La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 mercoledì 1 aprile 2015 anno 119 - numero 77 euro 1,40 9 771120 506000 50 4 0 1> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano TORINO: 1-1 CON L’INGHILTERRA. APPLAUSI AL C.T. CONTE VINCE L’ITALIA QUASI Segna Pellè, pari di Townsend. La Nazionale piace, il tecnico saluta Agnelli, su Elkann dice: «Per me incidente già chiuso» E promuove Valdifiori: «Un esempio» ELEFANTE, GRAZIANO, LICARI, LONGHI, MAURO, SCHIANCHI, VERNAZZA PAG. 2-3-5-6-7 Antonio Conte, 45 anni applaude la «sua» Torino PELLE’: «ECCO PERCHE’ NON TORNO» L’italiano d’Inghilterra: «Qui sempre polemiche, in Premier è uno show. E poi gli stadi da rifare...» CECCHINI A PAGINA 3 22 CREMONESI, PERNA ALLE PAGINE 22-23 LA MOSSA DI ARRIVABENE Nella mensa Ferrari la coppa della Malesia Il trofeo vinto in Malesia in mensa con Arrivabene L'ARTICOLO A PAGINA 19 19 L'ARTICOLO A PAGINA 19 L’ANALISI di Luca Calamai QUANTO VALE L’AFFETTO DELLO STADIUM Lo Juventus Stadium è stato per tre anni il suo palcoscenico. Antonio Conte era vissuto dai tifosi come il dodicesimo giocatore. Una figura di riferimento. Avvicinabile, per risultati e fedeltà, a tanti campioni che hanno scritto la storia bianconera. I grandi amori a volte finiscono ma, dieci mesi dopo, il tecnico azzurro è considerato ancora un buon amico. LO SPUNTO di Marco Pastonesi I SIMPATICI «MATTI» NATI IL 1° APRILE Che cos’hanno in comune Arrigo Sacchi e Alberto Zaccheroni, oltre all’accento romagnolo e alla panchina del Milan? Che cosa condividono Otto Von Bismarck e Sergio Scariolo, oltre alle strategie e alle bombe? Che cosa lega lo scrittore Milan Kundera e la soubrette Simona Ventura, al di là dell’insostenibile leggerezza dell’essere?... Sono tutti nati il 1° aprile. DA NON PERDERE 2 Basket Treviso, Siena Fortitudo e Verona, le big tornano a mordere DI SCHIAVI A PAGINA 26 Mennea, altro record La fiction tv emoziona oltre 6 milioni di italiani NARDUCCI A PAGINA 30 Oggi Carpi-Bologna La festa dell’Emilia che porta in Serie A TOSI A PAGINA 21 3 1 Segnali di riavvicinamento tra la Errani e la Vinci. Ieri hanno ricevuto la busta di C’è posta per te IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchi w L’INTERVISTA 17 A PAGINA 17 Joaquin da bocciato a sbocciato «Per la viola corro come Eto’o» IL MATCH DI SABATO 13 CARUSO, GOZZINI, OLIVERO A PAGINA 13 Sorpresa, 70 milioni pari Il Milan vale come il Palermo DELLA VALLE, LAUDISA A PAGINA12 12 NETO SFIDA BUFFON: JUVE, NO AL PRESTITO L’agente: «La concorrenza non lo spaventa. Ci sono pure Psg, Real e Liverpool» BREGA, DALLA VITE ALLE PAGINE 10-11 INTER-TOURE’: BLITZ E OFFERTA VIA KOVACIC? Incontro per avere l’ivoriano: l’idea è spalmare il super ingaggio Se va via il croato, rimane Icardi 10 Yaya Tourè, 31 anni, al City guadagna 11 milioni netti l’anno MARTUCCI A PAGINA 29 TENNIS REVOLUTION Giudici di linea «ciechi» addio Al loro posto arbitrano i gechi 29 19 Graziano Pellè, 29 anni, gioca nel Southampton

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Page 1: La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 mercoledì 1 aprile 2015 anno 119 - numero 77 euro 1,40

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TORINO: 1-1 CON L’INGHILTERRA. APPLAUSI AL C.T.

CONTEVINCEL’ITALIAQUASISegna Pellè, pari di Townsend. La Nazionale piace, il tecnico saluta Agnelli, su Elkann dice: «Per me incidente già chiuso»E promuove Valdifiori: «Un esempio»

ELEFANTE, GRAZIANO, LICARI, LONGHI, MAURO, SCHIANCHI, VERNAZZA PAG. 2-3-5-6-7

Antonio

Conte, 45

anni

applaude la

«sua» Torino

PELLE’: «ECCO PERCHE’ NON TORNO»L’italiano d’Inghilterra: «Qui sempre polemiche, in Premier è uno show. E poi gli stadi da rifare...»

CECCHINI A PAGINA 3

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CREMONESI, PERNA ALLE PAGINE 22-23

LA MOSSA DI ARRIVABENENella mensa Ferrari

la coppa della Malesia

Il trofeo vinto in Malesia in mensa con Arrivabene

L'ARTICOLO A PAGINA 19

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L'ARTICOLO A PAGINA 19

L’ANALISI di Luca Calamai

QUANTO VALE L’AFFETTO DELLO STADIUMLo Juventus Stadium è stato per tre anni il suo palcoscenico. Antonio Conte era vissuto dai tifosi come il dodicesimo giocatore. Una figura di riferimento. Avvicinabile, per risultati e fedeltà, a tanti campioni che hanno scritto la storia bianconera. I grandi amori a volte finiscono ma, dieci mesi dopo, il tecnico azzurro è considerato ancora un buon amico.

LO SPUNTOdi Marco Pastonesi

I SIMPATICI «MATTI»NATI IL 1° APRILE

Che cos’hanno in comune Arrigo Sacchi e Alberto Zaccheroni, oltre all’accento romagnolo e allapanchina del Milan? Che cosa condividono Otto Von Bismarck e Sergio Scariolo, oltre alle strategie e alle bombe? Che cosa lega lo scrittore Milan Kundera e la soubrette Simona Ventura, al di là dell’insostenibile leggerezza dell’essere?... Sono tutti nati il 1° aprile.

DA NONPERDERE

2 Basket Treviso, Siena Fortitudo e Verona, le big tornano a mordereDI SCHIAVI A PAGINA 26

Mennea, altro recordLa fiction tv emozionaoltre 6 milioni di italianiNARDUCCI A PAGINA 30

Oggi Carpi-BolognaLa festa dell’Emiliache porta in Serie ATOSI A PAGINA 21

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Segnali di riavvicinamento tra la Errani e la Vinci. Ieri hanno ricevuto la busta

di C’è posta per te

IL ROMPIPALLONE di Gene Gnocchiw

L’INTERVISTA17

A PAGINA 17

Joaquin da bocciato a sbocciato«Per la viola corro come Eto’o»

IL MATCH DI SABATO 13

CARUSO, GOZZINI, OLIVERO A PAGINA 13

Sorpresa, 70 milioni pariIl Milan vale come il Palermo

DELLA VALLE, LAUDISA A PAGINA12

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NETO SFIDABUFFON: JUVE, NOAL PRESTITO

L’agente: «La concorrenza non lo spaventa. Ci sono pure Psg, Real e Liverpool»

BREGA, DALLA VITE ALLE PAGINE 10-11

INTER-TOURE’:BLITZ E OFFERTAVIA KOVACIC?

Incontro per avere l’ivoriano:l’idea è spalmare il super ingaggioSe va via il croato, rimane Icardi

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Yaya Tourè, 31 anni, al City guadagna 11 milioni netti l’anno

MARTUCCI A PAGINA 29

TENNIS REVOLUTION

Giudici di linea«ciechi» addioAl loro posto

arbitrano i gechi

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Graziano Pellè, 29 anni, gioca nel Southampton

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� IL CASO MARCHISIOL’infortunio e le polemicheIl 27 marzo Marchisio (nella foto LAPRESSE ieri in tribuna) si infortuna in allenamento. La diagnosi della Clinica Fanfani sottoscritta dallo staff medico della Nazionale è di lesione subtotale del crociato. «Come mai in Nazionale li fanno lavorare tanto?», attacca John Elkann, e Conte si irrita. In serata, però, nuovi esami svolti a Torino dalla Juve escludono lesioni.

� IL PAREGGIO CON LA BULGARIAAzzurri salvati dall’oriundo EderMesse da parte le polemiche, gli azzurri giocano in Bulgaria nel 5° turno del girone per la qualificazione a Francia 2016. In vantaggio grazie a un’autorete, l’Italia viene superata dai bulgari a segno due volte nel primo tempo. A salvare l’imbattibilità nel girone ci pensa con un bel gol l’oriundo italo-brasiliano Eder subentrato nelle ripresa (FOTO ANSA)

LA GUIDADOPO I VELENIE LA NAZIONALE PRIMA DI PASQUATORNA LA SERIE A

7’ Ecco Parolo Gran destro da fuori area di Parolo: Hart non si fasorprendere e alza sulla traversa.

15’ Vai Darmian! Bella discesa di Darmian sulla sinistra, cross:Eder viene preceduto di un soffio dall’onnipresente Jagielka chemanda in angolo.

21’ Primo pericolo inglese Respinta di Bonucci e Rooney colpisce la traversa con un tiro sgangherato.

29’ La torre vincente Chiellini, a sinistra, si accentra e cross didestro, il piede meno amato. La traiettoria è perfetta, Pellè sfruttaal meglio tutti i suoi 193 centimetri, salta indisturbato e batte Hart.

31’ Eder testa dura Scontro aereo tra Jones ed Eder, con l’italo-brasiliano che resta a terra dolorante.

39’ Graziano stavolta non ci arriva Da Eder a Florenzi sullafascia destra. Il giallorosso crossa per Pellè che non riesce per unsoffio a colpire il pallone.

PRIMO TEMPO

PRIMO TEMPO 1-0MARCATORI Pellè (It) al 29’ p.t.; Townsend (In) al 34’ s.t.

ITALIA (3-5-2)Buffon; Ranocchia, Bonucci, Chiellini (dal 27’ s.t. Moretti); Florenzi (dal 15’ s.t. Abate), Parolo, Valdifiori (dal 22’ s.t Verratti), Soriano, Darmian (dal 28’ s.t. Antonelli); Pellè (dal 15’ s.t. Immobile), Eder (dal 15’ s.t. Vazquez) PANCHINA Sirigu, Marchetti, Barzagli, Santon, Candreva, Cerci, Gabbiadini, Zaza ALL. Conte CAMBI DI SISTEMA nessunoBARICENTRO Molto basso 47 M.ESPULSI nessunoAMMONITI Pellè per gioco scorretto

INGHILTERRA (4-3-1-2)Hart; Clyne (dal 1’ s.t. Walker), Smalling (dal 44’ p.t. Carrick), Jagielka, Gibbs (dal 43’ s.t. Bertrand); Henderson (dal 29’ s.t. Mason), Jones, Delph (dal 25’ s.t. Townsend); Rooney; Kane, Walcott (dal 10’ s.t. Barkley). PANCHINA Butland, Green, Cahill. ALL.HodgsonCAMBI DI SISTEMA nessunoBARICENTRO alto 54 M.ESPULSI nessunoAMMONITI Gibbs e Jones per gioco scorretto

ARBITRO Brych (Germania)NOTE spettatori 31.138, incasso di 582.111 euro. Tiri in porta 3-5. Tiri fuori 4-3. Angoli 8-5. In fuorigioco 4-0. Recuperi 1’ p.t, 3’ s.t.

INGHILTERRA

1ITALIA

1

5’ Bravo Hart Gran palla di Darmian per Eder, che tira subito: Hartè bravo (e anche fortunato) a respingere.

10’ Gibbs al volo Rooney allarga per Gibbs che tira: fuori di poco.

/ 1 25’ Gigi respinge... Si rivede l’Inghilterra: gran tiro di destro diRooney, Buffon respinge con sicurezza.

26’ replica subito... Il pallone scavalca Chiellini e arriva a Rooneyche calcia a botta sicura. Buffon si tuffa e respinge.

34’ poi si arrende Townsend inventa il gol del pari con un destro dafuori area, forte e preciso. Stavolta Buffon non può farci nulla.

39’ Doppio triangolo Palla gol per gli azzurri: Antonelli chiude iltriangolo con Immobile e poi Vazquez: il diagonale va poco di fuori.

SECONDO TEMPO

Rooney-Kane? Meglio PelléL’Italia piace, ma non vince1Gli azzurri passano con un gol dell’attaccante del Southampton e sfiorano il raddoppio. L’Inghilterra trova il pari con Townsend. Debutta Vazquez. Lo Stadium applaude Conte

Fabio LicariINVIATO A TORINO

U n attaccante vero l’abbia-mo trovato e si chiamaEder: ha un cognome

esotico – l’unica differenza conil campione del mondo Camo-ranesi – ma avi italiani e piedibrasiliani. Sembra già un intoc-cabile, in quest’Italia. E con luibene Pellè, al secondo gol az-zurro, di testa naturalmente.Uno piccolo e velocissimo, l’al-tro alto e potente: si completa-no. Adesso però serve altro, al-meno un esterno destro alla Li-chtsteiner e un play che possadare il cambio a Pirlo (il castingè cominciato e Valdifiori ieri hadato risposte interessanti, nondefinitive). Accontentiamoci,

anche dell’1-1 con l’Inghilterrache, contro gli azzurri, conti-nua a non vincere, anzi è sem-brata a lungo messa peggio: al-meno fino all’entrata di Barkleye allo spostamento di Rooney inavanti. Sinceramente: non è an-data male, considerato il conte-sto sperimentale. L’Italia si co-struisce così, per tentativi, sba-gliando: senza pretendere cheun gruppo assemblato in frettae messo in campo assieme perla prima volta, difesa esclusa,possa giocare in sincronia.

AMICHEVOLI: COME LIPPI Co-sì, per esempio, aveva fatto unillustre predecessore di Conte:Marcello Lippi. Usava le ami-chevoli per conoscere le secon-de linee, scoprire se Grosso po-teva entrare nei suoi schemi

(aveva anche fatto 0-0 in casacon l’Islanda). Però, una voltaintascata la qualificazione,quando il gioco stava per farsiduro, ecco i duri, cioè la squa-dra che aveva in testa, controOlanda (3-1) e Germania (4-1).Conte è ancora nella prima fa-se, cerca risposte e rassicurazio-ni. Non c’era da scoprire la dife-sa, al massimo confermare l’im-pressione che Ranocchia, ac-canto a Bonucci e Chiellini,acquista una sicurezza scono-sciuta all’Inter: qualche impac-cio c’è stato, ma se il mitico Ka-ne s’è visto poco è stato anchemerito di quei tre. In più Chielli-ni ha sfoggiato un bell’assist, didestro, per Pellè, oltre a farsipericoloso. Meno convincenteMoretti, fatto fuori da Town-send sul pari inglese, gran botta

ma a schermo libero, nel finale.Giusto, comunque.

OK VALDIFIORI Interessava dipiù il centrocampo. In attesa diPirlo, Marchisio, Giaccherini, ilDe Rossi vero, s’è fatto un de-butto da brividi Valdifiori: con-tro l’Inghilterra, e con il compi-to di schermare Rooney a lungotrequartista nel 4-3-1-2 di Ho-dgson. Niente genio alla Pirlo,né ritmo da Marchisio, ma piùabitudine di Verratti al ruolo:posizione corretta, movimentoin orizzontale a chiamare lapalla e indirizzare il gioco, co-pertura, tempi giusti. Debuttatevoi a 28 anni arrivando dal-l’Empoli. E comunque è statauna sfida tatticamente atipica:possesso palla agli inglesi(60%), loro abituati ai lanci

lunghi a tagliare la mediana,ma Hodgson s’è aggiornato danoi; Italia più corta e bassa, ob-bligata a rincorrere. Se una co-sa è mancata è stata la «furia»del c.t., la continuità nell’ag-gressione.

CERCASI UN ESTERNO Se puòessere utile Valdifiori, utili sonole mezzali Soriano (tanta posi-zione e «peso») e Parolo (un po’lento, però). Sulle fasce Dar-mian ha risposto ancora meglioa sinistra, vincendo le timidez-ze bulgare a destra, mentre sul-l’altra sfonda il povero Florenzi,sballottato in tutti i ruoli, nonsempre è stato puntuale. Nel gi-ro delle sostituzioni, spazio an-che a Verratti, meno play, conquella palla che gli scotta unpo’. Piuttosto: chi a destra? Ac-

8Le partite di Conte alla guida della Nazionale che con lui è ancora imbattuta. Il bilancio è di 5 vittorie e 3 pareggi

IL NUMERO

In 8 partite (5 per le qualificazioni europee e 3amichevoli) l’Italia di Conte ha segnato 12 gol e ne ha subiti 5

� 1 La festa dai giocatori azzurri dopo il gol del vantaggio � 2-3 Immagini dalla tribuna: l’ex moglie di Buffon Alena Seredova con i figli; la Juve al gran completo: John Elkann e Andrea Agnelli con le mogli, il tecnico Massimiliano Allegri e il d.g. Giuseppe Marotta � 4 Il gol di Graziano Pellè � 5 L’esultanza dell’attaccante azzurro ANSA/LAPRESSE/FOTOPRESS/IPP/GETTY

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NazionaleRL’amichevole di lusso

GRUPPO H � CLASSIFICA PT G V N P GF GSCROAZIA 13 5 4 1 0 15 2

ITALIA 11 5 3 2 0 8 4

NORVEGIA 9 5 3 0 2 7 8

BULGARIA 5 5 1 2 2 6 7

AZERBAIGIAN 3 5 1 0 4 4 11

MALTA 1 5 0 1 4 1 9

�LE PROSSIME PARTITE CROAZIA-ITALIA 12/06/15

MALTA-BULGARIA 12/06/15

NORVEGIA-AZERBAIGIAN 12/06/15

Andros Townsend, 23 anni, segna il gol del pareggio PEGASO

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3MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

� RIPARTE IL CAMPIONATOCorsa aperta per Europa e salvezzaDopo la parentesi azzurra, torna il campionato con un turno pre-pasquale interamente in programma sabato 4 aprile. Si parte all’ora di pranzo (12.30) con il big match tra Roma e Napoli per chiudere in serata alle 21 con la Juve di Allegri, lanciatissima verso il 4° scudetto consecutivo che riceve l’Empoli allo Stadium. Se la lotta per il titolo

sembra ormai chiusa, non così per i posti che qualificano all’Europa maggiore (Champions) e minore (Europa League) e per evitare la retrocessione in B.CLASSIFICA Juve 67; Roma 53; Lazio 52; Sampdoria 48; Napoli 47; Fiorentina 46; Torino 39; Milan 38; Genoa e Inter 37; Palermo 35; Empoli e Udinese 33; Chievo, Sassuolo e Verona 32; Atalanta 26; Cagliari e Cesena 21; Parma (-3) 9.

� L’ITALIA TORNA A GIUGNOAppuntamento il 12 con la CroaziaDopo l’amichevole con l’Inghilterra il prossimo impegno dell’Italia è di quelli da segnare in rosso: la sfida diretta contro la Croazia che guida il girone con 2 punti di vantaggio sugli azzurri. Il regolamento delle qualificazioni prevede l’accesso alla fase finale delle prime due dei 9 gironi e della migliore terza. Le altre 8 terze si giocheranno l’accesso a Francia 2016 nel playoff.

5

1

4

cantonati al momento i pro-getti dell’esterno «alto», conCerci mai usato, serve unoche faccia da contraltare altorinista. In Italia ne abbia-mo tanti, manca quello con-vincente al 100%.

OCCHIO ALLA NORVEGIA Dell’attacco parlar male nonsi può. Eder ha movimento,velocità, imprevedibilità, di-fende la palla, lotta e tira: ledifese faticano e aprono spa-zi. Gli sta bene accanto Pellè,in gol di testa (come a Mal-ta), sugli sviluppi di un an-golo (così 6 degli ultimi 9 golazzurri). Nel finale è genero-sissimo, ma a testa troppobassa, Immobile, e così nonva. Un po’ fuori posizioneVazquez che nel Palermo siprende più responsabilità:ma un paio di appoggi sullostretto fanno capire che puòessere quello dell’ultimo toc-co, magari provarlo con duepunte sarebbe stato interes-sante. Zaza dovrà ritrovarela sua magia, da qui a giu-gno, Zagabria, quando nonci saranno più esperimentima l’obbligo di fare almenoun punto. C’è il rischio delsorpasso norvegese, ebbenesì. Magari temporaneo, matrascorrere l’estate in zonaplayoff non sarebbe bello.Comunque Conte, terzo pariin otto partite, non ha anco-ra perso. Anche questo non èda sottovalutare.

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LA MOVIOLAdi GUGLIELMOLONGHI

MANI DI BONUCCIE POI JONES:MOLTI DUBBIPartita solo all’apparenza semplice da gestire per il tedesco Brych. Al 18’ Darmian cade dopo un contrasto in area con Walker. Non è fallo: vede bene l’arbitro che lascia correre. Giusti i cartellini gialli a Gibbs per un intervento scomposto ai danni di Valdifiori e Pellé, che ferma la corsa di Jones. Proteste inglesi per un mani di Bonucci in area su tiro di Kane: i dubbi restano. Lancio di Bonucci per Darmian che salta Walker, vola verso l’area, ma è fermato dal guardalinee Lupp per un fuorigioco millimetrico. Al 2’ della ripresa fallo tatticodi Kane su Chiellini: l’inglese rischia l’ammonizione ma stavolta l’arbitro sorvola. Nel finale di partita tocca agli azzurri protestare per un mani di Jones su colpo di testa di Bonucci: il difensore inglese è girato e non guarda il pallone, ma il braccio è un po’ largo. Sembra rigore, ma Brych non fischia.

UNA CARRIERAINTERNAZIONALE

1Nato il 15 luglio 1985, ha esordito in A con il Lecce nel 2004. Ha giocato con Catania, Crotone e Cesena prima di emigrare nel 2007 in Olanda all’AZ. Una parentesi in Italia tra Parma e Samp (2011-2012) epoi di nuovo Olanda, al Feyenoord. Dal 2014 è in Premier nel Southampton

23 9POSITIVI NEGATIVI

TOCCHI PER ZONA CLASSIFICA TIRI

PASSAGGI TOTALI

32

Il colore è più intenso nelle zone in cuici sono stati più tocchi di palla

29’ PT

6Palle recuperate

dal numero 20 azzurro

TIRI IN PORTAGOL

3Rooney

2PELLÉ

2Eder

1Townsend

2Kane

1Parolo

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LANCI

SPONDE CONTRASTI VINTI

2 2

2 11

MINUTI GIOCATI

61’

fIL PROTAGONISTA

GRAZIANO, L’ITALIANO D’INGHILTERRALo stile è british, i gol made in Italy«Tensioni? No, da noi è uno show»1Il centravanti del Southampton infila l’Inghilterra e rimarca le differenze tra due mondi:«Qui abituati alle polemiche, in Premier non contano. Italia, rifai gli stadi e tornerai grande»

Massimo CecchiniINVIATO A TORINO

I l periodo, in fondo, è quellopiù opportuno. Dopo l’asti-nenza quaresimale, la via

crucis delle critiche e la crocifis-sione dei presunti colpevoli, eratempo che arrivasse la pasquadi resurrezione. Il primo a risor-gere dal sepolcro dei media èstato Conte, applaudito dalpubblico «familiare» dello Ju-ventus Stadium, poi è toccato alui, a Graziano Pellè da San Ce-sario di Lecce. L’attaccante delSouthampton aveva perso lastrada del gol il 24 gennaio inFA Cup contro il Crystal Palace,mentre in Premier l’ultima trac-cia risaliva al 20 gennaio. Perun attaccante, quasi un’era geo-logica di penitenza. Ma poichéil destino a volte ha il senso del-l’opportunità, per Pellè non po-teva esserci occasione miglioreper risorgere. Quasi un messag-gio limpido per ricordare: io cisono sempre. Tanto più in unasquadra che ora, malinconica-mente, come capocannoniereha un difensore: Chiellini.

CON EDER CHE COPPIA E alloraben venga il fatto che Conte ri-trovi i gol degli attaccanti, Ederin Bulgaria e Pellè stavolta. «Fi-nalmente mi sono sbloccato –racconta Graziano –. In Inghil-terra ho preso 9 pali, ma so chedovevo fare più reti, anche segiocavo più per gli altri. Se que-sto periodo nero fosse successo

in Italia, avrebbero polemizza-to, lì danno sempre altre possi-bilità. Ogni partita ha una sto-ria a sé. Stavolta mi sentivo be-ne e ringrazio Chiellini per l’as-sist (e il difensore a sua volta hadetto: «Grazie a Pellè, la mia erauna ciabattata...»). È il secondogol in tre presenze azzurre, lodedico a mia mamma. ConEder, con cui ho giocato nellaSamp, mi trovo bene. Abbiamocaratteristiche differenti e in-sieme riusciamo a dare il massi-mo. Peccato avere sciupato l’oc-casione per la doppietta: potevostopparla e metterla dentro,avrei dovuto essere più freddo».

POLEMICHE ITALIANE L’im-

pressione è che l’Inghilterra glifaccia brillare lo sguardo, so-prattutto se l’argomento scivolasulle tensioni degli ultimi gior-ni. «Io vengo da un altro calcio,la Premier è uno show. Dispiaceche intorno alla Nazionale ci si-ano tante tensioni. Siamo orgo-gliosi di andarci, ma in Italiasiamo abituati alle polemiche. A noi non toccano, perché sia-mo abituati a lavorare e basta,però siamo dispiaciuti per Con-

te. Comunque abbiamo vistoche a lui lo caricano e a noi suc-cede lo stesso». Con queste pre-messe, nessuna sorpresa che unritorno alle nostre latitudininon lo entusiasmi. «Io sono proItalia: città belle come da noinon ci sono, un clima come ilnostro non c’è. Peccato che quando ci saranno gli stadi nuo-vi sarò troppo vecchio, ma ungiorno la A tornerà a essere iltorneo più bello del mondo. SeRoma, Napoli e Firenze facesse-ro impianti nuovi, diventereb-bero bolge in cui sarebbe diffici-le giocare. La Juve ha anticipatotutti». L’impressione è che, davero cittadino europeo, Pellèabbia acquisito saggezza e di-sincanto da giudicare il nostrocalcio con sguardo impietosoma sereno. Graziano è il proto-tipo dell’italiano da esportazio-ne 2.0. In modo semiserio inpassato si raccontava così: «So-no più bello di Cristiano Ronal-do, più bravo a ballare di TonyManero e, se facessero un filmsu di me, vorrei che a interpre-tarlo fosse un attore elegantecome Clooney». Da campionesulle piste da ballo in coppiacon la sorella Fabiana, Pellè safare sempre il passo giusto, maipiù lungo della gamba. E quan-do i suoi tifosi lo paragonano aIbra, ogni volta replica mode-sto: «Ci provo». In una Naziona-le da rifondare, chissà se il suomix di lustrini e sudore non rap-presenti la formula per usciredal guado.

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LE SUE CIFRE

2� I gol segnati da Pellè in 3 gare con la Nazionale. Il primo gol, al suo esordio, era stato quello decisivo della vittoria per 1-0 contro Malta il 13 ottobre 2014

66� I giorni trascorsi dall’ultimo gol di Pellè in questa stagione: il 24 gennaio segnò nella sconfitta per 2-3 del suo Southampton con il Crystal Palace in FA Cup

14� Le reti segnate in totale da Pellè nella stagione 2014-2015: 8 in Premier League, 1 in FA Cup, 3 in League Cup e le 2 segnate con la Nazionale

SABATO 4 APRILE, ore 15ROMA-NAPOLI (ore 12.30) (0-2)

ATALANTA-TORINO (0-0)

CAGLIARI-LAZIO (2-4)

GENOA-UDINESE (4-2)

INTER-PARMA (0-2)

PALERMO-MILAN (2-0)

SASSUOLO-CHIEVO (0-0)

VERONA-CESENA (1-1)

FIORENTINA-SAMPDORIA (ore 18.30) (1-3)

JUVENTUS-EMPOLI (ore 21) (2-0)

PROSSIMO TURNO

RE Chiellini gli fa:«Grazie per aver fatto diventare un assist quella mia ciabattata»

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4 MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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5MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

fIL PERSONAGGIO PIÙ ATTESO

Brividi Conte: «Stadium, che emozione»1Il c.t. azzurro applaudito: «Tuffo nel passato bello e importante. La polemica con Elkann? Incidente chiuso»

Antonio Conte, 45 anni, saluta i tifosi dello Juventus Stadium e manda un bacio verso la tribuna: nella casa bianconera il c.t. dell’Italia ha vinto 3 scudetti consecutivi, l’ultimo con i 102 punti record ANSA/RAMELLA

Mirko GrazianoTORINO

J ohn Elkann arriva al fi-schio d’inizio. Prima dellapartita, Agnelli e Marotta

fanno gli onori di casa. Rapidavisita in zona spogliatoi. C’è Ta-vecchio, e pure Conte. Non vo-lano baci sia chiaro, c’è comun-que la giusta educazione, equesto può bastare nel clima at-tuale. Prima che le squadre en-trino in campo, lo speaker leg-ge le formazioni. La Curva in-glese canta e fa spettacolo. Unpo’ tutti aspettano il nome diAntonio Conte. Eccolo che arri-va dopo l’undici titolare e lapanchina. «Allenatore, Antonio

Conte...». Fischi? Nemmenouno. Solo applausi. Nel frat-tempo, il tre volte scudettatoc.t. azzurro fa il pieno di affettofra i fotografi che vanno a strin-gere la mano a un amico di tan-te serate. Antonio è di casa, enell’unica sortita extra hotel diquesti giorni torinesi ha toccatocon mano l’affetto di cui ancoragode. Sarebbe stato folle conte-stare l’uomo che più di tutti, sulcampo, ha riportato la Juve incima al calcio italiano, resti-tuendo entusiasmo, orgoglio evoglia di lottare a una tifoseriaferita da Calciopoli.

IMBATTUTO Ieri, sulla «sua»panchina, ha accarezzato l’ideadi superare un’Inghilterra che

ultimamente sta solo vincendo.In ogni modo, Conte conserval’imbattibilità da c.t. con unagara complessivamente buona,considerando i tantissimi espe-rimenti. Al 90’ festa grande, de-gna dei tempi di AntonioConte-Capitano. Un mezzo girod’onore fra gli applausi primadi arrivare in postazione Rai.«Sì, un’emozione fortissima,già durante la rifinitura di lune-dì mi aveva fatto un certo effet-to tornare su questo campo. E’stato un tuffo nel passato, unpassato importante, bello, bel-lissimo, che non posso dimenti-care. Quello spazio davanti allapanchina l’ho consumato in treanni a furia di andare avanti eindietro». In mattinata, Conte

aveva detto di «essere qui in az-zurro per dare una scossa vera,con le buone o con le cattive».E’ una piccola scossa servivaanche ieri dopo il deludente2-2 di Sofia. «Peccato – conti-nua il c.t.–, l’Inghilterra è moltoforte, e nel finale potevamo col-pire ancora». In generale, Con-te manifesta comunque «soddi-sfazione per una prova buona,nella quale ho potuto misurarealcuni giocatori che avevanobisogno di minuti internazio-nali». Sono piaciuti Valdifiori,Eder, Soriano e Pellè: «Valdifio-ri e Soriano stanno conferman-do quanto propongono in cam-pionato, Eder è continuo, e Pel-lè dimostra quanto sia impor-tante l’esperienza estera. Tutti

devono sapere che con me inNazionale ci va solo chi merita,a prescindere dai nomi. Io nonguardo il curriculum, guardo ilcampo. Valdifiori merita di sta-re in questo gruppo. Ho biso-gno di gente come lui o Eder,gente che onora la maglia, chedà tutto, che ha orgoglio».

BALO E GLI ALTRI Stavolta so-no gli inglesi a tirare in balloMario Balotelli. «Cosa deve fareper tornare in Nazionale? Io so-no molto attento a ciò che i no-stri calciatori offrono nei varicampionati. Non chiudo la por-ta in faccia a nessuno, c’è peròbisogno che Mario prima lasciil segno nel Liverpool. Se lo faràe dimostrerà sul campo di vole-re questa maglia e questo grup-po, seguendo certe regole, tro-verà le porte aperte. Ma il di-scorso vale per tutti, penso an-che a Borini, Osvaldo eGiovinco. Mi servono messaggiimportanti, sono tutti in corsa,anche perché di questi tempinon posso permettermi di tra-scurare questo o quel giocato-re».

AGNELLI E ELKANN Infine, gliincontri col passato: «Sì, ho vi-sto Agnelli e Marotta prima del-la gara. E’stato un piacere, co-me sempre». Con Elkann non siè invece visto: «Se abbiamochiarito l’incidente? Per mel’incidente è già chiuso».L’espressione, a dire il vero, èun po’ così...

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ANTONIO CONTEC.T. ITALIA

BALOTELLI? NON CHIUDO LA PORTA A

NESSUNO. VALDIFIORI? È UNO CHE DÀ TUTTO,

MERITA L’AZZURRO

HO VISTO AGNELLIE MAROTTA PRIMA

DELLA PARTITA,È STATO UN PIACERE

COME SEMPRE

IL PRESIDENTE FCA

Elkann tende la mano:«Orgogliosi dell’Italianel nostro stadio»

Mirko GrazianoAlberto MauroTORINO

G iorni felici per la «Poli-sportiva Fca ed Exor».Ferrari e Juventus vola-

no, l’immagine brilla non soloin Italia, ma soprattutto a livel-lo internazionale. E allora sor-ride anche John Elkann, presi-dente della Fiat Chrysler Auto-mobiles e numero uno Exor. Leprime parole sono per la Rossae per Vettel, magnifici protago-nisti a Sepang, un’inaspettatainiezione di entusiasmo all’ini-zio di una stagione di F1 chepotrebbe regalare sorprese inpositivo. Predica calmaElkann, avalla la linea Arriva-bene, e allora, «piedi per terrae testa bassa, la strada è lun-ghissima. Lavorare, lavorare,lavorare...».

CICLO ALLEGRI John Elkannparla a margine dell’incontro«#Scienza e Sport», organizza-to dalla Fondazione GiovanniAgnelli. Sorride parecchio, con

lui ci sono i figli. E prima di en-trare in discorsi «seri», regalacarezze alla Juventus, in parti-colare a Massimiliano Allegri,che pochi minuti dopo loavrebbe raggiunto lì, al Museodell’Automobile di Torino. «Ilciclo di Allegri è già aperto, ab-biamo ancora tante sfide da-vanti a noi, ed enorme fiduciain un futuro vincente. La Juve

sta disputando un grande cam-pionato e sta facendo molto be-ne in Europa. Ai quarti diChampions, però, tutte le av-versarie sono forti, dovremoquindi impegnarci parecchioper passare il turno». Un’ulte-riore investitura per Max, chenon a caso a metà maggio fir-merà il prolungamento delcontratto fino a giugno 2017.

STADIUM AZZURRO Ieri eraanche il giorno di Italia-Inghil-terra, ospitata proprio dallaJuve. In tribuna, presenti lostesso Elkann, oltre al presi-dente bianconero AndreaAgnelli e all’ad Beppe Marotta.Agnelli e Marotta erano dirientro da Stoccolma dovehanno partecipato all’assem-blea generale dell’ECA. Il casoMarchisio, il botta e rispostacon Conte, i 443 milioni che laJuve chiede alla Figc come ri-sarcimento per Calciopoli,quindi le polemiche seguite al-la «personalizzazione» delloStadium con le grafiche dellaFederazione sovrapposte aquelle bianconere, compresaquella che rivendica 32 scudet-ti, invece dei 30 ufficiali regi-strati sugli almanacchi. «Sarò in tribuna a tifare Italia – rive-lava ieri Elkann –, e lo farò contutta la mia famiglia. È unagiornata importante per la Na-zionale, una grande partitacontro un’avversaria di presti-gio, e siamo orgogliosi chequesta partita si giochi nel no-stro stadio. Le grafiche dellaFederazione hanno oscurato i32 scudetti? Ribadisco che sa-remo lì per tifare Italia. Se salu-terò Antonio Conte? Io salutosempre tutti». Infine, il capito-lo Marchisio e quel ginocchioche ha spaventato i tifosi: «Ungrande sospiro di sollievo, è ungiocatore importante per noi»,conclude l’Ingegnere.

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JOHN ELKANNPRESIDENTE DI EXOR E FCA

SU MARCHISIO ABBIAMO TIRATO

UN GROSSO SOSPIRODI SOLLIEVO: È TROPPO

IMPORTANTE PER NOI

John Elkann, 39 anni oggi, al Museo dell’Automobile di Torino ANSA

1Dimenticatele polemiche sul caso Marchisio Striscioni d’affetto:«Tifiamo azzurri»

IL PRESIDENTE FIGC

Tavecchio felice«Ho visto il c.t.molto più sereno»

Massimo CecchiniINVIATO A TORINO

S e quello nella Torinodella Juventus è parsoquasi un viaggio nella

tana del leone, al netto deisoliti troll della tastiera - icomplottisti, i dietrologi, isapienti - Carlo Tavecchio èriuscito a evitare gli scoglipiù aguzzi della trasferta.Non è un caso perciò che ie-ri, nel corso della cerimoniaper l’inaugurazione delnuovo allestimento del Mu-seo Egizio di Torino - in cuiè stato accompagnato an-che da Claudio Lotito, Mar-cello Nicchi, Mario Macalli,Gianni Rivera, Michele Uvae altri dirigenti federali - ilpresidente Figc ha espressotutta la sua soddisfazione

per il clima che ha respirato incittà. Niente Nazionale sottoassedio e neppure ct sotto pro-cesso per «alto tradimento».Non a caso, quando gli vengo-no riferite le parole di Elkann(«Verrò allo stadio a tifare l’Ita-lia»), risponde ecumenico: «E’molto bello. L’Italia è di tutti equindi non sono affatto sor-preso».

«CONTE SERENO» Insomma,rispetto ai giorni burrascosidella Bulgaria, pare respirarsiun clima molto più sereno.D’altronde, nel forum a Tutto-sport ha detto: «Se la Juve ri-nuncia al risarcimento (443milioni, ndr) possiamo riparla-re di scudetti». Tornando al-l’attualità, comunque, Tavec-chio ha spiegato: «Ho visto An-tonio Conte molto più sereno.D’altronde, Torino è molto ac-cogliente (allo stadio c’è statauna stretta di mano tra il presi-dente e Andrea Agnelli). Unacittà che meritava la possibili-tà di un grande spettacolo: noiabbiamo accolto l’invito por-tando una grande come l’In-ghilterra, il Paese che ha in-ventato il calcio, senza dimen-ticare che la Federcalcio è nataa Torino. Per noi è quasi un ri-torno a casa». E a proposito dimemoria, i titoli di coda sonostati quasi proustiani: «Il mu-seo egizio è bellissimo, e mi hafatto ricordare quando dabambino mi ero appassionatodi quella civiltà». Il Faraone Ta-vecchio ha ritrovato il sorriso.

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Carlo Tavecchio, 71 anni ANSA

NazionaleRL’amichevole di lusso

Page 6: La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

6 MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Guardiamo il bicchiere mezzo pieno, premiamo l’autorevole primo tempo, con pallone che scorreva bene e nei tempi giusti. Nella ripresa gli inglesi cihanno messi lì. Non si è trovata la contromossa su Barkley.

BUFFONSan Gigi para per noi. Tre interventi decisivi, in particolare i due su Rooney. La successione può attendere. Meno male che Buffon c’è.

6,5

7

IL TECNICOCONTE

ITALIA

6,5

� PARATE 4� RINVII 4� PRESE ALTE 2

DARMIANRende meglio a sinistra, sembra. Bel passo avanti rispetto a Sofia. Non il miglior Darmian, però esce dal guscio in cui si era ritratto. (Antonelli 6)

6,5

� TIRI 0� CROSS 0� PASSAGGI 29

RANOCCHIANon fa «ranocchiate». Anzi, fa tre-quattro cose da difensore vero. Forse c’entra Conte che lo stima. Avverte la fiducia del c.t. e trova sicurezza.

6,5

� CONTRASTI 2� LANCI 1� PASSAGGI 22

PAROLOUna mezzala nel ruolo di mezzala. Elementare, ma efficace: Parolo spinge per un tempo e difende per l’altro. Conte non toglie né lui né Soriano.

6,5

� TIRI 1� RECUPERI 2� PASSAGGI 25

PELLÉIn avanti ci vogliono uno lungo e uno corto: lo diceva Bagnoli e la vecchia legge dell’Osvaldo restavalida. Pellé spondeggia e arieggia. E segna.

7

� TIRI 2� SPONDE 2� DRIBBLING 0

BONUCCIUn paio di salvataggi importanti e qualche leggerezza delle sue. Il sei è compensativo. Se limasse certi scatti di presunzione…

6

� CONTRASTI 0� LANCI 3� PASSAGGI 30

VALDIFIORILa semplicità, che è la cosa più difficile, come scelta. Qualche pallone all’indietro, ma ci siamo, play credibile. Bene, bravo, bis. (Verratti 6)

6,5

� TIRI 0� RECUPERI 8� PASSAGGI 38

IMMOBILEMonotematico, tende a partire e a puntare la porta, ignorando quello che succede altrove. Deve calarsi di più e meglio nel gioco della squadra.

