mAXImagazine n. 19 - 2015

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n.19 24 giugno 01 luglio 2015 assoluti d’italia 2015 si riaccendo i riflettori sul campionato italiano gp d’italia brividi tricolori

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l'House Organ dell'Enduro Italiano GRATIS per te!

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n.19 24 giugno 01 luglio

2015

assoluti d’italia 2015si riaccendo i riflettori sul

campionato italiano

gp d’italiabrividi tricolori

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24 giugno01 luglio

2015Sommario n.19

6#offroadgirldi @micolmuraglia

4 Rubricanicolo’ mori

di Elisabetta Caracciolo48 sotto lalente

campionato italiano assoluti d’italiasi raccendono i riflettori sugli assoluti d’italia:

a fabbrica curone il sesto appuntamento 2015

3440

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Cingoli e il Trofeo Connor Smith una giornata speciale

Assetati d’Enduro

Weekend ricco di impegni per il Gruppo Sportivo Fiamme Oro Trial

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campionato mondiale endurobrividi tricolori

10Il Team Italia Enduro alla Valli Bergamasche

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Foto: Andrea Grillini Foto: Silvia Busnello Foto: Carlo Pettinato

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Ciao bbelli!!

Tutto ok? Tornato dalla Grecia con un week-end positivo, questo mese, e per la precisio-ne lo scorso weekend, come ben saprete, c’è stato il tanto atteso GP d’Italia!!

E non posso non parlarvene.

Le premesse per questa gara erano belle, ma non mi sarei mai immaginato di vivere un week-end con così tante emozioni! La “Valli” quest’anno è stata davvero super, la gara non troppo dura ma veramente tecnica, non dava respiro, con il famoso CROSS nel ghiaione del Plarina, seguito da 25 minuti di controllo tirato (veramente duro), un estrema di quelle come si deve e una linea tipica del-le montagne bergamasche! A condire il tutto uno scenario da panico e un pubblico unico al mondo!! Vorrei cominciare proprio con il ringraziare tutta la gente che mi ha tifato in questa due giorni, vi assicuro che per me è stata un emozione fortissima! Sabato dopo l’ultima speciale mi son scappate anche due lacrime, non credevo di poter ricevere così tanto affetto!!

La gara è andata bene, sabato un buon sesto posto a soli 5 secondi dal quinto e qualche errorino di troppo! Domenica invece è stato un mix di emozioni! La mia tigra andava ve-ramente forte nel ghiaione del Plarina e son partito subito bene, solo che alla prima estre-ma è accaduto il fattaccio!

Mi son allargato troppo per tagliare un canale di fango e un banner pubblicitario si è aggrovigliato nella mia ruota: devo ringraziare quei ragazzi che mi han aiutato a tagliarlo con una determinazione che forse nemmeno io avrei avuto. Uscito dall’e-strema con 4 minuti di ritardo ho deciso di conti-nuare solo perché il calore del pubblico intorno a me non meritava un mio ritiro, e forse quest’incaz-zatura è pure servita a qualcosa perché dopo an-davo molto forte!! Ho concluso la giornata con un undicesimo posto che poi così male non va consi-derando il tutto, e felice dei miei tempi da top five costanti in tutte le speciali.

Che dire ragazzi questo week-end siete stati la mia forza, grazie a voi nemmeno la stanchezza ho sentito, vorrei correre ogni domenica con un tifo così!!!

Ora son a casa, è tempo di campionato italiano e di un po’ di riposo. La mia terra mi aspetta e pure le mie “Special” di Entrophy, che hanno avuto una visita speciale in questi giorni: con mio grande pia-cere è venuto a trovarmi il grande Danilo Petrucci, che abita a pochi chilometri da casa mia!

A proposito di Entrophy, seguite la mia pagina in-stagram e Facebook di ENTROPHYMOTORBI-KE, con il mio amico Diego ci divertiamo a creare moto “strane”, diciamo così!!

Spero di trovarvi anche a Fabbrica Curone per il campionato italiano!!

Ciao bbelli!!

@nickmori80

Foto: Silvia Busnello Foto: Oliviero Belometti

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Ciao ragazzi, Archiviato il Gp d’Italia, a Rovetta, alquanto emozio-nante quanto stressante, ho vissuto la mia nona tappa del mondiale in Italia come fosse ancora quel lontano 2005. Ebbene sì, nonostante io sia giovanissima, sono in giro per l’Europa da anni e di Gp d’Italia ne ho già visti ben nove, con ordine, a Schilpario nel 2005, a Ro-vetta nel 2006, a Borno nel 2007, a Piediluco nel 2008, a Iglesias nel 2009, a Lovere nel 2010, a Francavilla di Sicilia nel 2011, ho “bruciato” Castiglion Fiorentino e sono saltata a Lumezzane nel 2014 e di nuovo a Ro-vetta nel 2015…

La doppia vittoria di Matthew Phillips nella clase E3 con il recupero di sei punti sul suo avversario Bellino mi fanno ben sperare, posso dire che “Ciccio” si è fatto un bel regalo di compleanno, domenica infatti ha soffiato la sua ventiduesima candelina e si è meritato una torta al cioccolato, solito golosone!

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Foto: Oliviero Belometti

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Ma torniamo a noi…

Tra questi Gp, quello che porto nel cuore, è il Gp d’Italia del 2007 a Borno dove festeggiavo il mio quindicesimo compleanno e in quell’occa-sione ho avuto modo di incontrare quella che oggi è una mia grande amica: Valentina Peli… Per chi è nel mondo dell’enduro, collegherà si-curamente il suo cognome a Pablo Peli, giusto così, perché sono infatti cugini!Pensare che sua sorella, Laura, è coscritta di mia sorella Martina e Valentina è mia coscritta, anzi… sono più grande di lei di soli dieci giorni! Che coincidenza!E’ appassionata ovviamente, ma rispetto a me è meno invasata e oltre ad aver vissuto con me Borno2007, sono già due anni che non mi ab-bandona al Mugello per la MotoGP, così come ad Arco di Trento per la MXGP e… ci siamo beccate anche a Rovetta quest’anno!

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#offr

oa

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ldi

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icol

mur

aglia

La Vale è quell’amica che a qualunque ora del giorno o della notte la chiamo, risponde, è quell’amica che di me sa tutto, ha dell’investigatrice ed è quell’amica che a casa sua ha adibito una stanza per me per quando sono di passaggio, sa che sono un po’ “zingara”.

Abita a pochi chilometri da Brescia, lo scorso anno mi ha ospitata quando facevo avanti/indietro dall’ospeda-le per Super Matt Phillips, insomma, è un tetto sicuro sotto cui dormire…

Ridere è all’ordine del giorno con lei, il suo numero di telefono in rubrica è salvato ancora come “la mia paz-za”, è tutto dire…

Questo per dire che la moto è sì una passione, ma può essere un forte legame in amicizia come in amore…

Ti voglio bene amica!

@micolmuraglia

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brividi

tricolori

Vivere una gara di Mondiale in prima perso-na è sempre qualcosa di magico. A rendere unico un evento di questo genere sono di-versi fattori che mescolati insieme regalano il weekend ideale per ogni amante dell’Enduro. Poi, se ci mettiamo come location la provin-cia di Bergamo e alla regia un certo Motoclub Bergamo, direi che non c’è veramente posto più bello al mondo!

Rovetta (Italia), 20-21 giugno 2015

di Matteo SolinghiEMOZIONI MONDIALIdi Monica Mori

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Quella di Rovetta è stata la Gara più bella ed elettrizzate vissuta fino ad ora. Il pubbli-co stellare, i campioni che ti fanno sentire in sella con loro talmente forte è l’adrena-lina che ti mettono in corpo, la location, gli addetti ai lavori e l’atmosfera effervescen-te che solo al GP d’Italia puoi respirare, è qualcosa di veramente unico, che ti fa provare quel brivido di emozione lungo la schiena per giorni.

Se non ci sei mai stato, forse queste pa-role possono non significare molto, ma se c’eri o se hai vissuto almeno un GP d’Italia puoi identificarti benissimo in quel brivido che solo i nostri campioni offroad sanno regalarci. E quelli dell’Enduro sono cam-pioni veri; sono quei campioni che tolto il casco, dopo ore e ore in sella alla moto tra mulattiere e ostacoli da capogiro, si ferma-no per una chiacchera, ti regalano sempre un sorriso e non dico mai di no a una foto.

Ma oltre alle loro prodezze, più uniche che rare, vorrei soffermarmi sul pubblico che in questa tre giorni di Valli Bergamasche, ha fatto da cornice a una gara perfetta, incitando TUTTI i piloti al via. Bandiere che sventolavano in alto sul cielo di Rovetta, trombette che riecheggiava ad ogni angolo, grida di incita-mento che regalavano quei cavalli in più alla moto già portata al limite dai nostri centauri. Uno spettacolo veramente esplosivo!

Se non riuscite ad immaginare tutto ciò, beh… cercate in internet foto e video del weekend!Se per caso non vi foste mai interessati a questo incredibile sport, forse è il caso che iniziate a farlo… perché le emozioni che vivrete ad ogni gara rimarranno per sempre dentro di voi.

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e1: lorenzo santolino centra la prima vittoria in carriera

Il portacolori Sherco è il grande protagonista del weekend con la prima vittoria in carriera in una gara di Mondiale. Lo spagnolo vince nel Day2 con sette secondi su Eero Remes, neo leader della classe con un punti di vantaggio su Christophe Nambotin, che a Rovetta a veramente stretto i denti contro un ginocchio dolorante. Il pilota TM sale sul gradino più alto del podio nella prima giornata di gara vincendo davanti a Nambotin e Mccanney, con Santolino in quarta posizione a soli 21 secondi dal vertice.Ottima gara per Simone Albergoni, sesto sabato e quarto domenica. Strepitoso weekend anche per Jonathan Manzi nel suo GP di casa. Il pilota di Clu-sone parte fortissimo il sabato, agganciando anche la testa della classifica che deve abbandonare per qualche errore di troppo che lo fa scivolare in setti-ma posizione, mentre domenica conclude al sesto posto, dietro a Daniel Mccaney per solo 47 cente-simi!Un problema alla manopola del gas costringe Rudy Moroni al ritiro al sabato, mentre domenica non va oltre l’undicesimo posto. Nona e decima posizione per il pilota Yamaha Miglio Gianluca Martini. Foto Enduro ABC

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Grande gara e grande spettacolo di Pierre-Alexandre Renet e Antoine Meo che si alternano il gradino cen-trale del podio in questo GP D’Italia. Al sabato a agganciare la prima po-sizione è Renet che vince su Meo per sette secondi; domenica arriva la risposta del francese della KTM che conquista il primo posto inflig-gendo un distacco di 23 secondi al pilota Husqvarna. In entrambe le giornate di gara la terza posizione porta la firma di Alex Salvini, rallen-tato per una brutta botta al ginoc-chio rimediata sabato all’interno della prova estrema. Nella E2 con-clude al sesto posto Nicolò Mori, che perde la quinta posizione per soli cinque secondi, mentre dome-nica è solo undicesimo per colpa di un banner incastrato nella moto che gli ha fatto perdere oltre tre minuti.

e2: renet - meo, l’eterno duello

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e3: che bel regalo di compleanno, matthew!

Non poteva festeggiare che con una brillante doppietta il suo ventiduesimo compleanno Matthew Phillips!Il pilota KTM si aggiudica la prova di Rovetta nel GP di “casa” (n.d.r. per la stagione agonistica Phillips vive a Bergamo, dove ha sede il Team Farioli) davanti al leader di campionato Mathias Bellino, che nulla può davanti al velocissimo rider australiano. Il terzo posto viene diviso tra Aigar Leok e Antoi-ne Basset, terzi rispettivamente sabato e domenica. Manuel Monni conclude la sua gara con una settima e una quinta posizione, invertendo i risultati con Oscar Balletti che col-leziona un quinto il sabato e un settimo posto la domenica. Solamente nono Thomas Oldrati, che nel Day2 decide di non prendere parte alla gara per il forte dolore al ginocchio, non rischiando in vista del prossimo appuntamento con gli Asso-luti d’Italia dove è chiamato a difendere il primato della E3.

