La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 sabato 21 marzo 2015 anno 119 - numero 68 euro 1,90 9 771120 506000 50 3 2 1> Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano L’INTERVENTO di Franco Arturi 25 LA GOGNA DAI TIFOSI MEDIOEVO ALLO STADIO Per evitare guai peggiori. La scusa ufficiale è questa. La gogna dei giocatori davanti agli ultrà, dentro gli stadi o nei centri di allenamento, ha avuto un altro capitolo penoso da parte di molti romanisti dopo la mazzata del 3-0 della Fiorentina. Si era già visto in Coppa Italia. L'ARTICOLO A PAGINA 25 L’OPINIONE di Beppe Bergomi 25 PERCHE’ MANCINI HA FALLITO (IN PARTE) Ha chiesto troppo a chi aveva a disposizione, la squadra doveva essere meno bella e più incisiva. La rivoluzione di Roberto Mancini, impostata dal giorno del suo ritorno nel novembre scorso, in parte non è riuscita. E i motivi sono più di uno. L'ARTICOLO A PAGINA 25 Chievo-Palermo alle 18 Domani sei notturne RISULTATI & CLASSIFICA 28 a GIORNATA JUVENTUS 64 ROMA 50 LAZIO 49 NAPOLI 46 FIORENTINA 45 SAMPDORIA 45 GENOA* 37 INTER 37 TORINO 36 MILAN 35 PALERMO 35 UDINESE* 32 SASSUOLO 32 VERONA 32 EMPOLI 30 CHIEVO 29 ATALANTA 25 CAGLIARI 21 CESENA 21 PARMA** (-3) 9 OGGI CHIEVO-PALERMO (0-1) ORE 18 MILAN-CAGLIARI (1-1) ORE 20.45 DOMANI (ORE 20.45) EMPOLI-SASSUOLO (1-3) ORE 12.30, JUVENTUS-GENOA (0-1) ORE 15 CESENA-ROMA (0-2) LAZIO-VERONA (1-1) NAPOLI-ATALANTA (1-1) PARMA-TORINO (0-1) SAMPDORIA-INTER (0-1) UDINESE-FIORENTINA (0-3) *Una partita in meno **Due partite in meno Grande basket Non perdetevi Reggio-Bologna DALLE ORE 20 A SAN SIRO (ORE 20.45) C’È L’ESAME ZEMAN PER IL TECNICO ROSSONERO Pippo balla, curva Milan in sciopero Inzaghi rischia se farà una brutta figura contro il Cagliari. E il tifo organizzato diserta OLIVERO, PASOTTO ALLE PAGINE 8-9 CALAMAI, G. MONTI, SARDELLI ALLE PAGINE 6-7 VAI FIORENTINA C’E’ LA DINAMO NAPOLI, ATTENTO AL WOLFSBURG 6 La Viola favorita contro gli ucraini L’attacco di Benitez può decidere DA NON PERDERE 1 Nazionale, boom in tv Rai e Uefa verseranno 134 milioni per 4 anni A PAGINA 5 Alonso potrà tornare a correre in Formula 1 se supererà tre visite CREMONESI A PAGINA 30 Rugby: ecco il Galles In 70mila all’Olimpico per l’onore dell’Italia BATTAGGIA, MELILLO A PAGINA 35 2 3 Probabilissimo record di partecipanti nella maratona di Roma di domani: Garcia farà da lepre. IL ROMPIPALLONE di GENE GNOCCHI w GIALANELLA, PASTONESI, SCOGNAMIGLIO ALLE PAGINE 28-29 CICLISMO La freccia Cimolai può stupire Sanremo Giro: Moser fra i Miti 28 CECCHINI, PUGLIESE A PAGINA 13 CRISI ROMA Sabatini e Garcia delusi e turbati Ipotesi Branca, Mazzarri o Emery 13 LE INTERVISTE Sinisa: «Batto l’Inter e porto a cena Mancio» DI CARO A PAGINA 10 Mihajlovic, tecnico Samp: «Se il Milan pensasse a me mi farebbe piacere» Il n° 1 del Barça: «Messi resta Pogba? Vedremo» RICCI A PAGINA 23 Il presidente Bartomeu: «Clasico importante, non decisivo. Braida farà bene» Sportiello: «Io poeta Ma bocciato a scuola» ELEFANTE ALLE PAGINE 14-15 GRAN PREMIO JUVE Dall’urna dei quarti esce la squadra di Montecarlo, è andata bene La semifinale vale un tesoro: 73,2 milioni di premi Uefa Morata e Tevez, protagonisti a Dortmund CHAMPIONS: PESCATO IL MONACO DERBY ATLETICO-REAL SUPER PSG-BARCELLONA ATLETICO-REAL (AND. 14/4 RIT. 22/4) JUVENTUS-MONACO (AND. 14/4 RIT. 22/4) PSG-BARÇA (AND. 15/4 RIT. 21/4) PORTO-BAYERN (AND. 15/4 RIT. 21/4) LICARI, CONDO’, DELLA VALLE DA PAGINA 2 A PAGINA 4 i i i di i di di di di di di di di di di di di i di di i di di i d di i di i i i i i i i i d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d d i d d d i i d di d d d i d d d i i d di d d d d d d i i d di d d i d d d d i i i d di d i i i d d d d i i di i d di d i i i i i di i d di d i i i i d di d i i i L L L EUROPA LEAGUE Filippo Inzaghi, 41 anni, prima stagione alla guida di una panchina di A PEGASO

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www.gazzetta.it / GazzettaTv canale 59 sabato 21 marzo 2015 anno 119 - numero 68 euro 1,90

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L’INTERVENTOdi Franco Arturi

25

LA GOGNA DAI TIFOSIMEDIOEVO ALLO STADIO

Per evitare guai peggiori. La scusa ufficiale è questa. La gogna dei giocatori davanti agli ultrà, dentro gli stadi o nei centri di allenamento, ha avuto un altro capitolo penoso da parte di molti romanisti dopo la mazzata del 3-0 della Fiorentina. Si era già visto in Coppa Italia.L'ARTICOLO A PAGINA 25

L’OPINIONEdi Beppe Bergomi

25

PERCHE’ MANCINIHA FALLITO (IN PARTE)

Ha chiesto troppo a chi aveva a disposizione, la squadra doveva essere meno bellae più incisiva. La rivoluzione di Roberto Mancini, impostata dal giorno del suo ritorno nel novembre scorso, in parte non è riuscita. E i motivi sono più di uno.L'ARTICOLO A PAGINA 25

Chievo-Palermo alle 18Domani sei notturne

RISULTATI & CLASSIFICA28a GIORNATA

JUVENTUS 64ROMA 50LAZIO 49NAPOLI 46FIORENTINA 45SAMPDORIA 45GENOA* 37INTER 37TORINO 36MILAN 35

PALERMO 35UDINESE* 32SASSUOLO 32VERONA 32EMPOLI 30CHIEVO 29ATALANTA 25CAGLIARI 21CESENA 21PARMA** (-3) 9

OGGICHIEVO-PALERMO (0-1) ORE 18MILAN-CAGLIARI (1-1) ORE 20.45 DOMANI (ORE 20.45)EMPOLI-SASSUOLO (1-3) ORE 12.30, JUVENTUS-GENOA (0-1) ORE 15CESENA-ROMA (0-2) LAZIO-VERONA (1-1)NAPOLI-ATALANTA (1-1)PARMA-TORINO (0-1) SAMPDORIA-INTER (0-1) UDINESE-FIORENTINA (0-3)

*Una partita in meno **Due partite in meno

Grande basketNon perdetevi

Reggio-Bologna

DALLE ORE 20

A SAN SIRO (ORE 20.45) C’È L’ESAME ZEMAN PER IL TECNICO ROSSONERO

Pippo balla, curva Milan in scioperoInzaghi rischia se farà una brutta figura contro il Cagliari. E il tifo organizzato diserta

OLIVERO, PASOTTO ALLE PAGINE 8-9

CALAMAI, G. MONTI, SARDELLI ALLE PAGINE 6-7

VAI FIORENTINA C’E’ LA DINAMO NAPOLI, ATTENTOAL WOLFSBURG

6

La Viola favorita contro gli ucrainiL’attacco di Benitez può decidere

DA NONPERDERE

1 Nazionale, boom in tvRai e Uefa verseranno 134 milioni per 4 anniA PAGINA 5

Alonso potrà tornarea correre in Formula 1se supererà tre visiteCREMONESI A PAGINA 30

Rugby: ecco il GallesIn 70mila all’Olimpico per l’onore dell’ItaliaBATTAGGIA, MELILLO A PAGINA 35

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3 Probabilissimo record di partecipanti nella maratona di Roma di

domani: Garcia farà da lepre.

IL ROMPIPALLONEdi GENE GNOCCHI

w

GIALANELLA, PASTONESI, SCOGNAMIGLIO ALLE PAGINE 28-29

CICLISMOLa freccia Cimolai

può stupire SanremoGiro: Moser fra i Miti

28

CECCHINI, PUGLIESEA PAGINA 13

CRISI ROMA

Sabatini e Garciadelusi e turbatiIpotesi Branca,

Mazzarri o Emery

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LE INTERVISTESinisa: «Battol’Inter e portoa cena Mancio»

DI CARO A PAGINA 10

Mihajlovic, tecnico Samp:«Se il Milan pensasse a me mi farebbe piacere»

Il n° 1 del Barça:«Messi restaPogba? Vedremo»

RICCI A PAGINA 23

Il presidente Bartomeu:«Clasico importante, non decisivo. Braida farà bene»

Sportiello: «Io poetaMa bocciato a scuola»ELEFANTE ALLE PAGINE 14-15

GRANPREMIO

JUVEDall’urna dei

quarti esce la squadradi Montecarlo, è andata beneLa semifinale vale un tesoro:

73,2 milioni di premi Uefa

Morata e

Tevez,

protagonisti

a Dortmund

CHAMPIONS: PESCATO IL MONACO

DERBY ATLETICO-REAL SUPER PSG-BARCELLONA

ATLETICO-REAL (AND. 14/4 RIT. 22/4)JUVENTUS-MONACO (AND. 14/4 RIT. 22/4)

PSG-BARÇA (AND. 15/4 RIT. 21/4)PORTO-BAYERN (AND. 15/4 RIT. 21/4)

LICARI, CONDO’, DELLA VALLE DA PAGINA 2 A PAGINA 4

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EUROPA LEAGUE

Filippo Inzaghi, 41 anni, prima stagione alla guida di una panchina di A PEGASO

Page 2: La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

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gere 73,2 milioni di premi Uefa. Con il Monacosembra un precedente favorevole: sconfitto nel-le semifinali 1998. Il ritorno è nel Principato, maanche con il Borussia la seconda era in trasferta.

INDICATORI MONACO Secondo le statisticheUefa, il Monaco è tra i club meno solidi del tor-neo: appena 4 successi (e 2 sconfitte), soltanto 7gol segnati (la Juve 12), più falli commessi (117,dietro solo il Leverkusen) e una media di 8,6 tiria partita (la peggiore escluso l’Apoel). Unico da-to positivo: appena 4 gol subiti (la Juve 5), 3 deiquali dall’Arsenal con il quale ha rischiato dopoil 3-1 dell’andata. Finalista 2004 a sorpresa, fudistrutto dal Porto (3-0): «zero tituli» in Europa.L’ultimo della Juve risale invece alla Champions1996, poi tre finali perse (1997, 1998 e 2003).

PANZER BAYERN L’altro clubabbordabile del sorteggio, ben-ché superiore al Monaco, erasicuramente il Porto: l’ha cen-trato il Bayern, con in testa lafinale quasi in casa. Dopo l’im-pressionante dimostrazione disuperiorità nel ritorno controlo Shakhtar non può esserci ga-ra, benché il possesso palla deiportoghesi (attacco brillante,difesa chiusa) non lasci presa-gire goleade. Ogni tanto i tede-schi hanno avuto cali di tensio-ne (con il City, in Ucraina) maora il gioco è per i duri.

BARÇA E CONTI APERTI Il con-fronto più divertente potrebbeessere quello tra Barcellona ePsg. Adesso che Messi è torna-to Messi non ce n’è quasi pernessuno (e infatti il Barça èl’unico ad aver vinto i due otta-vi come la Juve). A Parigi man-cheranno gli squalificati Ibra,ex mai amato al Camp Nou, eVerratti, due pedine che non sipossono concedere con legge-rezza. Però, dopo la rivincitasul Chelsea (giustiziere neiquarti 2014), ci sono conti insospeso anche con i catalani(avanti nei quarti 2013 con duepareggi). A ranghi completi:Suarez-Messi-Neymar controLavezzi-Ibra-Cavani, lo 0-0 non è quotato. E Pa-store nei big-match è sempre incantevole.

DERBY MADRID, NON PIÙ FINALE Qui siamo inzona brivido, o equilibrio. Sulla carta non ci sa-rebbe gara tra le individualità del Real e il grup-po Atletico un po’ meno ossessivo. Però con Si-meone si soffre, si pensi all’ultima drammaticafinale di Champions: biancorossi avanti 1-0 al93’ e poi ribaltamento (4-1) nei supplementari.Dopo la «Decima» Ancelotti punta a un altro re-cord che pare ormai una maledizione: essere ilprimo a vincere due volte di fila la Champions (èl’ultimo a esserci riuscito da giocatore, con il Mi-lan ‘89 e ‘90, quand’era ancora Coppa Campio-ni). Il terrore vissuto contro lo Schalke non indu-ce all’ottimismo. D’altra parte non è il torneo piùbello del mondo anche per questo?

© RIPRODUZIONE RISERVATA

LA CORSA VERSO IL TROFEO, GLI ALTRI TRE MATCH DEI QUARTI E LE NOSTRE PREVISIONIIL TABELLONE DEI QUARTI

FINALE

OLYMPIASTADION DI BERLINO

6 giugno

SEMIFINALI

SORTEGGIO IL 24 APRILE

Andata: 5-6 maggio - Ritorno: 12-13 maggio

Andata: 14 aprile - Ritorno: 22 aprile

Andata: 15 aprile - Ritorno: 21 aprile

Atletico Madrid Real Madrid

Juventus Monaco

Psg Barcellona

Porto Bayern Monaco

45%

70%

35%

20%

55%

30%

65%

80%

ATLETICO MADRID - REAL MADRID

MOYA

MIRANDA

GODIN

ANSALDIKOKE

TIAGO

GABI

MANDZUKIC

RONALDO

BENZEMA

BALEMODRIC

KROOS

JAMESRODRIGUEZ

MARCELO

SERGIO RAMOS

PEPE

CARVAJAL

CASILLAS

GRIEZMANN

ARDA TURAN

JUANFRAN

ALL. SIMEONE ALL. ANCELOTTI

L'ATLETICO MADRIDIN COPPA DEI CAMPIONI-CHAMPIONS LEAGUE

I PRECEDENTI IL REAL MADRIDIN COPPA DEI CAMPIONI-

CHAMPIONS LEAGUEVITTORIE

FINALISEMIFINALI

QUARTI DI FINALE

VITTORIEFINALISEMIFINALIQUARTI DI FINALE

02

46 31

2513

104Vittorie Atletico 1

Pareggi 0

Vittorie Real 3

Arda Turan RonaldoRonaldoArProbabilità di passaggio del turno

DOPPIA SFIDA 14 E 22 APRILEJUVENTUS - MONACO

BUFFON

BARZAGLI

CHIELLINI(Bonucci)

EVRA(Chiellini)

MARCHISIO

VIDAL

PIRLOPEREYRA TEVEZ

MORATA

MARTIAL

BERBATOV

DIRARMOUTINHO

TOULALAN

KONDOGBIA

KURZAWA

CARVALHO

RAGGI

FABINHO

SUBASIC

LICHTSTEINER

ALL. ALLEGRI ALL. JARDIM

LA JUVENTUSIN COPPA DEI CAMPIONI-CHAMPIONS LEAGUE

I PRECEDENTI IL MONACOIN COPPA DEI CAMPIONI-

CHAMPIONS LEAGUEVITTORIE

FINALISEMIFINALI

QUARTI DI FINALE

VITTORIEFINALISEMIFINALIQUARTI DI FINALE

27

1015 4

31

02Vittorie Juventus 1

Pareggi 0

Vittorie Monaco 1

Tevez MoutinhoMoutinho

LICLICICLIC

Teve

GDS

Fiuuu, Juve: ti

Tutti Allegri: MonacoAltro derby a MadridC’è il Psg per Messi 1Evitate le big, la strada verso Berlino è più agevoleE se la Juve centra la semifinale 73,2 milioni dalla Uefa

12Gli anni dall’ultima semifinale di Champions della Juve: nei quarti del 2003 eliminò il Barça pertrovare (e battere) il Real

IL NUMERO

Allegri, 47 anni, predica calma ANSA

ARTURO VIDALCENTROCAMPISTA DELLA JUVE

NESSUNO HA ESULTATO, RESTIAMO BEN

CONCENTRATI, È UNA SFIDA 50 E 50

UNA SFIDA DURA, IL MONACO È PERICOLOSO,

LO HA DIMOSTRATO CONTRO L’ARSENAL...

Fabio Licari

«R oad to Berlin spianata», parafrasandolo slogan della finale, è un’immaginesicuramente eccessiva: ma il confine

tedesco è molto più vicino dopo il sorteggio deiquarti di Champions. Considerati soprattutto gliscampati pericoli. Tutti volevano il Monaco e ilMonaco è finito alla Juve, bella a Dortmund efortunata a Nyon. Tutto può succedere nella coppa dei dettagli, copyright Mourinho, e tra idettagli c’è anche il maledetto infortunio di Pog-ba: ma che i bianconeri siano superiori, e più«carichi», dei francesi non è in discussione. Alle-gri insomma. Nessuno stupore se dovessero rag-giungere le semifinali, traguardo mancante dal2003, in compagnia delle potenziali favorite del-le altre sfide: Bayern (come temere il Porto?),

Barcellona (il Psg ha Ibra e Verratti a mezzo ser-vizio) e Real Madrid (ma il derby con l’Atletico èsempre una sofferenza). Poi sai che spettacolo.

ASSALTO JUVENTUS Con Dortmund negli occhinon c’è chi possa più sottovalutare la Juve. Di-mensione europea, personalità nella gestionedella gara, difesa a tre blindata (da non sottova-lutare, benché il tecnico prediliga i quattro die-tro) e quei fuoriclasse che possono fare la diffe-renza, da Tevez a Morata, aspettando Pirlo. Nel2003 l’ultima semifinale, con lo splendido 3-1 alReal Madrid: macchiato però dall’ammonizionea Nedved, futuro Pallone d’oro, che costò finalee successo contro il Milan a Manchester (even-tualità esclusa perché, da quest’anno, i gialli sa-ranno cancellati). Da allora tre volte nei quarti(2005 Liverpool, 2006 Arsenal e 2013 Bayern) etre volte fuori. La semifinale significa raggiun-

KARL-HEINZ RIEDLE mostra il biglietto con il nome della Juve e poi

quello con il nome del Monaco AFP

Champions LeagueRIl sorteggio

MASSIMILIANO ALLEGRITECNICO DELLA JUVE

Page 3: La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

3SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

PSG - BARCELLONA

SIRIGU

THIAGO SILVA

DAVID LUIZ

MAXWELL

MATUIDI

MOTTA

VERRATTI

CAVANI

IBRAHIMOVIC

PASTORE

NEYMAR

SUAREZ

MESSIRAKITIC

BUSQUETS

INIESTA

JORDI ALBA

MASCHERANO

PIQUÈ

DANI ALVES

TER STEGEN

MARQUINHOS

ALL. BLANC ALL. LUIS ENRIQUE

IL PSGIN COPPA DEI CAMPIONI-CHAMPIONS LEAGUE

I PRECEDENTI IL BARCELLONAIN COPPA DEI CAMPIONI-

CHAMPIONS LEAGUEVITTORIE

FINALISEMIFINALI

QUARTI DI FINALE

VITTORIEFINALISEMIFINALIQUARTI DI FINALE*

00

13 17

147

47Vittorie Psg 2

Pareggi 3

VittorieBarcellona 2

PORTO - BAYERN

FABIANO

MAICON

MARCANO

SANDRO

TORRES

CASEMIRO

HERRERA

BRAHIMI

J. MARTINEZ

TELLO

SCHWEINSTEIGER

LEWANDOWSKIXABI

ALONSO

ROBBEN

MULLER

RIBERY

ALABA

BADSTUBER

BOATENG

RAFINHA

NEUER

DANILO

ALL. LOPETEGUI ALL. GUARDIOLA

IL PORTOIN COPPA DEI CAMPIONI-CHAMPIONS LEAGUE

I PRECEDENTI IL BAYERNIN COPPA DEI CAMPIONI-

CHAMPIONS LEAGUEVITTORIE

FINALISEMIFINALI

QUARTI DI FINALE

VITTORIEFINALISEMIFINALIQUARTI DI FINALE

223

8 2516

1055

Vittorie Porto 1

Pareggi 2

Vittorie Bayern 2

Cavani MartinezMessi Neuer

Q

Cava Messi

GDS

è andata benefLA SFIDA TATTICA

Pirlo è la chiave per domare il boadel Principato 1Il Monaco ama raccogliersi e mordere in ripartenza: l’Arsenal ne sa qualcosa. Andrea può decidere creando superiorità in mezzo

DAL PROSSIMO ANNO

Caccia all’Inghilterra nel ranking. E pioggia di milioni

96,1421° Spagna

2° Inghilterra

3° Germania

4° ITALIA5° Portogallo

6° Francia

1° Spagna

2° Germania

3° Inghilterra

4° ITALIA5° Portogallo

6° Francia

80,39178,558

67,67661,049

52,250

77,92862,89262,034

56,10542,24941,500

RANKING UEFA 2015

RANKING UEFA 2016

J uve, Fiorentina e Napolilotteranno per le lorocoppe ma anche per le al-

tre italiane. La situazione delranking Uefa si fa molto inte-ressante adesso che l’Inghilter-ra è out (non può più prenderepunti). Per quest’anno non c’èniente da fare, ma dal prossi-mo gli scenari possono essererivoluzionati. E il 2015-16 è an-che la stagione dei nuovi con-tratti, con aumenti del 30-40%per i club. Iscriversi alle coppesarà sempre più un «affare».

RANKING Il sogno è recupera-re la quarta italiana in Cham-pions tornando tra le prime tre

del ranking. La classifica del2015 (che designa i posti per lecoppe 2016-17) non è più mo-dificabile. A fine stagione, do-po Berlino, sarà però «tagliato»l’anno più vecchio, il 2011-12.E grazie all’eccellente risultatostagionale — soltanto la Spa-gna ha fatto più punti di noi —il distacco da inglesi e tedeschisi ridurrà decisamente. Adessosiamo virtualmente a -6 (vedigrafico): la Germania però hadue club in corsa, l’Inghilterrazero. Raggiungerla è quasi im-possibile, ma ridurre il distac-co si può. E il prossimo anno sipartirebbe con un obiettivoconcreto. Il sorpasso.

PREMI TOTALI: 1,6 MLD! Nuovotriennio (2015-18) e nuovicontratti. Il calcio tira che è unpiacere: i ricavi aumentano e ipremi economici Uefa ai clubdi conseguenza. Con molte no-vità. Fino a quest’anno laChampions valeva 900 milioni(tra risultati e market pool) el’Euroleague 200 circa. Totale:1,1 miliardi. Si svolta: il monte-premi diventa globale per ledue coppe, più solidarietàquindi, e arriva a quasi 1,6 mi-liardi (circa +50%). Di questi,1,2 per i club di Champions e350 milioni all’Euroleague.

DISTRIBUZIONE Altra novità:

il market pool si riduce in ter-mini relativi. Per chiarire: delmontepremi totali, il 60% an-drà ai risultati e il 40% almarket pool (prima era 55-45). Conseguenza: in Cham-pions i premi per risultati sa-ranno 720 milioni (erano500), il «mp» 480 (era 410).Anche l’Euroleague varrà mol-to di più. E aumentano i soldianche per chi esce ai playoff.Domani l’Esecutivo Uefa daràl’okay al queste misure.

ECA: 209 MILIONI! Intanto laFifa ha raggiunto un accordostorico con l’Eca: la partecipa-zione agli utili dei club per i

convocati al Mondiale arriva a209 milioni per Russia 2018 eQatar 2022 (erano 70 per Bra-sile 2014): eguaglia la cifra di-stribuita alle federazioni. L’ac-cordo, cui hanno lavorato an-che gli italiani Agnelli e Gandi-ni nel board Eca, «aiuta» i clubad accettare Qatar 22 a dicem-bre. Inoltre l’Eca avrà voce sulcalendario internazionale.

DATE 2018 La Fifa ha anche uf-ficializzato le date di Russia2018 (14 giugno-15 luglio) edella Confederations 2017 (17giugno-2 luglio). E la possibili-tà di un Mondiale con più di 32squadre si avvicina: il 30 mag-gio è fissato un Esecutivo stra-ordinario per questo motivo.

f.li.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Paolo CondòTwitter @PaoloCond

C’ è una partita precisa a segnare un primae un dopo nella stagione del Monaco. È ildebutto in Champions del 16 settembre,

in casa contro il Bayer Leverkusen: i monegaschici arrivano dopo che il cataclisma del mercato –James Rodriguez al Real Madrid, Falcao al Man-chester United, Abidal all’Olympiacos, Riviere alNewcastle, Obbadi al Verona – ha prodotto unavvio in campionato da incubo, con 4 punti in 5giornate e il conseguente diciannovesimo postoin classifica. Trattandosi di Montecarlo, il Mona-co è un giocatore di baccarat che si è visto rifilaredue figure come prime due carte: valore zero,per chi non conoscesse le regole del più bel giocoda casinò. Terreo in volto, Leonardo Jardim – iltecnico succeduto a Ranieri con i buoni uffici diJorge Mendes, figura chiave nella gestione delclub monegasco – chiama la terza carta, l’ultima:

esperta e più motivata ad avanzare dopo le sber-le subite in Europa negli ultimi anni. Però il Mo-naco è un rivale complesso da maneggiare per-ché – parafrasando il concetto scritto sulle fa-scette de «Il danno», il bel romanzo di JosephineHart – le squadre che hanno subìto un danno so-no pericolose, sanno di poter sopravvivere. Il Monaco aveva praticamente liquidato la sua sta-gione a metà settembre, ripie-gando verso l’anonimato dopoaver pianificato per un anno unfuturo da Psg o Chelsea; il fattodi aver fermato l’emorragianella sera in cui tutti attendeva-no la resa definitiva ha infertoalla squadra una scossa elettri-ca impressionante. Le vecchiestelle, da Moutinho a Berbatov,da Carvalho a Toulalan, hannosmesso di maledire il momentoin cui erano rimaste in riviera; igiovani talenti hanno realizza-to l’occasione unica che gli sipresentava davanti, hannomesso giù la testa e si son messia pedalare. Essendo un protettodi Mendes, potete immaginarea quale stirpe di allenatori ap-partenga Jardim: Mourinhomolto più di Villas Boas, nelsenso di squadra corta, com-patta e protetta che cerca di ri-partire a grande velocità pertrovare la difesa avversariaspettinata. Se non ci fosse ilprecedente degli ottavi, magarila Juve correrebbe il rischio disottovalutare i monegaschi. La lezione dell’Arse-nal, invece, assomiglia a un salvavita: Wenger hamandato i suoi a tastare alla cieca dentro la ce-sta, e si è fatto mordere tre volte dal serpente chevi stava acquattato. Allegri comanderà il gioco,ma premurandosi di usare i guanti: fra le elimi-nate illustri del Monaco quest’anno ci sono pureil Benfica (che l’anno scorso vietò alla Juve la fi-nale di Europa League) e lo Zenit (fresco vincito-

re del Torino). Sarà pure la più debole del lotto,ma di soddisfazioni se ne è tolte.

LA CENTRALITÀ DI PIRLO Sia la Juve che il Mo-naco trovano nel centrocampo la loro leadershiptecnica. Perduto Pogba, il recupero di Pirlo di-venta ancora più imprescindibile per avviare iltraffico in superiorità numerica (o per costringe-

re Berbatov a sfiancarsi in co-pertura). I duelli chiave in mez-zo al campo saranno quellomolto fisico tra Vidal e Kondog-bia e quello più tecnico fra Mar-chisio e Moutinho: Toulalan è ilperno sapiente del 4-3-3 di Jar-dim, scontato che sia Pereyra apressarlo in prima battuta perrecuperare palla in zona alta. LìMorata e Tevez dovranno risul-tare molto temibili per fare inmodo che i terzini Fabinho eKurzawa – assalitori di buon li-vello – escano di casa il menopossibile.

EVRA, COMPITO DURO Il con-tropiede monegasco, gestito dauna boa tecnicamente nobilecome Berbatov, vive sulle acce-lerazioni delle ali: ultimamentegiocano soprattutto Dirar eMartial (il più promettente),ma l’uomo del destino all’Emi-rates è stato Ferreira-Carrasco,e qualcosa ci dice che Evra – unex – dovrà fare attenzione so-prattutto a lui. Il fatto che l’Ar-

senal nel ritorno del Principato abbia sfiorato lagrande rimonta, facendosela bloccare sul piùbello dai miracoli del portiere Subasic, ribadisceche con una concentrazione adeguata la Juven-tus dovrebbe passare il turno senza eccessive sof-ferenze. Se avete a mano un evidenziatore, però,passatelo sulla parola «concentrazione»: male non farà.

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2Sono due le Champions vinte in carriera da Andrea Pirlo, entrambe con la maglia del Milan, nel 2003 e nel 2007

IL NUMERO

Andrea Pirlo, 35 anni LAPRESSE

IL DUELLO In mezzo al campo una sfida-chiave, dal punto di vista fisico, sarà quella tra il cileno Arturo Vidal e il francese Geoffrey Kondogbia

e la sera del Bayer gli arriva un bell’8 (il massimosarebbe 9, ma con 8 vinci quasi sempre), il nume-ro di maglia di Joao Moutinho, che segna ai tede-schi il gol vincente cambiando totalmente l’iner-zia della stagione.

MONACO SENZA PAURA La Juventus è la logicafavorita del confronto, perché è più forte, più

Page 4: La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

4 SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Fabiana Della ValleMILANO

@FabDellaValle

L a festa è iniziata in Germa-nia ed è finita la mattinadopo all’aeroporto di Ca-

selle, quando ha riabbracciato lafidanzata Carolina. Max Pereyraè a Torino soltanto da 8 mesi, maè già riuscito a costruirsi un suomicrocosmo: la famiglia che faavanti e indietro, Carolina, il fi-dato Alex, che non l’ha lasciatosolo neanche a Dortmund e habrindato con lui in albergo dopola qualificazione, i compagni disquadra che sono già diventatiamici inseparabili: Tevez, Mora-ta, Caceres. Il periodo di appren-distato di Pereyra è finito da unpezzo: arrivato per fare la riser-va, ci ha messo poco a diventareun titolare aggiunto. Merito del-la sua capacità di adattarsi in di-

verse posizioni: mezzala all’ini-zio, trequartista nel momento incui Allegri ha deciso di cambiaremodulo.

CON PIRLO AI QUARTI Risorsapreziosa, perché garantisce di-verse soluzioni anche a gara incorso. La partita di Dortmund èla sintesi della sua stagione: dueruoli interpretati con la stessa intelligenza tattica, l’assist per ilcompagno di nazionale Carlitos(tutti e due sono stati convocatiper le prossime amichevoli del-l’Argentina, il 29 marzo e 1°aprile contro El Salvador edEcuador: partiranno lunedìprossimo). Pereyra è un jolly eAllegri lo stasfruttando almassimo, comedimostrano le 34presenze fino aquesto momento.Nell’ultimo meseha sostituito nu-mericamente Pir-lo e nei prossimidue sarà ancorapiù importante,vista la lunga as-senza di Pogba.Sarà fondamen-tale anche recuperare Pirlo, per-ché la Juve, dopo aver perso ilfuoriclasse francese, non potràpermettersi di andare ai quartidi Champions senza un altrocampione. Per questo Pirlo, cheè pronto per tornare in campodopo lo stop di un mese per l’in-fortunio al polpaccio, andrà do-sato in campionato.

INTESA AL MAX Quindi spazioa Pereyra, che a 24 anni di sicuronon sente la stanchezza. Un an-no fa il suo sogno era la Cham-pions, adesso la sta giocando daprotagonista, figuriamoci sevuole riposarsi. Investimentoazzeccatissimo, perché il ragaz-zo che viene da Tucuman, pro-vincia a nordovest dell’Argenti-na, è il settimo giocatore della rosa bianconera per numero dipresenze. Solo Bonucci, Marchi-

sio, Lichtsteiner, Tevez, Buffon eChiellini hanno giocato più par-tite. Tra Allegri e il suo omonimoc’è una buona intesa: Pereyraera abituato allo stile di Giudo-lin, Allegri è uno che tiene menole distanze e a Pereyra non di-spiace il suo modo di rapportarsiai giocatori. Il tecnico avrebbevoluto un trequartista di ruolo agennaio, ma quando ha capitoche non sarebbe arrivato non siè perso d’animo: sapeva già chePereyra dietro alle punte potevaessere un’ottima alternativa aVidal. Il cileno ieri ha parlato aSky: «La vittoria di Dortmundpuò aiutarci molto in campiona-to e in Champions. Io sentivo

molto la partita,soprattutto al-l’inizio, poi è an-data meglio. Ab-biamo giocato lagara perfetta. Ilcampionato? Noivogliamo vincereil quarto scudet-to, dobbiamopensare solo aquesto. Dobbia-mo battere il Ge-noa».

CRESTA ALTA Vidal e Pereyrahanno in comune il parrucchie-re, Marco di Nichelino, e ancheil rito di farsi sistemare i capelliil giorno prima delle partite im-portanti. Domani torna il cam-pionato e le due creste ci saran-no di sicuro, anche perché Alle-gri ha gli uomini contati a cen-trocampo. Max ha segnato solodue gol quest’anno, tutti e due alVerona (uno in Coppa Italia el’altro in campionato) e allo Sta-dium. L’allenatore lo pungolaspesso, ricordandogli che do-vrebbe centrare la porta un po’di più. Chissà se dopo l’assist aTevez contro il Borussia, con ilGenoa arriverà anche un altrogol. Sempre con la stessa dedi-ca: per la fidanzata Carolina,che in Germania non c’era ma aTorino non mancherà.

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I SUOI DATI IN CAMPIONATO

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FALLI COMMESSI

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LANCI

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OCCASIONI CREATE

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TIRI NELLO SPECCHIO

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RETI

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Il colore è più intenso nelle zonein cui ci sono stati più tocchi di palla

TOCCHI PER ZONA

PALLE RECUPERATE

106PALLE PERSE

251PASSAGGI POSITIVI

663DRIBBLING

84CENTIMETRI

Juve, è Pereyra l’uomo in piùE senza Pogba Allegri dosa Pirlo 1Max deve «proteggere» l’altra star per la Championscosì El tucumano diventa fondamentale in campionato

Ricardo Maximiliano Pereyra, 24 anni, prima stagione nella Juve FORTE

BRUTTE NOTIZIE

Marchisioha la febbreEmergenzain mezzo

MILANO

L’ emergenza continua,soprattutto a centro-campo. Dopo Pogba,

ieri si è fermato anche Mar-chisio. Il centrocampista ieriha saltato l’allenamento perinfluenza, Allegri spera direcuperarlo per la partita didomenica con il Genoa manon ci sono certezze. Se Mar-chisio non ce la farà, il tecni-co bianconero dovrà inven-tarsi qualcosa in mezzo, do-ve ha gli uomini contati: ol-tre a Pogba, anche Sturaro èinfortunato e Pirlo, appenarecuperato dopo lo stop peril problema muscolare alpolpaccio, dovrebbe al mas-simo andare in panchina. Aquel punto Allegri potrebbeoptare per un 4-3-3, con Pa-doin insieme a Vidal e Pe-reyra e Pepe nel tridente. Disicuro in attacco non ci saràMorata, squalificato. La pun-ta però può sorridere per laconvocazione in nazionale:Del Bosque l’ha chiamato perle prossime due partite dellaSpagna, la gara di qualifica-zione a Euro 2016 control’Ucraina e l’amichevole conl’Olanda. Morata aveva de-buttato con la nazionalemaggiore in autunno. «E’ ilfuturo della Spagna», ha di-chiarato il c.t.

SEMIFINALE PER POGBA Indifesa invece sembra rientra-to l’allarme Bonucci, che eratornato da Dortmund con unproblema alla spalla. In ognicaso il centrale verrà rimoni-torato oggi e se non ce la farànon sarà un problema, per-ché le alternative in difesanon mancano: Barzagli dopotanto tempo fermo vuole so-lo giocare e anche Ogbonnaè un sostituto affidabile. IeriBonucci ha twittato dopo ilsorteggio: «Una semifinaleda conquistare per Paul Pog-ba. Sarà un quarto di finaledifficile, al contrario di quel-lo che tutti…». Anche PavelNedved, presente al sorteg-gio, ha detto la sua: «Dobbia-mo essere concentrati e di-mostrare quanto di buono siè visto col Borussia. Il Mona-co ha fatto due grandi parti-te con l’Arsenal. Allegri haazzeccato tutte le scelte sindall’inizio. Ha preso la squa-dra in mano e sta gestendo ilgruppo in maniera perfetta».

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CON IL 3-5-2

BUFFON

BARZAGLI BONUCCI

LICHTSTEINER VIDAL EVRAPIRLO MARCHISIO

MORATA TEVEZ

CHIELLINI

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CON IL 4-3-1-2

BUFFON

LICHTSTEINER BARZAGLI CHIELLINI(BONUCCI)

VIDAL PIRLO

PEREYRA

MARCHISIO

MORATA TEVEZ

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A Dortmund Pereyra ha giocato in due ruoli e fatto l’assist per Carlitos

Grazie alla Juve ha conquistato la nazionale: lui e Tevez sono inseparabili

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Page 5: La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

5SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Conte ha il record di 10,1 milioni di telespettatori contro la Croazia ANSA

Fabio Licari

E alla fine l’Italia è semprel’Italia. Per i tifosi e per letelevisioni, anche se i ri-

sultati recenti non sono certomemorabili. Dopo l’aumentodegli accordi di marketing, in-fatti, è imminente la firma delnuovo contratto tv della Nazio-nale. Questione di ore e detta-gli. Un totale di 134 milioni peril quadriennio 2015-18, cioè13,5 milioni più del precedente

(120,5), oltre il 10% di aumen-to: niente male, considerata an-che la riduzione delle amiche-voli (da 22 a 18). Un successodella gestione Tavecchio-Uvache incrocia l’interesse prima-rio della Rai di trasmettere unevento (le partite dell’Italia)che con Sanremo è il top di au-dience e spot pubblicitari.

SUPER AUDIENCE Ci sono datiche spiegano inequivocabil-mente l’appeal tv. Prendiamol’audience media degli ultimi 4

anni (quella degli anni pari èpiù alta perché ci sono Mondialied Europei): 6,9 milioni(2011); 11,2 milioni (2012); 7,6milioni (2013) e 9,1 milioni(2014), con un’audience mediache può arrivare al 45%. E convertici tipo Italia-Germania, se-mifinale di Euro 2012, da 20milioni di telespettatori (ma an-che Italia-Uruguay in Brasile hafatto 16 milioni con il 68% dishare). Non è difficile parlare diaffare reciproco.

UEFA 74-RAI 60 La cifra finale,134 milioni, va però spiegata: sicompone di due voci, 74 e 60milioni. 1) Intanto per la primavolta non paga soltanto la Rai,che anzi risparmia: l’Uefa orga-nizza le qualificazioni a Euro eMondiale centralizzando i dirit-ti tv; alla Figc darà 74 milioniper i prossimi 4 anni. 2) Con laRai sarà chiuso un contratto «avalorizzazione»: nel senso che i60 milioni sul piatto sono il massimo; dipenderà poi dallaFigc organizzare amichevoli diprima fascia per raggiungere iltop. Pianificando fin da subito ilcalendario.

AMICHEVOLI: NO QATAR In re-altà la pianificazione è comin-ciata e riguarderà anche giova-nili e Under 21. Italia-Inghilter-ra è la prima amichevole, il 31marzo. Il 16 giugno si proseguecon Portogallo-Italia, sfida da 5milioni (di cui 2,5 già contrat-tualizzati): non più Doha, Qa-tar, perché non ha più senso te-stare uno stadio «raffreddato»,visto che si gioca d’inverno. Sigiocherà tra Londra, Parigi, Gi-nevra e Bruxelles. Poi a novem-bre, toccando ferro per even-tuali playoff, due date libere: siparla di una tournée. A marzo2016 (il 26 e il 29) doppia gran-de sfida contro Spagna e Fran-cia. Sul taccuino federale ancheGermania e Brasile.

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� PARIGI (a.g.) Al Psg i problemi li risolve sempre, o quasi, Ibrahimovic. Domenica scorsa, non era bastata rifilare una doppietta al Bordeaux per evitare il tonfo da post Champions (3-2). Contro il Lorient, lo svedese fa quindi di più: tripletta. Due rigori e fucilata finale. A giustiziare un Lorient velenoso. Vittoria che vale pure il primato in classifica, in attesa del risultato del Lione, in campo oggi contro il Nizza. In ogni caso, il Psg nelle serate complicate come quella di ieri, non può fare a meno del suo leader, gelido dagli undici metri (4’ p.t. e 38’ s.t.), spietato al 91’ quando valorizza il lancio perfetto di Verratti. Il centrocampista tra l’altro gioca senza sbavature una partita da play, alla Pirlo, davanti alla difesa. Esperimento da riproporre. Magari direttamente in azzurro. 30/a GIORNATA Psg-Lorient 3-1. OGGI Lione-Nizza; Bastia-Guingamp; Caen-Metz; Evian-Montpellier; Rennes-Nantes; Tolosa-Bordeaux. DOMANI St Etienne-Lilla; Reims-Monaco; Lens-Marsiglia.CLASSIFICA Psg 59; Lione 58; Marsiglia 54; Monaco 50; St Etienne 49; Bordeaux 48; Montpellier 45; Lilla 41; Nantes 39; Guingamp, Rennes 38; Bastia 36; Reims 35; Caen, Lorient 34; Evian 32; Tolosa 29; Lens 25; Metz 22.

FRANCIA

Ibra, 3 gol Il Psg batteil Lorient

CONVOCAZIONI

(f.li.) La lista dei convocati per Bulgaria-Italia (28/3) e Italia-Inghilterra (31/3) sarà comunicata stasera dopo Chievo-Palermo, con Vazquez diretto interessato (difficile che la chiamata dipenda dall’ultima partita). Dovrebbe essere il giorno dei nuovi oriundi (anche Eder in ballo): nelle ultime ore però Conte pare preoccupato da eventuali reazioni mediatiche negative. Ma una cosa è una Nazionale di soli oriundi, un’altra con paio di innesti (da Trap in avanti ci sono sempre stati). E anche la Figc non vede la cosa negativamente: anzi sta monitorando la situazione di tutti gli «azzurrabili» nel mondo. Da domani sera ritiro a Coverciano. I probabili:

PORTIERI Buffon, Sirigu, PerinDIFENSORI Barzagli, Bonucci, Chiellini, Ranocchia, Moretti (Ogbonna)CENTROCAMPISTI De Rossi, Valdifiori, Verratti, Marchisio, Parolo, Bertolacci, Soriano, Florenzi, Bonaventura, Candreva, Cerci, Pasqual, Darmian, Santon (Antonelli)ATTACCANTI Zaza, Gabbiadini, Pellè, Immobile, Vazquez, Eder (Destro, Quagliarella)

Vazquez, Valdifiorie Eder in attesadella chiamata del c.t.

GERMANIAWolfsburg a Mainz� In Bundesliga, il Wolfsburg prossimo avversario del Napoli nei quarti di Europa League, fa visita al Mainz.26ª GIORNATA. Ieri: Amburgo-Hertha 0-1. Oggi (ore 15.30): Colonia-Werder; Friburgo-Augsburg; Hannover-B. Dortmund; Paderborn-Hoffenheim; Stoccarda-Eintracht; Schalke-Bayer L. (18.30). Domani: Mainz-Wolfsburg (15.30); Bayern-Borussia M. (17.30)CLASSIFICA Bayern 64; Wolfsburg 53; Borussia M. 44; Bayer L. 42; Schalke 39; Augsburg 38; Hoffenheim 36; Eintracht 34; Werder 33; Borussia D. 30; Mainz, Colonia e Hertha 29; Hannover 27; Amburgo 25; Paderborn 23; Friburgo 22; Stoccarda 20.

INGHILTERRAC’è City-Wba� Domani ad Anfield il clou della giornata di Premier tra Reds e Red Devils.30ª GIORNATA Oggi (ore 16): Man. City-Wba (13.45); A. Villa-Swansea; Newcastle-Arsenal; Southampton-Burnley; Stoke-C. Palace; Tottenham-Leicester;West Ham-Sunderland (18.30). Domani: Liverpool-Man. United (ore 14.30); Hull-Chelsea (17); Qpr-Everton (17).CLASSIFICA Chelsea 64; Man. City 58; Arsenal 57; Man. Utd 56; Liverpool 54; Southampton, Tottenham 50; Stoke 42; Swansea 40; West Ham 39; Newcastle 35; Palace, Wba 33; Everton 31; Hull, Aston Villa 28; Sunderland 26; Burnley 25; Qpr 22; Leicester 19.

TACCUINO

CalcioRNazionale

L’Italia piace in tvIl nuovo contrattovale 134 milioni1Un +10% per il quadriennio 2015-18: 60 milioni dalla Rai e 74 dall’Uefa. Perché è il top per audience e spot

Page 6: La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

6 SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Siviglia, Bruges e... Italia: le favorite1Il clou dei quarti in Wolfsburg-Napoli, ma spagnoli e belgi sono da semifinale. La Viola con la Dinamo Kiev

Luca Calamai

C hissà se Hecking, allena-tore del Wolfsburg, hasorriso anche stavolta

quando ha scoperto il prossimorivale di Coppa. La sfida conl’Inter non lo aveva spaventato.Anzi. Il tecnico dei biancoverdidi Germania era sicuro di farfuori la squadra di Mancini. Eha avuto ragione visto che ilconfronto è finito con unoschiacciante 5-2. Ora tocca alNapoli di Rafa Benitez. E, alme-no in partenza, è tutta un’altrastoria. Wolfsburg-Napoli è l’in-crocio più intrigante dei quarti

di Europa League. I tedeschi so-no forti. Non a caso in Bunde-sliga hanno davanti solo ilBayern. E a metà aprile potreb-bero avere uno Schürrle più informa e più inserito negli sche-mi di Hecking. Però il Wolf-sburg nel doppio confronto conl’Inter ha evidenziato chiari li-

miti nella fase difensiva. Tam-ponati da una serie di prodezzedell’esperto portiere Benaglio.

FATTORE SAN PAOLO Il Napoliè una macchina da gol. Higuainè il bomber più titolato di que-sta Europa League e al suo fian-co ha attaccanti del valore diCallejon, Gabbiadini, Mertens,Hamsik e anche Insigne. Un ri-torno prezioso per Rafa. C’è«materiale» in abbondanza permettere in difficoltà Knoche eNaldo (Klose è un’alternativa),la coppia difensiva centrale delWolfsburg, non fenomenale. IlNapoli dovrà anche limitareLuiz Gustavo, la mente e il

braccio del centrocampo tede-sco. Operazione non riuscitaall’Inter di Mancini. Il pronosti-co è, naturalmente, in equili-brio ma la possibilità di giocarein ritorno con al fianco i 60.000del San Paolo regala a Higuaine compagni un piccolissimovantaggio.

FIORE, GOMEZ E... Più sempli-ce, sulla carta, il compito per laFiorentina. La Dinamo Kiev ri-sveglia bei ricordi. Una lontanavittoria in Coppa dei Campionicon qualificazione ai quarti nel1969-70 (gol di Chiarugi e Ma-raschi) e un prezioso successonell’allora Uefa 1989-90 (gol di

Baggio). E a quei tempi non erasemplice far fuori l’armata delcolonnello Lobanowski. Lasquadra di Montella è più forte.Non si eliminano per caso Tot-tenham e Roma. E a metà aprilei viola dovrebbero avere ancheil miglior Gomez e i primi passidel «nuovo» Pepito Rossi. La Di-namo Kiev di Rebrov, vecchiocompagno d’attacco di She-vchenko, è ai quarti dopo avertravolto l’Everton. L’ultimo ba-luardo inglese nelle Coppe. Hagiocatori interessanti comeDragovic, Yarmolenko e duevecchie conoscenze della A:Antunes e Miguel Veloso. Ma laFiorentina ha qualcosa in più intutti i reparti, sta imparando infretta a vivere «da grande» eavrà il vantaggio del ritorno incasa. Insomma, Salah e compa-gni hanno le carte in regola perapprodare alle semifinali.

EXTRA ITALIA Negli altri duequarti il fresco a talentuosoBruges parte favorito sul Dni-pro mentre è tutta da gustare lasfida tra i campioni uscenti delSiviglia e uno Zenit che ha la-sciato interdetti per come ha af-frontato la gara di ritorno colTorino. Un inno al non-calcio.La squadra di Villas Boas puòcrescere dal punto di vista atle-tico visto che il calcio russo staripartendo dopo lo stop inver-nale ma la sua stella, il brasilia-no Hulk, continua a essere uncorpo estraneo nella realtà diSan Pietroburgo. Quindi legge-ro vantaggio per la formazionedi Emery e occhio alla coppiaIborra-Bacca.

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IL PROGRAMMAIL TABELLONE OTTAVI

FINALE

STADIO NAZIONALE DI VARSAVIA

27 maggio

SEMIFINALI

SORTEGGIO IL 24 APRILE

Andata: 7 maggio - Ritorno: 14 maggio

Andata: 16 aprile - Ritorno: 23 aprile

Probabilità di passaggio del turno

Dinamo Kiev Fiorentina

Bruges Dnipro

Siviglia Zenit

Wolfsburg Napoli

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45%

65%

40%

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55%

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QUATTRO PER DUE POSTI IN SEMIFINALE

� 1 Vicente Iborra, 27 anni, già 2 gol per il Siviglia AFP 2 Neto, Villas Boas e Hulk: tre chiavi dello Zenit AFP

3 La festa Bruges col portiere Ryan: Besiktas eliminato REUTERS 4 Gol di Konoplyanka, anima del Dnipro AP

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Europa LeagueR

10Il Siviglia ha in rosa 10 giocatori in campo nella finale di Europa League ‘14: Beto, Pareja, Carriço, Coke, M’Bia, Vitolo, Reyes, Bacca, Gameiro, Figueiras. Se ne sono andati Fazio, AlbertoMoreno, Rakitic, Marin

IL NUMERO

RPossibili fattori chiave: il doppio ritorno in Italia, la forma di Iborra,le amnesie di Hulk

Page 7: La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

7SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il miglior attacco è la difesa GLI AZZURRI

Napoli incertoin campionatoma in Europaè in cassaforte1Soltanto otto gol subiti in dodici gareDopo il tracollo di Bilbao chiusi i varchiE col Wolfsburg, Koulibaly sarà in forma

Una fase difensiva, dove si eleva Britos. del Napoli contro la Dinamo AFP

WOLFSBURG

L’Inter insegna: i lupi fanno maleE occhio a Bendtner, in crescita

MAREK HAMSIKCENTROCAMPISTA NAPOLI

«IL WOLFSBURGÈ UNA DELLE FAVORITE,

PUÒ VINCERE LA COPPA. MA QUELLO È ANCHE

IL NOSTRO OBIETTIVO»

Gianluca MontiNAPOLI

D ue facce dello stesso Na-poli. Quello europeo hadimostrato anche giove-

dì a Mosca una solidità difensi-va che in campionato è inveceuna chimera. I numeri certifi-cano la differenza del rendi-mento della retroguardia az-zurra tra la competizione inter-nazionale ed il nostro torneo(dove il Napoli ha beccato 35reti in 27 turni). Tra il prelimi-nare di Champions e le gare diEuropa League, prima Rafael epoi Andujar hanno incassatoappena otto gol in dodici parti-te. Addirittura, il Napoli ha su-bito una sola rete nelle ultimesette partite europee e in totale

quattro gol in dieci sfide di Eu-ropa League.

