rassegna 06-03-13

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DIPENDENZE I“giocatori anonimi” come glialcolisti BASSANO Lastorica sala“Da Ponte” saràmessa invendita IL CASO BAITA Zaia:«Voglio laverità entro10 giorni» LA POLITICA. Il sindaco da Monti, oggi direttivo Pd Silvio sfida Bersani e Renzi si prepara Come dopo l’8 settembre ’43 Soldati Usa dimezzati, Variati: «Base Pluto deve restare così» LA CRISI. Euforia nei mercati Usa, l’Europa trascinata ma l’economia reale mette in ginocchiochi produce LaBorsavola,l’Italiaannaspa Wall Street record, Milano +2,8 ma due famiglie su tre non arrivano a fine mese Berlusconi sfida Bersani: «Dimo- stri di essere un leader, altrimen- ti il suo partito va a sbattere». Per oggi è in calendario la direzio- ne nazionale del Pd. Intanto ieri Renzi ha visto Monti. Questo atti- vismo è stato considerato da mol- ti nel Pd come un posizionamen- to in caso di scenari futuri, in par- ticolare di un ritorno alle urne se non si riuscisse a formare un go- verno. f PAG 3 DOPO L’ARRESTO Eaicarabinieri harecitatolepoesie perlasuaAdriana DELITTO SCAZZI Chiestol’ergastolo perlazia elacuginaSabrina VICENZA. IL SINDACO DOPO LA RIDUZIONE DEI MILITARI AL DEL DIN CASSOLA. Processo canonico al prete che s’è difeso dicendo di aver fatto «opere di carità» Buchi di bilancio, ex parroco punito di RICCARDO BORMIOLI di PAOLO GURISATTI f ROVEROTTO PAG 18 f SANNA PAG 33 Meno militari alla base Del Din, niente centro di addestramento alla Pluto. Achille Variati, il giorno dopo la notizia del dimezzamento di militari Usa previsti a Vicenza, manda un messaggio al Pentagono “fermando” l’espansione. Il sindaco non usa mezzi termini: «Questa riduzione costituisce una pietra tombale sulla questione della base di Longare». f NEGRIN PAG 14 LaCuria“condanna”ilsacerdoteasanareicontidellasuaexchiesa ARCUGNANO. Marcello Rigodanzo temeva di non essere più in grado di accudire la moglie «L’ho uccisaperché sono malato» f MOGNON PAG 13 C ome quei militari cui viene ordinata a poche ore dal congendo, un’ultima corvée così a Napolitano a poco più di due mesi dalla scadenza del mandato, ora viene chiesto l’ennesimo sforzo: quello di dare al Paese un governo. Un miracolo, a leggere le cronache di questi ultimi giorni e a guardare dentro il risultato elettorale. Per questo martoriato Paese precipitato nell’indeterminatezza per colpa di una politica sorda e incapace per troppi anni di indicare una strada di riscatto e di rinascita non solo economica ma anche civile, Giorgio Napolitano ha già fatto molto a dispetto di una carta d’identità che meriterebbe il rispetto delle fatiche. Davanti ad una crisi spaventosa che rischiava di far precipitare il Paese nel caos finanziario e sociale, il Quirinale è stato negli ultimi due anni un approdo e baluardo sicuro per le istituzioni travolte da scandali e malapolitica. Il capo dello Stato non solo l’abile prestigiatore che ha tratto dal cilindro il governo Monti, ma è riuscito a farsene il primo e assoluto garante di fronte a quell’Europa che «ci guardava in cagnesco» e a tutto l’occidente industrializzato. Si potrebbe dire che ancor prima delle riforme varate dal governo Monti e degli impegni sottoscritti dall’Italia nei confronti dell’Unione europea, sia stato proprio Napolitano a farsi argine nei confronti dello spread e della speculazione finanziaria. Quando si paventava il rischio che Berlusconi potesse posticipare le sue dimissioni rispetto alle promesse fatte allo stesso capo dello Stato, fu proprio al Colle che arrivò la famosa telefonata del direttore del Fondo Monetario Internazionale Christine Lagarde con la quale si preannunciavano sfracelli se il Cavaliere avesse ritardato anche solo di 24 ore la sua uscita da Palazzo Chigi. Ora, in una situazione più difficile, convulsa, dove la «pancia spesso fa aggio rispetto al cervello» Napolitano è chiamato a trovare una soluzione che rassicuri prima di tutto gli italiani e poi, in egual misura, l’Europa e le democrazie occidentali. Compito non facile ma che non spaventa il capo dello Stato convinto com’è che si debba fare di tutto perché il Paese non vada alla deriva. Fare di tutto significa anche avere il coraggio della fantasia e dello stupore: qualità che non mancano al presidente. Abbiamo qualche dubbio che siano invece patrimonio delle forze politiche in campo a cominciare da quel Movimento 5 Stelle molto tentato, forse fin troppo, di lucrare sull’impasse che appesantisce le mosse della controparte. Non si può far altro che confidare nell’ultima corvée che viene chiesta a Napolitano prima di lasciare il Quirinale. L’ultima corvée di Napolitano f PAG 15 f ERLE PAG 7 f PAG 4 IN EDICOLA In regalo con il giornale l’Almanacco del calcio VENEZUELA È morto Chavez: sospetto avvelenamento f PAG 5 Marcello Rigodanzo ha ucciso la moglie perché è malato. Era con- vinto che la sua fine non fosse troppo lontana, e non poteva sop- portare l’idea che Adriana vives- se dopo di lui. Per il motivo che non sapeva chi avrebbe potuto occuparsi di lei che amava tantis- simo. f PAG 12 Marcello Rigodanzo con la moglie Adriana Carolo in un momento felice. Lei era malata da anni, lui è convinto di esserlo Wall Street ha chiuso con un gua- dagno dello 0,9% portando l’indi- ce Dow Jones ai massimi di sem- pre. Milano in crescita del 2,78%. Intanto uno studio della Banca d’Italia rivela che il 65% delle fa- miglie italiane, alle prese con an- ni di crisi, non solo non riescono a risparmiare ma non riescono ad arrivare a fine mese. f PAG 2 e 9 L’ex parroco don Emanuele Ga- sparini riparerà «al danno procu- rato alla parrocchia di Cassola consegnando una congrua som- ma di denaro». L’annuncio del vescovo di Padova Antonio Mat- tiazzo, è stato divulgato dall’at- tuale parroco, don Romeo Zuin, nel bollettino parrocchiale. L’ex parroco è accusato di distrazione di fondi per 140 mila euro e di ge- stione immobiliare “azzardata”. f BARBIERI PAG 35 ANNO 66 NUMERO 64 www.ilgiornaledivicenza.it MERCOLEDÌ 6 MARZO 2013 € 1,20 9HRLFTB*bgjaab+[D\A\D\K\Q Poste Italiane S.p.a. - Sped. in a.p. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Vicenza GW12835 GX22856 GEOX SCHIO via btg. Val Leogra, 49 - SCHIO (VI) Tel. 0445 524071 E-mail: [email protected] ABBIGLIAMENTO E CALZATURE UOMO DONNA BAMBINO NUOVI ARRIVI PER LA PRIMAVERA VIA DURANDO 93 - VICENZA - TEL. 0444 922199 GX22863 VIA DURANDO 93 - VICENZA - TEL. 0444 922199 GX22864 IN EDICOLA L’ANGOLO FELICE Henry James A richiesta a solo € 2,00

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Page 1: rassegna 06-03-13

DIPENDENZE

I“giocatorianonimi”comeglialcolisti

BASSANO

Lastoricasala“DaPonte”saràmessainvendita

ILCASOBAITA

Zaia:«Vogliolaveritàentro10giorni»

LAPOLITICA. Ilsindacoda Monti,oggidirettivoPd

SilviosfidaBersanieRenzisiprepara

Come dopol’8 settembre ’43

SoldatiUsadimezzati,Variati:«BasePlutodeverestarecosì»

LACRISI.EuforianeimercatiUsa,l’Europatrascinatamal’economiarealemetteinginocchiochiproduce

LaBorsavola,l’ItaliaannaspaWallStreetrecord,Milano+2,8maduefamigliesutrenonarrivanoafinemese

BerlusconisfidaBersani:«Dimo-stridi essereun leader, altrimen-ti il suo partito va a sbattere».Peroggièincalendarioladirezio-ne nazionale del Pd. Intanto ieriRenzihavistoMonti.Questoatti-vismoèstatoconsideratodamol-ti nel Pd come un posizionamen-toincasodiscenari futuri, inpar-ticolare di un ritorno alle urne senon si riuscisse a formare un go-verno. f PAG 3

DOPOL’ARRESTO

EaicarabinieriharecitatolepoesieperlasuaAdriana

DELITTOSCAZZI

Chiestol’ergastoloperlaziaelacuginaSabrina

VICENZA. IL SINDACO DOPO LA RIDUZIONE DEI MILITARI AL DEL DIN

CASSOLA. Processocanonicoal preteches’èdifesodicendodiaverfatto«operedicarità»

