Periodico Il Grillo - anno 4 - numero 28 - 11 settembre 2010

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Anno 04 numero 28 4000 copie in distribuzione gratuita web: www.periodicoilgrillo.com mail: [email protected] 11 settembre 2010 S. Giacinto segue in terza Maria Novella Amicarelli a pagina 3 Antonio Galasso a pagina 3 Michele Molino premiato a ‘Lu Ramajette dore’ SAN SALVO articolo a pagina 4 segue in quarta Celenza, la scelta del Segretario non è cosa da poco POLITICA segue in quarta di Pino Pollutri OPINIONI di Tiziana Lalla di Michele Spadaccini Cambio al Vertice del Circolo Pensionati ‘Zaccardi’ segue in seconda Ill.mo Direttore, FLz FKH OH FKLHGR H ODUJRPHQWR VX FXL LQWHQGR IDU ULÀHWWHUH L suoi lettori, è la massima chiarezza su ciò che viene fatto passa re dall'amministrazione di Vasto (per carità nel rispetto del PRG e dei ruoili ricoperti) per "comparto". 1HO FDVR VSHFL¿FR IDFFLR ULIHULPHQWR DO FRPSOHVVR /D 5XJLD da" sulla circonvallazione Istoniense, complesso realizzato dal la Green Immobiliare. Il progetto nasce con l'idea del comparto. Caro Direttore, sarà stato il dibattito di questi giorni che mi ha appassio nato e forse un po’ ossessionato che PL KD LQGRWWR D ULÀHVVLRQL VX DOFXQL attori, uno in particolare, di questo di battito. Ho notato che è stata lanciata una volata lunga per le amministrati ve 2011 e nei fogli, distribuiti a Vasto e nei vari blog, da tempo, compaiono quotidianamente e senza interruzio ne, lettere, commenti, articoli ed in GLFD]LRQL D ¿UPD GL XQR VWHVVR FKH scrive …. scrive …. scrive. scrive …. scrive …. scrive, tanto, certamente bene, anzi molto bene. scrive …. scri ve …. scrive, di politica, di politici, di storie. scrive …. scrive …. scrive, prima, di una “Vasto che cambia”, Lunga volata per le Amministrative, “Quello scrittore che …” Lettera al direttore Il "comparto" nel PRG di Vasto 6L q FRQFOXVR QHOOD PDJQL¿FD VHGH GL 3DOD]]R G¶$YD los, l’incontro Regionale di Sinistra ecologia e Liber tà, con l’intervento di un carismatico Nichi Vendola, introdotto dai padroni di casa: l’assessore alla cultura e all’ambiente Anna Suriani e il sindaco Luciano La penna che lo ha salutato con parole trepidanti di com mozione e orgoglio… “On. Nichi Vendola, vediamo crescere attorno alla sua persona un grande consenso popolare della Sinistra…” L’incipit di Nichi è sferzante, non lascia spazio a ten tennamenti o emozioni “la Destra è de cuius, dopo 15 anni di incubo mediatico… la crisi del “Berlusconi smo” libera delle posizioni non comode e non scon tate… il rito di seppellimento non è automatico…” Si lancia in un’analisi lucida del “ Berlusconismo”. “ Se pensiamo Vendola scio Il confronto _________________ E se tornassimo alla Prima Repubblica? Giovanni Uselli e Orazio Di Stefano a pagina 2 _________________ Che un Sindaco ritenga di dover dare ragione dei suoi atti ammi nistrativi a un elemento di un gruppo musicale, mentre mai ha avvertito il dovere di dare risposta a un Consigliere (che più volte, gli aveva chiesto di intervenire sull’arredo verde di “Parco della Musica” per un Vastoon Sound Nichi Vendola ed il sindaco Lapenna foto Daccò Vendola: “Il Berlusconismo è stato accuratamente covato e preparato”

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Periodico Il Grillo - anno 4 - numero 28 - 11 settembre 2010

