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n.06 25 marzo 01 aprile 2015 assol uti d’italia i nnarestabile antoine meo

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l'House Organ dell'Enduro Italiano GRATIS per te!

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n.06 25 marzo 01 aprile

2015

assoluti d’italia

innarestabile antoine meo

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25 marzo01 aprile

2015

Commissione NormativeFuoristradaPresidente Marco Marcellino

rudymoroni 4

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Rubrica

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Sommario n.06

sotto la

di Elisabetta Caracciololente

assoluti d’italiacoppa italia

inarrestibile antoine meo

under23/seniorminienduro

la carica dei quattrocento

di @francesconadile

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voce al tassello

A Spoleto la prima due giorni del Team Italia Enduro

Cross, enduro, motorally...quale scegliere?

Enduro Motor Valley ancora in azione

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sotto la

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rudymoroni

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Ciao a tutti,

la settimana seguente l’Isola d’Elba vi ho raccontato quale gara “disastrosa” ho corso sul sito di axiver.com, a questo giro dato che sono rientrato domenica sera dalla terza tap-pa tricolore, svoltasi il 21 e 22 marzo a Spo-leto, non sottotono, ancora di più, vi racconto tutto quello che mi è accaduto!

Siete pronti?

Archiviato il secondo round, ero motivato, convinto di dover fare bene per recuperare i punti per la classifica della categoria E1 in campionato, le prove speciali di primo appi-glio mi piacevano, ma in realtà…

Day 1: il tempo di 9’ 50.40 nella prima en-duro test della giornata faceva ben sperare, considerato che era il miglior crono di classe e undicesimo nell’assoluta, ma di lì il declino purtroppo… Insomma dal paletto nel cross test che mi ha creato problemi con il freno, alla caduta della catena due volte nel secon-do e terzo enduro test, per finire nono di clas-se perdendo così punti preziosi!

Che rabbia, ma veniamo al Day 2. La pioggia è stata protagonista ed io che già ne sono allergico, ho cercato di barcamenarmi, ma quando mi trovavo al secondo posto con un buon margine, sono riuscito a tirare una bomba delle mie nell’ultima extreme test.Ri-sultato? Ho chiuso terzo e ora mi ritrovo con il ginocchio sinistro che è il doppio di quello destro!

Ok, archivio la tappa e mi concentro sul mon-diale, è inutile piangere sul latte ormai versa-to…Al comando degli Assoluti d’Italia della ca-tegoria E1 ora c’è Simone Albergoni con 83 punti, Battig con 81 e io sono terzo con 67 misere lunghezze…

…Che la sfortuna abbia finito di colpirmi e io possa iniziare a… AVERE SODDISFAZIONI!

Alla prossima! @90bomber

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Ciao ragazzi!

Siamo alle solite, dovrei parlarvi ancora di Supercross USA, ma ho in testa tutt’altro, mi sono detto: questo weekend ho avuto la fortuna di assistere agli Assoluti d’Italia di enduro 2015 o come dicono i social> #ASSI-TA2015 e sarebbe uno spreco a pochi giorni di distanza con ancora l’adrenalina in corpo non descrivere questo week di gara sotto l’aspetto puramente emozionale!Accantoniamo l’America (di cui parleremo sicuramente nel prossimo numero) e parliamo di Italia, di uomini e di Iride, si perché’ la presenza mondiale anche in questo fine settimana a Spoleto era importante e qualificata, ma non è di risultati, prestazioni o punteggi che ci oc-cuperemo, cercherò di farvi vivere questo fine settima-na in chiave differente.

voce al tassello

di @francesconadile

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voce al tassello

Iniziamo con il primo passo: raggiungere l’Umbria e ap-prodare nella bellissima Spoleto, già durante il viaggio mano mano che si raggiunge la meta cambiano gli sce-nari (come ovvio che sia quando si vaga per lo stivale) e sono le imponenti strutture dei Team ufficiali immerse in quelle private che accolgono il nostro arrivo a desti-nazione.

L’accoglienza del paddock di una gara di enduro sep-pur titolata è sempre incantevole, in un attimo capisci di essere al posto giusto, tutto gira con buon ritmo, ma senza essere frenetico, l’aspetto frenetico verrà tirato in causa il giorno della gara.Questo weekend Spoleto era in grande forma, merito degli uomini coinvolti, un Motoclub ambizioso, motiva-to, unito e professionale che ha soddisfatto tutti, non lo dico per buonismo, lo dico per rispetto della cronaca (sempre emozionale mi raccomando).Piazza Libertà accoglie le moto del parco chiuso in una cornice dal sapore Medievale spezzata però dai colori shocking delle moto coinvolte e tutte quelle colorate grafiche in Crystal……CHE SPETTACOLO!Guardare quel parco chiuso durante il pre-gara è una pratica che fanno sia i piloti ,che gli addetti ai lavori, non c’è’ nulla da fare: osservarlo ti proietta in una di-mensione mistica (vedi alla voce passione nel sangue e brividi sulla pelle).

