto l 'onorevole Teodori .Ne ha facoltà .

MASSIMO TEODORI . Signor Presidente ,abbiamo presentato e voteremo questo or-dine del giorno di non passaggio all'esamedegli articoli per ragioni molto semplici ,che enuncerò molto brevemente .

Il provvedimento in esame è intitolato(ed ha come obiettivo): «Prevenzione, curae riabilitazione degli stati di tossicodipen-denza». Riteniamo che, come la discus-sione sulle linee generali ha messo ampia -mente in risalto, in realtà questa legge,oltre a contenere delle norme che travali-

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cano la Costituzione in materia di diritt iindividuali e riguardo alla riserva di giuri-sdizione, avrebbe, se varata, un effetto op -posto a quello che il suo titolo e l'obiettiv oda perseguire denunciano ed enunciano .

Per queste ragioni riteniamo che non si aopportuno passare agli articoli e chie-diamo quindi che la Camera accolga i lnostro ordine del giorno .

SILVANO LABRIOLA. Chiedo di parlareper un richiamo al regolamento .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

SILVANO LABRIOLA. Signor Presidente,abbiamo appreso poc'anzi da una sua co-municazione, che sarà applicata la norm adel regolamento che prevede la votazion ea scrutinio segreto . Non solo: abbiamoanche appreso che questo criterio di vota-zione viene considerato dalla Presidenz atale da non suscitare obiezioni e quindi d ipacifica applicazione .

Per la verità, con tutto il rispetto dovuto ,esprimiamo un fermo dissenso sul merito .Esprimiamo però anche una riserva d icarattere più generale sulla questione rela -tiva all'applicazione di un principio chesolo di recente è stato introdotto nel nostroregolamento .

Signor Presidente, siamo preoccupat isoprattutto dal fatto che non accada quell oche malauguratamente si è verificato i naltri casi .

PRESIDENTE . Onorevoli colleghi ,vorrei pregarvi di fare silenzio, ancheperché la questione che sta sollevandol 'onorevole Labriola è estremamente deli-cata .

SILVANO LABRIOLA. La ringrazio, si-gnor Presidente .

Sono due gli aspetti della questione checi preoccupano, indipendentemente da lsingolo punto che forma oggetto di questorichiamo al regolamento . Da un lato, in-fatti, siamo preoccupati dalla formazionedi un precedente che in circostanze diversepossa in qualche modo costituire un vin -colo per l'applicazione del regolamento .

Troppe volte è accaduto, onorevole Presi -dente, che al momento di sciogliere nod iposti da problemi regolamentari sia statafatta pesare l'esistenza di un precedente ,creatosi per altro in condizioni non dico d idisattenzione, ma di non eccessiva preoc-cupazione da parte dell'Assemblea . È nor -male che ciò avvenga, perché un corp opolitico presta maggiore attenzione ai pas -saggi parlamentari quando investono untema su cui la passione politica è accesa ;invece, se nei primi casi in cui si applica undeterminato articolo del regolamento nonviene prestata una simile attenzione, e nonper ragioni contenutistiche, si forman o«impunemente» (lo dico fra virgolette) ,vale a dire nella distrazione generale, de iprecedenti che poi divengono vincolanti ,al di là a volte della stessa volontà dellaPresidenza .

Potrei citare casi in cui la Presidenza haconvenuto sulla fondatezza di determinat irilievi ma si è sentita vincolata al prece -dente che si era creato, trovandosi cos ìnella impossibilità di dar corso ad un ri-chiamo al regomaento .

Di fronte ad un disegno di legge in cui s iriscontrano sia casi in cui ricorrono gl iestremi per il voto palese sia casi i cuiricorrono quelli per il voto segreto, cred oche la Presidenza si sia fatta guidare da lcriterio della prevalenza e abbia ritenut oprevalenti per la votazione dell 'ordine delgiorno di non passaggio all'esame degl iarticoli le fattispecie del disegno di legge incui ricorrono gli estremi per proceder econ voto segreto.

Mi permetto anzitutto di esprimere unnetto dissenso sulla questione sollevata dalgruppo federalista europeo, rispetto all aquale dobiamo decidere il tipo di vota-zione .

Aggiungo subito, per altro, che nel cas odi un ordine del giorno di non passaggi oall'esame degli articoli non può valere i lprincipio della prevalenza — posto che siaprevalente la parte per la quale ricorronogli estremi per il voto segreto su quella perla quale invece ricorrono gli estremi per i lvoto palese — perché in questo caso non èin questione il contenuto del disegno dilegge, bensì l'opportunità di provvedere a

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definire la materia regolata dal disegno d ilegge stesso. L'ordine del giorno di no npassagio all 'esame degli articoli è attodell'Assemblea che prescinde dal conte-nuto del provvedimento, e si riferisce a ltempo opportuno per provvedere : i col-leghi che sollevano la questione ritengonoche i tempi non siano maturi e che l'esam edegli articoli debba essere rinviato o alverificarsi di una condizione, considerat acome sospensiva, o, invece ( . . . se l'onore-vole Sacconi consente al rappresentant edel gruppo di cui fa parte di manifestare l asua opinione a nome del gruppo . . .) ad unafase ulteriore .

Ecco perché, onorevole Presidente, laprima questione che ci permettiamo di sol -levare è relativa all'atto su cui la Cameradeve votare, che è indipendente dal conte -nuto del provvedimento e quindi — a no-stro avviso — andrebbe votato a scrutiniopalese .

La seconda questione è ancora più gene -rale. Quando si tratta di materia nuova —come è quella sulla quale dobbiamo discu -tere e decidere ora (cioè l'applicazione de lprincipio del voto palese) — o di materie i ncui le opinioni sono controverse, noi vor-remmo che i poteri presidenziali fosser oesercitati in modo da consentire il bilancia -mento della decisione che è affidata al Pre -sidente — cosa di cui siamo perfettament econsapevoli — con l'espressione della vo-lontà dei gruppi parlamentari e dellastessa Assemblea .

In caso contrario, verrebbe a mancare l aconsiderazione di un doppio ordine di va -lori che bisogna invece cominciare a defi-nire . Di recente abbiamo approvato un ariforma del regolamento che estende i po-teri presidenziali; mi riferisco alla disci-plina del l 'uso del tempo . Lo abbiamo fattoconsapevoli che questo è il modo per risol -vere i problemi relativi alla garanzi adell'Assemblea e dei gruppi che di ess afanno parte. Tuttavia, il mio gruppo ed ioriteniamo che, nella misura in cui si accre -scono i poteri presidenziali, si debban oricercare i modi e le forme perché anch el'opinione dei vari gruppi e la collegialitàdell'Assemblea abbiano il giusto peso . Al-trimenti ci troveremmo in una situazione

di grande difficoltà che potrebbe ripeters isu altre questioni, fattispecie e moment idella vita della Camera, prefigurando in -convenienti che per la verità ritengo sa-rebbe il caso di prevenire e di evitarenell'interesse di tutti .

Pertanto, onorevole Presidente, ci per -mettiamo di manifestare dissenso sulla de -cisione che la Presidenza ha adottato e d ichiedere una riflessione sul modo con ilquale si debba pervenire a determinar edecisioni molto delicate, che incidono sulcontenuto politico e sulle regole che l'As-semblea si è data. Infine, vorremmo chefosse oggetto di discussione anche il modocon il quale si debba concordare l 'eserciziodi poteri che, nell'interesse della Camera ,sono affidati alle decisioni della Presi-denza.

In ogni caso, voglio sottolineare che ,nell'esprimere la massima fiducia sul fattoche la Presidenza vorrà aiutarci a scio-gliere questi nodi — come finora è sempr eavvenuto —, riteniamo che in nessuna ipo -tesi la decisione assunta in questo cas opossa formare precedente, per cui, in ognimomento nel quale si dovesse riprodurreuna fattispecie come quella di questa sera ,il gruppo socialista esprimerà l'avviso cheho avuto ora l'onore di rappresentare edeserciterà tutte le iniziative opportune af-finché non si formi un orientamento defi-nitivo in un senso che noi riteniamo pro-fondamente divergente dallo spirito edella lettera della norma regolamentare(Applausi dei deputati del gruppo de lPSI) .

PRESIDENTE . Onorevole Labriola, le iha certamente posto un problema estre-mamente delicato . Ho seguito con molt aattenzione — diversamente dai colleghi —le sue parole e mi sembra che in qualchemodo lei abbia sollecitato anche un pro-nunciamento dell'Assemblea sulla possibi-lità di un voto segreto relativamente aquesto ordine del giorno di non passaggi oall 'esame degli articoli .

Lei ha posto anche in discussione l enorme da poco approvate relativament eall'uso dei tempi ed ai nuovi poteri del Pre -sidente . norme che — come lei ben sa —

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non sono ancora entrate in vigore . Per -tanto quando si parla di interpretazion edel regolamento, ci si riferisce al dettat odel regolamento oggi vigente .

Tutto ciò premesso, avverto che sul ri-chiamo al regolamento formulat odall'onorevole Labiola, ai sensi del comma1 dell'articolo 41 del regolamento, daròparola, ove ne facciano richiesta, ad unoratore a favore e a uno contro .

FRANCO BASSANINI . Chiedo di parlar econtro .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

FRANCO BASSANINI . A noi pare che l'in-terpretazione data dal Presidente dell'arti-colo 49 del regolamento sia perfettament ecorretta. Nel primo comma di tale articoloè contenuta una elencazione restrittiva etassativa dei casi nei quali è ammesso loscrutinio segreto . Tra questi vi è il riferi-mento agli articoli 13 e 32, secondocomma, della Costituzione . L 'articolo 1 3

riguarda la libertà personale e le forme d idetenzione, ispezione e perquisizione per -sonale. Il secondo comma dell'articolo 32

concerne i trattamenti sanitari ai quali s ipuò essere obbligati per disposizione d ilegge .

A me sembra fuori di ogni dubbio che i lprovvedimento in discussione riguardi i nmodo precipuo l'applicazione delle du edisposizioni costituzionali richiamate eche quindi del tutto correttamente il Presi -dente abbia ritenuto ammissibile la ri-chiesta di scrutinio segreto .

ADRIANO CIAFFI . Chiedo di parlare a fa-vore .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

ADRIANO CIAFFI . Signor Presidente,anche se la motivazione contenuta nel l 'or-dine del giorno è relativa ad argomenti pe ri quali, in base a una sua libera e respon-sabile scelta, è possibile il ricorso allo scru -tinio segreto, è indubbio che si tratta pursempre di un ordine del giorno, pertanto diuno strumento proceduale che nella parte

dispositiva chiede che non si pass iall'esame degli articoli del disegno di legg ein discussione .

Certamente il problema posto dal col -lega Labriola è di una certa rilevanza, inquanto si può creare un precedente sullabase del quale decidere questioni analo-ghe. Si tratta allora di interpretare l ' incisocontenuto nel comma 1-quinquies dell 'ar-ticolo 49 del regolamento che, per la ri-chiesta di scrutinio segreto, fa riferimentoalle «questioni strettamente attinenti a icasi previsti al comma 1». Decidere ch erientrano in tali casi questioni non stretta -mente attinenti alla materia, come son otutte le decisioni pregiudizionali o proce-durali, è decisione rilevante . Se allargas-simo il concetto della incidenza sulle ma-terie alle questioni procedurali, an-dremmo ad allargare il campo del votosegreto, sconfinando in un settore che nonriguarda tanto la trattazione di un deter-minato argomento e la sua incidenza con l ematerie richiamate, quanto l'organizza-zione dei lavori e la procedura da se-guire .

Per i motivi indicati, Presidente, sottoli-neiamo alla sua attenzione la delicatezzadella decisione, non tanto in riferimento alcaso di cui ci occupiamo quanto in rela-zione a casi successivi .

PRESIDENTE. Onorevoli colleghi, son omolto rammaricata di non potermi dichia-rare d'accordo con le affermazion idell'onorevole Ciaffi, valido membro dell aGiunta per il regolamento, che è stato d iaiuto alla Presidenza nelle discussion ipiuttosto complesse svoltesi negli ultim itempi .

Tuttavia, la mia opinione (non ho dubbiin proposito) è che l'ordine del giorno dinon passaggio all'esame degli articoli nonsia assimilabile alla questione sospensiva,come del resto ha rilevato anche l'onore-vole Labriola, perché, qualora tale ordin edel giorno fosse approvato, avrebbe effett ireiettivi del provvedimento cui si riferisce,comportando in tal modo una decision edefinitiva sul merito del provvedimentostesso.

Inoltre, come ha ricordato l'onorevole

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Bassanini, il disegno di legge ha contenut iche prevalentemente concernono princìp ie diritti di libertà sanciti dagli articoli 1 3

(libertà personale), 14 (inviolabilità del do-micilio), 16 (libertà di circolazione), 27 (re-sponsabilità penale), 32, secondo comma(trattamenti sanitari obbligatori), della Co-stituzione, richiamati dall'articolo 49 delregolamento .

Aggiungo che l'ordine del giorno d inon passaggio all'esame degli articoli pu òessere assimilato, quanto agli effetti, non— ripeto — alla questione sospensiva, m apiuttosto alla questione pregiudiziale d icostituzionalità ; strumento che, infatti ,presentato anche in relazione al provvedi -mento in esame, è stato posto in votazionea scrutinio segreto, mentre una eventualequestione sospensiva sarebbe stata votataa scrutinio palese .

In conclusione, la Presidenza ritiene ch ela richiesta di votazione segreta sia indi-scutibilmente ammissibile, per le regioniricordate, che considera difficilmente con-testabili .

Passiamo pertanto ai voti .

Votazione segreta .

PRESIDENTE. Indico la votazione se-greta, mediante procedimento elettronico ,sull'ordine del giorno Teodori ed altri d inon passaggio all'esame degli articoli .

(Segue la votazione).

Dichiaro chiusa la votazione .

Comunico il risultato della votazione :

Presenti 41 3Votanti 412Astenuti 1Maggioranza 207

Voti favorevoli 152Voti contrari 260

(La Camera respinge) .

Si riprende la discussione .

PRESIDENTE. Passiamo all'esame

degli articoli del disegno di legge n . 4414,

nel testo trasmesso dal Senato, assunt oquale testo base .

MARIELLA GRAMAGLIA. Chiedo di par-lare sull'ordine dei lavori .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

MARIELLA GRAMAGLIA. Signor Presi -dente, propongo di stralciare gli articoli d ai a 24 e da 27 a 34 del provvedimento,rinviandoli in Commissione (con il titol ooriginario), affinché possano essere sotto -posti ad un più approfondito esame; e dilasciare all 'esame dell'Assemblea gli arti-coli 25, 26 e 35 (con il titolo: «Interventi perla prevenzione delle tossicodipendenze») .

La ragione di questa nostra proposta ,onorevoli colleghi, è molto semplice e no nha il solo fine di salvare la nostra coscienza(anche se naturalmente questa ha il suopeso), perché noi proponiamo un qualcos ache potrebbe salvare la coscienza d itutti .

Gli articoli 25 e 26, infatti, riguardano —per chi non lo ricordasse — i servizi daprestare ai tossicodipendenti, il loro poten -ziamento, la loro diffusione sul territorio ela loro articolazione. In particolare, in al -cune misure contenute nell'articolo 25, c itroviamo di fronte a novità alle quali guar -diamo con positiva attenzione: si proponeun servizio territoriale per i tossicodipen-denti che lavori ventiquattr'ore su venti -quattro. Ad oltre dieci anni dall 'approva-zione della precedente legge siamo benlontani da una simile attuazione: i serviz iche lavorano al meglio sono aperti settegiorni a settimana per sei-otto ore e sonosoltanto il 31 per cento di quelli ope-ranti .

Si afferma anche che entro sessantagiorni dall'emanazione del decreto occor-rerà un servizio per i tossicodipendenti pe rogni unità sanitaria locale : anche questo èun problema aperto da molti anni e mairisolto .

Su questi due articoli e sul loro finanzia -mento (di cui si occupa appunto l'articol o35) riteniamo possibile ed auspicabile tro-vare in quest 'Aula non dico una maggio-

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ranza, ma addirittura l'unanimità dei con-sensi, dal momento che tutti — maggio-ranza ed opposizione — sono convinti ch ela droga sia un'emergenza sociale . Nes-suno più di noi è determinato e social-mente appassionato all ' idea di sostenere,anche economicamente, i servizi destinat ial tossicodipendente . Noi ne siamo piena -mente convinti, così come lo sono anch ealtri colleghi .

Ci ribelliamo, quindi, a qualsiasi stru-mentalizzazione volta ad interpretare lenostre critiche alla punibilità del tossicodi -pendente come una sottrazione di respon -sabilità sociale . Noi non intendiamo sot-trarci ad alcuna responsabilità sociale ; alcontrario, intendiamo dare ai collegh idella maggioranzea un po' di tempo pe rgiungere ad un accordo, dato che nei cor-ridoi di Montecitorio circola, colleghi, laquinta versione delle modalità di sanzionenei confronti del tossicodipendente in pos-sesso di una dose media giornaliera disostanze psicotrope !

Evidentemente, la vostra stessa matura-zione di dibattito politico non è così avan-zata e ferma come voi ritenete che sia .Siamo quindi convinti che la nostra sia un aproposta a vantaggio di tutti noi e dell'in-tera Assemblea (Applausi dei deputati de igruppi della sinistra indipendente e federa -lista europeo) .

PRESIDENTE. Sulla proposta d istralcio e di rinvio in Commissione test éavanzata dall'onorevole Gramaglia, daròla parola, ove ne facciano richiesta ai sens idel comma 1 dell 'articolo 41 del regola-mento, ad un oratore contro e ad uno afavore, per non più di cinque minuti cia-scuno.

MASSIMO TEODORI . Chiedo di parlare afavore.

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

MASSIMO TEODORI. Signor Presidente ,colleghi, a noi sembra che la propostaavanzata dall'onorevole Gramaglia abbiasenso e sia di estremo buon senso .

Che cosa è accaduto in quest'ultimo

anno, signori rappresentanti del Governo ?Il Parlamento italiano non ha potuto deli-berare su alcune norme urgenti ed impor -tanti, unanimemente condivise non solodal Parlamento ma anche dall'opinion epubblica, sulle quali la maggioranza — oun settore di questa, che ha trascinato consé la restante parte — ha attuato un ca-parbio ostruzionismo, al fine di non por -tare il Parlamento a deliberare su di esse . Èvero infatti che la posizione antiproibizio-nista è minoritaria nel paese e nel Parla -mento, ma è anche vero che lo è altrettant ola posizione iperpunizionista .

La proposta avanzata dalla collega Gra-maglia ci sembra dunque di grande effica -cia: approviamo infine, rapidamente, lenorme che appaiono urgenti e importanti ,che rappresentano uno strumento opera-tivo vero per la lotta contro la droga negl iaspetti connessi alla grande criminalit à(quelli, importanti, cui si è riferito il Presi -dente del Consiglio in questi giorni a Ci -pro), e mettiamo invece da parte, rinvian-dole in Commissine, le norme sulle qual inon si è delineata una chiara maggioranz ae rispetto alle quali si tenta di prevaricareuna minoranza esistente all 'interno dellamaggioranza, cercando di imporre prim aalla maggioranza stessa e poi all ' interoParlamento la loro approvazione .

Per queste ragioni, voteremo a favoredella proposta di stralcio, che riteniam osia stata avanzata con grande senso d iresponsabilità di fronte al Parlamento e dal paese, per corrispondere all 'urgenzanon di punire i tossicodipendenti ma dicombattere la criminalità e la violenza dadroga.

BENEDETTO VINCENZO NICOTRA. Chiedodi parlare contro .

PRESIDENTE. Ne ha facoltà .

BENEDETTO VINCENZO NICOTRA. SignorPresidente, colleghi, siamo contrari all aproposta avanzata dalla collega Gramagli aperché riteniamo che il disegno di legg eabbia un carattere unitario e non possaessere suddiviso in parti distinte .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

Siamo di fronte ad un provvediment oche fornisce una risposta globale alla pro-blematica in esame e riteniamo pertant oche sia urgente approvarlo in tempi rapidi .Siamo convinti — lo ripeto — che sia pi ùresponsabile esaminare il disegno di leggenella sua unitarietà e quindi voteremocontro la proposta di stralcio .

PRESIDENTE. Pongo in votazione laproposta dell 'onorevole Gramaglia d istralciare e rinviare in Commissione gl iarticoli da 1 a 24 e da 27 a 34, con il titolooriginario, attribuendo alla restante partedel provvedimento il nuovo titolo «Inter-venti per la prevenzione delle tossicodi-pendenze» .

(È respinta) .

Passiamo al l 'esame del l 'articolo 1 . Ne dolettura:

«1 . L 'articolo 1 della legge 22 dicembre1975, n. 685, è sostituito dal seguente :

`ART . 1 . - (Comitato nazionale di coordi-namento per l 'azione antidroga) . — 1 . Èistituito, presso la Presidenza del Consigli odei ministri, il Comitato nazionale di coor -dinamento per l 'azione antidroga .

2. Il Comitato è composto dal Presidentedel Consiglio dei ministri, che lo presiede ,dai ministri degli affari esteri, del l ' interno,di grazia e giustizia, delle finanze, delladifesa, della pubblica istruzione, della sa-nità, del lavoro e della previdenza sociale ,dell ' università e della ricerca scientifica etecnologica e dai ministri per gli affar isociali, per gli affari regionali ed i pro-blemi istituzionali e per i problemi dellearee urbane nonché dal Sottosegretario d iStato alla Presidenza del Consiglio dei mi-nistri .

3. Le funzioni di presidente del Comitatopossono essere delegate al ministro per gl iaffari sociali .

4. Alle riunioni del Comitato posson oessere chiamati a partecipare altri ministr iin relazione agli argomenti da trattare .

5. Il Comitato ha responsabilità di indi -rizzo e di promozione della politica gene-rale di prevenzione e di intervento contro

la illecita produzione e diffusione dellesostanze stupefacenti o psicotrope, a li -vello interno ed internazionale .

6. Il Comitato, anche con l'eventualeapporto di esperti, formula proposte a lGoverno per l'esercizio della funzione diindirizzo e di coordinamento delle attivit àamministrative di competenza delle Re-gioni nel settore .

7 . Il Comitato si avvale dell'Osservatoriopermanente di cui al comma 4 dell 'articolo1-bis del decreto-legge 22 aprile 1985, n.144, convertito, con modificazioni, dallalegge 21 giugno 1985, n. 297.

8 . L'Osservatorio, sulla base delle diret-tive e dei criteri diramati dal Comitato ,acquisisce periodicamente e sistematica -mente dati :

a) sulla entità della popolazione tossi-codipendente anche con riferimento all atipologia delle sostanze assunte ;

b) sulla dislocazione e sul funziona -mento dei servizi pubblici e privati ope-ranti nel settore della prevenzione, cura eriabilitazione, nonché sulle iniziative ten-denti al recupero sociale ivi compresi i ser -vizi attivati negli istituti di prevenzione epena e nelle caserme;

c) sui tipi di trattamento praticati e su irisultati conseguiti, nei servizi di cui all alettera b), sulla epidemiologia delle pato-logie correlate, nonché sulla produzione esul consumo delle sostanze stupefacenti opsicotrope;

d) sulle iniziative promosse ai divers ilivelli istituzionali in materia di informa-zione e prevenzione ;

e) sulle fonti e sulle correnti del trafficoillecito delle sostanze stupefacenti o psico -trope;

f) sull'attività svolta dalle forze di po-lizia nel settore della prevenzione e repres -sione del traffico illecito delle sostanze stu-pefacenti o psicotrope ;

g) sugli esiti dei processi penali perreati previsti dalla presente legge .

9. I Ministeri degli affari esteri, di graziae giustizia, delle finanze, della difesa, della

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sanità, della pubblica istruzione e del la-voro e della previdenza sociale, nell'am-bito delle rispettive competenze, sono te-nuti a trasmettere al l 'Osservatorio i dati d icui al comma 8, relativi al primo e alsecondo semestre di ogni anno, entro imesi di giugno e dicembre.

10. L 'Osservatorio, avvalendosi anchedelle prefetture e delle amministrazion ilocali, può richiedere ulteriori dati a qua-lunque amministrazione statale e regio-nale, che è tenuta a fornirli .

11. Ciascun Ministero e ciascuna Re-gione, previa autorizzazione del Comitato,può ottenere informazioni dall ' Osservato-rio .

12. Il Presidente del Consiglio dei mini-stri d'intesa con i ministri della sanità ,della pubblica istruzione e per gli affarisociali promuovere una campagna infor-mativa ed educativa sulle alterazioni fi-siche e psichiche indotte dall'uso di so-stanze stupefacenti o psicotrope, sui con-seguenti riflessi comportamentali dalpunto di vista sociale, nonché sui dannidiretti ed indiretti derivanti dall 'alcoo-lismo e dal tabagismo .

13. La campagna informativa ed educa-tiva sarà realizzata attraverso i mezzi dicomunicazione radiotelevisivi pubblici eprivati, attraverso la stampa quotidiana eperiodica nonché attraverso pubbliche af-fissioni e sarà finanziata nella misura mas-sima di lire 5 miliardi in ragione di annosui fondi previsti per il finanziamento deiprogetti di cui all'articolo 106, comma 11 ,della presente legge.

14. Il Presidente del Consiglio dei mini-stri, entro il 31 gennaio di ogni anno, rife-risce al Parlamento sui dati relativi allostato delle tossicodipendenze in Italia ,sulle strategie adottate e sugli obiettivi rag -giunti, nonché sugli indirizzi che sarann oseguiti '» .

A questo articolo sono stati presentati iseguenti emendamenti :

All'articolo 1, premettere il seguente :

ART. 01 .

(Princìpi e obiettivi) .

1 . Lo stato tutela la salute fisica e psi -

chica dei tossicodipendenti nel rispettodella dignità e della libertà della personaumana .