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Anno 04 -­‐ numero 28 -­‐ 4000 copie in distribuzione gratuita -­‐ web: www.periodicoilgrillo.com -­‐ mail: [email protected] -­‐ 11 settembre 2010 S. Giacinto

segue in terza

Maria Novella Amicarelli a pagina 3 Antonio Galasso a pagina 3

Michele Molino premiato a ‘Lu Ramajette dore’

SAN SALVO -­ articolo a pagina 4

segue in quarta

Celenza, la scelta del Segretario non è cosa da poco

POLITICA

segue in quarta

di Pino Pollutri

OPINIONI

di Tiziana Lalla

di Michele Spadaccini

Cambio al Vertice del Circolo Pensionati ‘Zaccardi’

segue in seconda

Ill.mo Direttore,

suoi lettori, è la massima chiarezza su ciò che viene fatto passa-­re dall'amministrazione di Vasto (per carità nel rispetto del PRG e dei ruoili ricoperti) per "comparto".

-­da" sulla circonvallazione Istoniense, complesso realizzato dal-­la Green Immobiliare. Il progetto nasce con l'idea del comparto.

Caro Direttore, sarà stato il dibattito di questi giorni che mi ha appassio-­nato e forse un po’ ossessionato che

attori, uno in particolare, di questo di-­battito. Ho notato che è stata lanciata una volata lunga per le amministrati-­ve 2011 e nei fogli, distribuiti a Vasto e nei vari blog, da tempo, compaiono quotidianamente e senza interruzio-­ne, lettere, commenti, articoli ed in-­

scrive …. scrive …. scrive. scrive …. scrive …. scrive, tanto, certamente bene, anzi molto bene. scrive …. scri-­ve …. scrive, di politica, di politici, di storie. scrive …. scrive …. scrive, prima, di una “Vasto che cambia”,

Lunga volata per le Amministrative, “Quello scrittore che …”

Lettera al direttore

Il "comparto" nel PRG di Vasto

-­los, l’incontro Regionale di Sinistra ecologia e Liber-­tà, con l’intervento di un carismatico Nichi Vendola, introdotto dai padroni di casa: l’assessore alla cultura e all’ambiente Anna Suriani e il sindaco Luciano La-­penna che lo ha salutato con parole trepidanti di com-­mozione e orgoglio… “On. Nichi Vendola, vediamo crescere attorno alla sua persona un grande consenso popolare della Sinistra…”L’incipit di Nichi è sferzante, non lascia spazio a ten-­tennamenti o emozioni “la Destra è de cuius, dopo 15 anni di incubo mediatico… la crisi del “Berlusconi-­smo” libera delle posizioni non comode e non scon-­tate… il rito di seppellimento non è automatico…” Si lancia in un’analisi lucida del “ Berlusconismo”. “ Se pensiamo-­ Vendola scio-­

Il confronto_________________

E se tornassimo alla Prima Repubblica?Giovanni Uselli e Orazio Di Stefano

a pagina 2_________________

Che un Sindaco ritenga di dover dare ragione dei suoi atti ammi-­nistrativi a un elemento di un gruppo musicale, mentre mai ha avvertito il dovere di dare risposta a un Consigliere (che più volte, gli aveva chiesto di intervenire sull’arredo verde di

“Parco della Musica” per un Vasto-­on-­

Sound

Nichi Vendola ed il sindaco Lapennafoto Daccò

Vendola: “Il Berlusconismo è stato accuratamente covato e preparato”

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2www.periodicoilgrillo.com

Si realizzano dei blocchi, con il rispetto delle volumetrie, degli spazi, dei parcheggi, del ver-­de etcc.Tutto bello, non c'è che dire. Ma, come spes-­so accade in Italia, il giochino (a volte com-­plici funzionari, parenti, o la semplice stupida burocrazia) si blocca. Quando ? anche questo trova risuna risposta semplice: quando si arriva al momento di dover "riscuotere" da parte del Comune le opere da realizzarsi a scomputo de-­gli oneri di urbanizzazione. Ed allora ciò che era un parcheggio diventa una distesa di asfalto dalla qualità dubbia, ciò che era Pubblica illu-­

momento utile, ciò che era una siepe spartitraf-­

ciò basta ? No, purtroppo. Il massimo lo si vede nella realizzazione del PARCO (area a verde). Li tocchiamo la vetta di una scalata iniziata tre anni fa. Nel parco quattro alberi rinsecchiti

che tra 25 anni, forse daranno un pò d'ombra, 6 panchine modello Uganda (nel senso che solo

per miseria di materiali), una grande fontana viene trasformata in un tubo d'acqua in gom-­ma, ed i giochi ? I giochi stipati in un garage in

(chi deve montarli) e quando montarli.Ora io mi chiedo, e le chiedo, se per sistemare

a chiusura del residence si debba aspettare tre

I miei soldi e quelli dei miei coinquilini sono stati riscossi subito. Il Comune, nel rilascio della concessione, perchè non si occupa di "intascare" subito le opere. I tecnici, funziona-­ri comunali e dirigenti vari dove sono? I miei soldi, quelli spesi per l'acquisto della casa e quelli continuamente versati in tributi e tasse

"fregatura" simile che viene spesa giorno dopo giorno sotto gli occhi di tutti ? Ciò che lascia sgomenti è l'indifferenza, la diffusione del fe-­nomeno. Quando ho acquistato la casa (tre anni

bambine che chiedono di giocare sotto casa, spero di vederle in compagnia di altre bimbe nel parco a giocare presto e non donne a stu-­diare sui libri dell'università quando tutto sarà pronto.Grato per lo spazio che anche in passato non mi ha mai negato sul suo giornale, e se lo ritiene utile per un suo parere, l'occasione è gradità per porgerle un distinto saluto. Per nome e per conto dei condomini del com-­plesso.Il condominio La Rugiada.

Giovanni Uselli, sull’ultimo nume-­ro del Grillo, dice che la vede molto male, perché starebbe per arrivare la terza repubblica. Io, al contrario, la vedo bene se succede ciò che lui paventa e cioè che chiude i battenti questa seconda repubblica. Anzi, la vedrei molto bene se si tornasse alla prima repubblica, della quale, ov-­viamente, conosco bene i difetti, ma sono convinto che i suoi pregi sono stati nettamente superiori. Ne elenco alcuni. La prima repubblica è stata capace di:1. gestire il rapporto tra Stato e Chie-­sa, accettando nel ’47 il Concordato e di sottoscriverne un altro nel ’84, a tempi mutati. La seconda repubblica sarebbe stata capace di fare altrettan-­to ?

guerra, con masse popolari affamate ed ignoranti e di elevarlo piano piano a quinta potenza industriale del pia-­neta. La seconda repubblica sarebbe stata capace di fare altrettanto ? 3. battere il terrorismo, nero e rosso, mantenedosi nel contempo in equi-­librio tra i belligeranti Usa ed Urss ed arabi ed israeliani. La seconda re-­pubblica sarebbe stata capace di fare altrettanto ? 4. realizzare l’industrializzazione nel Nord e far sviluppare il sud, sia pure con le contraddizioni che tutti

irrisolta questione meridionale. La seconda repubblica sarebbe stata ca-­pace di fare altrettanto ? 5. scegliere la Nato, prima, e l’Eu-­ropa, poi, facendo crescere per qua-­rantacinque il benessere e la demo-­

Jugoslavia e Paesi dell’est. La se-­conda repubblica sarebbe stata capa-­

ce di fare altrettanto ? 6. garantire partecipazione politica e democratica, senza cesarismi e po-­pulismi, sia pure nella progressiva degenerazione del sistema dei parti-­ti, che andava si riformato, ma non abbattuto per via giudiziaria (che poi è l’unico passo di Uselli con cui con-­cordo).Sia chiaro: la prima repubblica non è stata il paradiso, perché ha consen-­tito i privilegi delle caste (compresa quella dei magistrati), ha sperperato troppo denaro pubblico (soprattut-­to al sud) e non è stata in grado di

pubblico illegale o irregolare. Ma per questo ha pagato, come hanno pagato i suoi uomini migliori, cacciati, vili-­pesi e sostituiti da questi che ci sono oggi e che vediamo tutti. Tuttavia, ieri c’era una classe dirigente, men-­tre oggi ci sono i cortigiani e la classe imprenditoriale che avrebbe dovuto risanare lo Stato, ha risanato solo se stessa, tanto è vero che la corruzione c’è come e più di prima. Per fortuna

trattato di Maastricht, ci hanno fatto entrare in Europa e per l’effetto ab-­biamo rimesso a posto i conti pubbli-­ci. Ieri, però, i partiti selezionavano i più bravi, magari spregiudicati, ma bravi. Oggi i feudatari della politica

-­giudicati, ma non bravi. Per queste ragioni, spero che si torni alla prima repubblica. E sono anche disponibile ad un confronto con Uselli (che è una mente lucida e che per questo non ha fatto carriera nel suo partito). Si, mi piacerebbe un confronto in cui Gio-­vanni difende la seconda repubblica ed io la prima ………….con nostal-­gia.

E se tornassimo alla Prima Repubblica?

Ci eravamo lasciati e siamo andati in

rimediata dalla nazionale di calcio ai mondiali e ci ritroviamo gasati per gli acquisti effettuati dai presidenti delle nostre squadre di club. Ci eravamo la-­sciati e siamo andati in vacanza disgu-­stati per la guerra scatenata da Gian-­franco Fini contro tutto quello che ha rappresentato ( ? ) e ci ritroviamo an-­cora disgustati e ancora in mezzo a un

eravamo lasciati con una mia analisi e previsione su quanto potrebbe accade-­re, a breve, nel complicatissimo mondo politico italiano.Orazio Di Stefano, sulle pagine di que-­sto giornale, analizza da par suo detta mia analisi e previsione auspicando il ritorno alla prima repubblica. Ringra-­zio Di Stefano per l’attenzione dimo-­strata verso l’articolo e per la stima nei miei confronti, ovviamente ricambiata. Ma entrando nel merito, la prima cosa che mi viene da dire è la seguente: io non ho espresso il timore di tornare alla prima repubblica, bensì la preoccupa-­zione di essere trascinati verso la terza repubblica. Nella quale la Politica sa-­rebbe abolita e sostituita da altri poteri forti di facile individuazione.

-­la prima repubblica e nessuno nega il miracolo economico, i rapporti con la Santa Sede, la lotta al terrorismo, l’e-­quilibrio internazionale e le scelte in politica estera, l’industrializzazione del nord e lo sviluppo ( ? ) del sud. Nessuno disconosce questi risultati,

cresciuto democristiano. E tuttavia, lo stesso Di Stefano poi scrive che non era tutto oro quello che luccicava, ed elenca, insieme alla incapacità a risol-­vere alcuni problemi che ancora oggi

sussistono, alcune gravissime colpe come la nascita delle caste, l’assisten-­zialismo, un debito pubblico esagera-­

corone e banditismo. Cui aggiungo: lo strapotere sindacale, il bavaglio alla cultura di destra, e l’esaltazione di quella di sinistra, l’ antifascismo e l’o-­stracismo della destra politica. Ieri, nella prima repubblica, più che una classe dirigente c’era una clas-­se politica. Al contrario oggi c’è una classe dirigente preparata e una classe politica impreparata, nonostante una parte politica, quella di sinistra, pre-­senti sempre le stesse facce e continui a proporre il solito niente di niente. Non è vero che oggi ci sono solo cortigiani:

e ingenerosa così come è eccessivo affermare che nella prima repubblica “ i partiti selezionavano i più bravi, magari spregiudicati, ma bravi…men-­

spregiudicati, ma non bravi “. Non sono questi i motivi che ci fanno rimpiangere la prima repubblica e non saranno certo le stupidaggini causate da colpi di sole di una pattuglia di par-­lamentari della maggioranza a portarci verso la terza. Se poi dovesse succede-­re ciò che al momento non è pensabile né credibile, la nuova repubblica, terza o prima che dir si voglia, avrebbe come padri fondatori proprio quelli che stan-­no tentando di affossare la seconda. Orribile prospettiva. E’ questo il futuro cui guarda Orazio Di Stefano? Non ci credo!In ultimo: io difendo la seconda repub-­blica e l’attuale sistema politico con tutti i suoi pregi e con tutti i suoi difetti. Degli uni e gli altri si potrebbe scri-­vere più avanti. Con il permesso del direttore e con il consenso dei lettori.

L’IMPOSSIBILE RITORNO AL PASSATO. -­ Di Giovanni UselliPRIMA REPUBBLICA? LA VEDO BENE. -­ Di Orazio Di Stefano

Insegnare l'arte del dipingere ai bambini dai 30 mesi a 9 anni: è l'iniziativa promossa dall'asilo nido ‘L'isola che non c'è’ di Vasto il cui staff sarà lieto di ospitare, dal mese di ottobre, tutti i bimbi interessati al labo-­ratorio pittorico 'Picasso base'. Le lezioni si svolgeranno due volte la settimana per un totale di otto pomeriggi complessivi della durata di 90 minuti cia-­scuno.Per maggiori informazioni si consiglia la presa visione del nostro sito: www.nidovasto.it

Il "comparto" nel PRG di VastoSEGUE DALLA PRIMA

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3www.periodicoilgrillo.com www.periodicoilgrillo.com

SEGUE DALLA PRIMA

Via Argentieri, 88 Montenero di Bisaccia (CB)www.indexsrl.it

di Maria Novella Amicarelli

Cambio al Circolo Pensionati Zaccardi

di 1°, 2°, 3° classe, ci sia “Il Segretario Aggiunto”, quindi, nell’ordine: 1° Cavaliere e Segretario Particolare del 1° Ca-­valiere! C’è, per esempio, il Segretario di Gabinetto, tanto

-­-­

che e risale al Medio Evo, solo con la Legge 142 del 1990, il Segretario acquista la funzione del vertice coordinatore dell’amministrazione.La Legge “Bassanini bis” ( Legge 127 del 1997) propone

-­mina del Segretario e s’individua nel sindaco il diritto di sceglierlo purché iscritto ad un albo nazionale. E mi sembra anche giusto! E più un sindaco è trasparente, più sceglie un segretario trasparente! E più il segretario è fornito di un curriculum di pagine e pagine e pagine da volerci un arco di tempo di almeno 30 giorni per essere letto, più il Segretario è trasparente! E mi sembra giusto anche questo perché il Segretario, almeno secondo i dettami della legge, “deve garantire la conformità alla legge degli atti dell’ente” e non il raggiungimento di un certo risultato politico-­ammi-­nistrativo! E mi sembra giu-­sto anche perché il Segreta-­rio è un collaboratore degli organi del comune e non del-­le persone che, pro tempore, li compongono né tanto meno può essere considerato un mero esecutore degli organi stessi e della volontà del sindaco.“Dimmi come dirigi e ti dirò chi sei!” Ma allora come deve essere un

segretario perché possa essere scelto nel mazzo? Autono-­mo, democratico, dittatoriale, tirannico, coinvolgente, au-­toritario, autorevole, parziale, imparziale, accomodante!? Niente ha importanza se non il fatto che deve essere ne-­cessariamente servo ad uso e consumo del datore di lavoro, assolutamente trasparente e che sappia rimanere a cavallo!

nera! Sondare prima il campo? NOOOOOO!!! Cercare il dialogo NOOOOOO!!! …Solo… con i devoti, altrimenti

obbedire obbedire obbedire! Ma che bravo questo tecnico di parte! E che bravo nell’os-­sequiare la legge! Non prima di un mese per ottenere una documentazione richiesta e se poi non sei almeno capo di un’associazio-­

la vedi con la lente d’ingrandimento e con il binocolo… in modo che sia ancora più traspa-­

rente!In conclusione, amici miei, un Segretario sì, va bene, ma non vi venga mai in men-­te di prenderne uno a caso a meno che non sia davvero fedele e devoto e sappia scrivere e pub-­blicare Kazzate, anche relative alla privacy delle persone, ma da lui con-­siderate ritro-­

-­to della scienza e del diritto.

Eletto il nuovo direttivo del Circolo comunale pensionati di Vasto, a se-­guito delle elezioni che hanno avu-­to luogo lo scorso 2 luglio presso la sede del Centro. Giovanni Nocciolino è stato eletto Presidente, che sarà coadiuvato dal

Al ruolo di segretario è stato ricon-­fermato l’attivissimo Angelo Vin-­ciguerra mentre i consiglieri sono

Vasco Bandini, Nicola Paladino, Clotilde Alessandrini, Maria Mastro-­berardino, Francesco Notaro e Salva-­tore Bosco. Il Centro è stato attivato per consen-­tire solidarietà e fraternità alle perso-­ne;; promuove iniziative di svago, gite turistiche, tornei di carte, iniziative culturali. Nel circolo l’individuo dovrà essere considerato espressione della nostra

società per trovare una più adegua-­ta collocazione nel contesto umano. L’augurio che il nuovo direttivo si assume le proprie responsabilità nel portare avanti una istituzione che rappresenta un vanto per la categoria. Al dinamico nuovo presidente ed al direttivo gli auguri di buon lavoro.

Il consigliere onorarioRag. Antonio Galasso

una Piazza), sicuramente non riguarda la politica ma è un fatto di costume, un’originalità (diciamo così) tutta sua,

non solo meteo, e meno male. Mentre era a tutti evidente che in città erano in molti a eccedere e trasgredire (normative e civiltà) nella progres-­siva invadenza di tavoli apparecchiati su piazze e percorsi pedonali, e nel protrarre voci e suoni ad alto volume fra le case, ben oltre il consentito o il ragionevolmente pos-­sibile, il nostro primo cittadino, che …“non poteva non sapere”, ma mai intervenendo, per togliersi d’impaccio (passata la festa, gabbato lo santo) ha disposto che …nulla sarebbe stato più come prima. Mentre gli esercenti hanno fatto spallucce, poiché al momento erano indaffa-­rati a ritirare i troppi tavoli messi fuori piuttosto che a programmare altre performance, giacché la gente stava ormai lasciando il luogo della vacanza, le band (gasati dall’indubbio successo avuto esibendosi in piazza) hanno inscenato una loro protesta, con lettera diretta per chie-­dere al Sindaco del “perché mai”, pur sapendo che ormai

…on the road.In contemporanea si è sviluppato nella Rete un dibattito che è passato dal comprensibile ma non pertinente …“che cazzo, sto sindaco!”, all’oggettivo “dove e come conti-­nueremo a far musica noi?”. E qui, pur con tutti i suoi di-­fetti, questo Sindaco, con le sue Ordinanze “a capocchia”, non c’entra più. Entra in gioco “la politica”, il come si amministra e come si programma lo sviluppo della città e un’urbanistica per il sociale. E dunque, mentre ci si atten-­de che una nuova Amministrazione per la prossima estate emani regole locali ben precise, rispettose delle istanze di tutti i cittadini, giovani o vecchi che siano, capace di sanzionare e impedire gli abusi di chi li commette, tut-­ta questa faccenda ha di positivo che sia ormai chiaro la necessità di dover individuare oggi, e poi magari proget-­tare per il domani, gli spazi d’intrattenimento musicale per i giovani. Qualcuno ha ipotizzato di recuperare allo scopo struttura e area, oggi in abbandono, dell’ex Asilo Carlo Della Penna. Se il Comune di Vasto non hanno altro per la mente (come ad esempio vendere) potrebbe essere senz’altro il sito in cui realizzare una sorta di Auditorium-­Parco della Musica, del tipo sorto alcuni anni fa a Roma. Intanto, vista la vacanza attuale del calcio a Vasto, po-­trebbe essere l’Aragona, il posto per ospitare concerti e performance periodici, da parte di gruppi musicali locali e magari di fuori. Potrebbe essere una sorta di “campio-­

Vasto-­on-­Sound. Sempre che questo, sbollita la rabbia per un atto amministrativo alla “’Ndo cojo cojo”, permanga negli interessi veri e duraturi delle nostre Bands. I politici, pur accogliendo le richieste sia pur accidental-­mente venute fuori, più che inscenare mass-­mediatiche e fumose assemblee di piazza, elaborino proposte e progetti per la città e per la sua popolazione, di oggi e del prossi-­mo futuro, e non solo per chi oggi alza la voce, confon-­

musicale), solo per una sua voglia di visibilità … tutta elettorale.

CELENZA SUL TRIGNO. Ma sì! Diciamoci la verità: chi di noi non ha desiderato, almeno una volta nella vita, di avere un segretario personale? Sin dai primi albori della civiltà, non c’è stato uomo importan-­te, famoso e degno di rispetto che non abbia avuto o non abbia “Il Segretario” . Uno dei più conosciuti è quello di Cicerone;; si

ne ha fatta di strada, il Segretario! Oggi abbiamo il Segretario Generale dell’ONU, il Segretario del Papa, il Segretario della Loggia! …Già, anche la Massoneria Antica Universale prevede che

La scelta del Segretario: non è cosa da poco!

“Parco della Musica” per un Vasto-­on-­Sound

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poi, scrive …. scrive …. scrive, di una storia mai …. nata o di due storie mai …. nate e scrive …. scrive …. scrive, ora, di una storia non ancora ……. nata ma già pronta a cam-­minare. scrive ….. scrive …. scrive, di pro-­poste, di progetti, di soluzioni, di cosa è me-­glio e di cosa è peggio, di persone da elevare e di persone da … levare, di liste da proporre, riproporre o cancellare. scrive …. scrive …. scrive, di ammiccamenti, di apparentamenti, di coalizioni buone per vincere. scrive …. scrive …. scrive, convinto di avere e poter

-­tà”, la “saggezza”, in maniera copiosa e gra-­

tuita. Ricordo che, scriveva ….. scriveva …. scriveva, del fallimento di una Amministra-­zione, di limitate qualità e di incompetenza amministrativa, di necessità di cambiamento, di un nuovo progetto, di una nuova coali-­zione, del motto e del programma di questa nuova coalizione, dei nuovi amministratori, della loro qualità amministrativa, di determi-­

regolatore, di piano spiaggia. scriveva …. scriveva …. scriveva, di vittoria certa, poi ne-­cessaria, poi di vittoria indispensabile, poi di

civico” per la vittoria della coalizione. scri-­veva …. scriveva …. scriveva, di tutto questo ma ……. all’improvviso l’idillio si è rotto ed allora ha preso a scrivere …. scrivere …. scrivere, di una storia mai nata, di incapacità

inadeguatezza al ruolo di molti Assessori e di uno in particolare. Ora, scrive …. scrive …. scrive, di un nuovo sogno, di una nuova lista “civica”, di una nuova storia, di Vasto rivive e scrive …. scrive …. scrive, di due storie mai … nate. scrive ….. scrive …. scrive, che ha capito di cosa è bene per Vasto e di cosa non è bene, di immobilismo dell’Amministrazio-­

ne, di nuova coalizione, di nuovo candidato sindaco, di nuova politica e di nuovi politici. scrive …. scrive …. scrive, del nuovo pro-­gramma amministrativo, del nuovo motto, di una nuova lista civica, di vittoria certa, di vittoria necessaria, di vittoria indispensabile. scrive …. scrive …. scrive, del nuovo e del vecchio, di sostituire il vecchio con il ….. nuovo che è, vecchio quanto il … vecchio, di “Vasto rivive”. scrive …. scrive …. scrive, ma quanto scrive. Scrive di tutto e di tutti, di candidati e di liste ma mai scrive della sua di-­sponibilità e coraggio a candidarsi al servizio della coalizione, dei vastesi, di Vasto.

Grande affermazione del poeta sansalvese Michele Molino alla 5^ Edizione del premio Lu Ramajette d’ore, organizzato dall’Associazione culturale Alento con la partecipazione di ol-­tre 100 poeti provenienti da ogni parte d’Abruzzo.

-­na De Felicibus, Giselda Desiderio, Lupi Candeloro e Patrizia Starineri. Gli ammessi alla sezione ragazzi: Filippo Ricagni, Veronica Cignarale e Beatrice Molinterno. La cerimonia di premiazione nella cornice del Giardinetto di Via Zara.

Michele Molino premiato a ‘Lu Ramajette d’ore’

glie il neologismo con la naturalezza di un completo padrone della scena-­che Berlusconi sia stato un’anomalia, sbagliamo, perché ha attraversato le viscere della storia italiana. Il “Ber-­lusconismo” è stato accuratamente covato e preparato. Pensiamo alla scuola. L’ha marginalizzata e anni-­chilita!”. Eppoi incalza:”La contume-­lia e la volgarità del Centrodestra ha soppiantato completamente la cultura. Prima c’era un rispetto che abitava la scena pubblica! Per non parlare delle donne ridotte a giocattolo e a merce di scambio…20 anni di televisione americanizzata che hanno inciso e plasmato i nostri valori trasforman-­

doli in disvalori, una cultura diffusa del feuilleton”. Il pubblico appaude, Nichi convince: “Il copione di Beau-­tifull è entrato nelle istituzioni e nella vita pubblica. La precarietà è diven-­tata l’emergere di protagonisti nuovi.” Ma l’analisi si fa spietata: “Macchè Repubblica fondata sul lavoro! I la-­voratori e le lavoratrici sono lasciati soli e muti e li si costringe a abdicare ad un diritto costituzionalizzato, come il Diritto di Sciopero, con un sempli-­ce contratto!” “ Noi vogliamo che le nostre imprese partecipino alla com-­petizione mondiale. Competizione è solo cannibalismo se non è unita alla collaborazione, bella la crasi coniata

dagli americani, “Coopetition”.“E’ un passaggio epocale perché si sta decomponendo il Centrodestra. Que-­

-­no che Berlusconi sia una malattia e Tremonti una panacea…” Nichi lan-­

un’altra maniera, sulla condivisione dei progetti e dei sogni?” Ma a bre-­ve Palazzo D’Avalos sarà teatro di un altro grande evento politico, che è da anni un appuntamento, Il Congresso dell’Italia dei Valori, che è giunto ora-­mai alla quinta edizione e che partirà venerdì 17 settembre. C’è grande atte-­sa, dunque, “l’appetito vien mangian-­do”.

SEGUE

DALLA

PRIMA

Lunga Volata per le Amministrative, “Quello scrittore che …”SEGUE DALLA PRIMA

Vendola: “Il Berlusconismo è stato accuratamente covato e preparato”