La Gazzetta dello Sport (04-18-2015)

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 sabato 18 aprile 2015 anno 119 - numero 91 euro 1,90 14 9 771120 506000 50 4 1 8> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano CREMONESI, FALSAPERLA, PERNA, ZAMAGNI DA PAG. 32 A PAG. 35 BAHRAIN E ARGENTINA F.1: Vettel e Kimi guai e show Moto: Ducati ok Vale in difficoltà 32 CRIVELLI A PAGINA 40 FED CUP DI TENNIS Mossa Barazzutti: subito la Giorgi contro Serena 40 De Laurentiis molto soddisfatto: «Visti i risultati oggi andranno in ritiro anche De Sica e Er Cipolla» IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI w DA NON PERDERE 1 Veltroni va in regia «Io, Totti, la Juve, Pioli Ecco il mio calcio» BOTTAZZO A PAGINA 10 Golden State, Cleveland Via ai play off Nba: istruzioni per gli Usa LOPES PEGNA, ORIANI A PAGINA 39 Nuoto, super Paltrinieri Miglior tempo mondiale della stagione sui 1500 ARCOBELLI A PAGINA 45 2 3 L’INTERVENTO di Arrigo Sacchi 23 ITALIANE D’EUROPA IL TRIS E’ POSSIBILE I quarti di Champions hanno visto un sontuoso Barcellona annichilire l’incerto Psg. L’aggressivo Porto mettere sotto lo sbandato Bayern. Il Real pareggiare con l’ostico Atletico. Una pragmatica Juve vincere con il veloce Monaco. L’ANALISI di Andrea Schianchi 23 PRIMA VS SECONDA VIETATO DISTRARSI Questa sera scopriremo se la distanza tra l’uomo e il mito è davvero incolmabile o se, invece, le aquile possono fissare con lo sguardo il sole senza restarne accecate. La Lazio di Pioli di fronte a Sua Maestà la Juve IL COMMENTO di Nicola Cecere 23 DESTINO BENITEZ VINCERE E LASCIARE Che bello il Napoli europeo, che «masto» di coppe quel Benitez... Eh sì, dopo la notte da leoni vissuta nella tana dei lupi tedeschi, praticamente spolpati, non ci si può esimere dai complimenti. Calorosi, sinceri. Eder, Eto’o, Muriel e Okaka: la Samp cala i quattro assi PROGRAMMA & CLASSIFICA 31 a GIORNATA JUVENTUS 70 LAZIO 58 ROMA 57 NAPOLI 50 FIORENTINA 49 SAMPDORIA 49 GENOA 44 TORINO 43 MILAN 42 INTER 41 PALERMO 38 SASSUOLO 35 CHIEVO 35 UDINESE 34 EMPOLI 33 VERONA 33 ATALANTA 29 CESENA 22 CAGLIARI 21 PARMA (-7) 12 OGGI SAMPDORIA-CESENA (1-1) ORE 18 JUVENTUS-LAZIO (3-0) ORE 20.45 DOMANI ORE 15 SASSUOLO-TORINO (1-0) ORE 12.30 CHIEVO-UDINESE (1-1) EMPOLI-PARMA (2-0) PALERMO-GENOA (1-1) ROMA-ATALANTA (2-1) CAGLIARI-NAPOLI (3-3) ORE 18 INTER-MILAN (1-1) ORE 20.45 LUNEDÌ FIORENTINA-VERONA (2-1) ORE 20.45 L’ANTICIPO DELLE ORE 20.45 CARLITOS-ANDERSON, ALLO STADIUM DUELLO AL VERTICE SCACCO ALLA REGINA: LA LAZIO CI PROVA BERARDINO, CIERI, FROSIO ALLE PAGINE 6-7 GRAZIANO, LAUDISA, DI MARCO A PAGINA 8 CAVANI-DYBALA JUVE SCEGLI O RADDOPPI? L'ARTICOLO A PAGINA 23 L'ARTICOLO A PAGINA 23 L'ARTICOLO A PAGINA 23 L’uruguaiano apre ai bianconeri. Intanto il presidente del Boca dice: «Tevez è più vicino». Se va via, parte anche l'assalto alla punta del Palermo. Zamparini: «Offerti 32 milioni, pochi» Obiettivo Witsel in caso di addio di Pogba Domani sera la sfida a 13 giorni dalla rassegna mondiale dedicata all’alimentazione L’a.d. Sala: «Questa città attira l’Oriente. E da tifoso dico che vincono i nerazzurri» Inter e Milan, fame di punti Shaqiri e Honda, voglia di gol BOCCI, BREGA, OLIVERO, VERNAZZA ALLE PAGINE 2-3-5 Derby E po CATAPANO, IARIA, LONGO, VELLUZZI ALLE PAGINE 14-15 IRRUZIONE ULTRA’ NEL RITIRO DEL CAGLIARI VOLANO GLI SCHIAFFI Giocatori aggrediti ma la società minimizza: «Non c’è stata violenza». Tommasi, il presidente Aic: «Stop alle gogne sotto le curve»

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Page 1: La Gazzetta dello Sport (04-18-2015)

www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 sabato 18 aprile 2015 anno 119 - numero 91 euro 1,90

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CREMONESI, FALSAPERLA, PERNA, ZAMAGNI DA PAG. 32 A PAG. 35

BAHRAIN E ARGENTINAF.1: Vettel e Kimi

guai e showMoto: Ducati okVale in difficoltà

32

CRIVELLI A PAGINA 40

FED CUP DI TENNISMossa Barazzutti:

subito la Giorgicontro Serena

40

De Laurentiis molto soddisfatto: «Visti i risultati

oggi andranno in ritiro anche

De Sica e Er Cipolla»

IL ROMPIPALLONEdi GENE GNOCCHI

w

DA NONPERDERE

1 Veltroni va in regia«Io, Totti, la Juve, PioliEcco il mio calcio»BOTTAZZO A PAGINA 10

Golden State, ClevelandVia ai play off Nba:istruzioni per gli UsaLOPES PEGNA, ORIANI A PAGINA 39

Nuoto, super PaltrinieriMiglior tempo mondialedella stagione sui 1500ARCOBELLI A PAGINA 45

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L’INTERVENTOdi Arrigo Sacchi

23

ITALIANE D’EUROPAIL TRIS E’ POSSIBILE

I quarti di Champions hanno visto un sontuoso Barcellona annichilire l’incerto Psg. L’aggressivo Porto mettere sotto lo sbandato Bayern. Il Real pareggiare con l’ostico Atletico. Una pragmatica Juve vincere con il veloce Monaco.

L’ANALISIdi Andrea Schianchi

23

PRIMA VS SECONDA VIETATO DISTRARSI

Questa sera scopriremo se la distanza tra l’uomo e il mito è davvero incolmabile o se, invece, le aquile possono fissare con lo sguardo il sole senza restarne accecate. La Lazio di Pioli di fronte a Sua Maestà la Juve

IL COMMENTOdi Nicola Cecere

23

DESTINO BENITEZVINCERE E LASCIARE

Che bello il Napoli europeo, che «masto» di coppe quel Benitez... Eh sì, dopo la notte da leoni vissuta nella tana dei lupi tedeschi, praticamente spolpati, non ci si può esimere dai complimenti. Calorosi, sinceri.

Eder, Eto’o, Muriele Okaka: la Sampcala i quattro assi

PROGRAMMA & CLASSIFICA31a GIORNATA

JUVENTUS 70LAZIO 58ROMA 57NAPOLI 50FIORENTINA 49SAMPDORIA 49GENOA 44TORINO 43MILAN 42INTER 41

PALERMO 38SASSUOLO 35CHIEVO 35UDINESE 34EMPOLI 33VERONA 33ATALANTA 29CESENA 22CAGLIARI 21PARMA (-7) 12

OGGISAMPDORIA-CESENA (1-1) ORE 18JUVENTUS-LAZIO (3-0) ORE 20.45DOMANI ORE 15SASSUOLO-TORINO (1-0) ORE 12.30CHIEVO-UDINESE (1-1)EMPOLI-PARMA (2-0)PALERMO-GENOA (1-1)ROMA-ATALANTA (2-1)CAGLIARI-NAPOLI (3-3) ORE 18INTER-MILAN (1-1) ORE 20.45LUNEDÌFIORENTINA-VERONA (2-1) ORE 20.45

L’ANTICIPO DELLE ORE 20.45 CARLITOS-ANDERSON, ALLO STADIUM DUELLO AL VERTICE

SCACCO ALLA REGINA: LA LAZIO CI PROVABERARDINO, CIERI, FROSIO ALLE PAGINE 6-7

GRAZIANO, LAUDISA, DI MARCOA PAGINA 8

CAVANI-DYBALAJUVE SCEGLIO RADDOPPI?L'ARTICOLO A PAGINA 23

L'ARTICOLO A PAGINA 23

L'ARTICOLO A PAGINA 23

L’uruguaiano apre ai bianconeri. Intanto il presidente del Boca

dice: «Tevez è più vicino». Se va via, parte

anche l'assalto alla punta del Palermo. Zamparini: «Offerti 32 milioni, pochi»

Obiettivo Witsel in casodi addio di Pogba

Domani sera la sfida a 13 giorni dalla rassegna mondiale dedicata all’alimentazioneL’a.d. Sala: «Questa città attira l’Oriente. E da tifoso dico che vincono i nerazzurri»

Inter e Milan, fame di puntiShaqiri e Honda, voglia di golBOCCI, BREGA, OLIVERO, VERNAZZA ALLE PAGINE 2-3-5

Derby E po

CATAPANO, IARIA, LONGO, VELLUZZI ALLE PAGINE 14-15

IRRUZIONEULTRA’ NEL RITIRODEL CAGLIARIVOLANO GLI SCHIAFFI

Giocatori aggrediti ma la società minimizza: «Non c’è stata violenza». Tommasi, il presidente Aic: «Stopalle gogne sotto le curve»

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IL DERBY A TAVOLA di SEBASTIANO VERNAZZA@GazzaVernazza

AMilano sta per cominciare l’Expo. I lavorisono in ritardo, ma il primo maggio si terràlo stesso l’inaugurazione, la data è quella.

Su Milano incombe uno dei derby più tristi dellastoria calcistica della città, Inter e Milan sono in­truppate a centroclassifica. Il tema dell’Expo è ilcibo: «Nutrire il pianeta, energia per la vita». Lamanifestazione sarà suddivisa in padiglioni e cisiamo divertiti a replicarne lo schema per il der­by. Ecco che cosa offre il Padiglione Inter­Milan.

PADIGLIONE ARGENTINAPiatto forte l’asado, che sarebbe la carne alla bra­ce. Carne rossa di alta qualità. Addetti alla grigliaMauro Icardi e Rodrigo Palacio. Il primo è vice­capocannoniere con 16 gol, pur nell’economia diuna stagione sbagliata (per la squadra). Il secon­do coniuga il gusto per l’assist e la capacità di se­gnare, i report gli accreditano la creazione di 43occasioni. All’Inter il Padiglione Argentina non è

più affollato come una volta, quando c’erano Za­netti, Cambiasso, Samuel e altri, ma l’asado restadominante, alla Pinetina di Appiano.

PADIGLIONE OLANDAPiatto forte i formaggi. Se l’Inter ha un’anima ar­gentina, lo spirito del Milan rimane olandese.Non sono più gli anni del trio formato Gullit, VanBasten e Rijkaard, oggi il tifoso deve accontentar­si del duo De Jong­Van Ginkel. Dove sarebbe ilMilan senza i 156 palloni recuperati da De Jong osenza i suoi 175 lanci? De Jong non è Rijkaard,ma il suo lavoro ha evitato che la squadra precipi­tasse ancor di più. Van Ginkel non è Van Basten,

ma le ultime prestazioni lo hanno rivalutato: nonè così scarso come sembrava, anzi. De Jong è unformaggio a pasta dura, Van Ginkel per ora sem­bra cremoso (ma si farà).

PADIGLIONE BRASILEPiatto forte la feijoada, la fagiolata con carni, frat­taglie e riso. Non sono più i tempi di Ronaldo,oggi la brasilianità è rappresentata da Jonathan,Dodò, Felipe, Juan Jesus e Hernanes: una discre­ta fagiolata, ma senza offesa per nessuno i cinquetutti assieme non fanno il Fenomeno. Nel derbygiocheranno Juan Jesus ed Hernanes: né l’uno nél’altro hanno finora lasciato grandi segni. All’In­

ter non ci sono più i brasiliani di una volta?

PADIGLIONE SPAGNAPiatto forte il jamon serrano, prosciutto a lungastagionatura. Il Milan con gli spagnoli ha peròavuto spesso le fette di prosciutto sugli occhi. Jo­sé Mari, Javi Moreno, Didac Vilà, Adrià CarmonaPerez, Bojan Krkic e Fernando Torres: chi salvere­ste tra questi spagnoli che sono stati rossoneri? Aquesto giro però uno spagnolo è stato azzeccatoin pieno: Diego Lopez è un signor portiere. E inpanchina siede il giovane Suso, protagonista diun incoraggiante spezzone contro la Samp. Nontutti gli spagnoli vengono per nuocere?

PADIGLIONE SLAVOPiatto forte il gulasch, nelle sue varie declinazioninazionali, come il Ciganski gulaš in Serbia e inCroazia. All’Inter giocano Handanovic e Khrin(sloveni), Vidic e Kuzmanovic(serbi), Brozovic eKovacic (croati). Un gulasch di slavi, ma domanipartiranno titolari soltanto Handanovic e Vidic. Ilprimo è un noto pararigori, nella stagione in cor­so ne ha disinnescati sette su otto. Il secondo pareun lontano parente del difensore ammirato al

L’EVENTO DEDICATO AL CIBO

Fame di gol all’Ex po-derby

COME NUTRIRE INTER-MILANASADO OPPURE FOIE GRAS?

L’EXPO COME IL DERBY: ANCHE QUI LAVORI IN RITARDO MA TANTI SAPORI. MEGLIO

I FORMAGGI DE JONG-VAN GINKEL O IL GULASCH SLAVO DEL MANCIO? TRA POLI E RANOCCHIA

GLI SPAGHETTI SFAMERANNO MILANO?

PADIGLIONE ARGENTINAPADIGLIONE BRASILEPADIGLIONE SLAVO

PADIGLIONE OLANDA PADIGLIONE SPAGNAPADIGLIONE FRANCIA

BARANZATE

CASTELLAZZO

BOLLATE

MILANO

PERO

RHO

TangenzialeOvest

DA GENOVA BOLOGNA

DA TORINO

DA VARESEE COMO

DA BERGAMO

LINATE

DA VARESE/COMO /MALPENSA

A8

A8

A4A4

A4A4

CimiteroMaggiore

A50A50

SP233SP233

SS33SS33

EXPO

SANSIRO

FIERA

Tang.Est

Tang.Ovest

MILANO

A4A4

A4A4

A7A7 A1A1

A8A8

A50A50 A51A51Tang.Est

Tang.Ovest

MILANOA4A4

A4A4

A7A7 A1A1

A8A8

A51A51A50A50

1km

EXPO MILANO 2015 è l’Esposizione Universale che si terrà nell’area predisposta a Rho dal primo maggio al 31 o�obre: sarà il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione.Oltre 20 milioni di visitatori a�esi, con 140 paesie organizzazioni internazionali coinvolti.Spazi dedicati alle tecnologie usate per tentare di sfamare il pianeta, ma anche ai pasti preparati dai più grandi chef del mondo

PADIGLIONE ITALIA

HANDANOVIC

JUAN JESUS

VIDIC

RANOCCHIA

D’AMBROSIO

GNOUKOURI

MEDEL SHAQIRI

HERNANES

ICARDI

PALACIO

DIEGO LOPEZ

ABATE

PALETTA

MEXES

ANTONELLI

POLI

DE JONG

VAN GINKEL

HONDA

MENEZ

BONAVENTURA

dati stagionalisulla Serie A2014-15

RobertoMancini,50 anni

FilippoInzaghi,41 anni

ITALIANI

STRANIERI

% di minuti giocati da italiani in stagione

INTERMILAN

16,6%italiani

45,3%italiani

83,4% stranieri 54,7% stranieri

TIRI IN PORTACONCESSI

solo qua�rosquadre ne hanno

concessimeno dell’Inter

Handanovice Vidic

111

% INSUFFICIENZE

solo Vidic nell’Interha una percentuale

più alta

Juan Jesus

Hernanes

52%

35%

TIRI IN PORTA

primo e secondonell’Inter

Icardi

Palacio

30

19

VOTOPIÙ ALTO

E PIÙ BASSO

*il massimoe il minimo

nella stagionedi tu�o il Milan

PALLONIINTERCETTATI

solo cinquegiocatori in A hanno un dato

superioreVan Ginkel

De Jong

GOL CONCESSIDA FUORI AREA

nessun portieretitolare in A

ne ha concessidi meno

Diego Lopez

2

Menez48*

Mexes3*7

13

77

dati

Primo pianoRMilano si accende

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3SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Fame di gol all’Ex po-derby

Manchester United. Mancini e Mihajlovic sonograndi amici, però il Mancio non sembra averemolto feeling con i giocatori slavi.

PADIGLIONE FRANCIAPiatto forte il foie gras, il fegato d’anatra o d’oca.Il fegato s’ingrossa ai tifosi milanisti quandoMexes dà fuori di matto o Menez non passa il pal­lone neppure per sbaglio (anche Rami è francesema di origini marocchine, per cui è probabile chesia cresciuto mangiando dell’altro). Dai francesial Milan puoi aspettarti di tutto, l’alfa e l’omega.Un conto era Papin, un altro Dugarry, un altroancora Desailly. Sono francesi e non sai mai comevanno presi. Menez l’«egoiste» è vice­Tevez con16 gol, ergo ha ragione lui a giocare uno controtutti.

PADIGLIONE ITALIAPiatto forte gli spaghetti con sughi vari. Una voltaquesto era il derby di Mazzola e Rivera, di Corsoe Prati,di Bergomi e Franco Baresi. Domani do­vrebbero essere in campo sei italiani: D’Ambrosioe Ranocchia nell’Inter, Abate, Antonelli, Poli eBonaventura nel Milan. Con rispetto parlando,niente a che vedere con gli italiani di cui sopra.L’Italia è diventata un contorno, non soltanto nelderby.

PADIGLIONCINO COSTA D’AVORIOPiatto forte il kedjenou, a base di pollo e verdure.Nell’Inter debutterà il diciottenne ivoriano Assa­ne Gnoukouri. È un padiglione piccolo, un padi­glioncino, ma a volte nei piccoli ristoranti si man­giano i piatti migliori. In ogni caso non abbiamoscelta: o mangiamo questa minestra (il derby) osaltiamo dalla finestra (meglio la prima).

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fIL MANAGER TIFOSOGIUSEPPE SALA

«La mia Milanoattira l’Oriente Calcio compreso»1L’a.d. di Expo 2015: «Il nostro fascino è forte per gli asiatici. E domani vince l’Inter per 2-1»

CONTENUTOPREMIUM

L’INTERVISTAdi ALESSANDRA BOCCI

C’ è da combattere,come in tutte legrandi partite. L’ul­

tima minaccia, dopo pati­menti assortiti e ritardi neilavori, è la psicosi da terro­rismo, black block eccetera.Ma Giuseppe Sala, il com­missario unico e ammini­stratore delegato di Expo2015, a pochi giorni dal­l’evento è tranquillo. Menotranquillo per le sorti dellasua Inter («Sono disperata­mente interista»), anche seè convinto che dal derby ar­riveranno tre punti.

Più facile aprire l’Expo o ve-dere l’Inter di nuovo in alto?«Sull’Expo mi sento sereno,anche riguardo agli ultimiallarmi: una visita all’Exponon è più insicura di quellaad altre realtà e luoghi affol­lati. La ricostruzione del­l’Inter invece sarà lunga e lodico pur credendo molto nellavoro di Mancini».

Il Milan e l’Inter in crisi pro-prio mentre Milano si mo-stra al mondo rappresenta-no un’occasione persa?«Potrebbe sembrare, eppu­re pensando ai paesi esposi­tori e ai visitatori attesi dicodi no. Sarà una Expo digrande interesse per gliasiatici: ci saranno più padi­glioni di paesi asiatici a Mi­lano di quanti ce ne sianostati a Shangai nella scorsaedizione, abbiamo vendutoun milione di biglietti in Ci­na, tantissimi anche in Co­rea, Giappone e tutto il SudEst asiatico».

Tifosi che potranno studiarele loro future squadre di rife-rimento?«Dico solo che il fascino diInter e Milan in Oriente èmolto sentito, e alla finel’Expo dell’Europa che siapre all’Asia arriva in unacittà nella quale una squa­dra di calcio è in mano a unmagnate indonesiano e l’al­tra interessa a investitori ci­nesi e thailandesi. Questacittà non può stare ferma,deve aprirsi al mondo. Lo

stesso vale per il calcio di Mila­no: il momento è critico, ma c’ètempo di riprendersi. E lo dicoda tifoso interista che tiene inufficio una maglia di Rumme­nigge ed è stato a Madrid nellasera della Champions».

Da quella sera sono passati 5 anni che sembrano un secolo...«I budget degli altri sono fuoridalla nostra portata in questomomento di crisi, ma non biso­gna fissarsi su questo. Il model­lo del mecenate che mette tantisoldi non è più quello vincente,neppure all’estero».

Con tutti i problemi che ci sonostati per le infrastrutture diExpo, le pare opportuno parla-re della costruzione di stadi nuovi a Milano?«Mi pare che lo stadio di pro­prietà sia una tendenza diffusaper dare valore e solidità alclub. La Juve è stata lungimi­rante, anche se ha agito in con­dizione favorevoli. Resta il fat­

to che il valore di un giocatorea bilancio è un dato labile, lostadio è un dato comprensibilea tutti. Al di là del fascino e delvalore affettivo di San Siro,non se ne può fare a meno».

Torniamo a Rho. Un derby all’in-terno dell’Expo?«Mi piace pensare ai due padi­glioni più grandi, quelli di Ger­mania e Giappone. Un con­fronto di culture, un derby veroe proprio. Ci saranno tanti pa­diglioni molto frequentati, macredo che Giappone e Germa­nia si contenderanno la palmadi padiglione più visitato».

A San Siro si giocherà mentre aRho si continuerà a lavorare.Come vivrà Milano il semestredi convivenza col mondo?«I milanesi sanno benissimoche la città non può rimanerechiusa in se stessa, che devemantenere un profilo interna­zionale. Il New York Times hamesso Milano al primo postofra i luoghi da visitare nel2015, non solo per l’Expo. Lagente vuole vedere una cittàche si rinnova e Milano ha que­sto spirito. D’altra parte, se­condo un sondaggio nove stu­denti universitari su dieci sonofavorevoli a Expo».

Per i giovani e le scuole avetepreparato molte iniziative. Co-me entra lo sport dentro l’Expodell’alimentazione?«Alimentazione bilanciatavuol dire benessere e il benes­sere è strettamente legato al­l’attività fisica. Abbiamo moltiambasciatori sportivi, da Ja­vier Zanetti a Buffon a FrancoBaresi. Per il 4 maggio Zanettiha organizzato una partita dibeneficenza con tanti campio­ni, e Demetrio Albertini, che èil coordinatore per le attivitàsportive, sta preparando un ca­lendario fitto di eventi. Atten­diamo milioni di studenti in vi­sita, lo sport unisce tutti».

Il derby invece divide la città: unsuo pronostico?«Dico Inter 2­1, gol di Herna­nes e Icardi».

E poi tutti uniti a tifare Expo...«Milano sa correre. Non è unacittà che può farsi sfuggire l’oc­casione giusta».

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GIUSEPPE SALACOMMISSARIO UNICO EXPO

LA CITTA’ DEVE APRIRSI AL MONDO, E VALE

ANCHE PER IL CALCIO: MOMENTO CRITICO, MA CI SI PUO’ RIPRENDERE

IL FUTURO DELL’EXPOE’ QUI, L’INTER AVRA’

BISOGNO DI TEMPOPER LA RICOSTRUZIONE. MA CONTO SU MANCINI

PADIGLIONE ARGENTINAPADIGLIONE BRASILEPADIGLIONE SLAVO

PADIGLIONE OLANDA PADIGLIONE SPAGNAPADIGLIONE FRANCIA

BARANZATE

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MILANO

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TangenzialeOvest

DA GENOVA BOLOGNA

DA TORINO

DA VARESEE COMO

DA BERGAMO

LINATE

DA VARESE/COMO /MALPENSA

A8

A8

A4A4

A4A4

CimiteroMaggiore

A50A50

SP233SP233

SS33SS33

EXPO

SANSIRO

FIERA

Tang.Est

Tang.Ovest

MILANO

A4A4

A4A4

A7A7 A1A1

A8A8

A50A50 A51A51Tang.Est

Tang.Ovest

MILANOA4A4

A4A4

A7A7 A1A1

A8A8

A51A51A50A50

1km

EXPO MILANO 2015 è l’Esposizione Universale che si terrà nell’area predisposta a Rho dal primo maggio al 31 o�obre: sarà il più grande evento mai realizzato sull’alimentazione e la nutrizione.Oltre 20 milioni di visitatori a�esi, con 140 paesie organizzazioni internazionali coinvolti.Spazi dedicati alle tecnologie usate per tentare di sfamare il pianeta, ma anche ai pasti preparati dai più grandi chef del mondo

PADIGLIONE ITALIA

HANDANOVIC

JUAN JESUS

VIDIC

RANOCCHIA

D’AMBROSIO

GNOUKOURI

MEDEL SHAQIRI

HERNANES

ICARDI

PALACIO

DIEGO LOPEZ

ABATE

PALETTA

MEXES

ANTONELLI

POLI

DE JONG

VAN GINKEL

HONDA

MENEZ

BONAVENTURA

dati stagionalisulla Serie A2014-15

RobertoMancini,50 anni

FilippoInzaghi,41 anni

ITALIANI

STRANIERI

% di minuti giocati da italiani in stagione

INTERMILAN

16,6%italiani

45,3%italiani

83,4% stranieri 54,7% stranieri

TIRI IN PORTACONCESSI

solo qua�rosquadre ne hanno

concessimeno dell’Inter

Handanovice Vidic

111

% INSUFFICIENZE

solo Vidic nell’Interha una percentuale

più alta

Juan Jesus

Hernanes

52%

35%

TIRI IN PORTA

primo e secondonell’Inter

Icardi

Palacio

30

19

VOTOPIÙ ALTO

E PIÙ BASSO

*il massimoe il minimo

nella stagionedi tu�o il Milan

PALLONIINTERCETTATI

solo cinquegiocatori in A hanno un dato

superioreVan Ginkel

De Jong

GOL CONCESSIDA FUORI AREA

nessun portieretitolare in A

ne ha concessidi meno

Diego Lopez

2

Menez48*

Mexes3*7

13

77

dati

E BUFFON PRESENTALA MAGLIA A TEMA Il mondo in una stanza, in senso lato: tanti padiglioni di tanti Paesi a Milano, tanti sponsor per l’evento legato all’alimentazione che porterà in Italia milioni di persone nei prossimi mesi. Una delle partnership dell’Expo riguarda la Fiat Chrysler Auto e quindi la Juventus, che da oggi, in occasione di Juve-Lazio, e per tre partite (dopo Lazio, Torino e Fiorentina) sostituirà lo sponsor abituale sulla maglia (Jeep) con il logo della manifestazione che si aprirà a Milano il primo maggio.

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4 SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Page 5: La Gazzetta dello Sport (04-18-2015)

5SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

FANTASIA ROSSONERA

Milan, rilanciasamurai HondaPippo gli chiedecorsa e reti1Keisuke recupera e Inzaghi lo vuole come a inizio anno: spunti da trequartista, corsa da mediano. Ma anche Suso è pronto

FANTASIA NERAZZURRA

Inter, salvail soldato Shaq«Qui devo farela differenza»1Lo svizzero è in fase calante e ammette:«Mancini da me si aspetta tanto ma da solonessuno ce la fa, ho bisogno dei compagni»

Xherdan Shaqiri, 23 anni, è arrivato a gennaio dal Bayern Monaco KOMUNICARE

vrà portare l’esplosività e lasorpresa. Questo si attende dalui il Mancio. I gol finora sonostati tre, uno per ciascuna com­petizione. Ma iniziano a per­dersi nel tempo. L’ultimo, in or­dine cronologico, risale al 19febbraio. Trasferta di Glasgow,Celtic Park ammutolito perqualche minuto. L’impresa fuquesta, non tanto segnare. Do­mani saranno trascorsi duemesi. Bisognerebbe tornareancora più indietro se si con­tasse invece dall’unico gol alMeazza, il 21 gennaio contro laSampdoria in Coppa Italia. Ilgol può anche non essere l’as­sillo dello svizzero. Ciò che lodeve guidare è una sorta di pe­ricolosità continua, perpetua.In questa squadra deve esserelui a scoccare la scintilla.

AMBIENTAMENTO «Qui il cal­cio è diverso rispetto alla Bun­desliga – ammette lo svizzeroche a Verona è rimasto in pan­ca tutta la gara –, ma non hoavuto problemi ad ambientar­mi. Certo non è stata la migliorstagione della storia interista,ma contiamo l’anno prossimodi tornare a giocare per il titoloe per rientrare in Champions, ilnaturale habitat del club». Eper ricostruire quell’habitatservono pazienza e anche ag­giustamenti. Intanto però c’èun uno­due da sballo, prima ilderby e poi la Roma. Tutto incasa. L’ambiente giusto perShaq che in un teatro comequello di San Siro potrà accen­dersi. «Ho capito in questi mesicosa significhi il derby di Mila­no per questo club ­ ha ammes­so lo svizzero che si avvicina alprimo confronto cittadino del­la sua carriera ­. La tensione stasalendo, è una sensazione bel­lissima. Ci sarà una grande at­mosfera al Meazza, vogliamoregalare i tre punti ai tifosi». Fuori dalla Pinetina, nonostan­te la pioggia, qualche tifoso haatteso i giocatori al terminedell’allenamento mattutino.Cresce la tensione, Xherdan.Tutto vero. E la scintilla la puòscoccare proprio lui.

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Matteo BregaINVIATO AD APPIANO GENTILE (CO)

L’ allenatore che lo hamandato in campo 100volte dice di lui: «È un

vero giocatore da strada, viveper divertirsi in campo». Thor­sten Fink ha avuto XherdanShaqiri al Basilea dal 2009 al2012. Ne ha apprezzato il ta­lento, l’esplosività e la voglia distupire. La stessa che ha colpi­to Roberto Mancini, che lo havoluto all’Inter nel gennaioscorso. Da lui il tecnico di Jesisi aspetta tantissimo. Più diquello che ha dato finora. «So

che lui si aspetta che io facciala differenza – ha ammessoShaqiri ieri ­, sono in un topclub e sono venuto qui per que­sto motivo. Ma un giocatore dasolo non può fare la differenza,ha sempre bisogno dei compa­gni». Responsabilità presa,non schivata. Sia chiaro. Soloche con queste parole vuolecoinvolgere tutto il gruppo nel­l’intento di rianimare il finaledi stagione.

LA SCOSSA Chiaro però cheShaqiri è chiamato a dare lascossa domani sera. In un Me­azza vestito elegante (oltre 70mila i presenti), Xherdan do­

15 le presenze dello svizzero con la squadra di Mancini. Da gennaio ha giocato 10 volte in campionato, 2 in Coppa Italia e 3 in Europa League

3 i gol stagionali di Shaqiri con la maglia dell’Inter: uno in campionato (all’Atalanta), uno in Coppa Italia (alla Sampdoria) e uno in Europa League (al Celtic)

Keisuke Honda, 28 anni, al Milan da gennaio dell’anno scorso GETTY

Di conseguenza i giocatori piùbravi hanno la responsabilità ditrascinare il gruppo verso ilsuccesso del club. Magari inGiappone è scontato. Da questaparte del mondo, invece, non loè affatto. Honda è un professio­nista serio e scrupoloso. Ha la­vorato tantissimo per recupe­rare dall’infortunio alla cavi­glia che l’aveva bloccato alla vi­gilia della trasferta di Palermo.La scorsa settimana ha vissutopraticamente a Milanello perrendersi disponibile per la garacon la Sampdoria, ma sabatomattina è stato costretto a ri­nunciare. E ha lasciato Milanel­lo con un’espressione molto tri­ste sul viso. Domani sera, inve­ce, ci sarà: adesso sta bene, si èallenato, è pronto per riprende­re il suo posto sulla fascia.

SENSO TATTICO Senza di lui hagiocato due volte Cerci: bene aPalermo, male con la Sampdo­ria. Alessio non ha chance diessere titolare nel derby. Qual­che possibilità ce l’ha Suso, cheè piaciuto nella parte finaledella partita con la Sampdoriae che a Milanello sta conqui­stando allenatore e compagniperché ha dei colpi particolari,come ha dimostrato il palo col­pito contro i blucerchiati. MaInzaghi non rinuncia mai vo­lentieri a Honda e il senso tatti­co del giapponese è superiore aquello dello spagnolo, che tral’altro resta una preziosa cartaper il finale di gara. Prima del­l’ultimo allenamento di oggi, quindi, Keisuke è favorito. A luiil tecnico chiede copertura sul­la fascia, apertura degli spaziper le discese di Abate (unadelle chiavi tattiche del buoninizio di stagione dei rossone­ri), movimenti dall’esterno ver­so il centro per tirare e un po’ difantasia per vivacizzare la ma­novra. Honda sa già tutto: conlui non c’è nemmeno bisognodi parlare molto. In allenamen­to manda ogni cosa a memoria,in partita segue il copione epoi, quando è il caso, seguel’istinto e improvvisa. Perchésorprendere lo diverte.

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G.B. OliveroINVIATO A MILANELLO (VA)

S orprendere, da sem­pre, lo diverte molto.Dentro e fuori dal

campo Keisuke Honda è unuomo che ama stupire. Ungiapponese con i capellibiondi, per esempio, nonpassa inosservato. Un cal­ciatore che arriva nello spo­gliatoio in giacca e cravattasi fa notare. Un trequartistache corre come un medianoè una bella eccezione. Un ra­gazzo che si chiama Hondama accelera poco strappa un

sorriso. Keisuke è un mondo aparte, una sorpresa continua:non è mai stato un goleador,però nelle prime sette giornatedi questo campionato aveva se­gnato sei volte. E quando tuttihanno cominciato ad attenderei suoi gol, ha improvvisamentesmesso di farli: non esulta dal19 ottobre, Verona­Milan. Po­che certezze, insomma. So­stanzialmente due: i compagnigli vogliono bene e Inzaghi nonfarebbe mai a meno di lui.

UOMO SQUADRA Il motivo è lostesso: Keisuke è generoso. E’cresciuto con la sana idea che ilcalcio sia uno sport di squadra.

1.670 i minuti in campo per Keisuke. È il quarto giocatore più utilizzato da Inzaghi dopo Menez (2.450), Bonaventura (1.998) e De Jong (1.879)

1 gol ogni 92 minuti: è stata questa la straordinaria media di Honda nelle prime 7 giornate di campionato, nelle quali il giapponese ha realizzato 6 reti

Thohir e il tutto esauritoMancio avanti col 4-3-1-2 Fa scaldare Gnoukouri

Luca Taidelli

R oberto Mancini fa piùesperimenti di un chimi­co. Ieri ha provato difesa

a 3 e a 4, addirittura con Kova­cic a completare una medianacon Medel ed Hernanes. Il so­gno di... Inzaghi e del Milan,che vivono di ripartenze. Lasensazione è che sia molto piùprobabile vedere un 4­3­1­2«sensato» con Gnoukouri (fa­vorito su Obi) piuttosto cheuna linea a tre. Soluzione cheperaltro porterebbe alla «ru­morosa» esclusione di Shaqiri,già in panchina a Verona. Co­

me al solito, Mancini comun­que terrà tutti sulla corda sinoall’ultimo. Con sorpresa dietrol’angolo, tipo Kovacic mezzalaed Hernanes trequartista.

NUMERI DA DERBY La certezzaè che il colpo d’occhio di SanSiro sarà notevole. Oltre aThohir, in arrivo domattina eannunciato nell’hotel sede delritiro per caricare la squadra, cisaranno più di 71mila spettato­ri certi. Facile immaginare chetra online (inter.it) e bigliette­rie aperte dalle 13, si arriveràal tutto esaurito. Già raggiuntoin sala stampa, con 250 giorna­listi accreditati (di cui più di 50stranieri), 60 fotografi, 300operatori tra tecnici audio e vi­deo, 8 tv broadcaster estere più2 italiane, 15 tv non broadca­ster, 13 radio. Inter­Milan ver­rà trasmessa in quasi 200 pae­si. Tra i tifosi vip, il cestistaMetta World Peace.

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Destro ok, Pazzini speraMa Menez falso noveintriga di nuovo Inzaghi

MILANO

D alla palestra alla partitel­la nel giro di ventiquat­tr’ore. Inzaghi ritrova De­

stro e così avrà più opzioni perl’attacco. Ieri il centravanti hasvolto tutto l’allenamento col gruppo e quindi è recuperato. Aquesto punto Pippo dovrà deci­dere se affidarsi a lui al centrodell’attacco, oppure puntare suMenez affiancato da uno fraHonda e Suso (il giapponese èfavorito, Cerci parrebbe l’ulti­ma scelta) e da Bonaventura. Ecioè come sarebbe stato se De­stro avesse dato forfait. In real­

tà Menez («spero che segni lui»,gli ha augurato Shevchenko aMilan Channel) sembra essereancora il favorito per la magliada punta centrale. Diciamo cheper riuscire a partire titolare, Destro oggi dovrebbe dare unagrande dimostrazione di salute.In base alla sua presenza, cam­bieranno anche altre situazio­ni: con Mattia in campo Bona­ventura agirebbe da mezzala adiscapito di Poli, mentre conMenez al centro Jack gioche­rebbe esterno alto. Con Destrofuori, qualche chance in realtàce l’ha anche Pazzini: un modoper piazzare comunque unapunta centrale di ruolo e nonalterare gli equilibri delle ulti­me gare. Intanto la Sud, dopo leproteste delle ultime partite,suona la carica e invita tutti «arendere la curva una bolgia, in­dossando una maglietta/felpa/giacca rossa».

m.pas.© RIPRODUZIONE RISERVATAMattia Destro, 24 anni GETTY

Primo pianoRMilano si accende

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Alex Frosio@alexfrosio

Immaginateli seduti uno di fronte all’altro. Siguardano, si studiano, pensano veloce e avan­ti, dieci o venti mosse più in là. Max Allegri e

Stefano Pioli sono più gente di campo, prima gio­catori e ora allenatori. Ma hanno affinato l’arte della strategia. E allora sì, invece che affiancatilungo la linea delle panchine, immaginateli sedutiuno di fronte all’altro, come due giocatori di scac­chi. A questo punto, vale la prima regola per chivuole la supremazia sulla scacchiera: chi domina ilcentro ha le maggiori possibilità di successo. Lì lesoluzioni a disposizione dei due tecnici sono mol­teplici, ma le indicazioni portano a due medianecon tre uomini. La sfida in grande tra prima e se­conda, cioè il massimo che in questo momento puòesprimere la Serie A, come in una «riduzione» dagrande chef può diventare un tre contro tre a cen­trocampo.

I «RE» Il primo duello sarà tra i re del centrocam­po. Gente mondiale. Andrea Pirlo e Lucas Biglia.L’azzurro, impossibile dimenticarlo, è l’architettodella vittoria mondiale nel 2006 e la classe di allo­

ra è più o meno inalterata. L’argentino invece ci èandato solo vicino, alla coppa d’oro: c’era lui allaguida della Seleccion sconfitta in finale dalla Ger­mania. Entrambi play davanti alla difesa – i pas­saggi positivi in media a partita sono quasi uguali:67,87 per Pirlo, 63.38 per Biglia ­ ma con interpre­tazione diversa dovuta alle caratte­ristiche evidentemente differentidei due. Si leggono nelle cifre. An­drea, nato trequartista, ha guada­gnato in geometrie senza perdereinventiva: ha il piede per il lanciolungo (11,4 a partita, la media­ruo­lo è di 3,45...) e soprattutto per cre­are occasioni da gol, ben 2,2 a garadi media. Tradotto, Pirlo ti mette al­meno due volte davanti alla porta apartita, quando non provvede diret­tamente alla conclusione. Biglia èinvece il classico «volante» della scuola argentina: il 5 sulla maglianon è solo un numero, è il racconto di una tradizio­ne calcistica. Gioco corto, a cucire, e doppio com­pito: costruire e distruggere. Rispetto a Pirlo, infat­ti, resta sotto come lanci (lui ne fa 6,88 a partita),passaggi lungi positivi (4,08 contro 8,60) e occa­sioni create (1,42) ma ha numeri migliori quanto a

palloni recuperati (8,88 contro 6,73) e intercetti(2,46 a 1,60). Uguali i gol segnati: 3 a testa. Co­munque, entrambi sono nettamente al di sopradelle medie del ruolo. L’abbiamo detto, sono i redel centrocampo.

I «CAVALLI» A Roberto Pereyra eSenad Lulic tocca la parte dei caval­li. Pensateci: negli scacchi sono ipezzi che si muovono in modo me­no prevedibile, e che con due o tremosse possono coprire quasi tuttala scacchiera. In termini più calci­stici, saranno gli incursori di Juve eLazio, i guastatori delle linee avver­sarie. L’argentino, che nello scac­chiere di Allegri è diventato il tre­quartista di riferimento, ha nellatesta i movimenti da mezzala: agi­le, dribbling facile, capacità di let­tura nell’inserimento, precisione al

tiro (39% di conclusioni nello specchio, solo Pog­ba e Pirlo meglio di lui). Il suo «omologo» laziale èLulic, l’arma tattica di Pioli, in un ruolo che fun­ziona a prescindere dall’interprete (il bosniaco eParolo si alternano), perché costruito secondotempi di inserimento sempre ben precisi. E quelli,

Senad ce li ha innati. Il duello con Pereyra potreb­be essere ravvicinato, e Lulic nel caso sfrutterà laduttilità che gli permette anche di trasformarsi interzino. Se poi chiedete a un laziale, vi dirà che lovorrebbe sempre in campo: il gol alla Roma nellafinale­derby di Coppa Italia 2013 gli ha garantitogloria eterna.

GLI «ALFIERI» (AZZURRI) La battaglia di centro­campo si completa con una coppia di italiani. L’az­zurro Claudio Marchisio, ormai punto fermo dellaNazionale, e l’azzurrino Danilo Cataldi, protagoni­sta di una stagione di mostruosa crescita – anche dipersonalità – e prossimo all’Europeo Under 21 inRepubblica Ceca. Presente e magari futuro dell’Ita­lia. Perché Cataldi può aspirare a diventare l’eredein Nazionale del Principino bianconero. Marchisionella Juve ha affinato le doti di regia, sostituendoalla grande Pirlo. Nella Lazio, Biglia non ha le qua­lità per liberarsi dell’uomo se viene controllato davicino, e allora nel sistema ideato da Pioli è proprioCataldi il «play» di riserva: il giovane biancocelesteè infatti il giocatore che più spesso si avvicina al­l’argentino come alternativa alla costruzione. Nonsegna come Marchisio, ma ha tempo di crescere.La sfida alla capolista è una buona occasione.

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COSÌ IN CAMPO, ORE 20.45

PANCHINA:1 Berisha, 77 Strakosha, 2 Ciani,

17 Pereirinha, 23 Onazi, 24 Ledesma,10 Ederson, 87 Candreva, 14 B. Keita, 34 Perea

SQUALIFICATI: Cavanda , Novare�iDIFFIDATI: De Vrij, B. Keita, Klose, Onazi, Radu

INDISPONIBILI: De Vrij, F. Djordjevic, Gentile�i, Konko, Parolo, Radu

PANCHINA:30 Storari, 34 Rubinho, 17 De Ceglie,23 Vidal, 27 Sturaro, 20 Padoin, 39 Marrone,7 Pepe, 14 Llorente, 32 Matri, 11 ComanSQUALIFICATI: Ogbonna DIFFIDATI: Bonucci, De Ceglie, Lichtsteiner, Marchisio, Vidal, PereyraINDISPONIBILI: Pobga, Caceres, Romulo e Asamoah

22. MARCHETTI

1. BUFFON

JUVENTUS3-5-2

LAZIO4-3-3

TV Sky Sport 1 HD, Calcio 1 HDe Supercalcio HD; Premium Calcio HDINTERNET gazze�a.it

ARBITRO Rizzoli di BolognaGUARDALINEE Faverani-Meli

QUARTO UOMO CrispoADDIZIONALI Damato-Irrati

ALLENATORE: Allegri ALLENATORE: Pioli

15. BARZAGLI

19. BONUCCI

3. CHIELLINI 33. EVRA

10. TEVEZ

9. MORATA

8. MARCHISIO

21. PIRLO

37. PEREYRA

26. LICHTSTEINER

5. BRAAFHEID

33. MAURICIO

27. CANA

8. BASTA

19. LULIC

20. BIGLIA

32. CATALDI

6. S. MAURI

11. KLOSE

7. F. ANDERSON

GDS

CENTROCAMPISTI A CONFRONTO MARCHISIO

Totale in A quest’annoCATALDI

OCCASIONI CREATE

LANCI136

14

28PARTITE GIOCATE

11

34892

PALLE PERSE

PALLE RECUPERATE197

45

PIRLOMedia a partita

BIGLIA

OCCASIONI CREATE

VERTICALIZZAZIONI24,20

23,71

11,4LANCI

6,88

67,8763,38

PASSAGGI POSITIVI

ASSIST0,20

0,08

PEREYRA

Media a partita

LULIC

GOL

CROSS1,77

1,74

0,50DRIBBLING RIUSCITI

1,32

0,400,47

TIRI FUORI

TIRI IN PORTA0,250,42

37(1,32 media a partita)

2

2,20

13(1,18 media

a partita)

3

1,42

CENTIMETRI

Scacco al verticein tre mosse

Juve-Lazio, vince chi domina in mezzo

1L’attesa sfida tra prima e seconda si giocaanche a tavolino: la regia di Pirlo e Biglia, gli aiuti

di Marchisio e Cataldi, le incursioni di Pereyra e Lulic

QUI JUVE

Allegri, no al turnover Dubbio Pereyra-Vidale dentro tutti i titolariMirko GrazianoINVIATO A VINOVO (TORINO)

«S ì, Juve­Lazio è inevi­tabilmente uno scon­tro diretto — dice Al­

legri —, e credo che da qui allapartita con la Samp si decida lastagione». Coi blucerchiati sigioca l’1 o il 2 maggio, in mezzoaltre due gare di campionato

(derby e Fiorentina) e la sfida diMontecarlo. Max ha fretta dichiudere il discorso scudetto edi entrare nel G4 d’Europa:eventuali risultati che al netto della finale di Coppa Italia ren­derebbero il 2014­2015 un piat­to parecchio ricco. E allora que­sta sera turnover di fatto inesi­stente. Provato il 3­5­2: Buffonin porta; Barzagli, Bonucci eChiellini dietro; Lichtsteiner ed

Evra sulle fasce; Pirlo in regia;Pereyra e Marchisio interni; Te­vez e Morata di punta. A dire ilvero resta aperto il ballottaggioPereyra­Vidal, dubbio che verràrisolto solo nella rifinitura diquesta mattina. Pogba invece«È lontano dal rientro». Nonprima di metà maggio.

ORGOGLIO Allegri contro Pioli,tecnici accolti con scetticismo aTorino e a Roma, «ma non è unarivincita personale — gonfia ilpetto Max —, perché credo diaver già ottenuto qualche risul­tato in passato. Sorpreso da mestesso e dalla Juve? Per niente.Questa è una domanda per voi eper chi non credeva in noi...».

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QUI LAZIO

Pioli pronto a stupire«Non firmo per il pari»Mauri in, Candreva out?Nicola BerardinoROMA

S tefano Pioli va all’at­tacco. «Firmo per ilpareggio? No, perché

non fa parte della nostra mentalità». Tuttavia, il tec­nico biancoceleste non inse­gue miraggi. «La Juventusha un vantaggio troppo am­

pio per la prima posizione, an­che una nostra vittoria cambie­rebbe poco...». Ma la Lazio èpronta a riscattare la pesantesconfitta (3­0) della gara d’an­data. «Ci è servita da lezione.Però è passato un girone e lasquadra ora è più intelligente epiù matura. All’Olimpico, latroppa generosità ci fece per­dere lucidità. Ecco perché que­sta volta dovremmo essere

compatti per poter fare la no­stra partita».

REBUS Pioli si riaffida al 4­3­3.Ma con un ballottaggio in avan­ti fra Mauri, favorito, e Candre­va. Cambia la difesa. Squalifi­cati Cavanda e Novaretti. Infor­tunato De Vrij. Rientrano Bastae Mauricio. Spazio a Cana (ieria Losanna per testimoniare suSerbia­Albania). A metà cam­po, out Parolo, riecco Cataldititolare mentre torna Lulic, unasettimana fa utilizzato sullacorsia sinistra della difesa, do­ve oggi tocca a Braafheid. Tra ipali, Marchetti con la masche­rina protettiva dopo l’interven­to al setto nasale.

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I play sono due da Mondiale: uno l’ha vinto, l’altro l’ha solo sfiorato

C’è pure un duello «azzurro», anche se il baby laziale è solo un Under 21

LE CHIAVI

Serie ARStasera il big match

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7SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Quando con il Choloera sfida alla pariAnzi, da scudetto1A cavallo del Duemila, la Lazio passò a Torino tre volte: arrivarono una Supercoppa italiana e il titolo

Stefano CieriINVIATO A FORMELLO (ROMA)

C omunque vada sarà unsuccesso. Perché, dopo15 anni, la Lazio torna a

giocare una partita a Torinocontro la Juve da seconda dellaclasse. Potendo quindi guarda­re negli occhi la capolista bian­conera. In quello che Allegri de­finisce «uno scontro scudetto» ePioli etichetta «il confronto trala squadra più forte e quella piùin forma del campionato». Perla Lazio, inizialmente accredi­tata al massimo di un piazza­mento in Europa League, è giàun trionfo. Roba di cui si erapersa la memoria.

FORMIDABILI QUEGLI ANNIEppure ci fu un periodo in cuiper la squadra biancoceleste sfi­dare la Juve da pari a pari era lanorma. E in palio c’erano scu­detti e coppe. Erano gli anni(d’oro per la Lazio, di «consue­ti» trionfi per la Juve) a cavallodel 2000. Anni in cui per i bian­cocelesti era normale tornareda Torino con vittorie che anco­ra oggi vengono ricordate come

alcune delle perle più belle diuna formazione che pure vinsetanto. Vittorie che, al di là diquello che materialmente signi­ficarono, diedero alla squadraguidata da Eriksson la consape­volezza di essere diventatagrande. Accadde, appunto, travecchio e nuovo Millennio,quando la Lazio fu capace disbancare per tre volte di seguitoil Delle Alpi. Successi che porta­rono una Supercoppa il primo,uno scudetto (anche se non di­rettamente) il terzo, e l’inizio diuna serie record il secondo. Af­fermazioni, quindi, che sonoandate dritte negli annali delclub romano.

DA CONCEICAO A SIMEONE Ilprimo sgarro ai bianconeri arri­

va il 29 agosto del 1998. Al Del­le Alpi si assegna la Supercoppatra la Juve scudettata e la Lazioche, tre mesi prima, ha vinto laCoppa Italia, primo trofeo del­l’era Cragnotti. Juve favorita,anche perché gioca in casa, maa sorpresa vince la Lazio per2­1. Apre le marcature Nedved,Del Piero pareggia a pochi mi­nuti dal 90’, poi in pieno recu­pero è Sergio Conceicao a rega­lare ai biancocelesti il secondotrofeo di una serie che, in un pa­io d’anni, arriverà fino a sette.La Juve ci resta male, ma è nien­te in confronto a quello che ac­cadrà un anno e mezzo dopo. Il1° aprile del 2000 al Delle Alpila formazione bianconera, ca­polista, ospita una Lazio che in­segue a sei punti. Partita tesa edequilibrata. La risolve Simeonenel finale. I biancocelesti si por­tano a meno tre (e il Cholo logrida al mondo in una foto chefarà epoca) e operano l’allungodecisivo nella rimonta che liporterà al sorpasso­scudettodell’ultima giornata, con i bian­coneri che naufragano nel dilu­vio di Perugia. In mezzo a que­sti due acuti c’è quello solo ap­parentemente meno importan­

te del 6 dicembre ‘98. Dopo ilsuccesso in Supercoppa, la La­zio concede il bis in campionatograzie all’1­0 firmato Salas.

A CACCIA DEL RECORD È l’ini­zio della serie di vittorie conse­cutive che arriverà fino a nove eche oggi la formazione di Pioliha la possibilità di eguagliare.Un filotto che porta quella La­

zio a sfiorare lo scudetto e achiudere comunque al secondoposto. Piazzamento che occupaanche la Lazio odierna e che, semantenuto fino alla fine, equi­varrebbe ad uno scudetto. Sepotesse scegliere tra questo ri­sultato e la possibilità di avere ilsuo nome accanto a quello diEriksson come recordman divittorie, Pioli non avrebbe dub­

bi: il secondo posto finale valepiù di qualsiasi altra cosa. Mabattere la Juve nel suo stadio(l’ultima volta la Lazio ci è riu­scita nel 2002: 2­1 con doppiet­ta di Fiore) avrebbe una valoreunico. Non solo per il record.Ma soprattutto perché farebbecapire alla banda Pioli di esserediventata grande.

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RDopo più di 15 annii biancocelesti a casa della capolistapotendola guardarenegli occhi

L’AMARCORD A CASA DELLA SIGNORA

1 Simeone «dice» 3 dopo il gol vittoria al Delle Alpi dell’1-4-2000 LAPRESSE 2 Festa Lazio per la Supercoppa italiana vinta a Torino (2-1) il 29-8-98 REUTERS 3 L’1-0 di Salas in Juventus-Lazio del 6-12-98 LAPRESSE

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8 SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L’AVALLO Nella prossima stagione è possibile, in­somma, che il reparto offensivo juventino risulti ri­voluzionato. L’unico intoccabile è Morata, mentreper le altre caselle il condizionale è d’obbligo. Inogni caso Allegri ha dato l’assenso a un turnover chepotrebbe portare anche a un inedito quartetto: Ca­

vani­Morata­Dybala­Zaza. Sulcentravanti del Sassuolo ha mes­so gli occhi il Tottenham, ma laJuve può acquistarlo per 15 milio­ni. A breve è previsto un incontrotra i due club per definire la prati­ca, considerando che a Torinoviene dato in partenza Llorente. Ipresupposti appaiono positivi,nonostante siamo solo all’iniziodel cammino. Tanto per dirneuna: se su Cavani sorgessero in­toppi, occhio sempre al nome diFalcao, di ritorno al Monaco. Cosìcome non è mai stata tralasciatal’alternativa Van Persie. Anche luiè in uscita dallo United, e il prez­

zo è calato. Intanto, per la porta, Neto si guarda in­torno: il portiere della Fiorentina ha l’accordo coibianconeri, ma con Buffon convinto a puntare forteai Mondiali 2018 la concorrenza a Torino sarebbedura.(Ha collaborato Adriano Seu)

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viene naturale. Tuttavia contatti tra i due club non cisono ancora stati, visto che i francesi valutano l’uru­guaiano 55 milioni di euro (ora a bilancio a 48). Èimportante però che nei giorni scorsi il goleador diSalto abbia concordato con suo fratello­agente Fer­nando di dare priorità al dialogo con i bianconeri,nonostante il pressing di Manche­ster United e Atletico Madrid. Ov­viamente a Torino preferisconotenere separati i discorsi su Cava­ni e Pogba: anche per avere le ma­ni libere nell’eventuale venditadel francese senza contropartitetecniche. In ogni caso Marotta eParatici sanno bene che Cavanipuò arrivare insieme a Dybala so­lo se viene ceduto Pogba. Oppurela doppietta potrebbe rendersi ne­cessaria nel caso in cui l’Apachefacesse le valigie in estate.

LA JOYA Anche ieri Zamparini,presidente del Palermo, ha ribadi­to che Dybala va via solo per 40 milioni. All’orizzonteci sono sempre Inter, Roma, Psg, Chelsea e AtleticoMadrid, ma il dialogo tra i bianconeri e i rosanero pro­cede senza particolari intoppi. Marotta tiene in caldol’amico Zamparini, ma prima di chiudere vuol capirebene cosa accade sui fronti paralleli. L’attendismo bianconero, insomma, è figlio di una strategia chiara.

Mirko GrazianoINVIATO A VINOVO (TORINO)

L a Juve si muove su moltitavoli, e fra questi c’è an­che il capitolo centrocam­

pisti. Meglio portarsi avanti, ilfuturo di Pogba non è ancoradefinito e un’eventuale parten­za del gigante di Lagny­sur­Marne andrebbe arginata concolpi importanti e quindi nonsemplicissimi. La strategia suPogba è sempre la stessa: il ra­gazzo va via solo se è lui a chie­

derlo, e nell’eventualità Marot­ta inizierebbe a trattare dagli85 milioni in su. Gruzzolo chepermetterebbe agli uominimercato bianconeri di entrareda protagonisti nel mercatoche conta.