2. Lo Stato rimuove le cause che indu-cono all'abuso della droga ed all ' instau-rarsi della tossicodipendenza . A questoscopo promuove iniziative di formazione einformazione nei confronti di tutti i citta-dini e predispone interventi e struttureidonei ad offrire ai tossicodipendenti, nelrispetto del loro diritto all'autodetermina-zione, un sostegno atto a tutelare le lor ocondizioni di vita e la loro salute, valoriz-zando la soggettività e favorendone un'at-tività e critica partecipazione alla vita col-lettiva .

1 . 1 .Tamino, Russo Franco, Ronchi .

Sopprimerlo .

* 1 . 2 .

Russo Franco, Tamino, Ronchi .

Sopprimerlo .

* 1 . 26 .

Gramaglia, Bertone .

Sopprimerlo .

* 1 . 51 .Teodori .

Sostituirlo con il seguente :

1. L'articolo 1 della legge 22 dicembre1975, n . 685, è sostituito dal seguente :

«ART. 1 . — (Istituto nazionale control'abuso di droghe). — 1 . È istituito l'Istitutonazionale contro l'abuso di droghe .

2. L'Istituto ha il compito di raccogliere idati sulle sostanze psicoattive, ed in parti -colare su quelle inserite nelle tabelle di cu iall'articolo 12; ha inoltre il compito di rac-cogliere i dati sulle modalità del consumo ,sui problemi socio-sanitari connessiall'abuso delle stesse e sulle eventuali

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nuove sostanze presenti nel mercato clan -destino; deve altresì, in collaborazione coni laboratori dell'Istituto superiore di sanit àe degli istituti di medicina legale, provve-dere all'analisi farmacologica di questeultime .

3. A tal fine l'istituto raccoglie e coordinai dati rilevati dall'Osservatorio perma-nente di cui all'articolo 1-bis, comma 34,del decreto-legge 22 aprile 1985, n. 144 ,convertito, con modificazioni, dalla legg e21 giugno 1985, n . 297; si avvale delle infor -mazioni e dei servizi pubblici e delle strut -ture private e dei dati forniti dalle Nazion iUnite, dall'UNFDAC, dall'OMS, nonch édagli organismi specializzati di tutti i paes idel mondo; collabora attivamente d'intes acon l'Istituto superiore della sanità e con i lServizio centrale per le dipendenze da al -cool e sostanze stupefacenti e psicotrope d icui all'articolo 3 della presente legge per l arealizzazione delle campagne di informa-zione e prevenzione .

4. Il Parlamento nomina ogni due anni i lPresidente dell'Istituto che deve esserescelto fra esperti di discipline quali : far-macologia, tossicologia, psichiatria, socio-logia e psicologia .

5. L'istituto può avvalersi della collabo-razione di esperti di altre discipline scien-tifiche nonché di operatori socio-sanitar ipubblici e privati .

6. L'istituto fornisce ai servizi pubblici ealle strutture private i dati che posson oessere utilizzati per la realizzazione de lloro lavoro e produce materiale informa-tivo per gli operatori ; può inoltre collabo-rare alla realizzazione di materiale didat-tico destinato al corpo insegnante ; puòinfine collaborare direttamente con i ser-vizi di informazione pubblici e privati perogni attività rivolta al contenimento delladiffusione e del consumo delle sostanz estupefacenti, psicotrope, alcooliche, non -ché dei prodotti derivanti dal tabacco .

7. L'Istituto è tenuto a fornire annual-mente una relazione dettagliata sull'atti-vità svolta che deve essere consegnata a irappresentanti del Governo e delle Ca-mere».

1 . 52.

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685, del 1975, al comma 1 ,sostituire le parole : la Presidenza del Con-siglio dei ministri con le seguenti: il Mini-stero della sanità .

1 . 3 .

Ronchi, Tamino, Russo Franco .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 1 ,sostituire le parole : Comitato nazionale d icoordinamento per l'azione antidroga conle seguenti: Comitato nazionale di coordi-namento per la lotta alla droga .

1 . 27 .

Mainardi Fava, Benevelli, Ci-conte .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 1 ,sostituire la parola: antidroga con le se-guenti : contro il traffico delle sostanze stu-pefacenti o psicotrope .

1 . 53 .

Negri .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n. 685 del 1975, al comma 2 ,sostituire le parole: dal Presidente del Con -siglio dei ministri con le seguenti : dal Mini -stro della sanità .

Conseguentemente, allo stesso commasopprimere le parole: della sanità .

1 . 4 .Russo Franco, Tamino, Ronchi .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n. 685 del 1975, al comma 2,sopprimere le parole: dell'interno, di grazi ae giustizia .

1 . 5 .Russo Franco, Ronchi, Tamino .

Mellini .

Al comma 1 . al nuovo testo dell'articolo 1

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della legge n. 685 del 1975, al comma 2,sopprimere le parole : dell'interno.

1 . 6 .Tamino, Russo Franco, Ronchi .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 2,sopprimere le parole : di grazia e giustizia .

1 . 7 .Ronchi, Tamino, Russo Franco .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n. 685 del 1975, al comma 2,dopo le parole : del lavoro e della previ-denza sociale aggiungere le seguenti: deitrasporti .

1 . 28 .Arnaboldi, Russo Spena, Ci-

priani .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n. 685 del 1975, al comma 2,dopo le parole : delle aree urbane aggiun-gere le seguenti : e dell'agricoltura e fore-ste .

1 . 54 .Faccio .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, sostituire ilcomma 3, con il seguente:

3 . Le funzioni di presidente del Comitatopossono essere delegate al Ministro dellasanità.

1 . 55 .Teodori .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, sostituire ilcomma 3, con il seguente:

3 . Le funzioni di presidente del Comitatopossono essere delegate al Ministro per iproblemi delle aree urbane .

1 . 56 .

Vesce .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n. 685 del 1975, al comma 3,aggiungere, in fine, le parole : o, in subor-dine, al Ministro della sanità .

1 . 29 .Arnaboldi, Russo Spena, Ci-

priani .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n. 685 del 1975, al comma 4,aggiungere, in fine, le parole : e, in casi diparticolare gravità, anche rappresentant idell'autorità giudiziaria .

1 . 30 .Arnaboldi, Russo Spena, Ci-

priani .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n. 685 del 1975, al comma 4 ,aggiungere, in fine, il seguente periodo: Pos-sono essere altresì invitati i president idella giunte regionali e delle province au-tonome di Trento e Bolzano.

1 . 57 .Calderisi .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 5,

dopo la parola : prevenzione aggiungere laseguente :, informazione.

* 1, 31 .Bianchi Beretta, Recchia, Finoc-

chiaro Fidelbo .

Al comma 1, al nuovo testo dell 'articolo 1della legge n. 685 del 1975, al comma 5,dopo la parola: prevenzione aggiungere laseguente: , informazione.

* 1 . 58 .Mellini .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n. 685 del 1975, al comma 5 ,sopprimere le parole : e di intervento .

1 . 32 .Arnaboldi, Russo Spena, Ci-

priani

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 5 ,sostituire le parole da : contro fino alla finedel comma con le seguenti : al fine di sot-trarre il traffico delle sostanze stupefa-centi e psicotrope alle organizzazioni cri-minali a livello interno ed internazionale .

1 . 59 .Teodori .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 5,dopo le parole : contro l'illecita produzion ee diffusione delle sostanze stupefacenti opsicotrope aggiungere le seguenti : e control 'abuso di sostanze alcoliche .

1 . 33 .Gramaglia, Bertone.

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 5 ,aggiungere, in fine, il seguente periodo : Haaltresì il compito di promuovere annual-mente una campagna nazionale di preven -zione e di informazione sull'alcolismo e su ltabagismo .

1 . 60.Negri .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 6,sostituire le parole : anche con l 'eventualecon le seguenti : con il necessario .

1 . 34.

Arnaboldi . Russo Spena, Ci-priani .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 6,sostituire le parole: delle attività ammini-strative di competenza delle regioni nelsettore con le seguenti : delle attività di com-petenza delle regioni .

1 . 35 .Barbieri, Benevelli, Pedrazzi Ci -

polla, Tagliabue .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, dopo il comma 6 ,aggiungere il seguente :

6-bis . Il comitato nazionale di coordina -mento riferisce annualmente al Parla -mento con una propria relazione sui dat irelativi allo stato delle tossicodipendenz ein Italia e sugli indirizzi che saranno se-guiti nello svolgimento dei propri com-piti .

1 . 68 .Mellini .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, dopo il comma 6 ,aggiungere il seguente:

6-bis . Il comitato nazionale di coordina -mento riferisce annualmente al Parla -mento con propria relazione sui dati rela-tivi all'andamento della diffusion edell'AIDS evidenziando in particolare l arelazione di tale fenomeno con quello dellatossicodipendenza.

1 . 61 .

Teodori .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, dopo il comma 6 ,aggiungere il seguente:

6-bis . Il Comitato nazionale di coordina -mento promuove altresì campagne di in -formazione sui dati di dipendenza da al -cool e da fumo e sulle conseguenze sull asalute derivanti da loro abuso .

1 . 62 .

Vesce.

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, dopo il comma 6,aggiungere il seguente :

6-bis . Il comitato nazionale di coordina-mento promuove l'informazione per dimi-nuire l'abuso di bevande superalcoliche .

1 . 63 .

Vesce .

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— 52847 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, dopo il comma 6,aggiungere il seguente:

6-bis . Il comitato nazionale di coordina -mento riferisce annualmente al Parla -mento con propria relazione sui dati rela-tivi allo stato di dipendenza da alcool e d afumo .

1 . 67 .

Vesce.

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, dopo il comma 6 ,aggiungere il seguente :

6-bis . Il cómitato nazionale di coordina -mento predispone un piano di disincenti-vazione della produzione, del commercio edella distribuzione delle bevande superal-coliche attraverso la predisposizione di in -centivi ed esenzioni per i produttori e ivenditori di dette bevande .

1 . 65 .Modugno .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, dopo il comma 6,aggiungere il seguente :

6-bis . Il comitato nazionale di coordina-mento predispone un piano per la ricon-versione entro cinque anni di tutte le col-ture di tabacco in coltivazioni con i criter idell'agricoltura biologica individuando gl iincentivi e le esenzioni necessari alloscopo.

1 . 64 .Mellini .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, dopo il comma 6,aggiungere il seguente :

6-bis . Il comitato nazionale di coordina-.mento predispone un piano per la ricon-versione delle industrie trasformatric idelle foglie di tabacco ad altre produzionialimentari .

1 . 66 .

Calderisi .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, sopprimere i lcomma 7.

1 . 8 .Ronchi, Russo Franco, Tamino .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, sopprimere ilcomma 8.

1 . 9 .Russo Franco, Ronchi, Tamino .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975 , al comma 8,dopo le parole: l'Osservatorio aggiungere leseguenti: che dovrà operare in stretta col -laborazione con il Ministero della sanità el'Ufficio del Ministro per gli affari so-ciali .

1 . 69 .Teodori .

Al comma 1, al nuovo testo dell 'articolo 1della legge n. 685 del 1975, al comma 8,dopo le parole: l'Osservatorio aggiungere leseguenti : che dovrà anche fornire dati rela -tivi alla diffusione e all ' incidenza sociosa -nitaria dell'alcolismo e del tabagismo .

1 . 70 .Vesce .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 8 sop-primere la lettera a) .

1 . 10 .Tamino, Russo Franco, Ronchi .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n. 685 del 1975, al comma 8,lettera b), aggiungere, in fine, le parole:sull'entità di soggetti riabilitati reinseriti i nattività lavorative ; sul tipo di attività lavo-

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— 52848 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n. 685 del 1975, al comma 8,dopo la lettera g), aggiungere la seguente:

h) sui flussi di spesa per la lotta all atossicodipendenza e sulla destinazione ditali fondi per funzioni.

1 . 41 .Bassi Montanari, Cecchetto Coco.

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, sopprimere ilcomma 9 .

1 . 11 .Ronchi, Tamino, Russo Franco .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 9 sop-primere le parole: della sanità .

1 . 12 .

Russo Franco, Tamino, Ronchi .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 9 ,sostituire le parole da : relativi al primo esecondo trimestre fino alla fine del comm a2, con le seguenti: relativi al primo, se-condo, terzo e quarto trimestre di ognianno, entro i mesi di marzo, giugno, set-tembre e dicembre .

1 . 42 .Arnaboldi, Russo Spena, Ci-

priani .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, sopprimere i lcomma 10.

1 . 13 .Ronchi, Tamino, Russo Franco .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 10,

rative eventualmente intraprese e s epresso strutture pubbliche o private .

1 . 36 .Arnaboldi, Russo Spena, Ci-

priani .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n. 685 del 1975, al comma 8 ,lettera c), dopo le parole: delle patologiecorrelate aggiungere le seguenti : sullaquantità e qualità di servizi di assistenzasanitaria a disposizione dei soggetti colpit ida malattie correlate all'uso di sostanzestupefacenti o psicotrope, con particolar eriferimento a coloro che sono stati colpit ida AIDS .

1 . 37.Arnaboldi, Russo Spena, Ci-

priani .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 8,lettera d), dopo le parole : ai diversi livell iistituzionali aggiungere le seguenti : e so-ciali.

1 . 38.Arnaboldi, Russo Spena, Ci-

priani .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 8,lettera g), premettere le parole : sul numeroe.

1 . 39.Arnaboldi, Russo Spena, Ci-

priani .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 8,dopo la lettera g), aggiungere la seguente:

h) sui flussi di spesa per la lotta all etossicodipendenze e sulla destinazione d itali fondi per funzioni e per territorio .

1 . 40.Bianchi Beretta . Bernasconi .

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— 52849 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

premettere le parole: Ogni privato citta-dino, come .

1 . 43 .Arnaboldi, Russo Spena, Ci-

priani .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 1 0sopprimere le parole : e regionale .

1 . 14 .Russo Franco, Ronchi, Tamino .

Al comma 1, al nuovo testo dell 'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 1 0sopprimere le parole : che è tenuta a for-nirli.

1 . 15 .Russo Franco, Ronchi, Tamino .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 10aggiungere, in fine, le parole : con l 'ecce-zione di quelli che possano violare il diritt oall'anonimato.

1 . 16.Russo Franco, Ronchi, Tamino .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 11 ,premettere le parole : Ogni privato citta-dino, come.

1 . 44 .Arnaboldi, Russo Spena, Ci-

priani .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 11 ,sopprimere le parole: previa autorizzazionedel Comitato.

1 . 17 .Ronchi, Tamino, Russo Franco

della legge n . 685 del 1975, sostituire i lcomma 12 con i seguenti:

«12. Il Presidente del Consiglio dei mini-stri, d'intesa con i Ministri della sanità ,della pubblica istruzione, per gli affarisociali e per le aree urbane, promuove ognianno una campagna informativa sulle so-stanze stupefacenti e psicotrope nonchésui danni derivanti dall'alcolismo e daltabagismo .

12-bis . La campagna, che dovrà esserearticolata attraverso i grandi mezzi d'in-formazione di cui al comma 13 ed anchenelle comunità ed in particolare nell ascuola e nei luoghi di lavoro, dovrà infor-mare sulle dipendenze fisiche causatedall ' abuso delle sostanze di cui sopra esugli effetti psicologici da queste derivanti .Una particolare attenzione dovrà esser edata al problema della diffusione dell aprevenzione dell'AIDS» .

1 . 71 .Modugno.

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, sostituire i lcomma 12 con il seguente :

«12. Il Presidente del Consiglio dei mini-stri, d'intesa con i Ministri della sanità ,della pubblica istruzione e della difesa,promuove campagne di informazion esugli effetti sulla salute individuale e dell epopolazioni derivanti dall 'uso di sostanz estupefacenti e psicotrope, dall 'alcool e da ltabacco» .

1 . 45 .Mainardi Fava, Cordati Rosaia,

Tagliabue, Montanari For-nari .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 12sostituire le parole : Il Presidente del Consi-glio dei ministri, d'intesa con i Ministr idella sanità con le seguenti : Il Ministrodella sanità, d'intesa con i Ministri .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1 1 . 18 .

Tamino. Russo Franco. Ronchi .

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Atti Parlamentari

— 52850 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 12,sostituire le parole : e per gli affari socialicon le seguenti : per gli affari sociali edell'università e della ricerca scientifica etecnologica .

1 . 46.Arnaboldi, Russo Spena, Ci-

priani .

Al comma 1, al nuovo testo dell 'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 12,sostituire la parola: uso con la seguente:abuso .

1 . 19 .Tamino, Russo Franco, Ronchi.

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 12,sopprimere le parole : sui conseguenti ri-flessi comportamentali dal punto di vist asociale.

1 . 24.Guidetti Serra, Arnaboldi, Russ o

Spena, Cipriani .

Al comma 1, al nuovo testo dell 'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 12,dopo le parole: dall'uso di sostanze stupe-facenti o psicotrope, sui aggiungere la se-guente : possibili .

1 . 23 .Guidetti Serra, Arnaboldi, Russ o

Spena, Cipriani .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 12 ,sopprimere le parole : nonché sui danni di -retti e indiretti derivanti dall'alcoolismo edal tabagismo .

1 . 22.Rivera, Gregorelli .

Al comma 1. al nuovo testo dell'articolo 1

della legge n . 685 del 1975, al comma 13,dopo le parole: nonché attraverso pub-bliche affissioni, aggiungere le seguenti :sentite le proposte degli esperti regio-nali .

1 .25 .Guidetti Serra, Arnaboldi, Russo

Spena, Cipriani .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1 ,della legge n . 685 del 1975, al comma 13 ,sostituire le parole: 5 miliardi con le se-guenti : 25 miliardi .

1 . 47 .Arnaboldi, Russo Spena, Ci-

priani .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 13sostituire le parole : sarà finanziata nellamisura massima di lire 5 miliardi con leseguenti: sarà finanziata con venti mi-liardi .

1 . 72 .Teodori .

Al comma 1, al nuovo testo dell 'articolo 1della legge n . 685 del 1975, sostituire i lcomma 14 con i seguenti:

14. Entro il mese di febbraio di ciascu nanno a partire dall'anno 1991, il Ministrodella sanità presenta al Parlamento unarelazione sullo stato di attuazione dellapresente legge e sugli effetti da questaesercitati, anche in riferimento al pro-blema della diffusione e della prevenzion edell 'AIDS . Analoga relazione presentano,per gli aspetti di rispettiva competenza, i lMinistro di grazia e giustizia e il Ministr oper gli affari sociali .

15. Gli enti territoriali e le competent istrutture del servizio sanitario nazionalesono tenuti a fornire al Ministro della sa-nità tutte le informazioni che egli ritengautili ai fini dell 'adempimento di cui al

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comma 14, nelle forme e nei modi stabilitidal Ministro con proprio decreto .

1 . 48 .Gramaglia, Beebe Tarantelli ,

Bertone, Diaz .

Al comma 1, al nuovo testo dell 'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 14sostituire le parole : Il Presidente del Consi-glio dei ministri con le seguenti : Il Ministrodella sanità .

1 . 20 .Ronchi, Tamino, Russo Franco .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 14,dopo le parole: Il Presidente del Consigliodei ministri aggiungere le seguenti: , il Mini -stro della sanità e quello per gli affarisociali, ciascuno nell'ambito delle propriecompetenze.

Conseguentemente, allo stesso comma so-stituire la parola : riferisce con la seguente :riferiscono .

1 . 49 .Arnaboldi, Russo Spena, Ci-

priani .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n. 685 del 1975, al comma 14,dopo la parola : ministri aggiungere le se-guenti: sulla base dei dati acquisiti dalComitato nazionale di coordinamento .

1 . 73 .Calderisi .

Al comma 1, al nuovo testo dell 'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 14,aggiungere, in fine, i seguenti periodi: Do-vrà inoltre presentare alle Camere una det -tagliata relazione scritta su tutti gli stan-ziamenti effettuati per l'applicazione dellapresente legge, sugli interventi di ordin epubblico effettuati, sul numero di persone

soggette a procedimento amministrativo epenale, sulle convenzioni effettuate co nistituti o comunità socioterapeutiche e su lnumero di tossicodipendenti che a quest esi sono rivolti . Dovrà infine relazionare sulnumero di cause pendenti ed espletate da ivari tribunali connesse all 'applicazion edella presente legge o comunque a reat iriconducibili alla droga .

1 . 75.Vesce.

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, al comma 14,aggiungere, in fine, il seguente periodo: Ilcomitato nazionale di coordinamento rife-risce altresì su dati relativi allo stato didipendenza da alcool e da fumo .

1 . 74 .Modugno .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, dopo il comma14, aggiungere il seguente:

15 . È comunque vietata ogni forma dipromozione pubblicitaria, anche indiretta ,dei prodotti alcolici e superalcolici, de ltabacco, degli psicofarmaci e di ogni altr asostanza psicotropa. E da intendersi pe rpromozione indiretta anche l 'utilizzo dellostesso marchio o nome o logo per abbiglia -mento, viaggi, o altri prodotti . Sono altresìvietate anche forme di sponsorizzazionesportiva culturale e altre da parte dell eaziende produttrici . L 'amministratore de -legato e il responsabile delle vendite delleaziende che contravvengono alla present enorma sono puniti con l 'arresto da due aotto anni. Le aziende sono punite con l'am-menda da venti miliardi a cento miliardi .

1 . 77.Teodori .

Al comma 1, al nuovo testo dell 'articolo 1della legge n . 685 del 1975, dopo il comma14, aggiungere il seguente :

15 . È comunque vietata ogni forma di

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promozione pubblicitaria anche indirett adei prodotti superalcolici e di ogni altrasostanza psicotropa, nonché dei derivat idal tabacco .

1 . 50 .

Bassi Montanari, Cecchetto Coco.

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, dopo il comma14, aggiungere il seguente:

15. Ogni anno, a decorrere dall 'anno1991, il Ministro della sanità presenta alParlamento una relazione sullo stato diattuazione della presente legge e sugli ef-fetti da questa esercitati, anche in riferi-mento al problema della diffusione e dellaprevenzione dell 'AIDS. Analoga relazion epresentano, per gli aspetti di rispettivacompetenza, il Ministro di grazia e giu-stizia e il Ministro per gli affari sociali . Gl ienti territoriali e le competenti struttur edel servizio sanitario nazionale sono tenut ia fornire al Governo tutte le informazion iutili ai fini dell'adempimento delle sud -dette funzioni .

1 . 76.

Teodori .

Al comma 1, al nuovo testo dell'articolo 1della legge n . 685 del 1975, sostituire larubrica con la seguente : (Comitato nazio-nale per la prevenzione delle tossicodipen-denze, contro il mercato nero e per i lrispetto dei diritti dei cittadini tossicodi-pendenti) .

1 . 21 .

Tamino, Russo Franco, Ronchi .

Al comma 1, al nuovo testo dell 'articolo 1della legge n . 685 del 1975, sostituire larubrica con la seguente : (Coordinamentointerministeriale per la lotta alla droga) .

Dopo l 'articolo 1 aggiungere il seguente :

ART . 1-bis .

1 . Entro sei mesi dalla data di entrata invigore della presente legge è costituitopresso il Consiglio nazionale delle ricercheil Gruppo di lavoro italiano sulla droga ,l'alcoolismo ed il tabagismo. Il gruppo dilavoro ha funzioni di :

a) acquisire sistematicamente, per zon adi residenza e fascia sociale, dati attra-verso la rilevazione qualitativa e quantita-tiva delle sostanze stupefacenti o psico-trope, dei farmaci, degli alcoolici e dei pro-dotti derivanti dal tabacco consumate ne lterritorio nazionale ;

b) raccogliere e ordinare le ricerche egli studi svolti sul fenomeno droga dalleistituzioni, dalle amministrazioni central ie periferiche dello Stato, dalle autonomi elocali e da centri di ricerca pubblici o pri-vati ;

c) promuovere, raccogliere e ordinarele ricerche e gli studi, svolti nel camp odella prevenzione, dell'educazione sani-taria finalizzati alla lotta contro l 'uso el'abuso di sostanze stupefacenti o psico-trope, alcooliche e dei prodotti derivantidal tabacco ;

d) promuovere indagini sulle motiva-zioni che favoriscono la diffusione dellesostanze stupefacenti o psicotrope, dell'al -cool e del tabaco ;

e) tenere i rapporti con le commission idi altri paesi europei e delle organizzazion idelle Nazioni Unite che hanno finalità si-milari .

2. I dati delle ricerche e degli studi .de lgruppo di lavoro italiano sulla droga, l'al-coolismo ed il tabagismo sono pubblici edediti con cadenza periodica a cura de lCentro nazionale delle ricerche .

1 . 78 .

Mellini .1 . 02 .

Rutelli .

A questo articolo sono stati altresì pre-sentati i seguenti articoli aggiuntivi : Dopo l'articolo 1 aggiungere il seguente:

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ART . 1-bis .

1 . Entro novanta giorni dalla data d ientrata in vigore della presente legge è isti -tuito, presso il Consiglio nazionale dellericerche, il Gruppo di lavoro italiano sull adroga e l'alcolismo. Il gruppo di lavoro h afunzioni di :

a) acquisire periodicamente e sistema-ticamente dati attraverso una rete di rile-vazione sulla dimensione qualitativa equantitativa da sostanze stupefacenti opsicotrope, da alcool e da abuso di farmac inelle zone e nelle fasce di popolazione arischio ;

b) raccogliere e ordinare le ricerche egli studi svolti sul fenomeno droga dalleistituzioni, dalle amministrazioni central ie periferiche dello Stato, dalle autonomi elocali e da centri di ricerca pubblici o pri-vati ;

c) raccogliere e ordinare le ricerche egli studi svolti nel campo della preven-zione, dell'educazione sanitaria finalizzatialla lotta contro l'uso e l'abuso di sostanz estupefacenti o psicotrope .

d) promuovere indagini sulle variabilidella diffusione dei consumi di sostanzestupefacenti o psicotrope e dell'alcool cu-rando la diffusione dei dati rilevati ;

e) tenere i rapporti con le commissionidi altri paesi europei e delle organizzazion idelle Nazioni Unite che hanno finalità si-milari .