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voce al tassello

di @francesconadile

Ma veniamo ai due giorni di gara:

Day1: il meteo è dalla nostra, dopo una partenza friz-zante e carica di voglia di percorrere le speciali il grup-pone si snocciola lungo tutto il suggestivo percorso, una gara che esalta i piloti più veloci (AAA cercasi sva-riati campioni del mondo) ed alquanto impegnativa per i giovani a partire dalle piccole cilindrate impegnate nel fare esperienza e prendere le misure al temutissimo “controllo tirato“ ,un banco di prova interessante e sfi-dante.Archivierei il Day1 con le sfide che leggerete nelle clas-sifiche e le maiuscole prestazioni di alcuni riders per passare secco al Day2.

Day2: vale per la quinta prova di campionato e vale la danza della pioggia che purtroppo ha funzionato: AC-QUA.L’elemento acqua però legato alla terra trasforma tutto in fango, fango che diventa impegnativo, scomodo, ma per alcuni fonte di riscatto.Che dire, innanzitutto chi veramente viene messo alla prova sono i commissari di percorso: grandiosi amanti della disciplina che portano a termine il loro appassio-nato lavoro tra ore di pioggia, impermeabili, stivali di gomma e nient’altro se non un immensa passione e devozione a questo Sport e riconoscenza verso chi ha portato un evento simile nella loro terra.Ufficiali di percorso, ma anche addetti ai lavori di al-tra provenienza, per non parlare dei “veri”: quegli ap-passionati che si portano la macchina fotografica nel-la pellicola trasparente per immortalare Enduro anche sotto l’incessante pioggia, guardandoli ti senti in difetto avendo un riparo e un microfono alquanto pulito, gente vera come quella che in quel momento sta dando gas a due mani, ti parte un brivido e trovi carica per prosegui-re in questo mood, una simbiosi di centinaia di persone unite da una sola viscerale passione.

Il bello degli Assoluti è anche vedere piloti che vanno dalla categoria cadetti a quella Major, giovani e meno giovani che vanno in parallelo verso la realizzazione di un risultato.Oltre agli uomini, il campo di gara è qualcosa di tre-mendamente poetico; epico come epico è chi riesce a domarlo ed a non sfidare le sue insidie, bensì assecon-dandole, anche qui le classifiche vi daranno il valore degli “spessi” che hanno prevalso sotto la pioggia di domenica 22 marzo.

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voce al tassello

Un altro passo verso il mondiale in Cile è fatto ed arriva il momento per i Pro di concentrarsi nel rifinire i dettagli o colmare eventuali lacune, mentre per gli altri piloti ci si prepara ai rispettivi campionati nazionali e regionali.Non ci resta che aspettare la prossima gara: Ottobiano 28 e 29 Marzo per l’inizio del tricolore Under23/Senior e MiniEnduro!

Enjoy it!

Francesco Nadile a.k.a. Skippy

ph: O.Belometti

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campionato italiano enduro

assoluti d’italia

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campionato italiano enduro

assoluti d’italia

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inarrestabile

antoine meo

Terzo round degli Assoluti d’Italia/Coppa Italia e terzo weekend di adrenalina e spettacolo per tutti gli appassionati delle due ruote artigliate con portafaro.Dopo aver animato la spiaggia di Lignano Sab-biadoro ed aver gustato i meravigliosi paesag-gi dell’Isola d’Elba, la carovana degli Assoluti d’Italia e Coppa Italia ha raggiunto l’Umbria, e più precisamente l’incantevole cittadina di Spoleto, per sfidarsi il quarto e quinto match della stagione.Sabato 21 e domenica 22 marzo gli atleti al via hanno dato vita a una due giorni ricca di patos, dove battaglie all’ultimo centesimo e colpi di scena non sono certamente mancati.

Alla regia dell’evento il Motoclub Spoleto, ben rappresentata dal presidente Daniele Cesaret-ti che ha “diretto i lavori” in maniera impeccabi-le. Tre le prove speciali, alle quali si è aggiun-to, solo nella giornata di sabato a causa delle avverse condizioni meteo della domenica, un intenso controllo tirato.