Buchidibilancio,exparrocopunito

di RICCARDO BORMIOLI

di PAOLO GURISATTI

f ROVEROTTO PAG 18f SANNA PAG 33

Meno militari alla base Del Din, niente centro diaddestramento alla Pluto. Achille Variati, il giornodopo la notizia del dimezzamento di militari Usaprevisti a Vicenza, manda un messaggio al

Pentagono “fermando” l’espansione. Il sindaco nonusa mezzi termini: «Questa riduzione costituisceuna pietra tombale sulla questione della base diLongare». f NEGRIN PAG 14

LaCuria“condanna”ilsacerdoteasanareicontidellasuaexchiesa

ARCUGNANO.MarcelloRigodanzo temeva dinon essere piùin gradodiaccudire lamoglie

«L’houccisaperchésonomalato»

f MOGNON PAG13C

ome quei militari cui viene ordinata apoche ore dal congendo, un’ultimacorvéecosì a Napolitano a poco più didue mesi dalla scadenza del mandato,ora viene chiesto l’ennesimo sforzo:

quello di dare al Paese un governo. Un miracolo, aleggere le cronache di questi ultimi giorni e aguardare dentro il risultato elettorale. Per questomartoriato Paese precipitatonell’indeterminatezza per colpa di una politicasorda e incapace per troppi anni di indicare unastrada di riscatto e di rinascita non soloeconomica ma anche civile, Giorgio Napolitanoha già fatto molto a dispetto di una cartad’identità che meriterebbe il rispetto delle fatiche.Davanti ad una crisi spaventosa che rischiava difar precipitare il Paese nel caos finanziario esociale, il Quirinale è stato negli ultimi due anniun approdo e baluardo sicuro per le istituzionitravolteda scandali e malapolitica. Il capo delloStato non solo l’abile prestigiatore che ha trattodal cilindro il governo Monti, ma è riuscito afarsene il primo e assoluto garante di fronte aquell’Europa che «ci guardava in cagnesco» e atutto l’occidente industrializzato.Si potrebbe dire che ancor prima delle riforme

varate dal governo Monti e degli impegnisottoscritti dall’Italia nei confronti dell’Unioneeuropea, sia stato proprio Napolitano a farsiargine nei confronti dello spread e dellaspeculazione finanziaria. Quando si paventava ilrischio che Berlusconi potesse posticipare le suedimissioni rispetto alle promesse fatte allo stessocapo dello Stato, fu proprio al Colle che arrivò lafamosa telefonata del direttore del FondoMonetario Internazionale Christine Lagarde conlaquale si preannunciavano sfracelli se ilCavaliere avesse ritardato anche solo di 24 ore lasua uscita da Palazzo Chigi.Ora, in una situazione più difficile, convulsa,

dove la«pancia spesso fa aggio rispetto alcervello» Napolitano è chiamato a trovare unasoluzioneche rassicuri prima di tutto gli italiani epoi, in egual misura, l’Europa e le democrazieoccidentali. Compito non facile ma che nonspaventa il capo dello Stato convinto com’è che sidebba fare di tutto perché il Paese non vada alladeriva. Fare di tutto significa anche avere ilcoraggio della fantasia e dello stupore: qualitàchenon mancano al presidente. Abbiamoqualche dubbio che siano invece patrimonio delleforze politiche in campo a cominciare da quelMovimento 5 Stelle molto tentato, forse fintroppo, di lucrare sull’impasse che appesantiscele mosse della controparte. Non si può far altrocheconfidare nell’ultima corvée che viene chiestaa Napolitano prima di lasciare il Quirinale.•

L’ultima corvéedi Napolitano

f PAG 15

f ERLE PAG 7

f PAG4

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VENEZUELA

ÈmortoChavez:sospettoavvelenamento f PAG5

Marcello Rigodanzo ha ucciso lamoglieperché è malato. Era con-vinto che la sua fine non fossetroppolontana,enonpotevasop-portare l’idea che Adriana vives-se dopo di lui. Per il motivo chenon sapeva chi avrebbe potutooccuparsidi leicheamavatantis-simo. f PAG 12

MarcelloRigodanzocon

lamoglieAdrianaCaroloinun momento

felice.Leieramalatadaanni,

luiè convintodiesserlo

WallStreethachiusoconungua-dagnodello0,9%portandol’indi-ce Dow Jones ai massimi di sem-pre.Milano increscita del 2,78%.Intanto uno studio della Bancad’Italia rivela che il 65% delle fa-miglie italiane, alle prese con an-ni di crisi, non solo non riesconoa risparmiare ma non riesconoad arrivare a fine mese. f PAG 2 e 9

L’ex parroco don Emanuele Ga-spariniriparerà«aldannoprocu-rato alla parrocchia di Cassolaconsegnando una congrua som-ma di denaro». L’annuncio delvescovo di Padova Antonio Mat-tiazzo, è stato divulgato dall’at-tuale parroco, don Romeo Zuin,nel bollettino parrocchiale. L’exparrocoèaccusatodidistrazionedi fondiper140milaeuroedige-stione immobiliare “azzardata”. f BARBIERI PAG 35

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Ilpresidente parleràoggiinConsiglio

«Attenti,c’èinballoanchelaresponsabilitàperomessavigilanza»

Consiglieriregionali:Padrin,Ruzzante, Toniolo,Bond eLaroni

Massimagaranziaper tutti,perchéle accusechesonovolate sui giornalivannoprovate,ripete Luca Zaiapiùvolte con stampaetv.Maproprioconi giornalisti ilpresidentelanciaanchedueavvertimenti precisi. Primo,«secisono responsabilitàoggettiveassumeremo tutti iprovvedimenticonseguenti».Secondo:«Dicosempre achi èstatonominato inRegioneo insocietàcontrollateditenersisulcomodino il codice civile:nellesocietànonsi vapergiocare,eper chi nonhavigilatoèprevistaanchel’ipotesidi azionediresponsabilità».Saràsicuramentequestounodeimessaggicheil presidentevenetoporteràinConsiglioregionalestamattina.C’era chi -PdeIdv -aveva chiestocherelazionasseinaulasullavicenda“arresti Mantovani”,eluihadecisodimettereinsiemeduequestioni: stamattinainfatti ilConsiglio regionaleinizierà la discussione sulbilanciopreventivo 2013dellaRegione,eZaiainterverrà perpresentareinaula lastrategiadellasuagiuntama ancheperparlare,appunto,degliarrestidellasettimanascorsa. Ladiscussioneoggi inizierà con larelazionediCostantino Toniolo,presidentedellacommissioneBilancio(Pdl)ela

controrelazionedelvicepresidentePieroRuzzante(Pd). Il Consiglio èconvocatopertuttalasettimana, mail dibattitopotrebbedurarefino a60 oreequindièpossibile che sislitti allasettimanaprossima. Sonocirca270gli emendamentipresentatidatuttele forzepolitiche:137riguardanoi 14articoli dellaleggefinanziariae131 sono relativiallecifrescrittenelletabelle delbilancio.La novità diquest'annoèlatrasversalità dellamanovraemendativa. Anche igruppi dimaggioranzaPdleLega nonhannorinunciatoa presentarepropostedimodificaediintegrazionealbilancio: i consiglieridellaLega nefirmanouna trentina, quasituttiatitoloindividuale einmaggiorpartevoltia proporre interventipuntuali localizzati.Gli esponentidelPdl(Bond eTesserin)focalizzanole proposte dimodificaintreemendamentidirettiasostenere le politichegiovaniliequelle culturalieteatralidelVeneto.Sanità,assistenzasociale, trasporti,assettoidrogeologico, diritto allostudioeformazione scolasticaeprofessionalesonoi temi portantidei31emendamentidel PartitoDemocratico,chefa laparte delleone.Con unamanovradioltre50emendamentiPietrangeloPettenòpunta auna riscritturapressochéintegrale delbilancio,Susanitàe socialesiconcentranopuregliemendamenti diUdc eIdv.