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ej: mccanney e holcombe ancora grandi protagonisti

Nella Junior a dare spettacolo sono ancora una volta Mccanney e Holcom-be, entrambi vittoriosi nel GP d’Italia. Il primo si aggiudica il Day1, mentre il secondo sale sul gradino più alto del podio nella seconda giornata di gara. In entrambe le giornate la terza posizione è ancora una volta per Giacomo Redondi, seguito dagli azzurri, Matteo Bresolin (quarto il Day1) e Alessandro Battig (quarto il Day2). Per Davide Show Soreca il risultato finale è di un sesto e un settimo posto.

Chiudiamo con la Youth Cup che ha visto protagonisti Mirko Spandre e Michele Marchelli. Per il portacolori del Team Ita-lia il day1 si conclude con un brillante secondo posto, men-tre la domenica è costretto al ritiro per una brutta cadu-ta senza gravi conseguenze. Due ottime terze posizione sono il risultato del weekend iridato di Marchelli. In entram-be le giornata vittoria per lo svedese Mikel Persson.

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MONDIALE ENDURO 2015 – CLASSIFICA CAMPIONATO E11. Remes Eero 1812. Nambotin Christophe 1803. Mccanney Daniel 1294. Santolino Lorenzo 1285. Bourgeois Marc 1106. Albergoni Simone 1067. Guerrero Cristobal 908. Martini Gianluca 709. Moroni Rudi 6110. Hubner Edward 55 MONDIALE ENDURO 2015 – CLASSIFICA CAMPIONATO E21. Meo Antoine 1882. Renet Pierre Alexandre 1753. Salvini Alex 1574. Betriu Jaume 1115. Larrieu Loic 1096. Mena Oriol 817. Philippaerts Deny 798. Mori Nicolò 729. Guerrero Victor 6810. Aubert Jhonny 65 MONDIALE ENDURO 2015 – CLASSIFICA CAMPIONATO E31. Bellino Mathias 1772. Phillips Matthiew 1613. Seistola Matti 1324. Leok Aigar 1295. Correia Luis 996. Monni Manuel 987. Oldrati Thomas 918. Joly Jeremy 799. Basset Antoine 7110. Barragan Jonathan 55

classifica campionato 2015

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MONDIALE ENDURO 2015 – CLASSIFICA CAMPIONATO JUNIOR1. Mccanney Jaime 1832. Redondi Giacomo 1553. Holcombe Steve 1414. Battig Alessandro 1175. Oliveira Luis 1006. Mirabet Kirian 867. Ventura Diogo 828. Bresolin Matteo 779. Soreca Davide 5610.Carpentier Jeremy 51

MONDIALE ENDURO 2015 – CLASSIFICA CAMPIONATO YOUTH CUP1. Garcia Joseph 1172. Persson Mikael 1113. Edmondson Jack 964. Maliges Luc 765. Garello Luca 64

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il team italia enduro alla valli bergamasche

Il Mondiale Enduro approda in Italia con il GP di Rovetta, valido come 42^ Valli Bergama-sche, una delle gare leggendarie dell’offroad, che ha richiamato a sé un numeroso pubblico. Il weekend è scattato ufficialmente venerdì po-meriggio alle ore 18.30 con il Super Test, vali-do come prima speciale, prova che si è svolta all’interno del Motor Party di Clusone. Bandiere tricolori hanno sventolato in alto per supportare tutti i riders al via. Tra di loro c’erano anche i portacolori del Team Italia Enduro Matteo Bre-solin, Jordi Gardiol, Mirko Spandre, Lorenzo Macoritto, Matteo Pavoni e Ivan Coniglio.

La gara vera e propria è scattata sabato matti-na alle ore 9.00. Subito dopo lo start ufficiale, i piloti hanno affrontato il Cross Test, caratteriz-zato da un fondo ghiaioso. A seguire è stata la volta del Controllo Tirato, al termine del quale ad attendere i concorrenti c’era l’insidiosa pro-va estrema, sviluppata all’interno del bosco con un salitone finale molto impegnativo. Prima del rientro al paddock, i piloti hanno affrontato la lunga prova in linea. Il tutto è stato ripetuto per quattro volte in entrambe le giornate di gara, per un totale di oltre un’ora di prove speciali.

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In questo GP d’Italia erano presenti sia gli azzurri impegnati nel Mondiale che nell’Europeo Enduro. I sei piloti Team Italia hanno dimostrato grande de-terminazione nell’affrontare una prova iridata come quella della Valli Bergamasche. Nel Day1 è salito sul secondo gradino del podio della Youth Cup Mir-ko Spandre, che però oggi è stato costretto al ritiro per una brutta caduta nel secondo Cross Test della giornata. Moto al paddock anche per Jordi Gardiol, ancora sofferente per il problema al polso. Buona le prove di Matteo Pavoni, Lorenzo Macoritto e Ivan Coniglio, al loro debutto mondiale con i co-lori del Team Italia nella categoria Youth Cup. Nella Junior Matteo Bresolin ha conquistato una quarta e una quinta posizione, a pochissimi secondi dal po-dio.

I ragazzi, insieme al Commissario Tecnico della Na-zionale di Enduro Cristian Rossi, sabato pomeriggio prima della cerimonia di premiazione, hanno pre-sentato al pubblico la Maglia Azzurra 2015, svelata ufficialmente lo scorso weekend durante il GP d’Ita-lia del Mondiale Motocross a Maggiora.

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Mario Rinaldi, Tecnico FMI: “Complimenti a tutti i ragazzi del Team Italia. Quella di Rovetta è stata una gara impegnativa e selettiva, dove l’obiettivo principale era quello di portarla a termine perché riuscire a concludere una prova di mondiale a Bergamo vuol dire acquisire un bagaglio di esperienza unico, che servirà in futuro. Il lavoro che si sta facendo e l’impegno che i piloti stanno dimostrando è grandioso e sicuramente questa dedizione li porterà sulla buona strada”.

