mAXImagazine n. 14 - 2015

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n.14 20 maggio 27 maggio 2015 portogallo 2015 salvini attacca, meo risponde ! unde23/senior pronti per il giro di boa 2015 Foto: Press Honda Redmoto/D.Agrati

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l'House Organ dell'Enduro Italiano GRATIS per te!

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n.14 20 maggio 27 maggio

2015

portogallo 2015salvini attacca, meo risponde!

unde23/seniorpronti per il giro di boa 2015

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20 maggio27 maggio

2015Sommario n.14

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8campionato mondiale enduro

gp del porgallosalvini attacca, meo risponde!

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campionato italiano under23/seniorpronti per il giro di boa 2015

rudymoroni 4

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Rubrica

di @francesconadilevoce al tassello

Mondiale Enduro in PortogalloTappa impegnativa per Matteo Bresolin

a montagnana un nuovo circuito dedicato all’enduro

inaugurato l’hobby park di bonefro

co.re. abruzzo fmi insieme a save the children

di Elisabetta Caracciolo28 sotto lalentePiramidi placcate oro?

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sotto la

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rudymoroni

la

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ica

Foto Enduro ABC

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Ciao ragazzi,

eccomi post Spagna e Portogallo.

NCS o per meglio dire NON CI SIAMO: vi dico il perché?

Salgo in sella alla mia SHERCO e guido bene, ma probabilmente solo apparentemen-te perché in Spagna ho chiuso all’ottavo po-sto il sabato e nono la domenica, in Portogal-lo nono e decimo.

Non è tanto la posizione quel che conta per-ché sapevo fin dall’inizio che la classe E1 fos-se combattuta, ma sono i distacchi dai miei avversari che mi preoccupano.

Ammetto che le prove speciali a Jerez de la Frontera non mi piacevano, non erano a mio favore, ma in Portogallo erano sin dai gior-ni antecedenti la gara di mio gradimento, in-somma mi sembravano dalla mia, ma…. Mi sbagliavo anche a sto’ giro!

Ok, non devo buttarmi giù di morale, in fin dei conti mancano tre gare di campionato italia-no e quattro di mondiale, è ancora lunga…

Non devo neppure perdere la concentrazio-ne perché devo arrivare a capire il perché ed il percome, devo entrare in simbiosi con la mia bestia e voglio puntare alla TOP FIVE nel mondiale prima della fine della stagione e al-meno ad una vittoria di classe nel tricolore.

Chi scommette? Io ci credo ;)

Sono da poco rientrato in Italia dopo la pa-rentesi iberica, ma niente riposo: si ritorna in palestra, poi moto e bicicletta! Mi aspetta un duro allenamento prima di volare in Grecia il primo Giugno per il quarto appuntamento del Mondiale… trasferta che spero di raccontarvi sotto una luce più positiva… sono fiducioso!

Alla prossima,

@90bomber

Fot

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ndur

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BC

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Ciao ragazzi!

Oggi voliamo di nuovo in U.S.A. dopo alcune divaga-zioni enduristiche e ci tuffiamo nuovamente nel mondo di Hamburger e patatine con additivo benzina incluso.Lo scorso weekend si è corso il primo round di National americano, ma farei un passo indietro, al Supercross, prima di affrontare le piste tradizionali.Torniamo dunque alla stagione SX USA 2015 per vede-re i tre campioni, ovvero Ryan Dungey, Cooper Webb (WEST) e Marvin Musquin (EAST).Rivedere Dungey campione mi fa personalmente molto piacere, non mi stupisce sia tornato a vincere; vero, nella sua carriera degli ultimi anni mancava l’acuto, mancava quel “graffio” che sembrava aver perso. Per anni è stato il calcolatore, ma credo sia anche questa una caratteristica, la chiave di forza di Dungey perché significa grande dedizione e professionalità.La stagione 2015 sembrava iniziata come al solito, av-vii buoni, punti pesanti, ma mancanza di acuti e inve-ce……invece gara dopo gara la fiducia, la condizione mentale sono cresciute in maniera esponenziale e no-nostante un Tomac agguerrito (vedi gli attacchi sferrati anche all’ultima gara a Las Vegas) Dungey è riuscito a dimostrare tutto il suo potenziale e quello della sua Orange che ha raggiunto finalmente competitività nella 450 delle gobbe artificiali.

voce al tassello

di @francesconadileFoto: Redbull; Supercross online

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voce al tassello

West Coast: Cooper Webb ha collezionato 6 vittorie in questa stagione ed l’ha suonato avversari quotati come Nelson (che ha vinto la prima ad Anaheim 1), Tyler Bowers e il re-sto della pattuglia. Anno dopo anno è miglio-rato ed ha coronato il sogno cha aspettava sin da quando militava nel campionato ama-toriale; un pilota migrato velocemente alla pro class, che in questo 2015, al terzo anno di professionismo, va a vincere in maniera netta la 250 Lites West.

