Gazzetta dello Sport Locale

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www.gazzetta.it - campania@gazzetta.it Pubblicità RCS MediaGroup SpA Divisione Pubblicità Vico II San Nicola alla Dogana 9 Napoli Tel. 0814977711 Sull’Europa «Uscire con il Viktoria Plzen brucia, ci tenevamo: ma il 3-0 dell’andata ha compromesso la qualificazione» Sulla stagione «A Udine non sarà facile, ma vogliamo vincere per raggiungere qualcosa d’importante» 17 Le volte che è uscita la X su 33 partite di campionato giocate a Udine 8 Le gare che fanno del Napoli la squadra con la miglior serie-sì in corso in campionato: 5 vittorie e 3 pareggi Napoli &Campania S NAPOLI (g.m.) La morte ieri a Ro- ma, all’età di 87 anni, di Han Olof Jeppson (per tutti Hasse) ha rattristato molto chi, come Bruno Pesaola, era arrivato a Napoli proprio insieme al cen- travanti svedese nell’estate del 1952. Jeppson, sopranno- minato «‘o banco ‘e Napule» proveniva dall’Atalanta, il Pe- tisso, invece, dal Novara. Gra- zie anche al loro contributo quell’anno il Napoli si piazzò quarto in classifica, a soli 6 punti dall’Inter che vinse lo scudetto: «È stata una brutta giornata – ha commentato la notizia Pesaola —, sto perdendo tanti amici di quei tempi. Jepp- son era uno di questi, ma anche un professionista davvero straordinario. Il tipico cen- travanti d’area di rigore, dotato di una notevole stazza fisica e di un gran colpo di testa. Appena gli avversari si distraeva- no, lui li puniva». Giocarono quat- tro stagioni insie- me Pesaola e Jeppson, con Monzeglio (e poi Amadei) in panchina. Il Petisso sgroppava sulla fascia, lo svedese aveva il compito di concludere a rete: «Io giocavo in funzione sua – ricorda ancora Pesaola —. Lui aveva bisogno di molti cross, era particolarmente bravo nel capire in anticipo dove sareb- be finito il pallone e approfitta- va di questa dote per battere sul tempo difensori e portieri avversari. Il nostro era un al- tro calcio: Jeppson finiva la partita spesso con le gambe in- sanguinate, nell’area piccola non ti perdonavano niente». Passione Ricordi sbiaditi del tempo che fu, ma Jeppson era rimasto legatissimo a Napoli (dove da giocatore era solito frequentare il Tennis Club, vi- sto che aveva la passione per la racchetta). L’ultima sua visi- ta al San Paolo per assistere a Napoli-Siena, finita 0-0 (il 27 aprile 2008). Invitato dai tifo- si e, solo successivamente, dal- l’allora direttore generale del club azurro, Pier Paolo Mari- no. Ieri, però, il presidente Au- relio De Laurentiis ha voluto esprimere profondo cordoglio per la scomparsa di Jeppson sul sito del club, definendolo «uno dei calciatori più forti del- la storia azzurra».. © RIPRODUZIONE RISERVATA S LA SCOMPARSA DI UN MITO «Napoli, ora pensiamo al campionato e niente più cali di concentrazione» HA DETTO I NUMERI Insieme in azzurro dal ’52. «Il nostro era un altro calcio» d 4 DAL K.O. DI PLZEN CHE HA DECRETATO l’esclusione dall’Europa League, AL CAMPIONATO. IL NAPOLI È GIÀ AL LAVORO PER CERCARE DI DARE una svolta ALLA STAGIONE. LA CACCIA ALLA JUVENTUS CONTINUA, MA NEL FRATTEMPO C’È DA BATTERE UN’AVVERSARIA OSTICA COME L’UDINESE, NELLA SFIDA DI LUNEDÌ SERA AL FRIULI. INLER, CHE DI QUESTA SFIDA È UN EX, guarda al futuro CON OTTIMISMO Inler rilancia «All’attacco della Juve» Hasse Jeppson, scomparso ieri a 87 anni, ai tempi del Napoli GIANLUCA MONTI NAPOLI Guardare avanti, questo ciò che Mazzarri e la squadra provano a fare da ieri quando gli azzurri si sono ritrovati a Ca- stelvolturno per riprendere gli allenamenti in vista di Udine. Una trasferta speciale per Go- khan Inler, che in Friuli è sbar- cato nel 2007. In bianconero ha giocato fino al 2011, quando poi si è trasferito a Napoli per 15 milioni di euro. Proprio al San Paolo ha segnato il suo ulti- mo gol con l’Udinese, mentre quest’anno in azzurro è già an- dato in gol quattro volte: «È il mio record personale, sto mi- gliorando sotto questo aspetto. Se capiterà l'occasione, prove- rò a far centro con uno dei miei tiri da fuori – dice lo svizzero a Radio Marte _. Non so se riceve- rò fischi o applausi ad Udine, ma mi interessa poco. Ora la mia casa è a Napoli e penso solo a fare bene per questa maglia». Ci sta riuscendo a fasi alterne, poiché sia lui che la squadra stanno avendo un andamento altalenante. Male in Europa, be- ne in campionato: «Uscire con il Viktoria Plzen brucia, anche perché eravamo convinti di pas- sare il turno – ammette Inler —. Il 3-0 dell'andata è stato molto pesante ed ha compro- messo la qualificazione. Abbia- mo creato tantissime occasioni, più delle loro cinque palle gol. Se avessimo segnato un gol nel primo tempo di giovedì, la parti- ta avrebbe cambiato volto». Svolta Adesso, invece, bisogna voltare pagina e pensare soltan- to alla rincorsa scudetto: «Psico- logicamente, avere soltanto un obiettivo da raggiungere ci re- sponsabilizzerà». Inler legge la classifica e volge lo sguardo an- che all’indietro: «Il Milan è peri- coloso e bisogna restare concen- trati perché in tre o quattro ga- re tutto può cambiare». Continuità Fondamentale, dun- que, mantenere la continuità di risultati che ha contraddistinto il Napoli nell’ultimo periodo: «In campionato, siamo reduci da 8 risultati utili consecutivi. Dobbiamo continuare su que- sta falsariga. A Udine non sarà facile, prepareremo la gara al meglio per cercare di vincere anche lì. Consideriamo quella friulana una grande squadra, ragion per cui sarà fondamenta- le non avere cali di concentra- zione». La Juventus scenderà in campo già domani, ma Inler assicura che questo non influi- rà sulla prestazione degli azzur- ri al Friuli: «Vogliamo dimostra- re di essere cresciuti mental- mente e non guardare cosa fan- no le altre. Pensare solo a noi è l’unico modo per restare attac- cati alla Juve e staccare le inse- guitrici. Vogliamo raggiungere qualcosa di importante». In pra- tica, Inler ha già fatto suo il pro- clama di Mazzarri: guardare avanti. All’Udinese prima, alla Juventus fino alla fine. © RIPRODUZIONE RISERVATA Il ricordo di Pesaola «Ciao Jeppson, amico e grande giocatore» Gokhan Inler, 28 anni, centrocampista azzurro EIDON SABATO 23 FEBBRAIO 2013

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Gazzetta dello Sport del 23.2.2013

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www.gazzetta.it - [email protected]à RCS MediaGroup SpA Divisione Pubblicità Vico II San Nicola alla Dogana 9 Napoli Tel. 0814977711

Sull’Europa«Uscire con ilViktoria Plzen

brucia, citenevamo: ma il3-0 dell’andata

hacompromesso la

qualificazione»

Sullastagione

«A Udine nonsarà facile, ma

vogliamovincere perraggiungere

qualcosad’importante»

17Le volte che è

uscita la X su33 partite dicampionato

giocate a Udine

8Le gare che

fanno del Napolila squadra con

la migliorserie-sì in corso

in campionato:5 vittorie e 3

pareggi

Napoli&Campania

S

NAPOLI

(g.m.) La morte ieri a Ro-ma, all’età di 87 anni, di HanOlof Jeppson (per tutti Hasse)ha rattristato molto chi, comeBruno Pesaola, era arrivato aNapoli proprio insieme al cen-travanti svedese nell’estatedel 1952. Jeppson, sopranno-minato «‘o banco ‘e Napule»proveniva dall’Atalanta, il Pe-tisso, invece, dal Novara. Gra-zie anche al loro contributoquell’anno il Napoli si piazzòquarto in classifica, a soli 6punti dall’Inter che vinse loscudetto: «È stata una brutta

giornata – ha commentatola notizia Pesaola —, stoperdendo tanti amici di

quei tempi. Jepp-son era uno di

questi, ma ancheun professionista davverostraordinario. Il tipico cen-travanti d’area di rigore,dotato di una notevolestazza fisica e di un grancolpo di testa. Appenagli avversari si distraeva-

no, lui li puniva».Giocarono quat-tro stagioni insie-

me Pesaola e Jeppson, conMonzeglio (e poi Amadei) inpanchina. Il Petisso sgroppavasulla fascia, lo svedese aveva ilcompito di concludere a rete:«Io giocavo in funzione sua –ricorda ancora Pesaola —. Luiaveva bisogno di molti cross,era particolarmente bravo nelcapire in anticipo dove sareb-be finito il pallone e approfitta-va di questa dote per batteresul tempo difensori e portieriavversari. Il nostro era un al-tro calcio: Jeppson finiva lapartita spesso con le gambe in-sanguinate, nell’area piccolanon ti perdonavano niente».

Passione Ricordi sbiaditi deltempo che fu, ma Jeppson erarimasto legatissimo a Napoli(dove da giocatore era solitofrequentare il Tennis Club, vi-sto che aveva la passione perla racchetta). L’ultima sua visi-ta al San Paolo per assistere aNapoli-Siena, finita 0-0 (il 27aprile 2008). Invitato dai tifo-si e, solo successivamente, dal-l’allora direttore generale delclub azurro, Pier Paolo Mari-no. Ieri, però, il presidente Au-relio De Laurentiis ha volutoesprimere profondo cordoglioper la scomparsa di Jeppsonsul sito del club, definendolo«uno dei calciatori più forti del-la storia azzurra»..

© RIPRODUZIONE RISERVATA

S

LA SCOMPARSA DI UN MITO

«Napoli, ora pensiamo al campionatoe niente più cali di concentrazione»

HADETTO

I NUMERI

Insieme in azzurrodal ’52. «Il nostroera un altro calcio»

d

4

DAL K.O. DI PLZEN CHE HA DECRETATO l’esclusione dall’Europa League, AL CAMPIONATO. IL NAPOLI È GIÀ AL LAVORO PERCERCARE DI DARE una svolta ALLA STAGIONE. LA CACCIA ALLA JUVENTUS CONTINUA, MA NEL FRATTEMPO C’È DA BATTERE UN’AVVERSARIAOSTICA COME L’UDINESE, NELLA SFIDA DI LUNEDÌ SERA AL FRIULI. INLER, CHE DI QUESTA SFIDA È UN EX, guarda al futuro CON OTTIMISMO

Inler rilancia«All’attaccodella Juve»

Hasse Jeppson,scomparso ieria 87 anni,ai tempidel Napoli

GIANLUCA MONTINAPOLI

Guardare avanti, questociò che Mazzarri e la squadraprovano a fare da ieri quandogli azzurri si sono ritrovati a Ca-stelvolturno per riprendere gliallenamenti in vista di Udine.Una trasferta speciale per Go-khan Inler, che in Friuli è sbar-cato nel 2007. In bianconero hagiocato fino al 2011, quandopoi si è trasferito a Napoli per15 milioni di euro. Proprio alSan Paolo ha segnato il suo ulti-mo gol con l’Udinese, mentrequest’anno in azzurro è già an-dato in gol quattro volte: «È ilmio record personale, sto mi-gliorando sotto questo aspetto.Se capiterà l'occasione, prove-rò a far centro con uno dei mieitiri da fuori – dice lo svizzero aRadio Marte _. Non so se riceve-rò fischi o applausi ad Udine,ma mi interessa poco. Ora lamia casa è a Napoli e penso soloa fare bene per questa maglia».

Ci sta riuscendo a fasi alterne,poiché sia lui che la squadrastanno avendo un andamentoaltalenante. Male in Europa, be-ne in campionato: «Uscire conil Viktoria Plzen brucia, ancheperché eravamo convinti di pas-sare il turno – ammette Inler—. Il 3-0 dell'andata è statomolto pesante ed ha compro-messo la qualificazione. Abbia-mo creato tantissime occasioni,più delle loro cinque palle gol.Se avessimo segnato un gol nelprimo tempo di giovedì, la parti-ta avrebbe cambiato volto».

Svolta Adesso, invece, bisognavoltare pagina e pensare soltan-to alla rincorsa scudetto: «Psico-logicamente, avere soltanto unobiettivo da raggiungere ci re-sponsabilizzerà». Inler legge laclassifica e volge lo sguardo an-che all’indietro: «Il Milan è peri-coloso e bisogna restare concen-trati perché in tre o quattro ga-re tutto può cambiare».

Continuità Fondamentale, dun-

que, mantenere la continuità dirisultati che ha contraddistintoil Napoli nell’ultimo periodo:«In campionato, siamo reducida 8 risultati utili consecutivi.Dobbiamo continuare su que-sta falsariga. A Udine non saràfacile, prepareremo la gara almeglio per cercare di vincereanche lì. Consideriamo quellafriulana una grande squadra,ragion per cui sarà fondamenta-le non avere cali di concentra-zione». La Juventus scenderàin campo già domani, ma Inlerassicura che questo non influi-rà sulla prestazione degli azzur-ri al Friuli: «Vogliamo dimostra-re di essere cresciuti mental-mente e non guardare cosa fan-no le altre. Pensare solo a noi èl’unico modo per restare attac-cati alla Juve e staccare le inse-guitrici. Vogliamo raggiungerequalcosa di importante». In pra-tica, Inler ha già fatto suo il pro-clama di Mazzarri: guardareavanti. All’Udinese prima, allaJuventus fino alla fine.

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Il ricordo di Pesaola«Ciao Jeppson, amicoe grande giocatore»

Gokhan Inler, 28 anni,centrocampista azzurro EIDON

SABATO 23 FEBBRAIO 2013

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«Sì, mi sento in discussionePartita decisa dagli episodi»

DONNE CONTRO IL BOGLIASCO

Braglia «Gioco e occasionima ci complichiamo la vita»

BASKET LEGADUE: PASSA FORLÌ

(f.nap.) ValentinaEsposito, capitano del NapoliCarpisa Yamamay, si dividetra il lavoro in un'azienda distampa digitale a Volla e gliallenamenti con le compagnead Agnano. «Faccio tantichilometri ogni giorno, madopo 6 anni sono abituata. AlNapoli non rinuncerei: dalla Balla A ho vissuto momentiindimenticabili con questamaglia, come il rigore decisivocontro la Torres nellasemifinale di Coppa Italiadell'anno scorso. Abbiamosorpreso tutti anche in serie A:il 5˚ posto ora ci va bene, main futuro sogno lo scudetto».Oggi il Napoli — che a 5 mesidall'infortunio riabbraccial'attaccante Penelope Riboldi— affronta il Torino al Collana(ore 14.30). Prima del match ilpresidente Carlino consegneràuna targa a Valeria Pirone, alla200a gara in azzurro, mentreEsposito regalerà una magliaautografata dalle giocatrici aigenitori di Alessia Colandrea,14enne entrata in coma adagosto per un maloreimprovviso.

(f.nap.) Non ci potevaessere gara migliore dellatrasferta di Bogliasco permisurare la crescita delPosillipo. Un girone fa, i liguri siimposero alla Scandone in unapartita dominata e poi gettata alvento dai napoletani che oggicercano la rivincita. «Fu unabrutta sconfitta — spiegal'attaccante Vincenzo Renzuto—, ora andiamo lì con il sangueagli occhi. Ci aspetta una vasca"bollente" e un pubblico tra i piùcaldi della serie A». Matchimportante anche per laclassifica con il Posillipo cheprecede di due punti i liguri:vincendo, li staccherebbe escavalcherebbe purel’Acquachiara. Il 19enne Renzutodovrà sdoppiarsi nel lavoro diattaccante e cambio di FabioBaraldi a centroboa. «Mi piaceaiutare la squadra, anche se ilcentro non è il mio ruolo. Pergiocare lì dovrei mettere suqualche chilo di muscoli: peso86 kg, sto lavorando perarrivare a 90. Nelle ultimepartite sono migliorato, sento lafiducia di Mauro Occhiello espero di fare sempre meglio».