EQUILIBRIO Benitez, che dasempre è un allenatore moltoattento alla fase difensiva, mache al Napoli non è riuscito indue anni a dare equilibrio, puòessere soddisfatto del rendi-mento di Albiol e compagni ingiro per l’Europa. Dopo il tra-collo di Bilbao, la retroguardiaha serrato le fila e soltanto inuna circostanza, in casa delloYoung Boys, gli azzurri hannoincassato due reti in novantaminuti. Il Napoli è volato aiquarti di finale di Europa Lea-gue con una formula semplice:alla qualità dei suoi attaccantiha abbinato la solidità di un re-parto, quello arretrato, che finqui è spesso finito sotto accusa.A proposito, anche con il Wolf-sburg, micidiale sulle palleinattive che sono il talloned’Achille del Napoli, sarà im-portante riuscire a concederepochi spazi agli avversari se sivorrà accedere alle semifinali.

FORTINO E COLABRODO Maperché in Europa il Napoli è unfortino ed in Italia un colabro-do? Innanzitutto, va detto chefin qui il valore degli avversariincontrati in campo internazio-nale è apparso davvero mode-sto, ma a questo aspetto biso-gna aggiungere che tattica-mente il nostro campionatopropone alla squadra di Benitezsituazioni spesso intricate. Dif-ficilmente in Europa League ilNapoli ha affrontato squadrechiuse che sfruttavano l’armadel contropiede, come ad esem-pio ha fatto in modo magistraleil Verona e come si appresta afare domani al San Paolo l’Ata-lanta del grande ex Edy Reja.Addirittura, nelle ultime 5 par-tite di campionato il Napoli hapreso otto gol. Con Palermo, Torino ed Inter si sono visti i so-liti errori: praterie lasciate alleripartenze avversarie, disatten-zioni sui calci piazzati ed erroridei singoli. Adesso Rafa devefare i conti anche con l’emer-genza: Albiol e Ghoulam sonosqualificati, Strinic invece è in-fortunato. Per fortuna, però,Koulibaly ha recuperato e saràdella partita con al suo fiancouno tra Henrique e Britos. Que-st’ultimo è in ballottaggio an-che con Mesto per la fascia sini-stra. Insomma, per domani Be-nitez ha gli uomini contati...eneppure una sfida europea sul-la quale poter fare affidamento.

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L’11 ATTUALE

BENAGLIO

VIEIRINHA NALDO KNOCHE

GUILAVOGUI

DE BRUYNE

DOST

L. GUSTAVO

CALIGIURI PERISIC

RODRIGUEZ

CENTIMETRI

A ncora il Wolfsburg. I «lu-pi» che hanno sbranatol’Inter, ringhiano e mo-

strano i denti anche al Napoli.«Buon sorteggio, andare in Ita-lia è molto meglio che andarein Ucraina», il commento deltecnico Hecking. Spavaldo lo èsempre stato e per ora ha dimo-strato di averne i motivi. La suasquadra è come lui, del tuttotrasparente: le si leggono pregie difetti. L’attacco è stellare:nessuno nel campionato tede-sco è più coinvolto nei gol di DeBruyne. Nove reti le ha segnate,17 le ha fatte fare. Perfino Rob-ben (17 gol, 8 assist) e Müller(12 e 13) gli stanno dietro. Indifesa però il Wolfsburg conce-de: in campionato è la nona re-troguardia più battuta in tra-sferta (20 reti in 12 partite).

Questo sia a causa della loro fi-losofia di gioco molto offensiva(hanno vinto a Brema e a Leve-rkusen subendo 7 gol comples-sivi) sia per alcuni errori indivi-duali. Naldo e Knoche possonoandare in difficoltà con la velo-

cità di Higuain, Mertens e Cal-lejon. Rispetto alla sfida conl’Inter, il Wolfsburg guadagne-rà Perisic, che ha recuperatodal problema agli adduttori. Sigiocherà il posto con Schürrle,che, per sua stessa ammissioneè arrivato dal Chelsea fuori for-ma. In attacco Bendtner sta re-cuperando su Dost, a secco da 5gare. Hecking, prima di San Si-ro, aveva dichiarato: «Il perio-do di Bas non poteva durare ineterno e Nicklas si muove bene.L’attaccante non deve solo se-gnare». Klaus Allofs, ammini-stratore delegato dei tedeschi,si è detto preoccupato: «L’atmo-sfera al San Paolo è molto piùcalda che a San Siro. Non saràfacile». Per nessuna delle due.

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Il gol di Gonzalo Rodriguez alla Roma su rigore. E’ già a quota 6 gol ANSA

DINAMO KIEV

Fisico, gol e il caso razzismoLa chiave però è Yarmolenko

VINCENZO MONTELLAALLENATORE FIORENTINA

«LA DINAMO STA BENE, LA PROVA È LA

RIMONTA ALL’EVERTON. MA MI FA PIACERE

EVITARE IL NAPOLI»

Giovanni SardelliFIRENZE

I grandi allenatori spieganoda tempo che l’evoluzionedel calcio moderno porta

gli attaccanti a essere i primi di-fensori. La Fiorentina è al passosuccessivo, l’evoluzione del-l’evoluzione. Un progresso al quadrato che capovolge il con-cetto. I primi attaccanti sono idifensori. Lo «stopper-bomber»va di moda in casa viola e Gon-zalo Rodriguez con sei reti sta-gionali guida un reparto ultraprolifico. Sono ben 17 i golmessi a segno da chi dovrebbepensare a evitarli più che realiz-zarli. Un tesoro di centri, e pun-ti, che ha contribuito al magicmoment della squadra di Mon-

tella. In un’annata scivolatavia (per ora) senza GiuseppeRossi e con Gomez spesso aibox (2 gol del tedesco incampionato, 7 totali), servi-va inventarsi altro. Le 8 reticomplessive di Babacar (ca-pocannoniere viola) hannoaiutato, così come i 21 mar-catori diversi stagionali. Masono proprio i 17 centri arri-vati da 6 difensori che han-no fatto la differenza. Il 3-0di due sere fa all’Olimpico,tanto per fare un esempio, ètotalmente griffato dalla re-troguardia. E’ Gonzalo Ro-driguez a guidare questaclassifica con 6 reti totali, 5delle quali in campionato.Festeggiate spesso con il ge-sto della «schitarrata», rockcome l’argentino. Segue unconnazionale, Basanta (a4), specializzatosi nei colpi di testa vincenti. Ha sempreusato il sinistro invece capi-tan Pasqual (3 gol in stagio-ne). Chiudono l’infortunatoSavic (2), fermo per almenoun paio di settimane causafibrosi al bicipite femoralesinistro, e Alonso. Il cui uni-co acuto è arrivato propriocon la Roma. All’appellomanca solo Richards. Ha po-co più di due mesi di tempoper rimediare.

POST ROMA, PRE DINAMO La notte di Roma è ancorapresente nel pianeta viola.«Bravi, se continuiamo acrederci con umiltà e deter-minazione non ci ferma nes-suno – ha detto nello spo-gliatoio dell’Olimpico DiegoDella Valle alla squadra, pri-ma di aggiungere: «Ogni do-menica sarà una storia nuo-va, metteteci gli attributi». Apartire da Udine, domani se-ra. Proseguendo ad aprile,mese denso di impegni vali-di per tre competizioni.Compresa la gara di Kiev inuna Nazione, l’Ucraina, cheha vissuto e sta vivendo (so-prattutto in altre città) mo-menti complicati. «Hannogiocatori di qualità – hacommentato Montella fer-mandosi al puro sport –, so-no una squadra ben struttu-rata e forte fisicamente. L’in-sidia ulteriore potrebbe es-sere legata al clima, ma cifaremo trovare pronti: so-prattutto spero di avere tuttii giocatori a disposizione».Questa sì che sarebbe unanovità.

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L’11 ATTUALE

SHOVKOVSKY

VIDA DANILO SILVA DRAGOVIC

RYBALKA

BELHANDA

MBOKANI

VELOSO

YARMOLENKO LENS

ANTUNES

CENTIMETRI

P iedi buoni, corsa, testa, e sesi spegne la luce anche qual-cuno in grado di accenderla.

Chiedere all’Everton, arrivato aKiev bello coperto e trapassato a fildi lama da Yarmolenko con un golfavoloso e l’assist per il 2-1. Ecco,Yarmolenko, la star: parte largo adestra, si accentra, dribbla, puntala porta e fa quasi sempre la cosagiusta. Il contratto gli scade nel2016, l’estate scorsa la Dinamo ri-fiutava offerte da 18-20 milioni, inquesta l’approdo in una big è pro-nosticabile. Ma è da tutta la Dina-mo che Montella dovrà guardarsi.Rebrov, ex gemello del gol di She-va, ha la squadra in mano da nean-che un anno e l’ha già plasmata aimmagine dei suoi scrittori preferi-ti: questa Dinamo ha il caratteredei personaggi di Dostojevskij e imeccanismi di una trama di Aga-

tha Christie. Gioca di pressing e ri-partenze, il 4-2-3-1 gira attorno aVeloso, che innesca un attacco ve-loce (Yarmolenko, ma ancheLens), fantasioso, col mirino laser(6 gol su 19 da fuori) e prolifico:Mbokani viene da un infortunio

ma è fior di centravanti, in suaassenza ha fatto bene Kravets.Poi sono usciti dalla pausa in ot-time condizioni, e in campiona-to sono a +7 dallo Shakhtar.Pregi? Organizzati, fisici, fortisulle palle inattive, motivatissi-mi. Punti deboli? Dietro un filolenti e a volte ingenui, e nel be-ne o nel male vanno dove li por-ta Veloso. E poi c’è l’Uefa, cheieri ha aperto un’inchiesta per ilcomportamento razzista di par-te dei tifosi ucraini, ripetutosicon l’Everton dopo che già conil Guingamp alcuni settori del-l’Olimpico erano stati chiusi perlo stesso motivo: c’è il rischio disanzioni pesanti, insomma.Quanto al campo, però, alla Fio-rentina poteva andare meglio.

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Alla Fiorentinala nuova modadegli stoppergoleador 1Rossi k.o. e Gomez a lungo fermoCi pensano quelli dietro: finora 17 retiCon la Dinamo tocca ancora a loro?

I VIOLA

Europa LeagueR

L’accoglienza dopo il tris di Roma

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8

G.B. OliveroINVIATO A MILANELLO (VA)

C omincia stasera l’ultimocampionato del Milan. Inquesta stagione i rosso-

neri ne hanno giocati almenotre. Il primo, quello della spe-ranza: partenza buona, senzapressione ma solo con l’obietti-vo di iniziare un percorso nuo-vo per scoprire solo in seguitodove avrebbe portato. Il secon-do, quello dell’illusione: alcu-ne belle prestazioni, altre delu-denti, ma in generale la sensa-zione che la squadra avrebbepotuto inseguire un piazza-mento europeo fino a maggio.Il terzo, quello dell’incubo: irossoneri sono entrati nel tun-nel a gennaio e prima ancora diuscirne hanno capito che an-che l’anno prossimo guarde-ranno le coppe in tv. Staseracontro il Cagliari il Milan iniziail quarto campionato. Quellodei bilanci e dei giudizi, che ov-viamente riguarderanno so-prattutto Pippo Inzaghi. Non cisono più obiettivi, traguardi,ambizioni. Certo, si può sem-pre credere che vincendo quasitutte le partite da qui a fine sta-gione si possa ancora centrarel’ultimo posto utile per qualifi-carsi all’Europa League. Ma larealtà è diversa e lo si intuiscefacilmente a Milanello, dovecon il tecnico si parla molto piùdel suo futuro che del presentee di un incontro che poi per In-zaghi vale tanto. In caso dibrutta figura il rischio dell’eso-nero è alto, anche se nessunotra Arcore e Casa Milan vuoledavvero prendere in conside-razione l’idea di togliere subitola panchina a Pippo affidando-la magari a Brocchi. A fine sta-gione molto probabilmente In-

zaghi chiuderà quest’avventu-ra, ma adesso non se ne cura,almeno a parole, e forse è il modo migliore per esorcizzareil rischio: «A Firenze si è vistoche la squadra mi segue. Mi au-guro di restare a lungo, sarà lasocietà poi a decidere il mio fu-turo valutando i risultati».

POSSESSO PALLA Berlusconinon c’è, il rito del venerdì è sva-nito insieme agli obiettivi. «Maio ho sentito Berlusconi due giorni fa. Era dispiaciuto per lasconfitta di Firenze, mi ha riba-dito che sarebbe servito piùpossesso palla nel finale». Già,ma con quali uomini? Oggetti-vamente il Milan non può farepossesso palla, soprattutto nel-la sua versione di Firenze. «E ioavevo inserito Cerci al posto diHonda proprio per chiudere lapartita con il secondo gol. L’al-ternativa era mettere un difen-sore in più, ma mi avreste datodel catenacciaro». E’ la dura

legge del mister, Pippo: «Ma ame piace, allenerò per 30 anni.Io devo pensare solo a far gio-care bene il Milan. Dobbiamocomandare il gioco nelle pros-sime 11 partite. A Firenze sia-mo stati una squadra vera, gio-cando spensierati. Non voglioscaricare le colpe su altri. Io so-no l’allenatore e quindi sono ilprimo responsabile. Fino agennaio abbiamo visto un belMilan, poi è successo quelloche tutti sanno. Ora pensiamoa finire bene la stagione, poivediamo cosa succederà.Quando alleni il Milan sai a co-sa vai incontro. Non potevo non pensare di soffrire vistoche è la mia prima esperienza evisto che soffrono grandi tecni-ci di altri club prestigiosi. Sonomolto sereno, la squadra mi stadando risposte importanti,quindi vado avanti per la miastrada». Però stasera quellastrada presenta un bivio.

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PERCHÉ VEDEREMILAN-CAGLIARIA prima vista: Zeman per la salvezza, Inzaghi per la panchina. In secondo piano: Cagliari a S. Siro dopo il 4-1 all’Inter. Sullo sfondo: Mpoku. Con forza e corsa, può fare bene.Meazza, ore 20.45

Serie AR

Inzaghi e gli esami infiniti«Penso a chiudere bene»1In caso di brutta figura del Milan oggi contro il Cagliari il tecnicorischia l’esonero: «Conta solo giocare al meglio queste 11 partite»

IL RIVALE

Il Cagliari sfidail tabù Diavolo:dal ‘99 solo k.o.1Zeman spiega: «Uno contro uno siamo perdenti anche se non ci sono più Baresi e Van Basten...»

Zdenek Zeman, 67 anni, vive un Cagliari-bis LAPRESSE

Mario FrongiaCAGLIARI

Amarcord e suggestioni: nel tempio delcalcio Zdenek Zeman vola da sempreleggero. Fin dal 1° settembre 1991. Il

boemo debutta in A con il Foggia neo pro-mosso. Con una pattuglia di sconosciuti sfidaa San Siro l’Inter di Orrico. Ci sono Zenga,Bergomi e i tedeschi campioni del mondo,Brehme, Klinsmann e Matthaus. I pugliesinon deludono: segna Baiano, pareggia Cioc-ci. Zemanlandia si apre così. Con una strisciache vede il Meazza, con l’Olimpico di Roma,stadio preferito per le migliori performancedei club guidati dal maestro del 4-3-3. «Lemie squadre a San Siro hanno sempre fattobella figura sul piano del gioco, anche quan-do si è perso. A Milano sono abituati a vedereun calcio di livello, per questo mi hanno sem-pre rispettato», ricorda l’allenatore rossoblù.

SACRIFICIO E adesso è caccia al poker di suc-cessi nella città della Madonnina: negli ulti-mi due anni il boemo ha infatti collezionatotre vittorie. Ma mai col Milan. Anzi, il ruolinodel Cagliari con i rossoneri è da incubo: l’ulti-mo punto dei sardi risale al 1999. Per il resto,ha brindato solo il Diavolo. Per Zeman si puòinvertire la rotta: «Il Milan non è quello diBaresi, Van Basten e Gullit ma individual-mente sono superiori. Dobbiamo dare il mas-simo per fare risultato. Da qui alla fine servelavoro, applicazione e sacrificio. Devo con-vincerli che devono fare con più continuità lecose che aiutano la squadra, hanno dellepause che non capisco». Il tecnico di Pragaentra in sala stampa fischiettando. Sa chepuò colpire al cuore una squadra incerottatae in panne. «Il Milan va affrontato da squa-dra. Se giochiamo uno contro uno siamo per-denti». Con Sau e Crisetig inamovibili al cen-tro del tridente e in regia, per il resto le opzio-ni si sprecano. Inevitabile il passo indietro al-la gara d’andata: 1-1, Ibarbo e Bonaventura.Al tecnico del Cagliari brillano gli occhi: «Mipiacerebbe rifare una gara del genere. Dob-biamo stare concentrati, evitando di trovarciuno contro uno perché saremmo perdenti».

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Pippo Inzaghi, 41 anni, è alla prima esperienza in Serie A. In precedenza aveva allenato una stagione gli Allievi nazionali rossoneri, e l’annata successiva la Primavera. I problemi sono iniziati nel 2015: nelle undici partite disputate, il Milan ha conquistato soltanto dieci punti LAPRESSE

PER PIPPOGIÀ 3 RISCHI

MILAN-CESENA 2-0Quinta di ritorno, Milan reduce dal k.o. con la Juve e dal pari con l’Empoli. Inzaghi vince (nella foto il gol di Bonaventura) e si mette al riparo

MILAN-LAZIO 0-1Quarti di Coppa Italia, il Milan viene eliminato ma a fine partita Berlusconi chiama Galliani e si decide di andare avanti con Pippo

FIORENTINA-MILAN 2-1Ottava di ritorno, il Milan perde a Firenze (nella foto il gol di Joaquin) ma dà segni di risveglio e la società decide di dargli ancora fiducia

L’INTRIGO

Sassuolo all’assalto di Baselli Il «milanista» Squinzi ci provaFilippo Di Chiara

V atti a fidare dei tifosi. InSerie A il Milan ha unsupporter eccellente,

Giorgio Squinzi, che della suafede rossonera non ha mai fat-to mistero. Chi conosce bene ilpatron del Sassuolo raccontain maniera non troppo scher-zosa che il recente successosull’Inter di Mancini sia statoper lui una delle gioie maggioridal suo ingresso nel mondo delcalcio. Ma il numero uno diConfindustria ha deciso di fareuno scherzetto di mercato pro-

prio al Milan dell’amico SilvioBerlusconi, perché Squinzi hadato il via libera per soffiare airossoneri il centrocampista Ba-selli.

CONTESO Sì, proprio lui. Da-niele Baselli, il regista dell’Ata-lanta e della Nazionale Under21, che a inizio febbraio è statodavvero a un passo dal Milaned è uno dei primi nomi dellaprossima rifondazione rosso-nera. Nell’ultimo giorno dellasessione invernale Gallianiaveva provato l’operazione Bo-naventura-bis (ovvero il colpolast minute andato a segno la

scorsa estate) ma non era riu-scito a trovare l’accordo colclub della famiglia Percassi.L’incontro tra Milan e Atalantasi era concluso con una strettadi mano e un gentleman agree-ment: una sorta di impegnodell’Atalanta a sentire il Milanin caso di offerte da parte di al-tre squadre.

LE CIFRE E la proposta, seria,concreta, di un altro club, è giàarrivata a Zingonia: il Sassuoloha messo sul piatto 5 milionipiù bonus mentre l’Atalanta èferma su una richiesta di 6,5più bonus. Non proprio scher-maglie, tutt’altro. Il Sassuolo èintenzionato a chiudere in fret-ta perché sul regista potrebbe-ro fiondarsi anche Fiorentina eSampdoria. Ma ora è dal Milanche è attesa (e anche in fretta)una risposta.

© RIPRODUZIONE RISERVATADaniele Baselli, 23 anni, all’Atalanta dal 2013 FORTE

TORNA L’ITALIA 2006CON ODDO E ZAMBROTTA� Grazie a «Fshow» (ieri conferenza con gli ex milanisti Oddo e Zambrotta) il 3 giugno al Meazza si rigioca Italia-Germania 2006.I ricavi saranno devoluti in beneficenza.

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9SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Marco PasottoMILANO

L’ asticella è salita ancora eadesso è al massimo. Per-ché oltre Silvio Berlusco-

ni non si può andare. Il presi-dente, dopo qualche anno di re-lativa tranquillità, è tornato nelmirino dei tifosi. E attenzione:per tifosi non si intendono sologli ultrà. Ma l’intero popolo ros-sonero, che ieri ha fatto frontecomune nella protesta, partitain mattinata con un lungo e du-ro comunicato della Curva Sudin cui il cuore del tifo rossoneroha puntato il dito sulla proprie-tà del club e invitato «tutti a di-sertare lo stadio» in occasionedella partita di stasera. Il filoconduttore è nell’hashtag checonclude il comunicato: #save-AcMilan.

CHIAREZZA Che cosa significadisertare lo stadio? Semplice,oggi la curva – che ormai da tempo è l’unico settore in cui c’èaffluenza – resterà sostanzial-mente vuota. Di certo lo sarà ilsecondo anello, dove si piazza-no gli ultrà, che entreranno pri-ma della partita per sistemarealcuni striscioni «a tema» e poiusciranno dal Meazza. Rimarràprobabilmente un presidio da-vanti agli ingressi della Sud, mail grosso tornerà a casa o andràa vedersi la partita altrove. Dal-la curva precisano che l’invito adisertare sarà, appunto, solo uninvito: chi vorrà entrare potràovviamente farlo liberamente.Entrando nello specifico del co-municato, viene tirata in ballopesantemente la presidenza acausa «di una situazione assur-da da troppo tempo», in cui «èvenuta a mancare la chiarez-za». E a Berlusconi vengono ri-volte cinque domande: 1) Per-ché per anni ci avete buttato fu-mo negli occhi promettendo unpronto ritorno ai fasti del passa-

to, salvo iniziare tanti progettipoi abbandonati? 2) Quanto c’èdi vero nelle voci di una cessio-ne, parziale o totale delle quotesocietarie? 3) Quanta voglia haancora di riportarci sul tetto delmondo? E se non ne ha voglia,perché prolungare l’agonia diquesta mediocrità? 4) Vuoleportare avanti la storia dellasua famiglia, legandola ancoraal Milan? 5) E’ sicuro di amareancora questa squadra come ilprimo giorno?

SOLITUDINE In merito alla do-manda numero 4 la posizionedella Curva è quella nota: la-sciare «la società in mano a suafiglia senza l’impedimento diterze persone che hanno fatto illoro tempo e interessi (Galliani,ndr)». Ma nell’invito alla diser-zione, in realtà, ci vanno dimezzo anche gli interessi di La-dy B visto che gli ultrà chiedonoalla gente di «evitare di acqui-stare ogni tipo di merchandi-sing ufficiale, evitando Casa

Milan e ogni genere di iniziati-va per questa giornata: dovran-no restare completamente soli,come hanno fatto sentire noitroppe volte in questi anni». Lanovità, dicevamo, è rappresen-tata dal fatto che la protesta èstata estesa a tutti. E condivisa.Gli ultrà chiedono infatti a chideciderà di entrare l’astensionedal tifo e da striscioni e bandie-re: bene, ieri pomeriggio l’Asso-ciazione Italiana Milan Club(Aimc) ha diffuso un comuni-

L’ultima «diserzione» (comunque parziale) degli ultrà rossoneri in Curva Sud risale al 16 marzo 2014, Milan-Parma: restò vuota metà del secondo anello FORTE

I tifosi entrano in sciopero«Berlusconi, solo fumo»1Oggi curva vuota e l’invito per tutti a disertare San Siro. Dagli ultrà cinque domande a Silvio. L’Associazione Milan Club: «Niente striscioni»

cato in cui spiega che nonesporrà i propri striscioni, alloscopo di «ottenere dalla pro-prietà chiarezza sul futuro delMilan». Ieri Inzaghi in confe-renza ha detto che «i tifosi dob-biamo riportarli allo stadio conbuone partite e risultati», maintanto stasera San Siro rischiadi essere semi-desertico. Piùdel solito. Non il massimo perun allenatore che si gioca lapanchina.

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� La difesa e l’attacco non cambiano, una novità a centrocampo dove c’è anche un dubbio legato alle condizioni fisiche di Bonaventura. Il Milan che sfida stasera il Cagliari sarà molto simile a quello che ha perso a Firenze. Davanti a Diego Lopez giocheranno Abate, Mexes, Paletta e Antonelli. A inventare soluzioni offensive a favore di Destro ci saranno Honda e Menez. Il giapponese sembra aver vinto il ballottaggio con Cerci, che anche nei pochi minuti giocati a Firenze non ha mostrato confortanti passi avanti nella ricerca della migliore condizione atletica. In mezzo rientra De Jong, guarito dall’infortunio muscolare, mentre Van Ginkel è favorito su Poli per il ruolo di mezzala destra. Bonaventura dovrebbe essere confermato a centrocampo: il condizionale è legato a un fastidio al ginocchio, ma l’impressione èche Jack riesca a recuperare e a scendere in campo dall’inizio. Poli sarebbe escluso nonostante le ultime buone prestazioni: a Firenze si è sentita la sua mancanza (era squalificato) soprattutto nella fase finale della gara. Andrea, comunque, sarà utile durante la partita, visto che lo stesso Inzaghi ha sottolineato ieri l’importanza di avere qualche cambio all’altezza della situazione.

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DA MILANELLO

Van Ginkelfavorito su Poli

Serie AR

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10 SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

lante anche convincere chi magari è prevenuto ovuole metterti alla prova. Pensate ad Allegri, a ini-zio anno non lo voleva nessuno a Torino e ora... Lasoddisfazione per lui sarà doppia. Niente nemici,ma le sfide sì, quelle mi esaltano sempre».

Però allenare al «calduccio», come con la Samp,sta pagando.«La Samp è casa mia, sono tornato come un figlioche doveva aiutare sua madre. Sta andando tuttobene, ma non sempre si è profeti in patria. Anzi avolte un eccesso di sentimento può far perderelucidità. Mentre non essere emotivamente coin-volti può farti scegliere meglio. Io mi ritengo unfortunato perché sono caldo nel cuore, ma freddonella testa».

Se il Mihajlovic di 30 anni sentis-se questo di 46…«Non c’è alcuna contraddizio-ne. È lo stesso uomo, in fasi di-verse. Da giocatore sei solo,puoi scegliere la bandiera. Daallenatore devi scegliere i pro-getti, perché non sei solo: allenie guidi un gruppo di uomini chedipendono da te, ma anche tudipendi da loro. Hai il dovere difarli rendere al massimo. Inse-gnando, fissando regole, cari-candoli, facendogli sentirel’onore di appartenere al club,ma restando sempre lucido e ra-zionale. Altrimenti non sei unbuon tecnico».

Domanda delle mille pistole:quindi se la chiamasse il Milan… «Il mio discorso, naturalmente, vale per qualsiasiclub».

Ma che effetto le fa vedere il suo nome accostato alla panchina del Milan?«Prima era Montella, la settimana scorsa Sarri,adesso io... Sono curioso di sapere chi sarà il tec-nico del Milan la settimana prossima! Le voci nonmi distraggono: penso solo alla prossima partita.Se poi un grande club, e il Milan lo è, pensasse ame, certo mi farebbe piacere: vorrebbe dire chesto lavorando bene. In ogni caso di mercato fino afine stagione non intendo parlare».

Il suo presidente Ferrero però non vorrà perder-la, ha detto che la ama.«Non corro rischi, ha moglie e tanti figli come me.Lui è più estroverso, ma stima e affetto sono reci-proci. Abbiamo lo stesso obiettivo, portare in Eu-ropa la Samp. Sa che darò il 120 per cento finoall’ultima giornata, poi parleremo di futuro. Orabattiamo l’Inter…».

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no tempo, pedine giuste e fiducia».

È la prima volta che vi incontrate da avversari inpanchina.«Magari ci verrà da ridere. Possiamo essere av-versari solo per 90 minuti, ci lega affetto, stima eda parte mia riconoscenza. Ma domenica voglio itre punti».

Lei ha spiato anche l’Inter a San Siro contro il Wol-fsburg: impressioni?«Il gol iniziale ha condizionato la partita, l’Interha perso sicurezza ed è stata tutta una salita».

I fischi di San Siro le hanno fatto effetto?«Una squadra fischiata dal proprio pubblico fasempre effetto. Ma quando lecose non vanno è così dapper-tutto: i tifosi hanno il diritto diesprimere la propria delusio-ne».

In passato quando parlava del-l’Inter era tutto un insieme di pa-role dolci, ricordi enfatici, di-chiarazioni d’amore. Ora sem-bra più contenuto.«L’Inter resta una parte impor-tante della mia vita di uomo,calciatore e tecnico, lo sannotutti. Ma è il passato: sono con-

centrato solo sulla Samp».

Ma allenarla resta sempre ilsuo sogno?

«Il mio sogno è vincere eaffermarmi come tecni-co. Poi credo che a tutti piacerebbe un gior-no allenare una squadra dove si è giocato evinto. Ma se aspettassi solo Inter o Lazio,

oltre al rischio di diventare vecchio, limitereila mia crescita di uomo e allenatore».

Una volta non parlava così.«Quando ero più giovane avevo perennemente

bisogno di dividere il mondo in “noi” e gli “al-tri”. Mi caricava. Alcuni storici lo definiscono bi-

sogno del nemico. Oggi non ho bisogno di nemi-ci. Ho 46 anni, non vivo più per esclusione ma

per accumulo di esperienze. Non rinnego nulladi ciò che ho vissuto, ma mi piace scoprire

anche tutto ciò che non conosco. E se farsiamare da chi già ti ama è facile, trovo stimo-

L’INTERVISTA di ANDREA DI CARO

«A spetto questa partita come fosse unafinale». Beh non è una novità, lei pre-senta tutte le partite come fossero fi-

nali. «E forse è proprio questo il segreto, non cre-de? Trovare in ogni gara le massime motivazionipossibili. Se poi si parla di sfidare l’Inter, essendoin corsa per l’Europa, se a qualcuno dei miei man-cano le motivazioni, allora gli consiglio di cam-biare mestiere. E se me ne accorgo invece che alFerraris domenica lo mando a giocare ai giardi-netti».

Sinisa Mihajlovic è un martello, non molla di uncentimetro, ma al contrario di altri tecnici chesfociano nella maniacalità e diventano indigestial gruppo, lui dai giocatori è amatissimo. «Perchénon fingo, parlo chiaro e chiedo il rispetto delleregole, ma so anche scherzare con i miei ragazzi.Ho giocato al calcio qualche anno (ride, ndr) co-nosco la mentalità dei giocatori. E metto a dispo-sizione la mia esperienza. Ho giocato nella nazio-nale della ex Jugoslavia che veniva chiamata ilBrasile dei Balcani, eravamo fenomeni ma nonvincemmo nulla. Perché ognuno faceva quel chevoleva. Quella lezione l’ho imparata bene… Nonè vero che il talento può fare a meno delle regole.Anzi è quando ci si attiene e ci si sacrifica che datalento si diventa campione».

Il Mihajlovic degli ultimi anni è cresciuto e cambia-to quasi quanto la sua Sampdoria.«Da quando ho cominciato la carriera di allenato-re non ho mai smesso di studiare, aggiornarmi,mi confronto con colleghi stranieri, leggo tanto.Mi è servito tutto, anche qualche esperienza me-no fortunata. Non si finisce mai di crescere. Valeper me come per la mia squadra».

Qual è adesso l’obiettivo della Samp?«A inizio anno ho detto che volevamo stare nellaparte sinistra della classica, ora dico che ci piace-rebbe finire tra le prime sei e conquistare l’Euro-pa. Per riuscirci la gara contro l’Inter è uno snodofondamentale».

Che squadra è oggi la sua?«Quando tutto funziona è una squadra organiz-zata, orgogliosa, ambiziosa, che lotta e sa sfrutta-re la qualità dei suoi giocatori di maggiore talen-to».

Come Muriel ed Eto’o: per loro ha cambiato laSamp.«Un allenatore deve saper variare moduli anchedurante la stessa partita, fa parte del nostro lavo-ro. Avevamo una fisionomia ben precisa, poi ilmercato di gennaio ha scombussolato un po’ lecose e c’è voluta qualche settimana per ricrearenuove alchimie. Però sia chiaro: Muriel l’ho volu-to fortissimamente io, era l’unica alternativa aGabbiadini. Sapevo che potevamo rilanciarlo,siamo solo all’inizio…».

Ed Eto’o?«Eto’o non si discuteva per tutto quello che ha fat-to e ha vinto. E per la classe cristallina che nonconosce il tempo. Il problema era semmai la con-dizione fisica e la sua disponibilità a calarsi in unarealtà diversa per i suoi standard come la Samp econ un tecnico esigente come me… Il tempo diabituarsi e sta diventando il valore aggiunto chesperavamo potesse essere».

Qualche scontro c’è stato, ora sembrate unitissi-mi.«Dopo la sfida di Roma in cui ha fatto anche ilterzino mi ha detto sorridendo: mister, mi sto sa-crificando come ai tempi dell’Inter… E io lo ap-prezzo perché con Mourinho aveva 29 anni,ora ne ha 34».

E poi ci sono Eder e Okaka.«E poi ci sono Palombo, Romagnoli, Silve-stre, Viviano… Ci sono tutti, perché sia-mo un gruppo unito».

Lo sa che vincendo con l’Inter manderebbe in crisi il suo amico Mancini?«Un amico vero sa perdonare, Mancio lo è...Se dovessi batterlo poi lo rincuorerò offren-dogli una cena».

Più che una cena ultimamente avrebbe avu-to bisogno di digestivi per superare le amarezze.«Il percorso è forse più difficile di quan-to non avesse previsto, ma Mancini hale qualità per rilanciare l’Inter. Servo-

Mihajlovic«CARO MANCIO, VINCO E POI TI OFFRO LA CENA»

IL TECNICO BLUCERCHIATO CONTRO IL SUO AMICO ROBERTO: «MAGARI CI VERRA’ DA RIDERE. L’INTER

E’ PARTE DI ME, MA ORA LA SAMP È CASA MIA»

Serie ARL’intervista

SINISA MIHAJLOVICALLENATORE SAMPDORIA

«SE MI CHIAMASSE IL MILAN MI FAREBBE PIACERE,

VUOL DIRE CHE STO LAVORANDO BENE. LE VOCI

NON MI DISTRAGGONO»

«ALLENARE L’INTER?A CHIUNQUE PIACEREBBE GUIDARE LA SQUADRA IN

CUI HA GIOCATO E VINTO. MA ASPETTO ANCHE ALTRO»

Stagione 2002-2003: Roberto Mancini, allenatore della Lazio, dà consigli a Sinisa Mihajlovic. Domani sera si troveranno contro al Ferraris AP

A TU PER TU CON... CONTENUTOPREMIUM

MASSIMO FERRERO«AL GRAND HOTEL CHIAMBRETTI»

MIHAJLOVIC AL MILAN?MA CHISSENEFREGA,

VADA DOVE DEVE ANDARE. È BRAVO, MA VADA DOVE

LO PORTA IL CUORE

Page 11: La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

11SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Inter, strigliataa quattro voci:Europa, provateci1Dagli sms di Thohir al dopo Wolfsburg, nerazzurri sotto torchio: vantaggio? No, le coppe convengono

DAL CAMPO

Passi avantiper ShaqiriGuarin: «Svoltiamo»

Sopra Erick Thohir, 44 anni. A sinistra Roberto Mancini, 50 BOZZANI

Luca TaidelliINVIATO AD APPIANO GENTILE (CO)

I l dubbio non deve nemmenovenire. Partecipare alla pros-sima Europa League convie-

ne. Anzi, rimane un obbligo. An-che entrandoci dalla porta di ser-vizio, con conseguente riduzionedelle vacanze estive. Rialzarsidopo i cazzotti del Wolfsburg nonè facile per una squadra che si ri-trova con pochi punti ma tantemollezze e insicurezze. Dueobiettivi stagionali sono sfumatie ora tutta la dirigenza striglia lasquadra perché il finale di sta-gione non diventi una via crucisin undici tappe. Giusto le gior-nate che mancano alla fine delcampionato.

FFP E PIANO B Il dubbio chenon partecipare alle coppe laprossima stagione facilite-rebbe la grande ricostruzionelo aveva avanzato a caldo Rober-to Mancini. «Dipende anche dallesanzioni legate al fairplay finan-ziario e per certi versi potrebbeessere un vantaggio - aveva spie-gato il tecnico nella conferenzapost sconfitta con i tedeschi -, manoi dobbiamo comunque cercaredi fare il massimo». L’accenno alFFP si giustifica col fatto che mul-ta da 7-8 milioni e limitazione della rosa sarebbero congelatefinche l’Inter non torna in Euro-pa. Ma per il club la vetrina conti-nentale rimane imprescindibile.Sia per rientrare nei paletti delpiano economico sia per sperarein un aumento dei ricavi. E statecerti che Erick Thohir non si pre-occupa certo che un preliminarea inizio agosto (questo il destinodi chi arriva sesto) possa far sal-tare la lucrosa tournée asiatica.

Anche perché è pronto un pianoB che prevede vacanze corte, riti-ro a Brunico anticipato a inizioluglio e viaggio light in Oriente,con un’amichevole in meno.

MORATTI E THOHIR Ma la testacome detto deve rimanere sulpresente. E su questo tasto hannobattuto lo stesso ET e MassimoMoratti. Il presidente - che ha fat-to i complimenti ad Agnelli, DeLaurentiis e Della Valle per il pas-saggio del turno in Europa - è co-me minimo arrabbiato con i gio-catori, ma in piena sintonia col tecnico, che ha cercato di rincuo-rare in vista del finale di stagionee della costruzione di un’Interche davvero nella prossima anna-ta lotti per alzare un trofeo. Pre-sente allo stadio, l’ex patron inve-ce ha parlato con Mancini a quat-tr’occhi sia prima che dopo il ma-tch col Wolfsburg e nellospogliatoio a tutta la squadra, cuiha detto di avere apprezzato losforzo ma che ora serve dare mol-to di più.

SUMMIT E GIALLO Le presenzepiù tangibili però restano quelledel dg Marco Fassone e del dsPiero Ausilio. I due sono rimasticon Mancini per quasi un’ora gio-vedì notte a San Siro per analiz-zare la sconfitta, fare ulteriori va-lutazioni per il futuro e delinearela strategia per l’immediato. Chepassa innanzitutto dallo scuotereun gruppo che contro i tedeschi sisarà anche impegnato, ma nonha avuto il sangue agli occhi chela situazione - e i 42mila accorsi aSan Siro, capaci all’inizio di crea-re un’atmosfera d’altri tempi - ri-chiedeva. L’assenza del sacrofuoco è testimoniata da un da-to: una sola ammonizione,quella di Medel.

LA STRIGLIATA Ieri mattina lasquadra si è ritrovata ad Appianoper il defatigante. Ma prima haricevuto una strigliata a quattrovoci (anche se quella di Thohirstava in un sms da Giacarta) cherecitava più o meno così: «Non èfacile rialzarsi dopo una seratasimile, ma non potete essere cosìmolli. Bisogna reagire subito, seno il rischio è di accettare lasconfitta come un’abitudine.L’Europa rimane possibile e im-prescindibile». Mancini a InterChannel ha aggiunto: «Dobbia-mo tutti meritarci di rimanerequi. Ci sono gare in cui più dellatecnica conta il cuore. E noi nonl’abbiamo messo al 100%». LaSamp, domani, dirà se batte an-cora.

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MILANO

I l giorno successivo auna sconfitta (e a un’eli-minazione) è quello

peggiore. Perché devi rimet-terti a lavorare pensando aldomani quando la mente èdivorata dal passato. Ierimattina Mancini non haspremuto il gruppo. Dopo ildiscorso di cui vi riferiamo aparte, ha svolto lavoro di scarico con chi ha giocatocontro il Wolfsburg. Per glialtri, allenamento completo,con Camara e Dimarco chesono stati aggregati. PerShaqiri mezzo allenamentodi scarico e mezzo lavoropersonalizzato. Oggi la valu-tazione sul suo possibile im-piego di Genova.

GUARO&POLDI «Con Manci-ni alcune cose sono cambia-te in maniera negativa (lasconfitta di ieri sera e l’elimi-nazione, ndr), altre in positi-vo. Dobbiamo credere nel la-voro e nel progetto. Scudet-to l’anno prossimo? Siamonoi che dobbiamo pensarecosì. Ora abbiamo due mesidi campionato e dobbiamolasciare un’altra immagine».Così si è espresso ieri Guarindurante un evento promo-zionale con Oknoplast inFiera. «I tifosi sono lì peraspettare il meglio di noi, siattendevano una vittoria -ha aggiunto il colombiano -.Ai tifosi non ho nulla da dire,si aspettavano un po’ di più.Con forza e intelligenza do-vremo svoltare: dobbiamocredere di più in noi stessi».C’era anche Lukas Podolski:«Abbiamo le possibilità dicambiare il destino. Il miofuturo? Non ci penso adesso,sono concentrato sull’Inter».Chiusura per Palacio che haricordato l’aria dopo il Wolf-sburg: «Nello spogliatoiodopo la gara c’era silenzio».

m.b.© RIPRODUZIONE RISERVATA

olfsburg nondra che si ri-ti ma tante

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ROBERTO MANCINIALLENATORE INTER

PER CERTI VERSI PUÒ ESSERE UN VANTAGGIO

NON FARE LE COPPE, MA DOBBIAMO COMUNQUE

DARE IL MASSIMO

9� le reti subite dall’Inter nelle ultime 5 gare (Fiorentina, Napoli, Cesena e doppio Wolfsburg) in cui i nerazzurri non hanno mai vinto

1� sola ammonizione (Medel) in una gara, quella col Wolfsburg, in cui l’Inter avrebbe dovuto sputare sangue. Un dato che nonè sfuggito a Thohir e ai dirigenti

Serie AR

IL FUTURO

Vidic parte, arriva Murillo, Shaq punto fermo1Il centrale serbo litiga con Mancini: in estate partirà. Handanovic via per fare cassa, e se arriva l’offertona per Icardi o Guarin...

CHI PARTESAMIR HANDANOVICJONATHANJUAN JESUSHUGO CAMPAGNARONEMANJA VIDICISAAC DONKORYUTO NAGATOMOZDRAVKO KUZMANOVICHERNANESRODRIGO PALACIOLUKAS PODOLSKIFEDERICO BONAZZOLI

CHI RESTATOMMASO BERNIDAVIDE SANTONANDREA RANOCCHIADANILO D’AMBROSIOMATEO KOVACICGARY MEDELMARCELO BROZOVICXHERDAN SHAQIRI

IN FORSEJUAN PABLO CARRIZOMARCO ANDREOLLIDODÒFELIPEFREDY GUARINJOEL OBIMAURO ICARDIGEORGE PUSCAS

OBIETTIVIJ. MURILLO (D, GRANADA, PRESO)

JEREMY TOULALAN (C, MONACO)

YAYA TOURÈ (C, MAN. CITY)

STEVE MANDANDA (P, MARSIGLIA)

ANDRÉ-P. GIGNAC (A, MARSIGLIA)

MATTEO DARMIAN (D, TORINO)

MATTIA PERIN (P, GENOA)

EZEQUIEL LAVEZZI (A, PSG)

KHOUMA BABACAR (A, FIORENTINA)

JAMES MILNER (C, MAN. CITY)

MARCO SPORTIELLO (P, ATALANTA)

INVIATO AD APPIANO GENTILE (CO)

N on serviva certo l’elimi-nazione dall’Europa Lea-gue per tracciare le linee

guida dell’Inter che verrà. Ro-berto Mancini si confronta dicontinuo con Fassone e Ausilio.Ma l’ennesimo esame fallito hareso ancora più definiti i con-torni di quella che per la prossi-ma stagione si delinea comeuna rivoluzione, soprattutto indifesa.

RIVOLUZIONE E VIDIC Dei treportieri potrebbe rimanere sol-tanto la chioccia Berni. Handa-novic andrà in scadenza nel2016 e per fare cassa va cedutoa giugno. A Carrizo è stato pro-posto un contratto annuale, masenza Coppe avrebbe ben pocospazio. Via in tanti anche in di-fesa, dove arriverà il colombia-no Murillo. Certi di rimaneresolo capitan Ranocchia, Santone D’Ambrosio. In forse Dodò,Felipe e Andreolli, che ha diver-se offerte e potrebbe accettarle,

visto che in nerazzurro trovapoco spazio. Malgrado i conti-nui errori di Juan Jesus (che sicercherà di vendere) e Vidic.Uomo più pagato della rosa, ilserbo tra l’altro dopo l’andata con i tedeschi aveva reagito inmalo modo davanti ai compa-gni alle critiche del Mancio, cheperaltro ne aveva avute per tut-ti. Un atteggiamento lontanoparente di quello di Osvaldo,gestito però in modo diverso seè vero che giovedì il serbo ha re-legato in tribuna Andreolli e do-mani potrebbe prendere il po-sto di JJ. Via anche Campagna-ro, Jonathan - a fine contratto -e forse anche Nagatomo.

LAVORI IN CENTRO Poche cer-tezze anche a centrocampo:Brozovic e Medel. Più Guarin,rinato col Mancio ma potenzia-le uomo cassa se arrivasse l’of-fertona. Dovrebbe invece resta-re Kovacic, spesso messo in cro-ce malgrado i 20 anni ma chedovrebbe fare di più per aiutar-si. Idem per Hernanes, che an-che col Wolfsburg è apparso

troppo leggero. Se arrivassel’offerta giusta, anche il primoacquisto di Thohir saluterà.

SHAQ E... In attacco l’unico cer-to di rimanere è Shaqiri. Icardiviene ritenuto un cardine dellafutura Inter e con Mancio è cre-sciuto molto, ma se arrivasse laproposta indecente la societàpotrebbe non essere nella con-dizione di rifiutarla. Podolskitornerà all’Arsenal per fine pre-stito. Puscas potrebbe andare afarsi le ossa, mentre Bonazzoli è

stato ceduto alla Samp. Anchese l’Inter mantiene il diritto direcompra.

OBIETTIVI Poi arriveranno tan-te facce nuove. Il cui peso di-penderà da diversi fattori. Tra gli altri, nel mirino ci sono YayaTourè, Toulalan, Mandanda,Gignac, Darmian, Perin, Lavez-zi, Babacar, Milner e Sportiello.Ma prima l’Inter deve correreper riguadagnarsi l’Europa.

lu.tai.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il difensore serbo Nemanja Vidic, 33 anni, prima stagione all’Inter REUTERS

Page 12: La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

12 SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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13SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Da Garcia a Sabatini, Roma trema1I due a giugno potrebbero dimettersi. Piacciono Mazzarri ed Emery. Si pensa a Branca

TRA MERCATO E FUTURO

Via i flop, idee e rivoluzioni: così cambierà la rosa1Iturbe e Doumbia hanno deluso, Astori, Holebas e Yanga-Mbiwa non sono da Roma. Milner, Pereira e Johnson le trattative avviate

CHI RESTALEANDRO CASTANMORGAN DE SANCTISALESSANDRO FLORENZIMANUEL ITURBEBOGDAN LOBONTMAICONKOSTANTINOS MANOLASKEVIN STROOTMANVASILIS TOROSIDISFRANCESCO TOTTIDANIELE VERDE

CHI PARTEDAVIDE ASTORIFEDERICO BALZARETTIASHLEY COLEGIANLUCA CURCILEANDRO PAREDESLUKASZ SKORUPSKINICOLAS SPOLLISALIH UÇAN

IN FORSEDANIELE DE ROSSISEYDOU DOUMBIAGERVINHOJOSÈ HOLEBASVICTOR IBARBOSEYDOU KEITAADEM LJAJICMAPOU YANGA-MBIWARADJA NAINGGOLANMIRALEM PJANICANTONIO SANABRIA

OBIETTIVICARLOS BACCA (A, SIVIGLIA)

ANGEL CORREA (C, SAN LORENZO)

MATTEO DARMIAN (D, TORINO)

PAUL DYBALA (A, PALERMO)

GLEN JOHNSON (D, LIVERPOOL)

MANUEL LANZINI (C, AL-JAZIRA)

JAMES MILNER (C, M. CITY)

MAXI PEREIRA (D, BENFICA)

BRUNO PERES (D, TORINO)

EZEQUIEL PONCE (A, NEWELL’S)

Andrea PuglieseROMA

C i sono tre passaggi chiavenelle dichiarazioni post-Fiorentina di Walter Sa-

batini. Quando dice che non hamai sbagliato prima una sessio-ne di mercato come successo agennaio, quando sostiene cheprima di gennaio non ha da rim-proverarsi nulla e quando si faprendere dall’idea delle dimis-sioni dopo aver concluso il pros-simo mercato. Già, perché il d.s.giallorosso sta lavorando sullasquadra del prossimo anno e gliscenari si stanno delineando.Anche se poi la qualificazione omeno alla Champions può cam-biare un po’ tutto: per gli equili-bri economici del club e per ilfuturo tecnico dell’organico.

QUANTI ERRORI In realtà, aconti fatti, il mercato della Ro-ma a oggi risulta fallimentareanche per le operazioni effet-tuate la scorsa estate. Ed è unpo’ un paradosso, perché al-

l’epoca la Roma sembrava la re-gina delle trattative. Ma Iturbe,che doveva essere il fiore all’oc-chiello, si è dimostrato una de-lusione diventata flop in consi-derazione del suo costo. Anchese il peccato capitale è stato ce-dere Mehdi Benatia: per l’im-portanza che aveva in campo enello spogliatoio e per il suorapporto con uno come Pjanic.Poi, otto mesi più tardi, si sonodimostrati fallimentari anchegli acquisti di Cole, Astori, Yan-ga-Mbiwa, Uçan e Holebas. Tut-ta gente non da Roma, tutti de-stinati presto altrove. Per nonparlare poi — appunto — delmercato di gennaio: 14,4 milio-ni per Doumbia, 2,5 per il pre-stito di Ibarbo (più 12,5 perl’eventuale riscatto) e 1,5 perquello di Spolli (per il suo ri-scatto «solo» 1,5). A conti fattiun fiume di denaro buttato via,almeno per quanto visto finora.

SCENARI FUTURI E allora cosasuccederà ora? Che se davveroresterà Garcia, ci dovrà essereun’epurazione. E che la Roma,

nel caso non entrasse in Cham-pions, sarà costretta a vendereper coprire in altro modo queicirca 40 milioni già messi a bi-lancio. L’indiziato numero unoè Nainggolan, anche conside-rando la comproprietà ancorada risolvere col Cagliari. Ma cisono anche Pjanic e Ljajic, duecessioni sui cui a Trigoria ragio-nano, anche in considerazionedi alcune perplessità manifesta-te dai ragazzi. In dubbio poi ilfuturo di De Rossi e Gervinho,che in due guadagnano quasi 10

milioni netti a stagione.

POSSIBILI ARRIVI Nel frattem-po, Sabatini lavora da un po’ sualcune piste. Le prime due por-tano in Inghilterra: da tempo laRoma sta sull’esterno Milner(City), mentre Glen Johnson(Liverpool) è praticamente inmano ai giallorossi. Che per ilruolo però lavorano pure suMaxi Pereira, Darmian e BrunoPeres. Poi c’è il sogno Dybala,ma è tutto un altro discorso.

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Gervinho e Doumbia, i due ivoriani della Roma nell’occhio del ciclone LAPRESSE

TRA PRESENTE E PIANI PER IL FUTURO

� 1 Rudi Garcia, 51 anni, allenatore francese della Roma, alla seconda stagione in giallorosso. Ha un contratto fino al 2018 rinnovato da pochi mesi ANSA 2 Walter Mazzarri, 53 anni, è stato allenatore dell’Inter fino al 14 novembre scorso, quando è stato esonerato per far spazio a Roberto Mancini LAPRESSE 3 Marco Branca, 50 anni, ex responsabile dell’area tecnica dell’Inter, con cui ha risolto il contratto l’8 febbraio 2014 LIVERANI

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� Anche il ritiro deciso ieri a Trigoria non ha trovato unanimi consensi. Chiesta già giovedì sera, dopo il k.o., la disponibilità ai calciatori, Rudi Garcia avrebbe voluto partire già ieri per Cesena, ufficialmente per evitare eventuali contestazioni. Il tempo, però, era troppo poco per organizzare il tutto, anche perché c’era un parziale sciopero aereo fino alle 18 e occorreva la disponibilità del Cesena per allenarsi sul sintetico. Quindi la partenza è stata rinviata ad oggi, con conferenza a Cesena. Sabatini però non era entusiasta sulla necessità del ritiro. Queste le parole del d.s. sul tema solo 48 ore fa. «Non ne vedo la necessità. Una volta era utile perché i giocatori lo vivevano insieme facendo gruppo, mentreora sarebbe un isolamento perché tutti hanno i cellulari, gli iPad e nessuno si incontrerebbe mai. Non è con i ritiri che si raddrizzano le situazioni». Garcia ha idee diverse.

