Il Tiro a Volo

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1 TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO

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La rivista ufficiale della Federazione Italiana Tiro a Volo

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LUGLIO 2010 _ n° 1962

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1TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO

Numero 196LUGLIO 2010

Direttore:Luciano Rossi

Direttore Responsabile:Luigi Agnelli

Coordinatore Redazionale:Massimiliano Naldoni([email protected])

Direzione e RedazioneFederazione Italiana Tiro a VoloViale Tiziano 7400196 RomaTel. 06/36858469Fax 06/36858138E-mail: [email protected]

Tutti i diritti riservatiVietata la riproduzione ancheparziale se non autorizzata.

Aut. del Tribunale di Roman.111 del 17 marzo 1994

In copertina:Stefano Tosi è il nuovo campi-one del mondo di Elica. Lo spe-cialista livornese ha conquistato il titolo iridato nel Mondiale di Ghedi che ha visto gli azzurri in evidenza in tutti i comparti.

TAVM A G A Z I N E

SPONSOR FEDERALI

S O M M A R I O

3 L’EDITORIALE DI LUCIANO ROSSI

4 DE FILIPPIS, UOMO D’ORO DI LONATO

10 UN MONDIALE TUTTO ITALIANO

18 I RAGAZZI D’ORO DI PORPETTO 24 L’ORO ROSSO DI MANOPPELLO 26 IL TIRO A VOLO IN TV

28 IN CORPORE SANO

32 QUI MARCHE, A VOI STUDIO…

34 QUI LAZIO, A VOI STUDIO…

36 ELZEVIRO

38 TOP TEN AL GIRO DI BOA

40 ATTI UFFICIALI

MunizioniBaschieri & PellagriChedditeFiocchi MunizioniNobel Sport Italia

ArmiPietro BerettaPerazzi ArmiRizzini

MacchineFabMattarelliMec SystemLiano Rossini

ElicheRodenghiTiro a Volo Lazio

PiattelliEurotargetMattarelli

AbbigliamentoCastellani

Gestione GareHard Soft

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E D I T O R I A L E

UN MESE DI DOMENICHEUn mese di domeniche. Oppure, se vogliamo declinare il con-cetto secondo il più agonistico dei casi: una carriera di meda-glie d’oro. La definizione, in ogni caso, è ben chiara e descrive quello che dovrebbe essere la realtà nel comune immaginario di ciascuno di noi: una lunga sequenza di giorni festivi oppure una sterminata serie di gare in cui la partecipazione coincida immancabilmente con la vittoria. Le situazioni paradossali che ho appena proposto suggeriscono però – è facile compren-derlo – una realtà che non esiste. Quella che da un po’ di tempo si usa definire virtuale. A noi piacciono invece le situ-azioni tangibilmente reali, piuttosto che quelle virtuali, e nella realtà, in mezzo alle domeniche, ci sono tante giornate lunghe e spesso faticose e nella carriera di un atleta – e non soltanto di un atleta – insieme ai successi maturano inevitabilmente anche alcune sconfitte. (Anche se, nel momento in cui scrivo, vorrei piuttosto argomentare della splendida vittoria di Fran-cesco D’Aniello all’Europeo di Double Trap o del prestigioso argento di Giovanni Pellielo al confronto continentale di Fossa

Olimpica oppure, ancora, di alcune perle che atleti e atlete italiane hanno saputo cogliere in recentissime gare internazionali di Compak Sporting o di Elica o di Fossa Universale.) Per tornare al tema di partenza, se pensassimo che un mese si compone invariabilmente di domeniche e se fossimo convinti che nella carriera di un atleta non si possono verificare sconfitte, in questi anni non avremmo profuso immense energie, ampie risorse e larghi quantitativi del nostro tempo per comporre un quadro il più armonico possibile del nostro sport con il mondo circostante. Il convegno che abbiamo organizzato a Lonato nello scorso giugno è l’esempio più chiaro del nostro esser coscienti che davvero un mese non si compone di domeniche. Che occorre invece essere consapevoli del dovere di impegnarsi a fare di più, di impegnarsi quindi a migliorare quotidianamente. Anni di lavoro serio su questo fronte ci descrivono oggi come responsabili e coraggiosi. Responsabili, perché quando si è reso necessario fare dei passi per adeguare il nostro sport alle norme di tutela ambientale siamo stati i fautori più convinti ed entusiasti di questo processo. Coraggiosi, perché in passato avremmo potuto fare orecchie da mercante nei confronti di processi evolutivi che anche soltanto quindici anni fa (ovvero quando abbiamo iniziato massicciamente a coinvolgere esperti e a progettare il nostro futuro in maniera eco-compatibile) potevano apparire soltanto pensieri velleitari di una élite. Dunque, responsabilità e coraggio noi li abbiamo dimostrati. Occorre però che tutti gli ambiti che si richia-mano ad una tradizione comune si rendano consapevoli degli stessi doveri. Tutto il mondo dell’agonismo di pedana e la grande sfera dell’attività venatoria e delle sue molteplici articolazioni non possono fingere che le problematiche che ho sinteticamente riassunto non siano presenti e pressanti oppure che esse siano state problematiche: ovvero che si sia frattanto pervenuti alla loro definitiva soluzione. Tutti dobbiamo farci carico delle responsabilità. Tutti, in parallelo, dobbiamo essere consapevoli che si persegue il risultato soltanto se si lavora insieme. Non occorre che faccia appello all’andante un po’ frusto secondo cui l’unione fa la forza. E’ più verosimile ed efficace quel detto, magari meno proverbiale, secondo cui le divisioni produ-cono debolezza e fanno davvero il gioco del nemico. Già, perché non possiamo nasconderci che, malgrado il serio lavoro di questi anni che è stato in forme molteplici anche uno strumento potente di persuasione, da più parti siamo ancora perfino criminalizzati. Lavorare oggi insieme con convinzione non permetterà di fare di ogni mese una sequenza di trenta domeniche consecutive. Ma, del resto, non è quello il nostro obiettivo. Lavorare insieme permetterà però invece di dare alle nostre articolate attività sportive un ruolo finalmente riconosciuto, offrendo nuove e preziose sponde allo sviluppo e all’agognata crescita economica. E sarà ben di più che sognare un mese di domeniche!

Luciano Rossi

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LUGLIO 2010 _ n° 1964

DE FILIPPIS, UOMO D’ORO DI LONATOE’ lo specialista pugliese delle Fiamme Oro a conquistare la vittoria nella Fossa Olimpica alla Coppa del Mondo di Lonato, ma nella stessa gara Rodolfo Viganò si rende artefice della conquis-ta di un pregiato bronzo. Luminoso l’argento catturato nello Skeet da Katiuscia Spada.

E’ Mauro De Filippis l’uomo d’oro in abito azzurro di Lonato 2010. Per il pugliese della Fossa Olimpica che il Commissario Tecnico Albano Pera ha convocato per la World Cup gardesana l’evento del Concaverde costituirà infatti uno spartiacque che rimarrà tale nel tempo. A Lonato, infatti, lo specialista della Polizia di Stato, da tiratore dalle notevoli potenzialità si è trasformato in fuoriclasse autentico. Insomma, prima c’era uno spe-cialista dalla tecnica raffinata e un affidabile uomo/squadra, e adesso c’è un campione che ha compreso che può volare da solo e può avventurarsi a quote molto alte. Che ci siano tutti i requisiti del campione e che quel campione, appunto, abbia compiuto il suo transito al livello superiore lo dice il modo in cui Mauro De Filippis ha conquistato la me-daglia d’oro di Lonato. Perché nel percorso che ha condotto il trentenne di Taranto alla

prima grande vittoria della sua carriera sono ben descritte la carica agonistica e la grinta paziente che sono i ferri del mestiere del fuoriclasse. Mauro ha esordito a Lonato con un solido 24, ma le insidie della competizio-ne di grande risonanza (non dimentichiamo

Un esultante Mauro De Filippis

mostra la medaglia conquistata

a Lonato insieme al Commis-

sario Tecnico Albano Pera e a

Rodolfo Viganò, brillante terzo

classificato.

C I R C U I T O I S S F

Il Presidente della Fitav Luciano

Rossi e i Consiglieri Federali

Gattavilla, Cito, Forti, Piazza,

Mastrangelo, Manno, Gandolfi e

Innocenti festeggiano la vittoria

di Mauro De Filippis nella Fossa

Olimpica con il Ct Albano Pera,

Rodolfo Viganò, Valerio Grazini

e Marco Mattioli.

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// de filippis, uomo d’oro di lonato

che la World Cup del Concaverde è stata un lussureggiante palcoscenico su cui si sono alternati un mezzo migliaio di tiratori di tutti continenti) si sono presentate subito al se-condo round. Nella seconda serie De Filippis si è trovato infatti a fare i conti con un brutto sinistro in terza pedana che lo ha costretto all’errore. Quel sinistro angolatissimo ha lasciato la sua traccia.Non posso nascondere di aver accusato un po’ il colpo – spiega il tiratore delle Fiamme Oro – e questo ha determinato subito un altro errore al lancio successivo. E’ stato certamente il momento più pericoloso per la gestione della gara perché si tratta di quelle situazioni che producono un forte calo di fiducia del tiratore nei propri mezzi. Peraltro, quando ho affrontato per la seconda volta quel sinistro angolato non sono riuscito di nuovo a controllarlo e ho concluso la serie con 22. E’ qui che ha giocato un ruolo fonda-mentale il CT Pera: è lui, personaggio di gran-de umanità ma anche soprattutto di immensa esperienza di pedana, che ha permesso alla mia gara di non deragliare. Abbiamo parlato a lungo di quegli errori e nella serie succes-

siva ho messo a segno un 25 perfetto che ha sgombrato il campo da tutti i dubbi che aveva invece prodotto quel sinistraccio della

Il podio della Fossa Olimpica

maschile con Mauro De Filippis

al vertice davanti al croato Josip

Glasnovic e a Rodolfo Viganò.

