mAXImagazine n. 05 - 2016

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n.05 09 marzo 16 marzo 2016 manuel monni su tutti a pietramontecorvino

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n.0509 marzo16 marzo

2016

manuel monni su tutti a pietramontecorvino

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09 - 16 marzoSommario n.05

10 campionato italiano assoluti d’italiacoppa italiamanuel monni su tutti a pietramontecorvino

2016

6matteobresolin

Rubrica

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trofeo x-cup maxxis-honda redmoto

trofeo fiat professional six days

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09 - 16 marzoSommario n.05 2016

sotto la

di Elisabetta Caracciololente52

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Rubrica

48di Fabio Mossini

team italia endurofine settimana di esperienza

CUI PRODEST?

47 corso igast a riccione

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matteo bresolinBuongiorno a tutti lettori di mAXImagazine!

Rieccoci a quasi un mese dallo start ufficiale della stagione 2016! Per me questo è stato un mese intenso di gare; ho corso praticamente tutte le domeniche!

Ci siamo sentiti prima dell’avvio del Campionato Ita-liano Assoluti d’Italia, il mio campionato di riferimen-to. Location della prima prova è stata Lignano Sab-biadoro, che ci ha ospitati il 13-14 febbraio; è stata una due giorni intensi, in una formula di gara com-pletamente diversa dall’Enduro classico, ma che ha riscosso una grande successo di pubblico. In que-sto primo appuntamento ho messo a frutto il lavoro svolto quest’inverno, tra allenamenti e preparazione tecnica del mezzo. Nonostante i grossi cambiamenti di quest’anno (team e moto), sono molto soddisfatto del mio terzo posto!

La domenica successiva gli Assoluti d’Italia ,sono an-dato a correre il regionale Piemonte, organizzato dal mio motoclub, il Granozzo, che ringrazio davvero per l’impegno che mi dedica in qualsiasi situazione.

Il 28 febbraio, poi, ho partecipato al Campionato Ita-liano Under 23/Senior a Chieve; è stata una gara par-ticolarmente complicata per il fango e pioggia, com-pagni fissi per tutta la giornata!

Rubrica

Foto: Press Beta Boano

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Data di nascita: 26/01/1994Nazionalità: Italiana

Numero Gara: 79Ranking: 29,45

Moto: Beta 300 2tTeam: Beta Boano

Motoclub: Granozzo con Monticello

Infine quest’ultimo week end ho raggiunto Pietramontecor-vino (FG), dove si è tenuta la seconda prova degli Assoluti d’Italia! Quella pugliese è stata una gara un pò opaca per me; entrambe le giornate ho faticato a trovare un buon fe-eling con speciali e moto. Ho commesso tantissimi errori e due quarti posti non sono certo il risultato che mi aspettavo! Però nello sport capita a tutti di non essere sempre al 100%, una gara storta ci può stare. Non bisogna demoralizzarsi!

Adesso c’è un mese circa di stop prima del prossimo ap-puntamento, quello forse più importante della stagione. Ad Agadir, in Marocco, il 9 e 10 aprile si svolgerà la prima tappa del Mondiale! Sarò al via della classe Junior e sicuramente il mio obiettivo sarà quello di salire sul podio! Lavorerò du-ramente per arrivare preparato e affrontare al meglio que-sto primo appuntamento iridato!

Concludo la mia rubrica, ringraziando in primis il mio Team, il Beta Boano, e tutti quelli che mi seguono…. Ricordatevi, sempre tanto gasssssssss!

A presto!

@matteobresolin

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Non è solo ciò che provi nelmomento in cui sei al massimo dellaforma, la cosa veramente importanteè la passione che ti ha spinto amangiare polvere per anni per viverequesti momenti

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assoluti d’italia/coppa italia05/06 marzo - pietramontecorvino

manuel monni su tutti a pietramontecorvino

campionato italiano enduroassoluti d’italia/coppa italia

Il Campionato Italiano Assoluti d’Italia/Coppa Italia è tornato, lo scorso weekend, ai classici canoni della regolarità con una doppia prova andata in scena sabato 5 e domenica 6 marzo a Pietramontecorvino – FG.Per la prima volta nella sua storia la provincia di Foggia ha ospitato una manifestazione di questo livello nel suo territorio; tutto questo è potuto accadere grazie al Motoclub Leaqui-le di Pietramontecorvino che, dopo l’ottimo esordio tricolore nel 2015 con l’organizzazione della seconda tappa Under23/Senior, si sono cimentate nell’impegnativa regia degli Assoluti d’Italia. Una direzione che è risultata impeccabile, grazie al grande sforzo degli uomini del sodalizio pugliese, capitanato da Alessandro Lombardi, che hanno tracciato e gestito una gara senza sbavature.

Rudy Moroni

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campionato italiano enduroassoluti d’italia/coppa italia

Tre le prove speciali che gli atleti hanno do-vuto affrontare all’interno dei 55 km di per-corso al quale si aggiungeva un controllo ti-rato non semplice. Una linea, un fettucciato e una estrema, ripetute per tre volte sia sa-bato che domenica, sono state le prove che hanno determinato le classifiche finali, con lotte entusiasmanti che hanno tenuto con il fiato sospeso il grande pubblico accorso a Pietramontecorvino per assistere alle pro-dezze dei propri beniamini.

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Il Day1 è stato caratterizzato dal duello tutto marchiato Beta tra Johnny Au-bert e Alex Salvini. I due compagni di casacca hanno innescato una sana battaglia, terminata con soli cinque secondi di distacco a favore del francese. Cambio di musica nelle seconda giornata di gara; la pioggia caduta la notte ha influito notevolmente sul tracciato tanto da costringere la direzione prima ad adottare la tabella B (allungando quindi i tempi di percorrenza) poi ad annullare il primo passaggio nella prova in linea per permettere di apportare alcune modifiche alla stessa. Cambiamento anche ai vertici della classifica; Aubert è rallentato da qualche errore di troppo che gli fa perdere secondi pre-ziosi all’interno delle varie prove, mentre Salvini, in lotta per oltre metà gara, vede sfumare il podio di giornata a causa di un minuto di ritardo al C.O..

Pascal Rauchenecker

Nicolò Bruschi

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Nathan Watson

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La prova della domenica ha visto la vitto-ria di Manuel Monni, davvero veloce ed incisivo. Il portacolori TM con la vittoria pugliese si porta al comando dell’assolu-ta di campionato con 58 punti. Secondo posto generale diviso tra Johnny Aubert e Giacomo Redondi, entrambi a 48 punti. Scivola invece quinto posto assoluto Na-than Watson, alla sua prima, vera gara di Enduro. Alle prese con le prime diffi-coltà dell’”offroad fanalato” anche Davide Guarneri che, dopo esser stato grande protagonista sulla sabbia di Lignano Sab-biadoro insieme a Watson, accusa l’ine-sperienza nell’affrontare prova estrema e prova in linea concludendo in ventesima posizione il sabato ma migliorando net-tamente la domenica, dove conquista un brillante quinto posto assoluto.

Manuel Monni

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Jonathan Manzi

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CLASSE E1Splendida doppietta per Rudy Moroni nella E1. Il bergamasco della KTM Farioli vince en-trambe le giornate a Pietramontecorvino soli-dificando la sua leadership nell’assoluta di ca-tegoria. Moroni è stato protagonista insieme al friulano Alessandro Battig (Honda Redmoto) di un’intensa lotta nel Day1, concludendo a 12 secondi di distacco. Giornata negativa per Battig la domenica, con un amaro quarto po-sto a quasi due minuti dalla vetta del podio. Con un terzo ed un secondo posto, chiude la due giorni pugliese con la medaglia d’argento al collo Gianluca Martini (Kawasaki Lunigiana Enduro), mentre il gradino più basso del podio va a Simone Albergoni su KE moto.

Podio E1

Ale Battig

Simone Albergoni

Gianluca Martini

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CLASSE E2L’esordio di Davide Guarneri nel mondo dell’Enduro ha riservato per il pilota Honda Redmoto diverse difficoltà, soprattutto nella giornata di sabato dove diversi errori nelle varie speciali lo hanno rifilato al quarto posto con oltre due minuti e mezzo di distacco da Alex Salvini, vincitore senza rivali nel primo giorno della doppia trasferta pugliese. Il portacolori Beta ha rifilato 1’43” a Deny Philippaerts (Beta Boano) che riesce a fare sua la piazza d’onore per un solo secondo su Tommaso Montanari (Ke Moto). Un secondo è anche il distacco che ha precluso la vittoria nel Day2 allo stesso Philippaerts a favore di Guarneri, decisamente più a suo agio in questo seconda pro-va. Scivola al terzo posto dopo una gara ai vertici Alex Salvini per un ritardo al C.O..

Podio E1

Deny Philippaerts

Alex Salvini Tommaso Montanari

Davide Guarneri

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CLASSE E3Nella E3 Manuel Monni non ha avuto rivali e torna a casa con un ricco bottino fatto di due vittorie che equivalgono al primato nel campionato. Il perugino mette alle sue spalle il compaesano Nicolò Mori (TM Diligenti), passato al 300 2t e davvero veloce in questo terzo e quarto round della stagione. Terza posizione per Thomas Oldrati su Husqvarna.

Thomas Oldrati

Luca Marcotulli Nicolò Mori

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CLASSE JUNIORLa Junior ha vissuto una domenica di fuoco con l’e-lettrizzante sfida Redondi-Pellegrinelli, che si sono alternati il comando per tutto il giorno. La vittoria fina-le è andata per soli tre secondi al portacolori Honda Redmoto Giacomo Redondi sullo stesso Pellegrinelli (Ktm Diligenti), che fa sua la terza posizione anche nella graduatoria assoluta di giornata. Seconda posi-zione al sabato e terzo posto la domenica per Davide Soreca, sempre su Honda del Team Redmoto.

Patrick Grigis

Pietro Pini

Davide Soreca

Nicolas Pellegrinelli

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La scelta versatile per ogni terreno

Estremamente versatile in termini di utilizzo su terreni che siano morbidi, sabbiosi, misti o duri. Ottima resistenza all’usura ed allo strappo, così come un ottimo grip su terreno duro grazie ai suoi tasselli rinforzati e ingranditi. Più comfort grazie ad un ottimo assorbimento dei colpi (su radici, pietre, ...) e ad una ottima stabilità in frenata, il che consente di frenare più energicamente. La scelta dei Campioni del Mondo d’Enduro, Pierre-Alexandre RENET, (categoria E2 nel 2014) e Mathias BELLINO (categoria EJ nel 2013).

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Silvestro SilviSilvestro Silvi

CLASSE YOUTHNon meno entusiasmante la Youth che ha vissuto due giornate intense. Al sa-bato la sfida Pavoni-Spandre si è con-clusa con soli 15 centesimi di distacco a favore di Pavoni, che si aggiudica la vetta del podio anche nel Day2. Il secondo giorno alle spalle di Matteo Pavoni troviamo Lorenzo Macoritto, su Ktm, separato da sette secondi, mentre al terzo posto, in entrambe le giornata, c’è Emanuele Facchetti (KTM Sissi Ra-cing).

Matteo Pavoni

Mirko Spandre

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Matthew Phillips

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CLASSE sTRANIERILa vittoria della Stranieri è andata, in entrambe le giornate, a Johnny Aubert che conquista il gradino più alto del po-dio al sabato davanti a Pascal Rauchenecker (Husqvarna Rockstar), a suo agio tra le difficoltà dell’Enduro, e Nathan Watson (Ktm Farioli), in netto miglioramento tra una gior-nata e l’altra. Dopo il brillante secondo posto del sabato, qualche errore di troppo porta Rauchenecker fuori dal po-dio, occupato in questa quarta prova stagionale da Aubert, vincitore, Eero Remes e Watson.

Nathan Watson

Oliver Nelson

Mikael Persson

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MOTOCLUB ETEAM INDIPENDENTIE’ il Motoclub Sebino il vincitore della due giorni di Pietramon-tecorvino. Il sodalizio capitanato da Costante Bontempo fa sua la seconda posizione il sabato dietro il Gruppo Sportivo Fiamme Oro, mentre vince il Day2 davanti allo stesso G.S. Fiamme Oro. Al terzo posto si alternano il Trial David Forna-roli e il Motoclub Pavia. Tra i Team Indipendenti finisce a pari punti questa prima sfida tra il Team Osellini e il Team Diligenti; entrambi conquistano nel weekend pugliese 84 punti.

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Alberto Capoferri

Davide Beggio

COPPA ITALIANella Cadetti riesce a spuntarla per un solo secondo nella giornata di sabato Alberto Capoferri (Ktm Bg Norelli), vincitore su Silvestro Silvi (Husqvarna). Alcuni problemi costringono al ritiro Capoferri nel Day2, vinto da Silvestro Silvi con un distacco importante dai diretti avversari Ramon Bregoli e Maurizio Martinelli. Tra gli Junior fa sue le giornate di Pietramontecorvino Andrea Giubetti su Husqvarna. Il pilota laziale si mette alle spalle il sabato Pietro Collovigh e Mattia Rovida, e la domenica Davide Beggio e Riccardo Dal Fior.

Silvestro Silvi

Andrea Giubettini

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Matteo Zoppas

Silvestro Silvi

Federico Piccina

Massimiliano Puce

Ivan Boezi (Ktm) e Damiano Lullo (Husqvarna) hanno domi-nato la Senior conquistando il primo e secondo posto in en-trambe le giornate di gara, mentre la terza posizione è stata divisa dai due compagni di casacca del Team Husqvarna Gabrielli Luca Turra e Tommaso Gabrielli. La classe riser-vata ai piloti Major porta la firma di Duccio Graziani (Suzuki) che fa segnare il miglior tempo in entrambe le giornate. Alle sue spalle chiudono nel Day1 Marco Luvisetto e Matteo Zoppas, mentre nel Day2 a conquistare la piazza d’onore è Agostino Volpi seguito dallo stesso Luvisetto.

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Mirko Gritti

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La seconda tappa del Campionato Italiano Assoltui d’Italia 2016 ha riservato diversi entusiasmanti duel-li, molti consumati all’interno dell’Xtreme Test X-Cup Maxxis-Honda Redmoto.Caratterizzata dalle difficoltà tipiche dell’Enduro quali tronchi, pietraie e passaggi sul torrente, la pro-va estrema ha visto nella giornata di sabato un duel-lo entusiasmante tra Johnny Aubert e Alex Salvini, protagonisti di una battaglia intensa anche nella classifica assoluta.I due portacolori hanno concluso a 0.55 secondi di distacco a favore del francese che si aggiudica così la seconda prova dell’X-Cup Maxxis Honda Red-moto. La domenica ha visto un cambio ai vertici; il miglior pilota xtreme è stato Giacomo Redondi vitto-rioso davanti a Eero Remes e Matthew Phillips. Johnny Aubert

La prossima sfida estrema è per l’8 maggio a Pievebovigliana, dove si svolgerà la terza tappa degli Assoluti d’Italia/Coppa Italia 2016.

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Doppietta per Ivan Boezi in questo se-condo round del Trofeo Fiat Professio-nal Six Days riservato alla Coppa Italia. Il pilota laziale si è aggiudicato entram-be le giornate mettendosi alle spalle Pietro Collovigh e Damiano Lullo nel Day1, mentre nel Day2 Boezi vince su Lullo e Carlo Zabier.

Il prossimo appuntamento con il Trofeo Fiat Professional Six Days è per il 20 marzo a Arma di Taggia, dove si svol-gerà la prima prova del tricolore Major.

Damiano Lullo

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team italia endurofine settimana di esperienza

A Pietramontecorvino due giorni difficili ma formativi per i ragazzi della 50 cc

La terza e quarta prova degli Assoluti d’Italia di Enduro, andate in scena nel fine settimana a Pie-tramontecorvino (FG), hanno rappresentato la prima occasione dell’anno per vedere ufficialmente all’opera i ragazzi più giovani del Team Italia Enduro impegnati nella categoria Cadetti della Coppa Italia con le moto da 50 cc. Giovanni Bonazzi, Lorenzo Corti, Francesco Giusti, Manolo Morettini e Leonardo Ravizzola sono stati molto bravi, lottando in entrambe le giornate su un terreno viscido e, domenica, reso pesante e scivoloso dalla pioggia caduta nella notte precedente. Quella pugliese è stata una tappa che ha messo in difficoltà anche i piloti più esperti e nonostante in molti del Team Italia siano stati costretti al ritiro (l’unico ad essere entrato in classifica è stato Lorenzo Corti, il sabato), ognuno di loro ha fatto molta esperienza e dimostrato una grande propensione all’impegno. “Tutti i nostri giovani sono stati dei leoni” spiega Alex Zanni, il Tecnico FMI che segue il Team Italia agli Assoluti. “Ognuno di loro si è impegnato a fondo in una gara che per i cinquantini era veramen-te dura. Hanno comunque potuto dimostrare le loro doti, in particolare nella prova estrema; sono soddisfatto, perché ho visto e vedo in loro una grande voglia di crescere”.

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Sabato 5 e domenica 6 marzo si è tenuto a Ric-cione (RN) il secondo corso per IGAST del 2016. Erano presenti 29 aspiranti Istruttori di Guida per Attività Sportiva Territoriali, che hanno potuto ascoltare e intervenire durante gli incontri della due giorni che hanno avuto come tematiche prin-cipali le normative federali, i diritti e doveri di un motociclista, l’ambiente e le attività fuoristradi-stiche, aspetti tecnici, normative fiscali e aspetti giuridici.

Il 27 e 28 febbraio, sempre a Riccione, si era tenuto il primo corso IGAST dell’anno. “Voglio ringraziare la FMI per la bella esperienza vissuta” ha scritto nei giorni successivi il tesserato Gianni Longo. “Come motociclistica e come per-sona ho imparato molto, per questo vi ringrazio per l’impegno e per la disponibilità dimostrate”. Gian Piero Frigo, del Moto Club Azeglio (TO), ha voluto ringraziare “il personale della FMI che mi ha permesso di partecipare con soddisfazione al Corso IGAST del 27 e 28 febbraio. Voglio altresì ringraziare il Vice Presidente Giovanni Copioli e il Professor Prisco per la loro professionalità e disponibilità”.

corso igast a riccione

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Amici di mAXImagazine bentornati al nostro appuntamento mansile. Pensavo di raccontarvi dell’apertura della stagione dell’enduro naziona-le in Cile, ma non è così.

Devo dire che tanto come in Italia, dopo le di-chiarazioni e i video di striscia, anche qui l’endu-ro, anzi l’off-road in generale, non sta vivendo il migliore dei momenti.Come vi ho già detto, ero in fase di recupero, dopo l’infortunio accadutomi in una gara sulla sabbia, così non ho potuto partecipare alla com-petizione se non solo che come spettatore. Da parte di tutto il pubblico cileno, questo sarà ri-cordato come il campionato del Verano più peri-coloso degli ultimi tempi, segnato da due eventi molto forti, che fanno capire la precarietà da par-te non solo dell’organizzazione.

Qui nessuna proibizione ad andare in moto sui monti, sulla sabbia, sui terreni privati o pubblici. Questo tipo di disciplina è accettata, non solo da parte di chi lo pratica!E lo spazio per poter “disfrutar” non manca, sen-za la paura e senza doversi sentire illegali nei confronti di una legge o di tutte quelle persone che vedono in una moto o un motociclista un esaltato maleducato.

di Fabio Mossini

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La sensazione di poter praticare questo sport, in totale rispetto delle regole e del-la natura, è una cosa necessaria, non solo per i motociclisti che sempre più spesso sono accusati di essere fuorileg-ge, ma anche perchè possano cambiare idea tutte quelle persone che vedono in chi va in moto, quasi un delinquente.

Ma torniamo in Cile, l’obiezione che mi sento di fare in questo caso è la man-canza di compromessi e di professionali-tà. La moto è passione, non solo per chi partecipa come pilota, ma anche per chi organizza tutto il circo. Credo che se alla base manca la Passione, con la P ma-iuscola, il risultato non può essere sod-disfacente…perfino il più amatore degli amatori.

Cosi dopo aver fatto il possibile per ri-montare in moto ed essere pronto per la prima gara di campionato, il venerdì a poche ore dalla partenza della gara, un comunicato ci informa della sospen-sione della gara a data da destinarsi, chiaramente suscitando l’ira di tutti i partecipanti. Non si conoscono le moti-vazioni ufficiali per la sospensione della gara, ma ufficiosamente, si dice che non sia stato raggiunto il numero minimo di iscritti. A questo punto non mi resta che attendere una risoluzione e sperare che tutto possa ripartire.Le ultime voci trapelate da una riunione federale sarebbero quelle del proseguo del campionato mantenendo lo stesso calendario, quindi il prossimo appunta-mento sarà il 24 Aprile.Questo mi da la possibilità di recuperare il mio stato fisico e di potermi allenare a pieno regime.

Perciò amici, vi aggiornerò nelle prossi-me rubriche, delle evoluzioni dell’enduro cileno.

Alla prossima!

Moss #83

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E’ questo che la maggior parte delle volte gli addetti ai lavori, gli amici e i familiari ti dicono prima di affrontare una gara sotto l’acqua battente, ma non è quasi mai così!Gli unici Seccati per cui il famoso detto si è avverato sono Grimpe (Ric-cardo Crippa), Zuf (Simone Zaffaroni) ed Espa (Alessandro Esposto) che nella prima gara di Campionato Italiano dell’anno hanno collezionato due primi posti, rispettivamente nelle categorie E1 2t Junior, E1 2t Senior e un quarto posto (podio sfiorato per un “problema” nell’estrema) nella E1 4t Senior.Certo, c’è chi ci ha provato come Lazza (Edoardo Lazzarini), con un quin-to posto nella E1 4t Junior, ma per il resto dei membri del gruppo il fango e la pioggia non sono di certo le condizioni ideali per correre e purtroppo le prime tre gare dell’anno, tra Assoluti e Italiano, non ci hanno che riser-vato tanta acqua, un freddo incredibile e una quantità di fango inaudita.Chi di voi ci ha visti in gara in queste condizioni probabilmente si sarà stupito per le incredibili performances e la tecnica fuori dal comune con cui affrontiamo le condizioni meteorologiche avverse, come ad esem-

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pio il “parcheggio” sul tronco di Pago (Alessandro Paghini) che gli ha permesso di fare un tempo imbarazzante in prova estrema , ma che sicuramente gli ha fatto guadagnare parecchi punti con gli spettatori che lo stavano guardando, oppure il ritiro in tempo record di Crem (Alessandro Cremasco), Scande (Alessandro Scandella) e persino di Carletto (Carlo Tagliani): i primi due perché restii a sporcare troppo le lenti dei propri occhiali e indigesti al fango, il terzo perché dopo soli 3km ha litigato con la propria moto, che l’ha lasciato a piedi.Come in ogni gruppo che si rispetti, ad ogni gara viene assegnato un premio, per colui che ci ha regalato più emozioni durante il weekend: Durante la due giorni di Chieve è stato vinto a mani basse e di gran lunga da lui, Jimmy (Michele Cobuzzi). Nonostante il suo animo pa-cato e amichevole, durante la gara qualcuno è riuscito nell’impresa di fargli perdere le staffe, centrandolo senza apparente motivo poco prima di una prova speciale e mandandolo direttamente in ambulanza, ma non prima di avere ingaggiato una “match di boxe” (in mezzo alle pannocchie di un campo Cremonese) che non si vedeva dai tempi di Mike Tyson.

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sotto la

di Elisabetta Caracciolo

CUI PRODEST?

lente

Le concomitanze sono l’argomento del mio Sotto la lente di questa settimana. Concomitanze che fanno si che in una stessa discipli-na anche tre, se non quattro, gare si svolgano esattamente nello stesso identico periodo creando non pochi problemi ai piloti e dan-neggiando nello stesso tempo gli stessi organizzatori.Ci si chiede spesso perchè gli organizzatori non si parlino. Ce lo si chiede, dai tempi dei tempi, soprattutto nel settore dei rally raid. Un settore che sta lentamente agonizzando (il campionato del mondo Cross Country quest’anno conta solo cinque gare, quello mondiale delle Bajas solo quattro), e che ha visto i tempi floridi degli anni Novanta venire via via scemando grazie a teste dure e prese di posizione che non hanno portato nulla a questo mondo, anzi.

A chi giova sovrapporre le gare di Tout Terrain con motorally, en-duro, e con le altre prove valide per altri calendari, o anche non titolate? Perchè gli organizzatori non riescono a trovare un punto di incontro per soddisfare le richieste dei piloti?

Foto Maindru

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Negli ultimi anni il tout terrain ha perso terreno, e ha rallentato, se non spento, la risposta posi-tiva degli appassionati. I costi sempre più alti, i pericoli che si respirano e vivono nel mondo, so-prattutto in certe zone, hanno allontanato i team, dai più famosi a quelli privati, riservati agli ama-tori, dalle gare e come se non bastasse una bella mano a questo rallentamento l’hanno dato anche gli organizzatori.Spesso mi sono ritrovata a parlarne con piloti, con team manager, con amici, meccanici e piloti e spesso ci siamo detti, siamo già talmente pochi che se ci mettiamo anche a farci la guerra...Così, invece di trovare un accordo e di darsi una mano, gli organizzatori continuano a fare solo i propri interessi, senza neanche badare a quello che dicono gli altri. Non c’è amicizia, non c’è vo-glia di stringere accordi che potrebbero aiutare tutti e non solo alcuni. Addirittura non c’è dialo-go, come invece avviene in altri Paesi, o in altre discipline. Mors tua vita mea, sembra purtroppo essere l’unica locuzione davvero adatta al mondo dei rally raid.Ma facciamo degli esempi tangibili affinchè tutti possano capire di che cosa si parla. Andiamo a vedere il calendario del Campionato del Mondo Rallyes Tout Terrain, stilato dalla FIM. Il 2 aprile si comincia – come avete letto un paio di numeri fa su mAXImagazine – ad Abu Dhabi con il Desert Challenge, poi si passa in Qatar due settimane dopo, il 17 aprile, e poi si sta fermi fino a giugno, perchè il Sardegna Rally Race si cor-rerà dal 2 al 7 giugno. Altra pausa lunghissima per ritrovarsi in Cile, a fine agosto, dal 21 al 27 all’Atacama rally.

Ande, Cile

Schlesser Abu Dhabi

Patronelli

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La stagione 2016 finisce in Marocco, all’OiLibya Rally il primo ottobre e fino al 7.Questo è il calendario mondiale, ma parallelo a questo ci sono una serie di gare che non fanno parte del calendario ma che attraggono al via sempre moltissimi piloti, in parte anche grazie a dei costi ridotti. Per non parlare poi delle Dakar Series che non sono state ancora annunciate quest’anno. O meglio, è stato annunciato solo il Merzouga Rally che si correrà a maggio. Bè, menomale, si potrebbe pensare, in fondo maggio è un mese vuoto per il mondiale e quindi non ci sarà contrasto...In realtà non è proprio così. Il Merzouga, che si è sempre corso ad ottobre è stato spostato per volontà di ASO – società organizzatrice della Dakar – che ha preso il rally marocchino sotto la sua ala. La gara servirà a Marc Coma – direttore sportivo della Dakar ed anche del Merzouga Rally – per decidere con un certo anticipo chi andrà alla Dakar 2017 e chi no, e non solo. Chi parteciperà al rally in Marocco avrà praticamente in dono una sorta di chiave per aprire le porte delle rigide iscrizioni della Dakar, visto che l’essersi iscritto in Marocco offrirà una sorta di lasciapassare per la Da-kar del gennaio 2017. Quindi, obbligatorio esserci, o meglio, consigliato esserci e farsi notare.

Marc Coma - Abu Dhabi

Nani Roma - Abu Dhabi

Foto Maindru

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Peccato che in quello stesso periodo ci siano : una prova del Campionato italiano di Motorally, una prova di Enduro italiano Assoluti d’Italia, due prove di Mondiale Enduro in Grecia. Inol-tre, se il Merzouga si corre dal 21 al 27 maggio, chi dovrà venire poi il primo giugno in Sarde-gna per il Mondiale FIM, si ritroverà con tempi un po’ stretti per il trasferimento visto che rien-trare dal Marocco, specie per i mezzi, non è affare da poche ore.Ma le cose vanno ancora peggio se si guarda il mese di agosto. “Ad agosto sono tutti in va-canza” devono aver pensato gli organizzatori

che allora, senza neanche parlarsi uno con l’altro, hanno sistemato le loro gare a ridos-so della fine del mese. Andiamo per ordine? La prima è appunto l’Atacama Rally, che fa parte del Mondiale FIM, e potrebbe entrare quest’anno a far parte anche del mondiale FIA, sempre tout terrain: si aprirà il 21 agosto, in Cile, e si concluderà il 27 dello stesso mese. Andia-mo dall’altra parte dell’Oceano, e il 26 ago-sto troviamo il Serres Rally, che si corre in Grecia, che aprirà appunto con le verifiche il 26 e prenderà il via con la cerimonia di par-

Alessandro Ruoso - Ungheria Transanatolia - foto AP Photosport

Atacama - Cile

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tenza ed il prologo, il 28 agosto. In quegli stessi giorni si corre in Polonia la Baja Poland, per la precisione dal 25 al 28, e la gara è valida per la Coppa del Mondo FIA, quindi auto, Tout Terrain, ma vi possono parteci-pare naturalmente anche moto e quad. Sempre ad agosto, dal 20 al 27, si correrà il Transanatolia Rally in Turchia, anche in questo caso non ci sono validità né Mondiali, né europee, ma una gara a sé, come, appunto, il Serres. E’ impossibile credo, non chiedersi a chi giovi questo accavallarsi di eventi. Escludiamo dalla ‘lotta’ l’Hungarian Baja che vale per il campio-nato FIA ma anche per l’europeo e il mondiale Baja FIM, e che si corre fra il 13 e il 15 di agosto, ma tutte le altre gare ci sono dentro alla grande. E’ davvero così difficile trovare un accordo? Parlare, gli uni con gli altri, e cercare di non accavallarsi in modo tale da permettere ai piloti, che alla fine sono sempre gli stessi, e soprattutto non sono milioni, ma solo poche centinaia, di poter correre magari in qualche evento in più?

Francesco Catanese - Transanatolia - Foto AP Photosport

Mirko Miotto e Ladis Dalle Mule - Transanatolia - Foto AP Photosport

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Su che basi alla fine un pilota finisce per scegliere un rally piuttosto che un altro? Per il prezzo? Per la qualità del percorso? Per la sicurezza, qualità che dovrebbe essere al primo posto nell’elenco delle priorità di scelta e che invece spesso non viene neanche considerata da chi si iscrive ? Per le amicizie – ci va lui e quindi ci vado anche io? O per esclusione – questo l’ho già fatto e quest’anno ne provo un altro?Domande lecite che gli organizzatori forse non si fanno, impegnati in questa sfida, volta a vedere chi è il più forte...ma quanto costa agli organizzatori questo machismo ?

Altri esempi? Ce ne sono purtroppo fin troppi. Quando le Dakar Series hanno cominciato a conteggiare il Desafio Ruta 40 o il Paraguay con il suo Desafio Guarani, sono andati a cadere precisamente sulla Baja d’A-ragon che è una gara storica, che si corre in questo ambiente da più di trent’anni, ma ad ASO si sa, non interessa molto pestare i piedi agli altri...Altro esempio? Bè, in un certo qual modo l’Africa Eco Race: lo so perfet-tamente che è nata come Anti-Dakar, ma se solo il suo organizzatore e proprietario, Jean Louis Schlesser capisse l’importanza e il valore della sua gara, che è tracciata dal miglior tracciatore di percorsi al mondo, e cioè il signor Renè Metge, capirebbe anche che i piloti ne cominciano ad avere abbastanza della Dakar in Sud America, e soprattutto degli stessi identici percorsi piatti e veloci. Gli basterebbe spostarla ad un altro pe-riodo dell’anno e gli iscritti arriverebbero a frotte, ma ‘Schless’ è troppo testardo per rendersene conto e soprattutto non molla la sua convinzio-ne – e ormai è rimasto l’unico ad averla – di poter un giorno prendere il posto della Dakar nel cuore degli appassionati.

Foto Maindru

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