mAXImagazine n. 17 - 2015

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n.17 04 giugno 10 giugno 2015 campionato italiano major terza prova bollente a sarnico ewc 2015 husqvarna e tm regine in grecia

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l'House Organ dell'Enduro Italiano GRATIS per te!

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n.17 04 giugno 10 giugno

2015

campionato italiano major

terza prova bollente a sarnico

ewc 2015 husqvarna e tm regine in grecia

04 giugno10 giugno

2015Sommario n.17

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8campionato mondiale endurohusqvarna e tm regine in grecia

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campionato italiano major

terza prova bollente a sarnico

fabio mossini 4Rubrica

6#offroadgirldi @micolmuraglia

Il Team Italia in Grecia per il Mondiale Enduro

di Elisabetta Caracciolo22 sotto lalenteA scuola di quad cross

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fabio mossini

Foto: Vision Sport

Foto: Vision Sport

Cari amici di Axiver, bentornati!

Siamo già arrivati a metà anno e non è ancora tempo di tirare le somme.Siamo giusto al giro di boa del campionato, o me-glio lo abbiamo passato, mancano ancora due ap-puntamenti e la stagione dell’enduro nazionale si chiude.

Sembra strano anche a voi vero? Si anche io non mi sono ancora abituato a queste tempistiche. Ma ravvicinando le date delle gare, ha fatto si che il campionato si concentrasse per poter lasciare spazio alla stagione estiva di fine anno, aperta allo svolgimento di altri eventi ormai classici.Aggiornando il calendario al prossimo appunta-mento mancano tre settimane, e in questi giorni mi sto concedendo un po di “relax”, dedicandomi solo in parte agli allenamenti in moto, con la pos-sibilità di dedicare spazio anche per altro, senza però perdere la concentrazione e focalizzandomi sul mio obiettivo.

Già perché questo inizio stagione non è stato pro-prio facile per me, chiaramente agonisticamente parlando. Sono stato un pó “lento” a trovare il fee-ling con la mia moto, era come una relazione forza-ta, ma finalmente è ri-scoppiato l’amore e insieme abbiamo conquistato il primo posto in campionato.Nonostante questo breve momento poco brillante, devo dire che non ci siamo mai persi d’animo e anche con la mia squadra abbiamo sempre guar-dato in alto, per poter dare l’esempio alle giovani promesse che fanno parte del team Honda.E come sempre, il lavoro paga!Questo è quello che dico sempre anche ai miei giovani, e giovanissimi, allievi che seguono i miei insegnamenti. Già perché il mio progetto dedicato alla formazione delle giovani promesse segue e con grande entusiasmo.

Anche da parte mia, ho un grande stimolo nel seguire questo progetto non solo perché mi da la possibilità di poter trapassare tutto ció che ho imparato in questi 20 anni di agonismo, facendo della mia più grande passione, una professione vera e propria che in questo lungo periodo mi ha dato davvero molte soddisfazioni.

E proprio seguire passo passo i progressi dei miei alunni, mi fa ricordare, a quando sognavi dietro ai banchi di scuola il pomeriggio in moto, e quanto sembrava lunga la settimana, aspet-tando che arrivasse la domenica per ritrovarti con gli amici della moto! Tutto girava in torno al sogno di diventare un pilota professionista, crescendo a pane e moto, cosa che faceva an-che un pó figo tra gli altri compagni non solo di scuola, ma anche di merende.Ma lasciamo da parte la nostalgia, e i bei ricor-di delle mille esperienze che mi hanno portato ad essere la persona che sono oggi, non solo professionalmente parlando, ma anche uma-namente, perché un’altra cosa molto importan-te che dico sempre é, che lo sport é lezione di vita, soprattutto quando pratichi uno sport individuale, dove tu sei responsabile dei tuoi risultati.

Ma lasciamo da parte la nostalgia e la moto, e torniamo al Chile. Qui tutto si sta dipingendo dei colori patriottici, già perchè sono tutti in fi-brillazione per la Coppa America, uno dei cam-pionati maggiori qui in sud America.So che a molti “motoqueri”, non piace il calcio, ma io da sportivo non posso e non voglio discri-minare gli altri sport, perciò mi diverto a vivere questo clima di festa che si crea nello sport, non nazionale, ma interazione per eccellenza.Perció per il prossimo mese, tra un allenamen-to e l’altro la mia distrazione sarà seguire le av-venture della nazionale cilena, la squadra della mia seconda casa!

