La Gazzetta Dello Sport - 02.07.2014

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www.gazzetta.it mercoledì 2 luglio 2014 1,30 REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 - TEL. 0262821 - REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 - TEL. 06688281 anno 118 - numero 154 POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO anno 118 - anno 118 - Numero numero numero 154 154 154 ITALIA 9 771120 506000 40 7 0 2> TENNIS NEL TABELLONE FEMMINILE LA KERBER BATTE LA SHARAPOVA Un gigante fa fuori Nadal Sorpresona a Wimbledon: Kyrgios, 19enne, alto 1.93 fa 37 ace ed elimina clamorosamente il n° 1 del mondo 3 Nick Kyrgios, australiano, classe ‘95, tra i pro dal 2012 BERTOLUCCI, CRIVELLI, MARTUCCI L’ALTRA PARTITA Belgio in festa grazie a Lukaku Gli Usa a casa Quinto match degli ottavi che finisce ai supplementari. La punta entra dopo il 90’ e decide con un assist e un gol (2-1) LICARI, FROSIO ALLE PAGINE 6-7 3 Lukaku (a destra) festeggia il gol con Van Buyten EPA DI GENE GNOCCHI Barbara Berlusconi saluta Kakà che va via: «E’ un esempio da seguire. Capito Galliani?» IL ROMPIPALLONE w MERCATO ALL’ORIZZONTE UN ALTRO DERBY CON IL MILAN PER VRSALJKO Juve, Iturbe vicinissimo E adesso vuole Nastasic Per l’argentino del Verona siamo ai dettagli, si chiude a 25 milioni Barzagli operato dovrà restare fuori tre mesi: Marotta punta il serbo 3 Juan Manuel Iturbe, 21 anni, attaccante del Verona EXPRESS GRIGOLINI GRAZIANO, LAUDISA, MAURO, RAZZINI, A. RUSSO, VELLUZZI PAG 18-19 INCREDIBILE IL TIFOSO UCCISO Gli ultrà della Roma «Noi con De Santis Dolore per Ciro» E’ accusato di omicidio volontario: «Ma non rinneghiamo un fratello» Gli Esposito: «Proprio non cambiano» CALABRESI, CECCHINI A PAG 23 Angel Di Maria, 26 anni, dedica il gol alla figlioletta Mia facendo il cuore La Seleccion fatica e passa La Seleccion fatica e passa solo al 118’ (1-0) quando solo al 118’ (1-0) quando Messi accende la luce Messi accende la luce e l’asso del Real e l’asso del Real mette in rete mette in rete domando domando la Svizzera la Svizzera ARGENTINA AI QUARTI CUORE DI MARIA IL REPORTAGE TRA LA GENTE DEL BASKET La Mens Sana ha chiuso «Non doveva finire così» CANFORA CICLISMO COLPO DI SCENA DOPO LA PERIZIA Processo Lampre a Mantova Niente doping in quelle fiale GIALANELLA ELEZIONI FIGC SPUNTA ANCHE PAGNOZZI Tavecchio, Lega indecisa C’è chi pensa alla svolta IARIA, PICCIONI A PAGINA 16 BIANCHI, BOCCI, GUIDI, SCHIANCHI PAG 2-3-5 COMMENTO DI DE CALO’ LA TENDENZA DECISIVI ANCHE FUORI DAI PALI Neuer e gli altri E’ il Mondiale dei super portieri Tutti pazzi per le uscite del tedesco. Julio Cesar è diventato Capitan America ARCHETTI, CONDO’ PAG 8-9 www.forst.it

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www.gazzetta.it mercoledì 2 luglio 2014 1,30 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 - TEL. 0262821 - REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 - TEL. 06688281 anno 118 - numero 154POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. - D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO anno 118 -anno 118 - Numeronumeronumero 154154154ITALIA

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TENNIS NEL TABELLONE FEMMINILE LA KERBER BATTE LA SHARAPOVA

Un gigante fa fuori NadalSorpresona a Wimbledon: Kyrgios, 19enne, alto 1.93fa 37 ace ed elimina clamorosamente il n° 1 del mondo

3 Nick Kyrgios, australiano, classe ‘95, tra i pro dal 2012BERTOLUCCI, CRIVELLI, MARTUCCI

L’ALTRA PARTITA

Belgio in festagrazie a LukakuGli Usa a casaQuinto match degli ottavi che finisceai supplementari. La punta entra dopoil 90’ e decide con un assist e un gol (2-1)

LICARI, FROSIO ALLE PAGINE 6-7

3 Lukaku (a destra) festeggia il gol con Van Buyten EPA

DI GENE GNOCCHIBarbara Berlusconi saluta Kakà che va via: «E’ un esempio da seguire. Capito Galliani?»

IL ROMPIPALLONE w

MERCATO ALL’ORIZZONTE UN ALTRO DERBY CON IL MILAN PER VRSALJKO

Juve, Iturbe vicinissimo E adesso vuole NastasicPer l’argentino del Verona siamo ai dettagli, si chiude a 25 milioniBarzagli operato dovrà restare fuori tre mesi: Marotta punta il serbo

3 Juan Manuel Iturbe, 21 anni, attaccante del Verona EXPRESS GRIGOLINIGRAZIANO, LAUDISA, MAURO, RAZZINI, A. RUSSO, VELLUZZI PAG 18-19

INCREDIBILE IL TIFOSO UCCISO

Gli ultrà della Roma«Noi con De SantisDolore per Ciro»E’ accusato di omicidio volontario: «Ma non rinneghiamo un fratello»Gli Esposito: «Proprio non cambiano»

CALABRESI, CECCHINI A PAG 23

Angel Di Maria,26 anni, dedica il gol

alla figlioletta Miafacendo il cuore

La Seleccion fatica e passaLa Seleccion fatica e passasolo al 118’ (1-0) quandosolo al 118’ (1-0) quando

Messi accende la luceMessi accende la lucee l’asso del Reale l’asso del Real

mette in retemette in retedomandodomando

la Svizzerala Svizzera

ARGENTINA AI QUARTI

CUOREDI MARIA

IL REPORTAGE TRA LA GENTE DEL BASKET

La Mens Sana ha chiuso «Non doveva finire così»CANFORA

CICLISMO COLPO DI SCENA DOPO LA PERIZIA

Processo Lampre a MantovaNiente doping in quelle fialeGIALANELLA

ELEZIONI FIGC SPUNTA ANCHE PAGNOZZI

Tavecchio, Lega indecisaC’è chi pensa alla svoltaIARIA, PICCIONI A PAGINA 16

BIANCHI, BOCCI,GUIDI, SCHIANCHI

PAG 2-3-5 COMMENTODI DE CALO’

LA TENDENZA DECISIVI ANCHE FUORI DAI PALI

Neuer e gli altriE’ il Mondialedei superportieriTutti pazzi per le uscitedel tedesco. Julio Cesar è diventato Capitan America

ARCHETTI, CONDO’ PAG 8-9www.fo

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2 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014

OTTAVI DI FINALE IERI IN CAMPO

Gli ultimi due ottavi di finale hanno confermato una tendenza: inquesto Mondiale sono passate ai quarti tutte le prime dei gironi.Oltre alla vittoria dell’Argentina contro la Svizzera, ieri sera ilBelgio ha eliminato gli Stati Uniti nella quinta partita su otto ter-minata oltre il 90’: 2-1 al 120’con i gol di De Bruyne, Lukaku eGreen nel primo tempo supplementare.

IERIBELGIO AVANTI2-1 AGLI USA

TI

DAL NOSTRO INVIATOFABIO BIANCHI

@fabiowhitesSAN PAOLO

Un Angel alla sua tavola.In attesa che gli altri si decida-no a sedersi. Per ora può ba-stare. Più avanti, chissà. L’Ar-gentina abbatte la tenaceSvizzera e sbarca nei quarti.Con il solito balbettante spar-tito. Con la solita sofferenza.Con i soliti noti. Un Angel allatavola di Messi, per servirvi.L’armata del gol, che si è pre-sentata in Brasile con un bot-tino di oltre 100 reti, continuaa vivere sulle magie del suo

fuoriclasse e del suo formida-bile maratoneta intriso di tec-nica. Stavolta, c’è voluto unrabbocco di tempo. C’è volu-ta, anche, un pizzico di fortu-na. Quando Dzemaili impattadi testa il pallone servito dal-l’ultimo dei mohicani koso-svizzero Shaqiri, qualcuno simette le mani nei capelli pen-sando all’incubo rigori. Inve-ce la palla finisce sul palo epoi carambola sul ginocchiodel napoletano ed esce.

Solo loro Quel palo, perdrammaticità letteraria, so-miglia un po’ alla traversa diPinilla al tramonto di Brasile-

Cile. La «Roja» poteva vinceree invece sono stati rigori, poiPinilla fallirà. Facile che abbiaprenotato uno psicologo perriprendersi. Dzemaili non ar-riverà a tanto e nemmeno glialtri. La sconfitta brucia ma cista tutta. L’Argentina ha crea-to di più. Con una manovratriste come il tango più triste,ma ci ha provato di più. Dalsecondo tempo in poi, anchecon convinzione. Solo chel’impressione è sempre la stes-sa dalla Bosnia in poi: la squa-dra vive nell’attesa delle acce-lerazioni di Di Maria e dellaluce del Messi-a. Palla a Leo easpettare. Palla a Di Maria e

tutti al centro in attesa delcross, dell’invito filtrante odel tiro. Sono 4 gare che in at-tacco giocano soltanto loro. Eil gol della liberazione, che ar-riva al tramonto dei tempisupplementari è, ovvio, un’ot-tima combinazione dei caris-simi nemici di Barça e Real.Messi che fugge via imprendi-bile e serve l’Angelo in corsa.Diagonale che prende in con-trotempo il fin lì ottimo Bena-glio. Amen. Un altro passocompiuto nel nome dei solitinoti. Ma gli Higuain, i Lavez-zi, i Palacio (Aguero è ai boxdopo aver deluso), quando sa-liranno sulla giostra? Non c’è

più tempo, ora arrivano i riva-li tosti.

Grazie Romero Lo è stata an-che la Svizzera, per lunghitratti. Quel vecchio volpone diHitzfeld, rimasto in panchinanonostante la scomparsa delfratello Winfried poche oreprima della gara, aveva pro-gettato bene la tattica. Un 4-2-3-1 chiuso a tal punto da tra-sformarsi subito in un 4-5-1con il solo Shaqiri, che nonper caso in Svizzera chiamanoil Messi delle Alpi, con licenzadi inventare. Più o meno lastessa tattica con cui persinol’Iran aveva imbrigliato l’Ar-

MIRACOLO DI MARIAMessi rompe la gabbia, Argentina al 118’!Grande resistenza della Svizzera, poi la Pulce inventa e il madridista fa l’1-0. Palo di Dzemaili nel finale

Behrami: «Gli abbiamo messo pauraE dopo il palo hanno ringraziato il cielo...»

fuori a testa alta

DAL NOSTRO INVIATOSAN PAOLO

La giornata di Ottmar Hitzfeld era comin-ciata malissimo, ma il tecnico della Svizzera hafatto di tutto per non far pesare sulla squadra latristezza provocato dalla morte del fratello maggiore Winfried. «L’allenatore è venuto adavvisarci e noi abbiamo fatto le condoglianze,ma era poco prima della partita e ha voluto su-bito convocare la riunione tecnica», raccontaBehrami. «È stato positivo, ci ha detto di averefiducia e noi ci abbiamo creduto fino alla fine.È mancato davvero poco e dopo aver fatto unapartita così attenta è brutto uscire in questo modo. Ho visto che Messi quando abbiamo pre-so il palo nel finale ha guardato il cielo come fadi solito quando segna. Mi sembra un gesto elo-quente».

Sfortuna È mancato poco al momento dei ri-gori: la Svizzera è stata fermata dal palo comeil Cile, e l’Argentina se ne va avanti senza nep-pure dover vivere come è capitato al Brasile ilbrivido finale dei tiri dagli undici metri. L’occa-sione capitata a Dzemaili, a differenza di quelladi Pinilla, valeva il pareggio e non il passaggiodel turno, ma il finale per gli svizzeri è statoabbastanza scioccante anche così. E Lichtstei-ner, che con un errore banale ha liberato all’Ar-gentina la via del contropiede, si scusa, ma or-gogliosamente fa notare la buona prestazionedella squadra. «La partita è stata equilibrata equando le partite sono equilibrate contano ipiccoli dettagli. Purtroppo ho perso quel pallo-ne e l’Argentina è riuscita ad andare in porta,ma la Svizzera ha dimostrato di essere unasquadra ottima. È amaro uscire così, ma abbia-mo fatto una bella partita contro una squadradi campioni».

Amarezza È la fine di un’era, visto che Hi-tzfeld ha ufficializzato l’addio alla nazionale.Ma il ciclo comunque non è finito, la Svizzerasente di aver confermato il buon posto che ilranking le riservava prima del Mondiale eguarda avanti, anche se è difficile accettareun’eliminazione maturata negli ultimi minutidei supplementari. «L’Argentina ha sofferto,come altre squadre, però alla fine ha vinto», di-ce Dzemaili, l’uomo fermato dal palo. «Non hovisto arrivare bene la palla, ci ho messo la testa,poi c’è stato il rimpallo e non ho visto come èandata. Uscire così ti dà rispetto, ma volevamovivere ancora questo sogno». Sogno finito, echissà che faccia avrà fatto Roger Federer cheha seguito la partita in tv con una coperta rossaspesso calata sugli occhi. Il palo di Dzemailil’avrà trasformata in un cappuccio desolato.

al.bo.© RIPRODUZIONE RISERVATA

4IL NUMERO

6le presenze

di Behrami aiMondiali in 3

edizioni diversecon 1 gettone

sia nel 2006 chenel 2010 e 4 in

questa edizionedove ha saltatosolo il 2° tempo

con la Francia

Tifovaticano

La divertente vignettadiffusa via Twitterdal Pontificio Consigliodelle Comunicazioni Sociali: Argentina-Svizzera è anche Papa Bergoglio contro le guardie svizzere...

DUE GIORNI DI RIPOSOPRIMA DEI QUARTI

OGGI E DOMANI

Lichtsteiner a pezziLa delusione di Lichtsteiner. La foto arriva un secondo dopo il gol: un errore dello juventino ha dato il via all’azione dell’1-0

Il gol di Di Maria che decide la gara tra Argentina e Svizzera: ai quarti di finale va l’Albiceleste ACTION IMAGES

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MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 3

segnato il suo primo gol in unafase finale del Mondiale.

Gruppo Il gol che ha tiratofuori l’Argentina dalla terro-

rizzante prospettiva dei ri-gori è nato grazie a un’in-tuizione di Messi, che hapunito l’attenta Svizzeralanciando l’amico Di

Maria a due minuti dallafine del secondo tempo rego-lamentare. «Sono molto feliceper lui, si merita questo golperché ha lavorato in tutte lezone del campo», ha dettoMessi. «Ma tutto il gruppo halavorato e sofferto molto. Sa-pevamo che non sarebbe statofacile e l’importante era anda-re avanti. E’ stata una partitadifficile, ma tutto il Mondialelo è». Difficile per le grandi eper le piccole, difficile ancheper un grande giocatore comeDi Maria, che spesso resta nel-

DAL NOSTRO INVIATOALESSANDRA BOCCISAN PAOLO

C’è sempre un po’ dicielo, preghiere e qualchelacrima nei successi su-damericani e uno chesi chiama Angel ed ènato a Rosario da que-sto punto di vista è av-vantaggiato. Angel DiMaria, 26 anni, concitta-dino e grande amico diLeo Messi, ha tolto all’Ar-gentina un peso dal cuore,perché i rigori non piaccio-no a nessuno e tanto menoa chi ci si è già scottato. Perdire, lo stesso Di Maria conil Real Madrid ha qualcheprecedente non positivo.Ma ora, dopo la Decima, èun’altra storia, un’altra vita.Ora sembra girare tutto per ilverso giusto, e Di Maria ha

segnato fase fina

Gruppfuori l’A

rizzangorituizpulan

Mafine del lamentaper lui, perché hzone deMessi. «Mlavoratopevamo facile e lre avantdifficile,lo è». Diper le pper un gDi Maria

n po’ dialchesu-

ched èque-è av-l Di

ncitta-ico diall’Ar-cuore,

piaccio-o menoato. Peraria conqualcheositivo.cima, ètra vita.

utto per ilMaria ha

Alla fine di ogni turno a eliminazione diretta di questo Mondialesono previsti due giorni di riposo. Oggi e domani quindi, a ottavidi finale conclusi, prima doppia pausa: niente partite e squadreimpegnate nei trasferimenti. Il riposo sarà utile soprattutto a chiha giocatori da recuperare: Muller (Germania) ha la febbre,Neymar un problemino al ginocchio destro.

Venerdì e sabato si giocano i quarti. Si parte fortissimo: venerdìalle 18 a Rio c’è Francia-Germania (nella foto AFP, Pogba), alle22 a Fortaleza ecco Brasile-Colombia. Le vincenti si incontre-ranno nella prima semifinale. Sabato gli altri due quarti: alle 18 aBrasilia in programma Argentina-Belgio, alle 22 a Salvador sichiude con Olanda-Costa Rica.

DERBY D’EUROPAE SUDAMERICA

VENERDÌ

(4-2-3-1)Benaglio; Lichtsteiner, Djourou, Schaer,Rodriguez; Behrami, Inler; Shaqiri, Xhaka(dal 21’ s.t. Fernandes), Mehmedi (dall’8’s.t.s. Dzemaili); Drmic (dal 37’ s.t. Sefero-vic).PANCHINA Sommer, Buerki, Ziegler, Sen-deros, Lang, Barnetta, Stocker. ALLENA-TORE Hitzfeld. CAMBI DI SISTEMA nessuno.ESPULSI nessuno. AMMONITI Xhaka, Fer-nandes per gioco scorretto.

MARCATORI Di Maria al 13’ s.t.s

ARBITRO Eriksson (Sve)

NOTE spettatori 63.255. Tiri fuori 8-6. In fuorigioco 0-2. Angoli 11-5. Recuperi: 0’ p.t., 3’ s.t.

MOMENTI CHIAVE

(4-3-3)Romero; Zabaleta, F. Fernandez, Garay,Rojo (dal 15’ p.t.s. Basanta); Gago (dal 1’s.t.s Biglia), Mascherano, Di Maria; La-vezzi (dal 29’ s.t. Palacio), Messi, Higuain.PANCHINA Andujar, Orion, Campagnaro,Demichelis, Perez, A. Fernandez, Alva-rez, M. Rodriguez. ALLENATORE Sabella.CAMBI DI SISTEMA nessuno.ESPULSI nessuno. AMMONITI Rojo, DiMaria, Garay per gioco scorretto.

POSSESSO PALLA

ARGENTINA 64% SVIZZERA 36%

TIRI IN PORTA

IIIIIIIIIIII IIIIIIARGENTINA 12 SVIZZERA 6 (1 PALO)

PRIMO TEMPO 0-025’ Punizione di Messi, testa di Higuain alta.28’ Prodezza di Romero: devia di piede il tirodi Xhaka e para il tentativo di Lichtsteiner.39’ Sciagurato pallonetto di Drmic, tutto so-lo in area. Romero agguanta facile.SECONDO TEMPO 0-05’ Punizione di Shaqiri, Romero para.14’ Messi invita Rojo al tiro, para Benaglio.23’ Stop di petto e tiro al volo di Messi, alto.30’ Appena entrato Palacio sfiora il gol 33’ Indiavolato Messi: recupera palla, drib-bla e tira. Benaglio respinge.

ARGENTINA

1SVIZZERA

0

1

162

14

17 57

922

4

10

BARICENTRO MEDIO 52,6 metri BARICENTRO MOLTO BASSO 46,2 metri

sul palcoscenicoLA COPPIA D’ORO

Dài e dài, fanno il colpoi ragazzi di Rosario«La vittoria è meritata»Messi applaude l'amico Angel: «Ha lavorato tanto per la squadra» Di Maria dedica il gol alla figlia Mia dopo i gravi problemi di salute

l’ombra di Messi così come alReal Madrid resta nell’ombradi Ronaldo. Mourinho avevatanto insistito per averlo e DiMaria si è confermato mesedopo mese, con qualche pau-sa e molti strappi. Ieri inveceniente pause, soltanto strap-pi, per tenere dietro a Messiche va a velocità doppia ri-spetto alla squadra. Non ri-spetto a Di Maria, e quandola classe di Barcellona e Ma-drid si sommano resistere ècomplicato. «Desideravo tan-to segnare. La cosa più im-portante è stato il passaggiodel turno, ma questo gol èuna bella spinta per me»,confessa Di Maria. Viene dauna famiglia umile, il padrevendeva carbone. E’ arrivatoal Madrid dal Benfica e oraquei 25 milioni spesi peraverlo sono benedetti.

Dediche E benedetto il golda dedicare alla moglie e aMia, la figlia che ha avutoproblemi gravissimi in passa-to. Ogni volta che segna, DiMaria mima il cuore per lei elo ha fatto anche ieri, in mon-dovisione, dopo una rete chediventa la più importantedella sua carriera. Ma a que-sto punto dall’amico silen-zioso di Messi tutta l’Argenti-na si aspetterà ancora di più.«In questo Mondiale vincereè difficile per ogni squadra, aogni partita», conclude La-vezzi. «E’ difficile a prescin-dere dal nome dei campioni,ma per fortuna noi abbiamo inostri”. Angel ha portatol’Argentina avanti. Marado-na, chissà che pianti di gioiasi è fatto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

la MoviolaDI MARCO GUIDI

Palacio a terra:ok non fischiareil penalty

Lo svedese Erikssondirige con un po’ troppa teatralità, ma non fa grossi errori. A inizio gara, graziato Lichtsteiner (trattenuta da giallo su Di Maria). Stesso metro al 21’ proprio per Di Maria (pestone in

ritardo a Behrami). Il primo cartellino se lo becca Xhaka al 36’, per un fallo su Lavezzi: giallo fiscale. Ineccepibili invece quelli per Fernandes e Rojo nella ripresa. Timide proteste argentine al 33’: Benaglio para su Messi, Palacio si fionda sul pallone e cade. È però il portiere svizzero ad anticiparlo e l’attaccante argentino vola a terra sulla pressione regolare di Djourou. Niente rigore.

PRIMO TEMPO SUPPLEMENTARE 0-04’ Punizione di Messi e nuca di Palacio, paraBenaglio.SECONDO TEMO SUPPLEMENTARE4’ Gran sassata di Di Maria, Benaglio la to-glie dall’incrocio.GOL! 13’ Messi straripa e serve Di Maria chestavolta trova la strada giusta per battereBenaglio di sinistro.16’ Svizzera vicina ai rigori all’ultimo respiro:Dzemaili di testa prende il palo e poi ribattefuori.

PASSAGGI RIUSCITI

ARGENTINA 83% SVIZZERA 76%

TIRI FUORI

IIIIIIII IIIIIIARGENTINA 8 SVIZZERA 6

Angel Di Maria, 26 anni, gioca col Real Madrid dal 2010. Prima, Rosario Central e Benfica AP

gentina. Senza spazi unasquadra lenta s’impantana.Elementare Watson. E magaririschia pure nei contropiedeavversari. Difatti l’unico veropericolo del primo round è ar-rivato da un tiro di Xhaka ed èstato ancora Romero, il por-tiere che non vuole nessuno, asalvare la baracca con unaprodezza di piede. L’Argenti-na per tutto il primo round pe-ricolosa non lo è stata mai. Ilmassimo prodotto è stato unazuccata di Higuain alta. Lagabbia intorno a Messi forma-ta da Behrami, un fallosissimoXhaka e Inler ha funzionato,fin quando c’è stata tanta aria

nei polmoni. E sulle fasce Ro-driguez oscurava Lavezzi e Li-chtsteiner teneva botta controDi Maria e Higuain. Mehmedie Shaqiri si incaricavano dinon far schiacciare troppo il baricentro alla squadra.

La voglia di Angel Si pensavache con l’inserimento di La-vezzi al posto del rotto Ague-ro, l’Argentina avrebbe trova-to più rapidità. Invece il Po-cho ha deluso. Così Sabellal’ha cambiato con Palacio.L’Argentina nel secondoround ha spinto con più con-vinzione e per un solo motivo.Di Maria e Messi si sono cari-

cati la squadra sulle spalle. LaPulga ci ha provato con unostop e tiro alla James Rodri-guez. Poi nei supplementari èuscita tutta la voglia di Di Ma-ria di essere decisivo e firmareil primo gol in un Mondiale.Ci è riuscito, guarda un po’,grazie a una ripartenza peruna palla persa da Lichtstei-ner e resa preziosa da Messi.Così la Svizzera si è arresa.Quella Svizzera che è tra lenazioni le cui banche aspetta-no di ricevere i soldi dal go-verno di Baires pena il de-fault. Stavolta, è stata l’Argen-tina a passare alla cassa.

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DOPO I TEMPI SUPPLEMENTARI 0-0 AL 90’

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MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 5

OTTAVI DI FINALE IERI IN CAMPO

GLI ARBITRI ERIKSSON 5,5 Direzione schizofrenica: momenti «inglesi» e altri dove fischia tutto. A volte ammonisce , altre no per falli simili. Non commette errori gravi. Klasenius 5,5 –Warnmark 6

6l'allenatore SabellaEffettua cambi canonici, non inventa mai nulla. E l’Argentinanon riesce a cambiare passo. Peròè ai quarti di finale.

7l'allenatore HitzfeldCondoglianze per la perdita e onore a un grande della panchina che lascia. Indovina la tattica, imbriglia l’Argentina, non Messi e Di Maria.

TIRI 1DRIBBLING OK 0/1SPONDE 0

TIRI 0PASSAGGI OK 16/18RECUPERI 4

TIRI 2DRIBBLING OK 0/2SPONDE 1

TIRI 0DRIBBLING OK 4/6CROSS 3

TIRI 1PASSAGGI OK 13/20RECUPERI 3

TIRI 4DRIBBLING OK 3/6CROSS 1

TIRI 1PASSAGGI OK 38/51RECUPERI 12

TIRI 0PASSAGGI OK 23/30RECUPERI 1

CONTRASTI OK 6/6CROSS 3PASSAGGI OK 26/35

CONTRASTI OK 0/1LANCI 4PASSAGGI OK 18/25

CONTRASTI OK 2/2LANCI 1PASSAGGI OK 19/24

CONTRASTI OK 0/0CROSS 1PASSAGGI OK 19/28PARATE 7 RINVII 19 PRESE ALTE 4

CONTASTI OK 2/2CROSS 0PASSAGGI OK 8/8

TIRI 2DRIBBLING OK 1/2SPONDE 0

TIRI 4DRIBBLING OK 0/1SPONDE 1

TIRI 2DRIBBLING OK 2/2SPONDE 2

TIRI XPASSAGGI OK X/XRECUPERI X

TIRI 2PASSAGGI OK 85/93RECUPERI 7

TIRI 2PASSAGGI OK 78/88RECUPERI 4

CONTRASTI OK 4/4CROSS 11PASSAGGI OK 42/51

CONTRASTI OK 0/0LANCI 9PASSAGGI OK 64/68

CONTRASTI OK 3/4LANCI 11PASSAGGI OK 62/71

TIRI 2 DRIBBLING OK 7/11 SPONDE 1

CONTRASTI OK X/XCROSS XPASSAGGI OK X/X

PARATE 4RINVII 10PRESE ALTE 0

le Pagelle DI FABIO BIANCHI

ARGENTINA

6,5GARANZIA ROJOGAGO LUMACA DOV’E’ HIGUAIN?Sempre con un andamento datango, ma solido. Premiato losforzo di spingere neisupplementari. E poi c’è Messi.

h7Messi il miglioreChe dire? Nelle azioni più pericolose dell’Argentina c’è sempre lui. Ma sempre sempre eh. Guarda caso è lui che innesca Di Maria dopo l’ennesima serpentina.

SVIZZERA

6SHAQIRI BRILLADZEMAILI È OKMALE XHAKA Ok, la tattica è giusta. Difesa e ripartenze. E Shaqiri. Ma poi se si va a casa non è che si può recriminare troppo.

h7Benaglio il miglioreMica come con la Francia. Prende tutto, o quasi. Gli sfugge l’ultimo respiro di Di Maria, perché preso in controtempo.

6,5RomeroSamp, guarda. Altra gara, altra piccola prodezza che salva il risultato in attesa che i suoi si sveglino. Non brilla per stile ma sempre efficace.

6ZabaletaIsolato a destra. Stavolta però meglio delle altre gare. Riesce a sopperire alla latitanza difensiva di Gago. Soffre però un po’ Mehmedi.

6F. FernandezLatitante quando Drmic tenta il pallonetto solo in area. Per il resto presente negli anticipi e nei duelli di testa. Sui rilanci sorvoliamo...

6,5GarayQuando Drmic si fa notare, non è nella sua zona. Sempre attento e tosto dietro, in avanti ci prova di testa ma non ci arriva nella chance più ghiotta.

7RojoSempre tra i migliori. Spinge, tira, crossa. Poi risolve un guaio al centro recuperando Shaqiri. Ammonito, salta i quarti. Brutta tegola.

5GagoLa sua lentezza è sostenibile se inventa qualcosa. Nada. Anzi, a volte è impreciso. Minimo sindacale di un presunto grande regista.

6,5MascheranoAnche lui non è mai stato veloce, ma piùdi Gago sopperisce con il senso della posizione. Come sempre strappa un saccodi palloni.

7Di MariaIl compagno Angel, inteso come unica spalla di Messi, entra davvero in partita dopo i 90’. Benaglio gli toglie una sassata, poi s’arrende.

5LavezziMale Pocho: chance sprecatadi risolvere qualcosa in attacco. Un po’ di corsette ma non riesce quasi mai a saltare l’uomo e farsi pericoloso.

5,5HiguainPiccoli segnali di crescita. Propriopiccoli. Benaglio gli nega il gol.Ma una sola azione pericolosanon è da Pipita. Poco.

6PalacioSabella prova pure lui. E anche lui sembra aver lasciato rapidità e pericolosità in Italia. Ma almeno un paio di occasioni di testa le crea.

6BasantaPure lui cercadi alzare il baricentro dell’Argentina spingendo da dietro. Non è veloce come Rojo, fa quel che può.

5,5LichtsteinerGli tocca il più tosto della pattuglia rivale. Tiene Di Maria per un tempo e mezzo. Peccato che ci siano anche i supplementari.

6DjourouUn corpo tuttofare. Con un’anca, con un ginocchio, con delle uscite palla al piede un po’ così, stavolta riesce a tenere botta.

5,5SchaerUna birra per Benaglio: lo salva quando Higuain lo sovrasta. Rischia il giallo per un brutto fallo su Messi. E soffre un «mini» Pipita.

6,5R. RodriguezOscura Lavezzi che un po’ si oscura da solo. Con Palacio ha qualche difficoltà in più, ma l’interista è pericoloso dal centro. E luisale puntuale.

5,5BehramiCon Messi chiunque fa brutta figura. Lui ci prova con le buone e con le cattive, riesce a volta a «sporcargli»gli sprint. Poi s’arrende.

6InlerPer una volta, è il più rapido in mezzo. Con Mascherano e Gago non è difficile. Dirige il traffico al centro e distribuisce discreti palloni.

7ShaqiriL’ultimo dei mohicani svizzeri. Portain giro mezza difesa. Non si arrende fino alla fine, quando serve a Dzemaili l’invito per il pari.

5XhakaInnesca due contropiedi degli altri. Falloso come uno stopper cattivo. Però ha tra i piedi l’occasione migliore, Romero gliela nega.

6,5MehmediIl più lucido a impostare le ripartenze.Dà del filo da torcere all’ottimoRojo. Il più velenoso dei suoi con Shaqiri.

5,5DrmicIsolato, paga la tattica della Svizzera. Ha un’ottima occasione, ma prova un improbabile pallonetto che non proprio nelle sue corde.

5,5FernandesVa già meglio del collega Xhaka, ma in quanto a pestoni rifilati, lo imita.

5,5SeferovicEntra quando ormai la Svizzera è in ripiegamento totale. Può fare poco, se non tentare di tener su la squadra.

Messi ispira tutto: 8 occasioni createDi Maria imprendibile: 9 dribbling riusciti

l’Analisi

ANDREA SCHIANCHI

Oltre la tattica e oltre gli schemi. Alejan-dro Sabella, c.t. dell’Argentina, è un uomo pra-tico: sa di avere in squadra almeno due fuori-classe e decide, giustamente, di lasciarli liberidi creare e mette il resto della squadra a lorocompleta disposizione. Lo schema è semplice:cercare di portare Angel Di Maria e Leo Messiall’uno-contro-uno con l’avversario. Duelli a colpi di finte e di dribbling, improvvise accele-razioni che stordiscono il nemico. E propriograzie a questa teoria «pallonara» l’Argentinabatte la Svizzera e va ai quarti. Sabella non per-de tempo a discutere di moduli, di difesa a tre oa quattro, di baricentro alto o basso. No, lui tor-na alle radici del calcio e trasforma il campo in

un grande teatro dove i giocatori si guardanonegli occhi e si sfidano apertamente, con corag-gio, senza paracadute. È l’individuo contro ilcollettivo, la fantasia contro l’organizzazione.

Idee Alla fine proprio Messi e Di Maria co-struiscono il successo: sarà un caso? La Pulce,in coda a una partita di fatica, di corsa e di su-dore, ha la forza per scattare in verticale e su-perare un avversario, e la lucidità per alzare latesta e vedere Di Maria che accorre sulla suadestra. Il passaggio è preciso, ben dosato. DiMaria si avventa con il sinistro e con un tiroimprovviso fulmina Benaglio. Poi i due vannoad abbracciarsi e a godersi l’attimo della gloria.Messi, nei 120 minuti, tocca 95 palloni: 1 tiroin porta e 1 fuori; 50 passaggi (13 sbagliati); 1lancio; 3 cross; 1 sponda; 8 occasioni create; 7

dribbling riusciti (4 falliti). A questi dati cheraccontano quanto la Pulce ha creato nella sfi-da contro la Svizzera va aggiunto quello sui fal-li subiti: 5. Vuol dire che, per fermarlo, gli av-versari hanno dovuto buttarlo per terra.

Maniere forti E Di Maria? Di gran lunga il piùattivo: 125 tocchi. E anche il più impreciso: 51palloni persi. Ma questo è normale, considera-te le tantissime volte in cui è chiamato in causa.Di lui vanno ricordati i 3 tiri in porta, i 2 fuori,gli 11 cross e le 3 occasioni create. Inoltre 9 dribbling fatti e 5 sbagliati, e 5 falli subiti. Co-me con Messi, anche con Di Maria i difensorisvizzeri sono stati costretti a usare le maniereforti. E non sempre, visto il risultato finale, cisono riusciti.

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COME SI MUOVE LA PULCE

MESSI 4

MESSI 3

C

A

B

D

MovimentoPassaggio Corsa con palla

DI MARIA

MESSI 2

LAVEZZIMESSI 1

HIGUAIN

X

GDS

SL’Argentina attacca con 4 giocatori ele azioni vengono impostate da Messi

TIRI 0PASSAGGI OK 11/11RECUPERI 0

6BigliaSostituto per l’ordine alla manovra. Sarà anche meno geniale di Gago, ma almeno è più dinamico. Meditare Sabella, meditare.

TIRI 2PASSAGGI OK 1/1RECUPERI 1

6,5DzemailiGioca uno spicciolo di partita, però per un soffio non porta la Svizzera ai rigori in extremis. Il palo nega la gioia a lui e a un’intera nazione.

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Page 6: La Gazzetta Dello Sport - 02.07.2014

#6 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014

OTTAVI DI FINALE IERI IN CAMPO

(4-2-3-1)Howard; Johnson (dal 32’ s.t. Yedlin), Gon-zalez, Besler, Beasley; Jones, Cameron;Zusi (dal 27’ s.t. Wondolowski), Bradley,Bedoya (dal 17’ p.t.s. Green); Dempsey.PANCHINA Guzan, Rimando, Brooks, Bec-kerman, Johansson, Diskerud, Davis,Chandler, Altidore. ALLENATORE Klinsmann.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO BASSO 49,2 metriESPULSI nessuno. AMMONITI Cameron per gioco scorretto.

MARCATORI De Bruyne (B) al 3’, Lukaku (B) al 15’ p.t.s.; Green (SU) al 2’ s.t.s.ARBITRO Haimoudi (Alg).NOTE spettatori 51.227. In fuorigioco 2-0. Angoli 19-4. Recuperi: p.t. 3’, s.t.3’, p.t.s. 2’, s.t.s. 1’.

PASSAGGI RIUSCITI

BELGIO 82,9% STATI UNITI 84%

TIRI FUORI

IIIIIIIIIIIII IIIIIIIIBELGIO 13 STATI UNITI 8

MOMENTI CHIAVE

(4-2-3-1)Courtois; Alderweireld, Van Buyten, Kom-pany, Vertonghen; Fellaini, Witsel; Mertens(dal 15’ s.t. Mirallas), De Bruyne, Hazard(dal 6’ s.t.s Chadli); Origi (dal 1’ p.t.s.Lukaku). PANCHINA Mignolet, Bossut, Ver-maelen, Lombaerts, Ciman, Dembélé, Janu-zaj. ALLENATORE Wilmots.CAMBI DI SISTEMA nessuno.BARICENTRO ALTO 55,2 metriESPULSI nessuno.AMMONITI Kompany per gioco scorretto.

POSSESSO PALLA

BELGIO 45,9 % STATI UNITI 54,1 %

TIRI IN PORTA

IIIIIIIIIIIIIIIII IIIIIBELGIO 17 STATI UNITI 5

PRIMO TEMPO 0-01’ De Bruyne mette in moto Origi che prendeil tempo a Gonzalez e scarica il diagonale,Howard si salva di piede in angolo.26’ Palla di Vertonghen in mezzo per Fellaini,Beasley salva in scivolata davanti alla porta.46’ Conclusione improvvisa di De Bruyne dafuori area, blocca a terra Howard.SECONDO TEMPO 0-08’ Grande occasione per Origi che non riescea raccogliere l’assist di Vertonghen.12’ Grande stacco di testa di Origi che cogliela parte superiore della traversa.32’ Origi buca la difesa americana e lanciaMirallas, miracolo di Howard.34’ Conclusione di Hazard da posizione cen-

trale, gran parata di Howard.45’ Cross di De Bruyne, Kompany sprecauna palla clamorosa a due passi da Howard.48’ Wondolowski innescato da una spondadi Jones a pochi metri da Courtois tira alto.PRIMO TEMPO SUPPLEMENTARE 2-0GOL 3’ De Bruyne che raccoglie una cortarespinta dei difensori americani e infilaHoward con un tiro in diagonale.GOL 15’ Lukaku raddoppia con un tiro di sini-stro dopo un bel taglio in area.SECONDO TEMPO SUPPLEMENTARE 2-1GOL 2’ Il neoentrato Green riapre la gara.4’ Zampata di Jones fuori di poco.9’ Occasione per Dempsey, respinge Cour-tois.

BELGIO

2STATI UNITI

1le Pagelle

DI F.LI.

MIRALLAS SUPERORIGI FA MAGIE BEDOYA INUTILEE CHE HOWARD!BELGIO 7

COURTOIS 6,5 In pratica non la vede mai, ma finale da batticuore.ALDERWEIRELD 6 Facile con Bedoya, non con Green.VAN BUYTEN 6,5 Sembra ringiovanito.KOMPANY 6,5 Ogni vigilia infortunato, poi in campo non perde un colpo. Dempsey, stretto tra lui e Van Buyten, soffoca.VERTONGHEN 7 Attaccante aggiunto che lascia nella polvere Zusi, ridicolizza Johnson e ha la meglio su Yedlin. Bene al tiro.FELLAINI 7 Lui e Witsel si ammirano le chiome «Jackson 2» e per un po’ sono presi d’infilata da Bradley. Quando cala anche l’ex romanista, la palla diventa proprietà loro. Beasley gli nega il gol sulla linea.WITSEL 6,5 Bradley sarebbe suo, ma i mediani belgi girano. Meno mobile di Fellaini, ma dietro il gioco c’è il suo senso della posizione.MERTENS 6 Non gli riesce il gioco preferito: velocità, dribbling e poi assist o tiro. Meglio nella ripresa ma, sfiorato il gol, esce.MIRALLAS 7 Entra e come al solito regala iniziative e tiri.

h 7,5 IL MIGLIOREDE BRUYNE

A lungo anima del Belgio, tutto di prima, tutto in velocità e con tecnica che eguaglia quella di Mertens e Hazard. Solo che lui partecipa di più. Sfiora più volte il gol, poi segna quello decisivo.

