mAXImagazine n. 15 - 2016

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n.15 18 maggio 25 maggio 2016 under23/senior ad anghiari vince matteo pavoni fmi - cfs prima tavola rotonda del progetto “enduro - italia” sardegna rally race 15 giorni al via

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n.1518 maggio25 maggio

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under23/seniorad anghiari vince matteo pavoni

fmi - cfsprima tavola rotonda del progetto “enduro - italia”

sardegna rally race15 giorni al via

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18 - 25 maggioSommario n.15 2016

10 campionato italiano under23/senior

ad anghiari vince matteo pavoni

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spot rai sul giro d’italiaincontro tra sesti e di rocco

Sardegna Rally Race 2016mancano 15 giorni

viaggio nell’italia enduristico-culinaria

prima tavola rotonda del progetto “enduro - italia”

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sotto la

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jonathan manziCiao a tutti lettori di mAXImagazine!

Eccoci di nuovo qua a scrivere… mi sembra l’al-tro giorno che vi raccontavo delle prime due tappe del Mondiale EnduroGP in Marocco e Portogallo e invece è già passato un mese!

Siamo già pronti per il terzo round della stagione, e proprio a proposito di Mondiale, vi sto proprio scrivendo dall’aereoporto di Bergamo, dove sono in attesa di imbarcarmi in direzione Grecia, e per la precisione Grevena, dove sabato 21 e domeni-ca 22 maggio il circus dell’Enduro iridato si sfiderà della quinta e sesta prova del Campionato 2016.

Mentre sono qui in attesa, ho deciso di fare un punto della situazione, e di farlo insieme a voi. Dopo la doppia trasferta mondiale di Agadir e Gouveia, abbiamo avuto due settimane di stacco. Non c’erano gare in programma così ho deciso di concentrarmi sugli allenamenti in vista del terzo appuntamento degli Assoluti d’Italia, svolti a Pie-vebovigliana l’8 maggio, e direi che è stata una scelta più che azzeccata. Ma andiamo con calma.L’avvio della stagione è stato un po’ sottotono rispetto alle mie aspettative. Complice anche la brutta caduta durante la messa a punto della mia moto nel primo weekend di Lignano Sabbiadoro, il quarto posto nella generale della E1 non era certo la posizione che mi ero prefissato.

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Data di nascita: 31/08/1990Nazionalità: Italiana

Numero Gara: 61Ranking: 23,80

Moto: Husqvarna 250 4TTeam: BBM Husqvarna Motorcycles

Motoclub: Lumezzane

La voglia di salire sul gradino centrale del podio era tanta così ho deciso di modificare il mio allenamento puntando maggior-mente sulla preparazione fisica. Così tra palestra e bici, ho mo-mentaneamente abbandonato la moto. Per un pilota infatti non è importante solo sapere andare in moto, destreggiarsi tra mulat-tiere, tronchi e sassi, ma deve avere ancora un’ottima prepara-zione fisica, che va al di là del saper dare gas.

A Pievebovigliana abbiamo trovato delle speciali davvero belle: un enduro test molto veloce e ricco di sassi, un Cross test len-to situato su una collina e con dei tratti molto enduristci ed un extreme test artificiale ma molto divertente da fare in moto. La prova mi piaceva, il mio fisico rispondeva bene (e pure la testa!) e così… ho concluso al primo posto! Sono davvero contento. Ora mi trovo al terzo posto di categoria, davanti a Alessandro Battig che purtroppo è stato costretto ad abbandonare la gara di Pievebovigliana per una brutta caduta. Fortunatamente Sandro non si è fatto nulla, se non qualche botta!

Concludendo, direi che il weekend marchigiano è stato più che positivo. Spero di riportavi qualche altra bella notizia nel prossi-mo numero di mAXImagazine; nel mezzo il GP di Grecia, questo fine settimana, gli Assoluti d’Italia a Firenzuola il 29 maggio e il GP di Finlandia l’11-12 giugno.

JM #61

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under23/senior15 maggio - anghiari

ad anghiari vince matteo pavoni

campionato italiano endurounder23/senior

È stato il bresciano del Motoclub Lumezzane Matteo Pavoni il pilota più veloce della terza tappa del tricolore Under23/Senior svoltasi domenica 15 maggio, ad Anghiari – AR. La vittoria è arrivata per un solo secondo di vantaggio e proprio all’ultima speciale, prima della quale al comando c’era il bergamasco Mirko Gritti con un gap di sei secondi.

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ad anghiari vince matteo pavoni

campionato italiano endurounder23/senior

Il weekend è iniziato venerdì con l’apertura ufficiale del paddock; l’avvio è stato però contraddistinto da una giornata piovosa. Da mezzogiorno circa la pioggia ha colpito l’affascinante borgo di Anghiari, cadendo copiosa e determinando una gara bagnata e caratterizzata dal fango.

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Fortunatamente sabato e domenica (fino all’ultimo giro), il sole l’ha fatta da padrona, asciugando la maggior parte del percorso. Nonostante il clima favorevole, domenica la macchina organizzativa ha riscontrato alcune difficoltà, costringendo la direzione gara ad annullare il Cross Test dapprima, apportando altresì alcune modifiche che lo hanno ridotto di oltre metà lunghezza, e successivamente l’ultimo Enduro Test per una questione di si-curezza. I piloti infatti, giunti nei pressi della prova, non se la sono sentita di entrare, visto anche il rovescio, breve ma intenso, che aveva colpito la zone poco prima.

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Vogliamo fermarci un attimo a riflettere su quanto è accaduto: non siamo qui per puntare il dito verso qualcuno, ma vogliamo cercare di capire quello che è successo. Senza dubbio il meteo ha condizionato la maggior parte della prova, diventata un po’ troppo dura per un campionato riservato a questa fascia. A detta di molti piloti infatti, la prova era degna degli As-soluti d’Italia, mentre l’under23/Senior comprende sia il privato che vuole cimentarsi in prove più impegna-tive rispetto al regionale, ma anche il professionista che sfrutta queste prove per allenarsi e per i giovani che vogliono imparare per essere un giorno tra i top riders mondiali.

Presi in considerazioni questi due aspetti, credo che la domanda sia: esiste il compromesso per conciliare le due realtà?

E’ giusto che le prove del tricolore siano dure per formare i campioni del futuro o che siano più soft per permettere anche al semplice appassionato di prenderne parte (senza dimenti-care che questo equivarrebbe ad un maggior numero di iscritti)? Non vogliamo dare rispo-ste troppo frettolose, ma è giusto forse riflettere su quanto accaduto con lo spirito giusto per far crescere questo meraviglioso sport.

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E1 Eero Remes

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Tornando alla gara, sotto l’aspetto prettamente tecnico, quella di An-ghiari è stata una prova veramente difficile: tre speciali più il tirato han-no segnato i concorrenti e determinato il più alto numero di ritiri della stagione. A fine giornata infatti sono stati oltre 80 i piloti non classificati.Il più veloce è stato, come detto prima Matteo Pavoni. Una giovane promessa che fa ben sperare per il nostro futuro: Matteo infatti ha so-lamente 18 anni e gara dopo gara sta crescendo, sia fisicamente che di testa. Promettente talento offroad è anche Lorenzo Macoritto che ha tallonato Pavoni per tutta la giornata nella categoria E1 2T Cadet-ti, finendo poi in terzo posizione a causa di un minuto di penalità. Al secondo posto troviamo invece il vicentino Andrea Verona, veloce ad Anghiari così come a Pievebovigliana dove ha conquistato sempre la seconda posizione alle spalle di Matteo Pavoni.

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Prima posizione della E1 2T Junior e terzo po-sto assoluto per Riccardo Crippa che in questo terzo round non ha avuto alcuna difficoltà a far suo il gradino più alto del podio. In difficoltà infatti il diretto avversario, Emanuele Facchetti che ha dovuto fare i conti con l’Extreme Test che gli ha fatto perdere oltre cinque minuti. Terza posizione per Alberto Rizzini su Husqvarna.

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Nella E1 4T Junior sfortunato Matteo Rossi che al secondo giro, ha do-vuto rinunciare al primo posto della sua categoria a causa della rottura dei raggi della sua moto che gli hanno fatto prendere un ritardo di quattro minuti che lo ha fatto scivolare al terzo posto. La vittoria è andata a Mi-chele Marchelli seguito da Patrick Grigis. Gara senza difficoltà per Nicolas Pellegrinelli e Nicolò Bruschi che si ag-giudicano rispettivamente le classi E2 Junior e E3 Junior, con distacchi importanti. Il bresciano Pellegrinelli si mette alle spalle Matteo Cavallo e Andrea Giubettini, mentre Bruschi precede sul podio Michele Musso e Fabio Pampaloni.

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Forti e tenaci i piccoli della 50 Codice, che hanno saputo affrontare le difficoltà del percorso in sella alla cilindrata più piccola del campionato. Vince, sorprendendo tutti, En-rico Rinaldi, figlio del quattro volte iridato Mario che mette in riga Manolo Morettini, vincitore nel fango di Chieve, e Andria Bellicoso. Non da meno le nostre Lady con Cristina Marrocco che sbaraglia la concorrenza e vince con un am-pio margine sulle avversarie Paola Riverditi e Anna Sappi-no, distaccate tra loro di pochi secondi.

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Impresa davvero titanica per Simone Zaffaroni che conclude al se-condo posto della E1 2T Senior nonostante la frattura del polso del dito della mano sinistra, oltre altre diverse contusioni, procurate la settimana scorsa in allenamento. Il pilota del Team Miglior ha dovuto veramente stringere i denti per portare a termine la prova e assicurarsi punti importanti per il campionato. Bravo!Onore anche a Luca Rovelli, il vincitore di Anghiari, che inflitto distac-chi davvero importanti ai diretti avversi. Terza posizione per Luca Ghi-slandi su KTM 125 2T.

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La E1 4T Senior porta la firma di Guido Conforti, mentre la sfida per la E2 viene vinta da Diego Nico-letti, primo davanti a Roberto Rota e Mauro Fiorgentili. Nella E3 prima posizione per Mirko Gritti, che fa registrare il secondo miglior tempo di giornata concludendo in piazza d’onore nella generale ad un solo secondo dal giovane Pavoni. A completare il podio della E3 sono Omar Chiatti e Mauro Zucca che terminano separata l’uno dall’altro di soli due secondi!Tra i club Under23 vincono gli uomini del Graffignano, mentre nel Senior trionfano i ragazzi del Mo-toclub Intimiano Natale Noseda. Nella classifica riservata ai Team Indipendenti, vince, in entrambe le categoria il Team Diligenti Racing.Ad Anghiari è andato di scena anche il terzo appuntamento del Trofeo Fiat Professional Six Days. Nella categoria Under23 vince Lorenzo Macoritto, mentre tra i Senior si conferma Diego Nicoletti.

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L’obiettivo di FMI e Corpo Forestale dello Stato è la tutela dei praticanti del fuoristrada Prosegue la collaborazione tra la Federazione Motociclistica Italiana ed il Corpo Forestale dello Stato che ieri a Milano, presso il Comitato Regionale Lombardia FMI, hanno organizzato la tavola rotonda del progetto Enduro-Italia sul tema “Enduro/Territorio. Una regola chiara, che tuteli il diritto e il dovere”.

Davanti ad una platea di 150 persone tra Moto Club, appassionati e stampa, hanno partecipato all’incontro Paolo Sesti (Presidente FMI), Tony Mori (Responsabile Rapporti Istituzionali FMI), Marco Marcellino (Presidente Commissione Normative Fuoristrada FMI), Ivan Bidorini (Presidente Comi-tato Regionale Lombardia FMI), Claudio D’Amico (Comandante provinciale di Arezzo del Corpo Forestale dello Stato), Marco Mazzi (Ispettore del Corpo Forestale dello Stato), Andrea Gorfini (Vice Revisore del Corpo Forestale dello Stato) e Andrea Li Volsi (Funzionario regionale Lombardia del Corpo Forestale dello Stato). Da sottolineare la presenza in platea di alcuni rappresentanti del Club Alpino Italiano.

La Tavola Rotonda è stata organizzata – nell’ottica di continuità del Protocollo d’intesa tra la Fe-derazione Motociclistica Italiana ed il Corpo Forestale dello Stato – per sensibilizzare i praticanti dell’attività fuoristrada sul corretto utilizzo del territorio, cercando di avvicinare il mondo dello Sport alle Istituzioni e agli organi preposti al controllo. Diversi gli argomenti all’ordine del giorno che sono stati approfonditi: difesa della pratica sportiva del fuoristrada, contrasto dell’illegalità, dialogo con le Istituzioni locali e regionali, sensibilizzazione sul corretto utilizzo del territorio, ricerca di soluzioni per facilitare la circolazione degli appassionati del fuoristrada. Sono seguiti numerosi interventi sia di rappresentanti di Enti locali che di Moto Club, i quali non solo hanno voluto approfondire le diverse problematiche ma anche illustrare le rispettive esperienze sul proprio territorio.

Durante l’incontro, il Presidente FMI Paolo Sesti ha dichiarato: “Sono convinto che, attraverso l’edu-cazione e la sensibilizzazione degli appassionati, la pratica del fuoristrada possa proseguire senza difficoltà. Il Protocollo sottoscritto nel 2012 con il Corpo Forestale dello Stato ha un preciso fine: quello di mettere in condizione tutti i praticanti e gli organizzatori dell’attività off-road di essere dalla parte della ragione. In quest’ottica, la riunione tenutasi ieri a Milano darà il via ad una serie di incontri che avranno luogo nelle prossime settimane e nei prossimi mesi anche nelle altre regioni interessate da problematiche legate alla circolazione fuoristrada”.

Dal canto suo, il Comandante Claudio D’Amico ha evidenziato come il diritto alla pratica sportiva fuoristrada appartenga anche ai motociclisti, a condizione che questa avvenga nel rispetto delle re-gole e dell’ambiente. In tal senso, è importante anche il ruolo degli IGAST (Istruttori di Guida Attività Sportiva Territoriale della Federazione Motociclistica Italiana) e l’avvio della collaborazione con le Misericordie e la Protezione Civile.

Ad assistere alla tavola rotonda era presente anche Ruy Barbosa, rappresentante della Federazione Motociclistica Cilena che ha voluto osservare il metodo di lavoro della FMI in un’ottica di pratica del fuoristrada, tutela dell’ambiente e rispetto del territorio da parte dei motociclisti.

Ufficio Stampa FMI

prima tavola rotonda del progetto “enduro – italia”

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I Presidenti di FMI e Federciciclismo: “La bicicletta è propedeutica e complementare alla moto” Si è tenuto questa mattina a Roma, presso il palazzo delle Federazioni Sportive Nazionali del CONI, un incontro tra i Presidenti della Federazione Motociclistica Italiana, Paolo Sesti, e della Federazione Ciclistica Italiana, Renato Di Rocco.E’ stata l’occasione per ribadire la vicinanza non solo fra le due Federazioni, ma soprattutto tra due discipline, il Motociclismo ed il Ciclismo, che hanno molti elementi in comune non solo dal punto di vista sportivo. A suggellarla, uno scambio simbolico di maglie azzurre: Sesti ha ricevu-to quella della Nazionale di ciclismo, Di Rocco la Maglia Azzurra FMI indossata dai piloti nelle competizioni a squadre nazionali.

spot rai sul giro d’italiaincontro tra sesti e di rocco

Durante l’incontro, Paolo Sesti ha dichiarato: “La bicicletta è la base per andare in moto e il passaggio dalle due ruote a pedali a quel-le a motore è spesso molto naturale; inoltre chi pratica attività sportiva si allena sempre di più con la bici. Come FMI, collaboriamo con i Ministeri delle Infrastrutture e dei Trasporti, dell’Interno e dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca per sviluppare i nostri progetti di Educazione Stradale. Questi sono rivolti ai giovani, in molti casi si svolgono in bicicletta e fanno registrare numeri importanti che ci dan-no un buon ritorno di immagine. Inoltre proprio i nostri Formatori di Educazione Stradale sono spesso chiamati ad addestrare i funzionari del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ol-treché della Motorizzazione Civile”.

Renato Di Rocco, dal canto suo, ha spiegato: “Con la FMI è sempre esistito un rapporto di colla-borazione molto attivo, in quanto le nostre sono Federazioni che si occupano degli utenti deboli della strada. Anche noi sviluppiamo progetti di Educazione Stradale in collaborazione con il Mini-stero dell’Interno, delle Infrastrutture e dei Trasporti e dell’Istruzione per sensibilizzare i bambini. La bicicletta inoltre è propedeutica al ciclomotore e, come detto dal Presidente Sesti, spesso chi la utilizza è anche, o diventa, un motociclista”. All’incontro era presente anche Stefano Nepa, giovane pilota del Progetto San Carlo Talenti Azzurri FMI che con il 3570 Racing Team parteciperà al CIV Moto3, i cui primi due round si cor-reranno questo fine settimana a Vallelunga: “La bicicletta è fondamentale per il mio allenamento, mi permette di sviluppare una buona coordinazione e resistenza fisica. La mia più grande pas-sione è certamente il motociclismo, ma durante la settimana utilizzo spesso la bici da corsa o la mountain bike”. Ufficio Stampa FMI

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Vi avevamo lasciati un mese fa nella nostra scorsa rubrica con le dita incrociate e scaramanzie varie in vista della se-conda tappa del Campionato Italiano a Custonaci in Sicilia e ora siamo appena rientrate dalla Toscana dove si è svolta la terza! Come preannunciato, è stato un mese di fuoco con tanti appuntamenti agonistici per tutte le nostre ladies, dal minienduro ai regionali fino al campionato maggiore.

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Ma andiamo con ordine a raccontarvi com’è andata; nel week-end del ponte del 25 aprile c’è stata la trasferta più lunga e impegnativa di tutto il Campionato 2016, quella in Sicilia appunto. Se nn fosse che i giorni liberi disponibili tra lavoro/scuola sono sempre troppo pochi, avremmo preso volentieri la scusa della gara per fermarci ben più di 3/4 giorni in questa meravigliosa isola di sole, mare, spiagge, montagne verdi... montagne di cannoli, di arancini, di sarde a beccafico, di biscotti alle mandorle, ai pistacchi e poi la pasta ‘ncasciata, lo sfincione, la caponata... Ok ok basta così, eravamo lì per una gara di enduro! Il fatto è che come sapete noi abbiamo tra i nostri piloti Raissa Terranova, che seppur trapiantata in quel di Bolo-gna, resta una Sicula doc e quindi quando capita di andare nella sua terra d’origine, lei e suo papà Pino ci fanno scopri-re le meglio cose!

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Per quanto riguarda la gara, terreno asciutto ma tante tante pietre, di tutte le forme e dimensio-ni, che hanno reso estremamente impegnativi e faticosi anche i trasferimenti, oltre alle due pro-ve speciali. Terzo gradino del podio per la Team manager Anna Sappino, che anche nelle gare più dure con la sua esperienza è sempre una garan-zia, soprattutto nelle linee, nonostante qualche problema alla ruota posteriore che l’ha fatta un po’ tribolare. E se la veterana fa la differenza ne-gli enduro test, la più giovane, Raissa ha ancora qualche problema di comunicazione con sassi e mulattiere, in compenso però va come un treno nei cross test, ed è proprio nel primo fettucciato che ha fatto registrare il miglior tempo di catego-ria, unica speciale di giornata in cui una lady è riu-scita a mettere le ruote davanti alla campionessa Cristina Marrocco.La terza rappresentante Lady Enduro Project a Custonaci è stata Susanna Grasso, che ha sicu-ramente vinto in maniera definitiva anche il più piccolo rimasuglio di paura di pietre e sassi smos-si che le era rimasto a seguito di un brutto infortu-nio, anche per lei dunque trasferta positiva e moto in parco chiuso!

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Tutt’altro clima alla 3^ prova di italiano ad Anghiari (AR)... costate, fiorentine, pappardelle al ragù di cinghiale hahaha! Purtroppo tutt’al-tro clima anche dal punto di vista meteorologico, il maltempo ha im-perversato sia i giorni precedenti che il pomeriggio della domenica, causando non pochi problemi di percorribilità ad una gara già molto selettiva, con tre prove speciali a giro e un controllo tirato. Infatti moltissimi sono stati i ritirati e i piloti andati fuori al tempo massimo canonico dei 15’ invalidato però poi dalla direzione di gara a causa delle condizioni particolari del percorso e dei tappi che inevitabil-mente si erano creati. Anche qui la nostra Anna, partita non proprio con il piede giusto ma recuperando terreno giro dopo giro, è salita sul terzo gradino del podio. Al di là della coppa però, i complimenti vanno a tutte le 5 ragazze che hanno portato a termine una gara tanto dura, dimostrando una grinta e una forza di volontà che hanno sorpreso, oltre agli altri piloti, molti ragazzi dello staff del Motoclub Adventures, organizzatore della gara!Tra queste iron-lady il nostro “scriciolo” come la chiama affettuosa-mente il Coach, la Susy che con i punti guadagnati e strameritati di questa prova scala due posizioni in classifica generale di campiona-to portandosi ora al 5°posto. Purtroppo questo anche a discapito di Raissa, che invece non ha concluso la gara, fermandosi alla fine del secondo giro; vorrà dire che nelle due gare che restano dovrà dare il doppio del gas per rifarsi!

Tra una gara di italiano e l’altra, proseguono i campionati regionali, come ottimo allenamento sia per le più forti che per le numerose ragazze che si avvicinano per le prime volte al mondo delle compe-tizioni, che tra una caduta di troppo, un fuori tempo massimo e un errore di percorso stanno facendo esperienza e presto le vedremo a fine gara con la moto in parco chiuso! Infine è arrivato il momento di confrontarsi con il cronometro an-che per le nostre 4 mini enduriste, Elisa, Isabella, Elena e Giada; è cominciato infatti questo mese il Trofeo Minienduro Nord-Ovest “Mario Ferrero”, con il primo posto di Elisa Givonetti, già vincitrice finale lo scorso anno, che cresce a vista d’occhio, sia in altezza che in manetta e fra due anni scommettiamo che sarà pronta a dare filo da torcere anche alle colleghe più grandi – pilotesse avvisate... 8-|

Ma di questo e di molte altre Lady-Avventure, vi parleremo fra un mese esatto nella nostra rubrica di giugno, ovviamente sempre qui sul mAXImagazine!

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La scelta versatile per ogni terreno

Estremamente versatile in termini di utilizzo su terreni che siano morbidi, sabbiosi, misti o duri. Ottima resistenza all’usura ed allo strappo, così come un ottimo grip su terreno duro grazie ai suoi tasselli rinforzati e ingranditi. Più comfort grazie ad un ottimo assorbimento dei colpi (su radici, pietre, ...) e ad una ottima stabilità in frenata, il che consente di frenare più energicamente. La scelta dei Campioni del Mondo d’Enduro, Pierre-Alexandre RENET, (categoria E2 nel 2014) e Mathias BELLINO (categoria EJ nel 2013).

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Questa settimana ci piacerebbe raccontarvi una storia. Una storia di sacrifici, di sofferenza, di perseveranza e di passione. Una storia di un pilota che ha partecipato all’ultima prova di #UndSen2016 ad Anghiari(AR), da molti considerata una delle gare di Campionato Ita-liano più belle e faticose, resa ancor più insidiosa dalla pioggia.Per molti piloti quella di Anghiari è stata una gara difficile: insidiosa e ri-schiosa, esasperante e tirata, quasi infinita, per chi più per chi meno. Tut-ti comunque d’accordo sul fatto che questa non è stata una gara come le altre (e lo dimostrano anche gli oltre 70 piloti ritirati), ma oggi non voglia-mo affatto giudicare l’operato degli organizzatori o del direttore di gara.Se per la maggior parte dei piloti questo weekend è stato molto impegna-tivo, per il nostro seccato DOC Zaffa lo è stato molto di più, un incubo da una parte, ma un’immensa soddisfazione dall’altra.Non tutti sanno, e lo diciamo quasi in anteprima, che il nostro Chuck (vecchio soprannome di Simo Zaffa) poco più di una settimana fa, duran-te un allenamento, ha avuto un grave incidente con la sua moto: caden-do rovinosamente al suolo si è procurato la rottura di una scapola, quella di un dito e una brutta frattura del radio.

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Mancavano pochi giorni alla partenza per la gara di Under23/Senior quando Chuck, dopo interminabili giorni fatti di radiografie, ingessa-ture, ma soprattutto grandi riflessioni, ha deciso di prendere parte alla competizione, per difendere la sua leadership in campionato.Ed è proprio domenica mattina che passione, perseveranza, duro lavoro e determinazione l’hanno portato a presentarsi in parco chiu-so, pronto a partire con la sua Yamaha 125 del Team Miglio Racing senza badare alla sofferenza fisica e psicologica dovuta all’infortu-nio che stava patendo.Una decisione che ha preso tutti di sorpresa e che testimonia gli im-mensi sacrifici a cui un pilota può andare incontro per raggiungere il suo sogno il quale, senza quella gara, sarebbe stato infranto. La sorpresa finale però è arrivata a fine gara: un podio inaspetta-to quanto sperato, che ha riportato nel nostro Zuf la speranza di raggiungere quell’obiettivo che sembrava ormai svanito nel nulla. Un’impresa a detta di tutti (e non solo Seccati) monumentale, e che riempie di orgoglio il nostro gruppo di Enduristi!Non è mancata ad ogni modo la partecipazione di quasi tutti gli altri membri della Crew alla gara di Anghiari, che ha visto, come al solito, mattatore di giornata il nostro Grimbe, per un giorno eclissato da una performance migliore della sua (anche se non per velocità), ma che continua ad alzare l’asticella dei Seccati, che sono leggibili sempre più in alto nella classifica assoluta di giornata.

Alla prossima avventura, firmata Enduristi Seccati.

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sotto la

di Elisabetta CaraccioloFoto Bike Village - Caracciolo

Sardegna Rally Race 2016mancano 15 giorni

lente

La terza prova del Mondiale FIM si svolgerà su un totale di cinque tappe con l’Italiano RTT che raggiungerà i colleghi da sabato, per le ultime tre tappe.

Non se ne parla molto, a livello mediatico, ma i bene informa-ti, gli amanti del genere e gli appassionati già lo sanno. Fra due settimane si correrà il Sardegna Rally Race, terza prova del Mondiale Cross Country Rally FIM 2016. Un appuntamen-to importante e soprattutto unico non solo nel suo genere ma anche nel panorama mondiale: la prova sarda infatti, è l’unica che mette sotto esame tutti i piloti a livello di navigazione, che li impegna su sterrati stretti, ma a volte larghi, lenti, ma a volte veloci, con una navigazione serrata che a volte si basa sulle centinaia, se non sulle decine di metri.

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Niente lunghe distanze, niente distese sconfina-te come nel deserto degli Emirati Arabi o come sui sassi del Qatar. In Sardegna ci sono mulat-tiere, tagliafuoco e salite ripide con tanti sassi a costellare le giornate di ogni pilota.La nona edizione della gara mondiale quest’an-no si correrà dal 2 al 7 giugno con un percorso in parte rinnovato e sempre più suggestivo. Si partirà da Budoni, un piccolo comune di 5000 abitanti a sud di San Teodoro, e si arriverà ad Arbatax con un totale di cinque tappe di cui tre ad anello per non pesare troppo sulla logistica e le assistenze. Giovedì 2 giugno, festa nazionale in Italia, gli equipaggi si sottoporranno alle consuete verifi-che amministrative e tecniche, e il giorno dopo ci sarà la prima tappa, con partenza ed arrivo a Budoni, appunto. Sabato 4 giugno i piloti sali-ranno a Sa Itria, un grande classico, con il suo bivacco all’interno del cortile di un’antica chie-sa e sarà la prima parte della consueta tappa marathon, senza assistenza cioè alla sera e con tutte le moto sistemate in parco chiuso. La mat-tina dopo da Sa Itria si ripartirà per Arbatax per la terza tappa – domenica 5 giugno – e da lì le assistenze non si muoveranno più. Infatti le due tappe restanti, lunedì e martedì, si svolgeranno ad anello e a raggiungere i piloti del mondiale arriveranno quelli dell’italiano RTT. Quest’anno infatti, il Sardegna Rally Race ha nuovamente validità per l’italiano: il Campionato si è aperto in Abruzzo, a fine aprile, con una prova di tre giorni organizzata dal Moto Club Sirente, ad Aielli.

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104 i piloti iscritti alla gara che aveva doppia validità: Raid Tout Terrain e Motorally e a brillare in gara sono stati Vanni Cominotto, Mauro Uslen-ghi, Luca Vecchi, Alessandro Botturi, Andrea Mancini, Matteo Graziani, il francese Adrien Van Beveren, Mirko Pavan, Manuel Lucchese e Paolo Pettinari, tanto per citare solo i primi dieci. Paolo Ceci, Jacopo Cerutti e Maurizio Gerini avevano dominato i primi giorni ma poi un incidente li ha privati tutti e tre del podio finale, facendoli invece finire... in ospedale. Per fortuna tutti e tre sono ora in fase di recu-pero e speriamo di rivederli al via in Sardegna.

Maurizio Gerini

Vanni Cominotto

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Vanni Cominotto

Non è solo ciò che provi nelmomento in cui sei al massimo dellaforma, la cosa veramente importanteè la passione che ti ha spinto amangiare polvere per anni per viverequesti momenti

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Il Campionato italiano raggiungerà il Mondiale a Sa Itria – Gavoi – per le verifiche tecniche ed am-ministrative che si svolgeranno sabato 4 giugno, mentre i loro colleghi iridati staranno spostandosi da Budoni a Sa Itria con la prima sezione della tappa marathon. La prima tappa dell’italiano, uguale a quella del mondiale cross country FIM, sarà quella di domenica cinque, da Sa Itria ad Arbatax e in tutto ci saranno tre giorni di gara. Oltre a questi due campionati, il Sardegna Rally Race costituirà anche la prima tappa dell’Enduro Rally Cup e SSV che è una gara riservata magari agli amatori o a quelli che non hanno la licenza internazionale e vogliono correre in tutta tranquillità: caratteristiche sono la licenza nazionale, una moto da enduro e l’autonomia standard della moto di serie con rifornimenti volanti dedicati. Vi pos-sono accedere sia le moto che gli UTV, che in Francia sono chiamati SSV e da noi SidebySide o UTV, appunto: per intenderci mezzi come il Polaris Razor RZR.

Helder Rodrigues

Ruben Faria

David Casteu

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Per la prima volta inoltre alla gara si allinea una sorta di Raid che avrà lo stesso nome della competizione seguito da Turismo Off Road, una formula completamente turistica che con 1500 euro in tutto mette a disposizione dell’iscritto una moto Ktm 690 enduro, cinque notti negli Ho-tel del Rally e una guida esperta della Bike Village che accompagnerà questa nuova iniziativa alla scoperta della Sardegna sulle orme, naturalmente, del rally. Ma non è tutto. La Bike Village, organizzatrice della gara, ha in programma per questo 2016 un premio speciale: una sorta di concorso tra i partecipanti al Rally riservato proprio alla naviga-zione. A fine gara verrà premiato il miglior navigatore dell’edizione 2016 con un trofeo studiato appositamente per l’occasione: “Non sarà la velocità a fare la differenza, ma la perizia e la precisione nel rispetto della navigazione e del road book. Possiamo dire fin da ora che i par-tecipanti al Trofeo Navigazione SRR16 saranno sottoposti a una serie di verifiche dei tracciati GPS e, spot, del sincronismo del percorso con le note del road book. Un modo per scovare in ciascuno dei partecipanti l’indole del Grande Navigatore” dice l’organizzazione.Un’altra novità è costituita dal neonato, in seno alla FIM, Trofeo Veteran FIM di Rally Tout Ter-rain che è dedicato ai concorrenti che rientrano nella categoria dei Veteran. Come si legge sul regolamento internazionale mentre la classifica del campionato Mondiale è riservata alle 450 (Categoria 1), con una graduatoria piloti e Case, esistono poi dei premi FIM che si chiamano Coppa del Mondo, e riguardano: Quad (categoria 2), classifica femminile (categoria 3) e Junior (categoria 4).

Helder Rodrigues

Matthias WalknerRuben Faria

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Oltre a queste tre coppe, quest’anno è stata inserita nello stesso ambito anche la categoria Veteran con un Trofeo – e non una coppa del mondo – denominato Trofeo Veteran FIM (categoria 5). Al punto 080.7.1.5 del regolamento internazio-nale si legge che per ottenere punti nel trofeo Veteran si può correre sia nella 450 che nella categoria quad: il pilota dovrà avere minimo 45 anni (al primo gennaio dell’anno preso in considerazione, quindi 2016 in questo caso). La cosa buffa al momento è che non esiste una classifica di questo Trofeo, for-se perchè le due gare precedenti non l’hanno stilata? O forse perchè non si era composta la categoria? Fattosta che piloti oltre i 45 anni ci sono, a cominciare da quel Rafal Sonik – nato nel 1966 – che occupa attualmente la prima posizione nella classifica riservata ai Quad, con 51 punti contro i 44 di Ignacio Casale e i 23 di Camelia Liparoti. Ma sul sito ufficiale della FIM non esiste questa classifica, e in realtà non esiste neanche fra i risultati pubblicati delle precedenti gare. Forse gli organizzatori non si sono accorti che è stata creata?

Adrien Van Beveren

Rafal Sonik

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Ironia della sorte ad Abu Dhabi nelle classifiche divise per categorie ci sono le 4 categorie, ed addirittura una sesta, creata da loro, per gli over 450, ma della Veteran non v’è traccia. Per fortuna che la Bike Village se n’è accorta e per questo avrà un occhio di riguardo per i Veteran a fine gara, dedicando un Trofeo esclusivamente a loro, insieme a quelli delle altre tre categorie di coppa del mondo. Fra gli iscritti ad oggi figurano alcuni dei nomi più importanti del panorama mondiale dei rally raid, dal nostro Alessandro Botturi che ha vinto in Sardegna nel 2014 ai suoi compa-gni di squadra in Yamaha, Van Beveren, Rodrigues e Xavier de Soultrait. In testa alla classifica iridata in questo momento c’è Sam Sunderland (Ktm) con 52 punti contro i 46 del cileno Pablo Quintanilla (Husqvarna) e i 33 dell’australiano Toby Price (Ktm). ‘Pela’ Renet (Husqvarna) è quarto con 29 punti e il cileno Josè Ignacio Cornejo (Ktm) quinto con 25, staccato di un solo punto da Helder Rodrigues a quota 24.

Paulo Goncalves

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