Vi aggiornerò il prossimo appuntamento chi sarà il vincitore!

A presto!

Moss #83

Foto: Vision Sport

Ciao ragazzi,

Sono rientrata dal Gp di Grecia , che si è corso a Serres, dove nel settembre del 2008 la squadra junior italiana si era aggiudicata il vaso con Oldrati, Gritti, Balletti e Cominotto. Tre prove speciali toste da ripetersi per quattro tornate e caldo torrido…

Ma veniamo a noi: ho avuto il piacere di viaggia-re con Gian Mario Facchinetti, per tutti noi “nonno Spandre”…un mito!

#offr

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Siamo abituati a vedere al fianco di un pilota il papà, la mamma o la fidanzata, a lato di Mirko Spandre, invece, c’è SEMPRE il nonno! E’ il non-no materno mi raccontava, il papà di sua mamma per intenderci e hanno un legame fortissimo, si capiscono con uno sguardo.

Il nonno giustifica il fatto di essere l’ombra di Mirko dicendo: “I genitori lavorano, io sono in pensione e quindi ho più tempo da dedicargli…”

Non credo sia solo il fatto che Gian Mario sia in pensione il motivo per cui lo segue, innanzitutto è stato anche lui pilota ai tempi di Arnaldo Farioli, quindi alla base c’è grande esperienza e può dare consigli preziosi a suo nipote , oltre a essere il pri-mo tifoso di Mirko, è come il suo “maestro”.

“Nonno Spandre” non è affatto invadente nei con-fronti del suo pilota: gioisce quando Mirko ottiene i risultati perché sa i sacrifici che ci sono dietro, ma se qualcosa gira storto gli dà una pacca sulla spalla, quella giusta per tirar su il morale…

Il venerdì sulla strada che dall’aeroporto portava al posto di gara fremeva per arrivare in tempo per il SuperTest, il suo pupillo prendeva parte alla pri-ma gara di mondiale del 2015 e alla seconda in carriera (Mirko aveva corso anche al Gp d’Italia,a Lumezzane, nell’agosto 2014) e gli ha regalato un secondo posto il sabato e un terzo la domenica, per un errore nella prima enduro test… chi l’avreb-be mai detto!

Insomma fa strano che un pensionato giri come una mina vagante al nord-sud-est-ovest dell’Italia per seguire il campionato Assoluti d’Italia e Un-der23, che prenda gli aerei per non mancare al campionato europeo e mondiale, insomma Nonno Spandre è un OVER 60 in SUPER FORMA!

Nokia 3310 alla mano, occhiali sempre pronti per leggere da vicino e zaino in spalle per… SUPPORTARE MIRKO SPANDRE!

campionato italiano enduro

major

campionato italiano enduro

major

campionato italiano majorterza prova bollente a sarnico

Sono stati 203 i piloti Over34 che domenica 7 giugno hanno dato vita alle ore 8.30 alla terza prova del Campionato Italiano Major 2015. Ad ospitare gli atleti tricolore la bellissima cittadina di Sarnico, situata sulle sponde del Lago d’Iseo, ottima cornice di un weekend esaltante.Alla regia, per la prima volta in una competizione nazionale, il Motoclub Lago d’Iseo, che ha allestito una prova piuttosto impegnativa, resa ancora più difficile dal caldo torrido che ha accompagnato la carovana dell’Enduro per tutto il fine settimana. Le prove speciali, un Cross Test ed un Enduro Test, sono state affrontate per tre giri, per un totale di circa 35 minuti di gara. Il miglior tempo assoluto è stato fatto registrare da Roberto Bazzurri, che si aggiudica altresì il Trofeo Memorial Alessandro Corbetta, come pilota più veloce in gara.

