Periodico Il Grillo - anno 4 - numero 31 - 2 ottobre 2010

4
Anno 04 - numero 31 - 4000 copie in distribuzione gratuita - web: www.periodicoilgrillo.com - mail: [email protected] - 2 ottobre 2010 ss Angeli Custodi Agenzia di Vasto Bolognese Annalisa, Cristofano Maria, Bolognese Agostino Venanzio S.a.s. Corso Mazzini 31/A - int. 5 - 66054 Vasto (CH) tel. 0873 362323 - fax 0873 364528 Chiedigli come proteggere il tuo mondo. uN AGENTE REALE È SEMPRE CON TE. segue in terza Tiziana Lalla a pagina 4 articolo a pagina 2 Il Mercato degli Onorevoli Nicolangelo D’Adamo a pagina 3 segue in seconda OPINIONI segue in seconda di Giovanni Uselli PRIMA E SECONDA REPUBBLICA Histonium d’oro della solidarietà ai Ricoclaun segue in seconda L’Angolo del Barman a pagina 3 ____________________________ Il Mojito, quello vero Horizon per la tutela di persone con disabilità di Giuseppe La Rana Unione dei Comuni , al via il Sistema Trigno - Sinello - Treste La nostra regione è stata nuovamen- te scossa, recentemente, da arresti di politici. Lo scorso 22 settembre la Camera dei deputati ha negato alla magistratura l'autorizzazione all'u- so delle intercettazioni telefoniche effettuate nei confronti dell'ex sot- tosegretario all'economia, Nicola Cosentino, indagato per gravissi- mi reati. La votazione è avvenuta a scrutinio segreto, su richiesta del PdL: 308 i voti contrari all'autoriz- zazione, 285 quelli favorevoli. Ber- lusconi esulta e ne ha fatto motivo di vanto, perchè, a suo dire, dimo- Una lista civica è di fatto un nuovo partito politico che, a differenza di quelli tradizionali, assume più una caratteristica di movimento d'opinione temporaneo e a dimensione locale. Presup- pone un impegno civico che vada oltre le operazioni tra- sformistiche utili a riciclare il politico di turno. E potreb- be garantire quel ricambio che si otterrebbe anche con una più sana alternanza di governo. A Vasto, sono proprio le civiche ad aver aumentato il passo. Oggi, sabato 2 ot- tobre, l'associazione Porta Nuova presenterà la propria; lista civica anche per Alle- anza per Vasto che sta al- largando la base a sostegno della candidatura di Nicola Del Prete. Massimo Desiati, ex assessore regionale, per il momento parla del suo progetto. Anche per lui oggi pomeriggio, a Palazzo D'A- valos, la presentazione alla Sarà chiamata così l’unione dei comuni che ver- rà costituita da alcuni comuni dell’entroterra del vastese ed esattamente Cupello, Dogliola, Fre- sagrandinaria, Lentella, Liscia, Monteodorisio, Palmoli, San Giovanni Lipioni, Tufillo. Nove comuni del territorio del vastese che in seguito di Nicola Stanisci Sulla fine della prima repubblica, Orazio Di Stefano semplifica in maniera eccessiva, riducendo- la ad esito finale di una lotta fra carnefici e vittime, epuratori ed epurati, onesti e disonesti. In re- altà questa lotta, con esito finale scontato, è nata casualmente ed è stata portata avanti e conclu- sa con metodi su cui molto si è discusso e il cui giudizio storico non sarà affatto scontato. Chi vi- vrà vedrà. Di sicuro si può affer- mare che questa lotta sia stata la spallata finale data ad un sistema politico e partitico che si era or- mai consumato e logorato e che non era più in grado di reggere il peso degli eventi. E tuttavia, la fase politica e gli eventi dram- matici e luttuosi che hanno ca- ratterizzato la morte della prima repubblica, causati dallo scontro frontale con il potere incostitu- zionale, usato non in nome del Nostalgia o rammarico? Tutti pazzi per le liste civiche Fermento pre elettorale. La ‘civica’ per rompere un sistema; piace, ma dove pende? Il silenzio degli onesti sta per finire

description

Periodico Il Grillo - anno 4 - numero 31 - 2 ottobre 2010

Transcript of Periodico Il Grillo - anno 4 - numero 31 - 2 ottobre 2010

Page 1: Periodico Il Grillo - anno 4 - numero 31 - 2 ottobre 2010

Anno 04 - numero 31 - 4000 copie in distribuzione gratuita - web: www.periodicoilgrillo.com - mail: [email protected] - 2 ottobre 2010 ss Angeli Custodi

Agenzia di Vasto Bolognese Annalisa, Cristofano Maria, Bolognese Agostino Venanzio S.a.s.Corso Mazzini 31/A - int. 5 - 66054 Vasto (CH)tel. 0873 362323 - fax 0873 364528

Chiedigli come proteggere il tuo mondo.

uN AGENTE REALE È SEMPRE CON TE.

REALE_istitVASTO_5_5x6_5.indd 1 3-03-2008 15:03:58

segue in terza

Tiziana Lalla a pagina 4 articolo a pagina 2

Il Mercato degli Onorevoli

Nicolangelo D’Adamo a pagina 3

segue in seconda

OPINIONI

segue in seconda

di Giovanni Uselli

PRIMA E SECONDA REPUBBLICA

Histonium d’oro della solidarietà ai Ricoclaun

segue in seconda

L’Angolo del Barman a pagina 3____________________________

Il Mojito, quello vero

Horizon per la tutela di persone con disabilità

di Giuseppe La Rana

Unione dei Comuni , al via il Sistema Trigno -

Sinello - Treste

La nostra regione è stata nuovamen-te scossa, recentemente, da arresti di politici. Lo scorso 22 settembre la Camera dei deputati ha negato alla magistratura l'autorizzazione all'u-so delle intercettazioni telefoniche effettuate nei confronti dell'ex sot-tosegretario all'economia, Nicola Cosentino, indagato per gravissi-mi reati. La votazione è avvenuta a scrutinio segreto, su richiesta del PdL: 308 i voti contrari all'autoriz-zazione, 285 quelli favorevoli. Ber-lusconi esulta e ne ha fatto motivo di vanto, perchè, a suo dire, dimo-

Una lista civica è di fatto un nuovo partito politico che, a differenza di quelli tradizionali, assume più una caratteristica di movimento d'opinione temporaneo e a dimensione locale. Presup-pone un impegno civico che vada oltre le operazioni tra-sformistiche utili a riciclare il politico di turno. E potreb-be garantire quel ricambio che si otterrebbe anche con una più sana alternanza di governo.

A Vasto, sono proprio le civiche ad aver aumentato il passo. Oggi, sabato 2 ot-tobre, l'associazione Porta Nuova presenterà la propria; lista civica anche per Alle-anza per Vasto che sta al-largando la base a sostegno della candidatura di Nicola Del Prete. Massimo Desiati, ex assessore regionale, per il momento parla del suo progetto. Anche per lui oggi pomeriggio, a Palazzo D'A-valos, la presentazione alla

Sarà chiamata così l’unione dei comuni che ver-rà costituita da alcuni comuni dell’entroterra del vastese ed esattamente Cupello, Dogliola, Fre-sagrandinaria, Lentella, Liscia, Monteodorisio, Palmoli, San Giovanni Lipioni, Tufillo. Nove comuni del territorio del vastese che in seguito

di Nicola Stanisci

Sulla fine della prima repubblica, Orazio Di Stefano semplifica in maniera eccessiva, riducendo-la ad esito finale di una lotta fra carnefici e vittime, epuratori ed epurati, onesti e disonesti. In re-altà questa lotta, con esito finale scontato, è nata casualmente ed è stata portata avanti e conclu-sa con metodi su cui molto si è discusso e il cui giudizio storico non sarà affatto scontato. Chi vi-vrà vedrà. Di sicuro si può affer-mare che questa lotta sia stata la spallata finale data ad un sistema politico e partitico che si era or-mai consumato e logorato e che non era più in grado di reggere il peso degli eventi. E tuttavia, la fase politica e gli eventi dram-matici e luttuosi che hanno ca-ratterizzato la morte della prima repubblica, causati dallo scontro frontale con il potere incostitu-zionale, usato non in nome del

Nostalgia o rammarico?

Tutti pazzi per le liste civicheFermento pre elettorale. La ‘civica’ per rompere un sistema; piace, ma dove pende?

Il silenzio degli onesti sta per finire

Page 2: Periodico Il Grillo - anno 4 - numero 31 - 2 ottobre 2010

Direttore responsabile: Giuseppe La Rana

Autorizzazione del Tribunaledi Vasto n. 115 del 17.04.2007

web: www.periodicoilgrillo.commail:

[email protected]: 0873. 670388 - 393.1239090

Editore: Il Grillo s.r.lStampa: Offset Point -

Via Tito Livio, 9 - Vasto (CH)

Contatti: [email protected] - Tel: 0873.670388 - 393.1239090

2www.periodicoilgrillo.com

Via Argentieri, 88 Montenero di Bisaccia (CB)www.indexsrl.it

segue dalla prima

Segue dalla prima

stra che 'la maggioranza ha tenuto'. C'è da rabbrividire! Prima del voto di fiducia espresso giovedì, la maggioranza politica che ci governa ha dimostrato la sua esi-stenza 'facendo quadrato' in favore di un collega parlamentare inquisito, impeden-do che in un processo penale a suo carico possano essere utilizzate come prova le intercettazioni telefoniche già legittima-mente disposte ed eseguite. Quelle stesse intercettazioni che per qualsiasi cittadino della nostra repubblica sono utilizzate quotidianamente nelle aule di giustizia ita-liane. Che dire! Ci vuole una buona dose di arroganza per vantarsi di una decisione del genere. Un tempo ci si sarebbe sicura-mente vergognati a prenderla e soprattutto a rivendicarla con orgoglio. E' il segno dei tempi che cambiano. Ovviamente in peg-gio. Assistiamo, impotenti, a una continua erosione del senso di legalità. Ci sentiamo schiacciati: dal basso da un diffuso senso di paura e insicurezza per il dilagare della criminalità comune e organizzata. Dall'al-to da un senso di incredulità e impotenza per la corruzione e il malaffare crescen-te nella nostra classe politica. La nostra sete di giustizia è brutalmente sacrificata sull'altare delle necessità contingenti di quei politici che, per salvare se stessi, det-tano nuove regole a vantaggio di tutti i cri-minali. A vantaggio della parte peggiore del nostro paese; di quella parte che vive calpestando le più elementari regole di ci-vile convivenza. Nuove regole in danno di tutti gli onesti, della parte ancora sana del nostro paese, costretta sempre più spesso a subire in silenzio. Una volta i disonesti vivevano la loro condizione nella vergo-gna, nell'ombra e subendo il giusto sen-so di disapprovazione della collettività. Oggi, invece, pretendono anche il nostro rispetto. E ci impongono la loro presen-za, perchè grazie alla legge elettorale che ci hanno regalato, ci hanno espropriato di qualsiasi diritto di scelta sulle persone. Il tempo passa e il degrado morale aumenta. Il tunnel dell'illegalità sembra ancora lun-go. Questo 'buio' che ci circonda alimenta due mali sociali che possono diventare molto pericolosi: la rassegnazione e la voglia di ribaltare drasticamente questo ordine di cose. Entrambi minano le radici della democrazia: la prima perchè annien-ta la voglia di partecipazione dei cittadini, la seconda perchè può alimentare scelte autoritarie o violente. Non so cosa ci ri-serva il futuro, ma nell'aria si coglie una netta sensazione: il silenzio degli onesti sta per finire!

cittadinanza; ma di candidati in lista non ancora ne parla.Civiche 'trasversali', civiche di centro e civiche di destra: stimo-lano il dibattito politico e dimo-strano impegno e voglia di esser-ci. Voglia di dimostrare che una parte della città è ancora 'buona a qualcosa' e non solo 'a qualcuno'. La civica piace a chi ha voglia di fare, a chi ha idee, a chi possiede risorse e mezzi per scendere in campo, a chi non vuole o non può 'etichettarsi', a chi non condivide un progetto solo perchè ideato da un partito. Altre volte piace a chi non trova spazi in politica perchè non li ha mai avuti o perchè non li avrà più. Potrebbe piacere a chi è incompatibile con la mentalità dei partiti. A chi preferisce una logi-stica interna di tipo orizzontale e non verticistica, con metodologie di progettazione politica fondate sulla partecipazione, quindi sul confronto, sul dibattito e sulla condivisione di obiettivi comuni e di scopi operativi e tangibili da perseguire. Piace a chi vorrebbe un'organizzazione politica indi-pendente dai partiti tradizionali e a questi alternativa.Ma in tutta questa positiva ‘moda’ del momento, la politica non sta a guardare. I due blocchi hanno un cammino ancora lungo da com-piere. Il campo base è alle loro spalle, proprio dove hanno la-sciato le loro paure nei confronti delle frammentate ‘liste civiche’. Il cosiddetto ‘centro’ dell’UdC ha annunciato di andare alle elezio-ni da solo. Per non rimanere solo una ‘moda’, la civica, anche la più corposa, deve pendere da una parte per sperare di amministrare e dar seguito, fattivamente, alle buone premesse che l’hanno co-stituita. A Vasto sembra che stia vincendo il senso civico e stia-no perdendo i partiti tradizionali che, evidentemente, hanno deluso l’elettore che ora cerca spazi per rompere un sistema. Il tempo dirà se vincerà la voglia di cambia-mento o la forza di un sistema so-stenuto dai soliti centri di interes-se che hanno ingessato la nostra città, ipotecandone pesantemente il futuro.

allo scioglimento di una delle comunità monta-ne, deciso dalle ultime disposizioni di legge, si uniranno per formare questa Unione dei Comu-ni: SISTEMA T.S.T. Una esigenza questa per stare al passo con i tempi dettata dalle norme sul federalismo e per una gestione associata che por-ti beneficio ad un territorio più ampio, in quanto un piccolo comune oramai non riesce e non può pensare di rimanere in autonomia amministrati-va-politica e di gestione del proprio territorio. Le finalità e gli obiettivi di questa unione sono così come descritti nello Statuto: integrazione fra i comuni, servizi svolti in maniera associata sull’intero territorio, sviluppo del territorio con obiettivi comuni in linea con i piani provincia-li, regionali e statali, promozione dello sviluppo socio-economico-culturale del territorio, rispetto e salvaguardia dell’ambiente e della salute dei cittadini favorendone una qualità di vita delle popolazioni, armonizzare e assicurare l’equo uti-lizzo delle risorse, valorizzazione del patrimonio storico-artistico, delle tradizioni economico-cul-turale, dei prodotti tipici locali e non ultimo di mantenere ed individuare costanti e produttivi rapporti di collaborazione con altre unioni, enti, associazioni operanti non solo sul territorio.In questi giorni di fine settembre tutti i comuni stanno approvando velocemente lo Statuto che regolamenterà detta Unione di comuni. “Questo è il primo importantissimo passo, che legherà e vincolerà più di un comune alle decisioni per il loro futuro. A Monteodorisio (dice il consiglie-re capo-gruppo di opposizione Nicola Stanisci) così come negli altri otto comuni, è stato portato in consiglio comunale l’approvazione dello Sta-tuto senza alcuna possibilità di poter apportare emendamenti o modifiche. Non necessariamente si vuole modificare uno Statuto che nel suo inte-ro non ha nulla da essere contestato, ma quello che è stato evidenziato in consiglio comunale è la composizione del consiglio dell’Unione: detto consiglio sarà composto solo da un rappresentan-te per ogni comune e che sarà presumibilmente il Sindaco di ogni Comune. Tutti gli Statuti con-

sultati, e ne abbiamo consultati a decine sparsi per tutta Italia, assicurano e garantiscono la pre-senza di un consigliere per ogni comune delle opposizioni, così come previsto dalle norme del testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali n° 267 del 2000 art. 32; solo in questa Unione viene negata e garantita la rappresentan-za delle opposizioni con la scusante che si supe-ra il numero consentito dei consiglieri previsti per legge per comuni con più di 10.000 abitanti (l’intera unione calcola di avere 12.235 abitan-ti). Abbiamo chiesto in consiglio comunale un rinvio di qualche settimana per l’approvazione dello Statuto, non per mettere in dubbio lo Statu-to stesso, ma per dare modo alle opposizioni dei 9 paesi di raccordasi e dare un voto unanime si-curamente favorevole all’approvazione. Avrem-mo voluto discuterne anche noi dell’opposizio-ne cosi come hanno fatto in più di un incontro Sindaci, assessori e consiglieri di maggioranza. Purtroppo è stato negato sia il rinvio dell’appro-vazione dello Statuto che l’inserimento di una minima rappresentanza di consiglieri dell’oppo-sizione anche in numero inferiore ai nove (uno per comune) trovando ed inserendo una norma che soddisfi tutti. Mi rendo conto che parlare di maggioranza e di opposizione quando si parla di Unione di Co-muni è forse fuori luogo, ma stranamente i nove comuni facenti parte di questa unione sono tutti comuni con amministrazioni dello stesso colo-re politico che geograficamente hanno poco di omogeneo, basta consultare una cartina dei co-muni e aggiungo (parlo da Monteodorisiano) che nulla da eccepire se l’unione fosse stata fatta anche con Casalbordino, Pollutri, Scerni, Gissi, Furci paesi con i quali sicuramente ci sono più affinità. E’ azzardato (conclude Stanisci) dire che questa è anche una Unione politica di comu-ni di centrosinistra? Può essere vincolante per il futuro di questi paesi questa scelta unilaterale? Cosa ne hanno pensato i cittadini dei nove paesi? E’ stato chiesto il loro parere? Ognuno si dia una risposta.”

L’associazione di volontariato Ricoclaun Vasto Onlus ha vinto il premio Histonium d’oro della solida-rietà. La cerimonia si è svolta sabato 25 settembre tra felicità e commozione di tutti gli attivisti per la consegna del prestigioso riconoscimento. «Dedichiamo questo premio - ha commentato la presidente Rosaria Spagnuolo - a tutte le persone che abbiamo conosciuto nel nostro servizio di volontariato dal 2004 ad oggi, nelle realtà ospedaliere di Lanciano, Termoli e Vasto e nelle altre realtà che abbiamo vi-

sitato. Tanti sono i momenti belli e toccanti che l’associazione ha vissuto in questi anni. Pazienti, di tutte le età, che in momenti an-che di grande sofferenza, hanno avuto pia-cere nel sentire i nostri canti allegri, che si sono lasciati coinvolgere da piccole magie, che sono diventati attori in gags divertenti, che si sono improvvisati cantanti, che hanno soprattutto riso di gusto». Un premio, quello che la giuria del Premo Histonium ha inteso conferire ai Ricoclaun, che sia da stimolo a tutto il mondo del volontariato per l'enco-miabile lavoro che quotidianamente svol-gono a servizio di chi non riesce a trovare neanche un motivo per sorridere. (S.L.R.)

Unione dei Comuni, al viail Sistema Trigno - Sinello - Treste

Segue dalla prima

Histonium d'oro della solidarietà ai RicoclaunIl Presidente Rosaria Spagnuolo: "Dedichiamo il riconoscimento a tutti i pazienti" Tutti pazzi

per le liste civicheIl silenzio degli

onesti sta per finire

Page 3: Periodico Il Grillo - anno 4 - numero 31 - 2 ottobre 2010

SAN SALVO. SALU’ TI AMO, ATTIVITA’ MOTORIA PER PREVENIRE MALATTIE. Sabato 9 ottobre presso la sala con-ferenze della BCC Valle del Trigno di San Salvo verra’ presentato il progetto SALU’ Ti Amo che pone l’attivita’ motoria nella scuo-la primaria come mezzo per prevenire le malattie della societa’ odierna. Il progetto e’ stato fatto in collaborazione con il 2° Cir-colo didattico di San Salvo (dirigente scolastico Dott Petronzi), con la Universita’ di Chieti, Prof.ssa Mohon, Endocrinologia Pe-diatrica, Mario De Benedicsti allenatore Olimpionico di Atletica Leggera e le Dottoresse Patrizia Masciulli e Michela Bruno.

SAN SALVO, NUOVI IMPIANTI TERMICI PER GLI EDIFI-CI PUBBLICI. È stato approvato il progetto per la realizzazione di nuovi impianti termici e l’adeguamento degli esistenti, all’inter-no degli edifici pubblici della città, per un importo complessivo di 100.000 euro. Si stanno inoltre appaltando i lavori di messa in sicu-rezza di 6 edifici scolastici: scuola media ed elementare Marinelle, scuola media ed elementare di via Ripalta, scuola elementare via De Vito, scuola elementare S. Antonio.

Il Grillo è a Vasto, San Salvo, Cupello, Casalbordino, Pollutri, Scerni, T. di Sangro, Monteodorisio, Gissi, Castiglione M.M., Schiavi d’Abruzzo, Torrebruna e Celenza sul Trigno

www.periodicoilgrillo.com www.periodicoilgrillo.com

L’ANGOLO DEL BARMAN

di Nicolangelo D’Adamo

IL MOJITO,QUELLO VEROL’ANGOLO DEL BARMANa cura di William Menna (delegato AIBES)

E’ sicuramente il drink più in voga del momento, anche se, tuttavia, sono in pochi a conoscere e, soprattutto, a realizza-re la ricetta originale in Europa. La storia di questo cocktail risale al 1600 quando Sir Francis Drake, valoroso capitano della flotta Inglese del tempo, ne sorseggiava importanti quantità, insieme alla sua ciurma, prima di ogni battaglia. Il nome che il capitano Drake gli aveva affidato era “Drago”che in spagnolo divenne “Draque” successivamente “Dra-quesijto”. Chi invece lo fece conoscere al mondo fu, di cer-to, Ernest Hamingway che lo beveva alla “Bodeguida del Medio” de La Havana preparato dal barman Angelo Mar-tinez nel 1942, da qui la sua famosissima frase “Mi mojito a la Bodeguida, mi daiquiri a la Floridita”. Ritroveremo spesso lo storico scrittore- viaggiatore Hamingway nel cor-so delle nostre storie sui più famosi cocktail, ma adesso passiamo alla ricetta codificata dall’I.B.A. (International Bartender Association).

Si tratta di un long drink da 15 cl, e non di un pestato come spesso si vede fare nei bar europei, dal gusto fresco e leg-germente alcolico, la sua funzione è, sicuramente, rinfre-scante e, pertanto, può essere bevuto a tutte le ore del giorno. Gli ingredienti sono i l succo di mezzo lime fresco, due cuc- chiaini di zucchero di canna bianco, u n ramoscello di Herbabuena (in Italia questo tipo di erba è ra-rissima pertanto si usano solo le foglie di una menta chiama-ta Marocco o menta Romana), uno spruzzo di soda o acqua gassata, si scioglie lo zucchero massaggiando e non pestando la menta, si aggiunge ghiaccio a cubi, 4 cl di rum bianco di buona qualità, colmare con soda, deco-rare con spicchio di lime, ramo-scello di menta e cannucce.Le varianti più conosciute sono il mojito ambrato, in cui si sostitu-isce il rum chiaro con uno scuro, il mojito fidel, dove la birra chiara sostituisce la soda, e i fruttati: pe-scoljito, melonjito, fragoljito, etc.Buon mojito a tutti e arrivederci alla prossima uscita con il Mai Tai

A.I.B.E.S. e sai cosa bevi.

William Menna

Ad oggi si era spesso parlato dell’inverecondo “mercato” degli onorevoli per accelerare la caduta del traballante, fin dall’insediamen-to, governo Prodi, ma nessuno lo aveva potuto dimostrare, come si dice, nero su bianco. Ed ecco spun-tare a due anni di distanza due re-golari “contratti di risarcimento” a due onorevoli (termine abusato) del gruppo misto convinti a votare con-tro Prodi. Si tratta di Marco Pottino e Albertino Gabbana di Pordenone eletti con la Lega e poi, per dissidi locali, passati al gruppo misto in Parlamento. Orbene ai due nostri baldi parlamentari, consumata la

breve esperienza prodiana, il PDL garantisce la ricandidatura, ma non riesce ad assicurare l’elezione e da qui parte il “contratto di risarci-mento” che prevede una collabo-razione con il gruppo parlamentare del PDL per l’intera durata dell’at-tuale legislatura con un com-penso di 10.250 euro al mese (purtroppo non è prevista la tredicesima), il tutto a cari-co dei fondi del Parlamento, cioè con i soldi nostri.I due “nati con la camicia”, non avendo nulla da fare a Roma, ovviamente se ne stanno a Pordenone e nessu-

no li ha più visti. Raggiunti telefo-nicamente dichiarano candidamen-te di essere impegnati a costruire il Partito nella loro città. Questa è l’Italia politica di oggi. Ognuno faccia il commento che vuole.

Il Mercato degli Onorevoli3

popolo italiano e nemmeno uguale per tutti, di una pool di magistrati, sono fatti troppo recenti per essere visti e raccontati in modo universalmente credibile.La stessa cosa si può dire della nascita e dello sviluppo della seconda repubblica. Al momento li vediamo e li leggiamo ancora con gli occhi faziosi cioè di parte e pertanto manchiamo di obiettività e risulta abbastanza evidente che parlandone adesso, il rischio è che si possa essere classificati come tifosi dell’una o dell’altra. E la fotografia che viene scattata sulle vicende abruzzesi non può e non deve essere indicata come fattaccio finale per decretare il fallimento della seconda repubblica. Questo è un altro fattaccio, l’ennesimo attentato all’ onestà e alla buona fede dei cittadini. Poi vedremo come andrà a finire, sperando di non dover assistere ad un altro fal-limento in ambito locale. Riprendiamo il filo iniziale.Intanto la prima repubblica era in affanno già nella deci-ma legislatura, 1987-1992, con quattro governi, Goria, De Mita, Andreotti uno e due. Il quale Andreotti, per formare il suo secondo gabinetto impiegò la bellezza di 65 giorni. Quella successiva, la undicesima, 1993-1994, guidata da Amato e Ciampi, ne decretò la morte. E’ curioso notare però come i partiti che hanno forma-to i due governi fossero gli stessi: Dc, Psi, Psdi, Pli. I partiti che a breve, sarebbero stati cancellati. Allora la domanda è: perché Amato è andato in crisi e a cosa è servito Ciampi? La risposta è che oramai i partiti, la politica e gli uo-mini che li rappresentavano avevano esaurito la spinta propulsiva. Tutti i partiti citati, più il Pci e il Msi, erano sulla piazza da prima della seconda guerra mondiale. In cinquanta anni, il sistema ha subito un logoramen-to fisiologico che, insieme alla sopravvenuta incapaci-tà a interpretare le necessità completamente diverse ed estremamente mutevoli della società, ne ha determinato la fine fisica e naturale prima ancora che politica e par-lamentare. Tutti i partiti, chi più chi meno, avevano agito benissi-mo, interpretando alla perfezione non solo la Costitu-zione ma le reali necessità e bisogni del Paese, uscito a pezzi dalla guerra. Poi a metà anni settanta, il tentativo del compromesso storico fallito, la lunga stagione del

terrorismo hanno cominciato ad aprire crepe non più sa-nabili. Mi inquieta l’ipotesi, chiaramente del tutto per-sonale, che i poteri forti delusi, prima dal fallito com-promesso storico ma ancor più dalla mancata conquista del potere da parte del Pci e dalla brillante parentesi dei governi di Craxi, non si siano lasciati scappare l’occa-sione per fare piazza pulita. E insieme all’acqua sporca hanno buttato via anche i bambini. Meno uno. Berlusconi è sceso in politica con una scelta di campo, proprio in quegli anni. E le cose sono cambiate. Se in bene o in male, se ne può sempre parlare. Quello che mi preme affermare e che, con la sua vittoria elettorale, ha fatto andare di traverso la gioiosa macchina da guer-ra di Achille Occhetto, il bambino salvato, e quella di quegli stessi poteri forti che hanno affossato la prima. E ha sconfitto il Pci, costringendolo prima ad un ridimen-sionamento, poi a cambiare nome e infine a dare inizio ad una guerra intestina che di fatto non è ancora finita.In tutto questo, di due cose sono sicuro. Primo: se Ber-lusconi avesse perso quelle elezioni, sarebbe uscito su-bito dalla politica. Lui non avrebbe mai voluto essere un Casini o un Fini. Il primo nato, cresciuto e pasciuto nel-la prima repubblica. Il secondo nato soltanto, nominato generale di un popolo fiero e generoso. Quello stesso popolo che oggi, mi pare, stia rinnegando.Secondo: se Berlusconi non fosse sceso in politica e in quel campo, a palazzo Chigi avremmo avuto, di sicuro, Occhetto, Veltroni, Rutelli e qualche incursione di D’A-lema. E avremmo continuato a stare nella prima repub-blica, governati anche e perché no? da Prodi, Amato, Casini. Tanto, hai voglia a fare governi, balneari, inver-nali da settimana bianca, monocolore, a tema, con pen-tapartito, appoggiato dall’esterno, di arco costituziona-le, del presidente, di unità nazionale, di solidarietà, di larghe intese, dei banchieri e industriali, di finanzieri e di finanziarie.E il premier scritto sul simbolo elettorale e votato dal popolo? E il programma di governo che lo accompagne-rà e impegnerà? E le alleanze già stabilite? E le emer-genze tipo terremoto in Irpinia? No, questo no! Questo è populismo. Questo è fallimento. Nostalgia o rammari-co? Anche Di Stefano può scegliere.

Nostalgia o rammarico?Segue dalla prima

Page 4: Periodico Il Grillo - anno 4 - numero 31 - 2 ottobre 2010

www.periodicoilgrillo.com

Il Coro Polifonico Histonium secondo in Abruzzo

Con Decreto del Presidente del Consi-glio dei Ministri del 05/03/2010 - pub-blicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 09/09/2010 (Serie Generale, anno 151°, numero 211) - l’ASSOCIAZIONE HORIZON ONLUS di Vasto ha ottenuto, dalla Commissione di valutazione istituita ex art. 4 del D.P.C.M. Del 21/06/2007, un importante riconoscimento ossia quello della legittimazione ad agire, ai sensi della L. 67/2006, per la tutela giudizia-ria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni.Simone Alinovi, Presidente dell’Asso-ciazione Horizon di Vasto, ci ha spiega-to la rivoluzionaria importanza di det-to riconoscimento, poiché si potranno tutelare le persone diversamente abili,

attraverso strumenti specifici e mirati, vale a dire “garantire alle persone di-sabili il pieno godimento dei loro diritti civili, politici, economici e sociali attra-verso strumenti di tutela giudiziaria vol-ti a dare piena attuazione al principio di parità di trattamento e pari opportunità ex Art.3 della Legge 104/92.”L’Associazione, per il tramite dell’Avv. Alessandro Del Borrello, si è battuta per ottenere questi strumenti di tutela diretta e indiretta, miranti ad ottenere un’eliminazione di azioni e comporta-menti sperequati nei confronti dei di-versamente abili, così tanto conclamati e diffusi da sfiorare il ridicolo, ma an-che sbandierati e strumentalizzati da più parti per scopi meno nobili.“Quanto a noi- sostiene Alinovi- abbia-

mo conseguito, con questo ri-conoscimento ministeriale, un prestigioso imput a continuare quanto svolgiamo, secondo le nostre regole statutarie, da dieci anni, al sostegno e all'inclusione so-ciale delle persone che vivo-no in condizioni di disabilità, combattendo qualsiasi forma di discriminazione posta in es-sere a loro danno e garanten-do loro la relativa assistenza legale”.

Domenica 26 settembre si è svolta in Atri , la prima edizione del Concorso Corale per folklore e polifonia, organizzata dall’A.R.C.A. Associazione Regionale Cori d’Abruzzo.La Commissione giudicatrice, composta da illustri musicisti quali il M° Aldo Cicconofri, M° Fabrizio Barchi ed il M° Walter Marzilli, su 15 cori partecipanti, ha premiato per ben due volte il Coro Polifonico Histonium di Vasto che ha concorso sia per la polifonia che per il folklore, classificandosi al secondo posto in entrambe le com-petizioni.

Per la sezione Polifonia, il pri-mo coro classifi-cato è risultato la “Compagnia Vir-tuosa” di Pesca-ra, mentre per la sezione folklore la Corale Trebula di Quadri .

di Tiziana Lalla

‘Horizon’ per la tutela di persone con disabilitàLegittimata ad agire per disabili vittime di discriminazione