rassegna 13-11-12

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ANNO 66 NUMERO 314 www.ilgiornaledivicenza.it MARTEDÌ 13 NOVEMBRE 2012 € 1,20 Poste Italiane S.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza 800-388388 CHIAMATA GRATUITA NOVENTA VICENTINA Via 1° Maggio, 11 NUOVA SEDE a VICENZA Via Trento, 194 www.spazzacamini.com • [email protected] ADESSO È IL MOMENTO GIUSTO PER CHIAMARCI!!! 9HRLFTB*bgjaab+[C\B\B\L\N Tanti servizi, una grande causa Carta FAI www.cartafai.it Messaggio pubblicitario. Fogli Informativi disponibili in filiale e sul sito www.popolarevicenza.it GX21437 Tanti servizi, una grande causa Carta FAI www.cartafai.it Messaggio pubblicitario. Fogli Informativi disponibili in filiale e sul sito www.popolarevicenza.it GX21437 POVE DEL GRAPPA. Naturopata denunciato Curava il cancro con i fiori di Bach ALTA VELOCITÀ. Incontro Regione-parti sociali Presentatoil piano per la Tav “privata” SCUOLA Insegnanti insciopero, polemiche sul“caldo” MALO Furtiinserie, cittadini esasperati CREAZZO Ladiscoteca è all’oratorio per150teenager THIENE Ultimatum pertrasferire l’UlssalBoldrini BASSANO LaFinanza indaga sutremilioni perl’hockey GOVERNO. L ’accordo Esodati, i fondi dalle pensioni più “ricche” di RICCARDO BORMIOLI POLITICA. In Tv i 5 candidati alle primarie del Pd Renzichiude a Casini Tutti contro la Fornero I 5 candidati sul sito del Pd Il Governo e la maggioranza han- no trovato l’intesa sugli esodati. Per far quadrare i conti, tuttavia, dall’ultima versione del testo re- stano fuori i lavoratori licenziati prima del 2011. Le risorse arriva- no dal fondo da 9 miliardi già stanziato. In caso di necessità, si “pescherà” dalle pensioni oltre i 3 mila euro, bloccandone l’indi- cizzazione. f PAG 19 C i sono alcune parole nel linguaggio politico ed economico che diventano, soprattutto in tempi di crisi, veri e propri totem. Una di queste è: patrimoniale, la parola evocata ieri da Mario Monti come possibilità futura per mettere a punto il nostro debito. Non serviva la precisazione di Palazzo Chigi per comprendere che una patrimoniale, quale essa sia, a pochi mesi dalle elezioni e con una maggioranza sempre più divisa e litigiosa, non verrà mai introdotta. Difficile declinarla legislativamente e ancora più difficile farla digerire a quelle forze politiche, il centrodestra, che la osteggiano da sempre. Oltretutto sarebbe politicamente inopportuno per il premier lasciare il suo incarico dopo aver sposato un provvedimento che piace molto al Pd, che ne potrebbe fare un punto cardine del suo programma di governo, e soprattutto all’estrema sinistra, a Di Pietro e anche a Grillo. Come ha spiegato lo stesso Monti, in un Paese come l’Italia ad alta densità di evasione fiscale, una patrimoniale rischia di essere un’impresa fin troppo ardua e difficile anche perché, forzatamente, sarebbe diretta a «colpire» le grandi rendite e il grande capitale finanziario. Con tutto quel che si è fatto per cercare di far rientrare nel nostro Paese i capitali «fuggiti» all’estero (vedi scudo fiscale) il rischio è che con l’introduzione di una patrimoniale quegli stessi capitali possano prendere la strada del ritorno, questa volta verso più o meno noti paradisi fiscali. L’Italia non è l’America di Obama né la Francia di Hollande; e se hanno difficoltà sia Washington sia Parigi ad introdurre tasse di quella portata figuriamoci cosa succederebbe qui da noi. Oltretutto a ben guardare una patrimoniale nel nostro Paese già esiste e si chiama Imu, anche se non ha la struttura e la forma giuridico-legislativa della prima. Ma di questo si tratta, visto che viene sottoposta a forte tassazione la proprietà immobiliare tout-court, senza escludere neppure la cosiddetta prima casa. L’Imu la pagano tutti, singoli contribuenti e grandi società e dunque cosa si vorrebbe ancora colpire? I ricchi, evidentemente. Ma i ricchi accertati nel nostro Paese costituiscono un’esigua minoranza della platea dei contribuenti e difficilmente si potrebbe ricavare da qui il gettito per mettere in sicurezza i conti pubblici. Ancora una volta il problema è quello dell’equità, da affrontare lavorando su spese dello Stato e costi della politica per dare ossigeno alle fasce più deboli e ai giovani. Resta solo un’ultima ipotesi: che Monti, prevedendo magari di dover restare a Palazzo Chigi, abbia voluto, come dire, tastare il terreno per «vedere l’effetto che fa»... Patrimoniale ed equità f MADRON PAG 28 LA GRANDE PAURA. Milionidi danni, aVicenzaèancora “statodi crisi” Toscana eUmbria devastate Ecco perché finiamo sott’acqua Piogge torrenziali, il clima è cambiato Bacini mai fatti, l’accordo fermo in Regione Zaia avverte gli agricoltori: «Pagheremo il giusto» Risorse a singhiozzo per la pulizia degli alvei Variati: «I modelli di previsione non funzionano bene» f CUCOVAZ PAG 39 f CERIANI PAG 42 f DELLAI PAG 40 f BARBIERI PAG 46 ALTOPIANO Ci sono più prime case che famiglie residenti f PAG 45 DOMENICA AL COMUNALE Dee Dee Bridgewater grande voce del jazz f PAG 58 Confronto in stile X-Factor su Sky per i cinque candidati alle primarie del Pd, Pierluigi Bersa- ni, Laura Puppato, Matteo Ren- zi, Bruno Tabacci e Niki Vendo- la. Evasione, Imu, coppie gay e Marchionne alcuni dei temi. Unanime il dissenso sulla rifor- ma Fornero, divisioni sulle alle- anze: Renzi e Vendola hanno chiuso a Casini. f PAG 18 Presentato ieri da Confindustria Veneto alle associazioni di cate- goria e alle sigle sindacali Cgil, Ci- sl e Uil il Progetto Tav Brescia - Padova (compreso il nodo-Vicen- za), varato la scorsa estate da Confindustria con l’Ance regio- nale. I vertici confindustriali e i costruttori edili promuovono un’infrastruttura “low cost”, da realizzarsi investendo 4 miliardi invece degli 8,3 previsti dalle Fer- rovie. f BERNARDINI PAG 24 Un naturopata di Pove del Grap- pa - che opera con i fiori di Bach e prodotti erboristici - è indagato dalla procura di Padova per truf- fa, circonvenzione di incapace, le- sioni ed esercizio abusivo della professione medica. L’inchiesta è scaturita dalla denuncia dei fa- miliari di una donna malata di tu- more. I Nas hanno sequestrato 200 schede di clienti. Il naturopa- ta protesta la sua estraneità alle accuse. f PAROLIN PAG 47 Critica anche ieri la situazione a Ca’ Tosate, periferia sud di Vicenza lungo la Riviera Berica, nella zona di Campedello, dove il Bacchiglione è uscito dagli argini f PAG 2-17

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rassegna giornale di vicenza

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ANNO66NUMERO314 www.ilgiornaledivicenza.it MARTEDÌ13NOVEMBRE 2012 €1,20

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una grande causa

Carta FAI

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GX21437

POVEDEL GRAPPA. Naturopata denunciato

CuravailcancroconifioridiBach

ALTAVELOCITÀ. Incontro Regione-parti sociali

PresentatoilpianoperlaTav“privata”

SCUOLA

Insegnantiinsciopero,polemichesul“caldo”

MALO

Furtiinserie,cittadiniesasperati

CREAZZO

Ladiscotecaèall’oratorioper150teenager

THIENE

Ultimatumpertrasferirel’UlssalBoldrini

BASSANO

LaFinanzaindagasutremilioniperl’hockey

GOVERNO.L’accordo

Esodati,ifondidallepensionipiù“ricche”

di RICCARDO BORMIOLI

POLITICA. InTv i 5candidatialle primarie delPd

RenzichiudeaCasiniTutticontrolaFornero

I5candidati sul sitodelPd

IlGovernoelamaggioranzahan-no trovato l’intesa sugli esodati.Per far quadrare i conti, tuttavia,dall’ultima versione del testo re-stano fuori i lavoratori licenziatiprima del 2011. Le risorse arriva-no dal fondo da 9 miliardi giàstanziato. In caso di necessità, si“pescherà” dalle pensioni oltre i3 mila euro, bloccandone l’indi-cizzazione. f PAG19

Ci sono alcune parole nel linguaggiopolitico ed economico che diventano,soprattutto in tempi di crisi, veri epropri totem. Unadi queste è:patrimoniale, la parola evocata ieri da

MarioMonti come possibilità futura per metterea punto il nostro debito. Non serviva laprecisazione di Palazzo Chigi per comprenderecheuna patrimoniale, quale essa sia, a pochi mesidalle elezioni e con una maggioranza sempre piùdivisae litigiosa, non verrà mai introdotta.Difficile declinarla legislativamente e ancora piùdifficile farla digerire a quelle forze politiche, ilcentrodestra, che la osteggiano da sempre.Oltretutto sarebbe politicamente inopportunoper il premier lasciare il suo incarico dopo aversposato un provvedimento che piace molto al Pd,chene potrebbe fare un punto cardine del suoprogrammadi governo, e soprattutto all’estremasinistra, a Di Pietro e anche a Grillo.Come ha spiegato lo stesso Monti, in un Paese

come l’Italia ad alta densità di evasione fiscale,unapatrimoniale rischia di essere un’impresa fintroppoardua e difficile anche perché,forzatamente, sarebbe diretta a «colpire» legrandi rendite e il grande capitale finanziario.Con tutto quel che si è fatto per cercare di farrientrarenel nostro Paese i capitali «fuggiti»all’estero (vedi scudo fiscale) il rischio è che conl’introduzione di una patrimoniale quegli stessicapitali possano prendere la strada del ritorno,questa volta verso più o meno noti paradisi fiscali.L’Italia non è l’America di Obama né la Francia diHollande; e se hanno difficoltà sia Washingtonsia Parigi ad introdurre tasse di quella portatafiguriamoci cosa succederebbe qui da noi.Oltretuttoa ben guardare una patrimoniale nel

nostro Paese già esiste e si chiama Imu, anche senonha la struttura e la forma giuridico-legislativadella prima. Ma di questo si tratta, visto che vienesottoposta a forte tassazione la proprietàimmobiliare tout-court, senza escludere neppurela cosiddetta prima casa. L’Imu la pagano tutti,singoli contribuenti e grandi società e dunquecosa si vorrebbe ancora colpire? I ricchi,evidentemente. Ma i ricchi accertati nel nostroPaese costituiscono un’esigua minoranza dellaplatea dei contribuenti e difficilmente si potrebbericavare da qui il gettito per mettere in sicurezza iconti pubblici. Ancora una volta il problema èquello dell’equità, da affrontare lavorando suspese dello Stato e costi della politica per dareossigeno alle fasce più deboli e ai giovani.Resta solo un’ultima ipotesi: che Monti,

prevedendo magari di dover restare a PalazzoChigi, abbia voluto, come dire, tastare il terrenoper «vedere l’effetto che fa»...•

Patrimonialeed equità

f MADRON PAG28

LAGRANDE PAURA.Milionididanni,aVicenzaèancora“statodicrisi”ToscanaeUmbriadevastate

Eccoperchéfiniamosott’acqua

•Pioggetorrenziali, ilclima ècambiato

•Bacinimai fatti, l’accordofermo inRegione

•Zaiaavvertegli agricoltori:«Pagheremoil giusto»

•Risorseasinghiozzoperla pulizia deglialvei

•Variati: «I modelli diprevisione nonfunzionanobene»

f CUCOVAZ PAG 39

f CERIANI PAG 42

f DELLAI PAG 40

f BARBIERI PAG 46

ALTOPIANO

Cisonopiùprimecasechefamiglieresidenti f PAG45

DOMENICAALCOMUNALE

DeeDeeBridgewatergrandevocedeljazz f PAG58

Confronto in stile X-Factor suSky per i cinque candidati alleprimarie del Pd, Pierluigi Bersa-ni, Laura Puppato, Matteo Ren-zi, Bruno Tabacci e Niki Vendo-la. Evasione, Imu, coppie gay eMarchionne alcuni dei temi.Unanime il dissenso sulla rifor-ma Fornero, divisioni sulle alle-anze: Renzi e Vendola hannochiuso a Casini. f PAG18

Presentato ieri da ConfindustriaVeneto alle associazioni di cate-goriaeallesiglesindacaliCgil,Ci-sl e Uil il Progetto Tav Brescia -Padova(compresoilnodo-Vicen-za), varato la scorsa estate daConfindustria con l’Ance regio-nale. I vertici confindustriali e icostruttori edili promuovonoun’infrastruttura “low cost”, darealizzarsi investendo 4 miliardiinvecedegli8,3previstidalleFer-rovie. f BERNARDINI PAG24

Un naturopata di Pove del Grap-pa -cheoperaconi fioridiBacheprodotti erboristici - è indagatodalla procura di Padova per truf-fa,circonvenzionedi incapace, le-sioni ed esercizio abusivo dellaprofessione medica. L’inchiestaè scaturita dalla denuncia dei fa-miliaridiunadonnamalataditu-more. I Nas hanno sequestrato200schedediclienti.Ilnaturopa-ta protesta la sua estraneità alleaccuse. f PAROLIN PAG47

Criticaancheieri lasituazione aCa’Tosate, periferiasud di Vicenzalungo la RivieraBerica, nella zonadi Campedello,dove ilBacchiglione è uscitodagli argini f PAG 2-17

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300LAPRESSIONE DELFIUMEINMETRI CUBIALSECONDO

Secondoidati inpossessodipalazzo TrissinonellagiornatadidomenicailBacchiglioneavevaunapressionedi300metricubialsecondo,adifferenzadel 2010in cuisisono registrati340metricubialsecondo.

Laportata

CirivolgiamoallaRegioneperchiederesubitoilrimborsodiquantopersoACHILLEVARIATISINDACODIVICENZA

QuestavoltaèandatabenemaadessoserveilbacinodilaminazioneMARCELLOVEZZAROSINDACODICALDOGNO

Nicola Negrin

Passata la piena si contano idanni.Inumerinonsonopara-gonabili al disastro del 2010,ma l’ondata di paura del no-vembre2012 lasciadietrodi séunbilancio comunquenegati-vo, in termini di soldi da sbor-sare, per Comune, residenti ecommercianti. I primissimiconti parlano di «qualche mi-lione di euro», dichiara Achil-le Variati. Niente a che vederecon la stima provvisoria di ol-tre 100 milioni di due anni fa.Tuttaviaidanni,seppurlimita-ti «ed evitati in gran parte del-la città grazie ai lavori svolti»,cisono.Daqui l’immediatade-cisione: «Chiediamo alla Re-gione di dichiarare lo stato dicrisiper calamità naturale».

CONFRONTOPOSITIVO.Ildayaf-terèilgiornodelconteggio.Va-riati parte da un dato di fatto:

«Due anni fa - annuncia - conuna piena di 6,17 metri l’inon-dazioneharaggiuntoi16,6chi-lometri quadrati di territorio.Domenica, invece, con 6 me-tri,abbiamotoccatoi2,3chilo-metri».Ladifferenzaèeviden-te (sivedalacartinaaccanto)egran parte del merito, secon-do il sindaco«va ai lavori svol-tidalGeniocivile edaAimcheha posizionato i sacchi neipunti più fragili». Interventicheinognicasononsonosuffi-cienti. «Non c’è niente da fare- attacca assieme al sindaco diCaldogno - bisogna realizzareil bacino di laminazione».Un’opera indispensabile, chesarà discussa oggi in occasio-ne del tavolo di confronto in-detto d’urgenza con Coldirettie Regione.

STATODICRISI.Siguardaavantie intanto l’emergenza in cittàsi fa ancora sentire. I dati alcentesimo non sono stati cal-

colati «ma - assicura il sinda-co - possiamo parlare di qual-che milione di euro di dannisubiti con l’innalzamento delfiume». Le voci sono diverse:fognaturedarifare,argini,pos-sibili crepe nei ponti e soprat-tuttoeventuali rimborsiaipri-vati.«Pernoi -aggiungeVezza-ro - si parla di meno di 100 mi-laeuro».Unasituazioneconte-nuta ma comunque negativa:«Vogliamo il riconoscimentodelle conse-guenze chehasubitoilno-stro territorio- commentaVariati - an-che per otte-nerefinanzia-menti che re-putiamodove-rosi verso unaterracheèsta-ta ancora unavoltaumiliatadall’incapacità di fare le cosecheservono».

I NUMERI DELLA PIENA.Già, maquanto è stata umiliata? Lestrade colpite sono state 56,controle266dellagrandeallu-vione. Due le auto danneggia-te («Che sono state abbando-nateimprudentemente»)con-tro le 845 del 2010. Sembrachenonabbianosubito troppidanni le attività economiche.«Daquellochesappiamo-pre-cisa l’assessore allo sviluppoeconomico, Tommaso Rugge-ri - sono stati segnalati alcuniscantinati allagati, contro i575 di Ognissanti».

DANNI STRUTTURALI. Comedue anni fa, ancora una voltasi sono allagati gli spogliatoidellostadioMenti.Qualchein-

filtrazionealChiericati, chesa-rà riaperto mercoledì, e ancheagli istituti Vittorino da Feltree Malfermoni. Chiuso anche ilQuerini che ha subito un alla-gamentoversolaPeschieraeilreflusso dell’acqua da contràChioare e da viale Rumor. Sot-to acqua anche i parchi di viaSartoriePadreUccelli,cosìco-me l’impianto elettrico del de-puratore di Casale che è anda-to in blocco.

AREECOLPITE.Cartinaallama-no, il sindaco passa in rasse-gna tutto il territoriocomuna-le,evidenziandoleareeallaga-te.La zonapiù colpita anord è

stataquelladivialeTrento,viaAllegri,SartorievialeBrotton.SiaggiungonopoicontràChio-are, Sant’Agostino e Ca’ Tosa-te. Senza dimenticare via Leo-ni e via Torino. «Va precisato -spiega Variati - che il fiume èesondato a nord, mentre nellagran parte dei casi gli allaga-menti si sono verificati perchéil sistema fognario non ha ret-to. Ed è ovvio con questi livellidipiena del fiume».

LAVORI URGENTI. Il bilancio ènegativomailprimocittadinoconfermadiaver «contenuto idanniconlaprevenzioneei la-vori. Certo - attacca - manca

DOPOLA PIENA. Ilbilancioèmeno pesantedell’alluvionedi Ognissanti

Ancoradannipermilioni«Statodicrisi»

LAPROPOSTA.Cicerochiede di devolvere i soldidi una settimana

«L’incassodellamostraallaprotezionecivile»

LAGRANDEPAURA

ALLAVOROTantigliinterventichesonostatisvoltiperriportarelasituazioneallanormalitàincittà. InparticolareinviaAllegri,viaSartorie viale Brotton.«Sonostati eseguiti-hadettol’assessoreallaprotezionecivilePierangeloCangini -160interventidiaspirazionedell’acquaadopera divigilidel fuoco edi 34squadredi volontaridellaprotezionecivileprovinciale,pari a 140uominigiunti con53motopompe.Orarestailfango che inqueste orevienepulito dal personalediAim insieme aduesquadredi una trentina divolontari».Giàierisera, conil ritirodell’acquadalle strade,Aimha spazzatoe lavatolestradedal fango,mentregliagentidi polizia locale,inazioneininterrottamentedasabatoconpiùdi 70uomini,hanno regolatotutteleattivitàdicontrolloe ripristinodellaviabilitàordinaria.Sulterritorio,insieme ad

agentie tecnici,domenicahannooperato anche27volontari dellaprotezionecivilecomunale, a cuisisonoaggiunti161dipendenticomunali.