Spoleto (PG) - 21-22 marzo 2015

campionato italiano enduro

assoluti d’italia

di Monica Mori

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inarrestabile

antoine meo

campionato italiano enduro

assoluti d’italia

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Nella prima giornata di gara, i campioni dell’of-froad hanno affrontato per quattro volte la prova in linea, lunga ed impegnativa, sviluppata all’in-terno di un sottobosco e caratterizzata da fondo sassoso, alla quale ha fatto seguito il Cross Test, disposto in una conca naturale dove le varie cur-ve in contropendenza hanno fatto la differenza, soprattutto nella giornata di domenica, quando l’intensa pioggia ha reso il fondo particolarmen-te scivoloso. Concluso il fettucciato, gli atleti del fuoristrada hanno raggiunto la spettacolare pro-va Estrema che presentava al suo interno diver-se difficoltà, tra cui passaggi su pietraia, tronchi e ripide pareti da affrontare a gas spalancato.L’Extreme Test ha messo in evidenza le doti dei nostri atleti, proclamando Alex Salvini (sabato) e Antoine Meo (domenica) gli uomini Xtreme del-l’X-Cup Brema-Honda Redmoto. Nella gradua-toria generale, al comando rimane il francese Meo con 68 punti, seguito dallo stesso Salvini con 61 punti, mentre al terzo posto troviamo il portacolori Husqvarna Thomas Oldrati con 52 lunghezze. Scivola in quarta posizione Matthew Phillips, costretto al ritiro domenica a causa del-la rottura della catena.

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La gara del sabato è stata caratterizzata inoltre da un intenso controllo tirato, affrontato subito dopo la prova in linea. Lo stesso è stato poi annullato la domenica, a causa del fondo bagnato che rendeva il percorso par-ticolarmente insidioso. Nella Day2 i giri affrontati sono stati tre, per un totale di nove prove speciali.

L’ultimo weekend marchiato Assoluti d’Italia prima della lunga pausa che ci condurrà al sesto appuntamento del-la stagione in programma il prossimo 28 giugno a Fab-brica Curone (AL), ha visto il dominio assoluto di Antoine Meo. Partito in sordina il sabato a causa del manifestarsi di un dolore sul polso fratturato lo scorso anno in Finlan-dia, il fuoriclasse francese riesce a recuperare il gap che lo separava dai velocissimi Alex Salvini e Eero Remes, quest’ultimo fuori da podio per pochissimo proprio all’ul-tima speciale. Con una zampata finale, ad aggiudicarsi il terzo gradino del podio il compagno di squadre e pilota di casa Manuel Monni. Giornata decisamente blu, bian-co e rosso quella di domenica con “l’alligatore” Meo che fa registrare il miglior tempo assoluto in ben otto speciali su nove, distaccando il bolognese Alex Salvini di ben 52 secondi. Riscatta la terza posizione persa il sabato Eero Remes, mentre Monni scivola in sesta posizione generale.

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Nella E1 due giornate da incorniciare per Simone Albergoni (KE Moto Motorace) che centra una splendida doppietta che gli re-gala la prima posizione in campionato con 83 punti, contro gli 81 di Alessandro Bat-tig (Honda Redmoto), un po’ in sottotono a Spoleto. Nel Day 1 la seconda posizio-ne viene occupata da Maurizio Micheluz (Husqvarna RigoMoto), seguito dallo stes-so Battig che però scivola al settimo posto la domenica a causa delle troppe cadute. Fuori dal podio domenica anche Micheluz, costretto a cedere il secondo gradino del podio a Gianluca Martini (Yamaha Miglio Yamalube), mentre la terza posizione vie-ne occupata da Rudy Moroni (Sherco CH Racing), costretto il sabato a fare i conti con un ginocchio k.o. e una catena che gli ha fatto perdere minuti preziosi nelle prove in linea.

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La E2 viene letteralmente vinta da Alex Salvini con oltre due minuti e mezzo di vantaggio sui diretti avversari. Il portacolori Honda Redmoto conquistata una brillante doppietta, lasciando alle spalle il giovane Nicolò Mori. Si alternano il terzo posto Ro-berto Rota (KTM) e Maurizio Gerini (Honda RSmoto), rispettivamente sul gradino più basso del podio nella gara sabato per il pri-mo e domenica per il secondo. Costretto al ritiro per un forte scontro in estrema Mirko Gritti (KE Moto Motorace).

Avvincente la lotta per la conquista del titolo della E3. A dare vita a una battaglia stellare i due alfieri amaranto delle Fiamme Oro, Tho-mas Oldrati (Husqvarna BBM Racing) e Ma-nuel Monni (TM) che si intervallano la prima posizione nella due giorni di Spoleto. In DAY 1 a spuntarla è l’umbro Monni che si mette alle spalle il diretto avversario Oldrati, men-tre nella seconda giornata a prevalere con 18 secondi di vantaggio è lo stesso Oldrati che riesce a mantenere altresì la testa del campionato a più tre sull’alfiere TM. In terza posizione si piazza, sia sabato che domeni-ca, Oscar Balletti del Team KTM Farioli.

