La Gazzetta Dello Sport - 16.06.2014

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www.gazzetta.it lunedì 16 giugno 2014 1,30 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 - TEL. 0262821 - REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 - TEL. 06688281 anno 118 - numero 140 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno 118 - anno 118 - anno 118 - Numero numero numero 140 140 140 ITALIA 9 771120 506000 40 6 1 6> Il difensore rinnoverà presto con l’Inter che punta Mbia Conte insiste per avere subito Berardi DI CARO A PAGINA 31 ALLE PAGINE 28-29 MERCATO IL MILAN SU ITURBE: I SOLDI POSSONO ARRIVARE DA KAKÀ E ROBINHO Ranocchia dice no alla Juve L’INTERVISTA VERTICE A ROMA Sentite Mihajlovic: «Credo in Ferrero con lui Samp ok» 3 Vale Rossi, 35, sul podio in Spagna ALLE PAGINE 33, 36-38 MOTOGP IN CATALOGNA Valentino show Ma alla fine Marquez lo batte 3 Curtis Jerrells, 26 punti in gara-1 CHIABOTTI, DI SCHIAVI PAG. 44-45 BASKET FINALE: GARA-1 Siena dominata Milano, un passo verso lo scudetto DI GENE GNOCCHI Kakà rivela come si è nuovamente innamorato di sua moglie: «Mi è bastato vedere quanto mi sarebbe costata di alimenti». IL ROMPI PALLONE w FROSIO, GUIDI, LICARI A PAGINA 12 3 L’esultanza di Karim Benzema, 26 anni, autore contro Honuras di due gol e... mezzo. BUONA LA PRIMA DESCHAMPS AFFONDA L’HONDURAS (3-0) Benzema (e Pogba) la Francia va di corsa Doppietta del 9 del Real, il baby asso della Juve conquista un rigore. E c’ è il primo gol tecnologico ARCHETTI, BIANCHI, CONDO’, BOCCI, RICCI PAG. 14-18-19-24 LE ALTRE BOSNIA BATTUTA: 2-1 Gol capolavoro di mago Messi Maracanà in piedi La Svizzera soffre e batte l’Ecuador solo nel recupero: 2-1 Oggi Ronaldo sfida la Germania IERI SVIZZERA-ECUADOR 2-1 FRANCIA-HONDURAS 3-0 ARGENTINA-BOSNIA 2-1 OGGI GERMANIA-PORTOGALLO (ore 18) IRAN-NIGERIA (ore 21) GHANA-USA (ore 24) GARLANDO, MANCINI ALLE PAGINE 2 E 9 NUMERI RECORD, NON SOLO IN CAMPO BOOM ITALIA Nel 2-1 con gli inglesi, azzurri maestri di palleggio: 93 per cento di passaggi giusti, nel Mondiale non accadeva dal 1966. La febbre cresce e contagia: oltre 15 milioni di telespettatori per una gara di mezzanotte. E le piazze si riempiono 3 Mario Balotelli, 23 anni, ha segnato 11 gol in Nazionale GLI INFORTUNATI Buffon forse con l’Uruguay Per De Sciglio è più dura Toldo elogia Sirigu: «Non ha avuto paura, ha dato sicurezza. come me all’Europeo 2000» CECCHINI, VERNAZZA PAG. 3 E 5 I PROTAGONISTI SuperMario da applausi Prandelli vuole di più... Grandi consensi anche per Darmian (piace alla Roma) e Candreva, che gela la Lazio rri r cento di ale non re cresce i di a di riempiono IL MONDO SEDOTTO DA NOI ilCommento di ALESSANDRO DE CALO’ A PAGINA 33 ELEFANTEA PAG. 6 www.forst.it

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www.gazzetta.it lunedì 16 giugno 2014 1,30 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 - TEL. 0262821 - REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 - TEL. 06688281 anno 118 - numero 140POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno 118 - anno 118 -anno 118 - Numeronumero numero 140140140ITALIA

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40

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6>

Il difensore rinnoverà presto con l’Inter che punta MbiaConte insiste per avere subito Berardi

DI CARO A PAGINA 31

ALLE PAGINE 28-29

MERCATO IL MILAN SU ITURBE: I SOLDI POSSONO ARRIVARE DA KAKÀ E ROBINHO

Ranocchia dice no alla Juve

L’INTERVISTA VERTICE A ROMA

Sentite Mihajlovic: «Credo in Ferrerocon lui Samp ok»

3 Vale Rossi, 35, sul podio in Spagna

ALLE PAGINE 33, 36-38

MOTOGP IN CATALOGNA

Valentino showMa alla fineMarquez lo batte

3 Curtis Jerrells, 26 punti in gara-1

CHIABOTTI, DI SCHIAVI PAG. 44-45

BASKET FINALE: GARA-1

Siena dominataMilano, un passoverso lo scudetto

DI GENE GNOCCHIKakà rivela come si è nuovamente innamorato di sua moglie: «Mi è bastato vedere quanto mi sarebbe costata di alimenti».

IL ROMPIPALLONE w

FROSIO, GUIDI, LICARI A PAGINA 123 L’esultanza di Karim Benzema, 26 anni, autore contro Honuras di due gol e... mezzo.

BUONA LA PRIMA DESCHAMPS AFFONDA L’HONDURAS (3-0)

Benzema (e Pogba)la Francia va di corsa

Doppietta del 9 del Real, il baby asso della Juveconquista un rigore. E c’ è il primo gol tecnologico

ARCHETTI, BIANCHI, CONDO’, BOCCI, RICCI PAG. 14-18-19-24

LE ALTRE BOSNIA BATTUTA: 2-1

Gol capolavorodi mago MessiMaracanà in piediLa Svizzera soffre e batte l’Ecuador solo nel recupero: 2-1Oggi Ronaldo sfida la Germania

IERISVIZZERA-ECUADOR 2-1FRANCIA-HONDURAS 3-0ARGENTINA-BOSNIA 2-1OGGIGERMANIA-PORTOGALLO (ore 18)IRAN-NIGERIA (ore 21)GHANA-USA (ore 24)

GARLANDO, MANCINI ALLE PAGINE 2 E 9

NUMERI RECORD, NON SOLO IN CAMPOBOOM ITALIA

Nel 2-1 con gli inglesi, azzurri maestri di palleggio: 93 per cento di passaggi giusti, nel Mondiale non accadeva dal 1966. La febbre cresce e contagia: oltre 15 milioni di telespettatori per una gara di mezzanotte. E le piazze si riempiono

3 Mario Balotelli, 23 anni, ha segnato 11 gol in Nazionale

GLI INFORTUNATI

Buffon forsecon l’UruguayPer De Sciglio

è più duraToldo elogia Sirigu: «Nonha avuto paura, ha dato

sicurezza. come meall’Europeo 2000»

CECCHINI, VERNAZZA PAG. 3 E 5

I PROTAGONISTI

SuperMarioda applausi

Prandellivuole di più...

Grandi consensi ancheper Darmian (piace alla

Roma) e Candreva,che gela la Lazio

rri r cento diale non re crescei di

a di riempiono

IL MONDOSEDOTTO

DA NOI

ilCommento

di ALESSANDRO DE CALO’A PAGINA 33

ELEFANTEA PAG. 6

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2 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014

URUGUAY COSTA RICA INGHILTERRA ITALIA

DAL NOSTRO INVIATOLUIGI GARLANDOMANGARATIBA (Brasile)

Inghilterra-Italia «passerà» alla storia. È ilcaso di dirlo. Alla lettera. Nella sfida di Manausgli azzurri hanno completato il 93,19% dei«passaggi»: è il nuovo record nella Coppa delMondo dal 1966. Il precedente apparteneva al-la Danimarca (92,72%) in un folle Danimarca-Uruguay 6-1 dell’86. Naturalmente è anche ilnuovo record assoluto della nostra storia allaCoppa del Mondo. Mai ci eravamo passati lapalla con tanta precisione. Al massimo erava-mo arrivati all’88,3% di Italia-Camerun di Spa-gna ‘82. Non basta. In questo Mondiale nessu-no ha messo a segno i 554 passaggi registratidagli azzurri contro gli inglesi. Il Cile, secondo,si è fermato a 523 e la proverbiale Spagna a521.

Nuova era Insomma, il tiqui taka non èmorto, ha cambiato passaporto e si è ri-fugiato in Italia. Ribattezziamolo pure«titic-e-titoc», come piaceva a Brera, o«tuca tuca» se preferite Raffaella. Dicerto, la partita di sabato, che Prandelli ha defi-nito «epica», marca una tappa significativa nel-l’evoluzione tattica del nostro calcio. Come continueremo a ricordare i leoni di Highbury,così citeremo i palleggiatori di Manaus per da-tare un’epoca che Prandelli ha programmatoquattro anni fa ed è stata consacrata ufficial-mente dai numeri record con l’Inghilterra.

Piave e contropiede Non vuol dire rinnegarela nostra storia. Barzagli, che ha coperto perdue, anche per lo spaesato Paletta, ha dimo-strato con una paio di recuperi prodigiosi checontinuiamo a possedere un know-how difen-sivo di assoluta eccellenza. Candreva rinnova

l’arte antica del contropiede. Resistenza e ri-partenza: calcisticamente siamo cresciuti cosìperché così ci ha disegnati la storia. La gloria cela siamo conquistata con difesa sul Piave e con-tropiede. Non siamo mai stati un popolo di co-lonizzatori, ma di occupati. Abbiamo sopporta-to con orgoglio e reagito di guerriglia. Con que-sta dialettica la Grande Inter conquistò il mon-do.

Triangolo delle Bermude Ma, dopo secoli, sipuò anche andare oltre le nostre abitudini.Prandelli lo ha fatto per scelta e per necessità.Per scelta: meritarci la stima generale con ungioco più coraggioso, senza scorciatoie specu-lative; divertire la gente; guadagnare autosti-ma, perché con la palla tra i piedi ti senti piùforte e chi sta davanti a Pirlo si sente sempreinadeguato. Per necessità: se Prandelli avesseSterling e gli attaccanti di Hodgson, giochereb-be in altro modo; avendo il meglio a centro-campo, si è inventato la Nazionale del palleg-gio. Iniziò l’opera svuotando il centrocampodi incontristi e riempiendolo di piedi educa-ti. All’Europeo aveva il rombo rotante, alMondiale una sorta di Triangolo delle Bermude che risucchia la palla: sabatoun mostruoso Pirlo ha servito 103 pas-saggi esatti (solo 5 sbagliati), De Rossi99, Verratti 59. Thiago Motta nei 33

minuti giocati non ha sbagliato un solo ap-poggio: 26 recapiti su 26. Nella finale inter-continentale Barcellona-Santos del 2011,Xavi servì 102 passaggi esatti su 103, Inie-sta 101 su 101. Oggi la Spagna siamo noi.

Passator Cortese E anche un po’ il Brasi-le, perché sabato gli spettatori di casa

hanno iniziato a tifare timidamenteper noi poi, sedotti dalla nostra vo-

glia di giocare, hanno concluso scan-

Pirlo è stato come sempre l’architetto, celebrato allo stadio e sui giornali inglesiCon De Rossi e Verratti è un Triangolo delle Bermude

dendo «olé» da corrida. Ricordavano la magliastrappata a Zico nell’82 e ora vedono italianiche si difendono giocando invece che arretraresulle barricate: neppure un ammonito. I cori distima di Manaus sono un riconoscimento pub-blico, il vero visto d’ingresso per il Brasile, terradel calcio elegante. Ieri i quotidiani brasiliani,ma anche quelli inglesi, versavano pagine dimiele per l’Italia e soprattutto per Pirlo, il no-stro Passator Cortese, chiamato «maestro» dalDaily Mail. Gli inglesi hanno cercato di ingab-biarlo invano, come Scotland Yard con la Pan-tera rosa. Pirlo è evaso annodando un passag-gio all’altro, come lenzuola. Prandelli ha sem-pre tenuto connessa la Nazionale alla società,da Rizziconi a Medolla. In fondo, anche la suasvolta è un messaggio: dall’emergenza si escecon la fantasia, con il coraggio di smarcarsi dal-la tradizione e inventare strade nuove sfruttan-do al meglio le potenzialità. In tempi di paure edi crisi si palleggia tutti insieme, l’individuali-

smo spensierato è lontano come gli anni Ot-tanta.

Santi e poeti Due precisazioni per con-cludere. Prima: il numero di passaggi, co-me il possesso, non è un valore in sé; non èil fine, ma il mezzo. La prova è Olanda-Spa-gna: i rossi palleggiavano, gli arancioni vo-lavano in porta. Infatti i passaggi record de-gli azzurri hanno preso senso con le accele-razioni di Candreva e Darmian, con i gol diMarchisio e Balotelli. Seconda precisazione:quel 93,19% record è un filo dopato, nel sen-so che il gracile pressing inglese e il ritmo

lento, per il caldo, hanno agevolato il palleg-gio. Ma la sostanza resta inattaccabile: Manausdata ufficialmente una nuova era. Non siamopiù solo un popolo di santi, poeti e navigatori.Anche di palleggiatori. Chiamateci TikItalia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il dato è stato condizionatodai ritmi lenti, ma l’inversionedi tendenza è chiara: il c.t. ha puntato tutto sulla qualitàdei centrocampisti centrali

GIRONE D DOPO IL DEBUTTO VINCENTE

Nel girone C, sabato notte, vittoria della Costa d’Avorio (gol diBony e Gervinho) che batte 2-1 il Giappone, in vantaggio conHonda. Nel girone E la Francia asfalta l’Honduras (3-0) con dop-pietta di Benzema e autorete di Valladares, mentre la Svizzeravince in rimonta sull’Ecuador: di Seferovic al 93’ la rete da trepunti dopo il vantaggio di Valencia e il pari svizzero di Mehmedi.

IERISUPER FRANCIACON BENZEMA

OGGICR7, ESORDIO CON I TEDESCHI

4I NUMERI

103i passaggi

correttidi Andrea Pirlo,

più dei 99di De Rossi

e dei 59di Verratti.

Il primo degliinglesi è Gerrard

con 62.Impressionante

Thiago Motta:26 passaggi

correttie nessuno

sbagliato

on èi-

ha defi-tiva nel-. Comeghbury,per da-

ammatoufficial-rra.

nnegareerto pera dimo-iosi che

w difen-rinnova

ma, perforte e inadeguSterlingbe in alcampo, gio. Inizdi inconti. All’EMondiaBermudun mossaggi e99, Ve

minuti poggio:contineXavi sersta 101

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Azzurri super palleggiatoriMai tanti passaggi giusti

per una nazionale dal 1966Contro l’Inghilterra oltre il 93%

di tocchi andati a segnoCompiuta la metamorfosi

di Prandelli: dall’emergenzasiamo usciti con la fantasia

DIFESA 219

DX

113

CEN

TRO

369

SX

297

CENTROCAMPO 319 ATTACCO 241

Squadra annoLe linee di passaggio più sfruttate dagli azzurriI quadrati blu sono le zone dove abbiamo giocato di più

Partita % passaggi riusciti

12

20

15

3

821

16 23

4

6

SQUADRE PIÙ PRECISE AL MONDIALE

NAZIONALI PIÙ PRECISE AL MONDIALE

ITALIA 2014 Inghilterra-Italia93,2

Danimarca 1986 Danimarca-Uruguay92,7

Germania 1986 Germania-Scozia92,4

Germania 1970 Germania-Perù91,9

Germania 2010 Germania-Australia91,5

1982 Italia-Camerun88,3

1986 Bulgaria-Italia

1986 Italia-Argentina

1986 Sud Corea-Italia

88,3

87,8

87,8

COMANDANO DE ROSSI-PIRLO-VERRATTI

28%

15%

47%

38%

41% 31%

LA TIKITALIAÈ DA RECORD

DEL MONDO

THE SUN«THE ITALIAN SOB»

Il Sun più ironico che critico.«Il singhiozzo italiano»: gioco di parole con «The Italian job»

L’esultanza degli Azzurri dopo il gol di Marchisio che valeva il momentaneo 1-0 contro l’Inghilterra AP

DAILY STAR«I LEONI INCIAMPANO NELLA GIUNGLA»

I «leoni indomabili» si sono fatti bloccare nella giungla di Manaus:il commento del tabloid inglese

FOLHA DE SAO PAULO«ITALIA BATTE INGHILTERRA»

Il popolare quotidiano brasiliano celebra in prima pagina la vittoriadell’Italia al debutto Mondiale

RECORD«HART, VAI A PRENDERE QUESTA...»

La «martellata» di testa di Balotelli conquista la prima del quotidiano sportivo messicano Recordti senti più

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o a centro-del palleg-trocampoi educa-nte, aldellebato

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LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 3

A Salvador alle 18 il girone G parte con il botto: Germania-Porto-gallo, la squadra di Löw contro Cristiano Ronaldo, che sarà incampo nonostante le noie al ginocchio sinistro. In serata si chiu-de la prima giornata del girone F con Iran-Nigeria, e poi di nuovoil girone G, che metterà di fronte il Ghana di Boateng contro gliStati Uniti guidati da Klinsmann.

Con le gare del girone H si chiude la prima giornata della fase agironi. In campo alle 18 il Belgio di Mertens e Hazard (foto) chesfida l’Algeria, mentre alle 24 tocca a Russia e Sud Corea. Alle 21italiane invece il Brasile giocherà la sua seconda gara dopo lavittoria all’esordio con la Croazia: l’avversario sarà il Messico,che come i padroni di casa ha tre punti in classifica.

DOMANIBELGIO E RUSSIAPIÙ IL BRASILE

Dalla fascia al mercatoLa Roma su DarmianCandreva gela la LazioArrivati in punta di piedi, sono stati decisivi nella gara d’esordioL’esterno apre l’asta: «Voglio un club che giochi la Champions»

I CROSS DI SABATO

Candreva

Darmian

FASCIASINISTRA

FASCIADESTRA

0 7

1GDS - DATI OPTA Matteo Darmian, 24 anni LAPRESSE Antonio Candreva, 27 anni ANSA

DAL NOSTRO INVIATOMASSIMO CECCHINIMANGARATIBA (Brasile)

«Che cosa ci faccio qui?».Lo scrittore e viaggiatore in-glese Bruce Chatwin se lo chie-deva con emozione quando sitrovava in posti del mondo chenon avrebbe mai pensato di ve-dere e vivere. Alzando losguardo sulle tribune di Ma-naus, probabilmente MatteoDarmian e Antonio Candrevadevono aver pensato qualcosadi simile, perché vivere da pro-tagonisti una sfida mondialecontro l’Inghilterra fino a pocotempo fa avrebbe avuto le stimmate dell’inimmaginabi-le. Invece è stato proprio sullacorsia calpestata da quei due,la destra, che l’Italia di Pran-delli ha vinto la sua partita,perché da lì sono arrivati 8cross in area - uno dei quali, ar-tefice Candreva, è stato santifi-cato in rete da Balotelli - e suquella fascia gli uomini di Ho-dgson sono stati costretti aspendere 8 falli. Insomma, do-ve un tempo correvano in cop-pia Claudio Gentile e BrunoConti (1982) e poi ancoraGianluca Zambrotta e MauroCamoranesi (2006) - che ieriera a Manaus -, adesso tocca aDarmian e Candreva farsi lar-go per cercare un finale «mon-diale» e - come effetto collate-

rale - una vetrina di mercato.

Lui e Maldini «Se me l’avesse-ro detto otto mesi fa che sareiarrivato a questo punto, mi sa-rei messo a ridere - dice Dar-mian - Sinceramente non cipensavo. Poi è arrivata la con-vocazione e adesso vogliosfruttare al massimo questaopportunità. Mi auguravo unesordio così. Sono sceso incampo determinato, sapevo diavere la fiducia dei compagni edell’ambiente. E poi gli smsgiunti dall’Italia mi hanno ca-ricato». A questo punto, peruno cresciuto nel vivaio delMilan, non c’è da sorprendersise si scomodino i primi parago-ni con Paolo Maldini. «Ho avu-to la fortuna di allenarmi spes-so con lui e vi posso dire che ètroppo presto, per me è unconfronto troppo importante».L’umiltà però non gli impedi-sce di essere nei radar del mer-cato, con la Roma che già datempo si è mossa per lui. «Il d.s. Sabatini d’altronde mi co-nosce bene - aveva detto pochigiorni fa lo stesso Darmian -anche perché suo fratello è sta-to mio allenatore nel Padova».

Francesca e le wags Nellepoche ore di libertà, però Mat-teo ha occhi solo per la fidan-zata Francesca, appena arriva-ta, che è entrata nel gruppo

delle donne azzurre per oracomposto dalle lady (e miss)Cassano, Balotelli, Aquilani,Marchisio, Thiago Motta, Pa-letta e Cerci, curate dall’agen-zia di viaggi Dreams Team diAndrea Mereghetti. Per lorocena insieme ai propri compa-gni, visto che da oggi si rico-mincia il lavoro più serio.

Candreva saluta Consumatala felicità di rito per la vittoriacontro l’Inghilterra, ancheCandreva sa che questa vetri-na mondiale per lui sarà l’occa-sione per un importante passoavanti in carriera. «Vivere un Mondiale da protagonista èbellissimo. È chiaro che sin daquando si è bambini si sogna digiocare in un grande club perprovare a vincere le competi-zioni più importanti. Qui inBrasile voglio fare bene ancheperché mi piacerebbe andarein una squadra in cui poter gio-care la Champions League.Spero di fare un grande cam-pionato del mondo, poi si ve-drà cosa accadrà». Impressio-ni? La corte di Psg, Napoli e Ju-ve ha fatto breccia nel cuore diAntonio, anche se il presidenteLotito parte da una richiesta di35 milioni. Come dire, per ave-re un divorzio a lieto fine pertutti bisognerà mettere manoal portafoglio.

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il tabellinoINGHILTERRA-ITALIA 1-2

MARCATORI Marchisio (It) al 35’, Sturridge(In) al 37’ p.t.; Balotelli (It) al 5’ s.t.INGHILTERRA (4-2-3-1) Hart 5; Johnson5, Cahill 5, Jagielka 6, Baines 5; Hender-son 5 (28’ s.t. Wilshere 5,5), Gerrard 5;Welbeck 5 (16’ s.t. Barkley 6), Rooney 5,Sterling 6,5; Sturridge 6 (34’ s.t. Lallana 5).(Foster, Forster, Smalling, Shaw, Jones,Lampard, Milner, Lambert) All. Hodgson 5.ITALIA (4-1-4-1) Sirigu 7,5; Darmian 7,Barzagli 6,5, Paletta 4,5, Chiellini 5,5; DeRossi 6,5; Candreva 7 (34’ s.t. Parolo s.v.),Verratti 6 (12’ s.t. Thiago Motta 6), Pirlo 7,5,Marchisio 7; Balotelli 7,5 (28’ s.t. Immobiles.v.). (Perin, Abate, Bonucci, Aquilani,Cassano, Cerci, Insigne). All. Prandelli 7,5.ARBITRO Kuipers 6,5.NOTE ammonito Sterling (In).

L’Italia di Prandelli affronterà la CostaRica il 20 giugno, a Recife, ma 24 oreprima andrà in scena lo «spareggio-dramma» Uruguay-Inghilterra. Se isudamericani non supereranno gli in-glesi, gli azzurri potrebbero guada-gnare l’accesso agli ottavi con un tur-no di anticipo: basterebbe battere laCosta Rica per avere la certezza al-meno del secondo posto nel gruppo D.Se invece l’Uruguay battesse l’Inghil-terra, sarebbe possibile un arrivo aquota 6 fra Italia, Costa Rica e la Cele-ste, nostra avversaria nell’ultimo tur-no. Il gruppo D è poi «abbinato» al C:negli ottavi, gli azzurri avrebbero

eventualmente a che fare con una fraColombia, Costa D’Avorio, Giappone eGrecia; parecchio avanti le prime duedopo 90’. Attenzione, in caso di arrivoa pari punti l’ordine della classifica èdettato da principi diversi da quellidella Champions. Il primo criterio di-scriminante è la differenza reti globale(non negli scontri diretti): per questo èimportante segnare molti gol contro lesquadre più deboli. A seguire conte-ranno i gol segnati in totale e, soltantocome ulteriore criterio, i punti negliscontri diretti, la differenza reti negliscontri diretti, i gol segnati negli scon-tri diretti e il sorteggio.

la guida

Se l’Uruguay frena ancora, è match pointBasterebbe vincere il 20 per passare

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4 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014

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LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5

URUGUAY COSTA RICA INGHILTERRA ITALIAGIRONE D IL PROTAGONISTA

Si può dare di più Si può dare di più Balotelli decisivoma Prandellialza l’asticellaIl c.t. dopo l’Inghilterra: «Ha mezzi eccezionali e deve capire certi movimenti». E pure De Rossi...

DAL NOSTRO INVIATOSEBASTIANO VERNAZZA

@GazzaVernazzaMANGARATIBA (Brasile)

La Fifa lo ha premiatocon la statuetta del «Man ofthe match». Per la Gazzetta eper altri quotidiani è stato ilmigliore in campo. CesarePrandelli, però, ha punzec-chiato Mario Balotelli: «Po-trebbe fare molto di più». Nonc’è allenatore che «maneggi»Balo così bene come il c.t. del-l’Italia. Prima dell’Inghilterra gli ha messo il pepe al sederecon lo «spauracchio» Immobi-le. Dopo l’Inghilterra ha usatobastone e carota, complimentie critiche. Buon senso comuneper gestire un campione e unpersonaggio estremo, nel benee nel male.

Anche De Rossi Così Prandel-li su Balo nel post-England:«Ha mezzi eccezionali e devecapire che certi movimentidell’attaccante sono finalizzatiall’azione. Deve dare di più».Daniele De Rossi, uno dei lea-der dello spogliatoio azzurro,si è accodato: «Mario ha se-gnato un gol da vero killer, hale qualità dei grandi cannonie-ri, ma non si muove come loro.Se facesse i movimenti giusti,realizzerebbe il triplo delle re-ti. Comincia a capirlo, i suoicompagni e l’allenatore lo aiu-tano. Sta maturando tattica-mente. Se impara a correre ne-gli spazi e ad allungare la squa-dra, è inarrestabile perché nonci sono difensori che possanotenerlo». Contro gli inglesi Ba-lo ha scoccato quattro tiri: dueconclusioni in porta - il pallo-netto sventato sulla linea e ilgol - e due fuori. E’ stato pesca-to in fuorigioco per quattrovolte. I grafici sulle posizionimedie da lui tenute certificanoche si è mosso un pochino piùindietro rispetto ad altre primepunte di questa prima tornataMondiale - Sturridge, Camp-bell, Gutierrez e Diego Costa sisono installati qualche centi-metro più avanti - e hanno col-to la solita tendenza a svariaresulla sinistra. Conclusioni:Prandelli e De Rossi gli chiedo-no maggiore profondità. Seiun centravanti e gioca da cen-travanti, il senso del messag-gio. E’ vero però che con Im-mobile, nel quarto d’ora fina-le, l’Italia si è abbassata di mol-to. Le critiche di Prandelli e DeRossi vanno catalogate alla vo-ce pungolo: Mario, non ti fer-mare, abbiamo giocato soltan-to una partita.

Frecciate Sul volo di ritorno

da Manaus ha viaggiato con lafutura moglie Fanny Negue-sha, come da foto pubblicatesu Instagram. Fanny allo sta-dio ha tifato da matti e da lon-tano ha scambiato baci col fi-danzato: «Mario ha giocatobenissimo, ha segnato. Abbia-mo vinto, meglio di questo…».E poi: «Chi non è felice quandosi sposa?». Sul braccio sinistro,in evidenza, il tatuaggio dedi-cato al suo uomo: un’amorosa

frase in inglese. Balo si è scate-nato su Twitter e su Instagram.«Grazie a tutti coloro che misostengono, che credono inme e che mi capiscono», hatwittato. Ha postato la foto incui schiocca uno «smack» aFanny, alcuni scatti dall’aereoe l’immagine della sua sorelli-na naturale Angel in magliamilanista. Enock, il fratello-calciatore, ha scritto un mes-saggio polemico su Facebook:

«Tutto ad un tratto tutti tifanoMario. No comment». Ieri se-rata libera per gli azzurri: ilnumero nove come è ovvio l’hatrascorsa con Fanny.

Il Brasile ai suoi piedi I brasi-liani stravedono per Pirlo e Ba-lotelli. Amore sbocciato un an-no fa in Confederations. Ju-nior, giocatore del Brasile del1982 ed ex del Toro, ha dettoin tv: «Con Mario il Brasile vo-lerebbe e vincerebbe facilmen-te la Coppa». Una critica nep-pure tanto velata a Fred, chepure i suoi gol li segna. A Riofantasticano di un’accoppiataNeymar-Balo. La Globo ha tra-smesso un reportage da Bre-scia. All’oratorio di Concesio,il paese bresciano in cui Balo-telli è cresciuto, hanno allesti-to un maxi-schermo per segui-re tutti assieme la partita.C’erano tanti amici di Mario,tra gli altri il 19enne Serafino:«E’ un ragazzo d’oro, con uncoraggio enorme. Un esempioper tutti noi. A 13-14 era giàmolto più bravo di tutti, porta-va via la palla a chi voleva. Eraumile, scherzava ed è rimastocosì. Oggi gira in Ferrari, ma sidiverte con le cose semplici». ABrescia hanno già scritto l’agiografia, però Mario seguela linea Prandelli: «Non abbia-mo ancora fatto niente», hadetto. Che il «bad boy» sia fi-nalmente cresciuto? Arrive-derci alla prossima puntata.

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LA SERATA PARTICOLARE DELL’ATTACCANTE E IL TATOO DI FANNY

1 Balotelli e il portiere inglese Hart 2 Il gesto di Balo a fine gara: 2-1 e ora zitti 3 I tifosi azzurri con l’immagine di Mario versione Hulk dopo il 2-0 alla Germania a Euro 2012 4 Fanny, promessa sposa della punta, esulta allo stadio. Sul braccio una dedica in inglese: tra le parole si legge «...makes me love Mario Balotelli»

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11le retisegnate da SuperMario con laNazionale in gare ufficiali. Solo2 i gol di Balotelli in amichevoli

storyEuropeo 2012e ConfederationsLe altre prodezzedi SuperMario

ITALIA-IRLANDA 2-0Girone Euro 2012Balo in gol con una semirovesciata

ITALIA-GERMANIA 2-1Semifinale Euro 2012Primo gol con un colpo di testa

ITALIA-GERMANIA 2-1Semifinale 2012Bis di SuperMario con un bolide

ITALIA-MESSICO 2-1Girone ConfederationsGol vittoria di potenza

IL PREMIER TIFOSO

Renzi: «L’Italiaha dimostratocuore e cervello»

«L’Italia ha mostrato diavere cuore e cervello. Per vincere i Mondiali occorre anche un’altra parte del corpo... i piedi, ovviamente. Dico grazie e bravo a Prandelli che, prima di essere un ottimo c.t., è una straordinaria persona». Il premier italiano, Matteo Renzi, amico ed estimatore del commissario tecnico azzurro, nonché appassionato di calcio, ha commentato così al Tg5 il vittorioso esordio dell’Italia contro l’Inghilterra ai Mondiali.

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6 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014

L’INVESTITURA PARLA IL N.1 AZZURRO

Gigi al secondo «Sono feliceche tocchi a te»DAL NOSTRO INVIATOMANGARATIBA

Si è stressato quasi più per il controllo an-tidoping post partita che per il suo debutto mondiale. Sirigu, come anche Thiago Motta eVerratti, suoi compagni al Psg, sabato sera hadovuto completare gli esami medici che nonaveva potuto sostenere a Coverciano e dunqueil premio per la sua partita da protagonista èstata una mezzoretta in uno stanzino angustodell’Arena Amazona: non proprio il massimodopo il bagno di sudore già fatto in campo. Incompenso la costola che l’aveva tormentato fi-no a qualche giorno prima ha reagito bene: piùche per il dolore, quasi scomparso già da unpo’, Sirigu era preoccupato per non aver potutoforzare negli ultimi allenamenti. Rischiava disentirsi condizionato anche in partita, dopo es-serlo stato nel lavoro.

Quel colloquio Timori scongiurati in fretta: lohanno aiutato la testa e Gigi Buffon, di cui finoa prova contraria si sente l’erede, perché l’espe-rienza in questo mestiere conta e Perin e Scuf-fet possono attendere. Nelle ultime ore il capi-tano a Sirigu non ha dato solo una mano, matutta la sua manona, forse anche tutte due. «Solo la mattina della partita — ha raccontatoSiri — ho capito che sarebbe toccato a me. Si-tuazione strana, per un secondo portiere: tro-varsi di fronte al titolare che non ce la fa. Micapotevo far finta di non essere contento di gioca-re, e però mi dispiaceva per lui. Però Gigi mi haguardato negli occhi e mi detto: “Sono conten-to perché il mio infortunio non è così grave, maanche perché tocca a te”. Ecco, avevo cercatotranquillità parlando con la mia ragazza, con lamia famiglia, ma a lui è bastata una frase così.E io mi sono sentito subito più sereno».

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Sirigu e Buffon: festa dopo la vittoria con gli inglesi PEGASO

Toldo spinge Sirigu«Bravo, senza pauraMi sono rivisto in lui»

DAL NOSTRO INVIATOANDREA ELEFANTEMANGARATIBA (Brasile)

La forza gli è arrivata dadentro. Dentro di sé, certo,perché Salvatore Sirigu è unragazzo con la scorza resi-stente più che dura, ed è unacosa che quando nasci in Sar-degna ti succede facilmente:è proprio questione di natu-ra. Ma anche dentro la squa-dra, «perché in questa Italiafunziona così — ha poi rac-contato Siri — sai che riusci-rai a superare le tue difficoltàindividuali anche con la solaforza del gruppo. Che ti dàuna mano in campo ma an-che fuori». In campo si è vi-sto, anche guardando Inghil-terra-Italia davanti alla tv. EFrancesco Toldo, andando inguerra con il sonno, l’altranotte ha fatto un salto indie-tro di 14 anni, mica uno.

quella fra me e Buffon erauna vera concorrenza, ades-so le gerarchie sono mol-to più chiare. Però quan-do hanno inquadrato Gi-gi che si sbracciavain panchina, e fa-ceva coraggio atutti, non solo aquello che aveva ilcompito di sostituir-lo, ho capito perchéSirigu è andato in cam-po senza paura».

Almeno in questo lasua storia e quella di Siri-gu hanno combaciatoperfettamente?

«Non ricordo dov’ero echi mi disse dell’infortu-nio di Buffon, ma la sen-sazione di quei giorni: se-renità totale, come cinqueanni prima in Croazia,quando debuttai in Na-zionale. Bucci fu

espulso, Sacchi era agitatis-simo e io invece tranquillocome una pasqua. Mi è sem-brato così anche Sirigu, gliho visto negli occhi la sicu-rezza di chi è preparato almomento».

E poi cosa ha visto?«Che ha fatto subito la cosa

giusta: un’uscita “energica” eun intervento sicuro per dar-si immediatamente corag-gio. A quel punto la sicurezzal’ha data lui ai compagni: perun portiere è la cosa che con-ta di più».

Anche più sicuro del previ-sto?

«Diciamo che era prevedi-bile ma non scontato che ri-spondesse così. Sirigu ha gio-cato la Champions, dunquesa come gestire un certo ge-nere di pressione, però unMondiale è un’altra cosa. E’un altro step, ancora più dif-ficile, perché giochi sempreal limite, ogni pallone scotta,mezzo errore e sei cotto: ec-co, lui non ne ha fatto nean-che mezzo».

E adesso, se toccherà an-cora a lui contro la Costa Rica,andrà in discesa?

«Eh no, altrimenti si fregacon le sue mani. L’importan-te è che non pensi che la cosapiù difficile l’ha già fatta,perché è esattamente il con-

trario. Però Sirigu sa di ave-re le spalle coperte: vedre-te che se non sarà pronto

per tornare in campo, glidarà una mano Gigiun’altra volta».

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L’INFERMERIA PER I DUE INFORTUNATI NIENTE SFIDA ALLA COSTA RICA

Buffon può recuperare per l’UruguayDe Sciglio, è dura: fa solo terapiaIl medico azzurroCastellacci è più ottimista sul portiere. Recife:allarme per il caldo

DAL NOSTRO INVIATOMASSIMO CECCHINIMANGARATIBA

È raro che il professorEnrico Castellacci perda il sor-riso, nonostante gli oneri chela salute degli azzurri compor-ta. Stavolta, però, gli scogliche deve affrontare sono al-meno tre: i recuperi di Buffone De Sciglio e l’allarme caldoche si preannuncia a Recife.Cominciamo dai due azzurri,su cui pare chiaro come lostaff non voglia rischiare recu-peri affrettati. «Buffon e DeSciglio sono le uniche vere cri-ticità della squadra. Gigi fa-cendo un movimento abnor-me ha avuto un trauma un po’particolare alla caviglia sini-

stra, che si è distorta, così co-me il ginocchio. All’inizio c’èstata preoccupazione, perchéha rivissuto tutte le esperienzenegative capitategli ai Mon-diali. Poi però l’ottimismo hacominciato a regnare. Per il gi-nocchio non ci sono problemigrossi, la caviglia invece hauna sofferenza del tendine ti-

biale anteriore. Se sarà neces-sario, faremo indagini stru-mentali, ma siamo ottimisti suun recupero abbastanza velo-ce. De Sciglio? Ha avuto unedema a livello del bicipite fe-morale senza lesioni, ma perora non è in condizione di alle-narsi, fa solo terapie». Morale:l’impressione è che entrambi

possano saltare la prossimapartita, con Buffon sicuro diesserci (almeno) con l’Uru-guay (la partita è in program-ma martedì 24 a Natal).

Allarme Recife Superato-l’ostacolo Manaus, adesso ci aspetta Recife. «Giochiamo al-l’una e se ci sarà il sole il caldosi sentirà parecchio. Quindisiamo più preoccupati. A Ma-naus siamo rimasti sorpresiche non abbiano fermato ilgioco vista la temperatura. Ciauguriamo che possa succede-re a Recife e a Natal, quando sigiocherà in orari non consonia una partita di calcio (alle 13,ndr). Il timeout c’è con unatemperatura superiore ai 32gradi, ma quando c’è un’umi-dità dell’85-90 per cento, lapercezione sale di 3-4 gradi. Igiocatori hanno perso minimodue litri d’acqua, e mi tengobasso. In ogni caso, abbiamocominciato le terapie refrige-ranti: criosauna e guanti spe-ciali». Chiudiamo con una cu-riosità: a Manaus, cinque az-zurri sono stati sottoposti al-l’esame antidoping, cioè idesignati Abate e Marchisio e itre del Paris Saint Germain, Verratti, Thiago Motta e Siri-gu, assenti ai controlli a sor-presa di Coverciano.

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Gianluigi Buffon, 36 anni, capitano dell’Italia ANSA Mattia De Sciglio, 21 anni, con Ignazio Abate, 27 ANSA

VICEPRESIDENTE FIGC

Albertini duro«La Fifa mettai time out»

Adesso il time out lochiede ufficialmente la Federazione Italiana Gioco Calcio. E, dopo il vittorioso debutto di sabato notte a Manaus con l’Inghilterra, in una condizione davvero difficile, lo fa attraverso il vicepresidente Demetrio Albertini, responsabile del Club Italia. «Fortunatamente l’arbitro haconcesso spazi per idratarsi, durante le pause di gioco. Ma per le prossime due partite il nostro auspicio è che si decida per i time out. Insomma dopo la protesta del ct azzurro Cesare Prandelli arriva anche la presa di posizione della dirigenza. «Il regolamentoprevede dei parametri precisi ma generali: vanno prese inconsiderazione anche le condizioni specifiche — continua Albertini — A Manaus quando il medico ha deciso il no al time out, l’umiditàera accettabile. Ma in campo era salita al 78 per cento. Sicuramente c’è preoccupazione per le partite che si giocano alle 13».

Inghilterra-Italia, debutto azzurro a Brasile 2014: Sirigu stoppa Rooney REUTERS Italia-Olanda, semifinale Euro 2000: Toldo para tre rigori (l’ultimo a Bosvelt) AP

URUGUAY COSTA RICA INGHILTERRA ITALIAGIRONE D LA SORPRESA AZZURRA

L’ex portiere sostituì Buffon a Euro 2000 e fu decisivoai rigori: «Ha fatto le cose giuste e ha dato sicurezza»

SalvatoreSirigu, 27

LIVERANI« Salvatore ha giocato anchela Champions, sa come gestirela tensione

FRANCESCO TOLDOEX PORTIERE

DA UN PORTIERE ALL’ALTRO AL MONDIALE 2014 COME ALL’EUROPEO 2000

Europeo del 2000, fratturaalla mano per Buffon, gioca (efa meraviglie) Toldo: infortunidiversi, ma come non ripen-sarci?

«E infatti un po’ mi sono ri-visto in Sirigu, anche se ledue situazioni sono differen-ti pure per un altro motivo:

ENRICO CASTELLACCIMEDICO ITALIA

« Giochiamo alle 13e col sole il caldosi sentirà tanto.Facciamo lavorirefrigeranti

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LE INIZIATIVE SUL SITO

Va fortissimoil Mondialesu Gazzetta.it

Il Mondiale su Gazzetta.itdura tutto il giorno e raccoglie consensi sempre più larghi come dimostrano le condivisioni via social degli articoli, dei video e delle gallery fotografiche. Tra appuntamenti fissi, tempo reale di tutte le sfide e il flusso continuo di notizie la copertura sull'evento è totale. La giornata Alle 8 si comincia con «Bom dia, Italia», una delle rubriche quotidiane dei nostri inviati con le ultime notizie, la rassegna stampa e gli umori raccolti nel ritiro azzurro. Alle 12 irrompe il Tg satirico «Rompimundial», con le gag e i personaggi di Gene Gnocchi. Alle 16 spazio al calciomercato, con «Un colpo in 60 secondi», a cura di Carlo Laudisa. In serata il punto tattico di Alessandro de Calò con «La chiave». Durante tutta la giornata poi, aggiornamenti in tempo reale con due dirette Twitter: una dedicata esclusivamente alla Nazionale di Cesare Prandelli, l'altro incentrato sulle altre formazioni di Brasile 2014. L'analisi Dopo ogni partita dell'Italia infine, un grande allenatore del nostro campionato analizza la prestazione, i punti forza, quelli di debolezza e lo stato di forma dei nostri giocatori. Nella prima puntata de «Il Mondiale in panchina» è Zdenek Zeman a dire la sua, intervistato da Andrea Di Caro.

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L’Italia fa boom a mezzanotte:oltre 15 milioni di telespettatoriQuasi 13 su Rai 1 e 2,5 sintonizzati su Sky: nessun evento ha fatto meglio a quell’ora

GABRIELLA MANCINI

Italia bella di notte, anzibellissima. L’atteso esordiocontro l’Inghilterra ha conqui-stato oltre 15 milioni di tele-spettatori tra Rai 1 e Sky Mon-diale 1 Hd. Una platea immen-sa, è il record assoluto di unevento a mezzanotte, sportivoe non. In particolare è stato vi-sto da una media di 12milioni770mila su Rai 1 e da 2milioni495mila su Sky fino quasi alle 2di notte. Altissima la share, os-sia il numero di televisori sinto-nizzati sulla partita su 100 ac-cesi: 70,46 per cento per la tv diStato e 13,8 per cento per quel-la satellitare.

Cifra pazzesca E’ una cifrapazzesca non tanto per la sha-re, visto che di notte è normaleche ci sia meno gente davantialla tv e quindi sale, quanto peril numero di persone che sonorimaste alzate a «spingere»l’Italia fino a notte fonda. Sonostati gli azzurri a convincere itifosi a fare le ore piccole con lefelici intuizioni di Prandelli, ilgol di Marchisio al 35’ e la su-spence che si è creata dopol’immediato pareggio di Sturri-dge: 13milioni 552mila perso-ne erano bloccate su Rai 1 nelprimo tempo con un picco diquasi 14 milioni. Un calo nellaripresa, dopo l’entusiasmo peril gol di Balotelli all’inizio, vistamediamente da 12milioni

31mila persone (72,23 per cen-to), ma ci sta. Chi aveva la sve-glia presto ha un po’ mollato. Aquesto bel numero vanno ag-giunte tutte le persone chehanno seguito l’incontro suimaxischermi. Italia-Inghilterranon si può perdere come Fan-tozzi, costretto a vedere suomalgrado la «Corazzata Po-temkin». Piazze, strade, giardi-ni sono state invase dai tifosi, ese pioveva bar e locali hannofatto affari d’oro. Perché la Na-zionale è un rito da vivere in-sieme e la febbre per gli azzurriè già salita a quaranta.

Incontri mitici Ai Mondiali cisono state altre due partite pas-sate alla storia giocate a mezza-

notte: la mitica Italia-Germa-nia 4-3, che ormai si ricordacon il risultato incorporato, eArgentina-Italia del ‘78, quan-do gli azzurri sconfissero i futu-ri campioni del mondo con ungol di Roberto Bettega. Ma an-cora non c’era Auditel e nonesistono dati ufficiali al di làdegli altissimi indici di gradi-mento.

Il triplo L’unica partita rileva-ta da Auditel a mezzanotte èItalia-Giappone dell’anno scor-so in Confederations Cup:l’avevano vista 4milioni760mila tifosi (50,34 per cen-to) su Rai 1 e 745.200 su Sky.Vero che il Mondiale è un’altracosa, ma gli ascolti per gli az-zurri sono triplicati. Italia-In-ghilterra su Sky ha registrato lostesso ascolto medio di Italia-Paraguay, partita d’esordio delMondiale 2010, ma quella erain prima serata, il dato di saba-to è davvero eccezionale tantoche la permanenza su Sky è sta-ta dell’87 per cento. Sono rima-sti tutti lì, fino alla fine. Unapassione ritrovata.

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83%la share complessivadi Rai 1 e Sky: su 100 televisori accesi 83 eranoper gli azzurri fino alle 2

4,5milionii telespettatori per Italia-Giappone in ConfedarationCup nel cuore della notte

Italia-Germania 4-3: il Paese si riunisce davanti alla tv a mezzanotte e impazzisce per Rivera al gol decisivo

Altro match mondiale nella notte: nel ’78 l’Italia batte l’Argentina, che vincerà il Mondiale, gol di Bettega ANSA

La gioia di Marchisio dopo il gol all’Inghilterra e l’esultanza con De Rossi: belli di notte GETTY IMAGES

URUGUAY COSTA RICA INGHILTERRA ITALIAGIRONE D FEBBRE AZZURRA

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10 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014

URUGUAY COSTA RICA INGHILTERRA ITALIAGIRONE D

Hodgson, quante critiche«Rooney così non serve»Il c.t. dell’Inghilterra sotto esame: l’attaccante gioca troppo largoOltremanica festa solo nei pub: venduti 17,5 milioni di pinte di birra

Zupping

DI VINCENZO CITO

Se l’inviatobussa alla tua portaLe grandi esclusive Rai, Saverio Montingelli suona ai citofoni delle case, per sapere come gli italiani stanno seguendo la partita. A una signora romana «Ha saputo, l’Italia è in vantaggiocon un gol di Marchisio!». La risposta «Guardi, che hanno già pareggiato...».

Le profezie di Beppe Dossena (Rai) durante Italia-Inghilterra. «Loro sono bravi in quello che sappiamo». «Dove non dovevamo subire, l’abbiamo fatto». «Noi occupiamo la metà campo, loro la attaccano». «Loro hanno subito un punto di riferimento, noi facciamo fatica». . «Subiamo dove abbiamo subito nel primo tempo, non abbiamo imparato la lezione». «Non c’è ordine nella fase difensiva». «Hodgson ha in campo il potenziale per pareggiare questa partita». Com’è allora, che alla fine abbiamo vinto noi?

