mAXImagazine n. 04 - 2016

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n.04 02 marzo 09 marzo 2016 eroi nel fango di chieve under23-senior gli assoluti d’italia approdano in puglia

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n.0402 marzo09 marzo

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eroi nel fango di chieve

under23-senior

gli assoluti d’italiaapprodano in puglia

02 - 09 marzoSommario n.04

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campionato italiano under23/senior

eroi nel fango di chieve

campionato italiano assoluti d’italiacoppa italiagli assoluti d’italia approdano in puglia

emanuelefacchetti

2016

Rubrica

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trofeo fiat professional six days

8di @francesconadilevoce al tassello

team italia enduroinizio di stagione positivo

La carica dei 500

02 - 09 marzoSommario n.04 2016

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sotto la

di Elisabetta Caracciololente60

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di Oscar Polli

Rubrica

motoslittealex ploner domina a foppolo

la fmi prende posizione sul servizio di striscia la notizia

confindustria ancma interviene sul

servizio di striscia

corsi igast tutto esaurito a riccione

La carica dei 500

emanuele facchetti

Ciao ragazzi,

da oggi, e per tutta la stagione 2016, vi terrò compagnia con una rubrica personale all’in-terno di mAXImagazine.

Come ben sapete il 2016 é già cominciato e i campionati italiani a cui partecipo (Un-der23 e Assoluti d’Italia) sono già iniziati!

È stato un inverno un po’ noioso poiché non sono potuto salire in sella fino il 15 gennaio a causa di una operazione alla spalla che mi ha rallentato tutta la preparazione invernale!

Ho ricominciato ad andare in moto tre set-timane circa prima del primo appuntamento della stagione a Lignano Sabbiadoro.Insieme ai miei compagni del team Sissi Racing e a Giacomo Redondi sono andato in Sardegna, terra ideale per chi vuole pre-pararsi al meglio. Qui ho cercato di andare in moto il più possibile, per riprendere il fee-ling dopo lo stop forzato.

Rubrica

Fot

o: E

lisa

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fforin

i

Data di nascita: 13/091996Nazionalità: Italiana

Numero Gara: 32Ranking: 67,43

Moto: KTM 250 4TTeam: KTM Sissi Racing

Motoclub: Pavia

Foto: Isabella Merli

Rientrato dalla Sardegna ho avuto giusto il tempo di raccogliere “armi e bagagli” prima di raggiungere Ligna-no, per la tappa d’apertura della stagione.Il terreno, quello sabbioso, mi si addice e, anche se la preparazione che avevo alle spalle era poca, sono riu-scito a centrare un bella doppietta, dopo un’intensa bat-taglia con Lorenzo Macoritto, rivelazione di quest’anno agli Assoluti d’Italia!Nonostante la pioggia e il freddo, devo dire che è stata una gara divertente, con una formula atipica ma che ha riscosso un bel pubblico nella prova estrema notturna! Vedere così tanta gente è sempre molto bello!

Domenica scorsa c’è stata invece la prima prova del tricolore Under23 e ragazzi.... quanta acqua e quanto fango! Il tempo era così ostile che ha addirittura costret-to l’organizzazione a cancellare l’ultimo giro!Il mio risutalto finale è stato un ottimo secondo posto dietro al campione italiano in carica, Riccardo Crippa.

Mentre vi scrivo sono in viaggio per Foggia per la secon-da tappa degli Assoluti d’Italia, anche se non al 100% ,daremo il massimo! Ci vediamo alla prossima!

Lele 32

voce al tassello

di @francesconadile Ciao ragazzi!

Finalmente si torna in sella e dietro la tastiera di MaximMagazine 2016!

Sono iniziati quasi tutti i campionati cui teniamo di più: dagli internazionali d’Italia di motocross, agli assoluti d’Italia di Enduro, al Supercross AMA, al campionato Italiano Motoslitte.

Personalmente, per impegni e qualche malanno di stagione sono riuscito a essere presente con il mi-crofono solo al Campionato Italiano Motoslitte che ha finalmente trovato il via a Foppolo (BG) per la prima prova di Campionato, purtroppo la neve non ci ha aiutato nei 4 round iniziali che sono saltati per la mancanza di tale indispensabile ingrediente, ma a Foppolo ci siamo finalmente riscattati, un plauso ad F.M.I. ed al Motoclub Bergamo che hanno dato il via alla stagione.

Incantevoli scenari quelli della location, che al sa-bato presentava un bel tracciato e motivatissimi piloti al via, tra cui l’immancabile icona di questo sport: Alessandro Ploner, il re indiscusso del cam-pionato Italiano Motoslitte!

Già la concentrazione e la metodica cura dei det-tagli di Alex la respiri sotto la tenda del suo Team, un Team che in questo sport da’ l’idea di quanto sia ancora genuino questo ambiente, infatti il concetto di Team è: Gazebo, moto, cassetta attrezzi e papà Ploner attento a tutto, uno scenario che accomuna tutti i piloti e che mi rende veramente orgoglioso di esserci stato a Foppolo.

voce al tassello

SABATO

Gare combattute nonostante la velocità di Ploner, veloci sono stati Andrea Bettiga (che ha vinto la prima delle quattro man-che stagionali) e Federico Amadei, re del-le partenze. Ploner invece guardingo in Gara 1 ha vinto le restanti 3 manche, per un totale di quattro combattutissime gare disputatesi. Veloci gli Under 23 con Marco Galli autore di ottime gare anche in termini di classifica assoluta e nella mischia an-che l’unica lady ovvero Martina Invernizzi, grintosissima a tenere a bada tanta caval-leria e il peso di questi mezzi.

voce al tassello

di @francesconadile

DOMENICA

Prima di parlare di gara, bisogna aprire la pa-rentesi NEVE, ragazzi che nevicata sabato notte e che replica la domenica!Dopo la “passeggiata” di sabato dove tutto è filato liscio, ci si doveva aspettare una dome-nica piu’ intensa e proprio di passeggiata si parla perché’ mi e’ toccato lasciare la macchi-na in salita per mia manifesta inferiorità e al-lora perché’ non approfittare per raggiungere la pista a piedi per 20 minuti??Il risvolto positivo c’è stato: un amico in mo-toslitta mi ha dato un passaggio e il tutto si è risolto e allora via di gare innevate!