Nella Junior è Giacomo Redondi il miglior pilota del weekend umbro. Il pilota Beta Factory vince con oltre un minuto di vantaggio il quarto round, mentre la quin-ta prova del campionato parte con qualche difficoltà, lasciata poi da parte nella seconda metà di gara dove accumula, speciale dopo speciali, sempre più margi-ne dai diretti avversari, Matteo Bresolin (KTM GP Mo-torsport) e Davide Soreca (Beta Boano), che si alter-nano la piazza d’onore nelle due giornate. Per pochi secondi scivola in quarta posizione nel day 1 Nicolas Pellegrinelli (KE Moto Motorace) dopo aver condotto una brillante prova. Nella generale, testa della classi-fica Junior per Redondi seguito a meno 11 da Soreca, con Bresolin che agguanta il terzo posto con 73 punti.

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Doppietta del bergamasco Mirko Spandre (KTM Farioli) nella categoria Youth riservata ai piloti in sella alle 125 2t, che si impone al sabato su Michele Marchelli (Husqvarna Osellini) e Jordi Gardiol (KTM Cabutti), non schierato tra i concorrenti della domenica a causa di un’infiammazione al polso destro già operato lo scorso ottobre. In gara due vince nuovamente Spandre che però deve vedersela con un velocissimo Matteo Pavo-ni (Suzuki Desio) che conquista il secondo posto ai danni di Marchelli.

Tra gli Stranieri, dietro a Meo in entrambe le giornate di gara, Eero Remes (TM) e John-ny Aubert (Beta Factory).

Il weekend spoletino porta i colori del Grup-po Sportivo Fiamme Oro Milano che vince grazie a Thomas Oldrati, Simone Albergoni, Oscar Balletti e Manuel Monni. Seconda po-sizione per il sodalizio bresciano del Moto-club Sebino (Redondi, Martini, Philippaerts, Facchetti) seguito al terzo posto dal Trial David Fornaroli (Salvini, Marcotulli, Moroni, Marchelli). Con Thomas Oldrati, Michele Marchelli e Andrea Castellana vince la classifica riser-vata ai Team Indipendenti la squadre Oselli-ni Husqvarna.

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campionato italiano enduro

coppa italia

Nella Coppa Italia Cadetti s’impone, come alla prova dell’Isola d’Elba, Matteo Menchelli. In sella alla KTM 125 2T il pilota toscano conquista la tappa spoletina primeggiando su Fabio Gobbi (KTM GP Motorsport) e Alberto Capoferri (Yamaha No-relli BG). In campionato al comando troviamo Fabio Gobbi grazie alla costanza nei risultati conseguiti fino a questo mo-mento; alle sue spalle troviamo Capoferri e Maurizio Martinelli (KTM GP Motorsport).Nella Junior per pochissimi centesimi fa sua la terza tappa della Coppa Italia Marco Montelaghi (KTM AMX) che accor-cia così il distacco in campionato da Igor Sonzogni (KTM), secondo a Spoleto. Gradino più basso del podio per Matteo Segantini su Husqvarna 250 2t.

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campionato italiano enduro

coppa italiaCede il gradino più alto del podio Andreas Psfeifer (Gas Gas) che conquista il secon-do posto a favore di Francesco Pasqualetti (TM), veloce e determinato in terra umbra. Con un primo sabato e un secondo dome-nica, Pfeifer rafforza la sua leadership in campionato, che guida con 94 punti con gli 80 dello stesso Pasqualetti. A Spoleto terza posizione per Giacomo Marmi su Ya-maha.Nei Major ad occupare le prime tre posi-zioni del classifica di questo terzo appun-tamento sono Marco De Rocchi (Beta), Mirko Colombo (KTM) e Michele Pradelli (KTM). Corsa al titolo veramente serra-ta con in primi concorrenti raggruppati in pochissimi punti. Al comando troviamo Si-mone Fiaccadori (Husqvarna AMX) con 76 punti, seguito ad una sola lunghezza da Colombo, mentre De Rocchi è attualmente in terza posizione con 69 punti.