PALLANUOTO VINCE LA PRO RECCO: 5-6

SERIE B BATTUTO IL GROSSETO 2-1

SECONDA DIVISIONE COL BORGO A BUGGIANO

Scafati k.o.e Bartocciora rischia

Esposito caricala Carpisa

Oggi il Posillipopuò sorpassarla

Juve Stabiauna dolcesofferenza

Acquachiaraa testa alta«Alla paricoi più fortid’Europa»

Salernitanarebus difesaPerroneperde ancheChirieletti

SCAFATI-FORLI' 82-86 (16-20, 37-38, 63-63)GIVOVA SCAFATI: Sorrentino 14 (3/7, 2/5), Mays 22 (4/9,4/11), Ghiacci 6 (3/5), Tavernari 8 (1/1, 2/6), Slay 10 (1/4, 0/1);Bushati 14 (3/5, 1/3), Baldassarre 6 (3/4, 0/2), Rosignoli 2(1/1), Izzo (0/1). N.e. Irlando, Matrone. All. Bartocci.LE GAMBERI FOODS FORLÌ: Spencer 5 (1/1, 0/5), Musso9 (2/5, 1/4), Roderick 15 (6/10, 0/2), Natali 16 (5/8, 1/3), Solo-perto 3 (0/2); Borsato 16 (3/3, 2/2), Simeoli 10 (5/7), Gasperi-ni, Tessitori 12 (5/6), Basile. All. Dell'Agnello.ARBITRI: Bartoli, Beneduce, Borgo.NOTE: t.l. Scafati 17/24, Forlì 20/24. Usc. 5 f. Simeoli, Rode-rick, Spencer. Spett. 1.500.

MARIO DI CAPUASCAFATI (Salerno)

Ancora una serata nera per Scafati (seisconfitte nelle ultime sette partite) che perdecontro Forlì. La squadra ospite Forlì parte forte(2-11 al 6'), la Givova reagisce grazie a Maysche segna i primi 11 punti di squadra (11-14 al7') ma Forlì chiude avanti (16-20) il quarto.Scafati prova il primo strappo sempre conMays (37-28 al 17'), la Le Gamberi chiude conun 10-0 all'intervallo (37-38). La gara è vibran-te, Forlì nonostante la rinuncia a Todic non mol-la, Scafati gioca a sprazzi, trascinata da Mays(22) e Sorrentino (14). Il terzo quarto si chiudesul 63 pari e nel quarto decisivo sale in cattedraBorsato (11 punti) con Scafati che sbaglia ditutto e perde anche la testa (quattro falli tecni-ci). Nel dopogara, Longobardi e Rossano furen-ti contro la squadra e soprattutto contro Bartoc-ci al quale vengono attribuite le maggiori re-sponsabilità della sconfitta. Il coach subentratoa Di Carlo rischia l'esonero e ammette: «Certoche mi sento in discussione, è giusto che la so-cietà sia delusa. Quanto alla gara, è stata decisada episodi. Ci manca serenità».

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Antonio Zito, 26 anni, viene festeggiato da Casertadopo la rete dell’1-0 contro il Grosseto LAPRESSE

Keddric Mays, 28 anni, miglior marcatore del matchtra Scafati e Forlì con 22 punti CIAMILLO-CASTORIA

Carlo Perrone, 52 anni TANOPRESS Franco Porzio, 47 anni ANSA

GIANPAOLO ESPOSITOCASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli)

«Avremmo dovuto chiudere la partita giànel primo tempo, a volte ci divertiamo a compli-carci un po' troppo la vita e non sempre può an-darci bene». Il successo contro il Grosseto mettedi buon umore un Piero Braglia che, nonostantela seconda espulsione stagionale, esterna il suopensiero sulla partita con la solita ironia. «So-prattutto nel primo tempo la squadra mi ha sod-disfatto, ha giocato e creato occasioni nonostan-te un campo ai limiti della praticabilità — com-menta l'allenatore della Juve Stabia —. Una vitto-ria che vale doppio? Magari, purtroppo vale solotre punti. Il motivo della mia cacciata dalla pan-china? Ormai non si può neanche dire una bruttaparola dalla panchina. Con gli altri tecnici si limi-tano a una multa, al sottoscritto lo cacciano pun-tualmente fuori con referti inventati come a No-vara».

I marcatori Il ritrovato Zito e la conferma in faserealizzativa di Sasà Bruno, al terzo gol consecuti-vo, gli ulteriori argomenti nel mirino di Braglia:«Zito è tornato agli stessi livelli della passata sta-gione dopo otto mesi di vacanza. Bruno a voltemi fa arrabbiare, ma il suo fiuto del gol in areanon l'ha mai perso. La punizione del pari? Manci-no è stato bravo a indovinare l'angolino, ma inbarriera non è saltato nessuno per la paura chel'arbitro potesse fischiare un rigore. Quanto alfinale troppo sofferto, gli ultimi minuti sono sem-pre un terno al lotto: se non hai la forza di palleg-giare, allora è meglio evitare di andare troppoavanti per non lasciare scoperta la difesa».

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FABRIZIO NAPOLINAPOLI

Non è ancora l'ora dellasvolta per il campionato dellaCarpisa Yamamay Acquachia-ra. Dopo la sconfitta di Firen-ze, alla Scandone la squadradi Franco Porzio viene piegataanche dalla Pro Recco in unmatch combattuto come quel-lo dell'andata e, purtroppo peri napoletani, dallo stesso esi-to. Il 6-5 finale, comunque,non demoralizza Porzio, anzi.«Sono soddisfatto — dice l'alle-natore e presidente onorario,in panchina nonostante l’in-fluenza — perché abbiamo gio-cato alla pari contro quellache, per me, è ancora la squa-dra più forte d'Europa. Si è vi-sta una bella pallanuoto e alloscadere abbiamo anche sfiora-to il pari con Scotti Galletta.Se non ci fosse stato Tempe-sti…».

Il capitano del Settebello è sta-to determinante, ma neancheKacic ha sfigurato. «Per me so-no i due migliori portieri almondo. Ma tutti i miei ragazzivanno elogiati. Ferrone ha pro-blemi alla schiena da settima-ne, Mattiello ha due punti sul-lo zigomo: non avrebbero po-tuto giocare, e invece hannolottato fino alla fine. Vuol direche stiamo crescendo, anchedal punto di vista mentale.Stiamo lavorando benissimosul piano fisico e anche su quel-lo tecnico, i risultati arriveran-no». Nota dolente, oltre al ri-sultato, il calo di pubblico: loscorso anno per questa partitac'era il pienone alla Scandone.«Ma siamo ancora sopra la me-dia nazionale. Queste 4-500persone sono più importantidelle 3.000 del 2012, perchéormai sono una presenza fis-sa. E nei playoff aumenteran-no ancora».

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GIOVANNI VITALESALERNO

Anche una capolista dalpasso spedito può avere dellesofferenze e Carlo Perrone, pri-ma di partire per Lucca dovedomani la Salernitana incon-trerà il Borgo a Buggiano, nonnasconde un pizzico d’appren-sione pur manifestando ottimi-smo. Tutto nasce dalla necessi-tà di rimodulare la difesa, chestava facendo benissimo, conuna limitata disponibilità di di-fensori centrali. Alle squalifi-che di Rinaldi e Tuia, ieri si èaggiunto lo stop Chirieletti (di-storsione alla caviglia sinistra)mentre non sono ottimali lecondizioni di Molinari, auten-tico pilastro del reparto, e Giu-bilato, da poco uscito dal tun-nel di un infortunio. «Chirielet-ti si è fatto male — rimarca l’al-lenatore — durante una parti-tella che non volevo fare e che

poi è stata sostenuta per testa-re le condizioni di Molinari».Solo nella mattinata di doma-ni deciderà l’assetto tattico(«Contro le squadre che gioca-no con 2 attaccanti, preferiscola difesa a 3») ma finirà conl’optare per il 3-5-2 perché«non tutti potranno reggerel’intera partita e devo valutarepeso e validità delle sostituzio-ni». In ogni caso, Perrone è cer-to di una positiva reazione del-la squadra: «L’ultima cosa cuipenso sono i record, mi interes-sa di più fare punti per speraredi incrementare il vantaggiose gli inseguitori non dovesse-ro avere il nostro stesso rendi-mento». Suscita interesse la sfi-da incrociata tra attaccanti eportieri: Guazzo e Ginestra(25 gol complessivi) all’assal-to di Tonti che non prende golda 271’; D’Antoni e Fioretti(19 gol in 2) all’esame Ianna-rilli, imbattuto da 394’.

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SALERNO•Via Roberto Wenner, 44PAGANI•Via Alcide De Gasperi, 51SANT’EGIDIO DEL MONTEALBINO •Via Nazionale, 208

CASERTASANTA MARIA A VICO•Via Nazionale Dismessa PrimaTraversa Parco Mara, 1

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43LA GAZZETTA DELLO SPORTSABATO 23 FEBBRAIO 2013

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di GIANFELICE FACCHETTI

Il derby della Madonni-na numero duecentosettanta-nove di domani sera, neve per-mettendo, promette spettaco-lo. Il Milan ci arriva in granspolvero, rosa quasi al comple-to e stato di forma perfetto perle grandi occasioni; sull’altrasponda del Naviglio, l’Inter siè leccata le ferite rimediate aFirenze approfittando della sfi-da contro il Cluj per ripartireda una vittoria fuori casa chemancava da un po'. San Siro,si spera, ne vedrà delle belle...

Dolcezza Con il girone di ritor-no ben avviato, non c’è possibi-lità di fare troppi calcoli: i ros-soneri per la conferma di quan-to mostrato sin qui, i nerazzur-ri per gettare definitivamenteil cuore oltre l’ostacolo sognan-do il controsorpasso sui cugi-ni. L’antivigilia della stracitta-dina, noi l’abbiamo vissuta in-sieme a Ignazio Abate ed Eze-quiel Schelotto lontano dalbrusio di Milano, in un luogodove ogni giorno senza treguasi giocano partite che tolgonoil fiato. Li abbiamo incontratinel reparto di Oncologia Pedia-trica dell’Istituto Nazionaledei Tumori di via Venezian, do-ve i due giocatori di fascia condolcezza e generosità hannofatto staffetta per portare unsaluto ai bambini e ragazzi ri-coverati: venti in tutto più tan-ti altri in day hospital.

Il ricordo del 3-0 Vista da qui lapartita sembrerebbe destinata

a un pareggio pieno di gol ac-compagnati da sorrisi silenzio-si, abbracci e strette di mano anon finire. Dai loro letti diospedale anche i tifosi più pic-coli non firmerebbero per unax in schedina, i pronostici so-no spassionati, fortedei suoi colori ognu-no azzarda, «vincia-mo noi!». Più diffi-cile strapparli aidiretti protagoni-sti, «favoriti non cene sono, è derby, noiperò ci arriviamo me-glio dell’andata! Ri-spetto ad allora ab-biamo più fiduciain noi stessi!»; Aba-te si aspetta un ma-tch aperto, «ricordo ilderby più bello dellamia carriera nell’anno

dello scudetto, ci giocavamotutto...vincemmo tre a zero!Se andasse così...».

Pressione Per Schelotto invecesarà battesimo anche se il «Gal-go» di derby se ne intende, «ho

vinto con il Cataniaquello siciliano controil Palermo, poi con il

Cesena quello emi-liano-romagnolo

contro il Bolo-gna, questo è ilpiù importan-

te della miacarriera...

spero non sia dameno. Non vedol’ora di giocare!».Non soltanto, ilneo-interista era aSan Siro anche al-l’andata, quando

era ancora all’Atalanta. In tri-buna, ha vissuto da spettatorelo 0-1: «segnò Samuel, a pen-sarci sembra incredibile chedomani sarò sul prato del Me-azza». Gli osservati specialidella serata saranno senz’altroCassano e Balotelli, passato epresente nelle opposte fazio-ni; chiude Abate, «Sono certoche nessuno dei due sentirà lapressione, sono due talenti,punto». Come lo sono stati luie il suo avversario nell’incon-trare l’umanità dolente nellestanze di un ospedale; un ulti-mo ciao a quegli sguardi chemeritano la Vittoria e via ver-so il derby. I loro piccoli tifosidevono aspettare ancora unpo’. «Uffa», scrive Giulia su unalbero di cartone, «voglio tor-nare a casa!».

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MilanoLOMBARDIA&

SERENA SCANDOLO

Poco dopo le 17 di ieri èarrivata la conferma: ennesimasospensione del calcio dilettan-tistico lombardo per questoweekend. I campionati di com-petenza regionale (LND e delSettore Giovanile e Scolastico)sono stati bloccati del tutto,mentre per quanto riguarda l'at-tività provinciale (Seconda eTerza Categoria, giovanili e atti-vità di base) ciascuna delega-zione ha agito in maniera auto-noma, valutando le diverse con-dizioni meteo. Dalle 10 di ierimattina (con aggiornamento li-ve su milombardia.gazzetta.it)

sono arrivate le prime ufficializ-zazioni: Bergamo e Brescia han-no sospeso tutto per primi, se-guite da Lecco, Varese, Como eLegnano. Milano ha deciso difar giocare tutti sia oggi che do-mani, a Pavia e Monza invecehanno confermato le gare inprogramma oggi e sospeso quel-le di domani. Lodi fa giocare re-

golarmente oggi e si riserva dicomunicare entro le 10 di sta-mattina le disposizioni per do-mani. Tutto sospeso, infine, aCremona, Mantova e Sondrio.

Serie D Nel corso della mattina-ta sulla pagina Facebook delCalcio Lecco comparivano le fo-to di uno stadio Rigamon-ti-Ceppi abbondantemente in-nevato, ma domani c'è in pro-gramma il sentitissimo derbycon l'Olginatese e nel corso delpomeriggio si è iniziato a spala-re. Nel frattempo, causa nevela gara Fersina Perginese-Per-golettese è stata spostata sulsintetico di Mezzocorona.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

storie e denunce

Jonathan Tabu, play di Cantù contro Mike Green, play di Varese.I due hanno giocato assieme e domani si affrontano in una dellegrandi classiche del basket italiano: «È una partita speciale,sentita dalle squadre e dai tifosi. Chi vince può volare alto»

Farfalle di bronzoin volo sul palco

Caos Sant’Angelo:stadio resta chiuso

www.milombardia.gazzetta.it

a

Schelotto: «Io al Meazza! Non ci credo». Abete: «Abbiamo fiducia: vinciamo noi»

Un campo di gioco innevato

Un momento dello spettacolo

Quale squadra schiererestinel derby di domani sera? Conquali giocatori deve scendere incampo il Milan? E l’Inter? Diventatu l’allenatore. Partecipa al nostrogioco. Clicca sul nostro sito

Schiera la squadraL’allenatore sei tu

Celebrata la giornata inricordo dell’ex direttore dellaGazzetta (LAPRESSE): gli impegniper il sociale e le donne

Elisa Santoni, Elisa Bianchie Anzhelika Savrajuk sono leprotagoniste dello spettacoloRhyth.mix, in scena al teatroManzoni di Milano. Guarda il videodello show sul nostro sito internet

GINNASTICA IL VIDEO

Il sindaco di Sant’AngeloLodigiano firmerà ancora unavolta il provvedimento di chiusuradello stadio. «Quartaroli non siè più fatto vivo», spiega. Scopril’intera vicenda sul nostro sito

SERIE D

Stop alle partite in tutta la Lombardia tranne che in città

CALCIO RINVII IN REGIONE: GLI AGGIORNAMENTI SUL NOSTRO SITO INTERNET

Il nerazzurro:«È la partita piùimportante dellamia carriera.Non vedo l’ora...»

La neve non ferma Milano

Il rossonero:«Nell’anno delloscudettovincemmo 3-0. Seandasse così...»

