Il Piccolo Segno gennaio 2011

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Se non puoi essere strada sii sentiero, se non puoi essere sole sii una stella; vincere o perdere non ha a che ve- dere con la grandezza, ma bisogna essere al meglio Douglas Malloch PICCOLO Anno X, n.1 - Gennaio 2011 Periodico mensile dell’Associazione Culturale Terre Sommerse Castelli il Segno Muraglie cinesi crescono e il Sindaco che fa? Ambiente disarmato Rocca di Papa e ho potuto leg- gere una copia del vostro gior- nale del maggio 2010 dove si parla della vicenda dei boschi di castagno acquistati dal Comune. L’articolo evidenza l’intento strategico di quell’acquisizione, che qualcuno all’epoca contestò, ma che oggi può essere conside- rato un atto fondamentale per lo sviluppo del “nostro” paese. Ho potuto leggere con amarezza il riquadro in cui l’autore dell’ar- ticolo formula alcune domande sulla mancata attuazione di alcuni passi fondamentali di quella stra- tegia. Essendo stato in qualche modo fautore di quell’intesa tra il Comune e la BNA, sento il do- vere di precisare alcuni passaggi a beneficio di tutti. E’ corretto quando si afferma che, dopo l’acquisizione, il Comune non ha più dato seguito a quanto si era detto in quell’occasione. Oggi, a distanza di quasi 10 anni, si può dire che l’acquisizione di una fetta così importante del terri- torio da parte del Comune è stata sfruttata poco, disvelando solo poche opportunità rispetto a quelle che si potevano cogliere. Sono però dell’idea che le oppor- tunità ci siano ancora tutte, non tanto per l’abilità di chi gestisce il Comune quanto per l’inerzia di un mondo imprenditoriale che non ama le sfide, l’innovazione, ma continua a muoversi sempre e solo su sentieri tradizionali, con- servativi, di estrema prudenza. Quando si progettava quest’ac- quisizione, eravamo dei sognatori ad occhi aperti. Il nostro unico valore sono i boschi SEGUE A PAGINA 18 di Tiziano Onesti* Gentile Redazione de “Il Segno”, in questi giorni di vacanza sono an- dato a far visita ai miei parenti a Sebastianelli a pagina 13 A pagina 12 Centro Storico Ondata di furti di rame Rasetti a pagina 10 Antenne radio-tv di Monte Cavo Scontro tra il Pdl e il Comitato Campi Tabellione a pagina 7 Elezioni e dintorni Intevista a Petrolati Sabato 29 gennaio Convegno sul castagno A pagina 9 E N O T E C A Super Bar Via Frascati, 2 00040 Rocca di Papa (Rm) Tel. 06-9495014 VINI DI QUALITA’ P A N I N O T E C A G A S T R O N O M I A F R I G G I T O R I A P I Z Z E d a A S P O R T O Sala interna disponibile per riunioni private tutto a prezzi “giusti” Ennesimo sfregio ai Campi d’Annibale. Un muro- fortezza in cemento armato è stato innalzato a ridosso dei boschi di castagno. Nessuno vede, nessuno sente, nessuno interviene. quello che si è

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”Se non puoi esserestrada sii sentiero,se non puoi essere

sole sii una stella; vincereo perdere non ha a che ve-dere con la grandezza, mabisogna essere al meglio

Douglas Malloch

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Anno X, n.1 - Gennaio 2011Periodico mensiledell’Associazione CulturaleTerre Sommerse Castelli

il SegnoMuraglie cinesi crescono e il Sindaco che fa?

AmbientedisarmatoRocca di Papa e ho potuto leg-

gere una copia del vostro gior-nale del maggio 2010 dove siparla della vicenda dei boschi dicastagno acquistati dal Comune.L’articolo evidenza l’intentostrategico di quell’acquisizione,che qualcuno all’epoca contestò,ma che oggi può essere conside-rato un atto fondamentale per losviluppo del “nostro” paese.Ho potuto leggere con amarezzail riquadro in cui l’autore dell’ar-ticolo formula alcune domandesulla mancata attuazione di alcunipassi fondamentali di quella stra-tegia. Essendo stato in qualchemodo fautore di quell’intesa tra ilComune e la BNA, sento il do-vere di precisare alcuni passaggia beneficio di tutti.E’corretto quando si afferma che,dopo l’acquisizione, il Comunenon ha più dato seguito a quantosi era detto in quell’occasione.Oggi, a distanza di quasi 10 anni,si può dire che l’acquisizione diuna fetta così importante del terri-torio da parte del Comune è statasfruttata poco, disvelando solopoche opportunità rispetto aquelle che si potevano cogliere.Sono però dell’idea che le oppor-tunità ci siano ancora tutte, nontanto per l’abilità di chi gestisce ilComune quanto per l’inerzia diun mondo imprenditoriale chenon ama le sfide, l’innovazione,ma continua amuoversi sempre esolo su sentieri tradizionali, con-servativi, di estrema prudenza.Quando si progettava quest’ac-quisizione, eravamo dei sognatoriad occhi aperti.

Il nostrounico valoresono i boschi

SEGUEAPAGINA 18

di TizianoOnesti*Gentile Redazionede “Il Segno”,in questi giorni divacanza sono an-dato a far visita aimiei parenti a

Sebastianelli a pagina 13

A pagina 12

CentroStoricoOndatadifurtidirame

Rasetti a pagina 10

Antenne radio-tv diMonteCavo

Scontro tra ilPdl eilComitatoCampi

Tabellione a pagina 7

Elezioni e dintorniIntevistaaPetrolati

Sabato 29 gennaioConvegnosulcastagno

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Ennesimo sfregio ai Campi d’Annibale.Un muro- fortezza in cemento armato è stato innalzato a ridosso deiboschi di castagno. Nessuno vede, nessuno sente, nessuno interviene.

quello che si è

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ATTUALITA’2 il Segno - Gennaio 2011

L’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici scrive ai Sindaci

“Cari Sindaci, basta con gliappalti a trattativa privata”

Sergio RasettiIl Presidentedell’Autoritàdi Vigilanzasui ContrattiPubblici Giu-seppe Brienza,

burocratico e si dicono prontia fare pressione sul Parla-mento perché riveda, al piùpresto, le normative, semplifi-candole.Ci risulta che quanto sosten-gono i sindaci corrisponda alvero, ma non sembra che ab-biano mai preso serie iniziativeper “costringere” il Parla-mento a semplificare. Si sonoadattati invece molto beneall’uso dell’appalto diretto cheperò può comportare un piùalto rischio di affidare lavoripubblici a imprese poco tra-sparenti.La Sicilia, una regione che si-curamente ha grande espe-rienza nel campo si è data, datempo, regole precise. Pa-lermo, ad esempio, ricorre allatrattativa privata soltanto l’1%delle volte, mentre Roma il53% e Milano il 63%.Il Presidente Antimafia dellaConfindustria siciliana ha ri-cordato che una gara pubblicada garanzia che venga sceltasul mercato la ditta più compe-titiva e per questo tutte le am-ministrazioni dovrebberoutilizzare questa modalità.La crisi economica richiede ilmassimo sostegno nei con-

fronti di tutte quelle impreseche fanno miracoli per restaresul mercato e gli enti pubblici,che costituiscono il più grandecommittente nazionale, de-vono operare sempre con lamassima attenzione e traspa-renza. Non sappiamo se aRocca di Papa l’Amministra-zione Comunale abbia utiliz-zato, quante volte e per qualilavori, la trattativa privata (l’informazione su questi temiè riserva praticamente soltantoagli addetti, visto che il sito in-ternet non è correttamente uti-lizzato come si dovrebbe ).Quello che chiediamo a quantisi presenteranno candidati alleprossime elezioni comunali èdi volersi impegnare ad utiliz-zare sempre il metodo più tra-sparente negli appalti e in tuttigli atti della casa comune.Il punto sul quale si dovrebbeessere d’accordo è che la pub-blica amministrazione ha biso-gno urgente di recuperarecredibilità agli occhi dei citta-dini e quanto sopra è il minimoche si può chiedere a chi vuolefarsi confermare come classedirigente o vuole, con la pros-sima tornata elettorale, acce-dervi.

ha scritto ai sindaci di mezzaItalia diffidandoli a prose-guire, senza i relativi motividi urgenza, ad affidare appaltipubblici con “procedura ne-goziata”, ovvero la conces-sione degli appalti in mododiretto.Risulta infatti che detta proce-dura con trattativa privata peraffidare servizi, lavori, forni-ture costa almeno l’8% in piùrispetto alla gara pubblica ecomplessivamente si finisceper spendere circa 1,8 miliardidi euro in più ogni anno.Le cifre dicono che con laprocedura negoziata si ottieneun ribasso di circa il 15%;mentre con l’appalto pubblicoil ribasso si aggira attorno al23%. Una differenza di tuttorispetto che resta sulle spalledei contribuenti.I sindaci si giustificano con ilfatto che la trattativa privataassicura più rapidità nell’iter

E’ servita una bestemmia pronunciatada un concorrente del Grande Fratelloper far indignare il direttore dell’Av-venire, giornale cattolico. Ci chie-diamo come mai, programmi comequesto che confliggono così larga-mente con i valori cristiani, non sianomessi all’indice regolarmente dallastampa cattolica e dai vari rappresen-tanti della chiesa. “Politica” delle buone relazioni, di-rebbe qualcuno, soprattutto con chi algoverno, può decidere vantaggi osvantaggi per la chiesa e le sue innu-merevoli organizzazioni collaterali.Questa “Politica” l’abbiamo ben no-tata con quella “morbidezza di inter-vento” in relazione a “incidenti dipercorso sulla vita, privata ma anchepubblica, di alcuni Capi politici”. Lagerarchia della chiesa, conosce bene i“vizi” di cattolici e non; tanto da sa-pere che non gli conviene prenderli dipetto. E’ meglio sottacerli e al caso de-nunciarli in modo generico. C’è daaugurarsi che non si vogliano cattoliciin politica, coerenti soltanto per quelloche fa più comodo. A programmicome quello di cui parliamo, dove siespongono da anni, ad un pubblico in-tellettualmente intorpidito: personecome merci, sentimenti, desideri ses-suali, mancanze di talento, ignoranza,corpi in mutande, discorsi incompren-sibili e quasi demenziali, aspiranti a unsuccesso mediatico che ammazza didelusione decine di migliaia di gio-vani lasciati davanti a una tv impreve-dibile che li droga nell’intellettomentre qualcuno ci fa soldi a palate;nessuno moralmente a posto do-vrebbe concedere alcuna tregua. In questi primi giorni dell’anno in cuila Rai ci invita a rinnovare l’abbona-mento alla televisione, unico modoper consentire all’azienda di conti-nuare ad esistere come azienda pub-blica, evitando quella completaprivatizzazione che tanto piacerebbea qualcuno desideroso di comprarla inblocco per farne un uso come quellodel Premier che ci ha conquistato ilpotere; dobbiamo chiedere alla poli-tica di liberarla dalla sua presenza sof-focante, dall’invadenza dei partiti, dilasciare all’azienda tutta la libertà digestione della quale c’è bisogno pergarantire un’informazione e una pro-grammazione libera, democratica edecente. Soprattutto non alla ricerca disuperare in negativo la qualità di tantetelevisioni private. Per questo, programmi come l’Isoladei Famosi, trasmesso dalla Rai con-vinta di fare un buon servizio ai suoiabbonati, dovrebbero essere, secondonoi, tranquillamente e decisamente,abbandonati.

il-sognatore.blogspot.com

Le bestemmie alGrande Fratelloe il silenzio dellaChiesa di oggi

il Segnoorgano mensile

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PIC

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Stampato in proprio

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ATTUALITA’ 3il Segno - Gennaio 2011

svolto dalla Regione Puglia che, grazie aVendola, ha conservato la gestione pub-blica dell’acqua. Lo scorso 22 ottobre l’ente di controllo suiconti pubblici ha certificato che, perquanto riguarda la gestione 2008, le per-dite in rete sono state ridotte del 35%, fa-cendo registrare per la prima volta un utiledi esercizio di circa 240 mila euro. Unacifra che può apparire poca cosa rispettoalle potenzialità dell’Acquedotto ma cheè stata la prima bandierina di vittoria sto-rica messa a segno da Vendola dopo un fa-ticoso lavoro che ha visto interventistraordinari sugli impianti tecnici e l’atti-vazione di nuovi modelli gestionali per ra-zionalizzare l’organizzazione delpersonale e i rapporti con l’utenza. Tantoche Ivo Monteforte, dal 2007 amministra-tore unico dell’Acquedotto Pugliese, hadichiarato che nel “bilancio 2009 è statoevidenziato un utile di oltre 12 milioni dieuro e una riduzione dei costi di gestioneper 10 milioni di euro”. Cifre, dati e risul-tati che testimoniano la concretezza opera-tiva di Nichi Vendola che, oltre a sapernarrare sa anche far funzionare quella cheuna volta si chiamava “cosa pubblica”. Sicomprende che questo possa dar fastidioai fautori della privatizzazione a tutti icosti, che ormai hanno preso piede inmodo maggioritario anche nel Pd, e sicomprende anche perché questo stesso Pdha ostacolato fino a che ha potuto la riele-zione di Vendola. Ma meno si comprende l’atteggiamento digran parte della stampa nazionale che hacompletamente tralasciato questa notiziao, nel migliore dei casi, le ha dedicatopoche righe. Nel 2001 la stessa stampa de-

L’Acquedotto Pugliese da carrozzone a risorsa idrica

“Bravo Nichi”, paroladella Corte dei Conti

di Andrea SebastianelliDa diversi mesi è stata avviata una stranacampagna anti-Vendola messa in campoda una parte consistente dei vertici Pd, ac-compagnata da una parte consistente dellastampa “amica” di questi stessi vertici. Sista cercando di affossare il governatoredella Puglia, facendolo passare per un so-gnatore inconcludente, idealista fermo allesue narrazioni, incapace di mettere in pra-tica ciò che predica. Insomma, lo si vor-rebbe far passare per quello che non è: unpolitico senza concretezza. E allora è ne-cessario, per ribaltare questo tentativo,parlare di un tema molto concreto: l’ac-qua. Acqua come valore pubblico e comebene necessario per tutti i cittadini. Nelcaso di Vendola l’acqua vuoldire sempli-cemente “Acquedotto pugliese”, il piùgrande acquedotto italiano, quello che nelnovembre del 2001 l’Enel, guidata daFranco Tatò, voleva acquistare a tutti icosti promettendo di risanarlo per trasfor-marlo nel più grande rilancio economicoitaliano. Dichiarava allora Tatò: “il mio convinci-mento era ed è che il Sud possa crescere eriscattarsi con due strumenti: l’acqua e ilturismo”. A quel tempo l’Acquedotto pu-gliese era pieno di buchi, non solo perl’acqua che si disperdeva a causa di im-pianti fatiscenti ma anche dal punto divista dell’indebitamento. Un ente in fran-tumi su cui l’Enel voleva mettere le manie non certo per spirito di soccorso. Quel-l’accordo fallì e a distanza di dieci anni èla Corte dei Conti a certificare il lavoro

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scriveva a caratteri cubitali il progetto del-l’Enel di acquisire l’Acquedotto Pugliese,parlando di rinascita per un settore che ve-niva considerato da Tatò trainante per l’in-tero sistema idrico italiano. Vendola fapaura e lo si capisce, ma lo si è capito an-cora di più pochi giorni fa quando la suaGiunta ha deciso una sforbiciata del 10%alle indennità e ai compensi, ai gettoni e«a ogni altra utilità comunque denomi-nata, corrisposte dalla Regione ai compo-nenti gli organi di indirizzo, direzione econtrollo, consigli di amministrazione eorgani collegiali e ai titolari di incarichiistituzionali di qualsiasi tipo», diretta-mente o indirettamente in capo alla Re-gione Puglia. La sensazione è che, con Nichi Vendola,la rivoluzione contro la politica degli spre-chi e degli affari sporchi è solo agli inizi.

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Page 4: Il Piccolo Segno gennaio 2011

PAGINA APERTA4 il Segno - Gennaio 2011

Una riflessione sulla malattia mentale nell’epoca odierna

La paura della pazzia cispinge a negare il problema

rando le paure ed entrando incontatto con i malati di mente,possiamo capire che si tratta diuomini come noi, con una sen-sibilità diversa, ma con i nostristessi bisogni di considera-zione, approvazione, di ca-rezze, affetto, ma anche di una

guida autorevole.Sicuramente i pazzi non pos-sono produrre ciò che la nostrasocietà va rincorrendo affanno-samente, l'ottima prestazionefisica ed intellettuale, ma pos-siedono inalterata, genuina, laparte più bella dell'uomo e cioè

la parte del "Bambino". E' laparte più arcaica dell'indivi-duo, ancora legata al linguag-gio analogico scevra dallesovrastrutture dell'uomo "ci-vilizzato", un linguaggio chesomiglia al linguaggio oni-rico.Mi è capitato di ammirare deiquadri dipinti da malati dimente: non sono altro che"sogni su tela". E' come se di-pingessero direttamente ciòche sognano. Uno di questipittori pazzi, ha detto ri-guardo un suo quadro: "Hofatto un uomo con la mente!";noi poi gli facciamo dire chelo ha fatto anche con le mani,ma in realtà lui ha ragione,l'ha dipinto proprio con lamente, le mani sono unaestroflessione del "sogno con-tinuo", che è l'identità delpazzo. Le mani del pazzo in-fatti, non seguono le regoleartistiche per creare il quadro,piuttosto il loro moto onirico,che costituisce la loro iden-tità. Forse vivendo un po’ dipiù la nostra dimensione oni-rica, potremmo liberarci dallaschiavitù dell'efficienza, del-l'immagine, del produrre, pergodere della bellezza diforme di vita che hanno un fa-scino tutto da sognare.

di Andrea GiacomettiI malati di mente, i pazzi chedir si voglia, sono un aspettomolto scomodo della nostra re-altà di esseri umani. Il rischioche ognuno di noi avrebbe po-tuto, o potrebbe diventare“pazzo”, nel corso della vita, cispinge a negare il problema, al-lontanandolo dalla nostramente, pensando che appar-tenga sempre ad altri. La realtàè che questo aspetto della vitaci appartiene. Qui ed ora. Ne-gare la dimensione umana aimalati di mente, come avve-nina nei manicomi fino allalegge Basaglia e come tuttoraavviene quotidianamente,quando i cosiddetti pazzi, ven-gono trattati meglio da unpunto di vista igienico-sanita-rio, ma continuano a non es-sere considerati uominibisognosi di un contattoumano, emotivo, è stata ed è

Modena city ramblers – i cento passi

I viaggi che riportano alle proprie radici sono primadi tutto introspezione. Per questo quello che si imparaè più vivo, presente e lucido come uno specchio.Sono ritornato a Palermo, luogo ispiratore di moltimiei racconti e articoli. Di Palermo ho parlato e svi-scerato quello che mi porto dentro, ho detto dellamafia, ho detto degli eroi che da soli, lo sottolineo,hanno provato a contrastarla e l’hanno anche messain ginocchio. Ho cercato di illustrare il lato affasci-nante, pericolosamente vicino a una attrice in decadi-mento ma pur sempre bella, i quella soglia di età incui o ti ricicli nelle parti di mamma e nonna o comedonna single giovane e affascinante non ti si pigliaun regista che è uno. Proprio questo paragone pur-troppo sembra il più felice per la mia città. L’amoreche si prova per Palermo ha un odore strano, non èquello di decomposizione, ma sembra più quello cheviene sprigionato dai cibi che ti avvertono di essere inscadenza. Non parlo dei sentimenti di chi sta lontano,

Beneficiodd’’ inventario

“Si sa come si nasce, ma noncome si muore e non se un idealeti porterà dolore”.

di Ettore Zanca

Il mareubriaca

quanto di chi la vive, sembra cambiato qualcosa,come se prima ci si alzasse coscienti di amarla eadesso invece i suoi capricci e i suoi appuntamentimancati alla lunga abbiano disilluso. Quel che èpeggio è che non si avvertono nemmeno le esala-zioni mefitiche che negli anni di sangue erano pre-senti. La Palermo che ho nel cuore era estrema, masembrava indecisa, di sicuro aveva tanti pretendenti,c’era chi la voleva onesta, persone eroiche che aguardarle adesso e a scorrerne il rosario dei nomisembra di vedere il manipolo di uomini di Leonidache difendono le Termopili, pochi e soli, ma a volteanche con la speranza di vincere, c’era chi la volevacorrotta e collusa e la stregava con soldi e fama, de-naro facile ma di un colore eufemisticamente pocochiaro. La maggioranza non stava né dall’una nédall’altra parte, semplicemente temeva, aveva paurao come si dice da noi “avieva a campari”, doveva vi-vere. A volte a dirla tutta si assisteva a una sconcer-tante sarabanda di intellettuali e classi politiche chesi proclamavano antimafia e poi davano addosso achi la faceva, a volte si assisteva a rabbia dei cittadiniche da lontano sembrava intolleranza al crimine, davicino inveivano contro i magistrati, le scorte e lesirene, colpevoli, loro, di turbare la pace. Ho ancoranegli occhi il 25 novembre del 1985, quando davantial Liceo classico Meli, che frequentavo, morironoBiagio Siciliano e Giuditta Milella. Due ragazzi col-pevoli solo di trovarsi alla fermata del bus mentreun errore di manovra di una macchina fece allar-mare l’autista della scorta di Borsellino che perse ilcontrollo e piombò sugli alunni. Quel giorno la con-danna era unanime, i magistrati dovevano andarevia da Palermo, erano loro a portare morte e pericoli.Sembra che si sia raggiunta quella pace tanto invo-cata. I magistrati stanno chini sui codici e ben lontani

dai cittadini, gli arresti di mafia ven-gono acclamati da pochi volenterosisotto la questura. La stagione dellalegalità va in letargo. Nel frattemposi vedono le doppie file selvagge, lepersone che ti scrutano come se in-tuissero che non gli appartieni più epiccoli episodi di illegalità che cucitiinsieme fanno una bella copertagrande. Una coperta il cui nome nonsi pronuncia più con enfasi o paura,una coperta calda e acquiescente, lamia città mi fa piangere, perchémentre vado via, ho l’impressionedi vederla acciambellare comoda, lasento fare le fusa. Chi doveva mangiare ha mangiato,chi non poteva si rifarà, lei si ad-dormenta, non spera più che un re-gista le telefoni per tornare bella, silascia sfiorire, anche se ancora fainnamorare tanto. Sembra che ilclamore e i riflettori si siano spenti.In questi casi ci si potrebbe dispe-rare, se non accadessero piccolecose che fanno ancora sorridere,per esempio vedere dei negozi de-dicati a prodotti venduti da terreconfiscate alla mafia, incrociarequi e là per il centro ragazzi consguardo fermo e magliette di ad-diopizzo. Sembra poco? In unaepoca di teli neri, qualche squarciodi luce dona la speranza che invecedi un futuro da ciechi magari vi-vremo mezza vita da guerci.

una "difesa psico-logica", con cuil'uomo si disuma-nizza, per allonta-nare da se stesso ilpericolo della paz-zia.La pazzia ha unsenso, se lo cer-chiamo; infattianche i pazzi sonoin grado di dareemozioni e inse-gnamenti alleanime che deside-rano accoglierel'uomo che sta die-tro la pazzia. Supe-

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ATTUALITA’il Segno - Gennaio 2011 5

Sono in forte aumento le denunce per diffamazione su facebook

L’offesa sufacebookpuòessere pagata a caro prezzo

a pochi iscritti e quindi il reatosi circoscriveva ai conoscenti. Il Tribunale invece condan-nava il reo a un risarcimento diparecchie migliaia di euro, ar-gomentando che “è pur veroche Facebook ha una serie dipagine personali accessibili apochi iscritti, ma è altrettantovero che ognuno degli aderentia una pagina poi può prenderedocumenti dalla pagina incri-minata e trasferirli sulla pro-pria” si crea un passaparolafondato sui “sei gradi di sepa-razione” che regolano i rap-porti di ognuno di noi.Insomma scrivere sul socialnetwork è più pericoloso chepubblicare on line. Un articolosu un giornale in web richiedeche chi voglia leggerlo debbaandarci apposta, nel caso diFacebook ognuno si trova ser-vita sulla propria bacheca lanotizia il gossip o il letame ri-versato della giornata. Fresco. È una sentenza rivoluzionariache di fatto può regolamentarein maniera più chiara anche lalibertà di offendere senza pen-sare. Di certo aiuta me a giun-gere a una conclusione.Quando mando a quel paesequalcuno lo faccio oralmentein vicolo buio e senza testi-moni, dopo uscendo dal vicolofaccio il classico gesto del-l’ombrello ma senza rumore.Mi dovesse vedere qualcunodelle windows di fronte.