Il podio dello Skeet femminile

con l’americana Haley Dunn al

vertice e Katiuscia Spada al se-

condo posto davanti all’ inglese

Elena Allen.

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LUGLIO 2010 _ n° 1966

// de filippis, uomo d’oro di lonato

Il podio dello Skeet femminile

con l’americana Haley Dunn al

vertice e Katiuscia Spada al se-

condo posto davanti all’ inglese

Elena Allen.

seconda serie!Nella seconda giornata di gara De Filippis ha proseguito con la stessa convinzione tenace con cui aveva concluso il primo giorno di competizione. Due 24 gli hanno attribuito 119 centri su 125 e se la sua prova tecnicamente poteva essere già descritta con considerazioni lusinghiere, è altrettanto vero che Mauro non poteva essere del tutto soddisfatto di trovarsi ancora una volta (come già in occasione di altre tappe del circuito di Coppa del Mon-do) ad un passo dal gruppo dei finalisti con il rischio di non esservi incluso. Con Rodolfo Viganò e il croato Josip Glasnovic autorevoli apripista della gara con 121, erano il campione olimpico David Kostelecki, l’altro Glasnovic del circuito - Anton - e lo spagnolo Alberto Fernandez ad aver già occupato gli altri posti liberi della finale con 120. Restava un posto e se lo dovevano contendere i 119: proprio Mauro De Filippis e il suo giovanissimo ma illustre compagno di squadra Valerio Grazini nonché il ceko Liptak e il brasiliano Correa. Dopo i primi due turni Liptak e Correa erano fuori e il duello era tutto tricolore tra De Filippis e Grazini. Ma era il tiratore delle Fiam-me Oro a spuntarla e ad inserirsi nel lotto dei

finalisti con qualcosa di più che l’aspirazione ad una medaglia.Sì, direi qualcosa di più di quella speranza, - confessa De Filippis – perché ho affronta-to lo shoot-out con grande serenità e aver conquistato in quel modo il posto in finale mi ha instillato una solida tranquillità che è stata il presupposto, anche in occasione di Gran Premi nazionali recenti, di qualche bel 25 di finale.Con quella tenacia paziente che abbiamo evocato in apertura, Mauro De Filippis ha

Il podio dello Skeet con il ciprio-

ta Georgios Achilleos al vertice

davanti al greco Nikolaos

Mavrommatis e all’americano

Vincent Hancock.

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// de filippis, uomo d’oro di lonato

Il Commissario Tecnico dello

Skeet Francesco Fazi Diana Ba-

cosi, Chiara Cainero, Katiuscia

Spada, Andrea Filippetti, Ennio

Falco e Valerio Luchini.

saputo costruire bene la sua scalata al podio. Ventiquattro centri in finale gli hanno attri-buito 143 bersagli utili complessivi e questo aveva già prodotto l’aggancio di alcuni dei suoi avversari e la possibilità di concorrere alla conquista di una medaglia, ma è stato Rodolfo Viganò che ha rimesso tutto in gioco. Il trentanovenne tiratore milanese aveva il successo a portata di mano ma ha lasciato volar via indenni addirittura gli ultimi due bersagli e si è trovato inglobato in uno shoot-off da tutto o niente: un duello a quattro tra i due azzurri nonché Josip Glasnovic e Alberto Fernandez che avrebbe assegnato appunto le tre medaglie ma anche il quarto posto. Si arrendeva Fernandez dopo quattro lanci, ma al turno successivo era Viganò, inevitabilmen-te un po’ demotivato, a cedere. Il milanese del

Corpo Forestale vedeva premiata tuttavia la sua prova con un prestigioso bronzo. Per De Filippis la gara della carriera si giocava sul filo del piattello e l’azzurro della Polizia di Stato non falliva l’occasione. Al settimo lancio non perdonava l’errore dell’avversario croato e l’oro del Concaverde era definitivamente suo. Ma Lonato 2010 ha prodotto anche un’al-tra bella prova: quella di Katiuscia Spada. La skeettista umbra ha conquistato una pregia-tissima medaglia d’argento nella gara che ha eletto vincirice la statunitense Haley Dunn che ha concluso con 97/100. Katiuscia, entrata in finale con 72 centri all’attivo (24 – 24 – 24) ha collezionato un altro 24 in finale e si è at-testata a 96 dove è stata raggiunta dalle vivaci Elena Allen e Danka Bartekova, autrici di un semicerchio senza errori nel round conclusi-

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LUGLIO 2010 _ n° 1968

// de filippis, uomo d’oro di lonato

vo. Esclusa dal gioco la slovacca dopo pochi lanci, a Katiuscia Spada sono stati necessari invece venti piattelli per ridurre alla resa l’in-glese Allen. Meno brillanti questa volta Chira Cainero e Diana Bacosi che sono rimaste fuori dal lotto delle finaliste rispettivamente con 67 e 66.Nella Fossa Olimpica femminile era stata invece la cinese E Gao a vincere con 92 centri che avevano costretto alle rimanenti sedi del podio la slovacca Zuzana Stefecekova e l’altra cinese Yingzi Liu. Tra le azzurre Federica Caporuscio chiudeva a quota 67/75, Erica Marchini a 64 e Celeste Pozzi a 63. Nello Skeet maschile trionfava il cipriota Georgios Achilleos del CT Andrea Benelli con un

maestoso 148/150 e una vittoria netta nello shoot-off con il greco Nikolaos Mavrommatis (il terzo posto era appannaggio dell’olimpio-nico americano Vincent Hancock). Fuori dal lotto dei finalisti gli azzurri di Fazi: Valerio Luchini si fermava a 122 e doveva rinunciare alla finale per uno sfortunato shoot – out che promuoveva Hancock, Falco si attestava a 120 e Andrea Filippetti a 118. Nel Double Trap brillava invece la stella dell’indiano Ronjan Sodhi che totalizzava 195 su 200 (con un galattico 50/50 di finale) e precedeva il russo Fokeev e il kuwaitiano Al Deehani. Daniele Di Spigno e Claudio Franzoni si fermavano a 141/150, mentre Francesco D’Aniello si atte-stava a 136.

A LONATO:per la tutela dell’ambiente e per la sicurezza del trasporto degli attrezzi da pedana.

A ribadire quella che è ormai diventata una vera missione per la FITAV, il Presidente Rossi ha voluto che a Lonato del Garda, in coincidenza con le prove di Coppa del Mondo e, quindi, con la presenza di rappresentanti di oltre 70 nazioni, si svolgesse un convegno internazionale sui temi dell’uso e traspor-to delle armi e sull’Ambiente. Il convegno si è svolto l’11 giugno in uno spazio appositamente allestito presso l’impianto della ASD Trap Concaverde, che ha ospitato le gare, e ha visto la partecipazione di un nutrito e interessato pubblico. I lavori sono stati aperti dai saluti del Presidente Rossi e del Sindaco di Lonato, cui è seguito l’intervento dell’On.le Angelo Alessandri, Presidente della Commissione Am-biente della Camera dei Deputati, che, plaudendo l’iniziativa, ha illustrato in modo efficace e puntuale le linee ispiratrici che sottendono l’azione del governo in tema di sostenibilità ambientale, anche in riferimento alla prossima emanazione di nuove norme che disciplinano la materia. La prima parte del convegno, moderato Dr. Nicola Miriano, ha riguardato gli aspetti normativi legati all’uso e al trasporto di armi con gli interventi Prof. Ranieri de Maria, che ha approfondito i contenuti del Regolamento (UE) N. 185/2010 della Commissione del 4 marzo 2010 (Disposizioni particolareggiate per l’attuazione delle norme fondamentali comuni sulla sicurezza dell’aviazione civile), materia di estremo interesse per il mondo del tiro sportivo, e dell’avv. Ivan Russo, che ha illustrato e analizzato alcuni particolari dettagli della legislazione italiana. La seconda parte del convegno è stata dedicata alle problematiche legate alla gestione dei residui prodotti dalle attività di tiro. L’intervento del Dr. Vito Genco ha riguardato il REACH (Regulation Evaluation & Authorisation of Chemicals) e il piombo. Sempre con riferimento al piombo, il Prof. Kåre Nicolaysen ha affrontato gli aspetti tossicologici ad esso correlati. L’intervento del Dr. Joachim Streitberger è stato incentrato sull’analisi degli effetti ambientali e di sicurezza legati all’uso di pallini di acciaio, mostrando che questi sono di maggiore preoccupazione rispetto all’uso del piombo. Il Dr. Stefano Rosi ha infine illustrato le attività svolte dalla FITAV in tema ambientale e ha presentato le migliori applicazioni e soluzioni per l’intercettazione e la raccolta del piombo sui campi di tiro. La terza parte del convegno, dedicata alle problematiche di inquinamento acustico, ha visto gli interventi dell’Ing. Lorenzo Lombardi, incentrato sugli aspetti tecnici legati alla valutazione del disturbo causato dagli spari e del Dr. Silvano Verdenelli, che ha presentato i dettagli del progetto di re-alizzazione di un uovo impianto di tiro, con la relativa valutazione revisionale di impatto acustico ante-operam e post-operam, e lo sviluppo di tecnologie innovative per la mitigazione degli impatti. Il Prof. Giulo Ceccarelli, che non ha potuto essere presente al convegno, ha inviato una relazione sulla nuova norma UNI EN ISO 17200 relativa alle modalità di misura del rumore prodotto dagli impianti di tiro.Gli abstract degli interventi, tutti di grande interesse, sono visionabili sul sito FITAV all’indirizzo: www.fitav.it

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Il podio della classifica assoluta

del Campionato del Mondo

di Elica di Ghedi: Francesco

Tosi occupa il gradino più alto

davanti a Vittorio Martignoni e

Emilio Scaravelli.

