Touring 12/2009 italiano

40
Pirati della strada I lettori dicono la loro circa l’inasprimento delle pene 8 Al Paléo Festival col TCS Biglietti gratis per i nuovi soci del Cooldown Club 34 Test della Suzuki Alto Una piccola giapponese per il traffico intenso 10 Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS 35 Analisi totale del manto autostradale svizzero Il suono della strada 4 Sul Lago di Costanza Gite in bicicletta e sorvoli in dirigibile 20 Recupero di veicoli all’estero ETI riporta in patria l’auto rotta 32 9 luglio 2009 touring 12 www.touring.ch GAA 1214 Vernier Il giornale della mobilità

description

Il giornale della mobilità, edizione del 9 luglio 2009

Transcript of Touring 12/2009 italiano

Page 1: Touring 12/2009 italiano

Pirati della stradaI lettori dicono la loro circal’inasprimento delle pene 8

Al Paléo Festival col TCSBiglietti gratis per i nuovisoci del Cooldown Club 34

Test della Suzuki AltoUna piccola giapponese per il traffico intenso 10

Notizie e informazioni dalla Sezione Ticino del TCS 35

Analisi totale del manto autostradale svizzero

Il suono della strada 4

Sul Lago di Costanza

Gite in bicicletta e sorvoli in dirigibile 20

Recupero di veicoli all’estero

ETI riporta in patrial’auto rotta 32

9 luglio 2009 touring 12www.touring.ch GAA 1214 Vernier

Il giornale della mobilità

Page 3: Touring 12/2009 italiano

9 luglio 2009 | touring 12 | editoriale e sommario 3

Oltre agli ingorghi occasionali sulle autostrade svizzere, per molti utentidella strada è considerato un vero scan-dalo anche lo stato del rivestimentostradale. Esempi ve ne sono ovunque,dove il manto è usurato oppure si formano scanalature che diventano unpericolo, soprattutto in presenza di fortipiogge. Ben visibile, e a volte anche per-cettibile, è il diverso rivestimento auto-stradale da un cantone all’altro, comeper esempio le «sobbalzanti» lastre dicemento. Non ci si meraviglia, allora,che le nostre strade nazionali non sianotra le migliori; la maggior parte sonostate costruite tra il 1975 e il 1985 ehanno fatto di gran lunga il loro tempo.Effettivamente molti tratti sono stati risanati, ma si tratta spesso di un merolavoro di rattoppo.

Dal 2008 è l’Ufficio federale dellestrade (Ustra) ad esserne competente eper questo compito ha portato il suopersonale da 170 a 350 unità. Degno dilode è il fatto che tramite uno specialeveicolo tutti i 6400 chilometri di car-reggiate saranno esaminati minuziosa-mente sotto ogni profilo per verificarnel’usura. Con quest’analisi l’Ustra prendedue piccioni con una fava, poiché assie-me al manto saranno esaminate anchele emissioni acustiche. Una volta noti i risultati, si procederà a un risanamento– si spera ovunque – con lo stesso rive-stimento stradale che fa poco rumore.Ne saranno felici anche i dirimpettaidell’autostrada che ne subiscono ilchiasso.

Felix Maurhofer, caporedattore

E adessooccupiamoci del manto stradale

primo piano 4 Autostrade svizzere: moderna tecnologia per controllare 6400 km di carreggiate.

società e mobilità 8 Pirati della strada: i nostri lettori si sono espressi sull’inasprimento delle sanzioni. 9 StradaSvizzera: il direttore del TCS Rudolf Zumbühl eletto presidente.

test e tecnica 15 Freni di stazionamento: quelli elettrici potrebbero sostituire i freni a mano. 17 Toyota Prius III: auto dalle virtù ecologiche che non scorda gli aspetti pratici.

viaggi e tempo libero23 Eventi a Gstaad: cultura e sport quali poli d’attrazione di folla e di soldi.28 I trabucchi della Puglia: dove il pesce dal mare salta direttamente nel piatto.

club e soci32 Panne all’estero: i camion di Assistauto rimpatriano i veicoli guasti dei titolari ETI. 34 Programma Contento: i collaboratori del club in formazione per servire meglio i soci.

8 il consulente 36 contatti TCS, il punto: Claude F. Sage, presidente onorario del Salone di Ginevra 37 forum, il concorso, impressum 38 l’incontro: Ernst Heller, il parroco del circo

Girotondo nel Giardino della circolazioneIn occasione dell’inaugurazione delle nuove strutture del Museo dei Trasporti di Lucerna (cfr. ultimo «Touring»), i rappresentanti del TCS si sono messi al volante delleautomobili a pedali del Giardino della circolazione. Una struttura patrocinata dal TCS.

Ben

jam

in Z

urb

rig

gen

Foto di copertinaAutore: Mathias Wyssenbach

10 Test della Suzuki Alto 1.0 GL TopQuesta giapponese fabbricata in India sidestreggia bene nella città di Calcutta maanche in quelle svizzere. Abitacolo confor-tevole per tutti gli occupanti.

20 Attrazioni al Lago di CostanzaLa regione del Lago di Costanza si puòscoprire in bicicletta o dall’alto di un dirigibile. Ammirare la natura e gustare la cucina in questa terra di frontiera.

Page 4: Touring 12/2009 italiano

4 primo piano | touring 12 | 9 luglio 2009

Un’impresadavvero titanicaPreoccupata per lo stato delle autostrade, la Confederazione passa al setaccio i 6400 kmdi carreggiate per recensire ogni solco, fessura o cunetta. A questo lavoro titanico si aggiunge un’operazione mai vista: la misurazione del rumore sui manti stradali.

Page 5: Touring 12/2009 italiano

9 luglio 2009 | touring 12 | primo piano 5

›«Titanica», raramente l’aggettivo è statopiù appropriato per un’impresa. In sei mesi,l’Ufficio federale delle strade (Ustra) au-sculterà ogni millimetro di corsia autostra-dale per recensirne il più impercettibile di-fetto. Ogni solco, fessura o cunetta sarà cosìregistrato lungo 6400 chilometri (!) di pavi-mentazione stradale e verrà esaminato an-che il grado di aderenza della superficie el’intensità delle emissioni acustiche. La gi-gantesca indagine, che verrà terminata a fi-ne settembre 2009, mira a tracciare lo statoin cui si trova la pavimentazione delle stra-de nazionali: «Grazie ai dati raccolti nel cor-

so di questa analisi, avremo a nostra dispo-sizione una visione globale dello stato diogni tratto, con un catalogo preciso dei dan-ni constatati», rileva Hans-Peter Beyeler, re-sponsabile del progetto all’Ufficio federaledelle strade. «Potremo così fissare le priori-tà nei cantieri di risanamento».

Alta tecnologia | Passare al setaccio 6400chilometri di autostrade richiede l’impiegodi notevoli mezzi. Pietra angolare di tuttal’operazione, l’«Automatic Road Analyser»(v. foto in basso) un veicolo in cui si concen-tra una quantità impressionante di tecni-

che avanzate. Le sue prestazioni fanno ve-nire le vertigini: pur viaggiando alla velo-cità di 80 km/h, è in grado di registrare unpunto di misurazione ogni 12,5 millimetrial fine di individuare le più piccole gobbeche finiscono sotto i pneumatici. Se si con-sidera la struttura dell’asfalto, si ottieneaddirittura la densità di un punto di misu-razione con una precisione al millimetro.Inoltre, si può misurare la planarità longi-tudinale – costituita di 1280 punti – aggior-nando l’inclinazione, il solco e l’aquapla-

Grazie a capacità tecniche stupefacenti, questo veicolo scruta ogni millimetro di superficie autostradale per rilevare ogni minima imperfezione.

continua a pagina 7

Page 7: Touring 12/2009 italiano

9 luglio 2009 | touring 12 | primo piano 7

Un concentrato di tecnologia di punta nel veicolo che misura la qualità del manto stradale.

I cartelloni turistici sovraccarichi di informazioni distraggono i conducenti.

ning. Infine, ogni 5 metri gli apparecchi fo-tografici montati fanno uno scatto, davantie dietro, allo scopo di localizzare le fessure.Alla fine risulteranno 500 giga di immagini. Visto il lavoro colossale che compie questoveicolo, si potrebbe temere una fatturaesorbitante a carico del contribuente. Macon 100 franchi per chilometro si è, tutta-via, largamente al disotto di ciò che coste-rebbe un lavoro effettuato «a mano»: «Se sichiede a delle persone di misurare la stradae di inserire i difetti in un registro, si arrivaa 200 franchi il chilometro», spiega Hans-Peter Beyeler.

Novità mondiale | La grande innovazionerisiede nella misurazione del rumore. Per laprima volta in Svizzera – e al mondo – i va-lori acustici sono rilevati per l’intera reteautostradale. L’obiettivo è garantire che leemissioni sonore non superino le normedettate dall’Ordinanza federale contro l’in-quinamento fonico, al fine di proteggere gliabitanti. L’Ustra, non appena avrà a dispo-sizione questi dati, farà un’opera da pionie-re stabilendo un vero e proprio catasto deivalori acustici, coprendo l’insieme dellestrade nazionali. «Il nostro imperativo èproteggere la popolazione contro il rumore– afferma Hans-Peter Beyeler. In effetti, unrecente studio dell’Ufficio federale dell’am-biente ha rilevato che 1,2 milioni di personein Svizzera soffrono a causa di rumori no-civi».

Usura generale | Tuttavia, coloro che abi-tano lungo le autostrade devono avere pa-zienza e attendere ancora un po’ per nonsentir più il ronzio nelle orecchie. La Confe-derazione non aprirà mai un cantiere di ri-sanamento unicamente perché il rivesti-mento attuale è troppo rumoroso. Solo unaccumulo di danni o l’usura generale dovu-ta all’invecchiamento può portare a inter-

venti di miglioria. In tali casi, è chiaro chela scelta di un rivestimento nuovo ha un’im-portanza considerevole, soprattutto se sipensa che alcuni permettono di «risparmia-re» sino a 7 decibel: «Dopo parecchi test, ab-biamo optato per un rivestimento macro-rugoso, che si dimostra buono nel ridurre ilrumore. È già stato applicato in alcuni trattidell’A1 e dell’A12, e d’ora in avanti lo pose-remo dappertutto». Nel frattempo, sarà sicuramente un piacere per tutti gli auto-mobilisti che si stupiranno di circolare suautostrade «in pelle di leopardo», ossia sudiversi tipi di «macchie» stradali. Quandopiove, si passa immediatamente da un rive-stimento che assorbe l’acqua – e dunquepraticamente asciutto – a uno non assor-bente – che offre un’aderenza minore – dovesi raccolgono delle pozze. In pochi secondi,si deve così adattare la propria velocità e te-nere il volante con la punta delle dita.

Una situazione infelice risultante da de-cenni di federalismo in materia di gestione

delle strade nazionali: «Ogni cantone pote-va amministrare a proprio piacere le auto-strade, con conseguenze visibili ancora oggi», commenta Hans-Peter Beyeler. Ma apartire dal primo gennaio 2008, data deltrasferimento delle competenze alla Confe-derazione, l’Ufficio federale delle strade èormai il solo ad avere voce in capitolo: «Evogliamo posare dappertutto lo stesso rive-stimento stradale». Di buon augurio per gli automobilisti, tanto più che l’Ustra riproporrà ogni quattro anni il suo esamedell’intera rete delle strade nazionali per garantire la qualità delle vie di comunica-zione. Si rivedrà dunque il veicolo bianco erosso da Ginevra a Coira, passando per il Ti-cino.‹ Jacques-Olivier Pidoux

Info TouringUlteriori informazioni sui metodi di auscultazionedelle strade: www.infralab.ch e www.impbautest.ch.Per saperne di più sulla misurazione del rumore,consultate il sito tedesco www.muellerbbm.de.

continua da pagina 5

Troppi cartelloni turistici fuori legge

Parallelamente all’esame del manto stradale, il veicolo al lavoro per contodell’Ufficio federale delle strade (Ustra) svolge una seconda missione: fotografaretutti i cartelloni turistici posti ai lati delle autostrade. «Si tratta di stilare un inventario nazionale e di vedere se le disposizioni legali sono rispettate», spiegaStefan Huonder, capo del dipartimento Norme della circolazione all’Ustra. È pro-vato che i pannelli stracarichi di informazioni (v. foto a fianco) distolgono l’atten-zione dei conducenti. Rappresentando un rischio per la sicurezza stradale, senzadubbio non verranno ben visti dall’Ustra. Secondo caso controverso: i pannelli tu-ristici che annunciano una città invece di indicare una regione, come dovrebberofare a norma di legge. «Qui daremo prova di tolleranza – continua Stefan Huonder– dato che si può ammettere che certi agglomerati urbani si presentano come del-le regioni. Procederemo dunque caso per caso». È chiaro che il compito dell’Ustrasi annuncia arduo perché, secondo le stime, circa la metà dei cartelloni turisticinon sono conformi alle norme. jop

foto

Mat

hia

s W

ysse

nba

ch, a

ld

Page 8: Touring 12/2009 italiano

8 società e mobilità | touring 12 | 9 luglio 2009

L’autore è giornalista giudiziario accreditato presso il Tribunale federale.

Le automobili in leasing sono molto diffuse in Svizzera. A volte succede cheun veicolo in leasing presenti problemie difetti che si rivelano molto fastidiosiper il suo proprietario. È possibile scio-gliere un contratto di leasing se il veico-lo presenta una serie di difetti che han-no obbligato chi lo detiene a rivolgersiad un garage più di venticinque voltesull’arco di pochi mesi? Un interessanteparere commissionato dal TCS al pro-fessor Alexander Brunner, giudice d’ap-pello e docente privato all’Università di San Gallo, sviluppa questo tema (il documento è ottenibile inviando una e-mail a: [email protected]).

Se le condizioni generali del contrattodi leasing sono troppo di parte, in modo da svantaggiare manifestamenteil consumatore, non possono essere applicate. Ciò ha quale conseguenzache ritorna applicabile il diritto delle obbligazioni, in particolare le normesulla locazione. Ne consegue che il be-neficiario del leasing non deve più paga-re se il veicolo in suo possesso presentagravi difetti che non possono essere ri-parati e che lo rendono inutilizzabile.

