Il Piccolo Segno maggio 2010

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L’amministrazione comunale di Rocca di Papa starebbe per affidare la gestione dei suoi boschi a società e aziende private. Ma che ne è stato del progetto presentato nel 1999 dal- l’allora Sindaco Ponzo finalizzato a creare una filiera pubblica del legno, che avrebbe dato vita a posti di lavoro e ad una nuova po- litica ambientale? Dopo dieci anni quelle promesse sono state dimenticate ed ora i pri- vati potrebbero gestire l’unica risorsa di cui il nostro paese è dotato. Quest’ultima scelta appare come l’ennesimo disfacimento ambientale condotto con rego- larità negli ultimi anni, cominciato con lo sfa- celo dell’antica Via Sacra , proseguito con l’abbandono degli Arcioni , e che potrebbe avere nell’edificazione del Vivaro la sua con- clusione. 1.500 ettari di bosco pubblico saranno dati in gestione ai privati Boschi in vendita Sicuramente i più coraggiosi sono coloro che hanno la visione più chiara di ciò che li aspetta, così della gioia come del peri- colo, e tuttavia l’af- frontano. Tucidide PICCOLO Anno IX, n. 5 - Maggio 2010 Periodico mensile dell’Associazione Culturale Terre Sommerse Castelli il Segno AsiloNido piccole canaglie info: 06-9495872 per bambini da 6 a 36 mesi dal lunedì al venerdì dalle 7.00 alle 18.00 ROCCA DI PAPA - Via delle Mimose, 6 vicinissimo alla GS del Pratone Grottaferrata APERTE ISCRIZIONI 2010-2011 Centro Estivo Luglio-Agosto alla guida del nostro paese in oc- casione del rinnovo del Consi- glio Comunale previsto per il prossimo anno. Non siamo stanchi di vedere nelle liste i soliti nomi o quelli di persone poco motivate o compe- tenti, che all’ultimo momento si fanno avanti come portatori d’acqua al mulino di qualcuno che non ha nemmeno illustrato chiaramente idee e progetti da mettere nel piatto? In vista delle elezioni comunali SEGUE A PAGINA 16 di Sergio Rasetti Vorremmo ve- dere fin dalle prossime setti- mane, impegnati in campo aperto, coloro che vor- ranno candidarsi Paola Gatta a pagina 10 Sebastianelli a pagina 19 Centro Storico Domenica a passeggio Rasetti a pagina 8 Ripetitori radio-tv di Monte Cavo Il fallimento di una classe politica Alle pagine 12 e 15 Bollette e code Polemiche per l’acqua Scavi a M.te Cavo Le ricerche del 1929 Sebastianelli a pagina 7

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Il Piccolo Segno maggio 2010

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Page 1: Il Piccolo Segno maggio 2010

L’amministrazione comunale di Rocca diPapastarebbeperaffidare lagestionedeisuoiboschiasocietàeaziendeprivate.Macheneè stato del progetto presentato nel 1999 dal-l’allora Sindaco Ponzo finalizzato a creareuna filiera pubblica del legno, che avrebbedatovitaapostidi lavoroeadunanuovapo-litica ambientale? Dopo dieci anni quellepromessesonostatedimenticateedora ipri-vatipotrebberogestire l’unicarisorsadicui ilnostro paese è dotato.Quest’ultimasceltaapparecomel’ennesimodisfacimentoambientalecondottoconrego-laritànegliultimianni,cominciatoconlosfa-celo dell’antica Via Sacra, proseguito conl’abbandono degli Arcioni, e che potrebbeaverenell’edificazionedelVivaro lasuacon-clusione.

1.500 ettari di boscopubblico sarannodati in gestione ai privati

Boschiinvendita

”Sicuramente ipiù coraggiosisono coloro chehanno la visione

più chiara di ciò cheli aspetta, così dellagioia come del peri-colo, e tuttavia l’af-frontano.

Tucidide

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Anno IX, n. 5 - Maggio 2010Periodico mensiledell’Associazione CulturaleTerre Sommerse Castelli

il Segno

AsiloNido

ppiiccccoollee ccaannaagglliiee

info: 06-9495872

per bambini da 6 a 36 mesi

dal lunedì al venerdì dalle 7.00 alle 18.00

ROCCA DI PAPA - Via delle Mimose, 6vicinissimo alla GS del Pratone Grottaferrata

APERTE ISCRIZIONI2010-2011

Centro Estivo Luglio-Agosto

alla guida del nostro paese in oc-casione del rinnovo del Consi-glio Comunale previsto per ilprossimo anno.Non siamo stanchi di vederenelle liste i soliti nomi o quelli dipersone poco motivate o compe-tenti, che all’ultimo momento sifanno avanti come portatorid’acqua al mulino di qualcunoche non ha nemmeno illustratochiaramente idee e progetti damettere nel piatto?

In vista delleelezionicomunali

SEGUE A PAGINA 16

di Sergio RasettiVorremmo ve-dere fin dalleprossime setti-mane, impegnatiin campo aperto,coloro che vor-ranno candidarsi

Paola Gatta a pagina 10

Sebastianelli a pagina 19

Centro StoricoDomenicaapasseggio

Rasetti a pagina 8

Ripetitori radio-tv di Monte Cavo

Il fallimento di unaclasse politica

Alle pagine 12 e 15Bollette e codePolemicheper l’acqua

Scavi a M.te CavoLe ricerchedel 1929

Sebastianelli a pagina 7

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ATTUALITA’2 il Segno - Maggio 2010

Le cause vanno ricercate storicamente a partire dal Medioevo

Come mai la mentalità mafiosaha conquistato l’Italia intera?

L’aspirazione a migliorare la so-cietà è preceduta dall’ammira-zione per chi gabba la legge enell’aspirazione ad appartenere aquesta cerchia di persone. Talecerchia in passato era compostadai cortigiani e adesso è rappre-sentata dalla casta politica. Le varie riforme che hanno vistoun radicale cambiamento delleleggi processuali in Italia nonhanno mai sradicato fino infondo i diffusi privilegi e hannosempre lasciato aperta una portaper le scappatoie, e questo per-chè le riforme essendo fatte dachi detiene il potere sono volteanche a mantenere lo stessonelle proprie mani il più a lungopossibile. A tutt’oggi ancora nonpossiamo affermare che la leggeè uguale per tutti in Italia e, pur-troppo, per la stragrande mag-gioranza dei nostri connazionaliquesto non è un male maun’ipotetica via di fuga.

di Noemi BevilacquaA chi non è capi-tato di indignarsiquando all’esteroci etichettanocome “italiani

ad eludere la legge, per esempionon pagando le tasse, è biasi-mata da tutti e non rappresentauna persona “in gamba”. Inaltre nazioni qualora si sco-prisse che un politico o ammi-nistratore fosse corrotto, nonsolo non verrebbe rieletto maperderebbe completamente lacredibilità pubblica. Purtroppoqui da noi non è così e non soloal sud: quanti esempi po-tremmo citare sui tanti ammini-stratori locali coinvolti inappalti poco chiari, oppure sullagestione dei soldi pubblici nonlimpida… eppure sono semprelì, con le persone che conti-nuano a dar loro fiducia eleg-gendoli. Alle ultime regionali alcuni fi-guri (seppure in odor di corru-zione) sono stati eletti lostesso. Non basta più nem-meno la gogna mediatica. Per-ché? Veramente tutti sono cosìingenui e dimenticano checosa sia successo?Ma da che cosa deriva tuttoquesto? Fin dal Medioevo siha traccia di come l’apparte-nenza a determinati gruppi po-tesse dare una forma diimpunità e di strapotere. Findai tempi della società feudalesi possono riconoscere gli em-

brioni di questa mentalità. Èfacile affermare che la mafiasia nata in Sicilia durante il ri-sorgimento ma questo non riu-scirebbe a spiegare come si siadiffusa e come abbia attecchitoin una società “sana”.Andando indietro nel tempovediamo come già durante ilMedioevo la nobiltà abbiasvolto un ruolo fondamentalenello sviluppo di questa menta-lità: ogni qual volta un potenteera coinvolto in un processo, ilpotere esercitato dalla famiglia,dalla casata, faceva sì che rima-nesse impunito. È famoso l’episodio in cui Leo-nardo da Vinci fu coinvolto inuna storia di pedofilia insiemead un gruppo di nobili, fra cuiun giovane Bonaccorti, e fu-rono tutti prosciolti, appunto,per la presenza del nobile stessofra il gruppo dei rei. Questa mo-dalità ripetuta miliardi di voltenel corso dei secoli ha portatoalla radicazione del concetto se-condo cui è possibile entrare inun gruppo di “impuniti” i qualipossono compiere ogni tipo diazione e non. Dall’altra partec’è la popolazione normale,vessata dalle angherie degli im-puniti da una parte e delle varieforme di governo dall’altra.

mafiosi”? Quante volte ab-biamo cercato di difenderci edi difendere l’Italia tutta appor-tando argomenti, esempi ed in-fine concludendo che sì, lamafia c’è ma non è diffusa lamentalità mafiosa in tutta lapenisola. Ma poi, ripensandocibene, pensando alle cose ditutti i giorni, a ministri che sitrovano le case pagate da altrisenza sapere da chi e perchè,pensando a “operatori di emer-genza” che hanno mangiato apiene mani sulle disgrazie dicittadini terremotati e, sopra-tutto, vedendo che la reazionepopolare che non è di indigna-zione ma solo di fastidio, dob-biamo ammettere a noi stessiche veramente in Italia persisteuna mentalità “mafiosa”.Anche se mi da fastidio am-metterlo, devo riconoscere chedeterminati atteggiamenti altronon sono che il substrato su cuiè nata e si è radicata la mafia.In qualsiasi altra parte delmondo una persona che riesce

Un’altra cosa che non do-vrebbe mai accadere in unascuola. In una scuola pubblicadella Capitale, alcune maestrehanno premiato, con un brac-cialetto colorato e l’esonerodai compiti a casa, i bambiniche avevano fatto la prima co-munione. Niente braccialettoed esonero dai compiti aglialtri di religione non cattolica.Risultato: bambini in lacrimee genitori preoccupati per i ri-svolti psicologici sui bambinistessi. Non dovrebbe mai es-sere necessario dover ricor-dare agli insegnanti che anchedal modo in cui svolgono illoro lavoro dipende la salutedei nostri figli.

Sergio Rasetti

Gli insegnanti ela Comunione

il Segnoorgano mensile

dell’associazione culturale“Terre Sommerse Castelli”

Registrazione Tribunale di Velletri n. 5/02 del 19/02/2002

DIREZIONEVia dei Monti, 24 - Rocca di Papa

DIRETTORE RESPONSABILEAndrea Sebastianelli

PIC

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LO REDAZIONENoemi Bevilacqua,

Gianfranco Botti, Piero Botti, Valentina Bucci, Gaetano Casilli, Riccardo Ciotti,

Stefania Colasanti, Daniela Di Rosa, Piero Fondi, Paola Gatta, Rita Gatta, Sandro Guidi, Marcello Morrone, Noga (Gabriele Novelli), Marco Rapo, Andrea Rasetti, Sergio Rasetti, Annarita Rossi,Maria Pia Santangeli, Luigi Serafini, Sandro

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Ringraziamo i nostri sostenitori: Alberto, Patrizio, Marina, Nadia, Rossana, Enzo, Aldo, Gianfranco, Augusta, Paola, Antonello, Paola, Gianluca, Nicola, Bruno, Giorgio, Oscar, Orlando, Omero, Barbara, Fabrizio, Italia, Gennaro, Sergio, Ettore e Franco.

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Stampato in proprio

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ATTUALITA’ 3il Segno - Maggio 2010

Il Parlamento ha concesso la possibilitàalle Regioni di posticipare la chiusuradella stagione venatoria di 10 giorni,quindi al massimo al 10 febbraio. La classe politica sempre a caccia divoti, ha sparato un altro colpo signifi-cativo sul futuro perché il tempo mag-giore concesso coincide con quello dellamigrazione di tanti volatili.Gli uccelli migratori rappresentanouna risorsa rinnovabile per varie spe-cie. In Italia già dal mese di febbraio èin atto un’intensa migrazione degliesemplari più esperti che anticipano ilresto della popolazione.Cacciare oltre gennaio determina la

strage di un’importante componente ri-produttiva.Ha per fortuna prevalso il senso di re-sponsabilità del Parlamento che, par-tendo con la discussione dalla propostadel Senatore Orsi e l’approvazione diun emendamento del Senatore del PdlGiacomo Santini in commissione, pro-ponente la cancellazione di ogni limitealla stagione venatoria, in aula ha rista-bilito i necessari limiti di tempo e re-spinto una vera e propriaderegolamentazione della caccia. Noi, comunque, restiamo profonda-mente contrariati a questa decisione.

il-sognatore.blogspot.com

Caccia e parlamentaricacciatori... di voti

nale ha pubblicato il suo nome con tantodi foto.Lui a tanta rabbia ha risposto scrivendouna splendida lettera a un quotidiano, let-tera che io ho trovato piena di pietà, dispavento e di orrore per i suoi concittadini.La memoria degli uomini è davvero moltocorta se dimenticano i nostri nonni emi-grati nel mondo, sfruttati, emarginati...nell’America degli anni venti nei localic’era scritto: “vietato l’ingresso ai cani eagli italiani”. Non è bugia, è storia, la no-stra storia. La condanna del povero è l’in-differenza e la crudeltà del prossimo, è la

paura e l’odio che leggono nei nostriocchi, provo pena per quelle mamme in-furiate. Detto indios:Un vecchio indiano mentre conversavacon il nipote, gli disse: - “Mi sento come se avessi due lupi chelottano nel mio cuore. Uno dei due è unlupo irritato, violento e vendicativo, l’al-tro è pieno d’amore e compassione”. Il nipote chiese: - “Nonno, dimmi... quale dei due vinceràla lotta nel tuo cuore?”.Il nonno rispose: - “Quello che alimenterò”.

La vicenda dei bambini rimasti senza pasto in unascuola del ricco nord est continua a destare sgomento

Son tutte belle le mammedelmondo?

di Daniela Di RosaPoche settimane fa, in una “relativamente”ricca cittadina del nord est, Andro, si è ve-rificato un fatto per me sconcertante. I ge-nitori di alcuni bambini, rimasti senzalavoro, non riuscivano a pagare la rettadella mensa scolastica e il Sindaco deci-deva così di lasciarli a digiuno. Già questo è intollerante. Un Comune, unasocietà equa e solidale aiuta i più deboli,specialmente se piccoli! Ma i piccoli inquestione erano per lo più figli di immi-grati (con regolare permesso e lì residentida molti anni) e quale occasione miglioreper un popolo incattivito dimostrare tuttala sua inciviltà? Per fortuna il popolo èfatto da persone e fra tanta disumanità, nelsilenzio totale della chiesa, un uomo, unpiccolo grande uomo ha pagato le spese e,a quel gesto (come nel film Il gladiatore)si è scatenato letteralmente l’inferno.La cittadinanza, con la Giunta e il Sindacoin testa, invece di applaudire e ringraziarequest’uomo hanno gridato indignati alloscandalo, tacciandolo di maleducazione inquanto o pagava per tutti oppure sarebbestato denunciato... e per che cosa ? Caritàoltraggiosa? Le più violente sono state le donne,mamme anche loro, e Ruotolo (l’inviatodel programma di Santoro, Annozero, chealla vicenda ha dedicato un’intera pun-tata), si dice ancora sconvolto per la rea-zione di quelle donne: la rabbia,addirittura l’invidia. Il benefattore avrebbepreferito rimanere anonimo ma un gior-

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PAGINA APERTA4 il Segno - Maggio 2010

Anche ai Castelli le iniziative per ricordare Chernobyl

Greenpeace spiega ilvecchio e nuovo nucleare

tando in Francia ed in Norve-gia. Anche se presentato comepiù sicuro del precedente, inentrambe le sperimentazioni incorso si sono riscontrate di-verse anomalie e problemi nelsistema di sicurezza. Addirit-tura sembrerebbe che la ditta

che costruisce l’armatura in ce-mento armato che riveste l’in-tera struttura ed unica dittaautorizzata ad effettuare la co-struzione, abbia utilizzato ce-mento armato “impoverito”.Inoltre va considerato l’aspettoeconomico: da un iniziale pre-

ventivo di 3 miliardi di euro,attualmente per la realizza-zione dell’impianto norve-gese ne sono stati spesi 5miliardi.Greenpeace, sia a livello na-zionale che a livello locale,sta diffondendo il più possi-bile informazioni e sta effet-tuando campagne peraggiornare la popolazione inmerito ai rischi legati al-l’apertura di centrali nuclearied ai costi economici che essocomporterebbe. Va ricordatoche tutte le spese per la realiz-zazione di centrali, la manu-tenzione e lo smaltimentodelle scorie graverebbe com-pletamente sulla bolletta ener-getica pagata dal cittadino. Nel Lazio il sito, ancora nonufficializzato, nel quale verràrealizzata la centrale è Civita-vecchia, mentre a Latina sa-rebbe previsto lo stoccaggiodelle scorie.Infine ci sembra veramenteassurdo spendere soldi, rea-lizzare impianti pericolosi perl’ambiente e le personequando potremmo utilizzaregli stessi fondi per la produ-zione e promozione di energierinnovabili.Per maggiori informazioniwww.greenpeace.it.

di Noemi BevilacquaIl 26 aprile è stato silenziosa-mente commemorato il 24moanniversario dell’incidente allacentrale nucleare di Cherno-byl.A tutt’oggi non esiste unastima ufficiale dei morti e deimalati, ma alcuni studi arri-vano ad ipotizzare addirittura20 mila vittime. Non solo lezone interessate dalla cata-strofe ancora contengonocesio, ma tracce di esso sonostate rinvenute fino in Greciaed in Scozia. Anche se Cher-nobyl è stato l’incidente piùgrave, purtroppo non è statoassolutamente l’unico: oltreagli incidenti in Giappone, sisono registrati altri incidenti indiverse nazioni europee, maessi sono stati sempre secretatie non hanno ottenuto il mi-mino rilievo mediatico.Una nuova generazione di nu-

Una centrale nucleare

l’anima. Il rosa della femminilità, della grazia,della delicatezza, un colore pastello caldo. Mi-gliore del bianco, neutro e senza posizione. Poic’è il nero, la cupezza, il buio, un catrame untoin cui si nasconde tutto quello che non si vede.Riguardandone la maglia in una delle ultimepartite viste in tv, pensavo che mai come inquesto mese ho capito che la vita di ogni essereumano è un susseguirsi casuale di colori.Chiunque ha una cromaticità evidente, segnodi quello che è ed è stato. C’è chi aveva il rossodelle idee, della lotta operaia, che è passato dal-l’altro lato ed è marrone come gli abiti cheporta, adesso quegli operai magari li licenziacon la scusa della crisi, c’è chi ha creduto algiallo solare dei valori, continua a crederci, mai suoi valori adesso sono verdi come le banco-note da 500 euro, poco importa da che parteprovengano, lecita o no. C’è chi ha visto persone care uccise, cadere

Beneficiodd’’ inventario

La squadra della mia città, Pa-lermo, ha due colori che ne rap-presentano meglio di tutti

di Ettore Zanca

ColoriCi sono le “ambizioni da Travet” come cante-rebbe Ruggeri, che fanno difendere a omun-coli da due soldi il proprio orticello di lavoro,carriera, vizi, ingordigia, animati da intenti ditutti i colori, ma di molto smorti. Ci sono letonalità accese di viola, rosso, giallo verde, dichi non ha smesso di credere che il pensieronon è censurabile né recintabile nemmenodalle caste, allora canta, scrive, recita, discute,dice quello che pensa. C’è il rientro grigio diun padre a casa che pensa alla strofa di unacanzone di Alessandro Mancuso “chi in que-sta vita si è sacrificato, nella prossima saràricompensato, essendo nuvola restando bam-bino o nascendo cretino, ed il mio cane potràcon me tornare, ma questa volta saprà pureparlare, mentre invece chi ha troppo da dire,saprà solo abbaiare”, la sua fine giornata im-provvisamente incendiata di allegria dal sor-riso del suo bimbo, quel padre ripensa allamaglia della sua squadra, pregando che perquel cucciolo e per tanti altri che devono con-servare quel sorriso arcobaleno, il futuro siasempre più rosa che nero.

nell’asfalto davanticasa, il sangue pur-pureo mischiato alcolor fumo dellastrada. Col tempoha dimenticato alpunto da andare acena con gli assas-sini, negando l’evi-denza.

cleare è at-tualmentein speri-mentazionein Europa edovrebbeentro treanni essereintrodottain Italia, sit r a t t adell’EPR,un reattorenucleare adacqua pres-surizzata;lo stannosperimen-

La poesiadel mese

Appena il morendosole nelle acque del mare s’inabissa,giungendo il buioad una ad una l’apparirle stelle come lumini accesi.E’ questo l’eterno versoche l’Alto destino ravviva,nascere e morire,luce e buio,e l’uomo una volta soltantonasce e muore.Appena il morendo sole sparisce, nell’ariasi odono delle animei lamenti tra cui quelladella dolce madre miagià morta,quando era sola, stancae curva verso terra.Potessi, della notteschiarirei il buio,per veder a me dinanzidi una giovane donnail bel viso, per sentiril canto degli uccelli,il mormorio di un ruscello.

Vincenzo Di Filippo

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ATTUALITA’il Segno - Maggio 2010 5

Dopo 28 anni di carcere si scopre che Raymond era innocente

Un arresto senza prove,libero solo grazie al Dna

L’Associazione culturale onlus “8Marzo” con sede ad AlbanoLaziale ha concluso con successo il ciclo di attività culturaliproposte, come il cineforum “Storie di donne nell’Unione Eu-ropea” che ha riscosso molto interesse per le tematiche trattate,e il ciclo di appuntamenti culturali con la rassegna di libri cu-rata magistralmente dalla Sig.ra Loredana Massaro. Il 29 aprileè stato presentato dal docente e storico Ugo Mancini il “Brevetrattato sulla decrescita serena” di Serge Latouche, il quale au-spica un recupero di valori antichi che appaiono dimenticati, inun mondo sorretto dalla falsa cultura dell’aumento incontrollatodella produttività, del consumo indotto, dei mercati caotici edella pubblicità manipolatrice. Il ciclo si è concluso martedì 4maggio con l’incontro dal titolo l’“Autostima femminile. Unadura conquista”, in cui la Dott.ssa Bruna Benelli psicologa-psi-coterapeuta, ha presentato una elaborazione dell’argomento conparticolare attenzione per le tematiche femminili, in accordocon i principi a cui si ispira l’Associazione, traendo spunto dadiversi libri e articoli di esperti del settore. L’incontro ha avutouna partecipazione numerosa, attenta e interattiva. Sulla scia diquesti successi, l’Associazione ha in progetto di realizzare pros-simamente, un cineforum curato dall’esperta cinefila FiorellaCarollo, di promuovere altri incontri dedicati a tematiche psi-cologiche di particolare interesse, che verranno trattate dallaDott.ssa Benelli e un nuovo ciclo di appuntamenti culturali cu-rato dalla Sig.ra Massaro. Per info. contattare l’AssociazioneCulturale Onlus “8 Marzo” - Via Settimio Severo 18 – AlbanoLaziale tel. 0697249565/ fax 0697249418 [email protected] - www.associazione8marzo.it.

che la vittima si era detta certache fosse stato lui, ha deter-minato la condanna all’erga-stolo per il giovane RaymondTowler. In realtà alla base della vi-cenda emerge ancora unavolta l’atteggiamento forte-

Possa Dio tenerti sul palmodella sua mano ora e sempre.Sei libero”. Parole poeticheper accogliere di nuovo Ray-mond tra i cittadini liberi. Macome era cominciato tutto?La sera dello stupro Raymondera da tutt’altra parte e il suoalibi era molto convincente.Però un ufficiale della Poliziadi Cleveland, effettuando i so-liti controlli stradali, disse chequell’uomo fermato con la suaautomobile assomigliava al-l’uomo ricercato per una vio-lenza sessuale avvenuta duesettimane prima. Sembra as-surdo ma questo, oltre al fatto

caldo sultuo viso,possa lap i o g g i ac a d e r epiano suit u o ic a m p i .

mente penalizzante per gliamericani di colore. Pensateche un americano bianco sa-rebbe stato condannato sullabase di elementi così pocoattendibili? A risponderesono i dati davvero allar-manti. Dal 1992 ad oggi i sospetti direati (tutti di colore) rimessiin libertà perché scagionatidalla prova del Dna, sonostati più di 250. Una cifra al-tissima ottenuta solo grazieal “movimento statunitensedi avvocati e attivisti” che daanni si batte affinchè la giu-stizia americana non sia di-scriminatoria e razzista. Oraal non più giovanissimo Ray-mond sarà riconosciuto un ri-sarcimento milionario vistoche, in caso di errori giudi-ziari, gli Stati Uniti ricono-scono la cifra di 31 mila europer ogni anno di detenzione.Ora il caso del violentatore èstato riaperto e nessuno potràrestituire a Raymond i suoianni migliori. Sempre più spesso anche inItalia succedono cose simili.Basta essere un immigrato,magari musulmano, e dicolpo si può diventare colpe-voli solo per il fatto di essere“diversi”.

di Andrea SebastianelliIn Italia nessun giornale ne haparlato, a parte il quotidiano“Italia Oggi” che, essendo unorgano economico-finanziario,non ha molta diffusione. La vi-cenda riguarda Raymond To-wler che, dopo aver scontato28 anni di prigione, è stato ri-messo in libertà perché noncolpevole del reato di cui erastato accusato. Oggi Raymond ha 52 anni eun pezzo importante della suavita è trascorso dietro lesbarre. A scagionare il musici-sta di colore, accusato di averviolentato nel 1981 una bam-bina di 11 anni, è stato l’esamedel Dna. Così la giudice ame-ricana, Eileen Gallagher, haannunciato a Raymond il suoritorno alla vita: “Possa il solesorgere per incontrarti, possa ilvento essere sempre alle tuespalle. Possa il sole sorgere

Raymond Towler

Ass.ne “8 Marzo”tante le iniziative

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LA STORIA6 il Segno - Maggio 2010

Champagne L’avventura di un cagnolino e della sua adorabile padrona

che gli umani indossano quandovanno la notte a dormire…Sniff… sniff… che buon odore,mi ricorda qualcosa… Sì, sì…SIIIIII!!!!!!! Lo conosco!! È ilprofumo della mia Lei !!!Dov’è?? Perché se è qui non viene a pren-dermi? Non mi vuole più bene??Perché vedo appannato??? Ecome mai il mio naso è umidocome il mio viso??? E perchésento questo peso nel cuore chepare voglia fuggire via da me??- Champagne!!!! Champagne!!!!-Di nuovo quella Lei che non co-nosco: devo fuggire!!!!- Champagne!!! Champagne!!Vieni qui! Cucciolo, vieni!!!-Sniff… sniff… E’ il suo odore, ilprofumo della mia Lei, lo stessodi prima!!!Ma allora… Allora… LEI!! E’ LEIIIIII!!!!!!!!!!!!!!!!!- CHAMPAGNE! CORRI!!!!SONO QUI!!Sento le mie zampe volare, il miocorpo è leggerissimo, mi sentoun lampo di luce che saetta nelcielo. Corro… Salto… Voloo-oooo. Che morbide bracciacalde!!! Mi sollevano, mi strin-gono, mi abbracciano con tantoaffetto!!! Sento il cuore impaz-zito! Non riesco a controllare lamia coda: ho paura che si stac-chi!!! Che gioia!!!!- TESORO, QUANTO MI SEI MANCATO!!!Mhmmmm che calore ha la miaLei: mi sta abbracciando comepiace a me, sento il suo cuorebattere insieme al mio, il suo pro-fumo mi inebria!!!! La mia codanon riesce a stare ferma, la sentoagitarsi di qua e di là. Voglio lec-carle tutto il viso, devo mangiar-mela di baci come piace a me!!!- Champagne, cucciolo mio, fi-nalmente ti ho ritrovato!!! Nonsai come ero disperata senza dite!! Che bello riaverti qui, strin-gerti forte! Torniamo a casa, tiporto nella tua cuccia. Sono fe-lice, che gioia! Che bello, ancheLei è felice come me: e chi la la-scia più sola???!! Mai più… Ma cos’è questo tuffoche sento nel suo grembo???! Èarrotondato come quello del-l’amica della mia mammaquando poi sono nati i cuccioli!!! La mia Lei aspetta un cucciolo!Ed anche lui è felice con noi, per-ché là dentro sgambetta e mi fasolletico alla pancia!!! Chegioia!!! Ora ho solo voglia di ad-dormentarmi sereno tra le caldebraccia della mia Lei: sogneremoinsieme il nuovo cucciolo che staper arrivare! E su quella nuvolabianca, calda vaporosa e profu-mata che Lei ha portato via consé respiro tutto l’amore cheprovo e che mi avvolge: final-mente posso chiudere gli occhi esognare…