VENETOTelefono [email protected] |

Zaiavaraun“nucleoispettivo”:«Seleaccusedellaprocurasirivelasserofondatenonbastaindignarsi,serveillanciafiamme»

Piero Erleinviato a VENEZIA

«Ho voluto prendere il toroperlecorna.Ese l’impiantoac-cusatorio di questa vicendagiudiziariasaràconfermatodi-co che non basta l’indignazio-ne:l’unicasoluzioneèil lancia-fiamme». Convoca d’urgenzastampa e tv nel suo studio, ilgovernatoreveneto LucaZaia,per ufficializzare il passo cheaveva preannunciato e che lasuagiuntahaappenavotatoal-l’unanimità «e con tutti pre-senti, cosa che non accadespesso». La Regione istituisceun “nucleo ispettivo internotemporaneo”chedovràmette-re sotto processo le procedureseguitedallesocietàpartecipa-te per verificarne la regolaritàamministrativa. È il primopassodopogliarrestieccellen-ti dell’ad di “Mantovani” Pier-giorgio Baita e della manager

ClaudiaMinutillo,giàsegreta-ria nei primi anni 2000 dell’exgovernatore Giancarlo Galan,oltre ad altre due persone.L’inchiesta, come noto, mira

molto in alto: i pm veneziani elaGuardiadifinanzahannoin-dividuato la società “Bmc bro-ker”diSanMarino,cheè inso-stanza inesistente e avrebbeemesso fatture false per 10 mi-lionidieuro, cifrachesecondole ipotesi di accusa potrebbeessere diventata un fondo ne-rodestinatoforseapagaretan-genti.Masequestoèil filoneprinci-

pale,c’èunaspettodell’inchie-sta che chiama direttamenteincausa laRegione: i finanzie-ri sono andati a sequestrarefatture della “Bmc” - che riten-gonoappuntounasocietà“car-tiera” - per 2,1 milioni di euro(negli anni dal 2004 al 2010) a“Veneto strade”, società con-trollata da Regione e Provin-

ce, e per 30 mila euro a “Vene-to acque”, società totalmentedella Regione. La difesa emer-sa dai giornali in questi giorniè che quelle fatture sono statepagate perché la Bmc ha orga-nizzato e gestito stand fieristi-ciadesempioper“Venetostra-de”. Insomma, le fatture nonsarebbero per nulla false. Unadomanda però, anche in que-sto caos, resta: come mai “Ve-

netostrade”èandataadaffida-re, senza gara, l’organizzazio-ne di stand a una società diSan Marino che risulta averesolo un ufficio e un dipenden-te? Zaia risponde senza fareuna piega: «È proprio il moti-vo per cui ho costituito il Nu-cleo ispettivo. Inunadecinadigiorni o poco più, perchél’obiettivo è andare al sodo, itecnicidevonoverificare lefat-

ture, farsi dire cosa è stato fat-to,perché, con checosti, e rife-rire alla Regione. Non faccionessunprocesso preliminare -metteavanti lemaniZaia-per-ché prima dobbiamo metterein fila le carte, come del restosta facendo la magistraturacheevidentementesi stamuo-vendo già da due anni, vistoche l’indagine riguarda gli an-ni fino al 2010», cosa che chia-ma in causa la cosiddetta “eraGalan” e non la successiva“era Zaia”.Quindi il gruppo formatodai

sei dirigenti regionali TizianoBaggio, Mario Caramel, Mau-rizioGasparin,DanielaPalum-bo, Maurizio Santone, EgidioDiRienzodovràverificarenel-le società «gli eventuali rap-porti commerciali con sogget-ti aventi sede all’estero» e «lemodalità di affidamento a talisoggetti delle forniture di be-ni-servizi-lavori» con una«dettagliata, documentata emotivata relazione per ognisingola iniziativa». L’esame,precisa Zai, sarà esteso a tuttelesocietàanchesolopartecipa-te dalla Regione.Zaia più in là non va, per ora:

come detto, prima vanno ana-lizzate le carte.•

SONO UNASESSANTINA.L’obiettivodi palazzo Balbi:viail “sottobosco”

Arrivalascure:«Dismetterelespa“satellite”regionali»«Entro fine mese ognisocietà dovrà verificare sepuò incorporare le suecontrollate o le cederà»

VENEZIA

Nello stesso giorno in cui creagli ispettori per le spese dellesue aziende, la Regione varaanche - la Giunta ne aveva di-scusso già una settimana fa,prima della bufera giudiziaria- un piano di riduzione del nu-merodisocietàche fannoaca-po a palazzo Balbi. E propriola delibera che istituisce il Nu-cleo ispettivo spiega che datempo, con delibere del 2010 edell’anno scorso, Venezia hadato il via a una razionalizza-

zione dell’arcipelago. Si è pro-vato a vendere - ma senza suc-cesso - la quota della Regionein quattro società venete (Col-lege Valmarana Morosini, Ro-vigoExpò,Insula,Sis),edèsta-ta avviata la fusione in un’uni-ca immobiliare delle quattrosocietàTermediRecoaro,Edi-liziaCanalgrande, Immobilia-re Marco Polo, Rocca di Mon-selice. Ma ieri è stata approva-ta la terza delibera che di fattocalalascuresuunvasto“sotto-bosco”. «Anche in base allaSpendig review ma non solo,chiediamo a tutte le societàpartecipate - spiega l’assesso-re al bilancio Roberto Ciam-betti, a margine del Consiglioregionale-difareun’analisi in-terna entro la fine dimarzo, ditutte le loro società controlla-

te. E poniamo paletti precisipergiungereaunasemplifica-zione della situazione, ridu-cendo in maniera netta il nu-mero di società stesse».Un esempio? Ci sono casi co-

me la “Veneto innovazione” ela sua controllata “Veneto in-novazione holding”, che ha asua volta partecipazioni. Maora la giunta Zaia vuole sem-plificare drasticamente l’albe-ro: «In pratica le società devo-no valutare se le loro parteci-patepossonoesserericompre-se nella casa-madre, con unafusione o incorporazione. Mase questo non è possibile - èqui la svolta, spiega Ciambetti- dovranno decidere ladismis-sionedelle lorocontrollate,op-pure stabilire di conferire il“ramo societario” alla finan-

ziaria regionale “Veneto svi-luppo”, l’unica che ha unastruttura finanziaria tale dapoter davvero funzionare daholding».C’ècometerzaipote-si il conferimento diretto allaRegione, ma è considerata lascelta estrema. Per proseguirecongli esempi,anche “Sistemiterritoriali” è chiamata a dareuna forte semplificazione delsuoalberosocietario.Malade-libera, precisa l’assessore, mi-raa far compiere lo stesso per-corso anche agli enti-aziende

che rispondono a Venezia:Ater, Ulss, Veneto agricoltura,ecc. Sarà obbligatorio dismet-tere tutte le “società figlie” chenonabbianounoggettoanalo-go alla “società-madre”.Difficile fare una precisione,

ma di fatto il “sottobosco” del-le società interessate contauna sessantina di “società fi-glie”, e l’obiettivochesipone laRegione è di ridurre di qual-chedecinadi isolequestoarci-pelago.Manonerapreferibileproce-

dere direttamente con un pia-nostudiatodallaRegionestes-sa?«Meglioprocederedalbas-so - rispondeCiambetti - le im-posizioni dall’alto non sonouna buona strada. Primaaspettiamo le proposte opera-tiveedibuonsensodallesocie-tà interessate, poi se non arri-vano entreremo comunque inazionecomeRegione».Lestes-se società, come noto, devonoanche varare in quesoperiodoun taglio dei costi del 20%,sempre in base alla Spendingreview veneta.•P.E.

La manager del gruppoMantovani ribadisce:«Io eseguivo, il capoindiscusso era Baita»

LAREGIONE EGLIARRESTI ECCELLENTI.Seidirigentiverificherannotuttiidettaglidegliincarichialla“Bmcbroker”diSanMarino:«Perchécontratticondittestraniere?»

«Vogliovederelespesedellenostresocietà»

Ilpresidente dellaRegione veneta LucaZaia

L’assessore RobertoCiambetti

VENEZIA

È stata riascoltata dal pm persei ore. Ad alimentare le di-scussioni ieri nei corridoi del-lapoliticavenetaera lanotiziauscita su “La nuova Venezia”:a sorpresa, lunedì pomerig-gio, lamanagerClaudiaMinu-tillo, ad di “Adria infrastruttu-re” (gruppo Mantovani), ex se-gretaria del governatore vene-toGalan, è stata interrogatadinuovo a lungo dal pm Stefano

Ancillotto, che adesso nell’in-chiesta è affiancato anche dalpm Stefano Buccini.«Èstataascoltata-haspiega-

to ieri sera alle telecamere delTgr Veneto il suo legale, l’avv.CarloAugenti -per specificaremeglio quello che aveva giàdetto nel primo interrogato-rio di garanzia». In quella oc-casione, come noto, era emer-soche laMinutilloavevasoste-nuto diavere un ruolodimeraesecutricediordiniprovenien-ti dalla Mantovani, e che il suocoinvolgimento nella vicendaeradovutoaunarelazionesen-timentale avuta (e finita) conWilliam Colombelli, il capodella società “Bmc broker” diSanMarinoconsideratadai fi-

nanzieri una mera “cartiera”.L’interrogatorio si è concen-

tratoappuntosulle fatture fat-te dalla “Bmc” anche alla“Adria infrastrutture”, per untotaledi1,8milioni.«Inuncer-

to senso - ha dichiarato ieri intv l’avv. Augenti - si può direche la mia cliente si era resaconto che non tutte le fattureche comunque venivano fattedalla Bmc corrispondevano allavoro svolto dal Colombelli».Semprelamanageravrebberi-ferito che anche la posizionedel direttore finanziario Nico-lò Buson della “Mantovani”era di esecutore, mentre il ca-po indiscussoera ilpresidentedella “Mantovani” PiergiorgioBaita, anche lui come noto incarcere. Sarà ora da verificarese la posizione della Minutillo- «in carcere non mangia enon dorme, ha perso peso»,sottolineail legale-sièallegge-rita dopo l’interrogatorio.•

TREVISO.ImprenditoresiuccideL’imprenditore Stefano Busato, 47 anni, si è impiccato ieri nottenelcapannonedellasuaaziendaaQuintodiTreviso.TralecauseiCcnonescludonounacrisicheavevatravoltolasuaaziendaEbla.

