La Gazzetta dello Sport (05-16-2015)

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 sabato 16 maggio 2015 anno 119 - numero 114 euro 1,90 9 771120 506000 50 5 1 6> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano «ECCO PERCHÉ VENDO IL MILAN Il presidente conferma la trattativa col Capo di Stato cinese, Xi Jinping: «Ha grande rispetto per noi e vuole che io rimanga. Ho il dovere di trovare nuove risorse per la società» CALVI, GUERRA, OLIVERO ALLE PAGINE 2-3 BERLUSCONI ESCLUSIVO (MA SOLO UN PO’) » GIRO D’ITALIA Ulissi, un urlo liberatorio Contador eroico A Fiuggi riecco il toscano. Alberto soffre ma rimane rosa. Oggi Campitello SERVIZI DA PAG. 28 A PAG. 36 TENNIS Federer: «Roma, soltanto tu meriti il mio bel gioco» Semifinali: derby svizzero con Wavrinka che ha battuto Nadal. Djokovic e Sharapova ok SERVIZI DA PAGINA 38 A PAGINA 41 FORMULA 1 Rifornimenti gomme e cavalli Che rivoluzione Dal 2016 pneumatici «liberi», nel 2017 il resto. Auto da 1000 cv, più rumore ALLIEVI, PERNA A PAGINA 45 DERBY D’ITALIA SACCHI INFIAMMA INTER-JUVE L’ex c.t.: «Una vergogna il Triplete senza italiani del 2010, i bianconeri in finale sono un raggio di sole». In campo alle 18, a riposo Pirlo e Tevez Moratti chiede un regalo per i 70 anni L’INTESA SERIE A IN 3 ANNI A 18 E LA LEGA LA ESPORTA IARIA, PICCIONI ALLE PAGINE 15-17 L’INTERVENTO di Giovanni Malagò 27 WALK OF FAME E’ SOLO L’INIZIO Il dibattito che ha suscitato l’inaugurazione della «Walk of Fame» dello sport italiano è stato sinora interessante, ma probabilmente necessita di alcuni chiarimenti che – mi auguro – potranno contribuire a illustrate meglio quello da più parti è stato definito un atto dovuto nei confronti dei grandi campioni del nostro mondo. L'ARTICOLO A PAGINA 27 Calcio femminile. Il presidente della Lega Dilettanti: «Basta dare soldi a queste 4 lesbiche» Ma lui nega: «Non ho detto 4» IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI w LE FRASI CONTRO LE LESBICHE Il siluro di Tavecchio «Belloli, parole odiose» 26 PAGLIARA, PICCIONI A PAGINA 26 LOPES PEGNA A PAGINA 51 LA SENTENZA Maratona di Boston: pena di morte all’attentatore 51 IL COMMENTO di Ruggiero Palombo 27 SE NE DEVE ANDARE L'ARTICOLO A PAGINA 27 L’ANALISI di Franco Arturi 26 QUEL MODELLO DISTORTO L'ARTICOLO A PAGINA 26 36 a GIORNATA: OGGI SAMP-LAZIO VALE PER DUE EUROPE JUVENTUS 80 ROMA 64 LAZIO 63 NAPOLI 60 FIORENTINA 55 SAMPDORIA 54 GENOA 53 INTER 52 TORINO 48 MILAN 46 PALERMO 43 CHIEVO 42 UDINESE 41 VERONA 41 EMPOLI 41 SASSUOLO 40 ATALANTA 36 CAGLIARI 28 CESENA 24 PARMA (-7) 17 OGGI INTER-JUVE (1-1) ORE 18 SAMPDORIA-LAZIO (0-3) ORE 20.45 DOMANI ORE 15 SASSUOLO-MILAN (2-1) ORE 12.30 ATALANTA-GENOA (2-2) CAGLIARI-PALERMO (0-5) TORINO-CHIEVO (0-0) VERONA-EMPOLI (0-0) ROMA-UDINESE (1-0) ORE 20.45 LUNEDÌ FIORENTINA-PARMA (0-1) ORE 19 NAPOLI-CESENA (4-1) ORE 21 IA co to mpitello T F s i S h SE La gaffe del presidente della Lega dilettanti SERVIZI ALLE PAGINE 4-5-6-8-9 Il pr rima A IN 3 ANNI A 18 GA LA ESPORTA E 4-5-6-8-9 Alvaro Morata e Mauro Icardi, hanno entrambi 22 anni www.forst.it

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Transcript of La Gazzetta dello Sport (05-16-2015)

www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 sabato 16 maggio 2015 anno 119 - numero 114 euro 1,90

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«ECCOPERCHÉVENDOIL MILANIl presidente conferma la trattativa col Capo di Stato cinese,

Xi Jinping: «Ha grande rispetto per noi e vuole che io rimanga. Ho il dovere di trovare nuove risorse per la società»

CALVI, GUERRA, OLIVERO ALLE PAGINE 2-3

BERLUSCONI ESCLUSIVO

(MA SOLO UN PO’)»

GIRO D’ITALIAUlissi, un urloliberatorioContador eroico A Fiuggi riecco il toscano. Albertosoffre ma rimane rosa. Oggi Campitello

SERVIZI DA PAG. 28 A PAG. 36

TENNISFederer: «Roma, soltanto tu meritiil mio bel gioco»Semifinali: derby svizzero con Wavrinka cheha battuto Nadal. Djokovic e Sharapova ok

SERVIZI DA PAGINA 38 A PAGINA 41

FORMULA 1Rifornimentigomme e cavalliChe rivoluzioneDal 2016 pneumatici «liberi», nel 2017il resto. Auto da 1000 cv, più rumore

ALLIEVI, PERNA A PAGINA 45

DERBY D’ITALIASACCHIINFIAMMAINTER-JUVEL’ex c.t.: «Una vergogna il Tripletesenza italiani del 2010, i bianconeriin finale sono un raggio di sole».In campo alle 18, a riposo Pirlo e TevezMoratti chiede un regalo per i 70 anni

L’INTESA

SERIE A IN 3 ANNI A 18E LA LEGA LA ESPORTAIARIA, PICCIONI ALLE PAGINE 15-17

L’INTERVENTOdi Giovanni Malagò

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WALK OF FAMEE’ SOLO L’INIZIO

Il dibattito che ha suscitato l’inaugurazione della «Walk of Fame» dello sport italiano è stato sinora interessante, ma probabilmente necessita di alcuni chiarimenti che – mi auguro – potranno contribuire a illustrate meglio quello da più parti è stato definito un atto dovuto nei confronti dei grandi campioni del nostro mondo. L'ARTICOLO A PAGINA 27

Calcio femminile. Il presidente della Lega

Dilettanti: «Basta dare soldia queste 4 lesbiche»

Ma lui nega: «Non ho detto 4»

IL ROMPIPALLONEdi GENE GNOCCHI

w

LE FRASI CONTRO LE LESBICHEIl siluro di Tavecchio

«Belloli, parole odiose»

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PAGLIARA, PICCIONI A PAGINA 26LOPES PEGNA

A PAGINA 51

LA SENTENZAMaratona di Boston:

pena di morteall’attentatore

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IL COMMENTOdi Ruggiero Palombo

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SE NE DEVE ANDARE

L'ARTICOLO A PAGINA 27

L’ANALISIdi Franco Arturi

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QUEL MODELLODISTORTO

L'ARTICOLO A PAGINA 26

36a GIORNATA: OGGI SAMP-LAZIOVALE PER DUE EUROPE

JUVENTUS 80ROMA 64LAZIO 63NAPOLI 60FIORENTINA 55SAMPDORIA 54GENOA 53INTER 52TORINO 48MILAN 46

PALERMO 43CHIEVO 42UDINESE 41VERONA 41EMPOLI 41SASSUOLO 40ATALANTA 36CAGLIARI 28CESENA 24PARMA (-7) 17

OGGIINTER-JUVE (1-1) ORE 18SAMPDORIA-LAZIO (0-3) ORE 20.45DOMANI ORE 15SASSUOLO-MILAN (2-1) ORE 12.30ATALANTA-GENOA (2-2) CAGLIARI-PALERMO (0-5) TORINO-CHIEVO (0-0)VERONA-EMPOLI (0-0)ROMA-UDINESE (1-0) ORE 20.45LUNEDÌFIORENTINA-PARMA (0-1) ORE 19NAPOLI-CESENA (4-1) ORE 21

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La gaffe del presidente della Lega dilettanti

SERVIZI ALLE PAGINE 4-5-6-8-9

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rimaA IN 3 ANNI A 18GA LA ESPORTA

E 4-5-6-8-9 Alvaro Morata e

Mauro Icardi, hanno

entrambi 22 anni

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Giuseppe Calvi LECCE

I l pranzo è servito ma puòattendere. Silvio Berlusco-ni accetta di dedicarsi per

qualche minuto al suo Milan. Èdeluso, per la stagione dellosprofondo rossonero, eppuredimostra di avere tanta forza efiducia per pensare al futuro,che potrebbe essere ancora nelsuo segno, magari da compro-prietario. Appena arrivato alle15 da Bari a Lecce, «scortato»da Luigi Vitali, segretario re-gionale di Forza Italia, è accol-to all’hotel Patria da GiancarloMazzotta, sindaco di Carmia-

no, e da suo figlio Paride (coor-dinatore provinciale del parti-to), che hanno organizzato ilpranzo per il Cavaliere. Davan-ti all’albergo, che s’affaccia sul-la Chiesa di Santa Croce, la piùfulgida espressione del baroc-co leccese, una mamma avvici-na il figlio a Silvio, che lo acca-

rezza e gli pone qualche do-manda. In attesa dell’incontroal Palafiere di Lecce, che ierisera ha chiuso i due giorni inPuglia per il sostegno portatoalla candidata Adriana PoliBortone, Berlusconi si concedeuna divagazione e scende sulpianeta Milan.

Presidente, spera davvero diconcludere la trattativa con lasponda cinese?«In questo momento non sa-prei quale sviluppo possa pren-dere. Anche perché è opportu-no fare una premessa dovero-sa: io non ho nessuna voglia,intenzione e necessità di cede-

re il Milan».

Certo, anche per il club rosso-nero, riuscì ad aprire, con stra-ordinaria lungimiranza, il fron-te cinese nei suoi incontri, dapresidente del Governo, con XiJinping, allora vicepresidentedella Repubblica Popolare Cine-

se e adesso Capo di Stato e se-gretario del Partito comunistacinese?«Vediamo che cosa potrà suc-cedere. Intanto, al di là del rap-porto creato all’epoca sullascena politica, Xi sta dimo-strando di avere grande rispet-to per il calcio italiano, quindi

Berlusconi: «Sarà grande Milan con il partner giusto. E io resto»

2 MAGGIOLA SCELTA DI BERLUSCONIMr. Bee, broker thailandese, aveva formalizzato la proposta d’acquisto per la maggioranza del club, ma Berlusconi al termine di un incontro inhotel dice pubblicamente: «Potrei tenermi il 51% della società,e intendo restare presidente».

LE TAPPEDELLA TRATTATIVA

3 MAGGIO ENTRA IN SCENA LA DAMA CINESEUna misteriosa donna cinese visitaprima lo stadio Meazza, poi Casa Milan, sede del club rossonero, equindi si reca direttamente ad Arcore, dove incontra Berlusconi. È il segnale che anche la pista cinese è più che mai viva.

9 MAGGIOL’APERTURABerlusconi, a Genova, si apre: «Cedo, ma a chi mette 200 milioni l’anno. Lascio anche la maggioranza a chi può rendere competitivo il Milan: voglio però scoprire se chi si propone vede nel Milan un mezzo per acquisire una forte popolarità immediata».

Silvio dice Xi

Primo pianoRL’intervista

3SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

VERSO SASSUOLO-MILAN

Honda-sprint per ritrovare il gol e rilanciare Inzaghi1È in crescita ma non segna da ottobre Domani torna sul campo del debutto in ANiang a Milanello: «Genoa, mesi splendidi»

G.B. OliveroINVIATO A MILANELLO (VA)

D i Domenico Berardi nonaveva mai sentito parla-re. Keisuke Honda era

appena arrivato in Italia, cono-sceva il Milan e vagamente lesquadre migliori della Serie A.Debuttò in una fredda sera in-vernale, 12 gennaio 2014: Ma-pei Stadium di Reggio Emilia,Sassuolo-Milan. Dalla panchi-na vide i suoi compagni andare

rapidamente sul 2-0 (gol di Ro-binho e Balotelli) e poi fece laconoscenza con Domenico Be-rardi: quattro gol prima che Al-legri dicesse al giapponese discendere in campo. Honda pre-se un palo, il Milan perse 4-3 eAllegri fu esonerato. Un anno equattro mesi dopo i rossoneritornano a Reggio Emilia conl’unico, triste obiettivo di chiu-dere dignitosamente la stagio-ne, mentre Allegri si è già cucitolo scudetto sulla divisa socialedella Juve e comincia a gustarsi

l’effetto che fa preparare una fi-nale di Champions. In quanto aHonda, adesso sa chi è Berardie domani contro il Sassuolospera di bissare l’ottima presta-zione offerta contro la Roma, diritrovare quel gol che gli mancadal 19 ottobre e di rilanciare In-zaghi, il tecnico che ha semprecreduto in lui. Il giapponese èstato lo specchio del Milan diPippo: fino a quando ha giocatobene Keisuke (metà ottobre) irossoneri erano in corsa perl’Europa. Poi Honda è crollato,il Milan anche e probabilmentenon è un caso se contro la Romail giapponese è stato il migliorein campo e i rossoneri sono tor-nati a esprimersi bene. Il futurodi Honda sembra blindato, per-

ché un Milan asiatico non po-trebbe prescindere dalla stelladel Giappone. Però prima di fa-re ogni ipotesi bisogna aspetta-re che la società decida a chi af-fidare la guida tecnica.

NIANG SALUTA Intanto si è rivi-sto a Milanello M’Baye Niang,che ha chiuso la stagione colGenoa a causa di una distorsio-ne al ginocchio. Il probabile in-teressamento del menisco saràvalutato tra oggi e domani.Niang ha mandato un messag-gio di ringraziamento al Ge-noa: «Mi sentivo a casa in quan-to avete creduto in me. Mi ricor-derò sempre di voi. Un abbrac-cio di cuore a tutti».

© RIPRODUZIONE RISERVATAL’ultimo gol di Keisuke Honda: Verona-Milan 1-3, era il 19-10-2014 ANSA

LA TENDENZA

Da Pavia a Sesto l’Italia attraesempre più gli investitori1Patron cinesi nelle due città e si lavora alla crescita dei giovani tecnici locali

Andrea Guerra

D alla Cina all’Italia, andata e ritorno. Idue avamposti cinesi che hanno issatobandiera rossa nel calcio nostrano so-

no due esempi lampanti di come l’Italia nonsia solo terra di conquista ma anche, o forseprima ancora, un partner, un esempio virtuo-so da seguire. Così capita che l’impero econo-mico del momento importi proprio dal Belpa-ese il calcio giocato e richiami in Oriente tec-nici e formatori azzurri per spiegare ai localicome si gioca a pallone.

COVERCIANO CINESE Il Pavia del presidenteZhu, che lotta per un posto in B, ha siglato unprotocollo con l’Università per dare vita a un’accademia capace di organizzare corsi pergli allenatori in madre patria. Si parla di unavera e propria «Coverciano cinese» visto l’in-teressamento di Renzo Ulivieri quale presi-dente dell’Associazione allenatori italiani el’idea di creare corsi di formazione per gli al-lenatori a Nanchino sotto la supervisione tec-nica proprio del Pavia (che in estate potrebbeanche fare una tournée in Oriente).

SESTO PIONIERE Chi si è innamorato del cal-cio italiano prima ancora del nuovo presiden-te del Pavia è Lu Rong Yi, per tutti Alberto.Cinquantaquattro primavere, Alberto è arri-vato in Italia nel lontano 1985 e passerà allastoria del pallone per essere il primo presi-dente cinese di una società calcistica italiana,pur trattandosi di dilettanti. Tre anni or sonoha fondato nell’ex Stalingrado d’Italia la Fo-otball Sesto 2012 che oggi vanta 18 squadre,oltre 300 atleti, 80 tra dirigenti e allenatori eun gemellaggio con l’Albinoleffe. Lu Rong,che è vice presidente dell’Associazione cinesedi Wenzhou in Italia, ha dato vita nella sua

città natale (che conta 10 milioni di abitan-ti) a un progetto che, in accordo col Gover-no e con l’amministrazione locale, preve-de la creazione di scuole calcio e la realiz-

zazione di stadi. «Entro 2 anni saranno co-struiti 100 campi», racconta. Il compito diformare gli allenatori di domani tocca ai«suoi» tecnici della Sesto 2012 e ai loro colle-ghi sestesi. In aprile una delegazione dellamunicipalità cinese è stata ricevuta a Sesto,nel palazzo comunale, per la sigla di un pro-getto di cooperazione sportiva che porterà itecnici sestesi (compresi quelli dalla Pro Se-sto) in Cina in estate per campus rivolti siaagli atleti che agli allenatori. In Cina la pagi-na della Sesto 2012 sull’equivalente con gliocchi a mandorla del nostro Facebook conta17milioni di fans. «La Juve in tutta la Cina neha 36, l’Inter 27. Puntiamo al sorpasso», rideLu Rong, vecchio cuore rossonero.

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LA NOSTRA ANTICIPAZIONE

L’EX PREMIER INSIEME AL PRESIDENTE DELLA CINAIl filo diretto e una promessa fatta sei anni fa

� Nell’anticipazione Gazzetta del 12 maggio scorso già si leggevano i dettagli della trattativa in corso tra Silvio Berlusconi e Xi, Capo di Stato cinese, nonché segretario del partito comunista

BERLUSCONI SUI BIANCONERIIN VISTA DI BERLINO

FACCIO ALLA JUVESINCERI AUGURI

PER LA FINALEDI CHAMPIONS

per il Milan. Ovviamente sonoorgoglioso del rapporto instau-rato a suo tempo con Xi. E nonè un mistero che in Cina ilbrand Milan tiri ancora tanto».

Sicuramente il Capo di Stato ci-nese avrà atteso il momento op-portuno per muoversi, se è ve-ro che nel 2009 le chiese se il Milan fosse in vendita, incas-sando la sua battuta “quando losarà, sarai il primo a saperlo”.Ha saputo attendere?«Aspettiamo, non posso direora che cosa accadrà. Sia benchiaro, non mi trovo nelle con-dizioni di cedere a tutti i costila società. È innegabile, tutta-via, che da quando nel calcio

sono arrivati i petroldollari egli interventi dal Qatar è moltodifficile che una sola famigliariesca a reggere il peso econo-mico di un club. Magari ci pos-sono essere situazioni eccezio-nali...».

In che senso?«Mi riferisco alla Juventus, cheha appena conquistato la finaledi Champions League e allaquale faccio i miei più sinceriauguri per il traguardo raggiun-to. A proposito di società, diproprietà di una famiglia, sitratta, però, appunto nel casodella Juventus, di eventi ormaidavvero eccezionali. Alla lucedelle difficoltà che bisognafronteggiare, ho il dovere di tro-vare nuove risorse per il Milan».

Perché la società si è ridotta in queste condizioni?«Purtroppo, negli ultimi anni,per una serie di circostanze chenon sto qui ad analizzare, il Mi-lan ha perso molti campioni. Ea livello economico non ha at-traversato un periodo felice».

Come pensa di risolvere i pro-blemi?«Se, da sola, la mia famiglianon può farcela, allora saràfondamentale reperire investi-tori capaci di contribuire al ri-lancio del Milan. Mi pare diaver capito, però, che quanti siinteressano all’acquisto dellasocietà pongano come condi-zione essenziale la mia parteci-pazione alla loro avventura».

Presidente, pur nelle difficoltà da superare per il rilancio del club, sarà orgoglioso di essereconsiderato fondamentale per il futuro del Milan, valutato il pe-so dei sacrifici e dei successi inquasi trenta anni?«Di sicuro. Evidentemente chipensa di trattare l’acquisto delMilan lega il marchio del clubin modo inscindibile alla miapersona. In effetti, non può es-sere altrimenti, visto quanto lamia famiglia ha fatto per il Mi-lan in tutti questi anni».

E lei è pronto a impegnarsi an-cora?«Ci mancherebbe. Se il Mi-lan non troverà acquirenti,mi toccherà tentare il ri-lancio. Invece, se la socie-tà conterà su nuovi inve-stitori che richiederanno la conferma del mio ruolo,allora contribuirò, con chi arri-verà, a riportare il Milan alleposizioni che merita».

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1Il presidente conferma la trattativa col Capo di Stato cinese: «Ha grande rispetto per noi. E vuole che io rimanga»

10 MAGGIOTRE CORDATEEscono altre dichiarazioni di Berlusconi in merito alla cessione della società: «In Cina ci sono decine di milioni di simpatizzanti per il Milan. Non a caso da lì sono venute aoggi tre cordate, e due si stannoannunciando».

11 MAGGIOSILVIO E XI La «dama cinese» ora ha un nome: si tratta di Wang Xingxian, emissaria del governo di Pechino. Berlusconi ha infatti un filo diretto con il Capo di Stato e segretario del partito comunista cinese. Anche in virtù di quella promessa fatta nel 2009...

Silvio Berlusconi,78 anni, ieri alla

partenza da Baridiretto a Lecce

ANSA

SILVIO BERLUSCONIPRESIDENTE MILAN

NON HO VOGLIA DI VENDERE. MA HO

IL DOVERE DI TROVARE NUOVE RISORSEPER LA SOCIETÀ

PURTROPPO IL MILAN HA PERSO MOLTI

CAMPIONI E A LIVELLO ECONOMICO NON E’ UN

PERIODO FELICE

CHI SI INTERESSA ALL’ACQUISTO DEL

MILAN PONE COME CONDIZIONE LA MIA

PARTECIPAZIONE

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NUMERI E CURIOSITÀQUANTI INCROCINEL DERBY D’ITALIA

Da Sua Maestà in tribunafino al rigore dei rigori

Che cult il derby d’Italia1Quella che si gioca oggi a S. Siro non è mai stata una sfida normale

Nel 1930 c’era il Re a tifare, nel 1998 Ronaldo-Iuliano divise il Paese

È sempre Inter-LA VOLATA PER L’EUROPA LEAGUENAPOLI PT. 60

Cesena JUVENTUS Lazio

FIORENTINA PT. 55Parma PALERMO Chievo

SAMPDORIA PT. 54Lazio EMPOLI Parma

INTER PT. 52Juventus GENOA Empoli

GENOA PT. 53SASSUOLO ATALANTA Inter

TORINO PT. 48Chievo MILAN Cesena

In MAIUSCOLO le gare in trasferta

difficilemediaDIFFICOLTÀ: facile

STATO DI FORMA: scarso buono ottimo

La 4ª e la 5ª classificata vanno direttamente alla fase a gironi, la 6ª al terzo turno

preliminare (30 luglio-6 agosto)

36ª 37ª 38ª

GDS

IL TECNICO NERAZZURRO

Mancio: «Thohir investirà, Touré ti dà il salto di qualità»1Sulla gara: «La Juve? Non facile, è gasata dalla finale». Il mercato: «Il presidente vuole un’Inter vincente, Handa la Champions»

Matteo Dalla ViteINVIATO AD APPIANO GENTILE

«T hohir farà investimen-ti: vuole un’Inter vin-cente». E questa (paro-

la di Mancio) è la prima cosa chefa gioire i tifosi. La seconda èl’idea di frantumare un tabù chedura dal 6 aprile 2010: 2-0 inter-no (Maicon, Eto’o), ed è da allorache l’Inter non batte la Juve a SanSiro. «Ma mica è facile - dice Ro-berto Mancini -: perché coloro

che giocheranno saranno più fre-schi di chi è rimasto a casa e vor-ranno fare bella figura anche per-ché esaltati dalla finale raggiun-ta. Quindi, occhio...». Occhio sì,«perché è l’ultima grande occa-sione per agganciare l’Europa». El’Europa del quinto posto nonprevede preliminari (il sesto sì).

YAYA, L’SMS E ANCHE ALTRIMancini parla un po’ di Juve e peril resto tocca temi più frizzantini:il mercato, Thohir, il portiere e ilnumero 10, Touré e il tempo che

Handanovic: «E’ uno dei miglioriportieri europei, vuole giocare laChampions ed è logico. A volte bi-sogna rispettare le volontà deigiocatori, poi...». Sa di addio,sempre che la squadra da Cham-pions arrivi. Cech è in pole. Dettodi Darder del Malaga («Macchéfatta: lo seguiamo come altri», mapare pista datata), ecco che aBraida (Barcellona) piace Kova-cic. «Mateo incedibile? Ha grandiqualità e margini enormi di mi-glioramento. Ci puntiamo e credoche non possiamo vendere i mi-gliori». Anche qui, si vedrà.

ET, UEFA E 0-0 Di certo vendere sidovrà. Alcuni giovani andranno agiocare (in prestito, «Gnoukouri,Camara, Puscas e Dimarco»), altri

verranno sacrificati per il Fair-play. «L’Uefa ha apprezzato l’Interper gli sforzi fatti e che farà. Starein equilibrio fra acquisti e cessio-ni? Qualcosa bisognerà cedere,ma fare 0-0 la vedo dura». ET arri-va stamattina: non è escluso che ilsummit con Mancini (previsto perdomani) possa già avvenire stase-ra post-gara.

PANCA REAL E S.SIRO L’eviden-za: fuori casa va meglio che a SanSiro. «La squadra soffre un po’San Siro, in trasferta siamo piùtranquilli, leggeri. Io nella lista-panchina del Real Madrid? No,troppo forte per me, io prendo so-lo squadre che devono ricostrui-re, sennò è troppo facile...».

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Roberto Mancini, 50 anni, guida l’Inter dal novembre scorso LAPRESSE

Andrea Schianchi

S e qualcuno pensa che oggi pomeriggio, aSan Siro, andrà in scena uno spettacolo intono minore, significa che non conosce la

storia del calcio in Italia. Inter-Juventus, anche sefosse giocata su una spiaggia o dall’altra parte delmondo, anche se non ci fosse pubblico e nessunpunto in palio, non sarà mai una partita normale,una sfida tranquilla, undici contro undici e basta.Non può essere una gara come le altre, perché quic’è di mezzo la storia: il passato delimita i confinidelle emozioni, i ricordi si sovrappongono, la rab-bia scende in campo, e l’orgoglio pure. GianniBrera, negli anni Sessanta, per definire Inter-Ju-ventus utilizzò l’etichetta «derby d’Italia», facen-do parecchio «rosicare» i milanisti che si sentiva-no tagliati fuori dall’élite del pallone. Mai Gioan-brerafucarlo spiegò l’origine e la ragione di quel-l’invenzione stilistica: di fatto le due squadre rappresentavano due universi che si guardavanoin cagnesco, in perenne lotta, una battaglia infi-nita che arrivava a coinvolgere l’intero Paese. Ilcliché non è cambiato nemmeno oggi, all’epocadi Twitter e di Facebook: è sufficiente leggerequalche messaggio sui social network per capireche la temperatura è alta, altissima. Ha ragioneMassimiliano Allegri che, per presentare la parti-

ta, ha detto semplicemente: «E’ sempre Inter-Ju-ve, una sfida di grande fascino. Gli stimoli ci de-vono essere, loro si giocano l’Europa League e noisiamo la Juve...».

OBIETTIVI Certo, sbarcare a San Siro senza Te-

vez, Pirlo, Buffon, Evra e Vidal non è il migliorbiglietto da visita. E’ un po’ come certificare che,in casa Juve, questa partita non è in cima ai pen-sieri. D’altronde, c’è da capire Allegri che, in tresettimane, si gioca qualcosa che, fino a poco tem-po fa, era un sogno: prima la finale di Coppa Ita-

lia contro la Lazio e poi quella di Champions Lea-gue, a Berlino, contro il Barcellona di Messi e Neymar. Logico, dunque, risparmiare le forze,concedere qualche ora di riposo supplementareai guerrieri che quest’anno, più degli altri, hannobattagliato e si sono sfiancati. Resta, comunque,

6

1

223� i confronti ufficiali tra Inter e Juventus; bianconeri avanti con 100 vittorie a 68 e anche nel conto delle reti: 320 a 278

13� i gol segnati da Omar Sivori, che è il goleador di questa sfida: 12 reti realizzate in Serie A, più una arrivata in Coppa Italia

Serie ARIl derby d’Italia

ci vuole per crescere, «quello checi ha messo la Juventus». Daquando la Juve ha preso Pirlo, tut-to è salito di tono: chi può essere ilPirlo, anche con caratteristichediverse, per provare a rifare gran-de l’Inter? «Yaya Touré, che ora èun giocatore del Manchester City,è uno che ti fa fare il salto di quali-tà. Lui è uno, ma ce ne sarannoanche altri...». Per esempio Thia-go Motta. «Cos’ho scritto nel mes-saggio di auguri a Yaya? Happybirthday e il resto... lo tengo perme perché è cosa privata». E ride.E in Inghilterra danno il giocatoresempre più vicino con contrattoquadriennale.

HANDA, MATEO, DARDER Chiinvece pare sempre più lontano è

5SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

COSÌ IN CAMPO A SAN SIRO, ORE 18

PANCHINA:34 Rubinho, 77 Audero, 5 Ogbonna,

7 Pepe, 11 Coman, 22 Asamoah, 17 De Ceglie,

2 Romulo, 39 Marrone, 14 Llorente

SQUALIFICATI: nessuno

DIFFIDATI: Chiellini, De Ceglie, Lichtsteiner, Pereyra,

Sturaro, Vidal

INDISPONIBILI: Caceres

PANCHINA: 30 Carrizo, 6 Andreolli,

21 Santon, 26 Felipe, 55 Nagatomo,

17 Kuzmanovic, 20 Obi, 27 Gnoukouri,

93 Dimarco, 11 Podolski, 28 Puscas, 97 Bonazzoli

SQUALIFICATI: Hernanes

DIFFIDATI: Campagnaro, D’Ambrosio, Dodò, Palacio,

Shaqiri INDISPONIBILI: Guarin, Dodò, Jonathan,

Campagnaro

30. STORARI

20. PADOIN

27. STURARO

15. BARZAGLI

19. BONUCCI

6. POGBA

8. MARCHISIO

26. LICHTSTEINER

32. MATRI37. PEREYRA

9. MORATA33. D’AMBROSIO

77. BROZOVIC

91. SHAQIRI9. ICARDI

8. PALACIO

18. MEDEL

10. KOVACIC

23. RANOCCHIA

15. VIDIC

5. JUAN JESUS

1. HANDANOVIC

INTER4-3-1-2

JUVENTUS4-3-1-2

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ARBITRO Doveri di RomaGUARDALINEE Cariolato-Marzaloni

QUARTO UOMO Di LiberatoreADDIZIONALI Valeri-Calvarese

ALLENATORE: Mancini ALLENATORE: Allegri

GDS

-Juve

� APPIANO GENTILE (mdv) «Se giocherà spero che Xherdan faccia un grande match, ultimamente si sta allenando meglio...»: con la squalifica di Hernanes («Peccato, faceva pure gol importanti»), Mancini rilancia Shaq. Infortunato Guarin (nuova risonanza mercoledì), ecco che la zona interna tornerebbe a Brozovic, ultimamente diverso dalle prime apparizioni. «Ha avuto problemi di ambientamento come chi cambia città – riprende Mancio –: è successo anche a Xherdan e Santon, l’anno prossimo saranno tutti importanti». I punti persi sono troppi. «Quelli contro Fiorentina in casa, Torino, Udinese, Parma, Cesena e Samp mi hanno infastidito di più». L’altro interno dovrebbe essere Kovacic. Prima del match Toldo darà la maglia numero 4 di Inter Forever a Zanetti: sarà l’unica «4» nerazzurra che si vedrà in campo d’ora in poi.

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LE POSSIBILI SCELTE INTERISTE

Shaqiri serata da rilancioKovacic-Brozovic interni

Shaqiri, 23, e Podolski, 29, arrivati a gennaio LAPRESSE

� VINOVO (To) Fuori Buffon, Vidal, Pirlo, Tevez, Evra e Chiellini, ma Allegri non schiererà certo la Juve B: i bianconeri arrivano a Milano senza sei titolari, con il pensiero alla finale di Coppa Italia di mercoledì 20 a Roma ma decisa a non mollare in una sfida così importante per i tifosi. Niente turnover, infatti, per Pogba, Bonucci, Lichtsteiner, Marchisio, Pereyra e Morata. La bella notizia poi è il rientro di Asamoah tra i convocati dopo una lunga assenza. «Non è in lista Champions — dice Allegri — però ha bisogno di mettere minuti nelle gambe». Niente più tentazione di 4-3-3 per il tecnico: il modulo anti Inter sarà il consueto 4-3-1-2, con Padoin esterno sinistro in difesa, Marchisio in regia spalleggiato dal gioiello francese e da Sturaro, Pereyra sulla trequarti dietro Morata e Matri. L’unico indisponibile è Caceres.

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JUVE, POCO TURNOVER

Da Tevez a Buffon, big outMa ci sono Pogba e Morata

Kwadwo Asamoah, 26 anni, è stato fermo 6 mesi LAPRESSE

IL TECNICO BIANCONERO

Allegri, goduria doppia «Sms da Conte e Galliani»Mirko GrazianoINVIATO A VINOVO (TORINO)

«D ai, eccovi lo scoop:Conte mi ha man-dato un messaggio

dopo lo scudetto». Felice, sere-no e orgoglioso MassimilianoAllegri. E ieri, via agenzia, ilc.t. azzurro ha regalato altreparole al miele per la grandesemifinale di Madrid. Non so-lo Conte comunque. Il telefo-nino di Allegri è stato raggiun-to anche da altri vecchi amici,come Adriano Galliani e Mas-simo Cellino, «persone con le

quali ho avuto e ho ancora unrapporto vero».

IN FINALE CON MERITO E’ ve-ro che mancano ancora «alme-no due partite importanti —continua Allegri —, bellissimee stimolanti, come la finale diCoppa Italia e l’ultimo attodella Champions League», maindubbiamente un primo bi-lancio può essere già fatto.«Gli obiettivi fissati dalla so-cietà a inizio stagione eranochiari — spiega il tecnico li-vornese —, ovvero centrare ilquarto scudetto consecutivo eraggiungere i quarti di finale

di Champions League. Insom-ma, direi che ci siamo (sorri-de, ndr). Credo che questasquadra abbia valori impor-tanti e giocatori di livello mon-diale, e credo anche che ci sia-no ancora notevoli margini dimiglioramento. Nessuno pen-sava che saremmo arrivati aBerlino, finale conquistata conmerito, questo sia chiaro. Ra-gazzi di spessore i miei, senzacerti giocatori difficilmente sipossono raggiungere i tra-guardi centrati dalla Juventusdi Conte prima e da quella diAllegri oggi». Giusto e onestoriconoscimento a chi di fattoha trascinato la Juventus fuoridalle sabbie mobili di Calcio-poli.

FOTOGRAFIE... Passaggi chia-ve della stagione? Beh, fuoridal campo Max ha sempre ri-conosciuto l’importanza della

il fatto che la formazione che scenderà in campooggi a San Siro, nonostante non sia la migliorepossibile, sarà ampiamente competitiva. Già, èsempre Inter-Juve... E contro i nerazzurri, chenon possono permettersi passi falsi perché c’è inballo la possibile qualificazione all’Europa Lea-gue, Buffon o non Buffon, servirà tutto lo spiritoJuve, quello che ha guidato i ragazzi di Allegrinella lunga avventura europea, fi-no all’ultima impresa di Madrid.

AMARCORD Mentre i tifosi si pun-zecchiano online, gli juventini asognare il Triplete e gli interisti afare gli scongiuri perché questonon avvenga, il 2010 nerazzurro(scudetto, Coppa Italia e Cham-pions League) non deve essereeguagliato, tornano alla memoriagli episodi che hanno punteggiatoil derby d’Italia. A raccontare l’im-portanza della sfida è sufficienteun ricordo: la prima volta che ledue squadre si affrontarono nel campionato a gi-rone unico, il 19 marzo 1930, sulle tribune dellostadio di Corso Marsiglia a Torino era presenteaddirittura Sua Maestà Vittorio Emanuele III. Inquell’occasione vinse l’Inter 2-1 che poi conquistòlo scudetto. È facile immaginare che Sua Maestàavesse a cuore le sorti dei bianconeri, anche senon vi sono testimonianze sull’argomento. Oggi,a San Siro, non ci sarà il re, ma sessantamila spet-

tatori urlanti. E, in fondo, anche questo datospiega l’importanza della sfida. Gli interistihanno alcune date impresse nella mente. Il 4aprile 1954, i nerazzurri battono la Juve 6-0 equella resta la vittoria più larga contro i bian-coneri. Il 10 giugno 1961, a Torino, l’Inter sipresenta con la squadra Primavera. E’ una du-ra forma di protesta. La Federcalcio presiedu-

ta da Umberto Agnelli ha infattideciso di far ripetere l’incontroe questo non sta bene ai neraz-zurri che perdono 9-1. E poi c’èil giorno dei giorni, quello chenon si può proprio dimenticarenemmeno se ci si consegna allecure di uno psicoanalista: 26aprile 1998, Iuliano abbatte Ro-naldo in area juventina, rigoresolare, ma l’arbitro Ceccarini fafinta di nulla. Succede l’infer-no, l’Italia si divide come ai tem-pi del referendum tra monar-chia e repubblica nel 1946. Gli

interisti si sentiranno sempre vittime del pote-re auto-costituitosi (la famosa triade Bettega-Giraudo-Moggi) e gli juventini, nonostante lesentenze di Calciopoli e la revoca di due scu-detti, non accetteranno mai di accomodarsi sul banco degli imputati. Ecco perché Inter-Ju-ve non sarà mai una partita come le altre. Lanormalità, da una sfida simile, è abolita.

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Oggi sono attesi60 mila spettatori:anche questospiega l’importanza

Nel 1983 il pullman interista fu assalitoda juventini: vetrirotti, Marini ferito

LA CHIAVE

Ronaldo-Iuliano del 1998 non sanzionato da Ceccarini (1); nel 2012 l’Inter è la prima a vincere allo Stadium (2); il litigio Osvaldo-Icardi dell’andata (3); la vittoria interista più larga è del 1954 (4); juventini assaltano il pullman dell’Inter nel 1983: Marini ferito (5); uno dei 9 gol della Juve ai giovanidell’Inter nel 1961 (6) OLYMPIA-PEGASO-AP-IMAGE-OMEGA

32

45

9-1� il risultato più rotondo in questa sfida: vinse la Juve, 10 giugno 1961. I milanesi risposero con il 6-0 del 4 aprile 1954

9� i giocatori a segno delle due squadre: Vidal (3), Icardi, Marchisio, Matri e Palacio (2), Caceres, Chiellini, Lichtsteiner e Tevez (1)

28� i punti in più della Juve sull’Inter (80 a 52); l’anno scorso i nerazzurri finirono staccati di 42 lunghezze (102 a 60)

società, solida nel respingerele iniziali assurde contestazio-ni del popolo bianconero. Incampo, «mi viene in mente lavittoria contro il Napoli (3-1)al San Paolo, conquistata conil carattere in un momentoparticolarmente delicato. Lì,ho capito che il gruppo avevala fame giusta». Un’ultimaistantanea Allegri la dedica alBuffon di Madrid: «Un fuori-classe vero, il migliore da 20anni. Gigi ha l’entusiasmo diun ragazzino, mezzi tecnicifantastici e qualità umane fuo-ri dal comune. Ha dimostratotutto il suo valore: ha fatto unapartita straordinaria». Insom-ma, con un Buffon così, oltre-tutto a Berlino, si può davverosognare: «Sì, ma godiamocimomento per momento senzaansie o ossessioni, altrimenti arriviamo cotti in Germania».

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� «Complimenti alla Juventusper il traguardo raggiunto grazie all’ottimo lavoro svolto da Allegri, dai calciatori e dai dirigenti». Il c.t. azzurro Antonio Conte, ex allenatore bianconero, si è congratulato con la Juve finalista di Champions e con il Napoli e la Fiorentina, semifinaliste di Europa League, per la grande stagione nelle coppe del calcio italiano. «Dobbiamo essere orgogliosi delcammino dei nostri club a livello internazionale siamo riusciti a conquistare l’accesso alla finale di Champions e a portare due squadre alla soglia della finale di Europa League».

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Il c.t. applaude«Bravo Max,ottimo lavoro»

Massimiliano Allegri, 47 anni, prima stagione alla Juve LAPRESSE

6 SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

� Ultima giornata di stagione regolare del campionato Primavera. Si gioca oggi con un posticipo, Entella-Modena, domani alle 15.Fiorentina, Torino, Inter, Milan e Roma sono già alla Final Eight di giugno in Liguria. Il Bari accederà se nell’ultimo turno farà almeno gli stessi punti della Lazio. Già qualificate ai playoff (otto squadre ammesse) Spezia, Juve, Udinese più l’esclusa dalla qualificazione diretta tra Bari e Lazio.La Samp è ai playoff se fa almeno un punto, oppure se perde e il Parma non vince: in alternativa, dentro i gialloblù. Il Chievo è ai playoff se fa almeno un punto, oppure se il Cesena non vince: in alternativa, dentro i romagnoli. Palermo, Empoli, Catania e Napoli (tutte a 45 punti, con il Napoli a 43) si giocano gli ultimi due posti.Il programma (ore 15).Girone A Bologna-Fiorentina, Carpi-Genoa, Juventus-Parma, Samp-Spezia, Varese-Torino, Entella-Modena (domani alle 15). Trapani-Pro Vercelli 2-1 (già giocata)Girone B Chievo-Milan, Cittadella-Udinese, Inter-Verona, Perugia-Brescia, Sassuolo-Pescara, Lanciano-Cesena, Atalanta-Cagliari (ore 12, diretta RaiSport2).Girone C Bari-Avellino, Catania-Frosinone, Crotone-Roma (ore 11), Latina-Livorno (ore 16), Lazio-Ternana, Napoli-Empoli, Vicenza-Palermo.

PRIMAVERA

Bari e Lazio per le finaliVolata playoff

Roma-Nainggolanfuturo a rischio e Juve in agguato1Sabatini vede il Cagliari: ballano 4 milioni. Incrocio tra il belga e Pogba e la prenotazione del Barcellona

Carlo LaudisaMILANO

twitter@claudisa

I n silenzio adesso la Juvepunta su Radja Nainggo-lan. Il centrocampista bel-

ga è da tempo nei pensieri diMax Allegri e il duo Marotta-Paratici si sta dando da fare perdistricarsi nella ragnatela dellacomproprietà fra la Roma e ilCagliari. Proprio ieri a Milanoil d.s. giallorosso Walter Saba-tini ha incontrato FrancescoMarroccu, il collega del clubsardo. Sul piatto c’erano anchele posizioni di Astori e Ibarbo,ma la portata principale non èstata ancora servita: i tempi dicottura sono ancora un po’ lun-ghi. La Roma appare dispostaad offrire 11 milioni per rileva-re l’intero cartellino, mentre inSardegna contano di portarnea casa 15. Insomma, la distan-za è ancora sostanziosa e sa-ranno necessari nuovi abboc-camenti per evitare il pericolodelle buste tra poco più di unmese. Va ricordato che l’opera-zione è nata con un prestito ini-ziale di 3 milioni di euro arric-

chito dai 6 milioni investiti daigiallorossi per ottenerne la pri-ma metà. Ma è chiaro che lacontesa vede altri importantiattori nell’ombra. Da mesi siparla del Manchester United,tuttavia negli ultimi tempi èstato il club di corso GalileoFerraris a gettare le basi di unsorpasso per certi versi sor-prendente. Non è da escludereche Roma e Cagliari, strada fa-cendo, decidano di pilotare ilriscatto verso il club di Pallottacon il patto di dividere gli utili

della (probabile) rivendita. Equi viene il bello. Quanto valeNainggolan? E quanto la Juve èdisposta a spendere per portar-lo a Torino? L’arma del bluff inquesti frangenti fa comodo atutti. Anche perché nel segretodi un’urna può spuntare qual-siasi offerta.

ATTESA L’interessato non vivecerto questa situazione con se-renità. Ora ha un contratto da1,8 milioni netti sino al 2018,ma Radja aveva la promessa diun adeguamento, sinora rin-viato. L’offerta da 2,5 milioni netti non lo soddisfa, ne vor-rebbe almeno 3. La differenzanon è enorme, ecco perchéquesto stallo è strano. La Romaha gli obblighi di rientro impo-sti dal fair-play finanziario esenza i proventi certi dellaChampions non può dare perscontata la conferma del belga.

OFFERTE Sullo sfondo ci sono isondaggi delle grandi d’Euro-pa: City, Psg, Barcellona e Re-al. Guarda caso tutti i club inte-ressati a Paul Pogba. Le stradedel mercato sono chiare: chi non arriva al francese (o se ne

priva) guarda con interesse al-l’ex cagliaritano. Il suo agente,Alessandro Beltrami, in questafase deve tenere i nervi saldi.Anche perché per un po’ biso-gna aspettare. L’impressione èche anche stavolta la Juve ab-bia fatto le mosse giuste. Già aitempi di Cagliari il club bianco-nero s’era fatto avanti con Cel-lino, allora spronato da Conte.Quindi il giocatore sa bene chetra i campioni d’Italia è moltoben visto, nonostante lui (incuor suo) dalla Capitale reste-rebbe volentieri.

LUSINGHE Nei pensieri bianco-

neri la conferma di Pogba è unmust, tuttavia il mercato conti-nua a portare tentazioni. Pren-diamo quell’offerta del Barcel-lona, disposto a bloccarlo subi-to lasciandolo a Torino sino algiugno 2016. Un’operazioneche, però, va posta al vaglio delnazionale francese: magari luitra un anno preferisce andarealtrove. Di sicuro la confermadel Polpo farebbe felici tutti,ma è opportuno che nel frat-tempo la società batta altrestrade. E poi non è detto chel’arrivo di Nainggolan escludala conferma di Paul.

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� 1. Paul Pogba, 22 anni, centrocampista, alla Juve dal 2012 LAPRESSE

� 2. Radja Nainggolan, 27 anni, è alla Roma dal gennaio 2014 LAPRESSE

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� Ecco gli spostamenti dopo gli impegni nelle coppe europee: Juve-Napoli, con la premiazione Lega, va sabato 23 alle 18 per agevolare la festa scudetto. Genoa-Inter si giocherà sabato 23 alle 20.45, Palermo-Fiorentinadomenica 24 alle 15 e Milan-Torino domenica 24 alle 20.45.

CAMBI DEL CALENDARIO

Juve-Napolisabato 23 alle 18Poi Genoa-Inter

Seria ARIl derby d’Italia

7SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

8 SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Sacchi: «Una vergognail Triplete senza italiani»1L’ex c.t. azzurro al Salone del Libro di Torino: «Grazie alla Juventus è tornato il sole sul nostro calcio. Altro che Mou». Oggi la replica di Thohir

Matteo Dalla ViteMILANO

F rainteso oppure no? Chis-sà: eppure le frasi sonopiuttosto nette, delineate

e soprattutto «dilanianti» per leorecchie degli interisti. ArrigoSacchi, che la storia del calciol’ha saputa fare, rischia di avermesso in piedi un’altra storiadifficile da districare. L’ex tec-nico di Milan e Nazionale si èinfatti lasciato andare a un altrovirgolettato che potrebbe alza-re un polverone. Anzi: che ilpolverone l’ha già alzato, vistoche anche sui social si è scate-nata una reazione indignata daparte dei tifosi nerazzurri e cheoggi molto probabilmente ilclub interista diffonderà urbi etorbi il proprio dissenso.

UNA VERGOGNA Il tutto prendepiede al Salone del libro di Tori-no, in un dibattito calcistico digiovedì sera scorsa. «L’ultimaCoppa dei Campioni vinta fudell’Inter senza nessun italianoin campo: una vergogna» il sun-to del concetto sacchiano. E lereazioni non sono mancate: diMarco Materazzi, di Ivan Rami-ro Cordoba ma anche dell’Interche oggi con il presidente ErickThohir o con il vicepresidenteJavier Zanetti darà una rispo-sta. Perché il virgolettato del-

l’ex tecnico di Fusignano fa let-teralmente così: «E’ tornato ilsole sul calcio italiano grazie al-la Juventus - ha detto Sacchi -, esperiamo che questo sole rendaal calcio italiano ma anche al-l’altra Italia. L’ultima volta cheabbiamo vinto una Coppa deiCampioni è stata con l’Inter incui non c’era nemmeno un ita-liano: questa è assolutamente,a parer mio, una vergogna. Pur-troppo qui, pur di vincere, ven-deremmo l’anima al diavolo».

LE REAZIONI Ivan Ramiro Cor-doba, che il Triplete l’ha vintocon l’Inter di Mourinho, fa unasmorfia eloquente e preferiscedire «No comment». Il tackle,allora, lo fa Marco Materazzi,italianissimo che la Championsl’ha alzata. «Ah» dice come rea-zione d’impatto Matrix. Poi ag-giunge: «Mi chiedo: se il suoMilan non avesse avuto gliolandesi avrebbe vinto tutto?».Oggi, probabilmente, l’Inter da-rà la propria versione e visionesull’inciampo sacchiano.

IL COLORE Inter che già nonaveva preso bene un’altra frasedell’ex ct pronunciata tre mesifa. Di ritorno dall’aver visto lafinale (a Pisa) dell’ultimo Tor-neo di Viareggio Inter-Verona epresenziando al Trofeo Mae-strelli (a Montecatini Terme),Arrigo Sacchi aveva detto. «Neinostri settori giovanili ci sonotroppi giocatori di colore». Inquel frangente - e contattato dalla Gazzetta - l’Arrigo avevapoi dichiarato: «Mi hanno travi-sato, figuratevi se sono razzi-sta. Ho solo detto che ho vistouna partita con una squadrache schierava 4 ragazzi di colo-re. La mia storia parla chiaro,sono stato tra i primi a schieraregiocatori come Gullit eRijkaard, e andate a vederequelli che ho fatto comprare alMadrid. Non c’entra il razzi-smo, dico che stiamo perdendoorgoglio e identità nazionale».

CHE CI FREGA Identità naziona-le che probabilmente volevasottolineare anche al Salone delLibro. «In tutti i paesi del mon-do - ha continuato Sacchi a To-rino - spesso giocano i ragazzidi quel paese. Anche al Real,dove comprano i giocatori piùfamosi al mondo, vogliono de-gli spagnoli. A noi, però, di que-sto non ce ne frega: basta vince-re». La storia non finirà qui.

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Serie ARIl derby d’Italia

Arrigo Sacchi, 69 anni, qui con l’ex presidente dell’Inter Massimo Moratti, 70. BOZZANI

L'ANALISIdi PAOLO CONDÒ

CARO ARRIGOSBAGLI,DIMENTICHIBALO E MATRIX

L e parole sono importanti e il nostroamico Arrigo Sacchi

ieri ne ha sbagliata una in modo grave, definendo una «vergogna» il fatto che l’Inter abbia vinto la Champions del 2010 con una squadra interamente composta da stranieri. A parte il fatto che non è vero, perché da Materazzi a Balotelli in quella rosa di italiani ce n’erano, non può mai essere una vergogna ciò che è consentito dai regolamenti, specie in un mondo nel quale di norme e leggi ci si fa spesso beffe. Chi scrive considera il calcio più bello della sua vita quello dei tre stranieri per squadra, e il Milan di Gullit, Van Basten e Rijkaard era il re di quel periodo; ma se i tempi hanno aggiornato limiti e regole, definire vergognoso chi vi si è adattato non è un’opinione ma un insulto. E nel ribadire l’affetto per uno degli uomini che hanno cambiato la storia del calcio, ci spiace che si stiano moltiplicando le occasioni in cui è necessario riprendere le sue parole per spiegarle (non è certo razzista, quella di Viareggio fu una gaffe) o , come in questo caso, per criticarle.

MARCO MATERAZZIEX DIFENSORE INTER

MI CHIEDO, SE IL MILAN DI ARRIGO SACCHI

NON AVESSE AVUTOGLI OLANDESI AVREBBE

VINTO TUTTO?

Marco Materazzi, 41 LAPRESSE

TRA CAMPO E MERCATO

Missione ArgentinaL’Inter è piombatasu Driussi e Pavon 1Nel mirino i talenti di River e Boca.La Sampdoria vuole Andreolli. Oggi Icardicontro la «sua» Juve

Matteo BregaLuca TaidelliMILANO

F osse un cestista, sarebbeperfetto: tira con il 100%di realizzazione. Tutto

sommato va bene così anche dacalciatore: 4 partite, 5 gol allaJuventus. Siamo sempre qui, aruotare intorno all’albero dellacuccagna che si chiama MauroIcardi. Oggi pomeriggio prove-rà a restare in media. Segni,dunque, esisti. L’apparizione diIcardi non avvenne casualmen-te: era l’Epifania del 2013 quan-do a Torino arrivarono duescossoni. Stessa stagione, quat-tro mesi dopo: altro timbro. Trai motivi che hanno spinto l’Intera puntare su di lui ci sarà statoanche questo feeling con il golalla Juve. Scelta ripagata: ungol l’anno scorso, uno all’anda-ta. Nella settimana del rinnovofino al 2019 (diventerà l’interi-sta più pagato) arriva l’avversa-rio preferito.

OCCHI SU DRIUSSI E PAVON Ild.s. Ausilio in Sudamerica vole-va velocizzare alcune situazionicon River e Boca: Driussi (‘96,seconda punta), Kranevitter

(’93, mediano), Pavon (’96, at-taccante esterno) e Mammana(’96, centrale e terzino destro).In particolare gli occhi erano suDriussi e Pavon. Ausilio torneràdal Sudamerica martedì.

HANDA OUT, CECH IN? Questio-ne Handanovic: lui vuole gioca-re la Champions (come detto daMancini) e riprende quota Cechche il Chelsea libererebbe unanno prima della scadenza.Nella lista dei «contro» c’è lo sti-pendio. Alternative? Reina(Bayern), Sportiello (Atalan-ta), Perin (Genoa), Mandanda(Marsiglia), Romero (Samp) eMirante (Parma). Ma non vaescluso che Samir resti. In Spa-gna scrivono che Darder è a unpasso: idea vecchia e in realtà ilmediano arriverebbe dopo Ya-ya Tourè, Thiago Motta, Allan eLucas Leiva. La Samp vorrebbeAndreolli. Offerti circa 3 milio-ni, l’Inter ne chiede 4. Nellachiacchierata però potrebbero finire anche Soriano, Obiang oqualche altro elemento.

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L’argentino Sebastian Driussi, 19

9SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

sta». Ma uno studente universitario (Scienze Poli-tiche) destinato a gestire il colosso Saras, la piùgrande raffineria di petrolio europea, non può al-lenarsi in modo serio e costante. E perciò il calcioresta confinato nei due campi regolamentari chepapà Angelo fa realizzare nelle sue tenute di Im-bersago e Forte dei Marmi.

I 30-40 ANNI: SI GIOCA Qui, negli anni Settanta-Ottanta, Massimo raduna spesso i campioni di ie-ri per accanite partitelle. Qualche volta spunta Ri-vera, l’anima milanista. Sì perché il derby mene-ghino viene vissuto con minore asprezza rispettoal confronto con i bianconeri. Intanto, dopo ilcrudele 1967 (terza coppa Campioni e quarto scu-detto persi incredibilmente) papà Angelo avevadeciso di farsi da parte (1968: Inter a Fraizzoli). Isuoi figli maschi si dedicano alla Saras, che si sta

espandendo: frequenti i viaggia Londra, dove si fa il prezzo del«barile», così la Premier entranel sangue di Massimo. La fami-glia (assai unita) trascorre levacanze fra Stintino e la Versi-lia, dove al Forte non sono rarigli incontri con gli Agnelli: la vi-ta dei vip ha percorsi e incrociobbligati. Fra l’altro un amicocarissimo, Giammaria Viscontidi Modrone, è diventato cogna-to di Umberto, a sua volta amicodi Gian Marco. E quindi Massi-mo vede praticamente nascereAndrea, il presidente di oggi.Ernesto Pellegrini, intanto, su-bisce il dominio di Berlusconi,ma riesce a conquistare duecoppe Uefa e uno scudetto-re-cord nel 1989. Da lì un declino

che Moratti segue sempre più da vicino. Finché...

I 50 ANNI: PRESIDENTE! Nel febbraio 1995 ri-porta, a furor di popolo, l’Inter in famiglia (a pro-posito, sono cinque i figli avuti dalla moglie Mil-ly), quasi fosse il regalo per i cinquant’anni. E quicomincia un cammino verso la gloria irto di osta-coli e peripezie. Moratti si dimostra da subito unpresidente generoso negli investimenti e il fasci-no della Grande Inter, immutato, lo induce a chia-mare in società molti dei campioni di ieri. Mazzo-la fa il mercato, Corso il settore giovanile, Suarezil talent scout, Facchetti il team manager, Prisco eVisconti i vice presidenti... Ma il calcio del dopoBosman è una brutta bestia: mentre il presidentecerca di individuare il nuovo Helenio Herrera, siavverte di più la mancanza del nuovo Italo Allodi.

Nicola Cecere

S ettanta candeline sulla torta di Inter-Juve, la sfida della sua vita: l’ingegnosaimprenditoria lombarda e la grandefabbrica torinese, i Moratti e gli Agnel-li, la crema di Milano e quella di Tori-

no... Più speciale di così («già, uno scherzo deldestino») questa serata non poteva proprio essereper Massimo, quello che dei sei figli di Angelo haereditato anche il pallone. Sì, d’accordo, non èpiù il presidente, nemmeno onorario, avendoscelto da qualche mese di essere «solo» un azioni-sta, sia pure di peso. Però resta nerazzurro den-tro, resta il tifoso numero uno di questa squadrache ha segnato la sua vita: l’Inter è il romanzo diuna famiglia innamorata. Qui proviamo a riper-correre le tappe salienti dellafantastica avventura, avverten-do il lettore che da Adriana (laprimogenita di Angelo ed Ermi-nia) a Gioia, passando per GianMarco, Mariarosa (Bedy: la pa-sionaria) e Natalino e coinvol-gendo naturalmente tutti i ri-spettivi coniugi e rampolli, i Moratti si alzano ogni mattinacon l’Inter che li attende a cola-zione. Poi si pensa al lavoro...

I 10 ANNI: REGALONE E alloraimmaginatevi la gioia di Massi-mo, bambino piuttosto abile colpallone, quando papà Angeloannuncia di aver acquistato lasocietà. Gian Marco è già ungiovanotto, lui è alle elementa-ri. Maggio 1955, la cavalcata hainizio. E anche se non riserva subito grandi risul-tati, poter frequentare lo stadio nei suoi meandrivietati alla folla, vedere i calciatori che si prepara-no, andare agli allenamenti... beh, per un ragaz-zino è eccitante.

I 20 ANNI: I TRIONFI Nel 1965 l’Inter è nel pienodel suo ciclo magico (tre scudetti, due coppeCampioni, due Intercontinentali). E Massimo,presente dappertutto, può goderselo da coetaneodi Mazzola e Facchetti, Burgnich e Guarneri, Be-din e Jair... Picchi e Suarez, più grandi, lo affasci-nano col loro carisma, chi lo conquista di più conla classe è Mariolino Corso, il piede sinistro di dio.Ricorda Mazzola: «Moratti trattava bene la palla,mancino, tocco felpato, estroso. Ci sapeva fare,tecnicamente era all’altezza di un professioni-

IL COMPLEANNO CONTENUTOPREMIUM

SETTANT’ANNI DI CALCIO E INTERAUGURI... PRES

Moratti

A 10 ANNI ERA IL FIGLIO DEL PROPRIETARIOA 20 GUARDAVA LA GRANDE INTER,

A 65 VINCEVA IL TRIPLETE. E OGGI SONO 70

Quindi gli investimenti, massicci, e l’arrivo di tan-ti campioni producono cocenti delusioni (gli scu-detti persi nel 1998 e nel 2002) e un unico succes-so: la coppa Uefa di Parigi (3-0 sulla Lazio).

