La Gazzetta dello Sport (05-27-20150

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 mercoledì 27 maggio 2015 anno 119 - numero 123 euro 1,40 9 771120 506000 50 5 2 7> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Alberto fora, poi rimonta tutti sulla montagna terribile Aru crolla, il suo compagno vince all’Aprica e ora è 2° GHISALBERTI, GREGORI, PASTONESI, SCOGNAMIGLIO DA PAG. 24 A PAG. 31 COMMENTO DI BERGONZI A PAG. 21 CONTADOR-LANDA CHE SPETTACOLO SUL MORTIROLO L'ARTICOLO A PAGINA 24 L'ANALISI di Paolo Marabini IL CAPOLAVORO ROSA NEL GIORNO PIÙ DIFFICILE Tutti in piedi. Come a teatro. E il Mortirolo è Il Teatro. Trentatrè tornanti da paura, ciclismo come free-climbing. Quasi 12 chilometri di salita, pendenze assassine, tre quarti d’ora di fatica inaudita a bocca aperta. Lassù, nel cuore del tappone più duro e temuto del Giro, su quella salita entrata subito nella leggenda, Alberto Contador ci regala una delle sue imprese più memorabili. GOZZINI, PASOTTO, RICCI, SCHIRA ALLE PAGINE 4-5 MENU’ GALLIANI: UN’ALTRA CENA CON ANCELOTTI PER DECIDERE L’ad ha illustrato l’offerta del club al tecnico. Oggi nuovo incontro E tratta Mandzukic con l’Atletico 4 Carlo Ancelotti, 55 anni, licenziato lunedì dal Real L'ARTICOLO A PAGINA 21 LA RIFLESSIONE di Valerio Piccioni 21 SONO IN PALIO SOLDI E FUTURO Domenica al San Paolo la Lazio giocherà con il fantasma del quarto posto. Mentre il Napoli ha la possibilità di salvare almeno in parte la stagione. STORIE E PERSONAGGI DA NON PERDERE 1 Juve: operazione Khedira Pronti 16 milioni in 4 anni decisivo l’ok dei medici DELLA VALLE A PAGINA 8 2 A casa Yamaha in Brianza dove nasce il cuore della moto di Valentino FALSAPERLA ALLE PAGINE 32-33 3 Tennis: testa e maratona Il faticatore Arnaboldi ha conquistato Parigi MARTUCCI A PAGINA 37 Roberto Mancini ha allenato Yaya Tourè al City RIBALTONI IN PANCHINA Sinisa verso Napoli Samp, pole Zenga Strama-Di Francesco c’è aria di scambio 6 GRIMALDI, LAUDISA, LONGHI, VELLUZZI A PAGINA 6 Il Real ha licenziato Ancelotti. Florentino Perez gongolante: «Podemos scaricarlo» IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchi w LO STRAPPO ESCLUSIVO IL C.T. NON SARA’ ALL’EUROPEO? SE VA A PROCESSO PER LE SCOMMESSE LASCIA LA NAZIONALE C’E’ ANCHE IL MILAN ALLA FINESTRA... CENITI, LICARI ALLE PAGINE 2-3 Antonio Conte, 45 anni, ha un contratto con la Federcalcio fino al 31 luglio 2016 RAMELLA DI CONTE BREGA, DALLA VITE, TAIDELLI ALLE PAGINE 14-15 IL CASO TOURE’ SCUOTE L’INTER RABBIA MANCINI IDEA KONDOGBIA L’allenatore ci spera ancora, ma intanto pretende un piano B forte. Bolingbroke: «Avrà ciò che vuole» 14 24 DOMENICA SFIDA CHAMPIONS Il Viminale vieta il San Paolo ai laziali 11 CATAPANO A PAGINA 11 Kruijswijk, Contador e Landa in mezzo alla folla sul Mortirolo LIVERANI www.forst.it

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 mercoledì 27 maggio 2015 anno 119 - numero 123 euro 1,40

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Alberto fora, poi rimonta tutti sulla montagna terribile Aru crolla, il suo compagno vince all’Aprica e ora è 2° GHISALBERTI, GREGORI, PASTONESI, SCOGNAMIGLIO DA PAG. 24 A PAG. 31 COMMENTO DI BERGONZI A PAG. 21

CONTADOR-LANDACHE SPETTACOLOSUL MORTIROLO

L'ARTICOLO A PAGINA 24

L'ANALISI di Paolo Marabini

IL CAPOLAVORO ROSANEL GIORNO PIÙ DIFFICILE

Tutti in piedi. Come a teatro. E il Mortirolo è IlTeatro. Trentatrè tornanti da paura, ciclismocome free-climbing. Quasi 12 chilometri disalita, pendenze assassine, tre quarti d’ora difatica inaudita a bocca aperta. Lassù, nelcuore del tappone più duro e temuto del Giro,su quella salita entrata subito nella leggenda,Alberto Contador ci regala una delle sueimprese più memorabili.

GOZZINI, PASOTTO, RICCI, SCHIRA ALLE PAGINE 4-5

MENU’ GALLIANI:UN’ALTRA CENACON ANCELOTTIPER DECIDERE

L’ad ha illustrato l’offerta del club al tecnico. Oggi nuovo incontroE tratta Mandzukic con l’Atletico

4

Carlo Ancelotti, 55 anni, licenziato lunedì dal Real

L'ARTICOLO A PAGINA 21

LA RIFLESSIONE di Valerio Piccioni21

SONO IN PALIO SOLDI E FUTURODomenica al San Paolo la Lazio giocherà con il fantasma del quarto posto. Mentre il Napoli ha la possibilità di salvare almeno in parte la stagione.

STORIE E PERSONAGGIDA NON PERDERE

1 Juve: operazione KhediraPronti 16 milioni in 4 annidecisivo l’ok dei mediciDELLA VALLE A PAGINA 8

2 A casa Yamaha in Brianzadove nasce il cuoredella moto di ValentinoFALSAPERLA ALLE PAGINE 32-33

3 Tennis: testa e maratona Il faticatore Arnaboldiha conquistato Parigi MARTUCCI A PAGINA 37

Roberto Mancini ha allenato Yaya Tourè al City

RIBALTONI IN PANCHINASinisa verso Napoli

Samp, pole ZengaStrama-Di Francesco

c’è aria di scambio

6

GRIMALDI, LAUDISA, LONGHI, VELLUZZI A PAGINA 6

Il Real ha licenziato Ancelotti. Florentino Perez gongolante:

«Podemos scaricarlo»

IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchiw

LO STRAPPOESCLUSIVO IL C.T. NON SARA’ ALL’EUROPEO?

SE VA A PROCESSOPER LE SCOMMESSE

LASCIA LA NAZIONALEC’E’ ANCHE IL MILAN

ALLA FINESTRA...

CENITI, LICARI ALLE PAGINE 2-3

Antonio Conte,

45 anni, ha un

contratto con

la Federcalcio

fino al 31 luglio

2016 RAMELLA

DI CONTEBREGA, DALLA VITE, TAIDELLI ALLE PAGINE 14-15

IL CASO TOURE’ SCUOTE L’INTERRABBIA MANCINIIDEA KONDOGBIA

L’allenatore ci spera ancora, maintanto pretende un piano B forte.Bolingbroke: «Avrà ciò che vuole»

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DOMENICA SFIDA CHAMPIONS

Il Viminale vietail San Paolo ai laziali

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CATAPANO A PAGINA 11

Kruijswijk, Contador e Landa in mezzo

alla folla sul Mortirolo LIVERANI

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2 Primo pianoRIl nodo

Maggio 2012CONTE INDAGATO A CREMONAAntonio Conte finisce nel registro degli indagati dell’inchiesta sul calcioscommesse della Procura di Cremona: capo d’imputazione associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Filippo Carobbio tira in ballo il suo ex allenatore ai tempidel Siena per le gare Novara-Siena 2-2 e AlbinoLeffe-Siena 1-0 del 2010-11.

26 luglio 2012IL DEFERIMENTO SPORTIVOConte viene deferito dalla Procura federale con l’accusa di omessa denuncia per Novara-Siena 2-2 e AlbinoLeffe-Siena 1-0 del campionato di B 2010-11. Il patteggiamento non si materializza, dopo che i giudici ritengono non congruo l’accordo a 3 mesi e 200mila euro raggiunto dai legali e dal procuratore Palazzi.

23 agosto 2012CONTE: «È AGGHIACCIANTE»In una memorabile conferenza stampa Antonio Conte spara: «Da sette mesi vengo accostato al calcioscommesse, io che non ho mai scommesso in vita mai. Uno che si è venduto le partite è ritenuto più credibile di me. È agghiacciante. Non ho più fiducia nella giustizia sportiva, il patteggiamento è un ricatto».

LE TAPPETUTTO NASCEDALLE ACCUSEDI CAROBBIO

Italia all’Europeo L'IDENTIKIT

ANTONIOCONTENATO A LECCEIL 31-07-1969C.T. DELLA NAZIONALE

Conte inizia la carriera pro’ nel Lecce, dove nella stagione 1985-86 esordisce a 16 anni in A. Prima aveva giocato nella piccola Juventina, allenata da papà. Resta in giallorosso sino al novembre 1991, poi il passaggio alla Juventus, dove diventa capitano e resta fino al 2004.

ALLENATORE Da tecnico la prima panchina nel 2006-07 all’Arezzo. Poi un anno e mezzo a Bari, con la promozione in A, e la brutta esperienza all’Atalanta nel 2009-10. La rinascita nel 2010 a Siena: altra promozione. Da lì la chiamata della Juve.

IN EUROPA Nella Champions 2012-13 esce ai quarti con il Bayern, nel 2013-14 non supera il girone: decisiva la sconfitta a Istanbul con il Galatasaray. In Europa League raggiunge le semifinali, facendosi eliminare dal Benfica: 0-0 a Torino, 2-1 a Lisbona.

C.T. AZZURRODall’agosto 2014 allena la Nazionale, con un bilancio di 5 vittorie e 3 pareggi, amichevoli incluse.

LE VITTORIENel suo palmares da giocatore 5 scudetti, una Coppa Italia, quattro Supercoppe italiane, una Coppa Intercontinentale, una Champions League, una Coppa Uefa, più una Intertoto. Da allenatore tre scudetti, due Supercoppe italiane e due promozioni dalla B alla A.

Antonio Conte, 45 anni, ha firmato con la Figc un contratto fino al 31 luglio 2016GETTYIMAGES

Francesco CenitiFabio Licari

F uori dall’inchiesta di Cremona oppurefuori dalla Nazionale. Sono giorni crucialiper Antonio Conte: il c.t. italiano deve

preparare la sfida alla Croazia, passo impor-tante verso il cammino che conduce a Euro2016, ma incombe su di lui una «partita» parti-colare, col rischio di doverla giocare in un’auladi tribunale a causa delle vicende legate al cal-cioscommesse, proprio mentre gli azzurri an-drebbero a caccia in Francia (come tutti ci au-guriamo) di un titolo continentale che mancada 48 anni. Ecco perché gli avvocati FrancescoArata e Leonardo Cammarata hanno deposita-to la scorsa settimana in Procura un terzo me-moriale all’attenzione del procuratore capo Roberto di Martino, titolare dell’inchiesta. Siprofilano in pratica due scenari: l’archiviazio-ne o il rinvio a giudizio. E le conseguenze sa-

ranno inevitabilmente diverse.

«ARCHIVIAZIONE» Il passaggio forte, contenu-to nelle 8 pagine, è la richiesta al pm di fare unavalutazione «sulla sostenibilità in giudizio delleaccuse». La difesa è convinta che la frode sporti-va per Novara-Siena e AlbinoLeffe-Siena nonreggerebbe in un dibattimento e quindi si an-drebbe verso una sicura asso-luzione nel merito. Ipotesi raf-forzata dalla lettura degli atti:le accuse a Conte, fanno nota-re Arata e Cammarata, si pog-giano su basi fragili, in partico-lare sulle dichiarazioni delpentito Carobbio, già smentitein sede di processo sportivoanche grazie alle indagini di-fensive, per quanto riguarda lagara di Novara. Non ci sarebbereato penale invece, secondogli avvocati, per la sfida con

l’AlbinoLeffe, dove l’accordo tra le squadre, cosìcome è stato raccontato dai protagonisti con-dannati dalla Procura Federale, si è perfeziona-to alle spalle dell’allenatore.

SOLO OMESSA DENUNCIA Non solo: pur accet-tando la versione data dal portiere Coppola(«Spiegammo a Conte dell’accordo preso con

gli avversari e ci lasciò liberi didecidere»), i legali sostengonoche l’unico «reato» prefigura-bile sia quello sportivo del-l’omessa denuncia, per il qualeil c.t. ha già scontato una squa-lifica. Insomma, in forza diqueste considerazioni, la dife-sa di Conte auspica che il pm,magari con formula dubitati-va, archivi la posizione dell’as-sistito. E invita Di Martino aprendere in considerazione ladelicatezza della questione:

Punta ad archiviazione o rito immediatoAltrimenti il c.t. lascerà la Nazionale1Il tecnico non vuole affrontare il processo per frode sportiva nel pre-Euro 2016: è pronto a drastiche decisioni

I legali sono convinti che l’unico reato ipotizzabile sia omessa denuncia: c’è già stata la squalifica

Per questo confidano che a Cremona il pmDi Martino chiudala posizione di Conte

LA SPERANZA

LA NUOVA INCHIESTA

«Entro l’estate chiuso il filone di Catanzaro»1 Il procuratore Palazzi: «Oggi avrò gli atti» Varata la norma che vieta le gogne in curva

Alessandro CatapanoValerio Piccioni

E bbene sì, Stefano Palazziparla. L’uomo del silenzio,grandi sorrisi ma inespu-

gnabili «buon giorno», si pre-senta in conferenza stampa,simbolo dell’operazione traspa-renza lanciata da Carlo Tavec-chio. E così, ecco il procuratorefederale prendersi i titoli di te-

sta a chiusura del Consiglio. Perdire diverse cose. Primo: «Do-mani (cioè oggi per chi legge)un nostro incaricato ritirerà aCatanzaro la montagna degli at-ti dell’inchiesta sul calcio scom-messe. E io stesso andrò a parla-re presto con il procuratore peruno scambio di vedute». Secon-do: «Contiamo di finire tutto en-tro l’estate, come facemmo giàper Cremona 2011». E a propo-sito di Cremona: «Il procuratore

Di Martino ci metterà a disposi-zione gli atti e valuteremo. Se cisaranno elementi nuovi, per noil’azione disciplinare è dovero-sa». Terzo, rispondendo all’os-servazione di Raffaele Cantone,il capo dell’anticorruzione: «C’ègrande stima per lui. Ha parlatodi sanzioni che mano a mano sistanno attenuando. Posso ri-spondere dell’attività della Pro-cura, abbiamo fatto richiestemolto severe e due gradi di giu-stizia endofederale le hanno ac-colte. Poi ci sono state altre deci-sioni che sono state adottate congiudizio arbitrale e con il mec-canismo che ora il Coni ha rivi-

sto». Insomma, la Figc non c’en-tra nulla con lo «scontificio».

TRE PROCURE Fra l’altro, il Con-siglio federale ha varato una ri-forma che moltiplica le procureper il calcio dilettantistico (tresedi a Roma, Napoli e Milano),togliendo all’ufficio di Palazziun migliaio di provvedimentil’anno ed evitando (si spera)l’ingorgo dei fascicoli in una so-la sede. Quanto alle altre deci-sioni, varata la famosa normache vieta «soste» dei giocatori, con relativi processi e gogne da-vanti alla curva. Cambia l’arti-colo 7 del codice di giustiziasportiva, che prescrive il divietodi tutte le «interlocuzioni con isostenitori che costituiscanoforme di intimidazione o violinola dignità umana». Ai blocchi dipartenza, anche un accordo conil ministero di Istruzione, perportare calciatori, allenatori (e

altre figure del mondo del cal-cio), nelle scuole (mille eurol’anno a società) per diffonderela cultura del «tifo sano», paroledel d.g. Michele Uva.

LA RIFORMA SLITTA Spostata lascadenza per la riforma deicampionati: tempo fino al 14agosto per varare la rivoluzionea 18 squadre, ma è chiaro che ilvia slitta dalla stagione 2016-2017. In questo quadro, sì ai ri-pescaggi, ma con «paletti moltoseveri» (compresa la reintrodu-zione del contributo a fondoperduto che la squadra ripesca-ta dovrà versare per dimostrareuna certa solidità economica),dice Tavecchio. Che è tornatoanche sulla vicenda del calcioscommesse, ribadendo la ri-chiesta al Governo di «toglierledai campionati giovanili e dilet-tantistici».

© RIPRODUZIONE RISERVATACarlo Tavecchio, 71 anni GETTYIMAGES

Filippo Carobbio, ex giocatore Siena Stefano Palazzi, procuratore Figc

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3MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

5 ottobre 2012SQUALIFICA DI 4 MESIIl Tnas (Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport) riduce la squalifica di Conte da dieci a quattro mesi. Ad agosto sia in primo che in secondo grado della giustizia sportiva (Commissione disciplinare e Corte federale) il tecnico, nel frattempo alla guida della Juventus, era stato squalificato per dieci mesi.

9 febbraio 2015CHIUSURA INDAGINI A CREMONALa Procura di Cremona notifica l’avviso di chiusura delle indagini, preludio della richiesta di rinvio a giudizio, per 130 indagati tra calciatori, allenatori e dirigenti di Serie A, B e Lega Pro. Figura anche Conte: per lui l’accusa è quella di frode sportiva in relazione ad alcune partite ai tempi in cui guidava il Siena.

21 aprile 2015IL MEMORIALE DELLA DIFESAI legali di Conte inviano un memoriale al pm Roberto di Martino: il tecnico ribadisce la totale estraneità ai fatti contestati e sottolinea di non essere mai stato informato dai suoi giocatori di un accordo preso con gli avversari e solo dopo l’avvio dell’inchiesta si era reso conto di quello che era accaduto alle sue spalle.

senza Conte? � Antonio Conte non può pensare solo alla sua situazione personale: Croazia-Italia del 12 giugno sarà molto importante. L’Italia dopo 5 turni è seconda in classifica nel gruppo H, alle spalle dei croati con cui abbiamo pareggiato a Milano. La Norvegia è a -2 dagli azzurri, in una situazione che può diventare delicata nonostante la formula di Euro 2016, a cui per la prima volta parteciperanno 24 nazionali, non 16. Si qualificheranno alla fase finale le prime due squadre di ogni girone più la migliore terza dei nove gruppi. Le altre otto terze si sfideranno per eleggere le altre quattro squadre che voleranno in Francia. � IL PROGRAMMAConte lunedì 1 giugno darà i nomi dei convocati per lo stage del 2-3-4 giugno: saranno 28-30 giocatori. Tra il 5 e il 6 giugno le convocazioni per le due partite con Croazia (qualificazioni) e Portogallo (amichevole), il 7 giugno ritrovo a Coverciano. Possibili le novità Sansone, Saponara e Caligiuri, con i ritorni di Giaccherini e Insigne. Nella lista degli «stranieri» preconvocati c’è anche Giovinco,impegnato nel campionato canadese. Gli juventini arriveranno ovviamente dopo la finale di Champions.

QUALIFICAZIONI EUROPEE

Il 12 si giocacon la CroaziaC’è Giovinco?

nel caso del c.t. il semplice rinvio a giudizio e,ancora di più, il possibile successivo (lungo)processo diventerebbero già «grave (e ingiusta)sanzione, attesa la dimensione mediatica checaratterizza la sua posizione nel presente pro-cedimento». Della serie: Conte sarebbe sotto-posto a una pressione insostenibile vista la cari-ca ricoperta in Federazione.

ILIEVSKI VS CAROBBIO Gli avvocati chiedononel memoriale di valutare anche questo impor-tante aspetto e di anticipare un giudizio che, aloro modo di vedere, appare scontato in sede didibattimento. Ancora di più dopo gli ultimi in-terrogatori di Ilievski (il capo della cosiddettabanda degli «Zingari»), arrivato in Italia il 27aprile dopo quasi 4 anni di latitanza. Lo slavoha riferito al pm di non aver avuto alcun contat-to con Conte. Le sue dichiarazioni vanno in con-trasto con quelle di Carobbio, soprattutto suisoldi consegnati dagli «zingari» al giocatore perfar sì che la gara terminasse con un Over 3,5

(più di 3 gol segnati), mentre l’ex centrocampi-sta aveva detto al pm di aver appreso dell’accor-do per un pari direttamente da Conte durante lariunione tecnica, ma di non aver mai agito peralterare il match. Una contraddizione evidente,secondo gli avvocati, che va a minare la residuacredibilità di Carobbio per quanto riguarda lecose riferite sull’ex allenatore del Siena. Alla lu-ce di tutto questo, l’archivia-zione è la soluzione più ovviaper chiudere il coinvolgimentodi Conte nell’inchiesta di Cre-mona.

GIUDIZIO IMMEDIATO Gli av-vocati, però, hanno in menteanche un piano B: se dovessearrivare la richiesta di rinvio agiudizio, punteranno a ottene-re il rito immediato perchéconvinti di poter certificare intempi brevi (saltando anche

l’udienza preliminare) l’innocenza del c.t. ita-liano. Si tratta di un procedimento speciale pre-visto dal codice penale. Conte lo invocherebbeper evitare il massacro mediatico di un dibatti-mento lungo e soprattutto perché sicuro del ri-sultato finale. Nella sua posizione di commissa-rio tecnico, non può permettersi di affrontareun processo dai tempi dilatati.

IPOTESI DIMISSIONI E qui entriamo nel puntopiù delicato della vicenda: la reazione di Contedi fronte a un processo a suo carico per frodesportiva in pieno svolgimento durante l’Euro-peo. Il c.t. si ritiene vittima di una grande ingiu-stizia, ha vissuto male la squalifica per omessadenuncia. La ferita non si è mai rimarginata,così come quella della perquisizione subita nelmaggio 2012. Non capisce come mai sia ancoradentro a questa storia. E la vive malissimo. Inu-tile far finta di nulla: la cosa gli pesa, ma hasempre aspettato il momento cruciale convintodi incassare un’archiviazione (come accaduto aGattuso). Se le cose non andassero in questa di-rezione, gli scenari sembrano abbastanza inevi-tabili. Tra l’altro ci sarebbe il paradosso di unaFedercalcio costituita parte civile a Cremonadove sarebbe imputato il c.t. della Nazionale.Non sentendosi sereno e in grado di garantire ilmassimo al ruolo di c.t. e sapendo bene che al-l’Europeo il rischio di avere domande sul pro-cesso invece di quelle sulle partite sarebbe altis-simo, Conte arriverebbe a una scelta dolorosa,ma inevitabile: dimettersi dal suo incarico.

CROAZIA? NO, CREMONA I tempi? Dipendonoda Cremona. Gli avvocati, la Figc e lo stesso c.t.sono ancora convinti di uscirne a testa alta edalla porta principale, con una archiviazione che potrebbe arrivare a giugno. Nell’ipotesiopposta (richiesta di rinvio a giudizio) l’asti-cella si sposterebbe in autunno: la domandadi rito immediato dovrebbe trovare sboccoentro dicembre o gennaio 2016, altrimentisiamo al punto di partenza. Ecco perché leprossime settimane saranno decisive: nonè la Croazia lo spartiacque del futuro diConte sulla panchina italiana. Se da Cre-

mona dovessero arrivarecattive notizie, l’avventu-ra del tecnico salentino(primo c.t. azzurro delSud) potrebbe finire a giugnooppure in autunno, quandopotrebbe svanire anche la pos-sibilità di vedere trattata la suaposizione in tempi brevi. Aquel punto Conte lascerebbe(si spera) un’Italia qualificata,ma Euro 2016 sarebbe affaredi un nuovo selezionatore.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

La difesa poggia pure sulle dichiarazioni di Ilievski, in contrasto con le accuse di Carobbio

Le prossime settimane sono decisive: in casodi notizie negative da Cremona ci sarà l’addio

LA SVOLTA

Conte ha debuttato sulla panchina azzurra il 4 settembre 2014: Italia-Olanda 2-0FORTE

Novara-Siena 2-2 del 1° maggio 2011 AlbinoLeffe-Siena 1-0, 29 maggio 2011

LA SITUAZIONE

GRUPPO H � PARTITE GIOCATEAZERBAIGIAN-BULGARIA 1-2CROAZIA-MALTA 2-0NORVEGIA-ITALIA 0-2BULGARIA-CROAZIA 0-1ITALIA-AZERBAIGIAN 2-1MALTA-NORVEGIA 0-3CROAZIA-AZERBAIGIAN 6-0MALTA-ITALIA 0-1NORVEGIA-BULGARIA 2-1AZERBAIGIAN-NORVEGIA 0-1BULGARIA-MALTA 1-1ITALIA-CROAZIA 1-1AZERBAIGIAN-MALTA 2-0CROAZIA-NORVEGIA 5-1BULGARIA-ITALIA 2-2

CLASSIFICA PT G V N P GF GSCROAZIA 13 � � � � �� �ITALIA 11 5 3 2 0 8 4

NORVEGIA 9 � � � � � BULGARIA 5 � � � � �AZERBAIGIAN 3 � � � � � ��MALTA 1 � � � � � �

�LE PROSSIME PARTITE CROAZIA-ITALIA 12/06/15MALTA-BULGARIA 12/06/15NORVEGIA-AZERBAIGIAN 12/06/15

Roberto di Martino, pm di Cremona

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La cenasi allungaGalliani a casa AncelottiIl Milan punta al brindisi1Carlo cucina per Adriano, Berlusconi chiama l’a.d. per informarsiResta l’offerta, il tecnico prende ancora tempo: stasera nuovo incontro Ancelotti, Gattuso e Galliani festeggiano un trofeo del Milan ANSA

MERCOLEDÌ 20 MAGGIOLa telefonataBerlusconi (foto a destra), dopo settimane di contatti portati avanti da Galliani, telefona di persona ad Ancelotti – la cui avventura al Real è al capolinea –, prospettandogli un impegno triennale con un budget milionario e rinforzi adeguati.

SABATO 23 MAGGIOL’attesaBerlusconi, durante il suo tour elettorale a Napoli, dichiara in tv: «Il ritorno di Ancelotti al momento dipende solo ed esclusivamente dal Real Madrid: se lo lasceranno libero, ci sarà il suo ritorno al Milan. E credo che sarà un ritorno positivo».

LUNEDÌ 25 MAGGIOL’esoneroIl presidente del Real, Perez (foto a sinistra), dal palco d’onore del Bernabeu ufficializza il licenziamento di Ancelotti: «Lo ringrazio per questi due anni di lavoro, ma vogliamo tornare a essere competitivi e per questo abbiamo deciso di cambiare»

LE TAPPEDEL PROGETTOROSSONERO

LO SFOGO

Rami: «Se resta Inzaghi, me ne dovrò andare io»1Il difensore ai ferri corti col tecnico: «Sarebbe una scelta per avere più spazio. In caso contrario resterò»

Alessandra GozziniFilippo Maria Ricci

P er essere un allenatoreesonerato, ha il suo bel dafare: due giorni fa per

esempio è stato protagonista diun vertice con Florentino Perez,presidente Real, prima di essereimpegnato a cena con AdrianoGalliani, a.d. rossonero. Ierinon avrà impiegato tutta la gior-nata a preparare la cena, mapassate le otto e mezzo da unadecina di minuti Ancelotti hafatto comunque gli onori di ca-sa: ha ricevuto i suoi ospiti, Er-nesto Bronzetti e il solito Gallia-ni, per poi risedersi a tavola eriascoltare la proposta milani-sta. Ancelotti ha proposto la car-bonara, Galliani ha ribadito lostesso menù: contratto trienna-le e mercato competitivo perprovare a ingolosire l’ex allena-tore. Due sere fa c’era un tavoloprenotato all’hotel Wellington, base operativa dell’a.d., ieri si èbissato a casa Ancelotti, un atti-co a Calle Alfonso XII, con vistasulla Puerta de Alcalà e propriodi fronte al Parco del Retiro. Orava trovata una sala anche perstasera, visto che Galliani e Car-lo concederanno il tris. «Non so-no nè fiducioso nè pessimista.So solo che il dialogo non è in-terrotto e che proverò a convin-

cerlo» ha confidato l’a.d. al-l’uscita, intorno alle 23 e 30.Galliani doveva ancora metterpiede in strada che aveva rice-vuto la telefonata di Berlusconi,ansioso di sapere. Nel frattempoAncelotti aveva preso altro tem-po ma consegnerà una rispostaufficiale entro le prossime 48ore, quando poi partirà per ilCanada. Tra gli altri impegni diieri del tecnico l’autografo sullarescissione del contratto con ilReal, operazione che ora con-sentirà a Florentino Perez di farfirmare il successore, ormaiidentificato in Benitez. E altroimpegno, quello di leggere gliaffettuosi saluti degli ex gioca-tori. Dopo Cristiano Ronaldo,quello di Sergio Ramos, che l’hacelebrato su Instagram: «Se neva un grande professionista, ri-mane l’amico».

OTTIMISMO CONDIVISO? Finqui, pochi segnali di un cambiod’umore: Ancelotti è un ex rima-sto fedelissimo, ma poco pro-penso a riformare la coppia. Cisono anche motivi personali chelo spingono verso un anno sab-batico, non solo la pancia giàpiena di successi. Lo scetticismodi Carlo è opposto allo slanciodella proprietà rossonera. An-che ieri Berlusconi, intervenutoin posti e momenti diversi legatiagli impegni in campagna elet-

torale, ha continuato a parlaredell’attualità milanista. Prima aRadio Capital: «Io spero cheGalliani possa convincere Ance-lotti a venire al Milan. Io sonoottimista e anche Galliani è otti-mista». Poi nel salotto di “Portaa Porta”: «Sarei felice se Carlodecidesse di tornare da noi, cilega un grande passato, unagrande stima e un grande affet-to personale». E a Bruno Vespache gli ricordava gli schemi cheimponeva all’allenatore, ha re-plicato: «Ma lei crede che io siaun presidente di società che nonconosce il calcio? Con la mialunga esperienza penso di ca-pirne qualcosa tanto da poterintervenire anche sugli schemidi gioco. Ed è certo che sapreianche allenare al meglio unasquadra di calcio e portarla aimassimi livelli mondiali. Chissàche un giorno non succeda. Lavendita del club? Non ho maipensato di cedere il Milan, masolo di cercare qualcuno che miaiutasse nello sforzo finanzia-rio. Sto cercando qualcuno, manon l’ho ancora trovato». Oltreall’ottimismo, Galliani ha inve-stito la fatica del viaggio: è veroche ha riempito le giornate di al-tri contatti di lavoro, ma tra unincontro e l’altro ribadiva che lapriorità del blitz era quella diconvincere Ancelotti a riavviarela sua storia rossonera. L’allena-

SILVIO BERLUSCONIPRESIDENTE MILAN

CON ANCELOTTI C’È STIMA E AFFETTO.

SPERO ADRIANOLO CONVINCA

IO ALLENATORE? HO ESPERIENZA,

RAGGIUNGEREI VERTICI MONDIALI

ADRIANO GALLIANIA.D. ROSSONERO

NÉ FIDUCIOSONÉ PESSIMISTA.

C’È UN NUOVO APPUNTAMENTO

CARLO SA CHE SE NON MI DICE SÌ

ORA, VADO CON LUIA VANCOUVER...

r A.D. ROSSONERO

tore non lanciava grandi segnalid’apertura e lo stesso l’a.d. ten-tava in tutti i modi di stuzzicar-lo. Tanto che pure un ex caro aentrambi come Rino Gattuso,ospite-giocatore al Memorial Currò, crede nel ricongiungi-mento: «La storia insegna chequando si muove Galliani, qual-cosa di buono succede sempre».Se la cena di lunedì era durataun paio d’ore, quella di ieri si èprolungata oltre, senza però ar-rivare a brindare a un nuovo ini-zio. Magari si farà oggi, o magarino. Entro il week-end in ogni ca-so si saprà se poter rialzare in al-to i calici o meno: poi Gallianirientrerà a Milano o «magari se-guirò Carlo anche a Vancouver».

ALTERNATIVE Non fosse Ance-lotti, sarebbe (a breve) un altroeccellente candidato: pochigiorni fa l’a.d. rossonero avevaammesso che certe decisioni, inprimo luogo quella sul nuovo al-lenatore, sarebbero arrivate giàdai primi di giugno. È però scon-tato che per riavviare altre pisteun po’ di tempo ci vorrà, ancheperché non sono sentieri privi diostacoli. Il piano B porta dritto aUnai Emery, che stasera si gio-cherà la seconda finale consecu-tiva di Europa League. Il piano Cè la C di Conte, c.t. azzurro, al-tro forte candidato.

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Marco PasottoMILANO

M agari è l’eccezione checonferma la regola. Mafa comunque un certo

effetto sentire Inzaghi che do-menica sera parlava di squadradalla sua parte, salda nelle suemani, e due giorni dopo leggereun’intervista di Rami all’Equipedu Soir in cui il francese chiari-sce: «Se Inzaghi resta dovrò an-darmene per avere più spazio,

in caso contrario rimarrò». O luio io, insomma. Inutile dire cheAdil può stare piuttosto tran-quillo: non sarà lui a dover tra-slocare. Ma la schiettezza deldifensore apre comunque unacrepa nelle certezze che Inzaghiassicura di avere sul gruppo.Pare che Rami – il cui approdoal Milan ha reso probabilmenteuna delle dieci persone più feli-ci al mondo – negli ultimi tempiabbia avuto divergenze di vedu-te piuttosto nette sulle sceltedell’allenatore. Motivi classici

riguardanti l’impiego (sebbeneAdil abbia il settimo minutag-gio della rosa), seguiti poi da una pubalgia che l’ha tolto dallalista dei convocati nelle ultimequattro partite. Fatto sta cheRami è passato dal sogno («daragazzo facevo il meccanico eora gioco nel Milan: la mia èuna favola») alle minacce di ad-dio. Bisognerà piuttosto capirese è lui, che peraltro ha ancoradue anni di contratto, a rientra-re ancora nei piani rossoneri.

SFOGHI Lo sfogo di Rami con-ferma quanto sia complicata lagestione di una rosa troppo nu-merosa. Trentuno è un numero-monstre (causato soprattuttodagli interventi sul mercato in-

vernale a causa degli infortuni acatena) ed è impossibile accon-tentare tutti senza lo sfogo dellecompetizioni europee. Inzaghiparla di gruppo dalla sua parte,e a grandi linee è stato così, ep-pure durante l’anno le lamente-le non sono mancate. Fra le più«rumorose» quella di El Shaa-rawy, «incazzato» per le panchi-ne, e poi Van Ginkel (tramiteagente), Pazzini (tramite mo-glie), Cerci (faccia a faccia), Ar-mero («Mi ha voluto e poi nonmi ha fatto giocare»), Torres(postumo). Fino a Muntari, chea un certo punto ha fatto chechiamarsi fuori. Dura la vita deltecnico: ma questo ormai Inza-ghi l’ha capito da tempo.

© RIPRODUZIONE RISERVATAAdil Rami, 29 anni, è arrivato al Milan dal Valencia a gennaio 2014 FORTE

Serie ARLe grandi manovre rossonere

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5MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IERICena-bisGalliani e Ancelotti si vedono a cena a casa dell’ex tecnico del Real. E’ il secondo incontro in due giorni. L’a.d. rossonero era infatti volato a Madrid all’ora di pranzo di lunedì, per incontrare Ancelotti ma anche per altri aspetti di mercato

� Sirene internazionali per Gianluigi Donnarumma. L’enfant prodige del vivaio milanista si è messo in luce nell’ultimo campionato Europeo Under 17, dove è stato considerato il miglior portiere della manifestazione assieme al francese Luca Zidane. Le parate dell’estremo difensore azzurro hanno catturato l’attenzione dei numerosi scout presenti alla manifestazione. Real Madrid, Manchester United, Chelsea, Liverpool e Psg hanno già bussato alla porta degli agenti del classe ’99, Mino e Vincenzo Raiola, per informarsi in merito al futuro del nuovo Buffon. Inzaghi l’ha convocato più volte in prima squadra e il Milan l’ha già blindato con un contratto da professionista sino al 2018. Una precocità da record che ha indotto, a metà febbraio, la società rossonera a chiedere una deroga alla Figc, per permettere all’alloraquindicenne Donnarumma di andare in panchina contro il Cesena. Nella prossima stagione il numero uno stabiese potrebbe entrare a far parte stabilmente della rosa della prima squadra, in qualità di terzo portiere. Adriano Galliani deve sciogliere diversi nodi fra i pali: in agenda c’è un appuntamento con i rappresentanti del brasiliano Gabriel per allungare il rapporto con il club di via Aldo Rossi sino al 2019. Probabile la permanenza in prestito a Carpi. Capitolo Abbiati: il numero trentadue rossonero vorrebbe giocare ancora un anno e potrebbe rinnovare il contratto in scadenza a giugno, con il compito di vestire i panni di vice Diego Lopez e fare da chioccia proprio al baby Donnarumma. Anticipando così il possibile ruolo da preparatore che dovrebbe ricoprire in futuro.

Nicolò Schira© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL BABY ROSSONERO

Donnarumma,si fa avantimezza Europa

Gianluigi Donnarumma, 16 anni

1 Mario Suarez, 28 anni, centrocampista dell’Atletico Madrid, qui festeggiato dopo un gol al Bayer Leverkusen da Arda Turan e Miranda 2 Adriano Galliani, a destra, e Manuel Garcia Quilon, agente di Diego Lopez e Mario Suarez 3 Galliani, di spalle, con Andrea Berta, d.t. dell’Atletico EPA

21 3

Mandzukic per l’attaccoE spunta Mario Suarez1Galliani e il d.t. Atletico ne hanno discusso a pranzo. Il croato piace molto, il centrocampista è solo un’idea. E Cerci diventa un rebus

MILANO

N el Milan più italiano e costruito su gioca-tori della Nazionale, l’ultimo nome buo-no è quello di Mario: gli altri dettagli in-

vece sfuggono alla nuova filosofia, considerato ilcognome dell’oggetto in questione (Mandzukic)e il paese rappresentato di recente anche alMondiale (Croazia). Ma prima ancora che allacarta d’identità, il Milan ha la necessità di guar-dare ai numeri, forse più indicativi per inquadra-re un centravanti: bene, negli ultimi cinque cam-pionati il croato Mario ha segnato sessantacin-que gol, distribuiti tra Bundesliga e Liga. In que-sta prima stagione all’Atletico MadridMandzukic ha iniziato con il botto, firmando laprima rete già il 22 agosto, decisiva per la con-quista della Supercoppa di Spagna contro il Re-al. Mario si è poi fermato altrettanto alla svelta,con l’ultimo centro che risale al dodici febbraioscorso. In mezzo altri diciassettegol stagionali, bottino più che po-sitivo, a cui vanno però aggiunticerti acciacchi fisici e qualcheproblema con l’allenatore Simeo-ne, che al suo posto accogliereb-be più che volentieri Vietto, gio-vane argentino del Villarreal.

VALZER DELLE PUNTE Tra la va-lutazione fatta dall’Atletico (Ma-rio è arrivato in Spagna per 25milioni di euro, ma si può pensa-re a uno sconto) e la richiesta diprestito avanzata da Galliani c’ètanta distanza quanta tra Milano e Madrid: ibuoni uffici tra i vertici dei due club possono av-vicinare le parti, e in questa direzione qualchechiacchiera s’è già fatta, ma è evidente che civorrà tempo per trovare un incastro. «La prioritàè Carletto» ammette l’a.d. rossonero, che riem-pie l’attesa delle serate con l’ex allenatore conaltri fitti impegni di lavoro. In quest’ottica rien-tra appunto il pranzo di mercato con Andrea Berta, direttore tecnico dell’Atletico: ritrovo alristorante Paraguas, barrio Salamanca, non troppo distante dall’hotel dove alloggia Galliani.Sul piatto, oltre a Mandzukic, anche la questio-ne Cerci, vincolato a un contratto rossonero fino

al giungo del 2016, ma evidentemente non conside-rato un pilastro del nuovo Milan (anche se moltodipenderà dalla scelta del nuovo tecnico). A MadridGalliani ha così ottenuto il via libera spagnolo a son-dare la disponibilità di una terza squadra, eventual-mente interessata. Dal canto suo Cerci non sembraperò intenzionato a considerare altre proposte: sisente legato al Milan ed è a Milano che vuole tenta-re l’ennesimo riscatto. L’ipotesi Mandzukic svelaanche l’intenzione rossonera su quelli che sono glialtri centravanti presenti in rosa: Pazzini ha un con-tratto in scadenza che difficilmente verrà prolunga-to ma è soprattutto Destro a finire in mezzo. Se lapriorità milanista, sul campo, è la ricerca di unanuova prima punta è evidente che il romanista ver-rà riaccompagnato in stazione senza esercitare il di-ritto di riscatto, quest’inverno stimato sui sedici mi-lioni di euro. E anche il futuro di El Shaarawy ètutto da scrivere, dice il fratello-manager a Sky:«Mi piacerebbe vedere mio fratello all’estero,valutiamo questa ipotesi con il Milan. Cambia-

re potrebbe fargli bene».

SUAREZ Altro appunta-mento di lavoro è quelloche Galliani ha avuto conManuel Garcia Quilon, ar-rivato in mattinata all’hotel Wellin-gton, base operativa dell’a.d. e diBronzetti. I primi due avevano avutoa che fare anche nell’estate scorsa,quando a inizio agosto il Milan con-cluse l’affare Diego Lopez. Visto chela situazione del portiere non neces-sitava aggiornamenti (nei giorniscorsi l’ha ribadito il diretto interes-

sato: «L’anno prossimo resterò certamente dove so-no, voglio trionfare con questo club») si è ipotizzatauna chiacchierata su Mario Suarez, centrocampistain forza all’Atletico e altro assistito di Quilon (che siè fatto sfuggire: «Si, piace a Galliani»). Il profilo è ineffetti di tutto rispetto, anche se in Spagna non èconsiderato un titolare inamovibile: su questa pistaperò lo stesso Galliani pare molto più freddo delprocuratore. A centrocampo è per esempio ben piùcalda la pista Bertolacci, con il Milan pronto a inse-rirsi subito dopo che Roma e Genoa avranno, in set-timana, risolto la comproprietà.

a.g.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mario Mandzukic, 29 anni, arrivato nell’estate scorsa all’Atletico Madrid dal Bayern Monaco AFP

La ricerca di una nuova punta rende certo il ritornodi Destro a Trigoria

In settimana vertice tra Genoa e Roma per Bertolacci:poi affondo Milan

LO SCENARIO

� I tifosi del Milan bocciano il ritorno di Ancelotti sulla panchina rossonera. Nel sondaggio di CalcioMarket su Gazzetta.it oltre il 70% dei nostri utenti ha consigliato a Carletto di dire no alle lusinghe di Galliani. Sul possibile piano B, Antonio Conte convince i tifosi con il 50% dei voti. Staccati Montella, Sarri e Unai Emery (l’ipotesi meno gradita al popolo milanista). In vista della prossima stagione sarà necessario un acquisto importante nel reparto offensivo. La suggestione Ibrahimovic è la preferita dai tifosi con il 49%. Non convincono le alternative Immobile, Falcao, Jackson Martinez e Mandzukic. L’attaccante dell’Atletico, possibile partente in direzione Milano, è quello che scalda meno la tifoseria. Messaggi chiari a Galliani, che continua la missione in Spagna.

GAZZETTA.IT

I tifosi a Carlosul web: «Nonaccettare...»

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6 MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LA SITUAZIONEDIECI CERTEZZEE MILLE DUBBI

Allegri100%

Garcia100%

Pioli100%

Klopp5%

Mihajlovic70%

Emery5%

Montella20%

Montella10%

Donadoni30%

Di Francesco30%

Sarri30%

Gasperini100%

Sarri30%

Zenga70%

Altri10%

Mancini90%

JUVENTUS ROMA LAZIO NAPOLI FIORENTINA GENOA SAMPDORIA INTER

Panchine girevoliMihajlovic-NapoliÈ rebus Montella

1Donadoni esaltato dal caos Parma: piace in Friuli e a Firenze. Possibile scambio Di Francesco-Strama

I giri di prova sono finiti datempo. E’ il momento dellequalifiche per gli allenato-

ri che inseguono una panchinada Serie A. Sinisa Mihajlovic hail record del giro più veloce:con la Samp ha sempre guarda-to il campionato dall’alto, tantoda meritarsi la stima di AurelioDe Laurentiis. C’è il Napoli nelsuo destino, nonostante le ap-parenti titubanze azzurre.

RAMPANTI Si sta per chiudereun campionato strano per i no-stri tecnici. Anche Gasperini eVentura, Di Francesco e Sarri,come lo stesso Maran, hannomaturato sul campo meriti evi-denti. Guarda caso tutti lorohanno avuto delle lusinghe ne-

gli ultimi mesi, ma nessuno hatrovato sinora lo spasimantegiusto. In realtà si sta muoven-do poco, a tutti i livelli.

SCOSSONI Evidentemente ilMilan batte strade ormai benchiare e a Firenze i nuvoloni suMontella non hanno ancoraprodotto il temuto temporale.

L’INSEGUITO Roberto Donado-ni fa storia a sé: dopo aver por-tato il Parma sino all’EuropaLeague, in questa stagione tra-vagliatissima ha tenuto sempredritta la barra all’insegna delladignità. A Udine stanno pren-dendo in seria considerazionela sua candidatura, senza tra-scurare l’opzione viola in caso

di cambio in casa Della Valle.

L’INCOMPRESO In generale la generazione di mezzo stenta aprendere il volo. Tante bellestorie di provincia, ma faticanoa trovare spazio nelle grandipiazze. E la mancanza di ri-cambio presto potrebbe porta-re a delle scelte coraggiose.Magari cercando fortuna al-l’estero. Probabilmente toc-cherà a Zenga prendere il po-sto di Mihajlovic sulla panchi-na blucerchiata. E anche que-sta è un vicenda anomala, vistoche l’ex interista ha girato ilmondo per trovare la fortunasmarrita da noi.

c.lau.© RIPRODUZIONE RISERVATA

SENTITE FERRERO

«Samp a Sarri?No, a Lino Banfi»Zenga è in pole

Walter Zenga, 55 anni, verso la Samp ACTION IMAGES

Filippo GrimaldiINVIATO A TORRIGLIA (GENOVA)

«S arri chi? Io ho già preso l’allenatore,è Lino Banfi». Quando irrompe al«Trofeo Currò», come ospite più at-

teso, Massimo Ferrero smentisce l’incontro diieri con il tecnico dell’Empoli (anche se la can-didatura di Zenga come erede di Mihajlovic ri-mane la più forte), ma porta con sé altre duenotizie (dopo avere messo involontariamentek.o. un fotografo con una pallonata). La primarelativa alla vicenda della licenza-Uefa in bili-co per il Genoa («auguro a Preziosi di risolverei suoi problemi, io non faccio calcio con le cartebollate e preferisco guardare nel mio giardi-netto»), confermando che la Samp non inter-verrà al dibattimento davanti al Collegio di Ga-ranzia del Coni come terza ricorrente. Ma, altempo stesso, che in caso di bocciatura – doma-ni pomeriggio - dei rossoblù, non vede alcunrischio per il «ripescaggio» dei blucerchiati, semanterranno il settimo posto in classifica:«Preoccupazioni per il caso-Guberti? Zero». Ilmotivo? «Se l’anno scorso è stato ammesso ilTorino, e siamo tutti figli di un dio minore, inostri tifosi devono stare sereni». Poi, dopoavere abbracciato Gian Piero Gasperini («ungran signore, vorrei che in Europa andasselui»), conferma come Eder (fra gli obiettivi in-teristi) possa partire: «Sono d’accordo con luiche se dovesse arrivare un’offerta irrinunciabi-le, volerà verso altri lidi, dove lo porterà il cuo-re, e io andrò dove mi porta il portafoglio. Die-ci milioni? Mi sembrano pochi». Quindi il bi-lancio della stagione. «Abbiamo fatto megliodi un anno fa, ho già vinto il mio campionato».

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RINNOVO UFFICIALE

Maran & Chievo:avanti fino al 2018«Perfetti insieme»

Da sinistra Maran, Campedelli e Nember UDALI

Guglielmo LonghiINVIATO A VERONA

L à dove c’era il Bottagisio, il campetto par-rocchiale del quartiere, ora c’è un centrosportivo modello: qui, ieri, è stato spie-

gato come sarà il Chievo, in realtà non moltodiverso dall’attuale. Il presidente Campedelliha detto: «Si riparte da Maran, prosegue unacollaborazione che doveva cominciare 8 annifa». Il d.s. Nember ha aggiunto: «E’ stata tro-vata la giusta alchimia, un peccato non conti-nuare». E infine lui, l’uomo della salvezza an-ticipata: «La rincorsa è stata lunga, ma allafine ci siamo trovati». Accordo per tre stagio-ni, fino al 2018, con opzione per altre due.Solo al Cittadella era rimasto così a lungo, traPrimavera e prima squadra. Campedelli nonha fatto promesse. Nessuno le aspettava:«Non mi piacciono i proclami perché i tifosi,come me, sono abituati a soffrire. Inutile par-lare di Europa, peraltro porta male».

MERCATO Sarà rinnovato il contratto in sca-denza di Pellissier, come gli altri in scadenza.Via i prestiti Bardi e Biraghi. L’obiettivo è ria-vere Birsa dal Milan e Schelotto dall’Inter, peril quale non c’è più l’obbligo del riscatto nonavendo giocato le 28 partite da 45’ previstedall’accordo. L’esterno dovrebbe però rientra-re nelle trattativa per Zukanovic, il centraletrasformato da Maran in terzino sinistro: l’In-ter offre 3 milioni, il Chievo chiede pure Sche-lotto, valutato 2,5. Nember va in Argentina:nel mirino il difensore Mammana e il centro-campista Kranewitter, del River Plate. E si se-gue sempre la punta ceca Necid.