Alessandro Bonan (Sky) suDaniele Adani «Non ha avuto una notte felice perché la vendetta di Montezuma si è abbattuta su di lui...» . Sabrina Gandolfi (Rai) su Alessandro Antinelli «Viene da una notte tosta ma di grande entusiasmo». Ci dicono proprio tutto...

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URUGUAY

Tabarez frena«Suarez? Non so se giocherà»

(ni.ce.) Tutto l’Uruguayguarda adesso a Luis Suarez come al salvatore della patria. L’attaccante del Liverpool, operato al menisco il 22 maggio, ieri si è allenato con quelli che non avevano giocato contro la Costa Rica. Si è mostrato sorridente e ottimista, ma Tabarez non è ancora in grado di sciogliere le riserve in vista della sfida con l’Inghilterra, in programma giovedì: «È una decisione da ponderare sino all’ultimo, anche per tutelare la salute del ragazzo – ha detto il c.t. –. Tutti si aspettano di vederlo in campo, io però devo ragionare da allenatore, e perciò dico che nulla è sicuro. Verificheremo i suoi progressi». Tabarez ha cercato di lavorare sotto il profilo psicologico. «Nel secondo tempo abbiamo commesso troppi errori ma questo non significa che non siamo una buona squadra o che sia tutto da buttar via». Nel caso Suarezgiovedì non parta titolare è possibile vedere dall’inizio Abel Hernandez, che sabato era entrato nel finale, al posto di Diego Forlan.

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DAL NOSTRO INVIATOSTEFANO BOLDRINIRIO DE JANEIRO (Brasile)

Incantati da Pirlo, colpitida Balotelli, delusi perché sta-volta speravano davvero dibattere gli Italians. Gli inglesisono rientrati alla base, a Riode Janeiro, con l’aria di chi,nonostante il caldo di Ma-naus, ha ricevuto una cascatadi acqua in faccia. «It had to behim!», doveva essere lui scriveil Sun, mentre il Mirror si ponedomande fataliste «Whyalways him?», perché semprelui? La vendetta di Mario,strapazzato per due anni emezzo dai media d’Oltrema-nica durante le stagioni alManchester City, fa male. Maquell’«Why always him?» po-trebbe riguardare anche Roo-ney. Il centravanti italiano allaprima presenza mondiale hafatto centro. Il bomber ingle-se, alla terza rassegna iridatadopo Germania 2006 e Suda-frica 2010, è ancora a secco.

Dilemma Rooney Wayne Ro-oney è l’immagine di un’In-ghilterra che si interroga su sestessa ed è ora costretta a bat-tere Uruguay e Costa Rica persuperare la prima fase. La suaposizione in campo, sinistra-centro e ancora sinistra-cen-

tro, non convince. Hodgson lodifende nonostante la mirasballata e persino un cornercalciato in curva («ha lavoratotanto per la squadra»), ma zioRoy deve pensare a difendereanche se stesso dalle osserva-zioni dei colleghi: «O fa il 10dietro Sturridge, oppure vafuori», sentenzia Alan Pardewsull’Independent. Per Redk-napp, che perse nel 2012 lacorsa per la panchina inglese,«Wayne a sinistra è sprecato».La stessa domanda viene po-sta da Paul Scholes, che purealla vigilia del mondiale erastato critico nei confronti delsuo ex compagno di squadraal Manchester United: «Per-ché utilizzarlo sulle corsieesterne, limitando così la suacapacità di fare gol? Waynenon ha colpe, va assolto».

Il bomber si difende Lui, il di-retto interessato, in zona mi-sta ha lo sguardo spaesato, co-me se il dopo gara prolungas-se il suo imbarazzo in campo.Il k.o. brucia: proprio lui ave-va detto alla vigilia che l’In-ghilterra era superiore agli az-zurri: «Siamo delusi perchénon meritavamo di perdere,ma questo è il calcio. L’Italiaha ribadito per l’ennesima vol-ta di essere un grande squadrae quando va in vantaggio è

difficile riprenderla. Ribadi-sco però il concetto che anchel’Inghilterra è forte. Purtrop-po abbiamo sprecato troppo,ma ora bisogna guardareavanti». Sulla posizione incampo, difende il ct: «Ho gio-cato a sinistra nel primo tem-po, al centro nella ripresa. Iosono soddisfatto della miaprestazione. Ho firmato l’as-sist per il gol di Sturridge,avrei potuto segnare, ma nonmi è andata bene. Il caldo?Non è un alibi. Ora dobbiamorecuperare le energie e pensa-re positivo. L’Uruguay vorràvendicare la sconfitta del-l’esordio e sarà dura. Non so

se rientrerà Suarez, ma bastagente come Cavani e Forlanper stare all’erta».

Pub e affari L’Inghilterra èrientrata a Rio de Janeiro nel-la nottata. Contro l’Uruguaypotrebbe tornare a disposizio-ne Oxlade-Chamberlain. Wel-beck e Sturridge non stannobenissimo. Gli unici a fare fe-sta sono stati i gestori dei 32mila pub inglesi, che grazie al-la partita contro l’Italia hannopotuto tenere aperti i locali fi-no all’1 di notte. La delusioneè affogata nei 17,5 milioni dipinte di birra venduti e bevuti.

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Roy Hodgson, 66 anni, commissario tecnico dell’Inghilterra dal 2012 AP

Wayne Rooney, 28 anni, ha debuttato in nazionale a 17 anni e 111 giorni. Dal 2004-05 gioca nel Manchester United REUTERS

che sfortuna

Fisioterapista k.o.Torna a Londra per essere operato

(bold) Commuove lastoria di Gary Lewin, il fisioterapista dell’Inghilterra che si è infortunato al gol di Sturridge. Lewin, 50 anni, dal 1980 al 2008 all’Arsenal e poi in nazionale, è saltato e, ricadendo, è scivolato male su una bottiglia, procurandosi una lussazione. Il fisioterapistatornerà a Londra per essere operato. Lewin, nel 2007, salvò la vita a Terry dopo uno scontro di gioco con Diaby.

Luis Suarez, 27 anni EPA

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LUNEDì 16 GIUGNOore 18

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MARTEDì 17 GIUGNOore 18

MARTEDì 17 GIUGNOore 21

MARTEDì 17 GIUGNOore24

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LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11

Modello Costa Rica«Il calcio è felicitàItalia, non fai paura»La squadra stupisce con i suoi talenti spensieratiLa Chinchilla, ex capo di Stato: «Il futuro è nostro»DAL NOSTRO INVIATOALESSANDRA BOCCISANTOS (Brasile)

Essere un paese felicenon vuol dire essere un paeseda operetta. La Costa Rica cheha steso i rivali uruguaiani viveallegramente la vendetta e lospecchio della piccola nazioneè donna Laura Chinchilla, expresidente della Repubblica,che si presenta a Casa Costa Ri-ca, un albergo anni Settanta af-facciato su una strada traffica-ta di Gonzaga, Santos, accom-pagnata dal papà e dal marito esi mette a conversare con uncorrispondente di Radio 107.1FM in una interminabile diret-ta. Doña Laura l’altra sera hafesteggiato assai. «Un’emozio-ne incredibile, non mi ero resaconto di essere nella tribunad’onore e quando ho rivisto leimmagini dell’esultanza mi so-no un po’ vergognata. Ma eraun così grande onore indossarela camiseta, che non ho saputotrattenermi. D’altra parte le ga-re di qualificazione sono stategiocate durante il mio governoe io mi sento coinvolta».

Tranquillità Non c’è stato diallerta davanti all’hotel Men-doza Plaza, non ci sono tifoseche si strappano i capelli. Fuo-ri, una piccola bandiera e unposter con su scritto «Benvenu-ta Costa Rica», più qualche de-cina di curiosi e una troupe del-la Bbc in attesa del ritorno deivincitori. La squadra si è alle-nata la mattina presto a Forta-leza prima di salire sull’aereoche li ha riportati a San Paolo equindi Santos. «Si allenanosempre la mattina presto»,spiega un cronista tico stupitodello stupore europeo: a San-tos il clima è mite e non ci sa-rebbe bisogno di allenarsi alleotto per difendersi dall’umiditàe dal caldo. «Ma così hanno piùtempo al pomeriggio. Descan-so, relax». Ritmi giusti, si direb-be, per ottenere successo: lapiccola nazione ha partecipatotre volte al Mondiale, questa èla quarta, ma sente bruciare lapartecipazione sfuggita quat-tro anni fa. Qui vicino c’è il riti-ro dei messicani, tradizionalinemici dei costaricani, eppurela rivalità pallonara con l’Uru-guay è ormai più profonda, a

causa del play off del 2010 cheha escluso la formazione cen-troamericana dal Mondiale inSudafrica.

Dolce vendetta Ed è questoche rende così speciale tutto. Igiornali uruguaiani dopo l’ulti-ma amichevole persa avevanoironizzato sulla qualità dellasquadra di Pinto («Costa Pove-ra») e i giocatori covavano ven-detta. Sono tranquilli, questicostaricani, ma determinati.Dicono: «Non pensate che con-tro l’Italia ci paralizzi la pau-ra». Il paese è già in festa per-ché mai la squadra aveva se-gnato tre gol in una partita diuna fase finale mondiale, perònon basta a placare Joel Camp-bell e i suoi compagni. «Lasquadra è molto unita e l’unio-ne fa la forza», spiega filosofical’ex presidente. «Abbiamo gio-catori di grande futuro comeJoel, sicurezze come Navas ealtri protagonisti, ma quelloche è successo contro l’Uru-guay è il frutto della somma ditutte queste personalità, ed è lospecchio del paese nel quale vi-viamo. Lei mi chiede perché la

Costa Rica è definita la nazionepiù felice del mondo e glielospiego subito: i costaricanihanno una somma di situazio-ni positive che produconoequilibrio e benessere. Le rela-zioni fra le persone sono facili,le famiglie sono importanti, chiha problemi economici puòusufruire dell’aiuto dello stato.La gente si sente sicura, e stabene».

Ambizioni Non è uno spotelettorale, Doña Laura ha fini-to il suo mandato poco più diun mese fa. Forse è davvero lafotografia di un popolo che èrappresentato qui da 1500 af-fezionati, molti dei quali pian-gevano di gioia dopo i tre golall’Uruguay. La Costa Rica, pa-ese dehooliganizzato, è peròpieno di passione per il calcio eper questa squadra compostaper la maggior parte di giocato-ri che hanno affinato in Scan-dinavia il gusto del calcio senzastress. Inutile dire che DoñaLaura, come i suoi connaziona-li, in queste ore sta ripassandola storia di Davide e Golia.

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Joel Campbell esulta dopo il pari con l’Uruguay: dito in bocca e palla sotto la maglia: «Sarò padre», ha confidato REUTERS

clicTRA L’ITALIA E LOS TICOSSOLO UN GOL DI SIGNORICON SACCHI IN PANCHINA

Tra l’Italia e la CostaRica c’è un solo precedente: è datato 6 giugno 1994. Fu un’amichevole prima del Mondiale Usa. A decidere il match bastò una rete di Signori. Era l’Italia di Pagliuca, Baresi, Costacurta e di Roberto Baggio. In panchina sedeva Arrigo Sacchi. Per la squadra centroamericana quella in Brasile è la quarta partecipazione ad un Mondiale. Anche nel 1990 la Costa Rica aveva esordito nel torneo con una vittoria: 1-0 contro la Scozia. Stessa partenza positiva nel 2002: k.o. 2-0 la Cina. Nel 2006 venne, invece, sconfitta 4-2 dai padroni di casa della Germania. Gli ottavi del 1990sono il risultato record.

su Twitter

E il presidente Solisesulta davanti alla tv«Che bravi i ragazzi»

Il tifo è contagioso. Ancheil presidente della Costa Rica Luis Guillermo Solis ha lasciato i panni ufficiali e ha messo la maglia della nazionale davanti alla tv. Al 2-1 firmato da Duarte è esploso, e l’immagine extra protocollo è finita su Twitter. «Che bravi i ragazzi», ha detto

URUGUAY COSTA RICA INGHILTERRA ITALIAGIRONE D LA RIVELAZIONE

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12 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014

SVIZZERA ECUADOR FRANCIA HONDURASGIRONE E LE PARTITE DI IERI

IL FILM DELLA GARA «BLEU» IN FESTA GRAZIE ANCHE ALLA MOVIOLA SULLA RETE DEL 2-0

1 Esultanza di gruppo per la Francia dopo il primo gol di Karim Benzema all’Honduras su rigore: gli avversari restano anche in 10 e la partita prende una piega decisamente favorevole agli uomini di Deschamps LAPRESSE 2 Il portiere dell’Honduras Noel Valladares cerca disperatamente di salvare il pallone che sta varcando la linea della sua porta, dopo aver colpito il palo (tiro di Benzema) e poi la sua mano IPP3-4 Il tentativo di Valladares è vano, come dimostrano le immagini della goal line technology: è gol, 2-0 Francia AP

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Benzema e tecnologiaLa Francia parte fortePrima volta del «falco» che assegna il gol fantasma del 2-0Poi doppietta del centravanti: k.o. l’Honduras in 10 per un tempo

DAL NOSTRO INVIATOFABIO LICARIPORTO ALEGRE (Brasile)

E alla fine arrivò anche ilgiorno del «gol fantasma», omeglio della tecnologia che at-testa senza ombra di dubbio sela palla è entrata o meno. Inlinea con gli inciampi organiz-zativi di questo Mondiale – ar-ricchito ieri dall’assenza di in-ni per complicazioni tecniche– anche il «goalcontrol-4D» diBlatter decide però di regalarequalche emozione: sul 2-0 diBenzema (con la complicitàdecisiva del portiere dell’Hon-duras). Il brivido di assistere aun eventuale fallimento milio-nario è forte, anche perchésotto il centimetro e mezzo ilsistema non offre garanzie,ma alla fine sì, è gol, quelloche in pratica chiude la gara.Difficilmente l’occhio umanosarebbe stato più preciso. Nonserve il computer, però, percapire che questa Francia sot-to copertura è davvero brillan-te, concreta e minacciosa. Benoltre il 3-0 al piccolo, cattivo esupponente Honduras. Ilgruppo non trascendentalel’aiuta a sognare lontano. E se

Pogba cresce sono guai pertutti.

Super Benzema Aspettandolo juventino, che comunque siprocura il rigore che sblocca lapartita, il fenomeno è Benze-ma. Educato alla manovra daMou prima, e da Ancelottiadesso, il franco-algerino èuno spettacolo che sublima lamanovra francese ampia, ro-tonda, con qualche strappo (diValbuena e Matuidi) che puòcreare il break contro avversa-ri dai tempi di reazione lenti.Benzema firma il rigore del-l’1-0 (45’ p.t.); obbliga Valla-dares all’autogol del 2-0 conuno splendido incrocio su lan-cio di Cabaye (3’ s.t.); infinechiude con una botta da grancentravanti, alla Van Basten senon sembri sacrilego (3-0).Ma attorno al centravanti c’èuna Francia aggressiva e inco-sciente: nella quale Descham-ps distribuisce democratica-mente le responsabilità.

Tattica Deschamps Mancan-do, appunto, un Deschamps lìin mezzo, o un Pirlo, il c.t. s’in-venta un 4-3-3 che, alla ma-niera di Luis Enrique, o di Gar-

cia, diventa 3-4-3 con il pre-zioso Cabaye a insinuarsi tra icentrali difensivi e gli esterni(Debuchy ed Evra) ad aggiun-gersi sulle ali. Ecco: la Franciasembra completa, perché inmediana Matuidi è un incur-sore terribile e Pogba acchiap-pa mille palloni, anche se dàl’impressione, pericolosa perlui, di gestirsi perché si sentemeno sicuro che alla Juve. Edavanti Valbuena, aspettandorivali più proibitivi, attenua ilrimpianto di Ribery. MentreGriezmann ha vinto il primoround con Giroud per fare davalletto a Benzema.

Verso gli ottavi Abbastanzaprobabile sembra a questopunto la qualificazione agli ot-tavi, viste anche Svizzera edEcuador. Comunque ostacolidi sicuro più difficili di unHonduras che sbaglia proprioapproccio alla sfida, convintodi poter reggere alla pari ilconfronto, e finisce in diecisenza capirci niente. Non sfug-ge l’idea di una discreta orga-nizzazione di gioco, ma il ner-vosismo e la durezza nei tack-le alla fine prevalgono sullamanovra. L’illusione di far ma-le con le ripartenze non duraneanche un quarto d’ora: falli-scono tutti i singoli più attesi(Najar, Espinoza, Bengtson) epoi la doppia follia di Palacioscostringe i suoi a giocare untempo in dieci. Ma, anche inparità, difficilmente l’Hondu-ras avrebbe retto il confronto,troppo lungo e troppo inferio-re nell’uno contro uno. AllaSvizzera il compito di dare lamisura più esatta della cifra diquesta Francia. Ci sbilancia-mo: sembra piuttosto alta.

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FRANCIA 3HONDURAS 0

PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI Benzema (F) su rigore al 45’p.t.; Valladares (H) autogol al 3’, Benzema (F)al 27’ s.t.

FRANCIA (4-3-3)Lloris; Debuchy, Varane, Sakho, Evra; Pogba(dall’11’ s.t. Sissoko), Cabaye (dal 20’ s.t. Ma-vuba), Matuidi; Valbuena (dal 33’ s.t. Giroud),Benzema, Griezmann.PANCHINA Ruffier, Landreau; Mangala, Sa-gna, Digne, Koscielny; Cabella, Schneiderlin;Remy.ALLENATORE Deschamps.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO ALTO 55,9 metriESPULSI nessunoAMMONITI Evra, Pogba, Cabaye per giocoscorretto.

HONDURAS (4-4-2)Valladares; Beckeles, Bernardez (dal 1’ s.t. O.Chavez), Figueroa, Izaguirre; Najar (dal 13’ s.t.Claros), Garrido, W. Palacios, Espinoza; Co-stly, Bengtson (dal 1’ s.t. Garcia).PANCHINA Lopez, Escober; Montes, Garcia;M. Martinez, Delgado, M.Chavez; J. Palacios,R. Martinez.ALLENATORE Suarez.CAMBI DI SISTEMA 4-4-1 dal 44’ p.t.BARICENTRO MOLTO BASSO 39,9 metriESPULSI W.Palacios al 43’ p.t. per doppia am-monizione (entrambe per gioco scorretto).AMMONITI Garcia e Garrido per g.s.

ARBITRO Ricci (Bra).NOTE spettatori 45mila circa. Tiri in porta 8 (2traverse)-1. Tiri fuori 4-1. Angoli 8-0. In fuorigio-co 1-2. Recuperi: p.t. 4’, s.t. 3’.

la Moviola DI A.FR.

Pogba caricato:rosso a Palaciose rigore giusti

Netto il rigore che sblocca la partita. Pogba riceve in area il lancio di Cabaye, Wilson Palacios lo carica da dietro senza alcuna possibilità di prendere il pallone. Da qui, il secondo cartellino giallo per il giocatore dell’Honduras. Il primo, Palacios lo aveva preso al 26’ del primo tempo per il tentativo di calpestare Pogba dopo un contrasto considerato non falloso. Il francese ha risposto con un accenno di reazione scalciando leggermente (ma senza colpire Palacios). Qualche rischio per lo juventinoma la scelta di ammonirlo e basta sembra giusta. Sul 2-0, interviene la tecnologia, arbitro e guardalinee si adeguano.

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le PagelleDI F.LI.

VALBUENASEMBRA RIBERYBERNARDEZTIENE BOTTA FRANCIA 7,5

LLORIS 6 Una paratina su Garcia. Tutto facile.DEBUCHY 7 Inarrestabile a destra da dove arrivano i pericoli più seri della Francia. Sfianca Espinoza, mette in area un cross dopo l’altro.VARANE 6,5 Sulla carta Bengtson è cliente antipatico, ma superato il primo quarto d’ora è disoccupato.SAKHO 6,5 Pulito, essenziale, in anticipo: Costly galleggia senza mai affondare, facile tenerlo a bada.EVRA 6 La sinistra è sua con l’inconcludente Najar, mentre Garcia gli chiede poco di più. Chiude in crescendo.POGBA 6,5 Ha ragione lui: quando si libera dal compito di copertura e può affondare è un’altra storia. Alla prima entrata in area prende il rigore. Ingenuità grave la reazione a Palacios.SISSOKO 6,5 Tutto facile contro un Honduras che non esiste più.CABAYE 7 Lascia a Pogba, Matuidi e Valbuena l’impostazione per piazzarsi tra i centrali alla De Rossi. Ma è lui a lanciare per Pogba (1-0) e Benzema (2-0).MAVUBA 6 Dà respiro a Cabaye, senza problemi.MATUIDI 7,5 Garrido si oppone poco e così è lui quello che entra più pericolosamente in area. Una traversa.VALBUENA 7,5 Non è Ribery ma il miglior surrogato possibile. Formalmente a destra, si diverte a tagliare il campo, partire da sinistra, accentrarsi. (Giroud s.v.)

h 8 IL MIGLIOREBENZEMA

Giroud, Griezmann o chi volete ma lui non si tocca. Potente, felpato, sempre al posto giusto: il rigore, il gol «tecnologico» (autogol, ma il colpo al volo è notevole), il 3-0 sul primo palo. Fantastico.

GRIEZMANN 6,5 Vinto il derby con Giroud, comincia fuori dalla manovra ma poi fa capire quant’è pericoloso. Una traversa.ALL. DESCHAMPS 7,5 Francia bella, offensiva, compatta. C’è da capire quanto aiuta l’Honduras, ma può fare una gran figura.

HONDURAS 5VALLADARES 5,5 In volo sulla punizione di Valbuena, aiutato due volte dalla traversa (su Matuidi ci mette il dito). Sfortunato sull’autogol, non sul 3-0.BECKELES 5 Non sempre riesce a contenere Matuidi che si allarga. E anche con l’asse Evra-Griezmann la vita non è facile.

h 6 IL MIGLIOREBERNARDEZ

Un bestione che ingaggia bei duelli fisici con Benzema. Esce per una botta.

CHAVEZ 5 Quel che può con lo scatenato Benzema.FIGUEROA 5 Meno «cattivo» di Bernardez si fa scavalcare dal piccolo Griezmann. E non solo.IZAGUIRRE 5 Debuchy lo schiaccia e Valbuena lo tiene in ansia.NAJAR 5 Fallisce l’appuntamento giocando col freno a mano tirato.CLAROS 5,5 In copertura per limitare i danni.GARRIDO 5 Mentre Palacios tenta la manovra, lui fa solo da barriera ma non regge il ritmo di Matuidi.W. PALACIOS 4,5 Un duro che sa anche giocare ma che non si controlla: prima passeggia su Pogba, poi lo stende in area. «Rosso» e rigore.ESPINOZA 5 Due discese che promettono, poi rincula.BENGTSON 5 Di lui si ricorda una provocazione a Cabaye, nient’altro.GARCIA 6 Ci mette un po’ di movimento in più. Suo il primo tiro.COSTLY 5 Opaco e vano come Bengtson.ALL. SUAREZ 5 Un po’ presuntuoso il suo Honduras che, per la prima volta al Mondiale, non perde ma crolla. Calmi i suoi però.

GLI ARBITRI RICCI 7 Giusti il rigore a Pogba e l’espulsione di Palacios. Non fa degenerare la sfida con personalità. Suo il primo gol «tecnologico». De Carvalho 7-Van Gasse 6,5

La gaffeSALTA UNA CERIMONIA MONDIALE

Problemi all’impianto audioE così niente inni nazionali MARCO GUIDI

«Mi chiedo se abbia an-cora senso far suonare gli inniprima delle partite». Il virgo-lettato, del novembre 2005, èdi Sepp Blatter, in un’intervi-sta allo Schweizer Illustrierte.Una delle tante uscite a vuotodel numero uno della Fifa. No-ve anni dopo in Brasile, eccoloaccontentato. I giocatori di

Francia e Honduras si schiera-no al centro del campo. Aspet-tano di sentire le note dellaMarsigliese o dell’Himno Na-cional. Per loro è uno dei mo-menti più emozionanti delMondiale, forse della carriera.E invece nulla, silenzio assolu-to. Per la prima volta nella sto-ria dei Mondiali, una gara vie-ne disputata senza suonareprima gli inni delle due nazio-nali. Incredibile.

Figuraccia Il motivo è tecni-co: guasto all’impianto audiodell’Estadio Beira-Rio di PortoAlegre. L’ennesima falla inun’organizzazione da bandadel buco. Dopo il campo «ver-niciato» di Manaus, i ritardinell’ultimare gli stadi, le pole-miche sui costi. E c’è pure unprecedente, peraltro nefastoper i brasiliani. 16 luglio 1950,il giorno del Maracanazo. ARio l’Uruguay batte la Seleçao

gaffe odierna non avrà riper-cussioni politiche. Alle Olimpi-adi di Londra durante l’innodella Corea del Nord (calciofemminile) passò sul mega-schermo la bandiera dei nemi-ci della Corea del Sud. Non c’èlimite al peggio. Ma qui in Bra-sile siamo solo all’inizio.

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Un pittoresco tifoso francese sugli spalti: non ha potuto godersi l’inno LAPRESSE

2-1, conquistando la Coppa. Labanda dovrebbe suonare l’in-no della Celeste, ma in campoe sugli spalti è il finimondo.Niente musica. Leggenda nar-ra che il complesso non avessenemmeno lo spartito dell’Him-no Nacional de la RepublicaOriental. Chi si aspettava vin-cessero gli altri? Se non altro la

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LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13

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SVIZZERA ECUADOR FRANCIA HONDURASGIRONE E LE PARTITE DI IERI

Brivido SvizzeraSeferovic nel recuperomanda k.o. l’EcuadorFinale clamoroso: Arroyo fallisce il match point sudamericanoperdendo l’attimo per il tiro e sul capovolgimento l’ex Viola fa 2-1FABIO BIANCHI

@fabiowhitesBRASILIA

Quel santone rude e sim-patico e non ancora stanco diseminare vittorie l’ha azzecca-ta un’altra volta. La sua Sviz-zera fa fatica, va sotto con ilpiù che discreto Ecuador enon riesce a reagire? Elemen-tare Watson, si deve cambia-re. Sì, ma il difficile è cambia-re bene. Ottmar Hitzfeld fa dipiù: cambia alla perfezione. Ainizio secondo round fuoril’anonimo Stocker e dentroMehmedi. Dopo 3 minuti ilpeperino del Friburgo firmadi zucca il gol dell’1-1 e poicontinua con il riavvio della squadra, manco fosse un com-puter impallato. Solo che laSvizzera non riesce a buttardentro il gol della fondamen-tale vittoria per proseguirecon ottimismo il girone in cui

c’è la Francia. Allora il burbe-ro santone fa scaldare la vec-chia conoscenza Seferovic e labutta dentro a 15 minuti dallafine. E il puntero della RealSociedad (ex Fiorentina, Lec-ce e Novara) al tramonto dellasfida, ma proprio quando ilsole sta per sparire, firma ilgol vittoria con un’incursionein area. Ok, le sostituzioni so-no giuste. E così la Svizzeracontinua con il suo camminoimmacolato.

Baby fenomeni I piccoli fe-nomeni di Hitzfeld non perdo-no da una vita gare coi puntiin palio. Avevano chiuso lequalificazioni imbattuti e orapartono col piede giusto alMundial. Il futuro sorride. An-

che quello più lontano. Oc-chio alla carta d’identità:Mehmedi ha 23 anni, Sefero-vic 22. Anche il leader dellasquadra Shaqiri ne ha 22 magioca come un vecchio, nelsenso della personalità edesperienza. Ieri ha trascinatola squadra. Il centravanti tito-lare Drmic, al quale è stato ne-gato un gol valido, ne ha 21.Come l’altro perno di centro-campo Xhaka (gioiellino delBorussia Mönchengladbach). E come il migliore in campo(due assist e tante discese) Ri-cardo Rodriguez, laterale sini-stro del Wolsburg che a di-spetto del cognome è nato aZurigo. Una squadra di feno-meni lattanti coperta da unadifesa e un centrocampo divecchie volpi. Behrami, per di-re: nel successo della Svizzerac’è il suo zampino; a meno diun minuto dalla fine del recu-pero ha strappato in area unapalla gol ad Arroyo, è partito,ha resistito a una carica e hadato la palla a Shaqiri per av-viare l’azione del 2-1.

La partita Questo Svizzera èun orologio che funziona.Spinge con continuità ed èben messa in campo. Però hasofferto parecchio con l’Ecua-dor. Che a sua volta ha un gio-co efficace di rimessa e indivi-dualità importanti, a partire dall’esterno del ManchesterUnited Antonio Valencia (inombra però) e quel JeffersonMontero che ha fatto sudareLichtsteiner. La squadra diRueda è passata in vantaggiocon una zuccata del 24enneEnner Valencia, un talento daandare a prendere subito daimessicani del Pachuca. Poi halasciato il pallino alla Svizzera(che ha chiuso con un nettosessanta per cento di possessopalla), cercando e sfiorandoin un paio d’occasioni il rad-doppio in contropiede. Co-munque ha combattuto finoalla fine. È stato sfortunato.Ora sarà difficile raddrizzarela baracca in questo gruppo.Ma aspetteremmo a darlo perspacciato.

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SVIZZERA 2ECUADOR 1

PRIMO TEMPO 0-1MARCATORI E. Valencia (E) al 22’ p.t.;Mehmedi (S) al 3’, Seferovic (S) al 48’ s.t.

SVIZZERA (4-2-3-1) Benaglio; Lichtsteiner, Djorou, Von Ber-gen, Rodriguez; Behrami, Inler; Shaqiri,Xhaka, Stocker (dal 1’ s.t. Mehmedi); Dr-mic (dal 30’ s.t. Seferovic).PANCHINA Sommer, Buerki, Ziegler, Sen-deros, Lang, Barnetta, Dzemaili, Fernad-nes, Gavranovic, Mehmedi, Schaer.ALLENATORE Hitzfeld.ESPULSI nessuno.AMMONITI Djorou per gioco scorretto.

ECUADOR (4-4-2) Dominguez, Paredes, Guagua, Erazo, W.Ayovi; A. Valencia, Gruezo, Noboa, Mon-tero (dal 31’ a.t. Rojas); E. Valencia, Cai-cedo (dal 25’ s.t. Arroyo).PANCHINA Banguera, Ibarra, Mendez,Bone, Minda, J. Ayovi, Bagui, Saritama,Martinez, Achilier.ALLENATORE Rueda.ESPULSI nessuno.AMMONITI Paredes per gioco scorretto.

ARBITRO Irmatov (Uzb).NOTE Spettatori 68.351. Tiri in porta 12-6.Tiri fuori 6-4. In fuorigioco 1-4. Angoli 8-5.Recuperi: 1’ p.t., 3’ s.t.

Haris Seferovic, 22 anni, decide il match al 93’. La punta in Italia ha giocato con Lecce, Novara e Fiorentina AFP

la MoviolaDI V.D’A.

Era buona la rete di Drmicstavolta l’arbitro ha sbagliato

Alla fine all’arbitro Irmatovè andata bene: il gol all’ultimo istante di Seferovic, oltre a regalare un successo preziosissimo alla Svizzera, ha difatto tolto alla terna arbitrale l’imbarazzo di un errore molto grave sull’1-1. Minuto 25 della ripresa, dalla sinistra lo svizzero Rodriguez fa partire un passaggio rasoterra molto profondo nel cuore dell’area di rigore, Xhaka al limite fa il velo, il difensore dell’Ecuador Erazo svirgola malamente, regalando il pallone a Drmic, che da due passi mette dentro. La gioia dell’attaccante svizzero viene subito soffocata dalla bandierinaalzata del guardalinee

Kochkarov, ma il replay evidenzia in maniera chiara l’abbaglio dell’assistente numero 2. La posizione di Drmic al momento del lancio di Rodriguez è nettamente regolare. Un peccato perché per il resto della gara l’arbitro uzbeko Irmatov ha diretto senza sbavature, sempre molto vicino all’azione; bravo a non fischiare ilrigore per la Svizzera sul mani di Gruezo, e a spegnere sul nascere la richiesta di un rigore da parte dell’Ecuador, per un contatto Rodriguez-Caicedo, con il difensore svizzero che in scivolare prende pienamente la palla. Giuste infine tutte le sanzioni disciplinari,

le Pagelle DI FA.BI.

BEHRAMI È TONICO, INLER MENOMONTERO SUPER, GRUEZO SOFFRESVIZZERA 7

BENAGLIO 6,5 Mezzogiorno di super lavoro. Lo sbriga bene.LICHTSTEINER 6 Non avrebbe mai immaginato di fare tanta fatica con Jefferson Montero. Però la spinta c’è.DJOROU 5 Bella statuina sul gol di Enner Valencia. Lo soffre sempre e commette altri errori.VON BERGEN 6 Risolve un pasticcio di Djorou e Benaglio.

h 7 IL MIGLIORERODRIGUEZ

Lo Yepes di Svizzera (gli somiglia anche nella postura curva) serve due assist e assiste sempre l’offesa.

BEHRAMI 7 Tosto e coglie l’attimo. Salva su Arroyo, riparte, resiste e fa scattare l’azione del gol-vittoria.INLER 6 Meno in forma del compare napoletano, ma tiene.SHAQIRI 7 Mena la danza da leader. Ma pecca di egoismo.XHAKA 6 Brilla poco in proporzione alle sue qualità.STOCKER 5 Giornata no. Infatti è sostituto.MEHMEDI 7 L’uomo in più. Entra e segna. Meglio di cosìDRMIC 6 Nel primo round tocca tre palloni, nel secondo meno: eppure un gol lo aveva fatto.SEFEROVIC 7 L’hombre del partido. Colpisce come un serpente nel finale.ALL. HITZFELD 7,5 Il vecchio saggio azzecca i cambi.

LA TERNA ARBITRALE IRMATOV 5,5 Peccato per l’errore sul gol di Drmic: il fuorigioco non c’è, ma divide la colpa con l’assistente. Bravo a non dare rigore alla Svizzera per il mani di Gruezo (attaccata al corpo). Rasulov 6,5 – Kochkarov 5.

ECUADOR 6,5DOMINGUEZ 6,5 Quello che c’è da prendere, lo prende.PAREDES 5,5 Falloso e sempre in ritardo.GUAGUA 6 Si fa sorprendere dall’irruzione di Seferovic.ERAZO 6 Idem. Con Drmic era andata molto meglio.W. AYOVI 6,5 Sua la punizione del vantaggio. Altri spunti.A. VALENCIA 6 La stella non brilla. Meglio nel finale.GRUEZO 5 Non tiene Mehmedi. E soffre Shaqiri.NOBOA 6 Uno dei più attivi a centrocampo.MONTERO 7 Scatenato sulla fascia. Un suo tiro costringe Benaglio alla prodezza. Esce stremato.ROJAS 5,5 In confronto a Montero combina nulla.

h 7 IL MIGLIOREE. VALENCIA

Il vero Valencia è lui: segna con l’Ecuador da 5 gare di seguito. Un vero peperino.

CAICEDO 6 Centravanti di sfondamento, nel senso che travolge spesso i difensori. Ma a volte è utileARROYO 4 Lui invece è centravanti di pippaggine. Al posto di far gol perde palla e fa segnare gli altri.ALL. RUEDA 5,5 Poi ci spiegherà perché ha tolto Montero. Comunque sfortunato.

GIRONE C L’ATTACCANTE TRASCINA LA COSTA D’AVORIO NELLA VITTORIA SUL GIAPPONE. MA PUNGE IL CT LAMOUCHI PER L’ESCLUSIONE DAI TITOLARI

Drogba ride amaro: «Deluso dalla panchina»LUCA CALAMAI

La felicità di Gervinho el’amarezza di Drogba. Sonoqueste le due facce della meda-glia di una Costa d’Avorio cheha iniziato il Mondiale allagrande battendo per 2 a 1 ilGiappone di Alberto Zacchero-ni. Partiamo dall’uomo simbo-lo degli Elefanti. Il tecnico La-mouchi, ex Parma, ha scelto dinon inserire Drogba nell’undicititolare. Una bocciatura clamo-rosa (anche se il bomber avevarimediato una botta in allena-mento) corretta in corso d’ope-ra. L’ex centravanti del Galata-saray è stato buttato nella mi-schia all’inizio della ripresaquando il Giappone era in van-

taggio grazie a una magia delmilanista Honda (assist dell’in-terista Nagatomo). Una mossache ha cambiato la storia dellapartita. L’attaccante ivoriano non ha segnato (gol di Ger-vinho e Bony) ma ha trasmessouna scossa decisiva a tutta lasquadra. Poi, a fine gara, lo sfo-go: «Sono rimasto molto delu-so – ha detto Drogba - per la de-cisione del tecnico ma devo an-che mostrare rispetto per colo-ro che sono partiti dall’inizio.Quando sono entrato ho solovoluto aiutare la squadra a vin-cere. Il mio ingresso ha cam-biato la gara? Se lo dite voi.Non so quanto tempo ho gioca-to ma era importante dare qualcosa in più. Quello controil Giappone è un grande suc-

cesso, siamo soddisfatti. Sonodiverse settimane che ci prepa-riamo per questo è stato impor-tante vincere il primo incontro.Ora dovremo fare bene purecontro la Colombia». Magaricon Drogba stavolta titolare?

Grazie Roma Solo sorrisi, in-vece, per Gervinho. «È un’emo-zione unica segnare il primogol in un mondiale» spiega l’at-taccante della Roma che ha re-alizzato di testa la rete decisi-va. E il gioco aereo non è certoil pezzo forte del suo reperto-rio. «Devo ringraziare la Romae il tecnico Garcia per avermifatto vivere una stagione im-portante. In Italia sono cresciu-to come calciatore. E i fruttispero di metterli in mostra in

Brasile». Anche Gervinho, co-me il resto della squadra, hacominciato a macinare giococon l’ingresso in campo di Dro-gba. Gli Elefanti hanno tutte lecarte in regola per qualificarsiagli ottavi. E con Drogba, Ger-vinho e Yaya Tourè in condizio-ni ottimali hanno tutto per di-ventare la mina vagante deltorneo. Solo tristezza, invece,in casa Giappone: «Non capi-sco cosa sia successo alla miasquadra - ha detto Zaccheroni-. La Costa d’Avorio è stata su-periore. Dopo il gol di Hondanon siamo stati capaci di gesti-re la gara». Ora i Samurai ri-schiano una inattesa elimina-zione. Che potrebbe costare ilposto al tecnico di Cesenatico.

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L’esultanza di Gervinho, 27 anni,e Didier Drogba, 36, al 2-1 AFP

COSÌ SABATO NOTTE

Honda illude ZacBony e Gervinhofirmano la rimonta

COSTA D’AVORIO-GIAPPONE 2-1

PRIMO TEMPO 0-1MARCATORI Honda (G) al 16’ p.t.; Bony(CdA) al 19’, Gervinho (CdA) al 21’ s.tCOSTA D’AVORIO (4-3-3) Barry 6; Aurier 7,Bamba 5,5, Zokora 6,5, Boka 6 (dal 30’s.t. Djakpa 6); Tiote 6,5, Yaya Tourè 7, Se-rey 5,5 (dal 16’ s.t. Drogba 7); Kalou 6,Bony 6,5 (dal 33’ s.t. Konan Ya s.v.), Ger-vinho 7. (Gbohouo, Sayouba, Viera, KoloTourè, Bolly, Akpa, Diomande, Gradel,Sio). ALL. Lamouchi 7.GIAPPONE (4-2-3-1) Kawashima 5,5; Uchi-da 6, Morishige 5, Yoshida 4,5, Nagatomo6; Yamaguchi 6, Hasebe 5,5 (dal 9’ s.t. En-do 5); Okazaki 5,5, Honda 6,5, Kagawa4,5 (dal 41’ s.t. Kakitani s.v.); Osako 5 (dal23’ s.t. Okubo 5). (Nishikawa, Gonda, G.Sakai, Kiyotake, Aoyama, Konno, Inoha,Saito, H. Sakai). ALL. Zaccheroni 5. ARBITRO Osses (Cile) 6. AMMONITI Yoshida (G), Zokora (CdA),Bamba (CdA) e Morishige (G) per giocoscorretto.

Hitzfeld rivoltala squadra e trovala vittoria: i golarrivano entrambidalla panchina

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#18 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014

ARGENTINA BOSNIA IRAN NIGERIAGIRONE F LE PARTITE DI IERI

LA NOTTE DI RIO PROTESTE E FESTA: LO STADIO LEGGENDA «ENTRA» NEL MONDIALE

1-2 Leo Messi, 26 anni, segna il meraviglioso gol del 2-0 argentino ed esulta: per l’attaccante del Barcellona è soltanto il secondo gol mondiale dopo quello firmato nel 2006, in Germania, nel 6-0 alla Serbia; 3 La protesta di un gruppo anti-Mondiale nelle vie attorno allo stadio; 4 Una veduta dall’alto del nuovo Maracanà, con le due squadre schierate prima degli inni nazionali: sulle tribune dello stadio di Rio 75 mila spettatori, compresi moltissimi argentini AP/REUTERS

1 3

4

le PagelleDI P.C.

DI MARIA DELUDEGARAY TIENEDZEKO È GIUPJANIC SI VEDEARGENTINA 6

ROMERO 6 Decisivo su Lulic nel primo tempo, sorpreso da Ibisevic.CAMPAGNARO 5,5 In difesa è l’«aggiunto». Non esce mai ad aiutare il centrocampo.GAGO 6 Niente di che, ma almeno dà costrutto alla manovra.F. FERNANDEZ 5 Ibisevic lo aggira, e lui è colpevole.GARAY 6 E’ il difensore migliore, può reggere benissimo una difesa a quattro.ZABALETA 6 Lui spinge, specie quando Dzeko gira da altre parti. Peccato che nell’altra area non gli riesca mai il cross.MAXI RODRIGUEZ 5 E’ un giocatore che ha dato da tempo il suo meglio.HIGUAIN 6 Il triangolo che lancia Messi verso il gol è un contributo di importanza fondamentale. Anche psicologicamente.MASCHERANO 6 Con tutti quei difensori dietro, gli viene quasi da ridere...DI MARIA 5 Ecco, lui invece è la vera delusione. La stagione europea ce lo aveva lasciato come uno degli uomini più in forma del pianeta, questa partita è un passo indietro molto secco. L’Argentina deve ritrovarlo in fretta.ROJO 5,5 Contributo sul gol, ma una rabona nella sua area con due bosniaci vicini è da ritiro della patente.

h 6,5 IL MIGLIOREMESSI

Il gol è molto bello, la voglia evidente, ma il vero Leo è un’altra cosa. Vediamo se lo sblocco ce lo farà ritrovare.

AGUERO 5 Come il collega di club Dzeko, inesistente. Che hanno fatto al City per ridurli così? (Biglia s.v.)ALL. SABELLA 5 Lo schieramento del primo tempo è un errore da matita rossa. Lo corregge, ma lo sbigottimento resta.

BOSNIA 5BEGOVIC 6 Senza colpe sull’autorete, il tiro di Messi è una rasoiata perfetta.MUJDZA 6 Tiene la posizione, peraltro poco sollecitata.IBISEVIC 6,5 Ha perso il posto da titolare ma non la voglia di colpire. Il suo gol fa già parte della storia della Bosnia: è il primo mondiale.SPAHIC 6 Governa la difesa tenendo tutto ciò che si può. Certe sgasate di Messi fanno male a gente molto più tosta di lui.BICAKCIC 6 Segue sempre il capitano, intasando il tragitto di Messi.KOLASINAC 5,5 Sfortunato sull’autogol. Ma anche un po’ goffo.PJANIC 6 Sempre bello da vedere, ma conoscendolo ci aspettavamo un po’ di più. Molto arretrato rispetto alla Roma.BESIC 5 Corre tanto, ma non può bastare.HAJROVIC 5 Pesa sul suo conto l’occasione fallita sull’assist di Misimovic.VISCA 6 Porta un mazzetto di energie fresche.

h 6,5 IL MIGLIOREMISIMOVIC

Lento e pigro finché volete, ma è sempre il suo piede a dettare la linea politica. (Medunjanin s.v.)

LULIC 6 Il più pericoloso quando la partita è aperta, il suo colpo di testa su corner sarebbe valso il pareggio. DZEKO 4.5 Delusione cocente, non combina nulla se non un po’ di lavoro tattico nel primo tempo. E’ l’uomo che è mancato alla Bosnia per competere.ALL. S. SUSIC 5.5 La squadra è impostata sulla difensiva. Regge bene,ma non c’è mai lo scatto per provare a pareggiare. E sì che di spazio ce ne sarebbe stato, almeno fino al 2-0.

GLI ARBITRIAGUILAR 6,5 La gara è abbastanza facile, si incattivisce un po’ soltanto nel finale. La tiene in mano.Torres 6-Zumba 6,5

Messi incantail MaracanàDai fischi alla magia di LeoL’Argentina soffre ma va Non basta un autogol della Bosnia dopo 2’ a rendere facile il debutto: squadra pigra e ferma, poi ci pensa la stella del Barça

DAL NOSTRO INVIATOPAOLO CONDÒ

#PaoloCondRIO DE JANEIRO

«Il Barba è con noi» devepensare il tifoso Maradona al se-condo minuto di gioco, quandouna punizione laterale di Messitoccata di testa a centro area daRojo rimpalla sulla tibia di Kola-sinac e da lì atterra in porta. E’un intervento divino - più pro-saicamente potremmo chiamar-lo in un altro modo - che sgravasubito l’Argentina dal problemadi sbloccare il risultato, unamanna per una squadra che ave-va pure infoltito la difesa nel ti-more di subire il contropiede deiragazzi venuti da Sarajevo. Ilvantaggio prima che il gallo can-ti dovrebbe favorire anche un al-tro sblocco, quello di Messi, cheha segnato il suo unico gol mon-diale nel 2006 e in questi giornideve subire le prese in giro deibrasiliani, che gli ricordano co-me Neymar in una sola partitaabbia già segnato il doppio dellesue reti mondiali (due controuna).

Tattica sbagliata Peccato pe-rò che di tutte queste prometten-ti possibilità al fixing dell’inter-

vallo non se ne sia realizzatauna: l’Argentina è bruttissima,gioca un calcio fermo e farragi-noso, pigro nell’attesa che Messivada a dama con una delle suepresuntuose serpentine. E alla fine del tempo si sente addirittu-ra qualche fischio, in un Mara-canà che 40 mila argentini han-no sconsacrato – questo stadiopavesato di bianco e celeste haun effetto incredibile, è come sela Lega Nord facesse il pieno deiseggi a Napoli, Scampia compre-sa – e per l’impresa si aspettereb-bero giustamente un premio unpo’ superiore a un autogol. Lascelta tattica di Sabella, che ag-giunge un difensore per un 3-5-2che spesso diventa una «cinque»come l’Olanda, è un’autenticaassurdità: che senso ha piazzaretre stopper contro il solo Dzeko,che oltretutto scivola spesso a si-nistra per tenere basso Zabaletarendendo grottesche le tre senti-nelle a guardia del nulla.