ASSISTENZASolodueanziani hannoavutobisognodiaccoglienzaall’istitutoIpabdi ParcoCittà,mentreduefamigliedi viaAllegrieCa’Tosate hanno trovatoospitalitàdaamici. Alcamponomadisonogiàrientratiancheibambini.Tutto ilpersonale, ivolontari, irappresentantidellecategorieeconomichee degliordiniprofessionalisono statiringraziatidal sindaco. •

Angelidelfango

«Basta con questa disorganiz-zazione. Bisogna devolverel’incassodiunasettimana del-la mostra alla protezione civi-le». Claudio Cicero, il giornodopolagrandealluvione,vaal-l’attacco. Il consigliere comu-nalearrivadrittoalpunto,sen-zamezzitermini.«Laprotezio-ne civile in questo momento èallo sbando - commenta - per-ché l’amministrazione non harealizzatoildecalogodellepro-cedure da attivare in caso diemergenza. Domenica ho vi-sto dipendenti comunali chedirigevano il traffico: ma non

si può. Dev’essere la polizia lo-cale a farlo. Casomai sarannoproprio i dipendenti a passarecon il megafono per avvisare icittadini del rischio alluvio-ne». La proposta è precisa:«Dobbiamo devolvere l’incas-so di una settimana di mostraalla protezione civile. Nonm’interessa di chi è la respon-sabilità». Il consigliereèpron-to a passare ai fatti: «Ci saràunapropostadi iniziativacon-siliare per discutere della ge-stione della protezione civile.In quell’occasione dev’esserepreparato un modello per lagestione delle emergenze: macon tanto di nomi e cognomi.Così ognuno sarà quello chedeve fare nel momento criti-co». Cicero parla poi del baci-no di laminazione. «Bisogna-va fare le barricate». •NI.NE.

© RIPRODUZIONERISERVATA

IlBacchiglioneharisparmiatoattivitàeabitazionimacisonostatecomunqueconseguenzenegativeColpitelezonepiùfragili:arginidarifareefogneko

Ivolontari dellaprotezioneciviledistribuiscono materiale. COLORFOTO

www.ilgiornaledivicenza.it

GV08954

Nuovi videoe notiziesul sito internet:

Miki BiasionCampionemondiale rally

1988 - 1989Diamo valorealle eccellenzedel nostro territorio

www.bpmarostica.it

IL GIORNALE DI VICENZAMartedì 13 Novembre 20122 Primo Piano

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56LESTRADE CHESONOSTATECOLPITE DOMENICA

Lapienadi domenicahainteressatocirca56strade,conallagamenti. Unnumeromoltoinferiorerispettoalle 266dellagrandealluvione. Aim èintervenuta giànellanotteperripulirle.

45ILCOSTOIN MILIONIDI EURODELBACINODI CALDOGNO

Lacassad’espansioneprevistaaCaldogno è giàstatafinanziata. I soldisonostati sbloccatipropriopochigiorni fa,mamancaancora l’accordotraiprivati elaRegione.Ilcostoè di45 milioni.

Inumeri

StefanidifendeZaia«Sindaciscaricabarile»

Lapolemicadel leghista

«Troppo facilechiedere“poterispeciali”per la realizzazionedelleopere quandoil danno ègiàstato fatto, forse bisognavapensarciprima. Tropposemplicefare campagnaelettoralenel belmezzodiun’emergenzaealle spalle dicittadinichela subiscono».IlpresidentedellacommissioneesteriallaCamera,StefanoStefani,stigmatizza le parolepronunciatedagliamministratoricomunalinelleultimeore,a marginedelrischioalluvione.«Ècolpa dellaRegionesei tombini dellacittànonreggono 12ore dipioggia?ÈcolpadellaRegionese unazonadellacittà, doveinprimaverasono stati rinforzatigliargini esono statecostruitedellebarriere incemento,finiscecomunque sott’acqua?

Èaccadutoinviale Trento-replicaildeputatovicentino alleaccusemossedall’amministrazionecomunale- edècolpa dellaRegionesei cittadini sonocostrettialitigare tra diloroperavere unsaccodi sabbia inpiùperproteggerela propriacasa? ÈcolpadellaRegionese questistessicittadinidenunciano cheisacchisono stati distribuiti inritardoecomunque quando

l’acquagià avevaraggiunto le loroabitazioni?Ènormalecheunsindacodichiari aigiornali cheunapartedellacittà siè allagatapercolpadeicittadini chehannorubatoi sacchiposizionatisugliarginidelfiume? Credodino. Ecredochenon sianormale, inpienaemergenza,lasciarsisfuggireaffermazioniprivedi qualsiasifondamentopur difare bellafiguradavantiai cittadini».

Stefani nonci staedifendel’operatodelpresidenteZaia: «Sisonolevate accuse neiconfrontidellaRegioneedelpresidenteZaiaper lamancatarealizzazionedelbacino anti-piene diCaldogno.Troppopoco, sinceramente, perliberarsidelle proprieresponsabilitàdiquantoavvenuto. Zaiahagià elencatoilnumerodiopere anti-alluvionerealizzatea partire dal 2010egliinvestimentieseguiti.Chi sostienechelaRegionenon hafattonullaatuteladelterritorio diceil falso.Sonocerto chemoltiamministratori,trovandosidavanti a cittadinifuriosi, abbianopreferitotogliersi dall’imbarazzodandola colpaagli altri». •

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Ildeputato Stefano Stefani

ancora qualche opera fonda-mentale,oltrealbacinodiCal-dogno.Sivedail secondoinva-soanorddivialeDiazda12mi-lioni di euro di cui uno solo fi-nanziato».Senza dimenticare gli inter-

venti sugli argini, già appalta-ti: «Entro l’autunno del 2013terminerà il muro da vialeDiaz a Porta Santa Croce. Pro-prio tra gli interventi già pro-grammati, ma non realizzatiintempo,ci saràlareteelettro-saldata con diaframma in ce-mento che impedirà all’acquadi risalire verso le proprietà diviale Trento». •

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NontrascureremonullaperaccertareleresponsabilitàANTONINO CAPPELLERIPROCURATOREDIVICENZA

Intantoperl’alluvionedel2010finisconoaprocessoilsindacodiCaldogno,unassessoreeuntecnico:«Omesselecautele»

L’APPELLO. Icommercianti questavoltanon hannosubìto perdite

L’Ascomvuolesicurezza«Civoglionotempirapidi»

GT17586

Diego Neri

«Dobbiamocomprendereseèstatofattotutto ilpossibileperscongiurare l’esondazione deifiumi e delle rogge e per evita-reidannichecisonostati.Stia-movalutandolasituazione.Dicerto, non trascureremo nullaperstabiliresevisianostatere-sponsabilità e da parte di chi.Duealluvioni indueanni a Vi-cenzaeaCaldognosonounda-to di fatto da approfondire».IlprocuratoreAntoninoCap-

pelleri sta studiando quanto èavvenuto e quanto sta acca-dendo in questi giorni. For-malmente, non ha ancoraapertoun’inchiesta,ancheper-chè non sono ancora arrivatiin procura esposti o denunceda parte di cittadini e associa-zioni.Però lamagistraturapo-trebbe indagare per “inonda-zione colposa” o per disastrocolposo, e accertare come mainon siano ancora state realiz-zate quelle opere ritenute ne-cessarieperscongiurare idan-ni, o perchè le previsioni suprecipitazioni e piene sianostatecosìdiversenelgirodipo-che ore. Servirà qualche gior-no per comprendere quale sa-rà l’obiettivodellaprocura;so-lo successivamente, se del ca-so, inizieranno indagini mira-

teesoprattuttogli interrogato-ri.Dopo l’alluvione del giorno

di Ognissanti del 2010, la pro-cura aveva aperto due inchie-ste. La prima, che riguardavaVicenza, ipotizzava il disastrocolposo a carico del dirigentecomunaleper laprotezioneci-vile, ma venne archiviata. Laseconda, su Caldogno, è statainvece archiviata per l’ipotesidiomicidio colposo di un pen-sionato, morto nel suo garage.È invece notizia di questi gior-ni che il pubblico ministeroAlessandroSeveri abbia citatoagiudizioilsindacodelComu-ne (attualmente in carica)Marcello Vezzaro, l’assessoreIvano Meneguzzo e il respon-sabile dei lavori pubblici delComune Giuseppe Reniero. Itre,assistitidagliavv.LucioZa-rantonello, Valentino Ponti,AlessandroPistochiniedElisaLorenzetto, sono accusati diomissione di cautele. Il pm in-fatti ha sottolineato che la Re-gione aveva avvisato il Comu-ne del pericolo che incombevasuCaldogno.Manessunoavvi-sò la popolazione con tempe-stività.«Nonc’èstataomissio-ne - ha sempre replicato l’avv.Zarantonello -: come si potevaipotizzarechesirompessel’ar-gine?».Tornando all’esondazione di

domenica, invece, intribunaleè stato sottolineato con soddi-sfazione che l’archivio distac-cato del palazzo di giustizia,che ha sede in un interrato diviaDivisioneFolgore,unalate-rale di viale Diaz, questa voltasia stato risparmiato dalle ac-que. Nel 2010 aveva subitodanni molto ingenti, ed eranostati rovinati fascicoli a centi-naia. Un sopralluogo compiu-to ieri mattina ha consentitodi trovare l’archivio in ordine.Ma l’acqua ha compiuto dan-ni in alcuni studi legali, comedagli avvocati Manfredini instradella dei Munari, dove so-no stati salvati i fascicoli e so-no state poste delle paratie al-le porte per evitare di allagaregli uffici. •

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LEINDAGINI. IlprocuratoreCappelleri sta valutando l’ipotesidi “inondazionecolposa”oltre aimotiviche hannoportato allasfiorata catastrofe

Eoralaprocuraavviaaccertamenti

Ivicentinicontano i danni all’indomanidegli allagamenti.La magistraturaha intenzione diaprire un’inchiesta.COLORFOTO

Pochi danni ma tanti disagi.Questa la situazione delle atti-vità commerciali dopo l’onda-ta di paura di domenica 11 no-vembre. La conferma arrivadaConfcommerciocheritiene«inammissibile che una sem-plicepioggia,pur intensa, ten-ga in scacco un'intera città ecostringafamiglieeimprendi-tori ad autentiche corse con-tro il tempo per non subiredanni irreparabili».Sergio Rebecca, presidente

dell’Ascom provinciale di Vi-cenza non ci sta, e affianca ilsindaco Achille Variati: «Va

data un'immediata risposta aquesta situazione di dissestodel territorio, realizzando su-bito le soluzionigià prospetta-te, senza se e senza ma. A co-minciare dall'invaso di Caldo-gno, un'opera essenziale e dipubblica utilità, che non puòessere bloccata dagli interessidipochiodaqualsiasialtradif-ficoltà, sia burocratica, sia fi-nanziaria.Cosìcomevagaran-titaunapuntualemanutenzio-ne di tutti i corsi d'acqua. Nonc'è più tempo: il rischio, infat-ti, èche isoldiogginonspesi inprevenzione siano una parte

infinitesimalediquantodovre-mo pagare domani per i dannidiun'altracatastrofe».Ilpresi-dente di Confcommercio Vi-cenzainvocapoi lanecessitàdi«trovare al più presto una for-mula di intervento per la mes-sa in sicurezza del territorio,che riduca drasticamente itempi di progettazione, finan-ziamento ed esecuzione dei la-vori».Rebeccaha telefonatoalsindaco di Vicenza Achille Va-riati per esprimere il proprioapprezzamento sul grande la-voro messo in campo dall'am-ministrazione durante l'emer-

genza. «Credo sia stato fatto ilmassimo per evitare rischi edanni ai cittadini e alle azien-de- spiegailpresidenteRebec-ca - utilizzando ogni canale dicomunicazione disponibileperteneretutticostantementeaggiornati». Ma non è finita:«Ora, però, dobbiamo accele-rare perché simili situazioninon accadano più. Ci sono og-gi imprese che, purtroppo,stannoancorapagandolecon-seguenze dell'alluvione 2010.Non è minimamente immagi-nabile che, quelle stesse azien-de, debbano vivere con l'incu-bo costante di nuovi allaga-menti. Il rischioèche,alla fine,piùdiqualcunodecidadi“mol-lare", chiudendo la propria at-tivitàefacendoperdereallacit-tà un insostituibile patrimo-nio di imprese». •

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Primo Piano 3

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L’ultimavoltadi Ca’Tosateversione laguna risaleamarzo2011: 30famiglieisolateper24ore a causadellatracimazionedelBacchiglione.Ilmotivo,quellavolta, eralamancanzadell’argine.

Adessol’arginec’erama non èservito.Giàallora c’era chiaveva decisodi lasciaretutto:«Èlaquinta volte chesuccedenelgiro dipochimesi»dicevano.Unodi loro sen’eraandatoedera appena tornato.Perfinire ancorasotto acqua.•

L’ultima voltanelmarzo 2011

«DalPdlpolemichesterili»

Formisano (Pd)

Alessandro Mognon

ByebyeFimon,benvenutial la-go di Cà Tosate. Perché è que-sta l’impressione che si ha af-facciandosi in fondo alla stra-dina che da Campedello portaalBacchiglione:unlago.Quel-lo che il fiume ha formato im-provvisamente l’altro pome-riggiodalle17quandosembra-va che la piena fosse passata.Gettando nello sconforto chi,scappatodallasuacasaperl’al-luvione del 2010, era appenatornato dopo averla rimessa aposto. E si è ritrovato di nuovocon l’acqua in salotto.Fino al primo pomeriggio di

ieri l’acqua invadeva ancora lastrada, per arrivare alle case civolevano gli stivali di gommao il trattore dell’azienda agri-cola vicina. Dove dopo qual-che ora non ne potevano più:«Adesso basta, io non me laprendo più la responsabilitàdi accompagnare gente...».Vivono una quindicina di fa-

miglie, nel mini borgo di Ca’Tosate. Si conoscono tutti, siaiutano tutti. Come si facevanei paesi una volta. C’è gentecheciènataoèandataviaedètornatadapensionato.Abbon-dio Zanotto ha 78 anni e «so-no qua da 75 anni - racconta -.

Ricordo l’alluvione del ’66.Fa-cevo il servizio con la barcaavanti e indietro. In 40 anni siè allagata la strada un paio divolte, tutto lì. Ma come negliultimidueanni nonè mai suc-cesso. Ma perché gli argininon tengono?». Una donnapassa e inveisce: «Bisognavapulire il fondo del Bacchiglio-ne, questo bisognava fare».Come fantasmi sbucano dal-

la nebbia e dall’acqua duebambini e un cane, sembra lascena da un film anni ’60. Quibambini e cani sono gli uniciche si divertono. Genitori enonni molto meno. Perchéhannopassatoun’interanottead alzare mobili e spalare ac-qua fuori di casa. Senza conta-re l’angoscia e la paura.«È successo tutto dopo le 17 -

racconta Ugo Dalla Rosa, 72anni, ha la seconda casa arri-vando dalla strada -. Pensarechedopoilcessatoallarmedel-lapienaaVicenzastavosmon-tandolaparatiasullaporta.In-vece ho visto l’argine cedere. El’acqua arrivare». L’argine èquello adesso sotto accusa: ilBacchiglione poche centinaiadi metri prima della stradinafa un’ansa stretta: è da lì chegli abitanti di Ca’ Tosate han-no visto l’acqua arrivare drit-ta, saltando l’argine. Qualcu-

no dice «ho visto che ha cedu-to». Altri semplicemente se laprendono con i lavori fatti dalConsorziodibonificaAltapia-nura veneta: «Quell’argine ètroppobasso, il fiumeaseime-tri lo ha saltato».Dalla Rosa fa vedere casa: i

mobiliancoraammassati inal-to, le chiazze d’acqua in salot-to:«Abbiamolavorato tutta lanotte io e mia moglie, fortunache ci hanno aiutato i figli». Ela moglie Vittoria scuote la te-sta: «Io non ce la facevo più».«Laparatiaha tenuto,ma l’ac-qua entra da sotto, si infiltra -continua Dalla Rosa -. Così lafacevamo cadere nel sottosca-la e da lì la tiravamo fuori conla pompa. Da quando sonoqui? Da sempre. Dal ’66 siamostati allagati due volte».Anche i vicini di casa aveva-

no la paratia all’entrata e lapompaidraulica.Solochel’ac-qua è entrata lo stesso: pochicentimetri e una presa elettri-ca è andata in corto: «Nienteenergia elettrica, niente pom-pael’acquaèarrivataa30cen-timetri - fa vedere MarcellinoGalvanetto, 57 anni -. Siamoandati avanti a pulire fino alle7 della mattina. Pensare chel’altro pomeriggio sembravacheandassetuttobene: infon-dosulBacchiglionehannofat-

tounachiusae c’era l’idrovorache buttava fuori l’acqua. Poiil fiume è tracimato da quel-l’arginesull’ansa.Maèunargi-nello quello, sarà un metro emezzo». Era andata peggionel2012:«Dueanni fa ioemiamogliesiamorimastiduegior-ni e due notti alprimo piano».Peggio sì, ma chi si abitua?Il record della sfortuna spet-

taperòaIlarioGiuriato,manu-tentore di 57 anni alle sogliedella pensione. In settembregli abitanti del borgo gli han-no fatto una grande festa: «Èstato bellissimo» dice con unsorriso amaro. Motivo: torna-va finalmente dopo due anninella suacasarimessaanuovodopol’alluvionedel2010:«Sia-mo scappati, entrava l’acquadalle finestre. Così avevo rifat-

Moltefamigliesono rimasteintrappolatein casaper l’acquaalta

Al “Fogazzaro” pompe koAl “Lampertico” domenicaallagati i piani inferioriIeri il ritorno alla normalità

LAGRANDEPAURAILBORGOALLAGATO. Una quindicinadi famiglievasotto acquacome due annifadopoche il fiumel’altro ieridopole17 hascavalcato l’argine

Ca’Tosatediventaunalaguna

«Iconsigliericomunali delPdlperdonoun’altraoccasione perstarsenezitti». Il capogruppodelPdrispondealle critichedeipidiellini.«Lapolemica sullasituazionea Vicenzadeterminatasidalla quasialluvionediieri apparesterileefuori luogo.Comprendo il ruolospessonon faciledelconsiglierediminoranzamacredochespeculare sufatticomequestidovela macchinacomunalehadimostrato difunzionareal massimo misembradeltuttoinutile».

Eancora:«I ritardidellaRegionesonoormaiingiustificabili:dibacinidilaminazionesi parladal 1992.Cioèdavent’anni.E daventiannisidiscute sulledue ipotesi:esproprioindennità diasservimento.Con i coltivatoridirettischieratisempre sullaseconda ipotesicheprevede ilmantenimentodellaproprietàeilpagamento diun’indennitàcheripaghidei danniprovocatidaicasi diutilizzodell’areaagricolainfunzione dicassadiespansioneper le acquepiovane». •

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Un’altragiornatadisopralluo-ghi quella di ieri per i tecniciprovinciali intenti a verificarele conseguenze del maltempoin particolare su scuole supe-riori e strade di competenza.Un impegno iniziato domeni-ca mattina, coordinato dalcommissario straordinariodella Provincia Attilio Schne-ck e dal direttore generale An-gelo Macchia a fare la spolatra la sala operativa allestita apalazzo Nievo e i punti critici

segnalati sul territorio.

PROTEZIONE CIVILE. Già il ve-nerdì sera l'Ufficio protezionecivile aveva avviato la ricogni-zione delle organizzazioni divolontariatodiprotezionecivi-le e delle disponibilità per af-frontareglieffettidiunproba-bile rischio esondazioni. Il sa-batoeladomenical'interouffi-cio della protezione civile eraoperativo. Tutte le squadre diProtezione Civile del territo-rio sono state impegnate ieriper scongiurare i danni delmaltempo. I volontari, alcuniallertatidaiComunialtridallaProvincia, non hanno maismesso di portare sacchi e

pompareacqua.Alorodisposi-zione strumentazione e mate-riale della Provincia: i 300me-tri di barriere antiesondazio-ne, l’insaccatrice di sabbia, 10mila sacchi per la sabbia, 70brandine da usare in caso dinecessità. Attualmente ci so-no 140 volontari impegnatitra Vicenza città e Caldogno,nei luoghi maggiormente col-piti, con 55 motopompe.

SCUOLE. Lezioni regolari pergli studenti degli istituti supe-riori. I tecnici provinciali, coa-diuvatidalGlobalService,han-no monitorato le scuole perl’interadomenica, verificandoche non sono state interessate

dagrossidisagi.All’istitutoFu-sinieri domenica è stato ri-scontratounmotoredelcorpogemellarecircuitopalestrarot-to,quindièstatomessoin fun-zione il motore parallelo Allasuccursale dell’ istituto Piove-ne:domenicaèstatariscontra-ta una pompa rotta, l’impian-to è stato rimesso in funzione.Al Lampertico domenica aipianiinferiorisisonoaccumu-lati 10 centimetri d’ acqua: lepompe sono subito entrate infunzione per cui ieri la situa-zioneerasottocontrollo.AlFo-gazzaro ieri si stava ancoraprovvedendo alla svuotamen-todelvano:unavoltaultimatol’intervento si potranno verifi-

care i motivi e le problemati-che del non funzionamentodella pompa. Al liceo Martiniieri le pompe sono entrate infunzionecorrettamente,maie-risonostatesegnalate infiltra-zioni in un’aula per cause daaccertare. A palazzo Nievo do-menica è stata controllataun’infiltrazione provenienteda una grata del marciapiede,risultata di minima entità,nonèstatonecessarioeffettua-re nessun intervento.