5,5

� TIRI 0� SPONDE 1� DRIBBLING 2

CHIELLINIGran bel cross per l’1-0, tante chiusure all’inglese, ma anche un «vai col liscio» su Rooney poco prima di uscire. Chiellini bello a metà, diciamo.

6

� CONTRASTI 1� LANCI 5� PASSAGGI 23

SORIANOPrestazione più tattica che tecnica. A lungo fa da argine su Henderson, poi è quello che più rema quando gli inglesi ci mettono lì. Soriano va lontano.

6,5

� TIRI 0� RECUPERI 4� PASSAGGI 44

MORETTIE’ il principale imputato sulla scena del delitto (l’1-1): gira le spalle a Townsend e l’inglese lo bypassa. Un’ingenuità che alla sua età…

5,5

� CONTRASTI 0� LANCI 0� PASSAGGI 4

BUFFON SALVAEDER È AL TOPSORIANO TATTICOFLORENZI SPENTO

BRYCH Non benissimo, sulla sua prestazione pendono due sospetti rigori, uno per parte: mani di Bonucci su Kane e mani di Jones su Bonucci. Qualcosa non quadra neppure sulle ammonizioni, soprattutto su alcuni mancati gialli.

� TIRI 0 � CROSS 2� PASSAGGI 18

Forse sconta il momentaccio della Roma. Non abbastanza spingente, come ci si aspetta da uno col suo passo. Non è una bocciatura. Rimandato a settembre, quando un’altra stagione inizierà. (Abate 6)

5,5

IL PEGGIOREFLORENZI

� TIRI 2 � SPONDE 1� DRIBBLING 2

Insieme nella Samp 2011-2012, deve essere per questo che Eder e Pellé si trovano, si cercano, comunicano. Il brasiliano impressiona per come difende e smista la palla. Siamo già avvinti come l’Eder.

7

IL MIGLIOREEDER

LE PAGELLE di SEBASTIANO VERNAZZA

L’impressione è che zio Roy sbagli la formazione del primo tempo e che rimedi alla grandepoi. Con Barkley sovverte il corso delle cose, con Townsend trova l’1-1. Ha i suoi anni, ma sa ancora il fatto suo.

HARTBene su Parolo da fuori, benissimo su Eder da due passi. Da ieri è il più giovane portiere inglese a raggiungere le 50 presenze in nazionale.

6,5

7

IL TECNICOHODGSON

INGHILTERRA

6,5

� PARATE 2� RINVII 4� PRESE ALTE 0

GIBBSQuanto a terzini l’Inghilterra potrebbe offrire di meglio. Male Clyne a destra, maluccio a sinistra Gibbs, che sciupa una occasione. (Bertrand s.v.)

5,5

� CONTRASTI 1� CROSS 1� PASSAGGI 60

KANENon è un uragano, ma neppure una brezza estiva. Una bella sponda, un buon tiro: qualcosina combina. Resta però a guardare Pellè che fa gol.

5,5

� TIRI 2� SPONDE 2� DRIBBLING 0

CLYNESul suo lato l’Italia per un tempo è fiammeggiante. Hodgson lo leva dopo 45 minuti e non per motivi fisici, ci sembra di capire. (Walker 6)

5

� CONTRASTI 0� CROSS 1� PASSAGGI 31

HENDERSONHa il merito di tenere Soriano sulla difensiva e il demerito di non produrre e raccogliere abbastanza, in proporzione allo sforzo.(Mason s.v.)

6

� TIRI 0� RECUPERI 1� PASSAGGI 46

CARRICKSpessore, presenza scenica. Con lui l’Inghilterra cambia passo, ritrova autorevo-lezza. I giovani possono atten-dere, Carrick è sempre Carrick.

6,5

� TIRI 0� RECUPERI 1� PASSAGGI 38

SMALLINGDei due centrali è quello che più pensa e meglio gioca il pallone. Soffre, ma non crolla sui duetti tra Eder e Pellé. Esce per infortunio.

6

� CONTRASTI 1� LANCI 2� PASSAGGI 37

JONESVa di fisico, anche troppo (per informazioni chiedere a Eder). E quando Smalling si fa male, passa al centro della difesa. Lottatore Jones.

6

� TIRI 0� RECUPERI 4� PASSAGGI 51

BARKLEYCon lui l’Italia s’abbassa e incassa. Barkley alza il baricentro degli inglesi e permette a Rooney di tornare alle origini. Bar-key (la chiave).

7

� TIRI 0� SPONDE 1� DRIBBLING 3

JAGIELKASul gol non capisce che Kane ha la testa altrove e non ha la prontezza di metterci una pezza. Una situazione in cui i difensori inglesi non brillano.

5,5

� CONTRASTI 3� LANCI 9� PASSAGGI 80

DELPHMezzala di fatica, ma tecnicamentevotata all’anonimato. Sarà un caso, però quando Hodgson lo toglie per Townsend, l’Inghilterra ci riacciuffa.

5,5

� TIRI 0� RECUPERI 5� PASSAGGI 53

TOWNSENDTre gol con l’Inghilterra e tutti e tre con botte da fuori: tre indizi fanno una prova. Non lasciate che Townsend liberi il suo tiro, sennò vi stecchisce.

7

� TIRI 1� RECUPERI 2� PASSAGGI 7

ROONEY CI PROVASVOLTA BARKLEYSOLITO CARRICKWALCOTT DELUDE

� TIRI 0 � SPONDE 0� DRIBBLING 1

Appena 16 palloni giocati, l’evanescenza fatta persona. Dall’ex bimbo prodigio del calcio inglese ci si attende molto di più. Eterno Peter Pan?

5

IL PEGGIOREWALCOTT

� TIRI 2 � SPONDE 1� DRIBBLING 1

Gira e rigira l’Inghilterra è sempre Rooney-centrica. Per un’ora circa WR fa il trequartista e colpisce una traversa. Poi avanza e non segna perché s’infrange su un grande Buffon.

7

IL MIGLIOREROONEY

BORSCH 6LUPP 6

5,5

NazionaleRL’amichevole di lusso

VAZQUEZEntra nel momento peggiore, con gli azzurri alle corde. Trova lo stesso modo e maniera di servire due assist importanti. Verrà molto utile.

6

� TIRI 0� SPONDE 0� DRIBBLING 0

Page 7: La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

7MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

POSSESSO PALLA

40,5% 59,5%

INGHILTERRAITALIA

8 5

FALLICOMMESSI

CONTRASTIPALLEPERSE

TIRI NELLO SPECCHIO

PASSAGGI RIUSCITI

82,3% 86,9%

412 610ANGOLI PASSAGGI EFFETTUATI

ITALIA

MOLTO BASSO 47,1 metriBARICENTRO

INGHILTERRA

ALTO 54,1 metriBARICENTRO

1

13

18

16

1419

34

8

2017 16

3

2

117

94 8 5

1019 721 20

128120

53

fL’ANALISI TECNICA

Precisione, semplicitàe palloni in verticaleValdifiori è promosso1Solo 2 passaggi sbagliati e tanti suggerimenti in profondità, rispetto a Verratti si mostra più diligente nel ruolo di regista

VALDIFIORI: passaggi sbagliati 2PELLÈ: tiri effettuati 2

PAROLO: passaggi fatti 33FLORENZI: palle perse 15

LA MOSSA TATTICA

Gli azzurri cercano di sfruttare le qualità fisiche di Pellè e si appoggiano spesso sul centravanti nella fase di disimpegno. L’azione viene sempre accompagnata dagli inserimenti contemporanei della mezzala e del terzino che, a turno, vengono chiamati in causa dai suggerimenti di Pellè. In questo modo la manovra dell’Italia si sviluppa sia in ampiezza sia in profondità

PASSAGGIO

MOVIMENTO

EDER

PELLÈ

PAROLOFLORENZI

VALDIFIORI

Andrea Schianchi

I l manuale del bravo regista recita: farsi vede-re in ogni circostanza, mai nascondersi, gio-care a due tocchi, offrirsi sempre per il disim-

pegno dei compagni. Mirko Valdifiori, la lezione,l’ha studiata e imparata a memoria. Non si spa-venta di fronte agli inglesi, si piazza in mezzo altriangolo di centrocampo e, come se fosse la pun-ta di un compasso, fa ruotare l’intero settore, det-ta i tempi e il ritmo della manovra con semplicitàe lucidità, alternando il passaggio corto al lanciolungo, l’apertura laterale all’improvvisa vertica-lizzazione. Facendo un paragone con la prestazione di Marco Verrat-ti sabato scorso contro la Bulgaria,vien da dire che Valdifiori è moltopiù regista, molto più diligente nelricoprire il ruolo e nell’interpretar-lo e, probabilmente, proprio perqueste sue caratteristiche, i com-pagni gli riconoscono una naturaleleadership e gli affidano le chiavidel gioco. Non che Verratti non ab-bia margini di miglioramento, cimancherebbe altro, ma Valdifiori,per il modo di giocare dell’Italia diConte, sembra decisamente piùadatto a indossare i panni del vice-Pirlo.

DIFFERENZE Giusto sottolineare che Verratti,contro la Bulgaria, ha faticato anche perché aisuoi fianchi come mezzali aveva Candreva e Ber-tolacci che poco lo hanno aiutato, mentre Valdi-fiori ha sfruttato con sapienza i movimenti di Pa-rolo e Soriano. Ma è altrettanto giusto mettere inevidenza come l’Italia di sabato scorso abbia avu-to il 70% del possesso palla, e quindi tante possi-bilità di giocare e manovrare (744 tocchi), e Ver-ratti non ha incantato. Valdifiori, invece, in unasfida che gli azzurri hanno interpretato in mododecisamente più difensivo perché l’Inghilterra ha

spinto parecchio (40,5% di possesso per la Nazio-nale), si è fatto notare per il lavoro in fase di co-pertura e di distribuzione. Sono stati 8 i recuperidi Valdifiori (la media del ruolo è di 3,03) e sol-tanto 4 i palloni persi (la media del ruolo è di7,24). Ciò significa che il regista dell’Empoli, inquesti due fondamentali, si è ben comportato. Inoltre, analizzando la sua prestazione, troviamo2 contrasti vinti, 2 occasioni create, 38 passaggiriusciti e soltanto 2 sbagliati. Questo è davvero undato impressionante, perché due errori per unoche gioca davanti alla difesa e ha il compito didistribuire il gioco sono pochissimi. Tanto per ca-pirci, Verratti contro la Bulgaria di passaggi ne ha

falliti 11, e di palloni ne ha persi15.

SOLUZIONE Se il centrocampistadel Paris Saint Germain ha caratte-ristiche più offensive e anche nellegiocate rischia qualcosa di più (ov-viamente commettendo qualcheerrore di troppo), Valdifiori si faapprezzare per la grande discipli-na tattica, non lascia mai sguarnitala sua zona, e per la facilità di pas-saggio. Non è un lanciatore allaPirlo, ma come lo juventino ce nesono pochi al mondo, però il regi-

sta dell’Empoli dà senso alla geometria con 40 passaggi effettuati. E, questo è un altro numeroda evidenziare, sono state 18 le verticalizzazioni:ciò significa che Valdifiori ha nelle corde l’appog-gio in profondità alla ricerca del movimento degliattaccanti. Pellé ed Eder lo hanno aiutato parec-chio con frequenti scatti e rientri a caccia del pal-lone. Per caratteristiche tecniche e fisiche, in as-senza di Sua Maestà Pirlo, Valdifiori e Verratti po-trebbero stare tranquillamente assieme: il primoin mezzo e il secondo leggermente spostato sulladestra e con la libertà di attaccare. È una soluzio-ne da provare.

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6i falli commessi da Roberto Soriano. L’Italia ha fatto 19 falli contro i 7 degli inglesi.

IL NUMERO

GDS

GDS

NazionaleRL’amichevole di lusso

INGHILTERRA

E HodgsonringraziaTownsendil suo «oriundo»

Andrea ElefanteINVIATO A TORINO

M anaus bene o male è di-gerita: questo pareggiosi è portato via la sen-

sazione - appiccicosa comel’umidità di quel giorno di ini-zio Mondiale - di un complessod’inferiorità nei confronti del-l’Italia. Alla faccia di GrazianoPellé, quel figlio adottato dallaPremier che aveva provato a ro-vinare il pedigree della nuova era Hodgson. L’era post Mon-diale, appunto. Con l’1-1 di To-rino sono 8 risultati utili su 8 partite, e pazienza se prima diieri erano arrivate solo vittorie,sia in gare ufficiali che in ami-chevoli. Pazienza se qualchedubbio a Hodgson è rimasto.

DUBBI Se c’è un reparto che alc.t. inglese oggi può creare piùl’imbarazzo della scelta chel’ansia da carenze, è l’attacco.

Ma ieri è servito un gol diTownsend, nato a Londra ma inun certo senso «oriundo» vistoche la famiglia è greco-cipriotada parte di madre e giamaicanada parte di padre. Prima chequella sua sassata cancellasseuna sconfitta che sarebbe statafiglia anche di poca pericolositàoffensiva, in particolare nel pri-mo tempo, l’assenza di gente come Sturridge e Sterling, piùche Welbeck, aveva scoperchia-to alcune questioni: qual è lastatura attuale di Theo Walcott(nel primo tempo record nega-tivo di palloni transitati dai suoipiedi: 14 tocchi e 6 passaggi,senza mai tirare in porta)?Quante pagnotte Harry Kanedeve ancora mangiare per me-ritarsi un posto sicuro anche inNazionale? Già, perché ieri seraè stato come se il ragazzo d’orodel Tottenham si fosse ritrovatoaddosso tutte insieme le ansieda prestazione di chi viene in-coronato con forse troppa frettae da quel peso fosse confuso,quasi sopraffatto, fino a perde-re tutta la sfrontatezza dimo-strata fino ad oggi in Premier epoi venerdì scorso, al debuttoassoluto con la Lituania.

NUOVO ROONEY Alla fine le ri-sposte migliori Hodgson le haavute da quello a cui aveva

messo la fascia di capitano albraccio, quello che alla vigiliaaveva sposato senza mezzi ter-mini il nuovo corso del c.t., piùvotato al possesso palla e allaqualità: Rooney in versione tre-quartista quasi «puro» ha con-vinto. Ha dimostrato di nonaver perso l’attrazione per ilgol, costringendo nella ripresaBuffon all’unica vera parata eall’unico vero brivido della se-rata, per non dire della traversacolpita nel primo tempo. Ma hafatto vedere anche di esserepronto ad assecondare definiti-vamente il suo istinto a giocarepiù lontano dalla porta e a di-sposizione dei compagni.

L’ANALISI Anche questo inte-ressava a Hodgson e forse perquesto pure ieri il c.t. era suffi-cientemente pacioso: durantela partita e pure dopo, al mo-mento di spiegare la prestazio-ne dei suoi. Non dopo averchiamato ad alta voce Conte

che stava uscendo, per abbrac-ciarlo e augurargli «Goodluck». «Per noi - ha detto il c.t. -è stato importante giocare unsecondo tempo così: ci ha aiuta-to molto l’ingresso in campo diCarrick, perché se Phil Jones midà quantità e più cattiveria, Mi-chael fa giocare di più la squa-dra e stasera ha cambiato lapartita. Sono molto contento,perché in quei 45’ siamo statinoi i migliori e perché non èmai facile giocare contro l’Ita-lia. Fra l’altro anche stasera cimancavano diversi giocatoriche avrebbero potuto darmi piùopzioni in attacco, ma Rooney eKane hanno dimostrato che sesarà necessario potranno gio-care anche in coppia: per loro èstato un buon test». Anche sealla fine la partita l’ha risiste-mata Townsend: «Non ho maismesso di credere in lui: è unoche offre qualità, e la qualitàpuò fare sempre la differenza».

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1«Ho sempre creduto in lui», dice il c.t. di Andros, origini greco-cipriotee giamaicane

L’esultanza del centrocampista Townsend dopo il gol del pari LAPRESSE

L’UOMO ASSIST

Euforia Chiellini:«Partita veraUn punto d’inizio»1«In ogni polemica ci sono i pro e i contro». Valdifiori: «In campo con me tutto l’Empoli...»

INVIATO A TORINO

U na risposta anchedella difesa. Se Gior-gio Chiellini ha con-

fermato di sapersi dedicareanche e bene ad altro (c’èstato un suo piede, ieri serail destro, o la sua testa in 4degli ultimi 8 gol azzurri,con due reti e due assist),Leo Bonucci ha ricacciatolontano il boomerang chegli era tornato in mano inBulgaria: parlare di difesapiù forte d’Europa, forse delmondo, e inciampare comea Sofia richiedeva una ri-sposta, anche personale,come quella di ieri. «Partitavera - ha detto il difensore -e abbiamo dimostrato checon il lavoro e con il sacrifi-cio si possono fare grandipartite. Teniamo conto chel’Inghilterra punta su giova-ni che giocano da tempo inPremier, mentre un giovaneitaliano fa fatica a giocare inSerie A: ma anche i nostricresceranno e ci darannouna mano a risollevare ilcalcio italiano». Da bigbianconero, impossibile

non chiedergli dei rapporti fraFigc e Juventus: «Questa parti-ta a Torino, e in questo stadio,deve essere un punto d’inizio:ogni minima cosa viene messain risalto e questo non fa bene.In ogni polemica ci sono i pro ei contro: dobbiamo crescereanche sotto questo punto di vi-sta».

EMOZIONE VALDIFIORI Valdi-fiori è la foto di quello che puòsignificare la parola crescita e icomplimenti di Conte («Ho bi-sogno di giocatori come lui»)sono stati la chiusura del cer-chio di dieci giorni fantastici:«Ringrazio il c.t. che mi ha fat-to giocare e i compagni. Stase-ra in campo con me c’era ancheEmpoli, dal mister ai compagnialla dirigenza: voglio condivi-dere con loro la mia gioia. Ionon mi monto la testa e ricordoda dove sono venuto. Ma oradevo solo continuare a lavora-re e da domani ci sarà Sarri afarmi pensare alla Juve».

a.e© RIPRODUZIONE RISERVATA

Mirko Valdifiori, 28 GETTY

Page 8: La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

8 MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LA GUIDA

Il martedì mattina ha portato una notizia: non ci sarà una nazionale di calcio della Gran Bretagna ai Giochi di Rio. Inghilterra, Galles, Scozia e Irlandanon hanno trovato un accordo, come invece era successo per le Olimpiadi casalinghe di Londra. Si sapeva ma la conferma è importante: significa che l’Inghilterra, una delle otto della fase finale dell’Europeo in Repubblica Ceca, non potrà diventare una delle quattro qualificate per Rio 2016. Se gli inglesi, tra i favoriti, si qualificheranno per le semifinali, sarà necessario giocare uno spareggio per i Giochi tra le due terze. Questo il programma dell’Italia Under 21 per i prossimi tre mesi.

APRILE Lo stage a Coverciano, previsto in un primo tempo, salterà al 90%. Probabile che Di Biagio riveda la squadra solo per il raduno.

2 GIUGNO Ritrovo ad Appiano Gentile per il raduno. Di Biagio porterà un gruppo allargato in attesa di definire i 23 convocati. Attesi esperimenti e lavoro sul 4-3-3, il sistema di gioco alternativo che il c.t. pensa di introdurre.

15 GIUGNO Partenza per la Repubblica Ceca. L’Italia farà base non lontano da Olomuc.

17-24 GIUGNO Si gioca la prima fase. Gruppo A: Germania, Repubblica Ceca, Serbia, Danimarca. Gruppo B: Italia, Inghilterra, Portogallo, Svezia. Gli azzurrini giocheranno il 18 a Olomuc con la Svezia, il 21 a Uherske Hradiste con il Portogallo, il 24 a Olomuc con l’Inghilterra. Il gruppo A si giocherà a Praga, tra la Eden Arena (lo stadio dello Slavia Praga) e il Letna (Sparta Praga).

27 E 30 GIUGNO Si giocano le due semifinali (una a Olomuc, una a Praga) e la finale (a Praga), ovviamente con supplementari e rigori.Il 28 giugno a Uherske Hradiste l’eventuale spareggio olimpico tra le terze classificate dei due gruppi.

In Repubblica Ceca esordio il 18 giugno Gran Bretagna, no a Rio

Verdi-Cataldi-TrottaTre Di Biagio boyscon vista Europeo1I test di lusso hanno promosso i talenti di Empoli,Lazio e Avellino: fantasia, geometria e gol per l’Under

Luca BianchinVincenzo D’AngeloINVIATI A BENEVENTO

L a verticalizzazione miglio-re di una settimana di Un-der 21: Broni-Roma-Porti-

co. Verdi-Cataldi-Trotta, un ra-gazzo della provincia di Pavia,uno della capitale e un caserta-no. Non che abbiano molto incomune, però sono stati le sor-prese positive della settimanadi Under: tra i migliori in Ger-mania-Italia e Italia-Serbia. Unragazzo del Nord, uno del Cen-tro, uno del Sud. Un trequarti-sta, una mezzala, un attaccan-te. Uno smilzo, uno in crescita euno col fisico.

VERDI Simone Verdi è stato lanovità di queste convocazioni.Di Biagio cerca trequartisti peril 4-2-3-1, perché Berardi e Bat-tocchio sono titolari ma la pro-fondità della panchina è ridot-tissima. Benassi aveva delusocontro la Slovacchia, Verde èstato lasciato all’Under 19 e Mo-lina è un jolly più che un ester-no da 90 minuti. Brutte notiziedalla tre giorni Paderborn-Be-

nevento: Benassi è stato ancoranegativo, come Longo e Baselli,e l’Under 19 subito eliminata.Di più, Di Biagio ha pensato diaggregare Bernardeschi algruppo ma ha dovuto evitare: meglio lasciarlo a Firenze a la-vorare. Fine del pessimismo co-smico. Verdi è stato il migliorein Germania - un gol, una tra-versa, un potenziale assist perBattocchio – e contro i serbi nonè dispiaciuto. Di Biagio lo usada seconda punta perché il cal-cio di Conte prevede un 9 e un

11, non un 10, ma Simone puòessere utile anche da esterno. Insette giorni, da possibile esperi-mento a convocato quasi certo.

CATALDI Verdi non è stato il mi-gliore di Italia-Serbia perchédopo l’intervallo è entrato Ca-taldi. Con lui l’Italia ha iniziatoa giocare. Deduzione: in mezzoal campo, Danilo sembra l’uo-mo in grado di cambiare le ge-rarchie di Di Biagio, che al mo-mento comincia tutto con Stu-raro e Viviani. A Benevento, indieci, Cataldi ha dato spinta al-la manovra, dettando tempo digioco e pressing. E se si mette intesta una maglia all’Europeo, èmeglio stare attenti: è un tipoche centra gli obiettivi. Volevalasciare la Primavera della La-zio con un titolo ed è diventatocampione d’Italia da migliorgiocatore delle Final Eight. ACrotone dopo un inizio in chia-roscuro si era promesso di gio-carle tutte per tornare in A: fat-to. Quest’anno ancora difficol-tà, poi la Lazio lo ha tolto dalmercato di gennaio e Cataldi siè trasformato nel miglior cen-trocampista dell’ultimo mese.Perché la testa dà più di mille

allenamenti. Danilo voleva fareil calciatore per ripagare la fa-miglia dei sacrifici e appenapossibile ha regalato al papà lamacchina nuova.

TROTTA Benevento, oltre mez-zanotte. Il pullman dell’Italia èpartito: qualche giocatore dor-mirà in zona, altri stanno tor-nando a casa. Fuori dallo stadiosolo Marcello Trotta, che firmaautografi. L’Under ha giocato aventi minuti da Avellino, la suasquadra, e a un’oretta da Porti-co di Caserta, dove è cresciuto.Allo stadio c’erano striscioni so-lo per lui. Classici: «Orgogliosi

di Trotta». E in rima: «Con Trot-ta in Nazionale rivinciamo ilMondiale». Marcello ha cercatola palla e si è girato per calciarecon il sinistro ma il meglio loaveva dato a Paderborn per Ita-lia-Germania, segnando un goldavanti a Ginter, uno dei 23 te-deschi che può dire di esserecampione del mondo. Il suo po-sto all’Europeo è quasi garanti-to. Può sostituire Belotti o gio-care con lui nella coppia d’at-tacco più ruvida d’Europa, peruna Nazionale da battagliacampale. In rima, come lo stri-scione.

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RNord, Centro, SudSimone, Daniloe Marcello nascono lontano ma puntano Praga

RContro Germania e Serbia invece deludenti Benassi,Baselli e LongoOltre a Berardi

� 1 Danilo Cataldi, classe 1994, ha giocato mezz’ora in Germaniae un tempo a Benevento � 2 Simone Verdi, 1992, titolare con la Serbia� 3 Marcello Trotta, 1992, uno dei sei titolari nelle due partite IPP

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Under 21RIl bilancio

Page 9: La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

9MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

GRUPPO B � PARTITE GIOCATEANDORRA-GALLES 1-2BOSNIA-CIPRO 1-2BELGIO-ANDORRA 6-0CIPRO-ISRAELE 1-2GALLES-BOSNIA 0-0ANDORRA-ISRAELE 1-4BOSNIA-BELGIO 1-1GALLES-CIPRO 2-1BELGIO-GALLES 0-0CIPRO-ANDORRA 5-0ISRAELE-BOSNIA 3-0ANDORRA-BOSNIA 0-3BELGIO-CIPRO 5-0ISRAELE-GALLES 0-3ISRAELE-BELGIO 0-1

CLASSIFICA PT G V N P GF GSBELGIO 11 5 3 2 0 13 1

GALLES 11 5 3 2 0 7 2

ISRAELE 9 5 3 0 2 9 6

CIPRO 6 5 2 0 3 9 10

BOSNIA 5 5 1 2 2 5 6

ANDORRA 0 5 0 0 5 2 20

�LE PROSSIME PARTITE ANDORRA-CIPRO 12/6/15BOSNIA-ISRAELE 12/6/15GALLES-BELGIO 12/6/15

SPAGNA

Barça: Luis Enrique verso il rinnovo� BARCELLONA Messo in dubbio a inizio gennaio per alcune prestazioni non esaltanti del suo Barcellona e per un rapporto non facile con i big della squadra (Messi su tutti), Luis Enrique dovrebbe restare al suo posto. L’allenatore in scadenza a giugno 2016 era dato per partente alla fine di questa stagione, ma il presidente blaugrana Bartomeu, secondo quanto riporta il quotidiano spagnolo «Sport», ha basato proprio su di lui il progetto per un Barcellona ancora più forte. Bartomeu vorrebbe prolungargli il contratto fino a giugno 2017.

RUSSIA

Ecco il commissariocontro il razzismo� MOSCA La Federcalcio russa ha nominato un plenipotenziario per la lotta al razzismo, una piaga che affligge molte tifoserie del Paese. Il compito è stato affidato ad Alexei Tolkachev, già responsabile per la sicurezza degli stadi e i rapporti coi tifosi che lavorerà anche in vista dei mondiali 2018. «Ci sarà un approccio sistematico per attuare una linea di tolleranza zero contro qualsiasi discriminazione», ha spiegato Tolkachev.

ARMENIA

Il c.t. Challandes si dimette� EREVAN Bernard Challandes si è dimesso dopo la sconfitta per 2-1 contro l’Albania di Gianni De Biasi nelle qualificazioni agli europei. Il 63enne tecnico svizzero da c.t. dell’Armenia era riuscito a raccogliere un solo punto nelle quattro partite fin qui disputate per la qualificazione a Francia 2016.

ARGENTINA

Violenza: sospesa partita di campionato� BUENOS AIRES Ennesimo episodio di violenza in Argentina. La sfida della 7ª di campionato tra Arsenal Sarandi e Aldovisi è stata sospesa al 30’ del primo tempo sull’1-0 per gli ospiti, a causa degli scontri tra la polizia e i tifosi locali, scoppiati fuori dallo stadio «Julio Humberto Grondona» di Sarandi, nei pressi di Buenos Aires, e proseguiti durante la gara. Gli incidenti hanno provocato diversi feriti.

LA GARA SOSPESA

Montenegro-RussiaIl 7 la decisione Uefa� NYON Prenderà una decisione martedì 7 aprile la Uefa, dopo l’annuncio dell’apertura di un’inchiesta sui gravi incidenti (un razzo ha colpito il portiere russo Afinkeev dopo pochi secondi) durante Montenegro-Russia, partita del gruppo G di qualificazione a Euro 2016 interrotta due volte e poi definitivamente sospesa.

TACCUINO

QUALIFICAZIONI EURO 2016

Fellaini-gol: Belgio primo Israele si deve arrendere� GERUSALEMME Vittoria importantissima per il Belgio ieri in Israele, nella partita originariamente prevista il 9 settembre 2014, ma rinviata poi a causa di motivi di sicurezza. La squadra di Marc Wilmots a Gerusalemme dimostra di avere forza e carattere e balza in testa al gruppo B, in coppia con il Galles a 11 punti. la partita la risolve Fellaini dopo solo nove minuti di gioco, deviando in rete un cross di Kompany. Il centrocampista del Manchester United aveva già segnato due reti sabato scorso nel 5-0 contro Cipro e ora è diventato il miglior marcatore belga (12 gol) fra i giocatori in

attività. Ma il Belgio ha dimostrato anche di saper lottare: l’espulsione di Kompany per doppia ammonizione al 64° poteva costare cara, ma ha solo messo un po’ in difficoltà i «Diavoli Rossi» che però hanno tra i pali un portiere come Courtois, a cui è molto difficile segnare. Ne sa qualcosa Zahavi, ex Palermo, che ci ha provato più volte a scardinare il muro belga, senza successo. La squadra di Wilmots non è stata molto brillante, ma questo è un successo molto pesante anche perché permetterà ai belgi di arrivare al terzo posto nella classifica della Fifa: non era mai successo.

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ALTRE AMICHEVOLI - K.O. CON CAPO VERDE

Portogallo, che figuracciaFlop Capello, pari Svizzera� Ieri sono state giocate altre amichevoli. Clamorosa sconfitta del Portogallo (senza Cristiano Ronaldo) in casa con Capo Verde, che ha vinto 2-0: gol di Fortes e Gege. La Russia di Fabio Capello non è andata oltre lo 0-0 contro il Kazakistan. Alla Khimki Arena, vicino Mosca, i russi, in formazione sperimentale e reduci dalla difficile trasferta in Montenegro con incidenti e sospensione della gara, non è riuscita ad andare oltre il pari senza reti contro un avversario che, nel girone di qualificazione a Euro 2016, ha raccolto un solo punto in 5 gare. La Svezia a Solna ha battuto l’Iran 3-1: doppio vantaggio per i padroni di casa con Ibrahimovic (11’) e Berg

(21’), l’Iran ha accorciato al 24’ grazie al rigore di Nekounam, ma a un minuto dalla fine è arrivato il tris svedese realizzato da Toivonen. A Zurigo tra Svizzera e Stati Uniti è finita 1-1. Al 45’ Shea ha portato in vantaggio gli americani. Nella ripresa, al 68°, Usa in 10 per l’espulsione di Altidore, e all’80’ è arrivato il pareggio elvetico di Stocker. L’interista Shaqiri ha giocato i primi 45 minuti. Stesso discorso per lo juventino Lichtsteiner.A Tallinn 1-1 anche tra Estonia e Islanda: gol di Gislason al 9’ e pareggio dell’Estonia al 55° con Vassiljev. Nel derby tra Slovacchia e Repubblica Ceca hanno vinto i padroni di casa 1-0 con gol di Duda al 49’.

OLANDA 2

SPAGNA 0PRIMO TEMPO 2-0MARCATORI De Vrij al 13’, Klaassen al 16’ p.t.

OLANDA (4-3-3) Vermeer; Janmaat, De Vrij, Martins Indi, Willems; Klaassen, Blind (dal 28’ s.t. De Guzman), Sneijder (dal 17’ s.t. Wijnaldum); Narsingh, Huntelaar (dal 34’ s.t. Dost), Depay (dal 39’ s.t. Afellay). PANCHINA Cillessen, Krul, Van der Wiel, Veltman, Bruma,L. De Jong, N. DeJong, Promes.ALLENATORE Hiddink.

SPAGNA (4-3-3) De Gea; Carvajal,Piquè (dal 23’ s.t. San José), Albiol, Bernat; Fabregas, M. Suarez (dal 23’ s.t. Ramos), Cazorla (dal 31’ s.t. Iniesta); Pedro (dal 1’ s.t. David Silva), Juanmi (dal 17’ s.t. Morata), Isco (dal 1’ s.t. Vitolo).PANCHINA Casillas, Asenjo, Bartra, Busquets, Koke, Juanfran.ALLENATORE Del Bosque.

ARBITRO Collum (Sco)NOTE spettatori 51.500.

IL MIGLIORE

� DE VRIJ (OLANDA)Quando vede la Spagna vede rosso, come i tori. Intelligente e continuoin difesa

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IL PEGGIORE

� PEDRO (SPAGNA)Confuso e soprattutto confusionario, si fa stoppare da Vermeer. Che è in serata sì, ma insomma...

5,5

Davy Klaassen, 22 anni, segna il gol del 2-0 per l’Olanda battendo il portiere spagnolo De Gea GETTY

Due lampi: riecco l’OlandaSpagna in crisi d’identità1De Vrij e Klaassen accecano Del Bosque, poi gli oranje gestisconoCampioni d’Europa nel tunnel: Juanmi delude, Morata entra tardi

Alessandra BocciINVIATA A AMSTERDAM (OLANDA)

S ono passati parecchi mesidai cinque gol che scon-

volsero il mondo (del calcio),ma la sete di rivincita dell’Olan-da verso la squadra che le tolseil Mondiale 2010 non è ancoraplacata (vedere le bordate di fi-schi per Iniesta a ogni tocco dipalla). Anche perché gli oranjee il loro allenatore, criticatissi-mo in questi giorni, hanno piùdi un motivo per prendere mol-to sul serio questa amichevole.L’Olanda deve mandare un se-gnale a Repubblica Ceca eIslanda che governano il gironedi qualificazione all’Europeo, edopo aver evitato il peggio con-tro la Turchia hanno bisogno diun successo con la Spagna perrimettersi in sesto. Calcolandoche in campo ci sono parecchireduci della Manita brasiliana,compresi Sneijder e Huntelaar,

il piatto è servito: la Spagnasvogliata messa insieme da DelBosque, con un improbabileJuanmi sperimentato al centrodell’attacco al posto di Morata,viene subito azzannata da vec-chi e nuovi senatori oranje: intre minuti l’Olanda sintetizzauna tale quantità di cortesie pergli ospiti da convincere la Spa-gna a stare sul divano senza al-largarsi troppo in casa d’altri.

REMAKE Molle la Spagna, fu-moso Pedro, distratti Piqué eAlbiol, che fanno subito arrab-biare De Gea: al 13’ è De Vrij, frai protagonisti nel 5-1 a Salvadorde Bahia, a raccogliere di testauna perfetta staffilata del solitoWesley Sneijder avvertendo laSpagna che non è più il difenso-re grullo che prima di ripren-dersi e segnare la fece passeg-giare in Brasile. Avversario av-visato, mezzo salvato? Neancheper sogno. La Spagna continuaa smagliarsi, l’Olanda vola in-torno alla regia di Blind, ripor-

tato al ruolo centrale che De Bo-er all’Ajax aveva scelto per lui.Bastano tre minuti per raddop-piare: questa volta è Klaassen aconcludere in rete un’azione adalta velocità creata da Depay eWillems. Il terzino del PSV è untipo distratto, ma se si tratta dimetter pressione agli avversarifa la sua figura. E dietro, conJanmaat ansioso di convinceredel tutto Hiddink e De Vrij ma-turato, l’Olanda non balla più,anche perché Martins Indi rie-sce persino a prodursi in alcuneoperazioni tappabuco quandosi tratta di rimediare ai rari er-rori dei centrocampisti. Miraco-li dell’aria di Bahia che si respi-ra anche se Amsterdam è sfer-zata da un vento gelidio.

PERICOLI Non è stata manita,perché dopo la prima mezzorafulminante l’Olanda si è un po’risparmiata. Ha spinto al limitela norma del possesso palla nelprimo tempo (assai meno nelsecondo), ma non ha più avuto

l’urlo e il furore dei primi minu-ti. Messo a posto il punteggio havivacchiato e la Spagna delle ri-serve ne ha approfittato per ri-farsi sotto: Vermeer, un altromiracolo della serata, ha dipin-to parate inusuali e respinto concoraggio la migliore delle chan-ce, capitata fra i piedi dell’esi-tante Pedro, che fra una gira-volta e l’altra intorno alla mez-zora si è fatto bloccare primadai centrali olandesi, poi dalportiere del Feyenoord non piùtitolare in arancione da un pez-zo. Passato il pericolo, l’Olandasi è ricomposta e la Spagna haripreso il suo andamento lan-guido, immalinconita forse dalricordo di quella manita selvag-gia che segnò la fine dell’impe-ro.

PROGRESSI Fine dell’imperospagnolo, un impero sul qualeuna volta non tramontava maiil sole del calcio, fasi di studioper ripartire con un nuovo ci-clo: esasperato (ma senza darloa vedere, ovvio) dall’inconsi-stenza di Juanmi, Del Bosquedopo un’ora ha mandato incampo Morata, che però si è tro-vato a sbattere più volte sul mu-ro elastico creato dai difensoriolandesi ormai sicuri di sé. Nonè stata manita, ma l’Olanda re-spira. Per costruire un gruppodegno di sogni europei dovreb-be organizzare un‘amichevolecon la Spagna ogni mese. Po-trebbe essere una buona tera-pia per evitare serate sciaguratecome quelle degli ultimi tempi.

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RDopo la manita olandese al Mondiale 2014,nuova batostaper gli iberici

RSneijder è il solito ispiratore di giocoDepay, Willemse Janmaat fanno sorridere Hiddink

MondoR

Luis Enrique, 44 anni EPA

Page 10: La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

10 MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Yaya Tourè, 31 anni, è arrivato al City nel 2010 dal Barcellona AP

AI RAGGI X: SBAGLIA UN PASSAGGIO SU 10

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TOCCHI PER ZONA PALLONI RECUPERATI E PERSIIl colore è più intenso nelle zone in cuici sono stati più tocchi di palla

RECUPERATI

SBAGLIATI

OCCASIONI CREATE

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inclusi gli assistPERSI

ATTA

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GAZZETTA DELLO SPORT - DATI OPTA

Scatta l’operazioneYaya TourInter:incontro e offerta1Il ds Ausilio vede l’agente dell’ivoriano: c’è l’idea di una presentazione-show e di spalmare il pesante ingaggio

Matteo BregaMILANO

A desso ci sono anche 60milioni di buoni motiviper crederci. Non ba-

stassero i buoni rapporti conRoberto Mancini, i continuicontatti e la volontà di giocarein Italia, ora sono arrivati an-che i 60 milioni di Erick Thohir.Non tutti serviranno per il mer-cato, ma una buona fetta saràla base per convincere YayaTouré e il Manchester City a ve-stire il nerazzurro.

PROGETTO E SHOW Il pianoper arrivare all’ivoriano, infat-ti, ha step ben delineati. E ilclub li sta seguendo alla perfe-zione. Il 18 marzo scorso reste-rà una delle date cardine diquesto progetto. A Barcellonasi giocava il match di Cham-pions tra i blaugrana di LuisEnrique e il Manchester City.Piero Ausilio era in città. Inagenda una serie di appunta-menti. Oltre a quello con la fa-miglia Pozzo per parlare di Al-lan ed Heurtaux dell’Udinese,

c’era anche quello con DimitriSeluk, l’agente di Touré. Non èstato un incontro interlocuto-rio, è stato molto di più. Perchéil d.s. Piero Ausilio avrebbepresentato un abbozzo di of-ferta al giocatore, insistendosul fatto che sarebbe la stella assoluta di un progetto desti-nato a puntare allo scudetto.All’Inter hanno iniziato a faredue conti. Sanno benissimoche l’operazione è complicatis-sima, ma nella lista dei pro cisarebbe finito anche l’impattomediatico (non solo tecnico etattico) dell’affare. La presen-tazione di Yaya, per esempio,avverrebbe al Meazza aperto aitifosi. Sarebbe uno spettacolo.E di conseguenza ne benefice-rebbero i dati degli abbona-menti. Si può proiettare la cre-scita intorno alle 10mila unità,un balzo che creerebbe la spi-rale positiva del merchandi-sing e quindi dell’aumento deiricavi. Acquistando Touré, conla sete di stelle che ha il tifosointerista, lo si potrebbe ripaga-re quasi con la vendita di ma-gliette del numero 42 (attual-mente libero in nerazzurro).