Il prossimo appuntamento per il Team Italia Enduro è per il 28 giugno con gli Assoluti d’Italia che scenderanno in campo a Fabbrica Curone, in provincia di Alessandria. Nella prova piemontese saranno impegnati i ragazzi della categoria 50 codice Andrea Verona, Gianluca Caroli, Claudio Spanu e Giovanni Bonazzi.

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si raccendono i riflettori sugli assoluti d’italia : a fabbrica curone il sesto appuntamento 2015

24 giugno 2015

di Monica Mori

L’attesa è stata lunga ma ormai ci sia-mo. Stanno per tornare gli Assoluti d’I-talia dopo tre mesi di silenzio durante i quali i nostri campioni ci hanno regalato grande spettacolo nel Campionato del Mondo che proprio lo scorso weekend ha fatto tappa in Italia, e più precisa-mente a Rovetta con la mitica Valli Ber-gamasche.

Un appuntamento al quale non si poteva mancare. Un fine settimana travolgente, di festa e divertimento con i migliori piloti al via che hanno animato le impegnative prove speciali ben allestite dal Motoclub Bergamo. Il grande tifo tricolore è stato la cornice perfetta di un GP d’Italia che è destinato ad entrare nella storia. Ma ora, archiviato il weekend iridato, è tem-po di Assoluti d’Italia, che nulla hanno da invidiare al tanto blasonato Mondiale poichè i campioni che colorano il WEC sono gli stessi che scenderanno in cam-po domenica 28 giugno a Fabbrica Cu-rone, in provincia di Alessandria.

campionato italiano enduro

assoluti d’italia

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si raccendono i riflettori sugli assoluti d’italia : a fabbrica curone il sesto appuntamento 2015

campionato italiano enduro

assoluti d’italia

Alex Salvini, Matthew Phillips, Antoine Meo, Thomas Oldrati, Eero Remes, Giacomo Redondi sono solo alcuni dei nomi iridati che rendono il maggior cam-pionato nazionale un piccolo mondiale tutto made in Italy. Loro, insieme tanti altri riders (oltre 180 gli iscritti!), si sfideranno nell’anello di 45 km preparato dal Motoclub Vittorio Alfieri, organizzatore dell’even-to, in collaborazione con i Motoclubs Ceva, Azeglio, Valli Tortonesi, Acqui Terme e Valle Staffora.

All’interno del tracciato, che sarà ripetuto per quattro volte, sono predisposte tre prove speciali: un Enduro Test, un Cross Test ed una Extreme Test, valida per il Trofeo X-Cup Brema - Honda RedMoto, al comando del quale troviamo Antoine Meo con 68 punti, seguito da Alex Salvini secondo con 61 punti e da Thomas Oldrati, terzo a 52 lunghezze.

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L’apertura ufficiale del paddock è fissata per ve-nerdì 26 giugno, mentre le operazioni prelimi-nari si svolgeranno sabato 27 dalle ore 10.30 alle ore 16.00. L’area training sarà accessibile sia venerdì (dalle 15.00 alle 18.00) che sabato (dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 14.00 alle 16.00); per vedere in azione i campioni delle due ruote tassellate dovremmo attendere domenica matti-na quando a partire dalle ore 9.00 gli oltre 180 iscritti infuocheranno le prove speciali nell’entu-siasmante lotta contro il cronometro.

Pronti via, un bel trasferimento tutto in sottobo-sco accompagnerà i concorrenti all’Enduro Test che, con i suoi 5000 metri di lunghezza, impe-gnerà gli atleti tra radici e pietraie. A seguire pit stop al C.O., situato in località Selvapiana, termi-nato il quale sarà subito la volta del Cross Test, caratterizzato da un continuo sali e scendi. Altri due chilometri di trasferimento prima di raggiun-gere l’ultima speciale, l’Extreme Test, disegnata tra sottobosco e calanchi naturali.

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La situazione in campionato è molto interessante. Meo e Salvini a parte, che conducono la propria categoria e l’assoluta con un punteggio pieno di 100 punti grazie alle vittorie in tutti i round della stagione, nelle altre classi la musica cam-bia, con distacchi molto meno contenuti rispetto alle categorie dei portacolori di KTM e Honda Redmoto.

Partendo dalla E1, leadership per Simone Albergoni. Il pilota KE Moto, dopo la splendida doppietta di Spoleto, guida la classe con 83 punti contro gli 81 del giovane Alessandro Battig (Honda Redmoto), vincitore della prima e terza prova del campionato. Leggermente più staccato Rudy Moroni (Sherco CH Racing), terzo con 67 punti, alla ricerca della sua prima vittoria duemilanquindici e di un po’ di riscatto dopo la sfortuna del GP d’Italia. Poco distante Maurizio Micheluz (Husqvarna Rigomoto) e Gianluca Martini (Miglio Yamaha Yamalube), quarto e quinto e 62 e 61 lunghezze.

La E2 è un affare di Alex Salvini (Honda Redmoto), che proprio non vuole lascia-re margini agli avversi. A dimostrazione di ciò i distacchi inflitti sui diretti inse-guitori nelle prime prove della stagione; inseguitori che però non mollano, come ci dimostra Nicolò Mori (KTM Farioli), secondo della E2 con 85 punti, e pronto ad impensierire Salvini in ogni speciale. Al terzo posto con 61 lunghezze trovia-mo Maurizio Gerini (Honda RS moto), diviso oramai tra Enduro e Motorally, e splendido protagonista del GP d’Italia a Rovetta. Gerini deve stare ben attento a Fabbrica Curone poiché Roberto Rota (KTM) è vicinissimo; solamente un punto dividono i due piloti.

Nella E3 dovrà stringere i denti a causa di un ginocchio dolorante Thomas Oldra-ti (Husqvarna BBM Racing), infortunatosi proprio nel GP di casa del Mondiale Enduro. Il portacolori Husqvarna deve difendere il primato in campionato che ad oggi conduce con 94 punti, contro i 91 di Manuel Monni (TM Factory). La terza posizione è occupata da un altro pilota Fiamme Oro, Oscar Balletti, mentre al quarto posto troviamo Deny Philippaerts (Beta Boano), a meno dieci dal pilota del Team KTM Farioli.