Manca il regista Priva, e lo sisapeva, di un centrocampistacon statura da regista (un Ri-quelme giovane trasformerebbequesta squadra, ma anche unVeron), l’Argentina aspetta cheMessi rinculi a centrocampo peraffidargli il pallone e vedere l’ef-

fetto che fa. Se considerate chedavanti ai cinque difensori gio-stra Mascherano, che nella vitafa il centrale a Barcellona, avreteun’idea del deserto che si apredalla metà campo in su. Di Mariaprova ad attraversarlo, ma leborracce per arrivare fino adAguero non gli bastano e a metàpercorso si spegne. Contro cosìpoca Argentina delude anche laBosnia, sia pure meno, perché inun tempo nel quale potrebbeprovare a fare tutto ciò che vuoleil tassametro segnala solo unpassaggio panoramico di Misi-movic ad Hajrovic, che davanti aRomero non controlla, e un cor-ner sul quale Lulic impatta di te-sta alla grande, costringendoRomero alla parata della partita.

Parziale riscatto Dopo un pri-mo tempo ai limiti del penoso, èanche logico che la ripresa ag-giunga almeno una stelletta allospettacolo. Sabella rimedia sen-za cercare alibi al suo errore tat-tico ripristinando la difesa aquattro, inserendo Gago – nonun fenomeno ma almeno un re-gista – e aggiungendo in area ilpeso di Higuain. L’inizio appar-tiene ancora alla Bosnia, ma lapresenza di un bomber patenta-to come Dzeko non basta a ren-derla pericolosa. Così la musicapiano piano cambia, e da un fu-moso tango Anni 20 si passa aqualcosa di più moderno (Liber-tango di Piazzolla, se vi piace ilgenere): Messi si piazza dietroalle due punte, sforna assist cheAguero spreca, e a un certo pun-to decide di fare da solo. Il trian-golo con Higuain gli dà final-mente velocità, il sinistro dal li-mite è un taglio alla Fontana:palo e gol, l’esultanza della Pul-ce è un urlo in canna dal lontano2006.

Affanno finale Ma il Mondialenon è la sua casa, non ancora vi-sto che un paio di ulteriori disce-se non sortiscono un buon fine,e un efficace inserimento di Ibi-sevic buggera Fernandez co-stringendo il Maracanà argenti-no a trattenere il fiato fino al 48’.Alla fine i tre punti arrivano, co-me arriva il gol di Messi: ma ledimostrazioni di forza sonoun’altra cosa.

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ARGENTINA 2BOSNIA 1

PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI autorete di Kolasinac (B) al 3’p.t.; Messi (A) al 20’, Ibisevic (B) al 40’ s.t.

ARGENTINA (3-5-2)Romero; Campagnaro (dal 1’ s.t. Gago), F.Fernandez, Garay; Zabaleta, Maxi Rodri-guez (dal 1’ s.t. Higuain), Mascherano, Di Ma-ria, Rojo; Messi, Aguero (dal 42’ s.t. Biglia).PANCHINA Orion, Andujar, Basanta, Demi-chelis, Perez, A. Fernandez, Alvarez, Lavez-zi. ALLENATORE Sabella.CAMBI DI SISTEMA dall’1’ s.t. 4-3-3.ESPULSI nessuno.AMMONITI Rojo per gioco scorretto.

BOSNIA (4-2-3-1)Begovic; Mujdza (dal 24’ s.t. Ibisevic),Spahic, Bikakcic, Kolasinac; Pjanic, Besic;Hajrovic (dal 26’ s.t. Visca), Misimovic (dal29’ s.t. Medunjanin), Lulic; Dzeko.PANCHINA Fejzic, Avdukic, Salihovic,Vranjes, Sunjic, Vrsajevic, T. Susic, Ibricic,Hadzic.ALLENATORE S. Susic.CAMBI DI SISTEMA dal 24’ s.t. 4-4-2.ESPULSI nessuno.AMMONITI Spahic per gioco scorretto.

ARBITRO Aguilar (El Salvador).NOTE spettatori 74.738. Tiri in porta 2-5. Tirifuori 5-4. Angoli 3-4. In fuorigioco 0-2. Recupe-ri: p.t. 1’, s.t. 3’.

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8gli anniTanto è passato dall’ultimogol mondiale di Messi, segnato alla Serbia nel 2006

71le partite al MondialeLe ha giocate l’Argentina,la quarta nazionale più presente: prima la Germania

130i secondi trascorsiL’autogol di Kolasinac è per ilmomento la rete più veloce delMondiale: 130 secondi dal via

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LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19

GERMANIA PORTOGALLO GHANA STATI UNITIGIRONE G LA SUPERSFIDA DI OGGI

DAL NOSTRO INVIATOPIERFRANCESCO ARCHETTISANTO ANDRÈ (Brasile)

A Firenze picchiava l’afae l’incasso fu il più basso deltorneo: 53 mila lire. Va credu-to a quel che si legge, gli otto-mila spettatori intorno al cam-po e gli otto giornalisti tede-schi al seguito non poteronomandare dei tweet al mondo,ansioso di sapere: polpastrellitroppo scivolosi, causa sudo-razione intensa. Il 27 maggio1934 la nazionale tedesca gio-cò la prima partita al Mondia-le: 5-2 al Belgio, tre gol di Ed-mund Conen detto Rolly. Unoche rimase capocannoniere diquel Mondiale, alla pari di duealtri giocatori, fino al 2006,quando, 16 anni dopo la suascomparsa, la Fifa gli tolse il ti-tolo perché con 72 anni di ri-tardo assegnò una rete in piùal ceco Oldrjich Nejedly, purelui sepolto da tempo. A Zurigoavevano scoperto Youtube (ela più lunga indecisione dellastoria del calcio).

Potenza La Germania tim-bra oggi a Salvador, lontanadall’Arno però sempre inun’aria soffocante, la centesi-ma partita al Mondiale, primaa riuscirci: ha arricchito la suacostante passeggiata nel tem-po con tre trofei, quattro finaliperse, dodici semifinali. Èmancata soltanto nel 1930,nell’inaugurazione semiclan-destina, e nel 1950 perché nonera stata ricostituita la nazio-nale, come la nazione. En-trambe si sono aiutate, nellastoria: la coppa del 1954 è ilsimbolo dell’avvio della rico-struzione, quella del 1974,presa a Monaco, la ritrovata esoprattutto pacifica competiti-vità organizzativa; quella del1990 l’introduzione al recupe-rato mondo pangermanico,

tre mesi prima della riunifica-zione. Un aperitivo di benve-nuto ai nuovi cittadini, recin-tati per quattro decenni nellaDdr. Quando, soffrendo inter-namente ma senza mostrarlo,i tedeschi hanno eletto la par-tita numero 33 come matchdel secolo, volevano ricordarea loro stessi che la dominanza,non soltanto nel calcio, puòessere abbattuta in qualsiasimomento. Il match del ‘900per loro è una sconfitta: 4-3con gli azzurri, Messico 1970.

Convinzione Germania-Por-togallo non diventerà la garadel nuovo millennio, a menodi eventi impronosticabili:può rivelarsi una seccatura seCristiano Ronaldo e amici at-taccano il mito e riescono afarlo svaporare. Altrimenti sa-rà routine per i bianchi, unasola volta sconfitti in 17 esor-di: nel 1982 contro l’Algeria,poi giunsero in finale. Gli ulti-mi sei debutti sono sempre sta-ti vinti, un solo match è andatomale negli ultimi 18 nei grup-pi: il k.o. con la Serbia in Suda-frica, orario d’inizio le 13.30,

quasi come oggi. Attenzione.Joachim Löw non mostra gliallenamenti ma ha intenzionedi piazzare quattro difensoricentrali nella linea davanti aManuel Neuer. Jogi preferiscechiudere i corridoi anzichéfarli diventare piste di lancio,perché il «Portogallo ha il piùveloce contropiede del mon-do». Anche Otto Nerz, nel1934, sbarrava gli allenamentima per ragioni di sicurezza,non tattiche: i nuovi nazisti non piacevano in Europa. Ilprimo Reichstrainer morì inun campo di concentramento,prigioniero dell’Armata Rossa;il Bundestrainer attuale verràal massimo arrostito dalla cri-tica, se farà fiasco, e dovrà pas-sare l’estate in una scuola gui-da dove lo aspettano per rifarela patente che gli è stata ritira-ta per cumulo di infrazioni.

Quarto potere «Abbiamoqualità elevate, sarà difficilebatterci. Faremo strada», rac-conta l’allenatore. Da uno stu-dio denominato «analisi dellosviluppo e dell’importanza so-ciale della nazionale tra il ’98 eil 2012», risulta che il 94 percento degli intervistati vede lasquadra come «esemplare»,«rappresentante di valori» e «quarto potere nello stato».Pensano che non saranno deiportoghesi, bravi ma battutinegli ultimi tre incontri ai tor-nei, a svilire questa convinzio-ne di superiorità. E il potereassoluto, quello politico, nonperde l’occasione per un’alle-anza vantaggiosa. La Cancel-liera Angela Merkel vigilerà dall’alto sul mantenimento deivalori. Se il caldo sarà troppoumido, forse si toglierà unadelle sue giacchette pastelloche paiono una divisa. Anchea Firenze, nel 1934, molti ri-masero in camicia.

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4i «centenari» con LöwLahm (106), Klose (132), Podolski(114) e Schweinsteiger (102)

25le gare per MatthäusL’ex Inter è il giocatore con piùgare ai Mondiali: ne ha fatti 5

14gol mondiali di KloseCome Gerd Müller, a -1 dalbrasiliano Ronaldo che è a 15

Dal 1934 a Ronaldo:tedeschi primialla partita a 3 cifreI primatisti di sfide mondiali vanno all’assaltodel Portogallo. E ci sono 4 centenari col c.t. Low

I TEDESCHI KLOSE PARTE IN PANCHINA

Özil finto 9, attacco alla Bayern Torna Neuer, Schweinsteiger ok

SALVADOR «Klose èirrinunciabile in un torneo», spiega Löw alla conferenza tenuta nello stadio della gara. Mala sua intenzione è di usarlo con parsimonia durante il Mondiale. Possibile oggi un attacco simil Bayern, con un finto nove (Özil favorito), due esterni come Müller e Podolski, Lahm centrale davanti alla difesa, aiutato da Khedira e Kroos. Neuer torna in porta dopo l’infortunio alla spalla: «Sto bene, dovremo fare attenzione a Ronaldo, è uno dei più forti al mondo». È rientrato l’allarme per Bastian Schweinsteiger, portato sabato pomeriggio in elicottero all’ospedale di Eunapolis, 60 chilometri dal ritiro di Santo Andrè. Il giocatore non si era infortunato di nuovo ma ha dovuto sottoporsi a una sorta di visita fiscale per conto della Fifa.

La quale rimborsa i club con un’assicurazione per gli infortuni, ma punta a garantirsi la certezza che le lesioni non siano pregresse. Che Schweinsteiger, infortunato al ginocchio in maggio e ora guarito, sia stato però trasportato all’ultimo istante prima di lasciare il quartier generale non è piaciuto allo staff. Ieri il centrocampista era con il gruppo nella rifinitura effettuata a Salvador.

p.f.a.© RIPRODUZIONE RISERVATA

GLI AVVERSARI DOPO I DUBBI SULLA TENUTA DEL GINOCCHIO SINISTRO, L’ATTACCANTE È OTTIMISTA

E Cristiano: «Mi dispiace, sono solo al 100%...»La star portoghese: «Volevo il 110%, ma state tranquilli, non è certo il dolore a fermarmi»

laSfida

Quel conto aperto tra CR7 e la GermaniaRonaldo contro i tedeschi, come ad aprile a Monaco: con 2

gol di Cristiano e 2 di Ramos, il Real distrugge a domicilio il Bayern in semifinale d’andata di Champions: qui CR7 con Pepe e Coentrao festeggia la prima rete facendo 15, i suoi gol fin lì in Champions AFP

DAL NOSTRO INVIATOALESSANDRA BOCCISAN PAOLO

Ebbene sì, Ronaldo è ri-sanato. Partito da Campinasfra i dubbi seminati dalla stam-pa brasiliana e mondiale, il di-vino numero sette ha deciso dipresentarsi davanti ai giornali-sti riuniti a Salvador de Bahiaper Germania-Portogallo e di

annunciare che lo stato di salu-te del re è perfetto. «Volevo es-sere al centodieci per cento, in-vece sono al cento». Bello, bra-vo, e pure dotato di senso del-l’umorismo. Il campo dirà oggicontro la squadra di Löw quan-to vale questo Ronaldo arriva-to al Mondiale con un ginoc-chio malconcio e una stagionelogorante alle spalle ma, alme-no a sentire lui, Cristiano scop-pia di salute, e non sarannocerto i patemi da tendine rotu-leo a bloccarlo.

Ambizioni «Volevo arrivarequi senza dolore, ma ci ho con-vissuto per tutta la stagione.Adesso forse è un po’ più fortema non c’è problema, sono co-

se che fanno parte del mestie-re». Il c.t. Paulo Bento si portadietro il solito dilemma (Posti-ga o Hugo Almeida?), Ronaldoneanche uno: «È il momentopiù bello della mia vita e vogliogiocare ancora per tanti anni.Tutti hanno il sogno di vincereil Mondiale e ci sono nazionalipiù forti della nostra». Un mi-nimo di incertezza subito rien-trato. «Però in un torneo così igiochi sono aperti e sono sicu-ro che questa squadra possabattere la Germania». Un fina-le da condottiero vero.

Rebus Gli interrogativi sullabrillantezza fisica di Ronaldonon sono gli unici in questo ini-zio di Mondiale portoghese.

Bento non ha ancora deciso seschierare Postiga, Eder o Al-meida nel ruolo di centravantitradizionalmente difficile dacoprire: il c.t. ha provato piùspesso Almeida, ma questonon significa che sia lui il tito-lare contro la Germania. «Cipenserò, e non è un problematecnico, è un problema di ana-lisi della partita», dice un po’criptico. La questione del cen-travanti, si sa, si risolve per ilPortogallo in una carenza en-demica. Meglio consolarsi conRonaldo e con il ginocchio ri-sanato, almeno così dice lui.«Vi assicuro che sto bene. Il do-lore non mi ha fermato in altreoccasioni, figuratevi se mi fer-ma adesso». Il Portogallo glicrede, la Germania spera di ve-dere spuntare una furtiva la-crima.

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le vittorieL’eroe Fritz Waltere super MatthäusIn ottant’anni coppa alzata 3 volte

SVIZZERA 1954Germania Ovest-Ungheria 3-2Il capitano tedesco Fritz Walter con la prima Coppa del Mondo per la Germania

GERMANIA 1974Olanda-Germania Ovest 1-2Il secondo Mondiale vinto il casa: alzanola Coppa Beckenbauer e Maier AP

ITALIA 1990Germania Ovest-Argentina 1-0Il tris a Italia 90, battendo gli argentini: qui Lothar Matthäus con la Coppa EPA

Germania 100

Bastian Schweinsteiger, 29 EPA

Il commissario tecnico Joachim Löw, 54 anni, tiene a rapporto i suoi durante l’allenamento all’Arena Fonte Nova di Salvador de Bahia EPA

LA CLASSIFICALa classifica delle squadre che hanno giocato più partite ai Mondiali. Per la Germania consideriamo anche le partite della Germania Ovest, ma non quelle dell’Est, che nell’edizione del 1974 ha disputato sei partite. SQUADRA GARE BILANCIO

GERMANIA 99 60-19-20

BRASILE 98 68-15-15

ITALIA 81 45-21-15

ARGENTINA 70 37-13-20

INGHILTERRA 60 26-19-15

SPAGNA 57 28-12-17

FRANCIA 54 25-11-18

MESSICO 50 13-13-24

URUGUAY 48 18-12-18

SVEZIA 46 16-13-17

OLANDA 44 23-10-11

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20 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014

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LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 21

O DR EM P OR G R E SSO

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BRASILE CROAZIA MESSICO CAMERUNGIRONE A IL PERSONAGGIO

Il Profeta in patriaHernanes s’imponeda 12o del Brasile Il centrocampista: «Mi sento utile alla squadraNell’Inter Thohir sta lavorando molto bene»DAL NOSTRO INVIATOLUCA CALAMAITERESOPOLIS (Brasile)teres

Nella Selecao è il dodice-simo titolare. «Felipao mi ha chiesto di essere sempre con-centrato al massimo perchèsono un’alternativa preziosaper questa squadra. Ho accet-tato questo ruolo con entusia-smo». Il Profeta Hernanes è unsoldatino perfetto. Nei primigiorni di ritiro a Teresopolissperava di trovare spazio nellacoppia di centrocampisti cen-trali. Ma ha capito subito chequella «partita» era chiusa.Poteva isolarsi, rassegnato aldestino di rincalzo per tutto iltorneo. Invece ha continuato alavorare come un matto. E allafine la sua tenacia è stata pre-miata.

La riscossa Contro la Croa-zia non ha tradito la fiducia diScolari. Anzi, ha insinuato undubbio nella mente del com-missario tecnico. Prima del-l’ingresso in campo dell’interi-sta il Brasile continuava ad at-taccare a testa bassa. Con mol-

to orgoglio ma con poche idee.Niente di strano. Luiz Gustavoe Paulinho non hanno né la te-sta, né i colpi di un regista. So-prattutto il centrocampista delTottenham non vive un mo-mento di particolare ispirazio-ne anche a causa di qualcheacciacco fisico. Con Hernanesla Selecao ha ritrovato, d’in-canto, gioco e idee. Il Profetain mezzo al campo a dettare itempi e Neymar più avanti aspaccare in due la partita.

La svolta tattica Un’asse per-fetta. «Neymar è un fenome-no. Vedrete che molto prestovincerà il Pallone d’Oro. Pursoffrendo abbiamo dimostra-to contro la Croazia di essereuna squadra che non mollamai -ha sottolineato, convin-

to, Hernanes - . E’ questo lospirito giusto per vincere unMondiale» . Ora Hernanes sisente protagonista, coinvoltototalmente nel progetto. Tan-to da aver animato anche le di-chiarazioni del dopo-partita,seguite al rigore assegnato alBrasile che tanto ha fatto di-scutere «Per me era netto - hadichiarato - e comunque sonoridicole le allusioni di chi pen-sa che gli arbitri vogliano aiu-tarci a vincere il torneo».

Nuova panchina Contro ilMessico sarà un’altra batta-glia. Hernanes dovrebbe par-tire ancora una volta dallapanchina anche se l’infortuniodi Hulk potrebbe rimescolarele carte. Un’ipotesi che non to-glie il sorriso al centrocampi-sta interista. «Se Scolari chia-ma io sono pronto. Tutti dob-biamo essere pronti. Ricordia-moci che il Messico ci habattuto nella finale olimpicadi Londra e che ha giocatoriimportanti come Hernandez.Non dobbiamo commetterel’errore di sottovalutarli. Inogni caso ci penseranno i tifosi

a tenerci svegli. Giocare ilMondiale in Brasile è comescendere ogni in campo in do-dici. Il rischio squalifica perNeymar? Il problema non esi-ste e sono sicuro che Neymarnon scenderà in campo pen-sando all’ammonizione rime-diata contro la Croazia».

La stima per Mazzarri C’èspazio anche per una piccolaparentesi in chiave Inter. IlProfeta è bene informato. «So-no contento che Thohir abbiaconfermato piena fiducia aMazzarri. E’ un ottimo allena-

tore, uno che ha le idee chiare.E ritengo l’acquisto di Vidic uncolpo di alto livello. Sono que-sti i giocatori che possono aiu-tarci a compiere il salto di qua-lità. Penso, anzi sono sicuro,che questo sia solo l’inizio. Lanuova proprietà ha progettiambiziosi. Ma, perdonatemi,l’Inter è il futuro. Ora ho solo ilmondiale in testa. Abbiamoun appuntamento con la sto-ria. La gente ci chiede di rega-larle una grande gioia. Nessu-no di noi deve dimenticarlo».

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25presenze in nazionaleHernanes vanta 25 presenzecon la Seleçao e due retisegnate, a Gabon e Francia

Anderson Hernanes, 29 anni, centrocampista dell’Inter e del Brasile

MAICON IN CRESCITA

Guai muscolari,Hulk in dubbioper il Messico

TERESOPOLIS AllarmeHulk. L’attaccante dello Zenit si è bloccato a metà allenamento dopo aver controllato un pallone al volo e aver realizzato uno splendido gol. Nel movimento il giocatore ha avvertito un dolore muscolare ed è rientrato in panchina zoppicando. E visibilmente preoccupato. Il bollettino medico parla di «dolore al tendine del ginocchio sinistro». Un problema che aveva accompagnato Hulk anche alla vigilia della gara d’esordio contro la Croazia. L’attaccante è comunque partito con il resto della Seleçao ieri sera per Fortaleza e in conferenza stampa si è detto ottimista: «Spero di giocare contro il Messico». Può darsi che Felipao, dopo la vittoria con la Croazia, decida comunque di non rischiarlo. In questo caso al suo posto scenderà in campo Ramires. L’altra opzione è Bernard - che già aveva preso il posto di Hulk nella gara inaugurale del Mondiale - che però lamenta qualche piccolo acciacco e che quindi quasi certamente andrà in panchina. Qualche dubbio, sul fronte formazione, anche per il ruolo di terzino destro con Maicon che potrebbe essere preferito a Dani Alves. Felipao deciderà le ultime mosse per la gara di martedì con il Messico dopo l’allenamento di rifinitura.

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LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 23

SPAGNA OLANDA CILE AUSTRALIAGIRONE B LA GRANDE DELUSA

Le due SpagneFabregas: «Ora si cambi»Xabi: «Non snaturiamoci»In conferenza stampa emergono visioni opposte sul dopo-OlandaIl neo acquisto del Chelsea: «Gioco più diretto per arrivare in area»DAL NOSTRO INVIATOFILIPPO MARIA RICCI

@filippomricciCURITIBA (Brasile)

«Dobbiamo cambiare».«Non possiamo tradire il no-stro stile». Cesc Fabregas e Xa-bi Alonso appaiono insieme neltendone di Cajù, il centro tecni-co preso in prestito dalla Spa-gna dall’Atletico Paranense aCuritiba. Sono due ragazzi in-telligenti, dialetticamente pre-parati, senza paura di dire ciòche pensano. E finiscono col rappresentare i dubbi che assil-lano la squadra di Del Bosque.

Dubbio esistenziale Naziona-le schiaffeggiata dalla manitadi Van Gaal e ora a metà di unguado storico-tattico. Gioco di-retto o possesso prolungato?Lancio lungo o Tiqui-Taka?Contropiede o controllo delgioco? Dopo anni di dominiomondiale ed europeo, scossadalla crisi del modello Barcel-lona e tentata dalla mela rap-presentata dai successi «diver-si» di Real e Atletico Madrid laRoja è in piena dicotomia, in-decisa di fronte a un bivio cheper noi neutrali è tattico maper la Spagna sembra essereesistenziale, filosofico. «Mori-remo fedeli al nostro stile»,aveva detto Xavi prima del-l’Olanda. Ora per la partita colCile, «i nostri trentaduesimi difinale» secondo la definizionedi Alonso, il dibattito nel ritirospagnolo è apertissimo.

Bisogna cambiare «Comequattro anni fa in Sudafrica,affrontiamo il Cile con l’obbli-go di vincere - ha detto Fabre-gas aprendo le schermagliedell’improvvisato e involonta-rio confronto -. Sono situazionisimili che richiedono la stessafede, la stessa attitudine, lostesso sforzo. Allora c’impo-nemmo con il controllo e la re-te di passaggi, oggi magari ènecessario proporre un giocopiù diretto per arrivare all’areaavversaria».

Fedeli alla linea Xabi osservacol suo scanzonato interesse ereplica: «Contro l’Olanda ab-biamo commesso errori che abbiamo analizzato, riteniamodi essere in grado di non ripe-terli col Cile. Ci siamo disorga-nizzati e abbiamo perso equili-brio. Le critiche mi sono parseesagerate, questa generazione

si è guadagnata il diritto all’er-rore e ora non mi sembra il ca-so di dover buttare tutto a ma-re. Il Cile ha caratteristiche si-mili all’Olanda e pensiamo dipoter far nostra la gara attra-verso il controllo della palla,aspetto chiave per noi».

Sacrilegio? Fabregas nonmolla, e insiste: «Sappiamo dadove veniamo però non c’è unasola maniera di giocare e divincere», frase che suona quasisacrilega se a pronunciarla èun giocatore del Barça. Peròquesto giocatore è appena pas-sato al Chelsea di Mourinho,allenatore che in questa stessaconferenza stampa ha elogiatopubblicamente. «Noi siamo ar-rivati sin qui col tocco e col pos-sesso però ci sono momentinella vita, e questo è uno diquelli, nei quali è necessario at-taccare e obbligatorio vincere.Ci vuole coraggio. Non dicoche bisogna cambiare uomini ostile, ma è innegabile che avre-mo bisogno di attaccare forte esegnare tanto».

Il compromesso Di fronte atale sfrontatezza, Xabi si difen-de: «Forse è vero che dobbia-mo rischiare di più ma dobbia-mo essere intelligenti, non dobbiamo cadere nell’errore difacilitare il compito del Cilesnaturandoci. Abbiamo uomi-ni con caratteristiche diverse,magari bisogna cercare il con-trollo senza rinunciare allaverticalità, e provare a combi-nare i due stili». Alonso tendela mano e sembra quasi un pa-radosso: solo due anni fa Fa-bregas era al Barça di Pep a lot-tare senza quartiere col Ma-drid di Xabi e soprattutto diMourinho. Scontri tra talebanitattici, paladini di idee oppo-ste. Ieri a Curitiba le parti sem-bravano rovesciate. Del Bo-sque da tempo ha intuito la cri-si del modello Barça cercandoil compromesso storico rappre-sentato dalla convocazione diDiego Costa, però riuscirà laSpagna a trovare la strada o re-sterà impantanata e infilata ametà del guado?

© RIPRODUZIONE RISERVATA

I centrocampisti spagnoli Xabi Alonso, 32 anni, e Cesc Fabregas, 27, durante la conferenza stampa AP

« Non c’è una solamaniera di giocare e di vincere. Adessoserve coraggioCESC FABREGASIL «RIFORMISTA»

« Il controllo dellapalla è un aspettochiave per noiNon buttiamo tutto a mareXABI ALONSOIL «CONSERVATORE»

4I NUMERI

6i gol

che la Spagnaaveva subito, in

totale,all’Europeo

2008 (3 in 6partite), al

Mondiale 2010(2 in 7 partite) eall’Europeo 2012

(1 in 6 partite),tutti vinti. In

Brasile ne haincassati 5 in

una volta sola,contro l’Olanda.

3le vittorie

di filadella nazionaledi Del Bosque

prima dellasconfitta al

debuttomondiale.

La Spagna erareduce dai

successi inamichevole

su Italia (1-0),Bolivia (2-0)

e El Salvador(2-0). L’ultimasconfitta il 19

novembre 2013,sempre in

amichevole colSudafrica: 1-0 il

punteggio.

tre cambi con il Cile

Cesc «falso 9»De Gea, brutto k.o.Mondiale a rischioLE POSSIBILI NOVITÀ PER MERCOLEDÌ

4-2-3-1

CASILLAS

AZPILICUETA

JAVI MARTINEZ

BUSQUETS

PEDRO

XAVI FABREGAS

INIESTAXABI ALONSO

SERGIO RAMOS

JORDI ALBA

GDS

DAL NOSTRO INVIATOCURITIBA

In Spagna vorrebbero una rivoluzione, DelBosque non la farà. Quattro anni fa dopo l’1-0 subi-to con la Svizzera nell’apertura del Mondiale afri-cano, il c.t. fu costretto a sostituire l’acciaccato Inie-sta con Jesus Navas e in pratica fece un solo cam-bio, Torres per Silva. I tagliatori di teste riunitisi alcapezzale della nazionale che ha vinto due Europeie un Mondiale dopo il naufragio con l’Olanda vor-rebbero far sparire Casillas, Piqué, Xavi, uno traAlonso e Busquets, Silva e Diego Costa. Sei cambi.Non siamo nella testa del ct ma ci sembra lecitoattenderne 2, massimo 3.

Ricostruire Iker Esclusa la panchina del capita-no: se ci fosse stato Valdes Casillas qualcosa avreb-be rischiato, con Reina e De Gea (ieri si è infortuna-to, Mondiale a rischio) no. E infatti il ct domenicaha elogiato pubblicamente il capitano, facendopartire la ricostruzione psicologica di Casillas, ope-ra a cui partecipano anche vari compagni.

Scarso feeling Piqué prima dell’Olanda negli ul-timi 100 giorni aveva giocato 90’ col Barça e 45’ inun’amichevole con la nazionale: non esattamentela preparazione ideale e infatti è stato travolto daRobben e Van Persie. Inoltre il suo feeling con Ra-mos è ai minimi storici. I due non si sono mai amati:all’Europeo in coppia hanno preso un gol in 6 parti-te però la cosa non ha cementato un rapporto com-plicato da siderali distanze sociali, politiche e di

personalità. Del Bosque potrebbe essere tentatodall’utilizzo di Javi Martinez (o Albiol).

Cambi davanti Per Xavi vale il discorso fattocon Iker: Koke è un’alternativa valida ma non ve-

diamo Del Bosque affrontare la partita decisivasenza il suo cervello. Xabi Alonso e Busquetssembrano necessari per garantire l’equilibrio

perso con l’Olanda, davanti sì che c’è margine dimanovra. Con ogni probabilità Silva lascerà il po-sto a Pedro, Diego Costa dovrebbe far spazio a Fa-bregas per il ritorno alla formula del “falso 9” ap-

prezzata da Del Bosque. Torres è l’alta possibilitàma va ricordato che il ct non gli ha regalato nem-meno un minuto nelle 8 gare di qualificazione.

f.m.r.© RIPRODUZIONE RISERVATA

VicenteDel Bosque, 63 anni EPA

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24 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014

ARGENTINA BOSNIA IRAN NIGERIAGIRONE F LA STORIA

Crisi, paura, disinteresse: Iran contro tuttiIl governo è freddo e la squadra, senza soldi, ha le maglie contate. Il c.t. Queiroz: «Noi a testa alta» DAL NOSTRO INVIATOFILIPPO MARIA RICCI

@filippomricciCURITIBA (Brasile)

La dignità, la fede, la ge-nerosità, il lavoro. Contro lepolemiche, la guerra, la pover-tà tecnica ed economica, il di-sinteresse e la paura della gen-te, l’ostracismo governativo.L’Iran torna al Mondiale appe-santito dal bagaglio storico-re-ligioso che accompagna il Pae-se e Carlos Queiroz parla chia-ro, abbracciando i suoi giocato-ri e lanciando messaggi aTeheran.

Calcio osteggiato Quando lasquadra del c.t. portoghese su-però la Corea del Sud conqui-stando il Brasile le feste in Iran

furono massicce. Spontanee egioiose. E non piacquero a chigoverna considerando qualsia-si forma di adunata come sedi-ziosa. Da li, le contromisure: invista del Mondiale vietata lapresenza mista, uomini e don-ne, nei cinema per vedere lepartite, in nome del rispettoprincipi morali islamici. Osteg-giata qualsiasi idea di riunionein bar, ristoranti, mercati pertifare insieme. Boicottato ilprogramma di preparazionestilato da Queiroz: la federa-zione (l’unica delle 32 al Mon-diale senza un account twitter)ha ricevuto dalla Fifa 1.2 milio-ni di euro ma a quanto parenon c’erano soldi per le ami-chevoli. E nemmeno per le ma-glie: ai giocatori il presidenteha detto di non scambiarle con

gli avversari a fine partita. Ilcapo di governo HassanRohuani non è andato alla fe-sta di saluto della squadra ad-ducendo scuse metereologi-che, e al party c’erano 3.000persone quando se ne aspetta-vano il quadruplo. Queiroz èandato avanti per la sua strada,unendo il gruppo e rimediandoamichevoli con Trinidad e To-bago (vittoria), Angola, Mo-zambico (ex colonie portoghe-si dove ha vissuto e allenato) eBielorussia (3 pareggi). L’han-no accusato di essersi messo intasca una percentuale.

Reclute europee «I nostri av-versari nigeriani giocano quasitutti in Europa, in grandi squa-dre come Liverpool, Chelsea,Lazio. La maggior parte dei

miei giocatori lo fa in Iran dovepiù che al calcio si pensa a so-pravvivere. Per questo abbia-mo grandi meriti ad essere qui.Nessuno ci ha regalato nulla,ora lotteremo su ogni palladando tutto per uscire a testaalta». Queiroz si è impegnato afondo: è andato a Londra e haconvinto due giocatori ad ab-bracciare il Paese dei genitori:Reza Ghoochannejhad, detto«Gucci» per aggirare i dossi fo-netici del suo nome, qualchepresenza nelle giovanili del-l’Olanda, e il «tedesco» AshkanDejagah, uno del Charlton, l’al-tro del Fulham, l’anno prossi-mo avversari nella B inglese.«Le acquisizioni dei ragazziche giocano in Europa ci hannoaiutato tanto», ha detto Quei-roz. «Gucci» ha fatto 10 gol in14 gare.

Attentati in Argentina Quan-do c’è di mezzo l’Iran però ilcalcio passa in secondo piano.Sembra quasi catartico chel’unica vittoria dell’Iran in 9partite al Mondiale sia arrivatacontro gli Stati Uniti, a Francia‘98. La nazionale di Queirozpotrà cercare di pensare solo alcalcio ma il bagaglio che l’ac-compagna è pesantissimo. Sa-bato sfiderà l’Argentina, un Pa-ese che ha accusato l’Iran di es-sere il mandante dei due atten-tati terroristici più sanguinosi patiti dalla nazione sudameri-cana. Nel 1992 un attacco sui-cida contro l’ambasciata israe-liana di Buenos Aires provocòla morte di 29 civili e il feri-mento di 242 persone. Le inda-gini portarono all’arresto (inGermania), dell’ex direttore dell’Istituto di Cultura iranianoa Buenos Aires e all’espulsionedi 7 diplomatici. Nel 1994 unfurgone pieno di tritolo causò ilcrollo dell’edificio della capita-le argentina che ospitava l’As-sociazione di Mutualità Israeli-ta in Argentina (Amia): 85morti. Nel 2006 i giudici argen-tini dichiararono formalmenteresponsabile dell’attentato ilgoverno di Teheran, mosso dal-la volontà di ritorsione per lasospensione del dialogo sugliinvestimenti nucleari tra i duePaesi. Ora, l’Iran prova a gioca-re: «Per noi, e per chi ci vuolebene», dice Queiroz.

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Carlos Queiroz, 61 anni, dal 2011 c.t. dell’Iran EPA

4IL NUMERO

43°Il postooccupato

dall’Iran nelranking Fifa.La nazionale

iranianaè al quarto

Mondiale dopoArgentina 1978,Francia 1998 e

Germania 2006:mai ha passato

i gironieliminatori

GLI AVVERSARI

La Nigeria ha fameAl Mondialenon vince dal ’98

La Nigeria, campione inCoppa d’Africa nel 2013, debutta al Mondiale col suo carico di ambizioni. Da cancellare, prima di tutto, la delusione in Sudafrica di 4 anni fa. Le Aquile non vogliono, comunque, limitarsi al titolo di migliore formazione africana. Intanto, c’è da interrompere una serie negativa: la Nigeria non vince un incontro al Mondiale dal 19 giugno 1998: 1-0 sulla Bulgaria. Il c.t è Stephen Keshi, al suo primo esame mondiale: il 4-2-3-1 come modulo prediletto. A centrocampo la coppia formatada Mikel del Chelsea e dal laziale Onazi assicura sostanza e qualità. La manovra ha il proprio terminale in Emmanuel Emenike, bomber del Fenerbahçe. Sulle fasce Moses (Liverpool) e Musa (Cska Mosca) garantiscono spinta con una certa continuità.

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LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25

IL BLOG MONDIALE

MALTEMPO

PER LE FORTI PIOGGE

Stasera Usa-Ghanaa Natal, dove c’è lo stato emergenza

A Natal, città nel nord-estdel Brasile, le autorità hanno dichiarato lo stato d’emergenza per le forti piogge abbattutesi ininterrottamente sulla città negli ultimi due giorni. Natal ospiterà stasera (alle 24 italiane) la partita tra Stati Uniti e Ghana. Le precipitazioni sono previste anche per le prossime ore. In un comunicato i funzionari municipali spiegano che non si hanno notizie di morti o feriti nelle

inondazioni, ma i residenti di due edifici sono stati evacuati per precauzione e quasi tutte le strade sono allagate. Il livello di piogge ha già raggiunto la media della zona stagionale per tutto il mese di giugno.

LA CURIOSITÀ

A FORTALEZA

Il Brasile nell’hoteldove Muslera trovò le formiche

Il Brasile, che domani giocherà contro il Messico, si sistemerà nello stesso hotel dove il portiere dell’Uruguay, Fernando Muslera, si è svegliato per un’invasione di formiche. Lo stesso Muslera aveva reso noto l’incidente attraverso una foto postata sul suo profilo twitter, prima della sconfitta con la Costa Rica. La direttrice dell’hotel Marina Park, Claudia Brandao, ha assicurato che si è trattato di un

incidente isolato: «Sicuramente avrà lasciato del cibo sul letto», ha detto a «’O Globo». Così il giornale ha sottolineato che, «per fugare qualsiasi dubbio, è meglio che Neymar e compagni evitino di portarsi la merenda in camera».

CAMERUN

PROBLEMI AL GINOCCHIO DESTRO

Eto’o a rischio«Non si allenada due giorni»

Il Camerun rischia di doverproseguire il Mondiale senza il suo uomo più rappresentativo, Samuel Eto’o. L’attaccante e capitano dei «Leoni d’Africa», che non è apparso particolarmente brillante contro il Messico, ha un problema al ginocchio destro e la sua presenza è in dubbio per le prossime partite del Mondiale, quelle contro Croazia e Brasile rispettivamente del 17 e 23 giugno. «Ha un problema al

ginocchio destro - ha sottolineato oggi il tecnico degli africani Volker Finke - rimediato alla fine dell’intensa stagione che ha avuto con il Chelsea. Non si è allenato né ieri, né oggi. Vedremo nei prossimi giorni».

Passione BrasileAltro che Coppa,qui è boom figurineÈ la mania dei brasiliani di ogni età e ceto socialeNei mercatini chiamano la polizia per placare le liti

1 I collezionisti si scambiano le figurine in un mercatino a Porto Alegre 2 La pagina del Brasile al completo 3 La figurina di David Luiz 4 La copertina dell’album

1 2

3 4

DAL NOSTRO INVIATOFABIO BIANCHI

@fabiowhitesRIO DE JANEIRO (Brasile)

Celo, celo, manca aitempi di Internet. Il tormen-tone infinito dello scambio difigurine non solo resiste altempo. Si diffonde in tutto ilmondo, si evolve nei social econ le applicazioni deglismartphone. L’album Paninidi Brasile 2014, venduto in 110 Paesi, ha conosciuto unvero boom. Soprattutto nellacasa Mundial. I brasiliani so-no collezionisti maniacali difigurine. Per dire, l’albumcompleto di Spagna 1982,vinto dagli azzurri, è statovenduto a circa 6 mila euro. ARio, se uno non vuole fare lafatica di cercare i pezzi man-canti, può già comprare via Internet l’intera collezione a300 reais, circa 100 euro. Mache gusto c’è? Si calcola chesono circa 8 milioni e mezzo icollezionisti in Brasile, solo laColombia gli sta dietro. Equelli che scambiano e com-prano mica sono tutti bambi-ni, anzi.

Traffico bloccato Nel centrodi Rio, in un spiazzo chiama-to Uruguaiana dove taxisti,impiegati, dirigenti e puresenzatetto si scambiano i pre-ziosi cimeli, poco prima del-l’inizio del Mundial è dovuta

intervenire addirittura la po-lizia civile per disperdere i ca-pannelli che bloccavano iltraffico. La Panini gode: haaumentato l’investimentodella sua succursale in Brasi-le di ben 800 mila euro perstare dietro alle richieste. Quiun pacchetto che contiene 5figurine costa 1 real, solo 33centesimi di euro. Ma c’è chici guadagna al mercato liberoe su Internet con le classicherarità.

David Luiz più di NeymarFred costa 3 reais, la stella doBrasil O’Ney ne vale già 15,ma ancora di più David Luizche è il pezzo raro della colle-zione. Le introvabili però so-no le foto degli stadi (divisi in2 figurine da incollare). Manon è l’acquisto la gioia degliappassionati. E’ sempre il ce-lo, celo, manca, il baratto afarli godere, a tenere viva lapassione. Un passatemposenza tempo. Ora poi è più fa-cile ricordare chi bisogna in-seguire e chi si ha già. Alloscambio ci si presenta con ilmazzetto delle doppie e unosmartphone. Perché sia daApple che da Android si puòscaricare un’applicazionedella casa di figurine dove sipuò caricare il proprio al-bum. Così si evita di tornare acasa infuriati per aver sba-gliato l’affare.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

lafr

ase

DEL

GIO

RN

O

E’UN’ITALIA

NUOVAE LA

COSTARICA

CREERÀPROBLEMI

«Ha toltol’iniziativa

all’Inghilterra:è un’Italia

nuova,veloce, che

va avanti,con giocatoriche cercanol’area rivale.

Mal’Inghilterra

non hagiocato male,

la partitadoveva finire

pari. LaCosta Rica

gioca bene,l’avevo dettoche avrebbe

creatoproblemi in

quel girone»

DiegoMaradona

Ex ctArgentina

d

Alla viglia del Mondiale, ungiornalista brasiliano ha compilato la classifica dei 10 calciatori più brutti della Coppa. Poche ore dopo ha dovuto riaprire il file e trovarsi un undicesimo, perché il popolo femminile era insorto: togliete Kyle Beckerman dalla lista o andiamo a cliccare da un’altra parte. Hanno inserito Rooney. Oggi Kyle, americano, centrocampista tre polmoni, esordisce contro il Ghana. Anche se farà panchina, sarà cercato dalle telecamere perché ha i dread alla giamaicana e pare non tagli i capelli da nove anni. Bob Marley è yankee. Le treccine gli piacciono da quando era piccolo e vinceva le gare di lotta. A 13 anni era in semifinale nella Junior League statale ma andò in un angolo, si cambiò e senza ascoltare i genitori lasciò il palazzetto: un’ora dopo cominciavano i provini per la selezione del calcio e le priorità non erano in discussione. Nel 1994 si era fatto portare allo stadio per Belgio-Arabia Saudita del Mondiale americano: finì 0-1 con gol maradoniano di Al-Owairan e Kyle si innamorò definitivamente. Negli anni ha studiato alla DeMatha High School - famosa per aver battuto il liceo di Kareem Abdul-Jabbar nella più famosa partita liceale di sempre - dove ha praticato lacrosse, basket, football e nuoto. Niente come il calcio e le altre vere passioni: il reggae (e questa si intuiva), la pesca e lo skate. «Giocare per la nazionale è sempre stato il mio sogno - ha detto - Anche quando ero piccolo e non sapevo nemmeno che fosse». In quegli anni si firmava «Kyle Beckerman USA #15», come se fosse un autografo. Guardate chi è il 15 degli Stati Uniti, vent’anni dopo.

@lucabianchin7

Kyle #15e i capellidi 9 anni fa

DI LUCA BIANCHIN

MondialistiAnonimi

AUSTRALIA

LESIONE ALLA COSCIA DESTRA

Franjic k.o.: il suo Mondiale è finito Non è cominciato nel migliore dei modi il Mondiale dell’Australia,

sconfitta 3-1 all’esordio dal Cile. E adesso arriva anche la tegola dell’infortunio di Ivan Franjic, la cui avventura in Brasile è finita dopo una sola partita. L’esterno destro dei «Socceroos», uscito dal campo nella gara di sabato all’inizio del secondo tempo, ha rimediato una lesione al muscolo ischio tibiale della coscia destra, che lo costringerà a chiudere con ampio anticipo il torneo. «Purtroppo gli esami a cui si è sottoposto Ivan non hanno dato esito positivo, il che non è un bene né per lui né per la nostra squadra», ha detto il commissario tecnico Ange Postecoglou. L’Australia giocherà mercoledì contro l’Olanda.

CROAZIA

SI ERA INFORTUNATO CONTRO IL BRASILE

Modric ok: col Camerun ci saràLa Croazia può tirare un bel sospiro di sollievo.

La sua star Luka Modric dovrebbe essere in campo nelle prossime partite contro Camerun e Messico. In occasione della sfida contro il Brasile, il regista del Real Madrid aveva subito un pestone al piede che si era gonfiato molto, tanto che il giorno dopo non riusciva a mettere le scarpe. «La risonanza magnetica - ha spiegato la federazione croata - ha dimostrato che non ci sono fratture e i legamenti non sono stati colpiti. Sarà in grado di riprendere gli allenamenti».

QATAR GATE

DOPO LA SQUALIFICA DI 90 GIORNI

Beckenbauer elabora la difesaSospeso da ogni attività della Fifa per novanta

giorni per il presunto scandalo relativo all’assegnazione dei Mondiali del 2022 in Qatar, Franz Beckenbauer ha deciso che alle accuse rivoltegli risponderà il 27 giugno con un testo scritto. È dunque un cambio di rotta nelle intenzioni del presidente onorario del Bayern Monaco, sospeso dalla Fifa proprio per la mancata collaborazione nel far luce su un caso che sembra presentare episodi di corruzione.

Neymar si è fatto biondo

La star si presenta con un nuovo lookE fra i tifosi è corsa all’autografo

Capelli biondi e un lato della testa rasato, per festeggiare ladoppietta all’esordio. Neymar si è presentato così, con una nuova chioma, all’allenamento di ieri, servito a rifinire la condizione in vista della sfida che il Brasile giocherà domani con il Messico. E i tifosi presenti a Teresopolis hanno fatto di tutto per strappare un autografo al campione. Il parrucchiere personale di Neymar si è presentato sabato nel quartier generale della Nazionale verdeoroe ne ha approfittato anche Dani Alves, che adesso esibisce una chioma molto più chiara.

Kyle Beckerman, 32 anni AP

Le inondazioni a Natal REUTERS La foto postata da Muslera Samuel Eto’o, 33 anni REUTERS

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#26 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014

MARCATORI

MONDIALE LA GUIDA TUTTO IL TORNEO GIORNO PER GIORNO

2 GOL Neymar (Brasile, 1 su rigore); Benzema (Francia, 1 su rigore); Van Persiee Robben (Olanda)1 GOL Messi (Argentina); Cahill (Australia); Ibisgvic (Bosnia); Oscar (Brasile);Beausejour, A. Sánchez e Valdívia (Cile); Armero, Gutierrez e James Rodriguez(Colombia); Bony e Gervinho (Costa D’Avorio); Campbell, Duarte e Urena (Co-

sta Rica); Valencia (Ecuador); Honda (Giappone); Sturridge (Inghilterra); Balo-telli e Marchisio (Italia); De Vrij (Olanda); Peralta (Messico); Xabi Alonso (Spa-gna, su rigore); Mehmedi e Seferovic (Svizzera); Cavani (Uruguay, su rigore).AUTORETI Kolasinac (Bosnia, pro Argentina); Marcelo (Brasile, pro Croazia);Valladares (Honduras, pro Francia)

IL TABELLONE

ORE: 22

BELOHORIZONTE8 LUGLIO

OTTAVI DI FINALE

QUARTI DI FINALE

OTTAVI DI FINALE

SEMIFINALE

FINALE

SEMIFINALE

QUARTI DI FINALE

ORE: 22

FORTALEZA4 LUGLIO

ORE: 18

RIODE JANEIRO4 LUGLIO

Sky Mondiale 1 HdRai1 e Rai Hd

Sky Mondiale 1 Hd

Sky Mondiale 1 Hd

ORE: 18

BELO HORIZONTE28 GIUGNO

1ª girone A2ª girone BSky Mondiale 1 Hd

ORE: 22

RIO DE JANEIRO 28 GIUGNO

1ª girone C2ª girone DSky Mondiale 1 Hd

ORE: 18

BRASILIA 30 GIUGNO

1ª girone E2ª girone FSky Mondiale 1 Hd

ORE: 22

PORTO ALEGRE 30 GIUGNO

1ª girone G2ª girone HSky Mondiale 1 Hd

ORE: 22

ORE: 21

SAN PAOLO9 LUGLIO

ORE: 22

SALVADOR5 LUGLIO

ORE: 18

BRASILIA5 LUGLIO

Sky Mondiale 1 Hd

Sky Mondiale 1 Hd

Sky Mondiale 1 HdRai1 e Rai Hd

ORE: 22

SALVADOR1 LUGLIO

1ª girone H2ª girone G

Sky Mondiale 1 Hd

ORE: 18

SAN PAOLO1 LUGLIO

1ª girone F2ª girone E

Sky Mondiale 1 Hd

ORE: 22.