2. I dati delle ricerche e degli studi de lgruppo di lavoro italiano sulla droga e l'al -coolismo sono pubblici ed editi con ca-denza periodica a cura del CNR .

1 . 01 .Benevelli, Pedrazzi Cipolla, Mai-

nardi Fava.

Passiamo alla discussione sul l 'articolo 1e sugli emendamenti ed articoli aggiuntiv iad esso presentati . Ha chiesto di parlarel'onorevole Rivera . Ne ha facoltà.

GIOVANNI RIVERA. Signor Presidente,

onorevoli colleghi, ho riflettuto moltoprima di intervenire nel dibattito su undisegno di legge concernente un tema d icosì grande importanza . Si tratta di untema importante non solo nello specific oma, soprattutto, perché viene coinvolta laglobale vicenda storica dell'uomo.

Il mio tentennare era anche conseguent ealle notizie ufficiali provenienti dalle sed idei partiti di maggioranza . Si affermavache il disegno di legge era definito e ch enulla avrebbe potuto modificarne il conte-nuto essenziale : drogarsi è illecito, perciòchi contravviene dovrà sottostare a san-zioni, amministrative prima e penali suc-cessivamente .

Innanzitutto, l'apertura del dibattito po-litico da parte del partito socialista mi èsembrata equivoca anche sotto il profil ogiuridico. Viene penalizzato l 'uso di droga,dimenticando che il decreto che prevede ladistribuzione del metadone, emanato sottol'egida del ministro Aldo Aniasi, ha istitu-zionalmente immesso nel corpus giuridicoitaliano il concetto della liceità dell 'uso disostanze stupefacenti (garantito e alimen-tato direttamente dallo Stato), concettoche permane in tutta la sua contraddito-rietà nell'articolo 90-bis, introdotto dall 'ar-ticolo 26 del nuovo testo di legge .

Dobbiamo chiederci allora per ch i«suona» questa condanna . Per il drogato eper lo Stato che lo aiuta a drogarsi? I nrealtà, si condanna il drogato che fa uso d ialcune droghe e si assolve lo Stato distri-butore di altre !

Ciò dimostra quanto maldestra ed inade -guata sia sempre una legge quando vuolecodificare aspetti così personali e pro-fondi, che toccano la sacralità e la libertàstessa della vita dell'uomo . Si pensi al l 'eu -tanasia, all'aborto, al suicidio !

Non sottovalutiamo l'importanza e laciviltà di una condanna soprattutto mo-rale. In un'ipotizzabile evoluzione della ci -viltà dei popoli ci si orienterà — utinam! —sempre più verso condanne morali esempre meno verso coercizioni material i(pensiamo alla pena di morte, all'erga-stolo, alle sofferenze fisiche) .

Come intendere allora accordi di Go-verno che prevedono solo l'approvazione

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di un elenco di articoli voluti dai partit idella coalizione? L'impressione è che an-cora una volta si debbano subire regol escritte fuori dell'aula di Montecitorio. Af-frontando il problema della droga si rical-cano comportamenti ormai abituali, ch eesautorano di fatto la libertà di coscienzadei deputati per privilegiare il programm adi Governo, qualunque esso sia . Evidente -mente, gli aspetti reali del problema inte-ressano poco, sicuramente meno di quelliutilitaristici : è più importante una scelt ache sul piano politico possa dare vantagg ie tradursi in voti .

Mi sono convinto, perciò, che su questoargomento non si possa accettare un'im-posizione proveniente da un organismodalla vita limitata, quale è quella di u nGoverno, spesso «cortoveggente» . Così hodeciso di inserirmi in questo dibattito cer -cando di portare un contributo grazie all amia lunga, personale esperienza nel set-tore. Ho visto l'escalation della droga inItalia ed ho assistito alla nascita delle co-munità, nelle quali ho operato per oltrevent 'anni e dove ancora opero .

Per questo, esaminando la legge m isento in dovere, come parlamentare, d isuggerire alcune osservazioni . E nello spi -rito dei relatori operare per contenere gl ierrori di valutazione e le conseguenze deri -vanti da una scarsa conoscenza del pro-blema, ma c 'è da chiedersi se alcune dellesoluzioni proposte non si rivelino altret-tanto inadeguate .

Non ritengo innanzitutto attuabile la di -sposizione che pone l'onere dell'esercizi odelle misure amministrative a carico de lprefetto, così come prevede l'articolo 14 ,che sostituisce l'articolo 72 della legge de l1975 . Immaginate le prefetture di Milano odi Roma impegnate in accertamenti, con -tatti con le strutture preposte, colloqui ,ricerche, verifiche, reclami! Tutto ciò rap-presenta un grave intralcio burocratico .Questo per arrivare — cito testualmente —a «sommarie informazioni».

Giustamente, invece, la legge affida a lprefetto il compito di disporre la chiusur adei locali pubblici per un periodo di u nanno qualora in essi si verifichi l 'uso e ladiffusione di sostanze stupefacenti (basti

pensare alle discoteche, ai bar, ai ritrovi i ngenere). Si tratta di un compito che, svolt ocon solerzia e metodicità, potrebbe rive-larsi un efficace deterrente .

Riferendomi al nuovo testo dell'articolo76 della legge n . 685, che doverosamentepenalizza l'istigazione, il proselitismo e l apropaganda in ordine agli stupefa-centi,vorrei ricordare che i miti musical idei giovani fanno uso della droga e con i lproprio look, i propri concerti, i testi dell eloro canzoni e le loro interviste instauran ouna vera e propria moda . Chiuderanno i nprigione la loro carriera artistica VascoRossi, Zucchero, Eugenio Finardi e Luc aCarboni?

Sequestreremo i dischi in cui si canta :«La prima volta che mi sono fatto u nbuco . . .», «Cara droga. . .» (di Franco Si-mone), «Silvia lo sa che Luca si buca an-cora. . .» (di Luca Carboni), «Coca, casa eChiesa . . .» (di Vasco Rossi), «Siamo solonoi, generazione di sconvolti . . .» (di VascoRossi) o «Tre amici, una chitarra e un ospinello . . .» (di Stefano Rosso) ?

C'è da augurarsi che siano legalment eperseguiti impresari, comuni e minister iche intendano consentire concerti ai diviinternazionali della droga, quali i RollingStones, Lou Reed e Boy George, e peggi oancora finanziarli .

Da sempre molti di questi raduni e con -certi non fanno che esaltare e promuovereil marketing della droga come mito. E mipermetto di associarvi taluni programmitelevisivi pensati contro la droga, ma d ifatto risultati promotori di essa (tra gl ialtri, «Buco in diretta») .

Per quanto riguarda poi l 'articolo 31 ,che vuole destinare il 40 per cento deifinanziamenti a progetti ed iniziative ri-volti a tossicodipendenti che abbiano ter-minato il programma terapeutico, solle-verei alcune obiezioni. In primo luogo,l'esperienza mi ha insegnato che, quand oun giovane si è pienamente riconciliatocon la vita, sa affrontare disagi e difficoltàe con il suo comportamento offre spunti d iriflessione e di esempio a questa societàsuperficiale, competitiva e così spesso di-sonesta .

Allora, perché allungare immotivata-

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mente su tali giovani il marchio della dif-fidenza, della riserva e della sfiducia? U nuomo che cambia se stesso e la propriastoria è generatore di positività e di evolu-zione, rappresenta un patrimonio di rige-nerazione, un segno tangibile di «conver-sione» di tendenza, dalla non vita alla vita,dalla negazione alla affermazione di sé edei propri valori, e per ciò merita solida-rietà e giustizia, non pena e paternali-smo.

Se la comunità non consente tale risul-tato, non è proteggendo o ghettizzando ch isi droga che lo aiuteremo a crescere . Ciòmi sembra inoltre gravemente discrimi-nante nei confronti di un mondo giovanil enon tossico ma globalmente in difficolt ànell'inserimento lavorativo ; quindi la pro -posta mi pare fortemente controprodu-cente .

Promuoviamo dunque una politica eco-nomica imprenditoriale a favore dei gio-vani, sosteniamo nuove iniziative e nuovetendenze (mi riferisco a cooperative, a so-cietà di servizi, a contratti di formazionelavoro, a finanziamenti per giovani chevogliano qualificarsi nel turismo, nell'arti-gianato o nell'agricoltura), ma non assu-miamo un atteggiamento demagogico ne iconfronti dei drogati .

Non illudiamoci poi con falsi convinci -menti: la droga non è la conseguenza di unproblema di lavoro, ma una voce più pro -fonda, totale, circa la vita, i suoi motivi, l asua organizzazione .

I drogati non chiedono lavoro; voglionovivere . E noi, che gestiamo la vita dellecomunità, dobbiamo proporre idee, com-portamenti, leggi reali e credibili .

Vorrei ora sottoporre alla vostra atten-zione alcuni aspetti del problema che no ncompaiono nel provvedimento al nostroesame e che andrebbero presi in conside-razione. Non è contemplata, per esempio ,la necessità che le comunità risultino inse-rite in un elenco nazionale di competenz adel Ministero del l ' interno. Eppure la leggesottolinea il loro compito, sia come mezziper conseguire l ' integrità personale, siacome strumenti sostitutivi delle pene .

Ritengo che, data l ' importanza e la deli-catezza del problema, il coordinamento, il

controllo e la collaborazione debbanoavere carattere nazionale e, quindi, mini-steriale oltre che regionale, come preved ela legge. È una risposta globale ad un pro-blema globale .

Suggerisco di porre una particolare at-tenzione al problema del lavoro nell 'am-bito della vita comunitaria . Sarebbe beneche anche il legislatore ne cogliesse il va-lore come momento di educazione e di cre -atività, nel processo di identificazione per -sonale ed esistenziale del drogato .

In quest'ottica l 'aspetto infortunistico edisciplinare dovrebbe essere valutato edaffrontato con criteri differenti da quell iimprenditoriali, proprio perché si tratta d ilavoro a fini terapeutici e non imprendito-riali, e ciò soprattutto per non gravare l acomunità, già carica di tanti problemi, dialtre difficoltà .

Ritengo, poi, che l'attenzione dovrebbeessere spostata dai minori tossicodipen-denti ai minori figli di tossicodipendenti ,dei quali l'esperienza ci ha insegnatoquanto siano discutibili le capacità di tu -tela e di esercizio della patria potestà .

In ordine alla previsione degli affida -menti alle comunità va considerata la ca-pacità di concedere alle stesse almeno un aautorità discrezionale nella vita ordinariadegli affidati (visite mediche, eventi comu-nitari, necessità particolari), evitando l acomplicazione di ricorrere in ognuna diqueste situazioni al l ' intervento del giudice .Di qui la necessità di conoscenza di con-trolli reali sulle comunità .

In questa sede, intendo sottolineare chegli articoli 1 e 2 della Costituzione richie-derebbero pari opportunità di trattamentoe di accesso per le comunità pubbliche eper quelle private. Si tratta di rendere con -creto il diritto dei cittadini a scegliere, nelcontempo valorizzando il mondo del vo-lontariato che si esprime con impegno econ motivazioni tali da dar vita ad un labo -ratorio sperimentale, interdisciplinare einternazionale, più ampio, più coraggiosoe comunque più interessante nella visioneglobale del problema .

Alla luce dell 'estensione e della gravitàdella questione droga, sarebbe opportunoche tutti i parlamentari facessero espe-

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rienze dirette nelle comunità, che sono ipunti ottimali di osservazione e di rifles-sione sul fenomeno .

Disapprovo le visite promozionali di séche i politici amano fare, perché esse son onocive ai drogati, allontanano dalle valuta -zioni reali e sono disinformanti per l'opi-nione pubblica.

'In conclusione, al di là di queste osser-vazioni, l'attento esame del disegno d ilegge crea in me il convincimento dell'im-possibilità che lo Stato ha di legiferare i nmateria di droga. Mi rendo conto che lamia è un'affermazione che farà discutere .Ma, se è vero che lo Stato ha il diritto-dovere di regolamentare quanto attien eagli uomini che vivono in una società orga-nizzata, è altrettanto vero che allo Stat osfuggono le ragioni che spingono, in parti -colare i giovani, ad uccidersi con la droga ;esse vanno ben oltre il piano materiale dicui, di fatto, lo Stato si occupa con le sueleggi .

D'altro canto, dal dopoguerra in poi, lastrada che è stata percorsa si è indirizzataverso il materialismo, il carrierismo, il po-tere, il denaro, la massificazione, tutte que -stioni apertamente estranee alle proble-matiche interiori dell'uomo . Di qui lascelta di molti giovani. Ci ha fatto moltopensare il terrorismo nemico ed assassin odello Stato . Perché non dovrebbe farc imeditare la ormai oceanica protest acontro le istituzioni? E una protesta che hadimenticato lo «staticidio» ed ha scelto i lsuicidio . La droga è dunque da conside-rare una grave crisi del sociale .

Ma l 'impressione è che, approvando unalegge di questo tipo, che fra l 'altro sarebbeinapplicabile (o forse proprio per questo) ,vogliamo tranquillizzarci la coscienza .Avremo l'appoggio di quei perbenisti ch evedono i drogati come gli appestati diquesto secolo e che, di fronte ad un mondoche muore — questi perbenisti — si dispe-rano per lo scippo di un bijou!

Ecco perché credo che la partitocrazianon debba avere la prevalenza nella di-scussione del disegno di legge al nostroesame. Quelle cui mi sono riferito sono ledomande alle quali dovremo risponder eprima di approvare una legge che appare

sempre più un atto d'accusa nei confront idi uno Stato subdolo che approva l 'abortoe condanna le vittime di una devianz asociale di cui è esso stesso responsabile .

Se è giusto, come è giusto (come, d'altr aparte, prevede questo disegno di legge) ,penalizzare duramente il traffico ed ilcommercio di droga, è altrettanto dove-roso riorganizzare radicalmente la vita so -ciale, onde favorire la crescita dei giovan iin una condizione di realismo e di credibi -lità .

Aiutare l'uomo a non cercare più ladroga è l'unica possibilità per annientare i lmercato, è la vera opera di prevenzione .

Ma dobbiamo subito pensare ad altr iprovvedimenti che aiutino i giovani a sco-prire la vita, a costruirla, a difenderl anell'intimo di sé e nel grande contestosociale. La droga ha messo in crisi ilmondo: non si debella la droga senza spin-gere i giovani ad amare il mondo !

I nostri padri hanno spaccato il mondoper miserabili interessi . Volesse il cielo chela tragedia droga spingesse i giovani acreare un mondo unito nella solidarietà, igiovani che sono ancora capaci di passioni !(Applausi dei deputati dei gruppi della DC,del PCI, della sinistra indipendente e fede-ralista europeo — Congratulazioni) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel 'onorevole Recchia. Ne ha facoltà .

VINCENZO RECCHIA. Signor Presidente,onorevoli colleghi, il disegno di legge a lnostro esame porta il segno di una culturae di premesse in larga parte infondate .

Si cerca infatti di accreditare la tesi d iuna causa primaria di uno sviluppo delletossicodipendenze nella presunta culturapermissiva della legge n . 685, e si finiscecon l ' individuare nel consumatore e neltossicodipendente il responsabile della dif-fusione delle dipendenze da sostanze stu-pefacenti o psicotrope . Non si compie in-vece uno sforzo serio di conoscenza perintrodurre, in una necessaria opera di revi -sione della legge n . 685, norme che distin-guano tra consumatore e tossicodipen-dente, tra droghe leggere e droghe pesanti,

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che considerino il fenomeno dell'abuso edella dipendenza dall'alcool .

Nel testo in esame, come più volte è statodetto dai colleghi del mio gruppo, si defi-nisce una serie di norme di dubbia appli-cabilità, finalizzate ad una visione repres-siva ben lontana dalla giusta esigenza d iuna efficace lotta alla droga, capace d iagire sia sull'offerta sia sulla domanda ,con particolare cura per gli aspetti cheriguardano le finalità di prevenzione e d irecupero .

Lo scopo di una legge su una materi atanto complessa e delicata deve esserequello di far prevalere non già visioni puni -tive, magari tranquillizzanti per ampi set -tori dell'opinione pubblica impaurita ,bensì un orientamento più sociale e solida -ristico in cui il recupero sia concepit ocome possibilità di ricostruire autonomie elibertà individuali oggi smarrite, e comevolontà dello Stato di costruire un'azion esociale complessa che tenda, nelle sue arti -colazioni, a soddisfare la varietà dei bi-sogni sociali la cui insoddisfazione ali -menta il fenomeno della droga . Questo anoi pare debba essere il segnale che il Par -lamento deve inviare ai diversi soggett iistituzionali, agli operatori, all'intera opi-nione pubblica .

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENT E

MICHELE ZOLLA

VINCENZO RECCHIA. Del resto, ciò consi -glierebbe un'attenta analisi delle disfun-zioni verificatesi nell 'attuazione dellalegge n. 685. Su di essa ha pesato unacarenza di progettualità di tutti i livelli isti -tuzionali chiamati in causa. I risultati son onoti ad ognuno di noi: in molte regioni iservizi pubblici hanno incontrato grav idifficoltà a raggiungere un'adeguata di-mensione organizzativa ed operativa, co nuna preponderanza dell ' intervento farma-cologico rispetto a quello socio-riabilita-tivo.

Episodi di scoordinamento o di burocra -tismo, diretta conseguenza di tali carenzeprogettuali, hanno limitato una diffusa

azione di prevenzione sul territorio, chepure era tra gli obiettivi della legge . Ciò haportato al prevalere di interventi di carat-tere giudiziario o sanitario su interventi d itipo educativo, che sarebbero stati invecenecessari per il successo delle attività diprevenzione e di recupero .

Da tale dato dobbiamo partire per defi-nire le necessarie correzioni alla legge n .685, individuando strutture, meccanismied organi che in modo flessibile e coordi-nato consentano un flusso di comunica-zioni nell'ambito dell'organizzazione pub-blica, indispensabili per programmare ecoordinare gli interventi sia preventivi si ariabilitativi sia terapeutici .

Per far questo occorre superare visioniideologiche che, partendo dalla demoniz-zazione dello sostanze, individuano sol opossibilità coercitive, assegnando ad essefunzioni dissuasive che sicuramente no navrebbero, perdendo così di vista le causedella dipendenza, e quindi del rapporto fraindividuo e sostanze .

Perché — ci domandiamo — la mag-gioranza si ostina a non cogliere un datoche riguarda le nuove generazioni, la lor operdita di senso, l'incertezza del futuro ,l'essere esposti a culture dominanti ch etendono ad affermare i valori di suprema -zia, rendendosi così oggetti e schiavi di u nmercato senza scrupoli?

Il lavoro, le risposte delle istituzioni ,dell ' intera società, dovrebbero tendere acreare nei giovani una diversa consapevo-lezza di sé, un'autonomia individuale, un acapacità di scegliere . Ciò servirebbe più dimolti discorsi o di molte norme repressivea lenire il disagio e a ridurre fenomeni didevianza. L'intreccio tra dissuasione, in-formazione e azione sociale è la questioneche abbiamo davanti: di essa dobbiamooccuparci, essa è necessaria .

Risulta inspiegabile, in tale ottica, l'osti-nazione con cui il Governo e la maggio-ranza continuano — lo hanno ribadito an-cora oggi in quest 'aula — a voler tene rfuori dalla legge le questioni dell'abuso d ialcool, della diffusione del l 'alcolismo e deldivieto di pubblicità per i superalcolici .

La scelta che si compie con l'articolo 1 ,attraverso l ' istituzione del Comitato nazio-

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naie di coordinamento per l'azione anti-droga, potrebbe, se sfrondata da aspett iburocratici e zone d 'ombra e opportuna -mente integrata, rappresentare la condi-zione per recuperare una progettualit àall'azione dello Stato . Stabilire un punto diraccordo e coordinamento di tutte le com-petenze o delle iniziative dei diversi mini-steri è infatti una necessità, più volte recla-mata dalle stesse regioni, a fronte di so-vrapposizioni di interventi e di frammen-tarietà nelle possibilità di spesa . Fatti que-sti, che hanno in molti casi ridotto talunilivelli istituzionali, in particolare le re-gioni, al rango di terminali burocratici, .

Sorgono però interrogativi sul modo incui il Comitato di coordinamento, cos ìcomè previsto nel testo giunto dal Senato,potrà svolgere l 'esercizio della funzione d iindirizzo e coordinamento delle attività dicompetenza delle regioni . Avvalendosi d iquali esperti? Nominati da chi? Sarà suffi -ciente organizzare il necessario flusso d idati e comunicazioni, stante il ruolo chegià oggi è svolto dal l 'osservatorio presso i lMinistero del l ' interno? E lo stesso osserva -torio ha forse una struttura scientific aadeguata ad elaborare il cumulo di datirichiesti e previsti nel l 'articolo 1, in mododa porre lo stesso Governo e il Comitato dicoordinamento nella condizione di defi-nire adeguate strategie di intervento? E l afunzione dell 'Osservatorio è stata forse i nquesti anni aiutata dalla mancanza di unaorganizzazione, di un metodo di cataloga-zione da parte della miriade di serviz isparsi sul territorio? O invece la fornituradi dati non è stata viziata alla fonte perch émolti di tali servizi spesso inventavano oassommavano dati per cui non era possi-bile in modo certo e scientificamente cor-retto stabilire, ad esempio, quanti fosser ogli invii, quali fossero gli esiti degli invi istessi presso i servizi,quale fosse la quan -tità delle terapie interrotte ?

Abbiamo presentato l 'articolo aggiun-tivo Benevelli 1 .01 (su cui interverremodomani, in sede di dichiarazione di voto) ,con il quale proponiamo di istituire pressoil Consiglio nazionale delle ricerche ungruppo di lavoro sulla droga e l'alcolismo ,sul modello di esperienze già funzionanti

in altri paesi europei e non, con un'elevataqualificazione scientifica . Pare a noi, in ta lmodo, di integrare una lacuna preoccu-pante, che già è stata verificata nel cors odegli ultimi anni, per agevolare il lavor odell'Osservatorio e la funzione stessa de lComitato nazionale di coordinamento ,mettendo così in condizioni il Comitato, ilGoverno e lo stesso Parlamento di pro-durre, nel corso del tempo, politiche ade-guate ed efficaci per la prevenzione .

Infine, colleghi, vorrei aggiungere al -cune brevi parole . A me pare che la discus-sione di questi mesi sia stata segnata datroppe chiusure aprioristiche. Non ab-biamo bisogno (non è questo che ci chie-dono all 'esterno di quest 'aula) di unalegge-crociata o di una legge-manifesto ;abbiamo il dovere di occuparci delle causenon criminalizzando gli effetti ; abbiamo i ldovere, o alcuni hanno il dovere, di abban -donare cinici calcoli politici o elettorali .Abbiamo il dovere di creare e di definir enorme e strumenti capaci di agire e di inte -ragire .

Tutto questo la società attende da noi. Ilnostro compito ed il nostro dovere è con-tribuire ad affermare una nuova cultur adella solidarietà rispetto alle diffuse cul-ture dell'intolleranza e dell 'indifferenza(Applausi dei deputati del gruppo delPCI) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel 'onorevole De Rose . Ne ha facoltà .

EMILIO DE ROSE. Onorevoli colleghi,nella vita di ogni uomo ci sono momenti incui c'è la tentazione di trovare giustifica-zioni per i propri comportamenti . A volte,in verità, si tratta di alibi, soprattutto percose che non sono state fatte .

La legge del 1975 è stata, appunto, unalibi per quel che non era stato fatto prima ,raccogliendo il grido di allarme che veniv ada paesi che avevano sofferto prim adell'Italia, diventata nel frattempo terren ofertile, per 1 '«importazione» della mod alacerante della droga .

Ricordo nel 1978, nel corso di un con-vegno internazionale delle comunità tera-

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peutiche, organizzato proprio a Roma, l atestimonianza di un uomo di colore d iquarant'anni o poco più . Jerry questo i lsuo nome, aveva vissuto tutto il torment odella droga: furti, reati di ogni genere ,prostituzione, il tutto con la convinzion enon tanto dell'impunità, che era problem ache non si poneva, quanto dell'assolutamancanza di rischi personali .

L'overdose, diceva Jerry nel 1978, era unproblema che riguardava gli altri . A menon succederà mai — diceva a se stesso —quando era raggiunto dalla notizia che unsuo amico, uno di quelli con i quali datempo si bucava, era morto appunto peroverdose. Poi un giorno Jerry si svegliò s uun lettino, in una stanza che non cono-sceva. Era nudo, al piede aveva attaccatoun cartellino che recava scritto il suo nom ee cognome. Era accaduto che il medico ,che lo aveva visitato sommariamente ,quando lo avevano scaricato davant iall'ospedale, lo aveva ritenuto morto, av-viando le pratiche che prevedevano il pas-saggio nella camera mortuaria. Cartellinoall 'alluce del piede destro e così via segui-tando in una prassi che solo un miracol oaveva evitato a Jerry la conclusione pi ùtragica .

La sua agghiacciante testimonianza nonsi ferma qui . La sua è la storia di mille altri ,che anche nelle comunità terapeutiche ita -liane dicono sempre che l'eroina è buona ,fa star bene; quando ce l'hai non soffri ,quando ti manca è il tormento. Sono pa-role che con onestà dobbiamo ammetteredi aver ascoltato da giovani che hanno tro -vato la forza, ai quali è stata fatta trovare laforza, per spezzare le catene di una schia-vitù .

Diciamocelo con onestà: quella legge de l1975 è stata il nostro alibi, se vogliamo inbuona fede, credo in buona fede da part edi tutti . Avevamo l'ansia di dare una ri-sposta dopo che per anni non era stat ofatto nulla . Con la stessa onestà oggi dob-biamo ammettere che quell'alibi non è pi ùtollerabile .

Il disegno di legge in esame segna la fin edi un alibi per le nostre coscienze. Po-trebbe essere migliore? Forse, ma sicura-mente è la prima vera risposta che lo Stato

dimostra di voler dare per affrontare i lproblema droga.