Sarnico (BG), 10 giugno 2015

campionato italiano enduro

major

di Monica MoriFoto: mAXIm/ABMLAB

campionato italiano majorterza prova bollente a sarnico

La Master1 quest’anno riserva molte sorprese. Terzo appuntamento della stagione e terzo vincitore che si alterna sulla vetta del podio; dopo Guastini e Lenzi ad aggiudicarsi il primo posto è Maurizio Casartelli (Hon-da Sebino) che, dopo un avvio di campionato in salita con un ritiro ed una quinta posizione, vince davanti a Maurizio Lenzi (KTM TNT Corse) e Matteo Guastini (KTM), protagonisti di una bella ed intensa battaglia per tutta la giornata di gara.

campionato italiano enduro

major

Dopo due vittorie nei precedenti due round, Da-niele Tellini (KTM TNT Corse) cede il gradino più alto del podio al rivale Angelo Maggi (Honda Norelli BG), davvero veloce tra le speciali berga-masche. Il portacolori della Scuderia Norelli BG si aggiudica tutte le speciali nella sua categoria, conquistando così il primo oro stagionale prece-dendo di venti secondi lo stesso Tellini. Al terzo posto il compagno di squadra, Carmelo Mazzo-leni (KTM Norelli BG), con 53 secondi di ritardo rispetto al miglior tempo di giornata.

Ancora una volta la Master3 porta la firma di Federico Mancinelli (KTM Norelli BG). Il pilota umbro porta a casa il terzo successo duemila-quindici che lo proietta così sempre più verso il tricolore. Alle sue spalle, conquista l’argento Christian Natta (Beta Alfieri), mentre il terzo gra-dino del podio viene occupato da Luca Politanò (TM Alfieri).

A dir poco elettrizzante la sfida nella Expert1 con Marco Feltracco (Husaberg TNT Corse) e Pierluigi Surini (KL Kawasaki Sebino) che hanno dato vita a una battaglia sul filo dei centesimi! A separarli, dopo sei speciali e trentaquattro mi-nuti di cronometrato, sono soli quattro secondi; Feltracco mantiene per tutta la giornata la testa della classifica, ma Surini fa sentire la sua pre-senza a suon di gas. Con la vittoria del vene-to, e la seconda posizione del pilota in sella alla verde KL Kawasaki, la lotta per il campionato è apertissima, a soli due round dal termine. Il ter-zo gradino del podio viene occupato da Andrea Gianni (Honda MAV), ma il divario dai due riders di testa è assoluto: quasi due i minuti che sepa-rano Gianni dal duo Feltracco-Surini.

Ancora una volta la Expert2 non conosce altro protagonista che Roberto Bazzurri (Beta Graf-fignano). Il pilota umbro vince con un margine davvero impressionante: 2’23” lo proclamano vincitore su Andrea Cabass (Honda) e Paolo Bertorello (KTM Alfieri), rispettivamente in se-conda e terza posizione.

Terzo successo consecutivo per Luca Uc-cellini (Husqvarna Graffignano), che con-quista un altro podio con un vantaggio abis-sale. Quasi un minuto e mezzo lo separa dal secondo classificato, Davide Marangoni (KTM), autore di una gara spettacolare, de-cisa all’ultima speciale. Prima del rush finale, Marangoni e Guido Chiavelli (Husqvarna) si trovavano a soli trenta centesimi di distacco; pronti via, gas spalancato per l’ultima, deci-siva, sfida che ha regalato, dopo oltre sette minuti, il secondo posto a Marangoni, con Chiavelli medaglia di bronzo.

Bella la battaglia nella classe Veteran dove a spuntarla è il pilota del Motoclub Sebino Roberto Cesareni (Husqvarna) che fa sua la classe con 3 vittorie su 6 speciali disputa-te. Dietro di lui si piazza il triestino Fabrizo Hriaz su Honda a 12”97 su Cesareni mentre occupa il gradino più basso del podio Enzo Michielis (Honda) che conquista la medaglia di bronzo.

Continua la performance positiva di Lu-cio Chiavini che va a vincere anche in terra bergamasca. Bella la lotta con Pe-gurri; i due si alternano i miglior tempi nelle prove speciali, con Lucio Chiavini che solo a fine giornata riesce spun-tarla aggiudicandosi la Veteran con un distacco di 9”80 su Renato Pegurri (Husqvarna). Il terzo posto viene con-quistato da Giancarlo Moscone su Ya-maha.