Ritiro a TrigoriaMa quanta faticaper deciderlo...

IL D.S. AI TIFOSI «DATECI UN MESE»� Contestazione in tono minore in una Trigoria blindata. Solo una trentina di tifosi hanno apostrofato qualche giocatore. Il confrontoc’è stato col d.s. Sabatini, a cui è stato rimproverato il mercato invitandolo al «frustateli tutti». Il d.s. ha chiesto «un mese» ANSA

Massimo CecchiniROMA

L o spirito del tempo, a Ro-ma, in questi giorni spingea voltarsi indietro. La vo-

glia di epurazione (prima) e dirivoluzione (poi) è così forte damettere in discussione anche fi-gure fino a poche settimane fafortissime come Rudi Garcia e ild.s. Walter Sabatini. Tre consi-derazioni sono doverose, e fraparentesi mettiamo il contro-canto: nelle prime 4 stagionistatunitensi i successi finora so-no zero. I tifosi si aspettavano altro (la prima vulgata, però,parlava di un piano a 5 anni), laRoma non avrà avuto una ba-checa ricchissima, ma dal 2000– prima di DiBenedetto & Co. –aveva vinto uno scudetto, dueCoppe Italia, due SupercoppeItaliane ed era arrivata 6 volteseconda in campionato: non co-se banali (la vecchia proprietà,però, era apparentemente senzafuturo). Nell’era Garcia la squa-dra non è mai scesa sotto il se-condo posto: non poco (a iniziostagione, però, l’obiettivo era divincere almeno un trofeo).

PALLOTTA DELUSO Con questepremesse, nessuna meravigliache il presidente Pallotta sia de-luso dalla china presa, e di tuttoquesto ha parlato con la dirigen-za, ribadendo la centralità dellapartecipazione alla prossimaChampions League (quest’annoha portato al bilancio 49,2 mi-lioni). Idea giusta, anche perchénel cuore più duro della tifose-ria prende sempre più piedel’ipotesi che il legame di Pallottacon la Roma sia dovuta solo allavolontà di portare avanti il busi-ness del nuovo stadio, per ilquale sbarcherà lunedì a Romail suo braccio destro, Mark Pan-nes. Non è un caso, in fondo, chenel faccia a faccia avuto da Sa-batini ieri con un gruppetto ditifosi fuori dai cancelli di Trigo-ria il concetto sia emerso forte echiaro: «Dello stadio non ce nefrega un c..., vogliamo i giocato-ri». Il d.s. ha chiesto «di stare vi-

cino a questa c... di squadra» e didarle «ancora un mese» (l’invitonon ha sortito molte adesioni),sottolineando come sia «ancoraseconda». E a chi gli chiedevachi restituisse i soldi ai tifosi de-lusi, Sabatini replicava con unenigmatico: «Andateli a chiede-re a chi dico io», indicando ilcentro sportivo alle sue spalle.

BRANCA & CO. È indubbio co-munque che l’autocritica fattadal dirigente alla fine del matchcon la Fiorentina («Ho sbagliatoil mercato di gennaio»), abbiamesso anche lui nella lista diquelli pronti a dare le dimissioni(al licenziamento da parte diPallotta crediamo poco). Radiomercato parla già di un contattoindiretto con Marco Branca, exd.s. dell’Inter, che sembra tra

l’altro essere un estimatore diGarcia. Nell’ambiente, poi, siparla anche di Sean Sogliano,d.s. del Verona, mentre c’è chiipotizza anche un ritorno di Da-niele Pradé, ora alla Fiorentina,qualora non rinnovasse il con-tratto.

EMERY E DI FRANCESCO Un al-tro col futuro incerto, a questopunto, è lo stesso Garcia. Il fran-cese è rimasto turbato dal disa-more che si è creato su di lui e aquesto punto nello spogliatoioc’è chi ipotizza che a fine stagio-ne possa dimettersi (anche qui,dopo averlo definito «il nostro Ferguson», difficile che Pallottalo scarichi). Il problema è che haun ricco contratto (2,7 milioni astagione) fino al 2018 e rinun-ciare a così tanti soldi non è faci-

le. Ma con chi sostituirlo? Anchese la sua idea di calcio è lontanada quella di Sabatini, è moltostimato Walter Mazzarri per lesue doti tattiche e di «domatoredi uomini». Tutto diverso per DiFrancesco, ma con il pregio (eper qualcuno il difetto) di cono-scere perfettamente l’ambientegiallorosso, avendovi lavoratocome calciatore e team mana-ger. L’ultima voce riguarda unvecchio pallino come Unai Eme-ry (Siviglia). I titoli di coda sonoper gli scherzi del destino. Do-mani la Roma giocherà a Cese-na, città che nel 2012 rappre-sentò il capolinea di Luis Enri-que e l’ufficializzazione dellacaccia a Montella prima del bru-sco addio. Chissà cosa sarebbesuccesso se...

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Serie AR

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«Vai ad ascoltare una sua messa, ne vale la pena».Il papà di Sara aveva ragione: a quella messa di suocugino, Padre Antonio Zanotti, rimasi sbalordito eda quel giorno è cambiato il mio rapporto con lafede. Credevo anche prima, ma oggi ho una perce-zione diversa di quel qualcuno che sta sopra di noi;a volte andavo in chiesa anche prima, oggi ci vadosolo per una sua messa. Le prime volte Padre Anto-nio mi ha quasi messo in soggezione: ti entra nellatesta, con lui è come se non potessi più avere segre-ti perché sa tutto di te anche se non glielo hai rac-contato. Non legge il vangelo e però scende in mez-zo ai banchi e si mette a parlare delle cose che avrebbe dovuto leggere. Non mi ha chiesto di con-fessarmi e però un giorno mi ha fatto andare sul-l’altare con Sara a distribuire la comunione e misono sentito un altro, con una pace dentro, una vo-glia di sorridere alla vita, che non avevo mai avver-tito. Non mi ha mai detto “Prega” e però mi ha det-to un sacco di volte “Ricordati dei poveri e ognivolta che puoi aiutali”. Che come preghiera forsefunziona meglio»

A CARTE SCOPERTE CON...

«La sensazione che ricordo della mia prima volta èla paura. Anche che mi venissero a cercare per pic-chiarmi, sì, perché lei era fidanzata; ma soprattut-to sentivo dentro lo stomaco l’impressione di essereinadeguato, anche perché lei era più grande di me:per fare il figo le avevo detto che non ero al debut-to, ma aveva capito benissimo, non ci voleva molto.Avevo 16 anni: fino ai 18 ho combattuto con la timi-dezza facendo una fatica pazzesca poi, single perscelta, fino ai 21 ho fatto un macello. E ho scopertoquello che qualcuno di noi fa finta di negare, chissàpoi perché: la strada più breve per avvicinare uncalciatore è il sesso e le ragazze stupide la attraver-sano senza farsi problemi. Poi con Sara è stata un’altra prima volta: mi sono innamorato e mi sonoreso conto che farlo con la donna che ami non haniente a che fare con il sesso. E a quel punto sei tuche scegli quando è il caso, non il tuo allenatore»

«Io quelli che sono ancora dentro lo spogliatoio egià scrivono “Grande partita, ragazzi” mica li capi-sco: perché lo fanno? Perché così arrivano subitocento commenti e si sentono importanti? E che bi-sogno c’è di mettere certe foto così private, di diresempre a tutti dove sei e cosa fai? Un giorno misono fatto queste domande da solo, perché ero an-ch’io così: è il brutto degli smartphone, ci si rim-bambisce con gli occhi sempre sul telefono, socia-lizzare diventa scriversi quattro parole a ripetizio-ne invece di fare una chiacchierata. Quando erosui social dalla mattina alla sera li usavo soprattut-to per rimorchiare: adesso mi sentirei ridicolo, ep-pure ho scritto una marea di idiozie a ragazze chemanco conoscevo. L’unica cosa a cui serve davveroFacebook? A trovare gente che non senti da unavita: certi compagni delle elementari non li avreimai ribeccati in un altro modo»

«Se nell’amore non esistesse un destino io nonavrei conosciuto la donna che me l’ha cambiato,perché quella sera né io né Sara dovevamo uscire:lei non ne aveva voglia e venne a quella festa soloperché c’era un suo amico a Bergamo, io avevo per-so 4-0 in casa con il Parma e di solito sono tipo da“Se perdo sto a casa”. E poi l’ultima cosa che avevoin testa in quel periodo era di accettare un legame,pensavo solo a divertirmi. Al destino nel lavorocredo di meno: magari certe cose sono già scritte,ma devi essere tu a farle succedere. Se quando ilmio preparatore Massimo Biffi mi disse “Cosa cistai a fare in Primavera? Vai a giocare” io non aves-si accettato, e avessi preferito fare il titolare in Pri-mavera, probabilmente sarei rimasto un immatu-ro. O comunque sarei cresciuto meno in fretta, per-ché niente ti fa crescere come la Serie D. E poi, sì,devo un grazie a quel bambino che nel gennaio2014 attaccò la varicella a Consigli, ma se non fossistato pronto a debuttare in A, quella partita con ilCagliari non me la sarei giocata bene. E magari og-gi non sarei qui»

SESSODICIAMOLO: LE RAGAZZECI AVVICINANO COSÌ

SOCIAL NETWORKNON SI CHIACCHIERA PIÙE CI SI RIMBAMBISCE

DESTINODOPO QUELLO 0-4NON DOVEVO USCIRE...

RELIGIONELA VERA PREGHIERAÈ AIUTARE IL PROSSIMO

INTERVISTA ESCLUSIVA di ANDREA ELEFANTEINVIATO A ZINGONIA (BERGAMO)

IL PORTIERE DELL’ATALANTA DOMANI PROVERÀ A FERMARE HIGUAIN, AL QUALE HA GIÀ PARATO UN RIGORE«EPPURE IN SERIE D PENSAVO DI ESSERE UN FALLITO... »

Sportiello«POETA PER AMOREMA A SCUOLAMI BOCCIARONO»

S e questa intervista fosse stata fatta fra unanno, forse Marco Sportiello non avrebbescartato neanche «politica» e «arte»: la

forte impressione è che nel frattempo Sara gli schiuderà anche quei mondi. Sara Abbiati ha tre anni più di Sportiello, ma ci sta: il portiere è da sempre circondato - dal migliore amico ai compagni di squadra - di gente più grande di lui. Anche questo deve aver inciso, come forse avere una compagna che è agente Fifa: «Ma non è la mia procuratrice: un giorno, chissà». Di sicuro lo ha fatto diventare un campione di sms e lettere d'amore: «Mi ha insegnato il valore delle parole, sa usarle così bene da riuscire a “manipolare” le persone. Ora se le scrivo sembro un poeta: non l’avevo mai fatto tanto in vita mia». La prossima missione è disciplinare l’innato disordine di Marco («Dove passo io, casa o spogliatoio, c’è il caos: montagne di vestiti o cose che crescono ovunque»), altra faccia del suo essere calciatore dalla carriera regolarissima: «Dalla D alla A, tutte le categorie: ho saltato solo la B». Pare che il Liverpool gli abbia messo gli occhi addosso («Ma va’... A me sembra già tanto fare il titolare nell’Atalanta») e stasera, se servirà, Sportiello li rimetterà addosso a Higuain: «Quando all’andatagli presi quel rigore, le gambe si mossero da sole: volevo buttarmi a destra, andai a sinistra. Ogni tanto sono disordinato anche quando paro, sa?».

HA DETTO

SU GONZALO HIGUAINATTACCANTE DEL NAPOLI

SU FACEBOOKE I SOCIAL «PERICOLOSI»

L’HO USATO PER RIMORCHIARE E SE

CI RIPENSO MI SENTO RIDICOLO: QUANTE

IDIOZIE HO SCRITTO

LE HA SCOPERTE COSÌ«MA SESSO NON L’HO SCARTATA?»4-4-1-1

ALTRI SPORTLa mano e la racchetta

DESTINOBenedetta Serie D

LO SCHERZOUna lucertola nelle scarpe

ADOLESCENZAChe gruppo di matti

VECCHIAIAPiù padre che nonno

MOMENTO BUIOQuelle otto panchine

SOCIAL NETWORKMa che foto mettete?

RELIGIONELa forza di Padre Antonio

SCUOLAChe imbarazzo lì in piedi

SESSOHo rischiato le botte

PAURAUna carezza e un morso

Marco Sportiello è nato a Desio, il 10 maggio 1992.Dal settore giovanile dell’Atalanta, nel 2010 è andato al Seregno, poi ha giocato con Poggibonsi e Carpi, prima di tornare all’Atalanta nel 2013FOTOSERVIZIO

BOZZANI

QUANDO ALL’ANDATA GLI PARAI UN RIGORE,

LE GAMBE SI MOSSERODA SOLE: DISORDINATO ANCHE QUANDO PARO...

A

v

Page 15: La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

15SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

CONTENUTOPREMIUM

«Solo della morte, dei cani grossi e dei petardi. Inrealtà della morte ho proprio il terrore, e la cosastrana è che ogni tanto me la immagino come se sipotessero avvertire ancora sensazioni: l’impossibili-tà di aprire gli occhi, il buio. Diffido dei cani daquando, a 7 anni, feci una carezza a un pastore tede-sco e per poco non mi staccò un dito. Poi a 17 sonodovuto salire su una panchina per scappare da undobermann, mentre il padrone continuava a ripete-re “Non fa niente”. Non fanno niente un cavolo, icani sentono la paura e mordono le mani, la cosa piùimportante per il mio lavoro: è per quello che quan-do sento di gente che allo stadio o a Capodanno per-de un braccio per sparare mortaretti mi vengono ibrividi. Per il calcio invece no, neanche la notte pri-ma dell’esordio in A. Avevo dormito bene, ma forseperché ero molto stanco: l’avevo saputo quasi in ex-tremis e le sere prima ero uscito abbastanza...»

«Altro che periodo della grande spensieratezza, perme era il contrario e l’ho capito l’altro giorno accom-pagnando un amico in università: ho messo dentrola testa e vedere tutti quei ragazzi con i libri in manomi ha fatto tornare l’ansia. Come quando mi inter-rogavano in inglese e non spiccicavo una parola, perché stare in piedi davanti a tutta la classe non losopportavo. E come quando la prof di lettere mi sbatteva sempre fuori, perché con ‘sto vocione mibeccava appena aprivo bocca. Mi piaceva studiaresolo scienze e geografia e alla fine ho mollato quan-do mi hanno bocciato per la seconda volta al secon-do anno dell’istituto tecnico per il turismo. Mi hafregato il rapporto con i prof, i primi a farmi passarela voglia sono stati loro: ero alle elementari, andavoda Milano a Bergamo ad allenarmi e non sapevanofar altro che ripetere “Hai in testa solo il calcio”. Aun bambino di 10 anni, ma vi pare normale?»

«Una figura di m..., ma nel senso letterale del termi-ne: di quelle che se sei piccolo ti senti più umiliatoche preso in giro. Che oggi, se ci ripenso, mi vergo-gno ancora. Dunque, sono al circo con mia sorella,vogliono tre persone dal pubblico: urlo “Io, io, io”, emi ritrovo lì con due ragazze, più grandi e pure bel-le. Era strapieno di gente, mi sentivo molto figo. C’èda fare un quadro umano e quello che sta sul palcocon il microfono mi dice di piegarmi sulle gambe,tipo seduto. Sto lì un po’, poi mi giro a sinistra e unaragazza mi indica ghignando, mi giro a destra e l’al-tra fa smorfie terribili stringendosi il naso con ledita. Quando comincio a capire, stanno già urlando“Non sforzarti troppo, eh?”, e io nel frattempo nonsono diventato rosso, ma direttamente bordeaux.Roba che quando Frezzolini mi ha messo una lucer-tola dentro una scarpa e io l’ho infilata senza accor-germene mi è sembrata una passeggiata»

«Mi sono messo in mezzo a due alberi che avevo seianni, di fronte c’era mio cugino che con i piedi se lacavava bene. Io per niente, ero già alto e molto sco-ordinato: un po’ come adesso, insomma. Fosse sta-to per gli zii che erano lì a guardare mi sarei dovutodare alla pallavolo, ma non per quello è l’unico al-tro sport che mi piace tantissimo: è che anche lì c’èsempre da buttarsi per “salvare” qualcosa. Oddio,mi piacerebbe anche il tennis, ma ogni volta tiro lapallina con il braccio invece che con la racchetta eallora lascio stare. Invece a pallavolo, a scuola, mela cavavo, ma ormai era tardi: a sette anni mi eroiscritto a una scuola calcio, tifavo Milan, avevo intesta Seba Rossi e non mi aveva scoraggiato nean-che la prima partita, fango fino alle ginocchia esconfitta per 11-3. Alla fine, a prescindere dal risul-tato, si tiravano sempre dei rigori e ne avevo paratiquattro: mi sembrava abbastanza per insistere»

«Rispetto alla canzone cambia solo il numero: era-vamo otto amici al bar e lo siamo ancora, solo che daquando sono fidanzato ci si vede un po’ meno. Cosavuole che si facesse in un paesino come Nese? Lun-ghe partite a pallone, grandi uscite la sera, la primavacanza tutti insieme a 16 anni, a Bibione in tenda.Una cricca nata quando avevamo 10 anni, a scuola epoi giocando a calcio, ma di quello si parla il menopossibile. Ci siamo sempre completati bene: a parteme, che sono «lo Spo», c’è lo sfigato, perché capita-no sempre tutte a lui; il ciccione, che però ora è di-magrito un sacco; l’effeminato, che è fidanzatissimoma dovreste vedere come accarezza i cani; il mascel-lone che ha la faccia quadrata; il pugile perché faboxe e il macellaio perché ha due cosce da paura equando gioca fa entrate da paura. E poi il paranoico,Luca, che ha un anno più degli altri ed è anche il miomigliore amico. Un bel gruppo di matti, mi creda»

«Non mi piace pensare che diventerò vecchio per-ché non mi piace il tempo che passa: più che altronon mi piace che passi così in fretta. Mi sembra ieriche avevo 16 anni e non può essere un caso se tuttiquelli che hanno una certa età ti dicono: goditiquesti anni, perché dai trenta in su la vita vola. Davecchi si è più sereni? Può darsi, ma io in realtàcerco di essere sereno adesso, di vivermi questi an-ni godendomeli senza sperperarli, e insomma piùche nonno mi vedo bene padre, magari di tantibambini. A proposito di nonni, ho raccontato unamezza balla: avevo detto che il numero 37 di ma-glia era dedicato all’anno di nascita di mio nonnoPasquale, il padre di mio padre, ma in realtà l’ave-vo scelto solo perché mi piaceva, visto che amo tut-ti i numeri con il 7. Però il 57 che ho adesso l’hoscelto anzitutto per Sara, che è nata il 5 luglio. Espero che invecchiare con lei mi starà un po’ menosulle scatole».

«Nei paesi piccoli è più facile cascarci: non hai uncavolo da fare, di droga ne gira tanta, rischi di fartitirare dentro da qualche cattiva compagnia. Ci sonoandato vicino quando ho anche mollato la scuola:vedevo gli amici studiare e io non avevo certezzeneppure sul mio futuro calcistico. Però dalla stradami ha portato via proprio il calcio: andavo ad alle-narmi e scacciavo le cattive tentazioni. Ne ho avutedi altro genere quando ho lasciato le coccole di Ber-gamo e sono andato a Seregno, in Serie D. Per gio-care, ma le prime otto partite me le sono viste dallapanchina. Mi buttavo giù un sacco: “Marco, la tuacarriera è già finita”. Non sono stato tentato dismettere, ma avevo smesso di credere di poter esse-re all’altezza: mi chiudevo in casa, non parlavo nep-pure con i due compagni di appartamento e non miandava di tornare a Bergamo, troppa paura che mifacessero domande. Come un bambino, ma avevosolo bisogno del mio giocattolo: bisogno di giocare»

25 CARTE, 3 CAMBI, 11 ARGOMENTIA carte scoperte si gioca così.

Mazzo da 25 argomenti, rigorosamente extracalcio:

dagli altri mestieri all’arte, dallo stress alla cattiva strada.

L’intervistato ne pesca 11 e, come un allenatore, può

cambiarne tre. Poi li mette in campo, a carte scoperte.

E si scopre anche lui

ADOLESCENZALA NOSTRA CANZONE:ERAVAMO 8 AMICI AL BAR

VECCHIAIAL’ETÀ DELLA SERENITÀ?MEGLIO SERENO ADESSO

MOMENTO BUIOVIA GRAZIE AL CALCIODALLE CATTIVE STRADE

ALTRI SPORTSOLO LA PALLAVOLOCI SI BUTTA ANCHE LÌ

SCUOLAFREGATO DAI PROFE BOCCIATO DUE VOLTE

PAURALA MORTE, I PETARDIE I CANI GROSSI

LO SCHERZOSEDUTO SUL WATERMA NON LO SAPEVO

fLE REGOLE DEL GIOCO25 CART

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HA DETTO

SU ANDREA CONSIGLIEX COMPAGNO NELL’ATALANTA

DEVO DIRE GRAZIE A QUEL BAMBINO CHE GLI

ATTACCÒ LA VARICELLA, MA EVIDENTEMENTE

ERO PRONTO AL SALTO

SUL LIVERPOOLE UN INTERESSE DI MERCATO

MI HA MESSO GLI OCCHI ADDOSSO? MA VA’,A ME SEMBRA GIÀ

TANTO FARE IL TITOLARE NELL’ATALANTA...

SU SARA ABBIATILA SUA COMPAGNA

MI HA INSEGNATO IL VALORE DELLE PAROLE:

CI “MANIPOLA” LA GENTE E IO PER LEI

SONO DIVENTATO POETA

Sportiello ha vestito la maglia dell’Under 21 in una amichevole non ufficiale. La sua compagna, Sara Abbiati, è agente FifaBOZZANI

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16 SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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17SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Corini, emozioni: «Il miracolo Chievo,la A col Palermo...» 1Doppio ex da giocatore: «Con i due club anni fantastici». Quattro mesi fa Campedelli gli ha tolto la panchina gialloblù: «Meritavo più credito»

Francesco Caruso

P er Eugenio Corini Chie-vo-Palermo è un pugnonello stomaco e un tuffo

nei ricordi. Torna a parlare l’al-lenatore licenziato 4 mesi fadal club veneto proprio in oc-casione della «sua» partita:non ce n’è un’altra che potreb-be racchiudere meglio la suastoria calcistica.

Corini, si aspettava l’esonero dopo 7 partite?«Proprio no. Avevamo compiu-to un percorso importante, ve-nivamo da 2 salvezze molto in-tense e avevamo intrapreso unnuovo percorso, con 15 gioca-tori nuovi e un avvio moltocomplicato contro Juve, Napo-li, Milan, Sampdoria, Roma,mica una passeggiata. Eppureeravamo tutti lì in gruppo,

compresi Sassuolo e Palermo.Avrei meritato più credito».

Stavolta si è rotto definitiva-mente il filo che la legava alChievo?«Mai dire mai, anche perchésono ancora sotto contratto,ma credo che sia finita».

Un domani potrebbe invece al-lenare il Palermo?«Chi lo sa, per ora tanto di cap-pello a Iachini per il gran lavo-ro che sta portando avanti. Eranormale che la squadra che ini-zialmente pagasse dazio, mapoi si è ripresa, anche per leesplosioni di Dybala eVazquez, ma non solo».

Per chi farà il tifo oggi ?

«Immagino una bella partita, aperta a qualunque risultatofra 2 squadre che possono dirsitranquille».

Come definirebbe il suo passatopalermitano?«Sono stati 4 anni portentosi.Avevo appena vissuto la famo-sa parentesi del miracolo Chie-vo e a 33 anni sentivo l’esigen-za di un cambiamento. Capiiche stava per aprirsi un cicloimportante e non mi sbagliavo.Indimenticabili i giorni dellapromozione, il ritorno in A do-po oltre 30 anni è stato un’esal-tazione collettiva».

Lei in Sicilia inoltre ha anchetrovato la sua seconda moglie.«Sì, Aurelia è di Palermo e in-sieme ai nostri 2 bimbi, Sofia di4 anni e Carlotta di 6 mesi e aimiei 2 figli più grandi, Alessan-

dra di 23 e Filippo di 13 tornia-mo tutte le estati».

E di Chievo cosa le è rimasto, aparte la recente delusione?«Mi sento fortemente ricono-scente al club che mi ha per-messo di diventare allenatoreprofessionista».

I ricordi che la legheranno persempre al Chievo e al Palermo?«Da allenatore, le 2 salvezze ingialloblù, soprattutto quelladello scorso anno. Da giocato-re non dimentico quando dalVerona passai al Chievo e accu-savo ancora problemi al ginoc-chio, andai a pranzo con il pre-sidente Campedelli e gli dissi:“Guardi, se vuole posso ancheandare via e stracciamo il con-tratto”. Lui mi rispose di pensa-re a guarire perché avremmofatto un bel pezzo di strada as-

Eugenio Corini, 44 anni, ha giocato nel Chievo e nel Palermo ANSA

F. ANDERSONIn questomomento nonc’è di meglio in A

DARMIANChe sostanza: con lui andate sul sicuro

MARIO RUIDa 7 partite prende sempre almeno 6...

BIZZARRIImbattuto da 3 gare: Dybala non fa paura

ETO’OIncrocio fascinoso con l’Inter, ma Samuel è davvero in forma

GERVINHOUfficiale: si è perso in coppa d’Africa...

MORALEZRientrato dall’infortunio, non è al top

GUILHERMENon è proprio un tipo da fantacalcio

ABATEFirenze ci ha detto che deve ritrovare ritmo

BORRIELLOPrima da titolare proprio contro la Juve: poteva andargli meglio...

DAMMI IL 5LE SICUREZZE

5 DA PAURAIL RISCHIATUTTO

Se vuoi restare aggiornato sulle formazioni, conoscere i consigli dei nostri esperti, consultare tutte le statistiche di ogni singolo giocatore e scoprire i segreti per vincere al fantacalcio, da quest’anno Gazzetta dello Sport mette a disposizione degli appassionati, gratuitamente sul sito rosa, un’intera sezione dedicata. Su Fantanews trovi i voti il giorno dopo l’ultima partita di campionato, gli assist ufficiali al termine di tutte le gare, articoli esclusivi di presentazione della Magic giornata.

GAZZAWEB

www.gazzetta.it

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

JUVENTUS 64 27 19 7 1 54 14

ROMA 50 27 13 11 3 38 21

LAZIO 49 27 15 4 8 49 27

NAPOLI 46 27 13 7 7 46 35

FIORENTINA 45 27 12 9 6 39 29

SAMPDORIA 45 27 11 12 4 36 28

GENOA 37 26 9 10 7 37 32

INTER 37 27 9 10 8 42 35

TORINO 36 27 9 9 9 30 30

MILAN 35 27 8 11 8 38 34

PALERMO 35 27 8 11 8 38 40

UDINESE 32 26 8 8 10 29 34

SASSUOLO 32 27 7 11 9 33 40

VERONA 32 27 8 8 11 33 46

EMPOLI 30 27 5 15 7 27 29

CHIEVO 29 27 7 8 12 20 30

ATALANTA 25 27 5 10 12 22 37

CAGLIARI 21 27 4 9 14 33 50

CESENA 21 27 4 9 14 25 48

PARMA (-3) 9 25 3 3 19 21 51

* 3 PUNTI DI PENALIZZAZIONE

CHAMPIONS PRELIMINARI DI CHAMPIONS

EUROPA LEAGUE RETROCESSIONI

SABATO 4 APRILE, ore 15ROMA-NAPOLI (ore 12.30) (0-2)ATALANTA-TORINO (0-0)CAGLIARI-LAZIO (2-4)GENOA-UDINESE (4-2)INTER-PARMA (0-2)PALERMO-MILAN (2-0)SASSUOLO-CHIEVO (0-0)VERONA-CESENA (1-1)FIORENTINA-SAMPDORIA (ore 18.30) (1-3)JUVENTUS-EMPOLI (ore 21) (2-0)

15 RETI Icardi (3, Inter);

Tevez (2, Juventus).

13 RETI Menez (7, Milan);

Higuain (2, Napoli); Toni (3, Verona).

12 RETI Dybala (2, Palermo).

10 RETI Gabbiadini (Napoli;

7 nella Sampdoria); Quagliarella

(2, Torino); Di Natale (Udinese).

9 RETI Callejon (Napoli).

8 RETI Felipe Anderson,

Klose e Mauri (Lazio);

Ljajic (1, Roma); Eder (1, Sampdoria);

Berardi (4) e Zaza (1, Sassuolo);

Thereau (Udinese).

PROSSIMO TURNO

MARCATORI

OGGI Chievo-Palermo (0-1) ore 18, Milan-Cagliari (1-1) ore 20.45DOMANI Empoli-Sassuolo (1-3) ore 12.30, Juventus-Genoa (0-1) ore 15, Cesena-Roma (0-2), Lazio-Verona (1-1), Napoli-Atalanta (1-1), Parma-Torino (0-1), Sampdoria-Inter (0-1), Udinese-Fiorentina (0-3) ore 20.45

IL PROGRAMMA

1. BIZZARRI12. CESAR

87. ZUKANOVIC

2. DAINELLI

21. FREY

13. IZCO

23. BIRSA

8. RADOVANOVIC

24. SCHELOTTO43. PALOSCHI

69. MEGGIORINI

70. SORRENTINO

9. DYBALA

20. VAZQUEZ

21. QUAISON

8. E. BARRETO

28. JAJALO

27. RIGONI

4. ANDELKOVIC

33. DAPRELÀ

19. TERZI

2. VITIELLO

Oggi ore 18 a VeronaSTADIO BentegodiAndata 0-1

PANCHINA 25 Bardi, 90 Seculin, 20 Sardo, 5 Gamberini, 34 Biraghi, 10 Christiansen, 14 Cofie, 11 Vajushi, 18 Feftatzidis, 31 Pellissier, 9 Pozzi, 19 Botta. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Dainellli-Gamberini 65-35%, Izco-Christiansen 55-45%.SQUALIFICATI Hetemaj (1). DIFFIDATI Meggiorini, Birsa. INDISPONIBILI Mattiello (stagione finita), Hetemaj (da valutare). ALTRI Puggioni, Anderson. DRITTE SÌ Paloschi NO Izco

PANCHINA 1 Ujkani, 5 Milanovic, 22 Ortiz,3 Rispoli, 7 Lazaar, 13 Emerson, 25 Maresca,

15 Bolzoni, 14 Della Rocca, 18 Chochev 10 Joao Silva,99 Belotti. ALLENATORE Iachini.

BALLOTTAGGI Quaison-Belotti 60-40%,Jajalo-Maresca 60-40%.

SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Dybala, Daprelà, Bolzoni, Morganella.

INDISPONIBILI G. Gonzalez (da valutare),Morganella (stagione finita).

ALTRI Fulignati, Bentivegna, Makienok, Monteleone.DRITTE SÌ Vazquez NO Daprelà

29PUNTI

35PUNTI

CHIEVO4-4-2

PALERMO4-3-2-1

ARBITRO GiacomelliASSISTENTI Pegorin-Giallatini

IV Nicoletti ADD. Doveri-RocaPREZZI da 21 a 64 euroTV Sky Supercalcio HD,

Calcio 1 HD; PremiumCalcio, Calcio HD

1

2.50X

3.002

3.00

28aGIORNATA

Magic +3RCampionato

sieme. E fu esattamente così.In rosanero rammento la pri-ma vittoria con la Juve con goldi Brienza e quando in agostobattemmo l’Inter al Moretti egià a notte fonda a Palermo sicrearono le file fuori dai botte-ghini per comprare l’abbona-mento. Ma oggi guarderò lapartita senza pensare a nulla».Sarà vero?

© RIPRODUZIONE RISERVATA

R«Non mi aspettavo l’esonero: avevo 15giocatori nuovi e il calendario nonera favorevole»

Page 18: La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

18 Magic +3RCampionato

3. DE VRIJ

8. BASTA

20. BIGLIA

16. PAROLO 6. S. MAURI11. KLOSE

7. F. ANDERSON

87. CANDREVA

33. MAURICIO

26. RADU22. MARCHETTI

22. BENUSSI

9. TONI

20. CHRISTODOULOPOULOS

11. JANKOVIC

10. HALLFREDSSON

77. TACHTSIDIS

8. OBBADI

2. GU. RODRIGUEZ

3. E. PISANO

18. MORAS

71. MARTIC

23. DIEGO LOPEZ29. PALETTA

31. ANTONELLI

5. MEXES

20. ABATE

28. BONAVENTURA

34. DE JONG

21. VAN GINKEL

10. HONDA

9. DESTRO

7. MENEZ

44. BRKIC

25. SAU

40. MPOKU

17. FARIAS

10. JOAO PEDRO

4. CRISETIG

20. EKDAL

37. DIAKITÈ

8. AVELAR

32. CEPPITELLI

16. DESSENA

Oggi ore 20.45 a MilanoSTADIO MeazzaAndata 1-1

PANCHINA 1 Abbiati, 66 Gori, 25 Bonera, 33 Alex, 19 Bocchetti, 14 Albertazzi, 16 Poli, 15 Essien, 4 Muntari, 8 Suso, 22 Cerci, 11 Pazzini.ALLENATORE Inzaghi.BALLOTTAGGI Van Ginkel-Poli 55-45%, Bonaventura-Poli 70-30%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Alex, Bonaventura, Menez.INDISPONIBILI Agazzi (stagione finita), El Shaarawy (40), Mastour (35), De Sciglio, Rami, Zaccardo, Armero, C. Zapatae Montolivo (10). ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Destro NO Honda

PANCHINA 1 Colombi, 27 Cragno,14 F. Pisano, 2 Ale. Gonzalez, 3 Murru,

15 Rossettini, 5 Conti, 22 Husbauer, 30 Donsah,7 Cossu, 90 Cop, 9 Longo.

ALLENATORE Zeman.BALLOTTAGGI Dessena-F. Pisano 60-40%,

Joao Pedro-Donsah 70-30%, Farias–Cossu 60-40%.SQUALIFICATI Balzano (1).

DIFFIDATI Ceppitelli, Longo.INDISPONIBILI Capuano (7 giorni).

ALTRI Cragno, Barella, Carboni, Caio Rangel, Muroni.DRITTE SÌ Sau NO Dessena

35PUNTI

21PUNTI

MILAN4-3-3

CAGLIARI4-3-3

57. SPORTIELLO

93. DRAMÈ

20. BIAVA

2. STENDARDO

13. A. MASIELLO

8. MIGLIACCIO

21. CIGARINI

4. HENRIQUE

11. MAGGIO

88. INLER

19. D. LOPEZ17. HAMSIK

9. HIGUAIN

14. MERTENS

7. CALLEJON

26. KOULIBALY

5. BRITOS

45. ANDUJAR

10. A. GOMEZ

11. MORALEZ19. DENIS

22. ZAPPACOSTA

Domani ore 20.45 a NapoliSTADIO San PaoloAndata 1-1

PANCHINA 1 Rafael, 15 Colombo, 16 Mesto, 96 Luperto, 18 Zuniga 8 Jorginho, 6 De Guzman, 23 Gabbiadini, 24 Insigne, 91 D. Zapata. ALLENATORE Benitez.BALLOTTAGGI Henrique-Mesto 60-40%, Mertens-De Guzman 60-40%, Inler-Jorginho 60-40%, Callejon-Gabbiadini 60-40%. SQUALIFICATI Ghoulam e Albiol (1). DIFFIDATI Inler, D. Lopez. INDISPONIBILI Strinic (7 giorni), Michu (30), Gargano (7). ALTRI Uvini.DRITTE SÌ Higuain NO Maggio

PANCHINA 1 Avramov, 5 Scaloni,33 Cherubin, 95 Grassi, 6 Bellini,

3 Del Grosso, 28 Emanuelson, 7 D’Alessandro,16 Baselli, 99 Boakye, 9 Bianchi, 51 Pinilla.

ALLENATORE Reja.BALLOTTAGGI Biava-Cherubin 60-40%.

SQUALIFICATI Carmona (1).DIFFIDATI Boakye, Denis, Moralez, Cigarini, Biava.

INDISPONIBILI Raimondi (30 giorni), Estigarribia (7),Benalouane (3).

ALTRI Frezzolini, Rosseti, Kresic.DRITTE SÌ A. Gomez NO Dramé

46PUNTI

25PUNTI

NAPOLI4-2-3-1

ATALANTA4-2-3-1

33. SEPE19. BARBA

21. MARIO RUI

24. RUGANI

23. HYSAJ

88. VECINO

6. VALDIFIORI

11. CROCE10. TAVANO

5. SAPONARA7. MACCARONE

47. CONSIGLI

10. ZAZA

17. SANSONE

25. BERARDI

7. MISSIROLI

4. MAGNANELLI

33. BRIGHI

15. ACERBI

3. LONGHI

31. PELUSO

23. GAZZOLA

Domani ore 12.30 a EmpoliSTADIO CastellaniAndata 1-3

PANCHINA 1 Pugliesi, 28 Bassi, 50 Somma, 26 Tonelli, 2 Laurini, 8 Signorelli, 4 Diousse, 25 Brillante, 18 Verdi, 27 Zielinski, 9 Mchedlidze, 20 Pucciarelli. ALLENATORE Sarri.BALLOTTAGGI Tavano-Pucciarelli 60-40%.SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Maccarone, Tonelli.INDISPONIBILI Guarente (da valutare).ALTRI Biggeri, Piu.DRITTE SÌ Mario Rui NO Tavano

PANCHINA 1 Pomini, 16 Polito, 20 Bianco,32 Natali, 6 Chibsah, 8 Biondini, 19 Taider,

14 Donis, 30 Lazarevic, 83 Floro Flores,99 Floccari.

ALLENATORE Di Francesco.BALLOTTAGGI Brighi-Taider-Biondini 50-30-20%.

SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Brighi, Missiroli.

INDISPONIBILI Pegolo (45 giorni), Terranova e Antei(stagione finita), Cannavaro (15), Vrsaljko (da valutare).

ALTRI Fontanesi, Celeste, Sereni, Lodesani.DRITTE SÌ Berardi NO Longhi

30PUNTI

32PUNTI

EMPOLI4-3-1-2

SASSUOLO4-3-3

Domani ore 20.45 a RomaSTADIO OlimpicoAndata 1-1

PANCHINA 77 Strakosha, 55 Guerrieri, 85 Novaretti, 27 Cana, 5 Braafheid, 39 Cavanda, 23 Onazi, 24 Ledesma, 32 Cataldi, 19 S. Lulic, 14 B. Keita, 34 Perea. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI S. Mauri-Cataldi 60-40%. SQUALIFICATI Berisha (fino al 29 marzo). DIFFIDATI Basta, Cavanda, De Vrij, Mauricio, Onazi, Radu. INDISPONIBILI F. Djordjevic (40 giorni), Gentiletti (7), Konko (15), Pereirinha (7), Tounkara (7). ALTRI Ciani, Ederson, Sculli. DRITTE SÌ F. Anderson NO Radu

PANCHINA 95 Gollini, 1 Rafael,33 Agostini, 25 Marques, 28 Brivio,

5 Sorensen, 19 Greco, 30 Campanharo, 23 Ionita,70 Fernandinho, 7 Saviola, 17 N. Lopez.

ALLENATORE Mandorlini.BALLOTTAGGI Martic-Agostini 60-40%,

Christodoulopoulos-Ionita 70-30%.SQUALIFICATI Sala (1), J. Gomez (1).

DIFFIDATI Martic, Tachtsidis, Valoti, Christodoulopoulos,N. Lopez. INDISPONIBILI Marquez (da valutare).

ALTRI Valoti, Cappelluzzo, Fares.DRITTE SÌ Toni NO Martic

49PUNTI

32PUNTI

LAZIO4-2-3-1

VERONA4-3-3

PORTIERIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MAGIC MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

ABBIATI (MIL) 6.00 5.12 - 5.63 1175 - RAGLIARDI (CES) 6.17 4.83 - 5.00 - - aANDUJAR (NAP) 5.88 4.62 4.63 5.25 656 - aAVRAMOV (ATA) - - - - - - aBAJZA (PAR) - 6.00 6.00 6.00 - - aBARDI (CHI) 6.17 5.25 - 5.13 - 61 aBASSI (EMP) 5.75 3.25 - 2.50 - - aBENUSSI (VER) 5.96 4.50 5.13 3.92 1053 60 RBERNI (INT) - - - - - - aBIZZARRI (CHI) 6.31 5.44 5.50 5.35 944 83 RBRESSAN (CES) - - - - - - aBRKIC (CAG) 6.05 4.45 4.00 4.88 474 57 SBUFFON (JUV) 6.41 5.98 5.67 5.77 634 70 aCARRIZO (INT) 7.00 4.00 - 4.00 965 - aCASTELLAZZI (TOR) - - - - - - aCOLOMBI (CAG) 5.50 2.67 - 2.25 - - aCOLOMBO (NAP) - - - - - - aCONSIGLI (SAS) 6.12 4.70 4.38 4.50 511 61 SDE SANCTIS (ROM) 6.10 5.38 4.88 5.50 220 61 SDIEGO LOPEZ (MIL) 6.28 4.89 4.67 5.30 780 76 aFRISON (SAM) - - - - - - aGOLLINI (VER) 6.75 4.75 - 4.50 - - aHANDANOVIC (INT) 6.27 5.29 4.83 5.15 693 65 aIACOBUCCI (PAR) 5.25 4.43 5.17 4.63 -170 - RICHAZO (TOR) - - - - - - aKARNEZIS (UDI) 6.33 5.15 5.63 5.15 950 71 RLAMANNA (GEN) 6.25 6.17 - 3.50 - - aLEALI (CES) 5.92 4.34 5.25 4.46 1016 73 RLOBONT (ROM) - - - - - - aMARCHETTI (LAZ) 6.07 5.05 6.38 4.77 1150 80 aMERET (UDI) - 6.00 - - - - aNETO (FIO) 6.29 5.29 5.17 4.95 1204 79 SPADELLI (TOR) 6.03 5.10 5.88 4.94 780 83 aPERIN (GEN) 6.54 5.48 5.25 5.63 405 47 SPOLITO (SAS) - - - - - - aPOMINI (SAS) 6.50 5.50 - 5.00 - - aPUGLIESI (EMP) - - - - - - aRAFAEL C.B. (NAP) 5.87 4.57 - 4.23 - 59 SRAFAEL D.A. (VER) 6.08 4.38 - 4.29 - 37 aROMERO S. (SAM) 6.35 5.40 - 5.70 - 51 aROSATI (FIO) - - - - - - aRUBINHO (JUV) - - - - - - aSCUFFET (UDI) - 6.00 - - - - aSECULIN (CHI) - 6.00 - - - - aSEPE (EMP) 6.15 5.24 5.75 5.25 928 83 aSKORUPSKI (ROM) 5.75 4.25 - 2.50 - - aSOMMARIVA (GEN) - 6.00 - - - - aSORRENTINO (PAL) 6.22 4.72 5.50 4.12 796 77 aSPORTIELLO (ATA) 6.40 5.20 5.25 5.61 918 62 aSTORARI (JUV) 6.00 5.50 - 5.50 786 - aSTRAKOSHA (LAZ) - - - - - - aUJKANI (PAL) - - - - - - aVIVIANO (SAM) 6.38 5.42 6.25 5.81 1488 83 R

DIFENSORIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MAGIC MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

ABATE (MIL) 6.03 6.20 - 6.00 600 69 RACERBI (SAS) 6.14 6.40 5.88 6.91 680 65 RAGOSTINI (VER) 5.53 5.27 - 5.14 619 49 RALBERTAZZI (MIL) - - - - - - aALEX (MIL) 5.65 5.38 - 5.40 795 72 RALONSO (FIO) 5.47 5.47 - 5.72 - 46 SANDELKOVIC (PAL) 5.62 5.52 5.63 5.50 560 69 S

ANDREOLLI (INT) 5.83 5.83 - 6.00 740 - RASTORI (ROM) 5.88 5.84 5.33 6.11 990 71 aAVELAR (CAG) 5.64 5.93 4.75 6.68 498 55 aBARBA (EMP) 6.14 6.64 8.00 7.30 1058 86 SBARZAGLI (JUV) 6.00 5.50 - - 621 - RBASANTA (FIO) 5.77 6.07 5.33 5.50 770 65 RBASTA (LAZ) 5.97 5.94 6.00 6.25 997 74 aBELLINI (ATA) 5.70 5.50 5.67 5.80 687 52 RBIANCO (SAS) 5.25 4.75 4.75 4.50 -11 - aBIAVA (ATA) 6.08 6.19 - 6.00 136 42 RBIRAGHI (CHI) 5.46 5.27 - 5.00 189 61 RBOCCHETTI (MIL) 5.60 5.50 5.67 5.25 632 - aBONERA (MIL) 5.79 5.58 6.00 6.08 603 70 SBONUCCI (JUV) 6.17 6.29 6.25 6.62 1020 74 aBOVO (TOR) 6.09 5.91 6.00 5.38 885 80 aBRAAFHEID (LAZ) 5.80 5.65 - 5.30 - 46 aBRITOS (NAP) 5.45 5.32 - 6.50 506 73 SBRIVIO (VER) 5.65 5.65 - 5.58 460 47 aBUBNJIC (UDI) 5.00 5.50 - - -4 - aBURDISSO (GEN) 5.88 5.81 5.75 6.06 360 40 SCAMPAGNARO (INT) 5.50 5.31 5.25 5.25 634 - SCANA (LAZ) 5.57 5.37 - 5.19 - 45 aCAPELLI (CES) 5.61 5.43 5.67 5.59 328 57 aCASSANI (PAR) 5.50 5.67 5.83 5.75 -60 47 SCASTAN (ROM) 5.50 5.50 - 5.50 - - aCAVANDA (LAZ) 6.04 5.83 6.50 6.10 1196 79 aCEPPITELLI (CAG) 5.59 5.50 6.00 5.61 232 50 SCESAR (CHI) 5.89 5.66 5.83 5.46 796 75 RCHERUBIN (ATA) 5.68 5.68 5.75 5.79 611 50 RCHIELLINI (JUV) 6.11 6.04 5.75 6.32 1151 75 aCODA (SAM) 6.00 6.00 - 6.00 - - aCOLE (ROM) 5.59 5.50 5.00 4.88 920 66 aCOSTA (PAR) 5.70 5.83 6.00 6.20 - 45 SDAINELLI (CHI) 6.00 5.81 5.75 5.89 741 75 aD'AMBROSIO (INT) 5.67 5.67 5.50 5.64 687 60 RDANILO (UDI) 6.13 6.30 5.88 6.42 844 66 aDAPRELA' (PAL) 5.71 5.58 5.50 5.57 585 69 aDARMIAN (TOR) 6.07 6.17 6.25 6.05 541 75 SDE MAIO (GEN) 6.00 5.87 5.88 5.91 777 49 aDE SILVESTRI (SAM) 5.98 6.22 7.75 6.04 1090 71 aDE VRIJ (LAZ) 6.06 5.96 6.38 6.14 1094 76 aDEL GROSSO (ATA) 5.72 5.83 - 5.58 - 33 aDIAKITE (CAG) 5.75 5.75 5.75 - 687 - RDRAME' (ATA) 5.62 5.57 5.50 5.59 923 55 aEDENILSON (GEN) 6.02 6.10 6.13 6.05 457 43 SEMANUELSON (ATA) 6.00 6.07 6.38 6.00 815 - aEMERSON (PAL) 5.62 5.62 - 5.50 42 - REVRA (JUV) 5.91 6.03 6.00 6.39 803 69 aFEDDAL (PAR) 5.06 5.25 6.00 5.80 - 44 SFELIPE (INT) 5.27 5.32 - 4.90 - 39 aFREY (CHI) 5.79 5.69 - 5.85 1102 82 RGABRIEL SILVA (UDI) 5.36 5.44 6.00 5.30 208 - RGAMBERINI (CHI) 5.83 5.80 5.50 5.60 426 67 RGASTON SILVA (TOR) 6.00 6.00 - 6.00 73 - RGAZZOLA (SAS) 5.66 5.53 5.33 5.61 488 57 RGLIK (TOR) 6.31 7.00 7.75 6.15 1213 90 RGONZALEZ ALE. (CAG) 5.50 5.40 5.50 5.25 351 51 aHENRIQUE (NAP) 5.33 5.25 - 5.20 488 - aHEURTAUX (UDI) 5.73 5.80 5.25 6.10 186 51 aHOLEBAS (ROM) 5.72 5.84 5.00 5.50 869 67 SHYSAJ (EMP) 5.87 5.83 6.00 5.88 938 79 aIZZO (GEN) 6.22 6.50 6.00 6.83 137 38 SJANSSON (TOR) 5.58 5.33 6.00 4.33 596 - SJUAN JESUS (INT) 5.61 5.43 4.83 5.38 694 59 aKOULIBALY (NAP) 6.02 6.00 6.00 6.40 814 80 aKRAJNC (CES) 5.50 5.45 6.00 5.67 811 67 aLAURINI (EMP) 5.71 5.71 - 5.90 599 - aLAZAAR (PAL) 5.89 6.11 - 5.81 699 72 SLICHTSTEINER (JUV) 6.02 6.29 5.63 6.82 656 65 RLONGHI (SAS) 5.83 5.75 5.50 5.83 394 56 R