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Tra i giovani della Junior a guidare il campionato è Giacomo Redondi (Beta Factory) con 97 punti. Al secondo posto il pilota di Bordighera, Davide Show Soreca (Beta Boano), che di punti ne ha 86. Se il primo è alla ricerca della conferma dopo i successi di Lignano e Spoleto, il secondo ha mol-ta voglia di riscatto in sella a una moto tutta nuova e una cilindrata, la 250, ancora difficile da gestire.In terza posizione con 73 lunghezze il pilota GP Motorsport Matteo Bresolin, che fa segnare un più nove da Nicolò Bruschi, quarto con 64 punti.

Nella Youth Cup Mirko Spandre si trova al coman-do con 94 punti; il pilota KTM Farioli, reduce da due GP iridati ottimi con la conquista del podio sia in Grecia che in Italia, dovrà difendersi da Ema-nuele Facchetti (KTM), secondo con 75 punti. Sul gradino più basso del podio nella graduatoria ge-nerale Matteo Pavoni (KTM), con 67 punti conqui-stati nel cinque round precedenti.

Nella Stranieri, cosi come nell’Assoluta, in testa troviamo Antoine Meo (KTM Farioli), pronto a far sempre più sua questa stagione duemilaquindici. Nella categoria riservata ai piloti esteri, la seconda e terza posizione sono occupate da Eero Remes (TM Factory), davvero in grande forma anche nel campionato iridato, e da Matthew Phillips con 71 e 60 punti. Nella generale la seconda posizione è tutta tricolore con Alex Salvini, mentre il terzo posto è di Eero Remes. Al quarto posto assoluto troviamo Manuel Monni, e al quinto il canguro au-straliano Matthew Phillips (KTM Farioli). Salterà il sesto appuntamento degli Assoluti d’I-talia il portacolori Beta Johnny Aubert, rientrato in Francia per alcune cure alla schiena, ancora dolorante dopo la rovinosa caduta nel Gran Pre-mio di Portogallo dello scorso maggio che lo ha costretto al ritiro sia in Grecia che a Rovetta. Non sarà presente a Fabbrica Curone neanche Mat-ti Seistola che dopo i GP iridati affrontati con la mano sinistra fratturata si concede un periodo di riposo in vista della trasferta belga del prossimo 12 luglio.

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Molto interessanti anche le sfide della Coppa Italia con i piloti che si trovano a pochissima distanza uno dall’altro, fino ad essere addirittura separati da un solo punto, come nel caso della Major con Simone Fiaccadori (Husqvar-na) leader con 76 lunghezze, contro le 75 del diretto avversario Mirko Co-lombo (KTM). Da tener sott’occhio anche Marco De Rocchi (Beta), terzo a meno 5 dalla vetta del podio.Quattro sono i punti che separano Igor Sonzogni (KTM) da Marco Montela-ghi (KTM), i due maggiori pretendenti della categoria Junior. Il terzo posto è occupato attualmente da Francesco Pavoni (KTM), ma molto lontano dai primi due in classifica. Nella Senior a guidare il campionato Andreas Pfei-fer su Gas Gas con 94 punti, contro gli 80 di Francesco Pasqualetti (TM), secondo in graduatoria. Gradino più basso del podio per Alberto Cicalò (Yamaha) con 63 punti conquistati. Nella classe riservata ai più piccoli, la Cadetti, leadership per Fabio Gobbi (KTM GP Motorsport), in testa con un buon margine di vantaggio su Alberto Capoferri (Yamaha), secondo a meno 14 dalla vetta. Il pilota della Scuderia Norelli BG dovrà star ben attento a Maurizio Martinelli (KTM), attualmente terzo a quattro punti di distacco.

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Quella di Cingoli è sempre una gara specia-le, e diversa da tutte le altre. Per un sacco di ragioni. Il crossodromo, bellissimo e che per quest’occasione era addirittura rimasto chiuso due settimane prima della gara per tirarsi a lucido e accogliere quad e sidecar. L’organizzazione impeccabile e di altissimo livello del Moto Club A.Fagioli e il Trofeo Connor Smith che per il secondo anno con-secutivo richiama nelle Marche non solo la famiglia del pilota britannico, che perse la vita due anni fa proprio qui in occasione della Sfida delle Nazioni, ma anche i suoi amici, quegli stessi piloti che correvano in-sieme a lui e che ogni anno si ritrovano su questa pista per salutarlo nel modo migliore in cui sanno farlo: correndo.

Il cippo che è stato fatto costruire dalla famiglia e dal moto club proprio a ridos-so del muro di cinta del crossodromo è stato meta di pellegrinaggio e visite per tutto il week end con una piccola com-memorazione ufficiale alle 11 di dome-nica mattina, in una pausa fra le prove di qualifica e Gara 1. Ma il rombo dei motori, e la battaglia che si è poi scatenata in pista fra i 52 piloti presenti, sono state le due cose che più hanno scaldato il cuore dei pre-senti. Adrenalina a mille e il primo can-celletto che cade alle 11,30, per la clas-se JF250 che viene accorpata al Trofeo Centro Sud. A conquistare la vittoria della JF250 è Paolo Galizzi (Can-Am)

Cingoli e il Trofeo Connor Smith una giornata specialeIl crossodromo marchigiano ha ospitato anche quest’anno il campionato ita-liano quad e sidecar cross FMI ripetendo l’esperienza del trofeo dedicato al pilota britannico scomparso nel 2013.