WITSEL O RAMIRES In mezzoal campo, Pogba a parte, la ba­se è già buonissima con i variVidal, Pirlo, Marchisio, Pe­reyra Sturaro e Asamoah. Dun­que, caccia alla ciliegina. E sultaccuino di Marotta e Paraticici sono due nomi in particola­

re: il belga Axel Witsel e il bra­siliano Ramires. Il primo è unamezzala compassata ma digran qualità e con un discretovizietto del gol. I bianconeri l’hanno messo nel mirino datempo, un vero e proprio spira­glio si è però aperto nelle ulti­me settimane. Lo Zenit devefare infatti i conti con un possi­bile disimpegno della Gaz­prom e starebbe pianificandoun paio di cessioni eccellenti:si parla di Hulk e appunto diWitsel, classe 1989, 42 presen­ze con la nazionale del Belgio econ un’esperienza pure in Por­togallo, tra le fila del Benfica.Nel 2012 lo Zenit di Spallettiversò l’intera clausola di re­scissione (40 milioni di euro)pur di portarlo in Russia. Oggisi può ragionare attorno ai 25

milioni, e i primi contatti sa­rebbero già stati avviati attra­verso intermediari. Parallela­mente viene sondata la pistaRamires: il brasiliano delChelsea resta il preferito in

corso Galileo Ferraris, va co­munque detto che da Londranon arrivano ancora apertureconcrete.

QUINDI VAZQUEZ... Se dovesse

davvero partire Pogba, i rinfor­zi riguarderebbero comunqueun po’ tutte le zone del campo.Altre due le priorità di Allegri:un trequartista puro e un di­fensore centrale in più. Dietrole punte piace molto il frescoazzurro Vazquez, giocatore dinotevole fantasia. C’è poi la ne­cessità di rinforzare il gruppodei centrali difensivi e di reclu­tare un marpione della difesa aquattro. Le attenzioni di Ma­rotta e Paratici sono rivolte inparticolare a Miranda, 31ennebrasiliano dell’Atletico Ma­drid. Affare possibile, ancheperché nel cuore della difesa diSimeone è arrivato il momentodi lanciare definitivamente il20enne uruguaiano Gimenezaccanto all’intoccabile Godin.

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NON SOLO PUNTE

E se parte anche Pogba l’obiettivo è Witsel1La Gazprom vuole disimpegnarsi dallo Zenit, che quindi cederebbe il centrocampista con il vizio del gol

Axel Witsel, 26 anni, col Belgio si fa largo fra due islandesi EPA

IL CONFRONTODYBALA (PALERMO)

CAVANI (PSG)GOL

13 8OCC. CREATE A PARTITA

1,55 0,39DRIBBLING A PARTITA

2,69 0,43TIRI A PARTITA

2,76 2,46SPONDE A PARTITA

4,21 3,07Paulo Dybala, 21enne argentino, è alla terza stagione con il Palermo GETTY IMAGES Edinson Cavani, 28enne uruguaiano, ex Palermo e Napoli, dal 2013 è al Psg AFP

La Juve tra Dybala e CavaniO magari prende tutti e due1L’uruguaiano del Psg apre alla Signora, la corte all’argentino del Palermo è sempre più serrata. Ma se parte Tevez, col quale il Boca sostiene di avere già un accordo, potrebbero arrivare entrambi

Mirko GrazianoCarlo Laudisa

L a Juve gioca su più tavoli la partita dei topplayer in attacco. Nelle ore in cui Edinson Cava­ni apre ai bianconeri, anche Paulo Dybala man­

da segnali confortanti al club campione d’Italia. Cosìsi delinea una clamorosa doppietta in una primaverachiaramente condizionata dal futuro di Carlitos Te­vez e Paul Pogba.

ANNUNCIO Proprio ieri ai microfoni di Tyc Sportsha parlato il presidente del Boca Daniel Angelici:«Siamo vicini a concretizzare il ritorno di Tevez,manca poco. Ma è anche vero che ha un contratto conla Juve. Lui sa che il Boca è pronto ad accoglierlo,quindi è necessario che risolva la questione con ibianconeri». Questa sortita del numero uno del Bocasegue l’iniziativa del suo rivale Mauricio Macri (an­che lui sulle tracce di Carlitos) nella campagna elet­torale in vista del redde rationem di dicembre. E que­sta sfida argentina dà corpo ai timori già emersi nellescorse settimane in corso Galileo Ferraris. Non a casoMarotta ha dato un mese di tempo all’Apache per prendere una decisione definitiva.

STRATEGIA Il club bianconero, si sa, ha da temposul tavolo la pratica­Pogba. Il Psg è tra i pretendentipiù agguerriti: ecco perché la candidatura di Cavani

COSÌ NEL 2015-16?BUFFON

LICHTSTEINER MIRANDA CHIELLINI

VAZQUEZ

DYBALA CAVANI

PIRLO(MARCHISIO)

VIDAL WITSEL(RAMIRES)

EVRA

GDS

PALERMO Da venditore qual è, per Maurizio Zamparini ogni occasione è buona per rinfocolare l’asta che riguarda Paulo Dybala. Dopo Juventus e Inter, ieri il presidente del Palermo ha ammesso l’interesse della Roma: «Sì, è vero, su Dybala c’è anche il club giallorosso – ha dichiarato a LaRoma24 –. Al momento non ha formulato un’offerta ufficiale, ma nei prossimi giorni incontrerò Sabatini e vedremo quello che succederà».Finora Zamparini aveva escluso contropartite tecniche: «40 milioni» è la richiesta.

Ieri, però, rivolgendosiindirettamente al d.s.della Roma, Zampariniha lanciato un segnaled’apertura: «Ci puòstare che nellatrattativa venga inseritoqualche giovane. DellaRoma mi piace FedericoViviani, ilcentrocampista chegioca a Latina. DanieleVerde? No, mi interessa

solo Viviani». Zamparini ha le idee chiare e la lingua sciolta, tanto da svelare la cifra offertagli dalla Juventus, la squadra che al momento ha mostrato il maggior interesse per il numero 9 del Palermo: «Confermo che la Juve mi ha offerto 32 milioni di euro, ma se non me ne danno 40, Dybala andrà a giocare all’estero, da dove mi sono già arrivate proposte molto interessanti. Il ragazzo preferirebbe rimanere in Italia, ma è chiaro che se gli danno più soldi accetterà altre soluzioni». Oltre ai 32 milioni, la Juve avrebbe offerto anche la seconda metà di Goldaniga e Lanini (entrambi in comproprietà col Palermo) e l’intero cartellino di Fiorillo. Sul futuro di Dybala, è intervenuto pure Iturbe: «Siamo amici e abbiamo lo stesso procuratore: giocare insieme alla Roma sarebbe il massimo».

Giovanni Di Marco

IL PRESIDENTE DEL PALERMO

Zamparini: «Per Paulo32 milioni non bastanoLo vuole pure la Roma»

Maurizio Zamparini ANSA

Serie ARMercato

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9SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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10 SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

fL’INTERVISTAWALTER VELTRONI«Juve, mi raccomando:non pensare al MonacoPioli fa giocare bene»1L’ex sindaco di Roma e tifoso bianconero: «La testa al ritornopotrebbe avvantaggiare la Lazio. Gli ultrà? Non si devono subire»

Tiziana BottazzoROMA

P alloni, magliette, posterdi giocatori. Non può pre­scindere dal calcio anche

il toccante docu­film di WalterVetroni «I bambini sanno», inuscita nei cinema il 23 aprile.«Non può essere altrimenti, ilcalcio fa parte della vita quoti­diana. Apre e chiude il film Ma­rius, un bimbo rom che non hamai visto il mare e indossa lamaglietta di Pirlo. Poi c’è Kevincui ho chiesto se crede in BabboNatale. Risponde di no, perchégli aveva mandato una letteri­na chiedendo la maglietta diTotti, gli aveva anche preparatolatte e biscotti per accoglierlo con tutti gli onori. Ma BabboNatale non si è presentato.Chiaro che poi la maglietta diTotti gliel’ho fatta avere, non soperò se ha riabilitato Babbo Na­tale…». All’interno di «I bambi­ni sanno» Walter Veltroni guar­da negli occhi i 39 bambini scelti tra 300 e li fa parlare confranchezza e spontaneità di

grandi temi: l’amore, Dio, la fa­miglia, l’omosessualità, la crisi.Temi difficili, impegnativi. E ilcalcio, con le sue violenze sem­pre in evidenza. «Il calcio – rac­conta l’ex sindaco di Roma,grande tifoso della Juventus –viene appunto sfiorato, imma­ginato, fa da contorno». Eppu­re è sempre un tema di grandeattualità. In questi giorni Romaè al centro dell’attenzione nonsolo per le sue squadre al verti­ce della classifica dietro la Ju­ve, ma anche per le intempe­ranze dei tifosi. Negli anni scor­si era il presidente Lotito alleprese con un tenace braccio diferro con la curva della Lazio,ora è Pallotta deciso a tenere ilpunto con gli ultrà, dopo il ter­ribile striscione in Curva Sudcontro la madre di Ciro Esposi­to. E il presidente della Romaha garantito «tolleranza zero».

Veltroni, Roma, di cui è stato an-che sindaco 7 per anni, la cono-sce bene. Qual è la sua impres-sione di quel che sta succeden-do nel calcio romano? «Tutte le squadre devono recu­

perare la loro autonomia. Biso­gna distinguere tra tifo e grup­po di pressione. Giusto facilita­re i tifosi, fondamentali per ilsostegno di una squadra, sba­gliato invece subire le intempe­ranze di alcuni. Un difetto mol­to italiano, di tutto il sistemacalcio: appena una squadravince tre partite, ecco che si in­neggia ai giocatori come degli

assoluti fuoriclasse, poi alleprime tre sconfitte diventanomiseramente degli emeriti im­becilli. Il calcio italiano è così:emotivo, bulimico».

All’estero invece?«Alex Ferguson che non avreb­be mai realizzato i suoi record,non sarebbe mai durato tanto.Una squadra è un progetto che

presuppone tempo, lavoro, altie bassi, obiettivi. Da noi invecesi pretende tutto e subito, un si­stema che impedisce di valoriz­zare i giovani».

Pensa che Roma sia una cittàpiù calda, passionale di altre?«Non credo che ci sia molta dif­ferenza tra la tifoseria di oggi equella dei tempi di Manfredo­nia. Così come la storia recenteci ha riportato scene forti di ti­foserie di squadre di altre città,con giocatori che si inchinanoalle curve o che si tolgono lamaglia a comando degli ultra.È proprio tutto il sistema chedovrebbe cambiare».

Oggi Juventus-Lazio, una sortadi derby per Walter Vetroni.«Da juventino dico: speriamobene. Partiamo comunque da12 punti di vantaggio a 8 parti­te dalla fine del campionato. Vagià bene così. Prevedo una bel­la partita, la Lazio gioca un bel­lissimo calcio, Pioli si è rivelatoun allenatore molto interessan­te. Di contro la Juve avrà forsela testa alla partita di ritornocon il Monaco in ChampionsLeague. Potrebbe quindi subirela Lazio. Ma questo non lo diròmai».

Torniamo in campo e parliamodi calcio giocato. Bello che Ro-ma stia vivendo questo derby ri-petuto, con Roma e Lazio che si contendono il secondo e terzoposto. Un fine campionato mol-to intrigante.«Molto positivo che da anni or­mai il baricentro del calcio ita­liano si sia spostato al Centro­Sud: Firenze, Roma, Napoli,Cagliari, Palermo. Il gap con lesquadre del Nord è ormai col­mato, il campionato ha un re­spiro molto più ampio e inte­ressante. Comunque, poi c’èsempre la Juventus che domi­na: ed è questo che conta».

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Walter Veltroni, 59 anni, è stato sindaco di Roma dal 2001 al 2008 IPP

Serie ARStasera il big match

AL CINEMA DAL 23 APRILEIl docu-film di Veltroni «I bambini sanno» si sviluppa attraverso gli occhi e i pensieri di 39 bambini (scelti tra 300) che parlano con spontaneità dei grandi temi della vita, dalla famiglia a Dio, dalla crisi all’amore. «Il calcio fa da contorno» spiega l’autore.

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13SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Roma alla prova del noveTotti e le altre vie del gol 1Garcia deciderà se rischiare Gervinho: in questo caso per la primavolta avrà tutti gli attaccanti. Iturbe: «Arriveremo davanti alla Lazio»

Andrea PuglieseROMA

T utto è legato a Gervinho edalla voglia che avrà RudiGarcia di rischiarlo. E

molto dipenderà dalla seduta dioggi, dove l’ivoriano potrebbetornare a disposizione del tec­nico francese. Nel caso, Garciaavrà per la prima volta tutta lasua batteria di attaccanti: 9 gio­catori, tre ipotetici tridenti, unaserie di soluzioni infinite. Par­tendo però da un assunto, il ri­torno di Francesco Totti al cen­tro dell’attacco della Roma.L’ultima sua partita fu il 16 mar­zo, Roma­Sampdoria, più di un

mese fa. Per superare l’Atalantae tornare alla vittoria Garcia ri­partirà proprio dal capitano.

LE SCELTE DI RUDI Accanto aTotti, però, il francese avrà unagamma infinita di soluzioni, po­tendo scegliere tra tutti gli altri8 attaccanti. Così Garcia dovràdecidere prima di tutto se gio­care con il tridente o con i tretrequartisti dietro la punta uni­ca (Totti, appunto). Allo statoattuale, più facile quest’ultimasoluzione rispetto alla prima,con Ljajic a giostrare dietro ilcapitano giallorosso e Florenzie Iturbe come esterni, pronti asalire per andare a comporre iltridente in fase offensiva. A

conti fatti, una squadra ancheun pochino sbilanciata, ma con­siderando la situazione attualedel centrocampo giallorosso el’abbondanza di Garcia in attac­co, anche la più logica.

LA SFIDA DI MANUEL Tra i tan­ti, molti occhi saranno però puntati su Manuel Iturbe, unodei più positivi dell’ultimo peri­odo giallorosso. Al contrario diquanto fatto col Napoli ed a To­rino (dove aveva giocato dacentravanti), stavolta l’argenti­no dovrebbe tornare a farel’esterno. Per lui queste 8 parti­te contano come l’oro, ci sarà daconvincere la Roma a contaresu di lui anche per il futuro, sen­

za cedere alle lusinghe dellaPremier. «Ma io mi vedo ancoraqui a Roma, non penso ad altriclub — dice l’argentino —. È ilmio primo anno, a Verona ave­vo più spazi per partire, controdi noi invece giocano sempretutti chiusi. La Roma ha investi­to tanto in me, spero di ripagar­la in campo». Anche perché dimezzo c’è la sfida a distanza conla Lazio e quel secondo posto dacercare di portare a casa a tutti icosti. Non solo per l’orgogliocittadino, ma anche per la salu­te delle casse giallorosse. «Alterzo posto si sta male, eravamoabituati a duellare con la Juven­tus. Ma i conti si fanno alla fine,sono sicuro che scavalcheremo

la Lazio. Dybala? Sarebbe bellose arrivasse davvero, abbiamogrande bisogno di un giocatorecome lui».

OTTO GARE PER TUTTI Nel caso,l’affollamento davanti divente­rebbe ancora più forte. Eccoperché queste otto gare conta­no per lui ma anche per Ibarbo,che deve convincere la Roma ariscattarlo, spendendo 12,5 mi­lioni di euro (oltre ai 2,5 per ilprestito). O per Doumbia, chedeve convincere un po’ tutti dinon essere un «bidone». E poiper i giovani, Sanabria e Verde.Chissà che non ci sia un futurodiverso anche per loro.

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ADEMLJAJICPresenze 37Gol 9Minuti 2468Ammonizioni 3Espulsioni 1Stato di forma Dopo una partenza scintillante deve ritrovare smalto

LA STAGIONE DELLE PUNTE GIALLOROSSE

ALESSANDROFLORENZIPresenze 38Gol 3Minuti 2427Ammonizioni 6Espulsioni 0Stato di forma Punta, terzino, centrocampista: è l’uomo più in forma di Garcia

GERVINHOPresenze 30Gol 7Minuti 2427Ammonizioni 1Espulsioni 0Stato di forma Al rientro da un infortunio, sarà decisiva la seduta di oggi

JUAN MANUELITURBEPresenze 29Gol 3Minuti 1673Ammonizioni 3Espulsioni 0Stato di forma Corre come un matto e ci mette l’anima. Ma ora servono i gol

SEYDOUDOUMBIAPresenze 6Gol 0Minuti 279Ammonizioni 0Espulsioni 0Stato di forma Impacciato, lento, quando entra sembra fuori dal contesto

VICTORIBARBOPresenze 4Gol 0Minuti 125Ammonizioni 0Espulsioni 0Stato di forma Sta provando ad accelerare per conquistare la conferma: è dura

FRANCESCO TOTTIPresenze 30 Gol 7 Minuti 2127 Ammonizioni 4 Espulsioni 0Stato di forma Da oltre un meseè out, serve il suo genio e la sua fantasia

DANIELEVERDEPresenze 10Gol 0Minuti 375Ammonizioni 0Espulsioni 0Stato di forma Entusiasmo, estro, freschezza:può essere lui l’uomo in più

ANTONIOSANABRIAPresenze 2Gol 0Minuti 42Ammonizioni 0Espulsioni 0Stato di forma Di ritorno da un infortunio alla caviglia, deve ritrovare ritmo

Serie AR ATALANTA

«Mister, facci un favore» Sms e hotel:è Reja-derbyDavide StoppiniROMA

«N essuna storia: lastanza 405 èmia». Sempre

quella lì: terrazzo su VillaBrasini, la movida di PonteMilvo sotto il naso, il risottoal nero di seppia sul piatto.Edy Reja torna a Roma. Conl’Atalanta, ma è quasi underby, perché un favore a sestesso chiama un favore alla«sua» Lazio. E allora cosa fazio Edy? Porta Denis e gli al­tri in ritiro nell’hotel che èstato, sempre, la sua casa ro­mana. Con la richiesta dellasolita camera, ovvio. E il cel­lulare pieno di sms: molti ti­fosi della Lazio gli hannochiesto di «inventarsi qual­cosa» per fermare la Roma efavorire Pioli nella volata alsecondo posto. «Mister, dajela botta finale», il senso deimessaggi. E qualche chia­mata è partita anche da For­mello, il 9 e lo 0 le prime duecifre del telefono, lì dove gliamici non si sprecano. Unanno fa, per il suo ultimoderby, scatenò una polemi­ca con Rudi Garcia dopo unabattuta sugli infortuni. Poilo fermò sullo 0­0. Anche aquesto penserà oggi all’arri­vo a Ponte Milvio. Senza bi­sogno di passare dalla re­ception per le chiavi: la stan­za sarà di sicuro già pronta.

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14 SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Irruzione degli ultrànel ritiro del CagliariMurru preso a sberle1In 30 sono entrati ad Asseminello: minacce e schiaffiLa società minimizza: «Confronto duro, ma niente violenza»

Nicola Murru, 20 anni, di Selargius, è cresciuto nel Cagliari: in A ha esordito il 17 dicembre 2011 LAPRESSE

Francesco VelluzziCAGLIARI

S iamo alla follia. Al deli­rio puro. Non c’è pace alCagliari che sta lottan­

do disperatamente per evita­re la Serie B. E la cosa non vagiù a certi tifosi (se possiamochiamarli così...) rossoblù.Che ieri pomeriggio hannofatto irruzione nel centrosportivo di Assemini dove lasquadra di Zdenek Zeman è inritiro da martedì per prepara­re la delicata partita col Napo­li di domani sera. Erano unatrentina, e per loro è stato ungioco da ragazzi varcare i can­celli e andare a cercare i gio­catori, accusati di non impe­gnarsi al massimo e di essere aun passo dalla retrocessione.Minacce, urla, ammonimentie avvertimenti. È andata così.I tifosi sono andati giù duricon i calciatori rossoblù e con

qualcuno di questi è nata unamini rissa. Ne avrebbero fattole spese alcuni, tra cui il giova­ne Nicola Murru, 20 anni, sar­do di Selargius, che è statocolpito da un ceffone. Ma an­che altri due o tre giocatoriavrebbero beccato deglischiaffi. I ragazzi di Zemanerano molto scossi e quando siè riusciti ad allontanare la fu­ria degli scalmanati si è decisodi annullare l’allenamento.Sono stati venti minuti di altatensione, ai quali hanno fattoseguito ulteriori minacce:«Dovete vincere contro il Na­poli altrimenti sono cavoli vo­stri, vediamo se vi impegnere­te come dovete», questo insintesi il messaggio di una ti­foseria che, purtroppo non ènuova a episodi di questo ge­nere e sulla quale il QuestoreDispenza vigila da mesi.

PRECEDENTE Qualche mese fain centro, in piazza del Carmi­

ne, i cani sciolti cagliaritani,tutti «daspati», si erano acca­niti contro un gruppo di tran­quillissimi supporter del Ce­sena che mangiavano un pa­nino davanti a un bar. E non ècomunque la prima volta chequesti personaggi, entrano adAssemini. Lo fecero già du­rante la gestione Cellino, nelmaggio del 2011, alla vigiliadi una sfida col Parma. Anchein quel caso, stessa dinamica:la squadra era reduce da quat­tro sconfitte consecutive. I ti­fosi chiedevano spiegazioni.Non fu un pomeriggio tran­quillo. Dopo 15 minuti venne­ro allontanati.

SOCIETA’ Da parte del Caglia­ri la risposta non si è fatta at­tendere e in tarda serata è ar­rivato il commento del presi­dente Giulini: «C’è stato unconfronto molto duro tra tifo­si e squadra ma nessuna vio­lenza». Già l’annullamentodella seduta pomeridiana(conoscendo i metodi duri diallenamento di Zeman) evi­dentemente aveva destatoqualche sospetto. E in seratala voce si era sparsa in città. Lasquadra è in ritiro da martedì.Una decisione presa dal presi­dente Giulini proprio per tro­vare la massima serenità e lagiusta concentrazione per af­frontare nel migliore dei modiil finale di campionato. Spe­rando in una salvezza in cui èproprio il tecnico Zeman acrederci più di tutti. E pensareche proprio in settimana ilpresidente aveva voluto espri­mere la propria solidarietà alcommercialista del CagliariStefano Verna, colpito da dueproiettili nel corso della stra­ge al tribunale di Milano.Avrebbe voluto festeggiarepresto con lui per lo scampatopericolo. Adesso, invece, devefare i conti con la furia di quel­li che non si possono propriodefinire tifosi o innamoratidel Cagliari calcio.

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Domani c’è il Napoli: i tifosi avrebbero detto «stavolta impegnatevi e vincete, altrimenti...»

Nessun commento dalla società di Giulini, ma la voce si è sparsain fretta in città

I FATTI

Zdenek Zeman, 67 anni ANSA

I PRECEDENTI

Da Neri a Zebina a Grassadoniae il caso Nocerina1La società campana fu radiata per il derby farsa con la Salernitana

Gli ultrà della Nocerina cercano di bloccare il pullman della squadra

Davide Longo

L’ incursione violenta deitifosi del Cagliari nelcentro sportivo di As­

semini durante l’allenamentodella squadra di Zeman hauna serie di precedenti acca­duti un po’ a tutte le latitudinidel Paese senza distinzionigeografiche. Cambia la dina­mica, varia la «location» avolte il centro di allenamen­to, a volte la sede, a voltel’esterno dello stadio ma re­stano le modalità violenteche spesso si limitano allaviolenza verbale e che a voltedegenerano in quella fisica.

UN LUNGO ELENCO Si posso­no citare gli insulti a Brescianel 1997 verso la moglie delcapitano dei lombardi Mauri­zio Neri o spostandosi avantidi cinque anni, l’aggressionea Napoli nei confronti diFrancesco Baldini, inseguito,e malmenato da un gruppo diteppisti che gli distrusserol’auto, una Smart. E, andan­do indietro nel tempo, al1992, sempre a Napoli, l’epi­sodio più grave di Soccavo:mentre la squadra si stava al­lenando, alcuni teppisti inva­

sero il campo e con spranghe emazze rincorrono i giocatori. Unvero atto di guerriglia. Corradi­ni, Policano, Filardi e Brescianirestarono colpiti riportandocontusioni e qualche ferita.

AUTO E SCHIAFFI A GianlucaGrassadonia, nel 2003, i teppistidi notte incendiarono l’auto, unfuoristrada Bmw, del valore dicirca 50.000 euro. Usarono unamolotov. Nello stesso anno il ro­manista Zebina fu aggredito aTrigoria dopo la sconfitta deigiallorossi con il Modena. E sem­pre nel 2003 in Cagliari­Messinaun ultrà rossoblù entrò in campoe con due pugni stese Manitta,portiere del Messina. Follia chea volte prescinde persino dal ri­sultato. Lulù Oliveira il 21 di­cembre 2003 al Cibali trascinò ilCatania contro la Ternana (2gol) e venne picchiato lo stessoda un ultrà negli spogliatoi. Lacolpa imperdonabile? Non averesultato abbastanza. E non è chela situazione negli ultimi annisia migliorata più di tanto. Il ca­so degli ultrà della Nocerina chenel 2013 «obbligarono» con mi­nacce i propri giocatori a non di­sputare il derby loro vietato conla Salernitana (risultato: simu­larono infortuni fino a restare innumero insufficiente per conti­nuare la partita) è forse il piùclamoroso, poi ci sono gli insultidi quest’anno a Bari a Sciaudo­ne. E poi maglie gettate, pelle­grinaggi sotto le curve in cercadi perdono o comprensione, capiultrà che arringano le squadreagli allenamenti. Un campiona­rio infinito.

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Serie ARL’agguato

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15SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Marco Iariatwitter@marcoiaria1

«N on è strano quelloche ha detto Pallottaa proposito degli ul­

trà. Quelli strani siamo noi, or­mai assuefatti al clima che si re­spira dentro gli stadi e fuori».Damiano Tommasi sposa la tol­leranza zero del presidente del­la Roma. Ed è una presa di posi­

zione non dapoco, visto chelui è presiden­te dell’Aic, l’as­sociazione deicalciatori spes­so vittime ebersagli di inti­midazioni eviolenze, opeggio com­piacenti difronte a certienergumeni.Insomma, par­te in causa apieno titolonelle azioni dicontrasto a unfenomeno chein Italia non siriesce a debel­lare. «Chiede­vamo da dueanni di far par­te dell’Osser­vatorio sullasicurezza del

Viminale. Ultimamente venia­mo invitati sempre: vogliamocapire, dare il nostro contribu­to».

Cosa va fatto per evitare scene pietose come la gogna sotto lacurva sud dell’Olimpico dopo Ro-ma-Fiorentina?«Intanto si sta discutendo di unanuova norma da inserire nel co­dice di giustizia sportiva per vie­tare questo tipo di comporta­menti. Siamo favorevoli perchéuna cosa è avere una simbiositra squadra e tifosi, un’altra do­ver rendere conto a qualcuno

Tommasi stacon Pallotta«Certi rapportisono distorti»1Il presidente Aic: «Normalizziamo i legami tra squadre e tifosi. Calciatori più consapevoli»

Damiano Tommasi, 40 anni, presidente dell’Assocalciatori BOZZANI

del proprio lavoro.Tra multa esqualifica ai tesserati io optereiper la seconda, che è più disin­centivante. Ma l’aspetto sanzio­natorio non basta».

Cioè?«Bisogna rendere i calciatoriconsapevoli del loro ruolo. Certigesti, come quello dei giocatoridel Padova di lasciare le maglieagli ultrà dopo una sconfitta, so­no devastanti, hanno un effettoboomerang sull’opinione pub­blica. Vanno evitati. Ecco, i cal­ciatori devono acquisire una re­sponsabilizzazione diversa: vanno informati, tutelati».

Qual è la sua ricetta?«I rapporti tra i tifosi e le squa­dre devono essere normalizzati,all’estero nessuno si sognerebbedi fare ciò che si fa in Italia. Èovvio che i calciatori da soli nonpossono far nulla. Ognuno devefare la sua parte: le società, chigestisce l’ordine pubblico. Nonmi arrendo all’idea che da noivengano considerati fisiologici comportamenti che altrove nonhanno cittadinanza».

Parla come Pallotta.«Ha espresso concetti sacrosan­ti. Chi come lui non vive il calcioitaliano da tanti anni, non è an­cora assuefatto a questi fenome­ni ed è portato a reagire così. Ècome la persona che entra inuna stanza, sente l’aria viziata echiede di aprire la finestra: chista dentro non ne ha percezione.All’estero il tifo si vive in manie­ra completamente diversa, danoi lo stadio diventa il luogo do­ve perseguire altre finalità chenon sono quelle del tifo e dellafesta. Comunque non bisognapersonalizzare la battaglia diPallotta contro il tifo violento».

Perché?«Perché è una battaglia che ser­ve a tutto il sistema. Il beneficiosarebbe per l’intero movimentose gli spettatori potessero recar­si allo stadio senza alcuna pre­

occupazione, in un clima non in­quinato da violenza e voglia diprevaricazione. E sarebbe un be­neficio anche in termini econo­mici: l’appeal degli altri Paesi simisura anche da questo fattore.Quando faremo il salto di quali­tà, non ne trarrà vantaggio ilsingolo club o il singolo calciato­re ma tutti quanti».

Ma quello di Pallotta rischia di es-sere un gesto isolato?«Certo, il timore è che questonon venga percepito come unproblema. C’è un rapporto di­storto tra squadre e certe tifose­rie. Ma sono ottimista: sarà unprocesso lungo e doloroso, tuttiperò devono capire che la stradaè segnata e non si può tornareindietro».

È d’accordo ad abolire gli stri-scioni, dopo la scritta contro lamamma di Ciro Esposito?«Risolverebbe il problema dicerte frasi dove si tira fuori ilpeggio di noi, o di certi messaggiin codice da parte di chi usa lostadio per qualcos’altro. Tutta­via, ci sono striscioni ironici egoliardici che sono entrati nellastoria. Sarebbe un peccato vieta­re anche quelli».

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Vorrebbe quasi non parlarne più, ma ancora una volta il presidente del Coni Giovanni Malagò è costretto a intervenire sul tema striscioni. «Aboliamoli», ha chiesto il numero uno Figc Carlo Tavecchio. «Non sarebbe un dramma — gli fa eco Malagò, a margine della presentazione dell’accordo Coni-Alitalia —, certo, gli striscioni fanno parte da sempre della nostrastoria del tifo, ma se questo aiuta a risolvere parte dei problemi che ci sono intorno al calcio non credo sia un dramma assurdo vietarli. Anche perché, negli altri Paesi europei calcisticamenteevoluti, non sanno neanche di cosa si parla». «Questo, però — chiarisce Malagò —, non vuol dire non avere striscioni ufficiali del tifo organizzato, anche dei club. Sono duecose diverse e anche questo va spiegato bene».

Malagò: «Vietaregli striscioni non è un dramma»

LA DECISIONE

Vince la Roma Il giudice riaprela Sud lateraleE ora la protesta?1Accolto il chiarimento del club Resta chiusa solo la centraleRecuperati circa 5.500 tifosi

Alessandro CatapanoROMA

«C entrale o laterale?». È bastata que­sta semplice domanda, inviata daldirettore generale Mauro Baldisso­

ni al giudice sportivo Gianpaolo Tosel, conte­stualmente alla rinuncia al ricorso, perché laRoma ottenesse una triplice vittoria: politica(indiscutibile, non serve nemmeno spiegare ilperché); giuridica (la sentenza iniziale è statacomunque modificata); e sociale, perché nes­suno ora potrà accusare Pallotta e i suoi diri­genti di non tutelare i tifosi (veri) della Roma.

L’INIZIATIVA «Centrale o laterale», dunque?Dove erano stati esposti gli striscioni dedicatialla madre di Ciro Esposito e da quale settoreerano partiti i cori contro i napoletani? La rela­zione degli ispettori federali non lo specifica­va, limitandosi ad un generico «curva Sud».Troppo vago. Perché la Roma, ormai da un pa­io di stagioni, ha provveduto a creare due set­tori specifici all’interno della Sud: centrale (lacurva in origine) e laterale (l’ex Distinto latoMonte Mario), divisi da una barriera, accessi­bili da tornelli e ingressi diversi e, da questocampionato, anche con abbonamenti distinti,pur allo stesso prezzo. Era noto a molti, nonalla Procura federale, che non si era ancoraadeguata. Materiale ampiamente sufficiente,stavolta, per chiedere al giudice sportivo indi­cazioni più precise. Tosel, ricevuta la letteradella Roma, l’ha immediatamente girata allaProcura federale, che si è rivolta ai tre collabo­ratori presenti all’Olimpico in occasione di Ro­ma­Napoli. I quali, sollecitati a precisare il re­ferto iniziale, hanno fornito le indicazioni ri­portate nel comunicato del giudice di ieri: «...nella relazione integrativa — scrive Tosel —,si precisa altresì che i comportamenti discipli­narmente rilevanti (esposizione di striscioniinsultanti e cori espressivi di discriminazioneterritoriale) sono riferibili esclusivamente a sostenitori collocati nel settore denominato“Curva Sud Centrale”...». La limitazione dellachiusura all’unico settore coinvolto, a quelpunto, è stata una logica conseguenza.

EFFETTI Non è un passaggio di poco conto, perpiù di un motivo. Innanzitutto, la settorializ­zazione della curva Sud, ora certificata anchedal giudice sportivo (e così sarà per tutti i co­municati a venire) va esattamente nella dire­zione auspicata dal Viminale: più settori perindividuare meglio i violenti. Poi, l’iniziativadella Roma rende giustizia ai circa 5.500 ab­bonati della Sud laterale (ingressi 15,16,17):non saranno tutti quelli che si sentono ingiu­stamente puniti, ma il numero non è trascura­bile. E proprio per questo, la protesta degli ul­trà contro Pallotta potrebbe perdere consi­stenza, a vantaggio della serenità e della sicu­rezza di chi vorrà vedere Roma­Atalanta.

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DAMIANO TOMMASIPRESIDENTE AIC

FAVOREVOLI A VIETARE LE “GOGNE” SOTTO

LE CURVE, ANCHE CON LE SQUALIFICHE

AI TESSERATI

L’APPEAL DEGLI ALTRI PAESI SI MISURAPURE DAL CLIMA

CHE SI RESPIRANEGLI STADI

SindacatoRL’intervista

TELECAMERE E NON SOLO

Sicurezza, l’esempio dello Juventus Stadium

CONTE A CATANZAROESALTA L’ANTIRAZZISMO Terza tappa a Catanzaro del percorso educativo «Razzisti? Una brutta razza (...e non li vogliamo allo stadio!)», promosso dalla Figc. Oltre 500 ragazzi dei settori giovanili calabresi hanno ascoltato il c.t. Antonio Conte, l’ambasciatrice del progetto Fiona Maye i calciatori del Catanzaro Yeboah e Giampà

Mirko GrazianoTORINO

S tadi più sicuri? La Juven­tus è un bel pezzo avantia tutti in Italia, e non so­

lo. Cento telecamere c’eranogià (86 fra interno e perimetrostadio, 14 in zona Museo e cen­tro commerciale), e dallo scor­so novembre si sono aggiuntequattro “Panomera”, ovvero te­lecamere multifocali di ultimis­sima generazione, che permet­tono un controllo continuo ecostante delle tribune, garan­tendo non solo di filmare qual­siasi evento si verifichi, ma an­che di individuarne i responsa­bili con estrema precisione. Perintenderci, è possibile, sia du­

rante la registrazione che a po­steriori, rivedere il filmato ezoomare sulla zona interessatain qualsiasi momento della ri­presa. I 16 obiettivi di ogni di­spositivo forniscono immaginiad altissima definizione, va­gliate attentamente nella salaGos (gruppo operativo sicurez­za). In questo modo, per esem­pio, erano stati immediata­mente identificati i due perso­naggi che durante l’ultimo Ju­ve­Roma avevano «sconfinato»nella zona della panchina gial­lorossa: beccati, in attesa di es­sere daspati e naturalmenteprivati dei rispettivi abbona­menti. Un sistema di controlloche fra l’altro permette di risa­lire anche ai veri registi deglistriscioni «fuorilegge», a volte

poi materialmente esposti daaltri tifosi.

INVESTIMENTI SERI Sono 500(stadio da 41.000 posti) gli steward impegnati in ogni ga­ra, numero che sale fino a 650per gli eventi a maggiore ri­

schio: da luglio 2014 sono ol­tretutto formati dalla Juventus,che è riconosciuta dal Viminalecome ente formatore deglisteward. Ogni anno, a livello disicurezza, il club bianconeroinveste complessivamente unmilione e duecentomila euro.Un fiore all’occhiello di chi, co­me Andrea Agnelli, non ha maiavuto timore di contrastare ilbecerume da stadio. Durissi­ma, da parte del presidentebianconero, la condanna di al­cuni allucinanti striscioni sullatragedia di Superga, espostinella Curva juventina duranteil derby della scorsa stagio­ne.«Le tragedie non si toccano– disse –. Mai. No agli striscionie ai cori canaglia. Tutti».

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Una delle telecamere multifocali installate allo Juventus Stadium JUVENTUS.COM

Page 16: La Gazzetta dello Sport (04-18-2015)

16 SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

giocherebbe alla pari con unbomber italiano. Destro e Im­mobile sono da tempo nel miri­no. Con Zaza quale alternativase la Juventus abbandonasse lapista del centravanti del Sas­suolo. L’ultima parola su Go­mez, però, non è stata ancoradetta. Ecco perché la Fiorenti­na e i consiglieri di Babacarcontinuano a temporeggiare.Se restasse Supermario sareb­be necessariamente il talentosenegalese a andarsene. E po­trebbe solo scegliere visto cheInter e Borussia Dortmund gui­dano una lunga lista di societàinteressate. In Italia c’è anchela Roma che lo sta monitoran­do con attenzione. Se ne ripar­lerà a fine mese. La Fiorentinasperava di poter rinviare laquestione a fine campionatoanche per avere la possibilità divalutare il recupero di Rossi.

Con un Pepito pronto a riparti­re al 100%, l’addio a Gomez sa­rebbe più semplice. Ma Rossicontinua a rinviare il ritorno al­l’attività agonistica. In un verti­ce tenuto la settimana scorsa lostaff tecnico e lo staff medico sisono detti orientati a rinviarealla prossima stagione il ritor­no in campo dello sfortunatogoleador italoamericano. Unaltro punto interrogativo perun attacco che non convince.Ricordiamo che a metà aprilela Fiorentina non ha un bom­ber in doppia cifra. Un dato chesuona come un grido d’accusa.

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Mimmo MalfitanoINVIATO A WOLFSBURG (GERMANIA)

I l giorno dopo l’impresa,Rafa Benitez ha radunatoil suo Napoli sul campetto

accanto alla Volkswagen Arenaper la seduta di scarico, sotto losguardo attento del commissa­rio tecnico della Svizzera, Vla­dimir Petkovic, prima di rien­trare in sede, nel tardo pome­riggio, e sciogliere il gruppo aCapodichino: niente ritiro etutti a casa per poi ritrovarsistamattina per l’allenamento ela partenza per Cagliari. Non cisono pause per l’allenatorespagnolo che ha vissuto un’al­tra notte di emozioni con la vit­toria di Wolfsburg. Una delletante, comunque, perché lui disuccessi europei ne ha vissutitantissimi, basti dare unosguardo al curriculum profes­sionale per leggere dei suoi 11trofei conquistati. Un vero eproprio dominatore, che haipotecato la semifinale di Euro­pa League, giovedì sera, bat­tendo i tedeschi con un risulta­to netto, che non permette in­terpretazioni diverse: il suoNapoli ha compiuto un piccolocapolavoro, trascinato dal ta­lento di Gonzalo Higuain e diMarek Hamsik, divenuti feno­meni per una notte, scatenan­do così l’entusiasmo dei 1.500

tifosi napoletani venuti finquassù per sostenere la squa­dra.

METAMORFOSI Napoli domi­natrice in Europa, ma piccolo incampionato: la discussione èstata avviata da tempo, per cer­care di capire i motivi della tra­sformazione divenuta evidente.Certo, resta la delusione delpreliminare di Champions, falli­to per il disastro di Bilbao in unanotte di fine agosto. Quell’eli­minazione aveva gettato nello sconforto il club e l’intero am­biente dopo la favola vissutal’anno prima, quando soltanto

Pipita, Hamsik e la difesaÈ un Napoli a due facce1La squadra di Benitez viaggia al doppio della velocità in Europa: soffre sulla lunga distanza, ma è micidiale nelle sfide da dentro-fuori

per un gol di scarto il Napolivenne eliminato dalla fase a gi­roni, nonostante i 12 punti con­quistati contro avversari Arse­nal, Borussia Dortmund e Vil­larreal. Il giorno dopo la resa diBilbao Benitez trasmise ai suoigiocatori le motivazioni neces­sarie perché diventassero pro­tagonisti in Europa League, cosìcome poi sarebbe accaduto.

DUE FACCE Ma è in campionatoche i numeri non trovano lostesso riscontro. Fin qui, i risul­tati hanno evidenziato che que­sto Napoli predilige le partitesecche (finale di Supercoppa) oal massimo i doppi confronti,dove sa essere determinato espietato. L’esempio del Pipita èemblematico: in Europa segnacon una continuità incredibile,il gol realizzato al Wolfsburg è ilsettimo ed è ancora in corsa peril titolo di capocannoniere dellacompetizione: lo precedono aquota 8 Alan del Salisburgo eLukaku dell’Everton, ma en­trambi i club sono stati elimina­ti. Oppure, il rendimento delladifesa che in campionato è me­diocre (37 reti subite in 30 par­tite), mentre ha incassato solo 5reti in 11 partite di Europa Lea­gue. È sulla distanza, dunque,che il Napoli di Benitez non reg­ge il ritmo, probabilmente con­dizionato dagli impegni extracampionato, e conseguente tur­nover, che non gli permettonodi dare continuità ai risultati. Cisono voluti due mesi prima chela squadra si ritrovasse con lavittoria contro la Fiorentina,che ha sancito il recupero diHamsik, ma non ancora il ritor­no al gol del Pipita che soffremolto le squadre che si chiudo­no, che non lasciano spazi pergli inserimenti o per le conclu­sioni. Non è un caso se propriocontro le piccole il Napoli haevidenziato le maggiori difficol­tà, mentre nei doppi confrontieuropei, ha sempre prevalsosull’avversario, con l’unica ec­cezione determinata dalla scon­fitta di Berna, contro lo YoungBoys. Dunque, le statistiche so­no dalla parte di Benitez, al net­to della formalità del ritorno colWolfsburg, il suo Napoli è in se­mifinale, a un passo da un nuo­vo evento. Dopo Maradona, po­trebbe toccare a lui il postod’onore nella lunga storia delclub.

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RIl tecnico annullail ritiro dopo Wolfsburg: tutti a casa e oggi si va a Cagliari

La gioia di Marek Hamsik, 27 anni, e Dries Mertens, 27 ACTION IMAGES

GLI ULTIMI 2 ANNI A CONFRONTO

1.25 1

1.67 1.50

PreliminariChampions

League

UEFAEuropaLeague

ChampionsLeague

Serie A

21

2.090.45

1.67 1.232.03 1.03

2014-152013-14

Mediatiri

partita

Tirinello

specchio

Mediaa partita

golfatti

golsubiti

Mediaa partita

golfatti

golsubiti

12.26 226

10.50 32

11.25

Mediatiri

partita

12.13

7

14.0922

Tirinello

specchio

177

5

77

DATI OPTA-INFOGRAFICA CENTIMETRI

L’ATTACCANTE VIOLA

Babacar è a un bivioRestare a Firenze?Sì, ma con garanzie1A fine mese l’incontro decisivo con il clubper il rinnovo: ingaggio e clausola i due nodi

Babacar, 22 anni, senegalese, 9 gol stagionali con la Fiorentina PEGASO

Luca CalamaiINVIATO A KIEV (UCRAINA)

E l Khouma ha la facciada ragazzino ma leidee molto chiare. «Fir­

miamo presto l’allungamen­to del contratto». Lui ha giàdeciso. Ma la firma ancoranon è arrivata. Sono duemesi che Babacar ripetequesto ritornello, come glihanno ordinato i suoi mana­ger. Il talento senegalese hatre «consiglieri»: il padre, ilprocuratore storico PatrickBastianelli e il battaglieroMino Raiola. L’incontro de­cisivo con il club viola avver­rà a fine mese. E non sarà uncolloquio dall’esito sconta­to. Il centravanti di Montel­la chiederà tre cose alla fa­miglia Della Valle: 1) di par­tire il prossimo anno alla pa­ri con qualsiasi altroattaccante della Fiorentina;2) di firmare un accordo fi­no al 2020 con un ingaggiodi partenza di un milione dieuro netto destinato a salirenel tempo fino ad arrivare aun milione e seicentomilaeuro ; 3) di inserire nel nuo­vo accordo una clausola re­scissoria umana, quindi nonoltre i 25­30 milioni. Suquesti tre punti ci sono po­chi margini di trattativa. Al­meno per il calciatore. LaFiorentina, invece, vorrebbepartire da un ingaggio piùbasso e inserire una clausolarescissoria di 50 milioni.

GARANZIE Ma il vero nododa sciogliere riguarda le ga­ranzie tecniche. La societàviola e Montella non hannoancora deciso se lasciare li­bero o meno Gomez. Se Su­permario se ne andasse daFirenze allora Babacar se la

RMontella non ha deciso se farepartire Gomez: tutto dipenderà dal suo futuro

Serie ARDopo la Coppa

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17SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LE FRECCE NELL’ARCO BLUCERCHIATO

EDER 28 anni, alla Sampdoria dal gennaio 2012, in A ha segnato 9 reti, una su rigore FORTE

SAMUEL ETO’O 34 anni, arrivato in gennaio dall’Everton, una rete in campionato, con il Cagliari AP

LUIS MURIEL 23 anni domani, è arrivato a gennaio dall’Udinese: finora 3 gol con la Samp GETTY

STEFANO OKAKA 25 anni, alla Sampdoria dal gennaio 2014, ha all’attivo 4 gol in campionato LAPRESSE

CESENA

Di Carlo«Sappiamofar soffrirele grandi»

TRATTATIVE GRANATA

Toro, Maxi e Glik verso il rinnovo. E Ventura?1Il tecnico per prolungare vuole garanzie sul mercato: centravanti e capitano verso la permanenza, occhi su Grenier e Vangioni

Samp, l’Europa è in balloE Mihajlovic cala i 4 assi1Eder, Eto’o, Muriel e Okaka: Sinisa lancia il poker di attaccanti per la prima volta dall’inizio. «Mi prendo un rischio, serve coraggio»

Alessio Da RonchINVIATO A BOGLIASCO (GENOVA)

Q uattro assi in un colposolo. Sinisa Mihajlovic sigioca tutto contro il Ce­sena. Il tecnico della

Sampdoria ha guardato negliocchi gli avversari, lo ha fatto,per buona parte di loro, sulcampo: affrontando in sequen­za Roma, Inter, Fiorentina eMilan. Ha valutato possibilitàa rischi, poi ha deciso di scopri­re le sue carte, tutte le più im­

portanti, in vista della volatache vale la conquista di un so­gno.

QUATTRO STELLE Stasera alFerraris verrà inaugurata laSampdoria a quattro stelle. Ilpoker di attaccanti più forti etalentuosi presenti nella rosablucerchiata verranno schiera­ti contemporaneamente e findal primo minuto. Non è suc­cesso mai. Okaka sarà l’uomoal centro dell’attacco, il puntodi riferimento, l’uomo da bat­taglia. Eder tornerà a sinistradove sprinterà al massimo del­la sua velocità e darà una ma­no a centrocampo. Muriel sipiazzerà a destra, pronto ad in­ventare, a destabilizzare. Eto’sarà il jolly, grazie alla sua clas­se e alla sua esperienza valute­rà, momento dopo momento,dove inserirsi. Partirà dal cen­tro, poi chissà. «Li metto den­tro tutti insieme – conferma iltecnico, senza nascondersi die­tro l’inutile pretattica – perché

questo è il momento decisivo.Non abbiamo alternative: pos­siamo soltanto vincere. Il Cese­na sarà un avversario difficilis­simo proprio per questo, e an­che perché a sua volta si gio­cherà le ultime carte per lasalvezza. Ma noi siamo laSamp, giochiamo in casa e sia­mo più forti. Dobbiamo vince­re assolutamente. E’ il momen­to in cui bisogno dimostrarecoraggio. Io non ho paura diprendermi un rischio, forse in­casseremo qualche gol, maconto di riuscire a farne uno inpiù dell’avversario».

SACRIFICIO Mihajlovic non hapaura, ma non è tipo che ami ilrischio, ha studiato la sua mos­sa, l’ha calcolata con attenzio­ne, l’ha provata. Eder era a Ge­nova quando Sinisa è arrivato,Okaka è stato preso poco dopo,Eto’o è stato l’ultimo rinforzodi gennaio, Muriel era arrivatopoco prima ma infortunato, edè a disposizione del tecnico

serbo da metà febbraio. Da al­lora la Samp ha giocato 8 parti­te, ma il quartetto non si è mairitrovato sul campo al comple­to. Perché le quattro stelle pos­sano illuminare la formazioneblucerchiata, e i sogni del pre­sidente Ferrero, serve organiz­zazione, è necessario equili­brio. «Qui – spiega ancoraMihajlovic, indicando Palom­bo e Obiang seduti al suo fian­co – c’è chi porta la legna, gliattaccanti però dovranno sa­crificarsi aiutando la squadra adifendersi, e dovranno farlotutti». Evidentemente gli ulti­mi allenamenti gli hanno rega­lato certezze in questo senso.Già da una settimana Mihajlo­vic era tornato al 4­2­3­1, pro­babilmente proprio per prepa­rare il terreno all’idea che lostava affascinando. Adesso sente che è il momento giustoper osare. Per questo è pronto asacrificare Soriano, l’uomo goldi San Siro, uno dei suoi fede­lissimi.

OBIETTIVO «Il nostro destinoeuropeo – annuncia Sinisa – loabbiamo tra le mani. Saremonoi a decidere, con le nostreprestazioni, se il traguardo èraggiungibile. Per i primi treposti la competizione può ac­cendersi soltanto se una squa­dra davanti a noi si blocca, enon credo che succeda. Dasempre sappiamo di non esseresquadra da Champions, ma peril resto siamo pronti a giocarce­la fino in fondo».

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PERCHÉ VEDERESAMP-CESENALa prima fuori dall’Europa e l’ultima delle retrocesse: 3 punti, ma pesano per 6. Se siete mancini, è per voi: omaggio a Mihajlovic, il top del passato, e Brienza, uno dei migliori contemporanei Marassi, ore 18

9i punti in più della Sampdoria rispetto allo scorso torneo: alla 30a giornata ne aveva 40 ed era nona in classifica

IL NUMERO

Il tecnico e la sua scelta: «Forse così incasseremo qualche gol, ma conto di riuscire a farne unoin più dell’avversario»

Mimmo Di Carlo, 51 anni ANSA

Luca Alberto MontanariCESENA

I ncroci pericolosi escherzi del destino.Mimmo Di Carlo torna

questa sera nello stadio do­ve 4 anni fa, proprio controil Cesena, rimediò sconfittaed esonero: «Sono ancoradispiaciuto per quello cheaccadde in quella stagione(cominciata con l’elimina­zione ai play off di Cham­pions League e terminatacon la retrocessione in Se­rie B, ndr) e per il mio eso­nero. In quel momento siera cercato un colpevole,ma Genova resta un am­biente ideale per lavorare».

TANTE DEFEZIONI Oggi ilsuo Cesena arriva alla tra­sferta di Marassi con tanticerotti e soprattutto con ilquartultimo posto decisa­mente più lontano rispettoa una settimana fa. Eppure ibianconeri, nel girone di ri­torno, hanno fatto meglioproprio contro le grandi:«Noi ci crediamo ancora –ha spiegato alla vigilia – madobbiamo ripartire subito.In settimana abbiamo lavo­rato bene e sono convinto che ci sia ancora tempo perprovare a strappare la sal­vezza. Dobbiamo ritrovarefiducia e coraggio. La Sam­pdoria? Squadra lanciatis­sima. Sono giocatori bravi achiudersi e a ripartire contanti effettivi e quindi pos­sono soffrire le nostre ri­partenze». Capitolo forma­zione: Defrel è partito perGenova ma è in forte dub­bio, davanti potrebberopartire Succi e Rodriguez,mai titolari nel girone di ri­torno.

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Francesco BramardoTORINO

I l contratto Di Ventura, al­lenatore del Torino, scadea giugno 2016 ma non è

così scontato che il tecnico re­sti alla guida del Toro anche laprossima stagione. Sulle suetracce si sono mosse Milan eSampdoria. Lo scorso anno ilclub rossonero era già statotentato dall’ipotesi Ventura maal momento di chiudere la trat­tativa la stagione del Toro eragià partita con l’avventura inEuropa League. Oggi l’allena­tore ligure vorrebbe promesse

di mercato dal presidente oltreal prolungamento del contrat­to al 2018 per tutelare lo staff,soprattutto il vice Sullo che po­trebbe in un domani ereditarela panchina. Alzare l’asticellasignifica blindare i giocatoripiù importanti, cedere uno deidue tra Darmian e Bruno Peresed investire sulle ali, su un cen­trocampista e su un attaccantedi peso.

PETRACHI Prolungamento dicontratto in vista anche perGianluca Petrachi (fino al2018), il ds più longevo dellapresidenza Cairo. Al Toro dal2009, negli ultimi due anni ha

contribuito a consolidare il bi­lancio societario con l’ingaggiodi Bruno Peres, Jansson, Mak­simovic, Martinez e Gaston Sil­va, plusvalenze che verrannoutili in futuro. Poi sarà la voltadi Maxi Lopez, contratto inscadenza rilevato al passaggioa gennaio dal Chievo, prolun­gamento al 2017. Infine Glik. Ilcapitano del Torino non è inscadenza (2017) ma il presi­dente Cairo è intenzionato ablindarlo. Vuole restare, oratocca al club blindarlo con unadeguamento di contratto(700 mila euro l’ingaggio con ibonus) e prolungamento al2018.

RINFORZI La società granatanel frattempo sta stringendo lefila all’estero per colmare ivuoti tecnici in rosa. Per la di­fesa sempre sul taccuino ilmancino del River Plate, il 28

enne Leonel Vangioni (passa­porto italiano). Dalla vicinaFrancia potrebbero arrivare i rinforzi per il centrocampo.Martedì sera erano presentisugli spalti per Olympique Lio­ne­Bastia gli osservatori gra­nata. Nel mirino Clement Gre­nier, regista 24 enne, naziona­le del Lione, al rientro in squa­dra dopo un lungo stop perinfortunio, e Clinton N’Jie. At­taccante classe ’93 di originicamerunensi, N’Jie ricordaAlessio Cerci per le folate sullafascia, piede destro ma impie­gato sulla corsia di sinistra, 10milioni il costo complessivo delcartellino dei due transalpini.Occhi puntati anche su Thi­bault Moulin , 25 enne centro­campista del Clermont Foot, lasquadra in cui ha militato Be­natia, ex Roma, in scadenza dicontratto.

© RIPRODUZIONE RISERVATAMaxi Lopez, 31, argentino LAPRESSE Kamil Glik, 27, polacco ANSA

Serie ARLa volata doriana

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18 SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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19SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Destini Bizzarri «Facevo l’autostopOra salvo il Chievo»1L’argentino è nella top 5 dei portieri della A«È la mia migliore stagione, vale una ChampionsIo al Real? Era meglio Casillas. E a Reja dico...»

Luca Bianchin@lucabianchin7

B izzarri; Claudemir, Spa­sic, Woodgate, Drenthe;Freddy Rincon, Grave­

sen; Ognjenovic, Petkovic,Baljic; Congo. Secondo un sitospagnolo, è l’undici peggiorenella storia del Real Madrid. Drenthe oggi è in Turchia, Wo­odgate disperso in B inglese,gli altri ritirati, dimenticati,appena esistiti. Albano Bizzar­ri può cliccare con orgoglio: a37 anni è il quinto portiere del­la A per i voti Gazzetta, megliodi Diego Lopez, Marchetti e DeSanctis. Di più, il Chievo è a+13 sulla salvezza e lui ha am­pi meriti: quando è diventatotitolare, dopo 9 giornate, lasquadra era penultima.

Il Real, con Bizzarri, in quel 1999-2000 vinse la Champions.La salvezza in A vale di più?«Sì, vale la Champions perchéqui è indispensabile. Al Realsono arrivato giovane: 12 par­tite, 4 in Champions controPorto, Olympiacos, Molde e Di­namo Kiev, due errori grossi».

Che è successo?«Non era il posto per me, infattiho chiesto di andare via. Gra­zie ai miei errori, ha iniziato agiocare Casillas. Aveva l’ap­poggio di tutti e io... meno. Pe­rò Iker era più forte e ha avutouna carriera 10.000 volte mi­gliore della mia».

A proposito, da una vecchia in-tervista: «Ho avuto momenti difficili, in cui la meritocrazianon esisteva». Che voleva dire?«Alla Lazio, Reja mi disse chedovevo fare il terzo portiereper non disturbare il primo,Muslera. Allora ero poco spon­sorizzato, ma per me la concor­renza è fondamentale. Invececosì mi allenavo sapendo chenon sarei stato valutato».

Con Bardi invece come va? Chi èsuperiore tra lui, Perin, Leali eSportiello?«Difficile dirlo. Francesco è unottimo portiere, spero sia tito­lare all’Europeo Under 21. Pur­troppo gioca un solo portiere eper continuità questa è la miastagione migliore».

Real-Nastic-Lazio-Chievo: per-corso strano. Come è iniziato?«Vengo da Etruria, un paese inArgentina fondato dal mio bi­snonno e altri uomini. Il capoera italiano, come i miei bi­snonni: uno piemontese, unodi Ascoli. Papà era camionistae anche io ho fatto sacrifici. Co­me dice Mauricio Pellegrino:“Per un calciatore che va inFerrari, mille vanno in bus”».

Questa è buona.«Io al Racing abitavo allo sta­

dio, sotto alla tribuna. Diversecamere multiple, una mezza tvper tutti, una chiamata ai geni­tori alla settimana. Per tornarea casa, 8 ore di bus o autostop».

Nessuna auto propria?«Dopo 30 partite da titolare inPrimera, ho comprato unaGolf. Prima mi facevo trovarein autostrada e allo stadio miportava Sergio Zanetti, il fra­tello di Javier. Quando piove­va, la gente mi urlava di tutto».

Come da noi...«Noi argentini siamo figli vo­stri. In questi 10 anni a BuenosAires hanno perso un’opportu­nità, il governo ha cercato diessere popolare più che pro­duttivo. La politica italiana miinteressa meno ma di certo laGermania ha lavorato me­glio».

Albano Bizzarri, 37 anni, è alla prima stagione in maglia Chievo LAPRESSE

ETO’OCi ha convinti: in questa A è ancora un top

SAPONARAIn casa cambia ritmo e col Parma...

IAGOGol al Cagliari e poi al Parma. Palermo trema

ZUKANOVICTra i migliori a Cesena, è tornato muro

BABACARIl gran gol in Europa League lo rilancia anche in campionato

CARMONACon la Roma glitoccherà usare il randello

CONTIStagione da incubo per il capitano

BRAAFHEIDAllo Juventus Stadium non sarà facile

ABATERientrato dall’infortunio, sta faticando

MARTINEZSi è completamente spento da un po’ di tempo a questa parte

DAMMI IL 5LE SICUREZZE

5 DA PAURAIL RISCHIATUTTO

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GAZZAWEB

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CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

JUVENTUS 70 30 21 7 2 57 15LAZIO 58 30 18 4 8 58 28ROMA 57 30 15 12 3 41 22NAPOLI 50 30 14 8 8 50 37FIORENTINA 49 30 13 10 7 43 34SAMPDORIA 49 30 12 13 5 38 31GENOA 44 30 11 11 8 42 34TORINO 43 30 11 10 9 35 32MILAN 42 30 10 12 8 44 37INTER 41 30 10 11 9 46 37PALERMO 38 30 9 11 10 42 44SASSUOLO 35 30 8 11 11 36 45CHIEVO 35 30 9 8 13 22 31UDINESE 34 30 8 10 12 33 41EMPOLI 33 30 6 15 9 30 36VERONA 33 30 8 9 13 36 54ATALANTA 29 30 6 11 13 26 41CESENA 22 30 4 10 16 28 53CAGLIARI 21 30 4 9 17 35 58PARMA (-7) 12 30 5 4 21 24 56

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

SABATO 25 APRILEUDINESE-MILAN ore 18 (0-2)INTER-ROMA ore 20.45 (2-4)DOMENICA 26 APRILE, ore 15ATALANTA-EMPOLI ore 12.30 (0-0)GENOA-CESENA (3-0)LAZIO-CHIEVO (0-0)PARMA-PALERMO (1-2)TORINO-JUVENTUS (1-2)VERONA-SASSUOLO (1-2)FIORENTINA-CAGLIARI ore 18 (4-0)NAPOLI-SAMPDORIA ore 20.45 (1-1)

17 RETI Tevez (2, Juventus).16 RETI Icardi (3, Inter); Menez(8, Milan).15 RETI Toni (3, Verona).13 RETI Higuain (2, Napoli); Dybala(3, Palermo).11 RETI Quagliarella (2, Torino);Di Natale (Udinese).10 RETI Felipe Anderson e Klose (Lazio); Callejon e Gabbiadini (Napoli;7 nella Sampdoria); Berardi(5, Sassuolo).9 RETI Mauri (Lazio); Eder(1, Sampdoria); Thereau (Udinese).8 RETI Iago Falque’ (1, Genoa); Ljajic(1, Roma); Zaza (1, Sassuolo).

PROSSIMO TURNO

MARCATORI

OGGI Samp-Cesena (1-1) ore 18 Juventus-Lazio (3-0) ore 20.45 DOMANI Sassuolo-Toro ore 12.30 Chievo-Udinese (1-1), Empoli-Parma (2-0), Palermo-Genoa (1-1), Roma-Ata-lanta (2-1) ore 15 Cagliari-Napoli (3-3) ore 18 Inter-Milan (1-1) ore 20.45LUNEDÌ Fiorentina-Verona (2-1) ore 20.45

PROGRAMMA

1. BIZZARRI12. CESAR

87. ZUKANOVIC

3. DAINELLI

21. FREY

13. IZCO

56. HETEMAJ

8. RADOVANOVIC

24. SCHELOTTO 43. PALOSCHI

69. MEGGIORINI

31. KARNEZIS

89. PIRIS

5. DANILO

18. BUBNJIC

8. B. FERNANDES10. DI NATALE

33. KONE66. PINZI

26. PASQUALE

6. ALLAN

27. WIDMER

Domani ore 15 a VeronaSTADIO BentegodiAndata 1-1

PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin, 20 Sardo, 5 Gamberini, 34 Biraghi, 10 Christiansen, 14 Cofie, 11 Vajushi, 23 Birsa, 18 Feftatzidis, 31 Pellissier, 19 Botta.ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Schelotto-Birsa 55-45%, Paloschi-Pellissier 60-40%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Meggiorini, Birsa, Izco.INDISPONIBILI Mattiello (stagione finita), Pozzi (da valutare).ALTRI Puggioni, Anderson. DRITTE SÌ Radovanovic NO Schelotto

PANCHINA 22 Scuffet, 97 Meret,50 Coppolaro, 34 Gabriel Silva,

21 Hallberg, 7 Badu, 13 A. Zapata, 94 Aguirre77 Thereau, 9 Perica, 82 Geijo.

ALLENATORE Stramaccioni.BALLOTTAGGI Pasquale-Gabriel Silva 60-40%,

Di Natale-Thereau 60-40%.SQUALIFICATI Guilherme (1).

DIFFIDATI B. Fernandes, Heurtaux, Kone, Thereau, Wague.INDISPONIBILI Wague, Domizzi (da valutare),

Heurtaux (20 giorni), Evangelista (stagione finita).ALTRI Jadson, Bochniewicz.

DRITTE SÌ Danilo NO Bubnjic

35PUNTI

34PUNTI

CHIEVO4-4-2

UDINESE3-4-2-1

ARBITRO MassaASSISTENTI Ranghetti-Schenone

IV Vivenzi ADD. Pairetto-RocaPREZZI da 21 a 61 euro

TV Sky Calcio 4 HD

 1

2.25

X

3.00

2

3.45

31aGIORNATA

Magic +3RCampionato

E Bizzarri? Si dice che abbia ri-fiutato un triennale dal Chievo perché si sente vecchio...«Più o meno. Però qui l’am­biente è unico: se perdi duepartite, tutti ti dicono “staitranquillo, adesso risaliamo”.In Argentina, se perdi duepartite, l’insulto più piccolocoinvolge tua mamma e tuanonna».

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Page 20: La Gazzetta dello Sport (04-18-2015)

20

70. SORRENTINO

18. CHOCHEV

7. LAZAAR

27. RIGONI

28. JAJALO2. VITIELLO

12. G. GONZALEZ

4. ANDELKOVIC

20. VAZQUEZ

9. DYBALA

23. LAMANNA

4. DE MAIO

8. BURDISSO

3. RISPOLI

5. IZZO

24. IAGO

11. NIANG

10. PEROTTI38. MANDRAGORA

18. BERGDICH

88. RINCON

21. EDENILSON

2. VIVIANO 5. ROMAGNOLI

19. REGINI

26. SILVESTRE

29. DE SILVESTRI

14. OBIANG

17. PALOMBO

24. MURIEL

99. ETO’O

9. OKAKA

23. EDER

30. AGLIARDI

5. GIORGI

26. MUDINGAYI

34. CASCIONE

9. A. RODRIGUEZ

11. BRIENZA19. SUCCI

15. KRAJNC

6. LUCCHINI

25. CAPELLI

24. PERICO

Oggi ore 18 a GenovaSTADIO Ferraris Andata 1-1

PANCHINA 88 Frison, 33 Romero, 25 A. Coda, 20 Munoz, 3 Mesbah, 30 Acquah, 6 Duncan, 22 Rizzo, 77 Wszolek, 21 Soriano, 8 Correa, 18 Bergessio.ALLENATORE Mihajlovic.BALLOTTAGGI De Silvestri-Wszolek 70-30%, Regini-Mesbah 60-40%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Duncan, De Silvestri, Romagnoli.INDISPONIBILI De Vitis (60 giorni), Cacciatore (10).ALTRI Marchionni, Ivan, Massolo, Lulic, Djordjevic.DRITTE SÌ Eder NO Regini

PANCHINA 1 Leali, 81 Bressan, 2 Nica,14 Volta, 20 Mordini, 44 Cazzola,

77 Zé Eduardo, 18 Djuric, 32 Moncini, 92 Defrel.ALLENATORE Di Carlo.

BALLOTTAGGI Agliardi-Leali 55-45%,Cascione-Zé Eduardo 70-30%, Succi-Defrel 80-20%,

A. Rodriguez-Djuric 70-30%.SQUALIFICATI Carbonero (1).

DIFFIDATI Mudingayi, Renzetti, A. Rodriguez.INDISPONIBILI Marilungo (stagione finita), Magnusson

(30 giorni), Valzania (3), Renzetti (3), Pulzetti (15), De Feudis (10).ALTRI Tabanelli, Yabré. DRITTE SÌ Brienza NO A. Rodriguez

49PUNTI

22PUNTI

SAMPDORIA4-2-3-1

CESENA4-3-1-2

26. DE SANCTIS 23. ASTORI

25. HOLEBAS

2. YANGA-MBIWA

35. TOROSIDIS

32. PAREDES

4. NAINGGOLAN

7. ITURBE

8. LJAJIC

10. TOTTI

24. FLORENZI

57. SPORTIELLO2. STENDARDO

93. DRAMÉ

10. A. GOMEZ

17. CARMONA

16. BASELLI11. MORALEZ

19. DENIS22. ZAPPACOSTA

20. BENALOUANE

13. A. MASIELLO

Domani ore 15 a RomaSTADIO Olimpico Andata 2-1

PANCHINA 1 Lobont, 28 Skorupski, 3 Cole, 33 Spolli, 42 Balzaretti, 48 Uçan, 15 Pjanic, 88 Doumbia, 19 Ibarbo, 53 Verde, 27 Gervinho, 96 Sanabria. ALLENATORE Garcia.BALLOTTAGGI Holebas-Cole 70-30%, Paredes-Pjanic 70-30%, Iturbe-Ibarbo 70-30%. SQUALIFICATI Manolas (1), De Rossi (1).DIFFIDATI Maicon, Astori, S. Keita.INDISPONIBILI Strootman (stagione finita), Castan e Maicon (da valutare)ALTRI Curci, Calabresi, Pellegrini, S. Keita. DRITTE SÌ Nainggolan NO Holebas

PANCHINA 1 Avramov, 78 Frezzolini,3 Del Grosso, 96 Kresic, 98 Kessie, 95 Grassi,

8 Migliaccio, 18 Estigarribia, 7 D’Alessandro,28 Emanuelson, 27 Rosseti, 9 Bianchi.

ALLENATORE Reja.BALLOTTAGGI nessuno.

SQUALIFICATI Pinilla (2), Biava (1), Cigarini (1).DIFFIDATI Boakye, Sportiello, Zappacosta, Moralez, Biava.

INDISPONIBILI Raimondi (30 giorni), Cherubin (25), Bellini (20),Boakye (3), Scaloni (3).

ALTRI nessuno.DRITTE SÌ Baselli NO A. Masiello

57PUNTI

29PUNTI

ROMA4-3-3

ATALANTA4-4-1-1

1. BUFFON

19. BONUCCI

3. CHIELLINI 33. EVRA

8. MARCHISIO

21. PIRLO 10. TEVEZ

9. MORATA

37. PEREYRA

26. LICHTSTEINER

15. BARZAGLI

22. MARCHETTI33. MAURICIO

5. BRAAFHEID

32. CATALDI

20. BIGLIA

19. LULIC

6. S. MAURI

11. KLOSE

7. F. ANDERSON

27. CANA

8. BASTA

Oggi ore 20.45 a TorinoSTADIO Juventus StadiumAndata 3-0

PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 17 De Ceglie, 23 Vidal, 27 Sturaro, 20 Padoin, 39 Marrone, 7 Pepe, 14 Llorente, 32 Matri, 11 Coman. ALLENATORE Allegri.BALLOTTAGGI Pereyra-Vidal 60-40%.SQUALIFICATI Ogbonna (1).DIFFIDATI Bonucci, De Ceglie, Lichtsteiner, Marchisio, Vidal, Pereyra. INDISPONIBILI Pobga (30 giorni), Caceres e Asamoah (stagione finita), Romulo (da valutare).ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Tevez NO Evra

PANCHINA 1 Berisha, 77 Strakosha,2 Ciani, 17 Pereirinha, 23 Onazi, 24 Ledesma,

10 Ederson, 87 Candreva, 14 B. Keita, 34 Perea.ALLENATORE Pioli.

BALLOTTAGGI S. Mauri-Candreva 60-40%.SQUALIFICATI Cavanda (1), Novaretti (1).

DIFFIDATI De Vrij, B. Keita, Klose, Onazi, Radu.INDISPONIBILI De Vrij (10 giorni), F. Djordjevic (10),

Gentiletti (15), Konko (10), Parolo (30), Radu (7).ALTRI Sculli, Tounkara.

DRITTE SÌ F. Anderson NO Cana

70PUNTI

58PUNTI

JUVENTUS3-5-2

LAZIO4-3-3

Domani ore 15 a PalermoSTADIO BarberaAndata 1-1

PANCHINA 1 Ujkani, 5 Milanovic, 22 Ortiz, 19 Terzi, 33 Daprelà, 15 Bolzoni, 25 Maresca, 14 Della Rocca, 21 Quaison, 96 Bentivegna, 10 Joao Silva, 99 Belotti. ALLENATORE Iachini.BALLOTTAGGI Jajalo-Maresca 60-40%, Chochev-Belotti 60-40%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Jajalo, Dybala, Daprelà, Bolzoni, Morganella.INDISPONIBILI E. Barreto (20 giorni), Emerson (da valutare), Morganella (stagione finita). ALTRI Fulignati, Makienok, Monteleone. DRITTE SÌ Dybala NO Jajalo

PANCHINA 1 Perin, 39 Sommariva,2 Tambè, 34 Parente, 15 Marchese, 93 Laxalt,

16 Lestienne, 97 Ghiglione, 19 Pavoletti.ALLENATORE Gasperini.

BALLOTTAGGI Bergdich-Marchese 55-45%.SQUALIFICATI Kucka (1), Roncaglia (1).

DIFFIDATI Burdisso, Niang.INDISPONIBILI Ariaudo (40 giorni), Tino Costa (10),

Borriello (30), Bertolacci (20).ALTRI Antonini, Prisco, Falou, Panico, Soprano.

DRITTE SÌ Iago NO Bergdich

38PUNTI

44PUNTI

PALERMO3-5-2

GENOA3-4-3

PORTIERIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MAGIC MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

ABBIATI (MIL) 6.00 5.12 - 4.63 - - aAGLIARDI (CES) 6.17 4.83 - 4.50 - - aANDUJAR (NAP) 5.93 4.93 4.75 4.33 437 - aAVRAMOV (ATA) - - - - - - aBAJZA (PAR) - 6.00 - 6.00 - - aBARDI (CHI) 6.17 5.25 - 5.13 - 61 aBASSI (EMP) 5.75 3.25 - 2.50 - - aBENUSSI (VER) 5.96 4.36 4.50 3.93 1125 55 RBERISHA (LAZ) 6.06 5.06 - 4.63 2103 - RBIZZARRI (CHI) 6.29 5.50 6.13 5.45 1104 81 aBRESSAN (CES) - - - - - - aBRKIC (CAG) 6.12 4.27 3.63 4.00 588 58 RBUFFON (JUV) 6.42 6.02 6.33 5.88 1076 58 aCARRIZO (INT) 7.00 4.00 - - - - aCASTELLAZZI (TOR) - - - - - - aCOLOMBI (CAG) 5.50 2.67 - 3.50 - - aCOLOMBO (NAP) - - - - - - aCONSIGLI (SAS) 6.17 4.71 4.88 5.13 695 59 aCRAGNO (CAG) 5.68 3.82 - 3.43 - 46 aDE SANCTIS (ROM) 6.14 5.46 5.50 5.43 704 73 SDIEGO LOPEZ (MIL) 6.26 4.93 4.75 4.50 399 55 aFREZZOLINI (ATA) - - - - - - aFRISON (SAM) - - - - - - aGOLLINI (VER) 6.75 4.75 - 4.50 - - aHANDANOVIC (INT) 6.29 5.45 6.38 5.39 817 69 RIACOBUCCI (PAR) 5.40 4.38 3.75 4.17 150 - aICHAZO (TOR) - - - - - - aKARNEZIS (UDI) 6.28 5.02 4.50 5.17 715 65 SLAMANNA (GEN) 6.50 6.75 7.33 6.75 1455 - RLEALI (CES) 5.84 4.25 4.00 4.08 852 54 aLOBONT (ROM) - - - - - - aMARCHETTI (LAZ) 6.11 5.13 6.33 5.36 832 50 aMERET (UDI) - 6.00 - 6.00 - - aMIRANTE (PAR) 6.04 4.38 5.17 3.77 760 53 RNETO (FIO) 6.27 5.18 4.63 5.70 644 65 SPADELLI (TOR) 6.06 5.14 5.13 5.00 890 62 RPERIN (GEN) 6.52 5.46 4.50 5.58 607 61 RPOMINI (SAS) 6.50 5.50 - 5.75 - - aPUGLIESI (EMP) - - - - - - aRAFAEL C.B. (NAP) 5.87 4.57 - 4.88 - 59 aRAFAEL D.A. (VER) 6.07 4.29 - 4.29 -241 38 RROMERO S. (SAM) 6.35 5.40 - 5.70 - 61 aRUBINHO (JUV) - - - - - - aSCUFFET (UDI) - 6.00 - 6.00 - - aSECULIN (CHI) - 6.00 - - - - aSEPE (EMP) 6.15 5.08 4.13 5.31 619 72 SSKORUPSKI (ROM) 5.75 4.25 - 6.00 - - aSOMMARIVA (GEN) - 6.00 - - - - aSORRENTINO (PAL) 6.17 4.68 4.50 5.10 446 59 SSPORTIELLO (ATA) 6.36 5.13 4.88 5.57 915 65 SSTORARI (JUV) 6.00 5.33 - 5.50 102 - SSTRAKOSHA (LAZ) - - - - - - aTATARUSANU (FIO) 6.19 4.56 - 4.25 - - aUJKANI (PAL) - - - - - - aVIVIANO (SAM) 6.35 5.38 5.75 5.89 1448 84 a

DIFENSORIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MAGIC MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

ABATE (MIL) 5.92 6.03 5.25 6.17 703 64 aACERBI (SAS) 6.04 6.25 5.25 5.86 891 65 aAGOSTINI (VER) 5.53 5.27 - 5.14 - 40 aALBIOL (NAP) 5.61 5.50 5.50 5.23 796 77 RALEX (MIL) 5.65 5.38 - 5.38 - 48 aALONSO (FIO) 5.53 5.53 - 5.35 1539 80 a

ANDELKOVIC (PAL) 5.60 5.46 4.83 5.54 623 65 aANDREOLLI (INT) 5.83 5.83 - 5.80 740 - aASTORI (ROM) 5.95 5.92 6.00 5.63 1104 83 aAVELAR (CAG) 5.60 5.86 5.33 5.21 650 66 RBALZANO (CAG) 5.68 5.61 5.17 5.30 888 70 aBALZARETTI (ROM) - - - - - - aBARBA (EMP) 6.12 6.54 6.00 7.17 675 83 SBARZAGLI (JUV) 6.33 6.00 6.00 6.25 995 - RBASANTA (FIO) 5.78 6.03 5.88 6.56 944 75 aBASTA (LAZ) 6.03 6.03 6.33 5.70 1149 58 aBENALOUANE (ATA) 5.78 5.65 - 5.40 590 63 RBIANCO (SAS) 5.25 4.75 - 5.00 - - aBIRAGHI (CHI) 5.50 5.32 - 5.14 313 70 aBOCCHETTI (MIL) 5.60 5.50 - 6.50 - - SBONERA (MIL) 5.79 5.58 - 5.08 -174 49 SBONUCCI (JUV) 6.14 6.23 5.67 6.47 983 60 aBOVO (TOR) 6.08 5.92 6.00 5.50 1113 71 aBRAAFHEID (LAZ) 5.82 5.68 - 6.00 477 48 aBRITOS (NAP) 5.54 5.38 5.33 5.00 852 77 aBRIVIO (VER) 5.62 5.62 5.50 5.57 144 48 aBUBNJIC (UDI) 5.25 5.50 - 5.50 345 - SBURDISSO (GEN) 5.91 5.85 6.00 6.10 601 67 RCANA (LAZ) 5.62 5.41 - 5.57 1298 58 RCANNAVARO (SAS) 5.81 5.56 5.75 5.86 935 67 aCAPELLI (CES) 5.60 5.42 5.50 5.27 466 56 RCAPUANO (CAG) 5.88 5.79 - 5.71 -111 57 SCASSANI (PAR) 5.44 5.55 5.00 5.60 300 50 RCEPPITELLI (CAG) 5.55 5.42 5.33 5.38 634 66 RCESAR (CHI) 5.95 5.75 6.25 5.54 859 82 RCHIELLINI (JUV) 6.08 6.00 5.67 6.33 1251 64 aCIANI (LAZ) 5.86 5.86 - 5.67 531 - RCODA (SAM) 6.00 6.00 - 6.00 - - aCOLE (ROM) 5.59 5.50 - 5.86 - 62 SCOSTA (PAR) 5.83 5.92 6.75 5.56 660 61 aDAINELLI (CHI) 6.07 5.89 6.17 5.95 824 82 RD'AMBROSIO (INT) 5.71 5.68 5.50 5.70 941 73 RDANILO (UDI) 6.09 6.22 5.67 6.18 663 71 aDAPRELA' (PAL) 5.65 5.54 5.00 5.60 569 64 SDARMIAN (TOR) 6.06 6.13 6.00 6.00 433 62 aDE CEGLIE (JUV) 5.54 6.17 - 6.93 609 56 aDE MAIO (GEN) 6.00 6.00 6.63 5.92 1003 74 aDE SCIGLIO (MIL) 5.29 5.00 - 4.57 266 53 RDE SILVESTRI (SAM) 5.98 6.19 7.00 6.04 746 80 SDEL GROSSO (ATA) 5.72 5.83 - 5.58 - - aDIAKITE (CAG) 5.38 5.12 5.17 5.17 340 - aDONKOR (INT) 5.50 5.00 - 6.00 - - aDRAME' (ATA) 5.58 5.54 5.25 5.58 859 67 aEDENILSON (GEN) 6.00 6.04 5.88 6.00 499 65 aEMANUELSON (ATA) 6.00 6.07 - 6.00 367 - SEVRA (JUV) 5.94 6.06 - 6.40 1342 66 aFEDDAL (PAR) 5.45 5.50 6.75 5.08 999 64 RFELIPE (INT) 5.38 5.38 - 5.71 442 65 SFREY (CHI) 5.83 5.79 6.25 5.91 1054 85 aGABRIEL SILVA (UDI) 5.40 5.45 5.50 5.75 427 65 RGAMBERINI (CHI) 5.78 5.72 5.25 5.60 522 74 aGHOULAM (NAP) 5.70 5.73 4.75 5.29 882 76 aGLIK (TOR) 6.33 7.06 7.50 6.46 1146 76 aGOBBI (PAR) 5.65 5.54 5.83 5.27 473 55 SGONZALEZ ALE. (CAG) 5.41 5.27 - 5.50 -320 52 SGONZALEZ G. (PAL) 6.12 6.18 6.50 6.50 552 70 RHENRIQUE (NAP) 5.29 5.21 - 5.50 793 - RHOLEBAS (ROM) 5.66 5.74 5.13 6.13 750 76 RHYSAJ (EMP) 5.79 5.76 5.38 5.86 749 79 aIZZO (GEN) 6.22 6.50 - 6.83 - 57 SJANSSON (TOR) 5.58 5.33 - 4.33 440 - aJUAN JESUS (INT) 5.66 5.46 5.67 5.45 1180 76 RKOULIBALY (NAP) 6.02 5.98 5.75 5.60 602 76 aKRAJNC (CES) 5.50 5.42 5.38 5.00 637 57 aLAURINI (EMP) 5.69 5.69 - 5.90 28 - SLAZAAR (PAL) 5.93 6.25 7.17 6.25 757 73 RLICHTSTEINER (JUV) 5.98 6.22 5.63 6.69 1120 62 aLONGHI (SAS) 5.77 5.70 5.50 5.71 444 59 a

LUCARELLI (PAR) 5.54 5.48 4.50 5.33 -1 44 SLUCCHINI (CES) 5.62 5.56 5.50 5.35 468 56 aMAGGIO (NAP) 5.75 5.65 5.50 5.64 943 80 aMAKSIMOVIC (TOR) 5.77 5.75 5.50 5.79 726 65 aMARCHESE (GEN) 6.05 6.41 - 6.88 959 75 RMARIO RUI (EMP) 5.95 5.96 5.75 6.00 584 78 SMARQUEZ (VER) 5.58 5.40 - 5.75 - 42 aMARTIC (VER) 5.58 5.46 - 5.31 130 46 aMASIELLO (TOR) 6.00 6.00 - 6.00 - - aMASIELLO A. (ATA) 5.50 5.42 5.00 5.83 227 - SMAURICIO (LAZ) 5.94 5.72 5.83 5.80 829 - RMESBAH (SAM) 5.54 5.50 - 5.50 603 73 RMESTO (NAP) 5.00 4.75 - 4.75 236 - RMEXES (MIL) 5.71 5.61 6.13 4.86 721 64 aMILANOVIC MILAN (PAL) - - - - - - aMOLINARO (TOR) 5.78 5.69 6.33 5.60 791 67 aMORAS (VER) 5.79 5.79 4.88 6.18 599 55 aMORETTI (TOR) 6.09 6.11 6.00 6.07 974 71 aMUNOZ (SAM) 6.03 6.17 - 6.50 -131 67 aMURRU (CAG) 5.33 5.17 - 4.75 818 - aNAGATOMO (INT) 5.50 5.39 - 5.17 - - aNATALI (SAS) 6.00 6.00 - 6.00 293 - aNICA (CES) 5.62 4.88 - 4.50 - - aORTIZ (PAL) - - - - - - aPALETTA (MIL) 5.68 5.50 5.63 5.67 728 65 aPARENTE (GEN) - 6.00 - - - - aPASQUAL (FIO) 6.07 6.54 5.83 7.67 835 76 aPASQUALE (UDI) 5.62 5.50 - 5.50 644 68 RPELUSO (SAS) 5.50 5.28 4.67 5.06 625 58 aPERES (TOR) 6.08 6.27 5.63 5.96 565 63 aPERICO (CES) 5.60 5.43 5.38 5.33 437 55 SPIRIS (UDI) 5.76 5.69 5.63 5.64 503 67 SPISANO E. (VER) 5.46 5.23 5.50 4.83 476 51 SPISANO F. (CAG) 5.36 5.32 - 5.40 - 52 aRAMI (MIL) 5.78 5.86 - 6.36 - 52 aRANOCCHIA (INT) 5.90 6.00 5.75 5.68 922 73 aREGINI (SAM) 5.60 5.45 5.50 5.72 713 76 aRICHARDS (FIO) 5.69 5.62 5.17 5.83 759 - aRISPOLI (PAL) 5.68 5.70 6.25 5.59 576 67 RRODRIGUEZ GON. (FIO) 5.98 6.28 7.17 6.32 1252 83 aRODRIGUEZ GUI. (VER) 5.60 5.45 5.38 4.75 469 50 aROMAGNOLI (SAM) 5.93 5.95 5.88 6.39 787 79 aROSSETTINI (CAG) 5.73 5.75 5.00 5.81 390 63 RRUGANI (EMP) 6.10 6.33 5.25 6.27 561 78 SSANTACROCE (PAR) 5.62 5.57 5.25 5.17 447 52 RSANTON (INT) 6.14 6.14 5.75 6.00 810 - aSARDO (CHI) 5.70 5.67 - 5.50 - - aSAVIC (FIO) 5.95 6.00 - 6.00 930 75 RSILVESTRE (SAM) 6.05 5.98 5.88 6.28 679 78 SSOMMA (EMP) 5.75 5.50 - 5.50 - - SSPOLLI (ROM) - - - - - - aSTENDARDO (ATA) 5.92 6.12 5.75 6.11 771 68 aSTRINIC (NAP) 5.64 5.71 - 5.75 925 - RTAMBE (GEN) - 6.00 - - - - aTERZI (PAL) 5.62 5.54 5.00 5.83 787 68 aTOMOVIC (FIO) 5.69 5.81 - 5.90 771 71 RTONELLI (EMP) 5.95 6.36 - 6.29 18 71 STOROSIDIS (ROM) 5.79 5.79 5.25 5.93 759 76 aVIDIC (INT) 5.56 5.53 6.00 6.00 914 75 aVITIELLO (PAL) 6.10 6.05 5.75 6.08 576 68 SVOLTA (CES) 5.62 5.44 - 5.31 - 44 SYANGA MBIWA (ROM) 5.67 5.62 5.17 5.75 393 70 SZAPPACOSTA (ATA) 5.96 6.33 5.83 6.50 150 60 SZUKANOVIC (CHI) 5.96 6.02 6.00 6.36 800 82 a

CENTROCAMPISTIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MAGIC MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

ACQUAH (SAM) 5.71 5.45 - 5.55 570 67 aALLAN (UDI) 6.02 6.19 6.13 6.00 871 60 R

ANTONELLI (MIL) 6.05 6.41 5.88 6.42 1045 61 aAQUILANI (FIO) 5.90 5.80 5.50 5.90 957 71 aBADELJ (FIO) 5.54 5.50 5.75 5.75 1290 77 aBADU (UDI) 5.82 5.84 5.75 5.65 290 50 RBASELLI (ATA) 5.94 5.91 - 6.06 302 49 aBASHA (TOR) 5.83 6.50 6.50 6.75 533 - aBENASSI (TOR) 5.85 6.03 5.50 6.05 490 54 aBERGDICH (GEN) 5.50 5.57 5.17 5.50 600 - aBIGLIA (LAZ) 6.35 6.56 6.63 6.29 1598 57 aBIONDINI (SAS) 5.85 5.76 5.83 5.88 493 54 RBIRSA (CHI) 5.95 5.93 6.00 5.97 757 67 aBOLZONI (PAL) 5.84 5.75 - 6.07 278 50 RBONAVENTURA (MIL) 6.13 6.56 5.67 6.39 1073 61 aBORJA VALERO (FIO) 5.96 6.17 5.50 6.17 995 72 aBRIENZA (CES) 6.30 7.23 9.00 6.75 1436 68 aBRIGHI (SAS) 5.77 5.67 5.50 5.64 618 54 aBRILLANTE (EMP) 4.50 4.50 - - - - aCAMPANHARO (VER) 5.95 5.77 - 5.63 72 39 aCANDREVA (LAZ) 6.40 7.32 8.83 6.25 1230 54 aCARMONA (ATA) 5.81 5.58 4.83 5.79 493 50 SCASCIONE (CES) 5.95 5.70 6.00 5.72 771 51 RCATALDI (LAZ) 6.00 5.78 6.25 5.30 641 - SCAZZOLA (CES) - - - - - - aCHIBSAH (SAS) 6.00 6.00 - 6.00 - - SCHOCHEV (PAL) 5.94 6.17 7.75 5.90 1343 - RCHRISTIANSEN (CHI) 6.00 6.00 - - 469 - aCHRISTODOULOPOULOS (VER) 5.97 6.26 5.50 6.59 353 45 aCOFIE (CHI) 5.77 5.75 - 5.63 251 57 RCOMAN (JUV) 6.00 6.20 - 8.00 982 - RCONTI (CAG) 5.72 5.59 - 5.80 - 50 aCORREA (SAM) 5.00 5.00 - - - - aCOSSU (CAG) 5.95 6.05 - 6.33 293 55 SCROCE (EMP) 6.19 6.26 6.13 6.21 851 74 SD'ALESSANDRO (ATA) 5.80 5.70 - 5.50 394 48 aDE GUZMAN (NAP) 5.66 6.09 5.50 6.04 650 68 RDE JONG (MIL) 5.95 6.14 7.17 5.90 981 62 RDELLA ROCCA (PAL) 5.75 5.50 - 6.00 - - aDESSENA (CAG) 5.87 6.02 5.83 5.95 807 63 aDIAMANTI (FIO) 6.14 6.79 - 8.17 1339 - RDONSAH (CAG) 6.27 6.77 - 6.56 618 62 aDUNCAN (SAM) 5.88 5.78 5.50 5.83 395 64 REDERSON (LAZ) 5.75 7.00 - 5.00 210 - aEKDAL (CAG) 6.15 6.54 5.67 5.81 813 63 aESTIGARRIBIA (ATA) 5.86 6.21 - 6.67 435 - RFARNERUD (TOR) 6.00 6.50 - 6.69 285 53 SFELIPE ANDERSON (LAZ) 6.59 8.09 10.25 8.38 1922 70 aFERNANDES (UDI) 5.77 6.04 5.25 6.04 503 53 RFERNANDEZ M. (FIO) 6.31 6.71 6.25 6.56 453 67 SFETFATZIDIS (CHI) 6.17 7.00 - 7.88 - - aFLORENZI (ROM) 6.11 6.46 7.38 6.75 1222 78 RGARGANO (NAP) 6.22 6.09 - 5.71 1174 78 RGAZZI (TOR) 6.07 5.85 6.00 5.75 792 60 aGIORGI (CES) 5.83 5.67 6.25 5.71 925 55 aGOMEZ (ATA) 5.86 5.86 5.83 5.88 919 58 RGONZALEZ ALV. (TOR) 5.83 5.83 - 5.75 355 - aGRASSI (ATA) 6.00 6.00 - - - - aGRECO (VER) 5.76 5.65 5.67 5.72 546 46 aHALLBERG (UDI) 5.83 5.75 - 5.67 - - aHALLFREDSSON (VER) 5.93 6.09 6.38 6.27 719 51 aHAMSIK (NAP) 5.74 6.59 7.17 5.81 742 72 SHERNANES (INT) 5.97 6.32 - 7.17 718 66 RHETEMAJ (CHI) 6.00 5.81 5.83 5.79 498 63 aHONDA (MIL) 5.67 6.52 4.75 6.91 859 56 RIAGO (GEN) 6.09 7.00 6.67 7.39 1061 63 RILICIC (FIO) 5.79 5.97 6.17 5.43 813 69 aINLER (NAP) 5.69 5.75 5.75 5.50 1426 81 aIZCO (CHI) 5.98 6.25 6.00 6.45 766 68 aJAJALO (PAL) 5.81 5.62 5.67 5.75 665 - a

ARBITRO GiacomelliASSISTENTI Barbirati-Fiorito

IV La Rocca ADD. Tommasi-PezzutoPREZZI da 15 a 80 euroTV Sky SuperCalcio HD,

Calcio 1 HD

 1

1.53

X

3.80

2

6.50

ARBITRO GervasoniASSISTENTI Bianchi-Musolino

IV Longo ADD. Tagliavento-Di PaoloPREZZI da 25 a 120 euro

TV Sky Calcio 1 HD;Premium Calcio 1,

Calcio HD

 1

1.40

X

4.33

2

8.00

ARBITRO RizzoliASSISTENTI Faverani-Meli

IV Crispo ADD. Damato-IrratiPREZZI da 40 a 130 euro

TV Sky Sport 1 HD;SuperCalcio HD, Calcio 1

HD; PremiumCalcio, Calcio

HD

 1

1.90

X

3.35

2

4.20

ARBITRO CervelleraASSISTENTI Tasso-Paganessi

IV Dobosz ADD. Peruzzo-AurelianoPREZZI da 14 a 225 euro

TV Sky Calcio 2 HD;Premium Calcio 2;

Calcio 2 HD

 1

2.15

X

3.20

2

3.40

Magic +3RCampionato

Page 21: La Gazzetta dello Sport (04-18-2015)

21SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

44. BRKIC 37. DIAKITÈ

8. AVELAR

15. ROSSETTINI

21. BALZANO

16. DESSENA

5. CONTI

20. EKDAL

17. FARIAS

25. SAU

40. MPOKU

45. ANDUJAR

88. INLER

77. GARGANO

7. CALLEJON

23. GABBIADINI

9. HIGUAIN

24. INSIGNE

26. KOULIBALY

3. STRINIC

33. ALBIOL

11. MAGGIO

47. CONSIGLI

15. ACERBI

31. PELUSO

17. SANSONE

10. ZAZA

25. BERARDI

3. LONGHI

19. TAIDER

33. BRIGHI

8. BIONDINI

28. CANNAVARO

30. PADELLI

33. PERES

94. BENASSI

20. VIVES11. M. LOPEZ

17. MARTINEZ

8. FARNERUD

36. DARMIAN25. GLIK

18 JANSSON

5. BOVO

Domani ore 12.30 a Reggio EmiliaSTADIO Mapei Stadium Andata 1-0

PANCHINA 1 Pomini, 20 Bianco, 21 Fontanesi, 32 Natali, 6 Chibsah, 52 Lodesani, 96 Sereni, 30 Lazarevic, 83 Floro Flores, 99 Floccari.ALLENATORE Di Francesco. BALLOTTAGGI Zaza-Floccari 55-45%.SQUALIFICATI Missiroli (1).DIFFIDATI Brighi, Missiroli, Biondini.INDISPONIBILI Pegolo (30 giorni), Terranova e Antei (stagione finita), Vrsaljko e Polito (7), Magnanelli, Donis e Gazzola (da valutare). ALTRI Celeste, Benucci.DRITTE SÌ Berardi NO Biondini

PANCHINA 13 Castellazzi, 1 Ichazo,19 Maksimovic, 24 Moretti, 3 Molinaro,

32 S. Masiello, 4 Basha, 14 Gazzi, 15 Alv. Gonzalez,27 Quagliarella, 22 Amauri.

ALLENATORE Ventura.BALLOTTAGGI Jansson-Moretti 60-40%.

SQUALIFICATI El Kaddouri (1).DIFFIDATI Amauri, Gazzi, Maksimovic, Moretti, Padelli

e Quagliarella.INDISPONIBILI Gaston Silva (8 giorni).

ALTRI P. Barreto.DRITTE SÌ M. Lopez NO Martinez

35PUNTI

43PUNTI

SASSUOLO3-4-3

TORINO3-5-2

33. SEPE 24. RUGANI

21. MARIO RUI

26. TONELLI

88. VECINO

6. VALDIFIORI

11. CROCE

7. MACCARONE

5. SAPONARA 20. PUCCIARELLI

83. MIRANTE

2. CASSANI

6. LUCARELLI

28. FEDDAL

10. BELFODIL

88. CODA

23. NOCERINO

18. GOBBI

8. J. MAURI

21. LODI

26. VARELA23. HYSAJ

Domani ore 15 a EmpoliSTADIO Castellani Andata 2-0

PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi, 50 Somma, 19 Barba, 2 Laurini, 8 Signorelli, 4 Diousse, 25 Brillante, 16 Piu, 27 Zielinski, 9 Mchedlidze, 10 Tavano. ALLENATORE Sarri.BALLOTTAGGI Pucciarelli-Tavano 60-40%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Maccarone, Tonelli, Mario Rui.INDISPONIBILI Guarente (da valutare), Verdi (7 giorni). ALTRI Biggeri.DRITTE SÌ Saponara NO Tonelli

PANCHINA 22 Iacobucci, 91 Bajza,27 Santacroce, 15 Costa, 58 Esposito,

31 Mariga, 3 Lila, 21 Lodi, 40 Erlic,20 Taider, 17 Palladino, 5 Ghezzal.

ALLENATORE Donadoni.BALLOTTAGGI M. Coda-Palladino 55-45%,

Feddal-Costa 55-45%, Cassani-Santacroce 55-45%.SQUALIFICATI Jorquera (1).

DIFFIDATI Lodi, Feddal, Costa.INDISPONIBILI Mendes, Galloppa e Prestia (da valutare).

ALTRI Rossetto, Broh e Haraslin.DRITTE SÌ Nocerino NO Cassani

33PUNTI

12PUNTI

EMPOLI4-3-1-2

PARMA3-5-2

PANCHINA 1 Colombi, 27 Cragno, 14 F. Pisano, 2 Ale. Gonzalez, 32 Ceppitelli, 33 Capuano, 3 Murru, 30 Donsah, 10 Joao Pedro, 7 Cossu, 90 Cop, 9 Longo. ALLENATORE Zeman.BALLOTTAGGI Diakité-Ceppitelli 60-40%, Dessena-Joao Pedro 60-40%, Mpoku-Cossu 60-40%,Sau-Longo 60-40%. SQUALIFICATI Crisetig (1). DIFFIDATI Avelar, Dessena, Longo, Rossettini, Ale. Gonzalez.INDISPONIBILI nessuno.ALTRI Barella, Husbauer, Carboni, Caio Rangel, Muroni.DRITTE SÌ Farias NO Rossettini

PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo,16 Mesto, 4 Henrique, 5 Britos, 31 Ghoulam,

8 Jorginho, 16 De Guzman, 17 Hamsik,14 Mertens, 91 D. Zapata.

ALLENATORE Benitez.BALLOTTAGGI Gabbiadini-De Guzman 60-40%,

Gabbiadini-Hamsik 60-40%, Insigne-Mertens 60-40%.SQUALIFICATI D. Lopez (1).

DIFFIDATI Maggio.INDISPONIBILI Michu (25 giorni), Zuniga (da valutare).

ALTRI Uvini.DRITTE SÌ Gabbiadini NO Strinic

50PUNTI

NAPOLI4-2-3-1

1. HANDANOVIC 15. VIDIC

5. JUAN JESUS

23. RANOCCHIA

33. D’AMBROSIO

88. HERNANES

18. MEDEL

27. GNOUKOURI

8. PALACIO

91. SHAQIRI 9 ICARDI

23. DIEGO LOPEZ

16. POLI

34. DE JONG

21. VAN GINKEL

10 HONDA

7. MENEZ

28. BONAVENTURA

5. MEXES

31. ANTONELLI

29. PALETTA

20. ABATE

Domani ore 20.45 a MilanoSTADIO MeazzaAndata 1-1

PANCHINA 30 Carrizo, 6 Andreolli, 26 Felipe, 21 Santon, 54 Donkor, 55 Nagatomo, 10 Kovacic, 17 Kuzmanovic, 20 Obi, 11 Podolski, 28 Puscas, 97 Bonazzoli.ALLENATORE Mancini. BALLOTTAGGI D’Ambrosio-Santon 65-35%, Gnoukouri-Obi 60-40%, Shaqiri-Kovacic 55-45%, Shaqiri-Nagatomo 70-30%. SQUALIFICATI Brozovic (1), Guarin (1).DIFFIDATI Campagnaro, Dodò, Medel, Ranocchia. INDISPONIBILI Jonathan, Dodò (stagione finita), Campagnaro (20 giorni). ALTRI Berni, Dimarco, Camara.DRITTE SÌ Palacio NO Juan Jesus

PANCHINA 32 Abbiati, 99 Donnarumma,25 Bonera, 13 Rami, 33 Alex, 19 Bocchetti,2 De Sciglio, 36 Mastalli, 8 Suso, 22 Cerci,

9 Destro, 11 Pazzini. ALLENATORE Inzaghi.BALLOTTAGGI Poli-Destro 60-40%, Poli-Pazzini

80-20%, Honda-Suso 70-30%.SQUALIFICATI nessuno.

DIFFIDATI Alex, Bonaventura, Menez, Mexes.INDISPONIBILI Agazzi (stagione finita), El Shaarawy (20 giorni),

Mastour (15), Montolivo e Essien (7).ALTRI Zaccardo, C. Zapata, Albertazzi, Muntari.

DRITTE SÌ Menez NO Paletta

41PUNTI

42PUNTI

INTER4-3-1-2

MILAN4-3-3

JANKOVIC B. (VER) 5.79 6.12 6.83 5.40 959 54 RJOAO PEDRO (CAG) 5.72 6.18 7.00 6.10 840 65 aJOAQUIN (FIO) 6.22 6.69 7.33 7.19 1168 79 aJORGINHO (NAP) 5.50 5.33 - 5.32 832 70 aKONE (UDI) 5.79 5.88 8.25 5.68 989 65 aKOVACIC (INT) 5.80 6.36 5.00 6.29 586 59 SKURTIC (FIO) 5.44 5.53 4.67 5.36 881 67 aKUZMANOVIC (INT) 5.71 5.79 - 5.71 657 61 aLAXALT (GEN) 5.83 5.71 - 5.50 265 - RLAZAREVIC (SAS) 5.94 6.33 - 6.38 46 - RLEDESMA (LAZ) 5.43 5.29 - 5.00 - - aLESTIENNE (GEN) 5.75 5.88 - 5.57 287 46 aLILA (PAR) 6.00 6.92 7.83 8.17 578 - aLODI (PAR) 5.50 5.62 - 5.78 1380 59 RLULIC (LAZ) 6.17 6.61 6.25 6.88 623 42 RMANDRAGORA (GEN) 7.00 6.50 - - - - aMARCHISIO (JUV) 6.37 6.57 5.67 6.71 1206 55 aMARESCA (PAL) 5.93 5.86 4.75 5.92 547 51 aMARIGA (PAR) 5.58 5.56 - 5.38 - - SMARRONE (JUV) - - - - - - aMAURI J. (PAR) 6.08 6.21 7.83 6.08 932 58 aMAURI S. (LAZ) 6.28 7.41 7.25 6.50 1013 48 RMEDEL (INT) 5.98 5.82 6.25 5.85 1307 73 aMENEZ (MIL) 6.03 7.65 8.50 7.25 1574 74 aMERTENS (NAP) 5.85 6.19 6.88 5.79 1139 78 RMIGLIACCIO (ATA) 5.88 5.92 5.50 5.94 382 49 SMORALEZ (ATA) 6.11 6.83 6.50 6.32 942 60 RMPOKU (CAG) 6.00 6.22 5.63 6.80 827 - aMUDINGAYI (CES) 6.00 5.70 6.00 5.75 552 - SNAINGGOLAN (ROM) 6.44 6.68 6.50 6.71 1178 77 RNOCERINO (PAR) 5.75 5.94 5.88 6.21 754 51 ROBBADI (VER) 5.96 5.85 5.38 5.93 702 49 aOBI (INT) 5.62 5.94 - 5.63 - - aOBIANG (SAM) 6.09 6.28 5.38 6.25 718 70 SONAZI (LAZ) 5.80 5.65 - 5.57 545 37 RPADOIN (JUV) 5.72 5.65 5.50 5.86 812 46 aPALOMBO (SAM) 6.02 6.05 5.63 6.08 795 71 aPAREDES (ROM) 5.70 6.20 - 5.75 218 - SPEPE (JUV) 5.50 5.50 5.00 5.83 290 - SPEREIRINHA (LAZ) 5.25 5.25 - 5.00 - - aPEREYRA (JUV) 6.17 6.46 6.50 6.67 1107 54 aPEROTTI (GEN) 6.38 6.74 6.50 6.73 1333 67 RPINZI (UDI) 5.81 5.54 5.25 5.56 736 57 aPIRLO (JUV) 6.10 6.90 - 7.29 - 39 aPIZARRO (FIO) 6.15 6.15 - 6.20 306 64 SPJANIC (ROM) 6.02 6.40 6.50 6.73 1175 75 RPOLI (MIL) 6.02 6.07 - 5.86 755 56 aPUCCIARELLI (EMP) 5.96 6.31 5.88 6.42 655 70 aQUAISON (PAL) 6.12 6.94 5.75 6.17 501 - aRADOVANOVIC (CHI) 5.91 5.87 5.88 5.50 1007 70 aRIGONI (PAL) 6.10 6.66 6.75 6.69 766 59 aRINCON (GEN) 6.18 6.10 6.17 6.00 944 59 RRIZZO (SAM) 6.00 6.18 - 6.36 - 60 aSALA (VER) 6.33 6.50 6.17 5.75 1070 - aSALAH (FIO) 6.50 8.00 7.33 9.00 1018 - aSAPONARA (EMP) 6.20 7.00 8.25 8.20 1311 87 RSCHELOTTO (CHI) 5.73 5.70 6.13 5.68 684 65 aSHAQIRI (INT) 5.95 6.25 5.33 5.90 751 62 aSIGNORELLI (EMP) 5.79 6.21 5.75 9.50 674 - SSORIANO (SAM) 6.00 6.14 6.63 6.04 859 74 RSTURARO (JUV) 5.93 5.70 5.50 5.63 438 40 aSUSO (MIL) 6.25 6.25 6.25 6.00 359 - RTACHTSIDIS (VER) 5.93 6.07 5.50 5.86 692 49 RTAIDER (SAS) 6.00 6.41 6.75 6.31 830 61 RUCAN (ROM) 6.00 5.50 - - 588 - SVAJUSHI (CHI) - 6.00 - - - - aVALDIFIORI (EMP) 6.34 6.45 6.17 6.53 1068 78 aVAN GINKEL (MIL) 5.75 5.62 6.25 5.38 792 - R

VARELA (PAR) 5.95 5.95 6.38 6.10 1063 57 RVARGAS J. (FIO) 5.78 6.06 - 7.75 232 - aVAZQUEZ (PAL) 6.31 7.03 5.88 6.70 965 61 aVECINO (EMP) 6.07 6.27 6.50 6.07 1072 77 aVIDAL (JUV) 6.09 6.66 5.63 7.30 1001 51 aVIVES (TOR) 5.71 5.83 6.25 5.91 1252 67 aWIDMER (UDI) 5.86 6.18 6.38 6.25 806 60 aWSZOLEK (SAM) 5.17 5.17 - - 94 - SZAPATA A. (UDI) - 6.00 - 6.00 - - aZE' EDUARDO (CES) 5.33 5.67 - 6.25 - - aZIELINSKI (EMP) 5.97 5.89 5.63 6.14 425 66 a

ATTACCANTIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MAGIC MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

AGUIRRE (UDI) 5.25 5.75 - 5.75 293 - RAMAURI (TOR) 5.88 5.97 5.50 5.67 544 57 RBABACAR (FIO) 6.17 7.17 - 6.83 233 68 aBELFODIL (PAR) 5.50 5.47 6.38 5.17 855 55 aBELOTTI (PAL) 6.02 6.70 6.00 6.50 245 52 aBENTIVEGNA (PAL) - - - - - - aBERARDI (SAS) 6.28 7.28 8.50 7.13 1185 74 aBERGESSIO (SAM) 5.71 5.96 - 5.80 141 63 aBIANCHI (ATA) 5.50 5.47 - 5.17 210 42 aBONAZZOLI (INT) 5.75 5.75 - 6.00 - - aBOTTA (CHI) 5.88 5.69 6.25 5.64 444 60 RCALLEJON (NAP) 5.88 6.93 6.63 6.73 865 76 RCERCI (MIL) 5.55 6.05 6.50 6.75 779 61 aCODA M. (PAR) 6.23 6.60 6.00 6.69 536 52 RCOP (CAG) 5.75 6.17 - 6.50 96 - aDEFREL (CES) 5.98 6.63 6.63 6.58 1041 58 aDENIS (ATA) 5.54 6.00 8.00 5.46 1073 62 RDESTRO (MIL) 5.79 6.69 6.00 6.28 681 57 RDI NATALE (UDI) 6.22 7.64 7.17 6.10 548 54 SDJURIC (CES) 5.66 5.93 5.25 5.85 353 43 aDOUMBIA (ROM) 4.70 4.70 4.83 4.25 384 - aDYBALA (PAL) 6.52 8.02 7.25 8.50 1134 72 aEDER (SAM) 6.30 7.27 7.25 8.18 958 83 aETO'O (SAM) 6.39 6.89 6.75 7.33 1227 - aFARIAS (CAG) 5.68 6.09 6.25 5.83 713 59 aFERNANDINHO (VER) 6.00 6.00 - 6.00 - - aFLOCCARI (SAS) 5.78 6.11 5.63 6.28 431 55 aFLORO FLORES (SAS) 5.82 5.89 5.75 5.75 320 53 aGABBIADINI (NAP) 6.17 7.46 5.75 7.63 594 73 aGEIJO (UDI) 5.80 6.50 - 7.17 152 - SGERVINHO (ROM) 6.05 6.45 5.25 6.95 1033 72 aGHEZZAL (PAR) 5.75 5.71 6.00 5.40 617 51 aGILARDINO (FIO) 5.60 5.80 - 5.75 333 - RGOMEZ M. (FIO) 5.61 6.03 7.83 6.31 1020 81 SGOMEZ T. (VER) 6.00 6.45 7.17 6.50 581 53 SHIGUAIN (NAP) 6.09 7.29 5.75 6.80 726 73 SIBARBO (ROM) 6.11 6.46 - 6.21 411 62 RICARDI (INT) 6.06 7.87 8.00 8.73 1044 78 aINSIGNE (NAP) 5.91 6.45 - 5.67 345 65 RITURBE (ROM) 5.92 6.08 5.50 5.89 716 66 aJOAO SILVA (PAL) 5.50 5.00 - - - - aKEITA B. (LAZ) 5.91 5.81 5.67 5.75 729 43 aKLOSE (LAZ) 6.06 7.38 8.38 6.95 959 52 SLJAJIC (ROM) 6.08 6.94 5.75 7.08 664 67 aLLORENTE (JUV) 5.64 6.24 4.88 6.88 429 43 aLONGO (CAG) 5.62 5.53 - 5.64 412 53 SMACCARONE (EMP) 6.06 6.93 5.88 7.11 655 71 aMARTINEZ (TOR) 5.57 5.97 4.75 6.58 221 51 RMATRI (JUV) 5.97 7.15 - 6.11 569 47 aMAXI LOPEZ (TOR) 5.82 6.39 7.63 6.63 687 63 RMCHEDLIDZE (EMP) 5.75 5.93 6.67 6.21 572 69 a

MEGGIORINI (CHI) 6.02 6.38 7.38 6.46 985 72 aMONCINI (CES) - - - - 42 - RMORATA (JUV) 6.26 7.09 6.83 6.92 525 49 SMURIEL (SAM) 5.91 6.59 6.63 6.36 645 73 aNIANG (GEN) 6.25 7.12 6.50 6.67 551 58 RNICO LOPEZ (VER) 5.82 6.68 - 6.39 279 46 SOKAKA (SAM) 6.07 6.48 5.67 6.61 442 69 aPALACIO (INT) 5.71 6.48 8.00 6.46 1241 77 aPALLADINO (PAR) 5.50 5.94 - 6.08 135 43 aPALOSCHI (CHI) 5.90 6.57 7.75 6.13 1115 73 aPAVOLETTI (GEN) 5.83 6.10 - 6.20 189 50 aPAZZINI (MIL) 5.38 5.62 5.25 5.42 259 48 SPELLISSIER (CHI) 6.13 6.97 7.33 7.38 569 66 RPEREA (LAZ) 5.50 5.50 - 5.50 197 - aPERICA (UDI) 4.75 5.17 4.75 5.50 417 - SPODOLSKI (INT) 5.32 5.32 5.67 5.60 550 61 aPUSCAS (INT) 5.50 5.50 - 5.00 200 - R

QUAGLIARELLA (TOR) 6.31 7.43 7.00 7.47 1118 71 SRODRIGUEZ (CES) 5.87 6.57 - 6.43 112 42 SROSSETI (ATA) - - - - - - aSANABRIA (ROM) 6.00 6.00 - - - - aSANSONE N. (SAS) 5.96 6.56 8.83 7.00 1086 72 aSAU (CAG) 6.00 6.71 6.63 6.83 769 63 RSAVIOLA (VER) 5.81 6.31 - 5.83 115 - RSERENI (SAS) - - - - - - aSUCCI (CES) 5.75 7.00 7.25 7.00 300 - STAVANO (EMP) 5.62 5.93 - 5.55 - 57 STEVEZ (JUV) 6.67 8.46 7.83 8.89 1842 76 aTHEREAU (UDI) 5.95 6.82 6.63 7.14 437 53 STONI (VER) 6.20 7.53 8.75 6.83 1235 67 aTOTTI (ROM) 6.03 6.92 - 7.30 1023 76 aVERDE (ROM) 6.10 6.50 - 5.50 618 - RZAPATA D. (NAP) 6.17 7.67 7.25 6.50 568 72 aZAZA (SAS) 5.83 6.70 5.17 7.14 561 57 a

ARBITRO CalvareseASSISTENTI Petrella-Carbone

IV De Pinto ADD. Rocchi-AbissoPREZZI da 20 a 65 euroTV Sky SuperCalcio HD,

Calcio 1 HD; PremiumCalcio, Calcio HD

 1

3.10

X

3.10

2

2.35

ARBITRO PasquaASSISTENTI Gava-Passeri

IV Nicoletti ADD. Ghersini-MinelliPREZZI da 20 a 150 euro

TV Sky Calcio 3 HD

 1

1.57

X

3.70

2

6.25

ARBITRO ValeriASSISTENTI Posado-Cariolato

IV Pegorin ADD. Orsato-MerchioriPREZZI da 20 a 70 euroTV Sky SuperCalcio HD,

Calcio 2 HD; PremiumCalcio, Calcio HD

 1

3.80

X

3.65

2

1.90

ARBITRO BantiASSISTENTI De Luca-Vuoto

IV Preti ADD. Guida-DoveriPREZZI da 28 a 427 euro

TV Sky Sport 1 HD;SuperCalcio HD, Calcio 1

HD; PremiumCalcio, Calcio

HD

 1

2.25

X

3.35

2

3.10

Domani ore 18 a CagliariSTADIO Sant’Elia Andata 3-3

21PUNTI

CAGLIARI4-3-3

1. NETO 19. BASANTA

23. PASQUAL

2. GO. RODRIGUEZ

4. RICHARDS

10. AQUILANI

5. BADELJ

20. BORJA VALERO

72. ILICIC

30. BABACAR

18. DIAMANTI

1. RAFAEL

8. OBBADI

77. TACHTSIDIS

10. HALLFREDSSON

21. J. GOMEZ

9. TONI

11. JANKOVIC

18. MORAS

3. E. PISANO

4. MARQUEZ

26. SALA

PANCHINA 12 Tatarusanu, 40 Tomovic, 15 Savic, 28 Alonso, 6 Vargas, 7 Pizarro, 16 Kurtic, 14 M. Fernandez, 17 Joaquin, 33 M.Gomez, 74 Salah, 9 Gilardino. ALLENATORE Montella.BALLOTTAGGI Babacar–Gilardino 60-40%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Basanta, M.Gomez, Kurtic, Diamanti, Go.Rodriguez.INDISPONIBILI Rossi (30 giorni), Lezzerini (20).ALTRI Bernardeschi, Rosi, Rosati, Lazzari, Bagadur, Lupatelli, Octavio, El Hamdaoui. DRITTE SÌ Babacar NO Basanta

PANCHINA 95 Gollini, 22 Benussi, 33 Agostini, 71 Martic, 2 Gu. Rodriguez,

28 Brivio, 30 Campanharo, 19 Greco,20 Christodoulopoulos, 70 Fernandinho, 7 Saviola,

17 N. Lopez. ALLENATORE Mandorlini.BALLOTTAGGI Rafael-Benussi 70-30%,

Marquez-Gu. Rodriguez 60-40%.SQUALIFICATI nessuno.