LUCARELLI (PAR) 5.61 5.58 6.00 5.83 539 60 SLUCCHINI (CES) 5.62 5.57 5.50 5.71 462 59 aMAGGIO (NAP) 5.76 5.67 5.00 5.68 838 77 aMAGNUSSON (CES) 5.55 5.50 6.00 5.38 939 69 aMAKSIMOVIC (TOR) 5.75 5.75 5.25 5.73 793 77 SMANOLAS (ROM) 6.07 5.90 5.67 5.78 1128 74 aMARCHESE (GEN) 6.00 6.40 - 6.88 - 31 aMARIO RUI (EMP) 6.00 6.04 6.38 5.96 1128 83 aMARQUES (VER) 5.64 5.43 - 5.56 49 38 RMARTIC (VER) 5.62 5.50 - 5.36 203 41 RMASIELLO (TOR) 6.00 6.00 - 6.00 - - aMASIELLO A. (ATA) 5.60 5.60 6.00 5.83 817 - RMAURICIO (LAZ) 5.93 5.71 5.63 5.33 832 - aMESTO (NAP) 5.00 4.75 - - 83 - RMEXES (MIL) 5.64 5.32 5.50 6.00 825 73 SMILANOVIC MILAN (PAL) - - - - - - aMOLINARO (TOR) 5.73 5.54 5.00 5.38 391 69 aMORAS (VER) 5.86 5.96 6.00 6.23 567 51 RMORETTI (TOR) 6.08 6.12 5.83 6.04 879 81 aMURRU (CAG) 5.33 5.17 4.75 6.00 775 - aNATALI (SAS) - - - - - - aNICA (CES) 5.62 4.88 - 5.00 171 - aNOVARETTI (LAZ) 5.50 5.33 - 5.00 732 - aOGBONNA (JUV) 5.97 5.87 - 6.30 - 49 SORTIZ (PAL) - - - - - - aPALETTA (MIL) 5.73 5.59 6.50 5.42 855 75 RPASQUAL (FIO) 6.12 6.67 5.83 5.67 951 70 RPASQUALE (UDI) 5.67 5.50 5.75 5.50 420 56 RPEDRO MENDES (PAR) 5.68 5.64 6.00 5.79 668 63 SPELUSO (SAS) 5.58 5.39 5.75 5.50 768 64 RPERES (TOR) 6.11 6.35 5.25 6.10 615 74 SPERICO (CES) 5.67 5.46 5.67 5.57 815 67 RPIRIS (UDI) 5.78 5.71 5.83 5.77 794 63 RPISANO E. (VER) 5.50 5.20 5.88 4.80 482 47 RPISANO F. (CAG) 5.36 5.32 - 5.25 - 39 aRADU (LAZ) 5.89 5.72 6.00 5.63 1037 73 aRANOCCHIA (INT) 5.87 6.00 5.75 6.19 920 67 aREGINI (SAM) 5.61 5.47 5.63 5.69 815 62 aRENZETTI (CES) 6.06 5.97 - 6.31 718 68 aRICHARDS (FIO) 6.00 5.92 - 5.88 525 - SRISPOLI (PAL) 5.62 5.59 5.50 5.50 199 61 RRODRIGUEZ GON. (FIO) 5.96 6.30 7.33 6.31 1286 80 RRODRIGUEZ GUI. (VER) 5.79 5.71 6.50 4.83 523 - RROMAGNOLI (SAM) 5.95 6.00 5.88 6.44 793 64 RRONCAGLIA (GEN) 5.81 5.59 5.25 5.42 493 41 aROSI (FIO) 5.75 5.75 5.50 6.00 301 - RROSSETTINI (CAG) 5.77 5.81 5.67 5.71 532 56 aRUGANI (EMP) 6.15 6.48 6.75 6.43 1204 86 aSANTACROCE (PAR) 5.45 5.46 5.38 5.71 284 53 SSANTON (INT) 6.25 6.25 6.00 6.33 902 - aSARDO (CHI) 5.70 5.67 - 5.50 - - aSCALONI (ATA) 5.75 5.75 5.75 5.50 438 - SSILVESTRE (SAM) 6.08 6.00 6.25 6.31 988 68 aSOMMA (EMP) 5.75 5.50 - 5.50 76 - aSORENSEN (VER) 5.50 5.38 - 5.33 - - SSPOLLI (ROM) - - - - - - aSTENDARDO (ATA) 5.97 6.21 7.25 6.13 770 56 RTAMBE (GEN) - 6.00 - - - - aTERZI (PAL) 5.67 5.58 5.63 5.33 619 69 aTOMOVIC (FIO) 5.74 5.85 5.33 5.79 682 64 aTONELLI (EMP) 6.02 6.45 6.00 6.29 630 73 aTOROSIDIS (ROM) 5.85 5.88 5.50 5.64 549 62 RVIDIC (INT) 5.43 5.47 5.50 4.86 1054 66 aVITIELLO (PAL) 6.21 6.21 6.33 6.25 877 - aVOLTA (CES) 5.62 5.44 5.50 5.56 326 57 aWAGUE (UDI) 6.10 6.50 7.00 7.25 1095 - RZAPPACOSTA (ATA) 5.95 6.40 - 6.59 37 41 RZUKANOVIC (CHI) 5.95 6.02 5.63 6.40 778 76 aZUNIGA (NAP) 5.42 5.75 - 6.00 - - a

CENTROCAMPISTIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MAGIC MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

ACQUAH (SAM) 5.69 5.42 6.00 5.50 996 61 aALLAN (UDI) 6.08 6.19 5.63 6.38 811 59 aANTONELLI (MIL) 6.06 6.46 5.75 6.46 769 68 aAQUILANI (FIO) 5.89 5.79 5.50 5.70 670 57 aBADELJ (FIO) 5.50 5.45 6.00 5.36 995 62 aBARRETO E. (PAL) 6.18 6.45 4.83 5.86 471 59 SBASELLI (ATA) 5.93 5.90 5.25 6.07 608 46 aBASHA (TOR) 6.00 6.00 - - 297 - RBENASSI (TOR) 5.88 6.09 6.67 6.17 477 67 aBERGDICH (GEN) 5.75 5.80 5.75 5.75 182 - aBERTOLACCI (GEN) 6.19 6.32 5.88 6.08 1375 49 aBIGLIA (LAZ) 6.31 6.55 7.38 6.85 1584 84 aBIONDINI (SAS) 5.83 5.77 5.67 5.69 487 47 SBIRSA (CHI) 5.92 5.90 5.50 5.96 668 68 aBOLZONI (PAL) 5.83 5.73 - 5.44 - 52 SBONAVENTURA (MIL) 6.18 6.64 7.00 6.83 1170 76 aBORJA VALERO (FIO) 6.00 6.25 - 6.39 1310 69 RBRIGHI (SAS) 5.81 5.69 5.75 5.79 379 46 aBRILLANTE (EMP) 4.50 4.50 - - - - aBROZOVIC (INT) 6.17 5.92 5.17 5.75 716 - SCAMPANHARO (VER) 5.95 5.77 - 5.63 - 36 aCANDREVA (LAZ) 6.34 7.11 8.67 7.95 1349 84 aCARBONERO (CES) 5.33 5.38 5.83 5.08 601 52 RCASCIONE (CES) 5.94 5.67 - 5.65 249 50 SCATALDI (LAZ) 5.94 5.69 6.50 6.38 967 - aCHIBSAH (SAS) 6.00 6.00 - 6.00 133 - aCHOCHEV (PAL) 5.86 5.71 - 5.33 536 - RCHRISTIANSEN (CHI) 6.00 6.00 - - 491 - RCHRISTODOULOPOULOS (VER) 6.00 6.31 - 6.70 207 42 SCIGARINI (ATA) 5.93 5.83 5.50 5.68 1065 52 aCOFIE (CHI) 5.77 5.75 - 5.63 - 58 aCOMAN (JUV) 6.38 6.62 - 8.00 239 - RCONTI (CAG) 5.72 5.59 7.00 5.25 1061 58 aCORREA (SAM) 5.00 5.00 - - 305 - SCOSSU (CAG) 5.97 6.08 5.75 5.85 755 54 aCOSTA T. (GEN) 5.50 5.50 - - - - aCRISETIG (CAG) 5.83 5.71 5.67 5.73 962 56 RCROCE (EMP) 6.21 6.25 6.00 6.12 907 72 aD'ALESSANDRO (ATA) 5.79 5.68 5.25 5.50 246 40 aDAVID LOPEZ (NAP) 5.78 5.76 5.13 5.80 918 69 aDE FEUDIS (CES) 5.86 5.72 5.88 5.94 613 55 aDE GUZMAN (NAP) 5.65 6.12 5.33 6.22 412 62 SDE JONG (MIL) 5.86 5.97 6.50 6.11 1188 75 aDE ROSSI (ROM) 5.81 5.78 - 5.80 691 59 aDELLA ROCCA (PAL) 5.75 5.50 - 5.00 - - aDESSENA (CAG) 5.90 6.05 5.50 6.23 645 52 RDIAMANTI (FIO) 6.00 6.33 5.50 5.75 569 - SDONSAH (CAG) 6.33 6.88 - 7.50 535 56 SDUNCAN (SAM) 5.93 5.83 6.00 5.83 440 54 SEKDAL (CAG) 6.22 6.65 - 7.59 1421 68 aEL KADDOURI (TOR) 5.89 5.93 5.83 6.15 702 70 SESSIEN (MIL) 5.35 5.20 - 5.30 659 64 RFELIPE ANDERSON (LAZ) 6.53 7.95 10.83 7.13 2162 97 aFERNANDES (UDI) 5.82 6.07 5.50 6.10 331 51 RFERNANDEZ M. (FIO) 6.32 6.76 - 6.86 1149 68 RFETFATZIDIS (CHI) 6.17 7.00 6.00 7.88 313 - aFLORENZI (ROM) 6.04 6.30 6.38 5.83 751 61 aGALLOPPA (PAR) 5.54 5.56 5.63 5.44 517 54 aGAZZI (TOR) 6.02 5.82 6.00 5.65 576 67 RGIORGI (CES) 5.76 5.57 5.33 5.50 809 55 RGOMEZ (ATA) 5.83 5.92 6.50 6.50 651 50 RGONZALEZ ALV. (TOR) 5.80 5.80 - 5.67 - - SGRASSI (ATA) 6.00 6.00 - - - - aGRECO (VER) 5.80 5.67 5.67 5.72 151 38 SGUARIN (INT) 6.07 7.00 6.25 6.60 1216 61 S

ARBITRO TagliaventoASSISTENTI Costanzo-Vivendi

IV Cariolato ADD. Cervellera-Di PaoloPREZZI da 21 a 341 euro

TV Sky Sport 1 HD,Supercalcio HD, Calcio 1

HD; PremiumCalcio, Calcio

HD

1

1.80X

3.552

4.33

ARBITRO CalvareseASSISTENTI Stefani-Di Fiore

IV StalloneADD. Orsato-Ghersini

PREZZI da 5 a 35 euroTV Sky Calcio 3 HD;

Premium Calcio 2,Calcio 2 HD

1

1.44X

4.202

7.00

ARBITRO TommasiASSISTENTI Faverani-Caliari

IV ManganelliADD. La Penna-Minelli

PREZZI da 20 a 150 euroTV Sky Supercalcio

HD, Calcio 1 HD

1

2.00X

3.102

3.95

ARBITRO MassaASSISTENTI Di Liberatore-De Pinto

IV MusolinoADD. Rizzoli-Abbattista

PREZZI da 18 a 150 euroTV Sky Calcio 4 HD;

Premium Calcio 4

1

1.40X

4.332

8.50

Page 19: La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

19SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

22. IACOBUCCI6. LUCARELLI

15. COSTA

4. MENDES

2. CASSANI

23. NOCERINO

14. GALLOPPA

3. LILA

26. VARELA

88. M. CODA

10. BELFODIL

30. PADELLI

22. AMAURI

17. MARTINEZ

24. MORETTI

18. JANSSON

5. BOVO

7. EL KADDOURI

36. DARMIAN

14. GAZZI

94. BENASSI

33. PERES

1. BUFFON19. BONUCCI

33. EVRA

15. BARZAGLI

26. LICHTSTEINER

37. PEREYRA

23. VIDAL

20. PADOIN

7. PEPE

14. LLORENTE

10. TEVEZ

1. PERIN

22. BORRIELLO

10. PEROTTI

11. NIANG

4. DE MAIO

8. BURDISSO

14. RONCAGLIA

33. KUCKA

18. BERGDICH

91. BERTOLACCI

21. EDENILSON

Domani ore 15 a TorinoSTADIO Juventus StadiumAndata 0-1

PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 3 Chiellini, 5 Ogbonna, 21 Pirlo, 32 Matri, 11 Coman.ALLENATORE Allegri.BALLOTTAGGI Llorente-Matri 70-30%.SQUALIFICATI Morata (1).DIFFIDATI Ogbonna, De Ceglie, Vidal, Lichtsteiner, Pereyra. INDISPONIBILI Asamoah (40 giorni), Romulo (40), Marrone (10), Caceres (45), De Ceglie (10), Sturaro (10), Pogba (50), Marchisio (da valutare). ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Tevez NO Padoin

PANCHINA 23 Lamanna, 39 Sommariva,2 Tambè, 5 Izzo, 15 Marchese, 20 T. Costa,

38 Mandragora, 93 Laxalt, 16 Lestienne,19 Pavoletti.

ALLENATORE Gasperini.BALLOTTAGGI Borriello-Laxalt 60-40%,

Kucka-Mandragora 70-30%.SQUALIFICATI Iago (1) e Rincon (1).

DIFFIDATI Bertolacci, Burdisso, Kucka.INDISPONIBILI Ariaudo (5 giorni).

ALTRI Antonini, Prisco, Falou, Ghiglione, Panico, Soprano,Parente. DRITTE SÌ Perotti NO Kucka

64PUNTI

37PUNTI

JUVENTUS4-3-3

GENOA3-4-3

26. DE SANCTIS

10. TOTTI

27. GERVINHO

8. LJAJIC

4. NAINGGOLAN

16. DE ROSSI

32. PAREDES

23. ASTORI

3. COLE

44. MANOLAS

35. TOROSIDIS

25. CAPELLI

24. PERICO

26. MUDINGAYI

56. PULZETTI

5. GIORGI92. DEFREL

15. KRAJNC

33. RENZETTI1. LEALI

7. CARBONERO

18. DJURIC

Domani ore 20.45 a CesenaSTADIO ManuzziAndata 0-2

PANCHINA 30 Agliardi, 81 Bressan, 2 Nica, 6 Lucchini, 14 Volta, 17 Magnusson, 8 De Feudis, 34 Cascione, 9 A. Rodriguez, 19 Succi, 32 Moncini. ALLENATORE Di Carlo.BALLOTTAGGI Renzetti-Magnusson 60-40%, Pulzetti-De Feudis 55-45%, Carbonero-Succi 65-35%, Djuric-A. Rodriguez 60-40%. SQUALIFICATI nessuno.DIFFIDATI Carbonero, Renzetti e A. Rodriguez.INDISPONIBILI Marilungo (10 giorni), Tabanelli (15), Yabre (50), Valzania (25), Brienza e Zé Eduardo (da valutare), Cazzola (5). ALTRI nessuno. DRITTE SÌ Defrel NO Carbonero

PANCHINA 1 Lobont, 28 Skorupski,33 Spolli, 25 Holebas, 2 Yanga-Mbiwa,

48 Uçan, 24 Florenzi, 96 Sanabria, 53 Verde,7 Iturbe, 19 Ibarbo, 88 Doumbia.

ALLENATORE Garcia.BALLOTTAGGI Astori-Yanga-Mbiwa 60-40%,

Torosidis-Florenzi 60-40%, Paredes-Verde 70-30%.SQUALIFICATI S. Keita (1), Pjanic (1).

DIFFIDATI Astori, Keita, Manolas, Maico e Torosidis.INDISPONIBILI Yanga-Mbiwa (da valutare), S. Keita (15 giorni),

Maicon (10), Strootman e Balzaretti (stagione finita). ALTRI Curci.DRITTE SÌ Totti NO Cole

21PUNTI

50PUNTI

CESENA4-3-1-2

ROMA4-3-3

PANCHINA 91 Bajza, 27 Santacroce, 28 Feddal, 13 Prestia, 21 Lodi, 31 Mariga, 80 Jorquera, 17 Palladino. ALLENATORE Donadoni.BALLOTTAGGI Galloppa-Mariga 55-45%, Belfodil-Palladino 55-45%. SQUALIFICATI Mirante (1), Gobbi (1), J. Mauri (1).DIFFIDATI Lodi, Mendes, Feddal, Costa, Lucarelli.INDISPONIBILI Biabiany (da valutare). ALTRI Broh ed Esposito. DRITTE SÌ Mendes NO Nocerino

PANCHINA 13 Castellazzi, 1 Ichazo,19 Maksimovic, 25 Glik, 3 Molinaro,

21 Gaston Silva, 32 S. Masiello, 4 Basha,15 Alv. Gonzalez, 20 Vives, 27 Quagliarella,

11 M. Lopez.ALLENATORE Ventura.

BALLOTTAGGI nessuno.SQUALIFICATI nessuno.

DIFFIDATI Benassi, Quagliarella.INDISPONIBILI Farnerud (da valutare).

ALTRI P. Barreto.DRITTE SÌ Gazzi NO El Kaddouri

36PUNTI

TORINO3-5-2

2. VIVIANO5. ROMAGNOLI

19. REGINI

26. SILVESTRE

29. DE SILVESTRI

14. OBIANG

17. PALOMBO

30. ACQUAH

9. OKAKA

99. ETO’O

23. EDER

1. HANDANOVIC

91. SHAQIRI

5. JUAN JESUS

21. SANTON

23. RANOCCHIA16. MEDEL

77. BROZOVIC

13. GUARIN33. D’AMBROSIO11. PODOLSKI

9. ICARDI

Domani ore 20.45 a GenovaSTADIO FerrarisAndata 0-1

PANCHINA 88 Frison, 33 Romero, 25 A. Coda, 6 Duncan, 8 Correa, 77 Wszolek, 32 Marchionni, 24 Muriel, 21 Soriano, 18 Bergessio. ALLENATORE Mihajlovic. BALLOTTAGGI Acquah-Soriano 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Regini, De Silvestri, Duncan.INDISPONIBILI Cacciatore (7 giorni), Mesbah (3), Munoz (15), De Vitis (90). ALTRI Ivan, Massolo, L. Djordjevic, Lulic, Rizzo.DRITTE SÌ Viviano NO Regini

PANCHINA 30 Carrizo, 46 Berni, 15 Vidic,6 Andreolli, 14 Campagnaro, 26 Felipe,

10 Kovacic, 17 Kuzmanovic, 20 Obi,88 Hernanes, 8 Palacio, 28 Puscas.

ALLENATORE Mancini.BALLOTTAGGI Juan Jesus-Vidic 60-40%,

Shaqiri-Kovacic 60-40%.SQUALIFICATI nessuno.

DIFFIDATI Brozovic, Campagnaro, Dodò, Guarin, Icardi, Vidic.INDISPONIBILI Jonathan (stagione finita), Nagatomo (5 giorni),

Dodò (30). ALTRI Bonazzoli, Donkor.DRITTE SÌ Icardi NO Juan Jesus

45PUNTI

37PUNTI

SAMPDORIA4-3-3

INTER4-3-1-2

GUILHERME (UDI) 5.69 5.66 5.88 5.58 748 57 RHALLBERG (UDI) 5.83 5.75 - 6.00 - - aHALLFREDSSON (VER) 5.95 6.15 7.38 6.30 1171 56 aHAMSIK (NAP) 5.68 6.44 7.00 7.13 1096 75 aHERNANES (INT) 5.91 6.28 - 5.75 423 48 aHONDA (MIL) 5.70 6.59 5.17 6.27 534 63 aHUSBAUER (CAG) - - - - 247 - SILICIC (FIO) 5.80 5.90 5.75 6.31 925 62 RINLER (NAP) 5.67 5.77 5.83 5.94 1019 72 RIONITA (VER) 6.07 6.33 6.33 6.15 806 49 RIZCO (CHI) 5.94 6.29 5.83 6.55 658 69 SJAJALO (PAL) 5.83 5.67 5.88 5.33 739 - aJANKOVIC B. (VER) 5.75 6.00 6.50 5.40 586 44 RJOAO PEDRO (CAG) 5.68 6.21 6.83 6.25 916 57 RJOAQUIN (FIO) 6.31 6.84 7.50 6.50 736 63 RJORGINHO (NAP) 5.46 5.29 - 5.38 - 56 SJORQUERA (PAR) 5.86 5.95 6.00 6.20 - 49 aKONE (UDI) 5.68 5.61 5.50 5.63 492 53 aKOVACIC (INT) 5.83 6.42 6.50 6.42 1013 58 aKUCKA (GEN) 5.93 6.00 5.63 6.14 550 36 SKURTIC (FIO) 5.53 5.67 5.00 5.94 825 58 aKUZMANOVIC (INT) 5.71 5.79 - 5.90 405 48 RLAXALT (GEN) 5.80 5.67 - 5.25 - - SLAZAREVIC (SAS) 5.94 6.33 5.50 6.30 158 42 aLEDESMA (LAZ) 5.43 5.29 - 5.50 387 - aLESTIENNE (GEN) 5.82 5.96 - 5.67 - 28 aLILA (PAR) 6.00 6.75 7.00 6.00 484 - RLODI (PAR) 5.42 5.62 6.00 5.50 - 47 SLULIC (LAZ) 6.16 6.66 - 6.44 - 59 aMAGNANELLI (SAS) 5.90 5.76 5.67 5.65 1006 54 aMANDRAGORA (GEN) 7.00 6.50 - - - - SMARCHIONNI (SAM) 5.50 5.50 - 5.50 - - aMARESCA (PAL) 6.00 5.96 5.50 6.00 481 60 RMARIGA (PAR) 5.58 5.56 5.83 5.75 351 - SMAURI S. (LAZ) 6.28 7.38 7.00 8.50 901 76 aMEDEL (INT) 5.94 5.78 6.38 5.73 1195 61 aMENEZ (MIL) 6.00 7.43 6.38 7.79 1166 76 aMERTENS (NAP) 5.79 6.02 4.83 6.40 463 63 RMIGLIACCIO (ATA) 5.95 6.05 6.67 6.00 678 48 SMISSIROLI (SAS) 6.00 6.37 6.63 6.21 922 55 RMORALEZ (ATA) 6.10 6.82 - 6.45 710 50 RMPOKU (CAG) 6.17 6.58 6.13 5.75 1221 - aMUDINGAYI (CES) 6.00 5.75 5.75 5.75 674 - aMUNTARI (MIL) 5.38 5.65 - 6.21 849 68 aNAINGGOLAN (ROM) 6.43 6.70 5.50 6.68 915 63 aNOCERINO (PAR) 5.62 5.93 5.63 5.69 435 53 ROBBADI (VER) 6.20 6.10 6.00 6.08 439 43 ROBI (INT) 5.62 5.94 - 6.25 - - aOBIANG (SAM) 6.17 6.40 5.67 6.31 910 61 SONAZI (LAZ) 5.80 5.65 - 5.83 336 63 RPADOIN (JUV) 5.83 5.71 - 5.80 443 - aPALOMBO (SAM) 6.08 6.12 6.13 6.14 824 60 SPAREDES (ROM) 5.75 6.38 - 6.50 729 - RPAROLO (LAZ) 6.06 6.62 7.50 7.14 1297 80 RPEPE (JUV) 6.00 6.00 - 6.00 670 - RPEREYRA (JUV) 6.21 6.40 5.75 6.45 990 60 RPEROTTI (GEN) 6.36 6.75 6.25 6.85 1093 47 aPINZI (UDI) 5.95 5.68 6.00 5.83 702 59 RPIRLO (JUV) 6.10 6.90 - 7.29 2179 79 RPOLI (MIL) 6.00 6.05 6.00 6.23 1004 72 aPUCCIARELLI (EMP) 5.98 6.38 - 6.46 326 64 SPULZETTI (CES) 6.00 6.43 6.00 6.17 185 - SQUAISON (PAL) 6.25 7.33 6.00 7.88 621 - aRADOVANOVIC (CHI) 5.92 5.90 5.67 5.50 627 67 RRIGONI (PAL) 6.11 6.61 6.00 6.40 805 66 SSALAH (FIO) 6.60 8.40 8.67 8.67 1131 - aSAPONARA (EMP) 5.93 6.14 5.88 6.50 647 - RSCHELOTTO (CHI) 5.66 5.63 6.00 5.60 848 70 aSHAQIRI (INT) 6.06 6.50 5.83 6.75 659 - SSIGNORELLI (EMP) 5.83 6.33 - 9.50 751 - RSORIANO (SAM) 6.02 6.07 5.67 6.08 594 56 R

SUSO (MIL) - - - - - - aTACHTSIDIS (VER) 5.98 6.13 5.75 5.92 791 48 aTAIDER (SAS) 6.00 6.44 5.88 6.56 619 50 RUCAN (ROM) - - - - - - aVAJUSHI (CHI) - 6.00 - - - - aVALDIFIORI (EMP) 6.36 6.48 6.50 6.54 1090 76 aVAN GINKEL (MIL) 5.40 5.20 - 5.25 400 - RVARELA (PAR) 5.67 5.75 5.88 5.75 444 - SVARGAS J. (FIO) 5.88 6.25 5.75 5.75 560 - aVAZQUEZ (PAL) 6.35 7.15 6.38 7.50 1148 73 SVECINO (EMP) 6.12 6.34 7.25 6.08 1308 79 RVERDI (EMP) 5.95 6.05 6.17 6.00 335 64 SVIDAL (JUV) 6.18 6.84 5.83 7.63 893 60 aVIVES (TOR) 5.68 5.79 7.25 5.90 1103 76 RWIDMER (UDI) 5.88 6.16 5.88 6.17 769 58 aWSZOLEK (SAM) 4.75 4.75 - - 165 - SZIELINSKI (EMP) 6.03 5.93 5.67 6.17 372 64 S

ATTACCANTIGIOCATORE MEDIA

VOTOMAGIC MEDIA

MAGIC MESE

MAGIC CAMPO

OPTA INDEX

GAZZA INDEX

AGUIRRE (UDI) 5.50 5.75 - - - - SAMAURI (TOR) 5.90 6.03 5.75 5.75 334 63 RBABACAR (FIO) 6.17 7.17 4.67 7.50 310 57 SBELFODIL (PAR) 5.25 5.28 6.00 5.50 848 70 RBELOTTI (PAL) 6.02 6.76 6.00 7.11 159 56 aBERARDI (SAS) 6.27 7.16 6.88 7.45 933 71 SBERGESSIO (SAM) 5.77 6.05 - 5.80 - 50 SBIANCHI (ATA) 5.54 5.50 - 5.17 - 37 aBOAKYE (ATA) 5.50 5.91 5.33 6.15 160 45 aBORRIELLO (GEN) 6.00 6.00 6.00 6.00 288 - RBOTTA (CHI) 5.82 5.59 - 5.50 353 66 SCALLEJON (NAP) 5.89 6.91 5.38 6.96 704 73 aCERCI (MIL) 5.43 5.71 5.00 5.63 280 - SCODA M. (PAR) 6.30 6.73 6.13 6.67 462 64 aCOP (CAG) 5.75 6.17 5.25 5.50 220 - SDEFREL (CES) 6.02 6.76 6.88 6.95 908 68 aDENIS (ATA) 5.44 5.73 5.17 5.50 492 51 RDESTRO (MIL) 5.92 6.97 6.67 7.40 558 74 aDI NATALE (UDI) 6.27 7.61 6.88 8.77 752 72 SDJURIC (CES) 5.71 6.05 5.75 6.15 521 56 SDOUMBIA (ROM) 4.50 4.50 4.75 5.00 235 - SDYBALA (PAL) 6.50 8.02 6.63 7.63 1025 78 aEDER (SAM) 6.26 7.24 7.17 8.04 1089 82 aETO'O (SAM) 6.42 7.00 7.83 7.75 975 - aFARIAS (CAG) 5.68 6.03 5.67 6.14 884 65 aFERNANDINHO (VER) 6.00 6.00 - 6.00 - - aFLOCCARI (SAS) 5.83 6.23 - 6.21 257 52 RFLORO FLORES (SAS) 5.84 5.94 5.50 6.06 562 57 RGABBIADINI (NAP) 6.22 7.70 5.50 7.56 424 68 SGEIJO (UDI) 5.83 6.62 - 5.00 97 - RGERVINHO (ROM) 6.08 6.50 5.25 5.79 761 63 aGHEZZAL (PAR) 5.42 5.61 6.00 5.90 - 49 aGILARDINO (FIO) 5.60 5.80 5.67 5.83 390 - RGOMEZ M. (FIO) 5.53 5.67 - 5.13 - 44 aHARASLIN (PAR) 6.00 6.00 6.00 6.00 - - aHIGUAIN (NAP) 6.10 7.46 6.83 8.13 1040 85 aIBARBO (ROM) 6.27 6.65 - 7.17 - 51 aICARDI (INT) 6.02 7.84 8.25 6.88 1076 72 aINSIGNE (NAP) 5.85 6.35 - 7.38 - 60 aITURBE (ROM) 5.88 6.09 5.50 6.31 639 62 aJOAO SILVA (PAL) 5.50 5.00 - 5.00 - - aKEITA B. (LAZ) 5.82 5.75 5.75 5.86 608 76 RKLOSE (LAZ) 5.98 7.21 9.13 7.63 1165 96 aLJAJIC (ROM) 6.09 7.07 5.75 6.95 577 62 SLLORENTE (JUV) 5.73 6.41 6.50 7.15 567 63 aLONGO (CAG) 5.62 5.53 5.83 5.44 609 57 RMACCARONE (EMP) 6.08 7.06 7.75 7.19 1121 88 aMARTINEZ (TOR) 5.64 6.07 5.50 6.58 320 63 a

MATRI (JUV) 5.97 7.22 - 6.13 - 47 aMAXI LOPEZ (TOR) 5.74 6.08 5.75 6.40 516 68 aMCHEDLIDZE (EMP) 5.71 5.67 5.25 5.67 255 62 RMEGGIORINI (CHI) 5.98 6.33 6.63 6.32 651 77 RMONCINI (CES) - - - - - - aMURIEL (SAM) 6.00 6.85 8.13 6.33 926 77 aNIANG (GEN) 6.33 7.20 7.00 7.00 830 55 SNICO LOPEZ (VER) 5.88 6.78 - 6.56 746 59 ROKAKA (SAM) 6.10 6.54 6.88 6.65 918 76 aPALACIO (INT) 5.67 6.36 8.67 6.06 1229 75 aPALLADINO (PAR) 5.50 5.97 6.00 5.90 - 48 SPALOSCHI (CHI) 5.92 6.67 7.63 6.11 890 82 RPAVOLETTI (GEN) 5.83 6.10 5.75 6.20 199 36 SPAZZINI (MIL) 5.40 5.70 6.17 6.00 428 67 SPELLISSIER (CHI) 6.08 6.88 5.67 7.57 428 71 aPEREA (LAZ) 5.50 5.50 - - - - SPERICA (UDI) - 6.00 - - -55 - aPINILLA (ATA) 5.86 6.28 5.25 5.44 481 51 a

PODOLSKI (INT) 5.33 5.33 5.17 5.10 736 56 aPOZZI (CHI) 5.50 5.75 - 5.50 - - aPUSCAS (INT) 6.00 6.00 - 6.00 101 - aQUAGLIARELLA (TOR) 6.35 7.48 7.17 7.42 871 80 aRODRIGUEZ (CES) 5.86 6.61 7.50 6.79 469 58 aSANABRIA (ROM) 6.00 6.00 - 6.00 - - SSANSONE N. (SAS) 5.98 6.58 8.17 6.13 982 71 RSAU (CAG) 6.03 6.69 5.75 6.85 459 56 SSAVIOLA (VER) 5.79 6.36 - 5.83 - - aSUCCI (CES) 5.50 6.75 - 9.00 - - aTAVANO (EMP) 5.62 5.93 5.17 5.55 516 67 aTEVEZ (JUV) 6.62 8.46 7.00 8.96 1162 82 aTHEREAU (UDI) 6.00 6.82 5.67 6.67 356 57 aTONI (VER) 6.20 7.57 9.75 6.93 1202 75 aTOTTI (ROM) 6.03 6.92 6.13 6.50 835 67 aVERDE (ROM) 6.10 6.50 5.50 7.17 380 - SZAPATA D. (NAP) 6.14 7.50 8.00 8.33 820 82 RZAZA (SAS) 5.90 6.86 5.25 6.55 631 59 R

ARBITRO Di BelloASSISTENTI De Luca-Barbirati

IV Galloni ADD. Rocchi-MarescaPREZZI da 30 a 70 euro

TV Sky Sport 1 HD, SupercalcioHD, Calcio 1 HD; Premium

Calcio, Calcio HD

1

1.30X

4.752

10.00

ARBITRO DamatoASSISTENTI Meli-Vuoto

IV PretiADD. Banti-Nasca

PREZZI da 25 a 90 euroTV Sky Calcio 2 HD;

Premium Calcio 1,Calcio HD

1

5.50X

3.552

1.65

ARBITRO MarianiASSISTENTI Ranghetti-Bianchi

IV PadovanADD. Gervasoni-Ripa

PREZZI da 15 a 100 euroTV Sky Calcio 6 HD;

Premium Calcio 6

1

4.20X

3.252

1.90

ARBITRO ValeriASSISTENTI Posado-Marzaloni

IV Tasso ADD. Guida-GavillucciPREZZI da 25 a 100 euro

TV Sky Sport 1 HD,Calcio 1 HD;

PremiumCalcio 3

1

2.65X

3.102

2.70

Domani ore 20.45 a ParmaSTADIO TardiniAndata 0-1

9PUNTI

PARMA4-3-3

5. DANILO

6. ALLAN

27. WIDMER

66. PINZI 10. DI NATALE

77. THEREAU

89. PIRIS

2. WAGUE19. GUILHERME

26. PASQUALE31. KARNEZIS

1. NETO

72. ILICIC

74. SALAH

19. BASANTA

2. GO. RODRIGUEZ

40. TOMOVIC

20. BORJA VALERO

23. PASQUAL

5. BADELJ

10. AQUILANI

17. JOAQUIN

PANCHINA 22 Scuffet, 97 Meret, 75 Heurtaux, 18 Bubnjic, 34 Gabriel Silva,21 Hallberg, 8 Fernandes, 33 Kone, 94 Aguirre, 82 Geijo, 9 Perica. ALLENATORE Stramaccioni.BALLOTTAGGI Piris-Heurtaux 60-40%, Pasquale-Gabriel Silva 60-40%.SQUALIFICATI Badu (1).DIFFIDATI Danilo, Fernandes, Heurtaux, Kone, Piris, Thereau.INDISPONIBILI Evangelista (stagione finita), Domizzi (7 giorni). ALTRI Jadson, A. Zapata, Bochniewicz. DRITTE SÌ Allan NO Widmer

PANCHINA 31 Rosati, 24 Lezzerini,4 Richards, 28 Alonso, 6 Vargas,

14 Fernandez, 16 Kurtic, 38 Rosi, 18 Diamanti,9 Gilardino, 30 Babacar, 33 M. Gomez.

ALLENATORE Montella.BALLOTTAGGI Ilicic-Babacar 60-40%,

Tomovic-Richards 60-40%.INDISPONIBILI Rossi (30 giorni), Bernardeschi (5),

Savic (da valutare), Tatarusanu (5), Pizarro (3).SQUALIFICATI nessuno.

DIFFIDATI Basanta, Ilicic.ALTRI Lazzari, Lupatelli, El Hamdaoui, Bagadur, Octavio.

DRITTE SÌ Salah NO Aquilani

32PUNTI

45PUNTI

UDINESE3-5-2

FIORENTINA3-5-2

ARBITRO IrratiASSISTENTI Tonolini-Longo

IV GavaADD. Mazzoleni-Pezzuto

PREZZI da 20 a 180 euroTV Sky Calcio 5 HD;

PremiumCalcio 5

Domani ore 20.45 a UdineSTADIO FriuliAndata 0-3

1

3.35X

3.102

2.25

Che cosa sono i primi due numeri?La media voto, poi la Magic media. Quella del mese invece fa riferimento agli stessi parametri, macalcolati soltanto sulle ultime 4 partite e con almeno 2 presenze con voto. Magic Campo: quanto ha raccolto il giocatore in casa o intrasferta. Opta e Gazza Index. Il primo è sviluppato da Opta: è la sintesi di una serie di dati e viene modificato ogni settimana in basea decine di parametri. Il Gazza Index parte dal dato Opta ma va da 1 a 99 e viene tarato in funzione fantacalcistica tenendo conto anchedella rivale e dell’avversario di giornata. Come leggere il dato? I colori (verde e rosso) indicano la differenza rispetto alla scorsa settimana.

Magic +3RCampionato

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20 SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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21SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Parma, sequestri e perquisizioni Anche da Ghirardi1 Finanza a casa e in azienda dall’ex presidentePronta una cordata per la D: Parmalat sponsor

Andrea SchianchiINVIATO APARMA

P erquisizioni,sequestri didocumenti e computer,altri indagati. Dopo il fal-

limento dichiarato dal tribuna-le giovedì pomeriggio, un’altragiornata sotto i riflettori per ilParma Football Club. La societàgialloblù e alcuni dirigenti so-no stati oggetto di una maxi-operazione coordinata dallaProcura di Parma, alla qualehanno partecipato una settan-tina di uomini dei carabinieri edella Guardia di Finanza. E’ ilfilone penale dell’inchiesta cheprosegue, sulla base del reatodi bancarotta fraudolentaavanzato dai magistrati. Ec’erano anche gli agenti del-l’Antimafia, ieri mattina al cen-tro sportivo di Collecchio: do-vevano controllare, verificare,portare via materiale scottan-te. Alla Direzione DistrettualeAntimafia di Bologna stannoindagando, sempre in strettocontatto con i colleghi di Par-ma, perché le vicende del clubemiliano s’intrecciano perico-losamente con alcuni perso-

naggi e alcuni episodi che rien-trano nel perimetro dell’infil-trazione mafiosa sul territorio.Uno scenario davvero inquie-tante, ma ormai non c’è più dastupirsi di nulla: in questa sto-ria, a vario titolo, sono già en-trati un faccendiere (Paolo Si-gnifredi) a suo tempo arrestatoassieme a Massimo Ciancimi-no, un ex ergastolano (EugenioDe Paolini Del Vecchio) chevantava amicizie altolocate incittà, una banda di hacker chestava progettando un piano disottrazione e riciclaggio di de-naro e un imprenditore (così sidefiniva Giampietro Manenti)divenuto presidente del clubcon la modica spesa di un euro,e ora finito in carcere a Milano.C’è materiale per un romanzo.

DOCUMENTI Ieri mattina èscattata l’operazione di perqui-sizione voluta dalla Procura.Allo stadio Tardini, al centrosportivo di Collecchio, a casadei dirigenti Corrado Di Taran-to (responsabile organizzati-vo) e Marco Preti (direttore fi-nanziario), nell’abitazione diCarpenedolo, in provincia diBrescia, dove vive l’ex presi-

dente Tommaso Ghirardi, enella casa di Monterotondo, vi-cino a Roma, dove risiede l’examministratore delegato PietroLeonardi. Tutti e quattro sonoiscritti nel registro degli inda-gati: Ghirardi per bancarottafraudolenta e gli altri per con-corso nel medesimo reato. ACollecchio, nel piazzale davan-ti alla palazzina che ospita gliuffici della società, c’era ancheil pm Paola Dal Monte. Osser-vava gli uomini della Guardia di Finanza e dei carabinieri cheentravano e uscivano dalla se-de con plichi di documenti, car-te, borse e computer. Negli stes-si minuti gli agenti dell’Antima-fia sequestravano materiale in-formatico rinvenuto negli ufficidi Parma Brand, a pochi metridi distanza dalla sede centrale.Ad alcuni uffici sono stati messii sigilli giudiziari. Anche dalleabitazioni di Ghirardi e Leonar-di sono stati prelevati elementiutili alle indagini. A Carpene-dolo, inoltre, gli uomini delleFiamme Gialle hanno fatto visi-ta alla Leonessa, l’azienda di fa-miglia dove l’ex presidente hala sua attività principale. I ma-gistrati cercano di capire come

sia stato possibile arrivare adaccumulare un debito lordo di218 milioni di euro.

FUTURO Il sindaco Pizzarotti,su Facebook, scrive: «Un bucodi 218 milioni, un debito sporti-vo di 74 milioni. Questo vuoldire aver vissuto al di sopra del-le proprie possibilità. Viverecon più umiltà non vuol dire es-sere poveri, ma essere veri».Alessandro Lucarelli entra neldettaglio e spiega: «Mi auguroche Manenti sia stato il primo apagare e che a ruota ce ne sianoaltri. Non è fallito il Parma, nonsono falliti i tifosi, nè la città enemmeno la squadra: è fallitoTommaso Ghirardi. Se il Parmaha fatto 218 milioni di euro di

debiti qualcuno ha sbagliato, edeve prendersi la responsabili-tà di questo. Taci e Manenti so-no danni collaterali, alla basec’erano altre persone». Il futu-ro, in assenza di imprenditoriche rilevino il titolo sportivoper la Serie B, è finire nei Dilet-tanti. E in Serie D ci sarebberoindustriali del territorio dispo-sti a formare una cordata. Co-me sponsor sarebbe già statacontattata la Parmalat, ora diproprietà dei francesi di Lacta-lis. Sarebbe la chiusura del cer-chio: dalla Parmalat di una vol-ta alla Parmalat di oggi. Se nonci fossero di mezzo fallimenti,frodi e bancarotta sarebbe an-che una storia romantica.

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� 1 Gli uomini della Guardia di Finanza davanti alla Leonessa, l’azienda di Ghirardi � 2 Tommaso Ghirardi, ex presidente del Parma � 3 Pietro leonardi, ex amministratore delegato del club emiliano

3

1

2

IL PRESIDENTE DEL CESENA

Lugaresi:«Non vedoun soloinnocente»

I l presidente del CesenaGiorgio Lugaresi a tuttocampo nel programma

Calciomarket su Gazzetta Tv.Caustico sul Parma. «Mi dàquasi fastidio chiamare Ma-nenti presidente, mi erasembrato subito inaffidabilee non mi ero sbagliato. Im-maginavo la situazionedrammatica, ma non cata-strofica. I metodi di control-lo non sono adeguati ai tem-pi, in questa situazione inno-centi totali non ce ne sono. Ilcampionato? Non voglio de-finirlo irregolare per nonfornire alibi ai miei, ma qual-cosa di anomalo è successo,basti dire che alcuni giocato-ri se ne sono andati a stagio-ne in corso».

CAPITOLO CESENA «Vorreiarrivare almeno quart’ulti-mo», continua, ed elogia isuoi ragazzi: «Magnusson?Spero che non torni alla Juvee rimanga con noi se mante-niamo la Serie A, lo stesso di-scorso vale per Leali. Defrelè pronto per una big, diteche vale dieci milioni? Non ècosì caro — sorride — lo se-guono anche club stranieri.Anche Kranjc, in compro-prietà con il Genoa, ha gran-di qualità. Adesso pensiamoalla Roma, sospinti dal no-stro bel pubblico, mi rifiutodi pensare a una squadra di-messa. E’ un buon periodoper noi, ma tocco ferro».

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Serie ARIl caso

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22 SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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23SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

squadra ci sono frizioni tra giocatori e alle-natore. È normale. Succede in ogni ambitolavorativo. Una buona squadra cresce sul bi-nomio conflitto-soluzione».

Avete convocato elezioni anticipate: un’in-chiesta di Catalunya Radio dice che, se si pre-senta, Joan Laporta vince a mani basse. «Abbiamo convocato le elezioni perché at-torno al club c’era un gran rumore e aveva-mo paura potesse condizionare la squadra. Eabbiamo chiesto a tutti di concentrarsi solosul tema sportivo. Non tutti lo fanno, e la co-sa non mi piace. Non censuro, ma insisto chebisognerebbe pensare solo alla stagione incorso. Dopo faremo inchieste, valutazioni,bilanci, critiche».

Come mai avete chiamato Ariedo Braida? «Io lo conoscevo da tempo, un amico mi haconsigliato di prenderlo. Persona onesta,gran lavoratore, ottimo professionista: ho

pensato che la coppia Brai-da-Rexach, uno per il caciointernazionale e l’altro perquello nazionale, potevafunzionare».

La situazione però è anomala:potete comprare ma noniscrivere giocatori.«L’idea è acquistare e lascia-re i giocatori nel proprioclub fino a gennaio».

Le faccio un solo nome, Paul Pogba. «No comment. Ha un contratto con la Ju-ve, club per il quale abbiamo massimo rispet-to. Posso dire che Paul è un grande giocato-re, poi bisognerà chiedere alla Juve se lo vo-gliono vendere. E capire la strategia di Raio-la».

La sentenza Fifa.«La Fifa ha delle regole molto chiare. Il Barçaha un progetto di reclutamento nel mondo eoffre ai ragazzi borse di studio. In questi annila federazione catalana e quella spagnola ci

Filippo Maria RicciINVIATO A BARCELLONA

I l Barcellona è al centro del mondo. Perquestioni sportive, il momento è decisa-mente propizio, e non: il caso Neymar è

aperto, la Fifa ha bloccato il mercato blau-grana, la politica non molla il club. Mille imotivi per parlare con Josep Maria Barto-meu, presidente del Barcellona.

Iniziamo dal calcio. E dalla Champions. «Ci è toccato il Psg per la terza volta in dueanni. Squadra complessa, che sta crescendoe gioca bene. Sarà dura».

E la Juventus?«Un club che negli ultimi anni ha fatto un la-voro eccellente per tornare al suo posto, so-prattutto in Europa. Conosco bene i suoi diri-genti, lavorano con discrezione ed energia ehanno messo su una squadraspettacolare. La Juve è il pe-ricolo occulto della competi-zione: avanza piano piano,senza far rumore. La vedo insemifinale, col Monaco è fa-vorita».

Domani c’è il Clasico. «Importante, ma non decisi-vo, mancano ancora tantegiornate. Basta pensare al nostro calendario in aprile:Siviglia fuori, andiamo a Parigi, riceviamo ilValencia, poi il Psg e quindi abbiamo il derbya casa dell’Espanyol. E dovremo andare alCalderon. C’è molta Liga dopo il Clasico».

Si può vendere Leo Messi?«Impossibile. Chi lo dice lo fa per destabiliz-zare. Leo è cresciuto qui al Barça e qui al Barça si ritirerà. Penso sia anche il suo obiet-tivo».

E la crisi tra Messi e Luis Enrique?«È stata incredibilmente esagerata. In ogni

hanno sempre dato l’ok per la registrazionedei giovani. Da li la nostra sorpresa per unasanzione molto ingiusta. La Fifa non deveproibire i trasferimenti quanto controllare che i ragazzi stiano bene. Per me la Fifa agi-

sce contro la legge, e non vorrei che si tro-vasse di fronte a un nuovo caso Bosman.Lo potremmo chiamare un “caso Barça”,

nel quale i genitori di un ragazzo denuncia-no la Fifa alla Comunità Europea perché

impedisce a loro figlio di giocare».

Caso Neymar. Il Mundo Deportivo è ar-rivato a dire che il pm potrebbe chiede-re la sospensione del Barça dalla Liga.

«Sarebbe una sorpresa spettacolare.Faccio fatica a pensarci. La nuova legge

permette di paralizzare l’attività diun’azienda nel caso si dimostri che l’entitàè stata creata per delinquere. Ma il Barçaoltre 115 anni fa non è stato creato per de-linquere... Non capisco perché voglianosanzionarci penalmente per un eventualedelitto fiscale».

In caso di indipendenza della Catalogna ilBarça dove giocherebbe?«Sono solo speculazioni. Il Barça è un clubcatalano e catalanista, attaccato alla pro-

pria terra, con la stragrande maggioranzadei suoi 150.000 soci catalani e a loro ci ri-mettiamo. La decisione spetterebbe a loro».

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A TU PER TU CON... CONTENUTOPREMIUM

Bartomeu«MESSI RIMARRA’AL BARCELLONAPOGBA? VEDREMO»

IL PRESIDENTE DEL BARÇA A TUTTO CAMPO: «LA JUVENTUS E’ IL PERICOLO OCCULTO DELLA CHAMPIONS LEAGUE»

Josep Maria Bartomeu, 52 anni, presidente del Barcellona dal gennaio 2014: ha preso il posto del dimissionario Sandro Rosell, coinvolto nel cosiddetto caso Neymar. Nella foto sotto il 23enne fuoriclasse brasiliano, al Barça dal 2013 AFP

SU ARIEDO BRAIDANUOVO D.S. BLAUGRANA

PERSONA ONESTA, GRAN PROFESSIONISTA

E LAVORATORE:IN COPPIA CON REXACH

PUO’ FUNZIONARE� Il Valencia passa a Elche (3-0 gol di Gomes e Alcacer, autogol di Roco) e consolida il terzo posto allungando sull’Atletico Madrid (+4). LIGA 28a giornata. Ieri: Elche-Valencia 0-3. Oggi: Atletico Madrid-Getafe, Rayo Vallecano-Malaga, Levante-Celta, Granada-Eibar, Athletic Bilbao-Almeria. Domani: Deportivo-Espanyol, Villarreal-Siviglia, Real Sociedad-Cordoba, Barcellona-Real Madrid. Classifica: Barcellona 65, Real Madrid 64, Valencia 50, Atletico Madrid 56, Siviglia 52, Villarreal 49, Malaga 44, Athletic Bilbao 36, Espanyol, Real Sociedad 33, Rayo Vallecano, Celta 32, Getafe 29, Eibar, Elche* 27, Deportivo, Levante 25, Almeria, Granada 22, Cordoba 18. *Una partita in più

Domani seraal Camp Nou contro il Real

MondoRL’intervista

AZIONE IMMEDIATA

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24 SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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25SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

OPINIONI

C assazione atto secondo eforse ultimo, lunedìprossimo. Calciopolicompie nove anni ed è unbel (pessimo) record di

longevità. Come abbiamo già scritto il17 gennaio, probabile una pioggia di «non luogo a procedere» causa sopraggiunta prescrizione. Che non vuol dire assoluzione, anche se per capire che cosa ne pensa di tutta la vicenda l’ultimo grado della giustizia ordinaria (che non è quella sportiva, è anche questo sarà utile ricordarselo perché i reati non sono sempre sovrapponibili) bisognerà aspettare le motivazioni e dunque altro tempo. Carlo Tavecchio farà passare quello necessario alla disputa nello Juventus Stadium di Italia-Inghilterra il 31 marzo, poi chiamerà Andrea Agnelli. I due sono fermi a un incontro riservato ma non troppo, complice il loquace Malagò, nella sede della Federcalcio e a una successiva stretta di mano a Torino, lunedì scorso. La richiesta Juve di risarcimento alla Figc di 443 milioni di euro è sempre in piedi, non ancora calendarizzata (anzi, «in sonno» perché tutti, incluso chi ricorre, sembrano non avere una gran fretta) presso il Tar che potrebbe anche cestinare il tutto. Forte di questa convinzione e del fatto che i verdetti della giustizia sportiva non si toccano, Tavecchio intende chiudere la questione in modo amichevole, per uno 0-0 non facilissimo da digerire dalla controparte, già avvertita che le richieste di risarcimento danni (lite temeraria) potrebbero diventare anche due. Agnelli, che con tutto il rispetto e l’attenzione che riserva alla propria tifoseria non può oggettivamente sperare di riaprire laquestione scudetti revocati, ha però ottimi motivi per tornare a discutere del caso Inter e d’uno scudetto a tavolino che in realtà, parola di Palazzi ma fuori tempo massimo, non doveva essere assegnato. In tempi di rivisitazione storica della vecchia federcalcio di Abete, quella della cancellazione dei parametri per le iscrizioni ai campionati e d’un

Consiglio federale «non competente» a mettere mano al caso Inter, un piccolo sforzo, se non di fantasia almeno di realpolitik, andrebbe tentato. Tavecchio, sul quale è ricominciato il tradizionale tiro al piccione, gioca peraltro la sua partita più importante giovedì, giorno del Consiglio federale delle regole d’iscrizione ai campionati post caso Parma, le prime con le quali si trova ad avere a che fare da presidente federale e non dei Dilettanti, che su queste cose non hanno mai avuto voce in capitolo. Usciti dalla porta nel 2007 con la scusa della certificazione dei bilanci («Una delle prese per i fondelli dell’economia moderna» parola di Franco Carraro) e d’un complice silenzio assenso dei Calciatori cui bastava la garanzia degli stipendi pagati, i parametri rientrano dalla finestra otto anni dopo con il nome di «indicatori». Sarà un rientro graduale, spalmato su tre anni, perché altrimenti al prossimo campionato si iscriverebbero al massimo (e sottolineiamo massimo) dieci squadre e la cosa preoccupa anche l’attuale Governo, che ne fa un problema di ordine pubblico (a proposito: se Delrio diventa ministro delle Infrastrutture al posto del dimissionario Lupi, lo sport potrebbe finire, questa volta «ufficialmente», nelle mani del sottosegretario Luca Lotti, braccio destro di Renzi). La priorità immediata sarà quella delle garanzie, relative a club, patron e presidenti: chi comincia il campionato deve essere finanziariamente in grado di terminarlo. E se qualcuno strada facendo mostra di avere il fiato grosso, la prima misura, a partire da gennaio (e purtroppo non da luglio, ma non si poteva fare altrimenti) sarà quella di bloccare il mercato in entrata. Si potrà spendere soltanto quello che si ricava da altrettante cessioni. Tavecchio non si illuda, non scrosceranno gli applausi. Ma se dopo le nuove regole arriverà entro giugno anche la riforma dei campionati, beh, forse sarà arrivata l’ora di dargli atto che qualcosa nel magmatico e assai compromesso mondo del calcio italiano ha preso finalmente a muoversi.

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H a chiesto troppo a chi aveva adisposizione, la squadradoveva essere meno bella e

più incisiva. La rivoluzione di Roberto Mancini, impostata dal giorno del suo ritorno nel novembre scorso, non è riuscita. E i motivi sono più d’uno. Roberto voleva portare la mentalità e il gioco che aveva proposto al Manchester City. Lo si capisce anche da come parla, a tutte le volte che fa riferimento alla sua esperienza inglese, l’ultima quando parlò della rimonta ai danni del Manchester United di Ferguson che lo portò al titolo in Inghilterra.