COMUNICAZIONE In tutto que-sto panorama non va trascura-ta la comunicazione. Manciniparlò una delle prime volte inmaniera aperta dell’idea Touréa GazzettaTv. Da qualche gior-no a questa parte anche il tec-nico ha abbassato il livello.«Touré è un giocatore del Ci-ty», ha risposto ieri il tecnicoalle domande dei tifosi ineritenell’evento #milionidinomi.Gli è stato chiesto se ha in men-te qualche acquisto per raffor-zare la squadra. «Sì, in mente sì- ha risposto -. Qualche cam-biamento avverrà l’anno pros-simo. Abbiamo la possibilità diprendere un top player perchésiamo l’Inter, un top team. Edobbiamo lottare per lo scu-detto». Il nome Touré non vie-ne più pronunciato dal Man-cio. Una scelta dettata dal fattoche i continui contatti telefoni-ci tra il giocatore e il City ri-chiedono un minimo di discre-zione. Le due società si sentonotra di loro e con l’agente. Cosìcome il tecnico con il giocato-re: sms e telefonate pratica-mente quotidiane tra Robertoe Yaya.

I NUMERI Adesso bisogna ini-ziare la fase dei numeri e deiconti. Non bisogna darli, biso-gna farli quadrare. Touré restaal primo posto del mercato inte-rista. Il contratto con i Citizensscade nel 2017 e questo può es-sere un piccolo vantaggio perl’Inter. Di rinnovo ancora non siè parlato, anzi, il club inglese haammesso che ci si può sedere aun tavolo con gli interessati. Ilvalore reale di Touré lo rende-rebbe inavvicinabile. La sca-denza tra due anni può ridurlo.Semmai il vero nodo è l’ingag-gio. L’ivoriano guadagna 11 mi-lioni di euro netti. Al lordo delfisco italiano sarebbero 22 an-nuali. Impossibile. Ecco che al-lora entrerebbe in scena Manci-ni. Il rapporto tra i due è cosìforte e profondo che può vince-re sui soldi. Yaya vuole un’espe-rienza in un campionato nuovoe in Italia accetterebbe solo l’In-ter. Bene, in cambio la societàgli garantirebbe un accordo fi-no al 2020 (fino a 37 anni). Al-lungamento con lo stipendiospalmato fino a quell’anno.L’idea potrebbe essere vincente.

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IL BRASILIANO

Juan si scusa «Io distrattodalla malattiadi mia madre»

Juan Jesus, 23 anni FORTE

L’ attacco della chat con itifosi è da titolo: «Hochiesto 10 vittorie ai

giocatori». Roberto Mancini,durante la chat #milionidi-nomi, chiarisce l’obiettivodel finale di stagione. «Pro-veremo fino alla fine a gua-dagnarci un posto almeno inEuropa League. E in futurolavoreremo per il 3° posto eanche qualcosa di meglio».Poi arriva la domanda mer-cato: «Schar, Konoplyanka ePerin? Piero (il d.s. Ausilio,ndr) sta lavorando, sono gio-catori bravi».

I PENSIERI DI JJ A Sky haparlato Juan Jesus: «Non so-no uno che parla spesso dellamia vita privata ma ho pas-sato momenti brutti, sonoarrivato poco concentrato incampo. E per questo chiedoscusa perché non posso arri-vare in campo pensando adaltre cose». Una confessioneprecisata poi sul suo profilotwitter: «Se avete ancora unamadre, provate a pensare seavesse avuto un infarto a 9mila chilometri di distanza.Se per voi questo non è unproblema, significa che nonavete amore per la donnache vi ha donato la vita». DalBrasile arrivano intanto no-tizie confortanti sulla salutedella madre di Juan Jesus. Ilbrasiliano è poi tornato sulmomento dell’Inter: «Dob-biamo vincere tutte le ultime10 partite, dobbiamo affron-tarle come vita o morte».

PINETINA Oggi allenamentopomeridiano per la squadra.Ieri lavoro differenziato perAndreolli (influenza), Obi(affaticamento) e Kovacic(ginocchio). Podolski tornaoggi in gruppo dopo unagiornata di permesso.

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Serie ARMercato

COSÌ NEL 2015-16?

PERIN4-2-3-1

DARMIAN(D’Ambrosio)

Ranocchia(DRAGOVIC)

MURILLO(VIDA)

Santon

FEKIR(MILNER)

Shaqiri(Palacio)

Icardi

LAVEZZI(AYEW)

TOURÈ(Guarin)

TOULALAN(Medel)

In maiuscolo gli obiettivi di mercatoMurillo è gia stato acquistato

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ITALIA VS USA

Page 11: La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

11MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Ribaltone: Icardi resta, Kovacic out?1Il bomber preferito al 10, che l’Inter mollerebbe per 35 milioni nonostante le rassicurazioni del tecnico

Matteo Dalla ViteMILANO

R oberto Mancini stimolasempre Mateo Kovacic:lui che di numeri 10 se ne

intende, vuole che il baby croa-to decolli, decida, graffi. La«scolarizzazione» va avanti dalprimo giorno: Kovacic ha az-zannato sì, ma poche volte.

RIBALTONE POSSIBILE Coin-volto a proposito di un’eventua-le partenza del n°10, Mancini ènetto, deciso, fa muro. «Se luiresta - dice il tecnico nella chat#milionidinomi -? Sì. Può fareanche il centrocampista centra-le davanti alla difesa, ha le ca-ratteristiche per fare il registaalla Pirlo». Il Mancio, insomma,sa che Mateo è oro per il futurodel club. Ma se l’oro arrivasse abussare alla porta interista, ec-co, occhio al ribaltone: perchécon 35 milioni di euro le gerar-chie potrebbero cambiare. Tra-dotto: resta l’uomo da 20 gol(Icardi, uno che dal club è valu-tato almeno 40 milioni), esce ilragazzo che — pagato 16 milio-ni di euro — non ha ancora di-mostrato la giusta struttura el’adeguato carattere per essereun punto fermo.

LA CRESCITA E NO Questo, infondo, è lo scenario sussurratoda più parti. Scenario che no-nostante normalissime e legit-time virgolette del club potreb-be anche diventare concreto.Da una parte c’è un giocatoreche ha dimostrato di saper cre-scere anche come attaccante

moderno (il fatto che da altrui-sta faccia meno gol, però, è unpiccolo allarme da non sottova-lutare); l’altro, ancora venten-ne e con potenzialità enormi,ha rimandato sempre l’esplo-sione, vuoi per questioni tatti-che (è stato incasellato ovun-que), vuoi per problemi fisici(ad inizio stagione), vuoi permancanze tipiche e normali diun ragazzo che fatica a impri-mere la propria classe e il pro-prio fisico sulle partite.

NON TITOLARITA’ E DUBBI Ilproblema, insomma, è qui mapoi anche altrove: nell’Inter cheMancini ha in mente per l’anno

prossimo (e anche in quella at-tuale, viste le ultime gare), Ko-vacic non partirebbe titolare. EKovacic, probabilmente, di par-tire titolare ne sente bisognocome il pane. Ma il riscontro sulcampo, ancora, non si vede.Proprio per tutta questa serie diragioni, lo stesso Mateo (affe-zionatissimo all’Inter) sta pen-sando il classico «che ne sarà dime».

RIPRENDI SOLO ME? Al mo-mento Mateo si sente un po’ Ca-limero, del tipo non me ne vabene una, compreso il ginoc-chio tamponato nel match con-tro il Wolfsburg che gli ha fatto

saltare la gara con la Croazia.Ecco: questa precarietà a soli 20 anni sta mettendo dei dubbianche a lui. «Ma perché ripren-di solo me?» ha chiesto Mateo aMancini in Inter-Cesena. Si sen-te bersagliato.

OLTRE I TRENTA... E nelle pie-ghe dei dubbi e del poco utiliz-zo, ecco inserirsi il Liverpool(ma pure l’Arsenal). Offerti 30milioni dai Reds per Kovacic,hanno scritto in Inghilterra:l’agente del giocatore si è af-frettato a smentire e ribadireche «Mateo resterà all’Inter». Ambienti di mercato, però, sus-surrano quanto segue: il Liver-

pool è seriamente disposto a of-frire una cifra considerevole, ese questa cifra dovesse supera-re i 30 milioni ecco che l’Inter sitroverebbe davanti a un bivionaturale e assillante. Il solito:vendere o no? Le certezze tra-ballerebbero. Sia chiara unacosa: l’Inter in Kovacic crededavvero, ma se è vero — com’èvero — che in mezzo al campocerca Yaya, Toulalan e hai giàGuarin e Brozovic e Shaqiri, ec-co, dove lo metti un Kovacic?Bella domanda. Ed è un quesitoche per un centravanti da 20gol stagionali ti poni meno.Molto meno.

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8� i gol di Mateo Kovacic in questa stagione: 5 sono stati realizzati in campionato e 3 in Europa League. Il croato ha da poco allungato l’accordo al 2019

’19� Giugno 2019 è la data prevista per l’allungamento del contratto di Mauro Icardi (a 20 gol stagionali): dopo Pasqua ci sarà la tanto agognata firma?

Mateo Kovacic, 20 anni, e Mauro Icardi, 22. I due hanno segnato 28 gol in questa stagione tra campionato e coppe: 8 il croato e 20 l’argentino ANDREOLI

ROBERTO MANCINISU KOVACIC E ICARDI

SE KOVACIC RESTERA’ ALL’INTER? SÌ: LUI PUO’

FARE ANCHE IL REGISTA ALLA PIRLO DAVANTI

ALLA DIFESA

SE E’ PIU’ FACILE FAREA MENO DI UN PORTIERE

O DI UN UOMO DA 20 GOL? DURA TROVARE

UNA PUNTA DA 20 GOL

Serie ARMercato

Page 12: La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

12 MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

� Una due giorni a Stoccolma, con l’elite del calcio europeo. Andrea Agnelli, insieme all’amministratore delegato Giuseppe Marotta e al Chief Revenue Officer Francesco Calvo, ha partecipato alla quattordicesima Assemblea Generale dell’ECA (Associazione dei club europei), presieduta da Karl-Heinz Rummenigge, che si è tenuta lunedì e ieri. I dirigentibianconeri hanno avuto l’occasione di confrontarsi con i massimi esponenti del calcio europeo. Intanto a Vinovo continuano i rientri dei giocatori dagli impegni con le rispettive nazionali: dopo Vidal, ieri è stata la volta di Evra e Sturaro. Oggi, per la seduta in programma nel pomeriggio, il gruppo crescerà ulteriormente: rientreranno Lichtsteiner, Morata e i quattro azzurri Buffon, Barzagli, Bonucci e Chiellini. La Juventus tornerà in campo sabato contro l’Empoli (ore 21). Prosegue il programma di recupero di Pirlo e Marchisio.

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CON I BIG EUROPEI

Agnelli all’EcaA Vinovo eccoEvra e Sturaro

Fabiana Della ValleCarlo LaudisaMILANO

N orberto Murara Netonon ha paura della con-correnza, neanche se il

rivale si chiama Gigi Buffon.Vuole avere la possibilità digiocarsi le sue carte alla Juven-tus, anche a costo di accomo-darsi in panchina. Il pensierodel portiere brasiliano è arriva-to attraverso Stefano Casta-

gna, procuratore del giocatore,che ieri è stato ospite della tra-smissione «Calciomarket» diGazzettaTv.

NO AL PRESTITO «È un mo-mento molto importante per lacarriera di Neto — ha spiegatoCastagna —, per questo saràuna decisione molto pondera-ta. Il ragazzo deve crescere an-che se è già molto bravo, a 18anni in Brasile è stato il migliorportiere del campionato. Di si-curo non resterà alla Fiorenti-

na e di sicuro diremo no a qual-siasi squadra che voglia pren-derlo per mandarlo in prestitoaltrove, anche alla Juventus.Stiamo ancora valutando di-verse proposte provenienti daItalia, Germania, Inghilterra eSpagna, dove un top club stacercando un nuovo portiere.Posso solo dire che Liverpool,Psg e Real Madrid sono tra lesocietà interessate». Alla Juveperò dovrebbe vedersela con Buffon, che ha rinnovato finoal 2017. Difficile togliere il po-

sto a un fenomeno come lui.Neto accetterebbe di andare inpanchina? Risposta: «Tutte lesquadre importanti hanno unportiere forte, se scegli di an-dare in un top club metti inconto di dovertela giocare conqualcun altro».

BUFFON CHIOCCIA Neto hascelto di non rinnovare il con-tratto e a inizio anno l’ha co-municato alla Fiorentina. Deci-sione che non è stata presa be-ne: i tifosi hanno cominciato a

bersagliarlo e lui è finito inpanchina. Poi, complice l’infor-tunio di Tatarusanu, è tornatotitolare, dimostrando di esserepronto per una grande. La Ju-ventus nel frattempo non è sta-ta a guardare: ha opzionato ilportiere per giugno, proponen-dogli un quadriennale da 2,2milioni a stagione. Poi è arriva-to anche il rinnovo di Buffon(altri due anni di contratto). LaJuve sta pianificando il futurotra i pali, perché Gigi ha 37 an-ni e nonostante in campo nondia alcun segnale di cedimen-to, non potrà essere eterno. Lastrategia è chiara: affiancare aBuffon un numero due in asce-sa, che possa continuare a cre-scere accanto a lui e poi pianopiano diventarne il sostituto.La Juventus ha messo in contoche, soprattutto il primo anno,

Neto rischia di giocare moltopoco. Per questo tra le ipotesic’era anche quella del prestito,per permettere al brasiliano diavere più continuità (si era par-lato della Sampdoria). Netoperò a 25 anni ha già le ideechiare: o la Juventus o un altroclub che però voglia puntare sudi lui. Niente prestito. Paroleche sicuramente ai bianconerifaranno piacere, visto che la lo-ro prima intenzione era pro-prio quella di tenerlo a Torinoper fare il secondo di Buffon.Intanto Neto e la Juventus si ri-vedranno tra pochissimo da av-versari: martedì 7 aprile, semi-finale di ritorno di Coppa Italiaa Firenze.

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4� Gli anni di contratto che la Juventus ha proposto al portiere brasiliano, a 2,2 milioni a stagione. Neto è in scadenza con la Fiorentina

Serie ARIl personaggio

Neto avvertela Juventus:

no al prestito

1Il procuratore del portiere brasiliano: «La concorrenza con Buffon non lo spaventa. Anche Psg, Real Madrid e Liverpool interessati a lui»

Neto, 25 anni, dal 2011 allaFiorentina RAMELLA

Rummenigge e Agnelli BOZZANI

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13MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

SUL MERCATO E’ UNA SFIDA EQUILIBRATA

120 MILAN

VALORI GIOCATORI MILAN E PALERMO OGGI VALORE TOTALE NEL 2004

45,8 PALERMO

70 MILAN

66,4PALERMO

M

6PA

120MILAN

A quota 0 sono i giocatoriin prestitoo in scadenzadi contratto

Valori in milionidi euro

Menez

Dybala

Diego Lopez

Abate

Antonelli

Rami

Mexes

Montolivo

Poli

De Jong

Menez

Destro

Bonaventura

Sorrentino

Vitiello

Gonzalez

Terzi

Lazaar

Rigoni

Maresca

Barreto

Vazquez

Belotti

Dybala

MILAN PALERMO

5 1

10 0,3

5 7,5

3 0,3

8 2

7 0,3

20 15

0

0

0 3

0

7

12 30

GAZZETTA DELLO SPORT

LE ULTIME

Van Ginkele Cerci a caccia della maglia

LA FILOSOFIA DEL CLUB

Berlusconi accontentato: firmano 3 baby talenti1Il presidente vuole una squadra giovane e italiana: Donnarumma, Cutrone e Locatelli,azzurri Under 17, al primo contratto da pro’

MILANO

R itrovati anche i nazio-nali il gruppo a dispo-sizione di Inzaghi si

amplia ulteriormente: soloHonda, impegnato in ami-chevole dall’altra parte delmondo (titolare ieri a Tokyonel 5-1 contro l’Uzbekistan)rientrerà nelle prossime ore(è atteso nel tardo pomerig-gio a Milano). Se a gennaio,una volta eliminato dallaCoppa d’Asia partì dall’Au-stralia per atterrare diretta-mente nel ritiro di Milanel-lo, stavolta potrebbe pren-dersela un po’ più comoda:ci sono alternative che glipermetteranno di rifiatare.Cerci per esempio, arrivatopiù semplicemente da Tori-no dopo gli impegni azzurri,si candida per giocare. Con-tro il Cagliari, nell’ultimauscita di campionato, era(sub)entrato convinto: oraavrà a disposizione i prossi-mi allenamenti per convin-cere definitivamente Pippoa concedergli una magia datitolare, che gli manca daMilan-Verona di inizio mar-zo. L’ostacolo, spuntato nelfrattempo, è Suso: approfit-tando delle assenze dei na-zionali, lo spagnolo è statoschierato da titolare in ami-chevole a Reggio Emilia(due gol pregevoli) e nelleultime esercitazioni tatti-che. Il ballottaggio è uffi-cialmente aperto.

MEDIANA Anche a centro-campo Inzaghi abbonda:con il recupero di Bonaven-tura sono in quattro (Jack,De Jong, Poli e Van Ginkel)per tre posti.

DIFESA Confermata la di-sponibilità di De Sciglio,Alex e Zapata: l’ultimo ierisi è allenato in isolamento,chiuso in palestra, per viadella febbre. La presenzanella lista dei convocati perPalermo resta comunquecerta. E la difesa è l’altro re-parto in cui Pippo, dopo me-si, potrà permettersi di sce-gliere.

a.g.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Toh, il Milan vale come il PalermoChi l’avrebbe mai immaginato?1Rossoneri e rosanero si sfidano sabato: i titolari delle due squadre «costano» 70 milioni, e pensare che nel 2004 c’era addirittura una differenza di 75 milioni

Alessandra GozziniMILANO

P atrick e Manuel sono ita-lianissimi, abili con il pal-lone e anche molto az-

zurri, se insieme fanno già 54convocazioni nelle nazionaligiovanili. Con Gianluigi, sedi-cenne di un metro e novanta-cinque, ieri hanno autografatoil loro futuro rossonero. Il Mi-lan, in linea con il richiamo diBerlusconi, ne ha dato annun-cio ufficiale: «Gianluigi Don-narumma, nato il 25 febbraio1999, Patrick Cutrone, nato il 3gennaio 1998 e Manuel Loca-telli, nato l’8 gennaio 1998.

Tutti e tre i giovani talenti ros-soneri hanno firmato il loroprimo contratto professionisti-co che li legherà al Milan dal 1°luglio 2015 al 30 giugno2018».

FILOSOFIA BERLUSCONI Nel-l’identikit tracciato dal presi-dente c’era pure un altro ele-mento: «Che siano, possibil-mente, provenienti dal nostrosettore giovanile». Tutti gli in-dizi portano ai tre: Cutrone,che ora frequenta il liceo spor-tivo Sant’Elia a Cantù, festeg-giò la promozione in secondaelementare mettendo per laprima volta piede a Milanello.In campo, voti alti: in questa

stagione è a quota 25 gol, 8 inPrimavera, 2 in Berretti e 15con gli Allievi Nazionali. Van-no aggiunti quelli con la Nazio-nale, di cui due, segnati allaSlovacchia, che hanno conse-gnato il pass per gli EuropeiUnder 17: potrà laurearsi bom-ber del futuro. Su Locatellic’era già stato l’attestato di sti-ma di Berlusconi: «Mi hannoparlato molto bene di te. Com-plimenti, ma sappi che noi tivogliamo prima ottimo studen-te e bravo figliuolo e poi calcia-tore di Serie A», gli disse in unadelle visite stagionali al centrosportivo rossonero. Sul prato Locatelli studia da mediano:iniziata la trafila in rossoneronel 2009 con gli Esordienti, èfinito sotto età in Primavera edi recente anche in panchinacon la prima squadra.

PREDESTINATO Il più piccolo,almeno all’anagrafe, risulta

Donnarumma, un adolescentedi quasi due metri. Complice lasqualifica di Diego Lopez e l’in-fortunio di Agazzi, il teenagerDonnarumma, portiere, vennefatto sedere in panchina perMilan-Cesena di metà febbra-io, traguardo tagliato a 15 an-ni. A certe età non c’è nulla discontato, tanto che il Milan do-vette provvedere al certificatomedico: serviva per certificareche fosse già pronto a scontrasi

con centravanti adulti. Un an-no prima, da guida della Pri-mavera, Pippo non l’aveva maiavuto a disposizione: Gianluigi(che il nome, lo stesso di Buf-fon, sia un altro indizio di futu-ro?) giocava nei Giovanissimi,dove gli avversari hanno la fac-cia da bambini e i tempi di gio-co non vanno oltre i 35’. E que-st’anno, con i coetanei divisitra Allievi Regionali e Naziona-li, per lui era già tempo di Pri-mavera (e di Under 17). Non ètutto, ecco altri elementi da ag-giungere all’identikit: Donna-rumma, tesserato dal Milandue anni fa, arriva dalla nobilescuola di portieri del Club Na-poli Castellammare, ha un fra-tello professionista (Antonio,titolare a Bari), e un managerche condivide con Ibra e Balo-telli: alla Gazzetta Raiola ri-cambiò la fiducia inserendolonel suo undici ideale.

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Manuel Locatelli, 17, in azione IPPDonnarumma e Galliani ACMILAN.COM

Patrick Cutrone, 17 anni

Francesco CarusoG.B. Olivero

N el novembre 2004 il Mi-lan fu accolto con gran-de entusiasmo a Paler-

mo. La squadra rosanero eraappena tornata in Serie A dopoun’assenza di oltre trent’anni ela sfida contro la formazione diAncelotti (campione d’Europaappena diciotto mesi prima)era giustamente vista come unevento. Il Milan vinse 2-1 gra-zie a una rete di Serginho nelfinale dopo che gli acuti di Ba-rone e Coloccini avevano viva-cizzato il primo tempo. Il risul-tato non aveva sorpreso nessu-no, nonostante la scelta di An-celotti di schierare moltissimeriserve. Beh, riserve per mododi dire: il valore di mercato deititolari di quella partita era di120 milioni di euro per i rosso-neri (e non giocavano Maldini,Shevchenko, Inzaghi, Pirlo) edi 45,8 milioni per il Palermoche comunque aveva una rosainteressante (tra i rosaneroc’erano cinque futuri campioni

del mondo: Grosso, Toni, Bar-zagli, Barone e Zaccardo. A fi-ne campionato festeggiarono la qualificazione alla CoppaUefa grazie a un eccezionale sesto posto).

IL PRESENTE Sono passati un-dici anni, il Palermo è tornato

in A da qualche mese e sabatoospita il Milan. La classifica èsimile (38-35 per i rossoneri),il valore di mercato delle dueformazioni anche: 70 milioni per il Milan (abbiamo contatopure capitan Montolivo e Ramiche in Sicilia non giocheran-no), 66,4 per il Palermo (inse-rendo Belotti, che quasi sempreparte dalla panchina). Cos’ècambiato in questi undici anni?Tutto. Il calcio italiano ha persovalore, in tutti i sensi. E la crisiha colpito maggiormente legrandi squadre. Il Milan sta vi-vendo un altro anno difficile, ilmercato si muove su percorsidifferenti rispetto al passato echi ha la capacità di pescaregiovani talenti all’estero (comefa spesso Zamparini) riesce acostruire squadre competitivespendendo poco. Il capolavoroarriva quando la valorizzazio-ne dei campioncini genera ric-che cessioni con le quali lasquadra viene ricostruita e resaaltrettanto forte mentre anchela società diventa evidente-mente più solida. Negli anniZamparini ha saputo vendere i

vari Pastore e Cavani (tanto percitare i casi più clamorosi) eadesso è pronto a far cassa conle cessioni di Dybala e Vazquez.Il Milan, nel frattempo, ha sag-giamente scelto una politica dirottura rispetto al passato: si vaverso una rosa sempre più gio-vane e italiana, con l’inseri-mento di un paio di campioniche possano alzare il livello delgruppo e trascinare i compagniin un processo di crescita chepotrebbe regalare grandi sod-disfazioni al club anche in unmomento di scarsa competiti-vità sul mercato. Adesso restada scoprire cosa accadrà sabatopomeriggio. All’andata il Paler-mo visse a San Siro una notteda ricordare: secco 2-0 grazieall’autogol di Zapata e a unaprodezza di Dybala. In questoperiodo, però, la squadra di Ia-chini sembra meno brillante equella di Inzaghi cerca di salva-re la stagione con un bel finale.Che non cambierebbe il valoredi mercato dei giocatori, maaiuterebbe il Milan a guardarecon più ottimismo al futuro.

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RA Milano ora si punta sui giovani.Mentre Zampariniprepara la ricca cessione di Dybala

Sinisa Andelkovic e Keisuke Honda nella partita di andata a San Siro AFP

Serie ARLo studio

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14 MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

«Cagliari in ALazio secondaÈ la mia ricettadella felicità»1Diakitè, da Formello a Zeman: «Sabatovinco, ma biancocelesti con le big d’Europa»

Mario Frongia CAGLIARI

«C on la Lazio dobbia-mo vincere». ModiboDiakitè, atto primo.

Il centrale del Cagliari affila iparastinchi per il match con lasua ex Lazio: «Ho lasciato tantiamici a Formello. Spero arrivi-no secondi e vadano in Cham-pions. Ma sabato ci servono i 3punti». Messaggio chiaro. Arri-vato a gennaio, «Diaki» ha scel-to il Cagliari dopo una serie diamori mai sbocciati, come Sun-derland e Deportivo La Coruña.Francese di Bourge la Reine,classe ’87, Modibo ha esorditoin A con i biancocelesti: vittoriaper 4-2 in casa dell’Udinese: «Avevo vent’anni, un bel ricor-do». E in biancoceleste ha vintodue Coppe Italia (2008-09 e2012-13) e una Supercoppa ita-liana, a Pechino nel 2009 con-tro l’Inter di Mourinho. «Unodei ricordi più belli alla Lazio,

dove comunque ho vissuto annisplendidi». Dalla capitale allaSardegna, con villetta di frontealla spiaggia del Poetto. Diakitéricorda: «Ho segnato due reti inA e il secondo gol l’ho fatto alCagliari. E vincemmo 1-0».

Diakitè, è giunta l’ora di pareg-giare i conti. «Sabato non sarà facile. Lorostanno facendo molto bene, so-no in forma e hanno tanta qua-lità. Ma per noi non cambia:terza o ultima in classifica dob-biamo avere lo stesso atteggia-

mento: la vittoria è un obbligo.Personalmente metto da partesentimenti e ricordi, quel checonta è vincere per la salvezzadel Cagliari».

Klose e Felipe Anderson come sifermano?«Aggiungerei anche Candreva eKeita: possono sempre fare ladifferenza. Klose è un grandecampione, in area gli basta uncentimetro per farti gol. Ander-son, dopo un primo anno di am-bientamento, è venuto fuori.Ma non avevo dubbi: qualità epotenzialità erano evidenti.Con giocatori di questo livelloserve una prova da squadra. So-lo il collettivo può fermarli e li-mitarli. Ma è ovvio che indivi-dualmente si deve fare il massi-mo. Siamo pronti a combatterefino alla fine».

Cos’è mancato finora al Caglia-ri?«La voglia di “mangiarsi gli av-versari”. Siamo stati poco catti-vi in tutti i reparti. E questo in Asi paga. Ai compagni più giova-ni dico di giocare con la testagiusta, senza non si va da nes-suna parte. In più mostrino tan-ta voglia di dare il massimo».

Che idea si è fatto di Zeman?«Parla poco ed è un gran lavora-tore. Nel suo gioco offensivo miesalto: se sei veloce e forte nel-l’uno contro uno puoi solo cre-scere».

Ci sono in palio 30 punti: quan-to credete nella salvezza?«Siamo convinti e fiduciosi:bastano due vittorie pesanti difila per ribaltare la visuale. AlSunderland, dove ho iniziato loscorso anno, erano spacciati,poi hanno vinto con Chelsea eUnited e si sono salvati».

Messaggio ai tifosi?«Sabato ci stiano vici-ni, il loro aiuto è fon-damentale. Ci piace eci incoraggia molto il

tam tam sul web e le iniziativecol messaggio “noi ci crediAmo,#crediAmoci tutti insieme”. In-sieme possiamo farcela».

Quanto cambia giocare perl’Europa o lottare per nonretrocedere?«Se giochi per l’Europamezzo passo falso puoirecuperarlo. Se ti devisalvare non puoi mai

sbagliare. Sono venuto aCagliari sapendo che cisarebbe stato da soffrire.Comunque, qui si lavora

sereni, tifoseria e ambientesono vicini ma tranquilli. A

Roma va diversamente».

Diakitè, l’addio con la Lazio diLotito è stato spigoloso?«No, abbiamo chiarito, sono

affezionato alla società. Ri-peto: auguro a noi la perma-

nenza in A e a loro il secondoposto e la Champions».

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MODIBO DIAKITÈDIFENSORE CAGLIARI

DOBBIAMO DIVENTARECATTIVI. IL BOEMO

PARLA POCO E LAVORA MOLTO. SÌ, LA SALVEZZA

È POSSIBILE

Modibo Diakitè, 28 anni,è arrivatoa Cagliari nel mercato di gennaioGETTY IMAGES

Sottoil difensorein azione con la maglia della Lazio, club con cui ha debuttato in A e vinto tre trofei: due coppe Italia (2008-09 e 2012-13) e una Supercoppa italiana (2009) ANSA

L’ATTACCANTE DI PIOLI

Miro Klose, 36 anni, quarta stagione alla Lazio LAPRESSE

I progetti di Klose:Champions subitoe poi una panchina

Serie ARL’intervista

A ROMA

Assolti ieri gli Irriducibili condannati a gennaio1Processi diversi ma stesso tribunalee imputati simili: non sussiste l’associazione per delinquere e la tentata estorsione

Stefano CieriROMA

C ondannati a gennaio, as-solti a marzo. Stessi im-putati, stesso Tribunale,

vicende molto simili, ma sen-tenze diverse. Dopo essere staticondannati in primo grado nelprocesso Chinaglia, i capi stori-ci degli Irriducibili (il gruppoultrà laziale leader della curvanord) sono stati ieri assolti dalTribunale di Roma (lo stesso

che li aveva condannati per l’al-tra vicenda) al termine di unprocesso per associazione a de-linquere, tentata estorsione edaltri reati minori consumati nelbiennio 2001-2002.

ASSOLTI E PRESCRITTI La sen-tenza di primo grado è arrivataieri a quasi quindici anni dallapresunta consumazione di queireati. La maggior parte dei quali(diffamazione e minacce aidanni di giornalisti e rappresen-tanti di forze dell’ordine) sono

caduti in prescrizione e per que-sto il Tribunale non si è pronun-ciato. Lo ha fatto invece in meri-to ai due reati più gravi, associa-zione per delinquere e tentataestorsione, assolvendo gli im-putati perché il fatto non sussi-ste (il Pm aveva chiesto condan-ne tra i 3 e i 5 anni). Le indaginierano partite da una serie di de-nunce di giornalisti e uominidelle forze dell’ordine, un’altrada parte dell’allora presidentedella Lazio Cragnotti. La de-nuncia di quest’ultimo riguar-dava atti di danneggiamento,poi nel corso del processo Cra-gnotti e i suoi collaboratori han-no sempre negato che ci sia sta-to un tentativo di estorsione neiloro confronti per la gestione

del merchandising del club. Co-sì per i due reati più gravi il Tri-bunale di Roma ha assolto tuttigli imputati: Fabrizio Toffolo,Fabrizio Piscitelli, Yuri Alviti,Paolo Arcivieri e Stefano Mari-nelli. Per i reati meno gravi(quelli andati in prescrizione)erano imputati anche ErmannoPansa e Gaspare Carista.

ESITI DIVERSI Ha avuto un epi-logo completamente diverso, invece, il processo per i fatti del2006, la cui sentenza di primogrado è stata emessa lo scorso29 gennaio. Vicende simili an-che se non uguali, per questo ilTribunale di Roma ha deciso dinon riunificare i due procedi-menti. Imputati più o meno gli

stessi però. Ci sono ancora Tof-folo, Piscitelli, Alviti e Arcivieri,mentre non ci sono Marinelli,Pansa e Carista. Anche qui siparla di tentata estorsione,l’ambito è il tentativo di scalataal club biancoceleste da partedel gruppo Chinaglia. Il presi-dente della Lazio non è più Cra-gnotti ma Lotito, che denunciain prima persona il tentativo diestorsione. E alla fine il Tribu-nale accoglie la sua tesi: i quat-tro capi-ultrà vengono tutticondannati (3 anni e 6 mesi aToffolo, 3 anni e 2 mesi a Pisci-telli e Alviti, 2 anni e 2 mesi aArcivieri). E oltre a loro vengo-no condannati gli uomini delgruppo Chinaglia.

© RIPRODUZIONE RISERVATAUltrà della Lazio LAPRESSE

L'IDENTIKIT

MODIBO DIAKITE’NATO IL 02 MARZO 1987A BOURG-LA-REINE (FRANCIA)RUOLO DIFENSORE ALTEZZA 192 CM PESO 84 KG

1 APRILE 2007ESORDIO IN ADiakitè ha esordito in Serie A in Udinese-Lazio 2-4. La prima squadra italiana è stata il Pescara, alla Lazio fece «in prova» un torneo di Viareggio, dove convinse. E fu ingaggiato l’estate dopo dai biancocelesti.

LE SUE SQUADRE

PESCARA 2005-2006

LAZIO 2006-2013

SUNDERLAND 2013-2014

FIORENTINA gennaio-giugno 2014

DEPORTIVO LA CORUÑA 2014-2015

CAGLIARI da gennaio 2015

Nicola BerardinoINVIATO A FORMELLO (ROMA)

I l trionfo di Sebastian Vettel ha dato unacarica in più a Miro Klose. Una scintillatutta tedesca per l’attaccante della Lazio

dopo il successo del connazionale con la Fer-rari in Malesia. Nello scorso novembre i duecampioni si sono ritrovati a Berlino per ritirareil «Bambi d’oro», premio assegnato alle «per-sone con visioni e creatività che nell’anno han-no particolarmente colpito ed entusiasmato ilpubblico tedesco». Ora Klose è pronto a inse-guire nuovi traguardi in un finale di stagionericco di prospettive per la Lazio. Tra la corsaChampions nel duello con la Roma per il se-condo posto e la finale di Coppa Italia da con-quistare nella semifinale di ritorno di mercole-dì 8 aprile a Napoli (1-1 all’Olimpico). Ma cisono anche obiettivi personali molto intrigantiper il 36enne bomber di Opole. Che è reduceda un mese quanto mai esaltante: a marzo hafirmato 3 reti in campionato e una in Coppa.Così il conto totale in questa stagione di A èsalito a quota 8, che migliora di una unità ilbottino precedente. Ma Klose adesso punta di-ritto a salire in doppia cifra. Come nelle altredue annate italiane: 12 e 15 gol, il suo top nelcampionato 2012-13. Gli ultimi mesi hannoproposto un nuovo Klose. Dopo l’infortunio diDjordjevic (24 gennaio, frattura del malleolo),il peso dell’attacco è passato tutto sulle sue spalle. Con Pioli, Miro è chiamato a un lavorodiverso: anche apripista per gli inserimenti deicompagni e puntello in più in copertura. Unadimensione che ha coinvolto molto l’attaccan-te fresco di titolo Mondiale con la Germania.

FUTURO La qualificazione in Champions po-trebbe dare la spinta decisiva al suo futuro nel-la Lazio. Ha il contratto in scadenza, ma dallaventesima presenza (adesso è a 25) è scattatala clausola di rinnovo a suo favore. In pratica,deciderà solo lui se rimanere. Ha spesso riba-dito che valuterà con la famiglia. Il suo proget-to di diventare allenatore non ha urgenze. Ieri,Oliver Bierhoff, ex punta di Juve e Milan e oradirigente della nazionale tedesca, ha manife-stato l’idea di coinvolgerlo nello staff della Germania. «Credo che lo potremmo convince-re per la nostra causa. Nel 2020 sicuramentenon giocherà più. È in stretto contatto con ildirettore Hansi Flick: ha detto che un giornovorrà allenare». Intanto, Klose rincorre laChampions con la Lazio. Prossima tappa, sa-bato a Cagliari. Una sua doppietta fu decisivanella vittoria dell’andata (4-2). Un exploit cheil goleador tedesco cercherà di replicare alSant’Elia.

© RIPRODUZIONE

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15MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Ripensandoa MaradonaPjanic punta

a dare brioalla Roma

1L’anno scorso col Napoli 2 reti e gli applausi di Diego, ora deve

rialzarsi. Gervinho out 20 giorni

Andrea PuglieseROMA

M agari vorrà farsi un re-galo speciale per i suoi25 anni in arrivo doma-

ni, affondando i ricordi fino aquel Roma-Napoli della scorsastagione, quando con una dop-pietta allentò la resistenza degliazzurri, lanciando la Roma versoquell’ottava vittoria consecutivache regalò una dolce illusione.Una doppietta arrivata davanti aDiego Armando Maradona, perl’occasione all’Olimpico per ve-dere il suo Napoli e che a finepartita lo applaudì. Ora è arriva-to il momento per Miralem Pjanicdi ripensare anche a quei mo-menti e di tornare ad essere deci-sivo come allora. Almeno lo spe-ra la Roma e lo spera anche lui,che vuole buttarsi alle spalle unmomento così, di certo non traquelli da collezionare della suaavventura in giallorosso.

TOTTI A RISCHIO Quello dell’ot-tobre 2013 era un Pjanic diverso,appena rigenerato dalla cura-Garcia, pronto a prendere permano la Roma, soprattutto nelmomento in cui i giallorossi per-sero Totti per infortunio. Succes-se proprio in quel Roma-Napoli,quando la sfida era ancora inequilibrio, sullo 0-0. Poi Pjanicpennellò una punizione magi-strale, prima di chiudere la prati-ca con un calcio di rigore nella ri-presa. In mezzo ci fu anche l’in-fortunio di Gervinho, strane ca-sualità del destino del calcio. Già,perché sabato prossimo la situa-zione potrebbe essere più o menola stessa: Totti è in dubbio, anco-ra alle prese con il problema alflessore della coscia destra e si deciderà solo in extremis (vener-

dì) se rischiarlo o meno. Ger-vinho invece sarà sicuramenteout. Ieri l’ivoriano ha effettuatogli accertamento del caso, reste-rà fuori 3-4 settimane per una le-sione di primo grado al bicipitefemorale destro. «La Juve è trop-po lontana, ci batteremo per gio-care ancora la Champions — hadetto l’ivoriano —. Doumbia?Viene da un altro campionato, habisogno di tempo per adattarsi.Ma so di cosa è capace, appena siadatterà sarà più semplice».

GENIO IN BILICO Dovesse suc-cedere ancora di dover rinuncia-re insieme a Totti e Gervinho econsiderando che Maicon saràancora out, Garcia allora non haaltre chance che affidarsi al ge-nio di Pjanic per provare a costru-ire gioco e aumentare il grado diimprevedibilità della Roma. Delresto, il bosniaco è uno dei registigiallorossi, una delle fonti da cuiabbeverarsi, anche se ultima-mente un po’ arida. Pjanic losa e se ne rendo conto, anchese poi le statistiche dicono chenella Roma è quello che correpiù di tutti e questo fa un po’ faspecie, pensando al suo dna.Oggi tornerà a Roma, dopo laparentesi con la Bosnia (3-0 al-l’Andorra e amichevole ieri conl’Austria). E si rimetterà subitosotto, anche per scacciare viatutti i brutti pensieri. Già, perchédopo aver rinnovato il contrattoun anno fa, ora il suo nome ballaspesso nei giochi e nelle strategiedi mercato (a proposito, la Romaaveva in mano André Ayew del-l’Olympique Marsiglia, l’Inter hamesso la freccia da un po’). DellaRoma, ma anche sue. A meno chenon torni presto quel Pjanic lì,quello che strappava applausianche a uno come Maradona.

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COSÌ QUEST’ANNOTOCCHI PER ZONAIl colore è più intenso nelle zone in cuici sono stati più tocchi di palla

ATTACCO

SU RIGORE

PALLE RECUPERATE

ASSIST

GOL

121

6

3

% REALIZZATIVA

OCCASIONICREATE

14%

54

Gol smarritidal Napoli

e da HiguainLa medicina

è giallorossa1Il Pipita, Mertens, Hamsik,

Callejon: quando c’è la Roma,le punte di Benitez si scatenano

Gianluca MontiNAPOLI

C ome tori nell’arenadell’Olimpico, gli at-taccanti del Napoli si

scatenano quando vedonogiallorosso. La squadra diBenitez soffre di astinenzada gol (uno solo nelle ultimetre partite ufficiali), ma è inarrivo la medicina migliore.Già, perché Higuain e com-pagni hanno una tradizionefavorevole contro la forma-zione di Garcia e anche l’ulti-mo arrivato Gabbiadini,quando vestiva la maglia delBologna, ha fatto centro con-tro la Roma (tra l’altro, in unmatch che si giocava alle12.30, proprio come quellodi sabato).