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1 MEO ANTOINE 84 KTM 68 20 15 13 202 SALVINI ALEX 85 TRIAL DAVID FORNAROLI HONDA 61 11 13 20 173 OLDRATI THOMAS 89 G.S. FIAMME ORO HUSQVARNA 52 9 20 10 134 PHILLIPS MATTHEW 93 KTM 49 17 17 155 AUBERT JOHNNY 80 TRIAL DAVID FORNAROLI BETA 48 15 7 17 96 REMES EERO 85 TM 37 6 8 8 157 MONNI MANUEL 84 G.S. FIAMME ORO TM 35 8 11 11 58 REDONDI GIACOMO 93 SEBINO BETA 31 7 4 9 119 MORI NICOLO' 91 BBM RACING KTM 21 6 5 10

10 ALBERGONI SIMONE 81 G.S. FIAMME ORO KE MOTO 19 3 2 7 711 LEOK AIGAR 85 TM 16 13 312 GUERRERO CRISTOBAL YAMAHA 15 9 613 CERUTTI JACOPO 89 INTIMIANO N. NOSEDA HONDA 10 1014 SEISTOLA MATTI SHERCO 10 1015 BALLETTI OSCAR 85 G.S. FIAMME ORO KTM 9 1 816 MARTINI GIANLUCA 90 SEBINO YAMAHA 8 5 317 SORECA DAVIDE 95 INTIMIANO N. NOSEDA BETA 8 5 1 218 CORREIA LUIS BETA 8 4 419 BRESOLIN MATTEO 94 INTIMIANO N. NOSEDA KTM 6 620 MORONI RUDY 90 TRIAL DAVID FORNAROLI SHERCO 4 421 PHILIPPAERTS DENY 88 SEBINO BETA 4 3 122 MIRABET KEVIN KTM 2 223 MICHELUZ MAURIZIO 83 G.S. FIAMME ORO HUSQVARNA 2 2

COLLOVIGH PIETRO ENRICO 96 TRIESTE HUSQVARNA 1 1

CLASSIFICA A PUNTI X-CUP BREMA - HONDA REDMOTO

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a spoleto la prima due giorni delteam italia enduro

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Secondo appuntamento stagionale per i ragazzi del Team Italia Enduro. A quindici giorni dall’esor-dio all’Isola d’Elba, Andrea Verona (Beta), Claudio Spanu (Suzuki Valenti), Gianluca Caroli (Suzuki Va-lenti) e Giovanni Bonazzi (Beta) hanno raggiunto Spoleto (PG) questo fine settimana per la 4^ e 5^ tappa del Campionato Italiano Assoluti d’Italia/Cop-pa Italia di Enduro 2015. I giovani piloti, impegnati nella 50 cc, hanno affrontato le tre impervie prove speciali disposte lungo i 50 km di tracciato. In sel-la alle loro moto, si sono confrontati con una lunga prova in linea nel sottobosco, alla quale hanno fatto seguito il Cross Test, disegnato in una conca natu-rale, e la prova estrema, caratterizzata da ostacoli sia artificiali quali tronchi e sassi, che naturali, come l’argine di un fiume in secca.Il tempo meteorologico ha influito notevolmente sul-le due giornate di gara; sabato la competizione è partita sotto un timido sole primaverile, coperto poi dalle nuvole. Oggi la pioggia l’ha fatta da padrona, rendendo il fondo delle prove pesante e scivoloso.Il Team Italia, supportato in questa trasferta dal C.T. Cristian Rossi e dal Tecnico FMI Juri Simoncini, sta dimostrando una buona crescita. Peccato che questa volta la sfortuna abbia preso il sopravvento; Andrea Verona è stato costretto al ritiro per la rot-tura della frizione durante il day1, Claudio Spanu ha avuto problemi con la catena proprio all’ultima speciale di ieri, mentre la febbre ha messo fuori dai giochi nella giornata di oggi Gianluca Caroli che ha comunque affrontato le prime speciali. Moto par-cheggiata anche per Giovanni Bonazzi a causa di noie meccaniche.

Franco Gualdi “Anche se i piloti non hanno concluso la gara sono molto soddisfatto nell’aver visto l’impegno che ognuno di loro ha messo in campo in questa diffi-cile trasferta. Ogni chilometro fatto deve essere si-nonimo di esperienza, soprattutto in manifestazioni come quella odierna dove la pioggia e il fango han-no veramente fatto la differenza”

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la carica dei

quattrocento

Un inizio con il botto per i Campionati italiani Under23/Senior e MiniEnduro al via questo fine settimana a Ottobiano – PV.Per la prima volta a livello nazionale, la pista che ha visto sfidarsi lo scorso febbraio i fuoriclasse degli Internazionali MX Motocross , sarà dipinta dei colori dell’Enduro con il primo appuntamento stagionale delle categorie Under23/Senior e Mi-niEnduro. Un’unione nuova quella dei due cam-pionati riservati ai giovani atleti delle due ruote tassellate che scenderanno in campo, alternan-dosi, sabato 28 e domenica 29 marzo in una due giorni di fuoco.

25 marzo 2015

campionato italiano enduro

under23/senior

di Monica Mori

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campionato italiano enduro

under23/senior

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Ad aprire le danze del weekend i piccoli del Mi-niEnduro che si sfideranno in Gara 1 dalle ore 9.30 di sabato mattina. Ad anticipare lo start ufficiale saranno le verifiche preliminari che si svolgeranno sia nella giornata di venerdì (18.00-20.00) che in quella di sabato (7.30-8.30). Gara 2 si svolgerà invece domenica mattina, a partire dalle ore 8.00. In entrambe le giornate di gara saranno affrontate due prove speciali, entram-be fettucciate della lunghezza di circa 4 km da ripetersi cinque volte caratterizzate da un fondo sabbioso.

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I ragazzi del tricolore Under23/Senior saranno impegnati in tre fasi; la prima parte della manife-stazione avrà luogo sabato pomeriggio a partire dalle ore 14.30 quando saranno affrontati due giri all’interno dei quali sono sviluppate le due prove speciali Cross. I fettucciati sono stati rica-vati da una parte di pista riservata al Motocross, alla quale sono stati aggiunte difficoltà tipiche dell’Enduro come tronchi e sassi. Terminati i due giri i piloti avranno giusto il tempo di riprendere fiato prima di affrontare la parte serale che scat-terà alle ore 18.30.Come Lignano, la fase notturna vedrà schiera-ti al cancelletto di partenza circa quindici pilo-ti per manche che si daranno battaglia per sei giri. La speciale sarà valida come tempo singolo ai fini della classifica finale, alla quale saranno aggiunti i cronologici fatti registrare sia sabato che domenica. Il giorno seguite i giovani riders si scateneranno dalle ore 12.30 scattate le quali gli atleti affronteranno, come per il sabato, le due prove speciali per due giri.

Format certamente inusuale per l’Enduro; come a Lignano Sabbiadoro non ci sarà il classico trasferimento da una prova l’altra, che per la maggior parte delle volte riserva le insidie più avverse della gara. Nuova formula che ha richia-mato a sé numerosi atleti (e speriamo un grande pubblico!) con oltre 400 iscritti, divisi per i due campionati. Alla regia il Motoclub 8biano con può contare sullo speciale supporto della pista South Milano e sull’esperienza fondamentale di Gionni Fossati che ha curato l’evento fin dalla sua ideazione.

Non ci resta che raggiungere Ottobiano, per vi-vere due giorni frenetici di puro Enduro!

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sotto la

di Elisabetta Caracciolo

Cross, enduro, motorally...quale scegliere?

lente

I passaggi da una disciplina all’altra sul-le due ruote, sono sempre stati normali. Enduristi e crossisti che passano ai rally, piloti della velocità che si allenano con il cross, altri addirittura con il trial, crossisti che provano l’enduro e rallisti che corro-no nell’enduro.Scambi di specialità e di sensazioni, per provare qualche cosa di nuovo, per te-nersi in allenamento, per capire che cosa c’è di bello in una specialità che a volte, sulla carta, non impressiona più di tanto.Ma negli ultimi anni gli enduristi che han-no voluto provare l’ebrezza del road book sono stati parecchi ed alcuni di loro an-che con risultati eclatanti.Per cominciare, diversi enduristi e cros-sisti hanno avvicinato la specialità delle Baja perchè non implica la lettura del road book. La Baja si corre su speciali a volte larghe, in spazi aperti, come per esempio gli argini dei fiumi di Pordeno-ne, non richiede la lettura maniacale del road book – anzi volendo si può anche non montare – e sono gare veloci, con le strade segnalate da fettucce, frecce, se-gnalazioni varie.Poi vengono i motorally e lì la situazione si fa più delicata. I motorally, che fanno parte di una specialità apposita che esi-ste solo in Italia, hanno un loro campiona-to che si snoda su circa 8 gare all’anno e

Sono sempre più numerosi i piloti che provano a cimentarsi nella navigazione nelle gare in cui la velocità non è tutto, e non mancano le sorprese, soprattutto quest’anno.

che richiama al via sempre più di 200 piloti. Da qualche anno anche gli enduristi puri hanno rivolto la loro atten-zione a queste gare cimentandosi con il road book oltre che con la velocità. La prima cosa complicata di que-sta disciplina è conciliare la velocità con la navigazione perchè, nelle speciali di motorally, non solo devi aprire il gas, ma devi anche leggere per vedere dove andare. Le piste non sono in alcun modo segnalate e sta a te che guidi capire le indicazioni riportate sul road book. E non si tratta di semplici destra e sinistra, ma di note