DIFFIDATI Martic, Moras, Gu. Rodriguez, Hallfredsson, Obbadi,Tachtsidis, Christodoulopoulos, Valoti, N. Lopez.

INDISPONIBILI Ionita (da valutare). ALTRI Marques, Sorensen,Valoti, Cappelluzzo, Fares. DRITTE SÌ Toni NO Tachtsidis

49PUNTI

33PUNTI

FIORENTINA4-3-3

VERONA4-3-3

ARBITRO MazzoleniASSISTENTI Iori-Padovan

IV Stefani ADD. Gavillucci-SaiaPREZZI da 18 a 190 euro

TV Sky Sport 1 HD;SuperCalcio HD, Calcio 1

HD; PremiumCalcio, Calcio

HD

Lunedì ore 20.45 a FirenzeSTADIO FranchiAndata 2-1

 1

1.48

X

4.20

2

6.50

Che cosa sono i primi due numeri?La media voto, poi la Magic media. Quella del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, macalcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto. Magic Campo: quanto ha raccolto il giocatore in casa o intrasferta. Opta e Gazza Index. Il primo è sviluppato da Opta: è la sintesi di una serie di dati e viene modificato ogni settimana in basea decine di parametri. Il Gazza Index parte dal dato Opta ma va da 1 a 99 e viene tarato in funzione fantacalcistica tenendo conto anchedella rivale e dell’avversario di giornata. Come leggere il dato? I colori (verde e rosso) indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana

Page 22: La Gazzetta dello Sport (04-18-2015)

22 SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Tavecchio: «I minorisenza più vincolo? Troviamo un’intesa»1Il presidente Figc: «Il sistema non viene messo in crisi, riprendiamo quel confronto interrotto»

Alessandro CatapanoROMA

C i mancavano i giudici diVerbania. Come se il cal­cio italiano non fosse già

sufficientemente sconvolto daviolenze negli stadi, volgarità atutti i livelli, club falliti o sul­l’orlo del precipizio, lotte di po­tere, resistenze a ogni tentati­vo di riforma. Solo per questoCarlo Tavecchio meriterebbe lanostra solidarietà. Anzi, vieneproprio spontaneo chiedergli:come fa a sopravvivere? «Lavo­ro 12 ore al giorno, finché lasalute me lo consente...». Era ilpadrone senza opposizionedella Lega Nazionale Dilettan­ti. Da quando guida la Figc, in­vece, hanno provato a farlofuori, in molti e, diciamolofrancamente, in tutti i modi.Leciti e meno leciti. Non sarà,quindi, una sentenza d’Appelloche libera i calciatori minoren­ni dal vincolo a mettere in crisila sua gestione. «Né a metterein crisi il sistema — chiarisce ilpresidente —: io non ne sonoassolutamente sconvolto. Èuna sentenza tra le parti, non

erga omnes. Perché dovrebbefare giurisprudenza?».

Presidente Tavecchio, ammet-terà che non possiamo nemme-no ignorarla...«Certamente, e non solo il cal­cio, è tutto il mondo dello sportche in linea teorica dovrebbefarci i conti. Però fino ad oggiabbiamo ignorato decine disentenze opposte, che hannodato ragione alle società. Econtinuiamo a ignorare cheanche oggi, pur in presenza delvincolo, si può firmare con unclub per un solo anno, grazieall’articolo 108 delle Noif, cheho fatto introdurre io. E siignora pure che in caso di tra­sferimento di residenza il vin­colo decade».

Sta difendendo il vincolo, presi-dente? Pensa che sia giusto le-gare un atleta alla stessa socie-tà fino ai 25 anni?«Premesso che va riconosciutoalle società un modo per rien­trare delle spese che sostengo­no per consentire a migliaia diragazzi di allenarsi, giocare,viaggiare, farsi le docce. Nonva bene l’indennizzo o il pre­mio di valorizzazione previstiin caso di svincolo prima deltempo? Va bene, ma troviamouno strumento alternativo».

Lei aveva praticamente trovatol’accordo con il governo e l’As-socalciatori. In che cosa consi-steva?«Con Delrio e Tommasi stava­mo discutendo della possibilitàdi consentire al compimentodei 18 anni di sfruttare una fi­nestra temporale per sceglierese restare nella stessa societàfino a 25 anni o andarsene inun’altra, e in quel caso ricono­scere al club lasciato un rim­borso di formazione. Eravamoa buon punto...».

Poi, cosa è accaduto? Tommasidice che si è fermato tutto.

«Ha ragione, ma non dipendeda me. Con il nuovo presidentedella Lnd (Felice Belloli, ndr) ilclima è cambiato. Non so per­ché, ma credo che quel discor­so si possa riprendere in qualsi­asi momento».

Tommasi dice anche che la sen-tenza di Verbania avrà ancorpiù impatto nel calcio femmini-le...«Io non penso. I veri problemisono altri. Sapete come la pen­so: i nostri club dovrebberoavere una Sezione femminile,come nel resto d’Europa. Ab­biamo istituito una Commis­sione che ha disposto di ridur­re il campionato femminile a12 squadre, ma siamo ancorafermi a 14. Anche qui, bisognachiedere il perché all’attualepresidente della Lnd».

Donne o uomini, finiamo sem-pre a parlare di riforme dei campionati. La madre di tutte lesue battaglie. Quanto dobbiamoattenderle ancora?«Sapete quanto mi stia impe­gnando sul tema. Io sto ancoraaspettando che le leghe faccia­no il proprio lavoro».

Presidente, aspetta da un po’...«Gli do tempo fino al 5 maggio.

Dopodiché, porterò la praticaal Coni».

I nuovi criteri di iscrizione e ac-quisizione dei club li ha portati acasa. Ed è riuscito pure a tene-re in vita il Parma, almeno fin-ché il tribunale fallimentare loconsentirà.«Vorrei che arrivasse fino altermine della stagione. Perchéchiedergli conto dei debiti il 30aprile e non il 31 maggio?».

I violenti ci lasceranno in pacealmeno in questo finale di sta-gione?«Me lo auguro. Anche se vieta­re qualsiasi forma di striscionenon riguardi l’incitamento allapropria squadra temo non ba­sti. Bisogna punirli seriamen­te. Ci vorrebbe il Daspo a vita».

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CARLO TAVECCHIOSULLO SVINCOLO

AI CLUB VA DATOUN MODO

PER RIENTRARE DALLE SPESE SOSTENUTE PER

FAR GIOCARE I RAGAZZI

CARLO TAVECCHIOSULLA RIFORMA DEL CALCIO

MI STO IMPEGNANDO MOLTO SUL TEMA DELLA

RIFORMA DEI CAMPIONATI, ASPETTO

IL LAVORO DELLE LEGHE

Carlo Tavecchio, 71 anni, comasco, presidente della Federcalcio GETTY

clicLA FIRMA DEI RAGAZZIRITENUTA «NULLA»SUL LIMITE DEI 25 ANNI

La sentenza del giudice di Verbania rischia di sconvolgere i settori giovanili. Qualunque firma che lega un minorenne a una società, vincolandolo fino a 25 anni, è stata ritenuta nulla anche se accompagnata dalla «garanzia» dei genitori. È come se tutti minorenni che giocano a calcio a livello dilettantistico abbiano firmato un contratto nullo, quindi potrebbero cambiare società ogni anno e il club non percepirebbe alcun indennizzo o premio di valorizzazione come invece prevede il regolamento. Un terremoto.

Quartultima giornata, e la volata playoff si incendia. Oggi campo centrale a Trigoria (gir. C), dove la Roma — prima con una gara in meno — ospita il Bari terzo e in lotta con la Lazio per il secondo posto che vale il pass diretto alle Final Eight. Che intreccio nel gruppo A: la Fiorentina vola, per il 2° posto in lotta Toro, Spezia e Juve, con la Samp viva per il quarto posto. E domani derby a Torino...

GIRONE A Oggi, ore 15: Bologna-Entella, Fiorentina-Carpi, Modena-Parma, Sampdoria-Pro Vercelli, Spezia-Genoa, Trapani-Varese. Domani, ore 11: Torino-Juventus (Rai Sport 1). Classifica: Fiorentina 54 punti; Torino 47; Spezia 46; Juventus 44; Sampdoria 42; Entella 35; Pro Vercelli e Parma 34; Bologna 25; Trapani 19; Carpi 18; Modena 15; Genoa 13; Varese 6. GIRONE B Oggi, ore 11: Pescara-Cittadella, Udinese-Perugia; ore 15: Brescia-Inter, Cagliari-Chievo, Cesena-Sassuolo, Verona-Atalanta. Milan-Lanciano il 25/4. Classifica: Inter 50 p.; Milan 45; Udinese 37; Cesena 36; Atalanta 35; Chievo 33; Verona 31; Sassuolo 29; Pescara 25; Perugia 24; Cagliari 23; Cittadella21; Brescia 20; Lanciano 6.GIRONE C Ieri: Ternana-Latina 4-1. Oggi, ore 11: Livorno-Crotone, Roma-Bari (Rai Sport 1); ore 11.30: Avellino-Catania; ore 14: Palermo-Lazio; ore 15: Empoli-Vicenza, Frosinone-Napoli. Classifica: Roma 49 p.; Lazio 48; Bari 46; Catania 41; Empoli 40; Napoli 37; Palermo 36; Latina 27; Livorno 26; Frosinone 23; Ternana 21; Vicenza 19; Crotone 14; Avellino 7.

PRIMAVERA

Oggi Roma-BariDomani derbyTorino-Juve

GENOA Bertolacci-Borriello k.o.Recupero più lungo(a.d.r.) I guai di Bertolacci e Borriello sono peggiori del previsto. Una lesione muscolare, tra il primo e il secondo grado, al gluteo bloccherà il centrocampista per più di 20 giorni. Una distrazione tendinea alla zampa d’oca sinistra fermerà invece il centravanti per un mese. Con Ariaudo e Tino Costa fermi, Marchese non completamente recuperato e Kucka e Roncaglia squalificati Gasp a Palermo avrà tanti problemi. Nelle ultime 8 partite il Genoa avrà un nuovo sponsor: DF sport specialist.

DONNELa capolista Veronain casa della Torres(m.cal.) Verona sul campo della Torres, nel giorno dello scontro diretto tra Brescia e Mozzanica, seconda e terza. 23a giornata (ore 15): Orobica-San Zaccaria, Brescia-Mozzanica, Cuneo-Como, Pordenone-Res Roma, Pink Bari-Tavagnacco, Riviera di Romagna-Firenze, Torres-Verona. Classifica (prime): Verona 55; Brescia 54; Mozzanica 50.

TACCUINO

Il casoRDopo la sentenza di Verbania

I Presidenti Onorari, il Presidente, gli Ammini-stratori Delegati, i componenti il Consiglio di Am-ministrazione e il Collegio Sindacale, Dirigenti, tec-nici, giocatori, medici, dipendenti e collaboratoritutti della Juventus Football Club, partecipano conprofondo cordoglio al dolore della famiglia Formaper la scomparsa di

Livio Formavoce storica del calcio italiano.- Torino, 17 aprile 2015.

Tutti i colleghi di RCS Sport si stringono con gran-de affetto al dolore di Fabrizio per la scomparsadel papà

Nino Quattrocchi- Milano, 17 aprile 2015.

Page 23: La Gazzetta dello Sport (04-18-2015)

23SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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CONSIGLIERI Fulvio Conti,Teresa Cremisi,Luca Garavoglia,Attilio Guarneri,Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni

DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri

OPINIONI

Iquarti di Champions hannovisto un sontuoso Barcellonaannichilire 3­1 l’incerto ParisSaint Germain. L’aggressivoPorto ha messo sotto con un

imprevedibile 3­1 il Bayern Monaco. Un Real Madrid alla ricerca della migliore condizione ha pareggiato 0­0 contro un rinunciatario Atletico. Una pragmatica Juve vince 1­0 contro i veloci francesi del Monaco. I bianconeri di Allegri soffrono per 20’ la rapidità e le ripartenze dei monegaschi, ma dopo un primo tempo di studio e di sofferenza riescono nella ripresa a mettere sotto un avversario più temibile di quanto molti si aspettassero. Una vittoria conquistata con carattere e alla fine meritatamente. La prestazione non è stata tra le più brillanti, come purtroppo capita spesso alla Juve in Europa, dove in generale è meno autoritaria di quanto sia in Italia. Comunque l’1­0 può aprire le porte per la semifinale, sempre che si scenda in campo senza timori e con maggiore fiducia nel proprio gioco.

Il Real pareggia al Calderon contro un avversario che gli sembra imbattibile: settima partita nell’annata con quattro sconfitte e tre pareggi. Gli uomini di Ancelotti avrebbero meritato di più dopo un primo tempo dominato, ma con poche occasioni. Atletico e Real si giocheranno tutto al Bernabeu. La squadra di Simeone ripeterà un match difensivo in attesa di un errore della non sempre attenta difesa madridista o di sfruttare un calcio d’angolo o una punizione. Il Real è sempre in crescita, anche se gli attaccanti devono muoversi di più senza palla e i difensori aiutarsi tra di loro e collocarsi meglio. Così facendo, forse, per i blancos arriverà la vittoria.

Un travolgente Barça stravince a Parigi e ipoteca il passaggio del turno. Netta superiorità degli spagnoli che hanno dimostrato una migliore organizzazione. Si sono

scatenati con giocate sontuose Suarez, Neymar e Messi, ben spalleggiati da un organico che li ha supportati con azioni e rifornimenti continui. Il Barcellona è stato molto attivo anche in fase di non possesso con un pressing notevole che ha dato il «la» a transizioni letali per la retroguardia francese, non sempre ben posizionata.

Sorpresona dello scatenato Porto, che abbatte il favoritissimo Bayern Monaco per 3­1. Il gruppo di Lopetegui ha aggredito a tutto campo gli appagati tedeschi, che hanno sofferto il furore e il pressing feroce di un avversario determinato e ben organizzato. Quante squadre italiane avrebbero avuto l’ardire e l’organizzazione per pressare a tutto campo il famoso Bayern? Guardiola aveva parecchie assenze importanti, come Robben, Ribéry, Alaba, Schweinsteiger, Benatia, ma il vero assente è stata la motivazione. Pep dovrà lavorare in questi giorni per ritrovare lo spirito giusto. Tuttavia occorrerà un’impresa per sovvertire il risultato anche in considerazione del valore del Porto, ottimo collettivo che aiuta a crescere i propri semisconosciuti giocatori.

In Europa League il Napoli ha compiuto un capolavoro: è stato convincente, divertente e vincente, ha una grande carica, ha centrato un risultato con merito. Gli azzurri hanno mostrato di essere in gran forma, dato importante in questo periodo, hanno motivazioni, senso del collettivo e disponibilità. Tutto ciò viene ingigantito dall’aver travolto il Wolfsburg, secondo in Bundesliga, reduce da una striscia di risultati positivi. L’unico dubbio sul complesso di Benitez riguarda la continuità.

La Fiorentina è stata meno pimpante, ma comunque ha meritato il pareggio. Anche i viola cercano sempre la vittoria, non partono dall’adagio «magari non giochiamo bene, ma vinciamo». In ogni caso, il calcio italiano è stato onorato con prestazioni entusiasmanti. Si aspetta un ritorno di grandi emozioni e incertezze, buon divertimento a tutti.

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Q uesta sera scopriremo se ladistanza tra l’uomo e il mitoè davvero incolmabile o se,invece, le aquile possono

fissare con lo sguardo il sole senza restarne accecate. La Lazio di Pioli di fronte a Sua Maestà la Juve: la seconda contro la prima, ma non solo. Dopo otto vittorie consecutive, una striscia che racconta la tenacia e la continuità di una squadra cresciuta partita dopo partita, la Lazio tenta il grande balzo: impresa complicata, perché si gioca a Torino e perché la qualità complessiva dei bianconeri è superiore. Tuttavia, come Pioli ripete spesso ai suoi ragazzi in quest’annata comunque da incorniciare, si deve cogliere l’attimo, non trascurare nulla, approfittare del momento favorevole e schiacciare il piede sull’acceleratore. Contro la Juve

sarà sì un esame, ma anche l’anticipo della finale di Coppa Italia. Finora sono le migliori squadre del torneo, e non soltanto perché occupano le prime due poltrone: i bianconeri hanno dimostrato di saper assorbire senza contraccolpi un’autentica rivoluzione com’è sempre il cambio di un allenatore, i laziali hanno benzina nei muscoli, idee chiare, fantasia e potenza. E, cosa da non trascurare, hanno appena scavalcato in classifica la Roma, il che significa avere nel corpo e nella testa un surplus di energie psicologiche che possono tornare utili.

E’ vero che il vantaggio dei bianconeri è tale da garantire un lungo riposo ai guerrieri, ma è altrettanto vero che non ci si può rilassare perché mercoledì è in programma il ritorno decisivo in Champions League in casa del Monaco, e per preparare bene una simile sfida è consigliabile evitare cadute. D’altronde, si sa che vincere aiuta a vincere, e questa regola

Allegri e i suoi giocatori l’hanno mandata a memoria. Inoltre non esiste modo migliore per avvicinarsi a un impegno importante che quello di provare la durata e la potenza delle batterie: ecco perché, al netto di squalifiche e riposi precauzionali, la Juve si presenterà sul palcoscenico con l’abito delle grandi occasioni. Sarà, per i bianconeri, un test, un giro di prova in vista del Gran Premio di Montecarlo.

Dal punto di vista tattico, poche sorprese. La Juve manovrerà, farà possesso­palla e con il trequartista proverà a scompigliare le linee nemiche. La Lazio, invece, cercherà di addensarsi in mezzo al campo, si raggrupperà in un fazzoletto, aggredirà e farà pressing in ogni zona e, all’improvviso, appena conquistato il pallone, scatterà in velocità sulle fasce. E’ la qualità migliore delle aquile di Pioli che, nel teatro dello Stadium, proveranno a non farsi abbagliare dal sole per proseguire il loro volo.

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Juve, Napoli e Fiorentina ok

ITALIANE D’EUROPAIL TRIS È POSSIBILE

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Il campionato

JUVE-LAZIO, QUI NESSUNO PUÒ DISTRARSI

C he bello il Napoli europeo, che«masto» di coppe quel Benitez...Eh sì, dopo la notte da leoni

vissuta nella tana dei lupi tedeschi, praticamente spolpati, non ci si può esimere dai complimenti. Calorosi, sinceri: la quarta del nostro bistrattato torneuccio ha preso a ceffoni i probabilissimi vice campioni di Germania, niente di meno. Prenotando una semifinale contro russi o belgi, o spagnoli o, ahinoi (sorteggio libero) un derby italiano con quella Fiorentina che giusto domenica, ne aveva presi tre ma praticamente quattro... E, guarda caso, a decidere il match di campionato gli stessi protagonisti di Wolfsburg: Higuain, Hamsik, Mertens, Callejon... Uomini che Rafa Benitez ha difeso e riproposto continuamente nonostante ripetute eclissi. E qui tocca parlare

dell’allenatore, naturalmente. Al di là dell’eccellente preparazione della sfida, don Rafé è da apprezzare, nella circostanza, per come ha saputo tenere il gruppo concentrato sull’impegno agonistico nella settimana del ritiro punitivo deciso da De Laurentiis dopo le due deludenti prestazioni contro le romane. «Ma deludenti sono stati i risultati, non le prestazioni, anche con Roma e Lazio avevamo giocato bene» ha tenuto a ribadire lo spagnolo andando a toccare con elegante colpo di fioretto il petto del suo presidente. Un Benitez versione Mourinho, arroccato nel suo fortino con i fedelissimi, contro tutto e tutti: il nemico è persino dentro le nostre mura... Atteggiamento rivelatosi vincente in un frangente delicatissimo: il Napoli poteva bruciare l’intera stagione. E invece si è rilanciato alla grandissima. Benitez può preparare la sua uscita di scena con effetti speciali. Un secondo addio al nostro calcio ancora più eclatante del primo: Mondiale per club e ciao Inter; Europa League più piazzamento Champions e ciao Napoli. Unica

differenza, non da poco, è che stavolta non rinnoverà lui, all’epoca venne cacciato da Moratti. D’altra parte a De Laurentiis, dopo il tackle del maxi ritiro, conviene adesso recitare da comprimario. Anche se Benitez lo ha chiamato al proscenio («aspetto di incontrare il presidente per verificare la fattibilità dei programmi, sono aperto a ogni soluzione, non ho un’altra squadra pronta»), don Aurelio sa che è il momento­clou e deve anteporre l’interesse del club alla sua immagine scalfita dal malizioso contrattacco dell’allenatore. Una tregua si impone. E in fondo fa comodo pure al tecnico, che davvero non ha firmato un nuovo contratto. Lo stesso Rafa ha una immagine da difendere e rilanciare: la coppa richiamerebbe su di lui le attenzioni di tanti. In fondo su compromessi di reciproca convenienza si reggono tanti matrimoni e tanti governi. Si può benissimo reggere anche il Napoli per le ultime dieci, undici o, auguriamoci, dodici partite.

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Il destino del tecnico

VINCERE E LASCIARE: ECCO BENITEZ

L’INTERVENTOdi ARRIGO SACCHI

L’ANALISIdi ANDREA SCHIANCHI

IL COMMENTOdi NICOLA CECEREemail: [email protected]

CARLO MOLFETTA Olimpionico taekwondo Grandissimi risultati dai ragazzi azzurri #junior al #moldaviaopen un oro un argento e un bronzo! @taekwondofita@Molfettatkd

VALERIO BERNABÒAzzurro di rugby Mi ci sono voluti due mesi per scoprire che ha la luce!!! @MircoBergamasco @Cammellone84

La vignettadi Valerio Marini

Twitter MARIA SHARAPOVATennista Preparazione con oli per un party. Un perfetto bagliore per una bella serata @MariaSharapova

FEDERICA PELLEGRINIOlimpionica di nuoto Sommersa dai Mafaldini!! #IoSonoMafaldina #GoFedeGo @mafaldina88

FERRARICasa automobilistica @ScuderiaFerrari. Ricordate quando Enzo Ferrari disse: «i miei motori hanno un’anima» #Ferrari #BahGP @Ferrari

Page 24: La Gazzetta dello Sport (04-18-2015)

24 SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Chelsea-United,la sfida tra amiciRide ancora Mou?1Il tecnico portoghese non ha mai perso con lo United in 8 gare. Ma Van Gaal: «A lui basta il pari»

Stefano BoldriniCORRISPONDENTE DA LONDRA

Amici sempre, avversarioggi. L’uomo che nel2009 disse «sento il ru­

more dei nemici e mi piace», èdiventato più buonista e dà ilbenvenuto a Louis van Gaal. E’la prima volta del santone olan­dese alla guida del ManchesterUnited sul grande schermo del­lo Stamford Bridge: un eventospeciale, che mette davverofianco a fianco – le aree tecni­che nello stadio del Chelsea so­no confinanti – due straordina­ri personaggi del mondo delcalcio. La storia della loro ami­cizia è cominciata a Barcellona,si è sviluppata negli anni, è so­pravvissuta alla finale Cham­pions Inter­Bayern del 2010vinta 2­0 dalla squadra milane­se – LVG era sulla panchina te­desca – e si arricchirà in questosabato londinese di una nuovapuntata. «Van Gaal è un big,big, big friend». Tre volte gran­de amico, sottolinea Mou. Epoi: «Non ci sentiamo sempre elavorare nello stesso Paese ci costringe ad essere avversari,ma questo non potrà mai cam­biare il nostro rapporto». VanGaal ricambia: «Abbiamo moltecose in comune, una su tutte:

non abbiamo alle spalle unacarriera importante da calcia­tori».

NUMERI Il feeling tra i due ma­nager è la cornice di questoChelsea­Manchester United.Non è solo la prima contro laterza: è anche il confronto tradue culture diverse. Lo United èda sempre un colosso del foot­ball inglese. Il Chelsea è diven­tato un gigante solo nell’ultimodecennio. L’ascesa coincide conl’avvento del russo Abramovichnel 2003. Anche lo United è inmani straniere: la famiglia sta­tunitense Glazer, padrona deiRed Devils dal 2005. La rosa deiBlues è in questo momento su­periore: vale 482 milioni di eu­ro, contro i 425 dello United. Ilgiocatore più caro del Chelsea èHazard – 60 milioni ­, mentreDi Maria – 65 – è quello di mag­gior pregio sull’altra sponda. Ilreparto più costoso dei londine­si è il centrocampo (284,5mln), mentre lo United ha unattacco superiore (119 mln). Idue club pescano a mani bassenel mercato internazionale: 18stranieri (78,3%) nei Blues, 16(64%) nei Red Devils. L’età­me­dia si equivale: 26,5 anni ilChelsea, 26,1 la squadra di VanGaal.

ULTIME Mourinho, che negli 8precedenti non ha mai persocon lo United, ha spremuto la truppa: 22 giocatori utilizzati ela coppia Terry­Ivanovic sem­pre presente. Nella sua ricercadi uomini e modulo giusto, VanGaal ha invece gestito 32 calcia­tori: De Gea lo stakanovista.Oggi lo United è messo male:out per infortunio Jones, Carri­ck, Blind e Rojo, mentre Evans èsqualificato. Nel Chelsea un’as­senza, ma pesante: Costa, bom­ber dei Blues con 19 gol. «Vo­gliamo vincere per avvicinarcial titolo», assicura Mou. «Gio­care così è uno strazio. Ma ilChelsea non ha solo questo van­taggio: può anche accontentar­si di un pareggio», replica VanGaal. Detto tra amici, s’intende.

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I NUMERICHELSEA MANCHESTER UNITED

PUNTI

GIOCATORI UTILIZZATI

GIOCATORI PIÙ UTILIZZATI

STRANIERI

ETÀ MEDIA

VALORE ROSA

BOMBER

GIOCATORE DI MAGGIORVALORE

19 GOL 12 GOL

IVANOVIC/TERRY DE GEA

HAZARD DI MARIA

COSTA ROONEY

*il Chelsea ha giocato una gara in meno

(Valori in milioni di euro)

(Valori in milioni di euro)

2.790*MINUTI

26,5(23 GIOCATORI)

26,1(25 GIOCATORI)

2.880MINUTI

482425

18(78,3%)

16(64%)

73 65

22 32

60 65

GDS

Josè Mourinho, 52 anni, e Louis van Gaal, 63 anni, oggi e ai tempi del Barcellona REUTERS/OLYMPIA

IL CASO

Tristezza BaloÈ il più insultatosui social1Mario beccato da 8 mila poste la metà sono a sfondo razzista.Nel report «record» del Chelsea

Mario Balotelli, 24 anni,primo anno a Liverpool ANSA

COSÌ IN CAMPOCOURTOIS

13

IVANOVIC2

CAHILL24

TERRY26

AZPILICUETA28

RAMIRES7

REMY21

WILLIAN22

HAZARD10

MATIC21

FABREGAS4

DE GEA1

VALENCIA25

SMALLING12

MCNAIR33

MATA8

FELLAINI31

HERRERA21

ROONEY10

DI MARIA7

YOUNG18

SHAW28

CENTIMETRI

V ai in Inghilterra e lassù almeno saraitranquillo e nessuno ti insulterà per ilcolore della tua pelle. Mario Balotelli,

e chi lo ha consigliato, sono costretti a ricre­dersi di fronte al report pubblicato da Kick ItOut, l’organizzazione anti­discriminazione da anni in prima linea nel calcio. Il documen­to ha preso in esame i comportamenti sui so­cial britannici nel periodo agosto 2014­mar­zo 2015. I dati sono agghiaccianti: 134 mila«abusi». Il Chelsea è la squadra più colpita –20 mila messaggi ­, a ruota Liverpool – 19 mi­la ­ e Arsenal 12 mila – mentre il più insultatotra i calciatori è Mario Balotelli, bersaglio di8.000 post discriminatori, oltre la metà deiquali – il 52% ­ di contenuto razzista.Un’amara realtà, che se da un lato certifica ilfatto che il razzismo non è solo una bruttabestia italiana, ribadisce il concetto che vin­cere la battaglia contro la xenofobia richiedeun’impresa titanica. Balotelli non è l’unicavittima. Ci sono altri illustri personaggi delfootball d’Oltremanica a fare i conti con il fe­nomeno. Al secondo posto Danny Welbeckcon 1.700 insulti – anche nel suo caso, lamaggior parte è xenofoba ­, terzo DanielSturridge con 1.600, ma nel caso del bomberdel Liverpool il 60% è di matrice sessuale .

SORPRESA La ricerca ha riscontrato chel’88% dei messaggi è stato inoltrato attraver­so Twitter. L’8% è targato Facebook, il 3% ap­partiene al mondo dei social forum dei tifosie l’1% è legato ai blog. Il Guardian definisce«uno schock» queste cifre, in particolare quelle di Balo e spiega che in Gran Bretagna,dove il problema delle discriminazioni si con­sidera superato, in realtà la situazione non èallegra. «Siamo rimasti sbalorditi nel leggerela frase di Arrigo Sacchi sull’eccesso di gioca­tori neri nelle squadre giovanili in Italia, madobbiamo ammettere che anche da noi il cli­ma non è dei migliori». José Mourinho non siè scomposto di fronte ai numeri del Chelsea:«Siamo in testa dalla prima giornata di cam­pionato e ci sono molte persone in questo Pa­ese che non gradiscono il nostro successo».

bold.© RIPRODUZIONE RISERVATA

L’ADDIO AL BAYERN

Müller-Wohlfahrt, il medico scomodo per tuttiPierfrancesco Archetti

U n allenatore italiano dicui non possiamo svelareil nome, un tipo lombar­

do e dal fischio facile, quandoallenava il Bayern fece tagliareil gesso di un giocatore. Non èpossibile che tutti quelli che en­trano dal dottore escano con legambe impacchettate, pensavaquel tecnico. Quindi ordinò di «operare» alla sua maniera.Trap, nomignolo dell’allenatoremisterioso, non era l’unico adavere opinioni diverse con lospecialista dal doppio cognome.Tutto l’ordine dei medici sporti­vi italiani non lo sopportava,perché erano gli anni Novanta ela Serie A era piena di tedeschi.I quali, alla minima bua, parti­

vano per Monaco e andavano afarsi tastare da Hans WilhelmMüller­Wohlfahrt, il santoneche l’altra sera ha rassegnato ledimissioni dal Bayern perché siè sentito «incolpato della scon­fitta con il Porto». Lothar Mat­thäus sosteneva che il «doc»avesse le dita come dei radar;poi quando entrò in famiglia e simise con la figlia del medico so­ciale della sua squadra – lei po­co più di ventenne, lui verso i 40­, utilizzò il trasferimento a NewYork anche per sfuggire a quellemani diventate improvvisamen­te poco delicate.

LA PRIMA FUGA Jürgen Klin­smann sette anni fa tentò di sep­pellire quell’istituzione, perché«Mull» è entrato al Bayern il pri­mo aprile del 1977. Siccome co­

nosceva i suoi metodi dalla con­vivenza in nazionale, altro im­piego del dottore, quando di­venne l’allenatore del club piùfamoso di Germania portò consé uno specialista per le prati­che sanitarie sportive. Müller­Wohlfahrt allora si offese epiantò la compagnia, salvo rien­trare a fine stagione, quando l’ex interista era stato rispeditoin California tramite esonerosanguinoso. Pep Guardiola ieriha smentito di essere il man­dante delle dimissioni: «Si ac­cettano e basta. Sono io il re­sponsabile della sconfitta e hogrande grande rispetto per lui».Quando parla in tedesco, il tec­nico raddoppia sempre gli ag­gettivi, soprattutto nei compli­menti, però il dissidio era in attoda tempo, anche se l’urto defini­

tivo pare sia stato per una di­scussione con Karl­Heinz Rum­menigge sulla caviglia ancoragonfia di Franck Ribery, andatok.o. l’11 marzo e a cui era statodiagnosticato un recupero piùbreve. Se Kalle se la prende conil dottore, significa che sta dallaparte di Pep, è la conclusionepiù ovvia.

IL FIGLIO AL CAMPO Müller­Wohlfahrt ha raccontato di averdiagnosticato più di 35 mila in­fortuni muscolari. Sempreusando le dita, più che le radio­grafie, le risonanze magneti­che, la tac. «Con il tatto capiscodi cosa si tratta, non sono dotiparanormali, ma esercizio edesperienza. Le mie dita vannosempre allenate, sono comequelle di un pianista o di un vio­

linista». Nel suo studio sonopassati migliaia di atleti: UsainBolt è il più famoso al momento,ma «cinque finalisti dei 100 me­tri al Mondiale di atletica del2009, a Berlino, erano primavenuti qui. La medaglia potevavenir assegnata a Monaco». Al­tro particolare: viaggia al di so­pra di conflitti d’interesse, per­ché cura i giocatori del Bayern,

ma privatamente anche quellidi quasi tutta la Bundesliga, o dinazionali che magari devono in­contrare la Germania, senzacontare i soliti “italiani», oraKlose e Gomez: «Nessuno me loha mai contestato, e poi a noipiace che l’avversario sia almassimo». Lo studio è in centro,ma Guardiola voleva il medicoal campo ogni giorno. Dai dissi­di sulla convalescenza di Thia­go Alcantara, mandato a Barcel­lona, a quelli sommersi sullepresenze: si è trovato un com­promesso, da gennaio era pre­sente a tutte le sedute KilianMüller­Wohlfahrt, il figlio, purelui medico, pure lui dimissiona­rio con tutto lo staff. David Ala­ba, un altro degli infortunati ec­cellenti del momento, ha appe­na postato una foto con il ginoc­chio ingessato, per unadistorsione al collaterale. Trap avrebbe già fatto aprire quelgambone.

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Hans Müller-Wohlfahrt, 72 anni

MondoRInghilterra

LA GUIDA

Questo il programma della 33a giornata in Premier League: Aston Villa-Qpr 3-3 (giocata il 7); Arsenal-Sunderland (rinv. al 20-5) Hull City-Liverpool (rinv. al 28-4). Oggi Leicester-Swansea, Crystal Palace-West Bromwich, Everton-Burnley, Stoke City-Southampton (ore 16), Chelsea-Manchester United (18.30), domani Manchester City-West Ham (ore 14.30), Newcastle-Tottenham (ore 17). CLASSIFICA Chelsea 73, Arsenal 66, Manchester Utd 65, Man. City 61, Liverpool 57, Southampton 56, Tottenham 54, Swansea 47, West Ham e Stoke City 43, Crystal Palace 42, Everton 38, Newcastle 35, West Bromwich 33 Aston Villa 32,Sunderland 29, Hull City 28, Qpr e Burnley 26, Leicester 25.

La prima semifinale di FA Cup (Wembley, ore 18.20), Reading-Arsenal, sembra scontata: nei 12 precedenti, i Gunners hanno sempre vinto. Il Reading, formazione di Championship, non ha mai raggiunto la finale, l’Arsenal, alla 28° semifinale e detentore del trofeo, cerca il 12° titolo. Wenger potrebbe rilanciare Wilshere. In porta, giocherà Szczesny. Gli unici assenti dei Gunners sono Arteta e Oxlade-Chamberlain. Domani l’altra semifinale: Aston Villa-Liverpool.

Premier: oggi altre 4 partiteE in FA Cup Reading-Arsenal

Page 25: La Gazzetta dello Sport (04-18-2015)

25SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Folle corsaBarcellonae Real alla caricadei 100 gol1La sfida tra terzetti marzianiaccende Liga e ChampionsDi Neymar i progressi migliori

I TRE TENORI DI CATALOGNA

Filippo Maria RicciCORRISPONDENTE DA MADRIDTwitter @filippomricci

O biettivo 100 gol. Barcel­lona e Real Madrid si sfi­dano per la Liga, Messi e

Ronaldo per il «pichichi» delcampionato, della Championse per la Scarpa d’Oro, i tridentidelle due grandi di Spagna perraggiungere l’incredibile cifradi 100 reti stagionali. Al mo­mento siamo 91 a 88 per ilMSN, il «messenger» blaugra­na, Messi­Suarez­Neymar, chegrazie alle 3 reti a Parigi hastaccato la BBC, Bale­Benze­ma­Cristiano.

IL RECORD DI MOU Per rag­giungere i 100 gol i due triden­ti hanno un numero di partitediverse: minimo 9 massimo 12per il Barça, tra 8 e 11 per il Ma­drid, dipendendo dal cammi­no in Champions. Il Barça hauna gara in più perché è già infinale di Copa del Rey. Nel qua­driennio di Guardiola è arriva­to a 97 reti nel 2012 (con San­chez­Messi­Pedro), a 98 l’anno

prima (Villa­Messi­Pedro) e a 100 nel primo anno di Pep,quello del triplete, con Messi­Eto’o­Henry. Il Madrid è sem­pre rimasto dietro però nel2012 nella Liga dei record diMourinho il trio Higuain­Ben­zema­Ronaldo fece addirittura118 reti. Record che difficil­mente sarà battuto quest’anno.

MERITI BLAUGRANA Dettoche parliamo di due terzetti be­stiali, ha parecchio meritoquanto fatto dal Barça, nontanto perché ha giocato unapartita in meno dei rivali (48 a49) ma perché è partito ‘azzop­pato’: Suarez causa morso esqualifica mondiali si è perso leprime 11 gare della stagione. Epoi l’uruguayano è un nuovoinnesto e l’inserimento, consi­derando il peso psicologicodella squalifica e la naturaleidiosincrasia del Barça al cen­travanti vero, era tutt’altro chescontato. E infatti i due tridentisono partiti per le vacanze diNatale con i madridisti in nettovantaggio: 57 a 40. Nel 2015Messi­Suarez­Neymar stastracciando i rivali, 51 a 31 si­nora (con 3 partite in più).L’uruguayano si è ambientato ameraviglia, segna gol belli epesanti (2 a Manchester col Ci­ty, uno decisivo nel Clasico, al­tri 2 l’altra sera a Parigi), Ney­mar ha polverizzato le cifredella sua prima stagione euro­pea: è a 28 reti quando lo scor­so anno si era fermato a 15. IlMadrid ha pagato la ‘secca’ diBale, senza reti per 9 partitenel 2015 nelle quali non è maistato sostituito.

MALUMORI E al Barça va ricor­

dato che Neymar viene sostitu­ito con grande regolarità, cosache come abbiamo visto lascorsa settimana gli provocaun evidente malumore. Oggi labattaglia continua: i catalaniospitano il Valencia cha ha bi­sogno di punti per attaccare ilterzo posto dell’Atletico e di­fendere il quarto dall’offensivadel Siviglia. Il Real Madrid ri­ceve il Malaga al Bernabeu colpensiero rivolto al derby diChampions di mercoledì.

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32a GIORNATA Ieri Levante-Espanyol 2-2. Oggi Barcellona-Valencia (ore 16), Deportivo-Atletico (18), Real Madrid-Malaga (20), Athletic Bilbao-Getafe (22). Domani Rayo Vallecano-Almeria (ore 12), Granada-Siviglia (17), Villarre-al-Cordoba (19), Eibar-Celta(21). Lune-dì Elche-Real Sociedad (ore 20.45).CLASSIFICA Barcellona 75, Real Madrid 73, Atletico Madrid 66, Valen-cia 65, Siviglia 62, Villarreal 51, Mala-ga 46, Espanyol 42, Athletic Bilbao 40, Celta 39, Real Sociedad, Rayo Valleca-no 38, Getafe 36, Eibar, Elche 31, Levante 29, Deportivo, Almeria 28, Granada 24, Cordoba 19.

91Il totale delle reti segnate da Messi, Suarez e Neymar, super tridente del Barcellona, in questa stagione

IL NUMERO

88Il totale dei gol firmati da Cristiano Ronaldo, Benzema e Bale, super tridente del Real, in questa stagione

IL NUMERO

CINA Vince il Guangzhoudi Cannavaro GUANGZHOU Seconda vittoria di fila per il Guangzhou Evergrande di Fabio Cannavaro, che supera di misural’Hangzhou Greentown grazie al gol di Elkeson al 14’. In classifica, dopo sei giornate, la squadra dell’ex capitano azzurro sale a 13 punti e si porta provvisoriamente in testa in attesa che scendano in campo le due squadre di Shanghai, Sipg e Shenua.

BRASILERonaldinho pensa di smettere RIO (m.can.)Ronaldinho sta pensando di abbandonare in anticipo il calcio giocato, forse già il mese prossimo: lo sostiene il quotidiano brasiliano Extra. Il giocatore avrebbe confidato a un gruppo di amici di Porto Alegre - capitale dello Stato brasiliano del Rio Grande do Sul - di star già preparando una grande festa di addio.

MALESIAInsulta poliziotto,portiere licenziato KUALA LAMPUR La squadra campione di Malesia, il Johor Darul Tazim, ha licenziato il suo portiere titolare dopo che ha insultato un poliziotto al termine di una gara di campionata persa. Il 33enne estremo difensore, Mohd Anis Faron Ahmad, è stato incriminato da un tribunale di Penang per l’offesa e ora rischia una pena fino a cinque anni di carcere per l’oltraggio al pubblico ufficiale.

GERMANIAPari Borussia M. Oggi il Bayern Nell’anticipo della ventinovesima giornata in Bundesliga pareggio, 0-0, tra Eintracht e Borussia M. Oggi: B. Leverkusen-Hannover; B. Dortmund-Paderborn; Friburgo-Mainz; Hertha Berlino-Colonia; Hoffenheim-Bayern; Augsburg-Stoccarda. Domani Werder Brema-Amburgo; Wolfsburg-Schgalke 04. CLASSIFICA: Bayern 70; Monaco 60; Borussia M. 54; Bayer L. 51; Schalke 41; Augsburg 39; Hoffenheim 37; Eintracht 36; Werder B. 35; Borussia D.; Colonia; Hertha 33; Mainz 31; Friburgo e Hannover 29; Paderborn 27; Stoccarda 26; Amburgo 25.

TACCUINO

PARIGI (a.g.) Terzo k.o. consecutivo per il Marsiglia che cade a Nantes e resta a un punto dal Monaco, che oggi riceve il Rennes senza Toulalan infortunato.33ª GIORNATA Nantes-Marsiglia 1-0. OGGI, ore 19 Nizza-Psg (17); Bastia-Reims; Guingamp-Evian; Lorient-Tolosa; Metz-Lens; Monaco-Rennes. DOMANI Lilla-Bordeaux (14); Montpellier-Caen (17); Lione-St Etienne (21). CLASSIFICA Lione 64; Psg 62; Monaco 58; Marsiglia 57; St Etienne 56; Bordeaux 54; Montpellier 49; Lilla 47; Rennes 45; Nantes 43; Nizza 41; Guingamp 39; Caen 38; Bastia 37; Evian 36; Lorient, Reims, Tolosa 35; Metz, Lens 26.

Marsiglia k.o.a Nantes Terzo di seguito

FRANCIA

Ibra, un turno di scontoSolo il Lione non voleva

rivolto in appello al Comitatoolimpico francese per una me­diazione.

ASSALTO Ieri la conciliazioneè stata accettata in Lega quasiall’unanimità. Tutti a favoresalvo Aulas, il presidente delLione che al Psg contendeguarda caso lo scudetto. E chegiovedì era stato duramenteripreso durante il consiglio diamministrazione della Legadal collega parigino Al Khelai­fi che gli ha rinfacciato propriole critiche sistematiche ai clubrivali, magari polemizzandosulle decisioni arbitrali. Attac­chi profusi spesso via twitter ecostate ad Aulas già due turnidi sospensione. Anche il presi­dente del Marsiglia, Labrune,ha presentato in Federazionecontro il loquace collega delLione un dossier, accusandolodi destabilizzare gli arbitri perinfluenzare poi i risultati dellerivali. E alla squadra di Marce­

lo Bielsa mancano appunto trepunti per un gol non concessoproprio contro il Lione (0­0),sempre il 15 marzo. Svista cheindusse Payet ad insultare gliarbitri della partita, rimedian­do pure lui due turni di squali­fica, ridotti ieri a uno. Ibrahi­movic invece torna il due mag­gio a Nantes. La pena la scontafin da oggi pomeriggio, saltan­do la delicata trasferta a Niz­za, come Verratti, squalificatoper cumulo di ammonizioni,Motta e Silva, che invece infor­tunati. Poi il Paris Saint Ger­main dovrà fare a meno di luianche per le gare casalinghecon Lilla e Metz. Ma non alCamp Nou martedì quandotoccherà allo svedese assaltarela difesa del Barcellona per tentare una rimonta se nonimpossibile, almeno storica. Nessuna squadra finora si èqualificata in Champions dopoaver perso in casa per 3­1.

© RIPRODUZIONE RISERVATAZlatan Ibrahimovic, 33 anni ACTION

MondoRSpagna

LIONEL MESSI 45 RETI STAGIONALIDAL 20004 AL BARCELLONA

LUIS SUAREZ 18 RETI STAGIONALIDAL 2014 AL BARCELLONA

NEYMAR 28 RETI STAGIONALIDAL 2013 AL BARCELLONA

LA BBC DI ANCELOTTI

CRISTIANO RONALDO 49 RETI STAGIONALIDAL 2009 AL REAL MADRID

KARIM BENZEMA 22 RETI STAGIONALIDAL 2009 AL REAL MADRID

GARETH BALE 17 RETI STAGIONALIDAL 2013 AL REAL MADRID

Alessandro GrandessoPARIGITwitter @agrandesso

L o sconto vale tre punti po­tenziali, perché negli ulti­mi tempi, con Zlatan

Ibrahimovic in campo, il Psg ètutta un’altra squadra. Alme­no sul piano offensivo. Lo sve­dese infatti ha segnato undicireti nelle ultime sei uscite,coppe incluse, e punta al re­cord assoluto di gol in magliaparigina, detenuto finora daPauleta, a quota 110. Ne man­cano cinque all’ex rossonerogià autore di 17 sigilli in cam­pionato, e che non rischia di si­

curo il posto con Cavani. L’uru­guayano infatti ha perso mer­coledì l’occasione per rivendi­care il ruolo di punta centrale.Troppi gli errori al parco deiPrincipi contro il Barcellonanei quarti di Champions Lea­gue. Troppo evidenti anchenel confronto diretto con ilconnazionale Suarez che di re­ti al Psg ne ha rifilate due(1­3). Cavani in campionato èfermo a otto gol e non segnadal 18 gennaio scorso. Ancheper questo la riduzione daquattro a tre turni della squali­fica a Ibrahimovic, rimediataper gli insulti agli arbitri il 15marzo a Bordeaux (2­3), è unvero affare per il Psg che si era

Page 26: La Gazzetta dello Sport (04-18-2015)

26 SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Gaetano Imparato

«I l sorriso di Morosini ela festa per la A, bat­tendo l’Empoli, l’ulti­

ma mia gara al Picchi». Dolci eamare, immagini nitide: quan­do Dionisi sbucherà dal sotto­passaggio, da ex del Livorno che Nicola riportò in A nel2013, dovrà gestire ricordi fre­schi come pittura che t’imbrattail vestito. Al Livorno deve il de­butto in A nel 2009: «Ero a Cela­no, a Spinelli devo la cocciutag­gine di avermi tenuto sei mesiprima del prestito alla Salerni­tana: decise dopo un mio gol, inCoppa, al Torino».

MOROSINI E GLI EX Martedìsuo il gol (su rigore) utile a vin­cere il derby. Poi dito al cielo, efrase sulla maglia, dediche adun amico che non c’è più: Pier­mario Morosini. «Segnai pure aPescara, prima della tragedia –ricorda –, Piermario dicevasempre “andiamoci a prendere‘sto risultato». Lo disse anchequel pomeriggio, il più bruttodella mia vita. 14 aprile, pro­prio come martedì scorso, era ilminimo dedicargli il gol. Avevasempre il sorriso sul volto,stemperava tutto, e pensare chela vita era stata cattiva con lui,eppure sorrideva». «Ciao Moro,nessuno muore se è nel cuore dichi resta», la frase sotto la ma­glia canarino. Domani ritroveràLambrughi, Mazzoni, Bernardi­ni (praticamente mezza dife­sa), oltre capitan Luci, Galabi­nov. Nelle partitelle le prendevae dava, compresi i gol. Domanisi farà terribilmente sul serio,rincorrendo la A.

LUI E LIVORNO Gli volerannofarfalle nello stomaco, comecon gli innamorati. «Adoro Fro­sinone, con Stirpe ho firmato incinque minuti perché trasmetteserenità e ambizione. Però ver­so Livorno non nutro acredine,ma gratitudine». Sarà, ma solodue estati fa gli fecero la valigia,

destinazione Portogallo: Olha­nese, allenato da Abel Xavier(meteora a Bari e Roma) infineda Galderisi.

GOL SULL’OCEANO L’andazzo,per le punte, lì è da pacchia.«Curano la fase offensiva, è unaltro calcio, ricordo i brividicontro il Benfica per la loro fe­sta scudetto e il mio gol per bat­tere 2­1 il Porto». Tornato in Ita­lia un po’ ha fatto fatica… «Ve­ro, nei primi mesi mi sono do­vuto riabituare alle difeseitaliane, le mie prestazioni unpo’ ne hanno risentito ad iniziotorneo». Da Galderisi ad un al­tro ex bomber: Stellone. «Il mi­ster mi ha regalato un bel po’ ditrucchi: sulle posizioni, i tagli,inserimenti, calci piazzati... Sa­peste come è maniaco nella fasedifensiva… E’ per un ex attac­cante è merito doppio». E perun ex del Livorno, in caso di gol,sarà facile esultare?

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BOLOGNA (4-3-1-2)

SPEZIA (4-2-3-1)OGGI ore 15 ANDATA 1-1

DA COSTA1

CECCARELLI32

GASTALDELLO28

MAIETTA20

MORLEO3

MATUZALEM5

KRSTICIC6

CASARINI16

BUCHEL29

MANCOSU10

SANSONE11

CHICHIZOLA1

DE COL3

VALENTINI26

BIANCHETTI5

BREZOVEC30

SITUM18

CATELLANI10

NENÉ21

DE LAS CUEVAS7

JUANDE8

MIGLIORE17

BOLOGNA Lopez senza OIkonomou torna alla difesa a 4 e rilancia Ceccarelli e Buchel. Krsticic trequartista, ballottaggio Morleo-Masina, panchina per Cacia non al meglio. PANCHINA 35 Coppola, 25 Masina, 7 Mbaye, 24 Ferrari, 23 Bessa, 15 Perez, 9 Cacia, 18 Acquafresca, 33 Improta. ALL. Lopez. SQUAL. Oikonomou, Laribi. DIFF. Abero, Garics, Bessa, Maietta, Matuzalem, Masina e Gastaldello.

SPEZIA Problemi a una caviglia per Bakic, non convocato, per Datkovic (fastidio agli adduttori) e Giannetti (polpaccio). PANCHINA 22 Nocchi, 2 Madonna, 31 Piccolo, 23 Stevanovic, 24 Gagliardini, 27 Canadjija, 32 Kvrzic, 9 Giannetti, 14 Cisotti. ALL. Bjelica. SQUAL. Milos. DIFF. De Col, Canadjija, Brezovec e Nenè.

ARBITRO Fabbri di Ravenna.GUARDALINEE Colella-Del Giovane.TV Sky Calcio 3 HD. PREZZI 12-65 euro.

CARPI (4-4-1-1)

BRESCIA (4-3-3)OGGI ore 15 ANDATA 3-3

GABRIEL22

STRUNA13

ROMAGNOLI21

GAGLIOLO6

POLI5

LETIZIA3

PORCARI17

BIANCO8

DI GAUDIO11

MBAKOGU10

PASCIUTI19

ARCARI1

ZAMBELLI15

ANT. CARACCIOLO 3

DI CESARE6

SESTU19

DA SILVA11

CORVIA7

H'MAIDAT18

BUDEL5

SCAGLIA8

COLY24

CARPI Recuperati Gagliolo, Mbakogu e Lasagna, non ce la fa Molina. Pasciuti al posto di Lollo. Sui 4.200 posti del Cabassi, restano poche centinaia di biglietti di curva. PANCHINA 12 Maurantonio, 32 Pasini, 2 Modolo, 4 Sabbione, 28 Laner, 18 Pugliese,14 Gatto, 9 Inglese, 15 Lasagna. ALL. Castori. SQUAL. Lollo. DIFF. Di Gaudio e Letizia.

BRESCIA Infortunati Sodinha e Andrea Caracciolo: tridente con Da Silva, Corvia e Sestu. Recuperato Di Cesare. I convocati sono 21: escluso per scelta tecnica Bentivoglio. PANCHINA 22 Andrenacci, 2 Lancini, 4 Tonucci, 14 Ntow, 31 Boniotti, 20 Gargiulo, 23 Morosini, 26 Bertoli, 28 Valotti. ALL. Calori. SQUAL. Benali. DIFF. Andrea Caracciolo, Coly, Morosini e Tonucci.

ARBITRO Sacchi di Macerata.GUARDALINEE Di Francesco-Santuari.TV Sky Calcio 9. PREZZI 10-42 euro.

CROTONE (4-3-3)

LANCIANO (4-3-3)OGGI ore 15 ANDATA 1-1

CORDAZ1

BALASA30

MATUTE14

GALARDO4

SUCIU21

CIANO28

TORREGROSSA9

STOIAN39

DOS SANTOS3

GIGLI23

MARTELLA24

NICOLAS12

CONTI18

AQUILANTI2

TROEST5

THIAM9

MONACHELLO8

PICCOLO10

DI CECCO24

BACINOVIC25

VASTOLA17

MAMMARELLA3

CROTONE Ferrari è out, ma in difesa torna Balasa. Galardo in vantaggio per sostituire lo squalificato Maiello a centrocampo. PANCHINA 22 Stojanovic, 5 Cremonesi, 32 Modesto, 6 Dezi, 20 Salzano, 7 Ricci, 10 De Giorgio, 18 Padovan, 19 Rabusic. ALL. Drago. SQUAL. Maiello. DIFF. Ferrari, Ciano e Dos Santos.

LANCIANO Privo di Grossi e Turchi, a centrocampo D’Aversa metterà Vastola o Paghera a destra con Di Cecco spostato a sinistra. In avanti Monachello, Thiam e Gatto per due posti. PANCHINA 1 Aridità, 19 Ferrario, 6 Amenta, 21 Nunzella, 20 Paghera, 32 Pinato, 15 De Silvestro, 28 Gatto, 27 Cerri. ALL. D’Aversa. SQUAL. Grossi. DIFF. Ferrario, Di Cecco, Paghera, Conti e Thiam.

ARBITRO Manganiello di Pinerolo.GUARDALINEE Tolfo-Bindoni.TV Sky Calcio 10. PREZZI 10-55 euro.

TERNANA (3-5-2)

PERUGIA (3-5-2)OGGI ore 15 ANDATA 2-2

BRIGNOLI22

VALJENT4

FAZIO13

GAVAZZI7

VIOLA10

PALUMBO28

VITALE3

CRESCENZI15

NIELSEN4

FOSSATI19

VERRE7

FARAONI2

MECCARIELLO6

POPESCU17

AVENATTI20

CERAVOLO9

KOPRIVEC1

FABINHO11

ARDEMAGNI45

MANTOVANI44

GIACOMAZZI29

GOLDANIGA6

TERNANA Bastrini e Ferronetti ancora out, Tesser conferma il 3-5-2 e l’undici di La Spezia. Attesi circa 11 mila spettatori al Liberati. PANCHINA 1 Sala, 14 Gagliardini, 23 Russo, 24 Dianda, 26 Crecco, 27 Eramo, 11 Falletti, 15 Bojinov, 19 Dugandzic. ALL. Tesser. SQUAL. nessuno. DIFF. Falletti, Bastrini, Popescu e Bojinov.

PERUGIA Comotto, Lo Porto e Vinicius infortunati, ha recuperato Mantovani, preferito a Hegazy. A centrocampo Nielsen, a sinistra Crescenzi, ballottaggio Fabinho-Falcinelli. Al seguito 920 tifosi da Perugia. PANCHINA 32 Amelia, 5 Hegazy, 20 Baldan, 8 Nicco, 17 Fazzi, 10 Taddei, 28 Lanzafame, 27 Parigini, 9 Falcinelli. ALL. Camplone. SQUAL. nessuno. DIFF. Fazzi, Falcinelli, Parigini e Giacomazzi.

ARBITRO Mariani di Aprilia.GUARDALINEE Valeriani-Segna.TV Sky Calcio 7 HD. PREZZI 7-35 euro.

TRAPANI (4-3-1-2)

BARI (4-3-3)OGGI ore 15 ANDATA 1-2

GOMIS1

SCOZZARELLA5

PERTICONE15

PAGLIARULO4

FALCO20

TERLIZZI33

RIZZATO29

SCHIATTARELLA23

CONTINI15

BENEDETTI13

SABELLI2

ZAMPA6

BARILLÀ17

ABATE9

CURIALE11

GUARNA1

DE LUCA9

EBAGUA17

GALANO10

MINALA14

BELLOMO33

ROMIZI4

TRAPANI Aramu o Zampa al posto di Ciaramitaro. Assenti per infortunio Basso, Citro, Caldara, Lombardi e Vidanov. PANCHINA 22 Marcone, 3 Daì, 19 Martinelli, 21 Feola, 23 Lo Bue, 26 Nadarevic, 28 Aramu, 31 Malele, 37 Aloi. ALL. Cosmi. SQUAL. Ciaramitaro. DIFF. Barillà, Daì, Lo Bue, Nadarevic, Perticone e Zampa.

BARI Forfait Rinaudo, ballottaggio in difesa Benedetti-Camporese. Out per squalifica Donati, in dubbio Romizi. Torna Ebagua. PANCHINA 22 Donnarumma, 3 Salviato, 24 Camporese, 21 Rada, 27 Calderoni, 16 Filippini, 25 Defendi, 7 Boateng, 18 Caputo. ALL. Nicola. SQUAL. Donati. DIFF. Caputo, Calderoni, De Luca, Camporese, Defendi, Sabelli, Schiattarella e Contini.

ARBITRO Pinzani di Empoli.GUARDALINEE Bolano-Oliveri.TV Sky Calcio 5 HD. PREZZI 10-27 euro.

VARESE (4-4-2)

AVELLINO (4-3-1-2)OGGI ore 15 ANDATA 0-0

PERUCCHINI1

FIAMOZZI13

SIMIC25

ROSSI14

LUONI2

ZECCHIN24

BLASI6

OSUJI15

CRISTIANO23

BITTANTE20

CHIOSA27

ELY5

PISACANE19

FORTE20

MIRACOLI9

GOMIS22

TROTTA29

SBAFFO11 MOKULU

30

ZITO3

ARINI4

D'ANGELO8

VARESE Bettinelli conferma la formazione di Perugia sostituendo lo squalificato Borghese con Simic. Lores non è al meglio e va in panchina. PANCHINA 22 Birighitti, 3 De Vito, 4 Dondoni, 27 Jebbour, 28 Capezzi, 32 Jakimovski, 7 Falcone, 11 Lores, 18 Capello. ALL. Bettinelli. SQUAL. Borghese. DIFF. Falcone, De Vito, Neto Pereira, Capezzi, Luoni e Rossi.

AVELLINO Rastelli deve fare a meno dei soli Frattali e Visconti oltre allo squalificato Schiavon. Conferma per il 4-3-1-2, Castaldo potrebbe rifiatare. Al suo posto ballottaggio Mokulu-Comi. PANCHINA 12 Bavena, 6 Fabbro, 17 Vergara, 14 Regoli, 25 Almici, 21 Kone, 15 Soumarè, 9 Comi, 10 Castaldo. ALL. Rastelli. SQUAL. Schiavon. DIFF. Pisacane, Castaldo, Almici, Kone e Trotta.

ARBITRO Abbattista di Molfetta.GUARDALINEE Gori-Bottegoni.TV Sky Calcio 4 HD. PREZZI 8-47 euro.

PESCARA (4-2-3-1)

MODENA (4-2-3-1)OGGI ore 15 ANDATA 0-2

FIORILLO1

ZAMPANO11

POLITANO7

BRUGMAN16

PETTINARI19

CAPRARI10

ZUPARIC13

FORNASIER6

SELASI24

MEMUSHAJ32

ROSSI29

PINSOGLIO12

CALAPAI2

GOZZI13

CIONEK15

SCHIAVONE23

MARTINELLI25

FEDATO39

SIGNORI26

GRANOCHE32

GARRITANO38

RUBIN33

PESCARA Bjarnason k.o., Bruno di nuovo out. Baroni deve rilanciare Selasi dal 1’ e ridisegnare il sistema di gioco: Pettinari unica punta, Brugman rifinitore, Caprari a sinistra, Zuparic in difesa. Sansovini in panchina. PANCHINA 12 Aldegani, 3 Boldor, 2 Pucino, 17 Abecasis, 22 Vrdoljak, 25 Venuti, 20 Gessa, 34 Torreira, 42 Sansovini. ALL. Baroni. SQUAL. Melchiorri e Salamon. DIFF. Aresti, Brugman, Selasi.

MODENA Confermati modulo e uomini della vittoria con l’Entella con Schiavone e Martinelli in mediana e Granoche unica punta. PANCHINA 1 Manfredini, 6 Marzorati, 27 Manfrin, 11 Sakaj, 7 Acosty, 24 Marsura, 31 Besea, 9 Ferrari, 19 Beltrame. ALL. Melotti-Pavan. SQUAL. Nizzetto. DIFF. Fedato, Schiavone, Zoboli e Acosty.

ARBITRO La Penna di Roma.GUARDALINEE Soricaro-Cangiano.TV Sky Calcio 6 HD. PREZZI 1-55 euro.

VENERDÌ 24 APRILECATANIA-TERNANA, ore 19 (0-1)BARI-BOLOGNA, ore 21 (0-2)SABATO 25 APRILE, ore 15AVELLINO-ENTELLA (0-0)BRESCIA-CITTADELLA (1-1)FROSINONE-CARPI (0-0)MODENA-CROTONE (4-1)PERUGIA-LIVORNO (0-0)PRO VERCELLI-LATINA (1-1)SPEZIA-TRAPANI (2-3)VICENZA-VARESE (3-2)LANCIANO-PESCARA (1-1)

PROSSIMO TURNO

SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

CARPI 71 35 20 11 4 54 24VICENZA 59 36 16 11 9 40 32BOLOGNA 58 35 15 13 7 42 30FROSINONE 57 35 16 9 10 53 44PERUGIA 53 35 13 14 8 41 37AVELLINO 52 35 14 10 11 33 31LIVORNO 51 35 14 9 12 51 42SPEZIA 50 35 13 11 11 46 38PESCARA 48 35 12 12 11 58 48LANCIANO 47 35 10 17 8 47 41BARI 45 35 12 9 14 37 42TERNANA 43 35 11 10 14 31 41MODENA 42 35 9 15 11 30 29TRAPANI 42 35 10 12 13 48 60CATANIA 41 35 10 11 14 50 49LATINA 41 35 9 14 12 31 34CROTONE 40 35 10 10 15 35 42PRO VERCELLI 40 35 10 10 15 39 50ENTELLA 40 35 9 13 13 33 48CITTADELLA 39 36 8 15 13 42 47BRESCIA (-6) 32 35 9 11 15 41 49VARESE (-4) 28 35 7 11 17 35 59

LA PARTITA SPECIALE

Dionisi non dimentica«Morosini e la Serie AIo ringrazio Livorno»1L’attaccante ritrova la squadra con cui nel 2013 conquistò la promozione: «Ma ora adoro Frosinone»

Federico Dionisi, 27 anni KOMUNICARE

Nicola BindaINVIATO A CITTADELLA (PADOVA)

U na grande giocata per unavittoria meritata. Il derbydi Cittadella va al Vicenza

all’ultimo minuto, su rigore, scri­vendo l’ennesima pagina emo­zionante di questa incredibilestagione di una squadra ripesca­ta a Ferragosto e sempre più incorsa per la A: per una notte èseconda in attesa di Bologna eFrosinone. Se la banda di Mari­no è arrivata fin qui è perché èstata costruita bene e saggia­mente motivata dall’allenatore,che ha saputo esaltare il buonmateriale tecnico a disposizione.Il valore del Vicenza s’è visto nel­

l’episodio decisivo. Ragusa, dapoco recuperato dopo l’infortu­nio del 26 ottobre, ha preso pallasulla trequarti e servito in verti­cale Cocco, bravo a fare triango­lo di tacco liberando il compa­gno davanti al portiere: Piero­bon in uscita l’ha steso (ferendo­si al volto) e l’inevitabile rigore èstato trasformato da Di Genna­ro. Un’azione da applausi.

RIGORI La decisione impeccabi­le di Maresca compensa l’erroredel primo tempo, quando l’arbi­tro napoletano non ha dato unaltro rigore al Vicenza su D’Elia(ammonito per simulazione).Per il resto Maresca, da buon vi­gile del fuoco (tra l’altro ora dibase a Mestre), è stato bravo aspegnere i focolai di tensione diun derby delicato. Perché il Vi­cenza si sta giocando la A e il Cit­tadella rischia di retrocedere. Ela squadra di Foscarini stava por­tando a casa un punto preziososolo grazie alle parate di Piero­bon, strepitoso a tre mesi dai 46anni: il bastone, la pancera e lapasta per i denti possono aspet­tare, visti i due grandi interventisu Cocco, uno per tempo.

IL MIGLIORE

RAGUSAATTACCANTE DEL VICENZASi procura il rigore decisivo: il suo recupero è fondamentale per le ambizioni dei biancorossi.

7

Di Gennaro, rigore d’oro al 91’Scatto promozione del Vicenza1Decisivo un fallo di Pierobon su Ragusa: Marino 2° per una notte, Cittadella contestato

CITTADELLA 0 VICENZA 1

ARBITRO Maresca di Napoli 6. GUARDALINEE Abisso 6-Di Iorio 6,5.ESPULSI Pierobon (C) al 44’ s.t. per gioco scorretto.AMMONITI Busellato (C), Cappelletti (C) e Barreca (C) per gioco scorretto; D’Elia (V) e Cocco (V) per comportamento non regolamentare.NOTE paganti 4.143, incasso di 51.547,30 euro; abbonati 1.573; quota di 5.805,78 euro. Tiri in porta 1-7 (con un palo). Tiri fuori 2-3. In fuorigioco 2-1. Angoli 5-5. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’.

CITTADELLA (4-4-1-1) Pierobon 6,5; Cappelletti 5,5, Scaglia 5,5, De Leidi 6, Barreca 6; Kupisz 5,5 (dal 45’ s.t. Valentini s.v.), Rigoni 6,5, Busellato 6, Minesso 6,5 (dal 22’ s.t. Coralli 6); Sgrigna 6 (dal 35’ s.t. Paolucci s.v.); Stanco 5,5. PANCHINA Pecorini, Signorini,Benedetti, Donazzan, Bazzoffia, Lora.ALLENATORE Foscarini 5,5.

VICENZA (4-3-3) Vigorito 6; Sampirisi 6, Brighenti 7, Manfredini 7, D’Elia 6 (dal 39’ p.t. Vita 6); Sbrissa 6 (dal 22’ s.t. Ragusa 7), Di Gennaro 6, Cinelli 6; Laverone 6,5, Cocco 6, Giacomelli 6 (dal 37’ s.t. Spinazzola s.v.). PANCHINA Bremec, Alhassan,Garcia Tena, Gentili, Petagna, Camisa.ALLENATORE Marino 7.

OCCASIONI Il Vicenza ha fatica­to un po’ a far girare la palla, maha comunque creato diverse oc­casioni, soprattutto nella ripre­sa. Marino, perso D’Elia per unguaio muscolare, ha osato met­tendo Vita in attacco e arretran­do Laverone (con Sampirisi spo­stato a sinistra), poi a metà ripre­sa ha messo Ragusa arretrandoVita a centrocampo ed è stata lamossa vincente. Cocco ha sfiora­to il gol anche di testa due volte(fuori di poco) e clamoroso è sta­to il palo colpito da Di Gennaroal 27’ del secondo tempo; lo stes­so playmaker al 32’ s’è presenta­to solo davanti a Pierobon, magli sono... cedute le gambe, quin­di è stato lui a prendere il pallo­ne per il rigore decisivo e man­dare a casa felici i 2.000 tifosi vi­centini. Poco Cittadella invece,pericoloso solo con Barreca nelprimo tempo (bravo Vigorito);Foscarini ha risposto alle mossedi Marino mettendo Coralli ac­canto a Stanco, ma non riuscivalo stesso a pungere. La vittoria incasa manca dal 3 marzo, il ter­zultimo posto, dopo la terzasconfitta di fila, rimane: allarmerosso e contestazione dei tifosi.

PRIMO TEMPO 0-0MARCATORE Di Gennaro su rigore al 45’ s.t.

Serie BRL’anticipo della 36a giornata

Domani due posticipiLunedì sfida salvezza Domani alle 15 due posticipi, Latina-Catania (andata 0-1): Nasca di Bari; Livorno-Frosinone(1-5): Baracani di Firenze. Lunedì alle 20.30 Entella-Pro Vercelli (0-2): Chiffi di Padova. Intanto la Lega Serie B ha comunicato che a causa della concomitanza con Avellino-Cremona di basket, il 3 maggio Avellino-Pescara si giocherà alle 15 (e non alle 18) e il derby Modena-Carpi alle 18.

Page 27: La Gazzetta dello Sport (04-18-2015)

27SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Ternana-Perugia ad alta tensioneBojinov scalda il derby coi capelli1Il bulgaro mostra il taglio con la scritta«Fere», Lanzafame risponde: «C’è chi fa foto e chi si allena»

Gennaro Bozza

U na maglietta con l’imma­gine di Bojinov che, dopoil suo gol nel 2­2 dell’an­

data, va sotto la curva del Peru­gia con le mani alle orecchie per «sentire» la voce del silen­zio dei tifosi avversari. I ternanisi preparano a indossarla percelebrare un derby che si an­nuncia ancora una volta emo­zionante. Il 22 novembre, torna

una sfida che manca da 5 anni eun po’ di tensione c’è: Bojinov,per quel gesto, è ammonito, malo è anche Falcinelli, che prote­sta con l’arbitro per l’«affronto»alla curva perugina e che poi,volendo festeggiare il suo goldel 2­2, si arrampica sulla retedella curva e si prende secondogiallo e rosso. Per la gara di ri­torno, è sempre Bojinov a in­fiammare l’ambiente: taglio dicapelli con la parola «Fere», so­prannome dei rossoverdi chesignifica «belve». Gli rispondeLanzafame: «C’è chi si fa le fotoai capelli e chi si allena per pre­parare il derby». Il clima si ri­scalda, Bojinov alla fine decidedi «tagliare» la scritta, ma i bri­vidi rimangono. I tifosi ternaniaccompagneranno con una ca­rovana di motorini il pullmandella loro squadra verso lo sta­

dio. La Polizia si preoccuperà dibloccare tutte le strade intornoal Liberati per evitare contatticon i 920 tifosi perugini.

RIBALTONI Alla fine contaquello che succede sul campo.A inizio febbraio, Ternana a +4sul Perugia, che però inizia autilizzare i rinforzi del mercatodi gennaio (Ardemagni, Farao­ni, Mantovani) e sale al quintoposto, mentre la Ternana scen­de e solo nelle ultime due gare(vittorie con Bari e Spezia) dàsegni di riscossa, tanto da pen­sare a uno scherzetto ai perugi­ni. Tesser non mostra timori: «Èil derby più sentito che ho vis­suto da giocatore e allenatore.Non possiamo giocare di rimes­sa e permettere loro di impo­stare la gara, dobbiamo osare,non abbiamo paura». E Cam­plone ribatte con lo stesso tono:«A Terni hanno fatto baccanoquesta settimana, noi abbiamopreferito stare zitti. Comun­que, inutile pensare al puntici­no, vogliamo la vittoria perpuntare alla promozione diret­ta in A».

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Lega ProRGli anticipi della 35a giornata

Il Bassano si rimette a correreCi pensa Nolè: Real Vicenza k.o.

REAL VICENZA-BASSANO 0-1MARCATORE Nolè su rigore al 40’ p.t.REAL VICENZA (3-5-2) Tomei 6; Carlini 5,5, Polverini 6, Quintavalla 6; Lavagnoli 6,5 (dal 24’ s.t. Margiotta 6), Pavan 5,5, Dalla Bona 6, Malagò 6, Vannucci 6 (dal 14’ p.t. Piccinni 5); Bruno 5,5, Bardelloni 6. (Bonato, Beccaro, Chiarello, Ungaro). All. Mar-colini 6.BASSANO (4-2-3-1) Rossi 6,5; Toninel-li 6, Priola 6, Zanella 6, Semenzato 6; Cenetti 6,5, Proietti 6 (dal 44’ s.t. Bizzotto s.v.); Furlan 6,5 (dal 17’ s.t. Davì 6), Nolè 7 (dal 30’ s.t. Cattaneo 6)Iocolano; Pietribiasi 6. (Grandi, Steva-nin, Casarini, Cortesi). All. Asta 6,5.ARBITRO Fiore di Barletta 5.NOTE paganti 367, abbonati 100,

incasso di 2.461euro. Espulso Carlini al27’ s.t.; ammoniti Piccinni, Quintavalla, Iocolano e Semenzato. Angoli 8-5.

Anna FabrelloVICENZA

A pprofitta della stangataal Novara e vola il Bassa­no di Asta. Mettono la

freccia i giallorossi e si portanomomentaneamente a più +4sul Pavia. Impresa tutt’altro chesemplice per la capolista controun buon Real Vicenza che havenduto cara la pelle. Bene lasquadra di Marcolini soprattut­

to nel primo tempo. Qualchesvista di troppo, invece, per l’ar­bitro Fiore. Avvio con il piedesull’acceleratore per il Bassanonel primo quarto d’ora, ma nes­sun grattacapo per Tomei senon un tiro insidioso di Pietri­biasi che fa il filo al palo alla de­stra del portiere. Poi la capoli­sta rischia un po’ troppo. Spingeil Real soprattutto sulla fasciadestra con Lavagnoli. Da regi­strare al 29’ la bella azione diBruno che prova a calciare a re­te illuminato da un colpo di tac­co di Bardelloni, ma Rossi diceno. Dieci minuti dopo Piccinni

interviene in area su Nolè. Fiorenon ha dubbi, indica il dischettodel rigore. Dagli undici metri lostesso Nolè spiazza Tomei.

GOL ANNULLATO Secondo tem­po meno bello, al 16’ il Bassanoincassa il gol dell’1­1, annullatoper fuorigioco. A segnare erastato Quintavalla: deviazionevincente sul cross di Bardellonidalla sinistra. Poco da segnalarefino al 90’, se non l’espulsionegenerosa di Carlini per doppiaammonizione che ha costretto ilReal Vicenza in dieci. Durante ilrecupero un’occasione per par­te: contropiede fulminante delBassano con Pietribiasi che cal­cia addosso a Pavan; punizioneda buona posizione allo scadereper il Real, ma Dalla Bona calciaalto.

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Monza più forte di tuttoPordenone, brutto stop

MONZA–PORDENONE 1-0MARCATORE Pessina al 16’ s.t.MONZA (3-5-2) De Lucia 6,5; D’Ambrosio 6, De Bode 6, El Hasni 6,5; Cojocnean 6,5, Conti 6 (dal 33’ s.t. Asante 6), Uliano 6, Pessina 7, Pugliese 6,5; Bernasconi 6 (dal 38’ s.t. Grandi s.v.), Carbonaro 6,5 (dal 44’ s.t. Corduas s.v.). (Chimini, Caracciolo, Acampora, Gaeta). All. Pea 7.PORDENONE (3-5-2) Careri 6; Salvatori 6, Ferrani 5,5, Fissore 5; Placido 6, Fortunato 5,5 (dal 33’ s.t. Mattielig s.v.), Migliorini 6, Marac-chi 5,5 (dal 37’ s.t. Ravasi s.v.), Bertolucci 5 (dal 16’ s.t. Franchini 5,5); Maccan 6, Bjelanovic 5. (Ma-niero, Rosania, Ghinassi, Buratto). All. Rossitto 5,5.

ARBITRO Piscopo di Imperia 5.NOTE paganti 87, abbonati 1.100, incasso di 1.300,00 euro. Ammoniti Conti, Bjela-novic, Ferrani, Maccan e Salvatori. Angoli 0-1.

MONZA L’orgoglio del Monza è tutto nel-la zampata di Pessina che regala ai bian-corossi la seconda vittoria di fila, quintorisultato utile. Tra una mazzata (4 punti dipenalizzazione inflitti martedì) e l’altra (mancato pagamento degli stipendi entrola scadenza di giovedì), gli uomini di Pea,alla quinta partita senza subire reti, batto-no con merito il Pordenone e restano incorsa per evitare i playout. Si interrompecosì la striscia positiva della squadra di Rossitto che ha fatto ben poco per vinceree ha impensierito De Lucia solo con un ra-soterra in apertura di ripresa di Maracchi.

Matteo Delbue

Ore 14.30COMO (4-3-1-2) Crispino; Marconi, Ambrosini, Giosa, Marchi; Casoli, Ardito, Cristiani; Le Noci; De Sousa, Defendi. (Falcone, Curti, Berardocco, Fietta, Rolando, Ganz, Maritato). All. Sabatini.AREZZO (3-5-1-1) Benassi; Villagatti, Panariello, Guidi; Brumat, Cucciniello, Coppola, Dettori, Franchino; Yaisien; Bonvissuto. (Rosti, De Martino, Bucaletti, Erpen, Padulano, Montini, Testardi). All. Capuano.ARBITRO Ranaldi di Tivoli (Bandettini-Ceravolo). (and. 1-0)Ore 15 VENEZIA (4-3-1-2) Fortunato; Capogrosso, Cernuto, Legati, Sales; Zaccagni, Giorico, Espinal; Bellazzini; Greco, Guerra. (D’Arsié, Peccarisi, Hottor, Scialpi, Raimondi, Scanferlato, Magnaghi). All. Serena.PAVIA (3-4-2-1) Facchin; Abbate, Biasi, Marino; Ghiringhelli, Pederzoli, Rosso, Sereni; Cesarini; Soncin, Ferretti. (Fiory, Cristini, Cardin, Carraro, Carotti, Grbac, Marchi). All. Maspero.ARBITRO Marinelli di Tivoli (Donvito-Gnarra). (1-2)Ore 16 CREMONESE (3-5-2) Galli; Gambaretti, Briganti, Castellini; Marchi, Moroni, Jadid, Palermo, Crialese; Ciccone, Brighenti. (Quaini, Zieleniecki, Campagna, Finazzi, Tripsa, Pasi, Manaj). All. Giampaolo.LUMEZZANE (4-4-2) Furlan; Biondi, Belotti, Nossa, Pippa; Mogos, Genevier, Baldassin, Varas; Sarao, Cruz. (Bason, Bagnai, Monticone, Pantano, Gatto, Furaforte, Potenza). All. Nicolato.ARBITRO Pagliardini di Arezzo (Dessena-Carovigno). (1-1)Ore 17 FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani;

Tantardini, Ranellucci, Leonarduzzi, Broli; Fabris, Palma, Cavion; Bracaletti, Romero, Di Benedetto. (Proietti Gaffi, Carboni, Codromaz, Ragnoli, Cittadino, Galuppini, Zerbo). All. Scienza.ALESSANDRIA (3-5-2) Nordi; Sosa, Morero, Sabato; Vitofrancesco, Rantier, Obodo, Mezavilla, Mora; Iunco, Marconi. (Poluzzi, Terigi, Cavalli, Spighi, Valentini, Taddei, Germinale). All. D’Angelo.ARBITRO Marini di Roma (Scatragli-Trovatelli). (0-2)

DOMANI Ore 11 Südtirol-Mantova (1-0): Caso di Verona.Ore 14.30 AlbinoLeffe-Torres (0-2): Formato di Benevento.Ore 18 Renate-Pro Patria (1-1): Sassoli di Arezzo.

LUNEDÌ Ore 20.45 Novara-Giana (2-1): Guccini di Albano Laziale.

LA CLASSIFICA Bassano* p. 67; Pavia (-1) 63; Alessandria 62; Novara (-8) 59; Como 57; Feralpi Salò 49; Real Vicenza* 48; Cremonese e Arezzo 45; Venezia (-3) e Südtirol 44; Giana 42; Mantova (-3), Renate e Torres 40; Monza* (-6) 38; Lumezzane 31; Pordenone* 30; AlbinoLeffe 29; Pro Patria (-1) 28. (* una partita in più).

GIRONE AIL VENEZIACERCA IL BISCON IL PAVIA

Ore 14.30 LUCCHESE(4-2-3-1) Di Masi; Calcagni, Espeche, Calistri, Nolè; Degeri, Lo Sicco; Ferretti, Raicevic,Pagano; Forte. (Pazzagli, Cazè, Risaliti, Bianchi, Santeramo, Scapinello, Strizzolo). All. Galderisi.ANCONA (4-1-4-1) Lori; Barilaro, Dierna, Bacchetti, Parodi; Sampietro; Morbidelli, Salciccia, Bambozzi, Lisai; Cognigni. (Aprea, Cilloni, Cangi, Bondi, Paoli, Di Ceglie, Gelonese). All. Cornacchini.ARBITRO Schirru di Nichelino (Saccenti-Biasini). (and. 2-2)Ore 16 L’AQUILA (4-4-2) Zandrini; Pedrelli, Pomante, Zaffagnini, Karkalis; Pacilli, Corapi, Del Pinto, Triarico; Virdis, Pozzebon. (Cacchioli, Carini, Gotti, De Francesco, Djuric, Perpetuini, Perna). All. Zavettieri.FORLÌ (4-3-1-2) Scotti; Casini,

Catacchini, Drudi, Turi; T. Arrigoni, Hamlili, Fantoni; Capellini; Melandri, Docente. (Casadei, Jidayi, Cejas, Bisoli, Morga, Rosafio, Castellani). All. Firicano.ARBITRO Colarossi di Roma (Robilotta-Abagnara). (2-2) PONTEDERA (3-5-2) Cardelli; Redolfi, Vettori, Gasbarro; Luperini, Ceciarini, Bartolomei, Settembrini, Galli; Cesaretti, Libertazzi. (Anacoura, Bennati, Segoni, Lombardo, Giordani, Francesa Gherra, De Cenco). All. Indiani.PRO PIACENZA (3-5-2) Alfonso; Sall, Silva, Bini; Petrini, Matteassi, Bacher, Barba, Sane; Speziale, Alessandro. (Iali, Ignico, Marmiroli, Schiavini, Mella, Giovio, Caboni). All. Franzini.ARBITRO Rossi di Rovigo (Spensieri-Zanardi). (1-1)Ore 19.30 SPAL (5-3-2) Menegatti; Aldrovandi, Silvestri, Gasparetto, Giani, Gerbaudo; Togni, Capece, Di Quinzio; Zigoni, Finotto. (Albertoni, Landi, Rosina, Bellemo, Filippini, Fioretti, Rovini). All. Semplici.TUTTOCUOIO (3-5-2) Bacci; Ingrosso, Pratali, Balde; Pacini, Dramane, Gargiulo, Serrotti, Agrifogli; Cherillo, Colombo. (Morandi, Mancini, Bachini, Gioè, Tempesti, Civilleri, Zanchi). All. Alvini.ARBITRO Maggioni di Lecco (Zinzi-Lombardo). (0-1)

DOMANI Ore 12.30 Ascoli-Carrarese (0-0): Forneau di Roma.Ore 14.30 Gubbio-Santarcangelo (2-0): Lanza di Nichelino; Prato-Teramo (0-1): Martinelli di Roma.Ore 16 San Marino-Grosseto (1-2): Lacagnina di Caltanissetta; Savona-Reggiana (0-5): Baldicchi di Città di Castello.Ore 18 Pisa-Pistoiese (0-2): Cifelli di Campobasso.

LA CLASSIFICA Teramo p. 68; Ascoli 61; Reggiana 59; L’Aquila 54; Pisa e Spal 52; Ancona 50;Lucchese e Tuttocuoio 47; Pontedera 45; Carrarese 41; Grosseto (-1), Gubbio, Santarcangelo e Pistoiese 39; Prato 37; Forlì 36; Savona (-2) 33; Pro Piacenza (-8) 30; San Marino 29.

GIRONE BSPAL PER LA 7a

VITTORIACONSECUTIVA

Ore 14.30MESSINA (4-4-2) Berardi; Altobello, Stefani, Pepe, Silvestri; Ciciretti, Damonte, Nigro, Mancini; Corona, Orlando. (Iuliano, Benvenga, Donnarumma, Izzillo, Cane, De Paula, Bonanno). All. Di Costanzo. ISCHIA (4-3-1-2) Giordano; Finizio, Impagliazzo, Sirignano, Armeno; Bulevardi, Massimo, Chiavazzo; Millesi; Ciotola, Infantino. (Mennella, Formato, Caso, Gerevini, Verachi, Schetter, Alvino). All. Maurizi.ARBITRO Rapuano di Rimini (Argentieri-Squarcia). (and. 2-2)Ore 15 COSENZA (4-4-2) Saracco; Blondett, Tedeschi, Magli, Zanini; Fornito, Arrigoni, Corsi, Tortolano; De Angelis, Cori. (Puterio, Ciancio, Novello, Criaco, Statella, Chidichimo, Cesca). All. Roselli.MARTINA (4-4-2) Bleve; De Giorgi, Fabiano, Patti, Memolla; Arcidiacono, De Lucia, Bucolo, Tomi; Pepe, Caruso. (Modesti, Kalombo, Samnick, Calvetti, Diop, Guadalupi, Pivkovski). All. Imbimbo.ARBITRO Pietropaolo di Modena (Sbrescia-Vitiello). (1-1)JUVE STABIA (4-4-2) Pisseri; Cancelotti, Polak, Migliorini, Contessa; Nicastro, Jidayi, La Camera, Carrozza; Ripa, Di Carmine. (Santurro, Romeo, Maiorano, Burrai, Bombagi, Caserta, Gomez). All. Savini.SALERNITANA (3-5-2) Gori; Tuia, Lanzaro, Bocchetti; Colombo, Moro, Pestrin, Bovo, Franco; Caetano, Gabionetta. (Russo, Trevisan, Pezzella, Favasuli, Negro, Cristea, Mendicino). All. Menichini.ARBITRO Dei Giudici di Latina (Rizzato-Rossini). (2-3) MATERA (3-4-3) Bifulco; D’Aiello, Faisca, Mucciante; Ferretti, Coletti, Iannini, Mazzarani; Carretta, Letizia,

Madonia. (Russo, Ashong, Flores, Di Noia, Albadoro, Diop, Pagliarini). All. Auteri.BENEVENTO (4-4-2) Piscitelli; Celjak, Lucioni, Scognamiglio, Som; Melara, Agyei, D’Agostino, Alfageme; Eusepi, Marotta. (Cioce, Padella, Pezzi, Doninelli, Allegretti, Marotta). All. Brini.ARBITRO Paolini di Ascoli Piceno (A. Cordeschi-S. Cordeschi). (3-3)Ore 16 LUPA ROMA (4-3-1-2) Rossi; Frabotta, Conson, Cascone, Pasqualoni; Bariti, Capodaglio, Cerrai; Margarita; Del Sorbo, Tajarol. (Santi, Martorelli, Santarelli, Faccini, Prevete, Tulli, Leccese). All. Cucciari.MELFI (3-5-2) Perina; Annoni, Dermaku, Di Filippo, Pinna; Agnello, Spezzani, Giacomarro; Tortori; Caturano, Fella. (Gagliardini, Colella, Libutti, Tundo, Nappello, Luparini, Falomi). All. Bitetto.ARBITRO Sprezzola di Mestre (Capaldo-Loni). (0-3)Ore 19.30 PAGANESE (4-3-1-2) Casadei; Tartaglia, Perna, Moracci, Donida; Vinci, Baccolo, Malaccari; Deli; Aurelio, Girardi. (Marruocco, Dijbo, Coulibaly, Franco, Calamai, Longo, Biasci). All. Sottil.AVERSA NORMANNA (4-3-3) Lagomarsini; Balzano, Magliocchetti, Cossentino, Amelio; Catinali, Geroni, Capua; Mangiacasale, Mosciaro, De Vena. (Despucches, Esposito, Scognamillo, Personè, Castellano, Sassano, Giannusa). All. Marra.ARBITRO Piccinini di Forlì (Pepe-Cantiani). (2-1)

DOMANI Ore 12.30 Barletta-Vigor Lamezia (2-0): Capraro di Cassino.Ore 14.30 Reggina-Savoia (0-2): Baroni di Firenze.Ore 16 Lecce-Foggia (0-2): Serra di Torino.Ore 18 Casertana-Catanzaro (1-0): Balice di Termoli.

LA CLASSIFICA Salernitana p. 76; Benevento 71; Juve Stabia 63; Matera 60; Foggia (-1) e Lecce 57; Casertana* 56; Catanzaro 49; Cosenza e Vigor Lamezia 42; Melfi (-2) 41; Barletta (-6) 40; Martina* e Lupa Roma 36; Paganese 35; Messina e Ischia (-1) 29; Aversa Normanna (-1) 25; Savoia (-4) 24; Reggina (-16) 10. (* una in meno).

GIRONE CCHE PERICOLIPER MATERAE JUVE STABIA

Bologna, senti Lopez«La gloria è vicinaandiamo a prenderla» BOLOGNA Dopo due trasferte di fila che hanno fruttato solo un punto, il Bologna torna al Dall’Ara per difendere il suo secondo posto e respingere le insidie dello Spezia. L’annullamento del -1 in classifica ha alleviato il clima di pessimismo che circonda i rossoblù. Lopez sferza i suoi giocatori: «Il nostro destino è nelle nostre mani, la gloria è vicina andiamo a prenderla. Con lo Spezia, squadra specializzata nei gol a tempo scaduto (all’andata i liguri pareggiarono al 94’), dobbiamo dare il cento per cento». Il tecnico uruguagio, senza gli squalificati Oikonomou e Laribi, medita di tornare alla difesa a 4 con il rilancio di Buchel e l’impiego di Krsticic rifinitore dietro a Mancosu e Sansone. Panchina per Cacia.

In alto e a destra le esultanze di Bojinov e Falcinelli nel derby di andata. Sotto il taglio di capelli del bulgaro che ha indispettito i perugini LAPRESSE

Serie BR36a giornata

Probabilmente i tifosi della Reggina ricorderanno la stagione che si sta chiudendo come la peggiore di tutta la storia amaranto. L’ultimo posto nel girone C della Lega Pro, le difficoltà economiche, la pioggia di penalizzazioni caduta dal Tribunale federale per le inadempienze amministrative segnalate dalla Covisoc e ora «infierisce» pure la Fifa di Blatter, la cui Commissione disciplinare ha appena intimato alla Figc (ieri c’è stata la

conferma) di penalizzare di ulteriori 6 punti la squadra. Il motivo? Il mancato pagamento al Ferencvaros dei 300 mila euro di bonus scattati per la cessione del giovane portiere Kovaksic, passatoin amaranto nel 2007. Tre anni fa, il Tas di Losanna ha accolto il ricorso del club ungherese e disposto il pagamento, ma la Reggina non ha mai ottemperato. E ora arriva il -6 richiesto dalla Fifa. Nei prossimi giorni la Figc invierà al club la notifica.

Conferma Figc: Reggina verso un altro -6Mai pagati 300 mila euro al Ferencvaros

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28 SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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29SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

RADUNO A VERONA IN 28 DOPO LE TRE SELEZIONI

1 Il gruppo delle azzurre convocate per il raduno di San Bonifacio (Verona), che si è concluso ieri 2 Bruna Borges, 23, gioca nel Montesilvano 3 Arianna Pomposelli, 23, romana, giocatricede L’Acquedotto 4 Aida Xhaxho, 21, da Tirana ad Ascoli a sei anni, ora all’Isolotto Firenze CASSELLA

3 4

1

A Roberto Menichelli, campione d’Europa con la Nazionale maschile l’anno scorso ad Anversa, è stata affidata anche la guida della Nazionale femminile, nata nel 2015. Nei giorni scorsi è stato ospite dell’Inter, dove ha tenuto una lezione nel corso di formazione per allenatori del settore giovanile.

Ci sono differenze nel tipo di allenamento rispetto agli uomini?«Non ci sono metodi differenti, siamo molto in lineacon l’allenamento degli uomini, in relazione ai principi del gioco e all’orientamento del lavoro verso l’alta prestazione».

Dal punto di vista tecnico, come ha trovato le ragazze? «Ci sono da assimilare alcune cose, ma al momento possiamo essere soddisfatti. Non sappiamo ancora, invece, a che livello è la squadra: essendo un’attività nuova, lo scopriremo soltanto affrontando gli avversari nelle prime partite internazionali».

L’entusiasmo delle ragazze, però, è alle stelle.«E in campo si avverte: hanno riscontrato molto interesse, molto impegno e voglia di apprendere».

Nel suo approccio con le donne, invece, che cosa cambia?«Mi sto rapportando come faccio con gli uomini, è la prima esperienza anche per me, dal momento che la Federazione mi ha chiesto di avviare l’attività della Nazionale femminile. Il tempo mi dirà se dovrò modificare l’approccio».

m.cal.© RIPRODUZIONE RISERVATA

ROBERTOMENICHELLIC.T. NAZIONALE

«Si avverte tanto entusiasmoIl mio approccionon è cambiato»

4 DOMANDE A...2

Rosa, ma azzurreOra anche le donnehanno la loro Italia1Quante storie nella neonata Nazionale femminile:da Pomposelli figlia d’arte a Borges mamma-bomber

(m.cal.) A 40’ dalla fine della regular season (i playoff scattano sabato 2 maggio), resta da assegnare un solo posto nel tabellone scudetto: se lo giocano Latina e Corigliano. I nerazzurri, che hanno un punto in più dei calabresi, ospitano un Rieti in lotta per i primi quattro posti (che garantiscono il vantaggiodel campo nelle eventuali gara-3); i calabresi attendono il Pescara, che per arrivare primo deve vincere e sperare che l’Asti batta la Luparense, a +3 ma in svantaggio negli scontri diretti. Ancora aperta anche la lotta per la salvezza diretta, che coinvolge lo stesso Corigliano e il Napoli, che coronerebbe una super rimonta solo vincendo a Ferrara contro il Kaos e con una mancata vittoria dei calabresi. 22a giornata (ore 19): Acqua&Sapone-Lazio, Asti-Luparense (RaiSport 2), Corigliano-Pescara, Kaos Ferrara-Napoli, Latina-Rieti. Riposa: Sestu. Class.: Luparense 38; Pescara 35; Rieti, Asti e Kaos Ferrara 30; Acqua&Sapone 29; Lazio (-1) 28; Latina 19; Corigliano 18; Napoli 16; Sestu* 14 (una partita in più).

SERIE A MASCHILE

Oggi i verdettiLa Luparenseper il primato

Marco Calabresi

T ra i giorni che hanno cam­biato il calcio a 5 in Italia,il 23 ottobre 2014 merita

il cerchietto rosso: a Roma, du­rante l’Assemblea Straordina­ria, il presidente della Divisio­ne, Fabrizio Tonelli, disse «chela strada che porta all’Olimpia­de passerà attraverso il consoli­damento dell’attività femmini­le», ma in pochi sapevano chequalche minuto dopo sarebbearrivato un annuncio storico,promosso insieme al presidentefederale Tavecchio e al d.g.Uva. «Dal 1° gennaio 2015 na­scerà la Nazionale italiana fem­minile, sotto la guida di Rober­to Menichelli». E le ragazze so­no impazzite: toto­convocazio­ni sui social, fotomontaggi con

la maglia azzurra, fino ai primiraduni territoriali di selezione.Tre (a Novarello, Martina Fran­ca e Genzano), prima dello sta­ge concluso ieri a San Bonifacio(Verona) e che ha portato al Pa­laFerroli le migliori 28 d’Italia.

INTERESSE Ognuna con la suastoria. Come Arianna Pompo­selli, romana, che gioca a futsalda quando aveva 5 anni e hainiziato nella squadra di papàAlessandro, che nella primaparte della stagione l’ha ancheallenata nell’Acquedotto. «Nonmi ha mai detto “quanto sei bra­va” o “quanto sei forte”», diceArianna, che ha chiuso con lapallavolo «perché prendevosempre la palla con i piedi».Pomposelli sarà protagonistadel prossimo campionato di Se­rie A d’Elite, il quinto naziona­

le, il primo dopo la riforma cheporterà la Serie A a due gironida 8 riservati alle 16 migliorisquadre d’Italia e altri tre da 12.«È impossibile non notare tantointeresse mediatico», spiegaSusanna Nicoletti, 32 anni, laveterana del gruppo. «Susy»gioca nel Real Statte, la squa­dra più titolata d’Italia, che havinto l’ultima Coppa Italia con300 tifosi accorsi da Tarantoper la finale contro il Montesil­vano.

MAMMA Proprio nelle abruz­zesi (assieme al C.P.F.M. lasquadra più rappresentata, cisono anche Ghanfili e D’Incec­co) gioca invece Bruna Borges,in Italia da due anni: in Brasileha lasciato suo figlio, MarcosEdoardo, «il mio piccolo princi­pe. Vive con sua nonna, lo vedovia Skype ma la lontananza èdifficile, eppure non vedo l’oradi raccontargli l’emozione di in­dossare la maglia dell’Italia». Ènata all’estero anche Aida Xha­xho: in Albania, a Tirana, ha vis­suto sei anni prima di trasferirsiad Ascoli Piceno, dove passava ipomeriggi a giocare con lasquadra del quartiere. «Ma misento italiana», dice Aida, del­l’Isolotto Firenze, di cui è tifosis­sima la moglie di Borja Valero.

LE PIÙ PICCOLE Menichelli èvoluto partire dalle giovani, an­zi giovanissime: come LudovicaCoppari, classe 1998, della Ter­nana, che la mattina frequentail liceo scientifico e la sera si al­lena, e come Nicoletta Mansue­to, di un anno più grande. Dueanni fa, per il futsal, ha lasciatoBari, scuola e famiglia e si è tra­sferita a Margherita di Savoia,dove gioca la Salinis. Per i com­pagni di classe è un idolo, comeper lei lo sono Del Piero, GabrielLima (capitano della Nazionalecampione d’Europa) e Susy Ni­coletti. Se ne innamorò veden­dola giocare dal vivo, ora dal vi­vo ci gioca insieme. Lo farà an­che a giugno quando, con la pri­ma amichevole, la Nazionale inrosa sarà davvero realtà.

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RLa 16enne Coppariè la più giovane, Nicoletti la big:a giugno subitola prima partita

Calcio a 5RL’ultima creatura della Figc

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I sogni buoni del calcio italiano1La 31a giornata dedicata al progetto Save the Dream. Un accordo fra Lega e l’Icss del QatarIl sostegno al volontariato sportivo internazionale del Csi impegnato ad Haiti, in Albania e Camerun

Gian Luca PasiniDaniele RedaelliROMA

C’ è un parallelo non nu­merato sul mappamon­do che parte dal Qatar

e, passando per Roma, arrivaad Haiti, ma tocca anche Alba­nia e Camerun. E’ quello chevede il Centro Internazionaleper la Sicurezza dello Sport(Icss) a fianco del progetto divolontariato sportivo interna­zionale del Centro Sportivo Ita­liano (Csi), complice la Lega diSerie A. La giornata di campio­nato che andrà in scena questoweek end è, infatti, dedicata alprogetto Save the Dream­forthe purity of sport, salvare il so­gno e la purezza dello sport. Ie­ri l’iniziativa è stata presentatanella Sala Giunta del Coni allapresenza del presidente Gio­vanni Malagò, Mario Pescante,

membro Cio, Maurizio Beretta,presidente della Lega di SerieA, Mohammed Hanzab, presi­dente di Icss, Massimo Achini,presidente del Csi, Massimilia­no Montanari, direttore dellacooperazione internazionale diIcss, monsignor Menchor San­chez de Toca, sottosegretario alPontificio Consiglio della Cul­tura, e ai testimonial HoneyThaljieh, già capitana della na­zionale palestinese di calcio,Andrea Zorzi, campione delmondo di volley, Fabrizia D’Ot­tavio, azzurra della ginnastica,e Stefano Del Piero in rappre­sentanze del fratello Alex.

NEGLI STADI Da oggi a lunedìsu tutti i campi del 31° turno diA, prima del fischio iniziale, sa­rà trasmessa una videoclip del­la campagna, mentre un grup­po di bambini sfilerà con la pet­torina e uno striscione dedica­to. Agli allenatori verràconsegnata una spilla simboli­ca. «Sono rari i momenti – diceBeretta – in cui ci trova in ungruppo dove tutti sono convintidi quello che c’è da fare per ilbene comune. La Serie A hatanti valori positivi, a partequalche miseria qua e là che

Camerun, a portare lo sport dibase ai giovani locali, a formareeducatori sportivi sul posto.Per ora ne abbiamo 120­130che si pagano il loro bigliettoaereo e vanno a vivere questasplendida esperienza». «Siamofelici – interviene MohammedHanzab – di lavorare col Csi.Ma noi non facciamo accordi

solo sulla carta, noi siamo ope­rativi, lavoreremo al vostrofianco».

INTERNAZIONALE Mario Pe­scante è soddisfatto: «In Qatarhanno capito quanto lo sportsia fondamentale per il pro­gresso. Ricordiamoci poi chenello sport i grandi eventi, co­

me le Olimpiadi o i mondiali dicalcio, non esisterebbero senzavolontari». Monsignor San­chez, orgoglioso di essere tes­serato atleta del Csi, fa un’inte­ressante riflessione: «Lo sportpuò rappresentare un antidotocontro tutti i fondamentalismireligiosi».

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IL DIRETTORE MONTANARI

«Dall’Indiaal Brasilesiamo attivisu più fronti»

«A bbiamo lavoratoin India e in Bra­sile, dove il no­

stro scopo è stato anchequello di evitare che i giova­ni potessero finire preda del­lo sfruttamento sessuale.Anche su questo siamo mol­to attenti». MassimilianoMontanari (nella foto), di­rettore esecutivo di Save theDream, spiega i progetti diquesto ente con base, cuore eportafoglio in Qatar, ma co­me obiettivo il mondo. «Loscopo è che società civile eistituzioni che lavorino as­sieme per evitare il ripetersidi questi crimini. Io nascodal volontariato, ho ricevutopiù di quello che ho dato,quindi questi sono temi a memolto cari: perciò adesso miauguro di poter portareavanti il progetto di Haiti delCsi. Un progetto molto vali­do che opera su più fronti eche coinvolge direttamente igiovani. Nella società attualenoi tendiamo a costruire mu­ri. Lo sport aiuta ad abbat­terli. Raccogliendo le paroledi Mario Pescante, mi fa pia­cere ricordare la treguaolimpica: nei tempi antichipunto di riferimento per lasocietà. Oggi sono le guerreche fermano i Giochi. Noi vo­gliamo assieme ai nostripartner portare avanti la tre­gua olimpica, come valoreassoluto». E in questa otticalancia un appuntamento: «Il3 novembre a New York, a Ti­me Square: ci troveremo perribadire che lo sport è anco­ra uno strumento di pace».

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L’affollato tavolo dei relatori nella Sala della Giunta del Coni. Il progetto Save the Dream è stato al centro della mattinata MASSIMO BARSOUM

RPresentazione al Coni. Beretta: «Decisinella battaglia alla violenza. Grande occasione»

LOTTA ALLA CORRUZIONE Save the Dream, una iniziativa congiunta del Comitato Olimpico del Qatar e del Centro Internazionale per la Sicurezza nello Sport (ICSS, nella foto il presidente, Mohammed Hanzab con Giovanni Malagò), è stata lanciata nel 2012 per proteggere la purezza dello sport. Save the Dream propone e sostiene progetti per supportare i giovani e ispirare le società grazie a uno sport libero da corruzione, violenza e ogni tipo di discriminazione.

L’iniziativaRSui campi della serie A

non può intaccare la sostanzadi un evento che interessa ecoinvolge 15­16 milioni di ita­liani. Siamo uno sport popolaree dobbiamo sfruttare l’oppor­tunità che ci offre Save the Dre­am per promuovere questi va­lori. Siamo fermi e determinatiper non lasciare spazio a chivuole veicolare solo aspetti ne­gativi. Insieme possiamo vince­re questa grande battaglia». Daparte sua Malagò rileva come«lo sport spesso è identificatocon i problemi di una curva o ifallimenti di una società. Io cre­do fermamente negli aspetti so­ciali dello sport, dedico a que­sto molto tempo, qualcuno diceche ‘spreco’ molto tempo. Nonm’interessa, io dico che deveessere un nostro obiettivo. Cia­scuno faccia la sua parte, noi cisaremo».

VOLONTARI Massimo Achini il­lustra il secondo progetto dellagiornata: il volontariato sporti­vo internazionale. «Il Csi dal1944 ama salvare i sogni, peròci piace di più realizzarli. Noiorganizziamo i corsi, le iscri­zioni sono ancora aperte, perinviare poi i nostri volontari adHaiti, ma anche in Albania e

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LA GUIDA

Domani sul circuito di Sakhir (5.412 m) si corre il GP Bahrain, 4° tappa (su 19) del Mondiale 2015. Previsti 57 giri per 308,238 km. Tutto in diretta su Sky Sport F1 HD. Questi gli orari italiani (-1 ora rispetto a Sakhir).

OGGI Terze libere dalle 14 alle 15; differita alle 18 su Rai Sport 1. Qualifiche alle 17; differita alle 21.55 su Rai 2.

DOMANI Gara alle 17; differita alle 22 su Rai 2.

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CLASSIFICHEPiloti: 1. Hamilton 68 punti; 2. Vettel 55; 3. Rosberg 51; 4. Massa 30; 5. Raikkonen 24; 6. Bottas 18; 7. Nasr 14; 8. Ricciardo 11; 9. Grosjean 6; 10. Hülkenberg 6; 11. Verstappen 6; 12. Sainz 6; 13. Ericsson 5; 14. Kvyat 2; 15. Perez 1.Costruttori: 1. Mercedes 119 punti; 2. Ferrari 79; 3. Williams 48; 4. Sauber 19; 5. Red Bull 13; 6. Toro Rosso 12; 7. Force India 7; 8. Lotus 6.

Oggi la pole alle 17Domani GP alle 17Tutto in diretta Sky

10 Le edizioni disputate finora del GP Bahrain: la prima volta nel 2004 vinse Michael Schumacher su Ferrari

Andrea CremonesiINVIATO A SAKHIR (BAHRAIN)

S e Sebastian Vettel aveva mai sentito direche in Italia «venerdì 17» è una data chenon porta affatto bene, ieri ne ha provato

gli effetti. Un allarme di elettronica poi rivelatosiinfondato; quindi una vistosa escursione sullasabbia all’ultima curva nel giro in cui doveva sag­giare il potenziale della Ferrari in condizioni daqualifica, poi l’impiego di una visiera non adatta(per sua ammissione) che impediva di leggere be­ne i dati sul volante e infine una collisione conPerez alla staccata della prima curva, per un gua­sto ai freni, che ha provocato l’interruzione delleprove e lo ha costretto a scendere da una rossadanneggiata nell’ala anteriore.

PROVVEDIMENTI Un bell’elenco di circostanzesfortunate, con l’ultima che lo ha costretto a spie­gare ai commissari cosa fosse accaduto.«Ero ap­pena uscito dai box quando ho toccato i freni e hoimprovvisamente sentito un colpo, così non hopotuto frenare correttamente. Per questo ho col­pito Perez (ma il messicano non poteva allargarela traiettoria?; n.d.r.). Mi spiace ma non potevofare nulla per evitarlo. L’ho pure cercato per chie­

dergli scusa (Seb si era inizialmente lasciato an­dare anche a un gesto di stizza dopo il contatto;n.d.r.), ma era ancora seduto nell’abitacolo». Daicommissari il 4 volte iridato tedesco ha trovatoanche il compagno Kimi Raikkonen, reo di «guidapericolosa» in corsia box (ha invaso la zona di so­sta) quando, sul finire della sessione serale, conLewis Hamilton ha scavalcato Felipe Nasr e Pa­stor Maldonado. Vettel è stato scagionato, Kimiha subito una ammonizione.

DOPPIETTA Ma contrattempi (e intemperanze) sono state bilanciate in questo venerdì dalle pre­stazioni. I due ferraristi hanno monopolizzato laprima fila della sessione di apertura, con Kimi da­vanti a Seb, malgrado quest’ultimo avesse tra­scorso ai box 53’. Un risultato però platonico, per­ché ottenuto col sole nel caldo pomeriggio del de­serto con 35° di temperatura e 52° di asfalto, con­dizioni assai differenti da quelle che siincontreranno in qualifica (che oggi potrebbe es­sere condizionata da una tempesta di sabbia) egara. Contava la sessione serale e lì le rosse han­no comunque confermato una forma eccellente.

CONDIZIONE Il duo Mercedes, che col solleoneaveva messo alla frusta macchina e gomme masenza spingere (Rosberg aveva chiuso 15° davan­ti al compagno) si è confermato velocissimo sulgiro secco, con Nico un decimo più veloce di Ha­milton, autore di un errore alla curva 8. Ma il di­stacco di Raikkonen e Vettel, mezzo secondo e 6decimi, è legato agli errori dei due nel giro lancia­to: il tedesco con l’escursione già menzionata incui ha perso mezzo secondo, il finlandese peraver affrontato malamente le ultime due curve:«L’assetto non era a posto, dobbiamo lavorareperché far bene in qualifica mi agevolerà la gara».

GARA La Ferrari è apparsa più vicina anche sulgiro secco. Anche se forse non ancora in grado diinfrangere anche il tabù della pole che resiste da

Hockenheim 2012: «Sappiamo che in qualificala Mercedes può usare più potenza», ha frena­to gli entusiasmi Vettel. Ma in gara i due rossipossono dare battaglia: «La Ferrari è apparsanelle FP2 la macchina più veloce, con giri rapi­di e costanti», ha ammesso Toto Wolff, facendosuonare l’allarme alla Mercedes. SoprattuttoSeb ha mostrato un ottimo passo gara con legomme soffici e poiché la differenza di presta­zioni con le medie è sostanziosa (ieri si aggira­va sui 2”2), sfruttare questa mescola meglio epiù a lungo fornisce una formidabile arma dasfruttare. Non solo: Raikkonen e Vettel hannopure ottenuto le migliori velocità di punta (336,6 per entrambe).

PERICOLO «Siamo velocissimi sul giro secco,ma meno efficaci in condizioni gara. E questo èdavvero strano», ha ammesso Rosberg. Chelancia l’allarme: «Le Ferrari per noi sono moltopericolose sul passo». E anche se Hamilton èconvinto che la Mercedes si sia rafforzata(«Non abbiamo più i problemi riscontrati inMalesia»), Sebastian guarda alla battaglia didomani con ottimismo. «Vincere? È sempre possibile quando hai tra le mani una macchinaa posto – è la speranza di Vettel – e da questopunto di vista abbiamo una buona base».

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Kimi Raikkonen, 35 anni, terzo ieri alle spalle delle due Mercedes. A sinistra, l’originale regalo dei meccanici Ferrari a Vettel: un casco ricavato da un’anguria COLOMBO

Velocissimae lunaticaLa Ferraridà spettacolo1Errori e problemi tecnici per Raikkonen (ammonito) e Vettel (scontro con Perez). Ma le Mercedes sono dietro nelle prime libere

IL PRONOSTICO

Berger: «La rossa può approfittare del caldo»1Il grande ex: «Il climaè una carta a favore del Cavallino ma la Mercedes è sempre un passo avanti»

INVIATO A SAKHIR

È la prima volta che varcai cancelli del paddockquest’anno, la prima da

quando ha lasciato la presi­denza della commissionemonoposto della Fia: «Dove­va essere un incarico per unsolo anno ed è durato tre,non potevo più conciliarlocon gli impegni della miaazienda di trasporti. Ma sonocontento che il mio posto loabbia preso Domenicali, ha le

E Seb?«Sono passati gli anni ma cre­do che la sua principale quali­tà resti quella di far funziona­re bene la testa».

Pensa che possa già lottareper il campionato?«No, anche se qui visto il caldose la può giocare, io ritengo

Marlboro, ma è passato cosìtanto tempo che è difficileora giudicare. Marchionnenon lo conosco. Per loroparlano i risultati di questeprime tre gare».

Sì è risvegliato pure Kimi!«Lui e Sebastian sono dav­vero una bella coppia, per­ché vanno d’accordo e col­laborano».

Non così pare tra Hamilton eRosberg.«Ma è normale quando idue piloti dello stesso teamsi contendono il Mondiale».

Può essere un vantaggio perVettel?«No, perché ripeto: la Mer­cedes è ancora avanti».

a.cr.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Formula 1RGP Bahrain

che la Mercedes sia ancora unpasso avanti. Ma attenzione,era importante per la Ferraritornare ad essere la secondaforza del campionato».

Che ne pensa di Marchionne eArrivabene?«Con Maurizio lavoravo giànegli anni ’80 quando era alla

idee chiare e realizzerà il no­stro obiettivo che è quello difare in modo che F.4, F.3 e F.2diventino la strada giusta peraccedere alla F.1», attaccaGerhard Berger. Il giro del55enne austriaco per il pad­dock non può ovviamenteche partire dalla Ferrari. Lasua famiglia. «Ho lavoratocon Enzo Ferrari, il figlio Pie­ro e poi Todt e Montezemolo.Che effetto mi fa non vederlopiù in questo ambiente? Mimanca».

Gerhard lei era a capo dellaToro Rosso quando Vettel havinto a Monza e dunque lo co-nosce bene, che ne pensa di questo avvio di campionato?«La Ferrari ha fatto un lavoroeccezionale, mettendogli adisposizione una macchinaeccellente».

Berger festeggia Vettel, vincitore a Monza 2008 su Toro Rosso INFOPHOTO

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33SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LIBERE 1POS PILOTA NAZ TEAM TEMPO DISTACCO1. RAIKKONEN FIN Ferrari 1'37"827 media 199,159 km/h 2. VETTEL GER Ferrari 1'38"029 a 0"2023. BOTTAS FIN Williams-Mercedes 1'38"390 a 0"5634. SAINZ SPA Toro Rosso-Renault 1'38"447 a 0"6205. RICCIARDO AUS Red Bull-Renault 1'38"455 a 0"6286. VERSTAPPEN OLA Toro Rosso-Renault 1'38"504 a 0"6777. ALONSO SPA McLaren-Honda 1'38"598 a 0"7718. NASR BRA Sauber-Ferrari 1'38"628 a 0"8019. KVYAT RUS Red Bull-Renault 1'38"661 a 0"83410. MASSA BRA Williams-Mercedes 1'38"790 a 0"96311. PEREZ MES Force India-Mercedes 1'38"793 a 0"96612. MALDONADO VEN Lotus-Mercedes 1'38"842 a 1"01513. HÜLKENBERG GER Force India-Mercedes 1'39"187 a 1"36014. PALMER GB Lotus-Mercedes 1'39"283 a 1"45615. ROSBERG GER Mercedes 1'39"293 a 1"46616. HAMILTON GB Mercedes 1'39"532 a 1"70517. ERICSSON SVE Sauber-Ferrari 1'39"534 a 1"70718. STEVENS GB Manor Marussia-Ferrari 1'42"973 a 5"14619. MERHI SPA Manor Marussia-Ferrari 1'44"265 a 6"43820. BUTTON GB McLaren-Honda - -

LIBERE 2POS PILOTA NAZ TEAM TEMPO DISTACCO1. ROSBERG GER Mercedes 1'34"647

media 205,851 km/h2. HAMILTON GB Mercedes 1'34"762 a 0"1153. RAIKKONEN FIN Ferrari 1'35"174 a 0"5274. VETTEL GER Ferrari 1'35"277 a 0"6305. BOTTAS FIN Williams-Mercedes 1'35"280 a 0"6336. RICCIARDO AUS Red Bull-Renault 1'35"449 a 0"8027. MALDONADO VEN Lotus-Mercedes 1'35"474 a 0"8278. NASR BRA Sauber-Ferrari 1'35"793 a 1"1469. KVYAT RUS Red Bull-Renault 1'35"883 a 1"23610. MASSA BRA Williams-Mercedes 1'35"884 a 1"23711. ERICSSON SVE Sauber-Ferrari 1'36"148 a 1"50112. ALONSO SPA McLaren-Honda 1'36"191 a 1"54413. GROSJEAN FRA Lotus-Mercedes 1'36"334 a 1"68714. SAINZ SPA Toro Rosso-Renault 1'36"471 a 1"82415. HÜLKENBERG GER Force India-Mercedes 1'36"805 a 2"15816. VERSTAPPEN OLA Toro Rosso-Renault 1'36"917 a 2"27017. PEREZ MES Force India-Mercedes 1'37"062 a 2"41518. STEVENS GB Manor Marussia-Ferrari 1'39"131 a 4"48419. BUTTON GB McLaren-Honda 1'39"209 a 4"56220. MERHI SPA Manor Marussia-Ferrari 1'40"592 a 5"945

I TEMPI DEL VENERDÌ

IL TEAM PRINCIPAL

Arrivabene su Kimi-2016«Lui sa che deve spingere»1«Ora è presto per parlarne». E sul titolo: «Se dico che vinciamo pensate che sono fuori come un balcone...»

INVIATO A SAKHIR

«R aramente porto gliocchiali da sole,perché mi piace

guardare le persone negli oc­chi e parlare con sincerità».Maurizio Arrivabene l’avràdetto senza malizia, ma comenon pensare al predecessoreMarco Mattiacci, che si pre­sentò in F.1 indossando un pa­

io di Persol in un giorno dinebbia cinese? Il nuovo teamprincipal della Ferrari si riferi­va in realtà al suo rapporto conKimi Raikkonen e alle discus­sioni sul rinnovo del contrattocon il finlandese per il 2016.«Volete sapere che cosa gli hodetto? Solo una frase: “Dipen­de dalle tue prestazioni”. Io so­no contento di lui, ma devecontinuare a spingere. È anco­ra presto per parlare del con­tratto. E credo che Kimi abbiaapprezzato la mia sincerità».

TRATTATIVA Raikkonen, alcontrario del capo, gli occhialida sole li porta anche di notteper le interviste sotto i rifletto­ri del circuito di Sakhir. Ma èsolo questione di sponsor. In

ogni caso bastano le parole delmanager Steve Robertson percapire che le trattative con ilCavallino sono più avanti diquanto si pensi: «Tutto si muo­ve nella giusta direzione. Kimiha spiegato con molta chiarez­za di voler continuare in F.1 fa­cendo parte di questo proget­to. Il team è molto contento dilui e lui lo è della macchina.Ma fra questo e la firma nepassa». La logica suggerisceche Ferrari potrebbe «allunga­re» il contratto di Raikkonenal 2016, per poi puntare a ungiovane di talento. MagariRaffaele Marciello del vivaiodi Maranello o addiritturaMax Verstappen, se la RedBull non gli garantisse un fu­turo vincente.

PUNGE MOSLEY La coppiaRaikkonen­Vettel è però superaffiatata al momento. «Un ap­pellativo per Seb? Direi che èun bel martello – scherza Arri­vabene –. Ma anche Kimi, sep­pure meno appariscente,quando si scatena lo è». La Fer­rari stessa è diventata una mi­naccia per la Mercedes. «Ma sedicessi che vinciamo il Mon­diale, però mi risponderesteche sono fuori come un balco­ne. Comunque abbiamo unagran macchina e un grandemotore. Perfino il suono misembra più bello…», confessaArrivabene. Il quale smontacerte ipotesi che circolano sul­l’avvenire dei GP. «Beh, se MaxMosley ha idea di rompere ilcontratto attuale (fra Ecclesto­ne e i team, con relativa sparti­zione dei premi; n.d.r.) può or­ganizzare uno stravaganteMondiale senza Mercedes, Fer­rari e grandi costruttori e di­stribuire i soldi che ne ricava».

lu.pe.© RIPRODUZIONE RISERVATA

fLA STRATEGIA DI MARANELLO

Il motorone in Canadaè un regalo a MarchionneA Monza l’ultimo step1La rossa «marca» Stoccarda: il nuovo propulsore avrà 20-30 Cv in piùIl Cavallino spenderà a Montreal 4 dei 10 gettoni ancora a disposizione

Luigi PernaINVIATO A SAKHIR

L a Ferrari passa al secondomotore dell’anno sullevetture di Sebastian Vettel

e Kimi Raikkonen e subito siscatenano i sospetti: cambiostrategico oppure sostituzioneforzata per un principio di rot­tura? La scuderia di Maranelloieri ha smentito seccamente laseconda ipotesi, ribadendo(come anticipato dalla Gazzet­ta) che l’episodio fa parte diuna normale rotazione fra lepower unit consentite durantela stagione e che la prima unitàdiventerà un muletto da usared’ora in poi nelle prove libereper non affaticare l’altra.

ATTACCO Così, tenendo perbuona la versione ufficiale,viene da chiedersi: perché uncambio già alla quarta gara? Lalogica suggerisce che la Ferraripossa aver fatto una scelta ag­

gressiva rispetto alla Merce­des, nel tentativo di sfruttarel’occasione e provare a vinceredomani il GP del Bahrain. LeFrecce d’argento correrannocon le stesse power unit usatenelle prime tre gare dell’annoed è plausibile che per ragionidi affidabilità non le spreme­ranno a fondo come due setti­mane fa in Cina. Mentre la ros­sa, forte del nuovo motore, po­trebbe osare di più per metterepressione ai rivali, su una pistadove la velocità in rettilineo e ilminore degrado delle gommealla distanza (pregio della Fer­rari) fanno la differenza.

REGALO Le prime risposte leavremo oggi nella qualifica. Dicerto, il fatto di avere gettatonella mischia il secondo moto­re – si tratta del propulsore ter­mico su entrambe le macchine– cambia i piani legati alle evo­luzioni della power unit sullaSF15­T durante la stagione. Ilprimo sviluppo massiccio, che

all’inizio sembrava destinato alprossimo GP di Spagna, arrive­rà infatti solo a inizio giugno inCanada, quando debutterà ilterzo motore con una specificadiversa da quelli visti finora.Una specie di regalo per il pre­sidente Sergio Marchionne,che sarà sicuramente presentealla gara, avendo vissuto da ra­gazzo e poi cominciato la suacarriera proprio in quel Paese.

CHE POTENZA Il «motorone» inquestione sarà profondamentemodificato e sensibilmente piùpotente degli attuali. Nuovi pi­stoni, alberi a camme e cameradi combustione: il che dovreb­

be comportare la spesa di al­meno 4­5 dei 10 gettoni di bo­nus per lo sviluppo che la Fer­rari ha conservato, contro i 7della Mercedes. In più ancheuna nuova super benzina mes­sa a punto dalla Shell per otti­mizzarne il rendimento. In to­tale la rossa dovrebbe guada­gnare un’iniezione di potenzadi 20­30 cavalli, eguagliandogli 830 Cv totali che hanno almomento le Frecce d’argento.Una buona notizia per Mara­nello, se non fosse che in que­sta guerra al vertice della F.1fra grandi Costruttori neppurela Mercedes sta a guardare eproprio in Canada farà a suavolta debuttare il proprio mo­tore evoluto: in questo caso ilsecondo dell’anno, visto che ilteam tedesco conta di tirareavanti fino alla sesta gara con ipropulsori dell’Australia.

STEP MONZA Le grandi rivalidel 2015 danno insomma l’im­pressione calcistica di marcarsie la tendenza dovrebbe prose­guire per il resto del Mondiale.La seconda grande evoluzionedella power unit, che coincide­rà con il debutto del quarto eultimo motore permesso que­st’anno, dovrebbe infatti esse­re lanciata a Monza sia dallaMercedes sia dalla Ferrari.Non a caso Marchionne l’altroieri ha indicato proprio la garaitaliana di inizio settembre co­me quella in cui vedremo larossa più rinnovata (e poten­te). Nel frattempo ieri c’è stataanche una certa apprensionenel box del Cavallino, quandoil motore appena installato sul­la vettura di Vettel ha comin­ciato a perdere potenza nelleprime prove libere, costringen­do il tedesco a fermarsi per deicontrolli. L’allarme, che ha fat­to scattare il sistema di prote­zione, sembra però scongiura­to.

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Sebastian Vettel, 27 anni, quattro volte campione del mondo, sembra pensieroso dopo le prove libere COLOMBO

RSeb e Kimi con la seconda power unit, frecce d’argento con la stessa di inizio anno

GP2, a Vandoorne la prima pole stagionale

La stagione della GP2 inizia in Bahrain: oggi è in programma la prima corsa del 2015. Alle 12.10 Stoffel Vandoorne (Bel-Art) scatterà dalla pole davanti a due rookie: il giapponese Nobuharu Matsushita (Art) e l’inglese Alex Lynn (Dams). Quinto l’italiano della Ferrari Academy Raffaele Marciello, che corre per il team Trident. Domani alle 13.15 è in programma gara-2. Entrambe le corse saranno trasmesse in diretta su Sky Sport F1 HD.

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34 SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Bastianini nella scia di KentMoto2, Baldassarri buon 5° TERMAS DE RIO HONDO — Dopo il bel successo della scorsasettimana in Texas, Danny Kent si conferma in grande forma, conquistando il miglior tempo e girando costantemente più veloce degli altri: anche qui è il favorito per la gara della Moto3. Ma Enea Bastianini, solitamente in difficoltà in prova, è già quarto a 0”505. «È stata una giornata positiva, abbiamo sistemato bene la moto soprattutto in funzione della gara» si rallegra il pilota della Honda, secondo nel mondiale a 8 punti proprio da Kent. Settimo posto per Niccolò Antonelli, che aveva chiuso al comando le prime libere («quando nelle FP2 ho montato la gomma nuova la moto ha iniziato a vibrare in maniera anomala»), 10° Romano

Fenati, qui vincitore nel 2014 e più veloce rispetto ai primi due GP: la KTM, terza con Karel Hanika, sembra più competitiva che in Texas. Più staccati gli altri italiani, su una pista difficile da interpretare e un asfalto non al meglio.In Moto2, invece, miglior tempo per il francese Johan Zarco, che ha preceduto il dominatore di Austin, l’inglese Sam Lowes. Terzo Mika Kallio davanti al campione uscente Tito Rabat e a un ottimo Lorenzo Baldassarri, che ha chiuso a tre decimi e mezzo da Zarco. Gli altri italiani: 10° Simone Corsi, 13° Franco Morbidelli.

g.z.© RIPRODUZIONE RISERVATA

MOTOGP/11. A.ESPARGARO (SUZUKI) 1’40”806

MEDIA 171,6 KM/H2. IANNONE (DUCATI) 1’41”3793. DOVIZIOSO (DUCATI) 1’41”5274. HERNANDEZ (DUCATI) 1’41”7855. REDDING (HONDA) 1’41”8846. HAYDEN (HONDA) 1’41”9327. M.VIÑALES (SUZUKI) 1’42”1748. DI MEGLIO (DUCATI) 1’42”2469. MILLER (HONDA) 1’42”39110. M.MARQUEZ (HONDA) 1’42”60511. BAUTISTA (APRILIA) 1’42”82812. BARBERA (DUCATI) 1’43”29713. DE ANGELIS (ART) 1’43”33014. V.ROSSI (YAMAHA) 1’43”37315. P.ESPARGARO (YAMAHA) 1’43”39016. CRUTCHLOW (HONDA) 1’43”89117. PETRUCCI (DUCATI) 1’44”30018. E.LAVERTY (HONDA) 1’44”31319. MELANDRI (APRILIA) 1’44”57220. LORENZO (YAMAHA) 1’44”75021. ABRAHAM (HONDA) 1’45”00122. SMITH (YAMAHA) 1’45”23723. AOYAMA (HONDA) 1’45”68824. BRADL (YAMAHA FWD) 1’45”74725. BAZ (YAMAHA FWD) 1’46”239

MOTOGP/21. A.ESPARGARO (SUZUKI) 1’38”776

MEDIA 175,1 KM/H2. IANNONE (DUCATI) 1’39”3113. M.MARQUEZ (HONDA) 1’39”3364. CRUTCHLOW (HONDA) 1’39”4035. DOVIZIOSO (DUCATI) 1’39”4346. LORENZO (YAMAHA) 1’39”4637. P.ESPARGARO (YAMAHA) 1’39”6488. REDDING (HONDA) 1’39”8929. V.ROSSI (YAMAHA) 1’39”94710. HERNANDEZ (DUCATI) 1’40”08811. M.VIÑALES (SUZUKI) 1’40”12612. SMITH (YAMAHA) 1’40”19513. PETRUCCI (DUCATI) 1’40”43814. HAYDEN (HONDA) 1’40”52215. ABRAHAM (HONDA) 1’40”58616. BARBERA (DUCATI) 1’40”62617. BRADL (YAMAHA FWD) 1’40”67218. E.LAVERTY (HONDA) 1’40”84619. MILLER (HONDA) 1’40”86420. DE ANGELIS (ART) 1’41”15221. AOYAMA (HONDA) 1’41”38022. BAUTISTA (APRILIA) 1’41”49023. DI MEGLIO (DUCATI) 1’41”53124. MELANDRI (APRILIA) 1’41”57625. BAZ (YAMAHA FWD) 1’41”784

MOTO21. ZARCO (KALEX) 1’43”239

MEDIA 167,5 KM/H2. S.LOWES (SPEED UP) 1’43”3063. KALLIO (KALEX) 1’43”4264. RABAT (KALEX) 1’43”4315. BALDASSARRI (KALEX) 1’43”5986. SIMEON (KALEX) 1’43”6847. FOLGER (KALEX) 1’43”8168. CORTESE (KALEX) 1’43”8439. SIMON (SPEED UP) 1’43”85110. CORSI (KALEX) 1’43”85511. WEST (SPEED UP) 1’43”86312. LUTHI (KALEX) 1’43”89513. MORBIDELLI (KALEX) 1’43”91214. RINS (KALEX) 1’43”93915. AEGERTER (KALEX) 1’43”95016. SCHROTTER (TECH 3) 1’44”04417. CARDUS (TECH 3) 1’44”07818. L.SALOM (KALEX) 1’44”15419. A.MARQUEZ (KALEX) 1’44”30520. L.ROSSI (TECH 3) 1’44”32521. NAKAGAMI (KALEX) 1’44”33022. KRUMMENACHER (KALEX) 1’44”45923. SHAH (KALEX) 1’44”68624. SYAHRIN (KALEX) 1’45”13725. ODENDAAL (KALEX) 1’45”204

MOTO31. KENT (HONDA) 1’49”154

MEDIA 158,5 KM/H2. LOI (HONDA) 1’49”5653. HANIKA (KTM) 1’49”5654. BASTIANINI (HONDA) 1’49”6595. OLIVEIRA (KTM) 1’49”8756. QUARTARARO (HONDA) 1’49”8927. ANTONELLI (HONDA) 1’50”2758. MARTIN (MAHINDRA) 1’50”2919. I.VIÑALES (HUSQVARNA) 1’50”31910. FENATI (KTM) 1’50”32111. KORNFEIL (KTM) 1’50”32412. B.BINDER (KTM) 1’50”33813. VAZQUEZ (HONDA) 1’50”41314. AJO (KTM) 1’50”43615. NAVARRO (HONDA) 1’50”46516. ONO (HONDA) 1’50”50017. KHAIRUDDIN (KTM) 1’50”55318. OETTL (KTM) 1’50”57519. MASBOU (HONDA) 1’50”70720. LOCATELLI (HONDA) 1’50”76723. FERRARI (MAHINDRA) 1’51”06225. MANZI (MAHINDRA) 1’51”08127. BAGNAIA (MAHINDRA) 1’51”11730. TONUCCI (MAHINDRA) 1’52”15331. MIGNO (KTM) 1’52”292

Domani a Termas de Rio Hondo (4800 m) si corre il GP di Argentina, 3a prova (su 18) del Motomondiale. Tutto in diretta su Sky Sport MotoGP HD e in differita su Cielo.OGGI Terze libere: 14-14.40 Moto3; 14.55-15.40 MotoGP; 15.55-16.40 Moto2. Qualifiche Moto3: 17.35-18.15.

Quarte libere MotoGP: 18.30-19. Qualifiche 1 MotoGP: 19.10-19.25. Qualifiche 2 MotoGP: 19.35-19.50. Qualifiche Moto2: 20.05-20-50. Sintesi delle qualifiche dalle 23.15 su Cielo. DOMANI Warm up: 14.40 Moto3; 15.10 Moto2; 15.40 MotoGP. Gare: alle 18 la Moto3

(21 giri, 100,9 km); alle 19.20 la Moto2 (23 giri, 110,5 km); alle 21 la MotoGP (25 giri, 120,2 km). Differite alle 21.15, 22.35 e 24 su Cielo.GAZZETTA.IT Tempo reale, notizie, risultati, foto e curiosità sul nostro sito.GAZZETTATVApprofondimenti da studio e

collegamenti con i nostri inviati a Termas de Rio Hondo.CLASSIFICHE MotoGP: 1. V.Rossi 41 punti; 2. Dovizioso 40; 3. M.Marquez 36.Moto2: 1. Rins 29 punti, 2. Zarco 28; 3. Folger 25.Moto3: 1. Kent 41 punti; 2. Bastianini 33; 3. Quartararo 29.

LA GUIDAPOLE ALLE 19.35DIRETTA SKY

Suzuki vola nella polvereLa Ducati è una certezza1Aleix Espargaro il più veloce su una pista sporchissima davanti a Iannone e Marquez. Yamaha in difficoltà: Lorenzo 7°, Rossi 9°

DOPO LE LIBERE

Marc si sbilancia: «Aleix è da pole»Vale: «Perdo tanto»Giovanni ZamagniTERMAS RIO HONDO (ARG)

V ola la Suzuki e AleixEspargaro mette pau­ra ai grandi della Mo­

toGP. «È il principale candi­dato per la pole» dice MarcMarquez. «È presto per ungiudizio, ma hanno un T3esagerato: qui c’è un solo ret­tilineo, il circuito è tortuoso,possono fare ben anche ingara» rincara la dose AndreaDovizioso. «Più che per il mi­glior tempo, sono felice peressere sempre stato davanticon la gomma più dura» gio­isce Espargaro, dando ragio­ne a Dovizioso: il suo non èstato un solo giro veloce, mauna sessione davvero consi­stente. È chiaro, però, che ilfavorito rimane Marquez,piuttosto soddisfatto, al di làdi un insolito (per lui) 3° po­sto dietro alla Suzuki e allaDucati di Iannone. «NelleFP1 — è la sua analisi — nonabbiamo potuto fare nulla: èstato un turno buttato. Nelpomeriggio, però, la situa­zione è decisamente miglio­rata, abbiamo provato en­trambe le gomme, racco­gliendo buoni dati».

COSTANZA Come tutti, an­che Marc non ha ancora scel­to la copertura per la gara(«la dura è più veloce, la ex­tra dura ha il potenziale pertenere alla distanza e alcunepunti di vantaggio»), ma lasua regolarità è comunquefuori discussione. Piuttosto,

secondo il campione della Hon­da bisognerà essere veloci adadattare la messa a punto dellamoto ai cambiamenti della pi­sta. «Credo che, turno dopo tur­no, il grip aumenterà in manie­ra sostanziale: non bisogna far­si trovare impreparati».

DUCATI In Casa Ducati si sorri­de per il 2° posto di Iannone eper il 5° di Andrea Dovizioso:anche qui la GP15 si dimostracompetitiva. «Sono contentodella prestazione — affermaIannone, rallentato nelle FP1da un problema tecnico —, mabisogna essere più costanti. Quile condizioni sono difficilissi­me, non è facile lavorare sull’as­setto, non siamo efficaci neicambi di direzione». Più o menosulla stessa lunghezza d’onda ilcompagno. «Nel 2014 qui ero indifficoltà: la GP15 ha fatto unbel passo in avanti. Dobbiamoperò riuscire a controllare me­glio la scivolata della gomma posteriore: assurdo aver persoun turno per le pessime condi­zioni della pista».

ROSSI Il più in difficoltà, al mo­mento, sembra essere Valenti­no Rossi, che per oltre un’ora hastudiato i dati con il team. «Il bi­lanciamento della moto non èideale, perdiamo tanto nellaparte guidata. Sarà fondamen­tale la scelta della gomma; perla qualifica l’obiettivo è almenola seconda fila, ma sarà tutt’al­tro che semplice, le Ducati van­no fortissimo e qui bisogna farein conti anche con la Suzuki diEspargaro».

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Valentino Rossi, 36 anni, 14° e 9° nei due turni di libere di ieri AFP

Filippo FalsaperlaINVIATO A TERMAS RIO HONDO (ARG)

N emmeno 5 mesi fa laSuzuki finiva a Valenciala gara del ritorno in Mo­

toGP con tanti dubbi. I motori(nemmeno al top) si rompeva­no a raffica costringendo i tec­nici di Hamamatsu a toglierepotenza per i test invernali e leprime gare. Ieri la Suzuki colsuo alfiere Aleix Espargaro hachiuso in testa sia il primo (inu­tile) turno di libere, ma anche ilpiù probante secondo. Mille so­no i «se e i ma», però il Moto­mondiale sa che prima o poi an­che la Suzuki inizierà a ballarecoi grandi pure in gara.

CONFERMA Lo può dire anchela Ducati, ormai non più unasorpresa, con Andrea Iannone(al mattino ha avuto un proble­ma al motore che non si sa se siarotto) 2° davanti a Marc Mar­quez, e Andrea Dovizioso 5°dietro Cal Crutchlow, semprepiù protagonista in prova. Deci­samente più in crisi la Yamaha:Jorge Lorenzo ha contenuto idanni (7° a 8 decimi), ValentinoRossi più in difficoltà (­1”1) maalmeno 9°, ammesso alla Q2, seoggi dovesse piovere.

DISASTRI Abbiamo detto dei«se e dei ma». Il primo riguardalo stato della pista di «Termas».Qui si è corso il Mondiale Turi­smo, ma non c’è attività costan­te e l’asfalto accumula polvere esporcizia come forse nemmenoal debutto del 2014. La primasessione è stata letteralmentebuttata via, con gomme distrut­te dopo un paio di giri senza po­ter svolgere il minimo lavoro dimessa a punto. I difensori dico­no: fosse piovuto il turno sareb­be stato ugualmente inutile. Sì,ma la pioggia è elemento im­ponderabile, sapere ancora pri­ma di accendere i motori che lapista non sarà pronta non è pro­fessionale.

DUBBI La scelta di questo lembod’Argentina è argomento di po­litica economica, ma se certeamministrazioni garantisconoall’organizzatore Dorna buonepossibilità di incasso non si puòprescindere da certi standard,non solo per la pista: i listini dibar e ristoranti della zona sonostati «modificati» con adesiviche raddoppiano o addiritturatriplicano i normali prezzi.Idem per gli hotel.

LAVORO Tornando alla pista,qualcosa si può fare. Per esem­pio un giorno di prove in più.«Ma costerebbe tanti soldi ai te­am in gomme, motori, benzi­na», dicono Loris Capirossi eFranco Uncini, responsabili perle piste. Allora, se non è possibi­le una gara prima del Mondiale,si facciano girare 10 piloti per una giornata («Lo fanno in Qa­tar e la pista era quasi perfetta»,

dice Marquez) a gommarel’asfalto.

DIFFERENZE Il disastro di ade­renza ha anche accentuato ladifferenza tra le gomme poste­riori di ufficiali (con dure e du­rissime) e ufficiali con l’aiutino(medie e dure). Ovviamente afavore delle seconde. Pioggiapermettendo, le distanze oggidovrebbero avvicinarsi. Con lospecialista Aleix Espargaro can­didato alla pole. Lo spagnolo ètremendamente efficace nelterzo settore, molto guidato,dove in 25” dà 3 decimi a tutti (eil migliore è il compagno Mave­rick Viñales). In più ha sfruttatoal massimo le capacità dellaSuzuki e delle gomme: ieri, uni­co (con De Angelis) dei 25 in pi­sta, il suo «ideal time» è stato ilmiglior tempo fatto.

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Il bicampione MotoGP Marc Marquez, 22 anni (Honda) davanti ad Aleix Espargaro, 25 anni, su Suzuki MILAGRO

MotomondialeRGP Argentina

Dall’Igna, le «bolle»e il nuovo serbatoio

Ad Austin la temperatura elevata ha creato delle «bolle gassose» nel serbatoio di Dovi e Iannone. «Ne avevamo sofferto nei test in Malesia - dice l’ingegner Dall’Igna - e avevamo una soluzione per Jerez. Invece abbiamo anticipato e già qui ecco serbatoi che smaltiscono meglio il calore» MILAGRO

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35SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

MONDIALE TURISMOLopez il più veloce (an.gat.) Josè Maria Lopez è il migliore (1’44”834) nei test della 2a tappa del Mondiale Turismo a Marrakech. Lo spagnolo, leader ha preceduto Muller e Bennani. ALESI JR. Giuliano Alesi, figlio di Jean, ha firmato una doppia pole nell’apertura della F.4 in Francia a Ledenon, vicino a Nimes. Oggi le due delle tre gare.

MOTOCROSSSi corre a Trento A Pietramurata (Trento) le qualifiche del GP d’Italia, 4a tappa del Mondiale. In classifica Desalle (Bel-Suzuki) 1° con 133 punti, Nagl e Cairoli a 123. ENDURO Oggi a Talca (Cile) parte il Mondiale enduro.

TACCUINO

Arriveràe sarà ancheuna vittoriadi... Pirro1Michele, collaudatore della Ducati«I piloti si concentrano per 45’, io 8 ore»

SUPERBIKE

Davies, altro lampo rossoMa le Kawa sono in agguatoPaolo GozziASSEN (OLANDA)

T i affacci sulla pista e leinon mente, specie inquella Assen che odora di

storia. La Ducati piomba in cur­va come un missile, la vittoriadopo 58 colpi a vuoto domeni­ca scorsa a Aragon è stata laprima goccia di un diluvio. Fadrizzare i capelli Michael vander Mark, il più giovane (22 an­ni) tra i vecchi lupi Superbike.«Micky è il nostro asso nellamanica» hanno scritto sui gi­ganteschi cartelloni in ogni an­

golo d’Olanda. È vero, il pupillodella Honda che a luglio corre­rà la 8 Ore di Suzuka in coppiacon Casey Stoner può scombi­nare il mazzo. Con la sua Hon­da un po’ vecchiotta però dovràgiocarsela nei curvoni, coi go­miti larghi come piace a lui.

ATTENTI ALLE KAWA Dovrà ab­battere Jonathan Rea, lancia­tissimo al vertice del Mondiale(quattro centri, due secondiposti), che qui con la stessaCBR ha vinto 5 volte. Forse cisarà da fare i conti pure con l’al­tra Kawasaki di Tom Sykes, chealmeno sul giro secco ha ritro­

vato la vena degli anni scorsi.

DUCATI SU L’ostacolo più durosarà però la Ducati di un ChazDavies che non ama Assen mache qui è arrivato col morale al­le stelle. Nelle prime prove haritoccato il primato ufficiale,scavando il solco dalle Kawa­saki di Sykes e Rea. Davanti avan der Mark c’è anche LeonHaslam con l’Aprilia che sullapista fredda stressa gli pneu­matici e non può utilizzare lastessa soffice che ha messo leali alla rivale Ducati.

MV OK Assen è terra di conqui­sta delle italiane anche nelle al­tre categorie, con la MV al ver­tice Supersport con il franceseJules Cluzel e la solita Ducatiche svetta nelle qualifiche dellaCoppa Stock 1000 con il cam­pano Raffaele De Rosa. L’Apri­lia invece soffre per il gran volo

di Lorenzo Savadori rimasto aterra immobile ma poi giudica­to idoneo per le qualifiche fina­li.

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Risultati — Così la prima giornata di prove del GP Olanda, 4° round del Mondiale Superbike ad Assen (m. 4.542): 1. Davies (GB-Ducati) 1’35”748; 2. Sykes (GB-Kawasaki) 1’36”068; 3. Rea (GB-Kawasaki) 1’36”190; 4. Ha-slam (GB-Aprilia) 1’36”480; 5. Van der Mark (Ola-Honda) 1’36”525; 6. Torres (Spa-Aprilia) 1’36”840; 7. Lowes A. (GB-Suzuki) 1’36”918; 8. Guintoli (Fra-Honda) 1’36”950; 9. Fores (Spa-Ducati) 1’36”964; 10.Camier (GB-MV Agusta) 1’37”061; 11. Badovini (Ita-BMW) 1’37”319; 12. Salom (Spa-Kawasaki) 1’37”362; 13. Baiocco (Ita-Ducati) 1’37”389; 20. Canepa (Ita-EBR) 1’39”511.Orari — Oggi 9:45-10:30 Prove 3; 12:30-13 Prove 4; 15 Superpole. Doma-ni: 8:40 warm up; 10.30 gara1 (21 giri, km 95,382), 13.10 gara2 (21 giri).TV — Italia1 diretta sabato ore 14.45, domenica 10 e 12:40

Chaz Davies, 28 anni, alla seconda stagione in rosso ALEX PHOTO

ho messo da parte l’orgoglio di pilota».

Quanto vale Michele Pirro in Superbike?«Nel 2013 ho sostituito Checa a Magny­Cours: la motoaveva i suoi problemi e ho fatto una brutta caduta inprova. Ma poi sono stato 6°, miglior risultato dell’annodella Panigale sull’asciutto».

E in MotoGP?«Mi viene un pensiero: con Iannone siamo arrivati in­sieme in Ducati. Il primo anno, quando c’ero, gli sonospesso arrivato davanti e alla fine, con 10 gare su 18ero solo 1 punto dietro. Poi Andrea lavorando con lostesso gruppo è cresciuto e ora lotta coi primi 5. Il miolavoro in Ducati è stato un altro: ma se mi venisse datacontinuità, potrei lottare tra il 5° e il 10°».

La settimana prossima inizierà il Civ Superbike.«Torno a fare il pilota, l’obiettivo è vincere. Cambia lamentalità. La Ducati è una moto vincente, le gommeMichelin sono ottime. Lavorerò da pilota, cercando dimigliorarmi ogni turno».

Torniamo al… lavoro: quanto è difficile essere da solo alMugello e continuare a girare in tondo?«È difficile andare forte tutto il giorno, come pretendoio e come serve. Dura essere efficace 8 ore. Ma sonomigliorato sotto questo aspetto».

Mai caduto per provare qualcosa di sbagliato?«Sono fortunato, anche per la stima reciproca coi tec­nici: cerchiamo di capire prima. Se capita è un impre­visto. In due anni forse una volta».

Mai pensato questo particolare non funzionerà mai: einvece era quello giusto? O viceversa?«Qualsiasi cosa abbia provato, le sensazioni sono statesimili ai piloti ufficiali».

L’abbiamo vista girare con una specie di «bauletto», co-me i turisti: che segreti c’erano dentro?«La merenda… No, strumenti per l’elettronica».

Come stile di guida è più Dovizioso o Iannone?«Come persona Dovi. Come stile forse per la staturami avvicino a Iannone».

Li giudichi dalla sua angolazione: Andrea-1?«Gran professionista. Aggressivo quando serve e mol­to regolare. Fa sempre il massimo che può».

Andrea-2?«Un grande talento. Molto istintivo e adesso anchemolto costante. Ha sbagliato poco».

L’emozione di provare una moto del tutto nuova?«Confesso: quando sono salito sulla GP15 avevo gliocchi lucidi, i brividi. Dopo i sacrifici fatti da tutti, lon­tano dalla ribalta. Ne è valsa la pensa».

Ha capito prima di vederla in pista con i piloti ufficiali che questa GP15 sarebbe stata competitiva?«Ho visto subito il potenziale. L’incognita era la duratagara, la gioventù del progetto. Avevo scommesso supole o prima fila, l’incognita era la gara. Solo il migliorRossi ci ha battuto».

L’ingegnere Dall’Igna vuole una vittoria quest’anno. Leici scommetterebbe 10 euro?«Se vincevamo la prima gara saremmo stati tutti piùrilassati, anche per vincerne qualcuna in più. La motoè competitiva, i due Andrea stanno andando forte: ar­riverà la nostra domenica».

Quando?«Spero questa o il prima possibile. Il problema si chia­ma… Marquez o Rossi. Speriamo di vincere le due inItalia… quando ci sarò anch’io».

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DIFFICILE GIRARE DA SOLO, HO MESSO DA

PARTE L’ORGOGLIO. SE CORRESSI, LOTTEREI

TRA 5° E 10° POSTO

Michele Pirro, 28 anni, collaudatore della Ducati. In alto, Pirro impegnato col tecnico della Michelin nei testdegli pneumatici 2016 MILAGRO

L'IDENTIKITMICHELEPIRRONATO A S. GIOVANNI ROTONDO (FG)IL 5 LUGLIO 1986 TEAM DUCATI RUOLO COLLAUDATORE

GLI INIZIMichele esordisce nel 2003 nel Mondiale 125 con l’Aprilia del team RCGM. L’anno dopo corre e vince l’Europeo.

CAMPIONATO ITALIANONel 2007 e 2008 conquista il tricolore velocità nella classe Superstock 1000 con la Yamaha YZF-R1 del team Lorenzini.

IL MONDIALE Nel 2011 è ingaggiato dal team Gresini in Moto2: è 3° in Gran Bretagna e vince a Valencia. Nel 2012 passa in MotoGP con la Ftr, 5° a Valencia.

TEAM DUCATINel 2013 diventa collaudatore e corre diverse gare come wild card o sostituto: miglior piazzamento al Mugello 2013: 7°.

Filippo FalsaperlaINVIATO A TERMAS DE RIO HONDO (ARGENTINA)

I giapponesi non ci credono, ma l’Aprilia 250 hadimostrato l’importanza di un collaudatore chevada quasi come gli ufficiali: Lucchi, a 40 anni,

vinse al Mugello ‘98. Michele Pirro da San GiovanniRotondo spera di imitare il buon Marcellino. Lui unagara l’ha già vinta, a Valencia 2011, nella domenicadel ricordo di Marco Simoncelli. Ma ora, in sella allaDucati è tutta un’altra storia. Ma di soddisfazione.

Michele, a Valencia 2012 domenica era pilota, martedì si è ritrovato collaudatore: difficile?«Correvo in MotoGP con Gresini: ero 3°, ho finito 5°,vincendo il campionato Crt, poi la Ducati. L’inverno èstato normale, test come gli altri. Ma in Qatar loroerano al via, io alla tv. Ho sofferto, anche se già la terzagara ho sostituito Spies».

Cosa significa fare questo lavoro?«Essere il più preciso nelle informazioni e andare for­te. Credo che Ducati mi abbia scelto perché non sonotanto più lento degli ufficiali. Se vai piano i probleminon ci sono. Cambia la giornata. Il pilota si concentrae va forte 45’, il collaudatore costante e “ripetibile”tutto il giorno».

Ad Austin è arrivato dall’Italia per fare 5 ore di test Michelin. Un po’ alienante…«In Texas e qui non si fanno test, Michelin non vuolesorprese. Servono anche quelle 5 ore».

C’è il rimpianto di non correre in Sbk ad Aragon.«Era una bella opportunità correre con una moto vin­

cente. Però la priorità al momento è il proget­to MotoGP».

Ma pesa non poter fare il pilota?«Un po’ sì. Ma tra un po’ comincio anch’io,wild card al Mugello, Misano e Valencia. E

con la GP15. Sono contento e preoccu­pato: dovrò cercare di essere competi­

tivo».

Ha un bel contratto, viaggia in busi-ness, partecipa agli eventi «mondani»

Ducati e guida l’Audi sportiva in uso comei piloti ufficiali… Si lamenta?

«Non viaggio in business… Ma non credodi avere di più di quanto mi meriti. Sono for­

tunato, perché nel mondo Ducati, che è speciale:

MotomondialeRGP Argentina

Page 36: La Gazzetta dello Sport (04-18-2015)

36 SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

I PERCORSI ISCRIZIONI ENTRO IL 30 APRILE

Monno

Stazzona

Bianzone

Villadi Tirano

F.Adda

NN

Passo del Tonale 1882 m

PINZOLO816 m

APRICA1173m

km 10

GPM

Aprica 1173 m

GPM

Passodel Mortirolo 1854 m

GPM

CampoCarlo Magno1681 m

Dimaro764 m

Edolo688 m

Tirano433 m

Edolo688 m

GPM

13 28 55 84 102 119 142 159 177km 0

Percorsomedio

PercorsoGran Fondo

ArrivoAPRICA

GPM

GPM

Edolo

CortenoGolgi

Tirano

Mazzodi Valtellina

Passodel Mortirolo

max15%

Santicolo

daPINZOLO

med.12,3%

su 6,1 km max18%

DISEGNO DI STEFANO DI SANTO - GDS

LA MAGLIAÈ DI SANTINI La maglia Granfondo è di Santini, che nel 2015 festeggia il cinquantenario. Nel pacco-gara i prodotti di Multipower, che si occupa anche dei tre ristori sulle salite. I corridori saranno coperti dall’assistenza tecnica Vittoria, la stessa del Giro

Luca Gialanella

C icloamatori, il Mortirolovi aspetta. La salita val­tellinese sulla quale sboc­

ciò Marco Pantani (ancora con icapelli in testa) nel Giro d’Italia1994 attende l’invasione degliappassionati del ciclismo. Conuna novità: si potrà confrontareil proprio tempo di scalata conquello dei professionisti che af­fronteranno l’ascesa nove gior­ni più tardi, in un giorno chiavedella corsa.

TRACCIATI Domenica 17 mag­gio si svolgerà la Granfondo Gi­ro d’Italia: da Pinzolo ad Apri­ca, stesso tracciato della tappain programma martedì 26 mag­gio. Partenza alle 8. Due per­corsi: la Medio Fondo di 102km con le salite di Campo CarloMagno, Passo del Tonale e arri­vo ad Aprica; la Granfondo, in­vece, dopo il passaggio da Apri­ca si dirigerà verso Mazzo diValtellina, dove inizia una dellesalite più dure al mondo. Quin­di discesa su Monno, Edolo e arrivo definitivo ad Aprica do­po 177 km. La salita cronometrata misura11,850 chilometri, con 1289metri di dislivello per arrivareai 1854 metri del Passo, dovec’è il Gpm: media 10,1% e pun­te del 18%. Ogni bicicletta saràmunita di trasponder: sul­l’asfalto verranno messi tappetiper il rilevamento cronometri­co sia alla base dell’ascesa sia incima. Tutti i dati verranno pub­

blicati su www.giroditalia.it ew w w. g r a n f o n d o g i r o d i t a ­lia.com.

TEMPI Ma quali sono le miglio­ri prestazioni dei professionistisul Mortirolo? Il record appar­tiene a Ivan Gotti, che al Giro1996 passò in vetta in 42’40”con Tonkov a ruota: era l’ultimasalita prima dell’arrivo ad Apri­ca. Nel 1994 Marco Pantani co­prì il Mortirolo in 43’, ma c’eraancora il Valico di Santa Cristi­na da superare. Altri rileva­menti: Gotti, Heras e Simoni in43’10” al Giro 1999; Basso

44’44” nel 2006 e Contador­Riccò­Sella 46’12” nel 2008.

TESSERATI E NON Possono par­tecipare alla Granfondo Girotutti i tesserati della Federcicli­smo e altri enti di promozionesportiva riconosciuti dalla Con­sulta nazionale del ciclismo,ma anche i non tesserati purchéin possesso di certificato medi­co (sportivo per il percorso lun­go, di buona salute per il me­dio) con cui sarà rilasciata unatessera giornaliera Fci. Per gli stranieri occorre una tessera fe­derale o riconosciuta dall’Unio­ne Ciclistica Internazionale op­pure un certificato medico.Iscrizioni e informazioni suw w w. g r a n f o n d o g i r o d i t a ­lia.com. La chiusura delle iscri­zioni è prevista il 30 aprile.I cicloamatori saranno coccola­ri. Poiché partenza e arrivo so­no in località differenti, l’orga­nizzazione dà la possibilità diusufruire di mezzi di trasportopersone e/o biciclette. A Pinzo­lo sarà allestito un deposito bicicustodito in ambiente chiuso.Chi dorme a Pinzolo, potrà tor­nare a fine gara con i pullmanche partiranno da Aprica dalle17 in poi; chi dorme ad Aprica,potrà usufruire dei pullman(con trasporto bici) con parten­za dalle 5; chi lascia l’auto adAprica e dorme a Pinzolo, puòutilizzare il servizio pullman(bici comprese) il sabato alle 15e alle 18. C’è anche un trasportobagagli Pinzolo­Aprica e conse­gna alla partenza entro le 7.30.

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CiclismoRIniziativa Rcs Sport-Gazzetta

Il Mortirolo è per tutti voi1Granfondo Giro, 17 maggio: cicloamatori, volete provarvi? Scalata cronometrata

Page 37: La Gazzetta dello Sport (04-18-2015)

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37SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A TU PER TU CON... CONTENUTOPREMIUM

WIGGINS-ORA: 7 MINUTI E BIGLIETTI ESAURITI! Sono bastati 7 minuti. Appena. E si sono volatilizzati tutti i seimila biglietti per assistere all’evento ciclistico dell’anno: il tentativo di record dell’ora di Sir Bradley Wiggins domenica 7 giugno al velodromo olimpico di Londra. Prezzi 49 sterline. Il sito del Team Sky è andato anche in tilt vista l’altissima richiesta. E tanti tweet di delusione FOTO BETTINI

L’INTERVISTA DI CLAUDIO GHISALBERTIINVIATO A CAMBRAI (FRANCIA)

S ei settori di pavé per risentire quelle vi­brazioni, nei muscoli ma soprattutto nel­l’anima, che lo hanno portato a esserenumero 1 al mondo. Vincenzo Nibali ètornato ieri per la prima volta, dalla ma­

gica serata parigina del 27 luglio, sulle strade delTour. Lo ha fatto per andare a scoprire 6 dei 7 trattidi pietre, il primo era troppo distante e consideratopoco significativo, che martedì 7 luglio caratteriz­zeranno la Seraing­Cambrai, 4a tappa della Boucle.Con lui quattro grandi scudieri: Westra, Fuglsang,Grivko e quel magnifico corridore che è Lars Boom,vincitore della tappa di Arenberg al Tour, maestrodel fuoristrada arrivato in casa Astana proprio peraiutare Vincenzo ad andare a caccia del bis giallo.Bisognava studiare e provare le migliori soluzionitecniche per telaio e ruote. A Vincenzo questi 75chilometri sono serviti, dopo gli stress di primaverae il ritiro in altura al Teide, per sentirsi di nuovo alcentro del mondo.

Allora Vincenzo, qual è la prima impressione?«A caldo mi viene da dire che il primo tratto cheabbiamo affrontato (per l’abitudine di numerarlialla rovescia, sarà segnalato con il 6, ndr) è il piùdifficile. Rispetto ai successivi è più stretto e ci saràuna furibonda battaglia per prenderlo davanti. Poiquella è una zona molto aperta, ventosa. Ma anchegli ultimi 2­3 non sono facili. L’ultimo ha molta er­ba nel dorso di mulo che se piove diventa sapone, idue precedenti tirano a salire e si farà sentire anchela lunghezza della tappa, 220 km. Lo scorso anno,invece, i tratti di pavé erano tutti piatti. Certo cheun sopralluogo dice tanto e dice poco perché la condizione non è affatto simile a quella del Tour,quando sei al top». Lui, ad Arenberg, centrò unaprestazione magistrale, da mago della bici.

Il set-up da gara? Dopo il secondo tratto si è ferma-to a regolare la pressione dei tubolari.«Sì, ho preferito sgonfiarli un pochino perché sen­tivo troppe scosse nelle braccia. Rimbalzavo e labici non scorreva bene. Così ho tolto mezza atmo­sfera (da 5,8 a 5,3, ndr)».

Quintana, forse il rivale più pericoloso al Tour, hapreferito fare alcune corse sul pavé qui al Nord. «Fare le gare sul pavé è rischioso, molto rischioso.Magari ti capita una caduta anche banale come quella di Cancellara e ti giochi la stagione».

Venerdì 17: battuta la scaramanzia.«Ma no, non ci avevo neanche pensato. Poi lo scor­so anno era sempre il 17 aprile, anche se non divenerdì. Mi dà più fastidio quando mi attraversa lastrada un gatto nero, ma poi penso che il gatto neroè un animale stupendo che vorrei tanto avere a ca­sa. Il problema è che non sono neanche io mai acasa…».

Lo scorso anno c’era Van Petegem come maestro.«E stavolta c’è Boom, un corridore davvero impor­tante per me e per la squadra, che non ha nulla daimparare da nessuno».

Vincenzo, ma il 2015 è solo Tour?«No, adesso farò le Ardenne e sapete quanto ci ten­ga alla Liegi. Già sono stato molto vicino a vincerla(2° nel 2012, ndr) e ci vorrei riprovare. Però è dallaSanremo che non corro. Rientro all’Amstel (doma­

ni, ndr) e non sarà facile. Comunque mi sembraogni giorno di pedalare meglio. Come sempre cor­ro per dare il massimo, poi ‘ste corse vadano comedevono andare. Chiaro che il grande progetto 2015è il Tour».

Tra la Sanremo e oggi, lungo ritiro al Teide. Paolo Slongo, l’allenatore, ci ha detto che il ritiro è statoparticolarmente utile per togliersi molto stress«Alle Canarie sono state due settimane di duro la­voro, con allenamenti anche di sette ore. Però èchiaro che la situazione legata alla squadra è stres­sante. Tutti mi chiedono, tutti vogliono sapere. C’èsolo una cosa da sapere: io sono e resto un corrido­re dell’Astana e sono convinto che arriveremo a fi­ne stagione. Se le cose dovessero andare diversa­mente, ne parleremo al momento opportuno (ve­nerdì l’udienza decisiva alla Commissione licenze,ndr). Anche il presidente Cookson si è espressomolte volte, ha parlato tanto tramite interviste ecomunicati. Dice che vuole il bene del ciclismo, pe­rò io alle corse non l’ho mai visto. E’ dal Tour chenon lo sento e questa è forse la cosa che mi mancadi più. Credo che dovrebbe parlare di più, dialoga­re, non solo con me ma con tutti i corridori».

Chi sono i suoi favoriti per le Ardenne?«Rodriguez mi pare che voli. Poi i soliti: Valverde,Daniel Martin, Kwiatkowski, Gilbert».

L’Uci ha introdotto la sperimentazione sui freni adisco. Ma servono? Sono utili?«Sono l’evoluzione. Però in caso di foratura, e lovedo con la mtb, non è facile sostituire la ruota.Meglio cambiare bici. Poi credo che serva una pro­tezione, sia per i tagli, sia per le scottature in casodi caduta. Che si usino già da 10 anni nella mtbnon c’entra, quello è un mondo diverso».

C’è chi usa i motorini?«Boh! (sorride poi torna serio, ndr). In grupponon me ne sono mai accorto e non ne ho mai visticon i miei occhi. Però ho rivisto varie volte i filmatidella cadute di Martin alla Liegi e Hesjedal allaVuelta. Inquietanti. Ne ho anche parlato con unapersona importante nel mondo della componenti­stica per capire, per studiare. Le ruote… i frequen­ti cambi di bici… dateci una mano. Secondo te cisono? C’è chi li usa?». Se ne parla molto.

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Nibali

PROVA 6 SETTORI DELLA 4a TAPPA, DOMANI RIENTRA ALL’AMSTEL. TRA FRENI A DISCOE MOTORINI, UN APPELLO AL PRESIDENTE

DELL’UCI: «PERCHÉ NON VIENE ALLE CORSE?»

GUARDA I VIDEO SU GAZZETTA.IT

101

175

181

185

196

198

209

1800 m

1200 m

1600 m

1200 m

1500 m

3700 m

2300 m

Pont a Celles-Gouy

Artres-Famars

Saint Python

Viesly-Quievy

Avesnes-Carnières

QuerenaingVerchain/Maugré

Verchain/MaugréSaulzoir

km Se�ori di pavé lunghezza

Tra�i di pavé

7

6

5

4

2

3

1

F R A N C I A

CAMBRAIARRIVO Carnieres

Avesnes

QuiévyViesly

Saulzoir

St-Python

Le Quesnoy

Artres

Famars

VerchainMaugré

12

3

4

5

6

77 luglio4ª tappaSeraing - Cambraikm 221

PartenzaArrivo

SeraingSeraing

UTRECHTPARTENZA

B E L G I O

O L A N D A

Cambrai

PARIGIARRIVO

Querenaing

GDS

Con l’Amstel Gold Race, in programma domani, prende il via il trittico delle Ardenne che comprende anche la Freccia Vallone (mercoledì 22) e la Liegi-Bastogne-Liegi (domenica 26). La corsa olandese, che festeggia i 50 anni, prenderà il via dalla piazza del Mercato di Maastricht, per concludersi dopo 253,3 a Valkenburg. Al via 25 squadre, le 17 WorldTour più 8 invitate tra le quali la Bardiani di Colbrelli e Battaglin, attesi a un segnale dopo una primavera da dimenticare, e la Nippo-Vini Fantini di Cunego, vincitore nel 2008. Sono 34 le salitelle che i corridori dovranno affrontare, con il Cauberg, affrontato come 22a, 31a e 34a, a decidere probabilmente le sorti della corsa. Lo scorso anno vinse il belga Philippe Gilbert, con la dita della mano a indicare il 3 come i suoi successi. Oltre al 2014, riuscì a vincere nel 2010 e nel 2011, mentre nel 2012 proprio qui conquistò il Mondiale. Ovvio quindi che parta favorito, ma dovrà vedersela soprattutto con l’iridato Kwiatkowski e lo spagnolo Valverde. La nostra carta migliore dovrebbe essere Fabio Felline, ma attenti all’inossidabile Davide Rebellin, qui in trionfo nel 2004.

c. ghis.

IN OLANDA

Domani Amstel n. 50Occhio a Kwiatkowski

Vincenzo Nibali, 30 anni FOTO JIM FRYER/BRAKETHROUGH MEDIA

SUL PAVÉ DEL TOUR PER SENTIRSI SEMPRE RE«COOKSON, DOVE SEI?»

CiclismoRIn Francia

Page 38: La Gazzetta dello Sport (04-18-2015)

38 SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

07-8.45 Gazzetta News09 11x909.05 Campioni a confronto9.30 Explorers: avventure pericolose10 11x9010.05 Extreme Fishing11 11x9011.05 Condò Confidential11.30 Campioni a confronto

12.00 11x9012.05 +3 Fantanews12.30 Gazzetta News Sottocanestro13 e 13.30 Gazzetta NewsPOMERIGGIO14 Gazzetta News CorriAmo14.15 Autogol News14.30 Magazine Snowboard15 11x90

15.05 Sfide senza limiti15.30 Perfection: momenti di gloria16 11x9016.05 Explorers: avventure pericolose16.30 Le nuove forze del calcio16.45 Autogol News17 11x9017.05The Speedgang - La banda dei motori18 11x90

18.05 Gazzetta News Sottocanestro18.30 Condò Confidential19 e 19.30 Gazzetta NewsSERA20 Aspettando Venezia-Trento20.30 Venezia - Trento - Diretta22.10 Gazzetta News22.30 Campioni a confronto23 e 23.30 Gazzetta News

L’urlo di Viggiano«Venezia, dammiun’altra finale»1Dalle 20 la sfida con Trento su GazzettaTvL’ala: «Ne ho perse due. Che sia l’anno buono?»

Vincenzo Di Schiavi

«C osa puoi dire a Vig­giano? Si allenasempre con grande

intensità e professionalità, èsempre tra i primi ad arrivare etra gli ultimi ad andare via. Siimpegna al massimo e non si la­menta mai. Ad uno così nonpuoi certo muovere critichequando ha un periodo di fles­sione…» diceva il temporeggia­tore Recalcati. A ragion veduta:bastava aspettare per poi incas­sare. Dopo l’exploit dell’ex se­nese (21 punti) contro Cantù, ilcoach della Reyer gli ha dato «ilbentornato. Lo aspettavo datempo». Vene­zia dunque ri­trova una del­le sue freccepiù velenoseal momentogiusto: nellavolata che va­le il secondop o s t o . D asfruttare giàstasera, nelfaccia a facciacon Trento. E’ l’incrocio più in­teressante della giornata. E’ ladiretta su GazzettaTv, dalle20.30 con pregara dalle ore 20,raccontata dal nostro DavideChinellato col commento tecni­co di Dan Peterson.

Viggiano è tornato. Protagonistacon Cantù per arrivare dove?«Io spero di poter finire la sta­gione al secondo posto. La ri­cetta è molto semplice: abbia­mo bisogno di continuare a vin­cere e sperare che Reggio Emi­lia perda una partita».

Anche per voi però, contro lasorpresa Trento, vietato sba-

gliare. In attesa della gara-veri-tà, alla penultima giornata, aSassari. «Intanto pensiamo a Trento. Èmolto importante, se vogliamoraggiungere la miglior posizio­ne per i playoff, non perdere ilpasso quando giochiamo in ca­sa. Va da sé che la sfida di Sassa­ri avrà un peso enorme, ma nonpossiamo guardare troppo in là,non ce lo possiamo permette­re».

Parliamo di lei: una gran parten-za, le prime 7 a 14 punti di media,poi si è un po’ perso. Come giudi-ca la sua stagione?«Proprio così, alti e bassi, picchiin un senso e nell’altro. Ma per

me però contail gruppo: èi m p o r t a n t eche arrivi allafine della sta­gione nellemigliori con­dizioni possi­bili».

Lei, Ress, Ort-ner e Nelson:cosa ha porta-

to in Laguna la colonia senese? «A Siena abbiamo imparato avincere e a giocare realmente disquadra anche quando la situa­zione del club è diventata deli­cata e difficile. Eravamo ungruppo di giocatori molto unitoe penso che chi è venuto a Vene­zia abbia contribuito a crearequesta atmosfera dentro e fuoridal campo».

Sta per finire la stagione regola-re: qual è il vostro obiettivo fina-le più credibile? «Possiamo essere protagonistidi un cammino playoff positivoe soddisfacente. Sono convintoche la Reyer possa competere e

avere possibilità di vittoria con­tro ogni squadra in una sere a 5o a 7».

Ha giocato due finali scudettocon Siena e Milano: sempre se-condo. Questa può essere la vol-ta buona? «Entrambe le esperienze sonostate indimenticabili, ma mi haspezzato il cuore perdere. Sa­rebbe fantastico se questo fosseveramente l’anno buono».

University of Massachussetts,laureato in Sports management:come vede il suo futuro dopo ilbasket? «Mi piacerebbe lavorare peruna università nella sezionesportiva e magari un giorno di­ventare athletic director (re­sponsabile settore sportivo,ndr)».

Tifa Celtics, come vede Boston eDatome ai playoff?«Ero tifoso dei Celtic quandoero bambino. Amavo LarryBird. Credo che per Boston siamolto difficile battere i Cavs manon verrà asfaltata. E mi augu­ro che Datome possa avere unfuturo con i Celtic perché è unottimo giocatore e un gran lavo­ratore».

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Jeff Viggiano, 30 anni, americano conpassaporto italiano. In Italia ha giocato con Milano, Biella, Treviso, Brindisi, Siena e VeneziaCIAMILLO

SERIE ATrento: Pascolo out? (m.c.-c.t.) Venezia-Trento è l’anticipo della 27a giornata (ore 20.30, diretta su GazzettaTv, arbitri: Sahin, Seghetti, Morelli). Umana al completo. Nella Dolomiti Energia in forse sia Baldi Rossi che Pascolo. Domani, ore 18.15: Avellino-Caserta; Pistoia-Reggio Emilia; Bologna-Pesaro; Roma-Brindisi; Sassari-Varese; Capo d’Orlando-Milano (ore 20.30, diretta Rai Sport 1); Cantù-Cremona (lunedì, ore 20, Rai Sport 1). La classifica: Milano 46; Reggio Emilia, Venezia 38; Sassari 34; Trento 32; Brindisi 30; Cremona, Cantù, Bologna (-2) 24; Pistoia, Roma 22; Avellino 20; Capo d’Orlando, Varese 18; Pesaro 14; Caserta (-1) 9.

EUROLEGAColpo Olympiacos Ieri gara-2 di playoff: Real Madrid-Efes 90-85, serie 2-0, gara-3 martedì a Istanbul; Barcellona-Olympiacos 63-76, serie 1-1, gara-3 martedì ad Atene. Gara-3, lunedì: Maccabi Tel Aviv-Fenerbahce Istanbul (serie 0-2); Panathinaikos Atene-Cska Mosca (serie 0-2).

DONNE A-1Semifinali gara-2 Oggi gara-2 semifinali playoff: Venezia-Schio (ore 17, serie 0-1); Napoli-Ragusa (ore 18, serie 0-1).

TACCUINO

L’ALA DELLA REYERSULLA SFIDA DI STASERA

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Page 39: La Gazzetta dello Sport (04-18-2015)

39SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Golden State, oro colatoAPRE RAPTORS-WIZARDS ALLE 18.30OVEST FINALE EST1. Golden State -

8. New Orleans -

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4. Portland

5. Memphis

-

1. Atlanta

8. Brooklyn

2.Cleveland

7. Boston

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2. Houston

7. Dallas

3. LA Clippers

6. San Antonio

4. Toronto

5. Washington

3. Chicago

6. Milwaukee

GOLDEN STATE VS. NEW ORLEANSIn stagione: 3-1 Warriors.Top scorer: Curry (23.8); Davis (24.4).La statistica: i Warriors hanno avuto il miglior differenziale tra punti segnati e punti subiti per 100 possessi dal ‘77, ovvero da quando si tiene questa statistica.Pronostico: Warriors 4-1.

PORTLAND VS. MEMPHISIn stagione: 4-0 Grizzlies.Top scorer: Aldridge 23.4; Gasol 17.4.La statistica: da quando i playoff sono a 16 squadre (‘84), le teste di serie n.4 hanno perso più serie di quante ne abbiano vinte (29-33). I Blazers non hanno neppure il fattore campo...Pronostico: Memphis 4-1

L.A. CLIPPERS VS SAN ANTONIOIn stagione: 2-2.Top scorer: Griffin 21.9; Leonard 16.5.La statistica: Con l’attuale formato dei playoff (31 anni), solo 5 squadre (Lakers, Pistons, Spurs e Mavs da 3, Rockets da 6), hanno vinto il titolo come teste di serie inferiore alla 2.Pronostico: San Antonio 4-3.

HOUSTON VS. DALLASIn stagione: 3-1 HoustonTop scorer: Harden 27.4; Ellis 18.9.La statistica: i Rockets hanno segnato 933 triple in stagione (208 dal solo James Harden), nuovo record Nba, supera le 891 dei Brooklyn Nets della stagione 2012-13.Pronostico: Houston 4-1.

OVESTVIA COL DERBY HOUSTON-DALLAS

3 Mvp delle finali (Duncan, Leonard, Parker) nel roster Spurs. Non accadeva dai Lakers ‘89 (Worthy. Magic, Kareem)

L'ANALISIdi MASSIMOORIANI

SPURS, FERMARE I WARRIORS SARÀ COME SCALARE L’EVEREST

V inceranno i Warriors. Perchésono quelli che

giocano meglio, attaccano meglio, difendono meglio, hanno ottimo bilanciamento tra gioco perimetrale e interno, un allenatore che gli ha dato serenità e freschezza, senza fargli sentire il peso di essere i numeri uno.

Perché hanno un potenziale mvp della stagione in Steph Curry, un talento come Klay Thompson capace di segnare 37 punti in un quarto, un Draymond Green miglioratissimo, un Bogut sano, un Harrison Barnes con una marcia in più rispetto al passato. Hanno cambiato pochissimo rispetto alla scorsa

stagione, e anche se la storia dice che una sola squadra ha conquistato il titolo l’anno senza aver vinto almeno una serie di playoff la stagione precedente (Celtics 2008), lo stesso discorso si può applicare ad Atlanta, Houston, Memphis, Cleveland e Chicago, di fatto togliendo di mezzo gran parte della favorite. L’eccezione restano gli Spurs, che però hanno davanti l’Everest. Non hanno mai fatto il bis e partono da numero 6 del tabellone, dovendo battere, senza il fattore campo, Clippers, e poi presumibilmente Houston e gli stessi Warriors per

arrivare in finale (dove coi Cavs avrebbero sì il vantaggio della bella in casa). Quei Cavs che invece avranno vita decisamente più facile a Est per arrivare alla serie per il titolo. Sbrigata la pratica Celtics, dovrebbero vedersela con Chicago, ostacolo complicato ma non certo impossibile con un Rose ancora a mezzo servizio. Poi la finale con Atlanta. Che non ha talento, esperienza e roster per fermare LeBron. Ma anche il Prescelto non potrà far altro che inchinarsi davanti alla squadra che ha dominato la stagione. La Baia è già calda e lo aspetta...

fLA FAVORITA A OVESTGOLDEN STATESliding doorsKerr, il destinoin una scelta1Doveva andare ai Knicks, ha scelto i Warriors: invece di perdere 65 gare ne ha vinte 67

ATLANTA VS. BROOKLYNIn stagione: 4-0 Hawks.Top scorer: Millsap 16.7; Lopez 17.2.La statistica: Atlanta ha vinto 11 partite su 16 contro le prime 8 dell’Ovest e ha chiuso con un bilancio di 24-13 contro squadre con un bilancio sopra il 50%.Pronostico: Atlanta 4-0.

TORONTO VS. WASHINGTONIn stagione: Toronto 3-0.Top scorer: DeRozan 20.1; Wall 17.6.La statistica: Con 16.8 triple tentate a partita, i Wizards sono la squadra che tira di meno dall’arco dopo Minnesota (14.9), Memphis (15.2) e Sacramento 16.5).Pronostico: Toronto 4-3.

CLEVELAND VS. BOSTONIn stagione: 2-2.Top scorer: James 25.3; Thomas 16.4.La statistica: LeBron ha giocato 158 partite di playoff in carriera, l’intero roster dei Celtics 139. James è 9-0 al 1° turno. Solo Horry e Derek Fisher hanno fatto meglio dall’84 ad oggi.Pronostico: Cleveland 4-0.

CHICAGO VS. MILWAUKEEIn stagione: Chicago 3-1.Top scorer: Butler 20; Middleton 13.4.La statistica: i Bucks sono l’unica squadra ai playoff senza un realizzatore tra i primi 50 della lega. Michael Carter Williams (14.6, 55°) ha disputato solo 25 gare con Milwaukee.Pronostico: Chicago 4-1.

ESTHAWKS N. 1 SOLO SULLA CARTA

Massimo Lopes PegnaCORRISPONDENTE DA NEW YORK

L a prima decisione vincenteSteve Kerr, debuttante ecandidato al trofeo di mi­

glior allenatore dell’anno, l’hapresa in estate nel più classicogiochino delle sliding doors. Po­teva seguire il cuore e i senti­menti che lo legano al suo vec­chio coach Phil Jackson e andaresulla panchina dei Knicks. Oascoltare la pancia, come ha fat­to, e spalancare la porta dei War­riors. Insomma, poteva perdere65 partite nella Grande Mela einvece ne ha vinte 67 nella Baiadi San Francisco. Artefice delproprio destino, è il caso di sot­tolinearlo.

SCELTA «Non è stato facile sce­gliere, soltanto per via del lega­me con Phil», ha raccontato inquesti mesi. I Knicks erano unasquadra in ricostruzione, i War­riors avevano vinto 51 partite lastagione precedente con Mark

Jackson. Con lui sono diventatila migliore della Nba, la più di­vertente da vedere, la più effi­ciente in attacco e in difesa (nonsuccedeva dai Bulls di Jacksondel 1996) e la favorita al titolo.«Per anni ho preso appunti se­guendo le lezioni dei miei tantimaestri. E’ bastato rimettere ma­no a quei fogli», spiega con lacalma che raramente perde an­che nei momenti più concitati. Siriferisce ai suoi ex coach. Cinqueanni con Phil a Chicago e 3 titoli,4 stagioni con Popovich e 2 anel­li ma pure i campionati con Len­ny Wilkens a Cleveland e CottonFitzsimmons a Phoenix e le Final4 con Olson da studente ad Ari­zona. Tutti grandi professori del­la materia.

BUFFO Inserisce nei videodi lavoro che mostra allasquadra scenette buffe, inperfetto stile Jackson. Maprima del raduno si è rivi­sto numerose volte i fil­mati delle ultime fina­li, cercando di capirecome San Antonio fos­se riuscita a dominareMiami. «Lo vedi sem­pre assorto a pensare,lo fa anche quandodorme», dice il suo assi­stente Bruce Fraser.L’ispirazione dagli altrigrandi, ma con un sacco diidee nuove e personali. I suoi

Warriors capaci di adattarsi:basket veloce, tiri da fuori (topNba con il 39.8% di precisione),e un 7­0 nelle gare in cui gli av­versari li hanno costretti a ral­lentare.

CURRY All’inizio dell’anno hasfidato a golf Steph Curry, la suastella, solo per dirgli che preten­deva da lui maggior impegno indifesa e più cura nel possessopalla. Per far sbollire gli stress dicerte situazioni ha imposto il si­lenzio ad alcuni allenamenti. Inaltri, invece che a basket hannogiocato a football. «Credo che iragazzi abbiano bisogno di rom­pere la routine e divertirsi», haspiegato. Recentemente ha man­dato una email di scuse ai tifosidopo che aveva tenuto in pan­china i titolari. Raramente alzala voce e gli piace sorridere piùche infuriarsi. Ormai si parladello stile Kerr e per uno che faquesto mestiere da pochi mesi èun complimento persino più gra­dito del possibile trofeo di mi­glior allenatore che quasi certa­mente vincerà.

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fLA FAVORITA A ESTCLEVELANDNessunopuò fermareKing James1Con gli innesti di Mozgov, Smith e Shumpert, i Cavs hanno vinto 34 partite su 43

L o ammettiamo, è colpanostra. La fretta, so­prattutto ora nell’era

dei social media, di sputaresentenze, porta a giudizi af­frettati. Ricordate la panchi­na di David Blatt che trabal­lava? LeBron che, non più diun mese fa, lo avrebbe esau­torato chiamando lui glischemi (cosa che fa chiun­que abbia un minimo di lea­dership quando vede una si­tuazione tattica che reputafavorevole)? E via dicendo.

MERCATO Eppure Clevelandè qui, con un bilancio di 20­7post All Star Game, addirit­tura di 34­9 dopo aver inizia­to la stagione 19­20, ovvero,gara più gara meno, daquando ha cambiato voltocon gli innesti di Mozgov, JRSmith e Shumpert. QuestiCavs non sono nemmenolontani parenti di quelli del­l’opening game. Non sonoperfetti, e per questo difficil­mente vinceranno il titolo,

perché chiunque esca dal­l’Ovest, noi puntiamo su Gol­den State ma non sarebbe unasorpresona rivedere gli Spurs,ha una marcia in più. Però Cle­veland ha LeBron... Pensate acosa darebbe per non perdereuna seconda finale di fila, laquarta in carriera.

2007 Non dipende però solo dalui. La sua prima serie per il ti­tolo nell’Ohio (2007) arrivòforse troppo presto, con un sup­porting cast risibile rispetto al­l’attuale. Allora il quintetto chevenne spazzato via da San An­tonio era composto, oltre a Ja­mes, da Larry Hughes, SashaPavlovic, Drew Gooden eZydrunas Ilgauskas. Riguar­dandolo ci si rende ancor piùconto di quanto sia forte ilPrescelto. Vogliamo para­gonarlo all’attuale, conKyrie Irving, JR Smith, Ke­vin Love e Timofey Moz­gov? Meglio di no... Ciòdetto ci sono dei sassolininell’ingranaggio che fan­no scaturire qualche dub­bio. Love è l’ombra del gio­catore visto ai Wolves e nonsi è mai adattato al ruolo diterza voce. Un po’ troppo spessoi Cavs cadono nel tranello del­l’isolamento per LeBron, col25.8% dei giochi offensivi incui è coinvolto che finisconocon quella soluzione (secondo

solo ad Harden, che guida la le­ga col 26.8%), col risultato pe­rò di essere solo 78° in simili si­tuazioni con meno di 1 puntosegnato per possesso (0.93).

ATLANTA Resta il fatto che a Estnon hanno concorrenti. Atlantaè una squadra bellissima da ve­der giocare (molto più dei Ca­vs), con un sistema che tutti se­guono fedelmente, ma nonhanno un uomo che possa fer­mare King James o a cui affi­darsi nei momenti di difficoltà,il classico «go to guy» che ti to­glie dalle secche quando gli av­versari ti negano la prima, se­conda e magari pure terza op­zione. Quel vecchio volpone diBlatt starà già sorridendo.Quante ne ha vissute di situa­zioni simili a quella d’inizio sta­gione nella sua carriera a TelAviv, dove l’isterismo collettivoin caso di una sconfitta del Mac­cabi si scatenava come un ura­gano? Alla fine ha sempre avutoragione lui. Anche stavolta.Con un LeBron in più al fianco.

m.o.© RIPRODUZIONE RISERVATA

PLAYOFF NBAL’analisi approfondita di ogni serie

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BasketRNba: oggi via ai playoff

Steve Kerr,49 anni, natoa Beirut doveil padre venne assassinato AFP

LeBron James, 30 anniAFP

Page 40: La Gazzetta dello Sport (04-18-2015)

40 SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Niente Pennetta: Barazzutti sfida Serena col jolly Giorgi1Vigilia in masseria della Williams: «Amo l’Italia. E la terra mi si addice»Ma proprio per toglierle certezze si troverà di fronte Camila in apertura

LA GUIDA

Il playoff per la permanenza nel World Group della Fed Cup è in programma sul campo in terra rossa allestito al Circolo Tennis Brindisi (oltre 4000 posti la capienza, tutto esaurito). E’ la 14a sfida tra le due nazioni, la quinta nelle ultime sette edizioni. Americane in vantaggio 9-4 , ma le azzurre hanno vinto le ultime quattro partite.OGGI (dalle 13): GIORGI c. S. Williams (Usa), precedenti 0-1; a seguire ERRANI c. Davis (Usa), precedenti 2-1. Domani (dalle 11.30): ERRANI c. S. Williams, prec. 0-7; GIORGI c. Davis, prec. 1-2; PENNETTA-KNAPP c. Riske-McHale. IN TV Diretta su RaiSport 1.LE ALTRE Nel weekend si disputano anche le semifinali del Gruppo Mondiale: Repubblica Ceca-Francia (Ostrava, veloce indoor), Russia-Germania (Sochi, terra indoor). Gli altri spareggi playoff: Olanda-Australia; Polonia-Svizzera; Canada-Romania.

C’è il tutto esauritoSi comincia alle 13Diretta RaiSport 1

Hingis 2, il ritornoDopo otto annidi nuovo in singolo Riecco Martina, otto anni dopo. La Hingis torna in campo oggi in Fed Cup contro la Polonia per la prima volta in singolo dal ritiro nel 2007: la svizzera ex numero uno al mondo, ora 34enne, giocherà il primo match contro Agnieszka Radwanska. Scendere in campo in Fed Cup la rende eleggibile per i Giochi di Rio, a cui vuole partecipare nel doppio misto (a cui si sta dedicando già dal 2013) in coppia con Roger Federer.

Riccardo CrivelliINVIATO A BRINDISI

Q ui, ai tempi dei nostri an­tenati romani, finiva unaparte di mondo. E il capi­tello che segnava il punto

d’arrivo della Via Appia, oggitroneggiante sulla sala del sor­teggio, è lì a ricordarlo: dopodue lustri di delizie, con quattrovittorie e una finale, la stradadell’Italia in Fed Cup ora è la­stricata di pericoli.

SORPRESISSIMA I nostri anti­chi padri, del resto, prevedeva­no pure la decapitazione per ilreato di lesa maestà e se adessola testa di capitan Barazzutti re­sta ben salda sul collo, la sceltadi non schierare, al momento,in nessuno dei due singolaril’eroina di città Flavia Pennetta,raggela il mezzogiorno brindi­sino più di una tempesta fuoristagione. Così, al cospetto di Se­rena Williams, la numero unodel mondo che viaggiando finqui da Miami (e non da Parigichez Mouratouglu, come im­maginavano i maliziosi) haaperto il baratro della retroces­sione sotto i piedi delle azzurre,oggi si presenterà la Giorgi e do­mani la Errani. Mormorii e for­se qualche moccolo inespresso,ma la Penna chiude l’incidenteprima che s'infiammi: «So che

vi aspettavate che giocassi, masono scelte che prende il capita­no. In settimana ci osserva e op­ta per la soluzione migliore».

VERSO IL DOPPIO Il c.t. sospira,respira e perfino scherza: «Ve­dete, lei è la mia vice». Poi spie­ga, analizza, immagina: «Ho

preso la decisione che ritengopiù corretta per la prima gior­nata, poi vedremo che succede­rà nella seconda: è possibile checambi qualcosa». Porte che siaprono per Flavia: l’obiettivo,prima dell’eventuale doppio de­cisivo, sono i due punti controla numero due americana (e qui

la Fernandez, omologa Usa, cimette il pepe, scegliendo la Da­vis che manco doveva esserci sefosse arrivata Venus) ed eviden­temente in questi giorni di alle­namento Barazzutti ha potutoammirare un’Errani brillante,mentre il gioco dentro o fuori esenza pensieri della Giorgi puòscardinare le certezze di Sere­na, non ancora così avvezza alrosso. E poi con quale spiritoSarita, se fosse stata sacrificatanella prima giornata (che pre­vede le numero uno contro lenumero due), avrebbe affronta­to il doppio che si spera decisivocon un solo match in singolaresulle spalle e per giunta controquel satanasso della Williams?

VIVA L’ITALIA Pensieri chehanno agitato la vigilia, perchéè chiaro che con l’1­1 dopo laprima giornata tutto avrebbe un sapore diverso. Intanto, dal­la suite con vista giardino e fon­tana nel lusso della masseriache la ospita a una ventina dikm da Brindisi, la Williams pas­sa le ore con l’imperturbabilitàdei forti, protetta da un serviziod’ordine discreto che l’ha segui­ta perfino al tavolo della cena digala di giovedì, mentre lei gra­diva particolarmente i raviolicon burrata e carciofi: «Amol’Italia, amo il vostro cibo e poinon sapevo che Brindisi fossesul mare, per me l’acqua è vita».Che faccia sul serio, al di là dellaconvocazione accettata (purcon vista sull’Olimpiade...), l’haconfermato l’allenamento didue giorni fa non appena atter­rata e con le gambe imballatedal jet lag, mentre l’amato ca­gnetto Chip (con cravatta) sigodeva l’improvvisa popolaritàtra il pubblico delle tribune. Se­rena è serena, perfino sulla ter­ra: «E’ una superficie che mi siaddice molto, ogni volta che ini­zia la stagione sul rosso mi sen­to fresca e desiderosa di giocar­ci». Che brutta notizia.

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Serena Williams, 33 anni, n.1 Wta dal 18/2/2013, con Camila Giorgi, 23: nel precedente 2013, 6-2 6-3 in 1h22’ EVANGELISTA

RFlavia: «Il capitano sa qual è la soluzione migliore»Numero 2 sorpresaanche Usa: Davis

TennisRDa oggi spareggio di Fed Cup Italia-Usa

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41SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

VOLÉÈ DI ROVESCIOdi PAOLOBERTOLUCCI

BERDYCH, L’ECCELLENZA CHE RESTANELL’OMBRA

C i sono giocatori cheviaggiano nel circuitotennistico a fari

spenti. Sono forti vincono molto ma non offrono spunti particolari per esaltare le folle degli appassionati. Il classico esempio della categoria è rappresentato da Tomas Berdych. Il giocatore ceco è un bel ragazzo alto e robusto con portamento elegante ed uno stile di gioco inappuntabile. Lo abbiamo ammirato splendido finalista a Wimbledon e nella semifinale agli Australian Open e sulla terra battuta di Parigi, oltreché vincitore nell’Indoor di Bercy e trionfatore in due edizioni della Coppa Davis. La continuità di rendimento e l’adattabilità alle varie superfici certificate da sei anni tra i primi dieci del mondo testimoniano il valore assoluto di questo giocatore.

Un ruolino di marcia invidiabile che non permetteperò a Tomas di emergere e di farsi conoscere al di fuori dell’ambito tennistico e di essere appetibile dagli sponsor. Difficile per non dire impossibile trovare lacune nel suo gioco. Il servizio pesante e ricco di variabili esercita notevole pressione al ribattitore. I colpi dal fondo sono equilibrati e le traiettorie profonde escono con precisione e consistenza. Frequenta poco i colpi al volo ma la mano sensibile offre spunti interessanti e la posizione nei pressi della rete appare corretta. All’inizio della carriera accusava scompensi negli spostamenti e la fase difensiva mostrava evidenti lacune che sono state almeno in parte colmate con il cambio di allenatore. Immerso nella sua timidezza esibisce verso l’esterno una certa freddezza e questa caratteristica unita alla scarsa personalità lo hanno sempre condotto lontano dai riflettori e dalla notorietà.

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Vincenzo MartucciINVIATO A MONTECARLOtwitter @VinceMartucci

F inché davvero non si po­tranno fare i trapianti del­l’intera testa, come sogna­

va il dottor Frankenstein, do­vremo continuare a migliorarel’originale. I tennisti ci lavoranotanto, dribblando net e righe,inseguendo una palla gialla.Gael Monfils e Rafa Nadal sonodue, fra i semifinalisti di Monte­carlo, che stanno combattendole battaglie mentali più dure. «Lamonf», così diverso da qual­siasi altro prototipo umano conla racchetta, gioca un match«molto consistente, molto soli­do», e annulla in un colpo solotutti i progressi della settimanadel principino Grigor Dimitrov,scoraggiandolo «giocando pro­fondo e pesante, tenendolo lon­tano dal campo, facendolo cor­rere a destra e a sinistra, facen­dolo lottare su ogni punto, det­tando il gioco col dritto,alternando profondità ed effet­ti». Per una volta, in cattedra civa lui, l’indisciplinato, l’inco­stante, l’imprevedibile lunga­gnone che gioca tre metri fuoridal campo ma riesce comunquea inventare tutti i colpi. «Jan(De Witt), il mio coach è semprepositivo e mi aiuta a superare la

cosa che odio di più, sbagliarecolpi facili. Mi capisce, mi aiutatatticamente, sa che cosa passanella testa di un tennista. Eppoiha un database su ogni giocato­re: te lo descrive dalla A alla Ze­ta, con gli ultimi 20 match, e al­l’85% ti dice se, sulla palla­bre­ak, servirà così o cosà, e che co­sa farà in una particolaresituazione. Ha anche un incre­dibile software video». Gael di­vide il coach con l’amico GillesSimon, un connubio singolare.

Come lui, bello e dannato, e ca­pace di sconvolgere Roger Fe­derer, a tratti, come sul cemen­to di New York, a settembre, etotalmente, come sulla terradella finale di Davis di Lille, anovembre, e come giovedì, qui aMontecarlo.

FISICO La testa, Gael: «Do cre­dito a me stesso, nel tennis è dif­ficile tenere un livello così altodi concentrazione per così tantotempo. Ma dò credito anche aGaetan (io preparatore atletico,Olivier), perché quando ti sentipiù forte di fisico sei anche piùconcentrato. Da fuori, uno pen­sa che il calo sia di tensione, in­vece non puoi concentrarti per­ché sei giù di fisico, e allora cer­chi di guadagnare tempo». Nonè il caso, con l’eloquente 6­1 6­2del numero 18 del mondo con­tro l’11. Anche se il serbatoio dàriserva: «Mi sento stanco, e con­tro Berdych non riesco a trovarela soluzione, io non leggo il suoservizio e lui entra facile nelmio, e i miei colpi sembranoaiutare i suoi. Ci ho perso 5 vol­te su 6 e dell’unico successo, alRoland Garros 2013, al quintoset, non ci sono immagini.Niente, sparite». Di sicuro esi­stono le prove delle 29 battaglieNadal­Ferrer: l’ultima, quella diieri, rimarrà nel cuore di tutt’edue per la reazione del super­

mancino. Che oggi non è il veroRafa, ma ha sempre quel killerinstinct da campione ideale chenon si può insegnare a scuola.Una magia che nasce dal fisico,certo, dalla sicurezza di duegambe a molla, ma va oltre. Vi­sto che da un paio d’anni glistantuffi non spingono più co­me prima, ma la volontà ferreadi chi non accetta proprio lasconfitta rimane. No, Rafa nonpuò perdere ancora nei quarti aMontecarlo, che ha vinto 8 voltedi fila. Non contro il numero 2di Spagna che l’aveva stoppato12 mesi fa, proprio ai quarti.

ERRORI Fuorviato dal passato,quando osava troppo poco, ospremuto da Simon giovedì se­ra, Ferrer sbaglia attitudine perun set e mezzo, fino al 6­4 5­3sotto, ostinandosi a cercare ilpunto prima possibile ed uscen­do dai canoni del regolarista.Quando però fa palleggiare Na­dal il più possibile e affondaproprio sul suo mitico dritto, lorimonta clamorosamente finoal 7­5. Non riapre il match soloperché, di testa, l’uomo di Ma­iorca resta il numero 1. E, sfrut­tando i 45 errori del piccolo­grande Davis, mette in campotutta la sua soverchiante perso­nalità, strappando il break d’ac­chito e non mollando più il van­taggio. Fino all’epilogo dopodue ore e tre quarti. «Che granbella vittoria, finalmente hogiocato bene per quasi 3 ore. E’il mio miglior torneo dell’anno,ho perso il game del 5­4 nonperché ho fatto errori clamoro­si, ma perché nei primi 3 mesinon tutto è stato perfetto, equindi il mio gioco non era co­stante. Ma qui lo è stato. Anchese non sono al livello quasi per­fetto di Djokovic, sto lavorandoper tornarci, ora non ho nienteda perdere, è lui il favorito».Quanti atleti vorrebbero la suatesta?

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Rafa Nadal, 28 anni, numero 5 del ranking, un torneo vinto quest’anno, a Buenos Aires GETTY Gael Monfils, 28 anni, numero 7 del ranking, miglior risultato quest’anno la finale a Marsiglia AFP

Nadal-Monfils principeschiLa marcia in più è in testa1Rafa respinge Ferrer e sfida Djokovic: «Il più bel torneo dell’anno» Avanti anche il francese, che annulla Dmitrov: «Buona concentrazione»

très viteSEMIFINALE CON BOLELLICONTRO DODIG-MELO:È IL MIGLIOR FOGNINI

(v.m.) «Pronto, Flavia? Ciao, sono in conferenza stampa a Montecarlo, e mi chiedono perché, contro Serena, non giochi tu, che devo rispondere? Sono sorpreso anch’io. Ah! “Il capitano ha fatto la scelta migliore per il gruppo”. Va bene, ciao». La promozione alle semifinali di doppio a Montecarlo insieme all’amico Simone Bolelli rilancia il miglior Fabio Fognini, quello che molta gente non conosce. «Ha fatto due bei passanti stretti di dritto, e una gran bella risposta. Il killer point ce lo giochiamo con lui lì perché sbaglia una risposta all’anno», lo applaude «Simo». Dopo la coppia francese Mahut-Roger Vasselin c’è quella degli affiatati Dodig e Melo: «Arrivano avanti in tutti i tornei, noi stiamo andando bene su tutte le superfici». A cominciare dallo storico trionfo sul cemento degli Australian Open, a gennaio.

LA GUIDA

Per la 12a volta in 12 confronti Djokovic supera Marin Cilic, campione uscente degli Us Open appena rientrato alle gare dopo i guai alla spalla. Milos Raonic si ritira contro Berdych per il dolore al piede destro che già aveva accusato contro Robredo . Masters 1000 Montecarlo (3.288.530 euro, terra). Quarti: Djokovic (Ser) b. Cilic (Cro) 6-0 6-3; Nadal (Spa) b. Ferrer (Spa)6-4 5-7 6-2; Berdych (R.Cec) b. Raonic (Can) 5-2, rit.; Monfils (Fra) b. Dimitrov (Bul) 6-1 6-3. OGGI, inizio ore 13. Semifinali singolare, campo Centrale: Berdych (R.Cec, n. 8 del mondo) c. Monfils (Fra, 18), precedenti: Berdych 5-1 (1-1 terra); ore 15.30: Nadal (Spa, 5) c. Djokovic (Ser, 1), prec. Nadal 23-19 (14-4 terra). Semifinale doppio maschile: Bolelli-Fognini c.Dodig-Melo (Cro-Bra) alle 11. TV diretta Sky Sport 2

Dalle 13 in palio la finale

TennisRMasters 1000 di Montecarlo: oggi le semifinali

Page 42: La Gazzetta dello Sport (04-18-2015)

42 SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Simone Parodi, 28 anni, schiacciatore ligure, è alla quarta stagione consecutiva con la maglia di Macerata. Arrivava da Cuneo TARANTINI

DOMANI GARA-2 DEI QUARTIQUARTI QUARTI

SEMIFINALI SEMIFINALI

(1) TRENTO 1

(8) MOLFETTA 0

- -

- -

(4) PERUGIA 0

(5) VERONA 1

MODENA (2)1

RAVENNA (7)0

--

--

MACERATA (3)0

LATINA (6)1

FINALE

Quarti e semifinalial meglio

delle tre partitee finale al meglio

delle cinque

Gara 2-Domani, ore 18

Gara 2-Domani, ore 17.30

Gara 2-Domani, ore 19

25, 28 aprilee 1° maggio

3, 6, 10, 13 e 17 maggio

Gara 2-Domani, ore 18

RCS

Macerata, ultima chiamata1Lo schiacciatore Parodi: «Siamo tranquilli, sappiamo che a Latina si può fareCerchiamo di tenere alta la concentrazione. Vinciamo o siamo fuori dipende da noi»

Mauro GiustozziMACERATA

U na stagione in una parti­ta. Macerata costretta avincere domani al Pala

Bianchini per non andare pre­cocemente in vacanza e scucirsilo scudetto dal petto. Un’elimi­nazione dai quarti di finaleplayoff che i marchigiani nonaccusano dal 2007­08.

Simone Parodi, Lube con le spal-le al muro: come se ne esce?«Inutile girarci attorno, sianostati noi a metterci in questa si­tuazione e tocca a noi ora venir­ne fuori. Se devo dire la veritàio e i compagni siamo tranquil­li, convinti dei nostri mezzi edel nostro valore. E non è pre­sunzione. Possiamo vincere aLatina e lottare fino in fondoper difendere lo scudetto. L’im­portante è ritrovare il nostrogioco che ci consente di affron­tare alla pari la Top Volley. Inquesto momento preferiscoguardare il bicchiere mezzopieno che mi dice che questasquadra ha delle qualità e deivalori che non possono essersidissolti».

C’è un motivo tecnico perchésoffrite così tanto Latina que-st’anno?«I laziali sono una squadra chesbaglia pochissimo ed è moltocompatta. Non voglio trovare

scusanti, ma con la sostituzioneforzata del palleggiatore faccia­mo più fatica nel cambio palla el’intesa non è stata sempre per­fetta. Loro sfruttano questa si­tuazione gettando la palla di làdella rete, facendo giocare noi elimitando i loro errori. Forsenon mi crederete, eppure in al­lenamento con Ricardo le cosevanno benissimo. Si è inseritosubito, alla grande nel gruppo.Purtroppo non riusciamo poi inpartita a portare il lavoro fattoin allenamento».

Quest’anno molte similitudini nelle eliminazioni di Macerata da coppa Italia, Champions Lea-gue e in gara-1 di playoff controLatina. «Sicuramente in questa stagio­

ne il nostro gioco ha avuto moltialti e bassi. Una discontinuitàsegnata sia in campionato cheall’interno della stessa partita.E questo, purtroppo, ci è capita­to in gare importanti e decisive.Ci siamo chiesti spesso il perchédi tutto ciò non trovando peròdelle risposte al nostro stessointerno».

Come avete vissuto questa lungasettimana di vigilia di gara-2?«Ci siamo allenati bene, cercan­do se possibile di alzare ancorpiù il livello di attenzione e con­centrazione in vista di una sfidasenza ritorno per noi. O vincia­mo o siamo a casa, questo losappiamo benissimo. Personal­mente credo che in gare del ge­nere, in uno sport come il vol­ley, sia determinante l’aspettodi testa, mentale, che assorbe il50% nella preparazione dellapartita. Soprattutto voglio ve­dere una Lube che entri in cam­po con un atteggiamento piùaggressivo fin dalla prima pal­la».

La pressione del dover vincere può essere un handicap?«La pressione c’è semprequando giochi nella Lube. Si­curamente per la gara di Lati­na l’asticella, se possibile, si èancor più innalzata. Però do­vremo essere bravi noi a gesti­re questa pressione trasfor­mandola in un fattore di posi­tività».

LA GUIDA

Luca Monti allenatore – in vantaggio su Blengini, impegnato nei playoff con Latina -, Fabio Liniin arrivo da Segrate (B-1) come direttore sportivo e Alberto Gavazzi, ex team manager della Nazionale, come consigliere del presidente. Dovrebbero essere questi i primi aggiustamenti in casa Powervolley Milano dopo la prima stagione di SuperLega. Dopo un primo incontro tra i vertici societari (il presidente Carlos Rasores, quello onorario Lucio Fusaro, il vice presidente Marco Collini e il direttore generale Fabio Carpita) la giovane società ha iniziato a pianificare il futuro.PLAYOFF A-2 MASCHILE (f.c.) Domani gara-3 delle semifinali playoff (al meglio delle 5). Programma (ore 18): Ortona- Corigliano (serie 0-2); Sora-P.Picena (1-1). SETTE ITALIANI PER GRBIC (a.a.) I convocati del c.t. Grbic per la Serbia per la World League. Alzatori: Kostić, Jovović, Mitić, Brdjovic. Opposti: Petković, Atanasijević, Starović, Luburić, Mrdak. Schiacciatori: N.Kovacević, U.Kovacević, Ivović, Petrić, Stoilović, Katić, Čupkovic, Majstorović. Centrali: Stanković, Radić, Podraščanin, Lisinac, Krsmanović, Okolić. Liberi: Rosić, Rajković.

Monti in panchinaGavazzi dirigentela nuova Milano?

SIMONE PARODISCHIACCIATORE MACERATA

CON RICARDOIN ALLENAMENTO

VA TUTTO BENE, SI È INSERITO SUBITO

CI SARÀ RITMOE CONTINUITÀ

IN BATTUTA ANCHE RISCHIANDO

Le cose da fare e quelle da nonfare per battere la Top Volley.«Macerata deve giocare in mo­do compatto e di squadra. Adiniziare da un servizio che devemigliorare. Sarà necessario tro­vare ritmo e continuità in battu­ta, anche rischiando molto.L’obiettivo deve essere quello dicomandare la partita e staccaredi qualche punto gli avversari.La Lube quando va sotto trovapoi delle difficoltà a riemerge­re. Non ce lo possiamo permet­tere. Quindi partenza a bomba,senza pensare di dover fare co­se straordinarie. Battuta e mu­ro potranno fare la differenza».

Macerata e Perugia, ultime fina-liste scudetto, sono in difficoltàin questo avvio di playoff: sonocambiati gli equilibri?«Di Perugia posso dir poco. Perquanto ci riguarda ricordo chel’anno scorso in avvio deiplayoff stavamo sotto in casa2­0 con Verona: allora rimon­tammo, con Latina no. Anchequest’anno abbiamo avuto alti ebassi, con qualche sconfitta inpiù. Non abbiamo disputato unottimo campionato ma buonodirei di sì».

A Latina sarà per voi come una finale scudetto anticipata.«E’ un playoff emozionante coni tanti rischi della sfida dentro­fuori. Noi siamo carichi per gio­carcela fino in fondo».

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2 Vittorie ciascuno quest’anno tra Latina e Macerata. I laziali hanno vinto all’andata e gara -1 dei quarti mentre i biancorossi al ritorno e in Coppa Italia

2008 È l’ultima volta in cui la squadra marchigiana è uscita dai playoff ai quarti. Dopo ha vinto due scudetti: nel 2012 e lo scorso anno

PallavoloRPlayoff di Superlega maschile

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43SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTPallavoloRA-1 femminile

Conegliano, quando l’esperienza conta1Le venete espugnano Casalmaggiore al tiebreak dopo aver inseguito. De Gennaro: «Noi più precise»

Giovanni GardaniCREMONA

O rmai è un vizio, o forseuna bellissima virtù. An­cora una volta il tiebreak

benedice Conegliano, che vin­ce il terzo quinto set di fila (do­po i due con Modena ai quarti)e gira il fattore campo a propriofavore. La Pomì, che pure al tie­break aveva perso in stagione,sin qui, soltanto da Busto Arsi­zio (una volta in campionato euna in Coppa), ci rimane malein un PalaRadi che ribolle dipassione per la prima semifina­

le scudetto di sempre, e a tutti ilivelli, ospitata da Cremona.Conegliano dimostra di esserepiù avvezza a un grande ap­puntamento, perché sa girare aproprio favore una gara tecni­camente non bella, ma psicolo­gicamente intensa.

TENSIONE Una partita dove,nel quarto e quinto set, l’Imocosi fa sfilare due punti per unarotazione errata, a conferma diquanto la tensione abbia gioca­to brutti scherzi. Coneglianovince in due circostanze: quan­do nel primo set annulla 4 ma­tch point a Casalmaggiore e poi

dei 30 punti, ma in una garasporca e bruttina come non ci­tare il lavoro di De Gennaro:sfiancata, ha comunque la luci­dità per spiegare perché l’Imo­co ha vinto in casa Pomì, dovesolo Novara e Piacenza in cam­pionato erano passate. «Sape­vamo che il loro cambio palla èmolto regolare e che la loro pal­leggiatrice sa mandare a puntitutto l’attacco — racconta il li­bero della nazionale — ma ab­biamo avuto la capacità di esse­re più precise anche negliscambi lunghi. La gara non èstata bella? Vero, e noi non ab­biamo giocato il nostro migliorvolley, ma abbiamo vinto su unparquet difficile, gestendo almeglio la tensione: una semifi­nale scudetto difficile svela tut­ta la qualità che c’è in campo».È un 1­0 che pesa come un ma­cigno. «In casa sappiamo diavere un fortino, difficilmenteviolabile (l’ultima a vincere lì èstata Bergamo, il 19 novembre,ndr), ma ora dobbiamo farlovalere: sono playoff, non pos­sono essere gare normali».

LA RISCOSSA Pomì è nella pa­role dell’ex, Valentina Tirozzi.«Rimpiango soprattutto il pri­mo set, che dovevamo vincere.Per il resto gli altri set sono statinella norma, con molti errori eun certo equilibrio. Del resto,sapevamo che questa semifina­le sarebbe stata decisa dai det­tagli e così è stato. Noi abbiamogià fatto grandi cose, ora pos­siamo fare un passo in più: ser­ve un piccolo miracolo, ma laPomì ha abituato a questo».

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GARA-2 LUNEDÌ IN VENETOQUARTI QUARTI

SEMIFINALI SEMIFINALI

2

(8) BERGAMO

(1) NOVARA

0

NOVARA -

PIACENZA -

(4) PIACENZA 2

1

CASALMAGGIORE (2)2

MONTICHIARI (7)0

CASALMAGGIORE0

CONEGLIANO1

MODENA (3)1

CONEGLIANO (6)2

FINALE

(5) BUSTO ARSIZIO

17 e 18 aprile, 20 e 2124 e 25, 26 e 27, 28

2, 5, 9, 12 e 16 maggio

RCS

Stasera c’è l’altra semifinalePiacenza tricolore va a Novara Si gioca stasera l’altra semifinale in programma tra la capolista della stagione regolare Igor Gorgonzola Novara e le bicampionesse in carica della Rebecchi Piacenza. Gara -1 va in scena in Piemonte alle 20.30 (diretta RaiSport 1) mentre gara -2 si giocherà a Piacenza martedì sera. Gara -3 sabato 25 aprile.

Curiosamente le due grandi ex dell’incontro sono i due liberi. Stefania Sansonna a Novara che con la maglia di Piacenza ha vinto due scudetti) e Paola Cardullo a Piacenza, che a Novara iniziando da Trecate in A-2) ha passato ben dieci stagioni vincendo due Supercoppe Italiane, una Coppa Italia, due Coppa Ceve e una Top Teams Cup

C.MAGGIORE 2

CONEGLIANO 3(27-29, 25-23, 25-18, 17-25, 13-15)POMI’ CASALMAGGIORE: Ortolani 14, Skorupa 4, Stevanovic 11, Tirozzi 21, Gennari 11, Gibbemeyer 15; Sirressi (L); Bianchini 2, Klimovich, Quiligotti (L). Ne: Agrifoglio. All. Mazzanti. IMOCO CONEGLIANO: Fiorin 15, Glass 3, Adams 18, Ozsoy 30, Nikolova 17, Barazza 9; De Gennaro (L); Furlan, Arimattei, Katic, Nicoletti, Barcellini. Ne: Boscoscuro (L). All. Chiappini. ARBITRI: Satanassi-Bartolini NOTE – Spettatori 2700 circa. Durata set: 31’, 27’, 25’, 25’, 16’; totale 124’. Pomì Casalmaggiore: battute sbagliate 4, vincenti 5, muri 15, seconda linea 3, errori 13. Imoco Conegliano: bs. 9, v. 1, m. 11, sl. 2, e. 15.

la chiude alla prima occasioneutile con Fiorin; e quando sirialza dopo un terzo set disa­stroso (il 25­18 è persino gene­roso e il rientro è frutto di unrilassamento Pomì), infilandoun quarto parziale di dominioassoluto e un quinto di grandeintensità. Finisce 13­15, pro­prio come a Modena, conAdams che incastra un ace almomento giusto e Ozsoy che,soprattutto, riesce ad aneste­tizzare un «murone» di Steva­novic valso il 12­12, che sem­brava poter girare la serata. Do­po oltre due ore di gara è giustolodare Oszoy per la cifra tonda

Emilija Nikolova, 23 anni, attacca il muro di Casalmaggiore SESSA

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44 SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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45SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

GinnasticaREuropei a Montpellier

RISULTATI

UOMINI 50 sl: 1. Orsi 22”07 (qual. Mondiali); 2. Dotto 22”12; 3. Bocchia 22”28; 4. Santucci 22”35; 5. Guttuso 22”37 (9° t. ital. all time). 1500 sl: 1. Paltrinieri 14’43”87 (3’54”12, 7’51”10, 11’47”34, qual. Mondiali); 2. Pizzetti 15’14”74; 3. Ruffini 15’18”70; 4. Vanelli 15’25”51; 5. Furlan 15’30”76. 200 mx: 1. Turrini 1’59”90 (26”27, 56”58, 1’31”53); 2. Cova 2’01”58; 3 Gaetani 2’01”98; 4. Dioli 2’02”16; 5. Sorriso 2’02”30. 4x100 mx: 1. Fiamme Oro 3’35”19 (rec. ital. soc., prec. 3’36”01 del 2012, Ciccarese 54”79, Giorgetti 1’01”26, Giorgetti 51”54, Orsi 47”60); 2 Esercito 3’35”78; 3. Forestale 3’38”67. DONNE 200 sl: 1. Mizzau 1’57”37 (qual. Mondiali); 2. Masini Luccetti 1’57”86 (3° t. ital. alltime); 3. Musso 1’58”65 (6° t. ital. alltime); 4. Carli 1’58”76 (p., 7° t. ital.alltime; 5. De Memme 2’00”84; fin.B: Pirozzi 2’00”46; n.p. Pellegrini 1’56”51 (qual. Mondiali). 50 dorso: 1. Barbieri 28”44; 2. Gemo 28”65; 3. Letrari 28”87; 4. Cartapani e Menotti 28”92. 50 rana: 1. Castiglioni 31”15 (rec., ital. cadette, prec. 31”22 del 2009, 3° t. ital. alltime, qua. Mondiali); 2. Carraro 31”18 (p. eg.); 3. Guzzetti 31”52; 4. Scarcella 31”59; 5. Fissneider 32”05 (b. 31”82). 4x100 mx: 1. Aniene 4’01”64 (rec. ital. società, prec. 4’03”90 del 2014, Panziera 1’01”17, Scarcella 1’07”89, Di Liddo 58”93, Pellegrini 53”65); 2. Fiamme Gialle 4’04”34 (4a f. Mizzau 54”89); 3. Forestale 4’05”24 (4a f. Di Pietro 54”64).OGGI (batterie 10, finali 17, dir. Rai Sport 1): 100 rana donne, 200 farf. uomini, 50 sl D, 50 dorso U, 800 sl D, 200 rana U, 200 mx D, 200 sl U.

Orsi e Mizzautempi Mondiali nei 50 e 200 sl

LA GUIDA

La finale del concorso generale maschile con Ludovico Edalli unico azzurro in pedana, si è chiusa con un 16° posto dell’atleta che è stato capace di rimontare di 7 posizioni rispetto alla qualificazione. Il titolo europeo sui sei attrezzi va all’ucraino Oleg Verniaiev che spodesta il russo David Belyavskiy. Bronzo per il britannico Daniel Purvis. Sempre nella maschile, oggi sono impegnati altri due azzurri: Matteo Morandi, medaglia di bronzo agli anelli ai Giochi Londra 2012, pur qualificato con l’ottavo punteggio cercherà di conquistare un podio. Alberto Busnari, al cavallo con maniglie invece proverà a invertire la rotta delle medaglie di legno che lo hanno perseguitato nelle ultime uscite internazionali. Nella femminile, oggi tocca anche a Martina Rizzelli che dopo il 9° posto di ieri nell’all around partecipa alla finale delle parallele asimmetriche.Risultati, All around donne: 1. Steingruber (Svi)57.873 (volteggio 15.266, parallele as. 13.666; trave 14.375; corpo libero 14.566); 2. Kharenkova (Rus)57.132 (13.533, 14.066, 15.00, 14.133); 3. E. Downie (Gb) 56.623 (14.533, 14,233, 13.891, 13.666). 4. FASANA 56.474 (14.533, 13.500, 13.941, 14.500). 9. RIZZELLI 54.666 (14.333, 13.900, 13.100, 13.333). Uomini: 1. Verniaiev (Ucr) 89.582; 2. Belyavskiy (Rus) 88.131; 3. Purvis (Gb) 87.423. 16. EDALLI 81.864.Oggi, finali per attrezzo.In tv: diretta Rai Sport 2 dalle 14.30.

Edalli guadagna7 posizioni: 16°Oggi Rai dalle 14.30

TOP 10 1500 SL1. G. PALTRINIERI (20) 14’43”872. M. HORTON (AUS, 18) 14’44”093. S. MILNE (GB, 18) 14’58”254. M. ROMANCHUK (UCR, 18) 14’58”49 5. G. GYURTA (UNG, 23) 14’59”626. SUN YANG (CINA, 23) 15’00”737. G. DETTI (21) 15’00”938. R. COCHRANE (CAN, 26) 15’01”419. A. HIRAI (GIA, 22) 15’01”7910.K. YAMAMOTO (GIA, 24) 15’02”52

Stefano ArcobelliINVIATO A RICCIONE

D a Greg e Fede non si pre­scinde. I medagliati mon­diali uscenti si alternano,

a loro modo, nella penultimagiornata delle selezioni per Ka­zan (promossi pure lo sprinterMarco Orsi, insoddisfatto del22”07, e la ranista Arianna Casti­glioni nei 50 col 3° crono italianodi sempre e 11° mondiale(31”15). Gregorio Paltrinieri ègià primo al mondo nei 1500:trenta vasche con furore ritrova­to, anzi mai spento da quando aBerlino raccolse l’oro ed il prima­to europeo in 14’39”93. Nessunmezzofondista al mondo l’ha piùscavalcato, e nel frattempo lanuova stagione ha regalato alventenne di Carpi il titolo iridatoin vasca corta e questa gemmacronometrica in 14’43”87.

HARDEN Greg tocca e mima ilgesto di un altro asso, il cestistaNba di Houston, James Harden:«Li sto cucinando tutti». E oraprendetelo, lancia la sfida Paltri­nieri dopo un monologo che sen­za i crampi alla gamba sinistradai 120, gli avrebbe consentitodi abbassare un po’ il tempo. Nonpareva in forma smagliante, nonera uscito contento dagli 800 e i400 vinti in 7’50 e 3’49, ma sta­volta è super felice: «Non è im­portante il tempo se poi in estate,

per la vera battaglia, non sarò informa. Essere primo al mondoadesso fa piacere ma non signifi­ca molto: mi aiuterà semmai aspingere di più nelle prossime 16settimane». Lo aspettano non letorture messicane di gennaiobensì quelle in Sierra Nevada epoi tante giornate ad Ostia agliordini di Stefano Morini. MaGreg ha ritrovato il passo giusto,anzi non l’ha mai perso: «Siamotutti lì, c’è mezzo secondo di dif­ferenza con Horton, sarebbe bel­lo un duello con lui ma non sap­piamo di Sun Yang. Sì, mi fa pia­

cere continuare ad essere il piùforte al mondo; mi stimola, nonmi fa nascondere. Devo miglio­rare il 14’39” di un anno fa: e so­no più forte mentalmente».

NIENTE FINALE Federica Pelle­grini si trova nella condizione opposta a quella del poliziotto.Ha concluso le sue selezioni conun altro confortante crono nellafrazione crawl della 4x100 mi­sta da record dell’Aniene: unpreziosissimo 53”65 dopo il pe­

sante 1’56”51 del mattino inbatteria nei 200 sl dopo i qualiera arrivato, spiazzante, l’an­nuncio del tecnico Matteo Giun­ta: «Niente finale per Fede, devoproteggerla, la tolgo non peruna forma di egoismo o perchissà quale giochino. Non c’en­tra la Mizzau (che si qualifica n1’57”37 su Masini Luccetti1’57”86, terza italiana sottol’58” e pronta per una 4x200 dafavola, n.d.r.) ma dare così tan­ta importanza a gare nazionali oleggere di caduta della reginanon è accettabile. Non si fa cosìil bene di Fede, è una scelta pre­sa da me e condivisa da lei».

CONTORNO Fede dirà: «Vorreicercare di gareggiare come tuttigli altri, senza dover pensare atutto il contorno. E’ il prezzo dapagare, lo so, ma non è possibileche ogni volta debba miglioraredi un decimo il primo tempo almondo altrimenti è una cata­strofe. Ormai è più semplice ga­reggiare all’estero. Io il tempol’avevo trovato in batteria, tirare2 volte forte al mattino è statoimportante in vista dei Mondiali.Dei tempi sono abbastanza sod­disfatta. Poi certo, c’è da lavora­re e abbiamo idee su dove inter­venire. Anche nel 2011 dicevanoche nuotavo male e vinsi 2 ori.Anche nel 2013 feci 1’56”5 adaprile». Poi s’arrese solo allaFranklyn.

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Federica CocchiINVIATO A MONTPELLIER (FRA)

L’ adrenalina si tramuta inlacrime, subito dopo lagara. Il quarto posto fa

male a Erika Fasana, partitaper conquistare la medaglia dibronzo nella finale del concor­so generale a questi Europei diMontpellier. La delusione nonha colpe, non ci sono polemi­che contro giurie e colleghe,semplicemente: «Complimentia Giulia, se l’è meritato, è moltomolto forte e immaginavoavrebbe vinto». Giulia è la sviz­zera Steingruber che porta acasa l’oro con 57.873, davantialla russa Maria Kharenkova a57.132 e alla britannica ElissaDownie con 56.623. Molto be­ne Martina Rizzelli, nona.

CORAGGIO Meno di due deci­mi, un soffio, separano Erikadalla gioia del bronzo. Erika faginnastica da quando avevaquattro anni, alle cadute è abi­tuata, ma quelle dal podio fan­no più male: «Dopo il reclamoalla trave per un attimo mi sonoillusa, peccato. Ho fatto un’im­precisione alla parallela, per il

resto non mi lamento. Anzi, so­no molto contenta del corpo li­bero». Nell’esercizio a lei piùcongeniale, in cui domani sigiocherà la medaglia nella fi­nale di specialità, la Fasana si ègiocata il tutto per tutto: «Hoavuto il coraggio di fare il dop­pio teso avvitato in seconda

diagonale. Non l’avevo maiprovato se non in buca, in alle­namento. Però è andata bene,diciamo che ho fatto le provegenerali per la finale». Bisogne­rà buttare tutta l’adrenalina inpedana, caricandosi ascoltan­do musica: «Mi piace un saccosentire musica — spiega la “fa­

gianotta” — e poi stando instanza con Martina (Rizzelli,ndr) che è un’altra appassiona­ta, viviamo ascoltando musicatutto il giorno». Cantanti prefe­riti non ne ha: «Le ultime uscitedel momento, mi piacciono glibravissimi One Direction, peròse n’è andato il mio preferito...E comunque la vita continua».La ragazza di Tavernola incassaanche gli abbracci e i compli­menti del c.t. Enrico Casella:«Non posso dire nulla: ha lotta­to come una leonessa. La me­daglia ci poteva anche stare,ma il terzo posto della Downieè meritato». Fasana centra an­che il terzo punteggio al corpolibero, buon presagio per la fi­nale di domani.

FIDUCIA Il piazzamento nellatop ten da parte di Martina Riz­zelli fa sperare nel futuro az­zurro, la 17enne anche lei cre­sciuta con Laura Rizzoli e oraalla Brixia, era alla prima espe­rienza nell’all around: «Per meè stata una grande emozione euna bellissima esperienza —ha detto la comasca entrata infinale dopo il forfeit della Fer­rari — e anche alla trave ho fat­to benino pur non essendo ilmio attrezzo». Dopo il casoscoppiato per il tweet post eli­minazione contro la giuria,Carlotta Ferlito si è cosparsa ilcapo di social­cenere scusan­dosi, sempre su Twitter: «Sottostress do il peggio di me stessa.Chiedo scusa, non volevo of­fendere nessuno e mi dispiaceessere stata fraintesa. Buon la­voro a tutti». Il caso è chiuso.

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RIl c.t.: «Ha lottato come un leone». LaRizzelli compagnadi stanza e di musica, è nona

Super Paltrinieri Il mondo è dietroFede si nasconde1Per l’azzurro miglior prestazione stagionale nei 1500. La Pellegrini non fa la finale dei 200 sl

Fasana, il quarto posto fa male«Una prova per il corpo libero»1L’azzurra giù dal podio nell’all-around ci riprova nella finale di specialità. La Ferlito si scusa

Erika Fasana, 19 anni, è stata l’atleta più giovane della spedizione italiana all’Olimpiade di Londra AFP

In alto, Federica Pellegrini, 26anni: ha vinto la 4x100 mx con l’Aniene. Sotto, Gregorio Paltrinieri festeggia come uno dei suoi idoli, il cestista James Harden degli Houston Rockets DEEPBLUEMEDIA

RFederica: «Se non miglioro ogni voltadi 1/10 il primo tempo al mondo èuna catastrofe...»

BasketRPrimaverili a Riccione

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46 SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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47SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1GOLF: SPIETH RESPIRA Matt Every e Graeme McDowell (N.Irl) sono in testa con 66 colpi (-5) dopo il primo giro del Rbc Heritage in South Carolina, primo torneo Pga dopo il Masters. Il trionfatore di Augusta, Jordan Spieth, è 93° con 74 (+3). TUTTENOTIZIE

ATLETICA MARCIA IN PORTOGALLO Sei azzurri oggi (ore 18.30) nelle 20 km della tappa del Challenge Iaaf di marcia di Rio Maior (Por). Eleonora Giorgi, con l’1h26’46” centrato il 21 marzo a Dudince (Slo), ha il miglior tempo stagionale; grande attesa c’è anche per il ritorno di Elisa Rigaudo, assente dai Mondiali di Mosca 2013. In campo maschile Rubino, Tontodonati, Giupponi e De Luca. SETTORE MEDICO Il consiglio federale ieri ha ridisegnato il settore sanitario: il medico federale, Mauro Guicciardi, sarà affiancato da due vice, Walter Agnelli e Antonella Ferrario. Franco Combi e Andrea Billi saranno responsabili per Nord e Centro-Sud. BOLT A RIO (m.can.) Usain Bolt è a Rio per la Sfida «Mano a Mano», in cui domani correrà i 100. Così il 28enne giamaicano: «Pensavo di chiudere dopo Rio 2016 ma gli sponsor mi hanno chiesto una stagione in più».

BASEBALL QUARTA IBL (m.c.) Si sposta a Bologna il derby emiliano, clou del 4° turno. Oggi: 20 Bologna-Parma; 20,30 Padova-Città di Nettuno, a Roma Nettuno 2-Rimini, Godo-San Marino.

BOXE MOSTRA CRAVAN Oggi alle 18 alla Galleria Rosso20sette di Roma (via dell’Orso 27) via alla mostra «Io sono Arthur Cravan» (fino al 12 maggio). È la personale di Mauro Cicaré (testi di Gabriele Tinti) dedicata al poeta-pugileArthur Cravan (nato a Losanna nel 1887), che sfidò l’iridato nero Jack Johnson e nel 1908 sposò la poetessa americana Mina Loy ma perse la vita nel raggiungerla in Argentina.

FOOTBALL CHAMPIONS (m.l.) In Champions League Ifaf Europe, i Seamen Milano oggi giocano al Vigorelli (ore 18) la prima partita del gruppo «Central» coi Pioners Hospitalet Barcellona (Spa). IFL (m.l.) Week 5. Oggi: Dolphins Ancona-Briganti Napoli (18); Giaguari Torino-Lions Bergamo (21); Warriors Bologna-Marines Lazio (21). Domani: Rhinos Milano-Panthers Parma (12).

GHIACCIO FIGURA: TORNA PLUSHY? Mentre Evgeny Plushenko annuncia un possibile ritorno in vista dell’Olimpiade 2018, ai Mondiali a squadre di figura di Tokyo, Stati Uniti in testa. Oggi ultima giornata. Uomini. Libero: 1. Hanyu (Giap) 192.31. Coppie. Corto: 1. Wenjing Sui-Cong Han (Cina) 71.20. Danza. Libero: 1. Papadakis-Cizeron (Fra) 111.06. Classifica: 1. Usa 83; 2. Giappone 79; 3. Russia 77.

GOLF MANASSERO E CRESPI 7i Allo Shenzen International, in Cina (par 72) dopo il secondo giro Matteo Manassero e Marco Crespi hanno mantenuto il settimo posto a -5 (69 70). È salito Paratore, da 46° a 29° con -1 (72 71), mentre Edoardo Molinari è stato squalificato: giovedì, tra 9a e 10a buca, il caddie è salito su una golf car.

HOCKEY PISTA ULTIMA (m.nan.) Stasera la 26a e ultima giornata di A-1: Follonica-

Correggio, Bassano-Forte dei Marmi, Trissino-Giovinazzo, Breganze-Lodi, Sarzana-Matera, Cgc Viareggio-Prato, Valdagno-Pieve. Classifica: Forte dei Marmi 63; Viareggio, Breganze 56; Valdagno 52; Trissino, Bassano 45; Follonica 36; Lodi 33; Pieve 32; Matera 26; Giovinazzo 24; Sarzana 23; Prato 8; Correggio 6.

HOCKEY PRATO IN A-1 (g.l.g.) La 4a di ritorno di A-1: Amsicora-Paolo Bonomi, Monfalcone-Cus Cagliari, San Vito-Ferrini, Acea De Sisti-Tevere; Bra-Suelli il 31/5.

IPPICA IERI 15-13-11-12-2 (E.LAN.) A Padova vittoria numero 23 in carriera per il nove anni Munter, la seconda consecutiva nell’ultimo mese al Breda. 1 Munter (R. Vecchione), 2 Osio, 3 Madyson De Gloria, 4 Pedro Almodovar, 5 Patagonia Dvm. Tot.: 5,32; 2,87, 2,32, 3,45 (36,00). Quinté: N.V. Quarté: € 372,91. Tris: € 125,22. OGGI QUINTÉ A FIRENZE (e.lan.) Handicap per anziani ben assortito al Visarno (inizio convegno ore 15.25), sulla distanza del chilometro e mezzo. Scegliamo Weekend Getaway (4), Blindman (1), City Napoli (12), Kaffedan (8), I Am Luca (11), Sincotti (9). SI CORRE ANCHE: Tr. Aversa (15.10), Modena (15.20), Roma (15.30). Gl. Milano (14.35), Siracusa (15.05).

PALLAMANO SEMIFINALISTA (an.gal.) A.) A Chieti, Carpi-Trieste 32-28 nella 1a giornata della poule playoff che stabilirà il nome della 4a semifinalista. Oggi (18.30, dir. figh.it) Albatro-Trieste.

PESI EUROPEI Così ieri agli Europei di Tbilisi (Geo). Uomini. 94 kg: 1. Didzbalis (Lit) 403 (182+221); 2. Khugaev (Rus) 399 (180+219); 3. Venskel (Bie) 386 (177+209). Donne. 75 kg: 1. Valentin (Spa) 263 (118+145); 2. Nayo Ketchanke (Fra) 248 (111+137); 3. Pachabut (Bie) 247 (117+130). Oggi: 105, +105 kg uomini, +75 kg donne. In tv: dir. Eurosport 1 ore 9, 12, 15.

RUGBY EUROCOPPE Ieri, nella prima semifinale di Challenge, Edimburgo-Dragons 45-16. Oggi. Champions: Clermont-Saracens (ore 16.15). Challenge: Gloucester-Exeter (ore 20.45). Dirette su Sky Sport Plus. DERBY EUROPEO (i.m.) Oggi alle 16 Rovigo-Calvisano, andata delle qualificazioni per la Challenge 2015/16.

SOFTBALL TERZA DI ANDATA (m.c.) Oggi la 3a di andata. Gir. A: dalle 16 Nuoro-Bollate, 17 Caronno-Rovigo, 18-20,30 La Loggia-Legnano. Gir. B: 18-20.30 Forlì-Bologna, Bussolengo-Collecchio.

TUFFI TRICOLORI (al.f.) Tricolori assoluti aBolzano senza Tania Cagnotto. Uomini. 3 m: Benedetti 419.40, Rinaldi 386.95, Tocci 371.75. 3 m sincro: Auber-T. Marconi 370.83. Donne: 1 m: Bertocchi 250.35, Dallapè 248.05, M. Marconi 240.70.

(f.pe.) Nella 9a giornata, orgogliosa prova del Brescia contro i campioni d’Europa.BRESCIA-BARCELONETA 12-4

(1-0, 4-2, 3-0, 4-2)Brescia: Del Lungo, Bruni, C.Presciutti 1, Pagani 1, Molina 3, Rizzo 2, Giorgi, Nora 1, N.Presciutti 3, Bodegas 1, D.Fiorentini, Napolitano, Dian. All. Bovo. Barceloneta: Lopez Pinedo, Sziranyi, Perrone 2, Oneto, Espanol, Alferez, Barcelò, Echenique, Ubovic, Fernandez 1 rig., Lopez Escribano 1, Compte, Torras. All. Lozano. Arbitri: Kun (Ung) e Miskovic (Ser).

Oggi: Pro Recco-Eger (Ung), ore 20.30, diff. alle 00.30 su RaiSport 2); Radnicki (Ser)-Olympiacos (Gre). Class.: Pro Recco 24; Eger 13; Barceloneta* 11; Radnicki 9; Brescia* 8; Olympiacos 7. (*una partita in più) A-1 Si gioca l’ultima giornata: Acquachiara-Florentia (13.30); Savona-Lazio, Can.Napoli-Bogliasco (18); Posillipo-Vis Nova (19.30). DONNE Ritorno dei quarti: Messina-Orizzonte (15, sit. 1-0), Bogliasco-Rapallo (20.30, sit. 1-0). Ev. gara-3 domani.

PALLANUOTO

In Championsun Brescia super col Barceloneta

Christian Presciutti CIAMILLO

(r.g.) Nel penultimo turno delle World Series, per la promozione ai quarti insidioso confronto a Maiquetia in Venezuela per la franchigia dei Thunder Italia, attualmente al terzo posto nel Girone B. Così il c.t. Lello Bargamasco: «Ci giochiamo due carte importanti,la prima con l’irlandese Patrick Barnes che guida la classifica nei 49 kg. contro Yoel Segundo Finol Rivas avversario alla sua portata, ma con le ultime quattro vittorie che ci mettono in guardia. Fondamentale per Vincenzo Mangiacapre nei 64, battere il pericoloso Luis Martin Diaz Arcon, imbattuto davanti al pubblico di casa. Il nostro capitano è in buona condizione, deciso a giocarsi tutte le carte nel modo migliore. In campo neutro non avrei timori, in Venezuela temo molto l’ambiente, assai caloroso e spero che giudici siano refrattari a fattori esterni dalla realtà del match».

Gli altri match individuali. 56: Diaz c. Conlan (Irl); 75: Barrera-Cavallaro; 91: Flores-Squeo. Diretta SportItaliaRisultati. Nell’anticipo del Girone A, a Londra, secco 5-0 dei cubani contro gli inglesi.

BOXE/WSB

Mangiacaprestanotte si gioca Rio

Vincenzo Mangiacapre BOZZANI

(n.me.) Dopo 17 giorni dall'elezione a presidente Fise, Vittorio Orlandi entra in tackle e dà una scossa all'ambiente per ridare dignità e consistenza al valore tecnico e sportivo dell'equitazione italiana. Con passaggi choc: «Piazza di Siena è la nostra vetrina, il nostro orgoglio: abbiamo perso l'erba - ma vorrei tornasse -, abbiamo perso le tribune piene e lo spettacolo. Lavoreremo per riportare tutto questo, allungando di un giorno lo Csio (20-24 maggio) e rinunciando, con dolore ma realismo, alla prova di potenza: al suo posto la prova 6 barriere. Una prova tecnicamente diversa, ma meno pericolosa e più tecnica. Sarà spettacolo. Ho invitato il presidente Mattarella e il presidente Renzi. Mi aspetto che tornino i vertici dello Statocome un tempo. I giovani? Non si fanno crescere nelle Coppe delle Nazioni, dove si va per vincere. L'equitazione deve essere il primo sport dei bambini italiani. La parola chiave sarà 'stile"». Lunedì incontro con Malagò per il futuro dei Pratoni del Vivaro.

EQUITAZIONE

Piazza di SienaAddio PotenzaOra «6 barriere»

Vittorio Orlandi, 76 anni

(ma.p.) Dopo Mils Muliaina, le Zebre piazzano un altro colpo internazionale. Per i prossimi 2 anni sarà l’australiano Luke Burgess il n.9 dei bianconeri al posto di Brendon Leonard. Burgess, 31 anni, ha 37 caps con i Wallabies, con cui ha giocato dal 2008 fino al 2011, in cui ha vinto il Tri Nations e conquistato il terzo posto al Mondiale. Negli ultimi due anni ha giocato in Super Rugby con Melbourne, terza franchigia australiana dopo i Brumbies, con cui aveva debuttato nel 2003, e i Warathas, con cui ha giocato dal 2008 al 2011.

GIRA: «ALTRE PROTESTESE SAREMO IGNORATI»In un comunicato, ieri gli azzurri rappresentati dalla Gira hanno fissato alcuni punti per ripartire nel dialogo con la Fir e minacciano altre proteste — dopo quella dei tweet — se saranno ignorati. Respingendo l’allusione dell’essere stati «mal consigliati» e chiedendo «una guida forte» per la Nazionale, i giocatori hanno sottolineato che per il Mondiale «non si può pretendere che si stia lontani di casa tre mesi senza riconoscimento».

RUGBY

Colpo ZebrePreso il mediano wallaby Burgess

Burgess nel 2008 con l’Italia AFP

NUOTO

Peaty record nei100 rana: 57”92!

(al.f.) Adam Peaty sbalordi­sce il mondo: a Londra il bri­tannico ventenne, 4 ori agliultimi Europei di Berlino,abbatte il muro dei 58” nei100 rana in 57”92. È recordmondiale con cui cancella il58”46” di Cameron; a livel­lo europeo migliora il limiterealizzato con i superbodyai Mondiali di Roma 2009dal francese Hughes Dubo­scq di 58”64.Allenato da una donna, l’exgrande Melanie Marshall aDerby e ispirato dalla bio­limpionica di Pechino, Re­becca Adlignton, il fenome­no stacca stupendamente a0.59, vira ai 50 metri in27”04 e tocca in 57”92 (unaseconda vasca da 26”62).Un progresso sensazionaledi oltre mezzo secondo nel­la specialità più tecnica. Pe­

aty, studente di College che di­vide le sue giornate tra i banchidi scuola e la piscina, vanta an­che il mondiale dei 50 rana in26”62 realizzato proprio a Ber­lino ad agosto. «Non ci possocredere, cosa ho fatto!». E’ lui ilvolto nuovo della rana. Una ra­na mondiale.

A Londra. Uomini: 50 sl Proud 21”99, Fannon (16) 22”48; 100 ra Peaty 57”92 (r. mond., prec. Van Der Burgh, Saf, 58”46 del 29/7/2012 a Londra; r. eur., prec. Duboscq, Fra, 58”64 del 17/7/2009 a Roma), Murdoch 59”13 (2° t. 2015), Wilby 1’00”31; 400 mx Walla-ce 4’12”78 (3° t. 2015), Pavoni 4’14”37. Donne: 50 sl Halsall 24”37; 800 sl Carlin 8’21”58 (3° t. 2015); 100 ra Taylor 1’07”39; 100 fa Kelly 57”72, Lowe 58”07.PHELPS RIENTRO VINCENTE (al.f.) Non ha perso l’abitudine Michael Phelps. Alle Pro Series di Mesa (Usa), nella prima finale disputata al rientro dalla squalifica per guida in stato di ebbrezza, il 29enne di Baltimora mette tutti in riga nei 100 farfalla toccando per primo in 52”38 (battuti Lochte e Shields). Nelle batterie, dopo aver saltato i 100 dorso, Phelps non accede in finale dei 400 sl: è solo 17° in 4’02”67. Uomini: 200 sl Dwyer 1’48”29, Lochte 1’49”28; 100 fa Phelps 52”38, Lochte 53”11, Shields 53”18; 100 ra Claverie 1’02”42; 400 mx Clary 4’19”59. Donne: 200 sl Ledecky 1’56”79, Hosszu (Ung) 1’57”51, Schmitt 1’57”86; 100 ra Meili 1’07”26, Atkinson (Giam) 1’08”01; 100 fa Worrell 58”24; 400 mx Hosszu (Ung) 4’36”77.

Cassano con Malagò LAPRESSE

CONI-ALITALIA

«A ogni oro di Rio10.000e ai talenti»

Alessandro CatapanoROMA

«P iù su», cantereb­be Renato Zero.«Voliamo alti».,

suggerisce Giovanni Mala­gò a proposito di Roma2024. L’accordo biennaleappena siglato dal Coni conAlitalia gli fa gioco. È un belcolpo, del resto (e a questopunto all’appello manca so­lo la partnership con un vet­tore ferroviario, facile intui­re quale): tariffe scontateper atleti, tecnici e dirigentidello sport italiano (non so­lo delle nazionali, ma di tut­te le società sportive); servi­zi in volo e negli aeroporticompletamente dedicati, acominciare dal trasportodelle attrezzature. In più,

l’a.d. di Alitalia Silvano Cassa­no regala una promessa: «Unaborsa di studio da 10mila euroa giovani bisognosi, di talento,per ogni oro conquistato aRio». Malagò incassa e prova arilanciare: «Anche per meda­glie di qualsiasi colore neglisport di squadra».

SI PRESENTA LA BUGNO Ap­plausi e sorrisi sulla splendidaterrazza di Palazzo H («Ci hogià portato Bach...», svela Ma­lagò). In platea, siede ancheClaudia Bugno, general coor­dinator di Roma 2024 graziead un curriculum davvero invi­diabile, praticamente al batte­simo pubblico. «Fateci lavora­re, poi giudicateci serenamen­te», si limita a dire. Martedì lasquadra volerà a Sochi per unaltro importante summit. «Sia­mo pronti a sfidare Parigi —assicura Malagò —: anzi, dob­biamo augurarci più rivali etutte temibili, così daremo il meglio di noi stessi. Sono con­sapevole che Parigi, come èstato per Londra, parte già colsostegno di tutta la Francia.Ma molto presto, credetemi, loavrà anche Roma». Sarebbegià un buon punto di partenzatrovare finalmente una quadracon il sindaco Ignazio Marino.

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Oggi a Enghien il Prix de l’Atlantique (m 2150) caro agli italiani che dal 2008 hanno vinto quattro volte, con Exploit Main Wise As (2011-12) e Pascià Lest (2014 al record di 1.11.3). Quest’ultimo non difende il titolo. Robert Bi e Princess Grif gli italiani al via, contro Timoko a segno nel 2013.BIZ NEGLI USA A Keeneland, seconda uscita americana di Niz the Nurse, vincitore del Debry italiano 2013. Dopo l’esordio vittorioso a Gulfstrean Park, Biz ci prova sul miglio e mezzo di gr 2.SCIOPERO NO (lu. migl.) L’annunciata astensione dalla dichiarazione dei partenti da parte delle categorie si è verificata solo parzialmente (a Napoli saranno diramati stamani) dopo un comunicato ufficiale del Mipaaf dove si dichiara che entro il mese di aprile saranno posti in pagamento i premi di gennaio 2015 e sarà saldata anche la mensilità di ottobre 2012.

Robert e Princesscontro Timoko

IPPICA

HOCKEY AMARCORD Giovedì a Tampere (Fin), contro la Finlandia,per un tempo la Russia ha giocato con la maglia dell’Unione Sovietica.

Adam Peaty, 20 anni GETTY

Page 48: La Gazzetta dello Sport (04-18-2015)

48 SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

A RISCHIO 1335 POSTI

Poletti avvertela Whirpool: «Rispettateimpegni presi»

R ischia di trasformarsi inun casus belli la vicendadella multinazionale

americana Whirpool che, dopoaver acquistato Indesit con ilbeneplacito del governo Renzi,ha presentato un piano indu­striale che prevede il licenzia­mento di 1335 dipendenti. Ierigli operai del sito di Carinaro(Caserta), hanno bloccato lastrada statale Marcianise­Giu­gliano, con disagi per il traffico,mentre lo sciopero e la protestasi intensifica. Da due giorni lafabbrica è ferma ed è in corsoun presidio. Nei piani di Whir­pool sono 815 i posti a rischio aCaserta, con la chiusura delcentro produttivo, oltre quelladi Albacina, nelle Marche. Nelpomeriggio, poi, si è svolto l’in­contro con il presidente dellaRegione Campania Caldoroche ha scritto su Facebook: «Ciopporremo con ogni mezzo al­la chiusura». Mentre lunedì siavvierà il confronto sindacati­azienda. Le dichiarazioni di po­litici e leader sindacali si susse­guono. Una per tutte quella diSel in cui si ricorda come pochimesi fa Renzi definì l’operazio­ne «fantastica». Sorpreso delledecisioni di Whirpool si è dettoFrancesco Merloni, ex mini­stro, appartenente alla famigliaproprietaria di Indesit primadella cessione. Il ministro delLavoro Giuliano Poletti si è mo­strato cauto: «Credo che biso­gna dire che chi ha compratoIndesit si è assunto gli obblighiche la società aveva, quindi ilpiano che c’era va rispettato».Ferma la risposta dell’azienda:«Abbiamo studiato numerosesoluzioni e questo piano è il mi­gliore possibile».

Il blocco stradale nel Casertano

AltriMondiR

LA VISITA AMERICANA

Obama promuove Renzi: «Sei sulla strada giusta»1Incontro alla Casa Bianca tra i leaderIl premier: «Usa modello anti-austerity»E sulla Libia, no all’intervento militare

Francesco Rizzo

N iente di meglio di unabottiglia di vino toscanoper sciogliere timidezze

e imbarazzi. Matteo Renzi neha regalata una a Barack Oba­ma e i due, dopo il loro incontrodi ieri alla Casa Bianca, hannolasciato la sala delle conferenzesottobraccio. Poi il pranzo e,per il premier, visita alla mostrasul Rinascimento italiano allaNational Gallery e al quotidia­no Washington Post. Ma forsenon occorreva il vino per creareun clima d’intesa tra i due, al­meno a giudicare dai loro com­menti su tutti i temi. Primo,l’economia. «Credo di poter di­re che gli americani che voglio­no poter investire in Italia han­no finalmente un mercato dellavoro più flessibile. Poi avran­

no un sistema del fisco, dellagiustizia e della pubblica ammi­nistrazione che nei prossimi seimesi sarà completato», assicuraRenzi. Che raccoglie i compli­menti del presidente Usa: «So­no favorevolmente impressio­nato dall’energia delle vostre ri­forme», quelle che, per il nostropremier, «hanno preso una stra­da che non può essere blocca­ta». Come dire, la minoranza Pdintenda, pure sulla legge eletto­rale. La parola d’ordine è no­au­sterity: «L’esperienza della cre­scita Usa è un modello per l’Eu­ropa. L’Europa basata sull’au­sterity non va da nessunaparte», riflette Renzi, per il qua­le l’economia degli States è unmodello. «Negli Usa, negli ulti­mi sette anni si è ridotta la di­soccupazione ed è aumentato ilPil. In Europa è aumentata ladisoccupazione e si è ridotto il

Pil». Il capo del governo ha an­che confermato l’intesa sul Ttip,l’accordo di libero scambio traUe e Usa, contro il quale pro­prio oggi va in scena la protestain 45 città italiane perché, se­condo chi è critico, «trasforme­rebbe i cittadini in clienti».

VINO Austerity fa pensare allaGrecia e sul punto Obama diceparole condivise da Renzi: «LaGrecia deve iniziare a fare rifor­me importanti, a ridurre la bu­rocrazia e a introdurre flessibi­lità». Ma il tema internazionale­chiave è la Libia, su cui l’Italiaincassa l’appoggio degli Usa.“No” ­ per ora ­ all’intervento ar­mato, sì a una nostra leadershipdiplomatica: «La crisi non si ri­solve con attacco di droni o conoperazioni militari, dobbiamoevitare che questi territori ven­gano usati dai terroristi e il pun­to è che manca un governo cen­trale», spiega Obama; mentreRenzi sottolinea come «la pacedevono farla le fazioni politichee arrivare alla pace è solo il mo­do per fermare gli sbarchi». Poil’Afghanistan (dove resteremo

più a lungo del previsto, rilan­ciando la cooperazione con gliUsa per la pace) e l’Iran («siamod’accordo, finché non sarà rag­giunta l’intesa finale sul nuclea­re, le sanzioni continueranno aessere applicate», annunciaObama). Il tutto fra carezze re­ciproche, con l’italiano che si congratula con l’americano peril riavvicinamento con Cuba el’americano che replica ricor­dando quando «un giovane e di­namico sindaco di Firenze ven­ne alla Casa Bianca». E ora è«una voce guida dell’Europa».Ma quella bottiglia di vino cheper Renzi è un anticipo di Expo,«dove — pronostica — ho l’im­pressione che verranno moltiamericani»? «Farò rapporto suquesto vino», la battuta di Oba­ma che nel 2013, a cena al CafèMilano di Washington, fece no­tizia per aver stappato un bian­co di Castagneto Carducci e unBarbaresco Tufo Blu. «Non sonoabbastanza fortunato ad avereantenati italiani — ha detto ieri— ma mi considero un po’ ita­liano». E con un amico toscano.

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MATTEO RENZICAPO DEL GOVERNO ITALIANO

«GLI AMERICANI CHE VOGLIONO INVESTIRE IN

ITALIA ORA HANNO UN MERCATO DEL LAVORO

PIÙ FLESSIBILE»

Matteo Renzi, 40 anni e Barack Obama, 53, ieri alla Casa Bianca REUTERS

Ma sarebbe proprio la fine del mondose la Grecia fallisse?1Non ha più un euro: Fmi, Bce e Ue non vogliono dargliene altri senza nuove riforme. E molti ora pensano che, tutto sommato...

di GIORGIO DELL’[email protected]

Come mai, con una massa tan­to imponente di cartamoneta,le Borse stanno andando giù, lospread è in risalita e, insomma,si risentono i venti tipici dellacrisi di cui quasi ci eravamo di­menticati?

1Non ho capito.La Banca centrale euro­pea compra a man bassa

titoli del debito pubblico,quello che si chiama «quanti­tative easing». Equivale astampare cartamoneta. I giap­

ponesi, idem. Gli americani era­no intenzionati a rallentarel’immissione di banconote sulmercato, ma i dati hanno consi­gliato di aspettare ancora un po’prima di procedere a un raf­freddamento deciso. Tutto que­sto denaro in circolazione fini­sce per tener su i valori di Borsa,perché i finanzieri, quando nonsanno che fare e si trovano trop­pi soldi in portafogli, compranoazioni. Come mai da un paio digiorni, invece, vendono? Ieri leBorse sono andate tutte giù, Mi­lano ha perso il 2% e lo spread,cioè il differenziale tra le obbli­gazioni a dieci anni tedesche equelle a dieci anni italiane, è sui

massimi del 2015, cioè ha toc­cato quota 145 punti, e il 12marzo stava a 87.

2A queste domande, che oracapisco, deve risponderelei, mica io.

È che il fallimento della Grecia èdiventato probabilissimo. Siparla addirittura della prossimasettimana. Detta in poche paro­le: nella prima metà di maggioAtene deve rimborsare al FondoMonetario Internazionale unmiliardo di euro. Il ministro del­le Finanze greco, lo sciupafem­mine Varoufakis, è andato inAmerica a pregare la direttricedel Fmi, Christine Lagarde, di

concedere alla Grecia un rin­vio del pagamento. La Lagar­de ha risposto che questo è as­solutamente impossibile: nonabbiamo mai concesso a unPaese di prima fascia, come laGrecia, di non rispettare allascadenza i suoi impegni, hadetto in sostanza. La questio­ne è che questo miliardo nonc’è o potrebbe saltar fuori se siraschiasse ancora il fondo dicassa delle banche e delle so­cietà pubbliche greche, truccogià messo in atto nelle setti­mane scorse per far fronte adaltri impegni e che non po­trebbe più essere ripetuto inseguito. Non pagare gli stipen­di degli statali? Non pagare lepensioni? Impensabile. Se­nonché, se non restituisci isoldi al Fondo Monetario seifuori sul serio.

3Non dovevano incassareuna tranche da 7 e passamiliardi di un vecchio

prestito?Sì, ma, per dargli i 7 miliardi,Fmi, Bce e Ue pretendono chei greci stiano dentro la politicadi austerità garantita all’attodella concessione dei prestiti.Senonché Tsipras ha vinto leelezioni promettendo l’inver­so, cioè posti di lavoro negli apparati pubblici, ritorno allepensioni di un tempo, salariominimo portato a 751 euro da­gli attuali 586 (la legge sul sa­lario minimo è alla Camera lu­nedì). Supponiamo che il lea­der di Syriza, disperato, cedaalle richieste dei falchi euro­pei. In questo caso perderebbeun buon 30% del partito, l’aladura che (forse) preferisceuscire dalla moneta unica chetornare ai diktat della troika.In realtà Tsipras e Varoufakispensano che i tedeschi e gli al­

IL FATTO DEL GIORNOTSIPRAS GIÀ AL BIVIO

tri, all’ultimo secondo, avran­no una tale paura della cosid­detta Grexit, cioè l’uscita dellaGrecia, da cedere su tutta la li­nea.

4 Potrebbe accadere?Potrebbe forse accadere,ma è meno probabile di

una volta. Quest’anno votanospagnoli e portoghesi, una vit­toria della linea Tsipras raffor­zerebbe i movimenti anti­eurodei rispettivi paesi. I movi­menti anti­euro, in base a tuttii sondaggi, diventano semprepiù forti: la Lega e Grillo danoi, Podemos in Spagna,l’Ukip in Gran Bretagna, grup­pi in Olanda e in Finlandia, unpartito che preoccupa la Me­rkel perfino in Germania. Sichiama Alternative für Deut­schland.

5Quindi è più probabileche la Grecia salti peraria. Ed è per questo che

le Borse scendono e lo spreadsale. Ma che accadrà al restod’Europa a quel punto?Gli esperti dicono che oggi ilsistema reggerebbe, nono­stante contraccolpi non indif­ferenti soprattutto sulle finan­ze degli Stati. In questi anni,infatti, le banche hanno alleg­gerito la loro esposizione ver­so la Grecia. Nel 2008 il siste­ma creditizio aveva creditiverso Atene di 200 miliardi,all’inzio del 2012 i soldi che igreci dovevano restituire allebanche europee erano ancora62,6 miliardi, oggi infine sia­mo ad appena 18,6 miliardi,una cifra che non può provo­care terremoti (irrisoria an­che l’esposizione italiana, og­gi di appena 1,22 miliardi,6,86 nel 2009). Per gli Stati in­vece il colpo sarebbe grave: sitratterebbe di mettere unacroce su 194,7 miliardi e, rela­tivamente all’Italia, su 40,8miliardi di euro. Non poco, mala questione è che, per tenerein piedi la Grecia, dovremmoforse tirare fuori altri soldi,trovandoci magari tra qualchemese con un’esposizione piùgrave di quella attuale. Tra lealtre conseguenze da temerec’è anche quella della fuga deicapitali dalle banche dei paesideboli verso le banche tede­sche. La Grecia è stata messain ginocchio, tra gli altri, daglistessi greci che da molti mesipreferiscono tenersi gli eurosotto il materasso piuttostoche nei conti correnti.

I leader di Atene credono che i tedeschi cederanno sul rigore pur di evitare altri guai

Il tempo stringe, però: la prossima settimana potrebbe essere decisiva. Borse a picco, Milano -2%

LA CHIAVE

Il capo del governo greco Alexis Tsipras e il suo ministro delle Finanze Yanis Varoufakis REUTERS

BARACK OBAMAPRESIDENTE AMERICANO

«SONO IMPRESSIONATO DALL’ENERGIA DELLE

VOSTRE RIFORME, RENZI È UNA VOCE GUIDA

DELL’EUROPA»

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49SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il padre in fugaarrestato in SpagnaIl bambino sta bene1Sparito nel Torinese martedì col piccolo di 17 giorni,è stato trovato ad Albacete: «Andavo a Compostela»

LA NAVE ITALIANA

Libici sequestranoun peschereccioSalvato da un blitzdella nostra MarinaP escavano come sem­

pre, poi caos, armi, pa­ura e, per fortuna, il

lieto fine. Venerdì notte, in­torno alle 3.30, un pesche­reccio della flotta di Mazaradel Vallo, il motopesca Airo­ne, sette marinai a bordo (3italiani e 4 tunisini), è stato(quasi) sequestrato da ungrosso rimorchiatore libico:ad agire sarebbero statiguardiacoste islamisti, lo stesso gruppo che lunedì hasparato in aria al largo perimpossessarsi di un pesche­reccio dal quale stavano tra­sbordando un centinaio diimmigrati. Uno dei libici ar­mati è salito sul motopesca,minacciando l’equipaggio esequestrando i documenti dibordo, mentre l’ordine sa­rebbe stato quello di virareverso il porto di Misurata.Ad assistere alla scena alcu­ni dei componenti degliequipaggi di una decina dipescherecci presenti in zo­na, che — ha raccontato Vi­to Mazzarino, armatore del­l’Airone — hanno lanciatol’Sos. Rapido, tutto somma­to indolore, il blitz degli in­cursori: hanno raggiunto il peschereccio su un gommo­ne veloce, senza che il mili­tare libico si accorgesse diniente. Poi, l’hanno neutra­

lizzato e preso il controllo del­l’imbarcazione.

OLTRE L’INCUBO Un secondopeschereccio, anch’esso presodi mira, ha tagliato le reti ed èriuscito a fuggire durante le fasiconcitate dell’intervento. dellaMarina. La fregata Bergaminipattugliava il Canale di Siciliaper «Mare Sicuro», l’operazio­ne di sorveglianza e sicurezzamarittima varata dal governoper l’aggravarsi della crisi libi­ca. Subito, è stato fatto decolla­re anche l’elicottero imbarcatosulla nave militare, che ha loca­lizzato il peschereccio, 90 chi­lometri a nord ovest di Misura­ta, e acquisito le prime infor­mazioni. Una volta a bordo, ilmilitare libico non ha oppostoalcuna resistenza, ma nel corsodell’abbordaggio si è registratopure un incidente, fortunata­mente dalle conseguenze nongravi. Uno dei quattro tunisini,«nel cercare di facilitare la sali­ta a bordo di uno degli operato­ri — ha spiegato la Difesa — hamaldestramente attivato l’ar­ma del militare, causandol’esplosione accidentale di al­cuni colpi d’arma da fuoco». Leschegge hanno lievemente feri­to al piede il marinaio portato abordo della Bergamini.

al.mo.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il peschereccio «Airone» fermato al largo di Misurata venerdì notte

Il sindaco di Calais, Natacha Bouchart, che cerca di consolare la mamma di Chloe: si è aperto così il corteo, con circa 5 mila persone, che è partito dal municipio della città nel Nord della Francia. Una marcia per ricordare la bimba di 9 anni che mercoledì è stata rapita e uccisa da un polacco di 38 anni, Zbigniew Huminski, ubriaco e con precedenti penali per furti, estorsione, violenze. L’uomo era stato espulso dal territorio francese ma vi era rientrato come tappa per raggiungere la sorella in Inghilterra. A spasso per Calais in cerca di una birra, ha visto la ragazzina (che stava giocando davanti a casa con un’amica, mentre la mamma preparava i fratelli per uscire) e l’ha rapita. Il corpo della piccola è stato ritrovato, senza vestiti, in un bosco. L’uomo è stato incriminato per sequestro di persona, stupro e rapimento seguito da morte e omicidio. Nel 2010, Huminski era stato giudicato «psicopatico» da uno psichiatra. Intanto è polemica, perché l’uomo, pur condannato in secondo grado da un tribunale polacco per rapina, non è stato incarcerato. Varsavia si difende: i procedimenti della giustizia polacca sono stati rispettati e la Francia non ha informato la Polonia circa i problemi psicologici di Huminski. Inoltre la destra transalpina polemizza con il governo per la gestione della giustizia: «Intollerabile approfittare di questo crimine», reagisce il primo ministro, Manuel Valls.

ARRESTATO UN POLACCO

Francia shockRapisce bimbae poi la uccide

Un fotografia di Chloe ANSA

Filippo Conticello@filippocont

L ì ad Albacete, Mancha spa­gnola, faceva acquisti per ilsuo bimbo di 17 giorni: alla

fine ieri, dopo pranzo, è stato tro­vato e bloccato Enzo Costanza, ilpapà che ha allarmato le poliziedi mezza Europa dopo aver tra­scinato un figlio appena nato inuna fuga folle. Gli agenti spagnolilo hanno riconosciuto e l’uomonon ha fatto resistenza: li ha se­guiti, poche parole e confusioneevidente. Per fortuna, il bambinosta benone nonostante i tanti chi­lometri. È stato portato prima inun centro medico di Albacete, poiin una comunità per minori in at­tesa dell’arrivo dall’Italia dimamma Stefania. Lei ha già per­donato il marito («È un buon pa­dre», ha ammesso), mentre l’uo­mo, sparito martedì da un centrocommerciale di Rivalta, nel Tori­nese, adesso è in galera. «Sottra­zione di minore» l’accusa forma­lizzata dopo un lungo interroga­

torio. Secondo il codice penalespagnolo, verrà sottoposto a pro­cesso per direttissima. E già oggia un giudice spetta la decisione:convalidare l’arresto (e aggiun­gere l’entità della pena) o scarce­rarlo. Da noi resta, comunque, in­dagato dalla procura di Torino.

LA CORSA Ieri mattina, intornoalle 9.30, dopo aver dormito aValencia, è squillato il telefono della moglie. La prima, unicachiamata dell’uomo da quando siera allontanato senza un perché:«Il bimbo sta bene, te lo restitui­sco in buona salute e io non soche cosa farò», avrebbe detto. Po­chi secondi, però, sufficienti arintracciare il suo cellulare e per­mettere ai carabinieri di Torino distringere il cerchio. Oltre alle pa­role, poco lucidi anche i suoi spo­stamenti, monitorati grazie a car­te di credito e bancomat. Costan­za ieri era tornato stranamenteindietro, ad Albacete, dove è fini­ta la corsa. In realtà, lo si aspetta­va al confine con il Portogallo vi­sto che questo impiegato 39enne

con turbe psichiche era diventatoassai religioso negli ultimi tempi.«Volevo andare a Santiago diCompostela, non avrei mai fattomale al piccolo...», avrebbe con­fermato agli agenti. E, in effetto,ha trattato con premura il picco­lo: lo ha riferito il comandanteprovinciale dei carabinieri di To­rino, colonnello Arturo Guarino,che in una conferenza stampa hapure ricostruito il giro per l’Euro­pa. Da quel centro commercialealle porte di Torino, dove si erafermato per far comprare allamoglie un regalo al bambino, allaprima notte, in un hotel di Lione.E poi l’arrivo in Spagna, la FiatFreemont immortalata giovedì inun distributore di Valencia, doveaveva fatto benzina. Nei foto­grammi stringeva il cuore vederel’ovetto verde del piccolo sul sedi­le posteriore. Poi di nuovo silen­zio, fino alla chiamata e il ricono­scimento ad Albacete. Ancora inun centro commerciale, ma aduemila chilometri da quello incui l’incubo era iniziato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Enzo Costanza, impiegato 39enne con turbe psichiche

AltriMondiR

Renato Altissimo, ex segreta-rio del Partito Liberale italiano e più volte ministro, è morto ieri sera a Roma, a 74 anni, dopo una lunga malattia. Era ricoverato all’ospedale Gemelli da diverse settimane per numerosi problemicardiaci e respiratori che si sono aggravati progressivamenteed estesi ad altri organi vitali.

AVEVA 74 ANNIMorto AltissimoEx ministroe leader liberale

Sciopero dei trasporti a Roma (al 100% l’adesione su due linee del metrò, del 30% in superficie): i lavoratori chiedono, tra l’altro, riordino retributivo e miglioramento delle situazioni igienico-ambientali. Ma in città è caos (foto Ansa): gli utenti raccontano di treni che si bloccano prima dell’inizio dello sciopero, di pendolari chiusi nei mezzi, di macchinisti in fuga sui binari. Mentre fa il giro del web il filmato in cui alcuni passeggeri insultano il conducente di un convoglio. L’Atac promette «sanzioni esemplari in caso di norme violate» ma la Cisl critica l’azienda dei trasporti: «Scellerato far evacuare i treni della metro A, due agenti di stazione sono stati malmenati dagli utenti». Per i sindacati, inoltre, «l’Atac pensa di far cassa sulla pelle dei lavoratori».

BLOCCATE DUE LINEE: I PASSEGGERI IN RIVOLTA

In una foto da Twitter, la folla esasperata nella metropolitana ANSA

Sciopero mezzi, caos a RomaRissa sul metrò: autista in fuga

Ibrahim al-Douri, ricercato dal 2003

Sui gradini dell’altare 150 candele mentre sui banchi c’erano piccoli angeli di legno per dare conforto ai parenti delle vittime. Si è svolta ieri nel Duomo di Colonia la messa in ricordo della tragedia dell’A320, fatto schiantare sulle Alpi francesi dal 27enne copilota della Germanwings, Andreas Lubitz. Anche i genitori di Lubitz sono

stati invitati, ma hanno preferito disertare. Alla cerimonia, un omaggio dell’intero Paese alle vittime, hanno partecipato 1.400 persone, tra cui il presidente tedesco, Joachim Gauck eil cancelliere, Angela Merkel.

LO SCHIANTO AEREO GermanwingsA Colonia l’addioalle 150 vittime

La cerimonia, ieri a Colonia

Qualcuno ricorderà i suoi baffi rossi che apparivano nei servizi tv ai tempi dell’invasione dell’Iraq: Izzat Ibrahim al-Douri, 72enne ex braccio destro del presidente iracheno Saddam Hussein (deposto e giustiziato nel 2006), è stato ucciso in una località a nord ovest di Baghdad mentre combatteva a fianco dei jihadisti dello Stato islamico (Isis) contro forze paramilitari sciite, schierate con l’esercito regolare. Contrassegnato come il “Re di Fiori” sul celebre “mazzo di carte” con cui gli Usa schedavano i gerarchi latitanti, nel 2006 aveva dato vita al sedicente Esercito Naqshbandi, che nell’estate dell’anno scorso si era schierato con l’Isis. Il Baath, partito al potere durante la dittatura di Saddam, ha smentito la morte di al-Douri ma il governo diBaghdad conferma tutto. L’ultima parola spetta all’esame del Dna.

AVEVA CREATO UN PROPRIO ESERCITO Ucciso al-Douri, ex “spalla” di SaddamCombatteva in Iraq al fianco dell’Isis

NOTIZIE TASCABILI

«Le prospettive sono ora diverse e migliori». Sono le parole di Angelo Provasoli, il presidente di Rcs che passerà il testimone il 23 aprile (dopo tre anni e insie- me all’attuale Cda), in una nota stampa diffusa ieri. «Ho dedicato con entusiasmo tempo ed energie a questo Gruppo» si legge. Via email, Provasoli ha voluto inviare un saluto anche ai dipendenti.

IL PRESIDENTE DI RCSProvasoli lascia:«Prospettive diverse e migliori»

Dopo che Renzi ha espresso«non contrarietà» all’idea di tor- nare a un Senato elettivo comescambio per l’ok all’Italicum, ieri laminoranza Pd è tornata all’attaccochiedendo di «scoprire le carte».Immediato lo stop di Renzi: «La legge elettorale non cambia, avanti con il confronto nel meritoma niente concessioni. L’offertaai ribelli è fuori dalla realtà».

SI TRATTA SUL SENATORibelli Pd a Renzi«Sulle riformescopri le carte»

LE TAPPE DEL SUO VIAGGIO

I T A L I AS P A G N A

F R A N C I A

Torino

Giovedìpomeriggio

4

Fa rifornimentoa Ciudad Real

Giovedìno�e

5

Torna indietro edorme a Valencia

Venerdìma�ina

6

Viene fermatoad Albacete

1

2

34

6

5

Martedìpomeriggio

1

Sparisce col figlioda Rivalta (To)

Martedìno�e

2

Dorme in hotela Lione

Giovedìma�ina

3

Interce�ato a Valencia

GDS

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50 SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

LA RUBRICA «ULISSE»

LO SBARCOCHE CACCIÒI TEDESCHI Tutti i segreti dello sbarco degli Alleati ad Anzio, cominciato alla fine di gennaio del 1944, una battaglia costata la vita ad almeno 12 mila soldati: è il tema della puntata di stasera di «Ulisse­Il piacere della scoperta», che torna con le nuove inchieste, sempre introdotte da Alberto Angela. Tra i temi delle prossime serate, i volti segreti di Napoli e i misteri della prima infanzia.DA VEDERE STASERA SU RAI 3 ALLE 21.30

GP ARGENTINAMoto GP. Qualifiche19.10 - Sky MOTOGPGP ARGENTINAMoto 2. Qualifiche20.05 - Sky MOTOGP

RuGbyclERmoNT - sARAcENsEuropean Champions Cup16.10 - Sky SPOrT PluSGloucEsTER - ExETERChallenge Cup20.45 - Sky SPOrT PluS

sollEVAmENToPEsIEuRoPEI+75 kg Donne12.00 - EurOSPOrTEuRoPEI+105 kg uomini15.00 - EurOSPOrT

TENNIsATP moNTEcARlo13.00 - Sky SPOrT 2REP. cEcA - FRANcIASemifinale Fed Cup12.00 - SuPEr TEnniSITAlIA - usASpareggio Fed Cup13.00 - rai SPOrT 1ATP moNTEcARlo15.30 - Sky SPOrT 2

VollEyNoVARA -PIAcENZAPlayoff semifinali. Gara 120.30 - rai SPOrT 1

cAlcIoboloGNA - sPEZIASerie B15.00 - Sky CalCiO 3cARPI - bREscIASerie B15.00 - Sky CalCiO 9cRoToNE - lANcIANoSerie B15.00 - Sky CalCiO 10PEscARA - sPEZIASerie B15.00 - Sky CalCiO 6TERNANA - PERuGIASerie B15.00 - Sky CalCiO 7TRAPANI - bARISerie B15.00 - Sky CalCiO 5VAREsE - AVEllINoSerie B15.00 - Sky CalCiO 4HoFFENHEIm -bAyERN moNAcoBundesliga15.30 - Sky SuPErCalCiO,Sky CalCiO 2bARcElloNA - VAlENcIAliga16.00 - FOx SPOrTSsAmPdoRIA - cEsENASerie a18.00 - Sky CalCiO 1REAdING - ARsENAlCoppa d’inghilterra18.20 - FOx SPOrTS 2cHElsEA -mANcHEsTER uNITEdPremier league18.30 - FOx SPOrTS

moNAco - RENNEsligue 120.00 - FOx SPOrTSJuVENTus - lAZIoSerie a20.45 - Sky SPOrT 1,MP CalCiO

AuTomobIlIsmoGP bAHRAINF1. Prove libere14.00 - Sky SPOrT F1GP bAHRAINF1. Qualifiche17.00 - Sky SPOrT F1

bAsKETNAPolI - RAGusASerie a1 femminile18.00 - Sky SPOrT 3GoldENsTATEwARRIoRs-NEwoRlEANsPElIcANsPlayoff nBa21.30 - Sky SPOrT 2

moTocIclIsmoGP ARGENTINAMoto 3. Prove libere14.00 - Sky MOTOGPGP ARGENTINAMoto GP. Prove libere15.00 - Sky MOTOGPGP ARGENTINAMoto 2. Prove libere16.00 - Sky MOTOGPGP ARGENTINAMoto 3. Qualifiche17.30 - Sky MOTOGP

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La concretezza paga, lo sclero no: remember in questo sabato in cui potete rilassarvi, guadagnare, spendere bene, svagarvi con gusto.

21/3 - 20/4ARIETE

7

Pragmatismo invócasi. Specie in tema di soldi. Il lavoro offre spunti utili e premia, il sudombelico è rustico nei modi, ma espleta in modo appagante.

23/9 - 22/10BILANCIA

6,5

Luna ottima per la creatività e per l’intuito, ma anche causa di un cicinìn di iperemotività e di permalosità. Occhio. Fornicazione coccolosa e golosa.

21/4 - 20/5TORO

6,5

Siete forse preda degli sbalzi d’umore e non della motivazione. Invertite le cose: gioverà al vostro sabato. L’attività suina si spegne: riaccendetela!

23/10 - 22/11SCORPIONE

6,5

Il vostro impegno nelle mansioni del sabato latita. Come gli aiuti altrui. Non vedete sfigodrammi in ogni dove. Sudombelico fantasioso.

21/5 - 21/6GEMELLI

6 -

Le stelle vi promettono un sabato soddisfacente. E con recuperi di forma fisica. Senza contare che avrete le mani d’oro. Fornicando, pure.

23/11 - 21/12SAGITTARIO

7 +

Il rapporto con un amico o con un cliente assume uno spessore più solido. E porta vantaggi concreti. Teoria e pratica suina, poi, si sposano e vi beano.

22/6 - 22/7CANCRO

7 +

Refoli di successo agevolano lo svolgimento di ogni impegno che avete in agenda per oggi. L’ormone, poi, deflagra, ma l’amor vi irrita: don’t scler, please.

22/12 - 20/1CAPRICORNO

7

Nel lavoro, la Luna pretende che vi facciate un sedere grosso come l’Iowa, per la fatica. E vi conferisce umor nero-sfiga. State su, tutto si risolve.

23/7 - 23/8LEONE

5,5

Il tono vitale cala. Cercate di auto-motivarvi e concentratevi: una distrazione potrebbe farvi tagliare gli zebedei. Sudombelico astenico.

21/1 - 19/2ACQUARIO

6 -

I consensi alle vostre azioni e opinioni arrivano, un viaggio fila e il ventaglio di chance propizie al lavoro e alla fornicazione si amplia. Sabatone. Godetevelo!

24/8 - 22/9VERGINE

8

La faccia di glutei vi rende manipolativi. Nel lavoro e nei rapporti. L’amor, forse, accascia lo zebedeo, ma siete comunque suini efficaci.

20/2 - 20/3PESCI

7

LO SPORT IN TVCONSIGLI

AltriMondiR

A RHO L’ESPOSIZIONE APRE AL PUBBLICO

Laboratori e passegginiUn Salone pure per bimbi Il giorno più democratico del Salone del Mobile di Milano: la fiera di Rho apre al pubblico oggi e domani. Mentre, sparsi per la città, proseguono gli eventi del Fuorisalone, dove tutto è design.Anche una bottiglia: allo Studio SuperPiù di via Tortona Valdo presenta una «limited edition» firmata Fabrizio Sclavi. E nella stessa location si pensa ai bambini con un laboratorio manuale Koa Koa. Mentre al Museo della Scienza c’è una «Kids Design Week» tra workshop, eventi e... nuovi modelli di passeggini.SALONE DEL MOBILE, ALLA FIERA DI RHO-MILANO, INGRESSO: 30 EURO(23 EURO SE SI ACQUISTA ONLINE, 22 EURO PER GLI STUDENTI)

FINO A DOMANIPalermo scatenatutti i saporidello street food

Pizzette piccanti e panelle, crocchè e “rascatura”, “pani câ meusa” e “fritturiedda”, cannolo e “sfincia”: a Palermo (per “Forbes”, quinta città del mondo nella classifica del miglior cibo da strada) va in scena fino a domani il Panormvus Street Food Festival. Previsto un villaggio con diciannove tra gli “street fooder” palermitani più popolari.PANORMVUS STREET FOOD FESTIVAL IN PIAZZA S.DOMENICO

Il tradizionale “pani câ meusa”

CONCERTI E LEZIONIIl sound “nero”che incantala notte di Bari

Un festival della musica afroamericana — distribuito in diversi punti di Bari — che si chiude con il concerto, stasera, del Nicholas Payton Trio, seguito dalla “Bam Jam” con Johnny O’Neal, Donald Edwards e Gary Bartz. Mentre oggi alle 14 è prevista una master class per chitarristi con Saul “Zebulon” Rubin. BAM FESTIVAL OGGI A BARI, PER INFORMAZIONI: BAMFESTIVAL.IT

Johnny O’Neal è di scena a Bari

AGENDA

Imparare a “twittare come un ninja” e approfondire il rapporto tra informazione e social; scoprire cosa sia la censura, conoscere in anteprima piattaforme per diffondere notizie come “Superdesk”, parlare di radio e di malware. Tanti temi, tanti ospiti al Festival del Giornalismo: come Marco Travaglio, Marco Damilano, Corrado Formigli, ma anche i Negramaro e Linus (foto).FESTIVAL DEL GIORNALISMO LEZIONI E INCONTRI A PERUGIA

A PERUGIA SI DISCUTEDI RADIO, TV E WEB

L’Orchestra di Padova e del Veneto alla maratona che domani attraversa la città: un modo per promuovere “Allegro con moto”, la playlist scaricabile gratuitamente dall’account SoundCloud di OPV che raccoglie brani di Beethoven, Haydn e Mozart, eseguiti dall’orchestra.ALLEGRO CON MOTO DOMANI, INFO: MARATONASANTANTONIO.IT

LE NOTE PER CORREREARRIVANO DA PADOVA

Leo Ortolani, il “papà” di «Rat-Man», che oggi incontra il pubblico, ma anche Paolo Eleuteri Serpieri, passato da «Druuna» a «Tex» e firme della Disney e della Bonelli: fino a domani tutti a Torino Comics, 17 mila mq dedicati ad appassionati e collezionisti. TORINO COMICS A LINGOTTO FIERE, INGRESSO 11/13 EURO

DA RAT-MAN A TEXIN MOSTRA A TORINO

Gabriella ManciniMILANO

U na serie poliziesca cheracconta la cronaca quo­tidiana attraverso il la­

voro di un gruppo di agenti.Lunedì, in prima serata su Ca­nale 5, scatterà Squadra Mobi­le, prodotta da Taodue. Unnuovo linguaggio, più intimi­sta e psicologico, le bellezze diRoma sullo sfondo e una sor­presa: ritorna Roberto Arden­zi, interpretato da Giorgio Ti­rabassi, l’ex commissario delfamoso X Tuscolano di Distret­to di Polizia. «Nonostante l’ag­gancio, non è un sequel» sotto­lineano il produttore PietroValsecchi e il regista AlexisSweet. Ardenzi, vice­questore,si cala in una realtà diversa cherivela anche il lato oscuro della

Polizia. Sedici puntate, in on­da due alla volta. Nella prima,il compleanno di Ardenzi, chenel frattempo si è separato dal­la seconda moglie, diventa ilpretesto per incrociare il mon­do della famiglia, in cui i rap­porti sono spesso complicati,con i drammi di una metropoli,dallo stalking ai femminicidi,dai suicidi all’infanzia abban­donata. Cambia la chiave di

Giorgio Tirabassi e Daniele Liotti

Fino a domani la «KidsDesignWeek», settimana del design per i piccoli

DA LUNEDÌ SU CANALE 5

Squadra Mobile:il «poliziesco»dal volto umano1Sedici puntate “intimiste” girate a Roma. E torna il vicequestore Ardenzi-Tirabassi

lettura rispetto al solito po­liziesco: l’attenzione è piùsulle vittime, sugli aspettidella cronaca nera menoapprofonditi, che sulla ri­cerca di colpevoli. «Non si èpuntato sull’action, ma sul­l’umanità reale», ha ribadi­to Valsecchi.

POPOLARE «Mi ha intrigatol’idea di raccontare di nuo­vo un personaggio così po­polare», racconta Tirabassi.Circondato da nuovi colle­ghi, tra i quali il “cattivo”Claudio Sabatini, interpre­tato dal traditore DanieleLiotti («ho dato un’inquie­tudine al personaggio, e an­che una fragilità»), SandroVitale, l’agente dipendentedall’alcol (Antonio Cata­nia) e l’ispettore IsabellaD’Amato (Valeria Bilello) inprima fila nella lotta allostalking. Un gruppo affiata­to, ma pieno di problemi. «Non ho chiesto collabora­zione alla Polizia — conclu­de Valsecchi — ammiroAlessandro Pansa e non hovoluto metterlo in imbaraz­zo visto il taglio della fic­tion, in cui anche il poliziot­to delinque».

ASCOLTI Il direttore di Ca­nale 5 Giancarlo Scheripunta a un ascolto «suiquattro milioni: sarebbe unbuon risultato vista la fram­mentazione del pubblicoche rende impensabili lepunte di nove, dieci milionidel Distretto». A giugno sicomincerà a girare la secon­da serie, ciak sull’inchiestadi Mafia Capitale.

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A «CARTOONS ON THE BAY»

Arriva Expoanche i cartonie i baby-show sono sul ciboVENEZIA

P iaccia o no, l’Expo saràpervasivo e pure i bambi­ni faranno scorpacciate di

informazioni sui temi dell’ali­mentazione. A Cartoons onthe bay, il festival in corso a Ve­nezia, è un proliferare di an­nunci legati alla manifestazio­

ne milanese. Dea Kids (Sky601) proprio dal 1° maggio, adesempio, manderà in ondaquattro puntate di Big bang ­Speciale Alimentazione con unanew entry, Emanuela Tabassovincitrice del primo Junior Ma­sterchef. Prodotta dallo stessoExpo, poi, è stata presentataExpo Show, la serie che ha perprotagonista Foody, la mascottedell’esposizione, dove sarannovisibili i 13 episodi di LeonardoExpo, coprodotta da Gruppo Al­cuni e Rai Fiction, che vede unbaby­genio da Vinci alle presecon problemi legati al futuro so­stenibile. Parlando di cibo nonpoteva mancare SpongeBob(Nickelodeon, Sky 605) con il

crabby patty (il panino piùfamoso tra i piccoli) e i suoi162 milioni di telespettatorinel solo 2014. Sul canale Via­com arrivano anche le FunnyCooking, clip animate con lericette inviate dai bambini.

NO BULLI Un progetto moltodiverso e rivolto al sociale,invece, quello presentato daCartoon Network: tre mini­cartoon contro il bullismobelli e colorati, col cantanteMika testimonial e un mini­sito rivolto ai genitori. Per­ché “Bullo non è bello”, reci­ta uno degli slogan.

m.arc.© RIPRODUZIONE RISERVATA

GAZZAWEEKEND a curadi Francesco

Rizzo

Page 51: La Gazzetta dello Sport (04-18-2015)

51SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1GIUSEPPE ZANOTTI DESIGN HOMME SNEAKER alta in pelle e pelle traforata, con zip e tomaia spessa per l’uomo fashion dall’anima sportiva e moderna che non vuole rinunciare al comfort 635 euroGAZZA LOOK

Stan Smith & Co.La sneaker biancaconquista l’uomo1Dai campi da tennis alle passerelle della moda, la sportiva ne ha fatta di strada... Dettagli preziosi, stile, tecnologia e un titolo di passepartout

Serena Gentile

P robabilmente il giorno in cui ha sentito dire asuo figlio Trevor «Papà, sei nato prima tu o leStan Smith?», Stanley il tennista statunitense,

uno dei più grandi di tutti i tempi, deve aver seria­mente pensato: ero un campione, sono diventato una scarpa. Deve essersi sentito imbrigliato più chelegato alle stringate bianche di adidas Originals, alui intitolate dal 1971. E invece no, nessuno svili­mento, 44 anni dopo e oltre 40 milioni di paia diStan Smith vendute, i nodi che legano la leggendacoi baffi della Coppa Davis alla leggendaria scarpada tennis in pelle bianca, sono un fenomeno sociale,un successo senza tempo per entrambi: 44 anni do­po gli eterni adolescenti anni 70 e i colleghi 2.0 san­no perfettamente chi è Smith e quanto sono giuste leStan Smith. Indossate in momenti diversi da punk,casual, britpop e hip­hop. Adorate dalle star (DavidBowie, John Lennon, il ballerino Mikhail Barysh­nikov e gli stilisti Marc Jacobs e Phoebe Philo hannotutti portato Stan Smith), sono tornate prepotente­

mente un anno fa, indosso a un’indimenticabile Gi­sele Bündchen, anche: nuda e con le Stan Smith suVogue. Ed è stato un vero boom, Gisele a parte. Natesui campi da tennis, ma diventate iconiche per il life­style, le sneakers bianche hanno riconquistato l’uo­mo (donne e bambini) e invaso la moda primavera­estate 2015. Alte basse di stoffa di pelle leggere tec­nologiche lussuose o cheap: le scarpe da tennis nocolor sono un passepartout perché facili da indossa­re su tutto. Ha ispirazione tennis più dettagli ricer­cati la Cesare Paciotti con gli strass o effetto cocco. Èvintage e tennis celebration anche da Puma, dovedall’archivio dei grandi classici tornano due delle shoes più amate: la Becker Leather e la Star, quellemitiche dei mitici Boris Becker e Guillermo Vilas,l’erba del Centre Court di Wimbledon 1985 e la terrarossa dei Monte Carlo Open 1976. Sport, fashion epraticità anche per l’uomo tendenzialmente classicodi Guardiani che dopo anni e anni di mocassini, si dàun tono con la nuovissima sneakers supertecnica inneoprene e dalla tomaia eccentrica blu deciso. Per­ché indietro non vuole rimanere nessuno.

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100 euro

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PUMA SNEAKER La Becker Leather del tennista tedesco Boris Becker con il formstripe rosso 130 euro

Stan Smith, 69 anni di Pasadena, ha vinto due Slam e 7 Coppe Davis

Page 52: La Gazzetta dello Sport (04-18-2015)

52 SABATO 18 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Gli integratori non vanno intesi come sostituto di una dieta variata, equilibrata e di un sano stile di vita.

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