Un numero verde control’usura a sostegno di famigliee imprese. A presentarlo loscorso 11 gennaio presso lasede regionale la PresidenteRenata Polverini e l’Ass.realla Sicurezza, Giuseppe Can-gemi. “Con il numero verderegionale 800.86.28.61, e unamail dedicata, [email protected], si vuole forniresupporto informativo e aiutoai cittadini del Lazio che vi-vono situazioni di disagioeconomico o che sono poten-ziali vittime del reatod’usura”. Operatori specializzati ri-sponderanno a partire dal 17gennaio dal lunedì al venerdì,dalle 9 alle 18, esclusi i giornifestivi. L’iniziativa sarà soste-nuta da una forte campagna dicomunicazione e sensibilizza-zione che nella prima partedell’anno sarà rivolta alle im-prese con lo slogan ‘Chiusoper usura’ e nella secondaalle famiglie con il messaggio‘L’usura divora’. “La Regione investirà 11 mi-lioni di euro nel prossimobiennio nella lotta all’usura eoggi presentiamo due azioniconcrete” ha detto la Presi-dente Polverini. (A.R.)

di Ettore ZancaHo capito che i tempi stavanocambiando quando sono an-dato a mangiare una pizza condei vecchi amici che non ve-devo da tempo. Al momentodei saluti nel lasciare in so-speso il modo di rincontrarci,uno di loro mi ha detto con si-cumera “ci sentiamo tramiteFacebook”. Il mio non essercisu quella piattaforma sociale,mi ha fatto passare per caverni-colo, anche se io so di non es-serlo. Lo giuro sulla mia clavae sul mio brontosauro berlinanuovo di pacca. In molti i magnificano la bel-lezza del potersi sempre rin-tracciare, dell’essere sempre incontatto. Tuttavia ho capito re-centemente che il social net-work è un riflesso virtuale dellavita con una aggravante. Ti fadire quello che pensi senza fil-trarlo. Scrivi di getto e pubbli-chi senza pensare alleconseguenze. Recentemente in merito allamia attività forense in campopenalistico ho avuto a che farecon un caso che si trova ad in-grossare sempre più la stati-stica della diffamazione amezzo internet. Tale tipo direato viene sottovalutato equindi viene frequentementecommesso. Sono moltissime levolte in cui è scattata la querelaper frasi irriguardose a mezzogiornali on line o per espres-

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sioni offensive. Non pensavoche ancora la casella di “diffa-mazione a mezzo Facebook”,fosse quasi vuota. Il caso chemi era stato sottoposto riguar-dava proprio una espressioneoffensiva pubblicata su unacommunity. Diverso dai casigià contemplati dal codice pe-nale in merito alla diffama-zione con mezzi pubblicitari oalternativi alla stampa. Ho scoperto che i giudici sem-pre più spesso si trovano a chefare con questa fattispecie direato molto più specifica. No-nostante i togati passino per es-sere attaccati alla stilografica alpunto da scrivere a mano lesentenze, qualcuno di reati amezzo internet ne capisce ec-come. Il Tribunale di Monza nelmarzo 2010 ha condannato unuomo per delle espressioni le-sive della dignità e del decorodi una donna. Il reo avevascritto sulla propria pagina diFacebook frasi che alludevanoa falsi facili costumi e trascorsidella donna. La querela erascattata. La difesa dell’uomoaveva eccepito che le espres-sioni seppur offensive si trova-vano su una pagina accessibile

Page 6: Il Piccolo Segno gennaio 2011

PAGINA APERTA6 il Segno - Gennaio 2011

Le iniziative di “Capodarco” sbarcano a Rocca di Papa

“Una democrazia sociale a servizio di tutti gli uomini”

struire sui bisogni di acco-glienza, che ogni territorio ha,se non vuole rinchiudersi in undegrado sociale sempre piùforte.

ma pensiamo a tutti i giovani diRocca di Papa, a come po-tremmo lavorare insieme adessi, per prepararci a queste re-altà di servizio, come le case fa-miglia, i laboratori espressivi edi lavoro. Come ci indicano iragazzi del sud del mondo, concui stiamo in contatto, del-l’America Latina e dell’Africa,per difendere la Natura e i Di-ritti umani. Quante imprese so-ciali potrebbero nascere sefacciamo rispettare e promuo-vere nella società questi diritti.Tutto un nuovo sviluppo, peruna vera economia solidale.

Questo è l’ultimo sogno che conla ex Bazzica, diventato bene co-mune, tutti possiamo fare perchésia un vero bene di tutti. Ognicittadino, in una specie di azio-nariato popolare, che coinvolgatutte le forze sociali ed economi-che, tutte le istituzioni, tutti i Ca-stelli Romani, si deve sentirepartecipe. Il sogno presupponeperò un grande lavoro comuneanche per voi cittadini di Roccadi Papa e dei suoi uomini mi-gliori per servire l’uomo, che habisogno di accoglienza e di ser-vizi, al di là delle divisioni edelle emarginazioni che pur-troppo viviamo. Solo così tra-sformeremo la politica dai suoipersonalismi. Però dobbiamo dare ai giovanil’opportunità di poter ricostruirequella Politica, con la P maiu-scola, con noi terzo settore, chevogliamo stare sempre dallaparte dei poveri della terra e deideboli del nostro territorio.

di Don Franco MonterubbianesiIl lavoro che Ca-podarco si pro-pone ai Castellicon i suoi due pro-getti: quello delle

L’evento a Rocca di Papa con i ragazzi di “Rokkamente”

famiglie di disabili per il“Dopo di Noi che fine farannoi nostri figli?” e quello dei gio-vani per partecipare al “bilan-cio solidale obbiettivo 8 per lamondialità”, ferve alla grande.

Le storie di Fabiola e Roberta alla casa fa-miglia Milly e Memmo

casa e il 18 dicembre su ungrande avvenimento, che ognianno si fa a Capodarco diRoma, in cui si premiano le fa-miglie forti dei disabili, ab-biamo voluto che Cristina,sorella di Fabiola, fosse pre-miata, per il grande amore esostegno che dà a Fabiola ealla mamma sola. Così Ro-berta, anche lei in grande diffi-coltà a causa delle barrierearchitettoniche, con l’aiuto delComune, che ha messo a di-sposizione i propri mezzi e ilpersonale, può frequentarci etrovare spazio per uscire dicasa e sognare con noi un fu-turo più vivo. Lo stiamo intra-vedendo con la disponibilitàdel Sindaco.

Per cui l’altro evento, vissutoda settembre a Capodarco,con Rocca di Papa, è l’acco-glienza nella casa famiglia“Milly e Memmo”, che sta so-stenendo situazioni di disabi-lità, che hanno bisogno diessere aiutate nel socializzareil loro problema.È stata una graduale presa dicoscienza comune tra le fami-glie in difficoltà e la nostra di-sponibilità ad accogliere illoro bisogno per autonomiz-zare e rendere più serena laloro vita. Ne è nato uno scam-bio per cui la nostra casa fami-glia è divenuta una secondacasa per Fabiola e Roberta,entrambe di Rocca di Papa,che ora la frequentano, fre-quentando anche il laboratorioespressivo con altri ragazzi,dove abbiamo realizzato unpresepio del mondo moltoparticolare. Abbiamo così fe-steggiato il compleanno di Fa-biola, dove è stato presenteanche il Sindaco, nella nostra

Una politica che facciauscire i disabili dalleloro case-prigione

Per questi ed altri problemi diRocca di Papa, dei disabilichiusi in casa, dovremmo farenel territorio altre case fami-glia, sul modello della nostra,ove anche i giovani siano dicasa e portino avanti, con lasensibilità dei disabili, i lorograndi temi. Una casa ove ser-vire ma anche sognare unmondo diverso. È stato bellissimo l’incontrocon i giovani di Rokkamente,

Dall’ex Bazzica parteun nuovo sogno con i poveri della Terra

Due eventi significativi ab-biamo vissuto: il primo dicem-bre abbiamo voluto incontrarealcuni giovani di Rocca diPapa, alla presenza del Sin-daco Pasquale Boccia e del-l’assessore Valentina Trinca.Erano i giovani del gruppo deiRokkamente. Otto giovani ap-passionati e sensibili. Il temadell’incontro era come gestireinsieme, nei sette Comuni cheormai hanno deliberato di sen-sibilizzare la loro cittadinanzaai temi della mondialità, con ilbilancio solidale obbiettivo 8,tutto il lavoro di animazioneper questa nuova cultura, percui siamo ormai in una nuovaera. La civiltà planetaria, dicui tutti dobbiamo prenderecoscienza, uscendo dal nostroprovincialismo.Il sud del mondo è anche casanostra, come loro qui sono acasa loro.“Abbiamo bisogno di una sin-tesi nuova che consenta laconvivenza armoniosa del “Iocon il Noi”, nè individualismoné collettivismo esasperati,ma democrazia sociale e par-tecipativa” dice il filosofo bra-siliano Leonardo Boff.Questo cambiamento radicaledobbiamo affidarlo ai giovaniaffinché si facciano promotoripresso gli enti locali di unanuova politica, che parta dalbasso, anche dai problemi irri-solti (o in pericolo) del wel-fare sociale. Oggi occorre ilwelfare comunitario, da co-

Una grandeopportunità per tuttii Castelli Romani

Perciò avremo una grande op-portunità nel gestire insieme atutti i Comuni dei Castelli e alleforze sociali, l’ex ristorante LaBazzica, che si trova tra Fra-scati e Grottaferrata, requisitoalla criminalità, che è stato af-fidato al Comune di Grottafer-rata. Vi si deve realizzare lacasa della solidarietà in un polodella disabilità. Capodarco contutte le sue espressioni si mettea disposizione per far sì chetale polo funzioni al meglioanche come volano per ciò chenei vari territori si potrà realiz-zare, di case famiglia, labora-tori sociali e di imprese sociali.

Il Sindaco di Rocca di Papa,Boccia, a Capodarco per il

compleaano di Fabiola

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7il Segno - Gennaio 2011

RROOCCCCAA DDII PPAAPPAAnotizie, informazione, attualità

Al 30 novembre 2010 i residenti censiti nel Comune di Rocca diPapa erano 16.098 (maschi 7.998; femmine 8.100). Alla stessa data i nuclei familiari erano 6.131.*

*dati forniti dall’Ufficio d’Anagrafe

NUMERI UTILIFarmacia Comunale: 06-9499986Clinica San Raffaele: 06-9428601

Comando Carabinieri: 06-94749007Polizia Municipale: 06-94286134Centralino Municipio: 06-942861

TAXI Mario: 339-1669282

INDOVINA QUANTI SIAMO?

di SandroTabellioneScoppia la pole-mica a distanzatra il Consi-gliere Comu-nale del Pdl diRocca di Papa,

Duro scontro sulle antenne tra il Comitato Campi e il Consigliere del PDL

Trinca: “Il Comitato fa politica”.Silvestrini: “Prima di parlare s’informi”

Il Consigliere Pdl, Roberto Trinca

È stato inaugurato il 21 dicembrescorso, alla presenza dell’Ammi-nistrazione comunale, del diret-tore generale dell’Asl Rm/H,Alessandro Cipolla, e del direttorearea consultori, Corrado Calvano,il nuovo consultorio familiare diRocca di Papa. I nuovi locali,presso la sede l’ex municipio diviale Enrico Ferri, messi a dispo-sizione dall’Amministrazione eristrutturati dall’azienda sanitaria,offrono finalmente spazi adeguatiper l’erogazione di servizi socio-sanitari rispondenti ai vari bisognidella famiglia, della donna, del-l’infanzia e dell’adolescenza. In questa prima fase lo sportellodi accoglienza ai cittadini saràaperto il giovedì con un medico eun’ostetricia, ma c’è l’intenzionedi potenziare ulteriormente i ser-vizi e incrementarli con l’assi-stenza psicologica e sociale. «Èun progetto in cui crediamo forte-mente –ha detto l’ass.re ai servizisociali Valentina Trinca-, anche sea livello regionale, se dovesse es-sere approvata la proposta dilegge Tarzia, la natura stessa deiconsultori verrebbe snaturata».

Paola Gatta

si legge nella nota- forse si sa-rebbe accorto che in data 30 ot-tobre 2009 una rappresentanzadel Comitato […] è stata rice-vuta dall’allora Presidente dellaRegione Lazio, dott. Marrazzo[…], per porre il problema delladelocalizzazione della antenne aseguito della delibera regionalen. 51 del 2008”. Poi Silvestrinielenca le tante battaglie condottedal Comitato nel corso deglianni, a cominciare da quella perliberare il centro storico dalleantenne. “Il Consigliere Trincaforse non sa o fa finta di non sa-pere –continua Silvestrini- che ilcentro storico di Rocca di Papanegli anni passati pullulava diantenne, le quali facevano da

bella vista sulle terrazze o suitetti delle case ed allietavano letasche di alcuni nostri concitta-dini”. Infine arriva l’accusa fi-nale al Consigliere del Pdl:“Vorremmo consigliare al no-stro concittadino Trinca cheprima di accusare e sparlare gra-tuitamente, sarebbe opportunoche si documentasse e che fa-cesse il politico nelle sedi com-petenti facendo valere le ragioniche riguardano tutti i cittadini enon la bramosia di apparire”. Un attacco al vetriolo quellolanciato dal Comitato di Quar-tiere dei Campi verso il Consi-gliere Trinca, che sicuramentelascerà degli strascichi polemicianche nei prossimi giorni.

Roberto Trinca, e il Comitato diQuartiere dei Campi d’Anni-bale. Motivo dello scontro è laquestione delle antenne radiote-levisive di Monte Cavo su cui ilConsigliere era intervenuto conun articolo scritto per il perio-dico “Giorno per giorno”, sulnumero di ottobre-novembrescorso. A far arrabbiare il Presi-dente dei Campi, GianfrancoSilvestrini, sono state alcune af-fermazioni con cui si accusava ilComitato di aver praticato inquesti anni una linea di lotta am-bigua, a seconda se al governoregionale vi fosse la destra o lasinistra: morbida, secondoTrinca, quando al governo re-gionale ci sono stati Badaloni oMarrazzo, dura con Storace e,ora, con la Polverini. Ma non èfinita. Lo stesso Consigliere hapoi ribadito che il “suddetto Co-mitato ripropone il problemaogni volta che ci sono in vista leelezioni”, lasciando intravedereuna sorta di ruolo politico gio-

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cato dal Comitato a favoredel Pd che governa Rocca diPapa. La replica non si è fatta at-tendere e in una lettera il Pre-sidente Silvestrini ha definito“cervellotiche” le afferma-zioni dell’esponente Pdl,chiarendo la posizione delComitato dei Campi rispettoalla lunga battaglia per delo-calizzare i tralicci di MonteCavo, Madonna del Tufo eCostarelle. “Se il ConsigliereTrinca avesse avuto il buonsenso di informarsi meglio –

Page 8: Il Piccolo Segno gennaio 2011

ROCCA DI PAPA il Segno - Gennaio 20118

Hai perso qualche numero del Segno? Vuoi ritrovare un articolo che avevi letto? Da oggi puoi consultare tutti i numeri del nostro mensile

collegandoti al sito internet: www.issuu.com/ilpiccolosegno. Buona lettura!

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Anno IX, n. 12 - Dicembre 2010Periodico mensiledell’Associazione CulturaleTerre Sommerse Castelli

Quello firmato dall’attualeMinistro allo Sviluppo Eco-nomico, Paolo Romani, è unvero e proprio atto d’accusache coinvolge l’ex Governa-tore della Regione LazioPiero Marrazzo. Romani, il3 marzo 2009, chiede a“Piero” di non applicare ladelibera regionale del 2008sullo spostamento dei ripeti-tori di Monte Cavo per evi-tare problemi ai cittadini diRoma e agli antennari. EMarrazzo si limita ad ese-guire gli ordini in barba aicittadini di Rocca di Papa ealla delibera approvata dallaRegione. Una storia di verità,mezze verità e omissioni.

Una‘letteraconfidenziale’tra ilVice-MinistroRomanieMarrazzo,tenuta segreta,ha fermato il trasferimentodei ripetitoridaM.Cavo

StoriesporcheCom.to Centro a pagina 14Mancini a pagina 9

OperepubblicheFacciamoilpunto

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del 25 dicembre ‘10)

Là dove sidanno alle

fiamme i libri,si finisce perbruciare anchegli uominiH. Heine

di Roberta QueriniSono stata lontana da Roccadi Papa per 12 anni, quandosono tornata ho trovato ilvuoto, ho ritrovato un paesenel degrado. Ho inscritto imiei figli nelle stesse scuoledove andavo io, ma adessome ne pento.Mi sento responsabile ditutto quello che tutti i giornidevono affrontare. Mia figliaè una studentessa modelloma in questa scuola non rie-sce ad uscire al meglio.Mio figlio, a soli 6 anni, si ri-trova in una classe conside-rata uno scarto.Nel mese di settembre ho gi-rato, ho chiesto, ho suppli-cato tutte le persone che dalComune potevano aiutarci.Nessuna risposta.Ho lasciato Roma dove imiei figli vivevano in una re-altà che funzionava. La ri-sposta del Comune è stataquesta: “A Roma ci sono isoldi”; mi domando: che ri-sposta è?Non ho chiesto un aiuto eco-nomico, ma solo giustizia,sensibilità e responsabilitàverso quei bambini che sa-ranno il nostro futuro.

Letterasulla nostrascuola

Segue a pagina 10

L’allarme lanciatodallaCgil scoperchia gliinteressi e le infiltrazionicriminali aRomaenell’interaprovincia

La criminalità arriva e si stabilizza anche da noi

Urbinelli

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processo breve

Segue a pagina 6

Ai giovanigiornalisti

dico: raccontatesempre la verità.Anche secosta molto.

EnzoBiagi

PICCOLO

Anno VIII, n. 12 - Dicembre 2009

Periodico mensile dell’Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

BBuuoonn NNaattaallee “

diRoberto SavianoSignor Presidente delConsiglio, io non rap-presento altro che mestesso, la mia parola, ilmio mestiere di scrit-tore. Sono un cittadino.Le chiedo: ritiri la legge

sul “processo breve” e lo faccia innome della salvaguardia del diritto.Il rischio è che il diritto in Italia possadistruggersi, diventando uno strumentosolo per i potenti, a partire da lei.

MafiApprofondimento alle pagine 16 e 17

il Segnoopoli3322 PPAAGGIINNEE!!

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zione ufficiale del Comune“Comune Informa” e da “ilpiccolo Segno” redatto, diffusoe finanziato da un gruppo divolenterosi che cercano di assi-curare una minima informa-zione sulle cose di casa chetutti mormorano, mentre chi didovere, fa finta di non sentireo conoscere.In tanti attendono, ogni mese,l’uscita de “il piccolo Segno”,sicuri di trovare qualche argo-mento interessante, descrittoda punti di vista non istituzio-nali, che può far capire megliola realtà.Le pagine del periodico comu-nale, stampato su carta di pre-gio e diffuso in modo capillare,sembrano non risponderemolto alle aspettative di infor-mazione dei cittadini sullecose della Casa Comunale,sulle delibere di Consiglio Co-munale, sulle decisioni dellaGiunta Municipale, sul lavorodelle Commissioni Consiliari,

Stampa localepubblicaeprivata

SEGUEAPAGINA 8

”Se io ti dò undollaro e tu midai un dollaro,

entrambi abbiamoun dollaro. Se io tidò un’idea e tu midai un’idea, entrambiabbiamodue idee.

di SergioRasettiA Rocca diPapa l’infor-mazione localeè assicurata es-senzialmentedalla pubblica-

P.C.R. la farsa continua

Solodebiti eniente turisti

A pagina 8

Umberto Veronesi

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PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 11 - Novembre 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

Dieci anni di verità,mezze verità ed omissionidi una classe politica asservita ai nuovi potenti

il Segno

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1975-1985 gli anni che sconvolseroMonteCavo

Urbinelli

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AllarmeCentro Storico

Unresidenteci scriveche...

A pagina 9

sessore: “Quelli scrivono solofalsità… sono solo contro”.Questo breve scambio di battutemi permette di chiarire che ilnostromensile non è contro nes-suno, né tantomeno contro l’at-tuale amministrazione guidatadal Sindaco Boccia. Semplice-mente ci limitiamo a raccontaredal nostro punto di vista le coseche ci accadono intorno. Noncondividiamo, spiegandolo,molte delle scelte di questa am-ministrazione semplicementeperché le riteniamo deleterie peril futuro di Rocca di Papa. Peròè vero ciò che si pensa, cioè chesiamo un “giornale contro”.Siamo contro chi esercita il po-tere in modo arrogante; siamocontro chi vorrebbe ridisegnareil nostro territorio solo in baseagli interessi dei costruttori infi-schiandosene dell’interesse col-lettivo; siamo contro chi diceuna cosa e poi ne fa un’altra;siamo contro le politiche im-provvisate che hanno ridotto abrandelli il nostro centro storico;

Noi, il poteree la verità

SEGUEAPAGINA 8

”LAMENTEE’ COME UN

PARACADUTE.FUNZIONASOLO SESI APRE.

di AndreaSebastianelli“Signor Asses-sore, ha lettoche cosa hascritto ilSegno?”. Ri-sposta dell’As-

Dissesto idrogeologico

Latask-forcedelComune

Apagina 8

Albert Einstein

Diversi lettori ci segnalano, ad ogni uscita del nostro mensile, che alcune persone usano prendere varie copie del gior-nale per poi gettarle. Fermo restando che d’ora in poi, qualora tali azioni si dovessero ripetere, presenteremo regolaredenuncia alla Procura della Repubblica, ricordiamo che cosa dice l’art. 20 della Legge sulla Stampa (Legge n. 47 dell’8febbraio 1948):“Chiunque asporta, distrugge o deteriora stampati per i quali siano state osservate le prescrizioni di legge, allo scopodi impedirne la vendita, distribuzione o diffusione, è punito, se il fatto non costituisce reato più grave, con la reclusioneda sei mesi a tre anni. Con la stessa pena è punito chiunque con violenza o minaccia impedisce la stampa, pubblica-zione o diffusione dei periodici, per i quali siano state osservate le prescrizioni di legge. La pena è aumentata se il fattoè commesso da più persone riunite o in luogo pubblico, ovvero presso tipografie, edicole, agenzie o altri locali destinatia pubblica vendita. Per i reati suddetti si procede per direttissima”.Invitiamo i nostri lettori, qualora abbiano assistito a tali abusi, a segnalarceli anche in forma anonima per lettera o permail ([email protected]).

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 10 - Ottobre 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

ALCENTRO DELGIORNALE 4 PAGINE PER CONOSCERE I FATTI

il SegnoVeritànascoste

Chi asporta i nostri giornali per gettarli?

ALL’INTERNO “SPECIALEMONTECAVO”

Urbinelli

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Vince Franceschini

Pd, congressosenzaparole

Apagina 9

Valeriano Gatta. Qualsiasi persona con unpo’ di sale nella zucca si rende conto del-l’eccessiva mole di cemento per un par-cheggio che dovrebbe risolvere soltanto leesigenze di un’area marginale del paese,abbastanza fuorimano (interessando soloun lato dell’antico quartiere bavarese) edel tutto distaccata dagli altri grandi quar-tieri, Campi d’Annibale e Vigne.Perchè allora non realizzare un progettopiù adatto a quest’angolo di paese, arric-chitosi negli ultimi anni di un bel teatro co-munale? Perchè questa ostinazione?

Questoparcheggios’hada fare,ma...rendiamolopiùbello

SEGUEAPAGINA 12

”Palermo nonmi piaceva,

per questo hoimparato ad amarla.Perché il vero amoreconsiste nell’amareciò che non ci piace

di Andrea SebastianelliCentomila metri cubi di-stribuiti su sette piani.Sono questi i dati allar-manti del parcheggio chedovrebbe sorgere a ri-dosso del centro storico diRocca di Papa, in piazza

AncheRoccadiPapaavrà il suoecomostro, a ridossodel centrostorico, benvisibile dalla campagnaromana. Il Sindaco vorrebbeerigere questo “monumento allabruttezza”ma ilWWFprotestaeParco eSovrintendenza chiedonoun’opera adatta al contesto delquartieremedievale roccheggiano

Palazzo-parcheggiomultipiano, settepianidibruttezzaPaolo Borsellino

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 9 - Settembre 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

Ecomostriper poterlocambiare.

il Segno

AMonte Cavo

Lavori direcuperoe... abusi

Alle pagine 8 e 9

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A pagina 19

Festadei 100anniLanipote diM.S.DeRossi

Maria Tami-lia, nipote delgrande stu-dioso Mi-chele StefanoDe Rossi, hac o m p i u t o100 anni.

FondiRegionaliScavi allaFortezzaApagina 10

Dopo lo scempioEcco laViaSacraA pagina 14

Alle pagine 12 e 13

E, adesso che è giunto al traguardo, checosa succede? Che alcuni dei Sindaci chelo avevano sempre ritenuto fondamentale,che consideravano il Parco un ente dimez-zato proprio perché privo di questo impor-tante strumento, si sono messi sulladifensiva e ritengono ora il Piano di As-setto una minaccia, un pericolo, un ele-mento che “limita lo sviluppo”, qualcosache riduce le loro libertà di manovra.E’proprio così? Lo è se un Sindaco si con-sidera il “padrone” del “suo” territorio; op-pure se vede con fastidio o con imbarazzo,la presenza del Parco, e giudica come “in-tromissioni” le prerogative di controllo chela legge attribuisce all’Ente.

Sindaci eParco

SEGUEAPAGINA 9

A pagina 8

No, non ditedi esserescoraggiati, di

non volerne più sapere.Pensate che tutto èsuccesso perchè non neavete voluto più sapere...

di Andrea SebastianelliSono filtrate notizie sugliincontri che i Sindacihanno avuto per esami-nare il Piano di Assettodel Parco, uno strumentoessenziale che tutti invo-cano da anni.

Via delle Calcare

Pericoloper itombini

Il 27 settembresaràaRoccadiPapa

Apagina 15

IlComune fa suequasi tutte le 383Osservazioni al nuovoP.R.G.

Mons.Martinelli nuovoVescovo

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, nn. 7/8 - Luglio/Agosto 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

“Dalla lettera di GiacomoUlivi, partigiano assassinato

Il ConsiglioComunale del 15 luglio harigettato tutte leOsservazioni al nuovoPianoRegolatore presentate dai cittadini, perchèritenute incongruenti,ma poi le ha fatte sueinserendole nelle 22OsservazioniComunali,stravolgendo di fatto il P.R.G. progettatodall’ArchitettoMarcoPutano.

ARTICOLI ALLE PAGINE 12 e 13

il Segno

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dai fascisti nellapiazza grandedi Modena il 10Novembre 1944

LaVariantona

Apagina 6

ParlaDonFranco“Vicini agliemarginati”

Il fondatoredi Capodarcoparla dei di-sagi della no-stra societàglobalizzatae dei nuoviprogetti.

PrevenzioneAvisTest per laprostataApagina 19

PentimaStallaRipartonoi lavoriA pagina 11

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 6 - Giugno 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

dittori, talvolta anche loschi, senza perse-guire il bene comune. Non promuovonopiù la maturazione civile e l’iniziativa:sono piuttosto federazioni di correnti, cia-scuna con un “boss” e dei “sotto-boss”.I partiti hanno occupato gli enti locali, glienti di previdenza, le banche, le aziendepubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali,le università, la Rai, alcuni grandi giornali.

Ora che lapolitica ha invasoogni settore

SEGUEAPAGINA 3

Sulle antennediMonteCavo si continuaa tacere. Perchè?

Il Silenzio!

Alle pagine 6 e 7

Centinaia di cittadini hannosottoscritto il sostegno al-l’esposto presentato allaProcura della Repubblicaper lo scempio dell’areaarcheo-naturalistica dellaVia Sacra a Monte Cavo.Il danno è stato superiorealle previsioni. Partita unaseconda denuncia.

“”

In Italianon è la

libertà che manca:mancanogli uominiliberi

Guai a dire una parola sui tralicci di MonteCavo. Tutti sembrano far finta che il problemanon esista, che d’improviso le antenne non sianopiù dannose alla salute, che la vetta dell’anticoMons Albanus sia stata cancellata letteralmentedalle carte geografiche. Quelli che guidavano leproteste di piazza sono scomparsi. Quelli chechiedevano alla politica di risolvere il problemasi sono dissolti. Anche il Comitato di Quartieredei Campi preferisce trincerarsi dietro il silenzio.