La classe Super Veteran riserva delle belle sorprese nei gradini più bassi del podio. Costretto al ritiro anche a Sarni-co Sergio Bazzurri lascia via libera al suo diretto avversario Remo Fattori (Bg Norelli Husqvarna) che va a vincere la classe. Fattori però non ha terreno facile in quanto lotta per tutta la giornata con Giuliano Piccinini (Honda) in splendida forma in questa terza prova del Major: il suo distacco dal primo è di solo 1”13! Sorpresa anche per la terza posizione del podio conquistata da Gianni Bello-ni Pasquinelli (Mc Sebino Kl Kawasaki) che lungo le sponde del Lago d’Iseo si trova perfettamente a suo agio.

La categoria riservata ai Motoclub è stata vinta dal Bg Norelli con i piloti Fattori, Maggi, Mancinelli e Mazzoleni; al secondo posto troviamo il Ragni Fabriano (Bazzurri Roberto, Chiavini, Uccellini e Bazzurri Sergio), mentre il gradino più basso del podio è conquistato dal Sebino grazie ai piloti Surini, Casartelli, Cesareni e Carini.

Vittoria per il TNT Corse nelle categoria riservata ai Team Indipendenti, va a vincere con i piloti Tellini, Man-cinelli, Lenzi e Feltracco, mentre il Mc Graffignano con-quista la seconda piazza con i piloti Uccellini, Bazzurri Sergio, Bazzurri Roberto e Girolami, penalizzato anche dai due zero dei piloti Bazzurri e Girolami ritirati durante la competizione.

husqvarna e tm regine in grecia

Siamo giunti al fatidico giro di boa anche per il Campionato del Mondo di Enduro che approda in Grecia per il quarto appun-tamento della stagione. Serres torna pro-tagonista dell’offroad con targa e fanale dopo la strepitosa Sei Giorni del 2008 che ha visto brillare i colori azzurri nel Trofeo Junior con Thomas Oldrati, Mirko Gritti, Vanni Cominotto e Oscar Balletti.

Doppietta per l’italianissima TM Racing che con Eero Remes sale sul gradino più alto del podio della E1. Nella E2 e nella E3 i riflettori sono tutti puntati su Husqvarna che vince con Renet e Bellino. Nella Junior si alter-nano Holcombe e Mccanney, mentre Youth Cup splendida prestazione per l’azzurro Mirko Spandre, secondo e terzo.

Serres (Grecia), 06/07 giugno 2015

di Matteo Solinghi

Foto: Περδικίδης Βασίλειος

EMOZIONI MONDIALIdi Monica Mori

Foto: Enduro ABC Foto: Enduro ABC

Foto: Enduro ABC

Foto: Enduro ABC

Foto: Enduro ABCSabato 6 e domenica 7 giugno i campioni di specialità hanno animato la terra greca a suon di gas, affrontando tre impegnati-ve prove speciali, disposte su un percorso che si articolava su 50 km e ripetuto per quattro volte. Lo show iridato ha avuto ini-zio come di consueto il venerdì sera, con il prologo vinto dal francese Loic Larrieu con 2’15”08. Archiviata la sfida serale, a letto presto in attesa dello start ufficiale del sabato per la settima prova della stagione. La prima speciale a decretare i primi risul-tati di giornata è stata la linea, lunga e par-ticolarmente insidiosa, con canali profondi formatosi via via che i piloti affrontavano la prova. A seguire l’Extreme Test, che antici-pava il polveroso Cross Test.