La neve è scesa copiosa la domenica, ma i piloti non hanno battuto ciglio, gas spalancato e ancora show!Questa volta Ploner fa un bel 4 su 4, sempre veloci Bettiga e Amadei, con l’inserimento di Michele Donazzan che ha concluso poi seconda di giornata davanti ai due guerrieri Amadei e Bet-tiga nell’ordine, ma la vera sorpresa è stata Matteo Taboni che non solo vin-ce la Under 23, ma a punti è il secondo miglior pilota alle spalle di Alex Ploner con un grandioso secondo posto in gara due e due terzi posti nella terza e quarta manche.

A seguire le gare un certo Jason Ce-sco, freestyler della Daboot e uno dei pochi al mondo (sono 6 specialisti) a fare freestyle in motoslitta, ragazzo normalissimo, semplice. Insomma uno di noi.Mi ha confidato di volersi schierare al via delle ultime 2 prove di campionato 12 e 13 Marzo a Livigno e voi ci sare-te?

Io vi aspetto!

#anotherspeakingday #italianjob

Francesco Nadile (Skippy)

voce al tassello

under23/senior28 febbraio - chieve

eroi nel fango di chieve

campionato italiano endurounder23/senior

Quella di domenica scorsa verrà ricor-data sicuramente come una delle gare più impegnative di sempre. A rendere tosto quest’ultimo weekend di febbraio la pioggia ed il fango, condizioni che hanno caratterizzato la prima prova del Campionato Italiano Under23/Senior, andata in scena domenica 28 febbraio a Chieve – CR.

Le condizioni del terreno erano davvero impegnative a causa dell’abbondante ac-qua caduta negli ultimi giorni sulla località lombarda, tanto da costringere la direzio-ne gara ad annullare l’ultimo giro per l’im-praticabilità del percorso.Due dunque i giri effettuati dai 285 piloti al via, per un totale di sei prove specia-li (contro le nove previste inizialmente)

campionato italiano endurounder23/senior

affrontate dai migliori in poco più di mezz’ora. Ottima l’organizzazione del Motoclub Chieve, al suo primo impegno tricolore, che ha saputo gestire una prova sicuramente non semplice. I complimenti vanno anche a tutti i piloti, mec-canici, genitori ed appassionati protagonisti indistintamente di quella giornata, tutti eroi nel fango di Chieve.Al via di questo primo appuntamento della sta-gione anche cinque ospiti illustri, gli Elite Davi-de Soreca, Matteo Bresolin, Giacomo Redondi, Jonathan Manzi e Simone Albergoni, miglior pi-lota in gara. L’Assoluta Under23 è stata invece firmata da Nicolas Pellegrinelli, mentre quella Senior viene vinta da Diego Nicoletti.

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CADETTIUn podio tutto formato da nuove leve quello del-la 50 codice. Ad occupare le prime tre posizioni sono infatti tutti atleti provenienti dal Miniendu-ro: in prima posizione Manolo Morettini, seguito da Leonardo Ravizzola e Lorenzo Corti, rispetti-vamente in sella a Suzuki Valenti e Beta.Bella la battaglia innescata tra Matteo Pavoni (KTM) e la new entry della E1 2T Cadetti, An-drea Verona (Husqvarna Osellini). In una situa-zione non semplice come quella di domenica i due atleti hanno comunque combattuto per la vittoria finale, andata a Pavoni per meno di tren-ta secondi. Piazza d’onore per Verona, che pre-cede Lorenzo Macoritto (KTM), terzo.

Matteo Pavoni

JUNIORNella categoria Junior, classe E1 2TJ vittoria per il campione in carica Riccardo Crippa su Yamaha del team Gaiardoni. Alle spalle di Crippa termina a 23 secondi Emanuele Facchetti (KTM Sissi Racing), mentre in terza posizione, con oltre un minuto di ritardo a causa anche di una mano ancora leggermente dolorante dopo l’infortunio di questo inverno, Mirko Spandre (KTM Farioli). Vince, con poco più di 8 secondi di vantaggio, la E1 4TJ Michele Marchelli (Honda JET Team) che s’impone su Matteo Rossi (KE Moto) e sul siciliano Giuliano Mancuso (Husqvarna Violetti). Nella E2 prima posizione per il vincitore dell’Assoluta Under23 Nicolas Pellegrinelli (KTM Diligenti Racing), che vince davanti a Matteo Cavallo (KTM) e Federico Aresi (KTM Sissi Racing).

Michele Marchelli

Matteo Cavallo Andrea Rocchi

Sono solamente 15 invece i secondi che separano Nicolò Bruschi (Husqvarna Osellini) da Michele Musso (KTM), rispettivamente primo e secondo della E3J; molto più distanziato Robert Malanchini (KTM Sissi Racing), terzo a 1’30”.Forti e tenaci le nostre Lady che nel marasma di Chieve non hanno mol-lato, portando a termine una gara davvero tosta. Vince, e con ampio mar-gine, la campionessa in carica Cristina Marrocco (KTM Diligenti Racing). Alle sue spalle Anna Sappino (Honda Lady Enduro Project) e Alessia Signetti (KTM Lady Enduro Project), separate da soli 10 secondi.

Michele Musso

Tra i Motoclub, scalino centrale del podio per il Motoclub Pavia grazie a Nicolò Bruschi, Emanuele Facchetti, Fe-derico Aresi e Lorenzo Macoritto; seconda posizione per il Motoclub Parini (Corti, Ravizzola, Crippa, Rocchi), se-guito dal Motoclub Graffignano (Marrocco, Pellegrinelli, Guerrieri, Grimani). Nei team vittoria per la formazione del Diligenti Racing composta da Nicolas Pellegrinelli, Cristina Marrocco, Matteo Rossi e Davide Guerrieri; alle spalle del team laziale si piazzano il Team Osellini (Ca-stellana, Bruschi, Verona, Curà) e il Team Sissi Racing (Facchetti, Grigis, Aresi, Malanchini).

