mAXImagazine n. 15 - 2015

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n.15 27 maggio 04 giugno 2015 campionato itali ano under23/senior j acopo cerutti su tu tti nel fango di pistoia

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n.15 27 maggio 04 giugno

2015

campionato italiano under23/senior

jacopo cerutti su tutti nel fango di pistoia

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27 maggio04 giugno

2015Sommario n.15

10campionato italiano unde23/senior

jacopo cerutti su tutti nel fango di pistoia

6#offroadgirldi @micolmuraglia

4Rubrica

nicolo’ mori

3031

2928progetto mit-fmi

la giornata a s. maria di sala

educazione stradale a “mondo in moto” di lurano

sulle vie della prima guerra mondialecon gli arditi del piave

“va sicuro guida la vita” a “la valletta” di varese

di Elisabetta Caracciolo22 sotto lalenteTronconi espugna la Croazia

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sotto la

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nicolo’morila

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Ciao ragazzi!!

eccoci qui al terzo appuntamento con la mia rubrica. Ho pensato molto a cosa raccontarvi questo mese. Di storie ne avrei tantissime, cominciamo con il secondo e terzo round del mondiale enduro. Spagna e Portogallo ci han sorpreso come ogni anno, sia positivamen-te che negativamente. La location spagnola era il tempio della moto… Jerez de la Fron-tera! ma come tutti sapete ci sono state al-cuni problemi con l’organizzazione. Quando siamo arrivati, il martedi , abbiamo trovato le prove completamente chiuse dalle piante, un’estrema che di estremo non aveva nulla ed un fettucciato da regionale! Per fortuna, dopo una riunione con i piloti, l’organizzazio-ne spagnola è riuscita a render la gara de-gna del nome che porta. Io mi son difeso bene sia sabato che domenica registrando in qualche speciale dei tempi molto vicini ai top riders della classe E2. In Portogallo invece tutta un’altra storia! Il pronostico era quello di una gara veramente dura e posso assicurarvi che sia sabato che domenica ci hanno vera-mente sfinito! Due giornate lunghe e con speciali che non scorderò facilmente. Beh…come risultati non ho brillato, ho faticato molto fisicamente e la mia Tigra mi ha piegato in due! Ma ci rifaremo in Grecia!

La mia idea però per questo mese non era parlare solo di gare, volevo raccontarvi qual-cosa sui piloti italiani che vengono con me al mondiale. Non siam molti ma buoni! Tutti amici e uno più strano dell’altro. Inizierei dal numero uno in Italia ora, ci rappresenta nel mondo ed è dannatamente veloce: sto par-lando naturalmente di Alex Salvini, da fuori verrebbe da pensar che essendo campione del mondo sia il solito montato, ma in realtà è il primo con il quale mi metterei seduto in un bar a sparare “cazzate” e farmi due risate. Persona semplicissima, ammiro in lui la smi-surata concentrazione e determinazione che ci mette in ogni cosa. Poi mi viene in men-te il TAZ, Manuel Monni. Che dire, nessuno può immaginare quanto cuore abbia questo uomo per questo sport! L’ho visto correre in condizioni in cui credo che il 90% di noi non sarebbe nemmeno riuscito a sedersi in sella. Credo sia stato lui a coniare il motto “nel dub-bio gas” . Per tutti è “TAZ”, per me è un Iron-man. Nella E1 abbiamo poi il BOMBER, Rudy Moroni, amico prima di tutto. E’ fissato con le whip e quando c’è lui in pista non ce n’è per nessuno! Stile da paura e “Shercona” sempre

a limitatore, spero possa far veder quello che vale nelle prossime prove! A battagliare con lui nella E1 abbiamo il “JO” Manzi e “Gigghen” Martini, il primo è un endurista d’hoc e attenti a voi se lo trovate in una linea, son cresciuto guardando i suoi video con il cinquantino! Il secondo è un crossista di quelli veri, ma diventato oramai un endurista a tempo pieno; se c’è da tenere aperto lui è uno dei primi (è uno dei primi anche a far festa solitamente!) Nella E2 ci son io e poi il mio compagno di avventure Deny Philipperts, io lo chiamo “lo svelto”, non potete im-maginare quanto sia veloce a far le cose! Si alza alle otto e alle otto e cinque è pronto, non è ansioso, è proprio veloce, in generale nel fare le cose. In moto guida da paura, tanta frizione e tutto gasse! Con noi poi da quest’anno c’è “Tom” Montanari, al primo anno mondiale Tommaso sta facendo molto bene, ci son cresciuto e crepo dal ridere quando son con lui. Quando sei con “Tom” non si può che esser positivi.Nella E3 c’è poi uno dei primi piloti che ho seguito quando ho iniziato a correre, Thomas Oldrati. In lui ammiro la dedizione che ha per questo sport, credo sia quello che si allena più di tutti e non l’ho mai vi-sto mollare, un esempio per chi vuole arrivar in alto. Chi già in alto c’è da un pò è “Lo Zio “ Oscar Balletti, un tipo all’antica, che non te la manda a dire, se è in giornata non c’è Salminem che regga! Non par-la molto e solitamente lo si incontra in speciale che cammina con le sue cuffiette…il bello è che ascolta sempre la solta canzone! Ed in fine ci sono i piccoletti della Junior, a partire dal Red, Giacomo Redondi, da me soprannominato “l’invincible”. L’ho visto dormire due ore e andar for-te il giorno dopo davanti a tutti! Sempre pronto a far festa è il primo a far casino quando serve! ma che gas sul betone. Alle sue spalle c’è Ale Battig, ragaz-zo che conosco relativamente poco ma che ritengo molto semplice e umile. In fine ma non per questo meno importanti ci son “Lo Show” Davide Soreca e il “Breso” Matteo Bresolin. il primo lo conosciamo tutti; il piccoletto dei grandi gesti non teme nulla, non si può prender in considerazione un passaggio difficile in moto che lui lo ha già fatto, e pure con stile! Un vero campione e un gran talento! Il secondo è un gran dormiglione, sempre sulle sue ma che se arriva la gara dura o fangosa può metter in crisi molti dei big!