UN MONDIALE TUTTO ITALIANOIl titolo iridato assoluto è del toscano Francesco Tosi che vince un duello appassionante con Vittorio Martignoni, ma si assicurano brillantemente l’alloro mondiale anche Valentina Cuz-zani, l’under 20 Alessandro Alderani, il Veterano Emilio Scaravelli e il Master Amilcare Bodini.

Risponde al nome di Francesco Tosi il nuovo campione del mondo di Elica ed è un trentottenne toscano il vincitore della sfida iridata di Ghedi che ha visto concorrere trecento tiratori di nove nazioni. Tosi ha vinto con una gara di alto livello qualitativo: prima aspirando al titolo con un perfetto en-plein nelle venticinque eliche di program-ma, e poi aggiudicandosi definitivamente il primato della gara con la vittoria in un duello appassionante che ha opposto lo specialista livornese al mantovano Vittorio Martignoni. Ma sarebbe davvero troppo semplice liqui-

dare la perfetta condotta di gara di Tosi con aggettivi di ordinaria normalità.Non è stata una gara senza sussulti – rac-conta Francesco Tosi - perchè le condizioni atmosferiche assolutamente inusuali per il mese di giugno hanno trasformato il Mon-diale di Ghedi in una competizioni franca-mente molto difficile. C’è di più: la variabilità delle condizioni meteo nei due giorni ha poi costretto alcuni di noi a sparare in situazioni proibitive. Io sono stato tra quelli: ho spa-rato le venti eliche del primo giorno di gara con un vento forte che ha escluso dal lotto

E L I C A

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Il selezionatore azzurro Giu-

seppe Rodenghi posa con tutta

la squadra italiana presente al

Mondiale di Ghedi.

Valentina Cuzzani ha vinto il

titolo iridato precedendo la spa-

gnola Loli Pastor e la britannica

Dionne Rogers.

// un mondiale tutto italiano

dei pretendenti al titolo molti nomi accre-ditati. Io ho invece ho chiuso con un 20/20 e obiettivamente ho compreso che potevo anche permettermi di sperare nel colpo grosso. Il segreto di questo en-plein in quella prima giornata che ha messo fuori gioco

fior di tiratori ? Credo che abbia giocato un ruolo non indifferente il mio tempo di tiro. Mi considero un tiratore veloce: non proprio uno da stoccata alla Marco Rodenghi, che è uno dei miei idoli agonistici, ma comun-que un tiratore che non perde tempo e va a segno. Con il vento del primo giorno se l’è cavata appunto soltanto chi ha adottato questo tempo e questo stile di gara. I grandi campioni che possono mettere in campo più esperienza di me ma che praticano un tiro più riflessivo hanno pagato lo scotto di eli-che letteralmente fatte impazzire dal vento. Pisano di nascita ma fieramente livornese d’adozione, il trentottenne Francesco Tosi non si è davvero detto pago di quella bella prova della prima giornata del Mondiale di Ghedi. Nella seconda giornata di gara ha intercettato le ultime cinque eliche di programma e si è trovato a concorrere per il titolo planetario assoluto con un solo avver-sario: il mantovano Vittorio Martignoni. E nel barrage, con un tifo equamente distribuito tra il tiratore toscano e quello lombardo, Tosi ha saputo gestire bene il suo stato di grazia: ha fermato il volo di sette eliche su otto e poiché Martignoni ne ha fermate

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Valentina Cuzzani, Katia

Lucidi e Franca Rota hanno

conquistato un luminoso bronzo

alle spalle di Spagna e Gran

Bretagna.

Francesco Tosi, Luca Boschi e

Paolo Golfari hanno vinto la

gara a squadre precedendo

Portogallo e Spagna.

// un mondiale tutto italiano

invece soltanto cinque si è laureato trionfal-mente campione del mondo. Questa del Mondiale di Ghedi è una vittoria tutta mia nel senso che l’ho costruita davve-ro con una motivazione e una determinazio-ne che ho sentito crescere nell’arco dei due giorni di gara, ma è anche la vittoria di un gruppo. La mia attività di elicista è maturata

allo stand dello Skeet Club Il Bossolo: una struttura che ha avuto il merito di promuo-vere con grande slancio l’Elica dopo aver fat-to decollare in precedenza lo Skeet in tutta l’area toscana. Una decina d’anni fu lo storico Presidente Pasquale Mazzeo a intuire che l’Elica poteva crescere in quel bacino tiravo-listico toscano che è sempre stato ricco di

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E’ stato un Mondiale dorato

per Emilio Scaravelli che ha

conquistato agevolmente il titolo

dei Veterani ed ha sfiorato l’ im-

presa nella classifica assoluta.

Tra i Veterani Emilio Scaravelli

ha vinto davanti a Paolo Parrini

e Guerrino Favagrossa.

campioni e di esperienze agonistiche diverse. Il Bossolo è divenuto un vero e proprio ce-nacolo del tiro all’Elica ed è quindi la grande passione di un dirigente dinamico come Pasquale Mazzeo che ha prodotto risultati importanti come il mio titolo mondiale. Con Francesco Tosi sul trono del mondo (erede illustre di un altro illustrissimo eclet-tico campione: quel Massimo Fabbrizi che fu iridato proprio a Ghedi nel 2004), è stato appunto Vittorio Martignoni a meritare la medaglia d’argento, mentre il terzo posto è stato appannaggio del fortissimo Veterano Emilio Scaravelli, autore di 24 centri.Ma la vittoria individuale di Tosi non è l’unica perla della prestazione del trentottenne di Livorno alla sfida iridata del Franco Borna-ghi. Sulle pedane bresciano Tosi ha infatti centrato anche il titolo a squadre: insieme a Luca Boschi e a Paolo Golfari il campione individuale Francesco Tosi ha contribuito a comporre quel punteggio di 55/60 che ha permesso al team del selezionatore Giusep-

pe Rodenghi di precedere di ben due lun-ghezze il fortissimo terzetto del Portogallo. La Spagna ha conquistato il terzo posto con 53 eliche all’attivo.Torna al successo più luminoso dopo qualche stagione un po’ più interlocutoria anche Valentina Cuzzani. La specialista bologne-se – che su queste colonne definimmo la “dottoressa” per la facile analogia, onoma-

stica e agonistica, con l’appellativo assegnato da tempo a Valentino Rossi – ha fermato il volo di 18 eliche sulle 25 di programma ed ha inflitto distacchi abissali a tutte le avver-sarie. La spagnola Loli Pastor si è assicurata la medalia d’argento con 11 bersagli all’attivo e la titolatissima inglese Dionne Rogers si è insediata al terzo posto con 10 bersagli utili. Nella sfida per nazioni Valentina Cuzzani ha dato un forte contributo per la conquista della medaglia di bronzo in collaborazione con Katia Lucidi e Franca Rota. Il titolo è andato al terzetto della Spagna che sul podio di Ghedi ha preceduto la Gran Bretagna.

Alessandro Alderani ha vinto il

titolo mondiale degli Juniores

precedendo l’ inglese Jack Tucker

e Giacomo Dal Porto.

// un mondiale tutto italiano

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Vittoria azzurra anche tra gli Juniores: ha vinto Alessandro Alderani, un altro esponen-te di quella vivace nouvelle vague toscana ri-unitasi intorno al cenacolo dello Skeet club Il Bossolo, al termine di un duello serrato che lo ha opposto all’inglese Jack Tucker. I due giovani contendenti avevano concluso con 21 eliche all’attivo e nello spareggio successivo è stato Alderani a spuntarla per 5 a 4. La medaglia di bronzo è andata a meritatamen-te a Giacomo Dal Porto che ha intercettato il volo di 19 eliche. Tra i protagonisti del Campionato del Mon-do di Elica di Ghedi c’è stato sicuramente Emilio Scaravelli. Il Veterano lombardo ha sfiorato l’impresa accedendo ai piani alti

della classifica assoluta e conquistando il terzo posto della graduatoria generale, ma ha naturalmente vinto a mani basse nella sfida di categoria. Tra i Veterani Scaravelli ha centrato la vittoria con 24 eliche ed ha inflitto un distacco abissale a tutti i suoi pur accreditati avversari. Per la medaglia d’argen-to si sono misurati in un veloce duello Paolo Parrini e Guerrino Favagrossa dopo che entrambi avevano concluso a quota 16/25 ed è stato il fiorentino ad impossessarsi del secondo gradino del podio per 1 a 0. Trionfo di Amilcare Bodini tra i Master: lo speciali-sta cremonese ha colpito 21 delle 25 eliche di programma come Francesco Lorini ma nel duello conclusivo ha prevalso per 5 a 4. Arrigo Olivieri è stato ottimo terzo con 18 eliche all’attivo.Nomi illustri hanno dato prestigio anche alle belle gare di contorno della riunione al Franco Bornaghi: Marco Rodenghi si è imposto nella Coppa del Presidente del 16 giugno, mentre la Coppa Cesare Bornaghi del 17 giugno ha visto svettare un maiusco-lo Giancarlo Serra. La gara di chiusura, la Coppa B.C.C. Agro Bresciano, è stata invece appannaggio di Leandro Prado.

Amilcare Bodini ha vinto il titolo

iridato dei Master superando

Francesco Lorini e Arrigo Olivieri.

Marco Rodenghi ha vinto la

Coppa del Presidente, gara di

apertura della riunione di Ghedi.

E’ stata invece appannaggio

di Giancarlo Serra la Coppa

Cesare Bornaghi.

// un mondiale tutto italiano

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LUGLIO 2010 _ n° 19618

Anticipato dalla copertina del numero 195 de Il Tiro a Volo, quello di Porpetto è stato letteralmente un trionfo. Sono dunque realmente d’oro i ragazzi e le ragazze che Luciano Giovannetti, Tecnico Generale del Settore Giovanile, ha convocato per il secon-

do round stagionale delle sfide riservate agli under 20 (il secondo evento, appunto, dopo l’altrettanto trionfale trasferta di Suhl). Ben dodici le rappresentative presenti a questa sesta edizione della gara friulana: oltre ai ragazzi e alle ragazze di sette Cas regionali

I RAGAZZI D’ORO DI PORPETTOSono dei veri e propri mattatori gli azzurrini di Giovannetti alla seconda manifestazione internazionale della stagione tutta rivolta al mondo giovanile.