Cippo di Connor Smith con Nicola Montalbini

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che in lotta con Grigore Vieru (Yamaha) la spunta sul traguardo conquistando la pri-ma vittoria della giornata. Insieme a loro i protagonisti del Trofeo, per primo quel Ro-dolfo Salustri (Ktm) che brucia tutti in par-tenza conquistando l’holeshot ed anche la vittoria di Gara 1 battendo Francesco Testa (Yamaha), questa volta con il quad funzio-nante, e Alessandro Persichilli attardato in partenza ed in recupero per tutta la pri-ma manche. In Gara 2 le cose si ripetono per la JF250 ma non per il Trofeo perchè questa volta Persichilli azzecca una buona partenza e riesce ad agguantare la vittoria su Salustri e Roberto Vendetta (Suzuki). La sfortuna stavolta colpisce Francesco Testa

di Elisabetta CaraccioloFoto Cinzia Francolino

Grigore Vieru

Cippo di Connor Smith

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che cade rovinosamente ma riesce a rimet-tersi in sella e a ripartire limitando i danni e chiudendo quarto. La classifica di giornata vede Galizzi vincitore per la JF250 su Vieru e Luca Agnelli mentre nel Trofeo è Salustri che vince su Persichilli e Testa.Il secondo cancelletto di Gara 1 viene occu-pato dalla Veteran che corre insieme ai piloti della Sport per un totale di 16 piloti al via, compresi i britannici, amici di Connor scesi in Italia per l’occasione: Mark Hadden, Ke-vin Shepherd e Mark Wilson, tutti schierati nella Sport, e quando scende il cancelletto è subito battaglia. Per la prima volta si scon-trano in una stessa manche Cristian Pino-li e Mattia Papa e i due fanno scintille, ma è la prima volta insieme anche per i due Rossetto: papà Denis e suo figlio, Filippo. Pinoli conquista l’holeshot per la Veteran e, come sempre, infligge un ritmo forsennato alla manche ma Mattia Papa che si sistema in seconda posizione dimostra di non avere grossi problemi a seguire l’andatura del ve-terano: girano tutti e due intorno al minuto e 47” e alle loro spalle si scatenano Denis Rossetto (Veteran) e Gianmarco Monaci (Sport) che deve vedersela con Shepherd e Hadden. Quando la bandiera a scacchi scende sulla manche Pinoli è primo con 11” di vantaggio su Papa ed entrambi vincono le rispettive categorie: alle loro spalle ci sono Denis Rossetto e Davide Gigli per la Vete-ran e Monaci e Shepherd per la Sport. Nel pomeriggio in Gara 2 le cose non cambiano granchè : Pinoli e Papa sono sempre da-vanti, ma qualcosa subisce un cambiamen-to alle loro spalle. Mentre i due leader girano in 1’48” gli altri non riescono ad andare oltre l’1’52” ma Alessandro Fontanazzi stavolta ce la fa ad agguantare la seconda posizio-ne della Veteran, pur in mezzo alla mischia del gruppo dei più giovani. Sul traguardo ar-rivano con Pinoli in testa, Papa secondo a 6” e Monaci terzo a 31”, attaccato a lui c’è Mark Hadden – quarto nella prima manche – che batte Kevin Shepherd e Alessandro Fontanazzi che è secondo della Veteran davanti a Denis Rossetto che, guardando la classifica assoluta di Gara 2 chiude alle spalle di Filippo, suo figlio, con un distacco di due secondi esatti.

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La giornata premia Pinoli, autore dell’ennesi-mo en plein, su Rossetto e Fontanazzi per la Veteran e Papa, anche lui al suo quarto suc-cesso pieno, su Gianmarco Monaci e Mark Hadden. Il terzo cancelletto ospita i sidecar che que-sta volta sono scesi in 12 fino alle Marche. Al via scattano fianco a a fianco Costa Rave-ra e Pozzi Ceresa ma sono i primi due che passano per primi la curva e conquistano l’holeshot con il loro (WSP Zabel) allungando subito sul gruppo degli inseguitori. Alle loro spalle si combatte senza esclusione di colpi e al secondo giro si ribalta il sidecar di Co-sta Pedroni, per fortuna senza conseguenze fisiche per l’equipaggio che anzi riparte arri-vando indenne al traguardo, in decima posi-zione. Vincono Costa Ravera su Pozzi Ce-resa e il duo Bernardini-Bernardini. Quando si riparte per Gara 2 in pista si presentano solo 10 equipaggi e di nuovo al via c’è gran-de battaglia. Costa Ravera però sono imbat-tibili, così come lo è il loro mezzo, e scatta-no davanti a tutti primeggiando per tutta la manche e vincendo nuovamente su Pozzi Ceresa e i Bernardini. In quarta posizione a fine giornata ci sono Mattoni Gualatrucci e in quinta l’equipaggio misto di Maurizio Mattoni e Giada Corsini, autori di una splendida gara. Nella classifica di Campionato Pozzi Ceresa si sono attestati in seconda posizione – alle spalle di Costa Ravera - con 20 punti di van-taggio su Bernardini.

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A chiudere le due Gare, come sempre, è la Elite Internazionale che con la presenza degli stranieri acquista ancora maggior prestigio. Oltre ai ‘soliti’ Joao Vale e Dani Vilà ci sono anche Marc Mclernon e la potente Emma McQuaid, oltre a Murray Graham per un totale di 12 piloti al via. Cade sulla sabbia del Tittoni il cancelletto e Joao Vale schizza via e arriva per primo alla curva facendo sua l’holeshot. Dietro di lui però si forma una mischia e ci rimangono invischiati in parecchi, compreso quell’Andrea Cesari che ri-partirà dal fondo del gruppo. Intanto lo spagnolo Vila si è sistemato in seconda posizione ma un caparbio Nicola Montalbini alle sue spalle – che qui a Cingoli gioca in casa – scatena tutta la sua forza nel crossodromo marchigiano e lo passa sistemandosi in seconda posizione. Il campione italiano tenta l’attacco al portoghese Vale, ma non riesce a passarlo, mentre dietro Simone Mastro-nardi riesce ad avere la meglio su Dani Vila e a portarsi in terza posizione. Finisce così Gara 1, con Vale primo con 25 secondi di distacco su Montalbini, seguito da Mastronardi e Vila con Andrea Cesari capace di risalire fino alla quinta posizione assoluta. In Gara 2 Joao Vale di nuovo si invola, ma stavolta Andrea Cesari gli sta addosso e sostiene il ritmo girando più o meno con gli stessi tempi. Montalbini è terzo insieme a Mastronardi ma fra i due si accende una bella lotta per il terzo posto che finisce al marchigiano quando il romano capisce che contro Nicola Montalbini oggi è meglio non mettersi. Così Gara 2 premia il portoghese, primo per soli 5” su Cesari, mentre Montalbini è terzo su Mastronardi e Mauro Perazzolo. La classifica finale di Cingoli per la Elite Internazionale premia la seconda vittoria completa di Joao Vale, dopo quella di Ponte a Egola, primo davanti a Montalbini e Cesari. Nella classifica di Cam-pionato ora il portoghese occupa la prima posizione con 191 punti contro i 157 di Cesari e i 154 di Simone Mastronardi.