Jerry, in quel lontano 1978, ci invitava aduna riflessione, ci ammoniva a non sotto-valutare il fenomeno droga, perché all afine il nostro paese si sarebbe trovato con i lbuco di una generazione . Allarmismo? Losi creda se si vuole, ma forse fino ad oggi c iha protetto la buona stella, lo stelloned'Italia, sul quale non è il caso di fare affi-damento all'infinito .

C'è chi tende a sottovalutare il feno-meno, osservando che in fondo il numer odei morti per droga non è gran cosa difronte alle vittime dell'alcolismo, come s ela vita e i problemi potessero essere affron -tati a peso. Ma anche per costoro c 'è unarisposta: siamo davvero certi che i mort iper droga siano quelli rilevati dal Mini-stero dell 'interno? Quanti incidenti stra-dali sono conseguenza dell'uso di stupefa-centi? Quanti suicidi? Quanta umana soli -darietà fa sì che un medico ceda alle pres-sioni dei familiari che chiedono di rispar-miare loro la «vergogna» di un certificatodi morte per droga? Pensiamo anche a que -sto, prima di compiacerci con giudizi fret-tolosi !

C'è poi il problema della modica quan-tità, di quella fissata nella legge del 1975 odi quella rettificata, che qualcuno vor-rebbe introdurre . E proprio vero che ,quando si vuole, l 'esperienza non serve anulla. I tossicomani in trattamento in Itali asono alcune migliaia ; sfido i sostenitor idella modica quantità a trovarne tra lor ouno solo che non confessi di aver usatol'alibi della modica quantità per proteg-gere il commercio al quale di tanto in tant oo abitualmente era costretto per assicu-rarsi la dose giornaliera di eroina o di altrostupefacente .

Non abbiamo il diritto di mentire allagente, non abbiamo il diritto di raccontar ealle coraggiose madri di Napoli ed a quell eche la disperazione ha indotto ad organiz-zarsi in gruppi di difesa dei propri figli ch elo Stato regala alibi, invece di dare rispo-ste, offre scappatoie, invece di indicarecon la fermezza necessaria la via obbligat aper un riscatto .

Una sola è la strada : rendere illecito

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l'uso della droga . Non è una sensazione ,una invenzione, una speculazione eletto-rale. Andiamo nelle comunità terapeuti-che, parliamo con i giovani che sono i ntrattamento! Troveremo da loro le rispostealle nostre grandi confusioni . Non c'è traloro chi non sia stato costretto alla sceltadella terapia da un atteggiamento digrande fermezza della famiglia: finché li silascia vivere — dovrei dire vegetare —senza problemi né altra preoccupazion eche quella di procurarsi con ogni mezzo e dogni sorta di comportamento amorale edillecito il danaro per la dose di eroina oquant'altro, da loro, da questi giovani ch esono entrati nel tunnel della droga non s iavranno risposte di speranza.

So di usare parole forti, ma rischiam ocon un malinteso senso della libertà indi -viduale di diventare complici dei narco-trafficanti, di quegli individui che son oaccanto alle scuole a tentare i nostri ra-gazzi, offrendo un paradiso che invece èpeggio dell ' inferno. Non possiamo conti-nuare a far finta di non saperlo: drogars inon è un atto di libertà, non è una scelta! I ltossicomane del week-end, che volevaall'inizio provare l 'ebbrezza della droga,un'ebbrezza per la quale penalmente nonrischiava nulla, ora, magari, è un tossico -mane abituale, costretto a prostituirsi, acompiere reati per far fronte alla necessit àdella sua dipendenza; o forse qualcuno diloro non ha più di questi problemi : è finitonella fredda statistica dei morti .

La strada è obbligata, senza alternative :drogarsi è un fatto illecito . Chi vuole farlodeve sapere che ora rischia qualcosa ; chiha in casa il problema droga deve sapere ,di contro, che lo Stato è pronto ad ogn iintervento in aiuto, ad ogni appoggio incambio di un impegno morale al riscatto d ise stessi, nell'interesse dei singoli e dell'in -tera società .

Semmai l ' intervento dello Stato ha un apecca, quella di essere inadeguato .

Recentemente il segretario del mio par-tito, l 'onorevole Craxi, a Rimini notava congrande amarezza che in qualsiasi region ed'Italia si spende per feste varie più diquanto lo Stato destina ogni anno al su oimpegno per la lotta contro la droga .

Io vivo in una città, Verona, che pe rlungo tempo è sembrata una nuova Saigonnegli ultimi mesi della guerra nel Vietna mdel sud; una città abituata a lavorare e acrescere che all'improvviso ha scoperto l adroga con le sue tragiche conseguenze . Miimmagino che cosa accadrebbe con la le-galizzazione degli stupefacenti : tutti glisforzi fin qui fatti per riportare Veron anella quasi normalità sarebbero vanificati .Senza trascurare un problema più gene-rale: che cosa significa legalizzazione ?Creeremmo dei dispensori pubblici d idroga? E per somministrarla a chi ?

Qualcuno sottolineava il problema rap-presentato da quanti non sono conosciut icome tossicodipendenti, altri sottolinea-vano quello dei tossicomani minorenni . Ione voglio aggiungere un terzo, da sotto -porre alla riflessione di tutti : se per di-sgrazia si arrivasse a quanto sparut igruppi, per la verità, desiderano, da-remmo liberamente la droga anche alledonne in stato interessante, siano o no pre -cedentemente conosciute come tossicodi-pendenti? La negheremmo loro, nell ' inte-resse del nascituro, o qualcuno insorge-rebbe in difesa della libertà negata all agestante?

Il problema è tra chi vuole il riscatto diquesti giovani e chi invece non si preoccup adi loro, condannandoli implicitamente adun ghetto dai confini non ben definibili, spe -rando, nella più ottimistica delle ipotesi, chela popolazione ivi residente finisca per over -dose o per qualche malattia collegata al l'as-sunzione di stupefacenti. Davanti a ciò ciribelliamo: non siamo disposti ad accettarl oin nessun caso .

Verona, grazie all'azione intelligentedelle forze di polizia e all'impegno civile d istrutture pubbliche e private, ha conse-guito risultati positivi. Eppure il dato dipartenza era davvero allarmante : oltre i l50 per cento, esattamente il 51,5 per cento ,dei tossicomani conosciuti risultava aver euna regolare occupazione ; un altro 9,7 percento invece era sottoccupato. Vi era, in-somma, una spiccata aticipità, se si consi -dera che, ad esempio, a Roma i tossico -mani occupati erano nel biennio in que-stione, 1985-86, il 33 per cento .

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Vorrei portare un dato solo per testimo-niare quanto sia importante l'element odissuasivo: nel 1970-71 a Verona sono stat idenunciati all 'autorità giudiziaria 560 mi-norenni per fatti legati alla droga; diecianni dopo il loro numero si è ridotto quas idella metà (sono stati infatti 289). Si trattacertamente di una cifra ancora preoccu-pante, ma tale contrazione non dipende d auna depenalizzazione di fatto praticatadalle forze di polizia, ma da una spint acontraria .

L'allarme, la maggiore conoscenza de lfenomeno a Verona ha portato le forze d ipolizia ad una più incisiva presenza, ren-dendo più pericolosa la curiosità dei gio-vani che quindi, non potendo più commet -tere reati per far fronte ai costi delladroga, hanno dimezzato la percentuale cu imi sono prima riferito . Ma il dato, loripeto, resta ugualmente preoccupante .

Un altro dato: i furti in provincia d iVerona sono passati da 19.758 nel 1975 a9.632 del 1986 . È stata questa azione d iprevenzione, unitamente a quella di recu-pero, che ha consentito che Verona foss escavalcata, come attesta il CNR, da altre 23province nella «graduatoria del dolore» de lnumero stimato di tossicodipendenti s uogni mille persone tra i 15 e i 39 anni, conun tasso che resta del 12,2 per mille, poichénella provincia i tossicomani noti risultano3.542.

Numeri, cifre, percentuali : quasi che inquesto settore si potesse ragionare solocosì . Certo, servono per capire che il feno-meno è grave, ma questo lo sappiamo tutti .Basta girare per la nostra città per accor-gersene. È necessario dunque agire con-cretamente, senza un'indulgenza che h arischiato e rischia di diventare compli-cità .

Non si tratta di un fatto di fede o dimancanza di fede: è che noi non vogliamoessere complici di questo dramma ch espesso sconfina con la tragedia; noi vo-gliamo invece fermamente che non sianecessario ad alcun ragazzo ritrovarsi suun lettino di una camera mortuaria, mira-colosamente sopravvissuto alla morte peroverdose, per trovare la forza di rina-scere .

Siamo certi che la legge che ci accin-giamo ad approvare vada in tale direzione .Per questo la sosteniamo con convinzionee con speranza . Ai giovani vogliamo dareun'opportunità di vita e non di morte (Ap-plausi dei deputati del gruppo del PSI) .

PRESIDENTE. Ha chiesto di parlarel'onorevole Mainardi Fava. Ne ha fa-coltà .

ANNA MAINARDI FAVA . Rinunzio ad in-tervenire, signor Presidente .

PRESIDENTE. Sta bene, onorevole Mai-nardi Fava.

Ha chiesto di parlare l 'onorevole Dutto.Ne ha facoltà .

MAURO DUTTO. Signor Presidente, ono-revoli colleghi, signor rappresentante de lGoverno, intendo esprimere molto breve-mente una posizione personale che no nimpegna il mio gruppo e che ritenevo op-portuno esporre proprio in relazion eall'articolo 1 del provvedimento, che se-condo me rappresenta uno strumento im -portante della legge e che è soprattuttol'articolo più «impostato» verso problem iche la legge in questione non potrà risol-vere .

Nel corso del dibattito pubblico che si èsvolto in questi giorni nel paese, ho sotto-lineato che l ' intreccio tra il problema delladroga — con tutti i drammi che comport a— e quello della criminalità organizzatanon avrebbe permesso ad un provvedi -mento comé quello in esame di pervenire arisultati di grandissimo rilievo . Mi fa tut-tavia piacere parlare sull'articolo 1 ,perché ritengo che il comitato nazionale d icoordinamento per l'azione antidroga el'osservatorio che in esso è previsto sian ostrumenti importanti, proprio per effet-tuare uno studio del fenomeno dopo che lalegge Jervolino Russo-Vassalli sarà stataapprovata .

Ribadisco la mia posizione rispetto a itempi; ho sempre ritenuto che un esameparlamentare completo e sufficiente sa-rebbe potuto avvenire in tempi ristretti ,permettendo così al Governo di realizzare

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il traguardo temporale che si era dato .Credo però che questo disegno di legge —sul quale esprimo un giudizio che si con-creterà in una astensione — non potràaffrontare alla radice i nodi che sono ri-masti irrisolti nonostante gli sforzi d ibuona volontà . Sia l'osservatorio sia il co-mitato nazionale per il coordinamento sa -ranno comunque strumenti importantis-simi per studiare l 'andamento del feno-meno e per consentirci di entrare, in tempirapidi, in una seconda fase dell'azionesvolta dal Governo e dalla società per cer-care di contenere gli effetti dannosi che, dauna parte, la diffusione della droga pro-voca sui tossicodipendenti e, dall 'altra, lacriminalità organizzata — che dal traffic odella droga trae sostanze enormi — riversasul vivere civile .

Voglio ricordare che il fenomeno è stat oconsiderato nel nostro paese sempre da lpunto di vista del tossicodipendente — ch eè importantissimo — e della microcrimi-nalità che da tale fenomeno trae nutri -mento; ci sono sfuggite invece le valuta-zioni macroscopiche che abbiamo avuto adisposizione nel corso di questi mesi . L 'ul-tima di esse è quella riportata da Il Sole 24Ore, il quale calcola in 100 mila miliard il'anno il reddito che proviene dalla distri-buzione da parte delle organizzazioni cri-minali di cocaina, eroina e droghe cosid-dette leggere .

Si tratta di un gettito di proporzion ienormi, dal quale deriva un profitto di par imisura che determina poi azioni di rici-claggio che si infiltrano, giorno dopogiorno, nell 'economia pulita e che i nqualche modo condizionano l'attività inve-stigativa, insediandosi nelle stesse strut-ture amministrative dello Stato . Nonsiamo di fronte ad un fenomeno esclusiva -mente italiano; si è calcolato che negli Stat iUniti esso produca un reddito pari a quell oderivante da tutto il mercato dell'automo-bile. Il relativo potenziale distruttivo èquindi di dimensioni enormi .

Le cifre che abbiamo a disposizione pe rquanto riguarda il nostro paese sono sicu-ramente presunte e non verificate scienti-ficamente; ritengo che in questo senso ilcontributo che potrà venire dall'osserva -

torio sarà fondamentale, per poter se nonaltro definire in termini numerici ed anch equalitativi il problema della diffusionedella droga .

Mentre gli ultimi dati forniti dal CENSISnel 1986 parlavano di un reddito presunt odi 30 mila miliardi, secondo l'ultima stim ade Il Sole 24 Ore, ripeto, il giro d 'affariammonta a 100 mila miliardi : si tratta per-tanto di un incremento che fa paura soload ascoltarlo . Ripeto altresì che a mio giu -dizio questo tipo di andamento è comune atutte le economie dei paesi occidentali .

Debbo dire che la linea che si intend eseguire in Italia in qualche modo era do-vuta: l 'atteggiamento assunto nel mese disettembre dello scorso anno dal govern oamericano,che ha previsto anche la puni-bilità del consumatore, induceva di conse -guenza i paesi affetti dal fenomeno dell adiffusione della droga ad adottare com-portamenti similari . Sarebbe stato difficilecomprendere per quale ragione da un aparte si chiudesse la porta e la si lasciasseinvece spalancata in altri paesi, nei qual icredo agiscano le stesse organizzazioni cri -minali e gli stessi interessi mafiosi, chiara -mente al di fuori della legge .

Il problema, sia negli Stati Uniti sia nelnostro paese, è di vedere se il tipo di prov -vedimenti in esame permetta di raggiun-gere qualche risultato .

In primo luogo nel nostro paese (pur-troppo nel disegno di legge di cui ci occu-piamo si riscontra lo stesso difetto) si tend ea scaricare sugli apparati amministrativi ,in questo caso non solo su di essi, ma anch esulla magistratura, sulle forze di polizia ,sulle strutture carcerarie e sulle comunit àprivate che tentano il recupero dei tossico-dipendenti, tutta una serie di pesi e respon -sabilità, senza però dare alle stesse stru-menti e risorse finanziarie per affrontarli .Mi risulta che il pacchetto di provvedi -menti decisi da Bush negli Stati Uniti poss acontare su uno stanziamento di 14 mil amiliardi, ripartiti tra interventi del poterecentrale e interventi dei singoli Stati ame-ricani. Si ricomprendono in essi, tra l'al-tro, anche una serie di attività concernenti ,ad esempio, la costruzione di prigioni mo -derne, da adibire all'espletamento delle

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funzioni che l'insieme delle misure conte-nute nel pacchetto richiamato prevede .

Non mi pare che lo stesso tipo di im-pegno sia stabilito nel disegno di legge i ndiscussione. Comunque credo che nel mo -mento in cui si preannuncia, come io h oappena fatto, l'astensione sul testo al no-stro esame, sia opportuno motivarla . Nonnutriamo sfiducia nei confronti dellabuona volontà del Governo ; compren-diamo tuttavia i contrasti e le osservazion idi coloro che si preoccupano che sussi-stano elementi a garanzia delle libertà in-dividuali e che permettono un 'articola-zione delle sanzioni che in qualche mododistingua le diverse fattispecie penali .

A mio giudizio, inoltre, una volta appro-vato il provvedimento in esame, sia gl iorgani di Governo sia tutte le organizza-zioni che la società può esprimere do-vranno attentamente vigilare sulla sua at -tuazione, per verificare quali risultat isiano stati raggiunti e quali aspetti riman -gano fuori controllo .

È mia convinzione che il disegno di legg ein discussione non sia sufficiente a disin-centivare le organizzazioni criminali :queste ultime continueranno a conseguir edal mercato della droga enormi interessi ;continuerà a girare una notevole massa d idenaro .

Non si tratta neanche di un provvedi -mento che possa funzionare come deter-rente per il consumo della droga: a miogiudizio permarrà la situazione attuale ,con un carico maggiore per magistrati ,forze di polizia e comunità terapeutiche .Inoltre, ripeto, i risultati ottenuti non sa-ranno in alcun modo in grado di disincen-tivare le organizzazioni criminali .

Da questo punto di vista faccio presenteche l'abolizione del proibizionismo suglialcolici negli Stati Uniti non ha determi-nato la scomparsa degli alcolisti o dell 'al-colismo in quel paese . Lo stesso discorsopuò valere per il fumo .

Sicuramente è stato cancellato in un solcolpo un enorme giro d'affari che avevaformato e alimentato la struttura portantedella malavita americana, che ha resistit oe si è «ingrassata» negli anni successivigrazie al commercio della droga .

Ritengo che quello richiamato sia oggil'enorme problema delle società occiden-tali: la criminalità organizzata ha rag-giunto dimensioni tali da mettere in peri-colo la stessa natura e struttura democra-tica.

È un problema più grave di quello delladroga, che è strumentale ed utile per te-nere in piedi la criminalità organizzata .

Se non si avrà il coraggio di affrontare i nquesti termini il fenomeno, dovremo regi-strare una serie progressiva di sconfitte .Nutro la speranza che l'attuale legge poss aservire a qualcosa, ritengo tuttavia che i lpaese debba prepararsi per il futuro acombattere ancora questi fenomeni e cheil Governo debba esaminare con atten-zione i dati forniti dall 'osservatorio, ch esaranno sottoposti ai ministri interessat iper il coordinamento .

Ritengo, in altri termini, che sia neces-sario prepararsi alla cosiddetta secondafase, che tuttavia non riesco a vedere s enon come una lotta per impedire che ladroga continui ad essere alimento e so-stegno delle organizzazioni mafiose e cri-minali . Tutto ciò sarà possibile solo grazi ead un processo di legalizzazione control-lata, che non faccia più del tossicodipen-dente un eroe negativo del nostro tempo,ma un malato sotto il costante controllodel medico, soggetto all'obbligo di fre-quentare psicanalisti e comunità terapeu-tiche .

Il tossicodipendente — desidero riba-dirlo — non deve più essere un eroe di -verso e negativo del nostro tempo, ma devetrasformarsi in un malato da assistere .

È necessario evitare il ripetersi dellenumerose morti causate dal cattivo tagli odella droga e da overdose, che attualmenterappresentano i casi più comuni di decessifra i tossicodipendenti. Bisogna, in altritermini, garantire al tossicodipendenteun'assistenza continua.

Credo che l'effettivo costo delle sostanzestupefacenti sia minimo e che attorno adesso sia stata «montata» una spesa aggiun -tiva che costituisce l'enorme aliment odella criminalità . Solo questo sistema pu òpermettere di cancellare il profitto dellamalavita, consentendo in tal modo di scon-

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figgere la moderna, organizzata e perico-losissima articolazione della criminalità .

Dalle notizie di cronaca di questi giorniabbiamo appreso che gravi colpi sono stat iinferti dagli organi di polizia ad organizza-zioni della 'ndrangheta e della camorra . Leoperazioni hanno consentito di accertar eche nei covi, oltre a veri e propri depositi d iarmi, vi sono sempre cocaina, eroina e daltre sostanze stupefacenti . E ormai undato permanente : i criminali si servon odella droga come di uno strumento con i lquale alimentare il loro giro di affari . E suquesto dato che si deve concentrare l'at-tenzione del legislatore .

Approviamo pure questa legge . Perso-nalmente, non interverrò più, se non pe rdichiarazione di voto finale .

PRESIDENZA DEL VICEPRESIDENT E

GERARDO BIANCO

MAURO DUTTO. Signor Presidente, com edicevo poc'anzi, credo che tutti dobbiam oprepararci alla cosiddetta seconda fase ;spero che il comitato di coordinamento el 'osservatorio antidroga rappresentino va -lidi strumenti della pubblica amministra-zione per controllare il fenomeno di cu iparliamo .

Il mio auspicio è che nascano altri osser-vatori ed altre commissioni scientifiche ,tecniche e di osservazione (anche emana-zione delle realtà associative del mond oprivato), che siano in grado di fornire dat ialla comune conoscenza ed allo stesso os-servatorio pubblico, affinché il paese si asensibilizzato e mostri totale disponibilit àad affrontare questi problemi, che riteng oprioritari per le democrazie occidentali .Occorre munirsi della dovuta franchezza ,della opportuna razionalità e del neces-sario coraggio .

In un mondo che ad est sta mostrand osegnali che tendono alla creazione di con -dizioni di libera convivenza e di libertà intutti i settori della vita pubblica e privata ,la vera debolezza del l 'occidente, che orma inon teme nemici esterni né modelli pi ùutili, affascinanti e liberi, è rappresentatadal polipo della droga, che si ingrandisce

sempre più e che diviene sempre più mi-naccioso perché si è alimentato all'internodella nostra democrazia .

È questo il vero, grande pericolo ch ecorriamo: esso non riguarda più solo il sin -golo tossicodipendente, ma l'intera collet-tività che crede negli strumenti della de-mocrazia .

PRESIDENTE . Nessun altro chiedend odi parlare, sono così esauriti gli intervent isull'articolo 1 e sul complesso degli emen -damenti e degli articoli aggiuntivi ad ess opresentati .

Il seguito del dibattito con l 'espressionedei pareri dei relatori e del Governo, è rin -viato alla seduta di domani .

Avverto altresì che per domani è pre-vista una prosecuzione notturna dei la-vori .

Ordine del giornodella seduta di domani .

PRESIDENTE. Comunico l'ordine delgiorno della seduta di domani .

Mercoledì 4 aprile 1990, alle 10:

1. — Assegnazione di progetti di legge edocumenti a Commissioni in sede legisla-tiva .

2. — Seguito della discussione dei pro-getti di legge :

S. 1509. — Aggiornamento, modifich eed integrazioni della legge 22 dicembre1975, n. 685, recante disciplina degli stupe-facenti e sostanze psicotrope . Preven-zione, cura e riabilitazione dei relativi statidi tossicodipendenza (approvato dal Se -nato) (4414) .

GARAVAGLLA ed altri : Nuove norme per laprevenzione e la cura delle tossicodipen-denze, per il recupero dei tossicodipen-denti, per la prevenzione e repressione deitraffici illeciti di sostanze stupefacenti epsicotrope (1422) .

PELLICANO : Norme relative al traffico

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degli stupefacenti e al trattamento dei tos -sicodipendenti (2976) .

TEODORI ed altri : Legalizzazione dellacannabis indica (canapa indiana) e modi -fica della legge 22 dicembre 1975, n . 685, inmateria di disciplina degli stupefacenti edelle sostanze psicotrope (3095) .

ZANGHERI ed altri: Norme contro il traf-fico di stupefacenti (3381) .

RONCHI ed altri: Norme per la preven-zione delle tossicodipendenze, contro ilmercato nero, e per il rispetto dei diritti de icittadini tossicodipendenti (3395) .

TEODORI ed altri: Regolamentazione le -gale delle sostanze psicoattive per sot-trarre il traffico delle droghe alle organiz-zazioni criminali (3461) .

BENEVELLI ed altri: Nuove norme per l aprevenzione delle tossicomanie e dell'al-

coolismo e per la cura e il recupero deitossicodipendenti (3659) .

POGGIOLINI ed altri : Norme per la costitu -zione dei centri di socio-riabilitazione de itossicodipendenti (4246) .

Relatori : Casini Carlo e Artioli, per lamaggioranza; Benevelli e Teodori, di mino-ranza .

(Articolo 81, comma 4, del regola-mento) .

La seduta termina alle 20,15 .

IL CONSIGLIERE CAPO DEL SERVIZI OSTENOGRAFIA DELL'ASSEMBLEA

DOTT . VINCENZO ARISTA

L'ESTENSORE DEL PROCESSO VERBAL EPROF . TEODOSIO ZOTT A

Licenziato per la composizione e la stampadal Servizio Stenografia dell'Assemblea

alle 22 .

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

COMUNICAZIONI

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

Annunzio di un disegno di legge .

In data odierna è stato presentato all aPresidenza il seguente disegno di legge :

dal Ministro della difesa:

«Modifiche alla legge 9 gennaio 1956, n.25, recante riordinamento dell'Ordine mi-litare d 'Italia» (4714) .

Sarà stampato e distribuito .

Trasmissioni dal Senato .

In data 2 aprile 1990 il Presidente de lSenato ha trasmesso alla Presidenza i se-guenti progetti di legge :

S. 365. — Senatori ANGELONI ed altri :«Nuove norme per la concessione dell a`Stella al merito del lavoro'» (approvata daquella XI Commissione permanente)(4712) .

S . 728. — «Scioglimento del l ' Ente nazio-nale di previdenza ed assistenza per l eostetriche (ENPAO) e disciplina del tratta -mento previdenziale delle ostetriche» (ap-provata da quella XI Commissione perma-nente) (4713) .

S. 2032. — «Norme per la definizione de iprofili professionali del personaledell'Azienda nazionale autonoma dell estrade (ANAS) e per le autorizzazioni all amedesima Azienda a sottoscrivere azionidella Società italiana per il traforo auto -stradale del Frejus (SITAF)» (approvatodalle VIII e XI Commissioni permanent iriunite della Camera e modificato da quell aVIII Commissione permanente) (3426-B) .

Saranno stampati e distribuiti .

Ritiro di una proposta di legge .

Il deputato Artioli ha chiesto di ritirarela seguente proposta di legge :

ARTIOLI : «Vaccinazione obbligatori acontro il morbillo» (1151) .

La proposta di legge, pertanto, sarà can-cellata dall'ordine del giorno .

Trasmissione di una relazione di unaCommissione parlamentare d'in-chiesta e di documentazioni allegate.