I 60 ANNI: TRIPLETE Fra bilanci da ripianare eperiodici travasi di bile per un ambiente inquina-to, percepito come ostile ma difficile da bonifica-re, la svolta che fa della sua Inter una macchinada guerra arriva poco dopo i 60 anni, con l’ingag-gio di Roberto Mancini in panchina e con l’inchie-sta sulle attività extra calcio di Luciano Moggi chenel 2006 determinano le sentenze di Calciopoli. AMoratti viene assegnato lo scudetto tolto alla Ju-ve (scivolata in B), non ha imbarazzi ad accettarloanzi lo considera una sorta di certificato di one-stà. Roberto Mancini rompe il ghiaccio con la cop-pa Italia, poi due scudetti di fila (grazie Ibra) dan-no il là alla prepotente ascesa verso il Triplete rea-lizzato dal nuovo Herrera, finalmente scovato inPortogallo: José Mourinho firma due annate esal-tanti, irripetibili.

70 ANNI: CIN CIN Oggi che gli anni sono diventa-ti settanta, Massimo sta incoraggiando il suo ere-de Thohir, alle prese con un compito arduo, e ilsuo pupillo Mancini sacrificato, ai tempi, soloperché Mourinho garantiva maggiore esperienzainternazionale. In giornata il presidente di ieri ri-ceverà auguri dal mondo nerazzurro e magari ri-penserà ai tanti gioielli regalati al suo popolo. Ro-naldo, Vieri, Ibra, Milito, Crespo, Zamorano, Bag-gio, Palacio, Cruz, Djoarkaeff, Sneijder, Adriano,Figo, Cassano, Balotelli (più l’amatissimo Zanet-ti). Dai suoi diciotto anni di gestione emerge unosquadrone di fuoriclasse fra centinaia di acquistidispendiosi (ma c’è pure qualche affarone tipoIbra al Barça per 50 milioni più Eto’o), una verti-ginosa caccia ad attaccanti e fantasisti perché ilpallone deve divertire. E in panchina? Beh, Alva-ro Recoba, naturalmente, il preferito, il più genia-le, agli occhi del patron: lo avrebbe schierato sempre fino al 90’ laddove tanti (troppi per lui...)allenatori lo hanno utilizzato part-time. Sì, chia-ro, ci sono state scelte sbagliate (Roberto Carlos ePirlo andavano tenuti) e soldi spesi male (Ram-bert, Caio, Keane, Sukur, Quaresma...) che han-no pesato sui conti societari. Del resto se vuoi vin-cere spesso non riesci ad avere il bilancio in atti-vo, questo almeno dice il calcio moderno deglisceicchi. E infatti questo è stato il modo di conce-pire il calcio di Moratti, proteso a onorare la me-moria di suo padre rinnovandone i fasti, tifoso frai tifosi, senza secondi fini: compito pienamenteassolto in tanti anni intensi di una vita non bana-le. Ma siccome anche i pozzi di petrolio hanno unfondo, a un certo punto ha dovuto dire «passo».

A questo penserà stasera l’ex presidente andan-do, forse, a San Siro per l’ennesima sfida alla Ju-ve. La partita a cui tiene di più. «Per noi l’Europasarebbe preziosa e quindi bisogna vincere. Maga-ri li troveremo anche un po’ stanchi, possiamofarcela. E così passerei un compleanno sereno fi-no a mezzanotte». Una torta che si rispetti an-drebbe sempre completata con la ciliegina... Inogni caso, cin-cin.

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In grande, Massimo Moratti con la Champions. Qui sopra: 1. Il presidente con Ronaldo, campione simbolo dei primi anni di gestione 2. Moratti con la maglia di Recoba, il suo preferito3. Moratti con Facchetti e il figlio Angelo Mario nel 1982AP - ANSA - DIPAG

L'IDENTIKIT

MASSIMOMORATTINATO A BOSCO CHIESANUOVA (VR)IL 13 MAGGIO 1945PROPRIETARIO DELL’INTERDAL 1995 AL 2013

Massimo Moratti è figliodi Angelo Moratti, il presidente della Grande Inter. Ha comprato l’Inter nel 1995 da Pellegrini. Da proprietario del club ha vinto 5 scudetti (uno assegnato dopo Calciopoli), una Champions, una Intercontinentale, una Coppa Uefa, quattro Coppa Italia, quattro supercoppe italiane. Nel 2013 ha lasciato la maggioranza a Erick Thohir ed è stato per un breve periodo presidente onorario. Oggi è semplicemente azionista di minoranza.

MASSIMO MORATTIEX PRESIDENTE INTER

CON LA VITTORIA PASSEREI

UN COMPLEANNO SERENO

PER NOI L’EUROPA SAREBBE PREZIOSA

LA JUVE FORSEÈ UN PO’ STANCA

Serie ARIl derby d’Italia

10 SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Nicola Berardino Alessio Da Ronch

I graffi della direzione diMassa sono ancora eviden-ti. Stefano Pioli cerca però

di andare oltre l’arbitraggio didomenica contro l’Inter. Unasconfitta che ha impedito allaLazio un nuovo sorpasso sullaRoma per il secondo posto.«Credo che sia sbagliato guar-dare indietro, però spero checontro la Sampdoria il migliorein campo sia Mazzoleni - dichia-ra con tono netto il tecnico - eche siano le prestazioni delledue squadre a decidere il risul-tato». La designazione di Maz-zoleni per la sfida di stasera aMarassi ha rispolverato vecchimalumori, legati alla gara colMilan del 24 gennaio all’Olim-pico con un paio rigori negatialla Lazio che vinse per 3-1.

CARICA A Pioli ora interessa so-lo spingere al massimo. «Ci aspettano quindici giorni deci-sivi. Per noi tre gare di campio-nato che saranno tre finali. Inmezzo anche la sfida che vale laCoppa Italia. Siamo felici di tro-varci in un momento come que-sto e lo affrontiamo con grandeentusiasmo». Oggi, con laSamp. «Partita per noi fonda-mentale. Contro un avversarioche sta facendo un ottimo cam-pionato, si vede il gran lavoro diMihajlovic. Noi dovremo essereaggressivi, mi aspetto una par-tita piena di duelli e di contra-sti». Pioli ricarica le batteriedella squadra: «Abbiamo una nostra mentalità di gioco. C’èqualità e abbiamo segnato tantigol (65, primato di Serie A, con-diviso con la Juventus, ndr).

Siamo lì dove sognavamo di es-sere». Pesano però le assenze.Squalificati Marchetti e Mauri-cio, infortunato Biglia. Ma tor-na Lulic e De Vrij rientra tra iconvocati. Pioli ripensa al 4-3-3con Ledesma in regia e Mauri inpanchina. Mercato: piace il di-fensore Hysaj dell’Empoli. Ri-dotta l’inibizione del d.s. Tarefino al 22 maggio (prima era si-no al 25).

LA FORZA DELLA MENTE Liberitutti. Sinisa Mihajlovic ha il do-no dell’elasticità: sa essere duroche più duro no si può, ma saanche trasformarsi all’improv-viso in una sorta di compagnodi spogliatoio. Ieri, all’improv-viso, ha cancellato la seduta diallenamento prevista nel pome-riggio: «A questo punto dellastagione - spiega - i giocatori so-no cotti mentalmente, così pre-ferisco che siano liberi di testa,per dare il massimo in una par-tita fondamentale. Quando gio-cavo mi faceva molto piacereavere un giorno di riposo dalmio allenatore. Abbiamo prepa-rato la torta, ora dobbiamo met-terci sopra la ciliegina e man-giarcela. Ci troveremo di frontela Lazio, che è fortissima, manoi in casa abbiamo perso solocontro la Juventus e possiamobattere chiunque. Per riuscirciin questa occasione, però, do-vremo sfruttare al massimoogni occasione».

TANDEM D’ORO In uno stadioche si preannuncia entusiasta,insomma, Mihajlovic vuole sca-tenare il talento e la qualità deisuoi attaccanti. Nonostante laprova opaca, con tanto di sosti-tuzione a Udine, sembra orien-tato a concedere ancora un po-sto da titolare ad Eto’o, al fiancodi Muriel. Fino all’ultimo, però,resta aperto il ballottaggio tra l’attaccante camerunense eBergessio. In difesa rientreran-no dalla squalifica De Silvestri eRomagnoli, a centrocampo in-vece il dubbio è tra Acquah, pro-babilmente il favorito, e Dun-can, con quest’ultimo recupera-to dopo il piccolo problema fisi-co accusato a inizio settimana.

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Stefano Pioli, 49 anni, primo campionato alla guida della Lazio LAPRESSE

LA VOLATA CHAMPIONS

In MAIUSCOLO le gare in trasferta

difficilemediaDIFFICOLTÀ: facile

STATO DI FORMA: scarso buono ottimo

36ª 37ª 38ª

SAMPDORIA Roma NAPOLI

Udinese LAZIO Palermo

Cesena JUVENTUS Lazio

La 2ª classificata va direttamente alla fase a gironi, la 3ª ai playoff (18-26 agosto)

ROMA PT. 64

NAPOLI PT. 60

LAZIO PT. 63

JUVENTUS campione d'Italia

GDS

IL CASO

Derby il 25 maggio?La Lazio insiste,la Roma è contraria1La Lega decideràlunedì: c’è il rischiodell’ordine pubblicoe della viabilitàE il Napoli che dice?

Claudio Lotito, 58 anni, presidente della Lazio dal 2004 ANSA

Alessandro Catapano

F in dove arriva il poteredi Claudio Lotito? Lascelta di data e orario

del prossimo derby di Romadarà una risposta chiara. Ie-ri la Lazio ha chiesto uffi-cialmente alla Lega di posti-cipare il calcio d’inizio dellapartita, originariamente fis-sato alle ore 15 di domenica24 maggio, a lunedì prossi-mo. Il motivo è noto — l’an-ticipo della finale di coppaItalia con la Juventus al 20maggio, «solo» tre giorni emezzo prima del derby —ma non per tutti poggia susolide basi. La Roma ha co-municato, seppur privata-mente, la sua contrarietà.Sky, a cui il rinvio del matchin un giorno feriale provo-cherebbe un danno, ha giàinviato in Lega una lettera didiffida. Una sorta di avvisoai naviganti. Come quelloche le autorità di Pubblicasicurezza, Osservatorio intesta, hanno fatto pervenirealle società: il derby di Ro-ma presenta un livello di ri-schio massimo, impossibilegiocarlo di sera, come già in-dicato all’inizio della stagio-ne. Ecco perché ieri, per ore,ha preso piede l’ipotesi di

fissare l’inizio della partita alle15 o alle 17 di lunedì. Ma, nelcaso, per le inevitabili chiusureal traffico, ormai una triste ne-cessità allo stadio Olimpico,con effetti catastrofici sulla viabilità di un intero quadrantecittadino. Un rischio che né ilsindaco Marino né il neopre-fetto Gabrielli vogliono corre-re. Oltretutto, assecondare larichiesta della Lazio potrebbecreare un precedente imbaraz-zante, perché in futuro qualun-que squadra impegnata il mer-coledì in Champions potrebbechiedere, e a quel punto otte-nere, di giocare il turno di cam-pionato non prima del lunedìsuccessivo. Senza contare la prevedibile reazione del Napo-li, il cui impegno con la Juven-tus è stato posticipato alle20.45 di domenica, non lune-dì, di fronte ad uno spostamen-to del derby delle romane, concui è in lotta per un posto inChampions League. Cosa di-rebbe De Laurentiis?

CHI VINCERÀ? La Lega di A co-municherà la sua scelta nonprima di lunedì pomeriggio.Vedremo solo allora a qualipressioni Beretta non sarà sta-to in grado di resistere. L’alle-natore della Lazio Stefano Piolinon può che augurarsi che allafine vinca Lotito: «Credo siacorretto spostare il derby, tuttele squadre devono poterselagiocare alla pari. Del resto,quando c’è una partita di Euro-pa League viene sempre posti-cipato il turno successivo».Già, ma quelle sono gare che sigiocano di giovedì.

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nare presto in Italia. La Sampaspetta un confronto conMihajlovic, perché Sinisa negliultimi giorni ha fatto capire chec’è una possibilità di continuareinsieme. Però sta pian pianoprendendo una decisione: senon sarà Sinisa, sarà l’altro ex,quello con i guanti. Sarebbe uncambio forte.

SARRI NUMERO 2 Sinisa è pas-sato dal campo alla panchinasenza passare dal via - subito vi-ce di Mancini, poi capo allenato-re - mentre Zenga ha fatto il rap-presentante di aspirapolveri e ha

accumulato conoscenza in trecontinenti. In compenso, condi-vidono un carattere forte: se c’èqualcosa che non gradiscono,tendono a dirlo senza convocaregli ambasciatori. Zenga ha in-contrato Ferrero e l’incontro èandato bene. Diciamo che la per-sonalità è piaciuta e per la Sampaccontentare la richiesta econo-mica non sarebbe un problema.«Coach Z» è il numero uno dellalista. E il numero 2? Guardate lagiornata 37: Empoli-Samp. Il nu-mero 2 probabilmente è Sarri,con Donadoni, Mandorlini e Ia-chini valutati, mentre Di France-

sco guarda da più lontano.

PASTORE E CAVANI La fine dellatrattativa con Paulo Sousa, sal-tata per problemi personali del-l’ex juventino, ha aperto le possi-bilità. Zenga magari chiederà lasolita «clausola Inter» - più o me-no, «se mi chiamano a Milanovado» - ma è presto. Chiaro chela decisione comporta una sceltaprogrammatica. Un altro annocon Mihajlovic porterebbe ga-ranzie ma anche possibili terre-moti nei rapporti con la dirigen-za. La svolta Sarri sarebbe unsalto nel buio (possibile ripeta ilcapolavoro di artigianato di Em-poli?) e un affascinante esperi-mento tecnico. Zenga invece èuna soluzione non catalogabile:ha carattere italiano e formazio-ne internazionale. In A ha salva-to due volte il Catania vincendo4-0 a Palermo - questa in Siciliasi ricorda per decenni - e in rosa-nero è durato pochi mesi ma hafatto battuto 2-0 la Juve con Pa-store e Cavani. Una cosa è sicu-ra: con lui, non ci si annoia.

© RIPRODUZIONE RISERVATAWalter Zenga, 55 anni REUTERS

Serie AR

PERCHE’ VEDERESAMPDORIA-LAZIOSfida Capitale a Marassi. Le motivazioni le hanno entrambe, gli attaccanti pure, ma nella sfida tra Klose (12 gol) ed Eto’o (1), 70 anni in due, sembra il tedesco ad avere più birra.Marassi, ore 20,45

Pioli scalda Mazzoleni«Sia il migliore in campo»1Il tecnico della Lazio punge l’arbitro dopo le polemiche con l’Inter Mihajlovic cancella l’allenamento della Samp: «Ai miei serve relax»

DOMANI DORIANO

Casting per il dopo-SinisaZenga e Samp promessi sposi1L’ex portiere di Inter e blucerchiati è il preferito da Ferrero in caso di divorziocon Mihajlovic. Sarri secondo della lista, in ballo anche Donadoni e Mandorlini

Luca BianchinNicolò Schira

«I l mio futuro è solo conla Samp». La frase è diWalter Zenga ma cal-

ma, niente scoop di giornata: loha detto alla Gazzetta... il 5 ago-sto 1995, quando preparava aOsaka la sua ultima stagione daportiere di A. «Mister Z» in que-sti anni ha confermato la voca-zione da uomo di mondo - Usa,Romania, Serbia, Turchia, Emi-rati Arabi, Bulgaria, Arabia, an-cora Emirati - ma potrebbe tor-

� «Mister, com’è Zidane?» «Eh, è bravo con i piedi». Zidane è Luca, figlio di Zizou, e fa il portiere nella Francia Under 17. Il mister è Bruno Tedino, c.t. dell’Italia che oggi alle 18 (Eurosport) giocherà contro i francesi l’ultimo quarto di finale dell’Europeo. Siamo sfavoriti. Ma la partita varrà doppio. Chi vince va a giocare la semifinale con il Belgio e si qualifica al Mondiale di categoria in ottobre e novembre in Cile. Chi perde esce dall’Europeo e trova la Croazia nello spareggio per il Mondiale. Ieri, nei primi due quarti, il Belgio ha battuto la Croazia ai rigori, mentre nella partita più attesa la Germania ha eliminato la Spagna: altri rigori e doppia parata di Frommann.

Luca Bianchin© RIPRODUZIONE RISERVATA

NEI QUARTI DELL’EURO U17

L’Italia babysfida la Franciadi Zidane jr

11SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Rudy Garcia, 51 anni, dalla scorsa stagione sulla panchina della Roma LAPRESSE

Roma in ritiro, ecco le spine di Garcia1Il francese in questi giorni deve ritrovare amalgama e ascendente. Sabatini tratta Lestienne e Mpoku

FLORENT BALMONTCENTROCAMPISTA LILLE

«NON RIMPIANGO RUDI, CON LUI PER ALCUNI

C’ERANO DEI PRIVILEGI. E QUESTO NON FA BENE

A UNO SPOGLIATOIO»

Andrea PuglieseROMA

T re giorni tre, quasi 72 orea Trigoria. È l’arco tempo-rale in cui Rudi Garcia cer-

cherà di mettere le cose a posto,risolvere i problemi, ridareun’anima alla Roma. Tre giornidi ritiro per cercare anche dichiarirsi e togliersi dal fiancodelle spine dolorose. PerchéRudi Garcia in questa squadraci ha sempre creduto, provandoa difenderla anche quando eraindifendibile. Ora, in questi tregiorni di faccia a faccia, spera diavere in cambio qualcosa.

TRA CURA E PRIVILEGI Il primoproblema che la Roma deve af-frontare nel ritiro è quello di ri-trovare l’amalgama, la chimica,quel «mutuo soccorso» richia-mato anche dal d.s. Sabatini e

che si è andato perdendo. Gar-cia sta affrontando le stesse dif-ficoltà avute in Francia, dopoaver toccato l’apice con l’accop-piata Ligue 1-coppa di Francia,nel 2011. Poi la discesa, con il 3°ed il 6° posto successivi (anchese il Lille gli vendette pian pia-no tutti i pezzi migliori, a co-minciare da Gervinho per finirecon Hazard). Nello spogliatoio,però, qualcosa si ruppe, tantoche un giocatore storico comeFlorent Balmont dopo il suo ad-dio dichiarò: «Non lo rimpian-go, con lui per alcuni giocatoric’erano dei privilegi e per altrino. E questo non fa bene ad unospogliatoio». Un po’ quello chepensano oggi alcuni giocatoridella Roma. Ecco, Garcia inqueste tre partite deve cercaredi ricucire anche con quei gio-catori, di tornare ad avere unascendente che sembra averperso sul gruppo.

I SINGOLI Poi il secondo stepper il tecnico francese è cercaredi valorizzare al massimo alcu-ne individualità. A cominciareda Iturbe, che a Milano sembraaver dato dei segnali di ripresa,per finire a Ljajic (messo un po’da parte negli ultimi tempi) ePjanic, uno di quelli che Rudi fagiocare sempre, anche con unacaviglia malconcia. E poi ricom-porre quelle piccole crepe che sisono pian piano create con i se-natori: le facce di Totti, le in-comprensioni con De Rossi, leparole di De Sanctis. Niente ditrascendentale, intendiamoci.Ma situazioni che tutte insiemefiniscono con pesare.

MERCATO Intanto ieri tanti in-contro per Sabatini a Milano.Primo passo Nainggolan (di cuiriferiamo altrove), con il Ca-gliari si è parlato poi di un pos-sibile rinnovo del prestito di

Ibarbo e del riscatto di Astori(che poi può essere ceduto, Mi-lan o Inghilterra). Sabatini hapoi registrato l’interesse delCrystal Palace per Cole e incon-trato il rappresentante del fon-do che gestisce Mpoku e Le-stienne. Ed, infatti, si è poi vistocon Capozucca, d.s. del Genoa,per parlare proprio dell’esternobelga e di Bertolacci, che peròvuole tornare a Roma solo condeterminate garanzie tecniche.

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Davide RomaniINVIATO A CREMONA

«L a società mi ha detto dinon rilasciare dichia-razioni». Così Guido

Marilungo dribbla i giornalistial termine dell’ora di interroga-torio davanti al procuratore diCremona Roberto di Martinonell’ambito dell’inchiesta Last Bet. Presumibilmente il club èl’Atalanta, società proprietariadel cartellino, e non Cesena,club dove milita il giocatore.Anche perché il tema dell’inter-rogatorio è stata la partita Asco-li-Atalanta (1-1 dell’11 marzo2011, mentre, per gli inquirenti,il risultato concordato era la vit-toria dei bergamaschi).

SOSTITUTO DI DONI Il nomedell’attaccante, uno dei 130 in-dagati per cui è stato chiesto ilrinvio a giudizio, accompagna-to dal legale Antonio Sicilianodel foro di Macerata, era entra-to direttamente nel vortice delcalcioscommesse con l’intercet-tazione di Marco Pirani. Parlan-do con Giorgio Buffone, allorads del Ravenna, il dentista diAncona si confrontava sul cen-no d’intesa che in campo ci do-veva essere tra il difensore del-l’Ascoli, Vittorio Micolucci e,appunto, Guido Marilungo insostituzione di Cristiano Doni(Buffone: «… Speriamo chegiochi Doni», Pirani: «Magarifaglielo dire da Marilungo cheha giocato ad Ancona»). «Il mioassistito ha ribadito di non co-noscere il signor Pirani — con-ferma l’avvocato Siciliano — edi non aver mai giocato ad An-cona ma bensì a Montegrana-ro». Nel frattempo il lavoro del-la Procura continua e per laprossima settimana c’è in pro-gramma un nuovo capitolo.Ivan Tisci e Mauro potrebberotrovare l’accordo per il patteg-giamento.

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Serie AR

CALCIOSCOMMESSE

Interrogato Marilungo«Pirani? Maiconosciuto»

12 SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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13SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

DOPO IL DNIPRO

Napoli-Benitezresa dei contiE anche Higuainè in partenza1Lo spagnolo ha un’offerta dal West Ham,De Laurentiis pensa sempre a MihajlovicE il Pipita è sul taccuino dell’Atletico Madrid

Rafael Benitez, 55 anni, spagnolo, guida il Napoli dal 2013 LIVERANI

Mimo Malfitano INVIATO A KIEV (UCRAINA)

L’ illusione, certo, perchéNapoli ci aveva creduto.«Scriviamo la storia» ave-

va detto, orgoglioso di sé, RafaBenitez, seguito dai suoi adeptiche ne avrebbero dovuto asse-condare la richiesta. La storia,però, l’ha scritta il Dnipro che,per la prima volta disputeràuna finale europea. Un eventoche gli ucraini hanno festeggia-to tutta la notte, riempiendo lestrade di Kiev, tirando fino al-l’alba. È stata la vittoria del-l’umiltà, che ha avuto il soprav-vento contro la presunzione dichi, pieno di sè, si è presentatoall’appuntamento «con la sto-ria» pensando di essere più for-te dell’avversario, di poter con-tare su presunti talenti cheavrebbero dovuto avere in Gon-zalo Higuain il condottiero. Ma

così non è stato, anzi proprio glierrori del Pipita hanno deter-minato l’eliminazione, hannotradito le aspettative di un’inte-ra città che su di lui aveva pun-tato per mettersi in viaggio ver-so Varsavia per giocarsi la finalecontro il Siviglia. Intanto, dallaSpagna è arrivata un’indiscre-zione secondo la quale l’Atleti-co Madrid sarebbe pronto apresentare al Napoli l’offertaper l’acquisto del Pipita: Simeo-ne lo vorrebbe al centro del suoattacco e lui sarebbe entusiastadi ritornare a Madrid, seppuresull’altra sponda.

SCELTE IMPROPRIE Sul bancodegli imputati, allora, è stato messo anche Rafa Benitez, nonsolo Higuain. Le sue decisionihanno aperto ad una serie di in-terrogativi: perché lasciare fuo-ri Hamsik, per esempio, un gio-catore in ripresa, per preferirgliuno più statico e meno tecnico

come Gabbiadini? Perché man-dare in tribuna Zapata, unicapunta vera che avrebbe potutoopporre il fisico ai difensori delDnipro? Domande che reste-ranno inevase, per una comuni-cazione che non esiste e per unsilenzio stampa che ha dell’in-credibile, che non si addice a unclub con propositi internazio-nali, ma dai comportamentiprovinciali.

E ORA? La resa dei conti è pros-sima. L’allenatore spagnolocontinua a prendere del tempoe a evitare l’argomento legato alsuo futuro. Ma qualcosa s’è rot-to nei rapporti con De Laurenti-is, che avrebbe già raggiuntol’accordo con Mihajlovic. PerBenitez potrebbe esserci il ri-torno in Premier, dove ha pron-to un contratto per rilanciare ilWest Ham. Lui vuole l’Inghilter-ra, al di là delle questioni fami-liari. La rivuole perché il calcioitaliano non l’ha mai preso e, ul-timamente, l’ha addirittura de-luso. Proprio ieri infatti la pri-ma sezione della Corte SportivaD’Appello Nazionale ha respin-to il ricorso del Napoli confer-mando la squalifica per 1 gior-nata comminata allo stesso al-lenatore in seguito ai fatti chehanno caratterizzato il dopopartita di Parma. Lunedì sera,dunque, nel posticipo co Cese-na, in panchina ci andrà il se-condo, Fabio Pecchia.

ADL DISERTORE Probabilmen-te, la «coppetta» come lui è soli-to definire l’Europa League,non ha mai entusiasmato DeLaurentiis, he ha preferito re-starsene a Roma e non seguirela squadra a Kiev. Un atteggia-mento che non è piaciuto, cheha confermato quanto il suo in-teresse per questa manifesta-zione fosse scarso.

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DOPO IL SIVIGLIA

RivoluzioneFiorentina:Gomez va via,Montella forse1Idea di scambio con la Roma: Mario per Destro. Il tecnico vuole un mercato top: se parte, uno tra Spalletti, Di Francesco e Sarri

Vincenzo Montella, 40 anni, guida la Fiorentina dal 2012 REUTERS

Luca CalamaiFIRENZE

D iego Della Valle e Vin-cenzo Montella si so-no incrociati giovedì

notte in un ristorante di Fi-renze. Un incontro casualechiuso con un’affettuosastretta di mano. Non è anco-ra tempo di bilanci in casaviola. Tutto è rimandato al 2giugno, dopo la fine delcampionato. Con la qualifi-cazione in Europa League lastagione sarà consideratasufficiente. Altrimenti scat-terà una rivoluzione. Chi,invece, è già stato bocciato èGomez, rimasto un corpoestraneo. La società ha chie-sto a Montella di utilizzare Supermario in questo finalenella speranza che segni al-meno 2-3 gol e trovi corteg-giatori che al momento non

ci sono per riuscire a incassareuna decina di milioni. Il pianoB potrebbe essere trovare unaccordo con la Roma per loscambio di prestiti Gomez-De-stro. Un modo per risolvere dueproblemi col minimo danno.L’affare si può fare se il Milannon riscatterà Destro (lui lovorrebbe).

FUTURO MONTELLA Quella diGomez è una storia già scritta.Il futuro di Montella è tutto dadecifrare. Per ora le sue possi-bilità di restare sono intorno al20-30%. La Fiorentina nonvuole liberarsi di lui a ogni co-sto ma gli chiederà di spiegareil perché del crollo dopo la vit-toria con la Samp. I Della Vallevogliono anche capire se il tec-nico considera quella di Firen-ze un’esperienza chiusa o se haancora voglia di provare a vin-cere in viola. I messaggi del do-po Siviglia portano alla prima

direzione. Ma Montella può li-berarsi dal contratto che lo legaancora ai viola solo pagando 5milioni di clausola rescissoria.Insomma, i proprietari del clubcomandano il gioco. Il tecnico èambizioso, vuole 4 giocatoriimportanti, Darmian e Pau-linho per cominciare. Nel casosi arrivasse a una rottura, inagenda ci sono tre nomi: il so-gno Spalletti, la sicurezza DiFrancesco, la scommessa Sarri.Sarà importante il finale dicampionato e, soprattutto, co-me la tifoseria risponderà allecritiche del tecnico. «In questoperiodo abbiamo dato più diquanto ricevuto dal pubblico»:feeling è ai minimi storici. Ild.s. Pradè minimizza: «Sberlef-fi e critiche lasciano il tempoche trovano. L’unione e l’empa-tia tra tifosi, proprietà e squa-dra non deve finire. Andiamoavanti insieme, ora non dob-biamo fermarci. Vogliamo as-solutamente tornare in Europa.La nottata è stata dura, ma dob-biamo ripartire. C’è positività per il grande passo avanti fattoin questa stagione, certo la vit-toria sarebbe stata la nostraconsacrazione. Ma ciò che ab-biamo fatto non è da buttare».

INVESTIMENTI Intanto la pro-prietà vuole tornare a investiresui giovani. Pradè sta lavoran-do ai rinnovi di contratto diBernardeschi e Babacar. E nonsono trattative facili: Bernarde-schi ha voglia di andare via, Ba-ba invece potrebbe essere con-vinto a restare dalla cessione diGomez. Intanto sono stati bloc-cati due baby talenti della Stel-la Rossa, classe ‘97: Luka Jovic(il cannoniere più giovane del-la storia della Stella), un PepitoRossi in miniatura, e MilosStojanovic, difensore centraleabile anche nell’impostazione.

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L’INTRIGO

Verona made in Usa? Il club: «Falso»

Matteo FontanaVERONA

Americani a Verona, mal’Hellas smentisce lanotizia che dava per av-

viatissima la trattativa perl’acquisizione del club da par-te di un gruppo Usa. Dice dino, il club: «La società HellasVerona FC non è in vendita etali indiscrezioni giornalisti-che sono destabilizzanti e pri-ve di fondamento», il contenu-to del comunicato. Ma dietroalla smentita ci sono le verifi-

che e alcuni dettagli sull’affa-re. Da 4 mesi si è aperto un ta-volo di confronto per la cessio-ne della società da Setti a unfondo Usa, attivo soprattuttonel settore immobiliare, rap-presentato da un’azienda spe-cializzata nel rilevare realtàsportive. Sarebbe già stata ef-fettuata la due diligence, e l’of-ferta, top secret, sarebbe statainviata per email a Setti mer-coledì.

CONTROLLO La proposta sa-rebbe orientata a comprarel’intero pacchetto azionariodel club, o una quota di largamaggioranza. Gli emissari del-l’advisor sarebbero addiritturastati a Verona di recente: con ilgruppo attratto dalla possibili-Toni: uomo simbolo per gli acquirenti

Serie ARLe deluse di Europa League

1Un gruppo sarebbe interessato al club La società: «Ma noi non siamo in vendita»

� Dnipro nella bufera, anche dopo la vittoria contro il Napoli e la qualificazione alla finale di Europa League. L’Uefa ha aperto un procedimento disciplinare a carico del club ucraino durante la partita di giovedì: oltre ai fumogeni in campo e alla scarsa organizzazione del match, la federcalcio europea ha nel mirino striscioni a sfondo razzista e altri con il simbolo del battaglione Azov, unità di combattimento di estrema destra coinvolta nella guerra nella parte est del paese. Il caso sarà discusso a Nyon il 21 maggio, il 27 c’è la finale a Varsavia contro il Siviglia.

L’Uefa procedecontro il Dniproper razzismo

DANIELE PRADE’D.S. DELLA FIORENTINA

«LA NOSTRA STAGIONE NON E’ DA BUTTARE,

LA NOTTATA È STATA DURA MA DOBBIAMO

RIPARTIRE»

TORINO

Padelli in campo� Il Torino ha vinto il ricorso dopo la squalifica di un turno a Padelli per bestemmie. Il portiere in campo col Chievo.

ATALANTA

Estigarribia operatoStagione finita� Estigarribia stop: dopo l’operazione al legamento, nuovo intervento di pulizia al ginocchio (a Barcellona): dovrà fermarsi 40 giorni.

CAGLIARI

«Io tifo positivo»sulle maglie domani� Il Cagliari domani con un marchio speciale: «Io tifo positivo»,

progetto di Comunità Nuova da un’idea di Candido Cannavò.

SEMIFINALI CALCIO A 5

Kaos, buona la prima� (m.cal.) Il Kaos Ferrara non finisce di stupire: batte anche la Luparense (2-1) in gara-1 delle semifinali. Nell’altra semifinale, 3-3 tra Acqua&Sapone e Pescara. Gara-2 mercoledì 20.

AL TRIBUNALE DI ROMA

Tra sport e legalità� Un pomeriggio al tribunale di Roma, per «Portatori sani di legalità». L’iniziativa Associazione nazionale magistrati avrà anche una sezione sportiva con il consulente Wada, Donati, il Procuratore Figc, Palazzi e il d.g. della Roma, Baldissoni.

TACCUINO

tà di acquistare l’Hellas vista labuona condizione economicadel club, rispettoso del fairplay finanziario (recente il ri-conoscimento della licenzaUefa). Punto di partenza LucaToni, con ruolo dirigenziale acarriera finita. Lo sviluppodell’affare chiuderebbe il cer-chio sui dubbi che hanno cir-condato il futuro del Verona,che deve ridiscutere i contrattiin scadenza di tutte le figureprincipali: il d.g. Gardini, ild.s. Sogliano, Mandorlini e lostaff. E con loro una lista cor-posa di giocatori, su tutti Toni.Setti ha preso tempo, non hadato indicazioni, ma la A è giàassicurata e lui non ha ancorasciolto le riserve.

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14 SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

15SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A e B, c’è l’intesaDue retrocessionie due promozioni1Vertice in Figc, Tavecchio media, accordo fattoIn tre anni riduzione a 18 squadre, ok sui soldi

LA GUIDA

L’accordo trovato ieri fra le leghe di A e B dovrà essere ufficializzato dalle rispettive assemblee. Quella della B è già convocata per il 20 maggio.

SOGLIA DEL 75 PER CENTOSubito dopo ciò ci vorrà il pronunciamento del consiglio federale, in cui ci sarà bisogno di una maggioranza qualificata (il 75 per cento) perché la riforma possa partire. In pratica, è necessario il consenso almeno di una parte delle componenti tecniche, che hanno il 30 per cento del Consiglio federale. Che dovrebbe essere convocato per la metà di giugno.

DUE SU E DUE GIU’Il punto base dell’accordo è il meccanismo promozioni-retrocessioni fra le serie maggiori. Dalla serie A scenderanno in due e saliranno in due.

PLAYOFF RESTANOCiò non vuol dire che saranno aboliti i playoff. Anzi, il presidente della Lega di B ha precisato che in ogni caso si manterrà il meccanismo delle sfide ad eliminazione diretta che hanno obiettivamente accresciuto lo spettacolo in questi anni, diminuendo il numero di partite «demotivate» nei finali di stagione. Probabile quindi che delle due che saliranno, una accederà direttamente alla A, l’altra salirà sul carro via playoff.

18 SQUADREL’accordo stabilisce anche il numero di squadre che ogni serie dovrà avere a fine riforma, cioè al termine dei tre anni previsti per i cambi di format. Serie A e serie B dovrebbero arrivare a 18 squadre. Vanno dunque stabilite le tappe di questa cura dimagrante. Come i meccanismi che disciplineranno l’incrocio B-Lega Pro e Lega Pro-Dilettanti.

A E B A 18 SQUADRESALVI I PLAYOFFACCORDO IN 3 ANNI

Valerio PiccioniROMA

F umata bianca in Federcal-cio fra la lega di A quella diB sulla riforma dei cam-

pionati. La mediazione trovataè semplice: dalla serie maggio-re scenderanno due squadre ene saliranno due. Una soluzio-ne a metà strada fra le posizionidi partenza, la A che voleva unasola promossa e due «spareg-gianti» con terz’ultima e penul-tima del campionato superiore,e la B che spingeva per 2 pro-mozioni diretta e una viaplayoff. Era il punto chiave,quello su cui si era inceppata latrattativa. E che invece si èsbloccato con i buoni auspici diTavecchio, personalmente in campo nella prima parte dellariunione. Anche se le trappolenon mancano nel percorso ver-so il traguardo.

PIU’ SOLDI ALLA B Natural-mente l’accordo è condito dauna voce economica. Il graficodell’offerta della A alla B è sem-brato un giro sulle montagnerusse nelle ultime settimane. Ci

si è attestati su una cifra di 85-90 milioni di euro (l’accordodura tre anni, il contributo sali-rà stagione dopo stagione; inpiù il solito «paracadute» per leretrocesse), sotto la «propostaindecente» dei 100 milioni(quella legata a una sola retro-cessione), ma decisamente piùsu dei numeri attuali (poco me-no di 70 più «paracadute»).

NON SOLO NUMERI Ma per An-drea Abodi, il discorso è più am-

pio: «Abbiamo ragionato insie-me su tutto: progetto sportivo,format dei campionati, risorse,requisiti per le iscrizione». Uffi-cialmente non ci si spinge fino alpunto di dichiarare tutto risolto,ma è significativo il siparietto difine riunione. Passa il direttoregenerale Marco Brunelli. Chie-diamo: «un passo avanti?». «Di-ciamo di sì», risponde il dirigen-te che con Beretta e Lotito harappresentato la Lega di A nellariunione. «Possiamo togliere ildiciamo», suggerisce Abodi. E aquel punto, pure Brunelli è d’ac-cordo.

lLE ALTRE LEGHE Ovviamentenon bisogna troppo premeresull’acceleratore. Le Leghe do-vranno dire sì al loro interno(ma qui è difficile che ci sianosorprese, fra l’altro Abodi eraaccompagnato da l presidentedel Pescara, Daniele Sebastiani,e dal vice del Crotone, Salvato-re Gualtieri). Poi si tratterà diallargare l’intesa alle altre le-ghe, Pro e Dilettanti, e soprat-tutto ai calciatori. Il tutto deveavvenire entro il 30 giugno perpoter avviare il percorso già dal2015-2016.

GRADUALE MA COME? Ma quile cose si complicano. Il «duescendono due salgono» devecombinarsi con la riduzione ge-neralizzate delle squadre in tut-te le serie. In particolare, la Adeve mantenere due porteaperte per le promosse dalla B eperdere due pedine dell’organi-co, vuol dire che in una stagio-ne (escluso che si possa passareda 20 a 19 e poi da 19 a 18), cidovranno essere quattro retro-cessioni. Ancora più complessoil discorso in B, dove la quotaprevista a fine riforma sarebbe18, quindi con quattro squadrein meno rispetto all’attuale or-

ganico. Con meccanismi ancorada studiare. Come quelli fra B eLega Pro, anche se qui un accor-do quadro già c’è. Senza dimen-ticare quello fra Lega Pro e Di-lettanti.

E I CALCIATORI? l’Aic sottoli-nea le sue priorità: progetto tec-nico, fondo di garanzia e solidi-tà economica delle società. Mala sensazione è che le condizio-ni per integrare l’accordo ci sia-no. E che il viaggio di Tavecchioal Coni, «se non si trova un’inte-sa chiedo un commissario adacta per le riforme», non ci sarà.

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90� i milioni di euro che al termine del percorso triennale la serie B riceverà dalla serie B insieme con il «paracadute» per le retrocesse

75� per cento del Consiglio federale. La soglia necessaria per approvare la riforma: non bastano le leghe, serve il sì delle componenti tecniche

Carlo Tavecchio, 71 anni, presidente della Figc GETTY IMAGES

CalcioRL’ora delle riforme

16 SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Un Evento

17SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

PALLONE E AFFARI CONTENUTOPREMIUM

Global Serie APRENDERSI IL MONDO?LA LEGA HA UN PIANO

VALORE TELEVISIVO E MARKETING

Dati in milioni di euro a stagione

Serie A

117

2012-15

186

2015-18

Premier

1.000

2013-16

1.300

2016-19

70 150

Bundesliga2012-15 2015-17

Ligue 1

70 150

2012-18 2018-24

Fonte: Repucom, Stagione 2013-14

SPONSOR REGIONALI

Manchester City

6

Arsenal

8

Barcellona

11

Chelsea

13

Manchester United

38

Dati in milioni di euro a stagione

*Offerta più alta da parte di B4,

diritti ancora da assegnare

DIRITTI ESTERICOPPA ITALIA-SUPERCOPPA

2015-18*2012-15

184

DIRITTI ESTERICAMPIONATO

GDS

COPPA ITALIA NEL GOLFO,UN PARTNER INTERNAZIONALE,TOUR IN ASIA: LE STRATEGIE PER FARE SOLDI ALL’ESTERO

L’ANTICIPAZIONE di MARCO IARIA@marcoiaria1

L’ hotel Gallia, storica sededel mercato ai tempi delprincipe Raimondo Lanza

di Trabia, ha riaperto qualchegiorno fa. Ora appartiene a unfondo del Qatar. Un segno deldestino. Già, perché gli sceicchihanno un debole per il calcio ita-liano. La Supercoppa di dicem-bre a Doha è stata il preludio diuna serie di iniziative in cantie-re, concentrate nel Medio Orien-te e diffuse a più latitudini. Fan-no parte di un progetto sul-l’esportazione del calcio italianoche la Lega ha messo a punto do-po mesi di lavoro, fatto di riunio-ni con i club e gli esperti marke-ting (da Infront a Mp & Silva), dianalisi di mercato, di studi dellemigliori pratiche. Ne è venutofuori un documento che verràportato nell’assemblea di vener-dì e che la Gazzetta è in grado dianticiparvi. Mai la Lega, spessoprigioniera di veti e gelosie, siera spinta così in avanti.

SCEICCHI CONTRO Il focus èl’area del Golfo. Alcuni segnalivanno colti. Innanzitutto, l’astarecente per l’assegnazione deidiritti internazionali di CoppaItalia e Supercoppa, che nel2012-15 valevano 4 milioni astagione: per il nuovo ciclo il broker B4 ha presentato un’of-ferta monstre da 18 milioni an-nui superando beIN Sports (16milioni). Pare che al prodotto,per il Medio Oriente, sia forte-mente interessata Abu Dhabi tv,di proprietà dello sceicco Man-sour e in guerra con la rivale qa-tariota Al Jazeera di Al Thani. Aldi là dei dispetti tra ricchi, quelche conta è che la Coppa Italia ela Supercoppa sono diventatiprodotti d’esportazione, tanto che valgono all’estero quasiquanto in Italia. E piacciono aglisceicchi a tal punto che, dopo laSupercoppa a Doha, nel 2015-18anche la Coppa Italia potrebbeemigrare da quelle parti. Il pianodella Lega prevede l’organizza-zione di due partite all’anno diCoppa Italia, tra ottavi e quarti,nel Medio Oriente. Da lì potreb-be arrivare pure il title sponsorestero della Serie A, ammesso dauna clausola del contratto rinno-vato con Telecom. La Lega, per

chiudere il cerchio, è in contattocon la fondazione qatariotaAspire per una partnership sulsettore giovanile, prevedendo ladisputa in Medio Oriente dellaSupercoppa Primavera.

GLOBALIZZAZIONE Attual-mente la Serie A viene trasmessain 205 Paesi da 70 licenziatari. I

diritti esteri del campionato so-no cresciuti dai 117 milioni an-nui del 2012-15 ai 186 del 2015-18, ma la Premier resta su un al-tro pianeta: 1,3 miliardi a stagio-ne per il triennio 2016-19. Livelliirraggiungibili, ma si può e si de-ve fare molto di più per intercet-tare la globalizzazione. Anche laLega potrebbe varare un tour nel

Far East con squadre di secondae terza fascia della Serie A, sullascorta del Barclays Asia Tour. Lamoltiplicazione di eventi è lachiave, come spiega RiccardoSilva, intermediario dei dirittiesteri della A: «Il calcio italianovive ancora di rendita dagli anni80-90 ma va alimentato. Le par-tite ufficiali all’estero, più che leamichevoli, sono lo spot miglio-re: la Nfl a Londra fa 80 milaspettatori. È chiaro che poi si de-ve lavorare sugli stadi e sui cam-pi e bisogna ottimizzare gli orariin modo, per esempio, di non so-vrapporsi con Real e Barcellonail sabato e la domenica sera».Partite ed eventi collaterali.L’agenda della Lega è fitta: sfidetra squadre di leggende dei clubdi A, per esempio riproponendola finale di Champions 2003 Ju-ve-Milan; utilizzo di veri e propriambasciatori, magari con Bati-stuta e Maradona che vedono as-sieme un Fiorentina-Napoli inqualche angolo del mondo; e an-cora iniziative sociali, presenzafissa a fiere e workshop.

PRODOTTO E GIOVANI Per mi-gliorare il confezionamento delprodotto si eleverà la qualità deimagazine tv distribuiti nel mon-do in lingua spagnola e araba,oltre all’inglese, si darà la possi-bilità alle emittenti straniere diintervistare in diretta un cam-pione di riferimento per deter-minate aree geografiche, si pro-grammeranno alcuni big-matchnella finestra delle 12.30 perl’Estremo Oriente. La Lega puntaa catturare il pubblico giovane,dagli Stati Uniti all’Indonesia.Come? Varando un fantasy ga-me della Serie A in lingua ingle-se (la Premier ha oltre 3 milionidi abbonati, in gran parte Oltre-manica), strutturando per l’este-ro il canale Youtube, varie piat-taforme social e il video tracking(elaborazione delle immaginidelle partite per animazioni ogiochi), creando un portale perl’acquisto online dei biglietti. Perfare tutto questo la Lega ha in-tenzione di dotarsi di un ufficioper l’estero gestendo l’attività inproprio. Se le società daranno ilbeneplacito sarà una svolta pertutti. Guardate il ManchesterUnited: se si è trasformato inbrand globale siglando così tanticontratti con sponsor locali (38nel 2013-14), un po’ di merito cel’ha pure la Premier.

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Tifosi cinesi dell’Inter a Pechino in occasione della Supercoppa italiana disputata a Pechino nel 2011 e vinta dal Milan sui nerazzurri BOZZANI

CalcioR

18 SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

19SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Cuore scugnIzzodal bar alla Serie A«Gasp è il mio guru»1Il difensore del Genoa, cresciuto a Scampia: «Senza papà, lavoravo per mantenere i fratelli. Col calcio avevo chiuso, poi qualcuno ha creduto in me»

Alessio Da RonchGENOVA

E’ l’uomo delle missioniimpossibili, o quasi, maArmando Izzo ha avuto

un maestro speciale: la vita,per questo è pronto ad affron-tare qualsiasi sfida con il sorri-so. «Alla prima stagione in se-rie A - conferma il difensore delGenoa - ho già sommato quasiventi presenze, nove da titola-re, quel che mi colpisce di più,però, è che spesso è toccato ame nelle occasioni complicate.Segno che Gasperini crede nel-le mie possibilità e io faccio ditutto per ripagarlo: a ogni alle-namento voglio dimostrargli diaver fatto un passo avanti, sesbaglio torno a casa nervoso,per fortuna lì trovo la mia com-pagna Titta e le mie figlie Au-rora e Vittoria e mi passa tut-to».

In effetti nel Genoa sono in mol-ti a credere in lei, le hanno ap-pena rinnovato il contratto ed èil beniamino dello spogliatoio.«Qui si sta bene, ci si diverte esi ottengono risultati, Gasperi-ni non ci mette pressione. E’ ilnostro segreto: giochiamo be-ne e non abbiamo paura di nes-suno. Anche a Bergamo andre-mo carichi, per vincere. Comedice Gasperini: attacchiamoli efacciamogli male. Noi all’Euro-pa crediamo, eccome».

E pensare che lei a 14 anni avevadeciso di smettere. E’ vero?«Sì, a 13 anni e mezzo avevoperso mio padre Vincenzo, sol-di non ce n’erano e avevo 4 fra-telli più piccoli. Ho chiesto uncontratto al Napoli, dove gio-cavo, ma me lo hanno rifiutato,così sono andato a lavorare: hofatto il barista e pure il murato-re. Dopo poco più di un annoha iniziato a chiamarmi tutti igiorni Cristiano Mozzillo, delNapoli, e mi ha chiesto di tor-

nare. Un po’ di soldi me li dava-no loro, qualcosa mi metteva intasca il mio procuratore Paler-mo e così ho ricominciato».

E sua madre?«Lei mi diceva sempre: vai cheun giorno riuscirai, è tuo padreche me lo dice. Lei mi ha sem-pre portato in alto, mi ha cre-sciuto a molliche di pane».

In campo dimostra una maturi-tà e una freddezza insolite perun ragazzo di 22 anni.«Sono cresciuto sulla strada,aScampia, a 50 metri dal campoDon Guanella, senza regole,come uno scugnizzo. Sono for-te di carattere e ho avuto la for-tuna di conoscere Paolo Paler-mo, lui ha sempre creduto ime. Quando andai ad Avellinomi disse: fai 20 presenze e ticompro la Smart che desideri

tanto. Ho vinto la scommessa».

Ora gioca in Serie A e nell’Un-der 21, ha firmato un nuovo con-tratto. Non rischierà di perderela testa?«Io soldi non ne ho mai avuti.So da dove vengo e dove voglioarrivare. Io gioco per amore enon per i soldi: quelli sono im-portanti ma li metterò sempredietro la famiglia e alla miapassione per il calcio».

Passione che le faceva sognarecosa?«Da ragazzino giocavo a cen-trocampo e mi piaceva Xavi, dadifensore ammiro Thiago Sil-va, ma ho sempre avuto un soloidolo: Fabio Cannavaro, Avereun pallone d’oro cresciuto nelquartiere è indescrivibile, io miispiro a lui».

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Armando Izzo, 23 anni, difensore del Genoa al primo anno in A BOZZANI

INSIGNEIn casa, col Cesena: che occasione

MPOKULa sua velocità può far male al Palermo

SALAHUna delle poche certezze viola...

SILVESTREÈ il muro di Mihajlovic: Klose trema

TONIHa lo stimolo della classifica cannonieri: mission possible...

PERICAAl posto di Totò, ma quando segna?

LESTIENNEChi si rivede! Ma dopo un’annata così...

OGBONNAPuò soffrire con la bestia nera Icardi

BOCCHETTIBerardi graviterà dalle sue parti...

MARTINEZEra partito bene, poi si è smarrito. E il Chievo dietro concede poco

DAMMI IL 5LE SICUREZZE

5 DA PAURAIL RISCHIATUTTO

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

JUVENTUS 80 35 24 8 3 65 20

ROMA 64 35 17 13 5 49 27

LAZIO 63 35 19 6 10 65 34

NAPOLI 60 35 17 9 9 64 45

FIORENTINA 55 35 15 10 10 52 44

SAMPDORIA 54 35 13 15 7 45 38

GENOA 53 35 14 11 10 54 41

INTER 52 35 13 13 9 52 40

TORINO 48 35 12 12 11 41 42

MILAN 46 35 11 13 11 48 46

PALERMO 43 35 10 13 12 48 51

CHIEVO 42 35 10 12 13 27 35

UDINESE 41 35 10 11 14 39 49

VERONA 41 35 10 11 14 43 60

EMPOLI 41 35 8 17 10 41 45

SASSUOLO 40 35 9 13 13 42 54

ATALANTA 36 35 7 15 13 35 49

CAGLIARI 28 35 6 10 19 43 64

CESENA 24 35 4 12 19 34 64

PARMA (-7) 17 35 6 6 23 29 68

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS

EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

SABATO 23 MAGGIO PALERMO-FIORENTINA ore 18 (3-4)JUVENTUS-NAPOLI ore 20.45 (3-1)DOMENICA 24 MAGGIO, ore 15EMPOLI-SAMPDORIA ore 12.30 (0-1)CESENA-CAGLIARI (1-2)CHIEVO-ATALANTA (1-1)GENOA-INTER (1-3)LAZIO-ROMA (2-2)PARMA-VERONA (1-3)UDINESE-SASSUOLO (1-1)MILAN-TORINO ore 20.45 (1-1)

20 RETI Tevez (2, Juventus).

19 RETI Toni (3, Verona).

18 RETI Icardi (4, Inter).

16 RETI Menez (8, Milan);

Higuain (3, Napoli).

14 RETI Gabbiadini (Napoli; 7 nella

Sampdoria); Di Natale (1, Udinese).

13 RETI Dybala (3, Palermo);

Quagliarella (3, Torino).

12 RETI Klose (Lazio).

11 RETI Iago Falque’ (2, Genoa);

Callejon (Napoli);

Berardi (6, Sassuolo).

10 RETI Maccarone (1, Empoli);

Felipe Anderson (Lazio).

PROSSIMO TURNO

MARCATORI

OGGI Inter-Juventus (1-1) ore 18 Sampdoria-Lazio (0-3) ore 20.45 DOMANI Sassuolo-Milan (2-1) ore 12.30 Atalanta-Genoa (2-2), Cagliari-Palermo (0-5), Torino-Chievo (0-0), Verona-Empoli (0-0) ore 15 Roma-Udinese (1-0) ore 20.45 LUNEDÌ Fiorentina-Parma (0-1) ore 19 Napoli-Cesena (4-1) ore 21

IL PROGRAMMA

1. PERIN

14. RONCAGLIA

8. BURDISSO

5. IZZO

16. LESTIENNE

22. BORRIELLO

24. IAGO 88. RINCON

91. BERTOLACCI

33. KUCKA

21. EDENILSON

6. BELLINI

2. STENDARDO

29. BENALOUANE

93. DRAMÉ

21. CIGARINI

7. D’ALESSANDRO

51. PINILLA

10. A. GOMEZ.8. MIGLIACCIO

17. CARMONA57. SPORTIELLO

DOMANI ore 15 a BergamoSTADIO Azzurri d’ItaliaAndata 2-2

PANCHINA 78 Frezzolini, 24 Merelli, 33 Cherubin, 5 Scaloni, 3 Del Grosso, 16 Baselli, 95 Grassi, 28 Emanuelson, 11 Moralez, 27 Rosseti, 99 Boakye, 9 BianchiALLENATORE RejaBALLOTTAGGI Cigarini-Baselli 60-40%, Benalouane-Cherubin 65-35%, Migliaccio-Moralez 70-30% SQUALIFICATI Denis (2), Avramov (1), Zappacosta (1), Biava (1) DIFFIDATI Boakye, Moralez, Dramé, Carmona, Pinilla, Migliaccio INDISPONIBILI Estigarribia (stagione finita), Raimondi (10 giorni), A. Masiello (5) ALTRI Kresic, KessieDRITTE SÌ A. Gomez NO Bellini

PANCHINA 23 Lamanna, 39 Sommariva,2 Tambè, 38 Mandragora, 18 Bergdich,

93 Laxalt, 19 PavolettiALLENATORE Gasperini

BALLOTTAGGI Lestienne-Bergdich 60-40%,Borriello-Pavoletti 70-30%

SQUALIFICATI De Maio (1), T. Costa (1)DIFFIDATI Niang, Pavoletti, Edenilson, Laxalt, Rincon

INDISPONIBILI Ariaudo e Perotti ( stagione finita),Marchese (5 giorni), Niang (15)

ALTRI Gulli, Ghiglione, Antonini, Parente, Prisco, Panico, SopranoDRITTE SÌ Bertolacci NO Edenilson

36PUNTI

53PUNTI

ATALANTA4-3-3

GENOA3-4-3

ARBITRO GervasoniASSISTENTI Di Fiore-Pegorin

IV Longo ADD. Di Bello-MerchioriPREZZI da 14 a 200 euro

TV Sky Calcio 2 HD;Premium Calcio 2,

Calcio 2 HD

1

2.55X

3.102

2.80

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36aGIORNATA

Magic +3RCampionato

6,17È la media voto di Armando Izzo nelle 17 presenze (con un gol) di questo campionato

IL NUMERO

20

1. BIZZARRI

69. MEGGIORINI

43. PALOSCHI

3. DAINELLI

21. FREY

23. BIRSA

8. RADOVANOVIC

13. IZCO

19. BOTTA

12. CESAR

34. BIRAGHI

19. MAKSIMOVIC

25. GLIK

24. MORETTI 3. MOLINARO

7. EL KADDOURI

11. M. LOPEZ

17. MARTINEZ

14. GAZZI

94. BENASSI

36. DARMIAN

30. PADELLI

33. D’AMBROSIO

23. RANOCCHIA

15. VIDIC

5. JUAN JESUS

77. BROZOVIC

8. PALACIO

91. SHAQIRI 9. ICARDI18. MEDEL

10. KOVACIC

1. HANDANOVIC

30. STORARI

20. PADOIN

27. STURARO

15. BARZAGLI

19. BONUCCI

6. POGBA

8. MARCHISIO

26. LICHTSTEINER

32. MATRI37. PEREYRA

9. MORATA

OGGI ore 18 a MilanoSTADIO MeazzaAndata 1-1

PANCHINA 30 Carrizo, 6 Andreolli, 21 Santon, 26 Felipe, 55 Nagatomo, 17 Kuzmanovic, 20 Obi, 27 Gnoukouri, 93 Dimarco, 11 Podolski, 28 Puscas, 97 BonazzoliBALLOTTAGGI D’Ambrosio-Santon 60-40%SQUALIFICATI Hernanes (1)DIFFIDATI Campagnaro, D’Ambrosio, Dodò, Palacio, ShaqiriINDISPONIBILI Guarin, Dodò, Jonathan (stagione finita), Campagnaro (da valutare)ALTRI Berni, CamaraDRITTE SÌ Icardi NO Juan Jesus

PANCHINA 34 Rubinho, 77 Audero,2 Romulo, 5 Ogbonna,

23 Asamoah, 17 De Ceglie,39 Marrone, 11 Coman, 14 Llorente, 7 Pepe

ALLENATORE AllegriBALLOTTAGGI Padoin-De Ceglie 70-30%,

SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Chiellini, De Ceglie,Lichtsteiner, Pereyra, Sturaro, VidalINDISPONIBILI Caceres (5 giorni)

ALTRI Buffon, Vidal, Pirlo, Tevez, EvraDRITTE SÌ Pereyra NO Ogbonna

52PUNTI

80PUNTI

INTER4-3-1-2

JUVENTUS4-3-1-2

33. SEPE

5. SAPONARA

20. PUCCIARELLI

7. MACCARONE

11. CROCE

6. VALDIFIORI

88. VECINO

2. LAURINI

19. BARBA

26. TONELLI

23. HYSAJ

3. E. PISANO

4. MARQUEZ

18. MORAS

33. AGOSTINI

26. SALA

17. N. LOPEZ

9. TONI

21. J. GOMEZ8. OBBADI

10. HALLFREDSSON

1. RAFAEL

DOMANI ore 15 a VeronaSTADIO BentegodiAndata 0-0

PANCHINA 22 Benussi, 95 Gollini, 2 Gu. Rodriguez, 25 Marques, 5 Sorensen, 71 Martic, 28 Brivio, 19 Greco, 20 Christodoulopoulos, 27 Valoti, 70 Fernandinho, 7 Saviola. ALLENATORE Mandorlini. BALLOTTAGGI Agostini-Brivio 70-30%.SQUALIFICATI Tachtsidis (1), Jankovic (1). DIFFIDATI Martic, E. Pisano, Hallfredsson, Christodoulopoulos, N. Lopez, Toni. INDISPONIBILI Ionita (stagione finita).ALTRI Campanharo, Fares, Cappelluzzo.DRITTE SÌ Toni NO Agostini

PANCHINA 28 Bassi, 1 Pugliesi,50 Somma, 24 Rugani, 8 Signorelli, 4 Diousse,

25 Brillante, 30 Gemignani, 18 Verdi, 27 Zielinski,9 Mchedlidze, 10 Tavano

ALLENATORE Sarri.BALLOTTAGGI Barba-Rugani 60-40%

SQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI Maccarone, Zielinski, Mchedlidze

INDISPONIBILI Mario Rui (da valutare)ALTRI Guarente, Biggeri

DRITTE SÌ Saponara NO Laurini

41PUNTI

41PUNTI

VERONA4-3-3

EMPOLI4-3-1-2

1. BERISHA

16. PAROLO

24. LEDESMA

19. LULIC

7. F.ANDERSON

11. KLOSE

87. CANDREVA

8. BASTA

85. NOVARETTI

2. CIANI

26. RADU

29. DE SILVESTRI

26. SILVESTRE

5. ROMAGNOLI

19. REGINI

30. ACQUAH

24. MURIEL

21. SORIANO 99. ETO'O17. PALOMBO

14. OBIANG

2. VIVIANO

OGGI ore 20.45 a GenovaSTADIO FerrarisAndata 0-3

PANCHINA 33 Romero, 88 Frison, 25 A. Coda, 20 Munoz, 86 Cacciatore, 77 Wszolek, 6 Duncan, 22 Rizzo, 8 Correa, 27 L. Djordjevic, 18 Bergessio, 9 Okaka.ALLENATORE Mihajlovic.BALLOTTAGGI Eto’o-Bergessio 60-40%, Acquah-Duncan 60-40%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Duncan, Munoz, Soriano, Viviano.INDISPONIBILI Eder (stagione finita), Mesbah (5 giorni).ALTRI Ivan, De Vitis, Massolo, Lulic, Marchionni.DRITTE SÌ Muriel NO Regini

PANCHINA 77 Strakosha, 55 Guerrieri,3 De Vrij, 18 Gentiletti, 5 Braafheid,

39 Cavanda, 23 Onazi, 32 Cataldi, 6 S. Mauri,14 B. Keita, 9 F. Djordjevic, 34 Perea.

ALLENATORE Pioli.BALLOTTAGGI Novaretti-De Vrij 70-30%,

Lulic-S. Mauri 70-30%.SQUALIFICATI Marchetti (1), Mauricio(1).