RECIFE

1ª girone D2ª girone C

Sky Mondiale 1 Hd

ORE: 18

FORTALEZA29 GIUGNO

1ª girone B2ª girone A

Sky Mondiale 1 Hd

29 GIUGNO

RIO DE JANEIRO13 LUGLIO

FINALE 3°-4° POSTO

ORE: 22

BRASILIA12 LUGLIO

Sky Mondiale 1 Hd, Rai1 e Rai Hd

Sky Mondiale 1 Hd, Rai1 e Rai Hd

GDS

GIRONE ARISULTATIBRASILE-CROAZIA 3-1MESSICO-CAMERUN 1-0

PARTITE RETIPT G V N P F S

BRASILE 3 1 1 0 0 3 1MESSICO 3 1 1 0 0 1 0CAMERUN 0 1 0 0 1 0 1CROAZIA 0 1 0 0 1 1 3 DA DISPUTAREBRASILE-MESSICO DOMANICAMERUN-CROAZIA 18/6CAMERUN-BRASILE 23/6CROAZIA-MESSICO 23/6

GIRONE BRISULTATI

SPAGNA-OLANDA 1-5CILE-AUSTRALIA 3-1

PARTITE RETIPT G V N P F S

OLANDA 3 1 1 0 0 5 1CILE 3 1 1 0 0 3 1AUSTRALIA 0 1 0 0 1 1 3SPAGNA 0 1 0 0 1 1 5 DA DISPUTARE

AUSTRALIA-OLANDA 18/6SPAGNA-CILE 18/6AUSTRALIA-SPAGNA 23/6OLANDA-CILE 23/6

GIRONE CRISULTATI

COLOMBIA-GRECIA 3-0COSTA D’AVORIO-GIAPPONE 2-1

PARTITE RETIPT G V N P F S

COLOMBIA 3 1 1 0 0 3 0COSTA D’AVORIO 3 1 1 0 0 2 1GIAPPONE 0 1 0 0 1 1 2GRECIA 0 1 0 0 1 0 3 DA DISPUTARE

COLOMBIA-COSTA D’AVORIO 19/6GIAPPONE-GRECIA 19/6GIAPPONE-COLOMBIA 24/6GRECIA-COSTA D’AVORIO 24/6

GIRONE DRISULTATI

URUGUAY-COSTA RICA 1-3INGHILTERRA-ITALIA 1-2

PARTITE RETIPT G V N P F S

COSTA RICA 3 1 1 0 0 3 1ITALIA 3 1 1 0 0 2 1INGHILTERRA 0 1 0 0 1 1 2URUGUAY 0 1 0 0 1 1 3 DA DISPUTARE

URUGUAY-INGHILTERRA 19/6ITALIA-COSTA RICA 20/6COSTA RICA-INGHILTERRA 24/6ITALIA-URUGUAY 24/6

GIRONE ERISULTATI

SVIZZERA-ECUADOR 2-1FRANCIA-HONDURAS 3-0

PARTITE RETIPT G V N P F S

FRANCIA 3 1 1 0 0 3 0SVIZZERA 3 1 1 0 0 2 1ECUADOR 0 1 0 0 1 1 2HONDURAS 0 1 0 0 1 0 3 DA DISPUTARE

HONDURAS-ECUADOR 20/6SVIZZERA-FRANCIA 20/6HONDURAS-SVIZZERA 25/6ECUADOR-FRANCIA 25/6

GIRONE FRISULTATI

ARGENTINA-BOSNIA 2-1

PARTITE RETIPT G V N P F S

ARGENTINA 3 1 1 0 0 2 1BOSNIA 0 1 0 0 1 1 2IRAN 0 0 0 0 0 0 0NIGERIA 0 0 0 0 0 0 0 DA DISPUTARE

IRAN-NIGERIA OGGIARGENTINA-IRAN 21/6NIGERIA-BOSNIA 21/6NIGERIA-ARGENTINA 25/6BOSNIA-IRAN 25/6

GIRONE HRISULTATI

PARTITE RETI

PT G V N P F S

BELGIO 0 0 0 0 0 0 0ALGERIA 0 0 0 0 0 0 0RUSSIA 0 0 0 0 0 0 0SUD COREA 0 0 0 0 0 0 0 DA DISPUTARE

BELGIO-ALGERIA DOMANIRUSSIA-SUD COREA DOMANISUD COREA-ALGERIA 22/6BELGIO-RUSSIA 22/6ALGERIA-RUSSIA 26/6SUD COREA-BELGIO 26/6

GIRONE GRISULTATI

PARTITE RETI

PT G V N P F S

GERMANIA 0 0 0 0 0 0 0GHANA 0 0 0 0 0 0 0PORTOGALLO 0 0 0 0 0 0 0STATI UNITI 0 0 0 0 0 0 0 DA DISPUTARE

GHANA-STATI UNITI OGGIGERMANIA-PORTOGALLO OGGIGERMANIA-GHANA 21/6STATI UNITI-PORTOGALLO 22/6PORTOGALLO-GHANA 26/6STATI UNITI-GERMANIA 26/6

IL PROGRAMMAPRIMA FASEDATA ORE LOCALITA' GRUPPO PARTITA

OGGI 18 SALVADOR G GERMANIA-PORTOGALLOOGGI 21 CURITIBA F IRAN-NIGERIAOGGI 24 NATAL G GHANA-STATI UNITIDOMANI 18 BELO HORIZONTE H BELGIO-ALGERIADOMANI 21 FORTALEZA A BRASILE-MESSICODOMANI 24 CUIABA H RUSSIA-SUD COREA18 GIUGNO 18 PORTO ALEGRE B AUSTRALIA-OLANDA18 GIUGNO 21 RIO DE JANEIRO B SPAGNA-CILE18 GIUGNO 24 MANAUS A CAMERUN-CROAZIA19 GIUGNO 18 BRASILIA C COLOMBIA-COSTA D’AVORIO19 GIUGNO 21 SAN PAOLO D URUGUAY-INGHILTERRA19 GIUGNO 24 NATAL C GIAPPONE-GRECIA20 GIUGNO 18 RECIFE D ITALIA-COSTA RICA20 GIUGNO 21 SALVADOR E SVIZZERA-FRANCIA20 GIUGNO 24 CURITIBA E HONDURAS-ECUADOR21 GIUGNO 18 BELO HORIZONTE F ARGENTINA-IRAN21 GIUGNO 21 FORTALEZA G GERMANIA-GHANA21 GIUGNO 24 CUIABA F NIGERIA-BOSNIA22 GIUGNO 18 RIO DE JANEIRO H BELGIO-RUSSIA22 GIUGNO 21 PORTO ALEGRE H SUD COREA-ALGERIA22 GIUGNO 24 MANAUS G STATI UNITI-PORTOGALLO 23 GIUGNO 18 CURITIBA B AUSTRALIA-SPAGNA23 GIUGNO 18 SAN PAOLO B OLANDA-CILE23 GIUGNO 22 BRASILIA A CAMERUN-BRASILE23 GIUGNO 22 RECIFE A CROAZIA-MESSICO24 GIUGNO 18 NATAL D ITALIA-URUGUAY24 GIUGNO 18 BELO HORIZONTE D COSTA RICA-INGHILTERRA24 GIUGNO 22 CUIABA C GIAPPONE-COLOMBIA24 GIUGNO 22 FORTALEZA C GRECIA-COSTA D’AVORIO25 GIUGNO 18 PORTO ALEGRE F NIGERIA-ARGENTINA25 GIUGNO 18 SALVADOR F BOSNIA-IRAN25 GIUGNO 22 MANAUS E HONDURAS-SVIZZERA25 GIUGNO 22 RIO DE JANEIRO E ECUADOR-FRANCIA26 GIUGNO 18 BRASILIA G PORTOGALLO-GHANA26 GIUGNO 18 RECIFE G STATI UNITI-GERMANIA26 GIUGNO 22 CURITIBA H ALGERIA-RUSSIA 26 GIUGNO 22 SAN PAOLO H SUD COREA-BELGIOOTTAVI DI FINALEDATA ORE LOCALITA PARTITA

28 GIUGNO 18 BELO HORIZONTE 1a girone A - 2a girone B28 GIUGNO 22 RIO DE JANEIRO 1a girone C - 2a girone D29 GIUGNO 18 FORTALEZA 1a girone B - 2a girone A29 GIUGNO 22 RECIFE 1a girone D - 2a girone C30 GIUGNO 18 BRASILIA 1a girone E - 2a girone F30 GIUGNO 22 PORTO ALEGRE 1a girone G - 2a girone H1 LUGLIO 18 SAN PAOLO 1a girone F - 2a girone E1 LUGLIO 22 SALVADOR 1a girone H - 2a girone GQUARTI DI FINALE

4 LUGLIO 18 RIO DE JANEIRO 4 LUGLIO 22 FORTALEZA 5 LUGLIO 18 BRASILIA 5 LUGLIO 22 SALVADORSEMIFINALI

8 LUGLIO 22 BELO HORIZONTE9 LUGLIO 22 SAN PAOLOFINALE 3° POSTO

12 LUGLIO 22 BRASILIAFINALE 1° POSTO

13 LUGLIO 21 RIO DE JANEIRO

CHE COSA E' SUCCESSOGIOCATEDATA LOCALITA’ GRUPPO PARTITA RIS.

12 GIUGNO SAN PAOLO A BRASILE-CROAZIA 3-113 GIUGNO NATAL A MESSICO-CAMERUN 1-013 GIUGNO SALVADOR B SPAGNA-OLANDA 1-513 GIUGNO CUIABA B CILE-AUSTRALIA 3-114 GIUGNO BELO HORIZONTE C COLOMBIA-GRECIA 3-014 GIUGNO FORTALEZA D URUGUAY-COSTA RICA 1-314 GIUGNO MANAUS D INGHILTERRA-ITALIA 1-214 GIUGNO RECIFE C COSTA D’AVORIO-GIAPPONE 2-1IERI BRASILIA E SVIZZERA-ECUADOR 2-1IERI PORTO ALEGRE E FRANCIA-HONDURAS 3-0IERI RIO DE JANEIRO F ARGENTINA-BOSNIA 2-1

4IL

REGOLAMENTO

SI criteri Fifaper passare

il primoturno

A paritàdi punti,

decide ladifferenza

retiQuesti i criteridella Fifa per ilpassaggio del

turno nellafase a gironi:

a) maggiornumero di punti;

b) differenzareti;

c) maggiornumero di reti

segnate

In casodi parità

deiprecedenti

criteritra due o più

squadre, siprocede alla

compilazionedella classifica

avulsa traqueste squadre

con i seguenticriteri:

a) maggiornumero di puntinella classifica

avulsa;b) differenza

reti nellaclassifica

avulsa;c) maggior

numero di retisegnate nella

classificaavulsa;

d) sorteggio.

Page 27: La Gazzetta Dello Sport - 16.06.2014

LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 27

4I NUMERI

12le

partiecipa-zioni

del Belgio allafase finale deimondiali, nelle

ultime dueedizioni

(Germania 2006e Sudafrica

2010) non erariuscito a

qualificarsi.Migliore

piazzamento nel1986 in

Messico,battuto dalla

Francia per 4-2dopo i

supplementarinella finale per il

terzo e quartoposto

25le presenzein nazionale perDries Mertens,

l’unico «italiano»del Belgio. Tra i

convocati c’èVanden Borre

che ha giocatocon Fiorentina

e Genoa

DAL NOSTRO INVIATONICOLA CECEREFORTALEZA (Brasile)

Outsider. Cioè possibilesorpresa per un piazzamento dirilievo: ecco il Belgio, secondomolti analisti di questo Mondia-le. E del resto alzi la mano chiaveva previsto l’esplosione nelNapoli di Dries Mertens. Ala si-nistra (o destra, all’occorrenza)con lo spiccato fiuto per il gol.Undici in 33 presenze di cam-

pionato più 2 in 4 gare di CoppaItalia. Un ruolino eccellente,contando, oltre le crude cifre, laqualità della sua partecipazioneal gioco; cioè assist, cross e rapi-di rovesciamenti di fronte.

Old England Beh, insieme conlui il Belgio può schierare la cre-ma... del campionato inglese. Acominciare dal capitano del Man-chester City, Kompany (191 cm),regista di una difesa di gigantiche ha il suo pivot in Van Buyten

(196 cm) del Bayern, di recenteretrocesso a capitano non gioca-tore: beh, a 36 anni in un mon-diale si può anche accettare. Difianco a Kompany troviamo Ver-maelen, brevilineo agile e veloce(180 cm) dell’Arsenal; terzinodestro è Alderweireld (186 cm)che fa parte dell’Atletico Madridal pari del portiere-rivelazioneCourtois (22 anni, 197 cm). Ilquarto difensore, Vertonghen(189 cm) gioca nel Tottenham.Chissà questo quintetto come sela cava a basket.

Due mediani Il c.t. Wilmots,buon centrocampista d’attaccoanni ‘90(i tifosi dell’Inter lo ri-cordano come avversario decisi-vo nella finale Uefa persa nel1997), adotta il 4-2-3-1 di... Be-nitez affidandosi ai mediani Fel-laini (194 cm, e dai...) del Man-chester United e Witsel cheSpalletti ha allenato nello Zenit.Sulla stessa linea di Mertens tro-viamo il fantasista Hazard delChelsea, che si piazza alle spalledi Lukaku (193 cm). Nome d’at-

GERMANIA 4-3-3

PORTOGALLO 4-3-3

NEUER1

J.BOATENG

20MERTESACKER

17

HUMMELS

5HÖWEDES

4

KHEDIRA

6

LAHM

16

KROOS

18

MÜLLER

13

ÖZIL

8

PODOLSKI

10

MOUTINHO

8

VELOSO

4

MEIRELES

16

RONALDO

7

H. ALMEIDA

9

NANI

17

COENTRAO

5

B.ALVES

2

PEPE

3

J. PEREIRA

21

RUI PATRICIO12

GIRONE G a Salvador (Arena fonte nova)ARBITRO Mazic (Serbia)GUARDALINEE Ristic-Djurdjevic (Ser)IV UOMO Alioum (Cam) TV Rai1 e Sky Mondiale 1 HD

GERMANIAPANCHINA 12 Zieler, 22 Weidenfeller, 2 Grosskreutz, 3 Ginter,15 Durm, 21 Mustafi, 7 Schweinsteiger, 9 Schürrle, 14 Draxler, 19 Götze, 23 Kramer, 11 Klose.ALLENATORE Löw.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI nessuno.INDISPONIBILI nessuno.

PORTOGALLOPANCHINA 1 Eduardo, 22 Beto, 13 R.Costa, 14 Neto, 19 A.Almeida, 6 Carvalho, 10 Vieirinha, 15 Rafa, 20 Amorim, 23 Postiga, 11 Eder, 18 Varela.ALLENATORE Bento.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI nessuno.INDISPONIBILI nessuno.

GERMANIA-PORTOGALLO ORE 18

IRAN 4-2-3-1

NIGERIA 4-2-3-1

DAVARI22

BEITASHOUR

20

HOSSEINI

4

SADEGHI

5

POOLADI

23

NEKOUNAM6

TEYMOURIAN14

DEJAGAH

21

SHOJAEI

7

GHOOCHANNEJHAD16

HAJISAFI

3

OSHANIWA13

MOSES11

MUSA7

ODEMWINGIE8

OMEROU22

OBOABONA14

AMBROSE5

EMENIKE9

ONAZI17

MIKEL10

ENYEAMA1

GIRONE F a Curitiba (Arena da Baixada)ARBITRO Vera (Ecuador)GUARDALINEE Lescano- Romero (Ecuador)IV UOMO Roldan (Colombia) TV Sky Mondiale 1 HD

IRANPANCHINA 1 Ahmadi, 12 Haghighi, 2 Heydari, 11 Haddadifa, 13 Mahini, 15 Montazeri, 17 Alenemeh, 19 Beikzadeh, 8 Haghighi, 18 Rahmani, 9 Jahanbakhsh, 10 Ansarifard. ALLENATORE Queiroz.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI nessuno.INDISPONIBILI nessuno.

NIGERIA PANCHINA 16 Ejide, 21 Agbim, 2 Yobo, 15 Azeez, 20 Uchebo, 6 Egwuekwe, 12 Odunlami, 3 Uzoenyi, 4 Gabriel, 18 Babatunde, 19 Nwofor, 23 Ameobi.ALLENATORE Keshi.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI nessuno.INDISPONIBILI nessuno.

IRAN-NIGERIA ORE 21

GHANA 4-2-3-1

STATI UNITI 4-4-2

KWARASEY12

AFFUL

23

BOYE

21

MENSAH

19

OPARE

4

ESSIEN5

RABIU17

A.AYEW

10

K.P. BOATENG

9

ASAMOAH GYAN3

K.ASAMOAH

20

BEASLEY

7

BESLER

3

CAMERON

20

JOHNSON

23

DAVIS

14

BRADLEY

4

JONES

13

ALTIDORE

17

DEMPSEY

8

ZUSI

19

HOWARD1

GIRONE G a Natal (Estadio das Dunas)ARBITRO Eriksson (Svezia)GUARDALINEE Klasenius-Warnmark (Svezia)IV UOMO Hauata (Tahiti) TV Sky Mondiale 1 HD

GHANAPANCHINA 1 Adams, 16 Dauda, 7 Atsu, 13 Ayew J, 22 Wakaso, 2 Nkom, 8 Badu, 11 Muntari, 14 Adomah, 6 A. Friyie, 15 Sumala, 18 Waris.ALLENATORE K. Appiah.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI nessuno.INDISPONIBILI nessuno.

STATI UNITIPANCHINA 12 Guzan, 2 Yedlin, 3 Gonzalez, 6 Brooks, 9 Johansson, 10 Diskerud, 11 Bedoya, 15 Beckerman, 16 Green, 18 Wondolowsky, 21 Chandler, 22 Rimando.ALLENATORE Klinsmann.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI nessuno.INDISPONIBILI nessuno.

GHANA-STATI UNITI ORE 24

Da Mertens ad HazardEcco il Belgio outsiderLe stelle di Napoli e Chelsea sono le punte di diamante di una squadra che non ha punti deboli e si candida a sorpresa del torneo

1 X 22.05 3.30 3.70

1 X 23.65 3.20 2.10

1 X 22.40 3.15 3.00

LA MAPPA I 12 STADI

ManausManaus

CuiabaCuiaba

CuritibaCuritiba

Porto AlegrePorto Alegre

San PaoloSan Paolo

Rio deJaneiroRio deJaneiro

Belo Horizonte

Belo Horizonte

Belo Horizonte

RecifeRecife

SalvadorSalvador

BrasiliaBrasilia

NatalNatalFortalezaFortaleza

B R A S I L E

OceanoAtlanticoOceano

Atlantico

Dries Mertens, 27 anni, in azione con il suo Belgio EPA

tualità anche sul mercato italia-no, nell’Everton fa coppia conMirallas, ma è difficile che i duein nazionale giochino insieme.Per la copertura mancina, Wil-mots ricorre solitamente a DeBruyne.

Infortuni Alla vigilia del de-butto contro l’Algeria, il c.t. è al-le prese con un’emergenza in-fortuni. Ieri in allenamento,scontrandosi con Dembele, si èfatto male alla caviglia destral’attaccante di scorta Origi, lanew entry del gruppo (19 annidel Lille). È stato sottoposto adaccertamenti ed è probabile cheoggi, termine ultimo Fifa, tornia casa e venga sostituito. Da no-tare che alla vigilia della parten-za l’attaccante Benteke si era rotto il tendine d’Achille;Lukaku sta smaltendo una bottaall’anca, rimediata nel test conla Tunisia; De Bruyne ha accusa-to lo stesso problema sempre ie-ri in un contrasto con Hazard (preoccupa meno); e Vermae-len ha un ginocchio in disordi-ne. Ciononostante, in un grup-po che per qualcuno ha nellaRussia la favorita, questo Belgiopuò andare avanti agevolmente.L’ambizione è quella di egua-gliare il miglior risultato ai mon-diali: quarto posto, Messico ’86.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

«In allenamentosiamo concentratie duri, ma non mipreoccupano gliinfortuni»

MARC WILMOTSC.T. DEL BELGIO

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28 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014

MERCATO

Ranocchia dice no alla JuvePresto il rinnovo con l’InterNel mirino adesso c’è Mbia Se si sentirà al centro del nuovo progetto, l’azzurro firmerà fino al 2018. Congelato M’Vila, si punta al colosso del Qpr dell’amico di Thohir

L’IDEA CAMBIA LA STRATEGIA: UN BLOCCO DI TALENTI NELLA STESSA SQUADRA INVECE DI DISPERDERLI TRA DIVERSE SOCIETÀ

I giovani andranno a crescere a PratoIl club nerazzurro starebbe trattando con il club toscanoper farne un vero satellite

ALESSANDRO RUSSOLUCA TAIDELLI

Il «no grazie» ad AntonioConte è arrivato giovedì. Purtentato di raggiungere alla Ju-ve il tecnico che tanto lo stimadai tempi di Arezzo e Bari, An-drea Ranocchia ha deciso dirimanere all’Inter. Scelta ap-punto non facile e ancora con-dizionata dal sentire la giustaconsiderazione da parte delclub in cui gioca dal gennaio2011. Mentre il difensore um-bro ha iniziato le proprie va-canze negli Stati Uniti (man-giandosi probabilmente lemani nel vedere l’incerta pre-stazione di Gabriel Paletta,«che ha meno esperienza diAndrea, anche se farà megliorispetto alla gara con l’Inghil-terra» ha detto ieri MassimoMoratti), nei prossimi giornisarà il suo entourage ad incon-trare il d.t. Piero Ausilio pergettare le basi del rinnovoquadriennale.

Stretta e nodo Rolando Basiinvero già gettate nel faccia a

faccia di dieci giorni fa, in cuiAusilio aveva confermato l’in-tenzione - che però andràavallata da Walter Mazzarri -di dare a Ranocchia la fascia dicapitano, allungando di treanni il contratto in scadenzatra dodici mesi a cifre molto si-mili alle attuali. E inferiori aquelle che avrebbe messo sulpiatto la stessa Juventus. Vistala volontà del giocatore, oramanca soltanto la stretta fina-le. Mentre la firma arriveràdopo il 30 giugno, quandol’azzurro rientrerà dalle ferie.L’altro fronte aperto al capito-lo centrali difensivi è legato aRolando. L’Inter vorrebbe ri-scattare l’ex Napoli dal Porto,ma non si sposterà dall’offertainiziale di 3,5 milioni (al mas-simo potrebbe inserire qual-che bonus), contro i 5,5 chie-sti dai biancazzurri.

Idea Criscito, stand by M’VilaMentre per la corsia sinistra sitorna a parlare di DomenicoCriscito (ci sono stati sondag-gi con l’agente del giocatore,Andrea D’Amico, e allo Zenitpotrebbe interessare Fredy

Guarin), il tema caldo restaquello del centrocampistacentrale. L’Inter ha di fatto inmano Yann M’Vila , ma prendetempo perché poco convintadall’ultima stagione del fran-cese e perché nel mirino ci so-no anche altri profili.

Duttilità e amicizia Tra questispunta anche Stephane Mbia,28enne colosso camerunesereduce dal prestito al Siviglia,dove ha vinto da protagonistal’Europa League. Mbia - 190centimetri per 88 chili - nascedifensore centrale, ma da tem-po gioca come diga a metàcampo. La sua duttilità piaceperché permetterebbe a Maz-zarri di virare su una «finta»difesa a 4, sapendo che quan-do gli esterni si sganciano ilmetodista si può abbassare trai due centrali a ricomporre laprediletta linea a tre. Di fattoquello che succede a De Rossinell’Italia di Prandelli. Il car-tellino del 28enne di Yaoundèè in mano al Queens Park Ran-gers, fresco di ritorno in Pre-mier ma più che coperto inquel ruolo. Premesso cheMbia ha un ingaggio non dapoco (più di 2,5 milioni),l’idea sarebbe quella del pre-stito con diritto di riscatto. Eper convincere il club londine-se potrebbero essere decisivi ibuoni uffici di Erick Thohir. Ilpatron del Qpr infatti è TonyFernandes, che nel 2011 avevarilevato il 66% del club da Fla-vio Briatore e Bernie Ecclesto-ne. Fernandes, malese, è gran-de amico del presidente ne-razzurro. ET il 12 maggio erain tribuna al Loftus Road per il2-1 sul Wigan che è valso la fi-nale promozione. I suoi con-tatti con Fernandes sono con-tinui e il prestito di Mbia po-trebbe essere una soluzioneche soddisfa tutti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

A sinistra, Andrea Ranocchia, 26 anni, all’Inter dal gennaio 2011. A destra, Stephane Mbia, 28, centrocampista centrale del Qpr, reduce dal prestito a Siviglia BOZZANI/LAPRESSE

NICOLA BINDAMILANO

Da più parti, nei mesi scorsi, si sono alza-te svariate proposte per consentire ai principaliclub di Serie A di iscrivere una squadra B in unacategoria inferiore. Proposte fumose, figlie sol-tanto di esigenze personali e non collettive (co-me invece sarebbe il caso di fare…). L’Interadesso passa all’azione con un’idea non nuova,ma che se ben strutturata potrebbe consentireuna crescita migliore ai suoi giovani. Invece di

disperderli in varie squadre pagando fior di va-lorizzazioni, meglio raggrupparli in un unicoclub e sostenerlo, consentendo anche al clubstesso di poter sopravvivere. Un po’ quello chela stessa Inter aveva fatto anni fa - ma con risul-tati disastrosi (fallimento del club) – con loSpezia. Invece il management di Erick Thohirci vuol riprovare con una gestione più diretta emirata, con uomini di fiducia a portarla avanti.

Toccafondi dinasty Adesso la società che l’In-ter avrebbe individuato come partner è il Prato,nella prossima Lega Pro unica. Una società glo-riosa, sempre presente in questa categoria daquando è diventata professionistica (1978). IlPrato dal 1979 è guidato da Andrea Toccafon-di, storico presidente che gestisce il club con lacollaborazione del figlio Paolo, ex portiere. Al-l’inizio dell’ultima stagione Toccafondi senior

aveva annunciato il proprio disimpegno, con-trario alla riforma dei campionati e l’accorpa-mento tra Prima e Seconda divisione.

Il tecnico A Prato bocche cucite e secchesmentite su questa eventualità, anche se dagiorni sulla stampa locale è stata ventilata l’ipotesi-Inter. Per la cronaca, nei mesi scorsi siera parlato di un accordo simile tra lo stessoPrato e la Fiorentina, ma senza fatti concreti.Adesso invece – al di là delle smentite – l’accor-do sembra probabile. L’anello di congiunzioneè Vincenzo Esposito, allenatore del Prato dal2011 dopo essere stato per tre stagioni (dal 2006 al 2009) alla guida della Primavera del-l’Inter, cementando un rapporto di stima con ilclub nerazzurro. L’Inter vorrebbe spostare in blocco diversi suoi giocatori (della Primavera,o già reduci da esperienze in altri club) per alle-stire una squadra competitiva, che magari pos-sa salire in B e conquistare un palcoscenico an-cor più probante per i giovani da crescere. Insettimana dovrebbero esserci novità in merito.

© RIPRODUZIONE RISERVATAVincenzo Esposito, 51 anni LAPRESSE

4NUMERO

3gli anni di

VincenzoEsposito,

allenatore delPrato, allaPrimavera

dell’Inter: dal2006 al 2009

AALTRI NOMI IN AGENDA

SRolando

Per riscattareil 28ennedifensore

portoghesel’Inter ha offerto

3,5 milioni alPorto, che però

ne chiede 5.Si continua

a trattare

SDomenico

CriscitoC’è stato un

sondaggio per il26enne esternodello Zenit San

Pietroburgo.Nell’affare

potrebbe ancherientrare Fredy

Guarin

LA CERTEZZA DI PIACERE

intesa

pourho

mme.it

PER VINCERE OGNI GIORNO

Page 29: La Gazzetta Dello Sport - 16.06.2014

LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29

MERCATO

La Juve ha deciso:Berardi da ConteAl Sassuolo andrà tutto Marrone?Da definire la posizione della punta Zaza. Verrà riscattato Sorensen, però il danese ha offerte all’estero. Dall’Inghilterra: l’Arsenal su Lichtsteiner

ALTRO OBIETTIVO BIANCONERO

Cuadrado si allontanaLa Fiorentina lo riscattaperò il futuro è al BarçaIn settimana il colombiano sarà interamente viola ma non rimarrà: è intenzionato a dire sì agli spagnoli

DAL NOSTRO INVIATOLUCA CALAMAIRIO DE JANEIRO (Brasile)

Due assist per comincia-re. Colpi da artista che allonta-nano Juan Cuadrado dalla Fio-rentina. Nei prossimi giorni lasocietà viola chiuderà l’accordocon l’Udinese riscattando an-che l’altra metà del cartellinodel talento colombiano da tem-po nel mirino della Juventus edi Conte in particolare. Sonostati il presidente operativoCognigni e Gino Pozzo a in-dividuare una possibilebase d’intesa: 13 milio-ni in contanti o 11 piùuno dei giovani gio-iellini di Montella.Wolski, a esem-pio, piace allasocietà friula-na. E’ probabileche l’operazione venga chiusaa 12 milioni senza controparti-te. Poi, ci sarà il passaggio suc-cessivo. Il patron Andrea DellaValle è stato chiaro: «Farò ditutto per tenere un altro annoCuadrado a Firenze». Il proble-ma è la volontà del giocatore. Esu questo fronte non c’è grandeottimismo in casa Fiorentina.Prima di partire per il ritiro

mondiale il gioiello colombia-no ha salutato i suoi compagnidi squadra spiegando che nelsuo futuro stava prendendoforma l’ipotesi Barcellona. Eche, in questo caso, non avreb-be potuto dire di no. Cuadradoha avuto anche un confrontocon gli uomini mercato di DellaValle spiegando che anche incaso di permanenza in magliaviola avrebbe chiesto un ingag-gio di 3 milioni netti l’anno. Piùdel triplo di quello che percepi-sce adesso. Una cifra fuori daitetti salariali previsti dalla pro-

prietà. Subito dopo il mon-diale Andrea Della Valle (a

proposito pare che sia an-cora rinviata l’assemblea

dei soci) parlerà conCuadrado e il suo

agente cercando diconvincerlo a restare ancora unanno a un ingaggio sui 2 milio-ni. In caso di risposta negativaverrà aperta la trattativa con ilBarcellona. La Fiorentina chie-de 40 milioni, il Barca è fermo a28. Un accordo potrebbe esseretrovato a 33-34 milioni più l’at-taccante olandese Afellay redu-ce da un’esperienza disastrosanel Barcellona e in passato giànel mirino dei viola.

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Juan Guillermo Cuadrado Bello è nato a Necoclí(Colombia) il 26 maggio 1988.In Italia ha vestito anche le maglie di Udinese e Lecce

MIRKO GRAZIANOMILANO

Inizia una settimana chela Juventus dedicherà quasi in-teramente alle comproprietà.Fra queste, occhio a quelle inballo con il Sassuolo, ovveroBerardi, Zaza e Marrone. Ebbe-ne, Marotta non molla: suinput di Antonio Conte, vuolesubito Domenico Berardi a To-rino. I dubbi del ragazzo, cheteme una stagione ai marginidell’undici titolare, verrannospazzati probabilmente pro-prio da un confronto direttocon il tecnico tre volte campio-ne d’Italia. La Juventus credemolto nel talento calabrese, esu di lui ha un progetto serio,concreto, non solo di prospetti-va, e per questo in corso Gali-leo Ferraris sono pronti anchead alzare eventualmente la vo-ce. Là davanti si cambia molto,quasi tutto: si cercherà infattidi arrivare anche a Sanchez eMorata, con Drogba o Eto’ocarte last minute nel caso si riu-scisse a vendere bene Fernan-

do Llorente, potenziale plusva-lenza di un certo peso.

Le carte Zaza e Marrone I rap-porti fra i club di Agnelli eSquinzi sono ottimi, e di conse-guenza il dialogo avrà toni as-solutamente sereni, conl’obiettivo comune di trovareun punto d’incontro che dia lamassima soddisfazione ad en-trambe le parti. E allora non è

da escludere che agli emilianivenga ceduta l’altra metà di Za-za o più probabilmente di Mar-rone per ammorbidire lo «scip-po» di Berardi, giocatore che ilSassuolo e Di Francesco in par-ticolare pensavano di potertrattenere per un’altra stagio-ne.

Sorensen e Montero Nel frat-tempo, la Juventus sta riscat-tando dal Bologna il 22ennedanese Frederik Sorensen, jol-ly difensivo che piace parec-chio all’estero: probabile cheMarotta abbia già pronta unasoluzione tedesca, visto il co-stante interessamento dellaBundesliga per un giocatoreche l’amministratore delegatobianconero si assicurò per po-chi spiccioli nell’estate del2010. Occhio, poi, alla pistaJefferson Montero, esterno of-fensivo ecuadoriano da temponel mirino del club torinese:può ricoprire entrambe le fa-sce, gioca in Messico, e ha ilcontratto in scadenza nel 2015.

Piace Licht In Inghilterraparlano di un Arsenal piuttostodeciso sulle tracce di Lichtstei-ner: per lo svizzero sarebbepronta un’offerta da oltre 11milioni di euro secondo il «Dai-ly Mirror», cifra che in effettipotrebbe ingolosire la Juve. Almomento, va detto, non arriva-no però conferme ufficiali. EMarotta preferisce parlare del-la pattuglia bianconera in az-zurro. «La traversa di Pirlo? So-no le sue famose punizioni - di-ce all’adnkronos -, fanno partedel repertorio. Bene Marchisio,Barzagli e Chiellini, ma tutti gliazzurri hanno fatto benissimo.Quando ritrova l’orgoglio, l’Ita-lia è capace di grandi presta-zioni. Per quanto riguarda l’in-fortunio di Buffon, c’è una giu-sta preoccupazione, ma il ra-gazzo mi è sembrato sereno».

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Domenico Berardi è nato a Cariati (Cosenza), il primo agosto 1994: 16 reti nell’ultimo campionato di serie A ANSA

VACANZE

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30 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014

MERCATO

LE TRATTATIVE DALLA SPAGNA: BARCELLONA A UN PASSO DA HIGUAIN MA IL CLUB AZZURRO SMENTISCE

Napoli: Benitez rivuole Reina Roma: c’è Anocic, ora Sturaro Atalanta, è fatta per ThereauMALFITANO-PUGLIESE-A.RUSSO

Inizia una settimanaimportante: giovedì e vener-dì terranno banco le compro-prietà e gli altri affari vannoavanti. Filo aperto tra Romae Genoa. Vicina l’intesa su Sturaro, che il Genoa vuoletenere almeno un altro anno.Nella maxi-operazione an-che Bertolacci (futuro anco-ra in rossoblù) e Borriello,pronto a tornare al Grifone (con ingaggio spalmato) incaso di partenza di Gilardi-

no. Oggi intanto a Trigoriasbarca Silvio Anocic, esternosinistro croato ex Osijek. Nelmirino Manolas.

Punto Napoli Benitez prove-rà a convincere il Liverpool acedere Reina senza troppepretese: il Napoli si accolle-rebbe gli altri due anni di con-tratto ricevendone in cambioil cartellino gratis. Piace sem-pre Candreva. Intanto ieri inserata dalla Spagna è giunta lanotizia di Higuain a un passodal Barcellona ma il Napoli hasmentito seccamente. Lo spagnolo Pepe Reina, 31 anni AP

Punto Lazio In casa Lazio sicerca di accelerare l’opera-zione De Vrji. In settimanapossibile blitz a Rotterdamper discutere la quotazionedel difensore, «lievitata» a 9milioni. Per l’altro centrale,pressing su Astori. Oggi, at-tesa l’ufficializzazione perBasta dall’Udinese che a suavolta ha fatto firmare unbiennale a Belmonte (Sie-na). Domani, potrebbe arri-vare la firma di Parolo.

Altri affari Milan e Chievo(che chiuderà per il portiereBardi) trattano per Paloschi.L’Atalanta ha chiuso per The-reau (Chievo): 2 milioni sen-za contropartite. Il Sassuolovuole riscattare Sansone eChibsah dal Parma ma nonc’è intesa e non c’è accordotra Palermo e Sassuolo perKurtic.

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IL TECNICO E’ IN BALLO PER DUE PANCHINE

Zeman-Bologna, ore decisiveCagliari legato al sì del boemo

Incrocio sull’asse Cagliari-Bologna per il destino di Zednek Zeman. Il Bologna attende domani l’ok di un istituto di credito per l’anticipo sul paracadute dei contributi alle squadre retrocesse dalla A. In questo caso, con l’iscrizione del Bologna in cassaforte, Zeman scioglierà le riserve accettando il progetto emiliano e il Cagliari dovrà rinunciare al piano zemaniano (e alla parallela soluzione del ds Delli Carri). Per Tommaso Giulini, neo presidente sardo, le piste alternative sono già pronte. Due sono le ipotesi già costruite in attesa di conoscere la decisione del Boemo. La prima conduce direttamente al tecnico milanese Mario Beretta, un profilo che vanta una buona

esperienza e che sarebbe pronto al ritorno in serie A. La nuova proprietà sarda però non è escluso che per evitare troppa discontinuità col passato, possa optare per la soluzione interna. La scelta ricadrebbe dunque su Lopez, che conosce alla perfezione l’ambiente del Cagliari e anche la squadra per averla allenata per diverso tempo. Per l’area tecnica si fa poi il nome di Manuel Gerolin, con esperienza nello scouting dell’Udinese e che potrebbe diventare il riferimento di Giulini in questa nuova avventura in Sardegna. Subito dopo si penserà alla costruzione della squadra intorno al leader Daniele Conti.

al.ru.RIPRODUZIONE RISERVATA

Kakà e Robinhotesoretto del Milanper puntare IturbeIn caso di doppia cessione si risparmierebbero 18 milioni di ingaggi. Ma c’è la concorrenza della JuveMARCO PASOTTOMILANO

Potrebbe essere la fine diuna dinastia che ha fatto lucci-care il Milan per anni. E che orasomiglia molto – per dirla un po’ruvidamente – a una sorta disalvadanaio da riempire e desti-nare al mercato. La stirpe brasi-liana sta vivendo a Milanello ilpunto più basso della sua para-bola. A fine agosto a disposizio-ne di Inzaghi potrebbe essercisolo Gabriel visto che il destinodi Kakà e Robinho è un’incogni-ta. Al di là dei legami affettivi, larealtà è evidente: cedere Rickye Robi significherebbe metterele mani su una cospicua quanti-tà di milioni utili per inseguirecon vigore a Iturbe. Insomma ibrasiliani potrebbero rappre-sentare l’ago della bilancia nellacorsa all’argentino.

Alla finestra Il denaro arrive-rebbe essenzialmente dal ri-sparmio sugli stipendi. Il contoè presto fatto: Kakà ha ancoraun anno di contratto a 4 milioni,Robinho ne ha altri due a 2,5milioni. Calcolando il lordo chedeve corrispondere il Milan,ballano circa 18 milioni. Più ilcosto del cartellino di Robinho,che ormai è super svalutato mache il club rossonero non hacerto intenzione di regalare.Diverso invece il discorsoper Kakà: nel caso fos-se addio, Ricky ha lapossibilità di liberar-si gratis facendo vale-re una clausola contrattuale im-pugnabile fino al 30 giugno. Da-ta che peraltro Galliani noncontempla in termini rigorosi. IlMilan comunque continua adattendere notizie dal giocatore.La situazione? Al di là delle vociche si sono rincorse sul rappor-to fra Ricky e la moglie, la consi-derazione più concreta riguar-da il fatto che Carolinevorrebbe restare a SanPaolo per motivi di lavo-ro personali. Ecco per-

ché il dialogo fra Kakà e il clubpaulista continua ad andareavanti, in attesa di una decisio-ne definitiva. Ed ecco perché ilMilan non può far altro che sta-re alla finestra, in attesa di capi-re lo scenario verso cui si orien-terà Ricky.

Fuori dal progetto Per quantoriguarda Robinho, occorre capi-re più che altro quali club si fa-ranno avanti. Negli ultimi tem-pi è arrivata un’offerta del Be-siktas, che però non ha riscos-so il suo interesse. Robi, l’ha

sempre detto, lascerebbe il Mi-lan solo per tornare in Brasile.Lungo le ultime due stagioni c’èstato un fitto dialogo col Santos,club in cui è cresciuto, ma non si

è mai arrivati alla fumata bian-ca. Anzi, a un certo punto fra

club bianconero e giocatoreè sceso il gelo assoluto,

recentemente rientra-to. Tanto che qualchemass media brasilia-

no si è spinto a ipotiz-

zare una ripresa del dialogo.Anche il Botafogo ha manifesta-to il suo interesse, ma lo stipen-dio del giocatore è un ostacolomolto arduo. Di certo l’ultimastagione dell’attaccante non hagiovato alla sua appetibilità sulmercato, così come è evidenteche l’arrivo di Menez e la cacciaa Iturbe facciano chiaramentecapire quanto Robinho nonrientri più nelle strategie rosso-nere. Inoltre rimarrà di sicuroHonda, un altro trequartista.Iturbe dunque passa (anche)dalle sorti di Kakà e Robinho. IlMilan se la deve vedere con Ju-ve (che si è già vista col Verona),Real e Barcellona ed è pronto amettere sul piatto dell’Hellas 25milioni, a fronte di una richiestadi 30. Risparmiarne 18 soltantoin stipendi sarebbe un’ottimabase di partenza. Ieri, intanto,nel giorno del 16° compleanno,Mastour ha firmato il primo contratto da professionista chelo legherà al Milan fino al 2017.

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In alto Kakà, 32 anni. Sotto Robinho, 30 AP/FORTE

4LA SUA

CARRIERA

SGiancarlo

Danova è nato aSesto San

Giovanni (Mi) il18/11/1938.

Attaccante, ècresciuto nelle

giovanili delMilan

GIOCATOREPrimi passi con

lo Spezia nel1956-57. Quindi

Milan, Torino,ancora Milan, di

nuovo Toro epoi Catania,

Atalanta,Fiorentina,

Mantova.Chiude

nell’Omegna(’70-74)

TECNICOInizia alla guida

della Novese(’77-78), quindi

Sant’Angelo,Sanremese,

Parma, Fano,Spal, Novara,

Pro Sesto,Virescit

Boccaleone,Legnano e

Novara (’96-97)

PALMARESDa giocatore ha

vinto trescudetti: due

col Milan(1958-59, 1961-

62) e uno con laFiorentina(1968-69)

due scudetti in rossonero

Addio a Danova,la «Pantera»che stregò RizzoliE’ morto ieri a Lodi all’età di 75anni Giancarlo Danova, ex gio-catore ed ex allenatore.

ANDREA SCHIANCHI

Veloce come un fulmine, pro-prio come quando sgommavain campo sulla fascia destra,Giancarlo Danova, detto Pan-tera, ha imboccato la strada de-gli spogliatoi. Aveva 75 anni. Achi non lo ha mai visto giocaree a chi non ne ha mai sentitoparlare, basti una cifra che neracconta la carriera: disputò97 partite ufficiali con la ma-glia del Milan e realizzò la bel-lezza di 52 gol. E’ come se oggiun Balotelli o un El Shaarawyla buttassero dentro una gara sìe una gara no, più o meno...Danova, quando era in giorna-ta, era davvero un diavolo: i di-fensori avversari lo vedevanoall’inizio e alla fine di ogni par-tita: nel mezzo c’era solo lui,con le sue finte, accelerazioni, isuoi dribbling e i tiri. Il limiteera il carattere: si arrabbiavaspesso e gli arbitri lo spedivanoa fare la doccia prima del 90’.

La notte col Manchester Co-minciò in A con una doppietta,tanto per far capire chi era: 16febbraio 1958, Sampdoria-Mi-lan 0-2. Non avevano ancorainventato «Tutto il calcio minu-to per minuto», le notizie spor-tive venivano date dal radio-giornale. Quella sera l’annun-ciatore disse che la vittoria deirossoneri era arrivata grazie auna doppietta di Cucchiaroni.Ma Danova, dalla stazione diGenova, aveva telefonato a ca-sa e aveva assicurato a suo pa-dre che i gol li aveva segnatilui, che stesse tranquillo! Sem-pre nel 1958 un altro episodioda incorniciare. Semifinale diCoppa dei Campioni contro ilManchester United. A Old Traf-ford il Milan perse immeritata-mente 2-1, tra mille polemi-che. Ma Danova non c’era. Sce-se in campo al ritorno a San Si-ro. L’allenatore Gipo Viani,prima dell’inizio, si raccoman-dò: «Sta’ tranquillo, se loro tiprovocano tu non reagire».Pantera ubbidì: tre gol li fece

fare e uno lo realizzò lui. Loportarono in trionfo e AngeloRizzoli, padre del presidenterossonero Andrea, negli spo-gliatoi, gli disse: «Piscinin, mati te se mei de Meazza...». In fi-nale il Milan si trovò di fronte aquella meravigliosa macchinadi vittorie che era il Real di DiStefano. Finì 3-2 per i Blancosai supplementari, «ma primadel 90’ c’era un rigore marciosu di me» disse Danova che nonsi diede mai pace per quel k.o.Con il Milan conquistò due scu-detti (1958-59 e 1961-62): nel-la stagione del primo trionforealizzò 16 gol, il suo record.

Osservatore Oltre a quellarossonera indossò le maglie diToro, Catania, Atalanta e Fio-rentina, con cui vinse lo scu-detto 1968-69 anche se da ri-serva (2 presenze). Poi, sicco-me il calcio era la sua vita, sidedicò al mestiere di allenato-re, ma mai ad alti livelli. Vivac-chiò tra C e B e, quando capìche era ora di starsene un po’tranquillo, si mise in tribuna afare l’osservatore del Milan.Consigliava giocatori al suogrande amico Braida. Trovòqualche talento, però nessunoche avesse la velocità del fulmi-ne e le movenze della pantera.D’altronde, come Danova nonne sono nati molti altri.

