Il Piccolo Segno Settembre 2010

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Potete ingannare tutti per un po’. Potete ingannare qualcuno per sempre. Ma non potete ingannare tutti per sempre. Habram Lincoln PICCOLO Anno IX, n. 9 - Settembre 2010 Periodico mensile dell’Associazione Culturale Terre Sommerse Castelli il Segno La Regione Lazio cancella i 2 milioni di euro necessari per spostare le antenne di Monte Cavo. L’amministrazione comunale accusa la Presidente Polverini. Il centrodestra respinge le accuse. Siamo al solito scaricabarile. Intanto i Comitati di Quartiere di Rocca di Papa stanno studiando le iniziative da intraprendere. Una nostra proposta al Sindaco: si faccia carico il Comune, accendendo un mutuo, dei soldi necessari per il trasferimento degli impianti Elettrosmog, polemiche per il mancato trasferimento dei tralicci Riparte la lotta fino al 2016. A quest’appunta- mento elettorale la politica locale (di destra e di sinistra) dovrà giungere chiarendo ruoli e rap- porti tra le forze politiche dei ri- spettivi schieramenti, le differenze in campo e le idee per la Rocca del prossimo quinquen- nio poichè l’attuale fase politica roccheggiana è poco entusia- smante soprattutto perché dimo- stra una confusione generale e generalizzata. Vediamo. Rocca di Papa, equivoci e inciuci di una politica opaca. Come uscirne? SEGUE A PAGINA 16 di Andrea Sebastianelli Nel 2011 Rocca di Papa dovrà eleggere la nuova amministrazione comunale che guiderà il paese Rasetti a pagina 9 A pagina 19 Videosorveglianza Contro la delinquenza Mancini a pagina 8 Elezioni amministrative del 2011 E’partita la corsa alle candidature Torna “il borsino dei candidati” A pagina 16 Inizia la scuola In attesa di risposte Strada misteriosa Salita o discesa? Articoli alle pagine 12 e 13 Corso Costituente, 1-7 - 00040 Rocca di Papa (Roma) Tel. 06-94.99.990 - Fax 06-94.96.653 Tutto per l’interno (pitture e decorazioni) e l’esterno (quarzi,silicati e silossanici)

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Il Piccolo Segno Settembre 2010

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”Potete ingannaretutti per un po’.Potete ingannare

qualcuno per sempre.Ma non poteteingannare tuttiper sempre.

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Anno IX, n. 9 - Settembre 2010Periodico mensiledell’Associazione CulturaleTerre Sommerse Castelli

il SegnoLaRegioneLazio cancella i 2milioni di euronecessari per spostare le antenne diMonteCavo. L’amministrazione comunale accusala Presidente Polverini. Il centrodestra respingele accuse. Siamo al solito scaricabarile. IntantoiComitati diQuartiere diRocca di Papa stannostudiando le iniziative da intraprendere.Unanostra proposta al Sindaco: si faccia carico ilComune, accendendounmutuo, dei soldinecessari per il trasferimento degli impianti

Elettrosmog, polemicheper ilmancato trasferimentodei tralicci

Riparte la lotta

fino al 2016. A quest’appunta-mento elettorale la politica locale(di destra e di sinistra) dovràgiungere chiarendo ruoli e rap-porti tra le forze politiche dei ri-spettivi schieramenti, ledifferenze in campo e le idee perla Rocca del prossimo quinquen-nio poichè l’attuale fase politicaroccheggiana è poco entusia-smante soprattutto perché dimo-stra una confusione generale egeneralizzata. Vediamo.

RoccadiPapa,equivoci einciuci di unapolitica opaca.Comeuscirne?

SEGUEAPAGINA 16

di AndreaSebastianelliNel 2011 Roccadi Papa dovràeleggere la nuovaamministrazionecomunale cheguiderà il paese

Rasetti a pagina 9

A pagina 19

VideosorveglianzaContro ladelinquenza

Mancini a pagina 8

Elezioni amministrative del 2011

E’partita lacorsaalle candidatureTorna“il borsinodei candidati”

A pagina 16Inizia la scuolaInattesadirisposte

StradamisteriosaSalitaodiscesa?

Articoli alle pagine 12 e 13

Corso Costituente, 1-7 - 00040 Rocca di Papa (Roma)Tel. 06-94.99.990 - Fax 06-94.96.653

Tutto per l’interno (pitture e decorazioni)e l’esterno (quarzi,silicati e silossanici)

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ATTUALITA’2 il Segno - Settembre 2010

Unmese ricco di terremoti politici per ilGovernoBerlusconi

Dopo lo strappodiFini spettaai cittadini scendere incampo

tito (lo dicono le cronache giudi-ziarie che Berlusconi vuole cen-surare vietandone lapubblicazione), ha prodotto guastiinsanabili; portato milioni di cit-tadini a diffidare di tutta la politicae allontanato troppi perfino dalleurne elettorali.Nell’eventuale massiccio attaccodella propaganda elettorale chedovranno subire i 47 milioni diaventi diritto al voto, auguriamociche non ci si accontenti di parteci-pare in modo passivo ascoltandole televisioni ma che prevalga lavoglia di essere presenti ricer-cando spazi nei quali dire anchequello che personalmente pen-siamo. La conoscenza più pun-tuale della legge elettorale invigore, la leggeCalderoli, definita“una porcata” dal suo stessoestensore, aiuterebbe a capirequanto sia necessario ritornare sulgiusto binario, cosa che in questigiorni il Pdl assicura che non ac-cadrà dicendo chiaramente: “lalegge elettorale non si cambia”.Con questa legge non è possibilemandare in Parlamento i veri rap-presentanti degli elettori perchéquelli che risulteranno eletti sonoscelti dai segretari dei partiti. Sa-ranno Berlusconi, Bersani, Fini,Casini, e gli altri dei partitiminori,a decidere chi occuperà i primiposti nelle liste elettorali e quindiquelli che occuperanno i seggiparlamentari assegnati proporzio-nalmente ai voti ottenuti da cia-scuna lista iniziando dal primoiscritto. Questo comporta un au-tomatico atteggiamento di “rico-noscenza” verso il Capo e l’addioalla libertà di giudizio sulle leggiproposte, secondo scienza e co-scienza. Basterà osservare i nomidella lista per vedere quanti avvo-cati, amici, donne belle e ano-nime, parenti, finanziatori sononelle prime posizioni per capire sequelli faranno il bene del Paese ostaranno lì a fare leggi che ser-vono soltanto a quello che li hamessi in prima fila.Ribellarsi a tutto questo sarebbelogico e indispensabile e unmodo concreto per farlo è par-tecipare in massa alla vita poli-tica e al voto, per sosteneresoltanto quelli, che in ogni lista,possono riportare aria pulita neipalazzi del potere.

di SergioRasettiAgosto difficileper il Governo,la politica, l’eco-nomia, il lavoroe i terremotatiche troppi hanno

al così detto processo breve”.Poi riconferma la sua visionedella politica basata sulla fedeltàpersonale e dice che ricandideràtutti i finiani che si pentono.Sulla legge elettorale sostieneche è ottima. Intanto Bossi, chenon vuole assolutamente incon-trarsi politicamente con Casini,corteggiato da Berlusconi, pernon ingenerare dubbi gli dà uffi-cialmente della stronzo; mentredi Fini dice che è meglio man-darlo subito “fuori delle balle”.Il 5 settembre Fini dice che il Pdlnon c’è più, che il processobreve non può essere retroattivo,che governare non significa co-mandare, che la riforma dellagiustizia deve essere fatta per ga-rantire tutti gli onesti, che la ver-gognosa legge elettorale vacambiata e rilancia l’idea di uncodice etico per gli incarichipubblici, che la magistratura ècaposaldo della democrazia.Sono tutte posizioni ben diverseda quelle di Berlusconi, tuttaviaassicura che con i suoi sosterràlealmente i 5 punti programma-tici proposti dal Governo machiederà di confrontarsi, inmodoapprofondito, su come tradurrein realtà i titoli delle riforme.Era un Governo che aveva unagrande maggioranza, come nonsi era mai visto nell’Era Repub-blicana, ma forse bisognerà an-

dare al voto anticipato per re-sponsabilità degli stessi vincitoriche, salvo l’attaccamento al po-tere per fare giochi personali,non sono legati da molte idee incomune. Chi credeva di potergovernare a lungo raccontandobarzellette contornato da belledonne, si deve convincere che unconsenso incondizionato nonpuò durare per sempre.Sullo scioglimento anticipatodelle Camere il Cavaliere haun’idea sua. Gli elettori hannovotato lui; nessuno può sovver-tire il volere degli elettori, se sidimette automaticamente sitorna alle urne. Ma la Costitu-zione, garante della nostra de-mocrazia, dice che loscioglimento delle Camere lodecide il Capo dello Stato sen-titi i Presidenti di Camera e Se-nato. Essi devono ascoltare iGruppi Parlamentari per verifi-care se esiste una maggioranzaper eleggere un nuovo Go-verno e riferire al Capo delloStato. Se risulta la possibilità difar nascere un nuovo Governo,il Capo dello Stato non può faraltro che incaricare, per questotentativo, qualcuno scelto dopole consultazioni ritenute, daLui, necessarie.La politica “dell’assalto al treno”adottata da uomini poco limpidiche si sono insinuati in ogni par-

dimenticato. Il 29 luglio l’uffi-cio politico del Pdl espelle Fini,cofondatore del partito, e decideche occorrono sanzioni discipli-nari nei confronti dei “ribelli fi-niani” perchè hanno alzato lavoce sulla questione morale,sulla necessità di cercare la ve-rità sulle stragi di mafia, sullaP3, su pezzi dello Stato e delGoverno che ne ostacolereb-bero la ricerca.Il Cavaliere ha bisogno di unatregua per trovare soluzionivantaggiose per i suoi processiin corso dopo che i finiani glihanno detto che non vanno benele soluzioni che lui ha in mentee il Quirinale ha mandato pre-cisi segnali in merito. Con ele-zioni subito rischia di esserefregato daBossi eTremonti che,come dicono i suoi sondaggi,potrebbero togliergli anche 60seggi. Così, il 3 settembre giocauna carta che “sorprende” per-fino Alfano e Ghedini: “Perquanto mi riguarda nella mo-zione sulla giustizia non do-vrebbe esserci alcun riferimento

il Segnoorgano mensile

dell’associazione culturale“Terre Sommerse Castelli”

Registrazione Tribunaledi Velletri n. 5/02del 19/02/2002

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DIRETTORERESPONSABILEAndrea Sebastianelli

PIC

CO

LO REDAZIONENoemi Bevilacqua,

Gianfranco Botti, Piero Botti,Valentina Bucci, GaetanoCasilli, Stefania Colasanti,Daniela Di Rosa, PieroFondi, Paola Gatta, Rita

Gatta, Sandro Guidi, MarziaMancini, Loredana Massaro,Marcello Morrone, Noga(Gabriele Novelli), AndreaRasetti, Sergio Rasetti,

Annarita Rossi, Maria PiaSantangeli, Luigi Serafini,

Sandro Tabellione,Ettore Zanca,

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ILLUSTRAZIONIFranco Carfagna,Ermanno Gatta

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IL SEGNO NON USUFRUISCE DI ALCUN FINANZIAMENTO PUBBLICOnè comunale, nè provinciale, nè regionale, nè statale, nè europeo.

Ringraziamo i nostri sostenitori: Ringraziamo i nostri sostenitori: Bruno,Oscar,Italia, Barbara, Augusta,Paola, Antonello, Fabrizio,Giorgio, Nadia, Enzo, Alberto, Marina, Nicola, Orlando, Sergio, Patrizio,Gianfranco, Giulia, Gianluca, Gennaro, Omero, Franco, Giorgio e Mario, Paola, Aldo, Rossana e Franco.

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Stampato in proprio

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ATTUALITA’ 3il Segno - Settembre 2010

rocrazia. Perché in passato molte politichesono state decise non tanto dalla classe po-litica, quanto proprio dalla burocrazia. Daquesto punto vista alcuni programmi po-litici sono stati visti con molto interesse acominciare dalle eliminazioni degli spre-chi come diversi enti pubblici inutili co-stituiti spesso per accogliere dei burocratidimessi prima del pensionamento.Non basta. E’ necessario anche il rinnova-mento della classe politica per il quale èindispensabile riesaminare o fermaregrandi opere pubbliche inutili spesso pro-gettate per la raccolta dei voti dei politicia partire dalle dighe sulle strade e sugli ae-roporti.Per tutto questo il governo di Tokyo sta at-tuando un’esperienza interessante. Ha resotrasparenti le procedure decisionali dellespese organizzando gruppi di lavoro apertia tutti e collegati via internet per esami-nare quali progetti possono essere finan-ziati e quali no. Un’esperienza che puòessere interessante anche per l’Italia.Ma non tutti i progetti politici sono ben ac-colti dalla maggioranza dei cittadini comeil sostegno finanziario ai bambini di circa193 euro mensili, l’abolizione delle tassescolastiche della scuola media superioreper tutti e delle tariffe autostradali. Sihanno non poche difficoltà.Mi riferisco in particolare ai rapporti congli USA. Per questo motivo il governoHatoyama è crollato dopo soli nove mesi.Perché non ha dimostrato un atteggia-mento deciso nei confronti del problemadel trasferimento di una base militareamericana, Futenma di Okinawa, un’isolaall’estremo sud del Paese dove sono con-

centrate il 75 % delle strutture militariamericane. All’inizio la base doveva es-sere collocata fuori dal Paese o comunquelontano dall’isola, invece pare certo che ri-marrà lì per sempre. Alla fine non è statoil popolo a decidere ma gli americani. Sequalcuno avrà occassione potrà approfon-dire questo problema su Standing Army,documentario realizzato da Thomas Fazied Enrico Parenti sulle basi militari ame-ricane nel mondo.Non ho ancora parlato delle caratteristicheideologiche del PD, se rappresenti cioè ilcentro o il centro-sinistra oppure caso maila destra o la sinistra. Questo perché iltempo che passa non ci permette di darneuna definizione semplicistica richiedendoun’elaborazione approfondita. Posso diresolo che molti di loro provengono dalPLD e una piccola parte dall’ex partito so-cialista e dall’ex socialdemocratico e perquesto ha l’appoggio di un sindacato dimaggioranza.Allora dov’è la sinistra? Sembra quasi in-visibile. Le uniche due forze politichesono i comunisti con l’1,9% e i socialde-mocratici con l’1,5% rispettivamentequarto e quinto partito nel Parlamento. Mihanno chiesto di votare per loro. Ma ilpunto non è questo. Prima di parlare beneo male del PD, il Paese aveva bisogno diimparare a confrontare i diversi progettipolitici cioè era necessaria l’alternanza de-mocratica. I comportamenti del voto sistanno ora spostando dal voto di scambioa quello di opinione e solo chi si adegua aquesto cambiamento sarà salvo.Questa sinistra sarà in grado di uscire dalsuo museo ideologico?

IlGiappone, come l’Italia, sta vivendo una fasepolitica da cui dipende la tenuta della democrazia

Il difficile camminoverso l’alternanza

daTokyoToshi KamedaAlle ultime elezioni dellaCamera Alta di luglioscorso il governo del par-tito democratico (PD) nonè riuscito a ottenere lamaggioranza come nellaCamera Bassa. Si fermerà

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il cammino intrapreso un anno fa versol’alternanza democratica? Se l’Italia è uscita nel 1994 dalla democra-zia bloccata ponendo fine alla Prima Re-pubblica, il Giappone avrebbe dovutoaspettare altri 15 anni. Tecnologicamenteavanzato ma politicamente molto in ri-tardo. Questo cammino è iniziato con leelezioni della Camera Bassa esattamenteun anno fa alle quali il partito liberal de-mocratico (PLD), che è stato quasi sempreda solo a governare il Paese da più dimezzo secolo, ha avuto una sconfitta sto-rica scendendo dal 62 al 25% dei seggi in-sieme all’altro partito di coalizione Komei(la formazione politica della religionebuddista Soka Gakkai) passato dal 6,5 al4,4%; invece il PD, fondato nel 1996, perla prima volta è andato al governo conqui-stando il 64% dei voti rispetto al prece-dente 24%. Voi sapete meglio di noi che quando lastessa forza politica mantiene il potere perlunghi anni molte cose negative avven-gono nella società come la corruzione, lospreco della spesa pubblica, i rapporticlienterali con gli elettori, ecc.. Se in Italiaa cavallo tra gli anni ‘80 e ‘90 si parlava disistema bloccato anche in Giappone daglianni ‘90 in poi è avvenuto ciò. Ci sono di-versi criteri per definire democratico unPaese e tra questi è vitale la possibilitàreale del cambio di regime. È così che ilGiappone ha preso la strada per sbloccarela sua democrazia. Il popolo si sentiva stanco dell’instabilitàdel governo liberal-democratico con tregoverni succedutisi in tre anni senza con-sultazioni e dell’incapacità di risolvere gliesiti negativi del liberismo estremo. Spe-rava in un cambiamento di regime per in-travedere segnali di miglioramento. La linea principale del PD è rafforzare ilpotere politico mettendo subarterna la bu-

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PAGINA APERTA4 il Segno - Settembre 2010

Ricordando Attilio Mercuri, fondatore del Segnodi Grottaferrata

Un uomo coraggiosoetenace...esempio per tutti

zioni. In questi due anni ho imparatoa prendere Attilio come esem-pio anche per la mia vita. Neimomenti di sconforto, di soli-tudine e di incazzatura (quandosi fa un giornale non mancanomai) pensavo: “Attilio, al mioposto, che cosa farebbe?”.Questo bastava (e basta) per

farmi ripartire più carico diprima, pronto ad affrontare concoraggio e tenacia gli ostacoliche la vita ti mette davanti.Eppoi Attilio era portatore diprincipi e valori che maiavrebbe svenduto. Anche inquesto la sua vita resta unesempio da seguire. Ciao Attlio.

Un Parlamentare eletto nel no-stro collegio elettorale, arrivain paese con tanto di autista eauto blu. Il pensiero corre ai 21miliardi spesi ogni anno per629 mila auto blu. Mi chiedoperché questo bel ragazzoneche appare in perfetta salute,non si sposti con la sua autoprivata. Basterebbe così unrimborso di 15-20 euro di ben-zina, ammesso che la cosa nonsia già compresa nella sua in-dennità mensile.Intanto il Sovrintendente Ar-cheologo di Roma, a seguitodella manovra finanziaria che“taglia gli sprechi” toglie i rim-borsi auto agli archeologi chedovrebbero controllare siticome: l’Appia Antica, Villa deiQuintili, i Mausolei di Fiora-nello, gli scavi della città ro-mana Gabii al venticinquesimochilometro della Prenestina.Così i 6 mila siti archeologicicensiti nell’agro romano re-stano completamente abbando-nati a scavi clandestini,speculatori, tombaroli.Se la matematica è semprequella di una volta e uno piùuno è uguale a due, perché nonsi decidono ad applicare la se-guente regola: “un auto blu dimeno al politico = a un auto diservizio di più all’archeo-logo?”.il-sognatore.blogspot.com

di Andrea SebastianelliCirca tre anni fa incontrai aduna festa al parco degli Squar-ciarelli Attilio Mercuri. Par-lammo pochi minuti, perlopiùmi limitai a rispondere alle suedomande circa la possibilità difare il Segno anche a Grotta-ferrata. Passarono alcuni mesie ricevetti una sua telefonata incui si diceva pronto a partirecon questa nuova sfida. Lì per lì, vista l’esperienza diRocca di Papa, rimasi scetticopoichè fare un periodico comeil Segno non era cosa facile. Ilnostro non era un giornale lo-cale come se ne vedevanotanti. Era soprattutto uno stru-mento di denuncia contornatoda tutto il resto. Quindi, perfare la stessa cosa in una realtàcomplessa come Grottaferrata,bisognava avere molto corag-gio e una grande tenacia. Atti-lio, insieme ai suoi fidaticompagni e amici, dimostrò diavere entrambi questi pregi ca-ratteriali e infatti il Segno è an-

Attilio Mercuri

di AnnaritaRossiIn quel pre-ciso istante,medici, infer-mieri e de-genti ebberola sensazione

Un angelo custodeveramente speciale

felino in miniatura, abile cac-ciatore di topi, tanto da esserestato nei secoli scorsi impie-gato sulle navi proprio per te-nere lontani i ratti dalle scortedi viveri. Un animale addomesticabile edi grande compagnia, capacedi gesti incredibili, propriocome quelli che compie Oscar.Infonde calma e dona serenitàa chi ci convive ed è statoscientificamente provato cheabbassa addirittura i livelli

della pressione arteriosa aisuoi padroni, fungendo da an-tipertensivo. Le femmine con prole che vi-vono in colonie feline, sonospesso molto solidali tra loro,aiutandosi vicendevolmente incaso di bisogno o pericolo. In-somma, un mondo tutt’altroche distaccato quello dei gatti,animali che, se un tempo veni-vano venerati, oggi meritereb-bero almeno di essere un po’più amati e rispettati.

su quel letto a dare confortofino all’ultimo. Oscar è diventato ormai unamascotte in questo ospedale,una sorta di angelo custode pe-loso che silenziosamente e contanto affetto non lascia morirenessuno in solitudine. Vene-rato dagli antichi egizi, il gattoinfatti è una creatura premu-rosa e sensibile dal tempera-mento sicuramenteindipendente ma che non puòlasciare indifferenti. Contraria-mente a quanto molti pensano,non è un opportunista. Bistrat-tato a volte per superstizione,soltanto perché il suo mantellonero porterebbe sfortuna, epurtroppo persino sacrificatonei riti satanici ma anche ab-bandonato o peggio ancora ab-bandonati i cuccioli per nonaver provveduto per tempo

che da lì a poco un altro pa-ziente avrebbe lasciato questomondo. Nell’ospedale di Rhode Island,Usa, il bel gatto Oscar, non erala prima volta che si accovac-ciava sul letto di un malato ter-minale per rimanervi lì finoalla fine, accompagnando lepersone nel viaggio che fa piùpaura, al distacco dalla vitaterrena. Un chiaro segnale pergli operatori sanitari che aller-tano subito i familiari, i qualianche se non dovessero arri-vare in tempo, il gatto rimane

alla sterilizzazione,deve lottare per so-pravvivere e quindimolto lontani sonoper esso i tempi incui veniva vene-rato. Cugino dei grandifelini che vivono lesavane, il gatto è un

Auto blue archeologia

dato avanti con le pubblica-zioni fino ad oggi. E spero cheproseguirà.Ma Attilio mentre dava vitaalla sua edizione del Segno,combatteva anche un’altragrande battaglia, contro quelmale che lo costringeva a fati-cose sedute di chemioterapiache lo sfiancavano. Eppure luiera sempre pronto a ripartire,ora a raccogliere firme a favoredi una gestione pubblica del-l’acqua, ora per la riaperturadel museo dell’Abbazia diGrottaferrata, ora per dar vitaalla sezione dell’ANPI di cuiera Presidente, e così per tantealtre iniziative e manifesta-

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ATTUALITA’il Segno - Settembre 2010 5

La Lega di Bossi spadroneggia sognando il separatismo

I simboli leghisti di Adroe il silenzio delle istituzioni

Dov’è l’autorità pubblica chedovrebbe togliere quei sim-

chiunque non sia nato in Pada-nia, che oltretutto non esiste!

nemmeno in va-canza. E un imbe-cille simile grazieal padre è già Ono-revole! Dove arri-verà da grande?Ecco! Chi votaBerlusconi votaanche queste per-sone. Attenti, non sonorazzisti solo con glistranieri (special-mente se poveri; in-fatti a quel tirannobuffone di Ghed-dafi fanno gli in-chini) lo sono con

boli? Dov’è lo Stato che fa ri-spettare le leggi? E Napoli-tano che si appresta afestaggiare l’unità d’Italia,perchè non grida il suo sde-gno? Dei ragazzi hanno messo unastriscione sulla loro scuolaproclamando la RepubblicaSalentina, proviamo a farloanche noi, in fondo,è storia,Rocca di Papa è stata Repub-blica anche se per un sologiorno! La Lega gioca sul tasto del se-paratismo, premendo sempredi più sui bassi istinti egoistidi un popolo... io da anni boi-cotto il nord, e mi dispiaceperchè è splendido, perchè homolti amici e perchè non tuttisono leghisti, ma la brutalitàdei loro politici mi costringea fare come Bossi junior e anon andarci nemmeno in va-canza. Finchè la popolazione localevoterà questi individui prefe-risco andarmene al sud, è piùpovero ma molto, molto piùbello.

di Daniela Di RosaCi risiamo, vi ricordate diAdro? La cittadina del nord, ilcui Sindaco con l’appoggio deicittadini vietò la mensa scola-stica ai bambini in difficoltà?Ora ne ha fatta un’altra, hainaugurato una nuova scuola,bella, piena di verde, (troppoverde), verde dappertutto, epiena di simboli della Lega, in-titolata al fondatore del pen-siero leghista. Provate ad immaginare unascuola pubblica con la falce emartello sulla porta, o il logodel Popolo delle libertà, o unqualunque simbolo di partito,ci sarebbe una rivolta dei geni-tori e di tutti i cittadini demo-cratici. Invece no! A partequalche voce dissonante, tuttotace, tutto è tranquillo, persinola Gelmini sorride e risponde aigiornalisti che non c’è nulla dimale! C’è molto di più, c’è una popo-lazione che crescerà a pane eLega, che subirà un lavaggiodel cervello, bambini che stu-dieranno il pensiero unico diBossi, e quel simbolo per lorodiventerà verità assoluta (altroche la Cina). Forse esagero maquesta gente mi fa paura, liavete mai visti e sentiti in tv?Come sono fieri della loro“razza padana”? Come disprez-zano il sud; avete sentito, il fi-glio di Bossi (Renzo), detto iltrota? Lui non va sotto Roma,

Umberto Bossi

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Mercoledì 4 agosto 2010. La Camera vota la ri-chiesta di dimissioni del Sottosegretario Ca-liendo, indagato nell’ambito dell’inchiesta P3(sulla quale si ringrazia il TG 1 di Minzolini checi ha sempre correttamente informati… ovvia-mente è un’ironia). La richiesta è stata negatacon 299 voti contrari e 229 voti favorevoli e 75astenuti. Nei discorsi fatti prima della votazioneil Guardasigilli Angelino Alfano ha definito l’in-chiesta sulla P3 “probabilmente il frutto di unafantasia dei Pubblici Ministeri da tanti conside-rata una fumisteria”. Cicchitto, capogruppo del Popolo delle Libertàha sposato ormai la tesi “della deriva giustizia-lista” della Magistratura che non sarebbe più

attendibile e ha chiamato in causa Carlo DeBenedetti per il suo potere finanziario e me-diatico (Cicchitto di ruoli finanziari e mediaticise ne intende).Franceschini per il PD ha detto: “Il sistema cheesce allo scoperto è malato. Basato su collu-sione politica-affari, sul senso dell’immunità edell’onnipotenza”.Da un sondaggio su un campione di 1.500 per-sone condotto con pazienza dallo scrivente ri-sulta che il 91% degli intervistati pensa che lecose stanno come dice Franceschini. Voi, gen-tili lettori, fate parte del restante 9% che pensacome Alfano e Cicchitto?

il-sognatore.blogspot.com

Politica e affari... è la P3

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PAGINA APERTA6 il Segno - Settembre 2010

I giovani di Capodarco protagonisti di due progetti

Dalla Sicilia ai Castelli, ilgridodellanuovasperanza

futuro dei figli, perchè anchela realtà ecclesiale si coin-volge.

alla mondialità, per rendere igiovani capaci anche del locale,è stata fervente.Ricordate l’appello ai Sindacidei Castelli perché mettesseroal centro dell’attenzionel’Africa in occasione del Si-nodo dei Vescovi Africani e inoccasione della venuta ai Ca-stelli dei giovani del MAEJT (ilmovimento dei giovani lavora-tori di strada che sono una verasperanza di democrazia e svi-luppo in Africa)? Vennero e fu-rono accolti dai giovani diLanuvio e di Frascati.

L’agricoltura sociale,un progetto nato a Grottaferrata

di Don Franco Monterubbianesi*

La Casa famiglia Milly e Memmo, un esempio da seguire

miglia del passato fatto di di-sabili fisici. Ora ci si propone di creare neiCastelli Romani tante CaseFamiglia, tanti gruppi apparta-mento anche per il DuranteNoi, collegati ad attività lavo-rative protette per i disabili edi soggetti deboli che non si rie-scono ad inserire in un vero la-voro indipendente. Tuttosempre con l’aiuto dei giovaniche si fanno tutors del lavoroe dell’accoglienza.Anche l’altra attività, quellaper l’educazione dei giovani

Ed ora ferve tutto un lavorocon le famiglie, le loro asso-ciazioni, per sperimentare ilmodello della Casa famigliaMilly e Memmo così intitolata,dal nome di due coniugi cheavevano animato il gruppo fa-

Anche ai Castelli il Bilancio solidale a sostegno dell’Africa

L’agricoltura sociale è l’idealeche a Grottaferrata si portaavanti per i giovani in diffi-coltà nello spazio della fattoriasociale dell’Agricoltura Capo-darco. Tanti ormai ai Castelliconoscono la struttura del-l’Agricoltura Capodarco, per ilristorante, il negozio di pro-dotti biologici, molto efficientie frequentati. Ora nello spaziodi una casa famiglia che si è li-berato, chiamato Casa Milly eMemmo, stiamo portandoavanti i due suddetti ideali.Il 25 maggio scorso abbiamoinaugurato la Casa, come sededella Fondazione del Primadel Dopo Capodarco Onlus ecome sede operativa dell’Asso-ciazione Internazionale NoiRagazzi del Mondo, le due or-ganizzazioni che portanoavanti i due ideali.L’11 giugno anche il nuovo ve-scovo di Frascati MonsignorRaffaello Martinelli, assiemealle commissioni pastorali, èvenuto in visita per rendersiconto del valore della nostrainiziativa e per dare speranzealle famiglie in difficoltà sul

nel frattempo sviluppato. Lamissione di Capodarco è du-plice: aiutare le famiglie deifigli in difficoltà, perché disa-bili mentali, psichiatrici, so-ciali, ad affrontare il problemadel “Dopo di Noi che fine fa-ranno i nostri figli?” e aiutare igiovani nella dimensione delloscambio tra i giovani del Norde del Sud a trovare il coraggiodi aiutare le famiglie creandospazi d’accoglienza e di lavoroprotetto, sopratutto in agricol-tura, per i soggetti deboli nelnostro territorio.

Vorrei aggior-nare i lettoridel Segno sulnostro lavoroai Castelli, cosìcome ferve,così come si è

Possiamo dire ora che 7 Co-muni dei Castelli Romani sisono aperti a far nascere il Bi-lancio Solidale Obiettivo Ottocome Lanuvio e Frascati: Mon-teporzio, Rocca di Papa, RoccaPriora, Ariccia lo hanno fatto eora anche Grottaferrata lo farà. Ferve un tavolo di lavoro perfare un’opera di sensibilizza-zione comune nei vari Comunicon l’aiuto della Provincia diRoma (Gabinetto del Presi-dente, Assessorato ai ServiziSociali, Assessorato all’Agri-coltura).Essendo poi l’AINRAM pre-sente in quattro regioni si è an-dati tutti, dalle Marche, Lazio ePuglia in Sicilia dove con i ra-gazzi siciliani si è partecipatodal 30 agosto al 4 settembrealla Summer School, nella me-moria di Padre Pintacuda, il cuitema era “Il Sud tra potere ecambiamento”.I nostri giovani in un seminarioautogestito il 1° settembrehanno detto: “se i giovani si or-ganizzano”, in una nuova vi-sione politica e soprattuttonell’azione di coinvolgere i cit-tadini, il Sud d’Italia avrà e saràprotagonista di un grande cam-biamento. Si sta auspicandoche il messaggio di Filaga (lacittà dove si è svolto l’incontro)possa giungere il prossimoanno anche ai Castelli Romaniper dare ai giovani, anche qui“se si organizzano”, la possibi-lità di essere e di sentirsi veriattori del cambiamento di que-sta società ingiusta e disumana,che stiamo vivendo.Questo vuol dire che vi aggior-neremo sull’evoluzione dellenostre due idealità su cui ab-biamo scommesso: famiglia egiovani, protagonisti insiemeper costruire una nuova società.

* fondatore di Capodarco

Il gruppo dei giovani dell’associazione internazionale “Noiragazzi del mondo” di Capodarco arrivati in Sicilia (a Fi-laga) per raccontare le loro esperienze in occasione di unconvegno dedicato alla memoria di Padre Pintacuda.

L’ingresso della casa famiglia Milly e Memmoper il “prima del dopo di noi” per i disabili

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7il Segno - Settembre 2010

Cassonetti ai Campi d’Annibale

RROOCCCCAA DDII PPAAPPAAnotizie, informazione, attualità

Al 31 luglio 2010 i residenti censiti nel Comune di Rocca diPapa erano 15.919 (maschi 7.933; femmine 8.018).*

*dati forniti dall’Ufficio d’Anagrafe

NUMERI UTILIFarmacia Comunale: 06-9499986Clinica San Raffaele: 06-9428601

Comando Carabinieri: 06-94749007Polizia Municipale: 06-94286134Centralino Municipio: 06-942861

TAXI Mario: 339-1669282

INDOVINA QUANTI SIAMO?

idee e preoccupazioni di que-sto tipo, ci devono esseredelle ragioni precise che di-pendono dal modo in cui,

negli ultimi 15-20 anni, sonostati amministrati. Da quella politica del sorrisoche fa pensare che, sotto sotto,

tutti possono fare ciò che vo-gliono, senza che nessuno,alla fine, gli presenti il conto.il-sognatore.blogspot.com

Ai commenti positivi mapreoccupati di tanti che im-maginano chissà quali diffi-coltà dovranno superare gliutenti per essere giudicati ri-ciclatori con la sufficienza,si aggiungono quelli di nu-merosi cittadini che si chie-dono perché la raccoltadifferenziata porta a portanon è stata estesa anche alquartiere dei Campi d’Anni-bale.La spiegazione ufficiale è:“Contenimento dei costi”. Ilporta a porta richiede infattipiù personale. Ma molti nonsono convinti che questo sa-rebbe il solo motivo. Sospet-tano un motivo “strategico”.“E se qualcuno non volesseessere costretto a stanare glievasori della tariffa?” che ipiù fantasiosi immaginanoconcentrati nella zona deiCampi d’Annibale. Un quar-tiere che godrebbe, dicono,di attenzioni particolari,come nel caso della sosta apagamento mai attuata, forseper motivi puramente eletto-ralistici. Il quartiere risultaessere un buon serbatoio divoti per vari membri dell’at-tuale maggioranza.Se è vero che il quartiere ècresciuto in modo sponta-neo, nell’apparente disinte-resse delle autorità, attuatoda 30 anni almeno, non cre-diamo che qualcuno abbiapotuto pensare: “Megliostendere un velo su una que-stione che può farmi perderevoti alle prossime elezioni,la cosa sarà affrontata intempi migliori e possibil-mente da Ma nelle ultime settimanesono venuti alla luce decinedi utenti che l’Ufficio comu-nale competente non cono-sceva affatto perché nonpagavano nulla e questo alCentro Storico e al quartiereVigne. Segno evidente di un

male comuneche si estendein tutto il ter-ritorio. C o g l i a m ol ’occas ioneper chiederecome mai c’èancora tantaevasione dopoanni di lavoroeffettuato dairelativi ufficicompetent i .Attoniti da-vanti a questiragionamenti,ci siamo tro-vati a pensare:“Se nella testadei cittadinia l b e r g a n o

Domenica 12 settembre si è svolto il primo ap-puntamento della “Fabbrica di Rocca di Papa”,neonata realtà dei Castelli del circuito delle Fab-briche di Nichi Vendola.Prima uscita ufficiale e incontro con gli abitantidi Rocca di Papa (e oltre) nel vibrante itinerariodell’antica “Via Sacra”, percorsa per un’inizia-tiva di pulizia e raccolta di rifiuti, scegliendo diconiugare storia, tradizione e senso civico.L’appuntamento alle nove del mattino, sotto lependici del “Monte Cavo”. Molti i partecipantiche, con rastrelli, palette e guanti, hanno rac-colto diversi quintali di rifiuti. Sono stati ancheposizionati due contenitori – costruiti in legno inossequio alla lussureggiante scenografia bo-schiva – apposti per la raccolta, totalmente au-togestita, dei rifiuti, e collocati in due suggestivipunti della Via Sacra: sotto il “santuario” diSanta Rita e alla “loggetta dei due laghi” (nellafoto), punto panoramico che regala la vista diuno straordinario affresco naturale che, per in-tero, comprende i laghi di Nemi e Castel Gan-

La fabbrica di Nichi pulisce la Via Sacra

L’avvio della raccolta differenziata nel nostro paese fa scoprire 150 evasori

Bene la partenza ma perchè i Campisono stati esclusi dal porta a porta?

dolfo, giù giù fino al mare.Le operazioni di bonifica si sino protratte fino atarda mattinata, intervallate da un buffet di dolcie bevande come ristoro per i partecipanti.Quindi, come intervento conclusivo, la riverni-ciatura della ringhiera della “loggetta dei duelaghi”, a coronare un’importante giornata rea-lizzata anche grazie all’appoggio dell’ammini-strazione comunale di Rocca di Papa e, in vestedi partecipante, del direttore del Parco dei Ca-stelli Romani. Al termine i saluti, con l’emo-zione di un’esperienza appassionante e lapromessa di rivedersi per le numerose prossimeiniziative in cui declinare cultura, natura, poli-tica attiva e senso civico.

Lorenzo OfantinoReferente de “La Fabbrica di Nichi”

di Rocca di Papa - Cell. 328-1968647

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ROCCA DI PAPA il Segno - Settembre 20108

di Marzia ManciniPresto a Rocca diPapa verrà instal-lato un sistema div i d e o - s o r v e -glianza. Tutte le

Avviata l’installazione di telecamere nelle “zone sensibili” della cittadina

Con la video-sorveglianza sarà postasotto controllo la delinquenza comune

Papa, al primo posto troviamodanneggiamenti al patrimonioculturale, su cui molto potràfare come prevenzione propriola video-sorveglianza dell’area.Sarà così possibile scoraggiarela delinquenza o reprimerla afavore della salvaguardia dellanostra ricchezza storico-cultu-rale contrastando i mali dell’in-civiltà. A seguire vi sarà piùcontrollo per la violazione delcodice stradale, come gareclandestine, infrazioni di di-verso tipo e incidenti stradali,sarà data attenzione anche al ri-spetto delle norme sul correttosmaltimento dei rifiuti e la vitanotturna del paese sarà control-lata più da vicino. “Se riusciremo ad andare oltrei pregiudizi e a comprendere ivantaggi di questo nuovo si-stema capiremo che la nostralibertà non verrà minacciata maal contrario sarà protetta consi-derevolmente”.La privacy verrà rispettata se-condo un severo regolamentoistituito dal Ministero degli In-terni, per il quale solo ed esclu-sivamente il responsabile dellavideo-sorveglianza, ossia ilComandante De Sclavis, potràaccedere al materiale registratoo chi da lui incaricato. Neanchediversi corpi dell’Arma, comead esempio i Carabinieri,avranno accesso al monitor dicontrollo. I filmati video po-tranno essere visionati all’oc-correnza unicamente ai fini delrispetto delle norme di legge,

tutto ciò che riguarda la nostravita privata rimarrà riservato enon costituirà mai motivo di in-teresse o di ricerca per le inda-gini della polizia municipale.Anche l’autorità comunale haben accolto la proposta di sicu-rezza del Comandante De Scla-vis, che riconoscente ha trovatoappoggio e sostegno per il ve-loce progresso dell’operazione.Riassumendo, la video-sorve-glianza e i programmi legati aquest’ultima, porteranno aRocca di Papa e ai suoi abitantiinnumerevoli benefici, condu-cendo i risultati verso un nuovosviluppo. De Sclavis spera di trovareanche in noi compaesani ilgiusto spirito di collabora-zione, l’aiuto cittadino è basi-lare per rimanere uniti controla delinquenza. Spesso in pas-sato, il Comandante ha con-statato tra i cittadini unasmisurata voglia di dichiararebloccata dalla paura di dareinformazioni sull’illecito, eciò ha costituito un ostacoloper la sicurezza e per le inda-gini stesse. Non bisogna averpaura, più collaboriamo e piùsaremo protetti.Un ringraziamento ed un au-gurio speciale al ComandanteDe Sclavis per la dedizione eil grande senso di responsabi-lità che mostra nei confrontidi Rocca di Papa e dei suoiabitanti, permettendo alla no-stra comunità di vivere intranquillità e sicurezza.

della Repubblica; inoltre con ladisponibilità finanziaria questarete si andrà espandendo. In unprimo momento la manuten-zione degli apparecchi sarà affi-data alla società di installazione,successivamente i costi sarannomolto contenuti se non assenti,infatti basterà provvedere alfunzionamento di un normalecomputer o al massimo al dan-neggiamento di una telecamera.Come confermato dalla stati-stica dell’Osservatorio sulla Si-curezza della Regione Lazio,De Sclavis descrive Rocca diPapa come un paese sufficien-temente sicuro a differenza dizone limitrofe colpite persino dareati di origine mafiosa, ma co-munque fenomeni di micro-de-linquenza non devono esseresottovalutati e la prevenzione èuna garanzia contro la crimina-lità. Tra i reati più diffusi a Rocca di

domande e le perplessità al ri-guardo sono state chiarite dalComandante della Polizia Mu-nicipale, De Sclavis, a capo diquest’importante operazione.“E’ un progetto all’avanguardiache consiste in una svolta versola modernizzazione del nostropaese analogamente alle grandimetropoli, non rappresenta as-solutamente una minaccia per laprivacy e si basa fondamental-mente su di un importante prin-cipio: la nostra sicurezza!”.La video-sorveglianza fa partedi un vasto programma attuabilegrazie al bando per la sicurezzaindetto dalla Regione Lazio alquale ha partecipato anche il no-stro Comune. Sono stati stan-ziati circa 90 mila euro, checomprendono l’acquisto di tele-camere, un’efficiente trasmis-sione via etere, un software maanche dei corsi per l’educazionecivile all’interno di scuole e co-munità di stranieri ed infine unosportello esclusivamente dedi-cato alla sicurezza dove po-tremo chiedere aiuto in caso dinecessità. Le telecamere saranno posizio-nate nei punti più a “rischio”della zona, come la parte alta deiCampi d’Annibale, il centro sto-rico, il corso principale e Piazza

Tornano i muralesDopo averne tanto parlato, finalmente a Rocca di Papa si tornaalla realizzazione di pitture sui muri delle strade e vicoli delcentro storico. Ne è la prova il bel murales (foto a lato) realiz-zato sotto piazza Garibaldi dal nostro Franco Carfagna insiemeall’amico Vittorio Maccari, già meta di turisti e curiosi che gi-rano per le viuzze cittadine.In occasione della Festa della Madonna della Pietà, il 19 Set-tembre riprende un’attività nata negli anni ‘70 per volere delbravo e indimenticato pittore locale Miro Fondi.Il contemporaneo incontro artistico, voluto dalle rispettive am-ministrazioni, con pittori di Diamante, noto paese di murales inCalabria, arricchisce l’evento che segna una fase importante perla rinascita del centro storico. Il nostro giornale invita tutti a ri-scoprire fisicamente il centro storico il 19 Settembre, come si-gnificativa adesione all’iniziativa. (S.R.)

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ROCCA DI PAPA 9il Segno - Settembre 2010

di Luigi SerafiniTra venerdì 10 e lunedì 13 set-tembre sono riaperte le scuoleanche a Rocca di Papa. L’annoscolastico 2010-2011 può con-siderarsi in anticipo una sta-gione importante per il settoresociale e l’amministrazione co-munale si è già preparata pergarantire ai propri giovani lestrutture, i docenti ed un am-biente che favorisca l’appren-dimento. Seguendo il principio di sussi-diarietà, base portante della po-litica della Giunta Boccia, ilcomune si è sobbarcato diversiinterventi sia strutturali che or-ganizzativi che riguardano ilbuon funzionamento dei plessiscolastici.

“Abbiamo consegnato allaCittà due nuovi plessi scola-stici, la Scuola dell’Infanzia“Acquerello” ai Campi D’An-nibale, così denominata daibambini, ed un mini-campus(che comprende 3 sezioni discuola dell’infanzia, 2 cicli discuola primaria, 1 sezione discuola superiore di 1°grado)nella parte bassa, quartiere“Vigne”. Tutte le altre strutturescolastiche, centro urbano,Campi D’Annibale e ScuolaMedia “Montanari” sono stateristrutturate, eliminate le bar-riere architettoniche, adeguatigli impianti elettrici, porte e in-fissi, bagni, e sistema antincen-dio. I lavori hanno inoltrepermesso di rinnovare scale,

Aperte anche le due nuove scuole ai Campi e alle Vigne

Inizia l’anno scolastico senzarisposte dalla Regione LazioSoddisfatto il Sindaco Boccia per l’impegno dimostrato

La nuova scuola nel quartiere Vigne...

rampe, ascensori e bagni perconsentire l’accesso ad ogniparte dei plessi ai diversa-mente abili. Le fonti finanzia-rie di questi ultimi interventi-ha concluso il primo cittadinodi Corso Costituente- sonostate ricevute dalla RegioneLazio con cofinanziamentocomunale. Questi i nostrifatti”. Inoltre a causa del riconosci-mento del tempo pieno ad unasola sezione della scuola pri-

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... e quella ai Campi d’Annibale

“Questa presa di posizione daparte del nostro Assessoratoalla Pubblica Istruzione – af-ferma l’Ass.re di Rocca diPapa Valentina Trinca – vuoledare un segnale positivo chesperiamo sia recepito daglienti sovra comunali che so-vrintendono all’istruzione delPaese. Attraverso questo im-pegno delle casse comunaliabbiamo impedito che cifosse una discriminazione ditrattamento tra gli alunni”. Venerdì 10 sono iniziate lascuola primaria e la superioredi 1° grado, mentre lunedì 13la scuola dell’infanzia. Inconcomitanza dell’apertura ècominciato anche il servizioscuola-bus. La mensa saràoperativa dal giorno 27 set-tembre. Infine l’amministrazione co-munale è in attesa di risposta,da parte dell’ancora vacante

maria da parte del Provvedito-rato provinciale agli studi,l’amministrazione è interve-nuta con il bilancio comunalegarantendo anche alla secondasezione due pomeriggi a setti-mana.

Assessorato alle PoliticheScolastiche Regionale, sullarichiesta di compartecipa-zione al finanziamento perl’attivazione di una nuova se-zione della scuola dell’Infan-zia.

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ROCCA DI PAPA il Segno - Settembre 201010

A breve sarà costituito un coordinamento per monitorare l’avanzamento dei lavori

Partirà fra un anno la lotta controil parassita che danneggia i castagni

rindelli si è detta cosciente del fatto che illancio del parassita antagonista “Tory-mus” sia considerato ancora una solu-zione sperimentale che avrà bisogno dialcuni anni per appurarne i risultati. Di-fatti in Piemonte le suddette misure hannodato i primi benefici solo dopo 5 anni. C’èda considerare anche che sul parassita an-tagonista influiscono ovviamente diversiagenti climatologici, quindi la speranza èche a seguito dei lanci l’insetto si ambientie si riproduca. “Chiederemo all’Università della Tusciadi effettuare dei sopralluoghi –ha aggiuntola dott.ssa Bianchi dell’Assessorato– percapire se il rallentamento dell’accresci-mento legnoso del castagno è dovutoanche ad altre malattie”. Inoltre gli amministratori locali ed i pro-duttori hanno chiesto il coinvolgimento,

dietro pressione regionale, del Ministerodelle Politiche Agricole e Forestali edell’Unione Europea per il reperimentodei fondi necessari. E’ poi certo che la Regione Lazio autoriz-zerà lo svincolo dei fondi per le migliorieboschive e degli usi civici per permettereai Comuni di destinare una parte del bi-lancio alla salvaguardia del patrimonioboschivo. Ora il passo fondamentale,prima del lancio del Torymus, è la mappa-tura dettagliata delle zone colpite. Perquesto lavoro sarà costituito un coordina-mento con il compito di monitorare perio-dicamente l’avanzamento degli interventie delle ricerche. L’Assessore regionale in-fine ha garantito che entro settembre con-vocherà tutti i Sindaci dei Comuni e leProvince coinvolte per pianificare insiemeun crono programma.

Alla base degli incendi boschivi dell’ultima estate le ragioni già note

Una “moda” che va fermata

di Marcello MorroneIl primo settembre si èsvolto l’incontro tra l’As-sessore alle Politiche Agri-cole e Valorizzazione deiProdotti Locali della Re-gione Lazio, Birindelli, edi rappresentanti dei Co-

I danni alle foglie provocati dal Cinipede del castagno

berto Cardinali –ha effettuato,come investi-mento, l’acqui-sto di quasi 800ettari di boscoceduo per com-pensare la note-vole riduzione dit r a s f e r imen t istatali ai Co-muni. Richiedouna presenza di-retta della Re-gione sui nostriboschi per toc-care con manola dilagante infe-stazione del “Ci-nipide”. L’Assessore Bi-

muni castellani (ma non solo) e delle Co-munità Montane colpiti dall’infestazionedel parassita “Cinipede Galligeno” che stacreando molti problemi ai boschi di casta-gno, danneggiando il normale sviluppodelle foglie. Oltre ai rappresentanti istitu-zionali, all’incontro erano presenti le prin-cipali associazioni di produttori dicastagne del Lazio, molto preoccupate peri danni di tipo economico determinatisi acausa del parassita. La soluzione, l’unica a quanto pareemersa dagli studi di settore, è quella diimmettere in circolazione un altro insetto,vero e proprio antagonista, il solo in gradodi distruggere quello dannoso. Alla fine tutti si sono detti abbastanza sod-disfatti per l’impegno della Birindelli dieffettuare i lanci di questi insetti buoni(chiamati “Torymus”) nelle zone della Re-gione colpite. L’unico problema è rappre-sentato dai tempi tecnici, necessari perorganizzare il progetto. Infatti, la RegioneLazio sarà in grado di mettere in atto illancio solo a partire dalla primavera del2011. La riunione ha avuto toni accesicausati dalla preoccupazione di chi, comead esempio il Comune di Rocca di Papache possiede circa 1.500 ettari di boscoceduo, ha un’economia basata essenzial-mente sui prodotti del castagno.“La nostra amministrazione – ha dettol’assessore all’Ambiente del Comune, Al-

Il fatto si ripete inesorabil-mente ogni anno. Luglio oagosto, alla prima giornata divento, i prati aridi del Tuscoloe dintorni vanno in fiamme.Molti credono di aver indivi-duato il motivo con certezza:- su un prato percorso dalfuoco l’erba ricresce in fretta epiù rigogliosa, una manna pergli animali al pascolo -.Nutriamo un grande rispettoper il lavoro degli allevatoriche tra tantissime difficoltà sidanno da fare per tenere inpiedi un’attività tipica del no-stro territorio, ma che oggi èdiventato quasi impossibilepraticare nella nostra zona ri-spettando i naturali cicli della

natura. Nell’area esistono numerosiinsediamenti abitativi e manu-fatti che ad ogni incendio cor-rono il rischio di esseredistrutti. Ogni rogo uccide mi-gliaia di insetti e animali met-tendo in discussione lasopravvivenza di numerose

specie. Le attività per spegneregli incendi richiedono l’inter-vento di decine di uomini emezzi con un rilevante impe-gno economico e un serio ri-schio per l’incolumità dioperatori e cittadini.Probabilmente la comunità fa-rebbe bene a riconsiderare in

modo serio il tipo di attivitàammesse nel territorio e sequelle di allevatore fosserogiudicate non più compatibilidovrebbe finanziare gli inte-ressati disposti a trasferirsi inzone più adatte o sostenere leeventuali trasformazioni pos-sibili da attuare.Naturalmente le ragioni degliincendi sono da ricercareanche in ambito di altri appe-titi mai sopiti, quelli relativi adedificazioni autorizzate o abu-sive, ma su questo fronte cisono già leggi e normative chei Comuni, per primi, non de-vono fare altro che applicarecon precisione e tempestività.

E.G.

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ROCCA DI PAPA 11il Segno - Settembre 2010

Il blog ambientalista “Picchio-verde” intende lanciare un ap-pello ai Sindaci dei Comunidei Castelli Romani per solle-citare atti concreti per la tuteladi un ambiente tra i più bellid’Italia e per la salvaguardiadell’“identità culturale dei no-stri territori.

Egregi Sindaci,

i Castelli Romani contanocirca 350.000 abitanti. I co-muni si presentano comeun’estesa conurbazione che nefanno la seconda area urbaniz-zata del Lazio e la undicesimain Italia. Una vera area metro-politana. La saldatura dei centri esistentirischia di far perdere la loroidentità storica. Il paesaggioantico lascia ancora tracce neibrani e nei reperti sopravvis-suti ma non è più leggibilenella sua integrità a meno disforzi interpretativi. I Castellioggi sono un organismo obesoe quando un organismo è appe-santito anche il “cuore” è a ri-schio. Ed il cuore che rischia èproprio la parte più pregiata:boschi, laghi, aree agricole eprative, biodiversità. Si riportano di seguito alcunidati significativi: la popola-zione residente dei comuni deiCastelli Romani tra il 1984 edil 2007 ha avuto un incrementodel 32%; nello stesso tempo lapopolazione di Roma diminui-sce del 5%. Ben 7 comuni sui16 del territorio dei CastelliRomani sono in cima alla gra-duatoria riguardante la densitàdi autovetture nei comuni delLazio. Questa è una delle criticità del-l’area e del resto appare evi-dente a chiunque si trovi atransitarvi negli orari di in-gresso e uscita dal lavoro.Nello specifico le criticità at-tuali del territorio dei CastelliRomani riguardano: il sovrasfruttamento delle risorse idri-che e l’inadeguatezza dei si-stemi di depurazione delleacque reflue; l’eccessivo traf-fico veicolare; la difficoltà dismaltimento dei rifiuti urbani;

Il blog “Picchioverde” lancia un appello ai Sindaci

“I Castelli Romani sono unpatrimonio da difendere”

Verso la fine del mese di lu-glio alcuni cittadini resi-denti nel centro storico diRocca di Papa sono rimastia guardare il cielo attrattida tre oggetti sferici lumi-nosi. “Erano di colorearancione -ci racconta unodi loro, l’artista roccheg-giano Vittorio Maccari-sembravano delle palle difuoco. Sono rimaste fermein cielo una trentina di se-condi e poi sono sparite nelnulla. Non so che cosa fos-sero -conclude Vittorio- maè stato uno spettacolostrano e allo stesso tempoaffascinante e credo irripe-tibile”.L’avvistamento di Rocca diPapa va ad aggiungersiagli altri che si sarebberoverificati nell’ultimo mese.Verso la metà d’agostoun’identico avvistamentoveniva effettuato a Roma.Diversi cittadini della Ca-pitale hanno fornito lestesse descrizioni. L’ultimo, in ordine ditempo, ha invece interes-sato il Comune di Feren-tino, nel frusinate. Qui, il 6settembre scorso, verso lamezzanotte, un’intera fa-miglia ha assistito a un’al-tra apparizione di sfereluminose. “Non mi era maicapitato di assistere dalvivo a uno spettacolo simile-ha dichiarato uno deicomponenti della famigliaciociara-. Non ho dubbi,era un Ufo. Le sfere lumi-nose hanno indugiato percirca un minuto dopodichèsono scomparse”.Il mistero sembra infittirsi,visto che nell’ultimo annogli avvistamenti di oggettinon identificati ha visto unvero e proprio aumento.Purtroppo nessuno è riu-scito a scattare pronta-mente una fotografia cosìda immortalare l’evento.Non resta che aspettare ilritorno di queste “palle difuoco” nei nostri cieli.

Andrea Rasetti

Tre oggetti di fuocoUfo nei cieli,gli alieni ciguardano?

La vasta area dei Castelli Romani posta a ridosso della Capitale

la perdita di interesse verso leattività agricole; la difficoltà dicontrollare adeguatamentetutto il territorio al fine di pre-venire gli abusi più vari (edi-lizi, scarico rifiuti speciali,attività venatoria ecc.).Signori Sindaci, appare evi-dente l’urgenza di porre finead una gestione territoriale ba-sata pressoché esclusivamentesu un asfissiante “sviluppo edi-lizio”. Il territorio ha dei “li-miti” fisici, prima o poi finiscee una volta che le aree agri-cole, i boschi, le pendici dellenostre colline, i prati verrannourbanizzate che cosa resterà?Che acqua berremo? Comesmaltiremo i rifiuti? Che ariarespireremo? Che qualità avràla nostra vita? Il valore chefonda la qualità di un territorioed anche la sua “fortuna” eco-nomica è la sua “bellezza”. Èquesta che va innanzitutto eperlopiù preservata. L’edilizia ha sì un ritorno eco-nomico tanto immediatoquanto iniquo perché non è ri-petibile, produce profitti perpochi e costi sociali per tutti.Non può essere questo il futuroauspicabile per i Castelli Ro-mani.Signori Sindaci, Vi chiediamodi assumere un impegno con-creto attraverso l’assunzione diun atto deliberativo da appro-vare in Consiglio Comunale

per una moratoria generaledell’edilizia nel Vostro Co-mune per almeno cinque anni.Un impegno effettivo, sostan-ziale e non puramente formaleper un territorio a volumetriainvariata fermo restando riqua-lificazioni edilizie nei centristorici. Vi invitiamo ad uscire da unavisione ancora troppo incen-trata in un concezione di “cam-panile” per affrontare concoraggio politico prove di piùalta responsabilità. Esistono strumenti anche isti-tuzionali – si pensi per esem-pio alle “unioni tra comuni”previste dalla legge 142/90 –per governare con maggioreefficacia amministrativa e ocu-latezza finanziaria sia la piani-ficazione territoriale, sia lagestione di molti servizi, dal-l’acqua ai rifiuti, ai trasporti ead altri servizi da gestire inun’ottica di “Sistema” perchéquesto sono i Castelli Romani,un’area vasta, un “Sistema”che merita un governo all’al-tezza della fama e del prestigioche ha sempre goduto fin daitempi più remoti. Questo Vi chiediamo nellaconsapevolezza che è questoche Vi chiedono tutti i cittadinidei Castelli Romani.Un cordiale saluto.

[email protected]

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che la questione antenne rive-ste una importanza centraleper la tutela della salute deisuoi cittadini, crediamo chenon avrà difficoltà ad accen-dere un mutuo pari a quei 2milioni di euro necessari perchiudere la pagina più nefastae vergognosa della storia diRocca di Papa. Questo Comune, nella suastoria, ha sottoscritto prestitiper opere pubbliche super-flue, per consulenze inutili espesso inutilizzate, per ripia-nare debiti fuori bilancio fattidai soliti politici maneggioni.Possibile che non riesca a tro-vare sulla piazza due milioni

APPROFONDIMENTO

ilSegno-S

ettembre2010

I difensori del Cardinale Roberto Tucci, che ha diretto la RadioVaticana dal 1985 al 2001, hanno impugnato la sentenza delTribunale di Appello di Roma del 14 ottobre 2009 con cui ve-niva respinta la richiesta di proscioglimento per l’imputato, di-chiarando la prescrizione dei reati, e si confermavano gli effettisul piano civile per le parti civili (cittadini e Codacons).Secondo i legali del Cardinale Tucci, come si legge nel ricorsoin Cassazione: “si deve innanzitutto osservare che nella data incui è stata pronunciata la sentenza di annullamento il reato con-testato al Cardinale Tucci era già estinto per prescrizione”. E,inoltre data l’esistenza di un altro imputato, il defunto PadrePasquale Borgomeo: “nel nostro caso troppo succinto e sinte-tico è stato il percorso logico compiuto dalla sentenza per per-venire alla sua conclusione con il risultato di confondere leposizioni degli imputati”[...]. Ne dà notizia il Codacons, che sidichiara “convinto invece che non ci sia stata alcuna confusionee che anche i giudici della Suprema Corte, confermeranno leresponsabilità della Radio Vaticana nei confronti degli abitantidi Cesano, che sicuramente hanno altri problemi anzichè pen-sare a quanto fosse succinta e sintetica la sentenza d’appello”. L’associazione di consumatori informa altresì che “il Pm inca-ricato dalla Procura di Roma sta procedendo per omicidio, maanche per le malattie come tumore e leucemia”.

Se 2 milionidi euro visembranotroppi

di AndreaSebastianelliIl 12 giugno del 2008il Comitato di Quar-tiere dei Campi d’An-nibale distribuì aRocca di Papa un vo-lantino dal titolo: “Ilprechè abbiamo pauradelle antenne: perchènon si muore più dimorte naturale”.Siamo arrivati a set-tembre del 2010 e lapolitica invece di di-scutere della periziatecnico-scientificacondotta dal dott. An-drea Micheli dell’Isti-tuto Nazionale deiTumori di Milano chestabilisce (per laprima volta) un nessotra l’esposizione alleonde elettromagneti-che e l’insorgenza digravi malattie, checosa fa? Si accusa avicenda sul mancatotrasferimento dei ri-petitori da MonteCavo in altri siti dellaRegione. Ora la “palla dellacolpa” viene restituitaalla Presidente dellaRegione, Polverini,rea di aver cancellatodal bilancio regionalei due milioni di europrevisti per spostarematerialmente i tra-licci. Il Sindaco di Rocca diPapa ha gridato alloscandalo, straccian-dosi le vesti. E al Sin-daco diciamo: severamente lei ritiene

2 milioni di euro. Tanto vale la vitadei cittadini di Rocca di Papa. Il Co-mune potrebbe accendere un mutuoper avviare il trasferimento dei tralicci

di euro? Sono convinto che di fronte al-l’importanza del fatto, cioè lacacciata dei ripetitori radio-tvdal nostro paese, molti roc-cheggiani sarebbero disposti aversare anche un contributo indenaro dopo aver versatoquello in vite umane, quellevite umane ammalatesi percolpa dell’elettrosmog. Fa-cendo due conti potrebbero ad-dirittura bastare i soldi chemolti antennari a quanto paredovrebbero versare al Comunein quanto affittuari di aree diproprietà pubblica sulla vettadi Monte Cavo su cui si tro-vano diversi impianti di tra-smissione. Pensate che bello:utilizzare i soldi degli anten-nari per mandarli via a calcinel sedere.Se invece, come purtroppocrediamo, l’amministrazionecomunale non riuscirà a farsicarico dei costi dello sposta-mento, saremo condannati adassistere al solito scaricabarilecon cui destra e sinistra, vecchie nuovi politicanti, ci hannopreso in giro per tanti, troppianni. E’ arrivato il momento di rea-gire di fronte all’inadegua-tezza di questa classe politica.Se non lo facciamo ora...quando?

E Radio Vaticana ricorre in Appello

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RETE di GIORNALISTI e SCRITTORI ANTIMAFIE

di ROMA e PROVINCIA

di Luisa Laurelli*Tra le Commissioniconsiliari istituite direcente dal ConsiglioRegionale, manca laCommissione Spe-ciale Sicurezza e

Lotta alla Criminalità, da me presie-duta fino a pochi mesi fa, che haprodotto un lavoro quasi sempre uni-tario divenuto importante punto di ri-ferimento per l’intera comunità delLazio. La Presidente Polverini si èresa conto che in questo settore èstato cancellato tutto quanto è statofatto di buono dalle precedenti am-ministrazioni di centrodestra e dicentrosinistra? A parte le deleghe all’Assessore allasicurezza a cui spero nella recentemanovra di bilancio siano stati al-meno confermati i fondi dello scorsoanno, oltre alla mancata istituzionedella Commissione Consiliare, man-cano le nomine degli esperti dell’Os-servatorio Regionale sulla Sicurezza,quelle relative alla Agenzia Regio-nale sui Beni Confiscati alle Mafieistituita con legge regionale appro-

supplemento al n. 9 - Settembre 2010 de “il Segno”ilSegnoil

Segno n.9

IL TRENODEL RISVEGLIO

Il Clan deiCasamonica

In V pagina

Continua in VI

ETTORE ZANCA in II e III pagina

Sugli affari della‘ndranghetale rivelazionidel super-pentito

Cosimo Virgiglio

Roma e provincia sonoormai il territorio delclan dei Casamonica checonta oltre 500 affiliatispecializzati nel racket enell’usura. Contro di lorole forse dell’ordinestanno vincendo moltebattaglie ma come finiràquesta guerra non è an-cora chiaro.

Il partitodel cemento

In VI pagina

Ospitiamo l’interventodel Comitato Antimafiadi Latina che lancia l’allarme sul ruolo giocano nella nostra regione da società edililegate alla criminalità organizzata capaci di infiltrarsi nella politicalocale per aggiudicarsiappalti milionari.

La sfidadi Ardea

In VII pagina

Il Consiglio Comunaledella cittadina laziale haapprovato una mozioneche per la prima voltastabilisce regole chiareda parte delle istituzionicirca la costituzione diparte civile e la confiscadei beni alla criminalitàorganizzata. Un esempioche molte città dovrebbero seguire.

Sicurezza e legalità devonoimpegnare laRegione Lazio

Inizierà il prossimo 30 settembre il processo contro i 16 esponenti della ‘ndrangheta finiti nell’inchiesta “Maestro” che il 22 dicembre del 2009 scoperchiò i vasti interessi della criminalità organizzata nelle attività di import-export nel porto di Gioia Tauro. Grande attesaper ciò che dirà Cosimo Virgiglio, l’imprenditoreche ai Castelli Romani gestiva l’hotel di lusso“Villa Vecchia” a Monte Porzio Catone. Oltre a lui sul banco degli imputati ci sarà anche Angelo Boccardelli, ritenuto uomo di collegamento con le cosche calabresi

Articoloin IV pagina

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ilSegnoilSegno

Settembre 2010 - n. 9II

di ETTOREZANCASono moltoi m p u l s i v o ,come tutti imeridionali. Inpositivo de-

Viaggio inaspettato sul “treno del risveglio”

nota generosità, in negativomancanza di autocontrollo.Per questo lotto col mio tem-peramento continuamente.Dopo molti anni e in pienapaternità, sto imparando atollerare le grettezze quoti-diane e le meschinità. Tuttavianel vasto campionario di fe-nomeni che incontro, vorrei se-gnalare non senza urticarmi,la gente che ironizza o tra-visa sulle mie origini palermi-tane. Dopo accurati studi li hodistinti in tre categorie. Ilbuontempone, il finto colto eil peggiore di tutti. Il socio-logo.

al sociologo che mi rivolgo,invitandolo a un rilassanteviaggio sul treno del risveglio,un treno che non ferma allastazione dei luoghi comuni,che parte dall’ombelico dellaSicilia, un paesino che sichiama Villarosa, uno deicentri minerari ingialliti dallozolfo, la prima fonte di ric-chezza della criminalità or-ganizzata in Sicilia.

IL BUONTEMPONE,IL FINTO COLTOE IL SOCIOLOGOIl primo tipo crede di esserespiritoso, prendendo in giro inmaniera sguaiata il mio dia-letto esclamando “minchiapalemmo” a tutto spiano odomandandomi dove na-scondo la lupara (magaril’avessi, a volte penso da pa-cifista!), il secondo invece ap-purate le mie origini esclamaestasiato “ah Palermo, SiciliaCamilleri”, dopodiché miinonda di termini improbabiliappresi nei romanzi delsommo scrittore, per saggiarela sua preparazione. Il sociologo è la vera bestia.Perché è trasversale, difficil-mente riconoscibile, ma è ilpeggiore, parte lodando laSicilia e poi colpisce classifi-candoci irrimediabili mafiosi,spesso ama collocarsi nel cen-tro-nord e parla dei suoi luo-ghi come di posti dove silavora e si è onesti. È proprio

IL TRENODI VILLAROSA(ENNA)

Il treno è proprio lì, un museocreato da un uomo che haraccolto la memoria delleprime zolfatare, narrandodella sofferenza di chi re-stava e ci moriva o partivaper il nord per farsi apostro-fare “terrone”. Da lì si parte,per capire quanto il cancrodella criminalità abbia attec-chito. Molti dei viaggiatoridel treno del risveglio, pen-sano a un viaggio relativa-mente breve, pensavano divedere solo Sicilia, Calabria,Puglia e Campania, terreper eccellenza pregne di cri-minalità che vi fa affari. Eppure il treno prosegue, ilpanorama cambia la loco-motiva non si ferma. Varca iconfini delle regioni dove èfin troppo scontato parlaredi criminalità. Il sociologo di-venterebbe viola a pensareche anche in Molise e Um-bria si parla di forti contami-nazioni mafiose negli appaltipubblici, di speculazione edi-lizia e di traffico di droga,allarmi sottovalutati, comedel resto lo sono in Abruzzo,

crocevia di riciclaggi, appaltisu cui mangiare, traffici didroga in un asse italo-alba-nese, adesso anche la tavolaapparecchiata degli appaltipost-terremoto, l’usura e lecontaminazioni della politica. La stazione del Lazio per iltreno è quasi tappa obbli-gata, per ricordare a tantiche forse certe organizza-zioni nate sul territorio ro-mano, non erano episodichema ben radicate. Tanto dapotersi permettere di contrat-tare con la mafia e la ca-morra. Ma anche inurbanistica e appalti, c’è unalto tasso di criminalità.Facciamo tappa in Emilia,forse lo stupore diventa

paura, abbiamo varcato diparecchi chilometri le stazionidove è normale parlare di il-legalità. Parecchie confischedi immobili e di aziende conforte contaminazione ma-fiosa, la quarta regione d’Ita-lia in ordine di importanzanei provvedimenti di questotipo.Proseguiamo, lo sguardo delsociologo forse è meno sicuro,avverto fantasmi tra le suepupille, ci avviciniamo al Ve-neto, ma proseguiamo moltolentamente, per richiamarealla memoria la famosa maladel Brenta, una organizza-zione con forti canali di comu-nicazione criminale con lecosche del sud, ma nata e

Dal piccolo paese di Villarosa inizia il viaggio diEttore per capire quanto il cancro della criminalitàabbia attecchito in tutta Italia. Nessuno si senta escluso

Il treno-museo di Villarosa

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ilSegnoilSegno

settembre 2010 - n. 9III

PER DIRE NO ALL’USURASi terrà a Roma in piazza SS.Apostoli il prossimo 21 settem-bre la giornata contro l’usura pro-mossa da “SOS IMPRESA” diConfcommercio. Si tratta di unainiziativa tesa a lanciare un gridod’allarme sulle varie forme distrozzinaggio che sono in forteaumento soprattutto a Roma e inProvincia.Titolo dell’iniziativa è infatti:“Fuori dal buio. Uscire dal si-lenzio”.

Alla serata parteciperanno:MARCO VENTURI, Presidente Confesercenti,PIERO GRASSO, Procuratore Nazionale Antimafia NICOLA ZINGARETTI, Presidente Provincia di Roma GIOSUÈ MARINO, Commissario Nazionale Antiracket e Antiusura ALFREDO MANTOVANO, Sottosegretario Ministero dell’Interno

In Lombardia la mafia non esiste, lopensano in tanti, forse anche gli abitantidei palazzi dell’hinterland, in granparte costruiti da cosche mafiose, maanche riciclaggio di denaro, droga eprostituzione. Col tempo il territorio èstato diviso tra varie organizzazioni cri-minali. Equamente ma non fraterna-mente. Il sociologo scende dal treno, va a casasua. Adesso forse nella sua villetta congiardino, cane e box annessi, guarderàla villetta accanto, forse si chiederà chici abita, sentendo forte l’alito di qual-cosa che pensava fosse assente nellasua bella pianura. Bella terra la Sicilia,calda e stranamente uguale alla Lom-bardia. Ma senza nebbia. Buon viaggioal prossimo frequentatore di stazioni diluoghi comuni. Ettore Zanca

cresciuta sul territorio, operante nel Ve-neto, utilizzava in gran parte il canaledello smercio di carni e degli autotra-sporti. Definita per importanza la quinta mafia,divisa i mandamenti operanti ognuno inuna città, Venezia compresa.Eccoci in Piemonte dove imperano usura,speculazione edilizia, appalti truccati, lacriminalità opera in competizione con or-ganizzazioni anche di etnia straniera.La Liguria è classificata persino dallaDia, a forte contaminazione mafiosa, conomicidi e scommesse clandestine, la re-gione è fondamentale come crocevia dimolti traffici illeciti, droga in primis. Im-pera anche la speculazione edilizia.Sanremo è una delle tappe, qui i gioca-tori d’azzardo perdendo spesso, finan-ziano direttamente le organizzazionicriminali, sempre come sostiene la Dia,molte aziende sono “contaminate”.

Villarosa

continua dallapagina precedente

Villarosa

SICILIA

CALABRIA

CAMPANIA PUGLIA

MOLISE

ABRUZZO

LAZIO

EMILIALIGURIA

LOMBARDIAVENETO

PIEMONTE

BASILICATA

LE COSCHE CRIMINALINELLA PROVINCIA DI ROMA

‘Ndrangheta‘Ndrina Gallace – ‘Ndrina Serpa – ‘Ndrina del Locale diSibari – ‘Ndrina Morabito-Bruzzaniti-Palamara – ‘NdrinaMollica – ‘Ndrina Alvaro – ‘Ndrina Mancuso – ‘NdrinaLongo-Versace – ‘Ndrina Gligora – ‘Ndrina Barbaro –‘Ndrina Perna-Pranno – ‘Ndrina Piromalli – ‘NdrinaMammoliti – ‘Ndrina Carelli-Tripodoro – ‘Ndrine del Lo-cale di Marina di Gioiosa Ionica – ‘Ndrina Commisso –‘Ndrina Franze – ‘Ndrina Marando

Cosa NostraFamiglia dei Barcellonesi – Famiglia dei Caruana-Cun-trera-Vella-Corleonesi – Famiglia Santapaola – FamigliaCammarata – Famiglia Madonia – Famiglia di PortaNuova – Famiglia Priviteri – Famiglia di San Lorenzo –Famiglia Rinzivillo – Famiglia Rimi-Badalamenti – Fa-miglia Ribisi (Calafata-Farruggio)

CamorraClan Senese – Clan Stolder – Ex Clan Alfieri – ClanMoccia – Clan Cozzolino – Ex Clan Zaza – Clan Fab-brocino – Clan Anastasio – Clan Venerusodati dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio

L’ITALIA S’E’ DESTA!

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IVdi AndreaSebastianelliSi terrà il pros-simo 30 set-t e m b r el’udienza preli-minare del-

Oltre all’imprenditore cala-brese, ci sarà anche RossellaSperanza, moglie del defuntoboss Rocco Molè, ucciso il 1febbraio 2008 a Gioia Tauronell’ambito dello scontro tracosche per il controllo delle at-tività portuali. L'udienza preliminare è statafissata per 16 persone, traqueste ci sarà anche quell’An-gelo Boccardelli, 61 anni, diSegni (difeso dagli avvocatiPasquale Cardillo Cupo e Gu-glielmo Raso) che nella vi-

RREETTEE

AANNTTII

MMAAFFIIEE

cenda di Villa Vecchia, secondogli inquirenti, svolse un ruolo dicontatto tra Cosimo Virgiglio el’imprenditrice di Sabaudia co-stretta a lasciare in tutta frettala gestione di “Villa Vecchia”con minacce e ritorsioni.Il Pm aveva presentato richiestadi giudizio immediato ancheper l’altro personaggio finitonell’inchiesta “Maestro”, Gior-gio Hugo Balestrieri (67 anni, diRosignano Marittimo di Livorno,difeso dagli avvocati FabrizioDe Silvestri e Francesco Ciabat-toni) anche lui ritenuto uomo dicollegamento tra il Virgiglio egli interessi economico-finan-ziari della ‘ndrangheta nel-l’area dei Castelli Romani.Cosimo Virgiglio è uno deipochi pentiti legati alla ‘ndran-gheta e per questo le sue di-chiarazioni se confermerannoquanto già scritto nelle nume-

rose pagine dei verbali, fa-ranno piena luce anche sui nomidei politici in affari con l’orga-nizzazione criminale calabrese.Fu proprio Virgiglio a riferireagli inquirenti che il boss RoccoMolè, attraverso la sua società,voleva entrare negli affari delporto e avrebbe fatto pressionisu alcuni politici amici per otte-nere la nomina di un propriouomo nella direzione dell’auto-rità portuale. Nomina poi sfu-mata. Insomma la ‘ndrangheta dasempre nel porto ha trovatoterreno fertile per i suoi traffici,tanto più oggi in vista del nuovopiano infrastrutturale che do-vrebbe arrivare a breve dopol’approvazione del piano rego-latore portuale e dei futuri in-vestimenti. Le ‘ndrine sonopronte a fiondarsi sull’affare. Il processo potrebbe anche

chiarire gli interessi territorialidella cosca dei Molè nell’areadi Roma e provincia, ritenutauno dei luoghi privilegiati perriciclare il denaro sporco pro-veniente dalle attività illeciteesercitate nel Porto di GioiaTauro. L’operazione "Maestro" vennecondotta il 22 dicembre 2009e portò in carcere 24 persone.Contemporaneamente finironoai domiciliari l'ex direttore del-l'ufficio doganale presso ilPorto di Gioia Tauro, AdolfoFracchetti, e il funzionario ad-detto al settore verifiche Anto-nio Morabito. Nel corsodell'operazione i Carabinierisequestrarono immobili per unvalore di circa 50 milioni dieuro.Ora non resta che attendere seCosimo Virgiglio confermerà omeno le sue rivelazioni.

Inizia il processoche potrebbe far lucesui rapporti fra ‘ndrangheta e politica

l’operazione denomi-nata “Maestro”, par-tita da un’inchiestatesa a smascherareun’organizzaz ionedella ‘ndrangheta le-gata al clan Molè percontrollare il trafficodi merci provenientidall’Asia nel porto diGioia Tauro. La richiesta di giudizioimmediato, formulatadal Pm antimafia Ro-berto Di Palma, èstata infatti accoltadal Gup Andrea Espo-sito e ora c’è grandeattesa per il processoche potrebbe aprireuna pagina nuova neirapporti tra la piùgrande organizza-zione criminale delmondo, la ‘ndran-gheta, e la politica. Tra le sedici personeche il 30 settembredovranno comparire inaula nella veste di im-putati, vi è anche l'im-prenditore CosimoVirgiglio, arrestatoalla fine di dicembre2009 in occasione delsequestro dell’hotel dilusso di Monte PorzioCatone, “Villa Vec-chia”, punto di riferi-mento della coscacalabrese per ripulirei proventi illeciti deri-vanti dalle attivitàportuali. E proprio lerivelazioni di CosimoVirgiglio, oggi colla-boratore di giustizia,sono risultate decisiveai fini delle indagini.

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settembre 2010 - n. 9

L’Hotel Villa Vecchia di Monte Porzio Catone

Il teste chiave sarà Cosimo Virgiglio, l’imprenditore arrestato per la vicenda di “VillaVecchia”, l’hotel dilusso di Monte PorzioCatone. Alla sbarraaltri 15 imputati, tracui Angelo Boccardelli

Cosimo Virgiglio

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V

RREETTEE

AANNTTII

MMAAFFIIEE

Il sindaco del Comune diCiampino ha disposto l'acqui-sizione al patrimonio comu-nale di un appezzamento diterreno di tremila metri qua-drati e di sei appartamenti,sequestrati al clan Casamo-nica, per un valore commer-ciale di circa 500 mila euro.L'acquisizione è stata prepa-rata in seguito alle indaginie alle verifiche - coordinatenegli ultimi mesi dal comandodei Carabinieri di Castelgan-dolfo e svolte dalla Tenenzadei Carabinieri di Ciampinocon la collaborazione dellaPolizia locale di Ciampino edell'ufficio tecnico comunale– che hanno portato al se-questro dei beni, avvenutonello scorso mese di maggio.L'intervento di Ciampino faparte dell'azione di contrastoal clan da parte dei Carabi-nieri nel territorio della pro-vincia di Roma, coordinatadal comando del gruppo deiCarabinieri di Frascati.

“Con l'ordinanza di oggi –afferma il sindaco di Ciam-pino, Walter Enrico Perandini– si porta a compimentoun'altra brillante azione co-ordinata delle forze dell'or-dine, alle quali vanno i mieicomplimenti, che ha per-messo di sferrare un durocolpo alla criminalità. Oravaluteremo come poter utiliz-zare i beni, divenuti da oggipatrimonio della cittadi-nanza, che si vanno ad ag-giungere a quelli sequestratinegli ultimi anni alla mafiacome la villa di via Appia equella di via delle Panta-nelle”.Già all’inizio dello scorsomese di luglio i Carabinieridella Stazione Nuovo Salarioavevano sequestrato ad unpluripregiudicato romano di32 anni, legato alla nota fa-miglia dei Casamonica, conticorrenti e diversi beni dilusso, tra cui autovetture dalmarchio blasonato come Fer-

rari, Lamborghini, Porsche eMercedes.Il provvedimento era scatu-rito da una serie di indaginicondotte dai Carabinieri cheavevano portato alla propo-sta di sorveglianza specialecon l'obbligo di soggiornonel Comune di Roma e il con-testuale sequestro dei beni.Gli elementi di prova raccoltidai militari e che hanno per-messo di accertare il coinvol-gimento del pregiudicato neigiri di usura ed estorsionedel clan Casamonica, hannoconsentito alla Direzione Di-strettuale Antimafia di Romadi emettere il provvedimento.Anche a maggio venne con-dotta un’operazione simile incui, nel corso di mirati accer-tamenti nel Comune di Ciam-pino, venne localizzato unaltro terreno di proprietà diun appartenente al clan, sulquale erano in corso di ulti-mazione due abitazioni, inparte già rifinite, in area si-

smica, in contrasto con i vin-coli idrogeologici, archeolo-gici e paesaggistici. L'abusoedilizio portò al sequestrodei due immobili e delle ri-spettive pertinenze, con l'ap-posizione dei sigilli, ed alladenuncia per realizzazionedi opere edilizie abusive delproprietario. Ulteriori appro-fondimenti consentirono diaccertare che l'intero terreno,di proprietà del denunciato,di circa 3.000 mq, era statolottizzato abusivamente alfine di consentire nel tempola realizzazione degli immo-bili rilevati. Sempre a maggio, a Vermi-cino, in via Tuscolana Vec-chia, i Carabinieri feceroabbattere un manufatto, rea-lizzato dai Casamonica su unterreno non di loro proprietà.Una presenza criminalequella dei Casamonica sem-pre più radicati a Roma eProvincia.

Andrea Rasetti

Sequestri contro il clan dei Casamonica,Roma e Provincia sono nelle loro mani

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settembre 2010 - n. 9

di Massimo LugliIl vertice era tutto africano, la ma-novalanza italiana e slava. Una mul-tinazionale della droga cheimportava eroina e cocaina in quan-tità industriali seguendo le nuoverotte del narcotraffico che passanoper Tanzania, Kenya, Somalia, Gam-bia, Uganda. Ventisei gli arresti scat-tati all’alba con un blitz che haimpegnato 150 carabinieri solo nellacapitale ma che si è propagato, comeun’onda d’urto dirompente, anche aNapoli, Taranto, Cosenza, Latina,Palermo, Frosinone, Terni e ViboValentia. In manette è finita anche larappresentante della comunità tan-zaniana di Roma, una donna di 45anni, Jumbe Ally Mohamed ZuhraKirro, che gestiva un call center, fi-nito sotto sequestro, nella zona dellastazione Termini. E il procuratoreaggiunto Giancarlo Capaldo lancial’allarme su una nuova minacciad’importazione: “La criminalità or-

ganizzata africana sta diventandosempre più aggressiva anche aRoma. Molte organizzazioni sono ingrado di gestire rapporti, da pari apari, con cosche di mafia e di ca-morra e la strategia operativa inter-nazionale del narcotraffico stacambiando velocemente. Molte par-tire della droga che partono daipaesi produttori - spiega il magi-strato - oggi passano per l’Africa eproseguono verso l’Europa”.A Roma, gli uomini del capitano Ga-briele De Pascalis, comandante dellacompagnia di San Pietro, avevanogià arrestato, nell’ottobre del 2009,diciotto persone: un’indagine che èstata il prologo della grande retata diieri mattina all’alba. Alcuni dei cor-rieri africani venivano intimiditi e ri-dotti letteralmente in schiavitù conriti magici e gris gris: vecchi incubiper una strategia assolutamente mo-derna. Sequestrate anche spade epugnali, armi meno efficaci di quelle

da fuoco ma che hanno un fortissimopotere simbolico. Molti dei corrieri“ovulatori” reclutati dalla gang ve-nivano invece dai paesi dell’Est e laDda (Direzione Distrettuale Antima-fia) sta indagando anche sulla mortedi uno di loro, ucciso dall’eroina chegli aveva lacerato l’intestino dopo larottura di un ovulo.

Articolo tratto da “La Repubblica, ed. di Roma”

del 10 settembre 2010 pag. XIII

Lo sbarco delle gang africane.La Procura: una minaccia

i giornalisti antimafie hanno scritto...

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E’ un vero assalto al territorio,a quel poco ancora rimasto li-bero dopo la devastazioneselvaggia degli anni prece-denti.Dovunque si vada, in qualun-que comune del Lazio, di de-stra come di sinistra,soprattutto in quelli riviera-schi, oltreché nella Capitale,non si fa altro che parlare diurbanistica e di piani regola-tori.Come se l’edilizia, la suaespansione, fosse il toccasanaai mali del paese, alla suaeconomia malata, al malco-stune, alla disoccupazione so-prattutto giovanile,all’indebitamento delle fami-glie, alla perdita di ogni spe-ranza per il futuro. Si pensasolo a costruire, a costruire se-conde e terze case, non abita-zioni popolari (che sonoquelle che, invece, servireb-bero), per soddisfare gli appe-titi del partito dei palazzinari,dei mafiosi e del calcestruzzo.Non si risparmia più niente diquel poco territorio rimastoancora libero: dai centri sto-rici, ai Parchi, alle periferie,alle spiagge.

Si scava nelle grotte per tra-sformarle in abitazioni, comein qualche isola, aggravandoun equilibrio idrogeologicogià pericolosamente compro-messo. Si costruisce, comesulla provinciale Itri-Sper-longa, perfino sui siti storici edi grande valore naturalistico.Gli autori di tale scempio,come il personale ed il mate-riale impiegati, provengonoper lo più dal casertano e dalnapoletano. Qualche voltadalla ciociaria.Gente spesso “pulita”, ma tal-volta anche dai nomi inquie-tanti. Senza parlare, poi, della“provenienza” dei capitali im-piegati, spesso molto dubbia.E senza parlare, inoltre, delleconnivenze, delle complicitàcon pezzi della politica e delleistituzioni locali e di profes-sionisti compiacenti e senzascrupoli che di fronte al diodenaro vendono la loroanima e la loro etica profes-sionale.Partito della monnezza e par-tito del calcestruzzo. Questisono i due nuovi partiti del se-colo con i quali ci troviamo afare i conti quotidianamente.

Il partito del cemento e dellemafie sta divorando il Lazio

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vata all’unanimità a settembre dell’annoscorso, nonché quelle dell’Osservatorio suiReati di Natura Ambientale. Il Consiglio Regionale del Lazio circa dueanni fa ha tenuto una solenne seduta sultema delle presenze mafiose nel nostroterritorio regionale votando un documentoa stragrande maggioranza, in cui si pren-devano degli impegni. La Polverini lo sa e che cosa sta facendoper rispettare quegli impegni? Bisognasempre ricordarsi che nel Lazio è statosciolto per presenze di mafia il Comune diNettuno, si è arrivati ad un passo dalloscioglimento del Comune di Fondi ed èstato messo sotto osservazione il Comunedi Ardea. Sono note le attività di contrasto pressochéquotidiano della magistratura e delle

forze dell’ordine così come era riconosciutoe ben presente il lavoro della Commissionein raccordo oltre che con le Istituzioni de-putate, anche con le organizzazioni sinda-cali del settore e con l’associazionismo. LaRegione Lazio ha un buon impianto legi-slativo del settore che va dalla legge sullasicurezza a quella sull’usura, dall’istituzionedell’Agenzia per i Beni Confiscati allalegge sui diritti dei detenuti, da quellasulle polizie locali alla legge sui dirittidegli immigrati. Sono già 15 giorni che hoscritto senza avere risposta alla PresidentePolverini per proporle di mandare avantiil progetto per realizzare l’ICAM di Romagià finanziato, dove poter ospitare 12madri detenute con i loro bambini da zeroa tre anni. E non mi si venga a dire che tutto ciò suc-

cede perché occorre tagliare le spese diorganismi che non hanno alcun costo comela Commissione, o costi insignificanti comel’Osservatorio che da mesi non effettua ilmonitoraggio sulle presenze delle mafienel Lazio. La nostra può continuare ad essere unadelle Regioni che la massima attenzione aitemi della legalità e della sicurezza lapratica quotidianamente e non la predicasolo in campagna elettorale. Così come mipare sia successo con la nuova Amministra-zione regionale. Mi piacerebbe esseresmentita.

Luisa Laurelli*

* già consigliera regionale e Presidentedella Commissione Speciale

Sicurezza della Regione Lazio

VI

Sicurezza e legalitàdevono impegnare la Regione Lazio

mafie nostrane, in particolaredella camorra, in molti co-muni del litorale laziale e nonsolo.Ecco perché da tempo stiamoinsistendo sulla necessità dismetterla di parlare di storiadelle mafie, di sociologia equant’altro.Qui stanno divorando i nostriterritori, stanno corrompendoil tessuto civile, morale e poli-tico. Stanno inquinando, av-velenandol i, quelli culturaleed istituzionale, rendendo,peraltro, invivibile l’ambiente.in cui ognuno di noi vive.E’ necessario che tutti i nostrisoci facciano un passo inavanti, un salto di qualità,

passando dalla fase della ge-nericità e della lamentazionea quella della denuncia,chiara, specifica, nomi e co-gnomi, comune per comune.L’Associazione sta per questoe noi, proprio per fare questo,abbiamo difeso e difendiamocon i denti la nostra autono-mia dai partiti e dalle istitu-zioni, non prendendo un euroné dagli uni né dagli altri.WWF e Legambiente fannogià dal canto loro un’opera lo-devole.Il nostro ruolo è più specifico:trovare e denunciare le con-nessioni, caso per caso, fraspeculatori e mafie.www.comitato-antimafia-lt.org

Partiti nei quali icolori non con-tano ed ai quali siassociano tutti - oquasi -, che non sipreoccupano didisastri ecologici ede l l ’ambien te ,della salute deicittadini, e chepensano solo ai“piccioli”, ora esubito. Le nuovefrontiere delle

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

Page 19: Il Piccolo Segno Settembre 2010

Quello di Luciano Mirone (giornalistae scrittore siciliano) è un libro chevuole restituire una coscienza a chiforse l’ha perduta. Quella coscienzache viene colpita e sfregiata ogni qualvolta avvengono omicidi di mafia. Illibro, “Gli insabbiati”, ha un sottotitoloilluminante: “Storie di giornalisti uccisidalla mafia e sepolti dall’indiffe-renza”. Un vero e proprio atto d’ac-cusa. Mirone racconta le vicende di 8 gior-nalisti che, con il loro lavoro di cronisti,sono andati incontro alla morteavendo deciso di raccontare verità sco-mode e quindi taciute. Ci narra le vi-cende personali e professionali diCosimo Cristina (24 anni, reo di de-nunciare i rapporti tra la mafia e i co-siddetti “colletti bianchi” di TerminiImerese); Mauro De Mauro (rapito eucciso per le sue inchieste sulla mortedi Enrico Mattei e sui misteri del GolpeBorghese); Giovanni Spampinato (uno

dei primi giornalisti italiani ad interes-sarsi ai poteri deviati dentro lo Stato,assassinato nel 1972); Giuseppe Impa-stato (che da una radio privata denun-ciava le nefandezze di TanoBadalamenti, boss di Cinisi); MarioFrancese (interessatosi dei colossali in-teressi nascosti dietro la ricostruzionedel Belice dopo il terremoto del 1968 eassassinato da sicari di Riina); Giu-seppe Fava (che per primo denunciò lecollusioni tra mafia, politica, P2 e mas-soneria); Mauro Rostagno (che da unatv privata prendeva di mira mafiosi epolitici corrotti); Beppe Alfano (cheaveva scoperto gli scandali di un’asso-ciazione di assistenza su cui avevanomesso le mani politici, faccendieri emafiosi).Otto storie diverse, che insieme rie-scono a tracciare una linea chiara eunita su ciò che ha significato (e signi-fica) in Italia fare semplicemente il me-stiere di giornalista. Le loro storie

il libro del mese

diventano però anche un atto d’accusaverso una categoria, quella dei giorna-listi, che troppo spesso sembra facil-mente corruttibile dal potere, sia essopolitico, criminale o finanzario dimen-ticando il valore della verità e del ri-spetto della coscienza collettiva perchè“sono soprattutto le cose non dettequelle che veramente contano”. Il libro di 488 pagine (ed. Castelvecchi,€ 19,50) presenta la prefazione di RitaBorsellino e una interessante notadello stesso Mirone, scritta dieci annidopo la prima edizione.

Marcello Morrone

Vita, lavoro e mortedi cronisti ‘insabbiati’

RETE di GIORNALISTI e SCRITTORI ANTIMAFIE di ROMA e PROVINCIA

ilSegnoilSegno

settembre 2010 - n. 9

tività sul proprio territorio dellemafie, che noi abbiamo denunciatocon forza molti anni fa. Tuttavia -ha aggiunto Di Cesare- seppurcontenti dell’approvazione di una

Il Consiglio Comunale diArdea (Rm) ha approvatouna mozione che impegnal’amministrazione comunalea costiruirsi parte civile con-tro le organizzazioni crimi-nali di stampo mafiosopresenti da tempo sul pro-prio territorio. Non solo: glieventuali risarcimenti sa-ranno destinati a un appo-sito fondo a sostegno dellevittime del racket e del-l’usura e a favore delle as-sociazioni e strutture a cuiverranno assegnati gli im-mobili confiscati.Quanto deciso dal Consi-glio Comunale di Ardeadovrebbe essere preso daesempio da molti altri Co-

muni della provincia diRoma, dove le attività cri-minali sono diventate ormaiuna caratteristica. Non sitratta più di tentativi di in-filtrarsi in zone diversedalle regioni storiche dellamafia, ma di attività ordi-narie e quotidiane, ormaistanziali e ben note alleforze dell’ordine. “Per laprima volta -ha detto ElvioDi Cesare, segretario re-gionale dell’associazionecontro le illegalità e lemafie Antonino Capon-netto- un’amministrazioneammette, con un atto uffi-ciale e adottato con l’as-senza di tutti i gruppipolitici, la presenza e le at-

VII

diDANIELADI ROSA

mozione di rilevante im-portanza, avremmo ap-prezzato qualche passettoin più: l’impegno cioè a in-dividuare e neutralizzareeventuali responsabilità disingoli”. La mozione rap-presenta comunque unprimo strumento di preven-zione e contrasto al feno-meno diffusodell’infiltrazione mafiosasul territorio. Se tutte leamministrazioni pubblichese ne dotassero sarebbeun bel passo in avanti.

“Ogni conquistalascia dietro di sè una scia di delitti.E la vendetta non si fa attendere”

Mario Francese

”Dal Comune di Ardeaun esempio da seguire per contrastare le mafie

Page 20: Il Piccolo Segno Settembre 2010

12 settembre, FrascatiPRESO IL LATITANTECHE SFUGGI’ ALLA CATTURADopo un anno di ricerche è stato tratto inarresto da parte dei Carabinieri del Nu-cleo investigativo di Frascati, un uomo(albanese di 24 anni, E.S.) che era riu-scito a dileguarsi nel maggio del 2009durante un’operazione tesa a sgominareun traffico internazionale di droga.L’uomo è stato rintracciato in Belgio e hafatto rientro in Italia scortato dagli uo-mini della Interpol. A Fiumicino i Carabi-nieri lo hanno prelevato e condotto nelcarcere di Rebibbia. Nell’operazionedenominata “ Tatjana” vennero arrestatealtre 11 persone.

9 settembre, RomaPRESA LA BANDA CHE RAPINAVA LE PROSTITUTEI Carabinieri del Nucleo Operativo dellaCompagnia di Frascati nella notte tra l’8e il 9 settembre, in un blitz condotto sullaPrenestina, hanno arrestato una bandadi malviventi composta da tre romeni. Labanda, armata di taglierino, stava rapi-nando alcune prostitute. Le lucciole,tratte in salvo dagli uomini dell’Arma,sono state comunque multate in baseall’Ordinanza del Comune di Roma men-tre i tre arrestati saranno processati conrito direttissimo con l’accusa di tentatarapina aggravata.

28 agosto, OstiaSIGILLI ALLO STABILIMENTODEL BOSS FASCIANISono stati posti i sigilli allo stabilimentobalneare “Village” di proprietà del clan

Fasciani. Sotto sequestro spiaggia e di-scoteca. Il Gip presso il Tribunale diRoma, sulla scorta degli elementi raccoltidal Nucleo Operativo presso il Co-mando Provinciale dei Carabinieri, hafirmato il decreto di cessazione dell’at-tività sull’arenile. Il titolare della strutturaè Carmine Fasciani, attualmente dete-nuto nel carcere di Secondigliano (Na)con l’accusa di associazione a delinquerefinalizzata al traffico internazionale disostanze stupefacenti.L’indagine, condotta dal febbraio del2008 sotto il coordinamento della Divi-sione Distrettuale Antimafia presso laProcura di Roma, portò in carcere 36persone: 31 italiani, 4 spagnoli e un bul-garo.

21 agosto, PiedimenteSIGILLI AD UNAUTOSALONE DI LUSSOI Carabinieri della seconda sezione delReparto Operativo Provinciale di Romahanno posto sotto sequestro un conces-sionario “Auto style” di Piedimonte SanGermano. La richiesta di sequestro pre-ventivo, avanzata dall Dda di Roma, èstata accolta dal Tribunale di Frosinone.Tre anni fa lo stesso concessionario di au-tomobili, che in precedenza aveva sedea Cassino, rimase protagonista di un mi-sterioso incendio.

19 agosto, FrosinoneSI CHIUDE L’OPERAZIONE“SULEYMAN”Si è chiusa con un’ultimo arresto l’opera-zione “Suleyman” che nell’ottobre del2007 portò allo smantellamento di una

maxi organizzazione composta da cio-ciari e africani e che aveva come ruoloprincipale il traffico della cocaina daipaesi el Nord Europa fino in Italia, pas-sando per Frosinone e Napoli. Si trat-tava di tre organizzazioni criminali,formate da extracomunitari che si eranouniti in una sorta di alleanza e che ave-vano come fine ultimo il traffico di so-stanze stupefacenti. Sessantacomplessivamente le persone arrestatee indagate dalla Procura della Repub-blica della Direzione Antimafia di Na-poli, per i reati di associazionefinalizzata al traffico internazionale distupefacenti, riciclaggio e favoreggia-mento dell’immigrazione clandestina.L’ultimo arrestato, bloccato nell’aero-porto di Fiumicino, era un cittadino elTogo proveniente da Lagos. L’uomo èanche accusato di ricettazione e falsodocumentale.

31 agosto, RomaSEQUESTRATOCAPANNONE DI GRIFFELa Guardia di Finanza di Frascati hasequestrato a Roma (Rocca Cencia) uncapannone in cui era occultata mercecontraffatta che riproduceva loghi estemmi araldici di Carabinieri, Guardiadi Finanza, Marina Militare ed Aero-nautica Militare. Un totale di oltre 500pezzi destinati a molti esercizi commer-ciali dell’area dei Castelli Romani ed inparticolare a Velletri. Nel capannone sirealizzavano ex-novo falsi marchi uti-lizzando sofisticate apparecchiaturemeccaniche.

(A cura di Andrea Rasetti)

supplemento al n. 9 (settembre2010) del mensile indipendente

il Segnoorgano dell’associazione culturale“Terre Sommerse Castelli”Registrazione Tribunale di

Velletri n. 5/02 del 19/02/2002

DIREZIONEVia dei Monti, 24 - Rocca di Papa

DIRETTORE RESPONSABILE

Andrea Sebastianelli

[email protected] e foto anche se non pubbli-cati non si restituiscono. Il contenutodegli articoli, dei servizi, le foto ed iloghi, rispecchia esclusivamente ilpensiero degli artefici e non vincolamai in nessun modo il Segno, la dire-zione e la proprietà. Le inserzioni sonoriservate ai soli associati e simpatiz-zanti ed hanno carattere divulgativo-promozionale nel loro stesso ambito.

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RETE di GIORNALISTI e SCRITTORI ANTIMAFIE

di ROMA e PROVINCIAilSegno

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”Incominciandocol gustareun po’ di

libertà, si finisceper volerla tutta.ErricoMalatesta(1853-1932)

PICCOLO

Anno IX, n. 7-8 - Luglio-Agosto 2010Periodico mensiledell’Associazione CulturaleTerre Sommerse Castelli

il Segno“Esiste unnesso tra esposizione alle onde e tumori e leucemie”

mia vita.Dopo aver imboccato allegra-mente la terza parte, quella checomincia a 60 anni, mi sono im-battuto in uno di questi politicimolto preso dal suo ruolo che,come pochi altri, non tollera cri-tiche e posizioni diverse dallesue, e che, forse infastidito per lecose da me scritte su questo gior-nale, mi ha definito, in privato,con un “aggettivo forte”.

Quando ipolitici sonointolleranti

SEGUEAPAGINA 17

di Sergio RasettiHo avuto rapportipiù o meno strettie confidenzialicon Sindaci e po-litici di ogni li-vello nelle primedue parti della

Apagina 10

A pagina 17

ParcheggioParcoAscensoretrappola

Apagina 7

Via libera anche al secondoPUAIl futurodelVivaroè fattodi cemento

Apagina 8

Boschi ai privatiPatrimoniodi tutti

QuartiereVigneProtesteperlarotonda

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FRIGGITORIAe tanto altro....

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e-mail: [email protected]

Di antennesi muore

Alle pagine 12 e 13

Lo ha dimostrato una periziarichiesta dal Tribunale di Romaper chiarire le responsabilitàdi Radio Vaticana su 137 decessi

PIC

CO

LO

Anno IX, n. 6 - Giugno 2010Periodico mensiledell’Associazione CulturaleTerre Sommerse Castelli

il SegnoComunediRoccadiPapa, votata l’edificazionedi 1.200metri cubi

E’partitol’assaltoal Vivaro

volte a migliorare la situazionescolastica: due nuovi edifici sonostati inaugurati il mese scorso,nella zona delle Vigne e ai Campid’Annibale, con grande soddisfa-zione da parte di tutti. Purtroppo aqueste lodevoli iniziative del-l’Amministrazione Comunalenon fa riscontro la politica scola-stica nazionale. I tagli al personaledocente e i provvedimenti tesi so-prattutto al risparmio non rendonoagevole una programmazione fu-tura della scolarità cittadina.

Scuola, dopoi tagli nientepiù classi

SEGUEAPAGINA 13

di Rita GattaRecentemente aRocca di Papa,come tutti sap-piamo, sono stateportate avanti ini-ziative politiche

Picchioverde a pagina 11

Di Rosa a pagina 15

CommerciantiParla ItaliaVerdinelliAndrea Rasetti a pagina 8

Incendiate 3 automobili in pieno centro

Paura e terroreper le alte fiamme

Apagina 9Gestione boschiSi continuaadiscutere

Lettera al SindacoMobbing oche cosa?

Sebastianelli a pagina 7

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Page 21: Il Piccolo Segno Settembre 2010

13

APPROFONDIMENTO

ilSegno-Settem

bre2010

Intanto i Comitati di Quartieretornano a guidare la battaglia

Non è escluso che emergaanche la volontà di rivol-gersi alla Corte Internazio-nale di Strasburgo. Unascelta quest’ultima piuttostorischiosa se, alla fine, do-vesse prevalere la non dimo-strabilità dei danni causati

dalle onde sull’organismoumano. Quindi il primo passo dacompiere dovrebbe esserequello di accedere material-mente alla perizia di Milano(vedi articolo sopra) che hapermesso a centinaia di cit-

tadini di Cesano di avviarerichieste di risarcimento perle morti avvenute nel corsodi una decina di anni.Le prossime settimane sa-ranno quindi centrali percomprendere le mosse cheverranno messe sul tappeto.

di Andrea RasettiDopo la cancellazione deidue milioni di euro neces-sari per trasferire i ripetitoridi Monte Cavo a CapranicaPrenestina, a Rocca di Papatorna il clima caldo delleproteste. A guidare l’indignazionesono i tre Comitati di Quar-tiere, Campi d’Annibale,Centro Storico e Vigne chestarebbero mettendo in piediuna serie di iniziative daproporre ai cittadini e al Co-mune di Rocca di Papa. Traqueste ci sarebbe la convo-cazione urgente di un Con-siglio ComunaleStraordinario con un unicopunto all’ordine del giorno:questione antenne.L’altra strada che i Comitatistarebbero seguendo ri-guarda proprio quella se-gnata dalla vicenda di RadioVaticana a Cesano, cioè dareavvio a una serie di azionilegali contro le emittentiradio-televisive così da por-tare alla luce i danni provo-cati dall’esposizione 24 oresu 24 all’elettromagnetismo.

Una delle proteste inscenate dal Comitato dei Campi d’Annibale quando alla Regione c’era Storace

Ancora una riflessione sulla vicenda delle antenne radio-tv di Monte Cavo

L’ultima sorpresa e alcune cose da fareper far conoscere i tanti soprusi subitiCome da copione: prima quellidel centro-sinistra che in cin-que anni non le hanno deloca-lizzate, poi quelli delcentro-destra che cancellano isoldi stanziati all’ultimo mo-mento dagli altri, e Rocca diPapa con i suoi abitanti se laprendono una volta ancora nelc……..Se aggiungiamo pure il fattoche nel comunicato stampa delComune ci troviamo infilatoun intero paragrafo che si pre-occupa di ricordare di quantoè stato attivo un comitato diquartiere nel chiedere di to-gliere le antenne, il pensiero vasubito alle prossime elezionicomunali e alla campagna elet-torale già iniziata e il cervelloci va in tilt.

Le chiacchiere di Ponzo primae quelle di Boccia poi nonsono servite proprio a nulla. Iloro referenti regionali e na-zionali non li hanno ascoltati asufficienza e ora gli altri, chestanno con il più grande im-

prenditore padrone dell’etere,figuriamoci se staranno lì apensare alle possibili conse-guenze sulla salute dei 16 milaresidenti a Rocca di Papa.L’ultima mossa che si può ten-tare è quella di fare un’azione

nale e internazionale a par-larne. I massimi dirigenti poli-tici di Rocca di Papa, eletti dalsuo popolo alla Regione e alComune, vadano ad incate-narsi sotto casa della Polverini,Presidente della RegioneLazio, per protestare pacifica-mente contro la decisione dicancellare i soldi destinati alladelocalizzazione delle an-tenne, già decisa da vari anni.Gli interessi mediatici si com-battono con azioni di rilevanzamediatica e noi invitiamo tuttia stare dalla parte di quei poli-tici, oggi e domani, che si de-cideranno a tirare fuori gliattributi necessari.il-sognatore.blogspot.com

eclatante per costringerel’informazione nazio-

La Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini

Page 22: Il Piccolo Segno Settembre 2010

ROCCA DI PAPA il Segno - Settembre 200914

Egregio direttore,leggo l’articolo (pag. 2, luglio-agosto 2010, n.d.d.) “Gli ul-timi scandali confermano ilmarcio dell’Italia di oggi” e….trasecolo.L’articolo di Daniela Di Rosatrasuda di un tale livore chesgomenta il mio nemmenotanto delicato stomaco. Trattala stragrande maggioranzadegli italiani e circa 2 terzi dirocchiciani come dei cretinidediti solo a conferire delega achi dovrebbe, in loro vece, ri-solvergli i problemi. Non ac-corgendosi appunto perchécretini, che questi non solo siacuiscono ma, che i loro “dele-gati” si fanno solo i propri in-teressi.L’intelligenza, la conoscenza,il discernimento, è notorio,sono solo di sinistra. Quindi,offende, giudica, sentenzia econdanna con una faciloneriadi analisi orridamente racca-pricciante chi di sinistra non è. Ai tempi dell’inquisizioneavrebbe fatto una carriera fol-gorante.Per Essa è inutile, dannoso, edantieconomico istruire pro-cessi contro “Cesare”. Deveessere condannato, messo allagogna, in galera e comunqueeliminato, magari nelle idi dimarzo (come il vero Cesare).Dimentica, come gli Italianiche hanno la memoria corta, idanni, quelli sì reali, fatti negliultimi 50 anni di storia italicadovuti alla tacita, codarda edinteressata, acquiescenza, deipotenti di allora, alla mentalitàsessantottina infettata dal mar-ciume di una ideologia terrifi-cante, morta (ma non ancorasepolta) dopo aver ucciso nelmondo 100 milioni di esseriumani, per consunzione in-terna affetta da cancro comesolo i ciechi (leggi interessati)non vedevano, supportata datutta la sinistra italiana, ovetutto quel che veniva daoriente era giusto, sano, per-fetto, completo, equo, legit-timo, onesto… insomma darealizzare anche in Italia. Le conquiste “sinistre” itali-

Da Fosco Guidi riceviamo e pubblichiamo

“L’articolo della Di Rosa mi offende”

quant’anni alla sinistra, ma senon ha mai governato! Purtroppo è questa la mala infor-mazione, il potere è possedere imedia e confondere il vero dalfalso. Di questo accuso la gente,non di essere cretina, ma pocoinformata. Le conquiste della si-nistra sono quelle fatte con il po-polo italiano, con la carta deidiritti sul lavoro, coi referendumsulla 194 e sul divorzio; la famiglia non si è sfasciata(comprendo che Lei vive in unaltro secolo), è solo cambiata, al-largata... ma alla fin fine chec’entra la sinistra con le coppieche si lasciano? Il “popolo ita-lico” (modo arcaico e fascistoideper dire “gli italiani”) si è impo-verito? Lo chieda sempre a Sil-vio, da vent’anni è lui alcomando (la sinistra ha avutosolo una piccola parentesi) eanche in tempo di crisi a guada-gnare è sempre e solo Mediaset. Però la forza dell’informazioneconfonde le menti (si ricorda percaso chi è il padrone di tre tv pri-vate, due pubbliche, di svariateriviste, settimanali e quoti-diani?). Se vuole le rinfresco lamemoria un po’ annebbiata daltempo e accecata dall’amore perl’ometto di Arcore: è Berlu-sconi! Sempre lui, il vero “can-cro” che da decenni, prima colsuo “oscuro” passato da impren-ditore, poi col suo smisurato po-tere economico e politico cheammorba l’Italia.Il mondo è cambiato e Lei rim-piange un ventennio dove la-sciavi le chiavi nella porta e itreni arrivavano in orario, però inostri figli morivano a migliaiaperchè mandati a combattereuna guerra infame, i dissidenti(potrei elencarne centinaia) spe-diti al confino, o nelle patrie ga-lere o morti, come per esempioMatteotti o Rosselli.Un grande pensatore ha detto:“Non credo nella tua idea ma mibatterò fino alla fine perchè tupossa esprimerla”! Lasci che ioesprima la mia e a tutte le men-zogne che ha scritto Le rispondoanch’io come Totò, ma mi facciail piacere!!!

Daniela Di Rosa

La replica della nostra Daniela Di Rosa

“Se l’informazionecambia la realtà”

BOTTA E RISPOSTA A PROPOSITO DI UN ARTICOLO APPARSO SULLO SCORSO NUMERO

Egregio signor Fosco,leggo la Sua lettera e mi do-mando: se il mio è livore il Suoche cos’è? Un concentrato diodio e un miscuglio di falsità, diluoghi comuni e mancanza diobiettività. Il suo stomaco ètanto delicato da non sopportaregli orrori del comunismo ma di-gerisce molto bene quelli delnazi-fascismo, compresi i cin-que milioni di ebrei... quelle vit-time vedo che la lascianoindifferente! Ai tempi dell’inquisizione sicu-ramente mi avrebbero bruciatacome strega. In quanto a “Cesare” ma chia-miamolo con il suo nome, Ber-lusconi, Lei ha frainteso: sonoquindici anni che aspetto i suoiprocessi, il problema è che luinon si fa processare e grazie aisuoi scagnozzi in Parlamentoha inventato 35 leggi ad perso-nam. Voglio ricordarLe che damolti processi non è stato as-solto ma prescritto per decor-renza dei termini proprio graziea quelle leggi. Per le idi dimarzo (quando Cesare vennepugnalato) le dò una triste noti-zia: Berlusconi non è eterno masolo milionario, basta aspettaree la “livella” arriverà anche perlui! Lei ha la memoria corta, daldopoguerra fino a metà deglianni novanta ha sempre gover-nato la DC, mai i comunistisono stati al potere; Lei accollaorrori e disastri degli ultimi cin-

che.Mi limito a fare un solo signi-ficativo esempio su ciascunodi questi temi - sociale, econo-mico, civile, morale ed etico: 1) Lo sfascio del millenarionucleo fondante l’italica so-cietà - la famiglia;2) L’impoverimento del po-polo italico – ultima in ordinedi tempo, 1 euro ci è costato1936,27 lire;3) L’assenza dell’attuazionedella pena – stupratori e assas-sini condannati non sono ingalera;4) La distruzione dell’eteroge-neo complesso di consuetu-dini, qualità e valori delpopolo italiano - le case ave-vano la chiave inserita nellatoppa all’esterno della portad'ingresso;5) Lo sfacelo della ricerca deicriteri che consentivano al-l’italiano di governare propor-zionatamente la propria libertànel rispetto degli altri - oggi latracotanza , la prepotenza, ilmenefreghismo la fanno dapadroni. Ometto di elencare idanni al patrimonio, all’am-biente, alla salute ed i nomi deitanti catastrofisti “suoi men-tori”, questi pure, messisi inmoto per curare i propri inte-ressi di bottega “sinistrozza”.Ultimi scandali confermano ilmarcio dell’Italia di ….. oggi?Ma fatemi il piacere!

Fosco Guidi

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Page 23: Il Piccolo Segno Settembre 2010

ROCCA DI PAPA 15il Segno - Settembre 2010

L’Estate 2010ha riscosso successo grazie alle tante iniziative

E’ ormai necessario darevita a una vera “ProLoco”

Il Comitato di Quartiere delCentro Storico resta senzaPresidente. Sandro Guidi,eletto nel novembre del 2008,ha rassegnato le proprie di-missioni per motivi perso-nali.Ora il suo ruolo viene svoltodalla Vice-Presidente Patri-cia Fondi Antolovic che pros-simamente potrebbe essereeletta nuova Presidente.A Guidi sono arrivati i rin-graziamenti dell’intero Con-siglio Direttivo del Comitatoper il lavoro svolto in questidue anni e per l’impegnoprofuso a favore del rilanciodel più antico quartiere roc-cheggiano che nelle elezionidel Comitato aveva visto unagrande partecipazione di cit-tadini con quasi 800 votanti.Alla Vice-Presidente e aiConsiglieri gli auguri di buonlavoro da parte della reda-zione del Segno.

Un’estate ricca di eventi dibuon livello, quella di Roccadi Papa 2010. Spettacoli musi-cali, teatro, ballo, sport e tantoaltro. Organizzati dall’Ammi-nistrazione Comunale e da pri-vati; un calendario che ha datoal paese un respiro diverso;un’immagine che ha iniziato aridefinirsi dentro un contornoche ora bisogna avere il corag-gio e la capacità di riempirecon una organizzazione defi-nita, reale, concreta. Parliamodi una “PRO LOCO” (usandoil nome classico per capirci)attrezzata per organizzare ecoordinare tutti gli eventi cit-tadini; affidata a persone di-sposte ad acquisire lecompetenze necessarie ad ele-varne la capacità organizzativae culturale in modo da poterinteressare sempre di piùun’utenza proveniente dal-l’ambito romano e della suaprovincia.Tanti conoscono i dettagli suimotivi per i quali non esisteun’organizzazione autonomache si possa occupare, nel-l’esclusivo interesse comune,di questo aspetto dal quale di-pende la presentabilità di unpaese sul terreno dell’attra-zione turistica, culturale e am-bientale. Alla classe politica siattribuisce la responsabilità delfallimento dei tentativi di farnascere una valida organizza-zione “PRO LOCO” perchéessa ha sempre manifestato in-teresse a metterci sopra il cap-pello personale o di partito,

privando di ogni credibilitàquanti avessero avuto la vogliadi impegnarsi nell’impresa.Il risultato è che Rocca di Papaè considerata ancora lontanadai livelli necessari per potercompetere alla pari con gli altripaesi dei Castelli Romani.Il visibile miglioramento chesi è manifestato quest’anno èdovuto all’impegno dell’As-sessore di turno che ha saputoattivare persone e associazioni,ma per il futuro non può assi-curarne la prosecuzione. Lapolitica potrebbe chiamarlo adaltri compiti. Così come po-trebbe non ricandidarsi o nonessere rieletto. Oppure è possi-bile che quella carica finiscaad un altro per accordi politici.L’acquisita esperienza sul

campo andrebbe perduta men-tre il sostituto dovrebbe rico-minciare tutto daccapo.Proprio quello che è accadutofino ad oggi e chi ne ha pagatopesanti conseguenze è stato ilpaese che è restato a fare il fa-nalino di coda dei Castelli Ro-mani. Interrompere questopercorso è fondamentale e ipolitici di ogni schieramentodovrebbero prenderne atto. Inogni caso gli elettori potrannofare la loro parte penalizzando,nell’urna, quelli che non si im-pegneranno ufficialmente asmettere di considerare la cosapubblica come cosa privata, oal massimo, cosa che riguardasoltanto una ristretta cerchia diamici.

Sergio Rasetti

Si dimette Guidi

CentroStorico

Sandro Guidi, Presidente del Comitato di Quartieredel Centro Storico

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ROCCA DI PAPA il Segno - Settembre 201016

Partiamo dal Pd che, da solo, governa ilpaese. Un partito che esiste soltanto in occa-sioni elettorali e nei congressi per poi sparirecompletamente dal territorio; che appare unsemplice marchio di fabbrica con cui co-struire carriere politiche personali e nullapiù. Se pensiamo alla partecipazione di tanticittadini che nel 1997 aderirono con pas-sione al nuovo progetto per Rocca di Papa,l’attuale fase è un passo indietro verso quellapolitichetta che proprio quei cittadini vole-vano disfare per aprire una pagina nuova.Oggi sarebbe il caso di riprendere quel filostrappato e provare a ricostruire un centrosi-nistra più ampio in grado di dare ai cittadiniquelle risposte che si aspettano da un go-verno di centrosinistra. E allora perché non provare a rimettere in-sieme i tanti frammenti di quell’Ulivo perRocca di Papa? Perché non dare vita a delleprimarie “vere” in cui dei candidati “veri”alla carica di Sindaco si confrontino in modotrasparente di fronte alla popolazione che sisentirebbe finalmente partecipe e protagoni-sta? L’attuale Sindaco però sembra troppopreso da se stesso e dalla sua carriera permettere in campo un nuovo progetto di cen-trosinistra per Rocca di Papa aperto e plurale,in cui potrebbe anche rischiare di perdere lapoltrona di primo cittadino confrontandosinelle primarie di coalizione. E si sa che Boc-cia ama poco il rischio. Ponzo, dal canto suo,non sembra intenzionato a rompere l’equili-brio che regge l’attuale maggioranza e cheha rappresentato negli ultimi cinque anni unfreno all’azione amministrativa. Altri espo-nenti del Pd locale non giocano alcun ruolodecisionale apparendo come semplici pe-dine, i servi sciocchi alla Pulcinella. Dunque,alla fine, tutto resterà immobile. Un progetto nuovo, fresco ed entusiasmantedovrebbe poi spazzare il campo dagli equi-voci e fare chiarezza rispetto ad alcune ano-malie che hanno caratterizzato e stanno

caratterizzando l’amministrazione Pd. In-nanzitutto il rapporto con il Cav. MassimoSaba. Come direbbe Di Pietro, che c’az-zecca? Saba continua a definirsi esponentedi centrodestra e quindi l’anomalia di que-sto curioso feeling è tutta del Pd e di Boc-cia in particolare che dovrebbe fornirechiarimenti e uscire dalla confusione: oSaba viene chiamato a far parte della mag-gioranza oppure che ognuno torni a fare lasua parte, l’uno al governo e l’altro a fareopposizione. Seconda questione. E’ ancoraaperta la vicenda Maurizio De Santis, exvice-Sindaco e attuale dirigente del Pd,cacciato senza alcuna spiegazione a metàmandato. Anche qui Boccia non ha maichiarito i motivi dell’esilio forzato. Poi c’è il centrodestra che francamentesembra incapace di giocare un ruolo da pro-tagonista, diviso in fazioni e correnti chefacciamo fatica a comprendere a meno chesi voglia pensare, come fanno i più mali-ziosi, che dietro questo scontro vi sia untentativo di favorire proprio Boccia. Infine c’è il ruolo poco chiaro del Consi-gliere di Sinistra Ecologia e Libertà, Mo-rana, che flerterebbe con De Santis purnon avendo (quest’ultimo) mai rinnegatonessuna delle azioni contestate dalla sini-stra roccheggiana e dallo stesso Moranain Consiglio Comunale. Insomma, avrete capito che la politica inquesto paese non sta vivendo una bella sta-gione, preda di inciuci, accordi trasversali epoco chiari dove gli interessi generali e col-lettivi sembrano passare in secondo piano edove ciascuno sembra interessato soltanto aipiccoli interessi personali. Come diceva unmio professore al liceo: “la politica è unacosa seria, ma spesso sono i politici che nonlo sono”. Se si trovasse a passare da questeparti avrebbe la dimostrazione pratica dellasua teoria.

Andrea Sebastianelli

Rocca di Papa, equivoci e inciuci di una politica opaca. Come uscirne?

SEGUE DALLA PRIMA PAGINAil BORSINO dei CANDIDATI

elezioni 2011

Il PD ha già ufficializzato laricandidatura dell’attualeSindaco Pasquale Boccia.

L’ex Vice-Sindaco dell’at-tuale Giunta, Maurizio DeSantis (PD) sarebbe il can-didato Sindaco di una listacivica formata da alcuni PD,una parte di SEL e da alcunipolitici locali

Sinistra Ecologia e Libertàpunterebbe alle primarie delcentrosinsitra (con PD, Ri-fondazione e Di Pietro). Incaso contario potrebbe can-didare Barbara Frittella

Rifondazione Comunistaavrebbe già il suo candidato,si tratterebbe del sindacali-sta Gennaro Spigola, fortedella candidatura alle ultimeelezioni regionali

CENTRODESTRANel PDL locale non si sa an-cora chi sarà a sfidare Boc-cia per la carica di Sindaco.Sembrano scendere le quo-tazioni di Giorgio MariaCoppola (foto). Avanza Ro-berto Trinca

La Destra, senza accordicon il PDL, potrebbe candi-dare l’attivo segretario Al-varo Fondi

CENTROSINISTRA

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ROCCA DI PAPA 17il Segno - Settembre 2010

mali, parlarne nelle scuole, fare in modoche i nostri politici non snobbino il pro-blema pensando di potersi mettere a postola coscienza affiggendo qualche sporadicomanifesto contro l’abbandono. I nostri amministratori devono conside-rare il fenomeno del randagismo con piùserietà, concentrare aiuti e risorse versochi –associazioni o privati– prende acuore il problema. Il Comune deve coinvolgere tutta la po-polazione e fare in modo che contribuisca,materialmente ed economicamente con ivolontari che svolgono tale ammirevolemissione, cercando di dare una dignitosasistemazione a queste povere bestie senzarinchiuderle in gabbie anguste e in luoghiinsalubri. SOLO COSÌ SI PUÒ COMBATTERE ILRANDAGISMO!Amare gli animali è un grande segno diciviltà per un popolo. Si deve educare lagente al RISPETTO PER LA NATURA EPER GLI ANIMALI!Sono le persone ignoranti a creare randa-gismo. Non capisco come si possa rin-chiudere un cane come il nostro amicovecchierello, buono, mite, affettuoso e chedi certo non avrebbe mai fatto male a nes-

suno. Mi chiedo perché non rinchiudanochi, invece, i cani li abbandona, chi li mal-tratta, chi li umilia e si arricchisce scom-mettendo sui loro combattimenti, chi lichiude in un recinto per giorni, chi non liama. Le persone ipocrite e false perbeniste, chehanno reputato intollerabile la presenza diun cane libero davanti al cimitero, sono lestesse che si autodefiniscono civili e civi-lizzatrici, che poi, però, riempiono i bordidelle strade di rifiuti –come avviene nellastessa via San Sebastiano– e trasformanoi nostri boschi in discariche.A nome di tutti quelli che conoscono ilcaro cane del cimitero e sanno bene, dun-que, che non è un randagio, chiedo di libe-rarlo, farlo tornare alla sua abitualesistemazione e dargli la possibilità di vi-vere sereno il poco tempo che gli rimane. Chiedo all’Amministrazione comunale, alSindaco e agli Assessori di prendere acuore questa richiesta e di cogliere l’oc-casione per risolvere la triste disavventuradel nostro amato amico, con un’esemplaree civile decisione. LIBERTÀ PER IL NOSTRO AMICOCANE VECCHIERELLO!

L’amico del lupo

di Rita GattaFesta per un amico: questo è stato il filoconduttore della manifestazione svoltasinel Parco dei Campi d’Annibale a Roccadi Papa la sera del 6 agosto. Numeroso ilpubblico, nonostante la temperatura sem-pre meno estiva, man mano che le stelleaumentavano nel cielo blu notte.Ad organizzare la kermesse in onore diGraziano Diadei gli amici di sempre, a luilegati soprattutto dalla passione per la mu-sica ed il canto: Paolo Valbonesi tra gli or-ganizzatori al quale numerose personehanno detto di sì e molti altre se ne sonoaggiunte per ricordare insieme l’amicoGraziano. In tanti si sono resi disponibilicon musica e poesia a stringersi insieme vi-cino ai familiari presenti alla manifesta-zione, patrocinata dal Comune di Rocca diPapa. Alla Signora Diadei è stata donata anome di tutta l’Amministrazione, dall’As-sessore al turismo Roberto Sellati una targaricordo, tra la commozione dei presenti.

Da oltre un mese il cagnolone è detenuto in un canile

Libertà per il nostroamico cane vecchierelloPassando davanti al cimitero diRocca di Papa, ho visto che il no-stro amico cane vecchierello nonc’era più, sparito! Dopo qualchericerca ho ricevuto informazionida alcuni amici. LA BELVA!Ossia il vecchio cane mezzocieco e sordo, veniva segnalatoda qualche insensibile, presun-tuoso, incivile, allineato, codardo,vile conformista, all’ufficio dicompetenza e fatto portare nellasquallida gabbia di un canile.Proteggere questo povero ani-male è un dovere, oltre che un di-ritto, per ognuno di noi. Si deveeducare e sensibilizzare la genteal rispetto e all’amore per gli ani-

Il vecchio cane del cimitero, ora chiuso in un canile

Omaggio a Graziano,scomparso recentemente

Un cantantee un amico

Hanno aperto lo spettacolo gli Screpanti,ricordando con simpatia e bravura cheanche Graziano faceva parte del miticocomplessino dalle divise verdi e gialle.Numerosi altri cantanti e musicisti, tra iquali il piccolo Carlo Fontana, quarto clas-sificato allo Zecchino d’oro hanno presen-tato i loro pezzi, coinvolgendo in modonaturale e spontaneo il pubblico. Dallebelle canzoni romanesche e napoletane,repertorio dei nostri bravi menestrelli qualera appunto Graziano, sono stati poi pro-posti brani moderni, alcuni inediti, scritti emusicati dai tanti giovani musicisti diRocca di Papa ed il pubblico ha potuto so-gnare con la voce dei numerosi, bravissimicantanti.Alle note coinvolgenti della musica si è al-ternata la poesia: i versi hanno voluto, inlingua e vernacolo, sottolineare il valoredell’amicizia e alcuni aspetti caratteristicidella nostra comunità rocchegiana, solidalee riconoscente verso chi sa donare qual-cosa di sé, come ha sempre fatto Grazianocon la sua bella voce e la sua simpatia.

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PIC

CO

LO

Anno IX, n. 6 - Giugno 2010Periodico mensiledell’Associazione CulturaleTerre Sommerse Castelli

il SegnoComunediRoccadiPapa, votata l’edificazionedi 1.200metri cubi

E’partitol’assaltoal Vivaro

volte a migliorare la situazionescolastica: due nuovi edifici sonostati inaugurati il mese scorso,nella zona delle Vigne e ai Campid’Annibale, con grande soddisfa-zione da parte di tutti. Purtroppo aqueste lodevoli iniziative del-l’Amministrazione Comunalenon fa riscontro la politica scola-stica nazionale. I tagli al personaledocente e i provvedimenti tesi so-prattutto al risparmio non rendonoagevole una programmazione fu-tura della scolarità cittadina.

Scuola, dopoi tagli nientepiù classi

SEGUEAPAGINA 13

di Rita GattaRecentemente aRocca di Papa,come tutti sap-piamo, sono stateportate avanti ini-ziative politiche

Picchioverde a pagina 11

Di Rosa a pagina 15

CommerciantiParla ItaliaVerdinelliAndrea Rasetti a pagina 8

Incendiate 3 automobili in pieno centro

Paura e terroreper le alte fiamme

Apagina 9Gestione boschiSi continuaadiscutere

Lettera al SindacoMobbing oche cosa?

Sebastianelli a pagina 7

Via Roma, 11 - ROCCA DI PAPA (RM) - Tel. 06-94749080Orario no-stop 8,30-19,00 (no appuntamenti)

PARRUCCHIERAfuori di testa

CCOOLLOORREE PPEERRCCAAPPEELLLLII CCOONNSSIISSTTEEMMAABBIIOOLLOOGGIICCOO IINN GGEELL

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NO ALLA LEGGE BAVAGLIO

”Incominciandocol gustareun po’ di

libertà, si finisceper volerla tutta.ErricoMalatesta(1853-1932)

PICCOLO

Anno IX, n. 7-8 - Luglio-Agosto 2010Periodico mensiledell’Associazione CulturaleTerre Sommerse Castelli

il Segno“Esiste unnesso tra esposizione alle onde e tumori e leucemie”

mia vita.Dopo aver imboccato allegra-mente la terza parte, quella checomincia a 60 anni, mi sono im-battuto in uno di questi politicimolto preso dal suo ruolo che,come pochi altri, non tollera cri-tiche e posizioni diverse dallesue, e che, forse infastidito per lecose da me scritte su questo gior-nale, mi ha definito, in privato,con un “aggettivo forte”.

Quando ipolitici sonointolleranti

SEGUEAPAGINA 17

di Sergio RasettiHo avuto rapportipiù o meno strettie confidenzialicon Sindaci e po-litici di ogni li-vello nelle primedue parti della

Apagina 10

A pagina 17

ParcheggioParcoAscensoretrappola

Apagina 7

Via libera anche al secondoPUAIl futurodelVivaroè fattodi cemento

Apagina 8

Boschi ai privatiPatrimoniodi tutti

QuartiereVigneProtesteperlarotonda

BAR GELATERIAPASTICCERIA

KEBABFAST-FOOD

FRIGGITORIAe tanto altro....

Piazza Garibaldi, 21-22Rocca di Papa (Rm)Tel. 06-94288299

e-mail: [email protected]

Di antennesi muore

Alle pagine 12 e 13

Lo ha dimostrato una periziarichiesta dal Tribunale di Romaper chiarire le responsabilitàdi Radio Vaticana su 137 decessi

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ROCCA DI PAPA il Segno - Settembre 201018

di Marco PutanoNiente retorica. Per noi under 40, o questaclasse dirigente va a casa, o non avremo fu-turo. È una classe dirigente culturalmente eantropologicamente inadeguata ad affrontaree risolvere le nuove emergenze di tipo econo-mico, culturale, sociale, ecologico; una classepolitica di menti ingessate, a volte anche a di-spetto della giovane età, che ha massacrato lamia generazione lasciandogli in eredità unambiente prossimo al collasso, una economiaa pezzi, che ci ha resi schiavi dei mutui e pre-cari a vita, impossibilitati a fare impresa o dimetter su famiglia e in tutti i casi quando ciriusciamo, siamo sempre lasciati soli. Proveròad impegnarmi sul piano politico, con il vostroconsenso. Non credo alle alleanze politiche traquesti finti partiti, tra queste cricche oligarchi-che inutili e dannose, ma credo di poter con-tribuire a federare donne e uomini di buonavolontà, di talento e comprovate capacità.Venti under 40, capaci e guerrieri, che vo-gliono sostenere un candidato a Sindaco under40 come loro, per rifondare l'Italia a comin-ciare da qui, da Rocca di Papa, volenterosi,come me, di cambiare, tutto, ora e subito. Ioho una idea ben precisa per Rocca di Papa,fondata su tre valori, unità, benessere e solida-

L’Arch. Marco Putano interviene sulla fase politica

“Non abbiate paura discegliere il cambiamento”

Riceviamo e pubblichiamo“L’acqua vendutaai privati un dannoper tutti i cittadini”Qui a Rocca di Papa si sa da chi siamo go-vernati e chi siede nei banchi della mino-ranza, politici che scrivono beiprogrammi elettorali (mai mantenuti),grandi articoli a senso unico, che etichet-tano e cercano di isolare, con la loro poli-tica da bar, chi non la pensa come loro.Rocca di Papa è uno dei pochi paesi cheaveva una propria fonte di acqua potabile,scrivo aveva, perché con votazione comu-nale del 26 agosto 2010 è stata cedutaall’ATO2. In piazza raccolgono firmecontro la “privatizzazione dell’acqua”, poinei Consigli Comunali la cedono a societàprivate. Pagheremo il primo anno metà epoi? Ci saranno grandi promesse: depura-tori, ecc. ecc. E poi? Sappiamo solo che:per noi è stato un grandissimo sbaglio chepagheranno tutti i Cittadini… adesso ed inavvenire! Una speculazione privatistica afavore di grandi gruppi e a danno dei cit-tadini che avranno (in seguito) un servizioscadente e molto più costoso. L’acqua è, e deve rimanere,un bene pub-blico e primario di tutti e in quanto talenon deve essere privatizzato.

Alvaro FondiSegretario Cittadino de “LA DESTRA”

L’arch. Marco Putano

mai più nepotismi e né clientelismi nell'ammi-nistrazione ma solo merito e talento! È il mioimpegno. Credo che chi vorrà il cambiamento,lo dovrà manifestare ora e subito, perché chinon sarà contro di noi, sarà con noi, ma chi nonsarà con noi, starà di fatto, volente o nolente,con la “sottobossite roccheggiana”, e l'immo-bilismo e il silenzio premiano, sempre e solo,coloro che vogliono la conservazione e ostaco-lare il cambiamento. “Per il rinnovamento po-litico, la rigenerazione amministrativa, ilprogresso sociale culturale economico - Peruna Rocca di Papa unita, benestante e soli-dale”, scegliete il cambiamento e non abbiatepaura. Per contatti mail:[email protected] op-pure, dalle 10.00 alle 12.00, al 339-4462943.

Sig. Sindaco, dopo tre anni dalla sua ele-zione ritiene che il fenomeno dell’abusivismoedilizio su tutto il territorio comunale sia

1

2 Sig. Sindaco, approvare vari piani di edifi-cazione estesi a pioggia su tutto il territoriocomunale con varianti al Piano Regolatore

vigente, decise di volta in volta, pensa sia stata lascelta più opportuna?

Sig. Sindaco, non crede che affidare dele-ghe a Consiglieri ed incarichi a tecnici per iquali si può configurare un possibile conflitto

3di interessi con le proprie attività professionali o com-merciali non garantisce imparzialità e obiettività nelledecisioni amministrative da prendere?

Sig. Sindaco, non crede che la principale vi-gilanza su abusi edilizi, dislocazione e legit-timità delle antenne, controllo del territorio

4comunale per prevenire i reati ambientali spetti, inparticolar modo, ai Vigili Urbani che in seconda bat-tuta possono chiedere la collaborazione di Parco, Fo-restale, Carabinieri e non viceversa?

Sig. Sindaco, il 28 febbraio 2008 venne as-sassinato a Roma Umberto Morzilli, ritenutodagli inquirenti un personaggio vicino alla

5“Banda della Magliana”. Morzilli, attraverso alcune operazioni speculative,aveva acquisito dei terreni in Via delle Barozze percirca 350 mila euro. Terreni poi rivenduti, a distanzadi pochi anni, a 5,5 milioni di euro e sottoposti a se-

questro per l’inchiesta avviata dalla magistratura. Più recentemente, nel mese di giugno 2009, la Di-visione Anticrimine della Polizia ha arrestato duepluripregiudicati accusati di aver acquisito illecita-mente diversi beni immobiliari (tra cui alcune ville diRocca di Papa) per conto della criminalità organiz-zata. Non sarebbe il caso di istituire una commissioneconsiliare che metta la lente d’ingrandimento sull’in-tero territorio di Rocca di Papa al fine di verificarel’esistenza o meno di acquisizioni sospette di terrenied immobili da parte di personaggi o società “chiac-chierate”?

Sig. Sindaco, vuole spiegare ai suoi cittadinicome mai in Consiglio Comunale è stataproposta e approvata dalla sua maggioranza

6la richiesta di tenere fuori dal perimetro del Parco Re-gionale il Centro Storico, i Campi d’Annibale e ilQuartiere Vigne, scelta che comporterebbe la con-temporanea esclusione dal perimetro del Parco per-fino della sua sede istituzionale? Ci elenca, perfavore quali sarebbero i vantaggi per la comunità roc-cheggiana?

Sig. Sindaco, sulla vicenda del Piano di As-setto del Parco, Lei ha chiesto l’istituzione diuna fascia all’interno del Parco adibita alla

7caccia. Ci può spiegare chiaramente qual è la posi-zione della Sua amministrazione in merito?

Sig. Sindaco, ad occhio nudo le antennetelevisive e radiofoniche che svettano neinostri boschi nell’ultimo anno sembrano es-

8

sere aumentate in modo esponenziale. Ci può, per favore, assicurare che la situazione ètenuta costantemente sotto controllo dalla sua am-ministrazione e garantire ai cittadini che la salute ditutti è salvaguardata da controlli puntuali delle po-tenze stabilite dalle leggi vigenti? Ci può dire se sono stati eseguiti controlli a sor-presa, e quando, sulle potenze di trasmissione inesercizio?

Sig. Sindaco, ci può spiegare perché Lei,che sui temi dell’inquinamento dovrebbe es-sere maggiormente sensibile visto che i roc-

9cheggiani subiscono da oltre trent’anni i danni pro-vocati dai ripetitori radio-tv, è tra i firmatari della letteracon cui alcuni primi cittadini dei Castelli, malgrado lacontrarietà di gran parte dei cittadini, hanno chiestoall’allora Presidente della Regione Lazio, Piero Mar-razzo, di velocizzare l’iter per la realizzazione del ter-movalorizzatore di Albano che dovrebbe sorgere apoche centinaia di metri dall’ospedale cittadino e aridosso degli abitati?

Sig. Sindaco, come mai sul periodico “Co-mune Informa” appaiono solo interviste a Lei,agli Assessori e ai Consiglieri Comunali men-

10tre non viene svolta alcuna comunicazione di servizio(facendo conoscere ai cittadini per esempio le deli-bere approvate dalla Giunta e dal Consiglio; gli ap-profondimenti sul nuovo Piano Regolatore; leOrdinanze emesse, ecc.)? E come mai i Consiglieri diminoranza non hanno diritto a nessuno spazio su taleorgano d’informazione istituzionale per far sapere aicittadini anche il loro punto di vista?

10 DOMANDE AL SINDACO DI ROCCA DI PAPAche attendono una risposta da 408 giorni

ormai stato messo sotto controllo?

Visto che il Sindaco di Rocca di Papa non risponde alle nostre dieci domande, rivolgiamo questi stessi interrogativi anche agli Assessori e ai Consiglieri Comunali di maggioranza e opposizione.

rietà, che si articolain tre fasi: il rinno-vamento politico, larigenerazione am-ministrativa, il pro-gresso socialeculturale econo-mico della nostracomunità. 100 pro-getti di svilupposocio territoriale e

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il Segno - Settembre 2010 19

di Andrea SebastianelliNon sembrano arrestarsi lediscussioni e le curiosità in-torno alla famosa “salita-di-scesa”, il breve tratto distrada che da via dei Laghi(incrocio con il ristorante LaForesta) porta ad Ariccia.Qui si trova la più nota tra le“salite in discesa” italiane,un curioso fenomeno che

salita è proprio una salita. Spiega MarcoPizzuti: “Un soggetto che si allontana dal-l’orizzonte dell’osservatore procedendo insalita, salirà gradualmente in altezza fi-nendo così per elevarsi di quota rispetto aquesto. Viceversa, se lo stesso soggettoprocedesse in discesa è chiaro che scen-derebbe progressivamente di quota. Po-nendo quindi una macchina fotograficasulla salita e coprendo lo spettro visivodella parte più bassa dell’obiettivo, ve-dremo il soggetto che scende, sparire gra-dualmente dietro la zona oscurata”.L’esperimento è stato realizzato sul posto.“Dopo aver posizionato la macchina foto-grafica su un cavalletto livellato, una ra-gazza è stata fatta scendere nel senso dimarcia che l’occhio umano percepiscecome una discesa. Che cosa è successo?La ragazza è progressivamente scomparsasotto l’obiettivo proprio come previstonella simulazione grafica (vedi sopra)”.Infatti “l’altimetro indicava nella stra-grande maggioranza dei casi una quotapiù alta all’apice della salita e una quotapiù bassa nel punto del suo inizio”.Alla fine non resterebbe che la teoriadell’anomalia gravitazionale ma per con-fermare questa intuizione sarebbero ne-cessari altri esperimenti “per comprenderele reali caratteristiche della forza di gra-vità rimaste oscure fino ad oggi”.Il mistero quindi continua. E mentre scienziati, esperti, maghi e sem-plici curiosi continueranno i loro studi, leloro ricerche e le loro fantasticherie, de-cine di visitatori ogni giorno restano affa-scinati dalla stranezza della“salita-discesa” di Ariccia. Che almeno ri-muovessero le tante bottiglie di plasticache lasciano abbandonate sul posto!

Gentile Direttore,desidero aggiungerequalche notizia al bel-l’articolo di Rita Gattasulla tradizione rocchi-giana delle ciambelle.Durante le interviste cheho fatto, negli anni no-

Cultura e

Scrive Maria Pia SantangeliA proposito delle tradizionaliciambelle

... dintorni

vanta, per il libro Rocca di Papa altempo della crespigna e dei sugamèlemi fu riferito, da persone nate all’iniziodel secolo, che un tipo di ciambelle,dette Zagarolesi, venivano prima lessatenel caldaio e poi cotte in forno. Anche queste ciambelle, come tutte lealtre, erano molto più piccole delle at-tuali (me lo ha sempre detto anche miopadre): prima della seconda guerramondiale le famiglie spendevano pocoper i matrimoni, non c’erano realmentele possibilità di fare di più. Tutte lespese erano commisurate alla vita deltempo che non conosceva il consumi-smo. Addirittura negli anni ’20 agli invitatialle nozze veniva offerta solo una cola-zione al caffè e lì non mancavano leciambelle. Poi gli sposi partivano perviaggi di nozze a Roma, a Firenze e, sesi voleva andare proprio lontani, a Ve-nezia. E i parenti stretti venivano invi-tati a pranzo a casa dei genitori deglisposi; ciascuna delle due famiglie ospi-tava i propri invitati.Sembra un tempo lontanissimo, eppuresono passati soltanto novant’anni.La ringrazio dell’ospitalità

Maria Pia Santangeli

SSaalliittaa oo ddiisscceessaa??IIll mmiisstteerroo ccoonnttiinnuuaa

sembra invalidare la legge di gravità. Daun dosso, posto a quota 550 m, inizia unasalita davvero sconcertante. Qualsiasi og-getto sferico o cilindrico tende a risalirespontaneamente la pendenza e anche imezzi di trasporto su ruote risentono dellastessa anomalia, accelerando in salita erallentando in discesa.Negli ultimi anni sono state almeno tre leteorie che hanno cercato di spiegare que-sto strano fenomeno, per cui un oggettotende a risalire la strada contro ogni logicadella fisica e... del buon senso! Scienziati,esperti, maghi e semplici curiosi si sonoscervellati intorno al mistero che circondala “salita-discesa” dei Castelli Romani.Secondo alcuni si tratterebe di un feno-meno ottico, a causa del quale quella chesembra una salita in realtà sarebbe una di-scesa e viceversa; altri optano per unasorta di magnetismo sotterraneo che pro-vocherebbe l’alterazione dell’effetto digravità; non mancano poi alcune interpre-tazioni fantasiose che vorrebbero la pre-senza di strani oggetti sepolti proprio sottola strada. Infine c’è chi ritiene che il mi-stero rientri nelle vicende antiche di questiterritori, quando Giove tuonava dal suotempio innalzato sulla cima del Mons Al-banus (l’attuale Monte Cavo).Insomma, come si può vedere, da questomistero sembra difficile uscirne con unasoluzione ragionevole e indiscussa. Uno dei lavori più esaurienti degli ultimitempi è stato realizzato da Marco Pizzuti.Si tratta di un vero e proprio dossier sulleanomalie gravitazionali. Pizzuti, attra-verso una serie di esperimenti e analisi sulcampo, oltre a smontare le varie teorie piùo meno scientifiche, arriva a dimostrareche effettivamente quella che sembra una

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Et voilà l’esercizio di consuma-zione: un mestiere nuovo dizecca. Sta ficcato dietro le quintedel meccanismo produttivo.Quell’esercizio necessario ac-ciocchè, mediante l’acquisto, lamerce si trasformi in moneta;con la fase di utilizzo del pro-dotto venga disposta la ri-produ-zione. Con il denaro si adempiealla pratica d’esercizio; il ristoroalle “necessità” - nella forma delbisogno, della passione, delleemozioni, finanche nel consumod’esperienza - fa il resto. Com-pito d’istituto generare la do-manda che smaltisce l’offerta

presente sul mercato. Siffatteazioni sono agite da operatoriagenti nel ganglio vitale dell’at-tività economica, là dove il va-lore diviene ricchezza, il redditodiviene merce che, smaltita, di-viene rifiuto. Cotanto fare im-pone elevati standardprofessionali all’agire:- per il controllo della redditivitàdel reddito disponibile;- per rifocillare il potere d’acqui-sto traendo profitto dalla forzacontrattuale;- per stabilizzare gli squilibri cheimpallano il meccanismo delloscambio;- per gestire quella domanda checoniughi crescita economica esalvaguardia dell’ambiente.Cotanta azione, con tanti indivi-dui a fare, fanno una lobby. Ri-conoscersi nel coniugaretornaconto e responsabilità con-forta il concorso plurale, mitigail gesto singolare, incontra ilbene comune. Per fare tutto que-sto occorre determinazione. Nonsarà semplice: si può fare!Alè Professional Consumers.

Per approfondire il tema:PROFESSIONE CONSUMATOREPaoletti D'Isidori CapponiEditori - Marzo 2009

Consumare.Un mestierenuovo di zecca

di Mauro Artibani

LL’’aannggoolloo ddeellllaa ssttoorriiaa

di VincenzoRufiniIl vocabolo“Occidente”ha due acce-zioni diverse:una geogra-fica, tendente

ad indicare lo spazio dove va atramontare il sole; un’altra sto-rico-politica, che sta ad eviden-ziare quella parte del mondo(in principal modo l’Europa)che è stata il traino dell’uma-nità in un periodo molto lungodella storia. Come nell’acce-zione geografica il termine Oc-cidente costituisce ilcontraltare dell’Oriente, così inquella storica fa da alter egodell’Oriente e, anzi ne è il suonaturale rivale. L’evoluzionestessa dell’umanità si è svilup-pata sotto le possenti ali di que-sti due poli estremi veri epropri epigoni dell’antico dua-lismo gnostico.Ognuno a modo proprio hapermeato il livello evolutivodel genere umano e ne ha trac-ciato le linee guida del per-corso formativo. Ambeduehanno avuto caratterizzazionidiverse le quali hanno ampliatoa dismisura la distanza che li hasempre divisi. Una, in partico-lare è stata la differenza for-male e sostanziale cioè laconcezione dell’essere: pretta-mente spirituale per l’Oriente;razionale anche se con vena-ture ultra dimensionali, perl’Occidente.Prodromo classico che ha in-carnato l’essenza stessa delverbo occidentale è stata laGrecia classica, quella che untempo si chiamava Ellade, conil suo culto olistico per la razio-nalità. Come per ogni avven-tura umana anche il termine inquestione ha un ascendente mi-tologico che ne segna la suanascita storica. Il suo battesimolo ebbe in quella che fu la piùgrande guerra del mondo an-tico; la guerra di Troia, cantatada Omero nell’Iliade, memora-bile affresco poetico sulla vo-lontà di potenza degli Dei e lapassione razionale degli umani.La guerra rappresentò il primoscontro di civiltà tra l’Occi-

scenico della vita, cambiandospazi, tempi e protagonisti, for-nendoci tanto materiale per ef-fettuare un monitoraggiopenetrante su cui rifletteresull’entità occidentale, il luogofisico di cui siamo partecipi.La scena storica occupatadall’Occidente ha avuto varieconfigurazioni che hanno datovita a una civiltà variegata chepur assumendo forme diverse aseconda dei tempi e dei luoghiha lasciato vestigia e docu-menti che hanno trasformato ilbipede uomo in un essere intel-ligente e dotato di un patrimo-nio elevato di conoscenze e disapienza. Questo lungo cammino non èstato indolore, anzi il librodella storia è stracolmo di ob-brobri che hanno sempre ac-compagnato il livello dicrescita culturale, ma a frontedi ciò l’Occidente è riuscito agarantire e ad acquisire, dopoimmense e durature lotte e sof-ferenze, le garanzie minime perl’esercizio dei diritti umani,una acquisizione che segna ve-ramente una tappa determi-nante nell’evoluzione. Larazionalità occidentale è riu-scita anche ad assicurare un li-vello di crescita economica, laquale ha fatto dei cittadini deiprivilegiati rispetto ad altri abi-tanti del pianeta. Nella bilancia storica le vesti-gia, antiche e moderne, il patri-monio artistico e i documentiletterari e filosofici costitui-scono il fiore all’occhiello diquesta civiltà, esempio di comeanche nel fluire di contraddi-zioni, di ingiustizie, di con-trollo dall’alto della crescita espesso del tentativo di frenarlae di impedirla, si è potuto rea-lizzare qualcosa di realmentepositivo.Oggi, in una società appagata,in cui il mito della crescita pe-

renne tende ad incrinarsi acausa dell’incertezza determi-nata dal futuro, di cui neanchel’invenzione di una raffinata esofisticata tecnologia riesce aconferire un’aura di positività,il compito dell’Occidente sem-bra in via di esaurimento. Di-sastri ambientali, sicurezzasociale non garantita, esauri-mento delle risorse, neoanalfa-betismo di ritorno, crisieconomica senza via di uscita;incapacità della stessa visionedemocratica, che vede i suoistrumenti giuridici non più ri-spondenti di fronte alle nuoveaspettative crescenti. Regoleconcettuali, concepite in altritempi e in una società pre-tec-nologica, da rielaborare nellasperanza di renderle operativenel presente.Forse, però, si è arrivati alRedde Rationem in cui l’Occi-dente dopo aver dato risposteadeguate nel corso dei secoli edaver risolto ogni tipo di enigmamostra il limite della sua razio-nalità, per la prima volta inca-pace di elaborare nuovesoluzioni. Lo stesso cittadino occidentaleormai cerca nuovi lidi del pen-siero su cui ancorare il propriodestino; forse la spiritualitàOrientale sta per prendersi unarivincita storica e definitiva sulsuo antico avversario, impanta-nato nella sua stessa raziona-lità. Forse! Il divenire è sconosciuto allaRagione, e forse si sta per av-verare l’antica profezia diAleksandr Isaevich Solgenit-sin: “Occidente, tu moriraischiavo”; in cui lo scrittorerusso in un accesso di pessimi-smo vetero ortodosso ammo-niva l’Occidente, troppocompiaciuto di se stesso e perquesto divenuto apatico e deca-dente e quindi incapace di ac-cettare nuove sfide.

dente greco el’Oriente asia-tico; da allora,secondo millen-nio a.C., la sto-ria harappresentato sestessa infinitevolte sul palco-

Il lungo camminodell’Occidente

CULTURA20 il Segno - Settembre 2010

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21il Segno - Settembre 2010 STORIE

“365 storie cattive”. Di che cosa sitratta?“È stata presentata come una delle mietante follie... In effetti, penso proprio siacosì. Una follia sana, comunque: quella difar scrivere 365 storie cattive (usando almassimo 365 parole) solo per fare delbene. I racconti, infatti, saranno raccoltiin un’antologia il cui ricavato verrà intera-mente devoluto in beneficienza. Per sa-perne di più, e per iniziare a conoscere itanti autori, vi invito comunque a visitareil sito del progetto all’indirizzowww.365web.tk”.

Come nasce l’idea di coinvolgere gliscrittori a favore di questo progetto?“Non credo potessi fare altrimenti. Il chie-dere una mano ad alcuni “colleghi” di biro(ovvero ad amici che, come me, condivi-dono la passione per le storie nere e il mi-stero) ha funzionato da scintilla: è stato ilpassaparola su internet, poi, a far decol-lare davvero l’iniziativa. Ad alcuni nomigià noti del panorama letterario italianopiù cattivo, infatti, si sono presto aggiuntimolti esordienti e diversi sconosciuti. Afare da collante, oltre alla malvagità delgenere, il pro assolutamente benefico a fa-vore di A.I.S.EA Onlus. Una sorta dimagia che, ad oggi, conta già più di 200entusiastiche adesioni e che vanta, lo dicocon infinito piacere, anche nomi da mi-lioni di copie, con pseudonimo o senza:uno per tutti, quello di Marco Buticchi, uneccezionale autore - edito da Longanesiinsieme a Wilbur Smith e Clive Cussler -che viene tradotto, letto e apprezzato inmezzo mondo”.

Ci può dire di che cosa si occupa l’as-sociazione a cui devolverete il ricavatodell’iniziativa? L’impegno della A.I.S.EA Onlus

(www.aiseaonlus.org) è tutto per l’Emi-plegia Alternante, una malattia neurolo-gica infantile molto rara le cui causesono ancora del tutto sconosciute e perla quale non esiste una cura risolutiva.L’ho scelta per un motivo molto sem-plice: mio nipote Lorenzo è una delle(quasi) 500 persone al mondo a cui, pur-troppo, è stata diagnosticata”.

Che cosa possono fare i cittadini e i let-tori per sostenere la vostra iniziativabenefica? “Si può collaborare attivamente in duemodi: il primo è quello di parteciparecome scrittore, inviando un racconto cat-tivo non più lungo di 365 parole, il se-condo è quello di acquistare una copiadell’antologia, non appena sarà pubbli-cata. L’uscita è prevista per la metà dinovembre, in tempo per fare (e per farsi)un regalo di Natale davvero bello. In tuttii sensi”.

Breve biografia Paolo Franchini è nato nel 1970 a Varese,città in cui vive e lavora. Per ACar hapubblicato i romanzi noir «Soprattutto lanotte», «Nessuna pietà per gli innocenti»e «Lo strano caso della donna husky».Scrive per quotidiani, riviste e musicistie parla di libri gialli e crimini anche inFM. Il suo sito ufficiale è www.paolofranchini.tk.

Alla scoperta del progetto “365 storie cattive”Quando la letteraturadiventa amica dei bambiniIntervista all’ideatore-scrittore Paolo Franchinidi Andrea SebastianelliIl panorama italiano diiniziative letterarie si ar-ricchisce sempre piùgrazie alle idee di donnee uomini che riescono aindividuare strade nuoveda percorrere. E’ il casodi “365 storie cattive”.Per comprendere di checosa si tratta abbiamo ri-volto alcune domande alsuo inventore, lo scrit-tore Paolo Franchini, dicui è possibile leggereuna breve biografia allafine di quest’articolo.

E’ da sempre uno dei miei difetti peg-giori: l’indecisione.Sarà per la paura di sbagliare o per l’in-sicurezza che ha devastato metà dellamia esistenza se oggi mi trovo qui. Oggiieri o domani, non so che giorno sia, nonsento le ore, non ricordo chi sono ecredo sia l’unica nota positiva di questaassurda e sconvolgente aria di morte.Devo serrare gli occhi, stringere lerughe della fronte per riuscire a sentire,convinto che la vita sia la certezza dellacautela, una specie di calcolatore di si-curezza. Il capo ricoperto dal mio sangue diventail lettore della vita -la mia-. Un piccoloclick e avvio forward ma… non scorrenulla! Passo con forza la lingua sullelabbra per trovare un poco d’umido sol-lievo e cerco a fatica, dalla mia prigione,il tasto rewind e il viaggio comincia: unvolto dipinto dalla luna, una minuscolacreatura vestita di celeste si muove sal-tellando leggera. La sua lunga trecciadorata, incastonata in uno scintillantenastro turchese, si muove verso di mestrozzandomi il cuore. Si avvicina sorri-dendo, butta in alto le sue braccia, io lasollevo, mi diverto a farla svolazzarecome un candido foulard di seta… leiride gioiosa. - Papà, mi ha detto, è proprio bello qui. La mia piccola Sara…. Cinque anni perannusare il mondo, il suo primo volo, laprima vacanza con mamma e papà… Ela sua mamma? Dove diavolo sarà? Nonriesco a vedere mia moglie accidenti!

1/Continua

di Stefania Colasanti

Frammentidi Scrittura

Il Segno e la Rete di Giornalisti e Scrittori Antimafiecercano un editore e dei collaboratori per ampliare

la propria “palestra redazionale”.Per informazioni:

[email protected]

In transito(squarci di mambo)

Paolo Franchini (foto di Michele Stillitano)

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TERRITORIO APERTO il Segno - Settembre 201022

Week-end dedicati al famoso vino dei Castelli e alle castagne

Al via la quarta edizione di “Sagre & Profane”Il progetto Sagre & Profanenasce con la finalità di pro-muovere le iniziative e glieventi che si svolgono ai Ca-stelli Romani tutto l’anno, inuna forma integrata, conchiavi di lettura tematiche, econ l’inserimento nel pro-gramma di nuovi piccolieventi di raccordo. Sagre &Profane, dopo i successi delleedizioni precedenti, giunge alquarto anno proponendo trepercorsi tematici collocati inaltrettanti weekend autunnali.Ogni percorso comprende unavarietà di eventi, visite e pas-seggiate che renderà piacevolee sicuramente stimolante lavostra partecipazione. Comegli anni passati i percorsi si in-seriscono nelle sagre autunnaliorganizzate dai Comuni deiCastelli Romani, all’internodelle quali Sagre & Profaneha organizzato eventi speci-fici, di sicuro interesse, di cuipotrete essere spettatori. Ecco il nutrito programma.

2-3 Ottobre 2010I SAPORI DELLA TERRAPercorso dedicato al celebre

vino dei Castelli e alle strordi-narie vestigia storiche del ter-ritorio. Prevede itineraristorico-archeologici, degusta-zioni, incursioni in osteria enei processi di vinificazione,intrattenimenti circensi e dimusica popolare. Al percorsoè abbinata anche la partecipa-zione alla Sagra dell’ Uva diMarino.

Sabato 2 ottobre Ore 15.00 - Visita guidata alsito archeologico dell’anticacittà di Tusculum (il com-plesso del foro, il teatro el’acropoli). Piazzale del Tu-scolo (Monte Porzio Catone).Partecipazione gratuita conprenotazione obbligatoria Ore 17.30 - Breve conversa-zione della dott.ssa FrancescaSbaraglia, storica dell’arte, su“Pinelli, la Campagna Ro-mana e l’Osteria di MontePorzio”.Ore 17.40 - Nell’ambito delle“Rievocazioni Pinelliane” or-ganizzate dal Sistema Mu-seale del Comune di MontePorzio Catone, visita guidataal Museo Diffuso del Vino (in

A VOLUME SPINTO! L’8, il 9 e il 10 ottobre 2010 le Biblio-teche dei Castelli Romani si fanno sentire con una tre giornidi eventi dentro e fuori le biblioteche, in tutto il territorio deiCastelli Romani. Perché il cuore della biblioteca deve pulsareanche fuori le mura, dentro il tessuto delle città, dentro le no-stre comunità locali, deve infiltrarsi e trasformarsi in linfa vi-tale per il pubblico, per chi lavora, per chi produce, per chistudia, progetta, innova. La cultura inafferabile, intangibile, vale oggi più dei beni ma-teriali perchè è la conoscenza che alimenta creatività e inno-vazione e quindi produzione. Anche su questi temi lebiblioteche sono in prima linea. Vogliono diventare punti diriferimento, luoghi privilegiati di crescita collettiva, spazi diincontro, scambio, reciproco vantaggio, condivisione, pre-senza e partecipazione.Per saperne di più: www.sbcr.it

A VOLUME SPINTOLe biblioteche si fanno sentire8 - 9 - 10 ottobre 2010

Via Vittorio Emanuele II,22/32/46) con degustazione divini tipici locali.Ore 20.30 - Cena con piatti ti-pici dei Castelli Romani. Pre-notazione obbligatoria, prezzoconvenzionato.Domenica 3 ottobre Ore 10.00 - Visita guidata al-l’azienda vitivinicola Donnar-dea, splendido angolo dicampagna romana. Visita aivigneti con descrizione delletecniche di coltivazione e deivitigni tipici della zona. Visitaal centro di produzione delvino con descrizione delle di-verse tecniche. Degustazionidi vini. Donnardea, Via Fossodi Valle Caia 7, Ardea localitàSantapalomba (Roma). Parte-cipazione gratuita con preno-tazione obbligatoria.Ore 15.00 - Centro storico diMarino sede dell’antica e rino-mata Sagra dell’Uva. Rievoca-zione del Corteo Storico“Ritorno di Marcantonio Co-lonna dalla battaglia di Le-panto del 1571”; miracolodelle fontane che danno ilvino; musica in tutte le piazzee fuochi d’artificio.

16-17 Ottobre 2010I PIACERI DEL BOSCOPercorso dedicato al territorionaturale e storico dei CastelliRomani, i cui boschi portanosoprattutto in autunno i lorofrutti. Prevede passeggiate, de-gustazioni di specialità culina-rie locali e performanceartistiche di vario livello affi-date ad esecutori locali. è com-presa nella giornata la visitaalla sede del Parco dei CastelliRomani attraversando Roccadi Papa in festa per le sue ca-stagne.

Sabato 16 ottobreOre 14.00 - Pratoni del Vivaro– Visita guidata al Bosco delCerquone, lembo di vegeta-zione originale dei CastelliRomani, ricco di farnie di no-tevoli dimensioni. Partecipa-zione gratuita conprenotazione obbligatoria. Ore 15.30 - Centro EquestreFederale Pratoni del Vivaro –Visita guidata, cerimonia del

battesimo della sella e dimo-strazioni equestri. Partecipa-zione gratuita.Ore 18.00 - Casale Colle Ionci“Scultori all’Opera” nel parcodel famoso casale con perfor-mance di cottura di ceramicaRakù, opere da camera ed aried’opera dal vivo, degustazionedi miele, vino e prodotti tipicicastellani. Colle Ionci, ViaAcqua Lucia 27, Velletri. Par-tecipazione gratuita.

Domenica 17 ottobre Ore 10.00 - Partenza dapiazza Di Vittorio (Campi diAnnibale - Rocca di Papa) epasseggiata guidata lungol’antica Via Sacra che condu-ceva al Tempio di Giove La-ziale. Bellissimo panorama suidue laghi (unico punto in cui sivedono contemporaneamenteil lago Albano e il lago diNemi). Rientro nel borgo, at-traversamento del centro sto-rico in festa per la Sagra delleCastagne, visita guidata al sen-tiero didattico di Villa Barat-tolo, sede del Parco deiCastelli Romani (si potrannoammirare diversi rapaci nellevoliere di riabilitazione). Par-tecipazione gratuita con preno-tazione obbligatoria Ore 17.30 - Appuntamento inPiazza di Vittorio per assistere,nell’ambito della Sagra delleCastagne, al concerto musicale“I ballicanti – i piaceri delbosco”. Partecipazione gra-tuita.Per prenotazioni e per mag-giori informazioni, schede det-tagliate sugli eventi,aggiornamenti dell’ultimo mi-nuto, visitare il sito web:www.sagreeprofane.it oppure rivolgersi alla segrete-ria organizzativa: da settem-bre, dal lunedì al venerdì ore9.00/13.00 – 15.30/18.00,Cell: 3932224188 Mail: [email protected]

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RIFLETTORI 23il Segno - Settembre 2010

Se Beautifulldiventa

la tua famigliaE’ proprio vero che feriscepiù la lingua della spada, daquando ho questa rubricasulla televisione moltissimedonne si sentono offese dallemie critiche verso i loro pro-grammi preferiti. Ogni voltache attacco Beautifull e ridi-colizzo Brooke, o Tylor oqualunque personaggio dellasoap, sembra che attacchiloro o un famigliare. Alcune,più ironiche, se ne freganodelle critiche e ci ridonosopra, altre quasi mi aggredi-scono (verbalmente) e si sen-tono da me giudicate. Cosaquanto mai falsa! Se poi le mie critiche sono ri-volte alla regina del trash per

eccellenza, Maria De Fi-lippi... apriti cielo, diventanodelle guerriere amazzonipronte a difendere l’indifen-dibile programma Uomini edonne fino alla morte (meta-forica) della suddetta. Propionon riescono a capire come sipossa preferire la Gabanellie il suo Report a C’è postaper te, e vanno giù duro congli insulti verso quel “ric-cone” di Santoro, come se ame mi fregasse qualcosa deisuoi guadagni. A me interes-sano i suoi programmi, forsenon sanno che i guadagnisono alti perchè altissimisono gli introiti di Annozero.La tv si mantiene con i soldi

di Daniela Di Rosa

della pubblicità, gli inserzio-nisti dividono il pubblico intarget e il target di Annozeroè più alto (a parte la sotto-scritta) di quello che segue laDe Filippi. Tutto qui, è soloquestione di soldi; per que-sto, nonostante la rabbia diBerlusconi, non lo chiu-dono, perderebbero un saccodi milioni. Ora vi prego, nonodiatemi se dò dell’idiota aRidge o della puttana aBrooke, non l’ho detto a voi,non offendetevi se non ridocon Bonolis e trovo volgareCiao Darwin, sotto sotto èlui (Bonolis) che vi denigra,chissà perchè il programmaporta il nome del teorico del-l’evoluzione, di colui chescoprì la nostra discendenzadalle scimmie, che cosavuole dimostrare? Che infondo da quest’ultime ci se-para molto poco? Non credo, penso che quellepovere scimmiette messe difronte ad un televisore sce-glierebbero autonomamentedi tornarse nella gabbia purdi evitare la tortura di vederela D’urso o l’11ma edizionedel Grande Fratello!

Ridge e Brooke

ilTocco

Quando i ministripensano ai giovani

diErmannoGatta

Quando si vuole, anche in un Paese in crisi economica comeil nostro, i soldi si possono trovare. Ignazio La Russa, Mini-stro della Difesa, si è impegnato molto e ha trovato ben 20milioni di euro per far fare un “addestramento” di tre setti-mane a giovani volontari tra i 18 e i 30 anni.Una “Naia“ microscopica per avvicinare i giovani alle ForzeArmate. Quelli che lo vorranno potranno portarsi a casa, pa-gandola, la divisa che sarà fornita per l’occasione.Alcuni hanno gridato allo scandalo: “Si tagliano fondi allasanità, alla cultura, ai servizi per gli anziani ma si trovanosoldi per far fare esperienza da - balilla - a centinaia di gio-vani?”.Che cosa ne pensano i mili-tari veri non lo sappiamo inmodo diretto. Per regola-mento non possono parlare,ma non ci vuole molta im-maginazione per capire lostato del loro umore alla no-tizia.Dipendenti pubblici con sti-pendi bloccati, insegnantiprecari espulsi dalla scuola,giovani ricercatori senzaalcun posto per ricercare,malati in attesa di una visitaurgente che riceveranno tra96 giorni e tanti altri in si-tuazioni difficili sarannoben lieti di veder passare unplotone di “soldati per tresettimane” che marciano al-lineati e coperti.

Sergio Rasetti

di Loredana MassaroLou Bertignac ha dodici ed è unabambina difficile, “diversa”. In fa-miglia la madre, chiusa nel ricordo diuna inconfessabile tragedia del pas-sato, vive in un silenzio opprimente,mentre a scuola la sua intelligenzafuori dal comune l'ha portata in unaclasse avanzata, a contatto con stu-denti più grandi di lei con i quali hapoco da spartire. Incapace di creareuna relazione con chiunque, e di sta-bilire normali canali di comunica-zione con i suoi coetanei, Lou passala maggior parte del suo tempo liberoa vivere attraverso le emozioni deglialtri: guarda il calcio in televisioneper osservare la gioia dei giocatori,spia le persone per strada e, soprat-tutto, frequenta le stazioni ferroviarieparigine perché in quei luoghi si con-centrano i sentimenti di amanti che sisalutano, di famiglie rimaste a lungoseparate, di amici che si ritrovano.E' proprio qui alla stazione di Auster-litz, che Lou conosce tra la folla, unaragazza appena più grande di lei,Nolwenn, che si è lasciata alle spalleun passato difficile e ora vive da ran-dagia e senzatetto. Tra le due, neltempo minimo di uno sguardo, sicrea un'intesa speciale, un'alleanzache nessuna aveva mai provatoprima. Le due ragazze sono per oratotalmente sole, diverse sì ma desti-nate, in qualche modo, a rincontrarsiper caso e riconoscersi tra la folladella città, finiranno così per strin-gere un'amicizia che, nata lenta-mente, arriverà a cambiare la lorovita e il loro mondo, a ritrovare un'at-tesa e il coraggio di vivere. “Basta guardarsi intorno. Basta os-servare lo sguardo delle persone,contare quelli che parlano da soli oche farneticano, basta prendere lametropolitana. Ho pensato agli effettisecondari della vita, quelli che nonsono menzionati in nessuna avver-tenza, in nessun libretto di istruzioni.Ho pensato che anche quella fosseviolenza, ho pensato che la violenzafosse ovunque.” La vicenda è dram-matica eppure scritta e vissuta inmodo lieve, il dialogo interiore equello delle due vite chiamate a in-trecciarsi è assolutamente alto e pro-fondo, con spunti di riflessioneinediti inedito e le due adolescenti, senon riusciranno a salvarsi, riusci-ranno almeno a trovare nuove spe-ranze.

Delphine de Vigan, “Gli effetti secondari dei sogni”,

Mondadori, 2008

Invito alla letturaGli effetti secondaridei sogni

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il Segno - Settembre 2010 Ultima pagina

L’eroicoMonte FaeteCon questo disegno il maestro Carfagnavuole farvi scoprire Monte delle Faete chedomina il pianoro dei Campi d’Annibale,da cui è possibile vedere l’alba con il sole che nasce proprioalle sue spalle. E’ il monte dei faggi e dei lecci ed è anche ilcentro del vecchio Lazio. Dalla sua cima, che spicca su tutto, si può osservare lo sce-nario dei Campi d’Annibale individuando perfettamente ilcratere che centinaia di migliaia di anni fa diede vita, graziealla formazione dell’odierna Valle Pantano, all’esteso pianorodi Rocca di Papa, posto alle spalle della Fortezza, racchiusotra Monte Cavo, Monte Faete, Monte Vescovo e Monte Ara.Ecco perché il pittore Pocek proprio da questo monte dipinsela vallata sottostante. Ogni anno, in primavera, sulle Faetearrivano anche le rondini che, dopo il faticoso viaggio dal-l’Africa, trovano ospitalità sui faggi e sui lecci, posandosispesso sulla croce e pure sulle antenne che ormai la fanno dapadrone deturpando la vetta e impedendo ai roccheggiani diraggiungere il punto più alto a causa di una recinzione altaoltre 3 metri. Monte Faete è stato al centro di diverse vicendestoriche, antiche e moderne, a partire dalle invasioni straniere,per passare alle lotte condotte dagli Annibaldi, dai Colonna,dagli Orsini, dai Borgia e dai Farnese, fino alla secondaguerra mondiale quando gli anglo-americani lanciarono su diesso numerose bombe. Fu proprio dalle Faete che scesero a migliaia per liberareRocca di Papa dall’occupazione nazi-fascista. Ora i tempisono cambiati e il Monte delle Faete è una delle mete più ap-prezzate per le passeggiate ambientali. A giugno di ogni anno,infatti, l’amministrazione comunale (con in testa l’assessoreRoberto Sellati… detto Pastasciutta) organizza la Magna-longa che permette a tanti roccheggiani e non di respirarel’odore degli alberi di castagno trascorrendo una giornata in-dimenticabile “magnenno, bevenno e camminenno”. Dopo 7 chilometri di passeggiata si arriva poi alla Valle dellanoce dove, dimenticando la stanchezza, si viene accolti daabbondanti piatti di pastasciutta… che subito fanno pensarealla “nomera” di Roberto. La fame è talmente tanta che senon si allontana in fretta “ci magnemo pure issu”.

il Segnodei tempinei disegni del Maestro Franco Carfagna

LLeetttteerree,, PPrrooppoossttee,, PPrrootteessttee ee [email protected]

Le lettere non superiori alle 13 righe devono presentare in modo chiaro nome, cognome, mail o numero telefonico

AMMINISTRAZIONEDI... SINISTRA?Il circolo IMAGO del Popolodelle Libertà di Rocca di Papa,che rappresenta un pezzo delPolo, in un recente volantinodiffuso, ha definito l’attualeamministrazione comunale “disinistra”.Proprio come parla Berlusconiche chiama comunisti tuttiquelli che gli si oppongono.Come è ben noto a chi non ètroppo disattento, questa am-ministrazione “di sinistra” nonha proprio nulla: né le idee, nél’agire, né persone che si di-stinguono per essere di sini-stra. Se chi è restato di sinistrala smettesse di farsi rappresen-tare dai soliti noti, che cercanosoltanto visibilità personale e

un ruolo per se stessi, prendes-sero in mano le redini dell’ini-ziativa politica facendo piazzapulita delle divisioni, che a li-vello locale non servono anulla e a nessuno, avrebbero lapossibilità di riacquistare unruolo per la sinistra costruttivadella quale, soprattutto aRocca di Papa, ci sarebbe bi-sogno.

Lettera firmata

ANCORA SULLEPANCHINE COLORATEHo letto la lettera di un miocompaesano sulle panchinerosse che sono state messe alDuomo. Più che il colore vor-rei dire che sono proprio sco-mode visto che manca loschienale. Io ho una certa età e

dopo pochi minuti sono co-stretta ad alzarmi per la stan-chezza che sento nella schiena.Qualcuno aveva detto che pre-sto sarebbero state cambiatama ormai sono passate moltesettimane. Voi sapete qualcosain merito?

Grazia Gentilini

ANTENNE... NON SE NE PUO’ PIU’Gentile Direttore, io la cono-sco e aprrezzo il suo impegnoperò vorrei sapere che sensoha tornare a parlare sempre delproblema delle antenne. Ora-mai abbiamo imparato a con-viverci con questi mostri diferro e tanto nessuno potrà maicambiare lo stato delle cose.Gli interessi sono così tanti e

diffusi che nessun politico almondo potrà fare questo mira-colo. Allora, torno a doman-darle: che senso ha insistere suquest’argomento? Io ho una figlia che vive aRoma e ogni volta che leggearticoli sul pericolo elettro-smog si spaventa e decide divenire sempre più raramente aRocca di Papa a trovarmi con imiei nipotini. E’ praticamenteterrorizzata da tutte queste no-tizie sulle malattie prodottedalle antenne. Mi sta ancheconvincendo a trovare un mo-nolocale a Roma ma io aRocca di Papa mi trovo bene enon intendo andare via. Chedice? La smettiamo di parlaredi antenne? Grazie.

Aldo Mattei