HAZARD 6,5 Falsa partenza come contro l’Algeria e la Russia, cresce e nella tempesta contro gli Usa c’è anche lui.ORIGI 7 Altra storia rispetto a Lukaku. Va a prendersi la palla, preferibilmentesul centro-destra, e parte in velocità. Al tiro dopo 1’ e poi mille altre volte. LUKAKU 7 Entra e poco dopo la mette dentro nei supplementari.ALL. WILMOTS 7 Il Belgio sa giocare, oh sì. Certo quei rischi nel finale…

USA 5,5

h 8 IL MIGLIOREHOWARD

Non si contano le parate, decisive o meno, che tengono in piedi gli Usa. Senza di lui era un naufragio.

JOHNSON 5 Si fa male da solo alla mezzora. Prima, solo danni.YEDLIN 6 L’utilità di un infortunio. Va all’assalto come Johnson, lascia la porta meno aperta a destra, finisce in sofferenza.GONZALEZ 5,5 Dei due centrali è il più agile ma poi crolla.BESLER 5,5 Sembra che a lui Origi scappi un po’ più spesso. Però nella ripresa si concede un paio di interventi salvavita.BEASLEY 6 Non lascia spazi Mertens, obbligandolo a giocare in spazi stretti. In più, un salvataggio che vale un gol su Fellaini.JONES 5,5 Non il regista classico, una combinazione di play e incursore al quale serve il ritmo. In una serata con meno carburante vede poco De Bruyne.CAMERON 5 Mediano di copertura per sbarrare la strada ai belgi.ZUSI 5 Piedi da dimenticare, saggezza tattica anche. Corre per tre ma fa grande Vertonghen. WONDOLOWSKI 5 Dentro per Zusi e per resistere. Al 93’ manda alle stelle la qualificazione incredibile.BRADLEY 6 Galleggia tra le linee, aggredisce e parte in velocità. Si stanca e gli Usa si sgonfiano.BEDOYA 5 Troppo fuori dal giocoGREEN 6,5 Entra e segna l’1-2. DEMPSEY 5,5 Isolato, ma ha visto giorni migliori.ALL. KLINSMANN 5,5 D’accordo difendersi, ma sembra che aspetti solo i rigori.

GLI ARBITRIHAIMOUDI 6,5 I giocatori gli rendono tutto facile, a lui bastano due «gialli» e due sgridate per farsi rispettare. Achik 6,5-Etchiali 6,5

Ora viene il Belgio Errori sotto porta, brividiChe fatica battere gli UsaGli States mandano a vuoto gli assalti di Hazard &C. e al 90’ sprecano un gol. Ai supplementari decidono De Bruyne e Lukaku DAL NOSTRO INVIATOFABIO LICARISALVADOR (Brasile)

E ci mancava che il Bel-gio non vincesse questa parti-ta. Sarebbe stato oltre ogni lo-gica, oltre ogni giustizia, oltreogni immaginazione. Un do-minio totale, un sfida quasi aporta romana visto che sem-brava di aree ne esistesse unasoltanto, un diluvio di occasio-ni che soltanto Howard sa co-me ha resistito. Poi, a un minu-to dai supplementari, ecco cheWondolowski spara sulla Lunauna palla che andava solo ap-poggiata, condannando gliUsa all’allungamento del tem-po e alla sconfitta inevitabile.De Bruyne prima, poi il redivi-vo Lukaku entrato dalla pan-china, abbattono l’ultima dife-sa di Howard, benché Green,da non crederci, tenga Klin-smann in piedi fino alla fine:mai 2-1 fu così emozionante.Belgio ai quarti e, consideratocome l’Argentina s’è liberatadella Svizzera, non è detto chesi fermi lì. Belgio spettacolare.Ma come giudicare gli Usa?

In un bunker Il problema diKlinsmann è che non può pre-tendere di qualificarsi in que-sto modo. Nascondendosi die-tro lo scudo stellare reagania-no e svegliandosi alla fine.D’accordo che la qualità è me-dio bassa, ma almeno gli Usaci avevano abituato a combat-timenti da 15 round. Invece ie-

ri la resistenza è soltanto un’il-lusione di breve durata. Klin-smann s’è studiato sì il Belgio,ha capito che non bisogna con-cedere due metri a Mertens,Hazard e De Bruyne, ma sce-glie una formula ultradifensi-va confidando nelle riparten-ze di Bradley. Troppo poco.Primo, perché l’ex romanista,predicatore nel deserto, a uncerto punto si sgonfia afflo-sciando il resto. Secondo, per-ché gli interpreti sono inade-guati, da Johnson che almeno

si fa fuori da solo, a Zusi maicosì impreciso, a Bedoya fuoridalla manovra, a Cameron.Tutte situazioni che condan-nano presto a un inevitabile,rischiosissimo bunker.

All’assalto Così, quella chenei primi 20’ potrebbe definir-si pressione, con tanto posses-so palla e un paio di occasionipericolose (Fellaini fermatosulla linea, De Bruyne di pocofuori), diventa un assedio to-tale: come se i belgi fossero gliindiani e il povero, miracolosoHoward fosse l’ultimo ad ar-rendersi a Fort Alamo. Si stan-ca anche Bradley di ripartire,mentre il filtro di Jones è salta-to da parecchio. Origi fa am-mattire la difesa con il suo mo-vimento in orizzontale, senzadare mai punti di riferimento,e colpisce anche la traversa.Mertens, Mirallas, Hazard,Vertonghen attentano tutti al-l’incolumità americana e il golresta nell’aria. Assalti dispera-ti ma il gol non arriva. La ma-novra è anche piacevole, Origilì davanti (preferito a Lukaku)è uno spettacolo e De Bruyne èsoltanto meno pubblicizzatodi Hazard ma è un’iradiddio sevuole. Solo che tutto questogirare attorno all’area, o den-tro, sbatte su Howard e su unacerta imprecisione al tiro.Questo è il gioco di Wilmots,un 4-2-3-1 di gran movimen-to: chissà se due punte in con-temporanea non avrebberosbloccato prima la questione.

Supplementari Ma la partitaresta pazza e bellissima. DeBruyne segna il gol che sem-bra chiudere la storia, Lukakuraddoppia e tutti a festeggia-re… e invece no. Sarà che ilBelgio si rilassa, sarà che gliUsa si ricordano che per quali-ficarsi serve segnare, e quasisuccede l’incredibile: Greenfirma l’1-2 e nel finale gli ame-ricani sfiorano tre volte il pari.No, sarebbe stato troppo.

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la MoviolaDI MAR.GE.

Gara tranquillaper Haimoudi

Gara corretta e senzascossoni quella dell’ultimo ottavo di finale tra Belgio e Stati Uniti. L’arbitro algerino Haimoudi trascorre una serata

particolarmente tranquilla senza dover prendere decisioni difficili o contestate. Buona la gestione - parsimoniosa come abbiamo spesso visto in questo mondiale brasiliano .- dei cartellini, due soli in tutto l’arco della lunga gara: giusti i gialli a Cameron (al 18’) e Kompany (al 42’). Giuste anche le valutazioni sui fuorigioco. Nella ripresa vede e fischia un fallo di mano in attacco di Fellaini.

Romelu Lukaku, 21 anni, realizza di piatto il gol del 2-0 belga: la nazionale di Wilmots ha segnato 6 gol con altrettanti giocatori AFP

l’invasore

C’è il blitz mondialedel «Falco» Ferri:in campo per Ciro

Breve invasione di campo al 16’ di Belgio-Stati Uniti: il protagonista è italiano, è il «Falco» Mario Ferri, che haattraversato tutto il campo. Ferri, diventato famoso per le tante invasioni sui campi di calcio, indossava la maglia di Superman con le scritte «Save the favelas children» e «Ciro vive» in onore di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli morto qualche giorno fa. È stato fermato dagli steward e condotto fuori dal campo. «Forse mi stanno arrestando» ha detto l’invasore nel dopopartita, raggiunto telefonicamente.

Kevin De Bruyne, 23 anni, e il diagonale che ha sbloccato la partita. Howard guarda: non ci arriverà EPA

DOPO I TEMPI SUPPLEMENTARI 0-0 AL 90’

Page 7: La Gazzetta Dello Sport - 02.07.2014

#

MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 7

Ancora Belgio-ArgentinaNon c’è Maradona, ma Leo Di fronte dopo la semifinale del 1986 in Messico, allora decise Diego Ai quarti le otto squadre classificate al primo posto dei rispettivi gironi

OTTAVI DI FINALE IERI IN CAMPO

4I NUMERI

4I gol dallapanchinaIl Belgio ha

segnato 4 golcon giocatori

entrati dallapanchina:Fellaini e

Mertens nellaprima partitacon l’Algeria,

Origi con laRussia, Lukaku

ieri con gli StatiUniti

2Le edizioni

saltateIl Belgio non siera qualificato

per le ultimedue edizioni del

Mondiale, nel2006 e nel

2010. Dal 1986,invece, non

superava gliottavi di finale:

28 anni faarrivò in

semifinaleperdendo conl’Argentina di

Maradona (poiperse anche lafinale per il 3°

posto). Daallora, tre

eliminazioni agliottavi, una al

primo turno

DI VINCENZO CITO

In tv esordisce Del Piero e gli insegnano la «densità» Prima o poi doveva succedere. Fino a quando ti perdi l’Iran o la Corea del Sud, neppure ci fai caso. Ieri tutti i nodi sono venuti al pettine. Mentre su Sky l’Argentina si guadagnava i quarti solo dopo gli appassionanti minuti finali dei supplementari, la Rai brillava per la sua assenza, non avendo comprato i diritti per tutte le partite. Il momento più drammatico è stato l’inizio: mentre le due squadre scendevano in campo e suonavano gli inni, «Pomeriggio mondiale» (Raisport) pareggiava l’offerta con un imperdibile dibattito sul futuro del calcio italiano...

Su Sky Alessandro Del Piero debutta come spalla tecnica in Argentina-Svizzerae Riccardo Trevisani ce lo vuole già rovinare «Volevi forse dire che c’è più densità a centrocampo?».

Beppe Incocciati alla Rail’aveva detto. «Il giocatore dell’Argentina che mi ha deluso di più è Di Maria». Ha deciso lui.

Stefano Bizzotto (Rai) «Sono sei le nazionali contro le quali la Germania ha un saldo negativo e fra queste c’è l’Algeria che l’ha battuta due volte su due. C’è un complesso che si scatena

tutte le volte che la Germania affronta l’Algeria, sarà così anche stasera? Una Germania in difficoltà?». Beppe Dossena lo esclude categoricamente «No, no». Infatti ha vinto solo ai supplementari.

Emanuele Dotto (Radiorai)«Il greco Samaras è andato in Scozia in cerca di euro». Non li troverà mai.

Una indignata Sabrina Gandolfi (Dribbling, Rai Due) «Marchisio addirittura espulso, Matuidi solo ammonito. Cosa ha la Francia più di noi? E vogliamo parlare degli orari, degli stadi, dei gironi?» E della Gioconda, no?

Aurelio Capaldi (Rai) «All’Italia cosa è successo?». Lo informa Mario Kempes «È andata a casa».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Zupping

ALEX FROSIO@alexfrosio

E allora è di nuovo Bel-gio-Argentina, come nella se-mifinale del 1986, l’ultima vol-ta che i Diavoli Rossi erano riu-sciti a superare lo sbarramentodegli ottavi di finale. Ventottoanni fa sbatterono contro Die-go Maradona, autore di unadoppietta; stavolta ci sarà unaltro 10 da temere, Leo Messi.Erano tempi floridi per il calciobelga: una nazionale all’altez-za delle migliori del mondo, uncalcio di club capace ancora diraccogliere successi. L’Anderle-cht fu semifinalista di CoppaCampioni in quello stesso 1986, il Malines (o Mechelen)era il terrore vagante delle cop-pe: vincitore della Coppa delleCoppe (in finale contro l’Ajax,dopo aver messo fine alla stre-pitosa corsa dell’Atalanta in se-mifinale) e della Supercoppaeuropea nel 1988, poi murodurissimo da abbattere due an-ni più tardi per il Milan neiquarti di Coppa Campioni, su-perati dai rossoneri di ArrigoSacchi soltanto ai supplemen-tari. In quella squadra c’eraproprio Wilmots, oggi c.t. delBelgio.

Mix vincente Quelli in camposono quasi letteralmente i figlidi quel Belgio, in una miscelaesplosiva di classe, esperienzae sfrontatezza. E perfettamen-te amalgamata, considerandoche i Diavoli Rossi hanno man-dato in gol sei giocatori diversi,di cui quattro arrivati dallapanchina. A parte il veteranoVan Buyten, classe 1978, gli al-tri sono nati tutti dal 1986 – co-me l’altro centrale VincentKompany – al 1995, anno dinascita del più giovane, Origi.Poi quattro ’87 (Vertonghen,Fellaini, Mertens e Mirallas),tre ’89 (Alderweireld, Witsel eChadli), due ’91 (De Bruyne eEden Hazard), un ’93(Lukaku), un ’92, Courtois.

Imbattuto Ecco, Courtois,iscritto di diritto, e pure ai pri-mi posti, alla lista dei portieriprotagonisti di questo Mon-diale, anche se ieri sera l’ame-ricano Howard lo ha un po’spostato dal centro della sce-na. Ma nel secondo supple-mentare, quando Dempsey s’èpresentato tutto solo con ilpallone del pareggio tra i pie-di, Thibaut ha opposto tutta lastazza dei suoi 194 centimetri.A suggellare un dato mostruo-so: Courtois ha giocato 21 par-tite in nazionale, non ne hapersa nemmeno una. Il portie-re dell’Atletico Madrid finali-sta di Champions (e forse delChelsea nel futuro molto pros-simo: il suo cartellino appar-tiene ad Abramovich, come loè ancora quello di Lukaku e loè stato quello di De Bruyne, idue marcatori belgi di ieri se-ra) è il degno erede di Pfaff ePreud’homme. E forse anchequalcosa di più. Ma per otte-nerlo dovrà fermare quel 10 inmaglia albiceleste, e riportarecosì i Diavoli Rossi nella top 4del mondo. Intanto, con laqualificazione del Belgio aiquarti, sono passate tutte leprime classificate dei gironi:confermate le gerarchie dellaprima fase.

© RIPRODUZIONE RISERVATALukaku abbraccia il portiere statunitense Howard GETTY

Alessandro Del Piero, 39 anni

I Diavoli Rossi cooperativa del gol: 6 reti finora, segnate da 6 bomber

Courtois record:l’erede di Pfaff ha giocato 21 garein nazionale e non ha mai perso

Gazzetta.itGazza

T fv

Gene Gnocchi-Conan Zazzaroni

C’È IL ROMPIMUNDIALCHE DIVERTIMENTOCON GENE GNOCCHI

L’appuntamento èdi quelli da non perdere. Ogni giorno gli esilaranti commenti di Conan Zazzaroni, alias Gene Gnocchi, che fa satira senzarete sul Mondiale e i suoi protagonisti. Divertimento puro. Non mancate...

LA NOSTRA RUBRICA CON NOTIZIE E VIDEODEL CALCIOMERCATO

Mentre in Brasile siattendono i quarti di finale, il mercato comincia a intensificare tante trattative. Le trovate tutte su Gazzetta.it insieme anche alla videorubrica con il commento del nostro esperto Carlo Laudisa.

IL GIOCO È VIETATOAI MINORI DI 18 ANNI

IL GIOCO PUÒ CAUSAREDIPENDENZA PATOLOGICA

Page 8: La Gazzetta Dello Sport - 02.07.2014

8 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014

IL PROTAGONISTA DELLA GERMANIA

I NUMERI UNO

hIN EVIDENZA

SCillessen

Il portieredell’Olanda

è stato decisivonella vittoria al

debutto sullaSpagna: un suo

miracolo su Villaha evitato il 2-0e dato il via alla

rimonta oranje

SBravoPortiere

e capitanodel Cile, hagiocato un

super Mondialeche non è

passatoinosservato:

lo ha compratoil Barcellona

SHowardL’uomo dimaggiore

esperienzadegli Stati Uniti

di Klinsmann,decisivo nel 2-2

contro ilPortogallo di

Cristiano Rolandonella fase a gironi

NEUER & C. PARATBravi, portieri:

spaccate il mondo!Julio Cesar diventa

capitan AmericaIl goleiro brasiliano che ha salvato la patria è l’eroe assoluto,

nel ritiro del Brasile c’è una sua statua col 12 sul pettoDa Cillessen a Ochoa, da Navas a Howard, fino a Rodriguez,

Rais M’Boli e Buffon: vecchi e nuovi fenomeni

DAL NOSTRO INVIATOPAOLO CONDÒ

@PaoloCondRIO DE JANEIRO

All’ingresso del centro diallenamento del Brasile diGranja Comary, sulle colline aun’ora abbondante da Rio, èstata montata una statua diCapitan America con un bel12 stampato sul petto e i coloridella bandiera brasiliana di-pinti sullo scudo. Per farsi fo-tografare con Julio Cesar — ilnumero rende inequivocabilela metafora — c’è la coda: l’af-fetto popolare per il goleiroche ha salvato la patria nell’or-dalia dal dischetto col Cile èuguale per intensità e fortuna-tamente contrario per versoall’ondata di disprezzo che av-velenò la vita di Moacir Barbo-sa, il portiere del 1950, quellodel Maracanazo. Sui giornali

brasiliani non mancano le cri-tiche a una Seleçao che af-fronta le intemperie del pro-nostico obbligato con un at-teggiamento molto emotivo,dal pianto di Neymar sull’innoal distacco anche fisico diThiago Silva — il capitano! —mentre i compagni calciavano

i rigori (e lui era girato di spal-le per non vedere). Le lacrimedi Julio prima della lotteria fi-nale, però, sono un’altra cosa,un fluido benedetto che ne hafavorito la concentrazione, ese qualcuno le avesse raccolteora potrebbe batterle all’astarisolvendosi la vita. Il portiereè la figura più poetica del gio-co del calcio, e quando la poe-sia incontra la storia — per laSeleçao questo non è un Mon-diale come gli altri — ciò chene esce vale sempre la pena divenire raccontato.

Sliding doors Che fosse untorneo di portieri lo si era in-tuito già il secondo giorno,quando Jasper Cillessen, ilquasi debuttante numero unodell’Olanda, con la punta deiguanti era riuscito a deviare inangolo il tiro da pochi passi diDavid Silva. Ecco, quel tiro è

lo sliding doors per eccellenzadi questo Mondiale, perché seCillessen non l’avesse paratola Spagna sarebbe andata al-l’intervallo avanti 2-0 (era il44’ del primo tempo); sul ro-vesciamento di fronte, invece,Van Persie partorì il favolosocolpo di testa ad arcobalenoche lasciò di stucco Casillas. Alriposo sull’1-1, in quel mo-mento non potevamo saperloma la procedura di liquidazio-ne della grande Spagna erastata avviata. Impossibile direcosa sarebbe successo se fos-sero rientrati negli spogliatoiavanti di due gol, ma non è daescludere che senza la prodez-za di Cillessen gli ex campionidel mondo sarebbero ancorafra noi.

Nove uomini-partita Delle 56partite giocate fin qui, novehanno visto la premiazione

del portiere come uomo-parti-ta, e senza la soprannaturaleprestazione di Di Maria ieriBenaglio avrebbe fatto dieci:sin qui l’onore è toccato duevolte al messicano Ochoa e alcostaricano Keylor Navas, unaciascuna ad Howard, Domin-guez, Rais M’Bolhi, ovviamen-te Julio Cesar e a Buffon, le cuiparate contro l’Uruguay sonostate di gran livello a prescin-dere dal risultato finale. Lapercentuale è impressionante,praticamente ogni sei partitece n’è una in cui il migliore èun portiere (e stringi stringi dipeggiore in campo c’è stato so-lo il russo Akinfeev, che ha eli-minato Capello praticamenteda solo). Alcuni di loro sonoconosciutissimi: il record deicinque Mondiali di Buffon haimpressionato il mondo, comeil doppio ruolo (ha fatto ancheil libero) di Neuer contro l’Al-

Unica eccezioneil russo Akinfeev,per due voltegiudicato comepeggiore in campo

Il cileno Bravoè appena passatoal BarcellonaIl colombiano Ospina al Monaco?

Cartoline da numeri 1: 1 Il messicano Ochoa salva su Neymar;2 Il rigore decisivo respinto dal costaricano Navas... 3 Quello parato da Julio Cesar;4 Il nigeriano Emeyama salva su Benzema; 5 Benaglio (Svizzera) stoppa l’Argentina; 6 L’algerino Rais M’Bolhi super contro la GermaniaAP/REUTERS/AFP

Tutti pazzi per il «libero» tedesco«È lui l’erede di Beckenbauer»Uscite spericolate, tackle da stopper, rilanci-assist: il repertorio del portiere del Bayern scatena il paragone con il leggendario Franz. Ma l’ex collega Kahn lo critica: «Tenta sempre l’harakiri»

24passaggi positiviNegli ottavi Neuer ha totalizzato 24 passaggi positivi (e 8 negativi, più 9 lanci positivi): 11 giocatori su 14 dell’Algeria ne hanno fatti di meno

DAL NOSTRO INVIATOPIERFRANCESCO ARCHETTISANTO ANDRÈ (Brasile)

Non aveva ancora cinquant’anni eppuresembrava vecchio ai ragazzini che lo scrutava-no ossequiosi. Franz Beckenbauer, al tempo al-lenatore del Bayern, aveva scommesso con ilsuo assistente su chi colpiva più volte la traver-sa da fuori area. Klaus Augenthaler cannoneg-giava, secondo le abitudini da calciatore, e nonsempre sentiva il rumore dell’alluminio. Il Kai-ser faceva tre passi sciolti, non marziali allaCristiano Ronaldo, e solleticava la palla da sot-to: peng. Traversa. Vittoria. Beckenbauer e Au-genthaler sono stati gli ultimi due liberi cam-pioni del mondo con la Germania. C’era addi-rittura una statistica sui successori di Franz,poi la professione è scomparsa, inghiottita dal-la linea. Il Kaiser e Klaus-faccia-da-totem nonavranno più discendenti, ma l’altra notte AndyKoepke ha detto che Manuel Neuer è «il mi-glior libero della nazionale dopo Becken-bauer».

Divertimento Dato che non è un giocatore «dicampo», si potrebbe dubitare della competen-za di Koepke, allenatore dei portieri e ultimonumero uno ad aver preso un titolo in naziona-le, l’Europeo ’96. Ma non è il lavoro quotidiano

a creare l’ammirazione per Neuer. Un portiereè il più adatto per leggere la capacità del difen-sore centrale: ne vede i movimenti, capiscetempi e scelte. In ogni caso, anche i pirati del-l’ultima linea si sono stupiti: «Potrebbe pren-dere il mio posto al Manchester United» hascritto Rio Ferdinand sui social. E ChristophMetzelder, ex centrale della Germania, ha rico-nosciuto: «Manuel potrebbe giocare in difesa».In rete centinaia di giochini piazzano il tedescoin tutti i ruoli, su tutti i corpi dei compagni, inversione joystick della playstation. Diverti-mento, come quello offerto dal portiere control’Algeria.

Passione Quando era un ragazzo, Neuer si di-vertiva di più fuori. Anche nelle giovanili delloSchalke talvolta cambiava il ruolo, come se fosseun nuovo Campos, il messicano che sotto la ma-glia da portiere ne metteva una da attaccante:quando c’era necessità entrava il dodicesimo e luisi portava in avanti. C’è una foto di Neuer e Özilalle elementari a Gelsenkirchen. Si sfidavano neitornei scolastici, ma usando entrambi solo i pie-di. E quando, già da adulto, i compagni se la face-vano sotto per tirare un rigore, andò lui, nellafinale di Champions in casa contro il Chelsea:gol, chiaro. Non come Schweinsteiger che buttòl’ultimo tiro sul palo. A Porto Alegre ha racconta-to: «Mi è sempre piaciuto muovermi da giocatoree non solo da portiere. Questo è il mio stile, quan-do decido di uscire vado: se avessi esitazioni do-

Una delle uscite fondamentali di Manuel Neuer, 28 anni, nella sfida degli ottavi contro l’Algeria: qui ferma fuori area Slimani LAPRESSE

L’OTTAVO DI NEUER

I TOCCHI PER ZONA

I PASSAGGI sbagliati positivi

GDS

Page 9: La Gazzetta Dello Sport - 02.07.2014

MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 9

vrei stare piantato in porta. Il rischioc’è, ma non ci penso. Mi sento sicuro,aiuto la squadra. Qui sono stato anche

favorito: terreno bagnato, palla che sci-volava verso di me dopo un lancio». E di-

fensori bislacchi.

Moderno numero uno Soltanto il 15 percento del lavoro di un portiere avviene con lemani, sostengono i dati. Neuer, 28 anni, in

gioventù due idoli non troppo affidabili comeLehmann e Van der Sar, è il migliore della sua

generazione perché unisce alle qualità fra i palianche questa facilità di gioco da libero. Che unsantone come Oliver Kahn lo abbia criticato ie-ri, fa parte delle punzecchiature tra affini: «Ten-ta sempre l’harakiri. Un centesimo di secondopiù lento e sei fritto». A Kahn avevano rubato laporta della nazionale proprio perché limitato fuori area. Quando volle battere un rigore con ilBayern, per «segnare almeno una volta nella vi-ta», se lo fece parare: era il 91’ di Bayern-Cott-bus 6-0, non una finale di Champions. Certo,non sempre va bene come l’altra sera quandoNeuer ha mostrato uscite normali, tackle da stopper, tuffi di testa da centravanti e anche ri-lanci da quarter back: con uno di questi ha

mandato Schürrle quasi in gol. I numeri di-cono: 19 contatti di palla fuori area, 24

passaggi positivi, 12 recuperi. Ma con-tro il Real Madrid, nell’ultima semifina-le di Champions, Neuer srotolò un cam-

pionario di uscite sbilenche. E su Youtu-be occhieggiano alcune sue frittate. Il bi-lancio al momento è favorevole per lui,soprattutto ora che ha salvato la Germa-nia dalla prima eliminazione negli otta-

vi: «Con la Francia sarà dura, dobbiamo es-sere più determinati per tenere lontani gli

avversari». Non ci può pensare sempre lui: e poia Beckenbauer un portiere come erede proprionon va.

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geria o le sempre puntuali pre-stazioni di Lloris. Ma questo èda sempre il torneo che rivelaal mondo fenomeni conosciutiprima soltanto agli appassio-nati virali — ricordate Higui-ta? — e che poi diventano pa-trimonio comune: mai piùsenza Ochoa, il superguardia-no messicano autore di alme-no due prestazioni mostruosecontro il Brasile e la stessaOlanda, che pure l’ha elimina-to. È senza squadra dopo la re-trocessione dell’Ajaccio manon piangete sulla sua sorte,non resterà disoccupato a lun-go.

Mercato in fermento Da-vid Ospina, cognato di Ja-mes Rodriguez, potrebberaggiungerlo al Monaco(ora para per il Nizza),dal quale certamenteripartirà l’argentino

vrei stare piac’è, ma non caiuto la squad

favorito: terrenvolava verso di m

fensori bislacchi.

Moderno numerocento del lavoro di umani, sostengono i

gioventù due idoli noLehmann e Van der S

generazione perché unanche questa facilità dsantone come Oliver Kri, fa parte delle punzeta sempre l’harakiri. più lento e sei fritto».porta della nazionalfuori area. Quando vBayern, per «segnareta», se lo fece pararebus 6-0, non una finon sempre va benNeuer ha mostratostopper, tuffi di testlanci da quarter b

mandato Schürcono: 19 con

passaggi potro il Real Mle di Champ

pionario di be occhiegglancio al msoprattuttonia dalla p

vi: «Con la Frsere più deter

avversari». Non ca Beckenbauer unon va.

nati virali rta? — e che poi diventtrimonio comune: msenza Ochoa, il supergno messicano autore dno due prestazioni mocontro il Brasile e laOlanda, che pure l’ha eto. È senza squadra do

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TE DI TUTTI I COLORI1 2

3

64

5

Romero, cui il buon Mondialeha restituito un mercato (co-me all’iraniano Haghighi, ec-cellente). E nelle Americhevanno ovviamente segnalati ilcileno Bravo, fresco acquistodel Barcellona, che ha riscat-tato la sesquipedale scioc-chezza del 2010, quando rega-lò la vittoria alla Spagna conun’uscita improvvida; il fu-nambolico Keylor Navas chelascerà il Levante per un clubpiù ambizioso (pare che Guar-diola lo voglia al Bayern come

12 di Neuer); e non è malva-gio nemmeno l’ecuadoregnoDominguez. Sono tutti alle-gri, sgargianti nelle loro divise— ai tempi il messicano Cam-pos usava i colori per distin-guersi, ora il gesto tecnico ètornato preminente — estro-versi nel guidare le difese coninnato carisma.

Gli africani Due su tutti: il ni-geriano del Lille VincentEnyeama, caciarone e simpa-tico, capace di «rimproverare»

Rizzoli all’intervallo per letroppe punizioni dal limiteconcesse a Messi, «si conten-ga, quello mi fucila» e giù risa-te sdrammatizzanti. Un pec-cato che la sentenza capitaledella Francia arrivi su un suoerrore, perché fin lì era statobravissimo. Il secondo è il mi-tico Rais M’Bolhi, portiere del-l’Algeria (e del Cska Sofia),barbetta da mullah e, quandol’adrenalina pompa, fenome-no quasi imbattibile. Gira inrete un vecchio ed esilarantefilmato nel quale un avversa-rio assesta un calcetto al pallo-ne quand’è già saldamentenelle mani di Rais, disteso aterra; beh, scatta in piedi e glitira la boccia in testa, indigna-to. La chiudiamo qui e tornia-mo a vederlo per la centesimavolta: meglio di FrankesteinJunior.

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SManuel Neuer, 28 anni, portiere

della Germania e del Bayern.La sua prestazione contro l’Algeria

ha ricordato quella di un libero,ruolo ormai sparito... EPA 9

i portieri migliori in campo al MondialeNelle 56 gare giocate fin qui, nove volte il premio di migliore in campo èstato destinato a un portiere (quasi in una partita su sei): due volte per

Navas e Ochoa, una per Buffon, Howard, Dominguez,Julio Cesar e M’Bolhi

4I NUMERI

5,5chilometri

percorsi daNeuer nella gara

con l’Algeria

1rigore

segnatoNella finale di

Champions2012, Neuer ha

segnato uno deirigori della serie

finale contro ilChelsea. Inutile,

perché poi lacoppa è andata

ai Blues

3gol subiti

Finora laGermania ha

incassato 3 gol:2 dal Ghana

nella secondapartita del

girone e unodall’Algeria neisupplementari

agli ottavi

Olanda ’74, il calcio totalee il primo portiere volante:Jongbloed il «tabaccaio»

corsi e ricorsi

ALEX FROSIO@alexfrosio

Riguardatelo nelle im-magini di quell’Olanda del ’74:maglia gialla numero 8, fisi-caccio da mediano, mani nu-de, ginocchiere da pallavoli-sta, tuffi pochi. Tutto sembra-va, Jan Jongbloed, titolaredell’Arancia Meccanica nelMondiale di Germania (e poinella finale del 1978), tranneche un portiere. In effetti, nonlo era. Non un portiere profes-sionista. Divideva il suo tempotra la tabaccheria di famiglia,la canna da pesca e l’Fc Am-sterdam, cuginetto poverodell’Ajax che dominava l’Euro-pa. Ma Rinus Michels l’avevachiamato tra i 23 con la regia -nemmeno tanto occulta - diJohan Cruijff, che non soppor-tava il presunto titolare, Janvan Beveren (reduce da un in-fortunio ma soprattutto por-tiere del Psv, e in nazionale co-mandavano l’Ajax e il suo«14»).

Moderno Chiamata a sorpre-sa? A dir poco. Pure per lui,che alla partenza mise in vali-gia la canna da pesca, pensan-do di avere parecchio tempo li-

bero. Jongbloed aveva esordi-to nell’Olanda nel 1962: avevafatto una figuraccia, prenden-done 4 dalla Danimarca. Ad-dio nazionale e sogni di gloria.Ma dodici anni dopo avevauna dote che gli altri interpretidel ruolo, nella terra del calciototale, non avevano: ci sapevafare con i piedi. Di più, era un

kamikaze nelle uscite. Dentrol’area, fuori area: un libero ag-giunto. O meglio, un portierevolante. Necessario, per quel-l’Arancia Meccanica che gioca-va con la difesa alta. Come ne-cessarie sono state le uscite diNeuer in una Germania che,come il Bayern di Guardiola,lascia quasi del tutto scopertala propria metà campo. Cruijffdisse che grazie a Jongbloedera nato il portiere moderno.Nel ‘74 fu il meno battuto: 3gol, un’autorete di Krol, poi ilrigore di Breitner e la girata diMuller in finale.

Libertà Quel Mondiale fu,paradossalmente, l’inizio - a34 anni - di una carriera (pro-fessionistica) proseguita finoa 46 anni e chiusa da un quasiinfarto in allenamento. Di unapartita vinta a San Siro conl’Inter parando tutto, ricordò:«Mentre ero proteso in tuffoebbi la sensazione che avreipotuto fluttuare a mezz’aria ineterno se solo avessi voluto. Lapercezione estrema del con-cetto di libertà: questo è ciòche mi ha regalato il ruolo diportiere. Non esiste nulla dimeglio al mondo». La sintesiperfetta del portiere libero.

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Jan Jongbloed negli anni 70 OLYMPIA

suChi

Buffon e Ilaria adessonon si nascondono più

Gigi Buffon e Ilaria D’Amico sono stati beccati insieme dal settimanale «Chi», in edicola oggi. Il portiere e la conduttrice si sono incontrati a Parma e sono stati visti pure al Pescatore, ristorante stellato di Canneto sull’Oglio (Mn).

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10 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014

VERSO I QUARTI LA SFIDA DI VENERDÌ

IL PROBLEMA TROPPI GIOCATORI NON REGGONO LA TENSIONE

E ora la formazione potrebbe farla la psicologaIl c.t. convoca la sua amica specialista Regina BrandaoSqualifiche in arrivo?

DAL NOSTRO INVIATOTERESOPOLIS

E’ la «testa» che non funziona in questaSelecao. Dopo due giorni di analisi e di consultiFelipe Scolari ha chiesto alla commissione tec-nica di poter richiamare nel ritiro della GranjeComary la sua amica psicologa Regina Bran-dao. Lo spogliatoio del Brasile è veramente uncaso clinico. Piangono tutti (Thiago Silva, Ney-mar e Julio sono i più facili alla commozione) echi non scoppia in lacrime è paralizzato dallapaura. Felipao ha capito che la sua squadra nonè in grado di reggere da sola la pressione per

questa Coppa. Prima della gara contro il Cile ilcittì aveva provato a mandare un messaggio di-verso al suo gruppo passando dal solito slogan«il secondo posto in un mondiale giocato in ca-sa sarebbe una sconfitta» a un più morbido«possiamo vincere o perdere, la vita andrà co-munque avanti». Non ha funzionato. Anchecontro la Roja i suoi allievi sono andati in con-fusione totale. Compresi i più esperti. Bastapensare alla faccia stravolta di Thiago Silva, in-capace di assistere in gruppo ai rigori finali.

Il consulto Da ieri, quindi, la dottoressa Brin-dao e due sue collaboratrici sono di nuovo nelritiro di Teresopolis, dove erano state per due-tre giorni subito dopo le convocazioni. Hannoripreso a parlare con i giocatori e, probabil-mente, almeno una di loro seguirà la Selecao aFortaleza dove venerdi è in programma il quar-to di finale contro la Colombia. Felipao ha chie-

sto a questo nuovo staff di avere una relazionein tempi brevi. Per capire quali sono i suoi allie-vi più stressati. Il cittì sta valutando la possibili-tà di una rivoluzione tecnico-tattica in vistadella sfida contro i Caferetos. Stavolta dovran-no andare in campo gli undici elementi piùpronti. E non solo dal punto di vista tecnico.

Rischio squalifiche Dalla psicologa, ai pugni.Il Brasile aspetta con ansia di sapere se la Fifafarà scattare altri provvedimenti per la rissa av-venuta nell’intervallo di Brasile-Cile. Oltre a Rodrigo Paiva, l’addetto alle pubbliche relazio-ni, già sospeso per un turno a causa di un pu-gno rifilato a Pinilla nel mirino ci potrebbe es-sere anche Fred. Che giocatori e dirigenti dellaRoja hanno accusato di aver partecipato alloscontro, spintonando e colpendo un dirigente.Felipao aspetta trattenendo il fiato. Fred nonsta brillando ma non esistono alternative

l.cal.Felipe Scolari, 65 anni GETTY IMAGES

4IL NUMERO

6i quarti di

finaleconsecutivi

raggiunti dalBrasile con

questa edizione:è arrivato fino in

finale nei primitre, ha perso

negli ultimi due(con Francia

e Olanda)

Cercasi vero BrasileNon basta Neymar, serve un’idea Hulk e Oscar giù, Dani Alves inadeguato. E’ David Luiz la nuova ipotesi di Scolari per il centrocampoDAL NOSTRO INVIATOLUCA CALAMAITERESEPOLIS (Brasile)

Nessun processo. Solotanti occhi preoccupati. Dopola grande paura il Brasile si in-terroga sulle prospettive dellaSeleçao, partita con l’obbligodi vincere il Mondiale di casa eche invece avanza a fatica, co-me dimostra la qualificazioneai quarti di finale arrivata sol-tanto ai calci di rigore. Lo statod’animo dei tifosi verdeoro èben rappresentato dalla primapagina di «Lance» che propo-ne un Thiago Silva in ginoc-chio e in lacrime dopo la vitto-ria contro il Cile. Il titolone è:«Alzati capitano!». È l’ora di ri-partire. Con nuovo orgoglio enuove idee. Perché una cosa èchiara a tutti: per vincere lasesta Coppa serve qualcosa inpiù. Ma che cosa? Felipe Sco-lari naviga da vecchio lupo dimare tra critiche pungenti eun milione di proposte. Anchein Brasile sono tutti c.t., pro-prio come da noi. E allora pro-viamo a fare il punto della si-tuazione con 5 domande.

1Ha senso continuare con

Hulk e Oscar che, in coppia,hanno segnato appena un golin quattro partite e che nonaiutano la squadra nella co-struzione del gioco?

È questo il grande tormentodi Scolari. L’idea che avevafunzionato a meraviglia inConfederations ora non con-vince più. Soprattutto Hulk, inversione Eto’o, è in evidentestato confusionale. Contro ilCile ha cercato disperatamen-te il gol con ardite iniziativepersonali. Senza riuscirci. Ilc.t. sta pensando a due solu-zioni alternative. La prima èinserire Hernanes al posto delgigante dello Zenit. La duttili-tà tattica del Profeta permet-terebbe alla Seleçao in fase dinon possesso palla di ritrovarei giusti equilibri in mezzo alcampo. Oppure cambiare mo-dulo passando al 3-4-3. Inquesto caso il posto di Hulkverrebbe preso da un difenso-re. Con l’obiettivo di compat-tare la Seleçao ed esporla me-no ai rischi di subire.

2Chi sostituirà domani con-

tro la Colombia lo squalificatoLuiz Gustavo?

Nella rosa di Felipao nonesiste un giocatore con le ca-ratteristiche del centrocampi-sta del Wolfsburg, un maestronel recuperare palloni. La so-luzione più scontata è rilan-ciare Paulinho che, però, con-tinua a essere lontano anni lu-ce dalla condizione fisica otti-male. La prima alternativa èRamires. La terza opzione èche il commissario tecnicoavanzi sulla linea di centro-campo uno dei suoi centrali didifesa. Tipo David Luiz, che hagià coperto questo ruolo nelChelsea di Mourinho oppure ilnapoletano Henrique. ConDante che potrebbe andare a

fare coppia in difesa con Thia-go Silva.