DIFFIDATI Cataldi, De Vrij, B. Keita, Ledesma. Radu.INDISPONIBILI Biglia (15 giorni), Cana (7), Ederson (10).

ALTRI Tounkara, Konko, Pereirinha.DRITTE SÌ Candreva NO Ciani

54PUNTI

63PUNTI

SAMPDORIA4-3-1-2

LAZIO4-3-3

DOMANI ore 15 a TorinoSTADIO OlimpicoAndata 0-0

PANCHINA 1 Ichazo, 13 Castellazzi, 18 Jansson, 21 Gaston Silva, 4 Basha, 20 Vives, 8 Farnerud, 15 Alv. Gonzalez, 90 RossoALLENATORE VenturaBALLOTTAGGI nessunoSQUALIFICATI Amauri (1), Peres (1)DIFFIDATI Glik, Maksimovic, M. Lopez, QuagliarellaINDISPONIBILI Bovo (5 giorni), Quagliarella (stagione finita)ALTRI P. Barreto e S. MasielloDRITTE SÌ Glik NO Martinez

PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin,20 Sardo, 5 Gamberini, 10 Christiansen,

14 Cofie, 11 Vajushi, 18 Feftatzidis, 31 Pellissier,9 Pozzi. ALLENATORE Maran.

BALLOTTAGGI Dainelli-Gamberini 60-40%,Frey-Sardo 55-45%, Birsa-Cofie 55-45%.

SQUALIFICATI Schelotto (1).DIFFIDATI Izco, Radovanovic, Zukanovic, Dainelli, Biraghi, Cesar.

INDISPONIBILI Mattiello (stagione finita), Hetemaj (da valutare),Zukanovic (da valutare).

ALTRI Puggioni, Anderson.DRITTE SÌ Meggiorini NO Frey

48PUNTI

42PUNTI

TORINO3-5-2

CHIEVO4-4-2

PORTIERIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MAGIC MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

ABBIATI (MIL) 6.00 5.12 - 4.63 - - aAGLIARDI (CES) 6.19 4.31 3.38 4.50 613 - SANDUJAR (NAP) 5.75 4.50 3.38 5.25 345 65 SBARDI (CHI) 6.17 5.25 - 5.33 - - aBASSI (EMP) 5.75 3.80 - 4.67 - - aBENUSSI (VER) 6.06 4.47 5.25 4.89 1390 91 aBERISHA (LAZ) 6.17 5.50 - 4.63 1125 - RBIZZARRI (CHI) 6.31 5.52 5.75 5.71 964 80 aBRESSAN (CES) - - - - - - aBRKIC (CAG) 6.14 4.47 5.63 4.11 782 75 aCARRIZO (INT) 7.00 4.00 - - - - aCASTELLAZZI (TOR) - 6.00 - 6.00 - - aCOLOMBI (CAG) 5.50 2.67 - 3.50 - - aCOLOMBO (NAP) - - - - - - aCONSIGLI (SAS) 6.22 4.71 4.25 5.13 820 75 aCRAGNO (CAG) 5.68 3.82 - 3.43 - 52 aDE SANCTIS (ROM) 6.14 5.39 5.00 5.44 930 79 aDIEGO LOPEZ (MIL) 6.35 5.04 5.25 4.81 817 75 SFREZZOLINI (ATA) 6.50 5.50 - - - - aFRISON (SAM) - - - - - - aGOLLINI (VER) 6.50 4.83 - 5.00 844 - aHANDANOVIC (INT) 6.32 5.50 5.75 5.47 952 75 aIACOBUCCI (PAR) 5.42 4.06 - 3.50 259 - aICHAZO (TOR) - 6.00 - 6.00 - - aKARNEZIS (UDI) 6.32 4.99 4.75 5.26 1020 71 aLAMANNA (GEN) 6.36 6.29 - 5.67 - - SLEALI (CES) 5.84 4.25 - 4.08 - 30 aMERET (UDI) - 6.00 - 6.00 - - aMIRANTE (PAR) 6.15 4.43 4.67 3.67 1317 76 RNETO (FIO) 6.22 4.94 3.88 5.31 358 71 aPADELLI (TOR) 5.96 4.91 3.88 5.40 393 65 aPEGOLO (SAS) - - - - - - aPERIN (GEN) 6.52 5.44 5.25 5.50 903 75 aPOMINI (SAS) 6.50 5.50 - 5.75 - - aPUGLIESI (EMP) - 6.00 - 6.00 - - aRAFAEL C.B. (NAP) 5.87 4.57 - 4.23 - 57 aRAFAEL D.A. (VER) 6.09 4.59 4.25 4.31 214 62 SROMERO S. (SAM) 6.35 5.40 - 5.70 - - aRUBINHO (JUV) - - - - - - aSCUFFET (UDI) - 6.00 - 6.00 - - aSECULIN (CHI) - 6.00 - 6.00 - - aSEPE (EMP) 6.10 4.90 4.00 4.80 767 67 RSKORUPSKI (ROM) 5.75 4.25 - 6.00 - - aSOMMARIVA (GEN) - 6.00 - - - - aSORRENTINO (PAL) 6.16 4.67 - 4.27 301 60 SSPORTIELLO (ATA) 6.39 5.12 4.67 4.71 874 74 aSTORARI (JUV) 6.00 5.25 - 5.00 1177 - RSTRAKOSHA (LAZ) - - - - - - aTATARUSANU (FIO) 6.19 4.56 - 4.25 - - aUJKANI (PAL) 5.83 4.50 4.50 5.50 764 - aVIVIANO (SAM) 6.22 5.15 3.75 5.71 775 63 S

DIFENSORIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MAGIC MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

ABATE (MIL) 5.82 5.84 4.83 6.00 387 64 SACERBI (SAS) 5.95 6.10 5.38 5.79 805 72 aAGOSTINI (VER) 5.55 5.34 5.50 5.40 323 67 SALBERTAZZI (MIL) - - - - - - aALBIOL (NAP) 5.62 5.38 4.25 5.64 656 71 aALEX (MIL) 5.75 5.53 6.25 5.55 592 69 aALONSO (FIO) 5.52 5.52 - 5.35 536 73 aANDELKOVIC (PAL) 5.60 5.45 5.33 5.43 367 63 SANDREOLLI (INT) 5.83 5.83 - 5.80 - - a

ASTORI (ROM) 5.89 5.83 5.67 5.60 970 75 aAVELAR (CAG) 5.60 5.83 5.83 5.32 978 75 aBALZANO (CAG) 5.66 5.50 5.75 5.17 1047 76 RBALZARETTI (ROM) - - - - - - aBARBA (EMP) 6.14 6.50 - 6.00 540 66 RBARZAGLI (JUV) 6.29 6.14 6.17 5.75 927 - aBASANTA (FIO) 5.70 5.89 5.38 6.25 711 77 aBASTA (LAZ) 6.10 6.08 6.38 5.71 695 69 aBELLINI (ATA) 5.75 5.61 6.00 5.43 833 71 aBENALOUANE (ATA) 5.77 5.60 5.50 5.82 269 63 aBIANCO (SAS) 5.25 4.75 - 5.00 - - aBIRAGHI (CHI) 5.60 5.41 6.00 5.56 758 71 aBOCCHETTI (MIL) 5.43 5.36 5.00 5.75 132 - aBONERA (MIL) 5.73 5.54 - 5.07 -402 52 aBONUCCI (JUV) 6.16 6.32 5.50 5.90 942 69 SBRAAFHEID (LAZ) 5.80 5.70 5.83 5.94 276 62 aBRITOS (NAP) 5.56 5.28 4.83 6.25 549 72 aBRIVIO (VER) 5.65 5.62 - 5.70 880 76 aBUBNJIC (UDI) 5.62 5.62 - 5.63 1076 - RBURDISSO (GEN) 5.93 5.84 5.83 6.00 630 67 RCACCIATORE (SAM) 5.85 5.75 - 6.25 230 - RCANNAVARO (SAS) 5.72 5.48 4.83 5.72 481 66 aCAPELLI (CES) 5.57 5.40 5.17 5.21 250 39 RCAPUANO (CAG) 5.88 5.79 - 5.71 - 57 aCASSANI (PAR) 5.46 5.50 5.50 5.43 192 54 aCAVANDA (LAZ) 6.12 6.04 - 5.64 - 53 aCESAR (CHI) 5.92 5.65 5.75 5.95 622 69 RCHERUBIN (ATA) 5.68 5.68 - 5.50 - - aCHIELLINI (JUV) 6.04 5.95 5.75 5.71 674 65 SCIANI (LAZ) 5.85 5.80 5.67 5.50 767 - SCODA (SAM) 6.00 6.00 - 6.00 -44 - RCOLE (ROM) 5.59 5.50 - 5.86 - - aCOSTA (PAR) 5.82 5.88 5.67 5.50 337 57 SDAINELLI (CHI) 6.04 5.88 5.63 5.77 370 65 aD'AMBROSIO (INT) 5.66 5.58 5.38 5.50 854 65 aDANILO (UDI) 6.03 6.13 5.63 6.13 523 59 SDAPRELA' (PAL) 5.67 5.57 5.75 5.56 167 61 RDARMIAN (TOR) 6.07 6.29 8.50 6.53 735 78 aDE CEGLIE (JUV) 5.58 6.15 - 5.10 158 54 RDE SILVESTRI (SAM) 5.93 6.20 6.17 6.22 795 64 aDE VRIJ (LAZ) 6.09 6.00 - 5.86 - 53 aDEL GROSSO (ATA) 5.80 5.90 - 6.38 638 - aDIAKITE (CAG) 5.64 5.50 6.00 5.17 524 - SDOMIZZI (UDI) 5.86 5.67 5.00 5.50 189 52 RDONKOR (INT) 5.50 5.00 - 6.00 - - aDRAME' (ATA) 5.54 5.48 5.33 5.46 800 68 aEDENILSON (GEN) 6.04 6.09 6.25 6.08 843 71 aEMANUELSON (ATA) 6.06 6.22 - 6.30 537 - SFEDDAL (PAR) 5.50 5.53 5.67 5.13 766 62 aFELIPE (INT) 5.42 5.42 - 5.71 893 67 aFONTANESI (SAS) 6.00 6.00 - 6.00 697 - aFREY (CHI) 5.83 5.80 6.00 5.71 528 68 aGABRIEL SILVA (UDI) 5.40 5.45 - 5.75 - - aGAMBERINI (CHI) 5.81 5.75 6.00 5.79 484 67 aGASTON SILVA (TOR) 6.00 5.88 5.75 6.00 653 - aGENTILETTI (LAZ) 6.50 6.50 - 6.50 - - aGHOULAM (NAP) 5.67 5.67 5.33 6.15 966 78 aGLIK (TOR) 6.31 6.90 6.00 7.46 706 76 SGOBBI (PAR) 5.67 5.58 5.75 5.31 753 62 RGONZALEZ ALE. (CAG) 5.41 5.27 - 5.50 - - aGONZALEZ G. (PAL) 6.10 6.12 5.88 5.88 615 69 SHENRIQUE (NAP) 5.39 5.33 5.75 5.29 759 - aHEURTAUX (UDI) 5.77 5.84 - 5.64 -261 47 RHOLEBAS (ROM) 5.60 5.67 - 6.00 565 70 aHYSAJ (EMP) 5.80 5.77 5.88 5.68 558 64 aIZZO (GEN) 6.17 6.35 5.75 6.50 325 63 SJANSSON (TOR) 5.58 5.43 - 6.25 - - aJUAN JESUS (INT) 5.69 5.48 5.67 5.46 850 66 SKOULIBALY (NAP) 5.92 5.86 4.75 6.29 795 74 aKRAJNC (CES) 5.53 5.44 5.50 5.19 343 41 S

LAURINI (EMP) 5.75 5.58 5.38 5.50 296 60 SLAZAAR (PAL) 5.89 6.19 5.88 6.21 719 70 SLICHTSTEINER (JUV) 5.98 6.23 6.33 5.88 979 71 aLONGHI (SAS) 5.74 5.68 5.50 5.65 474 67 aLUCARELLI (PAR) 5.54 5.46 - 5.31 527 58 aLUCCHINI (CES) 5.69 5.63 - 5.54 -174 35 SMAGGIO (NAP) 5.69 5.56 5.00 5.61 1118 78 RMAKSIMOVIC (TOR) 5.72 5.74 5.67 5.79 834 73 SMANOLAS (ROM) 6.09 5.93 5.75 6.07 735 73 aMARQUES (VER) 5.67 5.47 - 5.25 701 72 aMARQUEZ (VER) 5.61 5.41 5.25 5.18 742 72 aMARTIC (VER) 5.61 5.50 - 5.70 230 67 aMESTO (NAP) 5.33 5.17 - - - - SMEXES (MIL) 5.74 5.79 6.75 5.11 523 67 SMILANOVIC MILAN (PAL) - - - - - - aMOLINARO (TOR) 5.78 5.72 6.00 5.86 386 68 aMORAS (VER) 5.78 5.70 4.67 5.22 536 68 aMORETTI (TOR) 6.03 6.02 5.17 6.09 731 72 aMUNOZ (SAM) 6.06 6.15 6.00 6.39 674 64 aMURRU (CAG) 5.20 4.80 4.25 4.75 253 - aNAGATOMO (INT) 5.55 5.40 - 5.17 243 - RNATALI (SAS) 6.00 6.00 - 6.00 46 - SNICA (CES) 5.40 4.80 - 4.50 429 - aNOVARETTI (LAZ) 5.50 5.20 - 6.00 788 - aOGBONNA (JUV) 5.98 5.88 6.17 5.58 580 64 RORTIZ (PAL) - - - - - - aPALETTA (MIL) 5.75 5.61 6.17 5.78 426 67 RPASQUAL (FIO) 6.06 6.47 - 7.25 488 81 SPASQUALE (UDI) 5.64 5.53 - 5.54 -37 50 SPEDRO MENDES (PAR) 5.82 5.69 5.50 5.50 414 57 aPELUSO (SAS) 5.56 5.38 5.88 5.21 631 69 aPERICO (CES) 5.61 5.42 5.50 5.38 242 40 SPIRIS (UDI) 5.84 5.74 6.00 5.62 652 61 aPISANO E. (VER) 5.56 5.36 5.75 5.61 717 73 aPISANO F. (CAG) 5.42 5.38 5.75 5.40 378 67 aRADU (LAZ) 5.85 5.72 5.50 5.68 700 67 aRANOCCHIA (INT) 5.93 6.00 5.83 5.71 625 64 aREGINI (SAM) 5.61 5.46 5.50 5.68 432 57 aRENZETTI (CES) 5.90 5.83 5.25 5.64 672 46 aRISPOLI (PAL) 5.72 5.72 5.63 5.82 479 66 aRODRIGUEZ GON. (FIO) 5.91 6.17 4.75 6.32 782 78 RRODRIGUEZ GUI. (VER) 5.62 5.46 5.25 5.92 478 70 aROMAGNOLI (SAM) 5.88 5.88 5.17 6.21 634 60 SRONCAGLIA (GEN) 5.88 5.71 5.75 5.40 641 65 aROSI (FIO) 5.71 5.64 - 5.38 - - SROSSETTINI (CAG) 5.76 5.86 8.25 5.73 1778 92 RRUGANI (EMP) 6.13 6.31 6.25 6.35 611 68 aSANTON (INT) 6.12 6.12 - 6.00 1314 - aSARDO (CHI) 5.71 5.69 5.75 5.75 104 - SSAVIC (FIO) 5.85 5.88 5.25 5.82 624 75 SSCALONI (ATA) 5.75 5.75 - 6.00 - - aSILVESTRE (SAM) 6.02 5.94 5.83 6.18 567 61 aSOMMA (EMP) 5.75 5.67 - 5.75 - - aSORENSEN (VER) 5.56 5.39 - 5.50 250 - aSPOLLI (ROM) - - - - - - aSTENDARDO (ATA) 5.89 6.05 - 6.04 567 67 RSTRINIC (NAP) 5.67 5.83 - 5.67 1127 - RTAMBE (GEN) 5.75 5.75 - 5.50 16 - aTERZI (PAL) 5.64 5.54 - 5.31 921 70 aTOMOVIC (FIO) 5.62 5.71 5.00 5.73 918 78 aTONELLI (EMP) 5.98 6.42 5.83 6.36 662 67 STOROSIDIS (ROM) 5.72 5.67 5.33 5.78 724 71 SVIDIC (INT) 5.70 5.68 6.25 6.05 1175 73 aVITIELLO (PAL) 5.97 6.07 6.38 5.83 806 72 aVOLTA (CES) 5.66 5.47 - 5.40 184 39 SVRSALJKO (SAS) 6.13 6.11 - 6.28 448 71 RYANGA MBIWA (ROM) 5.66 5.58 5.67 5.68 334 66 SZACCARDO (MIL) 6.00 7.50 - 5.00 - - aZAPATA C. (MIL) 5.82 5.59 - 5.38 - - a

CENTROCAMPISTIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MAGIC MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

ACQUAH (SAM) 5.74 5.60 7.00 5.41 1176 58 RALLAN (UDI) 6.09 6.21 6.67 5.97 1418 61 aAQUILANI (FIO) 5.83 5.72 5.25 5.82 1020 74 RASAMOAH (JUV) 5.92 5.83 - 5.88 - - aBADELJ (FIO) 5.50 5.44 5.38 5.50 1117 75 aBADU (UDI) 5.80 5.91 6.50 5.68 774 49 RBARRETO E. (PAL) 6.19 6.44 - 5.92 - 51 aBASELLI (ATA) 5.92 6.03 - 5.75 1031 62 RBASHA (TOR) 5.88 6.20 - 6.00 - - SBENASSI (TOR) 5.83 5.98 5.63 6.06 491 50 SBERGDICH (GEN) 5.65 5.70 6.00 5.75 404 - SBERTOLACCI (GEN) 6.26 6.63 9.00 6.28 1588 74 aBIONDINI (SAS) 5.83 5.76 5.67 5.90 529 57 aBIRSA (CHI) 5.95 5.92 6.25 5.89 610 57 aBONAVENTURA (MIL) 6.08 6.44 5.63 6.32 933 58 aBORJA VALERO (FIO) 5.94 6.12 5.67 6.07 495 68 aBRIENZA (CES) 6.15 7.11 7.00 6.35 1042 47 RBRIGHI (SAS) 5.71 5.61 5.00 5.60 580 56 SBRILLANTE (EMP) 4.50 5.25 - 5.25 - - aBROZOVIC (INT) 5.77 5.55 5.00 5.50 578 - aCANDREVA (LAZ) 6.38 7.37 8.13 6.11 1436 63 RCARBONERO (CES) 5.58 5.97 7.38 6.50 1250 52 aCARMONA (ATA) 5.82 5.61 5.75 5.44 783 58 aCASCIONE (CES) 5.86 5.68 5.50 5.63 653 39 RCATALDI (LAZ) 5.92 5.71 6.25 5.21 1282 57 RCAZZOLA (CES) - - - - 110 - RCHIBSAH (SAS) 5.83 5.83 - 5.75 390 - SCHOCHEV (PAL) 5.93 6.46 5.50 6.17 809 62 SCHRISTIANSEN (CHI) 5.75 5.83 - 5.83 481 - aCHRISTODOULOPOULOS (VER) 6.00 6.28 - 5.81 - 52 SCIGARINI (ATA) 6.02 5.90 6.25 6.06 931 63 aCOFIE (CHI) 5.79 5.77 - 5.81 752 57 RCOMAN (JUV) 6.00 6.17 - 5.75 652 - RCONTI (CAG) 5.58 5.42 - 5.59 286 50 SCORREA (SAM) 5.33 5.33 - 5.50 767 - aCOSSU (CAG) 5.80 5.84 - 6.10 -17 47 SCRISETIG (CAG) 5.75 5.60 6.00 5.63 912 61 aCROCE (EMP) 6.22 6.28 6.50 6.29 906 66 SD'ALESSANDRO (ATA) 5.89 5.84 6.38 6.07 583 57 RDAVID LOPEZ (NAP) 5.81 5.78 6.00 5.82 1011 71 SDE FEUDIS (CES) 5.76 5.64 - 5.50 415 35 RDE JONG (MIL) 5.87 6.00 5.50 5.85 761 54 aDE ROSSI (ROM) 5.87 5.85 5.63 5.69 821 56 aDELLA ROCCA (PAL) 5.75 5.50 - 5.00 - - aDESSENA (CAG) 5.85 5.96 5.83 5.88 583 56 aDIAMANTI (FIO) 5.90 6.05 5.25 6.25 495 - SDONSAH (CAG) 6.23 6.67 6.00 6.50 415 55 RDUNCAN (SAM) 5.90 6.02 7.00 5.81 990 56 REKDAL (CAG) 6.08 6.47 6.63 5.93 1110 65 aEL KADDOURI (TOR) 5.95 6.16 7.63 5.83 984 60 RFARNERUD (TOR) 5.97 6.37 6.00 6.25 496 51 SFELIPE ANDERSON (LAZ) 6.46 7.70 6.25 7.93 982 57 aFERNANDES (UDI) 5.73 5.96 - 5.90 390 43 aFERNANDEZ M. (FIO) 6.22 6.56 5.83 6.41 511 69 RFETFATZIDIS (CHI) 6.14 6.88 - 5.88 285 - aGALLOPPA (PAR) 5.57 5.59 - 5.69 - 40 aGARGANO (NAP) 6.02 5.92 5.00 6.35 557 63 SGAZZI (TOR) 6.08 5.87 6.00 5.96 818 56 aGNOUKOURI (INT) 6.50 6.25 - 6.25 377 - aGOMEZ (ATA) 6.08 6.45 8.63 6.33 1468 74 aGONZALEZ ALV. (TOR) 5.71 5.86 - 6.00 796 - RGRASSI (ATA) 6.00 6.00 - 6.00 - - aGRECO (VER) 5.83 5.69 5.67 5.55 951 66 aGUILHERME (UDI) 5.62 5.66 5.88 5.70 749 48 aHALLFREDSSON (VER) 5.94 6.17 - 5.92 1018 67 RHAMSIK (NAP) 5.84 6.80 7.75 7.38 1657 84 a

ARBITRO DoveriASSISTENTI Cariolato-Marzaloni

IV Valeri ADD. CalvaresePREZZI da 25 a 210 euro

TV Sky Sport 1 HD,SuperCalcio HD, Calcio 1

HD; PremiumCalcio, Calcio

HD

1

2.20X

3.302

3.20

ARBITRO La PennaASSISTENTI Paganessi-Liberti

IV De Pinto ADD. Ghersini-MinelliPREZZI da 5 a 75 euro

TV Sky Calcio 4 HD;Premium Calcio 4

1

2.45X

3.502

2.65

ARBITRO MazzoleniASSISTENTI Manganelli-Vuoto

IV Galloni ADD. Tagliavento-GiacomelliPREZZI da 15 a 80 euro

TV Sky Sport 1 HD,SuperCalcio HD, Calcio 1

HD; PremiumCalcio, Calcio

HD

1

2.95X

3.352

2.30

ARBITRO RocchiASSISTENTI Marrazzo-Avellano

IV Schenone ADD. Massa-SacchiPREZZI da 15 a 140 euro

TV Sky Calcio 2 HD;Premium Calcio 1,

Calcio HD

1

1.75X

3.502

4.75

Magic +3RCampionato

21SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

31. KARNEZIS

77. THEREAU 19. GUILHERME

9. PERICA

5. DANILO

27. WIDMER6. ALLAN

66. PINZI

7. BADU11. DOMIZZI

89. PIRIS

25. HOLEBAS

23. ASTORI

4. NAINGGOLAN

16. DE ROSSI

15. PJANIC10. TOTTI

8. LJAJIC

19. IBARBO

44. MANOLAS

35. TOROSIDIS

26. DE SANCTIS

23. DIEGO LOPEZ

16. POLI

34. DE JONG

21. VAN GINKEL

28. BONAVENTURA

9. DESTRO

10. HONDA

20. ABATE

5. MEXES

29. PALETTA

19. BOCCHETTI

11. VRSALJKO

15. ACERBI

28. CANNAVARO

31. PELUSO

8. BIONDINI

4. MAGNANELLI

7. MISSIROLI

17. SANSONE

10. ZAZA

25. BERARDI

47. CONSIGLI

DOMANI ore 12.30 a Reggio Emilia STADIO Mapei StadiumAndata 2-1

PANCHINA 79 Pegolo, 1 Pomini, 20 Bianco, 21 Fontanesi, 3 Longhi, 32 Natali, 6 Chibsah, 19 Taider, 33 Brighi, 30 Lazarevic, 83 Floro Flores 99 Floccari.ALLENATORE Di Francesco.BALLOTTAGGI Biondini-Taider 55-45%, Zaza-Floccari 55-45%, Vrsaljko-Fontanesi 60-40%.SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Missiroli, Biondini, Acerbi, Zaza. INDISPONIBILI Terranova e Antei (stagione finita), Donis e Polito (2 giorni), Gazzola (da valutare). ALTRI Caselli, Lodesani, Alhassan, Benucci, Mandelli, Sereni. DRITTE SÌ Berardi NO Magnanelli

PANCHINA 32 Abbiati, 81 Zaccardo,25 Bonera, 33 Alex, 17 C. Zapata, 14 Albertazzi,

8 Suso, 98 Mastour, 92 El Shaarawy, 11 Pazzini ALLENATORE Inzaghi

BALLOTTAGGI Mexes-C. Zapata 70-30%SQUALIFICATI Menez (2)

DIFFIDATI Alex, Bonaventura, De JongINDISPONIBILI Agazzi e Montolivo (stagione finita), De Sciglio

ed Essien (da valutare), Cerci (7 giorni), Antonelli e Rami (2)ALTRI Muntari

DRITTE SÌ Destro NO Bocchetti

40PUNTI

46PUNTI

SASSUOLO4-3-3

MILAN4-3-3

1. UJKANI

21. QUAISON

27. RIGONI

28. JAJALO

18. CHOCHEV

7. LAZAAR

99. BELOTTI

20. VAZQUEZ

2. VITIELLO

12. G. GONZALEZ

4. ANDELKOVIC

21. BALZANO

37. DIAKITÈ

15. ROSSETTINI

8. AVELAR

30. DONSAH

4. CRISETIG

20. EKDAL

17. FARIAS40. MPOKU

90. COP

44. BRKIC

DOMANI ore 15 a CagliariSTADIO Sant’EliaAndata 0-5

PANCHINA 1 Colombi, 27 Cragno, 14 F. Pisano, 2 Gonzalez, 3 Murru, 33 Capuano, 5 Conti, 16 Dessena, 7 Cossu, 10 Joao Pedro 9 Longo, 25 SauALLENATORE FestaBALLOTTAGGI Balzano-F. Pisano 70-30%, Donsah-Dessena 60-40%, Cop-Sau 60-40%SQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI Ale. Gonzalez, Ceppitelli, Sau, FariasINDISPONIBILI Ceppitelli (5 giorni)ALTRI Husbauer, Carboni, Barella, Caio Rangel, MuroniDRITTE SÌ Farias NO Cop

PANCHINA 70 Sorrentino, 5 Milanovic,19 Terzi, 22 Ortiz, 3 Rispoli, 33 Daprelà,

14 Della Rocca, 8 E. Barreto, 25 Maresca,9 Dybala, 10 Joao Silva, 96 Bentivegna.

ALLENATORE Iachini.BALLOTTAGGI Quaison-Rispoli 60-40%,

Chochev-E. Barreto 70-30%.SQUALIFICATI nessuno.

DIFFIDATI Terzi, Vitiello, Chochev, Vazquez, Dybala, Daprelà,Bolzoni, Morganella. INDISPONIBILI Bolzoni e Morganella

(stagione finita), Makienok (da valutare). ALTRI Fulignati,Emerson, Monteleone. DRITTE SÌ Belotti NO Andelkovic

28PUNTI

43PUNTI

CAGLIARI4-3-1-2

PALERMO3-5-2

PANCHINA 1 Skorupski, 33 Spolli, 3 Cole, 2 Yanga-Mbiwa, 42 Balzaretti, 48 Uçan, 32 Paredes, 20 S. Keita, 88 Doumbia, 7 Iturbe, 53 Verde, 96 Sanabria ALLENATORE GarciaBALLOTTAGGI Astori-Yanga-Mbiwa 60-40%, Pjanic-S. Keita 60-40%, Ljajic-Iturbe 55-45%SQUALIFICATI Florenzi (1)DIFFIDATI De Rossi, S. Keita, MaiconINDISPONIBILI Strootman (stagione finita), Castan e Maicon (da valutare), Gervinho (15 giorni)ALTRI Lobont, Pellegrini DRITTE SÌ Nainggolan NO Holebas

PANCHINA 22 Scuffet, 97 Meret,75 Heurtaux, 18 Bubnjic, 26 Pasquale,

34 Gabriel Silva, 8 Fernandes, 33 Kone,94 Aguirre, 82 Geijo, 10 Di Natale.

ALLENATORE Stramaccioni.BALLOTTAGGI Guilherme-Kone 60-40%,

Perica-Kone 60-40%.SQUALIFICATI nessuno.

DIFFIDATI Heurtaux, Kone, Pinzi, Thereau, Wague.INDISPONIBILI Wague (7 giorni), Evangelista (15), Hallberg

(stagione finita), A. Zapata (Under 20).ALTRI Jadson, Bochniewicz. DRITTE SÌ Allan NO Guilherme

41PUNTI

UDINESE4-3-1-2

83. MIRANTE

4. MENDES

2. CASSANI8. J. MAURI

26. VARELA

80. JORQUERA

17. PALLADINO

5. GHEZZAL

23. NOCERINO

28. FEDDAL

18. GOBBI

23. PASQUAL

2. GO. RODRIGUEZ

10. AQUILANI

5. BADELJ

20. BORJA VALERO33. M. GOMEZ

74. SALAH

29. BERNARDESCHI

15. SAVIC

40. TOMOVIC

1. NETO

LUNEDÌ ore 19 a FirenzeSTADIO FranchiAndata 0-1

PANCHINA 12 Tatarusanu, 38 Rosi, 19 Basanta, 28 Alonso, 14 M. Fernandez, 16 Kurtic, 7 Pizarro, 32 Lazzari, 17 Joaquin, 18 Diamanti, 72 Ilicic, 9 Gilardino. ALLENATORE Montella.BALLOTTAGGI M. Gomez–Gilardino 60-40%,Bernardeschi-Ilicic 60-40%,Neto–Tatarusanu 60-40%. SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Basanta, M. Gomez, Kurtic, Diamanti, Neto, Borja Valero. INDISPONIBILI Babacar e Rossi (stagione finita), Vargas (7 giorni), Richards (7). ALTRI Lezzerini, Rosati, Bagadur, Lupatelli, Octavio, El Hamdaoui. DRITTE SÌ Salah NO Savic

PANCHINA 22 Iacobucci, 1 Bertozzi,6 Lucarelli, 15 Costa, 58 Esposito, 37 Broh,

31 Mariga, 14 Galloppa, 21 Lodi, 34 Haraslin,88 M. Coda

ALLENATORE DonadoniBALLOTTAGGI Palladino-M. Coda 55-45%,

J. Mauri-Mariga 55-45%SQUALIFICATI Lila (1)

DIFFIDATI Varela, LodiINDISPONIBILI Prestia, Santacroce e Bajza (da valutare)

ALTRI Rossetto, Taider, ErlicDRITTE SÌ Mirante NO Ghezzal

55PUNTI

17PUNTI

FIORENTINA4-3-3

PARMA4-5-1

HONDA (MIL) 5.63 6.46 6.00 6.75 847 56 RIAGO (GEN) 6.21 7.25 8.25 7.63 1193 69 aILICIC (FIO) 5.98 6.79 12.17 6.17 1992 99 RINLER (NAP) 5.58 5.64 4.75 5.90 804 64 RIZCO (CHI) 6.00 6.22 6.13 6.05 803 59 aJAJALO (PAL) 5.79 5.71 6.00 5.50 944 64 RJOAO PEDRO (CAG) 5.67 6.02 5.33 6.00 694 57 RJOAQUIN (FIO) 6.22 6.65 6.25 7.00 984 78 aJORGINHO (NAP) 5.58 5.44 5.75 5.50 954 69 aJORQUERA (PAR) 5.93 6.12 7.17 5.79 1246 61 aKEITA S. (ROM) 6.23 6.43 - 6.65 356 53 SKONE (UDI) 5.74 5.81 5.33 5.69 460 42 SKOVACIC (INT) 5.79 6.28 6.00 6.18 1090 53 RKUCKA (GEN) 5.97 6.03 6.38 6.04 956 60 aKURTIC (FIO) 5.47 5.61 - 5.56 1341 79 aKUZMANOVIC (INT) 5.71 5.79 - 5.71 - 35 aLAXALT (GEN) 5.78 5.65 5.25 5.40 261 - SLAZAREVIC (SAS) 5.81 6.04 5.33 5.93 250 52 SLAZZARI (FIO) 6.00 6.00 - 6.00 268 - SLEDESMA (LAZ) 5.38 5.19 - 5.00 908 - RLESTIENNE (GEN) 5.67 5.78 5.00 5.56 420 47 aLODI (PAR) 5.55 5.78 - 6.09 381 46 SLULIC (LAZ) 6.17 6.57 6.75 6.72 1090 57 aMAGNANELLI (SAS) 5.87 5.71 - 5.88 - 50 aMANDRAGORA (GEN) 6.25 6.17 - 5.50 - - SMARCHISIO (JUV) 6.39 6.56 6.67 6.43 1204 62 aMARESCA (PAL) 5.91 5.84 5.75 5.78 536 58 SMARIGA (PAR) 5.64 5.61 - 5.38 400 - RMARRONE (JUV) - - - - - - aMASTOUR (MIL) - - - - - - aMAURI J. (PAR) 6.12 6.20 6.33 6.04 867 55 aMAURI S. (LAZ) 6.17 7.15 5.25 6.29 251 41 SMEDEL (INT) 5.97 5.78 5.50 5.77 1147 53 aMERTENS (NAP) 5.87 6.31 7.33 6.69 1006 73 RMIGLIACCIO (ATA) 5.97 5.97 6.25 6.00 568 57 RMISSIROLI (SAS) 5.95 6.33 7.00 6.36 1231 70 aMORALEZ (ATA) 6.13 6.74 6.50 7.18 812 63 RMPOKU (CAG) 6.04 6.35 6.83 7.07 1035 67 aMUDINGAYI (CES) 6.00 5.69 5.75 5.63 635 - aNAINGGOLAN (ROM) 6.38 6.67 6.75 6.64 1102 64 SNOCERINO (PAR) 5.75 6.05 6.63 6.00 812 54 aOBBADI (VER) 6.03 6.06 5.67 5.75 688 62 SOBI (INT) 5.67 5.94 - 5.70 - - SOBIANG (SAM) 6.05 6.18 5.00 6.15 835 51 aONAZI (LAZ) 5.68 5.50 - 5.57 772 - aPADOIN (JUV) 5.73 5.68 5.83 5.40 805 52 RPALOMBO (SAM) 6.02 6.05 5.83 6.11 671 50 aPAREDES (ROM) 5.58 5.92 - 5.33 - - SPAROLO (LAZ) 6.23 6.95 9.00 6.63 1487 67 aPEPE (JUV) 5.50 5.50 5.50 5.25 584 - RPEREYRA (JUV) 6.12 6.36 5.88 6.18 530 49 aPINZI (UDI) 5.89 5.76 6.75 5.59 951 53 aPIZARRO (FIO) 6.11 6.11 5.75 6.14 1162 78 aPJANIC (ROM) 6.02 6.50 7.13 6.68 1134 64 SPOGBA (JUV) 6.50 7.54 - 7.80 1258 66 RPOLI (MIL) 6.00 6.04 6.00 5.81 689 54 aPUCCIARELLI (EMP) 5.95 6.29 6.38 6.15 651 61 aQUAISON (PAL) 6.15 6.80 6.25 7.17 478 - RRADOVANOVIC (CHI) 5.98 5.93 6.25 6.21 917 62 aRIGONI (PAL) 6.14 6.81 8.17 6.50 1073 71 RRINCON (GEN) 6.12 6.02 5.88 5.88 840 57 aRIZZO (SAM) 5.96 6.12 - 6.25 244 45 aROMULO (JUV) 6.50 6.50 - - 1217 - RSALA (VER) 6.25 6.33 6.25 6.86 792 67 aSALAH (FIO) 6.31 7.46 6.88 7.33 1165 82 RSAPONARA (EMP) 6.50 7.67 9.25 6.43 1528 80 aSHAQIRI (INT) 5.96 6.15 5.50 5.88 334 40 aSIGNORELLI (EMP) 5.72 6.06 - 5.71 261 - SSORIANO (SAM) 6.02 6.31 7.38 6.00 1038 58 RSTURARO (JUV) 5.95 5.74 5.88 5.78 762 52 a

SUSO (MIL) 5.75 5.75 - 5.50 365 - STABANELLI (CES) 5.17 5.17 - - 884 - RTAIDER (SAS) 5.95 6.42 7.25 6.05 1224 70 RUCAN (ROM) 6.00 5.50 - - - - aVAJUSHI (CHI) - 6.00 - 6.00 - - aVALDIFIORI (EMP) 6.36 6.47 6.50 6.30 945 67 aVALOTI (VER) 6.12 6.75 5.50 11.00 355 - aVAN GINKEL (MIL) 5.46 5.62 5.63 5.14 858 53 RVARELA (PAR) 6.09 6.03 6.13 6.13 724 53 aVAZQUEZ (PAL) 6.26 6.96 6.75 7.28 1481 76 RVECINO (EMP) 6.09 6.23 6.13 6.38 1030 68 RVERDI (EMP) 5.95 6.04 - 6.08 81 52 aVIVES (TOR) 5.77 5.81 5.50 5.73 536 50 SWIDMER (UDI) 5.89 6.18 6.50 6.28 896 53 aWSZOLEK (SAM) 5.50 5.75 - - 967 - RZE' EDUARDO (CES) 5.32 5.50 - 5.75 4 - SZIELINSKI (EMP) 6.00 5.91 6.00 5.77 768 62 R

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OPTA INDEX

GAZZA INDEX

AGUIRRE (UDI) 5.17 5.50 - 5.75 358 - RBELOTTI (PAL) 5.98 6.41 5.00 6.75 376 58 aBENTIVEGNA (PAL) - - - - 112 - aBERARDI (SAS) 6.22 7.19 6.00 7.14 995 65 aBERGESSIO (SAM) 5.73 5.93 5.83 5.93 281 42 aBERNARDESCHI (FIO) 5.75 5.83 - 5.50 389 - RBIANCHI (ATA) 5.56 5.53 5.83 5.73 180 48 aBOAKYE (ATA) 5.50 5.91 - 5.57 - 42 aBONAZZOLI (INT) 5.75 5.75 - 6.00 - - aBORRIELLO (GEN) 6.08 6.08 - 5.25 396 - RBOTTA (CHI) 5.91 5.74 5.83 5.79 505 50 aCALLEJON (NAP) 5.87 6.86 5.50 6.97 1015 73 aCODA M. (PAR) 6.22 6.50 5.75 6.55 348 45 SCOP (CAG) 5.85 7.00 8.25 7.10 988 - aDAL MONTE (CES) 5.50 5.50 5.50 5.50 153 - aDEFREL (CES) 5.98 6.63 6.75 6.44 1284 55 RDESTRO (MIL) 5.80 6.66 6.67 6.13 282 45 RDI NATALE (UDI) 6.33 7.82 9.25 6.54 1199 57 RDJORDJEVIC (LAZ) 5.95 7.02 - 7.36 206 41 aDJORDJEVIC L. (SAM) 6.00 6.00 - - - - aDJURIC (CES) 5.62 5.86 5.33 5.75 265 35 SDOUMBIA (ROM) 5.12 5.88 7.83 6.00 639 - RDYBALA (PAL) 6.48 7.83 6.00 7.31 1073 72 aEL SHAARAWY (MIL) 6.07 6.43 - 6.80 - 41 aETO'O (SAM) 6.07 6.39 5.38 6.42 733 48 aFARIAS (CAG) 5.74 6.31 7.88 6.09 1199 67 aFERNANDINHO (VER) 6.00 6.00 - - - - aFLOCCARI (SAS) 5.70 6.00 5.00 6.15 203 49 aFLORO FLORES (SAS) 5.83 6.02 6.83 5.75 752 60 aGABBIADINI (NAP) 6.27 7.79 9.13 7.77 1113 82 aGEIJO (UDI) 5.62 6.06 5.00 6.88 239 - SGHEZZAL (PAR) 5.67 5.69 5.50 5.43 402 43 SGILARDINO (FIO) 5.75 6.45 7.38 7.20 611 - SGOMEZ M. (FIO) 5.55 5.92 5.00 6.17 205 63 aGOMEZ T. (VER) 6.07 6.72 10.00 6.82 1813 85 RHARASLIN (PAR) 6.00 6.00 - 6.00 - - aHIGUAIN (NAP) 6.09 7.31 7.63 8.13 1320 83 aIBARBO (ROM) 5.97 6.21 5.63 6.11 652 49 aICARDI (INT) 6.06 7.69 6.88 8.44 1023 54 aINSIGNE (NAP) 6.00 6.60 7.17 7.64 1005 78 aITURBE (ROM) 5.82 5.95 5.67 5.68 379 44 RJOAO SILVA (PAL) 5.50 5.00 - 5.00 - - aKEITA B. (LAZ) 5.93 6.00 6.88 5.70 924 50 aKLOSE (LAZ) 6.07 7.39 8.33 6.77 847 52 aLJAJIC (ROM) 6.02 6.82 - 6.96 356 47 SLLORENTE (JUV) 5.70 6.37 8.00 5.71 695 50 aLONGO (CAG) 5.56 5.44 - 5.44 239 47 R

MACCARONE (EMP) 6.12 7.14 8.00 6.90 1031 73 SMARTINEZ (TOR) 5.45 5.82 5.38 5.59 306 39 SMATRI (JUV) 5.92 6.92 5.50 8.06 621 48 aMAXI LOPEZ (TOR) 5.81 6.35 6.38 6.00 447 45 SMCHEDLIDZE (EMP) 5.81 6.12 7.50 5.69 440 61 RMEGGIORINI (CHI) 6.09 6.54 8.00 6.27 974 61 aMORATA (JUV) 6.23 6.96 5.75 7.04 372 43 aMURIEL (SAM) 5.98 6.71 7.50 6.40 1096 58 RNICO LOPEZ (VER) 5.84 6.66 6.50 6.89 482 59 SOKAKA (SAM) 6.00 6.35 5.00 6.44 404 42 SPALACIO (INT) 5.81 6.45 6.25 6.41 969 50 aPALLADINO (PAR) 5.56 6.08 6.83 5.94 796 52 aPALOSCHI (CHI) 5.97 6.75 8.50 7.19 1095 65 RPAVOLETTI (GEN) 6.00 6.67 9.50 6.20 1245 70 RPAZZINI (MIL) 5.41 5.75 6.13 5.75 445 46 aPELLISSIER (CHI) 6.18 7.21 7.50 6.38 753 57 RPEREA (LAZ) 5.75 5.50 - 5.50 103 - aPERICA (UDI) 5.00 5.12 - 5.33 237 - a

PINILLA (ATA) 6.02 6.83 8.83 7.04 1448 74 aPODOLSKI (INT) 5.50 5.70 6.75 5.71 657 44 aPOZZI (CHI) 5.50 5.75 - 6.00 - - aPUSCAS (INT) 5.50 5.50 - 5.00 - - aRODRIGUEZ (CES) 5.82 6.53 6.67 6.67 390 40 SROSSETI (ATA) - - - - - - aSANABRIA (ROM) 6.00 6.00 - - - - aSANSONE N. (SAS) 5.94 6.44 5.75 6.78 767 60 RSAU (CAG) 5.88 6.46 5.17 6.65 348 51 RSAVIOLA (VER) 5.85 6.25 6.00 6.50 151 - aSUCCI (CES) 5.64 6.36 5.50 6.13 316 - STAVANO (EMP) 5.61 5.91 5.75 6.32 80 53 STHEREAU (UDI) 5.97 6.71 6.00 7.03 768 46 aTONI (VER) 6.27 7.74 9.75 8.44 1291 79 aTOTTI (ROM) 5.98 7.02 7.25 7.41 569 51 SVERDE (ROM) 6.10 6.50 - 5.50 - - aZAPATA D. (NAP) 6.07 7.36 - 8.50 411 71 aZAZA (SAS) 5.77 6.57 6.13 6.71 680 59 R

ARBITRO GuidaASSISTENTI Vivenzi-Gava

IV Stallone ADD. Damato-ChiffiPREZZI da 28 a 110 euro

TV SuperCalcio HD, Calcio 1HD; Premium Calcio,

Calcio HD

1

3.00X

3.402

2.25

ARBITRO CervelleraASSISTENTI Bianchi-Preti

IV Dobosz ADD. Nasca-AbbattistaPREZZI da 9 a 39 euro

TV Sky Calcio 1 HD;Premium Calcio 3

1

2.05X

3.552

3.35

ARBITRO BantiASSISTENTI Tonolini-Crispo

IV Petrella ADD. Orsato-Di PaoloPREZZI da 25 a 120 euro

TV Sky Sport 1 HD,SuperCalcio HD, Calcio 1

HD; Premium Calcio,Calcio HD

1

1.28X

5.252

10.00

ARBITRO TommasiASSISTENTI La Rocca-Tegoni

IV Costanzo ADD. Peruzzo-FabbriPREZZI da 10 a 130 euro

TV SuperCalcio HD, Calcio 1HD; Premium Calcio,

Calcio HD

1

1.20X

6.252

13.00

DOMANI ore 20.45 a RomaSTADIO OlimpicoAndata 1-0

64PUNTI

ROMA4-3-3

30. AGLIARDI

25. CAPELLI

24. PERICO7. CARBONERO

26. MUDINGAYI11. BRIENZA

92. DEFREL

18. DJURIC

34. CASCIONE

15. KRAJNC

33. RENZETTI

31. GHOULAM

5. BRITOS

8. JORGINHO

19. D. LOPEZ17. HAMSIK

9. HIGUAIN

24. INSIGNE

7. CALLEJON

33. ALBIOL

11. MAGGIO

45. ANDUJAR

PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo, 16 Mesto, 4 Henrique, 26 Koulibaly, 3 Strinic, 88 Inler, 77 Gargano, 23 Gabbiadini, 14 Mertens, 91 D. ZapataALLENATORE BenitezBALLOTTAGGI nessunoSQUALIFICATI nessunoDIFFIDATI Albiol, Maggio, Koulibaly, BritosINDISPONIBILI Michu (stagione finita), Zuniga e De Guzman (da valutare).ALTRI UviniDRITTE SÌ Hamsik NO Jorginho

PANCHINA 1 Leali, 81 Bressan, 2 Nica,6 Lucchini, 14 Volta, 8 De Feudis, 23 Tabanelli,

77 Zé Eduardo, 9 A. Rodriguez, 19 Succi,27 Dal Monte ALLENATORE Di Carlo

BALLOTTAGGI Djuric-A. Rodriguez 60-40%,Capelli-Lucchini 60-40%SQUALIFICATI nessuno

DIFFIDATI Cascione, Krajnc, Perico, Renzetti, A. RodriguezINDISPONIBILI Giorgi, Marilungo, Pulzetti e Valzania

(stagione finita), Magnusson (da valutare)ALTRI Yabré, Moncini

DRITTE SÌ Defrel NO Agliardi

60PUNTI

24PUNTI

NAPOLI4-2-3-1

CESENA4-3-1-2

ARBITRO IrratiASSISTENTI Barbirati-Musolino

IV Nicoletti ADD. Rizzoli-BaracaniPREZZI da 7 a 30 euro

TV Sky Sport 1 HD,SuperCalcio HD, Calcio 1

HD; PremiumCalcio, Calcio

HD

LUNEDÌ ore 21 a NapoliSTADIO San PaoloAndata 4-1

1

1.14X

7.502

17.00

Che cosa sono i primi due numeri?La media voto, poi la Magic media. Quella del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, macalcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto. Magic Campo: quanto ha raccolto il giocatore in casa o intrasferta. Opta e Gazza Index. Il primo è sviluppato da Opta: è la sintesi di una serie di dati e viene modificato ogni settimana in basea decine di parametri. Il Gazza Index parte dal dato Opta ma va da 1 a 99 e viene tarato in funzione fantacalcistica tenendo conto anchedella rivale e dell’avversario di giornata. Come leggere il dato? I colori (verde e rosso) indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana

22 SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

I FEDELISSIMI CONTENUTOPREMIUM

GerrardIL SIMBOLODI LIVERPOOLDA’ L’ADDIOAD ANFIELDOGGI GIOCA L’ULTIMA PARTITA COI REDS, ANDRÀ A LOS ANGELES. PER LUI TAPPETO ROSSO E STRISCIONE DELLA CURVA KOP

Apre il SouthamptonDomani la sfidatra United e Arsenal� Questo il programma della Premier League.37a GIORNATA Oggi (ore 16): Southampton-Aston Villa (13.45); Burnley-Stoke; Qpr-Newcastle; Sunderland-Leicester; Tottenham-Hull; West Ham-Everton; Liverpool-Crystal Palace (18.30). Domani: Swansea-Manchester City (14.30); Manchester United-Arsenal (17). Lunedì: Wba-Chelsea (21).CLASSIFICA Chelsea 84; Man. City 73; Arsenal 70; Man. United 68; Liverpool 62; Tottenham 58; Southampton 57; Swansea 56; Stoke 50; West Ham 47; Aston Villa 38; Leicester 37; Sunderland, Newcastle 36; Hull 34; Burnley 29; Qpr 27.

L'IDENTIKIT

STEVENGERRARDNATO IL 30/05/1980A WHISTONRUOLO CENTROCAMPISTAALTEZZA 183 CM PESO 83 KG

Steven Gerrard è nato a Whiston, un sobborgo a 13 km da Liverpool, dove ha cominciato a giocare nella squadra locale. A 9 anni è sbarcato a Anfield. Ha esordito in Premier il 29 novembre 1998 contro il Blackburn, entrando nel secondo tempo al posto di Heggem. All’inizio della stagione 2003-04 fu nominato capitano dei Reds. Con la maglia del Liverpool ha giocato un totale di 708 partite, segnando 185 gol. Con l’Inghilterra ha giocato 114 partite con 21 gol. L’unico titolo che gli manca è la Premier.

IL PALMARES

1 CHAMPIONS (2004-05)

1 COPPA UEFA (2000-01)

2 SUPERCOPPE EUROPEE (2001, 2005)

2 COPPE D’INGHILTERRA (2000-01, 2005-06)

3 COPPE DI LEGA (2001-02, 2002-03, 2011-12)

2 SUPERCOPPE INGLESI (2001, 2006)

IL RACCONTO di STEFANO BOLDRINICORRISPONDENTE DA LONDRA

In una città dove da oltrequarant’anni c’è semprela figura di un quinto deiBeatles da aggiungere al-la band più famosa della

musica – il primo fu GeorgeBest, quando ancora il gruppoera in attività –, la tentazione diinserire Steven Gerrard in que-sta galleria è persino scontata.Ieri Brendan Rodgers ha resopiù solenne il pomeriggio cheavrà oggi come protagonistal’ultimo capitano del Liverpool,chiamato contro il Crystal Pala-ce alla gara di addio di fronte alpopolo dell’Anfield: «Gerrard hadato alla città di Liverpool più diqualsiasi politico. E’ un simbolomeraviglioso», le parole dell’al-lenatore nordirlandese. Con una

postilla importante: «Mi man-cherà il giocatore, ma soprattut-to l’uomo».

LA FESTA Gerrard, che tra unmese vestirà la maglia dei L.A.Galaxy, sarà salutato dai tifosidei Reds con tutti gli onori. En-trerà in campo sul tappeto rosso,accolto dagli applausi delle duesquadre. La Kop, la curva del Li-verpool, sarà ricoperta da unostriscione gigantesco. L’Anfieldsventola il tutto esaurito da unmese: i biglietti sono stati ven-duti anche a duemila sterline.Qualcuno, come Dave Brownett,ha preso l’aereo dall’Australiaper non perdere l’ultima esibi-zione di Steven a Liverpool. A fi-ne match, Gerrard avrà un mi-crofono a disposizione per par-lare al suo popolo. Potrebbescapparci qualche lacrima, co-me ha confessato due giorni fanella conferenza stampa di ad-

dio: «Non piango facilmente, mase dovesse accadere, non ci saràda vergognarsi».

L’ADDIO Gerrard va via perchéla proprietà statunitense del Li-verpool gli ha fatto chiaramentecapire di considerarlo solo unpeso. Per una bandiera che mo-stra gli anni, non ci sono senti-menti che tengano da parte dichi nel cuore ha il portafoglio:«Ho preferito prendere io la de-cisione, piuttosto che aspettaredi essere messo alla porta. E’ sta-ta la scelta più dura della mia vi-ta. Ho sempre cercato di onorarela maglia del Liverpool, dando ilmeglio di me stesso. Nessunviaggio riesce completamente li-scio, ma sono orgoglioso dellamia carriera. Il maggior rim-pianto è non aver mai vinto ilcampionato. Al contrario, laChampions conquistata nel2005 mi ha fatto vivere la mi-glior notte calcistica della miavita».

SIMBOLO Liverpool, da doveper secoli sono partite le naviche facevano rotta verso gli StatiUniti, ha un’anima profonda-mente diversa da quella dei bossamericani. I Beatles potevanonascere solo qui. E solo in questaparte dell’Inghilterra poteva fio-rire l’ultimo simbolo di un calcioormai datato. Gerrard ha gioca-to 17 anni con i Reds. Come in

uno dei dieci comandamenti,non ha avuto altra maglia all’in-fuori di questa. Il popolo del Li-verpool lo ama per questo: nonsolo per quello che ha rappre-sentato da calciatore, ma perquello che ha dato alla sua squa-dra, fino all’ultima partita. Unacittà della musica come questalo ha ricoperto di canzoni. Il mo-tivo più famoso è intonato dai ti-fosi dei Reds in tutti gli stadi delmondo: «Steve Gerrard, Ger-rard/ he’ll pass the ball 40 yar-ds/ he’s big and he’s f..ckinghard/ Steve Gerrard, Gerrard».E’ stato urlato anche domenicascorsa, allo Stamford Bridge,mentre il capitano del Liverpoollasciava il campo, applaudito datutto il pubblico, in testa JosèMourinho, che avrebbe volutoportarlo con sé nel Chelsea, In-ter o Real Madrid.

NAZIONALE Nel Chelsea,avrebbe riproposto con Lam-pard il pacchetto di centrali del-la nazionale. E’ la coppia deigrandi rimpianti: nessun succes-so con l’Inghilterra. Gerrard èstato Gerrard in senso compiutonel Liverpool. Divenne capitanonel 2003, con Houllier. Avevasolo 23 anni. Ha vinto con Beni-tez, «l’uomo che mi ha comple-tato sul piano tattico». Ha vissu-to l’illusione-delusione dell’era-Dalglish, «uno dei miei miti dabambino». Ha sfiorato il titolo,

vivendo l’amarezza personalepiù profonda con il famoso sci-volone nella gara con il Chelsea,sotto il segno di Rodgers, «un al-lenatore che rappresenta il futu-ro per i Reds». Un futuro sul qua-le Gerrard ha speso già qualcheparola a proposito di Sterling, ilgiovane talento del Liverpool:«Ascolti il mio consiglio: firmisubito il nuovo contratto. Que-sto è il club migliore per un ra-gazzo come lui».

CAPELLO Gli è mancato qualco-sa in nazionale, dove pure è sta-to capitano per tre stagioni, per-ché non è un figlio di buonadon-na. Non ha la personalità forte diJohn Terry. Steven è serio, pro-fessionale, irreprensibile neicomportamenti. Non ha la fac-cia di bronzo e neppure i pelinello stomaco. Fabio Capello,che lo ha avuto in nazionale,spiega: «E’ un grandissimo gio-catore, uno di quelli che fanno lafortuna dei tecnici. E’ uno deimigliori talenti che ho avuto ilpiacere di allenare. E’ stato an-che il mio capitano».

ANIMA Gerrard rappresental’anima profonda di Liverpool.Perse un cugino nella tragedia diHillsborough, nel 1989. Si chia-mava Jon-Pal Gilhooley. Aveva10 anni e fu la più giovane delle96 vittime. Gerrard ha sempresostenuto la campagna per l’ac-certamento della verità che, nel2012, smascherò le inefficienzee la manipolazione all’originedel verdetto scandaloso emessodal tribunale del 1991. «Steven èuno di noi», ti raccontano i tifosi.Oggi sarà salutato come uno diloro. «Steven Gerrard, Gerrard».Davvero l’ultimo dei Beatles.

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MondoRInghilterra

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23SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A sinistra Cavenaghi del River Plate si ripara sotto gli scudi della polizia, in alto Ramires Funes Mori si sciacqua gli occhi con l’acqua. Qui sopra i giocatori del Boca restano in campo EPA/AFP

Boca-River folleGas urticante contro i giocatori1In quattro all’ospedale con lesioni alla cornea Match sospeso, stadio chiuso, River avanti a tavolino

Martin MazurBUENOS AIRES

D al derby più bello delmondo alla vergognamondiale che lascia il

calcio argentino in ginocchio.Boca-River, ritorno degli ottavidi Coppa Libertadores, si è tra-sformata in una guerra con ar-mi chimiche, droni e 1200 po-liziotti che spariscono nel mo-mento critico. I calciatori delRiver sono stati colpiti dai gasurticanti quando stavanouscendo dal tunnel per iniziarela ripresa alla Bombonera. La-crime, irritazione e ustioni vi-sibili non sono bastate per lasospensione immediata dellapartita, decisa soltanto un’orae 34 minuti dopo l’attacco, conil campo trasformato in unospedale.

RISSA FRA DIRIGENTI Mentre

i medici confermavano ustionidi primo grado e problemi allavista per i calciatori, i «colle-ghi» del Boca insistevano pergiocare. L’arbitro Herrera (cheesordiva in partite internazio-nali) non sapeva cosa fare e neltentativo di influenzare la suadecisione si è sfiorata la rissatra l’allenatore del Boca, Ro-dolfo Arruabarrena e il presi-dente del River. Nel frattempo,anche un drone con il fanta-sma dalla B, la derisione prefe-rita dopo la retrocessione delRiver, è volato sopra le testedei giocatori. Poi si è messo dimezzo il governo. Il segretarioalla sicurezza, Sergio Berni, hadetto che l’ordine di trattenerei giocatori in campo è statosuo, per garantire un’uscita or-dinata e senza incidenti. Allafine la decisione della sospen-sione è arrivata dal presidentedella Conmebol direttamentedal Paraguay. Ma i giocatori

del Boca non l’hanno accettatae Orion è tornato in porta percontinuare una partita che erafinita. Poi si è convinto.

NOTTE ALL’OSPEDALE Il pull-man con la squadra del RiverPlate ha lasciato lo stadio alledue di notte, con i tifosi che an-cora lo aspettavano per insul-tare e tentare l’ultimo agguato.Questa volta gli ultrà non sonoriusciti a rompere i vetri, blin-

dati in maniera particolare perla «spedizione» alla Boca. Pro-prio come si trattasse di unaguerra. «Purtroppo questo ècolpa di tutti noi, questo è cal-cio, non una battaglia», haspiegato Ponzio prima di anda-re all’ospedale con tre compa-gni: Vangioni, Kranevitter eFunes Mori. La prima prognosiparla di tre giorni di riposo as-soluto e uso di antibiotici per lalesioni alla cornea.