Ezequiel Schelotto(nella foto a sin.), 23,e Ignazio Abate, 26

Guida all’acquisto contest statici e dinamici

la giustascarpaè un tuodiritto

45LA GAZZETTA DELLO SPORTSABATO 23 FEBBRAIO 2013

Page 4: Gazzetta dello Sport Locale

Comune e Fondazione Cariplorisaneranno il polmone verde

Fin dalle origini, la Fon-dazione intitolata a CandidoCannavò, che è piccola ma hagià finalizzato in tre anni 27progetti ed erogato 400.000Euro, si era posta il problemadi «che fare» per il Parco Trot-ter. Una realtà degradata del-la città, un patrimonio non so-lo di ricordi e di fatti, ma an-che di sport, di vita in comune,di educazione e di partecipa-zione al territorio caduto neldimenticatoio. Il tutto a duepassi da quella via Padova cheè il crogiolo di etnie della città,e che soffre problemi dramma-tici di convivenza civile, e la-

menta carenza di strutture perla vita in comune, nello sport eper lo sport.Ora che Comune di Milano eFondazione Cariplo stannoper colmare un lungo silenziocon un accordo che promettedi risanare un polmone di ver-de e di vita della città, la Fon-dazione si è affacciata sullespalle di Pisapia e Boeri, tro-vando sponda nell’assessoraBisconti, per l’intitolazione aCandido di una struttura fraquelle che torneranno, comefu fino alla II Guerra Mondia-le, a disposizione della comu-nità.

C'è tanto da fare: gli impiantidi una scuola che ha aperto ilfronte dell’educazione mul-tietnica in città, la meraviglio-sa piscina in disuso, il trottoire la pista di atletica e cicli-smo, i campi all’aperto, unparco per vivere la città. IlTrotter deve tornare a esserequesto: se ci sarà anche lozampino e il nome di Candi-do, vorrà dire che un po' dellasua determinazione ad affron-tare i problemi del disagio edella convivenza è stata felice-mente trasfusa in noi, e in chici governa.

e.t.

La FondazioneCandido

Cannavò è natail 17 novembre

2009 suiniziativa

dell’allora RCSQuotidiani, oggi

RCSMediagroup,

della Gazzettadello Sport edella famigliaCannavò. Lo

scopo ècontinuarel’opera del

nostro grandedirettore

scomparso il 22febbraio 2009.

Presidente èPiergaetano

Marchetti,vicepresidente il

direttore dellaGazzetta AndreaMonti, direttore

Elio Trifari

DOVE FARE SPORT IN CITTÀsu milombardia.gazzetta.itL’EVENTO

Parco Trotterintitolatoa Cannavò?Un progetto

IL SOGNO

S

a

Al via «Oltre la rete», iniziativa sostenuta da Edison In Sudamerica per aiutare i ragazzi di zona Nord

FONDAZIONECANNAVÒ

Dal Venezuela alla Patagonia, davia Solferino a Capo Horn. Ma nel cuo-re Milano. Servirà, stavolta, a sostene-re un progetto sociale in via Padova lamissione Panamerica 2013 di SilviaGottardi e Mariella Carimini, le nostredue «Donne al Volante» (alla loro quar-ta avventura), che lo scorso anno a bor-do di un’ibrida Renault hanno attraver-sato da luglio a settembre l’Europa el’Asia con finalità benefiche. ZonaNord: un vialone lungo quasi due chilo-metri e mezzo, lungo il quale vivonocinquanta etnie diverse. E dove il disa-gio sociale è pane quotidiano.

Le scuole La Fondazione Cannavò, cheha promosso l’iniziativa Donne al Vo-lante, ha aderito ad un importante pro-getto di recupero sociale. Dove, e nonpoteva essere diversamente, lo sport èil fattore moltiplicatore: aggrega, uni-sce, favorisce le relazioni. Supera lebarriere della mente. La Fondazioneha così sposato il progetto «Le ragazzee i ragazzi di via Padova», dedicato aibambini delle scuole elementari e me-die e che si rivolge a tutti: senza distin-zioni di razza, colore, lingua, religio-ne. Abbracciando gli alunni di via Pa-dova, in una sorta di triangolo che par-te da piazzale Loreto delimitato da via-le Monza e, appunto, via Padova.

Gli Harlem In questo progetto conflui-ranno una parte dei fondi raccolti nellamissione Panamerica da Silvia e Ma-riella. L’altra parte del ricavato soster-rà un progetto di Terres des Hommes,denominato «InDifesa», a protezionedelle adolescenti in difficoltà. Quellodi via Padova è un impegno concreto

per realizzare nuovi interventi socialiin una zona ad alto rischio, all’internodel progetto destinato ai ragazzi chegravitano anche sul Parco Trotter. Pro-getto che vede protagonista la San Ga-briele Basket, per l’organizzazione dilezioni gratuite di basket e minibasketper bambini, incontri serali, formazio-ni per gli insegnanti alle necessità del-l’educazione motoria, corsi di baskIn(abbreviazione di basket integrato:sport per tutti, senza distinzione di abi-lità). E poi ci sono anche gli HarlemGlobetrotters: la Shot Events ha nuova-mente offerto una più ricca percentua-le della prevendita dei biglietti per latournée di quest’anno in Italia. Tuttiuniti per via Padova. Qui in ZonaNord, frontiera di speranza.

paglia© RIPRODUZIONE RISERVATA

A

MARIO PAGLIARA

Opera è il carcere più grande d’Eu-ropa. Millequattrocento detenuti, dicui milletrecento con condanna defini-tiva e il 30% sono ergastolani. «E’ gran-de come un paese, e come in Italia vi siparlano centinaia di lingue e di accen-ti», ha raccontato l’educatore Paolo Piz-zuto, ospite al Candido Day in Sala Buz-zati. Un carcere nel quale sta per parti-re la costruzione di un nuovo edificioche permetterà di ospitare altri quattro-cento detenuti. È in questo luogo, in viaCamporgnago, dove la speranza può ce-dere il passo alla disperazione, che losport può riaccendere impulsi, scintil-le, emozioni. Vitali. Con questo spiritola Fondazione Candido Cannavò hasposato il progetto «Oltre la Rete», ela-borato proprio da Pizzuto, sostenutoda Edison con l’appoggio del direttoredel carcere Giacinto Siciliano e la colla-borazione del presidente del Coni dellaLombardia Pierluigi Marzorati e del nu-mero del Csi Massimo Achini.

Dopo San Vittore La Fondazione non di-sperde il grande impegno al fianco deipiù deboli, e dei detenuti in particola-re, profuso in vita dal nostro indimenti-cato direttore Candido Cannavò. Cosìdopo il «progetto carceri» realizzato aSan Vittorie, grazie al quale è stato pos-sibile riqualificare gli impianti sportividel carcere (un campo di calcio a cin-que e una palestra), la nuova sfida s’in-cunea tra i locali di Opera. Le coordina-te: educazione alimentare, conoscenzadel corpo, attività sportive. Si chiama«Oltre la Rete»: l’obiettivo è migliorare

le condizioni di vita dei detenuti, tiran-doli fuori dalle celle. Con lo sport.

Con Edison La prima parte del progettoprevede l’avvio di corsi di ginnastica, dieducazione motoria di base, di postu-ra. Conoscenza del corpo. «Lo sport èun potentissimo strumento di emanci-pazione - spiega Francesca Magliulo, re-sponsabile dei progetti sociali di Edi-son -, che aiuta a guardare la vita da unaltro punto di vista. Per noi, l’energianon si perde mai, si trasforma: anchel’aggressività è una forma di energiache può trasformarsi in energia positi-va. Come in questa nuova avventura, dicui siamo felicissimi». Seguiranno le se-lezioni per allestire squadre di basket,pallavolo, rugby, pugilato e calcio. In-somma, ci sarà da divertirsi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Migliorare la vitanel carcere Opera

Donne al Volanteper Via Padova

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Gli obiettivi a Milano

Elio Trifari, direttore Fondazione Cannavò,con Francesca Magliulo di Edison BOZZANI

Mariella Carimini e Silvia Gottardiprotagoniste di Donne al Volante IPP

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46 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 23 FEBBRAIO 2013

Page 5: Gazzetta dello Sport Locale

Il play di Varese sull’ex vice: «John è cresciutotantissimo, ma li temo tutti: sono da Eurolega»

IN BREVE TUTTE LE NEWSsu milombardia.gazzetta.ita

Il playmaker di Cantù: «A Mike piace avere tuttosotto controllo. Dovremo aggredirlo fin dall’inizio»

I due club: «Sceltache ci amareggia»

Da Federici a LiveliTanti nostri atletia caccia di titoli

FLAVIO SUARDI

Jonathan Tabu si è trova-to, suo malgrado, proiettato nelruolo di playmaker titolare diCantù dopo l’infortunio di JerrySmith. Un ruolo che non lo hamai spaventato, come dimostra-no le sue prestazioni anche incampo europeo. Al termine del-la partita di Coppa Italia controRoma, Tabu era uno dei più ar-rabbiati, conscio dell’occasione

persa. Per Cantù il derbycontro la Cimberio capi-ta di proposito per rilan-ciare le ambizioni degli

uomini di Trinchieri: «Ilderby ha sempre un

sapore particolare— dice — ma in que-

sto momento per noiogni partita è fonda-

mentale, perché dobbia-mo assolutamente torna-re a vincere».

Gara sentita Una partitaparticolare, molto sen-tita dai tifosi di Cantù,al pari di quella controMilano: «I derby conVarese e con Milano so-no sempre delle gare

speciali per la città, per itifosi e anche per noi giocato-

ri. In più si somma il fatto di af-frontare la capolista, cosa che cioffre ulteriori stimoli. Sono con-vinto che abbiamo le potenziali-

tà per vincere questo match».Tabu è il metronomo della squa-dra, in un ruolo che forse è il piùdelicato nella ricerca di nuoviequilibri: «Non credo che il mioruolo e il mio compito cambi osia cambiato più di tanto in que-st’ultimo periodo — sostiene ilplay — io devo cercare sempredi dare il meglio per la mia squa-dra, mettendo in campo leader-ship e facendo le scelte giuste».A proposito di scelte, il derbyviene vissuto sempre in un’at-mosfera a sé stante rispetto allealtre partite: «Sono convintoche sarà importante rimanereconcentrati per 40' e non soloper una parte della partita co-me ci è accaduto spesso nell’ulti-mo periodo. Dobbiamo avere fi-ducia nei nostri mezzi. Sappia-mo di avere caratteristiche e po-tenzialità che ci potrebbero con-sentire di recuperare anche sedovessimo finire sotto nel pun-teggio durante il match. Dun-que nessuna frenesia». Chiusu-ra dedicata a Mike Green, lea-der indiscusso della Cimberioed ex compagno di Tabu pro-prio a Cantù due stagioni fa:«Mike è un giocatore a cui piaceavere le cose sotto controllo, edè molto bravo a conquistare tiriliberi. Credo che il nostro compi-to sia cercare di farlo giocare alnostro ritmo e aggredirlo fin dal-l’inizio, per non consentirgli diimporre il suo».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mike Green è, a ragione,considerato oltre che il leaderdi Varese, anche uno dei miglio-ri playmaker del campionato.Le sue cifre stagionali parlanodi 13,8 punti e 6 assist di mediaa partita, molto simili a quelleche aveva messo assieme a Can-tù nel 2010. Per lui quella di do-mani non sarà una partita co-me le altre: «Si tratta di una par-tita molto importante, ma perla Cimberio, non per il sotto-scritto. Io a Cantù ho vissuto

una stagione molto positiva,abbiamo vinto tanto, maquesto fa parte del passato

e ora per me c'è solo Vare-se». Una Varese cheha dimostrato di sa-per reggere il peso del

primato: «Se vogliamocontinuare a dimostrare di es-

sere una squadra degna di que-sta posizione - continua - dob-biamo forzatamente andare avincere partite difficili comequella che ci attende a Cantù.Si tratta di un derby, so cosasignifichino queste partite peri nostri tifosi e sono convintoche non ci faremo sorprende-re». Si è detto di una Cimberioscossa dalla sconfitta in CoppaItalia, ma la squadra di Vitucciha saputo riprendere immedia-tamente il cammino sicuro incampionato contro la Virtus Bo-logna: «Per vincere una finaleoccorre cominciare a prenderel’abitudine con il clima che si

trova in queste partite e soprat-tutto abituarsi alle pressioniche si portano dietro. Ci manca-va un’esperienza di questo tipoe sono convinto che la sconfittacontro Siena, seppur dolorosa,ci servirà da lezione».

Vice Cantù non sta invece at-traversando un buon momen-to e sta continuando a lavora-re sul nuovo assetto: «Motivoin più per non abbassare laguardia — riflette Green — eapprocciare la partita in ma-niera concentrata sin dall'ini-zio. Non dobbiamo concederenulla ai loro esterni, quindimassima attenzione, soprat-tutto in difesa». Nel derby didomenica nuovo incrocio traGreen e Tabu, sua riserva aitempi di Cantù: «John è un ot-timo giocatore ed è cresciutomoltissimo. Quest’anno poi,complice l'infortunio di JerrySmith ha avuto anche più spa-zio per dimostrare le sue quali-tà. Sarà un avversario difficileda affrontare, ma in generalenon dobbiamo mai dimentica-re che Cantù è una squadramolto attrezzata, che da dueanni disputa l’Eurolega». Chio-sa sulla lotta per lo scudetto:«Se Siena vince da così tantianni un motivo ci sarà - conclu-de Green - però il nostro dove-re è di provarci fino alla fine».

fla.su.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Green: «So quantoconta per la città»

Mike Green,27 anni, 13.8punti di mediaa partitaCIAMILLO

Invasione lombardaai tricolori indoor

BASKET VERSO IL DERBY

ATLETICA

Tabu: «Una sfidadavvero speciale»

La parola alla regia

Cimberio:trasfertasenza tifosi

Giulia Sportoletti (5 Cerchi Seregno)

La curva dei tifosi varesini LAPRESSE

Ci risiamo. Ma a parti in-vertite. Stavolta la scure del-l’Osservatorio per le manife-stazioni sportive cade sui tifo-si di Varese: niente trasferta aCantù per il superderby di do-mani al Paladesio. Gara ad al-tissimo rischio, vietata la ven-dita dei biglietti ai residenti diVarese e provincia. I due club,in un comunicato congiunto,non ci stanno: «Siamo amareg-giati — precisano i presidentidelle due società Anna Crema-scoli e Francesco Vescovi —. Idue club si sono sempre prodi-gati, in collaborazione con lerispettive questure, per sensi-bilizzare le tifoserie organizza-te nel mantenere un atteggia-mento corretto. Siamo avver-sari sul campo, ma condividia-mo gli stessi valori e principi.Vogliamo che il nostro derbycontinui ad essere vissuto datutte le componenti del tifo».Il rimborso può essere richie-sto direttamente ai punti ven-dita dove si è acquistato il ta-gliando. Chi lo ha acquistatoonline deve, entro oggi, attiva-re il rimborso sui siti di BestTickets e Viagogo.

GIORGIO RONDELLI

Atleti lombardi a cacciadi titoli italiani ai tricolori indo-or allievi e juniores in program-ma oggi e domani ad Ancona.

Velocità Nei 60 gli allievi An-

drea Federici (Bergamo 59)con 7"00 e Eleonora Cadetto(Triangolo Lariano) con 7"72hanno i migliori crono del lot-to, così come nei 400 lo juniorAndrea Felotti (Fanfulla) conil suo 48"54 rimane il superfa-vorito. Mezzofondo: DaniloGritti (Val Brembana) nei1000 allievi è il più veloce con2'33"09, fra le donne assentedoc Nicole Reina già proiettatasulla stagione in pista, Federi-ca Zenoni (Bergamo 59) con ilsuo 2'53"56 può lottare per il

titolo. Ostacoli: Nei 60 MartaFerrario (Lecco Costruzioni) è2ª con 8"74, mentre la juniorIrene Morelli (Osa Saronno)con 7"67 e Lorenzo Perini (OsaSaronno) con il suo 7"81 sono iprimi in graduatoria.