3Perché non inserire Maicon

al posto di Dani Alves perfronteggiare la qualità offen-siva degli attaccanti esterni della Colombia?

Una settimana fa era unavoce, ora è diventato un ap-pello. Dani Alves da difensorepuro non funziona più, cometestimoniano i dati delle quat-tro partite fin qui giocate. Mai-con è più difensore, più ag-gressivo, più esplosivo. In-somma, non esiste un motivologico per cui sia dirottato an-cora una volta in panchina. Ameno che le gerarchie dentrolo spogliatoio non siano piùimportanti dei valori tecnici

espressi dal torneo.

4Come proteggere Neymar

sempre oggetto di marcatureaggressive?

Felipao su questo fronte èpreoccupato. Ormai «O Ney»si porta dietro l’etichetta di ca-scatore e questo ha chiara-mente irritato gli arbitri. Èdall’inizio della Coppa che idirettori di gara tendono a«giustificare» i contatti dei di-fensori. Scolari ne parlerà conil Fenomeno. L’idea è quella diavvicinare di più Neymar al-l’area di rigore avversaria perobbligare i suoi marcatori a es-sere più cauti nella marcaturao, quantomeno, per ottenerepiù calci piazzati. Contro il Ci-le la nazionale brasiliana nonha avuto nemmeno una puni-zione vera dal limite perchéNeymar era bloccato fallosa-mente a tre-quarti campo. Fe-lipao chiederà al suo pupilloanche di non cadere in falli direazione. Sulla sua testa pen-de sempre quel cartellino gial-lo rimediato nella gara inau-

gurale contro la Croazia. E sa-rebbe beffardo non averlo adisposizione per le gare con-clusive del torneo.

5Felipao è ancora convinto

delle sue convocazioni?Le deludenti prove di Fred,

Hulk, Oscar e Jo stanno dandoforza al partito di chi suggeri-va convocazioni diverse. I piùrimpianti sono Kakà e Ro-binho. Giocatori di classe e diesperienza che avrebbero po-tuto essere utili nei momentidifficili. È una critica condivi-sibile. Se è vero che il parcocentravanti non offre pratica-mente niente (Diego Costa hascelto la Spagna e Pato è di-sperso) a livello di trequartistila scelta di Felipao è stata di-scutibile. Willian e Bernardsono sicuramente il futurodella Seleçao ma per il presen-te non hanno ancora la perso-nalità per vivere da protagoni-sti un mondiale così complica-to anche dal punto di vistaemotivo.

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Rimpianti perle convocazioni:Kakà e Robinhogarantivano esperienza

C.t. sotto accusa:le gerarchie dello spogliatoiocontano più deivalori tecnici?

QUANTA PREOCCUPAZIONE DOPO LA GRANDE PAURA CONTRO IL CILE, LA SELEÇAO SI INTERROGA

1 La tensione dei brasiliani durante i calci di rigore contro il Cile; 2 Hulk, fra i maggiori imputati; 3 L’abbraccio liberatorio fra Neymar e Scolari al termine della sfida che ha garantito i quarti di finale AP/AFP

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MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 11

Generazione di fenomeni: Falcao apripistaE’ il Porto il vero crocevia dei grandi affari

il Retroscena

CARLO LAUDISA@carlolaudisa

MILANO

La regina dell’imPort-exPort ha trovatola vena aurea proprio in Colombia. È una sto-ria di investimenti e di ricchissime plusvalen-ze. A Oporto il presidente Pinto da Costa èl’emblema di un’organizzazione che ha tro-vato nel mercato globalizzato le sponde mi-gliori per il suo business. James Rodriguez èl’ultima perla: l’estate scorso il club porto-ghese l’ha venduto al Monaco per 45 milionidi euro dopo averlo acquistato nel 2010 dalBanfield per 5,5 milioni di euro. Ma questomega-intreccio con la terra vergine colom-biana comincia nel 2008 con Radamel Fal-cao, il grande assente in Brasile. Anche inquel caso gli emissari di Pinto da Costa sco-varono l’attaccante (ora al Monaco) dal Ri-

ver Plate per 5,5 milioni, passato poi all’Atle-tico per 47. Tra le punte dell’iceberg c’è pureil brasiliano Hulk, con cifre da vertigini. Nel2008 il club portoghese lo pesca nel TokioVerdy per 5,5 milioni. Quando nel gennaio2012 si fa avanti il ricco Zenit, però, il contoè salato: 55 milioni.

Il boom Ma torniamo al filone colombiano ealle puntate su Jackson Martinez, Guarin eQuintero. Senza tralasciare Iturbe: preso a 5milioni e appena rivenduto al Verona per 15.L’elenco sarebbe lunghissimo. Basti conside-rare che un grossolano calcolo porta a un gi-ro d’affari da 600 milioni di euro nell’ultimoquinquennio. È un totale strabiliante per unclub che, ogni anno riesce ad allestire unasquadra competitiva che si fa rispettare an-che in Champions League. Questo fenome-no, però, non è solo il frutto di programma-

zione e imprenditorialità. Dietro il Porto cisono tante anime finanziarie. Pinto da Costae il suo entourage ha rapporti stretti con varifondi che da anni dragano il mercato inter-nazionale a caccia di grandi affari.

La strategia E spesso queste operazionihanno una regìa occulta che permette a tuttigli investitori di trarre profitti da questi cam-bi di maglia. In questa maniera il Porto (maanche lo stesso Atletico Madrid) colma il gapeconomico con le grandi d’Europa che evi-dentemente contano su fatturati enorme-mente superiori. Gli affari non sono, quindi,mai frutto del caso. Il concetto dell’import-export è insito in questa filosofia che eviden-temente impedisce ai tifosi del Porto di affe-zionarsi ai loro beniamini. Ma non avrebberoalternative.

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4IL NUMERO

9I gol

di Falcao con ilMonaco nella

scorsa Ligue 1.In tutto

l’attaccante èsceso in campo

solo 17 voltea causa

dell’infortunio digennaio

Radamel Falcao, 28 anni, è al Monaco dal maggio 2013 ANSA

15 milioniBalantaDifensore del River Plate, 21 anniDove può andare: Juve 30%, Roma 30%, Inter20%, Bayern Monaco 15%, Napoli 5%

Colombia miniera d’oroDa James a Balantac’è voglia di CafeterosSono tanti i talenti di Peckerman nel mirino dei top club europei Rodriguez resta a Monaco, il difensore intriga Juve, Inter e RomaDAL NOSTRO INVIATOLUCA CALAMAITERESOPOLIS

Voglia di Cafeteros. Incampo perché sono la naziona-le più divertente del Mondiale.E nelle segrete vie del mercatoperché piacciono a tutti. La Co-lombia di Peckerman è una mi-niera d’oro. Ha talenti veri inogni reparto. C’è una squadraintera che, dopo la Coppa, po-trebbe cambiare maglia. Peruna valutazione complessivache si aggira intorno ai 250 mi-lioni. La cosa strana è che, peruna volta, anche i nostri clubsono in pista per mettere le ma-ni sui gioielli di Peckerman. Con la sola eccezione di James.L’ultimo Fenomeno. James Da-vid Rodriguez Rubio vale già60 milioni, ma il Monaco delricco magnate russo Ryboblevnon intende cederlo. Almenoper quest’anno. Ipotesi che,

tutto sommato, è in linea an-che con le idee di Mendes, il procuratore che pilota i destinidel fantasista colombiano. Tra12 mesi potrebbe valere 100milioni quindi perché averefretta? James, però, ha tesouna mano al calcio spagnolo:«Mi piacerebbe giocare nel Re-al Madrid». E se dovesse anda-re avanti nel Mondiale potreb-be essere difficile per la squa-dra del Principato trattenerlo.

Asta Balanta Da un artistadel pallone, a un difensore chesembra scolpito nel marmo.Eder Alvarez Balanta è unascoperta di Daniel Passarella.L’ex presidente del River loconsidera l’erede di Thiago Sil-va e, l’anno scorso, lo valutava50 milioni. Un’esagerazione, naturalmente. Il cartellino co-sta caro. Ma non così caro.Quindici mesi fa Ariedo Brai-da, inviato in missione in Ar-

gentina da Galliani, aveva pro-vato a bloccarlo. Ma il Milannon poteva permettersi dispendere 15 milioni. Prontacassa. Oggi la società rossone-ra è l’unica tra le grandi d’Italiache non lo corteggia. Balantapiace moltissimo alla Juve, al-l’Inter, ma la Roma, se dovesseperdere Benatia, avrebbe i sol-di pronti per aprire una tratta-tiva seria con il River.

Guarin e Ibarbo Potrebbero fi-nire entrambi alla Juve. Anchese per strade diverse. Il proble-ma per Marotta è trovare dellecontropartite tecniche adegua-te da offrire al Cagliari e all’In-ter. Potrebbe essere più facilel’assalto a Ibarbo. L’uscita discena di Cellino elimina un in-terlocutore molto complicato.In più la presenza in panchinadi Zeman potrebbe favorire losbarco nell’isola di qualche gio-vane di area bianconera. Con

l’Inter, invece, è diverso. Servi-rebbe un top-player. Potrebbeessere Isla una credibile con-tropartita? Senza contare chepure Mazzarri è interessato aIbarbo e quindi si va incontro aun incrocio non semplice dasbrogliare.

Cuadrado united C’è anchequalche Cafeteros che stannocercando di portarci via. Per lavespina viola è in corso un’astamilionaria. L’ultima offertapervenuta alla famiglia DellaValle è del Manchester Unitedcon una cifra che sfonda, an-che se di poco, il tetto dei 40

Cuadrado piaceallo United, Ibarbopuò andare da Conte. Poi ci sonoGuarin e Armero

60 milioniJames RodriguezTrequartista del Monaco, 22 anni. Dove può andare: Monaco 70%, Real Madrid25%, Chelsea 5%

40 milioniCuadradoAttaccante esterno della Fiorentina, 26 anni.Dove può andare: Man. United 30%, Barcellona30%, Fiorentina 30%, Bayern Monaco 10%

38 milioniJackson MartinezAttaccante del Porto, 27 anniDove può andare: Valencia 30%, Arsenal 30%,Porto 20%, Atletico Madrid 10%, Roma 10%

QUI COLOMBIA

Peckermancambia moduloVerso il 4-4-1-1

«Neymar è un grandegiocatore, ma per rendere al meglio ha bisogno di avere una squadra che funziona accanto e in questo momento la Seleçao non sta incantando». Jackson Martinez lancia la sfida al fenomeno brasiliano. Grande rispetto ma niente paura. E’ questo il clima che si respira nel ritiro dei Cafeteros. Il c.t. Peckerman è orientato a cambiare qualcosa nella formula tattica. Si va verso un 4-4-1-1 con James Rodriguez alle spalle della punta centrale e con Cuadrado abbassato sulla linea di centrocampo. Nazionale più compatta per cercare di impedire al Brasile di sfruttare l’arma del contropiede. «L’idea giusta –osserva Carlos Sanchez- è quella di fare possesso palla e attaccare i brasiliani. Non dobbiamo snaturare le nostre qualità. Dobbiamo disputare una partita coraggiosa». Intanto è esploso il problema biglietti. Ci sono più di ventimila colombiani in Brasile ma i tagliandi a loro disposizione sono poco più di duemila: per la prima volta da quando è iniziata il Mondiale, la nazionale di Peckerman non potrà contare sul sostegno dei suoi tifosi.

l.c.

milioni. Per il patron Andreanon siamo ancora arrivati «al-l’offerta indecente». Quella al-la quale la Fiorentina non po-trebbe dire di no. Se la Colom-bia e Cuadrado continuano afare meraviglie perché nonpuntare a 50 milioni di euro?

Difensori in vendita Zuniga,che qualche mese fa era statoavvicinato al Barcellona, pareintenzionato a restare al Napo-li. E questa è anche l’idea di DeLaurentiis a meno che non arri-vino proposte da 20 milioni.Costa meno e potrebbe partireinvece Armero. «Non sono maipiaciuto a Benitez e non capi-sco il perché – ha detto –. Erosicuro che se fosse rimasto luinon mi avrebbero riscattato.Mi aspettavo però almeno unatelefonata dai dirigenti del Na-poli. Pazienza. Ora il mio so-gno è una big italiana. Milan,Inter e Juve hanno tutte biso-gno di un giocatore con le miecaratteristiche». In corsa purela Fiorentina. Armero costauna cifra umana ma l’Udinese,il solito negozio carissimo, nonfarà sconti.

Occhio al portiere Trattativein corso anche per il difensoreArias del Psv e per il centro-campista Mejia dell’AtleticoNational. Ma chi ha illuminatogli occhi degli osservatori eu-ropei è il portiere Ospina. Par-cheggiato al Nizza ma con lavoglia di salire di livello. Un an-no fa il Bologna lo aveva in pu-gno. Ora potrebbe approdareall’Arsenal come dodicesimo dilusso, piace all’Atletico Madrided è nel mirino della Lazio.

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12 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014

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MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 13

Rebic (Croazia) e Nkoulou (Camerun)nella partita giocata il 18 giugno AP

Stephen Keshi, 52 anni, era il c.t. della Nigeria dal 2011 EPA

Son Heung Min in lacrime dopo il match contro il Belgio LIVERANI

BLOG MONDIALE

IL CASO

LA FEDERCALCIO AFRICANA AL LAVORO

Presunta combinein Camerun-Croazia: aperta un’inchiesta

La federcalcio cameruneseha dichiarato di aver aperto un’inchiesta in merito all’accusa lanciata dal quotidiano tedesco «Der Spiegel» sulla presunta combine della gara persa 4-0 con la Croazia. La Fecafoot, la federazione del Camerun, ha incaricato un proprio comitato etico di svolgere le indagini, aggiungendo di non esser stata ancora contattata dalla Fifa. «Le recenti accuse di frode nelle tre

partite del Camerun al Mondiale, in particolare Camerun-Croazia, nonché l’esistenza di «sette mele marce» non rispecchiano i valori e i principi promossi dalla nostra amministrazione» spiega un comunicato della Fecafoot.

LA CURIOSITÀ

L’ULTIMO E’ IL C.T. DELLA NIGERIA

Lascia anche KeshiAdesso sono sei le panchine saltate

Stephen Keshi è il sesto. Iltecnico della Nigeria è l’ultimo in ordine di tempo a dare le dimissioni - dopo la sconfitta con la Francia agli ottavi - in un Mondiale dove le panchine saltano più facilmente dei giocatori. Keshi potrebbe ora ripiegare sul Sudafrica. Prima di lui, dimissioni anche per Prandelli, Zaccheroni (Giappone), Lamouchi (Costa d’Avorio), Queiroz (Iran) e Suarez (Honduras). Incerti

sembrano anche gli incarichi dello spagnolo Del Bosque, dell’inglese Hodgson e di Capello in Russia: pur confermati dalle rispettive federazioni, non hanno ancora deciso se rimanere dopo le comuni disfatte brasiliane.

DOPO L’ULTIMO POSTO NEL GIRONE H

LA RABBIA DEI TIFOSI

Rimpatrio amaro per la Sud Corea: «Il calcio è morto»

«Mangiate caramelle!». InSud Corea è un modo come un altro per mandare a quel paese gli interlocutori, e così i tifosi hanno accolto i giocatori della nazionale di ritorno da un Mondiale che per loro si è chiuso nel peggiore dei modi, ultimi nel Girone H. Lunedì, all’aeroporto di Incheon, i fan della Sud Corea hanno «salutato» atleti e staff, compreso il c.t. Hong Myung-Bo, con insulti, lanciando i tradizionali confetti, le yeot, e

invitando gli sconfitti a «mangiare caramelle» («Eat yeot!»). Rabbia e sconforto manifestati anche attraverso gli striscioni dei tifosi: cartelloni nello stile tipico dei riti funebri recitavano «Il calcio sudcoreano è morto».

«Suarez, mai più parastinchi italiani»Enrico Campari, da 20 anni al servizio dei calciatori: «Il morso a Chiellini non è da sportivo: faccia da solo»

OLANDA

STRAPPO ALL’INGUINE

Stop per De Jong:Mondiale finito«Sono distrutto»

Per il milanista Nigel DeJong il Mondiale è finito a causa di uno strappo all’inguine. Il centrocampista olandese dovrà rimanere fermo per un periodo tra le due e le quattro settimane. Anche se non sarà disponibile, De Jong resterà con i compagni fino alla fine del torneo e comincerà la riabilitazione nei prossimi giorni a Rio de Janeiro. De Jong si è infortunato domenica scorsa nell’ottavo contro il Messico, durante il quale ha giocato solo dieci minuti (è stato sostituito da Martins Indi). «Sono distrutto - ha detto De Jong -, ma gli infortuni tristemente fanno parte del gioco. Ora rimarrò col gruppo perché siamo venuti qui tutti con una missione e continueremo a portarla avanti».

L’INCHIESTA

LA CENTRALE A COPACABANA

Arrestato a Rioun clan di bagarini:c’è pure un’italiana

Continua la battaglia dellapolizia brasiliana contro il bagarinaggio mondiale: ieri sono stati arrestati in flagranza di reato due americani e un’italiana. Quest’ultima, identificata come Raffaella Cinti dagli agenti di Rio de Janeiro, insieme ai complici statunitensi occupava un piano intero di un hotel a Copacabana, dove era stato installato una sortadi ufficio. La polizia ha agito a seguito di una denuncia anonima, secondo la quale un tagliando al prezzo ufficiale di 175 dollari veniva rivenduto a 1.172 dollari. Gli accusati avevano anche accesso alle aree esclusive della Fifa. Uno di loro lavorava con lo staff di tre nazionali: grazie a loro, riusciva a ottenere 50 ingressi per incontro e a rivenderli per 1.000 euro l’uno.

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DEL

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Balotelli?Lo tratterei

comeStrunz...

«Vorreiparlagli io, a

Mario...Fossiil suo

allenatore lotrattereicome hofatto con

Strunz, conEdmundo,

conCassano,

ragazzidifficili che

modestamente ho messo

in riga.Potenzialmen

te Mario èun campione,

ma non diquelli con

la “C”maiuscola».

GIOVANNITRAPATTONI

EX C.T. ITALIA

dANDREA SCHIANCHI

«Suarez morde? E io nongli faccio più i parastinchi. Chesi arrangi da solo...». A inflig-gere la punizione è EnricoCampari, imprenditore di Par-ma che da vent’anni è al servi-zio dei campionissimi del cal-cio: fabbrica per loro parastin-chi esclusivi, con materialid’avanguardia e tanto di fotodi moglie e figli disegnati (serichiesto). «Perderò un cliente,ma non mi va di lavorare perchi non si comporta da autenti-co sportivo. È una questione diprincipio».

Simboli Campari ci tiene aprecisare: «Se non si cominciaa dare qualche esempio, il cal-cio dove va a finire? Vedremo iragazzini che in campo, invecedi tentare un dribbling, prova-no a morsicare l’avversario... Èun’esagerazione, lo so anch’io,però è arrivato il momento didire basta. Questi campioni,strapagati e straviziati, sonodei simboli per i bambini, equali valori trasmettono? È ve-ro che Suarez ha chiesto scusa,anche se con un po’ di ritardo,ma la mia decisione non cam-

bia: a lui i parastinchi non lifaccio più. Lo sport è etica,mettiamocelo in testa e com-portiamoci di conseguenza.Non si può sempre chiudere gliocchi e fare finta di niente».

Consigli Suarez non è il pri-mo campione «rifiutato» daCampari. Ce ne sono due, ita-lianissimi, con i quali l’impren-ditore parmigiano non intendecollaborare. «Sono fatto così:prima vengono i comporta-menti e poi il resto, gli affari, lecommissioni e quelle faccendelì. A uno come Gattuso, tantoper capirci, glieli farei gratis iparastinchi, perché lo stimo:una volta l’ho visto rimprove-rare un compagno per un com-portamento sbagliato e ho ca-pito che per lui il gruppo erasacro. E lo stesso discorso valeper Cannavaro. Adesso provosoddisfazione a lavorare perIbrahimovic, Cristiano Ronal-do, Messi: mi mandano le lororichieste, io do loro i consigli,ci scambiamo opinioni e alla fi-ne il prodotto funziona. Ma, loripeto, non voglio che una miacreazione finisca sulle gambedi qualcuno che non rispetta leregole dello sport».

© RIPRODUZIONE RISERVATADa sinistra l’imprenditore Enrico Campari e Luis Suarez dopo il morso a Chiellini LAPRESSE

Un ricordo indelebile. E non bello. Tuttavia Mauricio Pinilla non vuole rischiare di dimenticare e ha deciso di incidere sulla sua pelle la clamorosa traversa colpita contro i padroni di casa brasiliani. Così il trentenne attaccante del Cagliari si è fatto tatuare sulla schiena il momento in cui la palla viene fermata dalla traversa della porta di Julio Cesar. Sotto il disegno a colori, eseguito dal suo tatuatore di fiducia, Marlon Parra, Pinilla ha voluto la scritta: «A un centimetro dalla gloria». La partita si è decisa ai rigori e uno Pinilla se l’è fatto parare da Julio Cesar.

il calcio sulla pelle

Il gol mancato da ricordare:Pinilla si fa il tatuaggiodella traversa col Brasile

Page 14: La Gazzetta Dello Sport - 02.07.2014

#14 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014

IL REGOLAMENTO ECCO COME LE 16 SQUADRE HANNO SUPERATO I GIRONI

MONDIALE LA GUIDATUTTO IL TORNEO GIORNO PER GIORNO

A parità di punti, decide la differenza reti Questi i criteri per il passaggio del turno nella fase a gironi: a)maggior numero di punti; b) differenza reti; c) maggior numero direti segnate.

In caso di parità dei precedenti criteri tra due o più squadresi procede alla compilazione della classifica avulsa tra questesquadre con i seguenti criteri: a) maggior numero di punti nellaclassifica avulsa; b) differenza reti nella classifica avulsa; c) mag-gior numero di reti segnate nella classifica avulsa;d) sorteggio.

IL TABELLONE

GDS

GIRONE ARISULTATIBRASILE-CROAZIA 3-1MESSICO-CAMERUN 1-0BRASILE-MESSICO 0-0CAMERUN-CROAZIA 0-4CAMERUN-BRASILE 1-4CROAZIA-MESSICO 1-3

PARTITE RETI

PT G V N P F S

BRASILE* 7 3 2 1 0 7 2MESSICO* 7 3 2 1 0 4 1CROAZIA 3 3 1 0 2 6 6CAMERUN 0 3 0 0 3 1 9 * Qualificate agli ottavi

GIRONE BRISULTATI

SPAGNA-OLANDA 1-5CILE-AUSTRALIA 3-1AUSTRALIA-OLANDA 2-3SPAGNA-CILE 0-2AUSTRALIA-SPAGNA 0-3OLANDA-CILE 2-0

PARTITE RETI

PT G V N P F S

OLANDA* 9 3 3 0 0 10 3CILE* 6 3 2 0 1 5 3SPAGNA 3 3 1 0 2 4 7AUSTRALIA 0 3 0 0 3 3 9 * Qualificate agli ottavi

GIRONE CRISULTATI

COLOMBIA-GRECIA 3-0COSTA D’AVORIO-GIAPPONE 2-1COLOMBIA-COSTA D’AVORIO 2-1GIAPPONE-GRECIA 0-0GIAPPONE-COLOMBIA 1-4GRECIA-COSTA D’AVORIO 2-1

PARTITE RETI

PT G V N P F S

COLOMBIA* 9 3 3 0 0 9 2GRECIA* 4 3 1 1 1 2 4COSTA D’AVORIO 3 3 1 0 2 4 5GIAPPONE 1 3 0 1 2 2 6 *Qualificate agli ottavi

GIRONE DRISULTATI

URUGUAY-COSTA RICA 1-3INGHILTERRA-ITALIA 1-2URUGUAY-INGHILTERRA 2-1ITALIA-COSTA RICA 0-1COSTA RICA-INGHILTERRA 0-0ITALIA-URUGUAY 0-1

PARTITE RETI

PT G V N P F S

COSTA RICA* 7 3 2 1 0 4 1URUGUAY* 6 3 2 0 1 4 4ITALIA 3 3 1 0 2 2 3INGHILTERRA 1 3 0 1 2 2 4 *Qualificate agli ottavi

GIRONE ERISULTATI

SVIZZERA-ECUADOR 2-1FRANCIA-HONDURAS 3-0SVIZZERA-FRANCIA 2-5HONDURAS-ECUADOR 1-2HONDURAS-SVIZZERA 0-3ECUADOR-FRANCIA 0-0

PARTITE RETI

PT G V N P F S

FRANCIA* 7 3 2 1 0 8 2SVIZZERA* 6 3 2 0 1 7 6ECUADOR 4 3 1 1 1 3 3HONDURAS 0 3 0 0 3 1 8 * Qualificate agli ottavi

GIRONE FRISULTATI

ARGENTINA-BOSNIA 2-1IRAN-NIGERIA 0-0ARGENTINA-IRAN 1-0NIGERIA-BOSNIA 1-0NIGERIA-ARGENTINA 2-3BOSNIA-IRAN 3-1

PARTITE RETI

PT G V N P F S

ARGENTINA* 9 3 3 0 0 6 3NIGERIA* 4 3 1 1 1 3 3BOSNIA 3 3 1 0 2 4 4IRAN 1 3 0 1 2 1 4 * Qualificate agli ottavi

GIRONE HRISULTATI

BELGIO-ALGERIA 2-1RUSSIA-SUD COREA 1-1BELGIO-RUSSIA 1-0SUD COREA-ALGERIA 2-4ALGERIA-RUSSIA 1-1SUD COREA-BELGIO 0-1

PARTITE RETI

PT G V N P F S

BELGIO* 9 3 3 0 0 4 1ALGERIA* 4 3 1 1 1 6 5RUSSIA 2 3 0 2 1 2 3SUD COREA 1 3 0 1 2 3 6 * Qualificate agli ottavi

GIRONE GRISULTATI

GERMANIA-PORTOGALLO 4-0GHANA-STATI UNITI 1-2GERMANIA-GHANA 2-2STATI UNITI-PORTOGALLO 2-2PORTOGALLO-GHANA 2-1STATI UNITI-GERMANIA 0-1

PARTITE RETI

PT G V N P F S

GERMANIA* 7 3 2 1 0 7 2STATI UNITI* 4 3 1 1 1 4 4PORTOGALLO 4 3 1 1 1 4 7GHANA 1 3 0 1 2 4 6 * Qualificate agli ottavi

IL PROGRAMMAQUARTI DI FINALE

4 LUGLIO 18 RIO DE JANEIRO FRANCIA - GERMANIA 4 LUGLIO 22 FORTALEZA BRASILE - COLOMBIA 5 LUGLIO 18 BRASILIA ARGENTINA - BELGIO 5 LUGLIO 22 SALVADOR OLANDA - COSTA RICASEMIFINALI

8 LUGLIO 22 BELO HORIZONTE9 LUGLIO 22 SAN PAOLOFINALE 3° POSTO

12 LUGLIO 22 BRASILIAFINALE 1° POSTO

13 LUGLIO 21 RIO DE JANEIRO

CHE COSA E' SUCCESSOGIOCATEDATA LOCALITA’ GRUPPOPARTITA RIS.

12 GIUGNO SAN PAOLO A BRASILE-CROAZIA 3-113 GIUGNO NATAL A MESSICO-CAMERUN 1-013 GIUGNO SALVADOR B SPAGNA-OLANDA 1-513 GIUGNO CUIABA B CILE-AUSTRALIA 3-114 GIUGNO BELO HORIZONTE C COLOMBIA-GRECIA 3-014 GIUGNO FORTALEZA D URUGUAY-COSTA RICA 1-314 GIUGNO MANAUS D INGHILTERRA-ITALIA 1-214 GIUGNO RECIFE C COSTA D’AVORIO-GIAPPONE 2-115 GIUGNO BRASILIA E SVIZZERA-ECUADOR 2-115 GIUGNO PORTO ALEGRE E FRANCIA-HONDURAS 3-015 GIUGNO RIO DE JANEIRO F ARGENTINA-BOSNIA 2-116 GIUGNO SALVADOR G GERMANIA-PORTOGALLO 4-016 GIUGNO CURITIBA F IRAN-NIGERIA 0-016 GIUGNO NATAL G GHANA-STATI UNITI 1-217 GIUGNO BELO HORIZONTE H BELGIO-ALGERIA 2-117 GIUGNO FORTALEZA A BRASILE-MESSICO 0-017 GIUGNO CUIABA H RUSSIA-SUD COREA 1-118 GIUGNO PORTO ALEGRE B AUSTRALIA-OLANDA 2-318 GIUGNO RIO DE JANEIRO B SPAGNA-CILE 0-218 GIUGNO MANAUS A CAMERUN-CROAZIA 0-419 GIUGNO BRASILIA C COLOMBIA-COSTA D’AVORIO 2-119 GIUGNO SAN PAOLO D URUGUAY-INGHILTERRA 2-119 GIUGNO NATAL C GIAPPONE-GRECIA 0-020 GIUGNO RECIFE D ITALIA-COSTARICA 0-120 GIUGNO SALVADOR E SVIZZERA-FRANCIA 2-520 GIUGNO CURITIBA E HONDURAS-ECUADOR 1-221 GIUGNO BELO HORIZONTE F ARGENTINA-IRAN 1-021 GIUGNO FORTALEZA G GERMANIA-GHANA 2-221 GIUGNO CUIABA F NIGERIA-BOSNIA 1-022 GIUGNO RIO DE JANEIRO H BELGIO-RUSSIA 1-022 GIUGNO PORTO ALEGRE H SUD COREA-ALGERIA 2-422 GIUGNO MANAUS G STATI UNITI-PORTOGALLO 2-223 GIUGNO CURITIBA B AUSTRALIA-SPAGNA 0-323 GIUGNO SAN PAOLO B OLANDA-CILE 2-023 GIUGNO BRASILIA A CAMERUN-BRASILE 1-423 GIUGNO RECIFE A CROAZIA-MESSICO 1-324 GIUGNO NATAL D ITALIA-URUGUAY 0-124 GIUGNO BELO HORIZONTE D COSTA RICA-INGHILTERRA 0-024 GIUGNO CUIABA C GIAPPONE-COLOMBIA 1-424 GIUGNO FORTALEZA C GRECIA-COSTA D’AVORIO 2-125 GIUGNO PORTO ALEGRE F NIGERIA-ARGENTINA 2-325 GIUGNO SALVADOR F BOSNIA-IRAN 3-125 GIUGNO MANAUS E HONDURAS-SVIZZERA 0-325 GIUGNO RIO DE JANEIRO E ECUADOR-FRANCIA 0-026 GIUGNO BRASILIA G PORTOGALLO-GHANA 2-126 GIUGNO RECIFE G STATI UNITI-GERMANIA 0-126 GIUGNO CURITIBA H ALGERIA-RUSSIA 1-126 GIUGNO SAN PAOLO H SUD COREA-BELGIO 0-1OTTAVI DI FINALEDATA LOCALITÀ PARTITA

28 GIUGNO BELO HORIZONTE BRASILE - CILE d.c.r. 4-328 GIUGNO RIO DE JANEIRO COLOMBIA - URUGUAY 2-029 GIUGNO FORTALEZA OLANDA - MESSICO 2-129 GIUGNO RECIFE COSTA RICA - GRECIA d.c.r. 6-430 GIUGNO BRASILIA FRANCIA - NIGERIA 2-030 GIUGNO PORTO ALEGRE GERMANIA - ALGERIA d.t.s. 2-1IERI SAN PAOLO ARGENTINA - SVIZZERA d.t.s. 1-0IERI SALVADOR BELGIO - STATI UNITI 2-1

ORE 22

BELOHORIZONTE8 LUGLIO

OTTAVI DI FINALE

QUARTI DI FINALE

OTTAVI DI FINALE

SEMIFINALE

FINALE

SEMIFINALE

QUARTI DI FINALE

ORE 22

FORTALEZA4 LUGLIO

ORE 18

RIODE JANEIRO4 LUGLIO

Sky Mondiale 1 HdRai1 e Rai Hd

Sky Mondiale 1 Hd,Rai1 e Rai Hd

Sky Mondiale 1 Hd

BELO HORIZONTE

Brasile

BrasileColombia

Cile43

RIO DE JANEIRO

ColombiaUruguay

20

BRASILIA

Francia

Francia

Nigeria20

PORTO ALEGRE

Germania GermaniaAlgeria

ORE 22

ORE 21

SAN PAOLO9 LUGLIO

ORE 22

SALVADOR5 LUGLIO

ORE 18

BRASILIA5 LUGLIO

Sky Mondiale 1 Hd,Rai1 e Rai Hd

Sky Mondiale 1 Hd

Sky Mondiale 1 HdRai1 e Rai Hd

SALVADOR

BelgioStati Uniti

SAN PAOLO

ArgentinaSvizzera

RECIFE

Costa RicaGrecia

FORTALEZA

OlandaMessico

21

64

RIO DE JANEIRO13 LUGLIO

FINALE 3°-4° POSTO

ORE 22

BRASILIA12 LUGLIO

Sky Mondiale 1 Hd, Rai1 e Rai Hd

Sky Mondiale 1 Hd, Rai1 e Rai Hd

d.c.r.

d.t.s.

d.c.r.OlandaCosta Rica

21

10

d.t.s.

ArgentinaBelgio 2

1

d.t.s.

4I NUMERI

11Tiri in porta

per Di Maria,compreso quello

del gol: eradal 1966 cheun giocatore

dell’Argentinanon ne faceva

così tanti.Record ancheper i cross: 16

19anni 2 mesi

e 4 giorni peril belga Origi

quando hasegnato contro

la Russia:è il più giovane

goleadora Brasile 2014.

In assolutoè invece Pelé,

in gol controil Galles il 19giugno 1958:

aveva 17 anni, 7mesi e 27 giorni

2squadre che

per la primavolta ai mondialihanno disputato

gli ottavidi finale: Grecia

e Algeriache sono giàal capolinea.È la decima

edizione dellamanifestazione

che prevedegli ottavi, solo

due squadreli hanno sempre

giocati:Germania

(anche Ovest)e Brasile

Page 15: La Gazzetta Dello Sport - 02.07.2014

MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 15

Più maturo, più continuoFrancia ai piedi di PogbaÈ esploso nella Juve, ora Paul diventa decisivo anche tra i BleusE Matuidi: «Soltanto i big rispondono così nei grandi momenti»DAL NOSTRO INVIATOFABIO LICARISALVADOR

Tutti pazzi per Paul. «Èl’immagine della Francia: anco-ra non si conoscono i suoi limi-ti» dice capitan Lloris. Aggiun-ge il collega Matuidi: «Solo igrandi rispondono così neigrandi momenti». E mentreL’Équipe si concede un titolo en-fatico, «La storia ricomincia»,anche Le Monde e Liberationsparano il suo fotone in primapagina. Mentre il presidenteFrançois Hollande, a picco neisondaggi, dopo il suo gol si fafotografare all’Eliseo abbrac-ciato a Alisson, 22 anni, unadelle calciatrici invitate a vede-re la partita con la Nigeria, emanda complimenti ufficiali.Tutti pazzi per Paul Pogba.

Quel debutto Il ragazzo di La-gny-sur-Marne con sangue del-la Guinea (da dove emigraronoi suoi genitori), ancora 21 anni,è ormai molto lontano dallospilungone allampanato chedebutta nella Juve il 19 agostoal «Berlusconi». Prima pagellaitaliana: «Non è Pirlo, tende arestare molto basso e deve ag-giustare il lancio lungo. Però,per essere un ’93, ha notevole

senso della posizione e fa girarebene la palla». Voto 6,5. Quelgiorno Conte lo schiera play alposto di Pirlo e lui, come un stu-dente al primo giorno, si vestebene e si comporta educata-mente: passaggi corti, rispettodelle posizioni, zitto e correre.Se l’altro ieri Pogba ha stronca-to la Nigeria è anche per Conteche non l’ha bruciato ma inseri-to senza fretta. Tanto nessunoavrebbe fermato Paul.

Lezione Deschamps Eppurequello visto contro la Nigeria èancora un prototipo di fenome-no. Colpi di genio e qualcheblackout. Se n’è accorto De-schamps che, dopo il bel debut-to con l’Honduras messo a ri-schio dal fallo di reazione suPalacios, gli ha ordinato ungiorno in panchina, per poi re-cuperarlo con l’Ecuador. Tantolo sa anche lui che di Pogba mi-ca si può fare a meno. Lo sa dal

quel 22 marzo 2013 quando lolanciò in nazionale contro laGeorgia (anche se tre giorni do-po Pogba combinò un guaio, fa-cendosi espellere per due gialliin due minuti contro la Spa-gna). Dopo la Nigeria, ancheDeschamps fa i complimenti:«Ha dimostrato tutto il suo po-tenziale. Probabilmente ha gio-cato in maniera più semplice.Ora deve trovare continuità».

Top mondiale Dopo aver cele-brato «il giorno più importantedella vita con il gol alla Nigeria,una vera liberazione per lasquadra», l’interessato parlaquasi da leader: «Il nostro veropunto debole siamo noi. Possia-mo fare grandi cose e giocare lepeggiori partite». Non si na-sconde invece Benzema, un al-tro che con la continuità hasempre fatto a pugni: «Pogbasarà presto tra i migliori almondo». Con la Germania saràun esame di maturità. Ancheper replicare all’incontentabilesito Rue89, tra i più seguiti,controcorrente rispetto allagrandeur parigina: «Abbiamo avuto fortuna perché gli arbitrinon hanno espulso Matuidi conla Nigeria e Pogba con l’Hondu-ras».

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Paul Pogba, 21 anni, quest’anno con la Juve 51 partite e 9 gol AFP

dHANNODETTO

SLloris

(Portieree capitano)

«Paul èl’immagine

della nostranazionale.

E pensate cheancora non si

conoscono isuoi limiti»

SBenzema(Attaccante)«Pogba sarà

presto trai migliori

al mondo.L’hanno

criticato? Forseabbiamo visto

partitediverse...»

SDeschamps

(C.t. Francia)«Ha dimostrato

tutto il suopotenziale, forse

perché hagiocato in

maniera piùsemplice. Oradeve trovare

continuità»

I MARCATORI

Rodriguez primoIeri Messi a secco

5 RETI J. Rodriguez (Col)

4 RETI Messi (Arg); Neymar (1) (Bra);Müller (1) (Ger)

3 RETI E. Valencia (Ecu); Benzema (1) (Fra); Van Persie, Robben (Ola); Shaqiri (Svi)

2 RETI Slimani, Djabou (Alg); Cahill (Aus); Bony, Gervinho (C.Av.); A. Sánchez (Cil); J. Martinez (Col); Ruiz (C. Rica); Perisic, Mandzukic (Cro); A. Ayew, Gyan (Gha); Musa (Nig); Depay (Ola); Suarez (Uru); Dempsey (Usa)

1 RETE Brahimi, Feghouli (1), Halliche (Alg); Rojo (Arg); Jedinak (1) (Aus); De Bruyne, Fellaini, Lukaku, Mertens, Origi, Vertonghen (Bel); Dzeko, Pjanic, Vrsajevic, Ibisevic (Bos); David Luiz, Fernandinho, Fred, Oscar (Bra); Matip (Cam); Aranguiz, Beausejour, Valdívia, Vargas (Cil); Armero, Cuadrado (1), Gutierrez, Quintero (Col); Lee K.-H., Koo, Son (Cor.S.); Campbell, Duarte, Urena (C. Rica); Olic (Cro); Costly (Ecu); Giroud, Matuidi, Pogba (Fra), Sissoko, Valbuena (Fra); Schürrle, Götze, Hummels, Klose, Özil (Ger); Honda, Okazaki (Gia); Samaris, Papastathopoulos, Samaras (1) (Gre); Rooney, Sturridge (Ing); Ghoochannejad (Ira); Balotelli, Marchisio (Ita); Guardado, Hernandez, Marquez, Peralta, Dos Santos (Mes); Odemwingie (Nig); De Vrij, Fer, Sneijder, Huntelaar (1) (Ola); Nani, Ronaldo, Varela (Por); Kerzhakov, Kokorin (Rus); X.Alonso (1), Mata, Torres, Villa (Spa); Dzemaili, Mehmedi, Seferovic, Xhaka (Svi); Cavani (1), Godin (Uru); Brooks, Green, Jones (Usa).

AUTORETI Kolasinac (Bos pro Arg); Marcelo (Bra pro Cro); Boye (Gha pro Por); Valladares (Hon pro Fra); Yobo (Nig pro Fra).

LA MAPPA DOVE SI GIOCA

San PaoloSan Paolo

Rio deJaneiroRio deJaneiro

Belo HorizonteBelo Horizonte

SalvadorSalvadorBrasiliaBrasilia

FortalezaFortalezaB R A S I L E

OceanoAtlanticoOceano

Atlantico

GDS

GENERAZIONE BOOM

Caccia al record:campione baby e senior in un annoLo juventino e Digne erano nella squadra che ha vintoil Mondiale Under 20 nel 2013

Pogba e Digne, campioni del mondo Under 20 AFP

GIULIO DI FEO@fantedipicche

Sono nati a 20 minuti di macchina, uno aLagny-sur-Marne e l’altro a Meaux, zona estdella regione di Parigi. Il Parco dei Principi in-vece è a ovest, ma chissà che Digne e Pogba nonfiniscano per ritrovarsi lì, al Psg: il primo l’han-no preso a 15 milioni la scorsa estate, al secon-do fanno da un bel po’ la corte e i parigini sonotra i pochi con il cash giusto per prenderlo. Disicuro al momento possono fare qualcosa chenessuno ha mai fatto: vincere un Mondiale veroun anno dopo aver vinto quello Under 20. Era-no entrambi nel gruppo di Mankowski chel’estate scorsa in Turchia ha piegato ai rigoril’Uruguay: Digne diede una bella ripassata sul-la sinistra a quel Gimenez che contro l’Italia si èdimostrato fior di giocatore, Pogba faceva cop-pia in mezzo col compare Kondogbia (altro inodore di Bleus) e si prese la briga del primo pe-nalty. Quello più importante, che indirizza laserie: secco, preciso, basso a sinistra, portiere adestra.

Occasione mancata Il Mondiale Under 20 sigioca dal 1977, e da allora soltanto una volta unPaese ha vinto prima con i piccoli e poi con igrandi nel giro di un anno. L’ha fatto il Brasile:nel 1993 regolò il Ghana a Sydney, 12 mesi do-po fece fuori l’Italia di Sacchi negli States. Maquello era un gruppo vecchiotto, Parreira nonchiamò nessuno dei ragazzi del collega Leal,che aveva Dida in porta e Jardel in attacco:l’unico bimbo che il c.t. brasiliano si portò a Pa-sadena era tal Ronaldo. E se si allargano gliorizzonti, si può anche prendere in considera-zione un altro Brasile. Visto che il MondialeU20 si gioca ogni due anni, nel 2011 a Bogotàtrionfarono i verdeoro di Ney Franco, con unattacco così composto: Willian, Oscar (triplettain finale col Portogallo) e Coutinho trequartisti,Henrique punta. I primi due sono entrati inpompa magna nelle grazie di Scolari, il terzoper un pelo non ce l’ha fatta. Il quarto, capocan-noniere del torneo, è l’unico che non ha ancorafatto boom. Resta in orbita Real Madrid, però.

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16 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014

LA CORSA ALLA FIGC

LA «GEOGRAFIA» ELETTORALE VERSO L’11 AGOSTO

Il favorito: «Martedì decido, serve soluzione unitaria»Tommasi «chiama» la Lega AMalagò e Governo neutraliSpunta il nome di Pagnozzi

(v.p.) Le parole si somigliano. «Soluzione uni-taria», dice Carlo Tavecchio, dato più o meno da tuttiin pole position per la successione ad Abete. «Candi-datura unitaria», la chiama Damiano Tommasi, il nu-mero uno dei calciatori. Il problema è che quell’«uni-taria» cambia parecchio a seconda di come la si pro-nunci. Tavecchio è convinto di riuscire a mettere piùconsenso possibile nel motore del suo elettorato,guardando non soltanto nel giardino di casa, si fa perdire, la Lega Nazionale Dilettanti, ma come minimoverso le altre Leghe. Tommasi, invece, punta nellastessa direzione ma cercando un candidato diverso.Questa direzione ha un nome e un cognome: Lega A.«E’ l’unica componente che può presentare una can-didatura unitaria».

E la Lega Pro? A vederla solo con le cifre nude ecrude, Tavecchio sembra in una botte di ferro. Il suo34 per cento, giurano dalle varie periferie, non sitocca. E’ scontato che le assemblee dei diversi comi-tati regionali diano il loro via libera politico e forma-le. «Prima facciamo gli Stati Generali della Lega Di-lettanti, poi dirò martedì cosa faccio». Con Tavec-chio ci sarà sicuramente il pezzo di Lega Pro più vici-no al presidente Macalli. Difficile dire se i rapportinon più buonissimi con il d.g. Ghirelli e il suo ultimoavversario elettorale, Gabriele Gravina, possano in-taccare il 17 per cento di partenza. Poi ci sono i movi-menti nella Lega A. Quanto alla Lega B, il presidenteAbodi non si iscrive alla corsa e «aspetta i program-mi».

Neutralità E Coni e il Governo? Malagò è neutra-le. Potrebbe esserci un invito a una soluzione chenon generi rotture totali, ma è difficile che si vadaoltre. Situazione analoga a Palazzo Chigi. A fineaprile, quando il Brasile era ancora lontano e Matteo

Renzi sussurrava a Prandelli «andate in finale cheDilma - Rousseff, la presidente del Brasile - mi hainvitato», cioè una vita fa, a Tavecchio riuscì il colpodel primo ricevimento «sportivo» del premier perpremiare gli azzurri vincitori dell’Europeo di calcioa 5. Renzi fu comunque affettuoso anche con Deme-trio Albertini. Esclusa qualsiasi forma di endorse-ment mascherato. Ma anche l’ipotesi di mettersi ditraverso. Stesso discorso per Delrio: è vero che sul-l’abolizione del vincolo dei calciatori dilettanti, ilsottosegretario «vigilante» ha scelto la posizionedell’Aic e non quella della Lega Dilettanti. Ma l’ideadi una riduzione «parziale» o «progressiva» del vin-colo, immaginata dal deputato del Pd Filippo Fossa-ti, sembra un punto di mediazione. Dunque non siscappa: anche qui neutralità. Naturalmente il toto-nomi è sempre in ebollizione, circola anche quellodell’ex segretario generale del Coni Lello Pagnozzi,ma la strada è comunque molto lunga e sicuramentenon sarà l’ultimo dei potenziali candidati a circolare.

© RIPRODUZIONE RISERVATADamiano Tommasi, 40 anni ANSA

4IL NUMERO

90i delegati

della Leganazionale

dilettanti cheparteciperannoall’elezione del

presidentefederale.

Rappresentano il34% della forza

elettorale delcalcio italiano.

La Serie A riflettesu TavecchioE sul programmaQualche club vorrebbe un nome nuovo: a cacciadei numeri. Sul tavolo seconde squadre e format a 18

L’8 LUGLIO ALLA CAMERA

Aspetti economici dello sport in ItaliaNe parla Agnelli

(fr.vell.) «L’impatto economico dello sport in Italia». Sottotitolo «Verso il bilancio consolidato». Se ne parla martedì 8 (ore 15) alla sala della Regina della Camera dei Deputati a Roma. Il Coni (con il direttore di Coni servizi Michele Uva) l’Istat e la Camera stanno preparando un lavoro con una commissione tecnica sull’impatto economico dello sport. Da qui l’idea di presentarlo. Con l’ausilio di Francesco Boccia, economista,presidente della commissione Bilancio e dello Juve Club Montecitorio. Oltre al presidente del Coni Giovanni Malagò ci sarà quello della Juve Andrea Agnelli. Non ci sarà Livio Proli dell’Armani basket. Così si riporta l’attenzione sullo sport in Parlamento, venuta un po’ a mancare negli ultimi mesi.

1 Claudio Lotito, 57 anni, presidente della Lazio, 2 Andrea Agnelli, 38 anni, presidente della Juventus, 3 Carlo Tavecchio, 71 anniil 13 luglio, presidente della Lega Nazionale Dilettanti e adesso potenziale candidato alla presidenza della Figc ANSA/AFP/LAPRESSE

1 2

3

LE FORZE IN CAMPO

Lega Dilettanti34%

Arbitri2%

Lega Pro17%

Lega A12%

Allenatori10%

Calciatori20%

Lega B5%

GDS

MARCO IARIA@marcoiaria1

Nella lunga volata che siconcluderà l’11 agosto conl’elezione del presidente fede-rale, c’è un paradosso tutto ita-liano. La Serie A è il motoreeconomico del calcio tricolore,è l’epicentro di pregi e difettidel movimento, è lo show pal-lonaro che entra in ogni casa,eppure pesa solamente per il12% nello scacchiere delle for-ze in campo. Aggiungeteci pu-re che per dna è vittima di pul-sioni egoistiche, fatica a faresintesi e negli ultimi anni, intutt’altre faccende affaccenda-ta, ha mancato di esercitare laleadership in un auspicato(quanto incompiuto) processoriformatore. Ne vien fuori il se-guente quadro: una candidatu-ra unitaria col timbro della Le-

ga di A, che metta d’accordotutti, appare utopistica, a menoche una di quelle società chenon accetta lo status quo tirifuori dal cilindro un nome for-te, fortissimo.

Numeri Alla fine si potrebbeprocedere quasi per inerzia eappoggiare il candidato cheproviene dai Dilettanti, CarloTavecchio, come voglionoClaudio Lotito (destinato alla vice presidenza), Adriano Gal-liani (ma con Barbara Berlu-sconi il Milan si è espresso pub-blicamente a favore dei qua-rantenni) e il fronte delle me-dio-piccole saldatosi negliultimi tempi. Chi spinge per unvolto nuovo evita di sbilanciar-si ora, lavora semmai sottotraccia, cerca di capire se è pos-sibile coagulare un consensoforte attorno a un’alternativa.Impresa per nulla facile, per-

ché Tavecchio parte dal 34%dei Dilettanti (in attesa dell’in-vestitura di martedì) e ha già lemani su una buona fetta del17% della Lega Pro. Un compe-titor credibile, innanzitutto, non può non mettere assiemetutte le componenti tecniche(30% calciatori-allenatori più2% arbitri), la B (5%) e appun-to la A (12%), sperando di pe-scare voti nel bacino Pro.

Posizionamenti Certo, se sivanno a rileggere certi discorsi,certe lettere agli azionisti diAndrea Agnelli, l’orientamentodella Juventus sembra chiaro:le dimissioni inaspettate diAbete, al culmine di una crisi dirisultati e di sistema del calcioitaliano, sarebbero l’occasioneperfetta per una rivoluzione.Come i bianconeri la pensanola Roma, la Fiorentina, forse ilNapoli. Cioè quelle big che ne-gli ultimi anni, su più livelli,hanno condotto battaglie teseal cambiamento. Mentre l’Interresta guardinga, la maggioran-za della A pende, al momento,dall’altra parte. È lo zoccoloduro di 12-13 società dell’asseLotito-Galliani. Il presidente della Lazio ha intensificato ilsuo peso specifico in Lega. Nel-le assemblee - basti pensare al-la maratona sui diritti tv - reci-ta da protagonista conducendoi lavori tra una citazione nor-mativa e una battuta dissa-crante. E poi è presente in ogniscena madre: dal ruolo di pa-ciere in un alterco tra Cairo ePreziosi a quello di «consulen-te» nello sblocco del paracadu-te del Bologna, vitale perl’iscrizione alla B.

Realismo Di recente, AndreaAgnelli si è tolto di dosso i pan-ni del Don Chisciotte adottan-do la realpolitik: d’altronde,con l’azione delle «sette sorel-le» un obiettivo - rimettere indiscussione il processo decisio-nale sui diritti tv per incremen-tare i ricavi - l’ha centrato. Eccoquindi l’accordo con Lotito sul-la Supercoppa, la non bellige-ranza sull’asta televisiva. Se laricerca di un candidato alter-nativo non andrà a buon fine,può darsi che la Serie A si com-patterà attorno a Tavecchio«negoziando» sul programma.Che poi è ciò che più conta. LaLega vuol mettere sul tavolo leseconde squadre, le rose ri-strette, il format a 18. Certo, sa-rebbe meglio adottare un per-corso lineare, come auspica ilpresidente del Parma Tomma-so Ghirardi: «Gradirei che cifosse un incontro in Lega contutti i presidenti in modo che simettano a confronto candida-ture e programmi e, alla fine, siesprima una posizione unita-ria». Un’assemblea si terrà nel-la seconda metà di luglio, marischia di arrivare a giochi giàfatti.

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4COSA FA

IL N.1 FIGC

SLe funzioni

Secondol’articolo 24

dello Statuto, ilpresidente è il

responsabilelegale della

Federazione. Frai suoi poteri c’èanche quello di

nomina deldirettore

tecnico, «previaconsultazione

con il Coni esentito ilConsiglio

federale».La stessaformula è

contemplata perla designazione

del direttoregenerale, ruolo

attualmenteoccupato da

AntonelloValentini.

SI poteri

Secondo lenorme il

presidenteesercita le

funzioni«apicali» di

programmazioneed è il

responsabiledell’areatecnico-

sportiva.

SIl compenso

Il presidente nonpercepisce unavera e propria

remunerazione,ma una serie dirimborsi per la

sua attività.

SL’elezione

Può essereeletto, a partire

dalla terzavotazione, con

unamaggioranza

assoluta. È statacancellata la

norma del dirittodi veto di unacomponente.

Per presentarsi,è necessario

che la metà piùuno dei delegati

di una o piùcomponenti,

firmino lacandidatura

L’ALTRO FRONTE

1 Roberto Mancini, 49 anni, ex tecnico Galatasaray 2 Massimiliano Allegri, 46, ex Milan 3 Antonio Cabrini, 56, c.t. dell’Italia femminile 4 Francesco Guidolin, 58, supervisore tecnico dell’Udinese

1 2

3 4

Pure i big in lizzaMa non sarà un c.t. milionario Tavecchio riapre la porta«Se si riducono i compensi...»

VALERIO PICCIONIROMA

È come quando in una corsa podistica, sidecide di rinviare il via. Andatevi a fare un giroche c’è ancora tempo. È un po’ quanto è acca-duto nel percorso per la scelta del nuovo com-missario tecnico azzurro dopo le dimissioni diCesare Prandelli. Quella di prima era una par-tenza falsa, ora si ricomincia o quasi. Nel sensoche sarà il nuovo presidente federale a sceglie-re come da Statuto, «previa consultazione conil Coni e sentito il consiglio federale».

Se tagliano... Ieri, però, il senso di ripartenzaè stato amplificato anche da una dichiarazionedi Tavecchio a Radio Radio sull’argomento.Una specie di subordinata o di parallela, fatevoi, rispetto alla strada maestra che il candida-to favorito non aveva nascosto finora. Una ria-pertura che era stata già certificata dalle paro-le successive al consiglio federale, ma che èstata confermata anche a freddo. E dunque, vabene la formula tutor (alla Guidolin, mentreZaccheroni ieri ha detto di pensare al ritiro)più tecnico federale, ma la porta è aperta per«quei soggetti pluridecorati» disposti a ridi-mensionare i compensi «in maniera ragione-vole». Tavecchio fissa l’asticella dell’«insoste-nibile» ai 3 milioni di euro (lordi o netti?). Lasoglia prandelliana, quella del rinnovo poi va-nificato dalle dimissioni, era a quota 1,7 (net-ti). Una matassa che non si sbroglia.

Niente fretta D’altronde il capo dei Dilettantiè consapevole che la parte più fragile della suamaggioranza, la Lega A, che gradirebbe un tecnico più titolato. Mancini, Allegri, Spalletti,sempreché autoriducano i loro ingaggi abitua-li. In ogni caso Tavecchio non vuole farsi pren-dere dalla fretta: «Abbiamo Coverciano, che èla perla del nostro mondo per quanto riguardala parte tecnica, è l’università degli allenatori,e dovremmo avere problemi a mandarne uno afare una selezione per la partita con la Norve-gia?».

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MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 17

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18 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014

MERCATO

Juve-Iturbe, ci siamo

CARLO LAUDISAALESSANDRO RUSSO

La Juventus da ieri è vici-nissima a mettere Iturbe nelmotore. Marotta ha infatti piaz-zato lo scatto decisivo sul Milanproprio nel primo giorno uffi-ciale di mercato. Fondamenta-le la telefonata fra l’a.d. bianco-nero e Sean Sogliano, d.s. delVerona. I campioni d’Italia sonosaliti a 23 milioni in contanti, iveneti hanno «abbassato» finoa 27 milioni. Già fissato un nuo-vo appuntamento fra oggi e do-

mani: di fatto, siamo ai dettaglie un punto d’incontro verrà tro-vato intorno ai 24-25 milioni dieuro. Oltretutto, la Juve ha giàdato il via libera a Quagliarellaverso Verona (altro pesante in-gaggio che esce dal bilanciobianconero). Non dimentichia-mo che si era partiti da una ri-chiesta di trenta milioni, dopoche Setti ne aveva spesi 15 perriscattare l’argentino dal Porto.

L’accordo Una volta tracciatala strada con il Verona, Marottae Paratici hanno incontratol’entourage del 21enne talento

di Buenos Aires. Appuntamen-to in un hotel del centro, a Mila-no. Presenti, oltre ai dirigentijuventini, l’agente Pierpao-lo Triulzi. L’incontro è du-rato oltre un’ora e mezza:sistemati di fatto tutti i det-tagli riguardanti l’intesacontrattuale tra la Juve e ilgiocatore. Marotta ha ripun-tualizzato l’offerta: quinquen-nale da 1,5 milioni a stagionepiù bouns; in pratica, la possi-bilità di arrivare fino 2,5 milio-ni all’anno. Intesa di massima praticamente in cassaforte, inattesa del decisivo incontro fra i

club in programma appuntonelle prossime ore. Sogliano,infatti, ieri era impegnato su unaltro fronte caldo, quello del ri-scatto di Romulo dalla Fiorenti-na.

Tifo argentino Mentre Marot-ta e Paratici parlavano conTriulzi, nella hall dell’albergoquartier generale bianconerostavano trasmettendo il matchmondiale tra Argentina e Sviz-zera. Parterre ampio e variega-to davanti alla tv: dal ds del Ce-sena Rino Foschi (che ha presoin prestito Leali e Magnussondalla Juve), a Gustavo Mascar-di, altro uomo dell’entourage diIturbe. Non solo, in sala c’eral’attivissimo a.d. del SassuoloCarnevali, che ha concluso l’ac-quisto di Peluso (Marrone a suavolta torna interamente di pro-prietà Juve) e ha presentato

un’offerta di 8 milioni di euroal Genoa per Vrsaljko, il

promettente terzino destrocroato. Operazione, questa, insinergia proprio con Marotta,che non a caso ha rallentatomolto sul fronte rinnovo-Licht-steiner. Ma su Vrsaljko occhioal Milan. Ieri Galliani è stato acena con il presidente del Ge-

noa Preziosi per tentare l’af-fondo. Nuova sfida Juve-Milan.

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Juan Manuel Iturbe, 21 anni, attaccante, si rilassa nel corso della tournée brasiliana di fine stagione. Itu è arrivato in gialloblù nel 2013 GRIGOLINI FOTO EXPRESS

EMERGENZA DIFESA IL BIANCONERO RIENTRERÀ A INIZIO OTTOBRE

Barzagli operato: 3 mesi out. Nel mirino c’è NastasicL’intervento al calcagno del piede destro. Mustafi e Balanta alternative al serbo

MIRKO GRAZIANOALBERTO MAURO

Pescare un difensore è ora d’obbligo per laJuventus. Già, come anticipato nei giorni scorsi,Andrea Barzagli ha scelto la via dell’operazioneal calcagno del piede destro per cercare di risol-vere in via definitiva il fastidio cronico al tendi-ne che si trascina da più di un anno. Previsti tremesi di stop. E allora, là dietro, urgono rinforzidi qualità. In cima alla lista di Marotta e Paraticic’è Matija Nastasic, classe 1993, centrale delManchester City, una stagione a Firenze nel2011-2012. Il ragazzo, a causa anche di qualche

problema fisico, ha un po’ faticato ultimamentee sembra entrato nell’ordine di idee di tornare inserie A. Ipotesi sponsorizzata anche da Fali Ra-madani, manager del nazionale serbo. Gli uomi-ni mercato Juve hanno già chiesto un appunta-mento ufficiale ai vertici del City: probabile uncontatto concreto già nelle prossime ore. Le al-ternative? Piacciono Mustafi della Sampdoria eÉder Fabián Álvarez Balanta, 21enne difensorecolombiano del River Plate.

Il calvario del Barza Ma torniamo alla giornatadi Barzagli, comunque uno dei pochissimi az-zurri a salvarsi in Brasile. Ieri, naturalmente inpieno accordo con la Juve, ha fatto rotta su Tu-rku (Finlandia) per affidarsi al professor SakariOrava (presente pure il dottor Fabrizio Tenco-ne): Barzagli è stato sottoposto all’asportazioneparziale dell’angolo del calcagno e alla bur-sectomia retrocalcaneale. Nessun trattamentochirurgico al tendine d’Achille, oggi il ritorno in

Italia e il primo periodo di assoluto riposo, altermine del quale inizierà un graduale program-ma riabilitativo. Tornerà a disposizione inizioottobre. Ha stretto i denti il gigante di Fiesole, hasofferto, ma alla fine si è arreso all’operazionechirurgica: l’unica via percorribile, vista l’ineffi-cacia delle terapie conservative. La sua ultimastagione è stata un calvario. Già in Confedera-tions Cup, l’anno scorso, non giocò la finalinacontro l’Uruguay per colpa della tendinopatia inquestione. Strinse i denti per esserci in Super-coppa contro la Lazio (31 agosto), ma nel finalevenne sostituito da Ogbonna. Stesso copionecontro l’Inter (2 febbraio 2014), sostituito da Ca-ceres e out per le tre partite successive, mentre il16 marzo si ferma nel riscaldamento contro ilGenoa per uno stiramento al polpaccio sinistro ene salta otto di fila. Arriva ai Mondiali in agonia,lavora spesso a parte, ma gioca comunque tuttee tre le partite dal primo minuto.

© RIPRODUZIONE RISERVATAAndrea Barzagli, 33 anni EPA

4I NUMERI

6,35la media

votodi Barzagli nello

scorsocampionato (26

partite valutate).E’ stato il terzo

della rosa perrendimentodopo Tevez

(6,75) e Pogba(6,49)

ANOMI

IN BALLO

SLuca

Marrone24 anni,

è cresciutonelle giovanili

della Juventus.Due le

esperienze fuorida Torino:

a Sienae Sassuolo

SFabio

Quagliarella31 anni, di

Castellammaredi Stabia.È arrivato

alla Juventusnell’estatedel 2010,

provenientedal Napoli

Marotta alza l’offertaoggi il round decisivoVrsaljko: sfida al MilanI bianconeri salgono a 23 milioni e c’è il sì dell’argentino Il Verona ne chiede 27, si chiude a 25. Ritorna Marrone

SSime

Vrsaljko,22 anni, èarrivato al

Genoa la scorsaestate dopo

quattro stagionitrascorse

alla DinamoZagabria

LAPRESSE

4domande a...

ANDREAMANDORLINI

ALLENATORE VERONA

«Juve o Milan? E’ cresciuto, può giocare con tutti...»1 Quale sarà il futuro diIturbe? Milan o Juve?«Attualmente sembrano lorole pretendenti più accreditate.Ma se poi fosse una terza squa-dra a godere delle sue quali-tà?».

2 Lei lo ha allenato nell’ulti-ma stagione: pensa che sipossa integrare meglio conTevez o con Balotelli?«Ha potenzialità tali da poterdialogare con chiunque. Di-mostrerà il suo valore ovun-que andrà. Ci mancherà, malui deve seguire la sua strada.Sono contento di averlo alle-nato: quest’anno è cresciutotantissimo. Sarà impossibiletrattenerlo a Verona».

3 Una contropartita tecni-ca come Quagliarella nonsarebbe male. La stuzzicauna coppia formata dal na-poletano e Toni? «E’ un attacco che può funzio-nare. Mi piace. Il nostro puntofermo sarà sicuramente Toni.L’anno scorso si è rimesso ingioco e ha dimostrato di esse-re un trascinatore, non soloper i gol ma anche per gli at-teggiamenti positivi. È uncampione: dovrebbe esserepreso come esempio dai gio-vani».

4 In Brasile, forse, nonavrebbe sfigurato.«Quando hai a disposizioneun calciatore come lui, è im-possibile farne a meno. L’Italianon aveva in rosa uno con lesue caratteristiche. Comun-que, meglio per noi: si sarà ri-posato parecchio quest’esta-te».

Pietro Razzini© RIPRODUZIONE RISERVATA

Vrsaljko,22 anni

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MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 19

l’affare per il 2015 STEFANO STURARO

«Ho il grifone tatuato Ma voglio meritarmi la maglia bianconera»Il centrocampista passa alla Juve e resta un altro anno al Genoa «Conte non molla mai, mi piace. Gasperini? Mi ha dato fiducia»

FRANCESCO VELLUZZI

È nato a Sanremo, manon è mai stato al Festival enon ama la musica melodica, èfiglio di un medico diabetologoe di una veterinaria, ma nonama particolarmente gli studi,gioca nel Genoa e il grifone cel’ha tatuato sul braccio. Stefa-no Sturaro, mediano rubapal-loni di 20 anni, resterà ancoraun anno a Genova anche se daieri è ufficialmente un calciato-re della Juventus. I campionid’Italia hanno investito 5 mi-lioni di euro su di lui, che havissuto un finale di stagionestraordinario: titolare in rosso-blù, convocato nell’Italia Un-der 21, e adesso acquistato dal-la Juve.

Che significa Sturaro entra-re a far parte della Juve?

«È un sogno che si realizza.Mio papà, da ragazzo era ju-ventino. La Juve è la Juve,è la squadra campioned’Italia. Mi piace moltoAntonio Conte, mi piacela squadra perché nes-suno molla mai. Sonosempre sul pezzo, sonoanimali dentro il cam-po. Vogliono semprevincere: è la miamentalità».

Lei giocherà la prossimastagione ancora col Genoa.

«Esatto. E darò tutto mestesso. Come ho sempre fatto.Questa squadra è la mia vita daquando avevo 14 anni e mi so-no trasferito da Sanremo. Devofare un grande campionatocon il Genoa per guadagnarmila fiducia di chi ha creduto inme».

Con i tifosi come la mette?«Benissimo. Perché il rap-

porto con i tifosi è sempre statomeraviglioso e continuerà ad

esserlo. È chiaro che un gioca-tore ligure, genoano che giocanel Genoa, ha un rapporto par-ticolare con il pubblico. Gioca-re a Marassi fa venire i brividi.E’ una sensazione incredibile».

Sturaro che giocatore è ?«Gioco davanti alla difesa,

raramente mi sono adattato afare il difensore centrale. Cer-co soprattutto di rubare pallo-ni, ma anche di impostare».

Chi l’ha fatta diventare cal-ciatore vero?

«Juric. Gli devo tutto. L’hoavuto in Primavera e mi ha in-segnato i segreti del ruolo e miha aiutato a diventare uomo.Ho 20 anni, ma tanti diconoche sembro un adulto».

Gasperini cosa le chiede?«Di stare attaccato all’uomo,

di rubare palloni. Ognuno conlui ha compiti ben precisi, sacosa deve fare. Mi ha dato fidu-cia. Dopo il debutto in A con Li-verani alla prima giornata nonavevo più giocato. Forse nonvolevano bruciarmi, non soproprio. Fino a gennaio non hoavuto spazi. Piano piano Ga-sperini mi ha rimesso in cam-po, sono stato agevolato anchedall’infortunio di Matuzalem».

In Under 21 è arrivato tardi…«Non giocando… era dura.

Ora ci sono e spero di restarenel gruppo. E’ stata la cosa piùbella di questa stagione as-sieme al primo gol in Serie Acontro il Catania. Credo diaver fatto bene a Castel diSangro nell’amichevole colMontenegro. In Under DiBiagio mi fa giocare diver-samente rispetto a Gasperi-ni. Mi chiede di fare più co-se, anche di impostare».

Sturaro e i tatuaggi: maquanti ne ha?«Ne ho tanti.

Perché se li fa? Mi piace imprimermi tanti

pezzi della mia vita. Il debuttoin Serie A, il primo gol contro ilCatania, il Genoa. Tutte cosebellissime».

Chi è il suo amico nel calcio?«Perin. Abbiamo diviso tante

volte la camera nei ritiri ed ènata un’amicizia vera. Mattia non ha limiti E vi assicuro che èil migliore di tutti. Sarà luil’erede di Buffon».

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Kakà a Orlando«Sono in America perché credonel vostro calcio»La presentazionedell’ex rossonero:«Il Milan è casa mia Lo porterò sempredentro il cuore»

MARCO PASOTTOMILANO

C’è cascato anche lui. C’ècascato col solito ritornello chei tifosi si bevono puntualmentenonostante le parole sianosempre le stesse a qualsiasi lati-tudine del pianeta: «Poter gio-care nella Mls è un sogno che siavvera», ha detto ieri Kakà conun sorriso dei suoi che nonpuoi non contraccambiare. Iltrapasso dal Milan è stato sen-z’altro difficile, ma Ricky si èfatto assorbire dalla sua nuovarealtà fin dal primo istante incui ha messo piede a Orlando.Anche perché l’hanno accoltocome il messia. Folla di genteall’aeroporto, trasformato inuna sorta di curva, folla fuoridalla sede dell’Orlando City,folla adorante nella sala confe-renze del club. Su tutti FlavioAugusto da Silva, presidentebrasiliano, e Phil Rawlins, l’al-tro proprietario e fondatore delclub, che consegna a Kakà unamissione di basso profilo:«Questo è il giorno in cui il no-stro club mette la prima pietraper vincere la Mls, ed è per que-sto che abbiamo preso Kakà».

L’amico Flavio Ma di certonon è questo che può spaventa-re un ex Pallone d’oro. E poi Ri-cky ribadisce che la sua è statauna scelta di vita e di amicizia:«Ho sempre avuto voglia di gio-care negli Usa. Il primo contat-to risale al 2012, quando Flaviomi disse che avrebbe compratouna squadra americana. Ora ilsogno è realtà. La Mls sta cre-scendo tanto, voglio mostrareai tifosi americani che il calcioè bello. Due anni fa ho avuto lapossibilità di andare a New York, ma con Flavio ho ungrande rapporto ed è anche perquesto che ho scelto Orlando.La mia famiglia è felice di que-sta scelta». Esaurite tutte le for-malità della nuova avventura

(ieri è stato l’ospite d’onore a una festa organizzata per se-guire in diretta Belgio-Usa),Kakà farà rientro in Brasile intempi molto brevi. Sia per con-tinuare le vacanze, sia per in-contrarsi con il San Paolo che,non dimentichiamolo, sarà ilclub in cui giocherà in prestitosino a fine anno, per poi farerientro in Florida.

Casa Un ritorno alle originicalcistiche prima di iniziare il«sogno americano» e dopo averconcluso quello rossonero, do-ve senz’altro la parola sogno hatrovato lungo gli anni una col-locazione più adeguata. IeriKakà ha voluto lasciare ancoraun pensiero al mondo rossone-ro attraverso Facebook: «La-sciare un posto che chiamiamocasa è sempre una decisionedifficile. Ma casa non è solo illuogo dove lasciamo il nostrocuore, è anche il luogo che ciportiamo sempre nel cuore. Equesto posto, per me, è il Mi-lan. Ancora più importantedelle vittorie, è stata la maturi-tà che ho guadagnato comegiocatore. Questo club mi hainsegnato l’elemento più im-portante: l’amore e la felicitànello sport. Con affetto e ri-spetto». E così sia.

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SKakà,32 anni,

saluta i suoinuovi tifosi

all’arrivoall’aeroporto

di Orlando.Al collo

la sciarpabiancoviola

dell’Orlando CityAP

INCONTRO CON L’A.D. DELLO SPONSOR

Barbara va in GermaniaMissione specialenella sede di adidas

Un’altra missione esteraper Barbara Berlusconi. Dopo il viaggio negli Emirati Arabi ad aprile, ieri l’a.d. rossonero ha fatto visita in Germania al quartier generale dell’adidas, a Herzogenaurach, dove ha incontrato il Ceo, Herbert Hainer. Adidas, sponsor tecnico del Milan, è legato ai rossoneri fino al 2023. Per l’a.d. con delega commerciale è stata un’occasione per osservare di persona com’è strutturata l’azienda tedesca. Il colloquio con Hainer ha visto come punti cardine la collaborazione e i rapporti commerciali tra Milan e adidas e le nuove iniziative da sviluppare insieme in futuro. Entro la fine dell’anno Barbara è attesa da altri viaggi a carattere commerciale. La settimana prossima sarà a Londra, in autunno esplorerà Cina e mercati orientali.Herbert Hainer, 59 anni, e Barbara Berlusconi, 29 BUZZI

SI TORNA A GIOCARE

Champions ed Europa LeagueÈ iniziata la nuova stagione

È iniziata ieri la stagione europea 2014-15. Subito in scena due gare di Champions e tre di Europa League. Si tratta dell’andata del 1° turno preliminare.

Champions Il Santa Coloma (Andorra) ha battuto 1-0 in casa gli armeni del Banants. Successo esterno invece degli estoni del Levadia (sempre 1-0) contro i sammarinesi del La Fiorita. Le due gare di ritorno sono previste per l’8 luglio. Oggi in campo invece Lincoln (Irlanda del Nord) e Hb (Islanda) che chiuderanno il primo turno.

Europa League Il Dundalk (Eire) ha vinto 2-0 in Lussemburgo contro lo Jeunesse d’Esch. Pareggio 1-1 tra Sliema Wanderers (Malta) e Ferencvaros (Unghieria). Lo Skendija (Macedonia) ha superato 2-1 i moldavi dello Zimbru. Domani l’andata delle restanti 36 gare del 1° turno preliminare. Ritorno l’8 e il 10 luglio.

STEFANOSTURARO

Nato il9 marzo 1993

a Sanremo(Imperia)

Altezza182 cmPeso

79 kgRuolo

centrocampista

Le suesquadre

Genoa2011-12

Modena2012-13

Genoa2013-14

Totale partitedi campionato

26

Totale reti segnate

1

ITALIA

dopo il Brasile

Caceres, altro incidente:auto rotta a Montevideo

Caceres «recidivo», ma illeso dopo un incidente: vettura da buttare. Secondo El Pais, l’esame alcolemico ha evidenziato che Martin è andato due decimi oltre il limite consentito.

Stefano Sturaro, 20 anni, ligure di Sanremo. E’ arrivato al Genoa all’età di 14 anni ANSA

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20 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014

MERCATO

Inter, Taider s’impunta e aspetta la LazioM’Vila si fa lo stessoL’algerino, riscattato dal Bologna, dice no al Rubin («Resto») e spera di ritrovare Pioli ma l’affare col francese è svincolatoLUCA TAIDELLI

@LucaTaidelliMILANO

«L’anno prossimo saròancora a Milano. Interesso al Rubin Kazan? L’Inter e Mazzar-ri credono in me. Ho giocatomolte partite in nerazzurro emi hanno dato molta fiducia.Sono cresciuto tanto e vogliocontinuare a farlo in una gran-de società». Subito dopo l’eli-minazione della sua Algeria adopera della Germania negli ot-tavi del Mondiale, Saphir Tai-der lancia dei segnali che sem-brerebbero mettere in dubbiol’arrivo di Yann M’Vila in ne-razzurro.

Effetto Pioli Il destino dei dueinfatti pareva legato da undoppio scambio di prestiti one-

rosi che avrebbe portato al Ru-bin Kazan il 22enne magrebi-no. Taider invece fa capire cheil sì ai russi è lontano. Non sol-tanto perché è stata respinta larichiesta da 2 milioni di ingag-gio (che sarebbe quasi triplica-to rispetto agli attuali 750milaeuro), ma anche perché sulcentrocampista avrebbe messogli occhi la Lazio allenata daStefano Pioli. Proprio il tecnicoche a Bologna aveva lanciato ilgiovane algerino. E con il clubfelsineo l’Inter ha appena tro-vato l’accordo per rilevare laseconda metà del cartellino diTaider per un milione.

Affari svincolati Aspettandodi capire il futuro dell’algerino,i tifosi dell’Inter possono staretranquilli. L’arrivo di M’Vila in-fatti è svincolato dall’altra si-tuazione e comporterà solol’esborso di un milione per ilprestito, come da accordi rati-

ficati col Rubin una settimanafa. Per il riscatto tra dodici me-si i nerazzurri si sono impegna-ti a pagare 9 milioni, mentrecol giocatore - ora in attesa aParigi, dopo la vacanza attivain Marocco seguita al blitz mi-lanese - l’intesa prevede uncontratto quadriennale a 1,8milioni più bonus. Pur di vesti-re il nerazzurro e riscattarsidopo una stagione difficile, il24enne ex Rennes insomma haaccettato una pesante riduzio-ne degli emolumenti. Il Rubininfatti gli garantiva 3 milioniall’anno. Non è escluso che aore arrivi l’accelerata decisiva,in modo da portare M’Vila già aPinzolo per il ritiro estivo chescatta mercoledì prossimo.

Casemiro, Rolando e ZoumaFermo restando che prima opoi l’Inter dovrà piazzare qual-che colpo in uscita (l’agente diGuarin dovrebbe arrivare a

breve a Milano), si annuncianotempi più lunghi per le altretessere mancanti nel mosaicodi Mazzarri. Casemiro peresempio resta una pista aperta,anche se prima di cedere inprestito il 22enne brasiliano ilReal Madrid vuole essere certodi arrivare a un big di centro-campo (Kroos?). Cauto ottimi-smo sul fronte Rolando. Il Por-to ha abbassato le pretese,scendendo da 5,5 a 4,5 milioni.L’Inter è ferma a 3,5 ma potreb-be inserire qualche bonus. InInghilterra si parla comunquedi un interesse per il centraleKurt Zouma (‘94) che il Chel-sea darebbe in prestito. Rien-trato lunedì in Italia dopo lemini ferie, Andrea Ranocchiainfine si unirà ai compagni en-tro il 10 e a Pinzolo dovrebbefirmare il prolungamento delcontratto sino al 2018. Per luipronta la fascia da capitano.

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Agli emiliani 1 milione per la seconda metà.Altre idee: Zoumae Casemiro

SYann M’Vila

Il 24ennecentrocampista

francese exRennes arriverà

dai russi delRubin Kazan in

prestitooneroso da un

milione, condiritto di

riscatto fissatoa 9 milioni AFP

AQUANTI

OBIETTIVI

SNicolò

Cherubin,27 anni, l’anno

scorso, alla suaquarta stagione

a Bologna,ha totalizzato

quindicipresenze

e un gol

SMarceloAlfonso

Diaz, 27 anni,centrocampistadel Basilea concui ha vinto gli

ultimi duecampionati

svizzeri. Era aiMondiali

con il Cile

SMarquinho,

27 anni, dagennaio scorsoera in prestitodalla Roma al

Verona:con Mandorlini

ha disputato15 gare

e segnatodue gol

ALTRE TRATTATIVE MARQUINHO ALL’ITTIHAD

Peluso a SassuoloAtalanta-CherubinPalermo: CocevAll’estero: ufficiale Diego Costaal Chelsea. Agliardi a CesenaUdinese su Diaz

Maxi Lopez, 30 anni, con la maglia del Chievo e Federico Peluso, 30 ACTIVA/FORTE

BERARDINO-GOZZINI-A.RUSSO

Ieri è partita ufficialmen-te la sessione estiva del calcio-mercato che chiuderà i batten-ti l’1 settembre alle ore 23. Ed èstata una giornata con diversicolpi messi a segno: se all’este-ro l’ha fatta da padrone l’an-nuncio ormai scontato di Die-go Costa al Chelsea, in Italia varegistrato innanzitutto il pas-saggio di Peluso dalla Juven-tus al Sassuolo per 4 milioni;gli emiliani stanno stringendoanche per il centrocampistaCigarini (Atalanta) e l’esternoCassani (Fiorentina). Si muo-ve pure la Lazio: dopo l’ingag-gio di Parolo, Lotito va all’as-salto di Astori e potrebbe alza-re l’offerta fino a 6,5 milionima il club sardo lo ha dichiara-to incedibile e tratta per il rin-novo; per il ruolo di centraledifensivo, obiettivo puntatoanche verso Paletta (al Parmapotrebbe andare Gonzalez),Britos (Napoli) e Toloi ( SanPaolo, ex Roma).

Mosse Verona Il Verona haufficializzato l’arrivo del-l’esterno greco Lazaros Chri-stodoulopoulos (Bologna)con un triennale ed è vicino ilrinovo di Romulo, mentreMarquinho non tornerà per-ché ieri ha firmato per l’It-

tihad Jeddah: prestito onero-so per un anno.

Altri affari L’Atalanta ha an-nunciato il jolly difensivo Che-rubin (Bologna): prestitobiennale con diritto di riscatto.L’Empoli pesca in casa Udine-se e nei prossimi giorni avrà inprestito l’attaccante uruguaia-no Rodrigo Aguirre appenaarrivato in Friuli; i toscani con-tinuano poi la corte al centro-campista Cataldi (Lazio, loscorso anno al Crotone). Udi-nese che invece punta il cilenoDiaz, 27enne centrocampistadel Basilea per cui la richiestaè di 4 milioni. Missione bulga-ra ieri per il d.s. del Palermo,Ceravolo: nel mirino il centro-campista Cocev del Cska Sofia(offerti 1,5 milioni, la richiestaè 2); a Sofia Ceravolo ha in-contrato pure l’agente Milenper bloccare il talentino Io-skov (Chernomore Varna)mentre per l’attacco rimanePavoletti (Sassuolo) il primoobiettivo per l’attacco rosane-ro. Il Cagliari invece chiudeper l’attaccante Capello (Bolo-gna): agli emiliani 1 milionepiù il difensore greco Oikono-mou; ora i sardi spingono pergli interisti Longo e Botta. IlCesena ha ingaggiato il portie-re Agliardi dal Bologna e cercal’accordo con il Milan per la punta Petagna e con la Juven-tus per il difensore islandeseMagnusson. Si muove ancheil Chievo: ieri è stato presenta-to l’attaccante Maxi Lopez, edè stato ingaggiato il difensorefrancese classe ‘87 Mangani,svincolato, ultima stagione alNancy.

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lA MANO DI THOHIR

Novità pure nella comunicazioneNuove maglie l’8

(lu.tai.) Con la scadenzadei contratti di fine giugno, ha subito un’accelerata il processo di rinnovamento dell’Inter di Thohir. Tra lunedì e ieri ci sono stati degli spostamenti interni anche nell’ufficio stampa nerazzurro. Il tutto aspettando che venga nominato il responsabile della comunicazione (tuttora gestito ad interim dal d.g. Fassone), che dovrà pure sviluppare la piattaforma digitale. Martedì intanto la Nike presenterà le maglie per la nuova stagione. Il lancio mondiale invece avverrà a fine luglio a Washington, quando l’Inter affronterà il Manchester United (il 29) per la Guinness Cup. Ci sarà anche lo stesso Thohir.

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MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 21

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#22 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014

MERCATO

Roma a costo zero: arriva EmanuelsonDodò va in prestitoE Uçan non parte piùTriennale per l’ex Milan, ma continua la caccia ad AdrianoSabatini e Baldissoni a Milano: Ferreira Carrasco nel mirino, spunta Markovic. Gervinho verso l’adeguamento del contratto

DAVIDE STOPPINIROMA

Urby et orbi, magari ciscappa davvero la benedizionecon Emanuelson. È l’acquisto asorpresa della Roma, il secon-do a costo zero dopo Keita:l’olandese, appena svincolatosidal Milan, firmerà un trienna-le. C’è chi lo avrebbe addirittu-ra avvistato in città ieri per levisite mediche. Falso, ma fino aun certo punto, perché Ema-nuelson svolgerà le visite nelleprossime ore, dopo aver siste-mato gli ultimi dettagli.

Via Dodò Emanuelson arrivaa coprire il vuoto lasciato daBastos: esterno sinistro, bassoo alto all’occorrenza, un’alter-nativa con esperienza interna-zionale. L’acquisto non escludel’arrivo di un terzino sinistro ti-tolare: in quel settore Balzaret-ti è un punto interrogativogrande così (non gioca da 8mesi) e Dodò sarà ceduto inprestito. Ne serve un altro,

dunque. E il nome più graditoresta sempre quello di Adrianodel Barcellona. L’affare era indirittura d’arrivo 15 giorni fa,poi una telefonata di Luis Enri-que ai dirigenti giallorossi hacongelato tutto. «Vorrei restarea Barcellona, ma allo stesso tempo devo parlare con l’alle-natore», ha fatto sapere il bra-

siliano. Per prenderlo serveuno sforzo da 10 milioni di eu-ro. Più facile sarebbe arrivare aIvan Strinic, croato del Dnipro:con 1 milione si prende, ma aTrigoria temporeggiano.

Markovic e Ferreira CarrascoE con l’altro piede accelerano.Perché da ieri il d.s. Sabatini eil d.g. Baldissoni sono a Mila-no. Non un viaggio di piacere:la Roma vuole spingere sull’at-taccante. Che non sarà Iturbe(33 milioni l’ultima richiestache ha fatto scappare la Ro-ma). La rosa è ampia: in ribas-so Cerci, stabili Lens, Aubame-yang e Douglas Costa. L’ultimapista porta a Markovic del Ben-fica. Ma in pole c’è FerreiraCarrasco: col giocatore c’è l’ac-cordo, con il Monaco ancora no(3,5 l’offerta, 5 la richiesta).

Gervinho e Benatia Altra di-stanza, questa sì abissale, èquella con Benatia. Il maroc-chino è d’accordo col City edall’Inghilterra favoleggiano diun’offerta di 38 milioni per laRoma. Fosse vera - a Trigoriasmentiscono - il marocchinopartirebbe e Sabatini sarebbecostretto a prendere un altrocentrale oltre a Marko Basa,già prenotato dal Lille. Di sicu-ro Benatia non ha lanciato se-gnali di apertura, né a Garciané ai compagni con cui ha par-lato nei giorni scorsi. Menocomplicata, al contrario, la si-tuazione Gervinho: l’ivorianoha chiesto un adeguamento da3 milioni, la Roma con i bonusarriva a 2,8. Questione di soldi,come quella che ha portatoMarquinho in prestito onerosoall’Al Ittihad. Novità sul fronteUçan: il turco non sarà girato inprestito ma verrà inserito nellarosa di Garcia. Sarà a Roma perle visite nel week end. Magariincrocerà Emanuelson.

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L’olandese Urby Emanuelson, 28 anni, arrivò al Milan nel 2011 ACTION IMAGES

L’ivoriano chiedeun ingaggio di 3milioni, il club è per ora fermo a 2,8 con i bonus

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RR

IER

A

Ruolocentrocampista

URBYEMANUELSON

Nato il16/06/1986

a Amsterdam

Le suesquadre

Ajax2004-

gen. 2011220 presenze

18 gol

Milangen. 2011-gen. 2013-

75 presenze5 gol

Milan2013-2014

24 presenze0 gol

Fulhamgen.-giu.

201313 presenze

1 gol

STRATEGIE STADIO: ACCORDO PROROGATO

Idee De LaurentiisBenitez fino al 2017E Mesto rinnova MIMMO MALFITANONAPOLI

Il rinnovo del contratto di Rafa Benitez saràuna delle priorità di Aurelio De Laurentiis. L’intenzio-ne è quella di proporgli un nuovo accordo fino al2017. Le parti ne hanno già discusso, ma l’allenatorespagnolo ha chiesto tempo prima di decidere. «Ha fat-to benissimo nel suo primo anno di Napoli», ha dettoil presidente, confermando l’ottima sintonia con ilsuo tecnico. In questo periodo, le attenzioni di Beni-tez sono tutte dedicate al mercato. Ieri, è stato ufficia-lizzato l’acquisto di Koulibaly che ha firmato per leprossime cinque stagioni. «Sono felicissimo di potergiocare in un club così importante, che ha un grandeprogetto», ha detto il giovane difensore prelevato nel-le scorse settimane dal Genk, formazione belga.

No Balotelli Si sta adoperando, Riccardo Bigon,per garantire i dovuti rinforzia al tecnico. Saltato l’in-gaggio di Maxime Gonalons, il d.s. sta puntando suSandro, centrocampista del Tottenham, ma lo Zenit èin netto vantaggio. Tra le suggestioni c’è pure quellalegata a Mario Balotelli, la cui simpatia per Napoli haalimentato le voci di un possibile interessamento delclub. Ipotesi scartata dallo stesso De Laurentiis: «Ma-rio avrebbe difficoltà in qualsiasi squadra, deve risol-vere i problemi col suo ego», ha detto il presidenteintervenendo al Processo di Biscardi. Infine rinnovatii contratti dell’esterno Mesto e del portiere Colombo.

Convenzione San Paolo Intanto, per consentire losvolgimento delle amichevoli previste ad agosto, il Comune ha prorogato di due mesi la convenzione peril San Paolo, scaduta il 30 giugno. L’accordo tra le par-ti è ancora tutto da definire e la società, si è cautelataindicando lo stadio di Palermo per le partite internedella prossima stagione. Il Napoli dovrebbe presen-tarsi ai tifosi il 2 agosto, forse contro il Crystal Palace,l’11 ci sarà la sfida contro il Psg di Cavani e Lavezzi.

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RADUNI E RITIRI

4LA ROSA

GRANATA

SI convocatiper il ritiro

Ci sonoBenassi,

Pereze Sanchez

Miño

PORTIERIJean François

Gillet,Alfred Gomis,

Daniele Padelli

DIFENSORICesare Bovo,

Kamil Glik,Pontus Jansson,

NikolaMaksimovic,

CristianMolinaro,Emiliano

Moretti, MarkoVesovic

CENTRO-CAMPISTI

Migjen Basha,Marco Benassi,

AlexanderFarnerud,

AlessandroGazzi, Ruben

Perez, JuanSanchez Miño,

Giuseppe Vives

ATTACCANTIPaulo Vitor

Barreto,Marcelo

Larrondo,Josef Martinez

Ventura: «E’ un Toro da Europa» E Cairo gli regala El KaddouriFRANCESCO BRAMARDOTORINO

Definito con il Napoli ilprestito di El Kaddouri con di-ritto di riscatto da parte deigranata a fine stagione (così come la comproprietà di Be-nassi con l’Inter), manca solo laciliegina sulla torta, il sostitutodi Immobile per completare larosa. Con grande soddisfazio-ne di Ventura, alla quarta sta-gione sulla panchina del Tori-no, l’allenatore più longevodell’era Cairo. A GiampieroVentura, acclamato insieme al-la squadra ieri mattina al primoallenamento da 500 tifosi, vie-ne in mente il primo giorno discuola, estate 2011. «Non tira-va una bella aria intorno allasquadra, le pacche sulle spalleerano di comprensione, com-menti del tipo, chi te lo fa fare».

Privilegio In tre anni il Toro èpassato dalla B all’Europa Lea-gue, la società è cresciuta e si èconsolidata, ha fatto esperienzail presidente Cairo. E Ventura,con un contratto di due anni intasca, rischia di diventare capi-tano di lungo corso: 123 partitesulla panchina granata (118 incampionato), sul podio della su-perclassifica degli allenatori delTorino in partite ufficiali: rag-giunto Nereo Rocco e alle spalledi Gigi Radice (380) e di Emilia-no Mondonico (270). «Allenareun club così prestigioso è unonore e un privilegio. Adesso lagente è di nuovo fiera della squa-dra, di una società che fa pro-

grammazione, indispensabileper vivere di certezze e non disperanze salvezza. Ripartiamoda dove abbiamo interrotto ilcammino di crescita- le parole diVentura-. Non so che posto occu-peremo in classifica alla fine delprossimo anno ma di certo valo-rizzeremo i nostri giocatori. Sot-to questo aspetto lo scorso annoabbiamo fatto cose egregie, dob-biamo crescere in esperienza el’Europa League è una chanceimportante».

Voglia di ripartire I prelimi-nari comportano dei rischi nel-la preparazione. Ancora Ventu-ra: «Cercheremo di arrivare almeglio della forma per fine lu-glio ma senza strafare, non sa-remo ancora brillanti per l’Eu-ropa League per non ritrovarcia corto di benzina in campiona-to. Lo scorso anno il Pescara inCoppa Italia contro di noi an-dava a mille e ha rischiato la se-rie C». Prima di concludere: «Abbiamo voglia di far bene an-che se ci vorrà un po’ di com-prensione con molti giocatorinuovi. Ci vuole tempo, ricorda-tevi cosa è stato per Maksimo-vic lo scorso anno. Mi auguroche i nuovi arrivati abbiano lamia stessa voglia di ricomincia-re».

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Il tecnico: «Ma non resteremo senza benzina in campionato».C’è anche Benassi

I giocatori granata impegnati nel loro primo giorno di raduno LAPRESSE

4LA ROSADORIANA

SI convocati

per teste ritiro

AssenteFiorillo

PORTIERIAngelo Da Costa,

WladimiroFalcone, Andrea

Tozzo

DIFENSORIGaetano Berardi,

FabrizioCacciatore,

Andrea Costa,Lorenzo De

Silvestri, MicheleFornasier, Daniele

Gastaldello,Shkodran Mustafi,

Vasco Regini

CENTRO-CAMIPISTI

Alessandro DeVitis, Renan

Garcia, DavideGavazzi, NenadKrsticic, PedroObiang, AngeloPalombo, LucaRizzo, Bartosz

Salamon, RobertoSoriano

ATTACCANTIStefano Beltrame,

Eder, FrancescoFedato, Manolo

Gabbiadini,Stefano Okaka,

GianlucaSansone, Pawel

Wszolek

Ferrero via Twitter:«Samp, sono con voi»Ma c’è il rebus BraidaDAL NOSTRO INVIATOFILIPPO GRIMALDI BOGLIASCO (Genova)

Prove generali di Sampdo-ria. Ventisette convocati, due as-senti (Berardi in permesso eMustafi finito k.o. al Mondialecon la Germania), un paio di no-di importanti da sciogliere, le-gati alla posizione di Ariedo Braida e al ruolo di numero uno.Il primo giorno di scuola dellanuova Samp di Sinisa Mihajlo-vic è iniziato così al «Mugnaini»,con la squadra in campo addirit-tura in anticipo (erano le 17.58)sull’orario stabilito dal tecnico.

Ferie interrotte Quattro gior-ni di test – in campo e, stamane,presso un laboratorio di analisinel quartiere di Albaro-, sino avenerdì, voluti da Mihajlovicper un primo tagliando al grup-po. Quindi, ancora una settima-na di vacanza. Poi, il 10 luglio, ilraduno vero e proprio e, tregiorni dopo, la partenza per ledue settimane di ritiro a Bardo-necchia. Il presidente Ferrero,assente per impegni di lavoro,ha twittato un messaggio allasquadra («sono con voi con ilcuore, in bocca al lupo»). Laquestione-Braida dovrebbe ri-solversi in giornata. Riassumen-do: il d.g. blucerchiato in pecto-re, già con un contratto fra lemani, ha visto improvvisamenteil proprio ruolo ridimensionatodalla proposta fattagli lunedìdal nuovo presidente. Dispostoa confermarlo, ma con un de-

mansionamento e, di conse-guenza, con uno stipendio pat-tuito con l’ex presidente Edoar-do Garrone ampiamente decur-tato. Ma è soprattutto laquestione del ruolo che potreb-be rappresentare un ostacolo in-sormontabile per Braida, por-tandolo al divorzio dalla Samp.Ferrero per ora è alla finestra.Poi c’è il discorso-portiere. Fio-rillo non è stato convocato, edunque è chiaro come non rien-tri più nei piani di Mihajlovic.Attualmente il numero uno(provvisorio) è Da Costa. Di si-curo non tornerà a Genova l’exRomero: 1,8 milioni netti di in-gaggio annui sono una cifra fuo-ri budget per la nuova proprie-tà, che mira a un drastico tagliodei costi di gestione.

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Mihajlovic e, sullo sfondo, Palombo IPP

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MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 23

IL CASO

Roma, la sbandata ultrà«Al fianco di De Santis»Il comunicato: «Dispiaciuti per Ciro, ma non rinneghiamo un nostro fratello». La famiglia Esposito: «Questi non cambiano mentalità»

MASSIMO CECCHINIMARCO CALABRESIROMA

Un autogol lungo 65 parole.Una nuova, inutile mancanza di(vero) rispetto nei confronti di undolore che non si esaurirà con losgranarsi del prossimo futuro. Co-sì nell’universo mediatico del cal-cio italiano ieri è apparso il comu-nicato che gli ultrà della Romahanno prodotto dopo la morte diCiro Esposito, contrappuntato co-m’è stato dalle parole della fami-

glia del ragazzo napoletano feritoil 3 maggio scorso della finale diCoppa Italia, e spentosi mercole-dì.

Anime diverse La chiave percomprendere la sortita del docu-mento pubblicato sul sito «asro-maultras.org» è l’accusa di omici-dio volontario che pende sulla te-sta Daniele De Santis, ex frequen-tatore della Curva Sud. Non a casoil comunicato parte proprio daquesto, con una costruzione tema-tica non casuale (Ciro viene dopo)e introdotto da un avverbio — «co-

munque» — che dà tutta la misuradella incomprensione che questomicromondo ha avuto con la tra-gedia. Ecco il testo. «La Curva Sudrimane e rimarrà sempre al fiancodi un suo figlio. Non rinneghere-mo mai un nostro fratello, giusto osbagliato che sia, questo ci ha inse-gnato la vita, questo ci ha insegna-to la strada. Rimaniamo comun-que colpiti e addolorati dal tragicoepilogo di questa brutta vicenda eci stringiamo al dolore della fami-glia di Ciro Esposito. La morte nonha colori né bandiere». Come sipuò vedere tutto il classico arma-

mentario di luoghi comuni (il fi-glio, la strada, la vita) totalmenteautoreferenziali. Non dimenti-chiamo, comunque, che l’universoultrà giallorosso è polverizzato equesto comunicato ha riunito ani-me diverse (dal tifo della Sud aquello della Nord fino al parterredella Tevere). Non basta. È damaggio che i gruppi sono divisisulle posizioni, tant’è che c’era chivoleva esprimere soltanto solida-rietà al ragazzo morto, ma la mag-gioranza ha scelto anche la lineapro De Santis. Perché? Agli occhidell’universo ultrà italiano, i gial-

lorossi hanno almeno due colpeda emendare: i presunti 4-5 ignotiche affiancavano De Santis sonoscappati abbandonando il compa-gno (o camerata che sia) in diffi-coltà; l’assenza dalla trasferta del4 maggio a Catania decisa per nonrischiare di attraversare l’area na-poletana. Dunque, agli occhi degliestensori, questo comunicato cer-chiobottista consentirebbe di ri-farsi di una sorta di verginità per-duta. Proprio così? Ne dubitiamo.

Il dolore Dalla famiglia Esposi-to giungono reazioni piene di sco-ramento. «Ho saputo del comuni-cato — spiega Antonella Leardi, lamamma di Ciro —. Se hanno deci-so di non prendere le distanze daDe Santis, si vede che io non possocambiare la loro mentalità, le lorodinamiche». Aggiunge qualcosainvece Enzo, lo zio di Ciro: «Noiaccettiamo le condoglianze datutti i tifosi in buona fede, ma indi-care un assassino come un fratellosvuota di significato qualsiasi at-testato di solidarietà. La massa deltifo romanista si faccia avanti escelga in maniera netta da cheparte stare».

Il Web e Pallotta E i tifosi dellaRoma (oltre ovviamente quelli delNapoli) si sono schierati, con lastragrande maggioranza contro ilcomunicato («non sto vicino a chiuccide, sia pure mio fratello car-nale», il senso più utilizzato). In-somma, l’isolamento degli ultrà aRoma si percepisce sempre piùnetto, soprattutto da quando l’iradel presidente Pallotta contro diloro è esplosa in occasione dellecontestazioni dell’11 maggio, conrelativa solidarietà a De Santis. Aldi là della cultura sportiva chepermea lo sport Usa, il magnatebostoniano è stanco di vedere ilnome del suo club macchiato dagente del genere. Tra l’altro, cer-cando investitori per il nuovo sta-dio, capisce bene come è difficilefare business quando l’omicidioEsposito — in attesa del giudizio— è universalmente assegnato altifo giallorosso, già mediatica-mente devastato dagli episodi di violenza spicciola e razzismo. Nel-la stagione del ritorno in Cham-pions, il peggior biglietto da visitapossibile. Perché la strada e la vi-ta, a milioni di persone, hanno in-segnato altro.

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1 Viale di Tor di Quinto, il luogo in cui il 3 maggio Ciro Esposito è stato feritoANSA 2 Lo striscione pro-De Santis esposto dai tifosi giallorossi durante Roma-Juve dell’11 maggio D’ANNIBALE 3 I funerali di Ciro, a Scampia ANSA

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NORME ANTI-VIOLENZA

Domani tuttida AlfanoVia al Daspodi gruppo

Se c’è un ideologo dietro ilcomunicato degli ultrà della Roma, forse non deve essere un genio. Partorirlo a due giorni di distanza dall’incontro tra i vertici del calcio italiano e Angelino Alfano, ministro dell’Interno, non fa altro che confermare la necessità del giro di vite in arrivo. La norma su cui il Viminale punta molto è l’introduzione del Daspo di gruppo che, in presenza di azioni commesse da un nucleo distinguibile di violenti, può scattare per tutti i componenti, a prescindere dal tipo di partecipazione esercitata. Ad esempio, se un pullman di tifosi assaltasse un autogrill, tutti i passeggeri sarebbero sottoposti all’interdizione dagli stadi. Non solo: ai capi riconosciuti del gruppo la pena potrebbe essere anche raddoppiata. Questo, secondo le forze dell’ordine, potrebbe portare alla decapitazione di tutti i raggruppamenti ultrà che infrangessero le regole, senza incorrere nei principi di incostituzionalità che il Daspo a vita (evocato dopo il 3 maggio) inevitabilmente comporterebbe. Tutto il pacchetto, poi, sarà ivarato con un decreto legge che sarà discusso prestissimo dal Consiglio dei ministri. Con una raccomandazione di fondo ai club: tagliate ogni rapporto con gli ultrà. Ma il calcio italiano non sembra popolato da eroi.

ma. cec.© RIPRODUZIONE RISERVATA

SERIE B E LEGA PRO

Bologna, c’è LopezOra arriva MatuzalemIl Foggia a De Zerbi BREGA-SAPORITO-ZANARINI

Ufficializzato Diego Lo-pez come tecnico per il prossi-mo anno, il Bologna si scatenaa centrocampo. Praticamentefatta per Matuzalem che si èappena svincolato dal Genoa,ora si cercherà di limare i det-tagli per Franco Zuculini, cen-trocampista dell’Arsenal Sa-randì ed ex Genoa. Intantocontinua a portare avantiscambi con società di A. Conti-nua l’opera di convincimentocon Maietta (Verona, nell’affa-re Lazaros), mentre Ceccarelliè stato scambiato con il Cesenache ora ha tutto Agliardi. ConBrescia invece scambio di di-fensori: Boccaccini in Lombar-dia, Gerevini in Emilia. Arrivaa titolo definitivo Paramatti,figlio di Michele, ex rossoblù.Con il giovane Capelli al Ca-gliari, il percorso inverso lo fail difensore greco Oikonomou.Sul piano delle trattative inve-ce si punterà su Cacia, svinco-

lato dal Verona, e Nenè, il bra-siliano allenato da Lopez nellascorsa stagione.

Altre di B Oggi il Bari potreb-be chiudere con Mangia e affi-dargli la panchina. Il Cittadel-la ha ufficializzato Mancuso(Carrarese). Il Crotone prele-va in prestito dal Parma Gian-

marco Ferrario ed è vicino aSuciu (Torino). L’Avellino haingaggiato a titolo definitivol’attaccante belga dell’Ander-lecht Mohamed Soumarè(classe ‘96) e Simone Petric-ciuolo (classe ‘95) dal Savoia;in arrivo dal Milan Ely (era aVarese che vorrebbe trattener-lo) e Comi (quest’ultimo a me-tà con il Torino, era a Lancia-no). Alfredo Donnarumma(Cittadella) va al Pescara. IlLanciano potrebbe riprovarecon Calvano (AlbinoLeffe,proprietà Verona).

Lega Pro L’Ascoli ha ufficia-lizzato il tecnico Petrone(biennale); i bianconeri inveceattendono ancora la rispostadi Lapadula (Nova Gorica,proprietà Parma). Gregucci èil nuovo allenatore della Ca-sertana, Giovanni Bucaro gui-derà il Savoia e la coppia Ro-berto De Zerbi-Giuseppe Bre-scia il Foggia. Pane (Aprilia) alBenevento. Il Pordenone è vi-cino a Paladin (Sacilese) e se-gue Fissore (Real Vicenza) in-sieme con Maracchi (Venezia).Il Pontedera ha preso in presti-to Ricci e definitivo Della Lattaentrambi dall’Empoli. Acori èin corsa per la panchina delGubbio. Due acquisti della Vi-gor Lamezia dal Genoa: Held eDi Marco. In 4 dalla Pro Patriaalla Reggiana: Mignanelli, An-dreoni, Sala e De Biasi.

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Il brasiliano Francelino Matuzalem, 34 anni, nell’ultimoanno e mezzo al Genoa RAMELLA

ALE ALTRE

NOVITÀ

SZuculini

Centrocampistaargentino, giànel Genoa nel

2010-11, oraall’Arsenal

Sarandì: è inarrivo al

Bologna, l’affareè ai dettagli

SDe Zerbi

Torna a Foggia,stavolta

da allenatore,dove ha già

giocatodal 2002al 2004.

Sarà affiancatoda Brescia

Iscrizioni al campionatoIn 8 senza fidejussioneSi parte il 31 agosto

Delle 59 società di LegaPro (tutte) che hanno presen-tato la domanda di iscrizione,otto non hanno però inseritonella documentazione la fi-dejussione bancaria necessa-ria per partecipare al prossi-mo campionato: Grosseto,Ischia, Mantova, Melfi, Pavia,Pro Patria, Padova e Reggina.Una invece, il Viareggio, hapresentato documenti nonconformi. Tutte e 9 queste so-cietà possono presentare ri-corso alla Covisoc depositan-do la fidejussione entro le ore19 del 15 luglio. Tre giorni do-po, il 18, è in programma ilConsiglio federale che all’or-dine del giorno avrà, tra i varipunti, anche la composizionedegli organici dei campionati.

Calendario Il campionatoinizierà il 31 agosto e le sostepreviste saranno tre: il 28 di-cembre (per Natale), 4 genna-io e 5 aprile (per Pasqua). Duei turni infrasettimanali comu-ni ai tre gironi: 6 gennaio, il giorno dell’Epifania, e il 2aprile. Poi altri tre ma «perso-nalizzati»: 10 settembre e 25

marzo per il Girone A, 17 set-tembre e 18 marzo per il Giro-ne B, 24 settembre e 11 marzoper il Girone C. L’ultima gior-nata della stagione regolare èprogrammata per il 10 maggio2015. I playoff partiranno su-bito, la domenica successiva,il 17 maggio. E la gara del pri-mo turno sarà secca. Poi siproseguirà con match di anda-ta e ritorno. Semifinali il 24 eil 31 giugno, finali il 7 e il 14giugno. I playout saranno ingara di andat e ritorno: 24 e 31maggio.

Le coppe La fase eliminato-ria di Coppa Italia si svolgeràsecondo la formula degli ulti-mi anni con gironi a tre congare di sola andata. Si gioche-rà sabato 9 agosto, domenica17 e domenica 24. La fase suc-cessiva invece andrà ancoracalendarizzata. Infine la Su-percoppa di Lega Pro, ovveroil trofeo riservato ai tre vinci-tori di ciascun girone. Un giro-ne unico e gare di sola andata:martedì 2 giugno, domenica 7giugno e giovedì 11 giugno.

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24 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014

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MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 25

Cara Gazzetta, venerdì sera alForum, per lo scudetto dellaEA7 c’ero anch’io. E alla fine,non mi vergogno di dirlo, hopianto a lungo mentre vedevoquella marea festante di tifosicome me inneggiare allo scu-detto di Armani e Gentile.Quanto l’abbiamo sognato esofferto tutti questi anni! Ades-so che l’incantesimo è rotto,spero proprio che seguano altrimomenti così...

Pippo Carli (Milano)

Gran momento. E lei citagiustamente i due nomi più im-portanti di questa impresa. Sì,impresa: i soldi da soli non han-no mai segnato canestri e tiri li-beri decisivi. Del resto ne dispo-neva in quantità anche la magni-fica Siena per la sua serie stre-pitosa. Servono altri valori,tecnici e caratteriali, e l’Olimpiali ha messi in campo soffrendofino allo spasimo. Vincere dastrafavoriti è difficile, soprattut-to a Milano. Alessandro Gentile,Melli, Hackett, Jerrells hannosaputo ribellarsi al sapore ama-ro di un’altra sconfitta. Bravidavvero.La storia di questo scudetto è unromanzo, con mille intrecci, an-che per il coraggio e il valore diSiena, che è andata a un millime-tro dal confermarsi campione,pur sapendo che la societàscomparirà dalla A1 per i notiguai amministrativi. Ma non c’èsportivo vero che non sia con-tento in particolare per il patronGiorgio Armani, la versioneumana e imprenditoriale di un«patrimonio dell’umanità». Per-sonaggio che rende grande econosciuta l’Italia nel mondo eche sta lasciando un segno pro-fondo a Milano, la città che ha vi-sto il suo decollo di stilista di po-polarità universale. Ha soffertoquasi 10 anni prima di trionfare(una parabola morattiana) e ac-canto a lui il presidente LivioProli merita un applauso, peraver imparato tanto dai proprierrori e aver resistito a frustra-zioni che avrebbero atterrato untoro, ripartendo ogni volta conpazienza e tenacia.Sul piano tecnico, Milano ha pe-nato tuttavia anche troppo a farvalere il suo talento e la sua su-periorità in tutti i playoff. L’otti-

mo allenatore Banchi ha saputodare alla squadra una sicuraidentità difensiva, ma in attaccole pause sono state ricorrenti espesso mortali (vedi nelle cop-pe). Se mi è consentita una nota-zione tecnica, il difetto sta so-prattutto in due momenti chiavedell’azione: i primi 10-15 secondiin cui si costruisce poco o nientee la scarsa propensione dei gio-catori a passarsi la palla.Il basket moderno sta rivalutan-do in pieno la figura del play-maker dopo un ventennio dibasket all’insegna di guardie ti-ratrici messe al posto dei registi.L’evoluzione del play è il modelloTony Parker, la guida dei San An-tonio campioni della Nba: un’ag-gressività pazzesca in attaccocon aperture di gioco istantaneeverso il ferro per aprire innume-revoli opzioni al collassare delledifese. Daniel Hackett, comun-que un campione in quel ruolo,ha percorso un finale di campio-nato difficile e non ha saputo da-re quei ritmi, indispensabili nellapallacanestro d’oggi. L’eccessodi protagonismo e generositàdei suoi compagni ha spessocompletato le frittate.La finale è stata un bellissimoepisodio di sport, anche per gliapplausi incrociati fra le due ti-foserie. Ma il quadro non è idil-liaco per il basket. Meditiamo leparole di Alessandro Gentile po-chi minuti dopo il trionfo: «Gio-care in Italia è uno schifo. Quan-do vado nei palasport mi vomi-tano addosso di tutto. Non c’èeducazione e rispetto per i gio-catori, specie quelli italiani.Quello che ho dovuto subire inalcuni campi è vergognoso». Unatto d’accusa impietoso ma deltutto realistico: ampio materialedi riflessione per i dirigenti fede-rali.Fra questi era presente al Forumil presidente Petrucci, che ma-gari avrebbe avuto un ruolo nel-le premiazioni di rito, fagocitateda un’invasione festosa ma an-che del tutto fuori luogo. Vi ri-cordate un paio di settimane facome ha esultato il pubblico diSan Antonio al titolo, emotiva-mente esplosivo, dei suoiSpurs? Tutti ordinatamente al proprio posto ad applaudire ipropri eroi. Non sono per nientesfumature.

PortoFranco

Lettere alla GazzettaA CURA DI FRANCO ARTURIemail: [email protected] - twitter: @arturifra

Alessandro Gentile solleva la coppa: Milano torna a vincere CIAMILLO

Armani, scudettocome un romanzo

laVignettaDI STEFANO FROSINI

IL CINGUETTIO DEL GIORNO TwitTwit

STEVE NASH Campione di basket NbaDi Maria lo meritava. Non si era mai fermato per 118 min.@SteveNash

JODI MERCKXmoglie di Axel Merckx

In casa è il giorno del Belgio...@Jodi Merckx

MARK CAVENDISH Velocista britannico

Amo questo pub a 100 metri dall’arrivo della prima tappa di Harrogate del prossimo Tour. Grazie per il tifo del @cvndsh @MarkCavendish

ROGER FEDERER Stella del tennisE così duro! Complimenti Argentina. Grazie per i grandi momenti #switzerland@rogerfederer

segnali di sfascio della Jugoslavia che avrebberoportato al grande macello nei Balcani.

Diversi giocatori di questo Mondiale non era-no ancora nati, ma in Italia ’90 quattro partitedegli ottavi erano finite ai supplementari. Non acaso, quel torneo viene ricordato dal pubbliconeutrale come uno dei più noiosi dell’era mo-derna: troppo difensivismo, tanto equilibrio.Cosa sta succedendo, adesso, in Brasile? Perchéle big fanno tanta fatica ad andare avanti? Bellaquestione. Ci sono parecchie ragioni, alcuneevidenti. Intanto il livellamento: le big hanno perso qualità, le piccole sono cresciute, la classemedia si è dilatata. Poi c’è il fuso orario: comodoper latinoamericani e statunitensi. Di più. Il Bra-sile è un continente, giocare partite all’ora dipranzo, in un clima equatoriale, significa dareuna mano alle nazionali di fascia media e bassa:perché hanno giocatori muscolari, meno spre-muti nei club, che qui sono iper motivati e nonhanno l’obbligo di prendere l’iniziativa. C’è al-tro: anche per le big, è sempre più difficile attac-care difese chiuse senza esporsi al rischio di con-tropiedi che – con l’eliminazione diretta – posso-

no risultare letali. Gli ottavi restano, infi-ne, un passaggio velenoso per chi sache dovrà giocare sfide più importanti.Forse per questo, ieri con la Svizzera,Messi non ha dato l’impressione di

dannarsi l’anima: gli è bastato l’assista Di Maria per tenere accesa laluce su un altro futuro.

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N iente di facile, niente di scontato. Tranquil-li, ormai ci aspettiamo qualunque cosa da

questo Mondiale. Se anche l’Argentina di LeoMessi deve trascinarsi per un paio d’ore, primadi aver ragione di una nazionale solida ma conmeno qualità, come la Svizzera cara a Sepp Blat-ter, significa che il livellamento comincia ad as-sumere un profilo importante. Tolta la Colom-bia, che ha schiantato l’Uruguay consacrandosial talento di James Rodriguez, tutte le altresquadre, comprese le maggiori candidate al suc-cesso finale, hanno sofferto e sudato negli otta-vi. Ci vuole pazienza, le emozioni di solito arri-vano alla fine. E sono emozioni forti.

L’Olanda è passata grazie a un rigore nei mi-nuti di recupero, la Francia ha rotto il ghiacciosoltanto a 10’ dal termine. E’ andata peggio alBrasile, appeso al panico dei tiri dal dischetto –un po’ come la Costa Rica – e anche la grandeGermania se l’è vista brutta con gli irriducibilialgerini di scuola francese, piegati solo nei sup-plementari. Di solito, negli ottavi di un Mondia-le, le partite che vanno in extratime sono due,quota di minoranza endemica e abbastanza tol-lerabile. Stavolta, considerando anche Bel-gio-Usa, siamo a 5 su 8, maggioranza as-soluta che è tutta un’altra storia. Per ritro-vare un equilibrio così forte, bisogna tor-nare indietro fino al Mondiale del 1990,in Italia. Erano gli anni dellaprima guerra americana al-l’Iraq, del Nobel per la pace aMikhail Gorbaciov, dei primi

SE ANCHE MESSI VA AI SUPPLEMENTARIECCO PERCHÉ C’È TANTO EQUILIBRIO

diALESSANDRO DE CALÒ

FilorossoMondiale

DIMARCO MALVALDI

Sambarabà

B ernie Ecclestone è un ric-chissimo signore che il 28

ottobre compirà 84 anni. Haun procedimento giudiziarioin corso, tanti miliardi in ban-ca da far ingelosire la ReginaElisabetta e una recente pro-pensione all’abbiocco durante

i Gran Premi di Formula 1, sport che deve moltoal suo genio fuori dal comune. E’ anche un tipoche non parla mai a vanvera. Se dice qualcosache può sembrare strampalato è perché stamandando un messaggio. L’ultimo l’ha speditoa Monza nell’intervista pubblicata ieri sulla no-

stra Gazzetta. «Il futuro di Monza? Non buono.Non credo che faremo un altro contratto, il vec-chio è stato un disastro per noi dal punto di vi-sta commerciale. Dopo il 2016 bye bye…». Det-to che nel 2016 Mister E avrà 86 anni, che cosapuò significare questa frase? Semplicementeche Bernie sta alzando il prezzo. Se Monza vor-rà ancora la Formula 1, sappia fin da subito chele condizioni cambieranno. Non conta che lapista lombarda da quando è nata la Formula 1abbia mancato l’appuntamento una volta sol-tanto (nel 1980 quando il GP d’Italia si corse aImola), Bernie non guarda in faccia a nessuno(lo sanno bene in Francia). Ma non fateci pen-

sare a un Mondiale senza un GP d’Italia, sareb-be come il Brasile senza il Pao d’azucar...

Piuttosto Mister E dovrebbe preoccuparsi diuna Formula 1 che si sta trasformando in For-mula Noia, della grande fuga dalle dirette Tv,del disinteresse dei giovani, di regole che sonodiventate cervellotiche e difficili da capire per ilpubblico. All’inizio di giugno ha ricevuto unalettera di Montezemolo sull’argomento. Nonsarebbe male accettare quell’invito. Sedersi at-torno ad un tavolo e parlare seriamente dellaFormula 1 di domani, prima che Jean Todt e laFia si siano allargati troppo...

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ilCommentodi UMBERTO ZAPELLONI

ECCLESTONE ALZA IL PREZZO PER MONZAMA DOVREBBE PENSARE AI GUAI DELLA F.1

in tema, secondo la quale i giocatori in magliabianconera si vedono attribuire un maggiornumero di rigori a favore.

Tornando dal singolo rigore alla sequenza didieci, ci si chiede spesso quale sia la miglioresequenza di giocatori da schierare, una voltascelti i primi cinque rigoristi. Spesso, la sceltacade sul cosiddetto ordine inverso: si mette ilpeggiore dei cinque sul dischetto per primo, esi va a crescere fino all’ultimo rigore, che toccaal più bravo. Questa strategia, purtroppo, mol-to spesso si rivela sbagliata: e anche qui, il mo-tivo è duplice. In primo luogo, perché il migliortiratore potrebbe non arrivare nemmeno a do-ver tirare (come Cristiano Ronaldo nel 2012,contro la Spagna). Ben più importante, perchéè sperimentalmente provato che al progrediredella sequenza la probabilità di segnare dimi-nuisce. La percentuale di realizzazione dei ri-gori ai Mondiali cambia nettamente man manoche si procede: il primo rigore viene sbagliatonel 22% dei casi, il secondo e il terzo nel 27%circa, mentre il quarto rigore viene ciccato il38% delle volte, quasi il doppio del primo rigo-re. Per questo, schierare in fondo i rigoristi piùabili significa esporli ad una percentuale mag-giore di errore: il che significa «mangiare» unafetta più ampia di percentuale realizzativa soloa causa dello stress. Questo funziona coi grandinumeri, a livello statistico. Su cinque tiri perparte, per fortuna, ogni gara fa storia a sé. Sen-nò, se sapessimo prevedere anche l’esito di unaserie di rigori, sai che palle…

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D ei calci di rigore si sono occupati da unpunto di vista scientifico parecchi serissi-

mi ricercatori universitari. La motivazione èduplice: oltre alla mancanza di voglia di lavo-rare, c’è il fatto oggettivo che i rigori rappresen-tano nel mondo reale una situazione nota nellateoria dei giochi come «gioco a somma zero».Ovvero, chi tira il rigore o lo fa, o lo sbaglia:come avrebbero detto i filosofi aristotelici, ter-tium non datur.

Come si fa a studiare, teoricamente, una se-quenza di calci di rigore?

Innanzitutto, si formulano delle ipotesi. Siprendono in dovuta considerazione i fattoriche potrebbero contare, come ad esempio lo stress, e si escludono quelli che a nostro avvisocontano poco, come il colore della magliettadel rigorista, o che riteniamo molto improbabi-li, come la possibilità che il rigore venga tiratodi testa, oppure che al momento del tiro il por-tiere venga abbattuto da un Mig libico. Ma sia-mo sicuri che certi aspetti contino davvero, ealtri per nulla?

In mancanza di meglio da fare, per esempio,il professor Iain Greenlees dell’Università di Chichester, UK, ha studiato in che modo il colo-re della maglia dei giocatori influenza la per-centuale di realizzazione, trovando che il colo-re rosso conferisce un vantaggio non trascura-bile: i rigoristi vestiti di rosso segnano di più, econtemporaneamente i portieri vestiti di rossoparano più rigori. Nel caso in cui volesse conti-nuare la propria ricerca, suggerisco all’instan-cabile ricercatore di verificare una mia ipotesi

L’INFLUENZA DELLA MAGLIA E DEI MIGNELLA STORIA DEI CALCI DI RIGORE

WAYNE ROONEY fuoriclasse di calcio inglese

Lo devo ammettere. Questa sera faccio il tifo per gli Usa@WayneRooney

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26 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014

TENNIS WIMBLEDON

volèedi rovescio

DI PAOLO BERTOLUCCI

Un fenomenodestinatoa durareKyrgios non è una sorpresa,conoscevamo le qualità e le doti di questo giovane australiano, che ci aveva già colpito in precedenza. Lo avevamo conosciuto contro Gasquet quando, dopo aver salvato numerosi match point, lo ha battuto. Eravamo convinti che con le sue qualità avrebbe messo in difficoltà Nadal e durante il match, quando lo spagnolo numero uno al mondo si è ripreso, ci aspettavamo da parte dell’australiano un calo fisico e mentale e invece ha portato a casa una partita fantastica. Kyrgios esprime il massimo livello del suo gioco sui campi veloci grazie a un servizio consistente, preciso e vario. Un dritto con cui apre gli angoli e al tempo stesso trova gli affondi necessario per colpire l’avversario anche in spazi ridotti. Il suo rovescio bimane è molto migliorato, tanto da renderlo sicuro e in grado, nelle esecuzioni cross, di destabilizzare l’avversario aprendo il campo in maniera molto naturale. Al di là delle doti tecniche, quello che più impressiona di questo ragazzone australiano è la maturità raggiunta in un così breve periodo.

Il ragazzo si è affacciatosoltanto quest’anno al circuito professionistico e ieri ha vinto una battaglia fisica e mentale contro il più forte giocatore al mondo. Un prova di forza non facile da regge quando sei di fronte a un giocatore come Nadal. Più che una ventata di novità, nel caso di Nick Kyrgios, possiamo parlare di un uragano che si è abbattuto sul tennis mondiale e che lascia ben sperare per il futuro. Non sarà una meteora come è accaduto a Tomic, anzi, è il primo vero candidato alla successione nei «fab four» che ora con lui potrebbero allargarsi a «fab five». Aspettiamo la stagione sul cemento americano che potrà mettere in risalto le sue qualità e vediamo come saprà gestire l’improvviso successo.

4I NUMERI

193L’altezza

di KyrgiosNick Kyrgios,

alto 193 cm, ènato a Canberrail 27 aprile 1995.Era numero 144

del mondoall’inizio del

torneo ed è n.66dopo la vittoria

su Nadal

214Velocità

del servizioSono i km all’ora

del servizio piùveloce di

Kyrgios (201km/h per Nadal).

37Gli ace

messi asegno

dall’australianocontro Nadal. Intotale ne ha giàcollezionati 113

nel torneo.

2Over 100

che hannobattuto il n.1

Sono due igiocatori fuori

dal primi 100 nelranking capaci,

negli ultimi 25anni, di battere il

numero 1 delmondo a

Wimbledon.Prima di Kyrgios

solo AndreiOlhovksiy (n°

193) che nel 3°turno del 1992

superò JimCourier

19Anni da un

teenagerche batte

il n.1L’ultimo fu Nadal

che superòFederer nelle

semifinali diParigi 2005 a 19

anni e 2 giorni.Kyrgios ha 19

anni e 65 giorni(lu.mar.)

DONNE LA CAMPIONESSA DEL ROLAND GARROS K.O. CONTRO LA KERBER

Sharapova, anniversario amaro: «Non sono stata brava»Masha 10 anni fa vinceva Wimbledon. Annulla sei match point poi si arrende

LONDRA

Avrebbe voluto festeggiarlo diversamen-te, il decennale. Nel 2004, la Sharapova allorapin up solo diciassettenne si illustrava al mon-do inginocchiandosi ebbra di gioia sull’erba sa-cra di Wimbledon per il suo primo trionfoSlam, dopo aver battuto Serena Williams. Pas-sati dieci anni, il sorteggio del tabellone si eradivertito a mettere le due regine dalla stessaparte, per un quarto di finale di emozioni e me-morie da brividi.

Il cuore non basta E invece, i prati della leg-

genda hanno già respinto entrambe prima diquel traguardo. Masha negli ottavi si arrendealle maligne parabole mancine della Kerber, enon le basta annullare sei match point con uncuore grande così. Eppure, senza l’incubo dellaWilliams e con una serie aperta di 22 vittorie su23 partite compreso il trionfo al Roland Garros,Maria pareva inarrestabile verso una nuova in-coronazione, stavolta da donna e atleta matura(e ricchissima): «Io mi considero sempre favo-rita all’inizio, perché ho già vinto degli Slam esono stata numero uno del mondo, ed è logicoavere grandi aspettative. Ma nello sport non sipuò vincere sempre e stavolta non sono stataabbastanza brava per riuscirci». E’ vero, il gamedi risposta che gioca sul 5-4 per l’avversaria nelprimo set dovrebbe diventare materia di studionelle scuole tennis per la qualità dei colpi vin-centi e la voglia di non arrendersi a un destinodi sconfitta, ma poi il tiebreak se ne va a causadi un paio di sciocchezze.

Poca nobiltà A condannarla, ci sono alla fine49 errori gratuiti (contro gli 11 della tedesca) eun avvio molle di terzo set, dopo aver rimesso lecose a posto nel secondo, con il sussulto solo sul5-3 e servizio Kerber, un break (e 5 match pointrespinti alla mittente) per tornare a sperare pri-ma della resa: «E’ stata una partita durissima -gongola intanto Angelique, già semifinalistadue anni fa - entrambe abbiamo espresso unlivello molto alto». E’ dal 2002, in ogni caso,che la vincitrice di Parigi non si ripete anche aWimbledon (l’ultima fu Serena) e tra le sei ri-maste, solo Kvitova ha già vinto uno Slam (quia Wimbledon nel 2011). Il segno del rinnova-mento oppure un improvviso inaridimento ditalento? Toccherà a Bouchard, Kerber, Halep,Lisicki e Safarova (che incrociando la conna-zionale Petra in semifinale garantisce una fina-lista ceca) dare una risposta anche per il futuro.

ri.cr.© RIPRODUZIONE RISERVATAMaria Sharapova, 27 anni AP

4I NUMERI

10Anni dal

suo trionfoSono trascorsi

10 anni dallavittoria di Maria

Sharapova aWimbledon. Da

allora haraggiunto la

finale del 2011,persa controPetra Kvitova

DAL NOSTRO INVIATORICCARDO CRIVELLI

@RiccardoCrivel2LONDRA

E’ uno di quei giorni checambiano la storia e traccianoil destino, marchiando a fuocoil battesimo di un nuovo eroe.L’impresa è compiuta, NickKyrgios dal cognome omericosi accomoda nell’olimpo con ilpasso imperioso della sfronta-tezza che esalta il talento di diamante grezzo. Cade Nadal,ma stavolta il regicidio si con-suma per la forza impetuosa diquello sfacciato e giovane riva-le e non per il pegno dovuto al-le ginocchia scricchiolanti. Enell’epica del tennis che si rige-nera c’è sempre un afflato gre-co: era toccato a Sampras af-frettare l’abdicazione di Lendlcon il successo agli Us Open nel1991, poi Pietrino visse la pro-pria nemesi a Wimbledon diecianni dopo, con il golpe di unFederer ancora ragazzo.

Mamma non ci crede Kyrgiosè qui, per la prima volta neltempio, da numero 144 delmondo, perché due settimanefa ha conquistato il Challengerdi Nottingham, meritandosiuna wild card. Erba minore,ma scuola decisiva per esplora-re l’All England Club con il pet-to in fuori. Nel secondo turno,il boy di Canberra annulla novematch point a Gasquet, ed è ilprimo sintomo di una stoffafuori dalla norma. Ma scende-re nell’arena del Centrale con-tro il più forte dei gladiatori,cominciare con un ace e aggre-dirlo ad ogni palla fino a sfinir-lo diventa una fatica da titano:«Sarà contenta la mamma —sorride Nick — perché quandomi ha telefonato l’ultima voltami ha detto che non avevo nep-pure una possibilità di farcelacontro Nadal». Rafa però si ac-corge presto del pomeriggio datregenda, annullando due pal-le break nel sesto e nell’ottavogioco del primo parziale e poi ilset point sul 6-5, prima di in-chinarsi al tiebreak.

Aggressivo Di fronte ha unafuria, che non è solo braccio ar-mato al servizio (comunque,37 ace alla fine): l’australianocon il sangue misto d’Europa eMalesia fa malissimo con ildritto e quel rovescio quasi ascavetto, indubbiamente il col-po più debole, quando trova iltempo e l’impatto giusto dise-gna angoli impensabili. Il nu-mero uno vince il secondo setperché è una tigre in rispostanel 12° game e ottiene il suoprimo ed unico break del-l’incontro, ma sul set pointche lo porterebbe avanti2-1 sul 6-5 del terzo, l’al-tro lo respinge ancora conun ace. Nel nuovo tiebreak,al teenager basta il primo set

point sul 6-5 per riportarsi da-vanti, e lo sfrutta con un drittospaccaossa e spaccapartita,perché Rafa non saprà rimon-tare, ed anzi con il break nel

quarto game del quarto setsi consegna all’apoteosidel rivale, schiacciato da70 vincenti: «Lo sapevoche dovevo essere solido— è l’analisi di Kyrgios —

e di chiedere molto almio servizio, giocan-do sempre aggressivo.

Per adesso, sono stati

dieci giorni favolosi, ma oradevo recuperare bene per lasfida con Raonic».

Appuntamento In tribuna,papà e sorella dopo il matchpoint assecondano saltellandola «juicy wiggle», la danza del-la vittoria di Nick che si puòtradurre come «succoso dime-narsi», mentre la mamma scet-tica, dall’altra parte del mon-do, per adesso deve acconten-tarsi di uno smile sul cellulare.Per John McEnroe, l’australia-

no è diventato addirittura il fa-vorito del torneo, mentre Na-dal scuro in volto lo promuovecon riserva: «Ha saputo coglie-re le occasioni anche quando iostavo giocando meglio, ha col-pi perfetti per questa superfi-cie, sulle altre lo vedremo». Unappuntamento colto al volo:«La prossima volta magari gio-cheremo contro sulla terra escopriremo come andrà a fini-re». Le stelle nascenti non stan-no a guardare.

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Il giorno di KyrgiosIl talento sfrontatoche demolì NadalAl via da wild-card, il 19enne n.144 al mondo mette 37 ace,si impone di potenza e zittisce il numero 1 in quattro set

È nata una

stella

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MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 27

la scheda

NICK KYRGIOS 19 ANNIAUSTRALIANO

Nick Kyrgios è nato aCanberra il 27 aprile 1995 da padre greco e mamma malese che lo avviano al tennis a 6 anni. Da junior ha vinto in singolare l’Open d’Australia 2013, in doppio Parigi e Wimbledon 2012 con Harris (k.o. in singolare nei quarti contro Gianluigi Quinzi) e ancora Wimbledon 2013 con Kokkinakis.

LA SCALATA I primi punti Atp li raccoglie nell’aprile del 2012 in un Futures in Giappone chiude l’anno al n° 831. Nel 2013 gioca il primo Challenger a West Lakes (Aus) e arriva alle semifinali; a marzo vince il Challenger di Sydney e a maggio debutta al Roland Garros (n. 262) battendo al 1° turno Stepanek n° 52. Finisce il 2013 da n° 187. Nel 2014 supera un turno all’Open d’Australia (batteBecker e poi perde da Paire), poi vince 3 Challenger a Sarasota, Savannah e Nottingham.

il personaggioNICK KYRGIOS

Fisico rubato al basket Servizio, gran dirittoe un ego ingombranteAustraliano di padre greco e madre malese, è salito in 18 mesi dal n.843 al 66 grazie a ace ed esplosività: «Gioco per diventare il migliore». Laver: «L’Australia ha bisogno di lui»

Nick Kyrgios ha giocato 14 match tra Slam, Davis e tornei Atp: 7 vinti e 7 persi GETTY

VINCENZO MARTUCCIVinceMartucci

Nick Kyrgios, chi era co-stui? Definirlo carneade nonrende giustizia al castigatore diRafa Nadal negli ottavi di Wim-bledon. Non fidatevi dei nume-ri, il 144 dell’australiano e l’1dello spagnolo nella classificamondiale. Sul tappeto verde dei Championships, come allaroulette, vale di più il momen-to, come per quel fenomeno didirompente fisicità chiamatoBoris Becker nel 1985, un pre-destinato proprio come que-st’australiano.

Segnali Valgono i 19 anni dipotenza e coraggio della bellaala-pivot di 78 chili, strappataa 14 anni al basket (ma non allapassione per i Boston Celtics),con sangue malese da parte dimamma Morlaila e greca daparte di papà Giorgos, per ab-bracciare definitivamente ilprimo amore, il tennis, scoper-to a 7 anni grazie a mammà,programmatrice di computer.Valgono i 193 centimetri chegli fanno metter giù con sfron-tata naturalezza una miriadedi ace a 209 all’ora (113, più ditutti, in 4 match), devoluti airecord di precocità al debutto aWimbledon ma anche all’asso-ciazione benefica intitolata al-la sfortunata collega Elena Bal-tacha (versa 6 euro ad ace). Va-le la presentazione del padredella patria aussie e del tennistutto, il mitico Rod Laver, l’uni-co capace di chiudere due voltelo Slam: «All’Australia servi-rebbero più ragazzi come Nick.Non credo che batterà Rafa.Ma se vince il primo set, ha tut-ti i colpi e le caratteristiche perdargli fastidio. E, allora, per-ché no?». Altri campioni aveva-no già notato la semplicità del

campione Kyrgios. Come Fede-rer che l’ha invitato ad allenarsiin Svizzera con lui. Come AndyMurray che, dopo Nottinghamdi due settimane fa, ha twitta-to: «E’ la prossima grande spe-ranza del tennis australiano».Perché Nick — gran dritto, otti-mo rovescio a due mani edesplosività naturale, con movi-menti ancora da registrare, co-me il gioco a rete — dal genna-io 2013, ha vinto gli AustralianOpen under 18 di singolare eWimbledon di doppio, salendoal numero 1 del mondo di cate-goria. Quindi, in 18 mesi dapro, è passato dall’843 al 144

del computer, grazie a coachSimon Rea, che, però, subitodopo Wimbledon, lascerà, co-me il camp di Melbourne, pernostalgia della sua Canberra edel primo allenatore, ToddLarkham. Perché la gestionedel fenomeno è delicatissima,a cominciare dal fisico, forte,come conferma l’esperto dellafedertennis australiana, AaronKellett, ma anche già bisogno-so di rientrare ai box per duemesi per i problemi di quest’an-no alla spalla e, soprattutto, algomito, per continuare «con ungrandissimo ego», come chiosamastro Rea. Leggi contraccol-po psicologico dell’esordioSlam, al Roland Garros 2013,successo con Stpanek-disastrocon Cilic, e dichiarazioni pre-Nadal dell’eroe: «Posso batter-lo, io gioco per diventare nu-mero 1».

Esplosione Eppure Nick, pro-totipo del tennis moderno conl’uno-due tutto potenza servi-zio-dritto, e la riga da combat-tente sui capelli come Vidal, èentrato nel torneo solo grazie auna wild card, un invito degliorganizzatori, per il successo alChallenger sull’erba di Nottin-gham. Eppure, in 5 mesi, avevavinto un solo match in un ta-bellone Atp (con Benjamin Be-cker agli Australian Open). Ma,come in tutte le favole che si ri-spettino,una volta a ChurchRoad, ha infilato il veteranoRobert, l’altro francese, Ga-squet (annullandogli 9 matchpoint facendosi predire: «Saraipresto fra i primi 5 del mon-do») - primo successo controun top 50 - e quindi il rivale del-la stagione juniores, Vesely,prima del colpaccio contro Ra-fa. Curioso, la grande Australiatrova un’altra stella di primagrandezza proprio sull’erbache ha abiurato.

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(lu.mar.) Sono bastati 94 minuti a Roger Federer per vendi-care la sconfitta subita da Tommy Robredo all’US Open 2013.Federer ha deliziato il pubblico soprattutto nei primi 2 setcedendo solo 3 punti sul proprio servizio: 3 nel 1° set, nessu-no nel 2° set. Federer è l’unico rimasto a non aver ceduto labattuta: lo svizzero ha concesso 5 palle break a Lorenzi, nes-suna a Muller, 2 a Giraldo e una a Robredo nell’ultimo gamedell’incontro. Cinque i match point annullati dalle Cichi allerivali prima di dominare 6-1 al terzo.RISULTATI Ottavi uomini: Kyrgios (Aus) b. Nadal (Spa) 7-6 (5)5-7 7-6 (5) 6-3, Federer (Svi) b. Robredo (Spa) 6-1 6-4 6-4,Wawrinka (Svi) b. Lopez (Spa) 7-6 (5) 7-6 (7) 6-3, Raonic (Can) b. Nishikori (Giap) 4-6 6-1 7-6 (4) 6-3. Quarti donne: Kvi-tova (R.Ceca) b. Zahlavova (R.Ceca) 6-1 7-5, Safarova (R.Ce-ca) b. Makarova (Rus) 6-3 6-1. Ottavi: Kerber (Ger) b. Shara-pova (Rus) 7-6 (4) 4-6 6-4, Halep (Rom) b. Diyas (Kaz) 6-36-0, Lisicki (Ger) b. Shvedova (Kaz) 6-3 3-6 6-4.Doppio donne: 3° turno: Pavlyuchenkova (Rus)-Safarova(R.Ceca) b. PENNETTA (ITA)-Stosur (Aus) 6-1 7-6 (9). 2° tur-no: ERRANI-VINCI (ITA) b. Kichenok-Kichenok (Ucr) 5-7 7-6(10) 6-1.OGGI ore 13 Centre Court: Halep (Rom) c. Lisicki (Ger), Mur-ray (Gbr) c. Dimitrov (Bul), Federer (Svi) c. Wawrinka (Svi).Campo 1: Boucherd (Can) c. Kerber (Ger), Djokovic (Ser) c.Cilic (Cro), Raonic (Can) c. Kyrgios (Aus). Campo 2: ERRANI-VINCI (ITA) c. Aoyama (Giap)-Voracova (R.Ceca).

la guida

Federer si vendica di RobredoQuarti: oggi Kyrgios-Raonic

Nonostante il meteo decisamente variabile, sono le creme solari gli articoli più venduti dalla farmacia all’interno di Wimbledon. Nessuno, invece, ha ancora acquistato confezioni di preservativi, dopo che durante l’Olimpiade di Londra ne erano stati venduti 150.000. «Si vede che qui c’è un tipo di clientela diversa», si è limitato a commentare il titolare della farmacia. AUTOGRAFI Non tutti i giocatori gradiscono l’assalto dei tifosi che, nelle aree di passaggio consentite, chiedono l’autografo. Wawrinka, ad esempio, è uno dei meno assidui nel frequentare le file di appassionati alla ricerca diuna firma dei loro eroi. Ben diverso l’approccio di Nadal, che peraltro ripaga non solo con la presenza: una pallina da tennis firmata da lui, infatti, può valere fino a 150 euro nei siti specializzati in memorabilia.

Fragole&panna

BOOM DELLE CREME SOLARI E MENO PRESERVATIVI RISPETTO AI GIOCHI«QUI C’È UNA CLIENTELA DIVERSA...»

laFotonotizia

Williams: ritiro in doppio, ma Serena era influenzata

Inglorioso ritiro nel doppio per le Williams. Serena,influenzata, quando è andata a servire per la prima volta ha commesso 4 clamorosi doppi falli e dopo 3 game ha lasciato il campo ACTION IMAGES

Il cerotto antitensione al bracciodestro sembra un tatuaggio AFP

Al collo una collana portafortuna conuna croce e una racchetta LAPRESSE

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Monza, apri la borsa Ecclestone vuole più soldi. Subito Obiettivo è un ritocco già per il 2014. Il presidente Aci: «La storia non basta più». Il sindaco: «Via Bernie»

Biaggi, ora c’è anche il tempo«Questa Aprilia è nel mio dna» Max al Mugello arriva a soli 2 decimi da Laverty, miglior pilota di Noale nel GP d’Italia

Ac Milano

Il presidente:«Il boss Fom deve dirci quanto vuole»

FORMULA 1 GRAN PREMIO A RISCHIO

MOTO

« Il Mugello è uncircuito moderno.Però Monza è un“must” e Todt neè consapevole

ANGELO STICCHI DAMIANIPRESIDENTE ACI

dHANNODETTO

SRoberto

ScanagattiSindaco di Monza

«Ecclestonesprezzante, è orache lasci. Monza

può continuarea mantenere

un ruolo daprotagonista sulla

scena mondiale»

SAntonio Rossi

Assessoreregionaleallo sport

«Le frasi diEcclestone sono

preoccupanti,il Governo

intervenga subitoper salvare

il GP d’Italia»

SDario Allevi

Presidentedella Provincia

di Monza«Il gran premionon si tocca. Il

Governo e tutte leistituzioni sono

chiamate aschierarsi

in sua difesa»

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«Il futuro diMonza non è

buono. Noncredo che

faremoun altro

contratto,il vecchio

è stato undisastro per

noi dal puntodi vista

commerciale.Dopo il 2016

bye bye…»

BERNIEECCLESTONE

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Monza, 8 settembre 2013: migliaia di tifosi sotto al podio festeggiano il secondo posto di Alonso COLOMBO

PAOLO GOZZISCARPERIA (Firenze)

Al Mugello Max Biaggista provando alcuni compo-nenti della nuova MotoGP chenel 2016 segnerà il ritorno in

grande stile nella classe regi-na. Lo ha rivelato Romano Al-besiano, numero 1 corse delGruppo Piaggio, galvanizzatodalla classe inossidabile delsei volte iridato. Che a 43 an-ni, e dopo quasi due stagionidi stop, in due sole giornate hagià fatto gli stessi tempi dei pi-loti Aprilia Racing Technologyschierati nel Mondiale. «Max èun pilota di rara sensibilità edè ancora velocissimo, ci stadando indicazioni preziose siain prospettiva che di immedia-ta applicazione», riconosce Al-besiano.

Tempo Lunedì ci aveva presogusto, 1’52”1, ieri Biaggi hafatto strabuzzare gli occhiscendendo a 1’51”2, a soli duedecimi dall’1’51”019 di Micha-el Laverty, miglior prestazionedei piloti Art nell’interoweekend del recente GP d’Ita-lia. Oggi Max avrà altre tre oreper stupire ancora di più. Ilbello è che dopo 63 giri (330km), con 50 gradi sull’asfalto,Biaggi è sceso neanche sudato,come ai bei tempi. «Questamoto è nel mio dna e quandoapro il gas so esattamente cosaaspettarmi. Freni in carbonio e

gomme Bridgestone invece liconosco appena, per cui ades-so le do del lei. Se riuscissi aprendere confidenza, il crono-metro avrebbe un altro aspet-to. Non ho cercato la prestazio-ne, è impossibile quando provicosì tante soluzioni e la motocambia ad ogni uscita. Però so-no costante e quindi sono mo-deratamente soddisfatto».

La pista gli manca così tantoche anche l’estenuante lavorodei test gli dà un gusto pazze-sco. «Abbiamo lavorato conmetodo, provando cose chevanno già bene e altre inveceche sono da rivedere. Mi sem-bra di esser tornato al ’93,quando ero in Honda 250 conil mago Erv Kanemoto. Era ilmio secondo anno nel Mondia-le e imparavo i segreti del me-stiere».

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ANDREA CREMONESI

«Monza bye bye». La mi-naccia di Bernie Ecclestone èda prendere sul serio oppure èil solito giochino al rialzo perstrappare più soldi a un im-pianto che, forte della propriastoria, ha sinora goduto di unaposizione privilegiata? Buonala seconda. Chi ha avuto mododi affrontare la questione conil capo della Fom ne è sicuro:Bernie non ha intenzione di sa-crificare la pista che dal 1950ad oggi è stata la sola ad esseresempre presente nel Mondialedi F.1 (salvo l’edizione del 1980 disputata a Imola), maha fretta. Non di firmare il rin-novo del contratto dal 2017 al2020 ma di adeguare subito ilcanone per quello in essere.Una fretta forse dettata anchedal proprio futuro incerto, le-gato ai destini del processo percorruzione di Monaco che po-trebbe estrometterlo dalle stanze dei bottoni.

Più soldi Insomma Monzadeve capire che i tempi sonocambiati e deve adeguarsi. Loammette Angelo Sticchi Da-miani, numero uno Aci e vicepresidente Fia. «Ha ragione Ec-clestone quando parla di con-tratto “disastroso per l’aspettocommerciale”. E qui devo dire,senza entrare in una vicendaoggetto di risvolti penali, cheEnrico Ferrari aveva fatto unottimo lavoro, strappando

condizioni vantaggiose. Oraperò questa posizione di privi-legio non esiste più e bisognaprenderne atto». Aprendo icordoni della borsa. «Ma nonsolo — continua il capo del-l’Aci —: l’autodromo deve met-tersi al passo dal punto di vistatecnico e sportivo. E questo èpossibile solo con uno sforzocomune tra Aci e istituzioni.Purtroppo le elezioni per il rin-novo del consiglio direttivodell’Ac Milano (previste il 22luglio; n.d.r.) hanno rallentatole trattative ed è tutto fermo damarzo. La mancanza di inter-locutori ha indubbiamente in-debolito Monza».

Alternativa E nel frattempoLuca di Montezemolo hacandidato pure il Mugello.

«Normale, è un circuito al-l’avanguardia ma Monza è un“must”», fa presente SticchiDamiani. Che può contare an-che su un prezioso alleato: To-dt. «Il presidente della Fia sache Monza è un valore aggiun-to». E comunque, sottolinea ilpresidente dell’Aci, l’eventualeconcorrenza tra Monza e Mu-gello è «una garanzia che l’Ita-lia non uscirà dal Mondiale».

Reazioni Le autorità politi-che locali hanno reagito dura-mente alle parole di Ecclesto-ne. «Se c’è qualcuno che deveuscire dalla F.1 è proprio lui —commenta Roberto Scana-gatti, sindaco di Monza —.Non si deve dimenticare che sepuò ricavare cifre consistentida Singapore o Bahrain è per-ché ci sono Monza e Montecar-lo. Lo spettacolo offerto dal-l’invasione di pista e dalla follasotto il podio è l’essenza dellaF.1. Non certi GP deserti...».«Le parole di Ecclestone sonoinaccettabili — dice il sindacodi Milano Giuliano Pisapia—. Non ci lasceremo portar viail GP di Monza». L’assessore al-lo sport della Regione Lombar-dia, l’ex canoista AntonioRossi, e il presidente uscentedella Provincia di Monza, Da-rio Allevi, fanno appello aRenzi: «Intervenga il Governoper aiutarci a tutelare il GPd’Italia».

(ha collaboratoGiulio Masperi)

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Su una cosa sono tuttid’accordo: le elezioni per il rin-novo delle cariche all’Ac Mila-no in programma il 22 lugliohanno indebolito la posizionedi Monza, non fosse altro per-ché da qualche mese Ecclesto-ne si trova senza interlocutori.E il messaggio che ha speditoattraverso l’intervista alla Gaz-zetta appare chiaro: chiunquevenga eletto, dovrà fare i conticon lui.

Carlo Edoardo Valli, presi-dente uscente (e ricandidato)dell’Ac Milano, getta acqua sulfuoco: «Ridimensionerei laportata delle sue dichiarazioni.Noi sin dal GP del 2013 col pre-sidente della Regione, Maroni,abbiamo preso degli impegnicon Ecclestone. Stiamo peròaspettando dalla Fom una pro-posta concreta». In sostanza siaspetta di sapere da Ecclestonequanti soldi voglia per mante-nere la F.1 a Monza sino al2020. «Errori? Credo che nonne abbiamo commessi con Ec-clestone».

Ovviamente Ivan Capelli,uomo-chiave dell’altra lista in corsa per la gestione dell’Ac Mi-lano e di conseguenza dell’Au-todromo, ha un’opinione diffe-rente. Le minacce di Ecclestonesono la conseguenza «di uncerto immobilismo», che va su-perato con «nuove forze». Sen-za dimenticare che l’Italia è incrisi, come «dimostra la man-canza di risultati della Ferrari el’assenza da un po’ di anni dinostri piloti nel Mondiale». Se-condo Capelli, candidato conAndrea Dell’Orto, per contra-stare le minacce di Ecclestonebisogna sfruttare tutte le armi adisposizione: «Ricordiamociche abbiamo il presidente del-l’Aci nel board della Fia».

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L’uomo Sias

Bendinelli:«Intoccabili?Spa per un po’uscì dal giro»

Federico Bendinelli èl’interlocutore che BernieEcclestone ha imposto allanuova dirigenza di Monzacome interlocutore. E nes-suno meglio di lui sa comesi tratta con il vecchio bossdella Fom che ha visto an-che la scorsa settimana aLondra. «Da marzo sonotornato a far parte dellaCommissione dei circuiti diF.1 chiamato proprio da To-dt ed Ecclestone». E in quel-la occasione, assicura, nonsi era levato alcun allarme.

«Conosco bene Ecclesto-ne e la sua tattica: il proble-ma di Monza è che ha un“vecchio” contratto moltomeno vantaggioso per Ber-nie. E questo spiega le sueparole». Dietro le quinte,garantisce Bendinelli, il la-voro per un nuovo accordoè andato avanti sino a quan-do la pausa elettorale lo haconsentito. Ma la minacciadi Ecclestone non va co-munque presa sotto gamba.«Basti pensare a Spa, unapista tra le più prestigiose,che per qualche anno è sta-ta esclusa dal calendario».Anche l’alternativa del Mu-gello può costituire un peri-colo: «Era già un temibileconcorrente ai tempi in cuimi trovavo a Imola. Peròcerte dichiarazioni di Mon-tezemolo vanno contestua-lizzate alla platea di frontealla quale sono state pro-nunciate». Che l’Italia poipossa restare senza GP,Bendinelli lo esclude: «Ilnostro Paese è il maggiorcontribuente della Fia egrazie alla Ferrari ha ungrande peso specifico».

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CONTRATTO BIENNALE DA 4-5 MILIONI A STAGIONE

La Yamaha annuncia Valentinoe manda un messaggio a LorenzoMAURIZIO BRUSCOLINI

È arrivato il momento. LaYamaha è stanca di aspettare così oggi o domani ufficializzerà quello che Valentino Rossi ha detto da almeno 6 settimane: correrà altri 2 anni con la moto di Iwata, probabilmente per chiudere nel 2016 con la Yamaha la sua incredibile carriera nel Motomondiale. Se in queste due stagioni si è dovuto accontentare per l’ingaggio di (per lui) «briciole» dopo la disastrosa avventura Ducati (si è parlato di circa 2 milioni di euro

l’anno), la ritrovata competitività può significare anche oltre il raddoppio: tra i 4 e i 5 milioni.Ma questa mossa è soprattutto un messaggio a Jorge Lorenzo. La Yamaha, per rispetto, ha rimandato l’annuncio di Valentino perché prima voleva chiudere anche con lo spagnolo. Ma il maiorchino sta facendo melina, sperando in non si sa che cosa, visto che non ha un’alternativa altrettanto concreta, e la Casa giapponese fa la prima mossa. Jorge farà bene a sbrigarsi a mettere la sua preziosa firma...

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Page 30: La Gazzetta Dello Sport - 02.07.2014

30 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014

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Page 31: La Gazzetta Dello Sport - 02.07.2014

MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 31

CICLISMO AL TRIBUNALE DI MANTOVA

notizieTascabiliMONDIALE: DOMANI IN SPAGNA

Cassani con 6 azzurriAltro test a Ponferrada

Il Mondiale di Ponferrada? Meglio studiarlobene. E farlo studiare a più azzurri possibile. Così, domani, Davide Cassani torna un’altra volta in Spagna a visionare il circuito iridato. Per il c.t. è il terzo sopralluogo. Settanta giorni fa ci andò con Pippo Pozzato, Luca Paolini e Oscar Gatto. Stavolta, invece, porterà con sè Enrico Battaglin e Sonny Colbrelli (Bardiani-Csf), Fabio Felline e Giacomo Nizzolo (Trek), Domenico Pozzovivo (Ag2R) e Manuel Quinziato (Bmc). In sostanza vuol capire meglio se il circuito è troppo duro per corridori come Nizzolo e troppo facile per gente come Pozzovivo.

PER IL TOUR

Orica con Gerrans e Matthews

All’appello mancava solol’Orica-GreenEdge. E ieri ecco l’annuncio dei 9 titolari del team australiano, protagonista nella prima settimana di Giro d’Italia. Come nella corsa rosa non ci sarà l’uomo-classifica. Ma non mancano i cacciatori di tappe. A cominciare dal campione nazionale Simon Gerrans, re dell’ultima Liegi, una tappa e due giorni in maglia gialla nel 2013. Poi il giovane Michael Matthews, 1° al Giro nella tappa di Monte-cassino e 6 giorni in rosa, quindi Michael Albasini, Svein Tuft, Jens Keukeleire, Luke Durbridge, Mathew Hayman, Simon Clarke e Simon Yates.

L’ITALIANO PIU’ ATTESO

Nibali tricolore docè alla quarta presenza

Vincenzo Nibali parte oggi pomeriggio daMilano Linate per Leeds, via Londra. Per il campione italiano è la quarta partecipazione al Tour de France: 2008 (18°, dopo aver indossato per qualche giorno la maglia bianca di miglior giovane), 2009 (7° a 7’35” da Contador) e 2012 (3° a 6’19” da Wiggins)

AI FATTI

2008-2009

SL’inchiestaa Mariana

MantovanaL’indagine si

riferisce a fattiavvenuti dal 1°gennaio 2008

al 31 luglio 2009.Al centro

l’attività dellafarmacia di

Guido Nigrellia Mariana

Mantovana,dove

si rifornivanociclisti

e cicloamatori.

SLe accuse

Procurato edato dopingPer la Procura,

«Saronni,Nigrelli, il

preparatoreatletico Gelati,

più Bontempi ePiovani, hanno,in concorso traloro, procurato,

somministratoo comunque

favorito l’utilizzodi farmaci

dopanti al fine dialterare le

prestazioni degliatleti della

Lampre»

S28 imputati

A processoil farmacista

Nigrelli, Saronni,Bontempi,Piovani, i

corridori Ballan,Bandiera,

Cunego, DaDalto, Gavazzi,

Man. Mori,Pietropolli,

Ponzi,Santambrogio,gli ex Bossoni,

Bruseghin ,Caucchioli,

Lorenzetto, Mas.Mori, Piccoli,Rasmussen;

il medicoIbarguren;

Castrini,Della Torre

(massaggiatore)Gelati

(preparatoreatletico),Gilmozzi,Messina,

Pezzini,Zambroni

IL VERONESE SABATO AL VIA

Elia al primo Tour«Chissà, magarici scappa il colpo»Viviani e il debutto imprevisto: «Tutti per Sagan, ma ognuno potrebbe avere un’occasione»

Colpo di scena«Non c’era doping nelle sostanze trovate a Nigrelli»Processo Lampre Acqua, e non testosterone, nelle fiale sequestrate al farmacista inibito a vita Elia Viviani, 25 anni, 4 vittorie in questa stagione BETTINI

DAL NOSTRO INVIATOLUCA GIALANELLAMANTOVA

E’ un pomeriggio afoso altribunale di Mantova. Primopiano, scalone nobile, tra gli af-freschi, aula 1. Quella che do-veva essere una sempliceudienza tecnica, la prima dopo4 mesi, si allunga per diventarela giornata più importante delprocesso Lampre. Altri due di-battimenti sono già stati rinvia-ti dal giudice Giuditta Silvestri-ni. Alle 15.29 si riprende dopoun’ora di pausa. Parla la profes-soressa Donata Favretto, figuramolto nota nel mondo dellaconsulenza tecnica: è professo-ressa di tossicologia forense eantidoping all’università di Pa-dova. E l’aula viene attraversa-ta da una scarica.

La tabella Trentacinque pagi-ne di perizia sulle sostanze se-questrate dai Carabinieri e daiNas. Quattro sequestri: il piùimportante è datato 30 aprile2009 a Rovato (Brescia), i mili-tari del Nas di Brescia fermanoGuido Nigrelli, il farmacista diMariana Mantovana al centrodell’indagine della Procura diMantova. E’ cominciato tuttoda lui, dalla sua farmacia, dalleintercettazioni telefoniche eambientali. E adesso la profes-soressa Favretto, in una tabellasulle pagine 12, 13 e 14 dellaperizia, scrive per 18 volte«non è sostanza vietata».

Sì, è clamoroso: all’uomo giàinibito a vita dal Tribunale na-zionale antidoping del Coniper essere al centro di un po-tenziale «doping di squadra»della Lampre, dopo cinque an-ni sappiamo che non è stato se-questrato doping. Che inveceera presente nelle sostanze tro-vate a Roberto Messina, cicloa-matore, che forniva doping aNigrelli e ne comprava diretta-mente. La perizia dice che neidue sequestri a Messina c’era-no Epo, gonadotropina, anabo-

lizzanti, ormone della crescita.Di provenienza estera, comeRomania e Mauritius.

Pomata Tra le sostanze di Ni-grelli c’erano Voltaren e tachi-pirina, Moment e lassativi. Far-maci da banco. C’è anche il flu-metasone, un corticosteroidecontenuto in una pomata, il Lo-salen. Ancora la Favretto: «Nonè vietato per uso topico derma-tologico». Ma il clou riguardale famose «bianchine», le fialeche per la perizia tecnica dellaProcura, realizzata dalla dotto-ressa Pacifici nel 2010, conte-nevano «tracce di testostero-ne». Niente, quelle sono «fialeanonime contenenti soluzioneacquosa. Nessun principio atti-vo, soluzione acquosa, ph 7».«Il testosterone si presenta co-me soluzione oleosa, non ac-quosa», precisa ancora la Fa-vretto, chirurgica. A pagina 35scrive: «Non contengono so-

stanze vietate ai fini di doping,non contengono steroidi an-drogeni anabolizzanti».

In aula, dal mattino, c’è ilprocuratore capo di Mantova,Antonino Condorelli, che haportato in tribunale la dirigen-za di una delle formazioni topitaliane, la Lampre di Saronni.Tra i 28 imputati ci sono Ales-sandro Ballan (squalificato 2anni) e Damiano Cunego, pri-mo e secondo al Mondiale2008. Intendiamoci: il conte-nuto delle intercettazioni, do-po la trascrizione del peritoPallara, conferma il quadro ac-cusatorio del magistrato e ilruolo centrale di Nigrelli, che siimpone su tutti. Ma la periziasui medicinali segna un gol incontropiede per la difesa.