Se il contratto non viene regolarmen-te adempiuto, ossia se il beneficiario delleasing non riceve un veicolo utilizzabi-le, quest’ultimo, secondo il citato pare-re, può disdire immediatamente il con-tratto e restituire l’automobile. Il clientepuò sospendere anche il pagamentodelle rate alla banca? Il parere rispondepositivamente pure a questa domanda,in quanto la banca non ha la possibilitàdi ribaltare il rischio sul cliente. In talsenso non può sostenere che il contrat-to di leasing è stato concluso tra il clien-te e la società di leasing e che il negoziosottostante al rapporto di leasing – ossia la consegna di un veicolo funzio-nante – non è quindi rilevante.

Il Tribunale federale non si è però an-cora espresso su questi temi d’attualitàrelativi al contratto di leasing.

il consulenteUrs-Peter Inderbitzin

Se il veicolo in leasing presentagravi difetti

Diamo la colpa alla globalizzazione e allesue subculture. Alcuni manifestano le lorodurezze arroganti con il volante fra le mani,un’autorealizzazione… La richiesta delleforze politiche avviene nel modo migliore.Con i pirati della strada non servono corsispeciali o psicologici, ci vuole fermezza, re-voca della patente e multe severe. Solo cosìsi potrà tornare a viaggiare con serenità emeno tensioni. Graziano Falconi (@)

La severità nei confronti dei «pirati dellastrada» rischia di diventare una crociatacontro l’auto in genere, a seconda della de-finizione che si darà a tale categoria di au-tomobilisti: se un sorpasso di 40 km/h cietichetta già come «pirati della strada», al-lora probabilmente tutti lo siamo stati al-meno una volta (basta essere sopra gli 80km/h di appena 10 km/h in una località inpiena campagna e con il cartello di limite a50 km/h un po’ mal in vista…). La stessa de-finizione «pirati della strada» è già tenden-ziosa. Inoltre questa caccia alle streghe nonha nessun effetto preventivo, in quanto chivuole fare una «sparata» la fa senza pensarealle conseguenze. Matteo Mondada (@)

Sono estremamente contrario a norme piùsevere, anche perché ci sono criminali veripuniti più lievemente degli automobilisti.Oltretutto, oramai ci sono veri e propri in-ganni sulle strade con cartelli che varianole velocità; così chi ha fatto l’abitudine auna velocità, qualche giorno più tardi si tro-va confrontato con un’altra. L’obbiettivosono soltanto i soldi degli automobilisti.C’è, poi, chi per ragioni di lavoro è maggior-mente esposto a sviste di un cartello stra-dale perché il suo mestiere consiste nel gui-dare e non nell’essere seduto in poltrona.L’educazione stradale odierna comportapiù osservare dove sono i cartelli (troppi)che guardare la strada. Più informazione ededucazione (o premi) che multe assurde (incassi per i Comuni). Flavio Dri (@)

Premesso che sono d’accordo di punire severamente i delitti dei pirati della stradaritengo comunque fuori posto, esagerata enon proporzionale una pena di 5 anni di pri-gione anche quando non ci sono vittime. Sesi pensa che in Svizzera omicidi ed assassi-ni vengono spesso puniti con pene ridicoledi 10–12 anni di prigione… Constato purel’accanimento del Tribunale federale controgli automobilisti, cui non vengono mai con-cesse attenuanti per infrazioni anche di po-ca entità. Alcasto Bernasconi, Anzonico

Più severi con i pirati?I lettori rispondono

Sull’ultima edizione avevamo riferito dellaproposta di un gruppo di parlamentari federali volta a inasprire considerevolmentele pene contro i cosiddetti «pirati dellastrada». I nostri lettori ci hanno inviatoopinioni divergenti sulla questione.

Sono sconcertato dal vostro articolo, chesuona demagogico e da caccia alle streghe.Non è la velocità (spazio x tempo) che causagli incidenti, ma la velocità relativa agli al-tri veicoli o alle condizioni del proprio mez-zo o della strada o lo stato del conducente.Sarei felice di pagare una multa se alle 8:00davanti ad una scuola superassi il limitedei 30 km/h, ma trovo assurdo essere mul-tato perché nello stesso tratto viaggio a 45km/h alle 23:00. Ma questo è troppo compli-cato per voi. Meglio scrivere: «Un pirataviaggiava al 50% in più del limite»! L’annoscorso ho letto due articoli affiancati sullostesso quotidiano. Uno parlava di un’autoche uscendo dalla strada (senza prestare at-tenzione al traffico) ha urtato uno scooter eucciso un uomo di 32 anni. Il secondo par-lava di due ragazzi lanciati a 180 km/h inautostrada e beccati dalla polizia, con tantodi multa salatissima e ritiro patente. La co-sa sconcertante è che il primo articolo eracomprensivo e parlava di un incidente cometanti mentre il secondo urlava lo sdegno perquesti pirati, lanciati a velocità folle e po-tenzialmente pericolosi. È questo che statecreando nella gente con il vostro approcciopunitivo solo legato alla «velocità». È più facile misurare col radar che con il «Distra-zio-metro». È più facile scrivere «andava 42 km/h oltre il limite» piuttosto che: «eradistratto al 92%». Giorgio Freti (@)

I politici hanno ragione di chiedere più se-verità verso i pirati della strada. Sono dadefinire dei potenziali assassini. Se poi c’èil morto dovrebbero essere processati inbase a questa definizione, omettendo natu-ralmente l’aggettivo «potenziale».

Mario Imgrüt, Cagiallo

Key

sto

ne

Page 9: Touring 12/2009 italiano

9 luglio 2009 | touring 12 | società e mobilità 9

›Nel prossimo futuro si andrà incontro aulteriori discussioni nel campo della poli -tica dei trasporti, che riguardano molto direttamente il traffico stradale. Per questomotivo sarà richiesto l’intervento chiaro edeciso di StradaSvizzera (ex Federazionestradale svizzera). «Siamo di fronte a grandisfide politiche», ha affermato Rudolf Zum-bühl, che durante l’assemblea dell’organiz-zazione è stato eletto presidente per il pros-simo triennio. «È necessario liberare la viada alcuni ostacoli», ha fatto notare il diret-tore del dipartimento Comunicazione, poli-tica e sicurezza stradale del TCS. Con sensopratico, Zumbühl vuole «sviluppare solu-zioni comuni che ci fanno fare progressi».

Ruolo guida | Negli ultimi anni, Strada-Svizzera ha assunto un ruolo di guida e coordinamento, rappresentando gli inte-ressi del traffico individuale di fronte a go-verno, Parlamento e politica in generale. Ciòanche per merito del presidente uscente Niklaus Zürcher, direttore dell’AutomobileClub Svizzero (ACS), ha fatto notare Zum-bühl. Il suo predecessore ha assunto la pre-sidenza dell’organizzazione mantello delleassociazioni stradali svizzere in un mo-mento in cui la politica dei trasporti, dopo

il rifiuto del controprogetto Avanti, si trova-va confrontata con questioni e problemati-che urgenti.

Adesso sono stati compiuti alcuni pro-gressi: l’idea e il principio di un fondo d’in-frastruttura per il completamento della re-te stradale nazionale, per la soluzione deiproblemi del traffico negli agglomerati cosìcome per il mantenimento della funzionali-tà della rete autostradale è sopravvissutaalla campagna contro la proposta Avanti,ha sottolineato ancora Rudolf Zumbühl.‹

hwm

«Liberare la stradadagli ostacoli»StradaSvizzera ha nominato suo nuovo presidente il direttore della Comunicazione del TCS Rudolf Zumbühl. Ecco come intende muoversi sulla scena politica.

Rudolf Zumbühl (d.) rende onore al presidente uscente di StradaSvizzera Niklaus Zürcher.

foto

ald

StradaSvizzera

StradaSvizzera, già denominata Fede-razione stradale svizzera, conta 35membri. Tra di essi vi sono associazionidegli utenti della strada, organizzazionidel mondo dell’automobile e della stra-da così come associazioni cantonali deltraffico stradale. In prima linea si trovaanche il Touring Club Svizzero (TCS).Inoltre vi sono rappresentate organiz-zazioni dei maestri di guida, degli am-bienti petroliferi e del turismo. tg

È un dato di fatto: i grandi raduni popolaricausano un danno all’ambiente.

I campionidell’ambiente

È un fatto innegabile: le grandimanifestazioni pubbliche inquina-no l’ambiente. Ma gli organizzatoridi alcuni di questi eventi hanno giàadottato valide contromisure.

›Ogni anno in Svizzera, i grandieventi sportivi e culturali richiama-no circa nove milioni di spettatori. È ovvio che folle di tali dimensionidanneggino l’ambiente, sopprattut-to per quanto riguarda il traffico legato all’afflusso e al deflusso deglispettatori. Un recente studio delWWF ha cercato di enumerare que-sti danni, evidenziando però anchealcuni «paladini dell’ecologia» tra igrandi eventi.

Un partner TCS | La prima tra le manifestazioni menzionate dalWWF, che incentivano l’uso dei mez-zi di trasporto pubblici, è il Paléo Fe-stival di Nyon. Si tratta di un partnerdi lunga data del TCS, le cui sezioniromande organizzano un servizio dibus-navetta, da diverse località edurante tutta la durata del grandeevento musicale (cfr. rubrica «clube soci»).

Altri organizzatori lodati espres-samente dal WWF per aver preso mi-sure per ridurre il carico ambientalesono quelli dell’Open Air di San Gal-lo, della Maratona di Lucerna, dellaMaratona Engadinese di sci di fon-do e dell’Orange Cinema.‹ ac

Page 10: Touring 12/2009 italiano

10 test e tecnica | touring 12 | 9 luglio 2009

La Suzuki Alto è piacevole esteriormente malgrado la verniciatura «Fortune Rose» che non piacerà a tutti.

Le plastiche dell’abitacolo sono di fattura economica.

tabella comparativa Suzuki Daihatsu Ford Peugeot Alto Cuore Ka 107 1.0 GL Top 1.0 SX 1.2 Titanium 1.0 Trendy

Prezzo (fr.) 17990.– 17750.– 17050.– 16200.–Cilindrata (cc) 996 998 1242 998Potenza (kW/CV) 50/68 51/69 51/69 50/68Coppia massima (Nm/min) 90/3400 94/3600 102/3000 94/3600Consumo (l/100 km) 4,5 A2 4,71 A2 5,3 A2 4,7 A2

Rumore int. 120 km/h (dBA) 73 75 74 75Costi al chilometro (fr./km)3 –.48 –.50 –.50 –.48Costi di manutenzione4 11133 11333 13333 11333

Test «Tou ring» 12/2009 19/2007 9/2009 3/2006

1 dati secondo l’importatore 2 efficienza energetica secondo l’importatore 3 costi di manutenzione per km (15000 km/anno) 4 su 180000 km (15000 km/anno)

Page 11: Touring 12/2009 italiano

9 luglio 2009 | touring 12 | test e tecnica 11

continua a pagina 13

›Nel regno animale si distinguono gli animali da lavoro da quelli da compagnia.La Suzuki Alto rientra sicuramente nella prima categoria; in effetti la piccola asiati-ca non presenta nessun fronzolo pretenzio-so. In compenso, però, dispone di qualitàche la rendono adatta al traffico a breveraggio: con un diametro di sterzata di 9,7metri riesce a intrufolarsi in tutte le viuzzee la sua lunghezza di soli 3,5 m le permettedi sfruttare anche il più ristretto spazio diparcheggio.

Se poi si dovessero incontrare dei grossiproblemi nella giungla cittadina si può contare sul sistema antisbandata ESP (nellivello di allestimento GL Top) e su ben seiairbag di serie.

Concorrente Tata | La giapponese, fab-bricata in India, sa anche incassare le aspe-rità del terreno. Infatti, affronta con disin-voltura i fondi stradali irregolari. Malgradoil fruscio del motore a tre cilindri questa city-car si muove con destrezza e sale facil-

mente di giri con una buona silenziosità di marcia. Soltanto in autostrada fatica ad accelerare come si deve.

E grazie al suo prezzo di 18480 franchi eda un consumo di soli 5 litri di carburanteogni 100 km attira i clienti sensibili al por-tafoglio. Tutte queste virtù indicano il paesedi nascita, dove non solo viene prodotta ma pure apprezzata precisamente per questedoti: l’India, appunto.

Per i paesi emergenti è probabilmente an-che stata concepita la suddivisione insolitadell’abitacolo. Sia davanti sia dietro gli occupanti della Suzuki Alto godono di suf-ficiente spazio sia per le gambe che per latesta. Ciò è sicuramente importante in queipaesi dove non viaggiano mai meno di quattro persone in un’automobile. Questa disponibilità di spazio piuttosto generosaper una micro-car va tuttavia a scapito delbagagliaio, che con un volume di soli 129 litri non lascia molto spazio di stivaggioneppure per la spesa del fine settimana.Inoltre l’elevata soglia di carico non facilitacertamente queste operazioni.

Anche a livello di pneumatici sono statefatte delle economie. Il lungo spazio di fre-nata di 45,8 metri, misurato con i pneuma-tici originali, indica inoltre che le gommenon sono state concepite per le severe esigenze europee. In occasione di una seconda misurazione, svolta con pneumati-ci «premium» di migliore qualità, è stato comunque possibile ridurre lo spazio di fre-nata di tre metri.

Meglio fuori… | Esteriormente la SuzukiAlto può suscitare simpatia. Tuttavia le sueforme semplici e i fari dalla forma originalenon sono ancora un capolavoro in fatto didesign automobilistico. Inoltre anche laverniciatura «rosa maialino», denominata

+–Più o menoGrande agilità nella guida in città ecompatte dimensioni esterne, buonadotazione di sicurezza, spaziosità davanti e dietro, basso consumo, viva-ce motore a tre cilindri, sterzo leggeroe preciso.

Bagagliaio minuscolo dall’alta soglia dicarico, lungo spazio di frenata congomme economiche, sterzo indirettopoco sensibile, comfort sospensioni,emissioni a 130 km/h, materiali interni,retrovisore interno non anabbagliante.

foto

Wäl

ti

Piccola e onesta lavoratrice di città Un’auto che deve affermarsi quotidianamente sulle strade di Calcutta può sicuramente farsi valere anche aLosanna o a Zurigo. Test della Suzuki Alto 1.0 GLTop.

Il portaoggetti è poco pratico.

Page 13: Touring 12/2009 italiano

9 luglio 2009 | touring 12 | test e tecnica 13

dalla Suzuki «Fortune Rose», non dovrebbesuscitare unanimi consensi.

Malgrado ciò questa piccola giapponese èpiacevole sul piano estetico. Cambia inveceil discorso per quanto concerne il livello deldesign interno. L’abitacolo non è molto cu-rato e propone, inoltre, alcune peculiaritàpoco pratiche: infatti dal posto del condu-

cente non si può azionare l’alzavetri elettri-co del passeggero.

Anche la costruzione insolita del portaog-getti aperto non comporta dei vantaggi. Èstretto e allungato orizzontalmente. Offresufficiente spazio per sistemare ad esempiouna rivista, ma qualora il conducente do-vesse cercarvi gli occhiali da sole ne male-dirà questa particolare configurazione.‹

Pascale Marder

continua da pagina 11

Scheda tecnicaVEICOLO PROVATOSuzuki Alto 1.0 GL Top; 5 porte, 4 posti;17990 fr. (auto del test: 18480 fr.)Gamma: 1.0 GA (da 12990 fr.), 1.0 GL (da14990 fr.)Opzioni: interno in pelle (2990 fr.), vernicemetallizzata (490 fr.)Garanzia: 3 anni fabbrica, 3 anni assistenzamobilità; antiruggine: 12 anni (con cond.)Importatore: Suzuki Automobile Schweiz AG,In dustriestrasse, 5745 Safenwil, www.suzuki.ch

DATI TECNICIMotore: 3 cilindri benzina 1.0 GL Top, 68 CV;cilindrata 996 cc, cambio 5 marcePeso: 965 kg (auto del test), totale ammissi-bile 1250 kg, carico rimorchiabile 200 kgMisure: larghezza interna: ant. 135cm, post.132cm; bagagliaio: 129–367 litri; pneumatici:155/65R14, min. 155/65R14

Check-up TCS DINAMICA DI COMPORTAMENTOPrestazioni (0–100 km/h): 14,2 sElasticità:60–100 km/h (in 4a) 17,5 s80–120 km/h (in 4a) 21,6 sDiametro di sterzata: 9,7 mInsonorizzazione:60 km/h: 63 dBA 11133

120 km/h: 73 dBA 11113

SICUREZZAFrenata (100–0 km/h): 45,8 m 11133

Equipaggiamento 11113

COSTI DEI SERVIZImanutenzione (km/mese) ore mano d’opera (fr.)

15000/12 1,0 145.–30000/24 2,5 362.–Manutenzione per 180000 km:15000 km/anno 24,5 5048.–

COSTI D’ESERCIZIOkm/anno ct./km fr./mese fissi variabili

15000 48 389.– 231.–30000 33 389.– 427.–Tariffa oraria per il calcolo TCS: 145 fr. (UFS), agenzieSuzuki da 86 a 150 franchi

VALUTAZIONE ECOLOGICAEmissioni misurate (banco di prova Empa):Monossido di carbonio (CO) 11133

idrocarburi (HC) 11113

Ossidi d’azoto (NOx) 11113

CONSUMO AL BANCO DI PROVA(ciclo UE 80/1268) urbano extra urbano misto

TCS 5,8 3,7 4,5fabbrica 5,5 3,8 4,4Emissioni di CO2: 105 g/kmMedia svizzera di CO2: 175 g/kmetichettaEnergia (A–G): A

CONSUMO DEL TEST 11113

5,4 l/100 km autonomia 648 km

serbatoio: 35 litri TCS Tecnica ed economia: Herbert Meier

Il volume del bagagliaio è ridotto e l’elevata soglia di carico rende difficoltoso l’accesso. Il contachilometri e il contagiri sono di fattura semplice, ma ben leggibili.

Suzuki Alto 1.0 GLTop in dettaglioABITACOLO 11133 Il rivestimento interno diplastiche semplici non è certo un capolavorodell’industria automobilistica. Lo spazio sul diva-no posteriore è notevole per un’auto di 3,5 metri,ma questo va a scapito del bagagliaio, senza dub-bio molto piccolo con soli 129 litri e dalla sogliadi carico alta.COMFORT 11113 La rumorosità è relativa-mente contenuta. Il comfort delle sospensioni èsufficiente. L’escursione della regolazione in al-tezza dei sedili potrebbe essere più ampia.EQUIPAGGIAMENTO 11133 L’equipaggia-mento di comfort (climatizzatore, radio, CD, alza-vetri elettrici) è buono per questa categoria diauto. I pneumatici montati d’origine causano unlungo spazio di frenata.PRESTAZIONI 11133 Il motore a tre cilindridella Suzuki Alto sale facilmente di giri ed è ab-bastanza silenzioso. Ai bassi regimi di velocità

la vettura si muove con disinvoltura, mentre in autostrada cala vistosamente. COMPORTAMENTO 11113 Grazie al ridottodiametro di sterzata, alle dimensioni contenute,al basso consumo e alla buona visibilità l’auto èideale per la città. SICUREZZA 11113 Con l’ESP di serie e 6 air-bag l’equipaggiamento di sicurezza è buono peruna city-car. Tuttavia nel crash-test EuroNCAP la Suzuki Alto ottiene soltanto tre stelle.

Pubblicità

��

��

103cm

�68–10

7cm

95cm

� 56–80cm

passo 236cm� �lungh. 350cm (larg. 160cm)

� �

147

cm�

Page 15: Touring 12/2009 italiano

Vantaggi/inconvenienti

9 luglio 2009 | touring 12 | test e tecnica 15

› Invece della leva del freno a mano tradi-zionale numerose vetture dispongono solodi un pulsante o di una leva minuscola chesi aziona con un dito. Un test del TCS, cheha messo a confronto un freno a mano (VWTouran) a un dispositivo elettrico (CitroënPicasso C4), conferma la supremazia di que-st’ultimo. Specie quando si parte il frenoelettrico fornisce una forza di frenata otti-male, mentre il freno a mano deve esseredosato con una certa attenzione. Ma soprat-tutto il sistema elettrico elimina quasi tuttii movimenti di indietreggiamento del veico-lo nelle partenze in salita, perché la forza di

frenata diminuisce progressivamente. Lamanovra viene facilitata ulteriormentequando è inserita la funzione automatica.Altro vantaggio, l’assenza della leva del fre-no consente di avere maggior libertà nel de-sign dell’abitacolo. Tuttavia, il normale fre-no a mano non ha solo svantaggi. Purché ilmeccanismo sia in buono stato svolge benela sua funzione. È anche più pratico duran-te una manovra di traino, che può rivelarsidelicata quando il motore non gira. Infine,si raccomanda di farsi spiegare il funziona-mento del freno elettrico quando si compraun veicolo.‹ MOH/TCS t+e

Dal freno a manoal freno a… ditoIl freno di stazionamento elettrico tende a sostituirsi al buon vecchio freno a mano. Più sofisticato, è anchepiù comodo e sicuro. Un test comparativo del TCS.

Freno a mano convenzionale+ Dosaggio a volontà

della forza di frenata+ Tecnica sperimentata+ Funzionamento senza

necessità di energiaesterna

– Numerose componentiin movimento (proble-mi di affidabilità)

– Ingombro all’internodell’abitacolo

– Nessun sistema di tensione automatico

Test comparativo TCS dei freni di stazionamento

Il freno di stazionamento elettrico si attiva con una leggera pressione delle dita.

Mat

hia

s W

ysse

nba

ch

Freno a mano elettrico

+ Maggior sicurezza (funzione freno di parcheggio automatico, indietreggiamento eliminato)

+ Comfort di utilizzazione (partenze in salita ecc.)+ Maggior libertà nel design dell’interno dell’abitacolo + Soppressione della funzione freno di parcheggio

elettromeccanico sui cambi automatici+ Rischi di manipolazione errata quasi nulli– Necessario il ricorso all’energia esterna– Problemi di cavi e di ancoraggi sempre presenti – Consumo di energia (certamente debole) quando il veicolo

non viene usato– L’operazione di traino può essere problematica – Tecnologia più complessa

Evviva le auto verdiSvizzeri favorevoli Secondo un sondaggiosvolto per conto dell’importatore Toyota, ilmercato elvetico va incontro a grandi muta-menti: l’83% degli automobilisti interrogatisulle preferenze di un’auto nuova dicono dipropendere per una ecologica. È, però, notoche, una volta entrato nella concessionaria, l’avventore elvetico tende a privilegiare i mo-delli ben motorizzati. Secondo il sondaggio icriteri pratici (56%) prevalgono sul piaceredi guida (30%) e sulle mode (8%).

Si navigherà europeoGalileo si concretizza La supremazia del si-stema di navigazione americano GPS potreb-be cadere verso il 2012-13. A partire dall’annoprossimo l’Agenzia spaziale europea preve-de di lanciare i primi quattro satelliti Galileo.Più preciso del GPS americano e capace difornire informazioni in tempo reale, il sistemaeuropeo di navigazione renderà possibilimolteplici applicazioni nei settori dell’agri-coltura, ambiente e, ovviamente, trasporti.

Le tinte di PorscheSfumature al completo La vostra venerabi-le Porsche da collezione mostra un aspettoche ne denuncia l’età? Nessun problema, ilfabbricante di vernici Glasurit ha ricreato laquasi integralità delle tinte Porsche. Questasaga variopinta che comporta un migliaio dicolori comincia con la 356 prodotta nel 1950.I collezionisti cui mancano il blu adriatico o ilrosso fragola di un tempo toccheranno il cielocon un dito. Gli appassionati delle altre mar-che non vengono dimenticati. Glasurit prose-gue il suo lavoro di ricerca in particolare coni club dei collezionisti.

Nuove targhe francesiCifre, lettere e bandiere Iniziata a metàaprile la sostituzione delle targhe francesi èora visibile nella circolazione quotidiana.Presentano due lettere, tre cifre e due letteree anche l’emblema – fatto inedito – della re-gione (non forzatamente quella di dimora delproprietario, poiché si può scegliere il logoche si preferisce) e il numero del dipartimen-to di residenza.

Page 17: Touring 12/2009 italiano

9 luglio 2009 | touring 12 | test e tecnica 17

La forma tondeggiante della Prius inganna: il coefficiente di penetrazione è stato ridotto.

foto

ald

›Segno dei tempi, la vettura ibrida (benzi-na/elettricità) di Toyota non ha più nulla ache vedere con una creazione ingegneristi-ca. Benché essere il numero uno al mondo leattribuisca l’etichetta di veicolo strategico.Ridotto del 10% a 3,9 l/100 km, il consumosenza eguali per un’auto a benzina è abbi-nato a un piacere della guida degno di unmodello convenzionale. La crescita della ci-lindrata del motore termico (1,8 l) determi-na maggior coppia e un evidente comfort dimarcia. E siccome la potenza combinata sieleva a 136 CV, è stata attribuita alla Priusuna vivacità senz’altro apprezzabile.

In effetti, questa ibrida sfrutta molto be-ne i due motori che possono funzionare se-paratamente. In fase di avvio o a basso re-gime funziona solo quello elettrico da 82 CV(+ 13 CV). In condizioni normali viene soste-nuto dal motore termico e la ripartizionetra i due si svolge in funzione del rapportoconsumo/prestazioni. Ma il conducente di-spone di tre modalità di guida. Quella stret-tamente elettrica è attiva fino a 50 km/h o se-condo l’autonomia delle batterie, cioè menodi 2 km. In generale si sceglierà la «Eco» chelimita le accelerazioni e ottimizza la clima-tizzazione. Inoltre un congegno di assisten-

Ibrida a briglie sciolteLa Toyota Prius III mette a profitto la sua esperienza tecnologica per consolidare il ricorso alla propulsione ibrida nell’uso quotidiano. E abbina sobrietà ad aspetti pratici.

za alla guida che influisce sul consumo,l’interazione dei 2 motori consente di otti-mizzare la marcia. Con grandissimo tatto eprestando molta attenzione ad approfittaredel ricupero dell’energia in frenata, i mi-gliori conducenti riusciranno a contenere ilconsumo in 3 l/100 km secondo il computerdi bordo. Quanto ai più impazienti potran-no inserire la funzionalità «power» che con-sente di sfruttare tutta la potenza di questaibrida abbastanza dinamica, e tende a farslittare, ma senza eccessi, il cambio CVT.

Ambizioni familiari | Il comportamento èun po’ impacciato, ma il comfort di marciaè notevole. Soprattutto dal momento che ipasseggeri posteriori di questa berlina al-lungata di 1,5 cm dispongono di abbondan-te spazio per le gambe. Anche se più volu-minoso il bagagliaio presenta un pianalesopraelevato a causa della collocazione del-le batterie. Convince meno la qualità moltomediocre degli interni.

Ma la Prius pone l’accento sulla tecnolo-gia. Oltre a una visualizzazione testa alta ea 7 airbag di serie offre alcune opzioni innovatrici, come il tetto di vetro a cellulefotovoltaiche. Ciò spiega anche il prezzo (38900 franchi) di questa ibrida sofisticata,contro i 28800 per la «mild hybrid» HondaInsight.‹ MOH

Tecnica: berlina, 5 posti; lunghezza: 4,46 m; baga-gliaio: 445 l Motori: 1,8 l a benzina (99 CV) + elettrico(82 CV), potenza combinata di 136 CV; cambio a va-riazione continua; da 0 a 100 km/h in 10,4 s Consumo(misto): 3,9 l/1000 km; emissioni di Co2: 89 g/kmPrezzo: da 38900 a 43900 fr. (da metà agosto).

Toyota Prius: un decennio di tecnologia ibrida1997Prius I (101 CV)5,1 l/100 km120 g/km CO2

2003Prius II (111 CV)4,3 l/100 km104 g/km CO2

2009Prius III (136 CV)3,9 l/100 km89 g/km CO2

Page 18: Touring 12/2009 italiano

Ammirate la magia della montagna o glisplendidi colori dell’autunno, la nostraaria pura e lo straordinario panorama diCrans-Montana.

L’altopiano esposto a sud offre innumerevoliore di sole e un clima straordinariamente salu-bre!Alloggiate nell’accogliente Appart**** HotelHelvetia Intergolf e lasciatevi viziare dalla cor-tesia e dalla professionalità dei proprietari.L’albergo Helvetia Intergolf sorge in posizionetranquilla, soleggiata, centrale e offre un’affa-scinante vista sull’imponente panorama alpi-no. Scoprite le comode camere e suite dell’al-bergo, arredate con gusto. Fate colazione sulla bellissima terrazza, la sera lasciatevi sorprendere dall’ottima cucina italo-francesenell’elegante ristorante o assaporate le spe-cialità svizzere nel ristorante vallesano, in sti-le rustico. Rilassatevi nella nostra piscina, nel-la vasca idromassaggio, nel bagno turco e nel-la sauna e concedetevi un benefico e piacevo-le massaggio! La cordiale ospitalità e l’acco-gliente atmosfera del nostro albergo vi conqui-steranno! Abbiamo pensato per voi due programmi cherappresentano un balsamo per il corpo, la men-te e lo spirito!

Offerta 1: settimana escursionisti-ca accompagnata– 3 escursioni accompagnate, da 3 a 5 ore di

cammino– 1 tragitto a bordo degli impianti di risalita di

Crans-Montana con una splendida vista suun panorama mozzafiato, in seguito escur-sione

– 1 giornata libera a metà settimana

Le escursioni non presentano grandi difficoltà,non esistono problemi per chi soffre di vertigi-ni. Sarete accompagnati da Urs Benz, il pro-prietario dell’hotel, che conosce la zona comele proprie tasche.

Scoprite il cuore soleggiato del ValleseSettimana di escursioni o, novità, con escursioni giornaliere a Crans-Montana!

QuandoDa lunedì a domenica (min. 10 partecipanti)24–30.8.2009 7–13.9.200921–27.9.2009 5–11.10.2009

La nostra offerta7 giorni (6 notti) con 4 escursioni accompagna-te, buffet della prima colazione, cena di 4 por-tate (2 secondi a scelta), aperitivo di benvenu-to, 1 tragitto con gli impianti di risalita di Crans-Montana, utilizzo della zona wellness dell’al-bergo, posteggio in garage, IVA e servizio.Non sono compresi nel prezzo: il viaggio di an-data e ritorno, i pranzi e la tassa di soggiorno di2.50 franchi il giorno a persona.

Le nostre proposte: – camera doppia con balcone, lato sud:

868 fr. a persona– golf suite con balcone, lato sud (camera da

letto, 2 bagni, salotto con armadio letto):970 fr. a persona

– camera doppia uso singolo con balcone, latonord: 970 fr.

Offerta 2: escursioni giornaliere accompagnate– 1 tragitto a bordo degli impianti di risalita di

Crans-Montana con vista su un indimentica-bile panorama mozzafiato ed escursione fa-coltativa

– 1 gita di un giorno in Val d’Anniviers e visitadi Grimentz

– 1 gita di un giorno a Leukerbad e visita delvillaggio e/o la possibilità di utilizzare leterme

– 1 gita in Val d’Hérens e visita di Evolène e diLes Haudères. La passeggiata da un villag-gio all’altro è facoltativa.

– 1 giorno libero a metà settimana

Sarete accompagnati da Urs Benz, il proprieta-rio dell’hotel.

QuandoDa lunedì a domenica (min. 10 partecipanti)17–23.8.2009 14–20.9.200928.9–4.10.2009

La nostra offerta7 giorni (6 notti), sono compresi: 4 gite accompagnate incluso viaggio di anda-ta e ritorno all’albergo a bordo di mezzi di tra-sporto pubblici, 1 tragitto con gli impianti di ri-salita di Crans-Montana, buffet della prima co-lazione, cena di 4 portate (2 secondi a scelta),aperitivo di benvenuto, utilizzo della zona wel-lness dell’albergo, posteggio in garage, IVA eservizio.Non sono compresi nel prezzo: il viaggio di an-data e ritorno, i pranzi, l’eventuale ingresso al-le terme e le tasse di soggiorno di 2.50 franchiil giorno per persona.

Le nostre proposte: – camera doppia con balcone, lato sud:

888 fr. a persona– golf suite con balcone, lato sud (camera da

letto, 2 bagni, salotto con armadio letto:990 fr. a persona

– camera doppia uso singolo con balcone, la-to nord: 990 fr.

VarieDopo le gite e le escursioni avrete la possibilitàdi rilassarvi nella piccola ma bella zona well-ness dell’albergo (piscina, vasca idromassag-gio, bagno turco, sauna, solario, massaggi).Queste offerte non sono cumulabili con altrepromozioni in corso.

Per ulteriori informazioni e prenotazioni:Appart **** Hotel helvetia IntergolfUrs & Béatrice Benz3963 Crans-MontanaTel. 027 485 88 88Fax 027 485 88 99E-mail: [email protected]: www.helvetia-intergolf.ch

Page 19: Touring 12/2009 italiano

9 luglio 2009 | touring 12 | test e tecnica 19

Cabriolet di fine estateCon lo sbocciare dei primi narcisi, nei saloni delle concessionarie fanno capolinonumerosi cabriolet. Dato che le odierne auto scoperte sono utilizzabili anche d’inverno, grazie al riscaldamento nel lunotto e al tetto d’acciaio, nulla impedisce il lancio dei modelli anche in autunno. Lo dimostrano i tre esempi seguenti.

Sembra quella di una volta, ma è un’autocompletamente moderna: la Fiat 500 Cabrio.

Toccare il cielo con un ditoFiat 500C Da decenni attira le simpatie del pubblico e oggi è finalmente disponibile anche in versione moderna: la Fiat 500 informato cabrio. Nella sua variante «opentop», la vettura – con i suoi 3,5 metri di purodesign italiano – si riallaccia al modello del1957 e si presenta con un tetto in tela pieghe-vole. Questa soluzione non va a scapito delvolume del bagagliaio e nemmeno del tipicolook nostalgico. Dato che un tetto di tessutocomporta anche svantaggi, Fiat ha previstoper il suo piccolo bolide un riscaldamento nellunotto in serie, in modo che si possa utiliz-zare anche d’inverno. Sono di serie anche isensori di parcheggio posteriori, che nel fareretromarcia ti fanno dimenticare che la visuale dallo specchietto retrovisore è limi-tata. Le aspettative di Fiat nella più piccolautilitaria scoperta sono enormi: l’anno pros-simo la casa automobilistica italiana spera diconvincere in Europa 35000 acquirenti; diquesti, 900 dovrebbero trovarsi in Svizzera.Nel nostro Paese si deve però sperare in unautunno indorato, perché il nuovo modelloitaliano verrà fornito solo a partire da settembre. pam

Tecnica: utilitaria, 4 posti, lunghezza: 3,5 m, bagagliaio 182 l Motori: benzina: 69/100 CV, diesel: 75 CV Prezzi: da 22000 fr. (1.2 versionePop) a 30500 fr. (1.4 versione Rock).

Con la Lexus IS 250 C la Toyota propone unaCruiser per godere le trasferte fuori città.

La cabrio venutadall’Estremo OrienteLexus IS 250 C «Con la nostra nuova cabriomiriamo a conquistare una clientela più gio-vane», afferma il capo della comunicazioneRobert Tickner intendendo acquirenti dai 50anni in su. A questi clienti si adatta perfetta-mente il cambio automatico a sei rapportiche rende ancor più brillante la vettura in fa-se di ripresa. L’ideale per godersi il panoramaa tetto scoperto. E se si viene sorpresi da unoscroscio di pioggia, in soli venti secondi sipuò richiudere il tetto in metallo. Diversa-mente dagli altri modelli, l’IS 250 C permettedi sentire ancora un po’ di vento tra i capelli,provando il «vero» feeling del cabriolet.Resta, comunque, da vedere se il marchio dilusso di casa Toyota riuscirà a conquistareacquirenti «premium» sfoggiando interni inplastica che ricordano troppo il tipico designToyota. Nell’allestimento base è, comunque,compreso molto, come i sensori di parcheg-gio davanti e dietro oppure gli airbag per leginocchia di conducente e passeggero o an-cora il pregiato impianto audio. Se tutto ciòbasterà si saprà da metà luglio, quando la Lexus IS 250 C sarà disponibile in Svizzera.

pam

Tecnica: coupé-cabrio, 4 posti, lunghezza: 4,6 m,bagagliaio da 420 a 165 l Motore: V6 a benzina208 CV, cambio automatico a 6 rapporti Prezzi:da 71600 fr. (Executive) a 77600 fr. (Edition).

Nella Infiniti G37 con il tetto in metallo sonostati impiegati solo materiali esclusivi.

Per una nuovasensazione di guidaInfiniti G37 Cabrio Non scombussolerà ilquadro delle strade svizzere, dato che l’Infi-niti G37 Cabrio da noi se la possono permet-tere un ristretto gruppo di eletti. Chi però sisiede almeno una volta al suo volante notasubito che non si è badato a spese: nei pog-giatesta dei sedili posteriori sono integrati glialtoparlanti Bose che riempiono di musica leorecchie di conducente e passeggero, men-tre i sedili sono disponibili con climatizzazio-ne, riscaldati o ventilati. Per le manovre diparcheggio difficili viene in aiuto la teleca-mera di retromarcia e per l’orientamento cipensa il sistema di navigazione, che se desi-derate può far apparire per magia sul displayi luoghi da visitare in tecnica tridimensionale.Ma la figlia nobile di Nissan non ci stupiscesolo per l’offerta di comfort. Con 320 CV sot-to il cofano, il cabriolet con tetto rigido pie-ghevole tocca i 100 km/h in 6,2 secondi. Ri-mane comunque da vedere se il marchio pre-mium giapponese riuscirà ad impressionareMercedes & Co. Con un consumo medio dibenzina di 11,9 litri le marche nobili tedeschefanno risparmiare decisamente di più. pam

Tecnica: coupé-cabrio, 4 posti, lunghezza: 4,66 m,bagagliaio 366 l Motore: benzina: 320 CV/360Nm, cambio manuale a 6 marce o cambio automa-tico a 7 rapporti Prezzi: da 76900 fr. (GT 3.7l V6)a 82300 fr. (GT Premium 3,7 l V6 benzina).

Page 20: Touring 12/2009 italiano

20 viaggi e tempo libero | touring 12 | 9 luglio 2009

› I pedali girano facilmente sotto i raggi delsole, lungo il sentiero ciclabile che costeg-gia il lago in direzione dell’isola di Mainau.A fine maggio, i tulipani sfioriscono la-sciando il posto alle rose che diffondono illoro inebriante profumo su tutta l’isola, dove regna una straordinaria sinfonia difiori e di colori, lasciata in eredità dal conteLennart Bernadotte. Rispondiamo subitoalla domanda che ogni visitatore si pone: damarzo a ottobre 150 giardinieri lavorano atempo pieno per rendere sempre più bella ecurata l’isola. La sera, nelle stradine dellosplendido centro storico di Costanza si av-verte la presenza della vita studentesca. Nelporto e al mercato del pesce abitanti e turi-sti si ritrovano nel ristorante «Steg-4».

Incantevole Reichenau | La penisola diReichenau, iscritta nel patrimonio mondia-le dell’Unesco, offre il terreno ideale per unlungo giro in bicicletta. Ancor oggi l’isola èsinonimo di cultura nella regione del Lagodi Costanza, grazie soprattutto all’influssodei conventi. Chi attraversa in bicicletta ivasti orti e i vigneti che caratterizzano l’iso-la di quattro chilometri quadrati situatanell’Untersee, respira a pieni polmoni lafragranza della terra. Da vedere: il famosomonastero dei Benedettini e l’orto in cui so-no coltivate numerose erbe aromatiche, da-vanti alla cattedrale.

Dall’Hochwart, il punto panoramico a 441metri di quota, si gode di una splendida vi-

sta sull’isola e sull’Untersee. A proposito:molti affermano che, dal profilo paesaggi-stico, l’Untersee è più bello della parte su-periore del bacino. Sia come sia, le piste ci-clabili che si snodano da Costanza a Steinam Rhein o intorno alla penisola di Höri, daÜberlingen a Bodman, passando da Lud-wigshafen, sono vere fonti di energia. Equesto va detto senza nulla togliere agli iti-nerari intorno a Lindau o a Bregenz nel-l’Obersee. Non è necessario, comunque,compiere questo tragitto tutto in una volta.

Ogni ciclista, infatti, non mancherà certodi notare le invitanti insegne delle locande,situate sulle rive del lago. Un coregone ap-pena pescato, con un contorno di asparagiraccolti alle sei del mattino e un bicchieredi vino Müller-Thurgau sono una gioia peril palato.

La pista ciclabile che circonda il Lago diCostanza, lunga 260 chilometri, realizza isogni di tutti gli amanti della due ruote. Alsito www.bodensee.eu «Touren/Tourenpla-ner» gli interessati possono programmare ilgiro che intendono compiere.

Zeppelin e festival | Chi circola in biciintorno al lago finisce col notare nel cieloun accompagnatore: lo Zeppelin. Quando fabello, il dirigibile a forma di sigaro si librasulle sponde del Lago di Costanza. Chi s’in-teressa alla storia di questo velivolo, ideatodal conte Zeppelin, può visitare il museoomonimo a Friedrichshafen.

Anche il Pfänder offre un fantastico pa-norama sul lago e sulla valle del Reno. La«montagna di casa» di Bregenz, alta 1064metri, si può scoprire in teleferica o graziea una rete di sentieri pedestri ben segnalati.D’estate, però, la più importante manifesta-zione culturale, il Festival di Bregenz, sisvolge sull’acqua. I 200 mila spettatori at-tesi per l’occasione saranno felici di assi-stere all’«Aida» di Verdi, ambientata sul mo-numentale palcoscenico in riva al lago.

Senza frontiere | Chi si reca in biciclettada Lindau a Bregenz non sa quando attra-versa la frontiera. Un fatto che d’altrondenon interessa a nessuno. Gli abitanti del Lago di Costanza si differenziano tra lorodal modo di parlare, ma non da quello dicomportarsi. Sia a Romanshorn che a Me-ers-burg, turgoviesi e svevi accolgono il vi-sitatore con cordialità ma senza insistenza.La frenesia non esiste, pare proprio che latranquillità che si sprigiona dal lago, il ter-zo d’Europa in ordine di grandezza con isuoi 572 km quadrati, si riversi sulle perso-ne e renda particolarmente piacevole il sog-giorno in questa terra di frontiera.‹

Christian Bützberger

Info Touringwww.mainau.de, www.steg4.de, www.reichenau.de,www.zeppelinflug.de, www.bregenzerfestspiele.com,www.pfaenderbahn.at, www.napoleonmuseum.tg.ch

Dalla bicicletta al dirigibileConventi, un’isola piena di fiori e dirigibili a forma di sigaro: sul Lago di Costanza sia gli amanti della cultura che gli appassionati di sport ritemprano le proprie forze.

foto

Bild

agen

tur

Hu

ber

, Bü

, ald

, car

ta T

CS

Vis

uel

l

Chi non ha più voglia di pedalare può salire su unoZeppelin, per sorvolare l’acqua a volo d’uccello.

Da sapere

Tessera del lago: a chi desidera scoprire il Lago di Costanza consigliamo la «Bodensee Erlebniskarte», la tessera che dà accesso a centinaia di destinazioni.È disponibile in tre versioni: Landratten, Seebären (con battelli di linea) e Sparfü-chse. Le carte per 3, 7 o 14 giorni costano da 39 a 123 euro; www.bodensee.eu. Trasporti: il Lago di Costanza è una destinazione per individualisti. Alla bici sipuò abbinare battello, treno e bus. Alberghi: intorno al lago esistono centinaia dipossibilità di pernottamento per tutte le tasche. Consigliamo a Bregenz: www.hotelweisseskreuz.at; a Überlingen www.parkhotel-sankt-leonhard.de; a Stein amRhein www.chlosterhof.ch. Gastronomia: grande protagonista è il pesce fresco:coregone e luccioperca. Inoltre tutti i tipi di frutta e verdura. Anche gli «spätzle»vanno per la maggiore. Informazioni: Internationaler Bodensee Tourismus, D-78462 Costanza, telefono +497531909410. Bü

SVIZZERA

20 km

Ludwigshafen

Friedrichshafen

Lindau

Bregenz

CostanzaSteinam Rhein

Isola diReichenau

Isola di Mainau

GERMANIA

AUSTRIA

Überlingen

Page 21: Touring 12/2009 italiano

9 luglio 2009 | touring 12 | viaggi e tempo libero 21

Pedalando lungo il Lago di Costanza, qui davanti al convento di Birnau presso Uhldingen, ci si diverte rilassandosi anche con un pizzico di cultura.

Fantastica vista aperta sul Lago di Costanza dal Pfänder. È anche d’obbligo visitare Mainau, l’isola dei fiori appartenuta al conte Lennart Bernadotte.

Page 23: Touring 12/2009 italiano

9 luglio 2009 | touring 12 | viaggi e tempo libero 23

Cecilia Bartoli sarà l’attrazione del Menuhin Festival. Immagini del torneo internazionale di tennis 2008 e di quello di beach-volley.

foto

Key

sto

ne

›Cecilia Bartoli, il mezzosoprano più famo-so del mondo, è la principale attrazione delMenuhin Festival 2009. Dal 17 luglio al 5settembre giovani musicisti dalle grandiaspirazioni offrono emozioni indimentica-bili ai 20 mila spettatori attesi per una cinquantina di concerti in chiese, cappellee baite. L’incomparabile simbiosi di musicae natura in mezzo al dolce paesaggio alpinodel Saanenland costituisce anche un effica-ce fattore economico.

Alto valore aggiunto | Stefan Matti, di-rettore amministrativo del Menuhin Festi-val e Roger Seifritz, direttore di Gstaad Saanenland Tourismus, sottolineano l’im-portanza della grande manifestazione cul-turale e quella dei due eventi sportivi (v. ri-quadro). Le cifre: il Menuhin Festival dispo-ne di un budget di 3,8 milioni di franchi. Unterzo dei proventi deriva dalla vendita deibiglietti, un altro terzo da imprese e fonda-zioni e il restante terzo da sponsor privati,amici del festival ed enti pubblici (5%). Il

55% degli introiti è destinato a produzioneartistica, compenso degli artisti, viaggi e al-loggio, assistenza e vitto ai musicisti. Il 20%viene speso per marketing e relazioni pub-bliche, il 25% per l’infrastruttura. A propo-sito del personale: nell’arco dell’anno setteimpiegati lavorano a tempo pieno, duranteil festival collaborano centinaia di persone.Il Menuhin Festival – della durata di circaotto settimane – genera, con un fabbisognodi investimenti diretti di 2,5 milioni di fran-chi (3,8 milioni meno 1,3 milioni, ricavo ven-dita biglietti), un valore aggiunto di ben 10milioni. Questa somma proviene dai circa1500 pernottamenti dei musicisti, dai me-dia, dai volontari e dai circa 40 mila pernot-tamenti degli spettatori. Le camere più abuon mercato costano a partire da 70 fr. a persona, compresa la prima colazione.Principali usufruttuari sono l’industria al-berghiera e la gastronomia, seguiti dalcommercio al dettaglio e dai settori dei tra-sporti e delle costruzioni. Roger Seifritz ri-tiene che ogni ospite spenda 500–600 fr. al

giorno per vitto e alloggio, biglietti per il festival e per altre attività.‹

Christian Bützberger

Info TouringMenuhin Festival Gstaad, tel. 0337488338,www.menuhinfestivalgstaad.ch. Gstaad SaanenlandTourismus, tel. 0337488181, www.gstaad.ch.

Eventi che fanno cassaIl Menuhin Festival, il torneo di tennis e il torneo di beach-volley attraggono a Gstaad decine di migliaia di visitatori e generano 22 milioni di franchi.

Centomila visitatori

Alla grande notorietà e al valore aggiun-to di Gstaad e del Saanenland contribui-scono, oltre al Menuhin Festival, anchele altre due grandi manifestazioni locali.Il torneo internazionale di tennis richia-ma ogni estate a Gstaad 40 mila visita-tori che generano un valore aggiunto di7 milioni di franchi. L’altra manifesta-zione sportiva, il torneo di beach-volley,attrae ogni estate da 35 a 40 mila spet-tatori che fanno affluire nelle casse5 milioni di franchi. Bü

Page 24: Touring 12/2009 italiano

Vacanze in Italia

Page 25: Touring 12/2009 italiano

9 luglio 2009 | touring 12 | viaggi e tempo libero 25

a vapore», a bordo del quale un tarchiatofuochista si pulisce sui pantaloni le manisudicie di carbone.

Chi a Beamish si sente «moderno» abita aBeamish Town, una grossa borgata costrui-ta secondo l’originale nello stile del 1913. Ilvisitatore raggiunge la località a bordo diun tram a due piani. Anche questo centrourbano con i suoi autobus, una Coop, un’of-ficina, una banca e una loggia massonica,«vive». Dalla casa della maestra esce la do-mestica: abito ondeggiante, enorme cappel-lo, cesta della spesa. Si è fatta particolar-mente bella per piacere al conducente, conil quale amoreggia di nascosto lungo il tra-gitto. I visitatori più attempati notano ilfatto e sorridono. Sì, un tempo era propriocosì.

Poi si lasciano trascinare dai nipoti allafabbrica di caramelle, dove si può guardaree assaggiare. Beamish illustra come viveva-no a quei tempi tre diverse generazioni. E ituristi più in là con gli anni riescono in uncerto modo a immedesimarsi e raccontanoai giovani le loro esperienze del tempo chefu.‹ Oliver Schmidt

›«Oh, ma come sarebbe bello avere l’elettri-cità!», esclama Vicky aggiustandosi la cuf-fietta ornata di trine mentre tenta di accen-dere la lampada a olio. La scena potrebbeessere tratta da un romanzo di fantascienzadell’Ottocento: Vicky la visionaria. In realtàè tutto l’opposto: Vicky lavora presso il Mu-seo all’aperto Beamish e a casa sua ha la lu-ce elettrica. Durante il giorno torna indietronel tempo, per l’esattezza al 1825, e inter-preta la parte di una servetta in una tenutadel «Countryside» inglese. Per i visitatori diquesto parco a tema situato nel nord del-l’Inghilterra.

Luce e treno | Di primo mattino, frotte dituristi giungono dal continente europeo. Ilviaggio da Amsterdam a bordo dei traghettidi DFDS Seaway inizia nel tardo pomerig-gio. Una volta sbarcati a Newcastle occor-rono solo 30 minuti d’auto per ritrovarsi nelXIX secolo.

Vicky accompagna gli ospiti alla stazione.Guarda lungo i binari: «Ah, ecco che arrivail nostro treno! È una nuovissima invenzio-ne!», dice additando uno sbuffante «cavallo

Viaggio nel tempodurante il weekendUno straordinario divertimento per l’intera famiglia: il Museo all’aperto Beamish a Newcastle. Vi si arrivain traghetto da Amsterdam.

foto

Oliv

er S

chm

idt

Una vivace discussione per strada, in costumi del 1913. In alto a destra: l’incantevole borgata di Beamish Town. In basso: uno sguardo nel salotto d’epoca vittoriana.

Nel Beamish Hall Hotel, vicino al parco, si respira l’atmosfera del passato.

Da sapere

Parco a tema e Museo Beamish: il parco è formato da quattro «isole» cherispecchiano altrettante epoche stori-che: la Manor House del 1825 con il ca-pannone della locomotiva, un quartiereoperaio del 1880 con la miniera di car-bone, una vecchia fattoria e la BeamishTown (1913).Orari d’apertura: in estate ogni giornodalle 10 alle 17, ultimo ingresso alle 15.Inverno: dalle 10 alle 16, chiuso il lunedìe il venerdì.Biglietti d’entrata: adulti 16 sterline (1 £ = 1.60 fr), bambini: 10 £, famiglie (2adulti/2 bambini): 46 £. Beamish, Coun-ty Durham, DH9 ORG, tel. +441913704000, www.beamish.org.uk. Traghetti: collegamenti giornalieri conDFDS da Ljmuiden (Amsterdam) a New-castle. Viaggio: lungo l’autostrada olan-dese A12 fino a Utrecht, da qui A2 in di-rezione di Amsterdam, da Amsterdamlungo la A9 alla volta di Haarlem. Da Haarlem sono segnalati Ljmuiden e ilterminal dei traghetti per l’Inghilterra.Ulteriori informazioni al sito Internet:www.DFDS.de.Viaggio in Gran Bretagna: dallo scalodei traghetti a Beamish vi sono circa 20 chilometri. Seguire il segnale «TheSouth/Tyne-Tunnel». Attenzione: galle-ria soggetta a pedaggio. Tener prontodel denaro spicciolo in valuta inglese ouna moneta da 2 €. Seguire il cartellone«The South/Gateshead/Motorway A1».Dall’autostrada (motorway) A1 imboc-care l’uscita 63. Beamish è segnalatagià all’uscita dell’autostrada.Pernottamento: Beamish Hall CountryHouse Hotel. Un elegante albergo e unomaggio alla Gran Bretagna del XIX se-colo. Pernottamento a partire da 65 £.Beamish (Stanley), County Durham,DH9 OYB, tel. +441207233733, e-mail:[email protected],www.beamish-hall.co.uk. Consigliamo achi si reca in Gran Bretagna di informar-si presso Viaggi TCS, tel. 0844888333, www.viaggi-tcs.ch. os

Page 27: Touring 12/2009 italiano

9 luglio 2009 | touring 12 | viaggi e tempo libero 27

Sgier & Sgier: un nome, due carriere

taccuinodi viaggioPeter Widmer

Hanno lo stesso cognome e perfino lostesso nome, non sono parenti, ma siconoscono, sono entrambi grigionesi egastronomi di successo: Arno Sgier(55), hotel e ristorante «Il Cortile» aCannero Riviera (I), e Arno Sgier (43),ristorante «Traube» a Trimbach pressoOlten. Si sono conosciuti quando loSgier più anziano era sceso a Losonenell’albergo in cui il più giovane Sgier la-vorava come chef. L’incontro è avvenu-to per merito dell’addetta alla receptionche, stupita dal fatto che i due portas-sero lo stesso insolito nome, li avevapresentati l’un l’altro. Casi della vita.

Diversa invece è la loro carriera: loSgier più anziano è stato dapprima di-rettore dell’ente turistico di Disentis e,in seguito, direttore degli impianti di ri-salita di Parsenn e Pischa a Davos. Nel1958, dopo un breve periodo di pausa, èavvenuto il cambiamento. «Dal momen-to che mi piace mangiar bene, mi trovoa mio agio con gli altri e sono un anfi-trione nato, mi è venuta l’idea di gestireun albergo e un ristorante che mi appar-tenessero», dice il 55enne. Nel novem-bre del 2000 inaugura a Cannero Rivie-ra, sul Lago Maggiore, il «Cortile». Il collega più giovane commenta: «La suacucina merita dei punti, l’atmosfera nellocale di Arno è accogliente e cordiale».

La carriera dello Sgier più giovane, in-vece, è stata più lineare; dopo il tirociniodi cuoco a Flims sono seguiti periodi diperfezionamento in alberghi a quattro ecinque stelle. Dal 1993 Sgier è proprie-tario del «Traube» di Trimbach, cui sonostati attribuiti una stella Michelin e 17punti GaultMillau.

Due Sgier: Arno del «Traube» a Trimbach (s.)e Arno del «Cortile» a Cannero Riviera.

Novità Viaggi TCS

Mar Rosso d’autunno Vacanze in Egitto A Marsa Alam, località egizianaselvaggia e incontaminata, il paesaggio è incantato.Mare e deserto primeggiano in una natura ancora illibata. Davvero l’ideale per trascorrere le prossimevacanze autunnali. Il villaggio turistico ColumbusClub – Solymar Abu Dabbab**** ha il pregio di tro-varsi sull’ampia spiaggia di finissima sabbia bianca,dove esplorare la barriera corallina è un’esperienzadavvero piacevole e divertente. E per gli appassio-nati di immersioni si segnala la possibilità di avvista-re il dugongo, un raro mammifero marino. Villaggiocon animazione, mini club per i bambini dai 4 agli 8 anni e con la collaudata formula «tutto incluso»sempre apprezzata dalle famiglie con bambini. Periodo: da sabato 31 ottobre 2009 a sabato 7 novembre. Prezzi: adulti da 1056 fr., bambini 2–12anni da 528 fr. Tasse e visto: 76 fr.Maggiori informazioni direttamente nelle agenzie ticinesi di Viaggi TCS: telefono 0844888333.

Mentre vi state godendo un rilassante massaggio al cioccolato, il resto della fami-glia viene proiettato dal nuovo ottovolante Blue Fire nel giro di appena 2,5 secondida 0 a 100 km/h. Nel maggior parco divertimenti della Germania tutto è possibile:la mamma si concede una pausa nell’hotel «Santa Isabel», che ospita al quinto pianouna splendida zona wellness e spa, mentre padre e figli vanno alla scoperta di oltre100 attrazioni e show. Il parco, inaugurato nel 1975 dalla famiglia Mack, è più get-tonato che mai. Il 19% dei quattro milioni di visitatori, che vi si recano ogni anno,proviene dalla Svizzera. Val la pena pernottare. Oltre ai quattro alberghi a 4 stelle,di proprietà del parco, vi si trovano un villaggio con le tende indiane «tepee», carricoperti e capanne in tronchi d’albero, come ai tempi di Winnetou e Old Shatterhand.Entrata: adulti 34 euro, ragazzi fino a 11 anni 30 euro (fino a 3 anni gratis). Unanotte in «tepee»: per bambini e adulti 19 euro. Un consiglio: un massaggio su tuttoil corpo con cioccolato caldo (indicato anche per i bambini): 55 euro. Informazionisull’Europa Park: +491805776688, www.europapark.de. sme

Europa Park Rust:qualcosa per tutti

Animali su grande schermo Museo dei trasporti Lucerna Orsi ballerini, leonicanterini e lontre oranti: «Animalopolis», un filmideato appositamente per gli spettatori più giovanidel cineteatro IMAX nel Museo dei trasporti a Lucer-na. «Animalopolis» mostra il divertente mondo deglianimali sullo schermo più grande della Svizzera e facompiere a grandi e piccini il giro del globo. Rappresentazioni: ogni giorno. Programma al sito:www.imax.ch o tel. 0848852020 (tariffa locale).

foto

sm

e, w

i, al

d

Page 28: Touring 12/2009 italiano

28 viaggi e tempo libero | touring 12 | 9 luglio 2009

›Una gita a bordo di un’imbarcazione lun-go la costa adriatica della Puglia riserva al-cune sorprese. Per esempio, davanti alla cit-tadina di Vieste l’erosione ha trasformato ilbianco calcare in bizzarre formazioni roc-ciose. Esperti timonieri dirigono i battelliintorno ai monumentali monoliti di naturacarsica. Gli ospiti stranieri restano affasci-nati dalle grotte dai nomi molto originali,quali: Grotta tavolozza, Grotta dei due oc-chi oppure Grotta dei pomodori. E anchedalle piccole costruzioni di legno che, ad al-tezze da capogiro, sono abbarbicate comericci alle ripide coste calcaree. Da questestrutture, che assomigliano a giganteschiragni, sporgono lunghi pali.

Sala da pranzo di legno | Queste costru-zioni su piattaforma si chiamano trabucchie su una di queste abita da ben 29 anni EliaRanieri. Sulle antenne che sporgono comepunte di giavellotto dal suo trabucco, sonofissate alcune reti. Per esperienza Elia sacome piazzare le antenne e mettere le esche,

per attirare i pesci. Elia, però, non fa affida-mento solo sulla sua abilità: «I pesci sonofurbi. Se non si è abbastanza svelti, fuggo-no».

Ogni giorno nella sua rete s’impiglianocefali e polpi. Una sola volta gli è capitatodi trovarvi un’aragosta. I pesci che prendeli offre ai suoi clienti, dal momento che ilsuo trabucco è anche un ristorantino gal-leggiante. Non esiste però una lista delle vi-vande. Nella sua sala da pranzo di legno convista sulla cittadina di Vieste serve tuttoquello che ha appena tirato su dalle profon-dità marine.

Talvolta nelle reti di Elia finiscono ancheoggetti curiosi. Se li ritiene interessanti liespone in una grotta naturale. Ad esempio,con un pittoresco fascino da una naturamorta, un salvagente della nave «Cristina»è appoggiato su un letto di stelle marine, ac-canto a bottiglie e ad alcuni campanelli perle capre. Elia Ranieri potrebbe parlare perore e ore di tutti gli oggetti che ha strappatoal mare.

Dal mare al piattoSi abbarbicano come ricci agli scogli dell’Adriatico, servono sia da strutture per la pratica della pesca a vista sia come ristoranti: i trabucchi.

Durante un giro in battello lungo la costa di Vieste si possono fare alcune interessanti scoperte. Per esempio, dal mare emergono bianche rocce calcaree, abitate soltanto dai gabbiani (a sinistra). Sul litorale, però, si ergono anche i trabucchi,come quello di Elia Ranieri (a destra), dalla cui piattaforma pratica da 29 anni la pesca a vista.

foto

Pas

cale

Mar

der

Da sapere

Voli: Helvetic da Zurigo a Brindisi,myair.com da Ginevra a Brindisi. Allog-gio: particolarmente eleganti sono lemasserie ristrutturate, come ad esem-pio la Masseria Alchimia di Fasano, cheospita un vecchio frantoio. Gastrono-mia: molti trabucchi sono anche risto-ranti in cui viene preparato e servito ilpesce appena pescato. Prenotazioni:Viaggi TCS, tel. 0844888333, www.viaggi-tcs.ch. Informazioni: Enit, Agen-zia Nazionale del Turismo, tel. 0434664040, www.enit.ch. pam

E non intende lamentarsi del fatto che ne-gli ultimi tempi ha preso sempre meno pe-sci: «La natura è a volte generosa, a volteavara. È sempre stato così», spiega con unsorriso, nella convinzione che prima o poisarà la volta buona. La pesca, dice, è unagrande lezione di pazienza.‹ pam

Page 29: Touring 12/2009 italiano

9 luglio 2009 | touring 12 | viaggi e tempo libero 29

›Sui 165 canali – chiamati «grachten» inOlanda – e lungo le corsie ciclabili, onnipre-senti nella città, regna un traffico intenso.Chi visita Amsterdam, diventata ora unadelle più popolari mete turistiche d’Europa,si accorge subito che barche e biciclette so-no i principali mezzi di trasporto. Ad Am-sterdam (743000 abitanti) ci sono 600 milabici, 110 battelli turistici e 2500 case galleg-gianti. Anche per i turisti la bicicletta, inuna città completamente pianeggiante, è unmezzo di trasporto ideale.

Affascinante è il giro attraverso il quar-tiere di «Jordaan», che presenta le caratte-ristiche di un villaggio, oppure nel Vondel-park, un magnifico parco pubblico dissemi-nato di laghetti e ricco di zone verdi. Un’altraoasi di tranquillità nel centro della metro-poli è il «Begijnhof», un complesso di abita-zioni costruito nel XIV secolo come residen-za per le «beghine».

Per scoprire la città si consiglia di fare ungiro turistico lungo i canali su cui si affac-ciano case signorili risalenti al XVII secolo,negozi, boutique, ristoranti alla moda, oste-rie e bar.

Molto interessante è anche il porto di Am-sterdam, dal quale salpano – praticamenteogni giorno durante il semestre estivo – lenavi da crociera.

Rembrandt e Van Gogh | Fanno partedelle attrazioni turistiche gli oltre 40 museidella città, tra cui spiccano il famoso MuseoNazionale (con la Ronda di notte di Rem-brandt), il Museo Vincent van Gogh, il Mu-seo Stedelijk, l’«Achterhuis», la casa di AnnaFrank. Anche per quanto riguarda la musicae il teatro, Amsterdam con il Concertge-bouw e il nuovo Muziektheater, è uno deipiù importanti centri culturali d’Europa.

Con i suoi 10 334 negozi, 141 gallerie, 165negozi d’antiquariato e 26 mercati, Amster-dam è considerata il centro commercialed’Olanda. Non bisogna assolutamente la-sciarsi sfuggire l’occasione di visitare ilmercato dei fiori galleggiante sul Singel, traMunttoren e Koningsplein, aperto da lunedìa sabato.

Per rilassarsi dopo lo shopping vi sonoinnumerevoli invitanti bar, osterie e tavolecalde. Anche i buongustai non resteranno

certo delusi nei molti ristoranti che offronospecialità locali, francesi, italiane, spagno-le e asiatiche. La vita notturna si svolge soprattutto nei quartieri Leidseplein, Rem-brandtplein e Spui.‹ Bruno Bernhard

Città di bici e di canali Il centro di Amsterdam con i 165 canali, ponti e altri richiami si può tranquillamentescoprire a piedi, a bordo di un’imbarcazione o con una delle 600 mila biciclette.

Pittoreschi, trasognati e pratici: i canali di Amsterdam, qui l’Herengracht, sono vie di comunicazione molto popolari.

AT

CB

Da sapere

Informazioni generali: www.amster-damtourist.nl. Viaggio: KLM offre gior-nalmente 5 voli Zurigo–Amsterdam eGinevra–Amsterdam, www.klm.ch. Al-loggio: al Mövenpick Hotel City Centre,albergo quattro stelle plus, una cameradoppia con prima colazione da 182 euro;www.moevenpick-amsterdam.com.Amsterdam Card: uso gratuito deimezzi di trasporto pubblici, parcheggiogratis e giro della città pure gratuito,www.amsterdam-card.com. Giro suicanali: www.hir.nl. Noleggio bici: www.amsterbike.eu. Pacchetti turistici:Viaggi TCS, tel. 0844888333, www.viaggi-tcs.ch. BB

Page 30: Touring 12/2009 italiano
Page 32: Touring 12/2009 italiano

32 club e soci | touring 12 | 9 luglio 2009

›Chi va a passeggio o percorre la stradamaestra di Corbières, nella Gruyère, s’im-batte di colpo in una grande piazza piena dipotenti veicoli da trasporto con il simbolodel TCS. E pensa di trovarsi davanti ad unedificio del club. In realtà è la sede dell’im-presa Assistauto SA della famiglia Gross-mann, che già da oltre 40 anni lavora perconto del TCS. Infatti, la sua attività princi-pale è il rimpatrio di veicoli guasti in tuttaEuropa, ma pure dal Nord Africa. Si trattadi circa 4000 veicoli ogni anno, trasportatia bordo di 20 giganteschi camion Mercedes,che possono caricare fino a otto automobi-li, motociclette o veicoli da campeggio.

Qui l’agitazione regna in permanenza.Camion che arrivano vuoti da una missioneoppure che ripartono per un altro lungoviaggio. A metà maggio c’era anche un gior-nalista di «Touring» ad accompagnare l’au-tista François Chastonay a bordo del suoautoarticolato Mercedes, largo 2,5 metri elungo 18. Da 17 anni lo chauffeur vallesanoaffronta le curve d’Europa e riporta nei ga-rage di fiducia in Svizzera i veicoli dei sociTCS rimasti fermi all’estero. Oggi il viaggio

si snoda dapprima verso Yverdon-les-Bains, Renens e Ginevra.

In lite col navigatore | Vengono caricatetre auto, che sono state recuperate in Belgioe in Italia. Il sistema di navigazione aiutaChastonay a trovare i piccoli garage neipaesini. Solo che: le strade sono spessostrette e ovunque ci sono cantieri, così chela conoscenza dei luoghi da parte dell’e-sperto autista diventa molto importante,nonostante il navigatore satellitare. Spessol’apparecchio non è d’accordo con gli «ordi-ni»: «È una continua disputa con la vocefemminile del navigatore», dice lo chauf-feur. Presto diventa una specie di protago-nista del dialogo che si svolge nella cabinadi guida. Nel pomeriggio François Chasto-nay conduce il gigantesco veicolo con l’em-blema del TCS fuori da Ginevra oltre i con-fini svizzeri e poi sull’autostrada in dire-zione Lione e Grenoble. La corsia riservataai mezzi pesanti è quasi vuota: «È la crisi.Di solito qui c’è un camion dietro l’altro».Dopo due ore di strada si arriva nel pittore-sco villaggio di La Bâtie Montgascon. Sullastrada principale si trova il garage Leplat,dove c’è l’auto in panne di un socio TCS diBienne. Ora si tratta di portare con pruden-za sul camion la monovolume con la frizio-ne guasta. Far salire a balzelli sul rimorchiol’auto girando solo la chiave dell’accensio-ne con la prima marcia inserita non è cosada tutti. Nessun problema per lo chauffeur:«Ho già dovuto farlo spesso». Alla fine Cha-stonay redige il rapporto di consegna e fir-ma il documento assieme al garagista.

Manca solo Jean Gabin | Sempre sullavia per Lione si prosegue verso Chuzelles,in un piccolo garage che sembra uscito daun film: frizioni, tubi di scappamento, pez-zi del cambio, vecchi veicoli rotti e ammac-cati, tutto sparpagliato tra olio lubrifican-te e segatura. Al centro della scena il pro-prietario del garage e il meccanico. Madididi sudore. I ricordi vanno subito ai film diJean Gabin. François Chastonay e il garagi-sta portano fuori la macchina di un socio

Il miracolosorimpatrio di autoSe durante le vacanze l’automobile si guasta, i titolari del Libretto ETI possono contare sempre sull’aiuto del TCS. Ma il veicolo come ritorna a casa? Nostro reportage.

foto

Ku

rt V

enn

er

Consigli

� La centrale d’intervento ETI del TCSa Ginevra (0041224172220) neces-sita degli indirizzi esatti del luogo dove si trova il veicolo rotto e del luo-go di consegna in Svizzera.

� È importante precisare se sull’auto èmontato un rimorchio o un portapac-chi sul tetto.

� Chiave, licenza di circolazione e numero di targa vanno lasciate sulveicolo, affinché il trasportatore possa documentarlo in dogana.

� Se in auto vengono lasciati bagagli varedatta una lista dettagliata.

� Se il veicolo è stato oggetto di un furto e viene ritrovato successiva-mente, il TCS organizza il rimpatrio inSvizzera. ve

François Chastonay in missione: l’automobileguasta deve essere assicurata sul rimorchio.

Page 33: Touring 12/2009 italiano

9 luglio 2009 | touring 12 | club e soci 33

TCS con il frontale danneggiato e la spingo-no sul camion a rimorchio. Questo occupala metà della carreggiata e il traffico del do-polavoro deve aggirare il camion. Ormai sisono fatte le 18. Dopo lunghe ricerche si decide dove pernottare: a La Côte-Saint-André, tra Lione e Grenoble, in un albergovicino a una vecchia chiesa, a una fontanastorica e a un monumento di guerra. Cha-stonay stacca il rimorchio, poiché avrebbeoccupato almeno tre parcheggi all’internodel villaggio.

Allacciata alle cinture | Il giorno dopoil viaggio prosegue verso un garage di Echirolles, a sud di Grenoble. Si tratta di recuperare una motocicletta. Due collabo-ratori del garage e François Chastonayspingono metro dopo metro sul camion lasplendente motocicletta il cui motore non si

avvia più. Il veicolo viene assicurato connumerosi giri di corda: «Ora non può piùsuccedere niente», esclama soddisfattol’autista. Il quarto «paziente» è un veicoloda campeggio in un garage situato nei din-torni. Il camper pesa 2,8 tonnellate.

Ora il camion del TCS ha un peso di ottotonnellate. E con questa merce guasta fa ri-torno dentro le frontiere svizzere verso i ri-spettivi garage di fiducia. Il trasporto du-rato due giorni si è svolto senza problemi.François Chastonay se ne rallegra. Ma in at-tesa c’è già il prossimo giro: il giorno dopova in Germania.‹ Kurt Venner

Info TouringIl Libretto ETI esiste nelle formule Famiglia e Individuale e nelle versioni Europa e Mondo. Prezzi econdizioni al sito: www.eti.ch oppure in tutte leagenzie del TCS, tel. 0844888111.

Grazie al Libretto ETI: il lungo rimorchio del TCS carico di veicoli guasti in una strada di una cittadina francese, pronto a far ritorno in Svizzera.

Un po’ di burocrazia fa parte del lavoro,come pure fissare una motocicletta.

Page 34: Touring 12/2009 italiano

34 club e soci | touring 12 | 9 luglio 2009

› I soci del TCS sanno bene che quando si rivolgono al «loro club» vengono trattaticon la massima attenzione, affinché non sisentano dei semplici «clienti» di una comu-ne assicurazione. Quello che, invece, nontutti i soci sanno è che per raggiungere que-sto obiettivo fondamentale, i collaboratoriche hanno contatti con la clientela vengonoformati secondo un accurato programmainterno denominato «Contento».

Il programma è stato sviluppato nel corsodegli anni assieme agli stessi soci, i qualihanno compilato dei questionari per misu-rare il loro «grado di soddisfazione» dopoaver ricevuto una prestazione dal club (v. riquadro). Le risposte fornite vengono poistudiate per adeguarsi alle esigenze dellaclientela.

Il socio al centro | Sono addirittura 32 itipi di mestieri all’interno del TCS che pre-vedono contatti interpersonali: dal pattu-gliatore stradale al personale delle agenzie,dai centralinisti del 140 o del servizio ETI,tanto per citarne alcuni. Per tutti i collabo-ratori il centro del lavoro è rappresentatodal socio/cliente. A loro si richiede l’impe-gno di trasformare una situazione negativa,come può essere una panne dell’auto o un

grave problema di salute all’estero, inun’esperienza risoltasi positivamente.

Altro punto fondamentale del programmaContento: ogni collaboratore TCS è chiama-to a cercare innanzitutto una soluzione personalizzata adatta al socio. Ovviamente,nel limite del possibile. È anche per questo«spirito di club» che il TCS si distingue dauna normale assicurazione a scopo di lu-cro.Un club al quale hanno rinnovato la loro fiducia generazioni di Svizzeri sin dallontano 1896 e che attualmente conta oltre1,6 milioni di affiliati.‹ ac

Soci contenti grazie a «Contento»Dare ai soci ciò di cui hanno bisogno: è questo l’obiettivofinale del TCS. A tale scopo è stato allestito uno speciale programma di formazione per i collaboratori del club.

I soci sono al centro del nostro lavoro: la loro soddisfazione è la nostra soddisfazione!

Gran soddisfazione

Lanciato alcuni anni fa, il programma«Contento» sta dando grandi risultati.L’ultima inchiesta sul grado di soddisfa-zione di 2250 soci/clienti ETI evidenziache ben il 95% è rimasto soddisfatto delservizio ricevuto. Di questi, un 83% si èdichiarato «molto soddisfatto» o addi-rittura «estremamente soddisfatto».Mentre soltanto un 2% era palesemen-te «insoddisfatto» delle prestazioni fornite dal TCS. ac

foto

Mat

hia

s W

ysse

nba

ch

Entrata gratis al Paléo Festival di Nyonper i nuovi soci del Cooldown Club.

Cooldown alPaléo FestivalIl Cooldown Club regala 1000 biglietti per il Paléo Festival diNyon ad altrettanti nuovi affiliati.Anche quest’anno sarà attivo unservizio di bus navetta del TCS.

›Durante il grande evento musicaleche si svolgerà dal 21 al 26 luglio, il Cooldown Club – il club del TCS riservato ai giovani tra i 16 e i 25 anni – sarà presente al Paléo con unsuo stand, con giochi e altri intrat-tenimenti. Ad esempio, durante igiorni del festival alcuni collabora-tori del TCS si aggireranno tra la fol-la distribuendo timbri sulla pellecon inchiostro invisibile. Chi lo rice-verà potrà poi recarsi allo stand persapere se ha vinto qualcosa, graziead una luce speciale che evidenzia iltimbro.

Biglietti gratis | Inoltre, il Cool-down Club ha acquistato 1000 biglietti d’entrata al Festival, che regalerà a chi diventa socio per laprima volta (dopo pagamento dellaquota sociale). Infine, anche que-st’anno il TCS organizza un serviziodi bus navetta per Nyon in partenzada varie località romande. Sotto ilmotto: «Il TCS ti porta al Paléo e ti riporta a casa in sicurezza».‹ ac

Info TouringMaggiori dettagli sui biglietti gratis per ilPaléo Festival: www.cooldownclub.ch/paleoLa lista delle località collegate dai bus delTCS su: www.voyages-tcs.ch (Loisirs).

Page 35: Touring 12/2009 italiano

9 luglio 2009 | touring 12 | sezione ticino 35

Uno schiaffo al Ticino

» C’è da masticare amaro pensando comesono andate le elezioni del Consiglio d’am-ministrazione del TCS, in seno all’Assem-blea generale ordinaria dei Delegati nazio-nali svoltasi a San Gallo. Al sottoscritto,uscente dopo quattro anni in CdA, è statapreferita una candidata dell’Alto Vallese, dimadre lingua tedesca, sostenuta in bloccodai romandi e con il sostegno incondiziona-to e determinante di alcune grosse Sezionisvizzero-tedesche. Questo gesto ha dato unulteriore calcio al federalismo, al plurilin-guismo e, infine, alla coesione del nostroClub, fattori da sempre rigorosamente ri-spettati e ancorati nei vecchi statuti. Di cer-ti giochi di potere avevo avuto sentore e,

Avv. Giorgio CarloBernasconi,Presidente dellaSezione Ticino del TCS

certamente, si sono consumati prima delvoto, premiando l’arroganza di certuni chevolevano consolidare le loro posizioni esbarazzarsi di una voce a volte critica, masempre costruttiva, sulla conduzione e lestrategie del Club.

Non hanno nemmeno voluto considerarei coefficienti di penetrazione del TCS nellavarie regioni linguistiche. Così la Svizzeratedesca che ha, in proporzione, la più bassapresenza di soci, annovera ora sei rappre-sentanti e mezzo su otto, più il presidentecentrale, mentre i romandi, proporzional-mente più presenti assieme ai ticinesi, sitrovano con un membro e mezzo. In sintesiil Ticino, una delle prime sezioni per impor-tanza nazionale, si ferma al Gottardo.

La germanizzazione nel Club è purtroppogià in atto da alcuni anni. Basti pensare chela «lingua ufficiale», nei vari consessi e ingran parte delle comunicazioni del TCS, èsolo il tedesco, in lingua italiana rimangonoalcuni prospetti, neanche un comunicatostampa. Altro esempio: la direzione centra-le annovera sette svizzero-tedeschi più unsolo romando, ed è anch’egli un alto-valle-sano. Vari servizi e uffici sono già stati spostati da Ginevra a Berna. Questi cambia-menti d’impostazione, voluti da un ristretto

gruppo di persone, condurranno il Club verso una centralizzazione per alcuni versipericolosa e già denunciata ufficialmentedalla nostra Sezione con un memoriale in-viato a tutti i Presidenti Sezionali. L’asso-ciazione si sta trasformando sempre più insocietà commerciale – la continua modificadegli statuti ne è la prova – dove il socio nonsarà più tale ma semplicemente un merocliente. Sparirà il principio della sussidia-rietà che ha reso unico, grande ed apprez-zato il Touring Club Svizzero, riducendolo asemplice entità assicurativa. Sarà il trionfodei manager e dei direttori e non la coesavoce delle Sezioni e quindi dei soci.

Il responso delle urne va rispettato ma latristezza è grande. Vi posso assicurare chela nostra Sezione s’impegnerà, come sem-pre, anche in futuro, per il bene dei suoi socie difenderà il proprio status, i propri servizie i propri interessi.

In questo amaro momento non posso cherivolgere un pensiero di gratitudine agli illustri ticinesi che mi hanno preceduto nell’organo direttivo del TCS, là dove hannosempre ricoperto funzioni di prim’ordine erappresentato con onore la nostra Sezione.Anche di questo non si è tenuto conto a SanGallo.«

Per il pagamento del pedaggio autostra-dale in Italia, molti automobilisti svizzerisono reticenti ad usare la propria carta dicredito. Ma non c’è motivo d’aver paura.

› Il timore che la carta non venga restituitadall’apparecchio gioca da deterrente. Nien-te di più errato. La sorveglianza in atto suogni pista dei caselli italiani, garantisce

l’immediata restituzione da parte deglioperatori nel caso d’inceppamento.

Salvo per chi è equipaggiato del sistema«Telepass», gli automobilisti hanno diversied economici vantaggi pagando con la cartadi credito. Innanzitutto il minor tempo d’attesa rispetto al pagamento in contanti.Sono accettate le più conosciute carte dicredito in circolazione e l’addebito avviene

Pedaggi via… carta di creditoIl Touring consiglia

direttamente senza supplementi ed al cam-bio del giorno. Si evita di dover pagare sup-plementi di cambio, alle volte anche esosi,acquistando le «Via Card» o «Carte a scala-re» del valore di € 25 e € 50 in Svizzera e sievitano difficoltà che possono sopraggiun-gere nel caso la «Via Card» non copra inte-ramente l’ammontare del pedaggio, incor-rendo alle volte nel mancato pagamentoparziale del pedaggio dovuto. In più, se la«Via Card» si smagnetizza, non è possibilechiedere il rimborso o la sostituzione al casello o presso il rivenditore, ma si deveprocedere con una richiesta scritta alla Direzione delle Autostrade.‹

Un corso per anziani

Il Gruppo TCS Bellinzona, Valli e Moe-sano offre ai primi venti soci del Grup-po che si annunceranno (nati nel 1949e prima) un corso di guida per la terzaetà al prezzo di Fr. 20 al posto dei nor-mali Fr. 100 (pranzo compreso). Il corsosi terrà martedì 15 settembre o martedì22 settembre sulla pista del Centro TCSdi Rivera. Iscrizioni entro il 24 agosto.Per informazioni: tel. 079 86268 08, e-mail: [email protected].

Page 36: Touring 12/2009 italiano

36 il punto | touring 12 | 9 luglio 2009

ald

Claude F.Sage è presidente diHonda Svizzera e presidenteonorario del Salone di Ginevra.

L’opinione degli autori invitatisu questa pagina è indipendenteda quella della redazione di«Touring».

Quando una crisi economica colpiscecon tanta durezza, non è senza cicatri-

ci che un’industria ne esce, tanto più quelladell’automobile le cui strutture produttivesono pesanti e il cui sviluppo di nuovi pro-dotti richiede importi considerevoli.

Negli anni Ottanta, ingrandirsi eral’obiettivo. I grandi, i forti, coloro ai qualinulla sembrava dovesse succedere, nonsmettevano più di acquisire i marchi piùpiccoli e prestigiosi, per ingrandirsi e persoddisfare la propria immagine. La concen-trazione era di moda, di pari passo con ladiversificazione e il lancio di nuovi marchi.

Oggi, la crisi si aggiunge all’evoluzionedei costumi e dei comportamenti, bisognasepararsi sia dai pezzi malconci sia dai gio-ielli di famiglia per tornare a concentrarsisull’attività di base, con il rischio di morirese l’azione di risanamento tarda. È il rischiocon il quale hanno troppo a lungo flirtato icostruttori americani. Il loro conservatori-smo, aggiunto al loro desiderio di grandez-za, li ha condotti ad accumulare perdite fino a dover ricorrere ai prestiti dello Statoe, ad eccezione di Ford, a dichiarare falli-mento. L’industria automobilistica ha co-munque ancora belle giornate di fronte a sé. Sprofondata spesso nell’immobilismo, avolte non è riuscita a rimettersi in questio-ne. Ma ha pure dimostrato la sua capacitàdi adattamento, il suo spirito innovativo, lasua volontà di creatività, il suo interesseper le nuove tecnologie. D’altronde, i merca-ti emergenti, che giustamente aspirano alla

mobilità individuale, e i mercati alternativipiù convenienti sono lo sbocco del suo sviluppo futuro.

Ma il rinnovamento passerà inevitabil-mente attraverso una drastica ristruttura-zione. Essa dovrà ridimensionare i suoistrumenti di produzione e separarsi daquelli meno efficienti. Risanare i suoi ma-gazzini. Trovare soluzioni ai licenziamenti.Ripensare la taglia dei suoi prodotti a largadiffusione. Pensare rapidamente all’intro-duzione, a prezzi abbordabili, di propulsoripiù economici e più efficienti ricorrendo al-le tecnologie ibride, al gas, all’elettricità, aibiocarburanti e, successivamente, alla pilaa combustibile. Senza tuttavia omettere ilperfezionamento del motore tradizionale acombustione interna sul quale poggia anco-ra la produzione di massa.

Per uscire rapidamente dalla crisi, l’indu-stria dell’auto dovrà produrre veicoli prati-ci, comodi, efficaci e duraturi, i cui prezzi divendita saranno alla portata di budget for-zatamente penalizzati da entrate più mode-ste. Essa avrà il compito di adeguare i suoicanali di distribuzione e di ristrutturare lecondizioni di vendita in vista di porre rime-dio alla volatilità degli istituti di credito. Edovrà, infine, uscire imperativamente dairisultati negativi e, dunque, non dovrà maismettere di razionalizzare, per liberarsiprima possibile dagli aiuti di Stato. È il prezzo della sopravvivenza.

Per sopravvivere i costruttori d’auto sono costretti a confrontarsi con profondi cambiamenti.

»

«

Come l’auto saprà uscire dalla crisi

Panoramica prezzi eprestazioni TCSAffiliazione www.tcs.ch

Motorizzati (automobilisti e a seconda dellamotociclisti) Sezione e pro rataTessera partner/giovani Fr. 44.–Non motorizzati Fr. 32.–Cooldown Club membercard Fr. 66.–Ciclisti (con Velo Assistance e RC) Fr. 37.–Juniores (con Velo Assistance e RC) a seconda della SezioneQuota per socio campeggiatore TCS(solo se già socio motorizzato o non motorizzato) Fr. 55.–** camping club AG: + Fr. 7.–; ZH: + Fr. 5.–

ETI TCS www.eti.ch

Europa motorizzato «Famiglia» Fr. 103.–Europa motorizzato «Individuale» Fr. 75.–Europa non motorizzato «Famiglia» Fr. 77.–Europa non motorizzato «Individuale» Fr. 65.–Estensione Mondo «Famiglia» Fr. 88.–Estensione Mondo «Individuale» Fr. 70.–Spese di cura Europa Fr. 32.–Spese di cura Mondo Fr. 45.–

Card Assistance www.cardassistance.tcs.ch

per tutta la famiglia Fr. 28.–20% di sconto per i titolari del Libretto ETI

Carta Aziendale TCS www.tcs.ch/azienda

Per veicoli aziendaliSoccorso stradale da Fr. 134.–Protezione giuridica di circolazione da Fr. 111.–

ASSISTA www.assista.ch

Assicurazione protezione giuridicaCircolazione Famiglia Fr. 96.– Individuale Fr. 66.–Privata Famiglia Fr. 215.– Individuale Fr. 192.–Immobili Fr. 95.–

Auto TCS www.autotcs.ch

Responsabilità civile, casco parziale, cascocollisione, capitale incidente, protezione delbonus, danni di parcheggio su richiesta

Assicurazioni due ruotewww.assicurazionitcs.ch

Velo-Assistance. Con contrassegno per la bici, protezione giuridica, assistenza e copertura casco fino a Fr. 2000.– Fr. 25.–*copertura casco fino a Fr. 5000.– Fr. 80.–*Contrassegno responsabilità civile (RC) bici Fr 6.50*Moto-Assistance(soccorso stradale e assistenza) Fr. 41.–*Ai motociclisti in Svizzera e all’estero

* prezzi soci TCS

Carta di credito TCS drive

TCS MasterCard drive Fr. 50.–Carta partner Fr. 20.–TCS-American Express drive Gold Fr. 100.–Carta partner Fr. 50.–

Infotech www.infotechtcs.ch

Il TCS sottopone a test veicoli ed accessori emette a disposizione dei soci del club informa -zioni raccolte e redatte in modo competente e neutrale.

Test&Training www.test-et-trainingtcs.ch

Sconti sui prezzi dei corsi di perfezionamento diguida nei centri di Lignières, Plantin, Betzholz,Stockental e Emmen (da giugno 2009).

Formazione in due fasi www2fasi.tcs.ch

corsi obbligatori per la licenza di condurre defi-nitiva.

Viaggi TCS www.viaggi-tcs.ch

Per ogni viaggio un consiglio personalizzato nelle agenzie di Viaggi TCS (tel. 0844888333)

Per ottenere ulteriori informazioni sulle presta-zioni del TCS e sui numerosi vantaggi offerti aisoci tel. 0844 888 111 o www.tcs.ch

Page 37: Touring 12/2009 italiano

9 luglio 2009 | touring 12 | la pagina dei lettori 37

Impressumtouring Giornale del Touring Club Svizzero (TCS). Redazione: Felix Maurhofer (fm, caporedattore); vice caporedattore: HeinzW. Müller (hwm); vice caporedattore: Marc-Olivier Herren (MOH); Christian Bützberger (Bü), Antonio Campagnuolo (ac), PascaleMarder (pam), Jacques-Olivier Pidoux (jop), Peter Widmer (wi). Art Director/Fotografie: Martin Lobsiger (mlo). Grafica: An-dreas Waber (caposervizio), Stephan Kneubühl, Mathias Wyssenbach. Assistenti di redazione: Michela Ferrari (i), Sylvie Fallot(f), Sabine Rothacher (t), Irene Mikovcic-Christen (assistente caporedattore). Corrispondenza: Redazione Touring, Maulbeer -strasse 10, 3001 Berna, tel. 031 380 50 00, fax 031 380 50 06. E-mail: [email protected]. Editore: Touring Club Svizzero, cp 820,1214 Vernier (GE). Tiratura: edizione italiana: 96028, totale: 1355061. Editoria/marketing: Reto Kammermann (responsabile), Ga-briela Amgarten. Pubblicità: Publicitas Publimag SA, Seilerstrasse 8, 3011 Berna, tel. 031 38721 16, fax 031 38721 00. Produ-zione: St. Galler Tagblatt SA, Basler Zeitung SA, CIE Cen tre d’impression Edipresse Lau sanne S.A. Cambiamenti d’indirizzo:per iscritto, indicando il numero di socio, alla Sede centrale del TCS, cp 820, 1214 Vernier, tel. 022 417 24 40, fax 022 417 28 66,e-mail: [email protected] o all’agenzia TCS (tel. 0844 888 111, fax 0844 888 112). Abbonamento: compreso nella quota sociale an-nua. «Touring» è pubblicato 20 volte l’anno. Si declina ogni responsabilità per manoscritti e altri lavori non richiesti.

Vicissitudini di un motociclistaForum, «Touring» 11/2009

Vorrei confermare ciò che ha scritto BeatZimmermann su «Forum». Ho provato sullamia pelle la «poca attenzione» di una donnaautomobilista che si immetteva su unastrada principale e trafficata con «non cha-lance». Risultato per me: un intervento chi-rurgico e, da un anno, problematiche legateal posto di lavoro. Ad ogni buon conto nonbisogna confondere «l’imbranatezza» dellaguida con la prudenza! È ciò che ho consta-tato in oltre trenta anni che ho la patenteper auto e ogni tipologia di moto e altrimezzi vari! E non ho mai causato un inci-dente! Con nessuno dei mezzi da me gui-dati. Daniele Bovino (@)

Con grande rammarico«Touring» 11/2009

Ho letto con grande rammarico che l’assem-blea dei delegati che si è svolta a San Galloha estromesso dal Consiglio d’amministra-zione il ticinese Giorgio Carlo Bernasconi.Oggi, in pratica, abbiamo un Consigliod’amministrazione composto di soli sviz-zeri tedeschi, la maggioranza. Come sievince anche per l’elezione del successoredi Couchepin si fa largo la volontà di nomi-nare uno svizzero tedesco al suo posto. Oggila maggioranza (svizzero tedesca) non tienepiú in conto le minoranze, ciò che porteràal disfacimento della Svizzera. Abbiamo giàchi all’estero vorrebbe la spartizione dellaPaese e se diamo una mano anche dall’in-

Forum

foto

ph

oto

po

ol,

mw

Per questa rubrica valgono alcune regole: più breve èla lettera, maggiore è la probabilità che venga pubbli-cata; la redazione si riserva di apportare eventuali tagli e non tiene corrispondenza. È possibile in viare le lettere per e-mail: [email protected]. Le lettere dei lettori vengono pubblicate anche nell’edizione onlinedi «Touring» (www.touring.ch).

Il concorso

Lettore DVD portatileQonix con USBIl lettore DVD portatile è l’ideale accom-pagnatore di viaggio con qualsiasi mez-zo di trasporto: in aereo, nave, treno oauto. Questo apparecchio Qonix, del va-lore di 179 franchi, può essere riposto in qualsiasi borsa da viaggio e messo in funzione in ogni momento. Possiedeun’entrata USB e SD Card e uno scher-mo da 9 pollici LCD che può sopporta iformati 4:3 e 16:9. Compresi nel premiosono anche l’adattatore AC/DC, il cavo12V, un set di cuffie, il telecomando e lacustodia di protezione.

Sponsor del premio: Swissbrain GmbH,www.shopdirekt.ch

Le domande: 1. Come viene denominato da Suzuki

il color «rosa maialino» dell’Alto?2. Quale festival si svolge a Gstaad

dal 17 luglio al 5 settembre?3. In quale località romanda si trova

la ditta Assistauto SA?

Si possono fornire le risposte per posta (uni -camente su cartolina postale), tramite SMS, e-mail o www.touring.ch, indicando le generalità.

Concorso 10/09: l’orologio Certina è statovinto da Claudio Jellici di Thun.

Condizioni di partecipazione: il concorso di«Touring» è aperto a tutti, ad eccezione deicollaboratori del TCS e dei loro famigliari. Ivincitori saranno estratti a sorte e avvertitiper iscritto. I premi non possono essere sosti-tuiti da una somma di denaro equivalente. Nonviene tenuta alcuna corrispondenza. Non saràpossibile ricorrere alle vie legali.

Redazione Touring, concorso per i lettori, casella postale, 3024 Berna;SMS al numero 9988 (1 fr./SMS) scrivendo «Touring» e le tre risposte; [email protected] (intestazione: concorso)Termine d’invio: 5 agosto 2009

terno… Sono socio del TCS da trenta epassa anni, ma sto seriamente pensando didare la disdetta… Bruno Codiglia, Taverne

Più controlli in autostradaSi parla spesso di prevenzione degli inci-denti, di «guida difensiva» ecc. Come mai allora sull’autostrada nessuno controlla chicircola perennemente sulla corsia centrale,obbligando chi vuole sorpassare a sposta-menti inutili e pericolosi?

P. Jelmini, Lurengo

Padroni di animali responsabili«Touring» 11/2009

Il «triste gioco» dei gatti abbandonati si ripete purtroppo nel corso di tutto l’anno.E non solo a causa della natura nomade diquesti felini, ma pure per la scarso senso diresponsabilità dei loro padroni. Il mio gattoha un microchip e, siccome gira libero tuttoil giorno, è pure vaccinato contro i paras-siti. In tal modo mi può accompagnareanche durante i viaggi all’estero nei paesivicini. Se, però, un giorno dovesse scapparedal balcone sarebbe davvero un caso chequalcuno controlli che abbia un microchip.Salvo naturalmente un veterinario.

Stephanie Kaufmann, Winterthur

I vincitori dei sorteggi: «Touring» 9, 22.05.2009, Festival Jazz a Davos Massimo Pelli, Vacallo; Daniel Luzieux, Delémont; Norbert Carrel, Corgémont; Hansruedi e Monika Trachsel, Schöf-flisdorf; Karin Zurfluh, Witterswil; Gerhard e Helene Baumeler, Grosswangen. «Touring 10,11.6.2009, Trucker & Country-Festival a Interlaken Heinz Stalder, Kleindöttingen. tg

Page 38: Touring 12/2009 italiano

38 l’incontro | touring 12 | 9 luglio 2009

so. Poi lui mi abbraccia e io dico «Inschal-lah, Alleluia!». Mi rivolgo dunque alle per-sone usando il loro linguaggio spirituale.Non voglio convertire nessuno, lascio vive-re tutti secondo le proprie convinzioni. Pen-so, però, che alla fine ci ritroveremo tuttinello stesso posto…

Ci sono differenze tra i fedeli sedentari equelli sempre in viaggio?Nelle mie messe ecumeniche in una tendada circo vengono anche coloro che si sonostancati della chiesa convenzionale. Facciofunzioni religiose vive, che invogliano lagente a partecipare.

È noto il problema dei banchi vuoti la domenica. Cosa sbagliano i suoi colleghi? Al giorno d’oggi, la gente è molto impegnatacol lavoro e invece di sedersi in una chiesala domenica preferisce rilassarsi. Gli oraridel tempo libero dei giovani sono cambiatidrasticamente, escono alle 23 e spesso rin-casano il mattino successivo. Dunque lamessa dovrebbe aver luogo la sera. È richie-sta una maggiore flessibilità di orario. Inol-tre, i parroci dovrebbero integrare i testi sa-cri con la musica dei giovani e lasciare loroaddirittura la scelta dei passi della Bibbiada leggere. All’inizio, quando ero un giovaneparroco, anch’io ho dovuto affrontare ilproblema dei banchi vuoti. Ma poi ho soste-nuto i giovani con talento, li ho mobilitatiper creare un coro di gospel diretto dal mi-gliore di loro. Sono andato in pellegrinaggiocon i giovani a Taizé in Borgogna, la culladell’ecumenismo. Tutti seduti per terra,pregavano e festeggiavano… io non dovevofare più nulla! Nelle mie prediche cerco an-che di creare dei collegamenti con l’attuali-tà: nella mano destra il giornale, nella sini-stra la Bibbia. Ho predicato ciò che in quelmomento occupava la mente e il cuore dellagente. Il mio obiettivo è far sì che i fedeli sisentano ispirati da almeno una frase dellapredica.

Viaggia regolarmente a bordo di un campernelle fiere e nei circhi. Cosa significa per leila casa mobile? Il camper è il mio luogo di ritiro, ma allostesso tempo il mio ostello, dove posso an-che tenere colloqui confidenziali e in tuttacalma. Con il camper sono flessibile e indi-pendente. Non voglio più perdere questa li-bertà.« Intervista: Peter Widmer

Con le sue prediche riempie le tende del circo, suona il clarinetto nella banda del paese e va dai suoi «fedeli clienti»a bordo di un camper: il parroco circense Ernst Heller.

re. Ci tengo proprio ad aiutare la gente asentirsi bene. È per questo che calza a pen-nello il paragone con il clown, che osservale persone e riesce a far uscire il bambinoche è in loro.

Come fa ad incontrare al circo, tra giostre ebancarelle, le diverse culture e religioni? Un musulmano lo saluto, ad esempio, con iprimi versi del Corano, il suo libro religio-

»Lei stesso si definisce il «clown di Dio».Che cosa intende dire?Ernst Heller: Da piccolo volevo diventare unpagliaccio, ma il mio sogno è stato infrantodal veto di mio padre che lo riteneva un me-stiere che non dà da vivere. Attraverso lamia orchestrina «Heu-obe-n-abe» ho, però,indossato subito i panni dell’intrattenitore.Mi piace anche raccontare barzellette – enon proprio così male – perché faccio ride-

Cantare l’Alleluianella tenda del circo

In tutti i circhi e in tutte le fiere un ospite benvenuto: Don Ernst Heller.

In pilloleErnst Heller (62) è cresciuto a Lucerna. Studia perdiventare insegnante di religione, poi dirige una«Casa del giovane», quindi studia teologia e diventaprete. Nel 1985 diviene delegato per professioni cle-ricali della Diocesi di Basilea in servizio pastoraleper i giovani. Dal 1999 è il primo parroco cattolicoper circhi, fiere e giostre. Abita a Kriens.

Mat

hia

s W

ysse

nba

ch

Page 39: Touring 12/2009 italiano

Vacanze in Italia Adriatico

Laghi Italiani

Abruzzo

Page 40: Touring 12/2009 italiano