Voleva una squadra con una linea difensiva alta, capace di giocarsi gli uno-contro-uno e di comandare le operazioni. Invece si è ritrovato tra le mani un gruppo che fatica a

reagire alle difficoltà. Forse, visto il materiale che aveva a disposizione, era meglio puntare sulla solidità difensiva in maniera tale da abbassare il livello di vulnerabilità. Mancini continua a parlare di errori da limare, di concentrazione da ricercare. Eppure l’errore di Juan Jesus sul primo gol del Wolfsburg giovedì sera è banale, non centra l’insegnamento di cui parla il tecnico interista. E poi Campagnaro esterno ha dimostrato ancora una volta di avere difficoltà. Non ha la gamba per seguire avversari che sono svelti nei cambi di direzione e nell’attaccare la profondità.

Nel campionato italiano conta di più non prenderle, la storia lo dimostra. Allora perché insistere nel lasciare i difensori centrali all’uno-contro-uno? Perdono tranquillità e di conseguenza tutto il reparto va in difficoltà. Ecco perché a gennaio sarebbe stato più utile cercare un centrocampista centrale con caratteristiche mirate a proteggere il reparto. Brozovic va bene, ma è un interno. Non si può

contestare quasi nulla a Medel, dà tutto. Ma lì in mezzo servono altri giocatori. A questo punto però restano 11 partite, la stagione ruoterà tutta intorno a questo finale di campionato. Secondo me Mancini non deve pensare alla prossima stagione, ma deve provare a dare un buon messaggio alla squadra e ai tifosi. L’Inter deve rimanere in Europa per il blasone e perché conviene restare in un torneo continentale. Conviene, anche passando dai preliminari, perché il terreno continentale è nel suo Dna.

Con il senno di poi questa squadra aveva bisogno di tenersi stretta certi meccanismi basilari. E in questo Mancini ha in parte fallito inseguendo un’idea di calcio che non è mai appartenuta a questo gruppo. Un’analogia con Mazzarri, su tutte: la difficoltà a reagire quando le cose vanno male. Difficile inculcare la filosofia. Meglio andare incontro al materiale che si ha a disposizione.

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Segnali di rinnovo nel calcio

TRA CALCIOPOLIE REGOLE D’ISCRIZIONE

DIEGO OCCHIUZZI Campione di scherma� Sfortunati ma si può fare...dai #Napoli abbiamo poi il ritorno a casa #WolfsburgNapoli @diegoocchiuzzi

www.gazzetta.it

TUTTE LE NOTIZIE SUL NOSTRO SITO

GIANCARLO FISICHELLA Pilota di auto� Alcune mucche si aggirano nel paddock... @OfficialFisico

La vignettadi Valerio Marini

Twitter CADEL EVANS Ciclista della BMC� Tornato in Europa, stupito di pranzare in un castello di 1400 anni a...#Bellinzona @CadelOfficial

ARIANNA ERRIGOOlimpionica di scherma� Non penserete mica che saranno dei piccoli malannidi stagione a fermarmi @aryerri

L’Inter fuori da tutto

PERCHE’ MANCINI HA FALLITO (IN PARTE)

P er evitare guai peggiori. Lascusa ufficiale è questa. Lagogna dei giocatori davanti agli

ultrà, dentro gli stadi o nei centri di allenamento, ha avuto un altro capitolo penoso da parte di molti romanisti dopo la mazzata del 3-0 della Fiorentina. Si era già visto in Coppa Italia. Passa per essere un trucco diplomatico per mantenere l’ordine pubblico, ma in realtà si tratta ormai di una liturgia diffusa del modello tribale che governa le curve. Le maglie tolte dei genoani, gli incontri agitati dei milanisti con la frangia più rabbiosa dei tifosi (che ieri hanno invitato a uno sciopero di spettatori), il plateale dramma della Nocerina a Salerno, l’incontro-scontro degli interisti a Reggio Emilia con i loro sostenitori, perfino un episodio nel basket, l’anno passato per

l’Olimpia EA7: la geografia di queste ordalie della vergogna copre l’Italia intera.

In realtà è proprio questo consegnarsi al tifo più impresentabile il guaio peggiore. Sottomettersi agli autodafè in versione moderna è un rituale molto simile a quelli mafiosi. Le parole non devono spaventare, così come accadde quando Fabio Capello espresse una verità dura, ma evidente: in Italia comandano gli ultrà e il loro ricatto su molte società è sotto gli occhi di tutti.

Il Borussia Dortmund è passato in uno-due anni da una finale di Champions e da una grande rimonta sfiorata nei quarti all’ultimo posto in campionato. Problemi con i tifosi? Il minimo (compreso un confronto civile con i medesimi), e certamente niente a che fare con l’inquisizione delle curve nostrane e le minacce all’italiana. Tutta Europa ha visto la foto del tecnico Klopp solo soletto con la sua borsa in spalla, uscendo dallo stadio dopo il bruciante 3-0 della

Juve. Immaginate qualcosa del genere a un povero giallorosso sotto accusa nella notte vicino a Ponte Milvio: sceneggiate voi l’ipotetico incontro, con il Tevere e lo zainetto come muti testimoni. La caccia alle streghe deve proseguire sempre e comunque. Non esiste possibilità di giocare male, entrare in crisi. Può accadere soltanto agli altri. Idiozie fulminanti: da che mondo è mondo esistono grandi cadute e flessioni che non sono imputabili ad altro che alle leggi dello sport.

Non saranno gli americani alla Pallotta né gli indonesiani alla Thohir, come abbiamo visto, né probabilmente i cinesi o i thailandesi nel futuro del Milan a salvarci dal nostro malcostume calcistico. Avremo sempre investitori di terza fascia e un futuro ancora più scadente se il nostro campionato e i suoi protagonisti si piegheranno al Medioevo che domina nelle curve. Ma il coraggio di dirigenti e giocatori è per ora come quello di don Abbondio: invisibile.

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Gli ultrà padroni

GOGNA DAI TIFOSI: MEDIOEVO ALLO STADIO

PALAZZO DI VETROdi RUGGIEROPALOMBO

L’OPINIONEdi BEPPEBERGOMI

L’INTERVENTOdi FRANCO ARTURIemail: [email protected]

twitter: @arturifra

FEDERICA PELLEGRINIOlimpionica di nuoto� Ed eccolo qui il mitico tapiro by @vstaffelli siamo molto #attapirati vero @filomagnini@mafaldina88

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Page 26: La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

26 SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

AVELLINO (4-3-1-2)

PERUGIA (3-5-2)

OGGI ore 15 ANDATA 0-0

GOMIS22

PISACANE19

ELY5

CHIOSA27

BITTANTE20

KONE21

ARINI4

SCHIAVON18

MOKULU30

TROTTA29

SBAFFO11

KOPRIVEC1

GOLDANIGA6

COMOTTO25

MANTOVANI44

NICCO8

FARAONI2

FAZZI17

VERRE7

FABINHO11

ARDEMAGNI45

CRESCENZI15

AVELLINO Non convocato D’Angelo, influenzato, ritorna Kone, Sbaffo agirà da trequartista. Davanti possibile riposo per Castaldo. PANCHINA 1 Frattali, 6 Fabbro, 14 Regoli, 25 Almici, 23 Angeli, 3 Zito, 15 Soumarè, 9 Comi, 10 Castaldo. ALL. Rastelli.SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Sbaffo, Fabbro, Pisacane, Castaldo, Schiavon.

PERUGIA Infortunati Giacomazzi, Rizzo, Hegazy e Taddei. Al centro della difesa gioca Comotto. In mediana Verre o Nielsen per sostituire lo squalificato Fossati. A sinistra torna Crescenzi. PANCHINA 32 Amelia, 20 Baldan, 3 Lo Porto, 33 Vinicius, 4 Nielsen, 14 Lignani, 28 Lanzafame, 9 Falcinelli, 27 Parigini. ALLENATORE Camplone. SQUALIFICATI Fossati. DIFFIDATI Fazzi, Falcinelli, Parigini.

ARBITRO Pairetto di Nichelino.GUARDALINEE Lo Cicero-Pentangelo.TV Sky Calcio 5 HD. PREZZI 15-30 euro.

CROTONE (4-3-3)

BRESCIA (4-3-2-1)

OGGI ore 15 ANDATA 1-2

CORDAZ1

BALASA30

CREMONESI5

FERRARI13

MARTELLA24

DEZI6

MATUTE14

MAIELLO17

TORREGROSSA9

STOIAN39

CIANO28

ARCARI1

ZAMBELLI15

LANCINI2

DI CESARE6

SCAGLIA8

BENTIVOGLIO29

BUDEL5

QUAGGIOTTO21

SODINHA34

SESTU19CARACCIOLO

9

CROTONE Difesa in emergenza per le assenze di Dos Santos, Zampano e Modesto. Torna Cremonesi titolare. Stoian in vantaggio su De Giorgio e Ricci. in avanti PANCHINA 22 Stojanovic, 2 Riggio, 23 Gigli, 4 Galardo, 20 Salzano, 21 Suciu, 7 Ricci, 10 De Giorgio, 18 Padovan. ALL. Drago. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Ferrari.

BRESCIA Ballottaggi a centrocampo: Bentivoglio, Budel, Quaggiotto e H’Maidat sono in lizza per tre maglie. In attacco Sodinha e Andrea Caracciolo favoriti su Da Silva e Corvia., Chance dall’inizio per Lancini. PANCHINA 22 Andrenacci, 16 Bruno, 31 Boniotti, 18 H’Maidat, 26 Bertoli, 28 Valotti, 7 Corvia, 11 Da Silva, 30 Tognazzi. ALLENATORE Calori. SQUALIFICATI Benali. DIFFIDATI Morosini, Tonucci.

ARBITRO Merchiori di Ferrara.GUARDALINEE Zivelli-Villa.TV Sky Calcio 12. PREZZI 10-55 euro.

ENTELLA (4-3-3)

CATANIA (3-4-1-2)

OGGI ore 15 ANDATA 1-5

PARONI1

IACOPONI2

LIGI27

CESAR16

BELLI24

VOLPE4

DI TACCHIO6

BOTTA23

CUTOLO31

LANINI20

MASUCCI19

GILLET1

SCHIAVI5

CECCARELLI45

ROSINA10

CAPUANO24

PARISI28

RINAUDO21

ESCALANTE8

CALAIÒ9

CASTRO19

MAZZOTTA43

ENTELLA Sforzini squalificato, c’è Lanini. Ballottaggio davanti tra Cutolo (favorito) e Mazzarani. Agli assenti si aggiunge anche Staiti. PANCHINA 36 Coser, 3 Cecchini, 5 Russo, 8 Troiano, 30 Lewandowski, 17 Costa Ferreira, 32 Battocchio, 10 Mazzarani, 19 Rozzi. ALLENATORE Prina. SQUALIFICATI Sforzini. DIFFIDATI Iacoponi.

CATANIA Rosina a ridosso delle punte, Escalante per lo squalificato Odjer. Maniero e Sciaudone in panchina, Del Prete nemmeno convocato. PANCHINA 22 Terracciano, 15 Sauro, 44 Sciaudone, 27 Jankovic, 25 Piermarteri, 14 Barisic, 30 Di Grazia, 34 Rossetti, 7 Maniero. ALLENATORE Marcolin. SQUALIFICATI Odjer. DIFFIDATI Ceccarelli, Del Prete, Gyomber, Rosina, Sciaudone.

ARBITRO Pinzani di Empoli.GUARDALINEE Bottegoni-Soricaro.TV Sky Calcio 7 HD. PREZZI 5-18 euro.

LATINA (4-3-3)

SPEZIA (4-2-3-1)

OGGI ore 15 ANDATA 1-1

DI GENNARO22

RISTOVSKI13

BROSCO23

DELLAFIORE15

ALHASSAN14

VALIANI18

VIVIANI7

AMMARI20

ODUAMADI35

SOWE21

BIDAOUI24

CHICHIZOLA1

MILOS25

PICCOLO31

BIANCHETTI5

DE LAS CUEVAS7

CATELLANI10

NENÈ21

SITUM18

MIGLIORE17

BREZOVEC30

JUANDE8

LATINA Rientra Valiani, però non c’è lo squalificato Crimi, sostituito da Ammari. Per il resto Iuliano conferma gli uomini di Brescia. PANCHINA 12 Farelli, 3 Bruscagin, 6 Angelo, 9 Paolucci, 19 Olivera, 11 Litteri, 19 Doudou, 26 Macciucca, 28 Jaadi. ALLENATORE Iuliano. SQUALIFICATI CrimiDIFFIDATI Alhassan, Bruscagin, Figliomeni, Milani, Oduamadi, Viviani.

SPEZIA In trasferta Bjelica si è portato tutti e 26 i giocatori disponibili. Datkovic sostituito dal rientrante Piccolo. Possibile avvicendamento in attacco Giannetti-Nenè. PANCHINA 22 Nocchi, 2 Madonna, 11 Luna, 26 Valentini, 23 Stevanovic, 29 Bakic, 32 Kvrzic, 9 Giannetti, 14 Cisotti. ALLENATORE Bjelica. SQUALIFICATI Datkovic. DIFFIDATI De Col, Canadjija, Milos.

ARBITRO Abisso di Palermo.GUARDALINEE Valeriani-D’Apice.TV Sky Calcio 10. PREZZI 12-85 euro.

MODENA (4-3-3)

VICENZA (4-3-3)

OGGI ore 15 ANDATA 2-0

PINSOGLIO12

GOZZI13

MARZORATI6

CIONEK15

RUBIN33

NIZZETTO8

MARTINELLI25

SCHIAVONE23

GARRITANO38

GRANOCHE32

FEDATO39

VIGORITO22

SAMPIRISI31

BRIGHENTI7

GENTILI23

D'ELIA3

MORETTI4

DI GENNARO21

CINELLI8

COCCO19

GIACOMELLI10

LAVERONE27

MODENA Tornano Cionek e Calapai, ma non ci sarà Salifu (problema muscolare). Rientra Schiavone che ritrova una maglia titolare insieme a Martinelli. PANCHINA 1 Manfredini, 28 Zoboli, 16 Zucchini 2 Calapai, 11 Sakaj, 24 Marsura, 7 Acosty 19 Beltrame, 9 Ferrari. ALLENATORI Melotti-Pavan. SQUALIFICATI Signori. DIFFIDATI Nizzetto, Zoboli.

VICENZA Torna Cocco, in difesa conferma per Gentili con Brighenti. Out Manfredini, Petagana e Sciacca. Circa 1.000 i tifosi al seguito. PANCHINA 1 Bremec, 26 Camisa, 14 Garcia Tena, 6 Alhassan, 20 Sbrissa, 16 Vita, 34 Mancini, 11 Spinazzola, 28 Ragusa. ALL. Marino. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Ragusa, Sciacca, Laverone, Cinelli, D’Elia, Petagna, Di Gennaro, Garcia Tena.

ARBITRO Pasqua di Tivoli.GUARDALINEE Di Iorio-Bindoni.TV Sky Calcio 6 HD. PREZZI 12-75 euro.

PRO VERCELLI (4-3-3)

LANCIANO (4-3-3)

OGGI ore 15 ANDATA 0-2

RUSSO22

GERMANO3

COLY26

MILESI6

SCAGLIA25

FABIANO10

DI ROBERTO30

MARCHI9

SCAVONE8

ARDIZZONE17

CASTIGLIA21

ARIDITÀ1

AQUILANTI2

TROEST5

AMENTA6

MAMMARELLA3

PICCOLO10

MONACHELLO8

THIAM9

DI CECCO24

BACINOVIC25

GROSSI23

PRO VERCELLI Torna Ronaldo, dopo l’intervento al crociato di novembre: andrà in panchina. In difesa Milesi preferito a Bani. In attacco Fabiano e Di Roberto con Marchi. PANCHINA 1 Viotti, 4 Bani, 29 Ferri, 20 Musacci, 19 Ronaldo, 14 Emmanuello, 16 Sprocati, 7 Luppi, 18 Belloni. ALLENATORE Scazzola. SQUALIFICATI Cosenza. DIFFIDATI Ronaldo, Castiglia, Ferri, Ardizzone, Belloni, Coly.

LANCIANO La squalifica di Vastola potrebbe riportare tra i titolari Di Cecco anche se Paghera scalpita. Out Turchi e Ferrario. PANCHINA 22 Petrachi, 18 Conti, 21 Nunzella, 20 Paghera, 29 Agazzi, 32 Pinato, 27 Cerri, 15 De Silvestro, 28 Gatto. ALL. D’Aversa. SQUAL. Vastola. DIFFIDATI Ferrario, Di Cecco, Bacinovic, Grossi.

ARBITRO Ros di Pordenone.GUARDALINEE Ceccarelli-Oliveri.TV Sky Calcio 11. PREZZI 10-60 euro.

TERNANA (4-3-1-2)

CARPI (4-4-1-1)

OGGI ore 15 ANDATA 1-3

BRIGNOLI22

FAZIO13

MECCARIELLO6

BASTRINI16

VITALE3

GAVAZZI7

VIOLA10

FALLETTI11

AVENATTI20

CERAVOLO9

RUSSO23

GABRIEL22

LETIZIA3

POLI5

ROMAGNOLI21

GAGLIOLO6

MOLINA31

PORCARI17

BIANCO8

LOLLO20

LASAGNA15

DI GAUDIO11

TERNANA Probabile ritorno al 4-3-1-2. Dubbio Viola che ieri si è infortunato alla caviglia: oggi provino decisivo. In caso di forfeit, gioca Valjent. Tornano Brignoli e Avenatti dal 1’. PANCHINA 1 Sala, 2 Janse, 5 Ferronetti, 4 Valjent, 17 Popescu, 24 Dianda, 26 Crecco, 19 Dugandzic, 15 Bojinov. ALL. Tesser. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Fazio, Falletti.

CARPI Lasagna favorito su Inglese, torna dopo 6 gare Mbakogu per la panchina. Uno fra Poli e Gagliolo al centro, scelta da cui dipende la fascia di utilizzo di Letizia. PANCHINA 12 Maurantonio, 2 Modolo, 32 Pasini, 4 Sabbione, 18 Pugliese, 28 Laner, 14 Gatto, 9 Inglese, 10 Mbakogu. ALLENATORE Castori. SQUALIFICATI Struna, Pasciuti. DIFFIDATI Poli, Letizia.

ARBITRO Manganiello di Pinerolo.GUARDALINEE Colella-Prenna.TV Sky Calcio 9. PREZZI 7-35 euro.

TRAPANI (4-3-1-2)

BOLOGNA (4-3-1-2)

OGGI ore 15 ANDATA 1-2

GOMIS1

PERTICONE15

PAGLIARULO4

MARTINELLI19

RIZZATO29

CIARAMITARO14

ZAMPA6

ARAMU28

ABATE9

CURIALE11

BARILLÀ17

DA COSTA1

CECCARELLI32

GASTALDELLO28

OIKONOMOU2

MASINA25

ZUCULINI14

MATUZALEM5

LARIBI21

BUCHEL29

CACIA9

SANSONE11

TRAPANI Al posto di Terlizzi (squalificato) e di Caldara (infortunato) spazio a Pagliarulo e Martinelli. Tornano disponibili Basso, Citroe Scozzarella. PANCHINA 22 Marcone, 3 Daì, 5 Scozzarella, 7 Basso, 20 Falco, 21 Feola, 25 Lombardi, 26 Nadarevic, 31 Malele. ALLENATORE Cosmi. SQUAL. Terlizzi. DIFFIDATI Aramu, Curiale, Daì, Lo Bue, Perticone, Nadarevic e Rizzato.

BOLOGNA Lopez conferma Da Costa in porta e richiama Oikonomou in difesa e Buchel in mediana. Rebus Sansone: gioca titolare o va ancora in panchina? PANCHINA 12 Sarr, 3 Morleo, 24 Ferrari, 7 Mbaye, 15 Perez, 23 Bessa, 17 Calabrese, 19 Troianiello, 33 Improta. ALLENATORE Lopez. SQUALIFICATI Casarini. DIFFIDATI Abero, Garics, Maietta, Masina.

ARBITRO Baracani di Firenze.GUARDALINEE Di Francesco-Paiusco.TV Sky Calcio 3 HD. PREZZI 10-27 euro.

LIVORNO (3-5-2)

CITTADELLA (4-4-2)

OGGI ore 15 ANDATA 1-1

MAZZONI1

CECCHERINI17

BERNARDINI4

LAMBRUGHI11

MAICON23

LUCI10

APPELT38

VANTAGGIATO24

GALABINOV16

DJOKOVIC28

JELENIC20

PIEROBON1

CAPPELLETTI25

SCAGLIA13

PELLIZZER5

BARRECA3

PAOLUCCI23

RIGONI8

BENEDETTI16

STANCO31

SGRIGNA10

MINESSO11

LIVORNO Non ce la fanno Siligardi e Emerson, che si aggiungono agli infortunati Biagianti e Rivas. Panucci parte con il 3-5-2, in attacco a Galabinov e Vantaggiato. PANCHINA 39 Bastianoni. 22 Cipriani, 3 Gemiti, 18 Jefferson, 8 Moscati, 21 Gonnelli, 7 Belingheri, 2 Strasser, 6 Empereur. ALLENATORE Panucci. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI Siligardi, Vantaggiato, Moscati, Mazzoni, Jelenic, Ceccherini.

CITTADELLA Out Kupisz e Schenetti, operatoall’adduttore sinistro. Benedetti favorito su Busellato, più Paolucci di Bazzoffia per Kupisz. PANCHINA 22 Valentini, 18 Donazzan, 32 Camigliano, 9 Gerardi, 7 Coralli, 17 Busellato, 4 De Leidi, 20 Bazzoffia, 2 Pecorini. ALLENATORE Foscarini. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI Coralli, Sgrigna, Benedetti.

ARBITRO Sacchi di Macerata.GUARDALINEE Raparelli-Santuari.TV Sky Calcio 4 HD. PREZZI 9-80 euro.

SABATO 28 MARZO ore 15BOLOGNA-LIVORNO (2-3)SPEZIA-PESCARA (2-1)VICENZA CARPI ore 18 (0-1)

DOMENICA 29 MARZO ore 15PERUGIA-CROTONE ore 12.30 (1-2)BARI-PRO VERCELLI (0-3)CATANIA-AVELLINO (0-1)CITTADELLA-TERNANA (1-1)FROSINONE-LATINA (4-1)MODENA-VARESE (1-2)LANCIANO-ENTELLA (0-0)BRESCIA-TRAPANI ore 20.30 (2-3)

PROSSIMO TURNO

SERIE A PLAYOFF PLAYOUT RETROCESSIONI

CLASSIFICASQUADRE PT PARTITE RETI

G V N P F S

CARPI 59 31 16 11 4 47 23

BOLOGNA (-1) 52 31 14 11 6 39 26

VICENZA 49 31 13 10 8 34 28

AVELLINO 49 31 13 10 8 31 27

FROSINONE 48 31 13 9 9 45 39

LIVORNO 47 31 13 8 10 47 36

PESCARA 47 32 12 11 9 53 41

SPEZIA 46 31 12 10 9 42 32

LANCIANO 43 31 9 16 6 44 37

PERUGIA 43 31 10 13 8 35 36

BARI 41 32 11 8 13 35 39

MODENA 38 31 8 14 9 26 25

LATINA 37 31 8 13 10 26 28

TRAPANI 37 31 9 10 12 43 54

ENTELLA 37 31 8 13 10 31 43

TERNANA 36 31 9 9 13 28 40

CITTADELLA 35 31 7 14 10 39 42

PRO VERCELLI 35 31 9 8 14 33 44

CATANIA 32 31 7 11 13 42 46

CROTONE 32 31 8 8 15 30 40

BRESCIA (-6) 27 31 8 9 14 35 43

VARESE (-4) 27 31 7 10 14 33 49

Serie BRL’anticipo della 32a giornata

Giuseppe Calvi INVIATO A PESCARA

Q uando uno 0-0 può risul-tare un piatto sostanzio-so oppure un insipidobrodino. Eppur si muove

il Pescara, che per una notte ag-gancia il Livorno al sesto posto estacca lo Spezia. Il Bari insegui-va un successo per sgommarenella rincorsa alla zona playoff;così, il pari potrebbe servire apoco. La squadra di Baroni, chereclama, forse a ragione, un ri-gore nella ripresa, comincia echiude bene ma la pattuglia diNicola (chiede un penalty nelprimo tempo) è più incisiva,con Caputo, Bellomo e Galano.

ALTALENA All’Adriatico la sfidaè sentitissima tra le due tifose-rie, l’intera curva Sud è riserva-ta ai 2.041 supporters baresi.Per ricostruire la catena di de-stra (squalificati Zampano, Po-litano e Gessa), Baroni scegliePucino per la linea arretrata ePasquato offensive, a supportodi Melchiorri-Sansovini. Nicoladecide di premiare la formazio-ne che aveva sconfitto il Varese:conferma tutti, tranne Donati,che va in panchina (inizialmen-te resta out anche Ebagua, di-sponibile dopo la squalifica) so-stituito da Romizi, più votato al-l’interdizione. Il Pescara ha unavvio deciso, prova subito ad al-zare il ritmo; pur tenendo sottopressione il Bari, però, mai rie-sce a impegnare Guarna. Dopoun quarto d’ora, il Bari prendecoraggio e comincia a macinaregioco, cercando spesso il termi-nale Caputo, abile non solo aconcludere da fuori area ma an-che nel fare sponda per Galanoe Boateng. Dopo un tentativo diBellomo (Zuparic si oppone colcorpo, i pugliesi invocano il ri-gore), è proprio Caputo il piùpericoloso: al 36’ è murato da

IL MIGLIORE

� GALANOATTACCANTE DEL BARIDribbling, scatti e finte per prepararsi a esplodere il sinistro: fa ballare spesso il suo marcatore Rossi e impegna il portiere Fiorillo

6,5

Al Pescara manca un rigoreBari, è un pari che serve poco1Non punito un fallo su Melchiorri. E Nicola non riesce ad avvicinarsi ai playoff

PESCARA 0 0 BARI

ARBITRO Fabbri di Ravenna 5.GUARDALINEE Peretti 5–Tolfo 6.

ESPULSI nessuno.AMMONITI Sabelli (B), Romizi (B), Melchiorri (P) e Bjarnason (P) per gioco scorretto; Guarna (B) per comportamento non regolamentare.NOTE paganti 7.109, incasso di 63.299 euro; abbonati 3.580, quota di 17.273 euro. Tiri in porta 3-4. Tiri fuori 4-7. In fuorigioco 1-2. Angoli 2-6. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’.

PESCARA (4-4-2) Fiorillo 6; Pucino 6, Salamon 6,5, Zuparic 6, Rossi 5,5; Pasquato 5,5 (dal 17’ s.t. Caprari 6), Memushaj 6, Brugman 6, Bjarnason 6; Sansovini 5,5 (dal 35’ s.t. Pettinari s.v.), Melchiorri 6. PANCHINA Aresti, Vrdoljak, Fornasier, Venuti, Abecasis, Paolucci, Torreira. ALLENATORE Baroni 6.

BARI (4-3-3) Guarna 6; Sabelli 6, Rinaudo 5,5, Contini 6,5, Calderoni 5,5 (dal 22’ s.t. Defendi 6); Schiattarella 6,5, Romizi 6,5, Bellomo 6,5; Galano 6,5, Caputo 6 (dal 33’ s.t. Ebagua s.v.), Boateng 5 (dal 18’ s.t. De Luca 6). PANCHINA Donnarumma, Salviato, Filippini, Benedetti, Rada, Donati. ALLENATORE Nicola 6.

Rossi e poi da Salamon e al 42’ritenta trovando ancora l’osta-colo Rossi. I biancazzurri atten-dono il momento propizio perimpostare qualche ripartenza:al 39’ Melchiorri punge con untiro-cross, in chiusura di tempoun bolide di Memushaj è respin-ta da Romizi.

SPINA GALANO In apertura diripresa sale in cattedra Galano,che impegna da fuori area Fio-rillo e nel secondo tentativosfiora la traversa. Baroni passaal 4-3-3, allargando Melchiorrie Pasquato (poi Caprari) sullecorsie esterne e tenendo Sanso-vini al centro. Ora il Pescara èpiù rapido e imprevedibile, al10’ reclama un rigore: Mel-chiorri sfonda a destra, superaRinaudo e finisce a terra, tocca-to da Contini. La partita è sem-pre viva, pur senza emozioni inzona-tiro. Il finale è di marcaabruzzese, però sulle conclusio-ni di Bjarnason e Caprari si fatrovare pronto Guarna. Finiscepari e patta, ora Pescara e Baridevono attendere notizie dalledirette concorrenti.

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IL CASO

Oggi l’Entellaritrova Gozzi:«Corruzione?No, fregatura»

T onino Gozzi oggi saràal suo posto in tribunaper vedere la sua Entel-

la contro il Catania: bigliettidimezzati, iniziative per i ti-fosi e grande festa. E’ statauna settimana durissima peril presidente, dopo l’arrestodi lunedì a Bruxelles per unapresunta corruzione in Con-go. Una vicenda i cui contor-ni - a tratti romanzeschi - havoluto chiarire a Milano.Gozzi ha premesso che laDuferco (il colosso dell’ac-ciaio del quale è Ceo) nonc’entra: «Persone che cono-scevo mi hanno proposto unaffare legato a una societàche gestisce le lotterie, hocoinvolto alcuni investitori,anche soci di Duferco, e cisiamo fidati. L’affare non èandato in porto, ci abbiamorimesso una decina di milio-ni e siamo stati fregati. Que-sta storia mi ha insegnatoche se si esce dal proprio am-bito bisogna avere grande at-tenzione, soprattutto in unpaese complicato comel’Africa». Sull’arresto ha ag-giunto: «A parte il magistra-to, sono stati tutti gentili. Po-tevo anche telefonare e, ol-tre alla famiglia, l’Entella miè stata vicina. Al prossimodirettivo di Federacciai chie-derò se è il caso se resti allapresidenza; questa vicendapotrebbe avere conseguenzeanche per la mia reputazio-ne. E aspetto che qualcunomi dica chi, quando e doveavrei corrotto qualcuno».

ni.bin.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lunedì il posticipoVarese-Frosinone

� Il programma della giornata sarà completato lunedì sera dal posticipo tra Varese e Frosinone (andata (1-1). La partita sarà arbitrata da Saia di Palermo.

Antonio Gozzi, 60 anni ANSA

Page 27: La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

27SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Di Vaio sa come si conquista la A«Bologna, devi rischiare di più»1Da giocatore ha ottenuto quattro promozioni e ora fa il club manager:«Tocca ai veterani»

Andrea TosiBOLOGNA

P rotetto dal secondo po-sto, il Bologna rimane so-speso tra risultati strabi-

lianti in trasferta e deludenti incasa. La squadra rossoblù giocaoggi a Trapani senza gli infor-tunati Coppola e Maietta (ri-spettivamente fuori 40 e 10giorni), forte del suo ruolino di5 vittorie di fila lontano dal

Dall’Ara dove invece non segnada 5 partite. Marco Di Vaio, og-gi dirigente del Bfc col ruolo diclub manager, ha il profilo giu-sto per dibattere il momentodel Bologna guardando al suopassato di grande bomber conall’attivo quattro promozioni inA con Verona, Bari, Salernitanae Genoa: «Ho vissuto quattroesperienze completamente dif-ferenti tra loro. A Verona ero ilgiovane uscito per la prima vol-ta di casa, arrivato dalla Laziomi infortunai subito. Giocai po-co ma in tempo per segnare aLucca un gol pesantissimo, an-dammo su vincendo moltiscontri diretti. A Bari salimmocon un prodigioso rush nelle ul-time 12 giornate. A Salerno in-vece dominammo il campiona-to dall’inizio e io divenni capo-cannoniere. A Genova fu una

corsa folle per rimanere aggan-ciati a Juve e Napoli, così stac-cammo la quarta di 10 puntievitando i playoff. Non c’è unaregola precisa. In B bisognagiocare una partita alla volta e

dare sempre il cento per cento».

C’è una qualità più importante delle altre per andare in A?«Nel finale di stagione è impor-tante avere certezze dietro,

perciò dico la solidità difensiva.E aggiungo la personalità deigiocatori più esperti, nel nostrocaso Cacia, Matuzalem, Gastal-dello, Maietta».

La maggioranza dei tifosi conte-sta Lopez. Come lo spiega?«Diego ha rovesciato la mediainglese: vince fuori e pareggiadentro. Avesse fatto il contra-rio, nessuno fiaterebbe perchèle vittorie in casa hanno più va-lore per chi viene allo stadio».

Come si può risolvere la sterilitàdell’attacco in casa?«La pressione e la voglia di stra-fare ci stanno bloccando. Que-sti problemi si risolvono lavo-rando sugli schemi e forzandoqualche giocata. Per vincere bi-sogna anche rischiare».

Chi teme tra le inseguitrici?«Il Frosinone è l’avversario piùquadrato. Ma tutto dipende danoi: il calendario ci proponecinque scontri diretti, può esse-re un vantaggio perchè vincen-do non dovremmo fare calcolisulle altre».

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Lega ProRGli anticipi della 31a giornata

Casertana e Benevento a zeroNel derby vincono solo i tifosiLucio Bernardo CASERTA

F inisce in parità il derbymolto atteso fra Caserta-na e Benevento, nessun

gol ma con la cornice di pubbli-co delle grandi occasioni. Sta-dio Pinto gremito nei soli postidisponibili, tribune e distinti,con oltre 700 tifosi ospiti nel-l’unico spicchio di curva agibi-le. Padroni di casa subito peri-colosi: al 2’ Mancosu vince uncontrasto, si invola verso laporta avversaria e lascia partireun tiro preciso che Pane deviain angolo, mentre al 6’ è Cisse a

far saltare tutti con la traversacolpita con un bolide da fuoriarea. Gli ospiti si vedono all’8’con una punizione di D’Agosti-no deviata dalla difesa di casa,replica un minuto dopo Manco-su con tiro piazzato e palla pre-da di Pane. Dopo 15’ Campilon-go perde Rajcic per infortunio emanda in campo De Liguori. Al26’ ed al 28’ ci provano per laCasertana Bianco e Cunzi maentrambe le conclusioni sonoalte, poi sono gli ospiti nel fina-le di tempo a rendersi pericolo-si al 43’ con Alfageme il cui tiroè respinto da Mattera ed al 44’con Marotta liberato da Eusepial limite dell’area la cui conclu-

sione va al lato. Nella ripresa èCampagnacci nei secondi ini-ziali a tirare da buona posizio-ne ma Fumagalli para senzaproblemi, subito replica Cunzi,ma la sua conclusione è fuorimisura. All’8’ Eusepi sottoportacostringe Fumagalli alla re-spinta in angolo, poi dopo varieoccasioni dei locali non concre-tizzate, al 23’ un pericoloso tirodi Campagnacci viene deviatosul palo da Fumagalli e poi libe-ra la difesa. Al 29’ punizionecentrale di Bianco parata daPane che non trattiene il bolidedi Cisse al 30’, bloccandolo indue tempi. Grande occasioneper il Benevento al 35’ con Eu-

sepi il cui tiro è respinto da Ma-rano. Un minuto dopo Fuma-galli devia oltre la traversa ilbolide che il centravanti giallo-rosso fa partire dal limite.

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CASERTANA-BENEVENTO 0-0

CASERTANA (4-3-3) Fumagalli 6,5; Idda 6,5, Rainone 6,5, Mattera 6,5, Bianco 6; Marano 6,5 (dal 35’ s.t. De Marco s.v.), Rajcic 6 (dal 16’ s.t. De Liguori 6), Mancosu 6; Cunzi 5,5, Cisse 6, Mancino 6 (dal 26’ s.t. Caccavallo 5,5). (B. D’Agostino, D’Alterio, Tito, Diakite). All. Campilongo 6.BENEVENTO (4-4-2) Pane 6; Celjak 6, Lucioni 6,5, Scognamiglio 6,5, Pezzi 6; Alfageme 5,5, Vitiello 6,5, G. D’Agostino6, Campagnacci 6; Eusepi 6, Marotta 6 (dal 24’ s.t. Mazzeo 6). (Piscitelli, D’An-gelo, Porcaro, Donninelli, Allegretti, Kanoute). All. Brini 6. ARBITRO Marini di Roma 6.NOTE spettatori 5.500 circa; paganti, abbonati e incasso n.c. Ammoniti Scognamiglio e Alfageme. Angoli 3-4.

Feralpi, è un altro 0-0Al Mantova va benone

FERALPI SALO’ 0

MANTOVA 0

FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani 6,5; Tantardini 6, Leonarduzzi 6, Ranellucci 6, Broli 6; Cavion 7, Pinardi 6,5, Palma 6 (dal 35’ s.t. Juan Antonio s.v.); Bracaletti 5,5, Romero 6 (dal 45’ s.t. Gullotta s.v.),Galuppini 5,5 (dal 30’ s.t. Gulin s.v.). (Proietti Gaffi, Carboni, Ra-gnoli, Codromaz). All. Scienza 6.MANTOVA (3-4-3) Zima 6,5; Trainotti 6, Siniscalchi 6,5 (dal 28’ s.t. Todisco 6), Marchiori 6; Tavan-ti 6 (dal 15’ s.t. Gonzi 6), Raggio Garibaldi 6,5, Paro 7; Pondaco 6; Boniperti 6, Caridi 5,5, Gyasi 5 (dall’8’ s.t. Said 5,5). (Festa, Blaze, Zammarini, Beleck). All. Juric 6.ARBITRO Fanton di Lodi 6.NOTE spettatori 700 circa; pa-ganti, abbonati e incasso non

comunicati. Ammoniti Tantardini, Marchiori e Siniscalchi. Angoli 7-5.

� SALO’ (Bs) La Feralpi Salò frena dinuovo in casa, costretta dal Mantova alsecondo 0-0 consecutivo dopo quellodi domenica con l’Arezzo, e vede allon-tanarsi il sogno playoff. Per il Mantova,invece, un buon punto che allunga laserie positiva e dà valore alle speranzedi salvezza. In una serata che offre po-che occasioni da gol, la Feralpi Salò si eclissa ben presto, mostrando un at-tacco non più brillante come in passatoche non impensierisce mai seriamenteZima. Più determinato il Mantova, chesi fa pericoloso due volte con Siniscal-chi e una con Boniperti, anche se è troppo poco per impensierire l’attentaretroguardia della Feralpi Salò, l’unicoreparto della squadra di Scienza a nonaver tirato del tutto i remi in barca.

Giulio Tosini

Ore 15LUMEZZANE (4-3-1-2) Bason; Bagnai, Belotti, Nossa, Pantano; Gatto, Genevier, Alimi; Varas; Sarao, Potenza. (Furlan, Mogos, Biondi, Pippa, Franchini, Baldassin, Cruz). All. Nicolato.MONZA (3-5-2) De Lucia; Giorgi, Martinez, El Hasni; Pugliese, Conti, Pessina, Uliano, Cojocnean; Torri, De Vita. (Chimini, De Bode, D’Ambrosio, Toskic, Asante, Bernasconi, Carbonaro). All. Pea.ARBITRO Lacagnina di Caltanissetta(Bianchini-Vono). (andata 0-3)

PORDENONE (3-5-2) Careri; Placido, Fissore, Rosania; Simoncelli, Mattielig, A. Migliorini, Maracchi, Bertolucci; Maccan, Franchini. (Bazzichetto, Ghinassi, Panzeri, Buratto, G. Migliorini, Bjelanovic, Ravasi). All. Rossitto.COMO (3-4-1-2) Crispino; Lebran, Giosa, Cassetti; Casoli, Castiglia, Berardocco, Fautario; Le Noci; Ganz, Maritato. (Falcone, Ambrosini, Corticchia, Rolando, Cristiani, Scapuzzi, De Sousa). All. Sabatini.ARBITRO Guccini di Albano Laziale (Locatelli-Affatato). (1-3)

Ore 16 ALBINOLEFFE (4-3-1-2) Offredi; Salvi, Ondei, Moi, Anghileri; Gazo, Spinelli, Maietti; Corradi; Silva Reis, Momentè. (Amadori, Pacifico, Cortinovis, Nichetti, Bentley, Vorobjovs, Bradaschia). All. Mangone.SÜDTIROL (4-3-3) Miori; Tait, Kiem, Mladen, Martin; Mazzitelli, Bertoni, Branca; Marras, Novothny, Fischnaller. (Melgrati, Allegra, Peverelli, Zullo, Cia,

Campo, Shekiladze). All. Sormani.ARBITRO Sprezzola di Mestre (Cinquini-Sgheiz). (1-1)

Ore 17 BASSANO (4-2-3-1) Rossi; Toninelli, Priola, Zanella, Semenzato; Cenetti, Proietti; Furlan, Iocolano, Cattaneo; Pietribiasi. (Grandi, Ingegneri, Stevanin, Davì, Nolè, Cortesi, Spadafora). All. Asta.PRO PATRIA (4-3-3) Melillo; Botturi, Lamorte, Pisani, Taino; Arati, Calzi, Romeo; Candido, Serafini, Terrani. (Perilli, Guglielmotti, Zaro, Cannataro, Casolla, Baclet, Brunori). All. Montanari.ARBITRO Andreini di Forlì (Bandettini-Novellino). (2-2)

CREMONESE (3-5-2) Quaini; Gambaretti, Briganti, Castellini; Marchi, Jadid, Palermo, Crialese, Favalli; Di Francesco, Manaj. (Venturi, Campagna, Bassoli, Moroni, Finazzi, Ciccone, Brighenti). All. Giampaolo.REAL VICENZA (3-5-2) Tomei; Beccaro, Solini, Carlini; Lavagnoli, Cristini, Dalla Bona, Malagò, Vannucci; Bruno, Bardelloni. (Bonato, Quintavalla, Chiarello, Caporali, Ungaro, Margiotta, Gomes). All. Marcolini.ARBITRO Colarossi di Roma (Defina-Moraglia). (1-1)

Ore 19.30GIANA (4-4-2) Paleari; Perico, Polenghi, Montesano, Solerio; Rossini, Marotta, Biraghi, Pinto; Sinigaglia, Gasbarroni. (Ghislanzoni, Bonalumi, Augello, Di Lauri,

GIRONE AIL NOVARASI PREPARAAL SORPASSO

Ore 14.30LUCCHESE (4-4-2) Di Masi; Espeche, Risaliti, Calistri, Nolè; Ferretti, Mingazzini, Lo Sicco, Pagano; Forte, Raicevic. (Pazzagli, Calcagni, Cazè, Pizza, Scapinello, Degeri, Benedetti). All. Galderisi.PISA (4-3-3) Pelagotti; Pellegrini, Lisuzzo, Paci, Sini; Morrone, Caponi, Iori; Arrighini, Arma, Floriano. (Moschin, Costa, Mandorlini, Misuraca, Beretta, Napoli, Frediani). All. Pillon.ARBITRO Pagliardini di Arezzo (Imperiale-Cipressa). (andata 0-0)

COSI’ DOMANI

Ore 14.30 Gubbio-Forlì (andata 1-2): Rasia di Bassano. Prato-Pistoiese (1-2): Rossi di Rovigo. Spal-Pro Piacenza (1-0): Perotti di Legnano.Ore 16 Ascoli-Reggiana (2-0): Fiore di Barletta. Carrarese-L’Aquila (0-1): Fiorini di Frosinone. Pontedera-Tuttocuoio (1-2): Schirru di Nichelino.Ore 18 Santarcang.-Ancona (0-0): Sassoli di Arezzo. Savona-Grosseto (0-3): Rapuano di Rimini. Teramo-San Marino (2-1): Fourneau di Roma.

LA CLASSIFICA

� Ascoli e Teramo p. 58; Reggiana* 52; Pisa* 47; Ancona* 45; Pontedera 44; L’Aquila* 42; Spal 40; Tuttocuoio*, Carrarese e Lucchese 38; Gubbio 36; Grosseto (-1) 34; Pistoiese** 33; Prato, Savona e Santarcangelo* 31; Forlì 30; Pro Piacenza (-8) 28; San Marino 26. (**due gare in meno; *una in meno).

� IL CASO PISCITELLA Il Tribunale nazionale antidoping ha dato 40 giorni di squalifica a Piscitella (Pistoiese), che prima della partita a Piacenza aveva assunto uno spray nasale contenente il Tuaminoeptano, un prodotto ritenuto dopante.

GIRONE BLUCCA APREI TRE DERBYDI TOSCANA

Ore 14.30 MESSINA (4-4-2) Berardi; Benvenga, Altobello, Pepe, Silvestri; Bonanno, Damonte, Nigro, Ciciretti; Corona, Orlando. (Scardino, Cane, Rullo, Bortoli, Donnarumma, Mancini, De Paula). All. Di Costanzo.COSENZA (4-4-2) Ravaglia; Corsi, Tedeschi, Carrieri, Ciancio; Fornito, Arrigoni, Caccetta, Statella; Calderini, Cesca. (Saracco, Blondett, Zanini, Novello,Criaco, Chidichimo, Tortolano). All. Roselli.ARBITRO Illuzzi di Molfetta (Monetta-Opromolla). (andata 0-0)

PAGANESE (4-3-1-2) Casadei; Tartaglia, Perna, Moracci, Donida; Vinci, Bergamini, Malaccari; Deli; Aurelio, Girardi. (Novelli, Cancelloni, Djibo, Franco, Longo, Russini, Biasci). All. Sottil.SAVOIA (3-4-3) Gragnaniello; Riccio, Checcucci, Sirigu; Giordani,Saric, Pizzutelli, Verruschi; D’Appolonia, Ferrante, Scarpa. (Volturo, Cremaschi, Mercadante, Boilini, Leonetti, Vosnakidis, Cornacchia). All. Papagni.ARBITRO Pelagatti di Arezzo (Granci-Mariani). (1-0)

Ore 15MATERA (3-4-3) Bifulco; De Franco, Faisca, Flores; Di Noia, Iannini, Coletti, Mazzarani; Madonia, Letizia, Carretta. (Russo, Pagliarini, Ashong, Bernardi, Ferretti, Albadoro, Azzariti). All. Auteri.VIGOR LAMEZIA (4-3-3) Piacenti; Spirito, Rapisarda, Gattari, Kostadinovic; Voltasio, Battaglia, Scarsella; Catalano, Del Sante, Montella. (Forte, Di Bella, Filosa, Di

Marco, Rossini, Maglia, De Giorgi). All. Erra. ARBITRO D’Apice di Arezzo (Vingo-Pancaldo Trifirò). (0-1)

Ore 16 LECCE (4-3-3) Caglioni; Beduschi, Diniz, Abruzzese, Lopez; Salvi, Papini, Herrera; Lepore, Moscardelli, Gustavo. (Scuffia, Vinetot, Di Chiara, Mannini, Embalo, Doumbia, Miccoli). All. Bollini.AVERSA NORMANNA (4-3-3) Lagomarsini; Balzano, Cossentino, Magliocchetti, Amelio; Catinali, Geroni, Capua; Mangiacasale, Mosciaro, De Vena. (Despucches, Esposito, Sassano, Giannattasio, Giannusa, De Luca, Scognamillo). All. Marra.ARBITRO Mainardi di Bergamo (Robilotta-Manzolillo). (1-0)

REGGINA (3-5-2) Kovacsik; Ungaro, Cirillo, Di Lorenzo; Gallozzi, Salandria, Armellino, Maimone, Benedetti; Insigne, Viola. (Cetrangolo, Mazzone, Camilleri, Velardi, Balistreri, Masini, Di Michele). All. Alberti.MELFI (4-3-1-2) Perina; Annoni, Di Filippo, Colella, Pinna; Agnello, Tundo, Fella; Nappello; Caturano, Tortori. (Gagliardini, Chiumarulo, Giacomarro, Gallo, Luparini, Cicerelli, Falomi). All. Bitetto.ARBITRO Formato di Benevento (Piazza-Bernabei). (0-2)

COSI’ DOMANI

Ore 12.30 Catanzaro-Salernitana (andata 1-2): Baroni di Firenze.Lupa Roma-Foggia (0-1): Piccinini di Forlì.Ore 14 Juve Stabia-Ischia (2-1): Capone di Palermo.

COSI’ LUNEDI’

Ore 20.45 Martina-Barletta (1-2): Baldicchi di Città di Castello.

LA CLASSIFICA

� Benevento* p. 65; Salernitana 64; Casertana* 56; Juve Stabia 55; Matera 53; Lecce 51; Foggia (-1) 49; Catanzaro 44; Barletta e Vigor Lamezia 39; Cosenza 36; Martina 35; Lupa Roma e Paganese 33; Melfi (-2) 32; Savoia 26; Aversa Normanna e Messina 25; Ischia 24; Reggina (-1) 22. (*una partita in più).

GIRONE CIL MATERAALL’ASSALTODEI PLAYOFF

Serie BROggi la 32a giornata

Sodinha scuoteil Brescia del -6«Ci vuole allegria»� BRESCIA (g.p.l.) La nuova società targata Profida si è mossa per tempo: ha annunciato ricorso contro la maxipenalizzazione figlia della precedente gestione(-6), è pronta a combattere per la restituzione dei punti e perché la norma che punisce le inadempienze diventi più equa per tutti. La proposta lanciata è la seguente: una sola scadenza a fine campionato per verificare chi è in regola e chi no, con pene da scontare nel torneo successivo). Ma il principale problema ora è il campo. «La squadra deve reagire già a Crotone - dice il tecnico Calori - servono i fatti, non le parole. Mi aspetto più coraggio». L’arma in più la indica Sodinha: «Giochiamo con il sorriso, serve più allegria. Soltanto così possiamo salvarci».

Crotti, Spiranelli, Perna). All. Albé.VENEZIA (4-3-3) Fortunato; Capogrosso, Legati, Sales, Dell’Andrea; Scialpi, Giorico, Espinal; Varano, Raimondi, Guerra. (D’Arsié, Peccarisi, Esposito, Callegaro, Scanferlato, Magnaghi, Greco). All. Serena.ARBITRO Strippoli di Bari (Cartaino-Lombardi). (1-2)

NOVARA (3-5-2) Tozzo; Vicari, Gavazzi, Bergamelli; Dickmann, Faragò, Buzzegoli, Pesce, Garufo; Gonzalez, Evacuo. (Montipò, Beye, Miglietta, Bianchi, Foglio, Corazza, Della Rocca). All. Toscano.RENATE (3-5-2) Cincilla; Adobati, Malgrati, Riva; Bonfanti, Muchetti, Perini, Scaccabarozzi, Iovine; Radrezza, Cocuzza. (Vannucchi, Di Gennaro, Morotti, Chimenti, Mantovani, Odogwu, Spampatti). All. Boldini.ARBITRO Giua di Pisa (Bertasi-Zanetti). (3-1)

COSI’ DOMANI

Ore 11 Arezzo-Alessandria (andata 0-1): Caso di Verona.Ore 14.30 Torres-Pavia (1-1): Di Martino di Teramo.

LA CLASSIFICA

� Alessandria e Pavia (-1) p. 58; Novara 57; Bassano 55; Como 51; Feralpi Salò* 47; Real Vicenza 45; Südtirol e Arezzo 42; Venezia 41; Mantova* (-3) 40; Renate 39; Torres 36; Monza e Cremonese 35; Giana 34; Lumezzane 28; AlbinoLeffe e Pro Patria (-1) 24; Pordenone 21. (*una partita in più).

� LA GIANA TORNA A CASA La Giana, dopo quasi sette mesi di esilio al Brianteo di Monza, debutta nel suo stasera a Gorgonzola stasera con il Venezia. Sono arrivati il via libera da tutte le commissioni e quindi questo è un giorno storico per la città in provincia di Milano I costi di realizzazione dell’impianto, dotato di 3.840 posti tutti a sedere e chiamato «Città di Gorgonzola», sono stati interamente sostenuti dal presidente Oreste Bamonte, da trent’anni al comando della Giana.

� DA GIOCATORE...Marco Di Vaio ha giocato in A nelBologna dal 2008 al 2012 ANSA

� ...E DA DIRIGENTEMarco Di Vaio, 38 anni, oggi è il club manager del Bologna LAPRESSE

Felice Evacuo, 32 anni (Novara)

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28 SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Domani la 106A Milano-Sanremo è il primo «Monumento» della stagione. Saranno 293 chilometri con il percorso classico: Turchino, i Capi (Mele, Cervo, Berta), Cipressa e Poggio. Dalla fine della discesa mancano 2,7 km all’arrivo

PARTENZA: ARCO DELLA PACEOggi punzonatura a Milano dalle 14.30 alla Scuola Nazionale di cinema (ex Manifattura Tabacchi), in viale Fulvio Testi 121. Domenica ritrovo in Piazza Sempione-Arco della Pace dalle 8.10.

Alle 9.45 sfilata, la partenza alle 10.10 da Via della Chiesa Rossa. Arrivo a Sanremo in Via Roma verso le 16.30CINQUE TEAM ITALIANI Al via 25 team di 8 corridori. I 17 del World Tour partecipano di diritto: sono Ag2r (Fra),

Astana (Kaz), Bmc (Usa), Etixx-Quick Step (Bel), Fdj (Fra), Iam (Svi), Lampre-Merida (Ita), Lotto-Soudal (Bel), Movistar (Spa), Orica (Aus), Cannondale-Garmin (Usa), Giant-Alpecin (Ger), Katusha (Rus), Lotto Nl-

Jumbo (Ola), Sky (Gb), Tinkoff-Saxo (Rus), Trek (Usa). Le 8 invitate: Androni-Sidermec (Ita), Bardiani-Csf (Ita), Bora-Argon 18 (Ger), CCC Sprandi (Pol), Colombia (Col), Nippo-Fantini (Ita), Southeast (Ita), Unitedhealthcare (Usa)

LA GUIDA25 SQUADRE200 CORRIDORI

Lo riconoscete? E’ CimolaiL’Italia per stupire a Sanremo1Prima il Laigueglia; poi il friulano, 25 anni, ha battuto Matthews, Bouhanni e Kristoff alla Parigi-Nizza. «Fino a un mese fa non ero nessuno, ora me la gioco»

Guardate la grinta e la concentrazione di Davide Cimolai bambino: qui ha 8 anni. Categoria G3, correva per il Fontanafredda: è ai Tricolori a San Benedetto del Tronto del settembre 1998. In alto, la vittoria del 25enne friulano alla Parigi-Nizza. Pro’ dal 2010, prime due stagioni alla Liquigas prima della Lampre FOTO BETTINI

Ciro [email protected]

twitter@cirogazzetta

F ino a un mese fa non eranessuno. E non è un insul-to. Se lo dice da solo. «Sì,

è così — Davide Cimolai riflet-te a voce alta —. Ma negli ulti-mi trenta giorni è cambiato pa-recchio e ora non mi resta mol-to da fare, se non restare tran-quillo e crederci. Perché laMilano-Sanremo non si inven-ta. La vince un corridore che èandato forte o alla Parigi-Niz-za, o alla Tirreno-Adriati-co…».

PROSPETTIVE Cimolai rientraalla perfezione in questa cate-goria. Per preparare la Classi-cissima ha scelto la Francia e lì,dopo aver sbancato il Laigue-glia a febbraio, sul traguardodella quinta tappa ha sverni-ciato Coquard, Matthews,Bouhanni, Kristoff. Questo dicerto non fa del 25enne friula-no della Lampre-Merida un fa-vorito del Mondiale di prima-vera, ma basta per ritagliarsiun ruolo da outsider. Oltre aincuriosire l’Italia ciclistica:

con Colbrelli reduce dalla feb-bre, Modolo out, Viviani infor-tunato, Pozzato da verificare,quella di Cimolai è perlomenouna suggestione.

STORIA Cimolai è quello chequalche anno fa, rifiutando ilposto fisso alle Fiamme Azzur-re dopo gli ottimi risultati inpista, ha fatto saltare mammae papà dalla sedia. «Un impie-go così non si rifiuta a cuor leg-gero in effetti. Ma io sono de-terminato, testardo. Avevo de-ciso che sarei diventato un ci-clista professionista». La«colpa» è di Odorico, il nonnomaterno. A trovare il nipotinoci andava in bici: solo dieci chi-lometri, ma abbastanza perfarlo apparire un eroe agli oc-chi del piccolo Davide, che hacosì deviato dalle passioni cal-ciofile della famiglia. Una fa-miglia umile e concreta. «PapàLindo fa l’operaio, il vernicia-tore del legno. Mamma Rossa-na la maestra d’asilo. Io mi so-no diplomato geometra e sonocresciuto (assieme al fratelloEdoardo) con il valore di resta-re sempre con i piedi per terra,e di guadagnarsi tutto con fati-ca e impegno».

TATUAGGI Il legame con la fa-miglia è anche nelle iniziali deigenitori e del fratello che si ètatuato sulla pelle. Di tatuaggine ha altri due: uno è il nomeGreta, la sua ragazza, cono-sciuta un paio di anni fa dalparrucchiere. «Lavora a Porde-none in una società di broke-raggio. Mi ha calmato, nel sen-so che prima di incontrarmicon lei ero un discotecaro con-vinto, naturalmente a ottobree novembre. Ora mi sono tran-quillizzato… ma mi è rimastala passione per la musica. Te-chno, house, elettronica».Ilterzo tatuaggio è composto da

tre stelle. Tre come i sognisportivi di Davide. «La Milano-Sanremo, il campionato delMondo, una tappa al Tour». Di-viso tra la residenza croata diNovigrad, Vigonovo di Fonta-nafredda e Sacile, il friulano sifa seguire nella preparazioneda Claudio Cucinotta ed è con-vinto che con quella benedettavittoria al Laigueglia abbiasvoltato. «Nel ciclismo non tiinventi nulla. Io quest’invernoho lavorato molto bene, miaveva destabilizzato solo unpo’ la bronchite presa dopo ilDown Under, ma ho recupera-to al meglio». Ma nella Lampredi Rui Costa e Pozzato, cheschiera anche il giovanissimo(e talentuoso) Bonifazio, cheruolo potrà avere Cimolai?«Rui Costa e Pippo sono duejolly che possono inventare. Sepoi passo bene il Poggio e si ar-riva in una situazione di corsache mi è favorevole, cioè unavolata... Finora nei tre sprintche ho puntato quest’anno, hofatto due primi e un secondo.La Sanremo è un’altra cosa.Ma se arrivassi a giocarmela,allora non firmerei per unpiazzamento».

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E BONIFAZIOCUCINA I GAMBERINiccolò Bonifazio, 21 anni, compagnodi Cimolai, è di San Lorenzo al Mare, ai piedi della Cipressa. La Sanremo gli passa da casa BOZZANI

CiclismoRDomani la Classicissima numero 106

� Oggi, dalle 14 alle 14.30, sintonizzatevi su Gazzetta Tv, canale 59 del digitale terrestre. Va in onda lo Speciale Sanremo, ricco di contenuti esclusivi. In studio Andrea Berton, la voce del ciclismo. Gli appassionati si potranno gustare un video esclusivo di Vincenzo Nibali, il re del Tour de France che alla Sanremo è arrivato terzo nel 2012: vedrete, le immagini vi stupiranno. E poi parlano due dei grandi favoriti della Classicissima di domani: Fabian Cancellara e Peter Sagan. In più, il pronostico di Francesco Moser, ospite ieri dei nostri studi per la consegna del premio Hall of Fame del Giro

Peter Sagan, 25 anni, 2° alla Sanremo 2013 BETTINI

DIRETTA SUL CANALE 59

Gazzetta Tv oggi dalle 14 Video esclusivo di Nibali Più Cancellara e Sagan

NOTIZIE

� E’ attesa per giovedì 2 aprile la decisione della Commissione Licenze sul caso Astana: l’Uci, la federazione internazionale, ha chiesto la revoca della licenza World Tour per la squadra di Vincenzo Nibali e Fabio Aru dopo l’audit stilato dall’Istituto Superiore dello sport di Losanna. Il team kazako ha presentato il dossier difensivo (aveva tempo fino a ieri) e adesso la palla balza all’organo che si riunirà, salvo sorprese, giovedì 2 aprile a Ginevra (Svizzera). La decisione è appellabile al Tas, il Tribunale d’arbitrato sportivo.

CASO LICENZA

Astana: Commissione Ucideciderà il 2 aprile

� «I grandi favoriti siamo noi». Peter Sagan non ha dubbi all’antivigilia della grande sfida. A dare ulteriore morale al talento slovacco la presenza di Daniele Bennati, che ha recuperato dopo l’infortunio al tallone che l’aveva costretto al ritiro alla Tirreno-Adriatico. Quando ieri i due si sono incontrati nella sede italiana della Citroen, dove è stata presentata la squadra (Sagan, Bennati, Bodnar, Boaro, Breschel, Kreuziger, Juul, e Tosatto), un caloroso abbraccio ha sigillato quello che potrebbe essere un vero e proprio patto.

TINKOFF-SAXO

Bennati ha recuperatoCi sarà anche Tosatto

teamnovonordisk

Gareggiando con il diabetealla Milano - Sanremo

#ChangingDiabetes

Il Team Novo Nordisk é la prima squadra al mondo compostaesclusivamente da ciclisti professionisti con diabete.

Andrea PeronCiclista professionista del Team Novo Nordisk,Borgoricco, Italia

“Ho iniziato a pedalare quando avevo 10 anni. Sei anni dopo mi fudiagnosticato il diabete, ma questo non mi ha fermato.”

Follow Team Novo Nordisk at:

teamnovonordisk.com

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29SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

LO SCERIFFOPIÙ AMATOORA E’ ROSAPER SEMPRE

LA STORIA di MARCO PASTONESI

Chissà se è stato Francesco Moser a sce-gliere il ciclismo o il ciclismo a sceglie-re Francesco Moser. Lui racconta che èstato suo fratello Aldo — Aldo il primoe Francesco il terzultimo dei 12 fratelli

Moser — a dargli la prima bicicletta da corsa:«Ma siccome in quel momento servivo più aicampi come contadino che alla strada come cor-ridore, i miei genitori chiedevano ad Aldo di ri-mandare il più in là possibile quel momento».Quel fatale momento. Perché, una volta in bici,ci sono voluti più di 20 anni prima che Francescotornasse alle viti e ai meli.

ELETTO Francesco Moser nella Hall of Fame delGiro d’Italia. Il quarto eletto — dopo Eddy Mer-ckx, Felice Gimondi e Stephen Roche — nel pa-radiso della bicicletta. Ieri, a Milano: prima una

visita nel cuore del giornale,poi una chiacchierata e unabicchierata (con i Moser è ine-vitabile: il vino è il sangue dellaterra) nel bike cafè Upcycle. Aruota libera. A cuore aperto. Aspirito sciolto. Sulla prima corsa («Forato marientrato»), sulla seconda cor-sa («Vinta»), sul primo allena-mento dietro i fratelli («In sali-ta non mi staccai dalla loro ruo-ta, se ne stupirono, poi ammi-sero che qualche qualitàdovevo pur averla»), sul primoGiro d’Italia («Nella Filotex, mapiù che la Filotex era la Moser:Enzo direttore sportivo, Aldo,Diego e io corridori»), sul Tourde France («Merckx mi accusadi avere aiutato Thevenet a vin-cerlo, ed è vero, ma Thevenetmi chiese di aiutarlo, e Merckxno, se me lo avesse chiestoavrei aiutato lui»), su Merckx(«Era il campione, il campio-nissimo, il Cannibale, vincevaquando voleva, e lo volevasempre, finché nel 1975 anche

lui cominciò a tramontare»), su Beppe Saronni(«La nostra rivalità faceva parlare e scrivere, nonci piacevamo, e solo un anno fa, per la prima vol-ta, ha acconsentito di venire ospite a casa miaper la presentazione di un libro di Beppe Contisu noi due, ma è sempre difficile sapere comeSaronni la pensi veramente»), su Bernard Hi-nault («Selezionava le corse e, quando ne battez-zava una, fosse anche la Parigi-Roubaix che pureodiava, non c’erano santi»), sugli altri corridori(«Da Gavazzi a Baronchelli, da Contini a Paniz-za, si lamentavano perché i giornali li trascura-vano per fare spazio a me e a Saronni, una voltaci fu anche uno sciopero con partenza ritardatadi 10 minuti per protesta»), sui gregari («CoppaBernocchi, fuga a due di Palmiro Masciarelli,mio gregario, e Maurizio Piovani, gregario di Sa-ronni. A quello che mi risulta, tirò sempre Ma-sciarelli perché Piovani faceva come Saronni,succhiava le ruote. Vinse Masciarelli. Il giornodopo, sui giornali: ‘Guerra di gregari: vince Mo-ser’»), anche sulla Milano-Sanremo («La corsapiù affascinante e incerta, io la lascerei così co-m’è, l’unica alla portata di tutti, almeno alla par-tenza. Quando piove, premia il coraggio, quindipiù gli attaccanti che non i velocisti. E via Romale restituisce un finale più diritto, più aperto e

I MITI DELLO SPORT CONTENUTOPREMIUM

L'ANALISIdi LUCA GIALANELLA

UN LAVORO?NO, GRAZIEIL CICLISMO ERA PASSIONE

A distanza di decenni, perchécorridori come

Francesco Moser hanno la rara capacità di tenerti attaccato alla sedia con leparole? Con un buon bicchiere di vino in mano, staresti ore a sentire aneddoti e racconti. Francesco il contadino, che mamma Cecilia non voleva salisse in bici perché nei campi di Palù di Giovo sarebbe mancata una pala nella terra. Francesco che dice, a quasi trent’anni dall’ultima corsa (1987), che lui voleva e vuole vincere sempre.

Quando si incontrano personaggi di così alto livello, che all’estero (e lopossiamo testimoniare, statene sicuri) sono anche più amati che in Italia, capisci che dietro lo sportivo c’erano uomini dalla tempra unica. E i campioni del passato, purtroppo, sono tutti così. Nel senso che il vuoto che ti lasciano dentro è pari ai trionfi e alle emozioni di cui hanno seminato la strada. La parola passione, per loro, non era certo uguale a chi la pronuncia adesso. Perché passione significava dare tutto per lo sport, dal primo all’ultimo giorno dell’anno, vivere per le classiche e i grandi giri, i criterium, le Sei Giorni. Un altro ciclismo e un altro mondo, è indubbio, ma quando vedi Francesco con i fratelli Aldo, il capostipite, e Diego, capisci perché in un paesino di 525 abitanti in Val di Cembra è stata scritta una delle pagine più particolari della storia del ciclismo mondiale.

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più duro. Il mio favorito? Ancora Kristoff»).

LENTICOLARI Soprattutto, in Moser, c’è quel Gi-ro d’Italia del 1984: «Il cronoprologo a Lucca,ruote lenticolari, difficoltà a carburare, vittoriae maglia rosa. Subito dopo la cronosquadre, vit-toria e maglia rosa per Laurent Fignon. Poi ilBlock Haus, Fignon in crisi, io a tutta, poco oniente aiutato dagli altri, ma di nuovo in rosa.Fino al tappone dolomitico, Fignon vola e io ar-ranco, Fignon in rosa e io a cercare di riguada-gnare secondi anche in volata, a Treviso chiedoa Bontempi e Rosola, superiori allo sprint, di la-sciarmi vincere, non solo non mi lasciano vince-re, ma stretto fra loro due rischio di volare, co-munque terzo e qualcosa rosicchio. Poi la cronodi Verona, ruote lenticolari decise all’ultimomomento del riscaldamento, quando incrocia-

mo proprio Fignon, poi 3” a chilometro più velo-ce di Fignon, l’ingresso nell’Arena, la gente scan-disce i secondi, infine il boato. E pensare che laprima persona che incontrai dopo l’arrivo, nelporticato dove ci fermavamo, fu Teofilo Sanson,che era stato mio sponsor: per un attimo quasim’imbarazzai a portare sulla maglia la scritta,quella della Gis gelati, di un suo concorrente. EFignon ci rimase male, se la prese, tirò fuori an-che la storia dell’elicottero, che non aveva sen-so». Il Giro è l’Italia che salta in bici, è la prima-vera che pedala, è la storia che corre: «Il bellodel Giro è che lo si vince o lo si perde tutti i gior-ni, tutte le tappe, tutti i chilometri».

RUGHE E VANGHE Moser, guai a chi ce lo tocca.Con quelle rughe che sembrano parenti lontanedel porfido della Val di Cembra e parenti strettedella Parigi-Roubaix, con quelle mani più adattea brandire vanghe che a impugnare manubri,con quell’aria più da maestro di sci in relax cheda maestro di vini in casual, con quella semplici-tà più da uomo della strada (asfalto e sterrati,pavé e muri) che da specialista della pista (ep-pure ore da record all’aperto e al chiuso, a su-perficie del mare e a livello del cielo), con quelrealismo di chi ne ha vinte (primatista fra gliitaliani: 273 vittorie su strada) ma anche perse,più con quella pratica del fare che con quellateoria del programmare, e sempre con quellasconfinata voglia di conoscere, provare, curio-sare. «Era un altro ciclismo. Si correva dal Lai-gueglia al Lombardia, in linea, a tappe, i circuiti,poi le Sei Giorni e magari anche i cross. Si corre-va per vincere: erano sfide, lotte, combattimen-ti, battaglie, guerre, vendette, imboscate. Con iltrascorrere degli anni, quando mi scoprii più buono, pensai che non ne valesse più la pena».Chissà se quel giorno fu Francesco Moser a la-sciare il ciclismo o il ciclismo a lasciare France-sco Moser. Il ciclismo, non la bicicletta. Perchéquella, il vecchio Sceriffo, non la lascerà mai.«Sono appena stato in Giappone, in un’isola,100 chilometri il perimetro. E mi sono divertitoda matti».

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273le sue vittorie: 3 Roubaix (1978, ‘79, ‘80), 2 Giri di Lombardia, Sanremo ‘84, Mondiale ‘77, Giro ‘84;57 maglie rosa e 23 tappe

Francesco Moser in rosa MOSNA

LA CHIAVE

CiclismoR

Moser

DOPO MERCKX, GIMONDI E ROCHE,ANCHE IL TRENTINO ENTRA NELLAHALL OF FAME DEL GIRO D’ITALIA

� CON MAGLIA E BICI ORIGINALI Francesco Moser ha portato maglia rosa e bici originali del Giro1984: sopra, in diretta a GazzettaTv BETTINI/MOSNA

� CON GINO E FAUSTO Francesco Moser, 63 anni, in visita alla Gazzetta, davanti alla storica foto di Gino Bartali e Fausto Coppi. Il trentino ha in mano il Trofeo Senza Fine che spetta al re del Giro ROBERTO BETTINI

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30 SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

MONDIALE SUPERBIKE

Rea prenota il GP di Thailandia Ma Bayliss ferma il tempo: 7°1Nelle libere Lowes 1°, ma la Kawa ha il passo. Troy vola e si beve 2 birre: «Ho soli 4 kg in più del 2008»

Fernando Alonso, 33 anni, al volante della McLaren-Honda: lo spagnolo potrebbe di nuovo calarsi nell’abitacolo in Malesia se avrà il sì della Fia CANONIERO

Troy Bayliss, 46, nelle libere sotto lo «sguardo» del re Rama IX, 87 ALEX PHOTO

Paolo GozziBURIRAM (THAILANDIA)

T roy Bayliss ha fermato iltempo e si è ripreso la Du-cati lasciata sette anni fa

da triplice campione del Mon-do. A quasi 46 anni ha in testadi tornare fenomeno, e può far-cela. Nel battesimo della Super-bike in Thailandia sul piatto,ma intrigante tracciato di Buri-ram il mitico australiano ha ri-cominciato con un promettente7° tempo, ad un secondo dal

britannico Alex Lowes, 24 anni,quasi coetaneo del maggioredei tre figli di Troy. Nella gara dicasa a Phillip Island il Mito ave-va corso al posto dell’infortuna-to Davide Giugliano, senza avermai provato la Panigale né le Pi-relli di oggi. Una follia che ci starestituendo un fuoriclasse asso-luto, l’unico ad aver sbancatonello stesso anno (2006) la Su-perbike e una tappa MotoGP. Ilcompagno di squadra Chaz Da-vies, 3° tempo, è già nel mirinoma sono alla portata anche l’iri-dato Sylvain Guintoli (Honda)e l’Aprilia capolista Mondiale diLeon Haslam. Solo lo strepitosoJonathan Rea, jolly Kawasakivelocissimo sul passo, pare ave-re qualcosa in più in vista delledue gare più calde della storia:39° l’aria e 61°C sull’asfalto.«Non ho sofferto affatto, anzimi sono divertito come ai vec-chi tempi» ha sorriso appenasceso dalla moto, neanche tan-

to sudato e con una birra ghiac-ciata in mano. «Un paio me leposso ancora permettere, sonoa 4 chili dal peso forma del2008, li butterò giù in una setti-mana». E’ scontato che Baylissstia già pensando alle prossimedue gare (Aragon, 12 aprile eAssen sette giorni dopo), poi al

rientro del titolare alla Ducati siporrà il problema di schierareuna terza moto. Impossibile la-sciare a piedi il pilota più cari-smatico e amato della Super-bike. «Al mattino (14° tempo a1”9 da Rea, ndr) spingevo manon sentivo la mia moto. Nellapausa abbiamo replicato la

mossa tecnica cui ricorrevamoin passato, funziona pure ades-so.» GP d’Australia compreso,questo era il 4° giorno dal rien-tro, solo 630 km contro avver-sari preparati da precampiona-to lunghissimo: differenzaenorme per un distacco sottilis-simo. «Phillip era stata solo unassaggio (13° e 16°, gomme fi-nite, ndr) serviva qualche giroin più per riprendere gli auto-matismi e capire dove metterele mani. Ma avevo capito subitoche posso andare forte».

� Risultati combinati delle 2 sessionidi ieri del GP Thailandia, 2° round delMondiale (4.554 m): 1. Lowes (GB-Suzuki) 1’34”685 media 173,808 km/h; 2.Rea (GB-Kawasaki) 1’34”893; 3. Davies(GB-Ducati) 1’35”288; 4. Haslam (GB-Aprilia) 1’35”288; 5. Sykes (GB-Kawa-saki) 1’35”457; 6. Guintoli (Fra-Honda) 1’35”570; 7. Bayliss (Aus-Ducati) 1’35”690; 8. Baiocco (Ita-Ducati)1’35”913; 9. Torres (Spa-Aprilia)1’35”943; 10. Salom (Spa-Kawasaki)1’36”055; 11. Mercado (Arg-Ducati)1’36”105; 12. Van der Mark (Ola-Honda)1’36”218; 13. De Puniet (Fra-Suzuki) 1’36”263; 14. Barrier (Fra-BMW)1’36”308; 15. Terol (Spa-Ducati 1’36”391;16. Camier (GB-Suzuki) 1’36”940; 18. Ca-nepa (Ita-EBR) 1’37”692; IN TV: Italia1 trasmette il GP in diretta: ore 6.30 (ga-ra-1), 8.10 Supersport e 10 (gara-2).

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Andrea Cremonesi

I l conto alla rovescia è or-mai agli sgoccioli e per Fer-nando Alonso ora è il mo-

mento degli esami. Dopo averripreso gli allenamenti nel suorifugio di Dubai, aver seguitoin collegamento satellitare le(pessime) prestazioni dellaMcLaren-Honda a Melbourne,lo spagnolo è tornato in Inghil-terra, al quartier generale diWoking dove mercoledì si è ri-messo al volante del simulato-re: l’unica cosa che in quellaoccasione non ha potuto pro-vare e la resistenza al caldoumido che troverà a Sepang. Opotrebbe trovare. Il condizio-nale è ancora d’obbligo perchéanche se si sente ormai in for-ma,non è detto che lo spagnolo

possa davvero essere in pistanel secondo appuntamenti iri-dato fissato per il 29.

RIFLESSI Prima di avere il vialibera, Alonso deve superarealcuni esami, tre per la preci-sione, sotto la supervisionedella Federazione internazio-nale dell’auto: il primo, che do-vrebbe avvenire in queste ore(ma potrebbe anche essere giàeffettuato perché sono stati te-nuti segreti sia il luogo sia ladata) ha per protagonista uncomputer. Di che cosa si tratta?Qualche giorno fa Fernandoaveva twittato un video mentredavanti a un pannello lumino-so inseguiva delle luci inter-mittenti, spiegando che stavaallenando i riflessi. L’esame dovrebbe consistere in un eser-cizio simile che serve a dimo-strare di aver recuperato in pie-no le proprie capacità reattivee cognitive. Questo è un esamea cui tutti i piloti iscritti al Mon-diale si sottopongono primadell’avvio della stagione, vienestilato per ciascuno un punteg-gio e ogni anno viene ripetuto.Il punteggio ottenuto non devediscostarsi di molto da quelloottenuto in precedenza. In ca-so di incidenti come quello su-bito il 22 febbraio a Montmelòdallo spagnolo, che ha com-portato un trauma cranico,l’esame va ripetuto.

CAMBRIDGE Domani inveceAlonso sarà all’Università diCambridge. Lì sarà sottopostoa una dettagliata visita da par-te di tre specialisti indipenden-ti ma ingaggiati dalla Federa-zione per l’occasione. A lorospetterà probabilmente valuta-re l’efficenza dei «nervi crania-li», come vengono definiti daimedici. Una batteria di testdall’analisi dei riflessi della pu-pilla a quelli sulla «memoriabreve» e «lunga» attraversouna serie di domande che pos-sono apparire persino banalicome la richiesta di pronuncia-re il proprio nome o la data dinascita.

PARTENZA Se supererà questopassaggio, Fernando staccheràil biglietto per la Malesia, dovedovrebbe sbarcare mercoledì

dopo una sosta nella «sua» Du-bai. E lì, al circuito di Sepang,lo spagnolo affronterà giovedìprossimo l’ultimo scoglio:l’esame definitivo sotto la regiadi Jean Charles Piette, il dele-gato medico della Fia. L’esameprobabilmente sarà più com-plesso di quello dei sette secon-di (il tempo che un pilota deveimpiegare per slacciarsi le cin-ture, togliere il volante, scen-dere dall’abitacolo e rimettereil volante al proprio posto). Sa-rà una visita rigorosa perchél’ultima parola sulla idoneità diFernando ad affrontare i 56 gi-ri nella serra di Sepang spette-rà proprio al delegato medicofederale. Per questa ragione, laMcLaren ha già comunque preallertato Kevin Magnussen,che da terzo pilota sarebbe co-munque andato in Malesia.

MOTIVI In ogni caso nel pros-simo fine settimana è lecito at-tendersi qualche colpo di pic-cone alla riservatezza con laquale è stato trattato il caso eche venga fatta un po’ di chia-rezza su quanto è avvenuto sulcircuito catalano ormai un me-se fa: la Fia ha condotto una in-dagine, non è obbligata a ren-derne noti i risultati ma, visto ilclamore, sarebbe un passo fal-so non farlo. Intanto, dal cantosuo la McLaren fa sapere di so-stenere al 100 per cento lo sfor-zo di Alonso di voler rientrare(stupirebbe il contrario), men-tre dall’entourage del pilotagiungono secche smentite suun deterioramento dei rappor-ti con il team di Woking chevengono, invece, definiti«squisiti».

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MOTOGP

Il casco di Marquez� Marc Marquez ha presentato la nuova grafica del casco che userà in gara. Sulla sommità c’è sempre la formica, in bianco e nero su sfondo rosso. La mentoniera è invece blu. Dietro alla nuca, in grande evidenza, c’è il 93.

TRICOLORE RALLY

C’è il Ciocco� (an.gat.) L’otto volte campione italiano Paolo Andreucci (Peugeot 208 T16 R5) difende da oggi il titolo nell’apertura della stagione al Ciocco. Giandomenico Basso (Ford Fiesta R5 Gpl) e Umberto Scandola (Skoda Fabia S2000) i rivali. Sono 14 le speciali per 158 km cronometrati, 12 oggi.

TACCUINO

LA SPARATA

Barrichello:«Schumi?È mio unodei suoi titoli»

L’ uscita appare fuoritempo massimo, per-ché si parla di avveni-

menti che sono accaduti or-mai una decina di anni fa, eassume pure un saporesgradevole se si tiene contodelle condizioni in cui si tro-va Michael Schumacher,dopo l’incidente di Meribel.Ma nemmeno le disgrazieriescono a cancellare certeruggini del passato. CosìRubens Barrichello, che delcampionissimo è stato com-pagno di squadra per seistagioni (2000-2005), in-tervenendo al talk showdell’emittente brasiliana TvBandeirantes, non ha sapu-to trattenersi. «Tante volteho aiutato Schumacher avincere e uno dei suoi settetitoli mondiali avrebbe do-vuto essere mio».

ZELTWEG Una considerazio-ne un po’ esagerata perchéil brasiliano, seppure avesse(non ufficialmente) lo sta-tus di numero 2 (lui arrivò adire di sentirsi un «1-bis»),non è mai sembrato davveroin grado di tenere testa alcampionissimo nell’arco diuna stagione. Ma è vero chein alcuni casi è stato frenatoper favorire il compagno disquadra. Il più clamoroso fuquello del GP d’Austria2002, passato alla storia peril perentorio ordine di scu-deria lanciato via radio daTodt: «Rubens, let him passfor the championship» (fal-lo passare per il campiona-to, alla sesta gara dell’an-no!). «Non volevo farlo —spiega Barrichello — peròricordo che mentre correvomi era arrivata una comuni-cazione via radio che miaveva fatto pensare alla miafamiglia. Allora ho deciso dialzare il pedale del gas. So-no convinto che il 99% deibrasiliani avrebbe fatto lostesso se fosse stato nei meipanni. Se avessi rifiutato lamia carriera in F.1 sarebbeprobabilmente finita quelgiorno».

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RNon è scontato che Fernando ottenga il via libera: allertato Magnussen

Alonso, le tre proveper tornare a correre1Dopo un esame al computer per i riflessi, domani tre specialisti lo visiteranno a Cambridge, giovedì a Sepang l’ultimo ostacolo

Formula 1RVerso la Malesia

Mercedes e Vettel,è stato cancellatoil vostro GP di casa!� Germania addio. Il Consiglio Mondiale della Fia ha rivisto ieri il calendario del Mondiale di F.1, eliminando l’appuntamento del 19 luglio dopo che Hockenheim e il Nürburgring sono stati costretti ad alzare bandiera bianca di fronte alle richieste eccessive di Bernie Ecclestone. Il calendario dunque scende a 19 gare. Certo, anche se la notizia era nell’aria, fa scalpore la cancellazione della gara di casa della Mercedes campione del mondo e del ferrarista Sebastian Vettel. Ma ormai in questa F.1 in piena crisi non ci si stupisce di niente!

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31SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Roger Federer, numero 2 AFP

Vincenzo Martucci@VinceMartucci

M iami-Indian Wells,Florida-California.Che staffetta, giovedì,

fra i due doppi azzurri e FlaviaPennetta. Le «Cichi» hanno se-polto il nome d’arte e insieme ilnumero 1 del mondo dellaclassifica Wta col quale hannochiuso le ultime tre stagioni, esono tornate a scindersi in dueentità separate, Sara Errani eRoberta Vinci, alla ricerca dinuova gloria in singolare. Inve-ce i «Chicchi» o i «Fichis» (sevincono), come si sono scher-zosamente autodefiniti FabioFognini e Simone Bolelli,quando a gennaio si sono ag-giudicati gli Australian Open,adesso si sono qualificati per laprima finale Masters 1000. Al-la staffetta partecipa ancheFlavia Pennetta che, per unavolta, lascia il sorriso al fidan-zato, «Fogna». Sconta la ri-monta contro Maria Sharapo-va, mancando tre match pointsul 5-4 del terzo set ed arren-dendosi a Sabine Lisicki: nondifende il titolo di 12 mesi fa,così, dal numero 16 del mondoscivolerà al 28. «Peccato, sonoarrivata davvero vicina a un al-

tro importante traguardo. Co-munque sono contenta del tor-neo. Se continuo a giocare cosìposso avere altre opportunità».La prossima settimana, nuovaoccasione a Miami, quindi pas-serà sulla terra: il 18-19 aprileal CT Brindisi per lo spareggiodi Fed Cup contro gli Stati Uni-ti.

EQUILIBRIO «Siamo felici», di-cono gli sguardi del migliordoppio azzurro maschile da Camporese-Nargiso, anche piùforte, come risultati. E più ita-liano che mai, poiché NicolaPietrangeli che, con OrlandoSirola aveva vinto l’ultimoMajor nostrano, al Roland Gar-ros ‘59, era nato a Tunisi. Tec-nicamente, umanamente e tat-ticamente Simo e Fogna si inte-grano alla grande: col bolo-gnese che serve e picchia duroda fondo, e il ligure che si esal-ta in difesa e a rete, come ungatto. Tutti e due incostanti, dinotevoli qualità tecniche edestreme ambizioni, si esaltanosulle ribalte più importanti. Come dicono le semifinali de-gli Us Open 2011 degli Austra-lian Open 2013. Poi si sono fer-mati per la diversa program-mazione di Simone dopo la se-conda operazione al polso.

Forti però di due titoli Atp dispecialità sulla terra, a Umago29011 e Baires 2013, oltre chedell’amicizia. Così, quando sisono ritrovati, l’anno scorso inDavis, hanno battuto, in Ar-gentina, Schwank e Zeballos,e, in Svizzera, Chiudinelli-Wawrinka, rilanciando il pro-getto-Masters.

SCATENATI E in questi primimesi del 2015, hanno fatto fa-ville: a gennaio, hanno fattosaltare il banco sul cemento diMelbourne; ai primi di marzo,in Kazakistan, hanno piegato

Golubev e Nedovyesov, cheavevano piegato gli olimpioni-ci Federer e Wawrinka; a In-dian Wells, hanno fatto fuorigli affiatati francesi Benneteaue Roger Vasselin (campioni delRoland Graros 2014), il fuori-classe della specialità, LeanderPaes, accoppiato a Klaasen, poiRafa Nadl che faceva da chioc-cia all’altro spagnolo CarrenoBusta, e quindi il solido bino-mio Dodig-Melo, 2 del torneo.Salvando tre palle-break sutre, chiudendo la contesa inappena un’ora, ancora senzaperdere il servizio, e mettendo-si in tasca già 134mila euro (dadividere per due) che divente-ranno 274mila, in caso di suc-cesso. Da sbandierare insiemealle 11 partite vinte su 11 di-sputate quest’anno. Che signi-fica aumentare il bottino attua-le di 2095 punti nella classificadi doppio, verso il Masters di fi-ne stagione, e quella indivi-duale di specialità: Fognini è19, Bolelli 26. Aggiungendoun’altra perla di prima qualità:l’ultima coppia italiana in unafinale Masters 1000 era stata quella di Paolo Canè e DiegoNargiso, a Montecarlo 1989(k.o. contro Smid-Woodfor-de).

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Fabio Fognini (a sinistra) e Simone Bolelli esultano AFP Flavia Pennetta delusa dopo la sconfitta dei quarti REUTERS

Fabio-Flavia, si cambia: lui sorride e lei piange1Fognini-Bolelli (11 su 11 nel 2015) riportano un doppio italiano in finale a un Masters 1000 dopo 26 anni. Pennetta k.o. dopo 3 match point

IL SINGOLARE

Servizio e velocitàFederer dà lezioneBerdych s’inchina1Roger in stato di grazia schianta il n. 6 del mondo: semifinalecol canadese Raonic che batte Nadal

R oger Federer è ancoradisarmante col suotennis champagne e

ubriaca la lineare potenza diTomas Berdych nei quarti diIndian Wells. Così, dopo unprimo set con un solo break,nel secondo, il Magnificoumilia l’avversario rifilan-dogli un impressionante6-0, col quale firma il suc-cesso numero tredici in di-ciannove confronti col ceco.

Che non è un signor nessuno,ma il numero 6 del mondo, pe-ricolosissimo sulle superficidure. Tanto che aveva superatoil numero 2 in cinque degli ulti-mi nove duelli, inclusi Wimble-don 2010 e Us Open 2012. Sta-volta, però, la partita proprionon c’è perché RogerExpress èpiù veloce e fluido che mai. E,aldilà del formidabile servizio(93% con la prima nel set ini-ziale, l’88% totale), che in 4partite non gli ha fatto conce-dere alcuna palla-break, danzaper tutto il campo come seavesse 20 anni e non quasi 34(li compirà l’8 agosto), frastor-nando l’avversario con la varie-tà dei colpi, tirando da ogni po-sizioni e volando a rete, per ri-solvere gli scambi più in frettapossibile. Come da diktat di co-ach Stefan Edberg. Peraltro fa-vorito dal comportamento diBerdych che s’abbatte e si auto-punisce spegnendosi già con lasua arma-base, il servizio (ap-pena il 61% di punti con la pri-ma).

v.m.© RIPRODUZIONE RISERVATA

Il combined event di Indian Wells è in diretta tv: gli uomini su SkySport 2 alle 19 e alle 21.30, le donne su SuperTen-nis all’una UOMINI. Singolare, quarti: Federer (Usa) b. Berdych (R.Cec) 6-4 6-0; Raonic (Can) b. Nadal (Spa) 4-6 7-6 7-5doppio, semifinali: BOLELLI-FOGNINI b. Dodig-Melo (Cro-Bra) 6-4 6-3; quarti: Pospisil-Sock (Can-Usa) b. Bob e Mike Bryan (Usa) 6-4 6-4; Ma-tkowski-Zimonjic (Pol-Ser) b. Inglot-Mergea (Gbr-Rom) 4-6 6-3 10-3.DONNE. Quarti: Lisicki (Ger) b. PEN-NETTA 6-4 6-7(3) 7-6(4); Jankovic (Ser) b. Tsurenko (Ucr) 6-1 4-1, rit.

«I campioni ai raggi X» n. 22In edicola Errani & Vinci� Sara Errani e Roberta Vinci, sono le protagoniste del numero 22 dei «Campioni ai Raggi X», l’opera della Gazzetta dello Sport questa settimana in edicola al costo di 4,99 euro più il prezzo del quotidiano. Sara, finalista al Roland Garros 2012, è stata numero 5 del mondo, Robertaè arrivata all’11, insieme hanno rappresentato il doppio femminile più vincente del tennis italiano, con 22 titoli (5 Slam), chiudendo le ultime tre stagioni al numero 1 del mondo.

TennisRA Indian Wells

28� la classifica di lunedì di Flavia Pennetta (da 16): quasi 1000 punti da Sara Errani che sarà n° 13 o 14 a seconda del risultato della Jankovic (lu.mar.)

2695� i punti Atp di Simone Bolelli e Fabio Fognini, numeri 1 nella Race di doppio. Rojer-Tecau, secondi, sono distanzati di 1100 punti (1595).

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32 SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il derby emiliano accende Gazzetta Tv1Dalle ore 20 sul nostro canale in diretta l’anticipo della 8a di ritorno di serie A di basket tra Reggio e Bologna

Jeremy Hazell (Bologna) contro Drake Diener (Reggio)nel derby d’andata CIAM

Massimo Oriani

S ulla via Emilia, alla ricer-ca di un basket perdutoma più vicino al passato

glorioso di quanto non lo fosseanni fa. Reggio Emilia-Bolognaè l’anticipo della ottava giorna-ta di ritorno del campionato diserie A di basket, ed è anche ilfiore all’occhiello della giorna-ta di Gazzetta Tv, con la direttadalle ore 20 dagli studi di viaRizzoli e palla a due dal PalaBi-gi alle 20.30 col commento tec-nico di coach Dan Peterson.Senza dimenticare la replica di«Sottocanestro» (12.30 e18.05) che ha visto ospite il pre-sidente federale Gianni Petruc-ci. Domani poi, nel corso diGazzetta News delle 23.15, glihighlight di tutte le altre partitedella giornata.

DIFFICOLTÀ Alla vigilia dell’av-vio della stagione, Reggio erauna delle candidate per dar fa-stidio a Milano. Nonostante unquarto posto con 6 punti di van-taggio sulla quinta che di fattola mette al riparo da rischi (purcon 8 giornate ancora da dispu-tare), la Grissin Bon sta attra-versando un momento difficile.

Ha perso 3 delle ultime 4 garedi campionato e deve fare i con-ti con i tanti infortunati (Cervi,Silins, Cinciarini rimesso insie-me con lo scotch per stasera) econ un Drake Diener che nonsta confermando la stagione damvp dell’anno scorso con Sas-sari. Ma in casa i reggiani han-

no vinto 9 gare in fila, dopoaver ceduto il passo a Cremonaal debutto. Non sarà quindi fa-cile per la Virtus colpire unaReggiana pur ferita.

CIFRE Il duello chiave potrebbeessere quello tra due difese chehanno entrambe punti deboli.Quella di Menetti concede il34.7% da tre (decima in A),quella di Valli oltre il 50%(52.1) da due (12°). Bologna ti-ra col 35.7% dall’arco (5°), Reg-gio col 53% da due (3°). Quindiil tallone d’Achille di entrambecoincide col punto di forza degliavversari. «Per vincere dovre-mo limitare i loro esterni – dicecoach Valli – Cinciarini, Dienere Kaukenas. Dobbiamo sfrutta-re quel piccolissimo vantaggioche potremmo avere sotto ca-nestro, vista l’assenza di Cervi.Difesa, palla dentro l’area e cer-care di giocare con molti pas-saggi ogni possesso sono le coseche ci siamo ripromessi di fare».E proprio per supplire alla as-senza del centro azzurro, Reg-gio sta guardandosi attorno allaricerca di un lungo a gettone.Appuntamento alle 20 su Gaz-zetta Tv per scoprire come an-drà a finire.

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LA GUIDA

(f.p.-l.a.) Il derby tra Reggio Emilia e Bologna (arbitri Mattioli, Sardella, Attard) è l’anticipo in diretta su GazzettaTv della 23a giornata di Serie A. Reggio senza Cervi e Silins entrambi k.o. per problemi ad un polpaccio. Il pivot azzurro dovrà stare fuori un mese, mentre l’ala resterà ai box ancora una settimana. In difficoltà anche Cinciarini che da alcuni mesi soffre per un’infiammazione ai muscoli peronei. Il play reggiano stringerà i denti per giocare il derby, ma poi si fermerà peralmeno 10 giorni saltando la trasferta a Capo D’Orlando. Virtus al completo: Hazell e Gaddy hanno avuto problemi a una caviglia negli ultimi giorni ma saranno regolarmente in campo. Domani, ore 18.15: Brindisi-Cantù; Roma-Pistoia; Trento-Avelino; Varese-Cremona; Sassari-Capo d’Orlando; Caserta-Venezia (ore 20.30, diretta Rai Sport 1). Lunedì: Pesaro-Milano (ore 20, diretta Rai Sport 1).CLASSIFICA: Milano* 38; Venezia 34; Sassari 32; Reggio Emilia 30; Trento, Brindisi 24; Bologna (-2) 22; Cremona, Pistoia, Cantù* 20; Avellino, Roma, Capo d’Orlando 16; Varese, Pesaro 14; Caserta (-1) 7. * una gara in meno.

Grissin Bon senza Cervi e Silins e con Cinciarini acciaccato

Questa la programmazione odierna di Gazzetta Tv

MATTINADalle 7 alle 9 Gazzetta NewsOre 9 11X90Ore 9.05 Sport ScienceOre 10 11X90Ore 10.05 Bomber

Ore 11 11x90Ore 11.05 Pazzi per i derbyOre 12 11X90Ore 12.05 +3 FantanewsOre 12.30 Sottocanestro (replica)

POMERIGGIOOre 13 Gazzetta NewsOre 13.30 Gazzetta News

Ore 14 Gazzetta NewsOre 14.30 Magazine - Marzo SnowboardOre 15 11X90Ore 15.05 The SpeedgangOre 16 11X90Ore 16.05 Explorers - Avventure pericoloseOre 16.30 Le nuove forze del calcio

Ore 16.45 Tuttogol (replica)Ore 17 11X90Ore 17.05 Campioni a confrontoOre 17.30 Campioni a confrontoOre 18 11X90Ore 18.05 Sottocanestro (replica)Ore 18.30 Condò Confidential (Di Francisca), replicaOre 19 Gazzetta News

Ore 19.30 Gazzetta NewsSERAOre 20 Basket: aspettando la partita (live)Ore 20.30 Basket, Reggio Emilia-Bologna (live)Ore 22.30 Condò Confidential (replica)Dalle 23 alle 24 Gazzetta News

I PROGRAMMISOTTOCANESTRO BIS ALLE 12.30

clicCOME RISINTONIZZAREI VOSTRI TELEVISORIE VEDERE IL CANALE 59 � Eseguire le seguenti procedure. Se possiedi Tv o Decoder Digitale Terrestre 1. Premere il tasto MENU sul telecomando2 Selezionare Impostazioni/Avanzate 3. Posizionarsi sulla voce relativa alla Sintonizzazione automatica dei canali e premere tasto OK, accedi alla configurazione dei canali 4. Impostare Modalità di sintonia dei canali su DTV5. Posizionarsi sul pulsante Avvia scansione e premere il tasto OK per avviare la ricercaSoluzione dei problemiSe avete già provveduto alla risintonizzazione senza esito e il vostro televisore è collegato ad un sistema con antenna centralizzata, fate verificare dal vostro antennista che sia presente nella centralina dell’antenna stessa il modulo (o filtro) necessario per la ricezione dei segnali tv del canale/mux 55 (frequenza 746 MHz), quello che supporta anche il canale 59 di Gazzetta Tv. Se il modulo manca, fatelo inserire: è un’operazione molto semplice.Se possiedi una Sky Digital Key1. Premere il tasto Menu del telecomando SKY e premere OK per accedere al digitale terrestre 2. Premere il tasto rosso (Ricerca) e lasciar avviata la configurazione3. Premere due volte il tasto rosso (Avvia ricerca) 4. Attendere il completamento dei canali e quindi premere OK

Siamo in onda!R

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33SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Alessandro Gentile, 22 anni e 22 punti di media nelle ultime tre gare di Eurolega: è il miglior realizzatore di Milano in Europa a 17 di media AFP

I l presidente della Fip, Gianni Petrucci,ospite di Gazzetta Tv, ha lanciato in diret-ta la sua prossima mossa: «Proporrò l’abo-

lizione del sorteggio arbitrale — ha detto il n.1Fip —. Devo tutelare la categoria, sono stancoche si attacchino sempre gli arbitri. La Fip lideve difendere, non posso sopportare che ipresidenti li indichino come colpevoli dellesconfitte. Il sorteggio non ci deve essere, lo di-ce la storia, il buonsenso, non aiuta a migliora-re la categoria arbitrale, solo un tecnico, capa-ce di valutare le singole qualità e li deve man-dare a certe partite. Non ci si fida del designa-tore? Frasi vecchie, nemmeno più originali...La Federazione ha il diritto di abolire il sorteg-gio e tornare alle designazioni, lo eserciterò inaccordo con la Lega, parlando con tutti i presi-denti. Mi auguro che questa novità possa giàentrare in vigore la prossima stagione».

EMERGENZA Siamo d’accordo col Presidenteche sia meglio designare gli arbitri. Purtrop-po, l’introduzione del sorteggio fu una deci-sione di emergenza, presa nel 2012 dall’allorapresidente Dino Meneghin, per dare un taglioad un periodo nero del basket italiano, con so-spetti, intercettazioni e mancate inchieste daparte della Procura federale, designazioni in-spiegabili e con punti interrogativi anche sulmodo stesso di giudicare gli arbitri. Il sorteg-gio ha rasserenato l’ambiente: non ci sembrache ci siano state particolari critiche e polemi-che in questi anni. Però se il ritorno al designa-tore, che sarà solo federale e non una coppiacon un rappresentante della Lega, servirà an-che per sancire il ritorno alla normalità, ci de-ve essere un taglio netto con uomini e metodidel passato.

TRE OBBIETTIVI Petrucci, oltre a trattare i te-mi caldi, giocatori italiani, Nazionale, struttu-ra dei campionati ha parlato dei suoi obbietti-vi nella seconda parte del mandato: «Voglioportare serenità per gli imprenditori che de-vono credere nel basket. Poi un risultato spor-tivo che serve per far crescere il nostro sport. Einfine la cultura sportiva, del gruppo che lavo-ra per il bene comune che c’era ai tempi di Po-relli senza conflitti interni: è l’etica dello sportche deve sempre vigere».

chiabo

Milano spaventa il FenerLa beffa arriva da Vitoria1I turchi in fuga nel 4° periodo. I baschi vincono, EA7 quasi fuoriBanchi: «Mi è piaciuto il messaggio, manteniamo questa durezza»

NBA

Durant, stagione finita. Addio ai Thunder?1Il dolore al piede non passa, in estate potrebbe essere ceduto. Intanto l’ex Harden ne segna 50 contro Gallinari

Vincenzo Di Schiavi

P iù che il Fenerbahce famale l’Olympiacos. Che aVitoria perde in volata,

condannando Milano a un’im-presa disperata. Ora i baschi el’Efes hanno due vittorie in più.Anche un filotto nelle ultime trepartite probabilmente non ba-sterebbe. E non sarebbe un’ere-sia ipotizzarlo se Milano fossequella dei primi 30 minuti diIstanbul. Perchè il Fenerbahce,al momento, è il meglio che c’èin Europa. Ma lo si è visto solonegli ultimi 10 minuti, quandodietro ha alzato un muro, Bo-gdanovic ha infilato le triplespaccagambe, Bjelica è scivola-to via a chiunque e Vesely ha di-strutto Samuels. Davanti a que-sto Fener si devono ancora pre-sentare Efes e Vitoria. Possibileche facciano la stessa fine. Ma,forse, per Milano è troppo tardi.«Abbiamo interpretato bene lapartita, con maturità — diceBanchi —, controllando benel’area e giocando un gran primotempo contro una squadra digrande consistenza. Alla lunga

la stanchezza ha tolto qualità alnostro gioco e soprattutto allescelte di tiro. Ma abbiamo man-dato un buon messaggio».

NOVITÀ Cerella in quintettonon è l’unica novità. Ce ne sonoaltre più sostanziali: Milanoregge l’impatto fisico del matched è più pimpante a rimbalzooffensivo. Tirasse anche bene,povero Fener. E invece i 6 rim-balzi là davanti vengono conge-lati da un 0/8 al tiro, che diven-ta 1/10 prima che Bogdanovicsganci le due triple del +12(17-5). Sono passati 8 minuti,sembra il de profundis e invece,da questo momento, cominciaun’altra partita. Milano aggiu-sta la mira, scopre Elegar, final-

Il presidente Petrucci, 69, ieri a Gazzetta TV

LA NOVITA’

Basta sorteggio Petrucci tornaal designatore1Il presidente della Fip ospite di Gazzetta Tv annuncia la mossaper la prossima stagione

FENERBAHCE 98

MILANO 77

(22-14, 42-45; 65-61)

FENERBAHCE ISTANBUL: Zisis 5 (1/3, 0/1), Cetin, Bogdanovic 25 (5/6, 3/6), Bjelica 13 (2/2, 1/2), Savas 10 (5/7); Hickman 10 (1/1, 1/2), Goudelock 9 (3/6, 1/3), Erden 3 (1/1), Vesely 14 (6/8), Preldzic 7 (3/6), Yurtseven 2 (1/1), Mahmutoglu (0/1 da 3). All.: Obradovic.

EA7 MILANO: Hackett 8 (2/4, 1/3), Gentile 19 (5/11, 0/2), Cerella(0/1), Melli 6 (2/5 da 3), Samuels 7 (3/5); Ragland (0/2, 0/1), Brooks 21 (6/9, 3/9), Moss 3 (0/1, 1/1), Kleiza 8 (1/3, 2/3), Elegar 5 (2/3): N.e.: James, Gigli. All.: Banchi.

ARBITRI: Radovic (Cro), Conde (Spa), Jasevicius (Lit).NOTE - T.l. Fen 24/29, Mil 12/19. Rim.: Fen 36 (Bjelica, Vesely 9), Mil 28 (Kleiza, Samuels 4). Ass.: Fen 20 (Bjelica 6), Mil 16 (Brooks 5). Usc. 5f.: Kleiza 37’27” (86-74) con antisportivo e tecnico. Progr.: 5’ 9-3, 15’ 33-27, 25’ 53-53, 35’ 77-69. Spett.: 12.687.

Massimo Oriani

D iciamo la verità: ce loaspettavamo. Kevin Du-rant non tornerà a gioca-

re per i Thunder nella stagionein corso, molto probabilmenteneppure se Oklahoma City do-vesse riuscire a restare all’8° po-sto a Ovest e centrare i playoff.Pur senza annunciarlo ufficial-mente, il gm Sam Presti ieri haparlato di «stop a tempo inde-terminato» visti i mancati pro-gressi al piede operato il 23 feb-braio per rimpiazzare una vitegià inserita in un precedente in-

tervento. Il silenzio attorno alrientro dell’mvp aveva solleva-to dubbi sul fatto che potessimorivederlo in campo in tempi bre-vi. E per una squadra che dovràfare a meno anche di SergeIbaka per oltre un mese, il colpoè durissimo.

FUTURO E apre scenari per il fu-turo che non sono certo tran-quillizzanti per i tifosi di Okc.Durant ha ancora un anno dicontratto (a 21 milioni), West-brook senza di lui sta viaggian-do a una tripla doppia di media(34 punti, 10 rimbalzi e 10 as-sist nelle ultime 10 gare), insie-

me hanno centrato una finale in7 anni ma l’impressione è cheuno tolga spazio all’altro. ForsePresti farebbe bene a tastare ilmercato e capire cosa potrebbeottenere in cambio di Durant inestate. Investimento peraltro arischio perché, nonostante il ta-lento smisurato, il problema alpiede è molto delicato e non of-fre garanzie per un futuro senzaricadute. Basti pensare a BillWalton.

DESTINAZIONI Dove potrebbeandare Durant? Washington ècasa sua, in molti fanno due piùdue e parlano dei Wizards come

favoriti. La Grande Mela restasempre attraente, ma il macellodi quest’anno dovrebbe metterpaura a chiunque. Boston ha ta-lento, scelte da cedere a go go espazio sotto il tetto salariale:con lui e un altro mezzo big po-trebbe essere da titolo nel 2015-16.

BARBA E i Thunder? Pagano lascelta di Presti di cedere Har-den per tenere Ibaka. Conside-rato una delle menti più brillan-ti della nuova generazione diri-genziale, ha scommesso sullacoppia Westbrook-Durant, per-dendo. Certo, a posteriori è fa-

cile dirlo, ma i fatti dipingonoquesto quadro. Giusto per get-tare sale nella ferita, Hardengiovedì notte, mentre l’atten-zione dell’America dei canestriera concentrata sul torneoNcaa, ne ha messi 50 (con22/25 ai liberi) contro i Nug-gets di Gallinari (10 punti),riaccendendo il dibattito sulpremio di mvp. Qualcuno ha datempo incoronato Steph Currycome il n.1, vista la straordina-ria stagione dei Warriors, chedovrebbero chiudere comoda-mente primi a Ovest (se non inassoluto). C’è anche chi inseri-sce LeBron nella conversazio-ne. Lo meriterebbero tutti e tre.Ma se Harden continua così...

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Risultati: New York-Minnesota Timbe-rwolves 92-95 dts (Bargnani 14); Hou-ston-Denver 118-108; Phoenix -New Orleans 74-72; Lakers-Utah 73-80.

Kevin Durant, 26 anni, resterà ancora a lungo in borghese REUTERS

LA GUIDA

In un girone dove le prime tre fanno corsa a parte (Cska Mosca, Fenerbahce e Olympiacos, già certe dei quarti di finale), l’aritmetica tiene ancora in vita Milano. Che però ha due vittorie in meno di Efes e Vitoria, attualmente al quarto posto, ultimo utile per qualificarsi ai playoff. A tre giornate dalla fine, all’EA7 non resta però che sperare di vincerle tutte e puntare su almeno 2 k.o. di spagnoli e turchi, battendoli intanto negli scontri diretti e magari ribaltando la differenza canestri con l’Efes (-2, all’andata al Forum). Tenendo inoltre conto che in corsa c’è anche Nizhny (che ha il vantaggio della differenza canestri sull’Olimpia). Insomma, serve un miracolo.

Girone E Stella Rossa Belgrado-Barcellona 73-77; Maccabi Tel Aviv-Zalgiris Kaunas 79-72; Alba Berlino-Galatasaray 75-68. Ieri: Panathinaikos-Real Madrid 85-69 (Pappas 22, Nelson 16; Carroll 16, Fernandez 12). Classifica: Real Madrid 9 vinte-2 persa; Barcellona 8-3; Maccabi 7-4; Panathinaikos 6-5; Alba Berlino 5-6; Zalgiris Kaunas 4-7; Stella Rossa 3-8; Galatasaray 2-9.Girone F Efes Istanbul-Nizhny Novgorod 79-75; Unicaja Malaga-Cska Mosca 77-95. Ieri: Fenerbahce-Milano 98-77; Vitoria-Olympiacos Pireo 74-73.Classifica: Cska, Fenerbahce 9-2; Olympiacos 8-3; Efes, Vitoria 5-6; Nizhny, Milano 3-8; Malaga 2-9. Prossimo turno: Milano-Vitoria (26/3); Fener-Malaga; Olympiacos-Efes; Nizhny-Cska. * ai quarti le prime 4 di ogni girone.

Giovedì al Forumcon gli spagnoli

BasketRTop 16 Eurolega

mente un lungo da Eurolega ol-tre a Samuels, si mette nellemani dei sui bomber (Gentile eBrooks) e sfrutta un Hackett dabattaglia. Spiazzando i turchi.Si procede a spallate: l’EA7piazza un 9-0 timbrato dal pun-to numero 11 di Gentile in 12’;il Fener risponde con un 8-0prodotto col quintetto pesante;Milano controreplica con un12-1 segnato dalle penetrazionidi Hackett e le invenzioni diBrooks che, in uno contro unosembra quello che si vede in Se-rie A. La tripla di Moss vale ilprimo vantaggio (34-35) chesale a +5 (40-45). Hackett ha 2falli e va gestito. Ragland è fal-loso e inutile, così Banchi puntasull’inedito binomio in regia:

Brooks e Gentile a portar palla.Milano chiude il secondo quar-to con un 31-20 di parziale. Siballa. L’EA7 c’è, eccome. Alme-no fino a quando Melli infila latripla del 58-60, ultimo vantag-gio acceso dai numeri di Brooks(21 punti in 27’). Poi si torna al-la realtà. E Milano scorge l’abis-so. I turchi infilano un break di12-1 che dà il +10 (73-63),mentre l’EA7 abusa del tiro datre. Ne infila due il pallido Klei-za, mentre dietro il Fener ha giàpiantato le proprie insegne nel-l’accampamento milanese coisuoi lunghi. Termina in goleadacon 33 punti della banda Obra-dovic nell’ultimo quarto. E for-se, l’Europa si ferma qui,

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Page 34: La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

34 SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Squadre campionato di rugby a 15 ( le città)

Squadre coppa Italia di rugby a 7

ABRUZZO

UMBRIA

VENETO

SARDEGNA

SICILIA

TRENTINO

MARCHE

CALABRIA

CAMPANIA

LAZIO

LIGURIA

LOMBARDIAPIEMONTE

EMILIA ROMAGNA

TOSCANA

FRIULIVENEZIAGIULIA

MOLISE

PUGLIA

4

3

2

1

1

1

Treviso

RomaFrascati

Bologna

L’Aquila

Benevento

Colorno

Monza

Torino

Perugia

Artena

Casale

Rivieradel Brenta

Padova

1

2

12

4

5

2

1

2

6

8

5

5

2

1

18

1

6

3

4 6

LA MAPPAITALIANA

IL FENOMENO CONTENUTOPREMIUM

DONNA FELICITÀ L’ITALIA VINCEE SBOCCIANO CLUB

Rugby rosa

SABATO IL TRIONFO SULLA FRANCIA, OGGI IL GALLES: «IL NOSTRO È UN GIOCO DIVERSO, PIÙ ATTRAENTE»

LA STORIA di SIMONE BATTAGGIA

B adia è terra di rugby. Lì, nel cuore del Pole-sine, la palla ovale non è la quarta sceltadopo calcio, basket e pallavolo, ma la pri-

ma. Qualche tempo fa, però, è successa una cosastrana. Dopo una serie di allenamenti nelle scuo-le, al campo si sono presentate più bambine chebambini. E il club ha dovuto adeguarsi, mettendoin piedi un settore giovanile in rosa. Non è un ca-so, forse, che nello stesso paese, sabato scorso, lanazionale femminile abbia battuto 17-12 la Fran-cia, la vittoria più importante della sua storia.

DA 1000 A 7000 Era già successo due anni fa, dibattere le Bleues. Anche allora era successo nelSei Nazioni e anche allora in casa, a Rovato. Finì13-12. La vittoria di sabato, però, ha un peso spe-cifico maggiore. Le francesi venivano da tre suc-cessi consecutivi e puntavano al Grande Slam.Nell’autunno scorso avevano chiuso al terzo po-

sto il Mondiale disputato in casa — l’Italia non siera qualificata —, un torneo memorabile perqualità del gioco e per coinvolgimento popolare.Le partite del campionato femminile, in Francia,vengono trasmesse in tv. Ma anche in Italia, ilrugby femminile è in crescita. Con numeri diver-si, ma con la stessa vitalità. Maria Cristina Tonna,molto più che un’ex azzurra, è responsabile delsettore rosa della Fir. «Dieci anni fa le giocatricierano poco più di 1000, ora siamo oltre le 7000— racconta —. Di certo la visibilità dell’Italia ma-schile ha influenzato il boom, ma la parte più im-portante l’hanno fatta i successi delle ragazze.Tra l’altro, siamo l’unica nazionale azzurra adaver vinto in Galles. A cambiare però è stata lamentalità. Oggi una bambina che si avvicina alrugby vede un futuro da sportiva davanti a sé».

IN TUTTA ITALIA Fino a pochi anni fa non eracosì. Le poche bambine coinvolte nel minirugbylasciavano a 12-13 anni ed erano perse, perchénon esistevano campionati giovanili. La necessità

di trovare ragazze da mandare in campo era unaltro limite, e lo stigma dello sport «da uomini»faceva il resto. In Italia c’erano una decina disquadre, radicate soprattutto in Veneto. «Ora nonè più così — prosegue Tonna —. Abbiamo creatouna Coppa Italia di rugby a 7. Si gioca su metàcampo, perché gli spazi più stretti invogliano an-che le ragazze già grandi a provare. E’ stato unsuccesso: oggi all’attività partecipano 80 squa-dre, di tutto il Paese». Non solo in Veneto: Lom-bardia e Toscana sono tra le regioni leader di que-sto format tutto italiano. E poi, per la prima volta,in Nazionale si sta facendo avanti la generazionedelle rugbiste «native». «Penso a Beatrice Rigoni— racconta la capitana, Silvia Gaudino —. E’ un’atleta completa, tecnicamente molto prepara-ta». «Ha 19 anni, gioca a Padova e ha fatto tutte legiovanili — aggiunge Tonna —. Da ragazzina, alTopolino, aveva vinto per un paio di volte il trofeo“Grillotalpa”. Strappava un sacco di palloni dallebraccia dei maschietti. Grazie a ragazze come lei,ora c’è più competizione in Nazionale».

L’IMMAGINE Le azzurre non vivono di rugby. So-no tutte lavoratrici. O studentesse, come SofiaStefan, Melissa Bettoni e Awa Coulibaly, che gio-cano e frequentano l’università a Rennes. «Siamostati noi a spingerle all’estero, per un’esperienzadi vita — continua Tonna —. Fanno dei sacrifici,come tutte. Però amano il rugby, e non rinuncia-no alla loro femminilità. É finito il tempo dellostereotipo della rugbista grossa e sporca di fango.Il rugby delle donne è attraente e tecnicamentevalido almeno quanto quello degli uomini. È orache si investa, anche a livello di immagine». «Ve-dere le nostre partite è bello — aggiunge SilviaGaudino —, il pubblico sta crescendo e le ragazzesono sempre più invogliate a provare». La via èquella giusta. Oggi alle 18.30, per Italia-Galles siapriranno le porte del Plebiscito di Padova (diret-ta streaming su federugby.it). Le azzurre cercanola terza vittoria nel Sei Nazioni, impresa mai riu-scita a una nostra Nazionale. Mille biglietti sonostati venduti in prevendita, oggi si spera di strap-parne almeno altrettanti. Perché il futuro del-l’ovale italiano è sempre più rosa.

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RugbyRLe azzurre dell’ovale

Il centro BeatriceRigoni, il pilone Awa

Coulibaly,il tallonatore Melissa

Bettoni e il centroMichela Sillari

festeggiano la vittoriacontro la Francia FAMA

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35SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Venditti-North arieti controItalia, in 70.000 per l’onore

PER LA VITTORIA FINALE

Inghilterra eIrlanda in poleAi Bleus restala matematica

Paul O’Connell, 100 caps LAPRESSE

Simone BattaggiaROMA

V engono per vincere, ov-viamente. E vengonoper sommergerci di me-

te. Sono stati loro, sabato, ariaprire il Torneo battendo l’Ir-landa e vogliono essere loro,oggi, a prenderselo. Anche perfare uno sberleffo al Comitatodel Sei Nazioni, che ha manda-to copie del trofeo a Edimbur-go e a Londra, ma non a Roma.Ai gallesi serve segnare tanto,e concedere poco o nulla al-l’Italia. Che però non può, nondeve replicare lo 0 contro la

Francia. Per rispetto ver-so sè stessa, per il buonoche ha mostrato nel Tor-neo, e per i 70mila cheanche oggi riempiranno

l’Olimpico.

IL TALISMANO Ser-virà la mischia, in-nanzitutto. Perquanto la Franciasia forte davanti,non esiste che il

pacchetto azzur-ro prenda carrettini da 10 me-tri. E poi serviranno fiato e

muscoli, per sfidare trequartiesplosivi in attacco e imperme-abili in difesa. Caratteristicheche non mancano a Giovan-battista Venditti. Nei giorni di

gioia vissuti dall’Italia negliultimi anni, c’è sempre statoil suo zampino. Italia-Fran-cia 2013: scaraventa in tou-

che Fall nell’ultimo assalto eal fischio finale celebra il 23-18con un urlo alla Tardelli. Italia-Irlanda 2013: si intrufola tra lemaglie verdi e sfonda per la so-la meta del 22-15, sancita dalTmo. Scozia-Italia 2015: cattu-ra il rimbalzo del calcio spedito

sul palo da Haimona e trova lospazio per appoggiare la pallasulla linea: è la meta della ri-scossa azzurra, anche questaassegnata dal Tmo. «Io di metechiare non ne faccio — scherzail 24enne trequarti ala abruz-zese delle Zebre, al 27° cap —.In realtà a Murrayfield ho avu-to anche tanta fortuna. Duecentimetri da una parte, o dal-l’altra, e tornavamo con trepunti oppure senza nulla, e in-vece quel palo ci ha aiutato. Ioperò nei calci parto sempre da-vanti agli altri, vado a caccia,più che altro per mettere pres-sione agli avversari in caso dierrore del calciatore, per nondare alla difesa un possesso fa-cile. Lì è andata bene».

I DETTAGLI Contro il GallesVenditti ha giocato una solavolta, nel 2013. A Roma finì 9-26. «Non fu la nostra migliorpartita di quel Torneo. Il Gallesdi oggi mi piace la completezzadei trequarti. Di così completinon ne ho mai visti. Sono velo-ci, grandi, grossi, placcano du-ro e sfidano le difese. North sa-rà il mio avversario diretto. Èimponente, esuberante, fortenei palloni alti e fa sempre lascelta giusta». Resta la necessi-tà di lasciarsi alle spalle lo 0-29preso dalla Francia, e i tantipossessi sprecati per banali er-rori di controllo dell’ovale.«Ho toccato 6-7 palloni — ri-prende — e non tutti sono statidi buona qualità. Abbiamocommesso tanti errori in-dividuali, la pioggia nonha aiutato ma noi abbia-mo dedicato poca atten-zione ai dettagli. Co-munque abbiamo avutopoco tempo per pensarea quella sconfitta. C’era un giorno in meno per pre-parare il match, i carichi sonostati diversi, abbiamo cercatodi gestire lo stress e la stan-chezza che alla fine del SeiNazioni si sentono. Di certo,rispetto alla Francia faremotutt’altra partita».

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S ono quattro le squa-dre in corsa per la vit-toria, nel supersabato

che chiude il Torneo: oltre aInghilterra, Irlanda e Gal-les, appaiate a 6 punti, c’èanche la Francia a 4, che pe-rò dovrà espugnare Twic-kenham con il margine piùampio possibile e sperarenelle sconfitte del Galles inItalia e dell’Irlanda in Sco-zia. In caso di arrivo alla pa-ri, il titolo andrà a chi ha lamiglior differenza punti fat-ti/subiti nel Torneo; nondovesse bastare questo cri-terio, si conteranno le metefatte, dopodiché il titolo sa-rà assegnato ex aequo.

I CASI L’Inghilterra parte da+37, giocherà per ultima(ore 18, diretta DMax) e co-noscerà quindi il marginenecessario per prendersi ilTorneo, ma ha anche l’im-pegno sulla carta più duro.La Francia cerca una presta-zione che dia un senso a unTorneo finora incolore.«The Crunch» è storicamen-te serrato, per la Rosa unavittoria con ampio marginenon è scontata. L’Irlandaparte da +33 e affronta laScozia a Edimburgo (ore15.30, dir. DMax), alla cac-cia della prima doppiettadopo quella del 1948 e1949. Il Cardo vuole evitareil cucchiaio di legno, ma haperso le ultime 5 partite aMurrayfield e non segnauna meta ai Verdi dal 2012.Il Galles parte da +12, e do-vrà quindi battere l’Italia dialmeno 26 punti per speraredi spuntarla in una volata.

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GiovanbattistaVenditti, 26 caps azzurri, compirà 25 anni il 27 marzo LIVERANI

Nicola MelilloROMA

I n Galles la chiamano War-renball: su 15 uomini incampo il più possibile de-

vono essere grandi, grossi, po-tenti e veloci. Per prendere asportellate la difesa rivale e vincerla per sfinimento o cre-ando buchi dove far passare lefrecce. Il tutto condito da gran-di qualità tecniche che rendo-no l’onda rossa difficilmentearginabile. «Warrenball», daWarren Gatland, tecnico neo-zelandese che dal 2007 guida iDragoni: con lui una semifina-le mondiale e tre Sei Nazionivinti. Oggi è caccia al quarto.

ARIETE Gatland è un uomofortunato, potendo pe-

scare in un bacino digiocatori spaziali,

ma anche corag-gioso. Perché si

a f f i d ò a u ndrappello di

ragazzi ter-ribili, ve-nendo ri-

p a g a t o .Nel 2010 convocò e schierò ti-tolare George North, che ave-

va all’attivo appena sei matchcon gli Scarlets, contro il Suda-frica. Lui stupì con due mete a18 anni e 214 giorni: record. Inquella squadra, il cui ciclo innazionale potrebbe esaurirsicon la coppa del mondo 2015,North era, ed è tuttora, l’astropiù splendente. Un ariete (an-che come segno zodiacale) al-

l’ala: 110 chili distribuiti su193 cm, 121 cm di torace, alza186 kg, il 29 giugno 2013 plac-cò l’australiano Folau lanciatoovale in mano, lo alzò da terrae lo portò indietro, tecnica so-

praffina e velocità mostruosa:copre i 40 metri in 4”97. Per in-tenderci: Usain Bolt li copre in4”65. Non c’è rimedio: i War-ren boys vanno fermati primapossibile, altissimi e ben schie-rati. E in attacco contro di loroil gioco non è meno complica-to: l’Irlanda è stata battuta an-che con una giocata che ha se-gnato il match: 49 fasi irlande-si prima del turnover.

PANE E RUGBY George, 22 an-ni, viaggia spedito, vista l’età,verso il record di mete gallesi,ora del grande Shane Williamscon 58. George è a 21 dopo 51caps: il 50° cap è arrivato con-tro la Francia ad appena 22 an-ni e 320 giorni, altro record. Inquel match il gigante galleseera rientrato dopo le polemi-che: due colpi alla testa control’Inghilterra, al primo era in-tontito, i medici tardarono afarlo uscire e il rischio fu alto.Lui glissa: «Non gioco a pingpong. Questo è rugby. Dun-que?» Una malattia di famiglia,l’ovale: nel 2013 allo Stade deFrance, dopo la meta di Georgeun uomo invase il campo preci-pitando dalla decima fila. Plac-cato e allontanato finché Geor-ge non spiegò: «È mio padre».North senior, ex pilota dellaRaf, non ha perso un match diGeorge: è atteso all’Olimpico.

VELOCE George va veloce an-che con l’amore: è fidanzatocon Becky James, campionessamondiale di ciclismo su pista ekeirin. A casa, hanno confessa-to i due in tv «si parla tantissi-mo delle nostre rispettive atti-vità agonistiche». Sempre sulpezzo, come i campioni. PerNorth la maglia rossa, ancheora che vive e gioca in Premiercon Northampton, è magia:«Voglio onorare chi ha indos-sato quella maglia, voglio chechi verrà dopo di me senta laresponsabilità e la pressione diprendermi il posto». Il terroredelle difese altrui mette pres-sione anche ai compagni…

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George North, 51 caps, 23 anni il 13 aprile GETTY

A ROMA ALLE 13.30 TV DALLE 12.40 SU DMAX (CANALE 52 DEL DIGITALE)ITALIA

ALLENATORE:Brunel

A DISPOSIZIONE:16 Manici

17 Al. De Marchi

18 Chistolini

19 Geldenhuys

20 Barbieri

21 Palazzani

22 Orquera

23 Bacchin

Arbitro: DOYLE POLLOCK (Nuova Zelanda)

GALLES

ALLENATORE:Gatland

A DISPOSIZIONE:16 Owens

17 Gill

18 Andrews

19 Ball

20 Tipuric

21 G. Davies

22 Priestland

23 S. Williams

HALFPENNY15

NORTH14

J. DAVIES13

ROBERTS12

BIGGAR10

WEBB9

A.W. JONES5

CHARTERIS4

FALETAU8

WARBURTON (CAP.)7

LYDIATE6

JARVIS3

BALDWIN2

EVANS1

L. WILLIAMS11

MCLEAN15

VENDITTI11

MASI12

MORISI13

GORI9

HAIMONA10

BIAGI4

FURNO5

MINTO6

MA. BERGAMASCO7

VUNISA8

RIZZO1

GHIRALDINI(CAP.)

2

CASTROGIOVANNI3

SARTO14

RCS

L’AZZURRO

Giamba, l’uomodella felicità«Il Galles è tostoMa ci rifaremo»1«Hanno i trequarti più forti, ma non sarà un’altra Francia» Olimpico esaurito, spinta in più per gli azzurri

IL RIVALE

Big George: 40 m alla BoltUna super alatra i giganti1Ha un torace da 121 cm e alza 186kg: è il simbolo di una squadra che sa demolire i rivali a sportellate

4� Mete azzurre di Venditti, tuttenel Torneo: Inghilterra e Scozia 2012, Irlanda 2013, Scozia 2015

21� Le mete di North in 51 match con Galles e Lions. Ma nessuna nei tre precedenti contro l'Italia

� A Rovereto (Tn), beffa per la Nazionale under 20, sconfitta dai peri età del Galles nell’ultima giornata del Sei Nazioni di categoria 23-20 (p.t. 10-7). A decidere, allo scadere, una meta tecnica accordata ai Dragoni dopo che gli azzurrini di Alessandro Troncon erano stati in vantaggio per lunghissimi tratti della partita. Per l’Italia mete di Giammarioli e Dallavalle e 10 punti al piede di Minozzi.� BISEGNI, 5-6 MESI Ieri il centro azzurro e delle Zebre Giulio Bisegni è stato operato per la ricostruzione del crociato del ginocchio sinistro. � CREDITO SPORTIVO Firmata ieri la convenzione tra Fir e Credito Sportivo per la costruzione e la ristrutturazione di impianti per il rugby: 75 milioni di euro messi a disposizione dei club a tassi competitivi.

Beffa under 20Il Galles vince allo scadere

RugbyRSei Nazioni

ULTIMA GIORNATAITALIA-GALLES OGGI ORE 13.30

SCOZIA-IRLANDA OGGI ORE 15.30

INGHILTERRA-FRANCIA OGGI ORE 18

CLASSIFICA

Pt G V N P F S DiffINGHILTERRA 6 4 3 0 1 102 65 37

IRLANDA 6 4 3 0 1 79 46 33

GALLES 6 4 3 0 1 85 73 12

FRANCIA 4 4 2 0 2 68 46 22

ITALIA 2 4 1 0 3 42 121 -79

SCOZIA 0 4 0 0 4 63 88 -25

In caso di arrivo alla pari, conta la differenza punti fatti/subiti nell’arco del Torneo

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36 SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L'ANALISIdi FAUSTONARDUCCI

PER UN POSTOALLA CORTEDEI GRANDI

D imentichiamo perun attimo Mayweather-

Pacquiao. Perché nella storia della boxe, italiana e mondiale, spesso è proprio nei superleggeri che accadono le cose più importanti. Una categoria che ha incoronato 5 leggende nostrane (Loi, Lopopolo, Arcari, Oliva e Parisi)e che attualmente assegna la corona Wbc all’imbattuto Danny Garcia che un anno e mezzo fa tolse il titolo all’altro fenomeno Lucas Matthysse, rifattosi proprio col titolo Silver. Questa corona (passaporto per l’elite della specialità) oggi potrebbe calare sulla testa di Luca Giacon, italiano per caso (scoperto leggendo un articolo su un giornale panamense) di cui si è parlato come una specie di salvatore della patria fin da quando approdò alla colonia Cherchi nel 2010. Un incidente di percorso (la sconfitta con Marsili) ne ha rallentato l’ascesa e in effetti qualche dubbio sulle sue doti difensive rimane. Ma se oggi vincerà partirà subito la campagna Usa a caccia del Mondiale vero. Crediamoci.© RIPRODUZIONE RISERVATA

I NUMERI

23� Sono i match vinti per k.o. (26 vittorie) da Luca Giacon, italiano che vive in Spagna. Una sola sconfitta (contro Emanuele Marsili) oltre a un no contest

16� Le vittorie del belga Steve Jamoye (2 per k.o.) con un pari. Per il cosfidante si tratta del primo match all’estero con una corona in palio.

5� Italiani campioni mondiali nei superleggeri: Duilio Loi (‘61-62), Sandro Lopopolo (‘66-67), Bruno Arcari (‘70-75), Patrizio Oliva (‘86-87), Giovanni Parisi (‘96-98)

IL PROGRAMMAIl programma (primo match alle ore 20) della riunione organizzata dalla Opi2000 dei Cherchi al Teatro Principe di viale Bligny 52 a Milano. Medi, 6 t.: Paraschiveanu (Rom, 6-0, kg 72,90) c. Milenkovic (Ser, 7-6, kg 74,50).Massimi leggeri, 4 t.: Rondena (2-0, kg 91,00) c. Petrovic (Ser, 0-3, kg 86,50).Supermedi, 6 t.: Rasanen (Fin, 7-0, kg 78.50) c. Benzon (Cro, 10-9, kg 78.50); Superleggeri (mondiale silver Wbc vacante), 12 t.: Luca Giacon (26-1, kg. 63,20) c. Steve Jamoye (Bel, 16-0-1, kg 62,90).Donne, mosca 4 t.: La Notte (debutto, kg50,00) c. Barudzic (Ser, 1-4, kg 49,00).Leggeri (cam. europeo, vacante), 10 t.: Anita Torti (9-3, kg 60,50) c. Maiva Hamadouche (Fra, 6-0, kg 60,00).BIGLIETTI Biglietteria aperta dalle ore 19. Balconata euro 25, sedia vip 40. TV Differita Italia 1 all’1.15.

ALLE 17.30

(p.r. - ni.ba.) Modena vuole blindare il primo posto per l’accesso alla Champions. Si va verso il tutto esaurito. Lorenzetti continua il turnover degli schiacciatori anche se N’Gapeth e Petric dovrebbero essere i titolari. Stoytchev recupera Solè dopo il problema all’indice della mano sinistra e l’argentino sarà al centro in diagonale a Birarelli, confermati Zygadlo in regia, Nemec opposto, Lanza-Kaziyski schiacciatori e Colaci libero. Ore 17.30 diretta RaiSport. CLASSIFICA Modena 54, Trento 53, Macerata 51, Verona 44, Perugia 42, Latina 38, Ravenna 31, Molfetta 29, Piacenza 22, Monza 20, Padova 12, Sansepolcro 10, Milano 8.A-1 DONNE Stasera alle 20.30 (dir. Raisport) anticipo della 21a. Casalmaggiore Piacenza. Classifica: Novara 52, Modena 45, Casalmaggiore 44, Piacenza e Conegliano 35, B.Arsizio 34, Bergamo e Montichiari 31, Firenze 23, Scandicci 21, Forlì 5, Urbino 4. WORLD LEAGUE 2015 (a.a.) L’Fivb ha diramato il calendario ufficiale della World League 2015. L’Italia esordisce ad Adelaide il 29 e 30 maggio con l’Australia di Santilli. Per poi ospitare il 5 e 7 giugno a Pesaro e Bologna la Serbia di Grbic e Placì, il 12 e 14 giugno l’Australia a Jesolo e Verona e il 19 e 21 giugno a Roma e Firenze il Brasile. Il 26 e 28 giugno sarà impegnata a Novi Sad e Belgrado con la Serbia e il 2 e 3 luglio a Cuiabà con il Brasile. Finale a Rio dal 15 al 19 luglio.

Recupera pure SolèTrento completo Palapanini pieno

PallavoloRL’anticipo della 24a giornata di Superlega

Giacon, la verità a Milano è mondiale1Stasera il titolo vacante Silver dei superleggeri Wbc contro Jamoye: «E’ il momento di dimostrare chi sono»

Stefano Arcobelli

T ra la cintura di pelle di ser-pente ispirata al suo nick-name (Black Mamba) per

animare la scena alle operazio-ni di peso, e quella vera, Silverdei superleggeri Wbc, Luca Gia-con deve stasera risolvere unmatch cruciale per la sua carrie-ra mondiale. Deve battere SteveJamoye, un belga dal palmaresnazionale di tutto rispetto masenza quei match spesso infuo-cati all’estero che, ad esempio,ha vissuto lui a Panama. Dove ilrecord del cosfidante italianoha cominciato a impreziosirsi,ricco di 26 vittorie e con una so-la vera macchia, la sfida a Ema-nuele Marsili persa due anni faa Civitavecchia. Il titolo iridatosilver è un’anteprima, è la chia-ve di tutto: se la vinci, ogni pro-spettiva ambiziosa si può imma-ginare. Se la perdi, ogni speran-za di diventare un vero grandesvanisce. Perciò, Giacon rac-chiude negli ultimi pensieri ilsenso di questa opportunitàquasi unica che Milano gli offri-rà stasera al Principe: «Dovròmetterci tutto, è arrivato il mo-mento di dimostrare che sonoun campione mondiale». Gia-con capirà nei primi round lequalità di un avversaro che re-clama di avere la boxe nel san-gue senza bisogno di urlare eche punta dritto al cuore men-tre visita le magnificenze delDuomo («sarà una magnificabattaglia»). Luca picchia, sa in-cassare, ha testa e una mentali-tà da sfide cruente sudamerica-ne: «Come Mayweather, è natoper fare questo lavoro» si sbilan-cia Franco Cherchi che di pugiliall’angolo ne ha seguiti.

STORIA Essere superleggero si-gnifica confrontarsi con un pas-sato glorioso, memorabile: daArcari a Parisi. E tutta questa re-sponsabilità Giacon prova a dis-simularla mantenendo la calma

del forte, del favorito, di chi nonpotrà avere alcun dubbio e te-mere il ritmo di un avversariopiù dinamico alle corde che alcentro del ring. Non può sba-gliare se vorrà vedersi aperte leporte di sfidante al titolo più no-bile di una categoria però aper-ta rappresentata dal portorica-no Danny Garcia. Che match sa-rà? Per Alessandro Duran, chelo commenterà su Italia 1, «saràmolto tecnico e Giacon non po-trà sbagliarlo, a patto che dimo-stri i progressi fatti vedere inquesti anni. Per Luca è un pas-saggio importante verso Mon-diali “veri”, non un punto di ar-rivo per un pugile di classe, tec-nicamente abile come lui. Avevadelle lacune in difesa e le ha pa-gate duramente contro Marsili.Avrà imparato la lezione e miaspetto un grande match ancheperché deve riprendere la tradi-zione di una categoria che hadato tanto all’Italia, l’ultimo èstato un certo Giovanni Parisi,per non parlare di Bruno Arcari,il più rappresentativo, e di Patri-zio Oliva che assomigliava almilanese Sandro Lopopolo,concedeva poco allo spettacoloe divideva la platea in tv. Per Mi-lano sarà una serata che dovràaiutare la boxe a rilanciarsi, an-che una vittoria di Giacon puòaiutare a riconquistare il pub-blico». Ed anche per le donne,l’Europeo che Anita Torti con-tende alla parigina Maiva Ha-madouche nei leggeri, può aiu-tare un movimento in crescita esempre più coinvolto.

IMPORSI Imporre il suo stile,per risolvere il match: dopo ilpeso, Giacon si allontana perentrare nella parte di chi ha gliocchi di tutti addosso. Senza di-vismo, è pronto a tutto: a unaserata che ne esalti le qualità sti-listiche oppure il pugno che famale. Milano come Panama.Purché il mondo sia col serpen-te rapido a caccia di gloria.

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I due cosfidanti ieri al peso: Steve Jamoye (a sinistra), 23 anni, belga, record 16-0-1, n. 22 Wbc, e Luca Giacon, 26 anni, rec. 26-1 (23 k.o), n. 11 Wbc BOZZANI

Bruno Mossa de Rezende, 28 anni, palleggiatore di Modena e della nazionalebrasiliana. È figlio del c.t. Bernardo e dell’ex giocatrice Vera Mossa TARANTINI

Bruninho e la missione di Modena «Adesso blindiamo la Champions»1Il regista: «Trento precisa e fastidiosaRicardo a Macerata? Felice che sia qui»

Valeria Benedetti

P rima contro seconda, unsolo punto a dividerle etante motivazioni in

mezzo. Modena-Trento, unanticipo da finale scudetto atre giornate dalla fine dellastagione regolare per Bruno,palleggiatore degli emilianiche non voglio mollare la vet-ta.

«Vogliamo il primo posto per laChampions - spiega il brasilia-no leader anche della Naziona-le verdeoro -. È il momento de-cisivo del campionato, il mo-mento in cui bisogna arrivareal risultato»

Trento si è avvicinata a -1 e saràuna sfida già all’ultima palla (laprevendita ha superato como-damente i 4000 biglietti).«Trento è una squadra precisa,regolare in tutti i fondamenta-li, il che la rende fastidiosa dagiocarci contro, e con un fuori-classe come Kaziyski».

La sconfitta inaspettata con La-tina ha complicato i programmi«Ci è mancata un po’ di lucidi-tà. personalmente sono scon-tento delle scelte che ho fatto.però bisogna rendere merito aLatina che è un’ottima squadrae in casa gioca benissimo».

Si avvicinano i playoff e le squa-dre crescono e cambiano: Ma-cerata ha preso Ricardo, a Pe-rugia arriva Anderson. Trove-rete squadre diverse da quelledel campionato.«Ricardo è un fuoriclasse cheha cambiato la pallavolo mo-derna con la sua velocità digioco e sicuramente vorrà farebella figura. Ma Macerata eraforte anche con Baranowicz, èla favorita da inizio campiona-to. Riguardo Anderson, non socome Perugia lo farà giocarema è sicuramente un attaccan-te forte e alzerà il livello degliumbri che sono da finale».

Ricardo che a 39 anni torna in Italia mentre in Brasile Gustavosmette di giocare. Due campio-

ni con cui ha giocato in Naziona-le.«L’oro non basta, è stata unagenerazione di diamanti - sor-ride Bruno, figlio del c.t. Ber-nardo -.Gustavo con la sua lea-dership è stato un esempio eun onore è stato giocare conlui. È stato il centrale più fortedel mondo e ora spero che fuo-

ri dal campo sia altrettanto de-cisivo per la pallavolo».

Si riferisce alle inchieste che hanno sconvolto il volley brasi-liano?«È tutto molto triste. vedi clubche affogano nei debiti e poiscopri che ci sono persone chehanno sottratto soldi a chi vive

di volley. Gustavo è un grandeleader e ora che ha smesso puòdare il suo contributo allacommissione di cui fanno par-te anche Heller, Fofao ed Ema-nuel (tutti grandi giocatori,ndr) per contribuire a rimette-re in ordine le cose».

Ricardo invece se lo ritrova daavversario. In Nazionale ci so-no stati anche momenti di riva-lità (Bruno fu al centro di pole-miche per le scelte del c.t. suo padre).«In realtà quando c’era Ricar-do io ero il terzo palleggiatoree molte polemiche sono statecreate sui media. Con lui è ri-masto un bellissimo rapporto.Sono felice del suo arrivo chealza anche il livello del cam-pionato italiano. Non vedol’ora di sfidarlo nell’ultima dicampionato»

Campionato che ora a arriva aldunque con Modena protagoni-sta.«A ottobre io avevo già fiducianel talento di questa squadrama poi è il lavoro giorno pergiorno che fa la differenza. Ab-biamo un allenatore bravissi-mo e uno staff che ci fa lavora-re al meglio. Vincere la CoppaItalia è stata un’emozione for-tissima per noi, per tutta la so-cietà e per i tifosi che sono fan-tastici e adesso vogliamo tan-tissimo arrivare alla finale eandare in Champions League».Trento permettendo.

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BoxeRLa notte del Principe

Page 37: La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

37SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1 TANIA ANCORA KO (al.f.) Dopo il passo falso a Pechino, Tania Cagnotto si ferma in semifinale dai 3 m a Dubai. Pur non avendo commesso errori gravi, il punteggio della bolzanina (330.45, 14) non le consente di qualificarsi alla finale. Il podio: 1. Shi Tingmao (Cin, 398.70), 2. He Zi (Cin,377.50) 3. Abel (Can, 366.90).TUTTENOTIZIE

BOXEWORLD SERIES: ITALIAIMPEGNATA A PORTORICO(r.g.) L’Italia, nel 10° turno dei play off delle World Series, impegnata oggi a S. Juan (Por) contro il Portorico, battuto nell’andata 5-0 a Palermo. 52: Cintro c. Barotti; 60: Rosario-Cosenza; 69: Flaz c. Nolan (Irl); 81: Vega c. Manfredonia; +91: Clayton c. Vianello. Domani 14.30 su Sportitalia. Nell’anticipo, il Marocco batte 3-2 la Gran Bretagna a Londra. Oggi: Algeria-Messico, Venezuela-Usa, Argentina-Polonia, Kazakistan-Azerbajan.� MONDIALE MEDIOMASSIMI (r.g.) A Rostock (Ger) nei mediomassimi Wba, Braehmer contro Robin Krasniqi. � PER SIMONA (r.g.) A Buenos Aires (Arg), la vincitrice tra Paola Yudica (9-0-2) e Lorena Taborda (8-3) per il mondiale mosca Ibf, affronterà Simona Galassi in Italia a maggio. � A PADOVA (i.m.) Stasera a Padova prova generale del nuovo campionato italiano neopro. I match, su 4 round: piuma Rigoldi c. Galici; leggeri Vignoli c. Redrezza; superleggeri Festosi c. Lomasto; supermedi Esposito c. Zito.

GHIACCIO� PISTA LUNGA Oggi e domani, a Erfurt (Ger), finali della Coppa della Mondo in pista lunga. Oggi, per l’Italia, Nenzi (500), Giovannini (5000) e la Doldossi (500).

HOCKEY GHIACCIOMATCH POINT RENON(m.l.) Oggi (ore 19.30) si gioca gara-6 (al meglio di 7) della semifinale scudetto: il Renon tricolore, che conduce la serie 3-2, riceve il Val Pusteria con a disposizione il primo match point per la finale già raggiunta dall’Asiago.� EBEL, BOLZANO ADDIO Il Bolzano abdica: i campioni in carica, a Linz (Aut), perdono gara-7 dei quarti 4-3 ed escono dalla Ebel. Linz-Bolzano 4-3 (1-2, 2-0, 1-1). Reti Bolzano: p.t. 1’18” M. Insam (1-0), 3’45” Keller (2-1); t.t. 8’04” Keller (3-3). Semifinali: Salisburgo-Klagenfurt; Linz-Vienna.

HOCKEY PISTA� CAMPIONATO E COPPE (m.nan) Serie A-1, ore 20.45: Sarzana-Viareggio, Prato-Lodi, Correggio-Pieve. Già giocate Valdagno-Bassano 6-5, Follonica-Giovinazzo 6-3, Forte dei Marmi-Matera

Cassano Magnago-Trieste. Gir. B: 18 Carpi-Romagna. Gir. C: 18.30 Dorica-Fondi; 19 Albatro-Fasano.

PENTATHLON� COPPA (g.l.g.) A Il Cairo Coppa del Mondo: nelle qualifiche uomini, Fabio Poddighe è in finale (1147) con Riccardo De Luca (1140) e Nicola Benedetti (1126). Colasanti out: 24° con 1043 punti.

PESI� BULGARI DOPATI Undici bulgari tra cui 3 campioni europei Demirev, Markov e Filev) sono risultati positivi (anabolizzanti).

SCHERMA� SPADA A Budapest qualificati in Coppa del Mondo di spada, E.Garozzo, Pizzo, Fichera, Bino, Ferraris, Tagliariol.

SPORT INVERNALIBIATHLON: WIERER QUINTALa finlandese Kaisa Makarainen vince l’ultima sprint stagionale e la Coppa di specialità va a Darya Domracheva (Bie), terza a Khanty-Mansysk (Rus). Un solo errore al tiro sia per Dorothea Wierer che per Karin Oberhofer che alla fine si piazzano al 5° e 7° posto con 32”5 e 36”2 di ritardo dalla finlandese. Oggi individuale (10.30 e 13.45, Eurosport). Donne. Sprint: 1. K. Makarainen (Fin) 19’49”1 (1); 2. L. Dahlmeier (Ger) a 14”2 (1); 3. D. Domracheva a 15”5 (2); 4. V. Vitkova (R.Cec) a 18”0(1): 5. D. Wierer a 32”5 (1); 7. K. Oberhofer a 36”2 (1); 60. N. Gontier a 3’24”7 (5). Coppa sprint (finale: 1. Domracheva 416; 2. Makarainen 364; 3. Vitkova 347; 4. Wierer 333. CdM: 1. Domracheva 1005; 2. Mäkäräinen 996; 6. Wierer 686.SNOWBORD: VAI MOIOLIOggi a La Molina (Spa), l’ultimo dei tre cross di Coppa del Mondo di cross con Michela Moioli, ieri prima nelle qualifiche, impegnata per la classifica generale: ha 1400 punti contro i 1600 della francese Loccoz e i 1500 della canadese Maltais. Eliminati Leoni e Godino. In tv: su Eurosport 2 dalle 12.15, su RaiSport 2 dalle 13.30.� COPPA DI SALTO Lo sloveno Peter Prevc vince dall’hs200 di Planica raggiungendo i 248,5 metri: 2° Tepes (Slo) 461.9, 3° Kraft (Aut) 461.8; 4° Freund leader di Coppa del Mondo (1693) con 44 punti su Prevc. Bresadola è 37° (165.3)

(al.f.) Dopo aver abbassato il suo limite in vasca lunga, Arianna Castiglioni vince i 100 rana cadetti ai giovanili di Riccione (25 m) in 1’05”68, 2° crono italiano alltime (a pari merito con la Plos). La portacolori del Team Insubrika e delle Fiamme Gialle vince anche i 200 misti in 2’12”25 (p.) e la 4x200 sl, 2’01”88 (p.) in prima frazione. Donne. Cad: 50 sl Biondani 25”14; 400 sl Caponi 4’06”62 (p.); 50 do Sarti Cipriani 28”17; 200 fa Tarzia 2’10”39. Jun ‘99: 50 sl Francometti 25”79; 400 sl Schiazzano 4’12”20; 50 do Menotti 28”62; 100 ra, 200 mxCusinato 1’08”67, 2’11”48; 200 fa Vidal 2’11”48. Jun 2000: 50 sl Martinelli 25”87; 400 sl Berton 4’17”20; 50 do Fresia 29”00; 100 ra Fanfoni 1’10”27; 200 fa Romei 2’14”90; 200 mx, 400 sl Pirovano 2’13”90, 4’13”11.� EFIMOVA (al.f.) La russa Yuliya Efimova dopo i 16 mesi di squalifica per doping: oggi e domani sarà al via di 100-200 rana e 200 mx a Mission Viejo (Usa). In gara anche Morozov, Lobintsev e Sukhorukov (Rus), Snyders (Nzl), Pereira (Bra).

NUOTO / AI GIOVANILI

Rana: Castiglioni 1’05”68 nei 100seconda italiana

Arianna Castiglioni, 17 anni

� Da mesi il galoppo australiano è alle prese con decine di casi doping al cloruro di cobalto, un sale che viene somministrato in dosi massicce ai cavalli per ottenere l’aumento dei globuli rossi e ottenere gli effetti simili a quelli procurati dall’Epo, quindi una maggior resistenza alla fatica. Coinvolto con diversi casi anche Peter Moody, allenatore della fenomenale Black Caviar (imbattuta in 25 corse in carriera) ma risultata pulita dopo la ripetizione di un test. Moody rischia però una pesante squalifica, visto che la prima inflitta per i casi al «cobalt» è davvero pesante. Al trainer Darren Smith sono stati inflitti 15 anni di squalifica, dopo l’accertamento di 42 positività (una soglia di cloruro di cobalto superiore a quella consentita). Smith ha annunciato ricorso.� PEACE TERZA A PARIGI Ieri sera a Vincennes terza Peace of Mind (Nivard) nel Prix Maia (m 2850) vinto da Verzee Carisaie (Raffin) davanti a Monas Invercote.

IPPICA: AUSTRALIA

Cobalto dopingTrainer sospesoper 15 anni!

Lungo stop per Darren Smith

� (a.fe.) Nell’anticipo della 9a di ritorno, la Lazio vince grazie a un’ottima difesa.

BOGLIASCO-LAZIO 7-10(2-3, 1-2, 2-2, 2-3)

Bogliasco: Prian, De Trane 2, A. Di Somma, Ravina, Monari, Guidaldi, Deserti 2; E.Di Somma 3, Loomis, Boero, Gavazzi, Bianchi, Pellegrini. All. Bettini. Lazio: Vespa, Samuels 1, Africano 1, Gianni 1, Vittorioso 2, A.Calcaterra 3, Maddaluno; Leporale, Sacco, Colosimo 2, Di Rocco, Mele, Correggia. All. Formiconi.Arbitri: Collantoni e ColomboNote: s.n. Bogliasco 7 (2 gol), Lazio 10 (4). U. 3 f. Boero 26’’.

Class.: Pro Recco 54; Brescia 52; Acquachiara 44; Sport Management 41; Savona 28; Posillipo 26; Can.Napoli 23; Como, Lazio* 19; Bogliasco* 18; Roma Vis Nova 10; Florentia 4. (*una in più). Oggi: Brescia-Florentia, Can. Napoli-Sport Management (ore 18); Posillipo-Pro Recco, Savona-Roma Vis Nova (19.30, dir. RaiSport 2). Acquachiara-Como domani.� DONNE Alle 16.30, al Foro Italico, amichevole tra il Setterosa e gli Stati Uniti.

PALLANUOTO

Nell’anticipola Lazio passaa Bogliasco

Antonio Vittorioso (Lazio) AP

10-5, Breganze-Trissino 2-1. Eurolega, quarti: ore 19 Barcellona-Valdagno (and. 6-2), ore 21 Forte dei Marmi-Breganze (a. 2-5); coppa Cers: ore 21 Follonica-Igualada (Spa), (a. 2-4).

HOCKEY PRATO� VIA AL RITORNO (g.l.g.) Prima di ritorno: Fincantieri Leyline Monfalcone-Amsicora; Tevere EUR-Suelli, Ferrini-De Sisti Roma, Cus Cagliari-Paolo Bonomi, San Vito Romeo Gigli-Bra.

IPPICA� IERI FOGGIA QUINTE’ (m 1600): 1 Puma di Girifalco (F. Fiore) 1.12.9; 2 Granito; 3 Rio Jet, 4 Naxos del Ronco; 5 Pontebba; Tot.: ; 2,21, 2,28, 5,60 () Quinté 15-11-5-16-6 non vinto. Quarté euro 441,55. Tris 230,94.� OGGI TORINO (ore 18.30, inizio 15.10) Handicap sulla media distanza per 12 nel quinté. I primi 6 a 2060 m, gli altri a 2080. Indichiamo Rebus degli dei (11), Reine du Zack (12), Ombretta d’Esi (4), Naora Bi (8), Missouri car (9), Mindy Belle (3).� ANCHE Gal.: Milano (14.35), Siracusa (14.55), Treviso (15). Tr.: Roma (14.30), Aversa (14.45).

JUDO� GIUFFRIDA (e.d.d.) Nel GP a Tbilisi (Geo), Odette Giuffrica, 20 anni, romana, è terza.

PALLAMANO� PLAYOFF (an.gal.) Oggi la 3a dei playoff. Girone A: ore 19 Pressano-Bolzano; 20.30

ATLETICA /PISTA

Il Challenge oggi cominciacon Rudisha a Melbourne1Il keniano ha già corso nel 2015 in 1’45”01. Attesa anche per la Pearson

E’David Rudisha lastella del meeting diMelbourne, che in

Australia apre oggi la seriedelle 12 tappe del Challen-ge Iaaf che si concluderà il13 settembre a Rieti. Un ap-puntamento importante peril primatista mondiale degli800, reduce da un paio distagioni difficili (nonostan-te i tempi centrati) dopol’incredibile record nella fi-nale olimpica di Londra2012, quando tutto solo esenza lepri volò in 1’40”91.Il keniano, in questa stessariunione, esordì nel 2010con un grande 1’43”15, maerano altri tempi, quelli diun campione integro. Orainvece deve verificare il suomotore. Una settimana fa aSydney ha vinto in 1’45”01.Nemmeno stavolta avrà av-versari in grado di impen-sierirlo: a stimolarlo sarà lasua lepre di sempre, Sammy

Tangui. Il meeting è costruitosu atleti di casa, neozelandesi,altri dell’area del Pacifico edeuropei e nordamericani che sistanno allenando al clima di fi-ne estate in Australia. Attesasui 100 hs per l’oro olimpicoSally Pearson, in questa stagio-ne già 12”74. Sui 200 il pana-mense Alonso Edwards e nelgiavellotto l’esordio della su-dafricana Senette Viljoen. E’pure in programma la primatappa del Challenge Iaaf delmartello che quest’anno si arti-colerà in undici tappe, con fi-nale a Rieti.

Silvio Garavaglia© RIPRODUZIONE RISERVATA

MARCIA IN SLOVACCHIASFIDA GIORGI-PALMISANO(si.g.) Oggi a Dudince (Slk), nel Challenge Iaaf di marcia, in gara De Luca (20 km), Giupponi, Dessì, Di Bari (50 km con Toth e Heffernan) e Giorgi e Palmisano (20 km donne) con anche la ceca Drahotova e l’ucraiana Olyanovska, medagliate europee.PRIMO BOLT Usain Bolt il 19 aprile correrà un 100 a Rio (Bra), sull’or-mai tradizionale pistino approntato sulla spiaggia di Copacabana.PISTA MONDO (si.g.) Giovedì a Sasolsburg (Saf) il 18enne del Qatar Abdalleleh Haroun ha corso i 400 in 44”68 (6° jr mondiale all time). A Stoccolma, un mese fa, fece 45”39 indoor. Uomini. 400 hs: Van Zyl 49”26. Giavellotto: Vadlejch (R.Ce-ca) 83.07.