BLATTER INDIGNATO Le ma-glie dei calciatori sono state se-questrate dalla polizia percompiere le perizie necessarie,mentre lo stadio della Bombo-nera sarà chiuso per un tempoindeterminato. «Tutto per col-pa di due o tre pazzi», ha tenta-to di spiegare il presidente delBoca Daniel Angelici. Addirit-tura alcuni dirigenti invecehanno assicurato che lo spray èstato spruzzato da un poliziot-to, per togliere le responsabili-tà del club. Ieri mattina è arri-vata la telefonata di Sepp Blat-ter, furioso. Così si è passatidalle intenzioni di far conti-nuare la partita a porte chiusedomani, nonostante in tutto ilcalcio argentino sia stata so-spesa l’attività per la morte diun calciatore di terza divisio-ne, alla qualificazione del Ri-ver decisa dalla confederazio-ne sudamericana a tavolino (lapartita è stata sospesa sullo0-0). Mercoledì così si gioche-rà l’andata dei quarti contro ilCruzeiro. La ferita del Super-clasico delle armi chimiche ri-marrà aperta per tutta la vita.Boca-River è finito come di so-lito si gioca: a tutto gas.

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1200I poliziotti presenti al Superclasico, il derby frale squadre di Buenos Aires valido stavolta per la Coppa Libertadores

BLINDATO

ECCESSO DI VELOCITA’

Balotelli, ancora guaiSospesa la patente

C orreva sulla sua Ferrari inautostrada nei dintornidi Liverpool, verso mez-

zanotte, a circa 175 all’ora:troppi, per la polizia stradaleinglese. E così Mario Balotelliincappa in una nuova disavven-tura al volante: i fatti risalgonoal 3 dicembre scorso, ma soloieri c’è stata l’udienza che lo hacondannato a poco più di milleeuro di multa più spese proces-suali e, soprattutto, alla so-spensione della patente per 28giorni. Era un periodo non sem-plice, per l’attaccante italianodel Liverpool: il giorno primaera scoppiata la polemica, conrelativa indagine della FA, per

la pubblicazione su Instagramdi una vignetta tacciata di raz-zismo per la quale Mario si scu-so subito ma beccò anche unturno di squalifica. Agli agentiche lo hanno fermato ha dichia-rato di non essersi accorto diaver superato il limite di veloci-tà, ma ormai il danno era fatto.

AL VOLANTE Balotelli non si èpresentato all’udienza presso iltribunale di Wirral, ma il suo le-gale Mike Hogan ha spiegatoalla corte che l’assenza era do-vuta al fatto che non gli era sta-ta notificata nessun avviso acomparire. «Balotelli mi hachiesto di scusarsi - ha dettoHogan al Wirral Globe -, la poli-zia l’ha fermato intorno a mez-zanotte, stava per rientrare acasa e avrebbe diminuito a bre-ve la velocità dell’auto». Mario,16 presenze e un gol in questaPremier, non è nuovo a situa-zioni del genere: nel 2011 a Mi-lano gli tolsero 10 punti dallapatente (ancora eccesso di ve-locità e vetri scuri non consen-titi), ai tempi del City il Sun fa-ceva il conto delle soste vietatee delle rimozioni (ben 27) cheinfilava lungo le strade di Man-chester.

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INGHILTERRAHull City, Livermorepositivo alla cocaina� LONDRA Brutto colpo per l’Hull City, impegnato nella lotta per non retrocedere: Jake Livermore è risultato positivo alla cocaina. Secondo i tabloid inglesi, il centrocampista sarebbe stato beccato dopo la vittoria per 2-0 sul Crystal Palace lo scorso mese.

CINAGuangzhou, paricon lo Shanghai� GUANGZHOU Niente sorpasso. Finisce 1-1 loscontro fra Guangzhou Evergrande e Shanghai Sipg, rispettivamente al secondo e

primo posto del campionato cinese. Il pari consente alla squadra di Eriksson di restare in testa con un punto di vantaggio.

GERMANIAStoccarda-Amburgo vale la salvezza� Penultimo turno in Germania: Werder-Borussia M.; Leverkusen-Hoffenheim; Augsburg-Hannover; Hertha- Eintracht; Stoccarda-Amburgo; Mainz-Colonia; Friburgo-Bayern; Schalke-Paderborn.CLASSIFICA Bayern 76, Wolfsburg 65, Borussia M. 63, Leverkusen 58, Augsburg 46, Schalke 45, Borussia Do., Werder 43, Hoffenheim 41, Colonia, Eintracht 39, Mainz 37, Hertha 34, Amburgo 32, Friburgo, Hannover, Paderborn 31, Stoccarda 30.

TACCUINO

FRANCIA

Psg: con un pariè già campioneBlanc e Cavaniprove d’intesa

1Il tecnico cambia modulo per convincere l’ex napoletanoa restare

Zlatan Ibrahimovic, 33 anni con Edison Cavani, 28 AFP

Alessandro GrandessoPARIGI

@agrandesso

P rove tattiche di sedu-zione estiva. A Parigisi lavora anche sul

modulo per convincere,con le buone, Cavani a re-stare, nonostante il corteg-giamento della Juve e gli siprofili un altr’anno daspalla di Ibrahimovic. Losvedese non intende ri-nunciare ai 16 milioni dieuro d’ingaggio dell’ulti-ma stagione, così il tecnicoBlanc sta migrando versoun sistema «allegriano»con Pastore trequartista,dietro ai due ex capocan-nonieri di serie A. Staseraperò spetta lo stesso all’exdel Napoli guidare in soli-taria l’attacco parigino nel-la gara che potrebbe for-malizzare il terzo scudettoconsecutivo. A Montpelliernon c’è l’ex rossonero, fer-mo per un problema al pol-paccio, ma al Psg, privo diVerratti e Motta squalifica-ti, basta un pari o al limiteun passo falso del Lionecon il Bordeaux per chiu-dere matematicamente ilcampionato, con un turnodi anticipo.

VIRATA Cavani dunque farà dinuovo da primadonna in un 4-3-3 classico, ma Blanc sta lostesso varando il 4-3-1-2 perplacare definitivamente i ma-lumori ricorrenti dell’urugua-yano. Nel 6-0 al Guingamp delturno precedente, Cavani hacalato una tripletta da coprota-gonista con lo svedese che inclassifica marcatori lo precede-re solo di tre reti (19), al terzoposto. «Il nuovo modulo – spie-ga Blanc – ci permette di valo-rizzare il nostro potenziale of-fensivo e di meditare in pro-spettiva mercato». Virata tatti-ca indotta dalle costrizioni delfair-play finanziario dell’Uefa.Il Psg è ancora nel limbo dellesanzioni di un anno fa e nonpuò permettersi grandi mano-vre, né tanto meno di rinuncia-re ad un attaccante che que-st’anno ha segnato in tutto 28gol, due in meno di Ibra. Allespalle del Psg, basta un puntoanche al Lione per accertarsidella qualificazione diretta inChampions. Al Monaco inveceservono obbligatoriamente trepunti, contro la retrocessa Metz, per ipotecare il terzo po-sto conteso pure dal Marsigliadi Bielsa, impegnato a Lilla.Piazzamento che potrebbe de-cidere le sorti del tecnico.

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37a GIORNATA (ore 21) Bastia-Caen; Evian-St Etienne; Guingamp-Tolosa; Lilla-Marsiglia; Lione-Bordeaux; Mona-co-Metz; Montpellier-Psg; Nantes-Lo-rient; Nizza-Lens; Reims-Rennes. CLASSIFICA Psg 77; Lione 71; Mona-co 65; Marsiglia, St Etienne 63; Borde-aux 59; Montpellier 56; Lilla 53; Ren-nes 50; Bastia, Guingamp 46; Nantes 44; Caen, Lorient, Nizza, Tolosa 42; Reims 41; Evian 37; Metz 30; Lens 26.

MondoRCoppa Libertadores

A un passo da titolo nella Liga. Già domani il Barcellona, che ha quattro punti di vantaggio sul Real a due giornate dal termine del torneo, potrebbe festeggiare il titolo nel match contro l’Atletico Madrid al Vicente Calderon. Gerard Piqué non vuole distrazioni, vuole concentrarsi sugli ultimi 180 minuti della Liga, ma è chiaro che il pensiero voli anche alla finale di Champions League del 6 giugno, a Berlino, contro la Juventus. «Una rivale molto difficile da affrontare, una squadra che ha una grande storia, giocatori di alto livello e che, anche se italiana, non gioca un calcio difensivo come ha dimostrato al Bernabeu».

Barça, Piqué:«Non mi fidodella Juve»

Mario Balotelli, 24 anni

24 SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

AVELLINO (4-3-1-2)

TRAPANI (4-3-1-2)

OGGI ore 15 ANDATA 1-4

FRATTALI1

BITTANTE20

PISACANE19

ELY5

VISCONTI13

KONÉ21

ARINI4

SBAFFO11

CASTALDO10

TROTTA29

ZITO3

GOMIS1

DAI’3

PAGLIARULO4

CALDARA13

RIZZATO29

SCOZZARELLA5

CIARAMTARO14

FALCO20

BARILLA’17

CURIALE11

NADAREVIC26

AVELLINO Ancora out Chiosa, Schiavon, Soumarè e Bavena. Rastelli conferma il 4-3-1-2 con i rientri di Pisacane e Kone. Prezzi abbassati in tutti i settori: previsti 9 mila spettatori. PANCHINA 22 Gomis, 6 Fabbro, 17 Vergara, 14 Regoli, 25, Almici, 9 Comi, 8D’Angelo, 23 Angeli, 30 Mokulu. ALL. Rastelli. SQUALIFICATI nessuno. DIFF. Ely, Trotta, Almici, Regoli, Arini, Mokulu e Zito.

TRAPANI Serse Cosmi (500 panchine oggi tra i professionisti) conferma la formazione che ha battuto il Modena. Oltre a Terlizzi, assenti per infortunio Martinelli, Zampa e Vidanov. PANCHINA 22 Marcone, 7 Basso, 9 Abate, 15 Perticone, 18 Citro, 21 Feola, 23 Lo Bue, 28 Aramu, 31 Malele. ALLENATORE Cosmi. SQUALIFICATI nessuno. DIFF. Daì, Ciaramitaro, Gomis, Martinelli e Perticone.

ARBITRO Pezzuto di Lecce.GUARDALINEE De Troia-Gori.TV Sky Calcio 6 HD. PREZZI 8-18 euro.

BARI (4-3-3)

BRESCIA (4-3-1-2)

OGGI ore 18 ANDATA 1-2

GUARNA1

SABELLI2

RADA20

CONTINI15

SCHIATTARELLA23

BELLOMO33

DONATI5

CAPUTO18

GALANO10

DE LUCA9

DEFENDI25

ARCARI1

ZAMBELLI15

TONUCCI4

DI CESARE6

COLY24

H'MAIDAT18

BUDEL5

BENALI17

SCAGLIA8

SESTU19

CORVIA7

BARI Tornano Schiattarella e De Luca, ma sono out Calderoni e Minala e gli acciaccati Camporese e Benedetti. In difesa c’è Rada. PANCHINA 22 Donnarumma, 12 Micai, 3 Salviato, 8 Rinaudo, 16 Filippini, 4 Romizi, 26 Gomelt, 7 Boateng, 17 Ebagua. ALL. Nicola. SQUAL. Calderoni e Minala. DIFF. Bellomo, Caputo, Camporese, Defendi, Sabelli, Schiattarella, Romizi, Galano e Boateng.

BRESCIA Corvia, Andrea Caracciolo e Sodinha sono convalescenti: uno dei tre partirà dall’inizio. Out Bentivoglio, torna H’Maidat. PANCHINA 30 Tognazzi, 32 Gagno, 2 Lancini, 21 Quaggiotto, 23 Morosini, 9 And. Caracciolo, 11 Da Silva, 28 Valotti, 34 Sodinha. ALL. Calori. SQUAL. Ant. Caracciolo. DIFF. And. Caracciolo, Morosini, Tonucci, Scaglia e Quaggiotto.

ARBITRO Aureliano di Bologna.GUARDALINEE Citro-Bindoni.TV Sky Calcio 2 HD. PREZZI 12-50 euro.

CATANIA (4-3-3)

CITTADELLA (4-4-2)

OGGI ore 15 ANDATA 2-3

GILLET1

SCIAUDONE44

RINAUDO21

COPPOLA42

CASTRO19

CALAIO'9

ROSINA10

DEL PRETE18

SCHIAVI5

CECCARELLI45

MAZZOTTA43

PIEROBON1

CAPPELLETTI25

DE LEIDI4

PELLIZZER5

BARRECA3

KUPISZ30

RIGONI8

PAOLUCCI23

MINESSO11

STANCO31

GERARDI9

CATANIA Rientrano Del Prete e Mazzotta, Marcolin sceglie il 4-3-3 con Castro e Rosina ai lati. Ancora k.o. Martinho, Belmonte va in panchina. PANCHINA 22 Terracciano, 15 Sauro, 26 Belmonte, 24 Capuano, 20 Chrapek, 8 Escalante, 39 Odjer, 7 Maniero, 14 Barisic. ALL. Marcolin. SQUAL. Gyomber. DIFF. Capuano, Castro, Chrapek, Escalante, Gyomber e Rinaudo.

CITTADELLA A casa gli infortunati Scaglia, Schenetti e Bazzoffia e, per scelta tecnica, Busellato e Vaccarecci. Rientrano Barreca e Gerardi. PANCHINA 22 Valentini, 7 Coralli, 16 Benedetti, 2 Pecorini, 6 Signorini, 24 Bizzotto, 32 Camigliano, 18 Donazzan, 21 Lora. ALL. Foscarini. SQUAL. Sgrigna. DIFF. Coralli, De Leidi, Stanco, Busellato, Camigliano, Minesso, Rigoni e Kupisz.

ARBITRO Gavillucci di Latina.GUARDALINEE De Meo-Zappatore.TV Sky Calcio 9. PREZZI 9-79 euro.

ENTELLA (4-3-3)

LATINA (4-2-3-1)

OGGI ore 15 ANDATA 1-1

PARONI1

IACOPONI2

LIGI27

RUSSO5

BELLI24

VOLPE4

BATTOCCHIO32

SFORZINI9

COSTA FERREIRA17

MAZZARANI10

TROIANO8

DI GENNARO22

RISTOVSKI13

BROSCO23

FIGLIOMENI29

BRUSCAGIN3

JAADI28

AMMARI20

LITTERI11

BIDAOUI24

CRIMI8

VALIANI18

ENTELLA Problemi in attacco dove mancano Cutolo e Masucci. L’unico dubbio è in difesa a sinistra tra Belli e Cecchini. La società chiama a raccolta i tifosi: prezzi popolari. PANCHINA 36 Coser, 3 Cecchini, 25 Baldanzeddu, 23 Botta, 6 Di Tacchio, 7 Staiti, 11 Moreo, 20 E. Lanini, 19 Rozzi. ALL.Aglietti. SQUALIFICATI Cesar. DIFFIDATI Botta, Volpe, Masucci e Troiano.

LATINA Per Alhassan c’è Bruscagin, che lascia spazio in difesa a Figliomeni, di nuovo titolare dopo 16 mesi. Per il resto conferma PER l’undici vittorioso sul Bari. PANCHINA 12 Farelli, 2 Atiagli, 4 Criscuolo, 5 Bouhna, 6 Angelo, 17 Talamo, 19 Mangni, 33 Celli, 34 Shahinas. ALL. Iuliano. SQUAL. Alhassan e Oduamadi. DIFFIDATI Bruscagin, Figliomeni, Mangni, Milani, Sowe e Valiani.

ARBITRO Pinzani di Empoli.GUARDALINEE Peretti-Bellutti.TV Sky Calcio 12. PREZZI 6-23 euro.

FROSINONE (4-4-2)

CROTONE (4-3-3)

OGGI ore 15 ANDATA 0-2

ZAPPINO1

M.CIOFANI13

COSIC15

BLANCHARD6

CRIVELLO3

CARLINI29

GORI5

GUCHER8

SODDIMO10

D. CIOFANI9

DIONISI18

STOJANOVIC22

DEZI6

GIGLI23

CREMONESI5

MODESTO32

RICCI7

TORREGROSSA9

DE GIORGIO10

MATUTE14

MAIELLO17

SUCIU21

FROSINONE Stellone ripresenta la stessa squadra di Cittadella, fatta eccezione per Russo, infortunato. Al suo posto Cosic o Bertoncini, con il primo in vantaggio. PANCHINA 22 Pigliacelli, 2 Zanon, 30 Pamic, 21 Bertoncini, 7 Frara, 23 Sammarco, 17 Paganini, 11 Santana, 19 Lupoli. ALL. Stellone. SQUAL. nessuno. DIFF. Blanchard, M. Ciofani, Cosic, Gucher, Lupoli e Zappino.

CROTONE Problemi in difesa per le non perfette condizioni di Cordaz e Dos Santos. Out Ferrari e Balasa, in attacco Ciano non è al top: partirà in panchina. PANCHINA 1 Cordaz, 27 Zampano, 3 Dos Santos, 4 Galardo, 20 Salzano, 28 Ciano, 39 Stoian, 18 Padovan, 19 Rabusic. ALL. Drago. SQUAL. Martella. DIFFIDATI Ciano, Padovan, Dos Santos. Cordaz, Martella, Matute e Salzano.

ARBITRO Maresca di Napoli.GUARDALINEE Valeriani-Bottegoni.TV Sky Calcio 5 HD. PREZZI tutto esaurito.

LANCIANO (4-3-3)

SPEZIA (4-2-3-1)

OGGI ore 15 ANDATA 3-3

NICOLAS12

CONTI18

TROEST5

AQUILANTI2

MAMMARELLA3

PAGHERA20

BACINOVIC25

GROSSI23

PICCOLO10

CERRI27

GATTO28

CHICHIZOLA1

DE COL3

PICCOLO31

BIANCHETTI5

MIGLIORE17

DE LAS CUEVAS7

CATELLANI10

GIANNETTI9

SITUM18

CANADJIJA27

BREZOVEC30

LANCIANO Assente solo Amenta, convocato anche Turchi, indisponibile. Possibile utilizzo di giocatori poco impegnati. PANCHINA 1 Aridità, 32 Pinato, 19 Ferrario, 21 Nunzella, 24 Di Cecco, 17 Vastola, 15 De Silvestro, 8 Monachello, 9 Thiam. ALLENATORE D’Aversa. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Ferrario, Di Cecco, Paghera, Thiam, Monachello, Troest, Piccolo e Bacinovic.

SPEZIA Torna Brezovec, ma dà forfait Juande. A destra ballottaggi tra De Col e Milos e tra De las Cuevas e Kvrzic. Datkovic infortunato al piede. PANCHINA 22 Nocchi, 25 Milos, 26 Valentini, 4 Acampora, 23 Stevanovic, 24 Gagliardini, 29 Bakic, 32 Kvrzic, 14 Cisotti. ALL. Bjelica. SQUAL. Nenè. DIFFIDATI De Col, Canadjija e Situm.

ARBITRO Fabbri di Ravenna.GUARDALINEE Di Iorio-Borzomì.TV Sky Calcio 11. PREZZI 13-45 euro.

LIVORNO (3-5-1-1)

VICENZA (4-3-3)

OGGI ore 15 ANDATA 0-0

MAZZONI1

CECCHERINI17

EMERSON5

LAMBRUGHI11

MOSCATI8

LUCI10

DJOKOVIC28

GEMITI3

JELENIC20

VANTAGGIATO24

BIAGIANTI27

VIGORITO22

LAVERONE27

BRIGHENTI7

MANFREDINI17

SAMPIRISI31

VITA16

COCCO19

RAGUSA28

MORETTI4

DI GENNARO21

CINELLI8

LIVORNO Problemi fisici per Maicon, gioca Moscati. Jelenic dietro Vantaggiato, a centrocampo Panucci ha varie opzioni a disposizione. PANCHINA 22 Cipriani, 7 Belingheri, 2 Strasser, 6 Empereur, 31 Remedi, 23 Maicon, 38 Appelt, 16 Galabinov, 18 Jefferson. ALLENATORE Panucci. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Siligardi, Lambrughi, Moscati e Mazzoni.

VICENZA Certo il rientro di Manfredini, out Giacomelli per il problema al costato: Vita completa il tridente con Cocco e Ragusa. PANCHINA 1 Bremec, 26 Camisa, 14 Garcia Tena, 6 Alhassan, 20 Sbrissa, 11 Spinazzola, 23 Gentili, 34 Mancini, 24 Petagna. ALL. Marino. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Ragusa, Cocco, Sciacca, Laverone, Petagna, Garcia Tena, Di Gennaro e Brighenti.

ARBITRO Pasqua di Tivoli.GUARDALINEE Alassio-Di Francesco. TV Sky Calcio 4 HD. PREZZI 5-80 euro.

MODENA (4-2-3-1)

TERNANA (3-5-2)

OGGI ore 15 ANDATA 0-1

PINSOGLIO12

CALAPAI2

GOZZI13

CIONEK15

MARTINELLI25

SALIFU20

RUBIN33

GARRITANO38

SIGNORI26

GRANOCHE32

FEDATO39

BRIGNOLI22

VALJENT4

MECCARIELLO6

POPESCU17

VITALE3

ERAMO27

VIOLA10

GAVAZZI7

CERAVOLO9

AVENATTI20

FAZIO13

MODENA Torna dalla squalifica Martinelli che prende il posto di Nizzetto, conferma per Salifu, non cambia nemmeno la difesa. Biglietti a 1 euro per gradinata e curva. PANCHINA 1 Manfredini, 6 Marzorati, 28 Zoboli, 27 Manfrin, 8 Nizzetto, 11 Sakaj, 31 Besea, 9 Ferrari, 7 Acosty. ALL. MelottiSQUALIFICATI Schiavone. DIFFIDATI Zoboli, Acosty, Granoche, Signori e Calapai.

TERNANA Palumbo recupera ma va in panchina, al suo posto Eramo. In attacco Tesser rinnova la fiducia ad Avenatti che in settimana era in ballottaggio con Bojinov. PANCHINA 1 Sala, 14 Gagliardini, 2 Janse, 23 Russo, 24 Dianda, 28 Palumbo, 11 Falletti, 15 Bojinov, 31 Milinkovic. ALLENATORE Tesser. SQUALIFICATI Dugandzic. DIFF. Vitale, Bastrini, Bojinov, Eramo e Ceravolo.

ARBITRO Pairetto di Nichelino.GUARDALINEE Colella-Caliari.TV Sky Calcio 10. PREZZI 1-75 euro.

PRO VERCELLI (4-3-3)

BOLOGNA (4-3-1-2)

OGGI ore 15 ANDATA 0-3

RUSSO22

ARDIZZONE17

MUSACCI20

CASTIGLIA21

DI ROBERTO30

BERETTA32

SPROCATI16

GERMANO3

COSENZA5

COLY26

SCAGLIA25

DA COSTA1

MBAYE7

OIKONOMOU2

MAIETTA20

MASINA25

MANCOSU10

LARIBI21SANSONE

11

CASARINI16

MATUZALEM5

BUCHEL29

PRO VERCELLI Emergenza in mezzo con Scavone e Ronaldo out: al loro posto Musacci e Ardizzone. Sprocati preferito a Fabiano sulla fascia. Beretta punta centrale.PANCHINA 1 Viotti, 4 Bani, 29 Ferri, 11 Liviero, 14 Emmanuello, 2 D’Alessandro, 10 Fabiano, 7 Luppi, 18 Belloni. ALL. Scazzola. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Beretta, Ferri, Ardizzone, Scavone e Russo.

BOLOGNA Rossi perde Gastaldello (distorsione al ginocchio sinistro: stagione finita?), ma recupera Maietta e Sansone e dà fiducia a Mancosu. PANCHINA 35 Coppola, 24 Ferrari, 3 Morleo, 6 Krsticic, 8 Garics, 23 Bessa, 18 Acquafresca, 9 Cacia, 33 Improta. ALLENATORE Rossi. SQUAL. Ceccarelli. DIFFIDATI Abero, Garics, Bessa, Mancosu, Ferrari e Matuzalem.

ARBITRO Mariani di Aprilia.GUARDALINEE Mondin-Del Giovane.TV Sky Calcio 3 HD. PREZZI 10-60 euro.

VARESE (4-4-2)

PESCARA (4-3-1-2)

OGGI ore 15 ANDATA 0-2

LA GORGA12

FORTE20

MIRACOLI9

FIAMOZZI13

LUONI2

ROSSI14

DE VITO3

CULINA30

BARBERIS21

CAPEZZI28

JAKIMOVSKI32

FIORILLO1

ABECASIS17

SALAMON15

ZUPARIC13

ROSSI29

SELASI24

MEMUSHAJ32

TORREIRA34

BJARNASON8

MELCHIORRI9

PETTINARI19

VARESE In porta il giovane La Gorga, Barberis per Blasi e Jakimovski per Cristiano. In attacco Miracoli. Fuori anche Perucchini, Jebbour, Simic, Osuji, Falcone, Zecchin, Kurtisi e Neto Pereira. PANCHINA 22 Birighitti, 33 Seitaj, 4 Dondoni, 16 Mancino, 26 Rojas, 8 Corti, 29 Truzzi, 11 Lores, 18 Capello. ALL. Bettinelli. SQUAL. Blasi e Borghese. DIFFIDATI De Vito, Neto Pereira, Rossi, Fiamozzi, Cristiano e Forte.

PESCARA Out Brugman, Zampano e Sansovini, Baroni lancia i giovani Abecasis e Torreira. Centrocampo a rombo, dubbio in difesa tra Salamon e Pucino. PANCHINA 18 Aresti, 2 Pucino, 6 Fornasier, 11 Vrdoljak, 20 Gessa, 28 Lazzari, 7 Politano, 25 Pasquato, 10 Caprari. ALLENATORE Baroni. SQUAL. Brugman. DIFF. Aresti, Fornasier e Pucino.

ARBITRO Abisso di Palermo. GUARDALINEE Raparelli-D’Apice.TV Sky Calcio 7 HD. PREZZI 8-47 euro.

VENERDÌ 22 MAGGIO, ore 20.30BOLOGNA-LANCIANO (2-1)

BRESCIA-AVELLINO (0-2)

CARPI-CATANIA (2-0)

CITTADELLA-PERUGIA (1-3)

CROTONE-ENTELLA (1-1)

LATINA-MODENA (0-0)

PESCARA-LIVORNO (2-1)

SPEZIA-BARI (3-0)

TERNANA-VARESE (0-2)

TRAPANI-PRO VERCELLI (0-1)

VICENZA-FROSINONE (0-1)

PROSSIMO TURNO

SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

CARPI 79 41 22 13 6 59 28

FROSINONE 68 40 19 11 10 58 46

VICENZA 64 40 17 13 10 41 35

BOLOGNA 64 40 16 16 8 47 34

PERUGIA 63 41 15 18 8 47 40

SPEZIA 61 40 16 13 11 56 40

AVELLINO 58 40 15 13 12 39 38

PESCARA 58 40 15 13 12 65 53

LIVORNO 58 40 15 13 12 56 46

BARI 51 40 13 12 15 40 46

LANCIANO 50 40 10 20 10 49 45

LATINA 49 40 11 16 13 37 38

TRAPANI 49 40 12 13 15 53 65

CATANIA 48 40 12 12 16 57 57

PRO VERCELLI 48 40 12 12 16 44 54

CROTONE 47 40 12 11 17 41 49

MODENA 46 40 10 16 14 35 36

TERNANA 45 40 11 12 17 32 46

ENTELLA 43 40 9 16 15 35 52

CITTADELLA 41 40 8 17 15 44 52

BRESCIA (-6) 39 40 11 12 17 49 58

VARESE (-4) 32 40 8 12 20 38 64

Serie BR41a giornata: l’anticipo e le gare di oggi

Antonello MenconiPERUGIA

L a festa è tutta del Perugia,che si regala aritmetica-mente i playoff e continua

ad inseguire la Serie A. Controun Carpi già in vacanza, gliumbri hanno impiegato 13 mi-nuti per chiudere la pratica. Cisono riusciti grazie al tandemdelle meraviglie Ardemagni-Falcinelli, che hanno fatto bal-lare più volte la miglior difesadel torneo. La partita si è chiu-sa praticamente dopo l’uno-due, anche se la squadra diCamplone ha continuato a cre-are gioco, cercando con insi-stenza il terzo gol.

DOPPIETTA La forza del Peru-gia di oggi sta tutta nella splen-dida azione che ha portato allarete del vantaggio, con Verreche ha raccolto al limite dellapropria area una respinta delladifesa e dopo 60 metri palla alpiede ha servito sulla destraFossati, il cui traversone al voloè stato deviato in porta da Ar-demagni. Per il Carpi non c’èstato nemmeno il tempo di ren-dersi conto del divario che si ètrovato sul doppio svantaggio.Sul traversone di Fabinho èstato Falcinelli ad insaccare,anticipando Gagliolo. Proprioin vista dei playoff Camploneha riproposto la difesa a quat-tro («ormai ci conoscono edobbiamo inventarci qualcosadi nuovo» aveva detto alla vigi-lia), ma con l’egiziano Hegazyal posto di Mantovani, e perl’attacco si è affidato a un Fa-binho non al top, che ha inizia-to bene, per poi spegnersi pro-gressivamente. Chiaramente, il Carpi era ben lontano dallasquadra che ha dominato ilcampionato, anche per le tanteassenze. Castori ha così datospazio ad alcuni dei giocatori

IL MIGLIORE

� ARDEMAGNIATTACCANTE DEL PERUGIAIl punto di riferimento delle azioni offensive del Perugia, segna il gol dell’ex e poi tiene sotto scacco la difesa del Carpi nel resto della gara

7

Ardemagni e Falcinelli decisiviIl Perugia conquista i playoff1I due attaccanti chiudono dopo 13’ partita e qualificazione: Carpi già in vacanza

PERUGIA 2 0 CARPI

PRIMO TEMPO 2-0MARCATORI Ardemagni al 7’, Falcinelli al 13’ p.t.

ARBITRO Saia di Palermo 6.GUARDALINEE Tolfo 6-Calò 6.ESPULSI nessuno.AMMONITI Falcinelli (P), Struna (C), Gagliolo (C), Porcari (C), Verre (P), Sabbione (C) e Fazzi (P) per gioco scorretto.NOTE paganti 4.306, incasso non comunicato; abbonati 7.219, quota di 62.629 euro. Tiri in porta 6-3. Tiri fuori 2-4. In fuorigioco 1-1. Angoli 3-5. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 4’.

PERUGIA (4-3-3) Koprivec 6; Faraoni6, Giacomazzi 6, Hegazy 6, Crescenzi 6; Rizzo 6, Fossati 6,5, Verre 7 (dal 40’ s.t. Nielsen s.v.); Ardemagni 7 (dal 33’ s.t. Fazzi 6) Falcinelli 7, Fabinho 6 (dal 29’ s.t. Parigini 6). PANCHINA Amelia, Baldan, Mantovani, Nicco, Taddei, Lanzafame. ALLENATORE Camplone 7.

CARPI (4-2-3-1) Gabriel 6; Struna 6, Romagnoli 6, Gagliolo 5, Letizia 6; Porcari 5 (dal 18’ s.t. Mbaye 6), Bianco 6; Torelli 5,5 (dal 1’ s.t. Inglese 6), Sabbione 6, Di Gaudio 5 (dal 32’ s.t. Pugliese 6); Lasagna 6. PANCHINA Brunelli, Pasini, Sarzi Puttini, Gatto, Palmieri, Loi. ALLENATORE Castori 5,5.

meno impiegati (buon debuttoper Mario Pugliese), senza tut-tavia risparmiarsi qualche sug-gestivo esperimento (Sabbio-ne prima trequartista e poi nel-la ripresa riportato al centrodella difesa). La squadra emi-liana ha pagato soprattuttol’assenza di Mbakogu e solonella ripresa, con l’inserimentodi Inglese al fianco di Lasagna,ha avanzato il proprio baricen-tro, stazionando maggiormen-te nella metà campo degli um-bri, ma senza incidere. Al 24’c’è stato lavoro anche per Ko-privec, che in uscita ha fermatola conclusione di Inglese. Per ilresto poco altro e portieri ino-perosi.

IL RICORDO In una serata di fe-sta, da apprezzare lo spirito digrande solidarietà sugli spalti,con il pubblico che al 18’ si èalzato tutto in piedi per tribu-tare un lungo applauso in me-moria del tifoso perugino Fe-derico Fagioli, morto all’età di18 anni nella notte tra sabato edomenica in un incidente stra-dale alle porte di Perugia.

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� MILANO Dalla prossima stagione e per tutto il nuovo triennio 2015-18 il campionato di serie B si vedrà solo su Sky. L’emittente satellitare si è aggiudicata l’asta che prevedeva un solo pacchetto, in esclusiva con le dirette di tutte a 472 le partite stagionali, compresi playoff e playout. Battuta la concorrenza di Mediaset con un’offerta monstre da 21 milioni a stagione: un incredibile salto in avanti per la Lega di Abodi, che in questo triennio aveva incassato 6,5 milioni annui. Tutti i match della serie B saranno inclusi nel pacchetto Calcio di Sky, al pari della Serie A che avrà copertura integrale con 132 gare in esclusiva. I diritti della B sono peraltro strategici nell’ottica di una penetrazione più capillare del mercato, dopo che Sky ha siglato un accordo con Telecom per la banda larga: la speranza degli uomini di Murdoch è di intercettare il pubblico di quelle piazze di B il cui segnale della parabola non riesce ad arrivare.

LA NOVITÀ

La B per 3 anniin esclusivasu Calcio Sky

25SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Lega ProRVia alla fase finale

Frosinone si addobba per la festa1Lo stadio strapieno, il sindaco tifoso, il tabù Crotone e la carica di Stellone: la A è vicina

Alessandro CatapanoINVIATO A FROSINONE

M inaccia di piovere. Daquesto cielo, un tempo,cadevano fabbriche co-

me se piovesse. Vestiti, materas-si, farmaci, macchine. Con i sol-di della Cassa del Mezzogiornoe i buoni uffici di Andreotti, quitanti industriali del Nord hannofatto fortuna. Poi, quando è ar-rivata la crisi, hanno fatto i ba-gagli e tanti saluti a Frosinonedistretto industriale d’Italia, di-ventato un cimitero di elefanti.Oggi, però, da questo cielo po-trebbe piovere la A. «Diciamo laserie maggiore, quella lettera proprio non riesco a pronun-

ciarla», dice (seriamente) Nico-la Ottaviani, avvocato, sindacoe tifoso. Non occasionale, «hofatto anche le trasferte», eppurepersino lui ha dovuto faticareper ottenere un posto al Matusa.La versione ciociara della Bom-bonera (e del resto i colori so-ciali non sono gli stessi del Bo-ca?) è esaurita da giorni, oggi contro il Crotone (attenzione,40 anni fa i calabresi spedironoil Frosinone in D, fate gli scon-giuri) ospiterà più spettatoridella capienza ufficiale (dieci-mila), ma le richieste insoddi-sfatte sono tantissime. Dietro laNord, nel vicolo che separa lo stadio dalle case popolari, in-crociamo Bruno, impiegato alConservatorio, uno di quelli che

oggi dovrà arrangiarsi. Ha il na-so all’insù, indica un palazzonerosso alle spalle della tribuna centrale. «Vede quel balcone ve-stito a festa, con quel bandiero-ne giallo e azzurro? È la casa diun mio amico che gentilmentemi ospita».

RISCATTO Mettete una bandie-ra alle vostre finestre. Suona be-ne. E infatti l’iniziativa ha avutosuccesso, le bandiere sono tan-te, il colpo d’occhio è bello. Allafaccia della scaramanzia. Nel bar più vicino al Matusa incon-triamo Ivan, 59 anni portati co-me un ragazzino, operaio cassa-integrato alla Fiat di Piedimon-te, e un sogno impossibile da re-alizzare: «Il Frosinone in

Champions con Stellone e Buf-fon». È anche juventino, Ivan.Come tanti da queste parti. E per tanti, purtroppo, la crisi nonè ancora passata. «Forse tra po-co ricomincerò a lavorare, maintanto spero che la promozio-ne in A possa portare un ritornoeconomico, creare nuova occu-pazione, darci l’occasione di unriscatto sociale». Forse, baste-rebbe anche uno «scatto inavanti, un salto di qualità versol’eccellenza – a parlare è di nuo-vo il sindaco Ottaviani –. Abbia-mo già il Conservatorio e l’Acca-demia delle belle arti, prestoavremo il nuovo stadio». A pro-posito, tra un anno, di questi tempi, il Matusa sarà andato inpensione. I lavori per il «nuovo»

impianto, il Casaleno la cui co-struzione iniziò nel 1972 (!),inizieranno tra quindici giorni.Il Comune lo darà in concessio-ne per 30 anni a chi si impegne-rà ad ampliarlo fino a 16.500posti e a fornirlo di una copertu-ra totale. Quella che riparava latribuna centrale è venuta giù treanni fa sotto 60 centimetri dineve. E al Matusa? «Ci faremoun parco e un anfiteatro da mil-le posti», promette Ottaviani.

CHE CI MANCA? Bella idea. Manon stiamo andando oltre? «Ilvero sogno – spiega PiergiorgioRenna, giornalista, ricercatoreuniversitario, storico del Frosi-none, come lo era il padre Lucia-no, che coniò il termine Matusa– è trasferire in un territorio chein questi anni ha perso tante po-sizioni negli indicatori socioeco-nomici, i punti di forza di questasocietà: programmazione, ocu-latezza, attenzione ai giovani,capacità di aggregazione». Pia-no. C’è ancora una partita dagiocare. «Sarò banale, ma è lapartita della vita – dice RobertoStellone –. Dovremo giocarlacon calma, ma senza sosta». Bel-la frase. Chi si ferma è perduto,diceva quello. «E noi non ci tire-remo indietro», giura MaurizioStirpe, il presidente dei record,prossimo a centrare la terza pro-mozione in 12 anni di gestione.Suo padre, l’amatissimo Benito,9 anni fa durante la festa per laprima conquista della B, lo guar-dò negli occhi e gli disse: «Ma anoi che ci manca per andare inSerie A?». Oggi proprio niente.

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clicSE VINCE È PROMOSSOSE NO BISOGNA VEDEREVICENZA E BOLOGNA

� A due giornate dalla fine il Frosinone ha 4 punti su Vicenza e Bologna: oggi è promosso in A se vince. Se pareggia deve sperare che le due rivali non vincano; se perde deve sperare che il Bologna faccia solo un pari (vantaggio nello scontro diretto) e che il Vicenza (rivale all’ultimo turno) perda.

� 1 La curva dei tifosi del Frosinone nella gara contro il Bologna � 2 Le bandiere sui balconi di una palazzina � 3 Il tifoso Ivan, 59 anni, con la maglia che celebra la promozione

3

21

PLAYOFF (ORE 16)

Ecco Benevento-ComoUna sfida tra specialisti

Buratto-Cavatorta

S catta il primo turno deiplayoff per la B con la sfi-da tra la miglior seconda

(il Benevento) e la squadra chevi è arrivata in extremis (il Co-mo). Domani le altre tre gare.

LE ULTIME Spareggio numero13 in 20 anni per il Benevento,che solo due volte ha esultato(playoff di C2 nel 1999 eplayout di C1 nel 2002) e checinque volte ha perso quelli

nel 2009); nel torneo scorso ilComo si qualificò da ottavo evenne eliminato ai rigori dalSüdtirol: per la gara di oggitorna Cassetti, recuperato do-po l’infortunio, ma mancanoMarchi e De Sousa e il tecnicodovrebbe scegliere ancora il 3-5-2 come nelle ultime tre par-tite vinte.

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Così oggi in campo (inizio ore 16):BENEVENTO (4-3-3) Piscitelli; Celjak, Padella, Lucioni, Pezzi; Doninelli, D’Agostino, Agyei; Melara, Eusepi, Mazzeo. (Pane, Scognamiglio, De Falco, Allegretti, Alfageme, Campa-gnacci, Marotta). All. Cinelli-Landaida.COMO (3-5-2) Crispino; Ambrosini, Giosa, Lebran; Marconi, Castiglia, Ardito, Fietta, Casoli; Ganz, Le Noci. (Falcone, Cassetti, Fautario, Berar-docco, Cristiani, Rolando, Defendi). All. Sabatini.ARBITRO Martinelli di Roma (Rossini-Sechi).

SUPERCOPPA (ORE 20.45)

Novara, serata stellareLa Salernitana è in festa

Guerriero-Maddaluno

E’ la prima delle tre sfidetra le squadre primeclassificate (e quindi

già promosse in B) che do-vranno eleggere la squadra re-gina di questa stagione in LegaPro. Si gioca a Novara, in con-temporanea e a pochi metridal palasport dove si gioca ga-ra-5 della finale scudetto dipallavolo femminile tra lasquadra di casa e Casalmag-giore.

seguiranno la prossima setti-mana) dopo la promozione,ma preoccupata per l’assenzadi molti titolari: Menichini(che in passato è stato giocato-re del Novara) deve fare a me-no degli squalificati Lanzaro,Pestrin e Cristea e degli infor-tunati Pezzella, Colombo, Nali-ni e Mendicino.

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Così stasera in campo (ore 20.45):NOVARA (3-4-3) Tozzo; Martinelli, Gavazzi, Vicari; Dickmann, Buzzegoli, Pesce, Garofalo; Gonzalez, Evacuo, Corazza. (Montipò, Bergamelli, Mi-glietta, Bianchi, Faragò, Adorjan, Della Rocca). All. Toscano.SALERNITANA (4-3-3) Gori; Tuia, Bocchetti, Trevisan, Franco; Bovo, Moro, Favasuli; Negro, Caetano, Ga-bionetta. (Russo, Bianchi, Penta, Grillo, Perrulli, Tagliavacche, Cappiello). All. Menichini.ARBITRO Marini di Roma (Imperiale-Sgheiz).

LA GUIDA

� Concluso il campionato, comincia oggi la fase finale con Supercoppa e playoff di Lega Pro, mentre per i playout bisogna ancora aspettare una settimana.

SUPERCOPPAPRIMA GIORNATA Questa sera si gioca Novara-Salernitana (ore 20.45).SECONDA GIORNATA Mercoledì 20: il Teramo affronta la squadra che stasera perde (il Novara in casa o la Salernitana fuori) o, in caso di pareggio, riceve il Novara.TERZA GIORNATA Sabato 23: il Teramo riceve il Novara oppure va a Salerno (dipende dall’esito di questa sera).REGOLAMENTO Se dopo la terza giornata ci sono due o tre squadre a pari punti, si guardano nell’ordine: differenza reti della fase finale, maggior numero di reti segnate, maggior numero di reti segnate nella partita in trasferta; se la parità persiste, si va al sorteggio.

PLAYOFF� Servono per determinare la quarta squadra promossa in B dopo le tre che si sono classificate prime in campionato (Novara, Teramo e Salernitana).PRIMO TURNO Oggi si gioca Benevento-Como (ore 16). Domani le altre gare, ecco arbitri e orari: Bassano-Juve Stabia (ore 15, su Raisport, Serra di Torino), Ascoli–Reggiana (ore 16, Morreale di Roma) e Matera–Pavia (ore17, Rapuano di Rimini).REGOLAMENTO In caso di parità di punteggio al termine dei minuti regolamentari, verranno disputati due tempi supplementari di 15 minuti ciascuno e a seguire, se la parità persiste, si tirano i calci di rigore.SEMIFINALI Andata domenica 24, ritorno il 31: la vincente di Benevento-Como affronta la vincente di Matera-Pavia (andata sul campo della peggio classificata), la vincente di Bassano-Juve Stabia affronta la vincente di Ascoli-Reggiana (andata sul campo della peggio classificata).FINALE Andata domenica 7 giugno, ritorno il 14: di fronte le vincenti delle semifinali (l’andata sarà giocata sul campo della peggio classificata).

PLAYOUT� Andata sabato 23 e ritorno sabato 30: la squadra che perde retrocede in Serie D.GIRONE A Pordenone-Monza e Lumezzane-Pro Patria (ore 16). Anche le sfide di ritorno iniziano alle ore 16. GIRONE B Pro Piacenza-Gubbio e Savona-Forlì (ore 15). Le sfide di ritorno iniziano alle ore 17.GIRONE C Savoia-Messina e Ischia-Aversa Normanna (ore 17). Le sfide di ritorno iniziano alle ore 15.GIA’ RETROCESSE AlbinoLeffe (A), San Marino (B) e Reggina (C) dopo il campionato sono scese dirette in D.

Domani le altre 3 gare per la BBassano-Juve Stabia va in tvParità? Supplementari e rigori � MILANO Il Direttivo di Lega Pro non ha fatto

comunicati dopo la riunione di ieri a Milano e questo fa trasparire il momento di agitazione. Pesano la «diffida» a Ghirelli di riprendere il posto da d.g. malgrado la decisione del Tribunale di Firenze e anche il ricorso della Procura Figc contro la squalifica di 6 mesi a Macalli per il caso-Pergocrema. E poi le mosse dei dissidenti non fanno di sicuro piacere. Il Direttivo ieri non avrebbe parlato della nuova richiesta di assemblea di 15 società (anche la Lupa Roma, prima pro-Macalli, ha cambiato fronte), forse perché alcuni consiglieri erano assenti e tra questi Barilli: il presidente della Reggiana lunedì era a Firenze all’incontro informale voluto dai dissidenti e ha accettato di diventare una sorta di loro garante presso il Direttivo condividendo parte dei contenuti, invece ieri non s’è presentato alla riunione.

LEGA PRO

Un Direttivo in silenzioMancava anche Barilli

� MONZA (m.d.) Non solo stipendi non pagati. In casa Monza la situazione è sempre più critica: solo ieri è stato riallacciato il gas dopo tre giorni di docce fredde a Monzello, mentre gli albergatori minacciano di lasciare fuori dalle stanze i giocatori. La ricapitalizzazione annunciata dall’amministratore unico Pietro Montaquila non si è ancora concretizzata e intanto si avvicina la data del 26, quando il Tribunale fallimentare scriverà il destino del club. Per dare una mano alla squadra di Pea, che dovrà affrontare nei playout il Pordenone, si sono rimboccati le maniche i tifosi del Monza Club, che già a dicembre avevano finanziato proprio la trasferta a Pordenone: dopo aver raccolto 500 euro nella Grigliata biancorossa alla presenza di Pea e di alcuni giocatori, è stato aperto un apposito conto corrente per contribuire alle spese necessarie per il finale.

LA CRISI

Monza, colletta dei tifosiper affrontare il playout

Serie BR41a giornata: la squadra più attesa

per la promozione in Serie B:la squadra di Cinelli e Landai-da ha trascorso una settimanain ritiro a Roma, durante laquale c’è stato il recupero diquasi tutta la rosa, con la solaeccezione di Vitiello che accu-sa ancora una contrattura equindi sarà l’unico indisponi-bile oggi. Per il Como invece,seguito oggi da un centinaio ditifosi nella lunga trasferta, è ilsesto playoff per la B (vinti nel1994 e nel 2001), mentre iltecnico Carlo Sabatini ne hafatto uno con il Padova (vinto

LE ULTIME Dopo le esperienzecon Cosenza e Ternana, terzaavventura in questa manifesta-zione per Domenico Toscano,che ripropone il modulo dellapromozione con la confermadel tridente composto da Gon-zalez, Evacuo e Corazza; gli az-zurri si affidano anche al fatto-re campo (una sola sconfittacasalinga in campionato, con-tro il Lumezzane) e all’inviola-bilità della porta di Tozzo, cheal Piola non prende gol da 694’.La Salernitana è in piena eufo-ria per le tante feste (che pro-

26 SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Lega dilettanti nel caosTavecchio scarica Belloli«Ha detto parole odiose»1La Federcalcio apre un’inchiesta sulle frasi contro le lesbiche Due testimoni: «Tutto vero». Lui: «E’ un golpe, non mi dimetto»

L'ANALISIdi FRANCOARTURI

IL MODELLO DISTORTODELLA FEMMINILITA’

L o sport femminile in Italia è figlio diun modello distorto. Qualcosa chenon ha eguali nel mondo. La schifosa

battuta di cui ci occupiamo altrove è un prodotto di una subcultura che produce a sua volta impressionanti contraddizioni nel movimento agonistico delle nostre donne: a fronte di un’innegabile crescita qualitativa e quantitativa, solo in Italia esiste un ostracismo di fatto agli sport di contatto. Siamo una delle patrie del calcio, ma le donne che giocano a pallone in modo serio e organizzato nel nostro Paese sono una minoranza numericamente irrilevante. Mentre è di piena evidenza in tutto il mondo che il calcio femminile si sta trasformando in un’alluvione di partecipazione: milioni di praticanti. Altro versante: negli anni 60-70 il basket femminile era in Italia uno degli sport più diffusi, oggi è precipitato a cifre allarmanti. Perché tutto questo?

Presto detto: per motivi socioculturali, solo in questo Paese si ritiene che un tale sport sia più «femminile» di un altro. Imprigionando le bambine dentro gabbie di disapprovazione, esplicita o implicita: «Quella è roba da maschiacci...». Come se la femminilità fosse una catenina che si può rompere o perdere per sempre nel trambusto. Nulla nasce per caso: le giovani famiglie italiane sono cresciute avendo davanti modelli di donne patetici e frutto di un maschilismo duro a morire. Le veline, le miss, l’esibizione fine a se stessa del corpo, il suo plateale sfruttamento, il mettersi in un angolo e farsi solo oggetto di desiderio, come le bamboline che i nostri nonni mettevano sul lettone grande. Questa spazzatura le donne hanno sulle spalle.

Per questo, senza girarci intorno, è nato in Italia un gigantesco fenomeno: la pallavolo donne. Prima di continuare, sia chiaro: si tratta di uno sport bellissimo e che ha anche il merito di aver salvato generazioni di italiane dalla paralisi motoria. Ma da nessun’altra parte del mondo ci sono oltre 280 mila tesserate in questo sport, che hanno del tutto fagocitato la componente maschile (arriva a stento al 30% del totale). In questa disciplina l’immaginario collettivo ghettizza per lo più il destino sportivo delle nostre bambine. Con poche eccezioni «aggraziate», dalla ginnastica in giù. Un sopruso ai danni delle piccole. Mentre a Lione, Burgos, San Diego o Stoccolma sono libere di cercarsi la disciplina che più le diverte, distribuendosi in modo omogeneo (anche al volley, naturalmente), qui impediamo che i loro talenti si manifestino. Eppure anche uno sport di contatto è eccezionalmente educativo: controllo del proprio corpo nel rispetto fisico dell’avversaria, diritto a manifestare la propria sana aggressività.

Presidente Malagò, come le suona un convegno su questi temi?

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HANNO DETTO

FELICE BELLOLIPRES. LEGA DILETTANTI

«NON SONO UN PAGLIACCIO, SONO

A POSTO CON LA MIA COSCIENZA»

JOSEFA IDEMEX CANOISTA E POLITICO

«INTERVENGA RENZI: BELLOLI

VA RIMOSSO DALL’INCARICO»

PATRIZIA PANICOATTACCANTE AGSM VERONA

«L’AVESSE DETTODAVANTI A ME,

MI SAREI RIBELLATA»

Mario PagliaraValerio Piccioni

L ui non molla: «E’ un gol-pe», dice Felice Belloli chenega ancora di aver pro-

nunciato l’assurdo «Basta, nonsi può sempre parlare di daresoldi a queste quattro lesbi-che», con riferimento al calciofemminile. Ma le possibilitàche il presidente resti al verticedella Lega Nazionale Dilettantisono ormai in prossimità dellozero. Quasi in fotocopia, Tavec-chio e Malagò lo hanno scarica-to: «Se le ha dette, quelle frasisono odiose e inaccettabili». Ilpresidente Figc aggiunge che«gli atti sono stati trasmessi allaprocura federale». E StefanoPalazzi ha già convocato i testi-moni della riunione.

TUTTO VERBALIZZATO PatriziaCottini, segretario del diparti-mento del calcio femminile, èla verbalizzatrice della riunio-ne del 5 marzo. «Quella frase iol’ho ascoltata e l’ho verbalizza-ta. Non esprimo un’opinione:mi limito a trascrivere quelloche sento, così ho fatto anche il5 marzo». Sottoscrive SoniaPessotto, ex calciatrice e consi-gliere del dipartimento: «Eropresente. Quella frase l’ho sen-tita e sono rimasta scioccata,non ho avuto modo di reagire.Mi sono sentita denigrata comedonna e calciatrice. Ora Bellolisi deve dimettere». Ma lui a Ra-dio 24 dice no: «Non mi dimet-to». Rinuncerà solo se condan-nato dopo tutti gli «accerta-menti possibili e immaginabili»perché «non sono un pagliaccioe sono a posto con la mia co-scienza». Intanto il 20 maggio,nel consiglio direttivo, rischia di ritrovarsi contro due terzidei comitati regionali.

PROTESTA OLIMPIONICA DalParlamento due voci olimpioni-che. Valentina Vezzali scriveche «se le sue parole dovesseroessere confermate» la Figc do-vrebbe prendere «i provvedi-menti del caso». Josefa Idemcancella il «se» dopo le due con-ferme: «Chiederò al premier di

valutare l’opportunità di inter-venire perché Belloli sia rimos-so». Ma la senatrice-canoistachiede anche «iniziative per losviluppo del calcio femminile».

IN RITARDO Ecco, è una sottoli-neatura che esce fuori da diver-se reazioni. Martina Rosucci,centrocampista del Brescia,chiede a Tavecchio una Lega dicalcio femminile, «autonomain seno alla Figc». Per l’azzurra,«in Italia nessuno sport femmi-nile può essere professionista»,tema sollevato pure da RobertaVannucci, presidente di ArciLe-sbica, che parla di «espressionibecere dei pregiudizi che per-vadono il mondo dello sport, che discrimina le atlete, co-stringendole al dilettantismoper regolamento». Oggi, nelledue semifinali di coppa Italia enella gara di playout, le calcia-trici esporranno uno striscione:«Noi donne indignate dal-l’ignoranza. Rispettateci». Perprotesta, le partite comince-ranno con 15’ di ritardo. L’at-taccante Patrizia Panico dà atto

a Tavecchio e al d.g. Uva di averdato «impulso al settore», e siaugura: «Vorremmo essere giu-dicate per quel che facciamo incampo, non per l’orientamentosessuale. L’avesse detto davantia me, mi sarei ribellata». E si ri-bella pure Martina Navratilova,su twitter: «Frase vergognosa».

L’UDINESE PROTESTA Anche ilcomune di Milano protesta.Oggi diserterà il Torneo delleRegioni, dov’è prevista la pre-senza di Belloli. L’assessore alloSport Chiara Bisconti non parlasolo di dimissioni: «La verità inquell’insulto è nel numero 4utilizzato da Belloli con tantodisprezzo, perché la Figc man-ca di una politica per incentiva-re le donne. Ripartiamo da quel4 per un calcio che sia ancheper le donne». Risponde l’Udi-nese: domani giocherà con unamaglia per metà con i colori delCastelfranco femminile per farcomprendere «che anche unabambina deve poter sognare didiventare una calciatrice».

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Melania Gabbiadini, 31 anni, attaccante dell’Agsm Verona e dellaNazionale GETTY IMAGES

CARLO TAVECCHIOPRESIDENTE FEDERCALCIO

«HA USATO FRASI INACCETTABILI. GLI

ATTI SONO STATI TRASMESSI ALLA

PROCURA FEDERALE»

PalazzoRLa polemica

27SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

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AMMINISTRATORE DELEGATOPietro Scott Jovane

CONSIGLIERI Gerardo Braggiotti,Laura Cioli,Paolo Colonna,Teresa Cremisi,Dario Frigerio,Tom Mockridge,Stefano Simontacchi

DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri

OPINIONI

N el giorno in cui CarloTavecchio porta praticamente a casa lamadre di tutte le battaglie,la riforma dei campionati

(per i complimenti appuntamento al Consiglio federale che la dovrà ratificare verso la metà di giugno), il caso Belloli non può passare in secondo piano. In tutta franchezza, non ha la minima importanza che il presidente della Lega Dilettanti ci racconti di «non aver mai detto quella frase». C’è un verbale circostanziatissimo, quasi una sceneggiatura, che ce lo dice, e quel «Basta! Non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche» non è stato pronunciato davanti a quattro amici al bar, ma al cospetto di nove persone presenti alla riunione del consiglio di dipartimento del calcio femminile del 5 marzo. Se c’è una cosa che sorprende casomai è il tempo, non trascurabile, intercorso tra il misfatto e la sua scoperta mediatica. I nove di cui sopra non fanno una bella figura. «Fatto grave, frase odiosa e inaccettabile». Ha fatto bene Tavecchio, seguito qualche ora dopo da Giovanni Malagò, a sbrigarsi a mettere i puntini sulle «i». D’altra parte, in tempi non sospetti (o forse un pochino sospetti) qualche settimana fa Tavecchio aveva con forza, proprio attraverso le pagine della Gazzetta dello Sport, preso le distanze da Belloli, accusandolo di scarsa attenzione ai problemi del vincolo e del calcio femminile. Corretto è anche il concetto successivo espresso da Tavecchio, «la federazione è un organo di garanzia che non può e non deve compiere processi sommari», ma a una precisa condizione: quel passare la palla a Stefano Palazzi non deve tradursi in una di quelle inchieste della Procura federale che non finiscono mai. Qui bisogna chiudere tutto nel giro di una settimana, non un giorno dipiù. Certo, la soluzione più auspicabile sarebbe quella di presentare subito

delle belle dimissioni, invocate da più parti. Ma figurarsi un tipo come Belloli, che prima ancora di beccarsi l’ovvia patente di «maschilista e sessista» attribuitagli dall’Associazione Atlete e da Arcilesbica, merita due volte quella di, come minimo, diciamo, sprovveduto. La prima, perché mostra di ignorare che cos’è diventato di grande e popolare il calcio femminile nel mondo. La seconda, perché nell’intervista rilasciata ieri alla Gazzetta, tra un esercizio di arroganza e l’altro, la sua maggiore preoccupazione è stata quella di capire «come sia stato possibile che un verbale interno e secretato della Lega sia stato diffuso e sia arrivato alla stampa». Verbale che evidentemente, altro fallo da cartellino rosso, a suo tempo non deve aver letto. O peggio, ha letto magari compiacendosene pure. Come la si rigiri, e pur nel rispetto della presunzione d’innocenza che qui però già traballa (ci vorrebbero nove testimonianze a favore di Belloli, ma ieri c’era già chi tra quei nove ha confermato tutto), questa è una vicenda che deve finire in un solo modo. Tavecchio, che con Optì Poba era sì inciampato, ma in tutt’altra storia (frase sbagliata per esprimere un concetto giusto) e che a suo tempo non sponsorizzò Belloli ai Dilettanti ma, invano, il sudista Tisci, nel disfarsene potrà soltanto trarne giovamento. Per il calcio poi, sarà una vera liberazione.

Ps1. C’eravamo tanto odiati. Così andò tra Luca Di Mauro e Sergio Mignardi alle elezioni dell’Hockey nel 2012, vinte dal primo tra una polemica e l’altra, i cui strascichi provocarono successivamente le sue dimissioni e il commissariamento della Federazione. Domenica scorsa, Mignardi è diventato il nuovo presidente dell’Hockey battendo al ballottaggio Gianni Rossi. Coi voti decisivi di Di Mauro, chiamatosi fuori dopo il primo scrutinio. Com’era la storia del Gattopardo?

Ps2. Dieci giorni dopo la firma dell’«intesa attuativa» tra Coni e Nas, il documento non è ancora di dominio pubblico. Trepidanti, restiamo in fiduciosa attesa.

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Il caso

PERCHÉ BELLOLIDEVE ANDARSENE

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PALAZZO DI VETROdi RUGGIEROPALOMBO

I l dibattito che ha suscitato l’inaugurazione della «Walk ofFame» dello sport italiano è stato

sinora interessante, ma probabilmente necessita di alcuni chiarimenti che – mi auguro – potranno contribuire a illustrate meglio quello da più parti è stato definito un atto dovuto nei confronti dei grandi campioni del nostro mondo. Nel 2014 il Coni ha festeggiato i suoi primi 100 anni di storia e — insieme alla Gazzetta dello Sport — abbiamo anche realizzato un Dvd che in edicola ha riscosso un importante successo. In quell’occasione vennero celebrate le immagini «solo» di 100 Campioni Olimpici non potendo racchiudere la nostra vincente storia in appena 100 minuti. Oltre al Dvd, nell’ambito dei festeggiamenti del Centenario, il Coni decise di varare ulteriori iniziative che potessero meglio lasciare il segno per le future generazioni. Tra queste si inserisce senza dubbio la richiesta da parte della Commissione Nazionale Atleti del Coni di varare una «Hall of Fame» dello sport italiano, sulla falsariga di quanto esiste per alcuni sport in giro per il mondo (penso al nuoto a Fort Lauderdale o al basket a Springfield).