Salti Andrea Aldenghi con7.09 (Lecco Costruzioni) è 2˚nel lungo allievi, mentre An-drea Liveli (Riccardi) con14.92 è il favorito del triplo. Lapentathleta Giulia Sportoletti(5 Cerchi Seregno) è seconda

sia nel lungo (5.84) che nel tri-plo (12.03), così come con14.92 Edoardo Accetta (Fan-fulla) nel triplo junior, Riccar-do Guerra (Virtus Binasco)con 4.30 nell'asta allievi e LucaPeggion (Atl. Chiari) con 4.90nell'asta junior. Lanci: SilviaZanini (N.A. Varese) con13.03 è 2ª nel peso junior. Mar-cia: Sara Scipioni con14'26"61 (Atl. Brescia 1950)parte con il 3˚ tempo di iscri-zione nei 3 km juniores.

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JonathanTabu, 27 anni,11.2 punti dimedia a garaCIAMILLO

47LA GAZZETTA DELLO SPORTSABATO 23 FEBBRAIO 2013

Page 6: Gazzetta dello Sport Locale

sabato marzo 20132limone 1400ore 10 gara di slalom paralleloore 14 gara di biathlonMadrina: Partecipanti:Cristina SAS Principe Alberto II di MonacoChiabotto SAR Emanuele Filiberto di Savoia

Camilla AlfieriBibiana BerezDaniela CeccarelliJohnny CecottoClaudio ChiappucciAlessandro ColturiLuca FilippiEzio GianolaJure KosirIsolde Kostner

Igor LatinovicVitantonio LiuzziAlessandra MerlinRiccardo PatreseGilles PanizziEmanuele PirroPeter RunggaldierMauro SerraJarno TrulliAri Vatanen

www.riservabianca.it

48 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 23 FEBBRAIO 2013

Page 7: Gazzetta dello Sport Locale

STORIE E PERSONAGGIsu milombardia.gazzetta.itPALLAVOLO IL PERSONAGGIO

IL COACH SU VILLA: «NON MI HANNOFATTO CONCLUDERE IL PROGETTO»

a

Il tecnico: «Squadra che non ha nulla da invidiare a nessuno»E sulla gara con Busto Arsizio: «Ho voglia di giocarci contro»

clic

SCHERMA

(dav.mar.) L’Olimpiade èalle spalle e per Elisa DiFrancisca, doppio oroolimpico nel fioretto femminilea Londra, è tempo di tornare afare sul serio. Tra lapreparazione con la trainerAnnalisa Coltorti el’allenamento con la nuovamaestra Giovanna Trillini, lacampionessa non dimentical’importanza della nutrizione,uno dei segreti del suocammino verso Londra. Ieri aMilano Elisa ha incontratoElena Casiraghi, la eatcoachdell’Equipe Enervit che l’haintrodotta alla Dieta a Zona.«La cura dell’alimentazione miha fatto fare il salto di qualità –rivela Elisa . Prima in garaavevo cali di rendimento e nonsapevo gestirmi. La Zona èstata una scopertafantastica». Nella giornatanutrition della Di Franciscaanche un pranzo speciale.Rigorosamente in Zona. Acucinare per lei FabioBaldassarre, chef delnuovissimo ristorante Unico,al 20˚ piano del building delWJCenter di Milano.

MATTEO MARCHETTIPIACENZA

È il contratto più brevedella sua carriera. E anche ilpiù intenso: meno di tre mesiper vincere tutto. A Gianni Ca-prara non piacciono le cosesemplici; dopo l’esonero da Vil-la Cortese avrebbe potuto re-starsene seduto sui seggiolinidi qualche tribuna a seguire lafine del campionato. Nessunapreoccupazione, nessuna ten-sione, l’ideale per presentarsi aldistributore di energia e fare ilpieno in vista della prossimastagione. Invece non ha nem-meno svuotato le valigie, diri-gendosi verso l’ambiziosa Re-becchi Nordmeccanica a cuinon bastava il potenziale secon-do posto in campionato (attual-mente è terza con due gare inmeno), la Final four di CoppaItalia e la semifinale di Challen-ge. «Puntiamo a vincere tutto»hanno ribadito i dirigenti; Ca-prara prima raccomanda: «Me-glio tenere un profilo basso»,ma quando sente la parola“triplete” si sbilancia: «Perchéno? Questa formazione non hanulla da invidiare a nessuno».

Prospettive La pressione è tan-ta, non si può sbagliare. «Avevogià vissuto una situazione simi-le a Spezzano in A2, un po’ di

esperienza ce l’ho. Rispetto aVilla Cortese cambiano le pro-spettive, prima lavoravo conuna squadra giovane, provavoa vincere e conoscevo tutto del-le ragazze. A Piacenza trovo gio-catrici molto più esperte, ades-so dovremo dimostrare di esse-re una squadra capace di soffri-re e di lottare, aspetti che fannola differenza». Di certo in pan-china l’entusiasmo non man-cherà. «Piacenza è in grado dilasciarsi tutti alle spalle. Credoin questo gruppo, altrimentinon sarei qui».

Esempio Villa Cortese è alle spal-le, il presente è targato Rebec-chi Nordmeccanica. «Ho trova-to una rosa con enormi poten-zialità». La prima tappa è giàuno di quei gran premi dellamontagna che entusiasmano ilpubblico (in via eccezionale og-gi le biglietterie saranno apertedue ore prima dell’inizio) e percui non c’è bisogno di cercarestimoli: Piacenza-Busto Arsizioè la rivincita della semifinalescudetto dell’anno scorso. E aCaprara non è necessario ricor-dare la rivalità fra Villa e laYamamay. «Io posso solo direche ho una grandissima vogliadi giocarci contro, stimo sia lasocietà sia l’allenatore. I diri-genti hanno dato al gruppo lapossibilità di crescere, è un si-stema che dovrebbe essere pre-so ad esempio». Con Piacenza,negli undici precedenti in A1Busto ha vinto dieci volte. Lasconfitta è arrivata in gara-2 disemifinale della scorsa stagio-ne, nell’unica sfida finora gioca-ta al PalaBanca. «Quando pre-paro le partite non guardo lestatistiche. Individualmente lemie giocatrici non sono inferio-ri alle lombarde, però loro sonoun po’ più avanti nel progettodi squadra». Per raggiungerleci sono meno di tre mesi: il con-to alla rovescia inizia stasera.

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Chef Baldassarreper Di Franciscaun menù speciale

La Piacenza di Caprara:«Pronto per il triplete»

PIACENZA (m. mar.) Dopo l’esonerodall’Mc Carnaghi niente pantofole, macambio immediato di casacca: «La stradainiziata con Novara prima e Villa Cortese poi— spiega Caprara — stava prendendo unaforma interessante: la crescita di unasquadra giovane che a breve sarebbe statain grado di dare fastidio alle grandi. Invecenon mi hanno fatto concludere il progetto».

A sinistraGianniCaprara, 50anni, duranteun timeoutnella suaesperienza aVilla Cortese;sottol’allenatorenella suanuovaavventura aPiacenza

Elisa con Fabio Baldassarre

49LA GAZZETTA DELLO SPORTSABATO 23 FEBBRAIO 2013

Page 8: Gazzetta dello Sport Locale

EleonoraCosta

Classe1995

RuoloAla destra

BiancaDel Balzo

Classe1996

RuoloPivot

DanielaDovesiClasse

1992Ruolo

Portiere

Un portiere, un pivot, due alie un terzino: Daniela, Ilaria,Eleonora, Bianca e Giuliainseguono l’Olimpiade 2016

IlariaDalla Costa

Classe1995

RuoloTerzino sx/dx

RISULTATI E CLASSIFICHEsu milombardia.gazzetta.it

GiuliaLosio

Classe1997

RuoloAla Destra

PALLAMANO LA STORIA

la cinquinaS SS

IN SLOVENIA UN CAMPIONATO PER CRESCERE

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Fuga per la vittoriain Slovenia per sportOgni settimana da Roma a Trieste in aereo, poi in pullmanoltre confine: l’avventura di 5 lombarde della pallamano

1 Il portiere Daniela Dovesi impegnata in una parata duranteuna partita del campionato sloveno 2 L’ala destra EleonoraCosta pronta alla conclusione a rete 3 Il pivot Bianca Del Balzoin azione 4 Sempre Eleonora Costa supera un’avversariae si prepara alla conclusione a rete dalla fascia destra

MARIO SALVINI

Daniela ed Eleonora, Ila-ria, Bianca e Giulia, cinque ra-gazze che quasi tutti i fine setti-mana volano da Roma a Trie-ste. E da lì, in pullman, arriva-no in posti come Krim, o Krka,piccoli paesi di là dal confine.Perché loro giocano nel cam-pionato sloveno. Però con unasquadra italiana. Sembra tuttoun po’ complicato, ma non loè. E’ che la Federazione italia-na di pallamano due anni fa èpartita con un progetto. Forseispirandosi a Lucio Dalla l’hachiamato Futura e ci ha messodentro un gruppo di ragazzi-ne che se ne stanno in ritiropermanente. Non è propriouna nazionale, anche se ci as-somiglia molto. Marco Trespi-di, ideatore e responsabile(non solo tecnico) del tutto,tende a far coincidere le due

entità. Futura è l’Italia che so-gna quel che la nostra pallama-no femminile non ha mai rag-giunto: gli Europei, magaril’Olimpiade del 2016. E perriuscirci per ora fa pratica nelcampionato sloveno.

Tutte a scuola Quindi insiemead altre 13 ragazze di altre re-gioni, Daniela Dovesi e BiancaDel Balzo da Gallarate, IlariaDalla Costa da Cassano Magna-go e Eleonora Costa da Carna-go (tutte e quattro provenientidal Cassano Magnago), piùGiulia Losio da Leno, abitanotutte alla Cecchignola, la citta-della militare, a Roma. Il che èpossibile grazie all’accordo trala Figh, il Coni e l’Esercito, chefornisce strutture, intese comeimpianto di allenamenti, pale-stra pesi, piscina, vitto e allog-gio in foresteria. Ma tranquilli:nessun contatto con i militari.«Non ci parliamo nemmeno,

quasi non li vediamo», diceBianca Del Balzo, che ha 16 an-ni e come Losio e Dalla Costa èarrivata quest’anno, mentreDovesi e Costa c’erano già nel-la scorsa stagione, quando Fu-tura partecipava alla serie A ita-liana. Tra i termini dell’accor-do c’è che le ragazze devonoandare a scuola. Tassativamen-te. Quindi la 20enne Dovesistudia ostetricia, Costa e DellaCosta frequentano istituti tec-nici, la Del Balzo è al liceo arti-stico e la Losio va alla scuolaper parrucchieri. Poi, al pome-riggio, allenamenti: pesi trevolte a settimana, tecnica tuttii giorni, dalle 17.45 alle 19.45,più una seduta ruolo per ruo-lo. In totale 16-18 ore la setti-mana.

Sei vinte E poi il sabato via: Ro-ma-Trieste-Slovenia. Se la lo-calità slovena è a un’ora o pocopiù dal confine si va, si gioca e

si torna in giornata. Se è piùlontana, si dorme là, si fa la par-tita la domenica mattina, e lasera si rientra. Finora le ragaz-ze hanno giocato 9 partite, seivinte, 3 perse. Due delle qualicontro le migliori, come ilKrim che ora è ai quarti diChampions. Impossibile dire ache posizione di classifica sia-no, perché le altre squadre digare ne hanno già giocate 14.«Fisicamente e tecnicamentele formazioni slovene sono diun altro livello, avvicinarci a lo-ro per noi è un progresso note-vole», dice Trespidi. Che rac-conta anche come le altre pos-sibilità erano di partecipare alcampionato spagnolo, a quellofrancese o a quello ungherese.Solo che la Slovenia a conti fat-ti costava meno. «Quel che ècerto è che alla ragazze sonorichiesti molti sacrifici, e che lo-ro rispondono in modo eccel-lente». Lo conferma BiancaDel Balzo: «Certo la conviven-za, 24 ore su 24, sette giorni susette, ha anche i suoi proble-mi. Io per esempio non possosempre ascoltare la musicache mi piace, e soprattutto nonal volume che vorrei. E ho po-che possibilità di uscire. Ma ingenerale, dopo un mesetto diambientamento, le cose vannobene. Siamo tutte amiche, ci di-vertiamo in campo e fuori. Ilnostro sogno vale qualche pic-colo sacrificio».

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50 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 23 FEBBRAIO 2013

Page 9: Gazzetta dello Sport Locale

AtleticaDONNE IN CORSA Un pomeriggio dedica-to alle donne. Oggi alle 16, raduno nellanuova e tecnologica piazza Gae Aulentidi Milano, per allenarsi e correre in grup-po con i consigli dei coach di Nike.

PARCO DI MONZA Appuntamento conEmergency e la corsa a passo libero nelParco di Monza. Ritrovo e partenza en-tro le 13 in via Confalonieri, a Villasanta.

Hockey inlineMilano a Cittadella(al.ambro.) Sarà una specie di remakedella finale di Coppa Italia per il MilanoQuanta, che stasera alle 20.30 sarà im-pegnato a Cittadella (Padova), nellaquart’ultima giornata della regular sea-son. Impegno sulla carta piuttosto age-vole per la formazione rossoblù (all’an-data vittoria per 14-3, in Coppa Italiaper 8-6 e lo scorso anno successoesterno per 9-0, quindi tutti precedentimolto favorevoli) che in caso di sconfit-ta del Monleale contro Padova potreb-bero ritrovarsi primi in classifica. Inogni caso i piemontesi, primi a parimeri-to con il Quanta e battuti, devono anco-ra osservare il turno di riposo.

NuotoREGIONALI (al.f.) Due giorni di campiona-ti regionali invernali: oggi alla piscina Sa-muele di Milano sono in programma ledistanze speciali mentre domani gli uo-mini gareggeranno a Desenzano (Bs) ele donne rimarranno in via Mecenate. Ilprogramma si completerà il prossimo fi-ne settimana (2-3 marzo).

PallavoloPOWER CON CAGLIARI (al.ambro.)Scontro diretto per il quarto posto perla Power Volley It&Ly Milano che stase-ra alle 19.30 al Centro Pavesi Fipav (viaDe Lemene) ospita Cagliari per la 17a

giornata di B1. Per gli uomini di Marane-si, reduci da 2 k.o. consecutivi, un ma-

tch fondamentale per inseguire i playoffpromozione. La capolista Cantù oggi al-le 21 ospita Crema (terz’ultima), mentrealla stessa ora i Diavoli Rosa Brugherioaffrontano il derby con l’Agnelli Berga-mo, terza forza del girone.

SAUGELLA-VERCELLI (al.ambro.) Tental’allungo la Saugella Monza, leader incon-

trastata del girone A di B1 donne, con 16vittorie in altrettante partite e soli 3 setpersi. Stasera alle 21 al PalaIper arrivaVercelli, quarta forza del campionato.Intanto le brianzole hanno conosciuto leloro prime avversarie nella Final Four diCoppa Italia di B1 che si giocherà il 29 e30 marzo a Rovigo: si tratta di Vicenza,attualmente sesta nel girone B.

Calcio donneC’è Torres-Brescia(f.sal.) Alle 14.30 il Brescia affronta oggiin trasferta la Torres, campionessad’Italia in carica. Contro la squadra sar-da, capolista imbattuta (19 vittorie e 2pari), un solo obiettivo per le leonesse:vincere e restare agganciate al trenoChampions League. Le altre gare rinvia-te per impraticabilità dei campi.

Hockey pistaIl Lodi va a Prato(al.ambro.) Trasferta da non sottovalu-tare per l’Amatori Sporting Lodi che sta-sera alle 20.45 sarà di scena a Prato. Itoscani sono noni, all’andata si sono ar-resi solo 6-4, ma in casa in questa sta-gione hanno perso una sola partita, con-tro il Cgc Viareggio.

MotoriRally e solidarietàLa Lombardia Ronde Cup raddoppia. Ilcampionato regionale dedicato alle ron-de, infatti, come nel 2012 premierà laclassifica assoluta e i vincitori di classe,ma non solo. Per il 2013 è stato aggiuntoanche il Trofeo «Cancro Primo Aiuto»,con piloti e navigatori «tutti contro tut-ti». La presentazione del campionato2013 si è svolta a Curno (Bergamo), nel-la sede di AutoTorino, che di «CancroPrimo Aiuto» è partner. Il calendario pre-vede sette gare. Si inizia il 16 e 17 marzocon la Ronde Sebino, nel Bergamasco.