Stefano Costa Fabio Pampaloni

Matteo Segantini

Team Under23

SENIORSi prospettava una lotta sul filo dei secondi e così è stata per la E1 2TS. In soli 14 secondi infatti troviamo i primi tre classificati di questo primo round della stagione, ovvero Simone Zaffaroni (Yamaha Miglio), Luca Ghislandi (KTM Sissi Racing) e Luca Rovelli (Husqvarna). Nella E1 2TS vince senza particolari difficoltà Federico Ulissi su KTM; il pilota marchigiano si mette alle spalle Andrea Di Luca (Husqvarna) e Fabio Milani (KTM). Con cinque speciali su sei conquistate, vince la E2S il tricolore in carica Diego Nicoletti, che s’impone su Roberto Rota (Husqvarna) e Mauro Fiorgentili (KTM).

Simone Zaffaroni

Diego Nicoletti

Mirko Gritti

Motoclub Senior

Federico Ulissi

La E3S porta invece la firma di Mirko Gritti (Husqvar-na JET Team), vincitore con 33 secondi su Paolo Bernardi (Husqvarna) e 45 secondi su Omar Chiatti (KTM Diligenti Racing). Nella classifica riservata ai Motoclub, gradino più alto del podio per il Trial Da-vid Fornaroli (Paolo Bernardi, Tiziano Franchi, Mirko Gritti, Diego Nicoletti); seguono il Motoclub Intimiano Natale Noseda (Balboni, Zaffaroni, Bassi, Rovelli) e il Motoclub Pavia (Zucca, Di Luca, Agnelli, Casa). Il po-dio dei Team Indipendenti è invece composto nell’or-dine dal Team Sissi Racing (Marco Rossoni, Maycol Agnelli, Luca Ghislandi, Mauro Zucaca), Team Oselli-ni (Bernardi, Nigelli, Chiappa, Guglielmetti) e il Team Diligenti Racing (Conforti, Pasqualetti, Gualdani, Chiatti).

Andreas Pfeifer

Battesimo targato Under23 e Senior per il Tro-feo Fiat Professional Six Days che ha visto l’a-desione di un numero copioso di piloti. Quasi 50 infatti i riders che si sono iscritti al Trofeo, diviso tra Unde23 e Senior. Tra i giovanissimi vittoria per Matteo Cavallo, mentre nel Senior gradino più alto per Diego Nicoletti.

Prossimo appuntamento con il tricolore Un-der23/Senior e il Trofeo Fiat Professional Six Days è per il 24 aprile a Custonaci, Trapani.

Gio Sala Romano e Gigi Bianchetti

team italia enduroinizio di stagione positivo

Prima gara 2016 nell’Italiano U23/Senior

E’ iniziato domenica 28 febbraio a Chieve (CR) il 2016 di gare del Team Italia Enduro. In occasio-ne della prima prova del Campionato Italiano Under 23/Senior, sei piloti hanno difeso i colori della squadra della FMI: Emanuele Facchetti, Matteo Pavoni, Andrea Verona, Lorenzo Macoritto, Mat-teo Menchelli e Claudio Spanu. Ognuno di loro ha dovuto fare i conti con la forte pioggia caduta durante la giornata ed il fondo molto fangoso, condizioni che hanno obbligato gli organizzatori a cancellare le ultime tre delle nove Prove Speciali in programma.

Facchetti ha ottenuto un bel 4° posto assoluto di giornata a 56’’88 dal leader Nicolas Pellegrinelli (31’09’’01 il suo tempo totale), chiudendo 2° di classe nella E1 2J (E1 2 tempi Junior) dietro a Ric-cardo Crippa. I primi tre posti della classifica della E1 2 C (E1 2 tempi Cadetti), sono stati occupati dai piloti del Team Italia Enduro in quest’ordine: Matteo Pavoni (5° assoluto), Andrea Verona (11° assoluto) e Lorenzo Macoritto (16° assoluto). Matteo Menchelli e Claudio Spanu, dal canto loro, hanno terminato la prova lombarda al 5° e 6° posto di questa classe.

Al termine della tappa, il Commissario Tecnico FMI, Cristian Rossi, ha dichiarato: “E’ stata una gara interessante soprattutto per le condizioni molto complicate che si sono venute a creare. Correre su un terreno del genere non può che aver fatto bene ai nostri ragazzi, i quali hanno dovuto lottare anche contro il fred-do. Facchetti si è trovato a suo agio su questo tipo di terreno. Durante il primo dei tre giri, il fondo ha retto bene, poi è Pavoni, Verona e Macoritto sul podiodiventato pieno di canali ed Ema-nuele ha interpretato molto bene il percorso. Devo dire che tutti i piloti della squadra sono stati all’altezza del loro compito e per questo siamo soddisfatti di come è andata questa prima uscita stagionale”.

Prossimo appuntamento con il Team Italia Enduro, sabato 5 e domenica 6 marzo a Pie-tramontecorvino (FG) per gli Assoluti d’Italia. Giovanni Bonazzi, Lorenzo Corti, Fran-cesco Giusti, Manolo Morettini e Leonardo Ravizzola saranno impegnati nella classe 50 cc e già a Chieve hanno ottenuto risultati positivi. Michele Marchelli e Matteo Rossi hanno conquistato la prima e la seconda posizione nella classe E1 4J (E1 4 tempi Ju-nior) mentre Spandre si è piazzato terzo nella E1 2J (E1 2 tempi Junior). Questi ultimi tre piloti vestiranno la maglia del Team Italia Enduro in occasione del Mondiale.

Emanuele Facchetti

assoluti d’italia/coppa italia05/06 marzo - pietramontecorvino

gli assoluti d’italia approdano in puglia

campionato italiano enduroassoluti d’italia/coppa italia

Quello che andrà in scena questo weekend a Pietramontecorvino (FG) sarà l’ultimo vero campo di prova prima del via ufficiale della stagione iridata che taglierà i nastri della stagione 2016 il prossimo 9-10 aprile ad Agadir, Marocco.

In campo sabato 5 e domenica 6 marzo gli Assoluti d’Italia, affiancati come sempre dalla Coppa Italia, che dopo la tappa inaugurale di Lignano Sabbiadoro, sono chiamati al secondo atto della stagione. Ad attendere gli atleti sassi, pietraie, tronchi e mulattie-re; abbandonata dunque la sabbia, si torna ad affrontare gli ostacoli tipici dell’Enduro, che potrebbero riservare qualche sorpresa, capovolgendo i verdetti di Lignano, che hanno visto primeggiare tutti ex crossisti, tra cui il vincitore assoluto e new entry in questa specialità, Nathan Watson.

campionato italiano enduroassoluti d’italia/coppa italia

Il giro è strutturato su un anello di 55 km, dispo-sti nei dintorni di Pietramontecorvino, località in provincia di Foggia che lo scorso anno ha fatto il suo ingresso ufficiale nel tricolore ospitando la seconda tappa del Campionato Italiano Un-der23/Senior. Alla regia il Motoclub Le Aquile di Pietramontecorvino, capitanate da Alessandro Lombardi e supportate di Motoclubs Foggia, Tra-iettorie, Tony moto Enduro Foggia, Falchi Dauni e dai gruppi Orange Team San Severo e San Paolo Off Road Group.

All’interno del tracciato, che sarà ripetuto per quattro volte il sabato e tre la domenica con un passaggio in più nell’ultimo Cross Test, sono predisposte tre prove speciali: un’estre-ma, una linea e un fettucciato.La partenza, prevista per le ore 9.00, sarà pre-disposta nei pressi del paddock gara, situato ai piedi della cittadina pugliese; subito dopo lo start gli atleti affronteranno la difficile Xtreme Test, valida altresì per L’X-Cup Maxxis-Honda Redmoto, al comando del quale c’è il porta-colori TM, Manuel Monni, seguito da Johnny Aubert e Giacomo Redondi.

Non è solo ciò che provi nelmomento in cui sei al massimo dellaforma, la cosa veramente importanteè la passione che ti ha spinto amangiare polvere per anni per viverequesti momenti

Non è solo ciò che provi nelmomento in cui sei al massimo dellaforma, la cosa veramente importanteè la passione che ti ha spinto amangiare polvere per anni per viverequesti momenti

Millecinquecento metri da affrontare tutti d’un fiato; all’interno della prova estrema sono mol-teplici gli ostacoli che saranno presenti tra cui pietraie, tronchi e passaggi all’interno di un ruscello. Terminata la prova, i conduttori si dirigeranno verso il controllo tirato, al termine del quale si troverà il C.O. assistenza. Giusto il tempo di un rabbocco alla benzina e un sorso d’acqua prima di entrare all’interno della prova in linea, disegnata nel sottobosco, per una lun-ghezza pari a 7km. Concluso l’Enduro Test, un trasferimento condurrà gli atleti nei pressi del Cross Test, situato adiacente al paddock e di fronte alla prova estrema. Il fettucciato sarà in prevalenza pianeggiante, con qualche passaggio in contropendenza e sarà lungo circa 6 km.

Non solo gara. Ricco infatti il contorno, che darà risal-to alla manifestazione. Nei pressi del paddock sarà allestito uno stand dove lo “staff femminile” del sodali-zio pugliese vi aspetta per farvi gustare i prodotti tipici del luogo. Inoltre una serie di visite guidate vi accom-pagneranno a scoprire Pietramontecorvino. Infine, per giovedì 3 marzo alle ore 18.00, all’interno della segreteria di gara, è stata indetta una conferenza di presentazione dell’evento con la stampa locale.

La scelta versatile per ogni terreno

Estremamente versatile in termini di utilizzo su terreni che siano morbidi, sabbiosi, misti o duri. Ottima resistenza all’usura ed allo strappo, così come un ottimo grip su terreno duro grazie ai suoi tasselli rinforzati e ingranditi. Più comfort grazie ad un ottimo assorbimento dei colpi (su radici, pietre, ...) e ad una ottima stabilità in frenata, il che consente di frenare più energicamente. La scelta dei Campioni del Mondo d’Enduro, Pierre-Alexandre RENET, (categoria E2 nel 2014) e Mathias BELLINO (categoria EJ nel 2013).

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CLASSIFICHE DI CAMPIONATOCome detto prima, a Lignano sono saliti sul gradino più alto del podio tutti ex crossisti. Nell’Assoluta al comando trovia-mo Nathan Watson (KTM Farioli Supported), seguito dall’altra new entry tutta made in Italy, Davide Guarneri (Honda Red-moto). In terza posizione Manuel Monni (TM Factory Team), che guida altresì la classifica della E3, precedendo di sei punti Maurizio Micheluz (Husqvarna) e di 10 Thomas Oldrati (BBM Husqvarna). Guarneri, oltre al secondo posto assoluto, è al comando della E2, seguito da Alex Salvini, pronto a riprender-si la vetta del podio in sella alla Beta 450 4T. Terza piazza per Deny Philippaerts (Beta Boano) che insegue a meno dieci. Il leader dell’Assoluta Watson, è anche alla guida della Stra-nieri con ben 12 punti di vantaggio su Pascal Rauchenecker (Husqvarna Rockstar Energydrink) e 14 su Johnny Aubert (Beta Factory). Nella E1 gradino più alto del podio per Rudy Moroni (KTM Farioli) con 37 punti, seguito da Alessandro Bat-tig (Honda Redmoto), secondo a 35 lunghezze, e Gianluca Martini (KL Kawasaki Lunigiana Enduro), terzo a – 7 dalla vet-ta. Tra gli Junior, grazie alla doppia vittoria di Lignano, primo posto per Giacomo Redondi, seguito dal compagno di squa-dra Davide Soreca, mentre la terza posizione è occupata da Matteo Bresolin (Beta Boano). Tra i giovanissimi della Youth, conduce la classifica generale Emanuele Facchetti (KTM Sissi Racing), a più sei da Lorenzo Macoritto (KTM) e a più 14 da Andrea Verona (Husqvarna), mentre tra i Motoclub ad occu-pare le prime tre posizioni del podio troviamo il G.S. Fiamme Oro, il Motoclub Sebino e il Motoclub Pavia. Primo posto per il Diligenti Racing nella classifica Team Indipendenti.

Passando alla Coppa Italia, Alberto Capoferri (KTM Norelli BG), Davide Beggio (Husqvarna), Ivan Boezi (KTM) e Duccio Graziani (Suzuki) sono i leader rispettivamente delle categorie Cadetti, Junior, Senior e Major.

Gli #ASSITA2016 stanno scaldando i motori! #Staytuned with @ItalianoEnduro!

E’ andata in scena sabato 27 e domenica 28 febbraio a Foppolo (BG) la prima tappa del Campionato Italiano Motoslitte.