Non avendo purtroppo una struttura indoor a disposizione, ma potendo contare su un Parco, come quello del Foro Italico che tutto il mondo ci invidia, abbiamo pensato di varare una «Walk of Fame», una «Passeggiata delle Celebrità», quale giusto e doveroso tributo a chi ha onorato l’Italia, sportivamente parlando. Di tutto questo è stata incaricata la stessa Commissione Atleti, che è eletta dagli stessi atleti e presieduta dall’ex golfista azzurro Marco Durante, alla quale la Giunta Nazionale del Coni ha chiesto di definire, in totale e completa autonomia, un elenco di 100 atleti, di cui 3 rappresentanti del movimento Paralimpico. La Commissione ha dapprima fissato il

regolamento con i criteri di inserimento e poi ha sottoposto alla Giunta i 100 nominativi prescelti che sono stati approvati senza modifiche. I criteri sono: aver vinto un oro olimpico o paralimpico, oppure un oro mondiale, aver contribuito a diffondere la propria disciplina sportiva, aver smesso l’attività da almeno dieci anni, irreprensibile condotta sportiva, mai sanzioni per doping. La Commissione Atleti può derogare, in caso di «specialissimi meriti», sempre che il candidato abbia smesso l’attività. In pratica gli atleti di oggi hanno scelto e sceglieranno gli atleti di ieri. Se qualcuno si è sentito ingiustamente escluso, potrebbe anche aver ragione, e probabilmente presto qualche lacuna sarà anche colmata. Ma in un solo colpo non si potevano accontentare oltre un migliaio di atleti tra campioni olimpici, paralimpici, mondiali e di altissimo livello internazionale.

Si è trattato quindi di una valutazione che nulla ha di politico né di istituzionale, ma rappresenta il frutto del lavoro di gruppo che non può tuttavia essere trasformato in critica alConi che ha assecondato le risultanze della Commissione col preciso intento di non voler incidere in scelte che non competono al Presidente e a Giunta, per i quali tutti gli atleti che hanno vinto in nome dello sport italiano sono uguali perché rappresentano una pagina indelebile della nostra storia. Io credo che di questa iniziativa vada apprezzata innanzitutto l’idea, alla quale nessuno in precedenza aveva mai fatto un pensiero, poi lo spirito, sicuramente costruttivo e propositivo, infine la passione, che ha animato sin dal primo giorno i lavori della Commissione Atleti. Ribadisco che non si tratta di un elenco definitivo, ma soltanto di una prima «passeggiata» che tutti insieme vorremmo sempre più lunga e che ci impegneremo ad... allungarla nel corso degli anni, inserendo lungo il Viale delle Olimpiadi altri nomi prestigiosi, che non sono rientrati nei primi 100, e miscelando così grandi ricordi, speciali emozioni e nuovi successi per lo sport italiano.

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Il Coni difende l’iniziativa che ha sollevato critiche

WALK OF FAMEE’ SOLO L’INIZIOL’INTERVENTOdi GIOVANNI MALAGÒPresidente del Comitato

Olimpico Nazionale Italiano

AGÒ

o

S arebbe facile parlare di Buffon, Tevez, Morata, Marchisio, Vidal o Pogba sempre invetrina con la Juve. Ma ne esiste un’altra, che

compare di meno ma contribuisce tantissimo al

Dietro i successi dei campioni d’Italia

C’È UN’ALTRA JUVE CHE VINCE CON SOLIDITÀ E CONCRETEZZA IL BIANCO E IL NEROdi ANTONIODI ROSA

Obuon esito di campionati, Champions League e via discorrendo. Pensate a Chiellini, criticato dopo la partita contro il Real perché ha travolto James Rodriguez e procurato un rigore per i blancos. Vero, non ha saputo frenare la sua forza d’urto. Ma quanti palloni ha salvato, quanti anticipi ha fatto sui campioni del Real, quante acrobazie per respingere i cross che piovevano da tutte le parti? Giorgione è ammirato dai tifosi per il suo cuore, per la sua generosità, per la capacità di marcare l’avversario. E Barzagli? Tutti lo ritengono il «muro» della

retroguardia bianconera, e lo è, ma ha collezionato una serie di infortuni, per 7 mesi è rimasto fuori. Poi è rientrato in silenzio. Col Borussia Dortmund è stato straordinario, ha dato il suo contributo col Monaco e nei 10 minuti finali di Madrid si è erto a centro difesa spazzando via tutto. Lichtsteiner non è pregevole sul piano tecnico come Marcelo o Dani Alves, ma fa lo stantuffo a tutto campo come pochi. Difende e attacca i suoi avversari. Sul versante opposto Evra viene spesso sottovalutato, eppure ha messo la sua lunga esperienza internazionale al servizio della Juve.

Puntuale in difesa, con qualche sbavatura, buon piede nella fase offensiva, grande elevazione. In una parola: utile. Padoin e Pereyra sono i due del pronto soccorso in difesa e a centrocampo. Giocano spesso, pur se scampoli di partita, ma rispondono con grande professionalità ai richiami dell’allenatore. E Llorente? L’anno scorso ha spopolato con gol in doppia cifra. Quest’anno è arrivato Morata ma lui, dimostrando grande professionalità, ha risposto aiutando il compagno senza lamentarsi delle tante panchine. E nel finale di Madrid, quando la palla scottava, ha tenuto la squadra alta, ha cercato falli laterali e calci d’angolo. Questa non è l’altra Juve, ma è la Juventus.

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MARCO ORSINuotatore� Basta hamburger, hot dog, BBQ sauce, french fries, onion rings... Sogno un piatto di pasta, al pomodoro, con qualsiasi cosa sopra, basta che sia PASTA @bomber_orsi

La vignettadi Valerio Marini

Twitter

CRISTIANO RONALDO Calciatore del Real� Credo proprio di aver trovato lo sparring partner ideale per i miei allenamenti! @Cristiano

MARCO MELANDRI Pilota in MotoGP� Stessi problemi, stesse sensazioni, stessa posizione.#LeMans@MarcoMelandri33

28

San Lorenzoal Mare

Sanremo1

Albenga

Genova2

Rapallo

Sestri Levante3

Chiavari

La Spezia4

La Spezia

Abetone5

MontecatiniTerme

Castiglionedella Pescaia

6

Grosseto

Fiuggi7

Fiuggi

CampitelloMatese

8

Benevento

San Giorgiodel Sannio

9

CivitanovaMarche

Forlì10

GERRANSTEAM ORICA

MATTHEWSVIVIANI

MATTHEWSMATTHEWS

CLARKEFORMOLO

CONTADORPOLANC

CONTADORGREIPEL

CONTADORULISSI

km 17,6 km 177 km 136 km 150 km 152 km 183 km 267 km 186 km 215 km 200

La grinta di Alberto

L’urlodi Diego

1La tappa più lunga, 267 km: Contador in rosa soffre con la spalla bendata,

i rivali lo rispettano. A Fiuggi, Ulissi cancella le amarezze con una volata

liberatoria. E oggi Campitello Matese

Paolo MarabiniINVIATO A FIUGGI (FROSINONE)

L a sofferenza di Alberto. L’urlo di Diego. L’im-magine di Contador in rosa ferito dalla cadu-ta di Castiglione della Pescaia è il leit motiv

del giorno dopo. Quasi sette ore e mezzo in sella,per la tappa più lunga del Giro. Non bastassero i267 chilometri, ci pensa il vento a dilatare ancorpiù la settima giornata di corsa. E a costringere ilPistolero a un supplemento di fatica, di smorfie didolore, di denti da stringere: non certo il migliorviatico per quello che lo aspetta oggi e domani, duetappe chiave per chi vuol vincere a Milano. Poi, sultraguardo di Fiuggi, 3 secondi prima del sollievo ditutti per l’arrivo della maglia rosa - sana e salva -ecco la volata capolavoro di Diego Ulissi. E ad ac-compagnare quel sorpasso - quelle braccia al cielo,quegli occhi sbarrati, quasi increduli - le sue gridaliberatorie esplodono come un boato nel cieloplumbeo di Fiuggi. E’ il giorno della resurrezioneper l’ex ragazzino prodigio, il predestinato, forse ilpiù grande talento italiano per le corse di un gior-

no, che sognava come nessuno di vivere una gioiacosì, dopo nove mesi di purgatorio per il controver-so caso salbutamolo: addio Mondiale, giorni diffi-cili, tensione a mille, scoramento, senso di impo-tenza, prima della sentenza e del ritorno alle corse,il 6 aprile al Giro dei Paesi Baschi. E finalmente ilsuccesso, proprio in quel Giro che quattro anni fa,a Tirano - a soli 21 anni e 10 mesi - gli aveva regala-to la prima grande vetrina, lui che da junior avevavinto due titoli mondiali. E proprio in quel Giroche, dodici mesi fa, lo aveva visto due volte a segnocon due colpi da campione. Quale del resto è.

VERSO RICHMOND Non aveva fatto mistero divolerci provare alla prima occasione adatta aquelle gambe da volate ristrette, per gente da clas-siche stile Ardenne, le corse per lui: Fiuggi, ap-punto, con quel finale da selezione, o comunqueda velocisti di resistenza. E quando in cima a viale4 Giugno - 350 metri al 3-4% - la sua sagomaspunta sulla sinistra risucchiando tutti - da Lobatoa Gerrans, da Belletti a Battaglin, da Colbrelli aFelline - la sorpresa è relativa. Alla fine gongolanoin casa Lampre-Merida, al secondo bersaglio di

fila dopo l’impresa sull’Abetone di Polanc. E gon-gola il c.t. Cassani, che ritrova l’uomo su cuiavrebbe voluto puntare per il Mondiale di Ponfer-rada, che a questo punto diventa il faro per Rich-mond 2015, dove l’Italia sarà una banda di giova-ni d’assalto: da Viviani, primo nella volata di Ge-nova, allo stesso Formolo, il baby terribile del nu-mero di La Spezia, c’è solo da far la spunta.

CON ALBERTO Tappa-maratona la Grosseto-Fiug-gi, lo si sapeva. L’attesa, il pre-gara, l’inizio tuttiper Contador, alle prese con la spalla sinistra mal-concia - sublussazione, mica poco per chi deve stare in bici per oltre sette ore - doloroso regalodella caduta del giorno prima, innescata da unfotografo maldestro: a proposito, che cosa aspettaa presentarsi e a chiedere scusa? Si scruta ognigesto dell’uomo in rosa, ogni suo sguardo, sin dal-l’uscita dall’albergo. «Domani parto, poi si vedrà»aveva dichiarato la sera prima. E Alberto, puntua-le, è al via. I compagni di squadra lo circondano,lo proteggono, lo assistono, lo rincuorano. Non èuna tappa per i big, semmai può essere da fughe alunga gittata, anche se il traguardo di Fiuggi fa

7h22’� Il tempo complessivo della tappa di ieri, la più lunga del Giro: 267 chilometri alla media di 36,215 km/h. Per trovare una durata simile in una tappa della corsa rosa, dobbiamo tornare indietro all’edizione del 2011: 22 maggio, 15a tappa, Conegliano-Gardeccia, km 229. Vinse il bascoMikel Nieve alla media di 30,722 in 7.27’14”

98° Giro d’ItaliaRSettima tappa, Grosseto-Fiuggi

29SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Forlì

Imola11

Imola

Vicenza(Monte Berico)

12

MontecchioMaggiore

Jesolo13

Treviso

Valdobbiadene14

Marostica

Madonnadi Campiglio

15

Pinzolo

Aprica16

Tirano

Lugano(Svizzera)

17

Melide

Verbania18

Gravellona Toce

Cervinia19

Saint-Vincent

Sestriere20

Torino

Milano21km 153 km 190 km 147 km 59,4 km 165 km 174 km 134 km 170 km 199 km 178km 236

fIL PERSONAGGIO

DIEGO ULISSI«Sì, incubo finito Correre è la cosache mi piace di più»Marco PastonesiINVIATO A FIUGGI

D iego come Maradona.E Ulissi come Odis-seo, il re di Itaca, forte

e scaltro.

Ulissi, se la sentiva?«La sera prima, se mi avesse-ro profetizzato la vittoria, l’unica risposta che mi frul-lava in testa era quella di unmiracolo. La mattina, quan-do mi sono svegliato, mi so-no detto che comunqueavrei dovuto provarci. Pervincere, per piazzarmi, perarrivare, per tentare, per ri-provare quelle sensazioni,anche quelle emozioni, chesoltanto una gara corsa pervincere può regalare».

Se l’è studiata?«Il piano era chiaro. Se Mo-dolo avesse resistito, avreb-be avuto la collaborazionedi Ferrari e Richeze perchégli tirassero la volata, e iol’avrei impostata su altri.Siccome Modolo c’era, Fer-rari e Richeze lo hanno aiu-tato. Io ho fatto la volata suGilbert, poi ho cambiatoruota, perché quelli dellaOrica mi sembravano piaz-zati meglio, e ho puntatoGerrans. Sono partito lun-go, per il timore di rimaneredietro, e le gambe mi hannoassistito».

Se l’aspettava?«Da com’era partito il Giro,no, non così, non adesso,perché le sensazioni nonerano le migliori. Io sostene-vo: più di gambe che di te-sta. Invece Bartoli, il mio al-lenatore, mi ripeteva: solotesta, perché le gambe sonook. L’ho mandato a quel pae-se. Ma aveva ragione lui, sta-vo bene, avevo le gambe

buone, ce l’ho fatta».

Anche di testa.«Ho il mio carattere. Faccio, cicredo, lo voglio, poi però ognitanto mi perdo. Ma ho 25 anni.E posso ancora migliorare. Holimiti da superare».

I nove mesi lontani dalle corse?«Duri, difficili, pesanti. Corroda quando avevo sei anni, ecorrere è la cosa che più mi pia-ce nella vita. E girare la Tosca-na, l’Italia, il mondo, quella è lamia vita. Certo, è stato bello an-che stare a casa con la famiglia,ma mi mancava qualcosa d’im-portante, di fondamentale, diprofondamente mio».

Disse: “Sto vivendo un incubo”.«Dichiaro che l’incubo è uffi-cialmente finito. E l’incubo mi èservito anche per scoprire cheavevo più amici di quanto im-maginassi, e tifosi più affettuo-si di quanto pensassi, e colleghipiù vicini di quanto ritenessi, ecompagni più veri di quantocredessi. Al traguardo il mio ur-

lo è stato di liberazione, l’ab-braccio dei compagni è stato diamicizia. E stavo per rimaner-ne soffocato».

E’ la sua quarta vittoria al Giro.«La prima nel 2011, il duello ela polemica con Visconti, re-centemente ci abbiamo scher-zato su, anche se sono certo chelui non l’abbia ancora digerita.Quella vittoria significò il coro-namento di un sogno coltivatofin da quando ero piccolo. Ledue dello scorso anno sono sta-te la conferma di potermelagiocare, su certi percorsi, con imigliori del mondo. Questa miha regalato la stessa felicità del-la prima, come se fosse la se-conda volta che vinco la miaprima tappa. Un privilegio».

E adesso?«Una tappa mi sembrava già ilmassimo. Ci sono altre tappeadatte, ci saranno altre occa-sioni, e io ci riproverò. Se mipiazzassi, bene. Se vincessi,meglio. L’importante è saperedi poter ‘fare’ la corsa».

Un pensiero al Mondiale?«Ne ho parlato con Cassani.Quello di Richmond è un per-corso che piace a tutti e due.Qui ho dato un grande segnale:267 km, quasi 7 ore e mezza, sequalcuno avesse ancora dubbisulla mia resistenza è servito».

Bartoli, Bettini…«Li vedo come campioni irrag-giungibili. E’ vero che abbiamole stesse caratteristiche, ma lorohanno vinto molto più di me. Seun giorno mi avvicinerò un po’alle loro vittorie, vorrà dire cheho fatto una carriera strepitosa.Ma sono già contento così».

Contador?«L’ho visto anche alzarsi sui pe-dali. Credo che stia bene. Lo sivedrà a Campitello Matese».

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DIEGO ULISSIHA VINTO 4 TAPPE AL GIRO

QUESTA VITTORIA MI HA DATO

LA STESSA FELICITÀ DI QUELLA DEL 2011

I NOVE MESISONO STATI

DURI, DIFFICILI, PESANTI

LA GUIDA

ARRIVO 1. Diego ULISSI (Lampre-Merida) 267 km in 7h22'21", m. 36,215 km/h; 2. Juan José LOBATO (Spa, Movistar); 3. Simon GERRANS (Aus, Orica GreenEdge);4. Belletti; 5. Battaglin; 6. Colbrelli; 7. Felline; 8. Bole (Slo).I BIG17. Aru a 3"; 27. Hesjedal (Can); 29. Porte (Aus); 30. Contador (Spa); 40. Uran (Col). CLASSIFICA1. Alberto CONTADOR (Spa, Tinkoff-Saxo);2. Aru a 2"; 3. Porte (Aus) a 20"; 4. Kreuziger (R.Cec) a 22";5. Cataldo a 28"; 6. Chaves (Col) a 37"; 7. Visconti a 56"; 8. Landa (Spa) a 1'01"; 9. Formolo a 1'15"; 10. Amador (Col) a 1'18"; 12. Uran (Col) a 1'22"; 29. Hesjedal (Can) a 6'11". OGGIOttava tappa Fiuggi-Campitello Matese, 186 km

Lobato e Gerrans battutiIn classifica, Aru 2° a 2’’Porte a 20’’, Formolo a 1’15’’

gola a tanti. E la fuga infatti nasce al km 22, conBandiera, Boem, De Negri e il bulgaro Mihaylov.Si va piano, il vento ci mette del suo, sembra nonfinire mai. Qualcuno parla di fair play del gruppo,in realtà la tappa prende il suo corso abituale. Siviene da una settimana difficile, si è alla vigilia didue giorni da circolino rosso: ci sta che ci si lascitrasportare sino al traguardo. E comunque la fugasi spegne ai -20 km, quando nasce un’altra corsa.Contador sembra stare meglio, la sua Tinkoff simette in testa al gruppo e lui sgambetta senza se-gni evidenti di difficoltà, per poi sfilarsi nel finalequando scocca l’ora di Ulissi. Oggi sarà tuttaun’altra storia. Campitello Matese chiama, con ilsecondo arrivo in quota tre giorni dopo l’Abetone:13 km al 6,9% di pendenza media, punte del 12%,il vero esame dopo la caduta. Ci sarà da battaglia-re a colpi di attacchi, Aru e Porte non farannosconti, quella spalla sarà l’ago della bilancia piùdelle gambe. Idem domani, forse peggio, da Be-nevento e San Giorgio del Sannio, 215 km di su egiù senza soluzione di continuità. I due giorni piùlunghi del Giro di Alberto.

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Alberto Contador,32 anni, si toccala spalla sinistra

sublussata;sotto, la gioia di

Diego Ulissi, 25 anniFOTO ROBERTO BETTINI

30 SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

2 � I vincitori del Giro dopo aver indossato la rosa a Campitello: Bernard Hinault (1982) e Eugenio Berzin (1994)MARCO BANDIERA 30 ANNI, ANDRONI-SIDERMEC

«UNA LUNGA FUGA PER ME E PER MIO PADRE, REDUCE DA UNA MALATTIA»

AG2R LA MONDIALE

D.S. Biondi

1 POZZOVIVO ITA

2 BERARD FRA

3 BETANCUR COL

4 DOMONT FRA

5 DUPONT FRA

6 GRETSCH GER

7 HOULE CAN

8 MONTAGUTI ITA

9 NOCENTINI ITA

ANDRONI-SIDERMEC

D.S. Savio

11 PELLIZOTTI ITA

12 APPOLLONIO ITA

13 BANDIERA ITA

14 DALL'ANTONIA ITA

15 FRAPPORTI ITA

16 GATTO ITA

17 STORTONI ITA

18 TVETCOV ROM

19 ZILIOLI ITA

ASTANA PRO TEAM

D.S. Shefer

21 ARU ITA

22 CATALDO ITA

23 KANGERT EST

24 LANDA SPA

25 MALACARNE ITA

26 ROSA ITA

27 SANCHEZ SPA

28 TIRALONGO ITA

29 ZEITS KAZ

BARDIANI CSF

D.S. Reverberi

31 BONGIORNO ITA

32 BARBIN ITA

33 BATTAGLIN ITA

34 BOEM ITA

35 CHIRICO ITA

36 COLBRELLI ITA

37 PIRAZZI ITA

38 RUFFONI ITA

39 ZARDINI ITA

BMC RACING TEAM

D.S. Baldato

41 GILBERT BEL

42 ATAPUMA COL

43 BOOKWALTER USA

44 BURGHARDT GER

45 CARUSO ITA

46 DILLIER SVI

47 KÜNG SVI

48 MOINARD FRA

49 ZABEL GER

CCC SPRANDI POLKOWICE

D.S. Wadecki

51 PATERSKI POL

52 BOLE SLO

53 MARYCZ POL

54 MATYSIAK POL

55 MIHAYLOV BUL

56 OWSIAN POL

57 RUTKIEWICZ POL

58 SAMOILAU BIE

59 SZMYD POL

ETIXX - QUICK-STEP

D.S. Bramati

61 URAN COL

62 BOONEN BEL

63 BOUET FRA

64 DE LA CRUZ SPA

65 KEISSE BEL

66 MEERSMAN BEL

67 SABATINI ITA

68 SERRY BEL

69 VAKOC R.CEC

FDJ

D.S. Guesdon

71 GENIEZ FRA

72 COURTEILLE FRA

73 ELISSONDE FRA

74 FISCHER BRA

75 MOUREY FRA

76 PINEAU FRA

77 RÉZA FRA

78 ROUX FRA

79 VEIKKANEN FIN

IAM CYCLING

D.S. Carlstrom

81 CHAVANEL FRA

82 CHEVRIER FRA

83 CLEMENT OLA

84 HAUSSLER AUS

85 KLUGE GER

86 PELUCCHI ITA

87 PINEAU FRA

88 REICHENBACH SVI

89 SARAMOTINS LET

LAMPRE - MERIDA

D.S. Maini

91 ULISSI ITA

92 FERRARI ITA

93 GRMAY ETI

94 MODOLO ITA

95 MORI ITA

96 NIEMIEC POL

97 POLANC SLO

98 RICHEZE ARG

99 XU CINA

LOTTO SOUDAL

D.S. Leysen

100 VAN DEN BROECK BEL

101 ARMEE BEL

102 BAK DAN

103 BROECKX BEL

104 GREIPEL GER

105 HANSEN AUS

106 HENDERSON N.ZEL

107 MONFORT BEL

109 VERVAEKE BEL

MOVISTAR TEAM

D.S. Garcia

111 INTXAUSTI SPA

112 AMADOR C.RICA

113 ANTON SPA

114 FERNANDEZ SPA

115 HERRADA SPA

116 IZAGUIRRE SPA

117 LOBATO SPA

118 D. QUINTANA COL

119 VISCONTI ITA

NIPPO - VINI FANTINI

D.S. Giuliani

121 CUNEGO ITA

122 BERLATO ITA

123 BISOLTI ITA

124 COLLI ITA

125 DE NEGRI ITA

126 GROSU ROM

127 ISHIBASHI GIAP

128 MALAGUTI ITA

129 STACCHIOTTI ITA

ORICA GREENEDGE

D.S. White

131 MATTHEWS AUS

132 BEWLEY N.ZEL

133 CHAVES COL

134 CLARKE AUS

135 DURBRIDGE AUS

136 GERRANS AUS

137 HEPBURN AUS

138 LANCASTER AUS

139 WEENING OLA

SOUTHEAST

D.S. Parsani

141 BELLETTI ITA

142 BUSATO ITA

143 CARRETERO PAN

144 FAVILLI ITA

145 FINETTO ITA

146 GAVAZZI ITA

147 MONSALVE VEN

148 PETACCHI ITA

149 ZHUPA ALB

TEAM CANNONDALE - GARMIN

D.S. Wegelius

151 HESJEDAL CAN

152 ACEVEDO COL

153 BROWN USA

154 CARDOSO POR

155 DANIELSON USA

156 FORMOLO ITA

157 MARANGONI ITA

158 SLAGTER OLA

159 VILLELLA ITA

TEAM GIANT - ALPECIN

D.S. Engels

161 MEZGEC SLO

162 ARNDT GER

163 DE BACKER BEL

164 FAIRLY USA

165 GESCHKE GER

166 HAGA USA

167 JI CINA

168 LUDVIGSSON SVE

169 STAMSNIJDER OLA

TEAM KATUSHA

D.S. Konyshev

171 PAOLINI ITA

172 BELKOV RUS

173 CHERNETSKI RUS

174 KOCHETKOV RUS

175 LAGUTIN RUS

176 PORSEV RUS

177 TROFIMOV RUS

178 VOROBYEV RUS

179 ZAKARIN RUS

TEAM LOTTO NL - JUMBO

D.S. Boven

181 KRUIJSWIJK OLA

182 BENNETT N.ZEL

183 FLENS OLA

184 HOFLAND OLA

185 KEIZER OLA

186 LINDEMAN OLA

187 TJALLINGII OLA

188 VAN DER LIJKE OLA

189 WAGNER GER

TEAM SKY

D.S. Cioni

191 PORTE AUS

192 EISEL AUT

193 HENAO COL

194 KIRYIENKA BIE

195 KONIG R.CEC

196 NIEVE SPA

197 PUCCIO ITA

198 SIUTSOU BIE

199 VIVIANI ITA

TINKOFF SAXO

D.S. De Jongh

201 CONTADOR SPA

202 BASSO ITA

203 BOARO ITA

204 JUUL JENSEN DAN

205 KREUZIGER R.CEC

206 PAULINHO POR

207 ROGERS AUS

208 ROVNY RUS

209 TOSATTO ITA

TREK FACTORY RACING

D.S. Baffi

211 NIZZOLO ITA

212 ALAFACI ITA

213 BEPPU GIAP

214 COLEDAN ITA

215 FELLINE ITA

216 SILVESTRE POR

217 VAN POPPEL OLA

218 VANDEWALLE BEL

219 WATSON AUS

L’ARRIVO

A PUNTI MONTAGNA GIOVANI TEAM A PUNTITEAM A TEMPI ULTIMO KM

La maglia rossa «Algida» va al leader della classifica a punti, assegnati a seconda della categoria della tappa su ognuno dei traguardi volanti.Classifica: 1. Elia VIVIANI 78 punti; 2. Greipel (Ger) 75; 3. Bandiera 60;4. Ulissi 50; 5. Nizzolo 47; 6. Frapporti 40; 7. Hofland (Ola) 40; 8. Lobato (Spa) 37; 9. Belletti 36; 10. Pelucchi 35.

La maglia azzurra «Mediolanum» va al leader della classifica dei gran premi della montagna, con punteggi diversi a seconda della categoria delle salita; il massimo è previsto per la Cima Coppi, poi 9 gpm di 1a categoria, 8 di 2a, 13 di 3a e 8 di 4a. Classifica: 1. Jan POLANC (Slo) 15 punti; 2. Kochetkov (Rus) 15; 3. Formolo 14; 4. Zardini 14; 5. Ulissi 12.

La maglia bianca «Eurospin» va al leader della classifica (a tempi) dei giovani, nati cioè dopo il 1° gennaio 1990. Class.: 1. Fabio ARU; 2. Chaves(Col) a 35"; 3. Formolo a 1'13"; 4. Bongiorno a 15'43"; 5. Polanc (Slo)a 17'30"; 6. Grmay (Eti) a 19'51"; 7. Felline a 19'58"; 8. Herrada (Spa) a 22'31"; 9. Elissonde (Fra) a 24'05".

La classifica per squadre a tempi prende in considerazione i primi trecorridori di ciascuna squadra. La somma dei loro tempi determina il tempo di squadra. Class.: 1. ASTANA 82h46'17"; 2. Bmc a 40"; 3. Sky a 2'23"; 4. Movistar a 5'11"; 5. Tinkoff Saxo a 5'50"; 6. Cannondale-Garmin a 15'54"; 7. Lotto Soudal a 25'42".

La classifica a squadre a punti si basa sui punti presi dalle squadre in più classifiche coi piazzamenti dei ciclisti. Class.: 1. ORICA 194 punti; 2. Lampre-Merida 139; 3. Astana 127; 4. Southeast 118; 5. Bmc 103; 6. Sky 98; 7. Iam 87; 8. Movistar 79; 9. Lotto Soudal 79; 10. Trek 79.

La classifica Energia «Engie» premia il corridore che, lungo l’intero Giro, avrà percorso più rapidamente gli ultimi 3 km di ogni tappa in linea. A ogni tappasi assegnano punti ai tre corridori più veloci. Class.: 1. Giovanni VISCONTI 4; 2. Trofimov (Rus) 4; 3. Lagutin (Rus) 4; 4. Gerrans (Aus) 4; 5. Greipel (Ger) 4; 6. Hofland (Ola) 4; 7. Cataldo 2.

Gerrans, terzo postoTop 10: cinque italiani

Manuele Mori ha vinto? No, ma esulta per la vittoria di Ulissi BETTINI

POS.CORRIDORE TEMPO

1 CONTADOR (SPA) km 1082,6 in 27h48’00”, media 38,942 km/h

2 ARU (ITA) a 2"

3 PORTE (AUS) a 20"

4 KREUZIGER (R.CEC) a 22"

5 CATALDO (ITA) a 28"

6 CHAVES (COL) a 37"

7 VISCONTI (ITA) a 56"

8 LANDA (SPA) a 1'01"

9 FORMOLO (ITA) a 1'15"

10 AMADOR (C.RICA) a 1'18"

11 CARUSO (ITA) a 1'22"

12 URAN (COL) 13 TROFIMOV (RUS) a 1'24"

14 KONIG (R.CEC) 15 MOINARD (FRA) a 1'46"

16 ATAPUMA (COL) a 1'49"

17 CUNEGO (ITA) a 2'12"

18 VAN DAN BROECK (BEL) a 2'27"

19 GENIEZ (FRA) a 2'33"

20 MONFORT (BEL) a 2'36"

21 SIUTSOU (BIE) a 2'42"

22 CLARKE (AUS) a 3'23"

23 ROSA (ITA) a 3'31"

24 MONSALVE (VEN) a 3'42"

25 TIRALONGO (ITA) a 4'46"

26 IZAGUIRRE (SPA) a 4'49"

27 NIEMIEC (POL) a 5'10"

28 NIEVE (SPA) a 6'01"

29 HESJEDAL (CAN) a 6'11"

30 ROGERS (AUS) a 6'51"

31 KRUIJSWIJK (OLA) a 9'54"

32 KANGERT (EST) a 10'11"

33 REICHENBACH (SVI) a 15'04"

34 BETANCUR (COL) a 15'06"

35 PIRAZZI (ITA) a 15'29"

36 BONGIORNO (ITA) a 15'45"

37 CARDOSO (POR) a 16'01"

38 POLANC (SLO) a 17'32"

39 CLEMENT (OLA) a 18'18"

40 MONTAGUTI (ITA) a 19'14"

41 GRMAY (ETI) a 19'53"

42 FELLINE (ITA) a 20'00"

43 SANCHEZ (SPA) a 21'04"

44 ULISSI (ITA) a 21'30"

45 HERRADA (SPA) a 22'33"

46 BOUET (FRA) a 23'05"

47 INTXAUSTI (SPA) a 23'23"

48 GILBERT (BEL) a 23'27"

49 PELLIZOTTI (ITA) a 23'40"

50 ELISSONDE (FRA) a 24'07"

51 KOCHETKOV (RUS) a 24'09"

52 GAVAZZI (ITA) a 24'15"

53 ANTON (SPA) a 24'35"

54 ZEITS (KAZ) a 25'09"

55 LAGUTIN (RUS) a 25'20"

56 ZAKARIN (RUS) a 25'26"

57 STORTONI (ITA) a 26'06"

58 DILLIER (SVI) a 26'16"

59 FINETTO (ITA) a 26'36"

60 BASSO (ITA) a 27'33"

61 SZMYD (POL) a 27'52"

62 ZARDINI (ITA) a 28'13"

63 GERRANS (AUS) a 28'16"

64 MOUREY (FRA) a 28'42"

65 DE LA CRUZ (SPA) a 29'20"

66 SAMOILAU (BIE) a 29'44"

67 KEIZER (OLA) a 31'30"

68 BATTAGLIN (ITA) a 31'36"

69 HENAO (COL) a 31'46"

70 HANSEN (AUS) a 33'53"

71 CHEVRIER (FRA) a 34'00"

72 PUCCIO (ITA) a 36'38"

73 ZILIOLI (ITA) a 36'59"

74 PAOLINI (ITA) a 37'01"

75 CHAVANEL (FRA) a 37'11"

76 SLAGTER (OLA) a 37'23"

77 DUPONT (FRA) a 37'31"

78 MATTHEWS (AUS) a 38'02"

79 BOLE (SLO) a 38'16"

80 VILLELLA (ITA) a 39'37"

81 FERNANDEZ (SPA) a 40'44"

82 COLBRELLI (ITA) a 40'47"

83 MORI (ITA) a 41'05"

84 DANIELSON (USA) a 41'09"

85 FAVILLI (ITA) a 43'06"

86 ARMEE (BEL) a 45'07"

87 VANDEWALLE (BEL) a 45'21"

88 KÜNG (SVI) a 46'32"

89 GRETSCH (GER) a 46'37"

90 WEENING (OLA) a 46'44"

91 BARBIN (ITA) a 46'45"

92 BOOKWALTER (USA) a 47'18"

93 BOARO (ITA) a 47'23"

94 BISOLTI (ITA) a 47'25"

95 DOMONT (FRA) a 48'12"

96 BELLETTI (ITA) a 48'13"

97 PATERSKI (POL) a 49'15"

98 BROWN (USA) a 49'23"

99 KIRYIENKA (BIE) a 49'30"

100 LUDVIGSSON (SVE) a 51'28"

101 NOCENTINI (ITA) a 51'30"

102 APPOLLONIO (ITA) a 53'56"

103 GESCHKE (GER) a 54'41"

104 ACEVEDO (COL) a 54'57"

105 HOULE (CAN) a 55'29"

106 ROUX (FRA) a 55'41"

107 BEPPU (GIAP) a 56'19"

108 GREIPEL (GER) a 56'55"

109 HAGA (USA) a 57'24"

110 PINEAU (FRA) a 57'42"

111 LOBATO (SPA) a 57'51"

112 RICHEZE (ARG) a 58'01"

113 TOSATTO (ITA) a 58'04"

114 SABATINI (ITA) a 58'08"

115 BEWLEY (N.ZEL) a 58'50"

116 DURBRIDGE (AUS) a 58'57"

117 RUTKIEWICZ (POL) a 59'24"

118 VAKOC (R.CEC) a 59'37"

119 PETACCHI (ITA) a 1h00'33"

120 BERARD (FRA) a 1h01'01"

121 MEZGEC (SLO) a 1h01'50"

122 ROVNY (RUS) a 1h01'54"

123 PAULINHO (POR) 124 COURTEILLE (FRA) a 1h02'39"

125 BAK (DAN) a 1h02'46"

126 HENDERSON (N.ZEL) a 1h02'50"

127 CHIRICO (ITA) a 1h02'57"

128 ARNDT (GER) a 1h03'09"

129 REZA (FRA) a 1h03'10"

130 FERRARI (ITA) a 1h03'27"

131 BURGHARDT (GER) a 1h04'06"

132 HAUSSLER (AUS) a 1h04'22"

133 MODOLO (ITA) a 1h04'43"

134 QUINTANA (COL) a 1h06'34"

135 OWSIAN (POL) a 1h06'39"

136 DE NEGRI (ITA) a 1h06'44"

137 VIVIANI (ITA) a 1h07'48"

138 LINDEMAN (OLA) a 1h08'27"

139 MIHAYLOV (BUL) a 1h08'40"

140 FRAPPORTI (ITA) a 1h08'47"

141 BUSATO (ITA) a 1h09'13"

142 NIZZOLO (ITA) a 1h09'16"

143 BERLATO (ITA) a 1h09'51"

144 FISCHER (BRA) a 1h10'22"

145 BOONEN (BEL) a 1h11'02"

146 FAIRLY (USA) a 1h11'12"

147 HOFLAND (OLA) a 1h11'13"

148 PORSEV (RUS) a 1h12'52"

149 VAN DER LIJKE (OLA) 150 TJALLINGII (OLA) a 1h12'53"

151 MARYCZ (POL) a 1h13'25"

152 ALAFACI (ITA) a 1h13'35"

153 BELKOV (RUS) a 1h13'46"

154 MALACARNE (ITA) a 1h13'56"

155 TVETCOV (ROM) a 1h14'23"

156 MATYSIAK (POL) a 1h14'25"

157 VAN POPPEL (OLA) a 1h14'55"

158 XU (CINA) a 1h15'12"

159 MARANGONI (ITA) a 1h16'10"

160 LANCASTER (AUS) a 1h16'31"

161 RUFFONI (ITA) a 1h17'29"

162 JUUL JENSEN (DAN) a 1h18'03"

163 BROECKX (BEL) a 1h20'44"

164 SILVESTRE (POR) a 1h20'50"

165 FLENS (OLA) a 1h20'56"

166 STACCHIOTTI (ITA) a 1h21'04"

167 VERVAEKE (BEL) a 1h21'07"

168 EISEL (AUT) a 1h21'22"

169 ZABEL (GER) a 1h21'28"

170 KEISSE (BEL) a 1h22'20"

171 GATTO (ITA) a 1h22'28"

172 STAMSNIJDER (OLA) a 1h22'37"

173 PINEAU (FRA) a 1h22'41"

174 WATSON (AUS) a 1h23'11"

175 CHERNETSKI (RUS) a 1h23'38"

176 MALAGUTI (ITA) a 1h25'21"

177 DE BACKER (BEL) a 1h25'47"

178 ZHUPA (ALB) a 1h26'39"

179 BANDIERA (ITA) a 1h27'25"

180 JI (CINA) a 1h28'26"

181 VEIKKANEN (FIN) a 1h28'38"

182 GROSU (ROM) a 1h31'39"

183 BOEM (ITA) a 1h32'11"

184 HEPBURN (AUS) a 1h33'51"

185 KLUGE (GER) a 1h34'31"

186 SARAMOTINS (LET) a 1h37'42"

187 COLEDAN (ITA) a 1h44'30"

188 PELUCCHI (ITA) a 1h46'10"

189 ISHIBASHI (GIAP) a 1h49'16"

POS. CORRIDORE TEMPO

1 ULISSI (ITA) km 267 in 7h22’21”, media 36,215 Km/h

2 LOBATO (SPA) a 0"

3 GERRANS (AUS) 4 BELLETTI (ITA) 5 BATTAGLIN (ITA) 6 COLBRELLI (ITA) 7 FELLINE (ITA) 8 BOLE (SLO) 9 REZA (FRA) 10 LAGUTIN (RUS) 11 APPOLLONIO (ITA) 12 ROUX (FRA) 13 GILBERT (BEL) 14 GAVAZZI (ITA) 15 FORMOLO (ITA) a 3"

16 CARUSO (ITA) 17 ARU (ITA) 18 HERRADA (SPA) 19 SLAGTER (OLA) 20 IZAGUIRRE (SPA) 21 CLEMENT (OLA) 22 SAMOILAU (BIE) 23 BETANCUR (COL) 24 ROSA (ITA) 25 KONIG (R.CEC)

26 LUDVIGSSON (SVE) 27 HESJEDAL (CAN) 28 AMADOR (C.RICA) 29 PORTE (AUS) 30 CONTADOR (SPA) 31 RICHEZE (ARG) 32 GESCHKE (GER) 33 TIRALONGO (ITA) 34 PAOLINI (ITA) 35 KRUIJSWIJK (OLA) 36 CATALDO (ITA) 37 KREUZIGER (R.CEC) 38 MEZGEC (SLO) 39 CHAVANEL (FRA) 40 URAN (COL) 41 VAN DAN BROECK (BEL) 42 MONFORT (BEL) 43 ZAKARIN (RUS) 44 CUNEGO (ITA) 45 SIUTSOU (BIE) 46 REICHENBACH (SVI) 47 NIEVE (SPA) 48 CARDOSO (POR) 49 SANCHEZ (SPA) 50 KOCHETKOV (RUS) 51 ATAPUMA (COL) 52 NIEMIEC (POL)

53 CHAVES (COL) 54 VISCONTI (ITA) 55 BERARD (FRA) 56 FINETTO (ITA) 57 KEIZER (OLA) 58 BONGIORNO (ITA) 59 MOINARD (FRA) 60 PIRAZZI (ITA) 61 TROFIMOV (RUS) 62 LANDA (SPA) 63 HOULE (CAN) 64 GENIEZ (FRA) 65 VAKOC (R.CEC) 66 MODOLO (ITA) 67 NOCENTINI (ITA) a 14"

68 BOUET (FRA) 69 BISOLTI (ITA) a 17"

70 KANGERT (EST) 71 POLANC (SLO) 72 ELISSONDE (FRA) 73 KÜNG (SVI) 74 MONTAGUTI (ITA) 75 DOMONT (FRA) a 22"

76 CHEVRIER (FRA) 77 SZMYD (POL) a 25"

78 MORI (ITA) a 30"

79 DILLIER (SVI) a 32"

80 BARBIN (ITA) a 36"

81 PINEAU (FRA) 82 GREIPEL (GER) 83 VANDEWALLE (BEL) 84 MATTHEWS (AUS) a 41"

85 ARNDT (GER) a 43"

86 GRETSCH (GER) 87 RUTKIEWICZ (POL) 88 MOUREY (FRA) 89 MONSALVE (VEN) 90 HENAO (COL) a 46"

91 VILLELLA (ITA) 92 DE LA CRUZ (SPA) 93 DUPONT (FRA) 94 ZARDINI (ITA) a 56"

95 PELLIZOTTI (ITA) a 58"

96 ZILIOLI (ITA) 97 HANSEN (AUS) 98 DANIELSON (USA) 99 ACEVEDO (COL) 100 FAVILLI (ITA) 101 STORTONI (ITA) 102 PUCCIO (ITA) 103 LINDEMAN (OLA) 104 INTXAUSTI (SPA) 105 CLARKE (AUS) a 1'05"

106 WEENING (OLA) a 1'12"

107 HENDERSON (N.ZEL) a 1'17"

108 FERRARI (ITA) a 1'21"

109 KIRYIENKA (BIE) a 1'27"

110 GRMAY (ETI) a 1'32"

111 BAK (DAN) a 1'43"

112 DURBRIDGE (AUS) a 1'46"

113 BEWLEY (N.ZEL) 114 ROGERS (AUS) a 2'10"

115 BASSO (ITA) a 3'14"

116 ARMEE (BEL) 117 TOSATTO (ITA) a 9'32"

118 CHIRICO (ITA) a 9'46"

119 FRAPPORTI (ITA) 120 ANTON (SPA) 121 FERNANDEZ (SPA) 122 COURTEILLE (FRA) 123 BUSATO (ITA) 124 PETACCHI (ITA) 125 BEPPU (GIAP) a 10'22"

126 HAGA (USA) 127 BOARO (ITA) a 10'55"

128 OWSIAN (POL) 129 PATERSKI (POL) a 12'42"

130 MATYSIAK (POL) 131 SARAMOTINS (LET) 132 PORSEV (RUS) 133 MARYCZ (POL) 134 HAUSSLER (AUS)

135 ZEITS (KAZ) 136 MALACARNE (ITA) 137 MIHAYLOV (BUL) 138 XU (CINA) 139 FAIRLY (USA) 140 VAN POPPEL (OLA) 141 SABATINI (ITA) a 15'54"

142 BOONEN (BEL) 143 STAMSNIJDER (OLA) 144 BERLATO (ITA) 145 MALAGUTI (ITA) 146 NIZZOLO (ITA) 147 DE NEGRI (ITA) 148 VIVIANI (ITA) 149 RUFFONI (ITA) 150 ALAFACI (ITA) 151 ZHUPA (ALB) 152 WATSON (AUS) 153 BURGHARDT (GER) 154 GATTO (ITA) 155 MARANGONI (ITA) 156 HOFLAND (OLA) 157 VAN DER LIJKE (OLA) 158 FLENS (OLA) 159 STACCHIOTTI (ITA) 160 TJALLINGII (OLA) 161 PINEAU (FRA)

162 TVETCOV (ROM) 163 FISCHER (BRA) 164 KEISSE (BEL) 165 VEIKKANEN (FIN) 166 BOOKWALTER (USA) 167 QUINTANA (COL) 168 BROWN (USA) 169 VERVAEKE (BEL) 170 CHERNETSKI (RUS) 171 BELKOV (RUS) 172 LANCASTER (AUS) a 18'56"

173 HEPBURN (AUS) 174 GROSU (ROM) 175 ZABEL (GER) 176 KLUGE (GER) 177 SILVESTRE (POR) 178 EISEL (AUT) 179 PAULINHO (POR) 180 ISHIBASHI (GIAP) 181 ROVNY (RUS) 182 BROECKX (BEL) 183 DE BACKER (BEL) 184 JUUL JENSEN (DAN) 185 PELUCCHI (ITA) 186 COLEDAN (ITA) 187 BANDIERA (ITA) 188 JI (CINA) 189 BOEM (ITA) a 19'20"

Ballerini, bikers e il furgoncino Anni 60E’ Balocco, il lato dolce della corsa rosa

Per il terzo anno consecutivo è lo sponsor della maglia più ambita, la rosa del vincitore. Balocco è ormai diventato il lato dolce del ciclismo. E anche al Giro 2015 l'azienda dolciaria cuneese ha scelto di animare la carovana ufficiale che introduce alla corsa, oltre che accompagnare da vicino il leader della classifica. Un double decker inglese, un air-stream americano, una quindicina tra pick-up, autovetture e furgoni Renault e Nissan sono la flotta Balocco (insieme al gruppo astigiano Errebi auto–SOS grandine) che segue la gara lungo le 21 tappe, dalla Grande Partenza ligure fino all'arrivo di Milano, il 31 maggio, dove si incoronerà il vincitore della 98a edizione. Fra i mezzi nella carovana, anche il mitico furgoncino Balocco Fiat 616 degli Anni 60.LO STAFF Una curiosità: lo staff Balocco è composto da trenta ragazzi — hostess e steward, ballerini, animatori e bikers acrobatici — che si dividono tra i villaggi di partenza e di arrivo di ciascuna tappa per offrire prodotti e gadget alle migliaia di tifosi e appassionati che seguono la corsa rosa. I ragazzi dello staff si sono riuniti al completo prima della partenza, a Fossano: una vera e propria full immersion di due giorni per conoscere l'azienda, l'atmosfera e i suoi valori, per poterne diventare ambasciatori al Giro.

� In occasione della partenza da Fiuggi dell'ottava tappa del Giro d'Italia, Autostrade per l'Italia presenta «Area di Servizio La Macchia est-experience: dolcezze in bicicletta». Una pedalata tra le vigne lungo la pista ciclabile che ricalca parte del tracciato della vecchia ferrovia Roma-Fiuggi. Partenza da Paliano per 25 km in sella, fino a Fiuggi, immersi nella campagna romana tra ulivi e vigneti e serviti con cantucci e ciambelle dolci nelle cantine a fianco del percorso. E dopo l'arrivo, un'ultima tappa alle piscine di acqua termale di Fiuggi, dove rilassarsi dopo le ore in bicicletta.

L'INIZIATIVA

Con Autostradesi pedala tra ulivie vigneti romani

La programmazione della Rai sul Giro:GIRO MATTINARai3, ore 11.40-12.00ANTEPRIMA GIRORaiSport1, ore 14DIRETTA TAPPARaiSport1-Rai3, canale 501 dig. (HD), ore 15.00PROCESSO ALLA TAPPARai3, al termine della tappaTGIRORaiSport1, ore 20. Con Andrea De Luca e Massimiliano LelliGIRO NOTTERaiSport1, ore 0.30

SU EUROSPORTdiretta dalle 13.15Giro Extra dalle 17.30

IN TV

Diretta dalle 14su RaiSport1Dalle 15 Rai3

22 SQUADRE, 189 CORRIDORICLASSIFICA GENERALE IN CAROVANA

98° Giro d’ItaliaRLa guida

31SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

SCATTA IL BETTOdi PAOLOBETTINI

DIEGO MI HA EMOZIONATO: LO MERITAVA

M i sono rivisto inDiego Ulissi,oggi. E’ una frase

impegnativa, perché il ritornello di quando in Italia si trova un altro Bettini si sente da tempo, rischia di diventare stantio, ma per come ha impostato lo sprint… beh io lo avrei fatto esattamente nello stesso modo. Questa è stata una giornata infinita, non guardate solamente solo il tempo finale della tappa, sono stati tutti in sella oltre 7 ore e mezza. I valori emergono fedeli e chi non è perfettamentea posto alla volata manco ci arriva. E io sono felice di come sia andata a finire. Ha vinto un mio conterraneo, ha un vinto un ragazzo che è uscito da un periodo difficile anche sul piano personale. Vi confesso, avevo voglia di vedere Diego tornare ad esultare, lo meritava lui e tutto il ciclismo italiano. L’ha fatto sotto i miei occhi e mi ha emozionato. Bravissimo.

Ciro ScognamiglioINVIATO A FIUGGI (FROSINONE)

U na volta gli hanno chie-sto quale quadro gli pia-cesse in modo particola-

re. Diego Ulissi aveva citatol’Urlo di Munch. Ieri si è inven-tato un numero all’altezza delsuo nome di battesimo, dedica-to al grande Maradona, e hasquarciato l’aria di Fiuggi pro-ponendo una versione ciclisticadella famosissima opera dell’ar-

tista norvegese. Diego ce l’hanel destino, nel nome e forseanche nel dna il tocco di artista.

BIANCONERO Che poi Diego,livornese di Donoratico nato aCecina, è juventino. La materiasuscita baruffa in famiglia per-ché la moglie Arianna (vivono aLugano con la figlioletta Lia) ti-fa Fiorentina: questione delica-ta. L’idolo di Diego peraltro èGiorgio Chiellini, niente che ab-bia a che vedere con il Napoli eMaradona. E allora? E' successo

che il babbo Mauro amava el pi-be de oro e ha battezzato DiegoArmando il figlio. Armando co-me il nonno, e caso ha volutoanche come Maradona. E’ statosempre “a causa” del babboMauro che Ulissi ha cominciatoa pedalare. Si era innamoratodella sua bici. Mauro facevacampestri, prima a piedi e poi inbici. La prima bicicletta di Die-go è stata una Francesco Moserdi colore blu, ed è entrato a seianni nell’U.C. Donoratico, lasua prima squadra.

Ulissi vince (BETTINI) e subito dopo si getta a terra a piangere LINO ESPOSITO

LAMPRE Ulissi ha sempre corsoe vinto. Anche il babbo lo alle-nava: corsi federali di direttoresportivo fino al terzo livello, unTyphoon Piaggio per fare il die-tro moto. Due titoli mondiali ju-niores consecutivi, 2006-2007,solo due anni da under 23, ilpassaggio al professionismo a20 anni, una tappa del Girod’Italia – a Tirano, nel 2011 –vinta (dopo la squalifica di Gio-vanni Visconti allo sprint) pri-ma di compiere 22 anni. E unasquadra, la Lampre, che ha

sempre creduto in lui. Ulissi, trai grandi, ha sempre corso per lo-ro e siamo già alla sesta stagio-ne.

SENSAZIONI La mamma diDiego, Donatella, ha trasmessoal figlio la passione per il buonvino. Ma è la bicicletta che batte il re-sto: una volta l’ex c.t. azzurroPaolo Bettini raccontò di avervisto un giovane Ulissi allenarsinella zona di Donoratico anchea Natale. La sua parlata toscanaè inconfondibile, speciale. Insella, Diego è cresciuto progres-sivamente e fu il Giro 2014 a se-gnare il definitivo salto di quali-tà, con 2 vittorie di tappa e il se-condo posto nella cronometroBarbaresco-Barolo. La mazzataarrivò un mese dopo, il casocontroverso legato a valoritroppo alti di salbutamolo chehanno portato la federazionesvizzera (Diego ha licenza elve-tica) a sanzionarlo con 9 mesi distop. Diego ha ricominciato cosìun po’ più tardi degli altri il2015 agonistico, al Giro dei Pa-esi Baschi. Ma soprattutto ave-va un peso dentro: non ha maiaccettato lo stop e proprio di re-cente, al Giro di Romandia, ciaveva confessato che prima deisuccessi avrebbe avuto voglia diritrovare il sorriso perso. L’urlodi ieri a Fiuggi è un bel punto dipartenza. D’altro canto, se glichiedete a quale personaggiostorico importante vorrebbe as-somigliare, Ulissi risponderàCristoforo Colombo. Uno abi-tuato a guardare lontano. Adarrivare dove gli altri neppureimmaginano. E, a pensarci be-ne, è proprio così che Diego ra-giona.

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fDIEGO ULISSI

Il salbutamoloe quei 9 mesimai accettatiRieccolo: primo

4 � Le vittorie Lampre nelle ultime due edizioni: 2 di Diego Ulissi nel 2014, 1 di Jan Polanc e 1 di Ulissi nel 2015MANUEL BELLETTI 29 ANNI, SOUTHEAST

«ARRIVO NON ADATTO A ME, IL 4° POSTO DICE CHE STO BENE E POSSO VINCERE»

98° Giro d'ItaliaRIl vincitore

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32 98° Giro d’ItaliaRLa giornata più dura per il campione spagnolo

ENRICO BATTAGLIN 25 ANNI, BARDIANI CSF

«AI -50 METRI CI SIAMO SFIORATI CON BELLETTI, HO PERSO UN PAIO DI PEDALATE»

Claudio GhisalbertiINVIATO A FIUGGI (FROSINONE)

L’ immagine più bella dellatappa di ieri, oltre all’im-mensa gioia di Diego Ulis-

si per la vittoria, è Alberto Con-tador che si alza sui pedali. Unaliberazione dopo lo spavento digiovedì sul traguardo di Casti-glione della Pescaia. Sulle on-dulazioni che portano alla cittàtermale Rogers e Basso si alter-nano in testa al gruppo. La ma-glia rosa è in terza posizione.Serio, attento a tutto quello chesuccede attorno. Non sembrasoffrire, forse è solo leggermen-te ruotato a sinistra, più «corto»probabilmente per la contrazio-ne muscolare dal lato infortuna-to. All’improvviso, senza che lasforzo glielo imponga, eccolo inpiedi sui pedali. Alberto prova ilsuo ballo leggero, quell’inimita-bile andatura che lo ha fatto di-ventare uno straordinario cam-pione da corse a tappe. Unadanza di festa e passo di guerraal tempo stesso. I francesi la

chiamano «en danseuse», glispagnoli «baile».

ANSIA Eppure la giornata eracominciata con un tempo chemetteva ansia: nuvoloni scuri,vento. Aria di pioggia. La situa-zione peggiore da affrontareper un infortunato. Però quan-do alle 8,15 Contador apparesulla soglia del suo hotel con unsorriso si tira un lungo sospirodi sollievo. «Parto, parto», dicestrizzando l’occhio e via in busverso Grosseto. Al raduno i tifo-si sono tutti per lui. Le sue primeparole sono in «spanglish»: «I’mok. Estoy bien«. Poi via tuttod’un fiato in castellano, la sualingua. Poco distante FaustinoMunoz, il meccanico, ripassa lapressione dei tubolari per por-tarla a quella ottimale. «Ho imovimenti del braccio abba-stanza limitati – spiega Conta-dor - sono abbastanza bloccato.I miei compagni mi dovrannoaiutare a fare molte cose: man-giare, per esempio, ma non solo.Mi hanno detto che non devo as-solutamente alzare il braccio so-

pra la testa, perché altrimentic’è il serio rischio che il braccioesca di nuovo». Quando gli sichiede del morale, lo spagnolosi fa forza. «Bene. Deve esserebuono per forza. Ho lavoratotanto sia per il Giro, sia per ilTour. Non posso mollare, ladoppietta è sempre nella mia te-sta. Per adesso devo solo aspet-tare che passi la giornata». Lon-tano dai riflettori, con la riser-vatezza che lo contraddistin-gue, Cristian Valente spiega

come lo ha curato. E’ lui il mas-saggiatore a cui Alberto dalloscorsa stagione «consegna» ilsuo corpo per essere rimesso insesto. «La cosa più importante èche gli abbiamo fatto un ben-daggio contenitivo - spiega il“Fante” come lo chiama Conta-dor -. Poi i soliti trattamenti:massaggi e “indiba”, ovvero untrattamento che migliora la mi-crocircolazione e che va moltoin profondità, che raggiungepunti dove con le mani sarebbe

impossibile». Arriva il momentodella prima presa di contattocon la bici. Alberto ha ovvia-mente paura che qualcuno lourti che lo faccia cadere. JacintoVidarte, il suo angelo custode,lo protegge con cura. Gli altri, lepersone di servizio, fanno piùconfusione che altro. Alla par-tenza, prima di finire sotto l’om-brellino rosa (e la compagniadella miss di turno) Albertoconcede una battuta: «Ecco,adesso manca solo che si mettaa piovere così per mettere ilgiubbino devo pure fermarmi».

LA TAPPA La corsa va, Contadorsoffre in partenza. Forse ha bi-sogno di scaldarsi, fatto sta chedopo tre ore passa il momentopiù duro. «Non sapevo più comeprendere il manubrio», confida.Emerge anche un dolore al qua-dricipite della coscia destra, an-che questo conseguenza del vo-lo del giorno prima. Nel finale,sarà per l’adrenalina, Alberto sialza sui pedali per provarsi eforse per dimostrare ai rivaliche non ha intenzione di arren-

dersi, neppure 260 chilometricontro vento lo hanno fiaccato.Sul podio, anche se con un po’ difatica, torna a indossare la rosa.Non può fare altrimenti, ci tienetroppo a quella maglia per far-sela solo consegnare come è sta-to costretto a fare giovedì. «So-no contento perché la tappa èpassata - dichiara a caldo -. Sa-pevo che non ero in grande con-dizione, ho fatto molta faticama pian piano le cose sono an-date meglio. Anche se, dopo laquarta ora di corsa, ho comin-ciato ad avvertire fastidio. E oranon vedo l’ora di arrivare in al-bergo, di mettere del ghiacciosulla spalla e di godermi un po’di riposo. Il dolore? Spero che ilpassare dei giorni mi aiuti a mi-gliorare, spero di salvarmi gior-no per giorno: a Campitello saràun giorno complicato, avrei po-tuto attaccare e invece dovrò af-frontare la tappa con più tran-quillità pensando soprattutto adifendermi». Oggi sarà batta-glia, ma non stupitevi se alla fi-ne ne uscisse in trionfo.

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«Non sapevo come reggere il manubrio Spero di salvarmi»

1Vederlo alzarsi sui pedaliè un messaggio al gruppo«Una è passata... Il tempo

mi aiuterà, vivo alla giornataA Campitello devo pensare

soprattutto a difendermi»

Contadorun guerriero

8 � Le vittorie di tappa che Alberto Contador ha ottenuto nei grandi giri: tre al Tour de France e cinque alla Vuelta

33SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

16 � Il numero dei corridori spagnoli che hanno indossato la maglia rosa nella storia del Giro d'Italia: il primo Salvador Botella nel 1958, il record di maglie rosa appartiene a Miguel Indurain con 29SONNY COLBRELLI 24 ANNI, BARDIANI CSF

«NEL FINALE HO PERSO POSIZIONI, SOLOALLA FINE HO TROVATO IL VARCO»

COME SI PUÒ CURARE

Iniezioni vietateSolo compresse e pomate

� «Intervento lungo e doloroso con innesto di diversi viti nel braccio. È andato tutto bene, anche se sono davvero a pezzi e senza forze, grazie a tutti!». Daniele Colli ha raccontato così su Facebook (foto in alto) l’operazione svolta ieri dal professor Londini all’ospedale di Grosseto, dove resterà un paio di giorni: già fra una settimana potrebbe ricominciare ad allenarsi, sui rulli, con la dovuta attenzione. Tornando sull’incidente di giovedì, colpito dalla macchina fotografica di un tifoso, Colli ha detto su Twitter: «Questa persona deve chiedere scusa a tutti, tra l’altro nemmeno sta guardando la gara».