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accompagnate dai chilometraggi, a volte pochi metri, da strade nascoste a volte nel sottobosco, oppure di piste parallele in un campo aperto, di sentieri stretti e al limite del praticabile. Navigare è istin-to, fiuto, intuizione, doti che si possono affinare ma che senza dubbio si devono possedere fin dall’inizio.Ci sono piloti enduristi che ci hanno pro-vato per anni ma non sono mai riusciti ad eccellere nella navigazione. Per esempio il crossista ed endurista Ciro De Petri, imbattibile in velocità ma senza alcuna velleità di navigatore. Eroe della Dakar, il bergamasco detiene ancora oggi il record delle prove speciali vinte in tanti anni di carriera alla gara più difficile del mondo, ma non ha mai interpretato i segreti, e so-prattutto i tranelli della navigazione. Gio-vanni Sala, campione del mondo enduro, è un altro di quelli che veloce e preciso nell’enduro, si è poi rivelato veloce an-che alla Dakar, arrivando a conquistare un terzo posto assoluto, ma con qualche problemino nella navigazione, con cui ha sempre litigato. Un altro nome? La leg-genda Heinz Kinigadner, campione del mondo di cross, bravissimo in moto, fu-nambolo nelle speciali della Dakar, ma mai sul podio, ed addirittura mai al tra-guardo della gara africana.Ma non divaghiamo, e torniamo in Italia, e agli enduristi. Pochi anni fa il passag-gio più eclatante dall’enduro al motorally e poi ai rally d’oltre continente fu quello di Alessandro Botturi che si affidò alle mani e all’esperienza di Jordi Arcarons – pilo-ta spagnolo ben noto nel mondo dei rally - per imparare a decifrare il road book. Testardo e caparbio, Alessandro ha im-parato velocemente, scegliendo di non seguire gli altri piloti in pista – tentazione che ogni tanto prende più di qualcuno nei rally – ma di navigare da solo, imparando a cavarsi d’impaccio dalle situazioni più complicate. Botturi ha vinto un titolo italia-no nel Campionato Motorally, ha conqui-stato un ottavo posto alla Dakar del suo esordio, e ora ha lasciato l’enduro per de-dicarsi completamente ai rally. Seguendo in parte il suo esempio altri pi-loti lo scorso anno hanno messo il naso,

almeno per una volta, nel motorally: basti pensare a Simone Albergoni – lo scorso anno a Trevi – oppure a Maurizio Fac-chin.Più convinto invece si è dimostrato fin da subito Jonathan Zec-chin quest’anno nelle fila del team CF Racing Husqvarna che ha ottenuto buoni risultati, grazie anche alla squadra con cui correva lo scorso anno, la Crossparts, che ha investito in lui e nella sua preparazione, specie con il road book. Già veloce nell’enduro, in cui continua a correre, Jonathan è reduce da una doppietta nelle prime due prove di Motorally 2015 a Scar-lino (Gr) dove ha conquistato la vittoria nella Under 23.Discorso a parte per Vanni Cominotto. Veloce nell’enduro il pi-lota friulano ha curiosato lo scorso anno nel mondo delle Baja e subito, alla prima uscita, ha vinto l’Italian Baja di Pordenone, che non è davvero una delle più facili della lista. Dalla Baja ha provato i motorally e quest’anno, passato nelle fila della Crossparts, affronterà il campionato italiano, senza disdegna-re ogni tanto l’enduro. Anche per Vanni l’inizio nel Campionato è stato buono, una vittoria di classe nella prima giornata, e un quarto assoluto, mentre un errore di navigazione nella se-conda con conseguente penalità lo ha relegato nelle posizioni arretrate della classifica. Sulle spalle, per lui, 4 giorni di na-vigazione in Sardegna, per allenarsi, insieme ad Alessandro Botturi e Carlo Seminara. “Quella di Scarlino è stata la mia prima gara di motorally, la prima quindi con il road book.