Il Presidente della Commissione parla-mentare d'inchiesta sul fenomeno dell amafia e sulle altre associazioni criminal isimilari, con lettera in data 2 aprile 1990 ,ha trasmesso, ai sensi dell 'articolo 1 dell alegge 23 marzo 1988, n. 94, una relazionesulle risultanze dell'indagine del gruppo dilavoro della Commissione incaricato disvolgere accertamenti sullo stato dellalotta alla criminalità organizzata a Cata-nia, approvata dalla Commissione stessa ,all'unanimità, nella seduta del 23 marzo1990 (doc. XXIII, n . 17) .

Con la stessa lettera il presidente dellaCommissione ha trasmesso un documento,del senatore Corleone, connesso con l apredetta relazione, contenente ulterior idati e considerazioni sulla criminalità or-ganizzata a Catania (doc. XXIII, n. 17-bis) .

Questi documenti saranno stampati edistribuiti .

Annunzio dell'archiviazione di atti rela-tivi a reati previsti dall'articolo 96 della

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X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

Costituzione disposta dal collegio costi-tuito presso il tribunale di Roma.

Con lettera in data 27 marzo 1990 il pro -curatore della Repubblica presso il tribu-nale di Roma ha comunicato, ai sens idell 'articolo 8, comma 4, della legge costi-tuzionale 16 gennaio 1989, n. 1, che il col-legio per i procedimenti relativi ai reat iprevisti dall'articolo 96 della Costituzionecostituito presso il suddetto tribunale h adisposto, con decreto emesso in data 7marzo 1990, l'archiviazione degli atti rela-tivi a due denunce sporte dal dottor Vit-torio Cavaceppi, presidente pro temporedel Consiglio dell'Ordine dei medici d iRoma, e dal senatore Guido Pollice ne iconfronti del senatore Carlo Donat-Cattin ,nella sua qualità di ministro della sanit àpro tempore .

Richieste ministerialidi pareri parlamentari .

Il ministro di Grazia e Giustizia ha tra -smesso, con lettera in data 26 marzo 1990,ai sensi dell'articolo 7 della legge-delega 1 6febbraio 1987, n. 81, lo schema di modificadegli articoli 242 e 244 del decreto legisla-tivo 28 luglio 1989, n. 271 .

Ai sensi della predetta disposizione, taleschema è stato deferito dal Presidente de lSenato, d'intesa con il Presidente dell aCamera, alla Commissione parlamentar eper il parere al Governo sulle norme dele-gate relative al nuovo codice di procedur apenale, che dovrà esprimere il proprioparere entro il 20 aprile 1990.

Il ministro per gli interventi straordinar idel Mezzogiorno ha trasmesso, con letterain data 26 marzo 1990, ai sensi del l 'articolo2, comma 1, della legge n . 651 del 1983 ,l'aggiornamento del programma triennal edi sviluppo del Mezzogiorno per il period o1990/1992 .

Ai sensi della predetta disposizione edell 'articolo 143, comma 4, del regola-mento, tale documento è stato deferito da lPresidente del Senato, d ' intesa con il Pre-sidente della Camera, alla Commissioneparlamentare per il controllo sugli inter-

venti nel Mezzogiorno, che dovrà espri-mere il proprio parere entro il 15 aprile1990 .

Il ministro dell'Ambiente ha trasmesso ,ai sensi del comma 2 dell'articolo 1 dell alegge 28 agosto 1989, n. 305, la proposta di«Programma triennale dell'azione pub-blica per la tutela dell'ambiente» .

Tale documento è deferito, a ' termini delcomma 4 dell'articolo 143 del regola-mento, alla VIII Commissione permanent e(Ambiente), che dovrà esprimere il propri oparere entro il 3 maggio 1990 .

Comunicazioni di nomine ministeriali a isensi dell'articolo 9 della legge n . 14 del1978 .

Il ministro dell'Industria, del Com-mercio e dell'Artigianato, a' terminidell 'articolo 9 della legge 24 gennaio 1978 ,

n . 14, ha dato comunicazione della nomin adel Consiglio di Amministrazione dell aStazione sperimentale del vetro in Mu-rano-Venezia.

Tale comunicazione è stata trasmess aalla X Commissione permanente (Attivit àproduttive) .

Il ministro dell'Agricoltura e delle Fore-ste, a' termini dell'articolo 9 della legge 24

gennaio 1978, n. 14, ha dato comunica-zione del rinnovo del Consiglio di ammini -strazione dell'Istituto Sperimentale pe rl'Enologia di Asti, dell'Istituto Sperimen-tale per l'Elaiotecnica di Pescara, dell 'Isti-tuto Sperimentale per la Selvicoltura d iArezzo, dell 'Istituto Sperimentale perl'Olivicoltura di Cosenza, dell 'Istituto perle Colture Foraggere di Lodi e dell 'IstitutoSperimentale per la Cerealicoltura d iRoma.

Tale comunicazione è stata trasmessaalla XIII Commissione permanente (agri -coltura) .

Annunzio di una risoluzione .

È stata presentata alla Presidenza unarisoluzione. E pubblicata in allegato ai re-soconti della seduta odierna .

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

Annunzio di interrogazion ie di interpellanze .

Sono state presentate alla Presidenz ainterrogazioni e interpellanze . Sono pub-blicate il allegato ai resoconti della sedut aodierna .

Apposizione di una firm aad una interrogazione .

L'interrogazione con risposta orale n . 3-01944 dell'onorevole Caprili ed altri, pub-blicata sul resoconto sommario del 21 set-tembre 1989, è stata sottoscritta anche daldeputato Prandini .

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Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

VOTAZIONI QUALIFICATE

EFFETTUATE MEDIANTE

PROCEDIMENTO ELETTRONICO

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— 52873 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - .DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

PRESIDENZA DEL PRESIDENTE LEONILDE IOTT I

OGGETTO: Disegno di legge n. 4414, Ordine del giorno di non passaggi oall 'esame degli articol i

VOTAZIONE A SCRUTINIO SEGRETO

. RISULTATO DELLA VOTAZIONE

Presenti 41 3Votanti 412Astenuti 1Maggioranza 207

Voti favorevoli 152Voti contrari 260

(La Camera respinge) .

Hanno preso parte alla votazione:

Agrusti MichelangeloAiardi AlbertoAlberini GuidoAlborghetti Guid oAlinovi AbdonAmalfitano DomenicoAmato GiulianoAndò SalvatoreAndreis SergioAngelini Giordan oAniasi AldoAnselmi TinaAntonucci BrunoArmellin LinoArnaboldi PatriziaArtese VitaleArtioli RossellaAstone GiuseppeAstori GianfrancoAugello Giacomo SebastianoAuleta Francesc oAzzaro GiuseppeAzzolini Luciano

Babbini PaoloBaghino Francesco GiulioBalbo LauraBalestracci NelloBarbalace Francesc oBarbera Augusto AntonioBarbieri Silvia

Bargone AntonioBaruffi LuigiBassanini FrancoBassi Montanari FrancaBattaglia PietroBattistuzzi Paol oBecchi AdaBeebe Tarantelli Carole Jan eBellocchio AntonioBenedikter JohannBenevelli Luig iBernasconi Anna MariaBernocco Garzanti Luigin aBertoli DaniloBertone GiuseppinaBiafora PasqualinoBianchi FortunatoBianchi Beretta RomanaBianchini GiovanniBiasci MarioBinetti Vincenz oBisagno TommasoBogi GiorgioBonfatti Paini MarisaBoniver Margherit aBonsignore VitoBordon WillerBorgoglio FeliceBorra Gian CarloBorri AndreaBorruso AndreaBortolami Benito Mari oBortolani Franco

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Atti Parlamentari

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

Boselli MilviaBotta GiuseppeBreda RobertaBrescia GiuseppeBrocca BeniaminoBruni Francesc oBruzzani Riccard oBubbico MauroBuffoni Andre aBulleri Luigi

Cafarelli FrancescoCalderisi GiuseppeCamber GiulioCannelonga Severino LucanoCapecchi Maria Teres aCappiello Agata AlmaCapria NicolaCaprili MilziadeCaradonna Giuli oCardetti GiorgioCardinale SalvatoreCarelli RodolfoCarrara AndreinoCarrus NinoCasati FrancescoCasini Pier FerdinandoCastagnetti Guglielm oCastagnetti Pierluig iCastagnola Luig iCastrucci SiroCavagna MarioCaveri LucianoCavicchioli AndreaCavigliasso PaolaCecchetto Coco AlessandraCederna Antoni oCellini GiulianoCerutti GiuseppeChella MarioChiriano RosarioCiabarri VincenzoCiaffi AdrianoCiampaglia Albert oCiccardini BartoloCiconte Vincenz oCiliberti FrancoCima LauraCimmino TancrediCiocci Carlo AlbertoCiocia GrazianoCivita Salvatore

Cobellis GiovanniColombini LedaColoni SergioColucci FrancescoColucci Gaetan oCordati Rosaia Luigi aCorsi Umbert oCosta AlessandroCosta SilviaCosti SilvanoCrescenzi UgoCresco Angelo GaetanoCristoni PaoloCurci FrancescoCursi Cesare

D'Addario AmedeoD'Aimmo Florind oDal Castello Mari oD'Alia SalvatoreD'Amato Carlod'Amato LuigiD'Ambrosio MicheleD'Angelo GuidoDarida ClelioDe Carolis StelioDe Julio SergioDel Bue MauroDell'Unto ParisDel Mese Paolode Luca StefanoDe Rose EmilioDi Donato GiulioDiglio PasqualeDignani Grimaldi VandaDi Pietro GiovanniDi Prisco Elisabett aDonati AnnaDutto Mauro

Ebner Michi

Faccio Adel eFachin Schiavi SilvanaFagni EddaFarace LuigiFelissari Lino Osvald oFerrara GiovanniFerrari BrunoFerrari MarteFerrari WilmoFerrarini Giulio

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

Fiandrotti FilippoFilippini GiovannaFincato LauraFiori PublioFiorino FilippoForleo FrancescoFormica RinoFornasari GiuseppeFoschi FrancoFoti LuigiFranchi FrancoFrasson MarioFronza Crepaz LuciaFumagalli Carulli Battistin a

Gabbuggiani ElioGalante MicheleGalasso GiuseppeGalli GiancarloGalloni Giovann iGangi GiorgioGaravaglia MariapiaGargani GiuseppeGasparotto IsaiaGei Giovann iGelli BiancaGelpi LucianoGeremicca AndreaGhezzi Giorgi oGhinami Alessandr oGitti TarcisioGoria Giovann iGottardo SettimoGramaglia MariellaGregorelli AldoGrilli RenatoGrillo LuigiGrillo SalvatoreGunnella Aristide

Intini Ugo

Labriola SilvanoLamorte PasqualeLa Penna GirolamoLattanzio Vit oLatteri FerdinandoLauricella AngeloLa Valle RanieroLeccisi PinoLega SilvioLenoci Claudio

Levi Baldini NataliaLia AntonioLobianco ArcangeloLodi Faustini Fustini Adrian aLoi Giovanni BattistaLoiero AgazioLombardo AntoninoLo Porto GuidoLucchesi Giusepp eLucenti GiuseppeLusetti Renzo

Maccheroni GiacomoMacciotta GiorgioMaceratini Giuli oMagri LucioMainardi Fava AnnaMalfatti Franco Mari aMalvestio PiergiovanniMammone Nati aMancini VincenzoManfredi ManfredoMannino Antonin oManzolini GiovanniMartuscelli PaoloMasina EttoreMasini NadiaMastella Mario ClementeMastrantuono Raffael eMatteoli Alter oMattioli Gianni FrancescoMazza DinoMazzuconi DanielaMeleleo SalvatoreMellini MauroMensorio CarmineMensurati ElioMerloni FrancescoMicheli Filipp oMichelini AlbertoMigliasso TeresaMinozzi RosannaMonaci Albert oMonello PaoloMongiello GiovanniMontali Sebastian oMontanari Fornari NandaMontecchi Elen a

Napoli VitoNardone Carmin eNegri Giovanni

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Atti Parlamentari

— 52876 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

Nenna D'Antonio Ann aNerli FrancescoNicotra Benedetto VincenzoNoci MaurizioNovelli DiegoNucci Mauro Anna Maria

Orciari GiuseppeOrsenigo Dante OresteOrsini Gianfranc o

Pacetti MassimoPaganelli EttorePallanti Novell oPalmieri ErmenegildoPascolat RenzoPatria RenzoPavoni BenitoPellegatta Giovann iPellegatti IvanaPellizzari GianmarioPerani MarioPerinei FabioPerrone AntoninoPicchetti SantinoPiccoli FlaminioPiermartini Gabriel ePietrini VincenzoPintor Luig iPiredda Matte oPiro FrancoPisanu GiuseppePisicchio Giusepp ePoggiolini Danil oPoli Bortone AdrianaPolidori EnzoPortatadino CostantePrandini OnelioPrincipe SandroProcacci Annamari aProvantini AlbertoPumilia Calogero

Quarta NicolaQuercini GiulioQuercioli Elio

Rabino Giovanni Battist aRadi LucianoRaffaelli MarioRais FrancescoRallo Girolamo

Ravasio RenatoRebecchi AldoRebulla LucianoRecchia VincenzoReichlin AlfredoReina GiuseppeRenzulli Aldo Gabriel eRicci FrancoRicciuti Rome oRidi SilvanoRiggio VitoRighi LucianoRinaldi LuigiRivera GiovanniRocelli Gian Franc oRodotà Stefan oRognoni VirginioRojch AngelinoRomani DanielaRomita Pier Luig iRossi di Montelera Luig iRotiroti RaffaeleRusso Ferdinand oRusso FrancoRusso RaffaeleRusso VincenzoRusso Spena GiovanniRutelli Francesc o

Sacconi MaurizioSalerno GabrieleSamà FrancescoSanese Nicolamari aSangalli Carl oSangiorgio Maria LuisaSanna AnnaSannella BenedettoSantarelli GiulioSantonastaso GiuseppeSantoro ItalicoSantuz GiorgioSanza Angelo MariaSapienza Orazi oSapio Francesc oSaretta Giusepp eSavino NicolaSavio GastoneSbardella VittorioScàlfaro Oscar LuigiScalia MassimoScotti Vincenz oSegni Mariotto

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Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

Senaldi CarloSerafini Anna Mari aSerra GiannaSerrentino Pietr oSilvestri GiulianoSinatra AlbertoSoddu PietroSolaroli BrunoSorice VincenzoSospiri NinoSpini ValdoStrada RenatoStrumendo Luci oSusi Domenico

Taddei Mari aTagliabue Gianfranc oTancredi AntonioTarabini Eugeni oTassi CarloTassone MarioTeodori MassimoTesini GiancarloTesta AntonioTesta EnricoTiraboschi Angel oTorchio Giusepp eTrabacchi FeliceTravaglini Giovann i

Umidi Sala Neide MariaUrso Salvatore

Vairo Gaetan oValensise Raffael eVazzoler SergioVecchiarelli BrunoVesce Emili oViscardi MicheleVisco VincenzoViti VincenzoVito Alfredo

Vizzini CarloVolponi Alberto

Willeit Ferdinand

Zamberletti GiuseppeZambon BrunoZampieri AmedeoZaniboni AntoninoZavettieri Saveri oZevi BrunoZolla Michel eZoso GiulianoZuech Giusepp e

Si è astenuto:

Paoli Gino

Sono in missione:

Andreotti GiulioBonferroni FrancoCaccia Paolo PietroCasini CarloD'Acquisto Mari oFormigoni RobertoFracanzani CarloMannino CalogeroMarri GermanoMartelli ClaudioMartinazzoli Fermo Min oMartino GuidoMatulli GiuseppeOrsini BrunoPazzaglia AlfredoRosini GiacomoRubbi EmilioSalvoldi GiancarloStegagnini Brun oSterpa EgidioTognoli Carlo

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— 52879 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

RISOLUZIONE IN COMMISSIONE, INTERROGAZION I

E INTERPELLANZE PRESENTATE

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— 52881 —

Camera dei Deputat i

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RISOLUZIONE IN COMMISSION E

La III Commissione ,

considerato che da circa trenta ann iin Eritrea si combatte una guerra dram-matica, devastante e dispendiosissima l acui origine è nella violazione da partedell 'Etiopia dei confini internazionali ;

considerato che la violazione dellaRisoluzione ONU n . 390/A/5, che definivala questione dell 'ex colonia italiana del -l'Eritrea, rappresenta il nodo politico de l

problema;

considerato che l'Etiopia ha vistosa -mente utilizzato gli aiuti dall 'estero per isuoi obiettivi militari e quindi per affa-mare la popolazione e per stroncare l apretesa degli eritrei di vedere riconosciut ii loro diritti internazionali ;

considerata ' anche la gravità dell adenuncia di Amnesty International, che –nel suo rapporto del 1989 – porta all aluce la tragica situazione delle carceri

etiopiche, delle condanne senza processo ,delle sparizioni e delle torture, delle vio-lazioni dei più elementari diritti umani ,dell'impiego nelle azioni belliche anche dibambini di 13 anni ;

ricordato che l 'Etiopia non ha mairatificato strumenti internazionali di tu-tela dei diritti dell'uomo quali la « Con-venzione internazionale dei diritti civili epolitici » e la Convenzione delle NazioniUnite contro la tortura e che ha ricevuto

l'esplicita condanna del Consiglio d'Eu-ropa, insieme al Sud Africa, per la siste-matica violazione dei diritti fondamental i

dell 'uomo ;

considerato che il « Comitato Pro-Eritrea » costituito da DC, PRI, PLI,

PSDI, Partito Radicale, Sinistra Indipen-dente, Democrazia Proletaria e PSI h aformulato un appello urgente sottoscritt oda eminenti personalità italiane per ri-chiedere al Segretario Generale dell'ON U

che si riapra il dossier dell 'Eritrea al -l'ONU sulla base della Risoluzione 390/A/5 e si avvii una trattativa politica peruna soluzione pacifica del conflitto in

atto ;

ricordate infine le difficoltà deri-vanti alla comunità eritrea in Italia da lnon aver finora potuto ottenere il test odella circolare diplomatica del 17 ottobre1981

impegna il Governo a :

1) riproporre la questione eritreanelle sedi internazionali affinché l'ON U

possa riaprire il dossier eritreo sulla bas e

della Risoluzione 390/A/5 ;

2) rendere accessibile alla comunit àeritrea in Italia il testo della circolar ediplomatica del 17 ottobre 1981 ;

3) riservare una particolare atten-zione ai diritti e alle aspettative dei citta-dini eritrei nella circostanza della appli-cazione del recente decreto che regola -menta l'immigrazione extra-comunitaria .

(7-00338)

« Boniver » .

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— 52882 —

Camera dei Deputati

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INTERROGAZION E

A RISPOSTA IN COMMISSION E

VIOLANTE, MARRI, MAMMONE eCRIPPA . — Al Ministro degli affari esteri .— Per sapere – premesso che :

l 'accentuarsi del clima di violenza i natto in Colombia, che ha portato all'as-sassinio della dottoressa Diana Estel aCardona Saldarriaga, sindaco della citt àdi Apartadò (avvenuto il 26 febbraioscorso a Medellin) da parte delie squadr emilitari è l 'ultimo di una serie di assassi-nii che hanno riguardato sindaci, consi-glieri comunali e militanti politici (so-prattutto della Union Patriotica), ammini-stratori, religiosi, sindacalisti perché atti-vamente impegnati a favore della convi-venza democratica e dei diritti umani ;

le bande armate, legate a settoridelle oligarchie latifondiste e finanziarie ,all 'esercito e alle mafie del traffico d icocaina, hanno portato al più alto livelloil loro attacco eversivo e antidemocraticocon gli assassinii di Jaime Pardo Leal ,presidente della Union Patriotica, e d iLuis Carlos Galan, dirigente di primopiano del Partito Liberale, candidato allapresidenza della Repubblica ;

l'attività dell'attuale governo presie-duto da Virgilio Barco è tesa prevalente -mente a dare all'esterno l'immagine d ilotta al narcotraffico ma in realtà pocoincline ad affrontare i nodi profondi ch edeterminano il clima di inusitata violenzain Colombia quali, ad esempio, i legam iperversi esistenti tra settori politici di go-verno e militari con impotenti cartelli de lnarcotraffico, la proliferazione di band eparamilitari (spesso addestrate militar-mente da personaggi provenienti dall 'Eu-ropa) allo scopo di reprimere nel sanguele istanze politiche, sindacali, sociali ,

della popolazione – :

se il Ministro non ritenga di dove rintervenire presso le autorità colombianeper esprimere la nostra indignazione e l anostra preoccupazione per la grave situa-zione che si registra in quel Paese;

se, dinnanzi al grande potere ch etuttora hanno i cartelli dei narcotraffi-canti e alle connivenze esistenti con amp i

settori dello Stato e dell'esercito, non ri-tenga necessario un intervento del nostroPaese presso le Nazioni Unite e presso l aComunità Europea affinché tutta la co-munità internazionale sia investita opera-tivamente del compito di combattere estroncare gli effetti e le cause di questagravissima e insostenibile situazione .

(5-02099)

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— 52883 —

Camera dei Deputat i

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INTERROGAZION I

A RISPOSTA SCRITT A

BATTISTUZZI. — Ai Ministri della sa-nità, dell 'ambiente e del lavoro e previdenzasociale. — Per sapere – premesso che :

l 'inquinamento atmosferico nell egrandi città è in continuo aumento ,creando condizioni ambientali general-mente definite gravi e allarmanti per l asalute a seguito di dati forniti da monito -raggi ripetuti nel tempo;

questo stato di cose è dovuto inlarga misura ai gas di scarico dei veicol ia motore e, quindi, rappresenta in parti -colare una seria minaccia alla salute diquanti svolgono attività lavorativa nell earterie delle città in questione ove il traf-fico è più intenso ;

tra queste categorie di lavoratori lapiù esposta è quella degli agenti di poli -zia urbana addetti alla regolamentazion edel traffico . Per quanto riguarda la capi -tale, l 'acuirsi di fenomeni di gravi intossi-cazioni, alcuni decessi per neoplasie el 'aumentato numero di malattie cardiocir-colatorie hanno messo in stato di allarmee di apprensione l ' intera categoria che s iinterroga sui rischi per l'inquinament ocui va quotidianamente incontro – :

se non si ritenga opportuno promuo-vere un 'indagine a livello nazionale perappurare se decessi per neoplasie e talun istati patologici, tra i quali quelli cui si èfatto cenno sopra, possano essere imputa -bili, quale causa o concausa, all ' inquina-mento atmosferico ;

in caso affermativo, se non si ri-tenga necessario investire della questionegli idonei organismi pubblici, allo scopodi studiare i vari aspetti del problema eindicare gli eventuali rimedi per elimi-nare o diminuire i rischi di cui trattasi ,onde consentire alle amministrazioni lo -cali interessate l'adozione dei provvedi -menti necessari .

(4-19129)

PELLEGATTI . — Al Ministro della pub-blica istruzione. — Per sapere – premess oche:

l 'ordinanza ministeriale n . 40 del 26febbraio 1990 sulla razionalizzazionedella rete scolastica, relativamente a lquinquennio 1990/91 1994/95, pur acco-gliendo alcune richieste sindacali quali l epluriennalità del piano e le gradualit àdella sua applicazione, presenta ancoranotevoli limiti quali il criterio delle class ie del verificarsi della vacanza della presi-denza o della direzione didattica (adesempio causa pensionamento) ;

questi criteri se adottati comporte-rebbero grave rischio per l'autonomia de lliceo classico « Celio » di Rovigo ;

il consiglio scolastico provinciale, l eorganizzazioni sindacali provinciali hannoespresso parere contrario all 'accorpa-mento degli istituti di scuola media supe-riore ;

anche il Provveditore agli studi ,nella risposta inviata al Ministero, si èdichiarato favorevole al mantenimentodell 'autonomia del liceo classico di Ro-vigo ;

già lo scorso anno a causa di un aanaloga ordinanza la rete scolastica pole-sana è stata penalizzata dall 'accorpa-mento dell'IPSIA di Badia Polesine edalla soppressione del convitto ammess oall'IPAGR di Trecenta – :

se il Ministro, prima di proseguirenel piano di razionalizzazione degli isti-tuti di Rovigo, non intenda ascoltarel'amministrazione comunale e gli organ i

collegiali ;

se non intenda effettuare tutte le ve-rifiche prima di applicare direttive cheporterebbero ad un ulteriore impoveri-mento della scuola polesana .

(4-19130 )

MAMMONE, SAPIO e ROMANI . — Al

Ministro delle finanze. — Per sapere – pre-

messo che :

il Consorzio per gli insediament i

produttivi di Sora, promosso dalla Confe-

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derazione nazionale dell 'artigianato ,aveva avanzato richiesta di assegnazion edella ex Cartiera Baimond di Isola de l

Liri per un suo pieno utilizzo ai fini d iinsediamenti di imprese artigiane de lcomprensorio e per attività di promo-zione dell'intero comparto ;

si è avuta notizia dell ' imminente as-segnazione dell'intera area della Cartieraalla società ELIN D

se il fatto corrisponde al vero ;

quali accertamenti ha preventiva -mente svolto il Ministero sui soggetti ch ehanno presentato offerte ;

con quali criteri il Ministero dell efinanze ha optato per la società ELIND;

con quali motivazioni è stato esclusoil Consorzio per gli insediamenti produt-tivi di Sora ;

se non ritiene opportuno riconside-rare la richiesta avanzata dal Consorzi ostesso .