Nel Day1 grandi sorprese fin da gara 1, che ha visto i piloti cor-rere con il nevischio: a vincere non è stato il pluricampione Alex Ploner ma il bravo Andrea Bettiga dopo un bel duello. Nella se-conda heat, a condizioni atmosferiche migliorate, sono venute fuori le belle caratteristiche della pista. Ploner si è riscattato, conquistando la vittoria in solitaria davanti a Federico Amadei e Bettiga. Nella terza e quarta manche alcuni piloti sono stati pro-tagonisti di cadute senza conseguenze dovute alla stanchezza. Una motoslitta pesa 300 kg e domarla non è sempre facile. En-trambe le heat conclusive sono state vinte da Ploner su Amadei e Donazzan.

Foto: valbrembanaweb

alex ploner domina a foppolo

Anche il secondo round dell’Italiano Motoslit-te ha regalato spettacolo in pista. Nella loca-lità lombarda ha nevicato tutto il giorno e ciò ha reso la competizione complicata per i piloti e spettacolare per il pubblico. Gli organizza-tori del MC Bergamo, dal canto loro, sono stati bravi a mantenere la pista in condizioni più che buone nonostante le difficoltà.

Su un tracciato in cui le buche erano nascoste dalla neve caduta in giornata, i partecipanti hanno avuto il loro bel da fare. Al termine del-la giornata Alex Ploner è risultato il più veloce in ognuna delle quattro manche (dopo aver-ne vinte tre il sabato) e veramente appassio-nante è ora la lotta per il secondo posto in campionato. Se il leader conduce con 1960 punti, dietro di lui sono in bagarre Federico Amadei (1440), Andrea Bettiga (1355) e Mi-chele Donazzan (1325). New entry sul podio è stato Matteo Taboni, bravo a conquistare un secondo e due terzi posti di manche.

Ultimo e decisivo atto è in programma per il 12 e 13 marzo a Livigno (SO).

Risultati manche 1^ prova – 27 febbraioI manche Andrea Bettiga; Alex Ploner, Federico AmadeiII manche Alex Ploner, Federico Amadei, Andrea Bettiga

III manche AlexPloner, Federico Amadei, Michele DonazzanIV manche Alex Ploner, Federico Amadei, Michele Donazzan

Risultati manche 2^ prova – 28 febbraioI manche 1° Alex Ploner, 2° Federico Amadei, 3° Michele Donazzan

II manche 1° Alex Ploner, 2° Matteo Taboni, 3° Michele DonazzanIII manche 1° Alex Ploner, 2° Federico Amadei, 3° Matteo TaboniIV manche 1° Alex Ploner, 2° Federico Amadei, 3° Matteo Taboni

A seguito del servizio “Motocross illegale nei boschi lombardi” tra-smesso in data 26 febbraio dalla trasmissione televisiva Striscia La Notizia, su Canale 5, e a firma di Max Laudadio, la Federazione Mo-tociclistica Italiana puntualizza quanto segue a difesa e tutela dei veri appassionati e sportivi di Enduro, che da sempre praticano questo sport nel rispetto della natura e delle regole.

A questo proposito il Presidente FMI, Paolo Sesti, ha dichiarato:

“I veri appassionati di Enduro e fuoristrada amano la natura! Purtrop-po, nel servizio trasmesso l’immagine di tutti gli appassionati viene accomunata a pochi ed isolati comportamenti che noi per primi cer-chiamo di contrastare. Abbiamo fatto del dialogo e del rispetto delle regole le nostre colonne portanti di una azione su tutti i territori che ha portato risultati lusinghieri proprio sotto il profilo ambientale e di gestione corretta del territorio. I comportamenti denunciati da Stri-scia la Notizia sono gli stessi che noi cerchiamo di contrastare con una vera cultura del fuoristrada, che da sempre ci contraddistingue sia sotto il profilo sportivo che sociale. Lo testimoniano il Protocollo d’intesa con il Corpo Forestale dello Stato, che ci assiste e supporta in tutte le nostre manifestazioni, e realtà territoriali, come il Comitato Escursionisti su ruote dell’Emilia Romagna, che sono di esempio nei rapporti con le Istituzioni e le Autorità nella gestione del territorio. In-fine, sottolineo il grande successo dei nostri corsi IGAST (Istruttori di Guida per Attività Sportiva Territoriale) per la creazione e formazione di guide autorizzate per le escursioni in fuoristrada; questo progetto è nato proprio per regolamentare le escursioni e contrastare compor-tamenti abusivi”.“Peccato quindi che tutta questa realtà, il vero aspetto dell’Enduro – conclude Sesti –, non sia venuta fuori dal servizio trasmesso da Stri-scia la Notizia, con evidenti danni di immagine e di ritorno nei confronti dei veri appassionati. Auspico che ci possa essere l’occasione di far emergere tutto il lavoro e la vera e sana passione degli enduristi italiani”.

Il Presidente Sesti: “I veri appassionati di Enduro amano la natura”

la fmi prende posizione sul servizio di striscia la notizia

Il servizio mandato in onda da Striscia la Notizia, venerdì 26 febbraio, è sembrato voler condannare sommariamente e senza diritto di replica un’intera categoria di praticanti l’enduro.

Confindustria Ancma ha sempre stigmatizzato la maleducazione che esiste in una minoranza di uten-ti di diversi veicoli, ma nello stesso tempo difende il diritto degli appassionati di praticare il proprio sport preferito, nel rispetto delle regole e della compatibilità ambientale. Sappiamo bene che occorre educare all’utilizzo dei mezzi, a 2 o 4 ruote, coloro i quali approcciano i percorsi fuoristrada e di con-seguenza concordare con le autorità sul territorio i percorsi fruibili, senza provocare danni. Non serve tuttavia un pregiudizio contrario al fuoristrada tout court, molto meglio valorizzare tutti gli attori che si sforzano di promuovere comportamenti virtuosi e che svolgono un’attività di formazione in tal senso.

Il taglio del servizio trasmesso finisce per danneggiare chi pratica seriamente uno sport che avvicina alla natura e non vuole certo distruggerla. I costruttori di moto dedicate al fuoristrada sostengono un utilizzo responsabile e civile dei veicoli che sono regolarmente omologati e sono perfettamente con-formi ai requisiti previsti dal Codice della Strada.

Confindustria Ancma mette a disposizione la propria esperienza per affrontare il tema nel rispetto delle diverse competenze e responsabilità e nell’ottica di favorire la condivisione dei regolamenti che consentano la pratica del fuoristrada senza condanne pregiudiziali.