Il prossimo appuntamento, con la quinta prova di Campionato italiano Quad e Sidecar Cross FMI 2015 sarà a Castiglion del Lago (Pg) il 12 luglio.

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sotto la

di Elisabetta Caracciololente

Anche questa 42. Valli Bergamasche è andata in archivio. La ‘Valli’ come la chiamano tutti gli appassionati è tornata a Rovetta dopo nove anni di assenza ed è tornata nella bergamasca dopo 5 anni dall’ultima edizione, la 41. di Lovere, nel 2010.Un evento unico nel suo genere, e soprattutto epico che, come dicevamo in questo week end con tantissime persone, può vivere solo qui, nella ber-gamasca. Si possono organizzare tappe del mondiale in qualsiasi posto d’Italia ma non saranno mai come la Valli. Perchè qui si respira enduro, si annusa nell’aria, si mangia enduro, si parla di enduro, e ci si sazia in due giorni di tutto quello che si aspetta per anni interi. 97 piloti non sono tanti, è vero, ma il pubblico e noi che la vivavamo in prima persona non ce ne siamo quasi accorti.

Una ennesima splendida edizione della Valli Bergamasche ha coinvolto un intero mondo di appassionati arrivati nella bergama-sca da tutta Italia.

Assetati d’Enduro

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Non abbiamo rimpianto i grandi numeri del passato e anche se abbiamo sentito un po’ la mancanza di personaggi come per esempio Ivan Cervantes, convalescen-te per l’intervento al ginocchio, abbiamo smesso di pensare a lui già al primo giro di sabato mattina.Con l’impegno del Moto Club Bergamo, dei due inossidabili Andrea Gatti e Renzo D’Adda per citare due miti dell’enduro, di tutte le sezioni del Bergamo e di tanti altri amici dei moto club limitrofi, famiglie com-prese, la gara è stata spettacolare. Anche il sole, che non era previsto, non se l’è sen-tita di mancare l’appuntamento e si è pre-sentato puntuale tutti i giorni, fin dalle prime luci dell’alba e fino al tramonto.I piloti sono stati maestosi, fortissimi, corag-giosi e tosti, perchè per affrontare questo percorso così ‘tosto’, ci volevano davvero degli uomini ‘tosti’: come a dire, quando il gioco si fa duro...

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Ed è giusto così perchè la Valli non è un gioco per bambine: non lo è mai stata e di conseguenza oltre alle speciali tutti i par-tecipanti hanno dovuto vedersela con dei trasferimenti tirati e impegnativi a livello di terreni. Perchè così deve essere l’enduro mondiale e lo hanno dimostrato soprattutto quei piloti che sono arrivati qui in Italia da soli, senza meccanici al seguito, senza pa-renti, mamme, nonne, amici e vicini di casa, ma soli, capaci di arrivare fino in fondo, sen-za sbavature.Perchè l’enduro è anche questo: il paddock con i suoi motorhome giganti, con i suoi tendoni, la musica, i poster da firmare, ma è anche un pilota da solo, che con la sua macchina e il suo carrello si sistema in un angolo del parcheggio e lavora senza l’aiuto di nessuno, lontano dal gran pubblico. I piloti sono semplici ragazzi con le loro in-sicurezze, la loro simpatia e la timidezza, il loro coraggio – tanto – la loro voglia di fare uno sport che adorano, capaci di correre in condizioni fisiche impossibili, urlando di do-lore dentro il casco e stringendo i denti fino a sentire il dolore alle mandibole, ma senza mai mollare. Qualche nome? Matti Seistola, Christophe Nambotin, Andrea Belotti, Alex Salvini, Rudy Moroni e tanti altri ancora che non solo magari sono caduti in gara, ma sono arrivati già mezzi rotti a Rovetta.

Il medico della Juventus, Fabrizio Tencone, che ho incontrato a febbraio, in una chiacchierata informale ha “battezzato” come impossibili cose che per i moto-ciclisti sono quasi normali: per esempio, correre con due caviglie spezzate, come fece Hubert Auriol alla Dakar... e di sicuro avrebbe detto ‘impossibile’ anche all’impresa compiuta da Matti Seistola con la mano sinistra fratturata, in gara e a traguardo entrambi i giorni alla Valli. Ma lui che ne sa, abituato ai calciato-ri, alle loro simulazioni, alle loro ossa ed articolazioni di cristallo che si rompono solo guardandole e ai loro tempi di recupero miracolosi?