e1: prima doppietta stagionale per eero remes

Foto: Press TM Racing/Morello Foto: Press Bourgeois

Foto: Press Husqvarna - Future7media

Foto: Enduro ABC

Strepitosa trasferta per il portacolori TM che sale sul gradino più alto del podio della E1 in entrambe le giornate di gara. Il finlandese si trova a suo agio sul terreno duro e polveroso della Grecia, e ce lo dimostra con due prove perfette; alle sue spalle la lotta per la piazza d’onore è serrata, tant’è che i due protagonisti principali, Marc Bourgeois e Chrstistophe Nambotin concludono con lo stesso, incredibile, responso cronometrico: entrambi fanno registrare un tempo totale di 1.08’09” dopo ben tredici speciali disputate! È vero, Nam-botin parte svantaggiato a causa di una caduta nel prologo del venerdì, ma Bourgeois dimostra che è la sua giornata e sfodera tutto il gas che ha sul polso destro. Il francese della Yamaha non riesce a ripetersi nella giornata di dome-nica; a dominare è ancora Remes, seguito da Nambotin e da Daniel Mccanney. I nostri azzurri concludono la proprio trasferta greca nella Top Ten della categoria: Albergoni fa sua la quinta e sesta posizione, Moroni si aggiudica il nono e ottavo posto, mentre Gianluca Martini termina in decima posizione in entrambe le giornate.

Foto: Press Bourgeois

Suona ben forte la bersagliese nella E2 con Alexandre Renet e Antoine Meo pro-tagonisti del GP di Grecia. A spuntarla in entrambe le giornate è il pilota ufficia-le Husqvarna che nel day1 agganciata la prima posizione alla prima speciale non la lascia fino al termine della gara, mentre nel day2 si vede costretto a un mini recupero dopo un primo giro firma-to da Meo. Il portacolori KTM fa sentire il fiato sul collo a Renet, concludendo la prima giornata a 12 secondi dal gradino più alto del podio e il secondo giorno a soli due secondi! Il terzo posto è tutto tricolore con Alex Salvini, che perde il secondo posto il sabato per lo spegni-mento del motore in linea, che gli ha fat-to perdere tempo prezioso per la lotta alla piazza d’onore. Sfida tutta italiana anche nelle retrovie, con Nicolò Mori e Deny Philippaerts che hanno dato vita a un bel duello, andato, in entrambe le giornate, all’alfiere KTM, Mori. A salutare con largo anticipo la Grecia è purtroppo Johnny Aubert, che risen-te ancora della brutta caduta al GP del Portogallo. Per il francese della Beta i dolori alla schiena sono talmente forti che è costretto a parcheggiare la sua moto dopo la prima speciale. Volato in Francia, Johnny sta eseguendo ora tut-ti gli accertamenti medici per ritornare presto in sella!

e2: gp di grecia all’insegna di Renet

Foto: Press Husqvarna - Future7media

Foto: Press Honda Redmoto/Agrati

Crediamo fermamente che i piloti siano una spe-cie umana a sé. Cadono e si rialzano come nulla fosse, si rompono, si operano e il weekend dopo sono di nuovo in sella rischiando addirittura di vincere. Lunedì nei social girava un post che ri-cordava un’impresa eroica avvenuta nella Dakar del 1987: Hubert Auriol, pilota ufficiale Cagiva (gestita da Roberto Azzalin), con le caviglie rotte a seguito di una violenta caduta, concluse la ter-z’ultima tappa della gara più dura al mondo per-correndo gli ultimi 20 km senza poter cambiare marcia e con un dolore lancinante che lo accom-pagnò in quegli ultimi, interminabili, chilometri.Nel weekend greco l’eroe è stato Matti Seistola, che ha corso con la mano sinistra rotta e con-cludendo le due giornate di gara con un brillan-te sesto posto il sabato e un’ottava posizione la domenica. Grinta e tenacia da vendere il pilota Sherco. Grande!A Serres è il weekend di Mathias Bellino che si aggiudica entrambe le prove davanti a Aigar Leok, secondo con poco margine di distacco. Il terzo posto è del campione iridato in carica, Mat-thew Phillips, costretto a fare i conti con 40 se-condi di penalità per alcuni problemi meccanici alla sua KTM che gli hanno impedito di conclu-dere il SuperTest. Ottimo risultato per Thomas Oldrati, ad un soffio dal podio nel day2, perso per soli sei secondi. In difficoltà Manuel Monni, che conclude con un nono ed un settimo posto.

e3: bellino vince, seistola eroe!

