Il Piccolo del 22 gennaio 2013

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Direttore responsabile Sergio Cuti • Direttore editoriale Daniele Tamburini • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19 Cremona • Amministrazione e diffusione: via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via S.Bernardo 37/a Cremona tel 0372 454931 • email [email protected] • stampa SEL Società Editrice Lombarda Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] Aut. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it PICCOLO il Giornale www.ilpiccologiornale.it pagina 5 Edizione del Mercoledì Anno XIII n° 6 • MERCOLEDÌ 23 GENNAIO 2013 Periodico € 0,02 copia omaggio Non riceve alcun finanziamento pubblico La Regione chiede la restituzione di 388mila euro, parte di quanto erogato per gli alluvionati colpiti dalla piena del 2000 Il Consiglio di Stato ha dato ragione al Pirellone. Il primo cittadino: «Abbiamo sempre operato con trasparenza» IL COMUNE DI SAN DANIELE RISCHIA DI “AFFONDARE” CASALMAGGIORE RICONOSCIMENTI... a pagina 9 a pagina 3 Chi sono i sette casalaschi in corsa per Camera e Senato Cremona è “Città europea dello sport” Edizione chiusa alle ore 21 ...E POLEMICHE a pagina 4 Oreste Perri risponde alla Vanoli Basket CULTURA a pagina 17 Il violino di Krylov protagonista al Teatro Ponchielli LA RABBIA DEL PDL a pagina 6 «NESSUN NOSTRO CANDIDATO RAPPRESENTERA’ IL TERRITORIO A ROMA» MARONI A CREMONA a pagina 7 «Realizzerò un forte assessorato all’Agricoltura» artoline dall’Eritrea. Non paesaggi e strutture di lus- so, rigorosamente per ita- liani, ma un cannocchiale su un Paese che ha ottenuto l’in- dipendenza nel 1991 al pesantis- simo prezzo di due guerre. Ne ha parlato, lo scorso dicembre, suor Josephine, arrivata a Vicomosca- no per presentare il suo Paese dopo un tour che l’ha portata presso fa- miglie e parrocchie del casalasco. Alla fede i partecipanti, una quarantina, hanno abbinato la ca- rità, indispensabile in queste cir- costanze, per aiutare le suore che da dieci anni sostengono le fami- glie di Asmara, la capitale, e i vil- laggi, alcuni dei quali anche mol- to lontani. La confraternita di suore ha co- struito un edificio scolastico po- chi chilometri fuori dal centro di Asmara. Qui i bambini vengono curati e apprendono i primi ru- dimenti scolastici mentre le loro mamme sono al lavoro nei campi. La giornata tipo delle 23 suo- re (più una decina di aspiranti che stanno “studiando” sul campo) è presto spiegata. “Sveglia alle 4, preghiera fino alle 7, poi lavoro alla scuola materna, ma anche con donne e operai ai quali insegnia- mo le basi del lavoro manuale. Ab- biamo due turni – spiega suor Jo- sephine – , mattina e pomeriggio, mentre la sera alle 22 siamo già a dormire: vicino all’equatore alle 5 del mattino il sole è già sorto”. Suor Josephine racconta un ter- ritorio dilaniato da due guerre. “La prima è durata due decenni, fino all’indipendenza del 1991. La seconda soltanto tre anni, dal 1998 al 2000, ma ha fatto mol- ti più danni, perché è stata com- battuta in campo aperto e non in trincea. In Eritrea tuttavia, rispet- to ad altre nazioni africane, la con- vivenza tra le varie religioni vie- ne vissuta in pace: ci sono musul- mani, cattolici, anglicani e, in pre- valenza, ortodossi, ma non si sono mai verificati problemi”. Il turismo che soprattutto sul Mar Rosso potrebbe essere una fonte di ricchezza, stenta a decol- lare a causa dell’incerta situazione riguardante i rapporti tra Eritrea ed Etiopia che dall’ultima guerra non hanno ancora stipulato un ac- cordo di pace. La povertà è molto diffusa ma i volti che si incontrano lungo la strada, raccontano alcuni ragazzi casalesi che hanno seguito la re- ligiosa due anni fa, sono comun- que illuminati da un sorriso aperto e solare. Come quello di suor Jo- sephine mentre parla del suo Pae- se, del suo popolo e soprattutto dei suoi bambini. L’Eritrea è una nazione che non riscuote l’interesse dei media. Basterebbe maggiore attenzione a questo Paese per aumentare il flusso turistico con tutti i benefi- ci che ne conseguono. Soprattutto gli italiani che nel Corno d’Africa hanno lasciato evidenti segni sto- rici potrebbero essere interessa- ti a visitare questo Paese in cui la capitale e le principali città come Keren e Massawa parlano ancora italiano. Basta fare un giro per le vie centrali di Asmara per incon- trare il cinema “Impero”, “Roma” e “Dante”, così come la lavande- ria “La Moderna” o il caffè Rosi- na dove le persone più anziane di- scutono in italiano davanti ad un italianissimo cappuccino; e anco- ra, nella cattedrale cattolica si può assistere alla messa in italiano e, se le vie della città sono affollate da Fiat 600 e Topolino, i trasporti avvengono con attempati Tigrot- to e Leoncino e in stazione fanno bella mostra di sé una funzionan- te Littorina ed alcune locomotive degli anni ’30. L’attività instan- cabile di suor Josephine sta con- tribuendo a presentare Asmara e l’Eritrea al mondo. E, nello spe- cifico, al casalasco. Giovanni Gardani C DAL CASALASCO UN AIUTO ALL’ERITREA Tante risposte alla richiesta di solidarietà di suor Josephine SPORT a pagina 15 Una super Vanoli guarda con fiducia alla lotta salvezza POSSIBILITÀ DI DETRAZIONE FISCALE DEL 55% PER SERRAMENTI A RISPARMIO ENERGETICO

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Il Piccolo Giornale di Cremona

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Page 1: Il Piccolo del 22 gennaio 2013

Direttore responsabile Sergio Cuti • Direttore editoriale Daniele Tamburini • Società editrice: Promedia Soc. Coop. via Del sale 19 Cremona • Amministrazione e diffusione: via S. Bernardo 37/a Cremona tel. 0372 435474 Direzione e redazione via S.Bernardo 37/a Cremona tel 0372 454931 • email [email protected] • stampa SEL Società Editrice Lombarda Cremona • pubblicità: Immagina srl tel. 0372 435474 [email protected] Aut. del Tribunale di Cremona n° 357 del 16/05/2000 • Poste Italiane S.p.a. Sped. in A.P.-45%-art. 2 comma 20/B legge 662/96 – Cremona • Numeri Arretrati: http://www.immaginapubblicita.it

PICCOLOilGiornalewww.ilpiccologiornale.it

pagina 5

Edizione del Mercoledì

Anno XIII • n° 6 • MERCOLEDÌ 23 GENNAIO 2013 Periodico • € 0,02 copia omaggioNon riceve alcun finanziamento pubblico

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La Regione chiede la restituzione di 388mila euro, parte di quanto erogato per gli alluvionati colpiti dalla piena del 2000

Il Consiglio di Stato ha dato ragione al Pirellone. Il primo cittadino: «Abbiamo sempre operato con trasparenza»IL COMUNE DI SAN DANIELE RISCHIA DI “AFFONDARE”

CASALMAGGIORE

RICONOSCIMENTI...

a pagina 9

a pagina 3

▲▲

Chi sono i sette casalaschi in corsaper Camera e Senato

Cremona è “Città europeadello sport”

Edizione chiusa alle ore 21

...E POLEMICHE

a pagina 4

Oreste Perri risponde

alla Vanoli Basket

CULTURA

a pagina 17

Il violino di Krylovprotagonista

al Teatro Ponchielli

LA RABBIA DEL PDL a pagina 6

«NESSUN NOSTRO CANDIDATO RAPPRESENTERA’

IL TERRITORIO A ROMA»

MARONI A CREMONA

a pagina 7

«Realizzerò un forteassessorato

all’Agricoltura»

artoline dall’Eritrea. Non paesaggi e strutture di lus-so, rigorosamente per ita-liani, ma un cannocchiale

su un Paese che ha ottenuto l’in-dipendenza nel 1991 al pesantis-simo prezzo di due guerre. Ne ha parlato, lo scorso dicembre, suor Josephine, arrivata a Vicomosca-no per presentare il suo Paese dopo un tour che l’ha portata presso fa-miglie e parrocchie del casalasco.

Alla fede i partecipanti, una quarantina, hanno abbinato la ca-rità, indispensabile in queste cir-costanze, per aiutare le suore che da dieci anni sostengono le fami-glie di Asmara, la capitale, e i vil-laggi, alcuni dei quali anche mol-to lontani.

La confraternita di suore ha co-struito un edificio scolastico po-chi chilometri fuori dal centro di Asmara. Qui i bambini vengono curati e apprendono i primi ru-dimenti scolastici mentre le loro mamme sono al lavoro nei campi.

La giornata tipo delle 23 suo-re (più una decina di aspiranti che stanno “studiando” sul campo) è presto spiegata. “Sveglia alle 4, preghiera fino alle 7, poi lavoro alla scuola materna, ma anche con donne e operai ai quali insegnia-mo le basi del lavoro manuale. Ab-biamo due turni – spiega suor Jo-sephine – , mattina e pomeriggio, mentre la sera alle 22 siamo già a dormire: vicino all’equatore alle 5 del mattino il sole è già sorto”.

Suor Josephine racconta un ter-ritorio dilaniato da due guerre. “La prima è durata due decenni, fino all’indipendenza del 1991. La seconda soltanto tre anni, dal 1998 al 2000, ma ha fatto mol-ti più danni, perché è stata com-battuta in campo aperto e non in trincea. In Eritrea tuttavia, rispet-to ad altre nazioni africane, la con-

vivenza tra le varie religioni vie-ne vissuta in pace: ci sono musul-mani, cattolici, anglicani e, in pre-valenza, ortodossi, ma non si sono mai verificati problemi”.

Il turismo che soprattutto sul Mar Rosso potrebbe essere una fonte di ricchezza, stenta a decol-lare a causa dell’incerta situazione riguardante i rapporti tra Eritrea ed Etiopia che dall’ultima guerra non hanno ancora stipulato un ac-cordo di pace.

La povertà è molto diffusa ma i volti che si incontrano lungo la strada, raccontano alcuni ragazzi casalesi che hanno seguito la re-ligiosa due anni fa, sono comun-que illuminati da un sorriso aperto

e solare. Come quello di suor Jo-sephine mentre parla del suo Pae-se, del suo popolo e soprattutto dei suoi bambini.

L’Eritrea è una nazione che non riscuote l’interesse dei media. Basterebbe maggiore attenzione a questo Paese per aumentare il flusso turistico con tutti i benefi-ci che ne conseguono. Soprattutto gli italiani che nel Corno d’Africa hanno lasciato evidenti segni sto-rici potrebbero essere interessa-ti a visitare questo Paese in cui la capitale e le principali città come Keren e Massawa parlano ancora italiano. Basta fare un giro per le vie centrali di Asmara per incon-trare il cinema “Impero”, “Roma”

e “Dante”, così come la lavande-ria “La Moderna” o il caffè Rosi-na dove le persone più anziane di-scutono in italiano davanti ad un italianissimo cappuccino; e anco-ra, nella cattedrale cattolica si può assistere alla messa in italiano e, se le vie della città sono affollate da Fiat 600 e Topolino, i trasporti avvengono con attempati Tigrot-to e Leoncino e in stazione fanno bella mostra di sé una funzionan-te Littorina ed alcune locomotive degli anni ’30. L’attività instan-cabile di suor Josephine sta con-tribuendo a presentare Asmara e l’Eritrea al mondo. E, nello spe-cifico, al casalasco.

Giovanni Gardani

C DAL CASALASCO UN AIUTO ALL’ERITREATante risposte alla richiesta di solidarietà di suor Josephine

SPORT

a pagina 15

Una super Vanoliguarda con fiduciaalla lotta salvezza

POSSIBILITÀ DI

DETRAZIONE FISCALE

DEL 55% PER SERRAMENTI A RISPARMIO

ENERGETICO

Page 2: Il Piccolo del 22 gennaio 2013

nserire in nuovi posti di lavoro i soggetti in condizioni svantag-giate: questo lo scopo del pro-getto della Dote lavoro promosso da Regione Lombardia.

Gli obiettivi previsti dall’intervento sono: sostenere ed accrescere l’occu-pazione, attraverso l’inserimento e/o il reinserimento lavorativo delle persone in condizione di svantaggio; rafforzare le competenze dei lavoratori e delle la-voratrici a seguito di inserimento o reinserimento lavorativo.

I beneficiari dei contributi sono le imprese private, di qualsiasi dimensio-ne e settore di attività, con sede lega-le e/o operativa nel territorio della Re-gione Lombardia che decidano di as-sumere un lavoratore compreso in una delle categorie destinatarie.

Tali imprese devono avere una posi-zione regolare con la normativa vigen-te sul Mercato del Lavoro e non devo-no avere in atto sospensioni dal lavoro ovvero non aver proceduto a riduzioni di personale o a licenzia-menti collettivi negli ultimi 12 mesi, salvo che l’as-sunzione non avvenga ai fini di acquisire professio-nalità diverse da quelle dei lavoratori interessati alle predette riduzioni o so-spensioni. Destinatari sono donne e uomini residenti o domiciliati in Lom-bardia, in stato di disoccupazione da oltre12 mesi; donne e uomini over 50,

residenti o domiciliati in Lombardia, in stato di disoccupazione, da oltre 6 me-si; donne e uomini over 45, residenti o domiciliati in Lombardia, in stato di di-

soccupazione da oltre sei mesi, in possesso di un ti-tolo di studio inferiore al diploma di istruzione di secondo ciclo o alla quali-fica professionale.

La dote prevede due ti-pologie di interventi en-

trambi diretti alle imprese:• Incentivo economico per le impre-

se che assumono le persone con i re-quisiti previsti con contratto di lavoro

subordinato, sia full time che part-time, non inferiore ai 12 mesi a partire dal giorno successivo alla data di pubbli-cazione del presente avviso sul BURL e fino al 30 settembre 2013;

• Voucher per servizi di Formazione destinato al la-voratore assunto, per per-corsi di qualificazione e ri-qualificazione, a seguito di richiesta dell’impresa stes-sa. La richiesta del voucher è facoltativa.

Incentivo economico. L’incentivo economico base riconosciuto all’impre-sa è pari a 8.000 euro. Tale incentivo

può essere maggiorato a secondo del target dei destinatari e del contratto di lavoro sottoscritto con il lavoratore.

Voucher formativo. Il voucher for-mativo ha un valore massimo di 2.000 euro. I servizi formativi scelti dal dato-re di lavoro devono essere coerenti con le necessità di accrescimento/mi-glioramento delle competenze del la-voratore assunto, nel quadro del profi-lo professionale per il quale il lavorato-re lo stesso è inquadrato. Il datore di lavoro individua i servizi formativi tra quelli inseriti nell’offerta formativa de-gli operatori accreditati ai servizi di istruzione e formazione professionale, iscritti all’Albo regionale. L’Albo regio-nale degli operatori accreditati è con-sultabile al seguente indirizzo: www.la-voro.regione.lombardia.it.

I servizi formativi dovranno essere totalmente erogati/fruiti entro il primo anno di assunzione del lavoratore. La conclusione dei servizi formativi deve in ogni caso avvenire entro il 31 ottobre

2014. La valorizzazione del voucher formativo prevede il riconoscimento dei soli costi di frequenza alle attività formative.

Presentazione della domanda

La domanda di dote può essere presentata, a partire dalle ore 12 del 15 gennaio 2013 fino al 30 settembre 2013, mediante il sistema informativo Gefo.

Regione Lombardia mette a di-sposizione voucher per l’internazio-nalizzazione delle imprese lombarde. Il bando si rivolge a micro, piccole e medie imprese lombarde, per i quali vengono messi a disposizione vou-cher a fondo perduto per l’acquisto di servizi di consulenza e per la par-tecipazione a missioni e a fiere inter-nazionali all’estero.

Il bando è finalizzato a favorire i processi di internazionalizzazione delle micro piccole medie imprese e prevede l'erogazione di contributi a fondo perduto mediante l'asse-gnazione alle imprese di voucher finalizzati all'acquisto presso sog-getti terzi di servizi a supporto dell'internalizzazione.

Sono previste tre misure per le quali è possibile presentare le do-mande: Misura A - servizi di consu-lenza e supporto per l’internaziona-lizzazione; Misura B - partecipazio-ne a missioni economiche all’estero in forma coordinata; Misura C - par-tecipazione a fiere internazionali all’estero.

Le risorse complessivamente stanziate ammontano a 5.440.000 euro. I beneficiari sono le imprese

lombarde che rientrano nella defini-zione di micro, piccola e media im-presa secondo la normativa comuni-tari. Le imprese possono presentare domanda per i voucher con la modu-listica disponibile on line sul sito ht-tps://gefo.servizirl.it/.

Le domande per i voucher A pos-sono essere presentate dalle ore 10,00 del 1 marzo 2012 sino alle ore 12,00 del 31 gennaio 2013. Le do-mande per i voucher B e C possono essere presentate dalle ore 10,00 del

1 marzo 2012 sino alle ore 12,00 del 31 gennaio 2013, con i seguenti tem-pi: dalle ore 10,00 del 1 marzo 2012 per le iniziative con data di inizio dal 1 febbraio 2012 e fino al 29 giugno 2012; dalle ore 10,00 del 23 maggio 2012 per le iniziative con data di ini-zio dal 30 giugno 2012 e fino al 9 ot-tobre 2012; dalle ore 10,00 del 6 settembre 2012 e fino al 31 gennaio 2013 per le iniziative con data di ini-zio dal 10 ottobre 2012 e fino al 31 gennaio 2013.

I

Una misura promossa da Regione Lombardia al fine del reinserimento lavorativo, anche per over 50

Lavoro per soggetti svantaggiati

Internazionalizzazione delle imprese, il bando

LombardiaMercoledì 23 Gennaio 20132

VOUCHER PER MICRO, PICCOLE E MEDIE AZIENDE

Incentivi economici a chi assume per almeno 12 mesi

Voucher formativiper riqualificare

i lavoratori assunti

Gestione discariche: contributi agli enti Approvato dalla Regione un bando

per assegnare contributi ad Enti pub-blici per interventi su discariche ces-sate o in fase di post-gestione.

Regione Lombardia intende fornire sostegno finanziario agli enti che pro-gettano di intervenire sulle discariche presenti sul proprio territorio al fine di eliminare o ridurre problemi di tipo ambientale, sanitario o di sicurezza e/o restituire all'uso pubblico tali aree. Il bando mette a disposizione 2,8 mi-lioni di euro a fondo perduto, fino ad un massimo del 90% dell'importo degli interventi ammissibili, con un importo erogabile per ogni intervento minimo di 500.000 euro e massimo di 1.000.000 di euro. Le eventuali quote di partecipazione da parte di soggetti privati non sono ammesse a contribu-to. Possono presentare domanda, in qualità di potenziali beneficiari del sostegno finanziario: enti locali, con-sorzi di Comuni, enti parco. Le do-mande dovranno essere presentate entro le ore 12.30 di venerdì 29 marzo con una delle seguenti modalità: in forma cartacea, in carta libera al pro-tocollo della Giunta regionale genera-le o presso i protocolli federati delle Sedi Territoriali Regionali (Ster).

Regione Lombardia e Cnr, nell’ambito dell' "Accordo Quadro di collaborazione", intendono sostenere la realizzazione di iniziative finalizzate all’attuazione di un avviso per la presentazione di proposte progettuali per l’attuazione di pro-grammi di ricerca, sviluppo e valorizzazione del capitale umano con ricadute dirette sul territorio lombardo. Beneficiari dell’iniziativa sono gli isti-tuti del Cnr aventi sede operativa in Lombardia. Uno stesso progetto di ricerca deve essere pre-sentato e realizzato congiuntamente da almeno due istituti del Cnr, pena l’inammissibilità. Cia-scun istituto del Cnr può essere coinvolto al massimo in tre proposte relative a progetti di ri-cerca. I progetti di ricerca, avranno una durata massima di 24 mesi e un importo compreso tra 1,5 e 3 Milioni di euro. La dotazione finanziaria del bando ammonta a 19,5 milioni di euro. Le do-mande di partecipazione devono essere presen-tate a partire dal 21 gennaio 2013 e non oltre il 21 febbraio 2013 per posta certificata all’indiriz-zo [email protected].

Appuntamento nei giorni 24-25 gennaio - Sala dei Cinquecento, Via Melchiorre Gioia 37, Regione Lombardia - con l'incontro su “Il patri-monio culturale immateriale tra società civile, ricerca e istituzioni”. L'incontro internazionale è anche un'occasione di dibattito e scambio di esperienze tra il mondo associativo e le istitu-zioni culturali per la fondazione di una rete delle Ong per la salvaguardia del Patrimonio cultura-le immateriale". Tra gli obiettivi del workshop c'è quella di interrogare le opportunità della Convenzione Unesco 2003 alla luce di alcuni significativi casi ed esperienze internazionali e valutarne i primi effetti, anche a livello giuridico, in relazione alle più generali politiche culturali e allo sviluppo del territorio. Costruire un’occa-sione di formazione e sensibilizzazione del mondo associativo, dei ricercatori e delle istitu-zioni alle sfide poste dai processi di patrimonia-lizzazione dell’immateriale.

L’INCONTRO

Si parla di patrimonio culturale immateriale

BANDO

Proposte per l’attuazionedi programmi di ricerca

a cura di Laura Bosio

"I parti cesarei in Lombardia sono il 27% del totale, una percentuale al di sotto della media nazionale". Lo comunica l'Assesso-rato alla Sanità della Regione Lombardia, in riferimento alla ricerca condotta dal Ministe-ro della Salute. Tra l'altro da diversi anni il rimborso riconosciuto alle strutture per il parto naturale e per il parto cesareo è stato equiparato per cui non può esserci alcun motivo economico che spinga a effettuare un maggior numero di parti cesarei.

Per diventare professionista della monta-gna è necessario seguire un percorso, spe-cifico per ciascuna figura professionale, promosso da Regione Lombardia. Tale per-corso prevede una selezione, un corso ed un esame finale di abilitazione le cui date e mo-dalità di svolgimento vengono di volta in volta stabiliti e qui di seguito pubblicati. Una volta superati gli esami finali, l’interessato, per poter esercitare la professione conse-guita, deve rivolgersi ai Collegi regionali e iscriversi ai rispettivi albi professionali.

La Regione organizza altresì corsi ed esa-mi di specializzazione dedicati a coloro che sono già in possesso della qualifica di mae-stro di sci nelle tre discipline alpino, fondo e snowboard. Il Collegio regionale delle Guide alpine organizza corsi propedeutici per la preparazione alle prove di selezione per aspiranti guide alpine e accompagnatori di media montagna.

IN BREVEProfessionisti della montagnaParti cesarei al 27%

Diciassette imprese lombarde del settore Moda sono risultate assegnatarie di contribu-ti regionali per complessivi 566.870 euro. Presso Finlombarda sono stati presentati, tra il 4 settembre e il 13 novembre 2012, i 41 pro-getti rispondenti ai requisiti del decreto regio-nale. I progetti si riferiscono rispettivamente ad operazioni di location, per complessivi 149.930 euro, interventi di formazione, per complessivi 89.500 euro, e attività di comuni-cazione, per complessivi 327.440 euro.

Progetti per il settore modaUn bando per il soste-

gno del welfare azienda-le e interaziendale. Sono due i fuochi di attenzione cui corrispondono due diverse sezioni dell’avvi-so pubblico, per un am-montare complessivo di dieci milioni di euro: fo-cus impresa (finalizzato a promuovere iniziative di welfare aziendale ed interaziendale attraverso la presentazione di progetti); focus persona (attraverso la dote con-ciliazione servizi alla persona, misura che ha come obiettivo quello di favorire il mantenimento dell’occupazione, in particolare di quel-la femminile, dopo la nascita di un figlio, sostenendo la famiglia nei suoi compiti di cura ed agevolare l’accesso ai servizi del welfare). E' possibile presentare la domanda a partire dal 7 gennaio 2013. Le richieste di informazione e/o chiarimenti relativi al Bando, posonno essere richieste a [email protected].

Sostegno al welfare aziendale

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di Giulia Sapelli

n percorso che si sno-derà per un anno, con eventi importanti, ba-sato sulla valorizzazio-ne dello sport: questo,

in sintesi, quello che ci aspetta per "Cremona città europea dello Sport 2013". L’evento si è aperto con una presentazione di grande livello, curata da Lucilla Granata e Gianni Balzarini, che si è svolta venerdì scorso al Teatro Ponchiel-li, alla presenza dei testimonial della manifestazione: Gianluca Vialli, Germana Cantarini, Simone Raineri, Michele Cremonesi, An-drea Conti.

Il sindaco Perri, che si è detto «orgoglioso che la nostra città ab-bia ricevuto un simile riconosci-mento», ha reso il suo omaggio ai tanti volontari che da sempre si spendono per fare crescere la passione sportiva nei giovani, una passione utile anche a superare le paure e ad affrontare la vita. «E dallo sport, quello sano, praticato con rigore», conclude il sindaco, «avrebbe molto da imparare anche la politica».

«Cremona si è guadagnata il ti-tolo di Città europea dello Sport per aver saputo diffondere nel tempo la pratica sportiva diversifi-candola, coinvolgendo le persone diversamente abili, il mondo della scuola, ed ora anche la terza età» ha detto Marcello Ventura, consi-gliere comunale con delega allo sport.

Tantissime le manifestazioni in programma. Il primo evento sarà la mostra "Moda è Sport", ospita-ta negli spazi del Centro Culturale S. Maria della Pietà di piazza Gio-vanni XXII dal 12 febbraio al 31 marzo. Organizzata dalla Fonda-zione intitolata a Candido Canna-vò, giornalista sportivo, direttore e anima, per molti anni, de "La Gaz-zetta dello Sport", la mostra è un'antologia degli eventi dell'Italia declinata al femminile, partendo dal 1861: 70 pannelli, di cui 13 sulle pioniere, 16 sulle stelle dello sport italiano, 33 sulle discipline sportive. E ancora, 3 pannelli con le date fondamentali e 5 pannelli di letteratura sportiva.

Un altro evento sarà dedicato

all'automodellismo: al quartiere San Felice, nel miniautodromo Stradivari, dal 18 al 21 aprile, si terrà infatti il campionato europeo di questo sport che coinvolge molti appassionati e che a Cremo-na gode di un largo seguito.

Sempre in aprile, dal 27 al 28, sarà la volta della 24 ore di Mountain Bike "Città di Cremona", in programma al Parco al Po. Si attendono quasi 800 partecipanti.

Rappresenterà un altro grande appuntamento la Worl Cup Wuko di Karate che si terrà il 31 maggio, il 1° e 2 giugno al Palazzetto dello Sport (PalaRadi).

Non poteva poi mancare un ap-puntamento con il baskin, presen-tato dal vice presidente di Baskin Cremona, Fausto Capellini. Il ba-skin (abbreviazione di basket inte-

grante) è stato pensato per per-mettere a persone sia normodota-te che con varie disabilità di gioca-re nella stessa squadra (composta sia da maschi che da femmine). L'appuntamento si svolgerà da venerdì 7 a domenica 9 giugno, alla Palestra Spet-tacolo, dove si terrà il campionato na-zionale.

Inoltre, durante la serata sono stati p re s e n t a t i a l t r i eventi sportivi di as-soluto rilievo, come la Triathlon Sprint European Cup, che si terrà nel centro cittadino l'8 e il 9 giugno. Ed ancora il centro cittadino, in particolare la piazza del Comune, trasformata per l'oc-casione in campo di gioco, sarà

teatro, il 15 e 16 giugno, del calcio a 5 per atleti disabili (European Pepo Cup).

Appuntamento il 15 e 16 giu-gno, invece, al Palazzetto dello Sport (PalaRadi), con il Memorial dedicato a Giorgio Sozzi, maestro

di tantissimi giovani cremonesi e promo-tore di iniziative di sport e solidarietà, s c o m p a r s o nell'aprile 2011. Infi-ne, la Maratonina Città di Cremona - Campionato euro-

peo, che si disputerà il 20 ottobre sempre nel centro storico e in mol-te altre vie della città. Organizzata dal Cremona Runner's Club, la Maratonina è giunta quest'anno alla XII edizione.

La Maratoninaassegnerà

il titolo europeo

CREMONA

UI testimonial: Germana Cantarini, Gianluca Vialli, Simone Raineri, Michele Cremonesi e Andrea Conti

Molti gli appuntamenti sportivi di livello internazionale: dall’automodellismo al baskin per arrivare all’Italia di Rugby

Cremona città europea dello sport18 - 21 aprile - Automodellismo, Campionato europeoImportante manifestazione con la partecipazione dei migliori piloti europei. Organizzazione: Gruppo Automodellistico Cre-monese.

27 - 28 aprile - Mountain Bike, 24 h “Città di Cremona”La manifestazione si svolge ininterrottamente per 24 ore nell'area della pista ciclistica "Alfo Ferrari e Silvio Pedroni". Organizzazione: A.S.D. Kulamula MTB Cremona.

5 maggio Ciclismo, Gara internazionale 47° Circuito del PortoLa gara si snoda sul tradizionale percorso lungo il porto canale iniziando dal centro storico della città per terminare lungo viale Po. Organizzazione: Club Ciclistico Cremonese 1891 A.S.D.

19 maggio Calcio, Finale Nazionale Danone Nations CupManifestazione internazionale di calcio a livello giovanile. Or-ganizzazione: Centro Sportivo Italiano – Comitato di Cremona.

31 maggio, 1 - 2 giugno Karate, World Cup WukoManifestazione internazionale di karate. Evento promosso da Shotokan Ryu Cavasport.

31 maggio, 1 - 2 giugno Calcio - categ. Giovanissimi 1999, 2° Torneo Internazionale Città di CremonaOrganizzazione: U.S. Cremonese.

7 - 9 giugno Baskin (basket integrato con atleti disabili), Campionato nazionaleCampionato italiano che vedrà la sua conclusione proprio a Cremona, con le finali. Organizzazione: Associazione Baskin Onlus.

8 - 9 giugno Triathlon Sprint European CupLa terza edizione di questa Manifestazione di Triathlon è unica in Italia per quanto riguarda il Circuito Europeo. Organizzazio-ne: Triathlon Cremona Stradivari s.s.d.r.l.

15 - 16 giugno Calcio a 5 per atleti disabili, European Pepo CupDodici tra le più prestigiose squadre provenienti da tutta Euro-pa si sfideranno sulla Piazza del Comune di Cremona.

15 - 16 giugno Judo, Memorial “ Giorgio Sozzi”Il sabato sera, torneo internazionale di judo femminile e ma-schile e incontri uffciali di pugilato. La domenica, Gran Prix Nazionale di judo kata. Organizzazione: ASD Judo Kodokan Cremona e Abc Cremona.

18 - 22 settembre Bocce individuali e a squadre e bocce uni_cate (integrato con atletidisabili), Campionato europeoCampionati europei di bocce. Inoltre si terrà la prima edizione dei Campionati Europei di Bocce Unificate. Organizzazione: FIB - Comitato Prov. di Cremona.

20 ottobre Podismo, 12° Maratonina Città di Cremona, Campionato europeo12ª edizione della Mezza Maratona di Cremona che, per l’edi-zione 2013, la Fidal e la EAA hanno uffcializzato l’organizzazio-ne dell’Incontro Internazionale fra le squadre maschili e femmi-nili di Francia, Gran Bretagna, Turchia, Svizzera ed Italia Under 23 e Juniores. Organizzazione: Cremona Runner’s Club asd.

Ottobre Rugby, Test match nazionale italianaPossibilità di ospitare la Nazionale Italiana di Rugby.

IL CALENDARIO

Venerdì 25 gennaio, alle 21.15, presso la Locan-da Torriani di via Jannello Torriani 7, a Cremona, si terrà il quarto incontro del “Café Teologico” pro-mosso dalle “Sentinelle del Mattino”. “L’Inquisizio-

ne fu un bene?”, l’argomento della serata che vedrà intervenire don Daniele Del Bosco, sacerdote vero-nese, vicario a Desenzano del Garda.All’esposizio-ne del relatore segue uno spazio per le domande.

Venerdì 25 gennaio Appuntamento conil “Cafè teologico»

Due momenti della presentazione(Foto Lorena Marengoni - Fc Il Soffietto)

I testimonial: Simone Raineri, Michele Cremonesi, Andrea Conti(Foto Maurizio Bono - Fc Il Soffietto)

Nella foto sopra: il Ponchielli Gremito, a lato un momento dell’esibizione (Foto Bianchessi Giuseppe - GF Offanengo)

Page 4: Il Piccolo del 22 gennaio 2013

di Laura Bosio

ualche polemica a margi-ne della presentazione di "Cremona città europea dello sport": il sindaco Oreste Perri non avrebbe

invitato sul palco gli esponenti delle società sportive più note. A lamentar-sene è Aldo Vanoli, presidente dell'omonima società di basket, che milita in serie A.

Ma il sindaco non si lascia coinvol-gere dalle polemiche, che «lasciano il tempo che trovano: a Cremona ab-biamo tanti sport di alto livello, che ogni domenica ci regalano emozioni e prestigio, e che teniamo in grande considerazione» sottolinea Perri. «Ma vi sono anche tante realtà che non sono conosciute nonostante lavorino tanto, e che è giusto valorizzare».

Tuttavia la Vanoli si è lamentata di non essere stata invitata sul pal-co, durante la presentazione...

«Proprio perché sul palco era giu-sto lasciare spazio a quelle esperien-ze meno note. La serata organizzata per divertire mischiando sport e spet-tacolo, facendo conoscere piccole realtà poco note. Le grandi squadre erano comunque rappresentate at-traverso i testimo-nial: per la Vanoli c'era il capitano Andrea Conti e per la Cremonese c'era il giocatore Michele Cremonesi. E le squadre sono comunque state invitate a partecipare alla serata, an-che se non a salire sul palco. Chi non era sul palco venerdì sera non deve sentirsi sminuito, perché non era quello l'intento. Voglio ricordare che il riconoscimento che abbiamo ricevu-

to come “Città europea dello sport 2013” non riguarda tanto lo sport di alto livello, che comunque a Cremona c'è ed è ben rappresentato, quanto tutti i valori legati all'attività sportiva che la nostra città può vantare: dal lavoro fatto nelle scuole in merito al progetto “Il corpo intelligente” alle attività di ricerca che si fanno presso il Coni, alle attività con i disabili, ecc. E' la cultura dello sport che si respira a Cremona ad aver portato a questo ri-conoscimento: non solo gli atleti olim-

pici e i grandi pro-fessionisti, ma an-che tutti coloro c h e p r a t i c a n o spor t a l i ve l lo amatoriale, magari ritrovandosi nelle società sportive. E' indicativo an-

che il fatto che la nostra città è una di quelle con il maggior rapporto tra nu-mero di iscritti alle società sportive e numero totale di cittadini. Dunque, il merito non è certo mio: come sinda-co, non ho fatto altro che sottoporre alla commissione giudicante la realtà di Cremona e della sua "cultura spor-

tiva", che è la prima cosa ad avermi colpito quando, dopo tanti anni, sono tornato in città. Proprio queste rifles-sioni mi hanno indotto a chiedere questo riconoscimento internaziona-le, che gratificasse quanti lavorano nel settore, spesso come volontari, ma anche gli sport di cui solitamente non si parla molto. Ed è stato a loro che abbiamo voluto dare spazio per la serata di presentazione».

Cosa direbbe, allora, a chi si è lamentato?

«E' chiaro che trattandosi di un'esperienza internazionale di alto livello e che si tratta di una cosa nuo-va per tutti, dovremmo aiutarci a vi-cenda, in modo che questo ricono-scimento dia alla città un risultato in termini di immagine, di incremento della cultura sportiva, di turismo lega-to allo sport e di contatti con diverse città europee. Per fare questo serve il lavoro di tutti. Se poi in tutto questo c'è qualche incomprensione, o qual-che dimenticanza, basta farlo notare, parlarne nelle sedi opportune. Ora è il momento di lavorare tutti insieme e non di fare polemiche. Ricordo che non siamo diventati città europea

dello sport perché sono bravo io co-me sindaco, ma perché sono stati bravi tutti gli operatori dello sport a Cremona».

La Vanoli ha anche polemizzato sul mutuo per i lavori fatti al Pala-Radi, che è a suo carico, dicendo che il Comune non aiuta...

«Abbiamo apprezzato molto i la-vori fatti per l'allargamento del Palaz-zetto e l'impegno della Vanoli. Se ci sono state delle incomprensioni mi dispiace molto, ma è bene che se ne parli e si risolvano i problemi insieme. Il Comune è disponibilissimo a met-tersi a disposizione. Dobbiamo esse-re presenti su tante partite che ri-guardano la città, e in un momento di vacche magre come quello attuale non è semplice, ma ce la mettiamo tutta. Del resto, non abbiamo mai nascosto di essere orgogliosi i una squadra come la Vanoli, che sta di-mostrando di essere grande e sta ottenendo risultati migliori di altre squadre che hanno investito molto di più nell'acquisto dei giocatori. Ma essere sportivi significa anche saper lavorare insieme, e superare insieme le difficoltà».

Q

Coda polemica alla presentazione di “Cremona città europea dello sport”

La Vanoli basket si sente snobbata

«Essere sportivi significa anche saper lavorare insieme,

e superare insieme le difficoltà»

CronacaMercoledì 23 Gennaio 20134

Nei giorni scorsi, a Milano, nella Sala degli Affre-schi di Palazzo Isimbardi, il sindaco Oreste Perri ha ritirato il Premio Space (Spazio alla pace - Sport per la pace) assegnato al Comune di Cremona dall’as-sociazione Altropallone.

Il premio, giunto alla quarta edizione, è stato as-segnato a Cremona, in quanto, come è scritto nella motivazione, “città che ha saputo sostenere model-li di avvicinamento e sostegno allo sport e accresce-re i valori sani e di resilienza che connotano le disci-pline sportive del canottaggio, della canoa e degli sport fluviali. Grazie alle società canottieri del Po, Cremona da più di un secolo avvicina i giovani alla pratica sportiva, non solo di fiume, veicolando valo-ri positivi di socialità, equità e disciplina tanto da far meritare al Comune il titolo di città europea dello sport. Cremona è l'attestazione che lo sport è com-ponente integrale della comunità e modello educa-tivo trasversale dentro e fuori la scuola e compagno di una vita sana dall'infanzia all'età adulta. La circo-stanza di avere come sindaco Oreste Perri, campio-ne mondiale di canoa, rappresenta perfettamente il miglior connubio tra sport e civitas”.

«Questo premio» dichiara il sindaco Oreste Perri «è un ulteriore riconoscimento per tutti coloro che a Cremona sono impegnati da tempo, sia in ambito pubblico che privato, per creare le condizioni più adeguate allo svolgimento della pratica sportiva, importante fattore di educazione oltre che di aggre-gazione sociale. Un riconoscimento che appartiene a tutti, senza alcuna distinzione, e che riconosce gli sforzi compiuti sino ad ora, sino a meritare il titolo di Città europea dello Sport».

Gli obiettivi del premio sono: sensibilizzare l’opi-nione pubblica verso lo sport come strumento di aggregazione giovanile, educare alla pace, tutelare l’ambiente e il bene comune in Italia e nel mondo. Tutto questo per dare vita ad uno sport equo, soli-dale e popolare, contro il razzismo per l’integrazio-ne, la solidarietà e tutela dell’infanzia e dell’adole-scenza. Altropallone utilizza lo sport come veicolo d’incontro e di solidarietà, il linguaggio socio-edu-cativo per promuovere la multiculturalità quale stru-mento di coesione sociale ed integrazione urbana e promuove progetti di cooperazione a livello locale e internazionale. Ha inoltre un’ampia e molteplice esperienza nel campo dell’utilizzo dello sport come strumento di coesione sociale e di pace, promuove interventi sulle tematiche socio-sportive relative all’aggregazione giovanile, educazione alla pace, tutela dell’ambiente e del bene comune».

A Cremona il premio Spaceper lo sport come valore

riconosciMento

Oreste Perri, a lato il Palaradi

Il sindaco Oreste Perri: «Era giusto lasciare spazio alle esperienze meno note»

Page 5: Il Piccolo del 22 gennaio 2013

L'Amministrazione Comunale di Bonemerse, in occasione della Gior-nata della Memoria, propone un mo-mento di riflessione per ricordare le vittime della Shoah, ma anche tutti coloro che si sono opposti alla violen-za imperante a rischio della propria vita.

Nella prima parte il Prof. Sante Ma-letta, ricercatore di Filosofia Politica, introdurrà l'importante tema della Me-moria del Bene - i Giusti tra le Nazioni. A seguire la Prof. Maria Peri, ricerca-trice e storica, ricorderà la figura del nonno, Odoardo Focherini - nato a Carpi nel 1907 e morto nel campo di

concentramento di Hersbruck nel 1944 - premiato con la Medaglia d'oro al Merito civile della Repubblica Italia-na nel 1955 e iscritto nel 1969 all'Albo dei Giusti tra le Nazioni a Yad Vashem in Israele per la sua instancabile opera a favore degli ebrei. Papa Benedetto XVI ha firmato il decreto per la sua beatificazione, che avrà luogo il 15 giugno 2013 nella Diocesi di Carpi.

Durante l'incontro, che si terrà do-menica 27 gennaio 2013 alle ore 16.30 presso il Salone della Scuola Primaria di Bonemerse, è prevista la proiezione di documenti storici relativi ai temi trattati.

di Michele Scolari

ensione e preoccupazione nel Comune di San Daniele: la Regione Lombardia ha chiesto la restituzione di quasi 400mi-la euro. Sono i fondi che, con

un decreto legge promosso dall’allora sottosegretario Enrico Letta, giunsero agli alluvionati del Po all’indomani della disastrosa piena del 2000. Il tutto «con una volontà persecutoria che non è solo tipica della macchina burocratica ma è anche politica» affonda con amarezza mista a rabbia il consigliere ed allora pri-mo cittadino Giampaolo Dusi.

La questione si trascinava almeno dal 2007, quando il Comune di S. Daniele vinse il primo ricorso presso il Tar di Bre-scia (sentenza n. 1366), contro la richie-sta inoltrata già allora dalla Regione al municipio rivierasco. Nel 2000, le acque del Po giunsero a cinque. metri d’altezza, invadendo completamente, tra gli altri paesi, anche la frazione di Sommo con Porto (dove riuscì ad inondare persino i piani rialzati delle abitazioni), nata un se-colo fa in terreno golenale e rimasta oltre l’argine maestro dopo la sua costruzione, completamente esposta agli allagamen-ti. In base allo stato d’emergenza dichia-rato con decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 30 ottobre 2000, vennero disposti interventi urgenti diretti a fronteggiare i danni prodotti dall’alluvione attraverso l’erogazione di «un contributo massimo di 40 milioni di lire per unità abitativa», concesso esclu-sivamente «per il ripristino delle strutture esistenti e direttamente funzionali al rien-tro». Risultavano ammesse al contributo «tutte le spese documentabili mediante fatture>>. Ma, si legge nella direttiva as-sunta in data 23 ottobre 2000, «per con-tributi fino a otto milioni di lire è sufficien-te l’autocertificazione». Proprio su que-sta parte si basa la controversia tra le parti. Il Comune aveva considerato una sorta di "franchigia" fino a 8 milioni (poco più di 4mila euro), cifra che quindi era comunque erogabile, dovendo rendi-contare solo l’eventuale eccedenza. La Regione al contrario, riteneva che i con-tributi superiori ai 4mila euro dovessero essere rendicontati interamente.

Da una prima istruttoria, fu proprio il Comune a considerare come «non suffi-cientemente documentate» alcune richie-ste, restituendo alla Regione un’ecceden-za di fondi accertata di 94mila euro. A se-guito di una verifica, la dirigenza dell’Unità operativa di Cremona della Protezione Ci-vile regionale stabili' un’ulteriore ecceden-za di fondi pari a 388mila euro. Il ricorso del Comune venne accolto dai giudici bre-sciani, ma la Regione si rivolse alla quinta sezione del Consiglio di Stato, che nei giorni scorsi ha accolto il ricorso del Pirel-lone respingendo l’appello incidentale pro-posto dal Comune di San Daniele Po: il quale ora si trova a dover restituire una ci-fra quasi impossibile per il suo bilancio.

«Se fossimo costretti a restituire la somma in un unica rata posso dire che l’unico scenario che si aprirebbe sarebbe la consegna delle chiavi e chiudere il Comune». Nelle parole del sindaco Davi-de Persico si coglie tutta l’amarezza per la situazione. «Non ho intenzione né di alzare le tasse né tantomeno di improvvi-sare una raccolta porta a porta (tanto più che il 30% delle persone che avevano ricevuto i contributi è nel frattempo de-ceduta e molti non conservano più copia delle fatture). Ma non c’è stata alcuna mala interpretazione parte nostra. Abbia-mo sempre operato con trasparenza, fa-cendo certificare e peritare da tecnici esterni tutti i lavori e restituendo l’ecce-

denza quando l’abbiamo riscontrata. I cittadini hanno lavorato sodo per rientra-re il prima possibile nelle loro case, con un lavoro che aveva incontrato il plauso dell’allora Ministro Enrico Letta durante la sua visita. Faccio presente che se avessimo ricoverato i cittadini in strutture alberghiere per non so quanti mesi, l’operazione avrebbe avuto un costo as-sai maggiore per la Regione».

Lunedì prossimo è convocato d’ur-genza un consiglio comunale straordina-rio. Dopo che la frazione di Sommo con Porto ha rischiato di essere cancellata da migliaia di metri cubi d’acqua, ora il Co-mune rischia la stessa sorte «per un mi-croscopico cavillo burocratico».

T

Il Consiglio di Stato ha accolto nei giorni scorsi il ricorso presentato dal Pirellone

La Regione Lombardia ha chiesto al Comune di restituire quasi 400mila euro

Cronaca Mercoledì 23 Gennaio 20125

San Daniele e i fondi per la piena del 2000

Parere positivo della Commissione consiliare Politiche Urbanistiche e Territoriali, presieduta dal consigliere Federico Fasani, chiamata ad esprimersi sull’adozione della Variante generale al Piano di Governo del Territorio che passa dunque al Consiglio comunale, in programma lunedì 28 gennaio, per l’adozione definitiva. Ad illustrare in linea generale i contenuti di natura tecnica dell’importante strumento urbanistico è stato il prof. Pier Luigi Paolillo, coordinatore scientifico del Piano che ha collaborato con il Settore Gestione Territorio. Il prof. Paolillo ha ri-

percorso gli elementi salienti dei tre documenti che costituiscono il Piano di Governo del Terri-torio: si è pertanto soffermato sul Documento di piano, sul Piano dei servizi e sul Piano delle re-gole, oltre che sul nuovo studio geologico ed idrogeologico del territorio comunale. Dal canto suo il Vice Sindaco ed assessore all’Urbanistica Carlo Malvezzi, che ha seguito l’intero percorso dell’elaborazione del nuovo strumento urbani-stico, ha tenuto a sottolineare nel suo intervento i quattro elementi qualificati della Variante: il contrasto al consumo di suolo; il recupero di

attrattività del territorio comunale per le imprese allo scopo di incrementare le opportunità di la-voro - vera emergenza in questo momento-; il recupero del patrimonio edilizio ed il rinnovato rapporto di collaborazione tra l’Amministrazione pubblica ed i soggetti privati che erogano servizi di pubblica utilità e svolgono un ruolo attivo nella trasformazione del contesto urbano. A se-guire il consigliere Ferdinando Quinzani ha ap-prezzato il lavoro svolto, la trasparenza del per-corso intrapreso ed il pieno coinvolgimento della commissione sin dall’inizio. Il suo è stato

un voto di astensione in attesa di valutare le osservazioni che perverranno durante la suc-cessiva fase di pubblicazione. Voto di astensio-ne da parte del consigliere Santo Canale moti-vato dalla volontà di approfondire ulteriormente, in questi giorni, la documentazione. Si è astenu-to anche il consigliere della Lega Nord Giovanni Ferraroni. Pieno e convinto il sostegno del con-sigliere del Popolo della Libertà Marcello Ventu-ra, per il quale il documento prodotto dimostra un notevole impegno accompagnato da una profonda ed attenta analisi.

Anche la Commissione Territorio approva la variante del Pgt: al via il 28 gennaio

Il sindaco Davide Persico

Quella del 2000 è una piena destinata a restare impressa nella memoria comune per aver letteralmente sconvolto decine di paesi, ricoprendo di parecchi metri le zone golenali del Po, inclusa quella dove si trova Sommo con Porto. Nelle antiche case contadine delle località rivierasche c'era, ed in alcune è ancora presente tutt'ora, la consuetudine di tenere una barca appesa al muro del pianterreno. Contemporaneamente, era quasi un'abitudine trasferire il mobilio nelle camere superiori ogni volta che il Po usciva dall'alveo. Ma nel 2000 neppure questo accorgimento bastò: il Grande Fiume si ingrossò a tal punto che il livello dell'acqua arriò ad allagare anche i piani rialzati di case e cascine. Quando le acque si ritirarono, la piccola frazione di Sommo era un lago di fango e ad attendere i residenti c'era un lungo lavoro di ripristino che la popolazione compì in un solo mese: dalla bonifi ca dei pozzi alla pulizia di strade, cortili e giardini; dalla ritinteggiatura dei muri esterni e interni, all'acquisto di nuovo mobilio ed al rifacimento totale dei pavimenti.Dai mille abitanti di un tempo la frazione rischiava di perdere anche molti dei 200 che sono rimasti oggi. Ora, dopo essere sorpavvissuta ad una piena devastante, rischia di affondare assieme al paese vicino, sommersa non più dall'acqua ma da quello che l'ex primo cittadino di S. Daniele Giampaolo Dusi ha duramente defi nito come «un attacco politico ad un paese già segnato dal dramma dell'alluvione»

LA PIENA CHE MISE IN GINOCCHIO

SOMMO CON PORTO

Cronaca di una maratona “da leoni”Il 18 gennaio, il Lions Club Castelleone si è ritrovato per il quarto meeting annuale tenu-

tosi presso la sede il ristorante “Le tre Rose” e coincidente con la presentazione, in qualità di relatore, di Paolo Doldi, socio e Past President del sodalizio. L’esperienza di Paolo è feli-cemente riassunta nel titolo della serata“La vita è una maratona”, che ha visto la partecipa-zione di numerosissimi soci e ospiti. Particolarmente emozionante è stato condividere il per-corso, illustrato con slides di mirabili fotografie e arguti commenti della maratona delle maratone, quella di New York, a cui Paolo ha partecipato.

Come affrontare il colloquio di selezioneSi terrà mercoledì 30 gennaio, a partire dalle ore 17 presso la sala Aldo Moro (via

Roma, n. 65), l'incontro sul tema Il colloquio di selezione: come affrontarlo, ovvero con-sigli utili e strategie per prepararsi al meglio a questo importante appuntamento. Si trat-ta del terzo incontro organizzato dall'Agenzia Servizi Informagiovani del Comune di Cre-mona e dal Comune di Castelleone nell'ambito della Rete territoriale Informagiovani; i primi due – dedicati alla stesura del curriculum e della lettera di presentazione e agli strumenti e strategie per la ricerca attiva del lavoro – avevano riscosso un notevole suc-cesso sia per il numero degli iscritti sia per l'interesse destato nei partecipanti.

Un momento di riflessione sulle vittime della Shoah

Bonemerse: domenica la Giornata della Memoria

Page 6: Il Piccolo del 22 gennaio 2013

i candidati di sel

l comitato provinciale dell’Udc ha scelto i candidati che si pre-senteranno alle prossime elezioni regionali. Anche in questo caso si tratta di giovani.

Marta Fontanella, 35 anni, ri-siede a Crema dove esercita la sua professione di avvocato. «La scelta di accostarmi al mondo della politica è dettata dalla con-sapevolezza che, per un reale cambiamento, non basta criticare chi ci amministra», dichiara Fon-tanella; «ma è necessario impe-gnarsi in prima persona e parteci-pare a determinare il migliora-mento che si auspica. Ciò vale soprattutto in questi momenti di grande crisi economica, accom-pagnata da una crisi dei valori tra-dizionali in ogni ambito, non solo quello politico. Inutile negare la necessità di interventi continui ed innovativi a tutela della maternità, della famiglia e degli anziani,

dell’istruzione, dell’accesso al mondo del lavoro, della sanità, della giustizia, della sicurezza pubblica: il tutto nel rispetto delle nostre tradizioni democratiche e cristiane».

Marco Mantovani, 37 anni, ri-siede a Cremona. È responsabile della domunicazione e dell’inno-vazione dell’Udc cremonese. Do-po essersi laureato in filosofia presso l’Università Cattolica di

Milano ha conseguito il dottorato di ricerca in “filosofia delle scien-ze sociali” presso l’Università de-gli studi dell’Insubria di Varese,. E' autore di pubblicazioni filosofiche in riviste (“Metabasis”) e volumi

collettanei (“Enciclopedia filosofi-ca” di Bompiani). Si è abilitato all’insegnamento di filosofia e storia e, dal 2009, insegna all’Isti-tuto “Einaudi” di Cremona in clas-si con alunni con disabilità. E' un grande appassionato di pallaca-nestro e collabora con la testata giornalistica online “Dailybasket”.

Emilio Serventi, 56 anni, risie-de a Cingia de’ Botti. È responsa-bile delle politiche scolastiche e dei rapporti con il mondo cattoli-co dell’Udc cremonese. Insegna all’I.I.S. “Einaudi”.

«Come è noto l’Udc appoggia con proprie liste provinciali la candidatura di Gabriele Albertini a Presidente della Regione Lom-bardia. La nostra scelta è una sfi-da all’anti politica e al populismo per un buon governo della regio-ne». fa sapere il segretario provin-ciale, Giuseppe Trespidi. «Quel-la che ci aspetta è una sfida nelle

sfide. La scelta che abbiamo fat-to di puntare su delle persone gio-vani e apprezzate nel modo del la-voro e nel mondo delle professio-ni è fuori da logiche personali. I temi che saranno al centro delle nostre proposte riguarderanno la necessità di interventi continui ed innovativi a tutela della maternità, della famiglia e degli anziani, dell’istruzione, dell’accesso al mondo del lavoro, della sanità, della giustizia, della sicurezza pubblica: il tutto nel rispetto delle nostre tradizioni democratiche e cristiane.

Il nostro obiettivo è al tempo stesso semplice e difficile da rag-giungere – conclude Trespidi – in una società scossa dalla crisi economica e culturale, vogliamo dare speranze e certezze per il fu-turo dei nostri figli, nella città e nel territorio in cui abbiamo scelto di vivere».

di Laura Bosio

elusione, amarezza e rabbia nel Pdl cremone-se: la retrocessione di Gianni Rossoni al quinto posto in lista, infatti, pre-

clude al Pdl la possibilità di avere un esponente del territorio alla Camera.

«Per l'ennesima volta il nostro ter-ritorio viene snobbato, e non avrà un rappresentante a Roma. Nessuno che possa rappresentare le categorie economiche, le associazioni, nonché gli stessi iscritti al partito» si sfoga il coordinatore provinciale, Luca Ros-si, che la scorsa settimana aveva in-viato una lettera ai vertici del suo par-tito, chiedendo un segnale per il ter-ritorio. «Credo che sia giunto il mo-mento di restituire al territorio l'im-portanza che merita» aveva detto. «E' dai tempi di Giovanni Jacini che non abbiamo un nostro candidato a Montecitorio. Basta con i candidati piovuti dall'alto».

Invece l'appello è caduto nel vuo-to. «Questo è l'ennesimo schiaffo al territorio, a chi si impegna per il par-tito e all'elettorato stesso» dice Ros-si. Schiaffo che si potrebbe ripercuo-tere negativamente sulla campagna elettorale. «Serviva un segnale per ri-dare entusiasmo ai tanti militanti che si impegnano gratuitamente nella campagna elettorale: di nuovo si tro-vano a doversi impegnare per perso-ne che non conoscono neppure. Ci troviamo a rappresentarci, per l'en-nesima volta, gente proveniente da altre realtà, che magari non sa nem-meno dove si trova Cremona». Natu-

ralmente i vertici locali del Pdl si fa-ranno carico di presentare le proprie rimostranze nelle sedi opportune. «L'unica cosa di cui sono contento è il 13esimo posto di Verro al Senato. In passato egli ha fatto molto per il territorio, e voglio sentirlo telefonica-mente il più presto possibile per chie-

dergli di essere di nuovo una voce per il territorio cremonese, come già fece in passato».

La situazione delle liste del Pdl per la Camera è dunque la seguente: ca-polista in Lombardia è Daniela San-tanché. Seguono Paolo Alli (Legna-no), formigoniano; Dario Invernizzi,

segretario del Pdl di Pavia; Daniele Polato, capogruppo del Pdl in consi-glio comunale a Verona; infine Gian-ni Rossoni. Con la lista definitiva, l'assessore del Comune di Cremona Francesco Zanibelli è sceso dal set-timo all'ottavo posto mentre Orazio Adorni (Persico Dosimo) dal dodice-simo al tredicesimo.

Mino Jotta è invece entrato nella lista per il Senato, al 24esimo posto. Per lui l'elezione è quindi impossibi-le. Sempre nella lista per il Senato, c'è Antonio Agazzi, al trentesimo posto. Naturalmente neppure per lui c'è speranza di essere eletto.

Per le regionali la partita è ancora aperta: le liste provinciali dei candi-dati alla carica di consigliere regiona-le dovranno infatti essere presentate venerdì 25 gennaio, dalle ore 8 alle ore 20 e sabato 26 gennaio dalle ore 8 alle ore 12, presso la cancelleria del Tribunale. L’unico nome certo, per adesso è quello di Carlo Malvezzi, vice sindaco di Cremona. Giochi an-cora aperti per gli altri due nomi da inserire nella lista regionale, tra que-sti sembra godere di buone chanche l’ex assessore cremasco Simone Beretta, fortemente caldeggiato da Gianni Rossoni.

Tra gli ex An circola ancora con in-sistenza il nome di Domenico Ma-schi, consigliere comunale, molto vi-cino all'assessore al Bilancio Rober-to Nolli, che in un'intervista al Picco-lo ne ha caldeggiato la candidatura.

Infine ci sono i nomi di Cesira Bassanetti, sindaco di San Bassa-no, e Gabriele Gallina, vice sindaco di Soncino.

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Il nome di Rossoni slitta al quinto posto nella lista per le candidature alla Camera, restando di fatto fuori dai giochi

Luca Rossi: «Questo è l’ennesimo schiaffo al territorio, a chi si impegna per il partito e all’elettorato stesso»

CronacaMercoledì 23 Gennaio 20136

Candidati Marta Fontanella, Marco Mantovani ed Emilio Serventi

L’Udc punta sui giovani, tre nomi per le regionali

La rabbia del Pdl: «Il territorio è escluso per l’ennesima volta»Sono stati presentati i candidati alla carica di

consigliere regionale di Sinistra Ecologia Liber-tà per la circoscrizione provinciale di Cremona. Sono Eleonora Ferrari, 46 anni, impiegata am-ministrativa cooperativa sociale di tipo B, che si occupa di inserimento lavorativo di persone di-sagiate; Giovanni Cuccia, 29 anni, laureando in ingegneria informatica e libero professionista. Attilio Galmozzi, 32 anni, medico ospedaliero.

Scuola pubblica, sanità, reddito minimo ga-rantito, abolizione dei buoni scuola, per una scuola pubblica di qualità, difesa del territorio, legalità nelle istituzioni. Queste le parole d'ordi-ne di Sel per le elezioni regionali Lombarde. Elezioni “di svolta” in quanto il risultato elettora-le Regionale è il banco di prova attraverso il quale passerà la possibile sconfitta del centro-destra e del modello Formigoni-Berlusconi.

I tre candidati di Sel, che sostiene Umberto Ambrosoli alla carica di Presidente Regionale, hanno esplicitato attraverso le proprie sensibili-tà ed esperienze, i punti salienti del programma elettorale: merito, difesa della sanità pubblica, della scuola pubblica, rimozione di ogni legame con la criminalità organizzata e contro la corru-zione.

«Viviamo in una Regione», hanno affermato «che rappresenta la chiave di volta in termini politici. Dalla regione Lombardia passa l'occa-sione di archiviare definitivamente il centrode-sta che oggi è rappresentato da Maroni nono-stante il tentativo di stracciarsi le vesti. Maroni, al pari di Formigoni e di Berlusconi è l'artefice proncipale del disastro politico nazionale e re-gionale, avendo governato per decenni con il Pdl e nel Centrodesta».

Per i rappresentati locali di Sel «pura dema-gogia la campagna della Lega Nord sull'utilizzo locale del 75% delle tasse».

«In nessun paese al mondo» ha affermato il Coordinatore Provinciale Gabriele Piazzoni «questo accade. E' un tema puramente eletto-rale. La Lega, che negli ultimi 15 anni ha gover-nato col Pdl la Regione, con relativi scandali, e per 10 anni è stata al governo nazionale non ha mosso un dito per la gente. L'assessore regio-nale alla Sanità ha introdotto i ticket sanitari. Oggi tentano di assecondare l'elettorato con promesse fuori da ogni logica».

Eleonora Ferrari, Giovanni Cuccia

e Attilio Galmozzi

Torna anche quest'anno l'appuntamen-to con la la Giornata della Memoria e il Giorno del Ricordo, per ricordare da un la-to la Shoa e dall'altro le Foibe. Un primo percorso per le scuole è quello proposto nell’ambito di “Cittadinanza e memoria sto-rica”, progetto sui temi dell’educazione al-la cittadinanza. In questo ambito appunta-mento lunedì 28 gennaio dalle ore 9.30 al-le ore 11.30 nella Sala Consiliare del Comu-ne di Cremona con la presentazione dell’in-tervista di Marcello Pezzetti a Shlomo Ve-nezia (testimone del Sonderkommando del

Crematorio 2 di Birkenau, deceduto nell’ot-tobre scorso); si potrà inoltre incontrare con Antonio Marenzi, ex-deportato. Dal 25 al 31 gennaio nella Sala degli Alabardieri del Comune di Cremona rimarrà allestita la mostra fotografica realizzata da alunni del Liceo “D. Manin” in visita ad Auschwitz-Birkenau. In programma inoltre due spetta-coli: il 25 gennaio (ore 10) – “Lacrime di me-moria – Storie per parlare della Shoah ai bambini”, di e con Elisa Zanolla e Giada Generali – regia di Danio Belloni – produ-zione: compagnia teatrale “L’altra luna”, ri-

volto alle classi quarte e quinte delle scuo-le primarie e alla prima classe della secon-daria di primo grado; il 31 gennaio 2013 al-le ore 9.30 “Meminisse” di Danio Belloni, con Compagnia SpazioMythos e con il gruppo musicale Volks Populi. Gli spetta-coli si tengono al Teatro Monteverdi in via Dante. L’ingresso è gratuito e l’iscrizione delle classi deve essere prenotata presso il Settore Politiche Educative. Meminisse verrà replicato, con ingresso a pagamento, il 31 gennaio alle ore 21 per tutta la cittadi-nanza, sempre al Teatro Monteverdi.

Giornata della memoria e giorno del ricordo: tanti appuntamenti in città

In seguito ai tagli di acqua, luce e gas ad alcuni cittadini cremonesi in difficoltà economiche, i Forum del Terzo Settore e Caritas Cremonese hanno lanciato una campagna per sostenere i cittadini colpiti dai tagli. Mercoledì 23 gennaio alle 20.45 l'Au-ditorium della Camera di Commercio di via Baldesio ospita una serata be-nefica con le esibizioni del Coro "At-torno al falò" di Pescarolo ed Uniti, La Compagnia del Tango di Cremona e il Coro Voz Latina. Ingresso libero.

Serata di beneficienza IN BREVE

La Provincia di Cremona, nell'ambito del progetto "Co.r.re.l.a.re. - Consolidare Reti Re-gionali e locali per un'accoglienza responsabi-le”, propone due percorsi formativi: "La violen-za sulle donne in un'ottica interculturale" (iscri-zioni entro il 12 febbraio - accreditato per as-sistenti sociali) e "Salute e immigrazione", or-ganizzato in collaborazione con l'Azienda Ospedaliera - Istituti Ospitalieri di Cremona (iscrizioni entro l'8 febbraio - accreditato per assistenti sociali e accreditamento Ecm). E' necessario iscriversi on line collegandosi al si-to www.correlare.eu.

Incontri su violenza e donne

Gianni RossoniMino Iotta Luca Rossi

Marco Mantovani, Marta Fontanella ed Emilio serventi

Page 7: Il Piccolo del 22 gennaio 2013

«Migliorare quanto di buono ha fatto il governo regionale precedente, ma lontano da collusioni, affari e criminalit໫Un forte assessorato agricolo»

Una lista civica che racco-glie realtà dell’economia, del lavoro, amministratori locali e l’area moderata correrà alle elezioni regionali in Lombar-dia in appoggio alla candida-tura di Umberto Ambrosoli: stiamo parlando del Centro popolare lombardo, che sul territorio potrebbe essere guidato da Giuseppe Torchio - il quale sta ancora valu-tando se portare avanti que-sto impegmo. Il programma politico della lista si basa su "attenzione ai temi del lavo-ro, della famiglia, dei giovani riqualificazione professionale per chi perde l'impiego a 50 anni e sostegno agli affitti".

Appoggiano il proget-to promosso dai consiglie-ri regionali uscenti Enrico Marcora e Valerio Bettoni (ex Udc), Francesco Patituc-ci e Franco Spada (ex Idv), repubblicani come Giorgio La Malfa, il centrista Savino Pezzotta, candidato dell'Udc alla presidenza della Regione Lombardia alle scorse elezio-ni, l'ex assessore regionale Milena Bertani e Giuseppe Torchio già presidente ed ora capogruppo della Civica in provincia di Cremona.

Marcora guiderà la lista di Milano, Bettoni quella di Bergamo, Patitucci Brescia, mentre Torchio sta valutando se guidare la lista di Cremo-na «''Siamo una coalizione forte» ha detto Ambrosoli durante la presentazione del gruppo politico, «in grado di dare una risposta ai bisogni dei lombardi e delle impre-se perche' tornino un traino dell'economia nazionale».

«In particolare» sottolinea

Torchio «per motivi nodali del sud Milano avrà un peso importante la questione infra-strutturale, rimasta al palo nonostante il volano di Expo tutto sbilanciato alle aree della Fiera e di Malpensa».

«Rimettere in moto la macchina agricola regionale» conclude Torchio; «è l’altra priorità per il rilancio delle attività economiche e per evi-tare il blocco della riforma della Pac con lo slittamen-to delle iniziative di sviluppo rurale, il ritardo dei bandi per i fondi europei e il blocco degli investimenti nel settore agroalimentare con il rischio di perdere le risorse stan-ziate da Bruxelles. Sempre in tema di politiche agricole occorre riportare trasparen-za nel sistema delle quote latte e aggredire la questione dei nitrati di estrema attualità dopo le disposizioni introdot-te con la legge di stabili-tà per mantenere il primato della nostra regione su scala nazionale».

Il candidato della coalizio-ne di centrosinistra Umberto Ambrosoli ha ampiamente condiviso questi punti e ha preannunciato la sua presen-za sul territorio di Cremona il 6 febbraio per un incontro col mondo agricolo e il 16 febbraio.

CENTRO POPOLARE LOMBARDO

Cronaca Mercoledì 23 Gennaio 20137Roberto Maroni candidato per il centrodestra alla Regione: «Il 75% delle tasse dei lombardi in Lombardia»

di Laura Bosio

na Lombardia auto-noma, che possa trattenere il 75% delle tasse che pa-gano i suoi cittadini,

unita alle altre regioni del Nord Italia (Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia) in una grande macro-regione europea: questo il sogno di Roberto Maroni, can-didato alla presidenza della Re-gione Lombardia per il centro-destra, che lunedì era a Cremo-na, nella sala Zanoni, per pre-sentare i candidati cremonesi della lista “Maroni presidente”: Alberto Stasi, Giuseppina Mus-setola e Sara Villa.

«Mi sono candidato perché di fronte all’occasione di governa-re la mia terra non potevo tirarmi indietro», ha spiegato Maroni. «La mia lista è composta da per-sone che non sono iscritte alla Lega, ma che hanno accettato la sfida di mettere a di-sposizione il proprio tempo e le proprie competenze. Il mio scopo è migliorare quanto di buono ha fatto il governo regio-nale che mi ha prece-duto, stando però lon-tano da collusioni con il mondo degli affari e della criminalità, che mai ho tollerato». Lo scopo di Maroni è di creare una forte al-leanza “nordista”, che abbia la capacità di imporsi sul governo di Roma. «Ottenere di lasciare in Lombardia il 75% delle tasse pa-gate dai lombardi, oggi è possi-bile. Se a Roma vincerà la nostra coalizione, sarà cosa certa, per-

ché c’è nel programma elettora-le anche dei nostri candidati na-zionali. Se invece non vinceremo a Roma, ma solo in Regione, sa-rà ancora più importante essere una compagine forte, e unirsi al-le altre regioni del Nord, creando un vero e proprio Stato europeo, con la forza di imporsi sul gover-no nazionale. Nella politica i rap-porti di forza giocano un ruolo fondamentale, e la forza di per-

metterà di aver ragio-ne del governo di Ro-ma. E’ un progetto molto attuale, perché rispetto al passato oggi vi sono gli stru-menti europei per at-tuarlo, e lo si sta fa-cendo anche in altri territori europei». Se-condo il candidato le-ghista, con questo

progetto nelle casse della Lom-bardia entrerebbero «16 milioni di euro in più ogni anno. In que-sto modo potremmo realizzare diversi ambiziosi progetti, a par-tire dall’eliminazione dell’Irap per le nostre imprese, alla cancella-zione del bollo auto, alla distribu-zione gratuita dei libri di testo per gli studenti lombardi di ogni ordi-ne e grado. Bisognerà lavorare

per dare sostegno alle reti del vo-lontariato, stabilizzando e rad-doppiando il cinque per mille».

E per il territorio? L'agricoltu-ra, ha assicurato il candidato, sarà uno dei punti fondamenta-li su cui lavorare, con la realiz-zazione di un super-assessora-to che raggruppi le deleghe dell'agricoltura e dell'ambiente. «Quando diventerò governato-re» ha detto «intendo salva-guardare la vocazione agricola della regione e in particolare di alcune aree come quella cre-monese». Rispondendo anche al problema delle quote latte, che per molti agricoltori, come ha fato notare un esponente cremasco, «è diventato un pro-blema pressante».

Per quanto riguarda i candi-dati, Giuseppina Mussetola è una libera professionista casa-lasca, già coordinatore vicario del Pdl del Casalasco. «Ho ade-rito a questa lista civica perché ho sempre avuto fiducia dell’onorevole Maroni, e credo che con lui la nostra Regione e il nostro territorio potranno dav-

vero aspirare a una svolta».Sara Villa, cremasca, estetista

e membro della lista civica Cre-ma Futura, ha invece deciso di candidarsi perché «i punti della nostra lista sono molto simili a quella regionale di Maroni» spie-ga. «Se veramente vogliamo cambiare le cose nella nostra re-gione e nei nostri territori, dob-biamo rimboccarci le maniche e agire. E’ questa riflessione che mi ha spinto a scendere in cam-po».

Alberto Stasi, nativo di Lecce, ha però origini cremonesi: sua nonna materna fu tra i fondatori della Latteria Soresinese. Nel 1977 si è trasferito a Cremona, prendendo servizio presso l’ispettorato del lavoro e occu-pandosi di sicurezza e igiene sul lavoro. Oggi è responsabile dell’ufficio tecnico dell’Ospeda-le di Cremona. «Non ho mai fat-to politica prima d’ora, ma ho capito che se si vogliono cam-biare le cose bisogna agire in pri-ma persona, e in Maroni ho tro-vato una persona seria e concre-ta, con cui poter lavorare».

U

Torchio: «Rimettere in moto la macchina agricola regionale»

Giuseppe Torchio

Da sinistra: Alberto Stasi, Sara Villa, Roberto Maroni e Giuseppina Mussetola

«Realizzeremo un super-assessorato che raggruppi le deleghe dell’agricoltura e dell’ambiente»

Page 8: Il Piccolo del 22 gennaio 2013

numeri utiliCOMUNE DI CREMONA www.comune.cremona.itCentralino: 0372-4071

Urp: 0372-407291

AMMINISTRAZIONE PROVINCIALE

www.provincia.cremona.itCentralino: 0372-4061

Urp: 0372-406233 -

PREFETTURACentralino: 0372-4881

CARABINIERIPronto intervento: 112Centralino: 0372-5581

COMANDO FORESTALE DELLO STATO

Centralino: 0372-410307

GUARDIA DI FINANZA Pronto intervento: 117Centralino: 0372-21576

Nucleo di polizia tributaria: 0372-28968

POLIZIA MUNICIPALEPronto intervento: 0372-454516Centrale operativa: 0372-407427

POLIZIA STRADALEComando provinciale

Centralino: 0372-499511

QUESTURAPronto intervento: 113Centralino: 0372-4881

VIGILI DEL FUOCOPronto intervento: 115

Centralino: 0372-4157511

PROCURACentralino: 0372-548233

OSPEDALE DI CREMONAwww.ospedale.cremona.it

Centralino: 0372-4051Centro unificato

di prenotazione: 800 638 638Emergenza sanitaria: 118

AZIENDA SANITARIA LOCALE DI CREMONA

www.aslcremona.it Centralino: 0372-4971

Urp: 0372-497215

Cremona

METEO Previsioni meteo a cura di Dominique Citrigno per SPAZIOMETEO.com e Meteowebcam.it

• Via Castelleone (da via Picenengo a rondò ipercoop): cantiere per la ristrutturazione della rete dell'illuminazione pubblica; (Fine lavori: 28 febbraio).

• Via Arenili (da Via Navaroli a Via Vittori): cantiere per il rifacimento delle condotte fognaria, acquedotto e gas metano; (Fine lavori: 31 marzo).

•Via Migliaro: cantiere per la ristrutturazione della rete di distribuzione energia elettrica; (Fine lavori: 15 febbraio).

• Via Fratelli d'Italia: cantiere per la ristrutturazione della re-te di distribuzione energia elettrica; (Fine lavori: 31 gennaio).

• Via Bonemerse: cantiere per il rifacimento delle condot-te fognarie; (Fine lavori: 31 gennaio).

CREMONALEGGERI PAOLO GIUSEPPECORSO MATTEOTTI, 22In appoggio fino alle 24.0026100 CremonaTel. 0372-22210

ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale:SABATO POMERIGGIO

CREMONA - FARMACIA 10A.F.M. DI CREMONA S.P.A.VIA GHINAGLIA, 9726100 CremonaTel. 0372-23534

ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale:SABATO

GADESCO P. DELMONACERIALI PIERLUIGI SNCVIA BERLINGUERc/o Centro Commerciale“Cremona Due”26030 Gadesco P. DelmonaTel. 0372-838429

ORARI DI APERTURAMattino: 9:00 - 12:30Lunedì: 15:00 - 19:40Sabato: 09:00 - 19:40Pomeriggio: 15:00 - 19:40

Giorno di chiusura settimanale:LUNEDÌ MATTINA

SORESINASOLZI DI ANNIGONIVIA GENALA, 7226015 SoresinaTel. 0374-342228

ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanale:SABATO

SAN DANIELE POCASTELLINI LOANAIn appoggio fino alle 24.00Via Marconi, 226046 San Daniele PoTel. 0372-65545

ORARI DI APERTURAMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Giorno di chiusura settimanale:NO

Farmacie di turno dal 25 Gennaio al 1 FebbraioDistretto di Cremona

numeri utiliCOMUNE DI CASALMAGGIORE www.comune.casalmaggiore.cr.it

Centralino: 0375 42668

AMMINISTRAZIONEPROVINCIALE

Centralino: 0375-42233

CENTRO PER L’IMPIEGOCentralino: 0375-42213

CARABINIERIPronto intervento: 112

Centralino: 0375-284500

POLIZIA MUNICIPALECentralino: 0375-40540

POLIZIA STRADALECentralino: 0375-42288

GIUDICE DI PACECentralino: 0375-42273

OSPEDALECentralino: 0375-2811

Centro unico di prenotazioni: 800 638 638

Emergenza sanitaria: 118

MUSEO DIOTTIwww.museodiotti.it

Centralino: 0375-200416

MUSEO DEL BIjOU Centralino: 0375-284423

TEATRO COMUNALEwww.teatrocasalmaggiore.itCentralino: 0375-284434

DISTRETTO SOCIO-SANITARIO

Direzione: 0375-284020Distretto Veterinario:

0375-284029

Casalmaggiore

taccuinoMercoledì 23 Gennaio 20138

Via degli AreniliLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:31 Marzo 2013

Distretto di CasalmaggioreCASALMAGGIORE ZANELLA AURELIO VIA CAIROLI, 226041 CasalmaggioreTel. 0375 42322

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:00 - 19:00

Giorno di chiusura settimanaleLUNEDÌ

CINGIA DE’ BOTTIROLLI MARINOVIA XXIV APRILE, 1726042 Cingia de' BottiTel. 0375 96579

Orari di aperturaMattino: 08:30 - 12:30Pomeriggio: 15:30 - 19:30

Giorno di chiusura settimanaleSABATO POMERIGGIO

Le farmacie di turno e gli orari dei distretti

di Cremona e Casalmaggiore

sono consultabili sul sito internet:

www.aslcremona.it

Via MigliaroLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:15 Febbraio 2013

Via Fratelli d’ItaliaLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:31 Gennaio 2013

Via CastelleoneLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:28 Febbraio 2013

Via BonemerseLavori stradali

attuati per conto di A.E.M. S.p.A.

Fine lavori:31 Gennaio 2013

Page 9: Il Piccolo del 22 gennaio 2013

Sette casalaschi per il ParlamentoAl Senato Pizzetti, Boldrini e Pasotto; alla Camera Scaramuzza, Araldi, Bongiovanni e Malinverno

[email protected]

Gli operai della Marcegaglia di Casalmaggiore sono stati vittime di un furto accaduto lo scorso fi ne settimana. Alcuni ignoti hanno forzato una doz-zina di armadietti nei quali i dipendenti, negli orari

di lavoro, custodivano oggetti personali quali por-tafogli, cellulari e orologi. Probabile, ma non certo, che a compiere il furto sia stato qualche dipenden-te della stessa azienda casalese.

AI DIPENDENTIOggetti rubati alla Marcegaglia

Simone Arrighi

giochi sono fatti: lunedì sera sono state depositate le liste dei candidati per le prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio. La corsa ai due ra-

mi del Parlamento è quindi aperta anche ad alcuni nomi (più o meno noti) del territorio casalasco. Per quanto riguarda il consiglio regiona-le lombardo, le trattative sono anco-ra in corso e fino alla scadenza per la presentazione delle liste alcuni esponenti politici locali potrebbero non uscire dal limbo.

Partiamo dunque con le nomina-tion certe, quelle per Senato della Repubblica e Camera dei Deputati. L’area casalasca proporrà in lista per Palazzo Madama tre facce co-nosciute: il nativo di Ca' d’Andrea Luciano Pizzetti, in settima posizio-ne nella circoscrizione Lombardia III

tra le fila del Pd; il roncadellese Gia-cinto Boldrini, secondo nella lista del Partito Pensionati (dietro al solo segretario nazionale Fatuzzo); l’as-sessore ai Servizi Sociali del comu-ne di Casalmaggiore Pierluigi Pa-sotto, in 31ª posizione nella lista lombarda di Rivoluzione Civile. Fra questi, i più quotati sono ovviamen-te il senatore uscente Boldrini, che si candiderà anche per le regionali, sempre col vessillo del Partito Pen-sionati, e l’onorevole Pizzetti, in odore di ‘promozione’ da Monteci-torio a Palazzo Madama.

Per la Camera dei Deputati corre-ranno quattro casalaschi, due di Futuro e Libertà, uno della Lega Nord ed uno di Fratelli d’Italia. Caso curioso: lo stesso centrosinistra che nel casalasco conta una folta rap-presentanza di sindaci e ammini-stratori comunali, non ha candidati “nostrani” in lizza per Montecitorio.

Fli, con la coordinatrice provincia-le Michela Scaramuzza (in quarta posizione) e Luigi Araldi (in 14ª) ri-sulta essere il partito col maggior numero di esponenti casalaschi in corsa per la Camera. Dal Carroccio arriva poi la certificazione del setti-mo posto in lista per Filippo Bon-giovanni, consigliere di minoranza a Casalmaggiore e assessore provin-

ciale della giunta Salini. All’ottavo posto nella lista di Fratelli d’Italia troviamo, come anticipato settimana scorsa, Matteo Malinverno di San Giovanni in Croce.

Nel viadanese, territorio che rien-tra nella medesima circoscrizione elettorale del casalasco (Lombardia III comprende le province di Pavia, Lodi, Cremona e Mantova), si raffor-za il computo dei leghisti, con l’ono-revole Giovanni Fava capolista per la Camera e il consigliere di mino-ranza Giovanni Cavatorta all’ottavo posto. A Viadana però il nucleo di candidati più corposo è di matrice “grillina”. Il Movimento 5 Stelle pro-pone infatti tre nomi, tutti viadanesi (d’origine o residenza): Alberto Bo-relli (in terza posizione), Andrea Buoli (in settima) e Roberto Zanchi (in nona). A loro, sempre da Viadana, va aggiunto Giovanni Frijo, 8° nella lista di sinistra Ecologia e Libertà.

I

Il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli è stato lunedì sera l’illustre ospite, presso il risto-rante La Clochette, dei tre Rotary Club del territo-rio: il Casalmaggiore Viadana Sabbioneta, il Casal-maggiore Oglio Po e il Piadena Oglio Chiese, pre-sieduti rispettivamente da Pietro Alberto Grazzi, Renzo Minelli e Paolo Nolli. Tra i tanti ospiti, da segnalare il Prefetto Tancredi Bruno di Clara-fond, il Capitano dei Carabinieri di Casalmaggiore Cristiano Spadano, il Comandante dei Vigili del Fuoco di Cremona Roberto Toldo, i sindaci di Casalmaggiore Claudio Silla, di Viadana Giorgio Penazzi, di Colorno Michela Canova e di Solaro-lo Rainerio Clevio Demicheli.

Franco Gabrielli è stato soprattutto un poliziot-to, per anni in azione nell’antiterrorismo, nonché direttore del Sisde e prefetto dell’Aquila. Dal no-vembre 2010 è a capo del Dipartimento di Prote-zione Civile Nazionale, in sostituzione di Guido Bertolaso. Nell’ultimo anno ha fronteggiato i drammi del Costa Concordia e del terremoto in Emilia.

Gabrielli ha iniziato la sua relazione raccontan-do la storia quasi secolare della protezione civile in Italia: le prime norme del 1919 quando si occupa-va solo di ricostruzione, il passaggio in capo al Ministero dell’Interno (fino al ’69 dipendeva da quello dei Lavori Pubblici) dopo le alluvioni del Polesine e di Firenze, quando si capì che doveva occuparsi anche di soccorso e assistenza. Il terre-moto dell’Irpinia e la tragedia di Vermicino fecero pronunciare oltre 30 anni fa al presidente Sandro Pertini la frase “Dov’è lo Stato?”. «Il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile – ha affermato Ga-brielli – è nato quel giorno, e nell’anno buio del

1992, con Tagentopoli, la strategia mafiosa di at-tacco alle istituzioni, i fondi neri al Sisde e via di-cendo. Attualmente il servizio nazionale di Prote-zione Civile è preso a modello in molti paesi nel mondo, ed oggi previsione e prevenzione affian-cano le funzioni di gestione dell’emergenza e ripri-stino».

Quindi sono state sottolineate le grandi respon-sabilità in tema di protezione civile che hanno i sindaci, e la cattiva scelta di consentire per legge deroghe speciali, il che ha portato al grande utiliz-zo delle ordinanze di P.C. Nel 2001 si stabilì che si potesse procedere non solo in caso di emergenze, ma anche per i grandi eventi, nel 2011 poi si deci-se che le ordinanze dovessero essere concertate con il Ministro dell’Economia. Fu Monti a cambiare le cose dopo la tragedia del Costa Concordia. «Oggi – ha detto Gabrielli – abbiamo la Protezione Civile che ci possiamo permettere. C’è stato un progressivo sviluppo delle ordinanze di P.C., oggi

gli interventi sono molto limitati nel tempo, le ordi-nanze non le firma più il presidente del Consiglio ma il sottoscritto, mi auguro però che il prossimo Parlamento possa intervenire nuovamente sulla questione. In 30 anni sono stati compiuti passi si-gnificativi nella gestione dell’emergenza, oggi ab-biamo un sistema di risposte adeguato».

Il vero gap rimane quello della prevenzione: «Il nostro paese ha rischi di ogni tipo, solo per il ri-schio sismico l’Italia ha avuto danni diretti negli ultimi 40 anni per 147 miliardi di euro, e per il ri-schio idrogeologico dal 1950 per 52 miliardi. Oggi si calcola che la messa in sicurezza per entrambi i rischi ci costerebbe 133 miliardi. Non ci sono né i soldi né i tempi, meglio iniziare a ragionare in ter-mini di cultura di protezione civile. Ci sono comuni che non hanno un piano di P.C., e la gente non conosce i rischi: i Campi Flegrei sono una caldera con diametro di 12 km che ospita 400mila persone sedute sopra un vulcano; il piano di evacuazione del Vesuvio interessa ben 800mila persone. Siamo il paese dello “speriamo che”, mentre dobbiamo diventare consapevoli, esigenti, l’autoprotezione è la prima regola di protezione civile. All’Aquila gran parte dei morti erano del ceto borghese, era gente inconsapevole del rischio, che avrebbe certamen-te affrontato la spesa per la messa a norma delle case. Anche per questo io spingo per l’assicura-zione obbligatoria».

Al termine della relazione non sono mancate le domande, che hanno riguardato le preoccupazioni per la Calabria (il vulcano sottomarino Marsili e lo sciame sismico nel Pollino), il caso del Giglio, il ruolo della scuola, il problema politico, e l’impor-tanza dei gruppi di volontariato.

A Solarolo relazione del Capo del Dipartimento di Protezione Civile Nazionale: «Gli italiani diventino consapevoli dei rischi»Gabrielli: l’autoprotezione sia la prima regola

Michela Scaramuzza con Fini

PIADENA - Il circolo PD di Piadena ha presentato Ivana Cavazzini, la sua candidata alle elezioni regionali 2013. Le ragio-ni che hanno spinto il PD piade-nese verso questa candidatura sono state diverse. Secondo la Segretaria del circolo, Serenella Taraschi, «si sente l’esigenza di avere un rappresentante casala-sco e cremonese in regione. La Lombardia è vasta, ma c’è una sovraesposizione delle zone in-dustriali, mentre qui ci si sente trascurati». In secondo luogo c’è l’esigenza di un rinnovamen-to che «non può essere solo una questione di età, ma deve signi-ficare l’arrivo di forze nuove che

portino con sé competenza ed esperienza acquisita sul campo. È ciò cha accade con Ivana».

Sia il circolo PD di Piadena, sia Ivana Cavazzini, si sono rico-nosciuti nel programma politico di Ambrosoli e vi hanno scorto molti problemi del territorio: dal-la mobilità e i trasporti insuffi-cienti, alla peculiarità agricola dei nostri borghi da difendere contro un incessante consumo di suolo, fino alla necessità di una sanità trasparente e pulita da scandali e clientelismi.

Ivana Cavazzini, ha ringrazia-to il circolo che ne ha proposto la candidatura e l’ha sostenuta, confessando di aver riflettuto a

lungo ed di aver deciso di ac-cettare solo perché ha ritenuto di poter essere utile al territorio: «L’impegno civile, secondo me, è mettersi a servizio degli altri nel momento in cui ci viene ri-chiesto» ha sottolineato. Ha ri-cordato di aver già avuto modo di interfacciarsi con i problemi del territorio da sindaco di Driz-zona e con i problemi della Re-gione da Presidente del diparti-mento Piccoli Comuni e Unioni di Comuni di Anci Lombardia.

Cavazzini ha affermato che il cremonese deve riprendere centralità all’interno della Regio-ne, sfruttando per esempio i grandi eventi, come l’Expo, or-

mai alle porte, ma anche miglio-rando un sistema di trasporti decisamente inadeguato. Si è soffermata a lungo sulle ineffi-cienze e sugli sprechi derivanti dalla troppa burocratizzazione. «Dobbiamo ribaltare l’attuale modello regionale, attuare una semplificazione vera».

Ivana Cavazzini incontrerà i cittadini casalaschi e cremonesi durante una fitta agenda di in-contri sul territorio. Gli appunta-menti sono segnalati sul sito www.ivanacavazzini.it.

Ivana Cavazzini, casalasca in Regione

E il Pipén finisce... in brodo. La pioggia abbondante caduta domenica mattina, che ha fatto seguito alla ne-vicata del sabato, ha intralciato non poco le aspettative degli organizzatori. Buona parte degli stand non sono stati aperti, i commercianti dopo qualche ora di attesa hanno dato forfait. Nonostante questo, si può dire che la festa è comunque riuscita, e il bilancio non piange. Alla cena-spettacolo di sabato erano presenti centinaia di persone, nonostante la rinuncia dei circa 150 camperisti che solitamente arrivano da ogni parte del nord Italia (le previsioni meteo hanno portato al forfait). Non sono mancate le risate con Max Pieriboni di Colorado Café, ma anche con lo straordinario Mauro Adorni, gli sguar-di attenti o gelosi per il burlesque di Francesca Caval-lotti, e l’apprezzamento dei più giovani per la musica dei Dedalo, prossimi al Festival sanremese, i quali poi hanno intrattenuto da abili deejay ragazzi e adulti. Sem-pre sabato, in precedenza era stato presentato il libro di Guido Conti “Il grande fiume Po”.

Domenica mat-tina dunque la for-te pioggia che in-zuppava il manto nevoso ha scorag-giato tanti possibili visitatori, oltre che parecchi commer-cianti. La quindici-na di stand al co-perto ed altrettanti dei più coraggiosi all’esterno (dopo il miglioramento meteo di mezzogior-no) hanno comunque attirato i presenti, che da mezzo-giorno hanno poi affollato la “Aula magna” (la tenso-struttura principale). Il noto gastronomo Edoardo Ra-spelli ha confermato il suo legame con la festa torricel-lese, mostrando non solo di apprezzare il pizzetto e i piatti proposti, ma proponendosi a sorpresa nelle vesti di cantante dialettale assieme alla “Orchestra Mille Litri” (foto in alto). Due i politici presenti, a parte i sindaci del territorio: il presidente del Gal Oglio Po Giuseppe Tor-chio e la candidata PD alle regionali Ivana Cavazzini.

L’ottava edizione della “Fésta dal Pipén” comunque non si è conclusa. Gli organizzatori danno la possibilità a chi si è lasciato scoraggiare dal maltempo di poter gustare i prelibati piatti, che saranno ancora preparati dalla Scuola di Cucina Einaudi di Cremona, nella giorna-ta di domenica 27 gennaio. Alle ore 11 inizierà la distri-buzione del piedino lessato con contorni di salse e mo-starde, quindi anche salumi vari, cotechini, salsicce con polenta, cotiche e fagioli, marubini, tortelli di provolone e via dicendo. Ci saranno anche musica e intratteni-mento. E anche domenica, alle ore 16, gratis per tutti i presenti polenta pasticciata con pesto di maiale. Sarà sempre possibile visitare i due musei posti presso l’agri-turismo Torretta: quello di storia naturale e quello di musica meccanica. Il sabato sera, 26 gennaio, in serata la stessa “Aula Magna” ospiterà la “gnoccata” organiz-zata dalla parrocchia.

La pioggia non ferma il PipénLa festa prosegue domenica

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Pagine a cura di Martina Pugno

mpossibile dimenticare un giorno tanto importante quello del proprio matrimonio: di tale evento si vuole però poter con-servare ogni dettaglio e cattu-rare ogni attimo di felicità.

La scelta del fotografo è quindi estremamente delicata: si desidera affidare la conservazione dei mi-gliori momenti dell'evento ai miglio-ri professionisti, per evitare qualsia-si spiacevole sorpresa. Gli scatti devono saper catturare l'atmosfera e la gioia degli sposi, ma anche il carattere unico delle celebrazioni: ogni coppia contribuirà a creare un'atmosfera diversa da ogni altro matrimonio e cucita su misura in base alle caratteristiche dei due ne-osposi. Lo stesso si vorrà anche dai ricordi fotografici, come spiegano i fotografi dello studio Passamonti Giada: "Prima di ogni matrimonio il passo più importante da fare è quello di incontrare la coppia e di-scutere con gli sposi per poter indi-viduare i loro gusti, i loro caratteri, le personalità. I servizi possono co-sì essere discussi e preparati su misura. Anche l'album finale viene valutato insieme agli sposi prima di andare in stampa, per la sicurezza di una piena soddisfazione".

Passione ed entusiasmo sono il segreto del successo dello studio fotografico: "E' uno studio giovane, gestito da giovani professionisti, per un'atmosfera fresca, fantasiosa e creativa che contribuisce a ren-dere piacevole la giornata pur con un servizio di massima qualità".

L'attenzione nei confronti dei de-sideri e delle caratteristiche degli sposi è in primo piano anche per i fotografi dello studio Tecnofoto: "Prima della cerimonia organizzia-mo degli shooting di prova con gli sposi per permettere loro di abituar-si all'obiettivo, ma anche per per-

mettere a noi fotografi di entrare meglio in sintonia con la coppia". Nel corso del matrimonio, l'inter-vento dei fotografi può così avere minimo impatto sullo svolgimento dell'intera giornata: "Ci vengono spesso richiesti servizi che si avvi-cinano allo stile del reportage gior-nalistico: ai lunghi momenti di scat-ti in posa vengono preferite le foto che catturano momenti genuini e spontanei, anche con scatti presi da lontano, grazie all'uso di teleo-biettivi. Alla personalizzazione dell'evento non ci sono limiti: ci è

capitato di fare servizi subacquei, oppure con riprese aeree: a secon-da dei desideri degli sposi, possia-mo offrire un servizio unico, che interpreta le persone. Per quanto riguarda i video, manteniamo uno stile giovane, con filmati che durano intorno agli 8- 10 minuti e che ri-chiamano un po' lo stile delle ripre-se utilizzate per i videoclip musica-li".

Agli sposi la scelta, infine, del supporto per conservare i propri scatti: l'album digitale è la soluzione ad oggi più richiesta, anche se il

classico album con le fotografie ap-plicate sul supporto cartaceo resta comunque una soluzione spesso richiesta. Anche il tipo di servizio richiesto può variare da coppia a coppia: con il professionista pre-scelto è possibile stabilire se far eseguire gli scatti solamente duran-te il momento della cerimonia e del banchetto, oppure se far immorta-lare anche l'emozione delle fasi pre-cedenti e dei preparativi degli sposi, per un ricordo che possa abbrac-ciare l'intera giornata e catturare tutte le emozioni dell'evento.

I

Speciale Sposi

Emozioni catturate in fotografiaDai preparativi fino al ricevimento, il matrimonio rivive negli scatti dei migliori professionisti

Verde smeraldo come vogliono i nuovi trend o bian-co secondo le più antiche tradizioni, l'abito da sposa deve saper rispecchiare i gusti e la personalità della futura moglie, per poterla valorizzare al meglio e farla sentire a proprio agio nel suo giorno più importante.

Incorrere in errori però è facile, soprattutto se la fu-tura sposa è stressata o agitata: per il momento della scelta è quindi importante avere a disposizione una giornata da dedicare al relax e tempo a sufficienza per valutare molto attentamente gli abiti che si proveranno. L'abito perfetto sarà quello che mostrerà la migliore versione di voi stesse, non quello che vi trasformerà in chi non siete. Il matrimonio non è l'occasione per spe-rimentare nuovi look, eccessivamente diversi dalla vo-stra personalità: meglio evitare di rincorrere la moda e gli ultimi trend a tutti i costi, per puntare invece su un'abito che sappia valorizzare i migliori pregi della sposa e che le permetta di vivere al meglio la giornata, senza creare difficoltà di movimento e spostamento. Per un ulteriore senso di naturalezza, abbinate all'abito anche un accessorio preso dal guardaroba di tutti i giorni, che sia la vostra firma: può essere una pashmi-na del vostro colore preferito oppure una cintura, un fiore, un paio di orecchini, la borsina vintage che vi piace tanto. Vi sentirete più a vostro agio se alla fasto-sità del vestito da sposa aggiungerete un pezzetto della vostra vita quotidiana.

Non meno importante, nella scelta dell'abito, è la possibilità di provare più abiti e sperimentare diversi stili e materiali prima di decidere, in modo tale da po-tersi fare un'idea effettiva delle possibilità offerte dalle diverse firme. Il momento della prova è fondamentale: un abito che a prima vista può sembrare perfetto, po-trebbe invece non essere in grado di valorizzare le for-me della sposa, mentre un vestito all'apparenza poco appariscente potrebbe rivelarsi quello perfetto per sot-tolineare l'eleganza e la bellezza della futura moglie. Eventuali modifiche all'abito dovranno poi essere ef-fettuate in tempo utile per poter provare l'abito ed ef-fettuare tutte le correzioni necessarie.

UN ABITO PER OGNI SPOSALe linee guida per la scelta

Mercoledì 23 Gennaio 201310

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11Speciale Sposi Mercoledì 23 Gennaio 2013

n giorno speciale richiede un luogo speciale nel quale fe-steggiare: per il proprio ma-trimonio si sognano location da favola, che possano con-

tribuire a creare la magia che già in lar-ga misura l'evento stesso porta con sè.

Non è un caso che la selezione della location sia uno degli elementi organiz-zativi sui quali gli sposi si concentrano maggiormente durante l'organizzazione del lieto evento: si desidera accogliere i propri invitati in un'atmosfera acco-gliente e che possa coccolarli e viziarli per una giornata, ringraziandoli così del

supporto, dell'amore e della vicinanza mostrati in occasione di questa nuova unione. Non esistono regole generali per la scelta del luogo nel quale svolge-re i festeggiamenti, tuttavia alcune con-siderazioni possono essere molto utili per individuare il luogo adatto. Innanzi-tutto, è importante valutare la capienza delle sale in rapporto al numero di invi-tati, per evitare ambienti troppo oppri-menti e il rischio che lo spazio sia insuf-ficiente. Anche lo stile del matrimonio e i gusti della coppia saranno natural-mente tenuti in primo piano: tra le prin-cipali richieste spiccano location che

possano offrire del verde, per esterni ro-mantici, ma anche in contesti con inter-ni ricercati e ricchi di fascino e storia, per rivivere atmosfere d'altri tempi.

A queste caratteristiche è importante però unire anche la praticità: meglio evi-tare luoghi estremamente lontani, per prediligere invece location relativamen-te vicine al luogo della cerimonia, in mo-do tale da non imporre faticosi sposta-menti agli ospiti. I più previdenti terran-no inoltre in considerazione la possibili-tà di svolgere il ricevimento nelle sale in-terne, anche se si prevede un matrimo-nio estivo, o comunque la possibilità di

usufruire di gazebo e di strutture che possano risolvere ogni problema legato ad improvviso maltempo, per una gior-nata perfettamente riuscita e che possa

far rivivere il sogno del matrimonio per-fetto. Un menù variegato e studiato in-sieme agli sposi sarà l'ingrediente finale per un evento indimenticabile.

are sia nata con Cate-rina De' Medici l'usan-za di regalare bombo-niere contenenti dei confetti in occasione

del matrimonio: una gustosa tradizione che si è radicata e che ancora oggi è un elemento imprescindibile per ogni matri-monio. Se è vero che confetti colorati e ai più svariati sapori da qualche anno stanno spopo-lando per quanto riguarda i rice-vimenti di nozze, per le bombo-niere resta il gusto per i confetti più classici, come conferma il titolare della confetteria Mar-gherita, realtà presente sul terri-torio dal 1928: "Le bomboniere sono un ricordo pensato per du-rare, così come il matrimonio: un pensiero senza tempo che si lega alle più antiche tradizioni. Di solito i confetti che accompa-gnano le bomboniere sono scel-ti secondo gusti classici, mentre varianti e particolarità sono pre-ferite per accogliere gli ospiti al ricevimento".

Tra questi, non ci sono limiti alla fantasia e alla possibilità di scelta, tra confetti colorati e con cuori di frutta o confetti conte-nenti moltissime varianti di cioc-

colato. «Tra i confetti più richie-sti ci sono quelli ricotta e pera; l'idea può sembrare strana, pe-rò riscuotono grande successo, sono davvero buonissimi». An-che i palati più esigenti, presso la confetteria Margherita, pos-sono trovare sicura soddisfazio-ne, con gli oltre quaranta gusti a disposizione dei clienti.

Se la scelta dei confetti è im-portante, altrettanto vale anche per le bomboniere: "E' un pen-siero da selezionare con atten-zione, un atto d'amore e di rico-noscenza nei confronti degli in-vitati. Si desidera che il pensiero risulti gradito e che venga con-servato a lungo, a testimonian-za di un legame durevole e pre-so seriamente. La scelta della bomboniera offre comunque agli sposi ampie possibilità di personalizzazione: abbiamo a disposizione oltre quattrocento bomboniere che possono in-

contrare i gusti di qualsiasi cop-pia e diventare perfetti simboli della loro unione".

Solitamente, le bomboniere vengono scelte almeno tre mesi prima del matrimonio, per poter avere la certezza che esse siano pronte nel giorno prescelto. La preparazione, che consiste pre-valentemente nella confeziona-tura, richiede infatti attenzione e cura dei dettagli: "La confezione conta tantissimo. Una bella confezione realizzata ad arte renderà ancora migliore la bom-boniera, mentre una pessima confezione non potrà che to-gliere valore anche alla bombo-niera più elegante". La soluzio-ne, quindi, è una sola: affidarsi a professionisti che sappiano co-niugare i gusti degli sposi con la tradizione più classica, per bomboniere in grado di rappre-sentare in modo univoco e ori-ginale qualsiasi coppia di sposi.

Dai confetti classici fino ai gusti più elaborati, il dolce ricordo di una giornata indimenticabileBomboniere, tradizione sempre di modaP

ULocation per vivere un sogno

Atmosfere ricercate e menu personalizzati sono le chiavi per un ricevimento perfetto

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i avvicina il tempo delle maschere, dei corian-doli, dei travestimenti: anche quest'anno sono molti i paesi e le città

che ripropongono la tradizione del Carnevale e di tutte le sue più antiche usanze. Puntuale fa ritor-no l'appuntamento con la sfilata dei carri allegorici, che a Cremo-na si svolgerà il 12 febbraio con partenza da Piazza Stradivari. L'evento è organizzato da Anffas e Fondazione Sospiro. Mentre molti eventi sono ancora in fase di organizzazione, già iniziano a diffondersi programmi e informa-zioni riguardanti le principali ras-segne del territorio e quelle di maggior richiamo.

PESCAROLO - Il Carnevale si sdoppia a Pescarolo, con una sfi-lata il 3 e una il 10 di febbraio. Alla kermesse prenderanno parte quattro carri allegorici, il cui tema è ancora sotto segreto: l'unico indizio, fa sapere la Pro Loco, è che non saranno a tema politico, ma più legato ad un mondo di fantasia. Alla sfilata si accompa-gneranno altri momenti di diverti-mento per grandi e piccoli, con il ritorno dell'ormai tradizionale Trenino Pentolino e la presenza di bancarelle dedicate al gusto e all'hobbistica. Il momento di maggiore attrattiva, però, si vivrà nelle giornate di lunedì 11 e mar-tedì 12 febbraio, quando si ripro-porrà il tradizionale Falò del Grande Rovere, riproposto ormai da secoli nel paese e dunque mo-mento dei festeggiamenti parti-colarmente sentito. Lunedì verrà trasportata la pianta, donata co-me ogni anno dall'Associazione Amici del Falò, e preparata la ca-tasta: la sera di martedì il falò se-gnerà la fine dei festeggiamenti.

PANDINO - Tanta voglia di Car-nevale anche a Pandino, che do-menica 10 febbraio ospiterà la seconda edizione della manife-stazione più trasgressiva dell’an-no. La rassegna ospiterà una di-vertente novità: il concorso per gruppi mascherati, che si terrà in concomitanza con la sfilata.

CREMA - Il Carnevale è una que-stione seria a Crema, dove le sfi-late si terranno domenica 27 gen-naio, il 3, il 10 e il 17 febbraio. Ben dodici mesi di lavoro sono stati necessari per realizzare i carri al-legorici che sfileranno nell’anello intorno a piazza Giovanni XXIII accompagnati da concerti ed eventi collaterali per partecipanti di tutte le età. Quest’anno i tre gruppi costruttori (Pantelù, Amici e Barabèt) daranno spettacolo con i personaggi di don Chisciot-te, i Flinstones e altre figure di fantasia, mentre come ogni anno decine di gruppi minori— locali e non—contribuiranno ad arricchi-re il corteo di colori, animazioni, maschere e coreografie. Nelle quattro giornate di festa tra le in-ziative collaterali faranno ritorno i classici mercatini dedicati ai sa-pori locali e non, ma anche all'hobbistica e all'artigianato, con la possibilità di prendere par-te a gite turistiche per la città o al raduno di camperisti. Un fitto programma animerà anche l'area

bimbi, per un divertimento assi-curato.

BUSSETO - Busseto è da molti anni considerata la Città del Car-nevale, e' tradizione e storia di questo paese. Il Carnevale di Busseto è nato intorno alla metà

dell'800 e da allora la tradizione ha subito poche variazioni: sono rimasti i grandi carri in cartape-sta, le bande, le majorettes e le maschere a piedi.Immancabili i carri allegorici, pre-sentati dai volontari dell' Associa-zione Amici della cartapesta, che

con pazienza certosina impegna-no per molti mesi il loro tempo libero per la costruzione dei carri. L’evento è ormai entrato nel no-vero delle più apprezzate sfilate mascherate italiane per stile (spettacoli diversi ogni domenica) numeri (oltre 15.000 persone ogni sfilata), qualità e accoglienza del pubblico da parte dello staff or-ganizzativo. Una miriade di spet-tatori sono attesi nel centro stori-co del paese verdiano per assi-stere all’evento che si snoda per tre volte in un lungo circuito attra-verso via Roma fino a ritornare, attraverso via Affò e via Donizzet-ti, alla strada principale.

PARMA - Il Carnevale approda a Parma il 9 febbraio, con la tradi-zionale sfilata di carri. La sfilata, che viene aperta ogni anno da 4 cavalli, comincia in Piazza Duo-mo e si snoda fino alla Cittadella passando per Strada al Duomo, Via Pisacane, Via Garibaldi, Piaz-za Garibaldi, Via Farini, Viale Mar-tiri della Libertà e Via Passo Buo-

le, accompagnata dalla musica e dalle majorettes. Nel parco della Cittadella termina la sfilata con la premiazione dei carri, la procla-mazione del vincitore e l'incoro-nazione del re e della regina del carnevale.

TREVIGLIO - Il 9 febbraio anche le vie di Treviglio si animeranno per il Carnevale. Da piazza Mana-ra, alle 15 prenderà il via la svilata dei carri, che si ripeterà martedì 12 con una giornata dedicata ad animazioni e spettacoli per grandi e piccoli.

VENEZIA - Per gli irriducibili amanti del Carnevale, un appun-tamento imperdibile è quello che la rassegna veneziana, la più ce-lebre in Italia: non c'è che l'imba-razzo della scelta per la scelta degli eventi ai quali partecipare, che si protrarranno da sabato 26 gennaio a giovedì 14 febbraio per un calendario fitto e pronto a sod-disfare, ma soprattutto coinvol-gere e stupire, tutti i visitatori.

SCarnevale

Eventi e sfilate dei carri allegoriciLe principali iniziative del territorio e i festeggiamenti della kermesse folkloristica dedicata al divertimento

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Cremo, un altro passo indietroutto da rifare, per l’ennesima volta. Ogni volta che la Cremonese prova a guardare in alto, si ritrova, irrimediabilmen-te, tre passi indietro. La sconfit-

ta di Salò, in un campo buono per l’Eccel-lenza e contro un avversario del tutto abbordabile, i colori grigiorossi hanno vis-suto un’altra giornata di incredibile soffe-renza. Un’altra pagina da cancellare in fretta di una storia di cui fatichiamo, giorno dopo giorno, a capirne la trama. Nonostante i soldi sborsati da Arvedi, le infrastrutture all’avanguardia, gli allenatori cambiati, potenziali dirigenti di prima fascia per la categoria e giocatori di nome e spessore (almeno sulla carta), siamo qui a commentare l’ennesima stagione senza né capo né coda. Anche quest’anno la Cremonese giocherà per salvarsi, copren-dosi quasi di ridicolo rispetto ai proclami di inizio stagione e regalando un’altra feroce pugnalata allo stomaco dei sostenitori più accaniti. I bonus sono finiti e con loro pro-babilmente anche eventuali sogni di gloria, ma a nostro avviso non è giusto che mister Scienza paghi per tutti. Il tecnico ha senza dubbio sbagliato alcune scelte, ma è uomo di lavoro e abnegazione, a differenza di alcuni giocatori venuti a Cremona, puntan-do soprattutto al congruo stipendio di fine mese. Alcuni parlano di un possibile ritor-

no di mister Brevi, ma l’impressione è che nemmeno Mourinho o Guardiola (Conte e gente analoga la citeremo quando avranno vinto almeno la metà dei trofei di questi ultimi due…) riuscirebbero a far molto meglio, potendo contare su gente svoglia-

ta e così poco attaccata alla maglia. Di cuore in campo se ne vede davvero poco, indipendentemente dagli interpreti e que-sto fa sì che si possa fare bene contro squadre importanti e sotto i riflettori come il Lecce e al tempo stesso sciogliersi come

neve al sole contro il Feralpi Salò. Ora però il tempo passa inesorabile e non crediamo che l’Eusepi di turno possa cambiare le sorti di una stagione ancora una volta tanto illusoria quanto nociva.

Matteo Volpi

TIl ko di Salò rischia di pesare pesantemente sui destini della stagione grigiorossaPRIMA DIVISIONE

Carpi-Portogruaro 0-0Como-Tritium 4-0Cuneo-Reggiana rinv.Feralpi Salò-Cremonese 1-0Lumezzane-Pavia 2-0San Marino-Lecce 3-1Treviso-Trapani 2-3V. Entella-AlbinoLeffe 2-0Riposa: SudTirol

Trapani 35Lecce 34Carpi 31SudTirol 30Virtus Entella 30Pavia 29San Marino* 28Lumezzane* 26Cuneo 23Cremonese (-1) 22Feralpi Salò* 21Como (-1) 20Portogruaro (-2) 20Reggiana 18AlbinoLeffe (-10) 16Tritium* 9Treviso (-1) 8

AlbinoLeffe-CuneoCremonese-CarpiLecce-TrevisoPavia-San MarinoPortogruaro-ComoReggiana-Feralpi SalòSudTirol-LumezzaneTrapani-Virtus EntellaRiposa: Tritium

La Casalese ora deve provare ad invertire la rottaIn attesa di riprendere col campionato, in Baslenga pro-

vano ad analizzare quest’avvio di 2013. Il saldo è più negativo del previsto: due sconfitte in altrettante uscite e l’unico appiglio positivo della buona prestazione offerta a Ciano d’Enza. Nell’occasione, ai maggiorini è mancata l’esperienza per mantenere il pari ed evitare (come invece accaduto) di scoprire il fianco all’infilata finale dei reggiani. Persa l’occasione di prolungare la striscia positiva inverna-le, i biancocelesti si sono smarriti: con la Meletolese,

nell’ultima apparizione prima della neve, è andato tutto storto per un tempo, al pari di quanto successe all’andata col Brescello, prossimo avversario.

CLASSIFICA (17ª giornata) Arcetana 34; Castellana, Meletolese 33; Montecchio 28; Castelnovese 27; Povigliese 26; Cadelbosco, Medesanese 23; Borgonovese, Brescello, Falk 22; Ciano 21; Carignano 20; Langhiranese 18; Bobbiese, Fabbrico, Traversetolo 17; Casalese 15.

Simone Arrighi

A questo punto Scienza rischia l’esonero, ma le responsabilità di un cammino lento non sono tutte dell’allenatore

Scienza espulso a Salò (foto © Ivano Frittoli)

PROMOZIONE

Pergolettese bloccata dal maltempoMaltempo ancora protagonista. Tra le

partite rinviare, anche il big-match tra Ponti-sola e Pergolettese. «Era impossibile giocare al calcio», ha commentato Roberto Ventu-rato, tecnico dei gialloblu.

23ª GIORNATA Darfo Boario-St Georgen 4-0, Lecco-Caravaggio 3-0, Seregno-Olgina-tese 1-0. Tutte le altre partite sono state rinvia-re per il maltempo. Oggi sono sono in pro-

gramma due recuperi: Castellana-Montichiari, Voghera-Fersina Perginese.

CLASSIFICA Pontisola 48; Pergolettese 45; Caronnese 44; Olginatese 41; Lecco, Voghera 38; Castellana 34; Montichiari 33; MapelloBonate, Caravaggio 31; Seregno 29; A. Seriate, Alzano Cene 28; Darfo Boario (-1) 27; St. Georgen, Pro Sesto 21; Fersina P. 20; Mezzocorona, Sant’Angelo 13; Trento 11 (-1).

20ª

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SERIE D

Serie B Il Bresciaè beffato a Varese

Incredibile epilogo del recupero tra Varese e Brescia. In vantaggio per 2-1 al 40’ della ripresa, le rondinelle incassano due reti e tornato a casa con zero punti e tanti rimpianti. Uno stop pesante nella lotta alla zona playoff, anche se il campionato è lungo e i giochi sono ancora aperti.

RECUPERO Varese-Brescia 3-2 (1’ Corvia, 15’ Troest, 25’ Mitrovic, 40’ st Martinetti, 42’ st Oduamdi.

CLASSIFICA (22ª giornata) Sas-suolo 51; Livorno 47; Verona 43; Varese (-1) 36; Empoli 33 (-1); Modena 32 (-2); Brescia 31; Juve Stabia, Padova, Cittadella 30; Spezia, Ascoli 28 (-1); Ternana 25; Bari 24 (-7); Reggina (-2) 23; Novara (4), Crotone (-2), Virtus Lanciano 22; Cesena 21; Vicenza 19; Pro Vercelli 15; Grosseto (-6) 11.

Un signore del mondo del calcio se ne è andato. Riccardo Garrone ha lasciato una trac-cia indelebile, pilotando la sua Samp ai prelimi-nari di Champions, senza spese folli e con una gestione lungimirante della società. Detto que-sto, più che doveroso, nell’ultimo turno abbia-mo visto svanire l’illusione di un campionato equilibrato. Malgrado tanti infortunati, la Juve ha travolto l’Udinese, lanciando un segnale forte alle dirette inseguitrici, che pareggiando hanno visto i bianconeri allontanarsi di nuovo. Il Napoli però ha molto da recriminare per il pareggio di Firenze, dove ha comunque giocato bene ed è stato penalizzato da un errore incre-dibile di De Sanctis. Meno pimpante la Lazio, che ha racimolato un punto a Palermo, dopo

aver incassare due gol in un minuto. La squadra di Petkovic sta andando ben oltre le più rosee aspettative e qualche passaggio a vuoto è più che giustificato, soprattutto quando manca un certo Klose. Dopo un lungo inseguimento, il Milan ha agganciato il treno che porta in Europa League, ma la squadra continua a brillare poco e difficilmente potrà insidiare il terzo posto alla Lazio, soprattutto senza rinforzi di valore.

In zona retrocessione, il Genoa ha compiuto l’ennesimo ribaltone in panchina. Anche Delneri è stato esonerato, dopo aver racimolato pochi punti e non aver migliorato il rendimento della squadra guidata da De Canio. Ora tocca a Ballardini, che già una volta ha raddrizzato la barca rossoblu, ma stavolta l’impresa appare

più complicata. In fondo, non è sempre solo colpa degli allenatori...

21ª GIORNATA Atalanta-Cagliari 1-1, Chievo-Parma 1-1, Fiorentina-Napoli 1-1, Genoa-Cata-nia 0-2, Juventus-Udinese 4-0, Milan-Bologna 2-1, Palermo-Lazio 2-2, Pescara-Torino 0-2, Roma-Inter 1-1, Siena-Sampdoria 1-0.

CLASSIFICA Juventus 48; Napoli (-2), Lazio 43; Inter 39; Fiorentina 36; Milan 34; Roma 33; Catania 32; Parma 31; Udinese 30; Torino (-1) 26; Chievo 25; Atalanta (-2) 23; Sampdoria (-1) 21; Cagliari, Pescara 20; Genoa 17; Palermo 16; Siena (-6) 14.

Fabio Varesi [email protected]

I bianconeri sono di nuovo in fuga malgrado i tanti infortuni. Il Napoli è avvertito

La Juventus ha rimesso le cose a postoSERIE A

FERALPI (4-3-3): Brandua-ni 6,5; Tantardini 6 Malgrati 6 Leonarduzzi 6 Cortellini 6; Castagnetti 6,5 Milani 6,5 (42’ st Magli sv) Montella 5,5 (38’ st Bracaletti sv); Miracoli 6,5 Schiavini 6 (29’ st Ilari 7) Tarana 6,5. A disposizione: Gallinetta, Caputo, Finocchio, Bentoglio. All.: Remondina.CREMONESE (4-3-1-2): Viotti 6; Sales 6 Tedeschi 5 Cremo-nesi 5,5 Visconti 6; Nizzetto 5 Buchel 5 Baiocco 4,5; Caridi 5 (42’ st Magallanes sv); Le Noci 4,5 (23’ st Filippini 5) Djuric 5. A disposizione: Grillo, Moi, Armenise, Degeri, Nardi. All.: Scienza.ARBITRO: Benassi di Bologna.RETE: 38’ st Ilari.NOTE: allontanati dalla pan-china l’allenatore Scienza e il dg Zocchi.

FERALPI SALÒ-CREMONESE 1-1

Mercoledì 23 Gennaio 201314 SPORTSPORTSPORTloResponsabile Fabio Varesi

Daniele Corvia

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a Vanoli ci ha preso gusto. Dopo aver travol-to l’Angelico Biella, si è ripetuta espugnando il parquet di Bologna, da

sempre ostico. Due successi che rendono la classifica molto rassi-curante e che confermano il valo-re do un roster, probabilmente sottovalutato ad inizio campiona-to. Gran merito della crescita è anche di coach Gresta, che ha ereditato da Caja una situazione non facile, che ha però affrontato con grinta ed indubbie capacità. Chi con il precedente allenatore stentava a ingranare (vedi Stipa-novic) ora è sempre più protagoni-sta e questo è sicuramente merito di Gresta. Contro la Virtus, in più occasioni i biancoblu si sono por-tati avanti nel punteggio anche in doppia cifra, ma hanno fallito il colpo del ko. Oltretutto, un paio di ingenuità (tecnico a Harris ed anti-sportivo a Peric) sono costate care alla Vanoli, che ha rischiato addirittura una clamorosa sconfit-ta, evitata dall’ultimo arrivato Chase, che ha messo a segno il canestro della vittoria a 22 secon-di dalla fine. Tra i biancoblu, molto bene Harris (28 punti) e Jackson (22 punti e 6 rimbalzi per un 29 di valutazione). Ora il pericolo è quello di abbassare la guardia proprio contro di avversari sulla carta abbordabili come Caserta e

Brindisi. Il match casalingo con Reggio Emilia deve insegnare che se la squadra non affronta i match con la giusta determinazione, rischia la brutta figura contro tutti. Ma siamo sicuri che la squadra abbia imparato la lezione e farà di tutto per centrare due successi che avvicinerebbero la Vanoli alla salvezza. Un’occasione assoluta-mente da non perdere.

LLa Vanoli è una squadra d’esportazione

Un altro ko non senza rimpianti per l’Assi Manzi, scon-fitta 79-71 (25-18; 40-35; 56-61) ad Alghero. Con il rientro di Colico, le biancorosse non hanno sfigurato, restando sempre in partita, ma ancora una volta sono rimaste a bocca asciutta. La squadra ha comunque dimostrato di essere viva e di poter puntare alla salvezza.

ASSI MANZI CREMONA: Smaldone 4, Rizzi ne, Rac-chetti 4, Flauret ne, Colico 10, Conti, Brusadin, Maffenini 30, Zagni 11, Bona 12. All.: Anilonti.

Ultimo turno amaro anche per la Tec-Mar Crema, che ha ceduto nettamente nella sfida di Milano per il terzo posto. Il Sanga si è imposto 66-52 (24-11, 36-20; 49-29), facilitato dal rendimento delle cremasche, che hanno gio-cato sui propri livelli solo nella seconda parte del match. La formazione di coach Giroldi è stata lacunosa al tiro, mentre il Sanga Milano ha meritatamente vinto la sfida sfruttando la maggior esperienza e il tasso tecnico di alcu-ne sue giocatrici, in particolare la Gottardi (18 punti), la Frantini (15) e la Stabile (13). Ora l’obiettivo per la Tec-Mar è voltare subito pagina, perché domenica è in programma la sfida impossibile con la capolista Umana Venezia. Per poter competere con la favorita del girone, servirà una grande prestazione.

TEC-MAR CREMA: Conti, Biasini 6, Capoferri 14, Sforza ne, Caccialanza 7, Losi 12, Cerri 2, Gibertini, Rizzi, Picotti 11. All.: Giroldi.

CLASSIFICA (16ª giornata) Venezia 30; San Martino di Lupari 28; Milano 24; Tec-Mar Crema 22; Udine 20; Marghera, Alghero 18; Broni, San Salvatore 14; Valmadrera 12; Muggia 10; Assi Manzi Cremona, Virtus Cagliari 6; Biassono 2.

Assi, ko con rimpiantiCrema in giornata no

BASKET A2

Non poteva avere una riuscita migliore ed una conclusione più appagante per i bravi organizzatori il 3° trofeo “Palabosco”. Infatti, sul gradino più alto del podio sono saliti con pieno merito, i beniamini di casa, i semprever-de Giorgio Ferrari e Giacomo Scazza.

Da tanti anni sulla breccia con risultati alter-ni i portacolori del Cral Aziende Sanitarie Locali hanno trovato lo smalto dei bei tempi e una delle loro serate magiche ed hanno trion-fato in questa prima gara del 2013, una regio-nale sponsorizzata da Claudio e Sabrina, i dinamici gestori del bar ristorante-pizzeria Palabosco.

Dopo essersi sbarazzati di Boccali-Bodini (12-1), Ferrari-Scazza superavano sul filo di lana i compagni di società Fattebene-Tamagni ed in semifinale s’imponevano sugli “stradiva-riani” Tosi-Ghidetti per 12-4. Approdavano in

finale (ma che fatica!) anche Lino Dodici e Silvano Caminati: dopo un esordio “thrilling” contro Cavagnoli-Dova (12-11 il punteggio finale!), i piacentini battevano Fanfoni-De Stefani (12-9) e quindi avevano la meglio sui “trescoresi” Pedrignani-Guglieri per 12-9. Festival dei “sanitari” che si completava in modo roboante nel match di finale, con Ferrari e Scazza che impartivano una dura lezione a Dodici-Caminati, aggiudicandosi la partita con il punteggio finale di 12-4. Ha diretto la gara Carlo Spadafora, arbitri di finale Franco Bassetti e Roberto Soana, mentre gli onori di casa sono stati fatti da Enzo Ferrari, respon-sabile del Casl: per lui un sorriso ed una grati-ficazione che servono a ripagare (in parte!) il dispiacere e lo sconforto di questi giorni per la perdita del caro fratello.

Massimo Malfatto

BOCCE

Sport Mercoledì 23 Gennaio 201315

Solo Casalmaggiore riesce a giocare a batte il CernuscoAncora una volta il maltempo è protagonista

nell’ultimo week end e anche la palla ovale ha dovuto fermarsi un’altra volta. Nulla da fare, quindi, per il Rugby Crema che si è visto rinviare il match contro la Bassa Bresciana. Alla presen-za dei due capitano, l’arbitro Rocco di Brescia formalizzava il rinvio del match per l’impraticabi-lità del campo, coperto da quindici centimetri di neve (nella foto). Stessa sorte per il Cremona Rugby, che ha dovuto rinviare il match casalin-go contro il Marco Polo. I grigiorossi, tempo permettendo, saranno impegnati domenica a Codogno, mentre i neroverdi cremaschi scen-

deranno in campo per il non proibitivo incontro con l’Orobic ad Urgnano. Nell’altro girone lom-bardo, malgrado il campo innevato e al limite della praticabilità, il Rugby Casalmaggiore è riuscito a giocare contro il Cernusco, battuto 16-12. Decisiva la meta di Cantusci, siglata al 35’ della prima frazione. Un successo impor-tante che, complici i rinvii delle altre partite, permette alla formazione casalasca di salire al terzo posto in classifica con 27 punti, a cinque lunghezze dalla vetta. Nel prossimo turno il Rugby Casalmaggiore sarà impegnato ad Asola contro la quarta forza del campionato.

ROWINGOttimo inizio di stagione per la

canottieri Baldesio ai campionati ita-liani di remoergometro, svoltisi domenica scorsa a Catania.

«Sapevamo di avere buone possi-bilità di arrivare a podio», afferma il tecnico Giancarlo Romagnoli, che in base ai tempi fatti in allenamento ha deciso di portare in terra di Sicilia i due atleti, Michele Manzoli e Raffaele Beduschi, quest’ultimo solo da quest’anno in forza alla Baldesio.

I due ragazzi hanno risposto posi-tivamente, ottenendo rispettivamen-

te un argento e un bronzo, medaglie che a detta del tecnico Romagnoli, potrebbero essere il preludio per una stagione di grandi soddisfazioni. Entrambi i ragazzi si ritengono soddi-sfatti delle loro prestazioni, dal momento che siamo a inizio stagione e ampi sono i margini di migliora-mento. «Punto a riconfermare i risul-tati ottenuti nella passata stagione e migliorarmi il più possibile, dando

prova delle mie capacità», afferma Manzoli che come obiettivo si prefis-sa la nazionale Senior. Molto conten-to è anche Raffaele Beduschi, giunto terzo nella categoria Junior: «Speravo in un tempo migliore, visti i riscontri in allenamento, ma posso dirmi comunque soddisfatto dell’esito della gara. Sono piacevolmente sor-preso dall’unità della squadra e come Michele spero di poter iniziare

questa stagione agonistica col piede giusto».

Romagnoli conclude dicendosi soddisfatto del clima creatosi in pale-stra: “Fra i ragazzi c’è una buona armonia e se sapranno lavorare con costanza, saranno sicuramente ripa-gati. Le soddisfazioni che potrebbero arrivare non solo dagli Nnder 23, ma anche dai Pesi Leggeri e dagli Junior.»

Carlotta Ludovica Tamburini

Entrambi sul podio i due atleti della Baldesio agli Italiani di Catania. Soddisfatto l’allenatore Giancarlo Romagnoli

Secondo successo esterno di fila dei biancoblu che si avvicinano alla salvezza. Subito bene Chase

Manzoli si conferma (2°), Beduschi è la sorpresa (3°)

Andrija Stipanovic (foto Castellani)

BASKET LEGA A

Biella-Sassari 72-100Bologna-Cremona 92-93Caserta-Milano 69-78 Montegran.-Avellino 95-71Roma-Pesaro 65-64 Siena-Reggio Emilia 64-49Varese-Brindisi 83-71Venezia-Cantù 83-79

Varese 28Sassari 26Siena 24Cantù 22Roma 22Milano 18Reggio Emilia 16Venezia 16Brindisi 16Caserta 14Bologna 12Cremona 12Montegranaro 10Avellino 8Pesaro 6Biella 6

16ª

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BASKET LEGA ABASKET LEGA A

SIAE3 BOLOGNA-VANOLI CREMONA 92-93 (26-33, 51-53; 69-74)SAIE3 BOLOGNA: Gaddefors 3 (0/1, 1/2), Imbrò 7 (2/2 da tre), Poeta 18 (3/5, 3/5), Moraschini, Rocca 7 (2/4 da due), Gigli 19 (7/7 da due), Landi ne, Parzenski 4 (0/2 da tre), Fontecchio ne, Minard 19 (5/6, 3/4), Smith 10 (4/7, 0/1), Hasbrouck 5 (2/6, 0/4). All.: Finelli.VANOLI CREMONA: Peric 10 (5/7, 0/4), Fontana ne, Kotti, Jackson 22 (4/4, 4/6), Belloni ne, Chase 7 (2/4, 1/4), Ruini 3 (0/1, 1/1), Johnson 13 (4/4, 1/1), Harris 28 (10/16, 2/6), Conti ne, Stipanovic 10 (4/5 da due), Cazzaniga (0/1 da due). All.: Gresta.

RaffaeleBeduschi

Serata magica per Ferrari e Scazza che vincono al PalaboscoSi ferma a otto la striscia di vittorie della

MgK Vis Piadena, piegata a Orzinuovi dopo essere stata punto a punto per l’inte-ro incontro. I piadenesi hanno comunque dimostrato di essere una squadra di valore, malgrado il ko per 69-63 contro un attimo avversario. Come sempre nella pallacane-stro ci deve essere un vincitore ed un vinto: in questo caso, come ha commentato a caldo il presidente Piazza: «Bravi loro!». L’importante è rialzarsi subito, a partite dal match casalingo contro il Cittadella, antici-pato a venerdì alle ore 21.30.

Una strepitosa Erogasmet Crema, inve-ce, ha ripetuto l’impresa dell’incontro di andata e ha fermato a dodici la striscia vincente della capoclassifica Montichiari. Il match si è chiuso sull’80-77 per i crema-schi, con un super Bianchi (25 punti) ed un ottimo Ferri (18). Ma tutta la squadra è stata breva, a conferma del valore del roster che senza i tanti infortuni sarebbe molto più avanti in classifica. Del resto, l’Erogasmet è l’unica formazione ad aver battuto Montichiari e questo vorrà dire qualcosa. A questo punto della stagione è però vietato abbassare la guardia, perché la squadra di coach Galli è attesa da due difficili trasferte a San Bonifacio e Lissone. Per puntare in alto servono altri due importanti successi.

CLASSIFICA (14ª giornata) Montichiari 24; MgK Vis Piadena, Orzinuovi 20; Erogasmet Crema, San Bonifaci 18; Mila-notre Basiglio, Lissone, Cantù 16; Pisogne 14; Bernareggio 12; Bergamo, Cittadella 10; Bancole 2; Arzignano 0.

Piadena cede a OrzinuoviCrema batte la capolista

BASKET DNC

RUGBY

MicheleManzoli

Page 16: Il Piccolo del 22 gennaio 2013

l pubblico del Pala Farina, per la verità non numeroso come al solito, ha riabbracciato la Pomì nel primo impegno casalingo del 2013 e ha potu-

to festeggiare un facile successo delle proprie beniamine al cospetto del fanalino di coda, la Sigel Marsala. Gara senza storia quella tra casalasche e siciliane con le prime mai in affanno e le seconde costan-temente a rincorrere senza riuscire a rendere equilibrato il confronto.

Pronostico quindi rispettato per la Pomì che doveva archiviare la gara con la Sigel col punteggio più netto e così ha fatto. Tutto bene nelle fila rosa, tanto che il tecnico Gianfranco Milano trova ben poco da ridire nei confronti delle proprie giocatrici. «Abbiamo fatto in pieno il nostro dovere, giocando concentra-te e con l’intento di tenere alto il ritmo alla gara. Sicuramente Marsala non ha offerto grande resistenza e questo ci ha agevolato. Avevo chie-sto alle ragazze di mettere in diffi-coltà le avversarie sul servizio e l’obiettivo è stato centrato, ovvio che mettendo in affanno in ricezione le siciliane, tutto è diventato più facile«. Ora si riapre il capitolo San Casciano. «Mercoledì ci aspetta il primo atto della duplice sfida con le toscane nell’ambito della Coppa Italia. La squadra mi sembra in

buona forma, possiamo dire la nostra anche su questo fronte».

La migliore per Casalmaggiore, a giudizio degli addetti ai lavori, è stata Vittoria Repice, che parla di una gara facile: «Marsala ha eviden-ti problemi di organico, tra partenze ed arrivi non può certamente conta-re su degli equilibri collaudati. Al di là dei demeriti delle avversarie, la Pomì ha giocato badando al sodo senza farsi impietosire dalla pochez-za di chi stava oltre la rete. La nostra

è una vittoria importante, oltre che in campionato, anche in chiave Coppa Italia: mercoledì alle 20.30 ci aspetta la trasferta di San Casciano. Ci tengo molto a questa competizione, nella quale non sono mai arrivata a giocarmi le fasi finali, per cui ce la metterò tutta per giovare alla causa della squadra». Come previsto, in vetta hanno vinto tutte, per cui la Pomì resta al secondo posto a due lunghezze dal Novara e un punto avanti all’Ornavasso.

POMI’-SIGEL MARSALA 3-0 (25-13, 25-19, 25-12)

POMI’ CASALMAGGIORE: Cor-na, Zago 12, Repice 11, Nardini 8, Bacchi 11, Beier 10, Gibertini (L), Agrifoglio, D’Ambros, Nasari, ne Guatelli, Malvestito. All.: Milano-Bolzoni.

SIGEL MARSALA: Picerno , Vujko 5, Schaus 10, Mazzulla 4, Casoli 3, Padua 8, Iazzetti (L), Macedo, Conti, Pinzone, ne Biello, Patti. All.: Sbano-Campisi.

I

Archiviata in tre set la pratica Marsala, la formazione rosa è impegnata stasera a San Casciano

Pomì in forma per la Coppa ItaliaBrutto scivolone e nuovo passo indietro della

Reima Crema, travolta 3-1 (25-16, 25-12, 18-25, 25-20) sul parquet dell’ultima in classifica. A preoc-cupare è l’approccio dei blues, che nei primi due set sono stati dominati dal Cisano e dopo la reazione nel terzo parziale, la squadra ha ceduto definitiva-mente nel quarto set. Uno stop che complica i piani del nuovo tecnico Gazzotti, alle prese con una squadra spesso indecifrabile.

REIMA CREMA: Bigarelli 10, Bonizzoni 1, Sarubbi,Silva 5, Morelli, Verdelli (L) 1, Faccioli 6, Corti 15, Marazzi, Egeste 7, Binaghi, Zoadelli (L), Mazzonelli 2. All. Gazzotti.

CLASSIFICA (13ª giornata) Cantù 32; Bergamo 28; Genova 25; Milano 24; Asti 23; S. Antioco 22; Cagliari 21; Mondovì 18; Iglesias, Olbia, Brugherio, Brescia 15; Reima Crema, Cisano 10.

ASSEMBLEA Stasera sera i dirigenti, i soci e lo staff blues si riuniranno in una assemblea allargata presieduta dal patron Percivaldi per fare il punto della situazione societaria, anche alla luce delle recentissime notizie rese pubbliche dallo sponsor Gruppo Ferla. «Sarà l’occasione - fa sapere la socie-tà - per un concorso di idee e per la valutazione di nuove strategie per il futuro. In un momento storica-mente molto difficile per il nostro Paese, la Reima vuole progettare attentamente il proprio futuro e la propria attività e si auspica che l’incontro di stasera possa portare utili riflessioni al movimento blues». L'incontro è aperto a dirigenti, soci, consulenti, col-laboratori e tesserati della società.

Reima, brutto scivolonecontro il fanalino di coda

L’ottavo congresso provinciale dell’Uisp, svoltosi domenica presso Palazzo Cattaneo di Cremona, ha scattato una fotografia one-sta dello stato reale dell’associazione di via Brescia ,che da oltre trent’anni promuove lo sport pertutti in provincia. Malgrado il mal-tempo abbia ridotto la partecipazione dei delegati espressi dalle società sportive affi-liate, il congresso ha messo in mostra i pregi e le potenzialità di crescita dell’Uisp, così come non ha nascosto i limiti da su perare, impegno a cui è chiamato il gruppo dirigente neoeletto. L’ha detto chiaramente la relazio-ne del presidente Goffredo Iachetti, eviden-ziando la ricchezza di idee e progetti di cui l’Uisp si è fatta portatrice negli ultimi anni;

ricchezza che è stata confermata dagli inter-venti dei presidenti delle associazioni sporti-ve e culturali invitate, che interagiscono con svariate iniziative dell’Uisp cremonese. Ha esordito don Antonio Pezzetti della Caritas Migrantes, cui ha fatto seguito Tiziana Bianchessi della Caritas di Roma-nengo, dove si sta formando una società di cricket fra i ragazzi pakistani e indiani immigrati. Dopo di lei Davide Alberichi, operatore del centro di salute mentale dell’Asl e dirigente della società sportiva “I Fermi” ha riferito dell’esperienza vissuta a “Matti per il calcio” a Montalto di Castro nell’ottobre scorso. Antonio Bodini, presidente del Baskin Cremona ha confermato gli impegni relativi al

campionato in corso ed alle finali nazionali previste nel giugno prossimo. Sul versante tematico ambientale. In chiusura è stata votata la proposta della Commissione eletto-rale per il nuovo consiglio direttivo, del quale sono stati chiamati a far parte i dirigenti uscenti Goffredo Iachetti, Giancarlo Manara, Natale Azzini, Claudio Ardigò, Valteriano Chiari, Anna Feroldi e Maurizio Romani ed i nuovi entranti Bruno Almi, Stefano Bonazzoli, Elena Ginelli, Luca Zanacchi. Il collegio dei garanti è invece composto da Giancarlo Pisaroni, Arturo Mazzini e Ermanno Dossena. A sua volta il consiglio neoeletto ha votato all’unanimità la riconferma di Iachetti alla carica di presidente provinciale.

Ora è ufficiale: il team russo della Katusha, a cui era stata negata la licen-za Pro Team per problemi etici, è stata registrata dall’Uci come squadra Professional. Comunque il team è in attesa del verdetto del Tas a cui ha fatto ricorso per essere riammessa tra le 18 grandi. Intanto, la squadra capitanata da Joaquin “Purito” Rodriguez farà l’esor-dio al Tour di Sant Luis, in Argentina, con tutti i migliori al via: Contador, Nibali, Sagan, Cavendisch, Petacchi e Pozzato.

NEWS Andrè Greipel (Lotto), vince il circuito di Adelaide (Australia). Il 30enne tedesco ha battuto l’australiano Goss, sesto il friulano Davide Cimolai. Andrea Palini, 23 anni, bresciano della Lampre- Merida, ha siglato la prima vittoria di un italiano nel 2013 in Gabon.

GURANIERI RICOMINCIA DAL TOUR DOWN UNDER Nell’emisfero australe, ad Adelaide inizia il Tour Down Under. Sette tappe (dal 22 al 27 genna-io), tre miste e tre piatte, le miste per

gente come il campione del mondo Philippe Gilbert e il vincitore uscente Simon Gerrans, le piatte per Greipel, Andrea Guardini e Jacopo Guarnieri dell’Astana.

OK IL QUARTETTO AZZURRO Gran-de prestazione del quartetto azzurro dell’inseguimento del ct Marco Villa, nella 3ª tappa di Coppa del Mondo su pista a Aguasca-lientes (Messico): Liam Bertazzo, Marco Coledan, Francesco Lamon e Michele Scartezzini hanno fatto registrare il terzo miglior tempo in 4’04”516. Oro alla Russia e argento alla Svizzera. Le donne del ct Dino Salvoldi (Donato, Frapporti, Confalonieri, più la Bartelloni impegnata nella qualificazio-ne) si sono classificate al quarto posto, nella gara vinta dal Canada davanti a

Ucraina e Gran Bretagna.NASCE IL TEAM GALBIATI Presenta-

zione ufficiale a Corsico del team Galbiati, società milanese dell’ex cicli-stica professionista Rossella Galbiati, formazione della categoria Juniores presieduta da Carlo Peschini.

INTESA TRA LAMPRE-MERIDA E CC CREMONESE-ARVEDI Un accordo di collaborazione è stato raggiunto tra il CC Cremonese 1891-Arvedi del presi-dente Rossano Greazioli e il team pro-fessionistico Lampare-Merida, compagi-ne milanese che metterà a disposizione le proprie competenze per la squadra Juniores cremonese con un occhio di riguardo sia per il supporto tecnico che per quello della logistica.

Fortunato Chiodo

La Pomì in attacco

Immediato riscatto della Pieve 010, che è tornato al successo casalingo superando così in classifica l'avversario di giornata, il Pordenone, travolto sotto una valanga di reti già nel primo tempo e poi domato nella ripresa. Finalmente si è vista la vera squadra che vuole Adriano Civa, autoritaria e determinata sin dalle prime battute e vogliosa di

tornare al successo, dopo lo scivolone di Viareggio. La prima frazione è stata dominata, con sei gol messi a segno, che hanno deciso la contesa. Poi nell ripresa sono arrivati gli ultimi due gol pievesi e sull’8-0 la squadra di casa ha giustamente tirato il fiato, permettendo ai friulani di segnare i gol della bandiera, che hanno reso meno amara la sconfit-

ta. Con questo successo, i rossoblu agganciano il quinto posto in classifica, superando proprio Pordenone di una lunghezza e sabato sempre davanti ai propri tifosi cercheranno il bis contro l’Amatori Vercelli, nella prima giornata del girone di ritorno di serie A2.

PIEVE-PORDENONE 8-3 (6-0, 2-3)PIEVE 010: Dal Bello, Marchini 2,

Mattia Civa, Manuele Civa 1, Berto 4, Baffelli 1, Sanpellegrini, Fornasari, Guazzi ne, Zurlini. All.: Civa.

PORDENONE HOCKEY: Kumah Baffour, Dinoto, Franchi 3, Zucchiatti, Pozzato, Dallabona, Delsavio, Desiderio, Furlanis, Battistuzzi. All.: Paghi.

CLASSIFICA (10ª giornata) Viareggio 22; Correggio 21; Scandiano 20; Montecchio 17; Pieve 010 16; Pordenone 15; Vercelli, Sandrigo 14; Eboli, Bassano 7; Modena 4.

La Pieve 010 vince e aggancia il quinto postoHOCKEY PISTA

Cadelbosco-Frosinone 1-3 Montichiari-Ornavasso 0-3Novara-Sala Consilina 3-0Pavia-Mazzano 3-1Pomì-Marsala 3-0San Vito-Fontanellato 0-3Soverato-San Casciano 3-2 Novara 39Pomì Casalmaggiore 37Ornavasso 36Frosinone 27Pavia 24Mazzano 22Soverato 22Montichiari 21Sala Consilina 20San Casciano 19Cadelbosco 18Fontanellato 15San Vito 8 Marsala 7

15ª

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VOLLEY A2

Gli azzurri di Villa bronzo in Coppa del MondoOttima prova del quartetto su pista in Messico. Accordo Lampre-Merida e CC Cremonese

VOLLEY B1

SportMercoledì 23 Gennaio 201316

Iachetti confermato presidente del Comitato

E’ stata organizzata presso il Centro Sportivo Stradivari di via Milano a Cremona, una mostra allestita da Franco Grandi con documenti storici che ripercorrono gli anni dell’ex professionista Adriano Baffi, figlio primogenito di Pierino Baffi, velocista di Vailate che ha scritto storia del ciclismo, con una settantina di vittorie di prestigio Una carriera longeva, conclusa a 40 anni, alla Sei Giorni di Grenoble, in Francia, alla quale ha fatto seguito la carriera di diretto-re sportivo della Leopard Trek, team nel quale nel 2013 farà l’esordio nel mondo dei professionisti il figlio Piero. La mostra sarà inaugurata sabato 26 gennaio alle ore 15 e rimarrà aperta sino a martedì 29 febbraio. Un appuntamento da non perdere per tutti gli amanti della due ruote.

F.C.

Al Centro Stradivariuna mostra dedicata

al grande Pierino Baffi

CICLISMO

Marco Villa

Page 17: Il Piccolo del 22 gennaio 2013

di Federica Ermete

iovedì 24 gennaio, alle 20.30, la Lithuanian Chamber Orchestra debutta al Teatro Pon-chielli. L’evento è “con-

certato” dal violinista russo, cre-monese d’adozione, Sergej Krylov che, in quest’occasione, si esibisce nel doppio ruolo di diret-tore e solista. Il programma è estremamente violinistico, sebbe-ne accompagnato dall’orchestra. Nella prima parte viene eseguita la Serenata per archi di Pëtr Il’ic Cajkovskij, mentre nella seconda è previsto un omaggio a Niccolò Paganini con cinque dei suoi ven-tiquattro celeberrimi Capricci, nella trascrizione del compositore russo Edison Denisov ed il Canta-bile per violino ed archi, con cui Krylov (che della Lco è anche di-rettore artistico dal 2008) mette in luce le sue straordinarie doti di interprete e di virtuoso. Conclude il programma la Carmen Fantasy op. 25 di Pablo de Sarasate, una fantasia composta per violino e orchestra su alcuni dei temi più celebri della “Carmen” di Bizet. Fondata nel 1960 da Saulius Son-deckis, direttore artistico e diret-tore musicale dal 1960 al 2004, la Lithuanian Chamber Orchestra (Lco) è riconosciuta come una delle più acclamate orchestre del-le repubbliche baltiche. Nel 1976 è stata la prima orchestra lituana a fare il suo debutto nell’Europa

Occidentale, al Festival di Echter-nach in Lussemburgo, da dove ha iniziato una brillante carriera inter-nazionale. La Lcp è stata in tournée nei principali stati euro-pei, negli Usa, in Sud America, Giappone, Egitto e Sud Africa suonando nelle maggiori sale. Tra i principali artisti con cui l’Orche-

stra ha collaborato figurano Msti-slav Rostropovich, Yuri Bashmet, Gidon Kremer, Vladimir Spivakov, Tatyana Grindenko, Igor Oistrakh, Yevgeny Kissin, David Geringas e Yehudi Menuhin. ’ensemble ha, inoltre, registrato oltre 100 dischi che rivelano un repertorio molto vasto all’interno del quale spicca

una particolare predilezione per Bach e Mozart. L’Orchestra ha, altresì, presentato un ampio nu-mero di prime esecuzioni mondia-li di compositori tra i quali Alfred Schnittke, Arvo Pärt e Peteris Va-sks, che hanno dedicato i loro lavori alla Lco. Il concerto è dedi-cato a Gianni Carutti.

Gdi Federica Ermete

Il violino del russo Sergej Krylovgiovedì sul palco del Ponchielli

Domenica 27 gennaio alle ore 21, il Teatro di Casalmaggiore celebra il giorno della memo-ria con “Lingua imperii”, por-tato in scena dalla Compagnia Anagoor, in coproduzione con Trento Film Festival, Provincia Autonoma di Trento, Centrale Fies, Operaestate Festival e con il sostegno di Apap Network Culture Program of European Union. Rigoroso ed emozionan-te, il lavoro di Anagoor mescola parole e visioni, scardina generi e categorie svelando un talento compositivo sorprendente. La ricerca parte da fenomeni sto-rici acclarati, che hanno visto uomini farsi predatori di altri uomini, e nel XX secolo hanno intriso l’Europa del sangue di milioni di persone. Anagoor, pur convinti che la diffusione del-la documentazione storica sia fondamentale e ogni attività di informazione e divulgazione sia

primaria via all’educazione del-la mente e dello spirito, ci pro-pone un percorso teatrale che stimola una riattivazione della memoria su un piano diverso da quello dell’informazione; un percorso in grado di suscitare l’immemorabile, quel sepolto che lascia sgomenti e che pro-prio per questo - o per la natu-ra stessa che accomuna tutti i fatti umani- è sottoposto ad un processo d’oblio. Ispirati dalle prime pagine de “I som-mersi e i salvati” di Primo Levi, Anagoor scelgono, in verità, di attingere ad opere lette-rarie di autori appartenenti a generazioni successive, paro-le di uomini che non han visto e vissuto quell’orrore in prima persona, ma alla cui coscien-za riemerge la necessità di ricordare con tutto il disagio e la problematicità che questo confronto comporta.

Lingua imperii domenicain scena a Casalmaggiore

&&&Cultura SpettacoliVenerdì 25 gennaio alle 18, nella Sala dei Quadri

di Palazzo Comunale, si tiene il XXII appuntamento de “Gli incontri istituzionali a Palazzo Comunale”. L’iniziativa vede la presentazione del libro di Salva-tore Accardo “Il miracolo della musica - La mia sto-

ria». Intervengono il sindaco Oreste Perri, Paolo Bodini, presidente della Fondazione “Antonio Stra-divari”, Paolo Salvelli, presidente della Fondazione “Walter Stauffer” e il maestro Andrea Mosconi. Sarà presente l’autore.

Accardopresentail suo libro

Il violinista Krylov

Sarà accompagnato dalla Lithuanian Chamber Orchestra

Sabato 26 gennaio alle 21.15, presso il Teatro Galilei di Roma-nengo, Teatri di Pianura propo-ne “Mater strangosciàs”.

L’ultimo dei “Tre lai”, i tre monologhi scritti da Giovanni Testori negli ultimi giorni della sua vita. Tre lamenti funebri ispi-rati a tre straordinarie figure femminili: Cleopatra, Erodiade e La Madonna. “Mater strango-sciàs”, una donna del popolo, umile, semplice, pura, originaria della Valassina brianzola, pian-ge la perdita del figlio; si rivolge a Lui, gli domanda la ragione della sofferenza e del patimen-to, suoi e di tutti i viventi; gli domanda la ragione, il senso di quel “sacrificio” che lo ha porta-

to al sacrificio più grande tutti: la vita. Mater strangosciàs parla in dialetto brianzolo, la lingua della terra sua e dello stesso Testori. Una lingua che il poeta

ha reinventato mescolandola al latino, allo spagnolo e al france-se. Protagonisti sulla scena sono Arianna Scommegna e Giulia Bertasi.

L’ultimo dei “Tre lai” a Romanengo Teatri di Pianura propone sabato sera al Galilei “Mater strangosciàs”

Giovedì 24 gennaio alle 20.45, presso “Lo Studiolo” di via Beltrami, ha luogo il secondo incontro della rassegna internazionale “L’arte e il torchio”. Vladimiro Elvieri, incisore, grafico, stampatore e curatore della rassegna, illustra “Le tecniche indirette dal XVI secolo ad oggi”. La nascita dell’incisione indiretta, ossia mediante l’uso di acidi per scavare le matrici in metal-lo, ha permesso, dal ’500, una maggiore facilità d’esecuzione rispetto alla difficoltà del bulino, al punto che, a tutt’oggi, l’acquaforte risulta la tecnica d’incisione più diffusa. A questo metodo, dalla fine del 700, fu spesso associata l’Acquatinta, in grado di esprimere in aree tonali gli elementi chiaroscurali dell’immagine. Per info e iscrizioni (massimo 30 posti): 0372-30410 - [email protected]

L’incisione in un nuovo incontroSecondo appuntamento giovedì sera con la rassegna “L’arte e il torchio”

Page 18: Il Piccolo del 22 gennaio 2013

di Martina Pugno

etronica è il tentativo di avvicinare ciò che all‘apparenza può sembrare distante e inconciliabile: musica elettronica e re-minescenze elettro pop anni Novanta con eleganti orchestrazioni da camera,

nel caso del nuovo album dei 2 Pigeons, che verrà presentato dal vivo sabato sera al Carmen Town di Brescia. A distanza di due anni dal precedente al-bum, i 2 Pigeons fanno ritorno nel mercato disco-grafico dopo un esordio che li portati a condividere il palco con alcuni dei più interessanti artisti del panorama italiano, attirando così sulla formazione anche l'attenzione della critica nazionale,

L'attenzione del mondo musicale nei confronti di questo promettente duo prosegue anche in que-sto disco: alla realizzazione degli undici brani han-no preso parte numerosi artisti tra i quali Giovanni Gulino dei Marta sui Tubi, Pierpaolo Capovilla de Il Teatro degli Orrori, Enrico Gabrielli e Roy Paci. Con i 2 Pigeons, gli artisti si abbandonano alla speri-mentazione e a sonorità a cavallo tra house e trip-hop, passando dal dub-set e dall'abbondante uso di loop e synth. Il progetto 2 Pigeons nasce da un'idea di Chiara Castello (voce, percussioni, loop station) e Kole Laca (live electronics).

Nell'ottobre del 2008 hanno autoprodotto il loro primo Ep che li ha permesso di partire in tour e di aprire date ad artisti come Paolo Benvegnù, Bea-trice Antolini, Malika Ayane, Patti Pravo, Teresa DeSio e Rossana Casale. Nel 2010 pubblicano il loro primo Lp dal titolo "Land" e nel maggio del 2011 hanno presentato a Parigi il disco "Roader" di “Mirò & The 2Pigeons” collaborazione della band con l'artista francese Mirò.

Alla base del progetto 2 Pigeons c'è l'intenzione di dare vita non a un duo, ma ad una band compo-

sta da due elementi: l'intenzione, quindi, è quella di poter creare musica con una vera e propria band, formata da due soli soggetti.

I 2 Pigeons cantano storie di persone ed anima-li, visioni di bambini, drammi di cani, e di bestie senza tempo incontrate durante i loro viaggi in mondi vecchi e nuovi. Ne risulta un immaginario in cui passato e futuro si confondono, per storie e sonorità atemporali che trasportano diretti al di fuori della comune dimensione. Come nei fumetti

di Enki Bilal, il richiamo ad una realtà post bellica dell’est Europa è mischiata a visioni surreali di luo-ghi senza tempo. Questo scenario è riconoscibile sia nella teatralità dei loro live (nei loro costumi e negli strani armamentari che i 2 Pigeons usano come strumenti), sia nelle immagini e nei colori di foto e copertine, con elementi che si possono or-mai definire ricorrenti nella produzione artistica della band, come un marchio di fabbrica immedia-tamente riconoscibile.

Sotto questo sole, come mi è successo tutto quello che mi è successo: questo il titolo del recen-te libro pubblicato da Paolo Belli, ma anche il titolo del tour che prenderà il via sabato sera al Blue No-te di Milano con un doppio show in anteprima che unirà l'energia dello swing a quello delle risate, con gag e momenti di interazione con il pubblico.

Paolo Belli calcherà il palco del prestigioso lo-cale milanese alle 21 e alle 23.30, accompagnato dalla formazione che già nel corso della passata estate ha contribuito allo straordinario successo del tour nelle piazze italiane, che ha coinvolto oltre 200.000 spettatori. L'autobiografia di Paolo Belli è un pomeriggio al bar, una partita a Briscola in cui il lettore gioca in coppia con lui, mentre ascolta la storia di un personaggio che si ostina a rimanere persona. Seduti o in piedi, intorno al tavolo, ci sono molti amici e artisti che parlano, si intromet-tono, descrivono: entrano nella scrittura e ci si mettono in mezzo perché ne fanno parte nel modo migliore. Dai Ladri di biciclette al Giro d'Italia; dal-la Nazionale cantanti all'inno della Juventus; dalle iniziative umanitarie all'adozione di suo figlio Vla-dik; dalla bomba alla stazione di Bologna all'amo-re trentennale per sua moglie; dai giri di valzer nelle balere a "Ballando con le stelle"; dalla vita di provincia alle tournée nel mondo. Sotto questo sole si gioca la vita di ogni uomo che combatte per ottenere quello che vuole, passando per il successo e per l'insuccesso, cadendo in un bara-tro profondo per poi risalire, rinascere e continua-re a combattere.

Breton, musica e visualal Locomotiv Club

R

La band presenterà il nuovo album ricco di collaborazioni, da Roy Paci a Giuliano Capovilla

2 Pigeons, Retronica al Carmen Town

Sotto il sole di Milano con Paolo Belli

La loro fama precede anche la presentazione del loro disco d'esor-dio e il loro primo live in Italia: vener-dì sera il collettivo inglese Breton presenterà dal vivo i brani di "Other people's problems", album che se-gna il debutto discografico per una delle formazioni che promette di atti-rare su di sè i riflettori del mondo musicale ancora per lungo tempo. Breton è una specie di autopsia au-dio-visiva, decostruisce e riassem-bla la cultura popolare.

Di derivazione squat, inizialmente i Breton si sono formati per produrre film e BretonLABS è il nome che hanno dato al progetto che si occu-pa della realizzazione di remix e vi-deo musicali. L'apertura dei cancelli è prevista per le 22.

AfterhourMercoledì 23 Dicembre 201218

BOLOGNA

Totalmente ispirato all'italia-nissimo Django di Sergio Cor-bucci (1966), il Django taranti-niano non delude le aspettative. Due anni prima della guerra civi-le tra Nord e Sud degli Stati Uni-ti, la vita dello schiavo Django si intreccia con quella di un assur-do dentista, divenuto cacciatore di taglie, il dottor King Schultz. Donata la libertà al primo, i due uomini stringeranno un patto di affari che li porterà fino alla tenu-ta Candyland, dove è schiaviz-zata Broomhilda, moglie di Django.

Con questa pellicola, Taranti-no cerca di riesumare, riuscen-

doci alla perfezione, un genere squisitamente italiano che gli americani hanno sempre invi-diato al cinema nostrano: lo spa-ghetti western.

Sceneggiatura, regia, mon-taggio e cast sono in perfetta continuazione stilistica con le precedenti pellicole del regista: grandi nomi che fanno da spalla a quasi sconosciuti attori, san-gue rosso vivo a fiotti, sarcasmo e ironia per temi poco digeriti, mix di generi musicali (da Elisa al rapper Rick Ross, attraverso John Legend). Se da un lato Django è l'ennesima conferma che Tarantino il suo mestiere

non solo lo sa fare, ma lo sa rein-ventare continuamente, dall'al-tro, chi ha amato Inglorious Ba-stards sa che una volta raggiun-ta l'apoteosi dare il meglio è davvero difficile, se non impos-sibile. L'interpretazione e il per-sonaggio di Christoph Waltz aiutano ad affrontare questa pic-cola frustrazione.

Federica Palmisano

La pellicola regala l’ennesima conferma del talento tarantiniano

Regia: Quentin TarantinoDurata: 110 minuti.Cast: Jamie Foxx,

Christoph WaltzGenere: western.

CINEMA Programmazione settimanale

Django Unchained, un tributo allo spaghetti western CREMONASpaziocinema Cremonapo (0372-803674)www.spaziocinema.info• Django Unchained• Ghost movie • Frankenweenie• Cloud Atlas • Mai Stati Uniti• Asterix & Obelix al servizio di sua Maestà - 3D• Jack Reacher• Quello che so sull'amore

Chaplin (0372-453005)• The Master

CREMAPorta Nova (0373-218411)www.multisalaportanova.it• Django unchained• Ghost movie• Quello che so sull'amore• Cloud Atlas • Mai Stati Uniti• Le avventure di Fiocco di Neve• Ernest & Celestine• Lawless

PIEVE FISSIRAGACinelandia (0371-237012) www.cinelandia.it• Django Unchained • Cloud Atlas • Ghost Movie • Jack Reacher • Rec 3• La migliore offerta• Quello che so sull'amore• Mai Stati Uniti

Sarà “Inno”, la canzone che dà il titolo all’ultimo album di Gianna Nannini uscito il 15 gennaio scorso, la colonna sonora della campagna elettorale di Pier Luigi Bersani. Ad annunciarlo con soddisfazione è stato il leader democratico su twitter, Organo Uffi-ciale delle Banalità Italiche: «Il nuovo disco di Gianna Nannini è bellissimo, ho scelto la sua canzone “Inno” e da domani accompa-gnerà il Pd».

Replica della Nannini a stretto giro di cellulare: «Complimenti per la scelta! Final-mente qualcuno che si intende di musica! “Inno” è il pezzo più bello che ho scritto negli ultimi vent'anni!»

Se avete già ascoltato questo caposaldo della canzone italiana (scritto da Nannini con Pacifico) vi siete soffermati sulle parole che hanno scaldato il cuore del ‘pettinatore di bambole’ di Bettola? Eccole:

“Mi ricordo di te ti raggiungo ad occhi chiusi mi ricordo di te per la strada mi incontrerai mi ricordo di te ogni estate sono qua mi ricordo di te tu sorridi e mi dici ciao

che bello è vivere se vivere è con te ora soffia il vento e soffia via con te

mi ricordo di te la tua voce nella mia mi ricordo di te e non voglio mandarti via

che bello è vivere se vivere è per te ora soffia il vento, ti porta via da te

mi ricordo di te sorso d’acqua tra le dita se ti stringo vai via pioggia o lacrima torneraiso che ritornerai

nel tempo che verrà nel buio che cadrà è vita sempre tornerà nel tempo che verrà nel freddo che saràsei vita quasi libertà mi ricordo di te”.

Per limitarsi alle parole (e si sa quanto siano determinanti in un testo ‘politico’), un banale inno alla vita, non c’è che dire. Un ripetitivo catalogo di ovvietà (il vento che soffia, il buio che cade, l'acqua tra le dita...) degno dello Zecchino d’Oro.

Dopo scelte controverse ma autorevoli come “La canzone popolare” di Fossati (l’epoca, ricorderete, quella vincente dell'Ulivo di Prodi), “Una vita da mediano” di Ligabue (ancora Prodi, era il 2006), “Mi fido di te” di Jovanotti (tiritera che inceppò la 'gioiosa macchina da guerra' veltroniana nel 2008) e “Onda su onda” di Paolo Conte (involontario, imbarazzante autogol del go-verno Prodi, guarda caso ‘naufragato’ dopo solo un paio di anni di legislatura), lo Zei-tgeist di questa politica ormai logora e di questo centrosinistra è affidato all’arte di Gianna Nannini, tra le più improbabili sedi-centi rocker della penisola.

Sarà anche bello vivere, come sostiene lei... ma di questo passo, visti i precedenti (ricordate il tracollo della Nazionale a “Italia '90”, colonna sonora: “Notti magiche” pro-prio della Nannini e Bennato?), per Bersani & C. sembra ci sia davvero poco da stare allegri…

Musica, discogra� a e altre spiacevoli amenità contemporanee

di Luca Ferrari

Page 19: Il Piccolo del 22 gennaio 2013

I primi caseifici nascono nell’età imperiale, Ulpiano parla di una lite tra una “taberna casiaria” e un vicino a causa del fumo. Nel 1200 la ricca fertile pianura

Padana è il principale mercato casea-rio d’Europa. I formaggi di Lodi e Pia-cenza già nel 300 venivano esportati in tutta Europa.

Nel 1477 Pantaleone da Cofien-za medico illuminato presso la corte sabauda di Torino pubblica la “Summa Lacticiniorum” il primo trattato sulla produzione casearia e analizza le varie tecniche produttive, elenca e descri-ve tutti i formaggi presenti sul mercato italiano e presta attenzione ai principa-li formaggi esteri. È nel 1700 che si ha la svolta della tecnologia casearia, l’in-venzione del microscopio con la sta-gione della microbiologia, l’introduzio-ne nel caseificio del tavolo aspersorio inclinato in legno, la diffusione e l’uso della caldaia in rame appesa al fuoco. Nel 1800 si ha il passaggio dalle vec-chie tecniche legate agli usi e tradizio-ni dei singoli luoghi a nuove tecnolo-gie sviluppate nei laboratori dei casei-fici industriali. Nel 1855 in Inghilter-ra si brevetta il sistema per ottenere il latte in polvere. Nel 1865 compaio-no i primi refrigeratori, a metà ottocen-to si applica al latte la pastorizzazio-ne ad opera di Ilya Metchicou. I primi cagli industriali vengono preparati da Tyndall. La prima centrifuga compare in quegli anni ed è in grado di separa-re la panna dal latte, aumenta sensibil-mente il consumo del burro. Seguiran-no verso la fine del secolo tante inven-zioni come un sistema per evidenziare all’istante il contenuto di grasso pre-sente nel latte. Si lavora in quel perio-do alla coltivazione delle muffe artifi-cialmente e all’utilizzo di fermenti latti-ci. Nella pianura Padana tra il 1820 e il 1834 la produzione di grana nel mila-nese, lodigiano e pavese triplica rag-giungendo i 140.000 quintali. Nel 1895 nelle pianure lodigiane si producono 44.287 quintali di grana, 4807 quintali di stracchini, 3372 quintali di cacioca-vallo e 1775 quintali di Emmental. Nel 1937 nelle pianure di Lodi si produco-no 396.132 quintali di grana lodigiano, 165.622 quintali di grana uso reggia-

no e 1.667.116 quintali di altri formag-gi. Sono numeri impressionanti per il periodo storico. Il novecento accelle-ra ulteriormente la corsa verso l’indu-strializzazione, si va verso una produ-zione casearia molto attenta al profi-lo igienico-sanitario ma molto standar-dizzata, prima col latte poi con la tec-nica produttiva. Oggi per diversi for-maggi si ha l’appiattimento dal punto di vista organolettico, ma molto garan-titi e tutelati dal punto di vista igienico sanitario. Alcuni di questi col tempo hanno perso le loro caratteristiche peculiari. In questi anni in cui tutti noi siamo attenti al peso, ai grassi, all’ali-mentazione sul mercato hanno preso piede prodotti light industriali, formag-gi freschi e lattei dal sapore anonimo, tutti uguali, facili da mangiare, insapo-re. La produzione industriale si diffe-renzia da quella artigianale per la gran-de quantità di latte lavorato con tec-nologie moderne e con controlli igie-nico sanitari molto severi che certa-mente in una malga in montagna non sono applicate. Oggi il latte viene rac-colto nelle tante stalle degli allevamen-

ti e viene montato in caseificio dove vengono effettuate operazioni di puli-zia e stoccaggio. A seconda del tipo di lavorazione, il latte viene prepara-to, se a crudo non vengono aggiunti fermenti , ma eventuali addittivi o coa-gulanti: si ha la coagulazione, la rot-tura della cagliata, eventuale cottu-ra o semicottura segue l’estrazione e messa in forma e la pressatura o stu-fatura e la salatura. Il formaggio va poi alla stagionatura.

Se il latte subisce dei trattamen-ti termici, termizzazione o pastoriz-zazione segue l’aggiunta dei fermen-ti e/o muffe, l’aggiunta del coagulan-te ed il percorso è poi uguale al pre-cedente. Nei caseifici oltre ad esse-re rispettate tutte le norme igienico-sanitarie, la pulizia e cura del perso-nale, degli ambienti, delle attrezzatu-re e dei prodotti sono molto controlla-te. Tecnici e periti casari seguono pari passo la lavorazione del latte, la qua-lità di questo è fondamentale, da una buona materia prima si ottiene sicura-mente un formaggio di qualità.

Da diversi anni nel ns. paese è pre-

sente il sistema di autocontrollo igieni-co-sanitario HACCP che impone delle normative molto severe e ci dà la pos-sibilità di controllare anche la filiera di produzione; da dove proviene il latte, a quali processi di lavorazione è sotto-posto e come viene messo sul merca-to il formaggio finito.

Ora voglio presentarVi uno storico formaggio lombardo che molto volen-tieri frequentemente assaggio:

LO STRACHITUNTE’ originario dell’alta Val Taleggio, Artavaggio (LC) e Regetto di Vedeseta in provincia di BG. E’ il vero antenato del gorgonzola, Vi sono dei testi ottocente-schi che ne parlano e dico-no di quanto era apprezza-to tanto da essere espor-tato in Inghilterra. Il nome deriva dal dialetto berga-masco “Stracchino tondo” che viene forato per facilitare lo sviluppo dell’erborina-tura. Viene prodotto con latte vaccino non scremato di due mungiture quella del mattino e quella della sera. Si ottiene mescolando le due cagliate, due sono le rottu-re delle cagliate; la prima viene raccolta in teli e messa a sgocciolare per tutta la notte, la seconda sgocciola solo per pochi minuti. Si tagliano le cagliate in fette, vengono poste in uno stampo in ordine alternato; la prima e l’ulti-

ma fatta sono della caglia-ta del mattino. Il formaggio viene poi stufato, salato a secco e conservato in celle ad umidità controllata. La stagionatura è di 2/3 mesi. In degustazione si presen-ta con una crosta rugosa, fiorita di colore marrone chiaro, la pasta è compat-ta con un’ occhiatura spar-sa, fondente nel sottocro-

sta attraversata dalle caratteristiche venature dell’erbori-natura, di un colore tra il verde ed il bluastro. In bocca si presenta con un sapore forte, austero, piccante ammor-bidito da un fondo di dolcezza, è sapido e aromatico. Lo Strachitund è un ottimo formaggio da tavola, ottimo con la polenta abbrustolita.Ti segnalo lo Strachitund prodotto da Locatelli a Regget-to di Vedeseta (BG).

La manipolazione del piede è una pratica molto anti-ca (oltre 2000 anni a.C.) e veniva praticata nell'Estremo Oriente: India e Cina. A Saqqarah, in una tomba egi-zia, si trova testimonianza di questa pratica in un dipin-to murale che risale al 2330 a.C.. Alcuni studiosi attri-buiscono l'origine della riflessologia agli Incas, popo-lo appartenente all'antica civiltà Peruviana, risalen-te al 12000 a.C. e i nativi americani si tramandano da generazioni una sorta di terapia zonale. In Occidente le prime tracce della pratica della manipolazione dei piedi si trovano nell'Europa del 500, grazie alla pubblicazione di testi al riguardo e veniva utilizzata come tecnica per alleviare il dolore (anche lo scultore fiorentino B. Cellini 1500-1571 ne fece uso). All'inizio del 1900 un otorino-laringoiatra americano (William Fitzgerald) studiò l'ope-ra del dott. H. Bresslar (Vienna) “Zone Therapie” nella quale si trattava il collegamento dei punti di pressione sui piedi con gli organi interni del corpo. Grazie a vari studi Fitgerald stabilì che il corpo è percorso da cor-renti elettriche invisibili, che corrono lungo dieci zone in linea con le dita delle mani e quelle dei piedi, cin-que per ogni lato del corpo, investendo tutti gli orga-ni, le ghiandole e il sistema nervoso. Su questa rap-presentazione altri medici pubblicarono suggerimen-ti e raccomandazioni sulla stimolazione del piede, ma il mondo accade-mico e della medicina non accolse con entu-siasmo queste teorie. Solo due coniugi medi-ci che avevano segui-to i corsi del dott. Fit-zgerald, i dott. Riley, si appassionarono alla tec-nica e la utilizzarono nella propria professione. Una loro assistente, Eunice Ingham (massaggiatrice americana), lavorò in modo approfon- dito e per molti anni, fino a quando riuscì a collegare la strut-tura anatomica del corpo con zone ben localizzate del piede: a lei si deve la prima mappatura dettagliata e scientificamente approvata (1974). I più grandi medi-ci riflessologi furono suoi allievi. Le attuali conoscen-ze dei trattamenti alternativi affermano che il piede è anche un organo riflessogeno. Esso presenta la strut-tura caratteristica della specie umana; studiando la Riflessologia Plantare non si può ignorare la filogenesi (storia dell'evoluzione) e l'ontogenesi (sviluppo dell'uo-mo). Il piede è la base per la raccolta di stimoli e piat-taforma di rilancio per la risposta motoria. Il Trattamen-to Zonale afferma che molti disturbi e malesseri sono dovuti a sostanze tossiche alle quali l'uomo è esposto, contenute nei cibi, nelle bevande e nell'aria che respi-ra. Esse si fermano nelle terminazioni nervose come depositi cristallini e stabiliscono un contatto elettri-co o impulso con il substrato, interferendo con il flus-so elettromagnetico che scorre all'interno del corpo. Il Trattamento Zonale impiega pressioni sui punti della pianta del piede che sono correlate con le varie parti del corpo, al fine di eliminare la congestione dell'area interessata. La stimolazione del punto trattato produce un effetto positivo verso l'area del corpo interessata, donando sollievo, disintossicazione e benessere. Tutte le articolazioni e gli organi bilaterali sono rappresentati su entrambi i piedi, mentre gli organi unilaterali hanno la loro connessione sul piede omolaterale.

A proposito di... Mercoledì 23 Gennaio 201319

Damiano Domenico Palumbo e la sua famiglia si occupano di vino da generazioni. Relatore e docente in molti corsi dedicati al vino, for-maggi, olio extravergine. Ha col-laborato con diversi Istituti Alber-ghieri sia Regionale che Statali. E’ stato coordinatore responsabile di Associazioni gastronomiche. Inol-tre è esperto di formaggi

a cura di Damiano Domenico Palumbo

I La produzione industriale

di Ermanna Allevi, naturopata,

petitCHEF

Polpettine di pesce al forno Preparazione

PER 4 PERSONE300g di nasello 50g pangrattato1 uovo40g grana grattugiato1 pizzico di erbette provenzali(oppure gli aromi che preferite)salepepefarina q.b.

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• Accendere il forno a 180.• Unire in una ciotola capiente il grana, il pan-grattato e le erbette, quindi mescolare per unire i sapori.• Aggiungere l’uovo e il nasello tagliato a pez-zettini.Mescolare bene per amalgamare il tutto.• In caso rimanesse bagnato l’impasto aggiun-gere altro pangrattato, in caso contrario, io ho aggiunto un goccino di latte.• Ungere una teglia con poco olio, quin-di formare delle palline con l’impasto e pas-sarle nella farina facendo attenzione a toglie-re la farina in eccesso. (potete anche passar-le in un colino)• Adagiare le palline sulla teglia e infornare per circa 20 minuti girando di tanto in tanto le pol-pettine.• Se dovesse mancare l’olio quando le girate, passatene un filo sulle polpette e poi giratele bene in modo che si cuociano uniformemente.

Ingredienti

Tipo di ricetta: AntipastoNumero di porzioni: 3Tempo di preparazione: 10 MinutiTempo di cottura: 20 MinutiDifficoltà: Facile

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