Periodico Il Grillo - anno 4 - numero 12 - 10 aprile 2010

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Anno 04 - numero 12 - 4000 copie in distribuzione gratuita - web: www.periodicoilgrillo.com - mail: [email protected] - 10 aprile 2010 S. Ezechiele segue in seconda Alberto Baiocco, un giovane tutto da scoprire Tiziana Lalla a pagina 4 Arrivata in Italia la RU486 - A Bari la prima pillola abortiva Roberta Tomeo a pagina 3 Chi ha vinto le elezioni? Giovanni Uselli a pagina 3 segue in seconda La scuola in memoria di Sandro Smerilli A Davide la palestra dello Scientifico La mamma Grazia e la sorella Liliana scoprono la targa. «Ridiamo tra le lacrime» VASTO. Oggi, sabato 10 aprile, a distanza di tre anni dal tragico incidente di via Lu- igi Cardone in cui perse la vita il giovane autista Sandro Smerilli, si terrà la cerimo- nia di intitolazione della nuova scuola di S.Antonio Abate alla sua memoria. San- dro lavorava come autista di scuolabus per bambini e, per una tragica fatalità ha perso la vita proprio nelle immediate vicinanze di una scuola comunale. "Una lapide - spiega il sindaco Lapenna - ricorderà Sandro e rappresenterà anche un monito rivolto ai giovani, perché sulle strade non abusino della velocità". Grazie alla sensibilità dimostrata dall'amministra- zione Lapenna ed al conseguente parere favorevole del Prefetto di Chieti e della di- rezione didattica della scuola in questione, dopo un anno e mezzo è stato possibile ve- dere completata l'iniziativa che ha sensibi- lizzato migliaia di vastesi. Come si ricor- derà, oltre cinque mila persone firmarono l’adesione all’iniziativa dell’intitolazione della scuola a Sandro Smerilli sostenuta dal nostro settimanale d’informazione. VASTO. Quella commozione che ha lasciato scappare qualche lacrima nel volto dei presenti è riuscita a cedere il posto ad un lungo e partecipa- to applauso. Giovedì 8 aprile, nella palestra del Liceo Scientifico 'Mattioli' la mamma Grazia e la sorella Liliana hanno scoperto la targa con la quale l'Amministrazione Comunale ha voluto ricordare il giovane Davide Cento- fanti, vittima del tragico terremoto dello scorso 6 aprile. Tantissimi i giovani presenti sugli spalti a seguire una cerimonia sobria e pacata alla quale hanno partecipato anche molte autorità. Il preside Marcucci, il sindaco Lapenna, il parroco Don Gianni, il presidente del consiglio Forte, il presidente della Provincia Di Giuseppantonio, l'ex preside del Liceo 'Mattioli' D'Adamo e la professoressa Di Bussolo hanno utilizzato parole toccanti per ricordare la figura del giovane Davide pieno di vitalità e voglia VASTO. Il Consiglio Comunale ha deciso di istituire una commissione d'inchiesta per far piena luce sulla vicenda dei Palazzi Scola- stici. Era auspicabile che questa scelta di tra- sparenza amministrativa e di rendiconto sui svariati miliardi di soldi pubblici spesi, fosse stata condivisa da tutto il Consiglio Comu- nale. Ma così non è stato: non ha votato a fa- vore della commissione d'inchiesta chi fino a qualche tempo fa aveva rivendicato a sé il merito di averla sollecitata. Non l'ha votata nemmeno chi vuole proporsi come partito nuovo, distinto e distante dal vecchio modo di fare politica. E già questo, al di là di quel- lo che accerterà la commissione d'inchiesta, lascia perplessi e amareggiati. Condivido quanto detto dal consigliere Tagliente, e cioè che si è detto di tut- Palazzi scolastici, spunta una nuova perizia Tutto pronto per la cerimonia d’intitolazione di Giuseppe La Rana

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Periodico Il Grillo - anno 4 - numero 12 - 10 aprile 2010

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Anno 04 - numero 12 - 4000 copie in distribuzione gratuita - web: www.periodicoilgrillo.com - mail: [email protected] - 10 aprile 2010 S. EzechieleREALE_istitVASTO_5_5x6_5.indd 1 3-03-2008 15:03:58

segue in seconda

Alberto Baiocco, un giovane tutto da scoprire

Tiziana Lalla a pagina 4

Arrivata in Italia la RU486 - A Bari la prima pillola abortiva

Roberta Tomeo a pagina 3

Chi ha vinto le elezioni?

Giovanni Uselli a pagina 3

segue in seconda

La scuola in memoria di

Sandro Smerilli

A Davide la palestra dello Scientifico

La mamma Grazia e la sorella Liliana scoprono la targa. «Ridiamo tra le lacrime»

VASTO. Oggi, sabato 10 aprile, a distanza di tre anni dal tragico incidente di via Lu-igi Cardone in cui perse la vita il giovane autista Sandro Smerilli, si terrà la cerimo-nia di intitolazione della nuova scuola di S.Antonio Abate alla sua memoria. San-dro lavorava come autista di scuolabus per bambini e, per una tragica fatalità ha perso la vita proprio nelle immediate vicinanze di una scuola comunale. "Una lapide - spiega il sindaco Lapenna - ricorderà Sandro e rappresenterà anche un monito rivolto ai giovani, perché sulle strade non abusino della velocità". Grazie alla sensibilità dimostrata dall'amministra-zione Lapenna ed al conseguente parere favorevole del Prefetto di Chieti e della di-rezione didattica della scuola in questione, dopo un anno e mezzo è stato possibile ve-dere completata l'iniziativa che ha sensibi-lizzato migliaia di vastesi. Come si ricor-derà, oltre cinque mila persone firmarono l’adesione all’iniziativa dell’intitolazione della scuola a Sandro Smerilli sostenuta dal nostro settimanale d’informazione.

VASTO. Quella commozione che ha lasciato scappare qualche lacrima nel volto dei presenti è riuscita a cedere il posto ad un lungo e partecipa-to applauso. Giovedì 8 aprile, nella palestra del Liceo Scientifico 'Mattioli' la mamma Grazia e la sorella Liliana hanno scoperto la targa con la quale l'Amministrazione Comunale ha voluto ricordare il giovane Davide Cento-fanti, vittima del tragico terremoto dello scorso 6 aprile. Tantissimi i giovani presenti sugli spalti a seguire una cerimonia sobria e pacata alla quale hanno partecipato anche molte autorità. Il preside Marcucci, il sindaco Lapenna, il parroco Don Gianni, il presidente del consiglio Forte, il presidente della Provincia Di Giuseppantonio, l'ex preside del Liceo 'Mattioli' D'Adamo e la professoressa Di Bussolo hanno utilizzato parole toccanti per ricordare la figura del giovane Davide pieno di vitalità e voglia

VASTO. Il Consiglio Comunale ha deciso di istituire una commissione d'inchiesta per far piena luce sulla vicenda dei Palazzi Scola-stici. Era auspicabile che questa scelta di tra-sparenza amministrativa e di rendiconto sui svariati miliardi di soldi pubblici spesi, fosse stata condivisa da tutto il Consiglio Comu-nale. Ma così non è stato: non ha votato a fa-vore della commissione d'inchiesta chi fino

a qualche tempo fa aveva rivendicato a sé il merito di averla sollecitata. Non l'ha votata nemmeno chi vuole proporsi come partito nuovo, distinto e distante dal vecchio modo di fare politica. E già questo, al di là di quel-lo che accerterà la commissione d'inchiesta, lascia perplessi e amareggiati. Condivido quanto detto dal consigliere Tagliente, e cioè che si è detto di tut-

Palazzi scolastici, spunta una nuova perizia

Tutto pronto per la cerimonia d’intitolazione

di Giuseppe La Rana

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Direttore responsabile: Giuseppe La Rana

Autorizzazione del Tribunaledi Vasto n. 115 del 17.04.2007

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SEGUE

DALLA

PRI

MA

SEGUE DALLA PRIMA

Carissimo direttore vorrei ri-volgere una domanda al no-stro sindaco Luciano Lapenna: dove sono finiti i tanti posti di lavoro che lui prometteva in Piazza Diomede durante i suoi comizi elettorali? Lui che pro-metteva i posti..assunzioni.. come mai non ha mantenuto la sua promessa per noi giovani a "spasso"? Certamente gli sba-gli si fanno ma non si ripeto-no..Vorrei che mi rispondesse . Grazie in anticipo.

Silvia SpadacciniVasto

di vivere, uno sportivo amante della pallavo-lo ed uno studioso che stava per completare gli esami pur di vincere la borsa di studio per mantenersi all'università di L'Aquila. All’in-gresso dell’impianto sportivo è stata scoperta una targa in bronzo con su scritto 'Palestra Davide Centofanti, in memoria dell'ex alun-no del Liceo Scientifico 'R. Mattioli' e di tutti i deceduti nel sisma de L'Aquila del 6 aprile 2009.' Gli studenti, al termine della cerimo-nia, hanno dato avvio ad un torneo di pallavo-lo “Memorial Davide Centofanti”.“Siamo contenti che abbiano scelto di dedi-cargli uno dei luoghi che Davide riteneva tra i più importanti ma ridiamo comunque tra le lacrime - è stato il commento della sorella Liliana che insieme alla mamma Grazia ed ai familiari delle altre vittime del terremoto si aspettano giustizia. Continueremo a batter-ci - commenta Liliana Centofanti - perchè c’è bisogno di sapere la verità e di chiarire le di-namiche. La situazione a L’Aquila - conclude - rimane triste.” «E’ logico - ha aggiunto il preside, Silvana Marcucci - che la scuola continui a sebarne la memoria; per questo abbiamo inteso mette-re il suo nome qui tra noi, così come è sempre nel nostro pensiero e nel nostro affetto.»

Alcuni giorni fa, su iniziativa dei promotori della campagna ‘Spaziamo’ sono stati posi-zionati due striscioni sulla facciata laterale dell'ex carcere di Via Aimone. L'uno esplicita una chiara opposizione al si-stema di videosorveglianza voluto dall’am-ministrazione Lapenna; l’altro indica una ri-chiesta esplicita: “SPAZI SOCIALI ORA!!!”. «Vasto - si legge in una nota degli attivisti - non promuove cultura giovanile, è vuota sotto questo punto di vista. Oltre agli effimeri mo-menti aggregativi a pagamento, troppo spesso stretti e monotoni, la nostra città è rinchiusa

in un’apparente apertura nei confronti dei giovani. Ora vogliamo parlare noi giovani, vogliamo proporre noi le politiche per noi stessi, vogliamo autodeterminare il nostro futuro. Troppe promesse sono state fatte, ora abbiamo bisogno di vedere realizzate le no-stre istanze. Chiunque fosse interessato e vo-lesse partecipare alla “Campagna Spaziamo” - concludono i giovani di sinistra - può farlo iscrivendosi al gruppo facebook “Campagna Spaziamo – Vasto vuole spazio”, dove troverà contatti e modi per partecipare alle assemblee pubbliche.» (S.L.R.)

TRA REALTA’ E SOGNO

La signora Pezzopane (che quasi tutti gli italiani hanno appreso, dopo il ter-remoto, essere a capo della Provincia dell’Aquila), segnalatasi al pubblico televisivo: per l’abbraccio con il pre-sidente Usa Obama, per il bacio con il divo George Clooney, per le sfilate con i vari vip internazionali, in gita di piacere sulle macerie lasciate dal ter-remoto e su quelli nazionali di sinistra, in gita fuori porta, per il compiaciuto attivismo antigovernativo, per la pro-testa con il popolo delle carriole, ha perso le elezioni provinciali e pertan-to non è più presidente. Il sindaco de L’Aquila, Cialente, è avvisato!

Ira Diddio

to e di più su questa vicenda che ha conosciuto, in una delle sue battaglie, anche un pubblico ministero che ha ritenuto di archiviar-la. Ma vorrei invitare gli altri consiglieri, che forse non conoscono bene la vicenda come la conosce Tagliente che l'ha seguita dal 1995, a riflettere su alcuni punti che lasciano poco spazio a com-menti in 'politichese'. Parliamo di valutazione di immobili 'nello stato di fatto', di attribuzione e diversa valutazione della proprie-tà rimasta al Comune, di oneri concessori ignorati e di architetti scelti dal Comune per valutare i loro stessi progetti redatti per una ditta privata. E' come se un avvocato fosse chiamato a decidere se condannare o assolvere il cliente da lui stesso difeso.

Valutazione degli immobili Non bisogna essere un grande agente immobiliare per capire che strutture di pregio in zone centralissime guadagnano valore negli anni. Chi parla di avvenuta svendita delle ex scuole, non credo che sbagli. Quanto sarebbero dovuti valere nel 1995 due edifici che nell'inventario dei beni comunali, aggiornato agli anni ‘80, già valevano 8,2 miliardi di lire? Immagino, senz'altro, più di questa cifra; ma l'Amministrazione, invece, ritenne 'congruo' il prezzo di 7,6 miliardi proposto nel 1995 dalla ditta Edmondo.

Attribuzione e valutazione della proprietàA tale stima di valore, senz'altro meno vantaggiosa per il Comune di Vasto, occorre aggiungere che in cambio della ristrutturazione del 45% del complesso immobiliare di Corso Italia che è rimasto nella titolarità del Comune, si è ceduta la proprietà del 55%, del medesimo prestigioso complesso, alla Impresa Edmondo. Ovvia-mente per concretizzare tale operazione occorreva raggiungere un accordo con l'impresa sui valori da attribuire agli immobili e sulla individuazione delle porzioni immobiliari da cedere. E in forza di questo accordo, al Comune di Vasto, cioè a noi vastesi, sono stati attribuiti i portici, mentre all'impresa Edmondo tutti i negozi. Particolare non trascurabile: in questa diversa attribuzione delle proprietà, il valore a mq dei negozi è stato ritenuto pari a quello dei portici, per i quali il Comune avrà solo l'onere della manuten-zione!!!In una ripartizione di proprietà avvenuta in percentuale sul va-lore complessivo degli immobili, la parte privata ha beneficiato di una diversa valutazione rispetto alla parte pubblica:le superfici collocate al piano seminterrato nonchè al primo e secondo piano

trasferite in proprietà all'Impresa Edmondo, sono state valutate un milione di lire al mq in meno, rispetto a quelle consegnate al Co-mune e ubicate ai medesimi piani!! Di conseguenza, all’impresa sono spettate ulteriori maggiori superfici.

La scelta dell'esperto da inserire in CommissioneLa Giunta comunale dell'epoca nominò, come esperto della Com-missione istituita per valutare il progetto di ristrutturazione degli edifici scolastici, l'arch. Celupica, che è risultato essere uno dei professionisti che aveva redatto l'intervento di ristrutturazione delle ex scuole per conto dell’impresa Edmondo. Una riflessione sorge spontanea: è davvero singolare che tra tanti professionisti la scelta del Comune sia ricaduta proprio su quell'architetto, non vastese, che aveva predisposto il programma d'intervento nell'in-teresse della ditta Edmondo.

Oneri concessoriQualsiasi impresa edile che intende realizzare immobili deve con-ferire al Comune gli oneri concessori, calcolati dall'amministra-zione sulla scorta di un'adeguata valutazione. L'esecuzione delle opere da eseguire a scomputo deve, per legge, avvenire secondo modalità e garanzie stabilite dal Comune, il quale deve altresì far-si carico della verifica. Nel caso degli edifici scolastici, invece, risulta esserci stata una totale omissione di qualsiasi riferimento agli oneri concessori nella procedura di rilascio della concessione edilizia.

Queste mie riflessioni nascono da una semplice lettura della re-lazione tecnica redatta dai due professionisti nominati consulenti nel corso delle indagini penali sui lavori di ristrutturazione dei palazzi scolastici. Chi afferma che quella consulenza decretò la perfetta regolarità di quell'operazione, o non l'ha letta o ne ha letta una diversa o sa di non dire il vero. Del resto, l'amministrazione comunale di Vasto è parte offesa di quelle indagini penali succes-sivamente archiviate e, in tale qualità, può chiedere e ottenere una copia di tale accertamento tecnico, che sicuramente potrà essere di valido aiuto alla isituenda Commissione di inchiesta. Commis-sione che certamente non potrà valutare la rilevanza penale delle condotte, ma che dovrà anche chiarirci se l'operazione “Palazzi Scolastici” sia stata economicamente conveniente per i cittadini vastesi o se, invece, abbia procurato un danno erariale.

Campagna 'Spaziamo': striscione sull'ex carcere di via Aimone

Sindaco, dove sono i posti di lavoro promessi?

A Davide la palestra dello

Scientifico

Palazzi scolastici, spunta una nuova perizia

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Il Grillo è a Vasto, San Salvo, Cupello, Casalbordino, Pollutri, Scerni, T. di Sangro, Monteodorisio, Gissi, Castiglione M.M., Schiavi d’Abruzzo, Torrebruna e Celenza sul Trigno

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di Roberta Tomeo

Via Argentieri, 88 Montenero di Bisaccia (CB)www.indexsrl.it

Gli uomini utilizzano la droga per modificare la propria coscienza in tutte le zone del Globo e in tutte le epoche della storia. Per quello che io ne so, l'unico popolo della terra a non avere la sua droga tradizionale, sono gli eschimesi, in quanto non avendo la possibilità di far crescere niente, hanno dovuto aspettare che arrivasse l'uomo bianco per conoscere l'alcool, che evidentemente era la droga che questi utilizzava di più. Fare uso di droghe è un male. Ci sono varie teorie perché le persone si drogano: per fuggire, per ribellarsi ai genitori o ad altre autorità, in relazione alle tensioni che vive per la guerra o le situazioni di crisi, per imitare gli amici, per imitare i più vecchi. Senza dubbio ognuna di queste spiegazioni ha la sua ragione di essere, ma nessuna è sufficiente per spiegare l'universale uso di droghe tra gli uomini. Quando si dice che la gente fa uso di droga per soddisfare un desiderio innato di alterare la coscienza, non si formula nessun giudizio sull'uso della droga. Le sostanze stupefacenti costituiscono la distruzione ultima dell'individuo e, oltre all'individuo, della società. Nella nostra città, negli ultimi anni è in aumento il consumo di queste sostanze, in modo particolare della cocaina che una volta era di moda solo tra la gente ricca.

Oggi la cocaina viene consumata anche da lavoratori, disoccupati, casalin-ghe, studenti e l'età dei consumatori si è abbassata a 14 anni. Una overdose di cocaina - tra 0,2 e 1,5 grammi di cocaina pura - può essere mortale. Ma la soglia mortale può essere raggiunta anche con dosi inferiori a seconda degli additivi che sono mescolati alla 'polvere bianca'. Di fronte a questa problematica, la formula vincente è senza dubbio la prevenzione con una intensa collaborazione tra famiglie, scuola ed Istituzioni. La prevenzione non deve essere una semplice informazione, ma deve riguardare soprattut-to la promozione della persona nel suo insieme, il sostegno alle famiglie sempre più in crisi, una corretta educazione nella scuola, una convinta politica di occupazione a favore dei giovani, la difesa dei valori sempre più disattesi, il coinvolgimento del volontariato, senza però dimenticare la lotta strenua ai narcotrafficanti.

Ex Assessore ai servizi sociali e alle politiche giovaniliLucio Ritucci

A due settimane dal voto amministrativo, riposte nei sottoscala le urne elettorali, analizzati i dati, numeri e percentuali, in superficie e in profon-dità, per dritta e per manca, abbiamo sentito e letto i proclami dei vincito-ri, tutti. Non abbiamo avuto il piacere di sentire e leggere le dichiarazioni dei vinti, nessuno. Ovvio. Da noi, a prescindere dal tipo di consultazione, anzi a prescindere e basta, non ci sono vinti. Sono tutti vincitori. Perfino Casini si sente vincitore.Ai lettori non proponiamo numeri, né tabelle nè grafici. Tutte cose che hanno già visto e memorizzato. Ciascuno di noi sa chi ha vinto. E vi-sto che abbiamo onestà intellettuale ( si dice, così, vero? ), maggiore di quella dei politici, sappiamo anche chi ha perso. Quello che vorremmo proporre sul giornale questa settimana, è una analisi particolare. E cioè come le coalizioni hanno affrontato queste elezioni e come ne sono usci-te. Cominciamo dalla coalizione di centro sinistra. Non è la prima volta e temiamo non sarà nemmeno l’ultima, il Partito De-mocratico è partito, lancia in resta, all’assalto di Berlusconi, nell’intento di abbatterlo. Per assicurarsi questo risultato, ha cavalcato tutto quello che era possibile cavalcare: asini, muli e cavalli politici di primo e di secondo pelo. Per dire, ha riesumato l’unione di Romano Prodi, ha accet-tato l’aiuto di Casini, ha sfruttato tutti gli assist ricevuti da Fini, ha per-fino proposto al governo di due regioni, due esponenti politici che con il partito non hanno mai avuto niente a che fare. Ha sfruttato i sesquipedali errori tecnici del Pidielle, le piazzate del popolo viola, le intercettazioni date alla stampa, i processi mediatici e chi più ne ha più ne metta. Con questi mezzi, con questo spirito, il centro sinistra ha affrontato le elezio-ni. Come ne è uscito? Ha perso il Piemonte, il Lazio, La Campania e la Calabria. Giudicate voi.E il centro destra? Come coalizione hanno fatto di più i leghisti, mentre per il Pidielle ha fatto tutto Berlusconi e ancora una volta da solo. Solo contro le imboscate di Fini e dei suoi seguaci, solo contro le inutili alle-anze con Casini, solo contro la candidatura sbagliata di Palese, in Puglia, salvo poi accettarla e appoggiarla. Solo con la Polverini, prima imposta e poi abbandonata da Fini. Gli è bastato ricordare, a tutti , ciò che finora ha fatto il governo e ciò che intende fare nel restante periodo della legislatu-ra. Tanto è bastato. Come ne è uscito? Ha vinto in Piemonte, nel Lazio, in Campania e in Calabria. Giudicate voi.E Casini? Dice di essere decisivo ma non lo vuole più nessuno. Dice di essere coerente ma non si capisce su cosa. Vorrebbe fare alcune riforme ma non si sa con chi. Un uomo vecchio con idee vecchie. Ce l’ha con Berlusconi e la Lega: al primo deve tutto, dalla seconda ha molto da imparare. E Fini? Dice di essere diverso, anche di se stesso. A tal punto che in tantissimi nel PdL, sperano che a furia di smarcarsi finisca in fuori gioco. Si vedrà.

Chi ha vinto le elezioni?

È di 25 anni la ragazza sottoposta al primo trattamento “abortivo far-macologico”, sottoforma di ricove-ro ordinario, al Policlinico di Bari. Dobbiamo però andare con ordine.. come funziona? Di cosa si tratta realmente? Il nome del principio del farmaco è mifepristone, nome complicato per descrivere un pro-cesso altrettanto complicato che noi cercheremo di semplificare così: il principio attivo agisce sul normale mantenimento della gravidanza por-tata avanti dalle strutture dell’utero. Crea poi, con una seconda compres-sa assunta 48 ore dopo la prima, un distacco della mucosa uterina ren-dendo quindi impossibile lo svilup-po dell’embrione. Concause possi-bili, però, solo se si interviene entro la settima settimana di accertata gravidanza. Il tutto accompagnato dalla consapevolezza degli even-tuali effetti collaterali, quali nausee o crampi prolungati, e dal ricovero in ospedale perchè anche se non chirurgico, ma farmacologico, trat-tasi sempre di aborto. Aborto, nello specifico, “spontaneo” per il ruolo svolto dal farmaco e per questo può verificarsi un non completamento del processo, eventualità che richie-de, come afferma il professor Ven-

turini (Università di Genova), un necessario intervento chirurgico; di qui l’importanza del ricovero ospe-daliero. In verità dobbiamo risalire al 2005 per un giusto riferimento ai primi utilizzi dell’Ru, quando infat-ti alcune regioni già cominciavano ad usufruire di tale trattamento. Ma allora perché tanto clamore se l’argomento non è nuovo alle sedi ospedaliere? Anzitutto perché era un utilizzo non solo sporadico ma sperimentale, e poi perché solo ora l’Aifa (Agenzia italiana del farma-co) ha dato il via libera all’uso e alla vendita dell’Ru486 nei nostri ospedali. Il clamore quindi è forse più legato ad una questione etica piuttosto che pratica poiché, neces-saria la specifica, non parliamo di un semplice metodo contraccetivo ma di un vero e proprio trattamento abortivo, secondario solo all’accer-tata gravidanza. Nostro desidererio, mio desiderio, non è quello di ad-dentrarci nelle polemiche ma otte-nere due obiettivi: 1.un’ulteriore piccola informazione per le dirette interessate, le donne; 2.evidenziare che troppe volte abbiamo sentito parlare uomini in merito una que-stione così femminile!.Certo, si diventa genitori in due e

Dal 26 al 28 Marzo si è svolto a Bommer-svik, in Svezia, il Congresso della Iusy (International Union Socialist Young). Federica Mariotti, membro della direzio-ne nazionale del Partito democratico e dell’esecutivo nazionale dei Giovani De-mocratici, è stata rieletta Vice Presidente con la delega al Medio Oriente. “Un mon-do di opportunità. Insieme è possibile. Questo è stato lo slogan di un congresso importante che ha messo a confronto gio-vani provenienti dai 5 continenti e da real-tà politico- sociali diverse. Vedere giovani palestinesi ed israeliani seduti allo stesso tavolo a discutere di un possibile futuro di pace nella loro regione mi ha fatto credere che un mondo nuovo è davvero realizza-bile e che le giovani generazioni hanno una marcia in più per scrivere una nuova pagina di pace, diritti e giustizia in tutto il pianeta”, dice Federica Mariotti. Il se-gretario nazionale dei Giovani Democra-tici, Fausto Raciti, afferma: “I Gd entrano nella grande famiglia socialdemocratica internazionale consapevoli di dover pro-seguire sulla strada intrapresa dal Pd a livello europeo con la realizzazione del nuovo gruppo parlamentare dei Socialisti e Democratici. Far parte di un network di organizzazioni politiche giovanili è fon-damentale per condividere con i giovani degli altri Paesi le nostre battaglie. I Gd saranno nella Iusy con le proprie carat-teristiche, consapevoli che è necessario avviare una discussione di ridefinizione del profilo politico ed organizzativo del-la Iusy e coscienti di poter rappresentare una solida avanguardia di rinnovamento”. A Federica Mariotti vanno gli auguri del Circolo del Partito Democratico di San Salvo, che, grazie a lei e alla sua espe-rienza, verrà rappresentato sia a livello nazionale che internazionale.

Michele Marchese

non vogliamo quindi estromettere la figu-ra paterna… ma accendere la tv, la radio, navigare su internet e sentire o leggere in-terventi di figure sicuramente illustri, ma maschili che parlano, sicuramente dietro accurata informazione, ma con così tanta e davvero troppa facilità di un argomento simile, quale la mancata maternità, è inac-cettabile ed inammisibile!.Diceva Seneca che “talvolta è necessario il coraggio anche nel vivere”.. e quindi anche nel far vivere! Quello che vorrei poter trasmettere con ricercata semplicità a quegli uomini tanto decisi è l’impossibi-lità di una posizone così netta, è la neces-saria distinzione dei casi… perchè è l’es-sere in sé della questione a trasmettercelo, perché sono la delicatezza e l’intimità di un tale evento o gesto a chiedercelo!.

Quella dannata sostanza…

di Giovanni Uselli

Arrivata in Italia la RU486

Somministrata a Bari la prima pillola abortiva

Federica Mariotti nominata

vicepresidente Iusy

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Pur non avendo seguito il tanto famoso reality, non potevo non riconoscere, tra mille volti vastesi, Al-berto Baiocco, che della sua partecipazione a GF 10, ne ha fatto un motivo di appeal per tutta la città. Eppure, parlando con lui, conoscendolo, emergono degli aspetti, controluce, che ne mettono in risalto una bellezza che sfugge ai riflettori: un uomo dolce, sensibile, profondamente legato alla sua terra e alla sua famiglia, intriso di valori umani e religiosi, non bigotti, che discendono da un’educazione materna molto attenta e delicata, impastata di rispetto e di amore verso il prossimo.E’ questo il motivo che l’ha spinto a mettersi in gioco nel Grande Fratello:mostrare anche agli altri la sua unicità, nonostante le critiche, talvolta anche gratuite.“Credo che il GF non vada demonizzato…”, sostie-ne Alberto, “sicuramente le telecamere enfatizzano certi atteggiamenti, talvolta grotteschi creando dei personaggi, ma, devo riconoscere, che l’immagine che è stata rimandata al pubblico si avvicina mol-to a quella reale dell’Alberto, più intimo e sincero. Sono fiero di questa partecipazione, non mi è mai interessato vincere quel premio in denaro, ma con-quistare il cuore di chi mi ama, questo sì che mi interessa…e Mara…è la donna che amo”.Piccola riflessione a margine: apprezzo indubbia-mente l’immediatezza e la solarità di questo gio-vane, che traspirano dai suoi occhi lunghi come un oceano, ammiro molto l’assolutezza di questo amo-re che si è composto tutto sotto le note di una casa mediatica, ma mi chiedo e vi chiedo: perché cercare l’approvazione, il consenso del grande pubblico e non la crescita attraverso il confronto diretto con persone che si incontrano per strada o nei luoghi di studio e di lavoro, quel confronto che non desta scalpore, che si assapora giorno dopo giorno, che

comporta senz’altro rischi di scontri e malintesi, ma che ha la dimensione di una mano stretta, di un ab-braccio, di un sorriso.L’idea che mi vado facendo di questa dilagante moda dei social network, è che siano dei piccoli alibi per aggirare gli ostacoli, per agire in penom-bra, al contrario del Grande Fratello dove la nudità è ostentata e spiattellata dinanzi, tutti i giorni. Co-munque ritengo siano delle maniere di esprimere se stessi appartenenti alla nostra società, ma molto traballanti, non autentiche.Devo riconoscere che Alberto ha davvero vinto, non il Grande Fratello, ma per la sua capacità di comunicare le emozioni con grande trasparenza, un premio più grande, quello della sua stima.

Alberto Baiocco: un giovane tutto da scoprire

Oggi, sabato 10 aprile, alle ore 21, pres-so il Teatro Rossetti di Vasto ci sarà una rappresentazione che ruota attorno alla figura di Nicola Calipari, funzionario del Sismi morto 5 anni fa a Bagdad nell’ope-razione che ha portato alla liberazione della giornalista Giuliana Sgrena. Si parte con il racconto del rapimento e quindi la prigionia di Giuliana Sgrena (il rapporto con i rapitori, gli aneddoti, la paura, la speranza) per poi arrivare

all’”inizio della fine”, con la liberazio-ne di Giuliana, la gioia, l’incontro con Nicola Calipari e il viaggio verso l’ae-roporto.Poi il racconto degli spari, quel “fuoco amico” che arriva all’improvviso, nel buio; la gioia , l’euforia che diventa tra-gedia, incredulità, senso di impotenza. Il viaggio si chiude con un’ipotesi di tri-bunale tratta dai documenti ufficiali del-la delegazione italiana in Iraq, ovvero la

versione americana e quella italiana sui fatti del 4 marzo 2005.Vengono evidenziate omissioni e con-traddizioni della ricostruzione fornita dall’esercito americano, con la volontà di condurre lo spettatore a una riflessio-ne e a un desiderio di giustizia e di verità più che a facili e a non obiettivi senti-menti antiamericani. Sarà presente all’appuntamento Giulia-na Sgrena.

di Tiziana Lalla

Teatro Rossetti: in scena la figura di Nicola Calipari

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