Un brutto sogno … sicuramenteè un brutto sogno. Eppure nonriesco a svegliarmi. E intorno ame vedo luoghi sconosciuti, unastrada dove le macchine sfrec-ciano a tutta velocità. Scusate,parlo come gli umani, ma iosono un piccolo cane di razzameticcia: ho imparato dalla miaLei ad esprimermi così: l’hoascoltata con attenzione daquando mi ha preso in braccioper la prima volta… ricordo ilcalore che emanava, la dolcezzadella sua voce, sentivo il battitodel suo cuore e il mio pian pianosi calmava, dopo la grande tri-stezza di aver lasciato la caldacuccia dov’erano la mia mammae i miei fratellini.Ma ora i miei pensieri sono con-fusi: sono solo, al buio, non co-nosco questo posto e mi metto apensare in umano! Ricordo soloquel grande boato, un fragoreche mi ha stordito: ho sentito ilmio cuore battere all’impazzata,le zampe tremare e non sono piùriuscito a stare eretto; la partedove spunta la mia coda sem-brava una zuppa di quelle molliche poco mi piacciono, ma chedivoro quando ho fame. Ancoraun forte boato: gli occhi non ve-dono più nulla, solo un lampoabbagliante e fuggo, corro ve-loce, devo allontanarmi il piùpossibile da questo invisibile espaventoso pericolo che mi atta-naglia il respiro e la mente. Mi pare di sentire una voce fa-miliare… - Champagne! Dove vai? Torna qui!!-Non l’ascolto, sono troppo spa-ventato, il tremore diffuso intutto il mio corpo pare darmi unacarica potente. Dove sto an-dando? Non conosco questastrada, è faticosa, in salita. Di-venta sempre più ripida… Devostare attento. Sento sfrecciarmi vicino quellescatole con le ruote, dove a voltemi fanno entrare quando dob-biamo andare lontano… mi paresi chiamino auto… e devo allon-tanarmi da questa nera scia diasfalto, perché sotto il mio nasoquel fumo grigio puzzolente cheesce dai loro tubi di metallo, mifa mancare il respiro e poi le…come si chiamano?… le autopotrebbero farmi seriamentemale, come è capitato a quel mioamico barboncino tempo fa,mentre attraversava di corsa lastrada, dopo essere fuggito dalcancello aperto. Non l’ho più ri-visto. Ecco un sentiero nel bosco: miinfilo là, forse sarò più sicuro.Non ricordo dove sono, da dovevengo, perché sono qui. Hofame. Ho sete. La mia ciotolacon i croccantini, il mio latte,dove sono? Ho freddo. Sento

mi sento tanto solo. Mi man-cano le carezze della mia Lei, isuoi abbracci, la sua voce…quanto darei per rivederla.Chissà dov’è! Uuuhhhhh…uuhhhh mmmmmm…Sono talmente angosciato che avolte mi sembra di vederla e im-magino che disperatamente michiami… Come ora, mi pare diudire la sua voce:- Champagne!!!- Champagne!!-No, non è lei, non può essereLei! Sono fuggito ancora, l’hoseguita con lo sguardo nascostotra i cespugli dai rami pun-genti… sembrava tanto triste,parlava con la Lei del cane delbalcone… Sarà una sua amica. Sono dispe-rato, sconfortato: non riusciròpiù a tornare a casa. Non ho leforze, non so dove sia ora lacara, confortevole, amorosapersona che mi coccola teneraquando mi sveglio al mattino oquando le corro incontro festosoal ritorno…Quando la penso, mi viene da-vanti agli occhi il suo visodolce, il suo sorriso quando pro-nuncia il mio nome. Avevo no-tato prima di fuggire viaqualcosa di diverso in lei che lafaceva apparire ancora piùbella: non so cosa, ma ci deveessere un dolce segreto, perchéquando sorride le si illumina losguardo… Cosa darei per unasua tenera carezza sulla miatesta, tra le orecchie, sul muso che sfiora il suo viso!Ho fame, vediamo se la Lei delbalcone mi ha lasciato qualcosaanche oggi… Sì, sono fortu-nato: riesco a distinguere la cio-tola dei croccantini e… Macos’è quella nuvola vaporosache sta vicino al piatto… nonsarà qualcosa che può farmi delmale? Che buoni, ho fame,slurp… Snif snif: cos’è questobuon odore? La nuvola bianca,non è una nuvola: è qualcosa

Un momento! Qui c’è la miaamica, la mia pallida amica ro-tonda, quella che quando èpiena mi fa venire la voglia dicorrerle incontro e la chiamo…mi rassicura vedere la sualuce…Uuuuuhh! Uuuuhhhh!Mai una volta che risponda!Però se lei è qui, non sonosolo… Perché i miei occhi sonobagnati? Cos’è questa vogliache provo di strofinarmi ad-dosso alla mia Lei? Chissàdov’è! Perché non è qui conme?Uuuuhhhhh! Uuuuhhhh! Uuhh!Uuhh! Uuuuuu…u…u…C’è tanta luce, ora: pensavofosse solo un brutto sogno, in-vece… Dove sono? Non rico-nosco questo posto. Ho fame esete. Mi scappa la pipì… ilguinzaglio per Lei dov’è?Lei… Ma Lei dov’è? … E ora?… Ora… Sono solo,posso andare… da solo… Cisono tanti alberi qui, non devoattraversare la strada: c’èerba… Chi sono quelle personeche mi osservano dalle finestree dai balconi? C’è un mioamico cane che mi abbaia dalassù. Anche Lui ha una sua Lei:guarda come lo accarezza… starivolgendo lo sguardo verso lamia direzione: mi ha visto, michiama, ma non sa il mio nome;però ha una voce dolce, sa es-sere tenera come lo è la miaLei: uhuuu… mi manca, chissàdov’è... Uhuuuu…Mmmmmhhh… Caiiiii… E ora chi è quel ragazzo in bici-cletta che mi sfreccia accanto??Devo fuggire… nascondermi…presto! Ho paura!! Sento di nuovoqualcosa dentro di me battereall’impazzata. Devo scappareancora, allontanarmi……Quanti giorni e quante lunesono trascorse da quando sonoqui? Meno male che c’è la Lei

di Rita Gattatanti fruscii,tanti rumori,osservo leombre dellanotte che pa-iono avvol-germi in unamorsa. Hopaura. Tantapaura. E sono solo.Non vogliostare solo…

del cane sulbalcone cheogni tanto miporta i croccan-tini vicino alpalo dellastrada!! C’èanche acquafresca e pulitaogni mattina…almeno nonmuoio difame… Ma…

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7il Segno - Maggio 2010

La Giunta Boccia pronta a concedere ai privati la gestione dei suoi boschi

Un patrimonio che i privati ci invidianoma che il Comune non sa valorizzare

Uno dei boschi di Rocca di Papa

RROOCCCCAA DDII PPAAPPAAnotizie, informazione, attualità

Al 31 marzo 2010 i residenti censiti nel Comune di Rocca diPapa erano 15.842 (maschi 7.874; femmine 7.968).*

*dati forniti dall’Ufficio d’Anagrafe

NUMERI UTILIFarmacia Comunale: 06-9499986Clinica San Raffaele: 06-9428601

Comando Carabinieri: 06-94749007Polizia Municipale: 06-94286134Centralino Municipio: 06-942861

TAXI Mario: 339-1669282

INDOVINA QUANTI SIAMO?

più colossale svendita di pro-prietà pubblica che si ricordinon nel Lazio na nell’intera na-zione. E che quest’atto porti lafirma di Boccia sembra la giu-sta conclusione di un’ammini-strazione che in quattro anninon ha saputo valorizzare unacosa che sia una di questopaese. Ricordate la vicendadella Via Sacra? Oppure lecondizioni in cui vertono i sen-

tieri comunali? Oppure la For-tezza trasformata in una gro-viera senza più identità storica?Oppure il quartiere medievaledetto dei bavaresi? Oppure ilparco del centro storico? Op-pure gli Arcioni? O anche ciòche si vorrebeb fare al Vivaro? A differenza di Re Mida chetrasformava in oro tutto ciò chetoccava, Boccia appare trasfor-mare in fallimento tutto ciò che

fino a qualche anno fa sem-brava una ricchezza che tutti ciinvidiavano. E se conside-riamo che manca ancora unanno prima delle elezioni co-munali, chissà che altro riu-scirà ad inventarsi questotaumaturgo al contrario dei no-stri tempi. Quasi quasi auspi-chiamo il ritorno di CarloPonzo per rimettere ordine inquesto sfacelo.

di AndreaSebastianelliL’8 aprile del1999 il Co-mune diRocca di Papaapprovò unadelle delibere

boschi che non ren-dono al pubblico do-vrebbero invecerendere al privato (sequalcuno ce lo spie-gasse ne saremmocontenti), bisogne-rebbe capire come lapubblica ammini-strazione roccheg-giana ha gestitoquesto grande patri-monio negli ultimidieci anni. Se l’an-nunciata intenzionedi cedere ai privati lagestione di questaimponente fetta dipatrimonio dovesseandare in porto, citroveremmo difronte (di fatto) alla

più importanti dal dopo-guerra, quella che sancì l’ac-quisizione di 800 ettari dibosco (appartenenti a una so-cietà privata) che andarono adaggiungersi agli altri 700 giàdi proprietà pubblica, per untotale di 1.500 ettari. Un attostorico, come lo definì giusta-mente l’allora SindacoPonzo. Dopo 11 anni l’ammi-nistrazione guidata da Bocciastarebbe invece per cedere lagestione dei vari appezza-menti boschivi a ditte eaziende private legate al busi-ness del legname. Eppure nella relazione fir-mata da Ponzo (datata 14 lu-glio 2000) si legge:“L’estensione dei boschi e ilvalore economico del casta-gno locale consentiranno alComune di diventare il ge-store (quindi non solo pro-prietario ma “gestore”, n.d.d.)di una tra le più importantiaziende forestali a livello na-zionale, consentendo di por-tare avanti progetti chepotranno essere finanziati at-traverso contributi europei efinanziamenti regionali”. Perpoi proseguire dicendo chequesto straordinario patrimo-nio boschivo sarebbe statal’occasione per “rilanciarel’economia, rivalutare il patri-monio ambientale e favorirenuove e numerose opportu-nità di lavoro”. Oggi inveceapprendiamo che il Comunedalla gestione dei suoi boschinon avrebbe tratto i dovuti in-cassi, quindi avrebbe decisodi affidarli a società private.Ora, a parte il fatto che noncomprendiamo come mai dei

Ecco che cosa prevedeva il progetto del ComuneCon l’acquisizione dei boschi dallaBanca Nazionale dell’Agricoltura,per 4,8 miliardi delle vecchie lire(circa 2,5 milioni di euro) il Comunedi Rocca di Papa, anche grazie alprezioso supporto del Prof. TizianoOnesti che fu l’artefice tecnicodell’accordo, avrebbe dovuto darevita (pag. 2 della relazione) ad un“un ufficio forestale composto daesperti forestali e guadiaboschi adi-biti al controllo dell’esteso patrimonio bo-schivo”. Cosa che dal 14 luglio del 2000 adoggi non è mai stata fatta. Sarebbe stato un organismo fondamentale pergestire in maniera equa e redditizia il patrimo-nio boschivo, invece l’amministrazione non hamai attuato questo progetto. Perchè? Alla luce

schivo di proprietà comunale, al fine di poten-ziare le attività produttive e rendere il nostroComune uno tra i maggiori proprietari di super-ficie boschiva in ambito regionale”. Anche in questo caso l’amministrazione non hamai dato seguito a quel lungimirante progetto.E ancora una volta domandiamo: perchè?

di questo appare strano gridare alfallimento di una gestione che, inrealtà, non è mai stata messa nellecondizioni di essere attuata. Inoltre nella stessa relazione, apag. 4, il Comune manifestava l’in-tenzione di “rivalutare la ricchezzaambientale ed economica della re-altà di Rocca di Papa” attraversola “costituzione di una Azienda perlo sfruttamento del patrimonio bo-

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ROCCA DI PAPA il Segno - Maggio 20108

Una domenica a passeggio...

Se avete girato per il centro storico inun giorno festivo, avrete sicuramentetrovato numerose buste di rifiuti interra o appese a ganci e inferriate in at-tesa della raccolta che, come è noto,non viene effettuata nei giorni festivi.Al degrado di troppi edifici abbando-nati a se stessi, delle pavimentazioni inpessime condizioni, di vicoli puliti comesi deve soltanto in caso di piogge ab-bondanti che trascinano tutto verso ilbasso, si aggiunge quello dei rifiuti do-

Accumuli che restano tutta la domenica

Acqua e rifiuti...per tutti i gusti

Buste dappertutto

Anche un bel motorino abbandonato

Cassonetti strapieni

Buste nei vicoli lasciate anchedavanti alle storiche cantine...

...e davanti alle attività commerciali

mestici giornalieri esposti che accol-gono i pochi visitatori che si avventu-rano nelle strade e vicoli dell’antico“bel paese”.I progetti di rinascita del centro storicorestano chiacchiere se non si cominciaproprio da pulizia e decoro. Se io fossi il Sindaco manderei i miei Vi-gili a sensibilizzare i residenti invitan-doli a ritirare le buste di rifiuti esposte.All’opera di informazione e sensibiliz-zazione, alla quale potrebbero parteci-

pare anche gli addetti al servizio e imembri del Comitato di Quartiere, fareiseguire, dopo alcune settimane, se neces-sario, un’opera di persuasione onerosaper chi continuasse a “sbagliare” con laredazione delle relative contravvenzioni. Non sarebbe questo un modo concretoper non consentire alle cattive abitudinidi tenere in ostaggio il paese, impeden-dogli di ritornare all’antico richiamo tu-ristico?

(S.R.)

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ROCCA DI PAPA 9il Segno - Maggio 2010

Corso Costituente, 1-7 - 00040 Rocca di Papa (Roma)Tel. 06-94.99.990 - Fax 06-94.96.653

Ristorante PizzeriaLA LONGARINA

“lunedì digiuno”Via dei Colli, 1

(trav. di Via delle Barozze)00040 Rocca di Papa (Rm)

Tel. 06 9495135

Parti

te di calcioROMAe

LAZIO

Venerdì 21 maggio 2010Serata “ARABA” con danza

del ventre, piatti tipici e... non soloVenerdì 28 maggio 2010Serata del “PESCE AZZURRO”

al buffet!

Tutto per l’interno (pitture e decorazioni)e l’esterno (quarzi, silicati e silossanici)

L’amministrazione comunale alla ricerca di nuove idee per recuperare il quartiere

Centro Storico, le speranze per ilrilancio appese a un “Laboratorio”

Negozi chiusi in via del Duomo, cuore del Centro Storico roccheggiano

sidenti e del commercio nelcentro storico, sulle cose ne-cessarie.L’impegno è che tutto quelloche si farà da oggi dovrà es-sere finalizzato al recupero diuna vita serena, al richiamodi un interesse turistico per lastoria, il patrimonio architet-tonico, artistico, culturale,ambientale in un’area che giàcomprende cinque fondamen-tali siti: Funicolare - MuseoGeofisico - Fortezza degliAnnibaldi - Teatro comunale– Biblioteca – ora assoluta-mente non compresi in uncontesto unitario.I presenti che il Sindaco ha

voluto nominare uno ad uno,rappresentavano istituzioni,tecnici, associazioni, comi-tato di quartiere, giovani, ar-tisti, insegnanti, artigiani,commercianti. Un collettivoche, se sarà ascoltato nel la-boratorio, saprà indicare levie più opportune per il rag-giungimento dell’obiettivoproposto.Un artigiano, commerciante eartista del nostro centro sto-rico mi ha chiesto: “Travent’anni, quando un turistaverrà a Rocca di Papa e chie-derà che cosa c’è da vedere,cosa gli diremo? Vai alle Cal-care a guardare le case dei

primi anni 2000?”. Oppure:“Vai all’Osservatorio, goditiil centro e i suoi vicoli, fai unacquisto e mangia qualcosa; econ la tua macchina fotogra-fica, porta via tutte le imma-gini che vuoi”.Questo progetto ci da la pos-sibilità di poter dare la se-conda risposta; se lo vorrannoveramente il Sindaco e la suaGiunta di oggi e i Sindaci e leGiunte di domani. Ma tuttodipenderà da noi elettori cheabbiamo il potere effettivo direalizzarlo: collaborandooggi e, domani, pretendendodi continuare il percorso in-trapreso.

di Sergio RasettiSono stato fortunato a nonperdermi un’importante riu-nione convocata dal Sin-daco il 27 aprile scorsonell’aula del Consiglio Co-munale per costituire il “La-boratorio del CentroStorico”. Non che fossistato invitato, ma l’argo-mento mi interessava e misono presentato con la sen-tita speranza che l’iniziativafosse una “cosa seria”. Nonsimile a quella di “Agenda21” promossa al tempo delSindaco Ponzo, poi presa inscarsa considerazione.Sarebbe utile, a questo pro-posito, “riesumare” ancheprogetti e documenti che ipiù informati dicono esserechiusi, forse dimenticati,negli armadi comunali. Co-stituirebbero, se ritenuti an-cora validi, una buona basedi partenza. Il “Laboratorio” sarà co-munque un luogo dove tutti,senza eccezione alcuna,come hanno assicurato ilSindaco e l’Assessore Ma-rika Sciamplicotti delegataa coordinare i lavori, po-tranno apportare il loro con-tributo di idee sulleiniziative da intraprendereper far “risorgere” il centrostorico.Come è stato spiegato anchedall’Ing. Mallamo, direttore

dei lavori dellarinascente funi-colare, impor-t a n t if i n a n z i amen t isono già disponi-bili e ci sonobuone possibilitàdi incrementarlicon ulteriori, no-tevoli, risorse de-stinate a trasportie altri lavori pub-blici. L’atten-z i o n edell’Amministra-zione Comunalesi concretizza fi-nalmente, dopoanni di declinodella qualitàdella vita dei re-

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ROCCA DI PAPA il Segno - Maggio 201010

Cittadini in fila per ore davanti agli uffici mentre il Comitato dei Campi protesta

“Non è più tollerabile il comportamentoe l’organizzazione di Acque Potabili”

Sfregiata la lapide dei martiri antifascisti

Un triste 25 apriledi Paola GattaCome ormai si ripete ognianno di questo periodo, inconcomitanza con l’emissionedelle bollette per il consumodell’acqua potabile, i cittadinisono costretti a estenuanti fileper avere chiarimenti dalla so-cietà “Acque Potabili”. Così ilpiccolo ufficio di piazza Vale-

I fantasmi dell’estremismo di destra tornano a manifestarsi inoccasione del 25 Aprile, festa della Liberazione. Dalle scritteche appaiono, di frequente, qua e là sui muri del paese e al dan-neggiamento dei manifesti fatti affiggere per l’occasione dal-l’Amministrazione Comunale si è arrivati al danneggiamentodella scritta apposta sul ceppo dedicato ai Martiri della Resi-stenza, posto nei giardini comunali di Piazza Claudio Villa. Un episodio che non sarebbe passato sotto silenzio se la classepolitica dirigente a Rocca di Papa, egemone per la sua storia eper il consenso elettorale, non avesse dimenticato di essereerede e custode dei valori della Resistenza patrimonio del sacri-ficio dei suoi padri. Alcuni però (il Consigliere Comunale Giulio Croce e i nostricollaboratori Sergio Rasetti e Daniela Di Rosa), del 25 Aprile se

Il monumento sfregiato a cui è stata cancellata la scritta “anti”

Da sinistra:Giulio Croce,

Daniela DiRosa e Sergio

Rasetti

non posso aver consumato.Non è possibile, non è possi-bile”.Il Comitato, però, oltre a pren-dersela con la società piemon-tese, si appella anche al primocittadino di Rocca di Papa,scrivendo che “i cittadini sonoarrabbiatissimi anche nei con-fronti dei nostri amministra-

tori, perchè si sen-tono indifesi dachi li rappre-senta”.Inoltre, Silvestrinichiede al Sindaco“di intervenirecon ogni mezzopresso la societàAcque Potabili,affinchè gli ufficirestino aperti alpubblico tutti igiorni almeno nelperiodo di grandeafflusso”. Infine èstata avanzata larichiesta di accer-tare “che le bol-lette emesse sianoregolari con le let-ture dei conta-

tori”.A sostenere le richieste delComitato dei Campi è anche ilComitato di Quartiere delCentro Storico, nella cui “giu-risdizione” ricade l’ufficio di“Acque Potabili”. “Anche noi siamo molto ar-rabbiati per quello che sta suc-cedendo -afferma il PresidenteSandro Guidi- anche perchèquesta storia si ripete ognianno e, ogni anno, poniamo lestesse problematiche a cuinessuno crede opportuno darerisposte concrete”. C’è da ritenere che le proteste,e le lunghe code, davanti agliuffici dell’azienda non cesse-ranno molto presto, anche per-chè molti roccheggiani sonocostretti ad avanzare la richie-sta di rateizzare il pagamentodelle bollette vista la crisi eco-nomica che ormai colpisce unpo’ tutti. Resta da capire sel’amministrazione comunaleriuscirà ad ottenere le risposteche i cittadini si aspettano datroppo tempo.

riano Gatta alCarpino si tra-sforma in un veroe proprio luogodelle proteste edelle contesta-zioni. A interes-sarsi della vicendaè soprattutto ilComitato di Quar-tiere dei Campid’Annibale che, loscorso 16 aprile,ha scritto l’enne-sima lettera alSindaco Bocciaper chiedere daparte dell’ammi-nistrazione comu-nale un controllopiù deciso sullagestione dell’ac-qua pubblica da parte della so-cietà di Torino.“E’ una vera e propria vergo-gna -scrive il Presidente Gian-franco Silvestrini- e lacittadinanza non tollera più ilcomportamento e l’organizza-zione di questa società”. A sca-tenare la protesta e la durapresa di posizione dei Campi,oltre alle bollette da capogirorecapitate a decine di concitta-dini, vi sono anche le condi-zioni dell’ufficio di “AcquePotabili” che risulta “apertosolo il martedì ed il giovedì,servendo non solo gli utenti diRocca di Papa ma anche quellidi alcuni paesi serviti dallastessa società, obbligando icontribuenti a lunghe file este-nuanti”.A confermare questa denunciaè la signora Giulia, in fila daoltre 45 minuti: “Non ne possopiù, sono anziana e devo starequi in piedi ad aspettare chequalcuno mi dia spiegazionicirca la mia bolletta. 560 eurodi acqua che io, vivendo sola,

Il Presidente dei Campi,Gianfranco Silvestrini

E quello del CentroSandro Guidi

ne sono ricor-dati andando adepositare unmazzetto difiori propriosullo storicoceppo dedicatoalla memoriadegli antifasci-sti. E dire che inpiazza, quelgiorno, c’era unmercatino dimodernariatoorganizzato dalComune contanto di sta-tuette con l’ef-fige del Duce.Anche questo èun segno deinostri tempi.il-sognatore.blog-

spot.com

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ROCCA DI PAPA 11il Segno - Maggio 2010

di Daniela Di RosaCronaca di un incontro sur-reale. Da alcuni anni insiemead altri volontari animalisticollaboro con il Comune diRocca di Papa per interventi atutela degli animali; collabora-zione a titolo completamentegratuito (lo ribadisco perchèmolti sostengono il contrario).In cambio il Comune garanti-sce annualmente un tot di europer sterilizzazioni e cure, oltrea un piccolo rifugio provviso-rio occupato da nove cani in at-tesa di adozione, accuditi aturno da noi volontari. Da alcuni mesi è sorto il pro-blema di questi cani, il Co-mune intende spostarli perchèil luogo non è idoneo (e questoè vero) e, a quanto sembra,anche perchè quest’area do-vrebbe essere annessa all’adia-cente parco (sarà cosi? vistoche nonostante i soldi spesi ilparco appare abbandonato daanni). Nelle ultime settimanela situazione pareva precipi-tare, il delegato Serafini infor-mava le volontarie che entro il15 maggio bisognava trovareun altro sito altrimenti il Sin-daco (a dire del Serafini)avrebbe provveduto trasferen-doli in un canile. Prima ci fu sconcerto... doveportarli? Sempre il delegato ciportò la soluzione: il Comuneci offriva una piccola areadove sistemarli, sempre senza

Dallo spostamento di 9 cani si è arrivati a parlare di un canile

Quandoper risolvere un piccoloproblema se ne crea uno grosso

Volontarie animalisteal lavoro

pesare sul bi-lancio comu-nale. Perfetto,tutto risolto!Ma i giorni pas-savano, l’areanon si trovava eincombeva il ri-schio, secondoil Serafini, che icani sarebberostati trasferiti inun canile con-v e n z i o n a t o(altri soldi pub-blici!). Deci-d i a m oall’unanimità diandare a parlarecol Sindaco(anche perchè informalmentemi aveva tranquillizzato sullaquestione). E veniamo al giorno dell’in-contro. Insieme a due volonta-rie è presente, oltre aldelegato, la presidentessadell’associazione Arcipelago2000, Paola Zampetti, anchelei operante da anni sul terri-torio roccheggiano. Il Sindacosembrava all’oscuro dell’ap-puntamento, ma alla fine rice-veva soltanto il delegato e lasig.ra Zampetti. Che cosa siasuccesso non lo sappiamo, si èsentito il Sindaco urlare e ilSerafini farfugliare una scusa,dopo pochi minuti eranofuori... uno abbattuto (il Sera-fini), l’altra inviperita.

L’Avv. Fondi ci invitava poiad accomodarci nel suo ufficioper un colloquio più pacato edè qui che la cosa è diventata“surreale” perchè nè io nè l’al-tra volontaria capivamo di checosa si stesse parlando. Possibile che tutto questo pan-demonio era scoppiato per inostri nove cani? In realtà ilprogetto presentato parlava diun’area per ospitare altri cin-quanta cani oltre ai nostri... mada dove spuntavano? Forse dalcanile abusivo di via deiColli? E perchè le volontarienon ne sapevano nulla?Man mano che si parlava, ilnumero continuava a salire,inserendo anche i cani ospitatinel canile convenzionato di

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Palestrina (altri 40 animali).Alla fine il totale dei cani sa-rebbe stato di oltre cento!Letteralmente allibite, la sot-toscritta e l’altra volontaria,abbiamo capito di esserci tro-vate davanti a una situazione oridicola (falsa?) oppure para-dossale visto che a Rocca diPapa già esiste un rifugio ge-stito dall’associazioneSnoopy. A che gioco si sta gio-cando? Perchè si vorrebberofare due canili? Nel piano re-golatore votato recentementedal Comune non è già previstol’ampliamento del rifugio diSnoopy?Qualcuno in tutta questa storiasi diverte a confondere le cartein tavola. Resta l’interrogativoiniziale: dove li portiamo inove cani (nove!) attualmenteospitati a ridosso del parco? Uno dei luoghi inizialmenteindividuati dal delegato eral’area dell’ex cava di lapillo,scelta dopo un sopralluogo ef-fettuato con l’assessorato al-l’ambiente del Comune. Madopo aver preparato la superfi-cie e aver installato una ven-tina di pali in legno siamovenuti a sapere che il luogonon rispondeva alle normesulla sicurezza. Altra do-manda: ma non lo sapevanoprima? Insomma, dalla vi-cenda emerge una confusionetotale nel settore della gestionedel servizio di tutela degli ani-mali, mentre il problema deinove cani è tutt’altro che ri-solto. Un consiglio finale: sulla que-stione “canile” è necessariocoinvolgere tutte le associa-zioni presenti sul territorio sel’intenzione è veramentequella di risolvere l’annosoproblema. Il resto sono solochiacchiere.

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ROCCA DI PAPA il Segno - Maggio 201012

Dopo le elezioni regionali torna lo scaricabarile su chi deve cacciare le antenne

Ripetitori radio-tv, dopo le parolesiamo tornati al punto di partenza

volta, il Sindaco Boccia si è detto fidu-sioso dell’interessamento di Mattei. E mentre l’associazione “La Voz” conti-nua ad organizzare uscite informative aMonte Cavo, sarebbe molto più onesto daparte della politica (locale e regionale)dire semplicemente che sulle antennenessuno può fare niente. Intanto, anche iComitati di Quartiere roccheggiani(Campi, Centro Storico e Vigne) hannorilanciato la necessità di scrivere alla Re-

gione Lazio chiedendo un intervento ri-solutivo. Ne hanno discusso presso lasede del Comitato Vigne qualche setti-mana fa. Assente il Comitato di QuartiereVivaro che, stando ad alcune indiscre-zioni, si sarebbe autosospeso anche se imotivi non sono ancora del tutto chiari. Circa le antenne non ci resta che aspet-tare di aggiungere altre promesse checertamente arriveranno con le prossimeelezioni comunali del 2011.

Continua la bonifica sul nostro territorio

Boschi da preservare

di Luigi SerafiniChiacchiere dopo chiacchiere, come in unbel gioco dell’oca, siamo tornati al puntodi partenza. Alcuni mesi fa un articolodella nostra Paola Gatta fece arrabbiarel’Ass.re all’Ambiente di Rocca di Papa,Cardinali. In quell’articolo, a propositodegli incontri che il Comune stava te-nendo con il Vice-Ministro alle comuni-cazioni, Paolo Romani (promossorecentemente a Ministro in sostituzionedi Scajola) per risolvere l’annosa que-stione delle antenne di Monte Cavo,Paola Gatta parlò di vero e proprio falli-mento. L’amministrazione sosteneva in-vece che gli incontri stavano dando ifrutti sperati. Sarà pure così ma ad oggi nessuno ha piùaggiornato i cittadini di Rocca di Papacirca i risultati ottenuti, anzi, segnaliamosoltanto la lettera che il Sindaco Bocciaha inviato alla neo-presidentessa regio-nale, Polverini, chiedendo di risolvere fi-nalmente il problema dei trasmettitoriradiotelevisivi.Ora anche il nuovo Ass.re regionale al-l’Ambiente, Mattei (ex Sindaco di Al-bano Laziale), ha promesso che la vettadi Monte Cavo sarà liberata. Altro giro divalzer per un nuovo interlocutore. Doves-

La vetta di Monte Cavo con i tralicci e l’ex convento.

A sinistra: l’Ass.re all’Ambiente diRocca di Papa, Alberto Cardinali

gestione dei rifiuti nei territoridel Parco compete ai quindiciComuni ricadenti nell'area pro-tetta. È evidente che noi, pur vo-lendo, non possiamo sostituircial lavoro che dovrebbero svol-gere tante amministrazioni co-munali. Di fronte a situazioniparticolarmente gravi, tuttavia,interveniamo, anche se chie-diamo ai Sindaci dei Castelli

maggiore attenzione per i terri-tori extraurbani dei Comuni chesono chiamati ad amministrare”.La frazione verde di Rocca diPapa, Vivaro, è uno dei luoghiin cui è necessario intervenirecon maggiore decisione essendoun’area in cui turisti o trasporta-tori abusivi possono lasciare fa-cilmente i loro “ricordini”.

Andrea Rasetti

simo elencare tutti ipolitici che hanno pro-messo di smantellare leantenne, non bastereb-bero le due Camereparlamentari messe in-sieme. E paradossal-mente, ancora una

Ecco la nuova guida turistica del Parco

Un territorio da vivere

Romani – commenta il presi-dente del Parco, Gianluigi Pe-duto – e, nella sua semplicità,rappresenta un agile strumentodi orientamento pensato soprat-tutto per chi conosce poco l'areaprotetta e non sa da dove iniziarenel suo giro esplorativo”. Su un lato la carta riporta lamappa dei Castelli Romani conla collocazione dei 15 Comuni

che rientrano nel perimetro del-l'area naturale protetta, sono se-gnalate le vie di accesso alParco e l’ubicazione dei siti davisitare. Il retro della carta de-scrive brevemente tutti i siti se-gnalati, indicando anche chicontattare per effettuare visite,richiedere materiale o,sempli-cemente, per ricevere maggioriinformazioni.

Prosegue senzasosta la lotta in-trapresa dalParco dei Ca-stelli Romanicontro le discari-che abusive dis-seminate neinostri boschi.“Non ci stanche-remo di ripetere–dice il presi-dente del Parco,Peduto – che la

Quindici Comuniper un Parco conun patrimoniotutto da esplorare. La “Carta turisticadel Parco dei Ca-stelli Romani” èdedicata alla sco-perta delle bel-lezze dell'areanaturale protetta:“la carta turistica èla prima nel suogenere ai Castelli

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RETE di GIORNALISTI e SCRITTORI ANTIMAFIE

di ROMA e PROVINCIAdi AndreaSebastianelliPedofilia e sfruttamentodei minori sono duetemi scottanti… anchenella nostra regione.Temi importanti che

però rimangono troppo spesso ai marginidelle discussioni. Ad aprire la riflessionesu questi aspetti sono due recenti ricerchedal titolo “Il fenomeno dello sfruttamentodei minori nell’accattonaggio nel Lazio”e “Il minore come vittima del reato: un’in-dagine sociale nelle realtà del Lazio”,promossi dall’Anci (Ass.ne Nazionale Co-muni Italiani) e dall’Osservatorio TecnicoScientifico per la Sicurezza e la Legalitàdella Regione Lazio presieduto dal prof.Enzo Ciconte.I dati emersi dalle ricerche mettono anudo una realtà dai tratti sconcertanti.Nel Lazio la forma di vittimizzazione mi-norile più evidente è il maltrattamentoche quasi sempre avviene in ambito fa-miliare. Sono quasi 500, ogni anno, i mi-nori laziali che subiscono violenzeaccertate e denunciate da parte diadulti, a cominciare dall’abuso fisico. Ilmaggior numero di casi si riscontra pro-prio nella provincia di Roma (soprattuttoper la maggiore popolazione residente),mentre l’intensità del fenomeno è mag-giore nel sud della nostra regione, in par-ticolare nella provincia di Latina. Ciò che differenzia il Lazio dalle altre re-gioni italiane, anche qui a dirlo sono i datiemersi, è una maggiore propensioneverso gli abusi di tipo sessuale, l’accatto-naggio e la delinquenza minorile.

supplemento al n. 5 -Maggio 2010 de “il Segno”ilSegnoil

Segn

o n.5

NINNI CASSARA’Sos Impresae l’usura

In V pagina

Continua in IV

Mafia cominciò a scoperchiare gli intreccicon alcuni apparati della politica e delleistituzioni.

ETTORE ZANCA in II e III pagina

Minori a rischionel Lazio, dallapedofilia allaprostiuzione

Il Presidente di “Sos Im-presa”, Lino Busà, ascol-tato dalla CommissioneParlamentare Antimafia,ha chiesto una maggioreefficacia della legge con-tro l’usura, proponendo lacostituzione di un Consor-zio Nazionale a sostegnodelle imprese italiane se-questrate alle mafie.

Lettera aiCastelli

In III pagina

L’Associazione “AntoninoCaponnetto” della RegioneLazio ha scritto una letteraaperta ai cittadini dei Ca-stelli Romani, chiedendo unimpegno concreto di tutticontro le infiltrazioni crimi-nali che stanno diventandouna piaga sempre più dif-fusa in tutta la provincia diRoma.

AlessandroMancuso

In VI pagina

Abbiamo incontrato il can-tautore palermitano Ales-sandro Mancuso,impegnato con i suoi testia diffondere il senso dellalegalità a cominciaredalle giovani generazioni.Ne esce un ritratto inco-raggiante del mondo arti-stico italiano rispetto aifenommeni illegali diven-tati tanto diffusi.

Ettore Zancapresenta unaltro dei suoi“Ritratti d’au-tore”. Questavolta dedica ilsuo articoloalla figura diNinni Cassarà,che con le sueindagini sulla

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di ETTOREZANCAGli amici sonopiù amici se sichiamano inmaniera quasiuguale. L’as-sonanza di

Il doppio binario

II

sentimenti è aiutata dalsuono. Antonino Cassarà eAntonio forse ci avevano pen-sato tante volte. In fondoerano due binari in una cittàseduttiva e mortale come soloPalermo sa essere specienegli anni 80. Due binari siguardano e vivono esistenzeparallele, si parlano e si salu-tano. Procedono all’unisono,ma a volte vanno impercetti-bilmente in direzioni diverse,come i nomi, quasi uguali.L’affetto a volte storpia inomi, sulla tua carta di iden-tità c’è scritto qualcosa chelontanamente ti fa ricordarecome ti chiamavi. logero Zucchetto e a Giu-

seppe Montana e a tanti altriche purtroppo si leggonolungo le lapidi disseminatenella città come segnalibri. Sono gli anni 80, quelli in cuila mafia regola guerre inte-stine ma non perde di vistachi la osserva e ne cerca ipunti deboli. Gli anni in cui ilgiornale di Antonio pubblicauna copertina con un dipintodove si vede un uomo con lalupara, “La morte ha fatto100”, i due zeri sono lecanne.

ANTONIO SCRIVEVAE NINNI INDAGAVA

Antonino, ma per tutti diventiNinni. Per diventare amici aPalermo bisogna frequentaregli stessi ambienti. L’amiciziaper un palermitano è come ilclima. Se è onesta è calda, seno è torrida.Loro erano amici calorosi, itorridi stavano dal lato dell’il-legalità, da questo lato c’eraNinni. E Antonio. Due cosedevi fare a Palermo per nonfarti voler bene dagli “amicitorridi” e criminali. Scriveresulla e contro la mafia, inda-gare sulla e contro la mafia.Antonio scriveva, Ninni inda-gava. Uno giornalista de“l’Ora”, l’altro Dirigente dellasezione investigativa dellamobile. Ninni si muove bene,tanto da costituire quel nucleodi “operativi” tanto caro alpool antimafia, insieme a Ca-

“SIAMOCADAVERI CHECAMMINANO”

A luglio del 1985 Ninni parteper arrivare. Sta chiudendoun capitolo fondamentale peril futuro maxi processo, va aLugano per arrivare al dun-que. Insieme a Falcone.Hanno i nomi, quelli grossi, ele prove, quelle vere. In Svizzera ci sono dei conti,

da quelli si risale a dei nomi,Ninni fa per ricordare quelloche Antonio fa di mestiere.Scrive e segna tutto. Nomidella Palermo bene, dell’eco-nomia siciliana, ma anchemanovalanze e rappresen-tanti delle istituzioni che luipensava calorosi, invece sonotorridi. Ninni ha messo all’an-golo la belva. La belva rea-gisce. Uccide un amico di Ninni, Giu-seppe Montana. Il poliziottolascia il posto all’uomo che aifunerali di Beppe esclamasconfortato accanto a Borsel-lino: “Siamo cadaveri checamminano”. Ninni cammina,spesso con la pistola accanto.Se fossimo in un film la scena

di adesso dovrebbe preve-dere un lieto fine. Il 6 agostodel 1985 sotto gli occhi dellamoglie di Ninni che loaspetta, il lieto fine non c’è.Né per Ninni, né per RobertoAntiochia. Una pioggia ma-cabra e spettacolare di colpidi mitra dal palazzo di fronteli falcia entrambi. Se fossimoin un film l’attore si rialze-rebbe. Non siamo in un filmsiamo nel clima dei torridi aPalermo. La scena dopo èquella di Antonio, AntonioCalabrò. Giornalista de“L’ora” ma prima di tutto inquel momento amico di Ninni.Le valigie sono pronte. Antonio se ne va. Per sempre.

“Una pioggia macabra e spettacolare di colpi di mitra dal palazzo

di fronte li falcia entrambi”. E’ il 6 agosto del 1985

L’attentato a Ninni Cassarà

Ritratti d’autore,NINNI CASSARA’

di un’esistenza parallela

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maggio 2010 - n. 5III

Ninni Cassarà è statodirigente della sezioneinvestigativa dellasquadra mobile di Pa-lermo, investigatoremolto abile, nel 1982arriva a un passo dal-l’arresto del Killer dipunta dei Corleonesi,Pino Greco, incontran-dolo per caso duranteuna perlustrazione in-sieme a Calogero Zuc-chetto (agente di poliziapoi ucciso dalla mafianel 1982), Cassarà con-tribuisce in maniera at-tiva e principale allaraccolta di prove du-rante le indagini cheporteranno al maxipro-cesso contro la mafianel 1986. Stretto colla-boratore di Falcone, vacon lui a Lugano nel lu-glio 1985 per una deli-cata indagine sui conticorrenti presenti in Sviz-zera riconducibili ai po-teri mafiosi. Stando aquanto lui stesso dichia-rerà al ritorno, sembrasiano emersi collega-menti anche con nomidi politici e magistraticollusi, con prove moltopesanti. Tutto scritto su

Ninni Cassarà

dalle ferie per stargli ac-canto. All’androne dicasa li investe una piog-gia di fuoco, salvo ilterzo agente, poi uccisoin un agguato, NataleMondo Un commandoavvertito da un dela-tore, si apposta nel pa-lazzo di fronte su piùfinestre. Un omicidiospettacolare quanto disfida nella sua esecu-

zione, nel frattempo inquestura spariscel’agenda di Cassarà,mai più ritrovata. È me-daglia d’oro al valor ci-vile.

Un grazie particolare alDr. Antonio Calabrò peril suo prezioso aiuto econsulenza e per le pa-gine di Ninni Cassarà sullibro “Cuore di Cactus”.

una agendinarossa. Al ritornoda Lugano, dopol’uccisione di Giu-seppe Montanaaltro poliziotto at-tivamente impe-gnato contro lamafia, il clima èmolto pesante.Ninni Cassarà ca-pisce di esserenel mirino espesso non vanemmeno a dor-mire a casa. Il 6agosto del 1985avverte la mogliedel suo immi-nente ritorno. Glifa da scorta Ro-berto Antiochia,un poliziotto rien-trato apposta

Una breve biografia Con Ninni Cassarà la Mafia inizia ad aver paura dello Stato

“IL GESTO SIMBOLICODI UNA PISTOLA LONTANA”

Così Antonio Calabrò ricorda l’amico NinniDi Ninni ricordo soprattutto il volto serio ecompunto, mentre lavorava. E poi, d’untratto, lo scintillio degli occhi e l’aprirsi diun sorriso. Un sorriso ironico, quasi aprendere una distanza critica dalla quoti-dianità di mafia e e di morte su cui, permestiere e scelta di vita, gli toccava di in-dagare. E un sorriso affettuoso, per unamico, un compagno di lavoro e soprat-tutto per Laura e per i suoi tre figli. Abbiamo vissuto insieme anni di tragedie,durante la guerra di mafia, lui poliziotto, iogiornalista de “L’Ora”. E momenti privatidi grande intensità. Un suo gesto, ricordo

con nettezza: invitato a cena, una dellepochissime sere in cui si poteva tirare ilfiato, era arrivato a casa, aveva subitoslacciato la fondina con la pistola el’aveva posata sullo scaffale più alto dellalibreria. “Per non farla vedere ai bambini”,mi aveva detto, appunto con un sorriso,parlando dei miei figli. Ma soprattutto perallontanare, per un istante, il pensiero dauna quotidianità di rischi e violenza. Ungesto simbolico, quella pistola lontana.Per provare a stare insieme sereni, go-dendo di uno scampolo d’allegria.

Antonio Calabrò

Le recenti operazioni della DDA di Napoli edelle forze di polizia contro le attività e l’inse-diamento mafioso a Lariano e nei Castelli Ro-mani deve indurre tutti ad una profondariflessione sul ruolo che deve svolgere la so-cietà civile nella lotta alle organizzazioni crimi-nali.Non c’è porzione di territorio nella nostra Re-gione e nel Paese che possa ritenersi indennedal pericolo di infiltrazione mafiosa. Le orga-nizzazioni criminali dispongono di montagne dicapitali che debbono assolutamente esserereinvestiti e ripuliti. E’ illusorio, pertanto, pen-sare che, prima o poi, esse non pensino difarlo anche su un territorio, qual’è appuntoquello dei Castelli Romani, suggestivo e,quindi, appetibile.Cosa che è già avvenuta, come noi abbiamoavuto occasione di rilevare in altra occasione.Dobbiamo alla bravura dei magistrati antimafiaed alle forze di polizia campani la scoperta ditalune attività economiche nei Castelli chesono riconducibili alla Camorra. Ma quantealtre potrebbero esserci ancora non indivi-duate?Il discorso investe il senso di responsabilità diognuno di noi, di ogni cittadino onesto. Molti –forse i più – ritengono erroneamente che ilcompito di combattere le mafie sia affidato uni-camente alla magistratura ed alle forze dell’or-dine. Una convinzione, questa, assolutamentesbagliata. E’ dal momento della nostra nascitache noi sosteniamo che la lotta alle mafie vafatta PRIMA che questa si insedi su un territo-rio, non DOPO.PRIMA e DOPO, questa è la diversità che ca-ratterizza la nostra Associazione rispetto atanti altri soggetti. Intervenire DOPO, quandoi buoi sono scappati dalle stalle, significa solofare retorica, sociologia.E ciò non significa contrastare efficacementele mafie. Mafie – si badi bene – che trovanonon raramente sponde e sostegni in pezzidella politica e delle istituzioni, oltre che fra ta-luni professionisti e nella società.Una società che non è fatta tutta di personeperbene e di cittadini onesti, purtroppo.Ecco perché, leggendo delle operazioni ordi-nate nei Castelli dalla DDA di Napoli, ognunodi noi dovrebbe porsi una domanda circa leproprie responsabilità.Se ci fosse stata una maggiore attenzione daparte di ognuno su quanto è avvenuto ed av-viene sul proprio territorio – insediamenti ana-grafici, investimenti immobiliari, redazione ditaluni strumenti urbanistici e quant’altro - forse,avremmo potuto evitare tanti guai.E tanti ancora potremmo evitarne con la se-gnalazione preventiva a chi di dovere.La nostra Associazione è sorta proprio perquesto.

Associazione Antimafia “Antonino Caponnetto”

Regione Laziowww.comitato-antimafia-lt.org

Lettera aperta ai cittadini dei CastelliRomani. L’antimafiadel giorno PRIMA equella del giorno DOPO

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IV

Telefono Azzurro ha trattato in-vece (dal 1 gennaio 2006 al 10aprile 2009) 39 casi di presuntoabuso sessuale nel Lazio, sui 212registrati in Italia. In questo casoil peso del Lazio è più alto(18,4%) e connota il Lazio comeuna regione a rischio. Epicentrodelle operazioni di controllo anti-pedofilia è la Capitale. Nel2007 (dati Nit) sono stati 61 idecreti di perquisizione effettuatinella nostra regione, molti deiquali avviati grazie alle segnala-zioni di Telefono Arcobaleno. Le

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centri commerciali.Per quanto riguarda l’età dei mi-nori utilizzati per accattonare, bi-sogna specificare che i rilevatori lihanno censiti per età apparente.Così vediamo che il 50% dei mi-nori che si trovano in strada perl’accattonaggio sono presumibil-mente in età scolare (dai 6 ai 14anni). Gli altri sono bambini in etàprescolare (21%), neonati e lat-tanti (16%) o adolescenti (13%).Pur non disponendo di dati disag-gregati per provincia, si evidenziache la provincia laziale storica-mente più interessata dall’accat-tonaggio minorile è quella diRoma ed in particolare il Comunedi Roma. In base alle rilevazionieffettuate il fenomeno sembre-rebbe ovunque in forte calo, tantoche in diverse città si può conside-rare assente.DELINQUENZA MINORILELa delinquenza minorile è un altrodei settori in cui il Lazio primeggia,soprattutto se si prende in consi-derazione il numero dei minori de-nunciati per furto (34 ogni 100mila abitanti, contro i 21 della

media nazionale). E anche se inmisura minore, il Lazio è anche aiprimi posti per la propensione deiminori a compiere rapine edestorsioni. L’intensità della delin-quenza minorile nel Lazio è quindiparticolarmente elevata per tuttii reati che possono essere asso-ciati a una istigazione messa inatto da adulti, siano essi genitori,tutori o altri soggetti che entranoin contatto con i minori. SPACCIO DI STUPEFACENTINello spaccio di stupefacenti i datirelativi al Lazio mostrano livelli piùalti rispetto alla media nazionalee il più delle volte i minori autori diquesti reati sono di origine stra-niera, benché domiciliati in Italia,in prevalenza romeni o serbi.PROSTITUZIONE MINORILELa prostituzione minorile in stradaè stata fortemente repressa aRoma e in tutti gli altri comuni chehanno adottato specifiche ordi-nanze anti-prostituzione. L’unicoproblema è quello di capire ef-fettivamente se tale fenomeno sisia semplicemente nascosto nellecosiddette “case di appuntamento

Per abusi sessuali il Lazio è alterzo posto

ABUSI SESSUALIIn merito agli abusi ses-suali il Lazio si trova alterzo posto in Italia perperquisizioni domiciliarilegate alla pedofilia acui si aggiunge un’altaincidenza (sul totaledelle segnalazioni) dipossibili abusi sessualidenunciati attraversol’ausilio di numeri verdispecializzati in questotipo di reati.Ovviamente il maggiornumero di abusi si veri-fica a Roma. Quasi sem-pre l’abusante è unapersona vicina al nucleofamiliare, una personadi cui i genitori si fidano,ma spesso l’abuso èperpetrato proprio dauno dei genitori. Dai datistatistici di cui si è a co-noscenza, e che riguar-dano naturalmente soloi reati denunciati, risultache l’incesto inteso nellaforma più ampia, e cioècome comprendente tuttii rapporti di natura ses-suale intervenuti tra per-sone legate da vincoli disangue in linea retta ocollaterale, sia la formadi abuso sessuale sui mi-nori più frequente. Lesegnalazioni relative apossibili abusi sessuali ri-guardanti la regioneLazio ricevute da Tele-fono Arcobaleno nelbiennio 2007-2008sono state 39, contro le304 del totale nazio-nale (12,8% del totale).Nel Lazio l’abuso ses-suale è la categoria disegnalazione più fre-quente tra quelle rela-tive alle forme divittimizzazione oggettodella ricerca, insieme aimaltrattamenti.

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Quanta infanzia negata?

problematiche relative agli abusisessuali sono anche una fonte dipreoccupazione per le famiglielaziali. Infatti, secondo una inda-gine del Movimento Italiano Geni-tori, il 76% delle famiglie ha unforte timore e solo una famiglia su10 sa come affrontare il pro-blema.ACCATTONAGGIOE se i dati storici sull’accattonaggiovedono la nostra regione benrappresentata, anche a causadell’elevata concentrazione dirom, specialmente nella capitale,che ha costituito un fattore deci-sivo per lo sviluppo del fenomeno,c’è da dire che l’accattonaggio,sia quello effettuato in compagniadi minori che senza, a Roma èstato quasi debellato anche se leattuali condizioni sociali potreb-bero favorire una ripresa del fe-nomeno qualora si allentasse lamorsa dei controlli. Certo è che, aoggi, l’accattonaggio dal punto divista numerico è poco visibile edeffettuato con modalità meno ag-gressive rispetto al passato. I mi-nori tuttora impiegati in questapratica ne soffrono tuttavia leconseguenze oggi come in pas-sato, sia perché costretti a vagaresoli, sia per la impossibilità di col-tivare continuativamente gli studio dedicarsi ad attività ludiche. Danon sottovalutare, infine, un altrodramma, quello dell’uso di lat-tanti, “prestati” a persone estra-nee, passati di mano e tenuti perore in strada, in condizioni diestremo disagio. Nella città diRoma si contano mediamente,oggi, 34 mendicanti minori, nu-mero che possiamo percepire (inmancanza di dati ufficiali), sensi-bilmente più basso di quello chesi sarebbe potuto accertare soloun anno fa.Negli altri capoluoghi della re-gione l’azione repressiva è stataanche più efficace. Latina contaappena 3 minori dediti all’accat-tonaggio, Frosinone e Rieti unosoltanto, Viterbo nessuno. A Romai luoghi prescelti per l’accattonag-gio sono situati all’interno o inprossimità dei sistemi di trasporto(ferrovie metropolitane, metro A eB, nodi di interscambio (65%). Inseconda battuta i minori sono staticensiti nelle zone del centro storicoo nei pressi di San Pietro (26%).Invece la presenza agli incrocidelle consolari o delle principalistrade è risultata più limitata (9%del totale).In provincia la situazione è moltodiversa, visto che prevale soprat-tutto l’appostamento presso i se-mafori oppure, seppure conminore frequenza, all’ingresso dei

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clandestine” o in altre formecome per esempio la prostitu-zione esercitata in discoteche ein locali notturni. L’altro aspettoriguarda più direttamente ilruolo svolto dalle organizza-zioni criminali che alimentano latratta delle ragazze riducen-dole in schiavitù. Anche in que-sto caso vale quanto detto perl’accattonaggio, ossia al mo-mento l’azione repressiva impe-disce lo svolgimento delleattività connesse alla prostitu-zione minorile in strada ma igermi sociali e culturali per unaeventuale recrudescenza delfenomeno sono ancora presenti.Il comune di Roma è stato og-getto della ricerca esplorativa“Recupero e presa in carico deiminori prostituiti”, la quale haevidenziato come a Roma fossesensibilmente più alta rispettoalle altre realtà del Paese, l’in-cidenza della prostituzione ma-schile. I bambini e i ragazzi chesi prostituiscono sono molto piùindipendenti rispetto alle bam-bine e ragazze prostituite, co-sicché è più difficile riconosceredietro di loro una vera e pro-pria organizzazione. Oggi ilfenomeno della prostituzione in

strada a Roma è fortemente ri-dimensionato. Il problema èstato però in parte trasferitonei comuni limitrofi alla Capi-tale. In base ai dati forniti, leragazze ospitate nei centri diaccoglienza in quanto vittimedella tratta (a scopo prostitu-zione) nei primi quattro mesi del2009 sono state 25, contro le77 totali del 2008. Il fenomeno, quindi, si manter-rebbe costante nell’intensità, al-meno per quanto concerne leminori straniere ridotte in statodi schiavitù. La nazionalità lar-gamente prevalente è quellarumena. Nel 2007 le denunceper sfruttamento e favoreggia-mento della prostituzione nelLazio sono state 137 di cui 114relative alla provincia di Roma.Tra le altre province seguonoLatina (11 denunce) e Frosinone(9). Rieti (2 casi) e Viterbo (unsolo caso) sembrano immuni dalfenomeno. Naturalmente solouna parte di queste denunce ri-guarda episodi nei quali sonocoinvolti i minori. In base ai datiforniti dal Ministero degli Interninel 2007 le vittime di tale reatonel Lazio sono state 11 in etàcompresa fra i 14 e i 17 anni e

non più di 3 fra i bambini conmeno di 14 anni. In 9 casi le vit-time risultano residenti nellaprovincia di Roma che, in ter-mini assoluti, rimane la piùesposta al fenomeno. I dati più aggiornati del 2008evidenziano un trend in calo:nella provincia di Roma lenuove denunce sono state 7,mentre sia Rieti che Viterbo nonpresentano nuovi casi. I datiaggiornati di Frosinone e Latinanon sono invece disponibili.LAVORO MINORILEQuesto fenomeno nel Laziosembra invece poco sviluppatovisto che le segnalazioni rac-colte hanno carattere spora-dico e ben al di sotto dellamedia nazionale. In base aidati sui controlli effettuati dagliIspettorati del Lavoro, infatti, ilLazio è una delle cinque regioniitaliane dove non si riscontranominori impiegati in modo irre-golare. Il lavoro minorile è, come detto,strettamente correlato a situa-zioni di povertà e disagio. Lasituazione in Italia è grave nelMezzogiorno, dove vivono ibambini più poveri d’Europa.Secondo le stime della Banca

d’Italia, il 20% dei minorenniitaliani vive in condizioni diforte disagio economico mentreil Paese europeo dove si regi-stra il più alto tasso di povertàinfantile (16,6%) è propriol’Italia. Dalla povertà minorileallo sfruttamento, il passo èbreve. Le prime esperienze dilavoro iniziano generalmentefra gli 11 e i 14 anni con colla-borazioni occasionali, quasisempre sotto la spinta della fa-miglia.Le stime più recenti dell’Istat sullavoro minorile risalgono al2000, (Indagine: "Bambini, la-vori e lavoretti"). In base a talistime i baby-lavoratori fra i 7e i 14 anni sarebbero stati147.285, dei quali oltre 30mila effettivamente “sfruttati”.Nel Lazio nel 2006 sono statirilevati 31 minorenni impiegatinelle aziende controllate, tuttiregolari. Le violazioni conte-state alle aziende laziali con-trollate per violazione dell’etàminima di assunzione nellostesso anno sono state 6. Sul tema della tutela dei minorinon bisogna abbassare mai laguardia.

Andrea Sebastianelli

Tutela minori: prostituzione, pedofilia e lavoro irregolare

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Lo scorso 4 maggio una delegazionedella Direzione Nazionale di “Sos Im-presa” composta dal Presidente LinoBusà, dal responsabile della rete le-gale, Avv. Fausto Maria Amato, e dalcoordinatore nazionale Luigi Cuomo,è stata ascoltata dalla CommissioneParlamentare Antimafia presiedutadal Sen. Pisanu.In particolare la Commissione, oltreai temi dell’estorsione e della ge-stione delle aziende confiscate alleorganizzazioni criminali, ha affron-tato la questione dell’usura che ap-pare un fenomeno in forte crescita. IlPresidente Busà, infatti, ha chiesto“maggiore collaborazione tra le isti-tuzioni e, soprattutto, riprendere lefila di un dialogo tra l’associazioni-smo antiusura e antiracket per por-tare avanti quel progetto di riformache, da mesi, è fermo in commissionegiustizia”. A dimostrazione della gra-vità del “fenomeno usura”, l’Avv.Amato ha sviscerato una serie di casiconcreti riguardanti persone che, puravendo avuto il coraggio di denun-ciare, sono diventate vittime non solo

dei loro aguzzini ma anche delloStato, che a causa di una burocraziache spesso diventa un’arma a favoredei criminali non riconosce i dirittidegli imprenditori che prendono lastrada della legalità. Lino Busà ha poifatto presente alla Commissione Par-lamentare i limiti dell’attuale leggeantiusura, la n. 108/96, “una buonalegge nata per difendere le vittime diquesto odioso reato, ma che nel corsodel tempo ha subito una sorta di lo-goramento tanto da divenire ineffi-cace”. I dati diffusi da “Sos Impresa”,presente in tutt’Italia con i suoi spor-telli d’aiuto, parlano di un’accentua-zione della pressione usuraiaaggravata dalla crisi economica,mentre il fenomeno estorsivo conti-nua a colpire duramente. “Le mafie sisono fatte impresa –ha aggiunto ilPresidente Busà- e agiscono attra-verso l’imposizione di merce, quasisempre scadente, quando non no-civa, di servizi, di manodopera. Dan-neggiando l’imprenditoria pulita el’intera collettività”. Altro tema dolente è quello delle im-

prese sequestrate e confiscate allemafie. Imprese che, una volta avviateall’amministrazione controllata,spesso falliscono provocando un’ul-teriore ricaduta economica negativasul territorio, con nuova disoccupa-zione e un danno sociale e d’imma-gine impressionante. E questo rappresenta un segnale con-troproducente nella lotta alla mafia enel ripristino della legalità. “Sarebbeimportante invece –ha conclusol’Avv. Amato- invertire drasticamentequesta tendenza, approntando questatematica non solo in termini conser-vativi-giudiziari, come avviene per ibeni immobili, ma cominciando conil pensare a gestioni imprenditorialicoinvolgendo nella gestione soggettipubblici e privati”. A tal proposito“Sos Impresa” si fa promotrice di unConsorzio nazionale per la gestionedelle imprese confiscate, costituito daimprenditori che nel corso della loroesperienza lavorativa si siano distintiper capacità imprenditoriale e per es-sersi opposti al ricatto mafioso.

Andrea Rasetti

“Sos Impresa” sentita in Commissione AntimafiaIl Presidente Busà: “Bisogna rendere più efficace la legge anti-usura”

Page 18: Il Piccolo Segno maggio 2010

di Ettore ZancaAbbiamo bisogno di banalità, cidà fastidio qualcuno che ci co-stringa a riflettere. La musica inquesta esistenza in superficie,non deve essere da meno. Devefarci evadere, tenendoci nelleprigioni dei luoghi comuni di ognigiorno. Scrivere canzoni con unsenso, che a volte ti dicono inmaniera cruda come stanno lecose, sono difetti, almeno per ilcomune pensare. Una domenicadi inizio aprile io ho avuto la for-tuna di conoscere un cantautorepienissimo di difetti. Si chiama Alessandro Mancuso,ha un curriculum di tutto rispetto,bellissime canzoni scritte e can-tate da lui, un paio di duetti conBaglioni, autore per alcuni can-tanti tra i più famosi, come GigiD’Alessio e Antonello Venditti. Hacantato in diretta in “apocalypse

show” di Funari, a “stella” di Co-stanzo e “ti lascio una canzone”condotto da Antonella Clerici. Io l’ho conosciuto grazie al sito“progetto legalità”, c’è una suacanzone liberamente scaricabile,intitolata “iddu è mafiusu”. Unacanzone ironica ma vera sulmodo di gestire il potere dellacriminalità. Grazie a questa can-zone, ma anche al fatto che è di-ventato ufficialmente l’idolo dimio figlio, scalzando Vasco Rossinella classifica delle canzoni cheascolta e canta a quattro anni,gli ho chiesto se era possibile in-contrarci. Alessandro è una persona vera,trasparente. Dote che si riflettein pieno nelle sue canzoni. Dentrodi esse noti il suo tocco, percepi-sci che non canta solo per me-stiere, in quelle note c’è propriolui. La particolarità delle sue

L’incontro con... Alessandro Mancuso

Parole e musicacontro l’illegalità

RETE di GIORNALISTI e SCRITTORI ANTIMAFIE di ROMA e PROVINCIA

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maggio 2010 - n. 5

Le idee del Presidente del Consi-glio su chi parla di mafia, ‘ndran-gheta e camorra. Colpa di costorose il nostro paese è conosciuto nelmondo come un posto dove la cri-minalità organizzata la fa da pa-drona. Scrittori come RobertoSaviano, fiction e film come LaPiovra e sull’influenza mafiosa ineconomia e politica danneggianol’immagine del Paese e le rela-zioni internazionali. Questo è ilmodo di vedere del Presidente delConsiglio. Ci siamo chiesti se percaso non abbia chiesto anche alMinistro dell’Interno Maroni di ta-cere sui successi di magistrati epolizia nei confronti della crimina-lità organizzata. Ogni giorno si ef-fettuano decine di arresti dimafiosi in ogni regione d’Italia e gliorgani d’informazione ne dannoampia notizia con interviste al Mi-nistro, ai magistrati, ai poliziotti.Notizie che danneggiano l’imma-gine del nostro paese? Lo crede ilnostro Presidente che rimproverachi lavora per aprire squarci di co-noscenza sul fenomeno che con-diziona libertà, economia, giustiziae serenità di milioni di italiani. Pro-babilmente pensa che di mafia sidovrebbero occupare soltantopoche persone dello Stato: magi-strati, poliziotti, carabinieri, finan-

zieri. Tutti gli altri non devono es-sere molto informati, meglio chel’opinione pubblica non acquisiscauna più profonda cognizione dellaquestione, altrimenti si fa cassa dirisonanza dell’informazione e sidanneggia il Paese. In buonacompagnia del Ministro Brunettache ha detto di non amare certi“divismi” di chi racconta di mafia.Da uomini che la pensano così cisi può aspettare soltanto che chie-dano di chiudere programmi tele-visivi che scavano a fondo nellecose che non vanno; di regolare ilrapporto tra politica e giustizia afavore esclusivo della politica; dichiudere i finanziamenti pubbliciall’informazione perché tantoquella che va bene a loro non neha bisogno; di pretendere daquelli che li hanno votati di accet-tare riforme a senso unico per faredell’Italia, Paese dalla Costitu-zione con le palle, un Paese conla Costituzione di palline.Caro Presidente, da cittadino ita-liano, le chiedo di sapermi rappre-sentare meglio, in casa comeall’estero; e allora mi faccia un fa-vore: lasci lavorare in pace tuttiquelli che ci mettono la faccia,spesso la vita, per informare su ri-svolti negativi nella vita reale do-vuti al ruolo delle mafie, perché è

soltanto prendendone coscienzaad ogni livello e strato sociale chequesta terribile piaga criminale sipuò combattere e, forse, vinceredefinitivamente. Nel contempo se questo feno-meno, come è praticamente certo,è soprattutto responsabilità delleclassi dirigenti che si sono succe-dute per lunghi decenni, Lei chene ha facoltà sancita dal con-senso popolare, faccia piazza pu-lita nel Suo Governo e Partito, diuomini che in qualche modo pos-sono aver avuto qualche rapportocon ambienti poco limpidi. Unesempio forte che serva da le-zione anche agli altri partiti che delproblema non possono certa-mente dimostrare di essere im-muni. Questo sarebbe il modo disalvaguardare la credibilità del-l’Italia che in tema di lotta alla cri-minalità mafiosa è un paeseall’avanguardia; fatto riconosciutoda tutti i partner internazionali edovuto essenzialmente ai servitoridello Stato che ci si dedicano e acentinaia di scrittori e giornalistiche ne parlano e approfondisconol’attenzione su ogni risvolto, per-ché un male si può debellare sol-tanto con la conoscenza profondadel virus che lo genera.

il-sognatore.blogspot.com

VI

Chi parla di mafia fa un danno all’Italia?

canzoni è che prendono lo sto-maco. Partono da lì. Sia che ticommuovano, o che ti faccianopensare. Sono pezzi di poesiasparsi in frammenti di realtà. Lecanzoni spaziano su temi a volteforti, come il prendere le di-stanze dal branco, di qualunqueestrazione sia (il branco), le mortibianche sul lavoro (addio io vadoa lavorare), i bambini che sal-tano in aria in guerra (non dirmiche è Enrico, cantata proprionella trasmissione di AntonellaClerici), l’arroganza del poteremafioso (sugnu mafiusu), la con-vinzione che Dio si trovi nei testdi gravidanza positivi e non sulla

strada del tritolo, a volte poetici,come immaginare una secondapossibilità di vivere con meno er-rori, la dolcezza e la poesia diuna donna in gravidanza, lecose che saresti disposto a fareper amore. La stranezza è chenon c’è mai una parola fuoriposto o un argomento trattatocon sufficienza, ovunque emergela pienezza della vita vera,dove anche le parolacce che cisono in alcune sue canzoni nonsono mai gratuite.La nostra chiacchierata al bar diun’ora e passa, mi consegna ilquadro di una bella famiglia,completata dalla moglie in at-tesa del secondo figlio e dalprimo figlio, piccolissimo. Unquadro semplice in cui ti parlanoall’unisono di progetti, di spe-ranze e di vita anche dura macondivisa. Alessandro crede in quello chefa e lotta per fare quello in cuicrede, dice che se si voglionocambiare le cose non serve im-pegnarsi in lotte settarie o in fe-nomeni singoli, ma provare acambiare gli uomini, magarimettendo al mondo bambini chepossano essere uomini migliori,che possano insegnare ad altriuomini come cambiare.Dalla chiacchierata con lui sonovenuto via più ricco. Mi ha donato un suo cd che mifa conoscere meglio il mondomusicale di Alessandro, unito allasperanza che un giorno iodebba fare a pugni con unafolla immensa anche solo perscambiare una parola con lui. Miporto via l’orgoglio di avere co-nosciuto una brava persona, cheè entrata a far parte della co-lonna sonora mia e di mio figlio.Ho ascoltato il cd sulla via del ri-torno, scorre come un buon libro,senza sbavature. Mi resta unapiccola preghiera da rivolgere achi di dovere, in nome di Ales-sandro e di chi come lui meritadavvero, che torni presto e beneil tempo dei veri cantautori.

Il nostro Ettore Zanca con il cantautore

Alessandro Mancuso

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C’era una volta Proietti er cravattaro,reso celebre da una canzone interpre-tata da «I Vianella» negli Anni ‘70. Romaè sempre stata la Capitale dell’usura. Magli strozzini erano un’«azienda fami-liare», erano i vicini di casa, i ricchi accu-mulatori della borgata. Le cose sonocambiate. Gli usurai non sono più romanie rappresentano uno degli anelli vitalidelle organizzazioni mafiose, Camorra intesta. «Negli ultimi anni in questa cittàsono venuti a galla reati di usura con con-notazione mafiosa», ha detto ieri il pre-sidente della Federazione antiracketTano Grasso durante un incontro in Cam-pidoglio alla presenza, tra gli altri, delSindaco Gianni Alemanno e del sottose-gretario agli Interni Alfredo Mantovano.Un incontro parallelo si è svolto invece aPalazzo Valentini con il presidente NicolaZingaretti e l’assessore alla Tutela deiconsumatori Serena Visintin. Che è suc-cesso negli ultimi anni nella nostra metro-poli? Due cose, sostanzialmente. La prima

è l’aumento del ricorso agli strozzini cau-sato dalla crisi internazionale. La se-conda, l’ingresso in scena delle mafie.«Nel 2009 è esplosa la crisi che ha espo-sto maggiormente certe fasce sociali alricatto dei poteri criminali», ha osservatoZingaretti. E, infatti, rispetto al 2008 icontatti con il numero verde antiusuradella Provincia (tel. 800.93.93.96) sonoaumentati del 23 per cento. La maggiorparte riguarda il sovraindebitamento(78%), l’usura (8,6%) e le esecuzioni im-mobiliari (7,6%). Inoltre, mentre cala ilnumero dei romani che chiama (del14%), cresce quello dei residenti dellaprovincia romana, sepcialmente dei Ca-stelli (30,6%). «Il legame tra usura e mafia a Roma èstato riscontrato anche attraverso l’indivi-duazione di personaggi - ha spiegatoGrasso - che geograficamente si sonospostati da Napoli a Roma per svolgereattività di tipo camorristico». Tratto da “Il Tempo” del 5 maggio 2010

Letto e... riportato

Le "mafie" italiane sono tra i "40 pre-doni dell'informazione" accusati da Re-porters sans Frontieres (RSF) dimettere ogni giorno a rischio il lavoro ela vita dei giornalisti. Sono, si legge nelrapporto reso noto oggi dall'organizza-zione, organizzazioni e uomini "potenti,pericolosi, violenti e al di sopra dellalegge. Hanno la facolta' di censurare,imprigionare, rapire, torturare e, nelpeggiore dei casi, assassinare i giorna-listi". Il quadro della liberta' di stampa peg-giora di anno in anno in Italia "per le"pressioni del Cavaliere", mentre l'Eu-ropa diventa sempre meno il punto di ri-ferimento per uno dei piu' importantidiritti civili, misura della dignita' e delladecenza democratica di un paese. NelContinente l'Italia, al 49esimo postonella classifica sulla liberta' di stampa,ha il peggior punteggio tra i sei Paesifondatori dell'Europa unita. Se cede ilbastione europeo dei diritti civili, av-verte RSF, sara' molto piu' difficile difen-dere i cronisti nel sud del mondo.

Ai Castelli le denunceanti-usura a +30,6%

RETE di GIORNALISTI e SCRITTORI ANTIMAFIE di ROMA e PROVINCIA

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maggio 2010 - n. 5

AAccccaaddddeenneell...... 11999944Ad agosto del 1994 un perso-naggio di spicco della coscaMorabito, della Piana di AfricoNuovo, Santoro Maviglia di 45anni, viene arrestato dai Cara-binieri del Reparto Operativodi Roma in una villa alla perife-ria della Capitale. Mavigliaera ricercato per associazionea delinquere di stampo ma-fioso finalizzata allo spaccio in-ternazionale di sostanzestupefacenti.Era sfuggito nel ‘93 all’arresto,nell’ambito di una vasta opera-zione antimafia denominata“Zagara”, finalizzata a sgomi-nare un vasto traffico interna-zionale di stupefacenti. Icarabinieri si dicono convintiche Maviglia volesse creareuna rete di complici nella capi-tale per operare in particolare

VII

nel traffico di stupefacenti eche l’abitazione nella qualee’stato trovato sia stata usataper organizzare incontri conaltri esponenti della malavita.Quattro mesi dopo l’11 dicem-bre del ‘94 vengono arrestati,a Castel Nuovo di Porto, perestorsione continuata e aggra-vata, Placido Antonio Scriva,di 27 anni, e Domenico Mora-bito, di 26. I due, originari diAfrico Nuovo in Calabria,ta-glieggiavano i commercianti diCapena e Morlupo. I Carabinieri di Monterotondo,che hanno condotto le indaginie li hanno arrestati, seque-strano,quattro milioni e mezzoin contanti e 72 milioni in cam-biali. Scriva risiedeva a Ri-gnano Flaminio e Morabito aMorlupo. Il 15 febbraio del‘97 si apprende che sono di uncollaboratore di giustizia untempo legato alla ‘Ndran-gheta, i resti umani trovati nell’agosto dell’anno precedentenei pressi di Sant’ Angelo Ro-

mano, a pochi chilometri dallacapitale, sotterrati in un bosco.Si chiamava Antonio Fidelibus,aveva 30 anni ed era origina-rio di Ciampino. Fidelibus, noto con il sopran-nome di Massimo, era statosottoposto ad un programmadi protezione dopo aver de-ciso di collaborare, dapprimacon la direzione distrettualeantimafia di Reggio Calabriae successivamente con l’auto-rità giudiziaria di Roma. Ilpentito era stato arrestato daicarabinieri del Gruppo diRoma l’ 8 ottobre 1992 in-sieme con altre undici personepresunte appartenenti ad un’organizzazione criminale de-dita al traffico di sostanze stu-pefacenti. Gli investigatori avevano indi-viduato alcuni spacciatori chevendevanodosi di cocaina ehashish davanti a numerosescuole di vario grado, sia deiCastelli romani sia in quartieriperiferici romani. L’ obiettivo

degli spacciatori, secondo gliinquirenti, oltre quello di ven-dere dosi per uso personale,era anche quello di cercaretra gli studenti nuovi adeptiper la loro organizzazione chefaceva capo ad esponentidella ‘ndrangheta calabrese.Gli uomini accusati di averloucciso per vendetta sono sta-tiarrestati dai carabinieri dellacompagnia di Bracciano, pre-giudicati, affiliati alla ‘Ndran-gheta e gestori di un trafficodi stupefacenti nella zona deicastelli romani perconto delclan Morabito. Proprio le rive-lazioni di Fidelibus avevanoconsentito agli inquirenti di ri-salire ad individuare un espo-nente di spicco del clancalabrese. I due pregiudicati sono accu-sati di aver ucciso premedita-tamente Fidelibus sparandoglicontro un colpo di pistola e diaverne occultato il cadavere.Fatto avvenuto nel settembredel 95 .

L’Italia è al 49moposto nella classificasulla libertà distampa e i giornalistirischiano la vita percolpa delle mafie

Page 20: Il Piccolo Segno maggio 2010

16 marzo, Castel GandolfoOPERAZIONE ANTIDROGAAI CASTELLI ROMANISessantadue indagati, 11 ordinanze dimisure cautelari, decine di perquisizionie sequestri di cocaina e hashish è il bi-lancio di un'operazione condotta dai ca-rabinieri della Compagnia di CastelGandolfo, dalle prime luci dell'alba, perun vasto giro di spaccio di droga nel-l'area dei Castelli Romani che vede im-piegati circa duecento militari conl'ausilio di unità cinofile. Indagati i com-ponenti di un'intera famiglia, coinvoltinell'attività di spaccio. Uno degli arrestati, tra i promotori delgiro di droga, operatore presso un'im-portante struttura di recupero per tossi-codipendenti di Roma, sfruttava il suoruolo per procacciarsi clienti e collabo-ratori nello spaccio. Gli approvvigiona-menti di stupefacente giungevano dallaprovincia di Latina e dalla Campania.

29 aprile, RomaIN AUMENTO I CASIDI USURA NEL LAZIORichieste d'aiuto in aumento. Sovrainde-bitamento e usura non risparmiano ne-anche gli insospettabili, piccole e medieimprese “ben strutturate” che finisconocon l’acqua alla gola nella morsa deidebiti. A confermare il trend in crescita,che non esclude dalla nicchia nuovefasce a rischio come pensionati e impie-gati, anche la Confesercenti: “i dati rile-vati dal nostro sportello indicano che c'e'sicuramente un aumento delle richiested'aiuto, anche di soggetti che fino aqualche tempo fa -spiega Lino Busà di

Sos Impresa- non avremmo mai pensato,come imprese ben strutturate con dipen-denti, oltre a pensionati, impiegati, per-sone che credevamo lontane da vicended’usura”. “La maggior parte si rivolge al numeroverde di Confesercenti per sovraindebi-tamento, richieste d’aiuto per questionidi usura. L' 80 per cento delle chiamateriguarda imprenditori e piccoli commer-cianti -continua Busà- dal nostro spor-tello, che ha una funzione regionale, siregistra un numero di telefonate moltoalto dalla provincia di Viterbo”.

5 maggio, MilanoMEGA OPERAZIONE ANTIDROGA AI CASTELLI«Il Fondo Monetario Internazionale stimache l’attività di riciclaggio del denaromafioso sia in Italia di 118 miliardi dieuro. Il denaro pulito, al netto dellaspesa di riciclaggio, è di circa 90 mi-liardi di euro». E’ quanto ha affermato il ministro dell’In-terno Roberto Maroni a margine di unconvegno a porte chiuse organizzato daAspen Institute a Milano, presso la sedede Il Sole 24 Ore, al quale hanno presoparte, tra gli altri, il ministro dell’Econo-mia Giulio Tremonti, il capo della PoliziaAntonio Manganelli e il procuratore ag-giunto di Milano Francesco Greco. Il Mi-nistro dell’Interno ha poi annunciato lafirma di un protocollo di legalità conConfindustria. Il Ministro ha richiamato«al supporto e al coinvolgimento degliimprenditori» perché «non possiamo - hasostenuto - pensare di vincere le mafieda soli, ma ci vuole la partecipazione at-

tiva dei soggetti, in qualche modo, inte-ressati al fenomeno».

6 maggio, RomaDUE ARRESTI PER L’OMICIDIODEL BOSS VITO TRIASSII carabinieri hanno arrestato due uomini,Roberto De Santis e Roberto Giordani,per l’agguato nei confronti del pregiu-dicato siciliano Vito Triassi, legato allacosca mafiosa dei Cuntrera-Caruana diSiculiana (AG), avvenuto a Roma CasalPalocco il 20 settembre del 2007. I duedevono rispondere di lesioni aggravatee premeditate (con l’aggravante di avercommesso il fatto avvalendosi delle con-dizioni di intimidazione, assoggetta-mento ed omertà proprie delleassociazioni di tipo mafioso), nonché didetenzione e porto abusivo di armi. De-cine di perquisizioni sono tuttora in corsonei confronti di altri soggetti a vario ti-tolo coinvolti, tra cui lo stesso Vito Triassi,indagato per favoreggiamento perchési è sempre rifiutato di riferire ai Cara-binieri cosa gli fosse accaduto, e un altropregiudicato romano, per simulazione direato e favoreggiamento, che con la suaauto aveva accompagnato i due arre-stati per l’esecuzione. L’indagine che ha portato in carcere idue, è stata condotta dal Nucleo Investi-gativo del Gruppo Carabinieri di Ostiae coordinata dalla Direzione DistrettualeAntimafia di Roma, avviata all’indomanidell’episodio del 2007, determinato daattriti tra gruppi criminali operanti adOstia, per conquistare la leadershipnegli interessi economici sul litorale.

(A cura di Andrea Rasetti)

supplemento al n. 5 (maggio 2010)del mensile indipendente

il Segnoorgano dell’associazione culturale“Terre Sommerse Castelli”Registrazione Tribunale di

Velletri n. 5/02 del 19/02/2002

DIREZIONEVia dei Monti, 24 - Rocca di Papa

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Hai perso qualche numero del Segno? Vuoi ritrovare un articolo che aveviletto? Da oggi puoi consultare tutti i numeri del nostro mensile collegandoti

al sito internet: www.issuu.com/ilpiccolosegno. Buona lettura!

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sessore: “Quelli scrivono solofalsità… sono solo contro”.Questo breve scambio di battutemi permette di chiarire che ilnostromensile non è contro nes-suno, né tantomeno contro l’at-tuale amministrazione guidatadal Sindaco Boccia. Semplice-mente ci limitiamo a raccontaredal nostro punto di vista le coseche ci accadono intorno. Noncondividiamo, spiegandolo,molte delle scelte di questa am-ministrazione semplicementeperché le riteniamo deleterie peril futuro di Rocca di Papa. Peròè vero ciò che si pensa, cioè chesiamo un “giornale contro”.Siamo contro chi esercita il po-tere in modo arrogante; siamocontro chi vorrebbe ridisegnareil nostro territorio solo in baseagli interessi dei costruttori infi-schiandosene dell’interesse col-lettivo; siamo contro chi diceuna cosa e poi ne fa un’altra;siamo contro le politiche im-provvisate che hanno ridotto abrandelli il nostro centro storico;

Noi, il poteree la verità

SEGUEAPAGINA 8

”LAMENTEE’ COME UN

PARACADUTE.FUNZIONASOLO SESI APRE.

di AndreaSebastianelli“Signor Asses-sore, ha lettoche cosa hascritto ilSegno?”. Ri-sposta dell’As-

Dissesto idrogeologico

Latask-forcedelComune

Apagina 8

Albert Einstein

Diversi lettori ci segnalano, ad ogni uscita del nostro mensile, che alcune persone usano prendere varie copie del gior-nale per poi gettarle. Fermo restando che d’ora in poi, qualora tali azioni si dovessero ripetere, presenteremo regolaredenuncia alla Procura della Repubblica, ricordiamo che cosa dice l’art. 20 della Legge sulla Stampa (Legge n. 47 dell’8febbraio 1948):“Chiunque asporta, distrugge o deteriora stampati per i quali siano state osservate le prescrizioni di legge, allo scopodi impedirne la vendita, distribuzione o diffusione, è punito, se il fatto non costituisce reato più grave, con la reclusioneda sei mesi a tre anni. Con la stessa pena è punito chiunque con violenza o minaccia impedisce la stampa, pubblica-zione o diffusione dei periodici, per i quali siano state osservate le prescrizioni di legge. La pena è aumentata se il fattoè commesso da più persone riunite o in luogo pubblico, ovvero presso tipografie, edicole, agenzie o altri locali destinatia pubblica vendita. Per i reati suddetti si procede per direttissima”.Invitiamo i nostri lettori, qualora abbiano assistito a tali abusi, a segnalarceli anche in forma anonima per lettera o permail ([email protected]).

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 10 - Ottobre 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

ALCENTRO DELGIORNALE 4 PAGINE PER CONOSCERE I FATTI

il SegnoVeritànascoste

Chi asporta i nostri giornali per gettarli?

ALL’INTERNO “SPECIALEMONTECAVO”

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PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

Vince Franceschini

Pd, congressosenzaparole

Apagina 9

di Roberta QueriniSono stata lontana da Roccadi Papa per 12 anni, quandosono tornata ho trovato ilvuoto, ho ritrovato un paesenel degrado. Ho inscritto imiei figli nelle stesse scuoledove andavo io, ma adessome ne pento.Mi sento responsabile ditutto quello che tutti i giornidevono affrontare. Mia figliaè una studentessa modelloma in questa scuola non rie-sce ad uscire al meglio.Mio figlio, a soli 6 anni, si ri-trova in una classe conside-rata uno scarto.Nel mese di settembre ho gi-rato, ho chiesto, ho suppli-cato tutte le persone che dalComune potevano aiutarci.Nessuna risposta.Ho lasciato Roma dove imiei figli vivevano in una re-altà che funzionava. La ri-sposta del Comune è stataquesta: “A Roma ci sono isoldi”; mi domando: che ri-sposta è?Non ho chiesto un aiuto eco-nomico, ma solo giustizia,sensibilità e responsabilitàverso quei bambini che sa-ranno il nostro futuro.

Letterasulla nostrascuola

Segue a pagina 10

L’allarme lanciatodallaCgil scoperchia gliinteressi e le infiltrazionicriminali aRomaenell’interaprovincia

La criminalità arriva e si stabilizza anche da noi

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processo breve

Segue a pagina 6

Ai giovanigiornalisti

dico: raccontatesempre la verità.Anche secosta molto.

EnzoBiagi

PICCOLO

Anno VIII, n. 12 - Dicembre 2009

Periodico mensile dell’Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

BBuuoonn NNaattaallee “

diRoberto SavianoSignor Presidente delConsiglio, io non rap-presento altro che mestesso, la mia parola, ilmio mestiere di scrit-tore. Sono un cittadino.Le chiedo: ritiri la legge

sul “processo breve” e lo faccia innome della salvaguardia del diritto.Il rischio è che il diritto in Italia possadistruggersi, diventando uno strumentosolo per i potenti, a partire da lei.

MafiApprofondimento alle pagine 16 e 17

il Segnoopoli3322 PPAAGGIINNEE!!

GGRRAANNDDEE VVEEGGLLIIOONNEE

con la musica diSandro e

Claudio Tabellione

di CAPODANNO

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22001100Il nostro menù specialeAntipasto di mare misto (cotto e crudo)Primi piattiBrodo arzille broccoli con pane tostato - Ravioli ripieni di salmone emozzarella in salsa rosa - Risotto alla crema di scampiSecondi piattiArrosto misto di pesce (orata, palombo o tonno, calamaro, gamberi, ecc.)Frittura di calamariContorniPatate al forno - InsalataSorbetto al limoneAMEZZANOTTE Lenticchie con cotechino - Spumante - Dolci natalizi

Per informazioni e prenotazioni392-338.68.98 - 340-395.48.47

(Simone)bambini 0/3 anni gratisbambini dai 3 anni al 50%

zione ufficiale del Comune“Comune Informa” e da “ilpiccolo Segno” redatto, diffusoe finanziato da un gruppo divolenterosi che cercano di assi-curare una minima informa-zione sulle cose di casa chetutti mormorano, mentre chi didovere, fa finta di non sentireo conoscere.In tanti attendono, ogni mese,l’uscita de “il piccolo Segno”,sicuri di trovare qualche argo-mento interessante, descrittoda punti di vista non istituzio-nali, che può far capire megliola realtà.Le pagine del periodico comu-nale, stampato su carta di pre-gio e diffuso in modo capillare,sembrano non risponderemolto alle aspettative di infor-mazione dei cittadini sullecose della Casa Comunale,sulle delibere di Consiglio Co-munale, sulle decisioni dellaGiunta Municipale, sul lavorodelle Commissioni Consiliari,

Stampa localepubblicaeprivata

SEGUEAPAGINA 8

”Se io ti dò undollaro e tu midai un dollaro,

entrambi abbiamoun dollaro. Se io tidò un’idea e tu midai un’idea, entrambiabbiamodue idee.

di SergioRasettiA Rocca diPapa l’infor-mazione localeè assicurata es-senzialmentedalla pubblica-

P.C.R. la farsa continua

Solodebiti eniente turisti

A pagina 8

Umberto Veronesi

Hai perso qualche numero del Segno? Vuoi ritrovare un articolo che avevi letto? Da oggi puoi consultaretutti i numeri del nostro mensile collegandoti al sito internet: www.issuu.com/ilpiccolosegno. Buona lettura!

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 11 - Novembre 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

Dieci anni di verità,mezze verità ed omissionidi una classe politica asservita ai nuovi potenti

il Segno

www.issuu.com/ilpiccolosegno

1975-1985 gli anni che sconvolseroMonteCavo

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

NNuuoovvii ccoorrssii aarrttiissttiicciiPittura su porcellana, ceramica, tela e legno - MosaicoDisegno dal vero - Trompe l’oeil accademico - Cuera secaPPoorrcceellllaannaa bbiiaannccaa ddeellllee mmiigglliioorrii mmaarrcchheeColori ed accessori per tutte le tecniche artisticheLibri e dispense d’arte - Vetrate ed elementi arredo tiffanyCotture da porcellana, ceramica, vetro e argilla - VetrofusioneSSeemmiinnaarrii ddii tteeccnniicchhee nnuuoovvee ddii ppiittttuurraaCCoorrssii ppeerr cchhii aannccoorraa ppeennssaa ddii nnoonn ssaappeerr ddiisseeggnnaarree

PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

AllarmeCentro Storico

Unresidenteci scriveche...

A pagina 9

sessore: “Quelli scrivono solofalsità… sono solo contro”.Questo breve scambio di battutemi permette di chiarire che ilnostromensile non è contro nes-suno, né tantomeno contro l’at-tuale amministrazione guidatadal Sindaco Boccia. Semplice-mente ci limitiamo a raccontaredal nostro punto di vista le coseche ci accadono intorno. Noncondividiamo, spiegandolo,molte delle scelte di questa am-ministrazione semplicementeperché le riteniamo deleterie peril futuro di Rocca di Papa. Peròè vero ciò che si pensa, cioè chesiamo un “giornale contro”.Siamo contro chi esercita il po-tere in modo arrogante; siamocontro chi vorrebbe ridisegnareil nostro territorio solo in baseagli interessi dei costruttori infi-schiandosene dell’interesse col-lettivo; siamo contro chi diceuna cosa e poi ne fa un’altra;siamo contro le politiche im-provvisate che hanno ridotto abrandelli il nostro centro storico;

Noi, il poteree la verità

SEGUEAPAGINA 8

”LAMENTEE’ COME UN

PARACADUTE.FUNZIONASOLO SESI APRE.

di AndreaSebastianelli“Signor Asses-sore, ha lettoche cosa hascritto ilSegno?”. Ri-sposta dell’As-

Dissesto idrogeologico

Latask-forcedelComune

Apagina 8

Albert Einstein

Diversi lettori ci segnalano, ad ogni uscita del nostro mensile, che alcune persone usano prendere varie copie del gior-nale per poi gettarle. Fermo restando che d’ora in poi, qualora tali azioni si dovessero ripetere, presenteremo regolaredenuncia alla Procura della Repubblica, ricordiamo che cosa dice l’art. 20 della Legge sulla Stampa (Legge n. 47 dell’8febbraio 1948):“Chiunque asporta, distrugge o deteriora stampati per i quali siano state osservate le prescrizioni di legge, allo scopodi impedirne la vendita, distribuzione o diffusione, è punito, se il fatto non costituisce reato più grave, con la reclusioneda sei mesi a tre anni. Con la stessa pena è punito chiunque con violenza o minaccia impedisce la stampa, pubblica-zione o diffusione dei periodici, per i quali siano state osservate le prescrizioni di legge. La pena è aumentata se il fattoè commesso da più persone riunite o in luogo pubblico, ovvero presso tipografie, edicole, agenzie o altri locali destinatia pubblica vendita. Per i reati suddetti si procede per direttissima”.Invitiamo i nostri lettori, qualora abbiano assistito a tali abusi, a segnalarceli anche in forma anonima per lettera o permail ([email protected]).

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 10 - Ottobre 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

ALCENTRO DELGIORNALE 4 PAGINE PER CONOSCERE I FATTI

il SegnoVeritànascoste

Chi asporta i nostri giornali per gettarli?

ALL’INTERNO “SPECIALEMONTECAVO”

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

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PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

Vince Franceschini

Pd, congressosenzaparole

Apagina 9

Valeriano Gatta. Qualsiasi persona con unpo’ di sale nella zucca si rende conto del-l’eccessiva mole di cemento per un par-cheggio che dovrebbe risolvere soltanto leesigenze di un’area marginale del paese,abbastanza fuorimano (interessando soloun lato dell’antico quartiere bavarese) edel tutto distaccata dagli altri grandi quar-tieri, Campi d’Annibale e Vigne.Perchè allora non realizzare un progettopiù adatto a quest’angolo di paese, arric-chitosi negli ultimi anni di un bel teatro co-munale? Perchè questa ostinazione?

Questoparcheggios’hada fare,ma...rendiamolopiùbello

SEGUEAPAGINA 12

”Palermo nonmi piaceva,

per questo hoimparato ad amarla.Perché il vero amoreconsiste nell’amareciò che non ci piace

di Andrea SebastianelliCentomila metri cubi di-stribuiti su sette piani.Sono questi i dati allar-manti del parcheggio chedovrebbe sorgere a ri-dosso del centro storico diRocca di Papa, in piazza

AncheRoccadiPapaavrà il suoecomostro, a ridossodel centrostorico, benvisibile dalla campagnaromana. Il Sindaco vorrebbeerigere questo “monumento allabruttezza”ma ilWWFprotestaeParco eSovrintendenza chiedonoun’opera adatta al contesto delquartieremedievale roccheggiano

Palazzo-parcheggiomultipiano, settepianidibruttezzaPaolo Borsellino

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 9 - Settembre 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

Ecomostriper poterlocambiare.

il Segno

AMonte Cavo

Lavori direcuperoe... abusi

Alle pagine 8 e 9

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

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PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

A pagina 19

Festadei 100anniLanipote diM.S.DeRossi

Maria Tami-lia, nipote delgrande stu-dioso Mi-chele StefanoDe Rossi, hac o m p i u t o100 anni.

FondiRegionaliScavi allaFortezzaApagina 10

Dopo lo scempioEcco laViaSacraA pagina 14

Alle pagine 12 e 13

E, adesso che è giunto al traguardo, checosa succede? Che alcuni dei Sindaci chelo avevano sempre ritenuto fondamentale,che consideravano il Parco un ente dimez-zato proprio perché privo di questo impor-tante strumento, si sono messi sulladifensiva e ritengono ora il Piano di As-setto una minaccia, un pericolo, un ele-mento che “limita lo sviluppo”, qualcosache riduce le loro libertà di manovra.E’proprio così? Lo è se un Sindaco si con-sidera il “padrone” del “suo” territorio; op-pure se vede con fastidio o con imbarazzo,la presenza del Parco, e giudica come “in-tromissioni” le prerogative di controllo chela legge attribuisce all’Ente.

Sindaci eParco

SEGUEAPAGINA 9

A pagina 8

No, non ditedi esserescoraggiati, di

non volerne più sapere.Pensate che tutto èsuccesso perchè non neavete voluto più sapere...

di Andrea SebastianelliSono filtrate notizie sugliincontri che i Sindacihanno avuto per esami-nare il Piano di Assettodel Parco, uno strumentoessenziale che tutti invo-cano da anni.

Via delle Calcare

Pericoloper itombini

Il 27 settembresaràaRoccadiPapa

Apagina 15

IlComune fa suequasi tutte le 383Osservazioni al nuovoP.R.G.

Mons.Martinelli nuovoVescovo

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, nn. 7/8 - Luglio/Agosto 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

“Dalla lettera di GiacomoUlivi, partigiano assassinato

Il ConsiglioComunale del 15 luglio harigettato tutte leOsservazioni al nuovoPianoRegolatore presentate dai cittadini, perchèritenute incongruenti,ma poi le ha fatte sueinserendole nelle 22OsservazioniComunali,stravolgendo di fatto il P.R.G. progettatodall’ArchitettoMarcoPutano.

ARTICOLI ALLE PAGINE 12 e 13

il Segno

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

NNuuoovvii ccoorrssii aarrttiissttiicciiPittura su porcellana, ceramica, tela e legno - MosaicoDisegno dal vero - Trompe l’oeil accademico - Cuera secaPPoorrcceellllaannaa bbiiaannccaa ddeellllee mmiigglliioorrii mmaarrcchheeColori ed accessori per tutte le tecniche artisticheLibri e dispense d’arte - Vetrate ed elementi arredo tiffanyCotture da porcellana, ceramica, vetro e argilla - VetrofusioneSSeemmiinnaarrii ddii tteeccnniicchhee nnuuoovvee ddii ppiittttuurraaCCoorrssii ppeerr cchhii aannccoorraa ppeennssaa ddii nnoonn ssaappeerr ddiisseeggnnaarree

PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

dai fascisti nellapiazza grandedi Modena il 10Novembre 1944

LaVariantona

Apagina 6

ParlaDonFranco“Vicini agliemarginati”

Il fondatoredi Capodarcoparla dei di-sagi della no-stra societàglobalizzatae dei nuoviprogetti.

PrevenzioneAvisTest per laprostataApagina 19

PentimaStallaRipartonoi lavoriA pagina 11

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 6 - Giugno 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

dittori, talvolta anche loschi, senza perse-guire il bene comune. Non promuovonopiù la maturazione civile e l’iniziativa:sono piuttosto federazioni di correnti, cia-scuna con un “boss” e dei “sotto-boss”.I partiti hanno occupato gli enti locali, glienti di previdenza, le banche, le aziendepubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali,le università, la Rai, alcuni grandi giornali.

Ora che lapoliticaha invasoogni settore

SEGUEAPAGINA 3

Sulle antennediMonteCavo si continuaa tacere. Perchè?

Il Silenzio!

Alle pagine 6 e 7

Centinaia di cittadini hannosottoscritto il sostegno al-l’esposto presentato allaProcura della Repubblicaper lo scempio dell’areaarcheo-naturalistica dellaVia Sacra a Monte Cavo.Il danno è stato superiorealle previsioni. Partita unaseconda denuncia.

“”

In Italianon è la

libertà che manca:mancanogli uominiliberi

Guai a dire una parola sui tralicci di MonteCavo. Tutti sembrano far finta che il problemanon esista, che d’improviso le antenne non sianopiù dannose alla salute, che la vetta dell’anticoMons Albanus sia stata cancellata letteralmentedalle carte geografiche. Quelli che guidavano leproteste di piazza sono scomparsi. Quelli chechiedevano alla politica di risolvere il problemasi sono dissolti. Anche il Comitato di Quartieredei Campi preferisce trincerarsi dietro il silenzio.

LeoLonganesi

SERVIZIOALLEPAGINE8e9

diAndrea SebastianelliI partiti di oggi sonosoprattutto macchinedi potere e di clientelacon una scarsa cono-scenza dei problemidella gente. Gesti-scono interessi, i piùdiversi, i più contrad-

Nuova denuncia

ViaSacrascempio!

Alle pagine 5 e 11

L’esclusione dell’ex Vice-Sindaco dalla maggio-ranza che governa Roccadi Papa continua a crearepolemiche. Su “Oggi Ca-stelli” va in scena unbotta e risposta che nonchiarisce i motivi dellafuoriuscita di De Santis. Icittadini ancora all’oscuro.

Boccia-DeSantis

Botta erisposta

Strisce blu addio?

Cittadiniereferendum

Apagina 12

Un gruppo di cittadini diRocca di Papa starebbedando avvìo ad una rac-colta di firme per chiederela proclamazione di unvero e proprio referendumcomunale pro o contro iparcheggi a pagamentoistituiti due anni fa nel cen-tro storico.

riuscì a sconfiggere il gruppo guidato daEnrico Fondi, e su cui in seguito (per uncambio di valutazione) il centrosinistra sidivise in modo brusco. Ora quell’opera èin fase di realizzazione, concretizzando ilvecchio progetto di Fondi. Prima di conti-nuare voglio premettere che il sottoscrittonon è contrario al “Giardino degli Ulivi”,perchè pensare di fermare oggi l’urbaniz-zazione in una zona ampiamente edificata(tra Rocca di Papa e Grottaferrata) è illuso-rio e neppure tanto ragionevole.

Giardino degliUlivi, questionedimetodo

SEGUEAPAGINA 8 A pagina 19

Credo che siavera la profe-zia di Maria

Valtorta: dopo duemilaanni l’umanità arriva albivio. Noi abbiamo tra-dito il cristianesimo. Lachiesa è fatta dai poveri,quindi la vera speranza

di Andrea SebastianelliNella politica roccheg-giana stà tenendo banco lavicenda del “Giardinodegli Ulivi”, il più grandesacco edilizio di Rocca diPapa contro il quale nel1997 un giovane Ponzo

Protezione Civile

ViaggioaL’Aquila

Proseguonogli attacchi alParcoRegionale.Da chi partono?Eperchè?E’oradi venireallo scoperto.

Una storia iniziatanel 1919

Apagina 17

Dal1998aoggi, ricostruiamo lavera storiadei confinidell’Ente

Don FrancoMonterubbianesi

Gli “Screpanti” vicini a festeggiare i 90 anni!

Quando l’On. EnricoFerri propose uno strano nome

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 5 - Maggio 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

Il Parco!sono i poveri.

il Segno

Finalmente libera la stazione a valle

Funicolare, alcuniinterrogativi...

A pagina 10

L’occupante abusivo sta-rebbe per lasciare la pic-cola stazione, mentre ilSindaco annuncia per giu-gno la pubblicazione delbando. Ma intanto emer-gono alcune voci contrariecirca la riattivazione dellastorica funicolare.

ALLE PAGINE 12 e 13

Onna dopoil terremoto La stazione

occupata

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 7-8 - Luglio/Agosto 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

sposti a fare il muso duro contro la RegioneLazio; Comitato di Quartiere dei Campid’Annibale, fortemente irritato per i nostriarticoli, dispensatore di volantini e lettereaperte; politici e politicanti pronti ad alzareil dito verso le colpe degli altri; giornalistiasserviti al potere di turno, ben attenti a nonfar trapelare le notizie che veramente fareb-bero emergere le responsabilità.

Se sulle antennesi continuaa sparare a salve

SEGUEAPAGINA 5 A pagina 5

Il tentativo era quello di far passare lo scempio dellaViaSacra come qualcosa di inventato... inventato dal nostrogiornale per mettere in difficoltà l’amministrazione co-munale.Adesso che a segnalare lo scempio non c’è solo“Il Segno” ma anche uno dei più autorevoli quotidianiitaliani come “LaRepubblica” (senza tener conto di altriperiodici locali) qualcuno forse sentirà il dovere di smet-terla di ripetere che “sulla Via Sacra non è successoniente”.Ora è importantemantenere alta l’attenzione in-torno alla salvaguardia dell’antica strada romana.

“”

Non camminaredavanti a me,potrei seguirti.

Non camminaredietro di me, potreinon esserti guida.Cammina almio fianco,ed insiemetroveremo la via

L’uccisione di un imprenditore romano, vicinoagli ambienti criminali, ha portato alla luce unvasto giro di speculazioni edilizie, per le qualianche Rocca di Papa è finita nell’inchiesta degliinquirenti. Un terreno di via delle Barozze,pagato 350 mila euro, si è trovato al centro di unaserie di acquisizioni e vendite che ne hanno fattolievitare il prezzo finale a 5,5 milioni di euro. Ementre le indagini vanno avanti, sarebbe oppor-tuno sottoporre a monitoraggio il nostro territorio

AlbertoCamus

SERVIZIOALLEPAGINE8e9

diAndrea SebastianelliPallottole sì ma asalve! Dopo il nostroapprofondimento sulperchè del silenzio in-torno ai ripetitoriradio-tv di MonteCavo, si è scatenato ilputiferio. Sindaci di-

Articolo su “LaRepubblica”Lavori Pubblici

Estatediinterventi

Apagina 7

L’estate parte con una seriedi lavori che migliorerannosicuramente la viabilità cit-tadina.Mentre esultano i re-sidenti diVia delle Rose perl’asfaltatura della strada,sono stati avviati i lavori dirifacimento di Via De Lucae la messa in sicurezza diViaAlberobello.

Unrecente casodi cronaca impone ilmonitoraggiodel territorio

Speculazioni

13 luglio 2

008 dal plauso dei lettori che ormai contano, peressere informati su tante questioni che altrepubblicazioni non hanno interesse a trattare,su “il piccolo Segno”, che poi tanto piccolonon è visto che si occupa di argomenti fonda-mentali della vita cittadina suscitando inte-resse, riflessione e dibattito. Sul contenutodegli articoli naturalmente i giudizi non sonounanimi. Chi è d’accordo, chi non lo è affattosu questo o quell’altro argomento, chi vuoledire la sua e ci chiede spazio per pubblicarla;cosa che noi facciamo volentieri perché unodei nostri principali interessi è quello di darevoce a chi non ha mezzi propri per farlo.

Ledistrazionidel Palazzo

SEGUEAPAGINA 5

Alle pagine 10 e 11

Le nude cifredicono che la

social card è unamicroscopica elemo-sina per pochissimi,e una macroscopicaoccasione di

Lo avevamo scritto: l’ex Convento di MonteCavostava rischiandodi crollareper l’incapa-cità delle Istituzioni a tutelare un edificio di-chiarato monumento nazionale. Poco primadella fine dell’anno una parte della struttura, acausadellepioggetorrenziali,èvenutagiùpor-tando con sè una storia iniziata seicento annifa. Il Segno ha denunciato l’accaduto alleAu-torità competenti, affinchè facciano chiarezzasulle cause e sulle responsabilità... mentre ilComune tace. Articoli alle pagg. 8 e 9

di Sergio RasettiIl nostro giornale periodicoha consolidato la sua ca-denza mensile grazie al-l’impegno di un gruppo dicollaboratori intenzionati acontinuare su questa stradasoprattutto perché gratificati

Via delle Calcare

UnNodostretto...

Hacedutopartedell’exConventodiMonteCavo

SpararenelParco. Si può?

Apagina 6

Sul settimanale “L’Espresso” del 15 gennaio scorso:“Se sfogli il giornale del tuo Comune, ci troverai ilSindaco che ti sorride benevolo in tutte le pose... Cartapatinata e fiumi d’inchiostro a colori consacrati adosannare il Pantheon dell’amministrazione pubblica...Editoria sprecona spedita gratis al cittadino, il qualeperò alla fine la propria copia se la paga comunque...I costi effettivi, spesso, rimangono sepolti nei bilanci”.Qualcuno ci fa sapere quanto è costato il nostro nel2008, tutto, ma proprio tutto, compreso?

Gianfranco Botti

ALL’ INTERNO LE IMMAGINI ESCLUSIVE

Michele Serra

InConsiglioComunale sotto accusa finisce il Parco

L’Amministrazione resta sul vago

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 1 - Gennaio 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

E’crollato!il Segno

Unmonumento immerso nella naturavittimadell’incuria e dell’insensibilità

La parte crollata del Convento

propaganda.

il curiosoGiornali comunali

L’inchiesta

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 6 - Giugno 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

dittori, talvolta anche loschi, senza perse-guire il bene comune. Non promuovonopiù la maturazione civile e l’iniziativa:sono piuttosto federazioni di correnti, cia-scuna con un “boss” e dei “sotto-boss”.I partiti hanno occupato gli enti locali, glienti di previdenza, le banche, le aziendepubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali,le università, la Rai, alcuni grandi giornali.

Ora che lapolitica ha invasoogni settore

SEGUEAPAGINA 3

Sulle antennediMonteCavo si continuaa tacere. Perchè?

Il Silenzio!

Alle pagine 6 e 7

Centinaia di cittadini hannosottoscritto il sostegno al-l’esposto presentato allaProcura della Repubblicaper lo scempio dell’areaarcheo-naturalistica dellaVia Sacra a Monte Cavo.Il danno è stato superiorealle previsioni. Partita unaseconda denuncia.

“”

In Italianon è la

libertà che manca:mancanogli uominiliberi

Guai a dire una parola sui tralicci di MonteCavo. Tutti sembrano far finta che il problemanon esista, che d’improviso le antenne non sianopiù dannose alla salute, che la vetta dell’anticoMons Albanus sia stata cancellata letteralmentedalle carte geografiche. Quelli che guidavano leproteste di piazza sono scomparsi. Quelli chechiedevano alla politica di risolvere il problemasi sono dissolti. Anche il Comitato di Quartieredei Campi preferisce trincerarsi dietro il silenzio.

LeoLonganesi

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diAndrea SebastianelliI partiti di oggi sonosoprattutto macchinedi potere e di clientelacon una scarsa cono-scenza dei problemidella gente. Gesti-scono interessi, i piùdiversi, i più contrad-

Nuova denuncia

ViaSacrascempio!

Alle pagine 5 e 11

L’esclusione dell’ex Vice-Sindaco dalla maggio-ranza che governa Roccadi Papa continua a crearepolemiche. Su “Oggi Ca-stelli” va in scena unbotta e risposta che nonchiarisce i motivi dellafuoriuscita di De Santis. Icittadini ancora all’oscuro.

Boccia-DeSantis

Botta erisposta

Strisce blu addio?

Cittadiniereferendum

Apagina 12

Un gruppo di cittadini diRocca di Papa starebbedando avvìo ad una rac-colta di firme per chiederela proclamazione di unvero e proprio referendumcomunale pro o contro iparcheggi a pagamentoistituiti due anni fa nel cen-tro storico.

”Quando siaccendono iroghi, mettiti

sempre dalla partedella strega, anchea rischio di saliresul rogo con lei.IndroMontanelli

PICCOLO

Anno IX, n. 1 - Gennaio 2010Periodico mensiledell’Associazione CulturaleTerre Sommerse Castelli

“il SegnoTra le novità introdotte nellaLegge Finanziaria 2009 vi è lariduzione del numero di Con-siglieri Comunali e Assessori.Una mini-rivoluzione che, seconfermata, potrebbe scompa-ginare gli attuali equilibri lo-cali. Vediamo che cosasuccederebbe a Rocca di Papa.Attualmente, il Consiglio Co-munale è composto da 20 Con-siglieri e la Giunta è formatada sei assessori più il Sindaco.Con la riduzione del 20%, pre-vista dalla Finanziaria, il nu-mero dei Consiglieripasserebbe dai 20 di oggi a 16mentre gli assessori dagli at-tuali sei a quattro. Anche allaProvincia di Roma il numerodegli assessori sarebbe ridottodi 1/5 dei Consiglieri eletti.Con l’introduzione di quantoprevisto, le liste elettorali delnostro Comune saranno com-poste dai 12 ai 16 candidati:quindi di fatto diminuiranno iposti in lista e, di conseguenza,la “concorrenza” interna alleliste. In particolare per i Consi-glieri di maggioranza significache anziché 12, ne entrerannoin Consiglio 10. Da quantodetto sinora, ovvero che dalladiminuzione dei Consiglierieletti ne conseguirà anche unadiminuzione del numero diposti per i candidati nelle listeelettorali ma sostanzialmenteanche una minore concorrenzainterna, si potrebbe ragione-volmente prevedere un au-mento del numero di liste chesi presenteranno alle elezionicomunali anche se, con ilnuovo meccanismo, vedrannoalzarsi il quorum per far eleg-gere i propri candidati.

Nuove regoleper le elezionicomunali?

SEGUEAPAGINA 8

Ripetitori radio-tvLa letteradei“Campi”

Apagina 10

Dopo il sequestro dell’HotelVillaVecchia diMonte Porzio non si può più far finta di niente

Edificazioni alVivaroEcco ilpianodelComune

Apagina 9

‘Ndrangheta...aiCastelli

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ALL’INTERNO IL SUPPLEMENTO DELLA “RETE DI GIORNALISTIE SCRITTORI ANITIMAFIE DI ROMA E PROVINCIA”

Villa Vecchia Rocco Molè

L’omicidio Molèdi Andrea Sebastianelli

Nuova sedemunicipaleLavori inforte ritardo

Apagina 8

Strutture scolastiche,un impegnopremiato

Apagina 14

AL CENTRO DELGIORNALE

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 7-8 - Luglio/Agosto 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

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Se sulle antennesi continuaa sparare a salve

SEGUEAPAGINA 5 A pagina 5

Il tentativo era quello di far passare lo scempio dellaViaSacra come qualcosa di inventato... inventato dal nostrogiornale per mettere in difficoltà l’amministrazione co-munale.Adesso che a segnalare lo scempio non c’è solo“Il Segno” ma anche uno dei più autorevoli quotidianiitaliani come “LaRepubblica” (senza tener conto di altriperiodici locali) qualcuno forse sentirà il dovere di smet-terla di ripetere che “sulla Via Sacra non è successoniente”.Ora è importantemantenere alta l’attenzione in-torno alla salvaguardia dell’antica strada romana.

“”

Non camminaredavanti a me,potrei seguirti.

Non camminaredietro di me, potreinon esserti guida.Cammina almio fianco,ed insiemetroveremo la via

L’uccisione di un imprenditore romano, vicinoagli ambienti criminali, ha portato alla luce unvasto giro di speculazioni edilizie, per le qualianche Rocca di Papa è finita nell’inchiesta degliinquirenti. Un terreno di via delle Barozze,pagato 350 mila euro, si è trovato al centro di unaserie di acquisizioni e vendite che ne hanno fattolievitare il prezzo finale a 5,5 milioni di euro. Ementre le indagini vanno avanti, sarebbe oppor-tuno sottoporre a monitoraggio il nostro territorio

AlbertoCamus

SERVIZIOALLEPAGINE8e9

diAndrea SebastianelliPallottole sì ma asalve! Dopo il nostroapprofondimento sulperchè del silenzio in-torno ai ripetitoriradio-tv di MonteCavo, si è scatenato ilputiferio. Sindaci di-

Articolo su “LaRepubblica”Lavori Pubblici

Estatediinterventi

Apagina 7

L’estate parte con una seriedi lavori che migliorerannosicuramente la viabilità cit-tadina.Mentre esultano i re-sidenti diVia delle Rose perl’asfaltatura della strada,sono stati avviati i lavori dirifacimento di Via De Lucae la messa in sicurezza diViaAlberobello.

Unrecente casodi cronaca impone ilmonitoraggiodel territorio

Speculazioni

13 luglio 2

008

dal plauso dei lettori che ormai contano, peressere informati su tante questioni che altrepubblicazioni non hanno interesse a trattare,su “il piccolo Segno”, che poi tanto piccolonon è visto che si occupa di argomenti fonda-mentali della vita cittadina suscitando inte-resse, riflessione e dibattito. Sul contenutodegli articoli naturalmente i giudizi non sonounanimi. Chi è d’accordo, chi non lo è affattosu questo o quell’altro argomento, chi vuoledire la sua e ci chiede spazio per pubblicarla;cosa che noi facciamo volentieri perché unodei nostri principali interessi è quello di darevoce a chi non ha mezzi propri per farlo.

Ledistrazionidel Palazzo

SEGUEAPAGINA 5

Alle pagine 10 e 11

Le nude cifredicono che la

social card è unamicroscopica elemo-sina per pochissimi,e una macroscopicaoccasione di

Lo avevamo scritto: l’ex Convento di MonteCavostava rischiandodi crollareper l’incapa-cità delle Istituzioni a tutelare un edificio di-chiarato monumento nazionale. Poco primadella fine dell’anno una parte della struttura, acausadellepioggetorrenziali,èvenutagiùpor-tando con sè una storia iniziata seicento annifa. Il Segno ha denunciato l’accaduto alleAu-torità competenti, affinchè facciano chiarezzasulle cause e sulle responsabilità... mentre ilComune tace. Articoli alle pagg. 8 e 9

di Sergio RasettiIl nostro giornale periodicoha consolidato la sua ca-denza mensile grazie al-l’impegno di un gruppo dicollaboratori intenzionati acontinuare su questa stradasoprattutto perché gratificati

Via delle Calcare

UnNodostretto...

Hacedutopartedell’exConventodiMonteCavo

SpararenelParco. Si può?

Apagina 6

Sul settimanale “L’Espresso” del 15 gennaio scorso:“Se sfogli il giornale del tuo Comune, ci troverai ilSindaco che ti sorride benevolo in tutte le pose... Cartapatinata e fiumi d’inchiostro a colori consacrati adosannare il Pantheon dell’amministrazione pubblica...Editoria sprecona spedita gratis al cittadino, il qualeperò alla fine la propria copia se la paga comunque...I costi effettivi, spesso, rimangono sepolti nei bilanci”.Qualcuno ci fa sapere quanto è costato il nostro nel2008, tutto, ma proprio tutto, compreso?

Gianfranco Botti

ALL’ INTERNO LE IMMAGINI ESCLUSIVE

Michele Serra

InConsiglioComunale sotto accusa finisce il Parco

L’Amministrazione resta sul vago

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 1 - Gennaio 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

E’crollato!il Segno

Unmonumento immersonella naturavittimadell’incuria e dell’insensibilità

La parte crollata del Convento

propaganda.

il curiosoGiornali comunali bero preoccupare.

Il centrodestra roccheggiano, che pure alsuo interno vede la presenza di alcuni am-bientalisti seri (che per il momento hannodeciso di tacere lasciando campo apertoagli altri), ha deciso di condurre una vera epropria “guerra” vedendo nel Parco e neisuoi dirigenti “il male assoluto”. Il Sindacodi Rocca di Papa, allo stesso modo, sembramalsopportare l’esistenza del Parco, sen-tendosi forse imprigionato dal dover coin-volgere spesso gli uffici dell’ente regionalein molte questioni inerenti la cittadina.

Tiro al piccionecontro il Parco

SEGUEAPAGINA 9

A pagina 20

”Non temo

la cattiveriadei malvagima il silenziodegli onesti

Dopo la “lettera aperta” pubblicata sul numeroscorso del Segno, il Sindaco ha replicato all’Arch.Putano, curatore del nuovo Piano Regolatore diRocca di Papa, attraverso alcune dichiarazionipubblicate sul quotidiano provinciale “Cinque-giorni”. La contro-replica dell’Architetto non si èfatta attendere. Per Boccia “il Piano si trova oggiin una condizione di riservatezza”, ma Putano loincalza con nuove domande: “Perché il Sindacoomette di darmi risposte specifiche sulle questionisollevate? A quali elementi di riservatezza fa rife-rimento?”. Oggi più che mai sarebbe necessariaun’assemblea pubblica per spiegare ai cittadini checosa sta succedendo.

di Andrea SebastianelliIn questi ultimi mesi sistanno alzando di molto itoni contro il Parco Re-gionale dei Castelli Ro-mani. La stranezza è checontro l’ente di Villa Ba-rattolo confluiscono delletrasversalità che dovreb-

Regione LazioIlnostroimpegnoasostegnodel reddito

Boccia: “Il Piano è riservato”Putano: “Ci dicaperchè”

ScaviaMonteCavo

Continua a pagina 6

BottaerispostasulnuovoPianoRegolatore traSindacoeprogettista

MartinLuther King

1876, le ricerche del De Rossi

Per trovare i “fasti” perduti

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 4 - Aprile 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

Caoscil Segno

almo

Metàmandato

Inizianole grandimanovre

Apagina 16

La Giunta Boccia è arrivataa metà strada del suo per-corso amministrativo e aRocca di Papa iniziano le“consultazioni” tra le forzepolitiche per preparare lecoalizioni del futuro.

ArredoUrbanoLanuovamodadeipaletti

A pagina 17

Il Centro Storico è stato in-vaso da decine di paletti inferro per evitare che gli au-tomobilisti indisciplinatioccupino posti proibiti...ma intanto tutti attendonol’arrivo di Alberto Tomba.

ARTICOLI A PAGINA 8

diAlessandraTibaldi *Quello cheil governonaz iona ledichiara im-possibile, laRegione Lazio, grazie allaSinistra, lo ha già realiz-zato.E’ il reddito minimo garan-tito per i disoccupati, gliinoccupati ed i precaria-mente occupati.

NNEEWWSS daMAFIOPOLI

Page 21: Il Piccolo Segno maggio 2010

ROCCA DI PAPA 13il Segno - Maggio 2010

di Andrea RasettiLo scorso 12 maggio presso il Museo Geo-fisico di Rocca di Papa, si è svolto l’incontro“Ti illumino di più, una settimana per darvoce agli invisibili” propedeutica alla marciaper la Pace Perugia-Assisi tenutasi il 16maggio. Per il Comune di Rocca di Papa erapresente il Sindaco Pasquale Boccia e ladott.ssa Gentilini, responsabile dei servizisociali; per Lanuvio Ilaria Signoriello presi-dente del Consiglio Comunale; per AricciaDaniele Ricca dell’ufficio stampa; per Fra-scati l’ass.re al bilancio Damiano Morelli;per Monte Porzio l’ass.re alle politiche so-ciali Caterina Morani. Hanno partecipato al-cune associazioni roccheggiane nonchè ilpresidente del Comitato di Quartiere CentroStorico, Sandro Guidi. Scopo dell’iniziativaè stato quello di sensibilizzazione verso itemi della libertà di stampa ed il diritto al-l’informazione per comunicare la Pace.Troppo spesso l’informazione dei paesi “asud del mondo” non ci arriva, troppe per-sone che soffrono non hanno mai voce suimezzi di comunicazione di massa e troppestorie di esperienze di gente che sta cam-biando le cose vengono taciute. Partire daglienti locali minori, quelli più vicini alle per-sone, è la chiave per diffondere una culturadi cooperazione vera e non assistenzialista. Durante l’incontro Ilaria Signoriello, haspiegato concretamente il progetto “Obbiet-tivo 8”: “L’8° obbiettivo del millennio con-siste nello sviluppare una partnershipglobale per lo sviluppo. I comuni qui oggirappresentati si sono impegnati per destinareun capitolo di bilancio comunale per la coo-perazione internazionale. I fondi che ver-ranno raccolti serviranno per l’educazioneallo sviluppo dei paesi del terzo mondo!”.

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Bruno Astorre con 22.355 preferenzecomplessive, ne perde 876 rispetto al2005, delle quali soltanto a Rocca diPapa, 261. Nel 2010, 46 preferenze; nel2005, 307 preferenze. Come dire che aRocca di Papa 1.327 elettori non hannorinnovato la fiducia a due rappresentantiche in cinque anni hanno fatto arrivareal paese ingenti finanziamenti per operepubbliche e non solo.E’ evidente che questo risultato meritadi essere studiato attentamente. Indivi-duarne le ragioni, per il Partito Demo-cratico, è fondamentale. Capire da qualepunto il rapporto di fiducia è cominciato

ad entrare in sofferenza potrà permet-tere la correzione di rotta, immediata enecessaria, per la preparazione del par-tito all’ormai prossimo rinnovo delConsiglio Comunale che avverrà nel2011. Il percorso che attende il Partito Demo-cratico nei prossimi mesi, se non potràessere fatto sulla base di una sincera eseria analisi di ciò che è stato e ciò chedovrà essere, potrebbe mettere seria-mente in discussione il risultato speratoe necessario: riconfermare per la terzavolta la direzione politica del centrosi-nistra al Comune di Rocca di Papa.

Analizzando gli ultimi voti delle elezioni regionali...

Per il Pd un risultatoche necessita riflessioniI dati confermano la crisi del rapporto politica-cittadini di Sergio RasettiLe chiare tabellepubblicate sul nu-mero di aprile diquesto giornaleevidenziano uncalo significativodi consenso perso-nale, a Rocca diPapa, di due lea-der del PartitoD e m o c r a t i c omolto conosciuti eapprezzati.Carlo Ponzo con15.958 preferenzecomplessive, neguadagna 986 ri-spetto al 2005 mane perde 1.066 aRocca di Papa.Nel 2010, 1.920preferenze; nel2005, 2.986 prefe-renze.

La sede municipale di Rocca di Papa

A Rocca di Papal’incontro di seiComuni dei Castelli Romania favore della pace

Page 22: Il Piccolo Segno maggio 2010

ROCCA DI PAPA il Segno - Maggio 201014

Per il 2011 la politicasi rimette in cammino

gruppo di commercianti potrebbe decideredi scendere in campo. Su tutto c’è una nuova realtà con cui fare iconti e cioè la diminuzione del numero deiConsiglieri Comunali eletti che saranno 16tra maggioranza e opposizione. Una restri-zione che sta provocando già scontri inte-stini soprattutto nel Pd dove ogni votodovrà essere conquistato con la forza. Unclima teso nel partito che infatti sta avendoripercussioni anche nel governo della città.Chi è entrato recentemente nei vari ufficicomunali afferma che il clima è davveropesante, per non dire teso. Sono solo im-pressioni? Può darsi, ma certo è che unConsigliere di maggioranza si è lasciatoscappare una frase chiara: “Se le regole sulnumero dei Consiglieri sono cambiate, bi-sogna rimettere in discussione anche la ri-candidatura di Boccia”. Tutto lasciapensare che ci sarà da divertirsi.

Il Sindaco Boccia

di Marcello MorroneIn vista delle elezioni amministrative chesi terranno il prossimo anno, la politica roc-cheggiana torna a movimentarsi. E se da unlato la ricandidatura dell’attuale SindacoBoccia appare scontata, seppure con qual-che mugugno interno, dall’altra parte dellabarricata sembra ancora tutto da decidere.Soprattutto chi sarà colui che sfiderà Boc-cia per la conquista del “palazzo rosa” diCorso Costituente. Da alcune settimane sifanno insistenti le voci che vorrebberoGiorgio Maria Coppola candidato per il Po-polo delle Libertà ma sembra più una can-didatura per cominciare a sondare il terrenodei possibili pretendenti. A oggi, ad aver ilmaggior numero di chance e il ConsigliereRoberto Trinca che gode della fiducia digran parte dei partiti del centrodestra. Conil vantaggio di aver fatto la sua prima espe-rienza istituzionale e di essere quindipronto a conquistare i roccheggiani. Ma iproblemi potrebbero arrivare proprio da chigli sta vicino. La caratteristica comune deidue candidati a Sindaco (Boccia per il Pd eTrinca per il Pdl) potrebbe essere questa:che entrambi hanno da che difendersi nontanto da attacchi esterni ma da quelli che

provengono proprio dai rispettivi partiti…dall’interno. Per quanto riguarda il Pd, resta l’incognitarappresentata dall’ex vice-sindaco Mauri-zio De Santis. Chi mastica di politica giu-rerebbe che De Santis avrebbe già prontauna sua lista che comprenderebbe anchegli ex di Sinistra Democratica capeggiatidal Consigliere Morana. La domanda è:quanti voti potrà togliere al Pd questalista? E quanti alla sinistra? E a proposito di sinistra, ancora non sicomprende come andranno alle prossimeelezioni Rifondazione e Sinistra e Libertà.Divisi? Uniti? Uniti con riserva? Sinistrae Libertà non sembra aver trovato ancorail suo giusto equilibrio, essendo ancoraforti le varie anime che la compongono.Rifondazione invece potrebbe ricandidareCroce alla carica di Sindaco.Sul fronte opposto, resta da capire se LaDestra di Storace, con il suo segretario Al-varo Fondi, entrerà nella coalizione dicentrodestra oppure se deciderà di concor-rere con il proprio simbolo nella speranzadi conquistare un seggio.Poi c’è il mondo variegato delle liste civi-che. Sembra certo che il gruppo “La Voz”

Sig. Sindaco, dopo tre anni dalla sua ele-zione ritiene che il fenomeno dell’abusivismoedilizio su tutto il territorio comunale sia

1

2 Sig. Sindaco, approvare vari piani di edifi-cazione estesi a pioggia su tutto il territoriocomunale con varianti al Piano Regolatore

vigente, decise di volta in volta, pensa sia stata lascelta più opportuna?

Sig. Sindaco, non crede che affidare dele-ghe a Consiglieri ed incarichi a tecnici per iquali si può configurare un possibile conflitto

3di interessi con le proprie attività professionali o com-merciali non garantisce imparzialità e obiettività nelledecisioni amministrative da prendere?

Sig. Sindaco, non crede che la principale vi-gilanza su abusi edilizi, dislocazione e legit-timità delle antenne, controllo del territorio

4comunale per prevenire i reati ambientali spetti, inparticolar modo, ai Vigili Urbani che in seconda bat-tuta possono chiedere la collaborazione di Parco, Fo-restale, Carabinieri e non viceversa?

Sig. Sindaco, il 28 febbraio 2008 venne as-sassinato a Roma Umberto Morzilli, ritenutodagli inquirenti un personaggio vicino alla

5“Banda della Magliana”. Morzilli, attraverso alcune operazioni speculative,aveva acquisito dei terreni in Via delle Barozze percirca 350 mila euro. Terreni poi rivenduti, a distanzadi pochi anni, a 5,5 milioni di euro e sottoposti a se-

questro per l’inchiesta avviata dalla magistratura. Più recentemente, nel mese di giugno 2009, la Di-visione Anticrimine della Polizia ha arrestato duepluripregiudicati accusati di aver acquisito illecita-mente diversi beni immobiliari (tra cui alcune ville diRocca di Papa) per conto della criminalità organiz-zata. Non sarebbe il caso di istituire una commissioneconsiliare che metta la lente d’ingrandimento sull’in-tero territorio di Rocca di Papa al fine di verificarel’esistenza o meno di acquisizioni sospette di terrenied immobili da parte di personaggi o società “chiac-chierate”?

Sig. Sindaco, vuole spiegare ai suoi cittadinicome mai in Consiglio Comunale è stataproposta e approvata dalla sua maggioranza

6la richiesta di tenere fuori dal perimetro del Parco Re-gionale il Centro Storico, i Campi d’Annibale e ilQuartiere Vigne, scelta che comporterebbe la con-temporanea esclusione dal perimetro del Parco per-fino della sua sede istituzionale? Ci elenca, perfavore quali sarebbero i vantaggi per la comunità roc-cheggiana?

Sig. Sindaco, sulla vicenda del Piano di As-setto del Parco, Lei ha chiesto l’istituzione diuna fascia all’interno del Parco adibita alla

7caccia. Ci può spiegare chiaramente qual è la posi-zione della Sua amministrazione in merito?

Sig. Sindaco, ad occhio nudo le antennetelevisive e radiofoniche che svettano neinostri boschi nell’ultimo anno sembrano es-

8

sere aumentate in modo esponenziale. Ci può, per favore, assicurare che la situazione ètenuta costantemente sotto controllo dalla sua am-ministrazione e garantire ai cittadini che la salute ditutti è salvaguardata da controlli puntuali delle po-tenze stabilite dalle leggi vigenti? Ci può dire se sono stati eseguiti controlli a sor-presa, e quando, sulle potenze di trasmissione inesercizio?

Sig. Sindaco, ci può spiegare perché Lei,che sui temi dell’inquinamento dovrebbe es-sere maggiormente sensibile visto che i roc-

9cheggiani subiscono da oltre trent’anni i danni pro-vocati dai ripetitori radio-tv, è tra i firmatari della letteracon cui alcuni primi cittadini dei Castelli, malgrado lacontrarietà di gran parte dei cittadini, hanno chiestoall’allora Presidente della Regione Lazio, Piero Mar-razzo, di velocizzare l’iter per la realizzazione del ter-movalorizzatore di Albano che dovrebbe sorgere apoche centinaia di metri dall’ospedale cittadino e aridosso degli abitati?

Sig. Sindaco, come mai sul periodico “Co-mune Informa” appaiono solo interviste a Lei,agli Assessori e ai Consiglieri Comunali men-

10tre non viene svolta alcuna comunicazione di servizio(facendo conoscere ai cittadini per esempio le deli-bere approvate dalla Giunta e dal Consiglio; gli ap-profondimenti sul nuovo Piano Regolatore; leOrdinanze emesse, ecc.)? E come mai i Consiglieri diminoranza non hanno diritto a nessuno spazio su taleorgano d’informazione istituzionale per far sapere aicittadini anche il loro punto di vista?

10 DOMANDE AL SINDACO DI ROCCA DI PAPAche attendono una risposta da 302 giorni

ormai stato messo sotto controllo?

Visto che il Sindaco di Rocca di Papa non risponde alle nostre dieci domande, rivolgiamo questi stessi interrogativi anche agli Assessori e ai Consiglieri Comunali di maggioranza e opposizione.

p r e s e n -terà lacandida-tura diM a r c oR a p omentre un

Page 23: Il Piccolo Segno maggio 2010

ROCCA DI PAPA 15il Segno - Maggio 2010

AMMINISTRATIVA. Puntuali come leprocessionarie a primavera, ecco – con ilcambio di maggioranza in regione- le pro-teste per l’antenne. Proteste la cui base,per bruttura e pericolosità, sta tutta, manon ne giustifica la stagionalità. A se-conda del colore comandante. Quando èdei nostri, pace, il guasto si finge insussi-stente o risolto; quando il colore è avver-sario, urla e strepiti. La vecchiezza delgioco non è come quella delle galline, nonfa buon brodo. Anche perché con l’an-tenne c’è niente da fare. Lo confermal’esperienza. Non è che “il Creatore hamesso Monte Cavo apposta per l’an-tenne”, come pure è stato affermato. E’che quello dell’antenne è un potere forte.Vale a dire: un potere posizionato al disopra della sfera politica, fuori della por-tata di chi amministra, a qualsiasi livello.Altrimenti, l’antenne non ci affliggereb-bero più. Il danno ha superato i trent’anni,durante i quali al governo e in regione sisono alternate maggioranze diverse. Nes-suna è riuscita a smantellarle. Non semprec’è stata volontà politica decisa a farlo.Con quelli di Berlusconi il confrontonemmeno s’apre. Altre volte, s’è avuto al-lineamento perfetto a sinistra sull’asse go-verno-regione-comune. E pure, scartateloffie promesse, il ricavo sempre quello èstato: zero-patacca.Sono sfilati compagni comunisti, amicidemocristiani, compari socialisti, cameratiex-missini, verdi, ambientalisti, ecologi-sti. Non tutti “si sono sderenati” control’antenne. Qualcuno sicuramente sì, conla sostanza, però, mai intaccata, anzi, ag-gravata. Perché il potere dei tralicciari èuno di quelli “forti” economicamente.Fondato su un atto di Pertini, Presidentedella Repubblica, decretante la sottomis-sione della vetta all’esigenze della Difesa.Confermato dalla sentenza con cui il ri-corrente Comune di Rocca di Papa venivabeffato a custode giudiziario degl’im-pianti, con conseguente accollamentodegli oneri derivanti, dall’allora Pretore

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di Gianfranco Botti

oggi dall’antenne qualche somma. Nonper far festa, per la spesa che dovrà farsi.SPECULATIVA. Perché uno scrive suigiornali di paese? Credendo d’avere qual-cosa da dire di pubblico interesse, per unpizzico di vanità (sempre galleggiante),per riempire il tempo (io fra questi). Per-ché tanti, pur avendo da dire, pur sapendoesprimersi, non scrivono? Per mantenersiin disparte, coperti, per non soffiarsi ma-levolenza intorno, appiccicati a quella re-gola, d’oro per gli speculatori: seun’azione non ti frutta, lascia perdere, nonfarla.Di questi tempi, a uno scostumato capitadi scorgere motivazioni nuove. Una d’av-vertimento: “guarda che so scrivere pured’amministrazione, se non mi acconten-tate alzo polverone, cambio registro, damorbido e amico a duro e sinistro”. L’altramercantile, per aumentarsi il prezzo: “haivisto che pezzo? S’avvicina la notte, nonfare il grezzo, guarda ch’è mia, non met-tere altri di mezzo, non fare il fregnone,paga bene, paga benone”.Che io sia maldevoto, va bene, anzi male.Però, fateci caso: degli avidi non è la cu-pidigia l’aspetto che stupisce, è l’impla-cabilità con cui l’assecondano.LETTERARIA. Con il titolo IPAZ-ZIAMMO! Umberto Eco scrive suL’Espresso datato 6 maggio: “E’ difficileche con il battage pubblicitario e la seriedi dibattiti intorno al film AGORA’ diAlejandro Amenabar qualcuno non abbiaalmeno sentito nominare Ipazia. Comunque, per coloro ancora poco infor-mati dei fatti, dirò che all’alba del quintosecolo d.C., in un impero in cui anchel’imperatore ormai è cristiano, in unaAlessandria dove si scontrano l’ultimaaristocrazia pagana, il nuovo potere reli-gioso rappresentato dal vescovo Cirillo euna vasta comunità ebraica, vive e inse-gna Ipazia, filosofa neoplatonica, mate-matica e astronoma, bellissima (si diceva)e idolatrata dai suoi allievi. Una banda diparalabani, talebani cristiani dell’epoca,

milizia personale del vescovo Cirillo, siscaglia su Ipazia e la fa letteralmente apezzi.“Di Ipazia non rimangono opere (forseCirillo le ha fatte distruggere), e pochis-sime testimonianze, vuoi cristiane che pa-gane. Tutte più o meno ammettono cheCirillo qualche responsabilità ce l’aveva.A lungo Ipazia cade nel dimenticatoio,sinché viene rivalutata dal Seicento inavanti, e particolarmente dagli illuministi,come martire del libero pensiero, cele-brata da Gibbon, Voltaire, Diderot, Ner-val, Leopardi, e via via sino a Proust e aLuzi, sino a che diventa icona del femmi-nismo”.All’illustre elenco io mi permetto aggiun-gere, in punta di piedi, Federico De An-gelis, Rocca di Papa - 1940, che nel 1982pubblicò I GIARDINI DI IPAZIA E ALTRIRACCONTI, così commentato da MarioLuzi, ultimo grande poeta italiano:“….Io ho visitato sommariamente quelmondo cercando di estrarne un’idea eun’immagine, come dire?, rapida e feroce.Lei vi è entrato capillarmente e anche tra-scinato da una seduzione intensa e per-versa, non vi si smarrisce: e questo èdavvero apprezzabile. Dove uno scrittore“decadente” avrebbe esaltato la perdita elo sfinimento, lei fa scattare la luce para-dossale della conquista (di significato) daquegli stessi insinuanti motivi della rovinae della tentazione. Insomma la sua mi èsembrata una invenzione “decadente” so-stenuta da uno spirito “non decadente”,ma anzi fervido e liberatorio. “Il libro mi risulta, confesso, alquantostrano, ma tanto più suggestivo. Vedod’altra parte una consonanza di massimae in qualche punto assai precisa con la miainterpretazione di quel tempo e delle suecontraddizioni, del suo “scandalo”. E que-sto mi fa molto piacere….”Il libro di De Angelis figura nella biblio-teca comunale. Chi si ritrovasse a gestireiniziative letterarie in paese colga la rile-vanza e ne tenga osservanza.

Federico, che oggi daavvocato difende –guarda caso- Dell’Utri.L’antenne le dismette-ranno solo quando tec-n o l o g i c a m e n t eobsolete. Ma non spen-deranno per rimuo-verle, le lasceranno lì.La bonifica ambientalesarà a carico del Co-mune. Ciò predetto,non si consideri oscena,allora, l’idea di ricavare

Mitule

30 giorni di “cattivi” ...e “buoni” pensieri

Page 24: Il Piccolo Segno maggio 2010

ROCCA DI PAPA il Segno - Maggio 201016

Da troppi anni l’amministrazione si disinteressa della questione ambientale

Se le politiche ambientali produconosolo danni al nostro vasto territorio“Quod non fecerunt barbari,Barberini fecerunt”. Ciò che non fecero i barbari, lofecero i Barberini. Così i ro-mani hanno parafrasato gliscempi edilizi del Papa Ur-bano VII - Barberini. Di questitempi a Rocca di Papa i citta-dini, così sintetizzano il sac-cheggio del territoriocomunale: “Quello che ha ini-ziato E. Fondi lo sta finendo P.Boccia”. Il Sindaco, la Giunta munici-pale, i Consiglieri signorsìhanno assunto l’atteggiamentodi assistere “con silenziosacomplicità” al depaupera-mento delle risorse ambientalie al dilagante abusivismo edi-lizio. Ormai non c’è più distin-zione tra il regolare el’irregolare, tra la legalità el’illegalità. Anche le operepubbliche sembrano essererealizzate per fare concorrenzaall’abusivismo. I vertici delpotere roccheggiano hanno as-sunto l’abitudine di eludere lerisposte, prediligendo il discre-dito dell’interlocutore, dimo-strando di possedere scarsaabitudine al confronto civile,alla dialettica culturale.Nel merito delle questioni, in-vece, le argomentazioni utiliz-

zate nelle rare sedute del Con-siglio Comunale, risultanopiuttosto opache. Ovvero ine-sorabilmente burocratiche. Edire che c’è stato sempre chiera convinto di poter dialogarepubblicamente di politiche ditutela, di paesaggio, di risorsenaturali, di valorizzazione delpatrimonio storico-artistico, direcupero del centro storico.Ma, o si rincorre il potere op-pure ci si pone al servizio dellacittà. Naturalmente i cittadiniin questi “giochi di potere”vengono considerati spettatori,riserva di consensi; oppure fa-stidiosi avversari da demoliree zittire. Questo ceto politiconostrano ha prodotto: guasti,estese devastazioni ambientali,dolorose cancellazioni. Basta salire sulla Fortezza,ruotare lo sguardo a 360 gradiper rendersi conto dello statodel nostro territorio, del centrostorico, delle aree agricole edei boschi.Di fatto, in questi ultimi anni,il palazzo comunale si è tra-sformato in vero e proprio “uf-ficio promozionale” a serviziodel Sindaco e del Consigliereregionale di turno. La parola“tutela” è praticamente scom-parsa dal vocabolario degli ad-

Per il futuro, stante la completa assenzapolitica della maggioranza e delle opposi-zioni, dentro e fuori il Consiglio Comu-nale, causata, a quanto risulta, anche da unpessimo atteggiamento di alcuni che “ de-mocraticamente” hanno l’abitudine dipressare pesantemente chi osa dissentiresu scelte fatte e metodi usati; se non saràimmediatamente effettuata un’inversionedi rotta, non ci sarà da stare allegri. L’Amministrazione, priva di un supportopolitico organizzato sul territorio, ri-sponde soltanto a se stessa delle scelte edegli atti amministrativi. Chi la dovrebbecoadiuvare, il Partito Democratico, sem-bra non essere mai nato a Rocca di Papa(a coloro che trovano eccessiva questa af-fermazione chiediamo da quanto temponon si vede un manifesto locale del partitoo da quanto tempo non è convocata un’as-semblea pubblica). Intanto, quanti guar-

dano al partito che ha saputo mobilitaremigliaia di persone nelle elezioni primariedei suoi dirigenti, sollecitano un’imme-diata ripresa dell’attività perché i pro-grammi e gli impegni per il futuro non sipossono delegare agli attuali eletti, chepraticamente fanno soltanto quadrato a di-fesa della postazione; ma vanno discussicon iscritti, elettori e tutti i cittadini chevorranno farlo.Se Rocca di Papa ha vissuto una stagionepositiva per ciò che riguarda importantiopere pubbliche realizzate, è innegabileche è afflitta da problemi quali l’espan-dersi di costruzioni non autorizzate, via-bilità quasi al collasso, opere idraulichefondamentali e altri servizi pubblici larga-mente, in alcuni casi drammaticamente,insufficienti. Le cose importanti sembranoaver ceduto il passo ad altre di interesseminore: gestione delle piccole pratiche,

della vita comunale quotidiana che co-munque continua a dimostrare importantilacune, soddisfazione di richieste nonsempre coerenti con le politiche enun-ciate, per le quali ci si affanna a trovareun escamotage. La prossima amministra-zione dovrà affrontare e risolvere pro-blemi che non potranno essere portati atermine senza scontentare nessuno, me-todo che sembra essere stato sposato dagliamministratori degli ultimi anni, perchédovrà necessariamente mettere al primopunto i più importanti interessi della col-lettività. Per questo i cittadini chiedono,ai politici vecchi e nuovi di ogni schiera-mento, di mettere le carte delle idee in ta-vola per tempo, perché questa volta, nonvogliono eleggere qualcuno che non hanemmeno spiegato che cosa intende fareda amministratore comunale.

Sergio Rasetti

In vista delle elezioni comunali del 2011SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

detti ai lavori che, ormai, di-scutono quasi esclusivamentedi appalti, di eventi e di con-senso.Non serve la nomina di qual-che consulente o di commis-sioni di esperti “ad hoc” ,quando le strategie sono stategià prese nelle stanze del pa-lazzo, anche in deroga a nor-mative ambientali e volontàdel Consiglio Comunale.

Di fronte al disimpegno deigovernanti, arrivato in questianni al culmine di un processoperverso di allentamento deglistrumenti di tutela, le cui graviconseguenze ci devono preoc-cupare; occorre una forte presadi posizione dei cittadini perdifendere il patrimonio e le ri-sorse pubbliche.

4 maggio 2010 Paesano (P.F.)

L’incantevole panorama dalla loggetta della Via Sacra

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ROCCA DI PAPA 17il Segno - Maggio 2010

Andiamo a conoscere la fattoria didattica nata in via dei Corsi, loc. Barbarossa

“Conoscere e rispettare l’ambiente per migliorare il futuro dei giovani” Il prossimo 6 giugno a Roccadi Papa si inaugura l’AziendaEcologica la Farnia.Si tratta di un progetto speri-mentale che coniuga gli aspettidella fattoria didattica, del la-boratorio ambientale e del cen-tro per la salvaguardia e ladifesa dei patrimoni tradizio-nali dei Castelli Romani.Quelli culturali ed identitari,ma anche quelli della biodiver-sità della fauna e della floradomestica e selvatica.L’associazione culturale edambientalista La Farnia hariattivato uno degli antichi Ortidi Barbarossa, situato nel-l’omonima località alle pen-dici meridionali di MonteCavo. Si tratta di un luogo ca-rico di valore storico e simbo-lico. Le vicende storiche,sociali ed economiche degliOrti di Barbarossa, ne fannoun caso unico nel territorio deiCastelli Romani. Si tratta di unterritorio boscoso, in ottimostato di conservazione, postoal centro di una fitta rete difonti naturali ed emergenze ar-cheologiche di grande valore.Le fronde degli Orti di Barba-rossa, oltre ad aver visto con-durvi il passo Goethe,Stendhal, Shelley, Byron emolti altri grandi letterati edintellettuali della storia d’Eu-ropa, hanno ospitato e protettoil famoso brigante Gasperone,considerato nella memoria po-polare dei Castelli Romani,l’equivalente locale della fi-gura di Robin Hood. Ma nonsolo: l’area, anticamente cono-sciuta come Macchia Grande,Macchia Comune o ancoraMacchia della Fajola per lapresenza di grandi faggi, pre-senza poi ridottasi a causadell’introduzione della silvi-coltura del castagno, è statauna delle primissime aree bo-schive d’Italia a godere di unsuo specifico status di tutelaambientale, risalente al 1450circa, quando l’autorità eccle-siastica fece esplicito divietodi “far danno a cerri, farne,cerque et ische”.Si tratta di oltre 150 anni distoria naturale ed umana, nel

di specie arboree ed ortofrutti-cole, domestiche e semidome-stiche, a grave rischio discomparsa dal patrimonio dibiodiversità. Lo scopo fonda-mentale è quello della salva-guardia concreta di tali piante,di fronte al rischio di scom-parsa di varietà ed ecotipi.Spin off, ricco di prospettiveeconomiche ed occupazionalidell’archeologia arborea, è unsusseguente lavoro di consu-lenza volto alla salvaguardia diantiche piante, pomari e frut-teti, in stato di necessità di in-tervento fitoterapico. Gli esperti hanno lavorato

Quando si parte?L’appuntamento per tutte le escursioni proposte è per le ore 9.30,con partenza dalla fattoria didattica dell’associazione “La Farnia -Feriae Latinae” di Rocca di Papa.Come raggiungere la fattoria.Presa via dei Corsi (da via dei Laghi) si segue la strada pren-dendo la seconda svolta a sinistra fino a raggiungere la fattoria.

I sentieri degli “Orti di Barbarossa”ecco le prime escursioni

Domenica 6 giugnoescursione alla sorgente di

Fontan TempestaVisita al patrimonio

di archeologia arborea. Approfondimento: la ferra-tura tradizionale dell’asino.

Area ristoro.

Visita al patrimonio di archeologia arborea.

Approfondimento: la tosatura della pecora.

Area ristoro.

Domenica 13 giugnoescursione presso le

Tombe loc. Grotticelle

Lavori nel bosco con l’ausilio dei cavalli

formidabile contesto naturali-stico e storico-archeologicodei Castelli Romani, che oggisi trova a gravissimo rischio discomparsa.Il presente progetto del-l’Azienda Ecologica La Far-nia ha riattivato il contesto dibiodiversità locale e di econo-mia sostenibile di questo terri-torio, inserendolo nella filieradel turismo di qualità, del-l’educazione ambientale e del-l’enogastronomia biologica,attraverso la realizzazione diun vivaio di archeologia arbo-rea ed attività di didattica am-bientale, che si pone al tempostesso come luogo di conser-vazione e difesa della biodi-versità vegatale, da mettere adisposizione della popolazionecastellana per il reimpianto,come osservatorio e centro distudi permanente sui saperidella terra, come punto disnodo ed informazione perl’escursionismo naturalistico estorico/archeologico e cometappa di ristoro con un’offertaenogastronomica legata ai pro-dotti tipici del territorio, conparticolare riguardo per le va-rietà locali di cui sopra.Quest’azienda vuole anche es-sere un laboratorio sperimen-tale di archeologia arboreavolta alla riscoperta, riattiva-zione, tutela e valorizzazione

sulle fonti storiche ed etno-an-tropologiche relative alla rico-stituzione della biodiversitàlocale e tradizionale e alla rea-lizzazione di un vivaio cheospiti il ricco insieme di speciearboree da frutto ed ortofrutti-cole dei Castelli Romani. Sistratta di diverse varietà dimela (rosa, rosa gentile, ruzza,limoncella) e di un’ampia va-rietà di prodotti dell’orto fra iquali fagioli, cipolle, broccolo,cavolo ecc. Infine, l’azienda sitrova al centro dell’articolatarete di sentieri archeologici enaturalistici del Parco dei Ca-stelli Romani e rappresenta, invirtù di ciò, un eccellentepunto di snodo dove gli escur-sionisti possono trovare unpunto informativo, guide perl’organizzazione di escursionidi gruppo ed un momento diriposo e ristoro.

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ROCCA DI PAPA il Segno - Maggio 201018

Storica promozione per il mister roccheggiano Gianluca Cippitelli

Un campionato conclusosicon una meritata conquista

Nuovi aspiranti musicisticercasi. A lanciare l’appello è il Con-certino degli Screpanti chepromuove dei veri e propricorsi finalizzati ad insegnarealle giovani generazioni l’usodi strumenti un po’ dimenti-cati, la fisarmonica e il man-dolino. I corsi, promossi in collabo-razione con l’Ass.to al turi-smo e spettacolo del Comunedi Rocca di Papa, si terrannopresso l’ex edificio comunaledi viale Enrico Ferri 65, doveil martedì (dalle 18.30 alle20.00) si potranno ricevereanche tutte le informazioninecessarie per iscriversi. In alternativa è possibile con-tattare direttamente il Presi-dente degli Screpanti, Pio DeSantis, ai numeri telefonici:06-94749196, 348-6692751.

eravamo penultimi... e dopo ledimissioni del nostro allena-tore la dirigenza mi chiese diallenare cercando di salvare ilsalvabile”.Un esordio non facile ma chemise in luce le sue qualità tec-nico-tattiche. E infatti le coseper il Rebibbia andarono beneconquistando la sperata sal-vezza con 3 vittorie e 2 pa-reggi. “Mi chiesero così diallenare anche l’anno succes-sivo –continua a raccontarci- edisputammo una buona sta-gione raggiungendo il quartoposto. Poi l’anno seguente, conun gruppo ormai collaudato eaffiatato, rischiammo addirit-tura la promozione all’ultimagiornata”. E ora l’avventuracon il Cineto Romano.Una carriera nata nel modo mi-gliore ma per lui, che ha sem-pre masticato calcio, tuttoavviene con naturalezza perchéil pallone o lo sai capire oppurenon vai da nessuna parte. “Abbiamo vinto con 5 punti divantaggio sulla seconda classi-ficata, con il miglior attacco, lamiglior difesa e siamo l’unicasquadra di tutti i gironi a nonaver mai perso”. Complimenti a Mister GianlucaCippitelli e chissà che prima opoi non arriverà ad allenareanche la squadra della sua e no-stra città. Noi ti seguiamo conparticolare interesse.

(A.S.)

Corsi per aspiranti musicisti

Screpanticercasi!

L’allenatore Gianluca Cippitelli (a destra)con il calciatore della Roma

Un’esibizione degli Screpanti

di Michela EmiliMercoledì 5 maggio, presso il Teatro co-munale di Rocca di Papa, è stato presen-tato il “VI Trofeo Città di Rocca di Papa”,torneo federale organizzato dalla Polispor-tiva Canarini e patrocinato dal Comuneintervenuto alla cerimonia nella personadel Sindaco Pasquale Boccia, dell’Ass.real personale Mauro Fei e di Luigi Feraz-zoli, Ass.re alle attività produttive. A faregli onori di casa il Presidente della Poli-sportiva Canarini Giorgio Davato, seguitoda Aldo Gatta, responsabile della scuolacalcio e organizzatore del torneo, che haillustrato alle società partecipanti le mo-dalità di gioco e la suddivisione dei gironi.«Un monito doveroso al buon senso e al

rispetto delle regole – ha esordito AldoGatta -, solo in questo modo riusciremo aregalare ai bambini una vera e propriafesta dello sport». L’evento, tra i più attesi nel panorama cal-cistico dei Castelli Romani ed oltre, abi-tualmente era accompagnato dal“Memorial Serafino Verdini”, dedicatoalle categorie professioniste. Quest’annoperò, causa l’inizio dei lavori all’impiantosportivo di Rocca di Papa, è stato scelto diriproporre solo il Trofeo dedicato alle ca-tegorie giovanili, dai pulcini 2001 agliesordienti 1997. La kermesse di incontri,iniziati il 13 maggio ha visto contendersisul campo di gioco “Gavini Lionello”,oltre alle squadre ospitanti dei Canarini,

ben 16 società (S.S. Lazio, Lupa Frascati,S.S. Romulea, Cinecittà Bettini, Zagarolo,Vigor Perconti, Lodigiani, N.T. Tre Teste,Cecchina, Pol. Ciampino, Albalonga, Vi-vace Grottaferrata, Frosinone, DianaNemi, D.B. Genzano e Rocca Priora). «Siamo lieti di presentare per la sestavolta il “Trofeo Città di Rocca di Papa” –ha commentato il Presidente Davato-.Segno di un’organizzazione seria e re-sponsabile che da anni permette ai nostrigiovani di vivere lo sport in modo sano edivertente. L’augurio è di potervi ospitareanche l’anno prossimo in una struttura piùefficiente e funzionale».La kermesse si concluderà il prossimo 19maggio.

Pol. Canarini, VI Trofeo Rocca di Papa

Solo quattro anni fa ha ulti-mato il corso per diventare al-lenatore di calcio, e oggifesteggia il suo primo vero tro-feo. Si tratta di Gianluca Cip-pitelli, tecnico roccheggianodel Cineto Romano, squadrache milita nel campionato diSeconda Categoria. O meglio,sarebbe giusto dire “che mili-tava in Seconda Categoria”. Sìperché, con una giornata d’an-ticipo rispetto alla fine delcampionato, il Cineto Romanoè stato promosso in Prima Ca-tegoria. Un traguardo storico,inseguito fin dal 1974, anno difondazione del Cineto Romanoe che nessuno era mai riuscitoa raggiungere. Il merito è certamente della

squadra, dei calciatori in pri-mis, così come è merito delladirigenza, a cominciare dalPresidente fino ai dirigenti, mail merito principale è sicura-mente suo, di questo giovanetecnico che ha saputo amalga-mare la squadra in modo im-peccabile, con un gioco eun’impostazione tattica che hafatto la differenza. “Dopo avergiocato a livello dilettantisticoda difensore centrale –ci rac-conta mister Cippitelli- ho su-perato il corso da allenatoreinsieme a calciatori professio-nisti come Pancaro, Gottardi,Di Biagio... In quell’anno gio-cavo in Prima Categoria a Re-bibbia -aggiunge Gianluca- e lecose non andavano benissimo,

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il Segno - Maggio 2010 19

di Andrea SebastianelliNel 1930 gli studi storico-archeologici deifratelli De Rossi (Giambattista e MicheleStefano), condotti nella seconda metà del-l’Ottocento, erano ancora vivi negli am-bienti accademici italiani e con l’avventodel fascismo erano tornate in auge anchele ricerche tese a ritrovare i fasti dellaRoma antica. Anche i Castelli Romani tor-narono al centro delle attività di interessearcheologico. Fu così che nell’ottobre del 1929 Giu-seppe Lugli guidò una campagna di scavoproprio sulla vetta di Monte Cavo alla ri-cerca del Tempio di Giove Laziale (Juppi-ter Latiaris). Si trattava di una spedizionemolto importante perchè da oltre un se-colo gli studiosi di storia antica dibatte-vano sull’esistenza o meno del piùimportante centro della religiosità latina eromana, a partire dal Bronzo Finale finoalle fasi avanzate della Roma Imperiale.Gli scavi effettuati sino al 1929 sul MonsAlbanus avevano sì individuato dellestrutture ma niente che potesse far pensarea un tempio. Per cui la questione rimasesenza soluzione. In realtà dal 1912 al 1914 un altro stu-dioso italiano, il prof. Giovannoni, avevaesplorato “con rigoroso metodo i dintornidel convento e buona parte dell’orto, ri-mettendo in luce alcuni muri, una cisterna,due pozzi e il proseguimento della strada(quella che oggi chiamiamo Via Sacra,n.d.d.)”. Restavano però da indagare al-cune aree dell’ex convento, tra cui l’ortointerno, e soprattute una serie di terrazza-menti posti ai piedi della sommità. Questoperchè i templi antichi erano spesso postinon sulla cima ma nelle zone subito adia-centi. A sud lo stesso Giovannoni aveva portatoalla luce diverse tombe di epoca tarda cheavevano però escluso la presenza di untempio in quella parte della vetta. Ora toc-cava al Lugli. Una prima trincea venne scavata tra lastrada antica e la vetta con il risultato chela roccia vergine affiorò dopo circa unmetro. Lo studioso allora concentrò le ri-cerche sulla vetta ma anche qui i risultatifurono piuttosto negativi circa l’esistenzadi un’area sacrale. Saggi di scavo furonoeseguiti anche nelle cantine dell’ex con-vento ma dopo appena 30 cm emerse laterra vergine. Qualcosa di diverso inveceemerse nella trincea aperta nell’angolosud-orientale, dove il Giovannoni avevaindividuato “un tratto di muro in operaquadrata con alcuni attacchi trasversali inopera laterizia”. Il tutto faceva supporre

l’esistenza di un edificio abbastanza com-plesso dal punto di vista architettonico.Così descrive il Luglio il ritrovamento: “Ilmuro, composto da grossi blocchi di pe-perino, girava a segmenti [...]. Nel lato ri-volto ad oriente presentava ancora inposto tre grandi basi quasi quadrate (m.1,05 x 1,12) di pietra che dovevano soste-nere un colonnato”. La consistenza diquesto muro fece supporre al Luglio chealtro non era che un recinto sacro “alle di-pendenze del santuario principale che nel-l’Impero potè essere facilmente sostituitocon una nuova costruzione”. Questa nuova costruzione presentava nu-merose stanze collegate fra loro. Stanzepiù grandi davano accesso ad altre minori,tutte prive di pavimento e di intonaco.Solo una di queste stanze aveva un mo-saico bianco molto grossolano (perun’estensione di 7-8 mq). Incuriosito dalritrovamento il Lugli effettua un saggioproprio al di sotto di questo mosaico, dove“dopo 1,5 metri ho trovato il pavimentopiù antico originale in opera a spiga dicotto. Allo stesso livello -aggiungeva lostudioso- una risega di 15 cm teneva laparete in ritiro sulla fondazione”.L’altro aspetto su cui gli studiosi per di-versi anni si erano interrogati riguardavaalcuni tratti del muro di cinta (quello cheancora oggi si vede tutt’intorno alla vetta).Cioè non era certo se alcuni di quei bloc-chi si trovassero nella loro posizione ori-ginaria oppure se fossero il risultato dispostamenti successivi, cosa che già il

Lugli conosceva. Lo scavo di trincee inambedue i lati del muro fece emergeredue filari “al di sotto del viottolo che cir-conda il monte non più di fattura così ac-curata ma con larghi interstizi fra unblocco e l’altro, riempiti con sassi e fram-menti di tegole di tipo arcaico. E’ dubbio-concludeva il Lugli- se trattasi di operaromana o di opera moderna fatta per la re-cinzione dell’hortus conclusus dei frati”.Un altro tratto di muro fece emergereblocchi di taglio originale, ben comba-cianti tra di loro. Altra cosa interessanteera il fatto che i blocchi avevano entrambele facce bugnate, quindi collocati faccia-vista e non per essere accostati ad altriblocchi. Proprio questo tratto secondo ilLuglio “è di certo di fattura antica”. Quanto emerso negli scavi del 1929 diedevalore alla pianta del Codice Barberinianorisalente alla metà del XVII sec. (vedi im-magine in alto), da cui si può vedere unrecinto rettangolare composto da un solofilare di blocchi. Conclude il Lugli: “Poi-chè detta pianta è anteriore alla fonda-zione del convento, avvenuta nel sec.XVIII per opera del card. di York, non èimprobabile che il recinto, prima di questaepoca, conservasse in tutto o in parte l’an-damento antico, sconvolto poi un secolodopo, adoperando anche i blocchi romaninella nuova costruzione”. La ricerca del Tempio di Giove Lazialedunque non è ancora terminata. Altri scavie studi dovranno essere condotti per risol-vere quest’enigma dei nostri tempi.

Cultura e ... dintorni

AAllllaa rriicceerrccaa......ddeell TTeemmppiioo

ddii GGiioovveeNel 1929 il prof. Lugli esegueuna serie di scavi archeologicia M. Cavo per risolvere l’an-tico enigma sull’esistenza delpiù importante centro reli-gioso della storia latina e ro-mana. Gli esiti delle ricerchenon risolveranno la questioneche resta aperta ancora oggi.

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PROBLEMA:I Produttori vanno al mercatoper vendere quello che hannoprodotto. I Consumatori vannoallo stesso mercato per acqui-stare quelle merci non dispo-nendo di redditi adeguati allabisogna. Come si esce dal garbuglio?

CONSIDERAZIONI:Il debito insostenibile ed il cre-dito inattingibile non possonosurrogare quel reddito insuffi-ciente. Lo smercio di quellemerci garantisce crescita eco-nomica, nuova produzione, la-voro, occupazione, ricchezza.SOLUZIONE:Rendere sufficienti i redditi ac-quirenti mediante una più ocu-lata redistribuzione dellaricchezza.Per approfondire il tema:PROFESSIONE CONSUMATOREPaoletti D’Isidori CapponiEditori - Marzo 2009www.professionalconsumer.splinder.com www.professioneconsumatore.org

Come fanno i produttori a vendere ed iconsumatori adacquistare se…

di Mauro Artibani

LL’’aannggoolloo ddeellllaa ssttoorriiaa

di VincenzoRufiniLa lingua ita-liana è unalingua neola-tina, cioè co-stituisce unaevo luz ione

dell’idioma dei romani antichi.I suoi albori si riscontrano nelBasso Medioevo con il fluiredi quel misto di latino, non piùclassico, e il dialetto. Talenuovo linguaggio in formasperimentativa fu detto: vol-gare. A tale nuova lingua fu data di-gnità letteraria da quel memo-rabile affresco letterario che èla Divina Commedia di DanteAlighieri e che ancor oggi co-stituisce una pietra miliaredella cultura.Nel corso dei secoli il volgaresi è evoluto sempre più, arric-chendosi di vari neologismi enuove regole grammaticali e disintassi, fino a divenire la lin-gua che oggi parliamo in Italia.Tale lingua ha rappresentato ilprincipale elemento unificantedi una nazione, l’Italia ap-punto, giunta molto tardi allasua unificazione (nel 1861), ri-spetto alle grandi nazioni euro-pee (Gran Bretagna, Francia,Spagna). Per assimilare e te-nere insieme un pulviscolo distaterelli, quale era la penisolaprima dell’unificazione, oltrealla retorica risorgimentale lalingua nazionale ha cementatoquell’unità favorendo la com-prensione fra le genti, unite sì

stumi; varianti lessicali si in-troducono continuamente ar-ricchendo l’idioma con semprepiù molteplici espressioni.Oggi la moderna tecnologiache regola e condiziona la no-stra vita, vi incanala i suoi tec-nicismi, a volte quasiincomprensibili, i quali se ap-portano praticità di linguaggiofiniscono, però, per inaridirnela declinazione.La globalizzazione imperanteintroduce termini stranieri chevengono italianizzati, con ef-fetti a volte surreali. I puristidella lingua, con l’Accademiadella Crusca in testa, soppor-tano ma non accettano di buongrado questa continua fluttua-zione dell’idioma. Vi sonoanche i puristi del dialetto chetendono a preservare l’uso deldialetto e a perpetuarlo neltempo, retaggio di un tempoche fu, ormai definitivamentetrascorso. Fra i puristi più puri-sti del dialetto vi è chi escogita

anche idee ardite, come nelFriuli Venezia Giulia, in cui èstato proposto di tradurre laDivina Commedia in dialettofriulano. L’operazione in sé ri-sulta simpatica e stimolante,ma è accompagnata da unostanziamento di denaro pub-blico molto congruo.Codesto esercizio di tradu-zione potrebbe essere svoltosenza pretesa di emolumentipubblici da ciascun cultore deldialetto, a mò di sfida e di eser-cizio letterario, fornendo l’oc-casione di comparare la linguanazionale dalle sue origini e ilsuo valore assoluto con il les-sico vernacolare, assolutonelle contrade sue proprie marelativo se visto nell’ottica na-zionale.Ciò si tradurrebbe in un utile eproficuo esercizio culturale esarebbe un’utile occasione perrisparmiare e destinare ad altroscopo più necessario e impor-tante il pubblico denaro.

da un comunesentimento na-zionale ma in-comunicabili acausa dei varidialetti regionalie perdippiù resedistanti dalle re-gole vigentinegli stati di ap-partenenza. Come ogni lin-gua anche la no-stra è soggettaal mutare deltempo e dei co-

La nostra caralingua italiana

CULTURA20 il Segno - Maggio 2010

Hai perso qualche numero del Segno? Vuoi ritrovare un articolo che avevi letto? Da oggi puoi consultare tutti i numeri del nostro mensile collegandoti al sito internet: www.issuu.com/ilpiccolosegno. Buona lettura!

www.issuu.com/ilpiccolosegno

sessore: “Quelli scrivono solofalsità… sono solo contro”.Questo breve scambio di battutemi permette di chiarire che ilnostromensile non è contro nes-suno, né tantomeno contro l’at-tuale amministrazione guidatadal Sindaco Boccia. Semplice-mente ci limitiamo a raccontaredal nostro punto di vista le coseche ci accadono intorno. Noncondividiamo, spiegandolo,molte delle scelte di questa am-ministrazione semplicementeperché le riteniamo deleterie peril futuro di Rocca di Papa. Peròè vero ciò che si pensa, cioè chesiamo un “giornale contro”.Siamo contro chi esercita il po-tere in modo arrogante; siamocontro chi vorrebbe ridisegnareil nostro territorio solo in baseagli interessi dei costruttori infi-schiandosene dell’interesse col-lettivo; siamo contro chi diceuna cosa e poi ne fa un’altra;siamo contro le politiche im-provvisate che hanno ridotto abrandelli il nostro centro storico;

Noi, il poteree la verità

SEGUEAPAGINA 8

”LAMENTEE’ COME UN

PARACADUTE.FUNZIONASOLO SESI APRE.

di AndreaSebastianelli“Signor Asses-sore, ha lettoche cosa hascritto ilSegno?”. Ri-sposta dell’As-

Dissesto idrogeologico

Latask-forcedelComune

Apagina 8

Albert Einstein

Diversi lettori ci segnalano, ad ogni uscita del nostro mensile, che alcune persone usano prendere varie copie del gior-nale per poi gettarle. Fermo restando che d’ora in poi, qualora tali azioni si dovessero ripetere, presenteremo regolaredenuncia alla Procura della Repubblica, ricordiamo che cosa dice l’art. 20 della Legge sulla Stampa (Legge n. 47 dell’8febbraio 1948):“Chiunque asporta, distrugge o deteriora stampati per i quali siano state osservate le prescrizioni di legge, allo scopodi impedirne la vendita, distribuzione o diffusione, è punito, se il fatto non costituisce reato più grave, con la reclusioneda sei mesi a tre anni. Con la stessa pena è punito chiunque con violenza o minaccia impedisce la stampa, pubblica-zione o diffusione dei periodici, per i quali siano state osservate le prescrizioni di legge. La pena è aumentata se il fattoè commesso da più persone riunite o in luogo pubblico, ovvero presso tipografie, edicole, agenzie o altri locali destinatia pubblica vendita. Per i reati suddetti si procede per direttissima”.Invitiamo i nostri lettori, qualora abbiano assistito a tali abusi, a segnalarceli anche in forma anonima per lettera o permail ([email protected]).

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 10 - Ottobre 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

ALCENTRO DELGIORNALE 4 PAGINE PER CONOSCERE I FATTI

il SegnoVeritànascoste

Chi asporta i nostri giornali per gettarli?

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NNuuoovvii ccoorrssii aarrttiissttiicciiPittura su porcellana, ceramica, tela e legno - MosaicoDisegno dal vero - Trompe l’oeil accademico - Cuera secaPPoorrcceellllaannaa bbiiaannccaa ddeellllee mmiigglliioorrii mmaarrcchheeColori ed accessori per tutte le tecniche artisticheLibri e dispense d’arte - Vetrate ed elementi arredo tiffanyCotture da porcellana, ceramica, vetro e argilla - VetrofusioneSSeemmiinnaarrii ddii tteeccnniicchhee nnuuoovvee ddii ppiittttuurraaCCoorrssii ppeerr cchhii aannccoorraa ppeennssaa ddii nnoonn ssaappeerr ddiisseeggnnaarree

PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

Vince Franceschini

Pd, congressosenzaparole

Apagina 9

di Roberta QueriniSono stata lontana da Roccadi Papa per 12 anni, quandosono tornata ho trovato ilvuoto, ho ritrovato un paesenel degrado. Ho inscritto imiei figli nelle stesse scuoledove andavo io, ma adessome ne pento.Mi sento responsabile ditutto quello che tutti i giornidevono affrontare. Mia figliaè una studentessa modelloma in questa scuola non rie-sce ad uscire al meglio.Mio figlio, a soli 6 anni, si ri-trova in una classe conside-rata uno scarto.Nel mese di settembre ho gi-rato, ho chiesto, ho suppli-cato tutte le persone che dalComune potevano aiutarci.Nessuna risposta.Ho lasciato Roma dove imiei figli vivevano in una re-altà che funzionava. La ri-sposta del Comune è stataquesta: “A Roma ci sono isoldi”; mi domando: che ri-sposta è?Non ho chiesto un aiuto eco-nomico, ma solo giustizia,sensibilità e responsabilitàverso quei bambini che sa-ranno il nostro futuro.

Letterasulla nostrascuola

Segue a pagina 10

L’allarme lanciatodallaCgil scoperchia gliinteressi e le infiltrazionicriminali aRomaenell’interaprovincia

La criminalità arriva e si stabilizza anche da noi

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

NNuuoovvii ccoorrssii aarrttiissttiicciiPittura su porcellana, ceramica, tela e legno - MosaicoDisegno dal vero - Trompe l’oeil accademico - Cuera secaPPoorrcceellllaannaa bbiiaannccaa ddeellllee mmiigglliioorrii mmaarrcchheeColori ed accessori per tutte le tecniche artisticheLibri e dispense d’arte - Vetrate ed elementi arredo tiffanyCotture da porcellana, ceramica, vetro e argilla - VetrofusioneSSeemmiinnaarrii ddii tteeccnniicchhee nnuuoovvee ddii ppiittttuurraaCCoorrssii ppeerr cchhii aannccoorraa ppeennssaa ddii nnoonn ssaappeerr ddiisseeggnnaarree

PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte Il nostro no al

processo breve

Segue a pagina 6

Ai giovanigiornalisti

dico: raccontatesempre la verità.Anche secosta molto.

EnzoBiagi

PICCOLO

Anno VIII, n. 12 - Dicembre 2009

Periodico mensile dell’Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

BBuuoonn NNaattaallee “

diRoberto SavianoSignor Presidente delConsiglio, io non rap-presento altro che mestesso, la mia parola, ilmio mestiere di scrit-tore. Sono un cittadino.Le chiedo: ritiri la legge

sul “processo breve” e lo faccia innome della salvaguardia del diritto.Il rischio è che il diritto in Italia possadistruggersi, diventando uno strumentosolo per i potenti, a partire da lei.

MafiApprofondimento alle pagine 16 e 17

il Segnoopoli3322 PPAAGGIINNEE!!

GGRRAANNDDEE VVEEGGLLIIOONNEE

con la musica diSandro e

Claudio Tabellione

di CAPODANNO

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22001100Il nostro menù specialeAntipasto di mare misto (cotto e crudo)Primi piattiBrodo arzille broccoli con pane tostato - Ravioli ripieni di salmone emozzarella in salsa rosa - Risotto alla crema di scampiSecondi piattiArrosto misto di pesce (orata, palombo o tonno, calamaro, gamberi, ecc.)Frittura di calamariContorniPatate al forno - InsalataSorbetto al limoneAMEZZANOTTE Lenticchie con cotechino - Spumante - Dolci natalizi

Per informazioni e prenotazioni392-338.68.98 - 340-395.48.47

(Simone)bambini 0/3 anni gratisbambini dai 3 anni al 50%

zione ufficiale del Comune“Comune Informa” e da “ilpiccolo Segno” redatto, diffusoe finanziato da un gruppo divolenterosi che cercano di assi-curare una minima informa-zione sulle cose di casa chetutti mormorano, mentre chi didovere, fa finta di non sentireo conoscere.In tanti attendono, ogni mese,l’uscita de “il piccolo Segno”,sicuri di trovare qualche argo-mento interessante, descrittoda punti di vista non istituzio-nali, che può far capire megliola realtà.Le pagine del periodico comu-nale, stampato su carta di pre-gio e diffuso in modo capillare,sembrano non risponderemolto alle aspettative di infor-mazione dei cittadini sullecose della Casa Comunale,sulle delibere di Consiglio Co-munale, sulle decisioni dellaGiunta Municipale, sul lavorodelle Commissioni Consiliari,

Stampa localepubblicaeprivata

SEGUEAPAGINA 8

”Se io ti dò undollaro e tu midai un dollaro,

entrambi abbiamoun dollaro. Se io tidò un’idea e tu midai un’idea, entrambiabbiamodue idee.

di SergioRasettiA Rocca diPapa l’infor-mazione localeè assicurata es-senzialmentedalla pubblica-

P.C.R. la farsa continua

Solodebiti eniente turisti

A pagina 8

Umberto Veronesi

Hai perso qualche numero del Segno? Vuoi ritrovare un articolo che avevi letto? Da oggi puoi consultaretutti i numeri del nostro mensile collegandoti al sito internet: www.issuu.com/ilpiccolosegno. Buona lettura!

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 11 - Novembre 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

Dieci anni di verità,mezze verità ed omissionidi una classe politica asservita ai nuovi potenti

il Segno

www.issuu.com/ilpiccolosegno

1975-1985 gli anni che sconvolseroMonteCavo

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

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PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

AllarmeCentro Storico

Unresidenteci scriveche...

A pagina 9

sessore: “Quelli scrivono solofalsità… sono solo contro”.Questo breve scambio di battutemi permette di chiarire che ilnostromensile non è contro nes-suno, né tantomeno contro l’at-tuale amministrazione guidatadal Sindaco Boccia. Semplice-mente ci limitiamo a raccontaredal nostro punto di vista le coseche ci accadono intorno. Noncondividiamo, spiegandolo,molte delle scelte di questa am-ministrazione semplicementeperché le riteniamo deleterie peril futuro di Rocca di Papa. Peròè vero ciò che si pensa, cioè chesiamo un “giornale contro”.Siamo contro chi esercita il po-tere in modo arrogante; siamocontro chi vorrebbe ridisegnareil nostro territorio solo in baseagli interessi dei costruttori infi-schiandosene dell’interesse col-lettivo; siamo contro chi diceuna cosa e poi ne fa un’altra;siamo contro le politiche im-provvisate che hanno ridotto abrandelli il nostro centro storico;

Noi, il poteree la verità

SEGUEAPAGINA 8

”LAMENTEE’ COME UN

PARACADUTE.FUNZIONASOLO SESI APRE.

di AndreaSebastianelli“Signor Asses-sore, ha lettoche cosa hascritto ilSegno?”. Ri-sposta dell’As-

Dissesto idrogeologico

Latask-forcedelComune

Apagina 8

Albert Einstein

Diversi lettori ci segnalano, ad ogni uscita del nostro mensile, che alcune persone usano prendere varie copie del gior-nale per poi gettarle. Fermo restando che d’ora in poi, qualora tali azioni si dovessero ripetere, presenteremo regolaredenuncia alla Procura della Repubblica, ricordiamo che cosa dice l’art. 20 della Legge sulla Stampa (Legge n. 47 dell’8febbraio 1948):“Chiunque asporta, distrugge o deteriora stampati per i quali siano state osservate le prescrizioni di legge, allo scopodi impedirne la vendita, distribuzione o diffusione, è punito, se il fatto non costituisce reato più grave, con la reclusioneda sei mesi a tre anni. Con la stessa pena è punito chiunque con violenza o minaccia impedisce la stampa, pubblica-zione o diffusione dei periodici, per i quali siano state osservate le prescrizioni di legge. La pena è aumentata se il fattoè commesso da più persone riunite o in luogo pubblico, ovvero presso tipografie, edicole, agenzie o altri locali destinatia pubblica vendita. Per i reati suddetti si procede per direttissima”.Invitiamo i nostri lettori, qualora abbiano assistito a tali abusi, a segnalarceli anche in forma anonima per lettera o permail ([email protected]).