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L’INCHIESTA.Claudia Minutillo sentitadi nuovodal pm.Il legale:«Non mangiaenon dorme»

«Sapevodellefatturefalse»

ClaudiaMinutillo

IL GIORNALE DI VICENZAMercoledì 6 Marzo 2013 7

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TRA I RIFIUTI. Probabilmentepersuaso di calcare il parquetdelMadisonSquareGarden,ilti-zio che deteneva questa caraf-fa di vetro deve aver tentato difarecanestrodalontano.Perunsoffio non ha infilato il bidonedella differenziata: pazienza sei rifiuti si accumulano all’ester-nodellecampane.Cercasivolon-tario per il tap-in finale: bastasoltantounaspintarellapercen-trareilforo.•

«Siamosopravvissuti allamareggiata, ma

abbiamo perso le elezioni... enonriusciamo nemmeno atenere unito lo zoccolo durodella sinistra». TomasoRebesani, segretarioprovinciale di SinistraEcologiaLibertà, pensaall’erosionedi «quel 35% cheva «dal Pd a Sel fino all’ala piùà gauche, che sta- volta eraRivoluzione Civile.Rispetto a Ingroia voi di Selavete raccolto più voti sia incittà che in provincia...Sì,ma abbiamo perso tutti.Per l’ennesima volta, noi dellasinistra non siamo visti comeunanovità per il governo. Èdall’89 che siamo percepiticome il vecchio che difende lerendite di posizione: la cosapiù preoccupante è che è così.

Siete conservatori?Siamo uno degli elementi diconservazione. Una sinistracosìnon ha senso, al massimofa lo sparring partner diBerlusconi, il suo “complice”come in questi 20 anni. Maora che la situazione èpesante, la gente si sfoga.

E vota Grillo?

Grillo ha preso i voti dipersone, di cui potrei fare inomi, che votavano Pci, poiPds, Ds, Pd o Sel. Ora i 5 stellepossono essere una forza ditrasformazione, se manter-ranno gli impegni sul tagliodei parlamentari, dei soldi ai

partiti... Sennò faranno la finedella Lega, che si battevacontro Roma ladrona e poi...

L’analisi la porta al mea culpacollettivo. Ma adesso che cosadovrebbe fare la sinistra?Unaradicale sostituzione deigruppi dirigenti: servonoesperienze e facce nuove. Irischi sono relativi: attorno anoi c’è già chi fa “politica” inmovimenti e associazioni, mapoinei partiti gli si fa fare unalunga gavetta...

Questo ragionamentocoinvolge anche lei?Mi sento coinvolto come altri.

Per la verità nonho mai fattopolitica nelle istituzioni, mase mi si chiede se mi va beneche il coordinatore di Sel lofaccia qualcun altro dico sì.Ma non significa che prendo evado a casa: ho un’esperienzae sarei felice di dare supportoa un nuovo gruppo dirigente.

Vale anche per selezionare ilcandidato sindaco?Credo che per il candidatosindaco lo strumento debbaessere la partecipazionepubblica alle scelte.

Primarie?Sì, è la mia idea personale, neparleremo anche nel partito.

Correrete da soli o c’è qualchedialogo con gli ingroiani?Abbiamoun nostro percorso,con loro rapporti non ce nesono. Sarebbe miope insegui-re un vecchio modello disinistra; vanno recuperatielementi di novità, come siera fatto per i referendumsull’acqua pubblica e contro ilnucelare. Sono passati menodidue anni e ciò dimostra cheil consenso è molto mobile.Dobbiamoascoltare einterpretare il cambiamento.

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L'INTERVISTA di MARCO SCORZATO

DAL MOLIN. Ilprimo cittadino mandaun messaggioal Pentagono

DelDindimezzatoIlsindacoavverte«StopallaPluto»

VistochesonoinmenorispettoalprevistosiaddestrerannonellanuovabaseACHILLEVARIATISINDACODIVICENZA

Fotonotizia

TomasoRebesani,segretario provinciale diSinistra EcologiaLibertà

IlDel Dinè ormaipronto maarriveranno solamentedue battaglioni

VERSOILVOTO. Ilcapodi gabinetto lasciail 14

Bulgarinisidimette«CurolacampagnaelettoralediVariati»

Lacaraffacheaspettalaspintarella

PerdiamovotianchetrainostriAlleComunaliSelfailsuopercorso,congliingroianinonc’èrapporto

Nicola Negrin

Meno militari alla base DelDin,nientecentrodiaddestra-mento alla Pluto. L’operazio-ne matematica porta la firmadiAchille Variati che, il giornodopo la notizia del dimezza-mento di militari Usa previstia Vicenza, manda un messag-gio al Pentagono “fermando”l’espansione. Il sindaco nonusamezzi termini:«Questari-duzione costituisce una pietratombale sulla questione dellabase di Longare».

«FERMATEVI». Il primo cittadi-no, che già neimesi scorsi ave-va manifestato il suo dissenso

nei confronti del centro di ad-destramento progettato dalgoverno statunitense, ora tor-na alla carica. «Non se ne par-la più di estendere la base Plu-to - commenta - perché se ven-gono 1.500 militari in meno èevidente che potranno adde-strarsi tranquillamente al DalMolin».Lo spazio, secondo il sinda-

co,c’è:«Noncapiscoacosaser-vaoracostruireancoraeoccu-pare altro territorio - confessaVariati -comequellodiLonga-re,quandonellabasediVicen-zacisarannotuttiglispazipos-sibili e immaginabili per il lo-ro addestramento, visto che sitroverannoaessereinmenori-spetto al previsto».

L’INCONTRO.Affinchénonresti-noparolealvento,Variatisidi-ce pronto a parlare in primapersona i vertici statunitensi.«Cisaràunincontrocon leau-torità militari e consolari -commenta - perché voglio sa-perecomestannolecose.Que-ste ovviamente sono decisionidel Pentagono ma credo siafondamentaleperlanostracit-tà capire anche quale diversadinamica nascerà tra il DalMoline laEderle. Segli ameri-cani in arrivo saranno la metàdi quelli inizialmente previstièovviochecisarannodeicam-biamenti».

COMPENSAZIONI. Il sindaco sidice certo che il dimezzamen-to«noninfluiràsullecompen-sazioni», nonostante il traffi-co sia destinato a diminuire.Perquantoriguardalatangen-ziale «non ci saranno proble-mi:è statadatacomecompen-sazione visto che la base è sta-ta costruita su 60 ettari di ter-reno. Quindi, non si discute».Certo, un po’ di preoccupazio-ne,vista l’instabilitàdelgover-

noitalianoeicambiamentire-pentini, rimane: «Questa fac-cendadelDalMolin -confessa- è iniziata male e continua adandare avanti male. Certo, lacittà inogni casononpiange ilfattodiaveremilitariamerica-ni in meno; il punto semmai èche bisogna mettere un fermoalla continua espansione delterritorio in servitù militare.Per questo voglio parlare conle autorità».

RITORNO ECONOMICO. Le cartein tavola in ogni caso cambia-no, anche se non direttamen-te. A partire da quel ritornoeconomico sulla città stimato

inizialmente attorno agli oltre300 milioni di euro. «Chi si èsempre schierato a favore del-la base con passione dicendocheavrebbeportatounimpat-to in termini di risorse ora sivede ridimensionato. Tuttaviadobbiamo guardare avanti:questa base sarà utilizzata perfini militari. Non so per quan-to, ma sarà così. Detto questo,chiederòunincontro».Duran-te ilqualesipotràpureparlaredi falda e possibili danneggia-menti.«Lacommissionetecni-castaesaminandobeneleque-stione. Se ci sono stati errorichi ha sbagliato pagherà». •

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Variatichiedediincontrareiverticiamericani«LariduzionedeimilitariinarrivoaVicenzaèlapietratombaledell’espansioneaLongare»

«Giovedì 14 marzo sarà il mioultimo giorno da capo di gabi-netto e portavoce del sindaco.Edalgiornosuccessivo,mide-dicherò alla conduzione dellacampagna elettorale di Achil-le Variati». Nessuna dietrolo-gia, solounasceltadiopportu-nità: «Non mescolare il ruolodi dipendente pubblico conun incarico privato e di par-te». Così Jacopo Bulgarinid’Elci, portavoce del sindaco ecapodi gabinetto , ha spiegatoieri le ragioni delle dimissionianticipate da questi incarichi.La convocazione della confe-

renza stampa aveva alimenta-to un turbinio di voci attornoalPalazzo.Bulgarini,percom-mentarle, cita Mark Twain,che disse: «La notizia dellamiamorteèfortementeesage-rata...». Esagerate, ad esem-pio, levocichelovolevanocan-didato: «No, non mi candi-do», precisa Bulgarini. Nes-sunretroscena,dice,solo«l’ov-via scelta di rinunciare a unruolo di dipendente pubblicoche ho rivestito per 5 anni periniziare», il nuovo (e vecchio)«impegnodicoordinatoredel-lacampagnaelettorale»diVa-riati, che scatta il 15 marzo alComunale.«Mièsembratodo-veroso: il ruolo di dipendentepubblico mal si concilierebbecon un ruolo politico comequello che andrò a ricoprire».