Che Italia al Mondiale ragazzi!

Spero vi sia piaciuto il mio articolo….io intanto vado in Grecia.

See you guys!

@nickmori80

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QUANDO LA PASSIONE E’ FORZA…

Ciao a tutti,

In questo numero di mAXImagazine ho un anno in più, ahimè, martedì 26 maggio ho compiuto 23 anni… C’è chi dice che sono pochi, chi dice che sono pochissimi, io mi sento di dire che volano in fretta, infatti…

Era il 2005, precisamente il 23 e 24 luglio, quando papà Chicco mi portò alla prima gara di mondiale di enduro a Digne-Les-Bains, in Francia. Ricordo come fosse ieri persino come era disposto il paddock, eppure sono tra-scorsi quasi dieci anni…

In quell’occasione mio papà era in veste di uomo om-bra per il Team Yamaha UFO Corse e ricordo che mi ero addormentata tra il secondo e terzo giro nel cross test, quanta polvere, ma quello era enduro vero!

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Non so precisare come, da dove, da cosa nacque la mia passione, non ho mai lasciato papà solo ad una gara di regionale o di campionato italiano Ma-jor, ai tempi, quando correva, di lì avevo sempre la valigia pronta per il mondiale, gli Assoluti d’Italia e via dicendo…

Da qualunque gara, rientravo a casa con grande entusiasmo, con l’adrenalina a mille, raccontavo i giorni successivi secondo dopo secondo, minuto dopo minuto, ora dopo ora quel che avevo vissuto, fin da piccola ero una bambina ANOMALA!

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#offr

oa

dgir

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icol

mur

aglia

Perché anomala?

1) Non mi sono mai finta malata, non ho mai “bru-ciato” la scuola per non affrontare un interrogazione o un compito in classe, dovevo tenere strette le assenze per andare alle gare!!!

2) Non mi sono mai interessati i sabato sera in di-scoteca fino alle quattro del mattino, la sveglia la do-menica mattina suonava presto, forse quando i miei coetanei rientravano a casa, io partivo per una lunga giornata nella polvere, nel fango, sotto il sole o sotto l’acqua!!!

3) Non è vero che ho avuto un papà e una mamma irresponsabili, semplicemente non mi hanno mai te-nuta sotto la campana di vetro, l’arte dell’arrangiarsi è di famiglia… A differenza di tanti amici, avevo 14 anni quando prenotavo autonomamente i voli aereo, mi spostavo facilmente in aeroporto, con un solo obietti-vo: raggiungere il campo gara!

Avere un carattere socievole, essere sfacciata, mi ha certo aiutato, ma alla base…

… La passione è vita...

Alla prossima,

@micolmuraglia

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campionato italiano enduro

under23/senior

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campionato italiano enduro

under23/senior

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jacopo ceruttisu tutti nel fango di pistoia

Monte Tizzoro (PT), 24 maggio 2015

campionato italiano enduro

under23/senior

di Monica Mori

Siamo giunti al terzo appuntamento del Campionato Italiano Maxxis Under23/Senior andato in scena domenica 24 maggio a Campo Tizzoro, in provincia di Pistoia. Il weekend è stato caratterizzato dalla pioggia, caduta copiosa fino al sabato antecedente la gara; l’acqua ha reso il terreno particolarmente fango-so e viscido, tanto da costringere organizzatori e responsabile di percorso a prendere la decisione di rendere valido un solo passaggio nella prova estre-ma, divenuta particolarmente insidioso proprio a causa della pioggia. Provata al primo giro, e convalidata al secondo, l’Extreme Test è stata annullata all’ul-timo passaggio. Valide le altre due speciali in programma, entrambe Enduro Test; sviluppate nel sottobosco pistoiese, le due linee sono risultate molto impegnative per via del terreno scivoloso.

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campionato italiano enduro

under23/senior

Domenica è stata una giornata di commemorazio-ne in tutta Italia; il 24 maggio 1915 infatti i primi battaglioni raggiunsero le frontiere alpine ed il Car-so, da dove partirono le prime offensive verso l’Au-stria-Ungheria. Era l’inizio della Grande Guerra.Per ricordare le vittime di uno dei conflitti più san-guinosi di sempre, su disposizione dei Ministeri e del Coni per quanto riguarda il mondo sportivo, è stato osservato un minuto di silenzio nel giorno del centenario dall’inizio della Prima Guerra Mondiale.

Anche il mondo dell’Enduro si è unito al ricordo, osservando un minuto di silenzio prima della ceri-monia di premiazioni, al quale ha fatto seguito un inteso applauso. Proprio a Campo Tizzoro, sede logistica della manifestazione, nasceva una delle fabbriche belliche più importanti del Novecento: molte nazioni si fornivano di materiale da combat-timento proprio da questo stabilimento, per questo motivo non fu mai protagonista di bombardamenti.

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Tornando alla gara, e dando un’occhiata alla classifica assoluta, il miglior tempo è stato fatto registrare da Jacopo Cerutti. Il portacolori Hon-da RS moto ha fermato il cronometro a 48’05”06; alle sue spalle concludono, nell’ordine, Riccar-do Crippa (Yamaha Gaiardoni) e Mirko Spandre (KTM Farioli).

Nella categoria riservata ai 50 codice, terzo suc-cesso stagionale per Andrea Verona su Beta Motor; il pilota veneto vince con oltre tre minuti e mezzo di vantaggio su Claudio Spanu (Suzuki Valenti), che aggancia il secondo posto dopo un avvio di giornata in salita. Al terzo posto troviamo Davide Pellizzaro (Beta Motor). In campionato, la generale vede al comando sempre Verona, seguito dallo stesso Spanu mentre il terzo posto viene occupato da Giovanni Bonazzi, solamente sesto a San Marcello Pistoiese.

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Nella 125 Cadetti, dominio per Lo-renzo Marcoritto (KTM), che vince la categoria, portando a casa il se-condo podio 2015, davanti a Mat-teo Pavoni (KTM), attuale leader di campionato. Macoritto conquista la vetta del podio con 57 secondi di vantaggio sul pilota Desio Corse, mentre la terza posizione porta la firma di Matteo Merli (KTM). Fuori dal podio Andrea Manarin e Luca Apollonio, che occupano rispetti-vamente il secondo e terzo posto in campionato con 43 e 41 punti, contro i 54 del leader Pavoni.

Anche nella E1 2TU il dominio è tutto di Riccardo Crippa (Yama-ha Gaiardoni) che, agganciata la testa della classifica alla prima speciale, non l’ha più lasciata fino alla fine della gara. Insegue, rimonta ma si deve arrendere ad un veloce Crippa, Mirko Spandre (KTM Farioli) che fa sua la seconda posizione. Entusiasmante la battaglia per la conquista del terzo posto; a dividere i due conten-denti al termine delle sette speciali sono una manciata di decimi. I due protagonisti sono Jordi Gardiol (KTM) e Michele Marchelli (Husqvarna Osellini), che hanno infiammato questo terzo appun-tamento a suon di secondi. In campionato, al primo posto con 57 punti troviamo Crippa, seguito a 46 punti da Marchelli e 43 punti da Spandre.

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La lotta per la E1 4TU ha visto protagonisti a San Marcello Pistoiese Nicolò Bruschi (Honda RSmoto-Pavia) e Matteo Rossi (KTM Treviglio); parte bene Rossi che per il primo giro mantiene salda la prima posizione. Alle sue spalle, Bruschi lo insegue e speciale dopo speciale accorcia il distacco, riuscendo a conquistare il primo posto senza più mollarlo. Saranno diciannove i secondi che separeranno a fine gara i due contendenti al podio. Sul gradino più basso troviamo Tommaso Bracco alla guida della KL Kawasaki 250 4t. Punteggio pieno per Bruschi in campionato; die-tro di lui Matteo Rossi e Tommaso Bracco, che condivide il podio con Edoardo Lazzarini, entram-bi a 34 punti.

Nella E2U vince con un buon margine di vantag-gio Guido Conforti (Yamaha Treviglio) che con-quista cosi il primo podio della stagione. Alle sue spalle concludono Mauro Zucca (Honda RSmo-to-Pavia) e Matteo Cavallo (KTM), che però fanno registrare distacchi importanti. Sfortunato Mattia Ferrari; partito bene rimane impigliato in una rete nella prova estrema che gli fa perdere minuti preziosi. Solamente quarto Dawid Ciucci (Beta) che però riesce a mantenere la leader-ship della generale che guida con 53 punti con i 47 di Cavallo e i 46 di Conforti.

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Splendida prestazione per Mattia Giuliet-ti (Husqvarna) che vince la categoria E3U conquistando sei speciali su sette. A far pre-occupare Giulietti è stato, in questo terzo appuntamento della stagione, Robert Ma-lanchini (KTM Sissi Racing) che termina in seconda posizione a 23 secondi. Più pen-sante il distacco del terzo classificato, An-drea Castellana (Husqvarna Osellini), che conclude la prova a oltre un minuto dal vinci-tore. Castellana riesce comunque a mante-nere la testa della classifica di campionato, con 55 punti, cinque in più di Giulietti. Con 43 punti la terza posizione viene occupata da Robert Malanchini.

Mentre Cristina Marrocco (Yamaha) vola verso la vittoria della classe riservata alle Lady dell’of-froad tricolore, che vince con oltre tre minuti di vantaggio, nelle retrovie viene vissuta la vera lotta di giornata che ha visto contrapposte Pa-ola Riverditi (Husqvarna) e Anna Sappino (Hon-da Lady Enduro Project). Le due campionesse tassellate hanno dato vita a una bella battaglia per la conquista della piazza d’onore, andata per un solo secondo alla Riverditi, che rilega al terzo posto Anna Sappino. In questa gara le Lady dell’Enduro hanno dimostrato grande grin-ta, protagoniste di una prova che ha riservato numerose difficoltà anche ai colleghi maschiet-ti. In campionato la Marrocco primeggia con 57 punti; alle sue spalle la seguono Paola Riverditi e la giovane Raissa Terranova, rispettivamente seconda e terza con 45 e 41 punti.

Passando alla classifica riservata alle squadre, tra i Club Under23 vince il Pavia con Nicolò Bru-schi, Riccardo Crippa, Mauro Zucca e Edoardo Lazzarini. Alle sue spalle conclude in seconda posizione il Motoclub La Marca Trevigiana (Ve-rona, Pellizzaro, Marrocco, Campagnolo), men-tre al terzo posto troviamo il Motoclub Treviglio (Aresi, Conforti, Rossi, Cabini).Tra i Team Indipendenti Under23, Nicola Piccini-ni, Guido Conforti, Federico Aresi e Dawid Ciuc-ci portano in alto i colore del Diligenti Racing Team. A completare il podio di giornata il Team KTM Sissi Racing (Merli, Grigis, Ghislandi, Ma-lanchini) e il Team Osellini Husqvarna (Marchel-li, Castellana, Ferrari, Bernardi).

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Tra i Senior, nella E1 2TS prima vittoria per Luca Rovelli (Husqvarna) che sale sul gradino più alto del podio mettendosi alle spalle Simone Zaffaroni (Yamaha Mi-glio) e Mattia Traversi (Husqvarna Osel-lini), vincitori delle due tappe precedenti di Ottobiano e Pietramontecorvino. Dopo il giro di boa, la situazione in campionato vede al comando Zaffaroni con 54 punti, seguito a 52 lunghezze da Rovelli e a 50 da Traversi. La lotta per il campionato è apertissima, e le battaglie viste in queste prime tre prove ci prospettano un finale di stagione scoppiettante.

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Chi non lascia nulla agli avversari è Jacopo Cerutti; oltre a far registrare il miglior tempo di giornata, Cerutti espugna gli avversari nella E1 4TS rifilando oltre due minuti e mezzo di distacco su Andrea Bassi (Suzuki Desio) e più di quattro minuti su Alessandro Mayr (Ya-maha). Anche se i distacchi fanno capire che Cerutti è in forma, nella graduatoria di campionato al comando troviamo Andrea Bassi con 54 punti; secondo il por-tacolori RSmoto che paga la sfortuna della seconda prova della Puglia che lo ha fatto scivolare in quinta posizione. Attualmente il pilota di Como lo troviamo a soli tre punti da Bassi quando mancano ancora due gara alla fine del campionato. Terza posizione genera-le per Federico Ulissi con 41 punti.

Nella E2S continua la lotta tra Nicoletti e Rota. Ad avere la meglio in questo terzo round è stato Diego Nicoletti (Beta), vincitore su Roberto Rota (KTM) per 35 secondi. Il pilota di Cremona non trova su-bito il feeling giusto con le prove, perdendo tem-po prezioso nella prima parte di gara; accorcia le distanza nella seconda metà, ma non basta per strappare il podio a Nicoletti che allunga in cam-pionato portandosi a 57 punti, contro i 54 di Rota. In terza posizione sia a San Marcello Pistoiese che nella generale, troviamo Andrea Balboni su Suzuki 300 2t.

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Nella E3S brillante prova per Luca Marcotulli che si conferma ai vertici della categoria conquistando la seconda vittoria stagionale e confermando la leader-ship nella graduatoria generale. Importante il ritardo fatto registrare dagli avversari, con Umberto Boffa (Husqvarna Vittorio Alfieri) che conclude in secon-da posizione a 45 secondi dal portacolori Gas Gas, mentre sono 51 i secondi di distacco fatti registrare da Andrea Belotti (KTM), che fa sua la terza posizio-ne. In campionato, alle spalle di Marcotulli troviamo Boffa secondo con 42 punti; Mattia Cargnel Omar Chiatti dividono il terzo gradino del podio con 39 pun-ti ciascuno.

Tra i Motoclub, grazie a Diego Nicoletti, Luca Marcotulli, Tiziano Franchi e Mat-tia Traversi, conquistano il gradino più alto del podio i ragazzi del Trial David Fornaroli. Alle spalle del club piacenti-no, si piazzano nell’ordine l’Intimiano Natale Noseda (Cerutti, Rovelli, Pero-ni) e il Motoclub Desio (Bassi, Balboni, Roggeri).Il Diligenti Racing Team rappresentato da Luca Gualdani, Francesco Pasqua-letti, Stefano D’Alessandro e Omar Chiatti è il vincitore della categoria ri-servata ai Team Indipendenti. Conclu-de al secondo posto il Team Osellini Husqvarna composto da Mattia Tra-versi, Alberto Guglielmetti, Riccardo Chiappa e Stefano Nigelli.

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sotto la

di Elisabetta Caracciololente

Due piloti italiani nei primi tre della classifi-ca. Tre nei primi cinque, e sei nei primi dieci. Ovvio che per noi italiani questa classifica finale del Croatia Rally 2015 - passato da tre anni nelle mani del TRX di Marco Borsi, affiancato come sempre da un ottimo staff - sia un vero e proprio fiore all’occhiello.La gara si è corsa fra il 17 e il 22 maggio sulle coste della Dalmazia con base logisti-ca nel paese di Primosten ed al via si sono presentati quest’anno 80 piloti di cinque nazionalità diverse. Fra loro ben 18 italiani e sono stati loro che hanno dato una scintil-la di allegria e sfida a questa gara, da sem-pre ricca di colpi di scena e di trabocchetti. Cinque le tappe, anche se in realtà fra la seconda e la terza c’è un giorno di riposo che è assolutamente essenziale.

A Primosten sulla costa dalmata, la terza edizione del rally organizzato dal TRX assiste al trionfo degli italiani in una edizione impegnativa e divertente.

Lo è perchè al via del Croatia Rally del TRX ci sono soprattutto amatori, appassionati, amanti della navigazione e della moto, ma non ci sono gli “smanettoni”, o almeno non solo. L’atmosfera che si respira in questo rally organizzato dagli italiani con un pizzico di collaborazione austriaca e croa-ta, è una delle più belle dell’intero circus dei rally raid. Ogni giorno i piloti affrontano una tappa da circa 370, 400 chilometri con lunghi trasferimenti, in fuoristrada, e sempre molto navigati, e due pro-ve speciali, che possono oscillare fra i 12 e i 40 chilometri.Ma se queste possono sembrare distanze non esa-gerate, i tempi che vengono invece imposti ai piloti, in moto, non sono per niente contenuti: la seconda tappa per esempio, ha tenuto i partecipanti in sella per ben 12 ore e il giorno di riposo, all’indomani, è stato senza dubbio una manna dal cielo.

Tronconi espugna la Croazia

Foto: Massimiliano Sassi

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I cambi di temperatura, e la pioggia degli ultimi due giorni, hanno reso ancora più difficile una gara che già di per sé è impe-gnativa, ma proprio per questo i piloti ogni anno si ritrovano in un appuntamento che ormai per loro è impresso a fuoco sul calen-dario. Niente discussioni: a metà maggio ci si ritrova in Dalmazia. E per tanti stranieri questo è un appuntamento a cui venire con la famiglia. Perchè la zona si presta, perchè il posto è delizioso e tranquillo, ottimo per i bambini, perchè la struttura che ospita il rally – l’hotel Zora – è perfetta con la sua pi-neta per il paddock e per i camper, perchè i prezzi in questa stagione sono molto con-tenuti, e perchè mal che vada non si rientra mai più tardi delle sette di sera, e sempre in tempo per la cena.La formula studiata da Marco Borsi è ge-niale in molti suoi aspetti, con la possibilità per esempio di saltare un giorno di gara e ripartire poi all’indomani, oppure di saltare una speciale, e rientrare anzi tempo, sem-pre ripartendo il giorno dopo, anche se con una penalità forfettaria. Opportunità ce ne sono tante perchè lo scopo finale di questa gara è divertirsi, prima di tutto.

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L’edizione 2015 è stata vinta da Andrea Tronconi, su Ktm, veloce pilota italiano, ben noto nel mondo dell’enduro ed anche del moto rally, che già in passato ha preso par-te a rally raid in Italia e all’estero. Ha vinto prendendo la testa della classifica fin dal pri-mo giorno e permettendosi poi, con il pas-sare delle tappe, anche qualche errorino. Il vantaggio, in termini di minuti, accumulato ha dato la possibilità a Tronconi di control-lare la situazione anche se alle sue spalle Stefano Fasani (Beta Boano) ha recuperato giorno dopo giorno posizioni e minuti, pas-sando da terzo a secondo. Nella classifica finale i due sono separati da 2’06” ma Andrea ha ben 2’30” di penalità, re-cuperati con gli eccessi di velocità, che sono strettamente controllati per tutto il percorso. E non solo. Gli eccessi di velocità non sono imposti solo in zone delicate o pericolose, come per esempio l’attraversamento di pa-esini o zone abitate, ma sono anche inflitti quando si sbaglia una nota e si torna indie-tro (il famoso speeding back). In quel caso bisogna obbligatoriamente andare a 30 km/h anche se talvolta la foga fa perdere la pazienza e si apre un po’ di più il gas.

In terza posizione c’è l’austriaco Ferdinand Kreidl, che su Ktm 690 ha faticato un po’, sui tratti misti, a tenere il passo dei primi due. L’austriaco, che ha al suo attivo anche qualche partecipazione alla Dakar, non ha commesso nessun errore a livello di naviga-zione, o eccessi di velocità, ma è stato più lento, ac-corto e riflessivo sulle speciali. Quarta posizione per Valentino Caruso, Ktm, vecchia conoscenza anche lui dei motorally, che ha patito un po’ all’inizio: ironia della sorte il regolamento del rally prevede che alla mattina i primi dieci della classifica della tappa del giorno precedente partano in ordine, mentre dall’un-dicesimo si parte in ordine contrario. Quindi – per fare un esempio - l’undicesimo parte ultimo, il dodi-cesimo penultimo e l’ottantesimo undicesimo.

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Caruso è rimasto invischiato in questa parten-za per i primi due giorni, ma al termine del secondo giorno ha chiuso sesto e da quel mo-mento ha scalato la classifica fino a raggiun-gere la quarta posizione assoluta, primo del-la Over 50. L’austriaco Michael Miggitsch ha agguantato una quinta posizione con la sua Husaberg ed è sempre stato nei primi dieci assoluti della classifica. Sesta posizione per Mattia Riva (Ktm) che avrebbe forse potuto aspirare a qualche cosa di più se, come ha ammesso lui stesso, non si fosse perso – e di brutto – nella terza tappa. Perso tra l’altro, in compagnia di Nicola Tonetti, vincitore nel 2014, e nono al traguardo quest’anno, appar-so molto meno concreto e più distratto, autore di errori che davvero da un ‘precisino’ come lui non ci si sarebbe aspettati. A chiudere il gruppo dei primi dieci c’è Filippo Bonetti, re-golare con il suo passo, in sella ad una Sher-co che ha saputo portarlo fino al traguardo. Un solo tedesco nel gruppo dei migliori dieci, ed è quello Stefan Hessler ben noto ai par-tecipanti del Croatia Rally che quest’anno ha voluto presentare e provare in questa gara la sua nuova Suzuki 450 RMX Rally. Ottavo posto per un altro austriaco – sono loro insie-me agli italiani i protagonisti della sfida 2015 – Claus Wittmann, sempre su Ktm.

La classifica femminile che nei primi giorni era stata dominata da Serena Borsi, ha poi assi-stito all’ascesa di Domenica Saul e Ute Lauf, che alla fine, con la sua costanza e testardag-gine ha vinto la classe. In gara insieme al ma-rito, e non è la sola, Ute si è sempre presenta-ta al via, ogni giorno, e ha sempre concluso il percorso di gara, magari non velocissima, ma sempre con un ritmo costante e questo le è valso il successo nella sua categoria Women. L’amicizia, è un altro degli aspetti focali di questa competizione. Nessuno viene al Cro-atia rally da solo: si viene con gli amici, con i parenti, con la fidanzata, con un altro pilota, proprio per condividere il divertimento fatto di chiacchierate prima e dopo la speciale, di scorazzate sui fantastici terreni della Croazia.

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Non ci sono meccanici al Rally dalmata: sembra quasi un tacito accordo fra tutti i piloti. Ognuno la-vora da solo sulla propria moto, non c’è bisogno di portarsi meccanici, o di far fare il lavoro ad altri, a meno che non siano i propri compagni di avven-tura. E si condivide tutto, compresa la passione, per esempio, per le Yamaha XT500 degli anni 70 e 80, come quei quattro amici tedeschi e austriaci al via con le splendide vintage. Anche questa è una delle caratteristiche del TRX, le gare vanno vissute fino in fondo da soli, combattendo sempre e solo con le proprie forze. E a proposito di combattenti...quest’anno sono arrivati tre piloti dalla Slovacchia, soprannominati da subito i Vichinghi per il loro modo di essere: semplici e tenaci. Jozef Kral per esempio è stato capace, nella seconda tappa di farsi oltre 200 chilometri con la ruota davanti bu-cata e non voleva accettare l’aiuto a fine speciale, per gli ultimi 60 chilometri di duro fuoristrada, no-nostante fosse quasi sera, per paura di venir pe-nalizzato e non poter ripartire il giorno dopo. L’altro slovacco invece, Martin Landl ha corso con una Africa Twin pesantissima senza mai lamentarsi o rallentare.

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Ma le bicilindriche sono uno dei tasselli fondamentali in questa gara che se appa-re più facile e veloce per una 450, più leg-gera e maneggevole, è sicuramente tosta e ancor più divertente per gli smanettoni delle twin. Vanno nominati gli altri italiani al traguar-do: da Riccardo Calvi 21°, a Davide Poletti 24°, Stefano Sandri 30° per una serie di errori e di eccessi di velocità senza i quali sarebbe tranquillamente potuto essere nei primi dieci, Maurizio Lazzarino 40°, Massi-mo Magni 56° e Serena Borsi 60°. Le diverse categorie hanno visto il succes-so di Andrea Tronconi la classe A riservata alle moto leggere, Ferdinand Kreidl la clas-se B – dedicata a quelle moto a metà fra enduro e rally – e la classe C, bicilindrici, ha assistito alla vittoria di Martin Bach su Bmw GS1100. UN solo quad al via, quello del tedesco Rene Koehler, 50° assoluto: a lui per la prossima edizione va assoluta-mente trovato un avversario...magari due.

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Si è svolta il 15 maggio a Santa .Maria Di Sala la seconda giornata veneta del progetto MIT- FMI di sensibilizzazione alla sicurezza stradale. Alla gior-nata, svoltasi presso Villa Farsetti, hanno parteci-pato gli studenti dell’ Istituto 8 MARZO di Mirano. Quarantotto studenti hanno preso parte alla lezio-ne teorica tenuta da una nutrita squadra di esperti: Luigino Faraon (Referente Regionale del Diparti-mento Educazione Stradale) il Professor Marino Biscaro (Docente di Educazione Stradale della FMI), l’Ingegner Giovanni Neri (Funzionario MIT della Direzione Generale Territoriale per il Nord Est), oltre ai dai Formatori Francesco Buonoma-no, Luigi Berlose e Sabina Sinini.

Tanti gli argomenti toccati durante la mattinata: la segnaletica stradale, le cause di incidentalità, il ri-spetto del codice, gli strumenti di protezione pas-siva, la guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche.

Gli argomenti teorici sono stati approfonditi con l’uso del simulatore di guida e con il test dei tempi di reazione. La guida simulata ha infatti permes-so di constatare quali siano gli errori più comuni da evitare nell’ambiente stradale, mentre i test dei tempi di reazione ha fatto comprendere agli alunni quanto sia importante applicare tempestivamente azioni volte a difendere la propria e l’altrui incolu-mità in caso di pericolo.

progetto mit-fmila giornata a s. maria di sala

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L’associazione Malawi Nel Cuore Onlus di Varese ha organizzato la terza edizio-ne “Va Sicuro – Guida La Vita” per circa 60 ragazzi frequentanti la classe 3^ media di vari Istituti della provincia di Varese ac-compagnati dai genitori.

La manifestazione si è svolta a Varese presso la struttura del miniautodromo “La Valletta” messa a disposizione dalla fami-glia Ferrario in collaborazione con la Fa-miglia Panin con il patrocinio del Comune, dell’Ufficio Scolastico per la Lombardia, della Provincia di Varese e con la presen-za della Polstrada, Vigili del Fuoco, Prote-zione Civile, SOS di Malnate.

Gli alunni, suddivisi in gruppi dai Formato-ri federali, hanno avuto accesso allo stand della vestizione dove il Referente regiona-le di Educazione Stradale FMI Lombardia, Prof. Rinaldo Batelli, ha fornito consigli in merito a comportamenti corretti alla guida, al corretto uso di casco, guanti e prote-zioni passive e loro omologazione soffer-mandosi sui temi della visibilità del mo-tociclista, sulle conseguenze relative alla manutenzione e alla manomissione dei motoveicoli e sulla distanza di sicurezza.

“va sicuro guida la vita” a “la valletta” di varese

I Formatori presenti hanno suggerito ai ragazzi i primi rudimenti relativi alla posizione in sella, delle braccia, mani, gambe e piedi, posizione dei coman-di, regolazione specchietti, manovre per far salire e scendere il ciclomoto-re dal cavalletto e avviamento.Affidati ciascuno alle cure del proprio Formatore hanno iniziato a prender confidenza con l’acceleratore e i fre-ni, affrontato li primi esercizi di equi-librio, partenza, frenata, curva e sla-lom che sono stati maturati per circa 30’ per turno di guida. A metà matti-nata genitori e figli hanno seguito le lezioni teoriche e avuto l’opportunità di ascoltare preziosi suggerimenti forniti dai Vigili del fuoco, dal SOS di Malnate sul tema del primo soccorso primo soccorso con simulazione pra-tica, la Polizia stradale è intervenuta rimarcando l’importanza del rispetto delle regole.Nel pomeriggio sono riprese le pro-ve pratiche. Entusiasmo, partecipa-zione, soddisfazione e divertimento nell’affrontare lo slalom del circuito da parte dei ragazzi, alla presenza di Formatori e organizzatori. Grande è stato il consenso da parte dei genitori presenti, che si sono complimentati per i progressi conseguiti dai ragaz-zi nel corso della manifestazione. Ottimo il lavoro dei Formatori di Ed. stradale FMI Armando Cigardi, Fabri-zio Pigozzi, Giovanni Corrao, Mauri-zio Rigamonti, Alberto Garavaglia e Gianfranco Moro.

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Grande successo di pubblico per la manifestazione “Mondo in moto” te-nutasi a Lurano (BG) il 1° Maggio. Il Dipartimento di Educazione Stra-dale FMI ha preso parte all’evento, per il secondo anno consecutivo, con un’importante attività di sensibi-lizzazione alla sicurezza stradale. La mattina i Formatori Federali hanno disegnato il percorso didattico a mi-sura dei circa 25 alunni della locale scuola secondaria di I grado hanno potuto mettere in pratica le nozioni apprese in classe ad inizio mese in occasione della lezione teorica.Indossati i caschi forniti da Caberg e le protezioni passive, ciascun ra-gazzo affidato alle cure del proprio Formatore ha iniziato a prender con-fidenza con l’acceleratore e i freni, affrontato i primi esercizi di equili-brio, partenza, frenata, curva e sla-lom che sono stati maturati per circa 40’ per turno di guida sui ciclomotori elettrici Oxygene forniti da Eco-rent.it di Bergamo.Nel pomeriggio è stato allestito un ampio stand dedicato alla preven-zione dell’incidentalità; circa cento motociclisti, genitori e figli, bikers, gruppi di amici, coniugi, fidanzati e visitatori hanno potuto rispondere al test di educazione stradale e affron-tare al pc il test del campo visivo e di prontezza dei riflessi. Tante le in-formazioni fornite ai motociclisti sul-le tecniche di guida difensiva, sulle

educazione stradale a “mondo in moto” di lurano

protezioni passive e sulle normative inerenti la sicurezza dai Formatori di Ed. stradale Vittorio Ballabio , Emanuele Micheletti , Ivan Pendenzini e Maurizio Rigamonti e dal Referente di Ed. stra-dale FMI della Lombardia, Rinaldo Batelli, che dialogando con i numerosi presenti ha sottoline-ato quanto sia importante una guida responsabi-le per salvaguardare la propria e l’altrui incolumi-tà e presentato l’attività del Dipartimento di Ed. stradalead appassionati Soci FMI interessati a divenire futuri Formatori.Particolarmente coinvolgente è stata presenza dell’Associazione “Amici di Samuel” e la testimo-nianza di papà Stefano che testimonia con im-pegno ammirevole la situazione del proprio figlio dopo un incidente stradale. La toccante storia del giovane ha rappresentato al meglio il sen-so del lavoro della FMI e di tutti gli organizzatori dell’evento, per promuovere la cultura della re-sponsabilità e della sicurezza alla guida. Sul pal-coscenico della manifestazione, alla presenza del Presidente dell’Associazione organizzatrice “Mondo in moto”, Alberto Ubbiali, sono stati pre-miati con caschi Caberg e paraschiena i vincitori dei te

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Sabato 30 e domenica 31 maggio il Moto Club Arditi del Piave a Crocetta del Montel-lo organizza un motoraduno itinerante, dal programma impegnativo e spettacolare, valido come 3°Prova del Campionato Nazionale Turismo.

Motivo dominante la visita ai teatri della 1°Guerra Mondiale (entrata in guerra dell’I-talia proprio il 24 maggio 1915) , dove si è veramente combattuto : la mitica Cima Grappa (2°check point) , dove si salirà il sabato pomeriggio, con la visita al Sacrario e al Museo di Guerra –in quota- ; il Montello, con la visita a Nervesa della Battaglia e al monumento all’asso dell’aviazione italiana, Francesco Baracca (4°check point), escursione prevista la domenica mattina. Ma non mancherà l’omaggio all’arte ( Pos-sagno, Tempio Palladiano del Canova) e al buon vino, l’attrettanto mitico Prosecco di Valdobbiadene, che andremo a gustare presso un produttore che lavora il prosecco doc e il Cartizze , la Cantina Gemin ( 3° check point).

prima guerra mondialecima grappa, montello e prosecco

dagli arditi del piave

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