SciGIORNATA NO (s.s.) Giornata negativaper le sciatrici lombarde nei Mondiali ju-niores di sci alpino, a Mont Ste. Anne(Can). Nel gigante femminile vinto dal-l’austriaca Lisa-Maria Zeller sulla norve-gese Ragnhild Mowinckel e la franceseRomane Miradoli, tutte e quattro le no-stre rappresentanti si sono ritirate: IdaGiardini nella prima manche e NicoleAgnelli e Alessia Medetti nella seconda.

Non ha invece preso il via al pomeriggioSofia Goggia: la bergamasca, sofferen-te alla tibia destra dopo la botta presadue giorni fa nel riscaldamento dello sla-lom, ha chiuso 33a la prima manche e hapreferito non rischiare per non compro-mettere la partecipazione alle gare deiprossimi giorni.

TennisREMONDINA IN CORSA (cr.so.) Resta so-lo la bresciana Giulia Remondina a difen-dere i colori lombardi nei tornei interna-zionali di questa settimana: ha raggiun-to la semifinale a Macon, in Francia (10mila dollari, indoor), superando la fran-cese Gaelle Desperrier per 6-4 6-4.

(gi.pr.) È diventata unaserie al meglio delle 5 gare.Milano e Val Pusteria siritrovano stasera, a Brunico(ore 20.30, radioblabla.org)per il terzo atto dei quarti difinale. Equilibrio totale finora:un successo esterno perparte, due gol ciascuno: «Cidavano per spacciati – dicecoach Insam – invece stiamogiocando alla pari. Dobbiamo

essere orgogliosi dellenostre prestazioni. Lo 0-1dell’altra sera non deveabbatterci: meritavamo dipiù». Nel Milano ancora fuoriEsposito, mentre il ValPusteria potrebbe riproporrePajic. «Loro possono fareturnover, noi abbiamo unostraniero in meno. Speroquesto non pesi». Gara-4 sigiocherà a Torino, martedì.

GARA3, MILANO IN CASA DEL VAL PUSTERIAINSAM: «NOI SPACCIATI? NO, SIAMO VIVI»

Grande Milano

hockey ghiaccio

TUTTI GLI APPUNTAMENTIsu milombardia.gazzetta.it

Lombardia

CICLISMO SCATTA LA STAGIONE DEI DILETTANTI

PALLANUOTO In vasca per la 15a giornata

15le squadre

elite eunder 23

della Lombardiaall’edizione 2013della Coppa San

Geo

244corridoritesserati

nelle squadrelombarde,

26 corridoritesserati fuori

regione e6 stranieri

17le squadrelombarde

presentinell’edizione

2012, due in piùrispetto a

quest’anno. Nel2009 furono

addirittura 21

Racconta, proponi, segnala a GAZZETTA MILANO & LOMBARDIA via Solferino 28, Milano (mail a [email protected]). Pagine a cura di MANLIO GASPAROTTO

(f.pet.) Testa coda in SerieA1 per l’An Brescia. Questopomeriggio, ore 15, gli uominiguidati da Alessandro Bovosaranno di scena in casa controCamogli, ultimo in classifica. Ununico obiettivo: continuare lapropria corsa in vetta allaclassifica. Unico assente saràGoran Fiorentini, fermo ancora aibox per uno strappo muscolaread una spalla. Con i liguri è caccia

al quindicesimo successoconsecutivo. «Senza presunzionepossiamo dire che quella con ilCamogli è una sfida facile per noi– ammette il capitano RobertoCalcaterra . Loro sono unasquadra molto giovane, noi unacorazzata esperta affamata dipunti. Non dobbiamo peròcommettere l’errore di pensaredi averla già vinta: ogni gara vagiocata dall’inizio alla fine».

Brescia pronto a mangiarsi il CamogliCalcaterra: «Ma senza sottovalutarli»

a

L’ALBO D’ORO

I NUMERI

Nel Bresciano si parte con la San Geo: Villella e Martinelli tra i favoriti(d.v.) Ventisette

squadre, di cui due formazionisvizzere, per un totale di 205iscritti, partecipano stamanialla 89a Coppa San Geo 43˚Trofeo Caduti diSoprazocco Memorial ItaloRagnoli, organizzata dal grupposportivo San Geo. Tra i favoritiper il successo finale ci sonoRicardo Pichetta (Monviso),recente vincitore dellaMentone Alassio, DavideVillella (Colpack), AndreaTrovato (Palazzago), NicolaGaffurini (Delio Gallina), MicheleSimoni (General Store), MirkoTedeschi (Idea), Mirko Nosotti(Fgm), Davide Martinelli (FoodItalia), Pierre Paolo Penasa(Zalf) e Niccolò Bonifazio(Viris). Il ritrovo è fissato alle 11dai locali del Centro sportivo diPrevalle (Bs). Partenza alle ore12.30 da via Bonsignori.Percorso: Prevalle, Gavardo,Soprazocco, Morsone,Calvagese, Prevalle daripetersi 6 volte, poi circuitofinale da percorrere cinquevolte con lo strappo di SanBiagio prima della conclusionea Soprazocco di Gavardo dopo152 chilometri. Questo l’Albod’Oro recente: 2012 DanieleCavasin, 2011 Renzo Zanelli,2010 Marco Zanotti, 2009Davide Cimolai, 2008 MicheleMerlo, 2007 Hrvoje Miholjevic(Cro), 2006 Roberto Ferrari,2005 Roberto Traficante, 2004Michele Maccanti, 2003 AngeloCiccone, 2002 GiacomoMontanari, 2001 Alberto Loddo,2000 Cristian Bianchini.

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AGENDA E RISULTATI

4 La Lombardia pedala forte Edizione n. 89L’anno scorsotrionfò Cavasin

DANILO VIGANÒ

La Coppa San Geo è arri-vata alla soglia della novanti-na. Compie oggi ottantanoveanni ed è più giovane che mai.La classica bresciana (dal2007 nel calendario UCI Euro-pa Tour) inaugura di fatto lastagione su strada degli elite eunder 23 che, sempre in Lom-bardia, si concluderà il 22 otto-bre, nel Mantovano, con il GpAutunno di Acquanegra sulChiese.

Tutto pronto Partono così novemesi di competizioni che nonmancheranno di esaltare le do-ti tecnico-atletiche dei campio-ni di domani. Il movimentolombardo espone un quadro di15 squadre (2 in meno rispettoallo scorso anno) per un totaledi 244 corridori tesserati, dicui 6 stranieri. Ventisei invecesono i ragazzi che correrannoper formazioni extra regionali.Dopo il passaggio di molti atle-ti importanti al professioni-smo (vedi Aru, Barbin, Catta-neo, Wackermann, ndr), oratocca a Davide Villella, DavideMartinelli, Nicolas Marini, Ni-cola Ruffoni, Alessandro To-nelli, Simone Petilli, Gianfran-co Zilioli, Andrea Garosio, Mat-teo Cigala, Luca Chirico, Danie-le Dall’Oste trascinare il grup-po. Che deve crescere anche at-traverso esperienze internazio-nali che possono risultare mol-to importanti per loro. Que-st’anno, poi, ci sono i mondialiin Italia, a Firenze. Gi atleti diriferimento per la nazionale

Under 23 di Marino Amadorisono il bergamasco Villella, 21anni della Colpack (professio-nista con la Cannondale dal2014 e plurivittorioso nel2012 con 11 successi) e un fi-glio d’arte, il bresciano DavideMartinelli, 19 anni, del teamtoscano Food Italia già stagistacon la Sky: entrambi hanno di-sputato il mondiale dello scor-so anno in Olanda (strada ecrono) e comunque hanno giàdimostrato di sapersi destreg-giare bene in campo interna-zionale.

Come esempio Su di loro si puòscommettere che diventino ilpunto di riferimento dei ragaz-zi che stanno emergendo alleloro spalle, i cosiddetti debut-tanti nella categoria, che sonoaffidati a club che vanno per lamaggiore come Mattia Frap-porti (Trevigiani), SimoneConsonni e Simone Bettinelli(Colpack), Davide Ballerini(Team Idea), Michael Brescia-ni (Marchiol), Jakub Mare-czko (Viris-Maserati) e Miche-le Bicelli (Delio Gallina). LaCoppa San Geo riaccende dun-que la bagarre in un plotoneancora tutto da scoprire. Tragli animatori di questa stagio-ne 2013, che si preannunciaestremamente interessante, sa-ranno quasi certamente gli uo-mini del Team Colpack, la for-mazione diretta da GianlucaValoti e Antonio Bevilacqua, edella Palazzago-Fenice di Oli-vano Locatelli che quest’annoha addirittura ingaggiato 39corridori.

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In alto, il TeamColpackal completo.A sinistra,il brescianoDavideMartinelli, 19anni, e DavideVillella, 21anni, del TeamColpackRODELLA

51LA GAZZETTA DELLO SPORTSABATO 23 FEBBRAIO 2013

Page 10: Gazzetta dello Sport Locale

www.gazzetta.it - [email protected]à RCS MediaGroup SpA Divisione Pubblicità Via Villari 50 Bari Tel. 0805760111

su Bellomo«Ha accusato un

comprensibileperiodo di

flessione. Gli èsolo capitato nel

momentosbagliato, dopo

il mercato. Ma ilragazzo è forte

e reagirà»

sulla serie B«In questo

campionato puòaccadere di

tutto. Anche chiora insegue

i playoff, in unpaio di settimanepotrebbe essere

risucchiato inzona playout»

sul momento«La mia squadraha solo bisogno

di una vittoriaper sbloccarsi.

Non firmerei peril pareggio

contro il Vercelli.Vogliamo

una vittoriatoccasana»

Agostinone, sms al Foggia«Potenza ultimo? Occhio...»

Sarà Taranto d’assaltosul campo della Puteolana

Grottaglie cerca l’impresacontro l’Ischia capolista

Puglia&Basilicata

S

Torrente «Problema di testaPunto su Caputo e Ghezzal»

S

S

«Negli scontridiretti prevale chiha più tecnica.E loro due farannola differenza»

Serie DBari HADETTO

«So che i ragazzihanno qualitàe che saprannointerpretarebene la partita»

FOGGIA (r.p.) Archiviata l’esultanza polemicadopo il gol al Bisceglie («ma solo verso chi non perdeoccasione per contestare, specie contro i foggiani»),Agostinone mette in guardia il Foggia per la gara colPotenza, ultimo. «Non sarà facile. Vorranno rifarsi del7 0 subito dal Gladiator — dice il centrocampista —. Manoi vogliamo confermarci e, se continuiamo a giocarebene, perderemo ben poche gare ancora». Confermadel modulo 3 1 4 2 e chance dal 1’ per il play Quinto e,forse, per il terzino Villani e la punta Palazzo.

FRANCO CIRICIBARI

Per spazzare via i guai, Tor-rente si affida ai più esperti. Nei90’ più delicati del campionato,contro una Pro Vercelli che si gio-ca le residue briciole di speranzaconcesse dalla classifica, il me-stiere può aiutare il Bari a risolle-varsi. Almeno per oggi i più gio-vani possono attendere. Torna-no così in ballo Defendi, De Falcoe, forse, Dos Santos. Mentre inprima linea tutto è affidato al tan-dem Caputo–Ghezzal. «Dobbia-mo assolutamente ritrovare gliuomini più importanti — è chia-ro il messaggio del tecnico, pri-ma della partenza per Vercelli—. Mi aspetto di più, molto dipiù, dai calciatori più navigati.Per svariati motivi finora i variDe Falco, Iunco, Dos Santos e De-fendi non hanno reso al massi-mo. Ma in questo momento ci oc-corre il loro bagaglio di esperien-za».

Positivo Dispensa sicurezze, ilnocchiero biancorosso: «In setti-mana ho avuto risposte positivedal gruppo. I ragazzi vogliono re-agire. Sono carichi, concentrati econsapevoli della situazione incui ci siamo cacciati. Non ci atten-de una sfida da ultima spiaggia,come sostiene qualcuno, ma èevidente che per la classifica que-sto match può rivelarsi molto im-portante». E ancora: «Siamo alleprese con un problema di testa.La mia squadra ha bisogno diuna vittoria per sbloccarsi. Purcon il rispetto dovuto alla ProVercelli, che a gennaio si è raffor-zata con gente di categoria, nonfirmerei assolutamente per unpareggio. Per noi questa può es-sere la partita della svolta».

La differenza Carica a mille quan-ti gli possono assicurare il salto

di qualità. «Negli scontri direttiprevalgono le giocate degli uomi-ni tecnicamente più bravi. Sonoloro a fare la differenza. Sto ve-d e n d o b e n e l a c o p p i aCaputo–Ghezzal. Si conoscono,hanno caratteristiche comple-mentari. Il capitano è in crescita,Ghezzal può darci tanta esperien-za e, mi auguro, qualche gol.Già, speriamo di sbloccarci final-mente. E non mi riferisco soloagli attaccanti, ma anche ai cen-trocampisti. Mancano all’appel-lo anche i loro gol».

L’ultimo goleador Il discorso chia-ma in causa Bellomo, l’ultimobiancorosso in ordine di tempo acentrare il bersaglio (1-1 a Citta-della). «Ha accusato un compren-

sibile momento di flessione. Gli èsolo capitato nel periodo sbaglia-to, subito dopo la fine del merca-to. Ma il ragazzo è forte, reagi-rà».

Capire Non è preoccupato dallaclassifica: «In questa serie B puòsuccedere di tutto. Anche chi orainsegue i playoff, in un paio disettimane potrebbe essere risuc-chiato in zona rischio. Nulla èscontato. Io continuo a puntaredeciso sul mio Bari. So che i ra-gazzi hanno qualità tecniche emorali importanti. A Vercellidobbiamo capire il momento edessere bravi a interpretare il ma-tch, per conquistare una vittoriatoccasana».

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TARANTO (f.p.) Tre vittorie e un pareggio nelleultime 4 partite: la serie è questa, il Taranto vuol tenerlaaperta. In casa della Puteolana la missione, classificaalla mano (e anche precedenti alla mano: è stata laprima battuta con Pettinicchio in panchina), è possibile.Per arrivarci basta oggi (ore 14.30) confermare gli 11 didomenica, affidarsi a equilibri già trovati e ai solitiattaccanti, che hanno firmato la svolta.FORMAZIONE (4-3-3) Costantino; Rosato, Terrenzio,Prosperi, Stigliano; Cordua, Catalano, Vicedomini;Mignogna, El Ouazni, Molinari. All. Pettinicchio.

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GROTTAGLIE (Ta) (g.r.) L’Ischia capolistavince da 8 gare, ha conquistato 28 punti fuori casa (su33), ha il miglior attacco del girone (45 gol) e la difesameno battuta (8) della D. Il Grottaglie perse 9 1all’andata, ma adesso crede nell’impresa nell’anticipoodierno (ore 14, Raisport 2). Pellegrino potrebbescegliere il 4 3 3, con Cristofaro, Rebecca eRadicchio in avanti. Torna Salvestroni.FORMAZIONE (4-3-3) De Gennaro; Quaranta,Mitrotti, Buono, Pisano; Salvestroni, Lenti, Vitagliano;Cristofaro, Radicchio, Rebecca. All. Pellegrino.

«Con i bigscacciamole paure»

STORIE DI TECNICI, E DI TANTA VOGLIA DI IMPORSI. Torrente, L’ALLENATORE DEL BARI, SENTE CHELA SUA SQUADRA È A UN PUNTO DI SVOLTA. Toma L’ALLENATORE DEL LECCE STA PER INCROCIAREL’ENTELLA GUIDATA MOLTI ANNI FA DA Ventura IL QUALE ORA PARLA DI UNO SCHEMA COMUNE: IL 4 2 4

Vincenzo Torrente,47 anni, guida il Bariper la seconda stagionein serie B ARCIERI

SABATO 23 FEBBRAIO 2013

Page 11: Gazzetta dello Sport Locale

su Toma«Una volta ci

confrontammo sul4-2-4 e lui dissescherzando: "Hocosì tanta stima

per lei, che è unodei pochi in Italia

che possonoparlare di calcio

con me..."»

Società: rimpastoOggi nuovo Cda

Doppia sedutaper i biancorossi

su Palmieri«Lui e

Franciosohanno scandito

coi gol il mioperiodo di

trionfi a Lecce.Io li ricordo con

l’amico EzioCandido, ex

team-manager»

le altre

S

S

Il tecnico, doppio ex, e la sfida di domani«Bravi i liguri, ma i giallorossi sono super»

2a DIVISIONE A MELFI

PALLAMANO SERIE ACALCIO A 5

HADETTO

PALLAVOLO L’ANTICIPO DI A-1 ALLE 20.30

GIUSEPPE CALVI

Sale sulla macchina deltempo e si riscopre... con qual-che capello in più. GiampieroVentura, 65 anni portati in mo-do invidiabile, accetta di giocarein anticipo Entella-Lecce, per luiuna sfida un po’ speciale. E inevi-tabilmente si lascia travolgeredall’onda di un passato felicissi-mo sulle due sponde calcistiche.Gli piace fare emergere questisuoi trascorsi come se parlassedella preistoria.«Troviamo qualche foto e vi di-mostrerò quanti capelli avevo,quasi 30 anni fa: era il 1984,quando andai ad allenare l’Entel-la - racconta l’attuale tecnico delTorino -. Altro che Spalletti, cheera già in caduta libera quanto apeli sulla testa e passava quasiper un capellone, solo perché sa-peva sistemarsi quei pochi rima-stigli. Volli Luciano, tattico dicentrocampo, nella mia squa-dra, sia all’Entella che allo Spe-zia. Che bella avventura a Chia-

vari! Promozione in Serie C2 epoi il mio primo torneo da allena-tore professionista. Mi ci portòMario Delle Piane, che da sé valela storia dell’Entella...».

Chi la convinse a trasformarsida insegnante di educazione fi-sica a professore di calcio?«Appunto, Delle Piane. A 28 an-ni, dopo aver meritato anche leattenzioni di Liedholm, smisi digiocare per un’ernia del disco: al-l’epoca, richiedeva un pesanteintervento chirurgico. Comin-ciai a fare pratica come tecniconel vivaio della Sampdoria. Del-le Piane, ex calciatore dell’Entel-la, aveva un banco-vendita difrutta e verdura al mercato diTerralba, a Genova. Era ild.s. dell’Entella e, quando ciincontravamo, parlavamo difrutta e schemi di gioco. Miportò nella sua squadra, in In-terregionale; lasciai l’inse-gnamento per il calcio. An-zi, per il calcio e la focac-cia».

In che senso?«Promossi in C-2, io e i giocatorifacevamo abbuffate nel fornodel presidente dell’Entella, Bar-bieri. Dopo l’allenamento, anda-vamo nel suo panificio e mangia-vamo chili di focacia genovese.Chiavari e Lecce sono state tap-pe della mia gioia calcistica».

S’aspettava che Entella-Lec-ce potesse essere uno scon-tro diretto per la promozione?«Sono felice che l’Entella sia inzona playoff. Due anni fa ho co-nosciuto Gozzi, persona seria enon esibizionista, tramite lo

sponsor "Elce arredamenti",che risale al mio tempo, e ho

pesato la forza economicadel club. Magari l’Entella sa-lirà ancora. Ma il Lecce è diun’altra dimensione».

Non ci sarà storia per lapromozione diretta?«No, non può esserci. Gioca-tori come Giacomazzi, Bo-gliacino, Chevanton e altrisono di categorie superiori.

Lecce vanta una tradizione stra-ordinaria. Ho trascorso due annifantastici, conquistando il dop-pio salto dalla C1 alla A. Ognitanto con l’amico Ezio Candido,ex team-manager, ripassiamoquel periodo di trionfi, sanciti so-prattutto dai gol di Francioso ePalmieri».

Ha lavorato a Pisa e Bari: avràsentito parlare di Toma?«Gianluca Petrachi me l’avevagià descritto come un personag-gio sopra le righe. Poi, in ritiro aLecce col mio Pisa, ho conosciu-to Toma e ci siamo confrontatisul 4-2-4. "Mister, ho tanta stimaper lei, che la considero uno deipochi in Italia che possono parla-re di calcio con me", scherzò An-tonio. Mi piace, ha idee e meritadi proporre il suo progetto an-che in B, dopo la promozione di-retta del Lecce, magari con l’En-tella vittorioso ai playoff. Ormaitutti fanno un gioco a specchiocon gli allenatori avversari. Inve-ce, uno come Toma ci mette delsuo».

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Nuovo rimpasto societario.Il patron Depasquale ha azzeratole cariche. Oggi è in programmaun Consiglio di Amministrazionenel quale sarà stabilito il nuovoorganigramma e sarà individuatauna figura di riferimento checoadiuverà Depasquale nellaconduzione amministrativa delclub. «Una persona che dovràfare un esame completo di tuttala gestione economica dell’Andrianelle ultime stagioni — dice ilpresidente —. Così da individuarecome e quando sono staticontratti alcuni debiti che noncompaiono nei libri contabili e chenoi, invece, abbiamo trovato...».

Giuseppe Ernesto

BARLETTA Ancora unadoppia seduta di allenamenti ieriper il Barletta di Novelli. Lavorosvolto soprattutto su esercizitecnico tattici con la disputa diminipartitelle a campo ridotto.Unici assenti il lungodegenteMenegaz e Allegretti, che hal’influenza. La squadra si ritroveràquesta mattina per proseguire illavoro di avvicinamento alla garacontro il Gubbio, seduta che verràreplicata anche domani mattina.Poi al termine dell’allenamento,Novelli lascerà liberi i giocatorifino a martedì pomeriggio, giornoin cui è prevista la ripresa dellavoro sul campo.

Matteo Tabacco

MARTINA F. (Ta) Sullastrada del Martina di FrancescoBitetto c’è il Melfi di suo cuginoDino Bitetto: un confronto che,al di là della sfida «in famiglia»,assume particolare importanzaper il futuro di entrambi i club,cui servirebbe la vittoria perirrobustire la classifica e lepossibilità di centrare i playoffper i pugliesi e la salvezza per ilucani. Sono i motivi principaliper cui il tecnico del Martinacerca di nascondere leintenzioni tattiche nellasperanza di poter sorprenderel’avversario con una condottadi gara imprevedibile: e anchese l’allenamento di ieri sembraaver sufficientemente chiaritole sue idee, le scelte definitiveavverranno soltanto dopo larifinitura odierna, cheprecederà la partenza perMelfi.

Tonio Messia

CONVERSANO (Ba) Nelgiorno dell’attesa convocazionedi Pablo Marrochi nellanazionale italiana (il forte jollyitalo uruguaiano di 27 anni delConversano esordirà controIsraele il 3 e 5 marzo prossimi)le pugliesi si rituffano nelcampionato di serie A checelebra la 6a giornata di ritorno.La capolista Fasano (45), conMessina e Rubino in dubbio, favisita alle 18.30 al Palermo(nono in classifica a 12).

Le altre Alle 19, tutte davanti al

proprio pubblico, scenderannoin campo il Conversano(secondo a quota 39 e con ilnuovo portiere Barattini) controCittà Sant’Angelo (quinto a 24); ilbaby Noci (sesto a 22) cheospita Teramo (quarto a 25) e ilPutignano (ultimo a 3) che sfidaFondi (terzo a 26).

Donne Nella 3a giornata dellaseconda fase di A 1 donne, alle16,30 al Pala San Giacomol’Amatori Conversano (terza a20) ospita Nuoro (quinta a 3).

Antonio Galizia

(a.gal.) Trasfertaabruzzese per il babyPutignano. Nella 7a di ritorno,il Promomedia Sport Five(ultimo a zero), che recuperabomber Lucas ma perde ilportiere Pagliarulo persqualifica, fa visita alle 18 alPescara degli ex, i nazionaliLeggiero e Bruno Da Silva(out per infortunio). All’andatafinì 0-5. Fu la sconfitta cheprovocò la smobilitazionedella rosa titolare e ilcoinvolgimento dei babyUnder 18 e 20 del club.

d

PRIMO PIANO L’INTERVISTA

Castellana va a Latina«Riscatteremo Trento...»

Il Martina cercapunti playoff

Insidia Palermo per il Fasano capolistaConversano, Noci e Putignano in casa

Il Putignano sfidagli ex del Pescara

VenturaVentura«Lecce è già in BEntella da playoff»

ANDRIA

BARLETTA

GiampieroVentura, 65anni, ligure dinascita, allenaora il Torino. InPuglia è statoil tecnico delLecce,condotto a unadoppiapromozione,dalla C-1 alla A,tra il ’95 e il ’97(foto in basso).Ha poi raccoltol’eredità diAntonio Contenel Bariappenapromosso in A(giugno 2009),rimanendo finoall’addio nelfebbraio 2011LAPRESSE-TODAY

CASTELLANA GROTTE (Ba)

(a.gal.) Con il dubbio Pa-paroni (problemi muscola-ri-lombari per il libero) e la no-vità Stivachtis (il secondo pal-leggiatore greco ingaggiato alposto dell’infortunato Kru-mins) la Bcc Nep Castellana af-fronta stasera (ore 20.30) in tra-sferta l’Andreoli Latina nell’an-ticipo della 9a di ritorno di A-1.La squadra allenata da SilvanoPrandi è una diretta avversariaper l’ottavo posto che garanti-rebbe gara-3 in casa negli otta-vi dei playoff. Un’avversaria,dunque, da battere. «DopoTrento — dice il palleggiatoreMarco Falaschi — dove davve-ro non potevamo fare di più per-ché poco abituati al livello im-posto dalla squadra di Juantore-

na in battuta, giochiamo controLatina sperando davvero che lasquadra laziale pensi alla pros-sima finale di Cev. Noi ci prove-remo: per fare nostro l’ottavoposto cercheremo i 9 punti nel-le ultime 3 partite».

Ansia A preoccupare coach Fla-vio Gulinelli (un ex) è la condi-zione di Paparoni, l’arma in piùdel Castellana nei trionfi con lebig Piacenza, Modena e Cuneo.«È pronto Ricciardello — diceFalaschi — che ha già dimostra-to di poterlo sostituire bene. Ioho fiducia». E Gulinelli: «In que-ste ultime tre gare abbiamo lapossibilità di guadagnare puntiimportanti. Dovremo affrontar-le con gli stessi livelli di giocoche ci hanno fatto guadagnare iplayoff con anticipo».

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43LA GAZZETTA DELLO SPORTSABATO 23 FEBBRAIO 2013

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ROMA

Ledesma

Fuori con il Siena, in campo con il BorussiaIl centrocampo di Petkovic ha cambiato pelle

MARCO CALABRESIROMA

Cristian Ledesma è così:tanto silenzioso, quanto decisi-vo. È il pedigree atipico del lea-der: non tanto un giocatore ap-pariscente, ma uno che badapiù alla sostanza che alla for-ma. Quello di cui ti accorgi so-prattutto quando non c’è. Il ter-mine di paragone è bello cheservito: in 72 ore, la Lazio si èaccorta di cosa voglia dire gio-care con o senza di lui. Nonche, soltanto con l’italo-argenti-no in più, la partita di Siena sa-rebbe stata vinta, ma una ma-no al centrocampo di certo Le-desma avrebbe potuto darglie-la. Pazienza, l’importante eratornare subito ai posti di co-mando: con il Borussia Moen-chengladbach si è rivisto Lede-sma, e si è rivista la vera Lazio.Che non avrà avuto davantil’avversario visto una settima-na prima in Germania, ma chedal rientro del suo faro a centro-campo ha tratto solo benefici.

Senza simili Se è vero che, nellafase offensiva di Petkovic, nes-suno ha una posizione stan-dard e definita per i 90’, c’è unpunto che resta fisso. Ledesma.E la Lazio non ha un giocatorecome lui: quando c’è, gente co-me Gonzalez e Hernanes puòsentirsi svincolata dai suoi com-piti di regia, e tutto il gioco nerisente in positivo. L’uruguaia-no ha addirittura segnato inuna delle tante apparizioni nel-l’area tedesca, il brasiliano si èpotuto prendere qualche minu-to di ferie, senza brillare comein passato ma senza scendereal di sotto della sufficienza.Aspetto, questo, che è inveceuna prerogativa di Ledesma:Marchetti a parte (6,38), il cen-

trocampista ha la media votopiù alta di tutta la Lazio (6,28,dietro soltanto a Scaloni, ora al-l’Atalanta e valutato su solequattro partite), ed è nella topten dei centrocampisti megliogiudicati della Serie A. Quantoa minuti, invece, solo Biavacon 2144’ ha giocato più di Le-desma (2074’), altro segnale diimprescindibilità, supportatoanche dal bottino portato a ca-sa dalla Lazio nelle due partitedi campionato in cui ha dovutofare a meno di lui: un pareggiocon il Torino il 31 ottobre, unabatosta a Siena lunedì scorso.

Cambio di mentalità Cosa che, sela Lazio vorrà crescere davve-ro, non dovrà più ripetersi.«Dobbiamo acquisire una men-talità vincente», ha detto Lede-sma dopo la vittoria col Borus-sia. Mentalità che si acquista,prendendo le parole di Candre-va, «avendo lo stesso approcciosia con le grandi che con le pic-cole squadre». Col Pescara, chegrande non è, tornerà anche Le-desma, sperando in un mondaynight migliore di quello (bian-co) nero di Siena.

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CON LO STOCCARDA

la media voto Gazzettadel centrocampista, secondanella Lazio solo a quelladi Marchetti, in testa con 6,38

ROMA (m.cal.) È partitoda Formello, Federico Macheda,e ha fatto il giro d’Europa.Manchester United, Sampdoria,Queens Park Rangers, e oraStoccarda. Ironia della sorte, aMacheda toccherà proprio la«sua» Lazio, maglia che sognadi tornare a vestire in futuro.Dopo l’exploit iniziale, allo Unitedsi è un po’ perso, tanto cheFerguson (inizialmente folgoratodalle qualità di Kiko), si èconvinto a mandarlo a farsi leossa. Con i tedeschi (che hannogià un altro italiano in rosa,Molinaro, che fa anche datraduttore a Macheda in questiprimi giorni a Stoccarda) non haancora esordito da titolare,limitandosi a qualche spezzonedi partita, compresi i 7’ contro ilGenk. All’Olimpico, invece, ci ègià tornato con la Samp: 1 0 perla Lazio il 16 gennaio 2011 e 19minuti per l’attaccante diLunghezza. Che spera, il 7 e il 14marzo, di avere più spazio e unrisultato diverso.

Cristian Ledesma,30 anni, alla Lazio

dal 2006, abbracciaCandreva

autore dell’1-0con il Borussia

ANSA

le partite giocate da Ledesmain questa stagione sulle 39complessive della Lazio:in campionato ne ha saltate due

6,28

L’insostituibileRientra Cristiane riecco la Lazio

Ora Machedavuol farelo scherzetto

34

BRUTTISSIMA IN TOSCANA, BELLISSIMA ALL’OLIMPICO CONTRO I TEDESCHI: MERITO ANCHE DEL RIENTRO DI LEDESMA SE Petkovic (NELLAFOTO) HA RITROVATO SUBITO LA VERA Lazio DOPO LA BATOSTA DI SIENA. SEMPRE PIÙ INDISPENSABILE IL CENTROCAMPISTAPER GLI EQUILIBRI DELLA SQUADRA. DA UN argentino ALL’ALTRO: DOMANI A BERGAMO Burdisso GUIDERÀ LA Roma DA CAPITANO

Federico Macheda, 21 anni

SABATO 23 FEBBRAIO 2013

Page 13: Gazzetta dello Sport Locale

17le presenze

di Burdissoin questastagione

con la magliadella Roma:

14 incampionato

e tre in CoppaItalia

6i gol segnati

dall’argentinoin Serie A

con la magliadella Roma,

gli ultimi duein altrettante

partiteall’Olimpico

controil Milan

2014la scadenza

del contrattodi Burdisso,

arrivatoa Roma

nell’estatedel 2009

dopo cinquestagioni

all’Inter

DI BRUNO TUCCI

Ultima chiamataper i giallorossi

Domani capitano contro l’Atalanta: «Andreazzoli è superCon Zeman invece tutto il gruppo non è stato all’altezza»

PRIMAVERA TORNA IL CAMPIONATO PER ROMA E LAZIO ELIMINATE DAL VIAREGGIO

E Bradley: «Finoranon siamo riuscitia dare il massimo,ma il meglio deveancora arrivare»

I NUMERI

Il difensore:«Dopo la vittoriasulla Juventusdobbiamo trovarepiù continuità»

La Roma può salire sul treno europeoLa Lazio deve difendere il 3˚ posto

Votocontro

CHIARA ZUCCHELLI

Continuità. È la parola chea Trigoria ripetono tutti, dall’al-lenatore ai giocatori fino ai diri-

genti. Ieri ne hanno parlato an-che Burdisso e Bradley, che aBergamo giocheranno dal-l’inizio: il primo con la fa-scia di capitano al centrodella difesa, il secondo inmezzo al campo al postodello squalificato De Rossi.

Ricordi Per Burdisso la parti-ta contro l’Atalanta ha un saporespeciale visto che nel 2004 haesordito con l’Inter proprio con-tro i bergamaschi. Di quel gior-no Nicolas ricorda l’emozione ela vittoria finale allo scadere gra-zie a un gol di Adriano. In tribu-na c’erano la moglie Belen e lafiglia piccola, Angelina, in pan-china Roberto Mancini, l’allena-tore che lo aveva fortemente vo-luto a Milano. Con lui il rappor-to, almeno all’inizio, era moltoforte così come oggi lo è quellocon Aurelio Andreazzoli, che lasocietà ha voluto blindare viaTwitter. «Stiamo scoprendo ungrandissimo tecnico — assicuraBurdisso a Sky —. Io lo conosce-vo, sapevo come preparava alla

grande le partite, sta facendo unottimo lavoro. Adesso dobbia-mo trovare continuità dopo lavittoria contro la Juventus e di-mostrare di essere una grandeRoma perché ancora non lo sia-mo». A Trigoria da quattro anni,il difensore argentino traccia lastrada da seguire: «Al di là dischemi, moduli e allenatore sia-mo noi che dobbiamo dare dipiù. Possiamo ancora finire in al-to e andare in finale di Coppa Ita-lia». La stagione con Zeman erapartita con ben altre premesse,Burdisso non lo nega: «Siamo ungruppo serio e abbiamo provatoa mettere in campo quello che ci

chiedeva il boemo, ma le cosenon sono andate bene e non soloper colpa sua che, anzi, ci ha inse-gnato tanto. È tutto il gruppoche non è stato all’altezza».

Bradley Uno dei fedelissimi diZeman era lo statunitense. Con-tro la Juve è entrato nella ripre-sa, domani partirà dall’inizio.«Finora non siamo riusciti a ren-dere al massimo, ci manca la con-tinuità per lottare e vincere qual-cosa. Ma il periodo più importan-te della stagione deve ancora ar-rivare e siamo tutti concentratiper finire al meglio».

La festa Mentre Bradley, Burdis-so e compagni si allenavano aTrigoria, i dipendenti intorno al-le 11.30 sono stati convocati daFrancesco Totti che voleva rin-graziare tutti per la sorpresa rice-vuta mercoledì. A disposizionepizza, crostate e dolci di ogni ti-po. Il capitano, che ha mandatoin rappresentanza il padre Enzo(vero regista di tutta l’operazio-ne) non c’era. Per lui niente alle-namento ma fisioterapia e pale-stra anche se l’affaticamento mu-scolare alla coscia destra nonpreoccupa: l’ecografia ha esclu-so lesioni.

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SERIE A VERSO LA TRASFERTA DI BERGAMO

4La Roma di Nico

De Rossi si gioca tutto con il CataniaBollini lancia Lombardi contro il Napoli

Ecco che, inaspettatamente, la settima delgirone di ritorno diventa una giornatadelicatissima per Roma e Lazio. I giallorossidovranno dimostrare a Bergamo che labella partita con la Juventus non è stata unfuoco di paglia; i biancocelesti avranno ildovere di cambiare rotta e di vincerefinalmente un match dopo le deludentiprove delle ultime settimane (Europaesclusa).

Con l'Atalanta, la squadra di Andreazzolinon avrà in campo Totti e De Rossi. Dueassenze fondamentali, in specie dopo che ilmister ha mostrato il nuovo volto dellaRoma, completamente diverso da quellodisegnato da Zeman. Senza il capitano chisarà il direttore d'orchestra e chi ispirerà ilgioco con i suoi lanci e i suoi fantasticiassist? E, privi del centrocampista, la difesaa tre sarà orba dell'uomo che dà forza etranquillità al reparto arretrato? Sonointerrogativi di non poco conto e fanno dellapartita con l'Atalanta una partita difficile ecomplicata. Lamela, Osvaldo e Pjanicsapranno arrivare in porta non avendo il«cervello» che detta la manovra? Ed ilpacchetto che difende l'area di rigore sapràopporsi alla velocità degli attaccantibergamaschi? Insomma, comunque, la sigiri questo match di domani saràimportantissimo per il futuro della Roma.Se, infatti, si vuole avere ancora la speranzadi giocare il prossimo anno in Europa (siapure se in quella minore) non si dovrannopiù compiere passi falsi, altrimenti si potràdire addio a quella competizione econsolarsi con la speranza di vincere laCoppa Italia, magari battendo in finaleproprio i cugini laziali.

Sull'altra sponda del Tevere, la squadra diPetkovic giocherà per la seconda volta dilunedì per lasciare spazio al rugby. Spaltisemivuoti per il match con il Pescara? Forsesì, per due motivi. Innanzitutto, nel primogiorno della settimana, specialmente di sera,la gente non è così propensa ad uscirequando il termometro scende e l'umidità tipenetra nelle ossa. Secondariamente, perchénon sarà una partita di cartello, vista laposizione in classifica degli abruzzesi.Inoltre, la tifoseria della curva Nord non è inestasi per i risultati delle ultime settimane.La Lazio ha racimolato pochi punti ed ora iltraguardo della Champions non è a portatadi mano come lo era qualche tempo fa.Proprio per tutte queste ragioni il mister diFormello dovrà stare attento affinché i suoiragazzi non si lascino travolgere da quelcomplesso di superiorità che può rivelarsidannosissimo. Passi falsi non se ne possonopiù compiere, perché Milan, Inter eFiorentina sono ad un tiro di schioppo equalsiasi risultato negativo significherebbecomplicare il cammino verso la conquista diun posto nell’Europa che conta.

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Silenzio, parla Burdisso«Ora torniamo grandi»

NicolasBurdisso,31 anni,argentinoLAPRESSE

Alberto De Rossi, 55 anni, tecnico giallorosso PEGASO

FRANCESCO ODDI

Sei gare rinviate nella se-sta di ritorno del campionatoPrimavera: chi arriva ai quartidel Viareggio non gioca il saba-to, Roma e Lazio non ce l’hannofatta. Fuori ai rigori negli ottavicon Torino e Anderlecht, oggiscenderanno in campo per ilcampionato. La Roma a Trigo-ria si giocherà un bel pezzo di

futuro: c’è il Catania, secondo aun punto dal Napoli, bisogna ri-prendergli 6 punti per avere lacertezza della qualificazione di-retta. Gli etnei non hanno pre-so parte al Viareggio, cosa cheavrà un peso importante, con-tro una squadra giallorossa cheha giocato 4 gare in 8 giorni, pe-raltro con un turnover piutto-sto limitato. Anche per la garadelle 14.30 (diretta Roma Chan-nel) i convocati sono gli stessidella Coppa Carnevale, tranne

il terzo portiere (Marchegiani),sostituito da un terzino (Gonza-lez).

Trasferta difficile Non sarà cer-to più facile l’impegno della La-zio alle 14 ad Aversa (direttaSportItalia 1) contro il Napolicapolista, che l’ha eliminata dal-la Coppa Italia (prima di fare lostesso con la Roma in semifina-le). Unico vantaggio, rispetto aigiallorossi: il Napoli il Viareg-gio lo ha fatto, uscendo marte-dì, proprio come i ragazzi diBollini. Che non avrà Rozzi, in-fortunato alla coscia: al suo po-sto, accanto a Keita, ci sarà Lom-bardi.

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In contemporanea con:

45LA GAZZETTA DELLO SPORTSABATO 23 FEBBRAIO 2013

Page 14: Gazzetta dello Sport Locale

46 LA GAZZETTA DELLO SPORT SABATO 23 FEBBRAIO 2013

Page 15: Gazzetta dello Sport Locale

100i cap inmaglia

azzurra di LoCicero.

L’esordio nel2000 contro

l’Inghilterra nelSei Nazioni

1il trofeo

vinto con unclub italiano: loscudetto con la

Rugby Roma nel2000

110le partite

disputate con ilclub parigino

RacingMetro 92,

dove lo Cicerogioca dal 2007

9le mete

realizzate inazzurro da

Andrea LoCicero, per un

totale di 45punti

Oggi raggiunge Troncon nella classifica delle presenze azzurre«Il Galles è forte, ma se noi giochiamo come contro la Francia...»

Blue Ice 380V, che stileal Salone del mare Big Blu

laFotoGLI AVVERSARI IERI IN UN NEGOZIO IN ZONA SAN PAOLO

PALLANUOTO A1 DONNE

I NUMERI

L’ex azzurra al posto di Usai«La squadra è molto motivata»

RUGBY TERZA GIORNATA DEL SEI NAZIONI

Si concluderà domani il 7˚ Big Blu, ilSalone della nautica e del mare di Roma: menostand per la crisi ma sempre tanta passione

4

Olimpico, altro boom: 63mila bigliettiE i gallesi fanno festa con 300 tifosi

ROBERTO PARRETTAROMA

«Dio c’è, Lo Cicero pure».Non potrà mancare nemmenooggi ad Italia-Galles lo striscio-ne che praticamente da sempreè presente sugli spalti quando incampo c’è il pilone siciliano.Non potrà mancare soprattuttooggi, il giorno in cui Andrea LoCicero toccherà quota 101 capin maglia azzurra, affiancandoAlessandro Troncon nella classi-fica all time. Non potrà mancarenemmeno oggi, anche se il ri-schio si è corso. «Ho saputo chela Digos lo voleva far togliere»,racconta Lo Cicero. «È accadutol’altra volta a Italia-Francia. Miè dispiaciuto. Alla fine però è sta-to esposto lo stesso, resta lì do-v’è sempre stato perché così de-ve essere. E se fanno ancora sto-rie, vado io dalla Digos. Non c’èscritto nulla di male». In 14 annidi Italia, Lo Cicero e lo striscioneci sono sempre stati. Anzi, qua-si. Ma è meglio non riaprire vec-chie polemiche. «Sì, 101. E pote-vano essere qualcuna in più», di-ce con un sorriso amaro.

L’emozione dei 100 Con la Scoziadue settimane fa ha avuto l’ono-re di entrare in campo da solo.

«Mi sono emozionato, certo, da-vanti avevo sessantamila perso-ne. E tutte le tv», dice il Barone.«Cosa ho pensato? Nebbia tota-le». Archiviata la sconfitta diMurrayfield, il nuovo capitolo sichiama Italia-Galles. «Le avver-sarie sono tutte forti, lo era an-che la Francia, anzi, era la favori-ta per la vittoria finale. Con laScozia non ci siamo fatti trovarepreparati, non abbiamo avuto lastessa determinazione. E loro so-no stati più cinici di noi nellosfruttare quello che veniva per-

messo dall’arbitro. Il Galles èun’ottima squadra, ha vinto inFrancia. Ma noi dobbiamo pro-seguire sulla nostra strada, sen-za guardare agli altri».

Il capitano Lo striscione ci sarà,Lo Cicero pure: mancherà losqualificato capitano Sergio Pa-risse, con i gradi affidati a Mar-tin Castrogiovanni. «Sergio è unottimo giocatore, ma lo è anchechi gioca al suo posto. Mi dispia-ce per la situazione nella quale èstato coinvolto. Io capitano? So-

no un giocatore e non cambiaquello che do in campo e al grup-po». Dai primi anni al Flaminio,alle ultime due edizioni del SeiNazioni all’Olimpico: differen-ze? «Al Flaminio avevi trentami-la persone addosso, all’Olimpi-co sono sessantamila che fannoun tifo incredibile». Ricordi par-ticolari? «Un signore di 45 annivestito da Pocahontas che tienesu uno striscione con scritto «LoCicero sono figlio tuo». Anchequesto è Sei Nazioni.

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101 di questi giorni

ROMA

La loro prima e unica vol-ta all’Olimpico, nel 1996. Finì31-22 per il Galles. Poi il Sei Na-zioni dal 2001 ma sempre al Fla-minio. «E sempre gare moltocombattute», ricorda NeilJenkins, in campo in quel ma-tch e oggi assistant coach dellanazionale gallese. «Fu una pro-

va di cuore di quell’Italia, conun pubblico a spingere con loro.Oggi mi aspetto la stessa cosa».Olimpico con 63mila persone.

L’incontro Ieri, Lloyd e Scott Wil-liams, Alun Win Jones e Paul Ja-mes si sono presentati in via Leo-nardo da Vinci (Basilica di SanPaolo) al negozio di rugbyUp&Under, tramite Gilbert, chefirma i palloni gallesi, accolti da300 persone. «Non me l’aspetta-vo, ma qui è tutto così sponta-neo», ha sorriso Wyn Jones. «Lapartita? Non sarà facile».

r.par.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Vaillant e la Roma«Ci risolleveremo»

Lo Cicero, sei nella storia«Regaliamoci una vittoria»

Andrea Lo Cicero, 36 anni, catanese trapiantato a Roma. Pilone, gioca in Francia con il Racing Metro REUTERS

Monica Vaillant, 45 anni, è anche psicologa BOZZANI

I quattrogiocatorigallesi ieripomeriggionel negozioUp&Under divia LeonardoDa Vinci

GIANLUCA SCARLATA

«Questa Roma ha le credenziali per salvarsi,le ragazze hanno voglia di riscatto e non hannomollato di testa, io trasferirò tutto il mio sapere».Parole di passione che vanno dritte all’obiettivo,tirare fuori dalla acque torbide una squadra cherischia di tornare in A2. Monica Vaillant torna alsuo primo amore, la pallanuoto della Capitale, do-po l’esperienza come assistente nel Setterosa vinci-tore nel 2012 di un oro europeo. «Ho condivisocon Fabio Conti questa decisione, del resto a tuttinoi stanno a cuore le sorti di questa società (assie-me al c.t. azzurro, sulla panchina romana ha con-quistato due Coppe Len e una semifinale scudetto,ndr). A dire il vero non era nei miei pensieri torna-re ad allenare, insieme al presidente Maragioglioabbiamo fatto tante telefonate per cercare un tec-nico, poi hanno scelto me e ho accettato la sfida».

Mission non impossible Dopo nove sconfitte conse-cutive si doveva dare una scossa all’ambiente, Ales-sandro Usai, traghettatore dalla A2 alla A1, ha fat-to un passo indietro, la squadra aveva bisogno distimoli per levarsi dalla penultima posizione. «Iltempo non è molto, ma le speranze ci sono, il grup-po è motivato». Monica, romana, classe ’67, conun passato da grande campionessa, ha giusta espe-rienza e mentalità, psicologa sportiva e ora Diri-gente Psicologo presso il XIII Municipio. «Oltre al-la tattica la componente motivazionale sarà deter-minante», assicura. Il match contro l’Igm Ortigiadi oggi a Ostia sarà fondamentale, «potremo capi-re come virerà la nostra stagione».

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47LA GAZZETTA DELLO SPORTSABATO 23 FEBBRAIO 2013

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Sicilia&Calabria

Lo sloveno ritorna in attacco dopo due gareLui e Miccoli gli antidoti efficaci per il Genoa

PRODEZZA AL FRIULI

BLITZ A TORINO

L’attaccante realizza contro la Juve ilgol del 2-0 e disegna un cuore con ledita: è il 23 settembre 2010 i bianconeri,finiranno al tappeto (1-3) REUTERS

SERIE B APPUNTAMENTI IMPORTANTI PER AMARANTO E ROSSOBLÙ

filmFABRIZIO VITALEPALERMO

Con Fabrizio Miccoli ètra le certezze dell'attacco an-ti-Genoa. Josip Ilicic torna do-po due gare per restituire fan-tasia al Palermo. Con Pescarae Chievo ha dovuto alzare ban-diera bianca per un fastidio albacino. Lo sloveno torna prota-gonista nella gara più impor-tante della stagione, una pedi-na che Alberto Malesani inten-de sfruttare in pieno per scardi-nare la difesa rossoblù. Nellesituazioni provate in settima-na è rimasto sempre punto ne-vralgico della trequarti o incoppia con Fabbrini o in versio-ne unico trequartista che saràmolto probabilmente il ruoloche dovrà interpretare staserase alla fine il tecnico decideràdi schierare Boselli in tandemcon Miccoli come coppia di at-taccanti.

Gol pesanti Il Palermo può fi-nalmente contare sui suoi uo-mini gol più prolifici fino a que-sto momento. Ilicic come il ca-pitano rosanero è fermo a cin-que reti, l'ultima l'ha segnata aCagliari. L'ultima volta che èandato a segno con Miccoli èstato nel derby con il Cataniadel 27 novembre, guarda casol'ultima vittoria dei rosaneroin campionato. Stasera si ri-compone la coppia per rompe-re il digiuno di vittorie che du-ra da quasi tre mesi. Un'asti-nenza troppo lunga che stacompromettendo la salvezzadel Palermo. Ilicic dovrà torna-re a fare la differenza con lesue giocate e i sui colpi impre-vedibili. Malesani per questapartita ha chiesto intensità,duttilità e coraggio. Il che vuoldire anche molto spirito di sa-crificio da parte degli uomini

più offensivi. «Al giorno d’oggila cosa più importante, e lo di-mostra il Genoa, non è quantigiocatori schieri in attacco. IlSiena gioca con una punta so-la e ha fatto 3 gol a una Laziocon 5 attaccanti — spiega Ma-lesani —. Bisogna finirla dipensare che si fanno gol in pro-porzione agli attaccanti schie-rati in campo. Ci vuole la parte-cipazione di tutta la squadra,la differenza si fa lì. Il Milan insettimana ha battuto così ilBarcellona. Non c'è nessunasquadra imbattibile se tu seiforte e cerchi di vincere i tuoiduelli».

Intensità Tradotto vuol direche se ti affidi a tre attaccantila parola d'ordine è sacrifico infase di non possesso. E questoIlicic, soprattutto quest'anno,ha dimostrato di saperlo fare eanche bene. Lo sloveno dopoaver saltato due gare avrà lavoglia giusta per tornare a sen-tirsi protagonista. Il suo appor-to tra le linee può diventarefondamentale e mandare incrisi il centrocampo a cinquedi Ballardini. I suoi dribblingpossono fare ammattire gli av-versai e costringerli alle manie-re forti. Il che vuol dire calci dipunizione e cartellini gialli afavore del Palermo. Stasera civorrà, insomma, la partita per-fetta e che i giocatori che sonoin grado di cambiare l'inerziadella gara lo facciano metten-do al servizio della squadra laloro tecnica ma anche tanta vo-glia di lottare.

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Ilicic esulta dopo il gol all’Udinese(momentaneo 0-1) del 15 dicembre 2012:dopo tanti sprechi, i rosanero verrannopoi raggiunti da Di Natale LAPRESSE

Sfida tra tecnici emergenticontro la squadra di Toscanovincente all’andata.Drago «Serve concentrazionefino alla fine e tanta pazienza»

L’esperto centrocampistaha preso per mano il gruppoe dà istruzioni ai compagni«Lanciano è un’occasioneDovremo essere aggressivi»

Vai PalermoJosip Ilicic, 24anni,trequartistadel Palermo edella Slovenia.Ex Maribor eInterblockLubiana, è allaterza stagionein magliarosanero:finora 87presenze e 15gol LAPRESSE

L’esultanza e l’illusione

La Juve sconfitta

I colpi di classedi un talentoche fa sperarei tifosi rosanero

IL TECNICOTRASFERTA IMPEGNATIVA

LA PARTITA PIÙ IMPORTANTE DELLA STAGIONE CONTRO IL Genoa AL BARBERA COINCIDE CON IL ritorno DOPO DUE GIORNATEDEL TREQUARTISTA Josip Ilicic, IL CUI IMPIEGO ACCENTUERÀ SENZA DUBBIO IL TASSO DI PERICOLOSITÀ DELL’ATTACCO DEL TECNICOMalesani (NELLA FOTO). IL Palermo HA BISOGNO DELLA FANTASIA E DEI GOL DELLO SLOVENO PER AVVICINARE L’OBIETTIVO salvezza

Giuseppe Colucci, leader della Reggina, 32 anni SAYA Massimo Drago, tecnico del Crotone, 43 anni LAPRESSE

C’è la TernanaPartita doppiaper il Crotone

Gioia ColucciL’arma in piùdella Reggina

I rosanero nonvincono da quasi 3mesi, l’ultima retedel trequartistaa Cagliari

L’ora della veritàE Ilicic insegueil gol della svolta

LORENZO VITTOREGGIO CALABRIA

Partita, quella di oggi a Lanciano, da cata-logare tra le più importanti per la Reggina. Lasquadra amaranto deve necessariamente otte-nere un risultato utile per evitare di allontanar-si dal gruppone che la precede. La vittoria intrasferta manca proprio da due mesi esatti, dal23 dicembre scorso a Grosseto. È un impegnoinsidioso contro una concorrente diretta alla sal-vezza, imbattuta da 6 turni e la cui ultima de-bacle interna è datata 17 novembre 2012 con ilBari (0-3). Il leader amaranto Beppe Coluccisprona i suoi a non fermarsi sul più bello. «Ve-niamo da un periodo felice e i progressi sonosotto gli occhi di tutti. Siamo imbattuti nel 2013e con 4 punteggi validi di fila abbiamo stabilitoil record stagionale, conquistando 1 punto inpiù rispetto a quanto fatto nelle prime 5 giorna-te del girone di andata. Rimontiamo con caratte-re e siamo un gruppo vero: c'è grande fiducia».

Opportunità «Il successo sul Padova — continuail centrocampista — è stato pesantissimo per laclassifica e per il nostro morale, ci permette diaffrontare più sereni la trasferta di Lanciano,sapendo che non compromette nulla e, anzi, èuna grossa opportunità per noi. Con maggioretranquillità, dobbiamo essere cattivi perché af-frontiamo una delle squadre più in forma delcampionato, sicuramente una delle rivelazionidi questa categoria». Più che ottimo il bilanciodel numero 18 amaranto, visti i risultati ottenu-ti. E' riuscito a prendere per mano la squadra ela sua esperienza è fondamentale. «Personal-mente sono molto soddisfatto di quanto stiamofacendo, la mia condizione sta migliorando, hostretto i denti nelle ultime gare ma ne è valsa lapena, ha prevalso la voglia di essere utile allaReggina. Presto sarò al top della forma».

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LUIGI SAPORITOCROTONE

Crotone-Ternana sarà anche la rivincitadi una sfida che si gioca in panchina tra duetecnici emergenti. Mimmo Toscano, fresco dipanchina d’oro per lo splendido campionato inLega Pro la scorsa stagione con gli umbri, e Mas-simo Drago abile nell’aver saputo portare allasalvezza il Crotone lo scorso anno con un cam-pionato più che discreto finora. I due allenato-ri, oltre ad essere entrambi calabresi e avere glistessi punti in classifica, stanno completando ilMaster Uefa Pro di Coverciano.

Primo round All’andata la spuntò Toscano chegrazie ad una rete di Dianda punì il Crotoneoltremisura ma adesso Drago è pronto a renderpan per focaccia all’amico e avversario. «Cono-sco bene Mimmo, nutro una grande stima e aTerni ha fatto e sta facendo grandi cose. Siamooltretutto appaiati in classifica con gli stessipunti, credo che non sarà facile superare lasquadra umbra che, soprattutto fuori casa, creatanti grattacapi agli avversari». Infatti lo scoredegli umbri lontano dal Liberati è di tre vittoriee quattro pareggi, 13 punti a fronte degli ottoguadagnati dal Crotone fuori casa. «Loro sonouna squadra difficile da affrontare perché han-no il merito di non farti giocare. Si schieranospesso con cinque difensori e poi ti aspettanoper ripartire in contropiede. Dovremo esserebravi — ricorda Drago — a non farci prenderedalla frenesia della vittoria e avere pazienza.Sappiamo perfettamente i loro punti deboli maallo stesso modo non possiamo permetterci illusso di allentare la concentrazione». Dragoper questa gara ha convocato 21 elementi com-preso De Giorgio e Maiello reduci da attacchiinfluenzali. Torna anche Pettinari dopo un tur-no di squalifica.

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SABATO 23 FEBBRAIO 2013

Page 17: Gazzetta dello Sport Locale

«Catania, credimiprima l’Europapoi il mio futuro»Il Genoa insiste per averlo, ma lui dribbla tutti«Lotto per un grande traguardo e non mollerò»

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SEGIOVANNI FINOCCHIARO

CATANIA

Dal rigore decisivo, al pe-riodo di quarantena, fino al ri-torno da protagonista. Giovan-ni Marchese da Parma… a Par-ma ha vissuto giorni non certodi ordinaria amministrazio-ne. La qualificazione in CoppaItalia, ai quarti di finale, è sta-ta una tappa decisa all’ultimorespiro da un penalty del ra-gazzo siciliano di Delia. I pa-droni di casa si piegarono do-po una lunghissima resisten-za e coveranno vendetta, vi-sto che hanno perso anche alMassimino.

Decisivo Contro il Parma, Mar-chese risolse la partita dopouna lunghissima coda di sup-plementari e rigori, confer-mando l’ottimo momento del-la squadra, poi eliminata dallaLazio, all’Olimpico. Dopo avercalciato con assoluta freddez-za il penalty determinante (co-sì come determinanti furonole parate di Frison, ovvero ilportiere vice Andujar impiega-to in Coppa per vivere un’espe-rienza negata in campionato)il terzino ammise: «Prima diandare in ritiro, il venerdì, mipiace provare a calciare dagliundici metri, ma non sono il so-lo — ammise — ci teniamo inesercizio perché non si samai». E quel suo insistere, in-dugiando fin oltre l’allenamen-

to è stato ampiamente ricom-pensato.

Rivincita Marchese è rimastofuori per tre incontri (a partiredal confronto di Genova), poi

è rientrato al posto dell’infor-tunato Capuano, sulla sini-stra, occupando il ruolodi terzino che è suo, inpianta stabile, da due

stagioni: «Il mio gra-zie va al presidente An-

tonino Pulvirenti», una sortadi dedica della vittoriaconquistata dal Catania

contro il Bologna. Unmessaggio ben preciso,

che ha fatto il paio con ilpensiero del presidente neiconfronti del calciatore sicilia-no: «Io so come andrà a finireal termine di stagione, ma nonve lo dico». Sembrano segnalidi apertura, in realtà il Genoa

avrebbe già messo le mani sulterzino...

Strategie In un rush finale tut-to da gustare, almeno per il Ca-tania e i propri tifosi, Marche-se continuerà ad avere un ruo-lo comunque importante, an-che se il recupero prossimoventuro di Capuano metteràcome sempre i due a confron-to per quella che sarà una sa-na, sportiva competizione perun ruolo da titolare: «L’Euro-pa sarebbe un traguardo bellis-simo, lottiamo partita dopopartita perché nulla resti inten-tato — ribadisce il giocatore si-ciliano —. Possiamo valutarepartita dopo partita, visto cheormai la salvezza è un traguar-do virtualmente raggiunto eabbiamo l’obbligo con noi stes-si e con i tifosi di non mollare».

Mercato Ieri sera da Milano,dopo la riunione in Lega allaquale ha partecipato anchePulvirenti, è girata la notiziasecondo cui il Genoa avrebbechiesto, come da regolamen-to, notizie su Marchese, che èa scadenza a fine torneo. Il pre-sidente conferma: «Non ha an-cora firmato con Preziosi: ilGenoa ha iniziato una trattati-va con il giocatore, Marchesenon ha ancora firmato. Vedre-mo nei prossimi giorni cosasuccederà». Potrebbe aprirsiuna discussione sul rinnovo.

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SERIE D

Nordi, uno sgambetto al Lumezzane«Il Trapani saprà dove colpirlo»

PRIMA DIVISIONE GRANDE ATTESA PER UNA SFIDA DA ALTA CLASSIFICA

MESSINA Ci hapensato la Corte Federale aravvivare l’anticipo del girone Idella serie D in programmaoggi a Paternò tra ilComprensorio Normanno el’Acr Messina. Per i due puntitolti, nella nota vicenda conl’Agropoli, adesso i catanesihanno necessità di farerisultato per evitare di farsirisucchiare nella zona caldadella classifica. Una difficoltàin più per il Messina che giàdovrà fare a meno di Ignoffo,squalificato, e Chiavaroancora infortunato. «Certo —conferma il tecnico Catalano —troveremo un avversario piùarrabbiato del previsto edispongono di ottimi elementi:comunque per noi sarebbestata una gara difficile. Nondimentichiamo che ilComprensorio Normanno èstata l’unica formazione aportare via un punto dal S.Filippo». Catalano per questoincontro può contare sulritorno di Giorgio Corona cheha saltato la gara di domenicascorsa. «Sì, Giorgio è adisposizione. Sta bene dunquepuò essere tranquillamenteutilizzato. Qualche problemace l’abbiamo dietro ma sonosicuro che chi andrà in camponon farà rimpiangere gliassenti». Vietate distrazioni. IlCosenza, nonostante i milleproblemi, è a quattro punti.«Ormai è certo: sarà unacorsa a due. Il Cosenza non haalcuna intenzione di mollare, lodimostra il risultato rotondo didomenica scorsa. Anche nelcorso di questa settimana hocercato in tutti i modi dicatechizzare i miei giocatori. Iragazzi sanno che tuttodipende da noi. Nelle undicipartite che restano da giocaredobbiamo dare il massimo.Solo così i quattro punti dimargine che abbiamo sulCosenza saranno sufficienti».

Orazio Raffa

SERIE A IL PERSONAGGIO

«Il Messinava a Paternòper vincere»

FRANCO CAMMARASANATRAPANI

Da qualche tempo la paro-la d’ordine con chiunque deigranata si parli è «vincere!».Contro qualsiasi avversario, aprescindere della sua forza, delsuo modo di proporsi sul terre-no di gioco. Un imperativo pro-babilmente dettato dalla neces-sità di non perdere contattocon la vetta, confortato dallaconsapevolezza di aver rag-giunto una solidità ed un rendi-mento che meglio riflettono lepotenzialità della squadra.

Lumezzane nel mirino Anche con-tro il Lumezzane, pertanto, ilTrapani punterà al bottino pie-no pur sapendo che affronteràuna squadra ambiziosa, distan-te un solo punto dalla zonaplayoff, con una difesa ben or-chestrata dall’esperto DavideMandelli e con molta qualitàdalla cintola in su: «Sappiamobene che il Lumezzane è un otti-mo complesso, forte in tutti i re-

parti. Avrà pure però dei difet-ti. Sarà quindi nostro compitometterli in luce e saperne appro-fittare» dice il portiere granataEmanuele Nordi. E che il Trapa-ni in questi giorni abbia studia-to bene pregi e difetti dei prossi-mi avversari lo si è notato dalpuntiglio con il quale negli ulti-mi giorni Boscaglia ha fattoesercitare i suoi durante le sedu-te tecnico-tattiche. Cura parti-

colare per le situazioni di pallainattiva visto che, sui calci piaz-zati, il Lumezzane è una dellesquadre più pericolose del giro-ne.

Sosta da smaltire I granata rien-trano nel clima-campionato do-po il turno di riposo impostodal calendario che, visti i risul-tati delle altre squadre di testa,non ha penalizzato più di tanto

la classifica del Trapani. Unostop, comunque, del quale in ca-sa granata si sarebbe fatto vo-lentieri a meno visto che lasquadra stava attraversandoun buon momento di forma:«Le soste forzate non mi piac-ciono anche se quest’anno è co-sì per diversi motivi — confessaNordi —. Durante questa pau-sa, comunque, abbiamo lavora-to serenamente, con la stessa ar-monia e serenità di sempre, sen-za guardare la classifica. Non lofacevamo quando eravamo ca-polista, non lo facciamo adessoche siamo secondi».

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GiovanniMarchese,28 anni,difensore,a Catania dal2009 LAPRESSE

Vi aspettiamo anche Sabato 23

43LA GAZZETTA DELLO SPORTSABATO 23 FEBBRAIO 2013