East Coast: Marvin Musquin ce lo ricordiamo bene, mattatore del mondiale MX2 che, al passaggio in USA, ha avuto anni di sfortuna nera. Rientra nei big e lo fa vincendo a mani basse la Lites East! Finalmente rivediamo la sua consueta leggerezza e rapidità di guida che grazie al cielo si è perfettamente adatta-ta alla guida Yankee.Non è finita perché fa suo anche il prestigio-sissimo ultimo Round di Las Vegas, come sempre contraddistinto dalla velocità pura e dal terreno duro come solo le piste italiane in alcuni tracciati riescono ad avere.Musquin torna quindi a vincere e un europeo torna a vincere un titolo USA! Big up per lui!

Sembra quasi una favola a lieto fine, un fi-nale però che ci insegna che non tutto è alla portata di schiocco di dita, anzi viene pre-miata la costanza di questi big, e spero che tutto ciò possa essere uno spunto anche per voi giovani lettori (e non solo); ci avreste cre-duto 2 anni fa se vi avessero pronosticato Dungey “nuovamente” vincente e Musquin in palla come quando stravinceva il mondia-le motocross MX2? Le gare sono anche questo: graditi ritorni, colossali fallimenti e ripetute conferme!

Ora ci attende un intera stagione di National americano e magari nel prossimo numero lo analizzeremo, confrontandolo con il nostro Mondiale Cross e i nostri piloti Europei, non dimenticandoci che tra gli “Europei” c’è an-che un certo RV Ryan Villopoto!Direi che di argomenti ce ne sono per il pros-simo numero!

Stay tuned & enjoy it!

Francesco Nadile a.k.a. Skippy

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gp del porgallo

salvini attacca meo risponde!

L’Italia che gioisce e l’Italia che soffre; l’Italia che alza le braccia al cielo sul gradino più alto del podio e l’Italia che getta il filtro dell’aria per terra dopo una giornata no. Sono le due facce della medaglia del Gran Premio del Portogallo, terzo round del Mondiale Enduro 2015. Dopo il weekend di Jerez de la Frontera (Spagna), la carovana dell’Enduro si sposta a Gouveia (Portogallo) e gli italiani sono pro-tagonisti di una gara ambigua. Generalmente, quasi tutti ottengono ottimi risultati il sabato (vittorie di classe di Salvini e Redondi, per esempio), andando poi a calare la domenica. Certo, il caldo, le spe-ciali lunghe, un’estrema davvero… estrema non aiutano, ma queste cose ci sono per tutti. L’Enduro Test impegna i piloti per quasi 10 mi-nuti consecutivi, mentre il Cross Test 9. L’Extreme Test, da solamen-te 2 minuti circa, vanta mega “roccioni” difficili da scavalcare senza sbattere la faccia per terra. I migliori a interpretare i sabbioni por-toghesi sono Nambotin, Meo, Phillips, Holcombe, Persson e Sanz: andiamo dunque ad analizzare classe per classe.

In Portogallo Alex vince per un niente sul francese nel Day1, ma il giorno dopo la musica cambia. Bottino pieno per Phillips in E3, grande battaglia in EJ, che vede la prima vittoria iridata di Holcombe.

Gouveia (Portogallo), 16-17 maggio 2015

di Matteo SolinghiEMOZIONI MONDIALIdi Matteo Solinghi

Foto: Enduro ABC

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Foto: Press Honda Redmoto/Agrati

Foto: Enduro ABCFoto: KTM Racing

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e1: nambotin si complica i giochi

Foto: KTM Racing

Foto: Enduro ABC

Per il Campione in carica della E1 Chri-stophe Nambotin (KTM Farioli) le cose si complicano già il venerdì sera nel Su-perTest, la nota prova spettacolo che fa da prologo di ogni gara del Mondiale. Il francese cade e prende una fortissima botta alla gamba, rischiando di infortu-narsi seriamente. “Nambo” perde oltre mezzo minuto ma termina la prova. Quel mezzo minuto si rivela poi decisivo per le sorti della vittoria il giorno dopo. Giro dopo giro l’alfiere KTM accusa sempre meno il dolore e aumenta sempre più il ritmo, tanto da risalire in seconda posi-zione, ma Eero Remes (TM Racing) è impeccabile e vince in scioltezza. La domenica il francese parte forte fin da subito e non lascia all’avversario la pos-sibilità di commettere il minimo errore. Il distacco tra i due a fine giornata si aggi-ra attorno al minuto.

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Foto: Enduro ABC

Foto: Enduro ABCFoto: EnduroRace

Appena Remes tenta di rubare il ruolo di protagonista a Nambotin, questo im-mancabilmente risponde per le rime e ribadisce chi è il numero 1 e chi il nu-mero 2! Il terzo gradino del podio va a Lorenzo Santolino (Sherco Factory), in lotta con Daniel McCanney (Bel-Ray Husqvarna) e il nostro Simone Alber-goni (Kawasaki KE-Moto), che sfiora il podio il sabato per soli 2” e chiude 5° la domenica. Pollice in su per Jonathan Manzi (Gas Gas Pons) e Gianluca Mar-tini (Yamaha Miglio), che si migliorano GP dopo GP, mentre rimane un po’ arre-trato Rudy Moroni (Sherco CH Racing). Un vero peccato, forza “Bomber”, sap-piamo qual è il tuo valore reale!

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Dal Gran Premio del Portogallo torno a casa con tante idee, soprattutto per quanto riguardano la E2. Prima fra tutte, Alex Salvini (RedMoto Hon-da Zanardo) si può giocare la vittoria; Antoine Meo (KTM Farioli) dimostra velocità, costanza e determinazione; Johnny Aubert (Beta Factory) è, dei “fantastici 4”, quello che ha qualcosa in meno. L’azzurro parte forte il sabato e arriva a guadagnare un vantaggio di quasi 20” a metà gara sui suoi inseguitori. Da metà giornata in poi Meo si fa sotto, sino ad arrivare a soli 6 deci-mi dopo l’ultima speciale. Per l’ennesima volta, dopo oltre un’ora di PS, ci troviamo a parlare di decimi di secondo. Questo è il bello (per Salvini) e il brutto (per Meo) dell’Enduro, una partico-larità che rende le gare affascinanti e le batta-glie avvincenti. Il francese si prende la rivincita il giorno seguente, andando a vincere per una quindicina di secondi su Pela Renet (Bel-Ray Husqvarna) e ad un Salvini a soli 32 centesimi dalla seconda piazza, quest’ultimo autore di un terzo giro davvero a rilento. Come si suol dire: “Non è sempre domenica”, anche se domenica la era eccome. Nel dubbio, viva il sabato. Re-net gioca un ruolo fondamentale la domenica, ma quasi di terzo incomodo il sabato: è quello più tranquillo, rilassato, bilanciato, ragionevole.

e2: il salvini migliore del 2015

Foto: Enduro ABC

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Foto: Enduro ABC

Foto: Beta Boano/Morello

Foto: Enduro ABC

Foto: Enduro ABC

Tutte caratteristiche che gli hanno permesso lo scorso anno di non commettere passi falsi (a differenza di Meo e Salvini) e di vincere il Mondiale E2. Il grande spa-vento per la caduta di Aubert potrebbe essere costato l’infarto a qualcuno, ma il francese sta bene, cammina e appena rientrerà in Francia farà visite specialistiche per scoprire l’entità del danno. Dietro di loro si sviluppa un bel duello tra Loic Larrieu (Sherco Pulsion) e Jaume Betriu (Husqvarna), che non comprende, purtroppo, i nostri azzurri Deny Philippaerts (Beta Boano) e Nicolò Mori (KTM Farioli), rispettivamente 8° e 9°.

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Foto: Press T.Oldrati/Agrati

Foto: EnduroraceFoto: Enduro ABC

Foto: Husqvarna

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Con la doppietta dell’australiano Matthew Phillips, KTM Farioli fa 3 su 3 in Portogallo grazie anche alle vittorie di GP di Nambo-tin e Meo. La lotta interessa, come al solito, anche Matti Seistola (Sherco CH Racing) e Mathias Bellino (Bel-Ray Husqvarna). Quest’ultimo non riesce però a dare la zam-pata finale decisiva per la vittoria, lasciando, nel corso del quarto ed ultimo giro del sa-bato, strada libera a Phillips. La domenica l’avversario numero 1 di Phillips è Seisto-la, che recupera terreno PS dopo PS sino a chiudere a 1,65” dietro al Campione del Mondo in carica. Non c’è niente da fare: per essere “primi”, è una questione di… “se-condi”. Il miglior italiano è Thomas Oldrati (Husqvarna BBM Italia), più distaccato dai primi rispetto al GP spagnolo ma comun-que velocissimo nelle speciali portoghesi. Il bergamasco porta a casa 21 punti preziosi. Manuel Monni (TM Racing) invece cade il giovedì in Area Training, compromettendo notevolmente la mobilità dei muscoli del-le gambe per tutto il weekend. Nonostante ciò la domenica si migliora e limita i danni, conquistando, in totale, 17 punti, che erano comunque un miraggio nel 2014. Prosegue l’annata nera di Ivan Cervantes, a braccetto con Oscar Balletti.

e3: phillips regala a ktm la tripletta

Foto: Press TM Racing

Foto: Enduro ABC

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Il GP del Portogallo segna la prima vittoria iri-data di Steve Holcombe (Beta Boano). Il feno-meno britannico chiude 3° il sabato dietro a un trionfante Giacomo Redondi (Beta Factory) e Jamie McCanney (Bel-Ray Husqvarna), mentre la domenica “Red” e Holcombe si scambiano le posizioni. Un terzo incomodo sta bussando con insistenza alla porta della lotta Redondi-McCanney. Chi la spunterà? Intanto Alessandro Battig (RedMoto Honda Zanardo), seppur non si ritenga soddisfatto a pieno della sua presta-zione in Portogallo, chiude due volte 4° e con-solida la sua terza piazza nel Mondiale, ma oc-chio a Holcombe, che sconta un pesantissimo 0 del Cile dovuto a un contratto firmato all’ultimo. Decisamente sotto le proprie capacità le gare di Matteo Bresolin (KTM GP Motorsport) e Davide Soreca (Beta Boano).