Anna Fenninger (sin,) e Tina Maze sul podio superG con la Vonn (centro) AP

SCI / FINALI COPPA

Il Team Event è svizzeroSlalom Fenninger-Maze1L’Italia quarta nella gara a squadre ma scopre il giovane Maurberger

B attendo in finale laSvezia, la Svizzera si èaggiudicata il Team

Event grazie ai miglioritempi. L’Italia si è piazzataquarta, battuta nella finali-na dall’Austria 3-1, ma hascoperto un ragazzo di 20anni nei quadri della nazio-nale C che è un vero specia-lista del parallelo. SimonMaurberger, fisico alla Pa-ris, nelle due discese effet-tuate ha battuto prima losvizzero Schmidinger e poil’austriaco Noesig, atleti piùesperti di lui.

IL DUELLO Stamane sono inprogramma le finali delloslalom femminile e del gi-gante maschile. Se nellaclassifica dello slalom don-ne per la Shiffrin dovrebbeessere una pura formalitàconquistare la Coppetta(+90 punti sulla Harsdot-ter), continua la sfida per la

coppa generale fra Fenninger eMaze, staccate di 32 punti. E’ ilgiorno favorevole alla slovena,che per sperare ancora devepuntare ai primi tre posti e sor-passare l’avversaria prima delgigante, terreno della Fennin-ger. Poca storia nel gigante ma-schile dove la coppetta è già as-segnata a Hirscher. Ma l’au-striaco ha l’occasione di darenella classifica generale il col-po definitivo alla concorrenzadi Jansrud. La squadra azzurrasarà in pista con 4 atleti: Ro-berto Nani, Florian Eisath, Da-vide Simoncelli e GiovanniBorsotti.

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TEAM EVENT Finale: Svizzera b. Svezia 2-2 (tempi). Finale 3°: Austria b. Italia 3-1. Semifinali: Svezia b. Austria 2-2; Svizzera b. Italia 3-2. Quarti: Sve-zia b. Francia 3-1; Svizzera b. Germania 2-2; Italia b. Slovenia 3-1.OGGI SLALOM DONNE (ore 9/11.30),Coppa del Mondo (30 prove): 1. Fen-ninger (Aut) p. 1453; 2. Maze (Slo) 1421; 3. Vonn (Usa) 1042; 13. N. Fanchini 428.Coppa slalom (8 prove): 1. Shiffrin (Usa) p. 579; 2. Hansdotter (Sve) 489; 3. Maze (Slo) 389; 15. Costazza 130GIGANTE MASCHILE (ore 10/12.30).Coppa del Mondo (35 prove): 1. Hir-scher (Aut) 1298; 2. Jansrud (Nor) 1264; 3. Pinturault (Fra) 924; 6. Paris 745.Coppa gigante (8 prove): 1. Hirscher (Aut) p. 640; 2. Pinturault (Fra) 455; 3. Ligety 422; 9 Nani 185.TV Diretta su RaiSport 1 ed Eurosport

David Rudisha, 26 anni, suoi i 3 più veloci 800 di sempre REUTERS

Golf: buca in unodi Giulia Molinaroa Phoenix (Lpga)

� Buca in uno alla 17 (par 3, yards 148), con un ferro otto,di Giulia Molinaro, al 55° posto dopo 9 buche del 1° giro a Phoenix, Arizona, dell’Lpga Tour, boicottato dalla pioggia.

Page 38: La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

38 SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il mito Mennea sprintanelle serate di Rai UnoRiondino: «Un esempio» 1L’interprete pugliese del Giovane Montalbano racconta come è entrato nel nuovo personaggio: «Pietro ti avvicinava all’atletica, Bolt ti allontana»

IERI AL CONI

Malagò: «Hofatto il tifo per questa fiction»

Da sin. Riondino, Tognazzi, Malagò e Barbareschi

da tutti i punti di vista, Riondi-no. Ad aiutarlo Roberto Piscitel-li, lo storico allenatore di MarcoTorrieri, ancora in pista con unbel po’ di anni sulle gambe, ami-co di Mennea, che fu suo testi-mone di nozze. Storie che si in-crociano.

AGASSI E IACOVONE Non hal’età per aver visto Mennea indiretta. Sono passati tanti annie tanta atletica. «Vederlo corre-re ti dà il senso di una vicinan-za, della possibilità di dire “pos-so farcela anche io”. Bolt è ilcontrario, Bolt misura una di-stanza infinita: Mennea accor-cia le distanze fra il ragazzo e ilcampione, Bolt le allarga». Cosìsognare diventa più difficile. Esogno è una parola che Riondi-no usa spesso: «Volevo diventa-re una rockstar, ma forse il verosogno è poi quello che ho cerca-to di realizzare con tutto mestesso». Insomma, fare l’attore.Ma gli idoli sportivi da ragazzi-no quali erano? «Agassi. Ho vi-sto molto tennis». E il calcio?«Amo il calcio, sono tifoso delTaranto. Il Taranto bistrattato,ora in serie D, ma con lo stadiopieno». Lo Iacovone. «Ecco Ia-covone, un altro idolo». Il cen-travanti che morì in un inciden-te quando stava facendo tantigol. «Centravanti di sfonda-mento».

UN MENNEA, OGGI Riondinonon ha finito: «Se nascesse unaltro Mennea oggi, lo ricono-sceremmo? Lui aveva grandivalori, noi viviamo in un mondodove alcuni dirigenti voglionocambiare le regole della serie Aper non farci salire qualcuno,mirando soltanto ai soldi dei di-ritti tv». Ha nostalgia del Men-nea vero, quello che un tumoreci ha portato via due anni fa.«Non c’è più rispetto per l’avver-sario, oggi prima di sfidarlovorremmo metterlo sotto».

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800 metri, corsa campestre, main realtà a me la corsa di fon-do...Insomma, meglio la veloci-tà. Sulla velocità ho sognatotanto, anche di correre vicino aPietro. La velocità è bella. I 100,che come diceva lui, sono istin-to, e i 200 strategia. Recitare inuna manciata di secondi unsentimento è una bella scopertaanche per un attore». S’è im-merso dentro il pianeta Mennea

Michele Riondino nei panni di Pietro Mennea seguito da Luca Barbareschi che interpreta il professor Vittori LAPRESSE

PIETRO MENNEALA FRECCIADEL SUDLa fiction coprodotta da Casanova Multimedia e Rai Fiction sarà trasmessa da Rai 1 il 29 e 30 marzo. Regia di Ricky Tognazzi. Luca Barbareschi nella parte del professor Vittori

Valerio Piccioni

M ichele Riondino s’èpreso Pietro Mennea enon vuole più lasciarlo.

Ne ha studiato smorfie, espres-sioni, falcate, pensieri. Primaha imparato a correre e a «spor-care la corsa». Poi ha girato daprotagonista le due puntate cheRai 1 manderà in onda domeni-ca 29 e lunedì 30 marzo: «PietroMennea La Freccia del Sud», co-prodotto da Casanova Multime-dia e Rai Fiction. Il giovaneMontalbano è diventato il pri-matista del mondo di Messico el’olimpionico di Mosca, e ora hauna grande voglia di raccontarela sua isola del tesoro. PerchéMennea è stato per lui passione,scoperta, crescita professiona-le. «Non avrei lasciato a nessu-no dei miei colleghi la possibili-

tà di interpretarlo». C’eranotroppe cose che l’avvicinavano aPietro. Prima di tutto, la Puglia.Taranto al posto di Barletta. Poil’andar via, restando però attac-catissimo alla propria terra.

VELOCITA’ E SENTIMENTI L’at-letica è sempre stata dentro ilsuo immaginario. «L’alto, il lun-go, mi piacciono i salti. Da stu-dente ho vinto anche qualcosa,

O ggi sono due anni che non c’è più Men-nea. Ieri la fiction che lo racconta ha vis-suto un doppio battesimo fra Rai e Coni.

Mancava il professor Vittori, fermato ad Ascolida un incidente fisico. «Peccato, avrebbe volutodavvero esserci», ha detto Luca Barbareschi cheha interpretato il mitico tecnico di Mennea sulset. C’era, invece, Giovanni Malagò: «Ho fattoda subito il tifo per questo film. Mennea è statoil più grande atleta nella storia dello sport italia-no», ha detto il presidente del Coni che dopoaver incontrato mezz’ora il numero 1 della FigcTavecchio, ha fatto da padrone di casa al ForoItalico, nello stesso salone d’onore del Coni cheospitò l’ultimo saluto al campione. Ricky To-gnazzi, il regista, racconta il suo anno e mezzo«faticoso e bellissimo». Simona Izzo, che ha fir-mato la sceneggiatura con lo stesso Tognazzi econ Fabrizio Bettelli, cita l’«introverso che fug-gendo sa tirarsi dietro tutti, un seduttore invo-lontario che amava moltissimo le donne e checorreva perché sua madre gli dicesse bravo».Madre interpretata da Lunetta Savino. ElenaRadonicich è Manuela, lo stesso nome della mo-glie, che però Pietro conobbe molto più tardi, acarriera finita. D’altronde il copione fugge spes-so e volentieri dalla biografia. Barbareschi stop-pa le polemiche sulla contrarietà verso la fictiondi uno dei fratelli di Pietro: «Non ha alcun dirit-to, abbiamo la liberatoria della Fondazione».

SpecialeRLa miniserie sul fenomeno italiano dell’atletica

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39SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORTAltriMondiR

L’Isis fa strage di fedeli in Yemen La vera guerra è dentro l’Islam?1 Nel giorno della preghiera kamikaze nelle moschee della capitale: almeno 140 vittimeI sunniti del Califfato rivendicano gli attacchi riaprendo il sanguinoso conflitto con gli sciiti

di GIORGIO DELL’[email protected]

Ieri a mezzogiorno due uomi-ni sono entrati nella moscheaBadr di Sana’a, la capitale del-lo Yemen. C’era gran folla per-ché era venerdì, e il venerdì amezzogiorno i musulmani siriuniscono per pregare insie-me. Ma uno dei due uominientrati nella moschea avevaindossato abiti-bomba, e si èfatto saltare in aria. Mentre lamassa di fedeli fuggiva, ancheil secondo uomo s’è fatto salta-re in aria, in modo che il nu-mero di morti fosse il più altopossibile. Mezz’ora dopo, altridue shahid (“martiri”) sonoentrati nella moschea di alHashush, sempre a Sana’a, eanche lì hanno fatto scoppiarele loro cinture, uccidendo deci-ne di uomini, donne e bambi-ni. Questi due attentati devo-no esser veri, perché abbiamole foto orrende che li rappre-sentano: uomini che pulisconoper terra in mezzo alle colonnedei templi, e quello che ramaz-

zano via è sangue. I morti con-tati o ipotizzati ieri sera erano140, i feriti 250. Di un terzo at-tentato non siamo sicuri. Ne ri-ferisce la televisione al Masirah,che è di parte sciita: un quintoshahid si sarebbe immolato al-l’interno della moschea diSa’dah, città che si trova nel go-vernatorato omonimo, tra lemontagne del Nord-Ovest. Inquest’altro attentato i morti sa-rebbero sedici.

1 Perché questi martiti del-l’Islam si vanno a sacrifica-re per far morire quelli che

credono nel loro stesso Dio?È la guerra tra sunniti e sciiti.Tutta l’enorme carneficina acui stiamo assistendo impoten-ti è in realtà una guerra trasunniti e sciiti e qualche volta,all’interno della comunità sun-nita, tra le due fazioni del ter-rore, l’Isis e al Qaeda. I martiri,quando ammazzano a Parigi oa Tunisi, dicono a tutti gli altri:siamo noi i più forti, siamo noii predestinati al dominio delmondo, siamo noi che piante-remo sulla cima di San Pietro

la bandiera di Allah. In questomodo attirano dalla loro partemigliaia di fedeli, convinti an-che attraverso Internet. A Sa-na’a, e forse a Sa’dah, vedia-mo, nuda e cruda, la guerra trasciiti e sunniti. Lo scorso gen-naio un colpo di stato ha rove-sciato, a Sana’a, il presidenteAbd Rabbih Mansur Hadi, sun-nita. Gli sciiti della tribù Hou-thi hanno il potere, il sunnitaHadi è fuggito ad Aden, nelSud del Paese. È la spaccaturadel Paese tra Nord e Sud (co-

m’era un tempo), è un’altraguerra civile. Gli iraniani ap-poggiano i golpisti sciiti, i sau-diti finanziano (e riconosco-no) il governo in esilio di Aden.La maggioranza degli yemenitiè sunnita. Gli shahid di ieri so-no sunniti che hanno portatola morte in un tempio sciita.L’Isis – sunnita — ieri ha chia-mato le due moschee «covi».

2C’è una rivendicazionedell’Isis?Sì. A rivendicare è la filia-

le yemenita dello Stato islami-co (Wilajat al-Yemen): «Cin-que cavalieri del martirio conle loro cinture esplosive si sonolanciati in una operazione be-nedetta da Allah che l’ha resapossibile. Quattro di loro si so-no infilati nei covi dei Rafidah(“apostati”, termine per indi-care gli sciiti, ndr) Houthi nellaprovincia di Sana’a, facendosaltare per aria le loro sedi diBadr e al Hashush. Abbiamoraccolto le teste degli imam».Nell’attentato alla moscheaBadr è rimasto ucciso lo sceic-co Murtaza al-Mahturi, guida

IL FATTO DEL GIORNOL’ALTRA FACCIADELL’ORRORE

LA MAPPA DI UN PAESE DIVISO

O M A N

SAYHUT

AL MUKALLA

ADEN

A R A B I A S A U D I T A

Y E M E N

Gruppi tribaliGruppi tribali

Gruppi religiosi

Popolazione24 milioni

Superficie527.970 km2

PIL pro capite1.367 $

Disoccupazione40%

Inflazione20%

ZaydiBani Yam

Yafa'i

Wahidi

Ka'aiti

Al Murra

Al RashidSa'iar

Kathiri

ZaranikAmiri

Ismaili

HanisSANA’A

N

Musulmani sciiti46%

Musulmani sciiti53,9%

Altri0,1%

Prevalenza sunnitaPrevalenza sciita

ANSA/CENTIMETRI-GDS

spirituale delle tribù Houthi.

3Ma allora non è vero chequesti gruppi si organiz-zano da sé e si limitano a

proclamarsi filiali dell’Isis ealzare una bandiera. Abbiamotutti letto questo quando si è parlato delle conquiste libichedello pseudo-califfo. Invecepare che siano effettivamentecoordinati da al Baghdadi. Gli americani dicono di no, ehanno dubbi su questa riven-dicazione. «L’Isis — dicono alla Casa Bianca — non ha lacapacità di coordinare gli at-tacchi nei vari Paesi. Stiamoin ogni caso verificando sel’Isis ha una struttura di co-mando e di controllo in gradodi coordinare gli attacchi».

4 Si combattono guerreper interposta persona,sciiti contro sauditi op-

pure Iran contro Arabia.La Siria non esiste più, forsenon esiste più nemmenol’Iraq, e non esiste la Palesti-na nemmeno nella visione dial Baghdadi, che la consideraterra sua, terra da conquista-re. Dati molto recenti mostra-no che l’Arabia Saudita è ilprincipale acquirente al mon-do di armi, per ogni sette dol-lari spesi in questo commer-cio, uno è suo. E gli americanisono i più importanti vendi-tori del pianeta. Le guerre incorso vanno capite anche at-traverso la lente di questi datigenerali.

5 L’Onu ha condannato gliattacchi in Yemen?Sì, per voce del segreta-

rio generale, Ban Ki-moon, che ha anche lanciato un ap-pello a tutte le parti nel Paesea «cessare immediatamentele azioni ostili ed esercitare lamassima moderazione». Pa-role da politico, inviti a met-tersi intorno a un tavolo:«Tutte le parti devono rispet-tare gli impegni presi per ri-solvere le divergenze conmezzi pacifici e dovrebberoimpegnarsi in buona fede neinegoziati facilitati dalle Na-zioni Unite, al fine di rag-giungere un accordo». Da ag-giungere che l’Onu, alla finedi febbraio, ha approvato unarisoluzione per estendere fi-no al 26 febbraio 2016 le san-zioni contro l’ex presidenteyemenita, Ali Abdullah Sa-leh, e due figure di spicco delmovimento Houthi.

Gli Usa dubitano che al Baghdadi sia in grado di coordinare attentatiin diversi Stati

L’Onu chiede di cessare le azioni ostili e invita una nazione divisa a ritrovare la pace

LA CHIAVE

IL MASSACRO DI TURISTI

Tunisi, allarmedel Viminale:«Italia a rischioemulazioni»

L e salme dei quattro italianiuccisi nell’attentato di Tu-nisi arriveranno in patria

soltanto oggi, con un volo del-l’Aeronautica Militare che at-terrerà a Roma fra le 11 e le 13alla presenza di Renzi. Quindi,dopo alcune indispensabili at-tività della magistratura, ilviaggio riprenderà nel pome-riggio con destinazione Torino.Sono invece già tornati a casa ituristi italiani a bordo della Co-sta Fascinosa coinvolti nell’at-tentato. La paura ha lasciato ilsegno. Sono scossi, in lacrime,fanno fatica a raccontare aigiornalisti che cosa sia succes-so quel maledetto mercoledìpomeriggio. Roberta, che face-va parte della comitiva del Cralcomunale di Torino, ammettesolo: «Eravamo convinti che ilterrorismo non ci avrebbe toc-cato. Ma è molto più vicino anoi di quello che pensavamo».

PAURA Ed è proprio questo ilpunto su cui adesso bisogna in-tervenire. Mentre in Tunisia ècaccia aperta ai complici deiterroristi del massacro (diecigli arrestati al momento), il Vi-minale lancia l’allarme: l’atten-tato del Bardo potrebbe scate-nare gesti emulativi in Italia. Eancora: non da escludere «chesi organizzi un finto naufragio,o un naufragio vero, dove abordo del barcone ci sono degliesaltati con cinture esplosive»,dice il capo di Stato Maggioredella Marina, l’ammiraglioGiuseppe De Giorgi. E il pre-mier Matteo Renzi: «Il terrori-smo è una minaccia globale, èora di prendere decisioni im-portanti».

Sara Balestrieri, tra gli ostaggi al Bardo, riabbraccia i suoi ANSA

� Parole dure da Papa Francesco sulla pena di morte: «È inammissi-bile, per quanto possa essere grave un delitto commesso da un condannato. Per uno stato di diritto rappresenta un fallimento. E l’ergastolo, visto che non permette di progettare un futuro, si può considerare una pena di morte nascosta».

IL MESSAGGIO

Il Papa condannala pena di morte«È inammissibile»

� Questa volta le notizie che arrivano da Pompei sono buone. Ieri ha infatti riaperto le porte al pubblico dopo due anni di restauri e tre mesidi chiusura per i lavori sui pavimenti la Villa dei Misteri, domus suburbana della zona archeologica, nota per i meravigliosi affreschi ispirati al culto di Bacco. «Qui a Pompei abbiamo voltato pagina», ha detto il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, al taglio del nastro. «È un giorno davvero importante — ha aggiunto — l’Italiarestituisce al mondo altre meraviglie. Abbiamo chiuso tre cantieri, altri tredici sono aperti, abbiamo assunto 85 persone. I visitatori nel 2014 sono aumentati di 200 mila e in programma ci sono tante iniziative in occasione dell’Expo. Per questo faremo nuove richieste alla Ue».

IL MINISTRO FRANCESCHINI TAGLIA IL NASTRO

Gli affreschi della Villa dei Misteri di Pompei, riaperta dopo il restauro ANSA

«Pompei, si volta pagina»Riapre la Villa dei Misteri

Trifone Ragone, 29 anni ANSA

� Hanno confessato gli assassini di Stefano Epis, il pregiudicato ucciso in casa con tre coltellate il 13 marzo a Rozzano, nel Milanese. La squadra mobile ha fermato nella notte due suoi vicini di casa, Gaetano e Mattia Teofilo, padre e figlio incensurati di 46 e 18 anni. I due hanno raccontato di aver agito in un momento di esasperazione, usando un martel-

lo e un coltello che avevano sotto-mano. La famiglia veniva da anni di insulti e minacce da parte dell’uomo, un alcolizzato più volte querelato: di recente se l’era pre-sa con il figlio di 3 anni di Gaetano perché piangeva la notte.

IN CELLA PADRE E FIGLIO

Fu ucciso in casa nel MilaneseConfessano i vicini

Il cadavere della vittima FOTOGRAMMA

� Nel giallo di Pordenone c'è una nuova pista che riguarda il traffico di anabolizzanti. Trifone Ragone - il militare assassinato in auto, martedì scorso, con la fidanzata, Teresa Costanza — era infatti un appassionato di pesistica. Ma si indaga anche nella vita privata dei due: lei avrebbe lavorato in alcuni locali notturni, dove forse ha attirato attenzioni pericolose. «Stiamo analizzando ogni fotogramma della vita di questa coppia — spiegano gli inquirenti — : avevano un’esistenza variegata e intensa e per questo motivo appare arduo risalire a ogni contatto». Si lavora su email, sms, telefonate, testimonianze. L’autopsia ha confermato che l’uomo è stato colpito da tre proiettili, la donna, subito dopo, da due. Arriva anche l’appello della Procura: «Chi ha visto qualcosa, parli e aiuti le indagini».

LA COPPIA ASSASSINATA: LUI ERA UN PESISTA

Giallo di Pordenone, c’è una nuova pistaSi indaga nel mondo degli anabolizzanti

NOTIZIE TASCABILI

� Mentre in Liberia si registra un nuovo caso di Ebola dopo settimane di stop, scoppia la polemica sull’Oms. Secondo una serie di email ottenute dall’Associated Press l’Organizza-zione avrebbe rinviato di due mesi l’annuncio dell’epidemia. «Non bisogna confondere la risposta operativa con la dichiarazione di emergenza», si difende l’Oms.

L’EPIDEMIA IN AFRICA

Ebola, l’allertapartì in ritardoOms nella bufera

� Pechino si prepara a entrare anche nella Pirelli: il colosso statale della chimica cinese ChemChina rileverà la maggioranza della società fondata a Milano nel 1872. Pronta un’Opa da 15 euro per azione, poi l’uscita dalla Borsa. Marco Tronchetti Provera resterà comunque alla guida della Pirelli fino al 2021.

VIA DA PIAZZA AFFARI

Pirelli ai cinesiTronchetti restafino al 2021

Page 40: La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

40 SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

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Page 41: La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

41SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

L’autodifesa di Lupi «Lascio a testa alta»Renzi, interim breve1Il ministro conferma le dimissioni alla Camera dopo il caso Grandi Opere: «Ma non sono accusato»

� Hanno fatto i conti: ogni tedesco deve alla Grecia, come danni di guerra, 875 euro. E così, due turisti tedeschi hanno versato i soldi al comune di Nauplia. Ma intanto, per risolvere i guai della Grecia (300 miliardi di debito), a Bruxelles è andata in scena una lunga riunione con il premier di Atene Tsipras, il numero uno della Bce Mario Draghi, i leader tedesco e francese Merkel e Hollande e i vertici Ue. Ne emerge che Atene dovrà rispettare l’accordo del 20 febbraio con la Ue, che prevedeva il prolungamento degli aiuti per altri 4 mesi (7,2 miliardi) in cambio di riforme. Quelle che la Grecia presenterà forse venerdì e che potranno essere diverse rispetto al governo precedente, a patto che abbiano lo stesso effetto e siano finanziariamente sostenibili. La Merkel è netta: «Nuovi aiuti non potranno essere versati prima che gli impegni saranno stati rispettati». E l’Europa ha fretta, vuole i fatti. Tsipras replica che «non ci sono scadenze su riforme decise da Atene né ulteriori misure di austerità». La CommissioneUe, riconoscendo come sia in atto «una crisi umanitaria», intanto versa 2 miliardi destinati a occupazione e coesione sociale. Il tempo sta scadendo: molti economisti pensano che a fine marzo Atene non avrà i soldi per pagare stipendi pubblici e pensioni. I mercati sono però fiduciosi su un’intesa Atene-Ue: Milano sopra soglia 23 mila punti, ai massimi da febbraio 2011.

VERTICE A BRUXELLES

L’Ue alla Grecia«Ora le riformee dopo gli aiuti»

� Aumenta la bolletta dell’acqua degli italiani, fino a costare più di quella minerale.Ad aumentare notevolmente (+74%), rileva l’Istat, è stata la spesa media mensile effettiva delle famiglie per «l’acqua nell’abitazione principale»,da 12,16 euro del 2008 a 21,18 euro del 2013. La spesa media mensile delle famiglie per l’acquisto di acqua minerale, invece, si è attestata nel 2013 a 11,42 euro, il 4,5% in meno del 2012. In pratica, la metà di quella sostenuta per il servi-zio di acqua per la propria abitazione. L’istituto statistico ha diffuso i dati in occasione della Giornata mondiale dell’acqua, istituita dall’Onu e celebrata domani. Lì si scor-gono altri dati interessanti: nel 2012 il prelievo nazionale di acqua a uso potabile è ammontato a 9,5 miliardi di metri cubi. La quota di fami-glie che lamentano irregolari-tà nel servizio è passata dal 14,7% nel 2002 all’8,6% nel 2014. In calo chi dichiara di non fidarsi a bere dal rubinet-to: dal 40,1% 2002 al 28% ‘14.

Acqua come oro: in bolletta più caradi quella minerale

LA SCOPERTA SHOCK

Orrore in FranciaCinque neonatiuccisi e congelati1La madre avrebbenascosto a tutti la gravidanza. Ora è in ospedale, fermato il marito

Filippo Conticello@filippocont

U n centinaio di deputati opoco più ieri alla Cameramentre Maurizio Lupi salu-

tava e gonfiava il petto: «Lascio ilgoverno a testa alta», ha detto,confermando le dimissioni da mi-nistro delle Infrastrutture antici-pate da Vespa giovedì sera. Eaprendo una corsa serrata allasuccessione: dalla carta Cantonealla “promozione” di Delrio, di-verse le opzioni sul tavolo di Mat-teo Renzi. Intanto, il premier haspedito a Lupi un ringraziamentogelido: «È un gesto di grande di-gnità e non ci sarà nessuna conse-guenza di natura politica per il go-verno». Poi, ecco la previsione sulfuturo: «Andremo avanti con ilpercorso di riforme cui darà unamano anche Lupi come parlamen-tare», l’aggiunta del premier cheassume l’interim ma solo «perqualche giorno». Ne discuterà lu-nedì con Mattarella, un incontroatteso per ridisegnare l’esecutivo:all’orizzonte c’è pure la nomina diun ministro per gli Affari regiona-li. Di certo, la bufera attorno a Lu-pi, non indagato ma presente inabbondanza tra le carte dell’in-chiesta Grandi Opere, rischia dilasciare cicatrici sparse. E non so-lo dentro al governo: una partedel Nuovo Centrodestra non per-dona Alfano di non aver tenuto te-sta a Renzi, il più deciso dietro lequinte nel chiedere la testa del mi-nistro. Tanto che Matteo Salviniha subito fiutato l’odore del san-gue: «Ci sono diversi esponenti inuscita da Ncd che credono nel no-stro progetto. Se si sono resi contoche Alfano è un nulla, sono prontoa ragionare con chiunque».

INFORMATIVA Orgogliosa e far-cita di qualche inciampo lingui-

stico per l’emozione, l’autodifesadi Lupi è ruotata attorno a dueconcetti: «Non sono qui a difen-dermi da accuse che non mi sonostate rivolte. Sono qui per riven-dicare il ruolo decisivo della poli-tica nella guida del nostro Pae-se». L’informativa sullo scandaloappalti è diventata così l’occasio-ne per alzare lo scudo davanti apagine e pagine di intercettazio-ni scomode. E, sempre sull’in-chiesta di Firenze che ha terre-motato il ministero, è arrivata larisposta alle principali contesta-zioni: la mancata rimozione di

Ercole Incalza, l’ex dominus deldicastero finito agli arresti, e una«raccomandazione» di troppo alsuo Luca: «Incalza non ha subìtoalcuna condanna e hon ho maifatto pressioni per un lavoro amio figlio. Ho proposto a lui lapossibilità di incontrare una per-sona di grande esperienza chepotesse consigliarlo. Ho agito co-me un padre e lascio anche pertutelare la mia famiglia». Qual-che parola pure su Stefano Perot-ti, l’ingegnere pigliatutto, re del-le direzioni lavori e prodigo di re-gali al ministro: « Credo sia evi-dente e inverosimile che unamico di famiglia da 40 anni ab-bia potuto accreditarsi a me conun vestito». Difesa piaciuta so-prattutto a chi gli sedeva accan-to: durante l’informativa, Alfanosi è fatto rubare dai flash un bi-glietto. C’erano scritte tre parole,«onesto, sincero, concreto».

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LA CIRCOLARE INPS

Pensioni, cambia l’età Dal 2016 gli uominivia a 66 anni e 7 mesi1Scatta l’incrementodi quattro mesi per adeguare la vita mediaLe donne nel privato lasceranno a 65 e mezzo

U n passo alla volta, il tra-guarda agognato si spo-sta sempre un po’ più in

là. Così, da gennaio 2016 au-menta ancora l’età per andarein pensione, perché – come pre-visto dalla legge – l’anno prossi-mo scatta il nuovo adeguamen-to di quattro mesi in base agliincrementi della speranza di vi-ta. Più nel dettaglio, tra il 2016ed il 2018, gli uomini andrannoin pensione di vecchiaia a 66anni e sette mesi. Differenziata,invece, l’età fissata per le don-ne. A indicare le nuove «soglie»è, comunque, l’Inps che in unacircolare ieri ha chiarito quanto

disposto da un decreto del mi-nistero dell’Economia di fine2014 sull’aumento dei requisitilegati alla speranza di vita me-dia. L’adeguamento era stato, comunque, già introdotto daun provvedimento del 2010.

CAMBIAMENTI Per il 2019 si

fisserà un nuovo adeguamentoalla speranza di vita che però,proprio a partire da quell’anno,non sarà più triennale ma, sem-pre in base alla legge Fornero,avverrà ogni due anni. Gli uo-mini, dunque, quelli del settoreprivato e del settore pubblicooltre agli autonomi, dal primogennaio 2016 e fino a fine 2018andranno in pensione di vec-chiaia a 66 anni e sette mesi.Ragionamento più complessoper le donne: quelle del settoreprivato andranno in pensionedi vecchiaia a 65 anni e settemesi (66 anni e sette mesi nel2018), mentre le lavoratrici au-tonome prenderanno l’assegnodi vecchiaia a 66 anni e un me-se (66 anni e sette mesi nel2018). E, ancora, per le dipen-denti pubbliche vale la stessaetà dei colleghi uomini (66 an-ni e sette mesi). Sono comun-que richiesti almeno 20 anni dicontributi. Per gli uomini, poi,la pensione anticipata dal 2016rispetto all’età di vecchiaia sipotrà percepire con 42 anni e10 mesi, per le donne con 41anni e 10 mesi. In ogni caso, nelcomplesso, da quando l’ade-guamento dell’età pensionabi-le alle aspettative di vita è statointrodotto, l’età pensionabile èfinora salita di sette mesi.

Impossibile comprende-re che cosa possa spin-gere una madre a ucci-

dere un figlio. Ma quelloche è accaduto in Francia,in una casa di Louchats,borgata di 700 abitanti, 50km a sud di Bordeaux, va ol-tre l’umano e sprofondanell’orrore. La polizia hatrovato infatti i corpi di cin-que neonati congelati. A da-re l’allarme, giovedì, un uo-mo di 40 anni, il marito del-la madre dei piccoli senzavita, che ha scoperto unodei cadaveri in una borsafrigo. Subito dopo ha chia-mato la gendarmeria che,facendo un’ispezione inquella che la Francia ha giàribattezzato «la casa degliorrori», ha trovato altriquattro corpicini all’internodel congelatore.

I FATTI Da una prima rico-struzione degli inquirentisembra che l’atroce delittosia stato compiuto dalla ma-dre dei piccoli, una 35enneche è stata immediatamen-te ricoverata nel centroospedaliero universitarioPellegrin di Bordeaux, dovesi trova sotto stretto con-trollo. La donna avrebbenascosto al marito la gravi-danza, avrebbe partorito dasola e poi nascosto i neona-ti, ancora non si sa se natimorti o uccisi subito dopoessere venuti al mondo.«Non capisco», continua aripetere l’uomo che da gio-vedì sera è in stato di fermo.La coppia, che lavora nelsettore agricolo, ha due fi-glie di 13 e 15 anni. Nel pae-se ne parlano come di unafamiglia assolutamentenormale, senza particolari

disagi o difficoltà economiche:«Lui è un ragazzo gentile, chesa il fatto suo. Lei non la si ve-deva spesso in giro, non l’ab-biamo mai vista incinta».

I PRECEDENTI Per la Francianon si tratta del primo dram-matico infanticidio. Il più gra-ve risale al 2010 quando a Vil-lers-au-Tertre, nel nord del Pa-ese, Dominique Cottrez ha uc-ciso i suoi otto neonatinascondendoli poi nel freezer.La donna, attualmente libera ein attesa di giudizio, si era dife-sa spiegando di essere certache quei bambini fossero natida una relazione incestuosa dicui era stata vittima. Nel 2006poi il francese Jean-Louis Cou-rjault scoprì nel suo congelato-re di Seul, in Corea del Sud,dove l’uomo lavorava, due cor-picini. La moglie Veronique,che confessò anche un prece-dente infanticidio avvenutonel ‘99, venne condannata aotto anni di carcere nel giugno2009 e liberata nel maggio del2010. In questi casi le donnecoinvolte sono state ricono-sciute affette da «negazione digravidanza», come probabil-mente accadrà alla mamma diLouchats. Restano però cinquevite spezzate e due adolescenticostrette a convivere con il pe-so di avere una madre malata eassassina.

IL SOLE NERO HA STREGATO TUTTI� Naso all’insù in tanti Paesi del mondo per l’eclissi di sole (nella foto Afp) che in Italia è stata un fenomeno solo parziale maha radunato appassionati di ogni età. Su Twitter, l’hashtag #eclipse2015 era gettonatissimo. L’eclissi ha raggiunto il culmine alle 10.30: dalle isole Svalbard, in Norvegia, sono invece arrivate le foto dell’eclissi totale. A Roma, intanto, almeno sei persone sono finite in ospedale per problemi alla vista. Per Qualenergia.it, il blocco del fotovoltaico durante l’eclissi, voluto da Terna (la società che trasmette l’energia) ha fatto salire la bolletta dell’elettricità: 9 milioni di euro di costo in più.

I ministri Maurizio Lupi, 55 anni, e Angelino Alfano, 44, ieri alla Camera ANSA

RAlta tensione dentro a NcdIl premier: «Nienteconseguenzesul governo»

Con una circolare l’Inps ha rivistoal rialzo i requisiti per la pensione

La villetta degli orrori di Louchats,dove sono stati trovati i corpi AFP

Alexis Tsipras, 40 anni AFP

AltriMondiR

Page 42: La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

42 SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

1De Gregori dà il via al tour a RomaE adesso toccaa Mannoia, Negrita e Spandau Ballet

OGGI E DOMANI 780 PROPOSTE DA NORD A SUD

L’Italia nasconde tesoriIl Fai aiuta a scoprirli

B asta scegliere. Agli oc-chi del pubblico sischiudono la Sala dei

Mappamondi a Palazzo Chi-gi, a Roma e la Cattedrale ro-manica di Matera, aperta aivisitatori dopo quindici annidi chiusura per lavori di re-stauro; l’archivio storico del-la Ricordi a Milano e la Scuo-la Grande di San Marco o laSala di S.Domenico a Vene-zia; l’Attrezzeria Rancati, diCornaredo (Mi) che dal1864 produce spade, coro-ne, armature e gioielli utiliz-zati a teatro e poi in tv e nelcinema (da Braveheart a Ilgladiatore); la millenariaAbbazia di Cerrate, nel cuo-re del Salento e l’ex Cerami-ca Vaccari, a Santo Stefanodi Magra (Sp), fucina del-l’arte futurista, negli Anni‘50 la più grande fabbrica di

ceramica d’Europa. Sono soloalcuni dei 780 luoghi in 340 lo-calità del nostro Paese che sa-ranno visitabili oggi e domanigrazie alle Giornate di Primave-ra organizzate dal Fondo Am-biente Italiano. L’obiettivo nonè solo permettere di scoprire

(con visite guidate) chiese,ville, borghi, parchi, aree ar-cheologiche, biblioteche ed esempi di architettura mo-derna: il Fai consente infattidi entrare in luoghi aperti solo per questa specifica oc-casione. Ma nell’elenco cisono anche i “luoghi del cuo-re”, tesori italiani che sonostati riscoperti grazie al cen-simento del Fai, come il Con-vento dei Frati Cappuccini aMonterosso al Mare, in Ligu-ria. Gli ingressi sono a con-tributo libero: alcune visitesono riservate ai soci Fai, masi può effettuare la sottoscri-zione sul posto. Tra oggi edomani sono previste ancheescursioni in bicicletta, men-tre in alcuni dei luoghi Faiverranno proposti aperitivi econcerti. Per scoprire orari eindirizzi, basta cliccare sullamappa interattiva disponibi-le sul sito giornatefai.it.

L’Abbazia di Cerrate in Salento

ASSAGGI GRATUITI

Uova e colombeA Milano la sfidatra pasticcerie

� Un “campionato” fra 15 pasticcerie lombarde “giocato” a colpi di colomba e uova di cioccolata, i tipici dolci pasquali: tutti prodotti artigianali. Il giudizio spetta agli assaggi gratuiti del pubblico. In aggiunta: un laboratorio per giovanissimi golosi, uno showcooking realizzato con avanzi “dolci” e un focus dedicato al cioccolato.L’UOVO E LA COLOMBA, VIA SAN BARNABA 48, OGGI, GRATUITO

La colomba, dolce nato a Milano ANSA

L’EVENTO GOLOSO

Viva il cioccolato Quello artigianalefa impazzire Siena

� A Siena tutti pazzi peril cioccolato artigianale. In Piazza del Campo fino a domani la quarta edizione di «CiocoSi», la festa del cioccolato artigianale: un’ampia mostra-mercato con ogni variazione sul tema per ogni tipo di palato. In agenda molti eventi tra spettacoli, animazione, showcooking e menù a tema.CIOCOSI FESTA DEL CIOCCOLATOARTIGIANALE. FINO A DOMANI IN PIAZZA DEL CAMPO A SIENA

A Siena la festa del cioccolato

IN CENTRO A VERONA

Un «FuoriSalone»per gli amantidel buon vino

� Per gli addetti ai lavori Vinitaly prosegue fino a mercoledì,ma il grande evento dedicato al vino arriva nel cuore di Verona. È Vinitaly and the City, un “FuoriSalone” che dalle 18 alle 23 (fino a lunedì) si apre al pubblico: proposte 300 etichette di vini da tutt’Italia, poi assaggi e musica. Biglietto degustazione da 10 euro.VINITALY AND THE CITY FINO A LUNEDI’, DALLE 18 ALLE 23, NEL CENTRO DI VERONA

Verona torna capitale del vino

AGENDA

� La passione di Cristo raffigurata con lo stile inconfondibile del pittore colombiano Fernando Botero, che ha volutamente mescolato «verità storiche e alcune libertà»: a Palermo, fino al 21 giugno, l’unica tappa italiana di una mostra con 27 dipinti a olio e 17 disegni, distribuiti nelle sale Duca di Montalto a Palazzo Reale.

VIA CRUCIS, A PALERMO, INGRESSO 10/12 EURO, DOMANI SOLO FINO ALLE ORE 13

COSÌ BOTERO IMMAGINALA PASSIONE DI CRISTO

� Una “caccia al tesoro” per le vie di Bologna alla ricerca dei simboli che caratterizzano la città, anche quelli più misteriosi e nascosti: dal Complesso di Santo Stefano a Piazza Maggiore, una passeggiata insolita per grandi e piccoli. E all’arrivoc’è una merenda “bio”.

I SIMBOLI DI BOLOGNA DOMANI ALLE 15.30, INFO: MAMMACULT.IT

I SEGRETI DI BOLOGNAPER GRANDI E BAMBINI

� Alla scoperta della street art e dei murales che colorano Torino, con un’escursione in doppia versione: oggi pomeriggio a piedi, domani nella parte settentrionale della città e in bici. Iscrizioni: [email protected].

STREET ART TOUR TORINO OGGI E DOMANI, INFO: BLOG.CONTEM-PORARYTORINOPIEMONTE.IT

I MURALES DI TORINOSCOVATI IN BICICLETTA

L a primavera arriva a tem-po di musica. Sono tanti,tantissimi i concerti che

da adesso in poi infiammeran-no l’Italia. Ieri ha iniziato Fran-cesco De Gregori in un Pala-Lottomatica di Roma tuttoesaurito, prima tappa delletrenta del suo Vivavoce Tourche lo porterà anche lunedì alMediolanumForum di Assagoe mercoledì al Mandela Forumdi Firenze. Oggi e domani,sempre ad Assago, tocca a Fe-dez con le due attesissime tap-pe milanesi del suo Pop-Hooli-sta Tour. Per il rapper si trattadel debutto assoluto in questotempio della musica: si presen-terà al pubblico con uno spet-tacolo che si avvicina al «teatrocanzone», affrontando temati-che politiche e di critica socia-le, abbinando alla sua musicavideo e monologhi, grazie an-che al contributo di una vocecult come quella di FrancescoPannofino.

ETERNO LIGA Continua trasold out e palazzetti anche ilMondovisione Tour di Ligabue:dopo aver fatto impazzire lostragettonato Forum di Assa-

go, questo weekend appro-derà nella sua regione, perl’esattezza al 105 Stadiumdi Rimini, per un travolgen-te doppio appuntamento. Iltour è iniziato un anno fa,ha fatto il giro del mondo edè tornato in Italia, ma Ligaha assicurato: «Per i palaz-zetti le scalette saranno de-cisamente diverse da quelledegli stadi, recupereremoun po’ di canzoni che abbia-mo suonato poco negli ulti-mi anni», compresa una«perla nascosta» scelta daifan sul web.

PURE GLI SPANDAU E mar-tedì tornano in Italia gliSpandau Ballet con il SoulBoys Of The Western WorldTour: si parte — neanche adirlo — dal Forum, per poispostarsi a Torino (Pala Al-pitour), Padova (Palafabri),Firenze (Mandela Forum) eRoma (PalaLottomatica).Tante pure le voci femminilida ascoltare dal vivo: daFiorella Mannoia ad Annali-sa, da Ornella Vanoni a Ali-ce e Noa. Spazio anche aigruppi: tornano in tour gliAlan Parsons Project, i Ne-grita, la Pfm e i Club Dogo.Nomi da non dimenticare:Gino Paoli e Danilo Rea (so-no stasera al Blue Note diMilano) e J-Ax (oggi sold out a Treviso). Benvenutaprimavera.

e.e.© RIPRODUZIONE RISERVATA

È INIZIATA LA STAGIONE DEI GRANDI CONCERTI

Da Fedez a Liga La primaverasi festeggia live

Fedez debutta questa sera al Forum di Assago: domani il bis

OROSCOPO LE PAGELLE di ANTONIO CAPITANI

IL GATTOCON GLI STIVALI

LE AVVENTUREDI UN SEDUTTOREFUORILEGGE«Il Gatto Con Gli Stivali»(la voce negli Usa è di Antonio Banderas) è un vero eroe: in questo spin-off d’animazione Dreamworks, tratto dalla serie «Shrek», il noto combattente, seduttore e fuorilegge, si imbarca in un’avventura con la tosta e intelligente gattinadi strada Kitty ZampeDi Velluto (Salma Hayek) e ilcervellone Humpty Dumpty. A complicargli le cose, tra una risata e l’altra, occhio pure ai fuorilegge Jack e Jill.DA VEDERE STASERASU ITALIA 1 ALLE 21.20

Il fiuto vi aiutaa raggiungerei vostri scopi. Ogni inaugurazione va bene, lavoro e svaghi premiano, ormone genere Big Bang: bienvenida primavera!

21/3 - 20/4ARIETE

7,5

Raccogliere le provocazioni e star dietro all’umore altrui, serve soloa vomitare ritmicamenteil fegato. A cubetti. Evitate. E fornicate, ché è più piacevole.

23/9 - 22/10BILANCIA

6-

Che fatica. Switchate il pensiero da negativo a positivo, perché sennò la sfiga soffia come la bora. Un sabato un cicinìn sfigomoscio, suinally too.

21/4 - 20/5TORO

6-

Sabato forse con qualche intralcio. Che vi fa sclerare un cicinìn. Calmatevi, siate obiettivi e curatei dettagli, utilissimi. C’è pigrizia suina nell’aere.

23/10 - 22/11SCORPIONE

6-

Luna, Martee Giove fanno sì chelavoro/i e svaghi filino lisci. Grazie anche all’arrivo di probabiliaiuti esterni.Il sudombelico coltiva molte Pr.

21/5 - 21/6GEMELLI

7+

Passata l’eclissi, recuperate in gioia e chiarezza d’idee, anche se c’è rammaricoper qualcosao qualcunodi perduto. Splende il sudombelico!

23/11 - 21/12SAGITTARIO

7,5

Sa di stress, il vostro sabato.E famiglia e lavoro vi fanno venire l’eritema canino da quanto rompono. Fornicazione dai tanti sapori, però, letterally.

22/6 -22/7CANCRO

6-

Famiglia e lavoro creano una fricassea di zebedei. Vostri. Inserite il tolleranteautomatico!Si staglia pure un cicinìn di grigiore suinoamoroso.

22/12 - 20/1CAPRICORNO

5,5

Il sabato vi fa vincere su tutta la linea. Specie in fatto di viaggi, lavoro e sport. Aleggiano recuperi amorosi balsamicie fornicazione multiforme.

23/7 - 23/8LEONE

8

Sabato di «movimenti» utili. In ogni ambito. E seanche avvertiste un po’ di stanchezza, non vi fermerete. L’amor s’appanna, ma c’è mucha baldanza suina.

21/1 - 19/2ACQUARIO

7+

I vostri nervi appaiono tesi,il lavoro arranca, il sabato paventa impiccetti. Ma l’amor compensa.E clandestinità suine sapiderrime intrigano.

24/8 - 22/9VERGINE

6

Lo stress, oggi, vi deriva da obblighiche proprio nonvi vanno a genio. Serviranno pazienza e metodo. Il comparto finanziario e quello suino consolano.

20/2 - 20/3PESCI

6,5

LO SPORT IN TVCONSIGLI

1Tre appuntamenti con la buona tavola per “carburare” nel fine settimana in cui il Fondo Ambiente Italiano apre i tesori d’Italia.

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a cura di FRANCESCO RIZZO

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Page 43: La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

43SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT

Il ritorno di Pertile«A Roma 11 anni dopoignorando i keniani»1Il veterano azzurro alla Maratona italiana più popolare«Sono in forma, punto a 2h11’. Poi a Pechino, ma in gruppo»

Fausto Narducci

I n fatto di numeri lamaratona di Romaguarda sempre avan-

ti anche se per stavolta èmancato il record diiscritti (15.546). Maquando si tratta di sce-gliere un azzurro per cuitifare ecco che bisogna af-fidarsi alla vecchia guar-dia. Dopo lunga trattativatoccherà infatti al vetera-no Ruggero Pertile, qua-rantenne padovano diCamposanpiero, difende-re l’onore di un’Italia chesulle lunghe distanze nonriesce a trovare ricambi.

Allora, Ruggero: a 40 annisarà ancora lei il numero 1della maratona italiananumero 1. «Ci tenevo a tornare a cor-rere nella maratona cheavevo vinto ben 11 anni fa(2h10’13”) e in cui nonero più tornato. Per que-

sto mentre ero in Kenya inraduno ho tenuto i con-tatti che alla fine sono an-dati a buon fine».

Resta in generale il pro-blema dei montepremi ri-dotti e degli ingaggi riser-vati ai maratoneti italiani.«Sì, mi faccio portavocedella protesta del movi-mento. Basterebbe porta-re qualche keniano in me-no visto che dal punto divista della visibilità con-tano solo quelli che si av-vicinano al record. Capi-sco che i budget a disposi-zione degli organizzatorisono sempre più esiguima noi azzurri di puntameritiamo più attenzio-ne».

Ma quanto vale oggi Perti-le, dopo aver smaltito l’in-fortunio che l’ha frenata prima degli Europei di Zu-rigo?«Nonostante i 7 mesi distop per i dolori al tendine

d’Achille destro agli Euro-pei ho rimediato un 7° po-sto che mi ha soddisfattoin pieno anche se sono ri-masto sopra le 2h14’. Maora che sto bene penso divalere sulle 2h11’, soprat-tutto se non commetteròl’errore di inseguire i ke-niani che faranno un pas-saggio folle alla mezza.Conto di transitare intor-no ai 65 minuti».

Com’è andato lo stage a El-doret e dintorni insieme aMeucci?«Ho faticato più del previ-sto, forse perché era diffi-cile tenere i ritmi di un ta-lento come Daniele. Poiperò al ritorno in Italia so-no riuscito a tradurre i la-vori in risultati e i tre testagonistici a Santa Mar-gherita, Udine e Trevisomi hanno confermato chesono in forma».

E’ difficile convivere conun campione europeo in

ascesa come Meucci? «No, perché Daniele èuno che ascolta, in gara efuori. Siamo sempre an-dati d’accordo. E’ unesempio e anche un ami-co».

E’ un esempio anche il su-permercato Alì che conti-nua a sponsorizzarla.«Non smetterò mai di rin-graziare i miei datori dilavoro, ai cui banchi ho la-vorato fino al 2003. Da al-lora usufr uisco diun’aspettativa retribuita,sono un privilegiato. Seposso sognare di arrivarefino a Rio devo ringrazia-re i miei capi e mia moglieChiara che insieme allapiccola Alice di 5 anni miseguirà anche stavolta aRoma. I Mondiali di Pe-chino? Se ci sarà unasquadra azzurra forte eposso prepararli in grup-po mi candido. Altrimentifarò altre scelte».

© RIPRODUZIONE RISERVATA Ruggero Pertile, 40 anni, personale di 2h09’53” (2009)COLOMBO

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A CURA DI FABRIZIO SCLAVI [email protected]

SpecialeRMaratona

� Fra gli oltre 15.456 iscritti — 54 per cento di italiani e 46 di stranieri, 80,2 di uomini e 19,8 di donne — della maratona di Roma ci sarà anche Deborah Toniolo, l’azzurra più attesa al via. Il percorsoromano sarà invece un test per Lalli ed El Mazoury, che dovrebbero fermarsi dopo 25-30 chilometri. Da segnalare poi l’impresa prenotata da Giorgio Calcaterra, che dopo aver finito la maratona, ne correrà un’altra sullo stesso percorso. Alle 8.45, 5 minuti prima degli altri (c’è anche la diretta su Rai Sport 2, dalle 8.35 alle 11.45), partiranno dai Fori anche i 68 atleti paralimpici (per la prima volta senza Zanardi, dopo quattro anni). Il tracciato è lo stesso dell’altro anno con San Pietro, piazza Navona, piazza di Spagna, piazza del Popolo fra i punti più suggestivi. Il finale dovrebbe spingere i maratoneti: dopo il Traforo, una bella discesa verso il traguardo. Si parte e si arriva ai Fori Imperiali, con il Colosseo negli occhi e non più alle spalle. C’è anche chi ne approfitterà per un primo ciak: il regista Fausto Brizzi, infatti, comincerà a girare in partenza le riprese del suo nuovo film.

DOMANI

In 15.456 dai Foriper 42 km

� Ha 90 anni ma non ha perso fascino. Il tubino, sdoganato dalla Moda anni20, ha un posto d’onore da sempre nell’armadio delle star, dalla Duchessa di Windsor a Audrey Hepburn, da Madonna a Michelle Obama: tutte ne hanno almeno uno. Il vestito più sexy di sempre torna in versione WR.UP®, l’innovativa tecnologia brevettata Freddy che dopo i leggins punta tutto sul tubino in jersey stretch che sostiene ed esalta la silouette. Lo hanno scelto già Rocío Muños Morales e le Farfalle della Ritmica.

Il nuovo tubinoè WR.UP®by Freddy

Page 44: La Gazzetta dello Sport (03-22-2015)

44 SABATO 21 MARZO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT