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n.20 01 luglio 08 luglio 2015 agli assoluti d’italia la marsigliese di antoine meo

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n.20 01 luglio 08 luglio

2015

agli assoluti d’italia la marsigliese di

antoine meo

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01 luglio08 luglio

2015Sommario n.20

6 campionato italiano assoluti d’italia

agli assoluti d’italia la marsigliese di antoine meo

ladyenduro project4Rubrica

Ottima gara per il Team Italia Enduro a Fabbrica Curone 38

Italian Baja: Ruoso fa il bis

di Elisabetta Caracciolo40

44attività promozionale del co.re. trento

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Mare cristallino VS fettucce polverose!

Dovremmo cominciare questo quinto appuntamen-to della rubrica LADY da dove ci siamo lasciati l’ul-tima volta, raccontandovi quindi delle varie gare di regionale che si sono svolte nel mese di giugno... Ma è ancora troppa l’adrenalina che abbiamo in corpo per l’entusiasmante giornata di domenica scorsa, 28 giugno, a Fabbrica Curone in occasio-ne della 6^prova degli Assoluti d’Italia/Coppa Italia ed è dunque proprio da lì che abbiamo deciso di iniziare!Una gara tosta, ovvio, quando ci sono al via ma-nette del calibro di Salvini, Meo, Remes, Oldrati, Redondi & Co non ci si aspetta niente di troppo “scorrevole”. Un mega-fettucciato, una linea lunga nel sottobosco con tratti veloci e passaggi tecnici tra scalini di radici e, dulcis in fundo, una extreme tra calanchi di terra grigia friabile con rampe e di-scese quasi verticali.Al via due ragazze, l’ormai veterana dell’enduro nazionale Paola Riverditi e Raissa Terranova, la nostra pilotessa più giovane come età (miniendu-riste escluse) ma anche una di quelle con maggior padronanza tecnica di guida e dimestichezza con le competizioni dato che, grazie a papà Pino, ha cominciato forse prima a girare la manopola del gas che a camminare.Certo una gara di questo livello è un gran salto, ma lei non è nuova a queste “imprese” un po’ teme-rarie e con un pizzico di necessaria incoscienza, considerando che l’anno scorso è passata diretta-mente dal minienduro al campionato italiano Un-der23/Senior. Ed infatti è andata bene, anzi benissimo, gara por-tata a termine, senza ritardi e con dei buonissimi tempi nelle prove speciali e nei trasferimenti, di-mostrando di essere ancora migliorata e, grazie anche al passaggio di cilindrata, dal 50 al 125cc, di avere ormai un ritmo di percorrenza che le con-sente di tenere il passo anche in competizioni così impegnative.

Torniamo però ora alla base, a quello che resta il miglior campo di prova e di allenamento per puntare poi ai campionati maggiori: il regionale, che soprattutto in Piemonte e in Lombardia stà vedendo sempre più ragazze al via.31 maggio, Vesime (AT), 3^ prova del regionale piemontese, bella gara e primo posto della no-stra capitana Anna Sappino seguita da Susan-na Grasso e Alessia Signetti che ha battagliato fino all’ultimo per la vittoria ma che è stata fer-mata nella linea del terzo giro da una profonda careggia di fango dove ha bruciato la candela della sua Yamaha 125cc :-/E proprio per Alessia, una delle nostre pilotes-se più veloci e promettenti, dobbiamo purtroppo registrare un infortunio al legamento crociato nella prima PS della successiva gara di regio-nale, il 14 giugno a Bagnasco (CN), in cui, no-nostante questo aveva fatto segnare il miglior tempo. Nuova vittoria quindi per Anna Sappino, saldamente in testa alla classifica generale di campionato.Un augurio da parte di tutte noi ad Alessia per una ripresa super veloce, sappiamo già che sta facendo tutto quello che l’ortopedico consente (o che non vieta esplicitamente..), compreso venire a fare il tifo a bordo speciale e su per i boschi alle compagne di squadra impegnate in gara!!!In concomitanza con quest’ultima gara di pie-montese si è svolta anche la 3^prova del lom-bardia a Passo del Brallo (PV) dove la nostra portacolori, Elisa Caronni, ha conquistato il ter-zo gradino del podio alle spalle di due atlete da anni impegnate in gare di livello nazionale ed europeo; la strada è quella giusta ed è una for-tuna potersi confrontare con atlete più forti che hanno molto da insegnare a chi come Elisa ha appena iniziato a gareggiare nell’enduro.Ora ci aspetta un luglio pieno di appuntamen-ti, con il campionato piemontese, l’Italiano del 26 a Varzi e lo stage FMI a inizio agosto e, se tutto va bene, per almeno tre pilotesse ci sarà davvero poco spazio per le vacanze (!!!)... a questo proposito speriamo di darvi grandi news nella prossima rubrica di fine mese, FINGERS CROSSED 4 LADIESSS!