Foto: Enduro ABC

Foto: Press Oldrati/Agrati

Foto: Press Husqvarna - Future7media

Nella Junior a dare spettacolo sono ancora una volta il neo arrivato Holcombe e Mccanney, entrambi vittoriosi nel GP di Grecia. Il primo si aggiudica il Day1 dopo un accesa battaglia con il connaziona-le Mccanney, vincitore della seconda giornata di gara con otto se-condi di vantaggio sul portacolori Beta Boano, rallentato dall’acqua entrata nel motore della sua moto. In entrambe le giornate terza posizione per Giacomo Redondi, seguito da un altro azzurro, Ales-sandro Battig. Trasferta negativa per Davide Soreca, che conclude in decima e sedicesima posizione. Al via nel GP di Grecia anche Nicolò Bruschi e Mauro Zucca, nella top twenty della Junior, men-tre il pilota Team Italia Matteo Bresolin fa suo il nono e tredicesimo posto.

Chiudiamo con la Youth Cup che ha visto protagonista il giovane Mirko Spandre, al suo debutto mondiale in questo duemilaquindici. Spandre ottiene il miglior risultato tricolore in terra greca, conqui-stando un secondo posto il sabato e un terzo posto la domenica, dietro un velocissimo Mikael Persson, vincitore di questo quarto appuntamento iridato.

ej: mccanney e holcombe sempre protagonisti

Foto: Press Boano/Morello

Foto: Press Beta/Morello

Foto:Honda Redmoto/Agrati Foto: Press Husqvarna - Future7media

MONDIALE ENDURO 2015 – CLASSIFICA CAMPIONATO E11. Nambotin Christophe 1482. Remes Eero 1443. Mccanney Daniel 1034. Santolino Lorenzo 955. Bourgeois Marc 906. Albergoni Simone 837. Guerrero Cristobal 828. Martini Gianluca 579. Moroni Rudi 5610. Hubner Edward 41

MONDIALE ENDURO 2015 – CLASSIFICA CAMPIONATO E21. Meo Antoine 1512. Renet Pierre Alexandre 1383. Salvini Alex 1274. Larrieu Loic 875. Betriu Jaume 856. Guerrero Victor 687. Aubert Jhonny 658. Mena Oriol 649. Philippaerts Deny 6010. Mori Nicolò 57

MONDIALE ENDURO 2015 – CLASSIFICA CAMPIONATO E31. Bellino Mathias 1432. Phillips Matthiew 1213. Seistola Matti 1174. Leok Aigar 1075. Oldrati Thomas 846. Monni Manuel 787. Correia Luis 788. Joly Jeremy 599. Barragan Jonathan 5510. Basset Antoine 43

classifica campionato 2015

MONDIALE ENDURO 2015 – CLASSIFICA CAMPIONATO JUNIOR1. Mccanney Jaime 1462. Redondi Giacomo 1253. Holcombe Steve 1044. Battig Alessandro 1045. Ventura Diogo 826. Oliveira Luis 797. Mirabet Kirian 698. Bresolin Matteo 539. Carpentier Jeremy 3710.Soreca Davide 37

MONDIALE ENDURO 2015 – CLASSIFICA CAMPIONATO YOUTH CUP1. Garcia Joseph 1172. Persson Mikael 1113. Edmondson Jack 714. Maliges Luc 605. Garello Luca 48

il team italia in grecia per il mondiale enduro

È stata la località di Serres in Grecia ad ospi-tare il quarto appuntamento del Mondiale En-duro 2015, tappa che ha visto al via anche i colori azzurri del Team Italia con Matteo Bre-solin.

La gara, davvero impegnativa, ha riservato ai piloti tre prove speciali, affrontate per quattro giri. Un Cross Test, una Estrema (divenuta in-sidiosa per la polvere) e un Enduro Test reso difficile dai profondi canali sono stati gli ingre-dienti principali di questo 4° round.

Buona la prestazione di Matteo Bresolin, schierato nella categoria Junior. Il pilota Team Italia ha concluso la prima giornata in nona posizione, mentre oggi, domenica 7 giugno, ha terminato al tredicesimo posto. Bresolin è stato rallentato in questa seconda giornata da una brutta caduta, dopo la quale non è più riu-scito a recuperare il gap dagli avversari.

Presente a Serres anche Mirko Spandre, pilo-ta Team Italia nel Campionato Europeo di spe-cialità. L’azzurro è andato a podio nella Youth Cup in entrambe le giornate di gara, facendo sua la seconda e la terza posizione.

Cristian Rossi, Commissario Tecnico FMI: “Continua il cammino di crescita di Matteo Bresolin che anche in questo quarto appuntamento ha dimostrato di saper dire la sua a livello mondiale. Buona la prima giornata, mentre oggi una brutta caduta in linea lo ha costretto a rallentare il ritmo. In Grecia era presente anche Mirko Spandre, che difende i colori del Team Italia in campo europeo. Spandre sta migliorando gara dopo gara e questo doppio podio a livello mondiale ne è la prova”.

Il Team Italia Enduro sarà ora impegnato nella tappa italiana del Campionato iridato con il GP D’Italia che si svolgerà a Rovetta (BG) il prossimo 20-21 giugno.

Foto: Press GP Motorsport - Dario Agrati

sotto la

di Elisabetta Caracciololente

Due le scuole di quad cross organizzate quest’anno, fino a questo momento, dalla FMI. La prima dedicata agli Over 14 si è svolta a Montevarchi in provincia di Arezzo – grazie al Moto Club Brilli Peri - e ben 10 piloti vi hanno preso parte. Nicola Montalbini e Tiziano Sette, i due istruttori federali che in un week end si sono prodigati per cercare di migliorare le prestazioni degli allievi. Un bel briefing iniziale, il sabato mattina e poi via con le prime norme fondamentali per il riscal-damento pre gara. Un po’ di ginnastica e tanto stretching per presentarsi al cancelletto di partenza con i muscoli già caldi, e pronti per lo sforzo che durante una gara richiederebbe una manche. Le curve, i salti soprattutto e i segreti per chiuderli al meglio, i panettoni, le paraboliche, le partenze e le accelera-zioni sono stati solo alcuni degli argomenti che i due istruttori hanno approfondito con gli allievi, osservandoli uno per uno, in spazi diversi della pista, arrivando poi alla simulazione della gara, la domenica, con una vera manche che è servita a tutti i presenti per mettere in pratica quello che i due piloti-istruttori avevano spiegato nel corso delle ore di lezione.

Due gli appuntamenti organizzati dalla FMI fra maggio e giugno sulle piste da cross: a Montevarchi per gli Over 14 e a Lugo di Romagna per gli Under 14.

A scuola di quad cross

Foto: Massimiliano Sassi

Nello stesso week end anche i sidecar sono arrivati sulla pista Miravalle di Montevarchi per una scuola-promozione, che si proponeva soprattutto di far co-noscere più da vicino questo mezzo. Fabio Righi e Alberto Santolini, con grande pazienza e ricchezza di particolari, hanno spiegato a tutte le persone che si sono avvicinate al sidecar il suo funzionamento e soprattutto i segreti e le astuzie necessarie per guidare e spostare questo fantastico mezzo duran-te le gare. Diverse persone, incuriosite, sono sali-te in sella, provando a guidare oppure provando a fare un giro in pista nel ruolo, importantissimo, del passeggero che con lo spostamento del suo peso determina il movimento dell’intero sidecar. Anche qualche pilota quad ha voluto provare e il diverti-mento, per tutti i presenti, in questo gioco di scam-bi, è stato davvero grandissimo.

A Lugo di Romagna invece, sulla pista Fran-cesco Baracca, con il moto club omonimo, il ponte del 2 giugno, è servito per raggrup-pare gli Under 14, partendo dai piccoli di 8 anni, e metterli a confronto con una pista da cross non grandissima ma senza dubbio im-pegnativa con i suoi salti, le sue whoops e le paraboliche. I ragazzi sono arrivati in pista al lunedì mattina ed anche loro si sono sotto-posti ad una prima sessione di allenamenti, con una corsetta intorno alla pista e il consue-to stretching pre gara. Poi uno per uno sono stati messi sotto osservazione. “Per prima cosa – ha spiegato il cinque volte campione italiano, Nicola Montalbini – bisogna spiegare come si sta in sella nelle diverse situazioni di gara perchè la posizione è fondamentale”.