(4-19131 )

SINATRA . — Al Ministro di grazia egiustizia . — Per sapere – premesso che :

con legge 22 giugno 1988, n . 221, èstata istituita, a favore del personaledelle cancellerie e segreterie giudiziarie ,una indennità giudiziaria mensile a de -correre dal 10 gennaio 1988 ;

con successiva legge 15 febbraio1989, n . 59, detta indennità è stata estes aa favore del personale amministrativodelle magistrature speciali (Consiglio d i

stato – TAR – Corte dei conti – Avvoca-tura dello Stato – Tribunali militari –Ministero della difesa) ;

i benefici di cui alle predette legg inon sono stati estesi al personal eU .N .E.P . (ufficiali giudiziari, aiutanti uffi-

ciali giudiziari e coadiutori ufficiali giudi-ziari) dipendente del Ministero di graziae giustizia, assunto con regolare concors opubblico ;

tutto ciò tra l'altro determina un adisparità di trattamento tra dipendentidello stesso Ministero – :

quali iniziative intenda assumere i lGoverno per porre fine a tale stato d idisagio e di manifesta ingiustizia ;

se non ritenga di adottare, con tutt aurgenza, i provvedimenti atti a riportarefiducia nei dipendenti, ingiustamente pe -nalizzati e discriminati dalle leggi citate .

(4-19132 )

SINATRA. — Ai Ministri dei lavoripubblici e dell'industria del commercio edell 'artigianato . — Per sapere – premessoche:

da più parti viene lamentata la ca-renza del servizio di distribuzione carbu-ranti lungo l'autostrada Palermo-Trapani -Mazara del Vallo, asse fondamentale d icollegamento fra il capoluogo siciliano el'estremo ovest dell'isola ;

infatti l'autostrada è allo stato at-tuale priva di un qualsiasi punto di rifor-nimento di carburanti e di aree di servi -zio dove possono fare sosta gli automobi-listi (soprattutto turisti) reduci da lungh iviaggi ;

va sottolineato che l'autostrada col -lega il capoluogo con il proprio aeroport odi Punta Raisi e con l 'aeroporto di Tra-pani-Birgi e si rivela essenziale inoltreper il raggiungimento di importanti cen-tri, come Erice, Selinunte, Segesta, Agri-gento e Sciacca, poli di particolare attra-zione ai fini di un sempre maggiore svi-luppo turistico dell'intera regione ;

la richiesta ufficiale da parte di al -cune compagnie petrolifere nazionali perinstallare i rifornimenti è stata presentat aall 'ANAS (l'azienda che gestisce le auto -strade) :

quali iniziative intendano assumereper eliminare eventuali impedimenti d inatura amministrativa o logistica e persensibilizzare, sul piano locale, le compa-gnie di cartello;

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quali provvedimenti siano stati adot-tati o si intendano adottare per agevolareeventuali istanze presentate, tendenti adottenere l'autorizzazione per l'installa-zione di impianti di distribuzione carbu-ranti lungo l 'autostrada Palermo-Trapani -Mazara del Vallo, che ne risulta priva,con conseguenti comprensibili disagi pergli utenti .

(4-19133)

SINATRA . — Al Ministro degli affariesteri . — Per sapere – premesso che :

alla signora Nina Rutkowska Rut ,nata a Tiumien (URSS) il 1' gennaio 193 4e residente in Raciborz (Polonia) – U 1Polna 3/A, medico in attività di servizio ,è stato negato, da parte dell'ambasciat aitaliana a Varsavia, il visto d 'ingresso inItalia con permanenza per- un periodo ditre mesi richiesto circa un mese fa dall afiglia Elena Rutkowska in Buscemi, nat aa Odessa (URSS) il 4 gennaio 1959 eresidente in Trapani, Via Canale Scala-brino, n . 30 – :

quali motivi stanno alla base del di -vieto del visto di ingresso alla signoraNina Rutkowska Rut da parte dell'amba-sciata italiana a Varsavia ;

se non ritenga di sbloccare il di -vieto, peraltro incomprensibile dal mo-mento che negli anni precedenti detto vi -sto è stato sempre concessò, anche perch éla figlia, sposata con un italiano, ha biso-gno di essere assistita dalla madre.

(4-19134)

SINATRA . — Al Ministro della difesa .— Per sapere – premesso che la recenteoccupazione da parte degli studenti dell amaggior parte delle Università italiane ,iniziata nel dicembre 1989, ha di fatt odeterminato l'impossibilità, per molti gio-vani arruolati e rinviati per motivi distudio, di poter sostenere esami di pro-fitto nel numero richiesto dalla normativ avigente in fatto di leva e reclutamento ,

per cui agli stessi non solo non è stat oriconosciuto il diritto al rinvio anche perl'anno 1990 ma è stato invece comunicato

l'interessamento alla chiamata alle arm i

con il 2/C/90 – :

se non ritenga di dover assumere

ogni idoneo provvedimento atto a ristabi-lire, per giovani incolpevolmente mortifi-cati in interessi di importanza vitale pe ril loro futuro, la possibilità di completaresenza turbative gli studi universitari in-

trapresi .

(4-19135)

CIMA. — Al Ministro dell' interno . —Per sapere – premesso che :

il 25 febbraio 1990, a Soverato, si èverificato un grave episodio di intimida-zione nei confronti del sindaco ;

da mesi si verificano attentati, in-cendi, intimidazioni di stampo mafioso

nei confronti di commercianti e di altr i

cittadini ;

nella risposta all ' interrogazione n . 4-05593 del 22 gennaio 1990 il Ministro

dell 'interno ha parlato di « attentati alpatrimonio a mezzo di esplosione di ordi-gni, anche di notevole potenza distrut-tiva », valutandoli come un fenomeno d i« devianza individuale senza collegamento

con la criminalità organizzata » – :

quali siano, a parere del Ministro, l e

ragioni all 'origine dei citati fenomeni d i« devianza individuale », che si manife-stano con attentati e incendi di notevole

gravità e ripetuti nel tempo ;

quali interventi siano previsti allo

scopo di impedire il ripetersi di simil iatti di violenza e, soprattutto, allo scopodi favorire uno sviluppo socio-economico

della Calabria che sottragga terreno all a

malavita organizzata .

(4-19136)

ARNABOLDI e RUSSO SPENA. — AiMinistri per i beni culturali e ambientali edella pubblica istruzione. — Per saperequali provvedimenti concreti e immediati ,

e altresì quali programmi più generali e da lunga scadenza, sono stati predispost iper la sopravvivenza, in epoca di grave

crisi per la nostra editoria e per la let-

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tura in Italia, delle numerose librerie mi-nacciate di sfratto in diversi quartieridella città di Roma, e segnatamente dell a« Tutti libri », sola libreria romana a di-sposizione di cinquecentomila abitantidell'Appio-Latino-Tuscolano e sottoposta asfratto esecutivo . In riferimento specific oalla libreria « Tutti libri » poi si chiededi sapere, visto che il decreto-legge 9 di-cembre 1986 n . 832, convertito con modi-ficazioni dalla legge 6 febbraio 1987 ,n . 15, all 'articolo 4, estende al di fuoridei centri storici delle città, la facoltà deicomuni di stabilire voci merceologichespecifiche, al fine di tutelare tradizion ilocali ed aree di particolare interesse ,perché non si è provveduto, anche tra-mite intervento prefettizio, con estrem aurgenza a vincolare a esclusivo commer-cio librario i locali in cui ha sede attual-mente la « Tutti libri » .

(4-19137)

VESCE, MELLINI e FACCIO . — Ai Mi-nistri dei lavori pubblici, delle aree urbanee di grazia e giustizia . — Per sapere –premesso che :

nell 'aprile 1987 la Edilcooper, consede in via Nicola Marchese n . 10 aRoma, incaricata dal consorzio Acl iLaurentina 20 sito in via Latina n. 57/i ,

pubblicizzava la vendita ,di appartament iin via Tuscolana, località Tor di Mezzavi acon consegna entro 30 mesi ;

l'addetto alla vendita, tale Luigi Pa-cini, della Edilcooper stabiliva con chi s ipresentava che bisognava versare l aquota di 8 milioni per essere assistit idalla stessa sino alla stesura dell'atto no-tarile ed in seguito con la firma del con -tratto preliminare, già predisposto e fir-mato dal consorzio Acli Laurentina 20 ,venivano versate dai soci quote tra 15 e20 milioni al presidente della Edilcoppe rSandro Guidarelli ;

il 21 settembre 1987 il consorzioAcli Laurentina 20 inviava una lettera atutti i 180 soci che avevano aderito all aproposta della Edilcooper nella quale an-nunciava che i lavori sarebbero comin-ciati nel mese di ottobre dello stesso

anno; in seguito affermò che i lavor ierano slittati in seguito alla crisi comu-

nale ;

nello stesso periodo i soci firmaronoun notevole numero di cambiali e ricevet-tero una lettera dal Consorzio Acl iLaurentina dove si affermava che, se nonci fosse stato il nullaosta dal comune, i

titoli sarebbero stati restituiti (a tutt 'oggi

i soci pagano le cambiali senza che i

lavori siano iniziati) ;

nello stesso periodo la Edilcoope r

spariva nel nulla e da quel momento l apresidentessa del consorzio Acli Lauren-

tina 20 ha continuato a fare vaghe pro -

messe ai soci imputando tutti i ritard i

alle autorità competenti ;

il 3 gennaio 1989 il Consorzio Acl i

Laurentina 20 dava mandato alla Finan-gest per pubblicizzare che i lavori eran ogià avviati e che la consegna era prevista

entro 30 mesi, raccogliendo così circa 40

nuovi soci ;

il 14 febbraio 1989, con una letter a

ai soci, il consorzio Acli Laurentina 20annunciava un accordo con la s .r .l . Ranch

per risolvere; debiti precedenti assunt i

con la società Sicep, che aveva reso pos-sibile la definizione degli atti di acquist odella residua parte dei lotti di terreno de l

comprensorio ;

il 20 ottobre 1989 il Consorzio pre-

sentava istanza di fallimento dopo averincassato circa 11 miliardi e 500 milion i

da tutti i soci senza che mai un matto-

ne della tanto sospirata casa sia stat o

tirato su ;

su quanto era avvenuto sino al 2

giugno 1989 un socio della cooperativa,

tale Filippo Piccione, aveva presentato re-golare denuncia alla procura della Repub-blica di Roma senza ricevere, a tutt'oggi ,

nessuna comunicazione in merito – :

se non si ritenga necessario svolger e

un 'accurata indagine sui fatti sopraespost i

per accertare tutte le eventuali responsa-bilità anche di carattere penale ;

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per quale motivo non si è dato se-guito alla denuncia presentata dal signo rPiccione che denunciava 'la possibiletruffa perpetrata nei confronti di centi-naia di cittadini, da parte del consorzi oAcli Laurentina 20 ;

se non si ritenga indispensabile al-largare l ' indagine a tutte quelle coopera-tive che, come denunciato da migliaia d icittadini in tutta Italia, hanno abusatodel drammatico bisogno di case nel no-stro Paese per speculazioni e raggiri dicentinaia e centinaia di miliardi ;

cosa si intenda fare affinché quest icittadini e gli altri raggirati da consorzi ecooperative possano arrivare ad usufruir edelle case per cui hanno versato a vuot odecine di milioni .

(4-19138 )

VITI. — Ai Ministri dell'università edella ricerca scientifica e tecnologica, dellapubblica istruzione e della sanità . — Perconoscere – premesso :

che gli studi per il conseguimentodel diploma di « ostetrica » sono ordinat idal regio decreto-legge 15 ottobre 193 6n . 2128 convertito dalla legge 25 marz o1935 n. 921 (tale disciplina è stata con -fermata dal decreto del Presidente dell aRepubblica 10 marzo 1972 n. 162, cheall'articolo 8 ne rinvia la riconsiderazion enell 'ambito della riforma degli studi d imedicina) ;

che ~la Iegge 23 dicembre 195 7n. 1252 stabilisce che per accedere a lcorso di studi per il conseguimento de ldiploma di « ostetrica » sono necessari i ldiploma di « infermiere professionale » ola frequenza dei primi tre anni del corsodi medicina ;

che, purtroppo, tali prescrizioni no nhanno incrementato la professione d i« ostetrica » che conta, in tutta l'Italia ,un numero sempre decrescente di aspi-ranti ; non solo diminuiscono le iscrizion ialle scuole di ostetricia ma aumentano lediserzioni per ovvi motivi di pratica . con-venienza : gli infermieri professionali no ntrovano incentivazione per un corso che è

molto impegnativo e che non li gratific asotto il profilo della progressione econo-mica e di carriera ;

che allo scopo di fronteggiare l'in-cresciosa, preoccupante situazione che ,peraltro tiene in costante agitazione i col-legi provinciali delle ostetriche, nell ascorsa legislazione fu presentato un dise-gno di legge che prevedeva la trasforma-zione delle attuali scuole di ostetricia, i n

scuole dirette a fini speciali ;

che attualmente sono in attesa d idiscussione alla Camera almeno tre dise-gni di legge che considerano l ' iter scola-stico per il conseguimento del diploma d iostetrica nel quadro del riordino degl istudi per numerose altre professioni sani-tarie ;

che in tali disegni di legge è elimi-nata la propedeuticità del diploma di« infermiere professionale » cui viene at-tribuita la causa più importante dell acrisi delle scuole di ostetricia e della pro-fessione stessa di ostetrica – :

quali iniziative intenda promuover eperché il problema possa trovare solleci-tamente soluzioni adeguate, tenendo an-che conto del fatto che le varie , propostesinora formulate mirano a creare nuovestrutture e ad eliminare le scuole di oste-tricia annesse agli ospedali le quali, purnecessitando di aggiornamenti e di ri-forma, meritano fiducia e considerazioneper l 'alto senso di responsabilità e profes-sionalità posto alla base della loro spe-cifica attività .

(4-19139)

VITI. — Ai Ministri della sanità e dellapubblica istruzione . — Per conoscere –premesso che :

frequentemente le USL pubblican obandi di concorso a posti di « tecnico d ilaboratorio » nei quali, ai fini della parte-cipazione, si dichiarano validi, fra gli al-tri, anche i diplomi di maturità professio-nale di « tecnico di laboratorio chimico -biologico » conseguiti presso gli istitut iprofessionali di stato, purché i relativ icorsi siano iniziati ' in data anteriore a

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quella di entrata in vigore del decret oministeriale 30 gennaio 1982 ;

tale vincolo esclude dalle competi-zioni concorsuali tanti giovani diplomat i

e vanifica l'impegno dispiegato negl i

studi- - :

quali provvedimenti intenda adot-tare per eliminare l'assurda discrimina-zione fra giovani diplomati in periodi di -versi, ma frequentanti gli stessi corsi d i

studio .

(4-19140 )

VITI. — Ai Ministri dell'università edella ricerca scientifica e tecnologica e dell apubblica istruzione . — Per conoscere –premesso :

che operano in Italia gli Istituti per

le industrie artistiche con sedi a Roma ,Firenze, Urbino e Faenza, unico esempi odi sperimentazione didattica sul design insede nazionale ;

che tali scuole sono istituzioni d i

studi superiori – di livello universitario –ai quali si accede con il possesso di di-ploma di maturità quinquennale, e sonofinalizzate alla formazione, al massimo li -vello, di designers ;

che l'impianto giuridico degli ISIAfa riferimento all'anacronistico regio de-

creto n . 3123 del 1923 mentre l'attual enormativa discende da decreti ministe-riali emanati dal 1973 in poi e richiamaregolamenti di funzionalità propri dell eAccademie di belle arti e degli Istitut id'arte ;

che tali norme risultano, ogni giornodi più, completamente inadeguate all a

complessa gestione culturale e alle neces-sità operative dell'ISIA connesse alle cre-scenti esigenze di sviluppo del design – :

quali iniziative intendano predi-sporre per fronteggiare l 'emergenza in

atto, in previsione, soprattutto, delle sca-denze europee del 1992, e per salvaguar-dare il prezioso, unico, patrimonio d iesperienze scientifiche, didattiche e di ri-cerca che ha registrato un consolidato ri-conoscimento internazionale .

(4-19141)

COSTA SILVIA e VITI . — Ai Ministridell'università e della ricerca scientifica etecnologica, della pubblica istruzione, pe r

gli affari sociali e della sanità . — Per co-

noscere – premesso :

che l'importante settore dell'assi-stenza e dei servizi sociali in Italia è de ltutto trascurato e continuamente svalu-tato, per effetto, soprattutto, della man-canza di una legge-quadro ai fini di una

efficace politica di riordino, di preven-zione, di programmazione, di uso razio-nale sull'intero territorio nazionale dell erisorse e di valorizzazione delle professio-nalità ;

che gli assistenti sociali sono tutta-

via impegnati in compiti derivanti d anormative in costante evoluzione in ade-renza, anche se disorganicamente, all a

complessità delle problematiche sociali ;

che il decreto del Presidente dell a

Repubblica n . 14 del 1987 riconosce i l

valore abilitante del diploma universita-rio di assistente sociale ;

che la formazione degli assistenti so-ciali è definitivamente collocata in am-bito universitario ;

che la professione di assistente so-ciale è l'unica a godere di tale riconosci -

mento giuridico e normativo ;

che nei confronti degli assistenti so-ciali continua a perpetuarsi una condi-zione di obiettiva difficoltà a svolgere ef-ficacemente la propria attività professio-nale in maniera globale anche per la spe-requazione attuata nei contratti collettividi lavoro del pubblico impiego rispetto acategorie professionali con le quali gli as-sistenti sociali condividono livelli di pro-fessionalità, autonomia e responsabilità ;

che nelle piattaforme finora presen-tate esistono proposte di valutazione, i n

deroga, dei titoli di studio non ancora

esistenti mentre si ignorano i dettami di

norme in vigore – :

quali iniziative intendano assumer e

– ciascuno per il settore di competenza –

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perché possano essere perseguiti i se-guenti obiettivi :

1) vengano riconosciute, in sede ditrattative contrattuali, le responsabilità ele funzioni che già connotano il profiloprofessionale dell'assistente sociale, riqua-lificando ruolo e retribuzioni a livelli as-segnati ad altro personale di pari grado ,professionàlità e responsabilità ;

2) la formazione di base degli as-sistenti sociali sia collocata esclusiva -mente in ambito universitario, con par idignità ai corsi di laurea affini, esclu-dendo ulteriori proroghe al funziona -mento delle scuole private e istituend ocattedre per materie professionali, specifi-che degli operatori sociali ed inoltresiano individuate precise modalità etempi per l'istituzione del corso di laure aper assistenti sociali ;

3) siano predisposti coerenti prov-vedimenti che consentano di convalidar erapidamente i diplomi conseguiti nell'am-bito del precedente ordinamento onde si apossibile evitare ulteriori penalizzazioniper coloro che sono in possesso di titoloconseguito nelle scuole di servizio social enon universitarie ma di pari livello cultu-

rale ;

4) sia finalmente varata una mo-derna legge di riforma dell'assistenza, d i

promozione dei servizi sociali pubblici at-traverso un adeguato investimento di ri-sorse finanziarie e di personale in corri-spondenza del diffondersi di semprenuovi bisogni emergenti .

(4-19142)

BIONDI. — Al Ministro dei trasporti . —Per sapere :

se sia a conoscenza del diffuso ma-lumore a Milano tra i candidati privatist iall'esame per la patente di guida, pe rasserite molteplici difficoltà burocratich etese a ritardare se non addirittura a d

impedire l'esame stesso ;

se non ritenga, altresì, opportuna

un'indagine ispettiva presso l 'ufficio pro-vinciale MCTC di Milano, indagine indi -

rizzata a verificare la sussistenza dei fatt isuesposti e a garantire, nella giusta, dove -rosa e imparziale severità, l 'assoluta ine-sistenza di discriminazioni a danno de i

candidati privatisti rispetto a quelli pre-sentati dalle scuole di guida .

(4-19143)

RUSSO SPENA . — Al Ministro dell ' in-terno. — Per sapere – premesso che :

venerdì 16 marzo, alle ore 20,15, i n

via Frascati a Prato, perdeva la vita a

seguito di un colpo di pistola alla nuca i lcittadino Massimo Fiesoli, di anni 25 ;

la dinamica dei fatti non appare

chiara. La versione riportata dai giornal ivorrebbe il Fiesoli coinvolto in uno

scippo, individuato, inseguito e raggiunt o

da un poliziotto, bloccato a terra e aseguito di una colluttazione colpito amorte da un colpo di pistola, partito ac-cidentalmente dalla pistola di ordinanza ;

il poliziotto avrebbe, prima di co-minciare l'inseguimento, sparato due

colpi in aria per intimare al fuggiasco difermarsi ma la cosa che appare strana è

il percorso di fuga alquanto anomalo

compiuto dal Fiesoli per sfuggire alla cat-tura. Questo percorso singolare e contrad-dittorio se paragonato a una fuga, non

esclude che il Fiesoli possa essere stat o

scambiato suo malgrado per lo scippa-tore ;

Massimo Fiesoli lavorava infatticome tipografo e si trovava in zona, in

tuta sportiva, mentre stava raggiungend o

la palestra dove abitualmente si alle-nava – :

se il ministro ritenga sia stato legit-timo l'uso delle armi da parte del poli-ziotto o se al contrario ritenga spropor-zionato per l'episodio in questione l 'aversparato due colpi in aria in pieno centrocittadino e l'aver effettuato l'inseguimento

e il placcaggio del presunto scippatore

con il colpo in canna ;

il grado, il ruolo e gli anni di servi -

zio dell 'agente coinvolto ;

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quanti erano gli agenti al momentodel fatto e quanti i testimoni e cosahanno dichiarato ;

se corrisponde al vero che la vittimaabbia opposto resistenza e la causa del -l 'accidentale esplosione del colpo fatal ealla nuca .

(4-19144 )

ARNABOLDI. — Ai Ministri della sa-nità e per gli affari sociali. — Per sapere –premesso che :

non sembra aver fine l'incredibileodissea del muratore Giuseppe Orofino, d ianni 38, cerebroleso in maniera irreversi-bile da quando, il 20 dicembre del 1988 ,è caduto da una impalcatura mentrestava svolgendo il suo lavoro in un can-tiere di via Bellini a Firenze ;

da allora l'Orofino è stato trasferit oda un ospedale all 'altro mentre non puòessere tenuto in famiglia perché il local eufficio d ' igiene ha dichiarato inidoneo ,per ospitare un malato, l 'appartamentoprivo dei servizi igienici, in cui il mura-tore ha abitato insieme alla moglie primadell•'incidente ;

l 'assessore alla casa del comune d iFirenze ha più volte assicurato il suo in-teressamento al caso ma alle promess enon è seguito fino ad oggi nessun fattoconcreto ;

la situazione sta acquisendo caratte-ristiche drammatiche perché tra poch igiorni dovrà abbandonare l'ospedale inquanto il letto occupato dall 'Orofinoserve per altri casi di urgenza ;

in Toscana manca inoltre una strut-tura appropriata per cerebrolesi perma-nenti ma in molti ritengono che per cas idi questa entità sarebbe più opportun aun'assistenza domiciliare adeguata m ache richiede ovviamente una casa adatt aalla situazione – :

quali provvedimenti i ministri inten-dono mettere in atto in merito a questodrammatico caso e sé non si ritenga utilee urgente intervenire sulle autorità local icompetenti per assegnare alla famiglia di

Giuseppe Orofino un alloggio decoroso i nmodo tale da permettere la cura dellostesso .

(4-19145)

FORLEO. — Al Ministro dell ' interno. —Per conoscere – premesso che :

sempre più di frequente vengono ef-fettuate da appartenenti alle Forze di po-lizia numerose ore di lavoro straordinari oche le amministrazioni e i comandi ch epur in precedenza avevano autorizzato ,rifiutano, adducendo l'insufficienza d ifondi, di pagare ;

in particolare, di recente agli opera-tori subacquei della Polizia di Stato cheavevano effettuato nel solo periodo estiv odel 1989 n. 3794 ore di lavoro straordina-rio sono state liquidate solo 470 – :

se il lavoro straordinario sia per leforze di polizia obbligatorio ;

tenendo presente il fatto che l 'esi-genza di effettuare il lavoro straordinarionon è del singolo operatore bensì dell aamministrazione ;

se non ravvisi una cattiva utilizza-zione del personale e quali provvediment iintenda adottare per retribuire le presta-zioni effettivamente prestate ;

quali provvedimenti intenda adot-tare per evitare per il futuro il ripeters idi tali inconvenienti che oltre a costituireuna grave irregolarità minacciano la cre-dibilità dei responsabili degli uffici e de icomandi, quasi sempre non responsabil idel lamentato inconveniente, nonché del -l'amministrazione e comandi centrali .

(4-19146 )

PELLEGATTA . — Ai Ministri della sa-nità e dell'interno . — Per conoscere – pre-messo che la signora Orazia Grasso inConti, nata ad Acicatena (Catania) il 7settembre 1924 ed abitante in Acireale ,ha presentato ricorso avverso il negatoriconoscimento della indennità di accom-pagnamento alla commissione sanitaria

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regionale di Palermo, in data 30 giugno1989 – :

quali ragioni impediscono alla com-missione sanitaria regionale di Palermodi sottoporre agli accertamenti prescritt ila signora Orazia Grasso ;

quali provvedimenti ritiene di doverprendere al fine di rimuovere le difficolt àche ritardano il riconoscimento della pre-stazione richiesta dalla signora Orazi aGrasso che versa in precarie condizion ifisiche .

(4-19147)

PELLEGATTA. — Al Ministro del la-voro e della previdenza sociale . — Per co-noscere i motivi che hanno indotto l ' Isti-tuto nazionale infortuni sul lavoro(INAIL), sede di Ragusa, a decurtare, dicirca 70.000 lire mensili, la già magr arendita n . 004346, intestata al signor Ma-riano Spallina nato a Nicosia (Enna) il 1 6febbraio 1931, al quale non è stato datoalcun chiarimento in merito mentre, pe-raltro, in sede di revisione, ai sensi del-l 'articolo 83 del testo unico, gli venivariconfermata la rendita nella misura ini-ziale del 35 per cento .

(4-19148)

ANDREIS e BASSI MONTANARI . —Al Ministro della sanità. — Per sapere :

se il Ministro sia a conoscenza chegiovedì 5 aprile 1990, a Massa, localit àMontepepe, sarà inaugurato un complessoospedaliero di oltre 30 .000 mq . di superfi-cie denominato OPA (Ospedale PediatricoApuano), e che tale struttura, costruita inben 20 anni, avrà una disponibilità im-mediata di soli 15 (quindici) posti letto ;

come spieghi in un momento in cu ila politica sanitaria è tanto condizionatada necessità di rigorose scelte di spesa ,l 'apertura di un nuovo ospedale, costat opresumibilmente decine di miliardi per l esole opere murarie, nonostante che le esi-genzè sanitarie sia locali che regional inon ne giustifichino l'esistenza ;

se sia al corrente che per tale farao-nica struttura lo spreco di ambiente ed

attrezzature è tale da superare non solo ipiù generosi standards ospedalieri, ma an-che la più sfrenata immaginazione a l

punto che – valga solo come esempio – i l

laboratorio di analisi per interni occupauna superficie di 1700 metri quadrati e l asezione trasfusionale 700 metri quadrati ;

se sappia spiegare come è stato pos-sibile concepire un ospedale specialistico

in una piccola città di provincia, dove è

impossibile reperire le figure professional iindispensabili per un tale progetto, d imodo che si è resa necessaria la promo-zione di una sorta di « comitato » costi-tuito da rappresentanti di diverse univer-sità allo scopo di fornire indirizzi e nomi -nativi di personale con adeguate compe-tenze –:

se concordi con l'opinione degli in-terroganti quali ritengono che l'unica mo-tivazione a tale progetto sia da ricercars iin logiche megalomani dei politici local itese al più sfrenato clientelismo (in que-sto asassecondati dal Governo regionale) ;

se sia intenzione del Ministro aprireun'inchiesta per conoscere e fornire ade -guata documentazione relativamente a :

1) i costi complessivi imputabili al-l'OPA e, in dettaglio, i costi sostenuti pe ropere murarie, attrezzature, trasferimenti ,personale, nonché un'analisi del costo (i n

miliardi di lire) ;

2) un'indagine sulla distribuzion edegli spazi nelle nuove strutture ospeda-liere relativamente alle mansioni ed all ecompetenze professionali ;

3) un'analisi sullo stato delle strut-ture sanitarie ad indirizzo pediatrico, siain Toscana che sul territorio nazionale ,indicando se esistono necessità di ulte-riori incrementi di posti letto, o se a lcontrario sussistono condizioni di esube-ranza di dette strutture .

(4-19149)

CARIA. — Al Presidente del Consigli odei ministri . — Per sapere – in merito

alle dichiarazioni che il titolare del Mini-stero dei trasporti, onorevole Bernini, ha

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rilasciato alla stampa sulle note vicendeche riguardano la Compagnia italiana tu-rismo (CIT) SpA, di proprietà delle Ferro -vie dello Stato ;

premesso che sono oramai molt imesi che, stando a notizie di stampa, in -torno alla CIT si vanno sviluppando tut-t 'altro che limpide manovre, nelle qual isono apparse ed appaiono i nomi di du eMinistri democristiani, Santuz e Bernini ,nonché del vice presidente della Confin-dustria, Patrucco e del « noto » finanzier eOrazio Bagnasco – :

quali sono le effettive intenzioni de lGoverno sul destino della maggiore Com-pagnia turistica italiana che, oltre ai 50sportelli di agenzia che possiede in Italia ,è proprietaria di 10 società operanti ne lsettore turistico, in Europa, nelle dueAmeriche ed in Australia, che ha un gir odi affari annuo di lire 650 miliardi epresso i cui uffici lavorano, in Italia eall'estero, 1 .200 dipendenti ;

se il Governo intenda chiarire il si -gnificato delle notizie apparse sull astampa (la Repubblica del 31 marzo1990), secondo la quale il Ministro de itrasporti, onorevole Bernini, dopo ave rnegato l 'aumento di capitale richiesto da-gli amministratori della CIT, si appreste-rebbe a porre in liquidazione la società .

(4-19150)

PARLATO e MANNA. — Ai Ministridelle finanze, per la funzione pubblica e digrazia e giustizia . — Per conoscere – ri-chiamate le proprie precedenti interroga-zioni del 28 novembre 1989 (4-17100) edel 14 dicembre 1989 (4-17413) sulla pre-ventiva acquisizione di un immobile d a62 miliardi (IVA compresa) da parte del -l'Agenzia spaziale italiana e premess oche :

anche l 'onorevole Costa, con atto 4-17432 del 14 dicembre 1989, ha sollevatoobiezioni ;

l 'agenzia « Spazio informazioni » i ndata 7 febbraio 1990, ha segnalato un

rinnovato interesse da parte di LucianoGuerriero al riguardo – :

se il Ministro delle finanze abbi aautorizzato con proprio decreto e, in ta lcaso, in che data, un funzionario dell'uffi-cio tecnico erariale di Roma ad accettar el'incarico di perito giurato da parte del -l'Agenzia spaziale italiana per la stim adell ' immobile ;

l'importo pagato per tale incarico ,che agli interroganti risulta essere d ipoco inferiore a 150 (centocinquanta) mi-lioni ;

se il Ministro delle finanze vogliadisporre che il nuovo parere chiesto dal -l'Agenzia spaziale italiana non sia formu-lato, per ovvi motivi, dall'ufficio tecnicoerariale di Roma, ma da tre ingegneri i nservizio presso gli uffici di altrettant eprovince, al fine di sfatare le « brutt evoci » riguardanti un « regalo » di sett emiliardi a favore di esponenti di un par-tito cointeressato in modo rilevante all agestione dell'Agenzia spaziale italiana ;

se il procuratore della Repubblic aabbia disposto le indagini del caso per iquattromila miliardi dissipati dalla Banc anazionale del lavoro ;

in base a quale norma legislativa ,gli ingegneri degli uffici tecnici erarial ipossono svolgere attività privata concor-renziale con quella espletata quali pub-blici ufficiali .

(4-19151 )

PARLATO e MANNA. — Ai Ministr iper gli affari regionali ed i problemi istitu-zionali, dell'ambiente e della marina mer-cantile. — Per sapere – premesso che :

il Presidente del Consiglio dei mini-stri con decreto del 26 luglio 1989 deci-deva di predisporre la rete di monitorag-gio ed elaborazione dei dati ambiental idel mare Adriatico ed in tale decreto s ilegge infatti che il Ministro della marinamercantile realizza la rete di monitorag-gio ed elaborazione dei dati ambiental idel mare Adriatico, uniformandosi agli in-dirizzi contenuti nei vari articoli del de-

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creto stesso riguardanti la sistemazionedelle stazioni di prelievo, la frequenza ecollocazione dei prelievi stessi, la tipolo-gia ed i parametri delle misure ;

le diciture del succitato decreto, re-lative a tali indirizzi, appaiono poco com-prensibil i

in che modo ritengano di chiarire i lcontenuto e le disposizioni di interventodel decreto in oggetto ;

quale reale significato e concret aimportanza, nell'ambito delle misure ne-cessarie ad affrontare il problema dell'eu-trofizzazione nell'Adriatico, abbiano i fu-mosi e sibillini interventi previsti dal de-creto del 27 luglio 1989 ;

se ritengano che tali interventi sianoesaustivi per contribuire alla risoluzion edel problema;

quali altre e ben più concrete mi-sure al riguardo abbiano programmato e/o intendano adottare con somma urgenza ;

se non ritengano, nonostante le mi-rabolanti promesse e lo sperpero di centi-naia e centinaia di miliardi, inefficace einconsistente quanto sinora effettivamenterealizzato ;

chi ha avuto in appalto, a seguito d iquale gara e con quali òfferte migliori d iquelle degli altri concorrenti, l'emergenz aAdriatico al solito, ad interessi di bassis-simo profilo morale ed in danno dell'am-biente e degli operatori ;

se risponda al vero che la mucilla-gine si è già ripresentata ed a qual e

causa ciò sia riconducibile che non fossecompresa tra quelle in relazione allequali sono visti effettuati costosissim iquanto incerti interventi .

(4-19152)

PARLATO e MANNA. — Ai Ministridell'ambiente, di grazia e giustizia e dell'in-terno. — Per conoscere – premesso che :

in provincia di Caserta sono spun-tate numerose discariche abusive per ri-fiuti tossici . Camion provenienti da ogn i

parte d'Italia scaricano scorie di lavora-

zioni industriali, provocando l'inquina-mento delle falde acquifere ;

al riguardo numerose sono le de-nunce delle associazioni ambientaliste tracui Fare Verde e Azione Ecologica ;

recentemente, inoltre, a Villa diBriano (come ha denunciato il segretari odella locale sezione del Msi-dn GiovanniCavallo) è stata gravemente insidiata l asalute della popolazione a causa di un asimile discarica abusiva – :

quali iniziative si intendano adot-tare, per quanto di competenza, affinché

forze dell'ordine e magistratura interven-gano decisamente contro gli inquinatoriche stanno trasformando la provincia di

Caserta ed in questa il comune predett o

nella pattumiera d'Italia .

(4-19153 )

PARLATO e MANNA . — Ai Ministr idella marina mercantile, per gli intervent istraordinari nel Mezzogiorno e per gli affar iregionali ed i problemi istituzionali . — Per

conoscere – premesso che :

con interrogazione n . 4-12319 del 1 5

marzo 1989 gli interroganti chiedevano a iMinistri in indirizzo quanti e quali por-ticciuoli turistici esistevano o fossero i n

programma lungo i litorali casertano enapoletano e per quanti « posti barca »partitamente e complessivamente, soprat-tutto in relazione all'effettiva domanda di

ormeggio attuale ed in prospettiva de i

prossimi dieci anni e, quindi, ai pericol idi sperpero di risorse e di mancato ri-scontro ad aspettative occupazionali eproduttive, laddove l 'offerta risultava be n

superiore a detta domanda ;

con nota n . 4316 del 19 febbraio

1990 il Ministro per gli interventi straor-dinari nel Mezzogiorno, in risposta a taleinterrogazione, comunicava l'esistenza d i

convenzione tra l 'Agenzia per la promo-zione dello sviluppo del Mezzogiorno e dil comune di Ercolano, per la realizza-zione di un bacino di quarta classe nel

detto comune, e con il comune di Maior iper gli interventi di completamento de lmolo di attracco del porto di Maiori ;

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tale riscontro è molto approssima-tivo e non affronta proprio per nulla l aproblematica sollevata con l 'atto ispettivoin oggetto – :

se ritengano di dare riscontro com-pleto ed esaustivo all ' interrogazionen. 12319 del 15 marzo 1989 soprattuttorelativamente alla necessità di razionaliz-zare la dislocazione degli attracchi turi-stici sul litorale campano e nelle isole delGolfo di Napoli per evitare che a frontedi una determinata domanda di attracc onon si realizzi un numero esuberante di« posti barca » utile solo a speculazioni edissesti della costa, oltreché a « muo-vere » capitali ed interessi ben determi-nati e del tutto illeciti :

(4-19154 )

PARLATO e MANNA. — Al Ministrodelle finanze. — Per conoscere – premessoche :

il giorno 17 gennaio 1990 si sonopresentati, presso la sede della societàFIMSA SUD di Galdieri Maria Lucia Sa s– in Napoli alla via Giacinto Gigante 174 ,due sottufficiali del nucleo regionale d ipolizia tributaria – III Gruppo di Sezion e– via Duomo 296, Napoli e precisament ei brigadieri Giuseppe Ragosta e Ermini oGnerre, per controllare i rapporti com-merciali intercorsi tra la suddetta societ àe la ditta Rick's Sas di Maurizio D 'Auli-sio ;

esibito l'attestato di cui all'articol o52 del decreto del Presidente della Re -pubblica n . 633 del 1972 dello studioGaldieri di S . Giorgio a Cremano (Na), imilitari si mettevano in contatto con i lragionier Carmelo Galdieri e venuti a co-noscenza che era ammalato presero ac-cordi che per il momento avrebbero esa-minato le fatture attive e le bolle di ac-compagnamento, rimandando l'esame for-male delle altre scritture appena foss estato possibile ;

in data 28 febbraio 1990 gli stess imilitari si recarono nuovamente alla sed edella società Fisma Sud per notificare unbiglietto d'invito per l'esibizione della do-

cumentazione da esaminare . Già in que-sta occasione i militari ebbero un com-portamento strano: infatti non si limita-rono alla sola notifica o meglio alla sol aconsegna del biglietto d'invito ma prete-sero nuovamente l'esibizione dell 'atte-stato, ne pretesero una copia fotostatica eannotarono sul biglietto d 'invito che nel -l 'attestato non vi era indicato il registrodi carico stampati beni viaggianti . Tuttociò senza ordine di accesso e senza redi-gere regolare verbale e consentire quind iall'amministratrice una sua dichiarazionein merito .

Lo scopo di tale ambiguo comporta-mento era di rilevare, in fase di reda-zione del processo verbale di constata-zione, un presunto rifiuto ad esibire lacontabilità e sanzionare, come fu sanzio-nato, un comportamento che nella realtànon avevano per nulla riscontrato ;

in data 15 marzo 1990 il ragionie rCarmelo Galdieri, che rappresentava perprocura la signora Maria Lucia Galdieri ,amministratrice della Fimsa Sud, si recòal comando ed esibì tutta la documenta-zione ed i registri così come indicato ne l

verbale in pari data ;

in data 28 febbraio 1990 i militar iverbalizzanti si recarono presso lo studioGaldieri per procedere nuovamente all 'e-same delle fatture e delle bolle di accom-pagnamento che già avevano esaminatoin occasione del primo accesso . . . compor-tamento strano che già evidenzia un « ac-canimento » a voler procedere a delle ve-rifiche per le quali non avevano uno spe-cifico ordine di servizio, al solo scopo ditormentare il contribuente;

nonostante le varie ricerche null aemerse a fronte delle bolle o della docu-mentazione esibita ad eccezione di un'ir-regolarità formale nell'istituzione del li-bro di carico stampati beni viaggianti . Sitrattava, peraltro, di una irregolarità for-male se mai sanzionabile a norma dell'ar-ticolo 51-3c del decreto del President edella Repubblica n . 600 del 1973 solo co nuna pena pecuniaria minima di lir e100.000 massima di lire 1 .000 .000 .

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Ma i militari ritennero invece di ap-plicare ed applicarono la sanzione previ -sta dall'articolo 7-4c del decreto del Pre-sidente della Repubblica n . 627 del 1978che si applica ad ogni bolla che present iun'irregolarità . L'applicarono a tutte l ebolle acquistate senza nemmeno farsi ca-rico di vedere se vi erano bollettari nonutilizzati !

E, pertanto, con una semplice molti-plicazione del numero delle bolle acqui-state cioè 1 :050, per la pena minima emassima sanzionarono una pena pecunia -ria minima di lire 25 .000.000 e massimadi lire 1 .575 .000 .000 ;

per quanto sopra e per altre san-zioni applicate impropriamente si ègiunti all 'assurdo che la società FismaSud, pur senza un comportamento eva-sivo o fraudolento e senza arrecare dannoall'erario, per non vedersi irrogare lepene avrebbe dovuto versare entro 30giorni la somma di lire 302 .999 .997 qualesesto delle pene massime indicate nelprospetto di riepilogo ;

il ragionier Galdieri, consideratal 'assurdità e la leggerezza con la quale iverificatori erano arrivati a tanto, nono -stante le contestazioni sollevate sia comeconsulente che come procuratore della Fi-sma Sud, si è recato al comando, ha fattopresente le assurdità che riscontrava i nquesto verbale sia al capitano Panno ch eal capitano Presta chiedendo il loro inter-vento . Il verbale è stato così modificatoma solo in parte, tanto che il prospettoriepilogativo dei rilievi da una pena pecu-niaria massima di lire 1 .821 .000.000 (un-miliardoottocentoventunmilioni) è statorettificato e ridotto ad una pena pecunia -ria massima di lire 60 .000 .000 (sessanta -milioni) ;

nel verbale rettificato vi sono altresanzioni applicate del tutto impropria -mente e il contribuente per ottenere i lriconoscimento delle proprie ragioni do-vrebbe comunque affrontare 'un defati-gante iter contenzioso ;

la motivazione della riapertura edelle rettifiche infatti dice testualmente :

« I sottoscritti militari Brigadiere Ragost aGiuseppe e Gnerre Erminio presso gli uf-fici del Comando Nucleo Regionale P .T .in intestazione, riaprono il presente att oper apportare parziali modifiche agli ele-menti constatati nel P .V . di constatazioneredatto il 28 febbraio 1990 da militari diquesto Nucleo Regionale P .T. di Napoli i nquanto alla luce di un'esatta interpreta-zione della normativa vigente si ritieneche il predetto debba essere così modifi-cato . . . » ;

i militari verbalizzanti sono glistessi che avevano in precedenza redattoil verbale di constatazione in oggetto, allarettifica si è pervenuti non per loro ini-ziativa ma per i ripetuti interventi e insi-stenze del ragionier Galdieri ; per ammis-sione dei militari verbalizzanti si evinceche .in tutto l'iter della verifica essi ave -vano operato con superficialità tant 'è chenel riaprire l'atto hanno dichiarato ch eritenevano doversi modificare il predett oalla luce di una « esatta » interpretazion edella normativa' vigente (così ammettendoche tale non era stata quella in prece-denza data e che, quindi, non può dirs inemmeno esatta sia l'attuale per quantodetto) – :

se, ad evitare che come per il pas-sato la carenza di idonei comportament ispingano ad una resistenza, quanto ma igiustificata, come nel caso in specie_ lad-dove il contribuente è costretto a « difen-dersi » dalla superficialità ed arroganzacon la quale viene ingiustamente perse-guitato, l'atto in oggetto non debba esser ecompletamente annullato perché è dimo-strato e dimostrabile che anche per laparte non rettificata i militari non hann oproceduto alla luce di un'« esatta » inter-pretazione della normativa vigente ;

quali provvedimenti voglia adottar enei confronti di quei militari che svol-gano i compiti ad essi affidati senza al -cuna professionalità creando nel contri-buente, già tanto avvilito pèr la pression efiscale, l'ulteriore carico di un iter conten-zionso defatigante ed un'ulteriore sfiduci a

nelle istituzioni, anche perché tutt 'altroche inquisitoria o perquisitoria l 'attività

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della Guardia di finanza deve portare a dun leale, corretto rapporto di reciprococonfronto e di caratterizzazione fiduciosatra contribuente ed amministratore .

(4-19155 )

MARTUSCELLI . — Al Presidente delConsiglio dei ministri e al Ministro dell'in-terno. — Per sapere – premesso che :

sabato 31 marzo 1990, nel popolosoquartiere della sanità a Napoli, grupp imalavitosi hanno sparato sulle forze del -l 'ordine ;

la domenica successiva, l° aprile, ne lmedesimo quartiere, operatori dell'infor-mazione (giornalisti e fotoreporters) son ostati aggrediti riportando danni anch ealle loro attrezzature di lavoro ;

in molti quartieri di Napoli, datempo, la lotta fra clan camorristici, no-nostante l'opera di prevenzione dell eforze dell'ordine, non accenna a dimi-nuire ;

tutto questo provoca un clima di in-timidazione per i cittadini che avverton odi non essere adeguatamente tutelati – .

per tutto quanto sopra, se non riten-gano di attivare un piano straordinario d isicurezza per Napoli, una città che so-prattutto al tramonto diventa una città aforte rischio, dove vengono negate le ne-cessarie condizioni per far vivere la popo-lazione nella sicurezza, di giorno e d inotte .

(4-19156 )

PARLATO e MANNA . — Al Ministriper gli interventi straordinari nel Mezzo-giorno e dell ' interno. — Per sapere – pre-messo che :

con l ' interrogazione n . 4-14917 de l26 luglio 1989, gli interroganti chiede-vano una serie di notizie e di chiariment irelativi alla convenzione tra l 'Agenzia perla promozione dello sviluppo del Mezzo -giorno ed il comune di Caserta per unfinanziamento di 1 .150 milioni volto alla

realizzazione di uno studio sul sistemaurbano del comune in questione;

con nota n . 5250 del 15 febbraio1990, il ministro per gli interventi straor-dinari nel Mezzogiorno confermava la sti-pula della convenzione che stabiliva i ltempo previsto per la realizzazione i nmesi 20 a partire dal luglio 1989, ed ,inoltre, sosteneva che l'ente convenzio-nato non aveva ancora provveduto a con-ferire l'incarico per 'detto studio per cuiera impossibilitato a rispondere agli spe-cifici quesiti formulati al riguardo – :

se ritengano di verificare lo statodella situazione, in quanto un terzo de ltempo previsto per la realizzazione è giàtrascorso inutilmente ;

quali iniziative si ritenga di assu-mere per verificare le caratteristiche, l emodalità ed i fini dello studio in que-stione, le procedure di affidamento, i pa-rametri di determinazione dei costi ;

come è stato possibile – si reiteral 'interrogativo – programmare e proget-tare già la realizzazione di parcheggi ne lterritorio urbano di Caserta contestual-mente alla volontà di dare vita ad un ostudio e non dopo di conoscere la risul-tanza dato che così esso è diventato su-perfluo .

(4-19157 )

PARLATO e MANNA. — Ai Ministridell'interno e di grazia e giustizia. — Persapere – premesso che ;

in risposta alla interrogazione n . 4-12854, con nota del 14 febbraio 1990, i lministro in indirizzo confermava l'esi-stenza a Caserta di una loggia massonic adenominata « Clanius », alla quale aderi-sce un esiguo numero di persone – :

quanti sono gli « esigui » aderent ialla suddetta loggia ;

se si conoscono i nomi di tali ade-renti o se essa è una loggia « segreta » ;

se sono state attivate indagini peraccertare la presenza di personaggi coin-volti anche indirettamente nella famosa

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« P2 » e se, in qualche modo, tale famige-rata loggia possa avere a che fare contale nuova loggia massonica casertana an-che avendo riguardo alla preoccupantecircostanza secondo la quale alla recenteelezione del massimo organo della masso-neria italiana, secondo molti osservatori ,non è stato estraneo Licio Gelli, sicché èprobabile che egli possa continuare a dinfluenzare la costituzione e la attivit àdelle logge cosidette « scoperte » . (4-19158)

PARLATO e MANNA . — Al Ministrodella sanità. — Per sapere :

se risulti la notizia secondo la qualea Telese (BN) vi sia un allevatore di canidi razza che avrebbe ottenuto un contri-buto regionale di 200 milioni impegnan-dosi a costruire alcuni box per la deten-zione di cani accalappiati in attesa diabbattimento ;

se ritenga che questo sia il sistem apiù idoneo, anche dal punto di vista mo-rale, di lotta al randagismo;

quali provvedimenti intenda assu-mere al riguardo, ove la notizia risult i

fondata .

(4-19159 )

PARLATO e MANNA. — Al Ministrodell ' interno. — Per sapere – premesso che :

con interrogazione n . 4-12857 dell 'a-prile 1989, gli interroganti chiedevanochiarimenti è provvedimenti in relazionesia alla pratica in uso da parte dell asezione provinciale del CORECO di Na -poli di esprimere spesso pareri di merit osugli atti da esaminare, pratica che s iriduce a giudizio degli interroganti, a dattività politica e partitica secondo lepressioni cui l 'organo è sottoposto da am-ministratori che in nome dell'apparte-nenza allo stesso loro partito condizio-nano i componenti del CORECO nelleloro attività di controllo, sia alla pratic adel comitato in questione di ricorrere fre-quentemente ad espedienti « tecnic iquali le richieste di chiarimenti e quelledi riesame, ner evitare l'annullamento di

molte deliberazioni palesemente illegit-time;

con nota del 14 febbraio 1990, i l

Ministro in indirizzo, in risposta a tal einterrogazione, dichiarava che nei cas iprospettati nella interrogazione non rite-neva di intervenire, riservando tale inter -vento, tramite i propri organi periferici ,nei casi nei quali « la dialettica internaagli organi elettivi assuma aspetti patolo-gici suscettibili di incidere negativament e

sulla loro stessa funzionalità . . . » riba-dendo l'autonomia degli organi regional idi controllo nello ambito della quale i lMinistro non può intervenire – :

quali ritenga possano essere – se-condo i parametri della propria valuta-zione – i vari casi nei quali si abbian o« aspetti patologici » ;

se ritenga normale e lecito che tant eamministrazioni locali pongano in esser e

atti illegittimi, se non illeciti, e l'organo

di controllo, solo perché i suoi compo-nenti sono frutto, come sostengono gli in-terroganti, di lottizzazione dei partiti d i

potere, possa chiudere un occhio su tal iillegittimità evitando, spesso, l'annulla -mento di tali atti ;

se ritenga lecita la pratica di molt i

sindaci ed amministratori di comuni

della Provincia di Napoli di essere nor-mali frequentatori del CORECO portand oa mano gli atti e, in qualche caso, parte-cipando addirittura alle riunioni dell'or-gano di controllo ;

per quale strana coincidenza centi-naia di atti dei comuni della provincia d iNapoli violino le norme sugli appalti ,quelle urbanistiche, quelle sulla finanza

locale, sprecando risorse pubbliche e per-mettendo l'istaurarsi di meccanismi per-versi e delinquenziali nella gestione dell epubbliche amministrazioni locali ch espesso sfociano in inchieste giudiziarie ,rinvii a giudizio e, purtroppo, persino adinterventi « diretti » della criminalità or-ganizzata con ferimenti e minacce ; peratti sui quali il CORECO non ha effet-tuato alcuna osservazione o ha semplici-sticamente rinviato al consiglio ; chi, se

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— 52898 —

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non l 'organo di controllo di legittimità hail dovere di intervenire prima che i sud -detti atti siano esecutivi annullandoli ,senza farsi condizionare dalle tessere par-titiche e da eventuali altre pression i« psicologiche » ;

se ritenga che il ministro dell'in-terno non debba intervenire, nell 'ambitodella sua funzione e dei suoi poteri perimpedire che tali meccanismi perversi s idiffondano, piuttosto che argomentaresulla interpretazione della « dialettica in -terna agli organi elettivi » onde verificar e« eventuali aspetti patologici » ;

quali urgenti iniziative e provvedi-menti ritiene, in definitiva, di assumereper garantire la trasparenza della pub-blica amministrazione negli enti locali ,nonché l 'imparzialità del CORECO, so-prattutto in un periodo pre-elettorale ne lquale le amministrazioni comunali fannoa gara ad adottare atti rispondenti esclu-sivamente ad interessi particolari, cliente -lari ed elettorali .