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OPINIONI DIVERSE

Strama-Udineseprove d’intesaVerso il divorzio?

Di Francesco, 45 anni e Stramaccioni, 39 GETTY

Francesco Velluzzi

V enti giorni fa Gianpaolo Pozzo ci avevadetto con convinzione che AndreaStramaccioni gli piace e che rimarrà

sicuramente sulla panchina dell’Udinese. Po-trebbe scapparci il colpo di scena. E all’Udi-nese non è una novità. Tra le parti ci sarebbe-ro divergenze di vedute, programmi che noncoincidono. Strama, abituato a lavorarci conottimi risultati, vorrebbe un progetto checoinvolga maggiormente i giovani e qualcherinforzo di qualità (Quagliarella?), il club vuole tenere invece come protagonisti i sena-tori, Domizzi e Di Natale (che presto dovreb-be annunciare la permanenza per un altro anno). I vertici del club e Stramaccioni si par-leranno ancora alla vigilia dell’ultima partitadi Cagliari cercando la soluzione migliore.Patron Pozzo crede nel tecnico, il procurato-re Claudio Vagheggi, molto vicino al figlio Gi-no e molto ascoltato in sede, forse un po’ me-no. Vagheggi lamenta la mancata valorizza-zione di alcuni suoi giocatori, quali Guiller-me e Perica. E così è partito il toto successore:in pole position c’è Roberto Donadoni, con lapossibilità di portare a Udine qualche suo fe-delissimo del Parma. Il profilo Donadoni pia-ce molto all’Udinese che avrebbe nel mirinoanche l’ex allenatore dell’Atalanta StefanoColantuono (seguito pure dal Cagliari). L’al-tra pista porta a Eusebio Di Francesco che èsempre stata un’idea della società, ma che,finora, è rimasto ben incollato alla panchinadel Sassuolo. Al Sassuolo, nel caso, potrebbefinire lo stesso Stramaccioni. Forse già entrola settimana la soluzione del giallo.

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IN ALTO MARE

Rebus a CagliariPiace Colantuonoma Festa ci prova

Stefano Colantuono, 52 anni, ex Atalanta BOZZANI

I n alto mare. Per poi lasciarsi andare. E’questa al momento la situazione del Ca-gliari che programma la prossima stagio-

ne in serie B. Il primo passo è stato fatto: via ilds Francesco Marroccu, ecco Stefano Capozuc-ca, ex Genoa, profondo conoscitore di merca-to, giocatori e ambiente. Un altro tassello im-portante è l’arrivo di Mario Beretta a capo delsettore giovanile che deve produrre giocatoriper la prima squadra. Il clima sembra già cam-biato. Ma il nodo è l’allenatore. Tommaso Giu-lini, il giovane presidente che si è scontrato conla dura realtà di un mondo difficile, ha il palli-no di Paolo Montero. Ma sa che occorre un uo-mo navigato che sappia ricreare entusiasmo,stimoli e motivazioni. La scelta iniziale sareb-be caduta su Stefano Colantuono (che ha altridue anni di contratto con l’Atalanta, ma si libe-rerà. E’ ancora in ballo col calcioscommesse).Il Cola piace. Ma altre piste vengono seguite:una porta all’attuale tecnico del Vicenza Pa-squale Marino che in Veneto ha fatto benissi-mo e ha rigenerato proprio l’attaccante caglia-ritano Andrea Cocco (un ritorno?). L’altra a Pierpaolo Bisoli che a Cagliari è già stato nel2010, ma subì l’influenza dei senatori rossoblùe a novembre fu sollevato da Cellino. Bisoli hala grinta che serve e non avrebbe più Conti,Cossu e Pisano in scadenza e fuori dal proget-to. Sul taccuino ci sarebbe anche il nome diGiuseppe Sannino, ma le ultime note del curri-culum suggeriscono prudenza. Ma non è datrascurare la conferma di Gianluca Festa chesta chiudendo bene la disgraziata stagione, èsardo, ha temperamento, costa poco. E si è fat-to apprezzare. L’unica pecca? L’esperienza. InB, per risalire, conta tanto.

fr.vell.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ventura100%

Ancelotti40%

Emery20%

Conte40%

Iachini100%

Di Francesco70%

Stramaccioni10%

Marino20%

Mandorlini100%

Maran100%

Sarri70%

Altri10%

Boscaglia20%

Stramaccioni40%

Colantuono25%

Di Francesco10%

Donadoni25%

Reja100%

Colantuono30%

Marino30%

Bisoli20%

Festa20%

Di Carlo100%

Dipenderàdal futuro

del club

TORINO MILAN PALERMO SASSUOLO VERONA CHIEVO EMPOLI UDINESE ATALANTA CAGLIARI CESENA PARMA

Serie ARAllenatore cercasi

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7MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

T H E N EW F R AG R A N C E F ROM P R A DA

PRADA.C

OM

O M P R A DA

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NEL CUORE DEL CAMPO, CON FISICO, TECNICA E QUALITÀ

1 Sami Khedira, 28 anni, centrocampista in scadenza con il Real Madrid: ha vinto il Mondiale in Brasile con la Germania e la Champions League contro l’Atletico Madrid nel 2014, un anno da incorniciare EPA

2 Andrea Pirlo, 36 anni, quattro scudetti in quattro stagione con la Juventus LAPRESSE 3 Claudio Marchisio, 29 anni, una carriera alla Juve, partita dai Pulcini LAPRESSE 4 Paul Pogba, 22, terza stagione all Juve GETTY

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fIL PERSONAGGIO

AFFARE A COSTO ZEROVoluto da Mouma mai amato dal Bernabeu

1Luci e ombrenegli annial Madrid: i tifosinon sopportavanoil suo gioco troppo difensivo

Filippo Maria RicciCORRISPONDENTE DA MADRID

@filippomricci

Q uesti giorni segnatidall’assurdo licenzia-mento di Carlo Ance-lotti aiutano a rendere

più palese, e internazionale,l’idea di quanto rarefatta sial’aria che si respira attorno alReal Madrid. Un club, un pre-sidente e una tifoseria che vi-vono il calcio secondo canonipeculiari. E allora può capita-re che il capitano dell’Under21 tedesca campione d’Euro-pa, inserito nel Top 11 del-l’Europeo 2012, titolarissimonella Germania campione delmondo un anno fa in Brasilesia considerato dai saggi delBernabeu uno sgraziato bo-scaiolo.

MAI AMATO Khedira è stato5 anni al Real Madrid, non unpaio di stagioni. In questo lu-stro non è mai riuscito a con-quistare i tifosi. Nonostantefosse costato relativamentepoco per i costumi locali, 14milioni di euro, e un inseri-mento tranquillo. Il suo nomeera stato indicato a Perez da

Mourinho, che poi nell’ambitodella sua guerra con l’allora d.s.Valdano raccontò in un’intervi-sta che «Il responsabile degli ac-quisti non sapeva nemmeno chiera Khedira». Mou lo sapeva, lovoleva e l’investì della carica dititolare. Con lui il tedesco ha gio-cato una media di 42 partite astagione, prestazioni positive che non gli sono valse l’approva-zione del Bernabeu. I tifosi con-testavano a Khedira un gioco ec-cessivamente difensivo, e in ef-fetti al Madrid si è sempre mosso20 metri più indietro, e meno li-bero, rispetto a quanto fa conLöw con la Germania.

TRISTE FINALE Con l’arrivo diAncelotti Khedira ha continuatoad essere titolare fino a quandoun infortunio ai legamenti inun’amichevole contro l’Italia anovembre 2013 lo ha messo k.o.per l’intera stagione. Carlo hatrovato l’equilibrio che cercava(e che non trovava con Khedira)passando dal 4-2-3-1 al 4-3-3 eusando in mezzo Modric, XabiAlonso e Di Maria. La stima perSami non è diminuita: con Alon-so squalificato Carlo ha fatto ditutto per accelerare il rientro diKhedira che infatti ha iniziato datitolare la finale di Champions diLisbona. La vendita di Alonso eDi Maria e l’arrivo di Kroos e Ja-mes Rodriguez hanno costrettoAncelotti ad equilibrismi tattici(falliti) e la situazione contrat-tuale di Khedira non ha aiutato:col contratto in scadenza, lo scar-so interesse per il suo rinnovo daparte del Madrid, il nullo affettodel Bernabeu e qualche acciaccopiù o meno grave, la stagione deltedesco è stata condizionata: ap-pena 3 gare da titolare in Liga, ilnaufragio nel 4-0 al Calderon se-guito da quello con lo Schalke incasa (3-4), significativamente leultime due partite di Sami colMadrid, a distanza di un mesel’una dall’altra. Una brutta fineper una storia che promettevatanto. E una certezza: la Juven-tus fa un grande affare.

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Buffon deluso dalla sua città: «Lascio la Carrarese»1Il capitano della Juve patron del club:«Gesto d’amore non ripagato. È difficile andare avanti senza nessun appoggio»

Alberto Mauro

G igi Buffon dice addio al-la Carrarese. «Sono de-luso, il 30 giugno sarà il

mio ultimo giorno da patron».Ieri l’annuncio ufficiale, in unalettera aperta in cui il capitanodella Juventus traccia il bilan-cio deludente dell’esperienzanel club della sua Carrara. Do-

po aver acquisito il 50% dellequote societarie nel luglio2010, dal 6 luglio 2012 Buffonè l’azionista unico della Carra-rese (che quest’anno ha chiusoil girone B di Lega Pro al 12o po-sto in classifica). «Ho voluto at-tendere il termine della stagio-ne per fare il bilancio di questaavventura — spiega — Lasciola Carrarese. Il mio è stato ungesto d’amore non ripagato

dall’ambiente. In questa situa-zione, che va avanti da tre an-ni, è molto difficile continuarea fare calcio a livello professio-nistico e la città e il suo primocittadino sono da tempo al cor-rente di queste mie riflessioni.Sono deluso e amareggiato. Inquesto momento non credo cisiano le condizioni affinché lacittà si possa permettere unasquadra di calcio in Lega Pro.Per due volte in cinque anni hoscelto di essere parte di duecordate imprenditoriali per ri-sollevare le sorti della Carrare-se. Il primo gruppo si è scioltodopo due anni, lasciandomi so-

lo. Il secondo non si è mai con-cretizzato. E in entrambe le oc-casioni mi sono ritrovato solo econ la responsabilità di decide-re se far fallire la società o ga-rantirle un futuro. Ho semprescelto la via dell’investimento,pur consapevole che si sarebbetrattato di una scelta d’affetto enon di business. Forse dovrem-mo tutti prenderci un periododi riflessione: città, imprendi-tori e tifosi. Non posso più por-tare avanti un progetto in cuiho creduto e su cui ho investitodavvero molto. Sia in terminidi tempo, sia economici».

© RIPRODUZIONE RISERVATAGianluigi Buffon, 37 anni, capitano della Juve e della Nazionale ANSA

GIOCHERÀ COSÌ?

BUFFON

LICHTSTEINER BONUCCI CHIELLINI

KHEDIRA MARCHISIO(PIRLO)

MORATA

POGBA

DYBALA TEVEZ

EVRA

4-3-2-1

GDS

Juventus, con Khediraè centrocampo stellare1Per il tedesco pronti 16 milioni in 4 anni: visite mediche decisiveSuper mediana con Pirlo, Marchisio e Pogba, anche se partisse Vidal

Fabiana Della Valle MILANO

C’ erano una volta i fan-tastici quattro, ovvero isupereroi del centro-

campo bianconero: Pogba, Pir-lo, Marchisio e Vidal. Che que-st’anno sono aumentati con ilprezioso innesto di Pereyra, ilsupereroe di scorta, e adessopotrebbero diventare addirit-tura sei. Se arriverà Sami Khe-dira, la Juventus aggiungeràuna stella a un reparto già stra-tosferico. E si cautelerà in casodi partenza di Vidal, corteggia-to da diverse squadre. Anche seBeppe Marotta ieri ha ribaditoche il club bianconero ha in-tenzione di trattenere tutti isuoi big.

ATTESO A TORINO «Khedira èun’opportunità — ha confer-mato ieri Marotta, a Milanoper ricevere un diploma ad ho-norem del master in Strategie eBusiness dello Sport —, ci ab-biamo pensato e stiamo facen-do le nostre riflessioni, valute-remo nei prossimi giorni». Il te-

desco del Real è a scadenza dicontratto (arriverebbe quindi aparametro zero) e viene da unastagione tormentata. La tratta-tiva è già in una fase moltoavanzata, la Juve ha offerto algiocatore quattro milioni piùbonus a stagione per quattroanni. L’ultimo ostacolo sono levisite mediche, fondamentalivisto che il centrocampista haavuto parecchi problemi fisiciin questa stagione. Khedira po-trebbe arrivare a Torino tra og-gi e domani per fare i test.

JOLLY DI SOSTANZA Il tedesconasce interno di centrocampo,è un ottimo equilibratore tatti-co che sa leggere bene le situa-zioni di gioco e potrebbe dareulteriore sostanza, senso tatti-co ed esperienza a un repartoche già adesso è consideratotra i migliori del mondo. In uncentrocampo a tre può ricopri-re tutti i ruoli: da centrale hagiocato e vinto la finale diChampions League contro l’At-letico un anno fa, nel 4-2-3-1della Germania è stato uno deidue mediani. L’arrivo di Khedi-ra non è legato a un’eventuale

partenza (si è parlato di sireneamericane e arabe per Pirlo edi più club interessati a Vidal ePogba), però permetterebbealla Juve di avere la soluzionegià pronta in caso di addio diuno dei big. Il più gettonato pa-re essere Vidal, anche se Ma-rotta ieri ha assicurato: «Vo-gliamo consolidare la nostraposizione in Europa, quindidobbiamo rafforzare la squa-dra e tenerci stretto lo zoccoloduro della Juve». Ma il mercatoè sempre in continua evoluzio-ne e, in caso di offerta irrinun-ciabile o di esplicita richiesta di

cessione da parte del giocatorestesso, la Juve potrebbe cam-biare idea.

POGBA E TEVEZ A proposito dimercato, ieri Marotta è statofotografato a pranzo con Arie-do Braida, direttore sportivoper l’estero del Barcellona, inun ristorante di Milano e lastampa spagnola si è subitoscatenata: hanno parlato di Po-gba. In realtà Marotta e Braidasi conoscono da una vita e sivedono ogni volta che ne han-no l’opportunità (Braida abitaa Milano). Solo una chiacchie-rata tra vecchi amici, quindi,anche se Pogba resta l’oggettodel desiderio di parecchi club,Barça compreso. Marotta peròconta di trattenerlo a Torino (eil giocatore sembra d’accordo),così come farà di tutto per te-nere Tevez: «Ha un contrattofino al 2016 ed è un professio-nista, il suo destino è solo nellasua testa. Dopo la finale diChampions c’incontreremo, lasperanza è che possa continua-re la sua esperienza con noi fi-no in fondo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sami Khedira, 28 anni,qui con la moglie Lena Gercke, 27, modella tedesca e conduttrice tv ANSA usa

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e conduttrice tv ANSA

Serie ARTra mercato e Champions

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9MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

fJUVENTUS AI RAGGI X

Grana Barzagli Pogba cresceMorale al top

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Fabiana Della Valle

M eno dieci a Berlino. Ar-chiviata la Coppa Italiae i festeggiamenti per

lo scudetto, oggi la Juve tornaad allenarsi e si potrà concen-trare solo sulla finale di Cham-pions League. Appuntamentoimprevisto (nessuno ci speravaall’inizio della stagione) a cui ibianconeri vogliono arrivarenella migliore condizione pos-sibile, fisica e mentale.

INFERMERIA L’unica nota do-lente riguarda Andrea Barzagli:il difensore, uscito dopo untempo contro il Napoli, lunedìsi è sottoposto agli esami stru-mentali e l’esito non è stato con-fortante: lesione di primo gra-do al retto femorale destro. Bar-zagli inizierà subito le terapie e

la Juve farà di tutto per riaverlo.Il suo recupero consentirebbead Allegri di avere due moduli adisposizione, il 4-3-1-2 e il 3-5-2. Il resto della truppa è tuttoa disposizione (tranne Cacerese Romulo). Pogba è apparso increscita con il Napoli: l’obietti-vo è averlo al top per la finale diBerlino. Lui e Pirlo faranno la-vori specifici per migliorare lacondizione fisica.

AGENDA/CALENDARIO Tra laJuve e la finale di ChampionsLeague c’è una sola partita uffi-ciale: sabato alle 18 i biancone-ri giocheranno l’ultima di cam-pionato a Verona contro l’Hel-las. Praticamente un’amichevo-le. Allegri ne approfitterà per fare le prove generali in vista diBerlino: una settimana è piùche sufficiente per recuperarele forze. Gli unici due che po-

trebbero essere risparmiati so-no Bonucci (che con Marchisioe Pereyra ha toccato le 50 pre-senze in bianconero in questastagione) e Chiellini: dopo l’in-fortunio di Barzagli la Juve nonvuole correre il rischio di perde-re un altro difensore. Di sicuroPogba ha bisogno di mettere al-tri minuti nelle gambe e Tevezgiocherà almeno un tempo, an-che per cercare di strappare aToni il titolo di capocannoniere(l’attaccante del Verona ha ungol di vantaggio sull’argenti-no).

AMBIENTE Definirlo su di giri èpoco: la Juventus arriva a Berli-no nelle migliori condizionipossibili dal punto di vista psi-cologico. Ha già vinto due tro-fei, parte senza i favori del pro-nostico e la conquista dellaChampions a questo punto è unsogno ma non un’ossessione.Zero pressione, quindi, e tantoentusiasmo, perché dopo avereliminato i galattici del Real i ti-fosi si sono convinti che nienteè impossibile. All’interno dellospogliatoio il clima è molto se-reno e i tre giorni e mezzo di va-canza concessi da Allegri sonoserviti ad alleggerire testa egambe. Anche per cercare di te-nere sotto controllo la tensione,il tecnico ha scelto di partire perla Germania solo il 5 mattina.Anzi, fosse stato per lui sarebbepartito dopo la rifinitura a Vi-novo (come ha sempre fattonelle trasferte di Champions), ma l’Uefa lo «obbliga» ad alle-narsi a Berlino.

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1 Andrea Barzagli, 34 anni, in dubbio a causa di uno stiramento FORTE

2 Massimiliano Allegri, 47: ha già vinto scudetto e Coppa Italia FORTE

fBARCELLONA AI RAGGI X

Addii e veleniAlta tensioneper le 2 finali

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Filippo Maria Ricci

L unedì cena tra tutti igiocatori, con le moglie senza staff tecnico né

dirigenti, ieri riposo, oggi ilritorno al lavoro per prepa-rare le due finali. Lo sprintper il «triplete» è lanciato: incasa Barça si respira ottimi-smo ma si cerca di calmarel’euforia che ha contagiatosoprattutto i tifosi.

INFERMERIA Sono due i gio-catori che lunedì hanno la-vorato al margine del grup-

po: Mathieu e Suarez. Per en-trambi noie muscolari ma nulladi grave. Il francese è comun-que destinato alla panchina,l’uruguaiano, fermo dal 12maggio, salvo ricadute avrà ilposto da titolare assicurato sa-bato al Camp Nou. Gli altri ele-menti della rosa stanno bene.

AGENDA/CALENDARIO Manca-no quattro giorni alla primadelle due finali, seconda tappaverso il triplete che in questastraordinaria corsa parallelatra le finaliste della Championsla Juventus ha già chiuso conmerito superando la Lazio. IlBarcellona sabato al Camp Nouaspetta l’Athletic Bilbao. Sulla carta una vittima sacrificale,addirittura 39 i punti di distac-co alla fine della Liga tra i ba-schi, settimi, e i catalani, primi,ma lo spirito di Coppa dell’Ath-

letic fa sì che alla sfida resti at-taccato un sapore discreto. IlBarça si allena a porte chiuse esenza conferenze stampa oggi edomani, venerdì microfono aLuis Enrique.

AMBIENTE Alla cena di lunedìsi è parlato dell’addio ad Ance-lotti, dell’appoggio pubblico altecnico italiano da parte di Cri-stiano Ronaldo, della curiositàinsita all’arrivo a Madrid del«duro» Rafa Benitez. L’appun-tamento al ristorante Can Fer-ran è stato organizzato per ce-lebrare l’addio a Xavi, che lune-dì ha fatto «doblete» pranzandosempre nello stesso ristorantecon un ospite illustre: l’ex presi-dente Joan Laporta che deveancora sciogliere la riserva sul-la sua candidatura o meno alleelezioni estive. Sempre su Xaviin Francia Le Parisien fa sapereche nella famiglia qatariota chegestisce sia lo sbarco dello spa-gnolo nel calcio locale che il Psgè nata l’idea di far fare un giroal centrocampista del Barça sulbattello parigino prima del pas-saggio in Qatar. Xavi però nonha voglia di andare a giocare inun possibile rivale del Barcello-na, e ha in testa solo il ritiro do-rato da godersi con l’intera fa-miglia. Sul fronte interno ilBarça ha preferito non rispon-dere alle esplosive dichiarazio-ni di Dani Alves, che lunedì haattaccato il club in maniera du-rissima. Ieri il presidente Barto-meu è apparso in un atto pub-blico organizzato dal Barça:sembrava potesse parlare maha preferito evitare domandetanto scontate quanto scomo-de, su Dani Alves ma anche sul-l’incerto futuro di Luis Enrique,abbandonando la scena ventiminuti prima della conclusionedella presentazione.

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1 Luis Enrique, 45 anni, non ancora sicuro di restare al Barça GETTY

2 Dani Alves, 32, infuriato con il club per il mancato rinnovo REUTERS

Berlino -10� Mancano 10 giorni alla finale di Champions tra Juve e Barcellona. Si giocherà il 6 giugno all’Olympiastadion di Berlino alle 20.45

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10 MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Da nobile a provocatoreGarcia euro-trasformistaMa la Roma è scettica1Ieri maestro di fair play, oggi stratega della polemica. La società nicchia, mentre i senatori chiedono più gioco e meno parole

Massimo CecchiniROMA

I n fondo Charles Darwin ave-va ragione. Le specie soprav-vivono anche in base alla loro

capacità di adattamento al mondoesterno. Per questo – visto che ilcalcio sa essere una giungla – nonci si deve meravigliare poi troppoper il fatto che Rudi Garcia, a livel-lo di comunicazione, abbia com-piuto un mutamento di linguag-gio quasi copernicano. Da stranie-ro educato al fair play in tutte lesituazioni, è diventato a volteistrione pronto alla «provocazio-ne» in stile Mourinho, poi addirit-tura rivendicata come strategia.Alla vigilia del derby ne ha fatto lespese la Lazio, tant’è che il giornosuccessivo Pioli, oltre alle scintilleprivate, ha replicato duro: «Se vo-gliamo cambiare mentalità è beneparlare della propria squadra enon di situazioni che non si cono-scono per fare il capotifoso. Hosempre apprezzato gli stranieri,ma quando vengono qua diventa-no peggio di noi».

RASOIO DE ROSSI D’altronde

Roma è una città particolare e, ci-tando proprio il francese, «forse lapiazza più difficile del mondo». Apoco meno di due anni dal suo in-sediamento – e forte di una vitto-ria nel derby che vale sia la supre-mazia cittadina che (soprattutto)l’accesso diretto in Champions –c’è da sottolineare un curioso bi-lancio: nel periodo trascorso Gar-cia ha conquistato i tifosi, ma percerti aspetti ha perso un po’ di fee-ling calcistico con la squadra. Pen-sateci. Nell’estate 2013, con lasquadra in piena bufera per la

sconfitta nella finale di Coppa Ita-lia, l’allenatore arrivò, pur ri-schiando l’impopolarità difese isuoi ragazzi («chi contesta è un la-ziale») e ricostruì psicologicamen-te lo spogliatoio, cosa che valse ilripristino della chiesa al centro delvillaggio. Ora la situazione è di-versa. Il 2° posto è un ottimo risul-tato («sono fiero di voi», ha dettoal gruppo), ma le aspettative era-no diverse. Non è un caso che laflessione di risultati e gioco, percui sembravano non esserci con-tromisure, ha reso perplessi gioca-

tori e dirigenza. E allora,mentre gli ultrà cantano:«Vogliano 11 Garcia», DeRossi nel post derby di-ce: «Al di là della volon-tà, non abbiamo vistomoltissimo. Occorrerendersi conto che a vol-te facciamo un po’ cagare.Sarà meglio ripartire con leidee ben chiare, se no saràdura l’anno prossimo». Frasidure, che Garcia ha commen-tato così: «Non capisco e nonvoglio capire»

IL NUOVO CONSIGLIERE Ilfrancese però le idee chiare leha, tant’è che la prossima setti-mana, nel vertice di fine stagio-ne, avanzerà nuove richieste, al-la luce di un messaggio limpidolanciato lunedì alla piazza: «LaJuve per ora non è raggiungibi-le». Ormai gli slogan di Garciasono taglienti e a Trigoria nonsempre graditissimi. D’altrondegià a gennaio l’allenatore avevadetto: «A volte dobbiamo essereun po’ attori». E lui si è tuffatonella professione collaterale,tanto da appoggiarsi a un consu-lente professionista per la comu-nicazione, Andrea Calbucci. Inrealtà il club lo ha ingaggiato ainizio stagione per aiutare i cal-ciatori nell’utilizzo dei social edella tv, ma non molti hanno se-guito le sue lezioni (Astori, Bor-riello e pochi altri). Il feeling pe-rò sembra essere scattato conGarcia. Sarà dovuto anche alconsulente la nuova comunica-zione più muscolare? A Trigorianon ci giurano, ma di una cosasono sicuri: la squadra, oltre chedi slogan, dall’estate avrà biso-gno anche di novità tattiche.

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È NORMALE CERCARE

DI DESTABILIZZARE L’AVVERSARIO:

HA FUNZIONATO

LA CONFERENZAÈ UNO SHOW:

QUESTA ÈCOMUNICAZIONE, FA

PARTE DEL GIOCO

«DITO» E GESTIDE ROSSISI SALVANessuna sanzione per De Rossi, che a fine partita aveva fatto alcuni gestacci (mani alle parti basse e «dito») verso i tifosi della Lazio. Ma nonostante le foto abbiano fatto il giro del web, non è scattata l’ammenda RAMELLA

Serie AR

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11MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Pioli, il grande sogno appeso a un filo1Persi Coppa Italia e derby, ora la Lazio rischia pure la Champions. E allora squadra in ritiro da domani

Stefano Cieri INVIATO A FORMELLO (ROMA)

U n’altra finale, ma questavolta senza appello. An-cora una possibilità. L’ul-

tima, però, prima di veder tra-sformare il grande sogno in ungrande incubo. Quello di ritro-varsi a mani vuote al terminedi una stagione vissuta sopra lerighe (e ben oltre le più roseeaspettative) e dopo aver a lun-go cullato l’illusione di portarea casa una Coppa Italia e unaqualificazione in Champions

League. O, quantomeno, unadelle due.

PARADOSSO PIOLI E invece laLazio rischia di ritrovarsi «so-lo» con un quarto posto che va-le la qualificazione diretta allafase a gironi di Europa League.Un risultato che, a inizio sta-gione, sarebbe stato bollato co-

me ottimo se non straordinario(la squadra di Pioli era accredi-tata al massimo di un 6°-7° po-sto in campionato). E che inve-ce lascerebbe con l’amaro inbocca un ambiente che ha logi-camente sperato nel raggiun-gimento di traguardi più pre-stigiosi. È il paradosso con cuideve fare i conti Stefano Pioli,

il cui lavoro andrebbe elogiatoa prescindere dal risultato fi-nale. E che invece rischia di es-sere offuscato e giudicato in-soddisfacente in caso di chiu-sura al quarto posto.

LA FRENATA È un dato di fatto,però, che la Lazio si è fermatasul più bello. Dopo aver vinto

otto partite consecutive trafebbraio e aprile, nei successivisette match ha raccolto soltan-to otto punti, con la raccapric-ciante media di 1,14 punti a ga-ra. Una frenata determinataanzitutto dagli infortuni di al-cuni uomini-chiave (Biglia eDe Vrij in particolare), ma an-che da quello che in gergo vie-

ne chiamato il braccino deltennista, ossia la paura di vin-cere. Non a caso la corsa bian-coceleste si è trasformata inpasseggiata a partire dal mo-mento in cui i biancocelestihanno raggiunto la zonaChampions. La banda Pioli hainsomma accusato le vertiginidi una scalata improvvisa einattesa.

TUTTI A FORMELLO Ma nontutto è perduto. La Lazio ha an-cora un’ultima possibilità pertrasformare la sua stagione «dabuona in straordinaria» (paro-le di Pioli). Nella sua terza e ul-tima finale, dopo quelle conJuve e Roma, le basterà un pa-reggio. Ma dovrà ottenerlocontro un avversario che sichiama Napoli e in un San Pao-lo che sarà una bolgia. Serve ilmassimo sforzo e la massimaconcentrazione. Per questo iltecnico Pioli, d’accordo con lasocietà, ha deciso di portare lasquadra in ritiro. È la primavolta che accade quest’annoper la Lazio. Tutti in clausura aFormello, dunque, a partire dadomani sera. Sempre domanil’allenamento, previsto per ilpomeriggio, sarà aperto ai tifo-si. Che, c’è da starne certi, in-vaderanno il centro sportivobiancoceleste. Prima l’abbrac-cio della propria gente per cari-carsi a dovere. Poi l’isolamentototale per inseguire la concen-trazione migliore. Così la Laziocerca di ritrovare se stessa pri-ma che sia troppo tardi. Perevitare che il grande sogno sitrasformi in grande incubo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Stefano Pioli, 49 anni, parmigiano, alla prima stagione sulla panchina della Lazio KOMUNICARE

� Due dubbi per Stefano Pioli verso la trasferta di domenica con il Napoli. Arrivano dall’infermeria e sono legati alle condizioni di Lucas Biglia e Stefan Radu. L’argentino è uscito nel derby di lunedì al 33’ della ripresa per una botta al capo rimediata in uno scontro di gioco: una situazione che però è stata subito smaltita. Per lui restano comunque i fastidi al ginocchio destro, che lo avevano già fermato contro la Sampdoria e la Juventus. Ad ogni modo, le condizioni di Biglia verranno monitorate, sin dalle prossimeore. Si nutre fiducia sulle possibilità di recupero. Appare più difficile, invece, il rientro di Stefan Radu, reduce da un’elongazione al gemello della gamba sinistra subita nella finale di Coppa con la Juventus. Ha saltato il derby. Il romeno avverte ancora problemi al polpaccio. Anche per lui si valuterà giorno per giorno. Contro la Roma è toccato a Lulic sostituirlo sulla corsia sinistra della difesa. A Napoli potrebbe tornare Braafheid dal primo minuto.

Nicola Berardino© RIPRODUZIONE RISERVATA

VERSO NAPOLI

Da valutarei recuperidi Biglia e Radu

DOPO GLI INCIDENTI

«Derby sempre alle 12.30»Niente San Paolo per i laziali1Pugno duro del Viminale È allarme perl’«Internazionale» degli ultrà

Alcune immagini degli scontri avvenuti ai margini del derby di lunedì ANSA

Alessandro CatapanoROMA

I l giorno dopo, solito coro diindignados. In ordine di ap-parizione, il capo della Poli-

zia Alessandro Pansa: «Una vio-lenza ottusa continua a caratte-rizzare gli eventi sportivi. E nontutte le società collaborano, an-zi...». Il presidente del Coni Gio-vanni Malagò: «Tolleranza zeroper gli scontri del derby». Il nu-mero uno della Lega di A Mauri-zio Beretta: «Identifichiamo epuniamo i delinquenti». Il mini-stro dell’Interno Angelino Alfa-no: «A fine campionato faremoun punto per prendere delle de-cisioni che tengano fuori i vio-lenti e facciano tornare neglistadi le famiglie». Le famiglie dicui parla il ministro ormai sonoinvecchiate e non metterannomai più piede in uno stadio. Dif-ficilmente, poi, cambierannoidea se i prossimi derby di Ro-ma, come auspica il Viminale, sigiocheranno sempre di domeni-ca e alle 12.30: un orario, trape-la dal ministero, che consenti-rebbe di svolgere tutto — afflus-so, partita, deflusso — alla lucedel sole, pure d’inverno. Una di-sposizione su cui il Viminale nonè disposto a trattare, con buona

pace di chi domenica auspicavaun ritorno del derby in notturna(Malagò) e di ha parlato di scon-fitta del calcio (Beretta), mentreTavecchio nel caso, «ne prende-rebbe atto». «L’immagine che ilderby di Roma ha dato di sé èstata, ancora una volta, pessi-ma. Anche per i comportamentidei protagonisti in campo», ilcommento più dolce del mini-stero. Non a caso l’Osservatorioha vietato la trasferta dei lazialia Napoli.

PREOCCUPA Del resto, quello

che è successo è ampiamente do-cumentato. Presto gli accoltella-tori laziali verranno identificaticon i filmati delle telecamere(mentre il numero dei fermati èsalito a dieci). Invece, control’«internazionale» degli ultràche ha portato a Roma, spondabiancoceleste, hooligans polac-chi, bulgari, greci, inglesi e olan-desi, tutti di estrema destra, civorrebbe un coordinamento in-ternazionale. «È un fenomenocrescente, che riguarda tutta Eu-ropa», assicurano dal Viminale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

RL’allenamento di domani sarà aperto ai tifosi. Poitutti in clausura in vista del Napoli

RSenza terzo posto un’ottima stagionerischia di andare inarchivio come un mezzo flop

Serie AR

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13MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Mimmo MalfitanoGianluca MontiNAPOLI

A ll’improvviso, proprioquando più nessunoavrebbe scommesso un

solo centesimo sulle probabilitàdel Napoli di poter competereper la prossima Champions Lea-gue, si è ripreso a sognare. E’ ba-stata la sconfitta della Lazio, nelderby, per rialzare il morale deinapoletani, per convincere lagente che si può, che si è prontia concedere un’altra tregua,

l’ultima, fino a domenica sera,perché dopo non ci saranno piùappelli. Bisognerà battere la La-zio, però, altrimenti l’euforia diquesti giorni si trasformerànuovamente in delusione, an-che se Aurelio De Laurentiis haannunciato notizie importantinelle prossime ore. «Tra un gior-no, un giorno e mezzo, potreb-

Napoli, una Champions per 50mila1 Euforia per la sfida con la Lazio che vale il 3° posto. De Laurentiis-Benitez: domani divorzio ufficiale

be esserci una novità». In effetti,domani, ci sarà una conferenzacongiunta presidente-Benitez, aCastelvolturno. L’occasione ser-virà ai due per spiegare i motividel divorzio. Per sostituire lospagnolo, il favorito resta SinisaMihajlovic anche se la rosa deitecnici comprende pure Montel-la, Klopp e Emery, ma le indica-

zioni portano al sampdoriano.

SPAREGGIO CHAMPIONS Do-menica sera, dunque, il San Pa-olo sarà nuovamente protagoni-sta, ospiterà l’inatteso spareg-gio tra Napoli e Lazio per l’ulti-mo posto Champions. Il gol diYanga-Mbiwa ha frenato di bot-to la contestazione, si è passati

dalla critica feroce a toni più pa-cati, dagli insulti a De Laurentiise Benitez a un clima festoso: Na-poli è anche questa, basta unniente per ridare entusiasmo aun ambiente depresso e delusocom’era quello napoletano finoa lunedì sera. Persino il presi-dente ha ritrovato la voglia diparlare e di diffondere ottimi-

smo. «A prescindere da comeandrà, domenica, sono stati dueanni importanti e di crescita. Ionon rinnego niente», ha detto aproposito di quanto ottenutodurante la gestione Benitez, ov-vero, una coppa Italia e una Su-percoppa Italiana. Resta il fattoche dopo due stagioni, il tecnicospagnolo ha deciso di chiuderel’avventura napoletana, deluso,probabilmente, da un progettoda lui stesso avviato, ma non so-stenuto, nella sostanza, dal pre-sidente. Ed allora, via, senza al-cun rimpianto, anche perché ilsuo futuro sarà sulla panchinadel Real Madrid. «Quando saràannunciato, allora commenterò— ha detto De Laurentiis quan-do gli è stato chiesto cosa pen-sasse dell’addio del suo allena-tore.

SOLD OUT Saranno in 50.000,domenica sera, sugli spalti diFuorigrotta. Una bolgia, perquello che dovrà essere l’ultimosforzo della stagione. Da ierimattina i biglietti stanno an-dando a ruba e nelle prossimeore la società potrebbe annun-ciare il tutto esaurito. Dopo la partita - che ieri il Viminale havietato ai tifosi ospiti - il San Pa-olo chiuderà e da lunedì inizie-ranno i lavori di modernizzazio-ne. Lavori che verranno finan-ziati direttamente da De Lau-rentiis. «Non ho bisogno delcredito sportivo, metterò a di-sposizione 30 milioni di euro».Spazio alle emozioni, dunque, Napoli vuole ritornare tra legrandi d’Europa e riaccenderela passione della gente.

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� Brutta tegola per il Napoli di Rafa Benitez in vista dello «spareggio Champions» con la Lazio di domenica sera. Il Giudice Sportivo ha infatti squalificato per tre giornate Miguel Angel Britos dopo la testata rifilata a Morata nella gara persa contro la Juve sabato scorso. Rafa, per sostituirlo, è orientato a schierare Koulibaly al centro della difesa in coppia con Albiol, ma sta valutando anche l’ipotesi Henrique. Ieri il tecnico spagnolo ha tenuto a lungo a rapporto la squadra insieme al d.s. Bigon. Saranno importanti anche in panchinari, in tal senso ancora in dubbio Duvan Zapata. Ha invece recuperato Giandomenico Mesto, anche se sulla fascia destra giocherà regolarmente Maggio.

� LE ALTRE DECISIONI Oltre a Britos, il Giudice Sportivo ha squalificato per un turno altri undici giocatori: Cascione (Cesena), Cesar (Chievo), Maccarone (Empoli),Neto e Kurtic (Fiorentina), D’Ambrosio (Inter), Zaccardo (Milan), Torosidis (Roma), Molinaro (Torino), Guilherme e Kone (Udinese).

PER LA TESTATA A MORATA

Britos stangatoTre giornatedi squalifica

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, 66 anni, produttore cinematografico, saluta i tifosi ANSA

Serie ARIl count-down

RIl presidente:«A breve grandi novità, e ho pronti30 milioni per rifare il San Paolo»

RAnnunciatauna conferenza congiunta conil tecnico. In pole sempre Mihajlovic

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14 Serie ARMercato

Touré, Mancini stizzitoVuole un piano-B forte1Il tecnico dell’Inter rilancia: «La speranza è avere una grande squadra. E succederà». L’a.d. Bolingbroke: «Gli daremo quel che vuole»

Matteo Dalla ViteMILANO

L a lingua batte dove il den-te duole. Ovvio. E il Man-cio non si sottrae al pro-

verbio che sette volte su diecic’azzecca. «Anche io, come i ti-fosi, vorrei gente forte comeTouré e altri che ci possano aiu-tare. Ma so, perché sono sicu-ro, che l’anno prossimo avre-

mo una squadramolto competitiva.Bolingbroke ha det-to che mi renderàcontento: so che sa-rà vero. L’abbona-mento? Anche io horinnovato, perchésono sicuro che lasocietà farà di tuttoper farci tornareprotagonisti». Ro-berto Mancini è ve-stito di blu, dentroribolle un po’ e

quando gli chiedono se tutto èa posto lui fa: «Tutto a posto, lasperanza è quella di avere unagrande squadra. E sono certosuccederà». Punto. E poi si ve-drà.

A... FRA 15 GIORNI Perché nonci sono dubbi che il Mancio cisia rimasto male per il treno-Touré bloccatosi nella stazionedi Manchester sul più bello. I

due non si sentono da un po’, edire che era quasi tutto appa-recchiato. Ciononostante ciproverà fino all’ultimo a con-vincerlo. Il Mancio non l’hapresa bene, soprattutto dopoche la Juve ha messo in atto ilcolpo-Dybala. Mancini eraconvinto che con 3-4 nomi pe-santi tutto si potesse mettere aposto. Invece i primi tre obietti-vi se ne sono andati (nell’ordi-ne Dybala, Toulalan e pratica-mente Touré), e adesso servo-no piani alternativi forti, credi-bili, importanti. Il tutto, però,considerando un altro aspetto,almeno positivo: Mancini, aThohir, aveva chiesto la con-ferma di Icardi. E Icardi (sem-pre che non arrivino 50 milionidi offerta) rinnoverà per resta-re. «La speranza - continuaMancini - è quella di avere unagrande squadra». Insomma: cisarà rimasto male, anche per-ché magari il club doveva muo-versi per tempo con Yaya e nonsolo, ma insomma lui ci vuolecredere sottolineando che«questa maglia ricorda la Uefavinta nel ‘91, e spero davverosia di buon auspicio». Una cosaè certa: fra una quindicina digiorni, a bocce ferme, Mancinie la società rifaranno un puntodella situazione-mercato. Unaggiornamento. Sperando -pensa Mancini - che sia rinvi-gorente. E decisivo.

ANCORA UNA GARA L’eventoin cui succede tutto questo è«Inter Night», davanti a duemi-la persone che già si sono ab-bonate alla prossima stagione.Oltre a Mancini ci sono purel’a.d. Michael Bolingbroke che(in italiano) assicura: «Stiamolavorando tutti duro per dare aMancini quello che vuole e chemerita l’Inter per tornare a grandi livelli». Spuntano an-che coloro che quella CoppaUefa l’hanno vinta, poi eccoZanetti che rassicura: «Abbia-mo un grande allenatore e conlui torneremo in alto». Il fatto èche quest’anno l’Europa Lea-gue è praticamente svanita.«Mi spiace che fino a oggi nonsiamo riusciti a dare quei risul-tati che tutti vogliamo - ripren-de Mancini -, ma manca ancorauna partita e nella vita non sisa mai». Speranze ridotte a bri-ciole, ma tenerle vive può farbene.

TUTTI IL 5 LUGLIO Europa o nosi saprà. Europa o no, Mancinivuole avere una certezza: lasquadra praticamente fatta (alnetto delle vacanze dei nazio-nali) per il 5 luglio, quandol’Inter sarà a Riscone di Bruni-co. È per questo che adesso sa-ranno giorni caldi sul mercato:servono accelerazioni, ideechiare e agganci rapidi. «Io - di-ce Fredy Guarin - credo di re-stare. L’allenatore e la societàhanno fiducia in me». Poi, eccoRanocchia. «Il mio rinnovo loufficializziamo a metà giugno.Ripartire il prossimo anno dal-la preparazione con Mancini èimportante, quindi l’annoprossimo sarà migliore. Le cri-tiche? Mi prendo tutte le re-sponsabilità degli errori: senon avessi questa maglia attac-cata alla pelle sarei già andatovia. Touré? Lo vado a rubare senon viene». Prepari il... passa-montagna (si fa per dire).

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SI TORNA AL CLASSICOECCO LE NUOVE MAGLIESono state presentate ieri sera le nuove maglie dell’Inter targate 2015-16, le prime della presidenza-Thohir. Tornano le classiche strisce nerazzurre (nella foto Icardi e Ranocchia) che celebrano il 25° anniversario del trionfo in Coppa Uefa della stagione 1990-91 con in panchina Giovanni Trapattoni.

2le sconfitte di fila dell’Inter, che senza i k.o. contro Juventus e Genoa sarebbe in Europa

LA CHIAVE

Roberto Mancini, 50 anni, e Yaya Touré, 32 anni, ai tempi in cui il tecnico allenava il Manchester City ITALYPHOTOPRESS

Page 15: La Gazzetta dello Sport (05-27-20150

15MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

JUVENTUS 86 37 26 8 3 70 22

ROMA 70 37 19 13 5 53 29

LAZIO 66 37 20 6 11 67 36

NAPOLI 63 37 18 9 10 68 50

FIORENTINA 61 37 17 10 10 58 46

GENOA 59 37 16 11 10 61 44

SAMPDORIA 55 37 13 16 8 46 40

INTER 52 37 13 13 11 55 45

TORINO 51 37 13 12 12 43 45

MILAN 49 37 12 13 12 53 49

PALERMO 46 37 11 13 13 51 54

SASSUOLO 46 37 11 13 13 46 56

VERONA 45 37 11 12 14 47 63

CHIEVO 43 37 10 13 14 28 38

EMPOLI 42 37 8 18 11 43 48

UDINESE 41 37 10 11 16 40 52

ATALANTA 37 37 7 16 14 37 54

CAGLIARI 31 37 7 10 20 44 65

CESENA 24 37 4 12 21 36 68

PARMA (-7) 18 37 6 7 24 31 73

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS

EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

21 RETI Toni (4, Verona).

20 RETI Icardi (4, Inter);

Tevez (2, Juventus).

16 RETI Menez (8, Milan);

Higuain (3, Napoli).

15 RETI Gabbiadini (Napoli;

7 nella Sampdoria).

14 RETI Berardi (6, Sassuolo);

Di Natale (1, Udinese).

13 RETI Iago Falque’ (2, Genoa);

Dybala (3, Palermo);

Quagliarella (3, Torino).

12 RETI Klose (Lazio).

11 RETI Callejon (Napoli).

10 RETI Maccarone (1, Empoli);

Felipe Anderson (Lazio).

MARCATORI

L’INIZIATIVA FIGC

Bari antirazzistaLa May: «Avanti così»� Prosegue l’iniziativa itinerante Figc «Razzisti? Una brutta razza!». La quarta tappa di Bari ha visto la partecipazione di 600 ragazzi delle scuole calcio della Puglia. Ospiti il bomber Igor Protti, il calciatore biancorosso Kingsley Boateng, il chirurgo Kossi Komla-Ebri, componente della commissione antirazzismo Figc, e Fiona May, coordinatrice del progetto: «Sono contenta della risposta che ogni volta riscontriamo, i ragazzi accettano cosa stiamo proponendo e mi auguro che siano loro stessi a portare avanti il messaggio».

TACCUINOLA TRATTATIVA PROSEGUE

Un regalo ai tifosiIcardi-rinnovo,obiettivo EmpoliMILANO

«L’ Inter non si trova do-ve meriterebbe distare». E lui vorrebbe

aiutarla a ritrovare le stanze alei più congeniali. Questo ilpensiero espresso da MauroIcardi in un’intervista rilasciataa «Canal Plus». E per farlo a lun-go si continua a lavorare pertrovare la soluzione al suo rin-novo.

RINNOVO VISTA EMPOLI Laparte legale dell’Inter e quellafiscale del giocatore continua-no a parlarsi e visto che i segnalisono positivi da qualche giornoa questa parte, si tenterà di arri-vare all’annuncio magari entrol’ultima di campionato. Sareb-be un regalo per i tifosi che do-menica sera saranno al Meazzasera per la gara contro l’Empoli.I soldi non sono argomento didiscussione (accordo fino al2019, 3 milioni a salire più bo-nus, fino a 4 potenziali l’ultimoanno in caso di qualificazioneChampions), semmai lo sono lemodalità legate ai diritti d’im-magine che saranno equamen-te suddivisi.

«HO I COGL...» Intanto Icardi nell’intervista a «Canal Plus» haaggiunto: «Adesso ci stiamoriassestando dopo l’addio dimolti campioni che qui hannovinto tutto e quindi dobbiamosolo aspettare l’anno prossimo

per essere di nuovo al top». PoiMauro torna ai fatti di ReggioEmilia, quando litigò con la cur-va. «Tutti perdemmo la testa -racconta. La mia rabbia nacquedal fatto che regalai la maglia aun bimbo in prima fila in mezzoa tanti adulti. Quello che più mifece arrabbiare è che strapparo-no dalle mani del bimbo quel-l’indumento per ributtarlo incampo. Mi partì l’embolo (ride,ndr), ma è passato tutto». Infi-ne, un paio di retroscena. «Ilcucchiaio a Napoli? Presi la de-cisione con Guarin perché sap-piamo che sono un ragazzofreddo. Ho i cogl... (sorride,ndr). Quando finirò la mia car-riera sicuramente vorrei gioca-re con il Newell’s per vederequello che si prova a giocare da-vanti a quei tifosi».

m.b.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Yaya appeso a un filoQuello del telefono...Kondogbia il sogno bis1Mancini si rassegnerà solo dopo aver parlato con Touré. Se no si vira sul francese, Allan o Song. Motta vicino, Biabiany a Interello

Matteo BregaLuca Taidelli

A spettando di capire seTouré resterà davverouna chimera, la certezza

è che fino a domenica l’Inter eramolto ottimista. Forte delle con-tinue rassicurazioni del giocato-re a Mancini e delle prese di posi-zione del suo procuratore Seluk,che aveva parlato di «90% dipossibilità di lasciare il City» edato mandato di cercare casa aMilano per il suo assistito.

VOLTAFACCIA Ma poi cosa èsuccesso? Se lo chiede per primolo stesso Mancio, che nemmenoieri è riuscito a parlare con Yaya.Vero che il fuso col Canada - do-ve il City è in tournée per qual-che giorno - non aiuta, ma è evi-dente che l’ivoriano dopo l’in-contro con il presidente dei Citi-zens Al Moubarak ha cambiatoatteggiamento. E gli attestati distima degli ultimi tempi non ba-sterebbero a spiegare questo vol-tafaccia. Resta il fatto che seTouré non è più disposto ad an-dare allo scontro col City è inuti-le sperare nell’articolo 17, cui po-trebbe appunto appellarsi solo ilgiocatore. Ecco perché l’Inter sirassegnerà soltanto dopo cheMancio avrà parlato con Yaya.