Laia Sanz (KTM Farioli) vince la EW a punteg-gio pieno, mentre Mikael Persson (Yamaha) beffa Josep Garcia (Husqvarna) la domenica e vince in EY.

ej: la prima volta non si scorda mai

Foto: Beta Boano/Morello

Foto: Beta Motor/Morello

Foto: KTM Racing

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Foto: Honda Redmoto/Agrati

Foto: Beta Boano/Morello

Foto: Enduro ABC Foto: Enduro ABC

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ALEX SALVINI“Sono molto contento per la vittoria ottenuta sabato, anche se devo dire che è stata una gara combattuta fino all’ultimo. Domenica sono ripartito forte e molto motivato, poi ho fatto un terzo giro disastroso, ho perso quattro secondi nell’estrema e undici in quella cross per due errori nell’entrata in curva. Que-sti due piccoli sbagli mi sono però costati non solo la gara, ma anche la seconda posizione, che era alla mia portata. Ho pro-vato a spingere di più nelle ultime due speciali, ma purtroppo non è bastato per battere il miglior tempo, così ho concluso a 0.32 dal secondo classificato”

PELA RENET“E’ stata una gara veramente dura. C’erano molte rocce lungo il giro e non c’era spazio per rilassarsi, è stato molto difficile an-dare dentro e fuori ogni speciale. Sia l’Enduro Test che il Cross Test sono stati davvero impegnativi da affrontare. Era difficile scegliere la traiettoria giusta. E’ stata una vera gara di Enduro! Per i miei risultati, il secondo posto di domenica è un buon piaz-zamento. C’ho messo un po’ a trovare il ritmo giusto, ma le cose sono migliorate giro dopo giro e ho concluso la prova non così distante dalla prima posizione”

STEVE HOLCOMBE“Sono al settimo cielo!! Oggi è stata un giornata perfetta. La lotta con Mccanney e Redondi è stata dura ma alla fine ci sonoriuscito!! Sabato è stato il mio compleanno e non potevo farmi regalo migliore!! Ringrazio tutto il Team per l’ottimo lavoro fatto eper avermi portato al mondiale, la mia famiglia, Steve Plain e la Beta UK per il loro supporto. Ci vediamo in Grecia. Grazie!!”

il pensiero dei riders

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JOHNNY AUBERT“Il GP del Portogallo era iniziato abbastanza bene ottenendo un buon tempo nel Super Test. Sabato mattina non sono partito bene e ho avuto qualche difficoltà a trovare il ritmo giusto nelle Prove Speciali, poi sono riuscito a recuperare e a concludere in quarta posizione. Peccato per oggi perché ero partito concen-trato e stavo battagliando per il podio quando sono caduto rovi-nosamente a terra battendo forte la testa e la schiena”.

EERO REMES“Le prove speciali erano al quanto difficile con molte rocce e tanta polvere ma alla fine ho ottenuto due ottimi risultati con un primo posto nella giornata di apertura e un secondo posto nella giornata seguente. Un ottimo bottino per il campionato”.

GIACOMO REDONDI“Al Super Test del venerdì sera sono partito subito bene con un secondo posto davanti al mio rivale McCanney. Ieri sono parti-to subito forte distanziando notevolmente il mio avversario per poi amministrare all’ultimo giro e per la prima volta quest’anno sono salito sul gradino più alto del podio. Oggi invece non è andata bene, al secondo giro io e altri due piloti lottavamo per il primo posto ed eravamo distanziati di pochi secondi, ho pro-vato a spingermi oltre il limite per riuscire a vincere invece ho commesso troppi errori e alla fine mi sono dovuto accontentare di un terzo posto”.

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MONDIALE ENDURO 2015 – CLASSIFICA CAMPIONATO E11. Christophe Nambotin 114 punti2. Eero Remes 1043. Daniel McCanney 794. Lorenzo Santolino 695. Marc Bourgeois 666. Cristobal Guerrero 637. Simone Albergoni 628. Gianluca Martini 459. Rudy Moroni 4110. Jonathan Manzi 33

MONDIALE ENDURO 2015 – CLASSIFICA CAMPIONATO E21. Antoine Meo 117 punti2. Pela Renet 983. Alex Salvini 974. Johnny Aubert 655. Jaume Betriu 636. Loic Larrieu 617. Victor Guerrero 518. Oriol Mena 509. Deny Philippaerts 4410. Nicolò Mori 39

MONDIALE ENDURO 2015 – CLASSIFICA CAMPIONATO E31. Mathias Bellino 103 punti2. Matti Seistola 993. Matthew Phillips 914. Aigar Leok 735. Manuel Monni 626. Thomas Oldrati 607. Luis Correia 548. Antoine Basset 439. Jonathan Barragan 4010. Jeremy Tarroux 40

classifica campionato 2015

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MONDIALE ENDURO 2015 – CLASSIFICA CAMPIONATO EJ1. Jamie McCanney 109 punti2. Giacomo Redondi 953. Alessandro Battig 784. Diogo Ventura 715. Steve Holcombe 676. Luis Oliveira 607. Kirian Mirabet 548. Matteo Bresolin 439. Davide Soreca 3110. Benjamin Herrera 22

MONDIALE ENDURO 2015 – CLASSIFICA CAMPIONATO EY1. Josep Garcia 117 punti2. Mikael Persson 713. Jean-Baptiste Nicolot 484. David Abgrall 455. Jack Edmondson 43

MONDIALE ENDURO 2015 – CLASSIFICA CAMPIONATO EW1. Laia Sanz 80 punti2. Jessica Gardner 663. Jane Daniels 624. Blandine Dufrene 435. Jessica Jonsson 41

Foto: Enduro ABC

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mondiale enduro in portogallo

tappa impegnativa per matteo bresolin

Questo fine settimana in Portogallo, a Gou-veia, è andata in scena la terza tappa del Mondiale Enduro. Una gara molto difficile, che ha impegnato gli atleti in una due giorni caratterizzata da Prove Speciali veloci e mol-to segnate.

Il pilota del Team Italia Enduro Matteo Breso-lin ha ben figurato nella EJ nonostante le tan-te difficoltà di un percorso davvero selettivo. Ieri ha fatto suo l’ottavo posto finale, mentre oggi la stanchezza e le insidie del tracciato lo hanno fatto scivolare nelle retrovie.

Cristian Rossi: “La prova del Portogallo è stata una gara davvero selettiva, anche i big hanno sofferto nelle Prove Speciali. Per gli italiani il day 1 è stato positivo, con Alex Salvini e Gia-como Redondi primi nelle classi E2 e Junior. Oggi la giornata è stata più pesante e fisica-mente gli atleti ne hanno risentito. Entusia-smante la battaglia di Alex, che ha perso il se-condo gradino del podio della sua categoria per solo tre decimi, piazzandosi dietro a Meo e Renet. Buona la trasferta dell’azzurro Bresolin che ha sicuramente fatto molta esperienza in questa due giorni portoghese.”

Il prossimo impegno per il Team Italia Enduro è fissato per il 30 e 31 maggio in Croazia, con la seconda prova del Campionato Europeo.Foto: GP Motorsport/D.Agrati

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Foto: GP Motorsport/D.Agrati

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Continua a ritmo serrato il cammino del trico-lore Under23/Senior verso la proclamazione dei suoi campioni italiani 2015. Dopo Ottobia-no e Pietramontecorvino, il circus dell’Enduro è pronto ad approdare a San Marcello Pisto-iese per il terzo round della stagione. La rumorosa e colorata “tribù dell’enduro” ravviverà le vie cittadine già da sabato 23 maggio, giorno destinato alle operazioni pre-liminari, che si svolgeranno dalle 10.30 alle 16.00, prima di prepararsi per l’impegnativa gara della domenica.

under23/senior pronti per il giro di boa 2015

20 maggio 2015

campionato italiano enduro

under23/senior

di Monica Mori

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Questo terzo appuntamento riserverà ai 278 at-leti al via un percorso selettivo, da ripetere tre volte. A differenza delle classiche due speciali, quella di San Marcello Pistoiese sarà una gara caratterizzata da tre prove: due linee ed una estrema, tutte concentrate in un settore.

Il giro sarà ad “8”; scattate le ore 8.30 di dome-nica mattina i concorrenti saranno chiamati ad affrontare il primo settore caratterizzato solo da trasferimento. L’assenza di prove in questa pri-ma parte di gara non deve ingannare gli atleti al via perché ci sarà da faticare; sarà un settore impegnativo, disegnato nel sottobosco alle pen-dici dell’Abetone, con un fondo contraddistinto da radici e sassi. La seconda parte del percorso sarà più leggera; ad impegnare i riders saranno le prove speciali. Dopo il pit stop di assistenza si avranno i primi verdetti con l’Extreme Test: al suo interno non ci saranno passaggi particolarmente difficili, ad eccezione di alcuni tornanti stretti in salita che con la pioggia potrebbero risultare fon-damentali.

A seguire sarà la volta delle due prove in linea; entrambe della lunghezza di circa 4,5 km pre-senteranno un fondo piuttosto sassoso, tipico della zona appenninica.

campionato italiano enduro

under23/senior

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Battaglie aperte sia nel tricolore Under23 che in quello Senior. Partendo dai più piccoli in gara, i ragazzi della 50 codice, ad occupare le prime tre posizioni sono i tre alfieri Team Italia Andrea Verona (Beta), Claudio Spanu (Suzuki Valenti) e Giovanni Bonazzi (Beta). Nella 125 Cadetti con 37 punti al comando troviamo Matteo Pavoni (KTM Desio), seguito da Luca Apollo-nio (KTM GP Motorsport) e Andrea Manarin (Yamaha Miglio), entrambi a 30 lunghezze. Nella E1 2TU il podio viene completato da Riccardo Crippa (Yamaha Gaiardoni), Michele Marchelli (Husqvarna Osellini) e Emanuele Facchetti (KTM), mentre la E1 4TU vede in testa con un punteggio pieno Nicolò Bruschi (Honda RS Moto) che precede Matteo Rossi (KTM) e Edoar-do Lazzarini (Husqvarna). En plein anche per Dawid Ciucci (Beta Diligenti Racing), attuale leader della E2U; alle sue spalle troviamo Matteo Cavallo (KTM) e Mattia Ferrari (Husqvarna Osellini), con 32 e 27 punti. Altra lea-dership con punteggio pieno nella E3U con Andrea Castellana (Husqvar-

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na Osellini) primo, seguito da Mattia Giulietti (Husqvarna) e Robert Malanchini (KTM Sissi Ra-cing). Tra le Lady di ferro, testa del campionato per Cristina Marocco (Yamaha), prima davanti a Raissa Terranova (KTM Lady Enduro Project) e Paola Riverditi (Husqvarna).Nella classifica riservata alle squadre, primo po-sto per il Motoclub Lumezzane, seguito dal Pa-via Enduro e dal Trial David Fornaroli. Nei Team Indipendenti, testa della classifica per l’Osellini Husqvarna Team, primo davanti al Diligenti Ra-cing Team e al KTM Sissi Racing.

Passando alla Senior, nella E1 2TS in prima po-sizione troviamo Simone Zaffaroni (Yamaha Mi-glio) con 37 punti; lo inseguono a meno due e meno cinque punti Mattia Traversi (Team Osellini) e Luca Rovelli, entrambi su Husqvarna. Andrea Bassi (Suzuki Desio) conduce la generale della E1 4TS con 37 lunghezze. Lo seguono Jacopo Cerutti (Honda RS Moto) e Federico Ulissi (KTM), secondo e terzo a 31 e 28 punti. Situazione di pari merito nella E2S dove ai verti-ci con lo stesso punteggio troviamo Diego Nico-letti (Beta) e Roberto Rota (KTM). I due stanno regalando grande spettacolo a suon di secondi, e anche a San Marcello Pistoiese non si rispar-mieranno certamente. Al terzo posto della E2S c’è Andrea Balboni (KTM), che però deve fare i conti con un gap di -11 dalla vetta.

Nella E3S leadership per Luca Marcotulli (Gas Gas), alla guida della categoria con 37 punti. Alle sue spalle troviamo Mattia Cargnel (KTM) e Omar Chiatti (Husqvarna Diligenti Racing), mentre An-drea Belotti dovrà affrontare una seconda parte di campionato tutta in salita a causa dello zero fatto registrare in Puglia dopo la vittoria di Ottobiano. Con 109 punti al comando della classifica Squa-dre troviamo il Trial David Fornaroli; lo seguono l’Intimiano Natale Noseda e il Motoclub Desio. Tra i Team Indipendenti Senior, prima posizione per il Diligenti Racing mentre il secondo posto è occu-pato dal Team Osellini Husqvarna.

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sotto la

di Elisabetta Caracciololente

Si è corso la settimana scorsa il Phara-ons Rally, uno dei rally africani che ha contribuito a creare la leggenda dei rally. Nato negli anni Ottanta, il Faraoni - così lo chiamano in Italia – era organizzato da un personaggio, francese, di nome Fe-nouil ed in poco tempo è diventato il rally più importante dopo la Dakar. Perchè si svolgeva ad ottobre, e quindi era l’ultimo test per i mezzi prima della Dakar che si correva a fine dicembre. Perchè portava i piloti nel bellissimo deserto egiziano, con le dune a cattedrale e lo splendido deser-to bianco. Perchè durava una settimana con un caldo soffocante e vi prendeva-no parte tutti i big della disciplina. Perchè partire ed arrivare con il proprio mezzo da gara davanti alle Piramidi o alla Sfinge è una emozione senza pari.

14 moto al Pharaons Rally mettono in luce una situazione difficili per le gare in Africa e comunque troppo costosa in questo periodo di crisi per un calendario mondiale FIM che non attira più i privati.

Alla fine degli anni Novanta è subentrata l’italianissima JVD con gli allora soci Daniele Cotto e Vincenzo Lancia e la storia è continuata. Per tanti anni sono arrivati i piloti di alto livello internazionale e la gara, sempre partendo dal Cairo, si snodava lungo il Paese con alcune tappe leggen-darie come Asyut, Abu Simbel, Farafra. Poi tre anni fa il rally è passato di mano e ora l’organiz-zazione, pur mantenendo i suoi corrispondenti italiani, è egiziana. Il percorso è cambiato, ma l’arrivo è pur sempre davanti alle Piramidi, ora ci sono due bivacchi al posto dei sei precedenti e per l’assistenza la vita è più facile perchè per tre giorni la gara torna sempre allo stesso posto con un percorso cosidetto a margherita. Il problema è che la situazione politica dell’Egitto non ha aiutato molto gli orga-nizzatori e le squadre ufficiali, nel senso di Ktm e Honda, da due anni disertano il rally.

Foto Massimiliano Sassi

Foto pharaonsrally.com

Piramidi placcate oro?

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Per assurdo oggi sono più le auto, e soprat-tutto con nomi blasonati, a correre in Egitto che non le moto, come invece avveniva in passato. E sì che la gara vale per i due ti-toli mondiali, quello FIM e quello FIA, ma questo non sembra interessare più di tanto i partecipanti.Fattosta che quest’anno al via si sono pre-sentate 14 moto e 26 fra auto e camion e in questo modo è davvero difficile per un organizzatore star dentro con le spese.Il motivo della crisi, oltre che politico e le-gato anche alla paura che ora sconcerta un po’ tutto il mondo dopo gli ultimi attentati, è da ricercare anche nella crisi economica. Il Pharaons rally oggi costa 4900 euro a persona per l’iscrizione di una moto, 9000 per le vetture con due persone a bordo e 11 mila per i camion con tre persone a bordo.

Foto pharaonsrally.com

Foto Massimiliano Sassi

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Poi va calcolata l’assistenza e un meccani-co costa 2500 euro più 1000 per il veicolo. A questo vanno aggiunti il trasporto in nave del mezzo che varia a seconda delle di-mensioni fra i 1000 e i 2500 euro e le spese per l’hotel prima e dopo la gara.Certo la gara è molto bella e ti porta a diret-to contatto con zone meravigliose e leggen-darie, ma oggi con questa cifra si possono fare oltre 5 gare, ugualmente divertenti: magari non in Egitto, ma forse in zone co-munque belle. Facciamo un esempio: l’Hel-las rally in Grecia si è appena concluso e al via c’erano fra moto, quad e UTV oltre 100 concorrenti. Il Croatia Rally che si sta svolgendo in questi giorni ha 80 piloti – tutti in moto – in gara. L’Hellas costa 800 euro in moto e 1000 in auto, il Croatia Rally costa 875 euro e comprende anche sette giorni di hotel 4 stelle a mezza pensione. Il primo dura cinque tappe, così come il secondo e i piloti non sono solo amatori, ma anche uf-ficiali e professionisti, gente che comunque nella sua carriera ha già corso la Dakar, il Pharaons, e magari Tunisia e Marocco.

Foto pharaonsrally.com

Foto pharaonsrally.com

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Le gare del futuro sono queste, e il campio-nato del mondo quest’anno lo stanno cor-rendo poco più di 20 piloti perchè i prezzi sono esorbitanti. La FIM ha creato un cam-pionato, da anni ormai, composto da sei gare: la prima ad Abu Dhabi, la seconda in Qatar, la terza in Egitto, la quarta in Sarde-gna – unica in Europa – la quinta in Cile nel deserto dell’Atacama, la sesta in Marocco e quest’anno non ne fa più parte il Brasile che è stato sostituito dal Cile. Un pilota privato che voglia partecipare a queste gare, o ad almeno 4 di queste, sperando in un buon risultato e quindi in una buona posizione di classifica avrà bisogno come minimo di un budget di 200 mila euro e se pensiamo all’attuale situazione economica la cosa non è così semplice. Se poi mettiamo in conto che ci sono piloti che vengono per esem-pio dalla Norvegia, o dalla Slovacchia, Pa-esi che non hanno tradizione motociclistica e che per questo, non offrono alcun soste-gno a chi corre, in termini di finanziamenti e sponsor, capiamo quanto il tutto sia diventa-to tanto complicato.L’unica gara che non conosce crisi o cali è la Dakar, ma qui la storia è totalmente diversa.

Il futuro dunque, per i rally raid è sempre più incerto, almeno per quelli tanto costo-si. E’ invece velato di ottimismo il futuro di quegli organizzatori che hanno capito tut-to questo e propongono gare accessibili e divertenti, adatte ai professionisti del road book ma anche agli amatori, a quelli che sono alle prime armi e vogliono prendere dimestichezza con l’arte del navigare. Hel-las Rally Raid, Croatia Rally, Transanatolia Rally, tutte le Baja a cominciare con quella di casa nostra, l’Italian Baja di Pordeno-ne, per arrivare poi in Spagna, Portogallo, Ungheria, Polonia, e se proprio la voglia di misurarsi con i campioni del mondo è irresistibile allora ecco il Sardegna Rally Race , prova di mondiale accessibile con 2000-2800 euro, a seconda del periodo di iscrizione, più le spese di viaggio. In tutto, affrontando – tempo permettendo ed impe-gni di lavoro permettendo – almeno 4 gare di questo elenco si spenderanno non più di 10 mila euro in un anno, vale a dire l’equi-valente di un solo Pharaons Rally.

Oggi come oggi, ne vale la pena?

Foto pharaonsrally.com Foto pharaonsrally.com

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I circuiti dedicati all’offroad non parlano più solo “Cross”. Anche gli appassionati di Enduro posso infatti contare su sempre più strutture in grado di garantire le caratteristiche principale dello sport fanalato, con la nascita di numerose nuove piste dedicate a chi ama le moto targate. Tra le più famose ci sono sicuramente l’Offroad Park di Pietramurata e il circuito di Ottobiano, ma sabato 23 maggio è pronta ad aggiungersi alla famiglia dell’Enduro anche la celebre pista di Montagnana, in provincia di Padova.

a montagnana un nuovo circuito dedicato all’enduro

Il Motoclub del Montagnanese è lieto di annun-ciare infatti l’apertura di una nuova area dedi-cata alla vecchia regolarità per festeggiare i 25 anni di attività dell’impianto di Motocross. Si potrà girare all’interno della pista, ideata e dise-gnata da Stefano Ingrassi e Francesco Mene-ghini, con licenza FMI, Uisp e Csen.

L’inaugurazione avrà luogo sabato 23 maggio alle ore 17.30 con una breve cerimonia alla quale seguirà una cena offerta dal motoclub padovano.

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La F.M.I. Abruzzo è lieta di collaborare con il Gruppo Volontari di Pescara di Save the Children, nato di recente per dare un “volto lo-cale” a questa importante ONG Internazionale che difende e promuove i diritti dei bambini ed opera da molti anni in 119 paesi del mondo con programmi di salute, educazione , prote-zione e risposta alle emergenze.

In occasione di tutte le manifestazioni motoci-clistiche nazionali e regionali che si svolgeran-no sul territorio abruzzese saranno presenti i volontari di Pescara, con i coordinatori Fabri-zio Berardi e Anna Lisa Gentile, per presentar-si, informare su cosa si può fare in concreto per i bambini assistiti da Save The Children in alcune realtà italiane e in varie parti del mon-do, raccogliere fondi per l’emergenza “Terre-moto in Nepal”, sensibilizzare sulle adozioni a distanza di bambini nati dove vivere è una scommessa che si rinnova quotidianamente. FMI Abruzzo e Save The Children chiedono di condividere tutto questo con gli appassionati dello sport motociclistico e con tutte le perso-ne che “vogliono mettere in moto il loro cuore”!

co.re. abruzzo fmi insieme a

save the children

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Si è svolta domenica 17 maggio l’inaugu-razione dell’Hobby Park di Bonefro (CB), struttura voluta e realizzata dal Moto Club Macchiarelle Off Road, guidato dal Presi-dente Giuseppe Marrone.

Durante l’evento il Moto Club ha potuto spiegare funzioni e obiettivi della Com-missione Sviluppo Attività Sportive della FMI e dell’importanza di disporre di una struttura permanente dedicata ai più gio-vani. E dopo i convenevoli, la parte più bella della giornata: il corso Hobby Sport dedicato ai bambini, che su un tracciato completamente nuovo si sono potuti di-vertire in sicurezza. Una parte del percor-so è stata predisposta per i neofiti, l’altra per i più esperti. Terminata l’attività, ge-nitori e ragazzi hanno potuto usufruire di spogliatoi con bagni e docce, vicino alle quali sono state predisposte anche cucine e aule per lezioni teoriche.

inaugurato l’hobby park

di bonefro

Quello di domenica è stato il primo di tanti appuntamenti dedicati ai più giovani all’Hobby Park di Bonefro. Questa struttura è stata realizzata grazie alla collaborazione di nume-rose autorità locali e appassionati. I ringraziamenti vanno quindi al sinda-co Giuseppe Montagnano, all’Asses-sore alla Cultura Claudia Lalli, al Vice Presidente FMI e Presidente CSAS Giovanni Copioli, ak Presidente del Co.Re. Molise Clemente Santoro, ai Referenti CSAS Miriam Panzera e Nicola Iannantuono e al rappresen-tante di Bardahl Donato Mastropietro.

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