Pierfrancesco Caliari, direttore generale di Confindustria Ancma, facendosi portavoce delle Case motociclistiche associate dichiara: “Le attività di moto cross e enduro, agonistiche e amatoriali, sono tutte legali; il primo si svolge all’interno di circuiti chiusi e autorizzati, quindi nel pieno rispetto di ogni normativa ambientale richiesta mentre il secondo viene praticato con motociclette regolarmente im-matricolate e rispondenti alle regole vigenti in fatto di circolazione (assicurazione, bollo e targa) oltre alle normative legate alle emissioni. Il rispetto per l’ambiente è la prima regola alla quale si attengono i veri appassionati. Spesso i moto club puliscono e ripristinano i percorsi utilizzati. E’ un vero peccato che dal servizio di Striscia la Notizia tutta questa realtà, molto vitale e fatta di appassionati non sia stata evidenziata né menzionata, ma assimilata ai soliti ignoti, senza targa e a volto coperto, che nulla hanno a che vedere con lo spirito del fuoristrada, e che sono proprio coloro che il movimento cerca di contrastare. Lo sport enduro attraverso risultati e comportamenti ha dato lustro ed immagine al nostro Paese nel mondo. Nulla da eccepire se un mezzo di comunicazione evidenzia qualcuno o qualcosa che non rispettando le regole è causa di danno o disturbo ad altri, ma senza criminalizzare l’intero mondo dell’off road. Va anche detto che negli ultimi anni, senza avere mai interpellato i diretti interessati, con motivazioni quasi sempre prive di attendibilità sono stati preclusi al passaggio delle moto da enduro molti luoghi. I costruttori di moto da off road sono al fianco di chi fa dello sport enduro una passione fatta di regole e rispetto del prossimo.”

“La giusta intenzione di censurare comportamenti scorretti ha finito per fare di tutta l’erba un fascio”

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Si è svolto a Riccione (RN) sabato 27 e dome-nica 28 febbraio, il primo corso del 2016 per IGAST (Istruttori di Guida per Attività Sportiva Territoriale). Questa figura, nata nel 2014 per vo-lere della FMI, ha il compito di insegnare ed ac-compagnare gruppi di appassionati tesserati FMI nella guida sportiva in fuoristrada affrontando e diffondendo i principi per una corretta fruizione del territorio nel rispetto delle norme che ne re-golano la circolazione alla gestione dei percorsi abilitati sul territorio Nazionale.

Nel corso della due giorni si sono affrontati di-versi argomenti, tra i quali: diritti e doveri del motociclista, ambiente e attività fuoristradistiche, normative fiscali e aspetti giuridici del profilo di IGAST, strumentazione e individuazione dei per-corsi. Tutti i partecipanti hanno mostrato grande attenzione verso queste tematiche e mostrato l’impegno nel sensibilizzare i motociclisti che accompagneranno durante le escursioni e non solo.

28 appassionati hanno preso parte al corso del fine settimana passato, mentre sono 30 (nume-ro massimo consentito) gli iscritti al corso del 5 e 6 marzo sempre a Riccione. Numeri, questi, che testimoniano la volontà da parte del mondo motociclistico di praticare il fuoristrada nel pieno rispetto delle regole.

corsi igast tutto esaurito a riccione

Salve a tutti, eccoci di nuovo qui a parlare del Progetto Giovani Motorally.

Il programma di allenamenti quest’ anno è cominciato presto, nel mese di otto-bre, appena finiti i campionati delle varie discipline l’attività del gruppo è stata intensa. I ragazzi hanno iniziato un percorso preparatorio da eseguire durante la prima parte d’inverno, fatto di test in palestra programmando le attività atletiche e di tecnica in moto nelle varie discipline. Primo obiettivo e verifica, il collegiale organizzato in Spagna a gennaio.

Cinque giorni dedicati alla moto e alla preparazione atletica con le giornate che iniziavano così: sveglia alle 5,30 corsa ed esercizi lungomare con il preparatore atletico federale Mario Bellavia, anche me è toccato sudare e faticare con i ra-gazzi, colazione sana e abbondante, poi doccia e via verso la pista per il lavoro in moto.Didattica, tecnica posture salti, enduro extreme e tanto gass. Tornati in albergo la giornata non era finita: lavoro di defaticamento e stretching, riunione, doccia e finalmente cena. Poi… a letto tutti distrutti.

I metodi di preparazione, la scelta di un collegia-le così lontano e impegnativo non è casuale. Per tanti anni, in preparazione dei grandi rally mi sono allenato con questa routine, sessioni di 10 giorni in Spagna, Francia, Tunisia, Marocco, Belgio, Sarde-gna, Sicilia, a cicli alterni ma sempre in località bel-le, a me gradite, anche turistiche, per far sì che la permanenza fosse piacevole, in questo modo che oltre a rafforzare il corpo si carica anche la mente con i luoghi e persone piacevoli e familiari, una ri-sorsa preziosa da usare durante una stagione im-pegnativa mai priva di stress.

Tornando ai nostri giovani piloti è bello vedere che, cominciando a viaggiare senza genitori stan-no diventando sempre più autonomi, a capire che per fare più giorni di moto bisogna saper mangia-re bene, dormire bene e che il lavoro duro si può fare anche divertendosi. Hanno dimostrato tutti di essere bravissimi, per l’energia messa in pista, nel paddock, osservando e mettendo mano anche ciò che riguarda la meccanica della moto e al setting delle sospensioni avvicinandosi sempre più all’in-dipendenza.

E l’ultimo giorno? Festa! Con una bella cena a base di paella.

In questi stupendi giorni ci siamo allenati su piste da cross, enduro e specialmente in una delle più belle piste al mondo Bellpuig , dove abbiamo incon-trato anche alcuni piloti del mondiale motocross ed enduro.

Ringrazio la federazione Spagnola e Catalana e il presidente del MC Segre per la loro stupenda ospi-talità e amicizia e la possibilità di allenarci sui loro percorsi.

Divertimento sport e gass, per tutti i ragazzi del PGM che vengono da tutta Italia e che prossima-mente vi testimonieranno la loro esperienza nel Collegiale in Sardegna di febbraio

Alla prossimaOscar Polli

Foto Davide Flaborea

Questo è per noi il primo articolo su di una rivista e siamo perciò piuttosto timidi nel raccontarci ma per prima cosa vorremmo spiegarvi cosa signifi-ca per un gruppo numeroso di ragazzi, appassionati e piloti fare parte di una CREW, come quella degli ENDURISTI SECCATI.

Come nasce un gruppo, una crew, una banda? La storia di un gruppo numeroso come il nostro nasce da alcuni portaco-lori, piloti che hanno stretto rapporti di amicizia fin dalle prime gare della propria carriera, prima ancora dei 14 anni e che con il passare delle sta-gioni hanno cementato questo rapporto arrivando ad includere sempre nuovi piloti nel “gruppo” e plasmando così quello che è diventato uno stile di vita, quello “seccato” appunto.

Si parte dai tempi del Minienduro e Minicross, agli albori del percorso agonistico di ogni ragazzo, e si arriva a farsi conoscere da quasi tutti nel paddock nazionale formando un gruppo solido e affiatato.

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Bando alle ciance, partiamo dal “creatore”, Gabriele Broggio, con un passato agonistico a livello nazionale, ma con scarsi risultati, che in-vece di allenarsi alla ricerca della vittoria, si allenava per fare amicizie e che piano piano ha incluso nella propria cerchia ragazzi considerati i primi seccati DOC: i cugini Mayr (Andrea ed Alessandro), piloti sin da piccoli con talento da vendere, in grado di vincere campionati regio-nali ed italiani, anche se ora hanno perso di vista l’aspetto puramente agonistico della pratica enduristica. C’è poi Jacopo Cerutti a cui non serve presentazione: è lui il Seccato più veloce e sicuramente tutti già conoscerete il suo palmares da campione. Passiamo poi ai due ex crossisti più forti della crew, Simone Zaffaroni ed Andrea Balboni, con un passato glorioso nel Minicross e che ancora ci regalano gros-se soddisfazioni nel Campionato Italiano di Enduro. Non si fermano mai nemmeno con le idee innovative e sono proprio loro (assieme a Gabriele) i fondatori di MxTrainer, un’azienda innovativa di cui sicura-mente sentirete parlare a lungo nei prossimi mesi.

Troviamo poi il nostro montanaro, Andrea Bassi, che fino ad oggi si è distinto nella parte alta della classifica assoluta dell’Un-der23/Senior e che nel gruppo, assieme ad Alessandro Scan-della, formano una coppia d’assi: i nostri guru, se non sono presenti alle gare saremmo persi.C’è poi il “vecchio” per modo di dire Carletto Tagliani, portacolo-ri del gruppo nei campionati Major, mentre arriviamo ad Edoar-do Lazzarini, Michele Cobuzzi e Riccardo Crippa, i più giovani Seccati nel paddock.Il gruppo ha persino un grafico, Alessandro Cremasco, che oltre a dare gas nelle prove speciali, si diverte a curare l’immagine di ogni comunicazione della Crew. Immancabili Alessandro Pa-ghini e Alessandro Meo, di cui ricorderete i risultati mozzafiato, ma che ultimamente latitano nel mondo dell’Off-Road (ma non in quello degli Enduristi Seccati). Ultimi, ma non di certo per importanza ricordiamo il nostro speaker ed imitatore Alessan-dro Esposto e la nostra fantastica mascotte Simone “Bramba” Brambilla.

Con questa carrellata vi lasciamo solo immaginare le surreali storie che questo gruppo ha vissuto nel paddock e sui campi di gara in attesa della prossima settimana, in cui racconteremo qualche aneddoto molto divertente!

A presto#EnduristiSeccati

sotto la

di Elisabetta Caracciolo

La carica dei 500

lente

Sei anni. Il Krka Enduro Raid, in Croazia, per la precisione a Primosten, quest’anno compie sei anni. E la sesta edizione di que-sta gara di due giorni ha battuto un record che fino a poco tempo fa sembrava impen-sabile, non tanto per il numero degli iscritti, quanto anche per le difficoltà di gestione.E invece quest’anno, quando a gennaio la TRX Experience, che significa Marco Bor-si e tutto il suo staff, si è ritrovata con ol-tre 400 piloti già iscritti, è stato necessario prendere una decisione. Il numero chiuso quindi, è stato alzato fino ai 500 piloti e a metà febbraio il record e l’obiettivo sono sta-ti raggiunti.“Il progetto del Krka è in continua evoluzio-ne – spiega Marco Borsi, responsabile ed organizzatore – fin dalla sua nascita. Non bisogna dimenticare che il Krka è nato come una moto cavalcata e poi si è venuto via via arricchendo di elementi competitivi finendo anche per ampliarsi, in tutti i sensi. Ci siamo accorti negli anni che molti partecipanti sce-glievano di farsi una vacanza a Primosten all’insegna dei motori, portandosi dietro la famiglia, ma finendo per trascorrere sulle coste dalmate più dei due giorni di gara”. E così ecco la prima novità: “Quest’anno, per la sesta edizione, vogliamo riempir loro la settimana con tre prodotti diversi”.Questo, dunque, il programma.Si comincia con il Krka Discovery, il martedì e mercoledì, 3 e 4 maggio. “Si tratta di due giornate – prosegue Borsi – in cui si seguo-no percorsi in stile rally, senza road book, ma solo con la traccia gps. Non c’è compe-

Alla sua sesta edizione il Krka Enduro Raid, dal 5 al 7 maggio, quest’anno ha deciso di battere tutti i record, e se non avesse fermato le iscrizioni i piloti al via sarebbero ancora più numerosi.

tizione, solo la voglia di andare in giro in moto e fare esperienza: ognuno ha la facoltà di scegliere se farlo per un giorno solo o tutti e due”. E l’idea è piaciuta visto che ci sono circa 100 iscritti al Krka Discovery dei 500 iscritti al Krka Enduro Raid.Perchè l’avete chiamata Discovery? “Perchè in realtà andiamo alla scoperta della Croazia. An-dremo a curiosare senza classifiche ma, comun-que, con un chilometraggio importante che conta quasi 200 km al giorno”.

foto: TRX Raid

Se il Discovery è una novità, il Training Camp – in programma per il 4 e 5 maggio – è, invece, una conferma. “Il Training Camp è stato lancia-to da noi tre anni fa - questa è la terza edizione - e anno dopo anno riscontra un certo succes-so soprattutto fra i piloti tedeschi e austriaci”. Tre gli istruttori sul terreno, con lo stesso Mar-co Borsi e Luigi Sala nei panni dei supervisor: “Quest’anno non potremo seguire il Training perchè il giorno dopo partirà il Krka e con 500 partecipanti avremo milioni di cose da fare e vogliamo che tutto vada nel migliore dei modi”

specifica Borsi che aggiunge: “Il capo della ba-racca è Claudio Verna: è lui che gestisce il tutto insieme a Paolo Cincotto che è il responsabile dei settori cronometrati, ma dal punto di vista tecnico e territoriale siamo Luigi ed io che ab-biamo la supervisione e la conoscenza, quindi ci siamo tenuti liberi per poter intervenire”. Al Training sono iscritti trenta piloti: “Il numero lo abbiamo stabilito noi perchè in due giornate si alternano teoria e pratica di guida in fuoristra-da e con tre istruttori non potevamo accettare più di trenta persone. Lo scorso anno, e credo che si ripeterà anche quest’anno, la formula prevedeva la creazione di postazioni fisse – ognuna dedicata ad una serie di argomenti e gestita sempre dallo stesso istruttore – tra le quali i partecipanti ruotano, alternandosi”. Per esempio, ci sarà la postazione dedicata al sal-to, oppure alla staccata e alla frenata, a diver-se situazioni tecniche che si possono creare quando si corre in fuoristrada. E sempre giovedì, 5 maggio, cominceranno gli arrivi dei piloti che parteciperanno al Krka En-duro Raid e le verifiche, visto che poi il venerdì

mattina prenderà il via la gara vera e propria. “Rispetto allo scorso anno ci sono poche differenze nella linea organizzativa. Due time check al giorno, che funzionano più o meno come un classico C.O., e generalmente sulla no-stra gara sono molto tirati, e il sabato pomeriggio la classica prova speciale conclusiva in spiaggia”.La base logistica è sempre l’hotel Zora di Primosten e il venerdì mattina la partenza avverrà dalla piazza principale della cittadina. Certo, dare il via a 500 moto non è semplice e così lo staff si è inventato una bella formula. Per i primi trenta, che sono poi i primi 30 della classifica assoluta del 2015, è garantita la partenza davanti a tutti, e poi si formeranno grupponi da 150 moto così funzionanti: “Chi per primo porta la moto al via partirà davanti. Praticamente noi apriamo una sorta di pre parco alle 7, e fino alle 8, e i piloti vi entrano dentro, in ordine e lasciano la propri moto. Chi arriva tardi partirà con l’ultimo gruppo. Lo scorso anno alle 6,30 la fila era già lunghissima”. Alcuni si svegliano e in pigiama portano la moto in piazza, poi una volta messa in pre parco tornano in albergo, si preparano, fanno colazio-ne, e scendono di nuovo in piazza”.

Quattro partenti al minuto e un enorme pre parco tutto concentrato fra il porticciolo, il molo e la piazza di Primosten. “Non abbia-mo paura che poi si creino intralci sul per-corso visto l’alto numero dei partecipanti – ci spiega ancora Borsi – perchè ci sono i doppi percorsi: il verde è più semplice, non ha tratti cronometrati e non crea colonne, mentre il rosso – che in genere viene af-frontato dal 50 per cento dei piloti presenti – è più difficile e si dirama, sempre parten-do dal verde, in tre livelli: Easy, Medium e Hard. Lo scorso anno su 407 partenti mi sembra che solo il 25, forse il 30 per cen-to abbia fatto tutte le prove. Per fare un esempio nella prova di livello medio - l’uni-ca presente – sono entrati 200 piloti”.

Fra un gruppone e l’altro un quarto d’ora di distacco e i chilometri da percorrere sono circa 170 al giorno: chi fa il percorso verde, più semplice, affronterà circa 150 km, chi farà il rosso circa 170. “Il sabato mattina invece, i primi trenta verranno calcolati sulla base della classifica assoluta del giorno prima e di nuovo si partirà sul percorso di gara con time check ancora più serrati, ma sempre senza tempi imposti”. E nel primo pomeriggio l’appuntamento tradiziona-le in spiaggia, per la speciale tracciata fra sassi e sabbia con la mega festa finale estesa a tutti i partecipanti, con musica e grigliata di sardine offerta dalla località e dai pescatori. Dei 500 iscritti al Krka, 50 in questa edizione 2016 sono italiani : “ma lo zoccolo duro è rap-presentato dagli austriaci che sono 350. A loro si aggiungono una settantina di tedeschi e poi ci sono britannici, polacchi, sloveni, svizzeri e quest’anno anche un sudafricano”.

Luigi Sala e Claudio Verna

Poco più di dieci giorni dopo, per gli amanti del rally e della navigazione, il Krka lascia il posto al Croatia Rally che tocca la sua sedicesima edizione, dalla sua nascita, la quarta per il TRX di Borsi. Dal 21 al 28 maggio il rally presenta qualche novità per il 2016: “L’introduzione della classe ‘amatori’, che prevede la possibilità per chi è alla sua prima esperienza di percorrere la metà dei chilometri giornalieri. Gli Expert, come sempre, invece lo faranno tutto e, altra novità, verrà creata la classe Vintage, suddivisa in due sottoclassi, per moto nate fra il 1975 e il 1985 e prima del 1975”. Il regolamento non ha subito altri cambia-menti: A,B, e C le classi, stabilite dal peso della moto e quattro giorni di gara: “le tappe più corte misurano 250 km (la prima e l’ultima), le due lunghe circa 400 km. Sono tutte navigate, sia il trasferimento sia le due speciali al giorno”. E a proposito di lun-ghezza e percorso, Borsi aggiunge :“sto cercando dei percorsi nuovi. Mi piacerebbe tornare sul monte Alan dove, diversi anni fa, con la prima gestione del rally, veniva organizzata una crono scalata in salita, ma da Primosten non è così semplice arrivarci. Ci vorrei provare ma è una cosa che devo verificare sul posto”. Il primo scouting per il Croatia Rally 2016 è già stato portato a termine ma quest’anno è un po’ più difficile “anche in Croazia stanno asfaltando in moltissime zone e questo ci rende la vita un po’ più complicata”. Al momento gli iscritti al rally di fine maggio sono 80.