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Danova in maglia rossonera BATTAIA

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LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31

ANDREA DI CARO ROMA

Al ristorante la Gallura di Roma, «la cittàEterna», come orgogliosamente la chiama Massi-mo Ferrero, tra sorrisi, battute e progetti è anda-to in scena sabato sera il primo atteso incontro trail nuovo proprietario della Sampdoria e SinisaMihajlovic. Ma stavolta poco materiale per pezzidi colore su colui che quasi tutti già chiamano ErViperetta: niente amatriciana e coda alla vacci-nara, ma un menù ricercato di pesce crudo, an-naffiato con Dom Perignon e promesse di unaSamp ambiziosa. Presidente e tecnico (con ri-spettive signore) si sono così conosciuti di perso-na: «Perché al telefono avevamogià parlato e simpatizzato –spiega Mihajlovic -. Il presiden-te si era presentato a modo suo:Sinisa per me sei un mito, siamosimili noi, cresciuti nella stradae venuti su da soli e poi io c’ho 6figli come te, e quando i tuoi vo-gliono andare al cinema, li fac-cio entrare gratis...». Sorrideancora divertito Mihajlovic. E proprio in una sala dell’Adriano,il suo cinema romano più presti-gioso è proseguita la serata or-ganizzata da Ferrero: «Il presi-dente ha riservato una sala da450 posti solo per noi, per vede-re Italia-Inghilterra. Non avevomai visto una partita al cine-ma...». Un incontro in ogni casoanomalo, quasi a ruoli invertiti:più che Mihajlovic a dover convincere il nuovopresidente, pareva Ferrero a dover superare l’esa-me del Mito. «Ma Ferrero non doveva superareniente, il club è suo...». Chiosa Sinisa. Però nonavesse convinto con le sue parole il tecnico a con-fermare impegno e energie nella Samp, il rappor-to con la già molto dubbiosa Genova blucerchiatasarebbe partito col piede sbagliato. Rischio evita-to. «Ferrero l’ho sentito convinto, pieno di ener-gia e voglia di stupire. Ho buone sensazioni». ARoma quelli come Ferrero li chiamavano un tem-po affettuosamente «cinematografari», perso-naggi schietti, diretti, che sanno muoversi e san-no vivere. «E Ferrero è così. A sentirlo parlare del-la sua vita potrebbe tirarci fuori la trama di unfilm – spiega Miha -. Ma anche io ne ho viste evissute parecchie…».

E aveva già vissuto una cessione lampo comequella della Samp?

«No, questa mi mancava. All’inizio la sorpre-sa è stata grande. Nessuno della Samp sapeva nulla. Tutto è stato molto veloce… Ma a volte èmeglio così, invece di trascinare le cose. I presi-denti, vecchio e nuovo, sono stati abili».

Ha capito perché Garrone ha lasciato?«Ci siamo parlati, ma non sono entrato nel pri-

vato di scelte familiari. Ma conoscendo la sua se-rietà e attaccamento per la Samp, so che nonl’avrebbe lasciata in mani sbagliate. Ed è quel-lo che mi ha ripetuto: “Ferrero può sembrarepittoresco, ma sa quello che vuole”».

Ha mai pensato di dimettersi?«Io ho firmato un contratto biennale

anche per il rapporto che avevo con Garrone. Mada lì a dimettersi perché il presidente cede il clubce ne corre un po’. Lo avrei fatto se il nuovo pro-prietario avesse espresso dei dubbi su di me. Maè avvenuto il contrario. Dimettermi al buio sareb-be stata una dimostrazione di sfiducia preventivanei suoi confronti. Io giudico le persone dopoaverle conosciute, mai prima».

Tante telefonate e una serata insieme: descri-va Ferrero.

«È un uomo pieno di energia, intelligente, sim-patico, che non bada troppo alle formalità. Haprogetti, voglia, ambizione: va di corsa. L’ho av-vertito che il mondo del calcio è difficile. E a voltenon bastano neanche i soldi. Ma non mi sembra

per nulla spaventato… Se saràall’altezza lo dirà il tempo. Manon va giudicato con approssi-mazione».

Per i tifosi della Samp però ri-trovarsi all’improvviso un pre-sidente col suo spiccato accen-to romanesco è stato un shock.

«Avere un presidente tifosonato in città è più romantico, maci si può innamorare di un clubanche nascendo altrove. E an-che il grande Mantovani era ro-mano come Ferrero anche secon uno stile diverso».

Nella sua famiglia pare sianotutti romanisti. Forse anche perquesto vuole rottamare l’innodella Samp per averne uno

«Maggico» come quello di Venditti? «Ferrero è un uomo che viene dal mondo del

cinema, non voleva offendere, ma vede molte co-se con il gusto dello show. Il calcio per lui è anchespettacolo, vuole divertire e divertirsi. L’inno del-la Roma lo invidiano in tanti. Ma a me piace soloquel che è blucerchiato».

Magari lei può trasferire a Ferrero un po’ delsuo attaccamento ai colori della Samp. Lo sa cheadesso per i tifosi è lei la garanzia?

«I liguri ti studiano, sono diffidenti, le frasi aeffetto non bastano, vogliono acquisti, una squa-dra forte e un progetto ambizioso. Ed io più diloro perché sono tecnico e tifoso».

Avete parlato di mercato?«Si. E lo faremo ancora presto. Snocciola tanti

nomi, ha entusiasmo».

Cassano è un obiettivo?«La Samp ha bisogno di un progetto che duri

nel tempo. I colpi a effetto sono la ciliegina. Pen-siamo prima alla torta...».

Ora le toccherà cominciare a citare anchefrasi di film.

«A me il cinema piace. Lo accolgo con unafrase da Oscar. Servillo nei panni di Jepp Gam-

bardella dice: “La più sorprendente scoperta cheho fatto dopo aver compiuto 65 anni è che nonposso più perdere tempo a fare cose che non miva di fare”. Ferrero ne ha 62, se ci si dedicheràcompletamente scoprirà la Grande Bellezza dellaSampdoria».

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MERCATO L’INTERVISTA

il tecnico serboMIHAJLOVIC

«Io, Ferreroe un obiettivo:

la Grande Bellezzadella Sampdoria»

Sinisa: «Il nuovo presidente ha entusiasmo, progettie ambizione. I tifosi aspettino per giudicarlo. Garrone

mi ha sorpreso, ma non ho mai pensato a dimettermi»

« Sabato scorsoprima a cena, poi un cinematutto per noi perInghilterra-Italia

« Rottamare l’innoSamp? Non voleva offendere,lui è un uomo di spettacolo

« Cassanoe il mercato? Pensiamo alla torta, poialle ciliegine»

Sinisa Mihajlovic, 45, da novembre alla Samp. Sopra col neo proprietario Massimo Ferrero, 62 RATTINI

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32 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014

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LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33

diALESSANDRO DE CALÒ

FilorossoMondialelaPunturadi ROBERTO PELUCCHI

La prestazione di Paletta è stata giudicata convincente dal 99 per cento dei bagnini italiani.

f

laVignetta DI STEFANO FROSINI

LA FRANCIA-FAMIGLIA DI POGBAORA VUOLE FARSI AMARE DAI TIFOSI

E’ bastato che un’inquadratura pescasseBenzema in flagrante delitto di consulta-

zione di Iphone, in panchina, durante una delleamichevoli pre Mondiale, per riesumare sui so-cial network lo spettro della Francia di quattroanni fa. Quella dei giocatori racailles, feccia, se-condo il lessico dell’allora ministra dello Sport,costretta a giustificarsi in parlamento per la de-riva di una generazione allo sbando. Giocatoristrafottenti, viziati, divisi da motivi etnici e reli-giosi, e incapaci di far vibrare una nazione cheha finito per odiarli. Allora Anelka, con gli insul-ti a Domenech e lo sciopero di solidarietà deicompagni-galeotti di sventura, incarnava l’es-senza del male calcistico. Oggi, invece, la Fran-cia di Deschamps offre un volto più pulito, piùumano, secondo il nuovo lessico imposto dal-l’editoriale dell’Equipe di ieri. Un volto in cuifinalmente riconoscersi. Come fosse una bandadi amici da tifare con passione. Meglio, comeuna grande famiglia. Anzi, una #Pogbafamily,come è stata battezzata su twitter dal centro-campista della Juventus, simbolo, con Varane eSakho, della rinascita, contagiosa di entusia-smo.

Forse perché questa Francia è nata nella sof-ferenza dello spareggio contro l’Ucraina. Con

una vittoria travolgente (3-0) a ribaltare il 2-0dell’andata, celebrata abbracciati, cantando a squarcia gola la Marsigliese. Come non succe-deva forse dal Mondiale ’98, vinto dalla FranciaBlack-Blanc-Beur, cioè multietnica, nell’illuso-rio cliché andato in frantumi in Sudafrica. Oggi,la Francia di Deschamps non simboleggia piùuna soluzione di vetrina alle divisioni ereditatedalla storia coloniale del paese. Le stesse torna-te a galla con lo scandalo sulle quote etniche chesfregiò la gestione di Laurent Blanc, impanatosiall’ultimo Europeo per colpa di altri giocatoriviziati, come Nasri. Uno che il c.t. ha siluratoproprio per non compromettere il fragile equili-brio di un gruppo arrivato in Brasile con i quartinel mirino e in mente l’Euro2016, da vincere incasa. Magari sempre con giocatori milionari,ma rispettosi di chi li rende privilegiati: ovveroi tifosi, pronti a sognare e a sopportare che inrosa ci sia ancora Evra, il capitano del 2010, pu-pillo del c.t., rimasto quasi a scongiurare i tempibui, e pure il momento di debolezza tecnologicadi Benzema. Che si è fatto perdonare siglandoieri la vittoria d’esordio in un Mondiale che mancava alla Francia dal 1998 col 3-0 al Suda-frica. E inaugurando pure la moviola sulla linea.

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@grandesso

ilDebutto

di ALESSANDRO GRANDESSO

TUTTI A ELOGIARE SIRIGU E DARMIANMA LA «A» CREDE POCO AI GIOVANI

E sordire al posto di Gigi Buffon, il mito, al Mon-diale brasiliano non era facile per Salvatore

Sirigu. Assumere la titolarità della fascia destraper affrontare i bianchi inglesi non era un compitosemplice per Matteo Darmian. Eppure ce l’hannofatta. Sono stati tra i migliori i campo. Affidabili,sicuri, intensi, professionali, in poche parole dueazzurri con i fiocchi.

Salvatore Sirigu, sardo di Nuoro, non ha avutouna carriera facile in Italia. Il Cagliari, quand’eragiovane, lo scartò e lui finì al Venezia. Poi sbarcò alPalermo che lo concesse in prestito alla Cremone-se e all’Ancona per fare esperienza. Una intuizionedi Walter Zenga gli aprì le porte della prima squa-dra nel 2009 ma dopo due anni il portiere sardo èstato ceduto dal Palermo al Psg. Grande società,grande piazza, fuoriclasse come Ibrahimovic,Thiago Silva, Pastore, Lavezzi. Lo stesso Buffon re-centemente ha definito Sirigu il suo sostituto na-turale, un numero uno in senso assoluto. E le altreitaliane?Incredibile: abbiamo un campionato ric-

co di portiere brasiliani, argentini, sloveni, rumenie nessuno ha mai chiesto Sirigu al Palermo. Nonmi chiedo neanche i motivi, perché non esistono.Sirigu frequenta la Nazionale da parecchi anni.Non lo si scopre oggi. Potrebbe giocare in qualsiasiclub italiano invece gioca a Parigi. Non mi stan-cherò mai di fare una battaglia contro le disinvoltedisattenzioni del calcio nostrano. Bisogna fare icomplimenti al Palermo e al presidente Zampariniperché hanno capito il valore di Sirigu e lo stessodiscorso vale per il Torino di Urbano Cairo che hainvestito su Matteo Darmian ex pupillo delle gio-vanili del Milan.

Vi rendete conto che fino a qualche mese fa Dar-mian poteva solo sognare il Mondiale in Brasile,poteva immaginare di vederlo insieme con gli ami-ci da una località di vacanza dopo la fatiche delcampionato? E invece è lì con la maglia azzurrasulle spalle, con la sua veloce andatura sulla fasciadestra che ha annichilito gli inglesi, soprattuttoBaines. Eppure fino a una settimana fa qualcunoha scritto che questo Darmian non era un granché.Un buon terzino senza classe. Adesso tutti lo osan-nano. Dicono che è un punto fermo della Naziona-le e che assieme a De Sciglio, con Barzagli e Chiel-lini al centro, può costruire un asse difensivo ditutto rispetto.

Noi italiani siamo così: altare e polvere, polvere ealtare. Meno male che Prandelli non si lascia in-fluenzare da critici e ipercritici. Meno male che ilnostro ct appartiene a quella classe nostrana chelavora, pensa autonomamente, si assume la respon-sabilità di quello che fa, predica umiltà e impegno.La Nazionale è la metafora di un Paese che va rico-struito dalle fondamenta. Lo sport è una palestraper tutti. Insegna a stare in gruppo, ad assumere unruolo, a investire sulle proprie possibilità ed ener-gie. Senza sconti e senza corsie preferenziali. Pran-delli non conosce scorciatoie, le sue scelte non sonofrutto della pressione dei professionisti del calcioscritto o dei tifosi. Chi merita entra nel gruppo, chinon sta bene rimane a casa. Sirigu e Darmian sonoil risultato di questo modello di comportamento.Caro ct, comunque vada, proceda così.

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bianco e Nero

di ANTONIO DI ROSA

Salvatore Sirigu, 27 anni e Matteo Darmian, 24 EPA

IL CINGUETTIO DEL GIORNO TwitTwit

MIKE TYSONCampione di boxe

#fathersday Sorprendi il tuo papà con una telefonata-celebre fatta da me con appena $5@MikeTyson

MARCO ORSIAzzurro di nuotoSettecolli. Annullate le gare causa maltempo. Avrei voluto gareggiare. E per un valido motivo...@bomber_orsi

ELISA SANTONICampionessa di ritmica

#squadra #aeronautica #ginnasticaritmica. Grandi! @elysantoni

WAYNE ROONEYCalciatore della nazionale ingleseDispiaciuti di perdere la partita dell’altra sera. Ora pensiamo all’Uruguay. Dobbiamo crederci e rimanere positivi@WayneRooney

L a voglia infinita. Passano le settimane,che se corri in moto e hai già 35 anni con-

tano quasi come anni, ma la voglia di mettersiin gioco di Valentino Rossi non conosce ten-tennamenti. Certo, la vittoria manca quasi daun anno, da quell’Olanda dove si corre tra 2settimane, ma 4 podi di fila, di cui 3 secondiposti, dicono di un pilota che non vuole smet-tere di sognare. Non ci fosse quel Giovane Dia-volo di Marc Marquez, a 21 anni già lanciatoverso il secondo Mondiale MotoGP, Valentinopotrebbe davvero sognare quel decimo Mon-diale che invece sta diventando una chimera.Eppure non gli basta. Continua ad allenarsicome un pazzo, a spingere anche quando le

cose vanno male, per esempio in prova, a farsitrovare pronto per ogni evenienza. Come ieri,quando ha capito che tra i due compagni dellaHonda qualcosa sarebbe potuto accadere. E quando si sono toccati a due curve dalla fine,era lì, pronto a cogliere l’occasione. Secondoinvece che vincitore, ma felice per «la gara piùbella della stagione».

Uno «stupore» da ragazzino, paragonabilea quello di Enea Bastianini, meno della metàdei suoi anni (16 fatti il 30 dicembre) ieri perla prima volta sul podio (sarà un’investitu-ra?), secondo come Valentino. Uno abituato amille battaglie, carico di onore e successo, l’al-tro alla scoperta di un mondo che fino all’an-

no scorso guardava da dietro la rete della«coppa dei debuttanti».

La Spagna dilaga, nuovamente con 3 vitto-rie nella stessa giornata, due addirittura deifratelli Marquez, altro evento mai visto nel Motomondiale, ma l’Italia prova ad essere unargine, l’unico, per questo fiume di vittorieche sembra essere inesauribile. Loro hannoqualità e anche quantità: 1°-2° in Moto2, 1°-3°in Moto3 e MotoGP. Noi cerchiamo di difen-derci con freschezza ed esperienza. L’obietti-vo è battere finalmente Marquez: Pedrosa c’èriuscito in prova, Valentino ci riproverà ad As-sen, un po’ casa sua a suon di vittorie.

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laMotoGPdi FILIPPO FALSAPERLA

ROSSI E BASTIANINI LE NOSTRE DIGHEALL’ONDA LUNGA DEGLI SPAGNOLI

I l mondo spalanca gli occhisul calcio degli Azzurri – nel

resto del pianeta li chiamanocome noi – e attraverso lo spec-chio della foresta amazzonica cirestituisce un profilo della Na-zionale improvvisamente piùbello, più grande e seducente diquello che noi italiani avevamoosato disegnare. Che vertigine.L’effetto del Mondiale è anchequesto. Mette assieme, sincro-nicamente, una serie di eventisimili con ingredienti diversi, inuna situazione ambientalecomplessa: e, dopo aver benshakerato il tutto, ti rovesciaaddosso la semplicità dell’effet-to finale. Spiazzante.

L’altra notte eravamo cosìturbati per le vaghe interdizionidi Paletta, e ipnotizzati dai mo-vimenti panterati del Balo, chenon ci siamo accorti — subito— di essere davanti alla più bel-la partita del Mondiale giocatafinora in Brasile. Complimentianche all’Inghilterra, natural-mente: quello che viene fuori èun inno all’epica del calcio, allospettacolo, alle emozioni, al belgioco fatto vedere nonostantele condizioni climatiche estre-me. Ce lo dicono i critici dei me-dia spagnoli, gli inglesi, quellidi altri paesi europei e latinoa-mericani, abituati a liquidare disolito in modo abbastanza spie-tato i limiti delle nostre squa-dre.

Il merito, in buona parte, è diCesare Prandelli. Il suo lavorosulla Nazionale ricorda quellodi Fulvio Bernardini guru dellarifondazione azzurra a metàdegli anni Settanta. Il Fufo erastato chiamato per ricostruirela squadra sulle macerie delMondiale tedesco e aveva pun-tato su un plotone di giovanicon i piedi buoni per dare ilcambio alla gloriosa e stancagenerazione dei Rivera, Mazzo-la e Riva. Piedi buoni, gran mo-vimento, costruzione del giococon passaggi corti. L’Olanda diCruijff e Neeskens stava dettan-do la nuova agenda del calcio,Bernardini annusava quel ven-

to, lavorando in tandem conEnzo Bearzot. Dopo qualchetempo, Bearzot era rimasto solosulla plancia di comando, co-minciando su questa spinta la sua scalata mondiale. Il succes-so dell’altra notte a Manaus –per chi se lo ricorda – richiamaqualcosa del debutto contro laFrancia in Argentina 1978 (al dilà del 2-1 sul campo). Il richia-mo vale per la personalità e laqualità del gioco che resta il mi-gliore espresso dagli azzurri inun torneo mondiale nel dopo-guerra. Anche allora non cel’aspettavamo così bella l’Italia,così padrona della situazione,così rotonda anche quando do-veva attaccare. E questo avevaacceso stupore e orgoglio. Pro-prio come succede adesso.

Nessuno, nel mondo, ha maimesso in dubbio la capacità dicompetere dell’Italia. E’ unmust. Anche nei momenti piùbui, gli azzurri sono stati tratta-ti come un avversario da evita-re: noioso, catenacciaro, vele-noso in contropiede. Avversa-rio da evitare, dunque, ma nonda imitare e prendere ad esem-pio per la qualità del calcio pro-dotto. Con Prandelli molto ècambiato. Sulla spinta dellascuola spagnola, il citì è tornatoa percorrere il solco dei piedibuoni; ha esaltato le straordi-narie qualità di Andrea Pirlo,circondandolo di gente capacedi dialogare con il suo genio. InItalia siamo un po’ assuefatti al-la bravura di Pirlo: nel mondo,appena lo vedono all’opera,continuano a stupirsi e a classi-ficarlo tra i grandi. Il Brasile,l’Argentina e l’Olanda sarebbe-ro degli squadroni super se po-tessero contare su un play delsuo livello. Invece Pirlo è azzur-ro e attorno alle sue ispirazionil’Italia può girare, crescere,giocare bene e andare avanti.La bellezza, se funziona, hauna sua poetica. Il resto delmondo se n’è accorto. C’è biso-gno di un buon esempio da imi-tare.

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Il mondo sedottodalla bellezzadi questa Italia

Da sinistra Andrea Pirlo, Mario Balotelli e Claudio Marchisio ANSA

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34 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014

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LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35

SERIE B ANDATA FINALE PLAYOFF

LA SITUAZIONE IL RITORNO E’ MERCOLEDI’ ALLE 20.30

A R A R

LATINA

BARI

CESENA

MODENA

Ritorno 18/6 A R

IN SERIE A

MODENASPEZIA

CROTONEBARI

03

10

2

2

2

2

1

0

1

1

LATINA

CESENA

1

2

GDS

le Pagelle DI ANDREA TOSI

COSER SICURO, DE FEUDIS SUPERCRIMI DA’ ORDINE E NON SI STANCACESENA 6,5

COSER 7 Pronto e sicuro sulle rasoiate di Jonathas e Cisotti. Non arriva, però, sul tiro del 2-1.VOLTA 7 Il suo gol apre la strada al successo, un veterano decisivo.CAPELLI 5,5 Qualche svarione, rischia un rigore.KRAJNC 6 Sui tagli di Jonathas fatica in avvio poi si riprende.D’ALESSANDRO 6 Non al meglio, deve uscire alla mezzora per un trauma alla spalla destra.GARRITANO 6 Si allarga e restringe come una fisarmonica che sa suonare bene, dovrebbe rischiare di più in zona tiro.

h 7 IL MIGLIOREDE FEUDIS

Un motorino instancabile, sempre nel vivo del gioco, pizzica la traversa e innesca il raddoppio.

CASCIONE 6,5 Sempre utile nelle coperture, fa da sponda per tutti i compagni, un radar su ogni pallone sporco.COPPOLA 6 Fa l’assist del primo gol, si sbuccia le ginocchia con tackle ruvidi, ma efficaci.RENZETTI 5,5 Costretto a rinculare dietro, non si sovrappone quasi mai per cercare il cross.MARILUNGO 7 Tre gol in tre partite, la sua media playoff si commenta da solo. Con un attaccante così la Serie A è più vicina. (Gagliardini s.v.)DEFREL 6 Deve fare il pendolo tra mediana e attacco, ma non sempre trova i tempi giusti per fare bene il doppio compito.ALL. BISOLI 6,5 Corregge giustamente la squadra dopo l’inizio balbettante, ha il merito di avere rilanciato Marilungo. Deve soffrire altri 90 minuti per tornare al piano di sopra.

GLI ARBITRICERVELLERA 6,5 Direzione corretta e intelligente, lascia giocare e ammonisce quando necessario. Vede bene su un contatto Capelli-Jonathas: non era rigore Fiorito 6-di Iorio 6; Candussio 6-Pairetto 6.

LATINA 6IACOBUCCI 5,5 Non ha colpe sui gol, ma non appare reattivo sui lanci che arrivano dalle sue parti.BROSCO 5,5 Troppo scolastico, mai una sovrapposizione.COTTAFAVA 5,5 Si fa sorprendere da Volta nell’azione del primo gol.ESPOSITO 5 Legnoso e impacciato, anche lui va fuori giri nel gioco aereo che pure dovrebbe essere la sua specialità.MILANI 5 Il capitano rimane troppo defilato e appassisce in fascia.RISTOVSKI 6 Il suo ingresso a Bari aveva funzionato, stavolta non si ripete.

h 6,5 IL MIGLIORECRIMI

Cerca di dare ordine quando tutto continua a girare storto. Instancabile.

VIVIANI 5 Una punizione telefonata è tutto quello che produce, lezioso .MORRONE 6 La sua esperienza è relativa in un contesto povero di idee.LARIBI 5 Si mangia un gol in avvio e poi sparisce dalla scena.CISOTTI 6,5 Il ragazzo vorrebbe spaccare il mondo e ci riesce col gol che tiene in vita i suoi.MA. ALHASSAN 6,5 Ci mette il fisico, anche l’anima, ma non basta. Almeno cerca la porta.JONATHAS 6,5 Due tiri nello specchio, reclama un rigore, come al solito è il più pericoloso, ma Coser gli dice sempre no.JEFFERSON 5 Tanto tantissimo fumo, di arrosto nemmeno l’ombra.ALL. BREDA 6 La sua squadra gioca solo i primi 20’ poi si spegne senza un motivo. La difesa e il centrocampo non fanno sempre filtro, ma il gol di Cisotti gli ridà speranze.

CESENA 2LATINA 1

PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI Volta (C) al 48’ p.t.; Marilungo(C) al 7’, Cisotti (L) al 44’ s.t.

CESENA (3-5-2)Coser; Volta, Capelli, Krajnc; D’Alessandro(dal 30’ p.t. Garritano), De Feudis, Cascio-ne, Coppola, Renzetti; Marilungo (dal 36’s.t. Gagliardini), Defrel. PANCHINA Agliardi, Mo. Alhassan, Campo-rese, Rodriguez, Consolini, Iglio, Belingheri.ALLENATORE Bisoli.

LATINA (3-5-2)Iacobucci; Brosco, Cottafava, Esposito;Milani (dal 1’ s.t. Ristovski), Crimi, Viviani(dal 16’ s.t. Morrone), Laribi (dal 15’ s.t. Ci-sotti), Ma. Alhassan; Jonathas, Jefferson. PANCHINA Tozzo, Bruscagin, Gerbo, Pao-lucci, Ricciardi, Ghezzal. ALLENATORE Breda.

ARBITRO Cervellera di Taranto.ESPULSI nessuno.AMMONITI Defrel (C) ed Esposito (L) pergioco scorretto; Jefferson (L) per proteste.NOTE paganti 12.526, incasso di 121.251 eu-ro. Tiri in porta 6 (con una traversa)-4. Tirifuori 7-7. In fuorigioco 2-2. Angoli 4-3. Re-cuperi: p.t. 3’, s.t. 4’.

Il difensore Massimo Volta, 27 anni, salta più in alto di tutti e segna il primo gol per il Cesena RAMELLA

Cesena, doppio colpoMa il Latina resta in corsaVolta e Marilungo avvicinano la squadra di Bisoli alla Serie ALa rete di Cisotti nel finale riaccende le speranze di BredaDAL NOSTRO INVIATOANDREA SCHIANCHICESENA

Il canto «Romagna mia» sispegne all’improvviso e la gentese ne va arrabbiata più che mai.Il gol di Yuri Cisotti, al minuto44 della ripresa, tiene in vita unLatina fino a quel momentoboccheggiante e privo di ener-gie, e consegna al Cesena unmessaggio limpido: la terzapromozione in Serie A si decidemercoledì nella seconda sfida.Già, perché i romagnoli forse sierano illusi di aver messo defi-nitivamente al tappeto la squa-dra di Breda, dopo i gol di Voltae Marilungo, e soprattutto dopoun dominio a centrocampo du-rato per tutto il secondo tempo.Pensavano di aver chiuso i con-ti, ma errore più grosso nonavrebbero potuto commettere.Adesso al Latina basterà unavittoria per festeggiare un tra-guardo che definire storico èpoco: la cavalcata di questasquadra, dai dilettanti fino su incima all’élite del calcio ha dav-vero dell’incredibile. Non saràfacile, perché il Cesena è tosto esa difendersi bene, però la vettadello Zoncolan è lì a un passo,

ancora un colpo di pedale e saràfatta. Al Cesena restano la rab-bia e la speranza. E’ vero che ba-sterà un pareggio per salire inA, ma quel pareggio bisognaandarselo a prendere fuori ca-sa, nell’inferno di Latina.

Occasioni d’oro Partita stranae dai molti volti. Parte bene il La-tina che si appoggia sul tandemJonathas-Jefferson. Lo schema ètanto semplice quanto efficace:palla lunga ai due attaccanti cheduettano e vanno alla conclusio-ne. Il Cesena, in avvio, ci capiscedavvero poco. Schierato con il 3-5-2 soffre, va in apnea, sbanda:clamorose le occasioni fallite daLaribi e, soprattutto, da Jeffer-son. A quel punto Bisoli si cor-regge e ordina di passare alla di-fesa a quattro. Ridisegnato se-condo logica il Cesena cominciaa macinare gioco e a prenderepossesso del campo. In mezzoCascione detta i tempi, Garrita-no (che ha sostituito l’infortuna-to D’Alessandro) sgomma a sini-stra e Marilungo si offre conpuntualità per fare da sponda.La crescita dei romagnoli è co-stante. Occasioni per Cascione (tiro che sfiora il palo), Defrel(zuccata fuori di poco), Mari-

lungo (tiro a lato). E poi, nel re-cupero del primo tempo, arrivail gol: cross dalla trequarti e ca-pocciata vincente di Volta.

Delusione finale Il Latinarientra in campo dopo l’inter-vallo e pare frastornato. Nonazzecca un passaggio, non pres-sa, non raddoppia. Il raddoppiodel Cesena arriva da un’azioned’angolo ed è la conseguenzadella confusione che regna so-vrana nello schieramento delLatina. Nessuno marca nessu-no, Cascione svetta di testa eappoggia a Marilungo che, solosoletto, sempre di testa, timbrail 2-0. E’ a questo punto che lostadio diventa una balera: sicanta, si balla, si sogna. La SerieA non è un’illusione, ma un tra-guardo concreto. Bisoli pare ta-rantolato, va avanti e indietrolungo la linea laterale, ordinamovimenti, suggerisce, incita isuoi ragazzi. E poi, quando pro-prio sembrava fatta, ecco il tirodi Cisotti. E Bisoli, rivolgendosiagli spettatori della tribuna,scuote la testa e sembra dire:«Un tiro, hanno fatto un tiro eun gol...». Proprio così, ma nelcalcio è più che sufficiente.

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5i gol di MarilungoLa punta arrivata a gennaiodall’Atalanta ha fatto 2 golin campionato e 3 nei playoff

2012l’ultima volta in AIl Cesena è al secondo torneodi fila in Serie B dopo laretrocessione del 2011-12

MERCATO NOVITA’ IN LEGA PRO: SANDERRA FIRMA PER LA CASERTANA, IL NOVARA PENSA A CORDA, LERDA RESTA AL LECCE E RASTELLI ALL’ALTO ADIGE

Lo Spezia va verso una gestione croataIl Livorno blocca Nicola ma guarda a BariNICOLA BINDAMILANO

La metà delle panchinedi B è ancora da assegnare efinora ci sono state solo con-ferme (compresa quella di Pel-legrino a Catania): l’unica no-vità per ora è la coppia Cadre-gari-D’Aversa al Lanciano (abreve l’ufficializzazione). E lealtre? Il Pescara, dopo il no diDrago (rimasto a Crotone),punta su Giampaolo o Nicola:quest’ultimo ha il contrattocon il Livorno, ma preferireb-be cambiare aria e al suo postopotrebbe andare Baroni, a me-

no che non arrivi come d.s.Angelozzi, che potrebbe por-tare come tecnici Alberti e Za-vettieri, tutti reduci dall’eccel-lente campionato di Bari. AModena dovrebbe restare No-vellino dopo l’ottima stagioneappena conclusa ai playoff. IlCarpi oggi dovrebbe vedereBraglia, che è anche in parolacon il Pisa e comunque deveprima risolvere le sue penden-ze con la Juve Stabia. La sceltadello Spezia invece sarà fattain base agli equilibri societari:se passa la linea del vicepresi-dente croato Mifkovic (è an-che al vertice del Rijeka) po-trebbero arrivare i suoi conna-

zionali Budan (d.s.) e Tudor(allenatore), se invece il pa-tron Volpi continua con la sualinea dovrebbe dare fiducia aRomairone e Mangia, rinfor-zando l’attuale organico.

Lega Pro La Cremonese èstata messa in vendita e ci sa-rebbero novità imminenti al-l’orizzonte: nel piano B, in ca-so di mancata cessione, il ca-valier Arvedi andrebbe avanticon Gigi Simoni presidente(l’ex tecnico già nell’ultimastagione era manager delclub) e Stefano Giammarioli(già con Simoni al Gubbio) co-me direttore sportivo. Riguar-

do gli allenatori, il Lecce haconfermato Lerda (accordo diun anno, rinnovabile in casodi promozione), mentre Ra-stelli ha firmato un biennaleper l’Alto Adige, e al Vicenzaresta Lopez, che è sotto con-tratto. Nuovo tecnico per laCasertana, che ha scelto Stefa-no Sanderra: dopo i primi trerinforzi (Alessandro, Matterae Rajcic) adesso si lavora alcolpo Evacuo, in arrivo conBaldan (Latina). Il Novara in-vece comincia a pianificare lanuova stagione: come mana-ger è in arrivo Fabrizio Luc-chesi, come allenatore si pen-sa a Ninni Corda (Savona) conil quale in settimana dovrebbeesserci un incontro. Voci di di-simpegno infine a Grosseto,dove Camilli è tornato a venti-lare l’ipotesi di non iscriverepiù la squadra al campionato.

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Igor Tudor, 36 anni, ex Juventus,dall’aprile 2013 allena l’Hajduk

ULTIMI VERDETTI

Eccellenza: in Ddopo gli spareggic’è anche l’Andria

Si sono conclusi anchegli spareggi tra le 28 squadre che si sono piazzate al secondo posto in Eccellenza. Ecco i nomi delle 7 squadre promosse in Serie D: Abano, Sporting Bellinzago, Kras Repen, SangiovanniValdarno, Castelfidardo, Fidelis Andria e Sarnese.

Page 36: La Gazzetta Dello Sport - 16.06.2014

36 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014

MOTOMONDIALE GP CATALOGNA

Valentino ci illude poi Marquez lo piegaMa che leone Pedrosa!Rossi in testa sino al 20o giro. Nel finale è duello tra le HondaDani sbaglia e così Marc imita il fratello Alex, primo in Moto3

Una festa in famiglia

20° GIROIl sorpasso decisivoMarquez passa una prima volta Rossi al 19o giro.Il sorpasso decisivo il giro dopo REUTERS

un po’ di battaglia si è vista trasuo fratello Pol e Andrea Dovi-zioso, che ha provato fino allafine a prendersi un 8° postobuono soprattutto per la con-vinzione, «perché la posizionenon è soddisfacente. Però sia-mo finiti staccati di 16 secondiin una gara più veloce di 10 ri-spetto al 2013, quando ne ave-vamo presi 33». Poco più die-tro l’altro Andrea, Iannone.

Test Pioggia permettendo,oggi c’è il supplemento. Gior-nata di prove con la Hondache cerca solamente assetti, laDucati che prova un nuovosoftware di gestione già usatoqui dal collaudatore MichelePirro (che si ferma ulterioridue giorni, insieme allaSuzuki), mentre la Yamahamette in pista uno scaricoper migliorare l’accelera-zione e un motore nuovo,ma per il 2015. Merco-ledì Valentino e Lo-renzo si sposte-ranno ad Ara-gon per un’altragiornata: evidentemen-te si tratta di materialeche scotta.

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il FilmStaccate, brividi sorpassi, toccateAl Montmelòieri s’è visto tutto

AL 14° GIROL’errore dell’iridato All’inizio del giro Marquez attacca Rossi, rischia di travolgerlo e va largo IPP

DAL NOSTRO INVIATOFILIPPO FALSAPERLAMONTMELÒ (Spagna)

Ci ha provato come maiaveva fatto, Valentino Rossi.Come forse sperava, ma nonera del tutto sicuro di riuscire afare. Invece stavolta quasi cicreduto fino in fondo: ha lotta-to, resistito, sognato. Inveceancora una volta lui — e tuttoil Motomondiale — si è dovutoinchinare al dominio spagno-lo. Marc Marquez vince nuova-mente — e sono sette su sette— ma lo fanno anche suo fra-tello Alex in Moto3 (nessunacoppia di fratelli aveva maivinto nello stesso fine settima-na) e anche l’amico Tito Rabat,con il quale esiste una specie di«spanish connection» anchefuori dai GP, visto che spessis-simo si allenano nel dirt tracktutti e tre insieme.

Brividi Il fatto che il GiovaneDiavolo continui a vinceresenza tregua non toglie incre-dibilmente la possibilità di ve-dere gare entusiasmanti. Equella di ieri lo è stata ancorapiù del Mugello, dove pure ilcuore era andato in fuorigiri.

Perché qui, davanti ad un’altraplatea delle grandi occasioni— quasi 93 mila spettatori ie-ri, 163 mila in totale — tutti equattro i tenori hanno fattosentire la loro voce. Anche seJorge Lorenzo, fiero avversa-rio di Marc in Toscana, dopouna partenza straordinaria,

con un sorpasso all’esterno suPedrosa alla prima curva, si èperso per la lotta decisiva,chiudendo in coda al quartet-to.

Convinzione Lo ha sostituitoil compagno Valentino. Che inprova era andato peggio, che

nel warm up è caduto all’ulti-ma curva, ma poi in gara èscattato come una furia, pas-sando in testa al quarto giroper una fuga sul filo dei mille-simi, dove si è rivista la deter-minazione dei tempi migliori(e del Qatar). Marc lo ha at-taccato all’inizio del 14° giro,rischiando di travolgerlo: illeader iridato è finito largo masi è buttato di nuovo all’inse-guimento. Altro momentochiave 5 tornate dopo, quandoil campione lo aveva appenapassato, imitato da Pedrosa. C’era una bandiera gialla chesventolava e i due spagnoli perprudenza hanno alzato la ma-no e fatto tornare davanti Ros-si. Che aveva capito stesse ini-ziando a piovere, e dopo un at-timo di smarrimento ha pro-vato a scappare un’altra volta.Impossibile.

Tocco Così per gli ultimi cin-que giri è stato duello spagno-lo. Dove il piccolo Dani, nonsempre cuore impavido, peruna volta ha mostrato i denti.Con un ultimo giro da delirio:4 sorpassi in 5 curve e poi, alla11, laddove inizia il motodro-mo, un colpetto tra le ruote

dei due contendenti. Marc haresistito saldo in traiettoria,Dani è andato largo, Valentinoche sperava nel patatrack, si èdovuto accontentare del 2° posto che gli ha regalato 4punti in più in classifica.

Tranquillità Le posizioni del-l’«altra» gara, non hanno ri-schiato di causare ulteriori in-farti. Stefan Bradl si è preso uncomodo 5° posto, così comeserenamente dietro di lui si èpiazzato Aleix Espargaro, almigliore risultato dell’annodopo i fuochi del Qatar. Così

Due Marquez, identica esultanzaA poche ore di distanza Alex (a destra) e Marc hanno esultato allo stesso modo dopo aver vinto Moto3 e MotoGP LAPRESSE-REUTERS

7Le vittorie di Marquez

Marc ha vinto tutte le garedisputate quest’anno

Settimo sigillo per Marc però la gara, davanti a93 mila spettatori,è stata vivace

Due fratelli sul gradino più altodel podio: mai successo nel Mondiale

GIOVANNI ZAMAGNIMONTMELO’

Sedici anni e 7 GP, o 25 euna vita nel Mondiale? Il dub-bio è lecito con Enea Bastiani-ni, che su una pista mai vistaprima ha guidato da campioneesperto e non da pilota al de-butto nel campionato del mon-do, per nulla emozionato digiocarsi un risultato di assolutoprestigio. Con Alex Marquez alcomando fin dal via con unbuon margine, con Alex Rinscostretto al ritiro al quarto giro

per un banale guasto (si è svita-to il rinvio del cambio), laMoto3 ha entusiasmato per lasfida per il secondo posto, consei, sette piloti racchiusi in po-chi decimi. Tra di loro ancheBastianini, il più giovane e ilmeno esperto del gruppo, ma ilpiù lucido fino alla fine, capacedi battere mastini come EfrenVazquez, Jack Miller, RomanoFenati, Brad Binder e Isaac Vi-nales.

Gioia Così, dopo aver festeg-giato il 2o posto in qualifica, ec-co il secondo posto anche in ga-

ra, per una soddisfazione in-contenibile. «È il secondo so-gno che si avvera in meno di 24ore, solo che questo è 3 volte più bello della prima fila di sa-bato: salire sul podio è incredi-bile. Ma già al Mugello avevofatto una gran gara, forse addi-rittura migliore di questa», sot-tolinea con orgoglio.

Rivincita In Italia, però, eramancato il risultato per una ca-duta a poche curve dal traguar-do causata da Jack Miller, men-tre qui si è concretizzato al ter-mine di un’altra gara condottada Enea con grande sagacia.«Sono in anticipo rispetto aimiei programmi: pensavo dipoter stare con i migliori a fine Enea Bastianini, 16 anni, al primo podio della carriera in Moto3 MILAGRO

campionato, non al setti-mo GP. Ma la squadra mista aiutando: a loro e aimiei genitori, dedico questorisultato», dice il pilota delteam Gresini, che quest’annoha frequentato il secondo an-no di un istituto professiona-le.

Delusione Un po’ di rammari-co per Romano Fenati che, do-po aver entusiasmato per unafantastica rimonta dalla 16a po-sizione iniziale, ha dovuto ac-contentarsi del 5o posto, dietroa Miller, in difficoltà per tutto ilfine settimana. Decimo France-sco Bagnaia, 13o Alessandro To-nucci, ancora a terra NiccolòAntonelli. In Moto2, secondosuccesso consecutivo per TitoRabat, davanti a Maverick Vi-nales e Johann Zarco. SestoMattia Pasini.

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ULTIMO GIROIl tamponamentoPedrosa tocca con la gomma anteriore il compagno Marc Marquez,perdendo la 2a posizione a favore di Valentino Rossi REUTERS

LE ALTRE CLASSI L’ITALIANO SUL PODIO IN MOTO3. SUCCESSO BIS DI RABAT IN MOTO2

Il deb Bastianini beffa i senatori: secondo!Enea: «Pensavo di stare con i miglioria fine campionato, non dopo 7 gare»

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LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 37

32Giri veloci

di MarquezMarc è il 13° di

tutti i tempiinsieme a Loris

Capirossi.Lo spagnolo ne

ha ottenuti lametà in un anno

e mezzo diMotoGP

50Secondi

postiin carriera

per RossiVale è il primo

pilotaa raggiungerequesta quota

(44 in 500-MotoGP,5 in 250

e 1 in 250)

130Podi perPedrosaDani è a 9

lunghezze dalconnazionaleAngel Nieto.

Pedrosa ne haottenuti 89 nella

500-MotoGP,uno in più di

Agostini

15Quarti

posti perLorenzo

JorgeeguagliaStoner,

CapirossiGardner,

Mang,Luthi eJacque

3Pilotiitaliani da

podio inMoto3

Dalla nascitadella categoria,ce l’hanno fattaEnea Bastianini

e AlessandroTonucci (1

volta), eRomano Fenati

(8)

a cura diGiovanni

Cortinovis

FEBBRE MUNDIALCelebrazioni con un palloneNella festa di Marquez spunta anche un pallone per il Mondiale di calcio EPA

4I NUMERI

secondoVALENTINO ROSSI

«Il sorpassodi Danielmi ha tagliatole gambe»

DAL NOSTRO INVIATOMONTMELÒ (Spagna)

Al parco chiuso ha persino fatto il gestodi strozzarlo. Valentino Rossi non sa più comecomportarsi con questo Marquez. Sembra chetutte le armi che mette in pista siano spuntate.Eppure anche ieri il Dottore ha fatto una garastraordinaria, «la migliore di questa stagione,sicuramente quella dove mi sono divertito dipiù». Anche stavolta però si è dovuto «accon-tentare» del secondo posto, il quinto podio insette gare nel 2014, il quarto consecutivo. Ri-cordando le sofferenze del sabato, sicuramen-te il bicchiere è mezzo pieno: «Sabato sera conla squadra abbiamo deciso una modifica. Nelwarm up ho capito che la situazione era mi-gliorata. Sono partito sapendo di essere com-petitivo».

Più gusto Il resto l’ha fatto quello spettacolostupendo coi quattro migliori piloti del mondocoinvolti in un vortice pazzesco di sorpassi,emozioni, staccate da paura: «Quest’anno le

gare sono piùbelle, correre dàpiù gusto. Nellescorse stagionidavo l’anima manon cambiavamai nulla. Inve-ce qui al Mont-melò siamo arri-vati all’ultimo

giro in tre: non vedo l’ora di riguardarmi intv». Quando Marquez è andato lungo, Rossi èriuscito a scavare un solco di 1”. Lì ha iniziatoa pregustarsi la vittoria. Il problema è chemancava ancora una decina di giri alla fine. Eil Piccolo Diavolo non ha perdonato: «Ci avevofatto la bocca, ma alla fine era impossibile. Do-po il suo sorpasso, alla prima chicane mi sonotenuto un po’ di margine in entrata per prepa-rare l’uscita. Purtroppo Pedrosa era più vicinodi quanto mi aspettassi e mi ha superato. Quel-la mossa mi ha tagliato le gambe».

Bandiere Rossi ha vissuto da vicino anche ilsiparietto delle bandiere gialle: «Non ci ho ca-pito molto, pensavo che Dani e Marc avesseroalzato la mano perché stava iniziando a piove-re, nel dubbio ho tirato dritto». Poi all’ultimogiro ha approfittato del contatto tra i due perandarsi a prendere il secondo posto: «Dani èstato aggressivo con Marc, ma doveva esserloancora di più. Magari prendendolo di fianco,non dietro…». E scoppia a ridere.

mau.ca.© RIPRODUZIONE RISERVATA

primoMARC MARQUEZ

«Che faticama non potevofare peggiodi mio fratello»

DAL NOSTRO INVIATOMAURO CASADIOMONTMELÒ (Spagna)

Pedrosa, Rossi e Lorenzo? Macché. MarcMarquez subisce la pressione solo… del fratelloAlex e di Tito Rabat. Sì, avete capito bene: «Ave-vano appena vinto in Moto3 e in Moto2, e io nonvolevo assolutamente essere da meno». Sai cheprese in giro, poi, negli allenamenti che i tre con-dividono a Lleida, una manciata di chilometri daMontmelò. È nato così il Settebello del PiccoloDiavolo. Storico per molti motivi. Marc diventail più giovane (21 anni e 118 giorni) a vincere 7gare di fila nella classe regina: battuto il recorddi Rossi del 2002 (23 anni e 155 giorni). In più:è la centesima vittoria della Honda in MotoGP.Ancora: è la prima volta nei 65 anni di Mondialeche due fratelli vincono due gare nello stesso GP.

Battaglia Però che fatica. «Molta più che alMugello — ammette Marquez —. È stata sicura-mente la gara più dura, sono molto stanco. LeYamaha avevano un buon passo fin dall’inizio eio non ho potuto distrarmi un attimo. Quando

pensavo di avere lasituazione sottocontrollo ho fattoun errore, andan-do dritto in fondoal rettilineo. Sefossi stato dentro,saremmo andatiper terra sia io cheValentino, così ho

deciso di fare un lungo». L’unica, piccola sbava-tura di un’altra gara da incorniciare. Non domi-nata come in altre occasioni, ma forse per questoancora più «saporita». Tant’è che adesso l’enplein stagionale non è più così utopistico. «Al-l’ultimo giro la battaglia è stata fantastica, allacurva 11 mi sono toccato con Dani: normale, al-la fine tutti spingono al massimo, ma per fortu-na non è successo niente». In realtà, qualcosa èsuccesso: Pedrosa ha perso il 2° posto a favore diRossi. Anche stavolta, la buona sorte si è schiera-ta dalla parte del campione-bambino.

Festa Subito dopo la bandiera a scacchi,l’adrenalina accumulata in 25 giri da infarto èstata scaricata in una serie di scenette alla Valen-tino Rossi. La mossa osé sulla Honda, i palloniautografati lanciati verso la curva, l’inchino aitifosi, gli abbracci coi membri del clan: «Imporsidavanti al proprio pubblico è una gioia immen-sa, credo che la gente sia rimasta soddisfattadello spettacolo... Come festeggerò? Non esage-ro perché domani (oggi; n.d.r.) ci sono i test. Sta-rò in famiglia, visto anche il successo di mio fra-tello». Per stavolta, Marc eviterà le prese in giro.

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«Il contatto con Dani? Normale, tutti spingononel finale»

terzoDANI PEDROSA

«Rammarico per il 3° posto? No, mi serviva ritrovarmi»

MONTMELÒ (Spagna)

Il miglior Dani Pedrosa della stagione, for-se il più aggressivo di sempre: mai lo si era vistotanto determinato e caparbio negli ultimi giri. Inquello finale, in un disperato tentativo di attacco,Dani s’è perfino toccato col compagno di squa-dra, perdendo la seconda posizione ma guada-gnando punti in stima e considerazione. Questavolta gli è andata male per pochissimo, ma contadi più il potenziale messo in mostra: ecco perchéPedrosa è giustamente soddisfatto. «Non mi im-porta aver preso 16 punti invece di 20, mi interes-sa di più aver fatto una bella gara, aver ritrovatocompetitività».

Cambiamento In effetti, la differenza rispetto aiprecedenti GP è evidente: in un solo fine settima-na, Pedrosa ha ritrovato velocità in prova — con-cretizzatasi con la prima pole stagionale —, effi-cacia in partenza e grande sicurezza in frenata.«Dopo il Mugello — svela il pilota della Honda —mi ero posto come obiettivo di migliorare in qua-lifica, nelle fasi iniziali della corsa e nei sorpassi:

ci sono riuscito cam-biando la messa apunto e il bilancia-mento della moto. Fi-sicamente sto meglioe, di conseguenza,tutto diventa più faci-le: quando sei davan-ti, è meno faticoso diquando sei costretto a

rincorrere». Solitamente di poche parole, Dani,questa volta, è prodigo di dettagli e di sorrisi.«Avevo una buona possibilità di vincere, ma Mar-quez è stato bravissimo: nell’ultimo giro e mezzoha cambiato modo di guidare, ha chiuso ogni tra-iettoria e per me era veramente difficile trovareuno spiraglio. Alla curva 11, pensavo che allar-gasse in entrata, come aveva sempre fatto nei giriprecedenti, invece ha frenato forte ed è stato at-taccato al cordolo: per questo ci siamo toccati.Ma va bene così, mi sono divertito».

Cupo Si è divertito molto meno Jorge Lorenzo,quarto al traguardo e mai veramente in lotta perla vittoria nonostante i primi tre giri al comando.Eppure, in prova, il campione della Yamaha sem-brava avere il passo per giocarsi la vittoria. «Perrendere più stabile la M1, abbiamo ridotto la po-tenza: con le gomme nuove riuscivo a tenere illoro passo, poi, però, ho dovuto rallentare. Inpartenza, ho provato ad allungare, ma non ci so-no riuscito: quando sono dietro alla Honda nonposso più fare le linee che faccio il sabato e sonomeno efficace», si giustifica.

g.z.© RIPRODUZIONE RISERVATA

«Ci siamo toccati perché Marcfaceva altretraiettorie»

«Pedrosa? Doveva prendere Marquez di fianco...»

Magnifici tre Da sinistra Pedrosa, 28 anni, Rossi, 35, e Marc Marquez, 21 AP

Page 38: La Gazzetta Dello Sport - 16.06.2014

38 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014

MOTOMONDIALE GP CATALOGNA

QATAR1. M.MARQUEZAMERICHE1. M.MARQUEZARGENTINA1. M.MARQUEZ

SPAGNA1. M.MARQUEZFRANCIA1. M.MARQUEZITALIA1. M.MARQUEZ

CATALOGNA1. M.MARQUEZ28 GIUGNOOLANDA13 LUGLIOGERMANIA

10 AGOSTOINDIANAPOLIS17 AGOSTOREP.CECA31 AGOSTOGRAN BRETAGNA

14 SETTEMBRESAN MARINO28 SETTEMBREARAGON12 OTTOBREGIAPPONE

19 OTTOBREAUSTRALIA26 OTTOBREMALESIA9 NOVEMBREVALENCIA

Calendario: sabato 28 c’è Assen GPOLANDAASSEN

Rettilineopiù lungo:487 m

Curvea sinistra: 6

Curvea destra: 12

4.542 m

Lunghezzacircuito:

Dovi, meglio per ora non si puòRiesce a spremere il massimo dalla Ducati. Pedrosa finalmente lotta. Bradl primo dei terrestri

le Pagelle DI FILIPPO FALSAPERLA

Ha la fame del dittatorema il gusto dello spettacolo

L’uomo, pardon, il ragazzo dei record è da primato soprattutto per la fame di vittoria. Fa dei numeri da brividi, ma in qualche modo ci sta sempre dentro. E martella vittorie come i grandi della storia a due ruote. Però ha il buon gusto di non ammazzare lo spettacolo con il suo dominio: ed è già questo un bel merito. Gli avversari, però, non possono dormire tranquilli. Perché anche quando in prova sembra in difficoltà, magari cade (com’è successo sabato qui), poi risorge dai suoi guai ancora più forte di prima. Un fenomeno da studiare al microscopio. Oppure solo da ammirare senza troppi ragionamenti EPA

10PedrosaFinalmente ha lottato. Anche a fine gara, quando una posizione in più o in meno non contava: serviva provarciCIAMILLOECASTORIA

7BradlSoldatino ordinato, per una volta diligente a non combinare guai. I migliorisono nella stratosfera, ma sulla terra stavolta il migliore è lui EPA

GLI ALTRI Pol Espargaro 7 Prende paga dal fratello maggiore, ma fa una gara diligente. Iannone 6,5 Ancora dietro Dovizioso, ma ha raddrizzato il GP. Redding 6,5 Migliore delle Honda production, ma lontano. Pirro 6,5 Premio al lavoro da «operaio» Ducati. Smith 6 Un paio di sorpassi, niente di più. Hernandez 6 Ultimo delle rosse, ora stabile in zona punti. Hayden 6 Operato una settimana fa: va compreso. Parkes 6 Almeno batte il compagno. Aoyama 5 Prende un punticino. Laverty 4 Perde la lotta in famiglia. Edwards 4 Va bene sperimentare, ma qualcosa in più… Barbera 4 In fondo all’ordine d’arrivo. Fabrizio 4 Rischia il doppiaggio. Di Meglio 4 Va piano e cade. Crutchlow 4 Fa il gambero fino allo stop. Abraham 4 Ancora un botto, al 1° giro! Bautista n.g. La moto gli si spegne dopo 3 giri.

9,5RossiUn mezzo punto in meno da dividere tra pilota e moto. Ma la voglia di resistere in testa per 19 giri è stata spettacolare IPP

7DoviziosoTira fuori il massimo dalla Ducati e prova finoall’ultimo a guadagnare anche una posizione. I primi non si vedono, ma per ora va così EPA

8A. EspargaroL’aria di casa fa bene. Con la moto inferiore si mette in mezzo agli ufficiali e porta a casa il risultato: primo delle Open, ma di forza GETTY

6,5LorenzoIl sorpasso alla prima curva è un pezzo di classe, ma poi si scioglieall’inseguimento di un trio irraggiungibile. Un nuovo passo indietro IPP

h10Marc Marquez

MotoGP

Moto2 Moto3

GARAPOS. PILOTA NAZ MOTO TEMPO/DISTACCO1. RABAT SPA Kalex in 41’23”197

media 157,6 km/h

2. M. VIÑALES SPA Kalex a 4”244

3. ZARCO FRA Caterham Suter a 11”157

4. KALLIO FIN Kalex a 11”301

5. LUTHI SVI Suter a 11”424

6. PASINI ITA Kalex a 16”761

7. CARDUS SPA Tech 3 a 21”275

8. PONS SPA Kalex a 32”793

9. SCHROTTER GER Tech 3 a 32”932

10. WEST AUS Speed Up a 32”960

11. BALDASSARRI ITA Suter a 33”076

12. SIMON SPA Kalex a 33”369

13. NAKAGAMI GIA Kalex a 36”190

14. AEGERTER SVI Suter a 40”703

15. L. ROSSI FRA Kalex a 40”90416. HERRIN (USA/Caterham Suter) a 47”541; 17. RAMOS(SPA/Speed Up) a 47”593; 21. MORBIDELLI (ITA/Kalex) a 1’07”827

GIRO PIÙ VELOCE: il 3° di RABAT in 1’47”094, media 158,8 km/h

MONDIALEPILOTA MOTO PUNTI1. RABAT Kalex 1492. KALLIO Kalex 115

3. M. VIÑALES Kalex 89

4. AEGERTER Suter 71

5. CORSI Kalex 66

6. SALOM Kalex 59

7. LUTHI Suter 51

8. FOLGER Kalex 47

9. ZARCO Caterham Suter 33

10. LOWES Speed Up 33

11. WEST Speed Up 33

17. DE ANGELIS Suter 18

18. MORBIDELLI Kalex 15

19. PASINI Kalex 14

25. BALDASSARRI Suter 5

COSTRUTTORE PUNTI1. KALEX 1752. SUTER 1033. SPEED UP 53

MONDIALEPILOTA MOTO PUNTI1. MILLER Ktm 1172. FENATI Ktm 1103. VAZQUEZ Honda 924. RINS Honda 875. A. MARQUEZ Honda 856. I. VIÑALES Ktm 737. A. MASBOU Honda 508. BASTIANINI Ktm 459. BAGNAIA Ktm 4210. KORNFEIL Ktm 3811. OLIVEIRA Mahindra 3712. AJO Husqvarna 3519. TONUCCI Mahindra 1521. ANTONELLI Ktm 723. FERRARI Mahindra 2

COSTRUTTORE PUNTI

1. KTM 170

2. HONDA 137

3. HUSQVARNA 47

GARAPOS. PILOTA NAZ MOTO TEMPO/DISTACCO

1. A. MARQUEZ SPA Honda in 41’11”656media 151,4 km/h

2. BASTIANINI ITA Ktm a 3”2363. VAZQUEZ SPA Honda a 3”5124. MILLER AUS Ktm a 3”7645. FENATI ITA Ktm a 3”8626. BINDER SA Mahindra a 4”0487. I. VIÑALES SPA Ktm a 4”1318. AJO FIN Husqvarna a 9”7819. MCPHEE GB Honda a 18”57810. BAGNAIA ITA Ktm a 18”59711. MASBOU FRA Honda a 18”98212. OLIVEIRA POR Mahindra a 19”04213. TONUCCI ITA Mahindra a 19”32814. HANIKA R.Ceca Ktm a 19”62315. KORNFEIL R.Ceca Ktm a 19”98316. KHAIRUDDIN (MAL/Honda) a 29”394; 21. FERRARI (ITA/Mahindra) a 35”702; 29; LOCATELLI ((ITA/Mahindra) a 56”210

GIRO PIÙ VELOCE: il 5° di MCPHEE in 1’51”229 media 152,8 km/h

GARAPOS. PILOTA NAZ MOTO TEMPO/DISTACCO1. M.MARQUEZ SPA Honda in 42’56”914

media 165 km/h2. V. ROSSI ITA Yamaha a 0”5123. PEDROSA SPA Honda a 1”8344. LORENZO SPA Yamaha a 4”5405. BRADL GER Honda a 11”1486. A. ESPARGARO SPA Forward Yamaha a 14”2137. P. ESPARGARO SPA Yamaha a 16”1278. DOVIZIOSO ITA Ducati a 16”1759. IANNONE ITA Ducati a 18”04010. SMITH GB Yamaha a 24”78111. HERNANDEZ COL Ducati a 37”15312. REDDING GB Honda a 42”92113. HAYDEN USA Honda a 43”29914. PIRRO ITA Ducati a 55”15715. AOYAMA GIA Honda a 59”19116. PARKES AUS Pbm a 1'00”90617. LAVERTY GB Pbm a 1'01”28418. EDWARDS USA Forward Yamaha a 1'06”12119. BARBERA SPA Avintia a 1'25”19520. FABRIZIO ITA Art a 1'40”665RITIRATI: ABRAHAM (R. Ceca/Honda) al 2° giro; BAUTISTA (SPA/Honda) al 4° giro; CRUTCHLOW (GB/Ducati) all’11° giro; DI MEGLIO (FRA/Avintia)al 18° giro.GIRO PIÙ VELOCE: il 2° di M.MARQUEZ in 1’42”182, media 166,5 km/h

MONDIALEPILOTI POS. NOME NAZ PUNTI QAT AME ARG SPA FRA ITA CAT1. M.MARQUEZ SPA 175 25 25 25 25 25 25 252. V.ROSSI ITA 117 20 8 13 20 20 16 203. PEDROSA SPA 112 16 20 20 16 11 13 164. LORENZO SPA 78 - 6 16 13 10 20 135. DOVIZIOSO ITA 71 11 16 7 11 8 10 86. P.ESPARGARO SPA 58 - 10 8 7 13 11 97. A. ESPARGARO SPA 54 13 7 1 9 7 7 108. BRADL GER 50 - 13 11 6 9 - 119. IANNONE ITA 41 6 9 10 - - 9 710. SMITH GB 40 - 11 9 8 6 - 611. BAUTISTA SPA 34 - - - 10 16 8 -12. HERNANDEZ COL 27 4 3 4 2 3 6 513. HAYDEN USA 26 8 5 5 5 - - 314. REDDING GB 25 9 - 2 3 4 3 415. AOYAMA GIA 24 5 4 6 4 2 2 116. CRUTCHLOW GB 15 10 - - - 5 - -17. ABRAHAM R. Ceca 13 3 2 3 - 1 4 -18. EDWARDS USA 8 7 - - - - 1 -19. PIRRO ITA 7 - - - - - 5 220. PETRUCCI ITA 2 2 - - - - - -21. BARBERA SPA 2 - 1 - 1 - - -22. PARKES AUS 1 1 - - - - - -COSTRUTTORI1. HONDA 175 25 25 25 25 25 25 252. YAMAHA 127 20 11 16 20 20 20 203. DUCATI 74 11 16 10 11 8 10 8

LE STATISTICHE

Marc firma il 100° sigillodella Honda in MotoGPGIOVANNI CORTINOVIS

Con il 7° successo stagio-nale, Marc Marquez ha regala-to alla Honda il 100° trionfo inMotoGP: in questa categoria laYamaha vanta 81 vittorie, laDucati 31 (l’ultima al GP Au-stralia 2010) e la Suzuki una(GP Francia 2007). Un quarto(25) dei 100 successi Honda inMotoGP sono targati Dani Pe-drosa e altri 20 da ValentinoRossi. Terzo è Casey Stoner con15, quarto Marquez con 13,quinto Sete Gibernau con 8, se-sto Marco Melandri con 5.Hanno vinto con la Honda inMotoGP anche Max Biaggi,Alex Barros e Nicky Hayden (3successi a testa), Makoto Ta-mada (2), Andrea Dovizioso,Toni Elias e Tohru Ukawa (1ciascuno).

Prima di Rossi A consegnarealla Honda il 1° successo in Mo-toGP fu Rossi al GP Giappone2002 mentre il 50° fu timbratoda Dani Pedrosa al GP Valencia2007. Con 7 vittorie all’attivo,Marquez potrebbe trascinare laHonda al record di successi sta-gionali nella classe regina: ilprimato, che già appartiene al-la Casa giapponese, è di 15 vit-torie, stabilito nel 1997 e bissa-to nel 2003. La Yamaha e la Du-cati non ne hanno mai ottenutepiù di 11, superate anche dallaMv Agusta arrivata a 12.

Inoltre Marc eguaglia il re-cord di 7 vittorie di fila nellaMotoGP, stabilito nel 2002 daRossi. Considerando invece le7 vittorie iniziali nella classe regina, lo spagnolo pareggia leserie di John Surtees del 1959 edi Mike Hailwood del 1965.Meglio di Marquez ha fatto so-lo Giacomo Agostini.

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Lewis Hamilton, pilota Mercedes F.1, ieriha incontrato Rossi e Lorenzo e si è divertito anche a fare sgommate su una moto MILAGRO

ospite speciale

Hamilton incontra Rossie si diverte con i burnout

TRICOLORE MONTAGNA

Dominio Faggioli(an.gat.) Simone Faggioli vin-

ce sulla sua Norma M20 FC Zytek ledue gare della 42a edizione dellacronoscalata Pieve Santo Stefano-Passo dello Spino (Ar), 5a prova delTricolore montagna. Christian Merli(Osella PA 2000) chiude 2° e resta intesta alla classifica.

MONDIALE ENDURO

Salvini terzo in Svezia(d.a.) Alex Salvini (Honda) an-

cora 3° ieri in E2 nel GP di Svezia, 5a

prova del Mondiale Enduro. Giaco-mo Redondi (Beta) chiude 2° in EJ.Thomas Oldrati (Husqvarna) è 5° inE1, Simone Albergoni (Ktm) 6° in E3,Davide Soreca (Yamaha) 4° in EY.

Taccuino

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LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 39

MONDIALE CROSS GP D’ITALIA FORMULA 1 GRANDI MANOVRE

Gioia Cairoli a Maggiora lo applaudonoin 35 milaIl siciliano centra il 69° successo in carriera «Dura sorpassare, contava stare davanti»Roelants in prognosi riservata a Torino

MASSIMO ZANZANIMAGGIORA (Novara)

Trentacinquemila spetta-tori hanno applaudito la fanta-stica doppietta di Antonio Cairo-li (Ktm), che si è aggiudica ilGran Premio d’Italia e, con la69ª vittoria in carriera, allungain testa al Mondiale. Considera-ta le limitate traiettorie a dispo-sizione per i sorpassi, il leader

MxGP sette volte iridato ha pen-sato di risolvere brillantementela gara con due partenze in testache sono stato il trampolino dilancio per dominare entrambele manche.

Tra tifo e difficoltà «Gli ultimiweekend sono stati complicati—– ha spiegato il messinese rife-rendosi alla recente scomparsa del padre — ma ho cercato di te-nere duro, anche se la concen-

trazione non era quella dei gior-ni migliori. Oggi però stavo me-glio e ho cercato di mantenermisempre nelle prime posizionisenza fare errori, anche perchéin questa pista sorpassare è dav-vero difficile. Oltre tutto nel GPdi casa la pressione dei tifosi èsempre tanta, anche se un sup-porto così caloroso dà una caricaspeciale. Ho cercato di dare ilmassimo anche per loro e mi hafatto piacere vedere moltissimi giovani: è un bene per il nostrosport e da parte mia cerco di faredi tutto per trasmettere la mi-gliore immagine possibile». Ingara Cairoli ha precedutoJ e r e my Va n H o r e b e e k(Yamaha), che ha centrato il suonono podio consecutivo su dieciGP disputati, e Kevin Strijbos(Suzuki). Ottima prestazioneanche per David Philippaerts (Yamaha), 5° e Davide Guarneri8°.

Altra classe La Mx2 è statal’ennesima passerella dell’olan-dese due volte iridato JeffreyHerlings, che ha firmato la suasettima doppietta stagionale,questa volta davanti al compa-gno di squadra Jordi Tixier e aArnaud Tonus, che il prossimoanno correrà negli Stati Uniticon la Kawasaki Pro Circuit. Ma-no fratturata già nella primamanche invece per Ivo Monticel-li (Ktm), a causa di una caduta.Maggiora ha ospitato pure la 4a

prova dell’Europeo 300 che haregistrato la doppia affermazio-ne del leader Samuele Bernardi-ni (TM) davanti a Marco Maddii(Ktm).

Speranza L’intervento chirur-gico a cui è stato sottoposto JoelRoelants al Cto di Torino dopo lacaduta del sabato per scongiura-re la paralisi degli arti inferioreha avuto un buon esito ma laprognosi rimane ancora riserva-ta

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Antonio Cairoli, 28 anni, sette volte iridato ieri a Maggiora ZANZANI

Montezemolovuol discuterenuove regoleE Mercedes?Il presidente Ferrari scrive a Ecclestoneper un summit in settembre a Maranellopreoccupato dal calo di tifosi e sponsor

La nuova Formula 1 dal-l’anima verde sarà pure la qua-dratura del cerchio fra presta-zioni e consumi, ma secondoLuca di Montezemolo ha persola sua natura di sport votato al-lo spettacolo. Il presidente del-la Ferrari boccia la svolta ibridapromossa dalla Federazione epropone una tavola rotonda perdiscutere il futuro della catego-ria. Lo fa attraverso una letteradiretta al patron Bernie Eccle-stone e a Donald McKenzie,uno dei fondatori e presidentidella Cvc, il fondo proprietariodei diritti della F.1, della qualeieri il Corriere della Sera ha an-ticipato i contenuti. La propostaè di ritrovarsi a Maranello, lasettimana prima del GP d’Italiadel 7 settembre, per cercaredelle soluzioni.

Social e giovani Nella lettera,Montezemolo esprime la suapreoccupazione per la situazio-ne attuale, che a suo parere staallontanando i tifosi e gli spon-sor, con un inevitabile declinodi interesse verso i GP. In parti-colare, il numero uno del Caval-

lino sottolinea il rischio che adisamorarsi sia il pubblico deipiù giovani. Perciò suggerisce aEcclestone che nel summit sia-no invitati la Fia (il presidenteJean Todt), i team, gli sponsor,gli organizzatori degli eventi, imedia e le compagnie televisi-ve, ma anche aziende esternecome Google e Apple, che si ri-volgono a un pubblico più vastoe agli utenti dei social network.L’obiettivo? Trovare un patto diintesa per invertire la tendenza,drammaticamente rappresen-tata dal calo di ascolti tv dell’ul-timo anno. La recente intervistaal Wall Street Journal non eradunque una minaccia d’addioalla F.1, ma un grido d’allarme.Non è un mistero che a Monte-zemolo non piaccia la nuovaformula ibrida benedetta dallaFederazione, che in nome dellasostenibilità ambientale ha in-trodotto motori turbo V6 1.6 si-lenziosissimi, coadiuvati daunità elettriche per il recuperodi energia. Tanta elettronica esofisticazione tecnologica — èil concetto — non interessadavvero alla gente, per cui con-tano invece i duelli in pista el’incertezza delle gare.

Interessi Montezemolo ha ri-petuto queste critiche da iniziostagione e anche in Bahrain eraandato in fondo per discuteredello stesso argomento, oltreche della riduzione dei costi.Ma bisognerà capire che cosane pensino gli avversari, a co-minciare dalla Mercedes domi-natrice del Mondiale. Difficile,infatti, non vedere dietro il pro-posito di rilanciare la F.1 ancheuna minaccia per gli interessidella Casa di Stoccarda, la piùavanti nella ricerca sull’ibrido,che con la sua supremazia staammazzando il campionato. Cela farà questa volta Monteze-molo a smuovere le acque?

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Luca di Montezemolo, 66 anni, presidente ferrari dal 1991 IPP

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40 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014

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LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 41

MONDIALE ENDURANCEDOPPIETTA TEDESCA NELLA EDIZIONE NUMERO 82 DELLA CELEBRE CORSA FRANCESE

CORRADO CANALILE MANS (Francia)

Mai dire mai! Alla 24 Oredi Le Mans è un imperativo.Mai dare per scontata una vit-toria prima di aver tagliato iltraguardo e mai darsi per vintianche se le condizioni farebbe-ro pensare il contrario. Tuttopuò succedere, fino all’ultimo:per le ventiquattro ore di garacapaci di bruciare la più collau-data delle meccaniche e il piùrodato dei piloti, ma anche perl’imprevedibilità delle condi-zioni meteo. Un esempio? Loscroscio violento, durato lo spa-zio di un temporale estivo, cheha richiesto l’intervento dellaSafety Car, facendo una vittimaeccellente: il nostro Marco Bo-nanomi, centrato da una delladue Toyota. La vettura giappo-nese è potuta rientrare ai box egrazie all’intervento dei mecca-nici è tornata in gara, salendosul terzo gradino del podio.Mentre Bonanomi ha masticatoamaro, convinto di aver persol’occasione per vincere la corsadi durata più famosa del mon-do.

Pokerissimo Il trionfo, però,non è sfuggito all’Audi, capacedi battere una concorrenzaToyota e Porsche mai così ag-guerrita negli ultimi anni. L’haspuntata la R18 e-tron quattrodi Marcel Fassler, Andrè Lotte-rer e Benoit Treluyer, al terzosuccesso come equipaggio a LeMans. Mentre il leggendarioTom Kristensen, che inseguivala decima corona, si è dovutoaccontentare del secondo po-sto, sulla vettura gemella divisacon Lucas Di Grassi e con il fer-rarista Marc Genè, riservadi lusso entrata in cam-po dopo il terribileschianto di Loic Duvalnelle prove libere. A fi-ne gara il responsabileAudi Sport, WolfgangUllrich, emozionatoper il 13° trionfo (5° difila) della Casa deglianelli, ha però scagiona-to Bonanomi: «È statodavvero sfortunato. Non sipuò attribuire a lui la causadell’incidente». E che diredei meccanici Audi, che in17 minuti hanno sostituito ilturbo della vettura numero 1di Kristensen? «Per qualchegiro ho cullato l’idea di bissa-

re la vittoria del 2009 con laPeugeot — confessa Genè —.

Cosa ho detto ad Alonsoquando è venuto ai box?Che questa corsa potreb-

be esaltare uno come lui,che ama il contatto con la

gente».

Sfavoriti Quest’anno leAudi non partivano favorite,

anche per un regolamento chele penalizzava, ma hanno con-quistato un’altra doppietta. Do-po il 6° tempo in qualifica, Lot-terer non ci ha messo molto aportare la R18 numero 2 in se-conda posizione. Poi, per metà

di gara, il suo equipaggio è sta-to l’unico a contrastare lo stra-potere della Toyota TS040 Hy-brid numero 7 di Alex Wurz,Stephane Sarrazin e KazukiNakajima, rimanendo nellostesso giro. Così si sono fattitrovare pronti, quando alla 14a

ora un problema ai cablaggi hacostretto la vettura giapponesealla resa. L’imprevedibile però era dietro l’angolo, perché alle7 del mattino anche l’Audi in te-sta ha accusato la rottura delturbo, con una sosta ai box mol-to lunga, cedendo il comandoall’Audi numero 1. Ma, a metàmattinata, anche l’altra R18 ha

accusato lo stesso problema e laPorsche 919 Hybrid di MarkWebber si è trovata in testa a 3ore e mezza dalla fine. E qui èvenuto fuori il talento di Lotte-rer, che con un ritmo impressio-nante è riuscito a recuperarequasi 2’, centrando il sorpassonel pit stop a 2 ore dal termine.La Porsche, al rientro a LeMans, ha dimostrato di poter tornare nel 2015 per vincere.Mentre è delusa la Toyota: il 3°posto di Buemi, Davidson e La-pierre è una magra consolazio-ne, dopo le vittorie di inizio sta-gione a Silverstone e Spa.

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4NISSAN 1a

IN LMP2

Il risultato della24 Ore di Le

Mans

S1. Fassler

LottererTreluyer

(Svi-Ger-FraAudi R18

e-tron quattro)379 giri

in 24h01’59”8302. Di Grassi

GenéKristensen

(Bra-Spa-DanAudi)

a 3 giri;3. Davidson

LapierreBuemi

(GB-Fra-SviToyota Ts 040

Hybrid) a 5 giri;4. N. Prost

HeidfeldBeche

(Fra-Ger-SviRebellion

R One Toyota)a 19 giri

5. DolanTincknell

Turvey(GB/Jota Zytek-

Nissan)a 23 giri,

primi in LPM2;6. Thiriet

BadeyGommendy

(Fra Ligier JS P2-Nissan)

a 24 giri;7. Chatin

PanciaticiWebb

(Fra-Fra-GBOreca 03 R-

Nissan) a 24 giri;8. Rast

CharouzCapillaire

(Ger- R. Cec-FraOreca-Nissan)

a 25 giri;9. A. Brundle

MardenboroughS’skiy

(GB-RusNissan) a 25 giri;

10. KlienHirsch

Brandela(Aut-Svi- Fra

Morgan-Judd)a 27 giri;

13. BruniVilander

Fisichella(Ita-Fin-Ita

Ferrari 458 Italia)a 40 giri,

primi in Gte Pro;17. Poulsen

HanssonThiim

(Dan-AstonMartin Vantage

V8) a45 giri, primi in

GTE AM;20. Perez-Companc

CiociVenturi

(Arg-Ita-Ita/Ferrari) a 48 giri

SAlbo d’oro

Delle ultime dieciedizioni

2005-06-07-08Audi

2009 Peugeot2010-11-12-13-14

Audi

Le Mans resta feudo AudiToyota terza, Porsche out Quinto trionfo di fila con Lotterer-Fassler-Treluyer sulla R18 e-tronTurbo sostituito in 17’: Kristensen sfiora il 10o successo e chiude 2o

GIOIA TRICOLORE L’EQUIPAGGIO ITALO FINLANDESE FA IL BIS DEL 2012

Alonso portafortuna della Ferrari: prima in Gt Fisichella sul podio con Bruni e Vilander: «Tornarequi coi Prototipi? Non è un azzardo»

LE MANS (Francia)

Fernando Alonso ha por-tato fortuna alla Ferrari: lospagnolo sabato aveva dato ilvia alla 24 Ore di Le Mans e siera fermato a lungo ai box. Eb-bene le rosse hanno compiutola loro missione, salendo sulgradino più alto del podio del-la loro categoria, la LMGTEPro, bissando così l’afferma-zione di due anni fa. A centra-re l’impresa Giancarlo Fisi-chella, Gimmi Bruni e del fin-landese (amico di KimiRaikkonen) Toni Vilander alvolante della 450 Italia nume-ro 51 che hanno piegato AstonMartin Vantage, Porsche 911,Viper GTS-R, oltre che dellenuove Corvette C7 R.

Sfida a tre Quella tra le Gt èstata una gara particolarmen-te combattuta perché per oltre14 ore di gara sono state addi-rittura tre le vetture in gradodi contendersi il primato: ol-tre alla Ferrari 458 della AFCorse, la Aston Martin ufficia-le di Turner-Mucke-Senna e laCorvette di Westbrook-Gavin-Milner. Quest’ultima ha peròpoi avuto la necessità di un in-tervento sui freni che ha impo-sto un lungo pit stop, cosa cheha fatto perdere parecchio ter-reno all’equipaggio. La batta-glia si è ridotta a due per altre

6 ore, prima che un problematecnico sulla Aston rendesse tutto più semplice per gli uo-mini del Cavallino.

Rimonta Partito dalla pole,Bruni ha dominato le primeore ma ha poi dovuto fare iconti con la pioggia che avevaportato davanti Chevrolet e Porsche. Mai ferraristi perònon si sono persi d’animo e,non appena la pista è tornataasciutta, hanno iniziato unarimonta straordinaria.

Che Fisico Felice Giancarlo

Fisichella: «Oltre alla 458, ve-loce ed affidabile, il segreto èstato l’affiatamento fra noi pi-loti e il grande supporto che civiene dalla AF Corse di AmatoFerrari». E sull’eventualità diun ritorno delle rosse in forma

ufficiale a Le Mans per compe-tere con Audi, Porsche e Toyo-ta, Giancarlo ha risposto così:«Maranello ha il potenziale per allestire un’auto e un teamin grado di gareggiare coi co-lossi in una specialità, l’Endu-rance, che è nel dna delle ros-se».

Orgoglio Montezemolo An-che il presidente della FerrariLuca di Montezemolo si è det-to parecchio soddisfatto. «Unsuccesso molto importante inuna gara straordinaria. Que-sto risultato ci regala una sod-disfazione enorme e premia ilduro lavoro di tutta la squa-dra, alla quale vanno i mieicomplimenti. Abbiamo domi-nato una corsa con una vettu-ra che ha saputo surclassaredei concorrenti molto forti equesto è motivo di grande or-goglio per tutta la Ferrari».Per il Cavallino si tratta del 24successo di categoria che siaggiunge alle nove vittorie as-solute.

co.ca.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Sopra la Ferrari 458 della AF Corse e da sinistra Gimmi Bruni, Giancarlo Fisichella e Toni Vilandersul podio

263mila spettatoriA Le Mans, secondo l’Aco, c’èstato il numero di spettatoripiù alto degli ultimi 20 anni

Treluyer, Lotterere Fassler, al loro terzo trionfo GETTY IMAGES

L’Audi R18 E-Tron quattronumero 2 sfila dopo l’arrivo.Con i piloti c’è salito anche il

boss Wolfgang Ullrich AFP

Gli imbattibili

Page 42: La Gazzetta Dello Sport - 16.06.2014

42 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014

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Page 43: La Gazzetta Dello Sport - 16.06.2014

LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 43

CICLISMO SORPRESA NELLA TAPPA FINALE

Froome affondaContador è soloI giganti a terra Delfinato Clamoroso: l’inglese a 5’, mai così male Lo spagnolo lotta, insegue: è 2°. Trionfa Talansky

LUTTO DOMANI ALLE 10 I FUNERALI NEL DUOMO DI MANTOVA

Addio Rino BulbarelliAveva il Giro nel cuore

Se n’è andato un pezzet-to di Giro d’Italia. Ieri, all’età di83 anni, ci ha lasciato RinoBulbarelli, storico direttoredella Gazzetta di Mantova, cheproprio nella «corsa rosa» ave-va mosso i primi passi di croni-sta. Erano gli anni Cinquanta eBulbarelli, tipografo del gior-nale che avrebbe poi diretto,scalandone tutti i gradini inun’avventura professionalestraordinaria, prendeva le fe-rie per seguire il Giro in moto-cicletta e dettare apprezzatecorrispondenze alla Notte diNino Nutrizio. La sua passione

e la sua bravura non sfuggiro-no al patron Vincenzo Torria-ni, che lo volle al suo fianconell’ufficio stampa della corsa,del quale Rino sarebbe poi di-venuto responsabile negli anniSessanta e Settanta. Nacquecosì una grande amicizia, cheil tempo avrebbe consolidato.«Rino era un trascinatore, unapersona entusiasta, aperta ver-so il prossimo e anche quandoera diventato un uomo di suc-cesso, non rinunciò mai a quel-le amicizie vere che avevastretto durante gli anni del Gi-ro», ha ricordato commosso

Marco Torriani, figlio e bracciodestro in corsa del patron.

Dal 1981 al 1992, come det-to, Bulbarelli diresse La Gaz-zetta di Mantova e in quel peri-odo, con Mario Formenton,che allora guidava la Monda-dori, fondò l’Editoriale Le Gaz-zette, che comprendeva ancheGazzetta di Modena, Gazzettadi Reggio e Nuova Ferrara. Poi,nel 1993, un’altra sfida, la na-scita del quotidiano La Voce diMantova, ispirato alla Voce delsuo amico Indro Montanelli,che diresse per una decinad’anni. Nel frattempo, il figlioAuro ne ripercorreva le orme,diventando il telecronista delciclismo in Rai. A lui, alla sorel-la Paola e alla moglie Giovan-na l’abbraccio della Gazzetta.

Nino Minoliti

GIRO DI SVIZZERA SECONDA TAPPA, MARTIN LEADER

Meyer beffa i velocisti, Pozzovivo si ritiraStavolta il gruppo sbaglia i

conti per la rimonta e a giocarsi la vittoria sul traguardo di Sarnen, 2a tappa del Giro di Svizzera, a sorpresa, si presentano i tre fuggitivi di giornata: Meyer, Deignan e Warbasse che finiscono nell’ordine, con il 26enne australiano dell’Orica al primo successo stagionale. Sagan vince la volata di gruppo, ma per il 4° posto, a 14”. E il tedesco Tony Martin, vincitore della crono di sabato, conserva la maglia di leader. Sorpresa al via per il forfeit di Domenico Pozzovivo, 5° sabato a 19” da Martin, costretto a non partire a causa di una indisposizione

gastrointestinale accusata nella notte. Arrivo: 1. Cameron MEYER (Aus, Orica) 181,8 km in 5.08’18”, media 35,381; 2. Deignan (Irl); 3. Warbasse (Usa, Bmc); 4. Sagan (Slk) a 14”; 5. Swift (Gb); 6. Dillier (Svi); 7. De Kort (Ola); 8. Schurter (Svi); 9. Gasparotto; 10. Kolobnev (Rus). Classifica: 1. Tony MARTIN (Ger, Omega Pharma); 2. Dumoulin (Ola) a 6”; 3. Dennis (Aus) a 13”; 4. Sagan (Slk) a 19”; 5. Mollema (Ola) a 22”; 6. Slagter (Ola) a 23”; 7. Deignan (Irl) a 27”; 8. J. Izagirre (Spa); 9. Cattaneo a 29”. Oggi: 3a tappa, Sarnen-Heiden, 203 km (diretta tv su Bike Channel dalle 15.25).

IL VINCITORE

«Siamo la nuova faccia credibile dell’America»

(ci. sco.) «Io, Van Garde-ren, Phinney: siamo la nuova faccia dell’America che pedala. La faccia credibile». Andrew Talansky ha appena centrato la vittoria più importante di una carriera ancora giovane ed è raggiante. Originario di Miami (in Europa vive in Spagna, a Girona), ha 25 anni e non ha paura ad affrontare il tema di che cosa significhi essere pro’ in America dopo l’era-Armstrong. «I suoi risultati sono stati cancellati, ma i miei, i nostri non lo saranno. La gente si può fidare di noi». Il trionfo al Delfinato lo lancia tra gli outsider di lusso del Tour de France e ancora più sul mercato (i suoi manager sono i fratelli Alex e Johnny Carera): la Garmin è ancora in gioco, diversi team si erano già informati (tra cui Lampre e Cannondale) ma attualmente resta in vantaggio Sky.

DAL NOSTRO INVIATOCIRO SCOGNAMIGLIO

@cirogazzettaCOURCHEVEL (Francia)

Non sai da dove comin-ciare ed è un buon segno, per-ché l’ultima tappa del Giro delDelfinato è stata qualcosa disimile a un romanzo con laragguardevole media di uncolpo di scena per pagina e 6corridori finiti fuori tempomassimo a causa di un ritmofolle.

Furia e crollo Qualche puntofermo per evitare il mal di te-sta. Successo di tappa a MikelNieve, il basco di Sky che fecesaltare il banco sul Gardecciaal Giro 2011 in maglia Euskal-tel. Vittoria finale all’america-no Andrew Talansky, 3° a 39”al mattino, capace di buttarsinella fuga a lunga gittata alpronti-via e di mettere k.o. idue giganti Chris Froome e Al-berto Contador. Ma lo spagno-lo, partito in maglia gialla almattino, può sempre dire diessere caduto in piedi: si è lan-ciato in una rimonta solitaria,furiosa e spettacolare, e perpoco non ci è riuscito. Mentrel’inglese è andato alla deriva,

chiudendo a 5’05” nonostantel’aiuto dei compagni e incas-sando la sconfitta più cocentedegli ultimi due anni. InfineVincenzo Nibali, che ci ha vo-luto provare lo stesso pur nonessendo al top: con il suo con-trattacco è arrivato ad avere1’20” su Froome e Contador,prima di pagare dazio verso lasalita finale a Courchevel (piùcorta di quando vinse Pantanial Tour 2000), essere saltatodallo spagnolo e scendere dalsesto al settimo posto dellaclassifica finale: «Non ero ingrande giornata – ha ammessoil siciliano dell’Astana — e for-se ho sbagliato a non entrarenella prima fuga. Ma c’eranouomini di classifica come Ta-lansky, Van den Broeck, Bar-det, non pensavo che avrebbeavuto troppo spazio. C’è da la-vorare ancora verso il Tour, mac’è anche il tempo per farlo».

Trend negativo E allora con-centriamoci sui due gigantiverso il grande show-downche comincerà sabato 5 luglioa Leeds (Inghilterra). «Adessoche la corsa è finita posso dir-lo, la caduta di venerdì mi hacondizionato molto, non stavobene. I muscoli con i quali nor-

malmente accelero, eranobloccati. Ho fatto quello che ho potuto, ma Sky ha vinto tretappe e ha tenuto la maglia persei giorni, il bilancio non è cosìnegativo». Così Chris Froome,che sul podio è andato per ri-cevere la maglia verde deipunti. Ma se guardiamo all’ini-zio e alla fine di questo Delfi-nato, sembra quasi che il mon-do si sia capovolto: l’inglese hacominciato vincendo a crono-metro e in salita, e ha chiusoperdendo da Contador 38” sa-bato e 3’50” ieri. Nonostanteieri sia stata proprio Sky ad ac-cendere la corsa piazzando treuomini nella fuga iniziale chepoi si è rivelata decisiva. E ine-vitabilmente avrà più argo-menti chi sostiene che Froomee il team, quando la corsa nonsegue un canovaccio stabilitoo prevedibile, vadano semprein difficoltà.

Contento Contador aveva unaltro umore, nonostante ilDelfinato continui a essereuna delle (poche) corse a tap-pe di rilievo che manca al suoeccezionale palmares. «Quelloche ho fatto nell’ultima tappa,vale più di una vittoria — hadetto Alberto —. Talansky èforte ed è stato aiutato dagrandi compagni come He-sjedal, bisogna soltanto fargli icomplimenti ma io non sonoper niente deluso, mi sonosentito molto forte. Ora un po’di riposo e mangerò anche unabuona pizza», ha aggiunto il31enne spagnolo dellaTinkoff-Saxo, abbracciato dalmanager Bjarne Riis all’arrivo.È vero che è sembrato un po’solo, ma diversi dei suoi uomi-ni stanno correndo il Giro diSvizzera. Forse è ridiventato ilfavorito numero uno per lamaglia gialla più importante.E di sicuro, se le premesse so-no queste, il prossimo Tour ri-schia di essere davvero indi-menticabile.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

4NIBALI 7°

DE MARCHIA POIS

Il Delfinatova all’americano

AndrewTalansky

(foto), 25 anni.Conferma del

giovanebritannico Adam

Yates, 3° altraguardo e 6°

in classifica.La maglia a pois

del gpm è diAlessandro

De Marchi(Cannondale)

SArrivo

1. Mikel NIEVE(Spa, Sky) 131

km in 3.20’29”,media 39,355;2. Bardet (Fra,AG2R) a 3”; 3.A. Yates (Gb,

Orica) a 5”; 4.Talansky (Usa) a

9”; 5. Van denBroeck (Bel); 6.

Van Garderen(Usa) a 15”; 7.

Kelderman (Ola)a 32”; 8. Gadret

(Fra) a 36”; 9.Navarro (Spa)

a 41”; 10.Contador (Spa)

a 1’15”; 11.Fuglsang (Dan);

14. Nibali a1’44”; 20.

Froome a 5’05”.

SClassifica

finale1. Andrew

TALANSKY (Usa,Garmin) 1187,4

km in 31.08’08”,media 38,136; 2.Contador (Spa,Tinkoff-Saxo) a27”; 3. Van den

Broeck (Bel,Lotto) a 35”; 4.

Kelderman (Ola)a 43”; 5. Bardet(Fra) a 1’20”; 6.A. Yates (Gb) a

2’05”; 7. Nibali a2’12”; 8. Nieve(Spa) a 2’59”;

9. Navarro (Spa)a 3’04”; 10.

Fuglsang (Dan) a3’17”; 12.

Froome (Gb) a4’25”.

DAL NOSTRO INVIATOCOURCHEVEL

Il «fast track» fa pensare agli aeroporti. Ti per-mette di fare una fila molto ridotta ai controlli disicurezza. Quando ce l’hai, è una benedizione. Nelciclismo la storia è diversa: l’Uci ha concesso o no aChris Froome e a Sky un «fast track», una «corsiapreferenziale», per il rilascio di un’autorizzazioneterapeutica speciale e temporanea al fine di utiliz-zare durante il Giro di Romandia (29 aprile-4 mag-gio, vinto poi dall’inglese) il prednisolone, un glu-cocorticoide, per via orale? Cioè: era sufficiente ilvia libera di Mario Zorzoli, direttore sanitario del-l’Uci, oppure prima di procedere bisognava chiede-re il parere di un comitato di esperti?

Dubbi Il caso è stato sollevato ieri dal Journal duDimanche e la federazione internazionale ha riba-dito che tutto è stato fatto seguendo la procedurastandard. Alla Gazzetta risulta però che avrebbe do-vuto essere chiesto il parere di un comitato di esper-ti. E che la Wada stia investigando sulla vicenda at-traverso il dipartimento medico, diretto dal dottorAlan Vernec. L’agenzia mondiale antidoping avreb-be anche il potere diannullare retroatti-vamente l’autorizza-zione. L’Uci ha re-spinto il solo pensie-ro di favoritismi perSky, in riferimentoanche al fatto cheOliver Cookson, il fi-glio di Brian, presi-dente internaziona-le, lavori per la squa-dra come direttoredella performance.Lo stesso ha fatto Da-ve Brailsford, capodel team: «Abbiamochiesto e ottenuto,nel rispetto delle re-gole, l’autorizzazio-ne per l’uso. Nient’altro». E Froome dopo la tappaha precisato: «Dopo il prologo del Romandia avevodavvero una tosse molto forte e abbiamo deciso dichiedere questa autorizzazione. Non l’avevo maifatto, s’è trattato di un caso eccezionale, mi spiaceche tutto sia sempre messo sotto una cattiva luce».

Storia Qui non si sta parlando dell’asma di cuisoffre Froome fin da bambino: su questo fronte lepolemiche erano arrivate già lunedì, con un’inala-zione di salbutamolo in corsa mostrata dalle teleca-mere e il chiarimento che si fosse in presenza diun’azione lecita, senza bisogno tra l’altro di autoriz-zazioni. La maglia gialla 2013, ad aprile, era statacolpita da un’infezione alle vie respiratorie che gliaveva impedito, in extremis, di partecipare alla Lie-gi. Ma la partecipazione al Romandia, alla luce an-che della rinuncia alla Tirreno-Adriatico (schiena),era ritenuta fondamentale sulla strada del Tour. Troppo importante essere al via. Da qui la richiestadi quell’autorizzazione. Per la squadra e l’Uci, tuttoè avvenuto nelle regole. Ma la Wada è decisa ad ap-profondire la vicenda.

ci. sco.

il Retroscena

Per il suo cortisone è bufera su SkyL’Uci: «Regolare»Ma la Wada indaga

2 31

I due favoriti per il Tour1. Chris Froome, 29 anni, al traguardo con 5’05” dal gregario Nieve, che ha vinto. A - 20 km l’inglese nato in Kenya era a 2’34”. FOTO AP2. Alberto Contador, 31, che aveva la maglia gialla di leader, consolato dal team manager Riis BETTINI3. Ha recuperato 1’04” a Talansky in 20 km BETTINI

Sotto accusail prednisoloneusato da Froome al Romandia

BRIAN COOKSONPRESIDENTE UCI

Il direttore Andrea Monti e la redazione cicli-smo de La Gazzetta dello Sport piangono la mor-te di

Rino Bulbarellipapà di Auro e Paola, e grande amico del Girod�Italia. - Milano, 15 giugno 2014.

RCS Sport e tutti gli amici del Giro d�Italia par-tecipano con sentita commozione al grave luttodi Auro Bulbarelli per la morte del papà Rino,giornalista di valore e appassionato di ciclismo

Rino Bulbarellia cavallo fra gli anni 1960-70, è stato capo ufficiostampa del Giro d�Italia e delle altre corse dellaGazzetta dello Sport.- Era legato da profondaamicizia con il patron Vincenzo Torriani, un�ami-cizia di famiglia che è continuata nel tempo.- Ri-volgiamo un pensiero e un abbraccio affettuosoad Auro, unitamente alla sorella Paola e alla loromamma, la signora Giovanna, nel ricordo di Ri-no. - Milano, 15 giugno 2014.

La Direzione e tutti i colleghi della redazionedi Raisport si uniscono al dolore di Auro per lascomparsa del suo caro papà

Rino Bulbarellied esprimono sentite condoglianze.- Milano, 15 giugno 2014.

Il Presidente onorario Silvio Berlusconi, i vice-presidenti Adriano Galliani, Barbara Berlusconi ePaolo Berlusconi, il consiglio di amministrazione,i dirigenti, i calciatori, i tecnici e il personale tuttodell�AC Milan si stringono affettuosamente intor-no alla famiglia e piangono la scomparsa dell�in-dimenticato campione rossonero

Giancarlo (Pantera) Danovavincitore dello scudetto con il Milan nelle stagioni1958-59 e 1961-62.- Milano, 15 giugno 2014.

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44 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014

BASKET FINALE SCUDETTO: GARA-1

le Pagelle DI CHIABO

LANGFORD FOSFORO E DIFESA, LAWAL DÀ SOSTANZAMILANO 7

GENTILE 6,5 Impatto individualistico sulla gara, è il solodi Milano a interpretarla così.Ma produce, partendo dalla panchina e nell’ultimo quarto sistema cifre e rimontina di Siena.

CERELLA N.G. 45 secondi in campo.

MELLI 6 La copertura dell’area di Siena gli lascia tanto spazio da fuori e lui fa 0/5 da tre ed è una colpa. Ma non esce mai dalla partita dando un contributo in difesa, non a rimbalzo (1).

HACKETT 6 Gioca sulle uova, attento a non fare movimenti bruschi con la schiena. Evidentemente limitato, in attacco tiene ritmi bassi e tiene per sé poco. Poi nell’ultimo

quarto si scioglie e si testa per il futuro quando Milano non rischia.

KANGUR 5 Sarebbe non giudicabile, ma ha giocato 10’.

LANGFORD 7 Al di là delle cifre povere per lui, gioca una buona partita senza forzare una palla, subisce 8 falli, gioca 30’ e, sarà colpa loro, ma gli avversari diretti non segnano.SAMUELS 5,5 E’ considerato un pericolo da Siena, che fa un grande lavoro a chiuderlo e raddoppiarlo. Lui però non fa nulla per uscire dall’empasse se non evitare di incaponirsi, subisce Hunter si sveglia nella ripresa con tre assist.

LAWAL 7 Sull’onda delle ultime gare con Sassari dove si era rifatto vivo, gioca una gara positiva e si conquista i minuti in campo quando Siena dimezza il

distacco, segna 4 tiri con 4 schiacciate e dà tre stoppatein 19’.

MOSS 6,5 Gara abbastanza difficile per il più ex degli ex senesi: un paio di falli precoci lo fanno tenere in panchina per i momenti più difficili della serie, due recuperi.

h 9 IL MIGLIOREJERRELLS

Cosa dire? Un uomo solo al comando. Segna 13 dei primi 23 punti di Milano, diventano 21 su 44 con 5 su 6 da tre punti per il +18 decisivo: poi si diverte anche in uno contro uno... Che fosse un attaccante si sapeva, i problemi arrivano quando deve costruire il gioco ma non ce n’è stato bisogno. Ha punito da solole scelte tattiche di Siena non sbagliando mai quando era libero.

SIENA 5VIGGIANO 5 Contribuisce al disastro da tre punti della squadra il problema che è la sua specialità. Comunque un po’ d’energia la dà.

h 7,5 IL MIGLIOREHUNTER

Gioca un partitone dominandoi centri avversari con una doppia doppia e 6 rimbalzi nell’areadi Milano, ma purtroppo per lui, non è serata per i compagni. Ha una sola macchia: con Siena rientrata da -21 a -12 sbaglia due liberi che avrebbero potuto far venire un po’ di paura agli avversari.

COURNOOH 6 Gioca poco, ma vince la medaglia come unico senese capace di segnare una

tripla ed è convincente negli 11 minuti passati in campo. Un recupero, un assist.

HAYNES 4,5 Partitaccia orribilein attacco e in difesa. Il miglior realizzatore dei playoff fa anche 1/6 ai liberi segno di una tensione eccessiva. Tre palle perse e tre assist. Anche contro Roma gli erano capitate due gare difficili in attacco, questa lo è stata dappertutto.

CARTER 4 Il peggiore, abulico e scentrato al tiro. L’impatto iniziale di Moss lo ha tolto dalla partita, ha sbagliato tre triple ed è finito sotto la doccia ancora quando era in campo.

JANNING 6,5 Anche lui non fa canestro da tre, ed è un grande problema, ma almeno tutto il resto è di buona qualità anche in difesa. Tre rimbalzi, 3 assist.

RESS 5 Il totem è assente, 16’ con l’unico highlight di una stoppata. Non è che sbagli, non tira proprio: contribuisce a spegnere i pivot di Milano coi raddoppi, ma il resto è zero.

ORTNER 5 Gioca soprattutto alla fine senza farsi vedere troppo ma nel momento in cui Siena tiene il campo.

NELSON 6,5 Prende 5 rimbalzi offensivi sui 7 totali, sa che contro l’aggressività di Milano l’intelligenza è una dote fondamentale per colpire l’avversario più forte. Lui lo fa.

GREEN 4,5 Al fianco di Haynes viene asfaltato dalle guardie di Milano. Prova qualche zingarata in area ma ogni tiro è difficilee non entra.Il resto è poca cosa.

HUNTER DOMINA SOTTO CANESTRO, MA RESTA SOLO

La legge di MilanoTiro ed energia Non c’è partitaSiena si inchina Con un Jerrells infallibile, la EA7 vola anche sul +21. Banchi: «Concentrati fin dall’inizio»

Le finali scudetto si giocano al megliodelle partite con la formula 2-2-1-1-1,Milano ha il fattore campo quindi do-mani si torna a giocare al Forum pergara-2. Pochissimi i biglietti ancoradisponibili che verranno messi in ven-dita oggi, si va verso il quarto tuttoesaurito consecutivo. Dopo l’anticipodi ieri, ora tutte le partite si gioche-ranno alle 20.30 con diretta su RaiSport 2.

ECCO LA SERIE:Gara-1: Milano-Siena 74-61Gara-2 domani a MilanoGara-3 giovedì a SienaGara-4 sabato a SienaEventuale gara-5 lunedì 23 a MilanoEventuale gara-6 mercoledì 25 a Sie-naEventuale gara-7 venerdì 27 a Milano

la guida

Gara-2 domani alle 20.30 ancora in Lombardia

MILANO 74SIENA 61

(22-15, 44-28; 60-44)EA7 MILANO: Jerrells 26 (4/5, 6/8), Lan-gford 11 (3/5, 0/2), Moss 6 (0/1, 2/5), Melli 4(2/3, 0/5), Samuels 4 (2/3); Gentile 10 (4/5,0/1), Cerella, Hackett 5 (2/4, 0/1), Kangur(0/1 da 3), Lawal 8 (4/6). N.e.: Wallace,Toure. All.: Banchi.

MONTEPASCHI SIENA: Haynes 5 (2/8,0/3), Green 5 (1/5), Carter 2 (1/2, 0/3), Ress(0/1, 0/1), Hunter 19 (9/12); Viggiano 6 (3/4,0/5), Cournooh 6 (1/2, 1/4), Janning 8 (4/6,0/3), Ortner (0/1), Nelson 10 (4/6). N.e.:Udom, Batori. All.: Crespi.

ARBITRI: Cerebuch, Sabetta, Terreni.

NOTE - T.l.: Milano 8/13, Siena 8/18. Rim.: Mil 33(Samuels, Lawal, Jerrells 5), Sie 39 (Hunter 10).Ass.: Mil 15 (Melli, Hackett, Samuels 3), Sie 11(Haynes, Janning 3). Prog.: 5’ 7-3, 15’ 31-19, 25’54-35, 35’ 66-50. Spett. 12.100.

LUCA CHIABOTTIMILANO

Curtis Jerrells vince ga-ra-1. Supera nel primo tempo,con 21 punti e 5/6 da tre, i 20realizzati contro Brindisi, lasua miglior prestazione in ma-glia Olimpia. Da solo, dà a Mi-lano un vantaggio incolmabileper Siena che non aveva maisbagliato così tanti tiri da tre, eha chiuso segnando solo un so-lo gol su 19 tentativi. «Curtis èstato importante perché ci haanche guidato con la sua ener-gia e l’aggressività dal primominuto — dice Luca Banchi —punendo con il suo tiro da tre lescelte difensive di Siena».

Sliding doors Le sliding do-ors del basket stavolta regala-no a Milano la svolta dell’1-0nella serie scudetto: se Hackettfosse stato Hackett e non in re-cupero da un infortunio, Jer-rells non avrebbe cominciato lapartita e chissà dove sarebbe fi-nito, pronto ad uscire dopoqualche errore soprattutto do-po i brutti playoff, senza ritmo,un brutto calo seguito a una se-conda fase d’Eurolega sontuo-sa al fianco di Daniel. E visto

che la grande preoccupazionedi Siena era chiudere l’area aipivot avversari, settore dove laMens Sana è inferiore più cheda altre parti, e che la tattica diMarco Crespi ha funzionatobenissimo limitando ai minimiSamuels e subendo Lawal soloa buoi scappati, se Jerrells nonavesse punito subito, feroce-mente, le scelte degli avversariche gli lasciavano spazio per ti-rare, avremmo probabilmenteassistito ad un’altra partita in-vece che al monologo dell’EA7,arrivata fino al +21, propriocon l’unica tripla di Curtis dellaripresa (54-33) , col solo picco-lo rischio, visto i black out chehanno caratterizzato l’Olimpiaquest’anno, sul rientro senesea -12, vanificato però in trepossessi orribili dai tricolori.

Aggressività Raramente s’èvisto un uomo chiave più chia-ve di così, considerando che

dall’altra parte, MarQuez Hay-nes, il miglior realizzatore deiplayoff, l’uomo che fino all’ar-rivo di Hackett divideva il ruo-lo a Milano proprio con Jerrel-ls, ha fallito la partita con fra-gore. «È stato un buon inizio diserie — dice Banchi — perchéfin dai primi minuti abbiamomesso in campo un’aggressivi-tà adeguata mostrando la ca-pacità di reagire alle scelte tat-tiche avversari. Poche palleperse, una percentuale di tirocapace di scavare la differenzadecisiva e far saltare la sceltadei nostri avversari di raddop-piare e ruotare sui nostri lun-ghi permettendoci buoni tiridal perimetro. Nella ripresa s’èvista la forza dei nostri avver-sari, abbiamo sofferto sui rim-balzi offensivi di Hunter e Nel-son. Mi aspetto che gli errori altiro dei loro esterni spariscanogià da gara-2, Siena è unasquadra da 40% da tre non da

1/19 ma bisogna dare meritoai nostri per aver messo sempresotto pressione gli avversari».

Emozione «La nostra partitasi può raccontare in tre punti— dice Marco Crespi —: ovvia-mente l’1/19 da tre e i 10 liberisbagliati, i 44 punti subiti nel

primo tempo, troppi non tantoin assoluto quanto per il modo,con penetrazioni e rotazionidifensive dettate più dalla di-sperazione che da scelte tatti-che, la mancanza per tutto ilprimo tempo di quella che hochiamato l’energia sbarazzina

che è una nostra caratteristica.L’emozione ci ha bloccato nelprimo tempo, forse è logicoconsiderando che la maggio-ranza dei miei giocatori è nuo-vo in una finale. Poi quandoabbiamo rotto il fiato, nella ri-presa, siamo riusciti a entrarefinalmente nella partita. Mila-no è nettamente la più forte, èsuperiore a noi in ogni duello el’unico modo per vincere è ildesiderio. Quello che abbiamofatto in difesa nel primo e nelsecondo tempo è uguale: soloche se giochi contro chi ti è su-periore usando solo la terzamarcia, finisci per soccombereal suo talento». Gara-1 è già inarchivio, dopata dalla presta-zione mostruosa di Jerrells esegnata dagli abnormi errori altiro di Siena. Pericoloso pren-derla per oro colato, ma la pro-va di forza di Milano lascerà ilsegno sulla serie.

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Crespi: «Traditidall’emozione: con 1/19 da tre e 10 liberi fallitinon si va lontano»

ATMOSFERA AL FORUMLE 12.000 BANDIERE PER L’OLIMPIALe squadre sono state accolte nel Forum esaurito dalla coreografia dei tifosi milanesi: 12.000 lenzuolini bianchi CIAM-CAST

DALLA PANCHINAHACKETT LIMITATO, POI SI SCIOGLIEDaniel Hackett, 26 anni: partito fuori dal quintetto per i postumi della contrattura alla schiena, ha segnato cinque punti IPP

5%I tiri da tre di SienaL’1/19 da 3 è la peggiore provastagionale Mps: batte il 4/24(16,7%) del k.o. con Caserta

6Le triple di JerrellsEguagliano la miglior prova ingara-1 di finale, di Moss nel2013 contro Roma con Siena

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LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 45

DONNE: EURO 2015

Azzurre battute dalla Lettonia

La Nazionale femminile èstata sconfitta dalla Lettonia 70-59 nel terzo impegno delle qualifi-cazioni all’Europeo 2015. Le azzur-re sono rimaste avanti per 25’ gui-date da Giorga Sottana (17 punti)ma hanno ceduto nel terzo quarto,cadendo a -16 sotto i colpi dellaPutnina e le triple di Kreslina ePriede. Adesso la qualificazione sicomplica e mercoledì, in Estonia,bisogna vincere per restare in cor-sa. «Sapevamo che sarebbe statadurissima - ha detto il c.t. Ricchini -ma sono soddisfatto dell’atteggia-mento delle ragazze, dovevamo ri-trovare fiducia dopo il passo falsoin Portogallo soprattutto in vistadella partita che ci attende a Tallinne che potrebbe essere decisiva».

Taccuino

Lettonia-Italia 70-59 (19-18; 27-28; 49-35)LETTONIA: Tamane 1 (0/1), Z. Egli-te 2 (1/1, 0/4), Babkina 12 (2/5, 1/2),Liepkaine (0/1), Priede 5 (1/2, 1/2),Putnina 12 (2/6, 1/3), Jakobsone,Steinberga 5 (1/7), Krastina 6 (0/1,2/3), Melnika 4 (2/3), Kreslina 13(1/4, 3/5), B. Eglite 10 (5/6, 0/5). All.Zvirgzdins. ITALIA: Consolini 9 (0/5, 1/2), Fas-sina (0/2), Pastore (0/1, 0/1), Sotta-na 17 (7/11, 0/3), Dotto 2 (1/5, 0/1),Santucci 7 (3/6), Masciadri 11 (3/5,1/5), Spreafico 5 (0/2, 1/3), Crippa 7(3/6), Laterza (0/2), Zandalasini 1(0/1), Bestagno. All. Ricchini. ARBI-TRI: Cmikiewicz (Pol), Reiter (Ger),Hrusa (R. Ceca). NOTE - T.l.: Let16/24; Ita 16/27. Rim.: Let 51; Ita 32.Ass.: Let. 13; Italia 12.Girone C: ieri Estonia-Portogallo67-60. Classifica: Lettonia 3-0; Ita-lia, Portogallo, Estonia 1-2. Si quali-ficano le prime due.

NBA

Gara-5 su Gazzetta.it Il risultato di gara 5 della fi-

nale Nba fra San Antonio e Miami(3-1) potete leggerlo oggi su Gaz-zetta.it. Restate sul nostro sito pernon perdere nemmeno un secondodelle Finals. Oltre alla cronaca, aglihighlights, il liveblog dei nostri gior-nalisti per 24 ore al giorno. Oggi sulsito anche una nuova puntata diNba Show, la trasmissione a curadi Davide Chinellato.UNDER 17 L’Unipol Virtus Bolognaha vinto il titolo italiano Under 17battendo nella finale del trofeoClaudio Monti, a Porto Sant’Elpi-dio, l’Umana Venezia 92-71. . FINALE BARCELLONA (pe.m.)Un canestro di Huertas all’ultimosecondo in gara-5 di semifinale, dàla vittoria al Barcellona a Valencia(77-75 ) e lo qualifica alla finale del-la Liga dove affronta il Real Madrid.

il personaggioIL PLAY DECISIVO

Quando conta di più ecco il vero Jerrells «La migliorpartita qui» Dimenticate le difficoltà dei quarti e della semifinale, Curtis mette 6 triple«Mi serviva fiducia, e me l’hanno data»

« Approccio molle,eravamo lentiMilano è tostae ha dimostratodi avere più energia di noi

BENJAMIN ORTNERSIENA

« A mia madre avevo promessodi riposarmi einvece ho dovutodisubbidirle:c’è una finale

DANIEL HACKETTMILANO

« Partiti bene,era importanteMa Sienasaprà metterciin difficoltà. Orabisogna resettare

ALESSANDRO GENTILEMILANO

VINCENZO DI SCHIAVI MILANO

Curtis Jerrells ha scelto laserata giusta per sbattere i pu-gni sul tavolo e mandare un se-gnale. Sotto esame dal primominuto in cui ha messo piede aMilano, ha puntato gara-1, inci-pit di una serie, quella scudetto,che vale una stagione e forsequalcosa di più, per dire: «Cur-tis c’è». Con 6 triple che hannospaccato il match, lo ha urlato infaccia a tutti, cominciando dalsuo dirimpettaio, MarQuezHaynes, con cui era in ballottag-gio come agnello sacrificale, do-po l’arrivo di Hackett. Alla fineMilano ha optato per Curtis, la-

sciando andare MarQuez che,in terra senese, è esploso duran-te i playoff. A chi covava rim-pianti, eccola la risposta di Jer-rells, sovrano assoluto in gara-1nella quale all’ex compagno nonha lasciato nemmeno le bricio-le. E magari questa partita son-tuosa al tiro e in regìa sarà stataapprezzata anche da Tyrese Ri-ce, il playmaker del Maccabi, che su queste tavole prima ave-va sotterrato Milano nei quartidi Eurolega, per poi prendersi iltitolo continentale un mese do-po da mvp. Era in tribuna, ilplay campione d’Europa, invita-to da MarQuez Haynes, amicofraterno dai tempi di BostonCollege. Giusto in tempo per go-dersi lo show di Jerrells: «Que-

sta è la mia miglior partita - ri-flette - dal punto di vista realiz-zativo, anche se di buone parti-te ne ho giocate anche altre purnon segnando così tanto. Sonofelice perchè ci ha permesso diportare a casa la prima della se-rie che è sempre un po’ delicata.Comunque non voglio guardaretroppo alla mia prestazione, quiconta vincere. Punto e basta».

Non solo Europa A Milano gliesami non finiscono mai per tut-ti (almeno fino a quando nonarriva quello scudetto che man-ca da 18 anni), ma soprattuttoper chi, come Jerrells, è arrivatonon come prima scelta, e conl’attitudine più da guardia cheda regista. Serviva soprattutto un timoniere di scorta e così si èdovuto adattare Curtis, dopo unavvio shock in cui vagava spae-sato. L’arrivo di Hackett è statala sua àncora per risalire, finoalle magiche Top 16 di Eurolegadove ha cominciato a surfaresull’onda (12.5 di media e 11volte in doppia cifra su 14 gare).In Europa si è visto il Jerrells mi-gliore, compendio ideale del-l’asse Hackett-Langford. Poi pe-rò è arrivato il Maccabi a pialla-re certezze ed equilibri. E cosìCurtis si è ritrovato al punto dipartenza: un playoff da giocarecon Hackett giù di corda o infor-tunato, e lui in balia dei vecchiequivoci tecnico-tattici. I quarticon Pistoia sono stati un calva-rio, la semifinale con Sassaripeggio ancora. Poi, ieri sera, ilboom: «E’ vero, venivo da un pe-riodo difficile, ma il basket - rac-conta - è un gioco che richiedefiducia, io l’avevo un po’ persa.In gara-1 ho ritrovato me stesso.Merito dello staff, dei compagnie del team manager Casali chemi è stato vicino. Ora non devomollare, Siena è un avversarioduro, forte. Gara-2 sarà un’altrastoria».

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Gani Lawal, 25 anni, centro di Milano: 8 punti con 4 su 6 LAPRESSE

CurtisJerrells, 27:

ai playoffha

il 43,1%da 3 IPP

TUCANO.COM

ZAINO PORTA COMPUTER

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46 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014

ATLETICA NELLA TAPPA DI DIAMOND LEAGUE A NEW YORK

PALLANUOTO IN CINA

Setterosa d’argentonella World LeagueA testa alta con gli Usa

USA-ITALIA 10-8(1-2, 3-2, 4-0, 2-4)

Usa: Hill, Williams, Seidemann 1, Fattal2, Clark, Steffens 3, Fischer, Neushul1, Kraus, Gilchrist 1, Dries 2, Craig, Ke-eve. All. Krikorian. Italia: Gorlero, Ra-dicchi 1, Garibotti 1, Queirolo, Motta 1,Aiello, Di Mario 1, Bianconi 3 (1 rig.),Emmolo 1, Palmieri, Cotti, Frassinetti,Teani. All. Conti. Arbitri: Desliere (Can)e Meng Anlong (Cina). Note: sup. num.Usa 9 (3 gol, Italia 8 (3). Al 7’ esp. Pal-mieri per gioco violento.

KUNSHAN (Cina)

La World League resta untabù, ma per il Setterosa la me-

daglia d’argento ha un valoredoppio per una serie di motivi:gli Stati Uniti hanno finalizza-to la stagione a quest’evento;le azzurre raggiungeranno iltop della forma soltanto tra unmese per gli Europei di Buda-pest; l’arbitraggio della finaledà una mano alla squadra diKrikorian, che pure difende inpressing ma riesce a ottenerepiù superiorità numeriche no-nostante l’Italia giocasse a zo-na. Per giunta, Palmieri vieneespulsa dopo appena 7’ pergioco violento (si strattonavacon la sua marcatrice in fase di

rientro), lasciando a Frassinet-ti tutto il faticoso lavoro delcentroboa.

Illusione Fatte le premesse,restano i rimpianti: il Setterosaconduceva 4-1 a metà secondotempo, poi un micidiale parzia-le di 7-0 capovolgeva il match.Di Steffens a 40” dal termine larete del definitivo 10-8. Dice ilc.t. Fabio Conti: «Anche stavol-ta abbiamo disputato una par-tita di alto livello. Il gruppocresce e può guardare al futurocon fiducia. Rispetto al secon-do posto di Tianjin del 2011,dove avevamo perso tutte lepartite del girone e vinto ilquarto di finale ai rigori con laRussia, questa World League èstata condotta con un piglio di-verso». Tania Di Mario, il capi-tano, aggiunge: «È stata unabella gara giocata alla pari. Sul6-4 per loro abbiamo incassatodue gol ingenui, ma siamo co-munque riuscite a tenere testaalla squadra più forte del mon-do. Ci sono delle cose da mi-gliorare, come è normale chesia, ma torniamo a casa conmaggiore consapevolezza neinostri mezzi». Alle americaneva un premio di 50.000 dollari,all’Italia 40.000.

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Altre finali: 3° posto Cina-Australia 2-7;5° posto Spagna-Canada 8-7; 7° postoRussia-Brasile 8-7. Albo d’oro: 2004 Usa; 2005 Grecia;2006-2007 Usa; 2008 Russia; 2009-2012 Usa; 2013 Cina; 2014 Usa.

L’Italia premiata con la medaglia d’argento: al centro il c.t. Fabio Conti

GOLF US OPEN A PINEHURST

I tre cuori di Compton«Io che ho visto la mortegioco senza pensieri»

DAL NOSTRO INVIATOMASSIMO LOPES PEGNAPINEHURST (North Carolina, Usa)

Mai un accenno di fiato-ne, su e giù per il saliscendi diPinehurst, sotto un sole a piccoe la temperatura sopra i trenta.Impegnativo anche per il suocompagno di passeggiata nelterzo giro, Francesco Molinari,che ha un cuore sanissimo. Al-l’americano (metà norvegese)Erik Compton, invece, a 34 annibatte nel petto il terzo cuore:dopo due trapianti. Il primoquando aveva 12 anni per una

malformazione genetica, il se-condo nel 2008 dopo un infarto.E’ l’argomento che vorrebbe evi-tare, ma di cui tutti chiedono.Vorrebbe essere ricordato per ilgolf, anche se non ha mai vintosui grandi Tour, piuttosto cheper le sue magagne fisiche. Vor-rebbe raccontarti della chiac-chierata con Jack Nicklaus, chel’anno passato gli predisse ungran torneo qui in North Caroli-na. Già così, Compton è salitodove non era mai arrivato (è ilsuo secondo Major, allo U.S.Open del 2010 venne taglato):tre giri da incorniciare. Soprat-

tutto quello di sabato: 67. Unicodi tutto il gruppone, insieme aRicky Fowler, a scendere sotto ilpar: buono per il 2° posto.

Baby talento Qui a Pinehurstha ritrovato il tocco con cui daragazzino era diventato il ju-nior numero uno d’America.Poi si era perso sui challengeUsa e nelle corsie d’ospedale.Quest’anno aveva azzeccatouna striscia di 13 tagli passatiin 19 tornei del Pga e pure duetop 10. Quando al suo arrivodel terzo giro si è ritrovato asse-diato da telecamere e microfo-ni ha capito che avrebbe dovu-to parlare del giorno del 2008in cui gli venne l’infarto e man-ca poco ci lasciò le penne. Ave-va appena finito una lezione estava al volante della sua auto,quando iniziò a sentirsi male. Ilclassico dolore al petto. I medi-ci hanno un modo persino spi-ritoso per definire quel tipod’infarto: «widow maker». In-somma, di quelli che rendonotua moglie vedova. Invece, riu-scì a raggiungere un ospedale.In quei venti minuti chiamò suamadre per dirle addio. La si-gnora Eli, che è lì alla 18, rac-conta: «Mi disse: “Mammmasto per morire, salutami tutti”.E’ un miracolo averlo qui». L’al-tro sarebbe vincere uno U.S.Open. E’ quando Erik sorride:«Ne ho passate tante in vitamia, cose ben peggiori che nongiocare una partita a golf».

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Erik Compton, 34 anni, ha subito due trapianti di cuore REUTERS

Completamento risultati di New York,6a tappa di Diamond League. Uomini.800: 1. Rudisha (Ken) 1’44”63; 2. English(Irl) 1’45’3; 3. Solomon (Usa) 1’45”13. Al-to: 1. Bondarenko (Ucr) 2.42 (r. europeoeguagliato; prec. Sjoeberg, Sve, 1987);2. Barshim (Qat) 2.42 (r. asiatico, prec.2.41, stesso atleta, 2014), 3. Protsenko(Ucr) 2.35; 4. Kynard (Usa) 2.32; 5. J.Williams 2.25, 6. FASSINOTTI 2.25.Donne. 100 (-0.1): 1. Bowie (Usa) 11”07;2. Robinson (Usa) 11”13; 3. Calvert(Giam) 11”15. 200 (-0.5): 1. Bartoletta (Usa) 22”68; 2. Hastings (Usa) 23”06.

NCAA: DUKES 19”91 SUI 200(si.g.) Conclusi a Eugene (Usa) i cam-pionati Ncaa. Uomini. 200 (+2.1): Dukes19”91; A. Brown (Can) 20”02; J. Walker20”13. 110 hs (+1.3): Allen 13”16; Harris13”18; Davis (Tri) 13”24; Swift (Bar)13”35. Triplo: Dendy 17.05 (+3.1). Giavel-lotto: 19. NARDINI 63.14. 4x400: Texas AM 2’59”60; Florida 3’00”42. Donne. 200(+2.2): K. Brown 22”63; Prandini 22”63.100 hs (+2.8): Nelvis 12”52; Stowers12”54; Owens 12”62. 4x100: Texas A M42”80. 4x400: Texas 3’24”21.

MEDITERRANEI: DEL BUONO OK Ai Giochi del Mediterraneo u. 23 di Au-bagne (Fra), 6 successi e 31 podi az-zurri. Spiccano il 10”33 di Lorenzo Bi-lotti nei 100, il 20”78 di Eseosa Desalunei 200 e, in campo femminile, il suc-cesso di Federica Del Buono davantiall’argento olimpico ed europeo di spe-cialità, la turca Gamze Bulut e il 58”50della junior Ayomide Folorunso nei 400hs. Gianmarco Tamberi, al ritorno nel-l’alto, non va oltre 2.12 (4°). Uomini. 100(+1.7): 2. Bilotti 10”33. 200 (+0.2): 2. De-salu 20”78. 400: 2. Re 46”49. 1500: 2.Abdikadar 3’51”95. 3000 sp: 3. Gerrata-na 9’02”88. Triplo: 2. Cavazzani 16.12(0.0). Peso: 2. Secci 18.48. Disco: 2. Pe-trei 52.46. Martello: 3. Bortolato 66.09.Giavellotto: 2. Figliolini 68.09. Marcia 10.000: 3. Fortunato 42’54”52. 4x100: 1.Italia (Boretti, Desalu, Tortu, Bilotti) 39”99. 4x400: 2. Italia (Danesini, Iachi-ni, Lorenzi, Tricca) 3’08”24. Donne. 100(+1.5)/200 (0.0): 2./2. Siragusa11”57/23”79. 800: 3. Baldessari 2’08”40.1500: 1. Del Buono 4’14”20. 100 hs(+2.2): 3. Zuin 13”78. 400 hs: 2. Folorun-so 58”50. Alto: 1. Rossit 1.80. Asta: 1.Malavisi 4.06; 2. Bruni 4.06. Lungo: 3.Derkach 6.09 (0.0). Triplo: 2. Derkach13.81 (+2.8); 3. Cestonaro 13.64 (-0.2).Peso: 3. Cantarella 14.86. Disco: 1. Ca-poferri 53.15; 3. Boaro 51.33. Martello:3. Massobrio 57.78. Giavellotto: 3.Jemai 51.57. Marcia 10.000: 1. Curiazzi46’33”33.

taccuino

A New YorkBowie e Bartolettanello sprint donne

Bondarenko-Barshimgli astronauti dell’altoInsieme hanno superato 2.42 e poi hanno fallito di poco l’attacco al primato con 2.46. Azzaro spiega il segreto: «Velocità e potenza»PIERANGELO MOLINARO

Mutaz Barshim dopo lagara non ha avuto dubbi: «E’stata la più grande prova di altodi sempre». E i numeri gli dan-no ragione. Due atleti, lui eBondarenko, oltre 2.42: recordasiatico ed europeo. Due a sfi-dare il primato del mondo conl’asticella a 2.46, un’ora e mez-za di emozioni incredibili. Ep-pure non pareva la serata giustadopo i due errori del qatarino a2.35, ma le paure sono statespazzate a 2.38, quando Mutazl’ha superata con decisione allaprima prova. E Bondarenko? Aquella quota ha passato anchese sino a quel punto aveva lan-ciato la rincorsa due sole volte.

Poi 2.40 per ambedue alla se-conda e 2.42 alla prima per lavittoria finale dell’ucraino. In-credibile.

Alle origini Il primato delmondo di Sotomayor (2.45) edavvero minacciato. «Quest’an-no cadrà», afferma sicuro Bar-shim. «Nessuno può saperequando, un primato è sempreuna sfida difficile», lo smenti-sce Bondarenko. Sta di fattoche 2.42 all’aperto non si supe-rava da 20 anni e l’ultimo erastato Sotomayor (4 giugno1994). Ma cosa hanno in piùquesti due fenomeni oltre al ta-lento? Innanzitutto la loro riva-lità. Secondo Sara Simeoni, No-stra Signora del cielo, il salto inalto sta vivendo una nuova età

dell’oro perché sta tornando al-le origini della tecnica Fosbury.Dick Fosbury alla fine degli an-ni Sessanta intuì che il valica-mento dorsale permetteva diabbassare il baricentro sull’asti-cella, ma soprattutto che partedella forza inerziale della velo-cità della rincorsa poteva esse-re trasformata in elevazione. Ma trasformare questa velocitànon è affatto semplice.

L’esperto Spiega Erminio Az-zaro, il marito allenatore cheportò la Simeoni in cima al mon-do: «Sia Barshim che Bonda-renko saltano sulla velocità pu-ra. Non perdono nulla negli ulti-mi tre appoggi prima dello stac-co, si car icano in modoesagerato ed esplodono verso

l’alto. Sono convinto che qualco-sa di nuovo ci deve essere nellaloro preparazione. Noi curava-mo molto la tecnica di volo,quella di stacco, loro sono con-centrati su questa velocità».

Lo stress Ma andare così in al-to sottopone anche la cavigliadel piede di stacco ad una pres-sione di centinaia di chili e, con-siderando peso e stazza di unBondarenko, anche vicino allatonnellata. «Ecco – prosegue Az-zaro – devono sicuramente ese-guire qualche lavoro specificoper proteggere l’articolazione epoi ci vuole una potenza bestia-le. Barshim sino allo scorso annosaltava sfruttando soprattuttol’elasticità, ora ha decisamenteaumentato la potenza. Lui eBondarenko al momento nonmostrano limiti». Ma c’è un altroaspetto che Azzaro sottolinea, iltempo di contatto del piede conil terreno durante lo stacco versol’asticella. «Negli atleti di verticedei 100 metri il tempo di contat-to è attorno agli 8 millesimi disecondo, nel salto in alto l’azio-ne è più complessa perché biso-gna modificare il vettore della ri-sultante delle forze. E’ stato cal-colato che sia attorno ai 15/18millesimi di secondo, ma per lo-ro, ne sono certo, è inferiore».

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L’ucraino Bohdan Bondarenko, 24 anni, è alto 1.97 per 80 kg. Da sabato è primatista europeo COLOMBO Il qatarino Mutaz Essa Barshim, 23 anni, è alto 1.92 per 70 kg. E’ primatista asiatico AFP

DIECI VOLTE OLTRE I 2.42

2.45 J. Sotomayor (Cuba.foto) Salamanca 19932.44 J. Sotomayor (Cuba) San Juan 19892.43 J. Sotomayor (Cuba) Salamanca 19882.43* J. Sotomayor (Cuba) Budapest 19892.42 P. Sjoberg (Sve) Stoccolma 19872.42* C. Thranhardt (Ger.O) Berlino 19882.42 J. Sotomayor (Cuba) Siviglia 19942.42* I. Ukhov (Rus) Praga 20142.42 B. BONDARENKO (UCR) New York 20142.42 M. BARSHIM (QAT) New York 2014*Indoor

Page 47: La Gazzetta Dello Sport - 16.06.2014

LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 47

PALLAVOLO WORLD LEAGUE A LODZ

(a.a.) L’Argentina di Velasco bissa la vit-toria in Giappone. Seconda vittoria del-la Russia di Busato in tre set sulla Bul-garia di Placì e Simoni. Ancora un tie-break tra Brasile e Iran.La Turchia di Zanini chiude imbattuta iltorneo di Tunisi, anche la Slovacchia diGulinelli si qualifica alla final four di Bur-sa con Turchia, Cuba e Cina. Venerdì edomenica gli azzurri giocheranno aTeheran contro l’Iran.Pool A A Katowice e Lodz Polonia-Italia3-2, 3-1; a Teheran Iran-Brasile 3-2, 2-3(19-25, 17-25, 25-23, 25-23, 10-15).Classifica: Italia 19; Polonia, Brasile 8;Iran 7.Pool B A Chicago Usa-Serbia 3-0, 3-2(25-22, 25-12, 26-28, 23-25, 15-13); aSurgut Russia-Bulgaria 3-0, 3-0 (25-20, 25-21, 25-23). Classifica: Usa 15;Serbia 11; Russia 8; Bulgaria 2.Pool C A Vancouver Canada-Belgio3-0, 1-3 (25-22, 18-25, 21-25, 19-25); aTampere Finlandia-Australia 1-3, 3-1 (25-16, 23-25, 26-24, 25-19). Classifi-ca: Belgio 13; Canada 10; Finlandia 7;Australia 6.Pool D A Rouen e Tolosa Francia-Ger-mania 1-3, 3-0 (25-18, 25-20, 25-20); aKomaki Giappone-Argentina 0-3, 1-3(21-25, 19-25, 25-23, 17-25). Classifi-ca: Francia 20; Argentina 17; Germania10; Giappone 1.Pool E A Chomutov Rep.Ceca-Olanda2-3, 1-3; a Ulsan Sud Corea-Portogallo1-3, 0-3 (20-25, 23-25, 18-25). Classi-fica: Portogallo 12; Olanda 11; Rep. Ce-ca 8; Sud Corea 5.Pool F Torneo a Tunisi. Classifica: Cu-ba 15; Turchia 13; Messico 6; Tunisia 2.Pool G – Torneo a Kisuce. Classifica:Cina 14; Slovacchia 11; Spagna 6; Por-torico 5.

TUSCANIA IN A-2 (f.c.) Battendo in ga-ra-3 l’Olimpia Bergamo 3-1 (gara-3 deiplayoff), la Tuscania Viterbo di PaoloTofoli, ha centrato la promozione in A-2maschile.GIOVANILI (a.a.) Treviso vince a Pavia iltricolore under 17 a una settimana daquello under 15. In finale supera MilanoVero Monza 3-1, terzo posto per la Lu-be Macerata 3-0 a Cuneo. Doppiettaanche per il Volleyrò Roma nell’Under18 femminile, a Salerno ha battuto in fi-nale Bassano 3-0, terzo posto per Bu-sto Arsizio 3-0 al Camunnia.

la guida

Adesso c’è l’IranSi gioca a Teheran

Una serata storta Il muro polaccotravolge l’ItaliaL’autocritica degli azzurri: «Qui abbiamo commesso troppi errori. Manca l’amalgama»

Bicchiere mezzo pieno omezzo vuoto? Dopo la secondasconfitta consecutiva, la primadi questa World League senzache l’Italia sia riuscita ad anda-re a punti, soprattutto ascol-tando gli azzurri, sembra deci-samente prevalere il pessimi-smo. «Dispiace perché anchequesta sera abbiamo commes-so molti errori che hanno finitoper penalizzarci. Credo che cimanchi un po’ di amalgama,nel senso che abbiamo bisognodi giocare con una cera conti-nuità per esprimerci al meglio.Ora abbiamo a disposizione al-tre due gare per migliorare incerte situazioni di gioco», hadetto il regista Michele Bara-nowicz. «Anche a Lodz parec-chie sbavature, siamo venuti amancare nei dettagli e a certilivelli le paghi. Abbiamo pecca-to di continuità; troppi alti ebassi che alla fine ci hanno pe-nalizzato», ha aggiunto il libe-ro Andrea Giovi.

Murati Di certo l’Italia è statameno in partita di quanto ave-va fatto in gara-1, a Katowice,dove aveva anche «rischiato»di vincere. Ieri non c’è statonulla da fare: gli azzurri hannosempre inseguito, tranne nelset che hanno vinto, dove labattuta ha avuto il suo peso. Laricezione italiana è stata, poi,sempre in affanno per cui benpresto il ct Berruto ha provatoad inserire Lanza e Maruotti(al posto di Randazzo) per da-re più tranquillità alla secondalinea e consentire al palleggia-tore Baranowicz un po’ più diserenità nella gestione dell’at-tacco. Ma anche con il nuovomodulo l’Italia ha sofferto pa-recchio finendo per fare spessoun gioco scontato che ha aiuta-to molto l’alto muro polacco,che nel settore specifico hastravinto il confronto con quel-lo italiano: 13 per i padroni dicasa, appena 5 per quelli az-zurri, che non sono riusciti a

fermare quasi mai il martelloMika che alla lunga è risultatoil migliore dei suoi.

Persa l’occasione di agguan-tare la parità nel secondo set(unici sussulti in battuta conVettori e il rientrante Randaz-zo) Berruto ha giocato la cartadel giovane siciliano nel terzo

con qualche soddisfazione.

Crollata Ma oltre alla vittoriadel parziale l’Italia non è anda-ta. Anzi è crollata di schiantonel quarto. Dove, per la primavolta è stato inserito anche ilcapitano Giulio Sabbi, quandoperò il punteggio era già com-promesso. «Anche questa seraci è mancato qualcosa, la no-stra partenza è stata con l’han-dicap, hanno subito accumula-to un notevole vantaggio che ciha poi condizionato per il restodel match - ha detto GabrieleMaruotti -. Sappiamo che dob-biamo fare meglio se vogliamoottenere risultati convincenti.Abbiamo il dovere di migliora-re». L’occasione per un riscattoe riempire il bicchiere arrivagià in questa settimana in Iranquando gli azzurri giocano (lasquadra resta la stessa e rag-giunge Teheran via Fiumici-no). L’obiettivo è quello dimantenere il primo posto nelgirone.

g.l.p.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mariusz Wlazly scardina il muro dell’Italia composto da Vettori (sinistra) e Buti

NUOTO SETTECOLLI A ROMA

Trionfa il nubifragio, finali annullateSfida Fede-Hosszu nei 200 dorsoLa Pellegrini si rituffa con l’ungherese per un 2’09”8 manuale: «Vedremo per Berlino»

STEFANO ARCOBELLIROMA

Un diluvio di quasi un’orae piovono pure polemiche,venti anni dopo l’ultima can-cellazione del Settecolli, in tra-sferta a Poggibonsi. Tutti a ca-sa, niente finali della terzagiornata nella piscina più belladel mondo, la preferita da Fe-derica Pellegrini. «La pioggianon poteva aspettare due mi-nuti....?» osserva il cielo Fede.Tuoni e lampi accentuano il temporale sul catino del ForoItalico proprio quando arriva-no ai blocchi intorno alle 17.20le finaliste dei 200 dorso. Fede-rica Pellegrini si tuffa per pren-dere la posizione di stacco,quando nella parte oppostadella vasca un cartellone cadein acqua. Il giudice di chiamatafischia per bloccare la parten-za, Fede si gira quasi spaventa-ta che fosse successo qualcosamentre la pioggia diventa tor-renziale: le nuotatrici riparanodentro la camera di chiamata elo speaker annuncia la primainterruzione in attesa di comu-nicazioni.

Beffa Tra conciliaboli vari,telefonate all’ufficio meteoro-logico dell’Aeronautica che av-verte di possibile nubifragi neiminuti successivi rende la so-spensione incerta. Lo speakeravvisa di una decisione alle 18,

la Rai blocca la diretta e si pen-sa di poter ricominciare alle18.30 come nelle due giornateprecedenti: ma ci sono timoriper la sicurezza. Il presidentefederale Barelli si consulta coldirigente Coni, Nepi, prima difar annunciare la cancellazio-ne: «Ho visto facce strane, gliolandesi non sarebbero scesi inacqua, gli svedesi pure. Se ilcielo fosse rimasto grigio e nonnero, avremmo potuto aspetta-re altri 30 minuti, ma abbiamoatteso un’ora prima di decide-

re, col senno di poi si potevaaspettare ma se fosse arrivataun’altra scaricata...?». Poco do-po le 18 la pioggia comincia aperdere di intensità, le nuvolesi diradano e il sole spunta bef-fardo. Tra i più accigliati c’è ilmarito-allenatore di KatinkaHosszu, Shane Tusup, ancheper i premi mancati a causadelle gare saltate. Le delega-zioni lasciano la piscina, menoFederica e Magnini.

In solitario Nel 2003 a Riccio-ne, Filippo da solo realizzò ilrecord italiano nei 100 sl in so-litario (49”19): adesso MatteoGiunta cronometra un 48”9confermato da altri tecnici. Poisi tuffa Fede, e si vede raggiun-ta dalla Hosszu: «Ci stai a fareun 200 dorso insieme?». Rispo-sta: «Ma certo» risponde Federimasta col costume e autricedi 2’09”8 al decimo manuale(per la magiara 2’08”3). Fedeavrebbe potuto attaccare il re-cord italiano di Alessia Filippi(2’08”03). Mamma e papà Pel-legrini accolgono all’uscita dal-l’acqua la campionessa, cheaveva rinunciato alla diretta diItalia-Inghilterra per presen-tarsi alle 8 in piscina ed effet-tuare le batterie (terza in2’12”). «Mi dispiace — salutaFede —, mi mancava solo chemi tirassero fuori dall’acqua.Sono un po’ strega, ero troppotranquilla, come se non dovessigareggiare dopo il riscalda-mento nella piscina coperta:peccato, alla partenza non hocapito nulla, mi ero spaventataper i fulmini. Che sfortuna que-st’anno i 200 dorso: a Riccionenon mi avevano convinto, quinon li ho potuti testare. Vedre-mo per Berlino, dove cercheròrisposte anche per i 400». Neparlerà presto con Lucas.

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Il fuoriprogramma fra Federica Pellegrini e Katinka Hosszu, accanto gli atleti in attesa sotto al diluvio prima dell’annullamento delle gare dopo la disputa delle finali di 800 sl donne e 200 dorso uomini e un nuotatore che lascia la piscina sotto il temporale INSIDE-DEEPBLUEMEDIA

La foto del fulmine postata su twitter dall’olandese Dion Dreesens

Gli 800 sl sono stati vinti da AuroraPonselè, 22 anni, col personale, 3° cro-no europeo stagionale e il 3° italiano disempre. Ora cercherà di qualificarsinella 5 e 10 km degli Europei di Berlino.I 200 dorso maschili vinti da Bernekhanno confermato Mencarini (‘95) eCiccarese in proiezione europea. Le fi-nali annullate costringono il c.t. Butini arinviare agli Assoluti del 1° e 2 agosto:dal Settecolli sono stati promossi DiLiddo, Zofkova, Toniato.RISULTATI - Finali disputate. Uomini,200 dorso: 1. Bernek (Ung) 1’57”80; 2.Mencarini 1’57”90; 3. Ciccarese 1’59”01;4. Rapsys (Lit) 1’59”08; 5. Aversa1’59”84. Donne, 800 sl: 1. Ponselè8’25”86 (p., 3° t. ital. alltime); 2. Kapas(Ung) 8’28”82; 3. Sinisi (‘94) 8’33”76 (7°t. ital. alltime); 4. Kohler (Ger) 8’33”95;5. Caramignoli 8’42”72; 6. Consiglio 8’42”72. Batterie (principali risultati).Uomini 100 sl: 1. Leonardi 49”12; 2. Orsi49”39. 50 farfalla: 1. Govorov (Ucr)24”00; 2. S.Deibler 24”20; 3. Codia24”34. Donne 200 sl: 1. Hosszu (Ung)1’58”46; 2. Hemskerk (Ola) 1’59”49; 3.Carli 2’00”68. 200 dorso: 1. Baumrtova(R.Cec) 2’09”92; 2. Hosszu (Ung)2’12”06; 3. Pellegrini 2’12”12.

MARE NOSTRUM BARCELLONA ADRIAN BATTE MANAUDOU(al.f.) Nella giornata di chiusura del Ma-re Nostrum di Barcellona (Spa), Adrianbatte Manaudou nello sprint. Uomini.50 sl Adrian (Usa) 21”73, Manaudou(Fra) 21”87; 200 sl Korzeniowski (Pol)1’47”90; 1500 sl Brown (S.Af.) 15’10”02;100 do Irie (Giap) 53”12; 50 ra Nikolaev(Rus) 27”48; 200 ra Koseki 2’08”87, Ja-mieson (Gb) 2’10”47; 100 fa Czerniak(Pol) 52”28; 400 mx Verraszto (Ung)4’14”35. Donne. 100 sl Blume (Dan)54”04;400 sl Carlin (Gb) 4’04”03; 50 doDavies (Gb) 27”94; 200 do Ustinova(Rus) 2’08”50; 100 ra Watanabe (Giap)1’07”74; 50 fa Ottesen (Dan) 25”27, Tho-mas (Usa) 26”33; 200 fa Adams (Usa)2’09”05, Ignacio 2’09”25; 200 mxO’Connor (Gb) 2’09”63 (2° t. 2014).

la guida

Ponselè supernegli 800 sl: 3a cronoeuropeo dell’anno

POLONIA 3ITALIA 1

(25-22, 25-23, 23-25, 25-15)

POLONIA: Klos 11, Wlazly 11, Buszek 15,Wrona 11, Drzyzga , Mika 19; Zatorski(L). Konarski , Kurek, Zygadlo. Ne:Nowakowski, Winiarski. All. Antiga

ITALIA: Buti 9, Vettori 21, Lanza 6, Pia-no 6, Baranowicz 1, Randazzo 8, Giovi(L). Maruotti 9, Sabbi 2, Corvetta, Colaci,Beretta. All. Berruto

ARBITRI: Azevedo (Por), Labasta (Cec)

NOTE Spettatori: 12.000 Durata set: 28’,33’, 33’, 24’; totale 118’. Polonia: battutesbagliate 16, vincenti 4, muri 13, errori31; Italia: b.s. 17, v. 5, m. 5, e. 23.

FORMULA Alla finale a sei di Firenze siqualificano, oltre l’Italia, le prime due deigironi A e B e la vincitrice della finale diSydney.

PUNTI Il punteggio è come quello delcampionato italiano: 3 punti per la vitto-ria 3-0 e 3-1, 3 per il 3-2 e 1 per il 2-3.

NAZIONALE FEMMINILE

Le azzurre di Bonitta lavorano a BoarioDa oggi a Boario lavorano: Aguero, Ferretti, Signorile, Centoni,

Diouf, Arrighetti, Bonifacio, Chirichella, Folie, Caterina Bosetti, Lucia Bosetti, Del Core, Fiorin, Loda e Piccinini; De Gennaro e Merlo.

Page 48: La Gazzetta Dello Sport - 16.06.2014

48 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014

TUTTENOTIZIE & RISULTATI

TENNIS PROVE GENERALI DI WIMBLEDON : E LA IVANOVIC CONQUISTA IL PRIMO TORNEI SULL’ERBA

Federer, ad Halle il settimo sigilloDimitrov vince davanti a SharapovaLo svizzero batte Falla e il bulgaro trionfa al Queen’s: per lui quarto titolo in carriera

FEDERICA COCCHI

«Il mio obiettivo per lasettimana era conquistare iltitolo, giocare un buon tennise divertirmi: fatto». La listadelle cose da fare di Roger Fe-derer ad Halle è stata piena-mente rispettata, non ha di-menticato nulla e si è portatoa casa per la settima volta iltrofeo dell’appuntamento er-bivoro pre-Wimbledon inGermania (809.600 euro). Infinale contro il colombianoAlejandro Falla, lo svizzeroha dovuto faticare più delprevisto per chiudere alla fine7-6(2) 7-6(3): «Ci ho lasciatoun po’ di cuore in quei tie bre-ak», ha ammesso l’ex numerouno dopo la partita. Settimotitolo per Federer e settimasconfitta contro di lui per Fal-la su altrettanti scontri: «Nonposso essere deluso più ditanto - ha commentato il nu-mero 69 del mondo — lui è ilre dei re dei tie break e io alla

fine ho giocato bene tutta lasettimana. Devo raccoglierequeste sensazioni positive».

Inghilterra Al Queen’s Clubfesteggia invece il bulgaroGregor Dimitrov, campioneWimbledon jr e fi-danzato di MariaSharapova che, in fina-le sull’erba inglese(809.000 euro) piegaFeliciano Lopez. Il bul-garo diventa così l’unicogiocatore, quest’anno aconquistare titoli su tre dif-ferenti superfici dopo la

vittoria sul veloce di Acapulcoe la terra di Bucarest. Per Di-mitrov, che ha impiegato treset per aver la meglio su Lo-pez 6-7(8) 7-6(1) 7-6(6) èanche il quarto titolo in car-riera: «Incredibile — ha dettosollevando il trofeo davanti

alla bella Masha — è statauna grande settimana eFeliciano mi ha dato filo

da torcere». Lo spagno-lo è stato a un punto dal

match nel secondo set:«E’ dura perdere quandosei stato a un passo dallavittoria».

Bravissima Ana Sulla buonastrada per Wimbledon appa-re anche la serba Ana Ivano-vic che a Birmingham (Ing,184.000 euro, erba) batte laceca Zahlavova Strycova 6-36-2 e conquista il primo titolosull’erba della sua carriera:«E’ speciale vincere su questasuperficie e leggere il mio no-me accanto a quello di tantecampionesse... spero mi dia-no una mano con gli smash»,ha scherzato riferendosi adalcuni erroracci durante ilmatch.

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Grigor Dimitrov, 23 anni,. Sotto, Ana Ivanovic, 26 AP

ATLETICA

CAPOTOSTI OK Ieri, al 12° trofeo Marche9,14 di Osimo (An), 50”47 di Leonardo Ca-potosti nei 400 hs, m.p.i. 2014. Uomini. 110hs (0.0): Nalocca 14”25. 400 hs: Capotosti50”47. Donne. 100 hs (0.0): Tessaro 13”67. ROSA OK (si.g.) A Marcon (Ve), personalestagionale per Chiara Rosa nel peso(17.49). Donne. Martello: Camporese (j)56.29. A Donnas (Ao). Donne. 5000 marcia(mista): Liu Hong (Cina) 21’28”68. A Mode-na. Uomini. Asta: Rubbiani 5.25. A S. Fio-rentino (Fi). Uomini. 400: Delfino 47”48.Donne. Martello: Mariani 60.57. A St. Pol-ten (Aut). Uomini. Lungo: 2. Guarini 7.74(+1.9). A Colmar (Fra). Uomini. 800: Ayoub1’50”28. A Fidenza (Pr). Cadetti. 300: Albre-cht 35”12 (mpi u.16 =; Re, 2008). Cadette.80 hs: Oki 11”47 (mpi u.16; prec. 11”48 Bor-si, 2002). 4x100: Lombardia 47”58 (mpiu.16). CITTÀ TELESIA (m.m.) Ieri l’8° trofeo Cittàdi Telese (Bn), sui 10 km (Daniele Meucci23°). Uomini: 1. Kibet (Uga) 28’55”; 2. El Ma-zoury 29’07”; 3. Ngetich (Ken) 29’25”; 6. DiMario 30’20”; 23. Meucci. Donne: 1. Incerti33’06”: 2. Soufyane 33’39”; 3. Quaglia33’54”; 4. Console 34’14”; 5. Maraoui34’35”; 6. Toniolo 34’45”.

BASEBALL

BOLOGNA VA (m.c.) Bologna fa il pieno nel1° turno della 2a fase di campionato: ieri iragazzi di Nanni si sono imposti nel recu-pero di gara3 (13-10, v. De Santis, p. Ye-pez) a Parma. Classifica: Bologna 1.000(3-0); San Marino 667 (2-1); Rimini 333(1-2); Parma 0 (0-3).COPPA ITALIA (m.c.) Doppietta del Nettu-no 2 nel derby laziale del 1° turno di CoppaItalia: Città di Nettuno-Nettuno 2 4-5 (12°),3-6; Padova-Godo 6-4, 2-8.

BOCCE

COPPA CAMPIONI (c.f.) A Savigliano (Cn),la Brb Ivrea alza per la quinta volta (la terzadi fila) la Coppa Campioni di volo. In finalesuperati 12-10 i trevigiani della Pontese.Titolo donne al Saint Vulbas (Fra) suGraphistudio Pordenone.

BOXE

MONDIALI (r.g.) A New York il locale De-metrius Andrade (21) mantiene la cinturaWbo superwelter mettendo ko al 7° roundBrian Rose (Ing. 25-2-1). A sorpresa il rus-so Ruslan Provodnikov (23-3) perde ilmondiale Wbo superleggeri ai danni diChris Algieri (20), due conteggi nel roundiniziale. Verdetto a maggioranza (2-1) con-testato dallo sconfitto.

CANOA

SLALOM (a.fr.) A Tacen (Slo), nella 2ª pro-va di Coppa del Mondo di slalom, il C2 diCamporesi-Ferrari è 10°, successo di P. eL. Skantar (Slk). Nel K1 Andrea Romeo se-condo, out in semifinale Stefanie Horn,23ª; sucesso di Dukatova (Slk).MARATONA EUROPEA (a.fr.) Agli Europeidi maratona a Piestany (Slk), tre medaglieazzurre. Oro di Elisabetta Maffioli nel K1 jr,argento di Anna Alberti e Stefania Cicalinel K2 sr e bronzi di Stefania Cicali nel K1 sre Susanna Cicali nel K1 u. 23.

EQUITAZIONE

CHE CIRIESI Colpo grosso di Federico Ci-riesi che vince il Gp di Coppa del mondo diOlomouc (R.Ceca). Il 23enne modenesepiazzato in sella a Calida 46 due percorsinetti in uno strepitoso 46”74, precedendodi ben 3” il tedesco Jan Sprehe su Burber-ry. Terzo l’altro tedesco Maximilian Sch-mid su Quabs.SCARCERATO Liberato in Siria, dopo 21anni di carcere, Adnan Qassar, ex capita-no della squadra di salto a ostacoli. Erastato arrestato dopo aver battuto in unagara il fratello di Assad, Basel. La libera-zione è avvenuta per l’amnistia che hascarcerato 1500 detenuti in occasionedelle contestate elezioni presidenziali,nelle quali Assad è stato confermato perun terzo mandato.

FOOTBALL

IFL (m.l.) Parma chiude la stagione regola-re imbattuta. Semifinali (21-22/6): Parma-Bergamo; Seamen Milano-Bolzano.Playout: Lazio-Napoli. Ultimo turno, recu-peri: Torino-Ferrara 38-0; Parma-Bolza-no 35-7; Bergamo-Lazio 26-0. Classifica:Parma (10-0) 20; Seamen Mi (9-1) 18; Bol-zano (8-2) 16; Bergamo (6-4) 12; Ancona(5-5), Rhinos Mi (5-5), Torino (5-5) 10; Bo-logna (3-7) 6; Ferrara (2-8) 4; Lazio (1-9),Napoli (1-9) 2.

GHIACCIO

SHORT TRACK In settimana incontro pro-babilmente decisivo tra i vertici federali e ilcanadese Kenan Gouadec per il ruolo va-cante di c.t. azzurro.PISTA LUNGA Ufficiale. L’Isu proporrà alCio di modificare il programma olimpicodal 2018: introduzione della Mass start eriduzione da due a una manche per i 500.

GINNASTICAEUROPEI RITMICA: FARFALLE GIÙDopo l’argento nel concorso generale, leazzurre della ritmica concludono gli Euro-pei di Baku al 5° posto nella finale con le 10clavette e al 6° in quella con le tre palle e idue nastri. 10 Clavette: 1. Bulgaria 17.766(D. 8.900 E. 8.866); 2. Russia 17.633 (D.8.900 E. 8.733); 3. Spagna 17.550 (D.8.850E. 8.700). 5. Italia 17.433 (D. 8.800 E.

8.633). Tre palle e due nastri: 1. Russia18.366 (D. 9.100 E. 9.266); 2. Azerbaigian17.650 (D. 8.650 E. 9.000); 3. Bulgaria17.583 (D. 8.850 E. 8.733). 6. Italia 17.283(D. 8.800 E. 8.533).

HOCKEY GHIACCIOSERIE A: CINQUE STRANIERIIl Consiglio Fisg ha fissato le nuove regoleper la prossima Elite A: per dare spazio aigiovani, non più di cinque stranieri persquadra, ma oriundi equiparati agli italianise firmeranno transfer card illimitati. Di-ventano sei i componenti del panel diesperti federali per «Agenda 2020»: si ag-giunge l’italostatunitense Lou Vairo, coachdel Milano Saima di inizio Anni Novanta.

IPPICA

A SAN SIRO Il Premio Vittorio Crespi (lr, m1200) a Fontanelice (C. Fiocchi), mentre leRoyal Mares (lr, m 1600) sono andate a Va-gue Nouvelle (M. Demuro).OGGI QUINTÉ A FOLLONICA Al Dei Pini(inizio alle 15.30) scegliamo Mitico Milar(13), Origami (4), Pandaz di Mazval (11),Olympic Nord Fro (12), Orsini (7) e OdeonJet (8). Si corre anche - Trotto: Taranto(15.20). Galoppo: Corridonia (16.40).

NUOTO

BELMONTE A FONDO (pe.m.) A MireiaBelmonte la 5 km dei campionati spagnolinel Lago di Bagnolas (5 km). Uomini: 1. Ruiz55’16”40; 2. Gonzalez 56’11”90. Donne: 1.Belmonte 58’00”80; 2. Villaecija 58’39”00;3. Dominguez 59’41”95.

PALLANUOTOSILIPO NELLA HALL OF FAME (f.nap.) La Swimming Hall of Fame ha ac-colto tra i miti della pallanuoto Carlo Silipo,protagonista del grande slam del Sette-bello di Ratko Rudic e vincitore (con Ca-nottieri e Posillipo) di 7 scudetti e 3 Cham-pions League. Emozionato il 42enne napo-letano nella cerimonia di Fort Lauderdale,in Florida.

RUGBY

CHE GIAPPONE Il Giappone, sabato a To-kyo avversario dell’Italia in chiusura deltour estivo, a Carson (Usa) ha superato gliStati Uniti 37-27, centrando il nono suc-cesso consecutivo con 4 mete e 17 punti alpiede di Gorumaru (7 su 8).AZZURRINI K.O. A Pukekohe (N.Zel), l’Ita-lia u. 20, al Mondiale di categoria, avanti11-0, perde 21-18 contro la Scozia la semi-finale 9° posto e venerdì, a North Harbour,nella sfida-salvezza, troverà Figi, sconfit-ta dall’Argentina 38-12. Per gli azzurrinimete di Ga. Di Giulio e Giammarioli e 8 puntial piede di Buscema. In semifinale, NuovaZelanda battuta dal Sudafrica. Semifinali:Inghilterra-Irlanda 42-15; N.Zelanda-Su-dafrica 25-32.

SCHERMA

MAZZONI RUSSO Dopo Stefano Cerioni eGiovanni Bortolaso, c.t. e maestro del fio-retto, un altro italiano sulla panchina dellaRussia: Angelo Mazzoni (che ha lasciato laSvizzera) sarà il d.t. della spada.

SCI NAUTICO

DEGASPERI (m.l.) Così a San GervasioBresciano (Bs), nella Slalom Cup, discipli-ne classiche. Classifica: 1. Degasperi 3 a10.25; 2. M. Luzzeri 1 a 10.25; 3. Allais 3.50a 10.75.

SOFTBALL

CAMPIONATO (m.c.) Saranno i recuperi adecidere la 4a semifinalista. Ultima stagio-ne regolare. Gione A: La Loggia-Staranza-no 10-1 (5°), 8-3; Caronno-Bollate 0-9 (5°);rinv.; Legnano-Nuoro rinv. Classifica: LaLoggia 736 (15-5); Bollate 736 (15-5); Sta-ranzano 500 (10-10); Legnano 470 (8-9);Caronno 421 (8-11); Nuoro 235 (4-13). Giro-ne B: U. Fermana-Parma 6-4, 1-0; Caser-ta-Bussolengo 1-10 (5°), 1-5 (8°); Collec-chio-Forlì rinv. Recupero: Parma-U. Fer-mana 0-8 (5°), annullata; Bussolengo-Ca-serta 10-3 (5°), 0-4. Classifica: Bussolengo1000 (19-1); Forlì 687 (11-5); Collecchio 611(11-7); Caserta 555 (10-8) U. Fermana 157(3-16); Parma 052 (1-18). Da recuperare:Collecchio-Forlì, Caserta-Forlì.

TIRO A VOLONAZIONALE FOSSA IN UNGHERIAPer l’Europeo al via mercoledì a Sarlospo-szta (Ung) con la fossa, il c.t. Albano Peraha convocato Giovanni Pellielo, MassimoFabbrizi, Mauro de Filippis, Jessica Rossi,Deborah Gelisio e Federica Caporuscio.

TIRO SEGNO

COPPA MONDO A Maribor (Slo) 3a provadi Coppa del Mondo. Sabrina Sena, dopo ilsuccesso di Monaco, sfiora l’ingresso in fi-nale. Uomini, carabina 10 m: 1.Zhu Qinan (Ci-na) 625.2, 207.6; 2. Sidi (Ung) 625.7, 206.2;3. Stefanovic 625.1, 184,2; 14. Pappalardo624.4; 43. Bacci 619.2; 59. Weithaler615.5. Donne, carabina 10 m: 1.Yi Siling (Ci-na) 421.9, 209.6; 2. Wu Liuxi (Cina) 420.6,207.6; 3. Puul (India) 417.3, 185.3; 9. Sena416.4; 30. Messaggiero 412.3; 32. Pica412.1.

TRIATHLON

BARDOLINO (al.f.) Al francese ThomasAndré e a Gaia Peron il 31° triathlon olimpi-co di Bardolino (Vr).

BEACH VOLLEY

WORLD TOUR

Grand Slam Mosca Lupo e Nicolaifiniscono quarti

(c.f.) Dopo aver vinto tutti iprimi tre tornei di quest’anno, compreso l’Europeo di domenica scorsa, ieri Paolo Nicolai e Daniele Lupo hanno chiuso al 4° posto il Grand Slam di Mosca (Rus). In un clima tutt’altro che estivo, gli avieri azzurri ieri si sono inchinati 2-0 in semifinale (sospesa per 40’ per pioggia) a Semenov-Krasilnikov (Rus) e 2-1 nella finalina a Rosenthal-Dalhausser (Usa). Successo russo, il 1° nel circuito mondiale per questa giovane coppia, 2-0 a Fijalek-Prudel (Pol). Tra le donne 2° centro stagionale per Walsh-Ross (Usa), 2-1 a Talita-Lima (Bra) e terza piazza per le neocampionesse continentali Meppelink-Van Iersel (Ola).TRICOLORE (c.f.) A Bibione (Ve), nella 1a tappa del Tricolore, a segno per la prima volta Francesco Vanni ed Andrea Lupo (fratello di Daniele), vittoriosi 2-0 in finale su Casadei-Ficosecco. Nel femminile successo di Momoli-Bacchi: 2-0 su Giogoli-Sorokaite. Terze Bonifazi-Magnano, settima Guiggi con Chiara Ferretti.MONDIALE UNDER 23 (c.f.) Ad aggiudicarsi il Mondiale Under 23 di Myslowice (Pol) sono stati i polacchi Kosial-Rudol e le australiane Laird-Artacho. Per l’Italia 9° posto sia per Caminati-Rossi che per Benazzi-Zuccarelli.

IPPICA/1

TRA PARIGI E L’ITALIA

Avenue, è nata una stellaRingostarr, 2° GP triestino

Galoppo parigino e trotto aTrieste ieri in primo piano.C’era anche Kate Winslet, l’attrice di Titanic, ieri a Chantilly ad assistere al Prix de Diane (gr 1, m. 2100), le Oaks del galoppo francese che hanno eletto una campionessa assoluta. Si tratta di Avenue Certain (G. Benoist) che ha realizzato un doppio molto difficile con le Poule (m 1600) che mancava dal 2011 (Golden Lilac). Avenue Certain, allenata da Jean Claude Rouget, resta imbattuta dopo 5 corse ed il suo prospetto somiglia molto a quello di Treve, vincitrice dello scorso anno e poi dominatrice dell’Arc del quale è ancora favorita, mentre Avenue Certain

VELA

ROLEX CUP

Giraglia, tre giornidi regate costiere a St. Tropez

Cielo coperto e vento variabile per il primo giorno di regate costiere della Giraglia Rolex Cup: 172 le imbarcazioni sulla linea di partenza della regata che si è svolta su un percorso di 33 miglia. Oggi e domani altre due giornate di costiere prima della prova d’altura che mercoledì porterà la flotta sulla rotta Saint Tropez - Giraglia – Monaco dove sabato, allo Yc di Monaco, avverrà la premiazione della regata organizzata dallo Yacht Club Italiano.Ieri, prima regata costiera. Irc 0: 1. Ran 5 . Irc A: Mascalzone Latino. Irc B: 1. Easy. Orc A: 1. Natalia. Orc B: 1.Lima Golf 3.1.BOL D’OR (r.ra.) Si è disputata sul lago di Ginevra la 76° edizione del Bol d’Or Mirabaud. Grande vittoria per Dona Bertarelli che a bordo del suo catamarano Ladycat ha bissato il successo ottenuto nel 2010. La Bertarelli ha battuto altri 500 equipaggi compreso quello di Alinghi con suo fratello Ernesto al timone, che si è dovuto accontentare della terza posizione.PEDOTE OK (r.ra.) Giancarlo Pedote su Prysmian ha vinto in Francia il Trofeo Marie-Agnès Péron concludendo le 220 miglia del percorso in 1 giorno, 5 ore e 58 minuti. Per lo skipper toscano si tratta della quarta vittoria su 4 regate disputate quest’anno nella classe Mini 6.50

Roger Federer, 32 anni, ha conquistato 17 slam AP

entra nel betting a 14/1, dopo il terrificante cambio di marcia a centro pista con cui ha preso le meglio (foto FORNI) davanti ad Amour Papa Xcellence e alla favorita Shamkala.A Trieste modesta edizione del GP Presidente della Repubblica col successo di Ringostarr Treb (Da Classic Photo) che ha conquistato il secondo GP sulla pista (dopo il Regione Autonoma 2013) piegando proprio sul palo il labile leader Red Baron, mentre Rodeo Drive Ok ha rotto.Pr. Presidente della Repubblica -m 2060: 1 Ringostarr Treb (R.Vecchione) 1.17.5; 2 Red Baron; 3 Roide Coeur; 4 Redbull du Kras; Tot.:2,51; 1,47, 1,92, 2,16 (7,91) Trio: 63,08..

IPPICA/2 LA GLORIOSA SCUDERIA DI TROTTO

Un museo per Orsi MangelliRomolo ed Emanuele Ossani, driverfigli di Gioacchino e nipoti di Romolovincitore dell’Amérique 1947 con Mistero, hanno preso in gestione lascuderia dell’Anzola (Bo) già dellagloriosa scuderia Orsi Mangelli cheallevò Mistero, l’ultimo re indigenodell’Amérique prima di Varenne (2001e 2002) . E proprio all’Anzola gliOssani inaugureranno domenica 22un museo (foto) dedicato alla miticascuderia nero-granata (e a Mistero)che aveva chiuso nel 2001 ed erasuccessivamente stata ceduta.

Page 49: La Gazzetta Dello Sport - 16.06.2014

LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 49

ALTRI MONDI SEGUITECI SU@AltriMondiGazza

A un tratto, Grillo e Casa-leggio si dichiarano disposti adiscutere con Matteo Renzi dellalegge elettorale. Hanno firmatoinsieme il testo apparso ieri suwww.beppegrillo.it, nel quale leggiamo quanto segue: «Corre-va il gennaio 2014. Renzie e igiornalai chiedevano a gran vo-ce che il M5S andasse a “vederele carte” della legge elettorale diRenzie, se no il Paese andava asbattere. Altrimenti Renzie conchi altro poteva fare la legge senon con Berlusconi? E Berlusco-ni fu! [...] Il M5S avviò a genna-io una discussione on line con gliiscritti, seguita da un voto, suogni singolo punto possibile diuna nuova legge elettorale conl’aiuto del professor Giannuli.La legge M5S è stata quindi de-positata in Parlamento e siamoarrivati prima della legge eletto-rale di Renzie e Berlusconi, pri-mi con il passo della tartaruga,ma della democrazia partecipa-ta [...] Ora sono avvenute duecose che hanno cambiato lo sce-nario: il M5S ha una legge ap-provata dai suoi iscritti (e nondiscussa a porte chiuse in un uf-ficio del Pd in via del Nazareno)e Renzi è stato legittimato da unvoto popolare e non a maggio-ranza dai soli voti della direzio-ne del Pd. Quindi qualcosa, anzimolto, è cambiato [...] Se Renziritiene che la legge M5S possaessere la base per una discussio-ne comune, il cui esito dovrà co-munque essere ratificato dagli iscritti al M5S, batta un colpo. IlM5S risponderà».

1Ma allora cambia tutto. Di-

co: soprattutto dalle parti di

Berlusconi e di Alfano: se ilM5S è pronto a parlare conRenzi, non c’è più bisogno deiloro voti...

Grillo e Casaleggio nonhanno mica detto che sonopronti ad appoggiare il gover-no. Hanno detto che sonopronti a discutere della leggeelettorale. Però con un’impo-stazione difficile da accettareper il Pd: sostengono che il te-sto base da cui far partire la di-scussione deve essere il loro. Anaso direi che per i democrati-ci è inaccettabile. Gli scenaripossibili sembrano due: Grilloaccetta di discutere partendodal testo del Pd così come s’èandato formando dopo l’ac-cordo tra Renzi e Berlusconi;oppure si butta via tutto e si ri-comincia daccapo. Questa se-conda soluzione presupponeuna presa di posizione, da par-te di tutt’e due, di forte impe-gno politico e la vedo, almenoal momento, poco alle viste.Certo per Berlusconi, Alfano egli altri dell’ala moderata del-la maggioranza sono comun-que problemi.

2Come mai questa improvvi-

sa svolta dei due leader grillini?Deve essere la conseguenza

della perdita di consensi ri-spetto alle politiche. E anchedelle molte critiche recapitatea Grillo dagli internauti, il suopopolo di riferimento. Sabatoc’è stato anche un piccolo ri-pensamento sul sindaco diParma, Pizzarotti, messo ide-almente fuori dal movimentoper aver acceso l’inceneritoresenza prima consultarsi con icittadini: sabato il duo Grillo-Casaleggio ha chiarito ina-spettatamente che non inten-de togliere a Pizzarotti il dirit-to di usare il simbolo dei 5Stelle. I due, accusati moltevolte per aver detto «no» a tut-to, hanno evidentemente cal-colato che il non-dialogo nonporta molto lontano.

3Reazioni del Pd?Ieri Renzi era a Pontassieve,

dove abita. I cronisti lo aspet-

tavano all’uscita dalla messa.Alla domanda su Grillo ha ri-sposto: «Non parlo di niente».Di reazioni, per ora, ce ne so-no poche. Maurizio Martino,ministro democratico dellepolitiche agricole: «Bisogna andare a vedere le carte, veri-ficare fin dove vuole arrivare esperare che non sia un bluff».Michele Emiliano, ex sindacodi Bari e segretario del Pd pu-gliese: «Sono felice». LorenzoGuerini, vicesegretario delPd: «Siamo pronti a confron-tarci con tutti. Prendiamo attocon soddisfazione che Grillo eMatteo Salvini (segretario delCarroccio, ndr) stanno tor-nando sui loro passi, cercandoil confronto con il Pd». La Ser-racchiani: «Bisogna vedere co-me Grillo, dopo l’annuncio,intende passare alla prova deifatti».

4Si incontreranno in strea-

ming o no?Luigi Di Maio, vicepresi-

dente della Camera, già indi-cato da Grillo come facenteparte della delegazione (con idue capigruppo e Danilo Toni-nelli che ha scritto la leggeelettorale grillina), ha già det-to che non ci sarà bisogno del-lo streaming. Guerini invecelo vuole. Sono solo le primeschermaglie (lo streaming, co-munque, è meglio lasciarloperdere).

5Com’è fatta la legge eletto-

rale grillina?È un proporzionale costrui-

to sul sistema spagnolo e suquello svizzero. Senza premidi maggioranza e senza sbar-ramenti, ma con circoscrizioniabbastanza piccole per pre-miare e sbarrare naturalmen-te. Il fatto davvero nuovo è cheprevede non solo le preferen-ze, ma anche le non-preferen-ze: si possono cancellare dalleliste dei candidati i nomi diquelli che non si vogliono anessun costo vedere in Parla-mento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il fatto del giornoDI GIORGIO DELL'[email protected]

_la mossa a sorpresa

Beppe Grillo, 65 anni, leader del Movimento Cinque Stelle LAPRESSE

APADOAN

E IL BONUS

S«Per uscire

dalla crisi80 euro

permanenti»Arriva dal

ministrodell’Economia

Pier CarloPadoan l’ultima

difesa deifamosi 80 euro

in busta pagavoluti da Renzi.

Il titolare delTesoro ha

sostenuto lanecessità che il

bonus diventipermanente:

«Se lo Stato dàuna cifra ecittadini e

impresesanno che

smetterà diessere erogata,

la metterannoda parte. Se la

cifra invece èpermanente il

comportamentocambia, aumen-ta la fiducia e siesce prima dalla

crisi». E sulpacchetto per leimprese appena

varato: «Saràpiù facile

e attraenteinvestirein Italia»

notizieTascabiliLo Stato incasserà 54,5 miliardi

Lunedì nero delle tasseOggi scadono Tasi e Imu

È arrivato il lunedì nero dei contribuenti italiani.Scadono oggi i termini di pagamento della Tasi (nei Comuni che hanno deliberato l’aliquota), poi l’Imu su seconde e terze case e negozi, mentre le imprese dovranno versare l’Irpef, le addizionali Irpef, l’Ires, l’Irap, l’Iva e una serie di imposte minori. La Cgia di Mestre ha calcolato che saranno complessivamente versati da famiglie e imprese quasi 54,5 miliardi di euro. L’imposta più onerosa sarà l’Ires, il cui gettito dovrebbe aggirarsi attorno ai 14,7 miliardi di euro. Molto alto anche l’importo dalpagamento dell’Imu e della Tasi: 10,8 miliardi.

Esplosioni e morti anche a Bagdad

Iraq, le immagini shockdelle esecuzioni di massaL’Isis: «Uccisi 1700 sciiti»

Il primo allarme era stato lanciato tre giorni fa dall’Onu, adesso dall’Iraq arrivanole prime drammatiche immagini di esecuzioni di massa. Sono gli stessi estremisti dell’Isis a diffonderle: decine di soldati sciiti distesi in fosse comuni e i miliziani che fanno fuoco. Nel mirino anche agenti e persone sospettate di collaborare con le autorità. Gli islamisti sostengono di aver catturato ai Tikrit oltre 4 mila militari e di averne uccisi 1700. Numeri difficili da verificare ma comunque spaventosi. E intanto si combatte, anche a Bagdad, dove una serie di esplosioni ha causato almeno 15 morti.

Sì a emissione di bond da 4 miliardi

Fiat, da Cda ok a fusioneIn Olanda nascerà Fca

Il Cda Fiat ha approvato formalmente il progetto di fusione transfrontaliera per la creazione di Fiat Chrysler Automobiles (Fca) che sarà la holding del gruppo e il conseguente trasferimento della sede legale in Olanda. Gli attuali azionisti Fiat riceveranno un’azione ordinaria Fca per ciascuna azione ordinaria Fiat da essi detenuta. Le azioni ordinarie Fca saranno quotate sul New York Stock Exchange (Nyse) e si prevede siano quotate sul Mercato Telematico Azionario (MTA) a Milano. Fiat ha anche deliberato l’emissione di uno o più prestiti obbligazionari per un ammontare complessivo fino a 4 miliardi di euro.

I miliziani dell’Isis minacciano soldati iracheni AP

Ma se Grillo apre a Renzicosa cambia nel governo?L’M5S chiede il confronto sulla riforma elettorale:la svolta dopoil calo di consensi.E così Forza Italiapotrebbe restare fuori dai giochi

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50 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014

IL PREMIER ISRAELIANO

I tre coloni rapiti«È opera di Hamas»

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha accusa-to ieri Hamas di essere responsa-bile del rapimento dei tre ragazzi

israeliani scomparsi giovedì in Cisgiordania ed ha annunciato «gravi conseguenze», mentre il suo governo ha deciso di richia-mare un numero per ora limitato di riservisti. Il rapimento dei giovani è stato condannato sia dal segreta-rio Onu Ban Ki Moon sia dal segretario di stato Usa John Kerry.

ALTRI MONDI GLI ATTACCHI DEI TALEBANI

Voto in Afghanistan:oltre 250 le vittime

È spaventoso il bilanciodelle violenze talebane legate al ballottaggio, da cui deve emergere il successore del

presidente Karzai, che si è svolto sabato in Afghanistan. Compresi i nuovi attentati compiuti ieri, sono 254 i morti (tra cui 49 civili) e almeno altrettanti i feriti. Tra questi gli undici civili fermati nella provincia di Herat a cui i talebani hanno tagliato le dita delle mani.

Giallo nel Milanese Sgozzati in casa mamma e due figliTorchiato il marito che li ha trovati sabato nottedopo la partita: si cerca ancora l’arma del delittoFILIPPO CONTICELLO

filippocont

Pare che a casa di amiciabbia visto Balo e Marchisiozittire gli inglesi. E poi sia tor-nato a casa, felice come ogniitaliano: sabato notte, dopol’esordio Mundial degli azzur-ri, Carlo Lissi, 31enne dall’esi-stenza tranquilla, è entrato nella sua villa di Motta Viscon-ti, nel Milanese. E davanti agliocchi ha scoperto l’orrore: lamoglie 38enne, CristinaOmes, e i suoi due bambini,Giulia di cinque anni, e il fra-tellino Gabriele, di 20 mesi,morti. Quasi sgozzati. Parec-chie ore dopo la dinamica deldelitto deve essere ancora ac-certata del tutto, ma c’è la con-ferma che la piccola sia statatrovata nella sua stanzetta, ilbambino nel letto matrimo-

niale, la madre riversa in sog-giorno. Tutti con ferite al col-lo, compatibili con uno sgoz-zamento e procurate da un’ar-ma bianca, probabilmente uncoltello: gli investigatori lacercano con ansia, senza risul-tati per il momento.

Gente tranquilla L’allarme èpartito dal 118 poco dopo lapartita, intorno alle 2, e sulposto, in via Ungaretti, sonosubito arrivati i carabinieri che ora provano a ricomporrei frammenti di un giallo com-plicato. Lissi è stato torchiatoper ore, sabato notte e pure ie-ri mattina, ed altre domandesono state sparse a vicini di ca-sa e parenti. La coppia era spo-sata da sei anni e viveva con ibimbi nella zona residenzialedi Motta Visconti: una bellacasa di un solo piano e ungrande giardino, tutto di pro-

prietà della famiglia di lei chegestisce un negozio di frutta.A quanto pare, la Omes era co-nosciuta da parecchi concitta-dini perché originaria propriodi questo paesello agricolo traMilano e Pavia: lì lavorava co-me impiegata alle assicurazio-ni Sai, ma ha sempre aiutatol’oratorio e a lungo ha fatto lavolontaria per la Croce Rossa.Il marito, consulente informa-tico, passava invece le giorna-te in ufficio a Milano: a sentirela gente del quartiere, unacoppia tranquilla e felice. Gio-vane e senza apparenti pro-

blemi economici.Poche tracce Un doppio so-

pralluogo domenicale nellavilla della tragedia è servitoalla procura: non ha esclusosvolte a breve, ma ha prepo-tentemente frenato sull’ipote-si di omicidio-suicidio, inizial-mente circolata. Per il resto,nessuna pista appare esclusa enessun nome è ancora iscrittonel registro degli indagati. Adesempio, potrebbe reggerel’ipotesi della rapina finita intragedia perché sulla scenadel crimine è stata trovata unacassaforte aperta e svuotata,come confermato dal procura-tore di Pavia, Gustavo Cioppa.All’interno, però, solo pochispiccioli e tutto intorno nes-sun segno di effrazione: que-st’ultimo elemento potrebbefar pensare a una diabolicamessa in scena. Dell’ipotesi ra-pina ha però parlato ampia-mente anche il sindaco del pa-ese, Primo De Giuli: «Da tem-po assistiamo a un’escalationdi reati a Motta Visconti, so-prattutto furti in abitazioni.La gente non ne può più», ilsuo sfogo. La stazione dei ca-rabinieri è abitata solo da seimilitari, che devono controlla-re quattro paesi e spesso si tro-vano sotto organico. Tra l’al-tro, solo due mesi fa aveva fat-to paura un furto in una villavicina a quella di Lissi e dellaOmes: se allora i ladri avevanodivelto perfino le inferriate al-le finestre, stavolta mancanotracce evidenti. E, soprattutto,manca il coltello con cui unamano disumana ha infieritosu una donna e i suoi piccoli.

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La bimba aveva5 anni, il fratellino20 mesi. Potrebbeessere statosimulato un furto

METEO BLOCCATO IL GRA

Il maltempomette Romain ginocchio

Dopo i giorni di sole e afa,nel weekend il maltempo ha colpito tutta Italia, concentran-dosi ieri soprattutto sul Centrosud e la Sardegna. Ad aver vissuto i momenti più difficili è stata ancora una volta Roma, che si trova ora a contare i danni soprattutto della rete stradale. La Capitale è stata colpita all’ora di pranzo da un violento nubifragio ed è andata in tilt. Un’enorme pozza ha bloccato per ore migliaia di automobilisti su Grande Raccordo Anulare, nei pressi dell’uscita Gregna Sant’Andrea. L’Anas è stata costretta a chiudere diverse strade, dal Gra alla Roma-Civitavecchia (nel tratto dell’uscita per Fiumicino). I vigili del fuoco hanno effettuato centinaia di interventi, soprattutto nella zona Sud, per ripristinare la viabilità compromessa da allagamenti, voragini e decine di alberi caduti. Ferma anche la Metro A, fuori uso in due punti. Disagi all’aeroporto di Ciampino, con voli dirottati su Fiumicino. Un’automobilista è stato soccorso sulla viadei Laghi, dopo essere rimasto bloccato ad un passaggio a livello con l’auto quasi sommersa dall’acqua. Ma grosse difficoltà si sono registrate in Puglia, con una cittadina intera (Trepuzzi) senza elettricità e nel Parmense dov’è stata sospesa per alcune ore la circolazione ferroviaria.E purtroppo la situazione non migliorerà: la Protezione Civile ha già lanciato unanuova allerta meteo.

Frena gli spermatozoiLa fertilità maschilea rischio se si tieneil cellulare in tasca

Uomini, se volete un figlionon tenete in tasca lo smartphone.Mette a rischio la qualità e, forse, la quantità dello sperma. Lo dice una ricerca inglese dell’Università di Exeter, pubblicata dalla rivista Environment International, svolta su 1492 persone. Gli studiosi han-no controllato l’impatto delle onde elettromagnetiche sugli spermato-zoi, valutando la capacità di muo-versi verso l’ovulo e il numero nelle unità di seme. Mobilità e sopravvi-venza si abbassano dell’8 e 6%.

Migliora la circolazionePillola al pomodoro:la nuova soluzionecontro ictus e infarti

Il pomodoro maturo ha unantiossidante, il licopene, 10 voltepiù potente della vitamina E che,oltre ad essere un antitumorale,protegge il Dna, agendo control’invecchiamento cellulare. Così i ricercatori di Cambridge hannocreato la «pillola al pomodoro» perprevenire infarti e ictus. Gli espertiinglesi l’hanno testata su 72 adulti,metà dei quali con problemi cardio-vascolari: trovato il +53% di flussosanguigno nei pazienti a rischio.

Danno stimoli e affettoDemenza senile,i cani la curano meglio degli umani

I cani sono spesso miglioridell’uomo nell’aiutare chi soffre didemenza senile grave: uno studiocondotto in un Centro Alzheimer diFirenze, e realizzato dall’Universitàdella stessa città e dall’Associazio-ne Antropozoa, ha dimostrato co-me siano capaci di risvegliare atti-vità motorie, buonumore e stimolicerebrali in chi ne è affetto. Lostudio pubblicato su InternationalPsychogeriatrics e realizzato attra-verso due cagnolini, Muffin e Gyn-ni, ha dato risultati sorprendenti.

tuttaSaluteDI MABEL BOCCHI

LA RASSEGNA INCONTRI E ANTEPRIME, SFILANO GLI OSPITI: DALLA CARDINALE A BOVA. IN ARRIVO ANCHE LA GRIFFITH E TURTURRO

Film e divismo: Taormina fa scuola

DAL NOSTRO INVIATOFRANCESCO RIZZOTAORMINA (Messina)

È un pianeta particola-re, il Taormina Film Fest.Trovi Claudia Cardinale cheballa Tu vuo’ fa’ l’americanotra i turisti, prima di entrarein un ristorante o Raoul Bovache passeggia in una ressa dismartphone, gridolini, giap-

ponesi stupiti. Divismo unpo’ più a portata di mano inun festival che vive di incon-tri, non solo di film: ognigiorno c’è una platea di gio-vani e meno giovani cheascolta e interroga chi il cine-ma lo fa. Ieri, ad esempio,Dante Ferretti e FrancescaLo Schiavo, marito e moglie,tre Oscar in due come sceno-grafi di Scorsese e Burton, ilprogetto di portare al cinemala vita di Sinatra e l’entusia-smo per l’ultimo lavoro, laCenerentola di Branagh, «lapiù realistica e fantasiosa cheabbiate visto», anticipano.Nei giorni in cui un softwarerisolve tutto, la loro regolaresta costruire. «La scuola

non basta — dice Ferretti —lo scenografo che ha mano,gusto, occhio, si forma inbottega. Anche nei difetti,che sono parte della perfe-zione: all’inizio sbagliavo,poi ho volutamente inseritoerrori evidenti. È il tocco per-sonale degli italiani: gli ame-ricani, se fanno Roma, la fan-no perfetta. Meglio noi».

Telo Ora i due preparanoSilence, un film sulla perse-cuzione dei cristiani nell’an-tico Giappone, regia di Scor-sese, lo stesso che hanno con-vinto a girare Gangs of NewYork a Roma e non in Roma-nia («I produttori mi diconosempre: ‘Quanto spendi?’ E

io dico loro: ‘Risparmiamodopo’»). Lavorano in coppia,«perché la fantasia di miamoglie mi stupisce, a voltevorrei dirle ‘fatti i fatti tuoi’ma mi accorgo che ha ragio-ne», ammette lui. Viva ledonne, tema del festival: do-mani arriva Eva Longoria,giovedì Melanie Griffith, ve-nerdì Cristiana Capotondi.Tra loro si infileranno BenStiller e John Turturro, men-tre ieri ha debuttato JerseyBoys, ritratto della band ita-loamericana Anni 60 deiFour Seasons: è il musical diEastwood, nelle sale merco-ledì. «Ho voglia di rischiare»,raccontava Clint, 84 anni. «Ese hai una buona idea — ap-prova Ferretti — come sce-nografia basta un telo bian-co».

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IL FONDO PER I GIOVANI

Beni Culturali: un milione di europer 150 tirocini

Il ministro del Beni Culturali Dario Franceschini ha annunciato ieri un decreto ministeriale, firmato con il ministro del Lavoro e quello per la Semplificazione, che prevede un fondo di un milione di euro per il 2014 dedicato ai giovani. Servirà per offrire agli under 30 150 tirocini di sei mesi, pagati mille euro lordi al mese, nei siti culturali di interesse strategico per il paese. Franceschini ha spiegato l’iniziativa su Twitter: «Ho firmato il decreto per 150 laureati tirocinanti a Pompei, Caserta, nelle zone terremotate di Emilia e L’Aquila e per archivi e biblioteche». Claudia Cardinale, 76 anni,

riceve il Taormina Arte Award

Il Festival entra nel vivo tra vip e lezioni di cinema. Ferretti e Lo Schiavo: «Gli errori servono»

A sinistra carabinieri davanti alla villa di Motta Visconti (Mi) dove sabato è stata uccisa Cristina Omes, 38 anni, e i suoi piccoli, Giulia e Gabriele.A des., la vittima col marito Carlo Lissi, 31 ANSA

Automobilisti fermi davanti allapozza sul Gra, a Roma ANSA

Page 51: La Gazzetta Dello Sport - 16.06.2014

LUNEDÌ 16 GIUGNO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 51

ALTRI MONDI

OroscopoLE PAGELLE

Gazzetta.it

Guai a voler fare i brillanti durante un match di rugby. Lo avrà certamente capito l’invasore che sabato scorso ha provato a interrompere la sfida tra All Blacks e Inghilterra: per essere notato ancor di più lo ha fatto nudo, ma allo streaker è andata male, visto che il placcaggio degli steward lo ha messo fuori combattimento.

VIDEO

Mai dire streakerIl «placcaggio» è da vero rugbista

www.gazzetta.it

DI ANTONIO CAPITANI

21/4 - 20/5

Toro 6-Costrizioni e fallocefali stressano, speciesul lavoro, abbattendovi.Ma l’amor v’infonde (e vi fa emettere) calor.Anche suinissimo.

23/9 - 22/10

Bilancia 8La Luna vi rende convincentie vi fa ottenereciò che chiedete. Soldi, successoe fortuna(anche suina) compresi. Uau.

21/3 - 20/4

Ariete 7+Amici, clientie conoscenze decretano il vostro successo. Nel lavoro e forse in fattodi soldi. Il sudombelico ha qualche sussulto.

21/5 - 21/6

Gemelli 7,5Le vostre intuizioni sono acute e provano che siete avantissimi. Il successo arriva e cresce, sudombelichi bramosi vi contendono.

22/6 - 22/7

Cancro 6Soffermatevi sulle cose positive, non sulle paranoie: gioverà anche al lavoro.Le finanze reggono, la vita suina ribollee promette bene.

23/7 - 23/8

Leone 6-Luna opposta. Sinonimo di intralcie piccole tensioni.Non ringhiate né morsicate: fate i furbi. Slancio ormonale in calo, ma non molto.

20/2 - 20/3

Pesci 6-Non dilagatein lamenti, fronteggiategli imprevisti.E osservate i dettagli, anche in solitudo:vi illumineranno. Mirabilie suine.

22/12 - 20/1

Capricorno 7La settimana sembra iniziare in modalità piacevolmentediesel. E voi, con concretezza e talento,guadagnate punti. Tanti. Pure suini.

21/1 - 19/2

Acquario 7Il lavoro scorre liscio, grazie anche a p.r.e cooperazioni utili. L’amor, però,è paranoia.Ma il sudombelico imperversa. Ottimo.

23/11 - 21/12

Sagittario 7+Viaggi, lavoro, sporte new business ricevono ottimi assist astrali. Che scacciano il malumore.Siete figherrimie fornichevoli!

23/10 - 22/11

Scorpione 6Ripigliatevi dal malumore, perché tutto può approdareal successo.E sfruttate i vostri tanti talenti. Pure quellisuini, tempestivally.

24/8 - 22/9

Vergine 6,5Il lavoro premia metodo e disponibilitàa farvi un sederecome un canterano, se occorresse. Fornicazione risarcitoria.

MESUT ÖZILIl centrocampista dell’Arsenal e della nazionale tedesca è natoa Gelsenkirchen il 15 ottobre 1988. Ha giocato anche con Schalke, Werder e Real Madrid

Problemi per la Nigeriaal Guarani Stadium, in Brasile: durante l’allenamento un gruppodi ragazzini ha invaso il campo per rubare i palloni ufficiali del Mondiale. Qualcuno, per la verità,c’è anche riuscito, ad altri invece è andata malecon il pronto intervento (non sempre amichevole) della sicurezza.

FOTO

Caccia al pallone Ma con la Nigeria non si scherza

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