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L’Enduro con la E maiuscola è un’altra cosa, fatta non solo di forza fisica ma anche di for-za mentale, quella che ti dice di andare avan-ti, quando tutto il tuo corpo ti urla di fermarti. Quella che ti dice di finire, di arrivare al tra-guardo, anche se i tuoi tempi in speciale sono alti perchè chissenefrega dei cronometri ! Quello che conta è arrivare in fondo.97 piloti dicevamo, e ben 12 nazionalità con gli svizzeri sempre presenti e addirittura la Grecia con un solo coraggiosissimo pilota al via, così come Austria e Germania. Un me-lange di lingue e di culture che per due giorni parla la stessa lingua, anzi lo stesso dialetto, quello delle ruote tassellate e dell’enduro.Il pubblico è stato fantastico, soprattutto quel-lo dislocato lungo le speciali, ma non solo. In tanti si sono arrampicati dentro le stradine scoscese, i pendii delle valli, in mezzo a rocce e boschi per dare sostegno a tutti i piloti, ma anche e soprattutto ai nostri italiani che han-no tenuto alto l’onore e si sono portati a casa in due giorni ben sette podi su 30 disponibili, operazione riuscita solo ai nostri cugini d’ol-tralpe, i francesi, che di podi ne hanno conqui-stati ben nove. Ma per molti dei nostri piloti italiani contava anche semplicemente prendere un punticino nel Mondiale: per i giovani dell’enduro italiano la soddisfazione, e anche l’emozione di corre-re nel Mondiale è un qualche cosa che non si può spiegare, come quando venerdì sera, per la super speciale, la partenza è stata data in senso inverso e Matteo Pavoni insieme allo spagnolo Miguel Pujol ha avuto il compito, e l’onore, di aprire lui il palco delle partenze del-la quinta tappa del Mondiale. Sono emozioni uniche, come quella, oggi di guardare la clas-sifica del Mondiale 2015 e trovare il proprio nome. Ora hanno punti, nella Youth, Alberto Capo-ferri, determinato come pochi a soli 16 anni, capace di chiudere entrambe le gare conqui-stando ben 6 punti iridati, Luca Apollonio che non conosce il senso delle parole “tirarsi in-dietro” e che è sempre in prima linea, ovun-que e comunque (lo ricordate a Lumezzane 4 anni fa con il cinquantino?). E a punti sono andati anche Ivan Coniglio, Lorenzo Macoritto e Matteo Pavoni, oltre al nostro “mostro” da podio, ben due di seguito, Michele Marchelli. E a punti nella Junior sono andati anche Al-berto Rizzini, Luca Ghislandi, Patrick Grigis, Pietro Pini e Nicholas Trainini.

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Si è appena concluso un week end impegnativo e ricco di soddisfazioni per il Gruppo Sportivo Fiam-me Oro. A Montoso, nota località di villeggiatura del cuneese a 1300 mt di altitudine si è svolta la 4° prova di Campionato Italiano Trial Outdoor in abbi-namento al Trofeo Nazionale Juniores (2° prova) con la formula dell’hard trial. Quest’ultima prevede lo svolgimento di gara in un’area chiusa al traffico dove le zone sono molto vicine tra di loro e per-mettono al pubblico di seguire passo dopo passo tutte le fasi della gara. La gara è divisa in due fasi: gara 1 che si svolge la mattina dove gareggiano gli juniores e gara 2 che si effettua nel pomeriggio nella quale gareggiano le categorie dei “grandi”; questo fa si che i giovanissimi piloti della catego-ria minore possano al pomeriggio seguire le gesta dei veterani cogliendo segreti e trucchi.

La gara proposta dal M.C. Gentlemen’s è stata di un buon livello tecnico per tutte le categorie ma decisamente più impegnativa nella classe regina, la TR1, dove i 5 sono arrivati per tutti i concorrenti. I risultati dei nostri piloti sono stati più che posi-tivi; nella TR1 Matteo Grattarola ha conquistato la 4° vittoria stagionale su altrettante gare dopo un bel duello con il compagno di maglia Daniele Maurino, giunto 2°, che sino a poche zone dalla fine gli era molto vicino. Altre soddisfazioni sono arrivate dagli atleti del settore giovanile; Spreafico e Gandola hanno chiuso rispettivamente 2° e 3° nella TR3 125 nella quale si registrano anche gli ottimi 6°, 7°, 8° posto rispettivamente di Gautiero, Bisogno e Franco. Nel Trofeo Juniores Danelon e Brunisso hanno chiuso rispettivamente 8° e 14° nella nutrina cat. Jun C, mentre nella Jun. D il gio-vanissimo Nicolò Lenzi ha conquistato la vittoria nella sua prima gara.

weekend ricco di impegni per il gruppo sportivo fiamme oro trial

GRUPPO SPORTIVO FIAMME ORO MOTOCICLISMO MILANO

Giacomo Brunisso

Nicolò Lenzi

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Il lunedì successivo alla gara gli atleti del settore giovanile si sono fermati due gior-ni per un allenamento collegiale segui-ti dal tecnico Fabio Lenzi supportato per l’occasione da Daniele Maurino. Oltre ad i ragazzi del settore giovanile Fiamme Oro hanno preso parte a questo allenamento 5 piloti “guest” che ne avevano fatto richiesta. Questo è un servizio che offriamo per far conoscere il nostro settore giovanile ed il nostro modo di operare a chi è interessato, ed al contempo far allenare i nostri ragazzi con altri in modo da stimolarli ancor più. La prima giornate di allenamento collegiale è stata molto importante perché si sono potu-te riprovare le zone di gara potendo capire gli errori commessi e correggerli. Il giorno seguente si è proseguito con l’allenamen-to riprovando alcuni passaggi ancora poco chiari e metabolizzati ed alcuni ostacoli del-le categorie superiori.

I commenti del tecnico Fabio Lenzi: “Sono molto soddisfatto sia della gara che dell’allenamento svolto al Trial Park di Montoso che ha deciso gentilmente di ospitarci e che ringrazio pubblicamente. Per quanto con-cerne la gara il risultato è stato ottimo. Nella Tr1 ha vinto nuovamente Grattarola che dopo il suo solito primo giro un po’ in sordina nel secondo ha cambiato marcia. Maurino che correva in casa ha fatto un ottimo primo giro ma poi nel secondo è partito con un fiasco alla zona 2 che gli ha compromesso quasi tutte le chanches di vittoria. Peccato perché ha guidato molto bene e ci teneva molto a vincere di fronte al suo pubblico. Sono molto contento anche della gara dei ragazzi del settore giovanile che gara dopo gara ed allenamento dopo allenamento continuano a crescere. I due giorni di allenamento successivi alla gara sono stati molto impor-tanti perché ci hanno permesso di capire e correggere alcuni errori commessi durante la gara e soprattutto di capire il diverso stato d’animo con cui si affrontano le stesse zone quando ci sono fettuccia e giudice e quando no. La cosa ancor più positiva però, è stato il fatto di stare assieme e consolidare lo spirito di gruppo tra di noi ma anche tra gli altri piloti e genitori che hanno partecipato al nostro allenamento. Mi ripeterò è stata una trasferta fantastica e positivissima”

Podio TR1

GRUPPO FFOO + GUEST MONTOSO

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