La Freccia - Giornale scolastico edizione di settembre (retro)

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Attualità, politica locale, moda ed economia: è questo il giornale La Freccia! Nel giornalino di settembre, nelle pagine 2 e 3, articoli sulla spiaggia di Campo di Mare, una delle più inquinate del Lazio, su come è divisa la ricchezza nel mondo e un articolo a favore del rilancio dell'agricoltura!

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Ormai da parecchio tempo, per un motivo o per l’altro, in televisione si torna a parlare di povertà. Basta informarsi un po’ con qualche ricerca per scoprire che i poveri stanno aumentando; difatti, in 7 Paesi europei inclusa l’Italia una persona su 3 è a rischio povertà, nel nostro Paese ci sono già 6 milioni di poveri, la metà della popolazione mondiale sopravvive con circa 2 dollari al giorno e in Africa la metà della popolazione è povera, senza acqua e medicinali. Mentre in Africa la situazione è disastrata ormai da anni, in Europa la crisi comincia a farsi sentire soprattutto per gli anziani o i più giovani. Gli USA, Mentre in Africa la situazione è disastrata ormai da anni, in Europa la crisi comincia a farsi sentire soprattutto per gli anziani o i più giovani. Gli USA, invece, nonostante essendo una potenza mondiale hanno 44 milioni di poveri mentre in Asia e Medio Oriente c’è un divario enorme tra ricchi e poveri. Ma, allo stesso tempo, non sono solo i poveri che aumentano, ma anche i ricchi. E basta qualche articolo trovato su internet per capire che, mentre c’è gente che non ha accesso a cure mediche e che non riesce a fare 2 pasti al giorno, ci sono una classe di persone che con una piccola parte del proprio conto potrebbe sfamare 20 villaggi africani. Questa classe di persone è quella dei super ricchi. Secondo un’indagine americana nel 2013 c’erano 14 milioni di super ricchi, il quale, possedevano comQuesta classe di persone è quella dei super ricchi. Secondo un’indagine americana nel 2013 c’erano 14 milioni di super ricchi, il quale, possedevano com-plessivamente 53 trilioni di dollari. Ma ci sono ricchi ancora più ricchi di questi ultimi: sono gli extra miliardari. Al momento sono 587 ed è difficile sapere a quanto ammonti la loro riserva di denaro e chi siano, ma secondo la rivista americana Forbes, 85 di loro potrebbero sfamare la metà dei poveri del mondo. Inoltre, secondo altre riviste ame-ricane, l’1% della popolazione mondiale (ovvero circa 70 milioni di persone), possiede l’80% de denaro mondiale. È come se la popolazione dell’Italia pos-sedesse 800 euro quando in tutto il mondo ce ne sono 1000.Un altro dato che fa sorgere qualche dubbio è il fatto che dal 2008, anno dell’inizio della crisi economica mondiale, ad oggi, i miliardari nel mondo siano più che raddoppiati.Ora, dopo percentuali e cifre varie, la situazione è abbastanza chiara. In poche parole più della metà delle persone nel mondo sono povere, nei Paesi euroOra, dopo percentuali e cifre varie, la situazione è abbastanza chiara. In poche parole più della metà delle persone nel mondo sono povere, nei Paesi euro-pei la classe media sta morendo e si crea sempre più divario tra poveri e ricchi, i pochi rimasti a comporre la classe media sperperano i loro soldi in un per-fetto stile consumista mentre si lasciano dietro una generazione di 20enni che è per metà disoccupata, ed intanto una manciata di persone nel mondo si ar-ricchisce grazie alla crisi accumulando capitali al limite del credibile. Alla luce di questi fatti una domanda sorge spontanea: come mai nonostante i poveri nel mondo continuano ad aumentare, questa elite di ricchi non fa niente per ristabilizzare la situazione economica mondiale? Forse, per alcuni, la crisi è un business?

ECO NO M IA E CU RIO SITA’ PO LITICA LO CALE

“Imparerai a tue spese, che lungo iltuo cammino, incontrerai ogni giorno milioni di maschere e pochissimi volti.”

Alexander BarCerveteri

‘Mare sporco, acqua verde e sporcizia sul litorale’. E’così che moltissimi cittadini, ma soprattutto turisti, hanno commentato sulla vicen-da del mare riguardante il nostro Litorale.I soldi stanziati dall’ amministrazione comunale per la manutenzione e per il regolare funzionamento del depuratore, non sono stati sufficienti e secondo la Legambiente i prelievi e le analisi effettuate hanno denominato il nostro mare come ‘’fortemente inquinato’’ come lo scorso anno. E anche L’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale regionale, avendo effettuato addirittura 12 tamponi, ha affermato che il nostro litorale, tra Ladispoli - Cerveteri e infine Santa Marinella è per l’ 85% inquinato e quindi da bollino rosso.. Schiuma e liquami, sono solo le ultime annotazioni della Legambiente che teme che dall’ unione europea possano arrivare salatissime multe. L’esito degli esami sui campioni prelevati nel nostro litorale mettono ancora una volta in luce una situazione critica, di scarichi incon L’esito degli esami sui campioni prelevati nel nostro litorale mettono ancora una volta in luce una situazione critica, di scarichi incon-trollati e di aggressione del cemento. Nella nota il movimento ecologista segnala cariche batteriche elevate a Marina di Cerveteri, alla foce del fosso Zambra, a Ladispoli, alla foce del rio Vaccina. Un esito che dimostra come le campagne di stampa di questi mesi sui pro-blemi del mare fossero fondate e lanciassero un allarme che in troppi hanno finto di non vedere. Perché se è vero che il Tevere è re-sponsabile delle ondate di inquinamento che deturpano le nostre acque, è altrettanto innegabile che anni di disattenzione da parte delle autorità soprattutto a Cerveteri abbiano contribuito a massacrare le acque del litorale. Sono decenni che la stampa scrive che esistono scarichi abusivi nel vasto territorio di Cerveteri. La nota di Legambiente è uno spartiacque importante, punta l’indice sui mali della nostra regione ed in particolare anche su ciò che accade a nord della capitale, lancia un appello preciso alla nuova amministrazione del presidente Zingaretti. Affinché la Regione Lazio avvii un rilancio degli interventi del piano di tutela delle acque con nuovi investimenti anche di fondi europei, l’approvazione del piano paesistico con una fascia di inedificabilità su tutta la costa e subito nuovi sforzi per gli abbattimenti degli abusi edilizi, con un deciso cambio di rotta anche nei numeri sovrabbondanti del piano porti.abbattimenti degli abusi edilizi, con un deciso cambio di rotta anche nei numeri sovrabbondanti del piano porti.Sarà un autunno caldo per la battaglia a favore del nostro mare e del nostro territorio.