QUEL TESORETTO E se davveroTouré rimanesse un sogno, i 55-60 milioni risparmiati - tra car-tellino e ingaggio - potrebberoessere investiti su gente più gio-vane, con uno stipendio menopesante e non per forza menobrava. Per esempio GeoffreyKondogbia, 22enne del Monacoe della Francia per cui Mancinistravede. Vero che i monegaschilo dichiarano incedibile (mentrea cifre congrue cederebbero Kur-zawa e Carrasco), ma un tentati-vo non è da escludere. Senza di-menticare le piste Song e Allan.Per il brasiliano l’Udinese chiedecifre folli (18 milioni), ma l’Interuna decina di giorni fa ha incon-trato il procuratore del centro-campista e con i friulani potreb-be cercare strade alternative co-me il prestito con obbligo di ri-scatto mascherato da diritto,inserendo nella trattativa un gio-vane. Oltre a Gnoukouri, a Stra-maccioni piace Puscas. A pre-scindere da come andrà con Tou-ré, il d.s. Ausilio conta di chiude-re a breve per Thiago Motta, conLucas Leiva come alternativa.

ATTACCO E DIFESA Detto cheMancini ribadirà la necessità dipiazzare alcuni colpi senzaaspettare le cessioni - anche per-ché di richieste se ne vedono benpoche -, come centrale difensivo

d’esperienza c’è un mister X inalternativa a Skrtel. Gli altri no-di riguardano l’attacco. Perso Dybala, il primo della lista sareb-be Pedro. Vero che Ausilio era(casualmente?) nello stesso ri-storante in cui si sono incontratiMarotta e Braida, ma anche que-sta resta una pista non facile. Icatalani non possono fare mer-cato in entrata sino al gennaio2016, quindi non potrebberorimpiazzare l’attaccante. Ma ilBarça è interessato a Kovacic,quindi ci si potrebbe lavorare.Nel mirino c’è anche Jovetic, chelascerà sicuramente il City se inpanchina rimarrà Pellegrini. Co-sì come restano in piedi i contatticon il Genoa per Iago Falque ePerotti.

BIABIANY E DZSUDZSAK Ieripomeriggio a «Interello», centrosportivo dedicato alle giovanilinerazzurre, si è presentato Jona-than Biabiany. Il francese, svin-colato dal Parma, sta seguendoun percorso di ricondiziona-mento fisico indirizzato all’atti-vità sportiva e ieri ha svolto unpo’ di lavoro atletico. Nuovo pe-talo per la margherita interista:ecco Balasz Dzsudzsak, ala un-gherese della Dinamo Mosca,classe 1986 che va a scadenza il31 dicembre.

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SABATO 30 MAGGIOVERONA-JUVENTUS, ore 18 (0-4)

ATALANTA-MILAN, ore 20.45 (1-0)

DOMENICA 31 MAGGIO, ore 20.45CAGLIARI-UDINESE, ore 18 (2-2)

FIORENTINA-CHIEVO (2-1)

SAMPDORIA-PARMA (2-0)

INTER-EMPOLI (0-0)

NAPOLI-LAZIO (1-0)

ROMA-PALERMO (1-1)

SASSUOLO-GENOA (3-3)

TORINO-CESENA (3-2)

PROSSIMO TURNO

MAURO AL COLOSSEO� Mauro Icardi ha approfittato dei due giorni di riposo per andarea Roma con Wanda e famiglia.

Fiona May, 45 anni GETTY

RICORSO GENOA

Fatto il Collegio Coni� Composto il collegio Coni che giudicherà il ricorso del Genoa contro la mancata concessione della licenza Uefa. I tre membri saranno il presidente Franco Frattini, l’avvocato Guido Cecinelli (per la Figc) e l’avvocato Bottaro (per il Genoa). Udienza fissata alle 18 di domani, sentenza immediata. a cura di RCS MediaGroup Communication Solutions

SUCCESSOE INTERNAZIONALITÀPER LA F.4:A MONZATRENTAPILOTI DI 18 DIVERSI PAESI

Compiuti i 15 anni i piloti possono partecipare al cam-pionato F.4, realizzato specificatamente per portare i giovanitalenti dal kart alle monoposto. A Vallelunga i piloti hannomostrato grandi prestazioni e capacità di guida.Nelle tre gareche vengonodisputate adogni appuntamentodella F.4, i primivincitori della stagione2015 sono statiRalfAron,EstonedellaPrema Power Team, che ha realizzato una doppietta, e DavidAlexanderBeckmann, tedescodellaMueckeMotosport. Sonopoi saliti sul podio il brasiliano Joao Vieira (Antonelli Mo-torsport), il russoRobert Shwartzman (MueckeMotorsport),lo svizzero Lucas Mauron ( Jenzer Motorsport), l’israelianoBarBaruch (Israel F.4), il cineseGuanYuZhou (PremaPower-team) e un nostro portabandiera, l’italianoMatteo Desideri(Antonelli Motorsport).

L’ItalianF.4ChampionshipPoweredbyAbarthsaràaMonzanelfine settimanadel 31maggio, inunweekenddi gare gratuitopertuttoilpubblicodiappassionati.Dopoilprimoappuntamen-tosvoltosi aVallelunga, conben26piloti,4 inpiùdel2014,annodiesordiodelcampionato,gli iscrittiaMonzasonoulteriormenteaumentatiperunospettacolosemprepiùemozionante.Nonsolo,i piloti provengono da tutto ilmondo, attratti dall’ottima orga-nizzazione diACISport, dall’elevata qualità dei circuiti italianie dall’eccezionale vettura 100% italiana, con motore Abarth,telaioTatuus,pneumaticiPirelli, freniBremboetelemetriaAIM.Atuttociò si aggiunge l’attivitàdi grande supportoeffettuatadaWSKPromotion.

Anche quest’anno i giovani talenti saranno seguiti diret-tamente ad ogni appuntamento del calendario dalla ScuolaFederale Aci Sport, che effettua un lavoro di tutoraggio deipiloti, con attente analisi delle telemetrie e consigli sulmigliorstile di guida. Ma non finisce qui, perché l’Italian F.4 Cham-pionship Powered by Abarth è anche l’unico campionato aproporre un trofeo specifico per le ragazze, ilWomanTrophy.Le prime pilota donna a parteciparvi sono le gemelle polac-che Julia e Wiktoria Pankiewicz, che, oltre a gareggiare nelcampionato insieme agli altri piloti, lottano per la leadershipnella classifica del trofeo, anch’esso celebrato ad ogni gara conpodio e premiazione.

In totale sono sette gli appuntamenti del campionato F.42015. Dopo Vallelunga e Monza, seguiranno Imola il fine set-timanadel28giugno, ilMugello il12 luglio,Adria il6 settembre,nuovamente Imola il 20 settembre eMisano il 4 ottobre. Tuttiappuntamenti gratuiti per il pubblico e su circuiti di altissimolivello, che quest’anno ospiteranno gare importantissime qualiil motomondiale e la F.1, che si svolgerà, quest’ultima, proprioa Monza per il 12esimo appuntamento di campionato. Sullostessoautodromo, frapochigiorni, si sfideranno igiovani talentidella F.4 italiana.

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16 MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Magnanelli e la prima volta«Meglio tardi che mai...»1Il capitano del Sassuolo al battesimo del gol in A: «Ci sono arrivato a 28 anni? Sì, ma solo con le mie gambe. In Italia i giovani faticano»

Alex Frosio

AGubbio, secondo unatradizione secolare, chigira tre volte intorno alla

Fontana del Bargello, ottiene la«patente di matto». A Gubbio,Francesco Magnanelli è statoallevato calcisticamente: natoqualche chilometro più a est, aUmbertide, e cresciuto a Badia-le, un paesino del tifernate -valle del Tevere -, arrivò giova-nissimo nel club rossoblù, chelo fece esordire a nemmeno 17anni. Roba da matti, appunto.Eppure Magnanelli, come cal-ciatore, è tutto fuorché matto.Lo raccontano il suo curriculume le sue caratteristiche. Pirlo co-me idolo ma De Rossi come rife-rimento «molto molto alla lon-tana», il Magna annusò la SerieA partendo da Gubbio verso ilChievo: un anno con la primasquadra, niente esordio. Poi laFiorentina in B: un anno con laprima squadra, niente esordio.E allora la Sangiovannese, C1, 7presenze e tanta panchina. È il2005 e Magnanelli fa l’incontrodella vita: vuole giocare, c’è po-sto in C2. A Sassuolo. Cominciala storia neroverde. La C2, laC1, poi la B, infine la A. Magna-nelli capitano, leader, uomosimbolo della scalata. Nonbomber, non tocca a lui: un golin C1, 3 in B. La A, poi, siamoseri, è la A. Fino a domenica. Al-la presenza numero 56 nel mas-simo campionato, segna la suaprima rete. Vale tre giri intornoalla Fontana del Bargello.

Che sensazione si prova a se-gnare il primo gol in Serie A?«Ottima, anche perché arrivavoda due mesi di infortunio (sof-ferto contro l’Empoli a marzo,era rientrato contro il Milandue domeniche fa, ndr). Rien-trare così fa molto piacere, la soddisfazione è doppia».

Il primo gol in carriera se lo ri-corda?«È talmente lontano... Non neho fatti tantissimi, però sonosempre stati bei gol. E anche

quello contro l’Udinese lo è sta-to: un gran tiro di prima in dia-gonale. Realizzato tra l’altro inun momento delicato e diffici-le, che ci ha portato a otteneretre punti che reputo molto im-portanti: per la crescita profes-sionale e personale, per chiude-re bene la stagione e anche perottenere una classifica presti-giosa».

Ma se lo ricorda o no quel primogol?«Certo, anno 2007, maggio co-me stavolta, penultima di cam-pionato contro la Pistoiese inC1: ci garantì l’accesso aritme-tico ai playoff, non posso di-

menticarlo. Anche allora un ti-ro da fuori, dal limite dell’area,ma dall’altra parte rispetto algol di Udine. Ne ho fatti pochi,quindi me li ricordo tutti...».

È arrivato tardi in Serie A, 28 an-ni. Quanto ha sbagliato lei equanto chi non la «vedeva»?«Penso sia stato un processo dicrescita mio personale, poi le si-tuazioni, la fortuna, le scelte tiportano ad andare a prendereuna strada o un’altra. Questo èil mio percorso. Ho avuto lagrandissima forza e la grandis-sima fortuna di trovare una so-cietà nel momento giusto, cisiamo scambiati tanto, sono ar-

rivato in Serie A con le miegambe e finché reggeranno dif-ficilmente mollerò questo club.Preferisco così che magari arri-vare due o tre anni prima in Aper altre strade. Sono molto or-goglioso del mio percorso».

Al Sassuolo siete quasi tutti ita-liani. Quanto vi aiuta?«Devo ammettere che sonomolto nazionalista. Gli stranierili voglio ma che siano veramen-te bravi. Quando si dice che nonci sono grandi settori giovaniliin Italia e che i giovani fanno fa-tica, io vado controcorrente.Per me ci sono, e sono forti. Seguardiamo la nostra Under 21non è di meno rispetto alle al-tre. Abbiamo giovani di talentoe andrebbero fatti giocare: masenza aspettarsi subito tutto. Inquesto il Sassuolo è esemplare.Io credo molto nell’attaccamen-to alla maglia, a una nazione, aparlare la stessa lingua. Poi benvengano gli stranieri, ma chefacciano la differenza».

Tra gli allenatori che sono passa-ti da Sassuolo c’è anche Allegri.Con voi ha vinto la C1 e ora si gio-ca la Champions. Se lo sarebbeaspettata una traiettoria così vincente in Europa?«Sì ma non così velocemente.Sapevo che era un predestinatoe che più giocatori forti avrebbeallenato e più situazioni delica-te da gestire avrebbe dovuto af-frontare, e meglio ne sarebbe venuto fuori. Perché aveva unagestione dello spogliatoio, degliuomini e dell’ambiente fuoridal comune. E nel tempo saràpure migliorato. Da parte miagli dico che se è là magari perun pezzettino lo abbiamo aiuta-to anche noi. Spero torni daBerlino con la Coppa, dimostra-zione che il calcio italiano è tut-t’altro che in declino».

Lei però è milanista.«Dalla nascita. Ma sono conten-to di aver rubato ai rossoneriqualche punto (6 su 6 quest’an-no... ndr), perché lo sport èquesto».

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L'IDENTIKIT

FRANCESCOMAGNANELLINATO A UMBERTIDE (PERUGIA)IL 12 NOVEMBRE 1984RUOLO CENTROCAMPISTAALTEZZA 181 CM PESO 79 KG

Cresce nel vivaio del Gubbio, con il quale ad appena 16 anni debutta da centrocampista nell'allora Serie C2. Con gli umbri rimane sino al 2002, quando viene ingaggiato dal Chievo. In Serie A, però, non metterà piede in campo sino alla scorsa stagione. Infatti, dopo un anno a Verona e un altro alla Fiorentina senza accumulare presenze, nel 2004 torna nelle categorie minori, alla Sangiovannese, dove però gioca solo sette gare in campionato. Nel 2005 la svolta della sua carriera, con l'approdo al Sassuolo, in C2. Con i neroverdi risale pian piano tutte le serie del nostro calcio, sino alla A conquistata nel 2013 da capitano. Il primo anno nel massimo campionato, culminato con la salvezza degli emiliani, lo chiude senza reti in 28 presenze. Domenica scorsa contro l'Udinese il suo primo gol in Serie A, decisivo nella vittoria per 1-0 del suo Sassuolo.

FRANCESCO MAGNANELLICENTROCAMPISTA SASSUOLO

MANCANO I GIOVANI DI VALORE? NON È VERO,

VA SOLO DATA LORO FIDUCIA. STRANIERI?

OK SOLO SE BRAVI...

ALLEGRI? UN FUORICLASSE GIÀ QUI

DA NOI. SPERO VINCA LA CHAMPIONS: SAREBBE UN BENE PER L'ITALIA

Francesco Magnanelli, 30 anni, capitano del Sassuolo GETTY

ASTA PER BENEFICENZA

Di Natale si «compra»la sua maglia e la regala� UDINE (s.v.) Asta di maglie ieri sera a Udine per ricordare Paola Lenarduzzi, giornalista del «Messaggero Veneto» scomparsa nel novembre del 2011 per un tumore al seno. Il ricavato finanzierà una borsa di studio in memoria di Paola per il reparto di chirurgia plastica dell’ospedale di Udine e per la ricerca al centro oncologico di Aviano. All’asta ha partecipato anche Andrea Stramaccioni. L’allenatore dell’Udinese si è aggiudicato la maglia di Thereau:«Visto che quella di Paloschi è andata via per cento…», è stata la sua battuta. Maurizio Domizzi, difensore dell’Udinese, per 400 euro, si è portato a casa la divisa di Marcelo Salas della Lazio scudettata: «L’ho presa per Pinzi (tifoso laziale, ndr)». Domizzi, sempre per 400 euro, si è preso la maglia di Zico nell’Udinese

1983-84, un vero e proprio cimelio. Paolino Poggi, indimenticato attaccante dell’Udinese di Zaccheroni terza nel 1998, ha fatto sua una casacca di Eto’o al Barcellona. Tra i pezzi pregiati, oltre al dieci di Tevez nell’attuale stagione, con tanto di autografo di Carlitos, ai nove del capocannoniere Luca Toni e dell’interista Mauro Icardi,c’erano il numero sette dell’Argentina dei primi anni Novanta, indossato da Abel Balbo, poi l’undici dell’Italia all’Europeo 2012, di Totò Di Natale (che lo stesso Totò si è ricomprato per 1500 euro, regalandola poi alla figlia di Paola, Alessandra), e persino la maglia rossa di Nicola Rizzoli vestita dall’arbitro bolognese alla finale di Coppa Italia del 2009 tra Lazio e Samp.

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Magic+3RCampionato

DAL CORINTHIANS

Cassinial PalermoÈ il nuovoDybala

Mauricio CannoneRIO DE JANEIRO

I l Brasile perde un altro ta-lento e i tifosi del Corin-thians non saranno con-

tenti dell’addio a un altro gio-vane che emigra in Europa.Matheus Cassini, 19 anni,stella dell’Under 20 del Corin-thians passa al Palermo.

INEDITO La società sicilianaguadagna un fantasista man-cino, alto 174 centimetri, unamezzapunta che si rende mol-to pericolosa quando si avvici-na all’area e tira bene in por-ta. Cassini è stato uno degliartefici dello scudetto brasi-liano Under 20 dell’annoscorso col Corinthians, vintoper la prima volta nella storiadel club. Tutto ciò oltre al tito-lo paulista della medesimacategoria nel medesimo an-no, che la società non vincevadal 1997.

COME MARQUINHOS I fedelicorintiani si rammaricano so-prattutto quando ricordano lacessione di Marquinhos, allo-ra un promettente difensoreancora riserva della formazio-ne A bianconera, che passògiovanissimo alla Roma chepoi lo ha rivenduto a pesod’oro al Psg. Ora il Corinthiansriceverà solo 1 milione di europer Cassini perché deteneva il70% dei diritti economici sulgiocatore. Tra i fattori chehanno inciso nella decisionedel giocatore di varcare l’ocea-no non solo i vantaggi di emi-grare in Europa e guadagnaredi più, ma anche la voglia digiocare e di essere titolare.

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Matheus Cassini, 19 anni

Page 17: La Gazzetta dello Sport (05-27-20150

17MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ATTACCANTI CODICE MAGIC CAMPIONATO MEDIA ESP-GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO R. AMM801 AGUIRRE (UDI) 0 5,5 4 7 0 0 5,17 0 0/1803 AMAURI (TOR) 5 5,92 10 21 5 1 5,82 0 0/4805 BABACAR (FIO) 0 7,17 13 20 0 7 6,17 1 0/2807 BARRETO P. (TOR) 0 6 3 1 0 0 0 0 0/0810 BELOTTI (PAL) 6,5 6,37 16 37 6,5 5 5,97 1 0/2912 BENTIVEGNA (PAL) 0 0 1 3 0 0 0 0 0/0812 BERARDI (SAS) 6,5 7,48 32 31 7 14 6,31 5 1/13905 BERGESSIO (SAM) 0 5,91 11 22 0 1 5,72 0 0/0813 BERNARDESCHI (FIO) 0 5,83 4 6 0 0 5,75 1 0/1907 BIANCHI (ATA) 0 5,53 5 21 0 0 5,55 0 0/1814 BOAKYE (ATA) 5 5,86 5 19 5 3 5,47 0 1/2919 BONAZZOLI (INT) 6 5,83 3 4 6 0 5,83 0 0/1815 BORRIELLO (GEN) 0 6,08 6 8 0 0 6,08 2 0/1816 BOTTA (CHI) 6,5 5,76 7 20 6,5 0 5,92 0 1/4817 CALLEJON (NAP) 5,5 6,77 21 37 5,5 11 5,84 2 0/1916 CAPPELLUZZO (VER) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0819 CERCI (MIL) 0 5,96 17 16 0 1 5,46 3 0/0917 CODA M. (PAR) 0 6,47 6 18 0 2 6,21 1 0/2928 COP (CAG) 5 6,67 14 15 5 4 5,71 0 0/1938 DAL MONTE (CES) 6 5,67 1 3 6 0 5,67 0 0/0823 DEFREL (CES) 6 6,8 21 33 6 9 6,02 2 0/6824 DENIS (ATA) 0 6,23 17 31 0 8 5,6 0 0/4825 DESTRO (MIL) 0 6,6 20 31 0 8 5,77 0 0/5826 DI NATALE (UDI) 6 7,76 33 33 6 14 6,32 4 0/4827 DJORDJEVIC (LAZ) 9,5 7,09 9 23 6,5 8 5,98 1 0/1922 DJORDJEVIC L. (SAM) 5 5,5 4 3 5 0 5,5 0 0/0828 DJURIC (CES) 5,5 5,85 8 27 5,5 2 5,62 1 0/2935 DOUMBIA (ROM) 0 5,88 19 12 0 2 5,12 0 0/0829 DYBALA (PAL) 6 7,78 28 34 6 13 6,47 7 0/3830 EDER (SAM) 0 7,17 21 30 0 9 6,27 2 0/4923 EL HAMDAOUI (FIO) 0 7,5 4 3 0 1 6 0 0/1831 EL SHAARAWY (MIL) 13 6,87 7 17 7 3 6,13 3 0/3932 ETO'O (SAM) 9,5 6,5 22 17 6,5 2 6,03 2 0/1915 FARES (VER) 0 0 1 1 0 0 0 0 0/0908 FARIAS (CAG) 6 6,26 14 29 6 6 5,72 1 0/7929 FERNANDINHO (VER) 5,5 5,83 6 6 5,5 0 6 0 0/1833 FLOCCARI (SAS) 0 6 10 26 0 2 5,7 0 0/0834 FLORO FLORES (SAS) 6 6,04 13 28 6 2 5,86 0 0/4835 GABBIADINI (NAP) 6 7,77 31 32 6 15 6,25 3 0/5925 GEIJO (UDI) 0 6,06 4 12 0 1 5,62 0 0/0837 GERVINHO (ROM) 0 6,35 13 24 0 2 5,98 3 0/1838 GHEZZAL (PAR) 6 5,72 6 18 6 0 5,71 0 0/0931 GILARDINO (FIO) 11 7,12 23 13 7 4 5,96 2 0/0841 GOMEZ M. (FIO) 0 5,92 13 20 0 4 5,55 0 0/3842 GOMEZ T. (VER) 0 6,69 16 25 0 5 6,06 3 0/6934 HARASLIN (PAR) 0 5,9 1 2 0 0 5,75 0 0/0844 HIGUAIN (NAP) 4,5 7,18 29 36 4,5 16 6,03 5 0/5846 IBARBO (ROM) 7 6,21 7 23 6 2 5,95 3 1/5847 ICARDI (INT) 10 7,78 33 35 6 20 6,04 4 0/4848 INSIGNE (NAP) 2 6,31 6 19 5 2 5,94 3 0/0849 ITURBE (ROM) 9,5 6,1 15 26 7 2 5,88 1 0/3924 JOAO SILVA (PAL) 0 5 4 1 0 0 5,5 0 0/1850 KEITA B. (LAZ) 0 6 12 23 0 1 5,93 0 0/3851 KLOSE (LAZ) 6 7,3 28 33 5,5 12 6,05 4 0/5853 LJAJIC (ROM) 0 6,82 17 31 0 8 6,02 2 0/2854 LLORENTE (JUV) 0 6,36 19 30 0 6 5,71 0 0/0855 LONGO (CAG) 0 5,44 8 26 0 0 5,56 0 0/4856 MACCARONE (EMP) 7 7,16 26 34 6,5 10 6,16 6 0/4914 MAKIENOK (PAL) 0 5 3 4 0 0 5 0 0/0857 MARILUNGO (CES) 0 6,62 4 8 0 1 6,25 0 0/0858 MARTINEZ (TOR) 4,5 5,8 9 25 4,5 2 5,45 0 0/0859 MATRI (JUV) 0 6,88 11 21 0 7 5,93 3 0/2860 MAXI LOPEZ (TOR) 0 6,61 20 30 0 7 5,88 1 0/3861 MCHEDLIDZE (EMP) 0 6,09 9 24 0 2 5,79 0 0/3862 MEGGIORINI (CHI) 6 6,5 17 29 6 4 6,09 4 0/8863 MICHU (NAP) 0 5,5 3 3 0 0 5,67 0 0/1911 MONCINI (CES) 0 0 1 1 0 0 0 0 0/0864 MORATA (JUV) 5,5 7,02 22 29 6 8 6,27 1 1/6865 MURIEL (SAM) 5 6,59 14 26 5,5 4 5,93 4 0/3867 NIANG (GEN) 0 7,12 15 19 0 5 6,28 1 0/3868 NICO LOPEZ (VER) 7 6,68 15 24 7 5 5,9 2 0/3869 OKAKA (SAM) 0 6,35 15 32 0 4 6 2 0/6870 PALACIO (INT) 10 6,56 25 34 7 7 5,87 5 0/3871 PALLADINO (PAR) 5,5 6,05 10 21 5,5 3 5,58 1 0/1872 PALOSCHI (CHI) 7 6,72 23 36 6 9 5,96 3 0/2918 PANICO (GEN) 0 6 1 0 0 0 0 0 0/0874 PAVOLETTI (GEN) 10 7,14 16 18 7 6 6,14 0 0/3875 PAZZINI (MIL) 8,5 5,89 13 25 6 3 5,44 0 0/2876 PELLISSIER (CHI) 9,5 7,32 21 26 6,5 7 6,2 1 0/0877 PEREA (LAZ) 0 5,5 5 5 0 0 5,75 0 0/1936 PERICA (UDI) 5,5 5,83 7 8 5,5 1 5,3 0 0/2878 PINILLA (ATA) 0 6,9 20 26 0 9 6,02 2 1/8927 PODOLSKI (INT) 0 5,7 14 16 0 1 5,5 1 0/2880 POZZI (CHI) 0 5,75 4 3 0 0 5,5 0 0/0933 PUSCAS (INT) 0 5,5 1 4 0 0 5,5 0 0/0881 QUAGLIARELLA (TOR) 0 7,46 28 34 0 13 6,28 2 0/3886 RODRIGUEZ (CES) 0 6,45 12 25 0 5 5,78 0 0/3910 ROSSETI (ATA) 6 6 4 1 6 0 6 0 0/0887 ROSSI (FIO) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0890 SANABRIA (ROM) 0 6 4 2 0 0 6 0 0/0892 SANSONE N. (SAS) 0 6,41 17 34 0 5 5,92 3 1/2893 SAU (CAG) 9,5 6,54 15 27 6,5 6 5,89 1 0/3921 SAVIOLA (VER) 6 6,23 9 14 6 1 5,86 1 0/1920 SERENI (SAS) 0 0 2 0 0 0 0 0 0/0895 SUCCI (CES) 0 6,36 5 9 0 2 5,64 0 0/2896 TAVANO (EMP) 0 5,91 11 26 0 2 5,61 1 0/1897 TEVEZ (JUV) 0 8,5 38 31 0 20 6,65 3 0/5898 THEREAU (UDI) 5 6,66 19 36 5 9 5,96 0 0/3899 TONI (VER) 14 7,89 40 37 8 21 6,34 2 0/3900 TOTTI (ROM) 4,5 6,92 21 26 5 7 5,94 5 0/5901 TOUNKARA (LAZ) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0930 VERDE (ROM) 0 6,5 3 7 0 0 6,1 2 0/0903 ZAPATA D. (NAP) 0 7,36 16 20 0 6 6,07 1 0/2904 ZAZA (SAS) 6,5 6,6 18 30 6,5 9 5,82 2 0/11

CLASSIFICA SETTIMANALEPOS. NOME PARTECIPANTE PROV. SQUADRA PUNTI1 BRAMBILLA LUCIANO LC ENPIANCA 42 91,52 SCROCCO GIUSEPPE FG PEPPONEDREAMTEAM36 91,03 PICCIOLO GIACOMO ME LINOSA 10B 90,54 BRAMBILLA LUCIANO LC ENPIANCA 47 90,55 FAVALLI ARMANNO CR PANTERA 90,06 SERENA MARCO PC SEREAL 123 90,07 PRATICI FRANCESCO MS FRA&STE 32 90,08 RICCI ALBERTO FI I MERAVIGLIOSINI 90,09 PELLEGRINI GIUSEPPE CR BELLA LI' GEPPO 89,510 CHIAVEGATO ALBERTO LT SARAGO1 89,511 REMIGI BRUNO PG WHISKY33 89,512 FARACE FRANCESCO CO BARSA FARAUS 89,513 SPATARI LUCA TO SPARANDO PILU 1095 89,514 BRAMBILLA LUCIANO LC ENPIANCA 54 89,515 VIGLIOCCO PATRICK TO SAN CARLOS 89,016 VESSELLA DANIELE CE FOREVERN1926 89,017 DE BLASIO GIUSEPPE PZ BRIENZA 5 89,018 FAVALLI ROBERTO CR R.A GRIGIA 3 89,019 BEDINI PAOLO SP FK TORPEDO SARZANA 89,020 SPATARI LUCA TO SPARANDO PILU 1073 89,0

CLASSIFICA GENERALEPOS. NOME PARTECIPANTE PROV. SQUADRA PUNTI1 RUSSO FRANCESCO NA I PEZZETTONI 11 2773,02 BIANCOFIORE DONATELLO BA SEREDONA LAF 196 2773,03 PAUSELLI LUCA PG BLIBLI S1 2770,04 PAUSELLI LUCA PG BLIBLI U 2766,05 BARANI WALTER MO WALCAGLIARI 2764,56 RECCHI STEFANO PG STEFCIN 57 2763,07 FAVALLI ROBERTO CR R.A BIANCOBLU 4 2763,08 RUSSO SALVATORE CE BOB8 2762,09 MILO LUCA NA LUIGI O' CAPITAN 94 2760,010 PAOLO ACQUAROLI WALTER SVANOSIO SO MARE&MONTI88 2756,511 CINQUE ROBERTO NO FAIV 278 2756,012 RECCHI STEFANO PG STEFCIN 52 2755,013 TRAVAGLINI ANDREA BO TEROLDEGO 2 2752,514 ROSSI ROBERTO BS BEAND14 2752,515 FANTONI PAOLO MS LAURETTA-20 2752,516 RIA SAMUELE VA NON CI HAI CAPITO NIENTE 2752,517 TONELLO CLAUDIO CN LGASM04 2751,018 DELAIDINI DUILIO BS DODO'S BROTEHERS 2750,519 OGGIANO RAFFAELE SS RAFFOGG10 2749,520 PRATICI FRANCESCO MS GAVEDO 4 2749,5

PORTIERI CODICE MAGIC CAMPIONATO MEDIA ESP-GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO R. AMM101 ABBIATI (MIL) 6,5 5,28 5 10 6,5 -7 6,06 0 0/0102 AGAZZI (MIL) 0 0 2 0 - 0 0 0 0/0103 AGLIARDI (CES) 5,5 4,25 6 10 6,5 -19 6,15 0 0/0104 ANDUJAR (NAP) 3 4,32 5 14 6 -20 5,75 0 0/0105 AVRAMOV (ATA) 0 3 1 1 - -1 5 0 1/0175 BAJZA (PAR) 0 6 1 0 - 0 0 0 0/0106 BARDI (CHI) 0 5,14 4 10 - -17 6,15 2 0/0107 BASSI (EMP) 6 4,07 5 6 7 -13 5,92 0 0/0109 BENUSSI (VER) 0 4,47 7 16 - -25 6,06 0 0/1110 BERISHA (LAZ) 0 5,55 10 10 - -9 6,15 1 0/0111 BERNI (INT) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0112 BIGGERI (EMP) 0 6 1 0 - 0 0 0 0/0113 BIZZARRI (CHI) 5,5 5,52 18 27 6,5 -21 6,31 0 0/1114 BRESSAN (CES) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0115 BRKIC (CAG) 6,5 4,62 12 20 6,5 -31 6,18 0 0/0116 BUFFON (JUV) 9 5,98 25 32 7 -18 6,38 2 0/0117 CARBONI (CAG) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0118 CARRIZO (INT) 0 4 1 1 - -1 7 0 0/0171 CASTELLAZZI (TOR) 0 6 1 0 - 0 0 0 0/0119 COLOMBI (CAG) 0 2,67 1 3 - -8 5,5 0 0/1120 COLOMBO (NAP) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0121 CONSIGLI (SAS) 6,5 4,71 16 35 6,5 -53 6,21 1 1/2122 CRAGNO (CAG) 0 3,82 4 14 - -26 5,68 0 0/0124 DE SANCTIS (ROM) 5 5,39 22 35 6 -26 6,14 0 0/1168 DIEGO LOPEZ (MIL) 0 4,93 16 28 - -42 6,3 2 1/2126 FREZZOLINI (ATA) 0 5,5 1 1 - -1 6,5 0 0/0176 FRISON (SAM) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0127 FULIGNATI (PAL) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0130 GOLLINI (VER) 0 4,83 1 3 - -5 6,5 0 0/0131 HANDANOVIC (INT) 3 5,35 21 36 6 -44 6,26 4 0/2132 IACOBUCCI (PAR) 0 4,06 1 6 - -14 5,42 0 0/0177 ICHAZO (TOR) 0 6 1 0 - 0 0 0 0/0166 KARNEZIS (UDI) 6 5,01 16 37 6 -51 6,33 1 0/2134 LAMANNA (GEN) 0 6,29 1 7 - -6 6,36 2 0/0135 LEALI (CES) 0 4,25 8 28 - -49 5,84 2 1/1136 LOBONT (ROM) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0137 LUPATELLI (FIO) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0138 MARCHETTI (LAZ) 4 5,09 18 29 6 -27 6,14 0 2/5165 MASSOLO (SAM) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0170 MERET (UDI) 0 6 1 0 - 0 0 0 0/0140 MIRANTE (PAR) 5 4,41 15 32 7 -59 6,17 1 1/4141 NETO (FIO) 4 4,97 13 29 6,5 -35 6,24 0 0/4143 PADELLI (TOR) 3 4,88 13 25 6 -31 5,96 1 0/3144 PEGOLO (SAS) 0 0 4 0 - 0 0 0 0/0145 PERIN (GEN) 4 5,41 19 32 6 -38 6,52 1 1/0146 POLITO (SAS) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0147 POMINI (SAS) 0 5,5 4 3 - -3 6,5 0 0/0148 PUGGIONI (CHI) 0 6 3 0 - 0 0 0 0/0174 PUGLIESI (EMP) 0 6 1 0 - 0 0 0 0/0149 RAFAEL C.B. (NAP) 0 4,57 3 23 - -30 5,87 0 0/0150 RAFAEL D.A. (VER) 3,5 4,58 8 19 5,5 -33 6,08 2 1/1172 ROMERO S. (SAM) 0 5,4 4 10 - -12 6,35 1 0/1151 ROSATI (FIO) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0152 RUBINHO (JUV) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0153 SCUFFET (UDI) 5,5 5,75 5 1 6,5 -1 6,5 0 0/0154 SECULIN (CHI) 0 6 1 0 - 0 0 0 0/0155 SEPE (EMP) 0 4,9 14 31 - -35 6,1 0 0/0156 SKORUPSKI (ROM) 0 4,25 1 2 - -3 5,75 0 0/0173 SOMMARIVA (GEN) 0 6 1 0 - 0 0 0 0/0157 SORRENTINO (PAL) 3 4,69 15 34 6 -50 6,18 0 0/1158 SPORTIELLO (ATA) 5,5 5,04 15 36 6,5 -52 6,39 2 0/4160 STORARI (JUV) 0 5,5 1 5 - -4 6,3 0 0/0161 STRAKOSHA (LAZ) 0 0 1 0 - 0 0 0 0/0162 TATARUSANU (FIO) 0 4,56 4 8 - -11 6,19 0 0/0164 UJKANI (PAL) 0 4,5 1 3 - -4 5,83 0 0/0167 VIVIANO (SAM) 5 5,14 14 28 6 -28 6,2 0 0/3

DIFENSORI CODICE MAGIC CAMPIONATO MEDIA ESP-GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO R. AMM201 ABATE (MIL) 0 5,83 5 23 0 0 5,8 3 0/5202 ACERBI (SAS) 6,5 6,13 11 31 6,5 3 5,98 0 1/7203 AGOSTINI (VER) 8 5,45 5 21 7 0 5,6 1 0/4204 ALBERTAZZI (MIL) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0205 ALBIOL (NAP) 5 5,38 6 34 5 0 5,62 1 0/10206 ALEX (MIL) 6 5,75 9 21 6 1 5,78 0 0/3207 ALONSO (FIO) 9,5 5,71 6 22 6,5 1 5,57 2 0/4208 ANDELKOVIC (PAL) 6 5,5 6 32 6 0 5,64 1 1/5209 ANDREOLLI (INT) 0 5,83 4 6 0 0 5,83 0 0/0210 ANTEI (SAS) 0 5,79 4 8 0 0 5,93 0 0/2

211 ANTONINI (GEN) 0 6,29 4 7 0 1 5,92 0 0/1212 ARIAUDO (GEN) 0 5 3 2 0 0 4,75 0 0/1213 ASTORI (ROM) 0 5,83 8 23 0 1 5,89 0 0/9214 AVELAR (CAG) 0 5,83 8 30 0 4 5,62 3 1/9424 BAGADUR (FIO) 0 0 1 1 0 0 0 0 0/0215 BALZANO (CAG) 6,5 5,5 3 24 6,5 0 5,67 1 0/6216 BALZARETTI (ROM) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0217 BARBA (EMP) 6 6,47 9 17 6 2 6,16 0 0/1218 BARZAGLI (JUV) 6,5 6,17 7 10 6,5 0 6,28 0 0/2219 BASANTA (FIO) 0 5,89 8 23 0 2 5,7 0 0/3220 BASTA (LAZ) 6 6,1 12 26 6 0 6,12 2 0/5221 BELLINI (ATA) 0 5,6 5 15 0 0 5,73 0 1/2223 BENALOUANE (ATA) 5 5,6 6 26 5 1 5,75 0 1/12227 BIANCO (SAS) 0 4,75 3 2 0 0 5,25 0 0/2228 BIAVA (ATA) 0 6,25 8 18 0 2 6,08 0 1/4229 BIRAGHI (CHI) 0 5,38 4 17 0 0 5,56 0 0/3429 BOCCHETTI (MIL) 6 5,44 4 8 6 0 5,5 0 0/1410 BOCHNIEWICZ (UDI) 0 6 1 0 0 0 0 0 0/0230 BONERA (MIL) 0 5,5 4 16 0 0 5,71 0 2/2231 BONUCCI (JUV) 6 6,3 15 33 6 3 6,15 0 0/8232 BOVO (TOR) 0 5,9 6 15 0 0 6,04 0 0/4398 BRAAFHEID (LAZ) 0 5,7 5 16 0 0 5,8 1 0/1233 BRITOS (NAP) 3 5,15 2 19 4 1 5,47 0 1/7234 BRIVIO (VER) 0 5,62 4 13 0 0 5,65 0 0/1235 BUBNJIC (UDI) 6 5,7 4 6 6 0 5,7 0 0/1236 BURDISSO (GEN) 5,5 5,78 9 30 5,5 1 5,87 0 1/8237 CACCIATORE (SAM) 0 5,75 4 11 0 0 5,85 0 1/0238 CACERES (JUV) 0 6,45 4 10 0 1 6,2 0 0/1239 CAMPAGNARO (INT) 0 5,31 4 10 0 0 5,5 0 0/3241 CANA (LAZ) 0 5,35 4 17 0 0 5,59 0 1/6243 CANNAVARO (SAS) 7 5,57 6 24 7 0 5,8 0 1/8244 CAPELLI (CES) 0 5,38 4 30 0 0 5,57 0 0/11402 CAPUANO (CAG) 6 5,81 4 15 6 0 5,88 0 0/2245 CASSANI (PAR) 6 5,53 5 17 6 0 5,5 0 0/1246 CASTAN (ROM) 0 5,5 4 1 0 0 5,5 0 0/0247 CAVANDA (LAZ) 5,5 6 5 16 5,5 0 6,07 2 1/4248 CEPPITELLI (CAG) 0 5,4 4 25 0 0 5,54 0 0/7249 CESAR (CHI) 5,5 5,62 6 28 6 0 5,89 0 0/8250 CHERUBIN (ATA) 0 5,58 3 12 0 0 5,58 0 0/0251 CHIELLINI (JUV) 0 5,95 11 28 0 0 6,04 1 0/7253 CIANI (LAZ) 0 5,77 4 12 0 0 5,82 0 0/1254 CODA (SAM) 0 6 3 2 0 0 6 0 0/1255 COLE (ROM) 0 5,5 4 11 0 0 5,59 0 0/2258 COSTA (PAR) 0 5,88 8 22 0 1 5,82 0 0/4259 DAINELLI (CHI) 6 5,88 10 29 6 0 6,03 0 0/7260 D'AMBROSIO (INT) 4 5,55 5 23 4,5 0 5,64 2 0/8261 DANILO (UDI) 6 6,12 12 36 6 2 6,03 0 0/6262 DAPRELA' (PAL) 0 5,56 5 22 0 0 5,66 0 0/3263 DARMIAN (TOR) 5,5 6,29 15 32 5,5 2 6,08 1 0/2264 DE CEGLIE (JUV) 0 6,15 4 13 0 3 5,58 0 0/3265 DE MAIO (GEN) 5,5 5,97 11 32 6 1 5,98 1 0/9266 DE SCIGLIO (MIL) 0 4,88 3 16 0 0 5,19 0 2/2267 DE SILVESTRI (SAM) 5,5 6,17 14 32 5,5 3 5,92 3 0/8268 DE VRIJ (LAZ) 5,5 5,98 11 29 5,5 0 6,07 0 1/3403 DEL GROSSO (ATA) 5,5 5,86 4 12 5,5 0 5,77 1 0/0433 DIAKITE (CAG) 0 5,44 5 8 0 0 5,62 0 1/1271 DODO' (INT) 0 5,63 4 20 0 0 5,61 2 0/3272 DOMIZZI (UDI) 0 5,67 3 11 0 0 5,86 0 2/1405 DONKOR (INT) 0 5 1 2 0 0 5,5 0 1/0274 DRAME' (ATA) 0 5,5 5 29 0 0 5,55 2 0/7275 EDENILSON (GEN) 7 6,14 12 29 6 0 6,05 4 0/3278 EMANUELSON (ATA) 5,5 6,15 6 11 5,5 0 6 2 0/1414 EMERSON (PAL) 0 5,62 4 8 0 0 5,62 0 0/0279 EVRA (JUV) 0 6,08 9 20 0 1 5,98 1 0/4281 FEDDAL (PAR) 5 5,5 1 19 5 0 5,47 0 0/4282 FELIPE (INT) 0 5,42 4 14 0 1 5,42 0 2/2437 FONTANESI (SAS) 6 6,17 3 3 6 0 6,17 0 0/0285 FREY (CHI) 5,5 5,79 8 30 5,5 0 5,83 1 0/6286 GABRIEL SILVA (UDI) 0 5,45 4 11 0 0 5,4 0 0/0287 GAMBERINI (CHI) 0 5,74 6 20 0 0 5,79 0 0/2289 GASTON SILVA (TOR) 0 5,8 4 4 0 0 6 0 0/2290 GAZZOLA (SAS) 0 5,5 4 18 0 0 5,61 0 0/4411 GENTILETTI (LAZ) 4,5 6,88 6 4 5 1 6,25 0 0/1291 GHOULAM (NAP) 5 5,62 5 20 5,5 0 5,68 2 0/6292 GLIK (TOR) 5,5 6,84 19 31 5,5 7 6,29 0 0/8293 GOBBI (PAR) 6 5,61 8 32 6 0 5,69 1 0/10294 GONZALEZ ALE. (CAG) 0 5,27 3 11 0 0 5,41 0 0/3417 GONZALEZ G. (PAL) 5 6,07 9 27 5 1 6,07 0 0/6296 HENRIQUE (NAP) 0 5,33 4 11 0 0 5,39 1 1/2297 HEURTAUX (UDI) 0 5,81 7 25 0 1 5,76 1 1/4419 HOLEBAS (ROM) 5 5,65 6 24 5 1 5,59 1 0/5298 HYSAJ (EMP) 6 5,79 9 35 6 0 5,81 1 0/4300 IZZO (GEN) 6 6,27 8 19 6 1 6,14 0 0/2301 JANSSON (TOR) 0 5,56 4 8 0 0 5,71 0 1/1302 JONATHAN (INT) 0 6,25 3 2 0 0 6,25 0 0/0303 JUAN JESUS (INT) 5 5,47 6 31 5,5 0 5,69 0 0/14304 KONKO (LAZ) 0 5 4 2 0 0 5 0 0/0305 KOULIBALY (NAP) 0 5,81 7 26 0 1 5,88 0 1/8306 KRAJNC (CES) 6 5,45 5 21 6 0 5,52 0 0/3307 LAURINI (EMP) 6 5,57 4 14 6 0 5,71 0 0/1308 LAZAAR (PAL) 5 6,14 11 28 5 2 5,86 3 0/2309 LICHTSTEINER (JUV) 0 6,19 14 31 0 3 5,97 3 1/8310 LONGHI (SAS) 0 5,68 5 19 0 0 5,74 0 0/2311 LUCARELLI (PAR) 6 5,46 6 27 6 1 5,54 1 1/12312 LUCCHINI (CES) 4,5 5,59 6 28 5 1 5,66 0 0/10313 MAGGIO (NAP) 5 5,54 6 28 5 0 5,66 1 1/7314 MAGNUSSON (CES) 0 5,5 4 11 0 0 5,55 0 0/1315 MAICON (ROM) 0 6,12 4 14 0 1 5,92 1 0/3316 MAKSIMOVIC (TOR) 0 5,83 8 26 0 0 5,75 3 0/4413 MANOLAS (ROM) 6,5 5,92 11 30 6,5 0 6,07 0 2/5319 MARCHESE (GEN) 0 6,33 4 11 0 1 6 2 0/2320 MARIO RUI (EMP) 6 5,94 9 33 6 0 5,92 4 0/8321 MARQUES (VER) 0 5,47 4 18 0 0 5,67 0 0/2399 MARQUEZ (VER) 5 5,38 5 25 5 0 5,56 0 3/3322 MARTIC (VER) 0 5,5 4 16 0 0 5,61 0 0/3324 MASIELLO (TOR) 0 6 3 1 0 0 6 0 0/0426 MASIELLO A. (ATA) 5,5 5,62 4 13 5,5 0 5,71 0 0/2428 MAURICIO (LAZ) 0 5,29 5 14 0 0 5,57 0 1/6326 MESBAH (SAM) 0 5,47 4 16 0 0 5,53 0 0/2327 MESTO (NAP) 0 5,25 4 7 0 0 5,38 0 0/1328 MEXES (MIL) 6 5,81 7 19 6 2 5,75 0 1/9329 MILANOVIC MILAN (PAL) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0330 MOLINARO (TOR) 4,5 5,68 8 24 5,5 0 5,77 1 1/1406 MONTELEONE (PAL) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0331 MORAS (VER) 4,5 5,78 8 34 5 2 5,78 0 0/4332 MORETTI (TOR) 5 5,97 10 34 5,5 1 6,01 1 0/11333 MORGANELLA (PAL) 0 5,98 4 20 0 1 5,95 1 0/7335 MUNOZ (SAM) 0 6,15 7 17 0 1 6,06 0 0/3336 MURRU (CAG) 6 5 3 7 6 0 5,33 0 1/2338 NAGATOMO (INT) 5,5 5,46 5 13 5,5 0 5,58 0 1/1436 NATALI (SAS) 0 6 4 3 0 0 6 0 0/0340 NICA (CES) 0 4,8 2 7 0 0 5,4 0 0/2341 NOVARETTI (LAZ) 0 5,2 4 5 0 0 5,5 0 1/1342 OGBONNA (JUV) 6 5,89 7 24 6 0 5,98 0 0/4430 ORTIZ (PAL) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0343 PALETTA (MIL) 6 5,58 6 20 6 0 5,72 0 0/6404 PARENTE (GEN) 0 6 1 0 0 0 0 0 0/0345 PASQUAL (FIO) 5,5 6,44 12 20 6 2 6,11 1 0/2346 PASQUALE (UDI) 0 5,53 4 20 0 0 5,64 0 0/6347 PEDRO MENDES (PAR) 0 5,66 6 21 0 0 5,8 0 0/6348 PELUSO (SAS) 5,5 5,41 5 27 5,5 0 5,57 0 2/5420 PERES (TOR) 5 6,25 12 33 5 3 6 2 0/8349 PERICO (CES) 0 5,42 4 21 0 0 5,61 0 0/7400 PIRIS (UDI) 5,5 5,71 8 30 5,5 0 5,82 0 0/7352 PISANO E. (VER) 0 5,37 5 19 0 0 5,55 0 0/3351 PISANO F. (CAG) 0 5,38 4 13 0 0 5,42 0 0/1354 RADU (LAZ) 0 5,73 8 24 0 0 5,85 0 0/6355 RAIMONDI (ATA) 0 6,62 4 6 0 0 6,25 2 0/1356 RAMI (MIL) 0 5,72 5 21 0 1 5,65 1 0/5357 RANOCCHIA (INT) 4,5 5,92 11 32 4,5 2 5,88 0 0/9358 REGINI (SAM) 6 5,48 6 27 6 0 5,62 0 1/5359 RENZETTI (CES) 6 5,85 6 23 6 0 5,91 0 0/3421 RICHARDS (FIO) 0 5,61 4 10 0 0 5,67 0 0/1360 RISPOLI (PAL) 5,5 5,71 7 28 5,5 0 5,71 2 0/5362 RODRIGUEZ GON. (FIO) 6 6,29 16 29 6,5 7 5,97 0 1/9363 RODRIGUEZ GUI. (VER) 0 5,46 4 13 0 0 5,62 0 0/4364 ROMAGNOLI (SAM) 5 5,86 7 29 5,5 1 5,88 1 0/9365 RONCAGLIA (GEN) 5 5,66 8 31 5,5 0 5,84 1 2/10366 ROSI (FIO) 0 5,64 4 11 0 0 5,71 0 0/1367 ROSSETTINI (CAG) 6,5 5,85 10 31 6,5 3 5,76 2 0/12368 RUGANI (EMP) 6,5 6,32 14 37 6,5 3 6,15 0 0/0371 SANTACROCE (PAR) 0 5,57 4 15 0 0 5,53 1 0/6432 SANTON (INT) 0 6,12 7 8 0 0 6,12 0 0/0372 SARDO (CHI) 0 5,69 4 8 0 0 5,71 0 0/1373 SAVIC (FIO) 5,5 5,88 8 28 5,5 2 5,84 0 1/4374 SCALONI (ATA) 0 5,75 3 2 0 0 5,75 0 0/0375 SILVESTRE (SAM) 6 5,95 9 28 6 0 6,04 1 0/7418 SOMMA (EMP) 0 5,67 1 2 0 0 5,75 0 0/1376 SORENSEN (VER) 0 5,39 3 10 0 0 5,56 0 0/3434 SPOLLI (ROM) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0377 STENDARDO (ATA) 5,5 5,98 8 24 5,5 2 5,83 0 0/5