E così con un istruttore in sella agli allievi si mostra la posizione base, in piedi sulle peda-ne e con il peso concentrato sul posteriore del mezzo, e poi le posizioni in curva, con i gomi-ti alzati, per non andare a intralciare il movi-mento del manubrio, e con il peso spostato in maniera inversa rispetto al senso di curva. I ragazzi poi salgono in sella, uno per uno e si controlla anche il tipo di mezzo a loro più adat-to in base alla loro altezza. Poi, una volta chia-rite le posizioni si entra in pista, per un giretto semplice semplice, nel raggio di 50 metri che aiuta gli istruttori ad analizzare il controllo del mezzo in frenata e poi in accelerazione. Una volta chiariti questi aspetti base si comincia a fare sul serio. Le curve, veloci e poi lente, sono fondamentali, così come le esse, che richiedo-no uno spostamento del peso veloce a destra e sinistra. Ma i ragazzi impazienti vogliono im-parare a fare i salti ed è lì che si applicano di più, sotto lo sguardo attento di tutti i genitori che con un po’ di batticuore seguono le gesta dei loro piccoli, orgogliosi e fieri dei progressi.Intanto, fuori dalla pista, in una zona prato, Roberto Pirola, responsabile del settore Pulci-ni nel Comitato Quad FMI, ha preso in carico i più piccoli, intorno ai sei anni per insegnar loro i rudimenti del quad. L’acceleratore per esem-pio, che in certi mezzi è sulla manopola, come nelle moto, ed in altri invece si manovra con il solo pollice. Una volta che i bambini imparano a gestirlo si passa alla frenata e si fa avanti e indietro nel campo, aggiungendo poi i birilli che insegnano agli allievi a slalomare, controllando così le sbandate, l’accelerazione e la frenata.I progressi, veloci e lampanti, si misurano nel giro di poche ore e il divertimento, per tutti, grandi e piccini è immediato. Anche tanti bam-bini venuti solamente a curiosare hanno vo-luto provare a cimentarsi alla guida del quad che per molti di loro è un mezzo sconosciuto, abituati magari, e piuttosto, alle mini moto, da cross, o da pista.

Alla fine della prima giornata un debriefing coinvolge tutti i bambini e sono loro che spie-gano agli istruttori che cosa hanno imparato in quella giornata. Una bella cena tutti insie-me, in pista e la voglia di giocare nel paddock sono le fasi conclusive della prima giornata. Questo aspetto conviviale delle scuole FMI di quad cross è una delle cose più belle di tutto l’evento: lo stare insieme, fra piloti, genitori, istruttori ed altre persone, Moto Club organiz-zatori compresi, serve moltissimo a rafforzare non solo i rapporti ma anche a discutere di tutti quegli aspetti che fanno parte del mondo sportivo e spesso con confronti cordiali, in un clima di massima serenità, nascono idee per iniziative future dedicate al mondo dei quad.Il secondo giorno di scuola, dalle 9, di nuovo è cominciato con un briefing con tutti i ragazzi durante il quale è stato riassunto a tutti i par-tecipanti il programma della giornata che, di nuovo, è cominciata con la ginnastica, cosa

della quale i più piccoli avrebbero volentieri fatto a meno. Poi di nuovo si è entrati in pista, ognuno con il suo quad, e uno dopo l’altro hanno messo in pratica quanto imparato. Solo che non è facile. Spesso, per la smania di andar veloci si dimenti-cano le posture corrette, opure ci si sbaglia nelle impostazioni, di una curva per esempio, e si tende a commettere errori. E’ allora che gli istruttori intervengono, fermando l’allievo e spie-gando nuovamente le manovre corrette, fino a che, tentativo dopo tentativo, diventa praticamente automatico il movimento in sella.La stanchezza non si sa cosa sia, e per forza quando si han-no otto anni, o 13, e il divertimento in pista è tale che quando gli istruttori dicono “stop, la scuola è finita”, tutti vorrebbero continuare ancora. Solo un buon tortellino li mette tutti d’ac-cordo, sempre nella struttura della pista Francesco Baracca e la consegna finale dei diplomi è un momento emozionante, per i genitori che sguainano tutti le loro macchine fotografiche e le telecamere, e per i ragazzi che si vedono consegnare una pergamena che sancisce i loro meriti, al termine di un corso divertente, ma anche prezioso per quelli che potrebbero di-ventare, domani, i piloti del futuro del quad italiano.