LeoLonganesi

SERVIZIOALLEPAGINE8e9

diAndrea SebastianelliI partiti di oggi sonosoprattutto macchinedi potere e di clientelacon una scarsa cono-scenza dei problemidella gente. Gesti-scono interessi, i piùdiversi, i più contrad-

Nuova denuncia

ViaSacrascempio!

Alle pagine 5 e 11

L’esclusione dell’ex Vice-Sindaco dalla maggio-ranza che governa Roccadi Papa continua a crearepolemiche. Su “Oggi Ca-stelli” va in scena unbotta e risposta che nonchiarisce i motivi dellafuoriuscita di De Santis. Icittadini ancora all’oscuro.

Boccia-DeSantis

Botta erisposta

Strisce blu addio?

Cittadiniereferendum

Apagina 12

Un gruppo di cittadini diRocca di Papa starebbedando avvìo ad una rac-colta di firme per chiederela proclamazione di unvero e proprio referendumcomunale pro o contro iparcheggi a pagamentoistituiti due anni fa nel cen-tro storico.

riuscì a sconfiggere il gruppo guidato daEnrico Fondi, e su cui in seguito (per uncambio di valutazione) il centrosinistra sidivise in modo brusco. Ora quell’opera èin fase di realizzazione, concretizzando ilvecchio progetto di Fondi. Prima di conti-nuare voglio premettere che il sottoscrittonon è contrario al “Giardino degli Ulivi”,perchè pensare di fermare oggi l’urbaniz-zazione in una zona ampiamente edificata(tra Rocca di Papa e Grottaferrata) è illuso-rio e neppure tanto ragionevole.

Giardino degliUlivi, questionedimetodo

SEGUEAPAGINA 8 A pagina 19

Credo che siavera la profe-zia di Maria

Valtorta: dopo duemilaanni l’umanità arriva albivio. Noi abbiamo tra-dito il cristianesimo. Lachiesa è fatta dai poveri,quindi la vera speranza

di Andrea SebastianelliNella politica roccheg-giana stà tenendo banco lavicenda del “Giardinodegli Ulivi”, il più grandesacco edilizio di Rocca diPapa contro il quale nel1997 un giovane Ponzo

ProtezioneCivile

ViaggioaL’Aquila

Proseguonogli attacchi alParcoRegionale.Da chi partono?Eperchè?E’oradi venireallo scoperto.

Una storia iniziatanel 1919

Apagina 17

Dal1998aoggi, ricostruiamo lavera storiadei confinidell’Ente

Don FrancoMonterubbianesi

Gli “Screpanti” vicini a festeggiare i 90 anni!

Quando l’On.EnricoFerri propose uno strano nome

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 5 - Maggio 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

Il Parco!sono i poveri.

il Segno

Finalmente libera la stazione a valle

Funicolare, alcuniinterrogativi...

A pagina 10

L’occupante abusivo sta-rebbe per lasciare la pic-cola stazione, mentre ilSindaco annuncia per giu-gno la pubblicazione delbando. Ma intanto emer-gono alcune voci contrariecirca la riattivazione dellastorica funicolare.

ALLE PAGINE 12 e 13

Onna dopoil terremoto La stazione

occupata

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 7-8 - Luglio/Agosto 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

sposti a fare il muso duro contro la RegioneLazio; Comitato di Quartiere dei Campid’Annibale, fortemente irritato per i nostriarticoli, dispensatore di volantini e lettereaperte; politici e politicanti pronti ad alzareil dito verso le colpe degli altri; giornalistiasserviti al potere di turno, ben attenti a nonfar trapelare le notizie che veramente fareb-bero emergere le responsabilità.

Se sulle antennesi continuaa sparare a salve

SEGUEAPAGINA 5 A pagina 5

Il tentativo era quello di far passare lo scempio dellaViaSacra come qualcosa di inventato... inventato dal nostrogiornale per mettere in difficoltà l’amministrazione co-munale.Adesso che a segnalare lo scempio non c’è solo“Il Segno” ma anche uno dei più autorevoli quotidianiitaliani come “LaRepubblica” (senza tener conto di altriperiodici locali) qualcuno forse sentirà il dovere di smet-terla di ripetere che “sulla Via Sacra non è successoniente”.Ora è importantemantenere alta l’attenzione in-torno alla salvaguardia dell’antica strada romana.

“”

Non camminaredavanti a me,potrei seguirti.

Non camminaredietro di me, potreinon esserti guida.Cammina almio fianco,ed insiemetroveremo la via

L’uccisione di un imprenditore romano, vicinoagli ambienti criminali, ha portato alla luce unvasto giro di speculazioni edilizie, per le qualianche Rocca di Papa è finita nell’inchiesta degliinquirenti. Un terreno di via delle Barozze,pagato 350 mila euro, si è trovato al centro di unaserie di acquisizioni e vendite che ne hanno fattolievitare il prezzo finale a 5,5 milioni di euro. Ementre le indagini vanno avanti, sarebbe oppor-tuno sottoporre a monitoraggio il nostro territorio

AlbertoCamus

SERVIZIOALLEPAGINE8e9

diAndrea SebastianelliPallottole sì ma asalve! Dopo il nostroapprofondimento sulperchè del silenzio in-torno ai ripetitoriradio-tv di MonteCavo, si è scatenato ilputiferio. Sindaci di-

Articolo su “LaRepubblica”Lavori Pubblici

Estatediinterventi

Apagina 7

L’estate parte con una seriedi lavori che migliorerannosicuramente la viabilità cit-tadina.Mentre esultano i re-sidenti diVia delle Rose perl’asfaltatura della strada,sono stati avviati i lavori dirifacimento di Via De Lucae la messa in sicurezza diViaAlberobello.

Unrecente casodi cronaca impone ilmonitoraggiodel territorio

Speculazioni

13 luglio 2

008dal plauso dei lettori che ormai contano, peressere informati su tante questioni che altrepubblicazioni non hanno interesse a trattare,su “il piccolo Segno”, che poi tanto piccolonon è visto che si occupa di argomenti fonda-mentali della vita cittadina suscitando inte-resse, riflessione e dibattito. Sul contenutodegli articoli naturalmente i giudizi non sonounanimi. Chi è d’accordo, chi non lo è affattosu questo o quell’altro argomento, chi vuoledire la sua e ci chiede spazio per pubblicarla;cosa che noi facciamo volentieri perché unodei nostri principali interessi è quello di darevoce a chi non ha mezzi propri per farlo.

Ledistrazionidel Palazzo

SEGUEAPAGINA 5

Alle pagine 10 e 11

Le nude cifredicono che la

social card è unamicroscopica elemo-sina per pochissimi,e una macroscopicaoccasione di

Lo avevamo scritto: l’ex Convento di MonteCavostava rischiandodi crollareper l’incapa-cità delle Istituzioni a tutelare un edificio di-chiarato monumento nazionale. Poco primadella fine dell’anno una parte della struttura, acausadellepioggetorrenziali,èvenutagiùpor-tando con sè una storia iniziata seicento annifa. Il Segno ha denunciato l’accaduto alleAu-torità competenti, affinchè facciano chiarezzasulle cause e sulle responsabilità... mentre ilComune tace. Articoli alle pagg. 8 e 9

di Sergio RasettiIl nostro giornale periodicoha consolidato la sua ca-denza mensile grazie al-l’impegno di un gruppo dicollaboratori intenzionati acontinuare su questa stradasoprattutto perché gratificati

Via delle Calcare

UnNodostretto...

Hacedutopartedell’exConventodiMonteCavo

SpararenelParco. Si può?

Apagina 6

Sul settimanale “L’Espresso” del 15 gennaio scorso:“Se sfogli il giornale del tuo Comune, ci troverai ilSindaco che ti sorride benevolo in tutte le pose... Cartapatinata e fiumi d’inchiostro a colori consacrati adosannare il Pantheon dell’amministrazione pubblica...Editoria sprecona spedita gratis al cittadino, il qualeperò alla fine la propria copia se la paga comunque...I costi effettivi, spesso, rimangono sepolti nei bilanci”.Qualcuno ci fa sapere quanto è costato il nostro nel2008, tutto, ma proprio tutto, compreso?

Gianfranco Botti

ALL’ INTERNO LE IMMAGINI ESCLUSIVE

Michele Serra

InConsiglioComunale sotto accusa finisce il Parco

L’Amministrazione resta sul vago

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 1 - Gennaio 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

E’crollato!il Segno

Unmonumento immerso nella naturavittima dell’incuria e dell’insensibilità

La parte crollata del Convento

propaganda.

il curiosoGiornali comunali

L’inchiesta

”Potete ingannaretutti per un po’.Potete ingannare

qualcuno per sempre.Ma non poteteingannare tuttiper sempre.

HabramLincoln

PICCOLO

Anno IX, n. 9 - Settembre 2010Periodico mensiledell’Associazione CulturaleTerre Sommerse Castelli

il SegnoLaRegioneLazio cancella i 2milioni di euronecessari per spostare le antenne diMonteCavo. L’amministrazione comunale accusala Presidente Polverini. Il centrodestra respingele accuse. Siamo al solito scaricabarile. IntantoiComitati diQuartiere diRocca di Papa stannostudiando le iniziative da intraprendere.Unanostra proposta al Sindaco: si faccia carico ilComune, accendendo unmutuo, dei soldinecessari per il trasferimento degli impianti

Elettrosmog, polemicheper ilmancato trasferimentodei tralicci

Riparte la lotta

fino al 2016. A quest’appunta-mento elettorale la politica locale(di destra e di sinistra) dovràgiungere chiarendo ruoli e rap-porti tra le forze politiche dei ri-spettivi schieramenti, ledifferenze in campo e le idee perla Rocca del prossimo quinquen-nio poichè l’attuale fase politicaroccheggiana è poco entusia-smante soprattutto perché dimo-stra una confusione generale egeneralizzata. Vediamo.

RoccadiPapa,equivoci einciuci di unapolitica opaca.Comeuscirne?

SEGUEAPAGINA 16

di AndreaSebastianelliNel 2011 Roccadi Papa dovràeleggere la nuovaamministrazionecomunale cheguiderà il paese

Rasetti a pagina 9

A pagina 19

VideosorveglianzaContro ladelinquenza

Mancini a pagina 8

Elezioni amministrative del 2011

E’partita lacorsaalle candidatureTorna“il borsinodei candidati”

A pagina 16Inizia la scuolaInattesadirisposte

StradamisteriosaSalitaodiscesa?

Articoli alle pagine 12 e 13

Corso Costituente, 1-7 - 00040 Rocca di Papa (Roma)Tel. 06-94.99.990 - Fax 06-94.96.653

Tuttoper l’interno (pittureedecorazioni)e l’esterno (quarzi,silicati e silossanici)

”Incominciandocol gustareun po’ di

libertà, si finisceper volerla tutta.ErricoMalatesta(1853-1932)

PICCOLO

Anno IX, n. 7-8 - Luglio-Agosto 2010Periodico mensiledell’Associazione CulturaleTerre Sommerse Castelli

il Segno“Esiste unnesso tra esposizione alle onde e tumori e leucemie”

mia vita.Dopo aver imboccato allegra-mente la terza parte, quella checomincia a 60 anni, mi sono im-battuto in uno di questi politicimolto preso dal suo ruolo che,come pochi altri, non tollera cri-tiche e posizioni diverse dallesue, e che, forse infastidito per lecose da me scritte su questo gior-nale, mi ha definito, in privato,con un “aggettivo forte”.

Quando ipolitici sonointolleranti

SEGUEAPAGINA 17

di Sergio RasettiHo avuto rapportipiù o meno strettie confidenzialicon Sindaci e po-litici di ogni li-vello nelle primedue parti della

Apagina 10

A pagina 17

ParcheggioParcoAscensoretrappola

Apagina 7

Via libera anche al secondoPUAIl futurodelVivaroè fattodi cemento

Apagina 8

Boschi ai privatiPatrimoniodi tutti

QuartiereVigneProtesteperlarotonda

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FRIGGITORIAe tanto altro....

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Di antennesi muore

Alle pagine 12 e 13

Lo ha dimostrato una periziarichiesta dal Tribunale di Romaper chiarire le responsabilitàdi Radio Vaticana su 137 decessi

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 7-8 - Luglio/Agosto 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

sposti a fare il muso duro contro la RegioneLazio; Comitato di Quartiere dei Campid’Annibale, fortemente irritato per i nostriarticoli, dispensatore di volantini e lettereaperte; politici e politicanti pronti ad alzareil dito verso le colpe degli altri; giornalistiasserviti al potere di turno, ben attenti a nonfar trapelare le notizie che veramente fareb-bero emergere le responsabilità.

Se sulle antennesi continuaa sparare a salve

SEGUEAPAGINA 5 A pagina 5

Il tentativo era quello di far passare lo scempio dellaViaSacra come qualcosa di inventato... inventato dal nostrogiornale per mettere in difficoltà l’amministrazione co-munale.Adesso che a segnalare lo scempio non c’è solo“Il Segno” ma anche uno dei più autorevoli quotidianiitaliani come “LaRepubblica” (senza tener conto di altriperiodici locali) qualcuno forse sentirà il dovere di smet-terla di ripetere che “sulla Via Sacra non è successoniente”.Ora è importantemantenere alta l’attenzione in-torno alla salvaguardia dell’antica strada romana.

“”

Non camminaredavanti a me,potrei seguirti.

Non camminaredietro di me, potreinon esserti guida.Cammina almio fianco,ed insiemetroveremo la via

L’uccisione di un imprenditore romano, vicinoagli ambienti criminali, ha portato alla luce unvasto giro di speculazioni edilizie, per le qualianche Rocca di Papa è finita nell’inchiesta degliinquirenti. Un terreno di via delle Barozze,pagato 350 mila euro, si è trovato al centro di unaserie di acquisizioni e vendite che ne hanno fattolievitare il prezzo finale a 5,5 milioni di euro. Ementre le indagini vanno avanti, sarebbe oppor-tuno sottoporre a monitoraggio il nostro territorio

AlbertoCamus

SERVIZIOALLEPAGINE8e9

diAndrea SebastianelliPallottole sì ma asalve! Dopo il nostroapprofondimento sulperchè del silenzio in-torno ai ripetitoriradio-tv di MonteCavo, si è scatenato ilputiferio. Sindaci di-

Articolo su “LaRepubblica”Lavori Pubblici

Estatediinterventi

Apagina 7

L’estate parte con una seriedi lavori che migliorerannosicuramente la viabilità cit-tadina.Mentre esultano i re-sidenti diVia delle Rose perl’asfaltatura della strada,sono stati avviati i lavori dirifacimento di Via De Lucae la messa in sicurezza diViaAlberobello.

Unrecente casodi cronaca impone ilmonitoraggiodel territorio

Speculazioni

13 luglio 2

008

PIC

CO

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Anno IX, n. 6 - Giugno 2010Periodico mensiledell’Associazione CulturaleTerre Sommerse Castelli

il SegnoComunediRoccadiPapa, votata l’edificazionedi 1.200metri cubi

E’partitol’assaltoal Vivaro

volte a migliorare la situazionescolastica: due nuovi edifici sonostati inaugurati il mese scorso,nella zona delle Vigne e ai Campid’Annibale, con grande soddisfa-zione da parte di tutti. Purtroppo aqueste lodevoli iniziative del-l’Amministrazione Comunalenon fa riscontro la politica scola-stica nazionale. I tagli al personaledocente e i provvedimenti tesi so-prattutto al risparmio non rendonoagevole una programmazione fu-tura della scolarità cittadina.

Scuola, dopoi tagli nientepiù classi

SEGUEAPAGINA 13

di Rita GattaRecentemente aRocca di Papa,come tutti sap-piamo, sono stateportate avanti ini-ziative politiche

Picchioverde a pagina 11

Di Rosa a pagina 15

CommerciantiParla ItaliaVerdinelliAndrea Rasetti a pagina 8

Incendiate 3 automobili in pieno centro

Paura e terroreper le alte fiamme

Apagina 9Gestione boschiSi continuaadiscutere

Lettera al SindacoMobbing oche cosa?

Sebastianelli a pagina 7

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NO ALLA LEGGE BAVAGLIO

APPELLO ALLE ASSO-CIAZIONI, AI COMITATIDI CITTADINI, AGLIESPERTI CHE SI OCCU-PANO DI ELETTROSMOG

Roma, 26 dicembre 2010

Carissime amiche, carissimi amici,rivolgiamo questo appello atutti i soggetti, le associazioni,i gruppi e le forze sociali che sioccupano di fare divulgazionesul fenomeno dell’Elettrosmoge che si battono per la tuteladella salute e della salvaguar-dia dell’ambiente dall'inquina-mento elettromagnetico.Negli ultimi tempi lo sviluppodelle tecnologie di telecomuni-cazioni, oggetto di macrosco-pici e consolidati interessieconomici, si è ulteriormenterafforzato, grazie a tecnologienuove (Wi-Fi, Wi-Max, DVB-T, ecc…), alla diffusione dinuovi servizi e, quindi, dinuove sorgenti di emissioneelettromagnetica, in qualsiasiambiente pubblico e privato.Oggi non possiamo fare ameno di osservare le evidentidistorsioni a cui questa squili-brata innovazione tecnologicasta conducendo la nostra so-cietà, distorsioni che vengonopercepite con preoccupazionenon solo dalla società, maanche dalla comunità scienti-fica: ne è evidente testimo-nianza l'aumento di tumori e di

L’appello della “Rete Elettrosmog-free Italia” contro i danni delle onde

“Bisogna essere uniti contro la forzaeconomica e il potere degli antennari”

principio di precauzione il fe-nomeno di “antenna selvag-gia” nel proprio territorio;• Promuovere modifiche dilegge (in particolare la Legge36/2001), sostenendo ogniipotesi migliorativa rivoltaalla riduzione dei livelli dicampo elettromagnetico edalla emanazione dei numerosidecreti attuativi mai varati:ciò grazie ad un forte movi-mento di opinione espresso inmodo a-partitico (non a-poli-tico) nei confronti delle forzeparlamentari ; qui sta la forzadella Rete! Abbiamo avviatoun Blog (http://e-smogfree.blogspot.com/) peravere uno strumento di condi-visione di informazioni e dipubblicizzazione delle attivitàdelle associazioni, dei comi-tati, dei vari attivisti sul terri-torio, affinché diventi unpunto di riferimento anche perogni cittadino che suo mal-grado si trova a fare i conticon gli effetti della esposi-zione a campi elettromagne-tici.Vi invitiamo, pertanto, ad ade-rire ufficialmente alla ReteElettrosmog-free Italia, tra-mite il suo blog http://e-smog-free.blogspot.com/ indicandoil o i referenti del comitato acui si appartiene.Il Comitato Promotore dellaRete Elettrosmog-free Italia

www.noelettrosmogroma.org

leucemie negli adolescenti, cheè riportato nei più recenti studiepidemiologici!Per questo oggi, più di ieri,serve un'azione di denuncia, diinformazione, di affermazionedi principi e di valori per una“battaglia di civiltà” a difesadella salute, che si concretiz-zino in incisive modifiche dilegge.Crediamo sia necessario l’ap-porto di tutti, ognuno con ilproprio bagaglio di idee e diesperienze, con le proprie ca-pacità tecniche e/o scientifi-che, con le proprie capacitàcomunicative e di coinvolgi-mento dell'opinione pubblica,provando a costruire insiemeun progetto di reale condivi-sione al servizio di questoobiettivo comune: la riduzione

dei livelli di campo elettroma-gnetico e la disciplina dellesorgenti nel territorio nazio-nale.E’ importante trovare un'unitàdi forze necessaria per contro-bilanciare la forza economicae lo strapotere mediatico di cuigodono i gestori delle tecnolo-gie che elettroinquinano.Impegnandoci tutti noi perdare vita alla Rete Elettro-smog-Free Italia, renderemoquesto movimento credibile,autorevole e compatto.Gli obiettivi, concreti e delimi-tati sono, fra gli altri, quelli di:

• Fare informazione ‘onesta’ afavore dei Comitati, ma ancheper quelle Istituzioni pubblicheche si pongono dei dubbi e cheintendono gestire applicando il

Parte della vetta di Monte Cavo

Page 9: Il Piccolo Segno gennaio 2011

ROCCA DI PAPA 9il Segno - Gennaio 2011

Da un Sindaco vincitore del“premio Merli” per l’ambienteci saremmo aspettati un inter-vento immediato e invece c’èstato tutto il tempo di realizzare(e forse finire!) un mega-muroin cemento armato alto oltre tremetri, largo 40 cm. A segna-larci la lunga costruzione abu-siva sono stati molti abitantidella zona e tanti amanti dellepasseggiate nei boschi che oltread inviarci la foto in alto hannocommentato la nuova opera,definendola “muraglia cinese”o “muro di Berlino”. Ma la bat-tuta più bella è stata di una si-gnora: “ci mancano dueguardie col mitra e anche aRocca di Papa abbiamo un car-cere!”. Possibile che nessuno,vigili urbani, guardie forestali,Parco, ecc. si siano accorti di

questo scempio? E che nessunoabbia il coraggio di dire basta? Non è più pensabile andareoltre... con la giunta Boccia siè arrivati a toccare il punto dinon ritorno per i nostri poveriboschi, dovrebbe con coraggioriconsegnare il premio e am-mettere la propria impotenzanel salvare il patrimonio bo-schivo del paese dalla cementi-ficazione selvaggia. Dal momento che molti roc-chiggiani non amano il propriopaese, e che non si fanno unapiccola baita per vivere ma ab-battono decine di alberi per co-struire case per figli, nipoti,pro-nipoti, cugini, ecc. ecc.fregandosene dei divieti, il Sin-daco dovrebbe mettere almenodelle regole di buon gusto, po-vrebbe imporre un metraggio

Continuano le opere abusive di cemento armato a ridosso del bosco

La muraglia cinesearriva ai Campid’Annibale... offresi visite guidate!

Il mega-muro realizzato a ridosso del bosco

per le case ed evitare cinte mu-rarie in difesa di fortezze. Nonè rimasto che un fazzoletto dibosco accerchiato da ogni lato. Per favore fermiamoci! Non lo chiedo più a chi è pre-posto alla tutela del bosco edella città, lo chiedo ai citta-dini, formiamo un comitato dicontrollo del territorio perchèi nostri assessori hanno “altro”da fare. Invitiamo i cittadini aun dibattito pubblico, spie-ghiamo loro che il bosco nonè infinito, che non vale più la

regola del “tu hai costruitoperchè io no?”. Perchè a uncerto punto per il bene dellacollettività bisogna fermarsi,ci stiamo mangiando la ric-chezza di Rocca di Papa. Oltrea quel muro, se nessuno liferma, tra un anno ci saràun’altra casa, un altro muro...il Sindaco pùò fare solo unacosa perchè ciò non si ripeta:abbatterlo o farlo diventareun’attrazione turistica (!), il fa-moso turismo dell’orrore.

Daniela Di Rosa

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E lo scempio continua con l’eliminazione deigrandi alberi di castagnoNon si ferma loscempio ambientalein quest’inizio dianno. Un albero dicastagno, tra i piùgrandi che si pote-vano ammirare nelquartiere dei Campid’Annibale (a pochipassi da quello cheviene considerato ilCorso dei Campi) èstato decapitato conuna potatura totale che ha salvato solo i rami più grandi (fotosopra). Stiamo parlando di un castagno la cui circonferenza altronco era di circa 4 metri, un vero e proprio monumento na-turale ormai compromesso per sempre. E dire che Rocca diPapa si definisce la “Città del Castagno”!!!!

Page 10: Il Piccolo Segno gennaio 2011

ROCCA DI PAPA il Segno - Gennaio 201110

Furti di rame anche nel centro storico e ora il problema è serio

che male si addicono alle caratteristichedel centro storico di Rocca di Papa. Unproblema che l’amministrazione comu-nale non dovrebbe sottovalutare poichépotrebbe essere più invasivo di quanto sipossa pensare. Ascoltando le storie di altrepersone che qui ci abitano da sempre,sembra che questo tipo di furti da un po’di tempo si stiano ripetendo con regola-rità, quasi che dopo aver depredato le villee le case poste ai piedi del paese, i ladrisiano passati a raccogliere anche le ultimebriciole di rame disperse a macchia di leo-pardo in ogni angolo di Rocca di Papa.

Occorrono decisioni concrete per il problema sicurezza

Un parcheggio da ripensare

di Andrea RasettiLe cronache degli ultimi anni ci hannofatto conoscere la realtà del cosiddetto“oro rosso”, il rame, depredato da vere eproprie bande dedite al furto e al riciclag-gio. A farne le spese sono soprattutto lelinee ferroviarie ma anche le ville isolate icui tetti terminano con grondaie e discen-denti in rame. Negli ultimi tempi, forseperché ormai chi ha subito il furto preferi-sce prodotti fatti di altri materiali meno ap-petibili, queste scorribande stannointeressando anche il centro storico diRocca di Papa. Il mese scorso alcuni residenti di abita-zioni poste nei pressi della Chiesa del Cro-cifisso, la mattina hanno trovato una nontanto piacevole sorpresa: erano sparite daitetti sia i discendenti che le grondaie. Sulposto era rimasta solo una cassetta utiliz-zata la notte appena trascorsa probabil-mente per arrampicarsi così da perpetrarel’ennesimo furto. “All’inizio non capivoche ci facesse quella cassetta accanto allaporta della mia casa –racconta una dellevittime- ma appena alzati gli occhi ho ca-pito che cosa era successo”. Ma la que-stione, oltre all’aspetto criminoso,nasconde anche un altro grosso problemadal punto di vista dell’arredo urbano, poi-chè è possibile che ora grondaie e discen-denti di rame vengano sostituiti conprodotti realizzati in plastica (magari dicolore arancione!) o in metallo argentato

Una grondaia in rame

Ci informano che l’ufficio stampa del Co-mune invia, probabilmente a centinaia dicittadini che hanno un indirizzo di postaelettronica, la rassegna stampa con arti-coli di vari giornali che si riferiscono aRocca di Papa e del quotidiano gratuito diRoma e Provincia “Cinquegiorni” l’interapubblicazione: 24 pagine.A pagina 23 del numero di martedì 11gennaio 2011, tra gli annunci, si legge:“Bellissima transessuale 23enne, megliodi una donna, dolcissima e fantasiosa, at-tiva e passiva, bravissima tel. 0000000000 colombo fiera”.“Massaggiatrice orientale, matura dispo-nibile e paziente in ambiente riser-vato…………”. Segue altro annuncio relativo a una toptransex brasiliana 5a di seno……….Nulla di nuovo rispetto a quanto siamoabituati a leggere su molti altri giornali,ma ci domandiamo se sia proprio il casodi farsi portavoce di messaggi simili, ma-gari involontariamente, tramite un sitoistituzionale, quello del Comune.Noi crediamo che quando si utilizzano glistrumenti che vengono messi a disposi-zione, nell’esercizio delle funzioni di pub-blici amministratori e di pubblicidipendenti, tutti dovrebbero fare la mas-sima attenzione. Ma forse, in questo caso,si tratta soprattutto della voglia di favorirecerta stampa “ amica “ che fa commetteresviste pesanti che ci auguriamo non si ri-petano. Comunque per il futuro sarebbemeglio limitarsi a segnalare soltanto lenotizie che riguardano Rocca di Papa.

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Ufficio stampa del ComuneUna rassegna stampa un po’ “particolare”

Episodi di danneggiamentidi auto e atteggiamenti mi-nacciosi nei confronti di chiprotesta. Il parcheggio inter-rato di Piazza Claudio Villa,nelle ore serali e notturne èancora preda di vandalismi,schiamazzi, accelerate diauto e moto, frenate repen-tine. Denunce e segnala-zioni, scritte e verbali, alleautorità; occorre un provve-dimento adeguato. Da qual-che settimana sono statiinstallati cancelli all’entratae all’uscita; sembra che sa-ranno chiusi nelle ore not-turne. Una cosa è certa,occorrono decisioni solleciteper prevenire irrimediabiliaccadimenti, dando concretaattuazione alla già annun-ciata, con grande enfasi,

ciarvi. Bisogna trovare lagiusta misura tra impiegodiurno e notturno. Tra ticketdiurno e notturno. Tra vigi-lanza diurna e notturna. Nes-suno degli Amministratoripensa di proporre un sistemada adottare almeno in viasperimentale? Diamoci una

mossa. Le elezioni comunalisono ormai alle porte, non la-sciamo, come al solito, la pa-tata bollente ai nuoviAmministratori correndo ilrischio che questi poi si pren-dano altri cinque anni sol-tanto per pensarci.

Sergio Rasetti

massima at-tenzione allasicurezza dicittadini, cose,ambiente.L’u t i l i z za -zione al me-glio dellastruttura dovràcomunque es-sere assicu-rata, perchésarebbe as-surdo rinun-

L’ingresso del parcheggio interrato di piazza Claudio Villa

I Carabinieri di Rocca di Papa hanno ar-restato due cittadini romeni, di 21 e 43anni, intenti a rubare del legname da unbosco apena sottoposto a taglio regolare.Ora dovranno rispondere dell’accusa difurto aggravato in concorso. I militari di-retti dal Comandante Atripaldi, interve-nuti dopo alcune segnalazioni, hannocolto sul fatto i due uomini mentre sta-vano caricando diversi tronchi. Sarannoora processati per direttissima.

Arrestati mentre rubano legname

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ROCCA DI PAPA 11il Segno - Gennaio 2011

E’ il 18 novembre 2010quando il neo-commissario delParco dei Castelli Romani,Matteo Orciuoli (nominatodalla Polverini) presenta ilnuovo Direttore della strutturadi Villa Barattolo. Si tratta diAlberto Anzellotti, architetto edirigente della Regione Lazio(all’Ufficio Centrale Logisticae Beni Strumentali del RuoloUnico delle Aree Naturali Pro-tette del Lazio), con una con-solidata esperienza nel settoreper aver diretto il Parco diBracciano e Martignano. “Unascelta che valorizza in pieno le ri-sorse interne della RegioneLazio e che non implica l’assun-zione di nuovi costi per l’ammi-nistrazione regionale, in lineacon gli indirizzi del PresidentePolverini. L’arch. Alberto Anzel-lotti è una professionalità d’espe-rienza e di qualità per uno deiParchi naturali a struttura com-plessa del Lazio”. Queste le pa-role utilizzate allora da Orciuoli.Un mese e mezzo dopo tale no-mina, l’Arch. Anzellotti ha ri-nunciato all’incarico forseperché ha compreso che la poli-tica regionale della destra suiparchi equivale praticamente azero: zero risorse, zero impegno,zero programmazione, zero effi-cienza, zero iniziative, zero de-pliant e zero controllo delterritorio. Semplicemente il

Si dimette dopo un mese il nuovo direttore del Parco, Anzellotti

Tempi duri per l’Ente allaricercadeldirettoreperduto

Affermiamo con convinzioneche le primarie sono un magni-fico esempio di democrazia e dipartecipazione politica. D’al-tronde è altrettanto onesto affer-mare che non possono essereviste come un atto di coraggio oun sintomo di temerarietà dasbandierare, a seconda delleidee, come vessillo di inutili po-lemiche e sterili personalismi.Ciò contraddice il vero spiritodelle consultazioni primarie chevorremmo rivendicare comestrumento inserito nella vita delPaese dall’Ulivo prima e dallacoalizione di centro-sinistradopo. E vorremmo dire, altresì,con forza e chiarezza che oc-corre vederle come una sorta diconsultazione popolare sulleidee, prima che sul leader can-didato. Le primarie, infatti, sca-turiscono da una decisionecomune in seno alla coalizionequalora le anime interne ne sen-tano la necessità, e, come dice-vamo, solo se precedute dasolide convergenze sui pro-grammi. Ma non è questo il no-stro caso. «Il direttivo proprio negli ultimigiorni ha decretato all'unanimitàche la strada giusta è quelladella riconferma - ha dichiaratoil segretario locale Enzo Labasi- alla luce del fatto che il sindacoè già passato per lo strumentodelle primarie ed ha ben gover-nato operando sempre a favoredel bene comune e realizzandonumerose infrastrutture, oltre aquanto dichiarato nel pro-gramma elettorale del 2007».Una decisione che avalla quantogià dichiarato da assessori econsiglieri, che già da tempohanno rilanciato la candidaturadel sindaco Pasquale Boccia,rinnovandogli stima e fiducia.Una decisione responsabile econsapevole della giusta conti-nuità da accordare all'attualecompagine di governo, elettacinque anni fa con il simbolo

Riceviamo dal PdNo alle primarie, sì al dialogo

La sede del Parco dei Castelli, “Villa Barattolo”

Parco è unente da teneresotto clorofor-mio facendocosì aumen-tare il dissensoda parte deicittadini edelle ammini-strazioni deiCastelli Ro-mani che ora,a ragione, po-tranno dire:“Ma il Parco ache cosaserve?”. In precedenza quest’afferma-zione era di per sé una balla co-lossale, perché bastava andaresul sito del Parco per rendersiconto delle centinaia di iniziativemesse in piedi, delle attività dicontrollo esercitate sul territorio,sfogliare le delibere e gli atti, di-vertirsi a scandagliare le carte suiconfini dell’Ente, ecc. ecc. In-somma, il Parco faceva solo ilsuo dovere di Parco, promuo-veva e salvaguardava le bellezzeambientali dei Castelli Romani.Ma evidentemente questa prero-gativa infastidiva sia i politici dicentrodestra sia quelli di centro-sinistra che malsopportavano unente che finalmente, dopo 25anni di amministrazioni ineffi-caci e inutili, aveva deciso di di-ventare “vero”, applicando le sue

prerogative e coinvolgendo mi-gliaia di cittadini. Secondo noi il motivo del rifiutodell’Arch. Anzellotti sta proprioqui, nella ritrovata funzionalitàdel Parco grazie a un Presidente,Gianluigi Peduto, capace nel ge-stire gli spintoni anti-Parco pro-venienti anche dal suo partito (ilPd); a un Ass.re regionale, Fili-berto Zaratti, che ha visto le po-tenzialità dell’Ente; e soprattuttoa un Direttore (che è la figurapiù importante per il funziona-mento di un Parco), Roberto Si-nibaldi, che ha dato dignità,valore e spessore all’Ente diVilla Barattolo. Di fronte alla volontà della destraregionale di sbarazzarsi dei Par-chi, visti come freno alle politi-che speculative del cemento,chiunque fosse stato chiamato asostituire Sinibaldi sarebbe pas-sato alla storia come il “Direttoredell’inizio della fine”. Evidente-mente una persona di provatoimpegno e professionalità comel’Arch. Anzellotti non se l’è pro-prio sentita di macchiare conquesta dicitura il suo ricco e ap-prezzabile curriculum. Ora però sembra che un altrocapro espiatorio da sacrificaresull’altare del Parco sia stato in-dividuato. Apprendiamo infattiche questa “croce” sarebbe ca-duta su un altro funzionario,l’Arch. Fabrizio Ferretti diGrottaferrata, che avrà il com-pito di dirigere l’ordinaria (mamolto ordinaria) amministra-zione. Staremo ora a vederequali parole userà il Commissa-rio Orciuoli per “lanciare” ilneo-neo-direttore. (A.S.)

dell'Ulivo, e per la quale il secondomandato rappresenta il prosegui-mento e la conclusione di un in-tenso lavoro che ha dato tanto esoprattutto può ancora dare allacittà di Rocca di Papa. «Siamouniti nel sostegno alla lista capeg-giata dal sindaco Boccia - dichiarail vicesindaco Roberto Barbante, anome di tutti gli assessoriValentina Trinca, Roberto Sellati,Marika Sciamplicotti, Mauro Fei,Luigi Ferazzoli e Alberto Cardinali– perché è grande la soddisfazioneper l’operato svolto e per i molti edimportanti progetti per il futuro».Con il nuovo segretario e già ini-ziata una fase di riorganizzazioneinterna che supporti il Pd qualecentro di discussione politica dellacittà e quindi di una vasta alleanzache concretizzi una proposta poli-tica sempre più innovativa. «Ab-

biamo aperto, infatti, dialoghi conaltre forze politiche - anticipa il ca-pogruppo Maurizio Querini – non-ché con il mondo delleassociazioni culturali e del volon-tariato che hanno già mostrato dicondividere il nostro intento e chevogliono arricchirlo con nuoveesperienze legate al territorio e albene comune. In questo frangentedi crisi economica, politica, cultu-rale ed etica, è necessaria unaclasse politica compatta che sappiaprendere decisioni forti, fuori dallalogica del solo consenso e che basisull’inclusione e sull’autonomarealizzazione del singolo e delle fa-miglie la chiave di crescita futuraper una città serena e vitale».

Enzo Labasi Segretario cittadinoMaurizio Querini

Capogruppo Consiliare Pd

Querini e Labasi

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ROCCA DI PAPA il Segno - Gennaio 201112

In poco tempo umidità negli spogliatoi e lavori da rifare

Caro campo sportivoma quanto ci costi?

anni... tanto per capire quanto è costataalla collettività quest’opera pubblica,anche considerando che nella programma-zione delle opere pubbliche 2010-2013 ilComune ha previsto altri 280.000 eurosotto la voce “ristrutturazione”.

Luigi Serafini

Il Gavini Lionello potrebbe passare allastoria come l’impianto sportivo più co-stoso del settore dilettantistico della re-giona Lazio. Basta entrare negli spogliatoiper rendersi conto che i lavori eseguiti nonmolto tempo fa sono completamente da ri-fare. Pareti invase dall’umidità, pavimenti

La piccola Suky, sbranata nel canile di via dei Colli

Ha trascorso il Natale in famiglia. Moglie, figli, genitori, suoceri,fratelli, sorelle, cognati e nipoti. Piatti e bottiglie di plastica co-lorata. Vini e spumanti bianchi e rossi di ogni regione. Regaliben confezionati sotto l’albero. Letterine di Natale sotto il piatto.Dolci di ogni tipo e contenuto calorico. Auguri! Auguri! Bam-bini a mezzanotte nasce Gesù. Voglio seguire la messa del Papain televisione. Ho fatto cinquina! Mettete altra legna nel camino.Chi ha preso il bambinello dalla scatola?Un Natale come tanti altri.E lui, il giorno dopo, si comporta come forse ha fatto tante altrevolte. Mette tre sacchi di rifiuti in macchina e li va a buttare nelbosco in Via Palazzolo, probabilmente non molto lontano dacasa sua. Persone che si comportano così avrebbero bisogno di una rie-ducazione coatta. Non credete?

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che sembrano vecchi di trent’anni, an-neriti e fatiscenti. Insomma, viste lecentinaia di migliaia di euro spese perrifare il look al campo sportivo ci sisarebbe aspettato qualcosa di meglio,almeno dal punto di vista della durata.Lavori terminati solo pochi anni fa esiamo già sul punto di programmarnedegli altri. Siamo davvero al para-dosso. Vorremmo a questo punto sa-pere quanto effettivamentel’amministrazione comunale ha spesoper le innumerevoli fasi di lavoro chesi sono succedute negli ultimi dieci

In via Palazzolo si ripete la “moda” di gettare i rifiuti in ogni angolo del bosco

Sporcizia di Natale

Alla vigilia di Natale apprendiamo del-l’ultimo scempio consumatosi nel rifugiodi via dei Colli a Rocca di Papa. Una in-nocua e dolcissima cagnetta meticcia ti-grata, di nome Suky, di appena 7 kg, èstata aggredita a morte da una lupa,ospite nella stessa struttura, molto ag-gressiva e dominante con i suoi simili,lasciata libera di muoversi tra gli altricani indifesi che spesso subiscono attac-chi e ferite.La piccola bassetta è morta fra atroci sof-ferenze a causa dei morsi riportati.Questa è l’ennesima prova della gestioneinsensata e irresponsabile, più volte danoi denunciata, che vige all’interno dellastruttura. Chiediamo nuovamente con forza e de-terminazione alle Istituzioni di interve-nire. Ancora una volta chiediamo ditutelare gli animali segregati nella strut-tura dando la possibilità alla nostra asso-ciazione, che ha varie richieste diadozione, di assicurare a questi animaliuna speranza di riscatto.

Associazione Arcipelago 2000 onlus

L’allarme di Arcipelago 2000Sos nel canile-lagherdi via dei Colli. Altra cagnetta sbranata

Si terrà sabato 29 gennaio il convegno dedicato al castagno e al suo rilancioL’atteso convegno dedicatoal castagno (rinviato perneve lo scorso 18 dicembre)si terrà sabato 29 gennaiopresso la sala convegnidelle Suore d’Ivrea in viaCavour a Rocca di Papa.L’iniziativa, promossa daClaudio Botti dell’Associ-zione Amici del Castagno,intende mettere al centrodella discussione politica,

economica e scientifica pro-prio la specie più impor-tante per la nostra città, ilcastagno appunto, la cuiconservazione e tutela deveessere considerata priorita-ria da parte delle istituzionipubbliche e dei produttoriprivati del settore. A parlaredi questo tema ci sarannoimportanti personalitàscientifiche, a cominciare

dal dott. Giorgio Grassi del-l’Istituto Sperimentale perla frutticoltura, il prof. Lo-renzo Fazzi dell’Ass.ne na-zionale città del castagno, ela dott.ssa Carla Nati, ricer-catrice del CNR. Sarà pre-sente anche il Sindaco diRocca di Papa, Boccia, e ilsuo colega del Comune diCanepina (Vt), Palozzi. Siinizia alle 15.30. (P.G.)

Il campo sportivo “Gavini Lionello”

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RETE di GIORNALISTI e SCRITTORI ANTIMAFIE

di ROMA e PROVINCIA

supplemento al n. 1 -Gennaio 2011 de “il Segno”ilSegnoil

Segno n.13

La Mafia del 2010,Reale o Corallo?

Mostra suChinnici

In VII pagina

In IV e V pagina

In II e III pagina

Usura, estorsioni e riciclaggio

Il delittodi Umbertinoporta lontano

La “Fondazione Rocco Chinnici” sta portando neipaesi del Belice una mostraitinerante dedicata allavita e alle idee del magistrato anti-mafia ucciso da un’autobomba a Palermo il 29 luglio1983. Il primo delitto di Mafia che inaugurò lastagione delle stragi.

News daMafiopoli

In ultima paginaIn VII pagina

BruxellesUna leggesulla confiscaai beni mafiosi

In III pagina

GherardoColombo aFrascati con la“sua” giustizia

In VII pagina

Operazione“White Wolf”contro il clandella droga

In VI pagina

Le indagini avviate dopoil delitto di Umberto Morzilli, avvenuto aRoma il 28 febbraio2008, hanno portato a smascherare una organizzazione criminalededita all’usura, al riciclaggio, alle estorsionie alla truffa. A capo del gruppo c’era un imprenditore di origine siciliana, che a Grottaferrata avevaavviato un ristorante

Newco Mafia/1 la nuova mafiaPer non dimenticare N. Verdeanti-usura

L’assassinio di Umberto Morzilli del 28 febbraio 2008

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RETE di GIORNALISTI e SCRITTORI ANTIMAFIE di ROMA e PROVINCIA

ilSegnoilSegno

gennaio 2011 - n. 13

di EttoreZancaEsistono dueserpenti daicolori e formamolto simili.Differisconoper le sfuma-

Di che specie è la

II

ture e per un particolare le-tale. Il serpente Reale è inno-cuo, ma ha i colori e la formadel serpente Corallo, vele-noso. Il primo si mostra indi-sturbato, quasi cosciente cheassomigliando al secondonessun predatore lo azzanne-rebbe, il Corallo viaggia sot-totraccia e aggredisce senzaremore e di sorpresa.

nale e meno al rituale. Daquanto emerge la mafia deiprimi anni 2000, cerca mano-dopera e affida incarichiprima ancora che curarsi di“combinare”, ossia affiliare.Rimane in primo piano la curadei proventi fondamentaliper sopravvivere, da mante-nere con intimidazioni, maanche tollerando atteggia-menti di dissociazione deicommercianti che non paganoil pizzo.

LA BIOLOGIAPER CAPIRE LA NUOVA MAFIA

La biologia sembra prestareelementi utili allo studio dellanuova mafia. Infatti sembrache a Palermo si sia svilup-pata una sorta di “mafiaReale”. Più attenta al con-trollo del territorio e al man-tenimento della posizione. Nel processo d’appello incorso a Palermo contro il clandei Lo Piccolo, eredi palermi-tani del boss Provenzano,hanno deposto quattro colla-boratori di giustizia, ManuelPasta, gestore dei proventidestinati alla cosca, molto vi-cino ai Lo Piccolo; SalvatoreGiordano, reggente del man-damento Zen che si è pentitosenza essere ancora nel mi-rino degli inquirenti; MarcelloTrapani, avvocato e interme-diario del clan; e infine Anto-nino Nuccio, che gestiva difatto tutta la logistica delleestorsioni. Le loro dichiarazioni sonoormai cosa nota già dalprimo grado, ma il loro ap-profondimento lascia intrave-dere una struttura criminalepiù votata all’aspetto gestio-

IL PIZZO E’ UNA PIAGA CHESI ESPANDE

Sembra esserci un ridimensio-namento, dettato anchedall’atteggiamento più ri-belle nel territorio, come lanascita del comitato Addio-pizzo. Le estorsioni e il pizzosi allargherebbero anche aicommercianti al dettaglio, ve-nendo incontro alle disponibi-lità economiche del “tassato”.È come se ci fosse un momento

di stasi. Forse proprio qui sta il pro-blema che scinde nettamentele opinioni dei politici daquelle dei tecnici, che stanno“sul pezzo” come la DIA. Mentre gli ambienti politiciconsiderano l’argomentomafia quasi risolto, parlandodi cosche in agonia, riba-dendo i successi, indubbia-mente ottenuti, ma da chi sifa il mazzo per anni interi percatturare i latitanti, la DIAnon è convinta. Se guardas-simo meno telegiornali e leg-gessimo più relazionisemestrali dell’organo anti-mafia d’indagine, avremmoun quadro meno confortante.La DIA nella relazione più re-

“La DIA nella relazione più recente conferma la tesi dei collaboratori di giusti-

zia, che affermano una netta lontananzadal periodo corleonese e le trattative con

servizi segreti deviati, ma lancia l’allarme inmerito a cosche maggiormente predisposte

a una potenza di fuoco incontrollata”

La prima mafia in “stile americano” in una foto del gruppo “Al Capone Blues Band”

cente conferma la tesi deicollaboratori di giustizia, cheaffermano una netta lonta-nanza dal periodo corleo-nese e le trattative con servizisegreti deviati, ma lancial’allarme in merito a coschemaggiormente predisposte auna potenza di fuoco incon-trollata, o difficile da gestire.In particolare viene postal’attenzione sulle molte do-mande che ancora non tro-vano risposta sull’omicidioFragalà, difficile da tipiz-zare. Non se ne capisce l’im-pronta, come il morso di unserpente che non si capisceche tipo sia. Non che la situazione sia dadefinire del tutto pacifica. La

NNEEWWCCOO MMAAFFIIAA//11come cambiano le mafie

Mafiadel2010?CorallooReale?

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RETE di GIORNALISTI e SCRITTORI ANTIMAFIE di ROMA e PROVINCIA

ilSegnoilSegno

gennaio 2011 - n.13

risorsa fondamentale della mafia, oltreal pizzo, rimane il traffico degli stupefa-centi. Come confermato anche dai colla-boratori di giustizia che hannorecentemente deposto. Allo Zen, quar-tiere ormai noto di Palermo, si usavanocome magazzini addirittura le palestredestinate alla collettività.

III

OGGI GLI STESSI COLLABORATORI SIDEFINISCONO “MAFIOSI”

Più che per quanto detto in sede diCorte d’Assise dai quattro collaboratori,elementi da ribadire già forniti in primogrado, le deposizioni si sono distinte peri particolari, per quelle sfumature cheappunto distinguono un tipo di feno-meno. Ad esempio non si notava remoranell’usare da parte loro le parole“mafia” o “mafioso”, vocaboli che fino apoco tempo fa erano considerati più diuso alla popolazione che ai veri e propriappartenenti a Cosa Nostra. Oppure ri-salta anche il fatto che le responsabilitàdi gestione dei vari mandamenti veni-vano affidate anche a persone non an-cora iniziate col rito della “punciuta”,impensabile nella mafia di Riina e Pro-venzano. Si accenna anche a collega-menti col mondo del calcio e dellescommesse, argomenti non ancora deltutto chiari, alla luce di accenni a contattiesterni che non coinvolgono comunque ilPalermo Calcio nei rapporti illeciti. Rimane fuori un cesto di dilemmi, moltedomande, sembra che non ci siano farisufficienti a illuminare i gangli, i collega-menti tra il territorio e il livello più ele-vato, a cominciare dagli appalti, fino afinire a contatti più impensabili, almenoa occhio nudo.Nel film dell’evoluzione della criminalità,c’è il timore che sia sfuggito il foto-gramma subliminale, quello che per-suade a non farsi troppe domande suquello che viaggia sottotraccia. Ciò checollega a un livello più alto, un livello chepotrebbe venire dimenticato o sotter-rato. Come un serpente Corallo scam-biato per qualcosa di meno cruento.Rimane insomma una domanda: MafiaReale, o Mafia Corallo?

«Mi aspetto di presen-tare entro il 2011, unaproposta per rafforzareil quadro legale euro-peo per la confisca deibeni criminali».Con queste parole laCommissaria europeaper la Giustizia, CeciliaMalmstrom, ha annun-ciato l’intenzione dellaUe di preparare una di-rettiva per coordinare alivello europeo il mec-canismo di sequestrodei beni mafiosi. Lacommissaria lo ha an-nunciato in un video-messaggio presentatodurante la conferenzasulla lotta alla crimina-lità organizzata e allacorruzione organizzataal Parlamento europeoda Flare (Freedom Le-gality And Rights in Eu-rope, emanazioneinternazionale dell’as-sociazione Libera diDon Ciotti).«La criminalità organiz-zata è intollerabile inuna Unione europea co-struita sul rispetto deidiritti umani e dellalegge – ha detto Mal-mstrom – Il crimine nondeve essere un affareredditizio. Per questoper la Ue è una prioritàsviluppare una politicamoderna ed efficace perla confisca e recuperodei patrimoni crimi-nali». Rispondendo in-direttamente allerichieste in tal senso ar-rivate dallo stesso DonCiotti e dai tanti relatoridella conferenza, lacommissaria ha osser-vato che «la confiscacolpisce i gruppi crimi-nali: si sa che i malvi-venti preferisconopassare anni in galerapiuttosto che perdere iloro soldi». «Finora –

ha aggiunto nel video-messaggio – le confi-sche sono statemodeste. Basti pensareche nel Regno Unito nel2009 sono stati seque-strati beni per 185 mi-lioni di euro, masecondo studi del go-verno britannico i pro-venti criminali nel 2006ammontavano a 18 mi-liardi di euro». Secondola commissaria, la diret-tiva che vedrà la luce ilprossimo anno «faràparte di una iniziativapiù ambiziosa, diretta a

proteggere l’economialegale e che compren-derà una serie di inizia-tive per combattere lacorruzione e le frodicontro gli interessi fi-nanziari dell’Unione».Inoltre la Ue ha inten-zione di far sì che entroil 2014 tutti gli statimembri si siano dotatidi autorità centralizzateper la gestione dei benicriminali confiscati e re-cuperati, attualmentepresenti in 20 dei paesidella Ue.

Ilaria Signoriello

Notizie da Bruxelles Entro il 2011 una legge europeasullaconfiscadeibeni

NNEEWWCCOO MMAAFFIIAA//11come cambiano le mafie

Diminuiscono i reati nel territorio di Ostia e din-torni, sul litorale romano. Riguardo al fenomenodella criminalità predatoria, i reati sono passatidai 1.227 del 2009 ai 1.026 del 2010, 201 inmeno, pari al -17%, mentre l’attività di preven-zione ha portato a un notevole abbattimento deltasso dei furti, passati da 890 a 597 (-33%). Secondo i dati, i furti in abitazione sono diminuitipassando da 125 a 96 In calo anche quelli diauto, passati da 243 a 184 e quelli presso gliesercizi commerciali da 57 a 44.

Ostia e litorale romano

Diminuiscono i reatinel 2010 è -17%

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IVdi AndreaSebastianelliUsura, rici-claggio did e n a r o ,estorsioni e

(assicuratore), Gabriele Car-bone (assicuratore), Ar-mando Rinolfi (gioielliere)Fabrizio Testaguzza (com-mercialista) e Ernesto Ram-pini (avvocato penalista). Ilgruppo si chiudeva con Gue-rino Casamonica, che svol-geva la funzione di recuperocrediti.Le manette sono scattate per11 persone, mentre le inda-gini hanno riguardato altri23 sospettati.

RREETTEE

AANNTTII

MMAAFFIIEE

Ma come si è arrivati all’ope-razione “Il gioco è fatto”? Leindagini furono avviate nel2008, dopo l’omicidio di Um-berto Morzilli, freddato aRoma nel quartiere popolaredi Centocelle. Ripercorriamole tappe principali di quellavicenda, su cui le indagini sonoancora aperte e potrebberofar emergere nuovi partico-lari sulle infiltrazioni criminalia Roma e provincia.

L’OMICIDIO MORZILLI E’ il 28 febbraio. Siamo aRoma, in piazza delle Came-lie, incrocio con via Tor deSchiavi. Morzilli, 51 anni,poco dopo le 11 del mattino,mentre sulla sua mercedespercorre la rotatoria, vieneavvicinato da una moto digrossa cilindrata con due uo-

mini a bordo. Da una pistolapartono quattro colpi che louccidono all’istante. “Una verae propria esecuzione dellamalavita” dichiarano gli inve-stigatori. L’assassinato, cono-sciuto con il soprannome di“Umbertino”, è noto per di-versi precedenti. Il NucleoSpeciale di Polizia Tributariadella Guardia di Finanza co-mincia a interessarsi a lui nel2002, quando Morzilli si trovaa ricoprire il ruolo di liquida-tore di una società, la “Toro91”, che aveva affari anchenei Castelli Romani, e a Roccadi Papa in particolare.

CHI ERA “UMBERTINO” Il nome di Umberto Morzilli fi-gura più volte in inchieste sullamalavita della Capitale e inquelle che hanno riguardato

gli intrecci economici fra la cri-minalità, le speculazioni edili-zie e il mondo della finanza.Da sempre legato -secondogli inquirenti-, alla Bandadella Magliana e in partico-lare ad Enrico Nicoletti (defi-nito dal giudice Lupacchini, la“banca” della banda), figuratra le persone indagate nelmaggio 2007 nella vicendadel crack del finanziere Da-nilo Coppola. Quando, nel lu-glio 2007, Morzilli finisce nelregistro degli indagati ha giàalle spalle una condanna atre anni di reclusione per ten-tata estorsione nell’ambito diun’inchiesta che coinvolgeanche i figli di Enrico Nicoletti,Tony e Massimo, arrestati in-sieme a lui nel maggio 2003.In quell’occasione Morzilli e glialtri vengono accusati di

truffe. Questo l’in-treccio criminaleemerso in seguitoall’operazione “Ilgioco è fatto”, scat-tata nella Capitale lanotte del 22 settem-bre scorso dopo dueanni di indagini con-dotte dalla SquadraMobile coordinatadalla Direzione Di-strettuale Antimafiadella Procura diRoma. Un risultato ri-levante che ha por-tato allo scoperto unvero e proprio giro diaffari con il coinvolgi-mento di ex esponentidalla Banda dellaMagliana, della Ca-morra e del clan deiCasamonica. Un so-dalizio costruito in-torno a figure chiave.Secondo le indaginidella Squadra Mo-bile di Vittorio Rizzi edella sezione Crimi-nalità Organizzata diLuca Armeni, la testapensante del gruppoera un ristoratore diGrottaferrata, Fran-cesco Mario Dimino,titolare del noto lo-cale «Sapori di Sici-lia». Il restodell’organizzazioneera formata da altriinsospettabili profes-sionisti: Simone Scor-celletti (pierreromano), Stefano Lo-conte (assicuratore),Massimo Alessandro

RETE di GIORNALISTI e SCRITTORI ANTIMAFIE di ROMA e PROVINCIA

ilSegnoilSegno

gennaio 2011 - n.13

Sopra: alcuni componenti della Banda della Magliana e, in alto, il capo De Pedis

A lato: l’omicidio di Morzilli del 2008 in un servizio del TG5 del 29 febbraio

Usura, estorsioni e riciclaggio

Con l’omicidioMorzilli del 2008il “gioco è fatto”

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V

RREETTEE

AANNTTII

MMAAFFIIEE

estorsione e riciclaggio. ICarabinieri, all’epoca deifatti, li accusano di averchiesto una tangente di 200mila euro ad un commer-ciante e di aver fatto esplo-dere un ordigno all’internodi un negozio della vittimadell’estorsione. Gli inqui-renti della Procura di Roma,invece, nel 2007 accertanoche Morzilli tra il 1999 e il2001 ha rapporti di affaricon Danilo Coppola in rela-zione all’acquisto, da partedell’immobiliarista, di duealberghi, tra cui il famoso“Daniel’s”.

L’INCHIESTA SI SPOSTA AI CASTELLI ROMANI L’inchiesta avviata dallaProcura di Roma porta aiCastelli Romani, precisa-mente a Rocca di Papa.Come detto, Morzilli il 12dicembre del 2002 vienenominato liquidatore della“Toro 91”. Attraverso il

provvedimento del Giudiceper le Indagini Preliminari(che porterà agli arresti diCoppola), sappiamo che“due settimane più tardi, il26 dicembre 2002, la“Toro 91” cede a un’altrasocietà, la “SPI.CA.”, un ter-reno situato a Rocca diPapa, esattamente in viadelle Barozze, al prezzo di350 mila euro più iva”.Quindi, l’operazione specu-lativa partita dalla “Toro91” con l’acquisto del ter-reno di Rocca di Papa, pro-segue. “Il 27 novembre del2003- si legge nell’ordinedi custodia cautelare- la“SPI.CA.” a sua volta vendel’immobile realizzato sulterreno di Rocca di Papa,alla “Cantieri del Sud” (in-testata per il 98 per centoa una fiduciaria, ma riferi-bile a Coppola; il restante2 per cento, nel 2004, fini-sce a Luigi Marotta, un sa-lernitano con precedenti

poco rassicuranti) al prezzodi cinque milioni e mezzo dieuro più iva”. Un guadagnonetto di oltre cinque milionidi euro. Ed è lo stesso Gipa far notare come sia la“Cantieri del Sud” che la“SPI.CA.” sono “società rife-ribili al Gruppo Coppola”.Intrecci fitti che attiranol’attenzione dei finanzieriproprio su Umberto Mor-zilli, uno strano imprendi-tore, titolare di un’officina,proprietario di una Ferrarie di una barca. Tra i documenti sequestratidalla Guardia di Finanzavi sono anche le provedell’acquisto di un altro ter-reno, questa volta in Um-bria, a Torgiano, sempre innome e per conto della so-cietà “Toro 91”. Gli inqui-renti puntano sulla vendettao sul regolamento di contiper spiegare la morte di“Umbertino”. Per questo lepiste battute furono subito

il traffico di droga, il rici-claggio e le estorsioni, edopo due anni le indagini,con l’operazione “Il gioco èfatto”, hanno effettiva-mente scoperchiando unaragnatela di insospettabiliprofessionisti a servizio diun’organizzazione criminalediffusa. Le due vicende, quella diMorzilli a Rocca di Papa el’arresto del ristoratore diGrottaferrata (senza tenerconto dell’imprenditoredella ‘Ndrangheta CosimoVirgiglio che dimorava aMonte Porzio Catone), di-mostrano come ormai i Ca-stelli Romani siano uno deiterritori più amati dalle or-ganizzazioni criminali percollocare le basi dei lorointeressi criminali e persvolgervi anche i loro loschiaffari, a cominciare dal ri-ciclaggio di denaro sporco.

Andrea Sebastianelli

Dall’omicidio Morzilli all’operazione “Il gioco è fatto”

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Volevano vendere anche la sede dellaquestura di Roma, la palazzina di viaSan Vitale per 900 mila euro, e perquesto avevano già incassato una ca-parra di 50 mila euro. Questa è solol’ultima delle tante truffe messe asegno dalla banda composta da 11persone arrestate dalla Squadra Mo-bile di Roma. I criminali avevanomesso a segno truffe a commercianti,professionisti, impiegati e ad espo-nenti del mondo dello spettacolo edelle forze dell’ordine. Oltre a pro-porre l’acquisto di immobili, venivanoproposte anche assunzioni, millan-tando amicizie politiche.In modo fittizio avevano vendutoanche l’appartamento del giocatoredella Roma Cafù, la casa dell’ex pre-sidente della Lazio Cragnotti, fino allapalazzina della Coin di via Cola diRienzo. Il gruppo però intascava solole caparre. Per le operazioni potevanocontare su una serie di amicizie ecomplici come avvocati, commerciali-sti, agenti immobiliari e assicuratori.Alle vittime venivano dati gli appunta-menti spesso nella sede del tribunalecivile di Roma poiché vantavano ami-cizie negli ambienti legali. Ma ilgruppo prestava anche il denaro a

tassi usurai e per ricevere il paga-mento delle rate utilizzavano anchepersonaggi di spicco dell’ex Bandadella Magliana e della malavita ro-mana, tra cui alcuni esponenti dei Ca-samonica.Il gruppo era capeggiato da France-sco Mario Dimino. Ma chi è questopersonaggio di origine siciliana, pro-prietario del ristorante di Grottaferrata“Sapori di Sicilia”, accusato di essereal vertice di una rete criminale cheoperava su tutto il territorio romanocompiendo affari illegali grazie ausura, riciclaggio di denaro, estorsionie truffe? Francesco Maria Dimino, 45anni, è un imprenditore romano nato aSciacca, in cui poco tempo fa è statoanche presidente della locale squadradi calcio che militava nel campinato diPromozione. Una gestione duratapoco più di due mesi, per evitare il fal-limento restituì il sodalizio ai vecchiproprietari, promettendo però di “por-tare un giorno il calcio saccense nellecategorie professionistiche”.Ma le cronache giudiziarie si occupa-rono di lui già sei anni fa. Nel 2005, in-fatti, fu coinvolto in un’altramaxi-inchiesta su mafia, usura e rici-claggio. Il suo nome venne associato

Ecco chi è Francesco Mario Dimino“Il gioco è fatto” in dettaglio

a Enrico Nicoletti, ritenuto il “cassiere”della Banda della Magliana, e ai figlidi quest’ultimo, Antonio e Massimo.Anche in questo caso l’inchiesta partìa causa della compravendita, ritenutasospetta, di un bar-tavola calda collo-cato a ridosso di piazza Euclide aRoma, e il cui titolare con minacce eintimidazioni fu costretto a venderel’immobile e la licenza per 100 milaeuro, contro un valore di mercato sti-mato allora in 500 mila euro.Gli interessi di allora della bandasembrano gli stessi di quelli emersioggi con l’operazione “il gioco è fatto”. Si sa, i lupi perdono il pelo ma non ilvizio.

(A.S.)

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I Carabinieri del Nucleo Ope-rativo della CompagniaRoma EUR hanno individuatoad Amsterdam uno dei sog-getti sfuggiti alla cattura nelluglio 2009 nell'ambito del-l'operazione "White Wolf".L'uomo, un pregiudicato bo-sniaco di 50 anni, si era rifu-giato nella CapitaleOlandese, dove le localiforze dell'ordine lo hannofermato in esecuzione delmandato di arresto europeoemesso nei suoi confronti. Il50enne, dopo l'estradizione,è stato preso in consegna daiCarabinieri all'aeroporto di

Fiumicino, ove è giunto sottoscorta, per poi essere asso-ciato al carcere di ReginaCoeli.L'indagine "White Wolf"portò, nel mese di luglio2009, all'esecuzione di 48ordinanze di custodia caute-lare nei confronti dei compo-nenti di un gruppo criminale,formato per lo più da sog-getti di etnia Rom, dedito altraffico internazionale di co-caina. Nel periodo interessato dalleindagini, coordinate dalla Di-rezione Distrettuale Antimafiadi Roma, fu documentata l'av-

Operazione “White Wolf”, colpo al clan della droga

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L’Italia come ponte per il tra-sferimento dei clandestinidalle Regioni dell’Afghani-stan ai Paesi del centro enord Europa, operato dietropagamento di ingenti sommedi denaro versato dai con-giunti dei migranti unita-mente alle somme occorrentiai costi del trasferimento emantenimento degli stessi.Per i trasferimenti dellesomme in denaro pattuiteper l’ingresso illegale utiliz-zato il sistema “hawala”, checonsente l’anonimato deisoggetti “hawalard”coinvoltinei vari transiti di denaro.E’ quanto emerso da un’in-dagine congiunta delleSquadra Mobile delle Que-sture di Roma e Bolzano edella Digos della Questuradi Frosinone, coordinata dalServizio Centrale Operativoe coordinata dai SostitutiProcuratori della Direzionedistrettuale antimafia pressola Procura di Roma Leo-nardo Frisani e FrancescoPolino, conclusasi con l’emis-sione di 48 ordinanze di cu-stodia cautelare in carcere

VI

Sgominata la band transnazionale L’indagine è stata condotta dalla Squadra Mobile di Roma

ai 150 chilogrammi, con unvolume d'affari per la bandastimato in circa 13 milioni dieuro. La droga entrava nelterritorio Nazionale graziead autovetture di grossa cilin-

venuta introdu-zione nel territorioNazionale di 60chilogrammi dicocaina prove-niente da Spagnae Olanda. Ilq u a n t i t a t i v omedio annuodella droga intro-dotta in Italia siaggirava intorno

drata munite di appositidoppi fondi: in un caso per iltrasporto della "polverebianca" fu utilizzata ancheuna lussuosa Ferrari, successi-vamente sequestrata dai Ca-rabinieri.Il capo dell'organizzazione,attualmente detenuto, curavapersonalmente i contatti con inarcotrafficanti in Olanda eSpagna, dove spesso andavaper trattare l'acquisto digrosse partite di sostanza stu-pefacente.Le telefonate intercettate tragli associati erano nei dialettirom, sinto e caldaras, lingueper le quali non risultavaiscritto alcun interprete uffi-ciale. La traduzione fu resapossibile grazie all'impiego diuna persona delle stesse ori-gini, nominata interprete dal-l'A.G. con generalità dicopertura per tutelarne l'inco-lumità. Da notare, infine, che l'orga-nizzazione era solita muo-versi con particolareefferatezza, determinazionee capillare controllo del ter-ritorio, entrando in apertocontrasto, per la spartizionedel mercato, con i compo-nenti di un'altra famigliaRom. In una circostanza, gliappartenenti ai due gruppicriminali diedero vita ad uninseguimento lungo le stradedi Rotterdam (Olanda), armiin pugno per tentare l'uno disottrarre all'altro con laforza la partita di droga ap-pena acquistata.

Andrea Rasetti

emesse a firma del G.i.p.Maria Bonaventura.All’Ufficio immigrazionedella Questura di Roma èstato invece affidato il sup-porto sul fronte della tratta-zione dei clandestini e deiriscontri ulteriori di specificacompetenza necessari alleindagini.L’organizzazione criminale,composta da soggetti, pre-valentemente di origine af-gana, con base operativaanche a Roma, era affiliataad un più esteso gruppo cri-minale transnazionale origi-

nariamente di origina curdae finalizzata al favoreggia-mento dell’immigrazioneclandestina ed al procaccia-mento e/o alla falsificazionedi documenti validi perl’espatrio, con ramificazioniin diversi Stati tra cui l’Af-ghanistan, Pakistan, Iran,Grecia, Turchia, Francia,Svezia, Norvegia e RegnoUnito. I dettagli dell’opera-zione sono stati illustrati nelcorso di una conferenzastampa che si è tenuta il 12gennaio presso la Procuradella Repubblica di Roma.

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Un numero verde contro l’usura a so-stegno di famiglie e imprese. A pre-sentarlo lo scorso 11 gennaio presso lasede della Regione Lazio la PresidenteRenata Polverini e l’Assessore alla Si-curezza, Giuseppe Cangemi. “Con il numero verde regionale800.86.28.61, e una e-mail dedicata,[email protected], si vuole for-nire supporto informativo e aiuto ai cit-tadini del Lazio che vivono situazionidi disagio economico o che sono po-tenziali vittime del reato d’usura”.Operatori specializzati risponderannoa partire dal 17 gennaio dal lunedì alvenerdì, dalle 9 alle 18, esclusi i giornifestivi. L’iniziativa sarà sostenuta dauna forte campagna di comunicazionee sensibilizzazione che nella primaparte dell’anno sarà rivolta alle im-prese con lo slogan ‘Chiuso per usura’ enella seconda alle famiglie con il mes-saggio ‘L’usura divora’. “La Regione investirà 11 milioni di

n° antiusura: 880000..8866..2288..6611Un numero verde contro l’usura

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gennaio 2011 - n.13

alla mafia. I pensieri diChinnici accompagnano i vi-sitatori che riescono così aseguire le tappe della suavita, guidati anche dalle te-stimonianze di colleghi e fa-miliari. Verrebbe da direche questa mostra descrivenel modo migliore una do-manda ricorrente: “come sidiventa eroi?”. Alla fine ci siaccorge che eroi si diventanon per volontà ma sempli-cemente perché i valori chesi hanno non si è disposti asvenderli per niente e pernessuno. Sono dei macigni,delle rocce che resistono atutto e a ogni spinta contra-ria. Vengono in mente le pa-role di un album di DeAndrè, “In direzione osti-nata e contraria”. Ecco,Rocco Chinnici è stato osti-nato nel perseguire l’orga-nizzazione criminale piùforte del mondo, ed è statocontrario quando la politicarallentava la sua azioneanti-mafia. Rocco Chinnici

In memoria di RoccoChinnici, un magistrato in direzione ostinata e contrariaIn occasione del 27mo anniver-sario dell’omicidio di RoccoChinnici (che inaugurò la sta-gione delle stragi di mafia) laFondazione che porta il nomedel magistrato palermitano stapromuovendo nel Belice (masperiamo che presto raggiungaanche altre parti d’Italia) unamostra itinerante per non di-menticare. Nell’attentato del29 luglio 1983 un’autobombapiazzata in via Pipitone Fede-rico a Palermo, oltre a Chinnicicausò anche la morte di duecarabinieri della scorta e delportiere dello stabile dove abi-tava il Consigliere Istruttore delTribunale di Palermo.La “Mostra alla memoria” èstata pensata come un vero eproprio percorso temporale in

VII

cui, come in una macchina del tempo,si riesce ad avvertire il clima di que-gli anni e lo spessore morale di unmagistrato come Rocco Chinnici, de-ciso a non abbassare lo sguardo ela coscienza di magistrato di fronte

diDANIELADI ROSA

deve essere d’esempio so-prattutto per i giovani,verso i quali Chinnici nutrivauna grande speranza. Scri-veva il magistrato: «La miafiducia è nelle nuove gene-razioni. Nel fatto che i gio-vani, credenti, non credenti,della sinistra, democratici,di nessuna militanza poli-tica, si ribellano, respingonoil potere della mafia. Que-sta è la grande speranzache sta germogliando».

La giustizia è uno dei temi al centro deldibattito politico attuale: alcuni riten-gono che sia necessaria una riforma delsistema giudiziario; altri, invece, preferi-scono difendere la Costituzione, ritenutauna delle migliori del mondo, ma spessonon ancora attuata. Gherardo Colombo,già magistrato di “Mani pulite”, rappre-senta una delle figure più autorevolinella storia del diritto italiano e presen-terà il suo libro “Sulle regole” a Frascatiil prossimo martedì 1 febbraio. L’inizia-tiva, promossa dall’associazione cultu-rale “Alternativ@mente”, e dal titolo“Quale giustizia?”, si terrà presso le Scu-derie Aldobrandini (Piazza Marconi)alle ore 20.30. Dopo l’intervento deldott. Colombo, seguirà un dibattito me-diato da Enrico Del Vescovo.

Incontro-dibattito a Frascatiil prossimo 1 febbraio, 20.30

Gherardo Colombo,“quale giustizia?”

euro nel prossimo biennio nella lottaall’usura e oggi presentiamo dueazioni concrete - ha spiegato la Presi-dente Polverini -. Nel Lazio le provincedi Latina e Frosinone sono le più col-pite dal fenomeno, ma anche a Romabisogna tenere alta l'attenzione. Lacampagna verrà realizzata anche gra-zie al recupero di risorse che non eranostate impegnate dalla precedente am-ministrazione e rischiavano di andareperse”. L'assessore Cangemi ha sottolineatoche “i dati raccolti verranno inoltrati

alle Questure e le Prefetture. Da qui aqualche mese avremo un prospetto piùchiaro di quella che è la situazione delfenomeno dell'usura nella Regione equelle che sono le richieste dei cittadiniche rimangono vittime del fenomeno”.

Andrea Rasetti

La Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini

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10 gennaio, RomaARRESTATI A ROMABONNIE E CLYDEDa tempo gli investigatori della Squa-dra Mobile della Capitale, diretta daldott. Vittorio Rizzi, erano sulle tracce diR.C. e C.V., lui 50enne e lei di 10 annipiù giovane. I due, entrambi romani pre-giudicati, sono ritenuti responsabili diuna serie di rapine ai danni di banchedi Roma e Tivoli, avvenute tutte nel corsodel 2010. Le indagini hanno avuto inizionel mese di settembre dello scorso anno,a seguito della rapina avvenuta ai dannidella Cassa di Risparmio di Firenze divia Paisiello, nel quartiere Pinciano. Lacoppia è stata individuata e fermata inun bar di via Augusto Terenzi, nel quar-tiere Tuscolano. All’interno dell’apparta-mento abitato dai malviventi, gli agentihanno recuperato parte della refurtivadell’ultima rapina e sequestrato docu-menti falsi che servivano a favorire laloro latitanza. I due, sono stati arrestatiin esecuzione delle ordinanze di custodiacautelare ed accompagnati presso ilcarcere di Rebibbia.

12 gennaio, Roma“OPERAZIONE REPLAY”CONTRO IL RICICLAGGIOErano specialisti nella contraffazione didocumenti e nel riciclaggio di veicoli ma,all’alba del 12 gennaio, gli agenti dellaPolizia Stradale di Roma, dopo mesi diindagine, hanno messo fine alle loro at-tività illecite, eseguendo le ordinanze dicustodia cautelare in carcere, dispostedalla Procura della Repubblica presso ilTribunale di Roma per i reati di riciclag-

gio, ricettazione e falso. Nel 2009, nel-l’ambito delle attività di controllo delterritorio, gli agenti delle Stradalehanno sequestrato dei veicoli riciclati dacui poi ha avuto inizio tutta l’attività diindagine, intercettazione e pedinamentiche ha portato ad individuare i respon-sabili: A.V. nato a Teramo nel 1967, L.G.di Roma nato nel 1969, M.L. nata aRoma nel 1965, M.O.M. nato a Roma nel1961, P.R. nato a Roma nel 1969 e C.W.nato a Roma nel 1972 ed al sequestro di27 veicoli di media ed alta gamma diprovenienza furtiva. A carico dei respon-sabili, che sono stati trasferiti al carceredi Rebibbia e di Regina Coeli, sono stateeffettuate anche delle perquisizioni chehanno consentito il sequestro di veicolirubati, di documenti falsi, di softwareatti alla falsificazione documentale e disoftware atti all’alterazione di partielettroniche di veicoli.

12 gennaio, FrascatiMANETTE AL PUSHER29ENNE INSOSPETTABILEI Carabinieri del Nucleo Operativo diFrascati hanno arrestato un italiano29enne, rinvenendo presso la propriaabitazione alcune dosi di cocaina e ha-shish. Nei giorni precedenti i militari ave-vano eseguito alcuni servizi diosservazione, notando uno strano movi-mento di giovani nei pressi di un piccolosupermercato. Successivamente hannofatto scattare il blitz: il gestore del su-permercato è stato fermato e accompa-gnato presso il proprio domicilio dove èstata eseguita la perquisizione. I militarihanno rinvenuto e sequestrato diverse

dosi di cocaina e di hashish, sostanze dataglio, materiale vario per il confeziona-mento e bilancini di precisione. Il giovane29enne, insospettabile incensurato, èstato arrestato e sarà processato con ritodirettissimo, dovrà rispondere di deten-zione ai fini di spaccio di sostanze stu-pefacenti.

13 gennaio, RomaFUGGE ALL’ESTERO IL BOSSDELLA ‘NDRANGHETAI militari del Comando Provinciale dellaGuardia di Finanza di Roma hanno por-tato a termine un’intensa attività d’inda-gine che ha permesso la scoperta di unvasto e complesso sistema di frode aidanni dello Stato. L’attività trae spuntoda una segnalazione dell’INPS di Civita-vecchia inerente all’elevato numero di ri-chieste di iscrizione alla gestioneseparata del medesimo ente da parte dicittadini romeni che dichiaravano di svol-gere attività di lavoro autonomo, nellamaggior parte dei casi come podologi. Le investigazioni hanno condotto ad indi-viduare una donna di origine romenache, attraverso la falsificazione di attipubblici e certificazioni amministrative,ha consentito a numerosi suoi connazio-nali di soggiornare sul territorio italianoaccedendo a quelle prestazioni sociali,come l'assistenza sanitaria, garantiteesclusivamente a soggetti residenti. 150sono i cittadini romeni coinvolti i quali, afronte del pagamento di 400 euro, otte-nevano dalla donna la documentazioneinerente all’apertura di una partita iva el’iscrizione alla gestione separata INPS.

(A cura di Andrea Rasetti)

NNEEWWSS daMAFIOPOLI

supplemento al n. 1 (gennaio2011) del mensile indipendente

il Segnoorgano dell’associazione culturale“Terre Sommerse Castelli”Registrazione Tribunale di

Velletri n. 5/02 del 19/02/2002

DIREZIONEVia dei Monti, 24 - Rocca di Papa

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supplemento al n. 12 -Dicembre 2010 de “il Segno”

ilSegnoilSegno n.12

Falcone, l’uomo chevolava molto in alto

Organizzareil coraggio

In VII pagina

In IV e V pagina

In II e III pagina

CasamonicaGli eredidellaMagliana

Quella di Pino Masciari edella sua famiglia è unastoria che non può esseredimenticata. Pino è un im-prenditore calabrese chenon cede al ricatto e ai so-prusi della ‘Ndranghetama con tenacia e coraggioriesce a scardinare un si-stema criminoso ritenutoprima di lui invincibile.

News daMafiopoli

In ultima paginaIn III pagina

GrottaferrataL’ex ristorantediventa unbene comune

In VI pagina

Nasce la Reteper la legalitàcontro l’usurae il racket

In VI pagina

Roma e Lazio“riciclone” di...denaro sporcodellemafie

In VII pagina

Chi sono i Casamo-nica? Come hannoconquistato la Capi-tale? Quando inizia-rono la loro scalataall’egemonia crimi-nale della regione? Ilclan, che oggi contaoltre 600 adepti,sembra ormai avereramificazioni che ri-cordano quelle dellafamosa Banda dellaMagliana, di cui sonogli unici e veri eredi.

Ritratti d’autoreIl libro del mese Carceri chescoppiano

story

RETE diGIORNALISTIe SCRITTORI ANTIMAFIEdi ROMA e PROVINCIA

Un recente dossier di Daniele Poto, dell’Associa-zione “Libera”, ha portato alla luce le strade chele organizzazionizioni criminali (‘Ndrangheta,Camorra, Cosa Nostra e Sacra Corona Unita),attraverso il calcio tentano di percorrere perriciclare denaro sporco, controllare il girodi scommesse clandestine, comprare partitee gestire persino i settori giovanili.Un caso su tutti, quello del Potenza Calcio,il cui presidente Giuseppe Postiglione, fuarrestato nel novembre del 2009. L’inchiestadella Procura scoperchiò una fitta rete dicollegamenti tra la società e gli ambienti criminali

supplemento al n. 11 - Novembre 2010 de “il Segno”

ilSegnoilSegno n.11

Paolo BorsellinoCent’annidi storia

In VI pagina

NELLE PAGINE IV e V

La vita e la storia del giudice Borsellinoassassinato il 19 luglio 1992 nel cuoredella sua Palermo.

ETTORE ZANCA in II e III pagina

I PM della Direzione Di-strettuale Antimafia di Reg-gio Calabria hanno chiesole prime condanne per gliimputati della ‘Ndranghetaaccusati di svolgere affariilleciti nel porto di GioiaTauro. Ad accusarli le di-chiarazioni di Cosimo Virgi-glio che ai Castelli gestival’hotel Villa Vecchia.

Altro colpoal clan

In VII pagina

Proseguono le azioni delleforze dell’ordine contro ilclan dei Casamonica checontrollano l’usura e i trafficidi droga a Roma e provin-cia. I Carabinieri di CastelGandolfo hanno arrestatotre esponenti dell’omonimafamiglia rom, in seguito adun blitz condotto in un’abi-tazione di Ciampino.

Appaltinelmirino

In VII pagina

Lemafienelpallone

Giuseppe Postiglione

RETE diGIORNALISTIe SCRITTORI ANTIMAFIE

di ROMA e PROVINCIAdi AndreaSebastianelliLo scorso 21 settem-bre è stata la gior-nata contro l’usurapromossa da SOSImpresa di Confeser-

centi, che ha messo in evidenza ungiro di affari che raggiunge 20 mi-liardi di euro. E la regione Lazio fi-gura tra i primi posti in questadrammatica e sconcertante classifica.In questo numero della nostra “ReteAntimafie” troverete quindi un ap-profondimento per comprendere ladiffusione e la radicalità di quelliche un tempo venivano chiamatistrozzini o cravattari e che spessooggi fanno capo a gruppi criminaliorganizzati con strutture capillariben distribuite nel vasto territorio la-ziale.Troverete anche la triste storia di unusurato che grazie alla sua tenacia,all’amore della propria famiglia, alsupporto delle forze dell’ordine e diSOS Impresa, ha saputo denunciaregli aguzzini iniziando una nuova vitadopo aver subito minacce d’ogni tipoal limite della sopportazione umana.Un atto di coraggio prima di deci-dere di farla finita.Nel Lazio sono circa 28 mila i com-mercianti finiti in questa ragnatelada cui appare difficile potersi libe-rare. Ma rivolgendosi alla rete ca-pillare messa in piedi da SOSImpresa, uscire dal tunnel dell’usuranon è più impossibile.Buon approfondimento.

supplemento al n. 10 - Ottobre 2010 de “il Segno”

ilSegnoilSegno n.10

PADRE PUGLISIL’avvocatoantiSaviano

DI ROSA in VII pagina

La storia di Padre Pino Puglisi, uccisodalla Mafia perchè le sue parole face-vano più paura delle pallottole.

ETTORE ZANCA in II e III pagina

Con 3,3miliardidi euro ogni annol’usuraimbavagliaun’intera regione

Bianca La Roccadi SOS Impresa

L’arresto di MicheleSantonastaso, l’avvo-cato anti-Saviano, di-fensore del bossFrancesco Bidognettidel clan dei Casalesi,dimostra che lamafia dei collettibianchi è un pericolosempre in agguato

“Il giocoè fatto”

In VI pagina

Undici arresti e de-cine di perquisizionia Roma per l’inda-gine denominata ‘Ilgioco è fatto’, cheha svelato un sodali-zio criminale deditoall’usura, al riciclag-gio, all’estorsionee alla truffa

Finirà laMafia?

In VII pagina

“Nel Lazio operano clan dei Casalesinel pontino mentre la ‘ndranghetasi occupa maggiormente di riciclodi denaro sporco nei grandi localidel centro della Capitale. Le coschesono spesso in contatto con ciò cherimane della Banda della Magliana,senza dimenticare l’ingerenzadi famiglie nomadi quali i Casamonicao i Di Silvio”. ALL’INTERNO

Page 21: Il Piccolo Segno gennaio 2011

ROCCA DI PAPA 13il Segno - Gennaio 2011

Intervista a Bruno Petrolati sul futuro del centrosinistra

“Le idee del 1997 sonosolo un lontano ricordo”di Andrea SebastianelliLe elezioni comunali si avvici-nano e il clima che si avverte aRocca di Papa è che questa con-sultazione sarà una sorta di votosui 14 anni di amministrazioneguidata prima dall’Ulivo e oradal solo Pd. Quattordici anniininterrotti nei quali non sonomancate polemiche, scontri e in-trighi di palazzo, culminate nellacacciata del vice-Sindaco Pd DeSantis avvenuta due anni fa, ri-masta a tutt’oggi senza spiega-zioni. Per comprendere dunquela portata di quest’appuntamentoelettorale abbiamo rivolto alcunedomande a Bruno Petrolati, fi-gura storica della sinistra roc-cheggiana (segretario del Pci,ass.re all’Ambiente dal 1997 al2002, segretario dei Ds dal 2002al 2003) che nel 1997 fu unodegli artefici della riconquista delmunicipio di Corso Costituente,allora regno indiscusso di EnricoFondi. Che clima politico si respiravaa Rocca di Papa nel 1997 ecome riusciste a scardinare unpotere che allora sembrava in-vincibile?“Il clima politico che si vivevanel 1997 è lo stesso che si viveoggi. A mio giudizio oggi, comeallora, si avverte la necessità diun reale rinnovamento dellaclasse dirigente di Rocca di Papa.Non c’è dubbio che la cristalliz-zazione di posizioni di poterecomporta lo stallo dell’attivitàamministrativa, si instaura unasorta di autoreferenzialità chenuoce alla politica e alla ammini-strazione comunale. Allora eraEnrico Fondi la figura politica in-torno alla quale per oltre 15 annisi era costituito un gruppo di po-tere che condizionava la vita po-litica e amministrativa di Roccadi Papa. Oggi le condizioni poli-tiche sono le medesime di allora:c’è un gruppo dirigente che perlongevità politico/amministrativaha superato ogni record e, come èevidente, si è appannata l’attivitàdi governo del paese. Come riu-scimmo a scardinare il sistema dipotere che allora sembrava blin-dato? Lo sforzo fu quello di su-perare le divisioni che avevanoportato alla spaccatura del Pds diallora e poi di unire le forze delcampo del centro-sinistra perdare vita a uno schieramento ba-

sato su una grande proposta poli-tica e di rinnovamento, aperta alcontributo dei cittadini, e incen-trata sull’asse formato da Pds ePopolari con l’allargamento a Ri-fondazione Comunista. Sostan-zialmente fummo i precursoridell’idea che portò alla nascitadell’Ulivo in campo nazionale.Questo sforzo fu premiato daglielettori di Rocca di Papa che ciconsentirono di battere la coraz-zata di Enrico Fondi e di far eleg-gere Carlo Ponzo sindaco”.Dopo 14 anni che rimane diquella “grande proposta poli-tica e di rinnovamento”?“Secondo me dopo 14 anni queltentativo è fallito e lo dico contristezza. L’entusiasmo allora eratanto. Ci definivamo il “gruppodei romantici della politica” el’impatto fu dirompente. Appenainsediatici annullammo la va-riante al Piano Regolatore appro-vato in tempo di record da EnricoFondi, acquisimmo al patrimoniopubblico altri 700 ettari di boschiprivati, demmo vita all’ass.toall’ambiente che fino a quel mo-mento era praticamente inesi-stente a Rocca di Papa,mettemmo mano alla pianta or-ganica assumendo 7 vigili urbani,si stava attenti alla programma-zione economica attraversoun’oculata gestione del bilanciocomunale, e poi il grande cam-biamento avvenne nella traspa-renza amministrativa,nell’impegno quotidiano, nel-l’entusiasmo che veniva profuso,con la chiarezza degli obbiettivida raggiungere”.Questo è quello che riusciste afare appena scardinato il po-tere di Enrico Fondi… ma ri-peto la mia domanda: che restadi tutto questo dopo 14 anni?“Non resta nulla. Negli ultimianni l’amministrazione comunaleè stata impegnata esclusivamentesul quotidiano e il paese non ècresciuto né dal punto di vistaambientale né dal punto di vistasocio-economico. Dal 1997hanno chiuso i battenti due alber-ghi e la crisi del commercio èstata devastante soprattutto per ilcentro storico. Non c’è stata, enon c’è, la capacità di mettere incampo un progetto chiaro ingrado di rispondere alla do-manda: come risolviamo i pro-blemi per rilanciare Rocca di

Papa? Si vive allagiornata senza pro-grammazione equesto producel’effetto di risolvereproblemi spicciolidimenticando il fu-turo di un intero territorio. Nonc’è, e se c’è non e chiara, l’idea disviluppo di Rocca di Papa”.Quando c’è stata secondo te questa svolta in negativo? “La svolta c’è stata verso ilquarto anno della prima ammini-strazione di Carlo, quando su-bentrò la visione della politicacome professione, la politicafatta da professionisti che hannolo scopo di creare consenso percostruire carriere, tralasciando ilbene della collettività. Quando siinsegue il consenso fine a sestesso la politica che si occupadel bene comune non esiste più.In tredici anni di guida ininter-rotta e per di più con un’opposi-zione praticamente inesistente sisarebbe potuto e dovuto faremolto di più”.Come se ne può uscireda questa fase?“Con la partecipazione e il coin-volgimento dei cittadini. A Roccadi Papa c’è bisogno di un colpod’ala in grado di lanciare unanuova proposta che sappia ac-cendere speranze di cambia-mento. Il compito dei partiti èproprio quello di saper motivarei cittadini, stimolandone la parte-cipazione… altrimenti non si ca-pisce a che cosa servono. Negliultimi cinque anni non c’è statauna sezione aperta, un luogodove parlare di politica. Questo èindicativo. Anche l’ultimo con-gresso del Pd, a cui io aderisco,mi è sembrato più il disbrigo diuna pratica burocratica che l’ap-puntamento più importante peruna forza politica. E’ stato l’em-blema di come si intende la pre-senza dei partiti nel paese. In unvenerdì pomeriggio si è conclusoun congresso senza discussione esenza dibattito con la mera contadei voti. Se fossi Walter Veltronitroverei mortificante sapere chein un congresso del partito, tenu-tosi peraltro nell’aula del Consi-glio Comunale, la mozione da luirappresentata abbia raggiuntopercentuali da plebiscito… e midomanderei: ma è normale, checosa sta succedendo a Rocca di

Papa? Attraverso quali criterivengono scelti i dirigenti? A chiubbidiscono? Soprattutto mi do-manderei se quel voto è indica-tivo di un partito, plurale, libero edemocratico”.Concretamente, se ne po-trebbe uscire con le elezioniprimarie per la scelta del can-didato Sindaco? “Secondo me dipende daglischieramenti che si compongono.Se il PD, come ha confermato,vuole presentarsi da solo alle ele-zioni è giusto che indichi in pienaautonomia il candidato sindaco.Se invece si costituisce una coa-lizione trovo giusto che il candi-dato sindaco sia individuatoattraverso elezioni primarie dicoalizione”.Che fai, adesso cominci a par-lare in politichese? Primarie sìanche senza Pd o primarie novisto che il Pd va da solo?“Forse non mi sono spiegato: seun partito, qualsiasi esso sia, par-tecipa alle elezioni con una pro-pria lista trovo che sia giusto cheindichi autonomamente il propriocandidato sindaco. Se, invece, lalista che compete alle elezioni èl’espressione di una coalizione dipartiti, trovo corretto ricorrerealle primarie per scegliere il can-didato sindaco tra una rosa dinomi indicati dalle forze checompongono la coalizione stessa.In ultima analisi per le primarienon esiste una regola scritta: restauna scelta dei partiti”.Qual’è il tuo auspicio per Rocca di Papa?“Io amo il mio paese e devo direche c’è bisogno di un’ondata dicambiamento che parta soprat-tutto dai giovani. Ho visto peresempio la presenza de “La fab-brica di Nichi” anche a Rocca diPapa, ed è un segnale incorag-giante. Ma io mi aspetto moltodai giovani del Pd: spero che sap-piano dare una nuova spinta ingrado di risollevare le sorti delnostro paese attraverso pro-grammi di sviluppo chiari chesappiano definire il futuro diRocca di Papa”.

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ROCCA DI PAPAil Segno - Gennaio 201114

di Ilaria SignorielloMentre fuori sic o n s u m a v al’ormai conso-lidatissimo ritocommercialedel Natale e la

I disabili realizzano il presepio universale

Il mondo è “un oceano di cuore”

senso più profondo del Natale. Il Presepio del Mondo è un re-galo di certo molto speciale perla città di Grottaferrata e nonsolo. Un regalo che vuole es-sere anche stimolo di rifles-sione per questo nuovo anno.

La pace infatti, non la si puòsolo pretendere. La pacechiama in causa ciascuno dinoi. Quindi il mio augurio, pertutti i lettori, è che il 2011 portia ciascuno di voi “un oceano dicuore”. Grazie Fabiola.

Nuova sezione comunale di Scuola dell’Infanzia a Rocca di Papanel plesso scolastico di Colle delle Fate, in via dei Gelsomini: èstata inaugurata alla ripresa delle attività didattiche dopo la pausanatalizia, il 10 gennaio, alla presenza delle autorità cittadine escolastiche, il Sindaco Pasquale Boccia e la Vice preside Lore-dana Annese (foto a lato). Soddisfatti i genitori dei bambini cheerano rimasti “in riserva” nella graduatoria di Istituto. Il Comunedi Rocca di Papa si è fatto carico, anche grazie a un contributoregionale, della gestione della sezione stessa e i bambini avrannomodo di essere accolti dalle 8.30 alle 16.00. Il servizio è stato af-fidato alla Cooperativa Sanicoop e si avvale della competenza ditre docenti e di una coordinatrice.Numerose e valide sono le iniziative che l’Amministrazione diRocca di Papa porta avanti per il mondo della scuola: in occa-sione delle festività natalizie, da una serie di elaborati graficirealizzati da tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo LeonidaMontanari, sono state realizzate artistiche cartoline di Natale:

Scuola dell’infanzia alle Vigne

Apre la nuova aula

Poco prima della chiusura della scuola per le festività, nell’ambitodelle attività programmate dal gruppo di lavoro sull’integrazionee intercultura, è stato favorito, alla presenza delle Autorità scola-stiche e della Città, un incontro tra diverse rappresentanze etnichealle quali appartengono gli alunni del centro storico. Uno scambiodi cultura, alimentare e non che ha favorito un avvicinamento euna conoscenza tra tutte le famiglie residenti nel territorio.Ben vengano queste iniziative: forse la Cultura “non si mangia”come ha detto qualcuno, ma fa crescere e maturare i futuri citta-dini, portandoli ad essere un domani veri uomini, con una co-scienza civica, volta alla conoscenza e alla solidarietà verso ilprossimo.

Rita Gatta

distribuite atutte le fami-glie, sono stateutilizzate anchedall’Ammini-strazione comu-nale peraugurare Buonefeste a tutti, cit-tadini e non.

dare con speranza ad un futurodiverso, un futuro migliore.Tanti sono i “segni” di speranzache i ragazzi hanno indicato.Ne voglio ricordare alcuni,come i bambini lavoratoridell’Africa che si sono organiz-zati per far riconoscere e rispet-tare i loro diritti fondamentali.Oppure gli indigeni dell’Ame-rica Latina che lottano per lasalvezza della Madre Terra. Oancora i non violenti comeGandhi, Aun San Suu Kyi eMaria Teresa di Calcutta, la cuiforza morale e spirituale è il“segno” di pace che ci ha do-nato il continente asiatico. Ilmappamondo è sorretto da tre“gambe” che rappresentano lagrande conquista dell’Europa,ovvero i principii su cui sifonda lo Stato di diritto: la li-bertà, l’uguaglianza e la fratel-lanza. Ma è stata Fabiola, unaragazza di Rocca di Papa, adindicare la strada da seguire perun futuro di pace. Fabiola conuna semplicità disarmante ci hadetto che sul mappamondomancava la cosa più impor-tante: “un oceano di cuore”.Lascio a voi lettori del “Piccolosegno” trovare il senso pro-fondo di ciò che Fabiola ci hadetto con una tenerezza scon-volgente, così come è sconvol-gente la semplice verità che c’ènelle sue parole, che colgono il

frenesia per i pacchi da metteresotto l’albero lasciava pocospazio al valore spirituale delNatale, a Grottaferrata, ungruppo di ragazzi e ragazzemolto speciali ha voluto, in-vece, regalare a noi tutti e allacittadina di Grottaferrata in par-ticolare, il Presepio del Mondo.Un regalo che rappresentaanche un augurio molto impe-gnativo per questo 2011 dapoco iniziato.Un presepio molto particolarerealizzato dai ragazzi del “Vi-vaIo” e del “Centro di Forma-zione Professionale diCapodarco”, che su di ungrande mappamondo, da lorostessi costruito, hanno indicatoper i vari continenti quei segnidi speranza su cui costruire unfuturo di pace. In un momento di profondosmarrimento e di crisi globale,che non è solo crisi economica,i ragazzi hanno voluto scuoterele nostre coscienze per mo-strarci come, nonostante lacrisi, l’umanità abbia in sè laforza di risalire la china e guar-

Vorrei invitare i lettori del Segno a scrivere pubblicamente aipolitici nostrani che presto saranno alle prese con la campagnaelettorale comunale. Come elettori abbiamo tutto il diritto di pre-sentare la “nostra lista della spesa” e dovrebbero essere proprioloro, i candidati, a prenderla con se e pescarci dentro se sarannoeletti e governeranno il paese nei prossimi cinque anni. Ma forsesaremo costretti ad assistere al solito spettacolo: quello nel qualeappaiono, in troppi, intenti a curare i casi loro. Attenzione, conil “federalismo fiscale” se la “musica” non cambia le tasche diogni cittadino saranno sempre di più saccheggiate. E’ proprioquesto il momento più indicato di fare una vera e propria sele-zione, escludendo e includendo in modo oculato. Basta rifletterciun poco di più delle volte passate per scegliere i candidati più va-lidi. Per favore, signor direttore, metta a disposizione nelle pros-sime edizioni del suo mensile lo spazio per le “liste della spesa”che i lettori vorranno inviare; sono convinto che farà piacere amolti concittadini. La ringrazio anticipatamente.

G. Gatta

La proposta di un lettore per le “liste della spesa”

La nostra Daniela Di Rosa con Orietta di Capodarcoe il mappamondo-presepe

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ROCCA DI PAPA 15il Segno - Gennaio 2011

Il CdQ Centro Storico terrà l’assemblea pubblica il 12 marzo

“Troppi problemi irrisolti,il Comune non ci ascolta”

Rivolgo unsaluto aimiei concit-tadini e l’au-gurio dibuon annopieno di sod-disfazioni es e r e n i t à .Tanto perfare chia-

Il Comitato Centro Storiconell’augurare alla cittadinanzaun sereno Anno Nuovo comu-nica le problematiche affron-tate nell’ultimo anno.Portiamo avanti le istanze deicittadini, istanze che riguar-dano più che altro problemi digestione della vita quotidiana:pulizia del paese, buche nellestrade, tombini ostruiti, tra-sporti...; numerose sono le let-tere che a questo riguardoabbiamo scritto all’Ammini-strazione, la maggior partedelle quali sono rimaste pur-troppo senza risposta e senzaalcun riscontro nei fatti. Perquesto siamo molto amareg-giati e crediamo doverosofarne partecipi i residenti delCentro Storico.Quando siamo convocatidall’Amministrazione ci ven-gono comunicate le “grandiopere”, ad esempio la funico-lare, la nuova sede del Co-mune... ma dove sono?Si parla di rivalutare il centrostorico: sono forse cinque fio-riere e due panchine?Solo da cinque anni è statofatto il manto stradale dipiazza della Repubblica edelle strade del centro, oggisono tutte da rifare (la Piazzaè “rattoppata” mentre do-vrebbe essere il biglietto da vi-sita del paese, senza contare isoldi dei cittadini usati male) ei lavori di rifacimento sonofermi; le strade sono sporche –Scalette, via della Fortezza,passeggiata di Via Roma...-

Italia dei Valori scrive

Prontiper il voto

La presidentessa del CdQCentro, Patricia Fondi

Bruno Fondi,

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con accumuli di immondizia(nonostante promesse fatte e lenostre ripetute richieste e sug-gerimenti per un migliora-mento del servizio); ilparcheggio di Piazza ClaudioVilla appare “abbandonato”(manutenzione, sicurezza e pu-lizia), e nelle strade intorno c’èun parcheggio selvaggio.Non vogliamo più grandi an-

nunci/promesse ma “piccoleopere” per fare “grande” il no-stro paese, vera base di una ci-vile quotidianità, sulla quale sipossono poi innestare le grandiopere. Ci sembra di non chie-dere la luna ma ordinari doveridi una amministrazione.Siamo sempre stati e saremosempre disponibili a collabo-rare con l’Amministrazioneper un miglioramento del no-stro paese e pertanto vi invi-tiamo a partecipare numerosiall’Assemblea cittadina che ilnostro Comitato terrà il 12marzo prossimo ore 10.00presso l’Aula Consiliare. Sicuri della vostra collabora-zione, ringraziamo per il soste-gno, chiedendo il vostroimpegno a mantenere pulita lanostra città, rispettando giornie orari della differenziata, ri-cordandoci anche che le stradesono di tutti e non solo deicani.

CdQ Centro Storico

rezza, Italia dei Valori di Roccadi Papa si presenterà alle pros-sime elezioni amministrative,nell’area di centrosinistra, lavo-reremo per una maggioranza al-largata a tutte le forze politicheche si riconoscono nei valori de-mocratici, costituzionali e libe-rali. Per quanto riguardaeventuali elezioni primarie, perItalia dei Valori non sono unapriorità ma se fossero proprio ne-cessarie non ci tireremo indietro.Ad oggi preciso inoltre che nonabbiamo nessun accordo politiconé con partiti, né con liste civi-che. D’ora in avanti siamo prontiper un confronto sui programmie sulle persone per un camminoserio basato sulla democrazia, lalegalità e sulla tutela dei dirittidei cittadini. Ricordo che la se-zione locale di IDV si trova inCorso Costituente n. 12 ed èaperta a tutti coloro che si rico-noscono nei succitati valori e chevorranno impegnarsi per una po-litica seria e fattiva, ogni giornoa fianco dei cittadini di Rocca diPapa. Per contatti ci si può rivol-gere ai seguenti n. telefonici: 06-9495337 – 339-6747650.

Bruno FondiSegretario cittadino IDV

Cinque appuntamenti per conoscere l’universo, i pianeti, lemeteoriti, l’origine del cosmo. Questo e tanto altro nel ciclodi seminari organizzati dalla Specola Vaticana in collabora-zione con l’Amministrazione comunale. Si è cominciato conle meteoriti (il 14 gennaio) e con l’universo (il 21 gennaio)presso l’aula consiliare. Il prossimo atteso appuntamento èper l’11 febbraio con una conferenza sulla storia della Spe-cola Vaticana, uno degli osservatori più antichi del mondo.La serata proseguirà alle 20.30 con le osservazioni del cielopresso L’Osservatorio Astronomico Fuligni del Vivaro.

Ciclo di conferenze in Aula ConsiliareL’Universo senza segreti

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ROCCA DI PAPA il Segno - Gennaio 201116

A riguardo dell’ultimo Consi-glio Comunale (11 Dicembre2010 = antenne) come da Voiriportato nell’articolo di Da-niela Di Rosa, voglio precisareche i 2 milioni di euro erano inpreventivo, l’Assessore Matteiha confermato come del restoPonzo, che i soldi erano pochi elo stesso Ponzo ha poi aggiunto

Il segretario cittadino de “La De-stra” Alvaro Fondi conferma chein effetti i 2 milioni di euro per ilproblema antenne c’erano maerano troppo pochi per risolverela questione… continuo a chie-dermi che fine abbiano fatto eperché non utilizzarli per un seriomonitoraggio delle onde elettro-magnetiche?

BOTTA E RISPOSTA A PROPOSITO DEL CONSIGLIO COMUNALE SULLE ANTENNE

La parola al Segretario de “La Destra”

“La colpa delle antennenon è del centrodestra”

La replica di Daniela Di Rosa

“Sulle antenne le colpe sono trasversali”

alla Provincia, alla Regione edal Governo il centrosinistra (di-menticando la Legge D’Alemaa favore di Rete 4) e come delresto il conflitto d’interessi mairisolto! Forse i vostri capi sonod’accordo con Berlusconi?! Avoi dicono ciò che non farannoMai?! Chi portava in giro per ilpaese Vita, che dichiarava: “le

antenne le toglierò!”? Circa il punto che in“trent’anni il paese(Rocca di Papa) nonha mai votato a de-stra” forse è da vederenel clientelismo pal-pabile del centrosini-stra che forse usa

come “cartina di tornasole” leantenne da oltre trent’anni, poi-ché non siamo certo noi che di-ciamo e non manteniamo lepromesse. Riguardo alle aper-ture delle sezioni, forse dimen-tichi che dal 2000 la nostrasezione è stata sempre aperta(solo per pochi mesi è statachiusa…per la vendita del lo-cale) e sempre al Centro Sto-rico, pagata con contributipersonali, proprio per essere aldi sopra d’interessi di parte…Per noi la politica vuol dire le-altà verso i cittadini, fare ed es-sere trasparenti al di sopra di ogni interesse partitico e… nonvado oltre. Distinti Saluti

Alvaro FONDISegretario Cittadino de “LA DESTRA”

2008 prevarica quella del 2001della Giunta Storace). “La Destra” di Rocca di Papa,durante tale Consiglio ha espo-sto un manifesto (non pubbli-cato da voi), il vostro giornaleunico mezzo d’informazione aRocca di Papa asserisce di es-sere indipendente ma, di fatto,omette quando ci sono dichia-razioni che contrastano il cen-trosinistra. Con notizie di parte(penso) non si aiuta a dare unareale visione politica e ammini-strativa, cosa per la quale voidite di combattere, pertanto vi preghiamo di essere al di sopradelle parti (se possibile), dare aBerlusconi la colpa delle an-tenne, dimenticando che inoltre trent’anni ha Governatospesso, in Comune sempre,

che gli antennariavrebbero provvedutoalle spese stesse qua-lora fosse stato indivi-duato un sitoalternativo (di fatto,come dimostrato conqueste dichiarazioni, laDelibera Regionale del

leadermaximi, quello è semmaiun problema vostro o del Pdl,basta vedere l’idolatria per Berlu-sconi. Sì, sono convinta anch’ioche D’Alema abbia fatto un ac-cordo con Belusconi all’epocadella Bicamerale, per questo nonho mai avuto tessere del Pd, nèprima ancora dei Ds, certi inciucinon mi sono mai piaciuti!

E’ vero che Rocca diPapa è schiacciata dalclientelismo, ma in que-sto caso è preferibilenon parlare di colori eappartenenze politiche,non sporchiamo le op-poste ideologie con gliopportunisti, i corrotti e i

Tornando al ConsiglioComunale dell’11 di-cembre ricordo corret-tamente di averti dettoche non avrei pubbli-cato la foto del manife-sto perché speravoveramente in un incon-tro costruttivo fuoridalle logiche di partito, mi ero il-lusa che la salute dei cittadinifosse più importante delle nostrebandiere... non è così, almenoper la destra e il centrodestra. Iola mia tessera, in quell’occa-sione, l’ho lasciata a casa in-sieme alla bandiera, ero lì comecittadina... e come giornalista hosolo riportato i fatti, cioè le con-tinue provocazioni di un’opposi-zione di centrodestra di solitopoco agguerrita nei Consigli pre-cedenti. Ripeto: saranno le ele-zioni comunali che siavvicinano? Circa l’indipendenza del Segno,lo siamo a tal punto da essere gliunici a criticare spesso e forte-mente il Sindaco Boccia e la suagiunta di centrosinistra. Personalmente non ho capi, nè

corruttori. E’ vero, qui (come al-trove) vige la logica del profitto,ho un terreno da edificare, un fi-glio da far lavorare, la nuora dasistemare, ecc. ecc… ho cono-sciuto decine di persone anche didestra “vendere” il proprio votoper un favore più o meno pre-zioso, ma tutto questo non bastaa spiegare perché il centrodestraqui non vince mai. Fate voiun’attenta analisi.Anche la nostra politica è fatta dilealtà, trasparenza e onestà maverso l’intera città, e sempre inlinea con la democrazia e nel ri-spetto della Costituzione, lastessa che il centrodestra cerca didistruggere in tutto il paese equesto a Rocca di Papa forsel’hanno capito!

Daniela Di Rosa

Page 25: Il Piccolo Segno gennaio 2011

le voci della piazza 17il Segno - Gennaio 2011

La nuova legge elettorale prevede la diminuzione del numero dei Consiglieri Comunali edel numero degli Assessori. A Rocca di Papa i Consiglieri passeranno dai 21 attuali a 16mentre gli Assessori dai 6 attuali a 4. Quindi anche tra i candidati al Consiglio c’è chi resteràa bocca asciutta e per questo sono iniziate vere e proprie alleanze e/o scontri tra Consiglierie Assessori uscenti per riconquistare la poltrona di Corso Costituente. Per questo motivo daoggi iniziamo anche “il BORSINO dei CONSIGLIERI”, cercando di raccogliere le cosiddettevoci della piazza, le sole in grado di sfondare il muro del silenzio delle forze politiche e degliesponenti politici. Un po’ per gioco, un po’ per informare insomma... nell’attesa che i candidatia Sindaco, i candidati al Consiglio Comunale, i partiti politici, le liste civiche e le associazioniscoprano le loro carte e i loro piani per le prossime elezioni amministrative. Ai candidati Sin-daco, ai candidati al Consiglio Comunale diciamo soltanto di non arrabbiarsi di fronte alle“voci di piazza” ma di ascoltarle con simpatia e un tantino di leggerezza!

il BORSINO dei SINDACI

elezioni 2011

Rifiutate le elezioni primariedi coalizione, il PD riconferma come suo candidato, il Sindaco in carica Pasquale Boccia

Bruno Petrolati, potrebbepartecipare alle primarie per la scelta delcandidato di centrosinistraSel-Rifondazione-Idv-delusiPD-Lista Grillo-Fabbrica diNichi

Barbara Frittella potrebbepartecipare in quota Sini-stra Ecologia e Libertà alleelezioni primarie per lascelta del candidato Sindaco del centrosinistra(senza PD)

Pare certo che EnricoFondi sarà il candidato Sindaco di una lista civica acui aderirebbero esponentidi vari partiti, imprenditori eristoratori-commercianti

CENTRODESTRARoberto Trinca, attualeConsigliere Comunale del PDL, pare in diretturad’arrivo per strappare lasua candidatura a Sindaco

Gino Del Nero avrebbe ritirato la sua candidatura a favore di un altro esponente del centrodestraroccheggiano

CENTROSINISTRA

Qualcuno starebbe pensando a candidareMassimo Saba, Udc, in qualità di Sindaco, all’interno di una coalizione civica

Alvaro Fondi, Segretariode La Destra, non avrebberaggiunto nessun accordocon le altre forze del cen-trodestra e quindi andrà dasolo alle elezioni

L’arch. Marco Putano potrebbe essere il candidato Sindaco dellaLista del Movimento 5 stelledi Beppe Grillo o, in alternativa, partecipare a primarie di coalizione

Gennaro Spigola, espo-nente di Rifondazione esindacalista Cgil, potrebbepartecipare alle elezioni primarie del centrosinistra

e il BORSINO delle COALIZIONIelezioni 2011

Listacivica

CENTROSINISRA. Il Pd avrebbe già messo in cassaforte il sì dell’Udc, dell’API di Rutelli,e del partito di Di Pietro. A sinistra Rifondazione, Sinistra Ecologia e Libertà, Sinistra Cri-tica, Verdi e il Movimento a 5 stelle, avrebbero trovato una linea comune basata sulle ele-zioni primarie per la scelta del candidato Sindaco. In alternativa potrebbero accordarsi perun candidato comune. CENTRODESTRA. La Destra sarebbe intenzionata a procedere in solitaria. Il Pdl avrebbequasi incassato il sì del nuovo partito di Fini. Una lista civica dovrebbe chiudere il quadrodella coalizione.

...il BORSINO dei CONSIGLIERIelezioni 2011

Roberto Barbantecandidaturasicura PD

MarikaSciamplicotticandidaturasicura PD

Valentina Trincacandidaturasicura PD

Roberto Sellaticandidaturasicura PD

Maurizio Querinicandidaturasicura PDSimone Pizziconicandidaturasicura PD

Mauro Feicandidaturasicura PDLuigi Ferazzolicandidaturasicura PD

AnnaBrandanicandidaturaincerta PDAlberto Cardinalicandidaturaincerta PDFabrizio Castricandidaturaincerta PD

Marco Rapocandidaturapossibile PD

Margherita Silvestrinicandidaturapossibile IDV

Andrea Crocecandidaturapossibile PD

Giorgio Serafinicandidaturaincerta PDMario Casciotticandidaturasicura SEL

Aldo Moranacandidaturasicura SEL

Stefano Gallicandidaturasicura SEL

Gulio Crocecandidaturasicura Rifond.

Luigi De Santiscandidaturasicura PDL

Giorgio M. Coppolacandidaturaincerta PDL

MarioGattacandidaturasicura PDL

FlaviaVitalicandidaturapossibile PD

Davide Palozzicandidaturapossibile PDL

- chi sale e chi scende -

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ROCCA DI PAPA il Segno - Gennaio 201118

cendo leva ancora una voltasul comparto dell’edilizia.La sfida dell’azienda boschivanon veniva mai affrontata e,per quel che mi consta, ancoraoggi non fa parte di nessunprogramma di chi aspira a go-vernare quel territorio.Per dovere di cronaca, devodire che abbiamo riprovato aproporre uno sviluppo econo-mico-sociale fondato su levediverse da quelle dell’edilizia(non perché l’edilizia non nedebba far parte! Ma, diciamoche l’edilizia non deve rappre-sentare l’unica chance a dispo-sizione) anche in occasionedella redazione del così dettopiano generale di sviluppo delpaese preparato dall’universitàdegli Studi di Roma Tre e chemi vedeva coinvolto come co-ordinatore scientifico di quel-l’iniziativa. Ho coordinato perquasi 2 anni un gruppo di gio-vani studiosi dell’università; èstata un’esperienza esaltante;abbiamo provato a metterenero su bianco pagine digrande visione per questo terri-torio. Ma, al di là del conte-nuto, è stato interessante

rilevare il grado di partecipa-zione della cittadinanza (so-prattutto nelle fasi iniziali e diconfronto con le forze produt-tive del paese) che ha portatoalla condivisione di un docu-mento che poi abbiamo depo-sitato presso la segreteria delcomune. Non so se sia stato di-vulgato o se la cittadinanza nesia venuta a conoscenza, maquel documento (diciamo purecorposo) rappresenta un inte-ressante foto (scattata nel2004/2005) della situazione edelle prospettive di sviluppo diquel territorio. Anche nell’ambito del pianogenerale di sviluppo abbiamodato un ruolo centrale allosfruttamento dell’ingente pa-trimonio boschivo; ogni inizia-tiva che veniva propostaveniva vagliata alla luce deidriver strategici fondamentaliche, grazie agli incontri fatticon la società civile e con irappresentanti dell’economia edella politica locale, rappre-sentavano i vincoli che ave-vamo individuato perammettere o meno ogni sin-golo progetto. Ogni iniziativa

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

Il nostro unico valore sono i boschi

Sig. Sindaco, dopo quattro anni dalla suaelezione ritiene che il fenomeno dell’abusivi-smo edilizio su tutto il territorio comunale sia

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2 Sig. Sindaco, approvare vari piani di edifi-cazione estesi a pioggia su tutto il territoriocomunale con varianti al Piano Regolatore

vigente, decise di volta in volta, pensa sia stata lascelta più opportuna?

Sig. Sindaco, non crede che affidare dele-ghe a Consiglieri ed incarichi a tecnici per iquali si può configurare un possibile conflitto

3di interessi con le proprie attività professionali o com-merciali non garantisce imparzialità e obiettività nelledecisioni amministrative da prendere?

Sig. Sindaco, non crede che la principale vi-gilanza su abusi edilizi, dislocazione e legit-timità delle antenne, controllo del territorio

4comunale per prevenire i reati ambientali spetti, inparticolar modo, ai Vigili Urbani che in seconda bat-tuta possono chiedere la collaborazione di Parco, Fo-restale, Carabinieri e non viceversa?

Sig. Sindaco, il 28 febbraio 2008 venne as-sassinato a Roma Umberto Morzilli, perso-naggio vicino alla “Banda della Magliana”.

5Morzilli, attraverso alcune operazioni speculative,aveva acquisito dei terreni in Via delle Barozze percirca 350 mila euro, poi rivenduti, a distanza di pochianni, a 5,5 milioni di euro e sottoposti a sequestroper l’inchiesta avviata dalla magistratura. Più recen-

temente, nel mese di giugno 2009, la Divisione An-ticrimine della Polizia ha arrestato due pluripregiudi-cati accusati di aver acquisito illecitamente diversibeni immobiliari (tra cui alcune ville di Rocca di Papa)per conto della criminalità organizzata. E ancora piùrecentemente c’è stata un’inchiesta su un giro diusura che ha coinvolto anche attività commercali diRocca di Papa, con arresti e sequestri. Non sarebbeil caso di istituire una commissione consiliare chemetta la lente d’ingrandimento sull’intero territorio diRocca di Papa al fine di verificare l’esistenza di ac-quisizioni sospette di terreni ed immobili da parte dipersonaggi o società “chiacchierate”?

Sig. Sindaco, vuole spiegare ai suoi cittadinicome mai in Consiglio Comunale è stataproposta e approvata dalla sua maggioranza

6la richiesta di tenere fuori dal perimetro del Parco Re-gionale il Centro Storico, i Campi d’Annibale e ilQuartiere Vigne, scelta che comporterebbe la con-temporanea esclusione dal perimetro del Parco per-fino della sua sede istituzionale? Ci elenca, perfavore quali sarebbero i vantaggi per la comunità roc-cheggiana?

Sig. Sindaco, sulla vicenda del Piano di As-setto del Parco, Lei ha chiesto l’istituzione diuna fascia all’interno del Parco adibita alla

7caccia. Ci può spiegare chiaramente qual è la posi-zione della Sua amministrazione in merito?

Sig. Sindaco, ad occhio nudo le antennetelevisive e radiofoniche che svettano neinostri boschi nell’ultimo anno sembrano es-

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sere aumentate in modo esponenziale. Ci può, per favore, assicurare che la situazione ètenuta costantemente sotto controllo dalla sua am-ministrazione e garantire ai cittadini che la salute ditutti è salvaguardata da controlli puntuali delle po-tenze stabilite dalle leggi vigenti? Ci può dire se sono stati eseguiti controlli a sor-presa, e quando, sulle potenze di trasmissione inesercizio?

Sig. Sindaco, ci può spiegare perché Lei,che sui temi dell’inquinamento dovrebbe es-sere maggiormente sensibile visto che i roc-

9cheggiani subiscono da oltre trent’anni i danni pro-vocati dai ripetitori radio-tv, è tra i firmatari della letteracon cui alcuni primi cittadini dei Castelli, malgrado lacontrarietà di gran parte dei cittadini, hanno chiestoall’allora Presidente della Regione Lazio, Piero Mar-razzo, di velocizzare l’iter per la realizzazione del ter-movalorizzatore di Albano che dovrebbe sorgere apoche centinaia di metri dall’ospedale cittadino e aridosso degli abitati?

Sig. Sindaco, come mai sul periodico “Co-mune Informa” appaiono solo interviste a Lei,agli Assessori e ai Consiglieri Comunali men-

10tre non viene svolta alcuna comunicazione di servizio(facendo conoscere ai cittadini per esempio le deli-bere approvate dalla Giunta e dal Consiglio; gli ap-profondimenti sul nuovo Piano Regolatore; leOrdinanze emesse, ecc.)? E come mai i Consiglieri diminoranza non hanno diritto a nessuno spazio su taleorgano d’informazione istituzionale per far sapere aicittadini anche il loro punto di vista?

10 DOMANDE AL SINDACO DI ROCCA DI PAPAche attendono una risposta da 537 giorni

ormai stato messo sotto controllo?

Pensavamo che il comune po-tesse costituire un’azienda bo-schiva tra le più importantinell’Italia centrale, fare alle-anze commerciali con i privati,far nascere un polo di eccel-lenza sul castagno a Rocca diPapa (che guardava all’interafiliera di sfruttamento delbosco e del sottobosco), con-tribuire a creare una compe-tenza distintiva di quelterritorio che in qualche modolo andava a differenziare nelpanorama dei paesi del com-prensorio castellano.In ultima analisi, si volevacreare un volano di sviluppoduraturo, capace di autoripro-dursi nel tempo, generandoricchezza finanziaria direttaper il Comune e occupazioneper la collettività. Purtroppo,la spinta propulsiva calava diintensità man mano che si an-dava avanti nel tempo. Il co-mune non capiva bene il suoruolo. I privati, dal canto loro,vedevano come una minaccial’acquisizione di quella por-zione così importante delbosco. Il Comune è un entefondamentale per lo sviluppodel territorio che gestisce. Chiè chiamato a gestirlo dovrebbecapire il ruolo cruciale che as-sume quale soggetto capace diincidere fortemente sulle dina-miche economiche, sociali eculturali.Si è preferito fare sviluppo fa-

doveva centrare o, per lo menoorientarsi verso, la finalitàstrategica che quel territorio haindividuato: rocca di papa cittàdell’ambiente. Sull’ambiente, sulla sua fruibi-lità, sul suo sostenibile sfrutta-mento, sulla generazione dispecifiche competenze sul-l’ambiente, abbiamo costruitoogni parola e ogni interventoproposto nel piano. Rinviopertanto al documento chiabbia interesse a conoscere ipercorsi di sviluppo delineatinel piano che, mi permetto disottolineare ancora una volta,ruotavano molto intorno alruolo centrale rappresentatodal patrimonio boschivo. Che si voglia o no sfruttare apieno il bosco e la sua econo-mia, una cosa è certa: il vostrogiornale dovrebbe contribuirea far si che questi argomentirestino sempre presenti e vivinel dibattito politico e civiledel paese, altrimenti si finisceper lasciare ad una certa poli-tica l’utilizzo di argomenti cosìimportanti che vengono tiratifuori solo in occasione delconfronto elettorale. La pro-blematica delle antenne inse-gna. Vi ringrazio per l’attenzione evi auguro buon anno.

Tiziano Onesti*Prof. Ordinario

di Economia Aziendale

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il Segno - Gennaio 2011 19

di Andrea Sebastianelli128829. Questo è ilnumero con cui fuclassificato il fasci-colo relativo a Giu-seppe Basili, “fu

momento si trovava nell’osteria. Di lì abreve la denuncia è casa fatta. Alle 22.30Serafini entra nella Stazione dei Carabi-nieri di Rocca di Papa “denunziando chepoco prima, mentre consumava del vino[...] aveva sentito cantare bandiera rossada uno degli individui che sedevano nellostesso tavolo”.Subito partono le indagini da parte delSottufficiale di turno e Giuseppe vienefermato e portato in caserma, poichè“dalle dichiarazioni rese dalle persone cheerano con lui, era risultato il responsabiledel canto sovversivo”. Si procede poi a ri-costruire la vita di Giuseppe Basili, met-tendo in evidenza i suoi trascorsi politici.“Il Basili -si legge sul rapporto- primadell’avvento del fascismo, faceva partedella Lega rossa di Rocca di Papa. Nonera iscritto a nessun partito però simpatiz-zava per quello socialista. Dopo la Marciasu Roma -si legge ancora- non ha svoltoalcuna attività politica e non ha mai parte-cipato a dimostrazioni patriottiche. [...]Non è iscritto al P.N.F. (Partito NazionaleFascista, n.d.r.) e non ha mai dato luogo arilievi con la condotta in genere”.Insomma, Giuseppe era un uomo che sioccupava poco di politica e che semplice-mente aveva ecceduto una sera cadendonelle grinfie di dio Bacco. Tutto poteva fi-

nire lì, anche perchè lo stesso Sottufficialedell’Arma aveva annotato che Giuseppe“era in istato di semi ubriachezza”. Inveceno! Il Comando vuole dargli una sonora le-zione e decide di denunciarlo alla Com-missione Provinciale “poichè il Basili hadato luogo ad una manifestazione di ca-rattere sovversivo”. La Commissione Pro-vinciale un mese dopo, nella seduta dell’8luglio, decide di sottoporlo ai vincolidell’ammonizione disponendo su di luil’opportuna vigilanza. I controlli sul Ba-sili diventano incessanti fino al 24 dicem-bre dello stesso anno, il 1937, quando“con atto di clemenza di S.E. il Capo delGoverno, in occasione del Natale” viene“prosciolto dai vincoli dell’ammonizionecui era sottoposto”. Ma la vigilanza sullasua condotta proseguirà fino al 1942,quando una nota della Questura di Romacomunica al Casellario che “il sopra-scritto (Basili, n.d.r.) risiede a Marino, ri-coverato nell’ospizio delle SuoreCamporesi di S. Giuseppe, senza darluogo a speciali rilievi con la sua condottain genere”. Che cosa avrà passato in quegli anni il po-vero Giuseppe? Che pene avranno sof-ferto i suoi famigliari? Domande cheresteranno senza risposte.

Cultura e

iinn ccaarrcceerree!!””

... dintorni

““QQuueellll’’uuoommoo vvaa ccoonnddoottttoo

Il 5 giugno 1937 un uomo di Rocca di Papa, Giuseppe Basili, viene arrestato con l’accusa di aver intonato la canzone “bandiera rossa” mentresorseggiava un bicchiere di vino all’osteria dipiazza Valeriano Gatta. Questa è la sua storia.

Rocca di Papa il 21 agosto del 1865, eser-citava la professione di agricoltore e abi-tava in via Campi d’Annibale.Ma andiamo a quel fatidico giorno. Il 5giugno è una serata come tante altre per iroccheggiani. Dopo il lavoro ci si ritrovadentro un’osteria a scambiare quattrochiacchiere e a bere un buon bicchiere divino rosso. La serata trascorre in allegriaanche nella bettola di piazza ValerianoGatta gestita da Zeffiro Passeri. Ma quellaserata Giuseppe se la ricorderà per il restodei suoi giorni. Il vino, si sà, fa bruttischerzi. Un bicchiere tira l’altro e l’alle-gria iniziale rischia di diventare una verae propria sbronza, dove si perdono i co-siddetti freni inibitori. Deve essere andatacosì a Giuseppe che, ad un certo punto,discutendo con altri compaesani della po-litica di Mussolini e dei suoi innumerevolidivieti, decide di fare una prova di corag-gio, provocato dall’amico di tavolata chelo vuole mettere alla prova: “Vediamo sehai il coraggio di cantare bandiera rossa!”.Giuseppe raccoglie la sfida e così comin-cia a cantare una strofa di “bandierarossa”, la canzone comunista messa albando dal regime fascista. Quel cantoviene però intercettato da Guglielmo Se-rafini, membro della Milizia Volontariaper la Sicurezza Nazionale, che in quel

Tobia e fu Di Lelio Maria”, arre-stato a Rocca di Papa la notte del5 giugno 1937. Il fascicolo, inse-rito nel Casellario Politico Cen-trale della Direzione Generaledella pubblica sicurezza del Mini-stero dell’Interno, oltre alle fotodell’arrestato, definito “antifasci-sta”, pubblica anche i suoi datianagrafici e le sue caratteristichepsico-fisiche. Così apprendiamoche Giuseppe Basili nacque a

Sopra: l’osteria di piazza Valeriano Gatta (al Carpino) in una foto del 1951.

In alto: le foto segnaletiche di Giuseppe Basili.A lato: il verbale della Commissione Provinciale

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LL’’aannggoolloo ddeellllaa ssttoorriiaa

di VincenzoRufiniVi sono deglianni nel corsodella cronolo-gia temporaleche scandiscela storia

dell’umanità che marcanoprofondamente gli avveni-menti che si succedono; sonoanni che segnano il discriminetra ciò che è stato e quello chesarà, invero costituiscono lospartiacque tra un modo diconcepire la vita ormai de-sueto e giunto al suo epilogoe una concezione nuova dellarealtà che porta ad effettivi,duraturi e dirompenti cambia-menti. Uno di degli anni chepiù hanno segnato il voltar pa-gina del libro della storia èstato il 1848. Un anno che hachiuso definitivamentel’epoca dell’Ancién Régimee ha aperto le menti ed i cuoridegli spiriti liberi ad una vi-sione più umana dell’esi-stenza. Il poeta polacco Adam Mic-kiewicz lo definì: “La Prima-vera dei popoli”.I popoli europei stanchi dellechiusure che i governi di An-tico Regime, che avevano ri-trovato il potere dopo laparentesi napoleonica, comin-ciarono ad essere sensibili alvento di cambiamento e di ri-scatto nazionale e sociale checominciava a soffiare sull’Eu-ropa. Un vento che infiam-merà il vecchio continente efarà da seminagione per i fu-turi cambiamenti, i quali peressere realizzati dovranno at-tendere ancora il corso deltempo. La società europea era ancoraracchiusa nelle ammuffiteconcezioni proprie diun’epoca che risaliva a primadella rivoluzione francese, manel proprio grembo serpeggia-vano tutte le aspettative di ri-volta che un’oppressionepervicace era in grado di ge-nerare. Tali aspettative atten-devano solo di essere portatealla luce, come un fuoco fatuoche cova il proprio scintillìosotto una coltre di cenere, la

le società europee, conl’esclusione dell’Inghilterra,già avanzata nella concezioneliberale dell’esercizio del po-tere in cui la borghesia eraben rappresentata e la Russiazarista troppo arretrata esconfinata per aprire le porteal vento innovativo.In Francia gli effetti dirom-penti della sollevazione po-polare causarono l’esilio delre borghese Luigi Filippo inInghilterra e l’instaurazionedella repubblica, poi sop-pressa da Napoleone III.L’Austria vedrà la cacciatadel principe Clemens di Met-ternich, incarnazione fisicadel potere assoluto, intelli-gente, astuto e cinico; neglistati italiani il vento liberaleattraverserà tutta la penisolacostringendo alla fuga prin-cipi e granduchi, infatueràanche il Papa Pio IX chevedrà con simpatia il movi-mento nazionale, almeno finoall’allocuzione del 29 aprile1848, in cui il realismo poli-tico avrà il sopravvento suisentimenti. La girata di volta del Papasarà uno degli effetti che por-tarono alla realizzazionedella Repubblica Romana diMazzini e Garibaldi, Armel-lini, Saffi e Pisacane; l’in-staurazione della Repubblicacostringerà Pio IX alla fuga aGaeta ed alla instaurazione diuno stato laico. Uno stato cheverrà sopraffatto nel 1849dalle armate francesi del ge-nerale Oudinot, il quale ripor-

terà sul trono di Pietro Pio IXe costringerà alla fuga daRoma i suoi artefici. Memo-rabile la fuga verso il Po diGaribaldi e di sua moglieAnita.In conclusione si può affer-mare che il ‘48 fu un tenta-tivo rivoluzionario di matriceborghese, di quella borghesiache era arrivata ad avere unruolo propulsore nella societàdel tempo e che ora veniva arivendicare quei diritti checostituivano la ragione pri-maria per determinare unosviluppo generalizzato.Le rivendicazioni quaratton-tesche ebbero un effimerotrionfo, subito represso daigoverni assolutistici deltempo, ma la loro semina-gione servì per creare i pre-supposti di realizzazionedegli elementari diritti umaniche vedranno la piena realiz-zazione, con immensa fatica,nei decenni successivi. In più schiuse le porte allapresa di coscienza di unanuova classe sociale, il prole-tariato, che avrebbe alzato lapropria voce a Parigi nel1871, nella rivolta cheavrebbe preso il nome di Co-mune di Parigi.Borghesia, principio di nazio-nalità, proletariato, dirittiumani rivendicati furono glielementi che diedero unaspallata finale ad una conce-zione del potere ormai fuorida ogni cognizione e non piùattuabile nell’epoca del na-scente progresso.

quale ha la fun-zione di ovattarel’ambiente congli strumentidell’ipocrisia,del paternalismoe della violenzapropri dei ti-ranni. Il 1848 ebbe lafunzione di sof-fiare sulla ceneree i suoi effetti fu-rono quelli disviluppare un in-cendio rivolu-zionario chedivampò in tutte

1848, l’anno rivoluzionario

CULTURA20 il Segno - Gennaio 2011

Natalia è una ragazza spagnola, già fi-danzata, cresciuta quasi da sola, or-fana di madre e col padre risposatosisubito dopo, quando una sera recatasia una festa di piazza con una suaamica, gli si para davanti Quimet, ungiovanotto dalle idee chiare e di scarsicomplimenti, piuttosto controversoma implacabilmente deciso a spo-sarla. Natalia è combattuta tra il ram-marico di dover dare un dispiaceretanto forte al suo fidanzato e l’inaspet-tata tempesta che ha scatenato l’arrivodi Quimet, i suoi inseparabili amici,la motocicletta sulla quale ha paura disalire, le sue convinzioni stravaganti,i suoi musi, le sue bizzarrie e la suaarroganza ma soprattutto la forzad’animo e l’incrollabile coraggio diguardare al futuro. Si sposano dunquee un figlio dietro l’altro, Antoni e Rita,perché la famiglia viene per entrambiprima di tutto e con la famiglia arrivaanche la tenace e incerta mania diQuimet di allevare colombi in casa.Quasi senza accorgersene Nataliavede a poco a poco i colombi occu-pare non solo la casa intera ma anchetutto il suo tempo, le sue forze, i ri-sparmi, perfino i suoi pensieri…Al problema dei colombi si aggiungepresto quello degli affari che a Qui-met non vanno più tanto bene, con lafalegnameria che non riesce a farfronte ai numerosi bisogni della fami-glia, soprattutto ora con la soprag-giunta crisi economica e con la guerracivile ormai alle porte. E anche Qui-met parte insieme ai suoi amici, si ar-ruola volontario coi miliziani perarrivare a combattere fino in Catalo-gna. D’improvviso tutto cambia, lafelicità come inaspettata era arrivata...inaspettatamente svanisce ora giornodopo giorno. Natalia resta sola coibambini ridotti pelle e ossa, la guerraimperversa dappertutto e si è impa-dronita di ogni angolo della strada, diogni negozio e vetrina, dilaga suimarciapiedi e i lampioni, al mercatoe nei parchi, nelle piazze e nelleChiese. Natalia che era stata una gio-vane sposa felice resta improvvisa-mente sola in una Barcellona dilaniatache vive il disastro dell’abbandono,l’oscuro e inquieto presente che si fapresagio dei giorni a venire. Perde illavoro, i negozi sono anch’essi de-serti, ha già venduto tutte le sue cosee la fame... la fame che le annebbia lavista e sconvolge i pensieri! Trasci-nando a stento le sue ultime forze de-cide di farla finita ma…il suomomento non è ancora arrivato,niente di irrevocabile è deciso per leie i suoi figli e la vita inaspettatamenteritorna a fluire con la stessa sorpresacon cui se ne stava andando...

Invito alla letturaLa piazzadel diamante

di Loredana Massaro

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21il Segno - Gennaio 2011 STORIE

ulla linead e l l ’ o r i z -zonte marino

se volesse scacciare un calabrone ap-parso improvvisamente nel giardino in-cantato della sua infanzia: lontano dalmare, vicino ai vigneti, ai filari di acacie,inseguendo conigli dagli occhi rosati...L’uomo, sul movimento delle onde, ac-cenna un ritmo lento movendo il troncoavanti e indietro, avanti e indietro. Movi-mento che , a poco a poco , si trasformain un dondolìo continuo e inizia una can-tilena:” Sega moneta le donne di Gaetache filano la seta, la seta e la bamba-gia...”

S

dalla luce del sole al tramonto. Gabbianifermi nel vento stanno in alto mentre uc-celli rapaci li osservano. Sulla riva le spume del mare si fanno piùbianche e il cielo a sprazzi occhieggia diazzurro. Un uomo è accovacciato sulla sommità diun cocuzzolo di sabbia. I ricordi gli giun-gono onda dopo onda : ricordi degli annipiù giovani e ancora più indietro... Le nuvole ormai calano, veloci, oltre lalinea scurita dell’orizzonte.Un vento teso e freddo si è levato e le bar-che, sciolte le vele, ne approfittano eescono dai ripari affrontando il mareaperto, speranzose e battagliere.Le onde si frangono con più forza. Lespume nel vento raggiungono il volto del-l’uomo che si deterge con un gesto come

l vento è calato. Le nuvole hannodefinitivamente abbandonato l’oriz-zonte. I gabbiani si sono posati sulla

sabbia e zampettano in cerca di cibo.L’uomo è triste, i ricordi gli si accaval-lano uno sull’altro e nulla potrà mai piùdistricarli. E’ sopraggiunta la sera e quindi la notte. Tutto si perde nel buio... qualsiasi cosa.

Serapo, giugno 2010

I L R A C C O N T O D E L M E S E

Serapo

di Noga

nuvole dallegroppe ancora ar-gentee corrono ve-locemente in altoverso il cielo ap-pena arrossato

ILascia perdere quel freno che usavi tranoi, quel silenzio audace che nasceva inte per evitare le litigate stupide, rilascial'acceleratore dell’essenza straordinariache ti racchiude, vai donna mia, vai! Di-venta corvo e nutri la mente di ognicosa, cattura ogni particella della nostravita, divora ogni attimo di ieri e rag-giungimi. Che importa se un giorno èpassato, non ne scorre un altro senza cheio abbia amore da darti. Ma va benecosì, anche se per riabbracciarti dovròvivere in questo loculo di speranza. Quante volte ti ho tradito, ho abbattutoi sogni, ucciso le tue speranze. Mai hoamato come amo te, mai come ti amoora -MAI- ho sfiorato altri corpi. Haidetto Haiti, ed è lì che ci ritroveremo, lì,dove la magia e i profumi speziati, rin-vigoriranno la nostra unione. Le valigie,i tuoi abiti leggeri, le risate seduti in bu-siness class, il brindisi con lo champa-gne. Gli animali di nuvole scoperti daSara, il gioco più bello a cui abbia maigiocato. Ritirare i bagagli, cercare untaxi per il nostro albergo, un cinquestelle superior. Quella signora in ber-muda e cappello di paglia mi avevastrattonato per arrivare prima alla mac-china bus. Avete sorriso e vi siete allon-tanate per comprare due cappelliidentici a quello della ladra di taxi, men-tre facevo la guardia ai bagagli e al suc-cessivo passaggio. Una donna, di venticinque anni, dai lun-ghi capelli neri e ricci, è apparsa all’im-provviso. Indossava una gonna a balzebianche e blu. Una camicia candida sco-priva con grazia il suo decoltè. Agitavala veste con la mano sinistra mostrandoil suo candido sorriso, mentre, con unsospiro, sussurrava piano qualcosa:DEATH, DEATH IN HAITI.Era di una bellezza devastante, in un se-condo ha ucciso tutti i miei valori, ha ri-mosso la mia famiglia, sradicato le miefondamenta. E’ colpa di questa DIVINACREATURA se questa terra, pusilla-nime davanti a questa DEA, ha decisodi devastarsi, squarciando le strade e in-goiando migliaia di cuori?

5/Continua

di Stefania Colasanti

Frammentidi Scrittura

In transito/5(squarci di mambo)

Iniziativa alle “Mimose”

Alla scopertadel BelliUna bella serata in compagnia di GioachinoBelli, il grande poeta romano arguto e pun-gente, quella trascorsa il 14 gennaio presso ilpub-pizzeria “Le mimose” di via dei Laghi.L’iniziativa, pensata da Gabriele Novelli(che i lettori del Segno conoscono con lopseudonimo di Noga) è stata inserita nel cartellone delle proposte culturali del Comunedi Rocca di Papa ed è subito diventata un evento da ripetere. Ai presenti, oltre ad alcunedelle più belle poesie in romanesco del Belli, sapientemente interpretate da AlfredoPiacentini, è stato anche presentato un menù speciale dedicato proprio al poeta. Altrachicca, la locandina dell’evento, disegnata dallo stesso Noga.

Un altro anno passa nell’archivioe dei ricordi arricchisce il fardelloun anno come tanti già passatiforse più brutto o forse anche più bello!Un anno da poter dimenticarecon sconfitte dolori e delusionio che vorresti si ripetesse ancoraperché ti ha dato gioie e soddisfazioni.Comincia il calendario con gennaioe pensi a quanto tempo hai

ancor davanti

LLaa ppooeessiiaa ddeell mmeessee

Anno nuovo di Anna

Giovanetti

ma poi foglio per foglio i mesi passanoe quando te ne accorgi non ne son

rimasti tanti.Poi ti prepari a festeggiar l’ultimo giornoe ogni volta pensi la stessa cosa:che l’anno vecchio porti tutto via e che quello che arriva colori tutto rosa!!!Ma ogni anno trascorso amici caririmane nel passato o bello o bruttoe il potere del tempo è proprio questoche prima o poi dimentichiamo tutto!!!

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SIPARIO APERTO il Segno - Gennaio 201122

Il cartellone del Teatro Civico Rocca di Papa

dal 30 gennaio al 10 febbraio 2011

Domenica 30 gennaio L’Associazione culturale Logospresenta:

“C’è una certa Annalisa per te”

di Sandra Contiregia di Ennio Coltorticon Ennio Coltorti, Francesca Draghetti, Sandra Conti e Simone CrisariScene: Vincenzo SorberaCostumi: Rita ForzanoMusiche: Aeneas

Giovedì 10 febbraio

“A ruota libera”di Michele La Ginestrae Adriano Bennicelliregia di Sergio Zeccacon Michele La Ginestra, Francesca Baragli, ClaudiaCampagnola, Massimo De Giorgio, Vania Lai e Matteo VaccaScene: OpusincentrumDisegno luci: Francesco MischitelliAiuto regia: Morgana Giovannetti

Via San Sebastiano, 20 - www.associazioneacs.it

Direttore Artistico:Alberto Querini

PREVENDITA:Presso la cartolibreria“La cartaria”, Corso Costituente, 14 Rocca di Papa (no il sabato)Altre informazioni:cell.re 347-6024928tel. 06-9499340Botteghino: aperto 1 ora primadello spettacolo

Gli innamorati di Goldoniper la regia di Piero Bottidi Paolo De LucaImpegno grosso, quello delLaboratorio Artistico DomusArtis, per una delle commediepiù gettonate sulla scena na-zionale, Gli innamorati, cheha dato e seguita a dare gloriaa Carlo Goldoni, autore defi-nito da Silvio D’Amico, sto-rico dell’argomento, il padredel teatro italiano moderno.Amore, fedeltà, amicizia, rab-bia, gelosia, saggezza e gioia,questi gli ingredienti com-presi nell’intreccio che, in-sieme alla passione, loelevano a classico intramon-tabile, attraente e godibile…sempre. Con questa edizione, curatada Piero Botti, ci si propone difar salire sul palco del teatrocivico lo spirito artistico del‘700. I teatranti, con il loro“viaggio” fatto di spostamentitra città e villaggi; la loro arte,insieme patrimonio e sosten-tamento; la loro capacità di ri-chiamare, soddisfare ognipubblico, quello sofisticatoma anche quello popolare.Attraverso la vena, ricercata estudiata, di improvvisare persuscitare l’applauso con labattuta ad effetto, anchequella non inserita in copione

vuole caratterizzarsi oltre cheper una convincente recita-zione, anche per diverti-mento e musica affidata alclavicembalo di ValentinaGabrielli, alla mandola del-l’immancabile Silvio Que-rini, alla chitarra di LorenzoQuerini e alla voce di SaraCuculi. Massimo Onesti, Maria DelNero, Giorgio Serafini, Ales-sandro Gatta, Gianni Fondi eLuigi Sellati sono ormai in-terpreti collaudati, di affida-bile rendimento. VirginiaSerafini, Guglielmo Lato,Mariangela Cimini e SilviaFondi, giovani promesse benavviate.

Piero Botti sul palco intro-duce e racconta il ‘700, le sueatmosfere, i sapori, l’am-biente, gli amori. Tutto condito da brio e gio-cosità. La Domus Artis conquesta rappresentazionevuole fare spettacolo e diver-tire. Per questo cercherà di andareoltre il testo inserendo riferi-menti paesani, del passato,del presente impastandofrou-frou alla francese con lafrittata ai broccoletti e le“vozze” nostrali.Quindi, tutti a teatro il 4, 5 e6 marzo prossimi, per “Gliinnamorati” di Goldoni eregia di Piero Botti.

E’ cominciata lo scorso 13 gen-naio la rassegna cinematograficadal titolo “Il cinema dal Profumodi donna” presso il Teatro Civicodi Rocca di Papa. Il progetto, natoda un’idea di Claudia Mirandola,appassionata cinefila, darà vocealla creatività femminile dietro lamacchina da presa, attraverso laproiezione di sei film di altret-tante registe donne. La rassegna èdedicata a Sally Menke, monta-trice statunitense delle pellicole diQuentin Tarantino, con una nomi-nation all’Oscar nel 1994 per ilmiglior montaggio per il lavorosvolto proprio su “Pulp Fiction”,e nel 2010 per “Bastardi senzagloria”. «Ho voluto tramite questa rasse-gna esplorare il cinema femminilea 360 gradi – spiega Claudia - apartire dal ruolo operativo delmontaggio, passando dalla regiaper arrivare poi al ruolo delle at-trici». Una sagoma nera a formadi donna riproporrà tutte le sere iringraziamenti al mondo femmi-nile in stile Almodovar: “A BetteDavis, Gena Rowlands, RomySchneider… a tutte le attrici chehanno fatto le attrici, a tutte ledonne che recitano, a tutti gli uo-mini che recitano e si trasformanoin donne, a tutte le persone chevogliono essere madri, a miamadre”. Il primo film della rasse-gna è stato “Point Break” di Ka-thryn Bigelow, seguiranno per igiovedì successivi “Lezioni dipiano” di Jane Campion, “MariaAntonietta” di Sofia Coppola,“Persepolis” di Marjane Satrapi,“Tano da morire” di RobertaTorre e per finire “Mars, dove na-scono i sogni” di A. Melikian.Questo il calendario delle proie-zioni:- giovedì 20 gennaio, ore 21.00,“Lezioni di piano” di Jane Cam-pion;- giovedì 27 gennaio, ore 21.00,“Maria Antonietta” di Sofia Cop-pola;- giovedì 3 febbraio, ore 21.00,“Persepolis” di Marjane Satrapi;- giovedì 17 febbraio, ore 21.00,“Tano da morire” di RobertaTorre;- giovedì 24 febbraio, ore 21.00,“Mars, dove nascono i sogni” diA. Melikian.Buona visione... ne vale davverola pena!

Andrea Rasetti

Al TeatroCinema al femminile

ispirata dal luogo e dal mo-mento. Piero Botti, speri-mentato operatore teatrale,appassionato di Goldoni (dalui infatti già rappresentato)ha impostato la regia conquesto intendimento: al di làdel copione, proporre arteutilizzando il teatro.La sua compagnia, che nelleultime stagioni ha spopolatocon “La badante cubana”(scritta dallo stesso Piero), siritrova infervorata nellamessa a punto di un’edizionede “Gli innamorati” che

Maria Del Nero, protagonistade Gli innamorati

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RIFLETTORI 23il Segno - Gennaio 2011

Gli animali del GrandeFratello e quelli

del Grande macello

Questa volta voglio parlare dianimali, quelli veri, non quelliche vivono nel porcile delGrande Fratello, lascio inpace le “maialine” sconce e iporcellini bestemmiatori tantonon scandalizzano nessuno,nemmeno la Chiesa se la sentedi condannarli perché do-vrebbe condannare una grossaparte della società che liguarda e, chissà, magari ci sirispecchia! È terribile ma ècosì, molti esseri umani fatticome noi amano ancora quelprogramma, non si annoianoanzi si divertono! Dieci annidi Grande Fratello, involga-rendosi sempre di più pur dinon perdere spettatori (che pe-

raltro perde), cancellato in di-verse nazioni (compresal’Olanda dove è stato inven-tato), qui da noi resiste e tra-scende fino alla nausea. Epensare che eravamo il Paesedei poeti, quelli del: fatti nonfummo per viver come bruti!Mah, così va il mondo, cer-chiamo di non seguire la cor-rente. Oggi voglio consigliarvi unvideo, cercatelo suByoblu.com, si chiama “in-ferno animale”. Vi lascio conquesta nota: “Ogni anno, 48miliardi di animali nascono,vivono e muoiono in un in-ferno che neppure il peggioredei gironi danteschi avrebbe

di Daniela Di Rosa

saputo immaginare. Molticampi di concentramento alconfronto erano amene localitàdi villeggiatura. Gli alleva-menti industriali sono peggioridella peggiore fantasia di unoscrittore di horror, luoghi neiquali miliardi di creature vi-venti, in grado di provare emo-zioni e percepire il dolore,conducono una vita di atrocisofferenze, dalla nascita allamorte. Molti non vedono maila luce del sole, vivono instrette gabbie nelle quali nonpossono neppure voltarsi, leloro dimensioni sono artificial-mente gonfiate al punto che lastruttura ossea cede. Quelli chevivono ammassati, e sono 9milioni ogni anno, diventanoaggressivi e si mordono lacoda, le galline esasperate simordono continuamente, così iloro becchi vengono amputaticon le forbici…“. Non è unabuona visione ma è utile perprendere coscienza del doloreche provochiamo e forse do-mani comprerete uova solo dagalline a terra e mangeretecarni che non provengono daallevamenti industriali. Basta leggere l’etichetta.

ilTocco

Cosa pubblica e laicità

Gent.mi lettori,per chi fosse interessato, siterrà presso il C.P.A. Studio diPsicologia e Psicoterapia diAlbano Laziale, via Ascanio 3,sabato 29 gennaio alle ore16,30, l’incontro gratuito dame tenuto, dal titolo “Depres-sione: vittime di noi stessi oartefici del nostro futuro?”,nell’ambito degli “Incontri delsabato” che riprendono il 22gennaio ore 16,30 con il Dott.Gerbino presso la sala Consi-gliare del Comune di Ciam-pino. Nell’incontro sulla depres-sione illustrerò il disturbo, lasintomatologia, le varie formedi depressione e come è possi-bile affrontarla, combatterla e sconfiggerla e l’atteggiamentogiusto da adottare di fronte adun malessere psicologico tantodiffuso e trasversale (ne pos-sono essere colpiti tutti, bam-bini, adolescenti, adulti eanziani, di quasiasi razza,credo religioso e ceto sociale).Vi aspetto numerosi il 29presso il C.P.A. di Albano. Au-guro a tutti un anno di felicitàe soddisfazioni. Se volete pormi dei quesiti inanticipo, potete scrivermi al-l’indirizzo mail: [email protected]

Risponde la Dott.ssa Bruna Benelli

LL’’aannggoolloo ddeellllaa ppssiiccoollooggiiaa

diErmannoGatta

C’era qualche cosa che disturbava nel calendario degli eventi na-talizi di Rocca di Papa, ma non riuscivo a metterla a fuoco.Poi, la lettera di un medico a un giornale nazionale mi ha per-messo di capire cosa fosse. Il medico, che si dice cattolico praticante, contesta il fatto che,per il terzo anno consecutivo, il Presidente del Senato, Schifani,ha destinato i proventi del Concerto di Natale, organizzato dalParlamento italiano, all’ospedale di Roma Bambino Gesù. Il me-dico professore ordinario alla Sapienza e direttore in un ospedaleromano, trova poco comprensibile che il ricavato di una inizia-tiva pubblica del Parlamento fosse destinato a un’istituzione pri-vata, quale è l’ospedale Bambino Gesù, se pure convenzionatocon la sanità pubblica italiana. Come è noto, argomenta, l’ospe-dale è di proprietà del Vaticano, gode di numerosi privilegi fi-scali, i suoi dipendenti non devono superare alcun concorso, nonpagano le tasse al fisco italiano, etc. etc. e può usufruire di nume-rosi legittimi finanziamenti privati come tutti sanno dagli organid’informazione. Per lo scrivente sarebbe stato più opportuno de-stinare il contributo ad uno dei reparti pediatrici degli ospedalipubblici che, seppure strutture di eccellenza, soffrono, di fre-quente, di gravi carenze finanziarie.Se ai Castelli Romani la Provincia destinasse una risorsa finan-ziaria simile all’ospedale Regina Apostolorum di Albano (strut-tura privata efficiente regolarmente convenzionata con il ServizioNazionale), nessuno avrebbe qualche cosa da obiettare?Il fatto è che troppi amministratori pubblici fanno ormai fatica apraticare la dovuta laicità negli atti pubblici; mischiano facil-mente sentimenti privati a doveri istituzionali e molti di loro, se-condo convenienza, dimenticano, a tempo, i principi privati, mali richiamano ogni volta che gli conviene.Fortunatamente moltissimi cattolici italiani, come il medico delquale abbiamo parlato, non sono opportunisti, disattenti o inte-ressati per fatti personali e la cosa si può correggere. Bisognaimpegnarsi e sollecitare senza indugi quanti localmente sono in-caricati di un ruolo pubblico a fare quanto dovuto per separaresentimenti privati e doveri istituzionali.

il-sognatore.blogspot.com

Depressione

Barbara D’Urso

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il Segno - Gennaio 2011 Ultima pagina

Il lavatoio dip.zza GaribaldiA Rocca di Papa i lavatoi pubblici erano tre,uno a balle, uno a monte e quello sottopiazza Garibaldi in via Scalinata del matta-toio. Tutte le rocchiciane di una volta, con labagnarola in testa, si recavano in questi luo-ghi per lavare i loro panni e per scambiaredue chiacchiere. Uno dei lavatoi meglio con-servati è proprio quello di piazza Garibaldi.Come si vede dal disegno del maestro Car-fagna, è lungo una ventina di metri ed è for-mato da due vasche, una utilizzata persgrassare i panni col sapone e l’altra (dovecade l’acqua – u picchione in dialetto) per ilrisciacquo. Grazie a una bella idea dell’amministra-zione, questo lavatoio è stato restaurato equindi è tornato al suo vecchio splendore,dopo l’abbandono e la sporcizia degli ultimianni, ed è ora perfettamente riutilizzabile.Anche quella a monte, la più grande con isuoi 30 metri di lunghezza, è stata ristruttu-rata tempo fa ed è pienamente funzionante ecurata dagli stessi cittadini. Invece la fontanaa balle è ormai solo un lontano ricordo. Lavasca era lunga 27 metri mentre ora ne ri-mane una porzione di appena tre e, cosa an-cora più grave, è stata riempita dicalcinaccio! Ma torniamo al nostro lavatoio sotto piazzaGaribaldi. Si tratta del fontanile più giovane,“costruito intorno agli anni Trenta” ci ha rac-contato “Bimbillo”, storico macellaio e se-vero custode del mattatoio di via SanSebastiano (oggi trasformato in teatro ci-vico). Anche il locale del fontanile in prece-

il Segnodei tempinei disegni del Maestro Franco Carfagna

denza era un mattatoio (da qui il nome delvicolo) e, tornando indietro nel tempo (di unanovantina d’anni), non possiamo non pen-sare all’operaio-macellaio che doveva cari-carsi sulle spalle un mezzo maiale o un buee salire la ripida scalinata che sbuca a piazzadell’Erba. Così i nati prima della secondaguerra mondiale ricorderanno bene “u‘nzipu” che, andando avanti e indietro da viaSan Sebastiano, distribuiva pezzi di carne aivari macelli sparsi nel centro storico.

Comunque sia il nostro lavatoio è tornato alsuo splendore e il Sindaco ha pensato bene dicurarne anche l’apertura e la chiusura affi-dandone le chiavi a chi vuole conservarequesta bella tradizione. Ancora oggi le si-gnore Lea, Maria, Anna, Lucia, Teresa e Au-gusta ci ricordano che i panni lavati a manoal lavatoio hanno un altro profumo, quel pro-fumo che riempiva tutta casa di pulito fa-cendo arrivare i complimenti da tutta lafamiglia!

LLeetttteerree,, PPrrooppoossttee,, PPrrootteessttee ee [email protected]

Le lettere non superiori alle 13 righe devono presentare in modo chiaro nome, cognome, mail o numero telefonico

CONSIDERAZIONI SUSCUOLA E CULTURAFollia, quale altro termine èpiù adatto a definire una talesituazione? Da un lato un go-verno furbo dall’altro bambinisciocchi e vittime di una massache non comprende. E’ da de-menti protestare per l’istru-zione barricandosi a scuola. E’da infimi serpi che ci si aspet-tano leggi atte a mascherarel’infamia di una classe diri-gente piatta e meschina. Maperché tante polemiche? Sem-plice! Noi che desideriamo cambiarele cose in modo pacifico, noiche crediamo non alla vio-lenza, ma alle parole, siamotra l’incudine e il martello.Siamo insofferenti alla politicainterna del nostro paese, manon vogliamo unirci a masse

violente, formate da bambocciche si infiammano senza infor-mazione, senza giudizio, senzachiarezza! È proprio la chia-rezza che manca. Per cosa pro-testiamo? È la domanda chemolti non si pongono. Non siagisce bloccando stazioni osbarrando le porte di un edifi-cio pubblico. L’illegalità non può essere uti-lizzata aspirando a un paesepiù giusto. Per quanto riguardala situazione del nostro Stato leparole sono insufficienti edinadatte a mostrare quanto siagrande il nostro dissenso. Milimiterò a dire che amiamo lacultura, la sapienza e l’istru-zione e che questa sorta ditriade è colpita giorno pergiorno. Considero emblemadella minaccia alla bellezza delnostro patrimonio culturale

così come all’educazione sco-lastica, la caduta della casa deigladiatori a Pompei. Schillerscrisse: “Vedete, risorta è l’an-tica Pompei, di nuovo si ergela città di Ercole”. E’ rimastosolo da chiedersi se Pompei eErcolano, allegorie della sa-pienza, torneranno ad essereun ricordo.

Davide Ottaviani

DITECI TUTTOSUI POLITICI!Carissimi, colgo l’occasione,se permettete, di darvi qualcheconsiglio riguardo agli articolisul giornale: essendo un gior-nale prettamente... locale evista l’imminenza delle pros-sime elezioni amministrativesarebbe più opportuno parlaredelle cose di Rocca e menodelle mafie, anche perchè i

mezzi di comunicazione na-zionali ne parlano e ne dicono.Vorrei essere informato sullepersone che governano Rocca,gli intrallazzi di palazzo, ecc.Lo so che spesso lo fate... vor-rei di più, senza guardare infaccia i... colori che portano,quando andrò a votare vorreiessere sicuro di non prendereun’altra fregatura. Organizzate una giornata almese di “Puliamo Rocca”, mida un grande fastidio vivere inmezzo ai boschi, e vedere loschifo della monnezza ai mar-gini delle strade o come con-cime... del sottobosco. Fateuna campagna contro gli irre-golari che buttano l’immondi-zia per strada. Io vi sarò,accanto se serve aiuto. Distinti saluti.

G. Succurro