DUE GOL E...MEZZO Higuainè un incubo per i difensoriromanisti e poi l’Olimpico loesalta (alla Lazio in quellostadio ha segnato tre volte).Il suo bilancio contro la Ro-ma è di due gol…e mezzo. Incoppa Italia nella passatastagione segnò con la colla-borazione di De Sanctis edancora si dibatte se attribui-re quel gol al Pipita. Poco im-porta, comunque, perchéGonzalo al San Paolo non hafatto sconti all’ex portieredel Napoli: un gol sotto gliocchi di Maradona nella ga-ra di ritorno di quella semifi-nale e poi la prodezza da fi-gurine Panini nel match dicampionato di quest’anno.Higuain tornerà a disposi-

zione di Benitez domani esvolgerà con i compagnisoltanto la rifinitura di ve-

nerdì. Ma sabato sarà in

campo dall’inizio. Rafa, però,può fare affidamento anche sualtri tiratori scelti per abbattereil fortino di Garcia. Josè Cal-lejon alla Roma ha realizzato tregol in cinque partite. Quandoha segnato lui, il Napoli ha sem-pre vinto, un talismano. La Ro-ma porta bene anche a MarekHamsik, che ha già fatto cinqui-na contro i giallorossi e punta afare tombola e sbancare l’Olim-pico, dove Dries Mertens è statogrande protagonista lo scorsoanno in coppa Italia (gol allaRoma in semifinale e pure allaFiorentina in finale). In praticaall’appello manca solo Insigne,che da napoletano ci terrebbeparticolarmente a risolvere unasfida molto sentita dai tifosi.

VALUTAZIONI FUTURE A pro-posito, qualche «infiltrato» az-zurro all’Olimpico ci sarà. DeLaurentiis prenderà posto intribuna (annunciato tra og-gi e domani un incontrocon il sindaco De Magi-stris per la questione SanPaolo, ndr), sospeso co-m’è tra presente e futuro.Non ci sono sostanzialinovità rispetto a quantoraccontato un mese fa:il presidente ha incon-trato Benitez e gli ha for-mulato una proposta di rinnovo(con tanto di voli aerei garantitida e per Liverpool sia per Rafache per la sua famiglia). Il tecni-co spagnolo ha nicchiato perchéaspettava (e aspetta ancora) divedere come evolverà il merca-to delle panchine. Se il Napolinon dovesse andare in Cham-pions League, però, potrebbeanche darsi che sia De Laurenti-is a non voler andare avanti conBenitez.

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COSÌ QUEST’ANNOTOCCHI PER ZONAIl colore è più intenso nelle zone in cuici sono stati più tocchi di palla

ATTACCO

TIRI NELLO SPECCHIO

PRECISIONE

37

% REALIZZATIVA

OCCASIONICREATE

58%

20%

35

SU RIGOREGOL

13

NOTIZIE TASCABILI

� Il calcio per la lettura. Nel weekend del 12 aprile i giocatori delle squadre di casa di Serie A consegneranno agli avversari un libro al momento del saluto pre-partita. L’iniziativa nasce da #ioleggoperché, progetto nazionale di promozione del libro e della lettura, organizzato dall’Associazione Italiana Editori. La Serie B dedicherà al progetto due giornate, quelle del 12 e del 19 aprile, mentre l’iniziativa si concluderà con un grande evento il 23 aprile, giornata mondiale del libro e del diritto d’autore: 240mila libri in edizione speciale saranno consegnati ai lettori saltuari e ai non lettori.

L’INIZIATIVA

#ioleggoperchéLa A il 12 aprilepromuove i libri

� Finisce male l’avventura dell’Under 19 di Alessandro Pane nella fase Elite dell’Europeo. Contro l’Austria padrona di casa, gli azzurrini vanno in vantaggio con il romanista Capradossi, prima di subire la rimonta firmata Kvasina e Horvath. Un peccato, perché questa era la squadra di Verde, Bonazzoli, Cerri e Scuffet: ricca di talento e aspettative, ha chiuso il girone senza vittorie e all’ultimo posto con la Croazia, con soli 2 punti. Sarà dunque l’Austria (prima con 5 punti) a partecipare alla fase finale in Grecia, dal 6 al 19 luglio. Per l’Italia resta grande la delusione .

UNDER 19

Delusione Italia:k.o. con l’Austriae addio Europeo

� Andare in gol anche senza giocare. E’ quanto successo ieri al centravanti della Fiorentina Mario Gomez, che in compagnia della fidanzata Carina Wanzung ha fatto visita al Meyer, dove è avvenuta la consegna simbolica di una donazione che il giocatore e la fidanzata hanno destinato alla Fondazione Meyer. La donazione andrà a potenziare ulteriormente il repartodi Terapia Intensiva Neonatale dell’ospedale pediatrico.Intanto l’attaccante viola è tornato a parlare ai microfoni della Rai: «Coppa Italia? La Juve ha la rosa più forte, ma abbiamo le stesse possibilità di passare il turno. In Europa League invece dovremmo dare il massimo per battere la Dinamo Kiev, che giocabene e subisce pochi gol»

LA DONAZIONE

Il gol specialedi Mario Gomezper il «Meyer»

Mario Gomez con la fidanzata

� Antonio Cassano e la moglie Carolina Marcialis si allenano insieme in montagna. Un po’ di corsa, approfittando della bella giornata di sole. Cassano ha lasciato il Parma alla fine di gennaio e non ha ancora trovato una nuova squadra. Intanto, cerca di rimanere in forma...

L’EX ATTACCANTE DEL PARMA

Sole, relax e sorrisi in montagnaCassano e Carolina vanno di corsa

Serie ARRisvegli di primavera

Page 16: La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

16 MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

JUVENTUS 67 28 20 7 1 55 14

ROMA 53 28 14 11 3 39 21

LAZIO 52 28 16 4 8 51 27

SAMPDORIA 48 28 12 12 4 37 28

NAPOLI 47 28 13 8 7 47 36

FIORENTINA 46 28 12 10 6 41 31

TORINO 39 28 10 9 9 32 30

MILAN 38 28 9 11 8 41 35

GENOA 37 27 9 10 8 37 33

INTER 37 28 9 10 9 42 36

PALERMO 35 28 8 11 9 38 41

UDINESE 33 27 8 9 10 31 36

EMPOLI 33 28 6 15 7 30 30

SASSUOLO 32 28 7 11 10 34 43

CHIEVO 32 28 8 8 12 21 30

VERONA 32 28 8 8 12 33 48

ATALANTA 26 28 5 11 12 23 38

CAGLIARI 21 28 4 9 15 34 53

CESENA 21 28 4 9 15 25 49

PARMA (-3) 9 26 3 3 20 21 53

16 RETI Tevez (2, Juventus).15 RETI Icardi (3, Inter); Menez (8, Milan).13 RETI Higuain (2, Napoli); Toni (3, Verona).12 RETI Dybala (2, Palermo).10 RETI Gabbiadini (Napoli; 7 nella Sampdoria); Quagliarella (2, Torino); Di Natale (Udinese).9 RETI Felipe Anderson (Lazio); Callejon (Napoli); Eder (1, Sampdoria).8 RETI Klose e Mauri (Lazio); Ljajic (1, Roma); Berardi (4) e Zaza (1, Sassuolo); Thereau (Udinese).7 RETI Paloschi (Chievo); Maccarone (1, Empoli); Babacar (Fiorentina); Matri (7 nel Genoa), Morata e Pogba (Juventus); Djordjevic (Lazio); Destro (Milan; 5 nella Roma); Vazquez (Palermo).

MARCATORI

Serie AR

Reja-Ventura, panchine senza tempo1Atalanta-Torino è la sfida tra i due tecnici più anziani in A. Mondonico: «Allenare è una malattia»

EMILIANO MONDONICOALLENATORE

IN PANCHINANON SI INVECCHIA MAI,

E’ UN’ESPERIENZACHE TI SPINGE

AD AGGIORNARTI

Francesco Bramardo

N on chiamateli nonnetti,si offenderebbero amorte. Per carità, la

carta d’identità non mente,eppure Giampiero Ventura edEdy Reja, grazie al calcio piùche ai figli, ai nipotini, a nuoviamori, sono giovani dentro, tanto da non mollare, da ri-manere aggrappati alla pan-china con le unghie e con identi. «Non per soldi, ma perlibidine», come ama ripeterel’allenatore del Torino. Edypotrebbe tranquillamente col-tivare il roseto a due passi dal-l’Isonzo coccolato dai familia-ri o andare a pesca, Venturapotrebbe trastullarsi al caldodel Mar Rosso o nelle ville diproprietà in riva al mare a Bario in Sardegna. Così non è, pri-

ma devono portare a terminel’ultima scommessa, che perReja si chiama salvezza conl’Atalanta, e per Ventura con-cludere un progetto che in 4 anni ha portato il Torino dallaB all’Europa League. Se offris-sero una panchina a EmilianoMondonico (68 anni), l’alle-natore di Rivolta d’Adda nonsi tirerebbe indietro: «È unamalattia, ti fa sentire giovanetra i giovani, ti obbliga a tener-ti vivo e aggiornato, e poi ilcalcio non è cambiato, è sem-pre lo stesso. Un buon inse-gnante lo è a tutte le età, il re-sto lo fanno i giocatori che hai la fortuna di avere a di-sposizione».

INCROCI Alla faccia deicapelli bianchi GiampieroVentura (67 anni) ha sfata-to in pochi mesi due tabù,ha allenato un club in Euro-pa League, e da un mese nonè l’allenatore più anzianod’Europa (tra Italia, Spagna,Germania, Francia e Inghil-terra). Il primato di tecnicopiù longevo appartiene aEdy Reja. L’allenatore go-riziano (70 anni il 10 ot-tobre) è succeduto allaguida dell’Atalanta a Co-lantuono e sabato pros-simo ritroverà sulla suastrada il Toro che allenò nel 1997-98, quando subentrò al-la coppia Souness-Camolese sulla panchina granata e per-se la promozione in A solo airigori dopo lo spareggio col

Perugia di Castagner.

LIBIDINE L’ultima sfida è stataun anno fa, sempre vigilia diPasqua. Lazio-Torino finì 3-3con gol di Candreva nell’ulti-mo secondo dei 5’ di recupero.Non mancarono dichiarazionipepate su entrambi i fronti.Oggi il Torino ci riprova, diecipartite a disposizione per riac-ciuffare l’Europa. In caso con-trario qualcosa potrebbe cam-biare. Ora che mister Libidine(in scadenza nel 2016) ha pro-vato l’ebbrezza dei piani alti,difficilmente si accontenteràdi un profilo ridotto. «Mi met-to in discussione ogni giorno,per far bene ho sempre biso-gno di stimoli e nuovi obietti-vi»: il messaggio del tecnico èun invito al presidente Cairo ainvestire. In caso contrario,Ventura piace al Milan, ma c’èanche la nazionale polaccacon Glik come sponsor.

MAI BANALI Vecchietti arzillianche nel dopopartita. Cele-bre l’uscita di Reja sulla sua Lazio: «Sapete il disagio a la-vorare in un ambiente comequesto. Il quadro è buono, lacornice è marcia. Io non devosoltanto vincere, ma devostravincere». Ventura dribbla la polemica con ironia, quan-do non ci riesce usa gesti elo-quenti, come dopo l’ultimoderby perso, con il gesto deltagliagola a un tifoso che inve-iva, salvo poi pentirsene.

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69� gli anni di Edy Reja, in panchina dal 1979, quando gli fu affidato il Molinella. In A ha allenato Vicenza, Napoli, Lazio e ora Atalanta

67� gli anni di Gian Piero Ventura, in panchina dal 1985-86: cominciò in C2 con l’Entella. In Aha allenato Cagliari, Messina, Udinese, Bari e Torino

IL COMPLEANNO

Pruzzo fa 60: l’antidivo allergico ai riflettori1L’ex attaccante,bandiera di Genoae Roma, ha sempre rifiutato onori e ribalta

Filippo Grimaldi

L a grandezza (umana) diquesto ex ragazzo, oggisessantenne, che di nome

fa Roberto Pruzzo, è diretta-mente proporzionale al suo (di-chiarato) distacco emotivo ver-so il mondo del pallone, chemolto gli ha dato, ma altrettan-to gli ha tolto, non solo in ter-mini di energie mentali.

ONESTA’ (A TUTTI I COSTI) Unpersonaggio, «o rey di Crocefie-schi», tanto fuori dagli schemi,quanto assolutamente genui-no. Che nulla ha rinnegato del-la sua prima vita da calciatore,pur con la consapevolezza diuna sorta di malessere interio-re che sempre lo ha accompa-gnato, anche a fine carriera.Nella sua recente autobiogra-fia, molto si è romanzato su unaparola — suicidio — che è in re-altà solo figlia e conseguenzateorica di un malessere interio-re che per il simbolo di Genoa e(soprattutto) Roma per tre lu-stri esatti, dal 1973 all’88, gli hafatto sempre mantenere vivo ilricordo delle occasioni perse edegli errori (come la retroces-sione del Grifone a causa di unsuo rigore sbagliato contro l’In-

ter o la coppa dei Campioni per-sa contro il Liverpool con la ma-glia giallorossa), piuttosto chequello dei successi. Molti e pe-santi, peraltro. Anche nella suaseconda vita — quella da diri-gente — e nella terza — da opi-nionista televisivo — non è mairiuscito a dissimulare una certavacuità di un ambiente mai riu-scito a inglobarlo pienamente.

U LIVIU? NO GRAZIE Pruzzo ele sue sessanta primavere èquesto e molto altro ancora. E’un ex illustre che del Genoa ri-corda volentieri le fatiche dellacadetteria, e non una serie Aavara di vere gioie. Qualcuno,anche se l’interessato ha smen-tito, l’aveva soprannominato ingioventù «u Liviu» («il Livio»),per esaltarne la velocità (in

onore di Livio Berruti, appun-to) quando era ancora nessuno.«O rey», figuriamoci, s’è sem-pre affannato a smontare en-trambe le cose: le sue doti disprinter e, di conseguenza, pu-re il soprannome. Lasciamoaperto il dubbio. Pruzzo è que-sto, il bomber che saluta la Ro-ma dopo 106 gol segnati, fa levaligie verso Firenze e con laViola — contro i giallorossi —segna il suo unico gol con laFiorentina. Ciò che oggi lui nonricorda — e pure questo fa per-fettamente parte del personag-gio — è che alla sua ultima reci-ta su un campo di calcio quelgiorno anche i tifosi romanisti,a lungo suoi compagni di av-ventura nella capitale, suglispalti lo applaudirono. Era Pe-rugia, 30 giugno 1989, spareg-gio per un posto in Uefa. CaroPruzzo, si rassegni. Questa èstoria, che neppure il suo pudo-re potrà cancellare.

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� 1 Roberto Pruzzo nel Genoa, dove ha giocato dal ’73 al ’78 2 Con Falcao, suo compagno di squadra alla Roma, in cui ha militato dal 1978 al 1988 3 Con Bruno Conti, altro ex giallorosso ANSA/FORNASARI

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Page 17: La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

17MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

«FIORENTINA,PER TE ORA CORRO

COME ETO’O»DA BOCCIATO A UOMO CHIAVE, L’ALA VIOLA SI RACCONTA:

«QUI SONO DIVENTATO UN ESTERNO A TUTTA FASCIANOI SPAGNOLI STIAMO INVADENDO IL CALCIO ITALIANO»

L’INTERVISTA di LUCA CALAMAI

È stato sul punto di arrendersi. Fuori dalla li-sta Uefa, sempre in panchina in campiona-to. Nella Fiorentina di inizio stagione non

c’era posto per Joaquin. «É stata dura. Non capi-vo il perché di questa bocciatura. Non mi era mai

capitato nella mia lunga car-riera di lavorare a parte du-rante la settimana mentre icompagni provavano gli sche-mi per la partita. Nel momen-to più critico mi sono aggrap-pato a una frase di papà Aure-lio: “Devi avere pazienza enon mollare”. Ho lavorato conancora più cattiveria e quandoè capitata l’occasione giustal’ho colta al volo. Tornando aessere un uomo felice».

Ora è uno dei segreti della lan-ciatissima Fiorentina di Mon-tella.«Per riprendermi una magliada titolare ho dovuto trasfor-marmi in un esterno a tutta fa-scia. Come Eto’o ai tempi diMourinho. Non ho mai fatto

così tanti chilometri. Ma il tecnico è stato chiaro:se voglio giocare queste sono le condizioni».

Montella a quale dei suoi vecchi allenatori può es-sere avvicinato?«A Emery, tecnico del Siviglia. Sono due maniaci

della parte tattica. Montella, però, ha una gran-de dote: gli schemi sono lo spartito di base ma ilgiocatore è libero di provare il “colpo” quando hal’ispirazione giusta».

La Fiorentina è la squadra più spagnola del cam-pionato.«Ma ora facciamo meno tiki-taka e più contro-piede».

Per valorizzare la velocità di Salah.«L’egiziano è un piccolo fenomeno. É un cento-metrista con il senso del gol. Mi ricorda RicardoOliveira, quello che fu acquistato dal Milan. Ciho giocato insieme nel Betis. Salah è una forzadella natura. Fateci caso: non va mai per terra.Perché oltre alla velocità ha anche tanta forza».

La Fiorentina è in corsa su tre fronti.«Nella mia carriera ho vinto due Coppe del Re equindi mi piacerebbe fare tris conquistando laCoppa Italia. Però non dobbiamo mollare incampionato. Possiamo ancora salire sul po-

La rivale più temibile?«Il Napoli di Higuain e Callejon.Con i partenopei siamo in lotta su tuttii fronti. Mi piacerebbe incontrarli anche aVarsavia in finale di Europa League. Il Napoli èpiù forte della Roma, della Lazio e anche dellaSampdoria».

Prossima avversaria dei viola.«Eto’o, Muriel ed Eder formano un reparto of-fensivo micidiale. La Samp ama attaccare e setrova i cinque minuti giusti sono dolori. Ma noisabato abbiamo bisogno di fare punti».

Un talento italiano sul quale scommetterebbe?«Credo che Gabbiadini diventerà un fuoriclasse.Il Napoli ha piazzato un grande colpo».

La Fiorentina presto ritroverà Rossi.«Pepito fa la differenza anche se sta al cinquantaper cento. Speriamo di averlo nello sprint finale.Tra l’altro, è anche un ragazzo d’oro a cui è im-possibile non volere bene».

Perché il suo amico Borja Valero non sta renden-do come nelle passate stagioni?«Contesto questo giudizio. La Fiorentina ha avu-to in questo campionato alcuni momenti diffici-li. E Borja ha sofferto come gli altri. Però lui è unfuoriclasse. Ed è un leader. Per Borja vale lo stes-so discorso che viene fatto per Pirlo: se hai unproblema dai la palla a loro e passa la paura».

Morata sta facendo benissimo nella Juve; Cal-lejon ha lasciato in segno nel Napoli e nella Fioren-tina ci sono tre spagnoli.«Stiamo invadendo la serie A. In passato i calcia-tori spagnoli avevano paura del calcio italiano.Troppa tattica, troppe tensioni. Ora è diverso.Ed è merito anche del calcio proposto dalla Fio-rentina di Montella».

Cosa farà Joaquin da grande?«Ho 33 anni ma voglio giocare almeno per altriquattro. Questa esperienza in maglia viola mi haringiovanito. E voglio vincere qualcosa con laFiorentina».

Che consiglio darebbe ai talenti Babacar e Ber-nardeschi?«Hanno qualità e hanno un futuro garantito. Ca-pisco la loro smania. Sono giovani, vorrebberotutto e subito. La mia esperienza può essergli di

insegnamento. Devono lavorare du-ro e sfruttare il momento giusto».

Cosa le piace di Firenze?«La bistecca».

E cosa non le piace?«Le zanzare».

Un giovane spagnolo che consiglierebbe ai diri-genti viola?

«Mi piace Ceballos. Un vero talento. Giocanel Betis, una squadra che ho nel cuore».

Classe 1996, centrale di centrocampo,23 partite e 4 gol quest’anno nella se-

conda divisione spagnola. Po-trebbe diventare il vice Pizar-ro?

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L’IDENTIKIT

JOAQUINRODRIGUEZNATO IL 21 LUGLIO 1981A PUERTO SANTA MARIA (SPAGNA)RUOLO CENTROCAMPISTAALTEZZA 179 CM PESO 75 KG

Cresciuto nel vivaio del Betis, ha debuttato nella prima squadra del club andaluso nel 2000, in seconda divisione, conquistando la promozione in Primera division e la Coppa del Re nel 2005. Dal 2006 passa al Valencia dove passa cinque stagioni e rivince la Coppa di Spagna nel 2008. Dal 2011 al Malaga, viene ingaggiato dalla Fiorentina nell’estate 2013. Nel 2002-03, al Betis, firma il suo record di gol stagionali, 9, tutti nella Liga. Con la Spagna, tra il 2002 e il 2007, ha collezionato 51 presenze e segnato 4 gol.

LA CARRIERA NEI CLUB

BETIS SIVIGLIA «B» 1999-2000

BETIS SIVIGLIA 2000-2006

VALENCIA 2006-2011

MALAGA 2011-2013

FIORENTINA dal 2013

JOAQUIN CENTROCAMPISTA FIORENTINA

FENOMENO SALAH: VELOCE E FORTE, NON LO

BUTTI GIÙ. GABBIADINI POTENZIALE CAMPIONE,

CONSIGLIO CEBALLOS

MONTELLA È STATO CHIARO: SE VOLEVO UN POSTO, LA CONDIZIONE

ERA MODIFICAREIL MIO GIOCO

Serie AR

JoaquinCONTENUTO

PREMIUMA TU PER TU CON...

Joaquin festeggia con Mario Gomez

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Page 18: La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

18 MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Nell’uovo c’è la Champions di volley1Canale 59: Pasqua con la Final Four donne. Sabato alle 15 la Diouf in diretta su GazzettaTv

Valentina Diouf, 22 anni, stella di Busto TARANTINI

Mario Salvini

S ta per arrivare il primotrofeo assegnato in direttasu GazzettaTv. E’ la Cham-

pions League di pallavolo fem-minile che nel fine settimana aSzczecin, in Polonia, Stettino inItaliano, gioca la final four, ilsuo momento culminante. Incampo tra le quattro grandi an-che la Unendo Yamamay BustoArsizio. Attorno le telecamere diGazzetta Tv, con tanto di tele-cronache, approfondimenti e in-terviste per raccontare della duegiorni. In un certo senso storicaper il nostro canale, che per laprima volta racconterà una fina-le. Con la speranza che protago-nista sia Busto, e la certezza checomunque a vincere sarà un al-lenatore italiano, visto che con-tro la Yama in semifinale ci sonoi padroni di casa del Police diBeppe Cuccarini e che nell’altasono contro Giovanni Guidetti eGianni Caprara con Vakifbank eEczacibasi.

TRE TELECRONACHE Si comin-cia sabato, quando la pallavolointerromperà addirittura il cal-cio. All’interno di Gazzetta Live,lo spazio dedicato alla seria A, ci

MATTINA 7 e 7.15 Gazzetta News7.30 e 7.45 Gazzetta News8 Gazzetta News8.15. Gazzetta News8.30 Gazzetta News8.45 Gazzetta News9 11x909.05 Campioni a confronto

9.30 Explorers: avventure pericolose10 11x9010.05 Sport Science11 11x9011.05 Condo’ Confidential11.29 Campioni a confronto12 11x9012.05 The Speedgang13 e 13.30 Gazzetta News

POMERIGGIO 14 Gazzetta News14.45 Autogol News15 11x9015.05 Sfide senza limiti - 1ª TV15.30 Campioni a confronto - 1ª TV16 11x9016.05 Sport Science17. 11x90

17.05 The Speedgang 18 11x9018.05 Sfide senza limiti18.30 Le nuove forze del calcio18.45 Autogol News19 Gazzetta NewsSERA 20 Gazzetta News20.30 Gazzetta News

20.45 Autogol News21 11x9021.05 Condo’ Confidential21.35 The Speedgang 22.30 Campioni a confronto23.00 Gazzetta News23.30 Gazzetta News00.00 e 00.30 Gazzetta News1.00 e 1.30 Gazzetta News

IL PALINSESTONEWS NO-STOPE SPAZIO GIOVANI

sarà un’incursione di RacheleSangiuliano. Per introdurre i te-mi della prima semifinale, quel-la che ci riguarda più da vicino,alle 15 tra Busto e il Police. Garache sarà trasmessa in diretta contelecronaca di Gian Luca Pasinie della stessa Sangiuliano. «Pernoi è una cosa eccezionale - rac-conta il tecnico di Busto, CarloParisi - vogliamo una partecipa-zione con la P maiuscola. Il Poli-ce ha gentemolto espertacon Ognijnovicin regia, Bjeli-ca in diagona-le è l’unica gio-vane (nazio-nale serba,ndr). Anche leschiacciatricisono molto no-te Baranska-Werblinska eGlinka (sposata con un Italiano,Mogentale, nome che porta an-che sulle maglie, ndr), non cosìabili in seconda linea, ma forti inattacco. E le centrali, Veljkovic eBednarek, sono molto potenti.E’ una quadra fisicamente moltoben messa. Dobbiamo sfruttare iloro punti deboli».In serata, nelle news, delle 23ampio spazio al derby di istan-bul, l’altra semifinale tra Vakif-

bank e Eczacibasi. Domenicapoi si raddoppia, perché vannoin diretta entrambe le finali,quella per il terzo posto, con ini-zio alle 15, e quella per la Cop-pa, dalle 18. E alla fine commen-ti da studio, collegamenti conl’inviato a Stettino e interviste.

SOTTORETE E per arrivarci pre-parati al meglio in settimana sifarà un avvicinamento. In parti-

colare domanicon “Sottore-te”, rubrica co-m e d a l l e e14.15, con Sa-rah Castellanae con la collau-data coppiaPasini-Sangiu-liano. Spazioin cui si parle-

rà delle finali di Szczecin, manon solo, visto che si va versol’ultima giornata della stagioneregolare della SuperLega ma-schile con Trento che prenota unprimo posto non proprio previ-sto. Con lo scontro diretto traModena e Macerata. E coi quartidei playoff femminili che scatta-no tra sabato e lunedì. Con l’ec-cezione di Piacenza-Busto, ov-viamente.

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RBusto sfida a Stettino le padronedi casa del PoliceDerby turco nell’altra semifinale

clicCOME RISINTONIZZAREI VOSTRI TELEVISORIE VEDERE IL CANALE 59 � Eseguire le seguenti procedure. Se possiedi Tv o Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando2 Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere il tasto OK, accedi alla configurazione dei canali 4. Impostare Modalità di sintonia dei canali su DTV5. Posizionarsi sul pulsante Avvia scansione e premere il tasto OK per avviare la ricerca.Soluzione dei problemiSe avete già provveduto alla risintonizzazione senza esito e il vostro televisore è collegato ad un sistema con antenna centralizzata, fate verificare dal vostro antennista che sia presente nella centralina dell’antenna stessa il modulo (o filtro) necessario per la ricezione dei segnali tv del canale/mux 55 (frequenza 746 MHz), quello che supporta anche il canale 59 di Gazzetta Tv. Se il modulo manca, fatelo inserire: è un’operazione molto semplice. Se possiedi una Sky Digital Key1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciare inviata la configurazione3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK

Siamo in ondaR

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19MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OPINIONI

Per una volta non so per chi fare il tifo: Elkann o Conte? E’ vero che il ct azzurro fa lavorare troppo i giocatori? E poi: medici della Figc e dell’ospedale di Firenze o quelli di Torino? Come può Marchisio avere un crociato rotto alle 17 e essere abile per la domenica seguente alle 21? So che è difficile districarsi: lei ha degli strumenti in più per capire?

Fulvio Naldoni

Qualcosina, ma senza esagerare. Lei avrà visto il filmato dell’infortunio di Marchisio: un esercizio da ora di educazione fisica di una quarta liceo. In italiano corrente si dice: ha messo male il piede e il ginocchio gli si è girato un po’. La parte medica la considero in un secondo tempo, ora mi concentro sui cosiddetti «carichi di lavoro» (traduzione: la fatica in allenamento) che sono il cuore della polemica Juve-Conte, ma che si sono materializzati frequentemente in passato. Motivo semplice: i club hanno reso negli anni il calendario un percorso di guerra, con una frequenza di partite micidiale, per ricavare più quattrini dalle tv e dal botteghino. Non paghi, hanno bombardato perfino la preparazione estiva, trasformandola in una migrazione transcontinentale simile a quella delle cicogne o delle rondini, e con lo stesso scopo: il grano. E’ esattamente questo calendario folle il «troppo», anche perché di fatto ha molto ridotto il tempo da destinarsi all’allenamento. Dopo aver compiuto il piccolo (?) delitto ai danni della fisiologia dei propri atleti (questi ritmi sono insostenibili) e dello spettacolo (che da aprile in poi scade visibilmente perché i giocatori sono sulle ginocchia), i dirigenti scambiano i pochi spazi rimasti alle nazionali per riposo dei giocatori. Così non può essere.

Il ct azzurro dispensa carichi troppo elevati nei due-tre giorni che ha a disposizione ogni due mesi?

Seguitemi: i danni da allenamento eccessivo sono conosciuti e studiati da tutti i tecnici e risultano evidenti come quelli da scarso lavoro. Se ammazzi di fatica i tuoi giocatori, sai per certo che non potranno recuperare in un paio di giorni e che nell’imminente partita saranno sulle ginocchia e andranno incontro a brutte figure. Chi è così folle da proporsi con questo masochismo? Un lavoro eccessivo non solo risulterebbe controproducente per la prestazione incombente, ma è del tutto inutile anche in prospettiva: se ne perde traccia nel giro di qualche giorno ed è inservibile per l’impegno di 3-4 mesi dopo.

Versante medico. Nonostante noi comuni mortali, per comprensibile ansia, ci illudiamo a proposito, la medicina non è mai stata una scienza esatta, ma un buon artigianato basato sulla statistica, sui grandi numeri, sul buon senso e l’osservazione. In campo sportivo trasformiamo i medici in sciamani che «rimettono in piedi infortunati a tempi di record» (o che al contrario, ne spaccano in continuazione, come si sghignazza dando di gomito e sparando il nome di qualche luminare portasfiga suo malgrado). Non esiste. I tempi per guarire da uno stiramento muscolare sono gli stessi di centomila anni fa e il riposo è nella grande maggioranza dei casi l’unica vera terapia. La riabilitazione e gli strumenti diagnostici hanno fatto, al contrario, passi da gigante. Ma tutto va interpretato secondo la particolare anatomia del singolo atleta e le sue risposte cliniche. Lo sapete, per esempio, che non tutte le macchine per la risonanza magnetica sono uguali e che la loro «potenza e precisione» (uso termini non scientifici) si valutano nell’unità di misura internazionale detta «tesla»? No, non è sempre facile leggere una risonanza, qualche dubbio interpretativo può venire, i casi limiti sono sempre in agguato.

Veda lei ora per chi tifare: il mio consiglio è di non farlo e di guardare le cose con voglia di sapere e approfondire.

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L o Juventus Stadium è stato pertre anni il suo palcoscenico. Antonio Conte era vissuto dai

tifosi come il dodicesimo giocatore. Una figura di riferimento. Avvicinabile, per risultati e fedeltà, a tanti campioni che hanno scritto la storia bianconera. I grandi amori a volte finiscono ma, dieci mesi dopo, il tecnico azzurro è considerato ancora un buon amico. Certo, in curva non c’era la pancia dei sostenitori bianconeri ma gli applausi all’annuncio delle formazioni e durante tutta la gara sono stati un tributo sincero a un allenatore che ha regalato tre scudetti di fila alla Vecchia Signora. Il pubblico che segue la Nazionale ha una memoria più lunga rispetto al popolo dei social. Che ama o odia. Che brucia tutto in un tweet. A volte, con ferocia ingiustificata. Prima dell’inizio della

partita Andrea Agnelli e Marotta sono andati a salutare il cittì. Un segnale importante dopo tanti giorni tempestosi. E speriamo che non sia una pace di facciata. Il calcio italiano per tornare a crescere ha bisogno di una nazionale forte e Conte ha bisogno del sostegno di tutti. A cominciare dalla sua vecchia famiglia.

Il cittì azzurro sta lavorando bene. L’Italia ha in pugno la qualificazione per la fase finale degli Europei e ieri si è confrontata alla pari con l’Inghilterra, una delle nazionali più in forma e più ricche di talenti. In campo c’è organizzazione, una precisa idea tattica e un bel gruppo. Buffon, Chiellini e Bonucci hanno dato una bella mano dentro lo spogliatoio al vecchio maestro. Basta pensare alla facilità con la quale si sono inseriti gli oriundi. Il problema è la qualità. Conte, dentro il suo Juventus Stadium, poteva contare sulle prodezze di Tevez o sulle magie di Pogba. E sul blocco dei grandi vecchi. Che raramente tradiscono. Tante certezze, insomma. Questa Italia, invece, è un cantiere aperto.

Contro gli inglesi è andato a segno Pellè, protagonista di una stagione anonima in Premier e ha debuttato Valdifiori, che è arrivato solo quest’anno in serie A con l’Empoli. Giocatori interessanti. Ma tutti da valutare a certi livelli. L’unico campione riconosciuto nell’Italia che si è esibita ieri contro gli inglesi è l’intramontabile Gigi Buffon. Per sperare di vincere il prossimo Europeo abbiamo bisogno di qualcosa in più. Gli oriundi sono una strada che giustamente il cittì ha percorso. Ma la speranza viene dai tanti talenti italiani che si stanno affacciando all’orizzonte. Abbiamo 14 mesi per sperare che uno o due completino il loro percorso di crescita. Come successe all’Italia di Bearzot che prima dei mondiali in Argentina imbarcò al volo Pablito Rossi e Cabrini. In attesa di veder sbocciare qualche gioiello invochiamo un po’ di simpatia per la Nazionale. Non pretendiamo amore ma almeno sincero affetto. Come quello che ieri i tifosi bianconeri hanno tributato a Conte.

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Lettere alla Gazzetta

DA MARCHISIOAGLI SCIAMANI

FILIPPO MAGNINI Nuotatore� Ognuno ha il suo punto di vista. Farei fatica ad applaudire una futura medaglia di un atleta in passato dopato@FiloMagnini

www.gazzetta.it

TUTTE LE NOTIZIE SUL NOSTRO SITO

MARCO ORSINuotatore� 15 scherzi bastardi in occasione del 1° aprile http://fb.me/3X7KOR3rD@bomber_orsi

La vignettadi Valerio Marini

Twitter CLEMENTE RUSSO Pugile� In #FrecciadelSud RaiUno ritratto di #Pietro Mennea Campione e Uomo@ClementeRusso

JUAN M. DEL POTROTennista� Una bellissima cena con i miei amici @manuginobili e @Patty_Mills. @delpotrojuan

Gli azzurri allo Juventus Stadium

CONTE E L’AFFETTO RITROVATO A TORINO

C he cos’hanno in comune Arrigo Sacchi e Alberto Zaccheroni, oltre all’accento

romagnolo e alla panchina del Milan? Che cosa condividono Otto Von Bismarck e Sergio Scariolo, oltre alle strategie e alle bombe? Che cosa lega lo scrittore Milan Kundera e la soubrette Simona Ventura, al di là dell’insostenibile leggerezza dell’essere? Che cosa unisce Primo Baran (canottaggio) e Paolo Bettini (ciclismo), oltre ai titoli olimpici rispettivamente nel 2 con e sulle 2 ruote? Sono tutti nati il 1° aprile. Che – inutile sottolinearlo – non è un giorno come tutti gli altri. E’ quello che gli inglesi, con eleganza, hanno ribattezzato «April fool» o «all fools’ day», dandogli affettuosamente del matto, e a cui gli spagnoli, con spirito, hanno attribuito il potere di

regalare «inocentada», scherzi, facezie, inganni, purché veniali. Fra gli altri nati oggi, Sergei Rachmaninoff (musica classica) e Secondo Casadei (musica liscio), Giancarlo Antognoni, Roberto Pruzzo e Clarence Seedorf (calcio), Toshiro Mifune e Ali McGraw (cinema), Ettore Mo e Sandro Veronesi (giornalismo e letteratura). Pare che i nati il 1° aprile siano persone schiette, molto disciplinate, riflessive e capaci di affrontare un duro lavoro. Fra le qualità: la sincerità (certe eccezioni confermano la regola: Cristiano Doni, calcioscommesse). Fra i difetti: l’inclinazione alla solitudine e alla dipendenza dal lavoro. Chissà se i nati il 1° aprile fanno o ricevono più scherzi degli altri: certo il primo scherzo della vita sono stati loro a riceverlo dal destino. Ma bisogna essere onesti: c’è a chi è andata peggio. Come a Cleopatra (politica e mondanità) e Moreno Moser (ciclismo), nati il 25 dicembre, giorno già occupato da un fuoriclasse palestinese (un

triathleta?) che sarebbe stato capace non solo di camminare, ma perfino di correre e pedalare sull’acqua. O a Davide Cassani (ciclismo) e a Cinesinho e Jairzinho (calcio), nati il 1° gennaio, giorno celebratissimo fino a un attimo prima del suo scoccare, ma solo collettivamente e globalmente, mai personalmente, e poi irrimediabilmente sorpassato, superato, già dimenticato. O a Enrico Albertosi (calcio) e Gigi Proietti (cinema e teatro), nati il 2 novembre, giorno destinato più a commemorare che a festeggiare. La verità è che non tutti i giorni sono uguali, che dipende dal tempo, dai tempi, anche dai due e dai quattro tempi, soprattutto dal terzo tempo che è sempre meglio dei primi due (almeno per la Nazionale italiana di rugby maschile), e perfino dai supplementari fino al golden gol o alla lotteria dei calci di rigore. O forse la verità, come minacciava Mark Twain, «è l’unico giorno in cui ci ricordiamo che cosa siamo gli altri 364 giorni dell’anno». Matti.

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Un giorno da sempre diverso

QUEI SIMPATICI «MATTI» NATI IL 1° APRILE

PORTO FRANCOdi FRANCO ARTURIemail: [email protected]

twitter: @arturifra

CORTURI

etta.it

L’ANALISIdi LUCA CALAMAIAI

LO SPUNTOdi MARCOPASTONESI

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Testata registrata presso iltribunale di Milano n. 419dell’1 settembre 1948ISSN 1120-5067

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ARRETRATIRichiedeteli al vostro edicolante oppure a Corena S.r.l e-mail [email protected] - fax 02.91089309 - iban IT 45 A03069 33521 600100330455. Il costo di un arretrato è pari aldoppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.

PREZZI ALL’ESTERO: Albania � 2,20; Argentina $ 15,50; Austria � 2,20; Belgio � 2,20; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro � 2,20; Croazia Hrk 17; Francia � 2,20; Germania � 2,20; Grecia � 2,50; Irlanda � 2,20; Lux � 2,20; Malta � 2,20; Monaco P. � 2,20; Olanda � 2,20; Portogallo/Isole � 2,50; SK Slov. � 2,20; Slovenia � 2,20; Spagna/Isole � 2,50; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Hong Kong HK$ 45; UngheriaHuf. 700; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.

DIRETTORE RESPONSABILEANDREA MONTI

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VICEDIRETTORE VICARIOGianni Valenti

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[email protected] Zapelloni

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Testata di proprietà de “La Gazzettadello Sport s.r.l.” - A. Bonacossa © 2015

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

PRESIDENTE Angelo Provasoli

VICE PRESIDENTE Roland Berger

AMMINISTRATORE DELEGATOPietro Scott Jovane

CONSIGLIERI Fulvio Conti,Teresa Cremisi,Luca Garavoglia,Attilio Guarneri,Piergaetano Marchetti, Laura Mengoni

DIRETTORE GENERALE DIVISIONE MEDIA Alessandro Bompieri

USAIN BOLTOlimpionico di atletica � Il bello dell’atletica è che ti fa incontrare delle leggende. I grandi Tommie Smith e Alberto Juantorena @usainbolt

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20 MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

� 1. Sport e natura sono ingredienti fondamentali delle nostre vacanze per ragazzi: ecco una gita in mountain bike � 2. Una lezione di judo ai piedi delle Dolomiti trentine � 3. Stop e tiro: un ragazzino gioca a pallone � 4. E poi si tira di scherma � 5. E di nuovo, calci al pallone � 6. E ancora in bici, ma stavolta al mare � 7. A Lignano Sabbiadoro tra gli sport più gettonati da bambini e genitori, c’è la vela

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I RECORD

1985� L’anno in cui nasconoi Gazzetta Summer Camp organizzati i n collaborazione con Sport&School. E ogni anno c’è più di una novità

7-17� I campi vacanza sono aperti ai bambini che hanno compiuto 7 anni e ospitano giovani sino ai 17. Tranne qualche eccezione: il camp di scherma parte dagli 8

25� Le discipline che si insegnano e dunque praticano nei camp multisport al mare o in montagna: per ogni sport istruttori qualificati

8-23� La giornata tipo nei nostri camp inizia con la colazione e dopo lo sport, il pranzo, le lezioni teoriche, il tempo libero e la cena... alle 23 si va a dormire!!!