Alessia Iezzi, Martina Barto-

lomei e Daniela Mazzocchi into-

nano l’ inno di Mameli sul podio

delle squadre di Fossa Olimpica

al Grand Prix di Porpetto.

Marco Mattioli, Carlo Mancarel-

la e Giulio Fioravanti sono stati

i mattatori della sfida di Fossa

Olimpica.

S P A Z I O G I O V A N I

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19TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO

(Friuli - Venezia Giulia, Emilia – Romagna, Campania, Calabria, Sardegna, Lazio, Ve-neto), a Porpetto hanno gareggiato giovani dell’India, della Germania, della Repubblica Ceca, della Slovacchia, della Serbia, della Slovenia, della Svizzera, della Polonia, della Romania, della Finlandia e di San Marino. Con il Consigliere nazionale della Fitav Italo

Mastrangelo e tutto lo staff dirigenziale del Settore Giovanile, alla gara di Porpetto sono intervenuti il Presidente del Comitato regionale Fitav del Friuli – Venezia Giulia Ivo Molaro, il Vice Presidente del Coni regionale Giuliano Gemo, l’Assessore allo Sport della Regione Elio De Anna, il Consigliere regiona-le Paride Cargnelutti e il Sindaco di Porpetto

// i ragazzi d’oro di porpetto

Mancarella, Mattioli e Fioravan-

ti hanno vinto la gara a squadre

davanti a Repubblica Ceca e

Polonia.

Nausica Cirillo, Mhabel Becchi e

Virginia Orlando hanno conqui-

stato il primo posto nella gara a

squadre di Skeet.

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LUGLIO 2010 _ n° 19620

Pietro Dri. Le ragazze e i ragazzi della Fossa Olimpica hanno inaugurato la serie dei successi del team italiano al Grand Prix di Porpetto. Martina Bartolomei, già folgorante nella trasferta di Suhl, ha vinto il confronto in rosa con un pregiato 87/100. Le piazze d’onore sono andate alle due compagne di squadra della toscana: Alessia Iezzi e Daniela Mazzocchi. Le due ragazze hanno concluso con 83 centri ed è stata l’abruzzese a vincere lo shoot off sulla lombarda per 1 a 0. Nella

gara a squadra Martina Bartolomei, Alessia Iezzi e Daniela Mazzocchi hanno totalizzato 192 su 200 ed hanno conseguito la vittoria con un ampio vantaggio sulla formazione della Repubblica Ceca. Nel comparto maschile il più brillante è stato Carlo Mancarella: il tiratore di Brindisi ha colpito 141 piattelli su 150 ed ha preceduto Marco Mattioli e Gulio Fioravanti. Come già nel comparto femminile, anche in questo caso Mattioli e Fioravanti hanno concluso

Nausica Cirillo si è ritagliata

un brillante secondo posto

davanti alla polacca Jarmolinska

nella gara dominata dalla ceka

Jahodova.

Nello Skeet maschile Christian

Benet si è imposto davanti al

connazionale Stefano Del Prete

e al tedesco Sven Korte.

// i ragazzi d’oro di porpetto

Page 23: Il Tiro a Volo

21TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO

con lo stesso punteggio di 138 ed è stato lo shoot off a decretare vincitore per 7 a 6 di questo derby capitolino Marco Mattioli. Con 343/375 Mancarella, Mattioli e Fioravanti hanno vinto la gara per nazioni precedendo Repubblica Ceca (325) e Polonia (325). Ma è stata una bella prova anche quella delle

ragazze dello Skeet. Nausica Cirillo, Mha-bel Becchi e Virginia Orlando hanno infatti conquistato la medaglia d’oro nella sfida che ha visto le azzurre totalizzare 188/200 e precedere di cinque lunghezze le esponenti

della celeberrima scuola skeettistica polacca. Nella gara individuale è stata infatti proprio la ceka Libuse Jahodova a centrare la vittoria con 91/100. Nausica Cirillo ha concluso le i tempi regolamentari della gara con 86 centri all’attivo e si è ritrovata appaiata alla polacca Aleksandra Jarmolinska. L’azzurra milanese è

stata brava a superara la skeettista slava per 1 a 0 e ad assicurarsi la medaglia d’argento. Nel comparto maschile dello Skeet il triesti-no Christian Benet ha vinto con 142/150. A quota 141 si sono ritrovati a pari punteggio il

Il podio del Double trap con

Umberto Isalberti al vertice

davanti al finlandese Filip

Praj e all’altro italiano Simone

Vedovelli.

La Germania ha vinto la sfida

per nazioni di Skeet precedendo

Italia e Finlandia.

// i ragazzi d’oro di porpetto

Page 24: Il Tiro a Volo

LUGLIO 2010 _ n° 19622

latinense Stefano Del Prete e il tedesco Sven Korte. Nel duello che è seguito è stato pro-prio l’azzurro a conquistare brillantemente la medaglia d’argento per 1 a 0. La formazione della Germania ha vinto nella gara a squadre con 353/375 davanti agli azzurri (352) e al terzetto della Finlandia (336). Prepotente-mente azzurro anche il Double Trap. Nella gara individuale Umberto Isalberti da Verona

ha vinto con il totale di 183/200 davanti al finlandese Filip Praj (182). La medaglia di bronzo è andata al bresciano Simone Vedovelli, autore di 175 centri. Trionfo az-zurro anche nella sfida a squadre: Umberto Isalberti, Simone Vedovelli e Andrea Vescovi hanno conquistato la medaglia d’oro con 388/450 davanti alla Finlandia (329).

L’OPINIONE DI LUCIANO GIOVANNETTI(Tecnico Generale del Settore Giovanile).

La gara di Porpetto ha confermato quello che avevamo già visto in maniera chiarissima qualche settimana prima a Suhl: il comparto degli under 20 dell’Italia dal punto di vista qualitativo è mediamen-te molto al di sopra della media delle alte nazioni d’europa e del mondo. E ci sono talenti, anagraficamente molto giovani, ma già molto maturi sul piano tecnico, caratteriale e agonistico. Qualcuno mi ha chiesto il motivo di qualche convocazione lungamente me-ditata. Rispondo che non è nelle mie abitudini bruciare le tappe e tantomeno bruciare i talenti prima del tempo. L’ho fatto anche quan-do ero io in pedana ad affrontare le gare. Meglio possibile alle vol-te non coincide con il prima possibile. Prendiamo il caso di Carlo Mancarella: il suo nome era, come si dice in questi casi, nel mio taccuino da molto tempo, ma ho voluto giocare quella carta soltanto al Grand Prix di Porpetto perché ho avuto l’impressione che soltan-to allora quel ragazzo potesse davvero esprimere il meglio di sé. Anche se concordo con chi diceva che già un anno fa Mancarella aveva i numeri. Però, mi piace precisare, a volte ci sono i numeri in pedana ma nella testa e nel cuore. E chi muove qualche critica sa bene che si vince con il punteggio, ma il punteggio si fa con la testa

e con il cuore. Ci sono altri tiratori che vedo già proiettati verso un futuro luminoso. E infatti nei raduni di questa stagione ho convocato trentasei tiratori tra i quindici e i sedici anni che sono già la solidissima seconda linea di quei giovani campioni già ampiamente noti. Tra i campioni prossimi venturi potrei fare il nome di Manuel Casadio che è stato bravissimo a Suhl, e altrettanto potrei dire di Martina Bartolomei. Martina è stata autrice di uno straordinario 25 in finale a Suhl dopo aver fatto altri 25 nelle serie di allenamento. La ragazza è pronta per il salto verso orizzonti lontani e luminosi. E’ certo che di lei si scriverà ancora tanto ..!

// i ragazzi d’oro di porpetto

L’Italia del Double Trap ha vinto

ampiamente precedendo la

Finlandia.

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Page 25: Il Tiro a Volo

23TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO

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Page 26: Il Tiro a Volo

LUGLIO 2010 _ n° 19624

L’ORO ROSSO DI MANOPPELLOIl tesoro della Fitav sono i giovani riuniti a Manoppello per il raduno nazionale del Settore Giovanile, ma nella circostanza l’oro rosso è lo zafferano abruzzese che il Presidente Gal-lucci ha voluto donare a tutti i presenti. Testo di ALBERTO DI SANTOLO

E’ stato Massimo Fabbrizi, medaglia d’argento nella specialità Fossa Olimpica ai Campionati Mondiali di Maribor del 2009 e proveniente egli stesso dal vivaio della Fitav, a tenere a battesimo le nuove leve del tiro a volo al raduno di Manoppello in occasione nella conferenza stampa tenutasi il 17 giugno. Alla stessa, svoltasi nei locali del comune della località abruzzese, hanno preso parte il Presidente Regionale del Coni Ermanno Morelli ed i Presidenti dei Comitati Provinciali Coni di Pescara Enzo Imbastaro e de L’Aqui-la Luciano Perazza, oltre naturalmente a Maurizio Gallucci con lo staff regionale FITAV al gran completo e all’immancabile Consiglie-re Nazionale Italo Mastrangelo. L’ospitalità abruzzese si è concretizzata nell’omaggio che Gallucci ha voluto offro ire a tutti i presenti: il

pregiato zafferano della zona che è considera-to una vera e propria ricchezza e che quindi è comunemente definito oro rosso. Di molti tesori ci si è occupati tuttavia a Manoppello. In primo luogo, naturalmente, di quell’oro della Federazione che è costituita dalle ra-gazze e dai ragazzi del Settore Giovanile. Lo stage, che ha avuto luogo da giovedì 17 a do-menica 20 giugno e ha visto la partecipazione di trentasei atleti (ventotto ragazzi e otto ragazze), prevedeva attività di preparazione tecnica e fisica sotto la guida attenta dello staff nazionale. La direzione tecnica dell’at-tività dei C.A.S. è infatti affidata a Luciano Giovannetti, Tecnico Generale del Settore Giovanile, coadiuvato dai suoi collaboratori, Lamberto Castellani, Gino Corrado, France-sco Belluco, e dal Preparatore Atletico delle

S P A Z I O G I O V A N I

Lo staff del Settore Giovanile

allo stand di Manoppello nel

corso della cerimonia conclusiva

dello stage.

Page 27: Il Tiro a Volo

25TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO

// l’oro rosso di manoppello

Squadra Azzurre Fabio Partigiani. Addetto all’organizzazione, come sempre, il Coordina-tore del Settore Giovanile Alberto Di Santo-lo. Il raduno ha avuto luogo dopo la doppia trasferta internazionale di Suhl e Porpetto dove i nostri giovani hanno ottenuto risultati eccellenti. Il raduno si è svolto presso lo stand della Società Sant’Uberto dove Antonello Iezzi, ottimo tecnico di levatura nazionale, ha ospitato lo staff nazionale sugli stessi campi dove hanno avuto luogo i recenti Giochi del Mediterraneo. Un evento, quello, che per l’Abruzzo ha rappresentato una nuova sfida organizzativa che è stata trionfalmente vinta.

L’intervento inaugurale di Alber-

to Di Santolo.

L’intervento di Massimo Fab-

brizi alla conferenza stampa di

apertura.

L’OPINIONE DI FRANCESCO BELLUCO

In occasione del raduno di Ma-noppello abbiamo condotto un esperimento cn un gruppo di sei ragazzi: due Juniores, tre Al-lievi e un esordiente.L’obiettivo era migliorare le capacità tecni-co/fisiche dei ragazzi ai diversi livelli di appartenenza. I due Juniores, maggiormente esper-ti, hanno trainato il gruppo con simulazioni di gara,esempi corretti di impostazione ed esecuzione di tiro con prove e riprove,limando le piccole sba-vature che di volta in volta sipresentavano. Con i quattro ragazzi più “acerbi” si è insisti-to sulla postura corretta e si è parlato di tempi di sparo,prove di punteria,allineamento del fucile,correzione persona-lizzata dell’imbracciata e della piega del calcio e del pitch.Mano a mano che si risolvevano le varie problematiche,si procedeva a documentarne le migliorie raggiunte con l’ausilio della te-lecamera e con la successiva visualizzazione al computer,rallentata e commentata, soggetto per soggetto,rendendo in tal modo le sedute divertenti e proficue. Si è provveduto altresì a testare con cardiofrequenzimetro i battiti cardiaci prima e dopo l’attivazione fisica ante-gara e prima e dopo la gara simulata,con lo scopo di “visualizzarne” la sostanziale differenza,in modo da tenere sotto controllo la tensione nervosa con opportuna respirazione in pedana. Stante l’ottima funzionalità del campo di tiro,il lavoro si è svolto speditamente,con armonia ed “allegria”del gruppo,con conseguente palese soddisfazione degli interessati e dei genitori presenti ai test finali dell’ultima mattinata.

Page 28: Il Tiro a Volo

LUGLIO 2010 _ n° 19626

LONATO, UN SUCCESSO!Tutta la Coppa del Mondo del Concaverde con i suoi record di partecipazione e le sue vette di agonismo e spettacolarità in diretta tv. testo di SABATINO DURANTE

Lonato, un successo organizzativo e di immagine. La quarta prova di Coppa del Mondo ha fatto tappa a Lonato. E’ stata un’occasione per tutti. Le nazionali di tutto il mondo hanno potuto fare una capatina nelle aziende di settore, leader nel mondo, per un check up generale, per nuovi ordini o solo per scambiare quattro chiacchiere. Per l’Italia è stata un’oc-casione per confrontarsi sul piano agonistico e quello orga-nizzativo. Risultato: tre medaglie in pedana, gare impeccabili, risvolti mediatici di rilievo. L’Italia (la Fitav e dintorni) ne esce rafforzata nel suo ruolo di prima della classe. Ha funzionato tutto. Dalle altri parti del mondo va peggio e di molto. Lo diciamo con un po’ di tristezza, senza enfasi, perché da anni ci siamo messi sulle spalle le sorti del tiro a volo mondiale ma gli altri fanno fatica a mettersi al passo. Questo sport non può continuare a fare errori marchiani come il mondiale di Zagabria 2006 o la prima coppa del mondo di quest’anno (Acapulco), impianti e gare improponibili. Questo sport ha dimostrato di avere un grande appeal se ben organizzato e se mostrato nelle giuste coordinate. Citiamo per l’enne-sima volta gli ascolti record del passato remoto e di quello recente: 5.050.000 telespettatori per l’argento di Pera ad At-lanta 1996 e il quasi 50 % di Share per l’oro della Cainero e l’argento di Pellielo a Pechino 2008. Purtroppo non si è mai sfruttato questi episodi favorevoli per programmare in modo serio e continuativo. Si è andati avanti come i gamberi, un successo grande poi tante cadute di stile. Occorrerebbe in-vece darsi degli obiettivi e provare a centrarli. Noi in Italia da

anni ci stiamo provando, ma da soli non possiamo cambiare questo mondo. Scusateci la digressione, ma crediamo fosse doverosa. Torniamo a Lonato e al nostro campo: cinque di-rette su Rai sport +, tutte le finali dal vivo, oltre cinque ore di televisione e altre dieci per le due repliche d’ufficio per ognuna delle cinque finali. Nonostante ci fossero i mondiali di calcio ( a proposito chi al livello internazionale decide la programmazione delle gare non dovrebbe guardarsi intorno? Una tappa del mondo di tiro a volo contro Sudafrica 2010, non sarebbe stato meglio inserire la coppa di Lonato prima o dopo?), nonostante facesse davvero molto caldo in tutta la penisola, in molti hanno seguito in tv le imprese di De Filippis, Spada e Viganò, tanto per citare le medaglie del momento. In 273.000 hanno seguito per intero (oltre una ora) la gara di fossa olimpica maschile, in 193.000 lo skeet femminile, in 113.000 lo skeet maschile dove purtroppo mancavano del tutto gli italiani. Qualche chiarimento: questi numeri indicano una media (quindi nella fossa maschile si sono raggiunti picchi di 546.000 telespettatori, 386.000 per la gara di Katiuscia Spada, 226.000 per la vittoria del cipriota Achilleos). Anche le repliche sono state seguite. Citiamo per brevità quelle del trap maschile: 189.000 il dato per la prima, 198.000 per la seconda. Per l’amor di dio i numeri non sono quelli altisonanti come gli oltre 5 milioni per Pera ad Atlanta o in 2 milioni e passa per Cainero e Pellielo alla cinese, ma comunque sono apprezzabili ed indicativi. Indicativi per l’appeal che questo sport ha dal punto di vista televisivo. Siamo convinti che ne avrebbe di più se si facessero delle riforme strutturali (baste-rebbe per intanto togliere le pensiline quando ci sono le te-lecamere e andare in pedana meglio vestiti e con una forma fisica migliore), ma già così il tiro a piattello è seguito. Certo bisognerebbe andare in diretta più spesso. Per esempio non si può non andare in diretta tv quando si ha un Campionato d’Europa o un Mondiale. E per la teoria del gambero che ac-cennavamo sopra non avremo dirette nel prossimo europeo di Kazan e ci sono rischi concreti che succeda la stessa cosa per il “grande mondiale” di Monaco. L’unica consolazione è che non è colpa dell’Italia né della Rai, che si sono date da fare per ottenere il massimo. Ma non si può andare in cielo a scapito dei santi. Amen.

T I R O A V O L O M U L T I M E D I A L E

Page 29: Il Tiro a Volo

27TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO

04/07 3° GRAN PREMIO DOUBLE TRAPASD TAV S. UBERTO Manoppello Scalo (PE)1 produzioni da 40 min circa (19)

01 – 10/07 Campionato d’EuropaKazan (Russia) Fossa Maschile e Femminile1 produzioni da 80 min circa (20)Skeet Maschile e Femminile1 produzioni da 80 min circa (21)Double trap1 produzioni da 40 min circa (22) 10-11/07 3° GRAN PREMIO ECC.-LADY-JUNIORFOSSA OLIMPICATAV MADONNA DEL BOSCOConselice (RA)1 produzioni da 40 min circa (23) 18/07CRITERIUM CAS Fossa /Skeet/Double trapASD TAV VALLE ANIENE Lunghezza (Roma)1 produzioni da 40 min circa (24)

24-25/07 3° GRAN PREMIO ECC.-1-2-3-LADY-S.G. SKEET ISSFASD TAV ARZACHENA Loc. Lu Lioni, snc Arzachena (Sassari)1 produzioni da 80 min circa (25)

25/07 CAMPIONATO ITALIANO INDIVIDUALE DOUBLE TRAPASD TAV CIELI APERTI - Cologno al Serio (BG)1 produzioni da 40 min circa (26)

29/07 – 11/0850° Campionato del MondoMonaco di Baviera (Germania)Fossa Maschile e Femminile1 produzioni da 80 min circa (27)Skeet Maschile e Femminile1 produzioni da 80 min circa (28)Double trap1 produzioni da 40 min circa (29)

4-5/09CAMPIONATO ITALIANO IND.LEECC.ZA - LADY-JUNIOR FOSSA OLIMPICAASS. SPORT. TRAP CONCAVERDE Lonato(BS)1 produzioni da 80 min circa (30)

16-23/09Finale Coppa del Mondo Istanbul (Turchia)Fossa Maschile e Femminile1 produzioni da 80 min circa (31)Skeet Maschile e Femminile1 produzioni da 80 min circa (32)Double Trap1 produzioni da 40 min circa (33)

25-26/09 CAMPIONATO ITALIANO INDIVIDUALE ECC.ZA -1-2-3-LADY-S.G. SKEET ISSFGR. SP. T.V. MADONNA DEL BOSCO Conselice (Ravenna)1 produzioni da 80 min circa (34)

Proprio perché al momento si dà quasi certa la possibilità della Issf, la Federazione internazionale di tiro, di una diretta totale dell’avvenimento comunico il calendario agonistico.

29/07 – 11/0850° Campionato del MondoMonaco di Baviera (Germania)

Sabato 31/07 - ore 17.00 Finale Fossa Femminile1 produzioni da 40 - 45 min circa

Martedì 03/8 - ore 17.00 Finale Fossa Maschile1 produzioni da 40 - 45 min circa

Giovedì 05/08 – ore 18.30 Finale Double trap1 produzioni da 40 - 45 min circa

Sabato 07/08 – ore 16.00 Finale Skeet Femminile1 produzioni da 40 - 45 min circa

Martedì 10/08 – ore 16.00 Finale Skeet Maschile1 produzioni da 40 - 45 min circa

IL TIRO A VOLO IN TVEcco il calendario dei passaggi televisivi Rai del tiro a volo nei prossimi mesi della stagione 2010

// il tiro a volo multimediale

Page 30: Il Tiro a Volo

LUGLIO 2010 _ n° 19628

Come nel 1861 a Teano, Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II si strinsero la mano (anche se secondo gli storici questo incontro avvenne in un altro luogo), così a Capua, poco lontano dal celebre incontro, prendeva vita, con una stretta di mano, il Primo Progetto Pilota CAS (PPP). L’artefice principale di questa impor-tante iniziativa è il Presidente Regionale Fitav dell’Abruzzo Maurizio Gallucci. Considerata ormai parte integrante del bagaglio motorio deltiratore, la preparazione fisica trova ormai un riscontro assoluto da parte di coloro che praticano la disciplina del tiro a volo, sia atleti della squadra nazionale che non. Diverso è il discorso per quanto riguarda gli allievi del Settore Giovanile. Tutti vanno a scuola, dalla media alla superiore, le due ore settimanali di Educa-zione Fisica sono insufficienti a colmare quella “pigrizia motoria”, classica della maggior parte degli adolescenti. Solo un 8 % pratica uno sport a livello agonistico (allenamenti settimanali + competizione), il 18% pratica un’attività fitness in palestra, molte volte senza la guida di un istruttore valido e professionale. Il rimanente 74% poco o nulla. Computer, Facebook, messag-gi, playstation, fumo, qualche situazione da sballo. Questa è la realtà della nostra gioventù (in generale s’intende). E’ importante far capire ai giovani, attraverso varie iniziative, che l’attività motoria è un mezzo fondamentale per allontanare i giovani da quelle attività inutili, che, se non prese in tempo, possono portare in età adulta, a conseguenze negative. Ormai sono passati diversi anni dal primo raduno del Settore Giovanile (Montecatini agosto 1986). Partecipanti 24 allievi. Timidamente, entrando in punta di piedi, senza far rumore, la preparazione fisica, voluta fortemente dal Professor Di Santolo, ha fatto la sua comparsa in un raduno federale. Come già detto all’inizio, essa trova ormai ampio spazio nella programmazione annuale del tiratore. Qualche piccola resistenza si incontra ancora negli allievi del Settore Giovanile. Le ragioni possono essere molteplici:

• Troppi impegni scolastici; • Lontananza dal centro sportivo; • Priorità per altre esigenze; • Scarsa attitudine alla fatica.

I N C O R P O R E S A N O

PRENDE IL VIA IL PROGETTO PILOTAE’ il Presidente del Comitato Regionale Fitav dell’Abruzzo Maurizio Gallucci il principale artefice di questa iniziativa fortemente sostenuta dal Settore Giovanile della Federazione. testo di FABIO PARTIGIANI

Page 31: Il Tiro a Volo

29TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO

Per quanto riguarda l’ultimo punto sono ormai un numero esiguo gli allievi che non svolgono un programma di preparazione fisica per mancanza di voglia. La maggior parte segue un pro-gramma di allenamento specifico che coinvolge tutta la sfera motoria. I contatti con il prepa-ratore atletico sono frequenti. I risultati conseguiti eloquenti. Queste sono sicuramente le motivazioni, che hanno spinto Maurizio Gallucci a dare alla luce questa importante iniziativa. La prima nel suo genere. E la cosa che da più prestigio al progetto è che trova la luce in una terra colpita nel suo cuore da un terremoto. La sua gente, forte e genuina, ci sta dimostrando, che soltanto con una grande forza di volontà, si può uscire da ogni situazione negativa. L’importan-te è crederci. A Capua si è svolto l’incontro con il Preparatore Atletico delle Squadre Nazionali, il quale si è reso disponibile alla realizzazione del progetto. Essenzialmente il proget-to consta di 5 parti fondamentali:

LINEE ESSENZIALIE’ risaputo ormai da diversi anni dell’importanza della preparazione fisica per il raggiungimento-della migliore prestazione agonistica. Oramai nulla può essere lasciato al caso: il tiro a volo non è solo bum-bum, ma dietro alla vittoria di un tiratore c’è una pianificazione dell’allenamento meticolosa: dalla metodologia, alla scienza dell’alimentazione, alla psicologia applicata allo sport. Partendo da questi principi e tenendo in considerazione le esigenze scolastiche degli allievi è stata messa a punto una programmazione specifica per ottimizzare la condizione fisica di ognuno al fine di conseguire il miglior risultato in occasione della Finale del Campionato Italiano del Settore Giovanile in programma il 31 Luglio 2010.

// prende il via il progetto pilota

Progetto Pilota CAS Abruzzo

Individuazione delle personali necessità motorie Programma motorio personalizzato

Numero allievi partecipanti al progetto

Finale Campionato Italiano Sett. Giov.

Incontri mensili per valutazione motoria

STRATEGIE

ANALISI: Situazione di partenza

OBIETTIVI:capacità coordinative e condizionali

VERIFICA: condizione fisica mensile

RISULTATO: finale campionato italiano SG

Page 32: Il Tiro a Volo

LUGLIO 2010 _ n° 19630

ANALISIAnalisi della situazione di partenza di ogni singolo allievo: condizione fisica attuale, tempo a disposizione per gli allenamenti, possibilità di allenarsi in palestra o in una struttura all’aperto, condizione alimentare. Effettuata l’analisi di partenza verranno consegnati ad ogni singolo atleta dei programmi di allenamento personalizzati da effettuarsi nelle rispettive sedi di residenza.

OBIETTIVISviluppo ed incremento delle capacità coordinative e condizionali attraverso sedute di allena-mento programmate con tests di controllo da effettuarsi mensilmente.

CAPACITA’ MOTORIE

VERIFICAMensilmente verranno effettuate delle sedute atletiche con la presenza del preparatore atletico delle squadre nazionali per la verifica delle condizioni fisiche di ciascun atleta partecipante al progetto.

RISULTATOMigliore prestazione alla Finale del Campionato Italiano Settore Giovanile.

CONSIDERAZIONIQuesto progetto deve essere un trampolino di lancio per iniziative simili che costituiscono un forte stimolo per il mondo del tiro a volo, in primis per gli atleti. Se a questa ne dovessero seguire altre, ciò costituirebbe un salto di qualità per tutto il Settore Giovanile e gli permette-rebbe di avvicinarsi, in termini di qualità, all’organizzazione di altre federazioni dove la compo-nente fisica risulta più rilevante. Permettetemi da ultimo un mio personale parere, non tanto da preparatore atletico delle squadre nazionali, ma da persona che vive lo sport a 360°. I ragazzi vogliono vivere lo sport nella sua completa globalità. Li critichiamo perché sono fannulloni, preferiscono chattare che andare in palestra, fumare una sigaretta con gli amici che andare a correre. Questo progetto deve essere la chiave di volta per far capire alla nostra gioventù che ci si può divertire nella stessa maniera andando a correre in un prato o andare in bicicletta per i viali della propria città. I ragazzi vogliono essere seguiti, vogliono avere delle mete per poter dimostrare le proprie capacità. Siamo noi, adulti, le persone che ruotano nel nostro mondo (presidenti, istruttori, allenatori, preparatori, medici) che devono far crescere i nostri atleti secondo i sani principi e i valori che lo sport sa dare. Questa è una grande possibilità. Non tiriamoci indietro!

// prende il via il progetto pilota

Capacità coordinative generali

Capacità di apprendimento motorio

Capacità dicontrollomotorio

Capacità di adatta-mento e trasforma-zione dei movimenti

Capacità coordinative Speciali

Capacità diequilibrio

Capacità di combi-nazione motoria

Capacità di differen-ziazione spazio-temporale

Capacità dianticipazione

Capacità condizionali Resistenza Forza Rapidità Mobilità articolare/elasticità muscolare

Page 33: Il Tiro a Volo

31TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO

Page 34: Il Tiro a Volo

LUGLIO 2010 _ n° 19632

QUI MARCHE, A VOI STUDIO…Gasparini fa faville al Trofeo Rossi.