DOPO LA FRATTURA ALL’OMERO

Colli operato: «A pezziIl tifoso chieda scusa»

C urare un infortunio o un incidente perun corridore non è facile. Le norme so-no strettissime e severe. Come può

quindi curarsi Alberto Contador per il suo pro-blema alla spalla? «Non c’è nulla di vietato chepossa essergli utile», attacca Roberto Corsetti,per 17 anni medico di grandi squadre profes-sionistiche. «Il punto di partenza – prosegue ilmedico – è capire il danno al cercine glenoi-deo, quel “manicotto” che tiene uniti la testadell’omero e l’acetabolo. I farmaci utili e con-sentiti, solo per via orale, sono quelli anti-ede-migeni, anti-infiammatori e anti-dolorifici.Nel caso la squadra volesse ricorrere alle inie-zioni, vietate dal regolamento “no ago”, do-vrebbe chiedere un’autorizzazione specifica».

CORTISONE Tra le terapie classiche, in caso diversamento di liquido nella spalla, ci si affidaal cortisone. «Per le assunzioni orali, endove-nose o intramuscolari è necessaria una “Tuestandard”, ovvero un’esenzione per prodottoproibito, non a restrizione d’uso. L’iniezioneintra-articolare, invece, prevede uno stop au-tomatico del corridore per otto giorni». L’iterper l’esenzione è abbastanza complesso, manon impossibile. La ottenne anche Froome percurare l’allergia al Romandia del 2014. Il me-dico della squadra deve fare richiesta all’Uciche la inoltra alla Wada. Nella richiesta, piùdocumentata possibile, bisogna dimostrareche non c’è altra possibilità di cura e che il far-maco non serve a migliorare la prestazione.

c. ghis.© RIPRODUZIONE RISERVATA

INVIATO A FIUGGI

C ompagno di squadra e dicamera, amico. Ivan Bas-so, veterano con 16 sta-

gioni tra i pro’ e due Giri in ba-checa, è il corridore più vicinoad Alberto Contador.

Ivan, che tappa è stata per Con-tador?«Difficile, dura ma regolare.Alberto ci aveva chiesto di im-postare un’andatura più linea-re possibile ed evitare che incorsa ci fossero delle situazionid’emergenza. Così è stato».

C’è stato una specie di accordocon gli avversari?«No assolutamente. All’inizioc’è stata una gran bagarre perprendere la fuga. Poi abbiamotrovato vento ma abbiamo tira-to per 150 chilometri e nel fi-nale sono venute davanti an-che le squadre che avevano in-teresse di giornata».

Contador vi ha chiesto qualcosa

di particolare in corsa?«No, ma non c’era neanche bi-sogno. Tra noi, intendo tutto ilteam, c’è sintonia. Sei su novedi noi erano anche al Teide equesto ha portato un’affinità molto forte. Poi noi siamo quaper vincere il Giro, sappiamo perfettamente come dobbiamocorrere, cosa fare. A me vienefacile il mio ruolo, naturale. Ioho sempre corso in quella posi-zione. I giri si vincono corren-do davanti e stando attenti».

Magari in volata giovedì Conta-dor era troppo davanti.«No, è stata solo sfortuna. Ca-pita di cadere nel ciclismo. Ol-tretutto era un arrivo relativa-mente facile».

A livello emotivo, un leader co-me supera un infortunio?«A me non è mai capitato d’in-fortunarmi, ma è stato solo uncaso. Il nostro compito, ora piùche mai, è tenere Alberto co-perto, tranquillo, fuori dai pe-ricoli. Non solo lui, ma tutti ileader hanno bisogno di sentir-

si coccolati, ovattati, da tutti imembri della squadra».

Chi vince a Campitello Matese?Sorride. «Non lo so. Molto di-penderà da come va la corsa. Inquesta situazione è pratica-mente impossibile fare un pia-no preciso. Tatticamente vivia-mo alla giornata, ma abbiamole capacità di saperci adattare,di capire al volo le situazioni dicorsa e trovare le soluzioni. Poinon è certamente a CampitelloMatese che si decide il Giro».

Se qualcuno scommette sullavittoria di tappa di Contador?«Probabile che ci prenda».

Chi potrebbe essere il rivale piùagguerrito? da chi si aspetta gliattacchi più duri?«Uran è quello che deve recu-perare più tempo, la prima set-timana per lui non è stata ilmassimo. Ma non sarà solo unalotta di singoli, ma anche digruppi, di squadre».

c.ghis.© RIPRODUZIONE RISERVATA

fNELLA STANZA DEI RECORD

IVAN BASSO«Coccolato, ovattatoTenerlo fuori dai pericoliè il nostro mestiere»1Il re di due Giri è amico e scudiero della maglia rosa: «Alberto non ha chiesto niente, ma non c’era bisogno»

LA MAGLIA ROSA GLI VIENE INFILATASul podio, Contador non alza il braccio sinistro: la maglia rosa gliela infilano IPP

AlbertoContador,

32 anni, con ilgrande Vittorio

Adorni BETTINI

A destra,la smorfia

in corsa SUNADA

34 SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Campitello è un ringAru giura battaglia«Tutti contro tutti»

1Secondo arrivo in salita, saràdi nuovo sfida tra i tre tenori: «Alberto competitivo, e Porte...»

Claudio GregoriFIUGGI (FROSINONE)

C ampitello Matese è un ri-dente altopiano, dove fio-riscono i bucaneve. Ma

intorno ci sono i monti del San-nio, dove corrono i lupi. È la ter-ra delle Forche Caudine. Qui,nel 321 avanti Cristo, i Romani,vinti, subirono l’umiliazione dipassare seminudi, sotto ai gio-ghi. Oggi quei monti guardanocon occhi armati la maglia rosaContador. Dopo un giorno ditregua ci sarà battaglia. Aru ePorte andranno all’attacco.Campitello Matese è nella storiadel Giro. Per sei volte è già statotraguardo del Giro. Quattro de-gli uomini che sono passati pri-mi qui — Hinault, Chioccioli,Berzin, Simoni — sono vincitoridel Giro. Qui, il 27 maggio1982, Bernard Hinault schiantò

la maglia rosa Moser e mise lemani sul Giro. Arrivò al traguar-do, trascinandosi Beccia a ruo-ta, con 21” sullo svedese Prim,mentre Moser e Saronni, stacca-ti di 2’15”, subirono una sconfit-ta irrimediabile. Qui, il 25 mag-gio 1994, Berzin — seguito daldottor Michele Ferrari, il fami-gerato dopatore di Armstrong— arrivò solo e spodestò dellamaglia rosa il suo capitano Ar-gentin. Poi la portò per 18 tappea Milano. Il suo successo impor-ta solo perché fu il primo russoad indossare la maglia rosa.

SECONDO ROUND Oggi il cicli-smo cerca percorsi più limpidi,per riconquistare la gente.L’Abetone, tre giorni fa, non hadiviso i primi tre della classifica,ma ha offerto il primo round diuna sfida combattuta. Oggi ve-dremo il secondo round. Conta-dor è il re, colpito dal Fato. Ieri

ha goduto di un giorno di tre-gua. Oggi Porte e Aru lo teste-ranno. «Sarà un’altra corsa. Evedrete che Contador ci sarà»,dichiara il ds dell’Astana Marti-nelli. La gente si aspetta l’attac-co di Aru. Ma sarà lui ad attac-care? «Anche gli altri si muove-ranno», assicura Martinelli.«Porte dovrà uscire dal guscio. Èlì a 20”, vedrete che attacche-rà». Porte è murato nel silenzio,Fabio Aru, invece, parla. Giudi-ca Contador: «Ha sofferto, ma,da come l’ho visto pedalare, è ingrado di competere ed essereprotagonista». Non sottovalutaPorte: «Sta bene. E lo dimostre-rà anche sulla salita di Campi-tello Matese». Ma Aru alleva lasperanza nel segreto del cuore.

RAMPA FINALE La salita diCampitello Matese non è uneverest arduo. Ma si presta allabattaglia. La rampa finale è pre-ceduta dalla Forca d’Acero,1530 m, e dalla salita di RioneroSannitico, 1050 m, che è nellastoria. Lì, il 18 maggio 1909, ilprimo Giro scoprì i monti. Quelgiorno Ganna, che poi vinse,dopo 4 forature, pianse di rab-bia e ad Isernia il campioned’Italia Cuniolo si ritirò. Nonc’era il cambio allora. Oggi —con l’asfalto e le bici moderne— quella salita fa sorridere. Ilpeso di quei saliscendi, però, sisentirà sulla rampa finale, 13km di salita continua, con un di-slivello di 900 metri. La penden-za media è del 6,9%, con unapunta del 12%. Aru assicura:«Ci batteremo. L’arrivo è impor-tante. Ma non sarà la battagliadecisiva. Poi ci sono 13 tappe. Sideciderà nell’ultima settima-na».

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13 KM AL 6,9%, PUNTE 12%FIUGGI575 m

0

CAMPITELLO MATESE1.430 m

km 10

GPM2 RS S

80 10050 148 186

Forca d’Acero 1.530 m

Isernia472 m

Sora284 m

Villetta Barrea982 m

GDS

Fabio Aru, 24 anni, e Alberto Contador, 32: piccoli particolari BETTINI

98° Giro d’ItaliaRSi sale

ARU E’ TORNATO A FIUGGIDOVE TUTTO INIZIO’ NEL 2007Fabio Aru è tornato ieri a Fiuggi, dove iniziò nell’inverno 2007 la sua carrieranel ciclismo. A 17 anni fu convocato per la prima volta in Nazionale cross: si guadagnò poi la maglia azzurra per i Mondiali a Treviso FOTO BETTINI

6 � Gli arrivi di tappa a Campitello Matese: il primo nel1969 (1° Carlo Chiappano), poi 1982, 1983, 1988, 1994 e 2002JUANJO LOBATO 26 ANNI, MOVISTAR

«QUI DOPO UN MESE SENZA CORSE, INIZIO A STARE OGNI GIORNO MEGLIO»

35SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

9 � I corridori ritirati dopo 7 tappe, di cui 4 a causa delle cadute: Pozzovivo, Serry, Meersman e ColliPIER PAOLO DE NEGRI 28 ANNI, NIPPO-VINI FANTINI

«PROMESSE FUGA E VITTORIA PER COLLI. HO CENTRATO ALMENO LA FUGA»

Ciro ScognamiglioINVIATO A FIUGGI (FROSINONE)

L’ unità operativa di Polizia in servizio al-l’ospedale di Grosseto salirà oggi da Danie-le Colli e raccoglierà la denuncia – per le-

sioni - del milanese della Nippo-Fantini riguardoai fatti di giovedì a Castiglione della Pescaia,quando uno spettatore incauto (eufemismo) e ilsuo apparecchio fotografico lo hanno fatto rovi-nosamente cadere in volata, mettendo fine controppo anticipo al suo Giro d’Italia. Va ricordatotra l’altro che, in caso di lesioni con referto medi-co superiore ai 20 giorni, un fascicolo viene aper-to d’ufficio (appena arriva il referto). La squadraha intenzione di accordarsi per l’aspetto civiledella questione, mentre l’organizzazione della corsa rosa ha fatto sapere che «non spetta a noiuna azione legale sul piano penale, eventualmen-te potremmo valutare l’ipotesi di costituirci partecivile per il risarcimento dei danni d’immagine».

GIALLO Ma denuncia contro chi? Contro ignoti,allo stato e salvo colpi di scena. Perché lo spetta-tore non si è ancora fatto vivo conle autorità competenti. Anche senel frattempo non solo si è venutoa sapere che è un 30enne che ha dapoco avviato uno studio fotografi-co a Castiglione della Pescaia: inrealtà, e nonostante le smentite uf-ficiali, le forze dell’ordine ne cono-scono l’identità e anche in paesesanno bene di chi si tratta. Ha ri-portato pure lui delle ferite (secon-do alcune fonti, sarebbe andato al-l’ospedale), non risponde al telefono, viene de-scritto come molto scosso e dispiaciuto da quantoaccaduto e qualcuno ha anche tentato l’abbocca-mento su facebook, per ora senza esito. «Ha avu-to modi e tempi almeno per scusarsi, mi dispiacedavvero che non l’abbia fatto», ha detto Colli ierisera.

REGOLAMENTO E intanto oltre agli aspetti legalitengono banco quelli regolamentari. Il sasso nel-lo stagno lo aveva lanciato già a caldo Elia Vivia-ni: «Nelle tappe per velocisti, la neutralizzazionedeve avvenire prima, ai dieci chilometri dalla fi-

ne. Tanto i grandi delle generale non devono vin-cere il Giro con i giochetti dei buchi, ma dandose-le di santa ragione in salita e a cronometro». Cosìil dibattito è lanciato e secondo molti qualcosadovrebbe effettivamente cambiare. E’ soprattuttoil discorso dei ‘buchi’ a non convincere, anche sea Beppe Martinelli, d.s. Astana, il limite dei 3 chi-lometri va bene. «Però è il tempo che va neutra-lizzato a 3.000 metri, eventuali perdite di tempo,pur se non causate da incidenti, non devono con-

tare per la classifica genera-le». E sulla stessa lunghezzasi sono messi Gianni Savio, ilteam manager dell’Androni,che ha parlato di “gentleme-n’s agreement” tra le squa-dre dei principali candidatialla maglia rosa. E ancheCharlie Wegelius, l’ex pro’che qui è sull’ammiragliadella Cannondale di Davide

Formolo. Un po’ fuori dal coro invece va GianniBugno, presidente mondiale dei corridori: «E’ unproblema annoso, c’era già prima che corressi io.Penso che quello attuale sia un buon compromes-so. Gli incidenti fanno parte delle gare e quello diCastiglione tra l’altro è stato provocato da unevento esterno. Magari mettiamo il limite a 10chilometri dalla fine, e se succede qualcosa quan-do mancano 10 chilometri e 200 metri? Si potreb-bero premiare solamente i primi 3 ma non sareb-be giusto nei confronti degli altri. La fine dellagara è il traguardo».

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Fotografo, 30 anni: ecco chi ha colpito ColliOggi c’è la denuncia1Sia il milanese sia la Nippo-Fantini lo citeranno per lesioni Intanto Martinelli propone tempo neutralizzato ai 3 km finali

DATA TAPPA KM ARRIVO MAGLIA ROSA ROSSA AZZURRA BIANCA9/5 1a SAN LORENZO AL MARE-SANREMO (cronosquadre) 17,6 ORICA GERRANS - - MATTHEWS10/5 2a ALBENGA-GENOVA 177 VIVIANI MATTHEWS VIVIANI LINDEMAN MATTHEWS11/5 3a RAPALLO-SESTRI LEVANTE 136 MATTHEWS MATTHEWS VIVIANI KOCHETKOV MATTHEWS12/5 4a CHIAVARI-LA SPEZIA 150 FORMOLO CLARKE VIVIANI KOCHETKOV CHAVES13/5 5a LA SPEZIA-ABETONE 152 POLANC CONTADOR VIVIANI POLANC ARU14/5 6a MONTECATINI T.-CASTIGLIONE DELLA PESCAIA 183 GREIPEL CONTADOR GREIPEL POLANC ARUIeri 7a GROSSETO-FIUGGI 267 ULISSI CONTADOR VIVIANI POLANC ARUDATA TAPPA KM DIFFICOLTÀ e GIUDIZIO GAZZETTAOggi 8a FIUGGI-CAMPITELLO MATESE 186 **** Primo vero esame per i big, con l’infinita Forca d’Acero e i 13 km finali al 7%

Domani 9a BENEVENTO-SAN GIORGIO DEL SANNIO 215 **** Più dura del previsto, si sale e scende di continuo: 4000 metri di dislivello

18/5 RIPOSO a CIVITANOVA MARCHE

19/5 10a CIVITANOVA MARCHE-FORLÌ 200 * Si inizia la risalita dopo il primo riposo, spazio agli uomini da volata

20/5 11a FORLÌ-IMOLA (Autodromo Ferrari) 153 *** Tappa non facile: nel finale 3 volte il circuito Tre Monti e arrivo nell’autodromo

21/5 12a IMOLA-VICENZA (Monte Berico) 190 *** Ultimi 60 km da fuoco e fiamme, i 1200 metri finali con punte all’11%

22/5 13a MONTECCHIO MAGGIORE-JESOLO 147 * Un biliardo: la quiete prima della tempesta, finale velocissimo, e le rotatorie...

23/5 14a TREVISO-VALDOBBIADENE (crono individuale) 59,4 ***** L’unica crono: 30 km piatti, poi 29,4 su e giù tra i vigneti. Molti qui perdono il Giro

24/5 15a MAROSTICA-MADONNA DI CAMPIGLIO 165 **** Ecco le Dolomiti: il Daone - salita e discesa - è da temere più di Campiglio

25/5 RIPOSO a MADONNA DI CAMPIGLIO 26/5 16a PINZOLO-APRICA 174 ***** Tonale, Aprica, Mortirolo, Aprica: bastano i nomi. Saranno emozioni forti

27/5 17a TIRANO-LUGANO 134 * Giornata di recupero, via libera ai velocisti usciti sani e salvi dalle Dolomiti

28/5 18a MELIDE-VERBANIA 170 ** Il Monte Ologno (10 km al 9%; Gpm a 36 km dall’arrivo) è un trampolino

29/5 19a GRAVELLONA TOCE-CERVINIA 236 ***** Quasi 4800 metri di dislivello, per lo più negli ultimi 90 km con 3 salite da 20 km

30/5 20a SAINT-VINCENT-SESTRIERE 199 ***** Si decide il Giro, il Colle delle Finestre con gli ultimi 9 km di sterrato fa paura

31/5 21a TORINO-MILANO 178 * Passerella finale a Milano dopo 2 anni: si passa dall’Expo, poi circuito in corso Sempione

IL GIRO AI RAGGI X

98° Giro d’ItaliaRDopo le cadute in volata

Il simboloEcco come

l’Accpi,associazione

dei corridori,si appella

ai tifosi

RLo spettatore-fotografo ancoranon si è scusato con Colli, mala polizia sa chi è

RIGHT BRAIN:PASSIONECREATIVITÀEMOZIONE

LEFT BRAIN:CONTROLLOAFFIDABILITÀATTENZIONEAI DETTAGLI

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36 SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1La juventina Cristina Chiabotto è la madrina ufficiale di questo 98° Giro d’Italia. Carolina, Erika, Noemi e Houria sono invecele miss delle premiazioni, baciano i vincitori all’arrivo di ogni tappaGAZZALOOK

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LE COQ SPORTIF MAGLIA da ciclista con stampa logoe zip sul davanti � 119 euro

GORE BIKE WEAR® PANTALONCINI con tecnologia WINDSTOPPER® � 129,95 euro

MOMODESIGN BORSA da bici con tracolla regolabile� 140 euro

TUCANO URBANO 360° GIACCA in jersey con trattamento idrorepellente e antimacchia � 135 euro

Matthews«Bling», il bellodel Giro: parola di miss1Australiano,ha 24 anni: 3 tappe e 8 maglie rosa. Ama l’Italia e si sposerà in Toscana

MichaelMatthews è

nato a Canberrail 26 settembre

1990 correper la Orica

GreenEdge ANSA

Ciro ScognamiglioINVIATO A FIUGGI (FROSINONE)

G li piacciono le cose belle e allora tutti apensare, qualcuno anche a dire, che Mi-chael Matthews fosse un fighetto. «È ve-

ro – conferma lui con un sorriso -, ma ormai lacosa è diventata una leggenda metropolitana.Credo proprio, con i fatti, di avere dimostratoil contrario. Nel mio mestiere mi impegno almassimo, amo la fatica, mi sono guadagnatoogni cosa. Non sono un figlio di papà».Il Giro d’Italia ormai conosce alla perfezionequesto 24enne australiano di Canberra: ric-cioli e occhi neri, faccia da attore, un metro e80 per 72 chili, muscolato il giusto. Fuori lacalcolatrice: 2 tappe vinte e 6 maglie rosa nel2014, un successo e due giorni da capoclassifi-ca quest’anno. Così lo stanno cominciando aconoscere anche le miss (nei 4 grandi giri a cuiha partecipato finora ha sempre vinto almenouna tappa), pur se i momenti di celebrazioni epremiazioni sono a dir poco frenetici e vannovia come il vento. «È un ragazzo alla mano,simpatico – dicono Carolina, Erika, Noemi eHouria, le miss del Giro d’Italia -. Per nulla ti-mido senza essere spaccone. L’aspetto fisico?Sicuramente è un bel ragazzo».

PASSIONI A scanso di equivoci, Katarina puòstare tranquilla. Katarina Hajzer è la ragazzaslovacca promessa sposa di Matthews (dopo lasua vittoria di Genova, nella bolgia dell’arrivo,è riuscita ad incunearsi per dargli un bacio): sisposeranno ad agosto e lo faranno in Italia, inToscana, perché Michael ama in modo parti-colare i capolavori architettonici del Belpaese.Matthews ha un soprannome: “Bling”, che sipuò tradurre “luccicante” o “sgargiante”. Por-ta un braccialetto di diamanti, una collana condue crocifissi di cobalto nero, il piercing e sullespalle il tatuaggio di un angelo che vola. Abitaa Montecarlo e della passione per i motori fafede il suo garage, dove sono parcheggiate unaYamaha e una Porsche Cayenne Gts. Anche seper una Ferrari lo spazio si troverebbe… Mat-thews ama essere in ordine quando indossa ilcompleto per andare a lavorare, cioè a pedala-re, e impiega volentieri un po’ di tempo quan-do può per comprare qualche abito elegante. Èil suo stile. E non chiamatelo fighetto.

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A CURA DI FABRIZIO [email protected]

CiclismoRSpeciale

37SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

MATTINA07.05Campioni a confronto08.00011x9008.05 Perfection: momenti di gloria09.00Gazzetta News09.30Gazzetta News10.05The Speedgang - La banda dei motori11.0011x9011.05 Perfection: momenti di gloria

11.30Qui Foro Italico - Diretta12.0011x9012.05+3 Fantanews12.30Gazzetta News Sottocanestro13.00Gazzetta News13.30Gazzetta NewsPOMERIGGIO14.00Gazzetta News14.30Le nuove forze del calcio

14.45Gazzetta News CorriAmo15.00The Speedgang - La banda dei motori15.55Sfide senza limiti - 1^ TV16.20Pazzi per i derby17.15 Bomber18.05Gazzetta News Sottocanestro18.30Condo’ Confidential19.00Gazzetta News19.30Gazzetta News Giro d’Italia

SERA20.00 Qui Foro Italico - Diretta20.30 Gazzetta News21.05 Perfection: momenti di gloria - 1^ TV21.35 Bomber22.30Condo’ Confidential23.00Gazzetta News23.15 Gazzetta News Giro d’Italia00.00Gazzetta News

Arrivano le salite, godetevi il Giro1Su GazzettaTv dirette alle 13.15, 19.30 e 23.15. Highlights e interviste. Sul sito, il liveblog della tappa

Eugenio D'Alessio

I l caldo, le salite, il vento.Inseguire il gruppo è unafaticaccia. Fate così, mette-

tevi in scia del miglior dorsaledella corsa: quello di Gazzetta-Tv, canale 59 del digitale terre-stre. Ogni giorno ampi spazi delnostro palinsesto sono dedicatial Giro. Interviste, approfondi-menti, opinioni e collegamenticon i nostri inviati alla corsa.Tra tv e web Gazzetta vi portanelle prime posizioni del grup-po, spalla a spalla con i corrido-ri. Volete farvi un'idea?

OGNI GIORNO Alle 13.15 il pri-mo speciale di 15 minuti, conaggiornamenti sulla tappa digiornata in collegamento congli inviati della Gazzetta, le im-pressioni dei corridori raccolteal raduno di partenza, una pre-view del finale di tappa, e ilcommento in studio dei giorna-listi della redazione ciclismo. Non solo. Rientrate a casa dallavoro la sera e non avete lapossibilità di seguire il Giro indiretta? Non c’è problema, met-tetevi comodi in poltrona per-ché alle 19.30 va in onda lo spe-ciale più ricco con gli highlights

della tappa, le interviste a caldodei protagonisti, e il commentodi un campione olimpico e duevolte mondiale, Paolo Bettini,che da tempo collabora con ilnostro giornale e che si sta ca-lando sempre più nei panni diinviato multimediale, ancheper il nostro sito, oltre che perGazzettaTv.

NOTTE Alle 23.15 nuovo appun-tamento speciale di GazzettaNews che riassumerà quantosuccesso nella giornata e antici-

perà i temi della tappa successi-va con la consulenza di PaoloBettini, dei protagonisti del Gi-ro e dei nostri inviati che ana-lizzeranno trappole, insidie easpetti tecnici della frazionedel giorno dopo.

GAZZETTA NEWS Oltre aglispeciali, naturalmente, ci sa-ranno aggiornamenti continuiin tutte le edizioni di GazzettaNews, ovvero nelle fasce orariecomprese tra le 7 e le 9 al matti-no, 13-15 al pomeriggio, 19-21

Paolo Bettini, 41 anni, oro olimpico 2004 e iridato nel 2006 e 2007: guidala pedalata Mediolanum al Giro

la sera e 23-24 la notte. Si parle-rà di corsa e aspetti tecnici, maanche di colore e di tutto ciòche ruota intorno al Giro d’Ita-lia.

GAZZETTA.IT Aggiornamenti,curiosità, informazioni potetetrovarli anche sul nostro sito. Oltre alla quotidiana attenzio-ne per il ciclismo, Gazzetta.itdedica una sezione apposita alGiro 2015 in cui scoprire le ulti-me notizie sulla corsa. Sin dallamattina troverete approfondi-menti e breaking news costanti.Lo sviluppo della tappa, poi, sa-rà seguito dalla partenza al tra-guardo interagendo con i letto-ri attraverso il nostro liveblog.Uno strumento che ci permettedi raccontarvi in tempo realel’andamento della gara e tener-vi costantemente informati.Chilometro dopo chilometro sisusseguiranno anche tweet,sondaggi e curiosità per vivereinsieme la tappa. E dopo il tra-guardo, sfilata di video: highli-ghts, ultimo chilometro, i pro-tagonisti, le gallery, le ripreseeffettuate dall'interno del grup-po grazie alle GoPro camera.Ora arrivano le salite: siete giàsui rulli per il riscaldamento?

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clicCOME RISINTONIZZAREI VOSTRI TELEVISORI E VEDERE IL CANALE 59 � Eseguire le seguenti procedure. Se possiedi Tv o Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando2 Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere il tasto OK, accedi alla configurazione dei canali 4. Impostare Modalità di sintonia dei canali su DTV5. Posizionarsi sul pulsante Avvia scansione e premere il tasto OK per avviare la ricerca.Soluzione dei problemiSe avete già provveduto alla risintonizzazione senza esito e il vostro televisore è collegato ad un sistema con antenna centralizzata, fate verificare dal vostro antennista che sia presente nella centralina dell’antenna stessa il modulo (o filtro) necessario per la ricezione dei segnali tv del canale/mux 55 (frequenza 746 MHz), quello che supporta anche il canale 59 di Gazzetta Tv. Se il modulo manca, fatelo inserire: è un’operazione molto semplice. Se possiedi una Sky Digital Key1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciare invariata la configurazione3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK

98° Giro d’ItaliaRIl canale rosa

38

ITAL AInternazionali Bnl

d’Cilic per l’Africa

� Il croato Marin Cilic, vincitore degli ultimi US Open ma eliminato al 1° turno degli Internazionali da Garcia-Lopez, donerà la sua racchetta, le scarpe e la maglietta indossati

al Foro Italico all’Associazione Tennis for Africa. I fondi raccolti dall’asta (sul sito www.tennisforafrica.org) saranno distribuiti sui progetti in Etiopia, Kenya e Tanzania.

VOLÉE DI ROVESCIO di PAOLO BERTOLUCCI

LUI CHE ANCORA SA DARE LEZIONIAI TOP TEN

È proprio vero che imiti non tramontanomai. Roger Federer

non è più dominatore indiscusso del circuito, ma è ancora in grado di impartire lezioni di tennis a molti dei top ten. Lui non gioca a tennis, lui è il tennis. Roger non disegna il campo, lo dipinge. Non corre, lui danza. Non vince, lui convince. Lui non violenta la sfera, l’accarezza. Non deve dimostrare niente, la bacheca dei trofei, già più volte ampliata, è ancora ai limiti della capienza, ma lui si ostina nella continua ricerca di nuovi titoli. Per la prima volta incarriera non ha perseguito la consueta programmazione, ma dopo l’inciampo di Madrid si è presentato a Roma con l’umiltà dei fenomeni e giorno dopo giorno ha migliorato la propria condizione. L’impressione che offre guardandolo sul campo è quella di un giocatore che si diverte ad ammaliare il pubblico con soluzioni che altri non sono in grado neppure di pensare. L’alone che lo circonda ha qualcosa di mistico o di religioso. L’eventuale espressione di disappunto che appare su sul suo volto non riguarda la perdita del punto, ma la mancanza di eleganza nel movimento. Per Roger nessuna soluzione è impossibile, il fisico non appare usurato e la testa è sempre in grado di reggere il confronto. Certo, se avesse cambiato due anni prima l’attrezzo sicuramente il falegname di fiducia di casa Federer sarebbe da tempo al lavoro per allargare la bacheca...

Vincenzo MartucciROMA

@VinceMartucci

U n altro spettacolo unico,un’altra vittoria, un’al-tra ovazione del pubbli-

co italiano. Tomas Berdych,«Ivan Drago» per Flavia Pen-netta che giovedì ha soffertonel vedere come il potente ce-co ha sgualcito il suo Fabio Fo-gnini, s’inchina venerdì nel ve-ro senso della parola alle pro-dezze del Magnifico. Con unlob tanto perfetto quanto diffi-cile e una risposta tanto preci-sa quanto letale per suggellarel’ultimo balletto con un elet-trizzante 6-3 6-3 in chiave Ro-land Garros. Ma intanto è in

semifinale nella Città Eterna.

Roger, che cos’è per lei Roma?«Una città molto bella, l’adorocon tutta la sua storia, vorreivenirci più spesso e conoscerlameglio. Due giorni fa ho visita-to il Vaticano, ho visto la Cap-pella Sistina; sono stato piùvolte al Pantheon, Fontana diTrevi, piazza Navona, la scali-nata di piazza di Spagna. C’ètanta storia, qui, avete dei pa-lazzi favolosi».

L’Italia non è solo Roma, e sto-ria, è anche tennis.«Da ragazzo, ho trascorso tantevacanze a Camogli, in Liguria.Ed ho giocato più tornei junio-res che in qualsiasi altro paese:Firenze, Prato, Milano, Arezzo,

Genova... Ho anche vinto il pri-mo torneo pro, a Milano... In-somma, ho tanti bei ricordi».

E’ geloso di Djokovic che parlacosì meglio l’italiano di lei?«No, anzi, così passa lui piùtempo coi media. Ma è vero chese c’è una lingua che vorrei par-lare di più è proprio l’italiano,mi piace il suono delle vostreparole, e se c’è un posto dovemi sento più vicino ai miei gustie a casa mia, la Svizzera, è pro-prio l’Italia».

La passione è reciproca dice l’ultima ovazione con Berdych.«Sì, il pubblico mi apprezza inmodo particolare, lo sento».

Il suo tennis somiglia a quello di

Adriano Panatta, l’ultimo eroe italiano del torneo.«Lo conosco poco, e poco so delsuo gioco, ma mi sono sempreimmaginato che fosse così, perl’amore che l’Italia ha del bello.Devo dire che questo è il paesedove apprezzano di più lo slice,la smorzata, il lob e certi colpi,anche in allenamento. E così,se vuoi giocare col pubblico, sevuoi regalare un po’ di tennis-champagne, devi metterlo daparte per giocartelo qui a Ro-ma».

In Italia la famiglia è ancora sa-cra, come il padre di famiglia.«Anch’io credo moltissimo inquesti valori e cerco di essereun buon padre, un buon maritoe un buon figlio».

Qual è il ruolo più difficile?«Quello di figlio è il più facile:ho un super rapporto coi geni-tori. Con Mirka, mi capiscomolto. Essere padri è la sfidapiù grande.

La famiglia mangia riunita a ta-vola? Federer cucina?«Quando posso mangio coi ra-gazzi, ma non so cucinare. So-no stato fortunato: prima ave-vo i genitori che ci pensavano.Al centro tecnico federale lo fa-ceva mio amico Yves, Allegro,mentre io pulivo e mettevo inordine: facevo l’assistente, è unruolo importante quello di as-sistente! E poi alberghi, risto-ranti e Mirka...».

Ma Roger apprezza molto la cu-cina italiana.«In genere a Roma, mangio:mozzarella, burrata, bruschet-ta, antipasti, bucatini amatri-ciana. Poche volte pizza».

Lei apprezza anche molto le buone maniere.«L’educazione è la prima cosa.Cerco di farlo comprendere airagazzi, ogni giorno. Ma nonpuoi lottare su ogni cosa. Devo-no anche essere bambini, nonpossono vivere come adulti dasubito. Ma sul rispetto, Mirkaed io ci battiamo sempre».

Chi fa il cattivo e chi il buono deidue?«Ci alterniamo, abbiamo deci-so di non avere un ruolo fisso».

Lo sport allena al rispetto?«Non serve solo a quello: in ge-nerale, aiuta a crescere, è unagran bella scuola di vita per im-parare ad essere seri, a vincerea perdere, a viaggiare, a starecon gli altri, a coesistere coicompagni di squadra. Lo sportè molto semplice e diretto, losport è una gran bella cosa peri giovani e per tutti».

Pollice retto per lo sport, polliceverso per l’invasione di foto.«Non l’ideale, devo rifiutarmi atanta gente, è una cosa che nonmi piace, ma ora i social mediae qualsiasi persona ha un tele-fono, e tutti prendono foto efanno filmati. Sinceramente, ètroppo. Succede soprattuttoquando vado in posti grandi, eci sono tanti ospiti, tanti amici.A volte è troppo, ma qual è l’al-ternativa: andarsene? Io ab-basso semplicemente la testa evado oltre, cerco di ignorarepiù che posso, quando posso.Diciamo che, quando finiscel’assedio, sono felice».

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Federer: «Cara Roma,solo tu meriti davveroil mio tennis champagne»1Batte Berdych e vola in semifinale: «L’Italia ha l’amore per il bello, qui apprezzano di più lo slice, la smorzata, il lob»

Roger Federer, 33 anni, ha vinto 17 Slam. Finora il fenomeno svizzero non è però ancora riuscito a vincere a Roma: per lui 3 finali perse GETTY

39SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

� Daria Gavrilova, 21 anni, è attualmente numero 78 al mondo. La tennista russa, ex numero 1 juniores, è fidanzata con un altro grande talento junior non ancora esploso, l’australiano Luke Saville

Hingis nel doppio� Dopo aver conquistato il titolo a Miami e Indian Wells, il duo formato dalla ex

numero 1 al mondo Martina Hingis e l’indiana Sania Mirza, va a caccia della finale degli Internazionali questa mattina. Prima della Mirza la Hingis aveva come

compagna di doppio la nostra Flavia Pennetta

78UOMINI

Wawrinkaschianta Rafa:oggi il derbyDjokovic c’è1Lo svizzero supera in due set Nadal eora sfida re Roger. Nole contro Ferrer

Riccardo CrivelliROMA

B astava togliersi la scim-mia dalle spalle. Quelsuccesso agli Australian

Open di un anno e mezzo fa, ilprimo in carriera su Nadal do-po 12 sconfitte,trasla sulla ter-ra del Foro Italico in una notteincendiata dal furore diWawrinka: Rafa si arrende do-po aver avuto quattro set pointnel tiebreak del primo set, StanThe Man sarà il rivale di Fede-rer in una semifinale da brividitutta svizzera.

AVANTI NOLE Djokovic inse-gna invece che non bisogna ne-cessariamente essere belli perpiacere. Il serbo, campione incarica, continua a compilareesibizioni non certo esaltanti,

corredate come sono datroppi errori e poche prodez-ze, e per la terza volta neltorneo perde un set: ma in-tanto mette insieme una stri-scia di venti vittorie consecu-tive per la quarta volta incarriera. Lo aiuta ancheNishikori, samurai spuntatonel primo set e poi troppo re-missivo quando il numerouno torna aggressivo negliscambi prolungati: «Nel ter-zo set - spiega Nole - ho pro-vato a dare più profondità alsecondo o al terzo colpo arimbalzo, per prendere piùcampo e non consentirgli piùdi dettare il ritmo». In ognicaso, non è ancora un nume-ro uno in versione extralus-so, e qualcuno sussurra co-minci ad avvertire la tensio-ne dello Slam parigino davincere per forza, dopo avermancato tutti gli assalti finqui.Probabilmente, lo sa pu-re lui: «E’ eccitante pensareche fra dieci giorni cominci ilRoland Garros, chiaramenteè un obiettivo primario».

SEMPRE PRESENTE Per No-vak, oggi, un pomeriggiocontro il robottino. Diavolodi un Ferrer, che rispondesempre presente con la per-vicace costanza di un eroedella letteratura epica spa-gnola, cavaliere instancabilenel macinare chilometri e av-versari. Nel derby dei Davidcontro Goffin, Ferrù ottienela 32a vittoria stagionale (afronte di sole 6 sconfitte) conil solito concentrato di gam-be, attenzione e timing sullapalla, nonostante un secon-do set sostanzialmente rega-lato. Le cifre raccontano chenegli ultimi 14 Masters 1000,il valenciano ha conquistato12 volte i quarti, una lineari-tà di rendimento che sarebbeda insegnare nelle scuoletennis per l’applicazione fe-roce con cui viene ottenuta.Ma non si può dimenticare iltorneo di Goffin, certo favo-rito dal ritiro di Murray negliottavi ma capace il giornoprima di eliminare Tsongaannullandogli tre matchpoint. In premio, da lunedì,avrà il numero 18 del mon-do, miglior classifica di sem-pre per un giocatore belga.

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RIl maiorchino si arrende dopo averavuto quattro setpoint nel tiebreakdel primo set

RIl serbo vince ancora in tre set eporta a 20 la seriedi successi consecutivi

LA GUIDAUOMINI Singolare, quarti di finaleFederer (Svi) b. Berdych (Cec) 6-3 6-3; Djokovic (Ser) b. Nishikori (Gia) 6-3 3-6 6-1; Ferrer (Spa) b. Goffin (Bel) 6-2 4-6 6-3; Wawrinka (Svi) b. Nadal (Spa) 7-6 (7) 6-2DONNE Singolare, quarti Halep (Rom) b. Dulgheru (Rom) 6-1 6-0; Suarez Navarro (Spa) b. Kvitova (Cec) 6-3 6-2; Gavrilova (Rus) b. McHale (Usa) 6-2 6-4; Sharapova (Rus) b. Azarenka (Bie) 6-3 6-2.Doppio, quarti di finaleKudryavtseva/Pavlyuchenkova (Rus) b. Hsieh/PENNETTA (Tai-ITA) 4-6 6-4 10-5OGGI Campo Centrale ore 12: Suarez Navarro (Spa) c. Halep (Rom). Non prima delle 14: Djokovic (Ser) c. Ferrer (Spa). Non prima delle 16.30: Gavrilova (Rus) c. Sharapova (Rus). Ore 20: Federer (Svi) c. Wawrinka(Svi), a seguire Granollers/Lopez (Spa-Spa) c. Kyrgios/Sock (Aus-Usa).Pietrangeli ore 12: Babos/Mladenovic (Ung-Fra) c. Kudryavtseva/Pavlyuchenkova (Rus), a seguire Hingis/Mirza (Svi-Ind) c. Garcia/Srebotnik (Fra-Slo), Anderson/Chardy (S.Af-Fra) c. Cuevas/Marrero (Uru-Spa).TV Semifinali uomini in diretta su Sky Sport. Semifinali donne e Federer c. Wawrinka in diretta e in chiaro su SuperTennis.

DONNE

Sharapovaa caccia del tristrova l’«italiana»Gavrilova1Si è allenata un mese a Tirrenia, impreca nella nostra lingua e ha già battuto Maria

ROMA

P erfino il cielo di Roma,che è rimasto cupo e um-bratile per tutto il pome-

riggio, d’improvviso si apre conun tramonto rosso fuoco a ba-ciare Maria, la più amata dagliitaliani. Divina e feroce, la Sha-rapova scavalla senza difficoltài precedenti che raccontanodell’equilibrio assoluto nellesfide con la Azarenka (7-7 pri-ma del match) e in un’ora e 32minuti si prende la semifinale asuon di dritti vincenti. Vika, re-duce dal lungo stop per un pie-de malsano, sta faticando acompletare lo step per riportar-si al livello di Masha e Serenacon cui battagliava fino all’an-no scorso e, per il momento,può garantirsi soltanto il suc-cesso nei decibel delle urla sus-

seguenti ad ogni colpo.

SORPRESA La Sharapova qui havinto due volte, nel 2011 e nel2012, e se piomberà sulla finalecon la stessa, belluina determi-nazione di queste giornate, tor-nerà numero due del mondo.Per carisma e palmares, con Se-rena lontana a curarsi il gomitomisterioso, è favorita per il trise in apparenza le è toccata unasemifinale azzoppata propriodal forfeit della Williams. Inquel corridoio, però, si è infila-ta a sorpresa un’altra russa, piùgiovane e invero quasi austra-liana (vive a Melbourne ed è al-lenata dall’ex grande doppistaNicole Pratt), la ventunenneDaria Gavrilova detta Dasha,già numero uno del mondo dajunior. Soprattutto, una peperi-na bionda e sbarazzina che solodue mesi fa a Miami ha dimo-strato di non soffrire di suddi-tanza verso la regina, battendo-la seccamente nell’unico prece-dente. Era un’altra Sharapova,è vero, acciaccata e fuori condi-zione, ma la piccola Daria, at-tualmente numero 78 del mon-do epperò in grande crescita,conosce il fatto suo, dopo che aRoma, uscita dalle quali, si è giàmangiata la tenera Ivanovicagli ottavi: «E’ tutto così incre-dibile, sono davvero felice».

IN AUTO Solo la settimana scor-sa, la Gavrilova usciva nei quar-ti al challenger di Cagnes sur Mer, per poi mettersi in macchi-na verso il Foro: «Sette ore diviaggio, una dormitina in hotele subito in campo, della città non sono riuscita a vedere nul-la». Fidanzata con un altrogrande talento junior non an-cora esploso, l’aussie Luke Sa-ville, Dasha ha trascorso ancheun mese a Tirrenia per allenar-si, imparando a twittare qual-che espressione in italiano e so-prattutto «a mettere insiemetutte le parolacce possibili nellavostra lingua quando sbaglioun punto». Un’intrusa ma nontroppo in un tabellone che dal-l’altra parte metterà di fronte legambe e la tattica della Halep eil rovescio (non a caso a unamano) più bello del West dellaSuarez Navarro, la prima gioca-trice in stagione ad approdare a30 vittorie. No, ormai non sischerza più.

ri.cr© RIPRODUZIONE RISERVATA

RMasha ha vinto duevolte a Roma nel 2011 e ‘12, vincendotornerebbe n.2 al mondo

RL’altra semifinale è tra la Halep e laspagnola Suarez Navarro, già a 30vittorie nel 2015

TUTTO SUL TORNEODUE APPUNTAMENTIIN DIRETTA DAI CAMPI

� Da quest’anno l’offerta della Gazzetta per gli Internazionali d’Italia triplica. Oltre a giornale e gazzetta.it, arriva anche la televisione con due appuntamenti imperdibili. Ogni giorno alle 11.30 e alle 20 si parla del torneo a «Qui Foro Italico», la trasmissione di Gazzetta Tv che va in onda sul canale 59 del digitale terrestre. In studio, oltre alle firme della Gazzetta, giocatori, allenatori e personaggi del mondo dello sport. Grandi ospiti che commentano i risultati più salienti, anche con l’ausilio delle immagini dei match più significativi. Gli Internazionali d’Italia hanno poi uno spazio in tutte le edizioni del Tg Gazzetta news.

Stan Wawrinka, 30 anni, ha vinto uno Slam, gli Australian Open 2014 GETTY La russa Maria Sharapova, 28 anni, terza nel ranking mondiale ACTION IMAGES

40 SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

41SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il Foro segretolungo un tunnel:palestra, giochi,uffici e una firma1Va dal Ground al Centrale. E Djokovic si è già segnato vincitore sul tabellone

Davide StoppiniMarco CalabresiROMA

N ovak Djokovic è un gio-cherellone, non è unanovità. E se una certez-

za c’è, è che il serbo non è sca-ramantico: nell’area degli uf-fici dei giocatori (c’è quello dove gli sconfitti vanno a darele coordinate bancarie per in-cassare il prize money o quel-lo che organizza trasporti e si-stemazione in albergo), c’è untabellone da compilare a ma-no simile a quelli che ci sono«in superficie» tra il Centrale eil Pietrangeli. Finiscono lepartite e con un pennarellobianco si scrive il nome delvincitore e il punteggio. Nole,invece, ha usato quello nero,per scrivere il proprio cogno-me sulla linea del campione.L’ha fatto a inizio settimana,quando il torneo per lui dove-va ancora cominciare. Scenadivertente, raccontano: nes-suno ha avuto il coraggio dicancellare, sarebbe un sacri-legio. Ma sai le prese in girose...

TOP SECRET E’ uno dei segretinascosti sotto il Foro Italico. Inquel tunnel delle magie che col-lega il Ground (l’area dei campisecondari) al Centrale, che nes-suno vede: il mondo sommersodegli Internazionali, dove i gio-catori si rifugiano, si concentra-no, si rilassano, si preparano. Inpratica, vivono. Alzi la manochi è andato a Barcellona senzafare il tour del Camp Nou o aLondra senza fare quello del-l’Emirates o di Stamford Brid-ge. C’è lo stadio che vedono tut-ti, e quello che vedono in po-chissimi. Al Foro Italico hannoavuto la stessa idea e, passeg-giando per le segrete stanze de-gli Internazionali, si scoprono tanti «dietro le quinte», comequello del tabellone «sporcato»da Nole: anche quest’anno, c’èil boom di prenotazioni (tanterichieste anche dalla CorporateHospitality), a fine torneo sa-ranno stati oltre mille gli appas-sionati ad aver provato il brivi-do di vedersi sfilare i campionia mezzo metro. Coordina Gian-carlo Palmieri, fratello di Ser-gio, direttore del torneo: 77 an-ni portati egregiamente, allafaccia della fatica di fare sette

volte al giorno lo stesso tragit-to. Con lui, Giulia e Cecilia,block notes in mano con i nomi-nativi, aprono e chiudono igruppi da 10 persone.

REGOLE E PERCORSO Si partecon la palestra dei giocatori,proprio di fronte ai campi se-condari. E lì capita di vedereNishikori sulla cyclette a faredefaticamento giusto 5 minutidopo il match. Poi la galleria,un tunnel infinito che porta fi-no al Pietrangeli: ai due lati, lefoto dei vincitori di tutte le edi-zioni degli Internazionali, allasinistra gli uomini, alla destra ledonne. Ci sono ancora ventimetri di muro libero da cornici:da dieci anni non si scappa, ovince Nadal o vince Djokovic, sidà giusto una spolverata ai qua-dri con le foto. C’è un giovanis-simo Nicola Pietrangeli in cam-po con la racchetta di legno e ilmaglioncino di lana, mentrepassa Martina Hingis, con ibambini che la riconosconosenza pensarci un attimo. Si ar-riva sotto il Pietrangeli: a rota-zione si può mettere il naso fuo-ri dal tunnel, proprio mentreSara Errani suda in campo, conil presidente del Coni Malagò aosservarla. Lì ancora si può fo-tografare, twittare o condivide-re. Dopo, tutto diventa off limi-ts. Parte la zona rossa, dovel’Atp ha proibito i clic. Inizia conl’ingresso al Centrale, ma il no-stro turno non prevede la sosta:c’è Nadal che ha appena finitodi giocare. Fognini e Dimitrov,pochi minuti prima di scenderein campo, si rilassano sui diva-ni; la Players Lounge, invece, èil momento per lo svago. Ci vachi ha del tempo libero: calciobalilla, videogiochi di FormulaUno, tennistavolo, Subbuteo, parrucchiere e ristorante. Chinon gioca, non si annoia. L’altroForo Italico è chic quanto quelloche tutti vedono.

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TRA CONI E BNL

Accordoper crearenuovi managerdello sport

Tiziana BottazzoROMA

«D opo anni di fi-danzamento, orail matrimonio»,

ha sintetizzato il presidentedel Coni Giovanni Malagòalla sigla dell’accordo bien-nale per sviluppare iniziati-ve e progetti concreti per so-stenere le attività sportive.«Come soluzioni di finan-ziamento alla famiglie perrateizzare le spese per losport dei figli, sostenere at-leti ed ex atleti nell’avvio enella gestione di attività im-prenditoriali legate allosport, per avviare start up,per borse di studio ad atletimeritevoli», ha specificatoFabio Gallia, amministrato-re delegato di Bnl e respon-sabile del Gruppo Bnp Pari-bas Italia.

LAUREATI AL LAVORO «Ab-biamo bisogno di un part-ner che sostenga le nostre iniziative. Circa 30 laureatihanno già svolto un corso dispecializzazione all’AcquaAcetosa ed oggi sono stagi-sti al Coni, per diventaremanager e imprenditori nelmondo dello sport - ha af-fermato Malagò. I responsa-bili delle federazioni nonpossono più essere dei vo-lontari, ma manager a tem-po pieno».

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1 Il tunnel del Foro Italico. Sulle pareti le foto dei vincitori e delle vincitrici degli Internazionali d’Italia 2 Le foto di Panatta (1976), Gerulaitis (77, 79) Vilas (80) 3 Dal tunnel si accede al Pietrangeli TEDESCHI

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TennisRInternazionali d’Italia

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Domani sul circuito Bugatti di Le Mans (4.185 m) si corre il GP di Francia, 5a tappa del Motomondiale. Tutto va in onda in diretta su Sky Sport MotoGP HD. OGGI Terze libere 9-9.40 Moto3; 9.55- 10.40 MotoGP; 10.55-11.40 Moto2.

Qualifiche Moto3 12.35-13.15. Quarte libere MotoGP 13.30-14. Qualifiche 1 MotoGP 14.10-14.25. Qualifiche 2 MotoGP 14.35-14.50. Qualifiche Moto2 15.05-15.50. Sintesi delle qualifiche delle tre classi dalle 19.30 su Cielo.DOMANI Warm-up Moto3 8.40-9;

Moto2 9.10-9.30; MotoGP 9.40-10. Gare Moto3 alle 11 (24 giri, 100,4 km); Moto2 alle 12.20 (26, 108,8 km); MotoGP alle 14 (28, 117,2 km). Differite su Cielo: alle 14.15 la Moto3; alle 15.35 la Moto2; alle 18.35 la MotoGP. GAZZETTA.IT Tempo reale, risultati,

notizie e fotogallery sul nostro sito. GAZZETTATV Approfondimenti e collegamenti con i nostri inviati.CLASSIFICHE MotoGP: 1. V.Rossi 82; 2. Dovizioso 67; 3. Lorenzo 62; 4. M.Marquez 56. Moto2: 1. Zarco 73. Moto3: 1. Kent 91.

POLE ALLE 14.35DIRETTA SKY

1. Un trenino composto, da destra a sinistra, da Dani Pedrosa, Maverick Viñales, Andrea Dovizioso e Yonny Hernandez; 2. Bradley Smith, autore del miglior tempo assoluto nelle libere di ieri; 3. Jorge Lorenzo sulla M1: lo spagnolo anche a Le Mans sta dimostrando una buona condizione di forma; 4. Marc Marquez precede Valentino Rossi: l’iridato ha 26 punti di ritardo dal Dottore nel Mondiale AFP-MILAGRO-CIAMILLO

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Dovizioso, le...Mans sulla vittoria 1Chance Ducati per rompere il digiuno. Occhio a Lorenzo (e Smith). Marquez e Vale dietro

Filippo FalsaperlaINVIATO A LE MANS (FRANCIA)

L a sorpresa a guardare la classifica del pri-mo giorno di prove è la stessa che mostrail poleman virtuale Bradley Smith. «È la

prima volta che sono davanti a tutti? Non loso… Forse era successo in un turno, ma in tut-ta una giornata non mi ricordo. Forse Barcello-na l’anno scorso». Fuochino. Nel senso che ilvenerdì di Montmelò 2014 si era chiuso conAleix Espargaro davanti e Smith subito dietro,in una giornata decisamente anomala. Non loè il fatto di trovare una Yamaha davanti. Que-sta pista, stretta e tortuosa, esalta il telaio, set-tore nel quale gli ingegneri di Iwata hanno unatradizione di qualità. Solo che magari era piùfacile aspettarsi davanti Jorge Lorenzo (alla fi-ne 2°) o Valentino Rossi, un po’ in difficoltà e6°.

ATMOSFERA Ma queste sono le belle storie chesa scrivere lo sport. Perché è francese il teamsatellite della Yamaha, così come il suo spon-sor principale è lo stesso che colora il gran pre-mio. Una bella iniezione di entusiasmo. E cosìla M1 «privata» continua a stupire anche gli

ufficiali (come velocità massima il 4 cilindrimeno evoluto inspiegabilmente è più rapido diquello di ultima generazione), mentre Smithha sfruttato al meglio una gomma fresca mon-tata a fine turno. Salvo poi cadere il giro dopo«perché Aleix (Espargaro; n.d.r.) è scivolatodavanti a me e mi sono distratto».

CRESCITA Exploit a parte, la vera Yamaha datenere d’occhio è quella di Lorenzo. Che qui èripartito con la stessa grinta mostrata nella ca-valcata vittoriosa di Jerez. Ma subito dietro (emigliore come «ideal time»), a poco più di undecimo, sbuca la Ducati di Andrea Dovizioso, ilpilota al contrario più deluso dalla gara diJerez, ma con tutte le carte in regola per pro-gettare una clamorosa zampata. Il forlivese èstato il più veloce al mattino, quando l’asfaltoera ancora umidiccio per la pioggia notturna, epoi decisamente costante al pomeriggio (8 giriin 1’33”) esattamente come Jorge, molto piùincisivo di tutti gli inseguitori. A inizio settima-na Dovi, col resto del team ufficiale, è stato alMugello per provare l’attacco alla gara di casa:una vittoria lì sarebbe la torta della stagione,più che la ciliegina. Ma la sensazione è che quila possibilità di lottare davvero per la vittoriasia addirittura ancora più concreta. La GP15

ha ritrovato lo smalto perduto in Spagna e ilpilota ama questa pista (7 podi complessivi).

ATTACCO Il primo passo potrebbe essere oggisubito dopo pranzo, quando ci sarà l’assalto al-la pole. Su una pista con poco grip come que-sta e piuttosto corta, il vantaggio della gommaextra-morbida (banda verde: tenetela d’oc-chio) potrebbe essere decisiva. È andato forteanche Andrea Iannone, che deve fare i conticon il dolore forte («molto più di quanto miaspettassi») alla spalla sinistra lussata al Mu-gello martedì. L’abruzzese è 11°, per un pelofuori dalla top ten. Subito davanti a lui c’è Yon-ny Hernandez: segno che anche la rossa 2014va.

INSEGUIMENTO I due grandi sfidanti per il ti-tolo, Marc Marquez e Valentino Rossi, hannoinvece avuto una giornata travagliata. Hannochiuso rispettivamente al 5° e al 6° posto, die-tro al solito Cal Crutchlow (4°) che si sta spe-cializzando nel giro pazzo sul finire del turno.Valentino è stato fermato subito da un guaio,probabilmente di assemblaggio della moto,con fuoriuscita di olio, che lo ha fermato e gliha fatto «bruciare» una gomma posteriore.Pian piano il pesarese ha risalito la corrente,

ma ancora deve limare qualche decimo e, so-prattutto, trovare stabilità nei tempi.

SPINTA Guaio al mattino anche per Marquez(batteria: qualcuno aveva dimenticato di rica-ricarla a dovere?), autore pure di una serie dilunghi alla prima chicane. Il campione sta pro-vando un forcellone diverso perché si è resoconto che la Honda… derapa troppo. «Il miostile è così, ma quest’anno siamo andati un po’troppo oltre e questo mi fa perdere tempo.Quindi stiamo provando a migliorare sottoquesto aspetto», ha spiegato il due volte cam-pione del mondo della classe regina.

PIACERE Ha altri problemi il suo compagnoDani Pedrosa, al rientro dopo l’operazione albraccio destro fatta dopo il Qatar. Timoroso almattino, più sciolto al pomeriggio. E alla fineottimo 7°. «La prima impressione è stata di to-tale sorpresa. La pista stretta, la moto che siimpenna, il vento sul casco. Come quando ainizio anno torni in moto dopo l’inverno. Poitutto è migliorato e mi sono anche divertito.Per ora mi sono concentrato solo sulla guida,dovremo iniziare a pensare un po’ anche allamoto». Ma l’importante era tornare.

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MotomondialeRGP Francia

43SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

� LE MANS — (g.z.) Sembra imbattibile: dopo aver dominato le ultime tre gare, Danny Kent è stato il più veloce pure nelle libere del GP di Francia, grazie anche a una Honda che ha conquistato i primi 5 posti, con il sorprendente Livio Loi secondo, l’idolo di casa Fabio Quartararo terzo ed Enea Bastianini buon quinto. Incoraggiante sesto posto (a 0”707) di Romano Fenati, il migliore tra i piloti Ktm: è quello che ci si aspetta da Romano, probabilmente il più forte e talentuoso della categoria. Partito per vincere il Mondiale, Fenati ha faticato ad accettare una moto sicuramente meno competitiva del previsto, ma deve dimostrare il suo valore

facendo la differenza: così fanno i campioni. Undicesimo posto per Pecco Bagnaia, mentre gli altri italiani stanno soffrendo parecchio su una pista che non è così facile da interpretare, specie con le basse temperature del mattino. In Moto2, miglior tempo per il campione del mondo Tito Rabat, tornato quello del 2014: nelle seconde libere ha fatto 27 giri consecutivi, il più veloce dei quali è stato il 24°. Impressionante. Decimo e migliore degli italiani Franco Morbidelli, che ha lavorato soprattutto per la gara, 13° Corsi, 19° Baldassarri. CHE BULEGA — (p.g.) Nicolò Bulega (Ktm) scatta 2° dietro a Canet nel Cev a Le Mans.

LE LIBERE DELLA MOTO3

È sempre Kent, Bastianini 5°Toh, si rivede Fenati: 6° tempo

MOTOGP/11. DOVIZIOSO (DUCATI) 1’34”034

MEDIA 160,2 KM/H

2. M.MARQUEZ (HONDA) 1’34”280

3. LORENZO 1’34”301

4. CRUTCHLOW (HONDA) 1’34”310

5. P.ESPARGARO (YAMAHA) 1’34”331

6. REDDING (HONDA) 1’34”472

7. V.ROSSI (YAMAHA) 1’34”570

8. HERNANDEZ (DUCATI) 1’34”598

9. IANNONE (DUCATI) 1’34”721

10. SMITH (YAMAHA) 1’34”729

11. A.ESPARGARO (SUZUKI) 1’34”854

12. M.VIÑALES (SUZUKI) 1’35”254

13. PEDROSA (HONDA) 1’35”348

14. BRADL (YAMAHA FWD) 1’35”367

15. HAYDEN (HONDA) 1’35”510

16. PETRUCCI (DUCATI) 1’35”617

17. ABRAHAM (HONDA) 1’35”690

18. DI MEGLIO (DUCATI) 1’35”697

19. BAUTISTA (APRILIA) 1’35”800

20. DE ANGELIS (ART) 1’35”802

21. BARBERA (DUCATI) 1’35”825

22. MILLER (HONDA) 1’35”835

23. BAZ (YAMAHA FWD) 1’36”161

24. E.LAVERTY (HONDA) 1’36”607

25. MELANDRI (APRILIA) 1’36”973

MOTOGP/21. SMITH (YAMAHA) 1’33”179

MEDIA 161,6 KM/H

2. LORENZO (YAMAHA) 1’33”369

3. DOVIZIOSO (DUCATI) 1’33”553

4. CRUTCHLOW (HONDA) 1’33”652

5. M.MARQUEZ (HONDA) 1’33”670

6. V.ROSSI (YAMAHA) 1’33”686

7. PEDROSA (HONDA) 1’33”725

8. P.ESPARGARO (YAMAHA) 1’33”903

9. A.ESPARGARO (SUZUKI) 1’33”944

10. HERNANDEZ (DUCATI) 1’33”953

11. IANNONE (DUCATI) 1’34”092

12. M.VIÑALES (SUZUKI) 1’34”110

13. MILLER (HONDA) 1’34”253

14. REDDING (HONDA) 1’34”371

15. BRADL (YAMAHA FWD) 1’34”543

16. PETRUCCI (DUCATI) 1’34”568

17. HAYDEN (HONDA) 1’34”663

18. BARBERA (DUCATI) 1’34”745

19. BAZ (YAMAHA FWD) 1’35”002

20. DI MEGLIO (DUCATI) 1’35”067

21. ABRAHAM (HONDA) 1’35”090

22. BAUTISTA (APRILIA) 1’35”137

23. E.LAVERTY (HONDA) 1’35”182

24. DE ANGELIS (ART) 1’35”938

25. MELANDRI (APRILIA) 1’36”056

MOTO21. RABAT (KALEX) 1’37”625

MEDIA 154,3 KM/H

2. LUTHI (KALEX) 1’37”707

3. L.SALOM (KALEX) 1’37”794

4. ZARCO (KALEX) 1’37”944

5. S.LOWES (SPEED UP) 1’37”968

6. RINS (KALEX) 1’38”284

7. SIMON (SPEED UP) 1’38”396

8. FOLGER (KALEX) 1’38”401

9. SIMEON (KALEX) 1’38”408

10. MORBIDELLI (KALEX) 1’38”420

11. KRUMMENACHER (KALEX) 1’38”442

12. KALLIO (KALEX) 1’38”462

13. CORSI (KALEX) 1’38”480

14. SCHROTTER (TECH 3) 1’38”579

15. WEST (SPEED UP) 1’38”627

16. NAKAGAMI (KALEX) 1’38”660

17. PONS (KALEX) 1’38”670

18. CORTESE (KALEX) 1’38”751

19. L.ROSSI (TECH 3) 1’38”878

20. AEGERTER (KALEX) 1’38”886

21. BALDASSARRI (KALEX) 1’39”022

22. SYAHRIN (KALEX) 1’39”243

23. CARDUS (TECH 3) 1’39”265

24. A.MARQUEZ (KALEX) 1’39”485

MOTO31. KENT (HONDA) 1’42”731

MEDIA 146,6 KM/H

2. LOI (HONDA) 1’42”851

3. QUARTARARO (HONDA) 1’42”940

4. VAZQUEZ (HONDA) 1’43”329

5. BASTIANINI (HONDA) 1’43”367

6. FENATI (KTM) 1’43”438

7. OLIVEIRA (KTM) 1’43”613

8. HANIKA (KTM) 1’43”630

9. MASBOU (HONDA) 1’43”747

10. NAVARRO (HONDA) 1’43”749

11. BAGNAIA (MAHINDRA) 1’43”782

12. AJO (KTM) 1’43”784

13. I.VIÑALES (HUSQVARNA) 1’43”797

14. KORNFEIL (KTM) 1’43”914

15. OETTL (KTM) 1’43”965

16. DANILO (HONDA) 1’44”066

17. ONO (HONDA) 1’44”076

18. MIGNO (KTM) 1’44”095

19. B.BINDER (KTM) 1’44”161

20. LOCATELLI (HONDA) 1’44”253

21. FERRARI (MAHINDRA) 1’44”314

22. ANTONELLI (HONDA) 1’44”356

26. TONUCCI (MAHINDRA) 1’44”597

30. MANZI (MAHINDRA) 1’44”989

Dovi è felice:«Mi prendoquesta pole, poi in gara...»1«La moto va di nuovo forte. E non ho fatto neanche un giro perfetto!»

Filippo FalsaperlaINVIATO A LE MANS

U n amore a prima vista.Andrea Dovizioso di-mentica il broncio ama-

ro di Jerez e si presenta col sor-riso migliore a raccontare il suovenerdì. Ormai ha abbastanzaesperienza per capire cosa suc-cede in pista e, soprattutto, co-me potrà andare la storia diquesto gran premio. E non fanulla per nasconderlo. «Sonomolto contento», attacca comegli è spesso successo in questoinizio di Mondiale: pratica-mente sempre, tranne Jerez,quando ha interrotto il suo fi-lotto di secondi posti. Ecco laspiegazione. «Sono entrato inpista e la moto è subito andataforte. Questo rende le cosemolto più facili, perché ti puoiconcentrare sui dettagli, sullamessa a punto di quelle piccolecose che ti possono permettere

di andare forte poi in gara».

PROGRESSI La sgambata alMugello, a inizio settimana, sista dimostrando decisiva. «Losapevo che il lavoro fatto neltest si sarebbe rivelato positivo.La moto è praticamente identi-ca all’Argentina, però la bruttagara di Jerez ci aveva fatto per-dere confidenza. Aver ricon-quistato questo affiatamento cipermette di lavorare con calmasui dettagli. I tempi si abbasse-ranno ancora, ma possiamo fa-re un buon risultato se riuscire-mo a ottenere ancora più co-stanza. Ci mancano piccole co-se, soprattutto un po’ distabilità in uscita di curva».

SBAVATURE La cosa positiva èche il terzo tempo assoluto èarrivato nonostante qualcheguaio. «Non ho fatto un giroperfetto. E poi c’è stato anche ilbrivido con Melandri. Mi pren-do la responsabilità di quello

che è successo: in quel punto cisono due traiettorie, io ho scel-to l’interno, ma pensavo cheandasse più piano. Ho dovutoforzare la frenata e sono anda-to dritto, lui si deve essere spa-ventato perché non pensavafossi in quel punto e mi ha se-guito nella via di fuga. Abbia-mo corso un grosso rischio, maè andata bene».

CRESCITA Oggi ci sarà l’attaccoalla pole. Qui Dovi frena unpo’: «Non ho ancora utilizzatole gomme extra-morbide equindi non so che vantaggiopossano dare. In più, di solito,nel secondo giorno di prova chiè indietro recupera e diventapiù competitivo. Ma ci siamoanche noi, quindi perché no lapole? Però la cosa più impor-tante è aver avuto l’ennesimaconferma che la moto va be-ne».

DOLORE «Scommetto che vole-te sapere come sta la mia spal-la…». Il fatto che Andrea Ian-none abbia voglia di scherzareè un buon segno. La spalla lus-sata martedì, però, si fa sentire.«Sapevo di dover soffrire, manon pensavo così tanto. So-prattutto nelle chicane, in par-ticolare in quella in fondo alrettilineo più lungo, perdo tan-to tempo: basterebbe soffriremeno lì per fare un gran saltodi qualità. Al mattino ho giratosenza antidolorifici, che inveceho usato al pomeriggio. Il pro-blema è che non ho sentito nes-sun beneficio. In ogni caso cor-rerò per provare a fare più pun-ti che posso. Al Mugello pense-remo dopo, ci sarà tempo permettersi a posto». Il dottor Mi-chele Zasa della Clinica Mobilespiega: «Anche noi stiamo fa-cendo la messa a punto, perquanto riguarda i trattamenti.L’importante è essere prontiper la gara».

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«La spalla mi fa male. Al mattino non ho preso medicinali, in FP2 sì, ma il dolore è lo stesso»

«Soffro soprattutto nelle chicane e nei cambi di direzione. Stringo i denti,ma non sarà facile»

QUI IANNONE

Andrea Iannone, 25 anni MILAGRO

Vale sicuro: «Classifica bugiarda Sono veloce»1«Ho un buon passo e sono costante, il potenziale c’è»

Giovanni ZamagniLE MANS

P osizione e distacco, 6°a 0”507 da BradleySmith, potrebbero far

pensare a un altro venerdìpiuttosto complicato per Va-lentino Rossi, ma la situazio-ne è molto differente rispet-to a Jerez. In Spagna, Rossiera in gran difficoltà sia perl’impossibilità di utilizzarela gomma più dura posterio-re, sia per una messa a puntotutt’altro che ottimale, men-tre qui Valentino è decisa-mente più a posto, anche se,naturalmente, c’è ancoramolto da lavorare. Ma i pri-mi riscontri sono positivi,per diversi motivi: nel finaledella sessione pomeridiana,il campione della Yamaha hagirato con un buon ritmo,non troppo lontano dai mi-gliori (Lorenzo e Dovizioso)

e in linea con Marquez, che allavigilia veniva considerato co-me l’avversario più pericolosoper quanto fatto l’anno scorso.In MotoGP, però, i valori cam-biano velocemente gara dopogara, figurarsi un anno con l’al-tro: quanto fatto nel 2014 contapoco o nulla. «L’anno scorsoMarquez aveva dominato inqualifica come in gara e io ave-vo fatto secondo, ma è inutilefare paragoni. Questa, storica-mente, è sempre stata una pistafavorevole alla Yamaha: il pri-mo tempo di Smith e il secondodi Lorenzo sembrano confer-marlo, ma nelle ultime due edi-zioni ha vinto una Honda.Quello che fa la differenza è so-prattutto la messa a punto».

SODDISFATTO Ed è proprio perquesto che Valentino giudica intermini positivi la giornata di prove libere. «Il primo turno aLe Mans è sempre piuttostocomplicato, perché fa freddo

(c’erano 15° sull’asfalto, n.d.r.)e c’era addirittura qualchechiazza di umido: la moto eradifficile da guidare. Nella FP2,però, abbiamo trovato dellebuone soluzioni e nell’ultimauscita abbiamo migliorato tan-to la M1: ho un buon passo, so-no costante e abbastanza velo-ce, anche se perdo un po’ nelprimo e nel terzo settore dellapista. Possiamo migliorare:credo che il nostro potenzialesia superiore di quel che dice laclassifica». Anche perché lagomma media, quella più duraa disposizione delle «factory»,sembra essere un’opzione buo-na per la gara. «Non credo ci siatanta differenza rispetto aquella più morbida: però sì, ri-tengo che la dura possa essereun’opzione per domenica. Ladecisione dipenderà dalle con-dizioni e dalla temperatura».

MOTORE Nelle libere del matti-no, Rossi era stato costretto acambiare moto per un proble-ma tecnico, ma nemmeno que-sto inconveniente toglie il buonumore al fenomeno di Tavullia.«È stato un piccolo problema —minimizza, senza entrare neldettaglio —, niente di serio: èuscito un po’ di olio, ma non èpreoccupante. Cinque motori per tutta la stagione sono trop-po pochi e i costi non vengonoaffatto contenuti; anzi, si spen-de di più. Questo è il regola-mento: fortunatamente non èsuccesso nulla di importante».

RIENTRO L’ultima battuta è perDani Pedrosa. «È andato forte,ha fatto un tempo simile al mioe a quello di Marquez. Conside-rando quanto è stato fermo èabbastanza impressionante,ma sapevo anche che Dani sa-rebbe tornato solo quando sisarebbe sentito a posto fisica-mente. Bisogna capire in garaquale sarà il suo potenziale».

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«Le due sessioni sono andate bene e penso che abbiamo un certo margine per le qualifiche»

«Stiamo lavorando su diversi set-up. Sarà importante trovare la messa a punto ideale»

QUI LORENZO

Jorge Lorenzo, 28 anni GETTY

Andrea Dovizioso, 29 anni, ha vinto solo una volta a Le Mans (2004) MILAGRO Valentino Rossi, 36 anni, l’ultima vittoria a Le Mans risale al 2008 MILAGRO

44 SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

22-23 MAGGIO 2015 - BORGO LA BAGNAIA

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45SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

IN GERMANIA

Cerruti scopre l’Inferno«La mia strada per il Dtm»1La milanese oggi alla 24 Ore del Ringcon Bmw: «Come sulle montagne russe da bambina»

CIV A VALLELUNGATamburini show� (p.g.) Tamburini (Bmw) a un soffio dal record nella 1a quali- fica del Civ Sbk a Vallelunga. Alle 9.35 qualifica decisiva, il via alle 15 (dir. Sportube.tv). Le altre pole provvisorie: Bezzec- chi (Moto3), Boscoscuro (Su- persport) e Vietti (PreMoto3).

WTCC AL NORDSCHLEIFELopez firma la pole� (an.gat.) Pole di Lopez (Citroën) sul Nordschleife, sede della 4a tappa del Mondiale Turismo. I nostri: 8° Tarquini, 14° D’Aste. Oggi dalle 11.15 le gare (dir. Eurosport).MILLE MIGLIA (mar.ge.) In testa alla 33a rievocazione della Mille Miglia, prima del transito da Teramo, ci sono Vesco e Guerini su Fiat 514 MM del ‘30.EURO F.3 (an.gat.) Pole di Jake Dennis a Pau. Giovinazzi 4°.

TACCUINO

L a signora del Ring, SabineSchmitz, stavolta non sa-rà da sola. C’è una signori-

na altrettanto agguerrita chevuole dare filo da torcere agliuomini. Per Michela Cerruti,pilota milanese della Bmw,quella di oggi sarà la prima 24Ore del Nurburgring.

Una scoperta?«La sensazione è la stessa di

quando sali per la prima voltasulle montagne russe da bam-bina. Fra le tre emozioni piùforti della mia carriera.

La Nordschleife ha 174 curve.«Per memorizzarle tutte mi so-no servite ore al simulatore».

La cosa più difficile di una garadi durata?«Mantenere la concentrazioneal volante così a lungo. Lo sfor-zo mentale è pari se non supe-riore a quello fisico».

Riesce a dormire?«Nelle tre 24 Ore di Spa che hodisputato (2012-13-14) non miè mai riuscito. Troppa tensio-ne. I team preparano alloggiper i piloti con brandine e ma-

terassini gonfiabili, non certoun hotel a 5 stelle (ride; ndr).In albergo ci vai solo per unadoccia».

Com’è guidare al limite di notte?Difficilissimo, perché scompa-iono tutti i punti di riferimentoe intorno alla pista, umida, c’èil buio assoluto, soprattutto alRing (circondato dalla forestadell’Eisel; ndr). Ma è anche lacosa più bella e affascinante».

L’episodio più curioso?«Nella mia prima 24 Ore avevoun turno alle 5 del mattino e mistavo addormentando. Il mioallenatore continuava a tirar-mi palline da tennis sul cascoper tenermi sveglia... La secon-da volta invece mi è scoppiata

una gomma all’una di notte la-sciandomi ferma in pista. Hoscoperto che i commissari, perristorarci, avevano attrezzatoun banchetto con sigarette ebirre».

Bmw le offrirà un test nel Dtm?«È il mio sogno e continuo asperarci. Questa occasione èmolto importante. A fine sta-

gione tireremo le somme».

Che cosa non ha funzionato in Formula E con la Trulli GP?«Ero scontenta della situazio-ne, troppi problemi tecnici ecambi di personale sulla miaauto che mi penalizzavano.Non vedevo altra via d’uscita».

lu.pe.© RIPRODUZIONE RISERVATA

La Formula futuro sa di vecchio1Pronta la rivoluzione: rifornimenti, 1000 Cv, più rumore e gomme «libere». Ragioniamoci

Luigi Pernatwitter@pernagazzetta

S otto il titolo «Macchinepiù veloci e gare thril-ling», la Formula 1 man-

da in scena un film già visto. Èinfatti una rivoluzione che se-gna un ritorno al passato, quel-la decisa dai principali team,da Bernie Ecclestone e dallaFederazione nella riunionestrategica che si è tenuta giove-dì a Biggin Hill, vicino Londra.Il tema in agenda era trovareuna soluzione per rendere piùspettacolari le gare, tornandoad attirare il pubblico, e gli at-tori non sono riusciti a sfornareun’idea più originale che rein-trodurre dal 2017 i rifornimen-ti, già aboliti a fine 2009. D’al-tronde, con il varo di motoripiù potenti da 1000 cavalli eralogico prevedere consumi piùalti, obbligando a questa mos-sa, che rinnega la filosofia del-la formula «risparmio» volutadalla Fia di Jean Todt.

1 La proposta di introdurre ilquinto motore per que-st’anno non è passata.

Era prevedibile e la Gazzetta loaveva anticipato. Alla Merce-des, che finora ha usato un solomotore a testa per Hamilton eRosberg (due per le Ferrari),non sarebbe convenuto. Ne avrebbero beneficiato solo Re-nault e Honda, che rischianopenalità quasi certe durante lastagione (Ricciardo sulla RedBull ha già usato tutti e quattroi motori consentiti). I fornitori,inoltre, volevano la certezzache la power unit in più fossepagata e i team clienti in crisinon potevano garantirla.

2Dal 2016 le squadre po-tranno scegliere libera-mente le due mescole di

gomme da asciutto (fra hard, medium, soft, supersoft) concui disputare il weekend.È l’unica scelta anticipata già all’anno prossimo e rappresen-ta un’arma a doppio taglio. Seda un lato favorisce l’incertez-za, dall’altro rischia di creareconfusione e falsare i contenutitecnici, soprattutto delle quali-fiche. Come ha fatto notare ieriPaul Hembery, responsabilePirelli, «mentre i grandi teamsaranno allineati sulle scelte digomme più affidabili per la ga-ra, quelli piccoli potranno gio-

care a sorpresa». Così una For-ce India o McLaren di quest’an-no potrebbe azzardare mesco-le morbide, per piazzarsiavanti in griglia. Con il rischio,poi, che le gomme in gara sisfaldino in pochi giri o peggioabbiano un cedimento. La Pi-relli, che ha il contratto in sca-denza a fine 2016 ed è stataelogiata da Ecclestone, puòpermettersi questo rischio perla propria immagine? Resta ildubbio. L’azienda in ogni casodovrà essere informata dai te-am sulle scelte con qualche set-timana d’anticipo, per questio-ni logistiche di costruzione etrasporto delle gomme.

3Dal 2017 saranno reintro-dotti i rifornimenti, man-tenendo una quantità

massima di carburante consen-tita per la gara. I motori gire-ranno a regimi di rotazione più alti e faranno più rumore.

Le due regole sono legate. Au-mentare i regimi di rotazione èla strada per arrivare a 1000 Cvcon gli attuali V6 1600 cmc tur-bo ibridi, visto che i Costruttori(anche per attirare altre Case)sono stati irremovibili sulla de-cisione di continuare con lepower unit varate nel 2014 e sucui hanno investito centinaiadi milioni (Ecclestone chiede-va i V8 col Kers o i V6 biturbo).L’aumento del rumore, che tut-ti si augurano, sarà una conse-guenza. Ma motori più potentivogliono dire anche consumipiù elevati. Tanto che il limitemassimo di carburante non èstato precisato e potrebbe sali-re rispetto ai 100 chili di benzi-na per gara attuali (resterà co-munque il flussometro a 100chili/ora). Forse da questo è derivata l’idea (necessità) direintrodurre i rifornimenti,che non aggiungono nulla allospettacolo e creano, come inpassato, preoccupazioni sullasicurezza. Mentre è facile pre-vedere che i team si oriente-ranno su serbatoi più piccoli,con la necessità di riprogettarele macchine e costi quindi piùelevati. Alla faccia della soste-nibilità e delle cosiddette «cu-stomer cars» (parti della vettu-ra da vendere ai clienti), su cuitutti si sono detti favorevoli.

4 Le macchine avranno unlook più aggressivo e sa-ranno più veloci di 5-6 se-

condi al giro, grazie all’evoluzio-ne aerodinamica, a gomme più larghe e alla riduzione del peso.Detto che una monoposto diF.1 non può essere snaturata eassomigliare all’auto di Bat-man, ci sono già state propostedi stile avveniristiche di Ferrarie Red Bull. Ma le forme non so-no sostanza. Il resto invece sì.Gli pneumatici più larghi, pal-lino di tutti i piloti, garantisco-no più grip meccanico. La Pi-relli ha già detto che non fareb-be fatica a produrli (l’orienta-mento dei team è restare suldiametro attuale di 13 pollici enon 18 come vorrebbe Miche-lin). Più delicato il punto rela-tivo all’aerodinamica e al peso,perché la ricerca tecnologica inquesto caso avrà un’ulterioreripercussione sui costi. Tantoche Chris Horner e la Red Bull,andando in controtendenza,avevano proposto l’abolizionedell’uso della galleria del ven-to. Insomma, se le nuove rego-le passeranno in F1 Commis-sion e al Consiglio mondiale,addio «budget cap». E poi, convetture così veloci, come lametteremo con la tanto sban-dierata sicurezza?

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Michael Schumacher al rifornimento durante il GP del Giappone 2000: una scena che dopo 7 anni di assenza torneranno in Formula 1 COLOMBO

RA Londra accordo fra team e verticiper il 2016-17.Resta l’ibrido, ma icosti cresceranno

Michela Cerruti, 28 anni, ha vinto in Superstars e Auto GP

Formula 1RLe regole

L'ANALISIdi PINOALLIEVI

ECCLESTONEE TODT: PROVADI DEBOLEZZA

D opo un GP Spagnadisastroso per lospettacolo, con

l’aerodinamica che ha inibito sorpassi ed emozioni, lo Strategic Group non ha deciso nulla in questo senso. Al contrario, ha preso una serie di provvedimenti destinati a creare un aumento di costi e un vespaio di polemiche. Todt ed Ecclestone hanno dato una dimostrazione di debolezza, come se vivessero su un altro pianeta. D’accordo, ci sono un paio di cose buone come l’aumento dei treni di gomme. Ma la superficialità con la quale si parla di «dare alle macchine un tono più aggressivo», oppure proporre «auto più veloci di 5-6” a giro» è da alunni delle elementari. E vogliamo parlare dei rifornimenti, anni fa aboliti perché giudicati pericolosi? Rientrano con i motori ibridi, nei quali circola anche la corrente elettrica! Quanto incideranno poi sui costi gli equipaggiamenti per i rifornimenti? E come si possono aumentare i giri dei motori per arrivare a 1000 Cv (cosa giusta) senza incidere sui prezzi delle singole unità e sui consumi, parlando contemporaneamente di «stabilità delle regole»? Con serbatoi più piccoli andranno inoltre rifatte le macchine, con relativa aerodinamica. Ma tant’è. La F.1 di oggi è questa: uomini incapaci di andare verso quello che vorrebbe la gente ma abilissimi nel portare le cose a un punto di non ritorno.

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� É morto ieri a 68 anni il pilota trentino (ma pugliese d’adozione) Renzo Zorzi, 7 GP (2 con la Williams e 5 con la Shadow) in F.1 e un punto conquistato. Ma Zorzi è ricordato soprattutto per il successo nel GP Monaco di F.3 del 1975 al volante della GRD 374–Lancia della Scuderia Mirabella. In F.1 quel punto iridato è il frutto di un 6° posto in Brasile nel 1977 con la Shadow, ma a portare Zorzi nel Circus era stato Williams che lo aveva fatto debuttare nel GP d’Italia 1975 sulla Williams FW03-Ford (14°).

AVEVA 68 ANNI

Addio a ZorziGuidò Williamse Shadow in F.1

46 SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Del Lungo il bellodel Settebello«Recco, non èancora finita»

1Il portiere del Brescia si lancia su gara-3«Non ci sentiamo per niente spacciati»

PallanuotoRFinale scudettoI NUMERI

7� E’ la settima volta che una finale scudetto si gioca fino alla quinta partita. il primo caso si registrò nel 1994 quando si giocò Modena-Matera (a.a.)

4� Nei 6 precedenti in quattro casi hanno vinto la quinta e decisiva sfida le squadre che giocavano in trasferta, in due casi quelle di casa (a.a.)

0� Il numero delle finali scudetto che si sono giocate a Cremona nella storia di ogni sport. Questa della Pomì Casalmaggiore è la prima (a.a.)

ORE 20.45 RAISPORT 1

Novara punta sul fattore campoMa il palasport è ridottoAndrea CrippaNOVARA

T utto in una notte. Questasera, ore 20.45 (direttaRai Sport 1 20.30), si asse-

gna lo scudetto in un palasportdi Novara andato sold-out nel giro di poche ore. Di fronte leprotagoniste di una serie finaleche più emozionante ed equili-brata non si poteva sognare. LaIgor, che ha mancato martedì intrasferta il primo assalto al tito-lo, e la Pomì Casalmaggioreche, vincendo gara-4 ai vantag-gi del tie break, ha confermato

di avere la forza per reggere allapressione di una gara da dentroo fuori. Comunque vada in que-sto quinto atto della sfida, sinqui in equilibrio persino nelcomputo dei set vinti dalle duesquadre, sarà il primo scudettonella storia della società vinci-trice. Novara va a caccia del ti-tolo nella sua quinta finaleplayoff. Scontato il tutto esauri-to a Novara, vista anche la deci-sione della Questura di ridurrela capienza a soli 3500 posti,per la concomitanza con la garadi Supercoppa di Lega Pro traNovara e Salernitana. Il Comu-ne ha così predisposto anche un

maxi schermo in piazza Martiri,per far fronte all’enorme richie-sta di biglietti (circa 8000) deitifosi di casa. E proprio il fattorecampo è stato sinora l’elementopiù decisivo in questa finale, co-me ricorda la regista della IgorNoemi Signorile: «Siamo orgo-gliose dell’affetto che Novara cista dimostrando, con questo en-nesimo tutto esaurito. Sappia-mo che sarà dura, Casalmag-giore è una squadra che non re-gala nulla, ma siamo pronte agiocare questa partita e voglia-mo ripagare i nostri tifosi conuna grande vittoria. La lorospinta sarà fondamentale».

� (niba) Stoytchev è a un passo dalla riconferma e, con lui Kaziyski: punti fermi anche Colaci, Solè, Giannelli (con Sintini vice?) mentre Lanza e Djuric trattano il rinnovo ma c’è distanza e hanno molte offerte. Si cerca un centrale straniero con Birarelli che potrebbe partire. In base agli incastri Trento ha sondato il terreno con Zaytsev per avere un opposto i taliano (in caso l’alternativa meno onerosa è Fei) e schierare così uno schiacciatore straniero, piace molto Urnaut. LUNEDI’ L’Italia di Berruto torna a radunarsi lunedì a Roma con i reduci della finale scudetto convocati in vista della World League.

Trento sondaanche Zaytsev

Casalmaggiore sogno di provinciaper una notte rosa1La Pomì ha imparato a soffrire vincendo le gare decisive e adesso punta allo scudetto...

Giovanni GardaniCASALMAGGIORE

O ro rosso e violini, terrafertile e musica. Da unlato la notte di Rivarolo

del Re, comune a 8 km da Ca-salmaggiore sede del ConsorzioCasalasco del Pomodoro, ergodi Pomì. Dall’altro, 40 km più aNord-Ovest, Piazza Stradivari, a Cremona. Notte rosa, piazzarosa. Un colore che ammanta edà il nome a tutto. Non il massi-mo dell’originalità, ma rende ilsenso dell’attesa di un comuneda 15mila abitanti, Casalmag-giore, che fa periferia quasi tut-ti i giorni dell’anno, ma oggi ce-lebra il suo riscatto da centrodel mondo.

QUESTIONE DI NUMERI Tremaxischermi (oltre a Rivarolo eCremona, non può mancareCasalmaggiore), 4 finali giàperse da Novara, che fanno spe-rare. E 5 partite definitive. «Neabbiamo già giocate tre con Co-

negliano e una, gara-4, con No-vara – spiega Davide Mazzanti,coach Pomì - . Siamo più consa-pevoli ora. Sentiamo eccitazio-ne intorno a noi, ma dobbiamosolo restare concentrati. Sap-piamo quello che possiamo da-re. E dove può portarci». Maz-zanti vinse uno scudetto nel2011: lo fece con tre schiaccia-trici italiane, Ortolani, Bosetti ePiccinini, a Bergamo. Oggi sfo-dera la potenza di Tirozzi, l’in-coscienza di Gennari e l’espe-rienza sempre della moglie Or-tolani. Tra coincidenza e scara-manzia, Mazzanti dice che «infondo questi dati interessano aigiornalisti», ma sorride. Tutto èammesso nella vigilia delle vi-gilie. Ed essere terra di confinepuò avere tanti vantaggi: l’ap-poggio di più province e, para-dossalmente, l’alchimia diun’identità che percepisce più influenze e compone fusioni ir-ripetibili. Questa sera, tra Ca-salmaggiore, Rivarolo e Cremo-na, il grido «Pomì» avrà infles-sioni e accenti un po’ diversi,

ma costituirà un unico sound.Fenomeno di fratellanza forsesconosciuto alla metropoli.

ORE TRE In piazza Garibaldi,sempre a Casalmaggiore, dovefurono celebrati l’oro olimpicodi Farina (1988) e quello di Rai-neri (2000), stanno già stu-diando come approntare il pal-co. Non lo montano ancora, for-se perché a Cremona ha portatomale a Novara. Ma alle 3 dellaprossima notte, comunque va-da, lì sopra la Pomì sfilerà. «E sesi porta a casa la Coppa – ripeteil sindaco Filippo Bongiovanni,che sarà a Novara - faremo mat-tina, anche perché il pullmantornerà a casa più tardi. Per unanotte così il sonno non sarà unproblema». Una provincia in ro-sa. Unita da una decisione giun-ta a febbraio. «Quando il Pala-Farina di Viadana crollò – ricor-da il presidente Massimo Bosel-li Botturi – ci siamo guardati ingiro: Parma, Reggio, Mantova eCremona erano le nostre chan-ce. Ha prevalso il nostro dna:siamo cremonesi per gran partedella dirigenza e per il mainsponsor». Amore a prima vista.«Il dato che fa più piacere nonsono i record delle nostre finali:quelli sono ovvi, essendo le pri-me gare scudetto di Cremona.No, io ho capito che avevamovisto giusto di fronte ai 3300spettatori della prima gara alPalaRadi in regular season conConegliano, o anche ai 2700con Urbino». Stasera al PalaTer-doppio saranno solo 250 i for-tunati in trasferta. Rappresen-tanti però di un popolo in rosaipnotizzato dai maxischermi,che ripete il suo mantra, quelloche sempre accompagna le vigi-lie di un miracolo. «Non succe-de, ma se succede…».

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In epoca di playoff solo due volte una delle finaliste schierava le 3 schiacciatrici titolari italiane: quest’anno con Casalmaggiore e nel 2011 a Bergamo. Uguale era l’allenatore, Mazzanti

LE ITALIANE

Daniele Mazzanti, 39 anni

Franco Carrella

I l bello della pallanuoto èche puoi crederci sem-pre. «Fino all’ultimo

istante, come è successo ingara-2 contro la Pro Recco».Quando il Brescia s’è arresoai rigori. Il bello del Settebel-lo è Marco Del Lungo: sguar-do da magnifico tenebroso eprofilo da attore hollywoo-diano. «Sembra il PrincipeAzzurro di Shrek» disse di luiStefano Tempesti, il capita-no azzurro, attraverso le pa-gelle semiserie stilate con laGazzetta al termine degliEuropei di Budapest, chiusicon l’inattesa medaglia dibronzo. Amici e rivali, in Na-zionale e nella finale scudet-to. Mercoledì, il destino èstato beffardo con il numero1 dei lombardi. Due rigoriparati (come Tempesti), ep-pure sconfitto. Il bello diquesta finale è che il titolonon è stato ancora assegna-to. «Con la serie al megliodelle cinque partite, le emo-zioni per fortuna si allunga-no. E noi non ci sentiamo perniente spacciati. Rispetto alprimo match, abbiamo fattoenormi passi avanti» garan-tisce Marco alla vigilia di ga-ra-3 che può assegnare allasquadra ligure il decimo tri-colore di fila. «Peccato per l’occasione sprecata sul 6-3,una doppia superiorità cheavrebbe potuto darci il +4».

ISTINTO Giovedì, per miti-gare l’amarezza della seraprima, Del Lungo s’è direttoalla punzonatura della MilleMiglia, un mondo che amada sempre. «Tutti i motori,due o quattro ruote che sia-no. La Ferrari e la Ducati,Michael Schumacher e Va-lentino Rossi». Ma adora so-prattutto la natura, gli spaziall’aperto. «Mare, monta-gna, campagna». In attesa di

concedersi un po’ di vacanza, silancia con decisione sull’enne-sima sfida a distanza. «Tempe-sti? Non c’era bisogno di questafinale per ribadire quanto siabravo. Ha esperienza e grandimezzi fisici. Ma confesso che ilmio idolo, quando ho comincia-to, era Marco Gerini: lo guarda-vo in tv ai Mondiali di Barcello-na 2003. Parare i rigori? Certoche studio un po’ gli avversari,ma per il 90% mi lascio guidaredall’istinto» spiega il portiere romano, nato a Tarquinia (Vi-terbo) perché la mamma oste-trica lavorava lì, ma civitavec-chiese a tutto tondo, fratello diAndrea che da un po’ fa l’arbitrodi pallanuoto. Cresciuto nellaCosernuoto col grande RoldanoSimeoni («All’inizio facevo ilmarcatore del centro»), consa-crato nella Snc Civitavecchia, èdal 2011 a Brescia, su intuizio-ne del d.s. Piero Borelli. Tifosodella Lazio, ha studiato Scienzee tecniche delle attività moto-rie: «Ma è durissima conciliarescuola e sport ad alto livello». Sischermisce quando si parla delsuo fascino che piace alle don-ne: «Non mi sento così bello.Non mi hanno mai proposto difare cinema o di posare. E co-munque la mia fidanzata non ètroppo gelosa...». Alessandra ècugina di Claudia, sposata conMarco De Luca, il miglior cin-quantista della marcia italiana.«Ci confrontiamo spesso, discu-tendo di metodologie di allena-mento. Lui dice che la pallanuo-to è lo sport più massacrante, iocredo invece che sia la marcia».Una bella lotta.

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LA GUIDA

Gara-3 si gioca a Sori alle 19.30, con diretta su RaiSport 2. La Pro Recco si è imposta in gara-1 (8-4) e in gara-2 (12-13 ai rigori). L’eventuale gara-4 si gioca il 19, gara-5 il 22.LE ALTRE Ritorno della finale per il 3° posto, Carpisa Yamamay Acquachiara-Bpm Sport Management (ore 19, sit. 0-1), finale 5° posto Canottieri Napoli-Bogliasco (20.30, sit. 1-0). In palio, rispettivamente, un posto in Champions e in Euro Cup. Eventuali belle domani sugli stessi campi. DONNE In gara secca si disputa oggi anche la finale per il 3° posto del campionato femminile: la Despar Messina ospita il Bogliasco (14.15), in palio l’accesso all’Eurolega.DOPING Il serbo Nikola Radjen sarebbe risultato positivo alla cocaina. Il controllo risale alla sfida di World League con la Spagna (17 febbraio).

A Sori alle 19.30Diretta su RaiSport Campioni sul 2-0

Marco Del Lungo, 25 anni,in azione e in primo piano CIAMILLO-CASTORIA/ANBRESCIA

PallavoloRFinale femminile, gara-5

Foto di gruppo della Pomì Casalmaggiore dopo la vittoria in gara-4 TARANTINI

47SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LE ALTRE GARE

La Felix torna a graffiare, la novità è Stowers1La veterana statunitense vince i 200 in 21”98, l’ostacolista fa valere i recenti progressi vincendo in 12”35. Grenot 8a

L’ esper ienza, nellosprint, conta: lo confer-ma Allyson Felix, a

Doha per l’undicesima volta.La 29enne statunitense, nei200, è regale. Sfrutta al me-glio il vento a favore (+1.6) estampa un sontuoso 21”98. Incurva si controlla, in rettilineodisegna meraviglie. Il suocompasso è larghissimo,l’azione fluida, facile, compo-sta, da vera gazzella. L’allievadi Bob Kersee, che non ha un

muscolo più del necessario, sulla distanza già iridata aHelsinki 2005 e olimpionicain carica, non correva a questilivelli dal 2012. In vetta allegerarchie c’è ancora lei. In te-sta a quelle dei 100 hs si atte-sta invece un nome nuovo,quello della connazionale Ja-smin Stowers: la 23enne stu-dentessa a Louisiana State, fi-no alla scorsa stagione valeva12”71. Nelle ultime settimaneè cresciuta a dismisura e saba-

to scorso a Kingston si era mi-gliorata fino a 12”39 A Dohacresce di altri 4/100: il suo12”35 conferma che ora è leila donna da battere.

MO K.O. Lo sconfitto di gior-nata è Mo Farah: il britannico,che sulla carta, nei 3000, inse-guiva il 7’26” del primato eu-ropeo, in una gara impostatasu ritmi non così veloci, restacoperto fino alla campana. Aquel punto si scatena la bagar-re e Mo, come tante altre vol-te, si fa finalmente vedere. Trai 200 e i 50 metri dall’arrivoraccoglie cadaveri. Ma non fai conti con Hagos Gebrhiwet,non l’ultimo arrivato. I pochimetri che li separano restano

tali. L’etiope vince a braccia alzate in 7’38”08, Farah è co-stretto a guardargli la schienaper la miseria di 14/100. Lasfida è stata entusiasmante.Poi le sorprese: nel mezzofon-do, soprattutto. Negli 800, gliattesi Asbel Kiprop (5° in1’45”11) e Mo Aman (addirit-tura 9° in 1’47”38) non entra-no mai nel vivo della gara. Co-

sì, al termine di una lunga vo-lata, a imporsi è il gibutianoAyanleh Souleiman che, con1’43”78, resta a 15/100 dalpersonale. Copione analogonei 1500 donne: si punta sullasfida Abeba Aragawi-SifanHassan e dal mazzo, con4’00”96, spunta invece la18enne etiope Dawit Seyaum.La svedese non si vede mai(settima in 4’04”42), l’olande-se è in testa in uscita sul rettili-neo d’arrivo, ma finisce labenzina prima del dovuto echiude seconda in 4’01”40. Li-bania Grenot, infine. La solaazzurra in gara non graffia:nei 400 è ottava in 52”50.

a. b.© RIPRODUZIONE RISERVATA

3� La ventitreenne Stowers ha corso i tre più veloci 100 hs della stagione. ha cominciato il 25 aprile con 12”40, quindi 12”39 sabato e il 12”35 di ieri sera

L’americana Jasmin Stowers nei 100 hs ha vinto in 12”35

I RISULTATI

UOMINI 100 (v. + 0.9 m/s): 1. Gatlin (Usa) 9”74; 2. Rodgers (Usa) 9”96; 3. Bledman (Tri) 10”01; 4. Collins (Skn) 10”03. 800: 1. Souleiman (Djb) 1’48”78; 2. Cheruiyot Rotich (Ken) 1’44”53; 3. Kipketer (Ken) 1’44”59; 4. Bosse (Fra) 1’44”95; 5. A. Kiprop (Ken) 1’45”11; 9 Aman (Eti) 1’47”38.3000: 1. Gebrhiwet (Eti) 7’38”08; 2. Farah (Gb) 7’38”22; 3. Longosiwa (Ken) 7’39”22; 4. Merga (Eti) 7’39”96. 400 hs: 1. Jackson (Usa) 48”09: 2. Culson (P. Rico) 48”96; 3. Barr (Irl) 48”99; 4. Green (Gb) 49”31. Asta:1. Filippidis (Gre) 5.75; 2. Paech (Ger) 5.60; 3. Chiaraviglio (Arg) 5.60 Triplo: 1. Pichardo (Cuba) 18.06 (+0.8); 2. Taylor (Usa) 18.04 (+0.8); 3. Tamgho (Fra) 17.24 (+0.7); 4. Copello (Cuba) 17.18.Peso: 1. Storl (Ger) 21.51; 2. Hoffa (Usa) 21.30; 3. Whiting (Usa) 21.06; 4. Kovacs (Usa) 20.86.Giavellotto: 1. Pitkamaki (Fin) 88.62; 2. Ruuskanen (Fin) 86.61; 3. Vesely (Cec) 83.67; 4. El Sayed (Egi) 83.14; 5. Rohler (Ger) 82.79.DONNE 200 (v. +1.6 m/s): 1. Felix (Usa) 21”98; 2. Ahouré (C.Av) 22”29; 3. Strachan (Bah) 22”69; 4. Townsend (Usa) 22”85; 5. Solomon (Usa) 22”91. 400: 1. McCorory (Usa) 50”21; 2. Richards (Usa) 50”79; 3. McPherson (Giam) 50”93; 8. GRENOT 52”50 1500: 1. Seyaum (Eti) 4’00”96; 2. Hassan (Ol) 4’01”40; 3. Teferi (Eti) 4’01”86; 4. Mishchenko (Ucr) 4’01”95; 7. Aregawi (Sve) 4’04”42.3000 sp: 1. Nganga (Ken) 9’21”51; 2. Ayalew (Eti) 9’21”54; 3. Jepkemoi (Ken) 9’22”11.100 hs (+0.9): 1. Stowers (Usa) 12”35; 2. Nelvis (Usa) 12”54; 3. Porter (Gb) 12”65; 4. Pearson (Aus) 12”69; 5. Harrison (Usa) 12”72.Alto: 1. Palsyte (Lit) 1.94; 2. Gordeeva (Rus) 1.94; 3. Pooley (Gb) 1.91; 4. Simic (Cro) 1.91; 5. Spencer (Usa) 1.91; 7. Beitia (Spa) 1.88Lungo: 1. Bartoletta (Usa) 6.99 (+0.6); 2. Proctor (Gb) 6.95 (+0.7); 3. Nettey (Can) 6.93 (+0.5); 4. Ugen (Gb) 6.92 (+0.3); 5. Reese (Usa) 6.76 (+0.6).Disco: 1. Perkovic (Cro) 68.10; 2. Muller (Ger) 65.13; 3. Samuels (Aus)64.45; 4. Strokova (Rus) 64.33.BRAVO LAHBI (si.g.) Giovedì a Starkille (Usa), nei Sec Conference, il trevigiano Jacopo Lahbi 2° in batteria col pb di 1’46”79 negli 800. A Los Angeles. Uomini. 200 (+1.1): McClain 20”31. Donne. 100 (+0.3)/200 (+0.3): Jeter 11”21/23”18. 3000 sp: Garcia 9’37”19. Ad Athens. Donne. Lungo: Stuart (Bah) 6.72 (+0.7). A Eugene. Uomini. 100 (+3.6): Morris 10”11; A. Eaton 10”20 (46”27/400). A University Park. Uomini. Peso: Hill 20.86. LANCI TEDESCHI (si.g.) Oggi ad Halle meeting di lanci con lo jr Bianchetti (peso), Bonvecchio (Giavellotto), Julaika Nicoletti (peso) e Silvia Salis (martello).MULTISTAR L’italiano Simone Caroli con 4086 punti nel decathlon e la nigeriana Uhunoma Osazuwa, 3609 nell’eptathlon, sono in testa alla classifica al termine della prima giornata del Multistar di prove multiple a Firenze.

Gebrhiwet batteFarah nei 3000Bartoletta 6.99

Pichardo fenomeno: 18.06Gatlin, sciabolata a Bolt1Il cubano si conferma nel triplo davanti a un irriducibile Taylor (18.04) Tamgho rotto. Lo sprinter (ex dopato) nei 100 impressiona con 9”74!

Andrea BuongiovanniINVIATO A DOHA (QATAR)

P edro Pablo Pichardo e Ju-stin Gatlin: il giovane con

davanti un futuro tutto da scri-vere e il vecchio con alle spalleuna storiaccia che non si cancel-la. Due razzi infiammano la pri-ma tappa della Diamond Lea-gue 2015. Il 21enne cubanoesplode nel triplo a 18.06, terzamiglior misura di sempre. E allesue spalle, per due soli centime-tri, c’è un immenso ChristianTaylor, agonista vero. Mai, nellastessa gara, in due erano planatioltre il muro dei 18 metri. Il33enne statunitense, intanto,brucia i 100 in 9”74, quinta pre-stazione mondiale all-time. Chebotti, che spettacolo: a Doha so-no subito fuochi da artificio.

PICHARDO E’ tutto vero: PedroPablo Pichardo è un fenomeno.Chi voleva una conferma al-l’exploit di venerdì scorso aL’Avana, con quel 17.94 piovutoquasi dal nulla, è accontentato:il ragazzino vola a un pirotecni-co 18.06 (+0.8). Più lontano dilui, adesso, nella storia dellaspecialità, sono atterrati solo

Jonathan Edwards (18.29) eKenny Harrison (18.09). L’im-presa arriva al terzo tentativo,come una settimana fa, dopo un17.33 di assaggio e un nullo.L’azione incanta: la rincorsa èrapidissima e sicura, l’«entrata»– regalando persino qualcosaall’asse di battuta – esplosiva.Sui tre salti – perassurdo – c’è in-vece ancora qual-cosa da rivedere.Proprio come so-steneva alla vigi-lia. C’è pure spa-zio per un picco-lo giallo: l’allievodi Daniel Osoriorinuncia allaquarta e allaquinta prova, maalla sesta, subitodopo il 18.04(+0.8) di Taylor,torna in pedana.Gli misurano un17.79, ma insie-me agli altri sal-tatori cubani pro-testa animata-mente perché larilevazione nonsarebbe statacorretta. «E’ statauna gara fanta-

stica – ammette comunque –migliorare di nuovo il record cu-bano è cosa superba». Ha fattomolto, molto di più. Come il«povero» Taylor, uno che a per-dere non ci sta proprio mai:«Questa giornata – dice – con-ferma che nella nostra speciali-tà non c’è un dominatore: ai

Mondiali di Pe-chino ci diverti-remo». Va peg-gio, molto peg-gio, a TeddyTamgho: il fran-cese iridato fa17.24, ma allaquinta rincorsa siaccascia, toccan-dosi il polpacciosinistro: esce inbarella. Poi sutwitter annun-cia: «Mi sono rot-to un tendined’Achille».

GATLIN Gatlin, aiMondiali di staf-fette di Nassau,due settimane fa,in mancanza diprecisi riscontric r o n o m e t r i c i ,aveva visivamen-te impressionato.

AtleticaRDiamond League in Qatar

Ora c’è anche il conforto del tem-po. E’ è in una condizione super.Body azzurro con la sponsoriz-zazione che tanto fa discutere,dato il suo passato da dopato, corre in terza corsia. Le condi-zioni sono ideali, con 34° e il39% di umidità. La reazione allosparo è nella norma (0”161), lamessa in moto anche. Ma l’acce-lerazione, sospinta da un ventodi +0.9, dopo i primi 40 metrilascia di stucco. Rispetto agli al-tri, l’oro olimpico di Atene 2004pare viaggiare su una corsia pre-ferenziale, come fosse in disce-sa. La smorfia non nasconde latensione, ma l’azione è sufficien-temente rilassata. Justin, evi-dentemente, sulle spalle non av-verte il peso del suo passato. Di-vora la pista del Qatar SportClub e chiude con una prestazio-ne che, migliorando il personaledi 3/100 (Bruxelles 2014) lo col-loca dietro i soli Bolt, Gay, Blakee Powell. Micheal Rodgers, piaz-zato con 9”96, finisce lontanissi-mo. E dire che la stagione è soloagli albori: Usain è avvisato.«Che notte magica – dice –: qui aDoha mi sono sempre trovatobene, ma mai così bene. Credo diaver lanciato un chiaro segnale».Eccome.

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5°La posizione di JustinGatlin nelle liste mondiali di sempre col 9”74 di ieri

LA CHIAVE

E’ Edwardsil più grande

Il britannico Jonathan Edwards, che ora ha 49 anni, fissò il primato mondiale del triplo a 18.29 il 7 agosto 1995 nella finale dei Mondiali di Goteborg (Svezia).

Lo statunitense Kenny Harrison, che adesso ha 50 anni, atterrando a 18.09 nel 1999 conquistò la medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Atlanta (Usa)

Il cubano Pedro Pablo Pichardo, 21 anni, la scorsa settimana aveva stupito il mondo atterrando a L’Avana a 17.94. Adesso lo allena l’ex triplista Daniel Osorio

Misura Atleta Anno

18.29 J. Edwards (Gb) 199518.09 K. Harrison (Usa) 199618.06 PP. PICHARDO (Cuba) 201518.04 T.Tamgho (Fra) 201318.04 C. Taylor (Usa) 201517.97 W. Banks (Usa) 198517.92 K. Markov (Bul) 198717.92 J. Beckford (Giam) 199517.90 V. Inozemtsev (Urss) 199017.90 J. Gregorio (Bra) 2007

E’ 3° DI SEMPRE

L’abbraccio fra Pedro Pablo Pichardo (a destra), 21 anni, e Christian Taylor, 24 anni, divisi a fine gara da 2 centimetri MOCHIZUKI/COLOMBO

Justin Gatlin, 33 anni GETTY

48 SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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49SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

PLAYOFF NBA

LeBron in finale Est: grazie al piccolo australiano1Irving va ancora k.o., Dellavedova segna 16 punti nella ripresa ed elimina Chicago. E’ la 5a in fila per James: «Con Matty sfido chiunque»

� Servirà un altro miracolo ai Clippers per restare in corsa. Dopo aver vinto le ultime 2 contro gli Spurs, ora dovranno sbancare Houston in gara-7 per non diventare la prima squadra a farsi rimontare da 3-1 da quando i Suns eliminarono i Lakers nel 2006. In gara-6 L.A. era sopra di 19 a 14’ dalla fine. Poi il crollo: parziale di 49-18 per i Rockets (con Harden in panchina, influenzato) che hanno avuto 13/24 al tiro contro il 5/27 dei Clips.Est, gara-6: Chicago-Cleveland 73-94 (serie 2-4); Atlanta-Washington 3-2 (ieri notte gara-6). Ovest, gara-6: Clippers-Houston 107-119 (serie 3-3, domani gara-7); Golden State-Memphis 3-2 (ieri notte gara-6).

Crollo ClippersHouston li porta allo spareggio

Massimo Oriani

C’ è un universo paralle-lo, in cui un piccolettoaustraliano snobbato

al draft si carica sulle spalle lasquadra di LeBron James, ilmiglior giocatore in qualsiasi pianeta vi troviate, e la porta infinale di conference travolgen-do i Bulls con 16 dei suoi 19punti segnati nel 2° tempo,partendo in quintetto al postodell’infortunato Kyrie Irving,un’altra superstar. Cose cosìdovrebbero accadere solo nelmondo dei sogni, non nella re-altà di uno United Center inca-pace di credere ai propri occhi,che invece trasmettevano alcervello immagini surrealiquanto vere. Quelle della lorostella, Derrick Rose, tenuto a 4punti quando marcato dal-l’aussie nelle ultime due parti-te della serie. Tutto merito diuna tazza di caffè, rigorosa-mente nero.

«Me lo ha portato Varejao al-l’intervallo – raccontava sulpodio delle interviste post par-tite solitamente riservato ai big– E’ il mio rito pregara maquando mi hanno detto che Ir-ving non sarebbe rientrato(dopo aver riaggravato l’infor-tunio al ginocchio sinistro,ndr.) ho fatto il bis».

AUTISTA Strana la vita, per ilfiglio di un autista di bus e diun’insegnante, «gente che su-da per guadagnarsi da vivere,che ha passato ore a portarmiin giro per l’Australia per tor-nei», cresciuto a Maryborough,250 km a Nord di Brisbane, di-ventato miglior realizzatore edassistman nella storia di St.Mary’s, piccolo college califor-niano che ha sfornato tal SteveNash. «E’ anche grazie a lui sesono qui – prosegue il play diorigini italiane, già nazionaleaustraliano ai Giochi di Londra– Tempo addietro mi ha dedi-cato mezz’ora e risposto a tutte

le domande che gli ho posto:come difendere, nutrirmi, leg-gere le difese, giocare il pickand roll. Registrai tutto e poi losbobinai. Ancora oggi ognitanto mi rileggo quegli appun-ti». Nella serata così così delPrescelto (15 punti, 11 assist e9 rimbalzi ma con 7/23 al ti-

ro), è toccato a lui e a un altrogregario come Tristan Thomp-son (13 punti e 17 rimbalzi) ti-rare la carretta. Anzi, domina-re. «Quando parli ai giovani,Delly (soprannome di Dellave-dova, ndr.) è uno di quelli cheporti come esempio – spiegavacoach Blatt – Racchiude tutte

le qualità che vuoi in un gioca-tore. Per uno che non moltipensavano di vedere in Nba,non è poco. Capisce il suo ruo-lo e non ha paura». Può basta-re? No. Sentite King James:«Non è il più atletico, il più ve-loce, o il miglior tiratore dellalega, ma lo metterei in campocontro chiunque».

CINQUE E’ grazie a Delly se Ja-mes può festeggiare la sua 5a fi-nale Est consecutiva. «Questa èstata un po’ più dura delle al-tre. Siamo senza uno dei nostrimigliori giocatori, Love, l’altro,Irving, va in campo su unagamba sola. Sono fortunato atrovarmi ancora in questa si-tuazione. Ma ora penso ai com-pagni, a chi non qui non è maiarrivato. Gioco per loro, è lacosa che mi sta più a cuore».Ancora due passi, poi sarà ve-ramente Re. Di Cleveland. Conl’aiuto di un piccolo canguro dinome Delly.

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Matthew Dellavedova, 24 anni, abbracciato da LeBron James, 30

La finale si disputerà domani alle ore 20 con diretta su Fox Sports 2, preceduta, alle ore 17, dall’inutile finale per il terzo posto.TRINCHIERI VA - Battendo il Ludwisburg 87-79 con 21 punti dell’ex Pistoia Brad Wanamaker, il Bamberg di

coach Trinchieri ha chiuso 3-0 il quartodi finale del campionato tedesco e ora in semifinale affronterà la vincente di Bonn-Ulm.PLAYOFF A-2 Stasera gara-1 della prima semifinale promozione in A-2. Alle 20.45 Casale Monferrato ospita

Agrigento nella serie al meglio delle 5. Domani alle 18 sarà la volta di Brescia-Torino. Sale in A una sola squadra.LUTTO SASSARI – ( g.d.) Lutto per Kenny Kadji, che ha perso la madre. Il giocatore è volato negli Usa ma si riaggregherà alla squadra per la

trasferta di lunedì Trento. ITALDONNE – Azzurre battute a Roma dall’Ungheria 46-41 (Consolini 6, Gorini 4, Sottana 5, Gatti 4, Masciadri 3, Rosanio 4, Ress 11, Formica 2, Bestagno 2) nella prima partita di preparazione per l’Eurobasket 2015.

PER IL TITOLODOMANI ALLE 20

BasketREurolega: Final Four a Madrid

L’IMPRESA DI VASSILIS

-1’30”� Il Cska Mosca sente la finale sfuggirle dalle mani ma non mollano. Ci pensa Spanoulis a respingere l’assalto con un canestro da 2 per il 66-63

-9”� L’ultimo colpo di reni dei russi li porta al pareggio con Weems a quota 66. I Reds danno palla a Spanoulis, che infila la tripla della vittoria: 11 punti in 3’30”

-3’31”� L’Olympiacos è con l’acqua alla gola. Il suo leader, Vassilis Spanoulis, non ha ancora segnato dal campo (0/11), prima della tripla del 57-63

-1’58”� La rimonta è completata. Spanoulis trova ancora il fondo della retina dai 6,75 portando i greci in vantaggio sul 64-63. Ma mancano ancora quasi 2’...

A Spanoulis vengono i 3 minutie spezza il cuore al Cska Mosca1Sbaglia i primi 11 tiri, poi segna 11 punti in 3’30” e porta l’Olympiacos Pireo in finaleIl 3 volte mvp: «Forse mia madre mi ha fatto nascere per vivere momenti come questo»

Luca ChiabottiINVIATO A MADRID

S ono i momenti magici cherendono bella la vita. Co-me quello che Vassilis Spa-

noulis ha creato dal nulla di unapartita da incubo e che invece hadato all’Olympiacos la 3a finale diEurolega in 4 anni. Undici puntiin 3’ e mezzo nel parziale finaledi 16-5 che ancora una volta con-danna il Cska, la squadra dei 41milioni di budget annuo, a per-dere subendo una rimonta dram-matica, paralizzata dal peso diun trofeo che le manca dal 2008.

PASSATO Nella finale 2012, pro-prio l’Olympiacos ribaltò un -18nel 3° quarto vincendo il titolocon un canestro allo scadere diPrintezis, l’anno scorso il Cskaera +4 a 17” dalla fine col Mac-cabi perdendo per una prodezzadi Rice. Stavolta è in vantaggio di9, quando Spanoulis, 3 voltecampione, 3 titoli di mvp delle Fi-nal Four, segna il suo primo ca-nestro dopo 11 tiri sbagliati e 2punti sullo scout dalla lunetta.«Il Cska ha cercato di fermarmi alivello fisico, di giocare duro perabbattermi – dice –. Però sapevoche se fossi riuscito a essere mestesso avremmo potuto vincere».Intanto noi stiamo già scrivendoil de profundis forse di una car-riera: il parziale che sta spingen-do il Cska in finale è tutta colpasua. Non sono gli errori al tiro mauna palla persa e un fallo stupidosu un tiro da 3 di Teodosic a spac-

care la partita, che i russi pren-dono in mano con De Colo eJackson (7 recuperi, record).L’impunità dell’eroe greco fini-sce, coach Sfairopoulos è costret-to a togliere la sua stella se nonvuole arrendersi. MeglioSloukas, decisivo, al fianco delsolito Printezis, dopo che nel1°tempo Papapetrou, ala di 21

anni, si dimostra l’antidoto con-tro le ultime velleità di uno spen-to Kirilenko. Ma l’Olympiacosdecide, nel caso, di morire con lasua bandiera: «E’ il nostro leaderda molti anni – dice Sfairopoulos– e quando lo sei tutta la difesa ècontro di te. Gli ho detto di starecalmo, di non sentire ansia, eVassilis ha trovato il modo di ri-voltare la partita, perché è unodei più grandi giocatori d’Euro-pa».

FINITA Quando Spanoulis rien-tra a 6’31” dalla fine, forza l’en-trata e collezione l’11° errore. E’finita, pensano tutti: cadono imiti, lui, AK 47, un Teodosic coc-ciuto e che vuol vincere da solo...Ma quando rompe il ghiaccio conla tripla a 3’31” dalla fine del -6 sicoglie nell’aria e negli occhi deigiocatori che la partita è cambia-ta completamente. «Forse miamadre mi ha fatto nascere per vi-vere momenti come questi – diceSpanoulis –. Ho la fortuna di ave-re grandi compagni e un grandeallenatore: hanno creduto in meanche se avevo sbagliato tutti i ti-ri, mi hanno dato la palla: è mol-to importante, più dei successi.Ho segnato tiri decisivi, l’unicacosa che contava era la vittoria.Ora ne manca solo una».

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L’ALTRA SEMIFINALE

Real in scioltezzaE adesso con i greci è tempo di vendette1Rivers e Ayon decisivi: 3a finale di fila per Madrid, sconfitta dai Reds due anni fa

INVIATO A MADRID

L a terza finale in tre annidel Real Madrid arrivacoi botti, come un anno

fa, quando seppellì con 38punti di scarto il Barcellona.Ma i Galacticos, l’ultima cop-pa, l’hanno vinta nel 1995: illoro basket spettacolare e a

tratti inarrestabile, non ha maisuperato la prova della partitasecca per il titolo. E due anni fanon ci riuscì proprio control’Olympiacos, avversario di do-mani, perché si sgonfiò dopo il+17 iniziale. Ma stavolta, in se-mifinale, non c’è stato lo scon-tro fratricida coi catalani cheprosciuga le energie nervose,ma un Fenerbahce debuttante aquesto livello che non riesce afermare, ma anzi corrobora, unmomento di esaltazione collet-tiva, quelli che hanno reso fa-moso il Real di Llull, Rudy e Ro-driguez. Solo che stavolta nel 2°quarto da 35-14 che decide lagara (6/8 da 3, 7/9 da 2 per ilReal) non sono gli eroi locali afirmare il successo ma due gio-catori che hanno calcato tutti iparquet possibili per arrivare fi-no a qui. KC Rivers, passato an-che da Latina, Treviso e Bolo-gna, segna 12 punti in 10’ con4/4 da tre; Gustavo Ayon, il pi-vot che ha riportato i risultatidel Messico ai livelli dei tempidi Manuel Raga, e che dalla ter-za serie spagnola è arrivato nel-la Nba, ne aggiunge altrettanticon 5/5 da due.

SOGNO El Chapu Nocioni nemette e 6 e il sogno del Fener-bahce di Obradovic, si infrangepresto: non basta vincere trequarti su quattro... Della suasquadra si salva solo Ian Vesely,un altro considerato una nullitàdalla Nba troppo presto ma stel-lare in Europa. Il -20 dell’inter-vallo, diventa -26 al 21’: le stri-sce positive dei turchi, guidateda Goudelock, per riaprire inuna gara sempre più sporca eisterica (minimo svantaggio il-9 finale), sono fermate duevolte da Llull. Mai sofferto, mal’Olympiacos è un’altra cosa.

chiabo© RIPRODUZIONE RISERVATA

OLYMPIACOS 70

CSKA MOSCA 68

(17-20, 35-36; 47-51)

OLYMPIACOS PIREO: Mantzaris 5 (0/1, 1/4), Spanoulis 13 (1/7, 3/8), Darden, Printezis 14 (4/6, 2/5), Dunston 5 (1/2); Pettway 5 (1/1 da 3), Hunter 2 (1/2), Papapetrou 9 (3/5,1/4), Sloukas 10 (2/3), Agravanis 2 (1/5), Lafayette 3 (0/1, 1/1), Lojeski 2 (1/3, 0/2). All.: Sfairopoulos.

CSKA MOSCA: Teodosic 8 (1/4, 1/5), Weems 9 (4/8, 0/1), Kirilenko 5 (1/2), Vorontsevich 5 (1/3, 1/2), Kaun 11 (3/4); De Colo 18 (4/12, 2/4), Nichols, Jackson 9 (4/7, 0/2), Markoishvili, Khryapa 2, Hines 1 (0/1). N.e.: Fridzon. All.: Itoudis.

ARBITRI: Belosevic (Ser), Ryzhyk (Ucr), Hierrezuelo (Spa).

NOTE - T.l.: Oly 15/18, Cska 20/25. Rimb.: Oly 40 (Printezis 8) , Cska 33 (Vorontsevich, Kirilenko 5). Ass.: Oly 15 (Printezis, Mantzaris 4), Cska 21 (Teodosic 5). Progr.: 5’ 9-10, 15’ 26-27, 25’ 39-45, 35’ 51-59. Spett. 12.200.

REAL MADRID 96

FENERBAHCE 87

(20-21, 55-35; 76-59)

REAL MADRID: Llull 12 (2/6, 2/4), Carroll 7 (1/4, 1/4), Fernandez 12 (0/2, 2/6), Reyes (0/2), Ayon 18 (8/11); Rivers 17 (5/6), Nocioni 12 (3/4, 1/3), Maciulis 2 (1/1, 0/1), Rodriguez 13 (1/3, 3/6), Slaughter 2, Bourousis 1 (0/1). N.e.: Campazzo. All.: Laso.

FENERBAHCE ISTANBUL: Bogdanovic 12 (1/3, 2/5), Goudelock 26 (9/11, 2/6), Sipahi, Vesely 20 (6/8), Zoric 6 (3/4); Zisis 2 (1/4), Bjelica 11 (1/4, 1/2), Erden (0/1), Savas 2, Preldzic 2 (1/1, 0/1), Mahmutoglu 6 (2/4 da 3). N.e.: Cetin. All. Obradovic.

ARBITRI: Christodoulou (Gre), Pukl (Slo), Lottermoser (Ger).NOTE - T.l.: RM 22/27, Fen 22/28. Rim.: RM 30 (Ayon 7), Fen 34 (Goudelock, Vesely 6). Ass.: RM 24 (Rodriguez 7), Fen 17 (Goudelock, Bogdanovic 4). Prog.: 5’ 11-10, 15’ 39-27, 25’ 67-48, 35’ 84-72. Usc. 5 f.: Bjelica, con tecnico, 33’54” (81-67). Ant. e tec. Preldzic 34’13” (82-67).

50 SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Ecco i Giochi delle Università1In Emilia l’edizione 69. Lentini: «Camminare insieme, tradizione e modernità»

IL PERSONAGGIO

Ma quanto corre Giuliadall’azzurro al cinese...1Matricola dell’Italia, monzese: «Tengo molto ad abbinare lo studio allo sport»

A nno 1946. L’Italia si starialzando faticosamen-te dalla seconda guerra

Mondiale. A Perugia un grup-po di studenti, reduci appuntodal conflitto che ha sconvoltol’Europa e insanguinato i rap-porti, si riunisce per organizza-re quelli che vengono chiamatiall’epoca i «giochi studente-schi». E’ una storia che non si èancora fermata e oggi (dopo ilpreambolo di gare che si è avu-to ieri pomerig-gio) in Emilia,fra Parma e Sal-s o m a g g i o r e ,questa lunga sto-ria scrive un al-tro capitolo, ilnumero 69 dellaserie per la pre-cisione. Nome inc o d i c e C n u(Campionati Na-zionali Universi-tari) 2015 nonsolo si preannunciano come unevento da record, ma rappre-sentano anche il primo tra-guardo importante del percor-so «Camminare Insieme» , ilprogetto voluto dal Cusi il Cen-tro Universitario Sportivo Ita-liano, in collaborazione conCrui, la Conferenza dei Rettoridelle Università italiane.«Camminare Insieme», lo slo-gan che si è pensato per questa

edizione, vuole affermare unmodello di sviluppo della cul-tura sportiva nel nostro Paese,della competenza e della tec-nologia. Un mondo che cam-mina è un mondo che cresce esi evolve di continuo, sia attra-verso la condivisione delleesperienze sviluppate dai variCus partecipanti a questa edi-zione emiliana, sia attraversola permanente ricerca e pro-gettazione di nuovi percorsi.

20 ANNI DOPO«Sessantanoveedizioni deiCampionati Na-zionali Universi-tari e non sentir-le - Lorenzo Len-tini, PresidenteCusi -. Stiamoringiovanendo:in questa edizio-ne vi è il rispettodella tradizione,

difatti ritorniamo a Salsomag-giore, dove tutto è iniziato, adistanza di venti anni, ma por-tando anche innovazione. ICnu rappresentano non soltan-to record sportivi, ma anche ilvettore dello sport universita-rio a livello nazionale, grazie auna collaborazione tra questegrandi realtà che ci porteràlontano».

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TUTTI I LUOGHI DEI CAMPIONATI NAZIONALI

NOCETO

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PARMATABIANOTERME

VARANOMELEGARI

FIDENZAA1A1

A15A15

SALSOMAGGIORETERME

PIAZZA BERZIERI

SchermaCalcio

Calcio a 5 Pugilato Judo Pallavolo Tennis Lotta BasketTaekwondo

Karate

Tennis Tavolo Golf Tiro a segno Tiro al volo Beach Volley MTB Atletica Rugby Salto con l’asta

E M I L I AR O M A G N A

A1A1AAA

Disciplinesportive23

CUS partecipanti49

Gare 185

GDS

Andrea Buongiovanni

E’ l’ultima matricola az-zurra (Nassau, Baha-mas; 3 maggio, Mondia-

li di staffette, prima frazionistadella 4x100). Studia cinese allafacoltà di Comunicazioni inter-

culturali alla Bicocca di Milano(le mancano 5 esami alla lau-rea triennale). Corre veloce (haappena portato i personali di100 e 200 a 11”64 e 23”74). So-gna i Mondiali dell’agosto pros-simo (guarda caso a Pechino, inCina, dove non è mai stata) ed èaccompagnatrice di atleti disa-

bili (agli Europei paralimpici diSwansea dell’agosto scorso haguidato Arjola Dedej al bronzonei 100 e all’argento nei 200).Quanto basta per fare di GiuliaRiva, 23enne monzese di Mug-giò, uno dei personaggi deiCampionati Universitari al viaa Salsomaggiore: la portacolori

della Fanfulla Lodigiana parte-ciperà venerdì 22 alla 4x100 esabato 23 ai 200.

IL FUTURO «Tengo molto ad ab-binare studi e sport – racconta– è stato così anche durante glianni del liceo classico. Da qual-che tempo, però, da quando in

pista ho cominciato a ottenerecerti risultati, sono concentra-to soprattutto su allenamenti egare. Merito del cambio di coa-ch di un paio di anni fa: lasciatiRoberto e Laura Monzani, chemi hanno cresciuta da quandoero in seconda media, mi sonoaffidata a Marco La Rosa. Tra ilcampo dietro il Forum di Assa-go e il XXV Aprile di Milano, so-no passata a nove sedute allasettimana e soprattutto, per laprima volta, ho preso a lavora-re in palestra e sulla tecnica dicorsa. Risolvendo così proble-mi ai bicipiti femorali che tantomi avevano condizionata».Giulia, rispetto alla scorsa sta-gione, è già cresciuta di 16/100nei 100 (a Modena, il 25 aprile)e di 36 nei 200 (domenica aiSocietari di Lodi). «Credo diavere altri margini di migliora-mento – ammette – soprattuttosui 200, la mia specialità. In-tanto mi godo il momento. Laconvocazione in Nazionale, ar-rivata in extremis, mi ha galva-nizzata. Non conoscevo le miecompagne, tutte più esperte di

me, l’ambiente era nuovo intutto e per tutto, ma l’esperien-za è stata esaltante. Ho ancheben digerito la “matricola” deicapitani, Fabio Cerutti e Liba-nia Grenot, una salsa all’aceto el’addio a una ciocca di capelli...Peccato per l’errore al secondocambio che ci ha costrette al ri-tiro, ma questa staffetta ha unfuturo e spero proprio di poter-ne fare parte».

PARALIMPICI Poi c’è la colla-borazione con gli atleti para-limpici: «Marco ne allena ungruppo numeroso. Siamo alcampo negli stessi orari, siamodiventati amici. Così quandol’estate scorsa, subito dopo ilmio 4° posto sui 200 ai campio-nati italiani, c’è stato un’impre-visto, ha accettato con entusia-smo l’idea di accompagnareArjola, 33enne di origini alba-nesi in Italia da quando aveva17 anni. Abbiamo presto trova-to un buon affiatamento ed èstato bello vincere insiemequelle medaglie».

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Giulia Riva, 23 anni di Muggiò, portacolori del Fanfulla Lodi COLOMBO

6000Fra atleti, tecnicie accompagnatori che saranno impegnati in questa edizione emiliana

IL NUMERO

UniversitariRFino a domenica 24

51SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1HOCKEY PISTA: FINALE GARA-2 (g.l.) La Prefettura di Lucca ha vietato la trasferta dei tifosi del Viareggio per gara-2 in programma alle 21 (Raisport 1) a Forte dei Marmi, dopo il lancio della bottiglia di olio esausto nello spogliatoio del Forte che ha provocato tre feriti.TUTTENOTIZIE

I l mondiale, sogno diuna vita, lo si può salta-re in mille modi. Manu

Tuilagi, centro di origine sa-moana del Leicester e dellanazionale inglese, ha sceltoquello più sciocco e indeco-roso. In settimana il tribu-nale di Leicester lo ha con-dannato al pagamento di6.205 sterline perchè rico-nosciuto colpevole di tre ag-gressioni a due agenti di po-lizia e a un tassista e di dan-neggiamenti. Il fatto risali-rebbe al 26 aprile (ma nonci sono conferme ufficiali) epoco dopo la lettura dellasentenza, è uscito un comu-

nicato congiunto della Federa-zione inglese e del club del gio-catore: «Il coach dell’Inghilter-ra Stuart Lancaster ha informa-to Manu che, in conseguenzadelle sua azioni, non sarà presoin considerazioni per le convo-cazioni alla Coppa del Mondo»che si giocherà proprio in In-ghilterra a settembre. RichardCockerill, coach dei Tigers, harincarato: «Ci saranno misuredisciplinari anche da parte delclub». Tuilagi, che aveva salta-to pure il Sei Nazioni e buonaparte della stagione per un in-fortunio all’inguine, abbassa ilcapo: «Chiedo scusa. Accetto lasentenza e le decisioni di na-zionale e club. So bene che, inquanto giocatore della nazio-nale, devo rispettare un codicedi comportamento. Spero dipoter dimostrare in futuro diessere una persona capace diben altri esempi».

NOVITÀ Intanto, a proposito diMondiale, varata una novitàimportante: un giocatore col-pito o infortunato alla testa,può essere sostituito tempora-neamente per ricevere assi-stenza medica. La regola entre-rà in vigore dal primo agosto,sei settimane prima della Cop-pa del Mondo.

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Manu Tuilagi, 23 anni GETTY

RUGBY/2

Aggressione: Tuilagi colpevole. L’Inghilterra lo esclude dal Mondiale

BASEBALL� SI CAMBIA (m.c.) Cambia il programma dell’8° turno. Oggi 15.30: Tommasin Padova-UnipolSai Bologna; 20.30 Knights-Parma, T&A-Angel Service, Città di Nettuno-Rimini. Domani, ore 12: UnipolSai-Tommasin.� DOPING (m.c.) La Procura antidoping ha deferito alla Prima sezione del tribunale nazionale antidoping del Coni Lorenzo Avagnina, esterno della T&A San Marino. La Procura ha riconosciuto al giocatore la responsabilità in ordine alla violazione dell’articolo 2.4. in relazione alla verbalizzazione, in un arco di 12 mesi, di tre inadempienze connesse alle informazioni sul luogo di permanenza degli atleti (whereabouts) riconducibili a tre mancate comunicazioni. La Procura ha chiesto per Avagnina una squalifica di 17 mesi.

BASKET� IN CARROZZINA Si gioca stasera al Pianella (affluenza record: oltre 2000 persone) gara-2 di finale fra Santa Lucia Roma, in vantaggio 1-0 nella serie e UnipolSai Briantea84 Cantù.

BEACH VOLLEY� SABBIA SVIZZERA (c.f.) Due coppie azzurre nella top 16 maschile dell’Open d Lucerna (Svi), 2a tappa delWorld Tour. Gli imbattuti Ranghieri-Caminati con il 1° posto del girone grazie al 2-0 a Bryl-Kujawiak (Pol), superati nel 1° turno ad eliminazione diretta anche dai gemelli Ingrosso, 3° nella pool dopo il k.o. 2-1 con Beeler-Strasser (Svi). Gli azzurri negli ottavi contro rispettivamente Gabathuler-Gerson (Svi) e Koshkarev-Barsouk (Rus). Nel femminile 17° posto per Momoli-Giombi, k.o. 2-0 da Forrer-Vergé-Dépré (Svi).

BOXE� A BRESCIA (r.g.) Presentata all’Hotel Industria, la riunione del 13 giugno al Sanfilippo di Brescia, imperniata sul vacante europeo superwelter tra Orlando Fiordigiglio (21) e Cedric Vitu (Fra, 41-2). Diretta Deejay TV, dalle 23. � KAZAKO (r.g.) Al Forum di Inglewood (Usa), il kazako Gennady Golovkin (32), considerato il top dei medi, mette in palio le cinture WBA e IBO e l’interim WBC, contro Willie Monroe (Usa 19-1), per i mosca WBC, il campione Roman Gonzales (Nic. 42), sfidato da Edgar Sosa (Mes. 51-8). � DONNE PRO (m.moro.) Stasera a Inowroclaw (Pol) il peso leggero Monica Gentili (4-2-0) affronterà la beniamina di casa Ewa Brodnicka 7-0-0 sulle 8x2.� EUROJUNIOR (i.m.) Da oggi al 24 maggio a Lviv (Ucr) 9 azzurrini agli Eurojuniores (U 16): Pirrera (arg. 2014), Gasparri, Ferlick, Scala, Lo Russo, Maniscalco, Livio, Di Sivo, Cangelosi.

FOOTBALL� 1a DIVISIONE (m.l.) Week 9. Programma. Oggi: Warriors Bologna-Grizzlies Roma (21).Domani: Panthers Parma-Giants Bolzano (15); Lions Bergamo-Seamen Milano (16); Marines Lazio-Aquile Ferrara (16).Classifiche. Nord: Seamen Milano 857 (6-1); Bolzano, Parma 714 (5-2); Rhinos Milano 571 (4-3); Torino** 125 (1-7); Bergamo* 0 (0-6). (*una in meno, ** una in più). Sud: Lazio 1000 (7-0); Ancona 857 (6-1); Bologna 571 (4-3); Roma, Ferrara 286 (2-5); Napoli 0 (0-7).

HOCKEY GHIACCIOSEMIFINALI MONDIALI Oggi, a Praga, le semifinali del

Mondiale: R.Ceca-Canada, alle 15.15 e Stati Uniti-Russia alle 19.15. Domani le finali. Giovedì, nei quarti, a Praga, Canada-Bielorussia 9-0 e R.Ceca-Finlandia 5-3 (con doppietta decisiva del 43enne Jaromir Jagr) e, a Ostrava, Usa-Svizzera 3-1 e Russia-Svezia 5-3. � PLAYOFF NHL Cominciano oggi le finali di Conference. Nella Eastern, NY Rangers-Tampa Bay: i Rangers, in gara-7 di semifinale, in casa, hanno battuto Washington 2-1 t.s. (serie 4-3). Domani, nella Western, gara-1 di Anaheim-Chicago.

HOCKEY PRATO� PENULTIMA (g.l.g.) Ottava e penultima giornata, decisiva in chiave playoff. Programma: De Sisti Roma-Monfalcone, Ferrini-Amsicora, Suelli-Cus Cagliari, San Vito-Bonomi. Tevere-Bra.

NUOTO� PHELPS (al.f.) Alle Pro Series di Charlotte (Usa), Michael Phelps chiude al 4° posto le batterie dei 100 farfalla in 53”51; (25. Belotti 55”18); nei 200 sl è soltanto 14° in 1’51”44 (12. Belotti 1’51”19, 43. D’Arrigo 1’55”72). Nei 1500 sl, la danese Lotte Friis vince in 16’00”82 (2° t. 2015). Intanto ad Anversa, Francois Heersbrandt migliora il primato belga dei 50 farfalla a 23”50.� PARK VUOLE TORNARE (al.f.) Park Tae Hwan, squalificato fino a marzo 2016 dopo la positività al testosterone, sta cercando di tornare a nuotare. Il suo ex tecnico Roh Minsang gli offrirebbe uno spazio acqua presso la piscina olimpica di Seul (che non ha alcun legame con la federazione).

PALLAMANO� SCUDETTO DONNE (an.gal.) Oggi a Conversano (Ba), ore 19 (streaming su figh.it) Indeco Conversano-Cassano Magnago per gara-1 della finale (si gioca al meglio delle 3 partite).

RUGBY� ECCELLENZA (i.m.) Oggi a Roma Fiamme Oro-Rovigo (Raisport 1 ore 18.05) andata della prima semifinale di Eccellenza. Domani, stessa ora, diretta RaiSport 1, Mogliano-Calvisano.

SOFTBALL� ULTIMA (m.c.) Ultima di andata. Gir. A, oggi 14-16.30 Rovigo-La Loggia, 17-19.30 Staranzano-Bollate; Nuoro-Legnano 18-20.30. Class.: Bollate 1000 (10-0); La Loggia 800 (8-2); Staranzano 600 (6-4); Caronno 416 (5-7); Legnano 300 (3-7); Rovigo e Nuoro 200 (2-8). Gir. B, oggi 18-20.30 Forlì-Bussolengo; domani 11-13.30 Collecchio-Bologna. Class.: Forlì e Bussolengo 875 (7-1); Collecchio 625 (5-3); Bologna 375 (3-5); Parma e Sestese 200 (2-8).

TAEKWONDO � OGGI MOLFETTA Ai Mondiali di Chelyabinsk (Rus) oggi tocca ai big azzurri: nella -87Kg a Carlo Molfetta e a Leo Basile nella +87kg. Ieri i due azzurri sul quadrato sono usciti di scena subito, al primo turno: nella -54kh uomini Antonino Flecca battuto dall’uzbeko Sheraliev 8-11. Tra le donne, nella -53kg, Licia Martignani eliminata dalla Lyvynchuck (Ucr) 0-4.

TRIATHLON� WORLD SERIES (al.f.) Cinque azzurri gareggiano oggi a Yokohama (Giap) per la 5a tappa della World Series: nella prova su distanza olimpica che assegna punti per la qualificazione ai Giochi di Rio 2016 al via De Ponti, Facchinetti, Secchiero, Bonin e Mazzetti.

Pia-Spironello

U ltima giornata di sta-gione regolare in Pro12 (Celtic League). A

Treviso sarà Seniloli a sosti-tuire lo squalificato Gori, conLucchese ancora ai box nelmatch di oggi contro gli Scar-lets a Monigo. Un match incui a entrambe le squadreserve qualche punto per cen-trare l’aritmetica partecipa-zione in Champions Cup. Inmischia si rivede Minto dal 1°minuto, mentre Ragusi saràschierato ala, out Nitoglia.Ultima trevigiana per Van Zyl

che avrà l’onore dell’entrata insolitaria davanti alla squadra.Le Zebre chiudono la loro terzastagione a Cardiff contro i Bluesdi Manoa Vosawai (il terza lineaazzurro parte dalla panchina,inizio alle 16). Nell’ultima parti-ta di club di Mauro Bergamasco,Jimenez e De Marigny cambia-no entrambe le ali dando spazioa Toniolatti e Odiete e schieranoMirco Bergamasco titolare co-me secondo centro. Nel pac-chetto di mischia tornano Vuni-sa numero 8 e Bortolami in se-conda linea mentre in panchinasi rivede D’Apice dopo due in-fortuni alle braccia che gli han-no permesso di giocare solo 7minuti in stagione.

Probabile formazione Treviso: Hayward; Pratichetti, Morisi, Bacchin, Ragusi; Christie, Seniloli; Luamanu, Minto, Derbyshire; Van Zyl, Pavanello; Harden, Giazzon, Zanusso. A disp. Anae, Acosta, Manu, Fuser, Swanepoel, Catti-na, Esposito, Ambrosini. All. Casellato.Probabile formazione Zebre: Berry-man; Toniolatti, Mi. Bergamasco, Gar-cia, Odiete; Orquera, Leonard; Vunisa, Van Schalkwyk, Ma. Bergamasco; Bortolami, Geldenhuys; Chistolini, Fabia-ni, De Marchi. A disp.: D’Apice, Lovotti, Redolfini, Bernabò, Ferrarini, Palazzani, Iannone, Cristiano. All.: Cavinato. Class.: Ospreys, Glasgow, Munster 70; Ulster 69; Leinster 57; Scarlets 53; Connacht 49; Edinburgh 48; Newport Gwent Dragons 41; Cardiff Blues 30; Benetton Treviso 18; Zebre 15.

Henry Seniloli, 25 anni LAPRESSE

RUGBY/1

Ultimo turno di Pro 12Treviso con gli ScarletsLe Zebre vanno a Cardiff

Massimo Lopes PegnaCORRISPONDENTE DA NEW YORK

C ome un bravo ragaz-zo, Dzhokhar Tsarna-ev ha messo la giacca

blu e la camicia bianca perascoltare il suo futuro.Quando la stessa giuria didodici persone, che lo avevadichiarato colpevole di averfatto esplodere due bombealla Maratona di Boston del2013 (provocando tre mortie 260 feriti), lo ha condan-nato alla pena capitale, nonha mostrato alcun segno diemozione, se non passarsiuna mano fra i capelli. Nonavrà futuro Dzhokar. Dico-no adesso che non aver mai

dato segni evidenti di rimorsoabbia pesato sulla decisione. A21 anni (19 all’epoca dell’at-tentato) il suo destino è segna-to: morirà mediante iniezioneletale. Ma ci vorranno anni diappelli (generalmente tempilunghi), prima che la sentenzavenga eseguita. Il giudiceavrebbe in teoria il potere di ri-baltare questa scelta, ma nonsuccederà. Lo Stato del Massa-chusetts non prevede la penacapitale, ma questo processoera sotto l’egida federale e lostesso ministro della giustiziaaveva richiesto la possibilitàestrema. Incredibilmente po-trebbe essere la prima esecu-zione per un atto di terrorismodall’attacco alle Torri Gemelledell’11 settembre 2001. Era ne-

cessaria l’unanimità. Tutti e 12i giurati dovevano essere d’ac-cordo almeno su uno dei di-ciassette capi d’imputazione(su 30 complessivi) che la pre-vedevano. Altrimenti il magi-strato avrebbe imposto d’uffi-cio l’ergastolo senza possibilitàdi perdono. Ci sono volute 14ore (distribuite in tre giorni)per arrivare al verdetto, perchénon deve essere facile decideresulla morte di un uomo. Pergiorni il procuratore StevenMellin e l’avvocatessa di Tsar-naev, Judy Clarke, si erano datibattaglia per convincere la giu-ria. La Clarke aveva convocatosul banco dei testimoni SisterHelen Prejean, la suora inter-pretata da Sara Sarandon nelcelebre film «Dead ManWalking» del 1995, che dasempre si batte contro la penadi morte. Ed aveva detto:«L’esecuzione capitale spetta aipeggiori dei peggiori. Dzho-khar, ex capitano della squadradi lotta e studente alla Univer-sity of Massachusetts Dart-mouth, merita al massimo ilcarcere a vita».

SILENZIO Il procuratore Mellinaveva improvvisamente taciu-to durante le sue conclusioniper 20”: «Moltiplicate questa pausa per dodici: è esattamen-te il tempo che Tsarnaev haavuto a disposizione per guar-darsi intorno dopo aver lascia-to lo zaino con l’esplosivo sulmarciapiede vicino alla fami-glia Richard (morì Martin Ri-chard di 8 anni e la sorellina disei anni perse una gamba) e lealtre vittime, prima di premereil detonatore. Per un crimine diquesto tipo l’unica punizionepossibile è la morte». La giurialo ha assecondato: pollice ver-so. Per chi protestava (molti)fuori dal tribunale control’atrocità della pena capitale, un gesto (metaforico) non piùaccettabile in una democraziamoderna.

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Un disegno di Dzhokhar Tsarnaev al momento della lettura del verdetto

PER L’ATTENTATO

Strage di BostonPer Tsarnaev scattala pena di morte1Dopo 14 ore di consiglio lo storico verdettodel Massachusetts: occorreva l’unanimità

Oggi a Baltimora (in Italia dopo mezzanotte) le Preakness Stakes (gr 1 m 1900), secondo evento della Triplice Corona del galoppo americano, inviolata dal 1978 (Affirmed). Naturalmente occhi puntati su American Pharoah, il vincitore del primo evento, il Kentucky Derby disputatosi a Churchill Downs davanti a 170.000 spettatori. Il campione allenato da Bob Baffert e montato da Victor Espinoza, è favorito a 4/5 e avrà come rivali Dortmund (7/2) e Firing Line (4/1) rispettivamente terzo e secondo nel Derby. In caso di vittoria, American Pharoah tenterà di diventare il 12° eroe della Triplice Corona il prossimo 6 giugno a New York nelle Belmont Stakes. � GP E QUINTE’ AL SAN PAOLO A Montegiorgio il Pr. San Paolo (m 1600) di trotto con 13 al via e favori dle pronostico per Smeralda Jet e Sansone Bar. E anche la prova abbinata al quintè con 18 sul miglio. Scegliamo Oklaoma Ek (16), Orpheo d’Ete (18), Revenge Wise (10), Rampa Bail (3), Pabela Zn (9), Radice del Nord (15).ANCHE Gal.: Milano (14.30), Merano (15), Siracusa (15.40): Tr.: Bologna (15).� IERI 14-3-7-2-1 A Padova (m 2040): 1 Revolver (Cheli); 2 Marco Aurelio; 3 Power Treb; 4 Mazinga Fez; 5 Nord West; Tot.: 3,19; 1,75, 2,54, 3,07 (35,16) Quinté n.v.; Quartè euro 4,937,55. Tris 212,43.

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Usa: Triplice al secondo attoPharoah insegueil grande sogno

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Si rende noto che è stata esperita procedura aperta, relativa all’intervento “Lavori di messa in si-curezza della Regio VII - Pompei Scavi”; CIG 5169367897; CUP F64B13000310006; Importocomplessivo: € 3.997.358,30 oltre IVA; Oneri per la sicurezza, non soggetti a ribasso:€ 339.908,00 oltre IVA; Criterio di aggiudicazione: procedura aperta ai sensi degli art. 55, comma5 e 122 Decreto Legislativo 12.04.2006 n. 163 e s.m.i., con il criterio del prezzo più basso ex art.82 comma 2 lett. a) del D.Lgs. 12.04.2006 n. 163 e s.m.i.; Imprese offerenti: n. 11; Impresa ag-giudicataria: R.T.I. Forte Costruzioni e Restauri s.r.l.; Ribasso offerto: 45,015 %; Data di ag-giudicazione: 29.01.2015. L’esito è stato inviato per la pubblicazione in GUUE il 20.4.2015.

IL SOPRINTENDENTE - prof. Massimo Osanna

52 SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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53SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Follia a Napoli: litigapoi spara dal balconeE ne uccide quattro1L’omicida è un infermiere, i morti sono la cognata, il fratello un vicino e un passante. Sei feriti. «Sembrava il set di Gomorra»

COLPITA ALLE SPALLE

Terni, dodicennepicchiata a scuola«Via il crocifisso»1Ad aggredirla un coetaneo di originesenegalese. Salvini: «Bella integrazione»

Daniele Vaira@danvaira

U n’ora e mezza di follia aSecondigliano, quartieredi Napoli. Giulio Murolo,

48 anni, infermiere al Cardarel-li, e appassionato di caccia, haucciso 4 persone e ne ha feritesei, tra cui due agenti, un vigilee un anziano. Un raptus per ilbucato. Ha sparato dentro casasua e ha continuato mirando acaso dal balcone con tre armi:un fucile a pompa, un fucile euna pistola regolarmente dete-nuti per uso sportivo. E poi si èbarricato dentro l’alloggio. Cir-condato da una serie di bombo-le a gas ha minacciato di far sal-tare in aria l’abitazione. Attimiconcitati, drammatici, con gen-te in fuga, serrande abbassatein tutta fretta, grida e sanguesui muri. Attimi eterni con l’in-

tervento anche di un blindatoper proteggere i feriti dai proiet-tili. «Ho fatto una cazzata, hofatto una cazzata», ha alla finedetto il 48enne, consegnandosiai militari dopo una lunga trat-tativa e un blitz. Gli agenti lohanno protetto a fatica dallagente che ha cercato di linciar-lo. Chi lo ha visto lo ha definito«freddo, glaciale, privo di unaqualsiasi emozione». Su di luiha parlato anche Franco Paradi-so, il direttore sanitario del Car-darelli dove Murolo lavorava.«Non lo conoscevo molto bene— ha spiegato — ma non aveva-mo mai avuto segnalazioni diproblemi sul suo operato».

LA FURIA Un pomeriggio di in-ferno cominciato forse con unalite per un filo da bucato con lacognata Concetta, la prima a ca-dere sotto i colpi del fucile apompa. Poi l’uomo ha comin-

ciato a sparare all’impazzatadal balcone. Il fratello resosiconto di quello che stava avve-nendo, gli ha gridato dalla stra-da di fermarsi, urlando «Chestai facendo?», ma in rispostaMurolo gli ha sparato con unapistola, uccidendolo, come haraccontato una testimone, tito-lare di un negozio di fronte allacasa da cui l’infermiere haesploso i colpi. Oltre al fratello,Luigi, ha tentato di intervenireanche il tenente della poliziamunicipale Francesco Brunel di45 anni, i balconi della cui abi-tazione sono attigui a quellodella casa da cui Murolo spara-va, ma pure lui è stato freddatosenza pietà. La quarta vittima èLuigi Cantone, un fioraio chepassava per strada a bordo diuno scooter, deceduto mentre sitentava di rianimarlo in un fur-gone dei carabinieri.

SURREALE Almeno una quindi-cina di detonazioni. Una rafficadi colpi all’impazzata, come in

un film. «Ho pensato che potes-se essere una fiction perché gio-vedì a poche decine di metri daqui hanno girato un episodiodella serie Gomorra — ha rac-contato Luigi Mele, proprieta-rio di un negozio di ortopediadavanti al condominio—. Poiho visto un ragazzo sul motori-no, riverso a terra, e l’uomo ar-mato di fucile che entrava eusciva dal balcone della sua abi-tazione sparando all’impazza-ta». Il sindaco di Napoli Luigi deMagistris ha annullato l’inau-gurazione della stazione Muni-cipio della linea 1 della metro-politana prevista per oggi e allaquale avrebbe partecipato ilpresidente del Consiglio MatteoRenzi. Il premier ha chiamato ilprimo cittadino e gli ha espres-so la sua vicinanza. Proclamatoil lutto cittadino da oggi fino algiorno dei funerali.

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In alto lo scooter di una delle vittime uccisa in strada; sopra il balcone da cui Murolo ha sparato; a destra l’arresto dell’infermiere ANSA

L’ ha aggredita all’uscitadella scuola media per-ché portava un crocifis-

so al collo. Giovedì un ragazzi-no di origine africana si è sca-gliato contro una coetanea di12 anni appena fuori da unistituto di Terni. La ragazzasarebbe stata raggiunta da uncolpo violento che le ha provo-cato una contusione toracica guaribile in 20 giorni. La dodi-cenne ha raccontato ai carabi-nieri che il ragazzino, suocompagno di classe, l’avevagià presa di mira nei giorniprecedenti con insulti, minac-ce e offese proprio per via delcrocifisso. È stata la madre

della studentessa a bloccare ilgiovane, che ha poi riferito al-le forze dell’ordine di averecompiuto il gesto proprio a causa del simbolo. Una circo-stanza confermata anche dadiversi testimoni, secondo cuiil ragazzino, prima di sferrareun pugno alle spalle della suavittima ha gridato: «Toglitiquel crocifisso dal collo». Ladodicenne è ancora in stato dishock e ha detto di non volerpiù tornare a scuola. Nei con-fronti del ragazzino, che fre-quentava l’istituto di Terni dasole tre settimane, non sonostati presi provvedimenti, inquanto non imputabile data laminore età. L’aggressione hasubito scatenato le reazionipolitiche. «A casa nostra nean-che i nostri figli sono più al si-curo rispetto all’intolleranzadi chi pensa di venire in Italiae imporci la propria ideologia.Non ti piace il crocifisso? Vai avivere da un’altra parte»: hascritto sul proprio profilo Fa-cebook il presidente di Fratellid’Italia, Giorgia Meloni. «Isuoi parenti, vengano rispedi-ti al loro Paese. Che bella inte-grazione...» ha twittato, inve-ce, il leader del Lega MatteoSalvini.Indagano i carabinieri di Terni ANSA

IL CALIFFATO PREME

L’Isis non si fermaAvanza in Iraqe assedia la Siria1Presa Ramadi. Le truppe di Damascoa difesa di Palmira, tesoro dell’Unesco

L’ Isis avanza ed è una mi-naccia in Iraq e in Siria.Il gruppo jihadista dello

Stato islamico ha preso, ieri, ilcontrollo della sede del gover-no provinciale di Ramadi, inIraq, issandovi la propria ban-diera nera. Almeno dieci poli-ziotti sono rimasti uccisi e altrisette feriti in sei simultanei at-tacchi con autobomba lanciaticontro il principale complessogovernativo della città, cheospita un commissariato dipolizia e l’ufficio del governa-tore. Una conquista che per-mette ai combattenti del calif-fato di estendere il loro con-trollo sulla quasi totalità del

vasta provincia, che da solacopre poco meno di un terzodella superfice complessivadel paese arabo. Gli scontri intutto il Paese sono durissimi. AFalluja l’offensiva dei terrori-sti avrebbe ucciso almeno 150militari governativi. A esplo-dere sono state otto autobom-be. E a complicare la situazio-ne ci ha pensato anche un gua-sto tecnico: un cargo dell’Ae-ronautica irachena ha, infatti,paracadutato per errore armie materiale bellico alle miliziedell’Isis schierate nei pressidella raffineria di Baiji, la piùimportante dell’Iraq.

L’ALLARME La situazione nonè migliore in Siria. L’esercito diDamasco ha inviato rinforziverso l’antica città di Palmiraper tentare di respingere ijihadisti che si trovano alleporte del celebre sito archeo-logico patrimonio dell’Une-sco. «I jihadisti sono a un chi-lometro dal sito archeologicodi Palmira», ha detto, ieri Ra-mi Abdekl Rahman, direttoredell’Osservatorio siriano per iDiritti Umani. Secondo l’Os-servatorio l’Isis, vicino a Pal-mira, avrebbe, intanto, ucciso23 civili, tra cui 9 bambini.Scontri a Ramadi in Iraq REUTERS

AltriMondiR

RIFORMA CONTESTATA

Buona Scuola,ecco i primi sì Ma i sindacativanno in piazza1Ok ad alcuni articoli del DdlRenzi: «Da escludere lo stralciodelle assunzioni dei precari»

P rimi passi e tanto rumore. Ieri il via liberaalla Camera ad alcuni articoli del ddl «LaBuona Scuola», riscritto dalla Commissio-

ne cultura: si va dall’autonomia scolastica al pia-no dell’offerta formativa, dal curriculum dello studente all’alternanza scuola-lavoro fino a 90 milioni freschi per l’innovazione digitale. Le ap-provazioni, però, non hanno tolto decisione ai sindacati che ieri pomeriggio, a Roma, al Panthe-on, si sono dati appuntamento per un’assembleapubblica sul ddl. Invitati tutti i parlamentari e intanti hanno notato la contestazione a StefanoFassina, deputato della minoranza dem con levaligie fuori dalla porta: «La scuola è il passaggiodecisivo e senza correzioni il mio passaggio nelPd si conclude», ha detto.

NIENTE STRALCIO In queste ore assai tese, il ri-chiamo alla «responsabilità» è arrivato dalla pre-sidente della Camera, Laura Boldrini. Riferimen-to anche e soprattutto al temuto blocco degli scrutini, minaccia ribadita ieri dai Cobas. Sul ri-schio è intervenuto anche il premier Matteo Ren-zi: «Credo che la stragrande maggioranza degliinsegnanti siano persone serie, perbene e nonmettono a rischio i propri ragazzi e il lavoro di unanno». Altre parole del premier per escludere lostralcio dell’assunzione dei precari dal ddl: «Seaccettiamo l’idea di assumere, lo facciamo per-ché abbiamo un modello diverso altrimenti sa-rebbe un grande ammortizzatore per i precari».Ma, più in generale, è il nocciolo della «BuonaScuola» a essere difeso da Renzi: «Non valutare etrattare tutti gli insegnanti allo stesso modo è unerrore, gli stipendi non si toccano, ma se ci sonosoldi in più vanno a chi lo merita». Per chiuderecol solito refrain: «Dopo aver discusso, si decide».

cont.© RIPRODUZIONE RISERVATA

RIl killer ha rischiatodi essere linciatodalla folla. Si èarreso: «Ho fattouna cazzata...»

RProclamato il luttocittadino. Renzi cancella la visita ufficiale previstaper questa mattina

LO STUDENTE CADUTO:A PADOVA I FUNERALI Centinaia di giovani a Padova per il funerale di Domenico Maurantonio, caduto dalla finestra mentre era in gita a Milano. «Abbiamo tutti un debito di verità e coscienza», ha detto Bruno, il padre di Domenico (foto Bergamaschi).

L’incontro sindacale contro la riforma ieri a Roma ANSA

54 SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

IL FILM«HARRY POTTER...»

IL MAGHETTOSCOPRIRÀI SUOI POTERI

Tutto cominciò con questo film: «Harry Potter e la pietra filosofale» è il primo episodio della serie del maghetto, scritta dall’autrice britannica J. K. Rowling. La storia narra del primo anno di Harry Potter a Hogwarts dove scopre di essere un mago famoso e inizia la sua istruzione magica. Il film ha avuto sette seguiti e ha incassato oltre 970 milioni di euro in tutto il mondo.DA VEDERE STASERA SU ITALIA UNO ALLE 21.10

I successi nel lavoro confortano tanto. E gli svaghi del sabato sera riescono, in un mood amoroso giubilante. Ma il sudombelico giubila più di tutti.

21/3 - 20/4ARIETE

7-

La giornata appare densa di impegni e di compiacimenti lavorativi, economici, amorosi.E siete così fighi che davanti al sudombelico avete la fila. Uau.

23/9 - 22/10BILANCIA

7+

Bella Luna, che vi dà lustro. Serenità e buone idee vi fanno crear capolavori, voi siete in zona Champions in quanto a strafighezza. E si fornichicchia.

21/4 - 20/5TORO

7,5

La gente intorno vi trasforma gli zebedei in un pesto di noci. E voi quagliate poco. È solo una giornata un po’ no. Pure suinamente. Ma poi passa.

23/10 - 22/11SCORPIONE

6-

Da soli andrete alla grande, nel lavoro e in altri ambiti. Certo, Mercurio chiede più vivacità ai vostri neuroni, ma vincerete. Slanci suini multipli.

21/5 - 21/6GEMELLI

7

Il vostro ph caratteriale si acidifica, la voglia di impanare e friggere certi colleghi e familiari cresce: rabbonitevi.Vigore (pure suino) un po’ scarso.

23/11 - 21/12SAGITTARIO

6-

Il lavoro “rende” in soldi e in prestigio. Ergo: l’espressione sul genere lapide, che molti di voi hanno, è ingiustificata. Lo slancio suino cresce.

22/6 - 22/7CANCRO

7

L’esplosione di vitalità made in Luna vi fa sbrigare alla grande ogni impegno. Anche peccaminos(u)ino. Il lavoro premia i meriti, economically too.

22/12 - 20/1CAPRICORNO

7,5

La Luna storta non vi fa produrre quanto e come vorreste. Switchate la mente sull’ottimismo, evitate i fallocefali: vincerete voi. Fornicazionona!

23/7 - 23/8LEONE

6+

Luna sortarella: il lavoro rompe un cicinìn, la serenità scarseggia. Non decidete d’impulso. L’amor e la fornicazione paiono un’orticaria zebedeica.

21/1 - 19/2ACQUARIO

5,5

La Luna vi solleva gli zebedei. E porta sia consensi super al vostro lavoro sia svaghi riusciti. Il fiuto, poi, fa miracoli, anche sul piano suino. Uau.

24/8 - 22/9VERGINE

8

Sabato sotto il segno della Luna, portatrice di conferme al vostro valore. Pure a quello suino. Uau. Viaggi, trasferte e pr procurano vantaggi super.

20/2 - 20/3PESCI

7+

LO SPORT IN TVCONSIGLI

AltriMondiR

IL FESTIVAL

La vita secondo Woody «Meglio essere irrazionalie distrarsi col cinema» 1Allen strega Cannese diventa «filosofo»con un film noir Piace Lanthimos:il greco è tra i favoriti

Elisabetta EspositoINVIATA A CANNES (FRANCIA)

R ieccolo Woody Allen, ri-lassato davanti ai fotogra-fi della Croisette con il suo

cappello stretto tra le mani. C’ètroppo vento a Cannes per tener-lo in testa, anche Emma Stone èin costante lotta per domare lagonna a palloncino del suo abitonero. Per Irrational Man, il filmfuori concorso presentato ieri alFestival, Allen ha scelto ancoralei ed è la seconda volta consecu-tiva dopo Magic in the Moonli-ght. «Emma è straordinaria, èprofessionale e divertente, maiavuto dubbi», dice lui. Il film hacome protagonista Joaquin Pho-enix, trasformato in un professo-

re di filosofia che non riesce adare un senso alla propria vita,fino a quando non decide dicompiere un omicidio. «Ognunoha nella propria vita un momen-to che segna la svolta — spiegaAllen —, una decisione da cui di-penderà tutto il resto. Quella chequi compie il protagonista puòsembrare irrazionale, ma lo èmolto meno di tanto altro. Il fat-to è che la gente ha bisogno dicredere in qualcosa, non impor-ta se giusta o sbagliata, vera ofalsa, serve qualcosa che dia unsenso a quello che siamo. Pensa-te alla religione, ci sono uominiche fanno i bravi per tutta la vitasperando di andare in paradiso:non vi sembra folle? Cercare il si-gnificato di tutto non fa bene, ri-schi di passare ore fermo con latesta tra le mani a farti doman-de: la cosa più giusta è distrarsi eper me la distrazione migliore èfare film». E probabilmente è perquesto che ha diretto 34 film ne-gli ultimi 34 anni. Poi, a chi gliricorda la sua ricorrente passio-ne per tradimenti e delitti, dice:«Le cose orribili avvengonoovunque da sempre. Alla gente

piace vederle, leggerle, seguirle:conflitti e crisi morale vengonoraccontate dal teatro greco, daShakespeare così come dagli au-tori di oggi».

MAI PIÙ SINGLE Qualche sorri-so, ma anche una buona dose diinquietudine, ieri sono state re-galate anche da The Lobster, ilfilm del greco Lanthimos favori-to dei bookmaker per la Palmad’Oro all’inizio del Festival. Co-lin Farrell, protagonista insiemea Rachel Weisz (che è anche nelcast di Sorrentino), è un uomo

che cerca una compagna in unasocietà in cui essere single è proi-bito dalla legge: se non ci riusci-rà in 45 giorni verrà trasformatoin un animale. «È una storia nonconvenzionale sull’amore — rac-conta il regista —, ma anche sul-la solitudine, sulla paura di mo-rire e vivere da soli, ma anche suquella di vivere con qualcuno».Oggi tocca al nostro Nanni Mo-retti, ma è attesissimo soprattut-to il premio Oscar Matthew Mc-Conaughey, protagonista delfilm di Gus Van Sant.

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Emma Stone, star di «Irrational Man», ieri a Cannes mentre «doma» la gonna AP

GAZZAWEEK

� Dino il dinosauro, Bo e Bobo, Jack e Finn di «Adventure Time»: sono alcuni dei personaggi che attendono i più piccoli nella “casa” del canale tv Boing (40 del Dtt) che oggi apre a Milano, a Roma il 23 maggio, a Napoli il 6 giugno. In programma giochi, spettacoli, corsi di cake design, merende. Nella foto, Holly di «Holly e Benji», cartone animato in onda su Boing.

LA CASA DI BOING DA OGGI A MILANO, VIA TORTONA, BOING.IT

I BENIAMINI DI BOINGHANNO CASA A MILANO

� A pochi giorni dal caso «1992» in tv, l’ex pm di Mani Pulite Gherardo Colombo risponde ai ragazzi su una delle pagine più discusse della nostra storia recente, in un incontro organizzato a Montichiari da Ilc, programmaculturale antidroga.

AMA IL TUO CERVELLO, A MONTICHIARI (BS), DOMANI ALLE 13, INFO: ILOVECOCAINE.IT

COLOMBO A BRESCIA:METTI UN PM IN UN PUB

� Undici vignaioli, settanta vini da degustare, cinque laboratori del gusto, incontri con esperti per scoprire le Marche in bottiglia: due passi nel bere (bene) ad Ascolicon «Terroir Marche». Previsti banchi d’assaggio con oltre 70 vini biologici e prodotti tipici della zona. Il biglietto (8 euro) comprende anche la visita guidata al centro storico di Ascoli e la partecipazione ad eventi collaterali.

TERROIR MARCHE AD ASCOLI, INFO: TERROIRMARCHE.COM

I VINI DELLE MARCHESFILANO AD ASCOLI

WOODY ALLENREGISTA

DA SEMPREALLA GENTE PIACE VEDERE E SEGUIRE

LE COSE ORRIBILI

IL “RE” DEI FORMAT TV

Cowell lancia il nuovo X Factor«Il segreto? Bere vodka e soda»Francesco Rizzo

M aglietta bianca e jeans,Simon Cowell sbarca aMilano e gli chiedono

come abbia inventato i formatdi Got Talent e X Factor, replicatiin mezzo mondo: «Bevendo vo-dka e soda». Battuta o no, rendetutti un po’ più sinceri. E così,alla presentazione della nuovagiuria dello show musicale diSky Uno (dal 23 selezioni a Bo-logna, il 28 a Roma), c’è chiesce dal prevedibile. La novità

Skin, pantera rock degli SkunkAnansie, promette di «attirare gente un po’ strana, ci vuoleuna stronza che incasini un po’tutto, anche se sono terrorizza-ta perché non so l’italiano»,mentre Mika ammette che«l’anno scorso c’era qualcheproblema fra noi e questo è unoshow senza filtri». Con loro Fe-dez ed Elio, che risolve le curio-sità sul suo rientro citando Dan-te (su una t-shirt): «Vuolsi cosìcolà dove si puote ciò che sivuole, e più non dimandare».Non si sa quanto Mr. Cowell co-

nosca il poeta ma la sua idea digiudici è chiara: «Persone di gu-sto che sappiano scoprire nuovestar. E, quindi, generose, prontead allevare un possibile rivale».

SPALLE Già, ma la storia dellavodka non ce la beviamo. «Il se-greto di questi programmi —spiega il discografico londinese— è capire le esigenze del pub-blico giovane e saper ascoltare.Got Talent cerca di dare unachance a personaggi potenzial-mente virali, come chiede laYouTube generation. E i nostri

� Continua il Salone del Libro di Torino che nel weekend vede il suo culmine con incontri e presentazioni di tutti i tipi ad affollare i padiglioni del Lingotto. Tanti i nomi: dallo svedese Björn Larsson con i suoi libri sul mare a Gianni Mura e Fulvio Pierangelini che parlano di cibo. Antonio Scurati dialoga con la “star” Emmanuel Carrère, mentre il giornalistatedesco Gunter Wallraff incontra Roberto Saviano. E poi Vinicio Capossela, Aldo Cazzullo, Lidia Ravera...

IL SALONE DEL LIBRO

Da Saviano a Carrère: tutti a Torino

Simon Cowell, 55 anni e Mika, 31 ANSA

show sono studiati sui concor-renti e non su trucchetti sceno-grafici che alla lunga non fun-zionano. Nella realtà non si puògiudicare un possibile talentodandogli le spalle seduti su unapoltrona che poi si gira». Chi haorecchie per intendere...

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55SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

di GIORGIO DELL’[email protected]

È morto B.B. King, leggenda delblues, ammazzato a quasi no-vant’anni da un diabete che siportava dietro dal 1995. L’ave-vano portato in ospedale il 30aprile, lui aveva chiesto: «Fate-mi morire a casa». Se n’è anda-to mentre dormiva. Aveva il si-stema cardiocircolatorio fattoa pezzi dalla glicemia troppoalta. È morto un bluesman maanche un simbolo dell’integra-zione, amato da bianchi e neri,da ogni genere di musicista: lasua influenza sul rock è statadecisiva.

1 Tutti sanno chi è B.B. King,tra l’altro ha tenuto unconcerto a Milano cinque

anni fa agli Arcimboldi. Ma il “B.B.” che cosa voleva dire?Il vero nome era Riley, Riley B.King. Il B.B. ricalca il nomedella strada di Memphis dovesi trovano i club di blues, la Be-ale Street Blues Boy. Nella Be-ale Street di Memphis, all’an-golo con la Seconda Avenue,

c’è adesso anche un B.B. King’sBlues Club e al terzo piano il ri-storante Itta Bena, dal nomedella città dove Riley era nato.Siamo nello Stato del Mississip-pi. Sudisti e campi di cotone,B.B. King era figlio di mezzadrie andava a raccogliere il cotone,35 centesimi per ogni dieci lib-bre. «Lo raccoglievo dal lunedìmattina fino al mezzogiorno delsabato, e al sabato andavo poi incittà, all’angolo di una strada del centro. Se cantavo gospel, lagente si complimentava con mema non sganciava un soldo. Sesuonavo il blues mi davanosempre una mancia e a volte mipagavano anche una birra».

2 Come è diventato quelloche è diventato?Tornato dalla guerra, ebbe

un incidente col trattore, e do-vette smetterla col cotone. Fucostretto a puntare tutto sullamusica. Era il 1947. Nel 1949 laRpm lo chiamò a Los Angelesper una registrazione. «Quelloche so fare è suonare, quello cheamo fare è suonare, quello chevoglio fare, ancora oggi, è suo-nare. Probabilmente avrei suo-

nato anche se non mi avesseropagato, l’avrei fatto comunque,anche senza soldi, perché vole-vo fare dischi, volevo che la gen-te ascoltasse la mia musica,pensavo di avere qualcosa da di-re e di meritare di essere ascol-tato. Non avevo un insegnante adisposizione, dovevo cavarmelada solo. Scelsi di suonare la chi-tarra perché costava meno di al-tri strumenti. E imparai a suo-nare il blues dai miei vicini dicasa».

3 È una leggenda anche lasua chitarra.B.B. è stato un mito dei Be-

atles, che lo hanno citato in Digit. In Blues Brothers suona HowBlue Can You Get e la band è for-

mata da Eric Clapton (suograndissimo ammiratore),Steve Winwood e Wilson Pic-kett. Ma la storia della chitar-ra, che si chiamava Lucille, bi-sogna ascoltarla da lui. InArkansas «suonavo in un ni-ght-club. D’inverno, quandofaceva freddo, mettevano unbidone della spazzatura pienodi cherosene in mezzo alla sa-la. Lo usavamo per riscaldarci.Due tipi cominciarono a pic-chiarsi una sera, e uno dei duecadde sul bidone da cui uscìquello che sembrava un fiumedi fuoco. Tutti fuggirono dallaporta d’ingresso, incluso me.Ma appena fuori mi resi contoche avevo lasciato la chitarradentro. Tornai dentro: la co-struzione era in legno, il fuocosi diffuse rapidamente, tuttointorno cadevano pezzi del lo-cale. Ho quasi perso la vita persalvare la mia chitarra. E subi-to scoprimmo che quei duestavano litigando per una si-gnora che lavorava lì. Il suonome era Lucille. E io ho chia-mato la chitarra Lucille per ri-cordarmi di non fare mai piùuna cosa del genere». Era unaGibson ES-355 custom. Geor-ge Harrison disse: «È una chi-tarra parlante, quasi singhioz-zante». B.B. aveva comprato laprima chitarra a 12 anni per15 dollari.

4 L’ultimo concerto a Mila-no?A 85 anni faceva ancora

un centinaio di esibizioni l’an-no. «I concerti sono stata la ra-gione della fine del mio se-condo matrimonio». Due mo-gli e 15 figli con 15 donne di-verse. Una cinquantina dinipoti. Ma stavamo dicendodel concerto di Milano. Lo haricordato ieri Matteo Cruccuper corriere.it: «B.B. è sedutoin mezzo al palco con unagiacca blu argentea, la sorelladi una vita, Lucille, è regolar-mente al suo posto, in grem-bo, e sussulta, sincopata, co-me ha fatto instancabilmenteda quasi settant’anni. Ma, im-provvisamente, l’impiantosalta, gracchia malamente. Èvergognoso che non si sia fat-to un soundcheck rigorosoper una leggenda come lui.Ma lui non se ne cura, non sialza bizzoso né tantomeno in-veisce: continua invece im-perterrito a suonare, e la chi-tarra Lucille vola sopra qua-lunque stridio. Questo eraB.B. King, questo l’ultimo con-certo visto a Milano, un quin-quennio fa agli Arcimboldi:un professionista infinito».

5 È morto ricco?Ricchissimo. Tre suoi fi-gli accusano il manager

Laverne Toney di averlo deru-bato. In prima istanza hannoperso. Ma non vale la pena diparlarne, oggi.

IL FATTO DEL GIORNOMORTOA LAS VEGAS

Riley B. King, morto a 89 anni, ha inciso 42 album fra il 1957 e il 2008. Da aggiungere 20 raccolte live EPA

Ma perché B.B. Kingera una leggendache ha cambiato la musica e l’America?1Aveva 89 anni, con la sua chitarra blues ha influenzato i grandi del rock, dai Beatles a Clapton. E unito bianchi e neri

È TORNATO L’INVERNO

Maltempo e guasti, disagi da Roma a Malpensa 1Ritardi nella Capitale per un radar,bomba d’acqua sullo scalo lombardoA Fiumicino cinque indagati per il rogo

T emuto, annunciato e, infi-ne, arrivato. L’inverno è dinuovo da queste parti e ie-

ri ha concentrato una certa fu-ria sulla Lombardia e la zona anord di Milano: raffiche di ven-to potente che hanno piegatoperfino alberi secolari. Così, inun pomeriggio dal meteo varia-bilissimo (dal sole ai nuvoloniin un attimo), la città ha conta-to cinque feriti lievi, trasportatiin codice verde in ospedale. Inaggiunta, otto persone soccor-se a Linate per malori dovuti al-

le turbolenze. Un solo codicegiallo, ma per problemi cardio-logici preesistenti. L’altro aero-porto cittadino ha vissuto guaipiù seri: nel primo pomeriggioè arrivata una bomba d’acquacon fulmini e vento al puntoche in un’ora appena sono ca-duti cento millimetri di pioggiae 1.900 fulmini in un raggio di20 chilometri. La strada statale336 si è allagata e per 45 minutisulle piste né decolli né atter-raggi. È pure venuto giù un con-trosoffitto davanti alla zona ar-

rivi e, per fortuna, nessun si èferito visto che l’area era giàstata evacuata alle prime infil-trazioni d’acqua. Nonostante lapreoccupazione, finora ha rettosenza grossi disagi l’aereaExpo: di fronte alla pioggia e al-le folate di vento, tecnici e vo-lontari hanno presidiato padi-glioni e vetrate.

GIORNATA NERA Nel comples-so, si ricorderà una giornata ne-rissima per gli aeroporti del Pa-ese: mentre arrivava la notiziadei primi 5 indagati per l’incen-dio al Terminal 3 di nove giornifa, l’aeroporto di Fiumicino havissuto altre ore complicate perun guasto al radar del centro dicontrollo Enav di Ciampino. Ri-

tardi e voli bloccati, anche seper l’Ente nazionale di assisten-za l’anomalia tecnica, verifica-tasi intorno alle 13.30, sarebbedurata solo una decina di minu-ti. Alla fine, però, si sono som-mati ritardi di oltre un’ora, in particolare per i voli Alitalia di-retti a Milano Linate, Cagliari,Catania e Palermo, o quelli perStoccolma, Vienna e Lione. Ma,oltre alla Capitale, l’avaria hasparso disagi anche negli scalidel Centro-sud. Poi, in serata,Aeroporti di Roma ha fatto sa-pere che solo il 2,7% di aerei hasubìto ritardi a Fiumicino, masecondo il Codacons i passeg-geri hanno diritto a un congruorisarcimento. E Usb ha pure de-nunciato nuovi malori per leesalazioni tra i lavoratori delTerminal colpito dal rogo dellascorsa settimana.

cont.© RIPRODUZIONE RISERVATAUn albero caduto per il maltempo su un’auto in sosta a Milano ANSA

NOTIZIE TASCABILI

� Standard&Poor’s ha lasciato il rating sull’Italia a BBB-, un gradino sopra il livello «spazzatura», mantenendo le prospettive stabili sul merito del credito. «L’outlook è stabile — spiega l’agenzia — a riflettere le nostre attese che il governo continuerà a implementare riforme strutturali e fiscali ampie che potrebbero aumentare il potenziale di crescita».

LE STIME DI CRESCITA

Standard&Poor’sconferma il rating«L’Italia a BBB-»

� Alberghi, ristoranti, spiagge, taxi, bar, gelaterie: per un giorno, il 29 maggio, ospitalità gratuita a Riccione (Rimini). Un’idea nata per promuovere la località romagnola è stata condivisa dalle diverse associazioni di categoria e dai comitati cittadini. Riccioneday.it è pensato soprattutto per il turismo straniero: il 24-25 maggio, infatti, in Germania sarà festa.

PROMOZIONE TURISTICA

Follia a RiccioneIl 29 maggiosarà tutto gratis

� Nozze storiche ieri in Lussemburgo: con una cerimonia molto sobria, il primo ministro Xavier Bettel ha sposato un 36enne architetto belga, Gauthier Destenay, più giovane di lui di 6 anni e con il quale conviveva da tempo. Il “sì” è stato celebrato da Lydie Polfer, sindaco della capitale del Granducato: presenti solo parenti e amici, bandita la stampa. Il 42enne premier aveva dichiarato lo scorso agosto l’intenzione di sposarsi con il compagno: in Lussemburgo i matrimoni fra omosessuali sono legali da gennaio. Cinque anni fa l’allora premier islandese Jóhanna Sigurðardóttir era diventata il primo leader mondiale sposata ad un partner dello stesso sesso, Jónína Leósdóttir, autrice e sceneggiatrice di 12 anni più giovane.

MATRIMONIO GAY NEL GRANDUCATO

Il premier Xavier Bettel, 42 anni, a destra e Gauthier Destenay AFP

Lussemburgo, nozze storiche:il premier sposa un architetto

� Il momento della resa dei conti tra Silvio Berlusconi e Raffaele Fitto è arrivato. E non poteva che essere in Puglia (terra dove i due hanno scelto di sostenere due diversi candidati). Giocando con il nome del movimento di Fitto «Oltre», l’ex premier lo ha attaccato da Lecce e lo ha di fatto messo fuori da Forza Italia, durante il comizio a sostegno di Adriana Poli Bortone:«C’è qualcuno che pensa

di essere andato oltre, per me è andato fuori». Intanto, sul fronte opposto Matteo Renzi chiude il discorso sugli “impresentabili” in Campania: «Il Pd non ha candidati impresentabili alle regionali, anche in Campania. Sono pronto alla prova del nove e allo scanner».

DUELLO IN FORZA ITALIA

Lecce, Berlusconiattacca Fitto:«È andato fuori»

Silvio Berlusconi, ieri a Lecce

Altri MondiR

BARACK OBAMAPRESIDENTE DEGLI STATI UNITI

IIL BLUES HA PERSO IL SUO RE E L’AMERICA HA

PERSO UNA LEGGENDA NESSUNO HA LAVORATO

PIÙ DURAMENTE DI LUI

56 SABATO 16 MAGGIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT