Ritrovarci 3 2004

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d RITROVARCI Anno 2° - N. 4 - Dicembre 2004 - Spedizione in abbonamento postale - 45% - Art. 2, comma 20/B, Legge 662/96 - Milano s s p p e e c c i i a a l l e e P P O O R R T T O O G G A A L L L L O O

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rivista pubblicata dalla Federazione delle Associazioni degli Incontinenti e Stomizzati

Transcript of Ritrovarci 3 2004

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dRITROVARCI

Anno 2° - N. 4 - Dicembre 2004 - Spedizione in abbonamento postale - 45% - Art. 2, comma 20/B, Legge 662/96 - Milano

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Sommario

“Ritrovarci”�Giornale�d’informazione,

Organo�Ufficiale�della�Federazione�Associazioni

Incontinenti�e�Stomizzati�-�onlus

Sede�legale:�c/o�Istituto�Nazionale�per�lo�Studio�e�la�Cura

dei�Tumori,�via�Venezian,�1�-�20133�Milano

Segreteria: via San Marino, 10 - 10134 TorinoTel. 011 3043728 - fax 011 3187234E-mail: [email protected] - www.fais.infoOrari d’ufficio dal lunedì al venerdì - h 9,00-13,00

Sede�amministrativa:

Federazione Associazione Incontinenti e Stomizzati C/C postale n. 40148496 Via Ponzio, 44 - 20133 MilanoTel. 02 70605131 - Fax 02 23902508

C/C bancario n. 323333/17presso Banca Intesa - ABI 3069 - CAB 20705Piazza IV Novembre - Sesto San Giovanni (MI)

Direttore Responsabile: Eliseo ZecchinDirettore Scientifico: Prof. Pietro Bazan

Aut. Trib. Milano 316 del 12/05/2003“Ritrovarci” Giornale d’informazione periodico sulle attivitàdella Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati.Impaginazione, fotocomposizione e stampa:A. G. Torri - Via Mozart 45 - 20093 Cologno Monzese (Mi)E-mail: [email protected] in abbonamento postale - 45%Art. 2, comma 20/B, legge 662/96 - Milano

Ai sensi dell’art. 13, della legge n. 675/96, sulla “Tutela deidati personali”, ciascun destinatario della presente pubblica-zione ha diritto, in qualsiasi momento, di consultare, far mo-dificare o far cancellare i propri dati personali, o semplice-mente opporsi al loro utilizzo, tramite richiesta scritta, da in-viare alla Segreteria.

In copertina:Il gruppo delle Associazioni di Cesena e Rimini a Oporto.

Il Direttoreai lettori

Cari amici e lettori,avrete rilevato che è stata modificata leggermente la testata con unasemplice “C” che sostituisce la “S”: perché? Ci siamo accorti che esisteuna testata simile alla nostra, che è il portavoce di un’associazione divolontariato, che opera in un Ospedale di Torino. Non lo sapevamo e ciscusiamo con gli interessati. Abbiamo così optato per Ritrovarci, sì ri-trovarci sarà un programma, come ormai ci ritroviamo spesso in tutti inostri Centri di riabilitazione ed annesse nostre associazioni sparse or-mai in tutta Italia.Grazie alla nostra associazione presso il Policlinico Universitario di Ve-rona, borgo Roma, ci siamo incontrati il 29 e 30 Settembre scorso altermine di un corso di formazione avanzato frequentato dagli specia-lizzandi in stomaterapia. Responsabile scientifico è stata la signora Li-dia Biondani, infermiera enterostomista, coordinatore infermieristicodelle Chirurgie Generali A e C dello stesso Policlinico.Il primo giorno ha visto la presentazione del corso, dei contenuti e de-gli obiettivi, fatta dalla stessa Biondani e dal prof. Gian Gaetano De-laini, poi il dott. Andrea Meazza ha relazionato su “Costruire la rela-zione con gli altri” e, ancora la Biondani ha parlato dell’educazionealimentare degli stomizzati.Il secondo giorno, il dott. Meazza ha ripreso l’argomento su “Costruirela relazione con gli altri”, poi il dott. Stefano Cavalleri sulle “Proble-matiche urologiche e sessuali degli stomizzati”, il dott. Gianluca Co-lucci sulle “Modalità di controllo della continenza” ed il prof. Delainisulla “Qualità di vita delle persone stomizzate”. Infine, il nostro Presi-dente Fernando Vitale ed io, abbiamo esposto le nostre esperienze.Sono sempre dell’avviso, come accennato altre volte su questa pagina,che anche noi dobbiamo avere una nostra Giornata Nazionale; se è ve-ro che siamo circa 60 mila, contro i 62 mila della Fibrosi Cistica, im-pariamo da questi ultimi per richiamare l’attenzione dei cittadini e so-prattutto degli addetti ai lavori. Esistono molte altre sigle che fanno lastessa cosa: enumerarle tutte non basterebbe questa pagina.Tutto quello che possiamo fare, facciamolo, grazie anche ai dirigentiche ci stanno vicino; perché si fanno molte cose nelle associazioni vero-nesi? A borgo Roma abbiamo Cristina Verdolin, in borgo Trento il cav.Ruggero Casotto, che sono due di noi! Così deve essere anche nelle altrecittà, ma non dobbiamo nasconderci, né vergognarci! Grazie, a tutticoloro che hanno creduto in noi e ci hanno sostenuto, e si sono affian-cati a noi nelle battaglie che quotidianamente combattiamo per aiuta-re chi soffre e per difendere il valore della vita.Ci stiamo avvicinando al Natale e al fine anno, quindi auguro a tuttiun felice Natale e un altrettanto felice anno nuovo: che il 2005 ci vedapiù numerosi e più compatti. Auguri anche alle vostre famiglie. Un ab-braccio

Eliseo Zecchin

Federazione AssociazioniIncontinenti e Stomizzati

- onlus -

Fernando VitaleSiamo�piaciuti! 4Rita SilanosMissione�Portogallo 6Gesuina Della GiovannaOporto�come�l’ho�visto�io 8Gruppo�italiano�giovani�stomizzati:finalmente�è�nato 10Gruppo�giovani�F.A.I.S.:�il�progetto 11Giuseppe VenneriUna�scommessa�vinta 13Maria Orietta CipollettiLa�regione�Abruzzo�guardagli�stomizzati... 14Augusto BastoniGrande�vittoria�per�il�Molise 15Laura BrigantiA�Cesena... 17Carlo PezcollerVentennale�dell’Associazionedi�Modena�e�provincia 18Giuseppe De SalvoRitrovarci�in�Farmacia 21Rubriche 22

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Nell’ambito dei congressi E.O.A. (European Ostomy Association) ed I.O.A. (InternationalOstomy Association), entrambi svoltisi nel mese di Agosto in Portogallo, la nostra F.A.I.S.(Federazione Associazioni Incontinenti e Stomizzati) è stata ufficialmente registrata co-me “Full member”.

Ci siamo presentati, abbiamo descritto la F.A.I.S., i suoi scopi, quello che ha fatto sino adora e cosa intende fare. Siamo piaciuti!

Abbiamo presentato Rita Silanos come candidata al direttivo europeo, ebbene è stataeletta con entusiasmo da parte di tutti, perché ritenuta elemento molto attivo e capace.

Abbiamo assistito, devo dire con orgoglio, al riconoscimento attribuito al prof. Carlo Pez-coller per il suo costante impegno nell’istruire medici ed infermieri dei paesi asiatici, nel-l’ambito delle stomie. Eravamo nel bel mezzo della cena di gala quando, inaspettatamente,il presidente mondiale Heinz Wolff ha chiamato Carlo Pezcoller al quale, dopo aver annun-ciato le ragioni del riconoscimento, ha consegnato una targa ricordo accompagnata da unoscrosciante e prolungato applauso da parte di tutti i presenti, in piedi per la circostanza.

Ci siamo candidati per portare in Italia il prossimo congresso mondiale del 2007, in con-correnza con il Portorico e la Nuova Zelanda. L’ha spuntata il Portorico; ci ripresentere-mo per quello del 2010.

La nostra delegazione non è certamente passata inosservata; abbiamo partecipato a tut-ti i lavori con molto interesse suscitando simpatie ed apprezzamenti.

È stata una bella esperienza il confrontarsi con persone, provenienti da tutto il mondo, chesi impegnano per i tuoi stessi obiettivi: non è cosa da tutti i giorni.

Infine la sorpresa del “Gruppo giovani 20/40” presente in questa manifestazione. Giova-ni di tutte le lingue che con la loro armonia e grande vivacità hanno portato una ventatadi allegria.

Fernando Vitale

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Un momento del congresso I.O.A. con i rappresentanti di oltre cinquantasei paesi presenti.

Siamo piaciuti!

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Nuovo consiglio direttivo I.O.A. Al centroin rosso la neo-eletta presidentessa DielwenBracken (Canada) e alla sua destra ilvicepresidente Vladimir Kleinwachter(Cecoslovacchia) con i presidenti delle varieregioni Asia, S. America, N. America,Europa, S. Pacifico.

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Un momento delle votazion

i durante il

congresso I.O.A.

Il giuramento del presidente I.O.A. entrante DielwenBracken accanto a Heinz Wolff, presidente I.O.A. uscente.

Da destra Carlo Pezcoller insieme all’amico John Cardosa (Malesia) e Fernando

Vitale.

Tavolata del Gruppo Giovani.

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Era il 13 Agosto e tutti, soprattutto inSardegna, stanno godendo le proprie fe-rie, le uniche dell’anno, quando unosquillo telefonico interrompe la quietedel riposo pomeridiano delle mie ferieiniziate da soltanto trentadue ore.Era il presidente della F.A.I.S., FernandoVitale che con voce concitata e conqualche imbarazzo, mi racconta che haricevuto l’invito per l’Italia a partecipa-re, con una delegazione, al CongressoEuropeo delle Associazioni degli stomiz-zati ad Oporto. “Stupenda notizia”, dis-si. Significava un riconoscimento inter-nazionale per il lavoro svolto dallaF.A.I.S. in un anno di vita.Ma il presidente non aveva terminato ilsuo discorso, mi chiese che lingue stra-niere parlassi e quali fossero i miei pro-grammi dei prossimi 15 giorni.Domande, le sue, che mi suonarono su-bito allarmanti, qualcosa mi diceva chele mie ferie erano in pericolo. Non miero sbagliata, Fernando Vitale mi stavachiedendo di partire per il Portogallocon gli altri componenti della delegazio-ne; chiesi tempo per pensare e per chie-dere l’autorizzazione al Direttivo del-l’A.S.I.STOM., l’associazione sarda dicui faccio parte. Dopo aver fatto alcune

Missione Portogallo

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telefonate ebbi l’autorizzazione e si deci-se per la partenza. Amo molto viaggiare,ma devo dire che inizialmente l’idea diquest’impegno non mi faceva stare tran-quilla anzi, devo ringraziare la presenzadella dott.ssa Rita Nonnis, anche lei de-legata, che ha svolto un ruolo importan-te nel rappresentare la F.A.I.S., il primogiorno dei lavori congressuali, quandol’Italia è entrata ufficialmente a far partedell’E.O.A. come Full member.Il secondo giorno era in programma l’e-lezione del nuovo Direttivo Europeo,l’Italia è stata invitata a presentare i suoicandidati, e la scelta è caduta su di me,con molta ansia e con grande senso diservizio per tutti i pazienti stomizzatiche rappresentiamo, ho accettato e sonostata nominata nel ruolo di Task forcecommitte per occuparmi di aiutare acreare le associazioni per i pazienti sto-mizzati, in quelle nazioni dove ancoranon sono presenti e, di conseguenza, idiritti di questi cittadini non sono con-siderati affatto.Essere nel Direttivo Europeo è un impe-gno perché, quotidianamente, si è in co-municazione tramite Internet con gli al-tri membri e i progetti e gli obiettivi checi siamo posti sono davvero importanti.

La missione in Portogallo è stata straor-dinaria soprattutto dal punto di vistaumano; prima di tutto voglio ringrazia-re tutti i delegati che mi hanno accom-pagnato: il presidente Vitale, il prof. C.Petzcoller, B. Gatti e R. Nonnis, mihanno incoraggiato e sostenuto in que-sta missione che mi ha riempito il cuoredi entusiasmo e di orgoglio.Non posso dimenticare la sensazione in-descrivibile che, l’entusiasmo, l’uma-nità, la generosità di tutte le persone cheho conosciuto, mi hanno comunicato enon solo coinvolto ma travolto facendo-mi facilmente superare ostacoli, ansie edubbi che fino a quel momento mi ave-vano notevolmente turbato.Ho incontrato persone preziose e sensa-zioni irripetibili, che hanno dato a me ea tutti, incredibili lezioni di vita, dimo-strando con il loro coraggio e la loro ab-negazione che la vita è pur sempre gioia,e vale sempre la pena di viverla.I miei dubbi, le mie esitazioni, le mieinsicurezze, mi sono sembrate addirittu-ra ridicole e si sono trasformate in co-raggio, entusiasmo e voglia di lavorareper tutti coloro che soffrono e lottano.

Rita Silanos

Missione Portogallo

Componenti neo-eletti del direttivo E.O.A.,da destra Arne Holte (presidente - Norvegia),Efim Krasner (Ucraina), Rita Silanos(cooperatrice - Italia), Ria Smeijers (Olanda).

Un momento del congresso E.O.A. dove sinotano a sinistra le rappresentanti italianeRita Nonnis e Rita Silanos.

Rappresentanti F.A.I.S. da sinistra sedutiCarlo Pezcoller, Fernando Vitale, Rita Silanose in piedi da sinistra Irene Gatti, Giuseppe Gatti e Gesuina Della Giovanna.

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Ai congressi dell’E.O.A. e I.O.A. (ri-spettivamente associazione europea emondiale degli stomizzati) di Oporto ioc’ero! Lo dico con orgoglio perché l’Italia si èfatta onore. La nostra Federazione si èfatta notare, grazie alle persone che cihanno rappresentati: il nostro carissimoBeppe Gatti, il prof. Carlo Pezcoller, ladott.ssa Rita Silanos e la dott.ssa RitaNonnis rispettivamente presidente e vi-ce presidente dell’associazione sarda eFernando Vitale presidente della Federa-zione, mio marito.L’Italia è riuscita a trasmettere l’immagi-ne di una Federazione forte e attiva, gra-zie alla coesione e all’unità d’intenti del-le associazioni regionali.Anche noi, Irene moglie di Gatti ed io,siamo state presenti durante i lavoricongressuali e abbiamo partecipato conpassione, sostenendo i nostri rappresen-tanti e cercando di essere d’aiuto quan-do possibile.

Voglio parlarvi dell’emozione che ci hacolti quando, durante la cena di gala dichiusura dei lavori, al prof. Pezcoller èstata consegnata una bellissima targa, ri-conoscimento che viene assegnato soloogni 3 anni a persone che abbiano con-tribuito all’attuazione di programmi digrande rilevanza umanitaria. Certamentel’obiettivo è stato ben centrato dal prof.Pezcoller per il grande lavoro svolto coo-perando con i paesi asiatici. Al momentodella premiazione le circa 230 persone,che gremivano la sala, si sono alzate ap-plaudendo, c’era chi sorrideva, chi facevacenni di consenso e c’erano anche moltiocchi lucidi di commozione, compresi inostri naturalmente!Come potevamo, noi del gruppo italia-no, non essere orgogliosi davanti ad unatale manifestazione di stima? Orgogliosisì, ma anche un po’ intimiditi di sapereche una persona come Carlo stava lì connoi con la naturalezza e la semplicità diuno qualunque.

Un altro motivo d’orgoglio è stata l’ele-zione della nostra Rita Silanos nel grup-po di lavoro dell’E.O.A e l’ufficializza-zione dell’incarico quando Rita, con glialtri eletti, è stata chiamata per la pre-sentazione ai membri dell’I.O.A.Durante lo svolgimento dei due con-gressi Rita si è fatta apprezzare da tutti ipartecipanti per la sua prontezza e in-stancabilità. Sempre presente ai lavori,non si è fatta mai aspettare, anzi si èsempre prestata con grande disponibi-lità, affiancata per i primi giorni dalladott.ssa Rita Nonnis, la quale ha rinun-ciato alle sue vacanze per essere presentee sostenerla all’apertura dei lavori.A Oporto c’erano anche 34 persone del-le associazioni ACISTOM di Cesena eAIRIS di Rimini, accompagnati daGiordana Giulianini e Luisa Ridolfi, ri-spettivamente presidenti delle associa-zioni di Cesena e di Rimini. La loro pre-senza ci ha caricato molto e ci è statad’appoggio oltre che di grande orgoglio.

Oporto come l’ ho visto io

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Il gruppo delle associazioni di Cesena e di Rimini presenti a Oporto.

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Oporto come l’ ho visto ioNessuna nazione ha partecipato con uncosì elevato numero di soci!I giorni dei congressi sono stati moltointensi e faticosi, sia per la lingua uffi-ciale che è l’inglese, sia per i cambia-menti di programmi dell’ultimo minutoe per i mezzi audiovisivi che hanno datopiccoli problemi, ma sono stati anchesoddisfacenti per i risultati ottenuti. In conclusione, al di là della fatica, dellepiccole e grandi difficoltà, ai congressi lanostra Federazione ha dato una bella im-pressione e ha fatto un’ottima figura. Seanche non è riuscita a portare a Torino ilprossimo congresso mondiale, l’Italia,nelle persone che ci hanno rappresenta-to, è stata estremamente apprezzata e, amio giudizio, questo è un gran risultato!Per tutto quello che vi ho raccontato eper quello che non riesco a esprimere, ècon commozione e orgoglio che dico “aOporto c’ero anch’io!”

G. Della Giovanna

Da sinistra Cinthya Robinson, Rita Silanos, Fernando Vitale, Rita Nonnis, Carlo Pezcoller e Gesuina Della Giovanna.

Heinz Wolff (a destra), presidente I.O.A., mentre consegna la targa al prof. Carlo Pezcoller.

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Circa un anno in seno all’A.P.I.STOM.,Associazione Piemontese IncontinentiStomizzati, si sono riuniti alcuni giovanistomizzati con l’intento di istituire un“gruppo giovani” dell’associazione. L’obiettivo di questo gruppo era di orga-nizzare incontri tra stomizzati giovani,massimo quarant’anni o poco più, conlo scopo di discutere le problematicheche la stomia comporta nell’ambito dellavoro, dello sport e della sessualità. No-nostante questo gruppo abbia iniziato alavorare, il numero di adesioni era rima-sto limitato. Durante l’ultimo consigliodirettivo A.P.I.STOM. il Presidente del-la F.A.I.S., Fernando Vitale, che erastato invitato a partecipare, ha parlatodelle proprie esperienze al congressoI.O.A./E.O.A. svoltosi ad agosto adOporto; tra i vari argomenti, Vitale hapiù volte rimarcato la vitalità e l’entusia-

smo del gruppo internazionale di giova-ni stomizzati, documentato da alcunefotografie che ritraevano giovani prove-nienti da tutto il mondo. Oltre a ciò, al-cuni giorni prima, in seguito ad alcunicontatti presi ad Oporto, era giunto inA.P.I.STOM. un invito a partecipare al-la Journèe Nationale de Jeune stomisé aParigi il 27 novembre 2004. Tutto ciòha fatto scattare, nei tre ragazzi rappre-sentanti del gruppo piemontese, la mol-la necessaria per studiare un progettod’istituzione di un gruppo italiano. “An-dremo a Parigi come rappresentanti delgruppo italiano giovani stomizzati”. Con queste parole è iniziato lo studio diun progetto che in una settimana hapreso forma, è stato rivisto e corretto, eil 23 ottobre è stato presentato, da partedi Laura Goia, ventinovenne torinese, alconsiglio direttivo della F.A.I.S. riunito-

si in occasione del congresso A.I.O.S.S..Ovviamente il consiglio ha approvato ilprogetto nominando Laura quale re-sponsabile dello stesso e presidentessadel “Gruppo Giovani F.A.I.S.”. Pocomeno di un’ora dopo Laura Goia, nellagrande sala dell’Hotel Serena Majesticdi Montesilvano, grazie a Gabriele Ra-stelli, presidente A.I.O.S.S., ha presen-tato il progetto ad una platea di circa400 stomaterapisti che l’hanno accoltacon oltre un minuto di applausi. E così il gruppo italiano di giovani sto-mizzati è ora una realtà che si sta svilup-pando e che sta iniziando il suo cammi-no verso importanti obiettivi.

Gruppo italiano giovani stomizzati:finalmente è nato!

A destra: Laura Goia, presidentessa del“Gruppo Giovani F.A.I.S.”.

Gruppo internazionale giovani stomizzati alcongresso I.O.A./E.O.A. di Oporto.

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L’idea del progetto nasce dall’esigenza de-gli stomizzati più giovani, inferiori ai 40 an-ni, di creare gruppi d’incontro tra giovani,finalizzati alla discussione delle problema-tiche legate alla presenza della stomia inindividui in età adolescenziale, fertile e la-vorativa, all’impatto sociale ed alle meto-dologie individuali adottate.Il progetto è finalizzato a coprire l’esigen-za evidenziata istituendo un gruppo italia-no di giovani stomizzati che possono lavo-rare fra loro confrontandosi con i gruppistranieri già attivi da tempo.

Gli obiettivi del progettosono:✔ istituire il gruppo italiano giovani sto-

mizzati;✔ creare una rete di comunicazione fra i

componenti del gruppo;✔ individuare gruppi di lavoro;✔ organizzare momenti d’incontro all’in-

terno del gruppo;✔ partecipare a momenti d’incontro inter-

nazionali organizzati da gruppi di altristati;

✔ organizzare un’incontro internazionalein Italia.

Le azioni da intraprenderesono:✔ istituire il gruppo italiano giovani stomiz-

zati della F.A.I.S., identificando un re-sponsabile e almeno due collaboratori;

✔ comunicare, entro dicembre 2004, l’isti-tuzione del gruppo a tutti i soci giovanidelle associazioni aderenti alla F.A.I.S.mediante l’inserzione di articoli sul gior-nale “Ritrovarci”, la comunicazione atutti gli stomaterapisti ed ai presidentidelle associazioni regionali aderenti;

✔ istituire, nel sito web della F.A.I.S., unapagina “forum” dove i componenti delgruppo possano instaurare un dialo-go continuo “on line” (attualmente giàattivo);

✔ artecipare all’incontro dei giovani dellaF.S.F. (Federazione stomizzati francese)come rappresentanti del gruppo giovaniF.A.I.S. (27 novembre 2004)

✔ organizzare incontri per stabilire qualidebbano essere le finalità dei gruppi dilavoro e individuarne i componenti (pri-mavera 2005);

✔ organizzare momenti d’incontro chepossono essere individuati all’interno dicongressi di altre associazioni, oppureessere indipendenti (in tutto il 2005);

✔ mantenere contatti con i gruppi stranie-ri per conoscere gli incontri organizzatie partecipazione di alcuni dei compo-nenti;

✔ organizzare un’incontro internazionalein Italia sotto l’egida della FederazioneAssociazioni Incontinenti e Stomizzati(giugno 2006).

Il progetto mira, così, ad istituire un gruppodi giovani stomizzati che operi su tutto ilterritorio italiano, confrontandosi con leproblematiche insorgenti e dialogando congruppi analoghi di altri paesi.Il principale risultato atteso è l’adesione algruppo di un numero sempre maggiore digiovani portatori di stomia, provenienti datutte le regioni d’Italia.Per la realizzazione del progetto sarà ri-chiesta la collaborazione delle associazionidi volontariato che possono essere a cono-scenza della presenza di giovani stomizza-ti, ed in particolare delle associazioni re-gionali aderenti alla Federazione Associa-zioni Incontinenti e Stomizzati (F.A.I.S.) edella Associazione Italiana Operatori Sani-tari Stomaterapisti (A.I.O.S.S.)Finanziamento del progetto in fase di con-trattazione.Responsabile del progetto: Laura Goia.

Gruppo giovani F.A.I.S.: il progetto

dLa F.A.I.S. è gra

ta all’associaz

ione

piemontese A.P.I.STOM.

per aver spons

orizzato la pa

rtecipazione

del Gruppo Giovani a

l congresso na

zionale

a Parigi, il 27

Novembre scorso.

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Una scommessa vinta

Quando poco più di un anno fa, si davavita all’Associazione (A.C.I.S.) in Cala-bria, i dubbi e le incertezze sulla riuscitadi una associazione atta a promuovereiniziative e a muoversi su di una strada ir-ta e piena di difficoltà erano veramentetanti. Abbiamo accettato la sfida, ed an-che se le esperienze passate inducevano aduna grande cautela, ci siamo avviati por-tando con noi tanta speranza di riuscirecon il desiderio di accettare una grandescommessa: “Esserci e Ritrovarci… Ope-rare ed essere Visibili…”. Le aspettativeerano molte, per tanti che in un silenziodignitoso hanno accettato le condizionidi una diversità che purtroppo c’è e chesognavano un grande segnale a dimostra-re che qualcuno non li ha dimenticati.La necessità di garantire una migliorequalità di vita a soggetti affetti da pato-logie come l’incontinenza urinaria o ret-tale e portatori di stomie, era e resta unacondizione particolare che necessita diuna continua e forte battaglia per vince-re tutte le resistenze e le incertezze cheesistono.Le cifre della Regione Calabria, perquanto riguarda i soggetti affetti da que-sti tipi di patologie, sono veramente

sconfortanti. Considerando il difficilecensimento per darci risultati certi, pro-prio per il senso di pudore che spingemolte persone a nascondersi e quindi anon dichiarare la loro condizione, si va-luta comunque circa 4.000 portatori distomie e circa 20.000 incontinentiAlla luce di quanto detto, ecco la primascommessa dell’associazione, a livelloNazionale la legge è ferma alla Camera egli stomizzati attendono da tempo la de-finizione, ci si è attivati nell’ambito Re-gionale a fare deliberare una legge a tu-tela degli stomizzati ed incontinenti chericonosca i Centri e possa garantire unacorretta riabilitazione ed assistenza aquanti ne necessitano per poter così alle-viare quel grande momento di disagioche in molti vivono.L’Assessore alla Sanità dott. GiovanniLuzzo e la dott.ssa Eugenia Montilla Di-rigente del Dipartimento tutela della sa-lute e Organizzazione Sanitaria dell’As-sessorato alla Sanità della Regione Cala-bria, hanno fatto sì che un sogno si tra-mutasse in realtà: anche la Calabria ha lasua Delibera (n. 443 del 28 Giugno2004). Atto deliberativo che prevede lelinee guida necessarie per rimuovere gli

ostacoli che di fatto impediscono un pie-no inserimento e realizzazione sociale de-gli stomizzati ed incontinenti e permettedi guardare il futuro con più serenità.Proprio in virtù di quest’atto deliberati-vo, il 26 ottobre a Paola, presso l’A.S. n.1 si è tenuto un incontro tra gli addettiai lavori (Direttore Sanitario, Responsa-bili dei diversi settori sanitari ed Entero-stomisti) a cui ha partecipato anche ilPresidente dell’A.C.I.S.. In tale incon-tro, è stato presentato un progetto inno-vativo di assistenza, sostegno e riabilita-zione dei pazienti stomizzati ed inconti-nenti. Progetto che prevede il coinvolgi-mento, a tutti i livelli, dei settori Ospe-dalieri e Territoriali dell’A.S. 1 e chemette in campo idee assistenziali al pas-so con le nuove politiche sanitarie ten-denti al miglioramento della qualità divita dei nostri pazienti.Per la gioia dei pazienti e per la soddisfa-zione di quanti in questo campo si impe-gnano, ci auguriamo che le scommesseda vincere possano essere tante e che lastrada da percorrere sia più agevole.

Il Presidente Regionale(Giuseppe Venneri)

(Delibera della G.R. della Calabria n. 443 del 28/06/04 in favore di incontinenti e stomizzati).

Sono un enterostomizzato e voglio raccontare la mia gioia per lapace acquisita frequentando l’ambulatorio per la riabilitazione deicolostomizzati.Iniziò con dolori viscerali, precursori di una cattiva occlusione, ge-nerando allarme e preoccupazione. Da un mese ero stato colloca-to a riposo: avevo sessant’anni.Il buon medico di famiglia alla lettura della diagnosi del radiologo èallarmato, stupito balbetta parole incomprensibili per me, infinesuggerisce di farmi visitare da un medico chirurgo.“Sarà dunque cosa grave - penso - non vuol pronunziarsi, turbarmiinutilmente. Mah!”Alla visita, il medico chirurgo è perentorio: “Parti immediatamenteper Milano!”, perché poi per Milano, non l’ho mai capito!A Milano, tre giorni dopo il ricovero in clinica, fui operato. Dimes-so con tanti auguri di lunga vita!Ahimè! Il peggio era dietro l’angolo!Alla visita di controllo il giorno fu notte, l’euforia disperazione! Bi-sognava fare presto. Presto fu fatto! Verso le ore 18 del 7 luglio1982 mi risvegliai colostomizzato. “Mi hanno salvato - pensai - ma a quali condizioni?” I medici e leinfermiere fecero il meglio; i figli e gli amici affettuosamente mi fu-rono vicini giorno e notte; mi ridiedero fiducia, ma a quale prezzo!Tutto era così complesso, sporco, puzzolente. Come mi sarei tro-vato nella comunità? mi avrebbe accettato? Presagivo atteggia-menti ostili, immaginavo indici puntati, voci che gridavano: “State-gli lontano!” come potevo! … Sopravvivere, era pura illusione!

Ma una sera di un giovedì del mese di settembre, verso le ore 17mi imbattei nell’ambulatorio. Un Cristo a statura d’uomo vigilavanel vano entrata; una suora vestita di bianco sorridente mi accolse;un lungo corridoio, due stanzette asettiche, giovani medici freschidi laurea e con tanta bontà mi interrogavano con gli occhi ed in si-lenzio mi dettero coraggio. Smarrito e con gli occhi bassi sedetti inun angolo. Temevo che mi cacciassero, invece mi furono dappres-so sorridenti, domandandomi: “Quando sei stato operato? chi ti haoperato?, come ti trovi?, che sacca adoperi?, fai l’irrigazione?”. “Irrigazione” ecco una parola nuova per me dal significato astruso.Vicino a me sedeva un uomo di statura robusta e dallo sguardo sin-cero.“Scusi - dissi - è anche lei …?”“No. Ho accompagnato mia moglie” rispose.Mi afferrai a lui, sentivo che era il mio punto di sostegno, bersa-gliandolo di domande.“Lo domandi a mia moglie, è lei la …” indicandola con la mano.Nella direzione indicata vidi solo un sorriso e occhi che parlavano;poi si materializzò una gentile figura femminile e parlammo di plac-che, di sacche, di irrigazione e di enterostomiste.È passato tanto tempo, sono quasi normale e vivo la vita di tutti igiorni grazie alle cure ricevute all’ambulatorio.Dico grazie e sono grato a tutti coloro che hanno partecipato allamia vittoria sulla disperazione e contro ogni sorta di “sepolcri” peruomini vivi.

Luigi Autorino

L’incontro con l’ambulatorio

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Quest’ultimo ha dato la possibilità diriunire, su tutto il territorio nazionale,pazienti, infermieri enterostomisti, me-dici, con lo scopo di sensibilizzare i po-litici, le autorità locali, i manager delleASL affinché si potesse fare quello che ègià successo in alcune regioni italiane: larealizzazione di una legge che tuteli ilpaziente stomizzati ed incontinente.Sono orgogliosa, come stomaterapista ecome segretaria-tesoriera di A.S.I.A., diappartenere ad una regione che si è di-mostrata sensibile ai problemi dei pa-zienti stomizzati e incontinenti, ma so-prattutto è la prima regione che ricono-

La regione Abruzzoguarda gli stomizzati …

Si sono appena aperti i lavori del XIXCorso di Aggiornamento A.I.O.S.S.;dopo i saluti del vice presidente ClaudioPerboni e le due relazioni iniziali, in unclima di festa tra inno nazionale e majo-rettes, entra il Comitato d’Onore com-posto da assessori regionali, politici lo-cali, autorità del luogo ed il presidentenazionale A.I.O.S.S. Gabriele Rastelli(abruzzese purosangue) annuncia contono festoso che alle ore 12 del 21 Ot-tobre 2004 il Consiglio Regionale dellaRegione Abruzzo ha approvato la leggeche regola: “Norme a favore dei soggettisomatizzati ed incontinenti, ed istituzio-ne di ambulatori di rieducazione pressole aziende sanitarie ed ospedaliere dellaRegione Abruzzo”.Esiste il fato? Dopo mesi di discussioni,di rinvii, di speranze, non vi poteva esse-re data più appropriata per l’approvazio-ne e l’annuncio di tale evento.Sì, è stato proprio un bell’evento: poterannunciare ad una platea composta daprofessionisti provenienti da ogni parted’Italia che la nostra bella regioneAbruzzo ha regalato ai pazienti stomiz-zati ed incontinenti ed agli operatori cheda anni si dedicano con abnegazione,professionalità ed umanità ai loro pa-zienti, una legge che regolarizza tutto illavoro svolto ma soprattutto quello dicui hanno diritto i pazienti stessi.Un ringraziamento particolare va rivoltoal dott. Piero Romanelli, ConsigliereRegionale, che per anni, insieme a Ga-briele Restelli, ha dedicato la sua profes-sionalità ai pazienti stomizzati ed incon-tinenti ed ha seguito, in modo magistra-le, l’iter della sua proposta di legge finoalla sua approvazione.Nel corso della serata di gala del XIXCorso di Aggiornamento Nazionale, ilPresidente A.I.O.S.S. Gabriele Rastelliha riservato uno spazio alla Presidente diA.S.I.A. (Associazione Stomizzati In-continenti Abruzzese) signora IolandaBottero per darle la possibilità di ringra-ziare la F.A.I.S. e le aziende che hannodato la possibilità di portare avanti leiniziative che hanno permesso di ottene-re questi risultati: il progetto “Faro”, Ilprogetto “Aristotele” e il progetto “Dia-mante”.

sce la figura dello stomaterapista iscrittoal Registro degli Infermieri Esperti te-nuto dall’Associazione Italiana Operato-ri Sanitari Stomaterapia (A.I.O.S.S.) chene certifica la competenza.Un ruolo importate viene riconosciutoanche all’Associazione Stomizzati ed In-continenti Abruzzese (A.S.I.A.), la qualedovrà pubblicare ed aggiornare l’elencodegli ambulatori di rieducazione dellaregione e verificare periodicamente l’ef-fettivo funzionamento.

AFD.ET: Maria Orietta CipollettiSegretaria-tesoriera A.S.I.A.

Detraibilità e deducibilità delleerogazioni liberaliLa F.A.I.S. e le Associazioni Regionali riconosciute, sono ONLUS(organizzazioni non lucrative di utilità sociale). Pertanto l’importo diuna erogazione liberale che viene fatta, è detraibile o deducibile allecondizioni e nei limiti previsti dalla legge (art. 13 bis D.P.R. 917/86 e art.65 D.P.R. 917/86) e successive modificazioni. Per poter usufruire di questa possibilità la persona che desidera aiutare laF.A.I.S. o la sua Associazione Regionale, deve fare la donazione utilizzandoil modulo di conto corrente intestato e indirizzato all’Associazione. Atten-zione dopo aver ricevuto la vostra offerta, la F.A.I.S. o l’Associazione vimanda una dichiarazione che è anche un ringraziamento: conservatela concura, perché serve, unitamente alla ricevuta del versamento, per la detra-zione fiscale al momento della denuncia dei redditi.

Gabriele Rastelli, presidente A.I.O.S.S., nell’ambito del proprio congresso, ringrazia il dott. Piero Ro-manelli e Fernando Vitale.

IMPORTANTE

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Grande vittoria per il Molise

Sono passati solo quindici mesi dalla na-scita dell’Associazione Molisana Stomiz-zati e Incontinenti (2 luglio 2003), algiorno in cui abbiamo ottenuto unagrande vittoria: l’istituzione dei Centridi Cura per le Stomie (13 settembre2004) in ogni ASL della Regione Moli-se, con relativa decisione di far specializ-zare il personale infermieristico e chirur-gico con la delibera n. 1149 della Giun-ta Regione Molise. Abbiamo contattatosvariati politici locali ma solo uno ha ri-sposto al nostro invito, il consigliere re-gionale dott. Pino Gallo. È grazie a lui eal suo impegno costante e appassionatose oggi l’Amsi può festeggiare la sua pri-ma vittoria.L’abbiamo invitato al progetto Diaman-te. È venuto, ci ha conosciuti, si è inte-ressato dei nostri problemi parlando contutti, stomizzati, medici, parenti e si èdato da fare.È stato lui che ha fatto fare il primo cen-simento stomizzati in Molise (siamo piùdi 300 purtroppo!) e ancora lui è riusci-to a percorrere con tenacia la strada deldecreto di Giunta, che potrà non esserel’optimum, ma ha un pregio enorme, èvelocissimo e soprattutto getta le fonda-menta di un nuovo edificio che stradafacendo si completerà. Certamente qual-cuno troverà da ridire sui contenuti deldecreto, a costoro rispondo una sola co-sa: “…con i nostri fatti la casa sta na-scendo, del ‘senno di poi’ sono pieni ifossi. Ed ora cari amici giudicate voi.

Augusto Bastoni

Cari amici di Ritrovarci,permettetemi di ringraziare pubblica-mente due dipendenti della Asl 4 Ter-moli che, senza clamore, hanno fattomolto per noi del Molise, sono Anna-maria Capetola di Termoli e OrazioD’Onofrio di Larino che, zitti zitti, sisono impegnati tanto per dare corpoad un libretto annuale di prelievo bu-stine, libretto venuto così bene che neiprimi giorni di Novembre, prima del-l’arrivo della neve nell’interno, è statodistribuito in tutto il Molise, non solonella Asl 4 di Termoli, affrancandoci damolti viaggi inutili e da rifornimenti dibustine “tipo supermarket”.

Augusto Bastoni

REGIONE MOLISE

LA GIUNTA REGIONALE

Visto il documento istruttorio concernente

l'argomento in oggetto;

DELIBERA

1) di fare proprio il documento istruttorio che

si allega alla presente deliberazione, quale

parte integrante e sostanziale, rinviando

alle motivazioni in essi contenute;

2) di istituire in ogni azienda sanitaria un

Centro per la Cura delle Stomie, inserito

nel Dipartimento di Chirurgia dell'Azienda;

3) di dare mandato alle aziende affinché, sulla

base delle loro specifiche condizioni orga-

nizzative, il Centro per la cura delle Sto-

mie assolva alla funzione di garantire ai

pazienti stomizzati consulenza medica e in-

fermieristica, tramite almeno un medico spe-

cialista in chirurgia e con esperienza spe-

cifica nel settore ed un infermiere profes-

sionale diplomato in Stomaterapia;

4) di prevedere che, l'attività del Centro per

la cura delle Stomie si svolga in conformità

con quanto previsto dalla normativa regiona-

le vigente in tema di percorsi prescrittivi

per le protesi e gli ausili, assegnando al

Centro la funzione di garantire il percorso

di riabilitazione descritto nelle linee di

indirizzo per l'assistenza allo stomizzato

come da allegato;

5) di prevedere che le Aziende Sanitarie Locali

garantiscano la libera scelta del presidio

per stomia, in qualità e quantità degli

stessi, tra quelli ritenuti più idonei dallo

specialista;

6) di dare mandato alle Aziende sanitarie per-

ché siano previsti programmi di formazione

per il personale dedicato;

7) di pubblicare la presente deliberazione nel

BUR.

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A Cesena ...

La collaborazione fra ACISTOM (Asso-ciazione Cesenate Incontinenti e Sto-mizzati), Azienda Usl di Cesena ed EntiLocali, che si sta consolidando negli an-ni tramite il dialogo e l’obiettivo comu-ne di migliorare i servizi per gli stomiz-zati, ha raggiunto un ulteriore risultato,sabato 16 ottobre, con la realizzazione,presso l’Ospedale Bufalini di Cesena,del Convegno “Stomie urinarie ed inte-stinali: professionisti ed esperienze aconfronto”, come hanno sottolineato inapertura il Direttore Generale dell’AU-SL, dott.ssa Maria Basenghi, e la presi-dente dell’associazione, Giordana Giu-lianini, insieme al Sindaco di Cesena,arch. Giordano Conti e al Direttore delDipartimento di Chirurgia Generale edel Cranio dell’Ospedale Bufalini, prof.Andrea Santini. Il convegno, articolato in quattro sessio-ni, ha affrontato le tematiche che vannodalla prevenzione alla diagnosi e terapia,per arrivare agli aspetti tecnico-infermie-ristici, psicologici e relativi al volontaria-to, ha ottenuto un grande successo dipubblico trovando l’interesse di infer-mieri, medici, psicologi, volontari e mol-te altre categorie socio sanitarie, interve-nuti per un totale di oltre 180 persone,provenienti dal nord e centro Italia.L’evento ha potuto contare, fra gli altri,sul patrocinio e la partecipazione attivadella F.A.I.S., rappresentata dal presiden-te, Fernando Vitale che ha coomoderatola IV sessione intitolata “Vivere con unastomia: psicologia e volontariato” insie-me al dott. Gian Luigi Milandri, respon-sabile del reparto Gastroenterologia edEndoscopia Digestiva dell’Ospedale Bu-falini, ideatore del convegno e coordina-tore della Commissione Tecnico Scienti-

fica dell’ACISTOM. Il tesoriere dellaF.A.I.S., dott. Giuseppe De Salvo ha in-vece presentato, insieme alla psicologacoautrice, dott.ssa Antonella Tissot, ilsuo libro: “Il corpo estraneo”, splendidaraccolta di storie di vita di stomizzati. Nella IV sessione sono intervenuti: ilprof. Pio Enrico Ricci Bitti, che scrisseuno dei primi articoli italiani sulle reazio-ni psicologiche alla colectomia totale, nel1975, e che attualmente dirige la Scuoladi Specializzazione in Psicologia della Sa-lute, la dott.ssa Laura Briganti, sua allie-va, organizzatrice del convegno e borsistaACISTOM presso l’ospedale Bufalini,che si occupa dell’accompagnamento psi-cologico dello stomizzato in fase pre epost operatoria, e il dott. Primo Gelati,psicologo dell’Ospedale Civile di Legna-no, esperto di gruppi per stomizzati.Anche l’A.I.O.S.S. (Associazione ItalianaOperatori Sanitari Stomaterapia) ha for-nito patrocinio e partecipazione: il presi-dente, Gabriele Rastelli, ha affiancato ilprof. Francesco Buccoliero, direttore del-l’U.O. di Chirurgia Generale-Vascolaredell’AUSL di Cesena, nella moderazionedella III sessione “Vivere con una sto-mia: aspetti tecnici” dedicata all’espe-rienza delle infermiere e stomaterapistecon le relazioni di Maria Dolores D’Elia,Giovanna Tani, Paola Bombardi eAmanda Sami. Fra i medici, rappresentati i reparti diurologia, chirurgia e oncologia dell’AU-SL di Cesena e delle Case di Cura Cese-nati nelle prime due sessioni del conve-gno. L’epidemiologo Mauro Palazzi hafornito i numeri dei tumori di colon ret-to e vescica in Romagna, più alti dellamedia nazionale, e le tecniche di preven-zione primaria adottabili, a cominciare

dal consumo di molta frutta e verdura epoca carne e dalla pratica quotidiana diattività fisica come camminare o fare lescale, oltre al ridurre fumo e alcolici. Gli urologi, dott. Andrea Turci, respon-sabile dell’U.O. Urologia dell’Ospedale,dott. Gaetano Gerbino e dott. FrancoElmi, hanno parlato di diagnosi e curadel tumore alla vescica, il gastroenterolo-go, dott. Gianni Nicolini ha introdottole tecniche di prevenzione secondariadelle neoplasie intestinali, in vista dell’at-tivazione dello Screening del cancro delcolon retto sul territorio, il chirurgoproctologo, dott. Francesco Giunchi haillustrato le tecniche per eseguire inter-venti chirurgici che comportino la co-municazione dell’apparato digerente al-l’esterno, gli oncologi dott. Andrea Pao-lo Rossi, responsabile del ProgrammaOncologia dell’A.USL di Cesena e dott.Davide Bruschi hanno introdotto il te-ma della prevenzione e della cura chemioe radioterapica. La congiunzione fra le varie discipline hatrovato nella persona del dott. FabioMartinez, medico e psicologo, che haspiegato come comunicare una diagnosinel modo più adatto alle caratteristichedel paziente, il più degno rappresentante.Sentiti ringraziamenti vanno ai finanzia-tori del convegno: Banca di Cesena -Credito Cooperativo di Cesena e Ronta,Banca di Credito Cooperativo Macero-ne e Fondazione Cassa dei Risparmi diCesena. Su richiesta, alla responsabile del conve-gno, dott.ssa Laura Briganti (Telefono0547/352745), è possibile avere tutto ilmateriale presentato al convegno.

Laura Briganti

confronto fra professionisti, volontari ed esperienze sulle stomie urinarie ed intestinali

Da sinistra: il dott. Augusto Martinelli e il dott. Gian Luigi Milandri. Fernando Vitale e la dott.ssa Laura Briganti.

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Sono passati già 20 anni da quando nellontano 17 dicembre 1983 abbiamofondato il Centro di Riabilitazione Sto-mizzati del Policlinico di Modena e l’As-sociazione. Anche se sembra ieri, ne èpassata di acqua sotto i ponti! Eravamopartiti con un piccolo gruppo di perso-ne, con l’enterostomista Paola Martinel-li, il sottoscritto e tanta passione e l’en-tusiasmo che non ci hanno mai abban-donato.Non posso elencare tutte le persone chehanno contribuito a consolidare il no-stro gruppo; mi viene d’obbligo però ri-cordare alcuni amici che ci hanno lascia-to, ma che sono sempre presenti nel no-stro cuore: Gianni Carretti, OtelloGrenzi, Dino Zobbi.Con la loro esperienza e con il loro aiu-to siamo riusciti a realizzare dei progettimolto importanti. Uno fra tutti, l’acqui-sto di un’attrezzatura completa per co-lonscopia donata al Centro di Modenagrazie al ricavato del concerto che ilMaestro Luciano Pavarotti ha tenuto,gratuitamente a Carpi, il 4 aprile 1988.Ritornando a tempi più recenti, con ilcontributo dei Lions Clubs del Distretto108 Tb, da cinque anni siamo impegna-ti a portare la cultura della riabilitazionestomale in quei paesi dove gli stomizzatinon hanno alcun tipo di assistenza. Co-sì abbiamo addestrato, al PoliclinicoUniversitario di Modena, medici prove-nienti da Indonesia, Pakistan, Iran, Sri

Lanka, Bangladesh, Nepal e Vietnamche a loro volta, con il nostro costanteaiuto, hanno istruito nei loro paesi altrimedici ed infermieri e hanno fondatol’associazione locale degli stomizzati.Sabato 13 dicembre 2003, presso il ri-storante “Le Cardinal” di Bastiglia(MO) abbiamo quindi festeggiato il no-stro ventennale.È stato bello incontrarci e costatare cheerano presenti ed in buona salute alcunisoci fondatori, a dimostrazione che an-che con la stomia si può condurre unavita normale e raggiungere una serenavecchiaia.L’incontro, inaugurato dal past Gover-natore del Lions Distretto 108 Tb dott.Giuseppe Landini, è stato caratterizzatoda due momenti:

- la tavola rotonda che si è svolta dimattino, il cui tema era “Stomizzatooggi”;

- il pranzo, rallegrato dall’animazionedi Graziano Grazioli.

Dalla tavola rotonda sono emersi alcunipunti molto importanti:

- pubblicizzare maggiormente la nostraassociazione attraverso manifestazioniche coinvolga i mezzi di comunica-zione;

- incrementare il numero degli associa-ti, che per statuto non devono esserenecessariamente degli stomizzati. So-

lo in questo modo si può sperare dipesare maggiormente nelle decisioniin favore dei portatori di stomia enella prevenzione delle malattie cheportano alla stessa;

- diritto alla libera scelta della sacca daparte dello stomizzato, diritto che do-vrebbe essere ribadito sia da una deli-bera del Parlamento che dai Governidelle singole Regioni. Con l’obiettivodel risparmio a tutti i costi, alcuneAUSL hanno in programma delle ga-re d’appalto che prevedono un vinci-tore e quindi un solo tipo di saccache, salvo eccezioni, dovrà essere pre-scritta;

- il risparmio non si ottiene con le gared’appalto, ma con l’istituzione inogni AUSL di almeno un centro diriabilitazione. Soltanto attraversoquesto percorso si può raggiungere lareciproca fiducia che porta ad unaprescrizione mirata ed oculata, in gra-do cioè di garantire sia una vita sere-na a chi ha già tanto sofferto, che uneffettivo risparmio per la pubblicaamministrazione.

L’incontro si è concluso con un brindisiaugurale di Buon Natale e Felice 2004,con la speranza che quanto discusso e ri-badito sia stato pienamente recepito dal-le competenti autorità sanitarie.

Carlo Pezcoller

Ventennale dell’Associazionedi Modena e provincia

Da sinistra: G. Gatti; dott. G. Landini, past Governatore del DistrettoLions 108 Tb; prof. C. Pezcoller e F. Vitale.

Da sinistra: L. Arellaro, G. Della Giovanna, G. Gatti, G. Martinelli, prof.C. Pezcoller e F. Vitale.

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Ritrovarci in farmacia

aspetto vivevano completamente isolati,hanno conosciuto la nostra Federazio-ne, ricevere informazioni su importantiservizi, che purtroppo ancora mancanodalla Basilicata, ma ai quali hanno dirit-to come tutti gli altri cittadini. Intantoavevamo preso analoghi contatti con ilpresidente dell’Associazione titolari difarmacia della Valle d’Aosta che ci ha as-sicurato il suo appoggio all’iniziativache potremmo denominare Ritrovarci infarmacia. Abbiamo quindi scritto anche ai farma-cisti valdostani per prepararli a riceverequesto numero della nostra rivista, pre-gandoli di darlo agli stomizzati che loroconoscono.E adesso, ne siamo sicuri, chi abitual-mente ritira le proprie protesi in unafarmacia lucana o valdostana, starà leg-gendo con un misto di curiosità e di in-teresse questo giornalino fatto per loro econsegnatogli dal suo farmacista di fi-ducia.Signori farmacisti, dopo quello che ave-te fatto, non possiamo che ringraziarvi!Vi abbiamo disturbato e vi disturbere-mo ancora, ma sappiamo anche che nonne sarete infastiditi. Grazie di tutto econtinuate ad aiutarci, abbiamo bisognoanche di voi.

Giuseppe De Salvo

Questo numero di Ritrovarci è stato in-viato, gratuitamente, a tutte le farmaciedella Basilicata e della Valle d’Aosta ed ifarmacisti lo stanno già distribuendo ailoro clienti stomizzati come un omaggiodella F.A.I.S.La positiva esperienza, iniziata con lefarmacie della Basilicata con Ritrovarsidi settembre, ci ha spinto ad ampliare iltentativo anche in un’altra provinciadalla popolazione su un vasto territorio.All’inizio, dopo una falsa partenza inMolise, ma ci riproveremo, parlammocon il presidente dell’Associazione tito-lari di farmacia della provincia di Poten-za che ci assicurò il favore della sua asso-ciazione e dei farmacisti lucani all’inizia-tiva che gli stavamo proponendo. Conl’accordo dell’Associazione titolari difarmacia, scrivemmo una lettera infor-mativa a tutti i farmacisti della Basilica-ta avvisandoli che avrebbero ricevuto ilnostro notiziario Ritovarsi, pregandoli didistribuirlo ai loro clienti che ritiranoplacche e sacche per stomia. E una delleprimissime decisioni della neonata Asso-ciazione lucana stomizzati e incontinen-ti è stata proprio di verificare a campio-ne gli effetti della distribuzione di Ritro-varsi alle farmacie.Con soddisfazione hanno constatatoche, grazie ai loro farmacisti, centinaiadi stomizzati lucani, che sotto questo

Con delibera del Consiglio Direttivo Provinciale dell’UNCI (Unione Na-zionale Cavalieri d’Italia), della sezione di Mantova, la scelta per il“Premio Bontà di mezza estate 2004” è andata in favore dell’AISM (As-sociazione Italiana Sclerosi Multipla) sezione provinciale di Mantova ealla S.M.S. (Sezione Mantovana Stomizzati) secondo le norme statuta-rie dell’Unione. Durante la cerimonia, svoltasi presso la sede provin-ciale dell’UNCI, la signora Maria Mantovani (per la dott.ssa GiovannaProvasoli) ha illustrato sommariamente l’AISM: “Un sodalizio con ot-tanta sezioni in campo nazionale, presieduto dal Premio Nobel Rita Le-vi di Montalcini e da Mario Alberto Battaglia; un’associazione senza fi-ni di lucro. L’attività della Sezione è rivolta al sostegno delle azioni so-cio assistenziali e s’impegna a lenire gli effetti individuali e sociali pro-vocati dalla malattia, anche a livello psicologico”.Per S.M.S. ha esordito il signor Fedro Parma (per il dott. Cesare Baro-ni) ed ha descritto brevemente l’impegno del “Centro” mantovano ON-LUS, ovvero fattivo aiuto ed un’adeguata assistenza ai portatori di sto-mia. Ha concluso l’incontro il presidente provinciale Renzo Dal ma-schio evidenziando come l’organizzazione intende fornire ad associa-zioni volontaristiche un sostegno economico.

Consegnati i premi Bontà di mezza estateall’AISM e S.M.S.

Tutti i rappresentanti della riunione tenuta nella sede dell’UNCI.

La F.A.I.S.Federazione Associazioni

Incontinenti e Stomizzati

auguraalle associazioni,

ai soci,ai medici e non,

agli stomaterapisti,ai lettori,

alla redazionee agli amici tutti…,

un Buon Natalee un sereno

2005

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Le sempre sta el me diletto,de far par ogni bela ocasion el me discorseto.

Ve dirò subito come difese,che i è discorsi senza pretese,parché par far le rime gò adoperàfrasi e parole un po’ trovè là.

Go fato discorsi co amor e sentimento,par festeggiar nozze d’oro e nozze d’argentopieni de brio e pieni de slanciopar giovani copie ai fiori d’arancio.Allegri e curiosi e anca un po’ stranipar batesi, onomastici e compleani,par preti novelli con devosione parroci anziani che andava in pension.

Allora parché fra tanti discorsi che go fatino de fasso uno anca par noi stomizzati.No la sarà sta gran bela ocasionma da festegiar sì, par la so bona e felice risolusion.Parché grazie a Dio e ai nostri bravi dotori,semo qua che magnemo e bevemo insieme a lorie vivemo con pasiensa e serenitàsta rogna che fra copa e col ne capità.Invese all’AISTOM, caro el nostro profesor Delaini,no la saria sta meio l’assicurasion dei alpini?Schersemoghe sopra tanto se sàche la vita le fata anca de ste robe qua.Nonostante tuto, vedemo ben,le sempre na festa quando se troven,par scambiarse consigli e le nostre magagnedavanti a un piato de bone lasagne.

Ste quatro strofete de convenienzale vol essere de auguri e riconoscienzaa tuti quei che con tanta curaI gà par noaltri tanta premura.

Ed eccola là, subito in lista,la nostra insostituibile enterostomista,la nostra cara Lidia Biondaniche instancabile ne segue da tanti anni.

La Ornella la Susy la Leda Fuginiel dottor Prati e il sempre presente profesor Delaini.No, non me desmentego la Farinazzoanca parché la fa rima col me nome che le Michelazzo.

La cara Cristina, del nostro grupo figura primaria,infaticabile ed esperta nostra segretaria.No ghe problemi, no ghe contrastite la trovi a casa sempre all’ora dei pasti.

Grazie anca ai amici, che con simpatia, segue sempre e dovunque la compagnia.Ai rapresentanti che con i so prodoti e l’esperienzai rende più facile e vivibile la nostra esistenza.E par finir fasso a tutti un bel regaltanti e tanti auguri de bon Nadal.E par l’ocasion za che me trovoancora tanti auguri e bon anno novo.

Silvio Michelazzo

Discorso de un stomizzatiai amici stomizzati

in occasion del scambio de regali e auguripar la festa del Santo Nadal

A partire da questo numero il signor Paolo Zani, responsabile dell’INAS-CISL di Milano, terrà unarubrica sulla nostra rivista rispondendo alle domande che gli verranno poste su problemi socio-previdenziali. Il signor Zani collabora da oltre quattro anni con l’Associazione Lombarda Stomiz-zati e Incontinenti avendo organizzato dei Convegni sulla assistenza previdenziale per chiarirci unpo’ le idee su questo “misterioso” argomento. Lo ringraziamo ancora una volta per l’entusiasmocon cui ha accolto la nostra proposta di aiutare, attraverso Ritrovarci, gli stomizzati di tutta Italia.

“dilloa Paolo Zani”responsabileINAS-CISL di Milano

Ho quarant'anni, mi è stata riconosciuta un'invalidità del 74% a causa diuna urostomia e di un rene non più funzionante.Attualmente lavoro come commessa in un centro commerciale ma mirisulta troppo faticoso e non riesco più a sopportare questi ritmi.Potrei usufruire del collocamento obbligatorio per gli invalidi conpercentuale superiore al 45% e, nell'attesa di un nuovo lavoro piùadatto alle mie possibilità fisiche, continuare a lavorare dove sono?

Patrizia – Milano

Purtroppo la risposta è negativa. Infatti per poter fruire delle opportunità offerte dalla legge 68 del1999 si deve essere iscritti nelle liste del collocamento obbligatorio eper far questo si deve essere disoccupati. Esiste una possibilitàalternativa, quella di essere inseriti “come invalidi”. nell'azienda incui si opera. Infatti, con un'invalidità riconosciuta superiore al 60%, èpossibile che l'azienda, se non ha già ottemperato all'obbligo delleassunzioni obbligatorie o se è in “carenza” di personale assuntoobbligatoriamente, inserisca un dipendente assunto per le vie normalie successivamente diventato invalido, questo con il consenso dellavoratore stesso. Un'altra possibilità potrebbe essere questa:continuare nella sua attuale attività, cercare un'attività confacentealle sue condizioni attuali e farsi assumere come invalida dalla nuovaazienda. Spesso le aziende sono interessate all'assunzione diretta diinvalidi per poter regolarizzare la loro posizione senza vedersiimporre dall'ufficio del lavoro un'assunzione obbligatoria. In ognicaso non è automatico che l'invalido assunto obbligatoriamente abbiadiritto a particolari agevolazioni sul piano lavorativo. Solo nel caso incui l'invalido sia riconosciuto dalla commissione di accertamentodegli stati di invalidità civile “portatore di handicap” ai sensi dellalegge 104/92 scattano i benefici previsti dalla legge per i portatori dihandicap (permessi orari giornalieri, divieto di trasferimento,avvicinamento al proprio domicilio ecc.). Per ottenere ilriconoscimento di “portatore di handicap” bisogna inoltrare appositadomanda all’ASL competente per territorio, per intenderci quellapresso la quale ha inoltrato la domanda di riconoscimentodell'invalidità civile.

d

r

Le domande a Paolo Zani dovranno essere inviate alla segreteria F.A.I.S. in via San Marino n. 10,10134 Torino, tel. 011 3043728 - fax 011 3187234, oppure all’e-mail [email protected] oppu-re alla propria associazione regionale.

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- quanto, quando e per quanto tempocomplessivamente è da assumere, oc-corrono dei controlli periodici?

- situazioni particolari quando consigliarsicon il medico (per esempio viaggi, sta-gione calda/fredda, interventi chirurgici,nuovi disturbi di salute, introduzione dinuovi farmaci, gravidanza ecc.),

- tollerabilità ed eventuali effetti indeside-rati importanti;

- esprimere eventuali dubbi razionali ed ir-razionali fin dall’inizio, trovando una viaassieme al medico. Non esitare a ricon-tattare il medico. Questo atteggiamentoè la migliore garanzia di una buona riu-scita. Essere convinti della necessitàdella terapia prescritta è la base per ilsuo buon funzionamento.

• In caso di prevista visita medica completa,indossare vestiti che si tolgono facilmente.

• Dire ogni tanto al proprio medico esplici-tamente che cosa ne pensate e ne senti-te emotivamente del suo impegno per voi.Fa miracoli!

dott. Ralf Specke

Nota dell’autoreL’idea di scrivere questo articolo è nata dauno stimolo datomi da una signora, duranteun colloquio, che si chiedeva che cosa potes-se fare lei come paziente per permettere anoi medici di “mettere più cuore nelle mani”.

A chi non è mai capitato di uscire da unostudio medico, ancora turbato, con una sen-sazione di insoddisfazione, con in testa an-cora domande non poste oppure rinviateper il poco tempo a disposizione o per di-menticanza? Il medico con l’aria di avere po-co tempo che sembrava interrompere sem-pre, cercando di stringere i tempi. Forsespesso il suo unico modo di gestire effica-cemente quel poco tempo di visita a dispo-sizione, cercando di cogliere l’essenziale, ilpiù immediato. Rimangono fuori per forzatante sfumature. A questo punto bisognachiedersi se accontentarsi di questa situa-zione perché è così e basta, oppure interro-garsi su che cosa fare come paziente perriuscire a rendere più utile e ricco l’incontro.Riflettendo su questo ne è uscita una listacon alcuni suggerimenti intuitivi, semplice-mente praticabili, che facilitano immensamen-te il colloquio con il medico:• Informazioni che il medico chiede spessodi fronte ad un disturbo di salute:- problema attuale: “dove, come, quan-do, da quando, quanto, se cambia fa-cendo/prendendo che cosa?”;

- problemi importanti di salute nel passa-to, interventi chirurgici, crisi nella vita;

- farmaci/terapie in corso, allergie, intolle-ranze;

- esami del sangue recenti o altre indaginio referti con risultati alterati.

• Aspettarsi le domande sopraccitate,avendo magari messo per iscritto i temida affrontare. Scrivere aiuta tantissimo achiarire le idee.

• In caso di problemi complessi molteplicida risolvere che presumibilmente richie-dono più tempo dell’ordinario, convieneprendere contatto con il medico, telefoni-camente, per permettergli di dedicare allavisita il tempo adeguato. Riflettere se è ilcaso di portare una persona di fiducia consé. In situazioni importanti ed emozional-mente difficili, non esitare di chiedere almedico che cosa consiglierebbe e comeagirebbe se si trattasse di un suo parente.

• Essere diretto! Non avere timore di porredomande apparentemente imbarazzanti.Per il medico sono spesso cose di tutti igiorni.

• Portare con sé anche carta e penna perfarsi qualche nota durante o subito dopo lavisita. Sono rimasti aperti degli argomentio ne sono sorti degli altri!

• In caso di visita da un nuovo medico, con-

viene telefonare prima per chiedere qualedocumentazione è utile portare con sé al-l’appuntamento.

• Un medico, che è consultato per la primavolta, è ben felice di trovarsi di fronte unpaziente che gli riporti su un foglio periscritto sinteticamente le più importantiinformazioni anamnestiche. L’impegno elo sforzo iniziale di documentarsi bene so-no ripagati nel futuro riuscendo, con mol-to meno fatica, a seguire il proprio itercronologico di salute e di malattia. Per ilpaziente significa avere la tranquillità, almomento della visita medica, di non es-sersi dimenticato niente e di potersi con-centrare sui problemi attuali. Per il medi-co, invece, significa un risparmio enormedi tempo che può dedicare al colloquio at-tento con il paziente.

• In caso di una malattia cronica è utile te-nere un raccoglitore con le fotoco-pie/originali degli esami e i referti in ordi-ne cronologico. Lasciare le risposte origi-nali nelle buste delle lastre radiologiche.

• Un elenco di tutti i farmaci attualmente interapia (compresi i cerotti, prodotti di er-boristeria o omeopatia ecc.). L’ideale sa-rebbe, al primo contatto con il medico, diportare le scatole vuote dei farmaci, assie-me ai fogli illustrativi.

• In caso di prescrizione di un nuovo farma-co, farsi informare con parole semplici alriguardo a:- come agisce, gli effetti benefici;

Il mio medicoè il migliore!

L’articolo è rivolto a coloro che intendono miglioraree rendere più utile e ricca la visita medica.

Coloro che invece sono contenti dello status quo, possono approfittarne in ogni caso

Dott. Ralf Specke.

*

?

Sarete messi in condizionedi parlare con il medico.

Scrivete alla:

Redazione “RITROVARCI”

Via San Marino, 1010134 Torino

.....

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dalleassociazioni

Rifondato il gruppodi Gallarate

A Maggio del 2004 è stato rifondato ilgruppo di Gallarate (gruppo che ha allespalle una storia più che ventennale) conuna nuova denominazione A.S.I.V. (Asso-ciazione Stomizzati – Incontinenti Varese– sede di Gallarate), decisione che è sta-ta presa da parte di tutti i soci per tagliarei ponti con il passato e potersi così unireall’A.L.S.I. di Milano, punto di riferimentoper tutti gli stomizzati ed incontinenti dellaprovincia di Varese.

Stiamo

entrando

nel

nuovo�anno.

Ricordati

di�rinnovare

l’iscrizione

alla�tua

Associazione

Regionale

Il Consiglio Direttivo è così formato:Presidente: Moretti DaniloVice-presidente: Rizzon ArrigoRevisore dei conti: Schiesaro Donato eDilani MauroConsiglieri: Beati Giuseppina, Di NapoliGiuseppe, Tagliabue Luigi, Alfano Catel-lo, Canesso LivioSegretario: Sciacca GiuseppeMedici di riferimento: Dott. Bottini Corra-do e dott. Tessera GaetanoEnterostomiste: Taramella Deborah eZedda Margherita

Anche in Basilicataè nata l’AssociazioneRegionale Stomizzati.Nel prossimo numerodaremo più approfonditeinformazioni in merito.

Il gruppo Basilicata al brindisi per la nascitadell’Associazione Stomizzati della RegioneLucania.

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dalleassociazioni

Corso specialisticoper infermieri

Si è felicemente concluso, nel giugno2004, il corso per l’anno accademico2003-2004 organizzato dall’A.I.O.S.S.(Associazione Italiana Operatori SanitariStomaterapia).Visto il grande successo l’A.I.O.S.S., incollaborazione e con l’egida dell’Univer-sità degli Studi di Milano, ha organizzatoper l’anno accademico 2004-2005, unnuovo corso nazionale di formazione in-fermieristica complementare in stomate-rapia, colonproctologia e incontinenzauro-fecale, che si svolge presso l’Ospe-dale San Giuseppe dei Padri Fatebenefra-telli in Via S. Vittore 12 a Milano.Il progetto formativo è accreditato dalConsiglio Mondiale degli Infermieri Sto-materapisti e dalla Federazione Nazionaledei Collegi IP.AS.VI, con il patrocinio dellaFederazione Nazionale Incontinenti e Sto-mizzati (F.A.I.S.) e dalla SIUCP (SocietàItaliana Unitaria di Colonproctologia).Uno degli impegni costanti della F.A.I.S.,con le Associazioni Regionali, è quello diattivarsi nell’apertura di centri specializzatiper consentire a tutti gli stomizzati e in-continenti una valida assistenza e riabilita-zione dopo l’intervento ed essere adegua-tamente seguiti nel periodo successivo.Nello scorso anno, venti nuovi operatorihanno ottenuto il “Certificato di compe-tenza” e quindi in grado di fornire presta-zioni infermieristiche competenti. Nella ve-rifica finale sono state presentate e di-scusse le tesi, quattro partecipanti hannoottenuto una votazione piena, cento /lode.Segnaliamo qui di seguito gli argomentitrattati; chi fosse interessato può contat-tare direttamente gli autori presso gliospedali dove esercitano:

– Cristina Valle - Asti (0141 392363),“Dalla Gran Bretagna all’Italia, l’infer-miere stomaterapista risorsa ambulato-riale e domiciliare”

– Daniela Fossati - Legnano (MI)(0331 449207), “Cartella medico-infer-mieristica computerizzata”

– Fabio Castellan - Padova(049 9424573), “Progetto di qualitàtecnico-professionale: gestione dellacolonstomia nel periodo post-operato-rio durante la degenza”

– Simona Facchetti - Rho (MI)(02 994303240), “Condotto ileale eurinocoltura: analisi comparativa dellemodalità di raccolta”.

Un nuovo centroper la cura delle stomie

Presso l’Ospedale di Ciriè, in provincia diTorino, è nato un nuovo Centro per la Cu-ra delle Stomie. In seguito alla DGR n. 15-11497 del12/01/04, grazie all’opera dei sanitari delreparto di Chirurgia dell’Ospedale di Ciriè(Resp. dott. R. Schieroni), oggi anche laASL 6 dispone di un ambulatorio per lariabilitazione dei portatori di stomia. L’isti-tuzione di questo centro può essere d’e-sempio per molti; i tempi di realizzazionesono stati brevi se si pensa che la delibe-ra regionale è stata pubblicata sul BURPdi Febbraio, e da allora la presentazionedel progetto, la sua realizzazione e la deli-bera del Direttore Generale hanno con-dotto all’inaugurazione dell’ambulatorio il6 settembre 2004. Ciò sta ad indicare che quando esiste lavolontà di operare in favore di una cate-goria di pazienti, gli ostacoli, anche i piùdifficili, possono essere superati. Oggi il Centro per la Cura delle Stomiedell’ASL 6 di Ciriè, affiliato all’Associazio-ne Piemontese Incontinenti e Stomizzati,è operante presso l’ambulatorio n.1 del-l’Ospedale in via Battitore 7/9 tutti i Lu-nedì con orario dalle 15.00 alle 17.00.I numeri di recapito telefonico saranno iseguenti: 011.9217399 - 011.9217226.Responsabile del Centro dott. GianlucaLanfranco, stomaterapista I.P. EsterinaLubello, e infermiera I.P. Rossella De To-ma. A questa organizzazione chirurgicasta per affiancarsi l’equipe urologica (Re-sponsabile dott. Pecorelli) in modo da po-ter seguire omogeneamente sia gli enterosia gli urostomizzati.

Si ringrazia laCoop Lombardia

per il concreto sostegnoalla diffusione di

“RITROVARCI”

L’articolo intitolato Ciclostomizzato? pub-blicato su “Ritrovarsi” uscito lo scorsosettembre, ha suscitato, almeno tra i letto-ri che hanno scritto alla redazione, il desi-derio di saperne di più sulla preparazione,sul tipo di bicicletta, sul bagaglio, ma so-prattutto su come si diventa ciclostomiz-zati. Non è quest’ultima una risposta faci-le a darsi, ma un tentativo credo di poterlofare attingendo alle conoscenze acquisitein più di vent’anni. Prima di tutto vorreichiarire che non esiste un unico modo perdiventare ciclostomizzati, ma ogni via èugualmente degna di considerazione. L’im-portante è che si possa contare su unabuona stomia, sulla forza, la costanza e lacapacità organizzativa di affrontare l’espe-rienza di un viaggio in bicicletta. Natural-mente non importa se si è prima raggiuntala stomia o prima la preparazione ciclistica,l’importante è possederle entrambe. Al-meno così dice la teoria perché nella vitareale, quella fatta di strade e di bagni, nonho mai visto un ciclista voler diventare an-che portatore di stomia, mentre è moltopiù frequente il caso contrario: un portato-re di stomia vuole diventare anche ciclista.Quindi lo stomizzato è ancora una voltaavvantaggiato: appena lo vorrà, potrà di-ventare ciclostomizzato. Chi è privo di sto-mia, invece, un po’ per ignoranza, un po’per pigrizia e perché no, anche un po’ perpaura di un’operazione, non compie mai ilsecondo passo. Si accontenta e rimaneun semplice ciclista. La mia vicenda, perquanto poco possa valere, ne è, però,un’altra conferma. Se non fossi già statostomizzato, difficilmente avrei compiuto ilpassaggio da ciclista a ciclostomizzato,esattamente per i motivi che ho appenaaccennato. Quando nel 1980 andai a Fri-

ciclostomizzato

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smile ...

A volte, quando rimango sola con mestessa, cerco di tornare indietro nel tempoalla Vita del “prima”. Sapete che ricordo?Che era sicuramente bella ma che conti-nua ad esserlo anche oggi nonostante lastomia perché… “La Vita è l’unica cosaper cui vale la pena Vivere”.Certo, la vita da stomizzati è un pochinomeno programmabile, meno prevedibilema, d’altra parte, ditemi voi, chi è in gradodi prevedere il proprio domani e chi si sen-te al sicuro? La Prevedibilità della Vita è in-sostenibile per chiunque perché l’incertez-za del futuro caratterizza ogni Uomo e nonsolo il “popolo degli invisibili”. È il potere della progettualità a proiettarcinel domani; è la capacità di credere nei so-gni ad alimentare la nostra Speranza; ed èla forza della Vita insita in ognuno di noi afarci desiderare l’Amore. Per sempre.Potremmo vivere senza Amore, senzaSperanza e senza Sogni? No di certo, oalmeno quella non sarebbe Vita ma unostato vegetativo di un Nulla qualsiasi. C’èuno scrittore che amo il quale scrive chetrascorsi gli anni dell’adolescenza, rara-mente ci torna gradita la prospettiva d’in-vecchiare. Forse è il nostro atteggiamentodavanti al passare del tempo a motivare lanostra apprensione. Non è il pensiero del-la morte a spaventarci, né quello del cu-mulo degli anni, bensì la potenziale even-tualità di trovarci soli e senza affetti. Te-miamo il giorno in cui i nostri cari cesse-ranno di programmare con noi e comince-ranno a programmare per noi. Il diradarsidei capelli, la carnagione più rugosa, il pas-so più lento non sono i veri motivi per iquali noi paventiamo l’età avanzata. Piùesattamente ci sgomenta l’ipotesi di per-dere l’Amore.Ma la vecchiaia non è necessariamente uncuscino rigonfio di memorie amorose, sulquale riposare al tramonto di un’esistenzaintensamente vissuta. Noi restiamo perso-ne aperte all’Amore, con le esigenze disempre, nonostante un’apparenza esternache parrebbe suggerire conclusioni diver-se. Avremo bisogno di Amare e di essereamati fino al giorno della nostra morte.Quindi largo ai Sogni, alla Speranza, all’A-more. Fino a quando questo mix di Vitacontinuerà a far pompare il nostro cuore,fino a quando… “conserverà la facoltà diamare e di ammirare, un uomo non ces-serà di essere giovane”. (Pablo Casals) Tanti Smiles e Buon Natale a tutti voi.

GraziaBicicletta di ciclostomizzato davanti al ghiacciaio del Rodano, poco prima del Furkapass(m. 2430), nel canton Vallese.

postazione tedesca, ma con la leggerezzaitaliana. Con il mio amico Massimo, nelsettembre dell’anno seguente avremmorealizzato un’impresa che nella cerchiadelle nostre amicizie non era mai statatentata e forse neppure concepita: unviaggio in bicicletta da Sesto San Giovan-ni a Siena. Avevo anche pensato a quali ti-pi di sacche e placche avrei portato conme e negli allenamenti provavo anche ilfunzionamento del tappo e dell’anello ma-gnetico che allora portavo. Tutto stavaprocedendo come su una lunga e leggeradiscesa al cui termine mi aspettava la par-tenza in bicicletta per Siena. Ma, improvvi-sa come una foratura, una telefonata diMassimo verso la fine di agosto bloccò ilprogetto: aveva vinto una borsa di studioper studiare quattro anni a Boston eavrebbe dovuto partire giusto all’inizio disettembre. Un altro amico, con quell’alle-namento e che condivideva con me lostesso desiderio, in poco tempo non l’a-vrei certo trovato. Pensai ad andare da so-lo, ma dentro di me non c’era la risolutez-za necessaria per superare l’inevitabile op-posizione dei miei genitori. Sapevo cheavrei incontrato un ignoto e forse non misentivo la forza di affrontarlo. Lo sentivotroppo vasto per me da solo e a questonon mi ero preparato. Apparentementenon avevo concluso niente, ma non misentivo vinto. Avrei cercato un altro amicoe, nel peggiore dei casi, l’anno dopo sareipartito da solo. Non lo ero ancora, ma pre-sto, come vi racconterò nel prossimo nu-mero, sarei diventato un vero

Ciclostomizzato

burgo, nella Germania sud-occidentale,per un corso estivo di tedesco, disponevogià da cinque anni di una ileostomia per-fettamente funzionante. In quella magnifi-ca cittadina alle pendici della Foresta Nerarimasi colpito, prima di tutto dalla grandequantità di ciclisti che circolavano per lacittà, ma ancor di più dal tipo di bicicletteche usavano. Erano bici robuste, talvoltacon il manubrio da corsa, con i catarifran-genti agganciati ai raggi, e munite di ciòche sembrava una contraddizione in termi-ni: cambi, moltipliche e portapacchi sulquale posare il giornale, caricare le borsedella spesa, o far sedere il bambino da ac-compagnare a scuola. In una parola, eranoportapacchi universali. Io restavo incanta-to a guardare quei ciclisti mentre cammi-navo nel centro di Friburgo ammirandone icatarifrangenti, i cambi e soprattutto i por-tapacchi con il loro piccolo o grande caricodi utilità. Luana - una mia compagna di cor-so - mi diceva sovente: “Ma invece diguardare le ragazze, ti fermi a guardare lebiciclette?”. Spesso restavo senza parole.Qualche volta rispondevo che le belle ra-gazze c’erano anche in Italia, ma biciclettecome quelle, da noi non se ne vedevano;con queste tedesche si poteva benissimoandare in città vestiti per la scuola o il la-voro, ma altrettanto bene si sarebbero po-tuti fare dei lunghi viaggi. “Come MilanoSiena?”, chiedeva lei. “Come Milano Sie-na”, rispondevo io. E l’idea di andare a tro-vare Luana e Chiara nella loro città mi gar-bava proprio. Avevo anche in mente a chiavrei potuto proporre un viaggio da Milanoa Siena in bicicletta. Già nel successivonovembre pedalavo su una bicicletta di im-

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Portolac aiuta il mio intestino quando ne ho bisogno, senza irritarlo.La doppia azione di Portolac: da un lato favorisce l’aumentodella presenza di acqua facilitando l’evacuazione, dall’altronormalizza la microflora intestinale aiutando il mio intestinoa recuperare il suo corretto funzionamento.Il problema della stitichezza occasionale è affrontato in modo efficace.Portolac è un lassativo osmotico a base di lattitolo monoidratoche agisce in modo fisiologico.

I lassativi vanno assunti episodicamente, per combattere la stipsi è infattiraccomandabile adottare una dieta ricca di acqua e fibre e fare movimento.È un medicinale a base di lattitolo monoidrato, leggere il foglio illustrativo.Se la stitichezza persiste consultare il medico. Dep. Min. Sal. 08/04/2004 www.portolac.it

Normal izza e non i rr i ta

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