E’ stato Davide Gasparini il dominatore della prima edizone della Gara Internazionale Tro-feo Rossi di Compak Sporting allo stand della Società San Martino di Rio Salso. Nell’arco dei due giorni della riunione Gasparini ha confezionato un poderoso 99/100 che ha permesso all’eclettico azzurro (emergente giovane nazionale di Double Trap ma anche specialista di Compak Sporting) di dominare la classifica di maggioranza e di assicurarsi il pregiato fucile Benelli. Con Gasparini al ver-tice della classifica dei Prima categoria, sono stati Marco Battisti e Alessandro Bartolini ad occupare le piazze d’onore. In Eccellenza era stato frattanto Gabriele Soldani a primeggiare con 95/100 davanti a Giovanni Provenzale e Andrea Ciamaglia. Filippo Boldrini (88/100) ha vinto in Seconda categoria precedendo Da-niele Valeri e Filippo Ragni, mentre in Terza 90 centri hanno dato la vittoria a Mirko Magi su Simone Mazzi e Massimo Balducci. Martina Maruzzo è stata la più brillante della Ladies e con i suoi 78 bersagli utili ha preceduto Cecilia Anna Petagine e Valentina Anton. Il giovane Michelangelo Bettini ha vinto nella sfida del Settore Giovanile: grazie ai suoi 77 centri ha preceduto largamente Loren-zo Saioni e Giacomo Nuli Fori. Un nome leggendario ha primeggiato tra i Veterani: Eugenio Bruscolini. Lo specialista di Riccio-ne ha inanellato 86 centri ed ha preceduto Domenico Zoffoli e Ferruccio Morelli. Marino Pagnottini ha vinto invece trai Master con 75 centri all’attivo davanti a Benedetto Ortenzi e Bruno Caligiani. Non pago della bella vittoria da fondista sulla distanza di cento piattelli in due giorni, Davide Gasparini ha centrato la vittoria anche nella sfida da velocisti del

Davide Gasparini ha vinto

trionfalmente il Trofeo Rossi di

Compak Sporting sulle pedane

marchigiane di Rio Salso.

Il podio dell’Eccellenza.

Il podio della Prima categoria.

Il podio della Seconda categoria.

M I N U T O P E R M I N U T O

Page 35: Il Tiro a Volo

33TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO

barrage per l’assegnazione del Trofeo Rossi. E dimostrandosi realmente insaziabile l’eclet-tico Gasparini si è assicurato il prestigioso trofeo nel round finale che lo ha opposto a Martina Maruzzo, Eugenio Bruscolini, Mirko Magi, Filippo Boldrini e Gabriele Soldani. La gara è stata gestita con la massima precisione e con impeccabile capacità organizzativa dal Coordinatore Internazionale Bruno Nobilini con l’aiuto della segreteria gestita da Elena Pacassoni. Efficiente come sempre l’impianto di Rio Salso diretti dal Presidente della Socie-tà Oliviero Pacassoni e dall’instancabile figlio Alberto. Hanno presenziato alla premiazione per il Comune di Tavullia l’Assessore all’Am-biente Agricoltura e rapporto con Enti Mi-chela Pacassoni, l’Assessore alle nuove opere Giuseppe Salucci e l’Assessore ai servizi sociali Alfio Carpignoli.

// minuto per minuto

Il podio della Terza categoria.

Il podio delle Ladies.

Il podio del Settore Giovanile.

Il podio dei Veterani.

Il podio dei Master.

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Fab:Layout 1 25/05/2010 9.57 Pagina 1

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LUGLIO 2010 _ n° 19634

QUI LAZIO, A VOI STUDIO...Vincenzo Molinà è il re del Fiocchi Day.

E’ stato il Seconda categoria Vincenzo Molinà il dominatore della finale del Fiocchi Day 2010 che si è disputato al policampo capitolino di Valle Aniene nel weekend del 20 e 21 giugno e ha richiamato sulle pedane di Via Lun-ghezzina quasi quattrocento tiratori. Molinà ha infatti prima conquistato la corona della propria categoria federale di appartenenza con un brillante 93/100 e poi ha ribadito il suo momento di grazia con un 22/25 nel round finale che gli ha permesso di assicurarsi la prestigiosa targa del Fiocchi Day 2010 in una competizione che ha visto quest’anno la partecipazione di 4.725 tiratori di tutta la Penisola. Con Molinà vincitore della sfida di Seconda categoria e soprattutto del concorso più importante, è stato invece il celeberrimo Marcello Tittarelli ad aggiudicarsi la vittoria in Eccellenza con 92 bersagli utili. Un altro mar-chigiano, il giovane Giovanni Natalini, ha vinto in Prima categoria con un brillante 92 e Sal-vatore Russo ha dominato in Terza categoria con un pregevolissimo 93/100. Nella classifica riservata ai Disabili in piedi Dario Torri si è imposto con 76/100 davanti a Pietro Boem (65) e Paolo Bortolin (63). Nella competizio-ne riservata ai Disabili seduti è stato invece il campionissimo Oreste Lai a spuntarla con 74/100. Il secondo posto è stato appannaggio di Omar Radaelli, autore di 60 centri, mentre un altro campionissimo, Franco Tomei, si è aggiudicato meritatamente la medaglia di bronzo con 50 bersagli all’attivo.Nel Perazzi World che ha inaugurato la riunione di Valle Aniene del 20 e 21 giugno è stato invece il giovanissimo Manuel Casadio a svolgere il ruolo di protagonista. Dopo aver dominato nella prima giornata della riunione, Casadio ha conquistato il ruolo di vincitore assoluto con 119/125 e si è aggiudicato il bar-rage con un brillante 24/25 davanti a Giovanni

Morra e Vincenzo Foderà. Una bella prova nella prima giornata della riunione l’ha offerta anche Marco Mattioli con un luminoso 49/50.

Vincenzo Molinà ha vinto a Valle

Aniene il Fiocchi Day 2010: in

questa foto riceve il premio da

Alessandra Selva e Giuseppe

Longo di Fiocchi Munizioni.

A Valle Aniene Marcello Titta-

relli è stato imbattibile tra gli

Eccellenza in lizza per il Fiocchi

Day.

Giovanni Natalini ha vinto tra i

Prima categoria del Fiocchi Day.

M I N U T O P E R M I N U T O

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35TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO

Personaggio della manifesta-

zione, Molinà si è assicurato

la vittoria anche in Seconda

categoria nel Fiocchi Day.

Il podio della classifica riservata

ai Disabili in piedi.

Salvatore Russo ha vinto brillan-

temente in Terza categoria nel

Fiocchi Day.

Il podio della classifica riservata

ai Disabili seduti.

Manuel Casadio, vincitore

assoluto del Perazzi World.

Manuel Casadio e Marco Mat-

tioli, i due giovani protagonisti

del Perazzi World.

LA CINETECA DEL TIRATORE

Bright Stardi Maria Sole Santasilia

L’amore fra il giovane poeta inglese John Keats e la sua vicina di casa, Fanny Brawn, scoppia dopo che quest’ultima si offre di assistere il fratello malato del ragazzo che si rende imme-diatamente conto di non avere a che fare con una studentessa frivola come inizialmente aveva pensato. La storia di Bright Star, il titolo prende spunto proprio da un’ode che Keats

dedicò alla sua amata, racconta gli ultimi anni di vita del poeta romantico, morto a Roma, di tubercolosi, a soli 26 anni. All’epoca del suo struggente amore con Fanny, ostacolato dai vari paletti che all’epoca la so-cietà poneva, Keats non veniva apprezzato dalla critica ed era un poeta totalmente oppresso dalla povertà prima e dalla malattia poi, per tanto non poté mai permettersi di sposare la ragazza. Il premio oscar per Lezioni di piano, la regista neozelandese Jane Campion, ha girato un film soave, costruito su una fotografia straordinaria ed arricchito da bellissimi costumi. I ritmi sono lenti così come lente scorrevano le giornate di allora in una piccola cittadina britannica. I due protagonisti si guardano intensamente, si sfiorano appena, si tengono la mano e lottano per il loro amore eppure non ci si commuove, non ci si emoziona. La regista ha voluto tenere le distanze come quando si ammira un bel quadro senza però poterlo toccare…

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LUGLIO 2010 _ n° 19636

COSTI, NORMALITÀ E MAGIE

Sul successo di Lonato, specie su quello mediatico pensavamo di aver detto tutto. Poi è arrivato il Campionato Europeo di Kazan e allora qualcosa siamo costretti ad aggiungere e sot-tolineare. Dovere di cronaca e di informazione. Il comitato organizzatore russo si è assicurato una produzione televisiva con Eurosport Russia. La notizia: a fronte di un esborso di 500.000 euro da parte degli organizzatori il network produce e manda in onda tutte le finali senior e ladies, solo in Russia. Però! Ci raccontano di una produzione megalattica come impiego di mezzi, 24 telecamere e una gru per innalzare le telecamere dirette a filmare l’ultimo atto del gesto sportivo, la frantumazione o no del piattello. Una produzione così noi l’abbiamo fatta in molte occasioni, cito tutte le finali della Coppa del mondo fatte a Montecatini e dell’Europeo là disputato, e il Mondiale di Lonato 2005. Quella della coppa del modo di quest’anno ha avuto un dispiego di mezzi ridotti, ma la passione dell’esterna di Milano e del gruppo storico di Leo-nardo De Mai ci hanno dato alla resa di conti un prodotto finale eccellente, inferiore solo alle immagini inarrivabili di Pechino 2008.

C’è solo una differenza tra noi e loro, tra noi Italia e tutti gli altri che si cimentano in dirette televisive, loro sono normali, noi maghi. Infatti è normale che una tv o un giornale si occupi di qualcosa se questa cosa (avvenitmento sportivo o qualsiasi altro avvenimento) faccia vendere e porti soprattutto denaro. Uno sport per interessare i media, deve far vendere giornali, tenere gli spettatori incollati allo schermo e soprattutto deve portare soldi freschi attraverso la pubbli-cità. Quindi è normale quello che ha fatto il comitato organizzatore di Kazan, e fanno tutti gli altri (=pagano per essere visibili), è straordinario quello che l’Italia fa da almeno quindici anni: va sui giornali che contano e sulle tv non spendendo un becco di un quattrino. Finchè dura fa verdura.

Dimenticavamo: Raisport + e la Gazzetta dello sport sono visibili e leggibili in tutta Europa, nel Nord Africa e oltre ancora, Eurosport Russia la si vede solo in Russia.

Il Ct Mirco Cenci che è andato in onda in due, tre occasioni durante le coppa di Lonato perché è stato scelto per spiegare al pubblico televisivo i segreti dei materiali di questo sport, ci ha confessato d’aver ricevuto telefonate anche dall’Austria e dalla Bulgaria. Certo gli hanno detto: “Mirco, come ti sei ingrassato”. Ma l’hanno visto ! Certo mica la tv poteva mandarlo in onda alto e magro! Mirco, mettiti a dieta se non vuoi sentirti spiattellato in faccia la verità del momento!

Per questo diciamo sempre: in tv ci andiamo eccome, solo che bisognerebbe presentarsi un po’ più atletici, meglio vestiti, con gli impianti meglio organizzati e più consoni alle esigenze me-diatiche. Ma questo è un altro discorso e ci porterebbe lontani. Stop: punto e basta. Le magie sono belle se durano poco.

di Sabatino Durante

E L Z E V I R O

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37TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO

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LUGLIO 2010 _ n° 19638

E’ ancora Valle Aniene al top della Top Ten nella vendemmia delle Tessere federali ordi-narie al giro di boa della stagione 2010. Alla data del 30 giugno il sodalizio capitolino vanta 385 Tessere rilasciate e precede Cieli Aperti (357), Belvedere (278), Montecatini – Pieve a Nievole (269), Umbriaverde (246), Lazio (238) Falco (237), La Fattoria (236), Traversa (231) e Olimpico Foligno (228). Nella graduatoria stilata in base alla categoria di affiliazione, Valle Aniene (385) è natural-

mente prima tra i sodalizi di Eccellenza davan-ti a Cieli Aperti (357) e Montecatini – Pieve a Nievole (269). In Prima categoria Belvedere (278) guida la classifica davanti a Umbriaverde (246) e Giorgio Rosatti (213). Ribaltone in Seconda categoria: il Club Olimpico Foligno (228) perde il primato che deteneva nella rilevazione di maggio. Il sodalizio umbro è terzo alle spalle di Lazio (238) e La Fattoria (236). In Terza categoria è saldo invece il primato di Traversa (231)

TOP TEN AL GIRO DI BOAAl 30 giugno 2010 è ancora il sodalizio romano di Valle Aniene a condurre la graduatoria delle Tessere ordinarie della stagione.

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davanti a Randi e Racconigi (143). In Quarta categoria Porpetto ha il primato con 197 Tessere davanti a Le Tre Piume (160) e Aosta (133). In Quinta categoria Montoggio (129) precede Mattarona e Alla Panoramica (103). Uno sguardo alla situazione dell’affiliazione alla data del 30 giugno dice che in un consi-derevole gruppo di Regioni tutte le Società già affiliate nel 2009 hanno completato la procedura di affiliazione per l’anno 2010. In alcuni casi si è verificato addirittura un incoraggiante incremento. In Umbria sono affiliate 26 Società a fronte delle 23 del 2009; in Basilicata 13 contro le 12 del 2009; in Emilia – Romagna 33 contro le 32 dell’anno passato e in Puglia sono 30 contro le 29 dell’anno passato. Tutte le Società affiliate nel 2009 hanno com-pletato la loro procedura anche in Abruzzo (11), Calabria (21), Molise (4), Valle d’Aosta (2). Nel 2010 in Sardegna hanno effettuato l’affiliazione 41 Società su 42, in Lombardia e in Piemonte 29 su 30, in Sicilia 45 su 46, in Campania 20 su 21, in Veneto 19 su 20, nel Lazio 49 su 52, nelle Marche 24 su 26, in Toscana 18 su 20, in Liguria 14 su 16, nel Friuli – Venezia Giulia 5 su 6, in Trentino Alto Adige 1 su 2. Alla data del 30 giugno 2010 le Società affiliate alla Fitav a livello nazionale sono 434 contro le 445 Società affiliate alla data del 31 dicembre 2009 con una percentuale di allineamento al valore dell’anno passato del 97,53 %.Qualche ritardo anche nel Tesseramento. Soltanto la Valle d’Aosta alla rilevazione del 30 giugno vanta un numero di Tesserati mag-giore che nel 2009 (157 contro 128). Tra le altre Regioni la Lombardia è la Regione con il più alto tasso di rinnovo (peraltro pros-simo al totale dell’anno precedente): il 99,63% pari a 2.700 Tessere su 2.710. Di seguito riportiamo l’elenco delle Regioni indicando la percentuale, il dato relativo al 30 giugno 2010 e quello del 2009: Toscana

(98,56%) pari a 1.229 su 1.247; Emilia-Roma-gna (94,46%) pari a 2.215 su 2.345; Umbria (93,17%) pari a 1.077 su 1.156; Basilicata (92,98%) pari a 225 su 242; Lazio (91,70%) pari a 2.043 su 2.228; Piemonte (91,61%) pari a 1.409 su 1538; Molise (90,17%) pari a 156 su 173; Marche (89,72%) pari a 1.109 su 1.236; Veneto (89,09%) pari a 1.853 su 2.080; Abruzzo (87,93%) pari a 517 su 588; Friuli Venezia Giulia (87,82%) pari a 411 su 468; Campania (86,06%) pari a 1.222 su 1.420; Trentino Alto Adige (85,29%) pari a 58 su 68; Sicilia (85,16%) pari a 1.842 su 2.163; Puglia (78,45%) pari a 1.238 su 1.578; Cala-bria (78,04%) pari a 707 su 906; Sardegna (76,21%) pari a 916 su 1.202; Liguria (74,92%) pari a 675 su 901. Alla data del 30 giugno 2010 i Tesserati a livello nazionale sono 21.759 contro i 24.377 del 31 dicembre 2009 con una percentuale di rinnovo pari all’89,26%.

V I T A F E D E R A L E

// top ten: numeri di primavera

Tessere Ordinarie(aggiornato al 30 giugno 2010)

1. Valle Aniene 3852. Cieli Aperti 3573. Belvedere 2784. Montecatini – Pieve a Nievole 2695. Umbriaverde 2466. Lazio 2387. Falco 2378. La Fattoria 23610. Traversa 23111. Olimpico Foligno 228

Tessere Sostenitori(aggiornato al 30 giugno 2010)

1. Cluana 7132. Carignanese 5273. Aosta 3794. San Martino 2835. Castelfidardo 1846. Montecatini – Pieve a Nievole 1827. Aits 1798. Pisa 1519. Acquaviva 149

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LUGLIO 2010 _ n° 19640

AVVISO IMPORTANTETutti gli atleti (agonisti e amatori) che disputano gare, nel caso in cui debbano assumere farmaci devono essere in possesso del modulo di trasmissione della “Dichiarazione di uso terapeutico di sostanze vietate o metodi proibiti”. La “Dichiarazione di uso terapeutico di sostanze vietate o metodi proibiti” deve essere presentata per Raccomandata A/R all’Ufficio di Procura Antidoping del Coni (Stadio – Olimpico, Curva Sud, Gate 23, Secondo piano, 00194 Roma):

Per gli atleti non soggetti a TUE entro sette giorni lavorativi dalla data di sessione di prelievo ed è soggetta a revisione ed accettazione • da parte dell’organismo stesso (il mancato riconoscimento della reale necessità medica al trattamento indicato comporta l’attivazione di un procedimento disciplinare);Per Glucocorticosteroidi (Cortisonici) utilizzati per via non sistematica appena possibile e sempre nel rispetto del codice WADA, nel • momento in cui si inizia la somministrazione (sono interessati tutti gli Atleti anche quelli inseriti nell’RTP).

Si ribadisce che per gli Atleti inseriti nell’RTP, nel caso in cui debbano assumere farmaci, devono compilare la TUE per la “Richiesta di Esenzione ai fini Terapeutici”.Le suddette modulistiche sono presenti sul sito federale (www.fitav.it/documentazionestatutoeregolamenti/regolamento-antidoping). Sul medesimo sito sono consultabili le “Norme Sportive Antidoping”. Si raccomanda la massima attenzione e scrupolosità.

AVVISO A TUTTE LE SOCIETA’La Federazione per effettuare con sicurezza e velocemente i pagamenti a vario titolo alle Società Sportive ad essa affiliate deve utilizzare lo strumento del bonifico bancario. E’ quindi necessario che le Società inviino urgentemente i propri dati ban-cari secondo il seguente schema registrandosi ai servizi web del sito www.fitav.it:

Denominazione Società

Intestatario del Conto Bancario

Istituto di Credito

Numero Conto Corrente ABI CAB CIN

IBAN

Inviando gli stessi via mail all’ indirizzo [email protected] o via Fax al n. 06 3233791

LE ASSOCIAZIONI VENATORIE CONVENZIONATE CON LA FITAVF.I.D.C. Federazione Italiana della CacciaA.N.L.C. Associazione Nazionale Libera CacciaU.N. Enalcaccia P.T. (Unione Nazionale Enalcaccia Pesca e Tiro)ARCICACCIAA.N.U.U. (Associazione dei Migratoristi Italiani per la Conservazione dell’Ambiente Naturale)ITALCACCIA Associazione VenatoriaC.P.A. (Associazione Caccia Pesca Ambiente Sports)A.C.V. Associazione Cacciatori VenetiU.C.S. Unione Cacciatori di SardegnaL.A.S.C. Sarda Caccia (Libera Associazione Sarda della Caccia)Associazione Cacciatori Sardi A.C.P. Caccia – Sardegna Insieme A.C.E.R. Associazione Cacciatori Emiliano – RomagnoliC.S.T. A.S.D. Caccia Sviluppo e Territorio A.C.L. Associazione Cacciatori LombardiC.P.E. Caccia Pesca Ecologia Naturclub SiciliaL.C.S. Associazione Liberi Cacciatori SicilianiA.R.C.P. di Lombardia – Associazione Regionale Cacciatori e Pescatori della LombardiaConsiglio Siciliano della Caccia, della Pesca, dell’Ambiente, della Cinofilia, dello Sport

A T T I U F F I C I A L I

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41TAV MAGAZINE _ IL TIRO A VOLO

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