Bulgarinid’Elcihavolutosot-tolineareche«questisonosta-ti anni di crescita professiona-le e formazione» che gli han-nofatto«capire cheanchea li-vello comunale, con le scelte,si può davvero incidere». Rin-grazia infine lo staff e la segre-teria del sindaco e l’ufficiostampa, oltre che il sindacostessoperlafiduciaaccordata-gli.Variatiricambia:«Bulgari-ni d’Elci in questi anni è statoun grande lavoratore, ha datotanto per la comunità vicenti-na, è stato un collaboratore le-ale, intelligente ed efficace.Condividoinpienolasensibili-tàcheloportaalasciareantici-patamente l’incarico pubbli-co, perché non vi siano mali-gnità sui diversi ruoli».•M.SC.

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JacopoBulgarini d’Elci

Laspiegazione:«Voglioseparareruolopubblicoeincaricodiparte»

TOMASOREBESANI-SEL

QuestasinistraèconservatriceOranuovidirigentieprimarie

scarpe

GX22789

IL GIORNALE DI VICENZAMercoledì 6 Marzo 201314 Cronaca

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IlristoranteavràuningressoindipendentePotràrimanereapertodiseraANTONIO DALLAPOZZAASSESSOREALL’AMBIENTE

L’INTERVENTO. Leelezionidel 24 febbraio2013come l’8settembre 1943:nessuno puòsottrarsi alle responsabilità

Ilvotoèl’inizioditrasformazioniepocaliNon basta mandare a casale oligarchie dei partitiBisognerà disegnareuno scenario nuovo

Lastoria

Paolo Gurisatti

Ilquadroemersodalleulti-me elezioni e la paralisiistituzionale che si pro-

spettamostranoinmodochia-ro i difetti della Seconda Re-pubblica. Un bipolarismo chenonfunziona,acausadelleleg-gi elettorali e dei partiti.Un’economia industriale che

non regge alla prova del cam-bio forte e stenta a ritrovareelementi di coesione, di verainnovazione. Dopo vent'anniinquestecondizioni il sistemapaese non regge più, non rie-sceatrovarelastradadellacre-scita, della riduzione del debi-toedelle tasse. Inodi arrivanoalpettine.Edeccospiegato ilMovimen-

to 5 Stelle. Cittadini incazzatidi diversa provenienza chescommettono su Grillo per fa-re resistenza dura, opposizio-ne radicale al meccanismo,senzacompromessi.Eccospie-gatoilcrollodiMonti,cheèap-

parsosullascenacomeinnova-tore di sistema (mettendo inombraGrilloperunpo'ditem-po), ma è stato rapidamenteriassorbito dalle logiche per-denti dei partiti e dei poteriforti.Il crollo della Seconda Re-

pubblica appare adesso inevi-tabile, anche perché i mercati(gli osservatori esterni) se nesonoaccorti.Lacopertinadell'Economist dedicata a Grillo eBerlusconiè impietosa neino-striconfronti.Dicechiaramen-techegli italianinonsonoper-sone serie, se si mettono nellemani di due clown, pur di non

affrontare i problemi veri.Qualcuno si ricorda le discus-sioni di un paio d'anni fa,quandolaGreciahacomincia-to a crollare? I nostri fonda-mentali sono a posto! diceva-no tutti. Noi non siamo come igreci,chehannotruccatoicon-ti! Noi siamo una potenza in-dustriale!E, ineffetti, lamossadiNapo-

litano,quelladellagrandecoa-lizione anomala, per un pocoha funzionato. La faccia diMonti, lontanissima dalle“maschere" di Grillo e Berlu-sconi, ha dato l'illusione di uncambiamento di sistema. E lo

spread ha cominciato a scen-dere. Poi, l'inconsistenza dellaricetta Monti e la scarsa credi-bilità degli alti burocrati suoiministri, hanno fatto crollarela fiducia dei cittadini. E diconseguenza,anchequelladeimercati.Adessoèchiarochenonciso-

no scorciatoie. Per uscire dalcircolo vizioso della fiducia,non basta cambiare il voto.Non basta mandare a casa leoligarchiedeivecchipartiti.Bi-sogna disegnare uno scenarionuovo, pensare a nuove istitu-zioni e ad una nuova econo-mia. Questo percorso non sipuò fare in pochi anni. Può es-sereagevolatodaunaTerzaRe-pubblica, cheperòancoranonsivede.Cambiare la leggeelet-toraleèsoloilprimopasso.De-

ve dare ai cittadini un potere“costituente" per un nuovoParlamento.La responsabilità dei cittadi-

ni è immensa. Se pensano difarla franca, come dopo la se-conda guerra, addossandoogni responsabilità ai gruppidirigenti del passato e il debi-to ai tedeschi, non la scampe-ranno. Dovranno trovare ilmodononsolodieleggeream-ministratori competenti, maanche di riuscire a pagare ilconto. Senza illusioni, con co-raggio e solidarietà, dentrol'Euro. Le elezioni del 24 feb-braio del '13 sono state comel'8 settembre del '43. Sono sol-tantol'iniziodiunatrasforma-zioneepocalecuinessunopuòsottrarsi.•

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Nicola Negrin

Dal teatro al parco Querini.L’amministrazione comunalenonabbandonal’ideadirealiz-zareunnuovoristoranteincit-tà.Edopoaverciprovatoalun-go con la terrazza panoramicadivialeMazzini,oraguardaal-lastoricaareaverde.Per ilmo-mento siamo solo all’antipa-sto, ilpranzoèlungo.Malapri-mamini-portataègiàstataser-vita con 100 mila euro messinel bilancio preventivo 2013.Una cifra che servirà per met-tere in sicurezza le serre chestanno cadendo a pezzi e chepotrà dare il la al maxi-inter-vento, per realizzare lì unanuova caffetteria.

PRIMA INIEZIONE. Il progettoportalafirmadiCiviltàdelver-de, associazione che da annista seguendo da vicino il lentodeclinodelleserre.«Dal1996-precisa la presidente RomanaCaoduro - stiamo facendopressioneaffinché lastrutturanon venga abbandonata alsuo destino. Già in questo mo-mentoversa inpessimecondi-zioni e la sua stabilità è a ri-schio». Da qui l’iniezione da100milaeuro(50miladeiqua-li saranno prelevati dall’avan-zo 2012, mentre i restanti arri-veranno dalle alienazioni) vo-luta dall’assessorato all’am-biente. «Serve per tenere in

piedi le mura storiche - com-menta Antonio Dalla Pozza - edare vita al progetto comples-sivo: ristrutturare leserreere-alizzare un bar/ristorante».

IL RESTAURO. L’idea può sem-brare tanto fantasiosa quantoirrealizzabile, ma la realtà èmolto diversa. Civiltà del ver-de, che si sta occupando delprogetto in collaborazionecon i tecnici comunali, ha giàpresentatolecarteallaSovrin-tendenza «che ha dato il pri-mo ok». L’intervento è unicoma la conclusione duplice. «Ilprimoobiettivo -prosegue Ca-oduro - è quello di restaurarele serre che rappresentanouna parte importantissimadel parco». Riconoscerle inquesto momento è in effettidifficile,consideratocheresta-no in piedi solamente pezzi dimuro e una finestra. «Grazieal nostro primo progetto, cheè stato realizzato dallo studioAlberti e cheè stato approvatodall’amministrazione-aggiun-ge la presidente di Civiltà del

verde - verranno completa-mente ricostruite, sia con laparte fredda che potrà acco-gliere attività culturali e labo-ratori, sia con quella calda».Secondo il prospetto ci saran-no ampie vetrate che ricorde-ranno la costruzione.