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Sono andato discretamente ma mi hanno aiuta-to i 4 giorni passati ad inizio marzo in Sardegna per provare a navigare. - racconta Cominotto. “Mi sono trovato abbastanza bene da subito, ovvia-mente faccio degli errori, è normale...Mi capita però di sbagliare le note facili, mentre su quelle difficili riesco a far tutto bene. Anche a Scarlino la domenica ho fatto un errore madornale, in una zona di velocità controllata, su asfalto e ho but-tato via la gara”. Per Cominotto la cosa più diffi-cile del motorally, da endurista, è: “forse il fidarti completamente di quello che stai facendo, fidarti del chilometro e cercare di rallentare prima delle note. Ho ancora il difetto – ammette il friulano - di arrivare troppo veloce sulle note e qualche volta le sfilo di qualche metro e quando vedo la strada capisco che lì dovevo girare e che io sono troppo avanti. Non ce la faccio a fermarmi e quindi devo girarmi e tornare indietro di qualche metro. Mi trovo bene in tutto, solo che il difficile è riuscire ad essere veloce quando guardi il road book e an-che quando corri: trovare un equilibrio fra le due cose”. Vanni farà tutto il campionato Motorally, poi sarà in Turchia al Transanatolia Rally, poi forse qualche altro rally all’estero, all’Italian Baja di si-curo e poi forse qualche altra gara, dipende dalla Crossparts.Ma la rivelazione dello scorso fine settimana è stato senza dubbio Jacopo Cerutti. Un fulmi-ne a ciel sereno. La sorpresa di inizio stagione, un pilota di enduro, puro, che per la prima vol-ta, senza aver mai provato prima si presenta ad un motorally e vince, sbaragliando gli avversari, e dimostrando una sorta di talento naturale nel-la navigazione...”Per me era la prima esperienza con il road book, non l’avevo davvero mai visto prima...L’ho usato sabato mattina per la prima volta quando siamo partiti...Avrei preferito correre la tappa del campionato motorally di aprile in ef-fetti, per poter andare alla scuola di Paolo Ceci e imparare un po’ ad usare il road book, ma poi mi hanno chiamato proponendomi di andare a corre-re a Scarlino. ‘Sono due giorni mi hanno detto, nel primo impari, nel secondo ti diverti ‘e io ho pro-vato”. E che prova ! “La cosa più difficile per me sono state le note bastarde, nascoste, quelle che ti dicono lascia pista principale, mentre per i bivi normali non ci sono stati problemi. E’ soprattut-to difficile dosare la velocità con le note: quando però vedi che sei a 500 metri da un bivio, anche 700, sai che puoi aprire il gas”.Jacopo la sera prima ha preparato il road book con Paolo Pettinari altro rallista/endurista e i suoi consigli sono stati preziosissimi: “Mi ha insegnato che quando hai un chilometro da percorrere, sen-za bivi, devi accelerare, e allora io mi sono scritto

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sulla nota GAS, perchè così capivo che lì pote-vo tirare un po’ di più. E poi mi ha insegnato a evidenziare le note...se non mi avesse aiutato lui sarei ancora dentro la speciale”. Sorride Ce-rutti ripensandoci, e poi svela un segreto pre-ziosissimo: “Ho usato colori diversi per le note e mi è servito tanto: con l’arancione segnavo le ‘sinistra’ con il blu le ‘destra’ e guardando il colore capivo subito la direzione”. E la vittoria è stata una sorpresa anche per lui...”Quando mi hanno detto che avevo vinto il primo giorno mi sono detto che forse gli altri erano andati più piano, avevano avuto qualche problema, ma poi la seconda posizione, il giorno dopo (e il pri-mo di classe), partendo per primo e quindi con meno tracce davanti...Il primo giorno quando arrivavo a dieci metri dal bivio vedevo le tracce,

la domenica no e le ho dovute proprio azzecca-re le note...Un paio di volte ho sbagliato a guar-dare la nota, confondendo quella precedente, già fatta, con una ancora da fare. Però mi sono divertito tantissimo...Speciali belle, veloci”.Se riuscirà ad evitare le concomitanze con l’en-duro Jacopo cercherà di fare ancora qualche gara di Motorally quest’anno, quasi sicuramen-te il Sardegna Rally Race in giugno, magari con il 450 e poi chissà...anche per lui l’obiettivo finale, come per tutti gli amanti dei rally e della navigazione è solo uno, e si chiama Dakar.

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Commissione NormativeFuoristradaPresidente Marco Marcellino

Commissione Normative Fuoristrada:Al servizio e supporto dell’organizzatore e utilizzatore del territorioTutto quello che vorresti sapere sulla legislazione che riguarda la pratica del fuoristrada

Sono tornati all’opera i ragazzi di Enduro Motor Valley. Non solo in sella alle loro moto, ma soprattutto in mezzo alla natura per ripa-rare i danni causati dalle nevicate di febbraio. A metà marzo infatti i motociclisti emiliani hanno liberato i sentieri della vallata di Fon-tanelice (BO).Per portare a termine questo compito, gli en-duristi si sono divisi in più gruppi. Mattia Pi-razzoli e i suoi hanno liberato la zona di Casti-glioncelli al confine con la Toscana; il gruppo di Massimo Pompei e quello di Alex Minocca-ri si sono incontrati sulla strada per Monte la Fine mentre Roberto Marchetti ha coordina-to la squadra che si è occupata del bosco del Gardengo. Nella zona di Monte Battaglia si è recata invece la squadra di Simone Zaniboni, supportato anche da appassionati di Mountain Bike.Era necessario rimuovere sia rami di dimensio-ni piccole e medie, ma anche tronchi di albe-ri caduti a seguito del maltempo. Tanta fatica che però ha dato ottimi risultati, infatti tutti i sentieri della zona sono stati ripristinati.

Marco Marcellino

Enduro Motor Valley ancora in azione

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Marco Marcellino

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