Padrona L’irritazione delp.m. Condorelli è palese. Appe-na la Favretto si siede per testi-moniare, le chiede unicamentedi 18ANG e 18BNG (dove NGsono le iniziali di Nigrelli). Lefiale. La Favretto risponde concalma, nessuna incertezza:«Sulle fiale non ci sono indica-zioni. Queste di solito conten-gono prodotti omeopatici, e leindicazioni sono all’esterno,sulla confezione». E in rispostaall’avvocato Susanna Stranieri,che difende il Coni (parte civi-le), aggiunge: «Le sostanze chenon hanno un principio farma-

cologico non hanno un’attivitàfinalizzata al doping. L’unicapotrebbe essere il Cardirene(trovato a Nigrelli, ndr), che siusa nella prevenzione delletrombosi, e quindi trova utiliz-zo in soggetti che si sottopon-gono a terapie con l’Epo».

A Nigrelli sono state seque-strate 10 fiale: due esaminatedal Coni, due dal perito Favret-to. Il p.m. Condorelli chiede, eil giudice Silvestrini lo conce-de, l’esame di tutte le fiale ri-manenti. Incarico alla Favret-to: si farà il 14 luglio a Padova.E se ne parlerà alla prossimaudienza, il 31 ottobre alle 10:presenti due sottufficiali deiNas e i consulenti tecnici dellaProcura, i professori Donati ePacifici. Per capirne di più.

La prescrizione arriverà inmeno di due anni. E il dibatti-mento vero, con 250 testimoni,non è nemmeno cominciato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Nigrelli nel 2009fermato dai Nas:per la Procura è il centro del sistema-doping

Lampre 2009: Damiani Cunego e Alessandro Ballan, iridato 2008 BETTINI

PAOLO MARABINI

L’idea di doversi sciroppare 3663,5 chilo-metri non previsti lo angoscia zero, tanto nonvede l’ora di correre il suo primo Tour de France.Fino a qualche giorno fa, archiviato il Tricolore,Elia Viviani pensava di staccare un attimo la spi-na, per poi virare sulla trasferta americanad’agosto e mirare alla maglia azzurra per il Mon-diale di Ponferrada. Invece oggi partirà anchelui alla volta di Leeds, dove sabato sarà subitochiamato alla prima fatica pro-Sagan.

Mondiale «Ho cominciato a intuire che sareientrato tra i 9 titolari una decina di giorni fa —racconta il 25enne veronese —: qualche proble-ma fisico di troppo in squadra ha fatto suonare ilcampanello d’allarme, io nel frattempo m’ero ri-preso abbastanza bene dopo il Giro e adesso ec-comi qua, pronto a gettarmi nella mischia. Congrande entusiasmo, aggiungo, anche se questachiamata mi costringe a rivedere di nuovo i pro-grammi. E, probabilmente, a non potermi gioca-re la chiamata per il Mondiale di Ponferrada. Cassani mi aveva inserito tra i papabili, ma ades-so bisogna vedere come uscirò dal Tour».

Obiettivi mancati Ha la grinta dei giorni mi-gliori, Elia. Sicuramente è molto motivato. «So-no uscito dal Giro d’Italia con le ossa rotte —ammette —: ero andato per vincere almeno unatappa, ma è stata una sofferenza, condizionataanche dall’attacco febbrile che mi ha messo k.o.nella seconda settimana e dalla caduta nella vo-lata di Salsomaggiore. Ho fallito il secondoobiettivo stagionale dopo il Mondiale su pista,quindi non posso essere soddisfatto. Però ho re-cuperato bene e la vittoria in volata nell’ultimatappa del Giro di Slovenia mi ha ridato fiducia.Poi, ad aumentare ancor più il morale, domeni-ca è arrivata la maglia tricolore di Elena (la fi-danzata Cecchini, nuova campionessa italiana su strada; ndr). Sì, parto bello carico».

Mission Chissà, magari il Tour potrebbe dargliquello che non gli ha dato il Giro. «Saremo tuttiper Sagan — dice —. La mission Cannondale èuna sola: aiutare Peter a vincere più tappe possi-bile e a conquistare la maglia verde della classifi-ca a punti. Nei piani io sono l’ultimo uomo per levolate, devo entrare in gioco nel finale, dopo Sa-batini. Nonostante le assenze, siamo comunqueun’ottima squadra e dobbiamo cercare di partiresubito forte, perché la maglia verde si costruiscesoprattutto nella prima settimana. Poi, magari,può spuntare un’occasione anche per tutti gli al-tri, me compreso. A livello personale vado senzaaspettative particolari, e questo vuol dire tanto.Di certo, senza un uomo classifica e potendoconcentrarci solo su un obiettivo, avremo tuttimeno stress. Perché un conto è essere in tensio-ne per 21 giorni di fila, un altro solo in alcunetappe».

«Sono molto curioso di vivere questa espe-rienza, per me nuova anche se non programma-ta — conclude Elia —. Spero di essere utile allacausa, per me quello di ultimo uomo è anche unruolo di una certa responsabilità. Ma io sonopronto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Vincenzo Nibali, 29 anni, con Davide Formolo, 2° BETTINI

laPerizia

Epo e ormoni li aveva Messina

La perizia (35 pagine)sulle sostanze sequestrate dai Carabinieri a Nigrelli e al suo fornitore-acquirente Messina: l’ha realizzata Donata Favretto,tossicologa forense di Padova

Beppe Saronni

Page 32: La Gazzetta Dello Sport - 02.07.2014

32 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014

PRIMO PIANO ANCHE IL CALCIO RISCHIA DI SPARIRE

il FilmIl Day After: in sede. Aria di trasloco ma c’è chi s’è fermato

JANNING, PANTERA AMERICANAL’ultimo giocatore in cittàMatt Janning è rimasto a Siena per il Palio: tifa per la Pantera

IL COACH STA SVUOTANDO L’UFFICIOBorse pronte e lavagna coi segreti della finaleCrespi e il suo staff ci hanno passato giorni e notti

Siena: stavolta è finitaFebbre da Palio, ma il basket chiudeViaggio nella città che ha dominato tra i canestri. Il sindaco Valentini: «E’ solo un arrivederci»

DI CHI SONO I TROFEI? Coppe ammucchiate nell’ex ufficio di MinucciCosì si presentava ieri la sede della Mens Sana dei 21 trofei

DAL NOSTRO INVIATOMARIO CANFORASIENA

La percezione dellagrande festa si coglie in ogniangolo delle diciassette con-trade. Tavolate ovunque, ban-diere e uno sciame infinito dituristi che si godono anche labella giornata, calda e soleg-giata. Il Palio a Siena è storia etradizione in quella Piazza delCampo che stasera sarà stra-colma per l’edizione di lugliodedicata alla Madonna di Pro-venzano. Un’edizione soft,senza gli sprechi degli annid’oro. Il momento è tosto, so-prattutto al Monte dei Paschiche ha azzerato i contributi al-lo sport. Zero, chi vuole anda-re avanti deve provvedere asue spese. Il management, conin testa l’a.d. Fabrizio Viola, èstato chiaro. Anche perchél’Unione Europea non ammet-te discussioni: se per la riorga-nizzazione aziendale chiedeteun tot di esuberi, non potetepoi certo pensare di distribui-re soldi in altra maniera.

Rose Finita la festa, da do-mani la città si ritroverà moltopiù povera. Di sicuro, non avràla squadra di basket che ha do-minato nell’ultimo decennio.Passare per il Palasclavo epensare che tutto sia finito faun certo effetto. Ieri, l’impian-to era occupato da un conve-gno organizzato dalla localeConfindustria: «L’Italia e l’at-trazione di investimenti este-ri». E mentre, in mattinata, glioperai erano intenti a prepa-rare il palco, colpiva vedere suuno dei rotori a bordo campo,lato parterre, un fascio di rosebianche con un bigliettino in-testato alla Mens Sana Siena.Dentro, cinque toccanti paro-line: «Fai buon viaggio amoremio...», firmate da un certo Fi-lippo. Rose che verranno tol-te: troppa, sarebbe stata la cu-riosità della gente accorsa alconvegno. Meglio evitare ognipossibile imbarazzo, sarà sta-to il pensiero di chi le ha fattesparire.

Scatoloni Venerdì, verrà di-chiarato il fallimento dellaMens Sana Basket. Si chiude,signori, tutti a casa. Persone,professionisti che si ritrovanoa spasso. Una società che,escluso staff tecnico e giocato-ri, dava lavoro a circa 40 colla-boratori, sei con contratto atempo indeterminato. Questo,ora, è il momento degli scato-loni, in stile Lehman Brothers.Riccardo Caliani, il team ma-nager del club, per anni nel-l’ufficio stampa, è regolar-

mente in sede. «Nonostante ilmio contratto sia scaduto il 30giugno: c’è ancora tanto da fa-re, spedire pacchi ai giocatori,disdire i contratti di luce, ac-qua, gas, telefono... Che tri-stezza, ma che qualcosa nonandasse per il verso giugno loavevo capito a inizio 2014. Poi,è precipitato tutto e anche iocome tanti altri siamo travoltidagli eventi perché non aveva-mo la reale percezione deldanno economico. Certo, lasperanza che arrivasse un in-vestitore c’era sempre». Ac-canto a lui, Ylenia Girolami, laresponsabile dell’ufficio stam-pa da sette anni, ha gli occhilucidi. «Venerdì il club verràdichiarato fallito, arriverà ilcuratore che farà partire le let-tere di licenziamento, quindisaremo in disoccupazione —racconta —. Questa era, anzilo è ancora, una famiglia vera.Noi dipendenti abbiamo man-dato due lettere al sindaco al-l’inizio di questa storia, nonavendo mai ricevuto risposta.Va riconosciuto al liquidatoreEgidio Bianchi di aver fatto ilmassimo per portare avanti lastagione fino alla fine: siamostati pagati sempre. Per il mo-mento, mi dedicherò un po’ dipiù a mia figlia Elena».

Firma Bianchi, intanto, èsempre negli uffici. Per ognicosa, ci vuole la sua firma.«Tutto è triste perché qui c’erapassione vera: e la speranza disalvare la Mens Sana Basketnon è mai esistita, davvero».

Marco Cubattoli e SerenaMarchi sono i due segretari. Ilprimo, 39 anni, è padre di 4 fi-gli. «Era un annetto che la si-tuazione non era così tantopositiva — spiega —: io quel17 dicembre 2012 non lo di-menticherò mai. Arrivò la Fi-nanza nei nostri uffici, quasi12 ore a controllare di tutto dipiù. Da allora, sarà venuta al-tre cinque-sei volte. Sono tri-ste e arrabbiato, non dovevafinire così». Quando nominia-mo a tutti Ferdinando Minuc-ci, la reazione è quasi di fasti-

dio. «Non lo vediamo da tanto,non si è fatto più sentire».

Trofei Nella sua stanza luc-cicano i tantissimi trofei con-quistati. Verranno messi all’in-canto dal curatore fallimenta-re. Jacopo Menghetti da quasi20 anni nello staff dirigenzia-le, non si capacita di comequesta città possa restare sen-za sport di alto livello. Ma hafiducia che ci possa essere alpiù presto un bagliore di luce.«L’importante è che non si di-sperda il lavoro di questi anni,l’auspicio è che si possa colla-borare per il bene comune».Marco Crespi, il coach della

straordinaria stagione senese,è intento a svuotare il suo uffi-cio. Dei giocatori, l’unico ri-masto è Matt Janning che par-tirà domani per gli States.Vuole vedere dal vivo il paliocon la fidanzata Jul. Grazie al-la complicità dell’amico Fede-rico, è diventato uno dellaPantera. L’altra sera ha servitoa tavola e sparecchiato comeun vecchio senese. «Quandoavrò un figlio, il primo postoche gli farò vedere sarà Sie-na», racconta con malinconia.

Polisportiva Il basket, a Sie-na, ripartirà dalla Polisporti-va in serie B. «Questa città hala forza per tornare in alto:non sono mai stato un appas-sionato di basket, ma conoscoil carattere dei miei concitta-dini», dice l’ex pilota di For-mula 1 Alessandro Nannini.Per il sindaco Bruno Valentini«Non esiste un addio Mens Sa-na ma solo un arrivederci. Ri-sorgerà attraverso un proget-to che presenteremo nei pros-simi giorni». Sono giorni cal-di, per il primo cittadino.Perché il pericolo è che traqualche giorno fallisca ancheil calcio. I primi due sport cit-tadini che chiudono: un re-cord mondiale. Il club si èiscritto, ma non ha saldato lependenze relative a ingaggi econtributi. Verrà penalizzato,ma è arduo che si possano ri-pianare 70 milioni di debiti:2014, un anno da dimenticareper lo sport senese.

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In tribuna, rose bianche e il bigliettino di un tifoso: «Fai buonviaggio amore mio»

OGGI PALIO

L’Onda vince la prova generale

SIENA (canf) Tantissima gente anche ieri sera, in Piazza del Campo, alla prova generale del Palio vinta dalla contrada dell’Onda con il fantino Silvano Mulas detto Voglia su Osvaldo. L’ordine di ingresso tra i canapi seguiva il numero che i cavalli avevano all’orecchio al momento del sorteggio: Onda, Chiocciola, Pantera, Drago, Lupa, Tartuca, Giraffa, Aquila, Selva e Bruco di rincorsa. A precedere la prova generale la “carica” di un drappello di 13 carabinieri a cavallo del quarto reggimento di stanza a Roma. Per il gran finale di oggi pomeriggio, tra gli ospiti del Comune ci saranno i ministri Maria Elena Boschi e Stefania Giannini. Per la prima volta, inoltre, 20 soggetti diversamente abili potranno assistere al Palio da una postazione privilegiata, quella delle finestre di Palazzo Sansedoni, sede della Fondazione Mps che si affaccia direttamente su Piazza del Campo.

Matt Janning non sa darsi pace: è l’epilogo di gara-6 con la vittoria di Milano sulla sirena. Sullo sfondo il capitano Tomas Ress LAPRESSE

INIZIA LA DIASPORA

Crespi va a Vitoria, alla Reyer Janninge Viggiano

Marco Crespi, 52 anni LAPRESSE

Terminata la stagionecon la sconfitta in gara-7 difinale scudetto, cominciaadesso la migrazione di mas-sa dal club che non esiste più.Tutti stanno preparando levaligie, a cominciare dal coa-ch, Marco Crespi, il principa-le artefice della grande sta-gione della Mens Sana. Cre-spi a breve firmerà un con-tratto in Spagna con ilVitoria, dove andrà a sedersisulla panchina che fu di Ser-gio Scariolo.

Tutti in Laguna Venezia in-vece pare intenzionata a farrivivere in Laguna la MensSana di quest’anno: ieri infat-ti ha ufficializzato l’acquistodi Jeff Viggiano e ha pratica-mente concluso anche conMatt Janning. Ma non finiscequi. La Reyer segue pure il ca-pitano biancoverde Tomas Ress e Benjamin Ortner perrafforzare il reparto lunghi,mentre nel ruolo di play, senon dovesse arrivare BradWanamaker che pare vicinis-simo al Bamberg, si punteràsu MarQuez Haynes, granderivelazione dei playoff (piaceanche a Sassari ed ha richie-ste dall’estero) e di proprietàdi Milano. David Cournoohha già salutato tutti e ha fir-mato con Brindisi (che parte-ciperà alla prossima edizionedell’Eurochallenge), mentrepare destinato al mercatoestero Othello Hunter, unodei protagonisti della finalecontro Milano: piace al-l’Olympiacos alla ricerca diun lungo dopo che Pops Men-sah-Bonsu non ha superato levisite mediche. Hunter ha ri-chieste anche dalla Turchia.

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MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 33

PALLAVOLO LA NAZIONALE IN VISITA ALLA COMUNITA’ DI RECUPERO PER TOSSICODIPENDENZE

L’Italia schiaccia a San PatrignanoBerruto: «Qui l’utopia diventa realtà. Esperienze che danno tanto e fanno giocare meglio...»DAL NOSTRO INVIATOGIAN LUCA PASINICORIANO (Rimini)

Per chi sta dentro è ungesto rituale. Per chi viene dafuori è il portone d’ingresso diun nuovo mondo che si apre.L’immenso salone refettorioche ospita oltre 1300 personeassieme rigurgita di rumoridella cena imminente: in unangolo due battiti di manidanno il segnale. Tutti si alza-no in piedi per 30 secondi diriflessione in silenzio. Spar-tiacque fra chi è ospite dellacomunità e chi è qui per «ca-so». Magari ospite illustre co-me l’Italia di Mauro Berruto,che l’altra sera ha preso il pull-man e abbandonato il ritiro diBologna (dove domani, a Ca-salecchio di Reno sfida il Bra-sile, nell’ultimo di weekendWorld League) per venire qui.«Quando facciamo cose comequeste, che io cerco sempre difavorire, è curioso scoprire che arriviamo pensando diportare qualcosa: un autogra-fo, una fotografia, un momen-to di svago per chi ci vuole be-ne. Ma sempre scopriamo,una volta che siamo partiti, che è molto più importante per noi. Mi viene da dire, informa egoistica, è molto piùimportante per noi. Sono con-vinto che queste cose servanoanche a giocare meglio a pal-lavolo. E quando esci da quahai avuto occasione di riflette-re», conclude il ct azzurroMauro Berruto durante la ce-na.

Ospiti Gli ospiti azzurri sonomescolati alla squadra di SanPatrignano, campionato Csi.Qualche vittoria e svariatesconfitte. «Non è quello l’im-portante. Non mi avevano

chiesto di vincere tutte le par-tite - ruggisce Elisa Balducci,energica ex schiacciatrice delViserba di B-1 ora allenatricedella squadra maschile -. Ungruppo eterogeneo di 17 per-sone, quindi un gruppo abba-stanza numeroso, con un’etàfra i 23 e i 41 anni: qualcunoaveva già provato a giocare,altri no. E alla fine tutti hannodato il loro contributo. Oggi come oggi si fa fatica anchenei settori giovanili a trovare

persone con motivazioni cosìalta... Loro ne avevano tantis-sime». Questa è una delle va-rie realtà sportive del centrodi recupero per tossicodipen-denze più grande d’Europa:1300 (appunto) ragazzi e ra-gazze con un programma di 3anni di permanenza, occupatiin varie attività, dagli alleva-menti alla tessitura. Quandonel 1978 Vincenzo Muccioli loaprì era solo una cascina sper-duta nella campagna: oggiparliamo di un centro che siestende su svariati ettari. Nelvideo introduttivo il fondatoreè raccontato come un “entu-siasta” (è scomparso nel 1995e il figlio Andrea è uscito nonsenza polemiche), oggi comeallora si cerca di strappare gio-vani dalla droga.

Chi non vede «Chi non vededifficilmente può capire. Gra-zie alla pallavolo ho visitatotanti posti, anche particolari,ma San Patrignano mi haemozionato - racconta ancoraBerruto -. La prima è che si hala sensazione di essere di fron-te a una utopia che è diventatarealtà. Poi la bellezza del sen-so della comunità. Penso chesia una metafora molto sporti-va: infatti sono molto orgo-glioso che lo sport sia così im-portante all’interno del per-corso che i ragazzi fanno a SanPatrignano». Campioni e neo-fiti si mescolano, parlano dipallavolo, si raccontano.Qualcuno trova un quasi pae-sano. Si scambiano opinioni,si cena assieme. Come si fosseappena finita una partita. Non

fosse per l’altezza e per la divi-sa i due gruppi si potrebberoconfondere. «Da quando sia-mo entrati qua dentro, tuttinoi avevamo una gran vogliadi starci di più. Perché è un po-sto che emana serenità. E’ unarealtà diversa è spiazzante inmodo positivo - dice MatteoPiano, uno degli azzurri - . Mifaccio mille domande: unaesperienza così ti mette da-vanti a situazioni che non co-noscevi. E’ forte sentire cheSan Patrignano ha ridato lorola vita». La cena è finita, sonofinite anche le chiacchere. Chiè dentro va a letto e si preparaa un’altra notte in comunità.Gli azzurri tornano alla «loro»World League... Vite diverse ovite uguali?

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L’allenatrice: «E’difficile trovareragazzi con unamotivazione cosìforte»

IL PROCESSO L’OMICIDIO DI REEVA STEENKAMP

Il manager non aiuta Pistorius«Spesso nervoso e litigioso»LORENZO SIMONCELLI

@lionreporterPRETORIA (Sudafrica)

«Era una coppia che an-dava d’amore e d’accordo. Perla prima volta, Pistorius michiese di portare una sua fi-danzata a un meeting di atleti-ca». Così ha detto ieri Peet VanZyl, manager e amico storicodi Blade Runner, che, a sor-presa, è stato chiamato a testi-moniare dal team di legali delcampione paralimpico. «Il 31marzo 2013, Reeva lo avrebbedovuto accompagnare a unagara in Brasile — ha svelatoVan Zyl —. Pistorius volevafarle capire la pressione a cui èsottoposto un atleta e lei eramolto felice. Inoltre, per farleuna sorpresa aveva program-mato di portarla a vedere unconcerto di Andrea Bocelli inToscana».

Commosso Una ricostruzio-ne che non ha lasciato indiffe-rente il 27enne sudafricano,visibilmente commosso dalladeposizione del suo manager.Come da strategia della dife-sa, Van Zyl è poi tornato a sot-tolineare il senso di irrequie-tezza e vulnerabilità di Pisto-rius. «Era ossessionato dallasicurezza, anche a casa sua —ha affermato il manager del-

l’ex atleta paralimpico —. In autostrada correva forte per-ché aveva paura di essere as-saltato e al ristorante volevasempre un tavolo vicino al-l’uscita di sicurezza». Van Zylha anche svelato che pochigiorni dopo l’omicidio della fi-danzata, Pistorius avrebbe do-vuto firmare importanti con-tratti di sponsorizzazione chegli avrebbero garantito grossiintroiti economici. Il suo assi-stito aveva anche deciso che sisarebbe ritirato dalle attivitàagonistiche nel 2017, dopoaver partecipato all’Olimpiadedi Rio de Janeiro nel 2016.

La replica del p.m. Come eraprevedibile, dopo un primogiorno di calma il p.m. GerrieNel è tornato a mostrare le suedoti da mastino e ha iniziato ainterrogare duramente il ma-nager del campione. «Perchénon racconti quando a Londra2012, il suo compagno di stan-za (l’atleta paralimpico suda-fricano Arnu Fourie, ndr) hachiesto di essere trasferitoperché era disturbato dai con-tinui litigi di Pistorius?». «Nonero a Londra in quel periodo enon mi hanno spiegato perchésono stati separati» ha rispo-sto Van Zyl. «E perché non ciracconti di alcuni episodi incui Pistorius è andato inescandescenze?» ha incalzatoNel.

Nervosismo A quel punto ilmanager ha dovuto svelareche durante un’intervista ne-gli studi della Bbc di Londra,Pistorius si era innervosito no-tevolmente, dopo che un gior-nalista gli aveva chiesto se nonsi sentisse in imbarazzo a rap-presentare il suo Paese per viadelle accuse che aveva mossosulla regolarità delle protesi diAlan Oliveira, l’atleta brasilia-no che l’aveva sconfitto sui200 alla Paralimpiade di Lon-dra 2012.

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Oscar Pistorius, 27 anni, mentre entra in aula a Pretoria AP

BASKET MERCATO

Svolta Milano: prolungacon Banchi fino al 2016Avellino, Banks ufficiale

Dopo aver messo nel cas-setto lo scudetto numero 26,Milano mette le fondamentaal proprio futuro. Due i pilastriprincipali: Luca Banchi e Ales-sandro Gentile. Il club ha al-lungato il contratto del coachcampione d’Italia. L’accordo,in scadenza l’anno prossimo, èstato prorogato di un anno.

Progetto La prima mossa, ilpresidente dell’Olimpia LivioProli, l’aveva fatta in tempinon sospetti proponendo l’al-lungamento all’indomani del-l’eliminazione in Eurolega permano del Maccabi. Lunedìscorso sono arrivate anche lefirme. Una strategia che va dipari passo con l’affare Gentile.L’incontro di inizio settimanatra il club e l’entourage delgiocatore porterà alla firma diun triennale con scadenza2017 ma con un’uscita perl’Nba tra due stagioni. Dunqueil prossimo biennio di Milanoviaggerà sull’asse Banchi-Gentile con tutte le parti impe-gnate in un chiarimento a tut-to campo dopo le ruggini diuna stagione lunga e logoran-te. Ora la priorità di mercatodi Milano riguarda l’ala-pivot:Noicioni, offerto in queste set-timane, è vicino al Real Ma-

drid, mentre Caleb Green haofferte molto importanti dallaRussia. Stallo sul rinnovo di Nicolò Melli. Un’offerta è statafatta anche a Curtis Jerrells,che la sta valutando attenta-mente data la sua volontà dirimanere a Milano. Se ne an-dranno CJ Wallace e GaniLawal, che potrebbe essere so-stituito da Trevor Mbakwe an-che se il centro ex Roma ten-tenna: sta cercando un con-tratto in Nba.

Altre mosse Avellino ha uffi-cializzato Adrian Banks, exVarese, che tornerà a lavorarecon Frank Vitucci. Pietro Ara-dori valuta l’estero, mentre inItalia dopo il raffreddamentocon Sassari (che segue sempreJerome Dyson, ex Brindisi) sista scaldando la pista che lovuole a Reggio Emilia, che harilasciato Brunner ed è prontaa prolungare il contratto, conadeguamento, di Andrea Cin-ciarini . Vitali, in uscita da Ve-nezia, ha avuto un abbocca-mento con Cremona, ma i co-sti sembrano proibitivi. La Va-nol i ha fat to pure unsondaggio con Daniele Cincia-rini, ex Montegranaro.

v.d.s.© RIPRODUZIONE RISERVATA

TOURNÉE IN CINA

Super Abass l’Italia batte la Slovenia

Comincia bene la tournéein Cina dell’Italia. Gli azzurri, allenati da Attilio Caja, hanno battuto la Slovenia 77-73 dopo un tempo supplementare. Il grande evidenza il canturino Abass con 28 punti e 12 rimbalzi; 12 punti per il play italoamericano Arcidiacono.Oggi Italia-Francia.

ESTERO Tyrese Rice, mvp dellafinale di Eurolega ha firmato col Khimki. Il Maccabi prolunga con Schortsanitis, il Cksa con Teodosic. Doellman, mvp della Liga, lascia Valencia per Barcellona.

(m.g.) Da Macerata Randazzo ver-so Città di Castello (dove arrivanogli estoni Aganits e Teppan), Pa-triarca a Milano e Marchiani a Vibo.Mancano il bomber (Sabbi) e un li-bero, Paparoni o Smerilli.A PIACENZA (m.mar) Arriva l’uffi-cializzazione: Andrea Radici è ilnuovo tecnico del Copra Elior.A CASTELLANA (an.gal.) MatteoPedron, 22 anni, va a Castellana.Sostituisce Pellegrino (Latina).A MONZA (g.mas.) Il Vero Volleyconferma Botto, torna Galliani.A MILANO (m.l.) L’Itely Milano ha ingaggiato il 24enne palleggiatorehawaiano Kauliakamoa che arrivadopo aver giocato a Ravenna. Faràcoppia con Mattera.

Che mercato!

DA NON PERDERE

Un libro Gazzetta sullo scudetto dell’Olimpia

Da venerdì sarà inedicola in Lombardia il libro Gazzetta sulla stagione dell’Olimpia EA7 culminata con la conquista del 26° scudetto. Contributi di Dan Peterson e Sandro Gamba. Lo trovate a 12.99 euro più il prezzo del quotidiano

Da sinistra Mauro Berruto con l’allenatrice Elisa Balducci. Sotto Lele Birarelli e i ragazzi della squadra di San Patrignano. Sopra un momento della cena in comunità. Su http://dal15al25.gazzetta.it/ le interviste della serata GALBIATI

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MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 35

TUTTENOTIZIE & RISULTATI

GHIACCIO NOVITÀ NELLE COPPIE DI ARTISTICO AZZURRE

Berton-Hotarek, favola finitaC’è un progetto Marchei—HotarekPer Stefania-Ondrej risultati senza precedenti. Ora per lui un nuovo tentativo

ANDREA BUONGIOVANNI

Più d’uno verserà qual-che lacrima. Il percorso diStefania Berton-Ondrej Hota-rek, che tanto lustro ha datoal pattinaggio di figura italia-no, dopo quattro splendidestagioni e un’avventura natanonostante le perplessità dimolti, deve considerarsi con-cluso. Non senza rimpianti.Mai, prima di loro, in chiaveazzurra, la specialità si eraspinta tanto avanti: il bronzoeuropeo di Zagabria 2013(prima medaglia continenta-le tricolore), il fondamentalecontributo al quarto posto asquadre dei Giochi di Sochidel febbraio scorso, il nono aiMondiali di Saitama di unmese più tardi (miglior risul-tato iridato di sempre), il cla-moroso successo in una tappadi Grand Prix, a Skate Canada2013: questi ed altri risultati,insieme alla scia di suggestio-ni che il tandem targato

Fiamme Azzurre ha regalato,consegnano Berton-Hotarekalla storia dello sport nazio-nale. Ma, come spesso accadealle coppie di artistico al ter-mine di un ciclo olimpico,continuare sarebbe stato dif-ficile. Questione di motiva-zioni e di prospettive. Bastanotare quante separazioni, aivertici internazionali, sonostate ufficializzate nelle ulti-me settimane.

La novità Ma, con NicoleDella Monica-Matteo Guarisepronti a raccogliere l’ereditàdi numeri uno azzurri, c’è al-tro nell’aria. Per ora bocchesostanzialmente cucite e nes-suna conferma diretta. Maprima di quanto si possa im-maginare, un nuovo binomiopotrebbe prender forma. E, aldi là degli obiettivi – inevita-bilmente tutti da verificare –facendo subito parlare di sé.Perché al fianco dello stessoHotarek e della sua esperien-za nel settore, ci sarebbeniente meno che ValentinaMarchei. Una che mai ha avu-to paura ad azzardare. L’ideaè nata quasi per caso. Dicia-mo negli ultimi quindici gior-ni, quando i due, insieme atanti altri, si sono ritrovati adAndalo, in Trentino, allo sta-ge estivo della Sesto Ice Ska-

te, società per la quali sonostati entrambi tesserati e allaquale sono entrambi moltolegati (ora lei pattina per l’Ae-ronautica). Una battuta, unoscherzo, quasi un gioco: ilprogetto non ha contorni bendefiniti. Non può averli. Nonancora, almeno. Ma certo èaffascinante. E comunque amedio-lungo termine. Perchégià mettere in piedi una cop-pia è difficile, figuriamoci

quando la protagonista ha 28anni (due meno del pattina-tore di origini ceche fidanza-to dell’iridata della danza An-na Cappellini) e si è semprededicata all’individuale... Re-sterà peraltro da capire se Va-lentina si farà in due: con lostop di Carolina Kostner, è leil’indiscussa regina tricolore. La sfida potrebbe essere dop-pia.

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Ondrej Hotarek, 30 e Valentina Marchei, 28: li vedremo così? LAPRESSE/EPA

ATLETICABOLT, OGGI L’ANNUNCIOE’ attesa per oggi, contestualmente all’an-nuncio della squadra giamaicana per i Gio-chi del Commonwealth di Glasgow, l’uffi-cializzazione del ritorno alle gare di UsainBolt: dopo undici mesi di assenza, dovreb-be correre una frazione di 4x100.CHE IBARGUEN (si.g.) Ai campionati colom-biani di Medellin, 14.98 ventoso nel triplo diCaterine Ibarguen. Uomini. 200 (+4.5)/400:Valoyes 20”35/45”68. Donne. Triplo: Ibar-guen 14.98 (+3.8, r. 14.52/0.0); Urrutia 14.52(1.8). A Waterford (Bar). Uomini. 110 hs: S.Brathwaite 13”37; Swift 13”39 (b. 13”35). ANassau (Bah). Uomini. 100 (+0.7): Hart 10”11;W. Fraser 10”14. 400: L. Williams 44”97; Ma-thieu 45”53. Alto: Ingraham 2.28; 3. D. Tho-mas 2.24. A Moncton (Can), completam.. Uo-mini. Peso: Nedow 20.60. Donne. Martello:Frizell 73.78. A Rarotonga (I.Cook), camp.Oceania. Uomini. Peso: Gill (N.Zel.) 20.70.PISTA ITALIA (si.g.) Assegnati a S. CristinaValgardena (Bz) i titoli italiani allievi di provemultiple. Allievi. Decathlon: Lama 6154. Allie-ve. Eptathlon: Mosetti 5013 (1.75/alto). Jr. Ep-tathlon: Sportoletti 4978. A C. Ligure (Sv).Donne. Miglio marcia: Curiazzi 6’38”29 (mpiu.23); Ferraro 6’46”03. A Nivelles (Bel). Uo-mini. 1500: 11. Carozza 3’49”74. A Amstetten(Aut). Uomini. Asta: Rubbiani 5.00; Bressan5.00. Donne. Asta: Benecchi 4.20.

BASEBALL

ITALIANI IN AMERICA (m.c.) Mike Zuninopartecipa al successo di Seattle su Hou-ston, battendo uno dei quattro fuoricam-po dei Mariners. Per il ricevitore italiano(1/5, 3pbc) è il 12° della stagione. Chris Co-labello (2/4) firma invece il 4° fuoricampocon Rochester in triplo A. Il 6° fuoricampodi Alex Liddi per Albuquerque completa labella serata degli azzurri negli Usa. In Mlb,un grande slam al 9° di Rajai Davis regala aDetroit il 5-4 contro Oakland. Basta una hit(Medica al 5°) a San Diego per battere 1-0Cincinnati. Tampa supera al 12° i NYYankees 4-3 (pvbc Forsythe).

BEACH VOLLEY

SABBIA SERBA (c.f.) Cecchini-Martino,Casadei-Ficosecco e Colaberardino-Mi-chienzi sono impegnati oggi nelle qualifi-che del Masters maschile di Novi Sad (Ser,circuito Cev). Le coppie finaliste guada-gneranno, per il Paese, la carta per i Mon-diali del prossimo anno in Olanda.

BOXE

COSFIDANTI (r.g.) L’Ebu ha designato i su-pergallo Daniele Limone (12-2) e MicheleCrudetti (7-0-1) cosfidanti alla cintura Ue;altri due italiani si affronteranno per l’Ue:Mirko Larghetti (21) e Maurizio Lovaglio(16-9) nei massimi leggeri. Il medio MatteoSignani (20-4-3), il supermedio CristianSanavia (49-6-1) e il mediomassimo Stefa-no Abatangelo (18-3-1) sfidanti ufficiali diIstvan Szili (Ung, 17-0-2), Mariano Hilario(Spa, 11-2) ed Erik Skoglund (Sve, 20). DEBUTTO SCAFI (r.g.) A Roma, il massimoleggero Marco Scafi (1) ha debuttato bat-tendo Gabor Orban (Ung.) kot 5 t. MONDIALINO ESPOSITO (r.g.) La BoxeLoreni allestisce il 29 agosto a Ischia (Na) ilvacante Intercontinentale Ibf superlegge-ri tra il locale Samuele Esposito (17-2) e Se-bire Christopher (Fra. 23.8). AZZURRINI (i.m.) En plein degli azzurrininella seconda giornata degli Europeischoolboys (under 14) a Keszethely (Ung),tutti e tre quelli sul ring passano il turno.Oggi otto in gara, sette nei quarti ed EnricoAntonini (72) subito in semifinale controKaya (Tur). Risultati: 41,5 Corrado Depolib. Mates (Ung) 3-0, 52 Daniele Oggiano b.El Gamal (Isr) 3-0, 56 Armando Casamoni-ca b. Adrich (Pol) 3-0.DONNE (m.moro.) L’Italia batte l’Ungheria7-1 nel dual match jrs-youth a Roseto degliAbruzzi (Te). Jrs: 46 Sparviero b. Kalmar(Ung), 52 Vigalis (Ung) b. Gallo, 57 Marche-se b. Solymosi (Ung), 63 Albini b. Gal (Ung),66 Carini b. Kiss (Ung); Youth 48 Bonatti b.Olah (Ung), 54 Esposito b. Furo (Ung), 69Floridia b. Bugyik (Ung).

GHIACCIOHUGHES, ALTRA IMPRESAIL CANADA IN BICICLETTALa 31enne canadese Clara Hughes, l’unicaatleta capace di vincere più medaglie olim-piche sia ai Giochi estivi sia a quelli inver-nali (due bronzi nel ciclismo nel 1996, podinel pattinaggio velocità in pista lunga nel2002, 2006 e 2010), si è resa protagonista

di un’altra impresa. Ieri ha completato il gi-ro in senso orario del suo Paese (circa11.200 km in 110 giorni) a fini umanitari (haraccolto fondi a favore dei malati mentali).

HOCKEY IN LINE

CONVOCATI MONDIALI (m.l.) L’Italia, alMondiale di Tolosa (Fra), esordirà martedì8 luglio contro il Canada. Poi Svizzera (il 9)e Francia (il 10). I convocati dal c.t. Rela.Portieri: Antinori, Mai. Prima linea: Co-mencini, Moro, Delfino, Traversa. Secon-da linea: Gruber, Frizzera, Felicetti, Cire-sa. Terza linea: Buggin, Sommadossi, Bel-castro, Crivellari. Riserva: Lievore.

IPPICA

OGGI QUINTÉ A PONTECAGNANO AL Va-lentinia (inizio convegno alle 19) scegliamoPoiton di Olimpia (1), Osiride Ron (3), Por-tento (8), Pat Hall (2), Obama dei Ronchi (6)e Omega Bi (12).SI CORRE ANCHE Trotto: Roma (16.15),Padova (20.35) e Torino (20.25). Galoppo:Napoli (20.15).

JUDO

GWEND E SCAPIN (e.d.d.) Lezione di Ed-wige Gwend e Ylenia Scapin oggi alle 15 aRoma (Capitolina, via Montona, 13) ai bam-bini degli Happy Meal Sport Camp 2014.

NUOTO

GIOCHI GIOVANILI (al.f.) Sono 8 gli azzur-rini che gareggeranno alla seconda edizio-ne dell’Olimpiade giovanile di Nanchino dal17 al 22 agosto: Alessandro Bori, GiacomoCarini, Nicolangelo Di Fabio, Simone Sab-bioni, Rachele Ceracchi, Ambra Esposito,Silvia Guerra e Claudia Tarzia.

RUGBY

CAFFINI (i.m.) Il terza linea delle ZebreEmiliano Caffini, 18 presenze in questastagione tra Celtic League e Heineken,passa al Rovigo per rimpiazzare Sebastia-no Folla che va all’estero. DOMINGUEZ CAMP (dav.mar.) E’ partitolunedì e si concluderà venerdì a Milano ilDiego Dominguez Rugby Camp, iniziativadi scena all’Istituto Leone XIII e sponsoriz-zata dal gruppo Mediobanca che offrel’opportunità a 50 ragazzi dai 12 ai 15 anni eprovenienti da tutta Italia di vivere una set-timana all’insegna del rugby insieme all’exapertura azzurra.DU PREEZ ROTTO Fourie Du Preez nongiocherà il Quattro Nazioni. Il 32enne n. 9del Sudafrica si è infortunato a una cavi-glia durante il match vinto 55-6 sabatocontro la Scozia e starà fuori tre mesi.

TUFFIEUROPEI JRS: GRANELLI SESTABERGAMO (f.e.) Prime medaglie agli Euro-pei juniores nelle piscine Italcementi: nien-te podio per l’Italia, che ottiene un 6° postonel trampolino 3 metri ragazze con LauraAnna Granelli, che stacca il pass per i Mon-diali. Uomini. Ragazzi, 1 m B: 1. Nikolaev(Rus) 408; 2. Suckow (Svi) 403.90; 3. Le-bedev (Svi) 390.55; 9. Cosoli 353.75; 10.Porco 342.05. Donne. Ragazze, 3 m B: 1.Stepanova (Rus) 382.45; 2. Wassen (Ger)363.75; 3. Haffety (Gb) 362.40; 6. Granelli330.85. A squadre: 1. Germania 303.05; 2.Svizzera 289.85; 3. Norvegia 281.85; 9.Italia (Cristofori, Cosoli, Bilotta, Ciamma-rughi) 218.05. Oggi: qualificazioni (9.30) efinali trampolino 1m ragazzi A (16) e piatta-forma ragazze A (17). GRANDI ALTEZZE (al.f.) Il britannico GaryHunt si impone nella terza tappa della RedBull Cliff Diving di Inis Mor (Irl) con 488.40punti e si conferma al comando della clas-sifica generale del circuito mondiale di tuf-fi dalle grandi altezze. Sul podio l’america-no LoBue (475.40) e il messicano Paredes(475.20).

VARIE

CAMBIO COMANDANTE (g.l.g) Oggi alleFiamme Gialle di Castelporziano (Roma),passaggio di consegne al vertice del Cen-tro Sportivo della Guardia di Finanza, tra ilGenerale di Brigata Domenico Campione(che andrà in pensione, in 4 anni sotto lasua gestione 13 medaglie olimpiche e 181podi tra Mondiali ed altri rassegne interna-zionali nonché 246 tricolori) e il Generale diBrigata Giorgio Bartoletti, provenientedalla Scuola di Perfezionamento per leForze di Polizia.

ATLETICA

IL MEETING DI VELENJE

Brava Del Buono I 1500 in 4’07”56Meucci 13’36”83

Continuano i progressi diFederica Del Buono (foto Colombo); ieri la 19enne vicentina, 2a con autorità al meeting Eaa di Velenje (Slo) dietro la serba Amela Terzi di 22/100, migliorandolo di 5”09, ha portato il personale dei 1500 a 4’07”56 (minimo per gli Europei di Zurigo), terza italiana under 23 all-time dopo Gabriella Dorio e Fabia Trabaldo. Nei 5000 Daniele Meucci è 4° in 13’36”83, dietro tre africani (succeso del keniano David Bett in 13’22”75). Per l’azzurro, che prepara la maratona continentale, cinque giorni fa seduta di 30 km (Manuel Cominotto 14’21”75). Emilio Perco ritirato negli 800 (caduta), Giorgia Benecchi a 4.25 nell’asta. Nel martello, con 82.37, m.p.m. ‘14 del polacco Pawel Fajdek

MEETING SAVONA (d.m.) Oggi (ore 17) il 3° meeting di Savona (campo Fontanassa). Tra i più attesi Gianmarco Tamberi che dopo il 2.25 di sabato ad Ancona, insegue il 2.26 del minimo per gli Europei. Nei 100 Fabio Cerutti, nei 200 Davide Manenti, nei 400 Lorenzo Valentini e Giordano Benedetti, nei 110 hs Lorenzo Perini, nel disco Hannes Kirchler, nei 400 Marta Milani e 100 hs Giulia Pennella. DOMANI LOSANNA Domani, al meeting di Losanna, nuovo test per la 4x100 azzurra femminile con, in attesa dell’imminente ritorno di Gloria Hooper, lo stesso quartetto visto agli Europei a squadre di Braunschweig (Ger), ottavo in 44”13: Jessica Paoletta, Irene Siragusa, Martina Amidei, Audrey Alloh (Silvia Corbucci riserva: correrà la 2a serie dei 100).

PALLANUOTO

LA KIRISHI CUP IN RUSSIA

Il Setterosatravolge la Spagna iridata

Incredibile esordio delSetterosa nella Kirishi Cup, in Russia, torneo che funge da ottimo test per gli Europei di Budapest che scattano tra due settimane. Le azzurre, che già avevano mostrato segnali di grande crescita nella World League chiusa con la medaglia d’argento, hanno travolto 11-3 la Spagna campione del mondo (3-0, 4-2, 3-1, 1-0) grazie a una difesa di ferro: reti della scatenata Roberta Bianconi (4, nella foto sopra Afp), Tania Di Mario (2), Giulia Emmolo (2), Federica Radicchi, Arianna Garibotti ed Elisa Queirolo. Le spagnole sono andate a segno per la prima volta nel secondo tempo sul risultato di 7-0 con Tarrago, a partita ormai già archiviata. Tra le 15 convocate, il c.t. azzurro Fabio Conti ha lasciato a riposo la Repetto e la Dario. Altri risultati: Usa-Ungheria 13-10, Russia-Olanda 15-14 rig. Classifica: Italia, Usa 3; Russia 2; Olanda 1; Spagna, Ungheria 0. Oggi: Ungheria-Italia (14.30 italiane), Spagna-Olanda, Russia-Usa.FILIPOVIC E’ ufficiale il ritorno di Filip Filipovic alla Pro Recco: il mancino serbo, che lascia il Radnicki Kragujevac, aveva già giocato in Liguria tra il 2009 e il 2012.

IPPICA

MONTEPREMI DECURTATO

Le trappole del calendario: Milanoe Roma al ribasso

(e.lan.) E’ stato pubblicatosolo lunedì il calendario delle corse del secondo semestre 2014 e quindi solamente da oggi gli ippodromi sanno quanto potranno distribuire in premi fino a dicembre. Per il Mipaaf il montepremi 2014 coinciderà con quello del 2013, pari a 97.685.327 euro, ma tale coincidenza appare solo nominale. Dal budget disponibile quest’anno saranno infatti attinte, tra le varie voci, l’Iva sui premi e le indennità tris, con una perdita secca di circa 8 milioni di euro (il solo galoppo perde 50 giornate e 3 milioni). L’anno scorso invece i premi agli allevatori, l’Iva e le provvidenze erano state stanziate in aggiunta. E a farne le spese saranno le piazze principali. Capannelle perderà il 20,37% sulla dotazione media ordinaria, rispetto al primo semestre, mentre San Siro vedràridursi addirittura del 29,71% le risorse per la programmazione di routine. Con 525.000 euro in meno rispetto al secondo semestre 2013, la dotazione media di ogni corsa a Milano (foto DE NARDIN), ad esempio, diminuirà di 3.000 euro e quindi per le prove di minima la posta in palio potrebbe scendere a 4.400 euro. Di contro, diversi ippodromi minori si vedono premiati senza un perché. E poi la chiamano selezione...

VELA

Coppa AmericaCameron la vuolein Inghilterra

(r.ra) David Cameron ilprimo ministro britannico vuoleriportare la Coppa America in Inghilterra e ha deciso di sostenere il team guidato dal 4 volte oro olimpico Ben Ainslie (nella foto con Kate Middleton) per la sfida alla 35° America’s Cup. Il velista inglese è stato ricevuto ieri a Downing Street e il premier ha messo a sua disposizione 7,5 milioni di sterline ( circa 9 milioni di euro) per l’impresa. Il primo passo sarà costruire la base del team a Portsmouth. «Questa è una sfida emozionante e storica e spero che tutto il Paese possa sostenere la campagna di Sir Ben» ha dichiarato Cameron.MONDIALE STAR (l.b.)Il brasiliano Lars Grael (in coppia con Samuel Goncialves) ha vinto la seconda regata del Mondiale Star sulla sponda veronese del lago di Garda battendo di appena un paio di metri Diego Negri (in equipaggio con Sergio Lambertenghi). Dopo 2 prove i tedeschi Stanjeck-Frithjof (1-6) guidano la classifica sui norvegesi Melleby-Prada (4-11) e gli americani Diaz-Baltins (6-10). Primo dei nostri equipaggi Negri-Lambertenghi, quinti (16-2). Oggi dalle 13 terza prova. Chiusura sabato.

(r.ra.) Luna Rossa torna a navigare nella base di Cagliaricon gli Ac45 modificati e in grado di “volare” sull’acqua

la fotonotizia

Luna Rossa torna in acqua

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36 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014

1 Nicolas Sarkozy con la moglie Carla Bruni: si sono sposati nel 2008; 2 Nicolas Sarkozy e la cancelliera Angela Merkel nel 2011 al consiglio europeo a Bruxelles e i risolini su Berlusconi; 3 L’ingresso del palazzo di giustizia di Nanterre AP/AFP

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Il fatto del giorno A CURA DI GIORGIO DELL'ARTI [email protected]

_il terremoto politico

Sarkozy in stato di fermoMa come ha fatto a finire nei guai con la giustizia?Per l’accusa tentò di corrompere un giudice. La misura applicata per laprima volta a un expresidente francese

Parlamentoeuropeo:eletto SchulzFarage show

A STRASBURGO

SSconfitto

da HollandeL’ex presidente

franceseNicolas

Sarkozy, 59anni, mercoledì

scorso all’arrivoal Parlamento

di Parigi.Il suo mandato

è terminato il 15maggio 2012:

gli è succedutoFrançoisHollande

Tutto come previsto inEuropa: dopo Jean ClaudeJuncker commissario Ue, ie-ri il socialdemocratico tede-sco Martin Schulz è stato rie-letto al primo scrutinio pre-sidente del Parlamento diStrasburgo, con 409 voti su612 (723 i presenti, 111 lebianche e nulle). Insomma,una santa alleanza tra popo-lari, socialdemocratici e li-berali capaci di esprimere479 consensi e, quindi, sem-pre 70 in meno del massimonumero possibile, sintomodi qualche malumore per l’anomala coalizione. Schulzappena eletto si è premuratodi rassicurare Matteo Renzi,neo presidente di turno del-l’Unione, sul fatto che in Par-lamento troverà «un’ampiamaggioranza» nell’interpre-tazione più flessibile delleregole sui vincoli di bilancio.

Protesta Ukip Prevedibilepersino la plateale protestadegli euroscettici inglesi del-l’Ukip di Nigel Farage: men-tre l’orchestra suonava l’In-no alla Gioia (l’inno ufficialedella Ue) hanno voltato laschiena all’assemblea, rice-vendo dopo la solidarietà diBeppe Grillo: «L’ha usato Hi-tler per i compleanni, Mao,Smith in Rhodesia. L’hannousato i più grandi killer dellastoria».

C’è questa notizia sensazio-nale, e cioè che l’ex presidente del-la Repubblica francese, NicolasSarkozy, è in stato di fermo nelpalazzo di giustizia di Nanterre,sospettato di avere una qualcheparte nella corruzione di un giu-dice che ha pure tentato di toglier-si la vita.

1Che cosa si intende esatta-

mente per “stato di fermo”?Nella procedura francese, se

ti devono interrogare per più diquattro ore possono metterti instato di fermo. Non hai dirittoall’avvocato, sei ancora trattatocome un testimone, ma lo statodi fermo equivale a un pre-arre-sto o a una custodia cautelare.Sei bloccato per 24 ore, che pos-sono essere prorogate di altre24, dopo di che si deve decidere:o ti lasciano libero o ti mettonodentro. In passato ci sono statiex presidenti della Repubblicaindagati, ma messi in stato di

prearresto nessuno.

2Che cosa ha fatto Sarkozy?Lo sospettano di “violazione

di segreto istruttorio” e soprat-tutto di “traffico di influenza”, un reato che corrisponde allanostra “concussione”: qualcunoha un potere e lo adopera per ot-tenere qualcosa a cui non avreb-be diritto. Sarkozy è indagato per parecchie faccende, le eva-sioni fiscali della Bettencourt,favorite secondo l’accusa da unministro di Sarkozy, i finanzia-menti ricevuti da Gheddafi, for-se illegalmente, per la campa-gna elettorale del 2007, il ruolodi Christine Lagarde, oggi diret-tore del Fondo Monetario Inter-nazionale, ma all’epoca ministrodi Sarkozy, nel risarcimentospuntato da Bernard Tapie nelsuo contenzioso con il CreditLyonnais...

3Troppa carne al fuoco, mi ac-

contento di sapere che i magi-strati stavano dietro all’ex pre-sidente per parecchie ragioni.

Sarkozy aveva parecchi moti-vi di preoccupazione, tanto piùche s’era messo in testa di rien-trare in politica e riprendersil’Eliseo contro la Le Pen e Hol-lande («non penserete che lascila Francia in mano a quei

due?»). S’era scoperto, peresempio, che Patrick Buisson,un suo consulente di primagrandezza, ingaggiato quandoSarkozy era presidente della Re-pubblica, andava alle riunionicol registratore nascosto nel ta-schino, metteva in funzione i mi-crofoni pure quando se ne stavacon Sarkozy e Carlà senza impe-gni, sicché quando poi queste re-gistrazioni sono venute fuori sison potuti sentire i due chechiacchieravano delle ricchezzedi lei e del fatto che adesso, dapremière dame, non avrebbe piùpotuto fare pubblicità alle cremedi bellezze... Ma, da queste regi-strazioni, è uscito fuori qualcosadi più compromettente: un av-

vocato di Sarkozy, di nomeThierry Herzog, che chiede algiudice Gilbert Azibert notiziesu queste inchieste e il giudiceAzibert che si mostra propensoalla confidenza, ma chiede incambio un aiuto per ottenere unseggio nella corte di revisione diMonaco (Azibert, quando la sto-ria è uscita fuori, ha tentato diuccidersi a Bordeaux). Ci sareb-be su questo anche una registra-zione della magistratura, che aun certo punto ha fatto metteresotto controllo i telefoni diSarkozy e dei suoi legali, fattoche ha provocato una vibrataprotesta dell’ordine degli avvo-cati transalpini. Sarebbe stataviolata, secondo loro, la sacro-santa divisione dei poteri, l’in-violabilità del rapporto tra un le-gale e il suo cliente...

4È una storia che ha un qual-

che sapore italiano. È una storiache mi fa venire in mente i risoli-ni scemi tra Sarkozy e la Merkela proposito di Berlusconi.

La differenza è questa: men-tre da noi la carriera del magi-strato è unica (pubblico ministe-ro, cioè l’accusa, e giudici giudi-canti sono seduti sulla stessabarca), in Francia le carriere so-no divise, o fai il pubblico mini-stero accusatore o fai il giudicegiudicante e terzo. Con questaconseguenza fondamentale: ilpubblico ministero dipende dal-l’esecutivo. Persino sull’oppor-tunità dell’azione penale, chedeve essere decisa in base allagenerale politica anticrimineimpostata dai politici.

5Strano. E questo non ne fa un

paese antidemocratico?Per niente. Anzi: persino

quando il pubblico ministero di-pende dai politici è permesso in-dagare sui potenti, come si vedein questo caso. Lei mi dirà: bellaforza, adesso all’Eliseo c’è Hol-lande e Sarkozy è un suo avver-sario politico. Giusto, è esatta-mente quello che dicono al-l’Union pour un Mouvement Po-pulaire, cioè l’Ump, cioè ilpartito di Sarkozy. È Hollande,dicono, che manovra tutto perimpedire il ritorno in campo diun avversario pericolosissimo,che nel 2017 potrebbe succhiarevoti all’estremista di destra Ma-rine Le Pen e impedire al presi-dente in carica la rielezione. An-che se, a guardare i risultati del25 maggio e l’esito dei sondaggi,Hollande, per la rielezione, devetemere soprattutto se stesso.

Nigel Farage protesta (nel cerchio rosso), Martin Schulz festeggiato

4UNA VITAAGITATA

SNozze

e divorziNato il 28

gennaio 1955,è figlio di un

immigratoungherese e di

una francese diorigine ebraica.

Laureatoin legge, nel

1982 le primenozze, nel 1996

le seconde.É il primo

a divorziare dapresidente e nel2008 si risposacon Carla Bruni

Una stelladella destra

Sottola presidenza

Chirac, nel2002 è ministrodell’Interno, poi

dell’Economia.Nel 2004

diviene leaderdei gollisti Ump,

nel 2005ministro

dell’Industria.Nel 2007 arriva

all’Eliseo, ma nel2012 è sconfitto

da Hollande

Granegiudiziarie

Nel 2008 la suapresidenza erastato accusatadi aver favoritoin un arbitrato

Bernard Tapie,storico patrondel Marsiglia.

Dal 2013si indaga su un

finanziamentodi Gheddafi allasua campagna2007. Nel 2013

non luogoa procedere in

merito a pre-sunte pressionisulla miliardaria

LilianeBettencourtper finanzia-menti illeciti

Page 37: La Gazzetta Dello Sport - 02.07.2014

MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 37

L’OMICIDIO DI MEREDITH

La verità di Sollecito «Amanda mi scagiona»

Amanda è innocente»,anche se è evidente che «ci sono anomalie» nel racconto che lei fa di quanto accade la sera in cui fu

uccisa Meredith. RaffaeleSollecito (nella foto) separa il suo destino da quello dell’americana di Seattle. E lo fa, per spiegare con i suoi avvocati, il ricorso presentatoin Cassazione contro la sentenza della Corte d’Assise d’Appello di Firenze che ha condannato lui a 25 anni e Amanda a 28 anni.

ALTRI MONDI SI CERCANO NUOVE TRACCE

Yara, i Ris al lavorosull’auto di Bossetti

L’indagine sul caso Yara halasciato Bergamo per arrivare a Parma, dove ieri i carabinieri del Ris hanno analizzato un’auto e un

furgone cassonato in uso al presunto assassino della tredicenne di Brembate Sopra, Massimo Bossetti. Gli inquirenti ritengono di poter rilevare all’interno dei mezzi tracce riconducibili a Yara. Per questo, il pm ha disposto gli «accerta-menti tecnici non ripetibili».

È arrivato a Pozzallo, in provincia di Ra-gusa, verso le 16 di ieri il peschereccio con abordo i 30 migranti morti per asfissia. La boto-la che dà accesso alla stiva in cui i profughi han-no trovato la morte era troppo stretta. A bordosono dovuti salire i vigili del fuoco armati dimotoseghe per praticare una più ampia apertu-ra. Agghiaccianti le immagini all’interno dellastiva: tra i corpi ammassati anche quelli di alcu-ni bambini. Intanto la polizia di Ragusa ha indi-viduato i due presunti scafisti. Per ora si ipotiz-za il reato di associazione per delinquere e favo-reggiamento dell’immigrazione clandestina.Solo dopo le autopsie verrà deciso se contestareil reato di morte come conseguenza di un altroreato o addirittura l’omicidio volontario.

Altra tragedia La mente, ieri, è volata adun’altra tragedia. Era l’alba del 3 ottobre 2013.Avvolti dalle fiamme dei teli usati per invocarei soccorsi e inghiottiti dal mare, 366 migrantimorirono davanti all’isola di Lampedusa. Daquella ecatombe si è sviluppata un’indagineche, nove mesi dopo, ha individuato non solo iresponsabili della traversata ma anche i compo-nenti, i metodi crudeli e la rete di collegamentidi una delle più agguerrite organizzazioni ditrafficanti di esseri umani. Per ordine della Pro-cura distrettuale antimafia di Palermo cinquesono stati fermati. Altri quattro sono ricercati.

DANIELE VAIRA@danvaira

Otto condanne: il proces-so (con rito abbreviato) sullo sfruttamento delle baby squil-lo in un appartamento ai Pa-rioli, quartiere di Roma, ha co-nosciuto ieri le prime senten-ze. La pena più dura è stataquella emessa nei confronti diMirko Ieni, ritenuto il recluta-tore delle due studentesse:l’uomo è stato condannato a 10anni e 60 mila euro di multa.Sei anni di reclusione e 20 milaeuro di multa alla madre diuna delle ragazze, per la qualeè stata disposta anche la perdi-ta della potestà genitoriale edel diritto alla successione. E ilgup Costantino De Robbio hainoltre disposto che la donnarisarcisca in sede civile la fi-glia.

Le reazioni Il giudice ha ac-colto la ricostruzione degli in-quirenti. Pene pesanti pure aiclienti: all’imprenditore Marco

Galluzzo, accusato di aver ce-duto cocaina in cambio di pre-stazioni, 3 anni e 4 mesi; 6 annidi reclusione al commercialistaDanilo Sbarra (accusato anchedi detenzione e cessione di ma-teriale pedopornografico); 4anni a Mario Michael De Quat-tro. E poi un anno ciascuno aFrancesco Ferraro e GianlucaSammarone, gli unici che si so-no visti riconosciuta la sospen-

sione della pena. Infine, setteanni per il caporal maggioredell’esercito Nunzio Pizzacal-la, accusato di aver reclutato eindotto alla prostituzione unadelle due minorenni. Soddi-sfatti il procuratore aggiuntoMaria Monteleone e il pm Cri-stiana Macchiusi: «L’impiantoaccusatorio è stato pienamentecondiviso dal giudice». Com-mento positivo anche dal lega-le di Ieni: «È stata finalmenteridimensionata la sproporzio-nata richiesta di condanna a 16anni e mezzo avanzata daipm».

La confessione Le ragazzecoinvolte avevano 14 e 15 annied erano compagne di classe inun liceo romano. «Quando ab-biamo cominciato ci truccava-mo per sembrare più grandi...quando abbiamo visto che adalcuni clienti non importavaniente, andavamo in jeans emaglietta e truccate il mini-mo», aveva raccontato agli in-quirenti una delle due. Si pro-stituivano in un appartamentodi viale Parioli, per un compen-so che poteva arrivare fino a300 euro a prestazione. Gli ar-restati avevano contattato pri-ma la ragazza più grande, cheaveva convinto la più giovane aseguire la sua strada. A dare ilvia alle indagini era stata pro-prio la madre della maggioredelle due, insospettita dalla in-gente disponibilità di denarodella figlia. Entrambe le ragaz-ze si stanno liberando dal pas-sato. «Sono stati mesi di gran-de pressione mediatica, ma so-no tornate a studiare», hannodetto i loro legali.

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notizieTascabiliIl ddl Boschi sarà il 9 luglio in Aula

Senato, sì all’immunitàE Renzi scrive a M5s«Dialogo sulle riforme»

Le riforme procedono. L’esame del ddl Boschiha superato, ieri, l’esame della commissione Affari costituzionali del Senato e approderà il 9 luglio in Aula. A sorpresa (con una larga maggioranza che aveva anche Fi e Lega) si è votato per lasciare l’immunità anche ai senatori, una scelta a cui il ministro Maria Elena Boschi ha dato il suo parere favorevole «alla luce del dibattito in commissione». La decisione ha sollevato le proteste del M5S: «Un voto da brividi». Ma in serata è arrivata una lettera da Matteo Renzi che indicava 10 punti e 4 «limiti invalicabili» su cui provare a costruire il dialogo su riforme e legge elettorale. E tra gli argomenti di

discussione è spuntata a sorpresa proprio quello dell’immunità, con la proposta di trovare una soluzione che non dia «impunità». Il fronte del dialogo è ancora aperto, sia con i grillini così come con Forza Italia, attesa domani a una risposta sul nodo spinoso del Senato elettivo. Ma il governo prova a serrare i tempi. E la maggioranza nella conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama fissa al 9 o al massimo al 10 luglio l’approdo in Aula del ddl costituzionale che riforma il Senato e il titolo V.

Le stime dell’Istat

Più disoccupati:a maggio 12,6%Record di donne

La disoccupazione amaggio sale al 12,6% spinta dalle donne in cerca di lavoro. Il tasso supera infatti il 12,5% di aprile e il 12,1% di maggio 2013, secondo le stime provvisorie dell’Istat. A pesare è la crescita delle disoccupate,che toccano il livello record del13,8%, il più alto dall’inizio delle serie mensili (gennaio 2004) e dal secondo trimestre 2000. La disoccupazione giovanile è al 43%, in leggera frenata rispetto al mese precedente (-0,3 punti). Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, prova a vedere il bicchiere mezzo pieno: «A maggio gli occupati sono 22,36 milioni, in aumento dello 0,2% rispetto ad aprile».

L’ex premier Silvio Berlusconi ANSA

A Palazzo Chigi

Vertice su Alitalia, avanti sul debito C’è il nodo esuberi

Una soluzione peril debito di Alitalia e confronto sugli esuberi che potrebbe vedere il tavolo conclusivogià la prossima settimana. Il governo accelera per chiudereil dossier Alitalia e chiama a Palazzo Chigi l’a.d. Gabriele delTorchio, le banche creditrici - Unicredit, Intesa Sanpaolo e Mps - e gli azionisti. «Abbiamo fatto passi avanti», ha dettoil sottosegretario Delrio. Alla riunione anche Francesco Caio, di Poste, che però hachiesto di valutare il piano industriale prima di fare nuovi investimenti. E oggi tocca ai sindacati: sul tavolo il nodo spinoso dei 2.251 esuberi che Etihad ha imposto ad Alitalia.

Berlusconi nel mirino

Offese ai giudiciL’ex Cav diffidatoE lui: «Mi scuso»

Diffida per Silvio Berlusconida Beatrice Crosti, il magistrato che ne ha disposto l’affidamento in prova ai servizi sociali. Il richiamo è arrivato dopo le parole contro la magistratura (definita potere «incontrollato»), pronunciate dall’expremier durante la testimonianza al processo Lavitola in corso a Napoli. L’ex Cav si è poi scusato.

Da sin. Maria Elena Boschi, Roberto Calderoli e Anna Finocchiaro in commissione Affari costituzionali ANSA

Caso baby squillo:tutti condannatiDieci anni alla mentePer il giro di prostitute a Roma otto imputati: pena più altaal reclutatore. Anche la madre della più giovane in cella

A POZZALLO IL BARCONE DELLA MORTE

Migranti asfissiatiPresi gli scafisti«Bimbi nella stiva»

È arrivato a Pozzallo (Rg) il barcone con i 30 migranti morti

NAVE DEI VELENI LE OPERAZIONI DA OGGI

Gioia Tauro, al via il trasbordodelle armi chimiche siriane

Inizieranno questa mattina alle 7.30, nelporto di Gioia Tauro (Rc), opportunamente blindato, le operazioni di trasbordo dei 60 container di agenti chimici provenienti dalla Siria, dal cargo danese Ark Futura alla Cape Ray, la nave americana che si occuperà dell’idrolisi dei materiali. Alle 00.30 sarà consentito l’ultimo passaggio di navi al Porto di Gioia Tauro che poi si bloccherà per 48 ore. Sarà una lunga operazione: 570 tonnellate di materiali da smaltire in 78 container. I residui saranno inviati in Inghilterra, Germania e Norvegia. A seguire le operazioni ditrasbordo ci saranno anche 7 ispettori dell’Opac.

LA LEGGE IN FRANCIA

Burqa vietato, ok della Corte: diritti rispettati

Sul burqua Strasburgodà ragione alla Francia. La legge che impone il divieto di portare il velo islamico in quanto vieta di nascondere integralmenteil viso non viola il diritto alla libertà di religione né quello al rispetto della vita privata. Lo ha stabilito la Corte europeadei diritti umani. Era il 2010 quando la Francia — primo Paese in Europa — imponeva il divieto di indossare il velo islamico integrale nei luoghi pubblici. Nel settembre di quattro anni fa, infatti, il parla-mento francese approvava in via definitiva una legge ad hoc voluta dall’ex presidente Nicolas Sarkozy. Multa di 150 euro - o seguire uno stage di «educa-zione civica» - per le donne che non avessero rispettato la proibizione. Chiunque invece avesse obbligato una donna a coprirsi completamente avrebbe rischiato un anno di carcere e 30 mila euro di multa. Il testo non menzionava esplicitamente il velo integrale, bensì la «dissimulazione del volto nei luoghi pubblici», che includono strade e piazze e «i luoghi aperti al pubblico» (negozi, bar e ristoranti, parchi, trasporti) o «destinati a un servizio pubblico» (scuole, ospedali, uffici). Il divieto, ha concluso la Corte, è «una scelta della società». La donna che aveva portato il caso davanti al tribunale di Strasburgo — una musulmana che non è stata identificata — ha spiegato che non nasconde il viso tutto il tempo, ma lo fa ogni tanto per essere in pace con fede, cultura e convinzioni. Nella denuncia ha sottolineato che nessuno, nemmeno il marito, la costringe a coprire il viso.

Israele ieri ha sepolto isuoi ragazzi. Naftali Fraenkel, Eyal Yifrach e Gilad Shaar riposano l’uno accanto all’altro, per volontà delle famiglie, nel cimitero di Modin, a poca distanza da Tel Aviv. Decine di migliaia di persone da tutta Israele hanno partecipato ad una cerimonia di grande compostezza in quello che il premier Benyamin Netanyahu ha definito «un giorno di lutto nazionale». Nel cimitero della

piccola città c’era l’intera leadership israeliana: dal presidente uscente Shimon Peres a quello entrante Reuven Rivlin, ai ministri del governo, ai due rabbini capi di Israele. Il governo ha promesso «risposte dure» contro Hamas, ritenuta responsabile del rapimento e dell’uccisione dei tre ragazzi. La prima è stata con raid aerei su 34 obiettivi collegati all’organizzazione palestinesee alla Jihad islamica.

Raid aerei su Gaza

Israele, rabbia e lacrimeL’addio ai ragazzi uccisi

SLo scandalo

dei ParioliMirko Ieni,

condannato a10 anni.

L’accusa avevachiesto 16 anni.

È ritenuto ilreclutatore delle

baby squilloANSA

la legge sul burqa in Francia è entrata in vigore l’11 aprile 2011

Page 38: La Gazzetta Dello Sport - 02.07.2014

38 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014

Viva i vicini di cas@Con le Social Streetrinascono i quartieriÈ boom delle reti sul web che legano gli abitanti di una zona:sono 280 in Italia. «Così ci si dà una mano e si vive meglio»

DA OGGI IL CELEBRE SPETTACOLO PARIGINO IN TOURNÉE

Il Crazy Horse è a MilanoE cerca bellezze italiane

PER LE FAN DELLA SERIE TV

Violetta superstarOra c’è pure un’app

Il fenomeno Violetta senzaconfini. Da domani, per entrare ancora di più nel mondo della famosissima serie per teenager

della Disney, sarà disponibile la nuova app Violetta Music Adventure. Ecco quindi la prima applicazione che permette a tutte le fan della protagonista (Martina Stoessel, nella foto) di entrare nella sua casa e nel famoso Studio On Beat e incontrare i personaggi più amati della serie.

ALTRI MONDI LA COMMEDIA IRRIVERENTE

Ha sbancato in FranciaOra arriva Babysitting

Esce domani in 190 copie,«Babysitting», l’esilarante e irrive-rente commedia reduce da un grandissimo successo di pubblico

in Francia. Diretto da Nicolas Benamou e Philippe Lacheau,il film vede lo stesso Lacheau, astro nascente della commedia francese, nei panni del centrali-nista di una casa editrice a cuiil suo capo affida per una notteil capriccioso figlio. Proprionel giorno in cui compie 30 anni...

DA FACEBOOK ALLA REALTÀ CRESCONO LE IDEE E TANTI RAPPORTI DI AMICIZIA

1 Una donna guarda una bacheca nella quale sono state raccolte alcune idee per l’organizzazione della Social Street di via Fondazza a Bologna, la prima nata in Italia e nel mondo; 2 Alcuni degli iscritti alla Social Street «Parco Solari», una delle quaranta reti di Milano; 3 Un curioso cartello stradale segnala subito che là ci sono rapporti di buon vicinato

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Si accettano scommessesu una gran folla di curiosi il 10luglio, in centro di Milano.Quel giorno al Teatro Nuovo siterranno i casting per diventa-re ballerine del Crazy Horse.Non proprio una passeggiata,vista la severità della prova. Leaspiranti Crazy Girl dovrannomostrare misure perfette: 21centimetri tra un seno e l’altro,13 tra ombelico e pube e un di-dietro a forma di 8. Il sogno diessere la nuova Rosa Fumetto,oggetto del desiderio perschiere di avventori dello stori-co cabaret parigino, insomma,richiede determinazione.

Osè Nel frattempo, da oggilo spettacolo Forever Crazy,con le migliori performer dellocale vestite di poco o niente,

approda proprio al Teatro Nuo-vo e promette il tutto esaurito,da qui al 18 luglio. Il teatro mi-lanese nel frattempo si trasfor-merà in club: via le poltrone diplatea e spazio ai tavolini e ainappuntabili camerieri prontia versare champagne. Il CrazyHorse coltiva il proprio mitooffrendo uno spettacolo di al-tissimo livello, a dirigerlo è unadonna, Andre’e Deissenberg,con un passato al Cirque du So-leil, mentre dietro nomi esoticicome Loulou de Paris, MinaVelours o Lila Magnetic si cela-no danzatrici classiche con do-ti di attrice. Per le ragazze chesi presenteranno al Nuovo unasola avvertenza: l’audizione sifarà in topless e si ballerà in pe-rizoma e tacchi alti. Chi arros-sisce troppo, lasci perdere.

FILIPPO CONTICELLOfilippocont

Non li hai mai salutati, ve-ro. Loro non hanno mai saluta-to te, vero altrettanto. Ma ades-so si può azzardare l’impossibi-le, seppellire l’ascia nel cortile.Lo consente Internet e la crisi,economica e pure di socialità,insegna ad avere bisogno gliuni degli altri: adesso il buonvicinato rinasce sul web per di-ventare reale in tantissime stra-de di Italia. Oltre affanni e anti-patie, ecco servito il miracolodelle Social Street, reti chemettono in contatto chi abitanella stessa zona, a volte nellastessa strada. Basta un grupposu Facebook per smussare gliangoli e scoprire un mondo dipersone pronte ad aiutare. Farefavori e fare anche festa. Abbat-tere la differenza (e l’indiffe-renza). Scambiarsi cortesie diogni ordine e grado: «Qualcuno

ha del sale?»; «sapete consi-gliarmi un calzolaio in zona?»;«mi aiutate a montare unamensola?»; «è bravo quel medi-co lì in fondo al viale?». Sullabacheca una grandinata di do-mande e sempre gente pronta arispondere. Rigorosamentegratis: «La filosofia delle SocialStreet è antieconomica, anchese si può creare “un’economiadi ritorno” e ridurre gli sprechi.Ad esempio, parti in vacanza ehai del cibo in frigo? Puoi darlosubito ai vicini», racconta Fede-rico Bastiani, toscano trapian-tato a Bologna, giornalista e pa-pà da cui tutto è partito.

A casa Dieci mesi fa aveva unbel problema: appena arrivatonella storica via Fondazza, can-tuccio che fu del pittore GiorgioMorandi, cercava bimbi con cuifar giocare il figlio. Via alloraall’idea del gruppo chiuso suFacebook per conoscere qual-cuno e, dopo la diffidenza, una

valanga. È nato un pianerottolo2.0 dall’energia contagiosa: og-gi le Social Street sono 280 intutta Italia, 30 all’estero, e coin-volgono 12 mila persone fino inAustralia. C’è un bel da fare nel-l’organizzare aperitivi, letture, concerti, baratti, cineforum ca-salinghi, scambio di libri, arrediurbani e solidarietà sparsa. Nonci si risparmia, soprattutto neisorrisi: «I sociologi ci studiano:alla base non c’è la solo la sha-ring economy, ma il bisogno diumanità. Siamo meno spigolosidi quanto sembriamo», aggiun-ge Bastiani. Anche in mezzo atanta alienazione, dietro ognipersona c’è una storia da cono-scere, come sa bene Lucia Lan-zoni Trabucchi, bibliotecariache anima la Social Street «Par-co Solari», una delle 40 di Mila-no. «Adesso sto semplicementemeglio», racconta: dopo una vi-ta nello stesso quartiere, final-mente si sente a casa.

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AHA DETTO

SFedericoBastiani

(Social Streetvia Fondazza

di Bologna)«Alla base non

c’è solo la sha-ring economy,ma l’umanità:siamo meno

spigolosidi quanto

sembriamo»

ASORRENTINO

GIRAA VENEZIA

SSet del film

in Lagunacon Caine

Ciak a Veneziaper Paolo

Sorrentino(nella foto).

Il registaè tornato dietro

alla macchinada presa per

«La giovinezza»e ieri ha giratoalcune scene aVenezia. Set in

campo SanLorenzo, non

lontano daPiazza San

Marco. Tra iprotagonisti del

film MichaelCaine, presente

nelle scene, eHarvey Keitel.Poi in serata,

Sorrentino si èallontanato a

piedi inseguitodai fotografi.

La troupe, cheha iniziato a gi-rare il 9 maggioe che dovrebbe

fermarsi aVenezia per tre

giorni, dovrebbespostarsi in altriluoghi «minori»

della città

la casa della famosa serie

«Twin Peaks», in vendita la villa dei misteriChissà che sangue freddo dovrà avere l’acquirente di

questa villa americana. Nelle stanze al numero 708 della 33astrada di Everett, nello Stato di Washington, sono state infatti girate le puntate de «I segreti di Twin Peaks», la celebre serie di David Lynch e Mark Frost. Adesso la casa di Laura Palmer è in vendita: bastano 549,950 dollari (circa 400 mila euro) per rivivere i misteri dell’omicidio più seguito della storia delle fiction.

Le celebri ballerine del Crazy Horse: a Milano si esibiranno in dieci

Page 39: La Gazzetta Dello Sport - 02.07.2014

MERCOLEDÌ 2 LUGLIO 2014 LA GAZZETTA DELLO SPORT 39

ALTRI MONDI

Oroscopo LE PAGELLE

Gazzetta.it

A vincere l’ottavaedizione della curiosa manifestazione sono stati i Mucky Fudders,i «vecchietti fangosi».Le regole sono semplici: squadre da 6 (almeno2 donne), due tempi di 12 minuti e tanta voglia di sporcarsi sul fango, senza paura. E cosìa Blairmore ha trionfatoil divertimento.

VIDEO

Che show in ScoziaCosì si giocanoi Mondiali sul fango

www.gazzetta.it

DI ANTONIO CAPITANI

21/5 - 21/6

Gemelli 6Il malumore è pessimo nemico del rendimento. Sia lavorativo sia fornicatorio. State su, dal 16 la riscossa.Però siete fighi.

21/4 - 20/5

Toro 8Entusiasmie successi sonogli uni la concausa degli altri.Big news arrivano, voi trionfate. Magari

pure suinally too.Uau.

21/3 - 20/4

Ariete 7Lavoro in primo piano, caratterizzatoda soddisfazionie start up fortunate.OK l’amore,il sudombelico pensa a qualcosa di insolito.

22/6 - 22/7

Cancro 7+Viaggi, curadelle pubbliche relazioni e lavoro riescono e fruttano concretamente. Voi siete accattivanterrimi, il sudombelico gongola.

23/7 - 23/8

Leone 7Le vostre armi vincenti nella gestione dei soldi? Fiutoe grinta: sappiate sfruttarle. Impasti suini muy golosi sono il regalo di Marte.

24/8 - 22/9

Vergine 7,5Luna nel vostro segno, causa di ori, allorie onori. Ogni lavoro può essere avviato o chiuso con successo,il sudombeliconon si tiene.

20/2 - 20/3

Pesci 5,5Fra voi e gli altri c’è tensione. Fors’anche per rogne legalie di lavoro. Occorre pensare, non rovesciare i tavoli. Buio suino.

22/12 - 20/1

Capricorno 7,5Tutto procede col vento in poppissima, dal lavoro alle questioni di soldi, passando per amoree vigore. C’è anche tanta poesia suina.

21/1 - 19/2

Acquario 7Qualcosa nel lavoro e sul fronte economico si trasforma in meglio. Nonostante certe vostre paranoia. Brindate! E fornicate, ché aiuta.

23/11 - 21/12

Sagittario 5,5Il malumore potrebbe farvi dirigere male le vostre energie. Evitate. La scarsitàdi sentimento rende un po’ secchettala fornicazion.

23/10 - 22/11

Scorpione 7+Il lavoro di squadra paga. E magari fada trampolino a futuri successi. Siete pure meno rompizebedei, anche suinally speaking.

23/9 - 22/10

Bilancia 6,5Non è che vi manchila motivazione.E’ piuttosto la socievolezza che latita. Don’t ringh. OK il lavoro, scatenaterrimol’’ormon.

EMANUELE GIACCHERINIIl centrocampista italianodel Sunderland è natoa Talla, in provinciadi Arezzo, il 5 maggio 1985. È arrivato in Premier League nel 2013

È accaduto in Australia, dove il sangue freddoe la buona sorte degli skydiver (paracadutisti acrobatici) hanno evitato un finale drammatico. Grazie alla sua GoPro, si vede nelle ripreseil paracadute che nonsi apre e il paracadutista che armeggia per azionare quellodi emergenza.

VIDEO

Quel paracadutenon si apre...Ma lui si salva

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