IL RISTORANTE. Vetrate ancheper il ristorante che si svilup-perà proprio accanto alle ser-re, terminandosullemurachedanno su via Rodolfi. «Qui -spiegaDalla Pozza - si utilizze-rà la porta d’ingresso per ren-derloindipendente».Già,per-ché è questo l’obiettivo del-l’amministrazione: far sì chel’attività di bar e caffetteriapossano proseguire a prescin-dere dagli orari del parco «so-stenendocosìeconomicamen-te le serre. Si tratta di una sor-tadiproject financing». Ilpro-gettocomplessivoèdicircaunmilione: «Proprio per questomotivo - continua - è necessa-rio che il ristorante possa con-tare su una serie di coperti».Manonèfinitaqui.«Sipotreb-beutilizzareproprioquelristo-rante anche per matrimoni oaltri appuntamenti - fa sapereDallaPozza-,chiudendogliac-cessi in quella zona del parcoche si trova tra le due entrateprincipali.Allo stesso tempoillocale potrà funzionare anchedi sera, quando il Querini èchiuso». •

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AMBIENTE. L’amministrazioneha stanziato100milaeuro permetterein sicurezzale strutturein degrado: sipotrà poidareil viaalmaxi-interventoda un milione

UnacaffetterianelleserrediparcoQuerini

Eccocomeappaiono in questomomento leserre di parcoQuerini: cadono apezzi. COLORFOTO

Ilprogettoharicevutol’okdellaSovrintendenzaIlComuneaffideràalprivatolagestionedellocalepercoprirecosìilcostodell’interaoperazione LASPERANZA

«Almenoadessosembrachecisia l’intenzione difare qualcosa». RomanaCaoduroguardaconsoddisfazione alcontributomessoabilanciodal Comune diVicenzapermettere insicurezzale serredelparcoQuerini. «Certoèunapiccola parte-aggiunge-ma sonoconvintacheriuscendo aportarel’attenzione suquestoelemento delpolmoneverde dellacittàsipotrannopoi raccogliereulteriorifondi».

DENAROAldi làdella gestionefutura,chedovrebbeconsentireaiprivatiditeneregli introitidel barmaallo stessotempo dipagarel’intervento,Caoduroèconvinta chesipossacercare anchel’aiutodi «consorzi efondazioni.Per questo èimportantemostrare alpubblicocosa potrebbenascere;stimoliamol’interesse.IlComune hainvestito100mila europermettereinsicurezza iltuttoe sappiamo benechenonha lerisorse perfinanziarel’interoprogetto.Confidiamonellacollaborazionedeiprivati». •

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L’aula delSenato

IL GIORNALE DI VICENZAMercoledì 6 Marzo 2013 Cronaca 15

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LOSTANZIAMENTO. Ilministerodell’Internohastanziato230 mila europersistemarel’area di viaCricoli.All’internoci sonouncentinaiodi persone dicui 37sonominorenni esolo 17lefamiglie autorizzate. Inquestianninon è maistatoapplicatoil regolamentocheattendedi essereancorarevisionato.Intanto inomadihannofatto saperechepreferirebberoaltrearee.

L’EPISODIO.Erail 25gennaioscorso:sul busnavettachepartedal parcheggiodi viaCricolialle 8.15alcunipasseggerituttiammassativicinoall’autista hanno fattointervenireicontrolloriperchèc’era un gruppodiragazzinomadichepuzzavano.Allorail sindacodissecheilpersonale di Aimaveva applicato quantoprevede ilregolamentomunicipale.•

Ilavoriattesidaanni inviaCricoli

LALETTERA. Ildirettore dellaCaritas diocesanaprende posizione

Inomadidiogginonsimuovonopiù«Vannointegrati»

CRIMINALITÀFURTOIN ABITAZIONEINVIA CAV.VITT. VENETOLadri in azione qualche se-rafa inviaCavalieridiVitto-rio Veneto, in città. In basead una prima ricostruzionei malviventi sono entratinel garage della famigliaBettinforzandoilbasculan-te e da lì sono saliti in casa.Hannoarraffatounvecchiocellulare, della bigiotteria equalche decina di euro incontanti.

VENEZIAVICENTINOA PROCESSOPERFURTOIN DITTAIl vicentino GiampaoloDonà, 31 anni, è a processodavanti al tribunale di Me-stre.Deverisponderedi fur-to aggravato: il 7 ottobre2009, secondo l’accusa,avrebbe portato via un cas-sone di attrezzi da lavoro(valore 12 mila euro) dalbox della ditta edile per laqualeall’epocaprestavaser-vizio.

CAMPIGLIADEI BERICILAVORIINSICUREZZACOSÌVIENEASSOLTONazzareno Velo, 77 anni, diFontaniva, è stato assoltodalgiudice Babudri.Era ac-cusato, in qualità di titolaredella ditta omonima, diaver compiuto dei lavori - aCampiglia dei Berici, nelmarzo2007-noninsicurez-za per i suoi dipendenti. Inaula è emersa la sua estra-neità rispetto alle inizialicontestazioni.

ALTAVILLAGUIDAVA UBRIACOINFLITTITREMESILino Volpato, 49 anni, resi-dente a Gambellara in viaRoma, è stato condannatodal giudice Pachera a tremesi di arresto e a 1.500 eu-rodiammenda.L’automobi-lista era stato fermato dalleforzedell’ordinenel territo-rio comunale di Altavilla il10 giugno 2009 mentre gui-dava con un tasso alcolicopari a 1,23.

È trascorso poco più di unme-se da quando alcuni ragazzinomadi vennero fatti scende-redaunautobusperchépuzza-vano, almeno secondo i pas-seggeri che avevano chiestol’intervento dei controllori.Da quel venerdì il fatto è rim-balzato nei media nazionali.Ora, arriva una nota del presi-dente della Caritas diocesana,don Giovanni Sandonà. Giun-ge quando dal tempo dei com-menti passa a quello della ri-flessione.«C’è inadeguatezza del lin-

guaggio: si continua a parlaredi “nomadi” quando sono, inrealtà,personestanzialimuni-te di documenti adeguati. Ilnomadismo “residuo” non èuna libera sceltadeiRomedeiSinti: inpassato èstato princi-palmente determinato dallepersecuzioni, ed oggi è deter-minato dagli allontanamentie dal rifiuto delle comunità lo-cali che non permette loro unluogodovepoterstanziare,po-tendousufruirediacquaservi-zi igienici ed energia elettri-ca», scrive don Giovanni San-donà.«Cipare -prosegue-cheilpercorsodiintegrazionedeb-bacontinuare,macamminan-do su due “gambe”. Riteniamogiustissimo che queste perso-neadempianoaidoveririchie-sti ad ogni cittadino, come lascolarizzazionedei figli, il lavo-ro, il rispetto delle norme civi-chedibuona convivenzaedel-la legalità in tutte le sue sfac-cettature. Tuttavia riteniamodi poter dire che manca la se-conda “gamba”, almeno per

quelle persone che hanno oc-cupato le cronache negli ulti-mi mesi: mentre si chiedonoloro questi doveri ed impegni,non li si mette nella condizio-nedipoterli rispettare.Faccia-mofaticaacapire l’unilaterali-tà delle richieste senza la reci-procitàdi opportunità».E il direttore di Caritas ricor-

daundiscorsodel2006dell’al-lora vescovo Nosiglia: «Sareb-be bello se volessimo purifica-re il nostro vivere da quegli at-teggiamentichenonconsento-noildialogo, laconoscenzare-ciproca... Impariamo a dareun nome alla nostra paura difronte alla differenza tentan-do percorsi di conoscenza chefacilitino la via dell'incontro.Favoriamol’ascoltoreciproco,accogliamo il buono che ognistoria umana porta con sé».Don Giovanni Sandonà ricor-da i percorsi già iniziati in 15Comuni da almeno un decen-nio. «La strada - avverte - nonèindiscesa.Ancoradipiùsap-piamo di non poterci chiama-re fuori da errori, stanchezze etalvolta sconforti. Tuttavia,proprio perché conosciamoqueste persone e con loro ab-biamo condiviso tante quoti-dianità,siamosemprepiùcon-vinti che il bene comune e ladignitàdiognipersonamotivi-no noi, le comunità cristiane,le istituzioni come la scuola e ipubblici amministratori, a co-struire percorsi di convivenzadentro realtà sociali e cultura-li complesse».E alla fine l’invito alle istitu-

zioni. «A continuare quellacollaborazione che ci vede im-pegnatiacercareetrovarespa-zi abitativi senza i quali ogniprogettodipromozioneediin-clusione sociale si banalizza esi vanifica. Senza un pezzo diterra dove poggiare regolar-menteunaroulotte,unprefab-bricatoeunaseriediservizies-senziali per vivere dignitosa-mente,nessuninserimentola-vorativo, nessuna scolarizza-zione dei minori è fattibile,nessuna socializzazione puòaccadere.Aiutiamociafareac-coglienza,aiutiamocianonsu-bire passivamente le povertàdeifratelli checivivonoaccan-to. È un metterci in gioco cheprevede progettualità, siner-gie dentro e fuori la chie-sa».•C.R.

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breviINCHIESTA

Contrabbandod’oggettid’oroScattalasanzione

ARRESTATO

Guidaubriacopestaagenteelafidanzatalopicchia

È accusata di aver importatoinItaliagioiellidicontrabban-do.Perquestolaprocurahasu-bitoemessoasuocaricounde-creto penale di condanna da12.500 euro, ritenendo matu-rata ed evidente la prova.L’imprenditriceerastatasco-

perta dall’agenzia delle doga-ne e dalla guardia di finanza edenunciata, dopo essersi vistamettere sotto sequestro oltreduecento articoli ed essersi vi-sta elevare una multa di carat-tere amministrativo.Il pubblico ministero Severi

avevaapertoun’inchiestaaca-ricodell’imprenditricediorigi-ni cinesi Lau Chi Yong, 38 an-ni, residente inpatria.L’asiati-ca, difesa dall’avv. GabriellaBoari, aveva avanzato ricorsoal tribunale del Riesame pervedersi restituire i propri gio-ielli.In occasione della Fiera Vi-

cenzaOro Winter, nel gennaioscorso, Finanza e dogane ave-vano intensificato l'attività dicontrollo, passando a setacciole operazioni legate all'esposi-zionedipreziosidapartediim-prenditori del settore.Durante gli accertamenti è

subitobalzatoagliocchi ilper-corso fatto compiere alla mer-ce da esporre da parte diun’orafacinese.Yongeraparti-ta da Hong Kong per parteci-pare alla fiera. A destare i so-spetti era stata la circostanzadellosdoganamentointerrito-riobritannico.L’orafa doveva esporre a Vi-

cenza, quindi l’operazione erasingolare e per gli inquirentitrattava di un tentativo di evi-tare di pagare idazi.Secondo l’accusa erano di

contrabbando 234 pezzi, perun chilo e 200 grammi d’oro e60 grammi di pietre preziose,importati in evasione dei rela-tivi diritti doganali per 18.775euro. Ora è scattata per lei lasanzionepenale,allaqualepo-tràopporsiper farvalereeven-tualmente le sue ragioni in tri-bunale. •

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Una giornataccia, per AdrianDuca,32ennerumeno che l’al-tro ieri nel giro di pochi minu-ti è riuscito a: farsi arrestareper resistenza a pubblico uffi-ciale e lesioni; farsi multareper guida in stato di ebbrezza;farsi sequestrare l’auto e cilie-gina finale farsi piantare dallafidanzata.È successo tutto l’altra sera

poco dopo le 21 in viale del la-voro. Una pattuglia della poli-zia ferma un’auto che va a zigzag. Dentro ci sono Duca eun’amico rumeno. Tutti e dueubriachi,all’etilometrorisulte-ranno con oltre 2 grammi/li-tro di alcol nel sangue a testa.Via la patente e l’auto, Ducachiama la fidanzata per anda-reaprenderlo.Elei,unarume-nadi26anni,nonèmoltogen-tilecon lui.Perchéprima lo in-sulta(«Orabasta,sonounara-gazza seria, non ne posso più,sei un disgraziato»), poi loprende a botte. Calci e pugni.Interviene un agente per cal-marla, il fidanzato reagisce elo aggredisce gettandolo a ter-ra. Intervengono gli altri, ci simette anche il passeggero cheinveisce contro ipoliziotti.Conclusionedellaserata:Du-

ca, residente a Vicenza, vienearrestato; un poliziotto si famedicarelesioni lievi; la fidan-zata decide di mollare il suouomo.•

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Uncontrollo dellapolizia

Ilcampo nomadi di viaCricoli: laCaritaschiede più integrazione

DonGiovanniSandonà:«Nonsipossonochiederelorosolodoverieimpegni,sepoinonvengonomessinellacondizionedirispettarli.Cosìnonva»

IL GIORNALE DI VICENZAMercoledì 6 Marzo 2013 Cronaca 17

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Unmodellodi i’m Watch, ideato dadue imprenditorivicentini

L’INCONTRO. AlLions club VicenzaHosti presidenti diConfindustria, Confartigianato eAscom

Lecategoriedifronteallacrisi«Quinonsipuntasuigiovani»

ALPINISMO. Idettagli dellaspedizionedi Bellò illustratiaQuinto

ViaggioinHindukushnelsegnodiCastagna

COLLEZIONISMOOggialle10, alcentro“Proti”incontràProti3,incontrosulcollezionismoorganizzatodall’Unionefilatelicanumismaticavicentina.

PALAZZO CORDELLINAOggialle16, a palazzoCordellinadi contrà Riale,AlessandraToninaffronterà iltema:“Burlesquee Rèalisme:ilromanzocomiconellaFranciadel Seicento”.

LACOMUNICAZIONEOggialle20.30,nellasalaconferenzedelCentro perladocumentazionepedagogicae ladidatticalaboratorialedi viadeiMille41laprof. SilviaPulcinellaparlerà de“Lacomunicazionealfemminile-una diversitàstimolante”.

SANTACORONAIlCif (Centro italianofemminile)organizzadomanialle15.30unavisitaalla restauratachiesadi Santa CoronaaVicenza.Guiderà ilgruppol’architettoCesare DeMunari.

Marino Smiderle

Negli ultimi tempi non è chelaApple se lapassi tanto bene.Dai massimi raggiunti al Na-sdaqnelsettembrescorso, il ti-tolo della società di Cupertinoha perso circa il 40 per cento ele prospettive non sembranopiù così rosee come quando aguidarlac’eraancorailgrandeSteve Jobs, per quanto la suacapitalizzazione di Borsa siaancorasuperioreai400miliar-di di dollari. Per ripartire allagrande il successore di Jobs,Tim Cook, avrebbe pensato dipuntarefortesuunnuovopro-dotto, già ribattezzato iWatche, come si intuisce dal nome,focalizzato sullo sviluppo diun orologio da polso con fun-zioni e caratteristiche analo-ghe all’iPhone. Peccato che ainventare, realizzare e com-mercializzare il primo smar-twartch siano stati i vicentiniManuel Zanella e Massimilia-noBertoliniecheabbianoavu-to l’idea di chiamarlo i’m Wa-tch.

IL PRODOTTO.«Io non sono co-sì convinto che la Apple finiràdavvero per lanciare sul mer-cato il suo iWatch - commentaZanella -. Inognicaso,qualoradovesse succedere, noi siamofronti a fare causa all’azienda

americana.Il nostro è un marchio regi-

strato in tutto il mondo, senzatenercontodeibrevetticheab-biamo depositato per tutelareil prodotto. Credo proprio chequalsiasi tribunale ci darebberagione».

CAUSA. In re-altà una cau-sa alla Applenon sarebbeuna passeg-giata. Ne saqualcosa larivale Sam-sung,chenel-leauledigiu-stizia è usci-ta sconfitta.Tuttaviapen-sarecheunapiccola,perquan-to innovativa e interessante,startupvicentina,partecipataanche da Ennio Doris, possastoppare il gigante di Cuperti-no già titolare di diversi pro-dotti “iQualcosa” (iPhone,iPod, iPad...) sembra perlome-no difficile.

OPPORTUNITÀ.«Questapotreb-be essere una opportunità da6 miliardi di dollari per Apple- ha dichiarato a BloombergOliverChen,analistafinanzia-rio di Citigroup - con ampimargini di crescita qualorariuscisse a imporre sul merca-

to un prodotto totalmentenuovo come le è già riuscitocon iPhone e iPad, un bisognodi cui al momento i consuma-torinonsonoconscidiavere».

START UP. Lo stesso ragiona-mento che, nel loro piccolo,avevanofattoZanellaeBertoli-niche,nelquartiergeneralediVicenza, avevano lanciato losmartwatchcollegatoaltelefo-no via bluetooth, raccoglien-do migliaia di ordini online eottenendo grandesuccesso al-la fiera di Las Vegas. Certo, ilprodotto che ha in mente dilanciare Apple sarà diverso,funzionerà con un sistema in-

dipendente, però sempre diiWatchstiamoparlando.Baste-ràuna“m”didifferenzaperda-re il via libera all’azienda ame-ricana?

TUTELA.«No,nonbasterà -an-nuncia battagliero Zanella -perché tutti si rendono contoche ladifferenzaè troppo labi-le per aggirare le leggi che re-golano la tutela dei marchi edei brevetti. Ribadisco, io an-cora non credo che Apple faràquestopasso.Selofarà,noisia-mo pronti a proteggere i no-stro prodotti in sede legale e aqualsiasi latitudine».•

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vademecum

GRUPPO.Dietro alleideediManuel ZanellaeMassimilianoBertolinic’èilsostegno finanziario diEnnioDoris. Sonodiversi iprogettiincuiha credutoilpatrondi Mediolanum.Tra gli altri,sonodaricordare Zeromobile(lacompagniatelefonicapertelefonarea prezzicontenutidall’estero) eWinezero(vinosenzaalcol).

SOCIETÀ. Dorisè entratonellasocietà“I’m Watch”al50%attraversoH-Equity.Il pianoindustrialeprevedeunaproduzionetuttainoutsourcingmaincaricandoaziendeitaliane,in particolaredelNordEst. L’obiettivoambiziosodi è quellodicostituirelaprimaimpresaitaliana diuncertolivello inun settoredominatodai colossiasiaticie americani.Se ilmarchioreggerà.•

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C’èEnnio Doris

INPREFETTURA

Comune-CubSaltal’accordo«Ancorastatodiagitazione»

Iltavolo deirelatoridurante laserata delLions clubVicenza Host

Aluglio eagosto previstedue partenzeper lacatena himalayana

ILCASO. Lasocietà fondatada Steve Jobspotrebbe lanciaresulmercato uno smartwatch giàbrevettato aVicenza

«FaremocausaallaApple»È“i’mWatch”contro“iWatch”Zanella:«L’ideaèstatanostraeiduemarchisonotropposimiliCituteleremointribunale»

Niente da fare. L’accordo traamministrazione comunale eCub è ancora distante. Neigiorni scorsi si è tenuto in pre-fettura l'incontro voluto dalsindacatoperchiederel'attiva-zionedellaproceduradiconci-liazione in merito all'approva-zione delpiano occupazionale2013,all'organizzazionedel la-voro in alcuni settori comuna-li e all’impiego di personale atempo determinato.La riunione è stata presiedu-

ta dal viceprefetto VincenzoFoglia, la delegazione dell'am-ministrazione composta dal-l’assessore al personale Tom-masoRuggeri,daldirettorege-neraleAntonioBortoliedaidi-rigentidelsettorerisorseuma-ne, Micaela Castagnaro, e delsettore servizi scolastici, Silva-noGolin,hafattopresentechepur essendo uno dei Comunicapoluogo più virtuosi d'Ita-lia, Vicenza è sottoposta ai li-miti imposti dalla legge nazio-nale con il patto di stabilità,perfino nelle risorse da desti-nare alle assunzioni per sosti-tuire i dipendenti che vannoinpensione.I Cub, però, non ci stanno:

«L’amministrazione ha rispo-sto con una serie di buoni in-tenti e promesse che non cipossono in alcun modo rassi-curare. L’unico dato certo èche al prossimo mandato Va-riatipotràconfermaretrediri-genti precari sui sette attuali.Quindi la Cub in mancanza dicertezze concrete conferma lostato di agitazione». •

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Giulia Guglielmi

Un Paese per vecchi. È questoil ritratto dell'Italia che escefuori dall'incontro promossodal Lions Club Vicenza Host:un'iniziativa voluta per discu-tere dell'attuale situazioneeconomicanelterritoriovicen-tino e veneto. Alla serata, con-dotta dal presidente del ClubMario Bagnara, sono interve-nuti i tre presidenti delle cate-gorie vicentine: Giuseppe Zi-gliotto di Confindustria, Ago-stino Bonomo di Confartigia-nato e Sergio Rebecca di Con-fcommercio.E la cartina geografica dell'

Italiachei trebigdisegnanofabalzare all'occhio dei "confi-ni"obsoleticheandrebberori-vistiquantoprima.Infatti, l'ag-gettivochevienepiùspessoab-binato a svariati sostantivi èproprio "vecchio": vecchia bu-rocrazia, vecchie leggi e, so-prattutto, spazio pressochéinesistente lasciatoai giovani.«Mi è capitato - racconta Zi-

gliotto - di paragonare l'Italiaa una vecchia automobile,scassata, con le gomme sgon-fie e che viene impiegata percorrereungranpremiodiFor-mula 1: le nostre debolezze so-no gli obblighi di rientro neiconfronti dell'Europa, che so-no troppo pesanti».

E per quanto il numero unodi Confindustria Vicenza so-stenga che quella che l'Italiaattraversa «non è una vera epropriacrisi, quantopiuttostoun momento particolarmentedifficile»,allostessomodoevi-denzia con precisione i puntiche mettono il bastone tra leruote: «Non si può affrontarequestomomentoattraversore-gole vecchie, perché questenon permettono il cambia-mento. E questo vale tanto dal

punto di vista burocraticoquanto da quello politico».«Questo è un Paese che non

sa puntare sui giovani - rinca-ra la dose -. È nostro compitodare opportunità ai ragazzidel futuro. Il sistemaattuale, aseguito dell'aumento dell'etàpensionabile, non si permettedi investire nei giovani per ilsemplice fatto che non ci sonoobblighiper farli entrare. Stia-mo bruciando i sogni dellenuovegenerazioni,quandoin-

vece dobbiamo avere la co-scienza di donare la nostraesperienza e conoscenza al lo-ro servizio». Zigliotto sottoli-nea poi come «chi ha saputocon coraggioaffrontare e met-tersi in discussione con l'este-ro ha portato a casa il risulta-to».Un punto, quello dell’estero,

toccatoanchedaSergioRebec-ca.«I grandi distributori fran-cesi quali Carrefour e Auchan- avverte - stiano pensando diabbandonare l'Italia. Noi sia-mofavorevoliallamediadistri-buzione,ma non alla cementi-ficazione: lasituazioneèpreci-pitata drasticamente con il26,5 per cento del suolo vicen-tino che è stato consumato».La chiave di volta per quanto

riguarda la ripresa, secondoRebecca, sta nel turismo: «Seè vero che è il petrolio dell'Ita-lia, lapolitica fapocoperrilan-ciarlo. L'errore è stato quellodi non evidenziare il patrimo-nio culturale in maniera digi-talizzata».La differenza tra passato e

presente è evidenziata anchedaAgostino Bonomo. «Occor-re avere più inventiva che inpassato - dice -. Mentre unavolta bastava aprire una sara-cinesca perché arrivassero iclienti,orabisognaesserecrea-tivi».•

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Zigliotto:«Leregolevecchienondannopossibilitàalcambiamento»

Mercoledi 13 marzo alle 20.30inbibliotecacomunaleaQuin-to Vicentino verranno definititutti idettaglieraccolte leade-sioni del viaggio in Hinduku-sh programmato per questaestate dall’alpinista himala-yano Tarcisio Bellò.La partecipazione è aperta a

tutti e rivolta agli appassiona-tiescursionisti,alpinistiosem-plici viaggiatori interessati ascoprire villaggi rurali, sugge-stive vallate, splendidi laghi escintillanti vette della meravi-gliosa catena dell’Hindukushdoveglialpinistivicentinihan-no scalato numerose cime in-violatedicinquemilaeseimilametri.Sucinquespedizionirealizza-

te in dieci anni, per ben duevolte,nel ’97enel2000, è statovinto il prestigioso premio Pa-olo Consiglio, istituito dalClubalpinoaccademicoitalia-no (Caai) come massimo rico-noscimento nazionale all’atti-vità alpinistica esplorativacondotta sulle montagne ex-traeuropee.Unpezzodistoriadell’alpini-

smo vicentino ha avuto cometeatro operativo le bellissimemontagne dell’Hindukush, interrapakistana.Ilviaggioèric-co di spunti e di motivi d’inte-

resse: dagli aspetti ambientalienaturalisticiagliaspettirura-li come testimonianza di anti-chissime tradizioni che stan-no rapidamente scomparen-do nel mondo fagocitato dallaglobalizzazione; dai panora-mi mozzafiato di cime d’altaquota al cui cospetto ci si puòsentirecomepionierideiseco-liscorsiquandolascopertage-ografica e alpinistica era un li-broancoratuttodascrivere, fi-no all’avventura mai banaleda condividere assieme ad al-tre persone per trarne amici-zie e ricordi indelebili di unviaggioveramentestraordina-rioe imperdibile.La spedizione è inoltre fina-

lizzata a valutare la fattibilitàestabilireaccordiper larealiz-

zazionedel“Progettoperirifu-gioCristinaCastagna”,dedica-toallagiovanealpinistavalda-gnesescomparsasulBroadPe-ak.Progettoapprovatodall’As-sociazionedelleSezioniVicen-tine del Cai, per il quale sonostati raccolti circa 22 mila eu-ro da investire in loco, con lenecessariecautele, comeaiutoumanitario alla popolazionedella vallata.Il programma prevede due

differenti partenze: il 29 lu-glio per il gruppo trekking e il5 agosto per gli alpinisti; avràunaduratadi16,23e30giornicon rientri al 13, 20 e 27 Ago-sto. Le iscrizioni, per le qualiva contattato Tarcisio Bellò, sichiudono il 15 marzo.•

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Duepartenzeinestate:l’ideadiavviareilprogettoperilrifiugiodedicatoallavaldagnesescomparsa

IL GIORNALE DI VICENZAMercoledì 6 Marzo 201320 Cronaca