(4-19160)

PARLATO e MANNA. — Ai Ministridell 'ambiente, per il coordinamento dellaprotezione civile, della sanità, dell'interno edi grazia e giustizia . — Per sapere – pre-messo che :

a Vairano Patenora (CE), come de-nunciato da varie associazioni ambientali-ste, tra le quali « Fare Verde » e « Azion eEcologica », dall'immondizia raccolt anella discarica comunale, peraltro abu-siva, si sprigionano fumi nocivi che, so-spinti dal vento, si propagano fino all apopolosa frazione di Vairano Scalo, cau-sando gravi danni alla salute degli abi-tanti ed ai numerosi pendolari, soprat-tutto studenti, presenti nella città ;

la combustione dei rifiuti, vietata d anumerose leggi, tra cui il decreto del Pre-sidente della Repubblica 915, provoca lecontinue proteste dei cittadini, ma l'am-ministrazione comunale non sembra pre-occuparsi più di tanto del grave pro-blema –:

quali provvedimenti si intendanocon urgenza adottare per imporre agli

amministratori comunali di Vairano Pate-nora (CE) il rispetto delle norme vigent iin materia di tutela ambientale, ed inparticolare del decreto del President edella Repubblica 915, e perché si prov-veda a far coprire e limitare, come richie-sto dagli ambientalisti, la superficie de irifiuti esposti agli agenti atmosferici, s ene vieti la combustione e se ne allontani ,dal perimetro della discarica, le acquemeteoriche, con opportune canalizzazioni ;

quali controlli sono stati effettuati, econ quale esito, dalle forze dell'ordine equali provvedimenti siano stati adottat idalla magistratura a seguito delle nume -rose segnalazioni ricevute .

(4-19161 )

PARLATO e MANNA. — Ai Ministridell'interno e di grazia e giustizia . — Persapere – premesso che secondo notizie d istampa il titolare della ditta « Sud Eu-ropa Industria » di Catania, impegnatanei lavori dell 'ex macello di Sparanise ,nel casertano, avrebbe ricevuto minacce erichiesta di tangenti da parte di apparte-nenti a clan camorristici, a seguito dellequali ha chiuso il cantiere e chiesto unaproroga al comune che, però, gliel 'ha ri-fiutata adducendo a motivazione la op-portunità di non piegarsi all'intimida-zione

quali elementi siano in possesso de iMinisteri, per quanto di competenza, sul -l'intera vicenda ;

quali controlli siano stati effettuati ,e con quale esito, dalle forze dell'ordine equali provvedimenti siano stati adottat idalla magistratura a seguito delle segna-lazioni ricevute .

(4-19162)

MITOLO . — Al Presidente del Consigliodei ministri . — Per conoscere quale valu-tazione egli dia delle dichiarazioni delministro degli affari esteri che in unaintervista ad un quotidiano della capitaleha paragonato l'attuale situazione dell aLituania a quella dell'Alto Adige degl ianni sessanta .

(4-19163)

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- 52899 —

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PARLATO, MANNA, MACERATINI ,STAITI di CUDDIA delle CHIUSE e VA-LENSISE . — Ai Ministri del tesoro, dellavoro e della previdenza sociale, dell'in-terno e di grazia e giustizia . — Per cono-scere :

se è vero che la Banca Nazional edel Lavoro – come risulta da un espost opresentato alla Procura di Roma dall aCisnal credito – ha dato in appalto adalcune ditte private (ed in particolare : laGelda, Gestione elaborazione dati, via F .Landi 50 e la Speed, Informatica e tele-matica, via V. Lamaro 15) la predisposi-zione su nastro magnetico della stamp adegli ordinativi di bonifico inoltrati percorrispondenza dai titolari dei conti cor-renti• presso la banca stessa ;

se è vero che a seguito di codest aprocedura la Bnl porterebbe a conoscenzadi terzi estranei al rapporto di conto cor-rente sia i trasferimenti di denaro sia gl iimporti degli stessi effettuati dalla clien-tela e, per di più, ad insaputa dellastessa ;

in caso affermativo se questa prassiadottata dalla Bnl, oltre a costituire un apalese violazione del segreto bancario ,non costituisca anche un comodo incen-tivo all 'effettuazione di truffe ai dannidella banca e, soprattutto, della cliente-la, della quale viene pubblicizzato il nu-mero di conto corrente e la firma ditraenza .

(4-19164)

PARLATO e MANNA . — Ai Ministr idella difesa e di grazia e giustizia. — Perconoscere –

richiamata la propria precedente in-terrogazione del 16 gennaio 1990 (4-17730) riguardante il generale dell'A .M .Carlo Spagnolo – :

se la Procura della Repubblicapresso il Tribunale di Roma abbia dispo-sto l 'indagine penale nei confronti deicompetenti uffici dello Stato maggiore ,rei di non aver disposto il procediment odisciplinare a carico del generale anzi -detto, atto di natura obbligatoria a se-

guito di una sentenza definitiva di con -danna per un reato doloso commesso nel -l'esercizio delle funzioni di ufficiale supe-riore delle FFAA ;

se lo Spagnolo, all'epoca in cui erain forza presso organismi di sicurezza ,avesse il nulla osta di sicurezza ed incaso positivo, come mai tale delicat aautorizzazione gli venne concessa ;

se il Ministro della difesa voglia di-sporre la nomina di una commissione mi-nisteriale inquirente su quanto specificat o

nel presente atto ed in quello del 16 gen-naio .

(4-19165)

PARLATO e MANNA . — Ai Ministridell ' interno e di grazia e giustizia . — Perconoscere – premesso che :

Maddaloni, in provincia di Caserta ,è stata recentemente teatro di un 'esplo-sione di violenza camorristica, a dimo-strazione che la malavita organizzata èpresente in maniera massiccia nellarealtà maddalonese, imponendo vessazion ie procurandosi complicità ;

stanchi delle intimidazioni e dellainsufficiente risposta dello Stato, u ngruppo di persone che si sono firmatecome « operatori economici della zona »hanno inviato una circostanziata denun-cia al Presidente della Repubblica, al Mi-nistro di grazia e giustizia, al Ministrodell'interno, alla Procura della Repub-blica di Santa Maria Capua Vetere e dalla Pretura di Maddaloni, oltre alle lo-cali sezioni del Msi-dn e del Pci ;

nel documento si denunciano conni-venze tra camorra ed esponenti politic ilocali e nazionali, con riferimenti specific i

e che sarebbe opportuno verificare – :

quali indagini sono state dispostedai dicasteri suddetti nonché dalla pro-cura della Repubblica di S. Maria CapuaVetere e dalla pretura di Maddaloni aseguito dell'esposto, e con quali risultati ;

quali iniziative si intendano adottareper una più efficace azione dello Stato

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— 52900 —

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nella repressione della camorra nellazona di Maddaloni .

(4-19166)

PARLATO e MANNA . — Ai Ministridegli affari esteri, delle poste e telecomuni-cazioni e per il coordinamento delle politi -che comunitarie. — Per sapere – premessoche :

con una recente sentenza la Corte d iGiustizia delle Comunità Europee ha con-dannato lo Stato italiano per violazionedelle normative comunitarie sulle com-messe pubbliche, a causa della consuetu-dine governativa di riservare la possibi-lità di concludere convenzioni relativealla realizzazione di sistemi informaticiper conto dell'amministrazione pubblic aalle sole società a prevalente o totale par-tecipazione statale o pubblica, diretta oindiretta ;

tale consuetudine del Governo ita-liano discrimina e danneggia l'intero set-tore delle imprese di servizi d'informatic aitaliane che, più volte, hanno stigmatiz-zato il comportamento del Governo anch ea mezzo della stessa ASSINTEL –:

quali provvedimenti ritengano d iadottare urgentemente per adeguare icomportamenti governativi in materi aalle disposizioni delle Comunità Europee ;

in che modo si ritenga di tutelare leimprese nazionali private di servizi infor-matici, telematici, robotici, eidomatici .

(4-19167 )

RUSSO FERDINANDO. — Ai Ministr idelle partecipazioni statali, della marinamercantile e dei trasporti. — Per conoscere– premesso :

che in atto le agenzie SIREMARdella Sicilia non sono abilitate ad emet-tere biglietti per i viaggi di andata eritorno di altre linee della stessa società ,onde l 'agenzia SIREMAR di Palermo no npuò staccare un biglietto per la linea Mi-lazzo-Lipari, né Trapani-Favignana n éPorto Empedocle-Lampedusa eccetera ,con conseguenze negative per i viaggia-

tori che utilizzano la SIREMAR, non po-tendo essi programmare il viaggio nell eisole se non a costo di rivolgersi diretta-mente a tutte le agenzie capolinea, congravi inconvenienti per i turisti ;

che tale meccanismo di biglietteri asi è dimostrato farraginoso, con notevol icritiche provenienti da parte dei turisti edegli operatori turistici – :

quali iniziative intendano adottareper organizzare un migliore collegament otelematico per il sistema informativo SI -REMAR, che consenta la prenotazione i ntempo reale da una qualsiasi delle attual iagenzie ;

se non ritengano di autorizzare lavendita dei biglietti per le linee marit-time gestite dalla SIREMAR anche press ole agenzie di viaggio attrezzate sul pianoinformatico, nonché presso tutte le agen-zie autorizzate alla vendita dei bigliettidelle FS – e della TIRRENIA – specie i nvista dei campionati del '90 .

(4-19168 )

RUSSO FERDINANDO . — Al Ministrodell'università e della ricerca scientifica etecnologica. — Per sapere – premesso che :

per fornire un livello di formazioneuguale che consenta a tutti i diplomatioperatori tecnici della sanità' di collocars icon funzioni e responsabilità proprie al -l 'interno di un ben definito spazio di ope-ratività, o con una propria autonomi afunzionale identificabile in base alle spe-cifiche distinte competenze con adeguat aprofessionalità, è necessario un assett ouniforme delle scuole dirette a fini spe-ciali, istituite presso le Università dal re-gio decreto 31 agosto 1933, n . 1592, eriordinate dal decreto del Presidente dell aRepubblica 10 marzo 1982, n . 162, perquanto riguarda sia la durata dei corsi ,che gli obiettivi, le materie di studio, gl iindirizzi riabilitativi ed i requisiti di am-missione a tali scuole ;

in vista della liberalizzazione previ -sta dalla CEE per il 1992 è necessariauna omogeneizzazione dei requisiti edella normativa a quella della Comunità

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— 52901 —

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economica europea per far sì che i di-plomi delle scuole italiane possano eserci-tare la loro attività in uno qualunque de ipaesi membri della Comunità, come po-tranno fare i cittadini europei in Italia ;

le scuole dirette a fini speciali, per -tanto, dovrebbero essere istituite e funzio-nanti presso le Università e statalizzate ;

in Sicilia le scuole per logopedist ifunzionanti a Catania e Messina sonostate istituite rispettivamente con decretodel Presidente della Repubblica 16 otto-bre 1980,

n . 870, e

31

ottobre 1981 ,n . 1093, presso le Università funzionantiin tali città, mentre la scuola di Palermo ,pur essendo stata istituita presso l'Uni-versità, funzionante in locali universitar icon docenti universitari, avvalendosi dell estrutture universitarie è regolamentata egestita dalla regione Sicilia ;

in Italia sono state istituite e funzio-nano scuole dirette a fini speciali per lo-gopedisti presso le seguenti Università :Padova, Milano, Torino 1, Torino 2, Fi-renze, Ferrara, Napoli 1, Napoli 2, Bari ,

Catania, Messina, Pisa –:

quali iniziative intenda adottare i ntempi brevi per trasformare la scuola re-gionale per logopedisti funzionante pressol'Università di Palermo in scuola universi-taria statale diretta a fini speciali pe rlogopedisti mediante la predisposizione d iun apposito decreto del Presidente dell aRepubblica, secondo quanto previsto da ldecreto del Presidente della Repubblica10 marzo 1982, n . 162 .

(4-19169)

ROSSI DI MONTELERA. — Al Mini-stro dell'industria, del commercio e dell'arti-gianato. — Per sapere considerando :

che la Società Amiantifera di Balan-gero (sita in Balangero, provincia di Tori -no) che occupa attualmente circa 200 la-voratori e che riveste particolare impor-tanza nel settore dell 'estrazione dell 'a-mianto a livello internazionale è ferm ada tempo a causa della grave crisi gestio-nale della società concessionaria :

che la Società è arretrata fin dalmese di dicembre nel pagamento dei sa -lari al personale ;

che esistono proposte di altre societ àdel settore di subentrare nella conces-sione della miniera medesima, garantend ola ripresa produttiva mediante notevol iinvestimenti industriali e garantendo l 'at-tuale occupazione con previsioni di ulte-riore incremento – :

per quali ragioni non si sia ancoraaddivenuto al trasferimento della conces-sione stessa per garantire l'occupazione elo sviluppo economico dell'intera zona;

se rispondono a verità le notizie re-lative a presunti progetti alternativi ten-denti a trasformare la suddetta minierain discarica per prodotti tossici . (4-19170)

FIORI. — Al Ministro delle finanze. —Per sapere – premesso :

che la direzione generale delle impo-ste dirette con ripetute « risoluzioni » h aimposto l'IRPEF unicamente sulle pen-sioni di invalidità per cause di servizi odel personale statale amministrato dal te -soro (così dette « pensioni privilegiate ») ,al contrario dell'esenzione da tributi dicui godono le analoghe pensioni di tutt igli altri statali per essere gestite dall ' I-

NAIL o dalle stesse amministrazioni auto -

nome degli interessati ;

che la stessa direzione generale, ne l

limitare l 'esenzione fiscale ai soli assegn i

indicati nell 'articolo 34 del decreto de lPresidente della Repubblica n . 601 del

1973, si è smentita clamorosamente per-

ché fin dall 'epoca della riforma tributari aaveva chiarito che nel succitato decreto« non erano stati esplicitamente nominat i

assegni e indennità previdenziali avent inatura prettamente risarcitoria » (daesentare da tributi), precisando che quest i« non potevano certamente farsi rientraretra i sussidi assistenziali indicati nell'arti-colo 34, che sono quelli concessi a titol o

liberale » (circolare l/R.T . prot. 50550 del

15 dicembre 1973 più volte ribadita erichiamata fra l'altro con circolare 65 de l

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- 52902 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

24 maggio 1977, con circolare 29 del 3 1maggio 1979, con f . n. 11/860 del 5 ago -sto 1983 per il personale delle ferrovi edello Stato ecc . ;

che sono stati ignorati :

1) i dettami dell 'articolo 24 deldecreto del Presidente della Repubblica29 settembre 1973, n . 600, che tra i red-diti assimilabili a quelli di lavoro sgra-vati da imposte include : « le rendite vita-lizie e gli assegni periodici alla cui pro-duzione concorrono né capitale né lavoro ,che vanno considerati nella misura risul-tante dai relativi titoli e senza alcunadeduzione » ;

2) la definizione stessa di redditodi lavoro che l'articolo 46 primo comm adel decreto del Presidente della Repub-blica 29 settembre 1973, n . 597, sullabase dell'articolo 2094 del codice civile ,lo indica come « quello derivante dal la-voro prestato con qualsiasi qualifica alledipendenze e sotto la direzione di altri »e non da cause diverse ;

3) le modalità di attribuzionedelle pensioni privilegiate computate pe rconcedere un trattamento più favorevolea coloro che avessero un maggior numer odi anni di servizio – assegnando una per-centuale della base pensionabile commi-surata alla « categoria » di ascrivibilitàdelle lesioni o infermità per le pensionidi guerra. (Quindi assegno non di « nor-male natura retributiva del servizio pre-stato » ma, se pur derivato da diversiparametri, a sé stante e « cumulabile conun trattamento di attività ovvero con al-tro trattamento pensionistico » come pre-visto dall 'articolo 139 del decreto del Pre-sidente della Repubblica n . 1092 del1973) ;

4) la parificazione ai benefici, an-che fiscali, previsti, per le pensioni d iguerra dalle leggi 5 luglio 1950, n . 539, e4 aprile 1958, n . 474, mai abrogate – :

quali iniziative intenda assumereper equiparare nel beneficio esentativo datributi le pensioni di invalidità degli sta -tali e se allo scopo voglia disporre rema-

nazione con urgenza del testo unico, datempo approntato dal Ministero delle fi-nanze, che all 'articolo 62 prevede l 'esen-zione da tributo delle pensioni privile-giate .

(4-19171 )

FIORI . — Ai Ministri per la funzione

pubblica e del tesoro . — Per sapere perquale motivo non sia stata ancora dispo-sta, nell'applicazione dell 'articolo 4 dellalegge 11 luglio 1980; n. 312, la valuta-zione certa di uno dei diplomi di laurearichiesti dal decreto del Presidente dellaRepubblica 29 dicembre 1984 per l ' ac-cesso alla VIII qualifica funzionale, ai fin idell'inquadramento definitivo in dettaqualifica ottava di funzionario ammini-strativo del personale statale in servizi o

appartenente alla settima qualifica fun-zionale, già appartenente alla ex carrieradi concetto con la qualifica di segretari ocapo ed equiparata, che abbia svolto le

mansioni proprie della stessa ottava qua-lifica funzionale con il possesso del sum-menzionato diploma di laurea per almenocinque anni, anche non consecutivi, e perquale motivo, nella applicazione dell alegge 7 luglio 1988, n . 254, di attribu-zione della nona qualifica funzionale, no nsia stato preso in considerazione l'ex se-gretario capo laureato che maturerà anninove e mesi sei nella ottava qualifica fun-zionale nella quale dovrebbe essere in -quadrato alle condizioni sopradescritte .

(4-19172 )

FIORI. — Al Ministro della funzionepubblica . — Per sapere per quale motivonel riordino della dirigenza statale (atto

Camera Deputati n . 3364) ed in partico-lare nelle norme di accesso a detta diri-genza, stabilite dalla legge 10 luglio 1984 ,

n. 301, non sia stata ancora data la pos-sibilità di partecipare al concorso pe resami, al corso-concorso di formazione di-rigenziale e al concorso pubblico per ti-toli ed esami, al personale in servizioprovvisoriamente inquadrato nella set-tima qualifica in possesso di uno dei di-plomi di laurea prescritti dal decreto del

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— 52903 —

Camera dei Deputat i

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

Presidente della Repubblica 29 dicembre1984, n . 1219, per l 'accesso alla VIII qua-lifica funzionale, che abbia prestato servi -zio col possesso di detto diploma d ilaurea in detta settima qualifica funzio-nale rispettivamente per almeno noveanni, nove anni e cinque anni per l 'am-missione ai diversi concorsi .

(4-19173)

GROSSO . — Ai Ministri dell'agricolturae foreste e per il coordinamento della prote-zione civile . — Per sapere – premesso che:

i numerosi incendi boschivi chehanno interessato in questi giorni le vari ezone del nord-Italia, ed in particola rmodo del Friuli-Venezia Giulia, produ-cendo anche una vittima,- il vigile delfuoco Zoran Finderle di 21 anni, in terri-torio jugoslavo, vicino ai confini con l 'Ita-lia, non possono non allarmarci, riportan-doci alla memoria le vittime della scorsaestate in Sardegna ;

doveva apparire chiaro che la perdu-rante siccità di questo autunno e inverno ,causa di gravi danni alle colture agricole ,costituiva un segnale d'allarme sufficienteper prevedere e prendere provvediment iatti a scongiurare quanto sta accadendoin questi giorni ;

il 15 maggio del 1988, in seguitoalla risoluzione n . 7-00234, presentatadall ' interrogante, il Governo si impegnav a« ad attuare azioni concrete ed immediatea protezione del territorio boschivo, attra-verso l'acquisizione e la messa in operati-vità di 10 Canadair CL-215 dotati di mi-scelazione , di schiume;

in data 8 febbraio 1989 è stata vo-

tata all 'unanimità in Commissione agri -coltura una risoluzione (n . 7-00242) cheimpegnava il Governo a prendere rapide

decisioni per fronteggiare il pericolo sem-pre incombente degli incendi boschivi ,con tutti i danni conseguenti : ecologici ,idrogeologici, climatici, paesaggistici, turi-stici, oltreché il danno prodotto in per-dite di legname ;

in un recente convegno del 29 mag-gio 1989 il ministro dell 'agricoltura edelle foreste Mannino aveva dichiaratoche sarebbero stati presi urgenti provve-dimenti per contrastare la drammatica si-tuazione degli incendi boschivi ;

il Ministro per il coordinamento

della protezione civile e l'Alto Commissa-rio per l 'ambiente CEE avevano più volte

richiesto con forza al ministro dell 'agri-coltura e delle foreste Mannino l'acquistodi nuovi aerei cisterna per rafforzare l'e-sigua flotta anti-incendio italiana, senza

peraltro ottenere risposte positive – :

se non ritengano che siano state tol-lerate lungaggini ed inadempienze de l

tutto ingiustificabili per quanto riguard ai provvedimenti necessari e urgenti, in

mancanza dei quali ora lamentiamo pe rl'ennesima volta danni incommensurabili ;

quali iniziative intendano assumereconcretamente e immediatamente per

rendere i nostri servizi antincendio piùefficienti ed all'altezza della gravità dei

problemi attinenti alla salvaguardia delleforeste, alla sorveglianza e al controllo disituazioni sociali problematiche ed allaprotezione della vita di tanti cittadini .

(4-19174)

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- 52904 —

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INTERPELLANZ E

Il sottoscritto chiede di interpellare iMinistri dell ' interno, della difesa e dell efinanze, per conoscere — premesso che :

la situazione dell 'ordine pubblico s iaggrava sensibilmente con riferimentoalla immigrazione extracomunitaria, so-prattutto nelle città che vedono il pro-gressivo organizzarsi di gruppi di nord -africani ormai minacciosi e violenti ;

che in particolar modo vengonoprese di mira le stazioni ferroviarie tra-sformate in squallidi dormitori — con im-praticabilità delle sale d 'attesa, dei ser-vizi igienici, dei vagoni in sosta — e inluoghi di ritrovo di drogati, di spacciatorie di ogni soggetto senza fissa dimora espesso male intenzionato ;

le molestie, i furti, le violenze — oraanche contro le forze dell'ordine — son ocosì frequenti da rendere insicura, speci enelle ore notturne, la vita dei viaggiatori ,mentre per donne isolate diventa ardu oavventurarsi in simili giungle dell'abbru-timento ;

quotidianamente ,si leva anche lavoce preoccupata delle gerarchie ecclesia-stiche, la quale invita gli italiani all acomprensione ed alla massima solidarietàverso questo mondo che soffre auspicand o— secondo recenti appelli del cardinal ePoletti — che si formi « una vera co-scienza di rispetto e di accoglienza, fon -data sull'uguaglianza di diritti e di do -veri »

se non ritenga il Governo di accer-tare la disponibilità delle predette gerar-chie, ed in particolare della conferenzaepiscopale italiana, a porre — per l 'emer-genza — a disposizione degli immigrati ,che oggi turbano l'ordinato svolgersi dell avita nelle nostre città, gli enormi edific idei seminari praticamente vuoti e ben di-slocati su tutto il territorio nazionale, i ntal modo dando concreto esemnio alla so-

cietà italiana, aiutandola a fronteggiare ,appunto, la grave emergenza, in attesa d iuna oculata disciplina che vincoli rigoro-samente l'ingresso degli extracomunitar ial rapporto di lavoro ed all'abitazione ;

se non ritenga, altresì, di procederecon maggiore decisione alla individua-zione dei clandestini, e comunque degl iirregolari, ed alla loro espulsione dal ter-ritorio nazionale, per non comprometter eulteriormente la stabilità sociale, la se-rietà dei costumi, la libertà di circola-zione, l'ordine pubblico, i diritti fonda-mentali e prioritari dei cittadini italiani ;

se non ritenga, infine, di impartire ,in merito, severe disposizioni alle que-sture, ai comandi dei carabinieri e dell a

guardia di finanza, per più capillari con-trolli nelle città ed ai valichi di frontierae per una più vasta, metodica e risolutavigilanza .

(2-00938)

« Franchi » .

I sottoscritti chiedono di interpellare ilPresidente del Consiglio dei ministri ed i l

Ministro della sanità, per sapere — pre-messo che :

il Consiglio dei Ministri della sanit àdegli Stati membri della Comunità euro-pea, riunito il 16 maggio 1989 sulla pre-venzione dell 'AIDS nei consumatori di

stupefacenti, ha assunto una serie di util ideterminazioni come :

intensificazione delle forme dieducazione sanitaria nei luoghi ove vi-vono collettività di persone (carceri, ad

esempio) ;

facilitazione nella circolazione de i

preservativi ;

programmi per seguire la gravi -

danza delle donne tossicodipendenti ;

poiché sembra che il rappresentant edel Governo italiano abbia posto il vetosu di un paragrafo degli impegni ant iAIDS relativo alla prevenzione della cir-colazione di siringhe infette — :

se la notizia corrisponde al vero ;

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— 52905 —

Camera dei Deputati

X LEGISLATURA - DISCUSSIONI - SEDUTA DEL 3 APRILE 1990

per quali ragioni è stato apposto i lveto ;

se il Governo italiano non ritenga ,anche in vista del semestre di presidenz aitaliana, dannoso per lo sviluppo dell erelazioni della Comunità europea, uncomportamento diretto ad impedire i lmassimo di prevenzione nei confronti del -1-'AIDS :

quali direttive intendano impartireper il futuro il Presidente del Consigliodei ministri e il Ministro della sanità pe rfavorire al massimo la collaborazione tr ai paesi europei nella prevenzione del -l'AIDS.

(2-00939) « Violante, Benevelli, Berna-sconi, Bianchi Beretta, Bre-scia, Colombini, Folena » .

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— 52906 —

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