Gazzetta SummerLe più belle vacanze sportive di sempre1Al mare o in montagna, nei nostri camp si gioca praticamente a tutto e si impara la lingua

C’ è letteralmente l’imbarazzo dellascelta, ma il motore è uno e uno sol-tanto: lo sport. Anche quest’anno sa-

rà Gazzetta Summer Camp, un‘infinità dicamp evento per bambini, ragazzi e giovaniin cui ci si diverte da matti e non si sta unattimo fermi. Sport, natura, lingue stranieree musica sono gli ingredienti fondamentalidelle nostre vacanze insieme e di successo: vacosì dal 1985.

CAMP MULTISPORT Per gli indecisi o gli affa-mati, quelli che non amano farsi mancareniente, quelli che vogliono sperimentare e mettersi alla prova. Il camp Multisport con25 discipline, istruttori specializzati e allena-

tori famosi per ognuna, è quello cha fa al casovostro. In montagna (a Canazei e Campitello inVal di Fassa) o al mare (a Lignano Sabbiadoro inFriuli), dal 17 giugno al 5 settembre, si gioca abasket, volley, calcio, tennis, rugby, pallamano ebaseball. Ma anche scacchi, kung Fu e Zumba, otennis tavolo e Funk Hip hop. Si fa snorkeling, sipedala e ci si arrampica. Novità assoluta di que-st’anno la lotta e lo skateboard.

CAMP TEMATICI Per chi ha già deciso cosa faràda grande, i monotematici, quelli che puntanodritto la palla e non tirano a casaccio, ecco icamp su misura: calcio (con mister federali),basket, volley, tennis, pallanuoto (con Alessan-dro Bovo e nella piscina olimpionica del Villag-

gio Albatros di Marina Julia), nuoto sincroniz-zato (con l’allenatrice della nazionale italiana,Giovanna Burlando), rugby e mini rugby, beachvolley (con il d.t. Luciano Pedullà). E poi yoga,danza, ginnastica artistica e ginnastica ritmica,scherma, scacchi, karate...

CAMP IN LINGUA E imparare giocando, ecco icamp che piacciono molto a mamma e papà 2.0.Sport al mare o in montagna più un corso in lin-gua tenuto da insegnanti madrelingua. E la lin-gua la scegliete voi: inglese & sport o tedesco &sport. Come la destinazione: montagna o mare?Per chi punta a fare davvero sul serio e cerca unafull immersion nella lingua, ci sono le vacanzestudio all’estero, in famiglia o in college orga-

nizzate in collaborazione di 3S-Soggiornistudio, agente autorizzato Quality English.

CAMP ALTERNATIVI Per i più pigri o menosportivi, per quelli che... hanno altre legitti-me passioni, Sport & School hanno pensatoal camp fotografia & sport, musica & sport,oppure dj & sport. Insomma, non si sta maifermi e neppure soli, si mangia sano (l’ali-mentazione è stabilita da un tecnologo ali-mentare per rispettare le esigenze dei giova-ni sportivi), si dorme bene (sistemazioni inalbergo da 3 o 4 stelle). E non si spende tanto.Prenotazioni e info su www.gazzettasum-mercamp.it.

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IniziativeRViaggi

1Dal 17 giugno al 5 settembre tornano i camp sportivi, al mare e in montagna, firmati Gazzetta e organizzati da Sport&School per i ragazzi dai 7 ai 17 anni.Tutte le info utili e i prezzi su www.gazzettasummercamp.it GAZZA SPECIAL

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21MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Andrea TosiBOLOGNA

A nche Joey Saputo si èscomodato per questoderby emiliano, piccolo

per la storia ma grande perl’importanza del match chemette di fronte prima e secon-da del campionato di B. Per ilmagnate canadese, atterratoieri a Bologna quasi in incogni-to e stavolta senza Joe Tacopi-na, si tratta dell’esordio in tra-sfertao. Di sicuro stasera, nellatribuna del Cabassi, dove si ra-duneranno 700 tifosi rossoblùdentro al catino esaurito da4.144 posti, Saputo farà cono-scenza con la vera provinciadel calcio italiano, molto diver-sa dal fascino glamour di Mon-treal. Vicino a lui si siederà ilpatron carpigiano Stefano Bo-nacini che solo sette anni fa,quando nel 2008 iniziò la suascalata nel mondo del calcio a7mila km di distanza dall’at-tuale maggiore azionista delBfc, non avrebbe mai immagi-nato di incrociare un miliarda-rio italocanadese guardandolodall’alto della classifica.

DAY USE Sebbene la nuovaproprietà abbia già messo sultavolo tra anticipi e impegnifuturi 35 milioni, al Bolognanon vogliono buttare soldi. In-fatti, per la breve trasferta diCarpi (70 km) il club ha decisoun piano di viaggio con parten-za in giornata. Lopez vuolecondurre la rifinitura a Castel-

debole dovendo verificare lecondizioni dei giocatori daportare sul pullman. Il Bolognafarà un day-use presso un al-bergo nelle vicinanze di Carpi:pranzo, riposino e merendapoi trasferimento allo stadio eritorno ovviamente dopo la ga-ra. Il tecnico uruguagio, dopoil fruttuoso cambio di sistema

col Livorno, medita di abban-donare la difesa a tre che nongli piace dovendo scontare iproblemi muscolari di Maiettae le partita in notturna del suopotenziale sostituto Ferrari,impegnato ieri sera in Svizzeracon la Nazionale Under 20. In-tanto recupera per la panchinaKrsticic e Mancosu.

CABALA Sul fronte del Carpicresce l’attesa di una partitache può diventare storica per ilclub capolista e i suoi tifosi, an-che perchè il Bologna qui èpassato l’ultima volta 20 annifa ai tempi della vecchia C1 nelbiennio 1993-95 (un successocarpigiano per 1-0, gol di Clau-dio Nitti, e uno bolognese per0-2, reti di Daniele Marsan eGiorgino Bresciani). Così gliultras di casa hanno deciso diripristinare la cabala e la core-ografia adottate in occasionedel playoff per salire in B di dueanni fa contro il Lecce. In gra-dinata verranno affisse un cen-tinaio di bandiere biancorossea disposizione dei tifosi locali.Castori non sembra avere dub-bi nel confermare la squadrache ha vinto a Vicenza puntan-do sul nuovo bomber Lasagna,mentre Mbakogu partirà anco-ra dalla panca.

GUANTONI BRASILIANI Il mo-tivo tecnico più interessante einedito riguarda il duello a di-stanza tra i due portieri, en-trambi brasiliani. Gabriel Fer-reira, scuola milanista, e Ange-lo Da Costa, ex doriano, guida-no le difese meno perforatedella B. Gabriel è sempre statoil titolare nel sistema di Casto-ri, mentre Da Costa ha trovatospazio grazie all’infortunio diCoppola. Il suo apporto è statoutile perchè nelle tre partitegiocate non ha incassato gol.L’esito di questo derby dipen-derà anche dai loro guantoni.

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IL CASO

Frosinone-Latinasi recupera il 14� MILANO La Lega di B, dopo il rinvio di Frosinone-Latina, ha stabilito che il derby sarà giocato martedì 14 alle ore 18. Cambia la 36a giornata: venerdì 17 (ore 20.30) l’anticipo è Cittadella-Vicenza al posto di Livorno-Frosinone, che slitta a domenica 19 (ore 15) con Latina-Catania.

VIOLENZA

Avellino, due arrestatidopo la gara di Catania� CATANIA Dopo i disordini creati ai tornelli prima di Catania-Avellino, la Polizia di Catania ha denunciato due tifosi avellinesi in stato di libertà e arrestato altri due ad Avellino nella serata di lunedì.

LA SITUAZIONE

Domani sera 10 sfideA Livorno arbitra Roca� Domani alle 20.30 le altre partite della 34a giornata: ecco gli arbitri. Avellino-Modena (2-1): Sacchi di Macerata; Crotone-Spezia (1-2): Pezzuto di Lecce; Entella-Perugia (1-2): Abisso di Palermo; Latina-Cittadella (1-1): Pasqua di Tivoli; Livorno-Lanciano (0-1): Roca di Foggia; Pescara-Brescia (3-1): Chiffi di Padova; Pro Vercelli-Vicenza (1-2): Mariani di Aprilia; Ternana-Bari (1-0): La Penna di Roma; Trapani-Frosinone (1-4): Abbattista di Molfetta; Varese-Catania (1-2): Manganiello di Pinerolo. La classifica: Carpi p. 65; Bologna (-1) 56; Vicenza 52; Frosinone* 51; Spezia 50; Avellino 49; Pescara 48; Livorno e Perugia 47; Lanciano 46; Bari 44; Entella 40; Modena, Cittadella e Trapani 39; Pro Vercelli 38; Latina* e Ternana 37; Crotone 36;Catania 35; Brescia (-6) e Varese (-4) 28. (*una partita in meno).

TACCUINO

Lega ProRLa 33a giornata

Ore 17 VENEZIA (4-3-1-2) Fortunato; Capogrosso, Cernuto, Legati, Sales; Zaccagni, Giorico, Espinal; Bellazzini; Magnaghi, Guerra. (D’Arsié, Peccarisi, Dell’Andrea, Scialpi, Varano, Scanferlato, Greco). All. Serena.LUMEZZANE (4-3-3) Bason; Mogos, Belotti, Biondi, Pantano; Baldassin, Gatto, Pippa; Varas, Sarao, Ekuban. (Furlan, Nossa, Alimi, Franchini, Meduri, Cruz, Potenza). All. Nicolato.ARBITRO Balice di Termoli (Cassarà-Locatelli). (andata 2-3)

Ore 19.30 COMO (4-3-1-2) Crispino; Marconi, Lebran, Giosa, Marchi; Cristiani, Berardocco, Fietta; Le Noci; De Sousa, Ganz. (Falcone, Ambrosini, Castiglia, Casoli, Rinaldi, Scapuzzi, Defendi). All. Sabatini.BASSANO (4-2-3-1) Rossi; Semenzato, Priola, Bizzotto, Stevanin; Cenetti, Davì; Furlan, Iocolano, Cattaneo; Pietribiasi. (Grandi, Zanella, Ingegneri, Proietti, Nolè, Cortesi, Spadafora). All. Asta.ARBITRO Illuzzi di Molfetta (Cecconi-Raspollini). (0-1)

CREMONESE (3-5-2) Galli; Gambaretti, Briganti, Castellini; Marchi, Palermo, Jadid, Moroni, Crialese; Brighenti, Di Francesco. (Quaini, Campagna, Bassoli, Finazzi, Ciccone, Manaj, Pasi). All. Giampaolo.PAVIA (3-4-1-2) Facchin; Cardin, Biasi, Marino; Ghiringhelli, Pederzoli, Rosso, Sereni; Cesarini; Soncin, Marchi. (Fiory, Abbate, Sabato, Carotti, Grbac, Cogliati,

Ferretti). All. Maspero.ARBITRO Morreale di Roma (Opromolla-Sechi). (1-4)

Ore 20.45ALESSANDRIA (3-5-2) Nordi; Sosa, Morero, Sabato; Spighi, Vitofrancesco, Obodo, Mezavilla, Mora; Rantier, Marconi. (Poluzzi, Terigi, Sirri, Cavalli, Valentini, Iunco, Germinale). All. D’Angelo.PRO PATRIA (4-3-3) Melillo; Guglielmotti, Botturi, Lamorte, Taino; Bovi, Cannataro, Giorno; Candido, Serafini, Terrani. (Perilli, Zaro, Panizzi, Romeo, D’Errico, Baclet, Brunori). All. Montanari.ARBITRO Proietti di Terni (Bresmes-Saia). (3-1)

COSI’ DOMANI

Ore 14.30 Sudtirol-Torres (1-0): Guarino di Caltanissetta. Ore 17 Renate-Pordenone (3-1): Mancini di Fermo.Ore 19.30 AlbinoLeffe-Novara (1-4): Giovani di Grosseto; Monza-Feralpi Salò (0-1): Mei di Pesaro; Real Vicenza-Arezzo (0-2): Fiorini di Frosinone.Ore 20.45 Mantova-Giana (2-0): Massimi di Termoli.

LA CLASSIFICA

� Novara p. 63; Bassano 61; Pavia (-1) 60; Alessandria 59; Como 54; Feralpi Salò 48; Real Vicenza 46; Arezzo 44; Venezia e Sudtirol 43; Mantova (-3) e Renate 40; Cremonese 39; Torres 38; Giana 36; Monza (-2) 35; Lumezzane 30; AlbinoLeffe 28; Pro Patria (-1) 25; Pordenone 24.

LA SOSTA E I RECUPERI

� La Lega Pro gioca oggi e domani le 30 partite della 33a giornata e poi per Pasqua riposa. L’attività riprenderà mercoledì 8 con due recuperi e poi nel weekend del 12 ci sarà la 34a giornata, prima degli ultimi due recuperi. Ecco il programma delle partite ancora da recuperare (tre sono del girone B e una del girone C):Mercoledì 8: Pistoiese-Ancona (ore 15) e Reggiana-Pisa (20.45)Mercoledì 15: Pistoiese-Santarcangelo (ore 15) e Martina-Casertana (ore 15).

GIRONE AALESSANDRIAL’OCCASIONEPER RIPARTIRE

Ore 14.30 PRATO (4-3-2-1) Gazzoli; Rinaldi, Sorbo, Dametto, De Agostini; Coccolo, Urso, Cavagna; Santini, Fanucchi; Bocalon. (Ivusic, Rickler, Bandini, Romanò, Grifoni, Gabbianelli, Rubino). All. Esposito.REGGIANA (4-3-3) Feola; Andreoni, Spanò, De Giosa, Mignanelli; Maltese, Vacca, Angiulli; Alessi, Petkovic, Siega. (Messina, Sabotic, Gueye, Messetti, Ricci, Tremolada, Ruopolo). All. Colombo.ARBITRO Serra di Torino (A. Cordeschi-S. Cordeschi). (andata 0-4)

Ore 17SANTARCANGELO (4-3-1-2) Nardi; Traoré, Olivi, Capitanio, Rossi; Obeng, Taugourdeau, Bisoli; Argeri; Guidone, Falconieri. (Lombardi, Cola, Possenti, Garufi, De Respinis, Graziani, Radoi). All. Cuttone.GROSSETO (3-4-1-2) Baiocco; Monaco, Biraschi, Legittimo; Albertini, Okosun, Della Latta, Boron; Gambino; Pichlmann, Torromino. (Mangiapelo, Burzigotti, Paparusso, Onescu, Lugo, Volpe, Fofana). All. Silva. ARBITRO Pillitteri di Palermo (Pizzagalli-Cappello). (0-1)

Ore 19.30 CARRARESE (4-3-1-2) Zanotti; Berra, Sbraga, Teso, Lancini; Brondi, Castagnetti, Gnahoré; Gherardi; Cellini, Merini. (Anedda, Massoni, Beltrame, Disabato, Belcastro, Di Nardo, Ademi). All. Remondina.PISA (4-4-2) Pelagotti; Pellegrini, Lisuzzo, Paci, Costa; Finocchio, Iori, Misuraca, Floriano; Beretta,

Arma. (Adornato, Samba, Lucarelli, Ricciardi, Caponi, Frediani, Nuti). All. Amoroso.ARBITRO Baldicchi di Città di Castello (Rizzato-Rossini). (1-0)

Ore 20.45PONTEDERA (3-5-2) Cardelli; Videtta, Redolfi, Romiti; Galli, Ceciarini, Bartolomei, Settembrini, Gasbarro; Cesaretti, De Cenco. (Anacoura, Bennati, Lombardo, Disanto, Segoni, Francesa Gherra, Giordani). All. Indiani.PISTOIESE (4-3-3) M. Ricci I; Golubovic, L. Ricci, Di Bari, Frascatore; Mungo, Calvano, Vassallo; Falzerano, Romeo, Piscitella. (Olczak, Piana, Falasco, M. Ricci II, Martignago, Coulibaly, Anastasi). All. Sottili.ARBITRO Strippoli di Bari (Guglielmi-Colizzi). (1-1)

COSI’ DOMANI

Ore 14.30 Lucchese-San Marino (1-0): Amabile di Vicenza; Savona-L’Aquila (0-1): Marinelli di Tivoli.Ore 17 Ascoli-Pro Piacenza (3-0): Panarese di Lecce; Teramo-Tuttocuoio (0-0): Mainardi di Bergamo.Ore 19.30 Gubbio-Ancona (4-2): Boggi di Salerno.Ore 20.45 Spal-Forlì (0-1): D’Apice di Arezzo.

LA CLASSIFICA

� Teramo p. 62; Ascoli 59; Reggiana* 54; L’Aquila 51; Pisa* 48; Spal 46; Ancona* 45; Tuttocuoio, Pontedera e Lucchese 44; Carrarese 41; Gubbio 39; Grosseto (-1) 38; Prato e Savona 35; Santarcangelo* 34; Forlì e Pistoiese** 33; Pro Piacenza (-8) 28; San Marino 26. (** due partite in meno, * una in meno).

SAVOIA ANCORA DEFERITO

� ROMA Il Procuratore Federale, su segnalazione della Covisoc, ha deferito ancora il Savoia e il suo legale rappresentante Alfonso Maria Piantoni «per non aver documentato nei termini agli organi competenti l’avvenuto deposito del report consuntivo riguardante il capitale circolante netto al 31 dicembre 2014». In questo caso il club rischia soltanto un’ammenda.

GIRONE BREGGIANA,ULTIMO TRAMA PRATO

Ore 14.30PAGANESE (4-3-3) Casadei; Tartaglia, Perna, Moracci, Donida; Vinci, Baccolo, Malaccari; Deli, Girardi, Calamai. (Novelli, Djibo, Coulibaly, Bergamini, Franco, Russini, Biasci). All. Sottil. SALERNITANA (4-3-3) Gori; Colombo, Lanzaro, Tuia, Franco; Bovo, Moro, Favasuli; Negro, Caetano, Gabionetta. (Russo, Bocchetti, Pezzella, Perrulli, Tagliavacche, Cristea, Mendicino). All. Menichini. ARBITRO Paolini di Ascoli Piceno (Sangiorgio-Cipressa). (andata 0-1)

REGGINA (3-5-2) Kovacsik; Ungaro, Camilleri, Di Lorenzo; Ammirati, Zibert, Armellino, Maimone, Benedetti; Viola, Insigne. (Belardi, Scionti, Salandria, Mazzone, Velardi, Di Michele, Masini). All. Alberti. ISCHIA (4-3-1-2) Giordano; Finizio, Impagliazzo, Sirignano, Bruno; Bulevardi, Chiavazzo, Armeno; Alvino; Ciotola, Fumana. (Ioime, Caso, Formato,Gerevini, Massimo, Verachi, Schetter). All. Maurizi. ARBITRO Tardino di Milano (Ruggeri-Pollaci). (0-2)

Ore 17BARLETTA (4-3-3)) Liverani; Zammuto, Stendardo, Radi, Guarco; Legras, De Rose, Cortellini; Fall, Ingretolli, Turchetta. (De Martino, Core, Kiakis, Sokoli, Branzani, Danti, Rizzitelli). All. Corda. CATANZARO (4-4-2) Bindi; Daffara, Rigione, Ghosheh, Squillace; Giampà, Giandonato, Zappacosta, Ilari; Mancuso, Russotto. (Migani, D’Orsi, Orchi, Sarr, Mounard, Yeboah, Caputa). All. D’Urso (Sanderra squalificato). ARBITRO Zanonato di Vicenza (Zanella-De Meo). (0-1)

LECCE (3-5-2) Scuffia; Diniz, Vinetot, Abruzzese; Beduschi, Salvi, Papini, Sacilotto, Lopez; Doumbia, Gustavo.

(Chironi, Filipe, Bogliacino, Parlati, Herrera, Embalo, Manconi). All. Bollini. BENEVENTO (4-4-2) Pane; Pezzi, Lucioni, Scognamiglio, Som; Alfageme, Vitiello, D’Agostino, Campagnacci; Eusepi, Mazzeo. (Piscitelli, Celjak, Padella, Agyei, Allegretti, Doninelli, Marotta). All. Brini. ARBITRO Dei Giudici di Latina (Margani-Muto). (2-1)TV Diretta su Rai Sport 1.

Ore 19.30JUVE STABIA (4-3-3) Pisseri; Cancelotti, Migliorini, Polak, Contessa; Bombagi, La Camera, Maiorano; Gammone, Gomez, Nicastro. (Santurro, Liotti, Burrai, Caserta, Aveni, Carrozza, Lepiller). All. Savini. AVERSA NORMANNA (4-3-3) Lagomarsini; Balzano, Cossentino, Magliocchetti, Amelio; Catinali, Geroni, Capua; Mangiacasale, Mosciaro, De Vena. (Despucches, Scognamillo, Esposito, Giannusa, Capua, Personè, Castellano). All. Marra. ARBITRO Giua di Pisa (Ficarra-Piazza). (2-1)

Ore 20.45CASERTANA (4-3-3) Fumagalli; Idda, Mattera, Murolo, Tito; De Marco, De Liguori,Mancosu; Caccavallo, Cisse, Mancino. (D’Agostino, Antonazzo, Bianco, Kuseta, Kolawole, Cunzi, Ricciardo). All. Campilongo. MELFI (4-3-1-2) Perina; Annoni, Dermaku, Colella, Pinna; Agnello, Spezzani, Gallo; Tortori; Caturano, Fella. (Gagliardini, Di Mercurio, Di Filippo, Giacomarro, Nappello, Cicerelli, Falomi). All. Bitetto. ARBITRO Fiore di Barletta (Pagnotta-Vitiello). (0-1)

COSI’ DOMANI

Ore 14 Cosenza-Savoia (1-1): Dionisi di L’Aquila; Messina-Martina (1-2): Vesprini di Macerata.Ore 14.30 Lupa Roma-Vigor Lamezia (2-2): Bertani di Pisa.Ore 20.45 Matera-Foggia (0-0): Pelagatti di Arezzo.

LA CLASSIFICA

� Salernitana p. 70; Benevento 68; Matera e Juve Stabia 57; Casertana* 56; Lecce 54; Foggia (-1) 51; Catanzaro 47; Barletta 42; Cosenza e V. Lamezia 40; Martina*, Melfi (-2) e Lupa 35; Paganese 34; Savoia e Messina 27; Aversa 26; Reggina (-4) 22. (*una partita in meno).

GIRONE CSALERNITANAE’ UN DERBYPERICOLOSO

Serie BRL’anticipo della 34a giornata

Carpi-Bologna, il derby è servitoE’ questa l’Emilia per la Serie A1Il patron Bonacini accoglie Saputo, mai stato in trasferta: lo stadio è tutto esauritoPrima e seconda, difese super, Lopez che vieta il ritiro e una coreografia portafortuna

CARPI (4-4-1-1)

BOLOGNA (4-3-1-2)

ORE 20.30 ANDATA 0-0

GABRIEL22

STRUNA13

ROMAGNOLI21

GAGLIOLO6

LETIZIA3

PASCIUTI19

PORCARI17

BIANCO8

LOLLO20

LASAGNA15

DI GAUDIO11

DA COSTA1

CECCARELLI32

GASTALDELLO28

OIKONOMOU2

MASINA25

ZUCULINI14

MATUZALEM5

LARIBI21

CASARINI16

CACIA9

SANSONE11

CARPI Castori dovrebbe confermare la squadra di Vicenza, con i rientranti Poli e Molina che vanno in panchina. Unico dubbio su Bianco (botta al ginocchio). Sempre k.o. Suagher e Mbaye, cui si è aggiunto Pasini, mentre Pugliese è via con l’Under 19. PANCHINA 12 Maurantonio, 2 Modolo, 5 Poli, 4 Sabbione, 28 Laner, 31 Molina, 14 Gatto, 9 Inglese, 10 Mbakogu. ALLENATORE Castori. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Letizia e Lollo.BOLOGNA Lopez fa il misterioso e non annuncia i convocati, ma medita il ritorno al sistema originale con il recupero di Ceccarelli e la conferma di Oikonomou, mentre Maietta, non al meglio, dovrebbe scalare in panchina dove tornano anche Krsticic e Mancosu. PANCHINA 35 Coppola, 3 Morleo, 20 Maietta, 15 Perez, 6 Krsticic, 23 Bessa, 29 Buchel, 10 Mancosu, 33 Improta. ALLENATORE Lopez. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Abero, Bessa, Garics, Maietta e Masina.

ARBITRO Pinzani di Empoli.GUARDALINEE Peretti-Alassio.TV Sky Sport 1 HD, Supercalcio HD e Sport 1 HD; Premium Calcio.PREZZI da 10 a 42 euro (stadio esaurito).

24� Sono i gol subiti dal Carpi: la squadra di Castori ha la miglior difesa di tutto il campionato di B

1� Sono i gol che ha incassato il Bologna nelle ultime 5 partite: è successo nel 3-1 di Varese

IN PORTA C’È IL BRASILE

� Carpi-Bologna con portieri del Brasile: a sinistra Ferreira Gabriel Vasconcelos, 22 anni, e Angelo Esmael Da Costa, 31 LAPRESSE-LIVERANI

Page 22: La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

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Toh, a pranzo c’è il trofeo 1Arrivabene fa esporre la coppa vinta a Sepang nella sala mensa della Ferrari: «Questa è vostra». Marchionne a Maranello fa i complimenti ai tecnici della Ges

1

� 1. Foto con la coppa vinta in Malesia: si riconoscono il capo motori Mattia Binotto (primo a sin.), Lorenzo Sassi, il d.t. James Allison (a sin. della coppa) e il capo della Ges Maurizio Arrivabene; 2. Dipendenti accanto alla coppa esposta in mensa; 3. L’ingresso di Marchionne; 4. Fare la foto alla coppa? Occasione ghiotta FERRARI-STEFANINI

Luigi Pernatwitter@pernagazzetta

N ei film di Fantozzi la mensa era il luogodelle pubbliche umiliazioni per i falli-menti aziendali, ieri alla Ferrari è diven-

tata il luogo dell’orgoglio ritrovato. La coppaCostruttori conquistata domenica in Malesiacon il trionfo di Sebastian Vettel ha viaggiato nella borsa a mano del team principal Maurizio Ar-rivabene e ieri era esposta in una teca, all’in-gresso del ristorante «Il podio», dove i dipen-denti di Maranello vanno in pausa pranzo. Moltihanno voluto farsi fotografare con il trofeo, co-me fanno i tifosi di calcio con quelli della lorosquadra del cuore. Finché sono arrivati lo stessoArrivabene, il direttore tecnico James Allison, ilcapo delle power unit Mattia Binotto e il chiefdesigner dei motori Lorenzo Sassi. E a quel pun-to, è toccato anche a loro mettersi in posa con glioperai che volevano immortalare il momento.«Questa coppa è vostra», ha detto Arrivabene.

IN ELICOTTERO Per il capo della Gestione Spor-tiva era importante condividere il ritorno alla

vittoria con gli uomini e le donne che lavoranoogni giorno in fabbrica, gli artefici oscuri di tuttii grandi traguardi conquistati dalla Ferrari nellasua lunga storia. Esattamente quello che inten-deva dicendo che «questa macchina non ha uno,due o tre padri, ma 1.300», uno dei meno naiffra i suoi tanti slogan. Poco primadelle 10, era intanto atterrato sul-la pista di Fiorano l’elicottero cheportava il presidente Sergio Mar-chionne. Il quale si è poi spostatoal settore industriale, per i suoiabituali incontri con Piero Ferrarie l’amministratore delegato Ame-deo Felisa, e infine si è compli-mentato con gli ingegneri dellaGes, che stavano facendo il «de-briefing» della gara di Sepang eche subito dopo hanno comincia-to a preparare il prossimo GP del-la Cina (12 aprile).

BLITZ DI SEB? Niente di inusuale, considerandola vicinanza del presidente alla squadra in tutti imomenti, ma in fondo anche per Marchionne sitrattava della prima vittoria da quando è alla

guida del Cavallino. Quindi un’occasione sim-bolica. Non c’era invece Vettel, il nuovo eroe fer-rarista, tornato nella sua abitazione in Svizzera,dopo aver festeggiato domenica notte con i mec-canici (insomma «il popolo») in un resort fuoriKuala Lumpur. Probabile che, abituato ai blitz

improvvisi a Maranello, si facciavedere in fabbrica prima dellapartenza per la Cina, a raccogliereil tributo per aver riportato la Fer-rari sul gradino più alto in F.1 do-po quasi due anni di digiuno e leultime otto vittorie consecutivefirmate Mercedes.

STRATEGIE La prossima gara do-vrebbe segnare anche il debutto almuretto dello stratega Inaki Rue-da, ex Lotus. Mentre LawrenceHodge, ex McLaren, ha preso ilposto che apparteneva a Neil Mar-

tin nel remote garage. A Maranello il recluta-mento di tecnici non si arresta e il piano di svi-luppi programmato da Allison va avanti spedito.Sarà proprio questa la chiave del confronto fraFerrari e Mercedes durante la stagione. Il ritmo

con cui i due Costruttori sapranno sfornare no-vità (Stoccarda ha già deciso di accelerare) e irelativi investimenti risulteranno decisivi per lacorsa al titolo. La Ferrari, che può contare su 10gettoni per l’evoluzione della power unit controi 7 della Mercedes, sarà un pericolo se riuscirà agiocarseli bene e a progredire pure sul fronte ae-rodinamico. Perciò sia Lewis Hamilton sia NicoRosberg, sorpresi a Sepang dalla rossa, ora con-siderano Vettel un rivale per il Mondiale. «Eroseduto accanto a Seb sul podio in Malesia e al-l’improvviso ho riflettuto su che cosa stesse pen-sando Fernando Alonso — ha raccontato Hamil-ton —.Avrebbe potuto esserci lui lì con la Ferra-ri. È strano come cambiano le cose. Ricordo quando ho lasciato la McLaren per la Mercedes,che l’anno dopo è diventata competitiva. A lui èsuccesso il contrario». Jenson Button, nuovocompagno di Alonso alla McLaren, fa invece dasuo avvocato difensore: «Vettel ha avuto un grancolpo di fortuna. Nessuno, a fine 2014, potevaprevedere che la Ferrari risorgesse. Sono certoche Fernando aveva le stesse informazioni diSeb sulla nuova macchina, eppure ha lasciato ilteam». Sarà stato Alonso a suggerirgli l’arringa?

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Hamilton: «Penso ad Alonso, poteva essere lui a battermicon la rossa»

Button: «Vettel ha avuto fortuna, Fernando sapeva i programmi ma...»

I RIVALI

Formula 1RDopo il GP Malesia

� Una delle migliori monoposto della storia per celebrare la prima uscita della raccolta ufficiale di modellini «Formula 1 Auto Collection», a cura di Fabbri Centauria e in vendita con la Gazzetta dello Sport. È ancora in edicola, a 3,99 euro, la McLaren MP4/4 (nella foto) con cui Ayrton Senna vinse nel 1988 ilsuo primo Mondiale. La seconda uscita, prevista per il 13 aprile, sarà la Ferrari 312 T2 di Niki Lauda del 1977.

A 3,99 EUROLa MP4/4 di Sennaancora in edicolacon la Gazzetta

MOTOGP

Ducati, col doppio podioperde due litri di benzina

Claudio Domenicali e Gigi Dall’Igna festeggiano a Borgo Panigale

Mauro Casadio

U na notte da leoni val be-ne... due litri di benzinain meno. Il secondo po-

sto di Dovizioso e il terzo di Ian-none in Qatar hanno fatto sal-tare molti tappi di champagne— ieri a Borgo Panigale grandefesta con Domenicali e Dal-l’Igna —, ma hanno fatto svani-re anche la prima concessioneregolamentare nei confrontidella Ducati, che resisteva dal-l’inizio della scorsa stagione.Spieghiamo meglio: dal 2014 lerosse (e dal 2015 le new entrySuzuki e Aprilia) sono conside-rate «Factory 2», ovvero motoufficiali con concessioni da

Open (24 litri di benzina, gom-ma extrasoft, 12 motori consviluppo libero). Il regolamen-to però prevede che dopo trepodi sull’asciutto i litri scenda-no da 24 a 22, comunque sem-pre sopra i 20 delle Factory«pure». I tre podi in questionesono il 3° posto di Dovizioso adAustin 2014 e, appunto, il 2° diDovi e il 3° di Iannone domeni-ca scorsa in Qatar. Sono inveceesclusi dal conteggio il 2° postodi Dovi ad Assen 2014 e il 3° diCrutchlow ad Aragon 2014,considerati entrambi sul ba-gnato.

PRESTAZIONI La tagliola com-prende, oltre alle Desmosedicidi Dovi e Iannone, anche quelle

di Petrucci ed Hernandez (Pra-mac). Non sono ovviamentecoinvolte, invece, le rosse Opendi Barbera e Di Meglio. Nellasostanza per Dovi e Iannonenon cambierà nulla in terminidi prestazioni, visto che Dal-l’Igna, per premunirsi, avevaprogettato la GP15 con un ser-batoio da 22 litri.

ALTRI VANTAGGI E veniamoalla gomma extrasoffice, chequest'inverno aveva fatto rosi-care Valentino Rossi e che a Lo-sail ha puntualmente regalatola pole a Dovizioso. Ebbene, lasupersoft per la Ducati (ma an-che, lo ripetiamo, per Suzuki eAprilia) svanirà dopo tre vitto-rie sull’asciutto. I motori, infi-

ne, rimarranno comunque 12sino a fine stagione. Intantoproseguono le discussioni re-golamentari per il 2016, annodella grande rivoluzione (22 li-tri, gomme Michelin da 17” ecentralina uguale per tutti). LaGP Commission è orientata aufficializzare a breve il numerodi motori per il prossimo anno:7 (congelati) per i top team, 9(con libertà di sviluppo) per i

più «bisognosi». In pratica, sialza di due unità il tetto per leFactory, mentre le Open scen-dono di tre. Capitolo calenda-rio: l’obiettivo della Dorna è ar-rivare nel giro di 2-3 anni a 20gare. Oltre al Brasile e allaThailandia, si fanno insistenti le voci riguardanti un possibileingresso della Corea, orfanadella F.1.

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23MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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� TORINO — Il «Forza Ferrari!» lanciato da Sebastian Vettel a fine gara in Malesia è un grido di battaglia e dal Museo dell’Automobile di Torino, a margine dell’incontro #Scienza e Sport, organizzato dalla Fondazione Giovanni Agnelli, il presidente della Fca John Elkann esulta ancora per quel successo quasi inaspettato. «La vittoria di Vettel a Sepang ha reso il weekend fantastico, una grandissima felicità condivisa con la mia famiglia, con la quale ho assistito al GP. È bellissimo vedere finalmente la Ferrari sul podio, con una vittoria che non arrivava dal 2013, in Spagna».

Facile, sull’onda dell’entusiasmo, a questo punto pensare che la strada verso il Mondiale possa essere tutta in discesa, ma una vittoria non è una sentenza. Il presidente della Fca non casca nel tranello. «Quante chance ha la Ferrari di vincere il campionato del mondo? Come dice Arrivabene, bisogna tenere i piedi per terra e la testa bassa — prosegue Elkann —, questo è l’atteggiamento giusto da avere in questo momento. Abbiamo ancora molta strada da percorrere». Primo Vettel, quarto Raikkonen, in rimonta. La Ferrari è tornata al successo dopo quasi due anni dall’ultima volta, Vettel non saliva sul gradino più alto del podio dal GP di Interlagos nel 2013. Se le premesse sono queste, sognare per i tifosi però è lecito.

Alberto Mauro© RIPRODUZIONE RISERVATA

JOHN ELKANN

«Ho visto il GPcon la famigliaGrande gioia!»

John Elkann, 39 anni oggi, presidente di Fca ANSA

Effetto Vettel su Monza«Bernie, lui fa vendere»1Capelli: «La gioia da bimbo di Seb riporterà la gente in pistaNiente GP Germania? Un’opportunità: avremo più tedeschi»

fIERI LA PRESENTAZIONE DEL PIANO INDUSTRIALE

Il cda di Sias: Ivan Capelli, Enrico Radaelli, Andrea Dell’Orto, Alessandra Marzari e Massimo Ciceri COLOMBO

Andrea CremonesiINVIATO A MONZA

S ebastian Vettel non è unasuperstar? Ecclestone lodica a Monza! «Dopo la

sua vittoria, le richieste di bi-glietti sono aumentate sensibil-mente», spiega Ivan Capelli.«Non sono d’accordo con Ber-nie quando dice che Hamiltonsia il miglior testimonial. Chegiri con l’orecchino o un meda-glione da rapper al collo non mifa alcun effetto. Domenica in-vece ho visto Vettel gioire comeun bambino malgrado abbiagià quattro titoli in tasca, tra-smetteva emozioni. Ed è ciòche fa venire la gente in pista.La Rai, malgrado trasmettesseil GP in replica, ha raccolto 5,5milioni di spettatori».

RILANCIO Cifre che lascianoimmaginare un ritorno d’inte-resse sulla F.1 e questo confortail presidente dell’Ac Milano nelgiorno in cui all’Autodromo Na-zionale vengono contempora-neamente presentati il cda del-la Sias appena eletto (formatodallo stesso Capelli, AndreaDell’Orto, Massimo Ciceri, En-rico Radaelli e Alessandra Mar-zari); il calendario stagionale esoprattutto il piano industrialeal quale ha messo mano Fran-cesco Ferri. «L’obiettivo è chiu-

dere in pareggio nel 2015 e conun utile a doppia cifra nel2016», spiega il procuratoredell’impianto.

WEC Gli interventi cardine perfarlo sono «aprire l’impianto alterritorio», catturare più turistiche arriveranno con Expo (sista chiudendo un accordo con ilmuseo di San Siro), razionaliz-zare i costi, investire nel rinno-vo delle strutture (nei prossimimesi riaprirà il museo poi unapista di kart) e rimpolpare il ca-lendario, pure con eventi extra-corse. «Sticchi Damiani, il pre-sidente dell’Aci, sta lavorandoperché Monza ospiti una partedei test della Fca», annunciaCapelli. Si è aperta la trattativaper il Wec, il Mondiale Sport.«Potrebbe correre, saltando laprima variante come fa l’Audiquando viene a provare per LeMans», butta lì l’ex ferrarista che invece chiude la porta alMondiale Turismo. «Costa mol-to e dobbiamo fare i conti con lenostre possibilità».

PIANTE Dell’Orto, che di Sias èpresidente, in Qatar ha parlatocon Dorna e Fim: «Sono inte-ressate a riportare la Superbikenel 2016». Ma per ottenere dinuovo l’omologazione servonointerventi sul tracciato. JarnoZaffelli, progettista dell’auto-dromo di Termas de Rio Hon-

da, ha preparato una soluzione«che è piaciuta agli organizza-tori», fa sapere Ferri. Ma realiz-zarla non sarà semplice perchéprima e seconda chicane do-vranno cambiare aspetto, di-ventando più «fluide», mentrealla Parabolica bisognerà allar-gare la via di fuga per ripristi-nare una striscia di ghiaia. Tut-to questo si tradurrà in un sacri-ficio di qualche pianta. Nel ‘94quando fu la Fia a chiederlo, sirischiò di perdere il gran pre-mio di F.1.

PERICOLO Rischio purtroppoancora attuale per il dopo 2016visto che il rinnovo contrattua-le è ancora in alto mare. Eccle-stone in Malesia è stato chiaro,dopo la Germania, la prossimaa saltare potrebbe essere Mon-za. Ma Capelli è ottimista:«L’uscita del GP Germania dalcalendario mi preoccupa per-ché dimostra che Bernie nonguarda in faccia a nessuno, can-cellando la gara di casa della Mercedes campione del mondo

IL PERSONAGGIO

Valentino star del Festival of Speed a Goodwood1A giugno Rossi sarà in Inghilterra alla celebre manifestazione sul Motorsport«Correrò con la M1 e proverò delle auto»

Massimo Brizzi

D all'Università della motoalla leggenda di Good-wood. Domenica 28 giu-

gno, all'indomani del GP di As-sen, Valentino Rossi si toglieràpure lo sfizio di presenziare alceleberrimo Festival of Speedche si tiene ogni anno sulla pi-sta ubicata del meridionedell'Inghilterra.

DEBUTTO Fresco della vittoriain Qatar, il Dottore si regala unaltro palcoscenico. Prestigio-

sissimo e inedito. È lui la cilie-gina sulla torta del 60° anni-versario della Yamaha MotorCompany, ma soprattutto l'at-trazione principale dell'eventoinglese. Stiamo parlando diuna kermesse della velocità digrande storia e tradizione —molto british per la sua conno-tazione -—che unisce esibizio-ne di vetture d'epoca a compe-tizioni con i modelli attuali,vecchie glorie del Motorsportaffiancate dalle star del mo-mento. Valga per tutte l'accop-piata regina del 2014, con laparata delle Ferrari iridate di

John Surtees (la 158) eRaikkonen (la F-2007) e i ri-spettivi piloti. Lo slogandell'edizione 2015 «Flat-Outand Fearless: Racing on the Ed-ge: a tutto gas e senza paura: sicorre al limite», sembra fattoapposta per Valentino.

DUE O QUATTRO Ricevuto l'in-vito da Lord March, il pigma-lione dell'evento, Rossi si è det-to entusiasta: «Sono felice dipoter essere al Festival di Go-odwood — ha detto —, per meè la prima volta, ma conoscomolto bene la manifestazione:c'è sempre una grande atmo-sfera, con piloti, motociclisti eleggende della pista ed è sicu-ramente una grande occasionedi divertimento. Non vedo l'oradi essere lì: correrò con la miaYamaha M1, ma potrei anche

provare qualche auto..».

HILLCLIMB Al netto di esibizio-ni, barbecue, atmosfera retrò egare di contorno, il clou delweek end, sarà la Hillclimb sul-l’affascinante e tortuoso circui-to di 1.16 miglia (1.8 km) rica-vato in una parte della pistache fu fatale alla vita di BruceMcLaren e alla carriera di Stir-ling Moss. Tecnicamente par-lando è una cronoscalata. Inrealtà è una sfida: piloti e mez-zi, suddivisi per tipi omogenei,gareggiano su un nastro diasfalto, immerso nel bosco,che si inerpica fino a 300 piedidi altitudine (91 metri) con uncampionario di curve da esal-tare il coraggio e il talento. Pa-ne quotidiano, insomma, perRossi.

© RIPRODUZIONE RISERVATAValentino Rossi, 36 anni, 9 Mondiali e 109 vittorie in bacheca IPP

KIMI PAPÀHA ROBININ BRACCIO� Una foto su twitter, la prima nella quale si vede Kimi Raikkonen in versione papà: è stata scattata a bordo di un jet privato e ritrae il ferrarista mentre tiene tra le braccia il primogenito Robin, nato il 28 gennaio. Dietro papà e figlio c’è Minttu, la compagna del ferrarista. Un’immagine dolce, per l’ex iridato, sinora piuttosto sfortunato in pista: a Melbourne si era ritirato per la ruota posteriore sinistra mal fissata; in Malesia ha rimontato al 4° posto dopo una foratura.

e di Vettel, ma rappresenta pu-re una opportunità perché gliappassionati tedeschi a quelpunto dovranno dividersi pervedere dal vivo la F.1 tra Belgio,Austria e noi, che possiamocontare sulle località di villeg-giatura». Soldi in più che posso-no pesare nella trattativa.

DATE «Maggio non costituisceuna data limite — puntualizzaCapelli —, semmai segneràl’inizio della trattativa con Ec-clestone e sono convinto che cisarà un compromesso». La spe-ranza è forse di riuscire a chiu-dere, a fronte a una richiesta di20 milioni di euro, intorno ai15. Così resta fondamentalel’intervento regionale (20 mi-lioni da spalmare anche su Par-co e Villa Reale) bloccato dallamancata defiscalizzazione.«Scriverò a Renzi», ha promes-so l’assessore regionale al-l’Expo, Sala. Intanto Monzaprova a far quadrare i conti, co-sì ieri sono state illustrate alleaziende brianzole opportunitàdi investimento e di sfrutta-mento degli spazi all’interno del circuito. «Ma Monza ha ap-peal pure all’estero. Abbiamoraccolto manifestazioni di inte-resse sia dalla Cina (alla pre-sentazione del piano c’era unafolta delegazione; n.d.r.) e da-gli Usa» fa sapere Capelli. In-tanto si punta sul sistema Italia:«Ho già ottenuto il sostegnodella Pirelli nella trattativa conBernie. La Ferrari? In Australiaho parlato con Arrivabene. Hochiesto se ci fosse un interesseper un GP al Mugello e mi harisposto che il suo tavolo èsgombro. Maurizio è una per-sona sincera. Io ci credo».

SPERANZA Semmai Capelli siaugura che il trionfo in Malesiasia solo il prologo di una stagio-ne promettente per Maranello.«Il nostro destino è legato adoppio filo con il loro. La spe-ranza è che si possa lottare peril titolo, questo potrebbe farcieguagliare gli incassi del 2012 e2013. E poi Vettel non ha dettodi aver adottato Monza comeGP di casa?».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

RPer riottenere la Superbike, va modificata la pista:il piano è pronto, ma gli alberi...

Page 24: La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

24 MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Page 25: La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

25MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Cassani il salva-Italiane ha già convocati 76«Paolini al Mondiale»1Il c.t. in Gazzetta spiega la svolta iniziata a gennaio tra raduni, giovani e biker. «Luca tornerà, è indispensabile»

fIL RETROSCENA

Rivoluzione Tinkov «Il tempo di quelli come Riis è finito Non sono moderni»

Claudio Ghisalberti

O leg Tinkov non si accontenta. Così dopoavere cacciato Bjarne Riis (ufficialmen-te accordo consensuale di risoluzione

del contratto da un milione annuo fino al2016), si lancia all’attacco provando a dettarele linee guida di quello che dovrebbe essere(secondo lui) il ciclismo. «Non possiamo resta-re ancorati alla storia di questo sport. Il cicli-smo deve cambiare: i tempi di Saiz, Bruyneel eRiis sono passati. Loro non sanno come gestirele squadre in modo moderno. Gestire unasquadra oggi è non solo dare disposizioni viaradio o avere ascendente sui corridori, cosanella quale Riis era insuperabile». Peccato chefino a tre settimane fa, rinnovo del contratto diContador, il tecnico danese era perfetto.

SCIENZA Il pensiero di Tinkov si estende al la-to tecnico: «Dirigere la squadra significa an-che fare affidamento alla scienza dello sport.Oggi il vincitore non è quello che si allena dipiù, ma colui che si allena nel modo giusto;non quello che si inietta Epo, ma quello chesegue una dieta sana e consuma le giuste be-vande prima, dopo e durante allenamenti lun-ghi... Noi della Tinkoff-Saxo non abbiamo bi-sogno di una stella-manager, perché abbiamogià una squadra di stelle: Stefano Feltrin, Ste-ve de Jongh, Sean Yates, Bobby Julich, DanielHealey». Anche se l’olandese De Jongh, cheora gestisce la preparazione atletica dei corri-dori, nell’autunno 2012 confessò di essere sta-to un corridore dopato e Sky, dove faceva ild.s., lo allontanò. Discorso fotocopia perl’americano Bobby Julich. Poi l’affondo economico di Tinkov: «Il redditodel ciclismo deve essere ripartito fra organiz-zatori e squadre e bisogna lavorare con le tvper offrire uno spettacolo sempre più interes-sante (riduzione del numero di gare e direttetv più corte)». Il russo invita perciò «tutte lesquadre ad unirsi per stabilire nuove regoledel gioco, per agire nei confronti degli orga-nizzatori e dell’Uci».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Stefano Feltrin, Bjarne Riis e Oleg Tinkov BETTINI

Luca Gialanella

E’ un uomo di numeri, Da-vide. Nove Mondiali dacorridore, 42 km della

maratona di Milano domenica12 aprile, la 100 km del Passa-tore a maggio, 3-4 uscite a pie-di alla settimana e una in bici-cletta, 100% di impegno inogni settore del ciclismo. E ben76 corridori, dagli juniores aiprofessionisti, già convocatitra stage (3) e corse (6) in que-sto inizio di stagione: dal SanLuis in Argentina alla Cop-pi&Bartali, più Donoratico,Laigueglia, Strade Bianche, GpArona. Da oggi, poi, per tregiorni, un’altra novità: radunoa Salsomaggiore Terme perstradisti e biker. Ci sono 24 ci-clisti, dagli juniores a MarcoAurelio Fontana, «gli stradistifaranno uscite in mountain

bike, e i biker si alleneranno sustrada».

SCOSSA Il c.t. Davide Cassaniè il salva-Italia. Le sta provan-do tutte per dare una scossa alnostro movimento, soprattuttoquello giovanile. Seconda visi-ta alla Gazzetta dello Sport, di-retta a GazzettaTv. E spiega:«In Francia hanno due corse atappe di 3-4 giorni al mese, da

noi solo il Val d’Aosta e il Friuli.Se non si capisce che i dilettan-ti devono andare all’estero econfrontarsi, rischiamo traqualche anno di non avere piùcorridori. Adesso ci salvano Ni-bali e Paolini, si sta afferman-do la generazione 1989 (Vivia-ni, Nizzolo, Battaglin, Trentin,etc), ma ora dobbiamo pensarea quelli che hanno 18 anni, al-trimenti perdiamo il treno.Presto farò un incontro con lesquadre juniores, voglio parla-re di allenamento: non è possi-bile che tirino troppo il collo airagazzi, facendo fare 130-140km di allenamento a gennaio.E da professionisti quanti nefaranno, 300?».

VANTAGGIO Nella SettimanaSanta che porta al Fiandre didomenica, il c.t. ha trovato nel-l’uovo di Pasqua (in anticipo)la vittoria di Luca Paolini allaGand-Wevelgem. A 38 anni.«Luca è venuto con noi a Pon-ferrada a seguire la corsa, maera in motorino. Per il Mondia-le di Richmond lo voglio in ma-glia azzurra. E’ troppo utile inbici, uno spreco se resta aibox». Il film si riannoda: «Nel2013 a Firenze disse basta allaNazionale, pensava di esseregià vecchio e non più utile. Mirivedo nel suo attaccamentoalla maglia, lui è il Cassani del2015, anche se più vincente.Abbiamo iniziato a parlare inArgentina, e poi alla Tirreno.Per come concepisco la squa-dra, fatta di atleti e persone dello staff, averlo al fianco è unvantaggio per tutti».Si risentiranno dopo le classi-che, Cassani vuole portarlo inNazionale già al Giro del Tren-tino, guida degli scalatori az-zurri under 23: «Una delle co-se più importanti nella vita èl’esempio. E a uno giovane sta-re vicino a Luca in corsa e fuorivale più di tanti discorsi —continua —. Nel ciclismo,sport di resistenza, diventivecchio quando non hai piùstimoli e obiettivi. PrendetePaolini: ha una voglia di fareche tanti non hanno neppure avent’anni. Soltanto così riescia emergere nelle difficoltà, asfidare il vento e il freddo dellaGand-Wevelgem. Devi sapertigestire e usare la testa». E poil’appuntamento di Richmond,Stati Uniti, 27 settembre: «Neho già parlato con Luca, “unocome te, su quel percorso, sen-za radioline, è indispensabile.E’ un Mondiale talmente deli-cato e difficile dal punto di vi-sta tattico”. Io so che cosa si-gnifica avere in squadra unoche riesce a prevedere quelloche succede in gara».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Davide Cassani, 54 anni, c.t. dal 2014, e Luca Paolini, milanese di 38 anni, bronzo Mondiale a Verona 2004 BETTINI

Davide Cassani, romagnolo di Solarolo, nella redazione dellaGazzetta dello Sport davanti all’«astronave»che ospita l’Ufficio centrale BOZZANI

CHE KRISTOFF A LA PANNE� Prima tappa di La Panne (Bel) a Zottegem: Alexander Kristoff (Nor, Katusha) va in fuga e vince in volata (9° Modolo a 34”). Il premio? Un uovo di Pasqua di 8 kg BETTINI

IL CASO

Veleno tra Di Rocco e Cooksonsulla licenza dell’Astana1Asse Italia-Kazakistan per difendere Nibali: il presidente Fci contro quello Uci Vincenzo Nibali, 30, con i compagni alla Tirreno-Adriatico BETTINI

Ciro [email protected]

twitter@cirogazzetta

C omincia ad assumere leparvenze di un romanzo.Anzi, di un intricato gial-

lo di cui non è agevole intuire ilfinale. La trama: l’Astana, lasquadra di Vincenzo Nibali eFabio Aru, rischia di perdere lalicenza World Tour e il diritto dipartecipare alle corse più im-

portanti del mondo. E adessoc’è uno scontro politico in attotra due presidenti: Brian Cook-son (Uci) e Renato Di Rocco(Federciclo italiana).

SCENARI Domani la Commis-sione Licenze si riunirà a Losan-na (Svizzera) per esaminare ilcaso. La federazione interna-zionale è stata chiarissima: a seguito del rapporto dell’Istitu-to superiore dello sport di Lo-sanna, la licenza all’Astana vatolta. Il team kazako ha già pro-dotto una memoria difensiva edomani si presenterà in forze inSvizzera. Ci saranno i legali,qualche membro dello staff eanche Alexandre Vinokourov: ilteam manager, l’uomo dal pas-sato scomodo e ingombranteche per molti dovrebbe fare unpasso indietro per permettere

la sopravvivenza del team (malui non è di questo avviso). Checosa succederà? Di speculazio-ni e voci se ne sono ascoltatetante, anche di una decisione(negativa per l’Astana) già pre-sa. Alla Gazzetta non risulta, unpronunciamento dovrebbe arri-vare in zona Parigi-Roubaix (12aprile): sembra difficile che laCommissione smentisca in totol’impianto accusatorio dell’Uci,ma l’Astana è pronta ad appel-larsi al Tas. Dalla parte del team

kazako, che oltre ai 10 corridoriconta anche un buon numero diitaliani dello staff, si è schieratoRenato Di Rocco, che in una let-tera (diffusa dalla Reuters) si èrivolto così a Cookson: «Il Co-mitato direttivo non è statocoinvolto nella richiesta allaCommissione del ritiro della li-cenza. Siamo stati informatidella questione da un comuni-cato stampa. Abbiamo sempre sostenuto l’indipendenza dellaCommissione Licenze, perchéinvece in questo caso non agiscein maniera indipendente?». Larisposta di Cookson non si è fat-ta attendere: «Sono state segui-te tutte le procedure previste dalla nostra Costituzione». «E’nostra responsabilità assicura-re che la Commissione Licenzeprenda una decisione in com-pleta indipendenza dall’Uci». E

ha fatto balenare l’accusa diconflitto d’interesse: «Ho nota-to, con un po' di sorpresa, che lafederazione italiana ha sotto-scritto un accordo di collabora-zione con quella kazaka, il tuttopochi giorni prima dell’udienzadella Commissione. Il mio ob-bligo per la trasparenza e l’eli-minazione dei conflitti di inte-resse è uno degli aspetti fonda-mentali di questa amministra-zione». Senza dimenticare cheDarkhan Kaletaev, presidente

kazako, in una lettera apertasottolinea i progressi fatti inmateria di lotta al doping e lavolontà di continuare sulla stes-sa strada. Infine, da registrarela posizione di Igor Makarov,potente presidente della fede-razione russa: nel 2013 a Firen-ze era stato decisivo per l’ele-zione di Cookson contro Mc-Quaid, ora sembra che sostengal’Astana. E potrebbe non esserel’ultimo colpo di scena.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

RAttesa per domanila riunione della Commissione a Losanna: ci saràpure Vinokourov

CiclismoRProgrammi azzurri

Page 26: La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

26 MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

«Cito due miei ragazzi: Montano e Candi. Il primoha un tiro surreale e forse ascendenze slave perchépossiede una cattiveria agonistica che non è nel no-stro dna. Il secondo è un ‘97 che completava il ro-ster. Da tre settimane è il play titolare e, se non siperde in mille rivoli di stupidità, può diventare ungiocatore importante. Ma ha bisogno di un allena-tore che lo faccia giocare».

Facile per lei a cui non viene chiesto di andare in Eu-rolega, vincere uno scudetto o una Coppa Italia.«Vero. Allora dico: Serie A aperta, senza quote, dando ai club la possibilità di prendere i migliorigiocatori in base al budget disponibile. Dalla secon-da serie in giù, campionati di sviluppo a obiettivi,ovvero con la promozione. Infine deve cambiare lamentalità: club che investono su un cammino e nonsul risultato di una partita e giocatori italiani chenon pensano solo a sfruttare i regolamenti per pre-tendere ingaggi assurdi».

Torniamo a Bologna. Come l’ha trovata?«L’ultima grande squadra di Basketcity l’ho allenataio: era la Virtus che ha vinto l’Eurochallenge, coppagiustamente bistrattata visto che negli ultimi anniabbiamo vinto decine di Euroleghe... Ma, detto ciò,è una Bologna nuova, che non guarda più al passa-to, che ha elaborato il lutto della fine dello showti-me, che sta rinascendo, su entrambe le sponde, nel-l’unico modo ragionevole, ovvero puntando sui gio-vani. A volte giochiamo in contemporanea e aBasketcity vanno 13 mila persone a vedere la palla-canestro. Ho vinto l’ultimo derby della storia, sullapanchina della Virtus, con un canestro di Vukcevicallo scadere. Spero di arrivare a giocare quello cheaprirà una nuova era».

Cosa può insegnare il basket kazako a quello italia-no?«Che se si punta sul percorso, con una ca-tena di comando breve, ovvero proprie-tà-manager-coach, i risultati arrivanomatematicamente».

A proposito di coach. Come sta lacategoria in Italia?«In questa Serie A di squadre Kleenex,cioè usa e getta perché i club non posso-no e non vogliono programmare, è di altis-simo livello. Poi sarebbe bello che i tecnicivenissero valutati non solo dai titoli vintima anche per i giocatori che hanno prodot-to».

Infine, Metta sì o Metta no?«Metta sì tutta la vita. Giocatore che mi ripor-ta a Gervin o McAdoo. Uno vero, non un clowna fine carriera. Ma va veicolato nel modo giu-sto: se tra un anno vedremo ragazzi difendereo passare la palla come fa lui, avremo fatto uninvestimento produttivo, se invece compari-ranno sui campi degli sfigati che giocanocon un panda che pende dalle scarpe, al-lora avremo perso un’occasione».

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La storia sta tornando1Pubblico, allenatori importanti, italiani: le big «scomparse» risalgono

BONICIOLLI E LA FORTITUDO«RICOMINCIA IL CAMMINO

TRE ANNI PER IL DERBYE PER RIVEDERE BASKETCITY»

Vincenzo Di Schiavi

«M i diverto tantissimo». Sarà per questoche Matteo Boniciolli, 52 anni, passa-to dai budget milionari dell’Astana al-

la Serie B italiana con la rinata e ambiziosa Fortitu-do Bologna, è un fiume in piena.

Perché Boniciolli allena in Serie B?«Mi avevano cercato 2 club di A e uno di A-2, cheringrazio. Ma tutti per risolvere un problemaestemporaneo e poi finiva lì. All’estero dove ho tan-to da dimostrare avrei accettato, in Italia no. Avevocontatti con società europee quando mi ha intercet-tato la Fortitudo. All’inizio ho detto no, poi mi han-no illustrato un programma triennale che punta al-la Serie A. Costruire insomma. Lo stesso motivo percui mi aveva scelto l’Astana. Quello che ho fatto pu-

re ad Avellino e Udine e ho detto: “Perché no?”. L’of-ferta economica peraltro è di tutto rispetto, poi Bo-logna è la mia seconda casa ed ero stato mandatovia dopo un derby vinto...».

Com’è la Serie B?«Alleno come in A: ho aumentato il numero dellesedute, con molta più pulizia sui dettagli offensivi edifensivi. Alla prima contro Arzignano mi sono tro-vato di fronte un’ala piccola di 2.04, un’ala forte di2.08 e un pivot di 2.16. Ho vinto all’ultimo secondoe ai miei dirigenti ho detto: “Vado al Codacons e videnuncio per truffa. Questa è roba vera”. Ho affron-tato 5 squadre: ognuna possiede almeno un gioca-tore che potrebbe serenamente stare in un roster diA. La riprova che il potenziale tecnico del nostrobasket è molto meno peggio di quel che si dice».

Quindi più spazio agli italiani?

Matteo Montano, 23 anni, playmakerdella Fortitudo BolognaCIAMILLO

CASTORIA

MONDO NBA

� Per la prima volta nella loro storia, i New York Knicks hanno toccato le 60 sconfitte in stagione, sono ultimi nella Nba, e Phil Jackson, presidente del club, s’è sentito in dovere di spedire una lettera agli abbonati del club per invitarli a restare ottimisti per il futuro. «Abbiamo un piano chiaro, operato sul roster per avere molta flessibilità sul mercato dei free agent la prossima estate dove potremo contare anche su una scelta alta e ricostruire attorno a Carmelo Anthony una squadra capace di competere ai vertici come in passato». Sul campo, mentre DeMar DeRozan ha segnato 42 punti guidando Toronto al successo su Houston (Harden 31), i Celtics hanno fatto un passo importante verso i playoff vincendo a Charlotte (Datome non è entrato). I Celtics ora dividono l’ottavo posto con Brooklyn, davanti a Indiana e Charlotte. Sono 10 le squadre che si sono già qualificate ai playoff: a Est, Atlanta, Cleveland, Chicago, Toronto e Washington, a Ovest Golden State, Memphis, Houston, Portland e Los Angeles Clippers.� RISULTATI: Charlotte-Boston 104-116; Philadelphia-LA Lakers 111-113 t.s.; Atlanta-Milwaukee 101-88; Toronto-Houston 99-96; Memphis-Sacramento 97-83; Minnesota-Utah 84-104; Portland-Phoenix 109-86.

Orrore KnicksPhil Jackson scrive ai tifosi

Jackson, 69, guarda i Knicks... AP

MINIERA A-2 GOLDLA RISCOPERTA

PARTE DA VERONA

A l vertice della A-2 Gold c’è un terzetto dicittà con un passato remoto in A. La Teze-nis Verona, prima con 6 punti di vantag-

gio, rifondata nel 2007 (riprendendo poi il no-me Scaligera, 1 coppa Italia, 1 supercoppa, 1 Ko-rac) dopo il fallimento del 2002, Brescia che dal2009, dopo 17 anni di vuoto, ha ripreso la scala-ta verso la massima serie, e Torino, che nel 1995lasciò la A-2 volontariamente, ritrovata con unanuova società, la Pms (che cambierà presto lacomposizione societaria). Più in basso, sottoBiella e Casale fresche di serie A, un’altra piazzastorica: Trieste. Nella foto Ciamillo: Mancinelli

TREVISO: PRIMATO SILVER PER 5200

ORA LOTTA PER LA A

P er il successo del big match dell’ultimagiornata con Ravenna, sono arrivati in5269 al PalaVerde di Treviso (foto Ales-

sandrini), nuovo record stagionale di catego-ria. A meno di tre anni dalla non iscrizione allaA del vecchio club per l’addio dei Benetton,dopo un anno in Promozione e uno in Dnb, lanuova Universo Treviso è oggi prima in A-2 Sil-ver (diritti acquistati in estate) a +4 sulle se-conde a tre gare dalla fine. È già qualificata aiplayoff promozione unificati di A-2, dove traquattro squadre di Silver e otto di Gold c’è inpalio l’unica promozione in Serie A.

SIENA NON PERDE DA PIU’ DI 2 MESI

PUNTA ALLA A-2

I l 27 giugno Siena era in gara-7 di finale doposette scudetti di fila, otto in dieci anni. Ripar-tita in B sotto la casa madre dopo la dichiara-

zione di fallimento della sezione Basket, la MensSana ha ricostruito intorno al ritorno di Chiacig(nella foto), ai big della categoria Parente, Pi-gnatti e Ranuzzi e ai senesi Mecacci coach e Mar-ruganti d.s. con oltre 2000 abbonati. Ha vinto 20gare su 24 (le ultime 9), non perde da due mesi emezzo: da domenica è prima aritmeticamente inregular season con 3 turni di anticipo, tra un mesei playoff. Con la riforma dei campionati, salendosarebbe in seconda serie, la nuova A-2 unica.

� Per fare fronte all’infortunio di Riccardo Cervi, Reggio Emilia ingaggia Vitalis Chikoko, 23enne lungo dello Zimbabwe. Ala-pivot di 209 cm, viene dal Treviri, club tedesco nel quale viaggiava a 12.3 punti e 5.2 rimbalzi in 26 minuti di media. Accordo fino al 30 giugno con un’opzione sulla prossima stagione.

� DATE SERIE A L’assemblea della Legabasket ha reso noto le date dell’inizio della stagione 2015-16. Si parte con la Supercoppa (confermata la formula della Final Four) sabato 26 e domenica 27 settembre, mentre il campionato di Serie A comincerà il 4 ottobre. Il giudice sportivo invece ha squalificato il campo di Pistoia per 1 giornata per offese agli arbitri all’imbocco del tunnel. Squalifica poi sostituita con un’ammenda di 12 mila euro.

� CIAO CORRADO (p.t.) E’ morto nel tardo pomeriggio di ieri Francesco Corrado, ex presidente di Cantù e socio costruttore del Pianella di Cucciago. Presidente di Cantù dal 1999 al 2008 e della Lega Basket dal 19 novembre 2007 al 31 dicembre 2008, Corrado sarà ricordato per lo stile e per aver salvato il club canturino (vincendo anche la prima Supercoppa italiana nella storia del club brianzolo). Domani i funerali (ore 14.30), nella chiesa di San Teodoro a Cantù.

IN BREVE

Reggio Emilia rimpolpaDalla Germania arrivail lungo africano Chikoko

BasketRIl tema

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27MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

RICCARDO PRATESISAN ANTONIO (USA)

N ikola Mirotic. Segnatevi questo nome, seancora non lo conoscete bene. E’ quellodella prossima stella europea in Nba. Do-

ve brillano ancora quelle degli eterni Nowitzki,Parker e Pau Gasol, il presente è soprattutto

Marc Gasol, ma il futuro è questo 24enne ra-gazzone montenegrino cresciuto in Spagna,come fenomeno dei canestri. E’ arrivato ai

Chicago Bulls la scorsa estate con l’etichettadi nuovo Kukoc, il talento croato, che ha in-cantato negli anni di Jordan, quando la Win-dy City dominava la Nba. Segnalato a John

AMERICA AMERICA CONTENUTOPREMIUM

MATRICOLA NBA DOPO ESSERE DIVENTATO UNA STELLA IN EUROPA, NIKO IMPARA L’ARTE DA PAU GASOL E STA SORPRENDENDO L’AMERICA

MiroticL’ESPLOSIONE

DI NIKOLA: AI BULLSC’E’ IL NUOVO KUKOC

Paxon, allora guardia dei Tori e ora vicepresiden-te della franchigia, dallo stesso scout che portòKukoc in città nel 1993, Ivica Dukan. Con la be-nedizione di Kukoc: «E’ più facile per lui, alloraper un giovane c’era solo l’esempio di Petrovic oDivac, ora sono tanti gli europei di successo…».

L’ESPLOSIONE Niko, come lo chiamano qui, hafatto intravedere schegge di futuro, tra novem-

bre e febbraio. Poi a marzo, complice l’infortuniodi Gibson che l’ha promosso sesto uomo, l’esplo-sione. Quindi partite, 30 minuti di media sul par-quet. Quasi 21 punti a serata. Sempre in doppiacifra, col picco di 29, massimo in carriera, rifilatoai Clippers e a Toronto. Più 8 rimbalzi di media.Con quella barbaccia, che lo fa assomigliare aIvanisevic nel periodo alla Harden, incute timo-re: alto alto, col vocione e l’inglese da immigrato.Ci racconta la sua storia. I capitoli migliori sonoancora da scrivere…

LA SUA EUROPA «Sono di Podgorica, montene-grino. Come gli altri Nikola lunghi Nba: Pekovice Vucevic. Ho iniziato a giocare a 13 anni. E misono quasi subito trasferito in Spagna, alle giova-nili del Real Madrid. I miei idoli erano Vlade Di-vac e Nowitzki. E grazie al lavoro duro ora giococontro Dirk. Un sogno diventato realtà». Dai 14anni al Real, dal 2008 in prima squadra. Ha avu-to un percorso alla Ginobili, è diventato grandein Europa. Partendo per gli Usa già affermato.«Venire in America solo quest’anno è stata la scelta giusta. Per me era importante diventareuno dei migliori giocatori europei, prima. E vin-cere. Ho alzato 5 trofei, sai? 4 coppe (2 Super-coppe e 2 Coppe del Re ndr) e una Liga (migliorgiocatore del campionato 2013 ndr»). Per ren-dergli giustizia vanno aggiunte due finali persedi Eurolega e il trionfo all’Europeo Under 20 aBilbao con la Spagna, in finale contro l’Italia diGentile, nel 2011. Da Mvp.

LA SUA AMERICA - «Questo è il mio miglior mo-mento in carriera, mai stato così forte. Ma nonsignifica che l’inserimento ai Bulls sia stato indo-lore. All’inizio qui era tutto difficile: sei quellonuovo, devi guadagnarti i minuti. So di essereuna matricola, lo capisco, sapevo che sarebbestato così. E’ stato un grosso adattamento. Nonpenso a quanto gioco, ma a come gioco». E’un’ala forte e tecnica, dà il meglio quando fron-teggia il canestro, pericoloso anche da 3 punti. Egioca da ala piccola quando Coach Thibodeaudeve trovargli posto insieme a Gasol e Noah. AllaKukoc. Preferito a McDermott, la scelta No 11Bulls dell’ultimo Draft, cocco d’America da Crei-ghton University, giocatore dell’anno al collegenella passata stagione. Eppure surclassato daNiko. Lui scelto solo alla 23 e da Houston, nelDraft 2011, e poi scambiato prima con Minneso-ta e Chicago poi.

MATRICOLA Dice Thibodeau: «Niko? Gli infortu-ni altrui sono stati un’opportunità. Quando si èfatto male Gibson si è fatto trovare pronto. Matri-cola dell’anno? Ci concentriamo sul suo miglio-ramento, non sui premi. Mi interessa che facciascelte semplici, le migliori. E’ importante nel no-stro attacco, vogliamo che non si limiti al ruolo ditiratore, è un realizzatore completo». Mirotic sot-toscrive: «Miglior matricola? Wiggins, di Minne-sota, è il favorito per quel premio. Mi interessanoi successi di squadra». Avere in squadra Gasol èuna lezione quotidiana: «Mi aiuta, è il compagnopiù importante per me in spogliatoio. Ha vissutole stesse esperienze, da matricola, arrivato dal-l’Europa. Imparo dai veterani». E per l’appuntoNoah, il leader dello spogliatoio Bulls, lo chiamavicino e gli sussurra all’orecchio. Nikola scoppiaa ridere. Si è già preso i Bulls, ed è solo l’inizio.

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Mirotic con Gentile finalisti 2011 under 20: Ale lo seguirà nella Nba CIAM

Facce nuove dall’Europa

� Nikola Vucevic (Magic)E’ il miglior realizzatore europeo e 17o assoluto Nba a 19.3 punti di media. Pivot di 24 anni, nato in Svizzera, anche lui è del Montenegro

� Enes Kanter (Thunder)Pivot turco di 22 anni, 2.10, è esploso a Oklahoma City (19.9 punti e 12.7 rimbalzi di media nelle ultime 10 gare) dopo 3 stagioni e mezza nello Utah.

� Antetokounmpo (Bucks)Giannis è nato in Grecia da genitori nigeriani, al 2 anno ai Bucks, 20 anni, 2.10, ala, sta producendo 12.8 punti e 6.8 rimbalzi di media.

� Dennis Schroder (Hawks)Papà tedesco, mamma del Gambia, 21 anni, play di 1.85 ha sempre più spazio ad Atlanta (9.8 punti e 4 assist). Viene dal Braunschweig.

BasketRIl personaggio

LE CIFRE

20.8� Punti di media realizzati da Mirotic in marzo, da quando è stato utilizzato 30’ di media dai Bulls. Ai quali ha aggiunto quasi 8 rimbalzi.

10� Punti di media nella sua prima stagione nella Nba ai Chicago Bulls. L’anno scorso, al Real Madrid, ha chiuso con 12.4 di media in Eurolega

24� Anni compiuti a febbraio. Dal 2008 s’è aggregato alla prima squadra del Real Madrid dove è stato fino all’ultima estate, primadi passare ai Bulls. E’ alto 2.08

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28 MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

«Nuotare con Federicaun piacere quotidiano»1Vita da Maglia, catanese trasferito a Verona per tornare in azzurro «Pellegrini s’arrabbia per vincere ancora. Mi insegna a gestire i 200»

TRIALS FRANCESI

Manaudou vola a Kazan: 23”37 a delfino(al.f.) Con il 3° crono dell’anno, Florent Manaudou vince i 50 farfalla ai Trials francesi di Limoges: 23”37 contro il 23”78 di Bousquet, che non ha ottenuto il tempo limite per Kazan. Intanto Fabrice Pellerin, ex mentore di Agnel e Camille Muffat (ricordata con un filmato emozionante di una decina di minuti) è il neo responsabile della nazionale femminile (a Romain Barnier solo gli uomini).Uomini: 400 sl Joly 3’50”05, 100 ra Perez Dortona 1’00”31 (3° t. 2015; p.), Dahlia 1’01”32; 50 fa Manaudou 23”37, Bousquet 23”78. Donne: 400 sl Van Rouwendaal (Ola) 4’05”73, Balmy 4’07”51, Etienne 4’12”96; 100 fa Wattel 58”35, Gastaldello 58”57; 200 mx Bonnet 2’12”14, Verraszto (Ung) 2’12”32.

IL RIENTRO

Hackett ai Trials di Sydney dopo 7 anniGrant Hackett, che non nuota dai Giochi di Pechino si riserva «il diritto di ritirarmi quando lo riterrò opportuno, lo faccio solo per il piacere di nuotare» ma intanto dopo il test da 1’49” nei 200 sl a Miami (Aus), s’è iscritto ai trials di Sydney al via venerdì. A 34 anni, e dopo una disintossicazione da sonniferi, il biolimpionico dei 1500 sl allenato da Denis Cotterel, si pone come obiettivo finale la qualificazione olimpica.

OPEN A MALAGA

Mizzau 3a nei 400 sl(al.f.) A Malaga (Spa), Alice Mizzau è 3a nei 400 sl in 4’12”37 dietro Belmonte (4’04”99, 2° t. 2015) e Costa (4’07”52); 4a Masini Luccetti in 4’12”70, 6a De Memme (4’16”17). Uomini: 400 sl Duran 3’49”76 (r.n.); 50 fa Tsurkin (Bie) 23”36 (2° t. 2015), Czerniak (Pol) 23”48 (b. 23”43). Donne: 200 ra Gunes (Tur) 2’23”47 (r.n.); 50 fa Stoffel (Svi) 26”71, 10. Martelli 27”64 (b. 27”40).� CHE PEDERSEN (al.f.) Rikke Moller Pedersen stampa il miglior crono dell’anno dei 200 rana a Copenhagen: 2’21”60. Uomini: 400 sl Glaesner 3’49”94; 1500 sl Joensen 15’13”88; 50 do Heersbrandt (Bel) 25”74; 100 fa Korzeniowski (Pol) 52”42. Donne: 100 sl Blume 54”62; 100 fa Ottesen57”23 (2° t. 2015). Intanto oggi a Toronto iniziano i Trials canadesi.

TACCUINO

PALLANUOTO

Il Settebello a Siracusa accende la passione1Travolta la Turchia in World LeagueDoppia emozione per Campagna e Gallo«È bello entrare nel cuore della gente»

LA GUIDANell’altra sfida del girone C, Francia-Montenegro 8-14.Classifica Croazia 21 (giocate 7); Italia 17 (7); Montenegro 10 (7); Turchia (7) e Francia (8) 3 punti. Pr. turno (14/4) Croazia-Italia, Turchia-Montenegro.La formula Alla Final Eight di Bergamo (23-28 giugno, un pass olimpico in palio), va la prima di ogni gruppo europeo oltre all’Italia (qualificata di diritto come Paese ospitante) e alle quattro provenienti dagli altri continenti (si gioca questa settimana a Newport Beach, in California).� CAMPIONATI Oggi si giocano due anticipi della penultima giornata di A-1 (per la concomitanza della finale di Euro Cup dell’11 aprile): Pro Recco-Carpisa Yamamay Acquachiara alle 19.30 e Florentia-Posillipo alle 20. Class.: Pro Recco* 60; Brescia 55; Acquachiara 47; Sport M. 44; Savona 31; Posillipo 26; Can.Napoli 23; Como*, Lazio 19; Bogliasco 18; Roma Vis Nova 10; Florentia 4 (*una partita in più).Alle 20.30 scattano anche i quarti dei playoff donne: Rapallo-Bogliasco e Orizzonte-Despar Messina. Gara-2si gioca il 18, eventuale gara 3 il 19a Messina e Bogliasco.

Massimo LeottaSIRACUSA

P er battere la Turchia nonserviva un’impresa: asancire il gap tecnico era

già stato il risultato di Istanbul(3-16) e ieri alla piscina Calda-rella di Siracusa le cose non so-no andate diversamente. Unapartita a senso unico nella 9a

giornata di World League, eneanche la pausa della secon-da frazione (2-1 in favore degliospiti), che tanto ha fatto ar-rabbiare Campagna, ha deter-minato danni. Un Settebellogiovane e convincente (nono-stante alcuni individualismi),spinto da 1.500 spettatori chehanno riempito la tribuna. Unadoppia soddisfazione a casa

per il c.t. e per Valentino Galloche nella vasca in cui è cresciu-to si è presentato da capitano(siglando una tripletta). «È ve-ro – dice il posillipino, nell’oc-casione affiancato dall’altro mancino Damonte –, per me èstata una giornata speciale». Ea ogni gol sono stati brividi perlui e per i tifosi che hanno urla-to il suo nome. «Ho avuto ilcuore in gola dal primo all’ulti-mo minuto, in tribuna c’eranotanti amici. Sapevo che ci sa-rebbe stato questo entusiasmoperché conosco la mia città».

IL C.T. Da un siracusano in va-sca ad un siracusano in panchi-na. «È stato tutto perfetto,compreso il sole. Anche se dalpunto di vista tecnico la partitanon aveva molto da dire, è sta-

to bello vedere tanto entusia-smo ed è fantastico constatareche siamo nel cuore della gen-te. Facciamo il tutto esaurito inogni impianto». E proprio ilcommissario tecnico lancia unappello. «Questo impianto vo-luto da Concetto Lo Bello 50

anni fa deve essere ristruttura-to al più presto. So di unproject financing da 6 milionidi euro. Spero che venga rea-lizzato perché questo può di-ventare un centro federale nonsolo per la pallanuoto».

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ITALIA-TURCHIA 17-6(6-2, 1-2, 4-1, 6-1)

MARCATORI: 0’25” S.Luongo, 1’38” Gallo, 2’24” Coppoli, 2’40” Biyik, 4’29” Ozbakis s.n., 4’58” Gallo s.n., 6’41” F.Di Fulvio, 7’47” C.Mirarchi; 8’18” F.Di Fulvio, 12’01” Biyik s.n., 14’46” Ozbakis; 19’33” A.Fondelli, 21’ Ozbakis, 21’14” S.Luongo, 21’58” Bruni s.n., 23’59” S.Luongo rig.; 25’35” S.Luongo, 26’30” F.Di Fulvio, 27’45” A.Fondelli s.n., 30’13” Gallo s.n., 30’37” Damonte, 31’21” A.Fondelli s.n., 31’53” Yaman s.n.

TALIA: Del Lungo, F.Di Fulvio, C.Mirar-chi, Renzuto, Damonte, A.Fondelli, Coppoli, Gallo, N.Presciutti, S.Luongo, Bruni 1, Busilacchi, Oliva. All. Campa-gna.TURCHIA: Sen, Colak, Biyik, Agkurt, Senemoglu, Ozbakis, Yaman, Gectan, Gozusulu, Sonmez, Yilmaz, Gedik, Yursek. All. Olcaytu.ARBITRI: Vasenin (Rus) e Zucha (Slk).

NOTE: sup.num. Italia 10 (5 gol), Turchia 13 (3). Usc. 3 f. N.Presciutti 27’, Agkurt 27’27”. Esp. Colak 23’59” per comportamento antisportivo. Spett. 1.500. Campagna e il viceallenatore Pomilio hanno depositato una corona di alloro sulla targa che commemora Paolo Caldarella.

Valentino Gallo, 29 anni, attaccante siracusano del Posillipo INSIDE

Stefano Arcobelli

G ianluca Maglia ha glistessi anni (26) e cerca

lo stesso punto di forza di Fede-rica Pellegrini. E’ partito da Ca-tania per arrivare a Verona e ri-lanciarsi, alzare l’asticella, spe-rare di rientrare nel grande gi-ro azzurro. Un isolano deciso auscire dall’isolamento nuotan-do con Fede e Filippo Magniniper i 200 sl. I suggerimenti lismista Matteo Giunta, che loha convinto a puntare su unascelta non facile dopo tanti an-ni con un altro Giunta (Nanni).E’ finito a Striscia la notizia peruno sguardo galeotto costato aFede l’ennesimo Tapiro.

Maglia, se l’aspettava di finire intv?«Non sono andato a Verona peravere visibilità, ma spero diaverla per i risultati. Mediati-camente è normale che quelliche stanno accanto a lei fini-scono per essere coinvolti».

Com’è la Pellegrini quotidiana?«Normalissima e famosissima,una prima donna che fuori dal-l’acqua è costretta a gestirel’assedio ma dentro è tranquil-la».

L’immagine di Fede è semprequella giusta, vera e reale?«Non è una che se la tira ma èmolto esigente e cerca sempreil massimo da se stessa e quan-do non va bene s’arrabbia mol-to, segno di professionalità:s’arrabbia ancora perché vuolevincere ancora».

Cosa l’ha sorpresa davvero?«Vederla da vicino non mi hasorpreso, lei mi aiuta solo os-servando i suoi singoli movi-menti, da quando entra in ac-qua a quando esce, ha semprela stessa fame di allenarsi, disuperarsi, e ha voglia di riscat-tare, migliorare i tempi del2014, compresa la delusionedei Mondiali di vasca corta. Lebrucia tanto».

Dunque solo i maligni pensano non abbia più la stessa voglia di

faticare.«Non è vero che abbia menovoglia di prima, è una profes-sionista a 360 gradi».

Una giornata extra a Verona?«Siamo molto diligenti e nes-suno strappo, qualche cena,qualche film e a nanna presto:con lei e Filippo siamo andatial concerto di Cremonini».

Una cosa che ha imparato?«Bilanciare i 200, che nuoto alcontrario di lei: vorrei avere isuoi finali in crescendo, io cer-co di passare forte e non “mori-re”, negli anni mi sono un po’snaturato e il negative split unpo’ mi ha bloccato. Se voglioandare forte, devo fare 51” neiprimi e 53” nei secondi».

Com’è stato l’impatto?«Anche io ho preso casa vicino

la piscina, mi pago tutto a par-te gli spazi acqua. Con me s’ètrasferita per lavoro la fidanza-ta Veronica Sofia. E’ stata durain America, da anni non facevol’altura, ma è stata una bella esperienza: Fede e Filo rendo-no tutto più facile».

Cosa ci dice del metodo Giunta?«Il vantaggio di lavorare conMatteo è che fai tutto con lui,piscina e palestra, è una combi-nazione perfetta: stiamo lavo-rando tanto, e avere quel trai-no è il massimo in Italia».

Una volta diceva che sfidare Magnini in gara era un brivido: ora?«Una continua battaglia, an-che in allenamento perde solose sta davvero male: non si famettere la mano davanti. Ma èun bene, perchè mi costringe a

superarmi ogni giorno. Per orasiamo 1-1, a Milano ho vinto io,a Novara lui: ora la bella...».

Federica l’ha mai battuta? «Certo, ma ciò che mi servivaper ritrovare fiducia era trova-re compagni forti. Negli ultimianni ho odiato l’acqua perchétanto impegno non veniva pre-miato dai risultati. Temevo dinon poter reggere il ritmo, edinvece mi sento miglioratomolto».

E questo Pool Metal Jacket...?«Ero sicuro che il gruppo nonfosse difficile, sapevo che miavrebbe accolto in modo eccel-lente. Non mi fanno pesarenulla, è un investimento sulmio futuro. Alle selezioni mon-diali di Riccione (dal 14, ndr)vorrei coglierne i primi frutti».

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GIANLUCA MAGLIAS’ALLENA CON FEDE E MAGNINI

«FEDE NON E’ UNA CHE SE LA TIRA MA E’ ESIGENTE CON SE

STESSA. E ORA HA VOGLIA DI RISCATTO»

Gianluca Maglia, 26 anni, finanziere catanese nei 200 sl è 5° italiano all time in 1’46”88. In alto, Federica Pellegrini, 26 anni

NuotoRL’intervista

Page 29: La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

29MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

TORNEO MIAMI

Lunedì notte, nel combined event di Miami (5 milioni di euro, cemento), sfortunata prova di Flavia Pennetta che arriva 5-2 nel secondo set contro Simona Halep, dopo averla già battuta tre volte su tre, ma poi viene travolta dalla romena assolutamente ingiocabile. Tra gli uomini, primo quarto in carriera in un Masters 1000 per l’austriaco Thiem, talentino emergente di 21 anni che piega dopo oltre due ore il mancino francese Mannarino, altro giocatore molto caldo in questo inizio di stagione. Uomini, ottavi: Thiem (Aut) b. Mannarino (Fra) 7-6 (5) 4-6 7-5; Berdych (Cec) b. Monfils (Fra) 6-3 3-2;Monaco (Arg) b. Verdasco (Spa) 6-3 6-3. terzo turno: Djokovic (Ser)b. Darcis (Bel) 6-0 7-5; D. Ferrer (Spa) b. Rosol (Cec) 6-4 7-5; Isner (Usa) b. Dimitrov (Bul) 7-6(2) 6-2; G. Simon (Fra) b. Falla (Col) 6-3 6-4; Goffin (Bel) b. Janowicz (Pol) 6-4 6-3Donne, quarti: Petkovic (Ger) b. Pliskova (Cec) 6-4 6-2, ottavi: Halep (Rom) b. PENNETTA 6-3 7-5; Petkovic b. Makarova (Rus) 6-1 7-5; Pliskova b. Gavrilova (Rus) 6-3 6-2; Stephens (Usa) b. Bencic (Svi) 6-4 7-6 (5). ROMA CON FEDERER C’è anche Roger Federer nella entry list degli Internazionali Bnl d’Italia in programma dal 9 al 17 maggio al ForoItalico. Lo svizzero un mese fa aveva rivelato che il torneo poteva anche non rientrare tra i programmi stagionali. Tra gli uomini, iscritti i primi 42 del mondo (in più ci sono Almagro e Mayer con ranking protetto). Nel femminile, sono iscritte tutte le prime 29 tenniste della classifica Wta e 43 delle prime 45: uniche assenti la slovacca Cibulkova e la statunitense Vandeweghe.

Pennetta travoltada super HalepThiem da applausi

Vincenzo Martucci@VinceMartucci

S et che si decidono sul4-4? Terzo set diretta-mente al tie-break? Abo-

lizione di una palla di servizio?Chissà quale sacrificio preten-derà il dio televisione alla tra-dizione del tennis. Intanto,John McEnroe, incendiario pervocazione, collauda il primotorneo con un solo arbitro,quello di sedia, come in certegare giovanili. E gli 8 giudici dilinea, quelli che tanto lo face-vano arrabbiare quando lotta-va per il numero 1 del mondo?Esistono, e fanno anche lorodelle chiamate bestiali. Perchéhanno la sembianza di anima-li, dei simpatici geco ma, dietroun corpo di compensato, van-tano occhi elettronici, diretta-mente collegati col famoso«Occhio di falco» (Hawk-Eye),la moviola del tennis. Così, lachiamata d’appello non è più adiscrezione (e rischio) dell’at-leta, ed è illimitata. Bello?Brutto? Il 24 marzo, a SaltLake City, la prima tappa dellePowerShares Series/RobLoud, 12 tappe, in America delNord, con over 30 di qualità co-

me appunto SuperMac, PeteSampras, Andre Agassi, JimCourier, Michael Chang, AndyRoddick, James Blake e MarkPhilippoussis, è stata un suc-cesso. Anche perché, in prati-ca, i giocatori si sono arbitratida soli, altrimenti le chiamatesarebbero fin troppe e anchetattiche.

RIVOLUZIONE «Quella macchi-na mi ha riconosciuto, le aveteparlato di me», tuonò Jonny-Mac all’inedito «bip» del giudi-ce di servizio elettronico, pre-ludio della moviola su tutte lerighe che ha rivoluzionato l’ar-bitraggio del tennis dal 2006 aMiami e poi agli Us Open. «Nonavrei mai pensato che sarebbearrivato il giorno che avrei gio-cato un torneo di tennis senzagiudici di linea», gioisce oggi ilgrande mancino a stelle e astrisce. «Penso che sia unagrande passo avanti non soloper il nostro, ma per lo sport ingenerale. Mi congratulo conchi l’ha messa in pratica. Puòcambiare il tennis». Con l’au-straliano Philippoussis che vaanche oltre: «E’ solo questionedi tempo, ma sarà una progres-sione naturale. Succederà. Pri-ma o poi questo salto si farà».

PROBLEMI L’idea del giudice dilinea elettronico nasce da JimCourier, un tennista di fatica,uno di quelli che non avendotanta «mano», in campo, si in-dustriava e pensava di più. Co-sì da arrivare al numero 1 delmondo e a 4 titoli dello Slam in7 finali, malgrado dovesse coe-sistere coi fenomeni Agassi eSampras. «Jim il rosso» è il fon-datore di InsideOut Sports, lacompagnia di Los Angeles cheha creato il sistema già testatol’anno scorso, in Spagna, dallaFederazione mondiale (Itf) eora varato nel mini-torneoamericano a quattro giocatoridi una puntata sola, con semi-finali e finale di un set solo. Eproprio Courier, conoscendobene i giocatori, qualche per-plessità sui tempi della rivolu-zione tecnologica ce l’ha: «Nonè mai facile giudicare un servi-zio che viaggia a 135 miglia.Arbitrarci da soli, come nei tor-nei Futures, potrà creare qual-che tensione in più fra noi».Magari è un bene. Magari siprendono qualche responsabi-lità in più. Magari capisconoche si stava meglio quando sistava peggio: con i giudici di li-nea uomini. E non gechi.

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DIETRO LE QUINTE C’È JIM COURIERGiudici di linea Giudice

di sedia

RCS

Ecco «Ball Boy»il docu-reality Fitsui raccattapalle� Un altro reality nello sport. Questa volta sul tennis e in particolare sui raccattapalle. Va in onda su Supertennis ogni lunedì alle 18.30 (la replica della prima puntata domani alle 21.05 ). Il programma di Angelo Bozzolini e Lorenzo Scurati, è nato da un’idea di Beatrice Coletti. Protagonistii ragazzi della Scuola Raccattapalle della Federtennis, attiva da tre anni e i 360 giovani che studiano e si allenano per apprendere le tecniche da impiegare durante gli Internazionali Bnl d’ Italia. In particolare il docu-reality racconta le storie di Alessandra, Alessia, Camilla, Flaminia, Federico e Matteo, sei giovani che amano il tennis e sognano di trovarsi un giorno al posto dei grandi campioni sui campi del Foro Italico.

ScacchiRIl n.2 al mondo

L’Azerbaigian tenta Caruana: Italia addio?Simone Battaggia

F abiano Caruana è prontoa lasciare l’Italia. Non chel’abbia frequentata con

assiduità, da quando — era il2005, aveva 13 anni — papà emamma decisero di abbando-nare Miami per l’Europa, doveil figlio prodigio avrebbe trova-to i maestri migliori. Ora, però,il numero 2 al mondo sembrasul punto di tagliare il legamecon la federazione. Non tantoper riabbracciare gli Stati Uni-ti, ma per l’Azerbaigian.

BASTA PAGARE Negli scacchicambiare bandiera è una que-

stione di soldi. Se si pagano50.000 dollari alla federazioneinternazionale, nel giro di tremesi si può passare a un qualsi-asi altro Paese, senza bisognodi prenderne la nazionalità e dirisiedervi per due anni. Nel2005, quando era un ragazzinoprodigio, Caruana divenne ita-liano grazie alle origini dei ge-nitori; la residenza fu portatain Piemonte, dove vivono alcu-ni parenti della madre, anchese la famiglia di fatto viveva aBudapest. Man mano che Fa-biano diventava più forte, i Ca-ruana si trasferirono a Luganoe poi a Madrid. In Italia Fabia-no si è sempre visto poco: qual-che apparizione ai Tricolori, le

presenze con la Obbiettivo Ri-sarcimento Padova in CoppaCampioni, poco altro.

IL CONTATTO CON GLI USA Nelsettembre scorso, durante iltrionfale torneo di Saint Louis— sette vittorie di fila contro imigliori avversari, 8,5 punticonquistati sui 10 disponibili—, Caruana era stato avvicina-to da Rex Sinquefield, ex ma-gnate della finanza che sovven-ziona quel ricco torneo e sostie-ne il movimento scacchisticostatunitense. Gli venne chiestodi passare sotto la bandiera de-gli Stati Uniti. Su suggerimentodel padre Louis, che ne cura gliinteressi, Fabiano preferì

aspettare, ma lasciò la portapiù che aperta. Questione ditempo, e di soldi. Infatti il temaè tornato d’attualità nel giro dipochi mesi, dopo il recente nodi Fabiano alla squadra di Pa-dova per la prossima finale scu-detto e l’accordo per il Socar, ilclub azero per cui Caruana giàgiocò la Coppa Campioni nel2012 e 2013.

L’OFFERTA La repubblica cau-casica offre 400.000 dollaril’anno, contro gli 80.000 euroche oggi mette sul piatto la fe-derazione italiana. Sul prezzo,e sull’effettiva realizzazionedell’affare, incideranno i pros-simi tornei. Il primo, dal 16 al

27 aprile, si giocherà proprio inAzerbaigian: il memorialGashimov, che prende il nomedi un grande maestro scompar-so l’anno scorso a 28 anni, ve-drà al via anche il n.1 al mon-do, Magnus Carlsen. Il secondodal 13 al 27 maggio in Russia,definirà la classifica del GrandPrix, l’appuntamento che qua-lifica al torneo dei Candidati,ultimo passo verso il posto disfidante per il titolo mondiale.Se Caruana dovesse andare be-ne in entrambi i tornei le suequotazioni aumenterebbero,mentre dei piazzamenti me-diocri potrebbero togliergli an-che il secondo posto nelranking — oggi nella classificavirtuale è a 2802, contro i 2798dello statunitense Nakamura— e quindi rendere il suo tra-sferimento meno vantaggioso.

© RIPRODUZIONE RISERVATAFabiano Caruana, 22 anni EPA

TennisRL’esperimento

Basta giudici di linea «ciechi»Al loro posto arbitrano i gechi1Primo test a Salt Lake City: McEnroe e compagni si arbitrano da soli. L’unico giudice umano è quello di sedia. L’Occhio di falco è nascosto negli animaletti a bordo campo

2006� Paul Hawkins ha ideato «Hawk-Eye», Occhio di falco, sul principio della triangolazione usando le immagini registrate da almeno 4 telecamere poste in diversi angoli del campo. Nato per il cricket, il sistema ha esordito nel tennis nel marzo 2006 al torneo di Miami.

3,6� E’ il margine d’errore in millimetri di Hawk-Eye, che ne fa un sistema più affidabile dell’occhio umano. Anche per via della stanchezza dei giudici di linea, malgrado vengano alternati nel match. Il limite sono i costi, e la copertura in tutti i tornei e in tutti i campi.

� Nella foto, i gechi-giudici di linea arbitrano Andy Roddick nel PowerShares Series/Rob Loud, il circuito-esibizione Usa per over 30 che dal 24 marzo tocca 12 città in Nord America

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30 MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Bella e poco fedeleLa serie su Menneaemoziona gli italiani1Grande successo della fiction Rai: 25% di shareper la seconda puntata. Tra errori e colpi di genio

FICTION SPORTIVE

Un generedi successoBartalifece il 35%

L’Europa in mano ai fantastici quattro d’Italia 1Alle finali in Polonia ci sono Parisi, Cuccarini, Guidetti e Caprara. Una cosa è certa: la Coppa la solleverà uno dei nostri

PallavoloRChampions League femminile

Gian Luca PasiniMario Salvini

C’ è una cosa che possia-mo già dire della Cham-pions League femmini-

le, e non è una cosa da poco:vincerà un allenatore italiano.Perché alla Final Four che si gio-ca nel fine settimana a Szczecin,in italiano Stettino, estremonord della Polonia, sono italianitutti e quattro gli allenatori qua-lificati. Beppe Cuccarini aspettaBusto in semifinale col suo Poli-ce. Che non ha a che fare né conla polizia né con Sting, è il nomedel sobborgo di Stettino dove lasquadra gioca abitualmente. Epoi i protagonisti della semifi-nale derby turco-emiliano, ecioè la sfida tra squadre di Istan-bul, il Vakifbank del modeneseGiovanni Guidetti e l’Eczacibasidel bolognese (di Medicina)Gianni Caprara. E infine CarloParisi, col suo Busto Arsizio. Unpoker che quantomeno confer-ma la supremazia della nostrascuola delle panchine. «L’Italia -conferma Parisi - continua aprodurre allenatori che sannofare il loro mestiere bene ancheall’estero. Molto bene, in tanticasi: Gianni Caprara dopo dueanni trionfali in Italia (2 scudet-ti con Piacenza, ndr) è ancora inlizza in tutte le manifestazioni;

Beppe Cuccarini è un allenatoredi grande esperienza che si èambientato subito in Polonia.Per Giovanni Guidetti pensoche ci sia poco da dire: proverà avincere per l’ennesima volta».

PRECEDENTE Non è nemmenola prima volta che alla FinalFour arrivano 4 italiani: era giàsuccesso due anni fa. Anche al-lora, a Istanbul, c’erano Parisicon Busto e Guidetti che colVakifbank si sarebbe portato acasa la Coppa, la seconda per

lui, dopo quella del 2011. Ca-prara però lo batte: ne ha 3, vin-te con Bergamo tra ’99 e 2005.

ATTESA Cuccarini, campione diPolonia in carica, invece inChampions ha «solo» un secon-do posto, datato 2002, quandocon Bergamo fu sconfitto in fi-nale dal Cannes, peraltro dopoaver battuto in semifinale l’Ec-zacibasi (che poi avrebbe alle-nato: «sono stato un precursorein Turchia»). Per stavolta garan-tisce che sul Baltico farà caldo,

anche se oggi è prevista neve.«C’è una grande attesa», rac-conta l’«organizzatore» che perla verità all’inizio si era oppostoall’idea della sua presidentessa,Joanna Zurowska, di portarsi incasa la manifestazione, e dun-que di saltare ottavi e quarti.«L’Azoty Arena, dove si giocherà– spiega – l’abbiamo inaugurataa ottobre e sarà strapiena». Notatecnica che suona vagamenteminacciosa per Busto.

DERBY TURCO Il sito della Cev

ha un po’ esagerato: «Chi vincela semifinale tra turchi poi siprenderà la Coppa», ha fatto di-re a Guidetti. Lui assicura di nonaver detto proprio così. «La miasquadra e l’Eczacibasi sono su-periori a Busto e Police – confer-ma - Ma non è detto che vinca-no. Diciamo che chi esce dal no-stro derby poi avrà il 75% di possibilità di conquistare laChampions”. Difficile trarre va-ticini dal campionato turco, do-ve sia all’andata che al ritornoha vinto l’Eczacibasi, entrambe

C on il 25% di share (6,6milioni di telespetta-tori) la seconda pun-

tata di Mennea ha raccoltopiù di quanto aveva realizza-to il judoka Beppe Fiorello,l’interprete più trainantedelle fiction, nel febbraio2014 con il personaggio ispi-rato alla saga della famigliaMaddaloni a Scampia:23,85% (6.802.000). Tra lefiction sportive, la più vistadi sempre rimane ancora Gi-no Bartali - L’ intramontabi-le, andata in onda su Rai 1nel 2006: la seconda punta-ta, allora, fu vista da 9,7 mi-lioni di italiani, con uno sha-re del 35,15%. Al secondoposto, Il Grande Fausto(1995) dedicata a FaustoCoppi (9,1 milioni); al terzoIl Grande Torino (2005), vi-sta da 9 milioni di telespet-tatori. Oltre i 7 è arrivata Laleggenda del bandito e delcampione (2010) con il soli-to Beppe Fiorello.

LE ALTRE Di successo ancheIl Pirata (2006) a due annidalla morte di Marco Panta-ni e Tiberio Mitri (2011) a 50anni dal Mondiale perso conLamotta. Tra i volti più po-polari prestati a personaggisportivi ricordiamo Raul Bo-va nel ruolo di Giuseppe Ab-bagnale in Una storia italia-na (‘92); Sergio Castellitto,oltre che Fausto Coppi, è sta-to Enzo Ferrari su Canale 5.La rete Mediaset, meno at-tenta al mini-genere sporti-vo, si è difesa anche con Ilcampione più grande (2008)su Primo Carnera che nellaprima puntata raccolse 5,3milioni di telespettatori.

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CARLO PARISIALL. BUSTO ARSIZIO

GIA’ DA QUALCHE GIORNO SI SENTE

L’EMOZIONE PER QUESTO EVENTO

BEPPE CUCCARINIALL. CHEMIK POLICE

IL NOSTRO OBIETTIVO E’

ARRIVARE ALMENO A UNA MEDAGLIA

GIOVANNI GUIDETTIALL. VAKIFBANK ISTANBUL

CHI VINCE IL DERBY TURCO POI AL 75% SI PRENDE

LA COPPA

GIANNI CAPRARAALL. ECZACIBASI ISTANBUL

PECCATO, MA ALMENO COSI’ UNA

TURCA SARÀ DI SICURO IN FINALE

C’è Trento-MonzaE Anderson non va più a Perugia � (niba-giu.ma.-an.me.) Stasera(20.30) recupero della 25ª Trento-Monza. Trentini che vedono il 1° posto in regular season (sarebbe la 7ª volta) e cercano la 18ª vittoria in casa su 18. Fedrizzi reduce dall’influenza. Monza senza Botto (frattura a un dito) in banda galliani e Bonetti. E intanto a Perugia Anderson non arriva più, ufficialmente per problemi alla schiena. CLASSIFICA Modena 57; Mace-rata 57; Trento 56; Perugia 48; Verona 44; Latina 41; Ravenna 32; Molfetta 31; Piacenza 25; Monza 20; Padova 15; Milano 11; Sansepolcro 10

CONTE CITA MENNEA ALLA VIGILIA� La fiction su Mennea (interpretato da Michele Riondino, foto) è stata citata da Conte alla vigilia di Italia-Inghilterra: «Come ha detto Mennea in tv, per raggiungere grandi sogni bisogna fare grande fatica»

Fausto Narducci

P ietro Mennea, scomparsopoco più di due anni fa,aveva realizzato la sua

«mission»: battere il mitico re-cord di Tommie Smith. Le fic-tion sportive, quasi tutte sullaRai, hanno spesso fallito la loro:mettere d’accordo pubblico ecritica. Sul successo di audien-ce, vista la forza e la popolaritàdel personaggio, non avevamo dubbi ma il risultato ha straccia-to ogni previsione: 5.300.000(20,33 per cento) per la primapuntata, addirittura 6.687.598(25 per cento di share) per la se-conda, evidentemente sull’ondadel passaparola. Sul valore as-soluto della miniserie, in basealle anticipazioni sulla trama ealle modalità della promozione,di dubbi invece ne avevamomolti e li avevamo espressi: tra-sformare potenzialmente unastoria sportiva di questa portatain una melensa soap opera sem-brava un’operazione sbagliatain partenza. Come nello sciagu-rato precedente (sempre a curadella Casanova Multimedia)dell’inconsistente Dorando Pie-tri. In particolare nei vari salottipromozionali televisivi ci eraapparso molto stonato il tentati-vo della co-sceneggiatrice Si-mona Izzo, accanto al marito re-gista Ricky Tognazzi, di sdoga-nare come latin lover, il Pietro

Mennea che avevamo conosciu-to invece al limite della misogi-nia.

EMOZIONI Invece, messe daparte le prevenzioni da addettiai lavori, ci siamo dovuti ricre-dere: «Pietro Mennea. La frecciadel sud», pur concedendosimolte licenze nelle affinità fra ipersonaggi e i temi trattati ri-spetto a quelli reali, si è rivelataforse la più riuscita all’internodi quel minigenere di successoche è la fiction sportiva. Certo,chi ha conosciuto il vero Men-nea, musone e spesso misterio-so nelle sue costruzioni verbali,ha fatto fatica a riconoscerlo nelsolare e loquace personaggiointerpretato da Michele Rion-dino. Però, perfino le temu-tissime scene sentimenta-li con l’unica moglie Ma-nuela (conosciuta a45 anni) anticipataper esigenze narra-tive ai tempi dellapiena attività, si sonoinserite in maniera coe-rente e costruttiva, inquell’ansia (vera) di ri-scatto sociale da uomodel sud che Pietro siportava addosso. Allafine, inutile negarlo,anche chi sapeva giàtutto si è emozionatoe commosso parteci-pando alla crescitaumana e sportiva di

un personaggio che, come in unbel fumetto, usciva prepotente-mente dalle anguste tavole dise-gnate per imporsi in tutta la suagrandezza. Merito delle intui-zioni registiche di Ricky To-gnazzi che, liberatosi dall’om-bra del padre, è ormai maturoper il grande salto cinematogra-fico: la costruzione in flashbackpartendo da Mosca ‘80 è statauna delle scelte vincenti ma an-che l’impresa televisiva di rap-presentare adeguatamente lastrage di Monaco ’72, in quei ri-stretti spazi di tempo e di mezzi,non poteva venire meglio, no-nostante l’invenzione della so-rella di una delle vittime israe-

liane. Colpo da maestro lascelta inusuale di utilizza-re dove possibile (per il

pugno alzato di Mes-sico ‘68 si è ricorso aun nuovo doppiag-

gio) la voce originaledi Paolo Rosi. Belle an-che le interpolazionidei filmati originali con

una toccante sovrapposi-zione d’immagini per Mo-

sca ’80, giustamente sceltacome momento finale dellaminiserie prima dell’inevita-

bile declino del personaggiovero. Non per niente già lune-dì, dopo i primi riscontri posi-tivi, Tognazzi ha chiesto viatwitter la disponibilità di Fede-

rica Pellegrini per una nuovafiction ottenendo subito una ri-

sposta positiva.

ATTORI Merito anche della reci-tazione di quasi tutti gli attori:avevamo già apprezzato a cine-ma e a teatro la capacità di ca-larsi nei personaggi (non solopugliesi) dello spontaneo e di-retto Michele Riondino, ma Lu-netta Savino e Nicola Rignane-se, genitori di Mennea, gli sonostati all’altezza come purel’espressiva Elena Radonicich,nel ruolo della «fiamma» uni-versitaria diventata compagnanella vita. Chissà se l’attore-pro-duttore Luca Barbareschi, inve-ce, sarà piaciuto a Carlo Vittori:gli corrisponde poco ed è sem-brato un po’ manieristico comeuscito dal manuale dell’«allena-

tore burbero». Certo le caduteinformative non sono mancate:come si fa a mostrare una foto diCova olimpionico di Los Ange-les 1984 alle spalle di Menneanella conferenza stampa per iGiochi di Monaco di Baviera1972 (!) e a presentare come(importantissimi) Europei laCoppa Europa di Nizza 1975 do-ve ci fu la prima vittoria su Bor-zov nei 200. Però si poteva im-maginare uno spot migliore perla nostra povera atletica? Ci ri-sulta che ieri, in molte scuole eUniversità di Scienze Motorie, siè parlato del« più grande sporti-vo italiano di tutti tempi» cheper tanti giovani era un perfettosconosciuto. Era…

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AtleticaRLa rievocazione

le volte per 3-2. Ma dove il Vaki-fbank ha chiuso in testa la sta-gione regolare. «E poi è da direche l’utilizzo delle straniere cambierà gli equilibri». Perchéin Turchia non ne possono an-dare in campo più di tre. Ma inChampions non ci sono limita-zioni. E se l’Eczacibasi può but-tar dentro Larson, De La Cruz,Furst e Poljak; il Vakif può ri-spondere con Rasic, De Kruijf,Sheilla, Vasileva e con la nostraCostagrande. Impressionante.

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Page 31: La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

31MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1SCI VELOCITÀ, RINVIO Rinviato a Vars (Fra) per il secondo giorno consecutivo l’attacco al primato del mondo di velocità (252.454) di Simone Origone per il troppo vento. Viste le previsioni, giorni più probabili per il tentativo sembrano essere domani e venerdì.TUTTENOTIZIE

ATLETICA� AUSTRALIANI (si.g.) Nei campionati australiani di Brisbane, 12”59 di Sally Pearson nei 100 hs. Uomini. 100 (+1.1): Clarke 10”19. 110 hs (+1.5): Hough 13”42 (mpm ‘15). Alto: Starc 2.28. lungo: Crowther 8.05 (+0.5, mpm ‘15). Peso: Gill (N. Z.) 20.75. Donne. 100 (+0.9): Breen 11”26; sf: Pearson 11”28 (+3.0). 100 hs (+1.3): Pearson 12”59 (mpm ‘15); Jenneke 12”82. Asta: Boyd 4.60 (mpm ‘15). Lungo: Jaensch 6.74 (+3.2). Disco: Samuels 64.44. Giavellotto: Viljoen (Saf) 63.29.� STRADA ITALIA (m.m.) Così a Marina di Carrara (Ms) nella Stracarrara di 10 km, Uomini: 1. Melly (Ken) 29’40”; 4. Ragusa 30’41”; 5. Curzi 31’12”. Donne: 1. Mukasakindi (Rua) 34’56”; 3. Finielli 35’39”. A Riposto (Ct) nella maratonina Blù Ionio. Uomini: Soffietto 1.12’48”. Rovigo Half Marathon: 1. Slimani (Mar) 1h09’14”; 2° Errami 1h10’17”. Donne: Ricotta 1h19’47”. Belluno-Feltre di 30 km. Uomini: 1. Rono (Ken) 1.33’27”; 3. Boudalia 1h34’57”; 4. Pellecchia 1h35’37”; 6. Goffi 1h36’22”. Donne: 1. Janat (Mar) 1h52’36”; 2. Gelsomino 1h56’52”.

BASEBALLLIDDI, TEST IN MLB(m.c.) Per il settimo anno consecutivo Alex Liddi durante lo spring training nella formazione di Major League. Kansas City, che lo ha assegnato alla squadra di triplo A, Omaha, lo ha schierato in tre partite e l’interno ha risposto con 2 valide (con un doppio) su 4 turni e 2pbc.

BOXE� BALLISAI-FINIELLO (r.g.) Sabato ad Avellino Max Ballisai (18-2) difende il tricolore leggeri contro Vincenzo Finiello (10-0-2), mentre il piuma Carmine Tommasone (13) affronta il cileno Cristian Palma (20-8-1) per il vacante Intercontinentale Wba. Differita alle 00.55 su Italia 1. � MANGIACAPRE (i.m.) Aggiornamento classifica individuale delle Wsb il capitano azzurro Vincenzo Mangiacapre nei 64 kg è in testa con 25 punti e ad una vittoria da essere il primo italiano qualificato a Rio.

CURLING� MONDIALI UOMINI L’Italia, ai Mondiali maschili di Halifax (Can), dopo le due vittorie iniziali contro la Scozia (6-5) e la Svezia (11-5), inanella quattro sconfitte consecutive contro la Cina (6-2), la Svizzera (7-1), gli Stati Uniti (8-2) e il Giappone (8-1). Nella notte italiana di ieri sfida alla Russia, oggi a Norvegia e R.Ceca. Classifica: 1. Canada 5-0; 2. Svizzera 5-1; 3. Norvegia 4-1; 4. Giappone 4-2; 5. Svezia, R.Ceca, Finlandia 3-3; 8. Usa 2-3; 9. ITALIA 2-4; 10. Cina 1-4; 11. Scozia, Russia 1-5.

IPPICA� IERI 7-5-3-2-1 A Roma (m 1100): 1 Ridge Racer (G. Chioffi); 2 Another Full Power; 3 Tache Noire; 4 Axa Reim; 5 Guagliona; Tot.: 10,77; 3,06, 2,59, 1,90 (87,26). Quinté: n.v. Quarté: 1.212,37. Tris: 245,88.� OGGI QUINTÉ A ROMA A Capannelle (inizio convegno alle 15.10I ennesima e dannosa tris sostitutiva con solo 12 cavalli: scegliamo Rum e Coca Day (5), Romanov Bi (2), Rassel d’Ete (12), Ramona K d’Ete (1), Rushmore Dvm (3) e Rugantino Ans (11).� SI CORRE ANCHE Trotto: Firenze (14.55) e Torino (15.15). Galoppo: Milano (14.30).

NUOTO� ANTIDOPING (al.f.) Nel 2014, la Fina ha condotto 1121 test antidoping di cui 894 a sorpresa. Tra i più controllati, l’azzurro Gregorio Paltrinieri (6 test), Cielo, Park, Matsuda e Belmonte (6), Agnel, Hagino, Mellouli, Magnussen, C. Campell e Ledecky (5), Lochte e Phelps (4). Ieri mattina invece è stata controllata Elena Di Liddo.� POSITIVI (al.f.) L’iraniano Raham Pieman Pieraviani è stato sospeso per due anni per positività al letrozolo. Stessa squalifica per la tuffatrice colombiana Carolina Urrea, positiva alla cocaina. Positività dai metaboliti di Oxandrolone per Gianluca Testoni, ai Primaverili di nuoto pinnato di Legnano il 6 marzo scorso.

OLIMPIADITRUÑÓ AIUTA ROMAL’ingegnere catalano Enric Truñó, che

ridisegnò Barcellona in occasione dei Giochi del 1992, ha cominciato a studiare per Roma 2024. Truñó è stato nella Capitale e ha incontrato il sindaco Ignazio Marino e il vicepresidente del Comitato promotore Luca Pancalli. Nel Comitato, invece, da oggi si insedierà ufficialmente Claudia Bugno, nel ruolo di general coordinator.

RUGBYUNDER 18, ITALIA K.O.GEORGIA IN FINALE AI CALCI(i.m.) Il sogno della finale all’Europeo sfuma ai calci per l’Italia under 18. Ad Albi (Fra) sotto il diluvio i tempi regolamentari con la Georgia terminano 6-6 (2 c.p. Cioffi e Aprasidze) con gli azzurrini andati sul 6-0. Nei piazzati dopo la prima serie finita 4-4 (errore Schiabel) nel primo a oltranza sbaglia Bardella: 5-4 finale e georgiani che vincono ai calci come con l’Irlanda. L’Italia resta imbattuta in stagione dopo sette match, ma giocherà la finale del 3° posto con l’Inghilterra che ha perso 23-19 dalla Francia.

SCI ALPINO� CIAO CAROLINA (s.f.) Chiusa con un doppio titolo in gigante e superG ai campionati nazionali di Baqueira la carriera della 33enne di Granada Carolina Ruiz Castillo, prima spagnola a vincere una discesa in coppa del Mondo (Meribel 2013), dallo scorso giugno moglie del piemontese Andrea Vianello, skiman di Tina Maze.

Andrea Buongiovanni

L’ appuntamento è peroggi alle 11 alla sederomana della Federa-

zione nazionale della stampa.Non sarà un pesce d’aprile.Alex Schwazer, Sandro Dona-ti, il dottor Dario D’Ottavio, lamanager Giulia Mancini, l’av-vocato Gerhard Brandstaettered Enrico Fontana, coordina-tore nazionale di Libera, pre-senteranno il progetto per ilritorno all’attività dell’oroolimpico della 50 km di mar-cia a Pechino 2008 a squalifi-ca doping conclusa (29 aprile2016, per ora).

BASE A ROMA Ieri RaiSportne ha anticipato alcuni parti-colari, intervistando Schwa-zer e Donati, seduti fianco afianco. «Sono contento del-l’opportunità – ha detto l’al-toatesino con vistoso pizzetto– non tutti forse, a questopunto, mi punteranno il ditocontro quando tornerò, qual-cuno riconoscerà il mio valore

a prescindere. Da atleta pulitonon apprezzavo chi tornava dauna squalifica. Avrei potuto rien-trare come fan tutti. Invece optoper una modalità diversa: vogliodimostrare che non rifarei l’erro-re». «Prima di accettare la propo-sta – ha aggiunto Donati – ho ap-purato che i magistrati sono sod-disfatti della collaborazione pre-stata da Alex, io stesso gli ho fattocentinaia di domande. Si rimettein gioco e voglio essere partecipedel suo rinnovamento. Si allene-

Alex Schwazer, 30 anni, anche un oro europeo, sotto Sandro Donati IPP/AFP

� La villa di Southington, Ohio,che Mike Tyson ha abitato da metà degli anni ‘80 fino al 1999, verrà trasformata in una chiesa dagli attuali proprietari. Dotata di cinque stanze da letto, sette bagni tra cui quello con la Jacuzzi e lo specchio sul soffitto, una piscina interna ed una esterna, due garage, un campo da basket e la famosa gabbia delle tigri, venne occupata dall’ex iridato dei massimi fino alla condanna per stupro nel 1992 e poi ancora dal 1995, anno della scarcerazione, fino al 1999, quando venne messa in vendita per un milione e 300mila dollari per fare fronte ai debiti accumulati dal campione. Dopo aver cambiato molti proprietari, versava in stato di abbandono: ora, recuperata, cambierà destinanzione d’uso.

ATLETICA: DOPING

Schwazer-Donati, oggi si parteDe Benedictis referente tecnicoE Malagò benedice l’accordo1Mario, fratello del 5 volte olimpico Giovanni, allenatore di riferimentoAlex lavorerà vicino al laboratorio antidoping del Coni di Roma

BOXE: IN OHIO

Aveva due piscine, cinque stanze da letto e la gabbia per le tigri: l’ex villa di Tyson diventerà chiesa

� Fantini italiani in fermento, a cominciare da Cristian Demuro che, dopo la serata milionaria di sabato in Dubai (un piazzamento), è tornato in Francia e in due giorni ha vinto tre corse. La prima lunedì, una condizionata a Chantilly, mentre ieri ha siglato una doppietta (in una reclamare e in un handicap) sulla pista di Argentan.Intanto Dario Vargiu ha chiuso l’avventura giapponese con una doppietta domenica ad Hanshin (16 vittorie in questa stagione) e oggi torna in attività in Italia esattamente a Milano dove è impegnato in sella ad Aria di Primavera nel Premio Razza del Soldo, una condizionata sul miglio in preparazione al Regina Elena di Roma. � CALIFORNIA AD ASCOT Dopo il secondo posto nella Dubai Cup di sabato notte (dietro Prince Bishop), l’americano California Chrome viene trasferito in Inghilterra. Farà base a Newmarket per preparare le Prince of Wales’s del 17 giugno al Royal Ascot. Prima potrebbe fare le Lockinge a Newbury il 16 maggio.

IPPICA

Demuro jrtris francese in due giorni

Cristian Demuro, 23 anni PERRUCCI

� Approvata dalla Prima Commissione Affari Costituzionali del Senato, nell’ambito del disegno di legge sulla riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, la trasformazione del ComitatoItaliano Paralimpico in Ente Autonomo di Diritto Pubblico. L’iter prevede ora il passaggio nell’aula del Senato (lavori da domani) e la successiva approvazione da parte della Camera. Esprime la sua soddisfazione Luca Pancalli:«È un momento atteso da anni, che conferisce dignità all’intero nostro movimento. Il mio sentito ringraziamento va in particolare al sottosegretario Delrio e a tutti i componenti della Commissione Affari Costituzionali del Senato, per aver compreso come questo fosse un atto sostanziale che riconosce, peraltro, la profonda valenza sociale del movimento paralimpico. Ringrazio anche Giovanni Malagò, per aver, da subito, sostenuto l’opportunità di questa trasformazione del Cip in ente pubblico. Questo nuovoassetto, infatti, ci equipara, sul piano giuridico, al Coni».

SPORT PARALIMPICO

Cip ente autonomo Sì in Commissione Da domani in aula

Il presidente Luca Pancalli

rà a Roma (dove ora vive Caroli-na Kostner, ndr), vicino al labo-ratorio antidoping del Coni e achi lo seguirà».

IL TECNICO Oggi, con ogni pro-babilità, verrà svelato anche ilnome del tecnico specializzatoche lavorerà al progetto. E’ il49enne pescarese Mario De Be-nedictis, già allenatore del fratel-lo minore Giovanni, ex carabi-niere come Schwazer con all’atti-vo cinque Olimpiadi, col bronzonella 20 km di Barcellona 1992,l’argento iridato di Stoccarda1993 e cinque podi tra Mondiali eEuropei indoor. Mario, da sem-pre paladino dell’antidoping(Giovanni, in settembre, disse:“Schwazer è solo la punta di uniceberg”), curatore di «Opinioniaerobiche», blog su «la corsa e lamarcia attraverso pillole di pia-cevole fatica quotidiana», oggiallena la 16enne azzurra VanessaTomei.

MALAGÒ E DIDONI I favorevolie i contrari all’operazione abbon-dano. Tra i primi il presidente delConi, Giovanni Malagò: «Biso-gna dire bravi a tutti e due. ASchwazer, perché è riuscito acoinvolgere Donati in questa im-presa per dare credibilità alla fi-gura dello sportivo e a Donati peressersi messo al servizio di unacausa che può essere d’esempioper chi in passato ha avuto pro-blemi analoghi». Tra i secondiMichele Didoni, ex coach diSchwazer che, su Facebook, sen-za mai citare Alex, scrive: «Buonviaggio mostro dalle mille facce egrazie per tutto quello che mi haifatto vivere».

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Una veduta complessiva della villa: Tyson la mise in vendita nel ‘99

Il bagno con la Jacuzzi e vista

Ecco la piscina interna della villa

� Muhammad Ali ha scelto: nella «sfida del secolo» del 2 maggio tra Floyd Mayweathere Manny Pacquiao farà il tifo per il filippino. Così, almeno, ha raccontato la figlia Rasheda al sito americano TMZ Sports: «Mio padre sta dalla parte di Pacquiao, è un suo grande fan. Non solo perché è un grande pugile ma soprattutto per quello che Manny fa fuori dal ring, per l’impegno nell’aiutare gli altri e il proprio Paese».Manny e Ali sono amici, tanto che l’ex iridato dei massimi ha voluto che il filippino partecipasse alla festa dei 70 anni nel 2012. Per quanto riguarda Floyd Mayweather, pare che Ali non nutra troppa simpatia nei suoi confronti: «Papà rispetta molto Mayweather come pugile ma lui e Floyd sono persone molto diverse».

La figlia di Ali«Muhammadtiferà Pacquiao»

� (m.l.) Stavolta l’Asiago sfrutta il vantaggio del ghiaccio amico, vince gara-3 di finale all’Odegar col Renon e ribalta la serie a proprio favore. Inutile l’assalto degli ospiti dopo che Daccordo al 55’18” aveva riaperto il match. Per il Renon in porta l’altoatesino Roland Fink (22 anni) e backup Hannes Treibenreif (classe 1997). Domani quarto atto a Collalbo(Bz): non decisivo, ma i trico-lori non potranno sbagliare.Asiago-Renon 5-4 (1-1, 2-1, 2-2). Marcatori: p.t. 6’33” Jo-hansson (R), 11’00” Benti-voglio s.n. (A); s.t. 1’11” Ram-sey (R), 11’08” Iori (A), 19’01” Ulmer (A); t.t. 0’19” DiBene-detto s.n. (R), 4’34” Bentivo-glio s.n. (A), 7’41” Iori (A), 15’18” Daccordo (R). Serie: 2-1. Gara 4: domani (ore 20.30, diretta RaiSport 2) a Collalbo (Bz).

HOCKEY GHIACCIOGara-3 di finaleAsiago vince 5-4Renon sotto 2-1

Page 32: La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

32 MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LE STAFFETTE

Correre insiemeper beneficenzaSarà record?

Da Gebrselassie a MeucciQuante novità il 12 aprile1L’etiope ospite d’onore, ma si può correre in staffetta con l’azzurro campione europeo della maratona. La nuova iniziativa per le scuole

ECCO IL PERCORSO DELLA QUINDICESIMA EDIZIONE

Km

M I L A N O

30

25

20

15

40

510

35

ARRIVOARRIVO

PARTENZAPARTENZA

zona cambiostaffetta

31,9 km(3° cambio)

22,7 km(2° cambio)

11,1 km(1° cambio)

Citylife

SanSiro

Parcodi Trenno

ArcodellaPace

Boscoverticale

PortaVenezia

Duomo

Europ

Assistance Relay

1ª frazione km 11,1

2ª frazione km 11,6

3ª frazione km 9,2

4ª frazione km 10,3

RCS

Pierangelo Molinaro

«L a maratona è un trattoidentitario e distintivodi Milano. Ormai ogni

grande città deve avere la suamaratona». Parole chiare quelledell’assessore allo sport del Co-mune di Milano Chiara Biscontiche tracciano una linea, unaconvinzione anche politica dicosa migliori la qualità della vi-ta di una metropoli. E quest’an-no, il 12 aprile, la Milano Mara-thon celebra la quindicesimaedizione. Tre lustri in cui nonsempre il rapporto dell’eventocon i cittadini è stato idilliaco,ma che è decisamente migliora-to nelle ultime stagioni. I mila-nesi hanno capito che la MilanoMarathon è una cosa loro.

IL PERCORSO Un’edizione digrandi novità quella alle porte,a cominciare dal percorso. Nonpiù con partenza dalla Fiera diRho-Pero, ma nel cuore dellacittà, toccando molti dei suoipunti salienti, dal nuovo quar-tiere di Porta Nuova che ha mo-dificato la skyline della città, al-lo stadio di San Siro, ai palazzistorici ed i monumenti del cen-tro cittadino. Si più correre perandare veloci puntando al pri-mato personale, oppure scopri-re con occhi nuovi una metro-poli in cui si vive immersi, mache nei ritmi della vita quotidia-na non si vede né si apprezza.Perché Milano è bella, basta

guardarla con gli occhi giusti,capire la poesia di certi angoli ela storia che ha camminato suisuoi selciati. Partenza e arrivofra i palazzi liberty in corso Ve-nezia, con arrivi divisi fra mara-tona e staffetta, sino alla zonapiù innovativa della città, i grat-taceli, il bosco verticale. Poi perpiazza Duomo, il teatro AllaScala. l’ago ed il filo di piazzaCadorna, City Life, il monteStella, l’ippodromo, San Siro, iparchi di Trenno e del Portello,l’Arco della pace, il castelloSforzesco. Difficile annoiarsi.

RE HEILE E l’ospite d’onore saràil più grande corridore resisten-te di sempre, Heile Gebrselas-sie, partito dagli altipiani del-l’Etiopia per conquistare ilmondo dai 5000 metri alla ma-ratona. La sua carriera è prati-camente finita, ormai è un im-portante uomo d’affari, maquello che questo piccolo gradeuomo ha scritto nelle paginedella storia dell’atletica rimarràper sempre. E ci sono tante altrenuove iniziative, come la Mila-no School Marathon, corsa ri-servata agli studenti delle scuo-le elementari e medie e ai loroaccompagnatori di 1195 metri,da via Manin a corso Veneziapassando per i bastioni, in cuimetà del ricavato delle quote diiscrizione, tornerà alle scuolesotto forma di attrezzaturesportive. E non è l’unica inizia-tiva benefica. La Charity dellestaffette lo scorso anno ha rac-

colto oltre 700 mila euro. Sia-mo lontani dagli 8 milioni disterline di Londra, ma quella èla strada. Ma ci sarà una staffet-ta particolare voluta da EuropAssistance, un quartetto con ilcampione europeo della mara-tona Daniele Meucci, che ieri siè laureato per la seconda volta,in robotica, a Pisa. I suoi trecompagni saranno scelti fra gliappassionati di running. Chi civuole provare deve andare sulsito www.corricon.me. Un’oc-casione unica per correre insie-me al campione. La SuissegasMilano Marathon continua adessere fra gli eventi più «green»d’Europa una certificazione ot-tenuta nel 2013 e ora si puntaalla Council for ResponsableSport Certification Gold. Non èlontana.

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clicISCRIZIONI SOLTANTOON-LINE SUL SITODELLA MANIFESTAZIONE

� Basta sprecare carta. Quella di Milano è una maratona «verde» e per questo le iscrizioni possono avvenire solo on-line attraverso il sito http://milanomarathon.it/voglio-iscrivermi/ entro e non oltre le ore 24 del 5 aprile. I pettorali e la borsa potranno essere ritirati il 10 e 11 aprile al Marathon Village al palazzo Lombardia, via Melchiorre Gioia 37, Milano

Da sinistra Antonio Rossi (Regione), Chiara Bisconti(Comune), Paolo Bellino (Rcs Sport), Andrea Trabuio (direttore) e Linus (presidente) nella conferenza stampa di ieri

Lino Garbellini

D alla sua nascita, la Europ Assistance Re-lay Marathon ha contribuito non pocoal successo e alla popolarità della 42 km

milanese, «Le staffette aumentano ad ogniedizione», commenta Linus. Nel 2014 le squa-dre erano 2.400, con l’edizione di quest’anno(partenza da Corso Venezia, ore 10:00 del 12aprile), gli organizzatori hanno cercato disemplificare e migliorare la vita dei «relay run-ners». Due arrivi separati per la 42km e la staf-fetta, la tradizionale parata sul traguardo deicomponenti dei vari charity-team non com-prometterà le prestazioni dei maratoneti. Pre-visti anche spostamenti facilitati con partenzae zone cambio in prossimità della linea rossaM1 della metropolitana: Porta Venezia, Paga-no o Conciliazione, Lotto Fiera e Uruguay.

NO PROFIT La lunghezza delle frazioni è statalivellata, addio alla più corta e più adatta aimeno allenati, ora i partecipanti dovrannoavere la gamba almeno sui 10km. Le iscrizionisono ancora aperte ed è possibile accedervi tramite una delle 65 Organizzazioni No Profitaderenti al Charity Program o con la quota fis-sa prevista dagli organizzatori (175 euro totaliper ogni team). Le onlus coinvolte, divise inquattro categorie, hanno attivato una seried’iniziative e coinvolto testimonial e Vip am-bassador. La Relay Marathon ha contribuito anche a migliorare la cultura della beneficen-za legata alla corsa storicamente poco nel dnadei runner italiani. Dal 2010, anno di nascitadel Charity Program, l’iniziativa ha raccoltocirca 2.200.000 euro di donazioni, record peril 2014 con oltre 700.000 euro. Chiunque puòimpegnarsi come ambasciatore e avviare inprima persona una colletta tramite Rete delDono (www.retedeldono.it).

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la partenza dell’edizione 2014 della gara LAPRESSE’

L’eventoRSuisseGas Milano Marathon

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33MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Perché l’accordo sul nucleare con l’Iran può portare la pace?1La firma dell’intesa sancirebbe la rinuncia all’“atomica” del Paese degli ayatollah, che tuttavia è sciita al contrario dei migliori alleati degli americani che sono sunniti. Oggi, però, tutti sono uniti contro l’Isis

di GIORGIO DELL’[email protected]

La questione dell’accordo sulnucleare tra l’Iran e l’Occiden-te tiene il mondo con il fiatosospeso e, ne siamo certi, fachiudere gli occhi per il sonnoai nostri lettori.

1Ma che possiamo farci?Niente. Solo spiegare findalle prime righe che ne

va della pace mondiale. Equesto piccolo obiettivo do-vrebbe favorire un minimo disforzo conoscitivo.

2 Sentiamo di che si tratta.In due parole: l’Iran pos-siede parecchio uranio e

può farne, con due procedurediverse, due cose: centrali nu-cleari per accendere la luce

elettrica nelle case dei persiani;oppure la bomba atomica. Esisteun’opinione mondiale sicura delfatto che Teheran sta pensandoalla bomba atomica, con lo sco-po principale di tenere in scaccoil mondo e, il prima possibile, annientare Israele. Questa opi-nione aveva probabilmente pa-recchie ragioni quando il presi-dente dell’Iran si chiamava Ah-madinejad… lei ricorda certa-mente Ahmadinejad…

3 Sì, quel tipo perennemen-te mal rasato, con vestitisempre grigi, mai con la

cravatta, la camicia bianca, un’aria piuttosto sciatta, ma bel-licosissimo, non perdeva occa-sione per gridare da qualche tri-buna che Israele andava annien-tata… Che fine ha fatto?Dovrebbe essere tornato a inse-gnare all’Università di Teheran

di Scienza e Tecnologia, è infat-ti un ingegnere laureato in Pia-nificazione dei trasporti… Manon tuonava solo contro Israe-le. Tuonava anche contro gliStati Uniti. Senonché dall’ago-sto 2013 il presidente si chiamaRohani, è un moderato, che ap-pena eletto annunciò subito,tra la diffidenza generale, l’in-tenzione di un rapporto menoconflittuale con l’Occidente econ gli Stati Uniti. Si organizza-rono quindi questi colloqui diLosanna, a cui partecipano daun lato gli iraniani e dall’altra icinque del Consiglio di Sicurez-za Onu (Stati Uniti, Russia, Ci-na, Regno Unito, Francia) piùla Germania. Si tratta di per-suadere Teheran a non usarel’uranio per costruire la bombaatomica e a dotarsi degli stru-menti di controllo necessariper impedire che sotto sotto…

4Che interesse hanno gliiraniani a dire di sì?L’Occidente, a suo tempo,

stabilì delle sanzioni molto pe-santi per quel Paese, che è po-vero e arretrato e, in un altrocontesto, avrebbe casomai bi-sogno di essere aiutato. Questesanzioni, soprattutto, proibiva-no il commercio di petrolio –che potentati locali hanno con-tinuato a vendere di contrab-bando, ma non è la stessa cosa –e impedivano le transazionibancarie con l’Iran. Molto pe-santi. L’Occidente offre adesso,in cambio di un programma nu-cleare esclusivamente dedicatoall’uso civile, la fine di questesanzioni. Graduale o immedia-ta? È un punto ancora in discus-sione e sul quale gli stessi seirappresentanti occidentali so-no divisi. La Francia, per esem-pio, resiste perché ha commes-

IL FATTOGIORNOIL GRANDE INTRIGO

LA MAPPA DEGLI IMPIANTI

GDS/CENTIMETRI

se militari e anche di altro tipocon i paesi del Golfo e non vuo-le metterle a rischio (nello stes-so tempo ha mandato suoiemissari in Iran per cominciarea fare accordi). Gli iraniani so-no sciiti e gli abitanti del Golfosunniti e filoamericani, quinditra loro guerra aperta. D’altraparte Usa e Iran si sono trovateforzatamente dalla stessa parte

A Losanna si tratta senza sosta: il termine fissato alle 9 di stamattina, potrebbe slittare ancora

Israele è fermamente contraria all’accordo, ma anche Cina e Russia sono dalla parte di Teheran

LA CHIAVE

nella guerra all’Isis, che è sun-nita. Perciò l’accordo sul nu-cleare nasconde una ragionepolitica che ai tempi di Ahma-dinejad non esisteva. Non hobisogno di dirle che l’intrecciodi interessi è complicatissimo.Per esempio, Teheran eWashington sono di fatto dal-la stessa parte nella guerra al-lo pseudocaliffo al Baghdadi,cioè al capo dei folli dello Sta-to islamico che tagliano le te-ste ai nemici, ma sono su fron-ti contrapposti sulla questio-ne siriana, perché gli ayatol-lah sostengono Bashar Assad,e Barack Obama invece no.

5 E Israele?Israele vede come il fu-mo negli occhi Obama e

le sue intese con l’Iran. NegliStati Uniti ha l’appoggio deirepubblicani che sono mag-gioranza al Congresso. E BibiNetanyahu, un cosiddettofalco, ha vinto ancora unavolta le elezioni. Le confessodi averle dato solo una palli-da idea degli intrecci chestanno dietro questa trattati-va. Cina e Russia, oltre tutto,sono più dalla parte di Tehe-ran che da quella occidenta-le. Ma forse ci sono buonepossibilità di arrivare a unpreaccordo che renda possi-bile poi un’intesa più genera-le da siglare entro giugno. Ilministro degli Esteri russo,Sergej Lavrov, ieri ha dettoche le possibilità di un’intesasono elevate. «Probabilmen-te non sono al 100% ma nonsi può mai essere certi al100% di nulla. Queste possi-bilità sono del tutto realizza-bili se nessuno dei parteci-panti aumenterà la posta ingioco all’ultimo minuto, nel-la speranza di ottenere qual-cosa in più invece di mante-nere l’equilibrio degli inte-ressi, un equilibrio di interes-s i c h e a d e s s o s i s t aformando». All’inizio s’erastabilito che bisognasse arri-vare a una firma entro lamezzanotte americana di og-gi (le nove di mattina per inostri orologi). Ma i negozia-tori Usa – a Losanna da giove-dì scorso c’è anche il Segreta-rio di Stato John Kerry – ierihanno fatto sapere che, even-tualmente, non sarà undramma fermare l’orologio erestare a discutere ancorauno, due o magari tre giorni.

DALLE “BR” TURCHE

A Istanbul rapito pm: blitz della poliziaMuoiono il magistrato e due terroristi1Indagava sull’uccisione di un ragazzo nelle proteste del 2013contro Erdogan

Francesco Rizzo

A chi, in Italia, non è piùgiovanissimo, le immagi-ni del magistrato turco

Mehmet Selim Kiraz fanno tor-nare in mente le foto in bianco enero dei prigionieri delle Br. Arapire il procuratore, entrandoindisturbati nel palazzo di giu-stizia di Istanbul, e a diffonderele foto sui social sono stati dueuomini armati del Dhkp/c (Par-tito-Fronte rivoluzionario di li-berazione del popolo). Hannoapprofittato anche di un blackout che, per ragioni da chiarire,ha colpito varie zone della Tur-chia. Il gruppo di estrema sini-stra Dhkp/c era già stato autore

di un attacco all’ambasciata Usaad Ankara nel 2013: l’azione diieri era però in nome di BerkinElvan, il quindicenne uscito percomprare il pane e ferito da unlacrimogeno esploso da un poli-ziotto, durante le manifestazio-ni di Gezi Park nel 2013. Quan-do la protesta contro l’abbatti-

mento di 600 alberi divennemobilitazione civile contro illeader turco Erdogan, che ordi-nò una feroce repressione (8vittime). Il magistrato rapito ie-ri era titolare delle indagini sul-la morte del ragazzo, soprag-giunta dopo 9 mesi di coma.Una confessione «pubblica» da

parte degli agenti colpevoli e illoro “rinvio” al “tribunale delpopolo” erano tra le richiestedei terroristi, pena la vita del-l’ostaggio. La polizia aveva co-municato a Kiraz il nome del-l’agente responsabile dell’omi-cidio poche settimane fa. Nonera scattata l’incriminazione.

TWITTER Ieri sera, dopo ottoore di tensione, mentre alcunimanifestanti sarebbero scesi inpiazza a sostegno dei sequestra-tori, un rumore di spari ha fattoscattare il blitz delle teste dicuoio, che hanno ucciso i terro-risti e liberato il procuratore.Gravemente ferito, l’uomo èmorto in ospedale. Nel frattem-po, le autorità avevano chiestoalle tv locali di bloccare la diret-ta, una censura per motivi di si-curezza che sarebbe già stataapplicata decine di volte negliultimi quattro anni. Il padre diBerkin aveva scritto su Twitter:«Mio figlio è morto, non voglioaltre morti, liberatelo!». Un ap-pello caduto nel vuoto.

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La foto apparsa su Twitter di un rapitore con Mehmet Selim Kiraz REUTERS

SI ARRENDE DAVANTI AL FOTOGRAFOBIMBA SIRIANA COMMUOVE IL WEB� Così piccola, così abituata a guardare la morte. Per questo Hudea, 4 anni, di fronte all’obiettivo del fotografo turco Osman Sagirli, ha alzato le mani. Come ad arrendersi, come a dire: «Ti prego, non spararmi». Lo scatto, realizzato nel campo profughi di Atmeh che accoglie al confine con la Turchia la popolazione siriana in fuga dalla guerra, ha fatto il giro del mondo, diventan-do una delle immagini simbolo del conflitto che sconvolge il Paese dal 2011. È stata condivisa migliaia di volte su Facebook, dopo essere stata postata il 24 marzo dalla giornalista Nadia Abu Shaban. Poi, alla BBC, Sagirli ha raccontato che la foto è stata scattata a dicembre 2014 e ha confermato la storia:«Usavo un teleobiettivo, la bimba ha pensato fosse un’arma».

AltriMondiR

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Nataz

Parchin

Isfahan

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Bonab

Ramsar

Saghand

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Gachin

A Z E R B A I J A N

I R A NI R A QA F G H A N I S T A N

P A K I S T A N

K U W A I T

T U R K M E N I S T A N

CENTRO DI RICERCA MINIERA DI URANIO SITO NUCLEARE

Il tavolo delle trattative sul nucleare ieri a Losanna, in Svizzera: a sinistra, il segretario di Stato Usa John Kerry AFP

Page 34: La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

34 MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

� La Rai sembra aver scritto la parola fine sull’affare Ray Way. Il Cda ha infatti dichiarato «improcedibile» l’offerta pubblica d’acquisto e scambio promossa da Ei Towers su RaiWay, con cui la controllata di Mediaset avrebbe raggiunto una partecipazione pari almeno al 66,67% del capitale della società.

L’ACQUISTO DI RAI WAY

Il Cda Rai dice no:l’offerta Ei Towersè «improcedibile»

� I venti di ottimismo sul mercato del lavoro si sono già affievoliti: i dati Istat di febbraio dicono che il tasso di disoccupazione è risalito dello 0,1% su gennaio e di 0,2 punti sul febbraio 2014, raggiungendo il 12,7%. A febbraio il numero di occupati diminuisce di 44 mila unità rispetto al mese precedente ma aumenta di 93 mila unità rispetto a febbraio 2014. L’Istat precisa che il calo dell’occupazione a febbraio è dovuto alla diminuzione delle lavoratrici: - 42 mila unità. Sale il tasso di disoccupazione giovanile (tra i 15 e i 24 anni) al 42,6% a febbraio. Solo in Grecia (51,2% a dicembre) e Spagna (50,7%) è più alto. Arrivano però anche segnali di ottimismo: «Resta l’ipotesi di un miglioramento dell’attività economica nel primo trimestre», osserva l’Istat.

IL CALO RIGUARDA SOPRATTUTTO LE DONNE

Sale anche la disoccupazione giovanile: ha toccato il 42,6% ANSA

Istat, la disoccupazione risaleIl tasso di febbraio è al 12,7%

Il leader di FI Silvio Berlusconi

� La conferma è arrivata a tarda sera, la donna trovata cadavere in un sacco domenica dentro un fosso è Irene Focardi, l'ex modella di 43 anni sparita di casa il 3 febbraio. Le indicazioni arrivano dagli abiti e dall’esame dell’arcata sopradentale della donna. Per la scomparsa della Focardi è indagato il fidanzato, ai domiciliari per maltrattamenti sulla donna.

«Non ho avuto nessuna discussione con Irene — spiega l’uomo, la cui abitazione ieri è stata perquisita — Lei era solita sparire, lo sanno tutti». Dalla autopsia sarebbero emerse fratture al cranio e alle costole.

SVOLTA L’AUTOPSIA

Giallo di Firenze: il corpo nel saccoè della ex modella

Irene Focardi aveva 43 anni ANSA

� La prescrizione nel processo Unipol per Silvio Berlusconi e suo fratello Paolo, editore de «Il Giornale», è definitiva. La Cassazione ha infatti respinto i ricorsi dei due che chiedevano di essere prosciolti nel merito. L’ex premier era stato condannato per rivelazione di segreto di ufficio ad un anno di reclusione, il fratello a tre anni e tre mesi. La vicenda nasce dalla pubblicazione su «Il Giornale» a fine 2005, dell’intercettazione, coperta da segreto, della telefonatatra l’allora segretario dei Ds, Piero Fassino, e l’ex presidente di Unipol, Giovanni Consorte, in cui l’attuale sindaco di Torino pronunciò l’ormai famosa frase «abbiamo una banca». La Corte Suprema ieri ha confermato anche il risarcimento di 80 mila euro proprio in favore di Fassino, parte lesa in questo processo.

I RICORSI SULLA TELEFONATA DI FASSINO A CONSORTE

Caso Unipol, per Berlusconi e il fratellola Cassazione conferma la prescrizione

NOTIZIE TASCABILI

� Muhammadu Buhari, generale musulmano e dittatore nei primi anni Ottanta, è stato eletto presi-dente della Nigeria, battendo l’us-cente Goodluck Jonathan. Testa a testa fino all’ultimo, poi lo sconfittoha riconosciuto il risultato: «La ten-sione calerà», ha detto Buhari, vittorioso nel nord musulmano, ma non nella capitale Abuja, dovesi temono violenze dei cristiani.

L’EX DITTATORE

Svolta in Nigeria L’islamico Buhari eletto presidente

� È lo chef Davide Oldani il nuovotestimonial di Banca Generali. «Abbiamo lo stesso modo di intendere la professionalità», ha detto l’a.d. Pier Mario Motta. «Veniamo da un incontro a Londra con gli investitori, il mood è cambiato nei confronti del Paese e speriamo che l’Expo lo allunghi». Oldani è uno degli ambasciatori dell’Esposizione.

L’INTESA PER L’EXPO

Lo chef Oldaninuovo testimonialdi Banca Generali

La Lufthansa sapevaLubitz avvisò nel 2009della sua depressione1La compagnia: «Il pilota ce lo disse, ma dopo i test furono ok»Mistero su un video shock girato nell’aereo prima dello schianto

Filippo Conticello@filippocont

P rima di risalire a bordo,prima di tornare all’ad-destramento, Andreas

Lubitz aveva vuotato il saccovia mail: nel 2009 qualche rigaper informare la scuola pilotiLufthansa di «un grave episo-dio depressivo poi rientrato».L’ha dovuto ammettere ieri lacompagnia tedesca, assediatada quando il 24 marzo l’Airbus4U9525 Germanwings si èschiantato senza un perchénelle montagne del sud dellaFrancia. Insomma, la Lufthan-sa sapeva, e adesso prova ascrollarsi l’immagine di unacompagnia reticente, prontamagari a nascondere eventualiresponsabilità interne. Anzi,nel comunicato, ha specificatodi aver consegnato agli investi-gatori vari documenti privati,anche di natura medica. E tuttigli scambi di mail tra la scuolae il co-pilota, quel Lubitz cheha deciso di chiudersi nella ca-bina di pilotaggi e portare consé all’altro mondo 149 inno-centi. In ogni caso, il colossotedesco ha specificato che, do-po i mesi di stop, al ragazzo erastata «confermata la necessa-ria abilitazione medica al vo-lo». E, in questa storia di fragi-lità disperata, decisivo pure ilruolo della famiglia: il padredel ragazzo sapeva della de-pressione e, secondo la Tv fran-cese i-Télé, l’avrebbe confer-mato alla polizia tedesca. Co-me pure la compagna 26ennedi Lubitz, fiduciosa, però, neimiglioramenti ottenuti graziea una terapia. In più, ieri, an-che la madre e il fratello del co-pilota sono stati ascoltati dagliagenti che indagano.

IL VIDEO «Mio Dio! Mio Dio!»,un vociare terribile in tutte lelingue del mondo mentre l’ae-reo perdeva quota senza spe-ranza. Negli ultimi suoi attimidi vita, un passeggero glacialeavrebbe usato lo smartphoneper riprendere la disperazionea bordo: raccolto il telefono trai rottami, il video sarebbe statovisionato dalla rivista ParisMatch. Quasi una confermadella ricostruzione della scato-la nera, il copilota Lubitz chiu-so a chiave nella cabina e il pi-lota che prova a sfondare laporta. «Le grida dei passeggeririvelano che erano coscienti diciò che stava per succedere»,raccontano dal magazine fran-cese, anche se il portavoce del-la Gendarmeria, contattato in

serata dalla Cnn, ha smentitol’esistenza stessa del video. In-tanto, il presidente franceseFrançois Hollande, in una con-ferenza stampa a fianco dellacancelliera Angela Merkel, haannunciato che l’identificazio-ne dei cadaveri sui monti, ope-razione lunga e macabra, saràcompletata entro la fine dellasettimana. Nei giorni dopo, in-vece, la Lufthansa non festeg-gerà «per rispetto nei confrontidelle vittime»: la compagnia tedesca aveva immaginatograndi celebrazioni per il ses-santesimo anniversario dellapropria fondazione. Ci si limi-terà il 17 aprile a una messa nelduomo di Colonia per le 149vittime del pilota depresso.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Alcuni soccorritori francesi davanti a una mappa della zona, nelle Alpi Francesi,in cui è cadutol’aereo della GermanwingsREUTERS

� Il sindaco rubava i soldi alle vecchiette. Con l’accusa di peculato è stato arrestato ieri il primo cittadino di Santa Maria Salina, uno dei tre comuni dell’isola delle Eolie, Massimo Lo Schiavo. Il sindaco si sarebbe appropriato di una somma di denaro di circa 36 mila euro che due anziane sorelle, decedute in un secondo momento, avevano risparmia-to lungo tutta la loro vita. Le due donne, proprietarie di una casa a Santa Maria Salinae di vari beni, erano malate e bisognose di assistenza, così nel giugno del 2013 vennero trasferite in una casa di riposo di Leni, sempre a Salina. La loro abitazione venne sigillata e i risparmi affidati all’amministrazione comunale: 36 mila 890 euro, 212 dollari australiani e 180 dollari americani. Il sindaco prese il denaro sigillandolo in due buste davanti ai vigili urbani. Dopo la morte delle due donne, l’amministratore nominato per tutelare il loro patrimonio chiese a Lo Schiavo i soldi, ma lui avrebbe accampato scuse dicendo che la somma era solo di 25 mila euro (ma lui ne restituì solo 6 mila) e di non sapere dove fossero le buste. I carabinieri le hanno ora trovate nella sua abitazione, tutte vuote.

ISCHIA Da Salina a Ischia. Il presidente dell’anticorruzione Raffaele Cantone ha chiesto di visionare gli atti dell’inchiesta per tangenti che ha portato all’arresto del sindaco dell’iso-la campana Giosi Ferrandino (che ieri si è dimesso): si valuta se ci siano i presuppo-sti per il commissariamento degli appalti.

LO SCANDALO A SALINA

Il sindaco rubaalle vecchiette:finisce in cella

BUFERA NEL PARTITO

Strappo di Bondi:via da Forza ItaliaCon lui la Repetti

Sandro Bondi e la compagna e collega Manuela Repetti

I l partito è sull’orlo di una crisi di nervi, questosi sapeva. Ma l’addio consumato ieri sa di sto-rico, dentro e fuori Forza Italia. Sandro Bon-

di, tra i fondatori di Fi e per anni uomo vicinissimoal Cavaliere, ha detto addio al gruppo azzurro alSenato. Sbattendo la porta, assieme alla compa-gna e collega a Palazzo Madama, Manuela Repet-ti. Ha scelto di entrare nel gruppo misto, ultimagiravolta nella sua carriera politica: da sindaco co-munista a Fivizzano, paesello vicino a Massa, eradiventato perfino ministro nell’ultimo governoBerlusconi. E proprio il leader è stato definito «co-sternato» dai suoi: pare che abbia appreso la noti-zia dalle agenzie, senza nemmeno una telefonatapreventiva della coppia. «Questa la loro ricono-scenza...», avrebbe commentato. Lapidario.

INCENDI L’insofferenza era nota, l’uscita pureprevista. Del resto, il 55enne ex coordinatore az-zurro, in una lettera, aveva usato parole dure neiconfronti del centrodestra italiano definito «privodi una strategia per il futuro» e di Forza Italia «cheha fallito la rivoluzione liberale». In più, miele peril premier Renzi, «la prima vera cesura rispetto al-la tradizione comunista». Ma c’è dell’altro: il 3marzo la Repetti aveva detto di aver pronta la let-tera di addio, poi congelata dopo un colloquio conBerlusconi. L’insofferenza di Bondi, comunque, hauna genesi lontana, partita nel marzo 2011 quan-do lasciò tra le polemiche l’incarico ai Beni cultu-rali: allora si lamentava di essere stato abbando-nato nel momento del bisogno dal centrodestra,soprattutto dopo il crollo di un muro a Pompei. Unlaconico «buona fortuna» ai due l’ha pronunciatosubito il consigliere politico di Forza Italia, Gio-vanni Toti, che deve gestire diversi incendi nel par-tito: i fittiani hanno ormai un piede fuori, ma nonpiace ai big forzisti neanche l’idea della tesorieraMaria Rosaria Rossi di un limite di tre mandati peri parlamentari. E poi il caso Paolo Romani, nato sule parole miti pronunciate sabato: «I peggiori dinoi vanno in tv solo per dire stupidaggini». Adessotraballa pure il suo posto di capogruppo al Senato.

cont.© RIPRODUZIONE RISERVATAIl sindaco Massimo Lo Schiavo

AltriMondiR

Page 35: La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

35MERCOLEDÌ 1 APRILE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

SERATA EVENTOSUGLI STONES

JAGGER&CO.FRA CONCERTIE CONFIDENZE

Un’intera serata dedicata ai Rolling Stones: si comincia alle 21 con «The Rolling Stones-Shine a light», il documentario-concerto di Martin Scorsese che racconta un concerto della band inglese al Beacon Theatre di New York nell’autunno del 2006; poi «Crossfire hurricane», in cui Jagger e gli altri si confessano alle telecamere e il concerto ad Hyde Park nel 2013 con Mick Taylor.SA VEDERE STASERASU SKY ARTE HD DALLE 21

Il lavoro appaga. Ma state conla testa sulla terra, non fra i nembie i cirrocumuli. Autorevolezzain crescita, soddisfazioni, ormone reattivo.

21/3 - 20/4ARIETE

7-

Saturno favorisceil lavoro, ma la Luna insfighisceil vostro umore. State su, amatevie non rischiate.Né raschiate.Gli zebedei di chi deve sopportarvi.

23/9 - 22/10BILANCIA

6

I vostri talenti creano capolavori, lo Yeti inside yousi cheta, la fornicazioneè bella pastosa.E ci son botte di glutei salvifiche in arrivo. Meno male.

21/4 - 20/5TORO

8

La cooperazione altrui è concausa dei vostri successoni.Il fascino brilla, gli amici vi supportano,il suino inside of you compie prodigi invidiabili.

23/10 - 22/11SCORPIONE

7+

L’umoraccio v’attanaglia. Perchéil lavoro forse non gira, le finanze sollevano qualche ansia e c’èun cicinìn di sfiga suina. Pazientate, non durerà.

21/5 - 21/6GEMELLI

5,5

La Luna vi stanca. Ma niente ansie please: potete stravincere,con pazienza. Pesce d’aprileper la fornicazione: sembra che ci siae invece non c’è.

23/11 - 21/12SAGITTARIO

6-

Creatività, fiutoe motivazione vi fanno rendere parecchio. Fortuna e faccia di glutei, poi, sistemano tante cose.E l’ormone esonda, divertendosi, pure.

22/6 - 22/7CANCRO

7+

Quasi vi sembra festa, con questa bella Luna che vi rasserena e vi fa produrre egregially.OK trasfertee preparazione(o prove) di studi, fortune suine!

22/12 - 20/1CAPRICORNO

7,5

La Luna osservai vostri soldi, aumentandoli.E il vostro lavoro, spalleggiandolo.Le idee fruttano cospicually,il sudombelico mostra efficienza.

23/7 - 23/8LEONE

7

Prendervi pocosul serio paga.Ma occhio a non pagare voi eventuali mosse economiche azzardate.La forma fisica cede un cicinìn, il sudombelico pure.

21/1 - 19/2ACQUARIO

6

Segnerete bei colpacci, non solo nel lavoro, con creatività, strategia e fortuna. Il vostro tono vitale è ottimo,la fornicazioneun po’ tribalee appagante.

24/8 - 22/9VERGINE

7,5

I rapporti sociali appaiono tesie chiedono cautela, gli zebedei hanno moto rotatorio vivace. Calmi: tutto si sta mettendo meglio. Purein ambito suino.

20/2 - 20/3PESCI

6-

LO SPORT IN TVI CONSIGLI

AltriMondiR

Le popstar contro Spotify «Stop alla musica gratis»1 Madonna e Rihanna tra i nuovi soci di Tidal, il servizio a pagamento di Jay-Z. Il rapper: «Adesso più soldi e più rispetto per il nostro lavoro»

Francesco Rizzo

L a guerra è divampata datempo: la gratuità del webcontro i diritti d’autore. E,

per quanto riguarda la musica,la temperatura dello scontro sista alzando. Durante un eventoa New York, 13 star della musi-ca tra cui Madonna, AliciaKeys, Chris Martin, Rihanna,Beyoncé e i Daft Punk, sono di-ventati co-proprietari di Tidal,servizio a pagamento di strea-ming musicale disponibile (suPc, Mac, iOS, Android e via In-ternet con Chrome), in trentu-no Paesi (è in Italia dal febbra-io scorso). La battaglia a favoredi Tidal, servizio inventato da-gli svedesi di Aspiro, è (implici-tamente) contro i rivali di Spo-tify: quali sono le differenze trai due servizi? Spotify, che offre30 milioni di brani, prevededue tipologie di utenze, una dibase e gratuita, alimentata dal-la pubblicità e una a pagamen-to: ha raccolto oltre 60 milionidi iscritti (15 milioni a paga-mento). Mentre Tidal, che con-ta mezzo milione di utenti, èsolo a pagamento: 9,99 oppure19,99 dollari al mese (per

ascoltare i file in qualità da Cd). A disposizione 25 milionidi titoli, ma anche videoclip,interviste e recensioni.

SORPASSO Ora, però, propriosu Tidal, ha investito 56 milionidi dollari il rapper newyorkeseJay-Z, marito di Beyoncé, cheha convocato i “nuovi soci” aNew York e a Billboard ha spie-gato: «Le persone non rispetta-no la musica, la stanno svalu-tando e stanno svalutando ciòche rappresenta. Pensano chesia gratis, quando sono dispo-ste a pagare sei dollari per unabottiglia d’acqua». Tradotto,occorre una nuova strategia,che lo stesso rapper già dise-gna: «Meno profitti per tuttoquel che ruota intorno e piùsoldi per gli artisti». La mossadi Tidal sarebbe chiedere a eti-chette e cantanti — tutti spesso

scontenti dei ricavi provenientidallo streaming — l’anteprimaesclusiva dei singoli inediti, incambio di introiti maggiori at-traverso quote azionarie e ro-yalty più ricche. Su Twitter, al-l’hashtag a #TIDALforALL, c’èchi non perdona le star: «Quelliche, nelle loro canzoni, incita-no a combattere il potere, indefinitiva stanno solo ridefi-nendo di chi sia il potere», graf-fia un utente. Ma Jay-Z, in fon-do, è lo stesso che, in un branoin cui celebra Rosa Parks eMartin Luther King, canta pure«io sia dannato se i miei dia-manti non sono blu, i miei soldiverde scuro e grigio chiaro lamia Porsche». E i numeri dico-no che diamanti, soldi e autopotenti devono arrivare dallostreaming: la Recording Indu-stry Association ha certificatola settimana scorsa il sorpassodei ricavi ottenuti dai portalimusicali rispetto a quelli dei cd(1,87 miliardi contro 1,85, al-meno negli Stati Uniti). E in-tanto Apple prepara il lancio diuna nuova versione di BeatsMusic, servizio acquistato nel2014 per 3 miliardi di dollari.Non sarà gratuito.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

RE nel frattempola concorrenza si allarga: Apple prepara il lancio di Beats Music � Oggi saranno un

tormentone ma il particolare curioso è che, quest’anno, il «via» agli scherzi d’aprile è scattato prima. Già ieri sono cominciati a diventare virali sul web. Come quello lanciato da Google che, nel suo servizio di mappe online, ha rispolverato un videogioco vintage: il colosso di Internet ha infatti creato una versione parallela di «Maps» nel quale, più che navigare e cercare indicazioni stradali, si può giocare a Pac-Man. La vorace palla gialla inventata nel 1980 da Tohru Iwatani rincorre puntini da inghiottiretra le strade delle città (virtuali). L’autorevole rivista “Nature” scrive, invece, che i draghi potrebbero presto risvegliarsi a causa, tra l’altro, dell’effetto serra. Il consiglio? Fare progressi nel campo delle sostanza ignifughe. Oppure ridere...

Pac-Man invadeGoogle Maps:“pesce” in anticipo

DA DOMANI AL CINEMA

La Scelta di Placido«Mostro il coraggio,come Pirandello»

U n film difficile, su temidelicati, come unostupro e un possibile

aborto. Ma Michele Placido,che torna al cinema tre annidopo Il cecchino, ammette:«Non avevo messo in contogli aspetti ideologici, in real-tà io sono rimasto incantatodal testo teatrale da cui ètratto, un’opera quasi scono-sciuta». Il testo in questione,pubblicato nel 1919, è di Lui-gi Pirandello e si chiama L’in-nesto. Placido lo porta al ci-nema con il titolo La scelta(da domani in sala conLucky Red e il 21 aprile al Fe-stival di Pechino), spostandoa oggi la dolorosa storia diuna coppia innamorata cheviene sconvolta da una vio-lenza. Protagonisti AmbraAngiolini e Raoul Bova, chia-mati a scegliere se tenere o

meno il bambino concepito du-rante lo stupro. Placido, chenon è uno da giri di parole, spie-ga perché ha puntato proprio sudi loro: «Volevo personaggi po-polari, perché spero tanto nonsia un film di nicchia, cercavo contemporaneità. Qui emergesoprattutto una grande donna,capace di fare scelte coraggiose,nel 1919 come oggi. È una sto-ria che va al di là del tempo, cheha qualcosa di miracoloso e mi-stico, con un’eroina che alla fi-ne prende una decisione etica».

UN FILM SUL NOBEL L’amore diPlacido per Pirandello è totale.Lo aveva già raccontato, con po-ca fortuna a dire il vero, nel2004 con Ovunque Sei. Adessoha un altro progetto importan-te: un film biografico sul sicilia-no premio Nobel. «Lo celebreròper i 150 anni dalla sua nascita,nel 2017. Voglio raccontare lasua vita, non è stato mai fatto esto già parlando con alcuni au-tori. Il protagonista? Vorrei Ca-stellitto, gliene ho parlato ed gliinteressa». La scelta vuole esse-re un omaggio a Pirandello, maanche alla grandezza delle don-ne: «L’uomo reagisce in negati-vo, con la guerra, la donna lo fain positivo, con la vita».

e.e.© RIPRODUZIONE RISERVATA

RIAPRE IL MUSEO EGIZIO A TORINO� Inaugurato ieri a Torino il nuovo allestimento del Museo Egizio, che oggi apre al pubblico (nella foto Ansa). «Abbiamo rispettato tempi e costi», ha annunciato la presidente EvelinaChristillin. Alla cerimonia anche il ministro della Cultura, Enrico Franceschi, che ha definito il museo «un modello».

Michele Placido, 68 anni

1,87� La settimana scorsa negli Stati Uniti, per la prima volta, i ricavi della musica in streaming(1,87 miliardi di dollari) hanno superato quelli dei cd (1,85) Rihanna (27 anni), Alicia Keys (34), Madonna (56) e Beyoncé (34) durante la serata a favore di Tidal. In alto, Jay-Z (45)

Page 36: La Gazzetta dello Sport (04-01-2015)

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