ps. Per quanto riguarda il titolo, se si potessero avere entrambe le cose... che WOW!

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campionato italiano enduro

assoluti d’italia

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assoluti d’italia

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agli assoluti d’italia la marsigliese di antoine meo

Il sesto appuntamento degli Assoluti d’Italia/Coppa Italia 2015 ci ha riservato grandi sorprese e sfide stellari, con capovolgimenti di classifica fino all’ultima speciale. Dopo tre mesi di assenza, sono tornati a rombare i motori del massimo campionato italiano dove al via si sono presentati 154 piloti.

Base logistica della manifestazione, la cittadina di Fabbrica Curone, situata tra in quella lingua di Pie-monte tra Lombardia e Liguria. Il paesaggio meraviglioso e naturale ha fatto da palcoscenico a una gara molto dura, condizionata, oltre che dalle impegnative prove speciali, anche dall’afa e dal caldo che ha caratterizzato l’intero weekend offroad.

Fabbrica Curone (AL) - 28 giugno 2015

campionato italiano enduro

assoluti d’italia

di Monica Mori

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campionato italiano enduro

assoluti d’italia

Alla griglia di partenza si sono presentati i migliori piloti della specialità che, dopo l’ap-passionante e adrenalico weekend iridato di Rovetta dove si è svolto il GP d’Italia del Mondiale Enduro, hanno spalancato il gas nel quarto round degli Assoluti d’Italia che si è svolto su quattro giri (tre per la Coppa Ita-lia), con tre prove speciali affrontate ad ogni passaggio. Gli atleti al via si sono cimentati, nell’ordine, nella prova in linea, sviluppata nel sottobosco con radici e sassi, nel Cross Test, disposto su un ampio e spettacolare pratone, molto veloce, e nell’Estrema, rica-vata dal pendio di una montagna con pas-saggio molto tecnici e difficili e valida altresì come prova per il Trofeo X-Cup Brema-Honda Redmoto, vinto in questa quinta pro-va da Antoine Meo, che guida la classifica generale con 88 punti contro il 76 di Alex Salvini e i 65 di Thomas Oldrati.

Una giornata ricca di sport e spettacolo quella che abbiamo vissuto a Fabbrica Cu-rone, magistralmente diretta dal Motoclub Vittorio Alfieri, che ha coordinato una gara eccellente per celebrare al meglio i venti-cinque anni di attività. Preziosa la collabo-razione negli amici dei Clubs Ceva, Azeglio, Valli Tortonesi, Acqui Terme e Valle Staffora.

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Le sfide nelle varie categoria sono state interessan-ti, con distacchi ridotti al minimo, soprattutto nella E1 dove in soli 16 secondi troviamo i primi cinque classi-ficati, che si sono alternati il comando della classe per tutta la giornata. Nella Coppa Italia infine, da segna-lare una casualità molto particolare: nella Junior Mar-co Montelaghi e Igor Sonzogni hanno fatto registrare, dopo nove speciali, lo stesso tempo parziale, aggiudi-candosi cosi entrambi la prima posizione finale.

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Partiamo analizzando le varie sfide, e partiamo dall’as-soluta, la classifica certamente più ambita e di maggior interesse per i piloti in gara. Parte, vince e convince An-toine Meo sempre più unico dominatore di questo cam-pionato 2015. Il francese della KTM fatica ad imporsi in questo sesto appuntamento dopo l’indiscusso strapote-re delle scorse manifestazioni; a dargli del filo da torce-re un determinato Manuel Monni e grande Alex Salvini, che si allontana dalla lotta per la vittoria finale nell’ulti-ma parte di gara, dopo un incontro “troppo ravvicinato” con un albero in linea dove si procura una gran botta alla spalla. Quarto posto per Eero Remes, dopo il bril-lante weekend iridato che gli ha regalato la leadership della E1, mentre la quinta posizione viene occupata da un altrettanto veloce Oscar Balletti.

La classe che ha regalato più pathos in questa “tran-quilla” domenica di fine giugno è la E1 dove in soli sedici secondi troviamo i primi cinque piloti classifi-cati. Tutto si decide nelle ultime due prove speciali; fin dalla prima prova a tener le redini in mano è il bergamasco della Gas Gas Jonathan Manzi, molto motivato dopo la straordinaria prova del Mondiale corso proprio a casa sua, che aggancia la prima po-sizione fino all’ultimo Enduro Test, concluso il quale fa segnare un vantaggio di sei secondi su Alessan-dro Battig (Honda Redmoto). Nel Cross Test qual-che errore di troppo fa scivolare Manzi al secondo posto, ma con meno di due secondi dal portacolori Honda; da affrontare ora c’è la difficile prova estre-ma. Qui succede il fattaccio; una banale caduta e la moto che si spegne facendo perdere all’alfiere Gas Gas dieci, importantissimi secondi. Al termine Manzi conquista la seconda posizione dietro a Battig e da-vanti, per soli tre decimi, a Gianluca Martini (Miglio Yamaha Yamalube), molto veloce nell’ultimo giro. A metterci lo zampino anche i due piloti del Grup-po Sportivo Fiamme Oro Milano Maurizio Micheluz (Husqvarna Rigo Moto) e Simone Albergoni (KE Moto Treviglio), fuori dal podio per pochi secondi. In campionato Albergoni perde la leadership a favore del triestino Battig, di nuovo al comando della gene-rale con 104 punti contro i 94 dello stesso Albergoni. Terzo posto per Rudy Moroni (Sherco CH Racing), non particolarmente brillante a Fabbrica Curone.

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Nella E2 la vittoria, quasi scontata, è per Alex Salvini che guida in modo impeccabile la sua Honda Redmoto CRF 450R aggiudicandosi il quarto stagionale davanti a un sempre più ve-loce Nicolò Mori. Vera sorpresa del weekend è Tommaso Montanari (Beta Treviglio) che si regala la terza posizione a 22 secondi dal pi-lota KTM Farioli. Per Montanari è il primo po-dio negli Assoluti d’Italia, podio che arriva dopo una prima parte di stagione che ha visto il pilota umbro impegnato nel campionato mondiale di specialità.

Nella E3 un Manuel Monni (TM Racing) dav-vero performante impressiona tutti i presenti e si aggiudica, dominando fin dalla prima prova speciale, la classe. Nulla possono i diretti av-versari, Oscar Balletti (KTM Farioli) e Thomas Oldrati (Husqvarna BBM Italia), che fanno re-gistrare un ritardo di 37 e 45 secondi rispetto al pilota umbro. In campionato, grazie ai 20 punti conquistati a Fabbrica Curone, Monni passa al comando con 111 punti, con Thomas Oldrati se-condo a meno tre dalla vetta, e Oscar Balletti terzo, distanziato di diciannove lunghezze.

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Nella Junior la prima posizione parla ancora Beta con Giacomo Redondi che però deve fare i conti con un veloce Davide Soreca (Beta Boano), leader della classe nella prima parte di gara, ma rallentato per qualche errore di troppo nel terzo passaggio della prova in linea. Al terzo posto troviamo Matteo Breso-lin in sella alla KTM 250 4T del Team GP Motorsport. La situazione nella graduatoria generale vede Gia-como Redondi primo a 117 punti, seguito da Davide Soreca a 103 punti e Matteo Bresolin con 88 punti.

Nella Youth vince il pilota di casa Jordi Gardiol (KTM Cabutti), che ritrova la sicurezza nella guida dopo l’infortunio al polso aggiudicandosi la categoria ri-servata agli Under20. La piazza d’onore è andata a Michele Marchelli (Husqvarna Osellini), mentre la terza posizione è stata conquistata da Matteo Pavo-ni (Desio) su KTM 125 2T. Quarto posto per il lea-der della classifica di campionato Mirko Spandre, in lotta con Gardiol per tutta la giornata e costretto ad affrontare l’ultimo giro con una solo marcia a causa di una pietra che ha danneggiato il cambio della sua KTM. Nonostante una gara in chiaroscuro, mantiene la seconda posizione generale Emanuele Facchetti per soli tre punti su Pavoni, terzo.

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Nella Stranieri solamente quattro i piloti che si sono presentati al via; stop per Matti Seistola, Cri-stobal Guerrero, Johnny Aubert e Aigar Leok, in-fortunati negli ultimi GP del Mondiale. Vittoria per Antoine Meo (KTM Farioli), seguito da Eero Re-mes (TM Racing) e Luis Correia (Beta Factory), mentre è costretto al ritiro Matthew Phillips che, dopo aver picchiato il braccio sinistro contro una pianta nella prima extreme test, perde sensibilità e dichiara forfait per non correre troppi rischi in vista del Gp del Belgio.

Tra le squadre vincono ancora i colori amaranto del Gruppo Sportivo Fiamme Oro con Thomas Oldrati, Simone Albergoni, Manuel Monni e Oscar Balletti. Al secondo posto il Trial David Fornaroli (Salvini, Moroni, Nicoletti, Marchelli) distanziato di soli due punti; terza posizione per il club Se-bino (Redondi, Martini, Philippaerts, Facchetti). Nei Team gradino più alto del podio per l’Osellini Husqvarna composto da Thomas Oldrati, Michele Marchelli e Mattia Ferrari.

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Nella Coppa Italia Cadetti Matteo Menchelli deve cedere il trono al pilota ligure Igor Brunengo che in sella alla sua Yamaha 125 2T si impone su Menchelli (Ktm – TNT Corse) per 2”65. Sul terzo gradino del podio sale Alberto Capoferri (Yamaha Norelli BG). In campionato il comando rima-ne saldo nelle mani di Fabio Gobbi (KTM GP Motorsport) anche se a Fabbrica Curone ha finito la sua gara in sesta posizione; alle sue spalle troviamo Capoferri e Menchelli.

Incredibile il tempo della classe Junior; a fine giornata il cronometro si è fermato per entrambi i piloti, Marco Montelaghi (KTM AMX) e Igor Sonzogni (KTM), a 55 41 40! Gradino più basso del podio per Simone Martini su Husqvarna 250 2t. Invariate anche le posizioni in campionato dove sono sempre 4 punti che separano Sonzogni da Montelaghi.

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Riconquista il gradino più alto del podio Andreas Pfeifer (Gas Gas) mentre si aggiudica il secondo po-sto Eric Rebellato (KTM) che si trova a proprio agio in terra piemontese. Terzo posto per Alessandro Esposto su Suzuki. Con la vittoria a Fabbri-ca Curone Pfeifer rafforza la sua le-adership in campionato, che guida con 114 punti, secondo posto saldo per Pasqualetti mentre in terza posi-zione troviamo Alberto Cicalò.

Nei Major vittoria per il veneto Marco De Rocchi (Beta) seguito da Simo-ne Fiaccadori su Husqvarna AMX, mentre nel terzo gradino del podio troviamo Mirko Colombo (KTM). Corsa al titolo veramente serrata con in primi concorrenti raggruppati in pochissimi punti. Tre infatti sono i punti in campionato che separano Simone Fiaccadori da Mirko Colom-bo, mentre De Rocchi rimane in ter-za posizione.

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ottima gara per il team italia enduro a fabbrica curone

Gli Assoluti d’Italia Enduro sono giunti ieri al loro sesto appuntamento della stagione 2015 e per l’occasione i campioni dell’offroad si sono sfidati a Fabbrica Curone, in provincia di Alessandria.

A scendere in campo, anche i quattro piloti del Team Italia2 Andrea Verona, Giovanni Bonaz-zi, Gianluca Caroli e Claudio Spanu che han-no affrontato una gara davvero dura, con un tracciato che lasciava poco margine di riposo e predisposto su tre prove speciali molto tec-niche. I quattro portacolori Team Italia hanno affrontato in sella alle loro 50 codice una lunga prova in linea - disegnata nel sottobosco del-la Val Curone - un Cross Test disposto su un grande prato in contropendenza e una prova estrema, tracciata tra i calanchi naturali della zona in un susseguirsi di passaggi tecnici ed impegnativi.

Molto buoni i risultati, con Andrea Verona (or-mai prossimo al passaggio alla categoria su-periore, la 125 2t) che ha fatto sua la quinta posizione della Cadetti seguito da Claudio Spanu, ottavo, Giovanni Bonazzi, decimo, e Gianluca Caroli, tredicesimo, condizionato da una brutta caduta in estrema. Al via della ca-tegoria Cadetti altri due atleti in sella a una 50 codice: Davide Pellizzaro, il quale ha visionato le prove speciali insieme ai ragazzi del Team Italia e al tecnico FMI Alex Zanni, e il ligure Luca Pavone.

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Franco Gualdi, Coordinatore Nazionale Enduro:

“Ancora una volta abbiamo assistito a una bel-la prova, dove i ragazzi del Team Italia si sono impegnati e hanno dimostrato ancora una volta la loro volontà a crescere in questo sport. Dopo un lungo periodo di stop siamo tornati sui campi gara con i piloti della 50 codice e risultati sono stati soddisfacenti.”

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sotto la

di Elisabetta Caracciolo

Italian Baja: Ruoso fa il bis

lente

Una gara unica nel suo genere. Lo è sempre sta-ta e lo è ancora oggi, alla veneranda età di 22 anni. E’ l’Italian Baja, una competizione inventata sul finire degli anni Ottanta e passata poi attraver-so una gestazione e una crescita che l’ha portata a diventare un evento mondiale, unico in Italia.Nata per, e con, le auto l’Italian Baja ha aperto i battenti alle moto nel 1998, quando un signore allora ragazzo di nome Fabio Farioli si tolse il gu-sto di vincerla per ben tre volte, non consecutive, nel ‘98, 200 e 2001, lasciando il gradino più alto del podio ad un altro signore nel 1999, quel Nani Roma che nel 2014 ha anche vinto la sua prima Dakar in macchina, aggiungendo il suo nome alla breve lista di piloti, tre in tutto, che sono riusciti a vincere la grande maratona africana dapprima e sud americana ora, in moto ed anche in auto.

Oltre alla vittoria del pilota Yamaha ci sono tante cose da raccontare di questa 22. edi-zione della gara italiana, a cominciare dal ritorno di Dutto in moto sui percorsi ‘maledetti’.

Ma non divaghiamo. 15 le edizioni dell’Italian Baja con le moto, e 15 i vincitori, con Nicola Dutto leader assoluto nel 2006 e nel 2009, e proprio quest’anno Nicola è tornato a corre-re in sella ad una moto, una Ktm EXC 450 preparata ed allestita appositamente per lui, ripassando proprio sugli stessi greti e sterrati dove nel 2010 ebbe il terribile incidente che lo privò dell’uso delle gambe, costringendolo su una carrozzina. Ma ‘costringere’ è un ver-bo che mal si coniuga con la determinazione di Nicola Dutto che è voluto tornare su questi percorsi con la sua Ktm arrivando al traguar-do con un quattordicesimo posto assoluto che per lui, per noi, e per tutti coloro che lo cono-scono, e che amano questo sport, è una vera e propria vittoria. Anzi, un trionfo.

Alessandro Ruoso

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Non me ne voglia Alessandro Ruoso se non ho cominciato questo pezzo parlando di lui, che ha vinto l’assoluta incidendo il suo nome per la seconda volta, dopo il 2013, nel palmares della competizione friulana. Alessandro Ruoso (Yamaha) e Vanni Cominotto (Husqvarna) han-no regalato al pubblico, e a tutti i presenti, pilo-ti compresi, uno spettacolo di altissimo livello, battendosi come due leoni dentro al Colosseo, amici in partenza e avversari poi in speciale. Due grandi piloti, capaci di prendersi in giro e di scherzare, fino a due minuti prima di infilarsi mascherina e guanti e di correre ad una velocità impressionante che ha disorientato gli altri piloti, incapaci di credere ai tempi che leggevano nelle classifiche. Laddovè i due friulani giravano in 55 minuti, a volte anche 54, gli altri non riuscivano ad andare sotto l’ora, netta, e questo la dice lun-ga prima di tutto sull’amore che questi due gio-vanottoni hanno per queste zone, e poi anche sulla loro bravura.

Correre su quei ciottoli, oppure su quelli sterrati, non è facile e non so quante volte in questo week end ho sentito parlare di jolly, giocati più e più volte. Sul palco di Pordenone, alla Fiera, sono saliti insieme Ruoso e Cominotto, con Adrien Marè, france-se su Ktm che a fine gara aveva 23’55” di ritardo dal primo, dopo 600 chilometri di percorso, suddiviso su un totale di cinque prove speciali. Fuori classifica per un fatto di licenza, ma bravissimo comunque, è stato Amerigo Ventura che non può figurare appun-to nella graduatoria ma ha comunque ottenuto dei tempi incredi-bili, riuscendo a stare davanti a tutti, esclusi Ruoso e Cominotto : il suo distacco dal primo a fine gara sarebbe infatti 23’41”, e cioè 14” in meno rispetto al francese Marè e quindi tanto di cappel-lo per questo giovanissimo piemontese, in sella al suo Yamaha Quaddy. E a proposito di quad, la Baja di Pordenone quest’an-no aveva tre validità: il mondiale FIM World Cup Baja, l’europeo con l’European Baja Championship, e l’italiano, laddove l’Italian Baja era la prima prova del rinnovato Campionato Cross Country Baja, riservato appunto a moto, quad e UTV.

Alessandro Ruoso

Amerigo Ventura

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In totale a Pordenone, calcolando le tre validità, c’e-rano 44 piloti e Ruoso ha vinto sia la classifica FIM che quella italiana FMI. Concentrandoci su quest’ulti-ma Cominotto è sempre secondo dietro Ruoso men-tre nella categoria moto in terza posizione c’è Ivano Zaccheo su Ktm. E’ anche vero però che una classifica assoluta per l’italiano non esiste perchè questo Campionato cal-cola ogni giorno di gara come gara a sé e quindi non è possibile fare un conteggio unico dei tre giorni, con una classifica finale di gara che, per esempio, estro-mette dalla graduatoria i ritirati. Non funziona così.

Se noi analizziamo le giornate, una alla volta, sco-priamo che il primo giorno, in cui si è corso il prolo-go, lungo 11 chilometri e mezzo il più veloce è stato Vanni Cominotto e quindi è lui che ha vinto la prima giornata di Italian Baja, davanti ad Alessandro Ruo-so e a Sebastiano Demurtas. Questo se si parla di moto, altrimenti fra i quad hanno vinto Simone Toro nella classe Q1 ed Aldo Lami nella Q2, mentre nella classe degli UTV ha chiuso Giuliano Gullo davanti a tutti. E ogni giorno va fatto questo conteggio, fino ad arrivare all’attuale classifica di Campionato Baja che vede in testa Vanni Cominotto fra le moto, avendo vinto due giornate, il venerdì appunto e la domeni-ca quando, cercando di recuperare lo svantaggio da Ruoso ha messo insieme due prove speciali da car-diopalmo.

Vanni Cominotto conduce ora il campionato Baja con 72 punti contro i 69 di Alessandro Ruoso mentre fra i quad c’è in testa, nell’assoluta di gruppo, Ivan Ar-gnani su Cristian D’Agnolo. Gli UTV vedono davanti a tutti Graziano Scandola che ha saputo recuperare bene il problema di sabato quando è rientrato al par-co assistenza con i semiassi rotti, mentre il più sfortu-nato del gruppo è stato Giuliano Gullo che ha forato arrivando su tre ruote nell’impossibilità di cambiare la gomma lungo il percorso perchè si erano rotte le colonnette e non era possibile smontare il pneuma-tico. E continuando a parlare di sfortunati non si può non citare il Can Am di Fabrizio Pietranera, unico a correre in due nella categoria UTV, costretto al ritiro sabato per rottura, e Aldo Lami che partito fortissimo – aveva vinto il prologo per la sua classe – è poi ar-rivato troppo veloce in una curva nella seconda ps di sabato, senza avvedersene, ed è finito in un canale sbattendo con il petto contro il muro e piegando in due il suo massiccio Can Am.

Aldo Lami

Franco Picco e Aldo Lami

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Luca Tavernari, caduto malamente sabato è poi riuscito a ripartire domenica, pur con una spalla fuori uso, e a completare la gara, mentre Alex Zanotti ha rotto il motore della sua TM ed è stato costretto a dare forfeit. Federico Zurcher invece è caduto domenica mattina ferendosi seriamente ad un piede.

Nell’elenco degli sfortunati anche Simone Toro e Roberto Bozano che hanno rotto il loro mezzo – rispettivamente un quad Yamaha e un UTV Polaris Rzr – proprio nell’ultima speciale di domenica. E per finire, dulcis in fundo, si potrebbe dire, c’è un capitolo da dedicare a Franco Picco che per la prima volta ha affrontato una gara in quad. Franco aveva già dichiarato qualche settimana fa che avrebbe corso la prossima Dakar, nel 2016, per farsi un regalo al compimento dei 60 anni di età e aveva anche annunciato che avrebbe potuto correre con un quad. Così l’Italian Baja gli è servita come banco di prova e per la prima volta ha corso con le quattro ruote...e un manubrio. Franco se l’è cavata egregiamente, pur avendo ancora qualcosa da imparare su equilibri e piegamenti in sella al quad, sulle curve e sullo stretto, ma è stato comunque molto bravo, sempre al traguardo e ora terzo nell’assoluta di campionato e secondo di classe. D’altra parte la classe non è acqua e la cosa più importante è che il vicentino a fine gara abbia ammesso di essersi proprio divertito.

Vanni Cominotto

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Sabato 27 e domenica 28 giugno a Festa di Brentonico (TN), il Moto Club locale ha organizzato una manifestazione promozionale in Trentino. Cross, Enduro e Trial le specialità dedicate ai bambini, mentre i più grandi hanno potuto parteci-pare ad un giro turistico dell’Altopiano. Nel weekend, inoltre, sono stati predi-sposti dei Corsi Hobby Sport con la supervisione dei Referenti CSAS Trentino, Luca Vicentini e Mario Zordan, e del Tecnico Federale Deborah Albertini.

Il sabato hanno partecipato all’evento 115 bambini (di cui 44 hanno preso parte all’Hobby Sport) mentre la domenica i giovanissimi erano 85, con 20 di loro impegnati nel corso Hobby Sport. Nel secondo giorno, oltre al giro turistico che ha visto protagonista 50 moto moderne e d’epoca, si è svolta la moto benedi-zione in memoria di una socia del MC Brentonico recentemente scomparsa. A chiudere il fine settimana, il convegno “Motori e turismo: possibile ricaduta economica sul territorio”, che ha visto la partecipazione delle autorità locali.

Un ringraziamento speciale va allo staff al moto club Brentonico,a quello del moto club Civezzano che ha collaborato ed alla struttura CSAS del comitato provinciale Trento della FMI.

attività promozionale del co.re. trento

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