427 STRINIC (NAP) 0 5,83 6 9 0 0 5,67 2 0/1431 TAMBE (GEN) 0 5,75 4 5 0 0 5,75 0 0/0380 TERRANOVA (SAS) 0 5,67 4 9 0 0 5,67 0 0/0381 TERZI (PAL) 0 5,54 4 14 0 0 5,64 0 0/3382 TOMOVIC (FIO) 6 5,74 7 23 6 1 5,65 1 0/4383 TONELLI (EMP) 0 6,42 12 27 0 5 5,98 0 2/3384 TOROSIDIS (ROM) 4,5 5,78 7 20 5 2 5,72 0 1/8435 UVINI (NAP) 0 0 2 0 0 0 0 0 0/0386 VIDIC (INT) 0 5,63 8 23 0 1 5,67 0 1/6388 VITIELLO (PAL) 5,5 6,03 8 18 5,5 1 5,94 0 0/3389 VOLTA (CES) 5,5 5,48 4 23 5,5 0 5,62 1 1/6390 VRSALJKO (SAS) 0 6,11 8 20 0 0 6,13 3 1/5391 WAGUE (UDI) 0 6,5 5 9 0 2 5,83 0 0/3422 YANGA MBIWA (ROM) 9,5 5,74 8 28 6,5 1 5,7 1 0/6392 ZACCARDO (MIL) 5,5 6,83 4 3 5,5 1 5,83 1 1/0394 ZAPATA C. (MIL) 6 5,62 4 12 6 0 5,83 1 1/1395 ZAPPACOSTA (ATA) 5,5 6,22 10 28 5,5 3 5,93 1 0/4396 ZUKANOVIC (CHI) 5,5 5,93 8 28 5,5 2 5,91 2 0/7397 ZUNIGA (NAP) 0 5,75 4 7 0 0 5,42 2 0/0

CENTROCAMPISTI CODICE MAGIC CAMPIONATO MEDIA ESP-GIOCATORE PUNTI MEDIA QUOT. P. V. G. VOTO R. AMM501 ACQUAH (SAM) 4,5 5,54 6 23 5 1 5,7 0 2/9504 ALLAN (UDI) 6 6,2 14 35 6 1 6,09 4 0/8506 ANTONELLI (MIL) 0 6,34 13 31 0 4 6,02 1 0/6507 AQUILANI (FIO) 0 5,71 9 25 0 0 5,81 0 0/5509 ASAMOAH (JUV) 6 5,86 4 7 6,5 0 6 0 0/2743 BADELJ (FIO) 0 5,44 5 20 0 0 5,5 0 0/2510 BADU (UDI) 6 5,94 10 26 6 1 5,83 1 1/4725 BARELLA (CAG) 6 5,75 1 2 6 0 6 0 0/1512 BARRETO E. (PAL) 0 6,44 8 24 0 2 6,19 3 2/2513 BASELLI (ATA) 6 6,03 8 21 6 1 5,92 2 0/6514 BASHA (TOR) 6 6,17 5 6 6 1 5,9 0 1/1517 BENASSI (TOR) 5,5 5,96 9 24 5,5 2 5,82 1 0/8763 BERGDICH (GEN) 0 5,73 6 11 0 0 5,68 0 0/0519 BERTOLACCI (GEN) 6,5 6,79 21 33 6,5 6 6,32 2 0/9521 BIGLIA (LAZ) 5,5 6,46 13 27 6 3 6,31 1 0/6522 BIONDINI (SAS) 6 5,8 9 27 6 0 5,87 0 0/3523 BIRSA (CHI) 5,5 5,9 10 34 5,5 0 5,92 1 0/4524 BOLZONI (PAL) 0 5,75 5 23 0 0 5,83 0 0/3525 BONAVENTURA (MIL) 0 6,48 17 33 0 5 6,08 1 1/3526 BORJA VALERO (FIO) 0 6,12 13 27 0 2 5,94 2 0/7527 BRIENZA (CES) 5,5 7,03 19 29 5,5 8 6,14 3 0/2528 BRIGHI (SAS) 0 5,62 7 23 0 0 5,72 0 0/4529 BRILLANTE (EMP) 0 5,25 3 3 0 0 4,5 0 0/0759 BROZOVIC (INT) 5,5 5,58 8 14 6 0 5,85 0 0/7532 CAIO RANGEL (CAG) 0 5,88 4 6 0 0 5,88 0 0/0736 CAMPANHARO (VER) 0 5,73 4 15 0 0 5,88 0 0/4534 CANDREVA (LAZ) 6 7,33 27 33 6 9 6,41 8 0/5738 CARBONERO (CES) 0 5,95 10 22 0 3 5,58 2 0/7536 CARMONA (ATA) 0 5,59 7 33 0 0 5,81 0 1/12537 CASCIONE (CES) 4 5,63 6 29 4,5 1 5,81 1 0/8538 CATALDI (LAZ) 6 5,73 6 15 6 0 5,92 2 1/3539 CAZZOLA (CES) 0 0 4 5 0 0 0 0 0/0540 CHIBSAH (SAS) 6 5,88 4 8 6 0 5,88 0 0/0541 CHOCHEV (PAL) 0 6,4 10 17 0 3 5,93 0 0/4755 CHRISTIANSEN (CHI) 0 5,62 4 4 0 0 5,5 0 0/0542 CHRISTODOULOPOULOS (VER) 0 6,28 9 22 0 1 6 4 0/3543 CIGARINI (ATA) 6 5,88 11 32 6 0 5,98 2 1/9544 COFIE (CHI) 6 5,79 4 17 6 0 5,81 0 0/1545 COMAN (JUV) 8 6,43 5 14 7 0 6,14 2 0/0546 CONTI (CAG) 0 5,42 4 18 0 1 5,58 0 1/10751 CORREA (SAM) 6,5 5,62 4 5 6,5 0 5,62 0 0/0548 COSSU (CAG) 0 5,84 6 22 0 2 5,8 1 1/4749 COSTA T. (GEN) 0 6,92 9 6 0 2 6,2 0 0/3549 CRISETIG (CAG) 6 5,61 6 27 6 0 5,76 0 0/8551 CROCE (EMP) 6,5 6,28 14 36 6,5 1 6,24 1 0/5553 D'ALESSANDRO (ATA) 0 5,78 7 24 0 0 5,82 1 0/5740 DAVID LOPEZ (NAP) 10 5,9 10 31 7 1 5,84 1 0/4554 DE FEUDIS (CES) 4,5 5,61 5 24 5 0 5,74 0 0/6731 DE GUZMAN (NAP) 0 6,09 6 23 0 3 5,66 1 0/1555 DE JONG (MIL) 6,5 6 11 28 6,5 3 5,88 0 0/11556 DE ROSSI (ROM) 6 5,88 11 25 6 2 5,9 0 1/11557 DE VITIS (SAM) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0558 DELLA ROCCA (PAL) 6 5,75 4 4 6 0 5,88 0 0/1559 DESSENA (CAG) 0 5,96 9 28 0 1 5,86 2 0/4754 DIAMANTI (FIO) 0 5,95 13 11 0 2 5,86 0 0/4563 DONSAH (CAG) 0 6,62 10 21 0 2 6,22 1 0/1564 DUNCAN (SAM) 6,5 6,05 10 25 6,5 1 5,93 1 0/3566 EDERSON (LAZ) 0 7 4 4 0 1 5,75 0 0/1567 EKDAL (CAG) 7,5 6,48 14 33 6,5 5 6,11 1 0/7568 EL KADDOURI (TOR) 6 6,16 16 32 6 3 5,97 4 1/8571 ESSIEN (MIL) 0 5,2 3 13 0 0 5,35 0 1/1572 ESTIGARRIBIA (ATA) 0 6,11 4 9 0 1 5,83 0 0/1737 EVANGELISTA (UDI) 0 5,4 4 4 0 0 5,25 0 0/0573 FARNERUD (TOR) 0 6,37 10 22 0 1 5,97 5 0/2574 FELIPE ANDERSON (LAZ) 5,5 7,6 24 31 5,5 10 6,45 6 0/5575 FERNANDES (UDI) 0 5,96 11 30 0 2 5,74 1 0/4576 FERNANDEZ M. (FIO) 6,5 6,59 15 28 6,5 2 6,24 4 0/1577 FETFATZIDIS (CHI) 0 6,72 6 9 0 2 6,06 0 0/0578 FLORENZI (ROM) 6,5 6,59 20 34 7 5 6,16 4 0/9580 GALLOPPA (PAR) 6 5,61 4 17 6 0 5,59 1 1/5581 GARGANO (NAP) 5 5,88 7 24 5 0 5,98 1 0/6583 GAZZI (TOR) 4,5 5,84 8 29 5 0 6,05 0 0/12584 GIORGI (CES) 0 5,63 7 27 0 0 5,78 0 0/8767 GNOUKOURI (INT) 0 6,25 4 4 0 0 6,5 0 0/1745 GOMEZ (ATA) 9,5 6,57 17 23 6,5 3 6,1 2 1/0585 GONZALEZ ALV. (TOR) 0 5,86 4 8 0 0 5,71 0 0/2586 GRASSI (ATA) 6 6 1 2 6 0 6 0 0/0587 GRECO (VER) 6 5,7 7 24 6 0 5,83 1 0/8590 GUARENTE (EMP) 0 6 3 1 0 0 0 0 0/0591 GUARIN (INT) 0 6,79 17 28 0 6 6,02 6 0/5592 GUILHERME (UDI) 4 5,62 7 34 5 0 5,62 2 1/4722 HALLBERG (UDI) 0 5,5 4 4 0 0 5,5 0 0/1593 HALLFREDSSON (VER) 5 6,15 12 27 5 1 5,94 7 1/7594 HAMSIK (NAP) 6 6,72 23 34 6 8 5,82 7 0/1595 HERNANES (INT) 6 6,72 18 25 6,5 5 6,13 1 0/5596 HETEMAJ (CHI) 0 5,87 10 32 0 0 6,03 0 0/10597 HONDA (MIL) 5,5 6,41 10 28 6 6 5,68 4 0/3753 HUSBAUER (CAG) 0 0 4 2 0 0 0 0 0/0715 IAGO (GEN) 6,5 7,45 26 31 6,5 13 6,28 2 0/6598 ILICIC (FIO) 10 6,91 20 24 7 7 6,04 2 0/6600 INLER (NAP) 0 5,64 6 18 0 1 5,58 0 0/4601 IONITA (VER) 0 6,28 4 18 0 2 6,03 0 0/4712 IZCO (CHI) 5,5 6,19 10 27 5,5 2 5,98 1 0/3603 JADSON (UDI) 0 6 2 0 0 0 0 0 0/0760 JAJALO (PAL) 9,5 6,04 9 15 6,5 1 5,89 1 0/4605 JANKOVIC B. (VER) 5,5 5,97 7 17 5,5 1 5,78 2 0/4744 JOAO PEDRO (CAG) 6 6 9 28 6 4 5,67 2 0/5606 JOAQUIN (FIO) 6,5 6,64 14 23 6,5 2 6,24 3 0/1607 JORGINHO (NAP) 5,5 5,42 7 23 5,5 0 5,55 0 0/5608 JORQUERA (PAR) 6,5 6,11 8 16 6,5 1 5,94 1 0/4609 KEITA S. (ROM) 6 6,4 11 26 6 2 6,21 0 1/2723 KONE (UDI) 4,5 5,75 9 28 5 1 5,7 3 1/8610 KOVACIC (INT) 6 6,24 13 34 6 5 5,81 1 1/3613 KUCKA (GEN) 9,5 6,18 14 33 7 2 6,03 0 0/5615 KURTIC (FIO) 4,5 5,55 5 21 5,5 1 5,47 1 1/3616 KUZMANOVIC (INT) 0 5,79 4 14 0 0 5,71 1 0/0618 LAXALT (GEN) 6 5,68 4 11 6 0 5,8 0 0/3619 LAZAREVIC (SAS) 0 6,04 5 18 0 1 5,81 1 0/2620 LAZZARI (FIO) 0 6 4 3 0 0 6 0 0/0621 LEDESMA (LAZ) 0 5,44 5 12 0 0 5,5 1 0/3741 LESTIENNE (GEN) 10 6,03 11 22 7 1 5,76 2 0/2750 LILA (PAR) 5 6,29 8 12 5,5 2 5,9 0 0/5734 LODI (PAR) 0 5,78 8 23 0 2 5,55 1 0/3622 LULIC (LAZ) 4,5 6,48 9 24 5 3 6,13 3 0/8623 MAGNANELLI (SAS) 10 5,88 8 28 7 1 5,91 1 0/10747 MANDRAGORA (GEN) 0 6,17 1 5 0 0 6,25 0 0/0626 MARCHIONNI (SAM) 0 5,5 4 1 0 0 5,5 0 0/0627 MARCHISIO (JUV) 6,5 6,67 20 34 6,5 3 6,41 4 0/9628 MARESCA (PAL) 0 5,84 5 18 0 0 5,91 0 0/2746 MARIGA (PAR) 0 5,61 4 8 0 0 5,64 0 0/2629 MARRONE (JUV) 0 0 4 0 0 0 0 0 0/0632 MASTOUR (MIL) 0 0 2 0 0 0 0 0 0/0748 MATTIELLO (CHI) 0 6,25 1 4 0 0 6,33 0 0/0634 MAURI J. (PAR) 7,5 6,22 12 32 6,5 2 6,11 1 0/6633 MAURI S. (LAZ) 5 7,07 19 29 5 9 6,13 1 0/5720 MEDEL (INT) 6 5,76 10 34 6 0 5,94 0 1/10635 MENEZ (MIL) 0 7,29 21 33 0 16 5,85 2 1/3636 MERTENS (NAP) 6,5 6,6 23 30 6,5 6 5,95 4 1/4637 MIGLIACCIO (ATA) 0 5,88 6 20 0 1 5,91 0 0/8639 MISSIROLI (SAS) 0 6,35 15 32 0 4 5,97 3 1/4642 MONTOLIVO (MIL) 0 5,28 3 10 0 0 5,33 0 0/1643 MORALEZ (ATA) 6 6,67 18 29 6 5 6,1 3 0/3761 MPOKU (CAG) 5 6,27 12 15 5 2 6 0 0/4765 MUDINGAYI (CES) 0 5,69 5 8 0 0 6 0 0/5646 MUNTARI (MIL) 0 5,65 4 16 0 2 5,38 0 0/5724 MURONI (CAG) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0649 NAINGGOLAN (ROM) 6,5 6,75 19 34 6,5 5 6,41 1 0/10652 NOCERINO (PAR) 10 6,21 12 24 7 3 5,81 0 0/2653 OBBADI (VER) 4,5 6,05 7 21 5 1 6 1 0/6654 OBI (INT) 0 5,94 4 11 0 1 5,67 0 0/1

655 OBIANG (SAM) 6 6,14 11 33 6 3 6,02 1 0/12656 OCTAVIO (FIO) 0 0 3 0 0 0 0 0 0/0657 ONAZI (LAZ) 0 5,5 4 15 0 0 5,68 0 0/4658 PADOIN (JUV) 6 5,69 6 24 6 0 5,73 1 1/2659 PALOMBO (SAM) 5 5,97 10 35 5 1 5,96 1 0/7660 PAREDES (ROM) 0 5,92 4 9 0 1 5,58 0 0/2661 PAROLO (LAZ) 6 6,92 24 33 6 9 6,24 0 0/9766 PELLEGRINI (ROM) 0 6 1 1 0 0 6 0 0/0662 PEPE (JUV) 9 6 6 11 6 1 5,57 0 0/0663 PEREIRINHA (LAZ) 0 5,25 4 3 0 0 5,25 0 0/0664 PEREYRA (JUV) 9,5 6,45 17 34 6,5 3 6,13 2 0/2666 PEROTTI (GEN) 0 6,87 16 27 0 4 6,41 5 0/5667 PINZI (UDI) 0 5,75 7 19 0 1 5,87 0 0/11669 PIRLO (JUV) 6 6,89 14 19 6 4 6,05 4 0/0670 PIZARRO (FIO) 5 6,1 11 25 5 0 6,1 2 0/4671 PJANIC (ROM) 8 6,55 19 33 7 5 6,06 5 0/9672 POGBA (JUV) 6,5 7,5 18 25 6,5 8 6,5 2 0/4673 POLI (MIL) 6 6,04 11 32 6,5 1 6,02 0 0/5674 PUCCIARELLI (EMP) 10 6,4 14 33 7 4 5,98 2 0/2733 PULZETTI (CES) 0 6,19 4 9 0 1 5,88 0 0/1675 QUAISON (PAL) 5 6,62 8 18 5,5 2 6,12 1 0/2677 RADOVANOVIC (CHI) 6 5,93 10 31 6 1 5,98 0 1/7681 RIGONI (PAL) 9,5 6,85 21 31 7 9 6,16 0 0/11714 RINCON (GEN) 6,5 6,07 10 28 6,5 0 6,16 1 0/7682 RIZZO (SAM) 0 6,12 4 15 0 1 5,96 0 0/2683 ROMULO (JUV) 0 6,17 4 4 0 0 6,17 0 0/0684 SALA (VER) 5,5 6,54 10 15 5,5 2 6,25 1 2/2762 SALAH (FIO) 6 7,53 21 15 6 6 6,33 0 0/0686 SAPONARA (EMP) 6,5 7,74 20 17 6,5 7 6,53 2 1/2688 SCHELOTTO (CHI) 6,5 5,75 9 28 6,5 0 5,82 0 0/4752 SHAQIRI (INT) 5 6,1 16 15 5 1 5,93 1 0/3690 SIGNORELLI (EMP) 0 6,06 5 13 0 1 5,72 0 0/0691 SORIANO (SAM) 5,5 6,29 16 32 5,5 4 6,02 2 0/11693 STROOTMAN (ROM) 0 6 4 6 0 0 5,7 2 0/1694 STURARO (JUV) 10 5,95 9 24 7 1 6 0 1/6756 SUSO (MIL) 0 5,7 4 5 0 0 5,7 1 1/0695 TABANELLI (CES) 5 5,1 4 6 5 0 5,1 0 0/0696 TACHTSIDIS (VER) 5 5,97 9 33 5 3 5,86 1 0/9697 TAIDER (SAS) 0 6,38 11 27 0 3 5,93 3 0/6698 UCAN (ROM) 0 5,5 4 3 0 0 6 0 0/1764 VAJUSHI (CHI) 0 6 4 0 0 0 0 0 0/0699 VALDIFIORI (EMP) 6 6,44 15 35 6,5 0 6,36 7 1/5700 VALOTI (VER) 0 6,75 2 9 0 1 6,12 1 0/4726 VALZANIA (CES) 0 5,25 1 2 0 0 5,5 0 0/1742 VAN GINKEL (MIL) 7,5 5,7 6 16 7 1 5,53 1 0/3758 VARELA (PAR) 9,5 6,22 13 18 6,5 2 6,11 1 0/3701 VARGAS J. (FIO) 0 6,12 10 18 0 1 5,88 1 0/2702 VAZQUEZ (PAL) 5,5 7 22 36 5,5 9 6,26 6 0/7703 VECINO (EMP) 5,5 6,19 13 35 6 2 6,07 2 0/6704 VERDI (EMP) 0 6,02 9 25 0 1 5,96 0 0/4705 VIDAL (JUV) 0 6,73 19 28 0 7 6,1 2 0/7768 VITALE (JUV) 0 6 1 1 0 0 6 0 0/0706 VIVES (TOR) 5,5 5,85 8 27 5,5 1 5,81 2 0/8707 WIDMER (UDI) 6 6,14 13 35 6 2 5,87 5 0/5709 WSZOLEK (SAM) 0 5,75 5 6 0 0 5,5 1 0/1727 YABRE (CES) 0 0 1 0 0 0 0 0 0/0713 ZAPATA A. (UDI) 0 6 4 1 0 0 0 0 0/0710 ZE' EDUARDO (CES) 5 5,46 3 12 5 1 5,29 1 1/2711 ZIELINSKI (EMP) 6 5,92 9 28 6 0 6 0 0/3

Magic+3RCampionato

37aGIORNATA

Page 18: La Gazzetta dello Sport (05-27-20150

18 MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A TU PER TU CON... CONTENUTOPREMIUM

Hazard«MI MANCA SOLODI VINCERE LA CHAMPIONS»IL MIGLIOR GIOCATORE IN INGHILTERRA GUARDA AL FUTURO«AUGURO A BUFFON E PIRLO DI VINCERE MA PRENOTO PER ME E IL CHELSEA IL PROSSIMO TROFEO»

Stefano BoldriniCORRISPONDENTE DA LONDRA

U n talento duro e puro.Non ci sono tatuaggi,

istrionismi via social, risse alpub, multe per l’alta velocità,scappatelle della serie «unabotta e via» nella storia di EdenHazard. Il numero 10 del Chel-sea, premiato come giocatoredella stagione in Premier, è uncampione controcorrente.Eden ha 24 anni ed è nato a LaLouvière, la stessa città di Vin-cenzo Scifo. La famiglia Ha-zard ha il calcio nel Dna. PapàThierry e mamma Corine gio-cavano nelle seconde divisioni.La madre segnò persino un goldurante la gravidanza. I fratel-li, Thorgan e Kylian, sono nellerose di Borussia Moenchengla-dbach e Zulte Waregem. Non sihanno notizie di un passatocalcistico della moglie di Eden,Natacha Van Honacker, men-tre bisognerà attendere qual-che anno per vedere se i figliYannis e Leo, nati nel 2010 enel 2013, vorranno seguire letradizioni di famiglia. Hazard,reduce da un intervento aidenti del giudizio, è l’uomo sulquale Mourinho sta progettan-do il Chelsea del futuro.

Una stagione in apparenza per-fetta, titolo conquistato dopo 5anni e Coppa di Lega: l’elimina-zione in Champions agli ottavipuò consentire di dire che èmancato qualcosa al Chelsea?«Per me è stata perfetta. Se michiedessero di firmare in bian-co per ripeterla, lo farei subito.A parte lo 0-3 incassato sulcampo del West Bromwich Al-bion dopo la conquista mate-matica del titolo, in campiona-to abbiamo ottenuto il massi-mo. L’unico buco nero è l’elimi-nazione in Champions con ilPsg, ma in una stagione lunga elogorante come la nostra puòaccadere. Abbiamo vinto duetrofei, non è poco».

Nella carriera di Hazard ormai

manca solo la Champions per sedersi al tavolo dei grandi.«Quando dai un’occhiata allastoria di questo torneo e veditutti i grandi nomi dei giocato-ri che hanno conquistato il tro-feo, ti rendi conto che vincerela Champions ti fa entrare inun’altra dimensione. E’ umanosognare di aggiungere il tuonome, un giorno, a quello deifuoriclasse che ti hanno prece-duto. Io ho le idee chiare al ri-guardo: voglio restare a lungoal Chelsea per sollevare la fa-mosa coppa con le orecchiegrandi».

Quest’anno in finale ci sarannoJuventus e Barcellona.«Non so se riuscirò a vedere lagara in diretta perché quelgiorno con il Chelsea prende-remo l’aereo per rientrare inEuropa dopo la tournée in Au-stralia, ma immagino che saràun grande match. Il Barcellonaè il Barcellona e la Juventus èla sorpresa della stagione».

Il Barcellona è favorito.«Il Barcellona in questo mo-mento è forse la squadra piùforte al mondo. Gioca un calciosublime».

La Juventus nei pronostici ge-nerali non ha chance.«La Juventus ha fatto il double,con scudetto e Coppa Italia.Questi successi hanno dato si-curezza alla squadra di Allegri.In una finale contano i dettaglie le squadre italiane sono capa-ci sempre di sorprendere».

Per Buffon e Pirlo (che l’ha giàvinta col Milan) è forse l’ultimapossibilità di vincere la Cham-pions.«Per campioni come loro laChampions sarebbe la cilieginasulla torta. Hanno avuto car-riere straordinarie, su tutti il ti-tolo mondiale conquistato conl’Italia nel 2006. Non so quan-do si ritireranno, ma sarebbebellissimo se due giocatori co-me Buffon e Pirlo riuscisseronell’impresa di trionfare assie-me in Champions. Sono i cam-pioni di tutti coloro che amanoil calcio».

Il Chelsea potrà lottare per la Champions il prossimo anno?«Nei programmi del club c’èquello di rinforzare la squadrae io sono ottimista».

Che ricordo ha della Championsvinta dal Chelsea nel 2012?«Quella sera ero in ritiro con ilLille. Di quella gara mi è rima-sto impresso Drogba: gol e ri-gore decisivo».

Il suo rapporto con Mourinho?«Abbiamo fiducia l’uno dell’al-tro. Mourinho sa cosa possodare in campo e mi lascia liberodi esprimere il mio calcio. Nonmi riempie la testa di dettagli».

Vera o falsa la storia che il cal-cio di Mourinho limiti le poten-zialità degli attaccanti?«Falsa. Subire pochi gol è statola nostra forza. Se poi parago-niamo il nostro calcio con quel-lo delle grandi d’Europa, ci ac-corgiamo che siamo ai livellidelle big. Il calcio è uno sportd’equilibrio. Non puoi pensaresolo a segnare, ma anche a nonsubire».

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L'IDENTIKIT

EDENHAZARDNATO A LA LOUVIERE (BEL)IL 7 GENNAIO 1991ALTEZZA 1,73 PESO KG 72RUOLO ATTACCANTE

Sin da giovane ha rivelato un grande talento, incoraggiato dai genitori, entrambi calciatori. Presto finì nel mirino di importanti club del Belgio ma il ragazzo era affascinato dal calcio francese che seguiva in tv. Fu accontentato e passò al Lille

ACQUISTO BOOM Nel 2012 è passato al Chelsea per 40 milioni. Mai un calciatore del suo Paese era stato pagato tanto. Ha debuttato in nazionale a 17 anni e ha partecipato all’ultimo Mondiale

I CLUB2007-12 LILLA2012 CHELSEA

«E’ stata perfetta anche se brucia l’eliminazione contro il Psg. Un incidente di percorso»

«Non è vero che Mourinho limiti gli attaccanti. Il calcio è fatto di equilibri»

SULLA STAGIONE 2� i campionati vinti da Hazard, in Francia con il Lilla (nel 2010-11) e in Inghilterra col Chelsea (2014-15) club col quale ha conquistato anche l’Europa League nel 2012-13, sotto la guida di Rafa Benitez

MondoRIl personaggio

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19MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Siviglia, trappola DniproCOSÌ IN CAMPO A VARSAVIA (ORE 20.45)

PANCHINA:13 Beto, 23 Coke, 3 Navarro,

5 Figueiras, 12 Iborra, 17 Denis Suarez,

7 Gameiro

SQUALIFICATI: nessuno

INDISPONIBILI: Pareja

PANCHINA:16 Lastuvka, 2 Vlad, 19 Bezus,

20 Bruno Gama, 99 Matheus, 9 Kalinic,

39 Svatok

SQUALIFICATI: nessuno

INDISPONIBILI: Kravchenko, Zozulya

DNIPRO4-2-3-1

SIVIGLIA4-2-3-1

TV Italia 1 e Premium CalcioINTERNET gazzetta.it

ARBITRO Atkinson (Ing)GUARDALINEE Mullarkey-Child (Ing)

QUARTO UOMO Kralovec (R.Ceca)ADDIZIONALI Taylor-Marriner (Ing)

ALLENATORE: Markevych ALLENATORE: Emery

71. BOYKO

44. FEDETSKIY

23. DOUGLAS

14. CHEBERYACHKO

24. LUCHKEVYCH

29. ROTAN 11. SELEZNYOV

10. KONOPLYANKA

7. KANKAVA

25. FEDORCHUK

12. MATOS

29. RICO

22. ALEIX VIDAL

6. DANIEL CARRIÇO

15. KOLODZIEJCZAK

25. MBIA

4. KRYCHOWIAK

2. TRÉMOULINAS

10. REYES

19. BANEGA9. BACCA

20. VITOLO

CENTIMETRI

Ucraini quasidegli intrusitra guerramilioni e debiti1Rincorsi dagli ufficiali giudiziari per i conti dello stadio, il padrone finanzia i militari

Gli spagnoli smontatie rimontatisono ancora lì1Emery va a caccia del bis dopo aver cambiato mezza squadra in estate

L'ANALISIdi PIERFRANCESCOARCHETTI

LA COPPA DEL GIOVEDÌNON È PIÙ UNA SECCATURA

N on c’è nemmeno unlembo d’Italia in questa finale che

assegna un posto in Champions, nonostante Napoli e Fiorentina abbiano toccato le semifinali, ma non è il caso di essere demoralizzati come nel passato. Anche dalle sconfitte si impara a vincere e il torneo va analizzato globalmente. Intanto la Serie A ha raddoppiato il contingente fino al penultimo turno: un anno fa ci era arrivata soltanto la Juve e si pensava che bastasse assegnare la coppa nel proprio stadio per potersela giocare, invece

passò il Benfica. Adesso siamo arrivati con cinque squadre agli ottavi, un derby ne ha tolta una (la Roma), però il ranking è ingrassato e il sistema di avvicinamento all’Europa League è stato più maturo. Perché la coppa del giovedì non sembra più una seccatura da turnover, viene più apprezzata dalla gente e dalle tv, che hanno piazzato sulle reti ammiraglie alcune gare, senza nasconderle sui canali di nicchia. Celtic-Inter era un sedicesimo di finale, eppure ha superato i quattro milioni di spettatori su Canale 5, la semifinale del Napoli è andata oltre i sei.

Negli anni scorsi il sorteggio in agosto era l’avvio di una sottile tortura: uscivano accoppiamenti con rivali di rango e disponibilità inferiori,ma che poi facevano strada perché credevano di più alla competizione. Nel 2013 soltanto la Lazio approdò e finì la corsa ai quarti, un anno prima ancora peggio: l’ultima superstite, l’Udinese, lasciò l’Europa agli ottavi. Sarà la prospettiva dell’iscrizione alla Champions, sarà qualche milione in più (si arriva ai 15 per la vittoria), sarà che forse si è capito che in Europa vengono assegnati soltanto due trofei stagionali, e il secondo non fa proprio così schifo, ma la tendenza del nostro movimento segnala una considerazione più dignitosa per il torneo che negli anni Novanta era una specie di Coppa Italia. Se torna a piacere a tutti, sarà più facile ricominciare a vincerlo. Anche se a Varsavia non si parla italiano.

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COPPA UEFA1971-72 Tottenham1972-73 Liverpool1973-74 Feyenoord1974-75 Borussia Moenchengladbach1975-76 Liverpool1976-77 JUVENTUS1977-78 PSV Eindhoven1978-79 Borussia Moenchengladbach

1979-80 Eintracht Francoforte1980-81 Ipswich1981-82 Goteborg1982-83 Anderlecht1983-84 Tottenham1984-85 Real Madrid1985-86 Real Madrid1986-87 Goteborg1987-88 Bayer Leverkusen

1988-89 NAPOLI1989-90 JUVENTUS1990-91 INTER1991-92 Ajax1992-93 JUVENTUS1993-94 INTER1994-95 PARMA1995-96 Bayern1996-97 Schalke

1997-98 INTER1998-99 PARMA1999-00 Galatasaray2000-01 Liverpool2001-02 Feyenoord2002-03 Porto2003-04 Valencia2004-05 Cska Mosca2005-06 Siviglia

2006-07 Siviglia2007-08 Zenit2008-09 Shakhtar DonetskEUROPA LEAGUE2009-10 Atletico Madrid2010-11 Porto2011-12 Atletico Madrid2012-13 Chelsea 2013-14 Siviglia

L’ALBO D’OROITALIA REGINA CON 9 SUCCESSI

Pierfrancesco ArchettiINVIATO A VARSAVIA

N onostante sia di proprie-tà di un oligarca, il Dni-pro è rincorso dagli uffi-

ciali giudiziari quando esce dal-l’Ucraina. Alcune centinaia dieuro erano state confiscate du-rante il ritiro in Austria, i pro-venti dei biglietti per gli ospitisono stati chiesti nel corso dellatrasferta in Olanda, per il matchcontro l’Ajax, senza però copri-re un debito milionario. Per laristrutturazione dello stadio,sede candidata per l’Euro 2012,

ne sono serviti circa 40: il tor-neo poi non è approdato a Dni-propetrovsk e all’azienda tede-sca responsabile dei lavori man-ca ancora una dozzina di milio-ni. Quindi ha azionato gliavvocati: se stasera il Dniproprende la coppa, troverà un fi-nanziere di Essen che la seque-strerà? Difficile, alla Uefa san-no riconoscere le grane e tener-le lontane, quando tutto il mon-do la sta guardando.

INTRUSI Già dal sorteggio diagosto, gli ucraini erano consi-derati quasi degli intrusi, per-ché si portavano dietro un mini-

mo di problemi: la guerra. Toc-cò all’Inter incontrarli per pri-mi, nel girone, e le facce ilgiorno dell’estrazione non era-no troppo felici: ma dobbiamogiocare dove si spara? Fu sceltaKiev, anche se nella città dei blunon ci si ammazzava come al-trove, tipo Donetsk, dove erastato bombardato anche lo sta-dio. Ma nel Donbass filorussocomandava il presidente delloShakhtar Rinat Akhmetov, il piùfacoltoso del Paese, che non èriuscito a impedire il massacro.Mentre nella regione del Dneprregna Igor Kolomoisky, il secon-do nella classifica dei miliarda-ri: anche se è stato destituito dagovernatore, tra banche, petro-lio, tv e affarucci vari, il proprie-tario del club finanzia anche unpaio di battaglioni militari, Dni-pro e Dnipro 1, che aiutanol’esercito di Kiev nella lotta con-tro i filorussi. «A causa del con-flitto, i nostri tifosi non ci hannopotuto seguire durante questastagione europea. Soltanto nel-la semifinale hanno riempito lostadio di Kiev», ha detto ieri ilcapitano Rotan. «Abbiamo pa-gato a molti di loro il biglietto ei trasporti per venire qui, voglia-mo farli stare bene» ha aggiuntoil difensore Fedorchuk. Gli «in-trusi» del Dnipro potevano giàuscire ai gironi, se non fosse sta-to annullata una rete regolare alQarabag contro l’Inter, al 94’:nerazzurri e azeri sarebbe statipromossi insieme. Poi sembra-vano a fine corsa con l’Ajax, ne-gli ottavi: ma Konolpyanka infi-lò un gol nel supplementare. Econ il Napoli? Ricordate il parial San Paolo in fuorigioco?Avanti. Per questo il Siviglia te-me un gruppo ruvido ma soli-do, capace di pigliare la primafinale della sua storia vincendosoltanto sei match sui 14 dai gi-roni, timbrando soltanto 13 re-ti, la metà di quelle sivigliane,ma pigliandone 10. Nemmenol’allenatore Myron Markevych,pianista appassionato del po-lacco Chopin, ci credeva: «Chi l’avrebbe pensato. Ma l’appetitoviene mangiando».

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Ruslan Rotan, 33 anni, capitano del Dnipro EPA

Andrea ElefanteINVIATO A VARSAVIA

I predestinati cammina-no a testa alta perché inquesta Europa League

hanno vinto più di tutti (10su 14), sono imbattuti danove gare e hanno segnato ildoppio del Dnipro (26-13).Però hanno anche occhi cheguardano dritti al traguardocome quelli del loro allena-tore Unai Emery, che piacema non fa il piacione, anchese sa che il suo domani nondipenderà per forza da sta-

sera. In Spagna per un giorno èstato boato il suo accostamen-to al Real Madrid; il Milan chelo sbircia da tempo resta instand by solo perché ora con-centrato su Ancelotti; il Napolilo ha contattato e la scintillanon ancora scoccata potrebbe(ri)accendersi se l’ipotesi (noncertezza) Mihajlovic dovesserestare tale. E poi ci sarebbe,anzi c’è, il Siviglia, che ovvia-mente vorrebbe tenerlo. Il pre-sidente gli ha chiesto una ri-sposta entro lunedì: vincerestasera e giocare la prossimaChampions potrebbe aiutarlo arestare più volentieri.

100% SIVIGLIANO Nel frat-tempo Emery si dice «siviglianoal cento per cento» e pensa solo aun Dnipro «che sa chiudersi, maanche fare pressing alto: come siè già visto, affrontarli pensandodi essere favoriti può diventareun grave errore». Predestinati,ok: ma straconcentrati sul-l’obiettivo. Ovvero confermarsikiller da finale di Coppa Uefa/Europa League - hanno vinto lealtre tre giocate, le ultime due airigori - per prendersi oltre al tro-feo anche la corona di regina as-soluta. Con sorpasso «italiano»,dopo quello alla Fiorentina spaz-zata via in semifinale, a Juventuse Inter (e Liverpool).

SMONTA E RIMONTA Ormai èil loro cantiere preferito e lì, an-che quest’anno, il Siviglia eEmery hanno fatto eserciziodella loro tecnica di costruzio-ne abituale, lo «smonta e ri-monta». Nello scorso mercatoviavai di una ventina di giocato-ri, per arrivare alla stessa ulti-ma scena: la finale di EuropaLeague. Ma le differenze fra i due undici titolari non sono po-che e ininfluenti: in tre (More-no, Rakitic e Fazio) se ne sonoandati per portare alle casse delclub una cinquantina di milionie solo cinque (Carriço, Mbia,Reyes, Vitolo e Bacca) sembra-no sicuri di esserci stasera comeun anno fa contro il Benfica. Incompenso, vendendo e com-prando, il d.s. «Monchi» ha ridi-segnato difesa (Aleix Vidal, Ko-lo, Trémoulinas) e mezzo cen-trocampo (Krychowiak, Bane-ga), scommettendo ancorasull’intoccabile Bacca e anchesulla cantera del club: Rico hafinito di convincere Emeryquando ha iniziato a eliminarela Fiorentina a Siviglia (no deci-sivi a Mati Fernandez e Salah,ancora sull’1-0), per poi sbat-terla fuori a Firenze, con unaparatissima su Gonzalo Rodri-guez. Così ha convinto pure DelBosque, che ieri lo ha convocatoin nazionale (assieme a AleixVidal e Vitolo): un predestinatoanche lui, si direbbe.

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Il tecnico del Siviglia Unai Emery, 43 anni con Ever Banega REUTERS

Europa LeagueROggi la finale

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OPINIONI

Lo sport italiano, per fortuna,non è solo accoltellamenti epartite vendute. Una mattinadi maggio, sotto le volte delsalone d’onore di Banca

Intesa, nel salotto di Piazza Belgioioso a Milano, t’imbatti nella sua faccia migliore. Gioventù, sogni, trionfi, cultura: c’è il biglietto da visita più attraente del nostro Paese alla consegna dei diplomi del Master Universitario di Verdesport, una delle grandi iniziative della famiglia Benetton, rappresentata dal vicepresidente Cristian, figlio di Carlo, ex rugbista, faccia aperta e inconfondibile cadenza della Marca. La scuola postuniversitaria ha compiuto dieci anni e sforna professionisti che in gran parte vanno a occupare ruoli chiave nelle strutture sportive. Bello, fra l’altro, che fra di loro la presenza femminile non sia solo una macchia folcloristica, ma una piccola grande onda in ascesa. È una saldatura fra lo sport propriamente detto e il mondo della cultura, che, per suoi limiti provinciali, in Italia ha sempre tenuto con sussiego sulla porta il mondo dell’agonismo. Errore capitale: lo sport è in realtà l’espressione migliore e più nobile della civiltà, anche nel nostro Paese.

Davanti al presidente del Coni Malagò, sostenitore fin dalla prima ora di questo progetto, ci sono i neodiplomati e coloro che ricevono il riconoscimento ad honorem: Moreno Voltarello, uomo Pepsi e Gatorade; Giuseppe Marotta, guida tecnico-amministrativa della Juve prenditutto; Nerio Alessandri, presidente e a.d. di Technogym. Eccellenze italiane. Gente che, come i Benetton, ha avuto il coraggio di sognare andando alla conquista del mondo partendo da un garage (o dalla serie B). Con lo sport come chiave di volta. Alessandri, in particolare, lancia una sfida che tutti in questo Paese dovremmo sentire l’orgoglio di raccogliere, cioè di diventare «il più grande produttore di benessere al mondo.

Nessuno può toglierci questo primato: è il nostro dna». Gli rubiamo lo slogan.

Rifletteteci: turismo, cultura, arte, cibo e vini, stile di vita, clima, paesaggi, varietà. Questo noi possiamo vendere e nessuno ne possiede in egual misura. Anche lo sport è benessere e si inserisce proprio in questo filone. E l’ingegnere che ha riempito di macchine intelligenti le palestre di tutto il mondo lo sa meglio di nessun altro. Certo questi visionari dal tocco magico ci indicano una strada, ma sta soltanto a noi riuscire ad imboccarla. Non c’è, su questa via, la vittoria ad ogni costo: parafrasando il noto aforisma, è il viaggio stesso la vittoria. Non ci sono strilli, intimidazioni, volgarità: questo è il regno della classe determinata, della sicurezza di sé, del rispetto di tutti. Non ci sono scorciatoie, come inganno e doping, ma solo lavoro duro, fantasia e quella tecnica che in greco (tecnes) non a caso è sinonimo di cultura. Non ci sono surrogati di identità che delegano al tifo il proprio esistere, ma la consapevolezza che diventa autostima attraverso progetti, fantasia, investimenti su se stessi. Non il branco, ma il gruppo. Non la sopraffazione, ma la lealtà.

Tutto questo vedevamo in una bella mattinata milanese accanto a persone di buona volontà, capaci di discutere con proprietà sulla «responsabilità sociale dell’impresa verso il territorio», come recitava il titolo del convegno-cerimonia. Territorio è una parola magica, e non solo quando diventa esotico terroir, secondo una inutile moda francofona: perché l’Italia è, da questo punto di vista, la punta avanzata di una biodiversità antropologica e fisica senza uguali. E così gli sforzi di un Armani a Milano, di un Benetton a Treviso, di un Brugnaro a Venezia, di un Sardara (e di un Mele) a Sassari acquistano un senso ancora più profondo. Nell’attesa che il Paese dei mille campanili conquisti l’ultima frontiera: un senso civico comune, magari anche attraverso la condivisione del sogno olimpico di Roma 2024.

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I l calcio è un posto strano. Unattimo, aspettate, stavolta nientescandali, dietrologie e procure.

Stiamo proprio parlando della palla che gira: tu pensi che vada in una direzione, e poi te la ritrovi da tutt’altra parte. Da mesi, fino alla noia, stiamo dicendo che la Lazio gioca, pianeta Juve a parte, il miglior calcio del campionato, che la Roma sembra Dorando Pietri negli ultimi metri della maratona olimpica, e che il Napoli è un inaffidabile su e giù che neanche la pubblicità del caffè. Ora, invece, quasi all’improvviso (ma non troppo a pensarci bene), la classifica ci dice: non avete capito niente.

Il derby s’è divertito a sbriciolare il «biscotto» e ora proprio la Lazio, la bella Lazio, la Lazio del centrocampopane e gol, la Lazio del boom di

Felipe Anderson, la Lazio di «ma lo sapete che è proprio bravo Pioli», rischia di restare senza merenda. E che merenda: un bel pacco di milioni, quelli della Champions. Un possibile esito che sa di paradosso: perché a guardarla in faccia, per lungo tempo, la Lazio ci ha ricordato quei mezzofondisti pronti alla volata che fanno un solo boccone degli spompati compagni di sprint.

Eppure, domenica al San Paolo, la Lazio giocherà contro il fantasma delquarto posto. Roba che a inizio stagione sarebbe stato un traguardo da applausi e che invece ora diventerebbe una quota almeno in parte frustrante. Mentre il Napoli, che la classifica quasi non la guardava più dopo l’ennesima frenata a Torino, si ritrova la possibilità di salvare almeno in parte una stagione andata a male. La sfida del San Paolo, che rischiava di essere una specie di fastidiosa appendice con tutte le valigie già chiuse e tanta voglia di dimenticare, diventa storia da tutto esaurito. Qualcosa che può spostare soldi, ma

anche scelte per il futuro.

Questo è uno dei classici casi in cui si dice che la palla è rotonda (anche se la frase sta spesso in soffitta fra mille rimbalzi velenosi che hanno riempito il nostro calcio di recente). Considerazione che però sarebbe un po’ beffarda verso una squadra, la Lazio, che in un campionato non proprio esaltante per valori tecnici, ha saputo dare spettacolo. Francamente pure questo rimprovero verso l’atteggiamento usato nel derby - potevate accontentarvi dell’1-1... - non ci convince. Però domenica è un’altra storia. Domenica la Lazio deve dire se il suo «bello» non nasconde in realtà un’opera incompiuta, per esempio nel suo misero raccolto nelle sfide Champions. A questo punto, è una questione di testa. Questione che riguarda pure il Napoli, che stavolta ha definitivamente esaurito la sua scorta di «non hai vinto, ritenta». Ora o mai più. «Bellezza» della Lazio permettendo.

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Una eccellenza da esportazione

L’ITALIA CON LO SPORTDIFFONDA BENESSERE

GARETH BALECalciatore del Real� Lavoreremo duramente durante l’estate per tornare più forte nella prossima stagione con @realmadrid @GarethBale11

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TUTTE LE NOTIZIE SUL NOSTRO SITO

EDI CAVANICalciatore del Psg� Pomeriggio molto impegnativo!Servizio fotografico@ECavaniOfficial

La vignettadi Stefano Frosini

Twitter LEANDRO CASTANCalciatore della Roma� Bellissima vittoria ieri , io già sono qui con la testa nella prossima stagione con il grande Franco !!!!@l_castan

FEDERICA PELLEGRINIOlimpionica di nuoto� Arrivate le provviste dall’Italia! Un po’ di casa anchesul cucuzzolo della montagna! #grazie mamy papy@mafaldina88

Il campionato e una strana volata

NAPOLI-LAZIO: IN PALIO SOLDI E FUTURO

I l campione, come l’amico, si vedenei momenti di difficoltà. FabioAru ha affrontato con coraggio e

un pizzico di spavalderia la tappa del Mortirolo, montagna totem di questo Giro d’Italia. Il giovane sardo ha perso il braccio di ferro con Alberto Contador, ha perso anche il secondo posto in classifica generale a favore del compagno di squadra Mikel Landa, ma nel momento più difficile della sua carriera ha trovato lucidità e forza d’animo per non bruciare in un solo falò tutto quello che di buono ha costruito nelle prime 16 tappe.

La foratura di Contador in fondo alla discesa dell’Aprica ha scatenato la fantasia di Astana (per Aru e Landa) e Katusha (per Trofimov) che hanno messo in seria difficoltà il re senza però avere le mosse e le gambe per un

vero scacco matto. Aru però ci ha creduto. Ha fatto la sua parte correndo come un campione che punta al massimo risultato. Ha creduto nell’azzardo e ha aggredito i primi chilometri del Mortirolo (i più esigenti...) come se non ci fosse domani. Il problema è che il re in maglia rosa ha compiuto l’ennesima impresa. Contador è andato a riprendere tutti, saltandoli uno a uno come Pantani a Oropa ‘99. E quando Alberto ha raggiunto il terzetto di testa (Aru, Landa e Kruijswijk) Fabio vedeva già lampeggiare la lucina della riserva.

È riuscito a non affondare. È passato in cima a Mortirolo con 1’52” da Contador e davanti aveva 33 infiniti chilometri di discesa, saliscendi è ancora salite verso l’Aprica. Come se non bastasse, il destino lo ha costretto a cambiare bici per un problema meccanico e quindi a perdere il treno di Amador, che gli stava servendo un assist preziosissimo per gli equilibri di classifica. Ora pensate a cosa può passare nella testa di un giovane

capitano di 24 anni che si trova da solo a inseguire per quasi 20 km e sa che Landa, il suo secondo, è davanti con Contador... Ce n’era abbastanza per dare retta al vuoto delle gambe e alzare bandiera bianca. Aru, invece, ha gestito quell’ultima mezz’ora di gara con saggezza e temperamento arrivando con la feroce motivazione dove le sue forze non pensavano di poter arrivare. Comunque settimo al traguardo è terzo della generale, Fabio resta in corsa per concludere alla grande. Ha perso la partita a scacchi con il numero uno dei Grandi Giri del ciclismo recente, ma ha confermato di avere un cuore, fegato e cervello che vanno d’accordo con il suo talento. Lo confermano anche le sue parole del dopo tappa: «Questa è una lezione che mi servirà...».

Mancano ancora tre tappe chiave: Verbania, Cervinia e Sestriere. Aru ha tempo per guarire le ferite per difendere il suo posto sul podio. Ha soltanto 24 anni e il futuro pedala dalla sua parte.

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Il Giro d’Italia

ARU, CAMPIONE PURE NELLA DIFFICOLTÀ

PORTO FRANCOdi FRANCO ARTURIemail: [email protected]

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CORTURI

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LA RIFLESSIONEdi VALERIO PICCIONIemail: [email protected]

twitter: #vaprap

ONI

IL COMMENTOdi PIERBERGONZI

MARTA BASTIANELLIAzzurra di ciclismo � Riscaldamento pre-gara ... Questa è la nostra vita... Tetta time #stiledamamma #Toscana @TeamVaiano @martabasti

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22 MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

E’ un Avellino di leoniIn 10 elimina lo Speziae si regala il Bologna1Rastelli vola in semifinale grazie al gol di Comi nei supplementariA Bjelica non basta Brezovec. Rosso ad Arini, paura per D’Angelo

Nicola BindaINVIATO A LA SPEZIA

D opo il Pescara, anchel’Avellino vince in trasferta2-1 il preliminare e va in

semifinale a sfidare il Bologna.Spezia fuori subito come un annofa a Modena. Una vera impresaquella della squadra di Rastelli(vincente al Picco anche in cam-pionato), che è andata in vantag-gio, ha giocato un tempo e i sup-plementari in dieci e, dopo esserestata raggiunta, è riuscita a se-gnare la rete del k.o. Il tutto inuna serata palpitante, ad altissi-ma tensione dentro e fuori dalcampo (1.100 i tifosi ospiti, enco-miabili), con mille emozioni, belcalcio e incertezza fino in fondodi 130 minuti epocali.

LE MOSSE Quelli dell’Avellino,più esperti e smaliziati, con le buone e le cattive cercavano di te-nere lo Spezia lontano dalla loroporta e, quando la squadra di ca-sa riusciva ad affacciarsi in avan-ti, trovava il muro che Pisacanedifendeva come un gladiatore.Molto lavoro ha avuto Gavillucci,bravo comunque a gestire la gara(al netto di qualche errore che vamesso in conto in una gara del ge-nere) e a prendere decisioni co-raggiose, ma perfette: vedi

l’espulsione ad Arini, vedi i duegol annullati a Brezovec (gambatesa di Kvrzic su Zito poco prima)e a Kvrzic (in fuorigioco il suotap-in dopo la parata di Frattalisu Migliore), e vedi anche il van-taggio concesso in occasione delpari perché, prima che la palla ar-rivasse a Brezovec, su Giannettiche stava girando in gol ci stava ilrigore. Su Giannetti nel primotempo e su De las Cuevas nel fina-le, invece, il rigore ci stava.

L’EPILOGO Brezovec ha pareg-giato la rete di Zito, che al 40’ hagirato in rete da centro area uncross di Almici. Subito dopo peròArini, già ammonito, ha commes-so un altro fallo che gli è stato fa-tale. Tensione alle stelle, anche intribuna d’onore, dove per la veri-tà di onore se n’è visto ben poco...Rastelli, privo di Castaldo, ha fat-to una scelta intelligente rinun-ciando al 3-5-2 per una difesa a 4che ha chiuso gli spazi agli opachiesterni dello Spezia; una volta indieci, il tecnico è rimasto con il 4-3-2. Bjelica invece non ha toccatoil 4-2-3-1, pur avendo le fascechiuse; perso Nenè per un guaiomuscolare, con Giannetti sonoarrivate verve e con qualche pallagol. Dagli e ridagli, dopo diverseparate di Frattali (ottime quellesu Giannetti nel primo tempo e suSitum nella ripresa), è arrivato ilpari che ha portato la gara ai sup-plementari. Che lo Spezia ha ini-ziato con un grave calo di tensio-ne: al 7’ punizione da sinistra,palla respinta male da Valentini egirata vincente dal dischetto diComi, che aveva già spaventato ilPicco due volte (anche con unasuper sforbiciata). Adrenalina amille, battaglia totale, in panchi-na D’Angelo ha avuto un maloreed è stato portato fuori in barella(e negli spogliatoi anche Rastellisi è sentito male), in campo Pisa-cane ha rialzato il muro e ciaoSpezia, crollato psicologicamen-te. A giocarsi la A ci va l’Avellino.

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SPEZIA 1

AVELLINO D.T.S. 2P.T. 0-1, S.T. 1-1MARCATORI Zito (A) al 40’ p.t.; Brezovec (S) al 26’ s.t.; Comi (A) al 7’ p.t.s.

SPEZIA (4-2-3-1) Chichizola 6; Milos 6, Piccolo 7 (dal 30’ s.t. Valentini 5,5), Bianchetti 7, Migliore 7,5; Juande 6,5, Brezovec 6,5; Kvrzic 5,5 (dal 1’ s.t.s. De las Cuevas 6), Catellani 6,5, Situm 5,5; Nenè 6 (dal 29’ p.t. Giannetti 7). PANCHINA Nocchi, De Col, Acampora, Stevanovic, Gagliardini, Canadjija. ALLENATORE Bjelica 6.AVELLINO (4-3-1-2) Frattali 7,5; Almici 6,5, Ely 7, Pisacane 7,5, Visconti 6,5; Kone 6,5, Arini 4, Zito 7,5; Sbaffo 6 (dal 14’ s.t. D’Angelo 5,5; dal 1’ p.t.s. Schiavon 6,5); Mokulu 6, Trotta 5,5 (dal 19’ s.t. Comi 7,5). PANCHINA Gomis, Fabbro, Regoli, Vergara, Bittante, Angeli. ALLENATORE Rastelli 7,5.

ARBITRO Gavillucci di Latina 6,5.GUARDALINEE Colella 6,5-Lo Cicero 6.ADDIZIONALI Di Paolo 6-Nasca 6.ESPULSI Arini (A) al 41’ p.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto).AMMONITI Kone (A), Mokulu (A), Sbaffo (A), D’Angelo (A), Zito (A) e Pisacane (A) per gioco scorretto; Brezovec (S) per c.n.r.NOTE paganti 8.352, incasso di 118.765 euro. Tiri in porta 8-4. Tiri fuori 3-6. In fuorigioco 6-1. Angoli 10-2. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’, p.t.s. 2’, s.t.s. 1’.

IL MIGLIORE

� COMIATTACCANTE DELL’AVELLINOUna sforbiciata respinta, un colpo di testa a lato e poi la rete vincente. Entra e decide.

7,5

LA PROSSIMA RIVALE

Corvino si difende«Ci sono mancatii gol dei bomber» 1Il d.s. del Bologna:«Sul mercato rifareitutto. Nel ritornosolo 8 reti in casa, ecco il problema»

Luca AquinoBOLOGNA

L a caccia alla Serie Apassa attraverso lagiungla dei playoff per

il Bologna. Ai rossoblù èchiesto un cambio di marcianella metà campo offensiva,dove i numeri dipingono inmaniera fin troppo eviden-te, soprattutto nelle partiteinterne, la principale causadella mancata promozionediretta e del quarto posto fi-nale. «In sei partite casalin-ghe del girone di ritorno nonabbiamo fatto gol, sono datiimportanti per capire dovela squadra è mancata – spie-ga il responsabile dell’areatecnica Pantaleo Corvino –.Avendo come prime punte ilcapocannoniere dello scor-so anno (Mancosu), quellodi due anni fa (Cacia) e Ac-quafresca è qualcosa che sal-ta all’occhio. Nel ritorno, ab-biamo perso solo 3 partite,siamo la seconda miglior di-fesa del campionato, signifi-ca che siamo una squadra,ma abbiamo segnato solo 8

gol in casa». Il ciclo di sette par-tite con appena 2 gol segnati alDall’Ara e 8 punti raccolti permolti sarebbe dovuto costare lapanchina a Diego Lopez, esone-rato invece a tre giornate dal termine dopo il k.o. di Frosino-ne a situazione già compromes-sa: «Per mia natura cerco sem-pre di aiutare i tecnici a rag-giungere gli obiettivi, però nonsono un integralista e so che avolte bisogna agire». Averlo fat-to troppo tardi non è un rim-pianto per Corvino, che a gen-naio ha rinforzato la squadracon sei acquisti: «Il rimpianto èessere stati secondi in 16 parti-te su 21 del girone di ritorno enon esserlo stato nelle ultime 5.Rifarei tutto quello che ho fattoal mercato di gennaio».

QUI CATANIA Divorzio consen-suale tra il direttore sportivoDaniele Delli Carri e il Catania.Tornerà Davide Baiocco, comed.s. o team manager.

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Pantaleo Corvino, 65 anni LAPRESSE

Serie BRPlayoff: turno preliminare

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23MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Lega ProRAndata playout

Il Perugia si butta viaImpresa del PescaraAdesso c’è il Vicenza1 Camplone va in vantaggio con Goldaniga e sfiora il raddoppioUna papera di Koprivec e un rigore mandano Oddo in semifinale

Gaetano ImparatoINVIATO A PERUGIA

C olpaccio del Pescara, aPerugia guadagna la se-mifinale con il Vicenza

mandando in copertina l’ex Po-litano. Debuttanti indigesti alCuri, dove aveva vinto solo Stel-lone col suo Frosinone. A Oddobastano circa 40’ per ribaltarel’1-0, classifica e pronostici.Non ruba nulla, vince anche aipunti (4-6 le azioni gol), ma so-no due episodi bislacchi chedanno la piega indelebile al ma-tch e mandano k.o. il Perugia.Una panciata-papera di Kopri-vcec (si fa passare il tiro di Poli-tano sotto il corpo, assist diBrugman) e un tuffo-spaccatadi Fossati, versione trattored’area, che sul dischetto atterraPolitano, davanti Fabbri, pereccesso di esuberanza. Rigoresacrosanto. Bjarnason col de-stro confeziona una sassata chepiazza a mezza altezza, pallaimprendibile, da studiare nellescuole calcio. Annulla del tuttoil vantaggio di Goldaniga, lestoa saltare di testa (punizione diFossati) bruciando Pucino, chelo guarda volare e non fa dacontraerea.

COPIONE Il Pescara (miglior at-

tacco di B) cerca il gol. Bjarna-son dietro Melchiorri, Politano-Pasquato alti attaccano spazi edanno profondità. Sono dueelastici, precisi nell’aiuto allamediana a due supportata dauna difesa altissima, spesso in 4nella metà campo umbra quan-do Pescara attacca. Camplonenon abbocca: si rimodula, dife-sa a 5, niente 4-3-3. Sa che i«concittadini» devono sbilan-ciarsi, chiede si suoi di infilarsianche negli spifferi, di aprire lapeggior difesa tra le prime 8 inclassifica. Dalla teoria alla pra-tica? Un abisso. La cerniera co-struita da Oddo è la vera svoltadel dopo Baroni. Il segreto è so-prattutto lì: l’armata che segna-va tanto, ma beccava gol ovun-que, non c’è più: il 4-2-3-1 è uncubo di cemento armato, il Pe-rugia va a sbatterci tutto il pri-mo tempo (solo una palla inverticale di Verre a Falcinelli,Fiorillo spazza coi piedi), con-tro tre azioni gol col palo diMelchiorri (destro ribattuta diKoprivec su Pasquato).

LA CHIAVE Faraoni, che s’infor-tuna nel riscaldamento, creauna emergenza in difesa a de-stra per gli umbri. Attenuante?Forse, comunque un handicapche si aggiunge alle cappellatedi Koprivec e Fossati. Camplonesull’1-2 inserisce Fabinho (sfio-ra l’incrocio appena in campo),chiude 4-2-4 puro con Lanzafa-me e Parigini. Un assalto al for-te ma Fiorillo regge benissimo.Il nuovo Pescara di Oddi ha tro-vato la quadratura del cerchio,e vederlo giocare, con finalizza-tore Melchiorri, è un piacere. APerugia l’ultima di Camplone?Forse... «Morto un Papa se ne faun altro» ha detto nel pregare,ieri sera rinviava su tutto. PerOddo non è certo l’ultima, e percome ha rincollato i petali e larosa, Zeman avrà tutto il tempoche vuole per riflettere.

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PERUGIA 1

PESCARA 2PRIMO TEMPO 0-0MARCATORI Goldaniga (Per) al 7’, Politano (Pes) al 17’, Bjarnason (Pes) su rigore al 29’ s.t.

PERUGIA (5-3-2) Koprivec 4; Fazzi 5,5, Goldaniga 7, Giacomazzi 6 (dal 33’ s.t. Fabinho 6,5), Mantovani 6, Crescenzi 5,5; Rizzo 5,5 (dal 35’ s.t. Lanzafame s.v.), Fossati 4,5, Verre 6; Falcinelli 5,5, Ardemagni 5 (dal 21’ s.t. Parigini 5,5). PANCHINA Provedel, Comotto, Hegazi, Nielsen, Nicco, Taddei. ALL. Camplone 6.PESCARA (4-2-3-1) Fiorillo 6,5; Zampano 6, Salamon 6,5 (dal 44’ s.t. Zuparic s.v.), Fornasier 6,5, Pucino 5; Torreira 7, Memushaj 6 (dal 14’ s.t. Brugman 6,5); Politano 7,5 (dal 35’ s.t.Abecasis s.v.), Bjarnason 7, Pasquato 6,5; Melchiorri 6,5. PANCHINA Aldegani, Caprari, Lazzari, Selasi, Pettinari, Sansovini. ALL. Oddo 7,5.

ARBITRO Fabbri di Ravenna 6,5GUARDALINEE Peretti 6,5-Di Vuolo 6,5.ADDIZIONALI Pinzani 6-Baracani 6.AMMONITI Zampano (Pes) per c.n.r.; Salamon (Pes), Verre (Per), Torreira (Pes), Melchiorri (Pes), Mantovani (Per), Rizzo (Per), Fossati (Per) e Parigini (Per) per gioco scorretto.NOTE spettatori 15.000 circa; paganti e incasso non comunicati. Tiri in porta 3-5 (con 1 palo). Tiri fuori 3-4. In fuorigioco 1-1. Angoli 3-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’.

IL MIGLIORE

� POLITANOCENTROCAMPISTA PESCARAL’ex, per Camplone è il piccolo Messi. Segna, guadagna il rigore, marca

7,5

LA GUIDA AGLI SPAREGGISEMIFINALI

5 e 9 giugnoore 20.30

FINALEPLAYOFF

PLAYOUTANDATA

Sabato 30 maggioore 18.30

RITORNOsabato 6 giugno

ore 18.30ENTELLA - MODENA

BOLOGNA

VICENZA

AVELLINO

PESCARA

PERUGIA

PESCARA

SPEZIA

AVELLINO

1

2

1

2

Venerdi 29, ore 18.30

A R

A R

RITORNOMartedi 2 giugno ore 21

RITORNOMartedi 2 giugno, ore 18.30

Venerdi 29, ore 21

d.t.s.

GDS

LA SITUAZIONE

� Ecco il quadro di playoff e playout dopo le gare dell’ultimo fine settimana.PLAYOFF Como-Matera 1-1; Reggiana-Bassano 0-0. Il ritorno domenica: Matera-Como (ore 16, diretta su Raisport); Bassano-Reggiana (ore 18).FINALE L’andata è domenica 7 giugno sul campo della peggio classificata, il ritorno è il 14.REGOLAMENTO In caso di parità al 90’, si va ai supplementari; se la parità persiste si va ai rigori (anche in finale).PLAYOUT Così nei tre gironi.GIRONE A Pordenone-Monza 0-2; Lumezzane-Pro Patria 1-0.GIRONE B Pro Piacenza-Forlì 2-1; Savona-Gubbio 2-1.GIRONE C Ischia-Averna Normanna 4-

1; oggi Reggina-Messina (ore 17).Le partite di ritorno si giocheranno tutte sabato: quelle del girone A alle 16, quelle del girone B alle 17 e quelle del girone C alle 15.REGOLAMENTO Al ritorno in caso di parità al 90’ si salva la squadra meglio piazzata in campionato.

� FALLIMENTO MONZA Ancora dieci giorni di tempo per salvare il Monza: è la richiesta dell’amministratore unico del Monza, Pietro Montaquila: tocca al Tribunale fallimentare decidere.

� PADOVA: NUOVO SOCIO (g.gu.) Il Padova ha un nuovo socio: Massimo Poliero, 47 anni, a.d. di Legor Group, un’azienda in provincia di Vicenza. Poliero ha sottoscritto un preliminare d’acquisto di una quota importante – ma minoritaria rispetto a quella degli altri soci Bergamin e Bonetto – e si occuperà in particolare del vivaio.

Sabato c’è il ritornodelle sfide salvezzaDomenica i playoff

Alla Reggina il primo roundInsigne mette k.o. il MessinaFrancesco CarusoINVIATO A REGGIO CALABRIA

S i salvi chi può. Al mo-mento è la Reggina amettere una piccola ipo-

teca sulla permanenza in LegaPro. Atmosfera da vecchi tem-pi, da tempi di Serie A, ma an-che da derby. Diecimila alGranillo festante come loscorso settembre, in occasio-ne del match d’andata controi cugini dello Stretto. Gara ab-bastanza equilibrata con i pa-droni di casa un po’ più intra-

prendenti e pericolosi. I sici-liani lamentano un sospettocontatto di Belardi in uscitapericolosa su Corona e stop. Ipadroni di casa una prima vol-ta vanno vicini al gol con Ar-mellino che da solo in areacalcia in bocca al portiere. Igiallorossi teoricamente sischierano con un assetto piùspregiudicato: due medianidietro la triade di attaccantiche spalleggia l’unica punta,Corona, in realtà però si chiu-de con un prudente 4-5-1 colrisultato che Corona non lavede quasi mai.

VANTAGGIO La Reggina, svan-taggiata dalla peggiore posi-zione in classifica (al Messinasarebbero bastati due pareggi)e dovendo disputare il ritornoin trasferta, prova a giocarsi iltutto per tutto e col tridentemette paura agli avversari. Persbloccare la gara, però, gliamaranto devono affidarsi alcontropiede: Insigne sfruttabene un lancio di Inzillo e infilaBelardi. Nella ripresa i calabre-si provano con tiri da fuori pri-vi di velleità. Il Messina nontrova corridoi liberi per i suoiesterni e anche centralmente

fatica. Nel finale la Regginasfiora il 2-0 con una bella pa-lombella di Viola che Belardivola a mettere in angolo.

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REGGINA-MESSINA 1-0

MARCATORE Insigne al 24’ p.t.REGGINA (4-3-3) Belardi 6; Di Loren-zo 6, Cirillo 6, Aronica 6, Benedetti 6; Armellino 5,5 (dal 23’ s.t. Maimone 6), Salandria 6, Zibert 6; Insigne 6,5 (dal 40’ s.t. Louzada s.v.), Viola 6, Di Miche-le 5,5 (dal 34’ s.t. Ungaro s.v.). (Kovac-sik, Velardi, Masini, Balistreri). All. Tedesco 6.MESSINA (4-2-3-1) Berardi 6; Altobel-lo 5,5, Pepe 5,5, Stefani 6, Benvenga 6; Damonte 6, Nigro 5; Ciciretti 5 (dal 43’ s.t. Cane s.v.), Izzillo 5,5 (dal 20’ s.t. Orlando 5,5), Mancini 5; Corona 5,5. (Iuliano, Silvestri, Donnarumma, Rullo, Bonanno). All. Di Costanzo 5.ARBITRO Giacomelli di Trieste 6.NOTE paganti 9.168, incasso di 111.775 euro. Ammoniti Benedetti, Corona, Viola, Di Michele e Altobello. Angoli 3-5.

Venerdì già in campo per le semifinaliD’ora in poi niente tempi supplementariVenerdì si torna subito in campo per l’andata delle partite di semifinale. Ecco il regolamento.

LE SEMIFINALI Le due squadre che ieri hanno vinto la partita secca di playoff sfidano la terza (Vicenza) e la quarta classificata (Bologna) come nello schema qui sopra: sono partite di andata e ritorno con la prima partita sul campo della squadra che ha vinto il turno preliminare. In caso di parità di punti fatti e di gol segnati dopo la gara di ritorno,

va in finale la squadra che si è piazzata meglio in campionato (non sono previsti i tempi supplementari).

LA FINALE Le squadre vincenti delle semifinali disputano la finale con una gara di andata e una di ritorno; il ritorno viene disputatosul campo della squadra che si è piazzata meglio. In caso di parità, sarà promossa in A la squadra meglio piazzata (nemmeno in questo caso sono previsti i tempi supplementari).

Serie BRPlayoff: turno preliminare

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24

San Lorenzoal Mare

Sanremo1

Albenga

Genova2

Rapallo

Sestri Levante3

Chiavari

La Spezia4

La Spezia

Abetone5

MontecatiniTerme

Castiglionedella Pescaia

6

Grosseto

Fiuggi7

Fiuggi

CampitelloMatese

8

Benevento

San Giorgiodel Sannio

9

CivitanovaMarche

Forlì10

GERRANSTEAM ORICA

MATTHEWSVIVIANI

MATTHEWSMATTHEWS

CLARKEFORMOLO

CONTADORPOLANC

CONTADORGREIPEL

CONTADORULISSI

CONTADORINTXAUSTI

CONTADORTIRALONGO

CONTADORBOEM

km 17,6 km 177 km 136 km 150 km 152 km 183 km 267 km 186 km 215 km 200

L'ANALISIdel nostro inviato all’Aprica PAOLO MARABINI

IL CAPOLAVORO DI ALBERTONEL GIORNO PIÙ DIFFICILE

T utti in piedi. Come ateatro. E il Mortirolo è Il Teatro. Trentatré

tornanti da paura, ciclismo come free-climbing. Quasi 12 chilometri di salita, pendenze assassine, tre quarti d’ora di fatica inaudita a bocca aperta. Lassù, nel cuore del tappone più duro e temuto del Giro, su quella salita entrata subito nella leggenda, Alberto Contador ci regala una delle sue imprese più memorabili. Un capolavoro. Un acuto da spellarsi le mani - tutti in piedi, appunto -: come la cavalcata di Verbier al Tour 2009, come l’assolo di Fuente Dè alla Vuelta 2012.

Trentun avversari rimontati, dopo l’agguato subito in discesa, giù dall’Aprica: una foratura, Basso che gli passa la ruota, Katusha e Astana - ignare o no, la verità non la sapremo mai - che davanti menano a tutta, lui che scivola fino a 45” da Aru e compagnia. Ma niente panico. La Tinkoff si mette in modalità cronosquadre fino all’attacco del Mortirolo. E lì, come da copione, entra in scena lui, l’uomo in rosa. Vederlo è una goduria, perché appena si alza sui pedali il Pistolero fila su come una furia e, tornante dopo tornante, se li beve tutti. Compreso Aru, al quale concede solo 500 metri di illusione: giusto il tempo di rifiatare, prima dell’affondo spietato che sa di vendetta e che spedisce al tappetola maglia bianca, quando allavetta manca ancora un quarto d’ora di sofferenza.

Non vince, Contador. Perché Mikel Landa gli scatta in faccia a 4 km e mezzo dall’arrivo di Aprica. E lui, terzo al traguardo in scia alla sorpresa Kruijswijk, preferisce non chiedere uno sforzo supplementare a se stesso e salvarsi per i giorni a venire, che hanno ancora terreno difficile. Ma tanto basta. Arriverà anche il giorno del sigillo di tappa. O anche no, perché è la maglia che conta. Campione di gambe e di testa: non avrebbe dominato sei grandi giri, non si sarebbe arrampicato tre volte sul podio più alto della Vuelta, due volte su quello del Tour e una su quella della corsa rosa. A quel punto, il suo lo aveva già fatto: doveva eliminare innanzitutto Fabio Aru, il rivale più vicino in classifica. E così è andata, perché il sardo è naufragato - anche se non è affondato - perdendo dalla maglia rosa 2’17” (con l’abbuono) e scivolando a 4’52”. Da oggi Contador si preoccuperà di tenere a bada l’aitante Landa, salito al secondo posto in classifica a scapito proprio del compagno, a 4’02” dal leader, e nuovo punto di riferimento per l’Astana. Un rivale tosto,il basco: più in condizione di Aru e forte in salita quanto basta per tenere ancora la guardia alzata.Ma intanto il Pistolero cancella un’altra casella nel conto alla rovescia verso Milano. Non solo: sa perfettamente che l’Astana è uscita indebolita dall’ordine d’arrivo di ieri. Su chi imposterà ora la corsa il team kazako? Correrà il rischio di perdere il podio con quello che era il suo capitano designato all’inizio del Giro, nel tentativodi sfilare la maglia rosa a Contador? E Aru, di sicuro provato anche nel morale, accetterà nel caso di mettersi al servizio di Landa? Già, bei dilemmi.

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2’43”� Il distacco che Alberto Contador ha inflitto ad Aru lungo gli 11,8 km del Mortirolo. Lo spagnolo, 32 anni, ha attaccato la salita con un ritardo di 53” dal sardo: dopo averlo raggiunto e superato, è transitato al Gpm con un vantaggio di 1’50” FOTO LUCA BETTINI

La furia Rosa

98° Giro d’ItaliaR16a tappa, Pinzolo-Aprica

OGGI IL C.T. CASSANI IN DIRETTA ALLE 19.30NEWS ORE 13.15 E 23.15

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25MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Forlì

Imola11

Imola

Vicenza(Monte Berico)

12

MontecchioMaggiore

Jesolo13

Treviso

Valdobbiadene14

Marostica

Madonnadi Campiglio

15

Pinzolo

Aprica16

Tirano

Lugano(Svizzera)

17

Melide

Verbania18

Gravellona Toce

Cervinia19

Saint-Vincent

Sestriere20

Torino

Milano21

CONTADORZAKARIN

CONTADORGILBERT

ARUMODOLO

CONTADORKIRYIENKA

CONTADORLANDA

CONTADORLANDA

km 153 km 190 km 147 km 59,4 km 165 km 174 km 134 km 170 km 199 km 178km 236

LA GUIDA

ARRIVO1. Mikel LANDA (Spa, Astana) 177 km in 5h02’51”, media 35,066 km/h; 2. Steven KRUIJSWIJK (Ola, Lotto NL-Jumbo) a 38”;3. Alberto CONTADOR (Spa, Tinkoff); 4. Trofimov (Rus) a 2’03”; 5. Amador (C.Rica); 6. Hesjedal (Can) a 2’10”; 7. Aru a 2’51”; 8. Caruso a 3'16".

CLASSIFICA1. Alberto CONTADOR (Spa, Tinkoff) 2584 km in 65h04’59”; 2. Mikel LANDA (Spa, Astana) a 4’02”; 3. Fabio ARU (Astana) a 4’52”; 4. Amador (C.Rica) a 5’48”; 5. Trofimov (Rus) a 8’27”; 6. Konig (R.Cec) a 9’31”; 7. Caruso a 9’52”; 8. Kruijswijk (Ola) a 11’40”.OGGI 17ª tappa Tirano-Lugano, 134 km

Amador è 5° a 2'03" Caruso a 3’16”Oggi sprint a Lugano

Contador ne rimonta 31Il Mortirolo è la sua arena1Formidabile prestazione della maglia rosa: fora prima della salita, è attaccato, insegue con ferocia. Landa fa bis, Aru crolla a 4’52”

Claudio GregoriAPRICA (SONDRIO)

I l Mortirolo è una spada mitica. Come Exca-libur, la spada di Re Artù. Come Durlinda-na, la spada di Orlando. È la spada di Conta-

dor. Con l’elsa fiorita di botton d’oro, anemoni,genziane. Con un fodero di prati e boschi, di pie-tre e nuvole. Quella spada ieri è lampeggiata alGiro come il bagliore del fulmine nella tempe-sta. Il Fato maligno aveva atterrato Contador al-la fine della discesa dell’Aprica. Un freccia preci-sa. Zac! Una foratura. La fila dei Tinkoff in testaal gruppo scompaginata. La maglia rosa che fre-na. Basso, che gli passa la ruota. Però uno scia-me di corsari era partito all’attacco. Tra loro Arucon i suoi paladini in maglia color turchese. Eraun guanto di sfida al re. Mancavano 62 chilome-tri al traguardo e la corsa si accendeva. Diventa-va un fuoco d’artificio stupefacente. Fuggivano icorsari, gli occhi scintillanti, avidi di preda. Via,a rotta di collo. I russi della Katusha volavanocome i rapitori di ragazze di Turgenev, che spari-vano sulla slitta nella tormenta di neve. Aru e isuoi sembravano gli Argonauti che tagliavanol’inquieto mare alla ricerca del vello d’oro.

LA RISCOSSA La strada diventava elettrica. Lacorsa si apriva a possibilità impreviste. E la spe-ranza era come un fiore tropicale che sbocciaall’improvviso. Il tifo palpitava e costruiva ipote-si di gloria. Radio-corsa scandiva i tempi e i nu-meri ballavano in una danza esilarante. Il di-stacco della maglia rosa saliva: 24”, 32”, 40”... Eil Mortirolo si alzava davanti a lui come il montedel giudizio. Prendeva la forma della piramideazteca, con in cima il «chac mool» per i sacrificiumani. Mazzo, 537 m, attendeva Contador conla sua pazienza secolare, le sue case di pietra e ilsuo nome temibile. Lì la rampa si alzava con spi-re verticali. Decollava da un pometo gentile espariva nel bosco, profumato dalle acacie in fio-re. Erano 33 tornanti duri e taglienti, come scol-piti nell’ossidiana. Lì Contador spiccava il volo eil suo gruppo esplodeva come colpito da un obi-ce di mortaio. Contador saliva «en danseuse»,danzando, e incominciava la rincorsa. Superavai corsari che lo avevano staccato, uno dopo l’al-tro. Li fulminava con lo sguardo, lanciato in unarincorsa irresistibile.

IL SORPASSO La strada gli portava antichi echi.«Forza! Marco vi aspetta», «Come nel ‘94 un uo-mo solo al comando. Ciao Marco». Contador sa-

liva castagni, acacie e prati in fiore. Era solo.Mentre, davanti a lui, Landa tirava Aru. Era lasolitudine del re. Presto il vantaggio di Aru sce-mava. Quel grappolo di secondi trasmutava nel-la sabbia di una clessidra, che continuava a ca-dere e rapidamente si riduceva. A 40,4 chilome-tri dal traguardo Aru era raggiunto. Non servival’aiuto del suo scudiero Landa. Non serviva l’ur-lo roco del tifo. Non serviva nemmeno la pro-messa, in verità disattesa, di un cartello malizio-so: «Spinte gratis». Aru si batteva con tutte lesue forze, ma cedeva. Un pugno di secondi, me-no di 500 metri per una diagnosi di strada, un’occhiata precisa e scientifica come un’eco-grafia, e Contador frullava via.

LA RESA Solo il basco Landa lo inseguiva e siriaccodava. Aru intanto passava ansimante da-vanti a monumento di Pantani e sprofondava.Quello scudiero che si allontanava, al brucioredella sconfitta, aggiungeva il presentimento diun cambio di gerarchia e di ruolo, col sospetto diuna giornata nera. Landa, infatti, vincerà. E Arusarà atterrato dal Fato a 19 km dal traguardo: unproblema alla catena frusterà il suo tentativo dirimonta. Dall’inizio del Giro il Mortirolo pende-va come la spada di Damocle sopra la testa di

Fabio Aru. La spada di Damocle appartiene aduna leggenda, ripresa da Cicerone, ed è ormaientrata nel linguaggio comune. Indica la graveminaccia che incombe. Dionisio I, tiranno di Si-racusa, aveva concesso per un giorno il potere aDamocle, che, mentre compiaciuto lo esercita-va, si accorse che sopra alla sua testa pendevauna spada legata ad un sottile crine di cavallo.Contador ha concesso ad Aru un giorno di pote-re, poi ha tagliato quel filo. E ha atterrato Aru.Ancorché battuto, Aru saliva con tenacia e valo-re. Ma era impari alla sfida con Contador, il suomodello. Il suo distacco dalla maglia rosa alGran Premio della Montagna, 1854 m, dopo11,8 chilometri di salita e 1289 metri di dislivel-lo, era di 1’52”. Contador è stato il migliore sullasalita del Mortirolo. Ha percorso la salita in45’07” a 15,76 km/h, mentre Aru ha impiegato47’50”, salendo a 14,87 km/h. Gli ha guadagna-to 2’43” in meno di 12 chilometri. La rincorsa diAlberto Contador ha ricordato la rimonta diMarco Pantani ad Oropa. Sul Mortirolo ha supe-rato addirittura 31 avversari. Li ha saltati senzapietà in un gioco entusiasmante. E infine, ha portato ad Aru la stoccata crudele e fiera del to-rero.

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Lo spettacolo del Mortirolo preso d’assalto da migliaiadi tifosi: Kruijswijk, Contador e Landa sembrano quasi confondersi tra la folla SIROTTI

Page 26: La Gazzetta dello Sport (05-27-20150

26 98° Giro d’ItaliaRIl dominatore

OLEG TINKOV 47 ANNI, PATRON TINKOFF

«PER ME SUL 1° GRADINO DEL PODIO C’È CONTADOR. SUL 2° E SUL 3°, NESSUNO»

MICHAEL ROGERS 35 ANNI, TINKOFF-SAXO

«IN PIANURA, PRIMA DEL MORTIROLO,IL CUORE ANDAVA A 190 BATTITI...»

«Più forte di tuttoSono questele tappe che

la gente ricorda»1Contador gonfia il petto. Ringrazia Basso,che gli ha passato la ruota dopo la foratura,

e punge l’Astana: «Ha abbandonato il suo leader»

Claudio GhisalbertiINVIATO ALL’APRICA (SONDRIO)

U n Mortirolo pazzesco, memorabile. Alber-to Contador non ha vinto, ma sulla monta-gna dedicata a Pantani ha dato spettacolo.

La sua non è stata un’azione fine a se stessa, soloper dimostrare di essere il numero1. No, la maglia rosa è stata attac-cata dall’Astana su una foraturamentre scendeva dall’Aprica. Sulfalsopiano verso Mazzo è iniziatala rincorsa feroce. Poi, lungo i 33ripidi tornanti, c’è stata la caccia:31 avversari superati, sembrava divedere il Pantani di Oropa. Il suotempo, 45’07” (15,692 km/h, Ve-locità ascensionale media di 1.714,circa 360 watt medi, ovvero 5,6watt/kg) è di 1’05” meglio di quel-lo del 2008 quando al suo fiancoc’erano Riccò e Sella. Lontano co-munque da quel 42’40” fatto segnare da Gotti eTonkov nel 1996. Ma c’è da dire che la prestazio-ne durante la scalata è stata influenzata dalla rin-corsa precedente. «E’ stata una tappa complicataanche per l’inconveniente che ho avuto nella di-

scesa dell’Aprica – conferma lo spagnolo -. Ero inquinta posizione e ho forato quando stava andan-do tutto alla perfezione. Mi ha dato la ruota po-steriore Basso, ma sapete benissimo che quelladietro è un po’ più complicata da cambiare e siperde un pochino più di tempo. Mi sono staccatoe la mia squadra s’è fermata tutta per aiutarmi. Imiei compagni sono scoppiati per darmi un mano

a rientrare finché sono rimasto so-lo. Andavo a oltre 400 watt e 180pulsazioni in pianura. Mi sono ac-corto che davanti si sono messi adandare a tutta per fare la differen-za. Ho capito che dal quel momen-to sarebbe stato un giorno compli-cato, ma ormai per me era una sfi-da. Sul Mortirolo mi sono concen-trato per andare al mio ritmo e nonsaltare, come se fosse una crono».

LA REAZIONE In quei momenti co-me reagisce il campione? «Sapevoche non dovevo perdere la calma,

restare tranquillo anche se non era semplice. Quando ho visto tutta la strada che mancava altraguardo e come s’erano organizzati davanti sa-pevo che avrei dovuto recuperare il tempo perso.Però il problema non era questo, ma che è come

10Le volte in cui il leader alla fine della tappa col Mortirolo ha vinto il Giro. Unicaeccezione nel 2012

LA CHIAVE

Mortirolo

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27MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

PASSO DEL MORTIROLO1.854 m

San Matteo

Termen

Bivio Lot

Lunghezza11,8 km

Dislivello1.289 m

18%

10,9%

IL CHIODOEcco il chiodo che ha causato

la foratura di Contadorin discesadall’Aprica

MAZZO DI VALTELLINA565 m

a 53”

a 27”

0”

+15”

+40”

+1’01”+1’19”

+1’50”

a 38”

Contador Aru Landa

LA «CRONOSCALATA»DEL PISTOLERO

MILANO

Sondrio

Pendenzamedia

I TEMPIDI PERCORRENZA

45’07”media 15,76 km/hAlberto Contador

46’00”media 15,46 km/h

Mikel Landa

47’50”media 14,87 km/h

Fabio Aru

1h06’00”media 10,73 km/h

Simon Clarkeil più lento

-10,5 kmalla vetta

-10 km

-7 km

-4,8 km

-4 km-3 km

-1,5 km

54 � Le maglie da leader indossate da Alberto Contadornei grandi giri: 25 alla Vuelta, 18 al Giro d'Italiae 11 al Tour de France

OSCAR PEREIRO RE DEL TOUR 2006

«DI SOLITO NON RIGUARDO LE TAPPE ALLA TV. STAVOLTA SÌ. CICLISMO PURO»

A sinistra, lo spettacolo del Mortirolo: Kruijswijk, Contador e Landa passano tra tifosi in festa. Sotto, tre immagini della spettacolare «cronoscalata» di Contador � 1. Affronta la salita con Uran a ruota � 2. Dopo una straordinaria rimonta raggiunge Arua 7 km dalla vetta � 3. A 40 km dall’arrivo lo stacca:in vetta avrà 1’50” sul sardo FOTOSERVIZIO LUCA BETTINI. In basso, la gioia di Contador sul podio REUTERS

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3

se avessi iniziato la salita dieci chilometri pri-ma. Poi avevo davanti molti chilometri dovedoveva andare tutto bene senza intoppi, némeccanici, né fisici». Ma la sfida lo ha fatto in-cattivire, tanto che nelle dichiarazioni del do-potappa, senza perdere la misura Alberto siprende la rivincita. «Landa? Penso sia normaleche abbia attaccato, ma sinceramente era la co-sa che meno mi preoccupava. Però forse l’Asta-na ha abbandonato il suo leader, non credo cheAru sia molto contento. Ognuno prende le de-cisioni che vuole in corsa». E a chi gli chiede seil vincitore di tappa possa essere, tra gli spa-gnoli, il corridore del futuro delle corse atappe la risposta è tagliente: «Landa è uncorridore che sta andando molto forte qui al Giro come dimostrano le due vitto-rie di tappa: chapeau. Vedremo come an-

drà dopo, nelle altre corse». Fatto sta che luiavrebbe preferito che a vincere fosse l’olandeseKruijswijk, finito secondo. «Ha fatto un lavoro in-credibile, è stato fortissimo, il più forte. Credoche in condizioni normali avrebbe vinto lui. Peròquesto è il ciclismo, ci sono vari interessi e io lorispetto. Io avrei voluto aiutare Steven a vincere,ma purtroppo non sono stato in grado».

TINKOFF Per fare arrabbiare Contador c’è un me-todo ancora più sicuro ed efficace che attaccarloin bici: è quello di mettere in dubbio il valoredella sua squadra, accusarla di non essere all’al-

tezza di un capitano come lui. «La mia squadraè straordinaria. Quando abbiamo iniziato

a salire il Mortirolo avevamo un wattag-gio medio incredibile (e dice «incredi-

bile» facendo la faccia cattiva, ndr).

La mia squadra comanda la corsa dal primo gior-no di questo Giro, ma a volte la gente se ne di-mentica. Posso dare solo un 10 a ognuno dei mieicompagni e se tengo questa maglia è solo per lo-ro. E aggiungo che adesso sono anche contentodel vantaggio che ho sui miei avversari». Paroleche non ammettono replica: giù le mani dai mieigregari. Poi, da non dimenticare che dietro a unagrande prestazione come quella di ieri, c’è la curadi ogni particolare. Gli inglesi li chiamano «mar-ginal gains», gli spagnoli «minimos detalles».Porte tra i «marginal gain» considera il motorho-me di lusso. Ritirato, senza avere mai brillato.Contador, tra i «minimos detalles«, considera an-che la scelta del rapporto più adatto per ogni cir-costanza. Lo spagnolo ieri ha scalato il Mortirolocon il 34x30. Eppure il 30 non lo aveva a disposi-zione. Così ci ha pensato Basso a trovarlo. Già allasera di Fiuggi, in Tinkoff si preparavano le biciper la tappa di ieri. La chiusura è con due frasi. Laprima di rito, quasi scaramantica: «Manca ancoratanto Giro per arrivare a Milano». Nella secondac’è tutto il suo orgoglio: «Queste sono le tappeche si ricorda la gente». E ora che le classifica hapreso questa piega, potrebbe esserci spazio an-che all’impresa da leggenda. A meno di sorpresesabato sullo sterrato del Colle delle Finestre.

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Page 28: La Gazzetta dello Sport (05-27-20150

28

LUIS LEON SANCHEZ 31 ANNI, ASTANA

«MI AVEVANO DETTO CHE IL GIRO ERA UNA CORSA TRANQUILLA, MA FINORA...»

STEFANO PIRAZZI 28 ANNI, BARDIANI

«HO RIMONTATO SUL MORTIROLO: TERZO ITALIANO AL TRAGUARDO»

Aru boccheggia «Non ho mai fattouno sforzo così»1Fabio soffre la condizione fisica, non cerca alibi: «Ho cercato di non affondare. Mikel stava meglio»

GIUSEPPE MARTINELLIDIRETTORE SPORTIVO ASTANA

«NON CI SONO STATE COMUNICAZIONI DELLA

FORATURA DI CONTADORED È STATA LA KATUSHA

A INIZIARE A TIRARE»

«ALLA FINE HO DATO VIA LIBERA A MIKEL CONTRO

KRUIJSWIJK: SONO PAGATO PER VINCERE

MA IL CAPITANO È ARU»

Ciro ScognamiglioINVIATO ALL’APRICA (SONDRIO)

N on era giorno da sorrisi.E’ stata la strada a dirlo.E Fabio Aru infatti non

ne ha concessi neppure dal po-dio dell’Aprica dove è salito duevolte: per la maglia bianca deigiovani e per un premio allasquadra. Il totem Mortirolo loha respinto, all’Aprica è arrivatoa 2’51” da Landa e a 2’13” daContador, in classifica è scivola-to dalla seconda alla terza piaz-za. Rende 4’52” alla maglia ro-sa, 50” al compagno , e gli sonorimasti solo 56” su Amador, inagguato al quarto posto. Male,in una parola. Fabio dice che sa-rebbe potuta andare anche peg-gio: «Non è stata una giornatabella per me. Forse non avevomai fatto uno sforzo come que-sti ultimi 40 chilometri. Ho sof-ferto, e di minuti ne avrei potutiprendere tanti, forse venti. Ho

cercato di non affondare, peda-lando con la testa più che con legambe. E sono orgoglioso dinon avere mollato. Me lo ha det-to anche Tiralongo, per arren-dermi c’è domenica, a Milano».E su Landa il sardo è chiaro:«Stava meglio di me, non ci so-no gerarchie. Giusto ci provas-se. Nessun problema».

SQUADRA Se anche la giornatagli avesse lasciato qualche dub-bio su se stesso, e sul rapportocon la squadra, non lo dice. Si-curamente nella frase del con-gedo («Sono stanco, devo pen-sare a recuperare il più possibilele energie») c’è il rammarico pernon essersi presentato al via delGiro come avrebbe voluto sulpiano della condizione fisica.Colpa del malessere che l’ha co-stretto a saltare il Trentino co-stringendolo in pochi giorni arecuperare 5 chili persi. Ma lun-gi da lui volerlo assumere ad ali-bi: non ha mai voluto parlare

neppure del malessere accusatonel giorno di Imola (una conge-stione). E anche ieri potrebbeaver pesato, pare, anche unaforte crisi di fame. Scuse zero.Voglia di lottare ancora, cento.

TATTICA Ma chi è adesso il capi-tano Astana? La risposta di Giu-seppe Martinelli – «Il capitanoresta Aru» – è l’unica che si pos-sa dare ufficialmente ma è evi-dente che si cercherà di far sal-tare il banco (possibilità chenon viene esclusa, nonostante sisia consapevoli del valore diContador) con chi sta meglio, e

oggi Landa in salita ha un altropasso. Quanto alla tattica, il tec-nico ci tiene a chiarire: «Nellaprima discesa dall’Aprica nonc’è stata nessuna comunicazio-ne della foratura di Contador.Ed è stata la Katusha a mettersia tirare. Quando mi sono accor-to che Contador non c’era, nonsapevo perché ma solo a quelpunto ho detto ai miei ragazzi ditirare». Ma è la gestione di Lan-da e Aru a tenere banco. «Nonho lasciato Aru al suo destino.Landa stava benissimo e avreb-be potuto fare più forte il Morti-rolo da subito, quando Conta-

dor era staccato. Poi Alberto haattaccato e Landa è andato conlui per rompergli le scatole. Aruè passato in cima con Amador,ma ha avuto un problema mec-canico (si è allargata una magliadella catena, ndr) nel momentopeggiore, altrimenti sarebberoarrivati insieme. Nel finale, cre-do che Contador avesse scelto difar vincere Kruijswijk e ho datovia libera a Mikel: sono pagatodall’Astana per tentare di vince-re. Il rapporto con Fabio? Non loso, c’è fiducia tra noi, il dubbionon mi può sfiorare».

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Tutta la sofferenza di Fabio Aru, 24 anni, nella smorfia di dolore durante la scalata al Mortirolo BETTINI

98° Giro d’ItaliaRI due volti dell’Astana

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Page 29: La Gazzetta dello Sport (05-27-20150

29MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1961 � L'anno dell'ultima doppietta consecutiva di uno spagnoloal Giro prima di Landa: Miguel Poblet si aggiudicò la primae la seconda tappa

GIOVANNI VISCONTI 32 ANNI, MOVISTAR

«HO INIZIATO LA SALITA GIÀ STACCATO,ALLA FINE 17°: IN UN TAPPONE VA BENE»

Landa ci credee attaccherà

«A Cerviniae Sestriere»

1Altro exploit del basco dopo Campiglio «Ora lo so: in salita sono uno dei più forti»

Braccia alzate e sorriso di felicità per Mikel Landa, 25 anni, basco di Vitoria BETTINI

L'OLANDESE

Cuore Kruijswijk «Io primo in cima Giornata di grazia»

INVIATO AD APRICA (SONDRIO)

«I l vincitore morale» (lo ha detto Alber-to Contador) è un ragazzo di 27 anni,alto (1,78) e magro (66 kg), pelle

bianca e capelli rossi, olandese di Nuenen, unluogo dove Van Gogh soggiornò e s’ispirò peri suoi «Mangiatori di patate». Invece StevenKruijswijk è un mangiatore di chilometri e sa-lite, di asfalto e tappe. Ed è sorprendente am-mirare quanti corridori dei Paesi Bassi pedali-no bene sulle strade alte. Ieri l’olandese volen-te (la volontà è il suo forte) più che volante (lospunto non è il suo forte) ha vissuto una corsamemorabile: 2° all’arrivo (a 38” da Landa) e8° nella generale (a 11’40” da Contador). Fra traguardo e pullman Steven apre il suocuore: «Una giornata di grazia sul Mortirolo,salivo facile», «Quando Contador ha forato,mi sono trovato nel gruppo di Aru. Lui nonstava bene, cercava di spingere ma non era ef-ficace come altre volte», «Ho preso la mia op-portunità, vincere era difficile, ma ci ho pro-vato. Alla fine non avevo le gambe per seguireLanda», «Il primo posto sul Mortirolo e il se-condo all’arrivo sono comunque importanti.Essere rimasto con Contador e Landa è unasoddisfazione», «All’inizio del Giro puntavoalla generale, nella 4ª tappa ho avuto una cri-si: non so se pensare ancora alla classifica oconcentrarmi sulle tappe, ma ci riproverò». Kruijswijk è al quinto Giro, il suo migliorepiazzamento è 8° nel 2011. Abbraccia la fidan-zata Sophie. Poi si confida: «L’Italia mi piacemoltissimo». Anche Van Gogh la pensava così.

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Marco PastonesiINVIATO AD APRICA (SONDRIO)

E se l’Astana, fin dall’inizio,avesse puntato su di lui?La domanda senza rispo-

sta echeggia nel Giro. Lui ab-bozza un sorriso che rappresen-ta un dubbio, che nasconde unimbarazzo, che maschera unadelusione. Ma i 32 tornanti delMortirolo, un giudice inappel-labile e incorruttibile, hannostabilito che il più forte del-l’Astana (almeno in salita) è luie che il nuovo capitano dellasquadra (a -5 giorni dall’ultimotraguardo) è lui.

STRATEGIA Lui è Mikel Landa,con i suoi 25 anni, con le sueorigini basche, con la sua nasci-ta a Vitoria, con la sua secondavittoria consecutiva al Giro do-po quella di Madonna di Campi-glio, con il suo 2° posto nella ge-nerale a 4’02” da Contador. E lavita, nel giro, anzi, nel Giro di48 ore, lo ha esaltato. Ma que-sto non è solo il momento deltrionfo, è anche quello dellachiarezza. Sulla strategia: «Pri-ma del Mortirolo abbiamo pro-vato a far faticare Contador avantaggio di Aru. Ma sul Morti-rolo, quando Contador è rien-trato su di noi, Aru mi ha dato ilvia libera e ho corso davanti percercare di vincere». Sul finaledella tappa: «Contador avrebbevoluto che a vincere fosseKruijswijk. Ha fatto due o trebuchi per lanciarlo. Ma non erod’accordo. Non abbiamo parla-to, io e Contador, comunque ab-biamo parlato meno rispetto aMadonna di Campiglio, e io vo-levo vincere. Se a Campiglio

Contador non si era opposto al-la mia vittoria, all’Aprica sì». Sulnuovo ruolo: «Ci aspettano duegiorni più tranquilli, avremotempo per analizzare la situa-zione, l’ideale sarebbe che io eAru potessimo correre insiemeper dare battaglia a Contador».

SORPRESA Landa è più forte diquello che s’immaginava, piùdiplomatico di quello che si so-spettava, più determinato diquello che si supponeva. Su disé: «Queste ultime due tappe mihanno dato la certezza che pos-so essere uno dei più forti in sa-lita». Su Aru: «La sua situazionesi è complicata, ha perduto il se-condo posto, adesso deve cerca-re di riposare e recuperare, sta-re più tranquillo, fare bene ve-nerdì e sabato». Sul suo Giro:«Non starò fermo nei due pros-simi arrivi in salita, a Cervinia eal Sestriere». Sulla possibile tat-tica: «Stare attenti, correre in-sieme, come stavolta, quelloche è successo a Contador puòsuccedere anche a uno di noi».Sui possibili attacchi: «Arrivareall’uno-contro-uno e poi vederedove si può arrivare». Sulla pos-sibile leadership: «Questa è unasituazione nuova per me, sonocurioso di vedere come finirà».Soffiano venti di guerra di Spa-gna. Contador dice che «Landaha abbandonato il suo capitano.Aru non sarà molto contento».Landa guarda avanti: «Quasicertamente non farò il Tour,non era nei programmi, sareb-be troppo. Quanto al 2016, ilmio contratto con l’Astana è inscadenza, qui sono stato accoltoa braccia aperte nel 2014 e mitrovo bene, ma il mio futuro po-trebbe anche essere altrove».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Page 30: La Gazzetta dello Sport (05-27-20150

30 MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

2 � Gli arrivi di tappa del Giro a Lugano: 1947 (vittoria di Giulio Bresci) e 1998 (cronometro vinta da Sergei Gontchar)MARCUS BURGHARDT 31 ANNI, BMC

«ANNI FA, SE IL LEADER AVESSE FORATO, LE SQUADRE AVREBBERO RALLENTATO»

AG2R LA MONDIALE

D.S. Biondi

1 POZZOVIVO ITA

2 BERARD FRA

3 BETANCUR COL

4 DOMONT FRA

5 DUPONT FRA

6 GRETSCH GER

7 HOULE CAN

8 MONTAGUTI ITA

9 NOCENTINI ITA

ANDRONI-SIDERMEC

D.S. Savio

11 PELLIZOTTI ITA

12 APPOLLONIO ITA

13 BANDIERA ITA

14 DALL'ANTONIA ITA

15 FRAPPORTI ITA

16 GATTO ITA

17 STORTONI ITA

18 TVETCOV ROM

19 ZILIOLI ITA

ASTANA PRO TEAM

D.S. Shefer

21 ARU ITA

22 CATALDO ITA

23 KANGERT EST

24 LANDA SPA

25 MALACARNE ITA

26 ROSA ITA

27 SANCHEZ SPA

28 TIRALONGO ITA

29 ZEITS KAZ

BARDIANI CSF

D.S. Reverberi

31 BONGIORNO ITA

32 BARBIN ITA

33 BATTAGLIN ITA

34 BOEM ITA

35 CHIRICO ITA

36 COLBRELLI ITA

37 PIRAZZI ITA

38 RUFFONI ITA

39 ZARDINI ITA

BMC RACING TEAM

D.S. Baldato

41 GILBERT BEL

42 ATAPUMA COL

43 BOOKWALTER USA

44 BURGHARDT GER

45 CARUSO ITA

46 DILLIER SVI

47 KÜNG SVI

48 MOINARD FRA

49 ZABEL GER

CCC SPRANDI POLKOWICE

D.S. Wadecki

51 PATERSKI POL

52 BOLE SLO

53 MARYCZ POL

54 MATYSIAK POL

55 MIHAYLOV BUL

56 OWSIAN POL

57 RUTKIEWICZ POL

58 SAMOILAU BIE

59 SZMYD POL

ETIXX - QUICK-STEP

D.S. Bramati

61 URAN COL

62 BOONEN BEL

63 BOUET FRA

64 DE LA CRUZ SPA

65 KEISSE BEL

66 MEERSMAN BEL

67 SABATINI ITA

68 SERRY BEL

69 VAKOC R.CEC

FDJ

D.S. Guesdon

71 GENIEZ FRA

72 COURTEILLE FRA

73 ELISSONDE FRA

74 FISCHER BRA

75 MOUREY FRA

76 PINEAU FRA

77 RÉZA FRA

78 ROUX FRA

79 VEIKKANEN FIN

IAM CYCLING

D.S. Carlstrom

81 CHAVANEL FRA

82 CHEVRIER FRA

83 CLEMENT OLA

84 HAUSSLER AUS

85 KLUGE GER

86 PELUCCHI ITA

87 PINEAU FRA

88 REICHENBACH SVI

89 SARAMOTINS LET

LAMPRE - MERIDA

D.S. Maini

91 ULISSI ITA

92 FERRARI ITA

93 GRMAY ETI

94 MODOLO ITA

95 MORI ITA

96 NIEMIEC POL

97 POLANC SLO

98 RICHEZE ARG

99 XU CINA

LOTTO SOUDAL

D.S. Leysen

100 VAN DEN BROECK BEL

101 ARMEE BEL

102 BAK DAN

103 BROECKX BEL

104 GREIPEL GER

105 HANSEN AUS

106 HENDERSON N.ZEL

107 MONFORT BEL

109 VERVAEKE BEL

MOVISTAR TEAM

D.S. Garcia

111 INTXAUSTI SPA

112 AMADOR C.RICA

113 ANTON SPA

114 FERNANDEZ SPA

115 HERRADA SPA

116 IZAGUIRRE SPA

117 LOBATO SPA

118 D. QUINTANA COL

119 VISCONTI ITA

NIPPO - VINI FANTINI

D.S. Giuliani

121 CUNEGO ITA

122 BERLATO ITA

123 BISOLTI ITA

124 COLLI ITA

125 DE NEGRI ITA

126 GROSU ROM

127 ISHIBASHI GIAP

128 MALAGUTI ITA

129 STACCHIOTTI ITA

ORICA GREENEDGE

D.S. White

131 MATTHEWS AUS

132 BEWLEY N.ZEL

133 CHAVES COL

134 CLARKE AUS

135 DURBRIDGE AUS

136 GERRANS AUS

137 HEPBURN AUS

138 LANCASTER AUS

139 WEENING OLA

SOUTHEAST

D.S. Parsani

141 BELLETTI ITA

142 BUSATO ITA

143 CARRETERO PAN

144 FAVILLI ITA

145 FINETTO ITA

146 GAVAZZI ITA

147 MONSALVE VEN

148 PETACCHI ITA

149 ZHUPA ALB

TEAM CANNONDALE - GARMIN

D.S. Wegelius

151 HESJEDAL CAN

152 ACEVEDO COL

153 BROWN USA

154 CARDOSO POR

155 DANIELSON USA

156 FORMOLO ITA

157 MARANGONI ITA

158 SLAGTER OLA

159 VILLELLA ITA

TEAM GIANT - ALPECIN

D.S. Engels

161 MEZGEC SLO

162 ARNDT GER

163 DE BACKER BEL

164 FAIRLY USA

165 GESCHKE GER

166 HAGA USA

167 JI CINA

168 LUDVIGSSON SVE

169 STAMSNIJDER OLA

TEAM KATUSHA

D.S. Konyshev

171 PAOLINI ITA

172 BELKOV RUS

173 CHERNETSKI RUS

174 KOCHETKOV RUS

175 LAGUTIN RUS

176 PORSEV RUS

177 TROFIMOV RUS

178 VOROBYEV RUS

179 ZAKARIN RUS

TEAM LOTTO NL - JUMBO

D.S. Boven

181 KRUIJSWIJK OLA

182 BENNETT N.ZEL

183 FLENS OLA

184 HOFLAND OLA

185 KEIZER OLA

186 LINDEMAN OLA

187 TJALLINGII OLA

188 VAN DER LIJKE OLA

189 WAGNER GER

TEAM SKY

D.S. Cioni

191 PORTE AUS

192 EISEL AUT

193 HENAO COL

194 KIRYIENKA BIE

195 KONIG R.CEC

196 NIEVE SPA

197 PUCCIO ITA

198 SIUTSOU BIE

199 VIVIANI ITA

TINKOFF SAXO

D.S. De Jongh

201 CONTADOR SPA

202 BASSO ITA

203 BOARO ITA

204 JUUL JENSEN DAN

205 KREUZIGER R.CEC

206 PAULINHO POR

207 ROGERS AUS

208 ROVNY RUS

209 TOSATTO ITA

TREK FACTORY RACING

D.S. Baffi

211 NIZZOLO ITA

212 ALAFACI ITA

213 BEPPU GIAP

214 COLEDAN ITA

215 FELLINE ITA

216 SILVESTRE POR

217 VAN POPPEL OLA

218 VANDEWALLE BEL

219 WATSON AUS

L’ARRIVO

A PUNTI MONTAGNA GIOVANI TEAM A PUNTITEAM A TEMPI ULTIMO KM

La maglia rossa «Algida» va al leader della classifica a punti, assegnati a seconda della categoria della tappa su ognuno dei traguardi volanti. Class.: 1. Elia VIVIANI (Sky) 119 punti;2. Nizzolo 114; 3. Boem 109; 4. Modolo 91; 5. Contador (Spa) 86; 6. Gilbert (Bel) 83; 7. Ulissi 75; 8. Frapporti 72;9. Bandiera 60; 10. Kruijswijk (Ola) 57.

La maglia azzurra «Mediolanum» vaal leader della classifica dei gpm, con punteggi diversi a seconda della categoria delle salite; il massimo è previsto per la Cima Coppi, poi 9 gpmdi 1a categoria, 8 di 2a, 13 di 3a e 8 di 4a. Classifica: 1. Steven KRUIJSWIJK (Ola) 92 punti; 2. Intxausti (Spa) 91; 3. Landa (Spa) 73; 4. Betancur (Col) 68.

La maglia bianca «Eurospin» va al leader della classifica (a tempi) dei giovani, nati cioè dopo il 1° gennaio 1990. Classifica: 1. Fabio ARU;2. Formolo a 43'17''; 3. Felline a 1h27'06''; 4. Chaves (Col) a 1h40'35'';5. Henao (Col) a 1h46'16''; 6. Bongiorno a 1h50'07''; 7. Dillier (Svi) a 1h55'50''; 8. Polanc (Slo) a 2h10’.

La classifica per squadre a tempi prende in considerazione i primi tre corridori di ciascuna squadra. La somma dei loro tempi determina il tempo di squadra. Classifica: 1. ASTANA a 194h52'42''; 2. Movistara 24'35''; 3. Bmc a 33'48''; 4. Sky a 42'02''; 5. Cannondale-Garmin a 1h22'38''; 6. Tinkoff a 1h37’09”'.

La classifica a squadre a punti si basasui punti presi dalle squadre in più classifiche coi piazzamenti dei ciclisti. Classifica: 1. ASTANA 478 punti;2. Lampre-Merida 242; 3. Movistar 235; 4. Sky 228; 5. Bmc 226; 6. Tinkoff 205; 7. Orica GreenEdge 204; 8. Katusha 201; 9. Lotto-Jumbo 196; 10. Bardiani 179; 11. Southeast 168.

La classifica Energia «Engie» premia il corridore che, lungo l’intero Giro, avrà percorso più rapidamente gli ultimi 3 km di ogni tappa in linea. A ogni tappasi assegnano punti ai tre corridori più veloci. Class.: 1. Mikel LANDA (Spa) 8; 2. Trofimov (Rus) 8; 3. Gilbert (Bel) 7; 4. Felline 5; 5. Lobato (Spa) 5; 6. Hofland (Ola) 5; 7. Aru 4; 7. Landa (Spa) 4.

Caruso tiene beneChiude 8° a 3’16”

Aru stop: si allarga una maglia della catena, il cambio non funziona BETTINI

POS.CORRIDORE TEMPO

1 CONTADOR (SPA/TINKOFF)

2.584 km in 65h04’59”, media 39,703 km/h

2 LANDA (SPA/ASTANA) a 4'02"

3 ARU (ITA/ASTANA) a 4'52"

4 AMADOR (C.RICA) a 5'48"

5 TROFIMOV (RUS) a 8'27"

6 KONIG (R.CEC) a 9'31"

7 CARUSO (ITA) a 9'52"

8 KRUIJSWIJK (OLA) a 11'40"

9 GENIEZ (FRA) a 12'48"

10 HESJEDAL (CAN) a 12'49"

11 MONFORT (BEL) a 14'04"

12 VAN DEN BROECK (BEL) a 15'59"

13 VISCONTI (ITA) a 19'50"

14 URAN (COL) a 22'12"

15 MOINARD (FRA) a 26'04"

16 NIEVE (SPA) a 26'30"

17 KANGERT (EST) a 26'58"

18 ATAPUMA (COL) a 27'20"

19 BETANCUR (COL) a 32'33"

20 CUNEGO (ITA) a 37'22"

21 KREUZIGER (R.CEC) a 37'47"

22 TIRALONGO (ITA) a 38'00"

23 CATALDO (ITA) a 46'09"

24 IZAGUIRRE (SPA) a 46'43"

25 FORMOLO (ITA) a 48'09"

26 CARDOSO (POR) a 1h01'00"

27 ROSA (ITA) a 1h01'56"

28 PIRAZZI (ITA) a 1h06'11"

29 INTXAUSTI (SPA) a 1h15'20"

30 MONSALVE (VEN) a 1h18'51"

31 NIEMIEC (POL) a 1h19'28"

32 ROGERS (AUS) a 1h23'07"

33 PELLIZOTTI (ITA) a 1h25'02"

34 ANTON (SPA) a 1h28'31"

35 GILBERT (BEL) a 1h29'37"

36 BOLE (SLO) a 1h30'45"

37 SANCHEZ (SPA) a 1h31'36"

38 FELLINE (ITA) a 1h31'58"

39 KEIZER (OLA) a 1h33'03"

40 SIUTSOU (BIE) a 1h36'23"

41 KOCHETKOV (RUS) a 1h36'27"

42 FINETTO (ITA) a 1h37'50"

43 CHAVES (COL) a 1h45'27"

44 MONTAGUTI (ITA) a 1h48'35"

45 DE LA CRUZ (SPA) a 1h49'00"

46 GAVAZZI (ITA) a 1h49'23"

47 HENAO (COL) a 1h51'08"

48 CHAVANEL (FRA) a 1h52'36"

49 SZMYD (POL) a 1h52'54"

50 LAGUTIN (RUS) a 1h53'15"

51 BOUET (FRA) a 1h53'19"

52 ZEITS (KAZ) a 1h54'27"

53 BONGIORNO (ITA) a 1h54'59"

54 MOUREY (FRA) a 1h55'17"

55 DUPONT (FRA) a 1h58'12"

56 BASSO (ITA) a 1h59'22"

57 ZAKARIN (RUS)

58 SAMOILAU (BIE) a 2h00'20"

59 DILLIER (SVI) a 2h00'42"

60 ULISSI (ITA) a 2h01'33"

61 POLANC (SLO) a 2h05'02"

62 BISOLTI (ITA) a 2h08'16"

63 CLARKE (AUS) a 2h10'16"

64 ELISSONDE (FRA) a 2h12'34"

65 STORTONI (ITA) a 2h13'13"

66 HERRADA (SPA) a 2h17'46"

67 BROWN (USA) a 2h18'08"

68 PATERSKI (POL) a 2h21'06"

69 BURGHARDT (GER) a 2h21'51"

70 CHEVRIER (FRA) a 2h22'27"

71 BOOKWALTER (USA) a 2h22'50"

72 ZARDINI (ITA) a 2h25'37"

73 FERNANDEZ (SPA) a 2h26'18"

74 KIRYIENKA (BIE) a 2h26'29"

75 ZILIOLI (ITA) a 2h26'38"

76 VILLELLA (ITA) a 2h27'08"

77 ARMEE (BEL) a 2h28'00"

78 DOMONT (FRA) a 2h29'01"

79 SLAGTER (OLA) a 2h30'32"

80 PUCCIO (ITA) a 2h30'37"

81 BATTAGLIN (ITA) a 2h30'41"

82 MALACARNE (ITA) a 2h33'18"

83 MORI (ITA) a 2h34'25"

84 GESCHKE (GER) a 2h35'02"

85 NOCENTINI (ITA) a 2h35'16"

86 BOARO (ITA) a 2h38'11"

87 HANSEN (AUS) a 2h39'49"

88 GRMAY (ETI) a 2h40'07"

89 CHIRICO (ITA)

90 GRETSCH (GER) a 2h41'48"

91 LUDVIGSSON (SVE) a 2h46'38"

92 RUTKIEWICZ (POL) a 2h46'51"

93 ROUX (FRA) a 2h52'06"

94 BERLATO (ITA) a 2h52'26"

95 FAVILLI (ITA) a 2h53'17"

96 FRAPPORTI (ITA) a 2h54'14"

97 COLBRELLI (ITA) a 2h56'11"

98 VAN DER LIJKE (OLA) a 2h57'07"

99 LOBATO (SPA) a 2h58'32"

100 REZA (FRA) a 3h01'49"

101 LINDEMAN (OLA) a 3h02'37"

102 PAOLINI (ITA) a 3h03'13"

103 HAGA (USA) a 3h03'47"

104 WEENING (OLA) a 3h05'32"

105 PAULINHO (POR) a 3h05'38"

106 SABATINI (ITA) a 3h07'51"

107 BAK (DAN) a 3h10'21"

108 TOSATTO (ITA) a 3h10'48"

109 QUINTANA (COL) a 3h10'55"

110 DE NEGRI (ITA) a 3h11'56"

111 BARBIN (ITA) a 3h13'36"

112 ACEVEDO (COL) a 3h14'12"

113 BELKOV (RUS) a 3h14'30"

114 BERARD (FRA) a 3h14'37"

115 DURBRIDGE (AUS) a 3h16'12"

116 BEPPU (GIAP) a 3h16'26"

117 VAKOC (R.CEC) a 3h17'02"

118 CHERNETSKI (RUS) a 3h17'46"

119 PINEAU (FRA) a 3h17'56"

120 BUSATO (ITA) a 3h19'31"

121 HAUSSLER (AUS) a 3h20'02"

122 APPOLLONIO (ITA) a 3h21'59"

123 OWSIAN (POL) a 3h22'47"

124 HOULE (CAN) a 3h23'32"

125 COURTEILLE (FRA) a 3h23'43"

126 TJALLINGII (OLA) a 3h23'45"

127 PETACCHI (ITA) a 3h24'04"

128 VIVIANI (ITA) a 3h28'35"

129 RICHEZE (ARG) a 3h29'31"

130 MODOLO (ITA)

131 ROVNY (RUS) a 3h31'20"

132 MIHAYLOV (BUL) a 3h33'24"

133 FISCHER (BRA) a 3h34'54"

134 BEWLEY (N.ZEL) a 3h36'18"

135 MARANGONI (ITA) a 3h37'18"

136 LANCASTER (AUS) a 3h38'49"

137 FERRARI (ITA) a 3h39'53"

138 PORSEV (RUS) a 3h40'12"

139 JUUL JENSEN (DAN) a 3h41'33"

140 MEZGEC (SLO) a 3h41'52"

141 NIZZOLO (ITA) a 3h41'56"

142 FAIRLY (USA) a 3h42'26"

143 ALAFACI (ITA) a 3h43'38"

144 HOFLAND (OLA) a 3h43'46"

145 TVETCOV (ROM) a 3h44'02"

146 MATYSIAK (POL) a 3h49'27"

147 ZABEL (GER) a 3h50'22"

148 PINEAU (FRA) a 3h52'53"

149 KEISSE (BEL) a 3h52'59"

150 FLENS (OLA) a 3h56'27"

151 SILVESTRE (POR) a 3h56'28"

152 EISEL (AUT) a 3h56'31"

153 ARNDT (GER) a 3h56'40"

154 VAN POPPEL (OLA) a 3h58'50"

155 VEIKKANEN (FIN) a 4h01'51"

156 BROECKX (BEL) a 4h03'04"

157 WATSON (AUS) a 4h04'52"

158 STACCHIOTTI (ITA) a 4h05'06"

159 GROSU (ROM) a 4h06'27"

160 MALAGUTI (ITA) a 4h10'46"

161 STAMSNIJDER (OLA) a 4h11'28"

162 BANDIERA (ITA) a 4h11'43"

163 BOEM (ITA) a 4h12'46"

164 ZHUPA (ALB) a 4h13'33"

165 DE BACKER (BEL) a 4h13'55"

166 HEPBURN (AUS) a 4h16'58"

167 JI (CINA) a 4h19'36"

168 KLUGE (GER) a 4h22'23"

169 SARAMOTINS (LET) a 4h31'44"

170 COLEDAN (ITA) a 4h31'53"

POS. CORRIDORE TEMPO

1 LANDA (SPA/ASTANA) 177 km in 5h02’51”, media 35,066 km/h

2 KRUIJSWIJK (OLA/LOTTO-JUMBO) a 38"

3 CONTADOR (SPA/TINKOFF) 4 TROFIMOV (RUS) a 2'03"

5 AMADOR (C.RICA) 6 HESJEDAL (CAN) a 2'10"

7 ARU (ITA) a 2'51"

8 CARUSO (ITA) a 3'16"

9 KONIG (R.CEC) a 3'19"

10 BETANCUR (COL) 11 GENIEZ (FRA) 12 VAN DEN BROECK (BEL) a 6'18"

13 MONFORT (BEL) 14 ANTON (SPA) 15 PIRAZZI (ITA) a 8'13"

16 ATAPUMA (COL) 17 VISCONTI (ITA) a 10'31"

18 NIEVE (SPA) 19 BOLE (SLO) 20 MOINARD (FRA) 21 URAN (COL) 22 KANGERT (EST) 23 MONTAGUTI (ITA)

24 TIRALONGO (ITA) a 14'38"

25 CARDOSO (POR) 26 PELLIZOTTI (ITA) 27 CHIRICO (ITA) a 18'01"

28 SZMYD (POL) a 22'08"

29 NIEMIEC (POL) 30 GAVAZZI (ITA) 31 HENAO (COL) 32 MONSALVE (VEN) 33 MIHAYLOV (BUL) 34 CHAVES (COL) 35 BURGHARDT (GER) 36 BROWN (USA) 37 ZAKARIN (RUS) 38 BOOKWALTER (USA) 39 PATERSKI (POL) 40 DUPONT (FRA) 41 DILLIER (SVI) 42 GILBERT (BEL) 43 FELLINE (ITA) 44 VAN DER LIJKE (OLA) 45 KEIZER (OLA) 46 BOUET (FRA) 47 INTXAUSTI (SPA) 48 FERNANDEZ (SPA)

49 DE LA CRUZ (SPA) 50 ZARDINI (ITA) 51 CUNEGO (ITA) 52 NOCENTINI (ITA) 53 CHAVANEL (FRA) 54 ROUX (FRA) 55 ARMEE (BEL) 56 SIUTSOU (BIE) a 23'10"

57 ZILIOLI (ITA) a 24'39"

58 CHEVRIER (FRA) a 25'09"

59 KREUZIGER (R.CEC) a 27'50"

60 CATALDO (ITA) 61 FINETTO (ITA) 62 BONGIORNO (ITA) 63 ELISSONDE (FRA) 64 LAGUTIN (RUS) a 28'22"

65 KIRYIENKA (BIE) 66 SAMOILAU (BIE) 67 ZEITS (KAZ) a 31'37"

68 ROSA (ITA) 69 FORMOLO (ITA) 70 SLAGTER (OLA) 71 GRMAY (ETI) 72 VILLELLA (ITA) 73 LUDVIGSSON (SVE)

74 GRETSCH (GER) 75 RUTKIEWICZ (POL) 76 COURTEILLE (FRA) 77 CHERNETSKI (RUS) 78 ROVNY (RUS) 79 SABATINI (ITA) 80 BASSO (ITA) 81 ROGERS (AUS) 82 SANCHEZ (SPA) 83 TVETCOV (ROM) 84 OWSIAN (POL) 85 PUCCIO (ITA) 86 BERLATO (ITA) 87 BOARO (ITA) 88 HANSEN (AUS) 89 BAK (DAN) 90 BISOLTI (ITA) 91 PAULINHO (POR) 92 STORTONI (ITA) 93 FAVILLI (ITA) 94 FRAPPORTI (ITA) 95 REZA (FRA) 96 MALACARNE (ITA) 97 QUINTANA (COL) 98 HERRADA (SPA)

99 CLARKE (AUS) 100 MOUREY (FRA) 101 TJALLINGII (OLA) 102 WEENING (OLA) 103 VEIKKANEN (FIN) 104 BATTAGLIN (ITA) 105 COLBRELLI (ITA) 106 JUUL (DAN) 107 MORI (ITA) a 33'07"

108 ULISSI (ITA) 109 IZAGUIRRE (SPA) 110 DE NEGRI (ITA) a 33'36"

111 BUSATO (ITA) 112 BELKOV (RUS) 113 BANDIERA (ITA) a 35'55"

114 DURBRIDGE (AUS) a 37'54"

115 BEWLEY (N.ZEL) 116 MATYSIAK (POL) 117 HOULE (CAN) 118 ARNDT (GER) 119 HAGA (USA) 120 HEPBURN (AUS) 121 BROECKX (BEL) 122 KEISSE (BEL) 123 MARANGONI (ITA) a 38'16"

124 PORSEV (RUS) 125 VIVIANI (ITA) 126 TOSATTO (ITA) 127 PETACCHI (ITA) 128 DOMONT (FRA) 129 MEZGEC (SLO) 130 LANCASTER (AUS) 131 ZABEL (GER) 132 ALAFACI (ITA) 133 BERARD (FRA) 134 POLANC (SLO) 135 APPOLLONIO (ITA) 136 FLENS (OLA) 137 VAKOC (R.CEC) 138 GROSU (ROM) 139 HOFLAND (OLA) 140 WATSON (AUS) 141 MALAGUTI (ITA) 142 LINDEMAN (OLA) 143 HAUSSLER (AUS) 144 BEPPU (GIAP) 145 STACCHIOTTI (ITA) 146 SARAMOTINS (LET) a 38'19"

147 EISEL (AUT) 148 STAMSNIJDER (OLA)

149 MODOLO (ITA) 150 LOBATO (SPA) 151 RICHEZE (ARG) 152 VAN POPPEL (OLA) 153 FAIRLY (USA) 154 KOCHETKOV (RUS) 155 COLEDAN (ITA) 156 FISCHER (BRA) 157 NIZZOLO (ITA) 158 ACEVEDO (COL) 159 ZHUPA (ALB) 160 BARBIN (ITA) 161 BOEM (ITA) 162 FERRARI (ITA) 163 PAOLINI (ITA) 164 PINEAU (FRA) 165 JI (CINA) 166 PINEAU (FRA) a 39'50"

167 KLUGE (GER) a 40'19"

168 DE BACKER (BEL) 169 SILVESTRE (POR) 170 GESCHKE (GER)

PORTE (AUS) non partito

REICHENBACH (SVI) ritirato

XU (CINA) ritirato

VERVAEKE (BEL) ritirato

Da Tirano-Lugano, è la più corta del GiroUn solo Gpm: opportunità per i velocisti

Oggi la 17a tappa: 134 km da Tirano a Lugano, la più corta della corsa rosa. Frazione adatta ai velocisti, con un solo Gpm dopo la partenza con la scalata di Teglio. Quindi strada della Valtellina fino a Sondrio, valle dell’Adda e via lungo la riva fino alla breve salita di Croce di Menaggio. Ultimi 3 km nell’abitato di Lugano. Traguardo sul lungolago di LuganoRITROVO Ritrovo alle 12.25 in piazza Marinoni, partenza dalla Statale 38alle 13.55.ARRIVO Traguardo sulla riva Vincenzo Vela, a Lugano. Arrivo tra le 17 e le 17.30; Ultimi chilometri prima in discesa (due tornanti ravvicinati a 3 km dall’arrivo) e poi lungo le rive del Lago di Lugano. Ultima curva a 750m dall’arrivo.GPM Un solo Gpm: il Teglio (3a cat., 7,4 km al 6,5%, max. 10%).ABBUONI Due traguardi volanti ad abbuoni (3'', 2'' e 1''): Morbegno e Menaggio. All'arrivo, abbuoni di 10'' per il 1°, 6'' per il 2° e 4'' per il 3°. METEO Sereno, temperature tra i 21° e i 23°.

22 SQUADRE, RESTANO IN 170CLASSIFICA GENERALE LA TAPPA DI OGGITIRANO439 m

0

LUGANO275 m

km 10

GPM3 S S

15 63 104 134

Teglio851 m Morbegno

246 m Nobiallo205 m

98° Giro d’ItaliaRLa guida

� (ci. sco.) Da Madonna di Campiglio a Montecarlo ballano oltre 500 chilometri e un bel po’ di ore di auto. E’ stata questa l’ultima «fatica» di un Giro d’Italia da dimenticare per Richie Porte, che si è messo personalmentealla guida per tornare a casa, appunto nel Principato di Monaco. Il tasmaniano di Sky, 30 anni, era partito sabato 9 maggio da San Lorenzo al Mare tra i favoriti per la corsa rosa, ma tra cadute, vicissitudini (la penalizzazione di 2’ per cambio ruota irregolare) e problemi fisici la sua è stata una Via Crucis. L’ultima tappa è stata quella di Madonna di Campiglio, domenica, quando è arrivato al traguardo a 27’04”. Poi la decisione del ritiro, e il rientro a casa. In auto. E alla guida.

DOPO IL RITIRO

Porte, 500 km al volante finoa Montecarlo

� Oggi la Rai trasmetterà in diretta la 17a tappa, la Tirano-Lugano di 134 km.

GIRO MATTINARai3, ore 12.25-12.45. Conduce Tommaso Mecarozzi con Marino Bartoletti e Gigi Sgarbozza.ANTEPRIMA GIRORaiSport1, ore 14. Conduce Alessandra De Stefano con Beppe Conti.DIRETTA TAPPARaiSport1-Rai3, canale 501 dig. (HD), ore 15.10. Telecronaca di Francesco Pancani e Silvio Martinello.PROCESSO ALLA TAPPARai3, dopo la tappa.TGIRORaiSport1, ore 20.GIRO NOTTERaiSport1, ore 0.30

SU EUROSPORTdiretta dalle 14.15Giro Extra dalle 17.30

IN TV

Diretta dalle 14su RaiSport 1Dalle 15.10 Rai3

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31MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

2 � Le edizioni del Giro con due spagnoli sul podio finale, ma sempre 2° e 3°: 1972 (Fuente e Galdos) e 2001 (Olano e Osa)SIMON GESCHKE 29 ANNI, GIANT

«HO SOFFERTO E CHIUSO ULTIMO, ORA VORREI UN ABBRACCIO E 87 PANINI»

di PAOLO BETTINI

I eri abbiamo visto che il Gi-ro non è così chiuso comemolti pensavano. D’altra

parte Contador è in forma, vafortissimo ed è uno straordina-rio gestore della tattica di gara.Dopo quello che è successo, michiedo se l’Astana avesse stu-diato un piano tattico o se ab-bia improvvisato lungo i tor-nanti del Mortirolo. A me sem-bra che in salita abbiano tiratoi dadi. Io avrei messo le cose inchiaro già la sera prima in al-bergo. Piano A o piano B. Inve-ce ne è venuto fuori un pianoC, C proprio come Contador,che ha finito per distruggereAru.

Il piano A doveva essere tutticon Aru fino alla fine, succedaquel che succeda. Tutti peruno, uniti fino alla morte. Ilpiano B era l’alternativa, cioèattaccare con Landa. All’Asta-na si era presentata anche l’oc-casione con la foratura di Con-tador, e quindi… carpe diem. Aquel punto, anche a costo di fa-re un’azione all’apparenza sui-cida, bisognava attaccare finoin fondo. Del resto non sono lìper far saltare il banco? InveceLanda come gregario ha porta-to su Aru finché è arrivato Con-tador. La maglia rosa, però, harifiatato ed è ripartito. A quelpunto si è visto chiaramenteche Landa non sapeva che fare,tergiversando per poi tornaresotto a Contador, bravissimo atrovare per strada un gregariocome l’olandese della Lotto-Jumbo Kruijswijk. Ma cosa sa-rebbe successo se Landa avessetirato dritto, libero da vincoli

di squadra, sin dai primi metridel Mortirolo? Oltretutto quel-la è una salita molto ripida, do-ve si sale talmente piano (sottoi 15 all’ora) che non serve anulla un gregario che ti fa ilpasso. Cosa avrei fatto io?Avrei lasciato libero Landa difare la sua corsa sul Mortirolo.

E ora? La gerarchia in squadraè cambiata, si sono invertite leposizioni. Il podio a Landa nonlo toglie nessuno. Può vincere?Se va allo scontro diretto no,Contador è più forte. Fargliun’imboscata? La vedo dura,anche se prima di arrivare aMilano c’è ancora molta stra-da. Aru invece è in crisi. Se neavrà la forza, dovrà provare adattaccare, tanto quarto o quin-to cambia poco per uno comelui. Però questa è una batosta,anche morale, difficile da as-sorbire, tanto che potrebbe fa-ticare ad arrivare a Milano neipiani alti della classifica. Cervi-nia e Sestriere potrebbero rive-larsi scogli molto difficili da su-perare.

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Bettini spinge Landa«Ha il podio in tasca,e per Milano è lunga»1L’ex c.t. analizza la tattica: «Se Mikel va allo scontro diretto con Contador, paga. Per Aru una batosta dura da assorbire»

IL GIRO AI RAGGI XDATA TAPPA KM ARRIVO MAGLIA ROSA ROSSA AZZURRA BIANCA9/5 1a SAN LORENZO AL MARE-SANREMO (cronosquadre) 17,6 ORICA GERRANS - - MATTHEWS10/5 2a ALBENGA-GENOVA 177 VIVIANI MATTHEWS VIVIANI LINDEMAN MATTHEWS11/5 3a RAPALLO-SESTRI LEVANTE 136 MATTHEWS MATTHEWS VIVIANI KOCHETKOV MATTHEWS12/5 4a CHIAVARI-LA SPEZIA 150 FORMOLO CLARKE VIVIANI KOCHETKOV CHAVES13/5 5a LA SPEZIA-ABETONE 152 POLANC CONTADOR VIVIANI POLANC ARU14/5 6a MONTECATINI T.-CASTIGLIONE DELLA PESCAIA 183 GREIPEL CONTADOR GREIPEL POLANC ARU15/5 7a GROSSETO-FIUGGI 267 ULISSI CONTADOR VIVIANI POLANC ARU16/5 8a FIUGGI-CAMPITELLO MATESE 186 INTXAUSTI CONTADOR VIVIANI INTXAUSTI ARU17/5 9a BENEVENTO-SAN GIORGIO DEL SANNIO 224 TIRALONGO CONTADOR VIVIANI GESCHKE ARU18/5 RIPOSO a CIVITANOVA MARCHE

19/5 10a CIVITANOVA MARCHE-FORLÌ 200 BOEM CONTADOR BOEM GESCHKE ARU20/5 11a FORLÌ-IMOLA (Autodromo Ferrari) 153 ZAKARIN CONTADOR BOEM INTXAUSTI ARU21/5 12a IMOLA-VICENZA (Monte Berico) 190 GILBERT CONTADOR BOEM INTXAUSTI ARU22/5 13a MONTECCHIO MAGGIORE-JESOLO 147 MODOLO ARU VIVIANI INTXAUSTI ARU23/5 14a TREVISO-VALDOBBIADENE (crono individuale) 59,4 KIRYIENKA CONTADOR VIVIANI INTXAUSTI ARU24/5 15a MAROSTICA-MADONNA DI CAMPIGLIO 165 LANDA CONTADOR VIVIANI INTXAUSTI ARU25/5 RIPOSO a MADONNA DI CAMPIGLIO

Ieri 16a PINZOLO-APRICA 177 LANDA CONTADOR VIVIANI KRUIJSWIJK ARUDATA TAPPA KM DIFFICOLTÀ e GIUDIZIO GAZZETTAOggi 17a TIRANO-LUGANO 134 * Giornata di recupero, via libera ai velocisti usciti sani e salvi dalle Dolomiti

Domani 18a MELIDE-VERBANIA 170 ** Il Monte Ologno (10 km al 9%; Gpm a 36 km dall’arrivo) è un trampolino

29/5 19a GRAVELLONA TOCE-CERVINIA 236 ***** Quasi 4800 metri di dislivello, per lo più negli ultimi 90 km con 3 salite da 20 km

30/5 20a SAINT-VINCENT-SESTRIERE 199 ***** Si decide il Giro, il Colle delle Finestre con gli ultimi 9 km di sterrato fa paura

31/5 21a TORINO-MILANO 178 * Passerella finale a Milano dopo 3 anni: si passa dall’Expo, poi circuito in corso Sempione

98° Giro d’ItaliaRIl dibattito

Paolo Bettini, 41 anni, olimpionico e 2 volte iridato, al Giro con Mediolanum

� (ci. sco.) E così Mikel Landa, con 16 tappe alle spalle e 5 davanti, si ritrova a 4’02” da Contador. Ma visto che in salita ha dimostrato di essere almeno al suo livello, dov’è che ha accumulato un tale distacco? Nella maxicrono di 59,4 km da Treviso a Valdobbiadene. Sì, perché quel giorno Landa ha ceduto 4’ al connazionale… Il basco si rifà con gli abbuoni, 8” in più rispetto a Contador: merito di due successi di tappe (10”+10”) e un secondo (6”). Totale: 26”. La maglia rosa conta un secondo (6”), due terzi (4”+4”), più 4” in due sprint intermedi: totale 18”. Quanto alla crono- squadre, la Tinkoff-Saxo ha fatto meglio dell’Astana di 6”.

COSÌ IL DISTACCO

Mikel a 4’02”? Ha preso 4’ solo a crono!

Caffè Motta, su di Giro!

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La sede di Gerno di Lesmo è a pochi chilometri dal circuito di Monza (il capoluogo di provincia è a 10 km). Si tratta di un’area che raggruppa la Yamaha Italia, la R&D (ricerca e sviluppo) di Yamaha Europa (veicoli e stile, due edifici separati) per moto e scooter e la Yamaha Racing, che ha lasciato l’Olanda una decina di anni fa per trasferirsi in Brianza dove già c’era il quartier generale della squadra Superbike. L’area complessiva destinata alle corse, il cui responsabile è Marco Riva, è di circa 2.500

SEDE ITALIANALA SQUADRA CORSEOCCUPA 2.500 MQ

metri quadrati e impiega 20 persone. Per quanto riguarda la logistica la squadra gira gli autodromi europei con quattro camion officina (uno per le moto su due piani che è dotato di spogliatoi per i piloti, uno per i meccanici, uno per gli ingegneri, uno per la manutenzione motori) e quattro che servono da hospitality nel paddock. Il materiale che viene trasportato per le trasferte europee pesa circa 12 tonnellate; mentre per quelle intercontinentali si utilizzano 52 casse.

FILIPPO FALSAPERLAINVIATO A GERNO DI LESMO (MONZA)

I l rifugio della M1 di Valentino (e Jorge) èitaliano, italianissimo. Gerno di Lesmo, giàil nome racconta brividi e velocità, a un tiro

schioppo dall’omonima curva di Monza. Manemmeno troppo lontano dal Mugello: se i 92chilometri che separano Borgo Panigale, sededella Ducati, non si possono battere, i 313 traGerno e Scarperia fan diventare il GP d’Italia la«gara di casa» anche della Yamaha. Una casa es-senziale, elegante: tecnica giapponese e gustoitaliano in un mix perfetto. Lo si capisce appenaLin Jarvis apre le porte del cuore pulsante dellaMotoGP, di cui è direttore generale. «Le altre at-tività sportive sono gestite dalle filiali continen-tali, la MotoGP risponde direttamente al board

in Giappone dal ’99, quando Wayne Raineychiuse il team e si decise di fare una società in-terna». Tutto trasuda di corse, moltissimo diRossi e Lorenzo. Foto — un enorme fotomontag-gio dei due copre una parete dello studio di Jar-vis — tute, memorabilia, carene in multicolorivarianti. Soprattutto moto, tante, belle, origina-li. In vetrina, nella hall, una piccola selezione tiporta direttamente in pista. Poi le riproduzionidei diplomi dei titoli vinti, dal primo di PhilRead del 1964 all’ultimo Costruttori del 2014,passando per i 4 di Vale e i 2 di Jorge.

INVIDIE C’è una M1 anche nella sala riunioni alpiano terreno, al centro del tavolone ovale: è labellissima versione Yamaha-Usa (gialla e nera)che Rossi portò sul podio (col compagno Edwar-ds davanti: ricordate? «Ho pensato di attaccar-lo, ma se andavamo giù tutti e due alla Yamaha

ci avrebbero ucciso…») a Laguna Seca 2005. Lasala è stata inaugurata nel 2011 da Wayne Rai-ney e a lui intitolata. Non senza gelosia di Giaco-mo Agostini a cui spetta la sala contigua: più pic-cola… Potete capire.

SPAZI Il cuore è oltre una porta ad accesso ma-gnetico: un garage enorme contiene 4 camiondel team. Nel cortile, altri 4 per l’hospitality. Dietro, ad accesso ristretto e «top secret», il re-parto motori. I giapponesi si fidano ciecamentedegli italiani e qui vengono costruiti, provati albanco e revisionati tutti i motori (anche per Tech3 e Forward) tranne il primo. Se ne occupa-no 5 tecnici superspecializzati. Il personale è diuna ventina di unità: nessun giapponese! E ungruppo ristretto si dedica a studi avanzati.

PASSAGGIO «Siamo qui — racconta Jarvis —

MotomondialeRVerso il Mugello

VISITA SPECIALE

Casa YamahaLA MOTO DI VALE

HA UN CUOREMADE IN BRIANZA

JARVISCI HA APERTO

LA SEDEDI GERNO

DOVE VENGONO ASSEMBLATI

I MOTORI DELLE M1

Un tecnico al lavoro nel reparto motori. In alto a sinistra, la sala d’ingresso di Yamaha Racing. Nella foto grande Jarvis con la M1 di Rossi MILAGRO

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33MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

2016… Come la Honda, riteniamo che sia statogiustissimo aiutare loro e le Case esordienti, maquando poi diventi competitivo devi giocare conle regole degli altri».

BATTICUORE Mugello gara decisiva? «No. È unmomento chiave, importantissimo, ma que-st’anno si andrà avanti gara per gara. Vale vuolevincere, Jorge è carico per le due vittorie e sicorre su una delle sue piste preferite, che però ècasa di Valentino. Subito dopo si andrà a Barcel-lona, a situazioni invertite (ricordate il sorpassomagico all’ultima curva del 2009? n.d.r.)». Saràlotta tra i due anche per il Mondiale. «Ho la sen-sazione che possa succedere, ci stiamo prepa-rando a gestire questa situazione. Ma oggi l’at-mosfera è completamente diversa dall’altra vol-ta (2008-2010; n.d.r.). Allora Vale era al top,Jorge un debuttante. Una situazione che si sen-tiva anche nelle squadre. Ora è diverso, sono tutti e due ad altissimo livello e il nostro è diven-tato davvero un team unico, anche se tutti e duelottano e si spingono momento dopo momentoper vincere». La lunga chiacchierata finisce ca-sualmente nella hall da cui era partita. Sotto una scala dove c’è, semi-nascosto, un defibrilla-tore d’emergenza. Jarvis ride. «Credo che traqualche gara dovremo caricarlo sui camion, for-se potrebbe servire per noi…».

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GLI ALTRI MOTORI

� La Marussia, ora Manor, è stata assolta da eventuali colpe riguardo l’incidente del 3 luglio 2012 a Duxford (Gran Bretagna), che costò la carriera, e indirettamente la vita, a Maria de Villota. Lo ha deciso la Health and Safety Executive, che ha chiuso così l’indagine sulla disgrazia. La spagnola era finita contro un camion durante un test aerodinamico della Marussia, di cui era collaudatrice. In quell’impatto Maria perse l’occhio destro. Poco più di un anno più tardi, l’11 ottobre 2013, la spagnola fu trovata senza vita in una camera d’albergo a Siviglia: i medici legali

appurarono che la morte venne causata proprio dai danni neurologici riportati nell’incidente di Duxford. L’esito dell’inchiesta della Health and Safety Executive conferma, indirettamente, quello della stessa Marussia, che stabilì che l’incidente non era stato causato dal malfunzionamento della monoposto. Quel giorno Maria debuttava ufficialmente al volante della Marussia: spinse la MR01 fino a 322 km/h orari sul rettifilo, ma al momento dell’impatto contro il bilico fermo a bordo pista la spagnola viaggiava molto più lentamente (circa 60 km/h).

Montoya bacia il trofeo di Indy AP

� Qualcuno ha perso il posto alla Mercedes dopo il clamoroso errore di Montecarlo? Tutti se lo sono chiesti e ieri Toto Wolff ha risposto in una chat sul profilo twitter @MercedesAMGF1. «No, siamo una squadra campione del mondo che non gioca alle accusesulla base di una sola gara». Il team principal di Stoccarda ha replicato pure ai sospetti di un deliberato boicottaggio contro Hamilton: «Vi pare che, con la Ferrari così pericolosa, avremmo mai fatto questo al pilota in testa al Mondiale? Gli abbiamo detto di stare in pista. Lui ha notato: “Nonbene. Le gomme si raffreddano”. Abbiamo dovuto decidere in un secondo, sbagliando».

IL CASO MONTECARLO

Wolff sull’errore«Nessuno da noiperderà il posto»

� Più controlli sulla flessibilità delle ali delle monoposto di Formula 1: con una mossa a sorpresa, la Federazione internazionale ha ufficializzato che con effetto immediato, e quindi già a partire dal GP del Canada del 6 giugno, i commissari controlleranno la rigidità dei flap dell’ala anteriore, ai quali verrà applicata una zavorra di 6,1 chilogrammi. Con quest’aggiunta di peso, la flessibilità non potrà superare verticalmente i 3 millimetri. Non è dato sapere, comunque, se questo improvviso aggravio di controlli sia stato introdotto su sollecitazione di qualche squadra nei confronti di team rivali.

DAL CANADA

Fia, aumentati i controlli ai flap delle ali anteriori

� Vincendo domenica la sua seconda 500 Miglia di Indianapolis, Juan Pablo Montoya ha intascato un assegno di 2,4 milioni di dollari (2,2 milioni di euro): l’ammontare della cifra è stato annunciato durante la tradizionale cena riservata al vincitore lunedì sera.

PER IL SECONDO TRIONFO

A Montoyare di Indy2,4 milioni di $

La Marussia della De Villota contro il camion a Duxford

LE CONCLUSIONI DELL’INCHIESTA

Marussia assoltaper l’incidentedella De Villota

D a 7 anni, ValentinoRossi non si presenta-va al Mugello da lea-

der iridato: allora, era il2008, dopo 5 gare guidavacon 97 punti (e 2 vittorie), 3in più della coppia Lorenzo-Pedrosa. E la domenica, pre-cedendo la Ducati di Stoner ela Honda di Pedrosa, conqui-stò il terzo successo consecu-tivo, viatico per l’ottavoMondiale. Fu anche l’ultimotrionfo del pesarese tra lecolline del Mugello. Adesso,con più punti (102) e un van-taggio maggiore sugli inse-guitori (+15 su Lorenzo,+19 su Dovizioso), Vale, incaccia del 10° Mondiale, pro-verà a ottenere anche il... 10°trionfo toscano.

FRATTURA A proposito diitaliani, al Mugello dovràcontinuare a soffrire (si spe-ra meno che a Le Mans), An-drea Iannone, che due setti-mane fa nei test Ducati caddeall’Arrabbiata 2, sublussan-dosi la spalla sinistra. Mal’ultima risonanza effettuatalunedì ha evidenziato unamicrofrattura alla testa del-l’omero. «Una brutta sorpre-sa — ha detto Iannone —.L’edema mi provoca ancoramolto dolore e sto conti-nuando a fare terapia laserper cercare di farlo assorbireprima possibile» l’Aprilia fa-rà finalmente debuttare sullaRS-GP il cambio veloce se-amless, che Bautista avevasaggiato nei test di Jerez.

PROGRAMMA Venerdì —Prove libere: ore 9 e 13.10Moto3; 9.55 e 14.05 Moto-GP; 10.55 e 15.05 Moto2. Sa-bato — Libere: ore 9 Moto3;9.55 MotoGP; 10.55 Moto2.Qualifiche: 12.35 Moto3;13.30 libere 4 MotoGP, 14.10Q1, 14.35 Q2; 15.05 Moto3.Domenica: 8.40-10 warmup; 11 gara Moto3 (20 giriper 104,9 km); 12.20 garaMoto2 (21 per 110,1); 14 ga-ra MotoGP (23 per120,6).

BIGLIETTI Diverse le tipolo-gie: dal giorno singolo aipacchetti per 2 o 3 giorni.Domenica da 90 a 250 euro.Tutti i dettagli sul sito ufficia-le www.mugellocircuit.it

dal 2004-2005, quando è stato deciso di sposta-re la società per le corse dall’Olanda a questa“srl”. Qui c’era la base Superbike, ma Yamahaaveva deciso di ritirarsi e non sapevamo comeorganizzare l’area. In quel periodo Valentinovinceva, è stata una buona occasione per otti-mizzare i risultati sportivi e le necessità com-merciali. Certo Amsterdam, con la sede vicinaall’aeroporto di Schiphol, era ottima dal puntodi vista logistico. Però in Italia si trovano grandiprofessionalità, fornitori e tutto quel che serveper le corse». Ma non senza contropartita. «Cisiamo dovuti scontrare con la burocrazia, un pe-so fiscale importante e il costo del lavoro più altodi quasi tutta Europa: è stato veramente “shocking”. Non capisco come i governanti ita-liani non facciano nulla per sfruttare le poten-zialità enormi di questo Paese».

CRESCITA La Yamaha, quelle dei piloti, megliodel pilota — Rossi — ha imparato a utilizzarle almeglio. «Vale in versione 2014 mi ha stupito. Maquest’anno sta facendo qualcosa che davveronon ci aspettavamo. Nella prima esperienza (2004-2010; n.d.r.) per lui era tutto più sempli-ce: era giovane, in piena forma, velocissimo, nelmomento migliore. Ora invece, in un campiona-to di altissimo livello deve vedersela con pilotipiù giovani e fortissimi. Ma non si è fatto trovareimpreparato: è al massimo di sempre. Sì, puòvincere il decimo titolo».

RESURREZIONE Ma sulla sua strada trova so-prattutto il compagno Lorenzo. «Valentino in questo momento ha l’inerzia del campionato, vi-sto che è davanti in classifica, ma Jorge ha vintodue volte di fila ed è in grandissima forma». Laconferma del contratto, prima di Jerez, è statoforse il momento chiave. «Lui in Qatar è statodavvero sfortunato (accusando un problema colcasco; n.d.r.), avrebbe potuto vincere e alloratutto sarebbe cambiato. Invece sono seguite tregare negative. Noi potevamo solamente fargli sentire che lo appoggiavamo incondizionata-mente. Gli ho fatto capire che tutte le voci su uneventuale passaggio in Ducati non gli facevanobene, l’ho convinto che la cosa migliore era chiu-dere il discorso, eliminare un po’ di problemi daltavolo. Il resto l’ha fatto lui ritrovando la con-centrazione assoluta».

DELUSIONI E gli avversari, dove sono finiti?«L’anno scorso, dopo 10 GP vinti da Marquezsembrava che nessuno fosse più in grado di vin-cere una gara. Non sono passati neppure sei me-si e tutto si è ribaltato. Anche tecnicamente. Cre-do che la nostra moto sia più equilibrata rispettoalla Honda. Perché? Forse loro hanno volutoesagerare. Credo che nei test in Malesia abbianoportato 8 telai diversi… Come si fa a venirnefuori? Hanno problemi, sembra che la moto sianervosa, fin troppo anche per le grandissime ca-pacità di guida di Marc. Ma in questo momentonon hanno due piloti forti come i nostri in gradodi dare indicazioni per risolverli». Poi c’è la Du-cati. «Con gli aiuti del regolamento hanno fattoun lavoro incredibile. Credo davvero che al Mu-gello abbiano la grande chance di vincere: cosìsi chiuderebbe anche il discorso dei regolamenti

L'IDENTIKIT

LINJARVISNATO A LONDRA IL 28 MARZO 1958RUOLO CAPO MOTOR RACINGDELLA YAMAHA

Comincia la sua carriera in Yamaha nel 1976, a soli 18 anni.

GLI INIZI Dal 1976 al 1982 lavora per la filiale inglese della Yamaha. Dal 1983 al 1998 passa alla Yamaha Motor Europe.

NEL MOTOMONDIALEDal 1999 al 2001 è responsabile del team ufficiale Yamaha in 500. I piloti sono Max Biaggi e Carlos Checa. In particolare Biaggi dal 1999 al 2001 vince 6 gare e, nel 2001, chiude il Mondiale al 2o posto dietro Rossi. Dal 1999 è anche a capo del Motor Racing della Casa di Iwata.

PALMARESHa vinto 4 Mondiali MotoGP con Rossi (2004, ‘05, ‘08 e ‘09) e 2 con Lorenzo (2010e ‘12).

HOBBYAma il golf e la corsa.

e

A4A4

A51A51

A52A52

SS36SS36

SS35SS35

Vimercate

Circuitodi Monza

GERNO DI LESMOGERNO DI LESMO

Agrate B.zaMONZA

CONTENUTOPREMIUM

LA GARA DI CASA

Rossi insegueil 10° trionfoIannone è fratturato

LIN JARVISCAPO YAMAHA RACING

DERBY IN FAMIGLIA PER IL TITOLO?

CI STIAMO PREPARANDO

MAI VISTO ROSSI COSÌ FORTE. JORGE

RISORTO GRAZIEAL CONTRATTO

Decine di Yamaha di ieri e di oggi in vetrina al reparto corse di Gerno di Lesmo MILAGRO

Lin Jarvis, 58 anni,con Valentino Rossi, 36. A sinistra due orologi: uno serve per tener d’occhio il fuso giapponese MILAGRO

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34 MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

7-8.45 Gazzetta News9 11x909.05 Campioni a confronto9.30 Condò Confidential10 11x9010.05 The Speedgang-La banda dei motori11 11x9011.05 Perfection: momenti di gloria11.30 Campioni a confronto

12 11x9012.05 Bomber-Milito13-14 Gazzetta NewsPOMERIGGIO14.15 Tuttogol14.45 Autogol News15 The Speedgang - La banda dei motori15.45 Sfide senza limiti16.10 Sport Science

17.05 Bomber-Shevchenko18 Perfection: momenti di gloria18.30 Le nuove forze del calcio18.45 Gazzetta News CorriAmo19 Calcio Market19.30 Gazzetta News Giro d’Italia20 Gazzetta News20.30 Gazzetta News20.45 Autogol News

SERA21 11x9021.05 Perfection: momenti di gloria21.35 Bomber-Del Piero22.30 Condò Confidential23 Gazzetta News (Speciale playoff basket)23.15 Gazzetta News23.30 Gazzetta News00.00 Calcio Market

clic COME VEDEREIL CANALE 59� Eseguire le seguenti procedure. Se possiedi Tv o Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando2 Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere il tasto OK, accedi alla configurazione dei canali 4. Impostare Modalità di sintonia dei canali su DTV5. Posizionarsi sul pulsante Avvia scansione e premere il tasto OK per avviare la ricerca.Soluzione dei problemiSe avete già provveduto alla

risintonizzazione senza esito e il vostro televisore è collegato ad un sistema con antenna centralizzata, fate verificare dal vostro antennista che sia presente nella centralina dell’antenna stessa il modulo (o filtro) necessario per la ricezione dei segnali tv del canale/mux 55 (frequenza 746 MHz), quello che supporta anche il canale 59 di Gazzetta Tv. Se il modulo manca, fatelo inserire: è un’operazione molto semplice. Se possiedi una Sky Digital Key1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciare invariata la configurazione3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK

La notte dei verdetti1Buscaglia di Trento, coach dell’anno in Serie A, presenta le sfide decisiveDalle 23, su GazzettaTv, tutto sulle belle Venezia-Cantù e Reggio-Brindisi

LE CHIAVI? SFIDA GOSS-ODOM E LA

FISICITÀ DI CANTÙ

fVENEZIA-CANTÙSTASERA, ORE 20.45

DA VENERDÌ LE SEMIFINALI QUARTI QUARTI

SEMIFINALI SEMIFINALI

FINALE1. MILANO 3

8. BOLOGNA 0

-

-

Dal 29/5 al 10/6

4. TRENTO 1

5. SASSARI

5. SASSARI

3

2. VENEZIA2

7. CANTÙ2

-

-

Dal 29/5 al 10/6

Oggi

Oggi

3. REGGIO EMILIA2

6. BRINDISI2

Dal 14 al 26/6

1. MILANO

GDS

NEI PLAYOFF

VENEZIACANTÙMEDIA PUNTI

75 78.3% TIRO DA DUE

46.9 53.8% TIRO DA TRE

38.2 31.6MEDIA RIMBALZI

35 37.5MEDIA ASSIST

18.3 11.5% TIRI LIBERI

68.2 74.6PALLE PERSE

15.5 14

Vincenzo Di Schiavi

U ltimo atto. Si torna al Ta-liercio, stasera (ore20.45, diretta Rai Sport

1, arbitri: Paternicò, Sabetta,Quarta) per decidere una seriesegnata dal fattore campo. Ve-nezia-Cantù, come l’altra semi-finale Reggio Emilia-Brindisi,sarà poi protagonista del ricco«Speciale playoff», dalle 23, suGazzettaTv. Nel frattempoMaurizio Buscaglia, tecnico di Trento e coach of the year, ci in-quadra le gare-5 che ci darannole altre due semifinaliste.

IL PIANO DI VENEZIA «Le chia-vi della Reyer (Ress in dubbio,ndr) — dice il tecnico — saran-no due: contrastare la fisicità diCantù e ritrovare gli spunti chel’anno portata al secondo po-sto, ovvero l’intensità difensiva,la circolazione di palla, la conti-nuità di rendimento nella sin-gola gara e l’incredibile capaci-tà di esaltare il singolo nelgruppo, che è stato il grande se-greto della Reyer in questa sta-gione. Penso a Goss, Peric e Sto-ne: gente che si accende dentroal sistema».

IL PIANO DI CANTÙ «In una se-rie segnata dal fattore campo,Cantù ha messo la propria im-pronta in questo quarto nontanto per la vittoria in sè nellegare casalinghe ma per come leha vinte, per l’intensità e il sa-crificio difensivo che ha saputoproporre. Deve tornare a Vene-zia senza pensare all’inerzia diquesta serie che premia chi gio-ca in casa e alle differenze direndimento tra le partite delPianella e quelle fuori perchèquesta è la trasferta con la «t»maiuscola e per vincerla è ne-cessario riuscire a mettere inritmo tutti».

SFIDE «La sfida di squadra, perentrambe, è impedire all’avver-sario di entrare nel match contutti gli effettivi perché sono ro-ster lunghissimi. A livello indi-viduale si parte dal duello Goss-Johnson Odom, poi Venezia do-vrà sfruttare l’esperienza di chiconosce l’odore dei playoff:Ress, Viggiano e un ottimo Ort-

ner, oltre ad Aradori che ha ta-lento da vendere e alle spalle unvissuto importante quindi sullagara secca può fare la differen-za. Cantù vive sull’asse degliesterni Odom e Feldeine, maun’altra chiave fondamentalesarà l’impatto dei lunghi: Met-ta, Buva, Williams e Shermadi-ni. Hanno taglia, talento edesperienza per prendersi il do-minio dell’area. Sarà una bellasfida là dentro e per la la Reyersarà indispensabile, come det-to, contrastarne la fisicità».

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PULLEN-DENMON RISPONDETE

AI BIG DI REGGIO

fREGGIO EMILIA-BRINDISISTASERA, ORE 20.45

NEI PLAYOFF

REGGIO EMILIABRINDISIMEDIA PUNTI

70 68.5% TIRI DA DUE

47.5 44.3% TIRI DA TRE

29 31.6MEDIA RIMBALZI

37 36.3MEDIA ASSIST

11.3 11.3% TIRI LIBERI

77.9 73PALLE PERSE

11.8 13.5

R eggio Emilia arriva allabella con tante certezzein più (ore 20.45, arbitri:

Taurino, Begnis, Bettini) e undubbio: Della Valle ha un affati-camento muscolare, si decideràsolo all’ultimo momento seschierarlo. Brindisi è al comple-to e a caccia di una nuova im-presa al PalaBigi, dopo il saccodi gara-2.

IL PIANO DI REGGIO «Scenariodiverso rispetto all’altra semifi-nale — riflette Maurizio Busca-glia —. Qui il fattore campo è

stato violato dando indicazionipregnanti che dovrebbero con-dizionare anche la gara decisi-va. In gara-4 ho visto ReggioEmilia alzare, e non poco, ilproprio livello difensivo, la pre-senza a rimbalzo e il lavoro inpost basso, inteso anche comeposizionamento da cui svilup-pare in maniera idonea l’azio-ne. Brindisi non ha prodottouna cattiva circolazione di pallama la difesa reggiana era ovun-que. Il chiave è dunque questa:intensità dietro per sviluppareil gioco in transizione, accende-re l’attacco con la difesa perchépoi, là davanti, Reggio ha moltearmi con cui colpire».

IL PIANO DI BRINDISI «L’Eneldeve accettare la sfida fisico-tecnica che l’avversario propo-ne perché ha i mezzi per farlo.Atleticamente è una delle squa-dre più forti del campionato eha bisogno di ritrovare quellaverticalità che è uno dei marchidi fabbrica. Brindisi ha il talen-to per ricucire in breve tempogli strappi e la consapevolezzamentale di aver già vinto inEmilia e che quindi l’impresa èpossibile, a patto però che ritro-vi fluidità in attacco e riesca adalzare l’intensità difensiva, al-trimenti in trasferta non si vin-ce».

SFIDE «Il confronto di squadra— prosegue il coach di Trento,— vivrà sulla lotta in area e, co-me detto, sulle situazioni legateal post basso, oltre alla circola-zione di palla perché a questopunto ogni possesso acquista un peso specifico enorme. Brin-disi dovrà proporre una presen-za molto più aggressiva e a talproposito sono curioso di verifi-care la reazione del duo Pullen-Denmon di fronte alla soliditàtecnica e mentale di gente comeKaukenas e Diener che, seppura strappi, ha creato le condizio-ni per portare a casa gara-4.Molto dipenderà quindi dal-l’impatto dei big di Reggio chepossono fare la differenza». Co-me Cinciarini, se dovesse torna-re il vero «Cincia». «Questa —conclude Buscaglia — è la suasfida personale alla serie».

v.d.s.© RIPRODUZIONE RISERVATA

BasketRSerie A: playoff

Page 35: La Gazzetta dello Sport (05-27-20150

35MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Le leghe nazionali le finestre a settembre o no-vembre, febbraio e giugno per le nazionali non levogliono.«Quello che va sottolineato è che questo sistemariduce i giorni nei quali i giocatori sono a disposi-zione delle nazionali, le finestre sono di 9 giorni,non ci saranno più raduni di un mese e mezzo perpreparare 6 partite estive. Abbiamo portato l’Eu-ropeo a cadenza quadriennale, un anno ogni tresarà completamente libero. E’ stata una richiestaportata avanti anche dalla Nba che dà più garanziedi concedere i propri giocatori per meno eventi mapiù importanti. Ed è il nostro contributo a un ca-lendario ormai sovraccarico e disordinato doveogni Lega ha aumentato le partite».

Ci sono margini di discussione con l’Eurolega?«Noi siamo aperti a qualsiasi discussione tecnicasulla durata e la posizione esatta delle finestre co-me su ogni argomento, ma se la presa di posizioneè aprioristica contro il nuovo calendario, è statogià stato deciso pensando a tutti i continenti. Quando abbiamo preso questa strada l’Eurolega èstata subito avvertita, i singolicampionati alla fine avrannoavuto almeno 5 anni per ade-guarsi».

I club dicono: «I giocatori li pa-ghiamo noi» e vogliono inden-nizzi per il loro utilizzo in nazio-nale. Anche la Nba vuole parte-cipare alla torta.«Non siamo aprioristicamentecontrari a discuterne, anzi. Il cal-cio ha aperto una strada allaquale tutti gli sport di squadraprima o poi arriveranno. Il pro-blema è la grandezza della tortada spartire, che al momento èancora troppo piccola per esseresignificativa. Ma non si possonochiedere soldi prima e negarenello stesso tempo una evoluzio-ne delle competizioni proprio perché la torta di-venti molto piu grande».

Cosa succederà in Europa?«Dobbiamo fare chiarezza. Tra club e le leghe con lesingole federazioni, che aderiscono alla Fiba, e conl’Eurolega che in questi anni ha fatto il bello e bruttotempo cambiando formule, aumentando il numerodelle partite fuori dal sistema. Oggi se ripartiamo subasi nuove, con un accordo con Eurolega che fun-zioni meglio di quello passato riportando tutto il basket dentro alla sua casa bene, altrimenti sarà l’Eurolega a star fuori dalla casa e la Fiba organizze-rà le coppe».

Vi siete già mossi.«Siamo alla fase di progetto, pensavamo di affronta-re la questione più avanti ma non potevamo non re-agire alle chiusure di Eurolega sul calendario. Sia-mo stati alle Final Four, abbiamo constatato la lorocrescita ma siamo anche convinti che non abbia rag-giunto quel livello al quale gli stessi club credevanodi poter arrivare 15 anni fa. Il calcio ha numeri enor-memente superiori ma il problema è che il gap nonpuò continuare ad aumentare».

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A TU PER TU CON... CONTENUTOPREMIUM

«L’EUROLEGA SI ADEGUIO LE COPPE TORNANO A NOI»

Fiba: la sfida

CALENDARI RIVOLUZIONATI

DAL 2017: NAZIONALI

ANCHE D’INVERNO. BAUMANN,

SEGRETARIO FIBA: «È UNAEVOLUZIONE

CHI NON CI STA È FUORI DALLA

CASA DEL BASKET»

L’INTERVISTA di LUCA CHIABOTTIINVIATO A GINEVRA

C i sono momenti in cui si è orgogliosi di farparte di una grande famiglia. La splendidasede della Federazione Internazionale, a

Mies, vicino a Ginevra, è un po’ museo, un po’ video-gioco prima ancora di essere il quartier generale delbasket mondiale. Ogni dettaglio è curato, ogni per-sonaggio che ha fatto del basket uno sport planeta-rio è rappresentato, passato e futuro vivono in ar-monia. Incontriamo qui Patrick Baumann, il segre-tario generale della Fiba alla vigilia della definizio-ne della rivoluzione cestistica che dal 2017cambierà il calendario mondiale e che ha innescatouna forte contrapposizione con i piu importanticlub d’Europa e l’Eurolega. «Io la chiamo evoluzio-ne anche se a ritmo accelerato — dice Baumann —,avevamo valutato negli anni 2005-2010 che il siste-ma esistente frenasse la crescita del basket e che senon avessimo toccato alcuni argomenti tabù il ritmodella sua affermazione non sarebbe stato quello chemerita. Così abbiamo agito modificando il calenda-rio delle competizioni e fatto pulizia in casa, per evi-tar contrapposizioni tra la Fiba e i suoi organi regio-

nali. E ci siamo chiesti come avremmo voluto chefosse il basket se come Picasso ci fossimo trovati difronte una tela bianca da riempire. Così nel 2010 èiniziato un nuovo percorso che, come una palla dineve in discesa, è diventato sempre più veloce cre-scendo».

Avete riportato le qualificazioni mondiali e euro-pee per squadre nazionali durante la stagionedei club, ma cosi mancheranno i giocatori dellaNba. Ne vale la pena?«Ogni sistema ha cose positive e negative, bisognascegliere e nel nostro caso abbiamo ritenuto che ri-dare alle nazionali un calendario regolare durantel’anno e non solo d’estate fosse più importante perlo sviluppo della composizione delle squadre. An-che perché, prendendo ad esempio proprio l’Italia,negli ultimi anni sono più le volte che gli azzurridella Nba d’estate non c’erano di quante abbianopartecipato. Questa novità costringe i singoli Paesi asviluppare un numero superiore di talenti e a cre-scere nell’organizzazione e promozione di un even-to che può raccogliere maggiori interessi anche tele-visivi ed economici. E’ un calendario mondiale peraiutare il basket in modo globale anche se ci rendia-mo conto delle esigenze diverse dell’Europa».

2010La Fiba pensa a un nuovo calendario.Agosto 2014 Il Congresso Fiba approva le decisioni del Central board: la World Cup si sposta di un anno dopo quella del calcio (partenza dal 2019), dal 2017

iniziano le qualificazioni con finestre durante l’anno: novembre 2017, febbraio 2018, giugno 2018, settembre 2018, novembre 2018, febbraio 2019. Dopo il 2017 l’Europeo passa ogni quattro anni dopo l’olimpiade.8 gennaio 2015

Il Ceo di Euroleague Jordi Bertomeu, in una conferenza stampa a Tel Aviv, avverte: «Le nuove finestre violano gli accordi siglati con la Fiba»9 aprile 2015La Fiba riunisce le principali federazioni europee (presente anche

Petrucci) per affrontare il tema della riforma delle principali competizioni europee per club.24 aprile 2015Euroleague rende nota una lettera indirizzata alla Fiba dalle principali Leghe europee in cui rifiutano il nuovo

calendario delle nazionali.9 maggio 2015I club di Euroleague scrivono alla Fiba ribadendo che l’organizzazione delle coppe europee deve continuare ad essere gestito dall’Eca, il consorzio dei club.

LE TAPPEDELLA VICENDA

NBA

Harden come Olajuwon tiene viva Houston1Unico assieme al mito dei Rockets a segnare almeno 45 punti in postseasonma risalire da 1-3 sembra un miraggio

Massimo Oriani

D ue grossi spaventi. Uno,per fortuna, risoltosi innulla o quasi, l’altro ha

invece costretto i Warriors a tor-nare alla Oracle Arena per chiu-dere la finale Ovest, ormaiscontata dopo il 3-0. Il primobatticuore alla squadra dellaBaia l’ha provocato l’mvp, StephCurry, atterrato di schiena sbat-tendo violentemente la testa a

terra dopo aver spiccato invo-lontariamente il volo sulla fintadi Ariza. Il rientro in campo do-po aver superato i test per veri-ficare se avesse subito una com-mozione cerebrale, hanno tran-quillizzato i tifosi di Golden Sta-te. Il secondo, un James Hardenirritante per quanto onnipoten-te in serate come quella di ga-ra-4, chiusa con 45 punti (33nella ripresa) dopo aver vagatoper il campo svuotato di idee 48ore prima, ha tenuto invece vivi

i Rockets. E i loro tifosi (oltre aqualche giocatore, Howard eraancora nello spogliatoio alle 3del mattino) blindati nell’arenaper via dell’alluvione che stamartoriando il Texas.

TRIPLE In precedenza eranopiovute triple però. Il 7 su 8 inavvio di 1° periodo con i War-riors decisamente non in parti-ta con la testa, è stato il preludioa una gara unica, che ha visto ilnuovo primato Nba per mag-gior numero di canestri da trerealizzati da entrambe le squa-dre, 37 in totale (su 78 tentati,Warriors 20/46, Rockets17/32), superando i 33 dellastessa Houston contro Seattlenel ‘96. Harden, 2° nelle vota-

zioni per l’mvp dietro a Curry,per una sera si è preso una pic-cola rivincita, diventando il so-lo Rocket oltre ad Olajuwon (49il suo top) a toccare quota 45 punti in una sfida di postsea-son. Dopo il 3/16 di gara-3, nel-la quale Golden State avevaumiliato Houston, era inevita-bile aspettarsi una reazione si-mile. «Era molto scontento do-menica all’allenamento – spie-gava poi coach McHale –. Manon aveva senso sfogarsi concompagni e staff, doveva farlocon gli avversari in campo, e co-sì è stato».

MAI SUCCESSO Serie riapertaquindi? Nemmeno per idea, vi-sto che nessuno ha mai rimon-

tato da 0-3. Ma i Rockets sonorisaliti da 1-3 coi Clippers nonpiù di 10 giorni fa. E ora la serieè sul 3-1 per i Warriors. Baste-rebbe interpretarla in quel mo-do... Troppo facile, anche per-ché non si può aggirare la fred-da logica dei numeri. Oltretut-to, a Houston tocca una gara-5 eun’eventuale bella in trasfertastavolta. Anche perché ipotiz-zare che i texani tirino ancoracol 57% dal campo contro la mi-glior difesa Nba, in vacanza peruna sera, è pura fantasia.

Finale Ovest, gara-4: Houston-Gol-den State 128-115 (serie 1-3, stanotte gara-5). Finale Est: Atlanta-Cleveland 3-0 (ieri notte gara-4). Finali Nba al via il 4 giugno.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

James Harden, 25 anni, 33 punti nella ripresa di gara-4 AFP

DIATRIBA EUROPEA� Il Real Madrid alza l’Eurolega

2015, organizzata, come l’Eurocup,dal consorzio europeo dei club. Lecoppe rimarranno ancora a lungo

all’ente privato? REUTERS

BasketRA casa della Federazione Internazionale

PATRICK BAUMANNSEGRETARIO GENERALE FIBA

LE FINESTRE SONO DI 9 GIORNI, COSÌ NON CI

SARANNO PIÙ RADUNI DI UN MESE E MEZZO

PER PREPARARE 6 GARE

Page 36: La Gazzetta dello Sport (05-27-20150

36 MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Lo scudetto poi gli addiida Trento: ciao Matey1Kaziyski andrà in Oriente. Al suo posto c’è Urnaut. Anche il capitano Birarelli in partenza

Nicola Baldo

C orteggiato da mezzomondo, come ogni esta-te gli succede ormai da

diversi anni a questa parte.Matey Kaziyski è abituato asentire nelle orecchie il cantodi tante sirene, ma finora ilKaiser è sempre rimasto lega-tissimo a Trento, dove ha com-prato casa e dove ha vinto tan-tissimo. Una bella storia che,però, ora sembra prossima a fi-nire nell’arco di qualche gior-no: da una parte squadre core-ane e giapponesi che lo tenta-no con un’esperienza di vita ir-ripetibile e un ottimo ingaggioe, dall’altra, lo sloveno TineUrnaut ormai molto vicino asbarcare all’ombra del MonteBondone. Mai come in questaoccasione Kaziyski è stato vici-no a separarsi dalla città chel’accolse nel 2007 dopo un lun-

go braccio di ferro con lo Sla-via Sofia, club che l’aveva lega-to a sè con un contratto a vita.Una curiosità: Urnaut (in arri-vo da Latina) sbarcò in Italianel 2009 proprio grazie a...Trento.

LANZA CAPITANO Già, perchéallora il Copra Piacenza si unìalla società trentina nella bat-taglia per togliere il blocco deitesseramenti per gli atleti Un-der 23 stranieri, visto che gli

emiliani volevano lo sloveno(mandato in Polonia un annodopo) mentre i trentini stava-no lavorando per portare inItalia un Sokolov poco più chemaggiorenne. Ora nella Cittàdel Concilio il 27enne slovenosi troverà a vestire la maglia dititolare in diagonale con Filip-po Lanza (classe 1991 e a quan-to sembra promosso capitano),riconfermato, così come reste-ranno Giannelli (1996), Djuric(1989), Solè (1991) e Colaci(1985). In questi giorni conti-nuano i contatti e gli incontrifra Kaziyski e Trentino Volleycon la società di Diego Mosna,attiva sul mercato anche per laricerca di un centrale giovane efisicamente importante. Quan-do l’addio del 31enne schiac-ciatore bulgaro diventerà unacertezza come lo sono già oggiquelli di Birarelli (1981, desti-nato a Perugia) e Zygadlo(1979, sembra interessare alBelchatow) allora Trentino sa-luterà gli ultra trentenni. Quel-li che hanno vinto tutti i trofeidella prima ora, dallo scudettodel 7 maggio 2008 in poi, perdar vita a un nuovo corso. Senon è la partenza di un nuovociclo poco ci manca. Passato efuturo che all’ombra del Bon-done avranno come filo adunirli la presenza di RadostinStoytchev in panchina, dopo ilrinnovo triennale sottoscrittosolamente pochi giorni fa.

ECCO OS Macerata ha ufficia-lizzato Osmany Juantorenache torna in Italia dopo due anni in Turchia. «Voglio rin-graziare la proprietà con cuiho trovato l’accordo in un atti-mo perché lo volevamo forte-mente entrambi». A Piacenzaarriva Alessandra Petrucci. AModena la schiacciatrice slo-vena Lana Šcuka e della cen-trale Floriana Bertone. A mon-tichiari la centrale DominikaSobolska.

15� I trofei che ha vinto Matey Kaziyski con la maglia di Trento. Solo la Supercoppa della stagione 2013-2014 non porta la sua firma (a.a.)

IN SVIZZERA

Italia-Germania 1-3(20-25, 15-25, 25-21, 23-25)ITALIA: Guerra 5, Calloni 10, Sorokaite 16, Egonu 5, Folie 8, Malinov 4; Spirito (L), Sylla 8, Loda 5, Camera, Perinelli. Ne: Melandri, Parrocchiale, Pisani. All. BonittaGERMANIA: Apitz 1, Weihenmaier 15, Silge, Geerties 14, Lippmann 10, Brandt 6; Durr (L), Scholzel 2, Hippe 1, Hanke, Dorendahl. Ne: PollArbitri: Pashkevich (Rus), Grieder (Svi)Note Italia: battute vincenti 5, muri 17, errori 40. Germania: bv 11, m 9, e 22Inizia con una sconfitta il cammino dell’Italia a Montreux. La vittoria è andata alla Germania allenata da Luciano Pedullà (già finalista scudetto con Novara qualche giorno fa) che proprio in questa occasione ha iniziato la sua esperienza tedesca, dove ha preso il posto di un altro allenatore italiano, Giovanni Guidetti che ha portato le tedesche alla medaglia d’argento europea (due volte). Ieri pomeriggio le azzurre hanno iniziato soffrendo e a quel punto il ct Bonitta si è trovato costretto a mettere mano alla squadra. Nel terzo set inizia la rimonta azzurra che però si ferma a metà del quarto parziale, quando le tedesche ben ispirate da Apiz hanno messo la freccia superando l’Italia che dopo aver annullato un match ball si è arresa su una battuta sbagliata e ha consegnato il successo alle avversarie. Oggi l’Italia effettua il turno di riposo, poi domani affronterà la Turchia, quindi venerdì la chiusura contro il Giappone.

Gruppo A: Cina-Rep.Dominicana 3-1 (25-20, 20-25, 25-20, 25-20). Oggi: Cina-Olanda e Dominicana-Russia. Gruppo B: Italia-Germania 1-3, Giappone-Turchia. Oggi Turchia-Germania.

La Germania di Pedullàbatte le azzurre

Dopo 11 stagioni si rompe il sodalizio: Kaziyski e Stoytchev si dividono TARANTINI

PallavoloRIl mercato

Il coach di Perugiasarà Castellani

� (an.me.) Dopo la rinuncia di Blengini la Sir Safety Perugia ha affidato la panchina a Daniel Castellani, 54 anni, nell’ultima stagione alla guida dei turchi de Fenerbahce Istanbul. L’italo-argentino sostituisce Nikola Grbic e torna in Italia dopo 13 anni (l’ultima esperienza a Gioia del Colle dopo quelle a Chieti, Falconara, Bologna, Padova e Prato). «Speriamo e siamo convinti, di aver fatto la scelta giusta. Quella del nuovo allenatore è stata una ricerca lunga e mi auguro è che il risultato sia proporzionato». Insieme a Castellani potrebbe arrivare lo schiacciatore serbo Nikic (29), ex Latina, Sangiustino e Monza. A breve l’annuncio anche di Birarelli.

Gli annunci si ricevonotutti i giorni su:

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Page 37: La Gazzetta dello Sport (05-27-20150

37MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

ROLAND GARROS (28.028.600 �, terra). Principali risultati (quelli completi su gazzetta.it). Uomini, primo turno: Sock (Usa) b. Dimitrov (Bul) 7-6 (7) 6-2 6-3; Djokovic (Ser) b. Nieminen (Fin) 6-2 7-5 6-2; ARNABOLDIb. Duckworth (Aus) 4-6 6-7 (5) 7-6 (4)

7-6 (2) 6-0; Isner (Usa) b. SEPPI 7-5 6-2 6-3; Gasquet (Fra) b. Gigounon (Bel) 6-3 6-4 6-0; Nadal (Spa) b. Halys (Fra) 6-3 6-3 6-4; Cilic (Cro) b. Haase (Ola) 6-2 6-4 6-2; Ferrer (Spa) b. Lacko (Slk) 6-1 6-3 6-1; LORENZI e Muller (Lus) 6-4 6-4 6-7 (1) 6-7 (5) sospesa.

Donne, primo turno: S. Williams (Usa) b. Hlavackova (Cec) 6-2 6-3; Mladenovic (Fra) b. Bouchard (Can) 6-4 6-4; SCHIAVONE b. Wang Qiang (Cina) 3-6 6-3 6-4; Karatantcheva (Bul) b. Jankovic (Ser) 6-3 6-4; Petkovic (Ger) b. Rogers (Usa) 6-2 6-1;

Wozniacki (Dan) b. KNAPP 6-3 6-0OGGI (dalle 11, Eurosport ed Eurosport 2). Chatrier: Diatchenko (Rus) c. Sharapova (Rus); Nishikori (Giap) c. Bellucci (Bra); Monfils (Fra) c. Schwartzman (Arg); Suarez Navarro (Spa) c. Razzano (Fra). Lenglen: Stosur

(Aus) c. Hesse (Fra); Granollers (Spa) c. Federer (Svi); Lucic-Baroni (Cro) c. Halep (Rom); Tsonga (Fra) c. Sela (Isr). Italiani: FOGNINI c. Paire (Fra); Muguruza (Spa) c. GIORGI; Rybarikova (Slk) c. PENNETTA; prosecuzione LORENZI c. Muller.

OGGI DALLE 11RIPARTE LORENZI

Arnaboldi, testa e maratona«Mi sto regalando un sogno»1Batte Duckworth in 4 ore e 10’ annullando un match point: in 4 partite è rimasto in campo più di 13 ore! Avanza anche la Schiavone: «Su questi campi mi sento a casa»

LE ALTRE PARTITE

Djokovic ok senza brillareE poi saluta in francese1Nessun problema per Nadal, Serena Williams non conosce la rivale

PARIGI

C ome stanno i big? L’esor-dio al Roland Garrospromuove Djokovic, Na-

dal e Serena. Per meriti loro eper demeriti degli avversari.

Jarkko Nieminen è infatti coe-taneo di Federer e mancino co-me Nadal, ed è un gentlemandel tennis, come loro. Però, adifferenza di quei due diavoli,il numero 87 del mondo è ungran «perdidor». Così, nel si-lenzio irreale del PhilippeChatrier, nel secondo set, do-po aver approfittato del treme-bondo numero 1 del mondo,Djokovic, manca la palla del5-1. E arriva a due punti dalset, sul 5-3 30-0, ma s’inabissacon un’imbarcata di 7 punti a22, senza più arginare il favo-rito del Roland Garros. Re No-le lo abbraccia, a rete. Non rin-

grazia John McEnroe che lo in-censa: «Le migliori risposteche mi sono trovato contro, incampo, sono state quelle diConnors ed Agassi, ma quelladi Nole è migliore di tutt’edue». Dopo 40 vincenti (72%di punti con la prima) e 31 er-rori, al microfono in campo sa-luta piuttosto la moglie Jelenanella lingua dell’amore: «Sonomolto eccitato di parlare fran-cese, speriamo che la maestrami dica bravo. Quando tornosu questo campo sento e sperodi mantenere la stessa fiduciache ho dall’inizo della stagio-ne». Col messaggino sulla tele-

camera: «Ca va bien, Paris?».

DRITTO Vince in tre set ancheRafa, il padrone di nove degliultimi dieci Roland Garros,che, nella pole position, parteaddirittura dalla settima fila(leggi classifica mondiale). Il

francesino Quentin Halys coisuoi 18 anni, invitato dagli or-ganizzatori, da appena 296Atp, non ha cilindrata ed espe-rienza per impensierirlo: «E’difficile valutarsi contro un av-versario più giovane ed ag-gressivo che prende molti ri-

schi e tira vincenti da qualsiasiparte. Ma le mie sensazioni so-no state buone, quando ho po-tuto giocare punti normali,scambiando, penso di avercambiato bene la direzione deicolpi, col dritto, e di aver chiu-so con buoni lungolinea. Hogiocato aggressivo».

GOMITO Serena soffoca al so-lito l’avversaria, la bella An-drea Hlavackova, fidanzataceca del tour manager Atp ita-liano, Fabrizio Sestini: «Il go-mito migliora, non ho servito isoli ace, non sono al 100%, mamiglioro di giorno in giorno.Ma non so chi sia la prossimaavversaria, anzi, fatemi un fa-vore, non ditemi chi è». Tran-quilla, la 21 tedesca Anna LenaFriedsam non la conoscono intanti.

v.m.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Novak Djokovic, 28 anni, ha collezionato il 23° successo consecutivo

Vincenzo MartucciINVIATO A PARIGI

twitter@VinceMartucci

«S ono andato oltre ilmio sogno più bello,io che vinco un match

in cinque set al Roland Garros ri-montando da due set a zero sot-to». Andrea Arnaboldi da Cantùnon dimenticherà più il 26 mag-gio di pomeriggio sul campo nu-mero 5, quando ha vinto la pri-ma partita nello Slam, salvandoun match point al picchiatoreaustraliano Duckworth, e poiringraziando, con un bacio, do-po 4 ore e 10 minuti, la magicaterra rossa. «Il talento ce l’hasempre avuto, era questione ditesta», proclama papà Alberto,commosso. «Pure l’anno scorso aveva superato le qualificazioniqui, ma poi aveva perso con Bo-lelli». Mentre coach Fabrizio Al-bani si inserisce nella scia di Ro-ma dove il mancino aveva gua-dagnato il tabellone principale passando ancora dal torneo di selezione: «Era pronto da un po’,ora ha trovato la serenità per lot-tare palla su palla e anche un po’

I NUMERI

3� Le volte negli ultimi 10 anni che un italiano ha recuperato 2 set a Parigi: Sanguinetti contro Ascione 2005, Fognini contro Monfils 2011 e ieri Arnaboldi.

13h13’� Il tempo complessivo trascorso in campo da Arnaboldi nei 4 match a Parigi (3 nelle qualificazioni e uno nel tabellone principale).

165� La classifica record raggiunta da Arnaboldi il 9 giugno 2014; il canturino ha iniziato il torneo da 187 e con la vittoria di ieri ha gia’ guadagnato 10 posizioni.

très viteLA SPEAKER CONFUSAECCO LA JANKOVICMA E’ JANOWICZ...

� (lu.mar) Panico al Roland Garros quando la speaker annuncia la conferenza stampa di Jelena Jankovic che avrebbe dovuto esordire nel pomeriggio contro Karatantcheva. Si pensa ad un forfeit della serba, ma ecco che nella sala interviste appare Jerzy Janowicz e in pochi secondi viene svelato l’incredibile errore: la speaker ha confuso il polacco con la serba. RAFA E VILAS Il tema è sempre lo stesso; alcuni giornalisti argentini hanno chiesto a Rafael Nadal un parere sulla questione legata alla polemica tra Guillermo Vilas e l’Atp in merito a chi fosse il numero 1 del mondo di fine 1977. «E’ accaduto quasi40 anni fa, penso che Vilas faccia meglio a trascorrere il tempo con sua figlia piuttosto che domandarsi se sia stato lui o Connors il numero 1 del mondo. La storia lo ricorda come uno dei più grandi di sempre sulla terra battuta, il resto non conta».

di fortuna. Crescendo si impara,ed è importante lo staff che lo fastar bene come persona e lo fafunzionare in campo: io che sonoun tecnico federale, lo psicologodello sport Roberto Cadonati e ilpreparatore atletico Sabadin. Igiocatori di talento, proprio peril bagaglio tecnico più ampio,magari hanno un ritardo e unamaturazione più complessa. Co-me Andrea, Vanni e Lorenzi, cheparte attaccante pure lui, anchese nel tempo si è modificato».

IL MARATONETA A Parigi, An-drea ha già giocato 13 ore e 13minuti, fra le tre partite di quali-ficazione e quella del tabelloneprincipale, con la punta di 4 oree 30’ del secondo match vintoper 27-25 (record del torneo diselezione). «Davvero sono di-ventato un hashtag, Je suis Arna-boldi? Bello. Marathon man? Cista». La partita? «All’inizio non

avevo tanta intensità e l’ho paga-ta. Sono stato bravo a restar lì,anche se l’australiano non sba-gliava. La svolta è stato il matchpoint salvato sul 6-4 7-6 4-5 30-40, ho vinto quel lungo scambiocon un dritto a sventaglio sullariga e ho cambiato atteggiamen-to, sono stato più aggressivo allarisposta, lasciando di più i col-pi». L’italiano che esplode a 27 anni, sbandierando anche il ser-vizio-volée e, da numero 187 delmondo, vede avvicinarsi i top100, è orgoglioso del salto diqualità: «Non smetti mai di co-noscerti dentro, e dentro c’è tan-to. Io l’ho cercata a lungo, mal’ho trovato, non sapevo quantoavevo, ma ora lo so. E voglio rag-giungere l’obiettivo». Con la fi-ducia a mille: «Battere Cilic, per-ché no? La mia varietà di giocodà fastidio».

ERRORI Karin Knapp sbaglia av-

versaria: costretta alla maratonadalla numero 5 del mondo, Ca-roline Wozniacki — appena tregames giocati dopo mezz’ora —smarrisce lucidità per il suo gio-co di rischi, e crolla, sepolta da50 errori. «Dovevo rischiare di più nel servizio-risposta». An-dreas Seppi sbaglia torneo: me-glio curarsi per bene l’anca erientrare direttamente sull’erba,invece perde 7-5 il primo set conIsner e si rifà male. Paolo Lorenzisbaglia incrocio. Si fa riprendereda 6-4 6-4 3-1 dal talento manci-no Gilles Muller e, perso il tie-break, gli si incrociano gli occhidalla tensione, come gli addutto-ri già provati dal trionfale Chal-lenger di Eskisehir in Turchia.Poi rimonta da 5-3 sotto al quar-to, salva due set point, rimette lacontesa sulla lotta da fondo, vaavanti lui, 5-3, al tie-break, maperde anche quello. E alle 21.15deve fermarsi, per oscurità.

LEONESSA Ma la Leonessa no,Francesca Schiavone, regina alRoland Garros 2010 e finalista2011, non sbaglia. Non qui: «E’un posto speciale, c’è energia,devo accoglierla e farla fluire,se riesco a mettere in campo ilmio gioco, l’avversaria fa moltafatica. E’ il mio campo, mi pia-ce». Anche se va sotto di un bre-ak con la veloce cinese Wang al-lenata dall’ex pro australianoPaul McNamara: «Stavo facen-do troppi errori non forzati, an-che tattici, e se sbagli tutto titorna indietro... Prima le gioca-vo sul colpo più forte, il rove-scio, poi non spingevo più...Grazie a Dio ho usato un po’d’esperienza e ho portato a casala partita», si auto-elogia. «Oravorrei avere i 4-5 chili che laprossima avversaria, Kuznetso-va, mette sulla palla». E il sognocontinua.

© RIPRODUZIONE RISERVATAAndrea Arnaboldi, 27 anni, n. 187

RIl canturino diventa anche unhashtag, Je suis Arnaboldi: «E adesso batto Cilic»

TennisRRoland Garros

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38 MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Bolt passeggia sotto la pioggia1Nel freddo di Ostrava vince i 200 in 20”13. «Con questo tempo non si poteva far meglio»

Pierangelo MolinaroINVIATO A OSTRAVA (R.CECA)

F orse chi era davanti alla tvquando si è aperto il colle-gamento internazionale,

prima ancora delle parole delcommentatore ha capito chearia tirava ad Ostrava. La primainquadratura era, manco a dir-lo, su Bolt nel campo di riscal-damento. Un Usain con il lookda black bloc: cuffia di lana ne-ra calata sugli occhi, felpa neracon cappuccio calzato, unagiacca a vento impermeabileanch’essa nera. Ma non c’eranoieri molte possibilità di scelta.Temperatura che a fine meetingè scesa anche sotto i 10°, piog-gerellina insistente e gelata, ilvento che soffiava a raffiche.Un clima velenoso per l’atleticain pista. E al giamaicano è toc-cata l’ultima gara, dopo loshock di vedere crollare in pistadopo pochi passi un altro mo-stro sacro, David Rudisha, av-velenato dal freddo e dall’umi-dità.

LA PRUDENZA Bolt non ha cer-cato di strafare, ha vinto in20”13, tempo quasi ridicolo perla sua storia, ma non per questecondizioni atmosferiche. Avevafreddo e si vedeva, è rimasto sulblocchi più del dovuto per duerichiami del giudici «al tempo».

Questo di Ostrava era il suo pri-mo vero palcoscenico stagiona-le, dopo il 20”20 di inizio apri-le, il 10”12 sui 100 a Rio e la bel-la frazione di staffetta a Nassau.È uscito con calma dai blocchi(oltre due decimi il suo tempodi reazione) e la prima partedella curva è stata davvero allaBolt. Ha aperto subito la falcatae ha corso con grande fluidità.Quando, dopo 50 metri, ha ca-pito di essere davanti ha evitatodi accelerare. È entrato per pri-mo sul rettilineo e ha mantenu-to una bella fluidità. Solo primadel traguardo ha perso un pocogli appoggi, quando il suo tron-co si è spostato in avanti. «Lecondizioni non mi hanno per-messo di correre sotto i 20”», hapoi detto. Usain non voleva ri-schiare, ma la tecnica c’è tutta.

Da verificare solo la potenza,speriamo in condizioni atmo-sferiche più accettabili e laprossima occasione sarà sui200 il 13 giugno a New York.Non si può chiedere oltre a uncampione del suo talento in unasituazione come quella del me-eting ceco, non può rischiare distracciarsi i muscoli dopo due stagioni di latitanza.

POWELL Usain non è stato il so-lo a non chiedere tutti i cavallial suo motore, lo ha fatto pureAsafa Powell sui 100. L’ultimoprimatista del mondo primadell’era Bolt, al caldo di King-ston ha già corso in 9”84, manon era serata. Pure per lui glianni passano e deve essere pru-dente. Nel 2005 qui a Ostravacon 6° ma senza pioggia, corse

in 9”86 e una settimana dopoad Atene fissò il primato mon-diale a 9”77, ma era giovane esenza nel cuore il ricordo mali-gno degli infortuni. Ieri sera èuscito bene dai blocchi, ha ac-celerato con fluidità, ma non haspinto sul gas nella secondaparte chiudendo in 10”04. Mala sensazione è stata bella, di unfuoriclasse che si sta ritrovandodopo la squalifica doping.

TAYLOR A non avere paura, an-che se frequenta forse la specia-lità più traumatica dell’atletica,è stato Christian Taylor, che ainizio riunione nel triplo è at-terrato a 17.52 con vento leg-germente contrario. Raggiun-gere al freddo e con una pedanabagnata questa misura denotanon solo una grande solidità

tecnica e la sicurezza del gestoanche nelle condizioni più diffi-cili, ma anche un potenziale de-cisamente alto. Con il fenome-no cubano Pichardo quest’annosarà un duello bellissimo, sem-pre sulla soglia dei 18 metri. Ilfreddo e la pioggia hanno fre-nato tutti gli altri, pure i mezzo-fondisti penalizzati anche dalvento che spazzava di traversola pista: 13’23”72 per l’etiopeGebremeskel sui 5000, 4’07”09per l’ucraina Mishchenko nei1500. Uno soltanto pare non es-sersi accorto del freddo e pergiunta è keniano. Julius Yego,già iridato a Mosca 2013 nelgiavellotto con 86.88: ha battu-to gli europei e stabilito il nuo-vo primato nazionale. Già, malui si allena in Finlandia...

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Usain Bolt, 28 anni: vanta 6 ori olimpici, 8 mondiali e i record del mondo dei 100 (9”58), 200 (19”19) e 4x100 (36”84). Sopra, è incappucciato prima della gara AFP

RPowell, 100 in 10”04. Nel triplo Taylor vola a 17.52,nel giavellotto super Yego: 86.88

14� I centesimi di ritardo rispetto al miglior crono di questa stagione sui 200, il 19”99 ottenuto da Dedric Dukes (Usa)il 16 maggio a Starkville

7� I centesimi di miglioramento per Bolt sui 200 rispetto al suo precedente limite stagionale,il 20”20 che aveva corsol’11 aprile a Kingston.

I RISULTATI

David Rudisha, pure lui al rientro dopo due stagioni a curarsi, ha messo paura, ma poi su twitter ha detto che non è nulla di grave. Ma tutti hanno temuto davvero e i 15.000 dello stadio sono ammutoliti quando, sui 600, si è fermato dopo pochi secondi toccandosi la coscia destra. Il freddo e l’umidità erano un rischio per tutti e molti si sono limitati al minimo. Come Bohdan Bondarenko che nell’alto ha vinto con 2.24 prima di tre tentativi neppure troppo forzati a 2.34. Così la ceca Hejnova sui 400 hs (55”13), il polacco Kszczot sugli 600 (1’16”02) E Charonda Williams sui 200 (23”11). Poca fortuna per i tre italiani in gara. Marco Fassinotti, all’esordio dopo la distorsione invernale alla caviglia di stacco, si è piazzato 5° nell’alto con 2.24 al sesto salto. Gara difficile anche per Claudio Stecchi nell’asta dove ha concluso con 5.40 e per Irene Siragusa, sesta nei 200 con 24”09.Uomini. 100 (-0.4): 1. Powell (Giam) 10”04; 2. Young (Usa) 10”13; 3. Kilty (Gb) 10”31. 200 (+0.6): 1. Bolt (Giam) 20”13; 2. Young (Usa) 20”35; 3. Tsakonas (Gre) 20”62.300: 1. Zalewski (Pol) 32”25; 2. Maslak (R.Cec) 32”35; 3. Omelko (Pol) 32”58; 4. K. Borlée (Bel) 32”83. 600: 1. Kszczot (Pol) 1’16”02; 2. English (Irl) 1’16”14; 3. Langford (Gb) 1’16”69; Rudisha (Ken) n.f. 1000: 1. Lewandowski (Pol) 2’17”25; 2. A. Kiprop (Ken) 2’17”38; 3. Kitum (Ken) 2’17”62; 4. Holusa (R.Cec) 2’18”42; 5. Bosse (Fra) 2’19”35. 5000: 1. Gebremeskel (Eti) 13’23”72; 2. Ibrahimov (Aze) 13’26”77; 3. Bashir (Som) 13’28”07. Alto: 1. Bondarenko (Ucr) 2.24; 2. Baba (R.Cec) 2.24; 3. Protsenko (Ucr) 2.24; 5. FASSINOTTI 2.24. Asta: 1. Da Silva (Bra) 5.75; 2. Lisek (Pol) 5.55; 3. Kudlicka (R.Cec) 5.55; 4. Wojciechowski (Pol) 5.55; 6. STECCHI 5.40. Triplo: 1. Taylor (Usa) 17.52 (-0.8); 2. Fedorov (Rus) 17.11 (+0.3); 3. Copello (Cuba) 16.38 (-0.4). Peso: 1. Kolasinac (Ser) 20.51; 2. Birkinhead (Aus) 20.07.Giavellotto: 1. Yego (Ken) 86.88; 2. Röhlerger (Ger) 85.36; 3. Pitkämäki(Fin) 83.96. Donne. 200 (0): 1. C. Williams (Usa)23”11; 2. Stewart (Giam) 23”43; 3. B. Williams (Gb) 23”50; 6. SIRAGUSA 24”09. 1500: 1. Mishchenko (Ucr) 4’07”09; 2. Sadoeth (Eti) 4’07”93. 100 hs (-1.7): 1. Nelvis (Usa) 12”55; 2. Talay (Bie) 12”78; 3. Porter (Gb) 12”90. 400 hs: 1. Hejnova (R.Cec) 55”13; 2. Rosolova (R.Cec) 55”45; 3. Nel (Saf) 55”47. Giavellotto: 1. Dorozhon (Isr) 63.85; 2. Ratej (Slo) 62.02; 3. Lingwei Li (Cina) 60.63; 5. Spotakova (R.Cec) 58.57.Marcia 3000 m: 1. A. Drahotova (R.Cec) 11’52”38; 2. Virbalyte (Lit) 12’11”12.

Dolore a una coscia,Rudisha stop sui600: «Non è grave»

L’INIZIATIVA

Ventimila euro ai terremotati di Modena1Le Fiamme Gialle hanno consegnato vari materiali a società e scuole colpite dal sisma

MIRANDOLA (MO)

C’ era anche GiovanniMalagò ieri a S.Felicesul Panaro e Mirando-

la, due centri colpiti dal sismadel 2012, alla cerimonia di con-segna da parte delle FiammeGialle (gruppo sportivo dellaGuardia di Finanza) di contri-buti, in materiale, per un valoredi ventimila euro, a societàsportive e scuole dell’entroter-ra modenese. Dapprima il pre-sidente del Coni insieme ad al-cuni degli atleti più qualificatidelle FF.GG (Di Martino, DiDonna, Mori, Battisti, Meri-ghetti, Sartori) guidati dal re-sponsabile del gruppo sportivoVincenzo Parrinello, ha visitato

le scuole elementari di S. Felicee poco dopo la nuova bibliotecadi Mirandola, completamentericostruita dopo il terremoto.Malagò ha elogiato la reazionee il senso civico degli emiliani:«E’ difficile costruire qualcosadi bello e di utile, qui coesisto-no entrambe. Perché questa èuna terra di eccellenze doveoperano persone e società serieper il bene comune. E lo sport èun collante sociale formidabileper superare qualunque diffi-coltà». Dopo di lui, è stato il pri-mo cittadino di Mirandola Mai-no Benatti a ringraziare: «Ab-biamo pensato di ricostruiresubito i valori della collettivitàe tra questi vi è senza dubbio losport. Alla fine di tale ricostru-zione avremo 12 palestre».

I dirigenti e gli atleti di vertice delle Fiamme Gialle conil presidente del Coni Giovanni Malagò ieri in Emilia Romagna

UN GIRO IN PARATA SULL’AUTO D’EPOCAPrimo vero meeting dopo due anni e primo giro d’onore prima della gara per Usain Bolt: gli organizzatori del «Golden Spike» l’hanno fatto salire a bordo di un’auto d’epoca AP

A REHLINGEN 1.96 PER LA LICWINKO(si.g.) Debutto outdoor a 1.96 in alto (mpm ‘15 eguagliata) della polacca Kamila Licwinko a Rehlingen (Ger). Uomini. 400: Hudson Smith (Gb) 45”25. Asta: Paech 5.70. Donne. 800: Lamote (Fra) 1’59”39. Alto: 2. Kasprczycka (Pol) 1.94; 3. Jungfleisch 1.94. Peso: Schwanitz 19.85. A Pitesti (Rom). Donne. Triplo: Bujin 14.19 (0.0). A Recklinghausen (Ger), piazza. Uomini. Asta: Paech 5.74; Filippidis (Gre) 5.64. PISTA ITALIA (si.g.) A Bolzano, lunedì, 23”77 nei 200 (+1.6) della 19enne Johanelis Herrera Abreu. Uomini. Disco: Kirchler 59.10. A Roma. Donne. Asta: Bruni 4.10. A Innsbruck (Aut). Uomini. Asta: Boni 5.35. Donne. Asta: 2. Cargnelli 3.95. A Rehlingen (Ger).

Uomini. 100 (+0.9): 6. Raguni 10”73.AZZURRI Molti azzurri impegnati all’estero. Oggi a Salisburgo (Austria) tocca ad Haliti (400 hs), Boni (triplo) e Bertolini (giavellotto) fra gli uomini: Carmassi (100 hs) e Jemal (giavellotto) fra le donne. Assente la Viola tornata a Roma per controllare un fastidio al tendine rimediato a Hengelo. Sempre oggi a Namur (Belgio) nei 110 hs c’è invece Fofana che ha già corso in 13”68. Venerdì a Dessau (Germania) vedremo invece l’esordio stagionale della triplista Derkach oltre a Chiappinelli nel mezzofondo. STUDENTESCHI A Desenzano (BS) da ieri a oggi in programma gli Studenteschi per Istituti di I e II grado con 1700 presenze fra atleti e accompagnatori.

TACCUINO

AtleticaRChallenge Iaaf

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39MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1 VELA: VOLVO RACE (r.ra.) È previsto per le prime ore di oggi l’arrivo a Lisbona dei primi scafi impegnati nella settima tappa della Volvo Ocean Race. Anche questa voltala vittoria sarà decisa sul traguardo, testa testa tra Team Brunel, Mapfre e Dongfeng.TUTTENOTIZIE

IPPICA

Usa: Pharoah super test verso la Triplice

BASEBALL� RECUPERO (m.c.) Anticipato a martedì alle 15.30 il recupero di gara-2 tra Città di Nettuno e Godo, non disputata il 4 aprile. Così le due squadre potranno recuperare sabato 6 in Romagna le sfide rinviate nello scorso weekend.� LUTTI (m.c.) Grosseto piange la scomparsa di due personaggi amati: a 92 anni è morto l’avvocatoStelio Cutini, primo presidente del Bbc dal 1952 al 1956; un malore mentre visitava un paziente ha stroncato la vita di Massimo Borri, 67 anni, medico sociale maremmano negli anni Settanta.� AZZURRINI (m.c.) L’Italia difenderà il titolo europeo juniores dal 13 al 19 luglio a Ostrava (Rep. Ceca). Gli azzurrini di Poma nella prima fase debutteranno con la Francia, poi affronteranno Spagna,Germania, Francia e Gran Bretagna. Rep. Ceca, Olanda, Russia, Svezia e Croazia le avversaria dell’altro girone.

BEACH VOLLEY� MOSCA AZZURRA (c.f.) Doppietta azzurra a Mosca (Rus) nelle qualifiche maschili del 1° Grande Slam del World Tour: sia gemelli Ingrosso, vittoriosi 2-1 su Kunert-Dressler (Aut) e Losiak-Kantor (Pol), che Ranghieri-Carambula, con il 2-1 a Böckermann-Flüggen (Ger) e il 2-0a Bianchi-Azaad (Arg), hanno raggiunto Nicolai-Lupo nel tabellone finale. Oggi è subito derby tra gli Ingrosso e Nicolai-Lupo, avversari anche di Evandro-Pedro (Bra) e Grimalt-Grimalt (Cile). Ranghieri-Carambula cominciano con Alison-Bruno (Bra) e Binstock-Schachter (Can). In gara nel femminile anche Menegatti-Orsi Toth: se la vedono con Humana Paredes-Pischke (Can) e Summer-Fopma (Usa).

BOXE� AL PRINCIPE (r.g.) Completato il programma di sabato al Teatro Principe di Milano, imperniato sull’Europeo superleggeri tra Michele Di Rocco (39-1-1) sfidato

da Alex Lepelley (Fra. 18-3-1); oltre ai massimi Modugno (15) c. Gospic (Cro, 15-11) previsti: massimi leggeri Rondena (3) c. Dadovic (Cro. 2-8); medi Paraschiveanu (Rom, 7) c. Matic (Cro. 13-26); superwelter Podan (Ucr, d) c. Duka (Ung, 3-5) 6 t. � TRICOLORE IN ROMAGNA (r.g.) Il 5 giugno a Cattolica il vacante tricolore mediomassimi tra l’italo-albanese Orial Kolaj (14-5) e Stefano Abatangelo (18-4-1).

CRICKET� AZZURRI TERZI (c. b.) Nell’isola di Jersey, i padroni di casa hanno vinto l’Europeo T20 di Prima Divisione. Seconda la Danimarca, terza l’Italia.� SERIE A (c. b.) Terza giornata: Pianoro–Capannelle 267–257; Janjua Brescia–Kingsgrove Milano 59–60; Trentino-Roma 315–114; Bologna–Genoa 373–67. Quarta: Kingsgrove Milano–Pianoro 175–30; Capannelle–Brescia 150–151; Roma–Bologna 314-131; Trentino–Genoa 200–0. Classifica: Milano 78; Trentino 62; Pianoro 60; Roma 49; Bologna 46; Brescia 40; Capannelle 18; Genoa 5.

GHIACCIODANZA E OLIMPIADIIL CASO E’ CHIUSODopo l’allarme lanciato la scorsa settimana dal giudice svizzero David Molina, secondo il quale il Cio nella riunione di Consiglio del 6-7 giugno avrebbe discusso della possibile esclusione della danza dal programma olimpico, il Cio stesso, con un documento indirizzato all’Isu (poi fatto pervenire alla relativa commissione tecnica), ha smentito l’eventualità.

HOCKEY GHIACCIO� PLAYOFF NHL Anaheim vince gara-5 della finale della Western Conference dei playoff Nhl battendo Chicago 5-4 t.s. (gol decisivo di Matt Belesney dopo 44”) e nella notte italiana, in trasferta, ha a disposizione un match-point per la Stanley Cup.

IPPICA� IERI 11-13-7-10-12 A Trieste (m 2060): 1 Omega d’Alfa (M. Volpato)

1.16.2; 2 Privacy de Gloria; 3 Madyson de Gloria; 4 Principessa Ovi; 5 Pipino Baggins; Tot.: 4,20; 1,64, 1,55, 2,04 (16,55). Quinté: 139,24. Quarté: 47,85. Tris: 35,29.� OGGI QUINTÉ A ROMA A Capannelle (inizio convegno alle 15.30) scegliamo Shasa (11), Soumillon (12), Sagunto (6), Smash Slide Sm (9), Scintilla Caf (10) e Suerte’s Cage (7).� SI CORRE ANCHE Trotto: Aversa (15.15) e Albenga (16.05). galoppo: Milano (14.30) e Grosseto (15.40).

NUOTOLA FRANKLIN TORNADAL VECCHIO ALLENATOREÈ finito il mistero: Missy Franklin, dopo il passaggio al professionismo e la conclusione della parentesi universitaria in California, seguita da Teri McKeever, è tornata ad allenarsi a Denver con Todd Schmitz, che l’ha cresciuta e portata al successo. Ai Mondiali di Kazan proverà a difendere i 6 ori del 2013 a Barcellona. Missy gareggerà adesso al Grand Prix di Santa Clara dal 18 al 21 giugno. � BIANCHI E LETRARI (al.f.) A Schio (Vi). Uomini: 50 ra Toniato 28”13, Pesce 28”97; 100 ra Pesce 1’04”07. Donne: 50-100-200 sl, 50-100 do Letrari 26”03, 56”96, 2’04”29, 29”83, 1’04”05; 50-100 ra Carraro 32”26, 1’10”97; 100 fa Bianchi 1’00”89.

SCACCHI� CARUANA CANDIDATO Dopo il torneo di Khanty Mansyisk (Russia), ultima prova del Grand Prix, Fabiano Caruana e Ikaro Nakamura hanno conquistato la qualificazione al Torneo dei Candidati 2016, il cui vincitore si batterà con Magnus Carlsen per il titolo mondiale.

VARIE � TAS John Coates, vicepresidente del Cio e presidente del comitato olimpico australiano, è stato rieletto alla presidenza del Tribunale di arbitrato dello sport per il 2015-18.

Michele NanniniFORTE DEI MARMI (LUCCA)

L o scudetto rimane al For-te. Ma c’è voluta una seriedi finale spettacolare in

ogni sfida per sancire la supre-mazia della corazzata versilie-se che in gara-5 piega fra lemura amiche il Cgc Viareggioper 7-2 nel derby dell’Alto Tir-reno e conquista il suo secondotricolore consecutivo. Gli ap-plausi però vanno a tutte e duele contendenti, capaci di offri-re cinque sfide di elevato spes-sore tecnico e dai mille colpi discena, con qualche perla disse-minata qua e là come le giocatedel fuoriclasse Pedro Gil, an-che ieri tre gol e due assist peril Forte dei Marmi, e le paratedi uno straordinario LeonardoBarozzi, estremo difensore diCgc e nazionale che ha tenuto a

galla a lungo i bianconeri.

SICUREZZA MENTALE Ancheieri lo spettacolo non è manca-to, il Viareggio alla fine ha mol-lato andando in rottura pro-lungata ma almeno fino a metàdella ripresa Bertolucci e com-pagni hanno creduto nel recu-pero venendo infine fiaccatidalla ottima gestione di pallinae tattica da parte dei fortemar-mini. Che già dall’inizio hannodimostrato una sicurezza men-tale non indifferente, che ingara-2 e in gara 4 sono invecemancate in maniera evidente.Il risultato si sblocca al 6’ conun’azione personale di PedroGil che si inventa la giocatadell’1-0 al limite dell’area ti-rando in caduta. Il Forte sprecaqualcosa in attacco, Gil rimanesontuoso negli assist e nelleconclusioni, il Viareggio cercadi trovare spazi in area avver-

saria ma i rossoblu sono abili achiudersi e ad allungare inveceil Cgc. Al 15’ Motaran si fa neu-tralizzare un tiro libero da Ba-rozzi (ne parerà quattro in to-tale compreso un rigore), Mu-glia spreca un’ottima occasio-ne sottorete al 18’ e poi al 20’Motaran trova in area il 2-0 su-gli sviluppi di un tiro direttoper fallo di Muglia. La zona delForte dei Marmi fa trascorrereil tempo senza pericoli ed anzial 22’ è ancora Gil a trovare lo

spiraglio dal limite.

ILLUSIONE VIAREGGIO Nelsecondo tempo i padroni dicasa pensano solo a mante-nere gioco e pallina senzarischiare, il Viareggio nontrova spazi e si carica di fal-li. All’11’ Stagi sventa un pe-ricoloso tiro di Cinquini inarea e sulla ripartenza Vero-na fa 4-0 su tap-in. La sfidasi accende, il Viareggio pro-va il tutto per tutto ed accor-cia in due minuti prima conMuglia dal limite poi conMirko Bertolucci che deviaun tiro di Cinquini. A chiu-dere i conti ci pensa ancoraVerona sull’assist del solitoGil che poco dopo su precisotiro incrociato fa 6-2. Il fina-le conta solo per la statisti-ca, con Orlandi che entranel tabellino marcatori gra-zie ancora all’assist del col-lega spagnolo. «È stata unaannata di alti e bassi — spie-ga Alberto Orlandi a fine ga-ra —, ci siamo confermaticampioni e per noi è unagioia immensa. Compli-menti al Viareggio, hannofatto una stagione strepito-sa». Gli fa eco il capitano delCgc Palagi: «Essere arrivatiin finale è un risultato chepremia il gruppo, pensava-mo ci volesse più tempo atrovare l’amalgama invecesiamo stati bravi a prenderele indicazioni di Ale Berto-lucci».

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Forte dei Marmi-Cgc Viareggio 7-2 (p.t. 3-0). Marcatori: p.t. 6’32 Gil (F), 19’53” Motaran (F), 22’49” Gil (F); s.t. 10’47” Verona (F), 11’01” Muglia (V), 12’17” Mirko Bertolucci (V), 13’13” Verona (F), 17’53” Gil (F), 22’51” Orlandi (F).

La festa di Forte dei Marmi per il secondo Tricolore di fila CATTINI

� Il 6 giugno si avvicina e quelgiorno il galoppo americano saprà, al termine della Belmont Stakes (gr. 1, m 2400), se American Pharoah è il 12° eroe della Triplice Corona ormai maledetta, inviolata dal 1978 (Affirmed). E almeno per il momento le sensazioni sono ottimistiche. Ieri a Churchill Downs, la pistadel Kentucky dove ha vinto il Derby, American Pharoah si è esibito in un lavoro veloce sui 1200 metri in 1.13.2 che è stato definito impressionante, lasciando completamente soddisfatto il trainer Bob Baffert. Nelle Belmont Stakes, davanti ad un tutto esaurito di oltre 90.000 spettatori, è previsto un campo di una decina di concorrenti.� BETTING ELITLOPP Domenica a Stoccolma l’Elitlopp: ieri è arrivata la notizia che verrà trasmesso, con scommesse, anche in Italia: sarebbe stato scandaloso il contrario. Non ci sono nostri portacolori: il favorito è B.B.S Sugarlight (3,80) su Mosaique Face (6,00), Nuncio (8,50) e Timoko (11,00).

RUGBY

Sabato la finaleGavazzi: «Non vado a Rovigo»

� (si.ba.-i.m.) Presentata ieri a Milano Rovigo-Calvisano, finale che assegnerà l’85° scudetto, sabato alle 18 al «Battaglini» di Rovigo (diretta RaiSport 1). I rossoblù giocheranno in casa per il miglior piazzamento nella stagione regolare. «Rovigo è un posto strano - ha detto il capitano, Luke Mahoney -, i vecchi al bar ti offrono il caffè, ma poi ti offrono anche i loro consigli su come giocare. Non dovremo bruciare energie nell’attesa». «Troviamo una squadra forte su un campo glorioso — ha replicato il tecnico giallonero, Gianluca Guidi —. Ci vorrà la nostra miglior difesa)». Il n.1 della Fir Alfredo Gavazzi, fondatore del Calvisano, ha cercato di smorzare le polemiche tra i due club. «Finché non si chiariscono alcune questioni, a Rovigo non vado» ha però aggiunto. Intanto il Battaglini è stato ampliato con una tribunaprovvisoria che porterà la capienza a circa 6500 posti. Ieri bruciati in tre ore i primi 2500 biglietti, agli ospiti ne saranno dati un migliaio.

VARIE

Sport Business,diploma perNerio Alessandri

� Ieri a Milano, nell’ambito del convegno «La responsabilità sociale dell’impresa verso il territorio» organizzato da Verde Sport, sono state consegnati i diplomi ad honorem del master in Strategie per il business nello Sport. I riconoscimenti sono andati a Nerio Alessandri, fondatore e presidente di Technogym; a Giuseppe Marotta, direttore generale e amministratore delegato della Juventus, e a Moreno Voltarello, consulenti di Pepsi e Gatorade. Erano presenti anche il n.1 del Coni, Giovanni Malagò, e Christian Benetton, membro del consiglio di amministrazione di Benetton Group. «A differenza degli studenti del Master Sbs — ha detto Marotta — io non ho beneficiato di un percorso formativo simile. Da dirigente, oggi, vedo il nostro mondo in grado di competere ad alto livello non solo dal punto di vista dei risultati, ma a 360 gradi e proprio per questo ritengo ci sia bisogno di nuovi talenti preparati».

RI padroni di casa allungano sul 3-0.I bianconeri recuperano finoa 4-2, poi la resa

LA GUIDAQuesti i risultati della serie scudetto chiusa ieri sera alla bella sul 3-2 per il Forte dei Marmi. Gara 1: Viareggio-Forte dei Marmi 4-7. Gara-2: Forte dei Marmi-Viareggio 1-6. Gara-3: Forte dei Marmi-Viareggio 3-0. Gara-4: Viareggio-Forte dei Marmi 5-3. Gara-5: Forte dei Marmi-Viareggio 7-2.

Albo d’oro recente campionato italiano: 1980 Giovinazzo, 1981 Lodi, 1982 Reggiana, 1983-1984 Vercelli, 1985 Novara, 1986 Vercelli, 1987-1988 Novara, 1989 Roller Monza;1990 Roller Monza, 1991 Seregno, 1992 Roller Monza, 1993-1995 Novara, 1996 Roller Monza, 1997-2002 Novara, 2003 Prato, 2004 Bassano, 2005-2008 Follonica, 2009 Bassano, 2010 Valdagno, 2011 Viareggio, 2012-2013 Valdagno, 2014 Forte dei Marmi, 2015 Forte dei Marmi.

Il sigillo di Gil: è sempre più ForteViareggio cede1Il fuoriclasse spagnolo decide gara-5 del derbydi finale: 7-2 e il secondo titolo di fila per i rossoblù

HOCKEY PISTA

Nerio Alessandri, Technogym

La festa di Calvisano nel 2014

American Pharoah ieri AP

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41MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Che cosa è Uber Pope perché il giudicelo ha ritenuto illegale?1È un servizio alternativo ai taxi: si prenota con un’app, costa meno però verrà sospeso. «È concorrenza sleale»

GIORGIO DELL’[email protected]

Uber Pop (o UberPop) è proibi-ta, proibitissima, va controtutte le leggi e tutti i regola-menti, il servizio va sospesonon solo a Milano, la città deltribunale che ha pronunciatola sentenza, ma in tutta Italia,trattandosi palesemente - diceil giudice - di violazione di tuttele norme esistenti. Quelli diUber presenteranno ricorso.

1Uber è quel sistema di ta-xi per cui tu vedi su unoschermo qual è la macchi-

na più vicina, la chiami e ti arri-va magari la limousine o co-munque una macchina molto grossa, a bordo della quale tisenti importante. Costa di più,ma, a quanto pare, la gente ci va pazza.UberPop è o era, qualcosa didiverso: chiunque avesse lapatente da almeno tre annipoteva mettersi a disposizio-ne di chi si stava spostando.

C’era sempre una app da attiva-re sul telefonino. Praticamenteera l’allargamento generalizza-to della funzione dei taxi. Il giu-dice di Milano, Claudio Maran-goni, s’è pronunciato su questo,accogliendo in pieno il ricorsopresentato un mese fa dalle or-ganizzazioni sindacali e di ca-tegoria, locali e nazionali, ditassisti e radiotaxi. Non è dettoperò che le altre attività di Ubernon siano ammissibili.

2Argomenti per bocciarequesta iniziativa cheavrebbe reso la vita più fa-

cile a noi utenti facendoci magari spendere an-che meno?Secondo il giudi-ce, Uber Pop nondà vantaggi alla col-lettività e svolge di fattol’attività di taxi senzaperò che gli autisti sia-no in possesso della li-cenza. Nell’ordinanzasi legge, infatti, chel’attività svolta daUber attraverso Uber

Pop «interferisce con il serviziotaxi organizzato dalle società,svolto dai titolari di licenze». È«un vero salto di qualità nell’in-crementare e sviluppare il fe-nomeno dell’abusivismo». E so-prattutto in questo periodo, du-rante lo svolgimento di Expo2015, «occasione di ottimi gua-dagni che, in assenza di una ini-bitoria, andrebbero condivisicon soggetti concorrenti cheesercitano il servizio di traspor-to in maniera abusiva». Non sitratta di car sharing e neanchedi car pooling, come spessoUber ha definito il suo servizio

“pop”. Secondo il giudice mi-lanese «la richiesta di tra-sporto trasmessa dal-

l’utente mediante l’appappare di fatto del tuttoassimilabile al serviziodi radio taxi». Concor-renza sleale dunque,provata anche daiprezzi più bassi prati-cati dagli autisti di

Uber Pop per il fatto dinon avere gli stessi costi

fissi che un tassista nor-

malmente deve sostenere.

3Convincente?I sindacati sono ultra-soddisfatti, naturalmen-

te. Le associazioni dei consu-matori invece sono contrariealla sentenza e favorevoli aUber Pop. Ecco il Codacons:«È un danno enorme per gliutenti, perché limita la con-correnza e riduce le possibili-tà di scelta per i cittadini. Èimpensabile che un Paese mo-derno possa essere privato disistemi innovativi come Uber,che rispondono a esigenze dimercato e sfruttano le nuovepossibilità introdotte dallatecnologia. Così facendo si fi-nisce per produrre un duplicedanno al consumatore finale:da un lato una minore sceltasul fronte del servizio, dall’al-tro tariffe più elevate per ef-fetto della minore concorren-za».

4 È la fine della guerra o ilfuturo darà ragione allenovità rese possibili dal-

la tecnologia?Non lo so, ma comunque Uberè in una fase di ascesa impres-sionante. Il Wall Street Jour-nal l’ha valutata 50 miliardi didollari e ha dato notizia diuna sua richiesta per una li-nea di credito da un miliardodi dollari, propedeutica allosbarco in Borsa. Starebbe an-che lavorando con Google alprogetto dell’auto che cammi-na da sola, evoluzione dell’at-tuale sistema di Enjoy, Twist,Car to Go e delle altre car sha-ring (auto condivise) già pre-senti almeno a Milano e a Ro-ma (ma alcune anche a Tori-no e Firenze) e contro cui itassisti non hanno finora po-tuto nulla. Col car sharing, inquesto momento, vedi sul cel-lulare la macchina (una Cin-quecento o una Smart, in ge-nere) e te la vai a prendere fa-cendoti riconoscere sempreattraverso lo smartphone. Sela macchina si guidasse da sésarebbe ancora meglio e noncredo che i tassisti trovereb-bero gli argomenti giuridiciper opporsi.

5Non potrebbe essere checon l’Expo, almeno a Mi-lano, i taxi siano pochi?

Milano e comuni limitrofi so-no serviti da seimila taxi e, co-me sappiamo tutti, il servizioin città finora risulta ben co-perto, le macchine si trovano.Però i tassisti e gli autonoleg-giatori si muovono all’internodi una legge nazionale che èstata votata nel 1992, quandonon c’erano né i telefonini néle app. Sarebbe meglio pensa-re a un aggiornamento dellenormative prima che tutto ilsettore sfugga completamen-te di mano alle amministra-zioni pubbliche.

IL FATTODEL GIORNOLA SENTENZADI MILANO

� Ergastolo per il naufragio del 12 maggio 2014 a 40 miglia dalla Libia: è la condanna durissima per lo scafista tunisino Haj Hammouda Radouan, processato a Catania. I morti furono almeno 17. Ed è polemica sulle quote dei migranti: per il piano Ue, solo eritrei e siriani potranno essere spostati dall’Italia e lo smistamento scatterà solo dopo l’ok di Bruxelles. «È un palliativo, blocchiamole partenze in Africa», commenta Matteo Renzi.

� Da un lato le paure, dall’altro le promesse. Mentre la Commissione Ue, per voce del direttore per gli Affari economici Marco Buti, spiega che un mancato accordo tra la Grecia e le istituzioni finanziarie avrebbe «un effetto a catena» sulle economie dei Paesi dell’Eurozona, il ministro del Tesoro di Atene Yanis Varoufakis assicura che Grecia pagherà la rata da 302,8 milioni dovuta al Fondo monetario il 5 giugno, perché per allora sarà raggiunto l’accordo con i creditori, ai quali chiede «di venirci incontro». Atene potrebbe applicare una leggera tassa sui bancomat bancari per incoraggiare l’uso delle carte di credito e un prelievo del 15% sui depositi bancari di cittadini greci non dichiarati all’estero. Ma il ministero delle Finanze greco ha smentito le parole di Varoufakis, segno delle difficoltà all’interno dell’esecutivo di Atene. E le Borse vivono un giorno difficile: Francoforte (-1,6%), Londra (-1,2%), Milano si salva (+0,18%).

Christine Lagarde, 59 anni, direttrice dell’Fmi e il ministro greco Yanis Varoufakis, 54 EPA

E SPUNTA LA TASSA SUI BANCOMAT

Tira e molla sul rimborso La Grecia ora rassicura:«Salderemo la rata all’Fmi»

TASCABILI

� «La ripresa avviata nel primo trimestre di quest’anno dovrebbe consolidarsi ma bisogna accelerare con le riforme». Così il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, che definisce «prematuro» un giudizio sugli effetti del Jobs Act anche se in Italia «è partita un’azione di riforma, riconosciuta a livello internazionale». Tra i problemi, la scuola «in ritardo sia nei livelli di istruzione, sia nelle competenze funzionali».

IL GOVERNATORE DI BANKITALIA

Visco: «La ripresa è avviataOra avanti con le riforme»

CATANIA, CONDANNATO TUNISINO

Migranti annegati nel 2014Ergastolo per lo scafista

� L’esercito iracheno al contrattacco a Ramadi, la città a cento chilometri da Baghdad conquista-ta dall’Isis dieci giorni fa. Nel frattempo la Siria reagisce alla perdita di Palmira accusando i Paesiche «sostengono il terrorismo», tra cui Arabia Saudita, Turchia, Qatar, Israele. Ma dalla stessa città sono arrivate immagini rassicuranti: un videodi un media vicino all’Isis mostra i resti intatti.

In un video diffuso dall’Isis la città di Palmira in Siria

LA LOTTA ALLO STATO ISLAMICO

Video Isis, Palmira è intattaForze irachene all’attacco

ALLE REGIONALI

Finalmente gli “impresentabili”Ma la lista è monca... e pugliese

U na lista c’è, ma parziale.Quattro nomi tutti pu-gliesi. Per conoscere l’e-

lenco completo di impresenta-bili compilato (con una iniziati-va senza precedenti) dalla com-missione parlamentare Antima-fia presieduta da Rosy Bindi bi-sognerà attendere venerdì. Gliimpresentabili alle Regionali saranno noti, così, a sole 48 oredal voto, con uno slittamentoche sa di censura o quantomenodi pastrocchio. E i nomi man-canti potrebbero essere campa-ni, almeno secondo Peppe DeCristofaro, senatore di Sel. Gliimpazienti potranno consolarsi

con i primi quattro, sono FabioLadisa, Giovanni Copertino,Massimiliano Oggiano e EnzoPalmisano. Ladisa è un impren-ditore della lista Popolari con Emiliano e ha accuse riguar-danti l’associazione mafiosa.Gli altri tre sono tutti del cen-trodestra: Enzo Palmisano, me-dico vicino a Raffaele Fitto, ac-cusato per voto di scambio, pri-ma di godere della prescrizio-ne; Massimiliano Oggiano,della lista Oltre che sostiene an-ch’egli il candidato fittiano,Schittulli, accusato tra l’altro divoto di scambio con metodomafioso e, infine. Giovanni Co-

pertino, ufficiale della Foresta-le in congedo che sostieneAdriana Poli Bortone, la candi-data di Berlusconi, coinvolto inun’inchiesta sul voto di scambio(anche in tal caso prescritta).L’elenco si basa sulla risponden-za dei candidati al codice di au-toregolamentazione stilato dal-la stessa Commissione nel 2014.Sia Renzi che Salvini festeggia-no l’assenza di propri candidati.

SEVERINO Intanto, proprio ieri,la Cassazione ha stabilito chespetta al giudice ordinario e non al Tar la vigilanza sulla leg-ge Severino in materia di incan-didabilità ed eleggibilità. Lamotivazione della sentenza po-trebbe essere resa nota nel girodi due-tre giorni, cioè prima delvoto per le Regionali, gettandoaltra benzina sul fuoco.

m.a.© RIPRODUZIONE RISERVATARosy Bindi, 64 anni, presidente dell’Antimafia ANSA

Un manifestantea Torino durantelo sciopero nazionaledei tassisti anti-Uberil 17 febbraio ANSA

La protesta dei tassisti contro Uber, accusata di dare un servizio abusivo, davanti alla prefettura di Milano un anno fa ANSA

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42 MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il miracolo del Naviglio Sott’acqua 42 minuti ma il ragazzo è salvo1I dottori del San Raffaele azzardano una procedura d’emergenzae riportano in vita il 14enne milanese: «Una possibilità su un milione»

I soccorsi lungo il Naviglio il 24 aprile: giorno dell’incidente di Michi PUBBLIFOTO

Elisabetta Esposito

«L a collaborazione traDio e la scienza puòfare cose meraviglio-

se». Così la madre di Michael,per tutti Michi, parla dello stra-ordinario caso di suo figlio. Il24 aprile il ragazzino, 14 anni, equattro suoi amici decidono difare il primo bagno della stagio-ne nel Naviglio, a Milano, neipressi di Castelletto di Cuggio-no: si tuffano in cinque, ne rie-mergono quattro. Michi rimanebloccato in quelle acque torbidea circa due metri di profondità.I ragazzi chiamano il 118, ma ènecessario l’intervento dei som-mozzatori dei vigili del fuocoper tirarlo fuori, 42 minuti do-po il tuffo. Un’eternità. Michi èin arresto cardiaco, la tempera-tura del corpo è di 29 gradi.Sembra non ci sia più nulla dafare, ma gli operatori del 118iniziano il massaggio cardiaco,continuano anche in elicottero,fino all’arrivo all’ospedale SanRaffaele. Qui il professor Alber-to Zangrillo, direttore di ane-stesia e rianimazione ma anchemedico personale di Berlusco-ni, prende una decisione «ini-zialmente irrazionale ancheper noi», racconta. Vista la gio-vane età del ragazzo e l’acquafredda del Naviglio (in grado dirallentare le funzioni vitali)tenta la procedura di circolazio-ne extracorporea (ECMO) perl’attività cardiaca e le funzionidegli altri organi. Una scelta in-

solita in un caso del genere, mafortunatamente la scelta giusta.

LA SUA JUVE Michi da una de-cina di giorni è tornato a vivere,l’attività cerebrale è perfetta, sachi è, capisce dove si trova, ri-corda tutto quello che è accadu-to prima dell’incidente. I medicisono stati costretti ad amputar-gli una gamba sotto al ginoc-chio, ma lui è cosciente di quan-to sia stato fortunato. Appenaha aperto gli occhi ha chiestodella sua Juve, in particolaredel cammino in Champions.Ora aspetta con ansia l’appun-tamento di Berlino. «È la piùgrande soddisfazione di tutta lamia carriera — dice Zangrillo

—. Avevamo una possibilità disuccesso su un milione, siamoandati oltre le più rosee aspet-tative. La ripresa è stata totale,fra pochi giorni sarà dimesso».La madre di Michi, tedesca e direligione protestante, mantienesempre la calma mentre parladel figlio, ma i suoi occhi sonopieni di vita e di speranza: «Unmiracolo? Si definisce così qualcosa di straordinario appa-rentemente impossibile da spie-gare. Ed è esattamente quelloche è accaduto». E il papà: «Cre-do che i medici siano le personealle quali si riferiva Gesù quan-do disse che altri avrebbero fat-to cose ancora più grandi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

� Quindici anni di carcere per punire quella che il pm di Milano, Marcello Musso, ha definito la «malvagità umana» di Alexander Boettcher e Martina Levato. Ovvero il broker e la studentessa della Bocconi accusati di aver sfregiato con l’acido, il 28 dicembre, il 22enne Pietro Barbini, ex compagno di classe ed ex fidanzato di lei. Il ragazzo ha già subito 14 interventi chirurgici. Il magistrato ha inoltre chiesto che non siano concesse le attenuanti generiche: per il rito abbreviato è previsto sololo sconto di un terzo della pena. Secondo l’accusa, i due ragazzi avrebbero agito per «morboso desiderio di “purificare” o “lavare” la coppia da precedenti rapportiamorosi». Il difensore della Levato punta a mettere in evidenza la personalità “borderline” della donna ma la perizia psichiatrica disposta dal tribunale ha accertato la piena capacità di intendere e di volere di entrambi. Martina avrà un figlio da Alexander tra pochi mesi: «Come tutti i bambini, è sacro e senza alcuna colpa, vi chiedo rispetto», ha detto ieri la madre di Boettcher.

IL PROCESSO A MILANO

Aggressionecon l’acido: Il pm: «Ai duemalvagi 15 anni»

Alexander Boettcher, 30 anni

ALLARME SICUREZZA

Entra con un coltellonel tribunale di Lodi:arrestata una donna1Il metal detector rotto da dicembre: nessun controllo all’ingresso. Voleva uccidere un pm

E ppure è passato pocopiù di un mese dallastrage nel tribunale di

Milano, con tre morti e dueferiti. Un tempo troppo bre-ve per dimenticare i rischiche corrono avvocati e magi-strati, ma più che sufficienteper riparare evenutali fallenel sistema di sicurezza. Perquesto è impossibile com-prendere come mai ieri RosaMaria Capasso, 38enne chelavora nel mondo della scuo-la, sia riuscita ad entrare neltribunale di Lodi con un col-tello di 32 centimetri nellaborsetta con cui ha poi ag-gredito un magistrato. «Eravenuta per uccidermi», harivelato la pm Alessia Mene-gazzo, che fortunatamentenon è stata nemmeno sfiora-ta. Leggermente ferita la suaassistente, che si era lanciatain sua difesa impendendo al-la Capasso di tirare fuori ilcoltello. La donna, arrestataper resistenza e lesioni ag-gravate, era arrivata in trenoda Napoli ed era riuscita aentrare in tribunale poco do-po le 7 di mattino. Nessunproblema ai controlli, vistoche lo scanner per borse ebagagli a mano è fuori usoda dicembre. La riparazionecompete al Comune di Lodiche però da tempo lamentapagamenti arretrati di forti

somme dal Ministero della Giu-stizia. Ed entrare con un coltel-lo diventa così una pratica ba-nale. La Capasso doveva saper-lo, così ha studiato il piano percolpire la pm. In aprile la don-na, che avrebbe problemi psi-chici, aveva presentato una de-nuncia per una presunta illegit-timità della procedura che ave-va por tato al mancatoassegnamento di un posto nellascuola.

LA PROTESTA Fortunatamentestavolta è andata bene, ma ilproblema sicurezza torna prio-ritario. «Abbiamo continuato asegnalare nei mesi fino a oggi lanecessità di uno scanner chefunzionasse e di avere più sicu-rezza — ha detto il procuratoredi Lodi, Vincenzo Russo —. Sia-mo indignati e amareggiati perquello che è successo. Conti-nuiamo a fare il nostro lavorocon l’impegno di sempre, mavorremmo vedere lo stesso im-pegno anche dagli altri».

L’ingresso del tribunale di Lodi

� La Chiesa in Irlanda «deve fare i conti con la realtà», aveva detto l’arcivescovo di Dublino, Diarmuid Martin, dopo la vittoria dei “sì” nel referendum sulle nozze gay. Che ieri il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, ha invece definito «una sconfitta del-l’umanità». Secondo Parolin «la Chiesa deve tenere conto di questa realtà ma deve farlonel senso che deve rafforzare tutto il suo impegno e tutto

INTERVIENE IL SEGRETARIO DI STATO PAROLIN

Il Vaticano sui matrimoni gay«È una sconfitta dell’umanità»

il suo sforzo per evangelizzare anche la nostra cultura». Ma all’interno della Chiesa non tutte le posizioni sono così nette e lo conferma monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei: «L’atteggiamento della Chiesa non è quello di chi subito spara al primo che parla e che dice cose contrarie; si tratta di mettersi di fronte a questerealtà in maniera critica, laddovecritico significa conoscere la posizione dell’altro, capire dove vuole arrivare».

ERANO IN AMERICA GLI AFFRESCHI RUBATI A POMPEI NEL 1957Un affresco con una donna dal mantello rosso del I secolo a.C, una figura femminile scolpita nel marmo bianco (II secolo d.C.) e la cuspide di un sarcofago del IV-III a.C. Sono alcuni dei 25 capolavori trafugati e illecitamente venduti negli anni che i carabinieri hanno recuperato negli Usa. Il valore complessivo delle opere, che ora torneranno nei siti di competenza, è di oltre 30 milioni di euro. Di particolare pregio tre affreschi di Pompei, rubati nel 1957 e rintracciati nella collezione di un magnate Usa deceduto. Rischiavano di andare all’asta. Nella foto Ansa, alcuni dei beni ritrovati.

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43MERCOLEDÌ 27 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

IL FILM «MAPS TO THE STARS»

VITA DA VIPCON LA MOOREE PATTINSON

A pochi giorni dalla chiusura del Festival di Cannes, Sky Cinema 1 propone questa sera «Maps to the Stars», il film di David Cronenberg sulla vita trasgressiva e disperata delle star di hollywood. Nel cast l’ex vampiro Robert Pattinson e una super Julienne Moore, che grazie a quest’opera lo scorso anno conquistò il premio come miglior attrice del concorso francese.DA VEDERE STASERA SU SKY CINEMA 1 ORE 21.10

Qualche incaglio appare, ma il lavoro premia impegno e rigore. In amore vi rivelate i soliti ragazzi/e ansia e sapone, in fatto di sex vince la fantasia.

21/3 - 20/4ARIETE

6+

Siete forse più stanchi che motivati. Eppure, lavorando da soli, potete creare, varare, definire con successo. Un certo gaudio suino, inoltre, stagliasi.

23/9 - 22/10BILANCIA

6,5

La vostra creatività sfocia in capolavori di successo, lavorativi e finanziari. Apparite pure meno cavernicol-testoni, cuccate, fornicate e siete fighi.

21/4 - 20/5TORO

7,5

Grazie a tecnica, fiuto e eclettismo riuscite in tutto, oggi. La forma fisica migliora, la faccia di glutei aiuta, il sudombe-lico riemerge prepotentelly.

23/10 - 22/11SCORPIONE

7+

La Luna vi rende inversi. E inclini all’errore. State su e precettate i neuroni, visto che non cooperano. Il sudombelico reagisce meno agli input suini.

21/5 - 21/6GEMELLI

6-

Gli zebedei penzolano come melagrane sul punto di staccarsi dal ramo: gli stimoli sono pochi, le rotture tante, oggi. Fornicazione sfgatella. Se c’è.

23/11 - 21/12SAGITTARIO

6-

Colloqui, viaggi, Pr e lavoro si giovano della vostra scaltrezza. Giornata ok a tutto campo dunque. E la fornicazione è pure alternativa, muy bonita.

22/6 - 22/7CANCRO

7+

Lavoro, sport e viaggi rendono benissimo, grazie anche a lungimi-ranza e fiuto (vostri). Un po’ cerberi lo siete, ma vi è utile esserlo. Meraviglie suine!

22/12 - 20/1CAPRICORNO

8

I ritmi odierni appaiono paciosi, voi brillate per pragmatismo e lungimiranza, notizie di soldi vi confortano. E che afrori suini calami-tanti, emanate.

23/7 - 23/8LEONE

7

Dubbi e ansie, forse di natura economica, vi pervadono. Occorrechiarire, parlare, definire. Il lavoro è però in ascesa, la fornicazione con mucho sabor.

21/1 - 19/2ACQUARIO

6+

Con la Luna chez vous, le semine, oggi, sono ottime e abbondanti, le intuizioni fini e utili, il lavoro premiante. Sudombelico poco ispirato, però.

24/8 - 22/9VERGINE

7,5

Stanchezza, contrasti e intralci vi martellano gli zebedei. Che voglia di svolta, di vacanza, di relax! Pure amoroso-suino, magari. Arriverà, tranqui.

20/2 - 20/3PESCI

5,5

LO SPORT IN TVCONSIGLI

UNA NUOVA VITA

Filippo Conticello@filippocont

MILANO

M ax Pezzali, saldamen-te in sella all’adoratamoto, ha sgasato fino

allo spazio. Stavolta ha trovatoposto su una comoda astrona-ve: da lì, dall’alto, osserva isuoi contemporanei e, attra-verso loro, anche se stesso. A47 anni è diventato qualcosache assomiglia parecchio aun’icona, almeno nel recintodel pop di casa nostra. Così,può permettersi queste sugge-stive esplorazioni, umane emusicali: Astronave Max, il suoprimo album di inediti dal2011 in uscita lunedì, custodi-sce questa «alta» ambizione.Pezzali lo ha ammesso ieri du-rante la presentazione del di-sco in un localino nel centro diMilano. Qui ha raccontato unlavoro colorato e divertente,ambizioso già dal titolo:«L’astronave immaginaria, co-me la mia moto, è un mezzo ditrasporto, quello che cerca chicresce in provincia per fuggirevia, salvo poi tornare sempre acasa. In realtà, è come se an-dassi in orbita, abbastanza inbasso per vedere i dettagli del-le cose, ma abbastanza in altoper vederle in prospettiva». Ec-co la parola chiave che saltellatra suoni ballabili e un mood ot-timista: la «prospettiva», quel-la che permette di guardare

con misura gli affetti e la realtàin genere. Che ti fa parlare an-che alle nuove generazioni: «Aldi là di tutto, viviamo un’epocain cui ci sono tante opportunitàe possibilità. I giovani di oggihanno meno certezze ma ne-anche ieri ci era stato apparec-chiato il futuro. Tra noi vedopiù similitudini che differen-ze», ha aggiunto. Si scorge unosguardo diverso, eppure pian-tato nella vita quotidiana chel’album esplora attraversol’amore e la relazione padre-fi-glio. E, ancora, usando certi te-mi tipici della ditta, come lamoto, la nostalgia, le similitu-dini fra provincia e città. In più,cosa non secondaria, risaltauna perversione dichiarata nelsingolo Astronave Madre: «Mipiacciono da morire, i centricommerciali, non luoghi rele-gati lontani dal centro – ha ag-giunto –: lì, alle uscite dellatangenziale e dei raccordi, siimpara davvero a conoscere lacontemporaneità. Sono sem-pre pieni di luce e nel nulla,hanno un ché di spaziale».

SEMPRE LÌ In piedi come unpretoriano, a scortare Max lostorico produttore ClaudioCecchetto: anche lui in questiultimissimi anni ha verificatocon piacere una generale risco-perta del Pezzalismo. Attraver-so duetti e reinterpretazioni,sono andate forte le ultime rac-colte celebrative di 20 anni dionorata carriera. E, adesso,

mentre si va in orbita con gliinediti, resta una consapevo-lezza storica: «Sono un alienodel pop perché l’idea che avevoio di questo genere non c’è piùda quando è arrivata l’elettro-nica – ha ammesso l’ex 883 –.Ma il mio è semplicemente undisco pop, vario e libero: mipiace che suoni diverso canzo-ne dopo canzone, che sia meno“concept” e più “compila-tion”». Pazienza se forse man-ca identità sonora, ma almenonon skippi da un pezzo all’altrocome ormai capita troppospesso. E, alla fine del giro nel-lo spazio, Pezzali riesce ad arri-vare a casa base. Nel solito can-tuccio sicuro: «Finisco sempreper raccontare una storia equindi anche la mia vita – haammesso – Non riesco nemme-no a scrivere una canzone “im-pressionista”, non fingerò maidi essere un altro». È (apprez-zata) fedeltà alla propria storiaperché l’astronave Max atterrasempre lì: stessa strada, stessoposto, stesso bar.

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L’astronavedi Pezzali«Il mio popda alieno»1Max torna con un disco di inediti«Adesso osservo la realtà dall’alto»

Max Pezzali, 47, ha esordito con gli 883 nel 1989. Il tour di «Astronave Max»partirà il 25 settembre ad Ancona e si concluderà il 15 novembre a Padova

MAX PEZZALICANTANTE

L’IDEA CHE AVEVODEL MIO GENERE

MUSICALE NON C’È PIÙ,MA IL MIO DISCO

RESTA VARIO E LIBERO

SONO IN ORBITA MA TORNO A CASA: FINISCO

PER RACCONTAREUNA STORIA,

QUINDI ME STESSO

STASERA SU RAI 2

The Voice: la finale tra inediti, covere... Tiziano Ferro

A nche The Voice è allafinalissima. Questasera in diretta su Rai

2, dallo Studio 2000 di viaMecenate a Milano, andrà inscena la grande sfida tra iquattro superstiti di questalunga gara ad eliminazione:sono Carola Campagna (Te-am J-Ax), Roberta Carrese(Team Pelù), Thomas Che-val (Team Noemi) e FabioCurto (Team Facchinetti). Ilvincitore, che si aggiudiche-rà un contratto con Univer-sal Music, verrà deciso daltelevoto dopo inediti e cover.Senza trascurare il fronte so-ciale (l’hashtag #Tvoi è sem-pre gettonatissimo), curatoda Valentina Correani. Acondurre la serata Federico

Russo, che commenta: «Siamocuriosissimi di scoprire chi vin-cerà questa edizione, piena diemozione e divertimento comemai prima d’ora». In effetti ra-ramente, soprattutto in Rai, siassiste a un tatuaggio in direttacome quello che Francesco Fac-chinetti ha dovuto fare dopo lascommessa persa con J-Ax... Ela Correani: «La cosa più bella èstata vedere un’onda rock tra-volgere la prima serata dellaRai. Il pubblico apprezza l’origi-nalità nei talent». Spazio al su-per ospite Tiziano Ferro che fa ilbis dopo la finale di X Factor. In-sieme ai finalisti, si esibirà in unmedley dei suoi successi perchiudere con l’ultimo singoloLo stadio, il cui video da lunedìè online su gazzetta.it.

Volti di The Voice: Roberta Carrese, Valentina Correani (conduttrice), Tho-mas Cheval, Fabio Curto, Federico Russo (conduttore), Carolina Campagna

Promozione per Ive il mago del design Ora è il n° 3 di Apple� Il Ceo di Apple Tim Cook ha deciso di promuovere a Chief designer officer Jonathan Ive, il mago del design che ha realizzato, spesso non solo nella forma, le più note creature della casa di Cupertino come l’iPod, l’iPhone, l’iPad e l’iMac, ma anche l’ultima versione dei sistemi operativi iOS e Mac. In questo modo Ive diventa il numero 3 della società, dopo Cook e il Chief financial officer Luca Maestri. «Questa nomina — ha detto il Ceo — rispecchia la portata del lavoro svolto nel tempo da Jonathan per Apple».

Domani Ligabueapre il concertonedi Radio Italia� Sarà Luciano Ligabue ad aprire domani alle 19 il concertone di Radio Italia, come sempre in piazza Duomo a Milano. Oltre al rocker, scelto anche per festeggiare i suoi 25 anni di «musica italiana», davanti a centomila persone si esibi- ranno altri big come Marco Mengoni, Gianna Nannini, Nek, Max Pezzali, Noemi e giovani come Giovanni Caccamo, Lorenzo Fragola, Francesca Michielin e Nesli. Lo show sarà trasmesso da Italia 1 l’11 giugno alle 21.10.

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