FRANE E STRADE. Il territoriovicentino ha confermato lasua fragilità idrogeologica. Adoccupare i tecnici di ProvinciaeVi.Abilità sono state inparti-

colare le aree già monitorateperché interessate in passatodasmottamenti.Domenicaso-no cominciati i sopralluoghi,con priorità alle località a ri-schio e alle zone segnalate dai

Comuni. Da subito gli inter-venti hanno riguardato la via-bilità, per liberare le stradedai detriti e permettere la cir-colazione ove possibile.•

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Gliabitantidi Ca’Tosate hannolottatoper tuttalanotte controla pienadelfiume.COLORFOTO ARTIGIANA

Famiglieinterehannopassatolanotteabloccareil fiumecheentravanonostanteparatieepompe«Eroappenatornatodal2010,oramenevado»

Lecase inmezzo al lagoformato dalfiume: è lasesta volta negliultimidue anni

Ca’Tosateè immersain unlago

L’acqua èentrata nelle casenonostante leparatie sulleporte

SOPRALLUOGHI.Verifiche sustrade ed edifici el’ufficio dellaprotezione civilehacoordinato oltre 140 volontari

LaProvinciacontrollascuoleefrane

www.ilgiornaledivicenza.it

GV08954

Nuovi videoe notiziesul sito internet:

IL GIORNALE DI VICENZAMartedì 13 Novembre 20124 Primo Piano

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«L’intervento sul frontedivialeTrentoètuttora incorso».AparlareèEnzo Zennaro,responsabiledel GeniocivilediVicenza.«Il progetto-prosegue-prevede lacostruzionediunmuroincementoarmato dell'altezzapariallaquota raggiunta dalBacchiglioneil1˚ novembre2010.Esso poggiasupali difondazionecontiranti indiagonale,il tuttoincementoarmato.Allabase delmuroperunaprofonditàdi250centimetrièprevistalarealizzazionediundiaframmaincementoarmato con unaretemetallica comearmatura.Oltreal muro- prosegueZennaro-sono stati realizzatialcuniscarichi per le acquemeteorichei quali,prima dellapiena,eranostati dotatidivalvole dinonritorno.Sarà poi

realizzataunatubazione che,nelcasodipienadel Bacchiglione,raccoglierà le acquedegli scarichipermandarle inunpozzettonedotatodiimpiantodisollevamento delleacqueche negarantiràil deflusso anchecon lapiena.Questilavorirelativiagliscarichieall'impianto disollevamento hannorichiesto uncoordinamentoanchecon altrienti.La complessità dellasituazionedaaffrontare elanecessitàdicoordinareprogettazionierealizzazionirichiedonotempi tecnici chenonsipossonocomprimere. Lapiena didomenicapurtroppo hacolpitoiresidentidiviale Trentoperchél'acquanellearee private internesièlivellataa quelladelBacchiglioneeilmuro hafunzionatodaprotezione controlaviolenza dellapiena».•C.R.

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EnzoZennaro (Geniocivile)

«IlcantierenonèultimatoIlmurohasoloprotetto»

Ivolontari dellaProtezioneciviledi Enego allavoro per fardefluire l’acqua dallecantinedi viale Trento

ÈundisastroDobbiamoaspirarel’acquanegliscantinaticonlepompeDIEGOBAGNARARESIDENTEIN VIALETRENTO

Impiegati uomini e mezzidi cinque aziende bericheche sono intervenutepoi anche in provincia

to tutto, pavimenti, mobilinuovi». Il fiume stavolta si èfermato a 5 centimetri dentrocasa, le paratoie hanno retto,quasi tutti i mobili li ha salva-ti. Ha perfino fatto un buco da30 centimetri nel pavimentoper far uscire l’acqua. Ma nonne può più lui, sua moglie e itre figli: «Voglio andare via,anchesesonoappenatornato.Intanto sto aspettando che ilComune ci dica dove dormirestanotte. Ho parlato con Giu-liari, Tosetto è stato qui a lun-go». Giuriato deve ancora ve-dere parte del rimborso dellavolta scorsa: «Ho avuto danniper 70 mila euro». Peccato pe-ròper quella festa di benvenu-to: «Beh, adesso mi farannoquelladella partenza». •

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Chiara Roverotto

Èilgiornodelfango,dellamel-ma, dei badili, delle pompeidrauliche. È il giorno dellaconta dei danni, delle pulizie,dellaProtezionecivile,deivigi-li del fuoco, dei volontari. È illunedì dopo la tempesta. Conle cantine allagate dove l’ac-qua si è fermata a due metri enon è defluita, con i pozzetti omeglio i “buchi” come vengo-no chiamati dai residenti lun-go viale Trento, quelli che do-menica mattina facevano tra-boccarel’acquadelBacchiglio-ne dall’argine inondando igiardinie,poi, lecase.Ierimat-tina erano ben visibili, circon-datidaisacchidisabbiachepe-rò non sono serviti a fermarela piena dell’acqua.Edèancoraungiornodicriti-

che,polemiche, anche se i tonisono meno accesi, più pacati.Larabbiahalasciatospazioal-la rassegnazione. La paura èstata fatta defluire con l’acquaperritrovarel’energianecessa-ria per pulire il fango. «Dome-nica notte l’ho trascorsa damiamadreconimieifigli - rac-contaunaresidente -.No,que-sta seconda alluvione non cel’aspettavamo: ho tenuto lacantina sgombra per quasidue anni, avevo rimesso a po-sto i giochi, i vecchi mobili. Eora, sono punto e a capo. Devogettare tutto dinuovo. Eppureero fiduciosa, l’argine costrui-to,unasicurezza inpiù, invecel’acqua è passata. Non siamonel 2010, ma la stanchezza è lastessa e la preoccupazione, ilpanico, il timore che possariaccadere è il solo pensierochemi accompagna».Domande e quesiti. I cittadi-

ni ne hanno una lunga listaper gli amministratori, per ilGenio civile, per l’impresa cheinquesti mesi ha lavorato lun-go l’argine che parte da ponteDiaz.«Seunapersonacostrui-sce una casa prima parte dallefondamenta-ribadisceGaeta-noCorradin, residente invialeTrento - poi costruisce i muri.L’acqua è entrata nelle nostreabitazioni da sotto il muro dicemento tra un micro palo el’altro di sostegno alle mura,perchèmancanolefondamen-ta. Inoltre, il Comune ha stan-ziatofinanziamentiperle idro-vore pronte ad espellere l’ac-qua dai pozzetti di scarico del-le acque piovane . Perchè que-sto lavoro non è concluso?Aspettiamo un’altra esonda-zione? A questa mancanza si èsopperito con pompe di fortu-na installate dall’impresa chehaappaltato i lavoriechepun-tualmente,dopopocheore,al-cune si sono fermate. Il sinda-co in televisione ha dichiaratoche le fondamenta del mura-glione erano in programmaper la prossima settimana.Noi, residenti in viale Trento -conclude Corradin - come fac-ciamo a credergli? Senza di-menticare che le valvole dinon ritorno sugli scarichi so-nostate installatesolovenerdì9 novembre».La protezione civile che ope-

rava in via Trento ieri mattinaèarrivatadaEnego.Pompepo-sizionate nelle cantine per fardefluire l’acqua ristagnata du-rantelanotte.Comenell’abita-zione di Diego Bagnara. «Duemetri ed ha raggiunto il vanoscale,oraconlepompedovreb-be essere aspirata», spiega.«Prosciughiamo l’acqua dauna parte e con un prolunga-mento riusciamo a togliere ilfango da un altro locale comela carrozzeria Adrogna». IgorRodeghiero è il comandantedel distretto della Protezionecivile dell’Altopiano. «Siamostatiallertati ieri seradaVene-zia, disponibilità immediataprima ad Asiago e poi a Vicen-za. Certo, la situazione non èsemplice ma abbiamo pompe

cheraggiungono200atmosfe-re di pressione».Viale Trento è diviso in due:

versoil fiume, leportedelleca-se sono aperte i mezzi dellaprotezione civile occupanoparcheggi egiardini, dall’altrolatosolamentetantapauraan-che se l’ipermercato “Pam”, siritrovato i magazzini con 30centimetrid’acqua.«Avevamospostato i bancali con la mer-ce - spiega il direttore ClaudioRiello - quando è stato lancia-to l’allarme meteo, i danni so-no contenuti, si tratta di puli-re e basta, ma le pompe sonoentrate in funzione domenicapomeriggioalle15enonabbia-mo finito, comunque l’acquausciva dai tombini».C’è chi parla ancora degli

americaniediqueiseimilapa-li piantati per la costruzionedella base che si intravede inlontananza. Se ne parla datempo. Intanto, la nebbia nonaccennaasalire e lapioggia ri-prende a picchiettare. Lenta-mente. Il Bacchiglione è scesoe nessuno lavora lungo il fiu-me.Ancheinomadisonoritor-nati nell’accampamento. •

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LATASK FORCE. Ilservizio dimonitoraggioe interventoè statovoluto dallaRegioneche hastanziato 4milioni di euro

Ancheleimpreseadifesadellacittà

«Ilavorivannoarilento,sepioveperungiornosiamoarischio»Residentiall’operaconibadiliperspalareil fangodelfiume

NIENTEALLAGAMENTONienteacquaall’internodellestanzedell’Ipab.«Stavoltacelasiamosfangata», annunciaGiovani Rolando,presidentedell’ente.Afarela differenzarispettoaldisastro diOgnissantiil nuovo murodicontenimento internoallavia,sull’arginedestrodelBacchiglione, cheharettoe ha evitato leesondazionidelfiume inquelpunto. «Abbiamolavorato conilpersonale -continuaRolando -edirigentisabatoedomenicaper mettereinsicurezzacose e garantire,nelcasodinecessità,l’incolumitàdei nostrianzianiospiti». Tanteleoperazioni:«Rialzato icomputer, portato alprimopianolefotocopiatricidelpianoterreno,fissatolenuoveparatieappositamenteprogettateagli ingressideglistabili,stipatoisacchidisabbia. Questolavoro ciha consentitodiguardareconqualchefiduciainpiù alleore chescorrevanodomenicamattinae pomeriggiofinoalcessatoallarme. Ma cheapprensioneconquellenotiziechepaventano lapienaaisettemetri».Sièandatioltre.«Abbiamopredisposto,comedarichiestacomunale, i 40postiletto conlabiancheriapiana,in vecchirepartialSalvi. Ed altri10lettiallaresidenzadiParcoCittà.Comeavevamo dueanni fa».•

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Ipabsalvo

Matteo Bernardini

Quattro interventi in provin-cia: a Campedello, Trissino,Valdagno e Caldogno. Cinquein città: in viale Giuriolo, Pon-te degli Angeli, viale Trento,Contra’ San Biagio e in zonavia Allegri-Sartori-Brotton. Amonitorare il territorio vicen-tino, cercando di limitare idanni delle esondazioni deifiumitravenerdìnotteedome-

nica, oltre alla Protezione civi-le,cihannopensatoanchecin-que imprese edili. Ditte (sononove in totale) che hanno con-cluso un accordo-quadro didurata biennale con la Regio-ne per offrire uomini, mezzi ecompetenze in caso di eventialluvionali. Per lo speciale ser-viziolagiunta-Zaiahastanzia-to circa 4 milioni di euro.«L’evento accaduto lo scorso

fine settimana è stato il primoin cui abbiamo messo concre-tamenteincampouninterven-to coordinato e preventivo»,spiega Gaetano Marangoni,presiedente della Sezione edi-li di Confindustria Vicenza,chehagestitonel finesettima-

na lo speciale servizio dellatask force delle imprese anti-alluvione. «Fortunatamentenon è stato necessario dispie-gare l’intera forza a nostra di-sposizione - prosegue Maran-goni - Adesso possiamo tirareun sospiro di sollievo e direche tutto sommato è andatabene, eravamo infatti arrivatia pochi centimetri dal vivereunatragedia. Invece ècomesel’innesco dell’ordigno fossestato neutralizzato a pochi se-condidalloscoppio.Chesareb-bestatoterribile».Gli impren-ditorisonointervenutiseguen-do le istruzioni dei tecnici re-gionali.Sabatomattinaèstatodecisodicominciareaprodur-

reisacchettidisabbiadasiste-mare a difesa dei punti critici:argini, strade, abitazioni.«Nelle prime ore di domenicaci è stato ufficialmente comu-nicato di intervenire - ripren-de il presidente degli edili diConfindustria-eabbiamocon-tinuatoilserviziofinoalcessa-toallarme».Loscampatoperi-colo però non può fare abbas-sare la guardia. «Gli ultimidue anni sono stati sfruttati almassimo realizzando tutte leopere che si potevano fare te-nendo presenti due vincoli -aggiunge Gaetano Marangoni-Ilprimo, lascarsadisponibili-tà di fondi; l’altro, l’aspetto le-gato alle leggi, e all’iter da ri-spettare per gli espropri delleterre dove costruire i bacini dilaminazione,peresempio.Mal’unicoantidotoperscongiura-reilripetersidideterminatiav-

venimenti è cantierare le ope-reperlamessainsicurezzadelterritorio nel più breve tempopossibile. Per fare questo peròbisognerebbediscuterediam-pliare i poteri in deroga comequelli del commissario straor-dinarioper l’alluvione».Ovve-roilgovernatoreZaia.È infattila Regione che deve appaltarelavori quali i bacini di lamina-zione di Caldogno. Un’operadi cui è stato realizzato il pro-gettodefinitivo e cheoggi saràalcentrodiunincontrotral’as-sessore regionale all’Ambien-te, Maurizio Conte, il dirigen-te Mariano Carraro e il presi-dente di Ance Veneto, LuigiSchiavo.«La messa insicurez-za del territorio è la prima in-frastruttura da realizzare - di-ceSchiavo-Ènecessarioridur-re i tempi della burocrazia». •

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ILPUNTOPIÙCRITICO.Protezionecivileal lavorofin dalleprimeore diieri:cantine inondatedall’acquache haraggiuntoi due metri di altezza

VialeTrento,èpolemicasull’argine

Mobili lungo viale Trento

AcquaaltaaCa’ Tosate.FOTO DI FULVIO IMPIUMI E FRANCESCO DALLA POZZA

Primo Piano 5

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BOTTAERISPOSTA.Presidentedel Consiglioveneto eassessore

Sull’operadidifesalitetraRuffatoeConte

Zaia-Moretti?Nonmioccupodipolemichequandol’acquaentraneigarageACHILLEVARIATISINDACODIVICENZA

«La Giunta non è chiarasugli indennizzi da dare»«Se tuteli una categoriasei sulla strada sbagliata»

LAGRANDEPAURA

IlBacchiglione visto dinotte. Domenica facevapaura e s’èfermato a6metri, controi6metri e 17del2010.COLORFOTO ARTIGIANA

Variati:«NonceneandremosenzaunaccordoVerifichesuglieffettidellabaseUsaaS.AntoninoLeprevisioni?Troppierrori,vannomigliorate»

VENEZIA

«Caro assessore, è inutile con-tinuare a dire che i bacini co-me quello di Caldogno sonounaprioritàsepoinonc’èchia-rezza sulle procedure che sistanno seguendo per stabiliregli indennizzi da dare ai pro-prietari terrierichedevonoce-dere alla Regione la servitù diutilizzo aree o essere espro-priati».Labordatapartenien-te meno che da ClodovaldoRuffato (Pdl), presidente delConsiglio regionale. «Caropresidente, sono decisamentesorpreso dell’improvvido in-tervento. Forse sei male infor-mato da qualcuno, e spendigiudizi arbitrari», replica du-rol’assessoreregionaleall’am-

biente Maurizio Conte (Lega).All’ombra del dialogo tra Va-

riati e Zaia (vedi sopra) ieri èesplosa unapolemica tra i dueesponenti di primo piano del-la Regione. In particolare Ruf-fato, che come politico èespressione proprio del mon-do agricolo e aveva organizza-to pochi giorni fa a Venezia gli“Statigeneralidell’acqua”,con-troirischidi inondazioniesic-cità, lancia una sferzata allagiunta.Eper la veritàdiceuna

cosa semplice: «Le aree colpi-te, dal Veronese al Vicentino,dall'Alta Padovana a Bovolen-ta,dallaPedemontanaalMon-ticano, sono purtroppo sem-pre le stesse» e «sinora è statofattotroppopocoeconeccessi-valentezza».Laprioritàsonoibacinianti-piena-ricordaRuf-fato-mabisognapassareaifat-ti:«leorganizzazionidelmon-do agricolo hanno segnalatoanche nei giorni scorsi all'as-sessore Conte il mancato ri-

spetto del protocollo d'intesacon la Regione sul calcolo de-gli indennizzi per il bacino diCaldogno,l'invasochedevega-rantire la sicurezza di Vicen-za». Gli agricoltori «invocanochiarezza sulle procedure diapplicazione dell'indennità diasservimento, che deve essereadeguata ai danni subiti dalleaziende in caso di allagamen-to». Insomma: “dategli i soldichechiedono e fate l’opera”.Conte, come detto, bolla co-

me “improvvido” l’interventodi Ruffato, e ricorda con forzache «la messa in sicurezza delterritorioèunaprioritàdique-sta amministrazione». Ricor-dacheèstato fattomoltissimoma per i bacini «si devono af-frontare problemi di burocra-ziaediingentirisorsefinanzia-rie da reperire». Su Caldogno,Conte attacca Ruffato: «Secon queste discutibili uscite sivolevatutelarequalchecatego-ria economica, sicuramente èstata scelta la strada sbagliataper farlo». Conte assicura cheentro fine anno «verranno ap-paltate le due casse di espan-sione di Caldogno e Trissino».Non risponde però sugli in-dennizzi: sarà forse più chiarooggi al summit coi sindaci vi-centini. Intanto Ruffato chiu-de: «Nessuna intenzione difar polemiche». •P.E.

Gian Marco Mancassola

La fotografia che domina ilprofiloFacebookdiAchilleVa-riati è stata scattata due annifa esatti, quando il presidenteGiorgio Napolitano dal palcodipiazzaMatteotti reseomag-gio agli angeli del fango cheavevano rimesso in piedi Vi-cenza dopo l’alluvione diOgnissanti. Due anni dopo lastoria stava per ripetersi. «Econtinuerà a ripetersi se nonsarà costruito il bacino di Cal-dogno, l’unica opera in gradodi mettere in sicurezza la miacittà». La partita della vita sigiocherà questo pomeriggionelcorsodiunverticeaoltran-za, dal quale Variati non se neandrà finché non sarà siglatoun accordo per la costruzionedellagrandepiscinada3,8mi-lioni dimetri cubi d’acqua chedovrebbe drenare le piene delBacchiglione e scongiurare ilrischio esondazione. Da un la-to del tavolo si accomoderan-noVariatie il sindacodiCaldo-gno Marcello Vezzaro, dall’al-tro l’assessore regionale al-l’ambiente Maurizio Conte e irappresentanti degli agricolo-tori proprietari dei terreni.

Cosa si attende dal vertice?Sull’onda emozionale suscita-tadallapienadidomenicacer-cheremodiraggiungereun’in-tesa. Vogliamo essere concre-ti. I soldi ci sono, me lo ha con-fermato in queste ore il com-missario per l’alluvione PerlaStancari. C’è spazio per unatrattativa sul prezzo dei terre-ni. L’accordo è fondamentaleperché temo una burocraziachesiprestaaricorsialTar, so-spensive, appelli al Consigliodi Stato. Il rischio è di trascor-rere altri due anni con le sire-ne che danno l’allarme per illivello dei fiumi. Per questonon intendo alzarmi dal tavo-lo senza un’intesa.

La sua vice Alessandra Morettiha ingaggiato un vivace botta erisposta con il governatore Lu-ca Zaia sulle responsabilità re-lativealmancatoavviodeilavo-riperilbacino.Ètuttacolpadel-la Regione?Quandoc’è l’acquanellecanti-ne la polemica politica nonmiinteressa.Nonècosìchehogo-vernato in questi anni, saràche sono sempre stato lonta-no dall’aria romana. Va detto,

però, che il pallino è nelle ma-nidellaRegione,chefinoadie-ci giorni fa non disponevanemmeno delle risorse. Perquestovogliamoaiutare laRe-gione a trovare l’accordo.

Se viene costruito il bacino diCaldogno, serve anche la vascaa nord di viale Diaz?Stiamoassistendo a forti cam-biamenti climatici. Se l’operadiCaldognoèessenziale,quel-la di viale Diaz è strategica nelcaso di piene prolungate. Larete fognaria di questa città èstata calibrata per riuscire agestire una pressione del Bac-chiglionefinoa220metricubialsecondo.Oltrevaincrisi,co-medimostrano gli allagamen-ti in quartieri lontani dal fiu-me. Domenica la pressionedel fiume era di 300 metri cu-bi al secondo, appena il 10 percento inferiore alla piena delnovembre 2010. Se cambia laviolenzae laciclicità dellepre-cipitazioni, dobbiamo dotarcidelle infrastrutture necessa-rie.

A che punto è la realizzazionedell’invaso di viale Diaz?Èdisponibileunmilionedieu-ropergliespropriutiliarealiz-zareunmurocheimpediscaal-le acque di allagare la strada,maperilbacinoservono12mi-lioni che ancora non ci sono.

Serpeggiano, come due anni fa,dubbi e sospetti che gli allaga-menti quartieri a nord siano al-meno in parte determinati dal-la costruzione della Ederle 2.

Lei che idea si è fatto?Farò fare una verifica accura-ta per capire le cause dei pro-blemi riscontrati a Sant’Anto-nino. Voglio capire se c’è unarelazione con l’edificazionedella base americana e con lapalificazione che la sostiene.

Perché Ca’ Tosate è stata inon-data ancora una volta?L’arginatura ha retto finché ilfiume è rimasto sotto i 5,80metri. Da quella quota ha ini-ziato a tracimare. Dobbiamoappurare se si è rotta una par-te dell’argine.

Intorno a ponte Pusterla si so-no rivisti i fantasmi del 2010.Cosa non funziona?Ho appena concluso un tourconilcommissarioPerlaStan-cari, che ho accompagnatoproprio in contrà Chioare per-ché si rendesse conto della ne-cessitàdifinanziareunproget-to di riqualificazione della re-te fognaria che avevamo pre-sentato dopo l’alluvione e chenon ci è stato validato. Al con-trario,èun’operafondamenta-leperlatenutadelsistema:do-menica sono esplosi i tubi perlapressione del fiume.

Il Pdl polemizza per il mancatoimpiego in opere di mitigazio-ne del rischio idraulico di unaparte del tesoretto ricavatocon la cessione delle quote del-l’autostrada.Perchénonciave-te pensato?Non era di nostra competen-za, non potevamo usare queisoldi per quel tipo di interven-ti che spettano al Genio civile,come lamessa insicurezzade-gli argini tra viale Diaz e portaSantaCroce.

Nel week-end abbiamo assisti-to a un balletto delle previsionisugli effetti del maltempo. Co-sa è successo?L’avere ricevuto un bollettinodi allerta meteo con 72 ore dianticipo ci ha consentito dimettere in moto la macchinadella protezione civile e degliavvisiallapopolazione.Vener-dìavevamoduediversimodel-li previsionali ed è comprensi-bile.Noncapisco, invece, ilmo-dello che annunciava una pie-naa7metriappenatreorepri-ma del suo passaggio, quandoin realtà è stata di 6 metri. È ilsegno che qualcosa non fun-ziona e va corretto.•

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L’INTERVISTA/1. Nel pomeriggio incontrotra i sindaci diVicenza eCaldogno, l’assessore regionaleConte ei rappresentanti degliagricolotori proprietari deiterreni

Verticeaoltranzaperlavascaanti-piene

Unavilletta allagatanella zonadellaRiviera Berica

Gerardo Meridio e PatriziaBarbieri, consiglieri comunalirispettivamente di Pdl e LegaNord, incalzano Variati: «Par-tedel tesorettodellaSerenissi-ma poteva essere utilizzatoper rilevare i terreni per fare ilbacino di Caldogno».«Sitrattadi110ettariditerre-

no da allagare - dicono - in ca-so di piena, che appartengonoa privati. Sono 90 appezza-menti che rientrano nell'aread'invaso. Le stime degli uffici

regionalisonodiversedaquel-ledella Coldiretti: "In entram-bi i casi - spiegano i tecnici - ilriferimento per determinarel'indennizzoèalvaloredimer-cato e non il valore agricolomedio,perchélaCortecostitu-zionale non lo consente. Sitratta di prezzi che in media,per la servitù, superano i 60mila euro a ettaro, mentre pergli espropri si arriva al massi-moa60milaeuro,conlapossi-bilità di aggiungere però in-

dennizzi di scavo e per la colti-vazione diretta».Equiidueprendonolacalco-

latrice: «Facendo due conti60.000 euro per 110 ettari fan-no 6,6 milioni. Ci chiediamosedeitrentamilionidieuro,ot-tenuti dalla vendita delle azio-ni dell'autostrada, ed usati in-teramente per creare piste ci-clabili, asfaltare strade, causa-re il caosallaviabilitàdellacit-tà, non si poteva usare partedella somma per sbloccare la

situazioneoacquistare i terre-ni di Caldogno, per realizzarequesta importantissima ope-ra per la città e altre per met-terlainsicurezza.Bastapensa-reaTorridiQuartesoloecomehanno risolto l'esondazionedalponte sullastatale con il si-stema delle paratie. Se tale si-stema fosse applicato a pontedegliangeliquantapartedellacittà verrebbe salvata?».«Le uscite estemporanee co-

me quella prevista di oggi a

Caldogno - concludono - è fat-tacondueannidiritardoedo-po aver speso tutti i soldi, ser-ve solo per scaricare su altri leproprieresponsabilità.Variatisarà ricordato come il sindacoche non ha fatto nulla per Vi-cenza e forse come quello dacui guardarsi perché portasfortuna,daquandoc'è lui,sia-mo stati alluvionati già duevolte e non sappiamo cosa ciriserva il futuro».•

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PROVOCAZIONE. Meridio(Pdl)e Barbieri(Lega) attaccanoil primo cittadinosull’impiegodel ricavatoda Serenissima

«IsoldideltesorettopericampidiCaldogno»

Vigilidelfuocoin soccorso deicittadinicon lecaseallagate

IL GIORNALE DI VICENZAMartedì 13 Novembre 20126 Primo Piano

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LAPOLEMICA. L’associazione in vistadell’incontrodi oggi:«Qualcuno vuol fare speculazione»

ColdirettiaccusalaRegione«L’accordosipotevatrovare»

L’INTERVISTA/2. Ilgovernatoreè convinto diavviare presto i lavori

Zaia:«Ilbacinosifarà,pagheremoilprezzogiusto»

LeoperefatteinquestidueannihannoridottoidannidiVicenzaeCaldognoLUCA ZAIAGOVERNATOREDELVENETO

Sappiamobenechel’operadiCaldognoserveancheatuttoilVenetoDIEGOMEGGIOLAROPRESIDENTECOLDIRETTI

LecampagnedellaRivieraberica dopolapiena di domenica

Marino Smiderle

Ieri c’erano due argomentiche facevano andare letteral-mente in bestia Luca Zaia: ilglobal warming e AlessandraMoretti. Il giorno che a Caldo-gno,comepermiracolo,sorge-ràl’agognatobacinodilamina-zione, la pioggia di novembreavrà lavato via ogni ricordo diqueste polemiche alluvionali.«Il punto è che in questi ulti-

migiorni in troppisi sonosen-titi indoveredi sparareanalisiesoluzioni -attaccailgoverna-tore del Veneto - mentre du-rante l’estate, la più asciuttadegli ultimi anni, quando cer-cavo di ricordare a tutti il pro-blema delle opere da realizza-re per contenere le piene, nontrovavo grande attenzione».

Si riferisce all’attacco direttodel vicesindaco di Vicenza,Alessandra Moretti?Quello si commenta da solo:mentre il suosindacoe il restodella città erano a ponte degliAngeli a portare sacchetti disabbia, lei concionava controil sottoscritto dalla segreteriadi Bersani. Così come non tro-vo convincenti le spiegazionilegate al globalwarming.

Già, ma se Vicenza deve convi-vere col rischio di un’alluvioneogni due anni, un motivo ci sa-rà. O no? E qualcosa bisogneràpur fare. O no?Dettochese timetti a combat-tere contro la natura perdisempre, vorrei ricordare chedue anni dopo il ’66 ci furonoaltre esondazioni, simili aquellediquesti giorni.Esean-diamo ancora indietro neltempo, troviamo disgraziepeggiori.Quindi,perfavore, la-sciamo stare il global war-ming.Poi,è indubbiochequal-cosa bisogna ancora fare. Manon dimenticherei quello cheinquestidueannièstatofatto.

Il bacino di Caldogno non è nel-l’elenco.Quantobisognaaspet-tare?

L’operaègià finanziata,abbia-moisoldi,siamoprontiaparti-re.Laburocraziarichiede3o4anni, spero più 3 che 4.

Il problema, però, sono i terre-ni. Li pagate o no ’sti benedettiproprietari?Un momento. Prima di parla-re del bacino, vorrei ricordareche, senza le 270 opere che ab-biamo fatto in questi due an-ni, probabilmente Caldognosarebbeandatasottoancheie-ri.EpureaVicenzaci sarebbe-ro stati più danni.

D’accordo, ma sarà d’accordoanche lei che senza il bacino ciritroveremo in ammollo troppospesso.Il bacino, ribadisco, è semprestataunamiapriorità.Leipar-lava del prezzo da pagare aiproprietari dei terreni: saràun prezzo equo, e sono sicuroche troveremo un accordo.

Oggiè in programmaun verticea Caldogno e qualcuno, anchetra i politici, ha già invocato lemaniere forti o poteri eccezio-nali per il governatore. Si andràallo scontro?Primadituttobisognaricorda-re che stiamo parlando di tan-ti piccoli agricoltori a cui biso-gna portare il massimo rispet-

to. Io sono convinto cheun ac-cordo, alla fine, si troverà. An-che perché conviene a tutte leparti in causa.

Ma la Regione potrebbe anchemetterla giù dura?Eperandaredove?Hapresen-te i ritardi pazzeschi che han-no subìto tante opere pubbli-che importanti per il Venetosoloperchécisonostati iricor-sialTar?Èperquestoche, fino-ra, siamo andati avanti pun-tando a una soluzione comu-ne. La troveremo.

In questi giorni c’è stato qual-che problema con le previsionidiffuse dai tecnici regionali.Nellaprimaelaborazionesipar-lavadiunintervallounpo’trop-po largo, compreso tra 3,40 e6,80 metri per il Bacchiglione.Io non sono un tecnico ma miaffidoai tecnici.E se vaavede-re il grafico diffuso venerdìche ipotizzava un massimoper domenica vicino ai 7 me-tri, l’allarme dato non mi pareingiustificato.

Non è che dopo la sentenza cheha condannato i tecnici abruz-zesipernonaverprevistoilter-remoto, si rischia di passare al-l’estremo opposto?Echevogliamofare,denuncia-reilsindacodiGenovaperpro-curato allarme solo perché lenuvole si sono spostate sullaToscana lasciando quasi in-denne la città ligure dove erastato chiuso tutto?

Quali passi compierete dopogli allagamenti di domenica?Il Veneto è pronto a chiederelo stato di calamità. Abbiamochiesto ai sindaci dei territoricolpiti un puntuale monito-raggiodei danni.

In campagna elettorale l’intesacon Variati resiste sempre?Sui fatti concreti con Variati eanche con Zanonato le diffe-renze politiche si superano.Chissà che lo capisca anche laMoretti.•

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Vicenza,ilgiorno dopo. Tuttial lavoro per liberare caseda acquae detriti. In attesadellarealizzazione delbacinodi Caldogno.COLORFOTO

«Loscontrononconvienenéagliagricoltorinéadaltriperchérischiamospeseingenti»IlVenetoèprontoachiederelostatodicalamità

Eugenio Marzotto

«Ilavoriper ilbacinodiCaldo-gno avrebbero potuto iniziareda mesi, noi l’accordo l’aveva-mo trovato, poi tutto si è fer-mato negli uffici tecnici dellaRegione.Eoggi farònomieco-gnomi dei responsabili».Non lo cita ma è all’assessore

regionale alle politiche am-bientali Maurizio Conte che ilcapodellaColdirettivuolearri-vare.Del resto Diego Meggiolaro

nonci staapassaredallapartedel “guastafesta” e prima del-l’incontro di oggi pomeriggioa Caldogno per superare lostallodell’okalbacinoantipie-na, Meggiolaro è deciso ad an-

dare dritto al punto: quellodei soldi, l’indennità da dare aquella settantina di agricolto-ri che non vogliono cedere.

LACOMMISSIONE.«In febbraioinostri tecniciequellidellaRe-gioneavevano firmato un pro-tocollod’intesa chedovevada-re il là all’accordo vero e pro-prio.Lepartichefacevanopar-te di una commissione nomi-nata pubblicamente, avevanoapprovato la cifra dell’inden-nizzo, in media circa 60 milaeuro per ettaro. Una cifra unatantum, in cambio gli agricol-torinonavrebberochiestol’in-dennizzo sulle esondazioninel futuro invaso».Poi il banco è saltato, con la

comunicazione da parte del-l’assessorato regionale a cui facapo Maurizio Conte, che l’in-dennizzo era sceso a 20 milaeuro per ettaro. Un terzo diquello pattuito. «Una propo-sta sballata sotto ogni profilo.Una pugnalata», per dirla allaMeggiolaro.

I SINDACI. Ma a dare manforteal presidente della Coldirettiarrivano le parole dei sindaciAchille Variati e Marcello Vez-zaro che ieri in più occasionihannoribaditochequei60/65mila euro rappresentano la ci-fra idonea al valore di merca-to. Come dire che da quella ci-frasipuòtrattare.Delrestodo-polepienenelVicentino,Vero-nese e Padovano, tutti hannoconvenienzaachiuderelapar-tita.

«Vediamo oggi come si evol-verà l’incontro ma non firme-remocertoalpostodeiprivati,finora abbiamo tentato di me-diare le loro posizioni ma nonsi è voluto chiudere unavicen-da aperta da mesi. Peraltroadesso è tutto da vedere se iproprietari accetterannoun’intesa».Del resto una lettera inviata

in Regione dalla Coldirettiqualche giorno fa, prima dellapiena di domenica che ha ri-messoalcentroilcasodelbaci-no anti-alluvione da realizza-re, poneva dei paletti chiariagliufficidiConte.«Percalco-lare la cifra dell’indennizzo variproposto il Vam (valore agri-colomedio) strumentogiàuti-lizzato in altre occasioni in cuic’èstatasottrazionedisuperfi-cie agricola». Leggi Pedemon-

tana.

L’INCONTRO. Verso l’incontrodioggiprevistoalle17,30aCal-dogno, il presidente dellaColdiretti dunque affila le ar-mi, sa bene che la pressionesuiprivatièalta,maMeggiola-ro è pronto a ribadire «tutte leresponsabilità della Regioneinquesta vicenda».«Sia chiaro - insiste il presi-

dentediColdiretti -nonmias-sumo nessuna responsabilitàperidanniprovocatidallapie-na.Qui piuttosto c’è qualcuno

che vuol fare speculazione po-litica, una campagna elettora-le perenne. L’opera del bacinodi Caldogno non è una priori-tà solo perVicenzama per tut-to il Veneto».•

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Meggiolaro:«Giàstabilite lecifrel’assessoreContehafermatotutto»

Primo Piano 7

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Nelmomento più dramma-ticodellapiena,quellodellesirene,delBacchiglionechesaliva e della città che tre-mava, il sito del Giornale diVicenza (www.ilgiornaledi-vicenza.it) è stato letteral-mentepresod’assaltodaivi-centini che chiedavano in-formazioni e aggiornamen-ti in tempo reale. Decine dinotizie in diretta, le foto e ivideodei punti più critici incittà e in provincia. Il sitodel GdV ha prodotto quat-tordicioreconsecutivediin-formazioni no stop, ancheattraverso la pagina Face-book e su Twitter. I dati diaccesso certificati ieri dal-l’Audiweb hanno premiatol’impegno,confermando“IlGiornale di Vicenza” primosito internet tra i quotidia-ni provinciali in Italia. Nel-la giornata di domenica si èregistratounaltrorecorddiaccessi con 60.482 utentiunici e ben 603 mila paginevisualizzate. Un numerostraordinario, confermatoanche dai quasi 100 mila vi-sitatori complessivi (datoassoluto che registra ancheiritornisulsito).Elaperma-

nenza media sul sito è statadi quasi 16 minuti a confer-ma della fiducia dei vicenti-ni verso il ruolo del Giorna-le di Vicenza anche in occa-sioni di emergenza, accan-to a media come TvA che hainformatoivicentiniconva-rie edizioni speciali del Tg ecollegamenti in diretta, eRadio Vicenza che si puòascoltare in streaming an-che sul sito del nostro gior-nale e che ha prodotto seiore di diretta anche con ilcontributo dei cronisti delGdV dai luoghi dell’emer-genza.•AL.TO.

«Monitorareilcorsodeifiumi»

Guarda(Udc)

Marco Scorzato

Lapaura. Larabbia.Etanti in-terrogativi. Perché? Perchéun’altra volta? Perché in tem-pi così ravvicinati, ormai a ca-denza annuale, a metà autun-no Vicenza va sott’acqua? Per-ché dopo poche ore di pioggiai fiumi non reggono? Di chi èla colpa? E che cosa si può fa-re? Sono le domande che frul-lano in testa a chi, di nuovo,cammina con gli stivali in ca-sa; a chi ha perso la cucina ap-pena acquistata, due anni do-po averla persa nell’alluvione;achi, lanottedisabato,nonhadormito per andare sull’argi-ne del Bacchiglione a vigilare,a capire se e quando era ora discappare da casa.

PIOGGESUPER.Laprimarispo-sta a queste domande va a sfa-tare quello che sta diventandoun luogo comune: quelle del2010,maanchedell’annoscor-so e dell’ultimo fine settima-na, sono piogge “dipoche ore”,sì, ma di «straordinaria inten-sità». Lo spiega Franco Zardi-ni, del servizio meteo Arpav:«Direcheallaprimapioggiasiva sotto non è corretto, biso-gna guardare quanto è piovu-to, e ci si accorgerà che l’even-to è stato particolare». Innan-zitutto, è piovuto sul bagnato.Una settimana fa, tra domeni-ca 4 e lunedì 5 novembre, «indodicioreeranoscesicirca110

millimetri sulla pedemontanavicentina». I terreni si eranoinzuppati, i fiumi ingrossati, ilBacchiglione era cresciuto ditre metri in una notte. Poi eracalato, ma quando è tornato ilmaltempo, sabato sera, l’ac-qua non poteva che tornare lì,neicorsid’acqua.E«stavoltaèpiovuto ancora più forte». Ar-pav(datidavalidare)hamisu-rato «precipitazioni medie di150-160 millimetri nella pede-montana vicentina in 12 ore,con picchi di 200 millimetricirca». Non sono i 300 milli-metrinelle24 ore misurati nel2010, ma «sono comunquepiogge di grande intensità inbreve tempo, associate a unflussodi sciroccocheha innal-zato laquotanevee lemaree».Che le precipitazioni si stianotropicalizzando è un fatto.Quali siano le cause è prestoper dirlo, commenta Zardini.C’è chi imputa il fenomeno alriscaldamento globale. Inogni caso, due eventi eccezio-nali in tre anni, con un altrosimile l’anno scorso, sono pursempre «fatti significativi datenere in considerazione».

CEMENTOEDISORDINE.Lepiog-getorrenziali sonounodei fat-tori in gioco, non l’unico. «Lastoria dei cambiamenti clima-tici cipuò portare a trascurarealtri aspetti», avverte LuigiD’Alpaos, ordinario di idrodi-namicaall’UniversitàdiPado-va,unodicolorochepartecipò

ai lavori della commissioneDe Marchi, quella che esami-nòlasituazionedeifiumivene-ti dopo l’alluvione del ’66 e in-dicò gli interventi per evitareil bis. «I problemi che viviamosono legati a ciòchequestaso-cietàhafattoeaciòchenonhafattonegliultimidecenni-pro-segueildocente-.Abbiamooc-cupato spazi che non doveva-mo occupare, dire “cementifi-cazione” è insufficiente, contaanchedoveecomesiècostrui-to». E va al sodo: «La zona in-dustriale doveva proprio esse-refattasulbacinodelRetrone,a Vicenza ovest?». Le esonda-zioni in quella zona sono stateperanni il primospauracchio,ma ora l’allarme si è spostatolungo l’astadel Bacchi-glione. Per-ché? Ha forsea che fare conun’altra ce-mentificazio-ne,quelladel-la base Usa suun’area, l’exaeroporto,che era ungrande pratoverde con ca-nali di scolo ora distrutti? «Lacostruzione ha probabilmen-teun’influenza, ma non deter-minate a mio avviso. Certoquel tipo di intervento dovevaesserevalutatodalpuntodivi-sta idraulico». La caserma, in-vece,nonèstatanemmenosot-toposta a Via, la valutazioned’impatto ambientale.

LADIFESAIDRAULICA.«Unpia-nodiriassettoidraulico-conti-nua D’Alpaos - dovrebbe esse-re la premessa di ogni pianifi-cazioneterritoriale: maquestipiani non si fanno, perché gliinteressiparicolarispessopre-valgono su quelli collettivi.

Non si fanno i piani e non sifanno le opere». Le chiedevala commissione De Marchi.«Sono passati 46 anni, maquelle raccomandazioni sonorimaste inattuate». È quel-l’inerzia che spiega «l’assenzadigrandioperedidifesaidrau-lica». L’ultima, nel Vicentino,«è il bacino di Montebello, co-struitonel1927,dopol’alluvio-nedell’annoprima».Oggis’in-voca dapiù parti quello diCal-dogno.«Èfondamentale-con-cordaD’Alpaos- i rinforziargi-nali sono solo il contorno, in-sufficienti se non si fanno legrandiopere. Maper fareque-ste serve una regìa, un’autore-volezza politica e un coraggioche non si fermino di fronte acontrastanti interessi partico-lari. Ilmio timore èche,passa-to l’allarme, vada scemandoanche l’attenzione per le ope-re. Proprio come nel ’66».

LA PULIZIA DEI FIUMI. Grandiopere, ma anche piccoli inter-venti. L’attenzione di moltepersone è ai fossati che vedo-no dalle finestre di casa. «Nonsi fa più la manutenzione deifiumi e dei canali», è uno deiritornelli ricorrenti. È così? «Ifossati di nostra competenzasono a posto - si difende Anto-nio Nani, presidente del con-sorziodibonificaAltaPianuraVeneta -. Per la manutenzionedei corsi d’acqua», dall’espur-godell’alveoallosfalcio alla ri-presa di frane, «spendiamocirca 7-8 milioni l’anno e nel-

l’ultimo anno abbiamo avuto2 milioni in più dalla Regioneperoperestraordinarie».Eag-giunge: «Certe persone forsedimenticano che c’è una leggeche obbliga i privati a curare ifossi di loro competenza». Ilconsorziohaingestioneicana-li di bonifica, mentre la reteidrica principale è in capo alGenioCivile.«Lamanutenzio-ne dei fiumi - ammette EnzoZennaro, responsabile del Ge-nio di Vicenza - ha fatto i continegli anni con alti e bassi allavoce risorse. Quest’anno ab-biamofondiregionaliper6mi-lioni 100 mila euro, ed è unabuona cifra, ma non è semprestato così». Zennaro, però, ag-giunge:«Ogniazionedidifesaidraulica deve fare i conti conunterritoriosermprepiù“irri-gidito” dall’urbanizzazione edall’impermeabilizzazione».Case, le fabbriche «avoltenonlasciano spazio ai fiumi» e«proliferano i piani interrati,perché non fanno cubatura. Ese poi quelli finiscono allagatici si chiede di chi è la colpa...».Territorio stressato, clima in

evoluzione,, opere che manca-no. Il professor D’Alpaos la fo-tografa così: «Ora meno rota-torie, più difesa idraulica». Edà i brividi constatare che è lastessasintesichefacevadome-nica Luigina Romano: nonun’esperta, solo una casalingadi Caldogno, con 30 centime-trid’acquaincasa,alluvionatadue volte in due anni.•

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Toniolo (Pdl) li invoca perZaia, Filippin (Pd) inveceper i sindaci, Conte (Fli) liaffiderebbe ai militari

LECAUSE DELLEALLUVIONI. Clima, statodeifiumi, opere irrealizzate

PioggetorrenzialiebacinimaifattiCosìlacittàaffoga

L’ultimobacinoaMontebelloallafinedeglianni’20PoisonoprevalsigliinteressiprivatiLUIGID’ALPAOSUNIVERSITÀ DIPADOVA

Recordsulwebcon603milapagineviste

Si scalda anche a livello regio-nale ildibattito sugli interven-ti anti-esondazioni. «I bacinidi lalimazione vanno realizza-ti e l'interesse pubblico valepiù degli interessi particolaridei singoli proprietari dei ter-reni. È necessario dare dei po-teri straordinari al commissa-rioper l'alluvione(cheagiornisarà di nuovo il presidente ve-neto Zaia) - altrimenti non neveniamofuori».È laposizionedi Costantino Toniolo , consi-

gliere regionale Pdl. «Diamoai sindaci i poteri speciali perrealizzare il bacino, loro cono-sconolecriticitàesannocomemuoversi: sono certa che cosìriusciremo a mettere in sicu-rezza il territorio rapidamen-te»,èinvecelaposizionediRo-sanna Filippin , segretario re-gionale Pd. «Il Veneto nonpuò annegare nella burocra-zia: servono subito interventistrutturalipermettere insicu-rezza il territorio dei Comunilungo l’asse del Bacchiglio-ne». Invoca invece addiritturapoteri militari l’on. GiorgioConte , coordinatore venetoFli.«Vicenzanonpuòaffronta-re un’emergenza alluvione ad

ognipioggiaautunnale. Ibaci-ni di laminazione sono l’unicasoluzione ed è un parere una-nime. I soldi ci sono ma la ge-stione commissariale ha evi-dentemente fallito, visto chequeste opere ancora non par-tono. Servono poteri militari,o queste opere non si vedran-no mai. E le può realizzare ilGenio militare, evitando garee pastoie burocratiche».«Basta agire nell'emergen-

za: serve al più presto un pia-no nazionale di interventi nel-le aree ad alto rischio idrogeo-logicocomeVeneto»,èconvin-to il deputato Udc Antonio DePoli che chiede al Governo e,inparticolare, alministrodell'

Ambiente Corrado Clini «dipassare dalle parole ai fatti».«Dalla Regione è stato realiz-zato solo il 10 per cento delleopere necessarie per metterein sicurezza il territorio: chie-diamo al Governo di rimedia-re all'assenza della Regione inmateria di messa in sicurezzadel territorio».Il consigliere regionale della

Lega nord Nicola Finco pole-mizza invece con la vicesinda-co vicentina Alessandra Mo-retti:«Sfruttareascopopoliti-coundrammacomeleinonda-zioni è già di per sé squallido.La Moretti tenga per sé e perBersani lepolemichesaccenti,ed eviti di insegnare ai veneti

come si spala il fango. Nellospecifico in questi due anni laRegione ha utilizzato tutti glioltre 150 milioni a disposizio-ne dallo Stato e dal suo bilan-cio, avviando 300 cantieri».«Non è il momento di ali-

mentare polemiche» dichiaral’on. Daniela Sbrollini (Pd). «Ilministro Clini ha ricordatoche, il 26ottobre, il governohastanziato 130 milioni di eurodestinati alle regioni del cen-tro-nord per la sicurezza am-bientale. Chiedo che venganoimmediatamente trasferiti,che si metta fine al commissa-riamento e che vengano am-pliati ipoterideiComuniedel-la Regione per azioni di pre-

venzioneeperlamessainsicu-rezzadel territorio»«Lagravitàdeidannicausati

e la catastrofe sfiorata in mol-te zone della nostra Regione,impone un intervento imme-diatodapartedelloStatoedel-

l’Ue», afferma l’eurodeputataMara Bizzotto (Lega): ha chie-stoall’Ue«unaderogadelPat-to di stabilità che permettaagli enti di investire risorseper la difesa del territorio».•

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LAGRANDEPAURAIlsitodelGdV

ILDIBATTITOPOLITICO.PerDePoli(Udc)lo Statosi devesostituire alla Regione,Bizzotto (Lega) chiede una derogaUe

Achidarepoterispeciali?Ideediverse

«Inostricorsi d’acquasonostudiatiemonitorati?». Lochiedeil capogruppodell’Udc inConsigliocomunale,DanieleGuarda,cheintervienenellepolemichechesistannoscatenandosul rischiodiesondazionechela città havissutodomenica

«IlsindacoVariati haragionenelparlare dinecessitàdiunbacinodi laminazionea norddellaCittà,edisollecitarne larealizzazionediquestaoperache,come dimostrano questidueanniincui l'operanon èstataancorarealizzata,comportacomunquel'intervento diuna miriadedienti,di lunghe ecomplesseprocedurediesproprio, dibandiegare.Maa questopuntorilancio unadomanda:nostricorsid'acqua sonostudiatiemonitorati? Vienecontrollatose il loroprofilo diequilibrionaturale coincide conil loroprofilo reale?Vengonoprogrammatiinterventi didragatura,supportatidaunprogettoserioerealizzatisottostretta sorveglianza?». •

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Inbarca nella paludecreata dalBacchiglione aCa’Tosate, lungo la RivieraBerica.COLORFOTO ARTIGIANA

L’Arpav:«In12orefinoa200millimetrisuimonti»D’Alpaos(UniversitàdiPadova):«Difesaidraulicadimenticata». IlGeniocivile:«Risorseasinghiozzo»

Unaragazza portata al sicuroda unvigiledelfuoco

IL GIORNALE DI VICENZAMartedì 13 Novembre 20128 Primo Piano

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CALDOGNO.Larotta dellaroggia Menegatta hainondatod’acqua lapopolosafrazione

RettorgolesottoilfangoIlsindacoammette:«Cisonostatierrori»

Sacchidi sabbiaaccumulatiin viaCavour aRettorgole. G.AR.

Mobilidanneggiati dall’allagamento di domenicascorsa

LETESTIMONIANZE.Rabbiaed esasperazione dei residentiaCresole

«EntipubbliciassentiQuiciarrangiamo»

Paolo Mutterle

«Nonci voleva proprio». È ab-battuto, MarcelloVezzaro, perl’esondazione che ha ricoper-to di fango Rettorgole e Lobia,apocopiùdidueannidallatra-gica alluvione. Ieri sera il sin-daco ha incontrato i tecnicidel Consorzio e del Genio civi-le per fare il punto su quantoaccaduto.«Orabisognaaccele-rare sul bacino di laminazio-ne. Non ci sono alternative»,sostiene il primo cittadino,chedomenicaèstatocontesta-todaalcuniresidentiesaspera-ti. «Li capisco, trovarsi la casaallagata due volte non è piace-vole, ma si dipendesse da mel'invaso sarebbe già fatto».Stavolta l'acqua è arrivata dadove non ci si aspettava: dallaroggiaMenegatta,unfossatel-lochenell'Ottocentoalimenta-va i mulini di Cresole e che siimmette nel Bacchiglione po-co prima di Ponte Marchese.«A memoria dei nostri uomi-ninoneramaisuccesso»,spie-ga l'ing. Gianfranco Battistel-lodelConsorziodibonificaAl-ta Pianura Veneta, anche se lostorico locale Giovanni Catte-lancita«leperiodicheesonda-zioni della Menegatta, le ulti-menel1985enel2000».Batti-stelloricostruiscequantoacca-dutodomenica:«Incorrispon-denza con l'ondata di piena,

tra le 13 e le 14.30, la roggianon riusciva più a scaricarenel Bacchiglione. L'acqua harinculato e questo ha causatola tracimazione. Mentre dueanni fa non era avvenuto, per-ché il livello del fiume era piùbasso a causa delle rotture ar-ginaliamonte.Èstataunapie-na rapidissima ed ecceziona-le, seconda solo a quella del2010.PerfortunailBacchiglio-ne non ha rotto, altrimenti idannisarebberostatibenpeg-giori». Stesse cause per l'eson-dazione del canale industrialeinzona Lobia, un tempo usatodaAim per produrre energiaeora dismesso, la cui manuten-zione non è neppure mai stataprogrammata;laprioritàèsta-ta data alla roggia Feriana,che corre tra le abitazioni eche si è salvata per un pelo.Nemmeno la Menegatta è sta-taoggettodi lavori intempire-centi «perché due anni fa nonaveva dato problemi - prose-gue Battistello - ma è chiarochedopoquellocheèsuccessonon servono più interventitampone, bensì un piano defi-nitivopermettere insicurezzatutti i corsi d'acqua di Caldo-gno», afferma il direttore dell'ente di bonifica. Obiettivo chei cittadini chiedono a gran vo-ce; bisogna però trovare la co-pertura finanziaria e su que-sto punto il sindaco Vezzaroapreunospiraglio.«Nehopar-latoconilcommissarioperl'al-luvioneStancari,c'è lapossibi-lità di recuperare dei fondidall'emergenza per sistemaretutta la rete idrica». Nel tardopomeriggio di domenica l'ac-qua ha iniziato a ritirarsi, la-sciando negli scantinati l'or-mai nota eredità di melma efango. E anche questa voltanon mancano le polemiche

sulla gestione dell'emergenza.«Cisiamofidatidichicihadet-to che non c'erano rischi»,spiega Vezzaro, che ammetteperò alcuni errori commessi.«Sui sacchi di sabbia ci sonostate delle criticità. Abbiamodecisoassiemeallaprotezioneciviledinonportarlinellestra-de,perchépensavamocheque-stoavrebbeseminato ilpanicoe che la gente sarebbe andataintilt.Volevamoevitareunfal-so allarme, perché eravamoconvinti che non sarebbe suc-cesso niente. Con il senno dipoi, non è stata una scelta feli-cissima». Un altro disguidohariguardatogli smscheavvi-savano di spostare le auto. «Liabbiamo spediti attorno alle

11, ma una parte dei cittadiniiscritti liharicevutisolonelpo-meriggi». Vezzaro e Battistel-lo concordano su un punto:«L'unicasperanzaèchevengafattoquantoprimailbacinodilaminazione.Domenicasareb-be entrato in azione e avrebbeabbassato la piena di un me-tro buono: in questo modo laroggia Menegatta non avreb-be tracimato». Oggi in Comu-ne è in programma un incon-tro con Regione e Coldirettiper risolvere la questione in-dennizzi, dato che l'opposizio-nedi unapartedei proprietaridei terreni pende come unaspada di Damocle sull'iter delprogetto, che ora ha trovato lacopertura finanziaria.•

Vezzaro:«Nonabbiamoportatoinstradaisacchidisabbiapernoncreareallarme.Eilsistemadismsnonhafunzionatobene»

LAGRANDEPAURA

Sacchidi sabbiae assi dilegno messiaprotezione di un’abitazione aRettorgole. COLORFOTO

Ilprimocittadino«Bisognaassolutamenteacceleraresull’invaso,noncisonoalternative»

Giulia Armeni

«Questanonè vita. Non è pos-sibile andare avanti con il ter-roredell’acquacheall’improv-viso arriva e ti porta via tuttociò per cui hai faticato». Si di-ce “incattivita” la trentenne diCaldogno Chiara Sciusco, unache di alluvioni ormai, pur-troppo, se ne intende: appenadueanni fa le fotodileicherie-mergevadalloscantinatodica-sa con il marito Simone eranodiventate il simbolo del disa-stro di Cresole.Ora, all’indomani del nuovo

allagamento, scampato perun soffio, «appena due centi-metri» precisa Chiara, l’incu-bo si è ripresentato.Stavoltaa farne lespeseèsta-

ta l’attività commerciale della

giovane, che giusto un anno fahaapertolostudiografico“Ve-neta Esseci”, in via Ponte Mar-chese, all’angolo con via Ca-vour, la strada in cui domeni-ca è tracimata l’acqua dellerogge.Nessundannoserio,for-tunatamente,matantapaura:«Domenica mattina avevamoun presentimento, per questoci siamo precipitati in negozioa sollevare tutto il materialecheeraaterraeabarricarel’in-gresso con i sacchi di sabbia -racconta battagliera Chiara -.Sacchi che ci siamo dovuti ar-rangiarearecuperare,dalmo-mentochenessunocihaavver-titi del rischio».Non accennano a placarsi

dunque le polemiche sulla ge-stione dell’emergenza e, so-prattutto, sui mancati inter-venti al sistema idraulico: «Ilsindacodevefarequalcosa-ag-giunge Sciusco -. A che servespendere tanti soldi per cam-biare l’arredo urbano, sepoi lepersone non sono al sicuro incasa propria?».

Una protesta, frutto dell’esa-sperazione, che è condivisa datuttoilquartiere,comeconfer-ma anche Vania Pilotto: dallasua abitazione al numero 20diviaCavourraccontaconrab-bia e indignazione la concita-ta domenica con l’acqua in ca-sa. Si scusa se resta alla fine-stra, la signora Pilotto, ma«mifamale lagamba-spiega -perchè ieri sera sono caduta,con tutta l’acqua che c’era sulpavimento!». Anche lei, comemolti altri cittadini, denuncialo stato di abbandono in cuiversano i letti di fossi e torren-ti eparladella beffadei contri-buti: «Ancora stiamo aspet-tando il saldo del 2010, andràa finire che come al solito do-vremo arrangiarci».Brutta sorpresa sul fronte

dei contributi anche per Fran-cescaGastaldello, cheviveconmaritoefiglitraviaPonteMar-chese e Cavour e che, se purenon si è trovata a fare i conticonl’acquaincasa,haperòdo-vutoingoiare l’amaroboccone

Il sindaco Marchioro:«Entro l’anno il progettodefinitivo, poi la Regionedovrà trovare i fondi»

Nessuno ha avvertitogli abitanti del pericoloE si chiedono indietro isoldi per i danni del 2010

Nicola Gobbo

Eranocirca le11di ieriquandoaTorri diQuartesolo è tornatalanormalità, con la riaperturadel ponte sul fiume Tesina. In-tornoalle8 l’ultimosopralluo-goe il via liberaalla rimozionedelle paratie mobili, issate atempodirecordnellaseratadidomenica, quando i modellimatematici utilizzati dal Co-mune avevano indicato che il

picco di piena avrebbe potutotoccarequota 8 metri.Una decisione precauziona-

le ma doverosa, visto che l’ac-qua ha raggiunto i 7 metri e 70centimetri,echehacausatoso-lamente qualche disagio, ine-vitabile, alla circolazione. E seVicenza, Variati in testa, invo-cailbacinodiCaldogno,aTor-ri si attende una cassa diespansioneinzonaovest.«Va-riati ha ragione a chiedere chesi faccia presto - sottolinea ilsindaco di Torri, Diego Mar-chioro -, anche noi stiamoaspettando un’opera fonda-mentale per far fronte a que-steemergenze.L’invasodiCal-dogno e quello di Torri, poi,

possono fare sistema, perché itempi di piena di Bacchiglio-ne e Tesina solitamente sonodiversi, dando una grossa ma-no all'intero sistema Bacchi-glione-Astico-Tesina».A Torri l’intervento, di com-

petenza regionale, riguardaun’areaagricolanella frazionedi Marola di 850 mila metriquadrati, con una capacità dicontenimento di 2 milioni dimetri cubi d’acqua: costo del-l’opera, 25 milioni di euro.«Perlafinedell’anno,almas-

simo per l’inizio del 2013, do-vrebbeessereprontoilproget-to defitivo - spiega Marchioro-costato 120milaeuroefinan-ziato quasi interamente da

Confindustria, con il Comuneche ha contribuito stanziando16mila euro».Poi la palla passerà alla Re-

gione per reperire i fondi (an-che a livello statale) necessariper la realizzazione dell’ope-ra. Intantoneiprossimigiorniil Consorzio di bonifica AltaPianura Veneta inizierà i lavo-ri di rialzo e allargamento de-gli argini del Tribolo.

MONTICELLOCONTEOTTO.Allu-vione sfiorata anche a Monti-celloConteOttocon ilTribollochehaesondatoandandoaco-prire con qualche centimetrod’acquaviaAdigeeviaPoean-che, parzialmente, l’attiguo

parco Baden Powell.La protezione civile e i tecni-

ci comunali si sono attivati te-nendo sotto controllo costan-temente la situazione e met-tendo in atto le misure neces-sarie per limitare idanni.Molti icittadinichehannori-

tirato al magazzino comunaleisacchettidisabbiaperproteg-gere l’accessoacantinee gara-geseminterrati.Tantaappren-sionemaidanni,almenostan-doalleprimeverifiche,risulta-no contenuti. Ovviamentegran lavoro per protezione ci-vile e operai del Comune, im-pegnatia pulire caditoie e sco-line. •M.P.B.

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TORRI DIQUARTESOLO. Ierialle 11 lariapertura delponte sulTesina chiusoperprecauzionedalla seratadi domenica

«Bisognafareprestoperilbacino»

L’esondazione delrioTribollo sulle viedi Monticello ConteOtto. M.P.B.

IL GIORNALE DI VICENZAMartedì 13 Novembre 201210 Primo Piano

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Brendola

Apochesettimanedal suocompletamento,il bacino diespansionerealizzatoin zonaPalùa Brendola èstato giàmessoinfunzione: domenicamattinale chiuse sonostateaperteinmodo dafardefluirenellacassadiespansionelaroggiaDegora.In questomodo,laDegora stessanon èpiùandataadappesantire il flusso,giàarrivatoal limite, delfiumicelloBrendola.Sono statequindievitate esondazionidelfiumicelloamonte, salvandocosìgli abitatidiBrendolacentroedellafrazionediVo’.Dalle10didomenica il livellodelfiumicelloBrendola nonèpiùcresciuto,nonostantecontinuassea piovere.Il bacinodelPalù èstato tenutosottomonitoraggiocostante, dalle7.30alle 18,dapartedeitecnicidelconsorzio dibonificaAltaPianura Veneta, coadiuvatidaitecnici comunali.Nel corsodellagiornata sonostati

“incamerati”nell’invasocirca 50milametri cubid’acqua,la metàdellacapacitàcomplessiva.

«Congrandesoddisfazione -èilcommentodelsindaco RenatoCeron-abbiamo constatatoche ilbacinostesso èdigrandeutilitàin

casodieventi atmosfericieccezionali».

L’ufficio tecnicocomunale èintervenutodomenica mattinaancheinviaS. Vito,nell’omonimafrazione:un residente avevasegnalatolo smottamentodellascarpatachesorreggela strada,franacheminacciava difarcadereipiloniche portanoi cavidell’energiaelettrica edeltelefono.Il rischioerachel’interafrazionerimanessesenzacorrente.Sonointervenutianchelaprotezione civileei carabinieridellalocalestazioneper lagestionedel traffico.La dittaIteldiLimena,chegestisce ipiloni percontodiEnel,haprovvedutoallasostituzionedelpilonestesso. Lastradanon èstata chiusa,ma vapercorsacon prudenza. I.BER.

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Collaudoufficiale peril nuovo bacinodi laminazione aBrendola. I. BER.

Ilcorso deltorrenteChiamposorvegliato specialedeivolontari dell’Associazionecarabinieri. PIEROPAN

CollaudopositivoperilbacinoinzonaPalù

MONTEGALDA/MONTEGALDELLA. Ancorachiusa lastrada Grimana completamenteinvasa

«Vicenzasièscordatadinoi»Il sindaco Paolo Dainese:«Domenica alle 23 l’unitàdi crisi era già chiusa, quiavevamo l’emergenza»

L’emergenza per l’ondata dimaltempo che ha colpito an-che l’Ovest Vicentino, causan-do allagamenti e smottamen-ti, è cessata ma per Comuni efamiglieierièstataunagiorna-ta di conta dei danni.

CHIAMPO E ALTA VALLE. È rien-trata l'emergenza a Chiampoper le cinque famiglie di viaCecchin che domenica matti-na sono state interessate daun allagamento. L'acqua pro-veniente dal colle Vignaga si èriversata sulle case della zonadella scuola media. Il terreno,imbevuto da ore, non è riusci-to ad assorbire l'acqua, che hacominciato a defluire lungo lavia raggiungendo mezzo me-tro di altezza. Danneggiatecantine, taverne e garage. I re-sidenti, che stanno ora facen-do lacontadeidanniadarredie oggetti, hanno appena fattoin tempo a mettere al sicuro leautomobili. Cessato allarmeanche in Alta Valle, dove la si-tuazione è rientrata alla nor-malità.A Nogarole la frana a valle

della strada per Alvese non hacreatoproblemiallacarreggia-ta, che rimane aperta al traffi-co. M.P.

MONTEBELLO E MONTORSO.Continua lo svuotamento delbacino di Montebello iniziatodomenica sera. L'operazioneseguitadalGeniocivileèanda-to avanti per tutta la giornatacon lo scaricodelle portatenelRio Acquetta e nell'Agno. Re-sta in vigore l'ordinanza anti-curiosi che vieta di avvicinarsiai parapetti. Sugli argini delfiumeChiampo, all’altezza delconfine tra Montebello e Zer-meghedo, è stato verificataun’infiltrazione. Il controllosulle stesse arginature ha ri-guardatoanche laconsistenzadello sradicamento di alcunialberi caduti nel letto del cor-so d'acqua con l'intera zolla.A Montorso nella mattinata

di ieri è stata chiusa via SanMarcello, la strada comunalein zona collinare che porta all'omonimachiesa.Peruncenti-

naio di metri la carreggiata èstatadilavatadall’acquacrean-do un solco profondo qualchedecina di centimetri ed estesoun centinaio di metri. I lavoridi ripristino inizieranno nelleprossime ore. M.G.

CREAZZO.Poche le cantine an-coraallagate, ierimattina.Ria-perteal traffico levieSanMar-co e Valsura e i ponti delle vieDoriaeSpinochiusi inviapre-cauzionale. Il livellodelRetro-ne si è abbassato e non si sonoregistratidisagi.«L'unicadiffi-coltà si è riscontrata inviaVal-sura dove ieri una squadra divolontari è stata impegnata aliberare dall'acqua garage equalche cantina- commentaMauro Padrin, responsabiledella protezione civile. CI.CE.

ALTAVILLA, SOVIZZO, MONTE-VIALE, GAMBUGLIANO. Restadifficile la situazione di viaMonteGrappa, inzonaS.Ago-stino ad Altavilla, dove ierimattinalastradaeraancoraal-lagata. Una decina le famigliechehannosubitodanniagara-ge e cantine. In via Matteottiinvece, verso Arcugnano, l’ac-quadelRioCordanohainvasoi campi dietro le case.Alcune cantine e garage alla-

gati nella zona di Peschieradei Muzzi a Sovizzo. Qualcheproblema anche nella Valledell’Onte,versoCastelgomber-to, in particolare in via DalGrossaeviaVigo.Difficoltàan-che nella parte alta di Sovizzo,in via Costalunga, perché l’ab-bondante pioggia ha provoca-toundilavamentodelterreno.Problemiinabitazioni,canti-

ne, garage in via Biron a Mon-teviale. Allagato un laborato-rio in zona artigianale e danniconsistenti anche in una casadi via Costigiola: un flussod’acqua di circa 35 centimetrièscesodallacollinaehaallaga-to i locali.

ARZIGNANO E MONTECCHIO.Emergenza rientrata ad Arzi-gnano già domenica. Nessundisagio a Montecchio. •A.F.

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OVESTVICENTINO.Cessatoallarme in Alta Valle.A Nogarolela franasulla strada perAlvese non habloccatoil traffico

Eadessosicontanoidanni

Antonio Gregolin

Tuttocomedueanni fa.Oqua-si.Unapiena,quellatradome-nica e ieri, fotocopia di quelladel2010,ma - fortunatamente- con una variazione delle mi-sure: allora l’acqua lambivagli 8 metri e 40 centimetri,mentre il picco massimo diportata d’acqua stavolta hasfiorato i 7metri e 68 centime-tri.

Quando tutto a Vicenza rien-trava e si abbassava l’allerta, ilBacchiglione tra MontegaldaeMontegaldellatornavaadoc-cupare l’area di golena su cuipassalastradaprovincialeGri-mana. Per tutta la giornata didomenica, fino a notte fonda,il livello èstatocostantementemonitorato dagli agenti dellapolizia locale e dai volontaridella protezione civile.Amezzanotte l’acquaricopri-

vacompletamentelasedestra-dale, rimastachiusaanchepertutta la giornata di ieri, con iltraffico deviato per la bretellaautostradale all’altezza diGhizzole dove c’è lo svincoloconilnuovopontechepermet-

te di raggiungere Montegaldao la Riviera Berica. Se nel 2010l’alluvione provocò l’interru-zione completa del collega-mento viario tra i due paesi ele province di confine, obbli-gando gli automobilisti a lun-ghe deviazioni, stavolta il traf-fico non ha subito particolarirallentamenti.Il sindaco di Montegaldella

Paolo Dainese ricorda comequi la portata delle acque siamaggiore per la confluenza diduefiumiamontedelpaese: ilTesina, su cui si riversa l’Asti-chello, e il Retrone. «Gli af-fluenti del Bacchiglione - spie-ga il primo cittadino - aumen-tanodimoltolaportatadell’ac-

qua che defluisce da Vicenza.L’allertadiramatadallaPrefet-turaedall’unitàdicrisidelCo-mune di Vicenza ci ha subitomobilitati, ma le notizie nellatardaseratadidomenicasonodiventate contrastanti. Dallacittà ci rassicuravano, mentrequi il livello dell’acqua conti-nuava a salire». «Non abbia-moraggiunto la sogliadimas-sima allerta - aggiunge Daine-se-maèstatol’ennesimocam-panello di allerta per una si-tuazioneidrogeologicacheor-mai appare sempre più fuoricontrollo». La squadra di pro-tezione civile “S. Marco” diMontegalda, fortedellaprece-dente esperienza, e quella di

Montegaldella hanno presie-duto i due punti sensibili al-l’imbocco della strada provin-ciale.C’è poi un paradosso, per

quanto riguarda la gestione

dell’emergenza, che il sindacomette in evidenza con disap-punto: «Abbiamo avuto con-tatti stretticonVicenzae l’uni-tà di crisi fino alle 22 di dome-nica - raccontaPaoloDainese -

per coordinare eventuali criti-cità. Poi, alle 23, proprio nelmomentoincuinoisegnalava-mo la necessità di chiudere lastrada provinciale allagata, ciè stato detto che “cessato l’al-larme a Vicenza, l’ufficio è or-maichiuso”.Cosìc’è toccatoar-rangiarci - incalza Dainese,che fa la voce grossa nei con-fronti del suo omologo di Vi-cenza -. Abbiamo capito chenon appena Variati è andato aletto,hannochiusogliufficidi-menticandosi completamen-te che c’è un territorio moltopiù esteso ed esterno alla cittàchenonpuòessereassoggetta-to solo ed esclusivamente allagestione di chi ha gli uffici sot-to casa. Così non va! Non sia-mocittadinidiserieBel’emer-genza vale per tutto il territo-rio. Variati se lo ricordi!».•

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dellabeffa:«Dueannifaaveva-moricevutounaiutodi600eu-ro per l’acquisto di una nuovaauto, dopo che la nostra erastata portata via dalla piena eorache succede? Il Comune diCaldogno ci chiama perchèvuole indietro i soldi».LasignoraGastaldellosidice

allibita, soprattutto alla lucedei recenti avvenimenti:«Hannounbelcoraggio,dopochenonhannorisolto la situa-zione,avolerancheriprender-

si ciò che ci hanno dato, con lascusa che non hanno più fon-di».Pensa già al futuro Davide

Frizzo,dell’“AutofficinaZanet-ti”, andata sotto nel 2010, perfortuna solo sfiorata dall’ac-qua domenica scorsa: «Inter-venti pubblici? Qui bisognapensare da soli a proteggersi;per questo stiamo pensandodi acquistare barriere e para-tie in acciaio».•

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Protezionecivilee polizialocalecontrollano la stradaGrimana. A.G.

Ilfangonella cucinadell’albergoCa’ DivinoaRettorgole

GiornatadilavoroperilGenioCivileaMontebello:scaricateleportatedelbacinonell’AgnoCaseancoraallagateadAltavilla

Losmottamento aS.Vito. I.BER.

Primo Piano 11

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30IMILIONI STANZIATI DA“SOLIDARIETÀ VENETO”

Sonoil5% delcapitaleaccumulatoper contodei46mila iscrittiaquestofondopensione che metteassiemeimpresee sinda-cati:sarannoinvestitisue-conomiae impresevenete.

Lacifra

GRANDIOPERE. Ilprogettopresentato aisindacati ealle associazioni

IlVenetofalobbypercostruirsilaTav“lowcost”

NUOVE FRONTIERE. Ieri seminariodi Unioncameresu lander ed export

LeimpresecercanolasciadellaGermania

Il “made in Veneto” crea valo-re, economia e occupazione:va sostenuto da tutto il siste-maeconomicoedalleistituzio-ni nel migliore dei modi suimercati, soprattutto quellistranieri, ottimizzando le ini-ziative in funzione della spesae elaborando nuovi strumentidi promozione, tenuto contodei vincoli sempre più strin-genti sul bilancio regionale,anche se non si lesinerà sui fi-nanziamenti per il program-ma 2013. È stato questo il filoconduttore della riunione delComitato regionale di coordi-namentodelProgrammadiin-ternazionalizzazione, svoltosia Palazzo Balbi e presiedutodall’assessore alla Promozio-ne Marino Finozzi.Finozzi ha ricordato che, da

partedelleassociazioniedeglienti coinvolti nel comitato, so-no pervenute numerose pro-poste per dare contenuto alProgramma promozionale2013, del quale il braccio ope-rativo sarà la società VenetoPromozione, partecipata daRegione e Unioncamere. Lestrategiedipromozioneregio-nale si avvarranno di tutte leopportunitàestrumentioffer-tianchealivellonazionaleeco-

munitario.È inoltre emersa la necessità

chefinanziamentiecollabora-zioni per l’attuazione dei pro-grammi promozionali futurisiano ricercati anche al di fuo-ri dei soggetti attualmentecoinvolti, rivolgendosi, in par-ticolare, al mondo bancario,che potrebbe qualificare mag-giormente le iniziative di pro-mozione dell’economia vene-ta. Quanto ai mercati “obietti-vo”,sarannopresi inconsidera-zione i Paesi “focus” e in parti-colare l’area Bric, acronimoche indica gli stati (Brasile,Russia, India e Cina) dovel’economiadimostraimaggio-ri segni sviluppopur inuna fa-sedi crisimondiale.«Rispettoa quanto emerso dall’incon-tro, laRegionedàfind’orapie-na disponibilità – ha afferma-to Finozzi – e utilizzerà anchel’esperienzadelproprioConsi-gliere diplomatico».•

ECONOMIAVICENTINATelefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: [email protected]

Matteo Bernardini

Per riuscire a realizzare il pro-getto-Tav Brescia-Padova(compreso il nodo-Vicenza)nella sua veste di Parternaria-topubblico-privato, così comepresentato lo scorso luglio daConfindustria Veneto e Anceregionale, serve un intenso la-voro di lobby.Ed è quello che i vertici con-

findustriali,deicostruttoriedi-li e della Regione stanno com-piendo per promuovere un’in-frastrutturachepotrebbeesse-re costruita investendo 4 mi-liardi di euro anziché gli 8,3previsti dal piano delle Ferro-vie dello Stato.Ecosì, ieri,ConfindustriaVe-

neto, nella propria sede regio-nale,ha organizzatoun incon-troperpresentarealleAssocia-zioni di categoria regionali ealle sigle sindacali Cgil, Cisl e

Uil, ilprogettoTav.L'appunta-mentohavistounapprofondi-mento delle caratteristichetecniche dell’operazione.L'infrastruttura proposta si

caratterizza per la stretta con-nessione tra il sistema ferro-viario esistente, con le altremodalità di trasporto e con ilterritorio attraversato, mini-mizzandol’impattoambienta-leancheattraversol'individua-zione di standard qualitativipiù razionali e adatti all'esi-genza di organizzare modellidi esercizio flessibili (velocitàmassima: 250 chilometri ora-ri invece di 350). La definizio-nedistandardmenoimpegna-tivi, oltre che un riesame pro-gettuale molto accurato, con-senteunasignificativariduzio-ne del costo complessivo dell'opera; nella proposta all'esa-me l'intera Brescia-Padovapuò essere realizzata con 5,8miliardi di euro invece degli

8,3 previsti dalle Ferrovie del-loStato,purcomprendendolanuova soluzione per il nodo diVicenza, con la stazione in zo-na fiere.Questacifrapuòesse-re però ulteriormente ridottaa 4 miliardi, suddividendo gliinterventiinpiùfasi(peresem-pio rinviando la costruzionedei by-pass sotterranei nellestazioni di Padova e di Vicen-za) ma soprattutto sostituen-do, almeno tra Verona e Pado-va, la figura del "general con-tractor" con quella di un sog-getto che si faccia carico di unvero intervento di "Parterna-riato pubblico-privato".«Consideromoltoimportan-

te questo incontro - commen-ta Franco Miller delegato allaInfrastrutture di Confindu-stria Veneto - perché ha con-sentitounconfrontosullapro-posta presentata da parte ditutte le forzeeconomiche e so-ciali della regione. È questa la

strada giusta perché il proget-to divenga patrimonio comu-ne dell'intero Veneto. E cometaledeveesserepresentatonel-la maniera più efficace al Go-verno. Spetta ora alla Regioneilcompitopiùdifficileecioèot-teneredalGovernoilmanteni-mento delle promesse che ilministro Corrado Passera hafatto al presidente Luca Zaialo scorso luglio a Mestre e cioèlo stanziamento da parte delCipe delle risorse necessarieper laprogettazionedella trat-ta Brescia-Padova».Parole alle quali si aggiungo-

noquelledelpresidentedeico-struttori veneti, Luigi Schia-vo: «A breve verranno pubbli-canti ibandidellaCommissio-neeuropearelativial finanzia-mento di progetti Ten-T (Retitrans-europee) per un impor-to complessivo di 851 milionidi euro».«Con l'aiuto della Regione -

aggiunge Schiavo - confidia-mo che il governo confermil'attenzioneper l'AltacapacitàBrescia-Padova,giàmanifesta-ta recentemente dal ministroPassera.Questaèinfattiun'op-portunità da non mancare, vi-sta la scarsità di investimentipubblici». Quindi l’assessoreregionale alle Infrastrutture,Renato Chisso: «L'incontro èservito per fare il punto sullasituazione delle grandi operedi fronte a una platea compe-tente, interessata allo svilup-poeconomicoenonsolo,dellanostra Regione».«Il quadro delle grandi ope-

reèunlavorodatempodeline-ato e condiviso ma ancora dacompletare - termina Chisso -Lo possiamo fare assieme, an-zi credo sia doveroso farlo as-sieme. Perché in questo mo-mento in cui la crisi finanzia-ria sembra prevalere, è impor-tante la visione d'insieme».•

La tutela dei marchi veneticrea valore e occupazioneIl bilancio regionalenon lesinerà finanziamenti

RiflettoripuntatisullaGerma-nia. "La Germania e l'Europache va: prospettive per i nostriesportatori" è il titolo di un in-contro che Confindustria Vi-cenza, in collaborazione conla Banca Popolare di Vicenza,organizza questa mattina alle9.30, a palazzo Bonin Longa-re. Al discorso di apertura delvicepresidentedegli imprendi-tori berici, Walter Fortuna se-guirà una relazione in video-conferenza del direttore delCentro Studi di ConfindustriaLucaPaolazzi che farà ilpuntosulle prospettive di ripresadell'Europa; interverrannopoi la direttrice dell'Ufficio diBerlino della Camera di Com-mercio italiana per la Germa-nia Francesca Regina, quindialtri relatoriperpresentareglistrumenti giuridici e contrat-tuali che le imprese che espor-tano in Germania devono co-noscere. Nel pomeriggio sonopoiprevisti incontri individua-li delle aziende con la Cameradi Commercio italiana per laGermania.«La Germania è da sempre il

principale mercato di riferi-mento per l'export vicentino -osserva Walter Fortuna - È unmercato target per quasi tuttii nostri settori industriali for-

ti: meccanica, concia, arreda-mento, food ma anche moda ebeni di consumo. Con la Ger-maniadunqueèopportunori-partire per un ragionamentoche vuole supportare le azien-dechevoglionoallargareipro-priorizzonti industrialiecom-merciali».Intanto ieri, a occuparsi dei

rapporticommerciali tra ilVe-neto e la Germania è stataUnioncamere che ha organiz-zatoilconvegno“Glieffettidel-la crisi sui rapporti fra Ländertedeschi e il Veneto e gli stru-menti istituzionali e finanzia-ri a supporto dell’economia edeidistrettiproduttivi” incon-troincollaborazioneconlaRe-gione, Confindustria Veneto,la Camera di Commercio Ita-lo-tedescaelaCameradiCom-mercio Italiana per la Germa-nia.«La Germania, per le impre-

se venete, non è solo il primo

mercato di scambio, ma è un“sistema modello” a cui guar-diamo con grande interesse eanche con un po’ di invidia -sottolineailpresidentediCon-findustria Veneto Andrea To-mat – Ci sono molte affinità ecaratteristichecomunitraino-striterritori,chesebenvaloriz-zate potranno di sicuro assu-mere in futuro un ruolo sem-prepiù importante:pensoallagrande concentrazione di pic-colemedieimpreseealladiffu-sa vocazione manifatturiera.Le imprese venete stannoguardandoanordeaest: sonoqueste le direttrici dei grandicorridoieuropeie leprincipalinervatureentrocui farcorreregli scambi. Questa conferenzaponelebasipercreareuntavo-lo di lavoro con l’AssociazioneindustrialidellaBavieraedial-triLanderperunconfrontodi-retto fra imprenditori dei dueterritori».•

UNINDUSTRIA.Treviso,soscreditoUnindustriaTrevisolancial’allarmesuicostiperl’accessoalcreditodelleditteelofainviandounaletteraaVincenzoBoccia,presidentenazionaledellaPiccolaindustriadiConfindustria.

LARIUNIONE. Comitatoregionale perl’export

AnchelaRegionesischieraafavoredel“Madein”

L’assessore Marino Finozzi

Nonostante la crisi economi-ca, l’imprenditoria stranierasiconfermaunarealtàinconti-nuaespansione.Gli imprendi-tori stranieri in Veneto sonoaumentati del 22,6% dal 2007al 2012, con considerevoli di-vergenze in base ai settori diattività. Gli imprenditori stra-nieri nella nostra regione so-no 53 mila e costituiscono il7,4% del totale dei titolarid’azienda. I numeriemergonodaunaricerca,pubblicata ieri,dalla Fondazione Leone Mo-ressaIl settore che ha registrato il

piùaltotassodi incremento inVeneto è quello dei servizi dialloggio e ristorazione(+95,7%), seguito a distanzadal commercio (+25,6%) e daiservizi (+32,0%). Regista inve-ce un aumento decisamentelieve (+1,8%) il settoredelle at-tività manifatturiere e una di-minuzione, invece, il settoredel trasporto e del magazzi-naggio (-18,1%). Dati che con-fermanola tendenzadelVene-to a seguire gli andamenti na-zionalineidiversisettoridi im-presa.A Vicenza gli imprenditori

stranieri sono 8.728, ovvero il6,8%del totaledellacategoria.Rispettoallealtreregioni, ilVe-neto ha conosciuto un incre-mentorelativamentemodera-to (22,6%), soprattutto se con-frontato con il Lazio (65,9%),la Liguria (39,5%) e laToscana(30,4%).•

LARICERCA

InVenetoaumentanoleaziendestraniere

Proseguono gli appuntamentidel ciclo “La Camera di Com-mercio incontra”, organizzatidall’ente di via Montale ognimercoledì del mese. Domanila giornata sarà dedicata alruolo e all’attività dei profes-sionisti.La prima tavola rotonda, in

programma dalle 14 alle 15.15,vedrà come protagonisti gliesperti contabili e i commer-cialisti. Che discuteranno diiscrizionedellequalifichepro-fessionali nei registri camera-li.Aseguireunconfrontosulleretid’impresaesullenovitàre-lativeallostatutodellesrlsem-plificate e di quelle a capitaleridotto. Destinatari i notai e iloro collaboratori; l’appunta-mento si svolgerà dalle 15.30alle 16.45.A chiudere la giornata sarà

invece una simulazione di uncaso di mediazione dalle 17 al-le 19.15. Il caso sarà discussodamediatori, avvocati,profes-sionisti e imprese.Gli incontri della Camera di

Commercio proseguirannopoi anche nei prossimi duemercoledì del mese, che ve-dranno al centro dei riflettorile imprese, quindi le istituzio-ni e il territorio.Ilprimoappuntamentoèsta-

to invece dedicato ai cosuma-tori e alle Associazioni di cate-goria. La partecipazione al ci-clo di eventi organizzato dal-l’entediviaMontaleègratuitaprevia registrazione.•

SEMINARI.Domani

LaCameradiCommercioincontraiprofessionisti

FONDOPENSIONE.Unisceimpreseesindacato

“SolidarietàVeneto”investirànellePmiehasceltoFinint

Untrenoimpiegatonella tratta riservata all’Altavelocità

Lapartnershippubblico-privataridurrebbeilcostodellatrattaBrescia-Padovadi4,3miliardi

Ipartecipanti al convegno organizzatoieridaUnioncamere Veneto

A Confindustria Vicenzaoggi giornata dedicataai rapporti commercialicon il mercato tedesco

Sarà la Finint di Conegliano -Finanziaria internazionale in-vestments sgr - a fareda gesto-redelnuovofondoda30milio-ni,parial5%dell’interocapita-le, stanziato per investimentisul territorio regionale da“So-lidarietà veneto”, il fondo dipensione complementare chemette assieme Confindustria,Confartigianato, Confapi,Cna, Casartigiani e Feder-claai. Lo ha annunciato ieri apalazzo Bonin Longare, dopol’introduzione del vicepresi-dente di Confindustria Vicen-za Giorgio Xoccato, il vicepre-sidente del fondo AlessandroMolinari, durante il convegno“Investimenti territoriali inVeneto: al via la prima espe-rienza in Italia” organizzato aVicenza proprio per lanciarela novità. mirata chiaramentea dare un aiuto finanziarioconcreto all’impresa e all’eco-nomiavenetache lomeritano.Era dal 2008, come ha ricor-

dato anche il direttore PaoloStefan di “Solidarietà Veneto”,chenell’ambitodelladiversifi-cazione di investimenti neces-saria per garantire una gestio-ne redditizia dei fondi pensio-ne degli iscritti - in Veneto so-nooltre46mila,conoltre6mi-la aziende coinvolte - il fondoha lavorato all’idea di destina-

re fondi a sostegno di obbliga-zioni che ora possono essereemessi anche da piccole e me-die imprese. Il lavoro iniziaora, segnando già da ora unanovità storica che comunquepuò fare da aprirpista anche alivellonazionale anuove espe-rienze di strumenti “integrati-vi” nati dalla collaborazionetramondodell’impresaemon-dosindacale,comeemersodaldibattito tra Alberto Baban(presidente Piccola industriadiConfindustriaVeneto),Giu-seppe Sbalchiero (presidenteConfartigianatoVeneto),Gera-do Colamarco (segretario Uilveneto) e Franca Porto (segre-tario Cisl Veneto).•P.E.

IL GIORNALE DI VICENZAMartedì 13 Novembre 201224 Economia

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CRONACADIVICENZATelefono 0444.396.311 Fax 0444.396.333 | E-mail: [email protected]

L’INTERVENTO. Nellascuola manca un sistemadi valutazione

Andareoltrele18oreServeunaveraqualità

Ilproverbiodelgiorno

DOCENTIIN CRISI. Esabato24 novembreun’altramanifestazione

SifermalascuolaScioperodeiprofeoggiassemblee

DobbiamosalvaguardareleretribuzionichegiàscontanoilbloccoimpostoTINACUPANICISLSCUOLA

Oggiin tutte lescuolela protestadegli insegnantiorganizzata datutte lesiglesindacali dellascuola. FOTO ARCHIVIO

FESTAA SORPRESAPERL’EX PROVVEDITOREUnafesta cosìproprio nonsel'aspettava.Nessuninvito,nessunavviso. Solounpretesto perfarloarrivare daSchio, doveabita,a Vicenza.Eraquestoil patto traglistudentidellaConsulta:nonlasciarsiscapparenientefino all'ultimomomentoperchè lasorpresafosseveramentetale.Obiettivo raggiunto.FrancoVenturelladomenicascorsa tutto siaspettava trannecheessereprotagonistadiunagiornataorganizzata dai“suoi”ragazzi chehannovoluto inquesto modoringraziarloperilsostegnoe l'appoggiodimostratialletanteiniziative studentesche:progettisullalegalità,incontrie confronti,dibattiti,viaggia NapoliePalermo,corteiemanifestazionicontro lamafia.«Eradoverosoesprimerglilanostra gratitudine,ci hasempre incoraggiatie ci èsempre statovicino conpassione,entusiasmo eaffettointuttoquello cheèstato ideato e realizzatointerminidi impegnocivico»spiega ManuelRemonato,presidenteuscentedellaConsultastudentescaearteficenumerouno deifesteggiamentididomenicascorsa nellaparrocchiadei Ferrovieri.Adaccoglierel'exprovveditoreunaquarantinadigiovaniealcuniprofessoritra iqualilacoordinatriceMariaAnnunziataSchiavotto.AVenturella glistudentihannoregalato unalbumdellefotografie scattatedurante“iviaggi dellalegalità”. •An.Ma.

L’exprovveditore

Il pericolo oramai sembrascongiurato.Tutti idocen-ti rimangono alle 18ore di

cattedra. Risolta, dunque, an-chelaquestionedellacopertu-ra finanziaria, non facile diquesti tempi.Latensione,però, restaanco-

raaltanellescuole.Ancheper-ché, per la coperta corta, la ga-ranzia delle 18 ore nei fattisembra abbia comportato, tral'altro,untagliodi47,5milionidi euro dal Fondo di Istituto,cioè dalle risorse per il miglio-ramento didattico delle scuo-le. Come il gatto che si mordela coda: come si fa a garantirela qualità di un servizio se alcontempo si tagliano le risor-se e dall'altro si dichiara chequesto taglio non "pregiudical'offerta"?Ma, ciò che anzitutto ha sor-

presoesconcertato, aldi làdelmerito, è stata lamodalitàdel-la proposta delle sei ore ag-giuntive di insegnamento. E'stato, cioè, il modo brutale.Senza una valutazione, sen-

za un minimo di coinvolgi-mento, come se la scuola, allafin fine, non contasse niente,fosse cioè irrilevante. Nel frat-tempo, si è aperto il dibattito,

finalmente.Undibattitoaper-to sulla "scuola reale", oltre lenorme,oltre il contratto, in re-lazionealla pari dignità di tut-ti, in funzione dei risultati ef-fettividellaprofessionalitàdo-cente.Hanno, adesempio, fat-to discutere le due lettere, ap-parse di recente sul Giornaledi Vicenza, a firma di una do-cente prof.ssa Brillante e diuna giovane di 26 anni, Eleo-noraBellorio.Finalmenteèen-

tratainscena,conquesti inter-venti, la “scuola reale". Quelmondo,cioè,checontinuaari-manere sconosciuto ai tecniciministeriali, ma anche a tantiattori della vita della scuola,per le sue implicazioni "siste-miche",oltrecheperlecompa-razioni tra mondi del lavoro,in funzione di un rinnovato si-gnificato di "servizio pubbli-co". Oltre quindi la vecchia"autoreferenza", cheèunpo' il

Anna Madron

Scuola, mobilitazione doppia.Si comincia questa mattinacon la campanella che suone-rà due ore più tardi per un'as-semblea che i confederali CgilCisl Uil più Snals e Gilda han-no indetto come primo atto diuna protesta che sfocerà saba-to 24 novembre nello scioperogenerale.Intanto oggi le cattedre, al-

menolamaggiorparte,dalle8alle 10 resteranno vuote e intutti gli istituti, dalle maternealle superiori, si discuterà dicontrattodarinnovare,discat-ti di anzianità non riconosciu-ti, dello scampato “pericolo”di vedere aumentato l'orariodi lavoro a parità di stipendioeingeneralediunascuolasull'orlo di una crisi di identità emotivazione. Temi caldi cheverranno affrontati in autoge-stione o in presenza delle Rsue diventeranno oggetto di do-cumenti da inviare agli organidi informazioneealMinisterodell'Istruzione. Massiccia lapartecipazionedeiprof. che inalcuniistituticomprensividel-la città, vedi il 10 di via Colom-bo, coinvolge il 100% del cor-podocenteperilqualel'assem-blea rappresenta un dirittochepuòessereesercitatonellamisura di dieci ore annualiprocapiteprevistedalcontrat-to.«In tutti i cinque plessi dell'

istituto la partecipazione èunanime», fa sapere la presi-de Cristina Sottil che nei gior-ni scorsi ha inviato alle fami-glie una circolare per avvisareche nelle classi oggi si comin-cerà a far lezione più tardi. Di-sagio assicurato per tante fa-miglie, soprattutto delle ma-terne e delle elementari, che

dovranno ricorrere ad altri,nonni inprimis, peraccompa-gnareibambiniascuolaoppu-re, nell'impossibilità di conta-re su terzi, dovranno tenere acasai figliper l'interamattina-ta.Del resto lo scopo dellamo-bilitazione è proprio questo,far sì che si accendano i riflet-tori sul pianeta scuola dove,confermaGiuseppeMalfermo-ni, dirigente del comprensivo11 di via Prati e a reggenza del3 Scamozzi, la tensione è allestelle.«Leesternazionidelgoverno

–spiega ilpresidesottolinean-dochenei comprensivi chedi-rige l'80% degli insegnanti hadichiaratodiaderireall'assem-blea odierna– dimostrano chenon c'è alcuna sensibilità perilsettore.Sonosicurochel'ora-rio dei docenti potrebbe an-che essere aumentato, ma afronte di un accordo ragiona-to tra le parti e soprattutto diun legittimo riconoscimentoeconomico ad un lavoro chenonsi limita a diciotto ore set-

timanali». «Le proteste sonoradicali–aggiungeMalfermo-ni - si fa peggio: so di scuolenel Vicentino dove gli inse-gnanti in segno di protestahannobloccatolegiteerifiuta-no incarichi aggiuntivi».«L'istruzione merita atten-

zione e rispetto, perchè in bal-lo c'è la formazione dei futuricittadini», chiosa DomenicoCaterino, preside del tecnicoper geometri Canova. Anche lìoggi per molte classi l'entratasarà alle 10, come anche al tec-nico industriale Rossi dove inumeri del dissenso sono pe-rò più bassi: su 120 appena 30sono gli insegnanti che pren-deranno parte alle assembleeesindacalidurante lequaliver-ranno proiettate anche delleslides con numeri scomodi,per esempio quelli degli sti-pendi dei colleghi europei chea parità di ore di servizio (mainmolticasi, comeFinlandiaeFrancia, alle superiori si lavo-rameno:15e14oresettimana-li) percepiscono quasi il dop-pio rispetto ai prof italiani.«L'obiettivo di questa prima

presadiposizioneèsalvaguar-dareretribuzionichegiàscon-tanoglieffettidelbloccoimpo-sto al pubblico impiego» evi-denziano i segretari Sebasta-no Campisi (Cgil), Tina Cupa-ni(Cisl),MarcoOteri (Uil),Do-riano Zordan (Snals), RenataVeronese (Gilda) giàalle preseconl'organizzazionedelsecon-do round: lo sciopero di saba-to 24 novembre. «Per ciascu-na sigla sindacale ci sarannoalmeno cinque pullman chepartirannodaVicenza–fannosapere – la base ci ha chiestochedalVenetolapartecipazio-ne alla manifestazione nazio-nale sia di almeno quattromi-lapersone».•

© RIPRODUZIONERISERVATA

Dalle8alle10mobilitazioneditutti isindacatiProtesteperilcontrattodarinnovare:«L’obiettivoèquellodidiscuteredelfuturodell’istruzione»

FrancoVenturella

Insegnantidavanti agli alunnidi unaclassedelle scuoleelementari

Ma la garanzia dell’orarioha comportato un tagliodi 47,5 milioni di eurodal Fondo di Istituto

Gianni Zen

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IL GIORNALE DI VICENZAMartedì 13 Novembre 201228

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1.400METRIQUADRATIDISUPERFICIE

Invirtù dei suoi1.400metriquadratidiestensione,quello delSanBortoloè ilpiù granderistorantedella provinciadiVicenza.

230TONNELLATEDIVETROEACCIAIO UTILIZZATE

Lacostruzionemodernadelnuovo ristorante delSanBortoloè stata fattautilizzando230tonnellatedivetroe acciaio.Èall’avanguardia.

2.700PIATTI ALGIORNOPERDEGENTIERISTORANTE

Lanuovacucina dell’Ulss èstatarealizzata daSerenissimae riesce asfornare2.700 piatti algiorno.

Lecifre

LA LAPIDE. Finalmente, dopo decine di segnalazioni, la facciata di“casa Fogazzaro” è stata restaurata. «Meglio tardi che mai», diceLucianoParolin,cheproponediinaugurarecorsoFogazzaroriquali-ficatoil7marzo,anniversariodellamortedelpoetaeromanziere.•

Franco Pepe

ÈilpiùgranderistorantediVi-cenza.Anziconisuoi1400me-tri quadrati di superficie forseè il più esteso della provincia.Ieri mattina, da parte dell'as-sessore regionale al bilancioRoberto Ciambetti, il tagliodel nastro in un'area del SanBortolo che ora, grazie a que-sta costruzione moderna fattadi 230 tonnellate di vetro e ac-ciaio che di giorno privilegiala leggerezzae dinotte prendelaformadiun'astronave,èsta-ta anche riqualificata.È il ristorante San Bortolo,

330 posti a sedere, un self-ser-vice di qualità con tanto di an-golo per i piatti da spadellareall'istante, il settore pizzeria, eal centro il banco per le bibiteallaspina.Bellodavedere, fun-zionale.Tuttobencurato:acu-stica, luce, condizionamento.Manca solo la vista, perché,purtroppo, l'esterno offre solola visione dei vecchi fabbricatigrigie malinconicidel vecchioospedale che sembrano uscitida un bombardamento, maper il resto c'è veramente tut-to. Due chef e un servizio di al-ta ristorazione.È la nuova mensa dei dipen-

denti, che per un pasto paga-

no1,03 euro, echevipotrannoaccederedadomanidall'inter-no dell'ospedale seguendo unpercorso fra pareti appena ri-verniciate. Ma è anche un ri-storanteapertofinoalle22del-la sera anche al pubblico, chepotrà entrare da un ingressoautonomo e indipendente,senza passare per i corridoidel San Bortolo. Pergli esterniil pranzo o la cena costerannosemprepoco,unprezzodavve-ro concorrenziale: 8,50 euro.Ma per i dipendenti che vor-ranno tornare anche la sera,per i loro familiari, e i pensio-nati dell'Ulss ci sarà lo scontodiuneuro.Attenzione: con unmenù che proporrà a rotazio-ne specialità gastronomichedi tutte le regioni italiane.Per costruire il nuovo risto-

rante, che sostituirà la vecchiamensa fuori norma, buia, conbarriere per i disabili, in cui icibi dovevano essere portatidall'esterno, l'Ulssnonhaspe-so nulla. La costruzione, pro-gettata dagli architetti Carta eTretti, e ultimata in tre annigrazie anche all'impegno dell'ingegnere capo Antonio Nar-della e della sua squadra dell'ufficio tecnico, è stata tutta acarico della Serenissima spa,l'aziendachehainappaltotut-to il servizio di ristorazionedell'Ulss, e che ha investito 7milioni di euro, 4 per la nuovacucina che confeziona ognigiorno 2 mila 700 piatti per idegenti, e per il ristorante. Unfinanziamento non da pocoche all'Ulss è costato 1 euro inpiùperticketmensa,eundebi-to che ad aprile del 2014 saràcompletamente ripianato.EntusiastaildgAntonioAles-

sandri per il nuovo traguardoraggiunto:«Ilprossimosarà ilsesto lotto». Da lui, dinanziaadautorità,primariepersona-le, parole di gratitudine per ilpresidente della SerenissimaMario Putin. «Quando l'hochiamato perproporgli di rea-lizzarequestamensa-ristoran-te pur non avendo l'Ulss le ri-sorse ha risposto subito di sì».L'ing. Nardella ha fatto la sto-

ria della costruzione con unastrategia progettuale piutto-sto complessa. Ciambetti neha evidenziato il gusto archi-tettonico. «È la zucca della fa-vola trasformata in castello.Qui si vede anche l'amore ditutti per il proprio ospedale».«L'ho fatto non certo per un

discorso economico - conclu-de Putin - ma per lasciare un'impronta della nostra presen-za con l'orgoglio di avere fatto

qualcosa per la sanità pubbli-cavicentina».LaSerenissima,ormaiungigante europeodel-la ristorazione, vanta numeriimportanti. Un fatturato di250 milioni di euro, 5 mila di-pendenti (150 al San Bortolo),200 mila pasti al giorno permense pubbliche, soprattuttoospedali,di tuttaItalia,maan-cheinVaticano,SpagnaePolo-nia.•

© RIPRODUZIONERISERVATA

Unself-servicediqualitàconangoloperipiattidaspadellareall'istanteeilsettorepizzeria

DialettandoStoriediSanti

Fotonotizia

Idipendentipotrannomangiarealmodicoprezzodi1,03euroPergliesternipranzoa8,50euroSerenissimahaspeso7milioni

maledella scuola.Laveraque-stione, ce lo possiamo dire, re-sta il disconoscimento, ancheda buona parte delle sigle sin-dacali, del fatto che a scuola cisono docenti e presidi in gam-ba, la gran parte, ed altri che,lo sappiamo bene, lo sono me-no. Questo il punto decisivo,cheriguardalasemprepiùdif-fusa domanda di qualità del"serviziopubblico" scolastico.

ILMINISTRO.Con l'ipotesi delle24ore,ancheilministroProfu-mo ha confermato la prassi difare della scuola “di tutta un'erba un fascio", mentre nontutti sono dello stesso valore,nel senso che ci sono coloroche garantiscono, con le 18ore, qualità reale, passioneeducativa, responsabilità so-ciale (cioè dedicano alla scuo-la tutto il loro tempo), mentreci sono docenti che a scuola silimitano ad offrire una "pre-stazione", secondo un profilominimalista, a volte anchequalitativamente modesto.

PENALIZZATI.Chi sono i più pe-nalizzati da questo modo dileggere la scuola? I più giova-ni, quelli in gamba, che si tro-vano ad inseguire frammentidi lavoro precario, pur in pos-sesso di fior di lauree. Mentre,col solo principio della "anzia-nità di servizio", non si entranel merito del valore di unaprofessionale, ma si finisceper creare ingiustizia, iniqui-tà. A scuola, insomma, mancaun sistema di valutazione,manca una verifica, manca"un'etica della responsabili-tà", oltre anche legrigliedi au-tovalutazione, sui risultati del"servizio pubblico", in formadi "rendicontazione sociale".Oltreatuttoquesto, restapoi

il tema delle risorse che vanno

garantiteassieme a tutto ilmondodellaformazione,ritor-ni ad essere la vera priorità diunPaesechevogliaalzarelate-sta, che voglia offrire fram-menti di speranza alle giovanigenerazioni.

L’AUSPICIO. Il mio auspicio èchequestavicendainducatut-ti gli attori (docenti, presidi,sindacati, politici, rappresen-tantisociali)arimettereingio-co, in termini davvero critici, itemisul tappeto.Oltre icorpo-rativismi che continuano adimperversarenei tantisiti spe-cializzati, sfogatoi, per lo più,di docenti ancora insensibilial temadelvaloresocialediun"serviziopubblico".Il corporativismo è il vero al-

leatodicolorochecontinuanoa considerare non prioritarioil tema della formazione, per-ché foriero, alla fin fine, dellosfondoassistenzialistico.

SERVIZIO PUBBLICO. La scuola,lo vorrei ricordare, non è deidocenti, comegliospedalinonsono dei medici, e le procureedi tribunalinonsonodeima-gistrati. Ma, in quanto "servi-ziopubblico",sono,secosìpos-sodire,deicittadini.Selascuo-la è davvero compresa e consi-deratacome"servizio", soloal-lorapotràpretendere quell'at-tenzione che oggi molti riven-dicanoamo'diassiomafonda-mentale, mentre, come è inogni "società aperta", questosuovalorefondamentalevadi-mostrato, non preteso. Ci vo-gliono incentivi, risorse e ade-guate verifiche. Per questo larevisionedelTitoloVdellaCo-stituzione non può comporta-re che con l'acqua sporca ven-ga buttato via anche il bambi-no.•

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RestauratacasaFogazzaro

SANITÀ. Èstatoinaugurato ieri ilpiù granderistorantedi Vicenza:èquello dell’ospedale, con330 posti asedere

Lamensa“chic”delS.Bortolo

IldgAlessandri:«Oraavanticonilsestolotto»Putin:«C’èl’improntadellanostraazienda»

Tutti sappiamo chisonoibeduini.Maildialettoveneto chiamabeduina la

cinciallegraperché lepennedellatestaricordano ilcopricapodei beduini.

EugeniodiToledo e Briziovescovi,NicolòI papa, Imerio,Omobonosono isantiricordati oggi. Omobono eradiCremonaemorì nell’anno 1197.Feceilsartee consideravalaprofessioneun

donoche Diogliavevadatoperchépotesseincontrare tantagentee farledelbene. Acinquant’anni lasciò aghieforbiciper dedicare tutto ilsuotempo alprossimoealla preghiera. Ilpopolo lo

definìsubito santoe, cosaimpensabileperquei tempi,papa InnocenzoIII loiscrisseall’albo deisanti dueanni appenadopolamorte.

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IL GIORNALE DI VICENZAMartedì 13 Novembre 2012 29

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LAPROTESTA. Azione dimostrativadi una settantina digiovaniverso lo scioperodidomani

Occupatal’exBorghesi«Spaziodasfruttare»

Segnalatiall’autorità giudiziaria

vademecum

Anna Madron

Hanno occupato l'ex casermaBorghesi a Borgo Casale conl'intenzione di rimanerci tregiorni.Ieri nel tardo pomeriggio gli

studenti del Coordinamentoinsieme ad una rappresentan-zadi lavoratoriprecari - in tut-to una settantina di persone -hanno fatto irruzione neglispazidismessi dell'ex casermadando il via ad un'azione di-mostrativa a supporto dellosciopero indetto da Cobas eCgil domani, mercoledì 14 no-vembre, data che coincide conla giornata di mobilitazioneeuropea sul lavoro e la solida-rietàpromossa dallaCes,Con-federazioneeuropeadeisinda-cati. «Abbiamo programmatotregiornidiattività,tra labora-tori e momenti musicali, persottolinearecomeedifici indi-suso potrebbero essere utiliz-zati a favore dei giovani, manon solo. In questa strutturalo spazio è tale chepotrebberotrovare ospitalità temporaneaanchenuclei familiarichehan-no lo sfratto e non riescono atrovare un alloggio», spiega

Giacomo Nardello, studenteuniversitario, portavoce delCoordinamento, movimentogiovanile che punta il dito suitempi lunghi della politica.«Cinque anni fa – prosegue

Nardello – sembrava che l'exBorghesi potesse diventareuna mensa per gli universitarima ilprogetto si èarenatoe daallora non se ne è più sentitoparlare. In città sono diversele strutture chepotrebberoes-sere riconvertite e utilizzateper rispondere alle esigenzedei giovani che chiedono luo-ghidiaggregazione,maanchedei lavoratori in un momentodicrisiparticolarmentedram-matico». All'occupazione dell'ex Borghesi, dove gli studentisono entrati con sacchi a peloe l'occorrente per sopravvive-re tre giorni, fino alla serata didomani, si aggiungerà anchel'adesione allo sciopero di Cgile Cobas. «L'appuntamento èdomani mattina alle 8,30 da-vantiallastazionedadovepar-tirà il corteo. A manifestazio-neconclusa–fasapereNardel-lo – torneremo nell'ex caser-maperdiscutere insiemesulleragioni dello sciopero»•

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CONCERTONellasalaconcerti delconservatorio dicontràSanDomenico,siesibisconoPaolo Birroalpiano eAlfredo Ferrarioalclarinetto.Ingressocontessera.

DIVAGAZIONI SULCAFFÈDomanialle17.30 allabiblioteca“LaVigna”, incontrà Porta santaCroce,GiorgioCeraso, cultored’arte,parleràdi

“Divagazioni sul caffè”.Seguirà degustazione.

CENTROECUMENICOQuestaseraalle18all’istitutoRezzara,viadellaRacchetta, alcorsodelCentro ecumenicoEugenioIV,sarà ospiteilpastoreGhaneseJohnAlphonsah,coordinatoredellechiese pentecostali“VitaNuova”. Parleràdell’esperienzapentecostale.

AUSERDomanialle16a palazzoCordellina,incontrodell’Ausercon CristinaBorinsu“Dipingerelaperfezione:Jan Vermeer diDelft”

IlCoordinamentodeglistudentiinsiemeconalcuniprecariieriserasonoentratinellostabilediproprietàdellaProvincia

Conl’Italiaecon lapoliziaunagran simpatia non dovevaaverla l’albanese di 29 annichegrazieall’alcol l’altranotteha dato in escandescenze al-l’interno del Boy’s di via del-l’Oreficeria.Tantochealla finesi è ritrovato in manette conuna denuncia per resistenza eoltraggio. Oltre a una multaper ubriachezza molesta.Gli agenti del 113 sono stati

chiamativerso le2dinottedalpersonale del locale notturno.Motivo: due clienti molestichedisturbavanotutti.Arriva-noipoliziotti, ibuttafuori indi-cano i due: uno dà ilsuo nomesenzaproblemi ma non hado-cumenti. L’altro non ne vuolsapere e inizia a urlare: «L’Ita-liaèunam...bastardi».Amma-nettato, inautol’uomohacon-tinuato:«Vela faròpagare, so-no un tipo pericoloso».Conclusione:notteinquestu-

ra e le denunce prima di esse-re rilasciato. Per il suo amico,28anni,ancheluialbanese, ie-ri l’accompagnamento al CiediBari.•

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ALBOY’S

ClientimolestinelnightInmanetteunalbanese

L’ARRIVODELLA DIGOS«Un'iniziativaversoloscioperogenerale europeodimercoledì».Così vienemessaa fuoco daiprotagonistil'occupazionediieri seradell'ex casermaBorghesidiBorgo Casale.

Iltutto siè svoltosottol'occhioattento degliuominidelladigos, cheinformatalaProvincia(proprietariadell'immobile), hannopoiprovvedutoallasegnalazioneall'autoritàgiudiziaria. •N.G.

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LOTTAALLO SMOG

Ilmaltempofarinviarelelimitazionialtraffico

Glistriscioni messi dairagazzi delCoordinamentostudentesco

Numero Verde

800 226 226

Unaballerina di lapdance

È posticipata di una settima-na la limitazione alla circola-zionedeimezzipiù inquinantipercontrastare l’inquinamen-to atmosferico. Lo ha decisol'amministrazione comunaleaseguitodegliallagamentiav-venuti domenica.L’obiettivodiquestarestrizio-

ne è di diminuire la quantitàdi polveri sottili, il cosidettopm10. Il blocco per le auto in-quinanti partirà da lunedì 19novembre fino al 22 marzo(consospensionedal16dicem-bre al 6 gennaio 2013) i veicoliEuro 0 ed Euro 1 e i ciclomoto-riaduetempienoncatalizzatinon potranno circolare dal lu-nedì al venerdì dalle 9 alle 12 edalle15alle18nellazonaester-na alle mura cittadine deiquartieri di San Pio X, SanFrancesco, Laghetto, Villag-gio del Sole e San Lazzaro.Per l’area all’interno della

cintamurarialalimitazioneal-lacircolazioneveicolareèeste-saancheaiveicolialimentatiadiesel rispondenti alle diretti-veEuro2.Durantetuttoilperi-odo del divieto, grazie al con-tributodell’assessoratoall’am-biente, Aim propone alcuneagevolazionisultrasportopub-blico. Si tratta di carnet di bi-gliettiaprezzoscontato(12eu-ro anziché 24 euro per 10 bi-glietti) e di abbonamenti alcentrobus Dogana e Cricoli(35 euro anziché 65. Le agevo-lazioni si ottengono presen-tandoun’autocertificazioneal-lo sportello commerciale diAim mobilità.•

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IL GIORNALE DI VICENZAMartedì 13 Novembre 201232 Cronaca

Page 15: rassegna 13-11-12

LAMANIFESTAZIONE. Domani dallastazionefino a piazzadelle Poste

Senzalavoroin50mila«Fermatel’austerità»

Marco Scorzato

FioccoazzurroaPalazzoTrissi-no. Dopo oltre due anni di ge-stazione, la commissione spe-cialehapartorito il testofinaledello Statuto. La nuova “costi-tuzione” comunale, chiamataa rimpiazzare il testo in vigoreda vent’anni, ha ora una for-mulazione completa ancheper quanto riguarda il capito-lo più spinoso, quello sui refe-rendum, l’unico che rimanevaancora aperto e sul quale nonc’è stato un voto all’unanimi-tà. Alla fine è prevalsa la posi-zione di Pd-Udc-Lista Variatiper un quorum del 30% degliaventi diritto e 4 mila firmeper presentare la proposta.“Quorum zero” solo per i refe-

rendum consultivi, per i qualicomunque rimane la previsio-nedialmeno4mila firmeaso-stegno.

LACOMMISSIONE.ConloStatu-to, la commissione ha varatoanche i regolamenti del consi-glio comunale e del consigliodegli stranieri, una delle novi-tàdellanuovacostituzionecit-tadina. «Ora il testo passa al-l’esame della commissioneconsiliareepoiandràinConsi-glio - ricorda Gerardo Meri-dio, presidente della commis-sionespeciale -:ogniconsiglie-re potrà presentare emenda-menti. Ma con grande soddi-sfazione possiamo dire di averlavorato bene, per 2 anni, e diavertrovatol’unanimitàsutut-to, fuori che sui referendum».

I PUNTI PRINCIPALI. Maggiorepartecipazione,semplificazio-ne, governabilità e diritti delleminoranze sono i capisalididel nuovo Statuto. Dopo unpreambolo sui valori, il testoaffronta il tema degli istitutidi partecipazione: per la pri-ma volta i cittadini potrannopresentareinterrogazioni.Ire-

ferendumsiallargano:nonso-lo consultivi, come oggi, maanche propositivi, abrogativieabrogativi-propositivi.Èpre-visto poi il debutto del bilan-ciopartecipativo: l’assegnazio-ne di una quota del bilanciodel Comune sarà defisa diret-tamente dai cittadini, in as-semblea.Comeriferitopiùvol-te sarà poi istituito un consi-glio degli stranieri residentida almeno 3 anni e avrà potericonsultivi.

QUORUM. Sui referendum leunichedivisioni.Alla fine il te-stovotato prevedequorum ze-ro solo per i referendum con-sultivi.Perglialtripassalapro-posta di Pd-Lista Variati-Udcdi un quorum del 30% con 4

milafirmeasostegno.Havota-to a favore anche Impegno a360˚, astenuto Meridio, con-trariVi.Capoluogo,VicenzaLi-beraeMisto-Idvcheeranoperil quorum zero (assente la Le-ga nord). Per il quorum zero siera inizialmente espresso an-che il sindaco Achille Variati,che recentemente però hamantenuto un certo riserbo.È stata poi inserita una nor-

ma transitoria, proposta dalconsigliere Raffaele Colomba-ra (Lista Variati) che prevedeche dopo due anni dall’entra-ta in vigore dello Statuto siafattaunaricognizionesullere-gole dei referendum con lapossibilità, eventualmente, dicorreggerle.•

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LA“COSTITUZIONE”COMUNALE. Lacommissionehaconclusoi lavori

NelnuovoStatutoquorumal30%perireferendum

ILCENTRO MERCI. Ieri l’assembleadei soci

IlCisdopo25annivainliquidazioneSivenderàlaterra

Giulia Guglielmi

Da Londra a Helsinki, passan-do per Vicenza. È indetta perdomaniunamanifestazionesi-multanea in tutti i paesi dellacomunità europea, ad operadella Confederazione Euro-pea dei Sindacati. A presenta-re il programma dello sciope-roprovinciale, lasegretariage-nerale della Cigl Vicenza, Ma-rina Bergamin. Lo slogan del-la manifestazione è chiaro,tanto quanto le parole dellastessaBergamin:«L'imperati-vo è quello di dire no all'auste-rità a senso unico. In questomomento la Comunità Euro-pea sta adottando politiche dirisparmio trascinando però iPaesidaunarecessione inunadepressionedacuisaràdiffici-le uscire».E sono due i punti chiave sui

quali la Cgil sta vigilando: lalegge di stabilità da una parteelatrattativaperlaproduttivi-tà dall'altra, e sulla quale «laCgil è disposta a ragionare -spiega Bergamin - ma non adaccettare la compressione ul-teriore dei diritti e delle retri-buzioni». Quello che il sinda-cato chiederà, scendendo inpiazza, «è una politica fiscalee sociale che accomuni e non

metta inconcorrenza i cittadi-ni e i Comuni dei 27 Paesi dell'Unione Europea».Il programma di quattro ore

che coinvolgerà i partecipanti- illustratodaFabrizioNicolet-ti, responsabile di segreteria -vede il ritrovo alle 8.45 in vialeRoma, per la partenza del cor-teo. si sfilerà poi lungo corsoPalladio, per terminare quin-di inPiazzadellePostedovein-terverranno alcuni delegati diaziende in crisi, disoccupati,

pensionati e studenti. Ad ana-lizzare i numeri della crisi cipensaIginoCanale,segretariogenerale dello Spi. I dati pre-sentati dalla Cgil, aggiornatialla fine del mese di ottobre,parlano di 50. 901 disoccupatie inoccupati, distribuiti tra Vi-cenza e provincia. L'identikitvedeunaprevalenzadelledon-ne (52%), mentre l'età media-mentepiù colpitaè quella tra i30 e i 55 anni (63,83%). •

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IlpresidenteMeridio:«PiùvoceaglistranierieaicittadiniL’ultimaparolaalConsiglio»

Incontro pubblico

All’unanimità isocidelCisspahanno votato per la messa inliquidazione. Questo l’esitodell’assemblea che si è tenutaieri mattina a palazzo Nievopresieduta dalla presidenteAngela Peretto. Un debito chesupera i 20 milioni di euro el’impossibilità di proseguirenell’attività hanno imposto aisoci la svolta dopo mesi di pa-ralisi.Giovedìè inprogrammaun’altra riunione per nomina-re i tre liquidatori chesarannodei tecnici esterni.A loro il compito di vendere

il terreno del Cis spa al miglio-reofferentee,conquantorica-vato, ripianare i debiti, si spe-ra, completamente. Con que-sta decisione si inizia a scrive-re l’ultimo capitolo di una sto-ria iniziata nel 1988. È di allo-ra la decisione dell’acquisto diun terreno a Montebello doverealizzare un centro intermo-dale di scambio. Costituisco-no il Cis spa la Provincia di Vi-cenza (23.5%), Autostrada Se-renissima oggi A4 Holding

(25.2), Camera di CommerciodiVicenza(20%),BancaPopo-lare di Vicenza (7.9%), Fiera(7.7%). Le cose si complicanofin dall’inizio con le difficoltàdi acquisizione dell’area daparte dei privati. Ma è solol’inizio. La vicenda sembrasbloccarsinel2009quandoAr-coImmobiliarefirmaunpreli-minare nel quale si impegnaadacquistareiterreniesuben-trare nei debiti dei soci.Ma a questo punto non si è

mai arrivati. A luglio 2012 ilCda presieduto da GaldinoZanchetta viene sfiduciato evienesostituitodallacommer-cialista Angela Peretto. Que-st’ultima nella relazione ai so-cidenuncia«l’impossibilitàdiproseguire l’attività della so-cietà». Risultato? Si chiude, sispera senza perdite, grazie al-lavenditadelterrenoprobabil-menteallastessa ImmobiliareArco che non si è mai del tuttotirata indietro. Ma ora la pallapassa ai liquidatori. •

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Irappresentantideisocidel Cisin assemblea. COLORFOTO

Lavoratori inun’azienda di legnami.Domanila mobilitazione

AnchelaCgiladerisceallamobilitazioneeuropeaBergamin:«Siamocriticisullaleggedistabilità»

Ireferendumcomunali sono unadellenovitàdelnuovoStatuto

PassalalineadiPd-ListaVariati-Udc:nessuntettosoloperquelli“consultivi”.Ricognizionetra2anni

LapropostaperilnuovoStatutocomunalesaràpresentataalpubblicodomanialle 20.30a villaLattesinviaThaondiRevel44 (Circoscrizione6).Ad illustrare iltestosarà presente laCommissionespecialecompostada: ilsindacoAchilleVariati, ilpresidentedelconsigliocomunaleLuigi Poletto,l'assessoreall'istruzioneealle politichegiovaniliAlessandraMoretti;inoltreiconsigliericomunaliGerardoMeridio(Pdl),Federico Formisano(Pd),Raffaele Colombara(ListaVariati),FilippoZanetti(Vi.Capoluogo),Silvano Sgreva(Misto),DanieleGuarda (Udc),CinziaBottene (VicenzaLibera),DomenicoPigato(Impegnoa 360˚)ePatriziaBarbieri (Lega).

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IL GIORNALE DI VICENZAMartedì 13 Novembre 2012 Cronaca 33