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 10 - Ottobre 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

ALCENTRO DELGIORNALE 4 PAGINE PER CONOSCERE I FATTI

il SegnoVeritànascoste

Chi asporta i nostri giornali per gettarli?

ALL’INTERNO “SPECIALEMONTECAVO”

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

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PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

Vince Franceschini

Pd, congressosenzaparole

Apagina 9

Valeriano Gatta. Qualsiasi persona con unpo’ di sale nella zucca si rende conto del-l’eccessiva mole di cemento per un par-cheggio che dovrebbe risolvere soltanto leesigenze di un’area marginale del paese,abbastanza fuorimano (interessando soloun lato dell’antico quartiere bavarese) edel tutto distaccata dagli altri grandi quar-tieri, Campi d’Annibale e Vigne.Perchè allora non realizzare un progettopiù adatto a quest’angolo di paese, arric-chitosi negli ultimi anni di un bel teatro co-munale? Perchè questa ostinazione?

Questoparcheggios’hada fare,ma...rendiamolopiùbello

SEGUEAPAGINA 12

”Palermo nonmi piaceva,

per questo hoimparato ad amarla.Perché il vero amoreconsiste nell’amareciò che non ci piace

di Andrea SebastianelliCentomila metri cubi di-stribuiti su sette piani.Sono questi i dati allar-manti del parcheggio chedovrebbe sorgere a ri-dosso del centro storico diRocca di Papa, in piazza

AncheRoccadiPapaavrà il suoecomostro, a ridossodel centrostorico, benvisibile dalla campagnaromana. Il Sindaco vorrebbeerigere questo “monumento allabruttezza”ma ilWWFprotestaeParco eSovrintendenza chiedonoun’opera adatta al contesto delquartieremedievale roccheggiano

Palazzo-parcheggiomultipiano, settepianidibruttezzaPaolo Borsellino

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 9 - Settembre 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

Ecomostriper poterlocambiare.

il Segno

AMonte Cavo

Lavori direcuperoe... abusi

Alle pagine 8 e 9

Urbinelli

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PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

A pagina 19

Festadei 100anniLanipote diM.S.DeRossi

Maria Tami-lia, nipote delgrande stu-dioso Mi-chele StefanoDe Rossi, hac o m p i u t o100 anni.

FondiRegionaliScavi allaFortezzaApagina 10

Dopo lo scempioEcco laViaSacraA pagina 14

Alle pagine 12 e 13

E, adesso che è giunto al traguardo, checosa succede? Che alcuni dei Sindaci chelo avevano sempre ritenuto fondamentale,che consideravano il Parco un ente dimez-zato proprio perché privo di questo impor-tante strumento, si sono messi sulladifensiva e ritengono ora il Piano di As-setto una minaccia, un pericolo, un ele-mento che “limita lo sviluppo”, qualcosache riduce le loro libertà di manovra.E’proprio così? Lo è se un Sindaco si con-sidera il “padrone” del “suo” territorio; op-pure se vede con fastidio o con imbarazzo,la presenza del Parco, e giudica come “in-tromissioni” le prerogative di controllo chela legge attribuisce all’Ente.

Sindaci eParco

SEGUEAPAGINA 9

A pagina 8

No, non ditedi esserescoraggiati, di

non volerne più sapere.Pensate che tutto èsuccesso perchè non neavete voluto più sapere...

di Andrea SebastianelliSono filtrate notizie sugliincontri che i Sindacihanno avuto per esami-nare il Piano di Assettodel Parco, uno strumentoessenziale che tutti invo-cano da anni.

Via delle Calcare

Pericoloper itombini

Il 27 settembresaràaRoccadiPapa

Apagina 15

IlComune fa suequasi tutte le 383Osservazioni al nuovoP.R.G.

Mons.Martinelli nuovoVescovo

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, nn. 7/8 - Luglio/Agosto 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

“Dalla lettera di GiacomoUlivi, partigiano assassinato

Il ConsiglioComunale del 15 luglio harigettato tutte leOsservazioni al nuovoPianoRegolatore presentate dai cittadini, perchèritenute incongruenti,ma poi le ha fatte sueinserendole nelle 22OsservazioniComunali,stravolgendo di fatto il P.R.G. progettatodall’ArchitettoMarcoPutano.

ARTICOLI ALLE PAGINE 12 e 13

il Segno

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

NNuuoovvii ccoorrssii aarrttiissttiicciiPittura su porcellana, ceramica, tela e legno - MosaicoDisegno dal vero - Trompe l’oeil accademico - Cuera secaPPoorrcceellllaannaa bbiiaannccaa ddeellllee mmiigglliioorrii mmaarrcchheeColori ed accessori per tutte le tecniche artisticheLibri e dispense d’arte - Vetrate ed elementi arredo tiffanyCotture da porcellana, ceramica, vetro e argilla - VetrofusioneSSeemmiinnaarrii ddii tteeccnniicchhee nnuuoovvee ddii ppiittttuurraaCCoorrssii ppeerr cchhii aannccoorraa ppeennssaa ddii nnoonn ssaappeerr ddiisseeggnnaarree

PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

dai fascisti nellapiazza grandedi Modena il 10Novembre 1944

LaVariantona

Apagina 6

ParlaDonFranco“Vicini agliemarginati”

Il fondatoredi Capodarcoparla dei di-sagi della no-stra societàglobalizzatae dei nuoviprogetti.

PrevenzioneAvisTest per laprostataApagina 19

PentimaStallaRipartonoi lavoriA pagina 11

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 6 - Giugno 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

dittori, talvolta anche loschi, senza perse-guire il bene comune. Non promuovonopiù la maturazione civile e l’iniziativa:sono piuttosto federazioni di correnti, cia-scuna con un “boss” e dei “sotto-boss”.I partiti hanno occupato gli enti locali, glienti di previdenza, le banche, le aziendepubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali,le università, la Rai, alcuni grandi giornali.

Ora che lapolitica ha invasoogni settore

SEGUEAPAGINA 3

Sulle antennediMonteCavo si continuaa tacere. Perchè?

Il Silenzio!

Alle pagine 6 e 7

Centinaia di cittadini hannosottoscritto il sostegno al-l’esposto presentato allaProcura della Repubblicaper lo scempio dell’areaarcheo-naturalistica dellaVia Sacra a Monte Cavo.Il danno è stato superiorealle previsioni. Partita unaseconda denuncia.

“”

In Italianon è la

libertà che manca:mancanogli uominiliberi

Guai a dire una parola sui tralicci di MonteCavo. Tutti sembrano far finta che il problemanon esista, che d’improviso le antenne non sianopiù dannose alla salute, che la vetta dell’anticoMons Albanus sia stata cancellata letteralmentedalle carte geografiche. Quelli che guidavano leproteste di piazza sono scomparsi. Quelli chechiedevano alla politica di risolvere il problemasi sono dissolti. Anche il Comitato di Quartieredei Campi preferisce trincerarsi dietro il silenzio.

LeoLonganesi

SERVIZIOALLEPAGINE8e9

diAndrea SebastianelliI partiti di oggi sonosoprattutto macchinedi potere e di clientelacon una scarsa cono-scenza dei problemidella gente. Gesti-scono interessi, i piùdiversi, i più contrad-

Nuova denuncia

ViaSacrascempio!

Alle pagine 5 e 11

L’esclusione dell’ex Vice-Sindaco dalla maggio-ranza che governa Roccadi Papa continua a crearepolemiche. Su “Oggi Ca-stelli” va in scena unbotta e risposta che nonchiarisce i motivi dellafuoriuscita di De Santis. Icittadini ancora all’oscuro.

Boccia-DeSantis

Botta erisposta

Strisce blu addio?

Cittadiniereferendum

Apagina 12

Un gruppo di cittadini diRocca di Papa starebbedando avvìo ad una rac-colta di firme per chiederela proclamazione di unvero e proprio referendumcomunale pro o contro iparcheggi a pagamentoistituiti due anni fa nel cen-tro storico.

riuscì a sconfiggere il gruppo guidato daEnrico Fondi, e su cui in seguito (per uncambio di valutazione) il centrosinistra sidivise in modo brusco. Ora quell’opera èin fase di realizzazione, concretizzando ilvecchio progetto di Fondi. Prima di conti-nuare voglio premettere che il sottoscrittonon è contrario al “Giardino degli Ulivi”,perchè pensare di fermare oggi l’urbaniz-zazione in una zona ampiamente edificata(tra Rocca di Papa e Grottaferrata) è illuso-rio e neppure tanto ragionevole.

Giardino degliUlivi, questionedimetodo

SEGUEAPAGINA 8 A pagina 19

Credo che siavera la profe-zia di Maria

Valtorta: dopo duemilaanni l’umanità arriva albivio. Noi abbiamo tra-dito il cristianesimo. Lachiesa è fatta dai poveri,quindi la vera speranza

di Andrea SebastianelliNella politica roccheg-giana stà tenendo banco lavicenda del “Giardinodegli Ulivi”, il più grandesacco edilizio di Rocca diPapa contro il quale nel1997 un giovane Ponzo

ProtezioneCivile

ViaggioaL’Aquila

Proseguonogli attacchi alParcoRegionale.Da chi partono?Eperchè?E’oradi venireallo scoperto.

Una storia iniziatanel 1919

Apagina 17

Dal1998aoggi, ricostruiamo lavera storiadei confinidell’Ente

Don FrancoMonterubbianesi

Gli “Screpanti” vicini a festeggiare i 90 anni!

Quando l’On.EnricoFerri propose uno strano nome

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 5 - Maggio 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

Il Parco!sono i poveri.

il Segno

Finalmente libera la stazione a valle

Funicolare, alcuniinterrogativi...

A pagina 10

L’occupante abusivo sta-rebbe per lasciare la pic-cola stazione, mentre ilSindaco annuncia per giu-gno la pubblicazione delbando. Ma intanto emer-gono alcune voci contrariecirca la riattivazione dellastorica funicolare.

ALLE PAGINE 12 e 13

Onna dopoil terremoto La stazione

occupata

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 7-8 - Luglio/Agosto 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

sposti a fare il muso duro contro la RegioneLazio; Comitato di Quartiere dei Campid’Annibale, fortemente irritato per i nostriarticoli, dispensatore di volantini e lettereaperte; politici e politicanti pronti ad alzareil dito verso le colpe degli altri; giornalistiasserviti al potere di turno, ben attenti a nonfar trapelare le notizie che veramente fareb-bero emergere le responsabilità.

Se sulle antennesi continuaa sparare a salve

SEGUEAPAGINA 5 A pagina 5

Il tentativo era quello di far passare lo scempio dellaViaSacra come qualcosa di inventato... inventato dal nostrogiornale per mettere in difficoltà l’amministrazione co-munale.Adesso che a segnalare lo scempio non c’è solo“Il Segno” ma anche uno dei più autorevoli quotidianiitaliani come “LaRepubblica” (senza tener conto di altriperiodici locali) qualcuno forse sentirà il dovere di smet-terla di ripetere che “sulla Via Sacra non è successoniente”.Ora è importantemantenere alta l’attenzione in-torno alla salvaguardia dell’antica strada romana.

“”

Non camminaredavanti a me,potrei seguirti.

Non camminaredietro di me, potreinon esserti guida.Cammina almio fianco,ed insiemetroveremo la via

L’uccisione di un imprenditore romano, vicinoagli ambienti criminali, ha portato alla luce unvasto giro di speculazioni edilizie, per le qualianche Rocca di Papa è finita nell’inchiesta degliinquirenti. Un terreno di via delle Barozze,pagato 350 mila euro, si è trovato al centro di unaserie di acquisizioni e vendite che ne hanno fattolievitare il prezzo finale a 5,5 milioni di euro. Ementre le indagini vanno avanti, sarebbe oppor-tuno sottoporre a monitoraggio il nostro territorio

AlbertoCamus

SERVIZIOALLEPAGINE8e9

diAndrea SebastianelliPallottole sì ma asalve! Dopo il nostroapprofondimento sulperchè del silenzio in-torno ai ripetitoriradio-tv di MonteCavo, si è scatenato ilputiferio. Sindaci di-

Articolo su “LaRepubblica”Lavori Pubblici

Estatediinterventi

Apagina 7

L’estate parte con una seriedi lavori che migliorerannosicuramente la viabilità cit-tadina.Mentre esultano i re-sidenti diVia delle Rose perl’asfaltatura della strada,sono stati avviati i lavori dirifacimento di Via De Lucae la messa in sicurezza diViaAlberobello.

Unrecente casodi cronaca impone ilmonitoraggiodel territorio

Speculazioni

13 luglio 2

008dal plauso dei lettori che ormai contano, peressere informati su tante questioni che altrepubblicazioni non hanno interesse a trattare,su “il piccolo Segno”, che poi tanto piccolonon è visto che si occupa di argomenti fonda-mentali della vita cittadina suscitando inte-resse, riflessione e dibattito. Sul contenutodegli articoli naturalmente i giudizi non sonounanimi. Chi è d’accordo, chi non lo è affattosu questo o quell’altro argomento, chi vuoledire la sua e ci chiede spazio per pubblicarla;cosa che noi facciamo volentieri perché unodei nostri principali interessi è quello di darevoce a chi non ha mezzi propri per farlo.

Ledistrazionidel Palazzo

SEGUEAPAGINA 5

Alle pagine 10 e 11

Le nude cifredicono che la

social card è unamicroscopica elemo-sina per pochissimi,e una macroscopicaoccasione di

Lo avevamo scritto: l’ex Convento di MonteCavostava rischiandodi crollareper l’incapa-cità delle Istituzioni a tutelare un edificio di-chiarato monumento nazionale. Poco primadella fine dell’anno una parte della struttura, acausadellepioggetorrenziali,èvenutagiùpor-tando con sè una storia iniziata seicento annifa. Il Segno ha denunciato l’accaduto alleAu-torità competenti, affinchè facciano chiarezzasulle cause e sulle responsabilità... mentre ilComune tace. Articoli alle pagg. 8 e 9

di Sergio RasettiIl nostro giornale periodicoha consolidato la sua ca-denza mensile grazie al-l’impegno di un gruppo dicollaboratori intenzionati acontinuare su questa stradasoprattutto perché gratificati

Via delle Calcare

UnNodostretto...

Hacedutopartedell’exConventodiMonteCavo

SpararenelParco. Si può?

Apagina 6

Sul settimanale “L’Espresso” del 15 gennaio scorso:“Se sfogli il giornale del tuo Comune, ci troverai ilSindaco che ti sorride benevolo in tutte le pose... Cartapatinata e fiumi d’inchiostro a colori consacrati adosannare il Pantheon dell’amministrazione pubblica...Editoria sprecona spedita gratis al cittadino, il qualeperò alla fine la propria copia se la paga comunque...I costi effettivi, spesso, rimangono sepolti nei bilanci”.Qualcuno ci fa sapere quanto è costato il nostro nel2008, tutto, ma proprio tutto, compreso?

Gianfranco Botti

ALL’ INTERNO LE IMMAGINI ESCLUSIVE

Michele Serra

InConsiglioComunale sotto accusa finisce il Parco

L’Amministrazione resta sul vago

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 1 - Gennaio 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

E’crollato!il Segno

Unmonumento immersonella naturavittima dell’incuria e dell’insensibilità

La parte crollata del Convento

propaganda.

il curiosoGiornali comunali

L’inchiesta

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 6 - Giugno 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

dittori, talvolta anche loschi, senza perse-guire il bene comune. Non promuovonopiù la maturazione civile e l’iniziativa:sono piuttosto federazioni di correnti, cia-scuna con un “boss” e dei “sotto-boss”.I partiti hanno occupato gli enti locali, glienti di previdenza, le banche, le aziendepubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali,le università, la Rai, alcuni grandi giornali.

Ora che lapolitica ha invasoogni settore

SEGUEAPAGINA 3

Sulle antennediMonteCavo si continuaa tacere. Perchè?

Il Silenzio!

Alle pagine 6 e 7

Centinaia di cittadini hannosottoscritto il sostegno al-l’esposto presentato allaProcura della Repubblicaper lo scempio dell’areaarcheo-naturalistica dellaVia Sacra a Monte Cavo.Il danno è stato superiorealle previsioni. Partita unaseconda denuncia.

“”

In Italianon è la

libertà che manca:mancanogli uominiliberi

Guai a dire una parola sui tralicci di MonteCavo. Tutti sembrano far finta che il problemanon esista, che d’improviso le antenne non sianopiù dannose alla salute, che la vetta dell’anticoMons Albanus sia stata cancellata letteralmentedalle carte geografiche. Quelli che guidavano leproteste di piazza sono scomparsi. Quelli chechiedevano alla politica di risolvere il problemasi sono dissolti. Anche il Comitato di Quartieredei Campi preferisce trincerarsi dietro il silenzio.

LeoLonganesi

SERVIZIOALLEPAGINE8e9

diAndrea SebastianelliI partiti di oggi sonosoprattutto macchinedi potere e di clientelacon una scarsa cono-scenza dei problemidella gente. Gesti-scono interessi, i piùdiversi, i più contrad-

Nuova denuncia

ViaSacrascempio!

Alle pagine 5 e 11

L’esclusione dell’ex Vice-Sindaco dalla maggio-ranza che governa Roccadi Papa continua a crearepolemiche. Su “Oggi Ca-stelli” va in scena unbotta e risposta che nonchiarisce i motivi dellafuoriuscita di De Santis. Icittadini ancora all’oscuro.

Boccia-DeSantis

Botta erisposta

Strisce blu addio?

Cittadiniereferendum

Apagina 12

Un gruppo di cittadini diRocca di Papa starebbedando avvìo ad una rac-colta di firme per chiederela proclamazione di unvero e proprio referendumcomunale pro o contro iparcheggi a pagamentoistituiti due anni fa nel cen-tro storico.

riuscì a sconfiggere il gruppo guidato daEnrico Fondi, e su cui in seguito (per uncambio di valutazione) il centrosinistra sidivise in modo brusco. Ora quell’opera èin fase di realizzazione, concretizzando ilvecchio progetto di Fondi. Prima di conti-nuare voglio premettere che il sottoscrittonon è contrario al “Giardino degli Ulivi”,perchè pensare di fermare oggi l’urbaniz-zazione in una zona ampiamente edificata(tra Rocca di Papa e Grottaferrata) è illuso-rio e neppure tanto ragionevole.

Giardino degliUlivi, questionedimetodo

SEGUEAPAGINA 8 A pagina 19

Credo che siavera la profe-zia di Maria

Valtorta: dopo duemilaanni l’umanità arriva albivio. Noi abbiamo tra-dito il cristianesimo. Lachiesa è fatta dai poveri,quindi la vera speranza

di Andrea SebastianelliNella politica roccheg-giana stà tenendo banco lavicenda del “Giardinodegli Ulivi”, il più grandesacco edilizio di Rocca diPapa contro il quale nel1997 un giovane Ponzo

Protezione Civile

ViaggioaL’Aquila

Proseguonogli attacchi alParcoRegionale.Da chi partono?Eperchè?E’oradi venireallo scoperto.

Una storia iniziatanel 1919

Apagina 17

Dal1998aoggi, ricostruiamo lavera storiadei confinidell’Ente

Don FrancoMonterubbianesi

Gli “Screpanti” vicini a festeggiare i 90 anni!

Quando l’On. EnricoFerri propose uno strano nome

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 5 - Maggio 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

Il Parco!sono i poveri.

il Segno

Finalmente libera la stazione a valle

Funicolare, alcuniinterrogativi...

A pagina 10

L’occupante abusivo sta-rebbe per lasciare la pic-cola stazione, mentre ilSindaco annuncia per giu-gno la pubblicazione delbando. Ma intanto emer-gono alcune voci contrariecirca la riattivazione dellastorica funicolare.

ALLE PAGINE 12 e 13

Onna dopoil terremoto

La stazioneoccupata

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 7-8 - Luglio/Agosto 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

sposti a fare il muso duro contro la RegioneLazio; Comitato di Quartiere dei Campid’Annibale, fortemente irritato per i nostriarticoli, dispensatore di volantini e lettereaperte; politici e politicanti pronti ad alzareil dito verso le colpe degli altri; giornalistiasserviti al potere di turno, ben attenti a nonfar trapelare le notizie che veramente fareb-bero emergere le responsabilità.

Se sulle antennesi continuaa sparare a salve

SEGUEAPAGINA 5 A pagina 5

Il tentativo era quello di far passare lo scempio dellaViaSacra come qualcosa di inventato... inventato dal nostrogiornale per mettere in difficoltà l’amministrazione co-munale.Adesso che a segnalare lo scempio non c’è solo“Il Segno” ma anche uno dei più autorevoli quotidianiitaliani come “LaRepubblica” (senza tener conto di altriperiodici locali) qualcuno forse sentirà il dovere di smet-terla di ripetere che “sulla Via Sacra non è successoniente”.Ora è importantemantenere alta l’attenzione in-torno alla salvaguardia dell’antica strada romana.

“”

Non camminaredavanti a me,potrei seguirti.

Non camminaredietro di me, potreinon esserti guida.Cammina almio fianco,ed insiemetroveremo la via

L’uccisione di un imprenditore romano, vicinoagli ambienti criminali, ha portato alla luce unvasto giro di speculazioni edilizie, per le qualianche Rocca di Papa è finita nell’inchiesta degliinquirenti. Un terreno di via delle Barozze,pagato 350 mila euro, si è trovato al centro di unaserie di acquisizioni e vendite che ne hanno fattolievitare il prezzo finale a 5,5 milioni di euro. Ementre le indagini vanno avanti, sarebbe oppor-tuno sottoporre a monitoraggio il nostro territorio

AlbertoCamus

SERVIZIOALLEPAGINE8e9

diAndrea SebastianelliPallottole sì ma asalve! Dopo il nostroapprofondimento sulperchè del silenzio in-torno ai ripetitoriradio-tv di MonteCavo, si è scatenato ilputiferio. Sindaci di-

Articolo su “LaRepubblica”Lavori Pubblici

Estatediinterventi

Apagina 7

L’estate parte con una seriedi lavori che migliorerannosicuramente la viabilità cit-tadina.Mentre esultano i re-sidenti diVia delle Rose perl’asfaltatura della strada,sono stati avviati i lavori dirifacimento di Via De Lucae la messa in sicurezza diViaAlberobello.

Unrecente casodi cronaca impone ilmonitoraggiodel territorio

Speculazioni

13 luglio 2

008dal plauso dei lettori che ormai contano, peressere informati su tante questioni che altrepubblicazioni non hanno interesse a trattare,su “il piccolo Segno”, che poi tanto piccolonon è visto che si occupa di argomenti fonda-mentali della vita cittadina suscitando inte-resse, riflessione e dibattito. Sul contenutodegli articoli naturalmente i giudizi non sonounanimi. Chi è d’accordo, chi non lo è affattosu questo o quell’altro argomento, chi vuoledire la sua e ci chiede spazio per pubblicarla;cosa che noi facciamo volentieri perché unodei nostri principali interessi è quello di darevoce a chi non ha mezzi propri per farlo.

Ledistrazionidel Palazzo

SEGUEAPAGINA 5

Alle pagine 10 e 11

Le nude cifredicono che la

social card è unamicroscopica elemo-sina per pochissimi,e una macroscopicaoccasione di

Lo avevamo scritto: l’ex Convento di MonteCavostava rischiandodi crollareper l’incapa-cità delle Istituzioni a tutelare un edificio di-chiarato monumento nazionale. Poco primadella fine dell’anno una parte della struttura, acausadellepioggetorrenziali,èvenutagiùpor-tando con sè una storia iniziata seicento annifa. Il Segno ha denunciato l’accaduto alleAu-torità competenti, affinchè facciano chiarezzasulle cause e sulle responsabilità... mentre ilComune tace. Articoli alle pagg. 8 e 9

di Sergio RasettiIl nostro giornale periodicoha consolidato la sua ca-denza mensile grazie al-l’impegno di un gruppo dicollaboratori intenzionati acontinuare su questa stradasoprattutto perché gratificati

Via delle Calcare

UnNodostretto...

Hacedutopartedell’exConventodiMonteCavo

SpararenelParco. Si può?

Apagina 6

Sul settimanale “L’Espresso” del 15 gennaio scorso:“Se sfogli il giornale del tuo Comune, ci troverai ilSindaco che ti sorride benevolo in tutte le pose... Cartapatinata e fiumi d’inchiostro a colori consacrati adosannare il Pantheon dell’amministrazione pubblica...Editoria sprecona spedita gratis al cittadino, il qualeperò alla fine la propria copia se la paga comunque...I costi effettivi, spesso, rimangono sepolti nei bilanci”.Qualcuno ci fa sapere quanto è costato il nostro nel2008, tutto, ma proprio tutto, compreso?

Gianfranco Botti

ALL’ INTERNO LE IMMAGINI ESCLUSIVE

Michele Serra

InConsiglioComunale sotto accusa finisce il Parco

L’Amministrazione resta sul vago

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 1 - Gennaio 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

E’crollato!il Segno

Unmonumento immersonella naturavittimadell’incuria e dell’insensibilità

La parte crollata del Convento

propaganda.

il curiosoGiornali comunali

Page 29: Il Piccolo Segno maggio 2010

21il Segno - Maggio 2010STORIE

onno Ciroportava i ca-pelli al-

ora. Il nonno era puntualissimo a bordodel “suo” postale verde e blu.

N

quando tornava a casa dal lavoro. La do-menica afferrava il suo deschetto da cal-zolaio, lo sistemava sotto la finestra dellacucina e aggiustava le scarpe a tutti noi.Guai se avesse notato che calzavamoscarpe sdrucite o con la suola consumata!Poteva scoppiare una mezza rivoluzione!All’inizio dell’Autunno, ad anni alterni,risolava gli scarponi a tutta la famiglia e inquella occasione ribatteva nella suola, la-vorata a puntino col suo affilatissimo trin-cetto e in regolarissime file, dei chiodonianti sdrucciolo (che lui chiamava bol-lette), visto che da quelle parti, in inverno,la neve e il ghiaccio erano di quelli veri eduravano mesi. I ghiaccioli, da tutti chia-mati candele, che all’alba, aperte le per-siane, improvvisamente brillavano al soleera la cosa più affascinante di quellafredda stagione. Specialmente quando riu-scivo a succhiarli insieme alla limonatanel solito vecchio bicchiere di vetro. Maper lo sciogliersi progressivo e ineluttabiledel ghiacciolo alla fine la limonata sem-brava... piscio! Come diceva mia madreinfuriata per la mia poca accortezza.

on era poi tanto esigente, il nonno.Tranne quando tornava a casa,quando voleva la cena pronta e fu-

mante e il suo bicchiere accanto al fiascodi vino rosso, naturalmente. Si sedeva etirava fuori dalla tasca interna dellagiacca da lavoro le monete e le racco-glieva sul tavolo in colonnine separate aseconda del loro valore. E intanto, men-tre la nonna sferruzzava e a volte si appi-solava, lui riusciva anche a cenarementre faceva i conti della giornata.Quindi a fine conteggio, appuntava conla matita copiativa blu, dopo averla suc-chiata a dovere, i risultati della “contabi-lità”. Siglava il tutto con unoscarabocchio illeggibile accanto al risul-tato dell’addizione. Quindi tirava fuori il suo toscano, lo ta-gliava a metà, si rannicchiava nel suocantone, accanto al fuoco, e lentamentesi addormentava continuando a godersiil suo mezzo sigaro. A questo punto lagiornata era terminata e la nonna lo inci-tava a svegliarsi per andare a coricarsi. Ilnonno si svegliava a metà e fra una tiratae un’altra mormorava “Ma il prete e lapretina l’avete messa dalla mia parte?Avete coperto le braci rimaste con la ce-nere ?”. “Ma sì, state tranquillo” rispondeva lanonna pazientemente. Poi si avviavanoalla camera da letto, salendo le scale len-tamente, con cautela mentre nonno Cirolasciava dietro di sé una spirale azzurrinadi fumo del suo mezzo toscano, ormaiquasi consumato del tutto.

L

I L R A C C O N T O D E L M E S E

Nonno Cirofumava il sigaro

di Noga

l’Umberto, avevauna catena d’oroabbellita da unamoneta d’argento,con l’effige delRe, che gli partivadal taschino de-stro, dove ripo-neva l’orologio,fino a quello sini-stro del panciottoa righe grigie sufondo scuro.Aveva le scarpesempre lucidis-sime con le mezzelune metalliche aitacchi. Si sentival’acciottolìo deisuoi passi fin dalfondo del vicolo

N onno Ciro era fattorino nel postaleche faceva servizio fra le varie fra-zioni e paesetti del circondario.

Quando era al lavoro indossava una pa-landrana tutta nera, un berrettino rigidocon visiera con una riga dorata torno tornoe aveva a tracolla una macchinetta perstaccare i biglietti che era la sua dispera-zione perchè a volte si inceppava e dovevafare i biglietti a mano. Allora gli uscivanofra i denti le sue espressioni più coloritee al colmo della stizza, gli si arricciavanoall’insù i baffoni sale e pepe.Qualche volta mi lanciava dal finestrino,mentre transitava a bordo del postale,un’arancia o una mela. Io lo sapevo chesarebbe accaduto questo evento perchénonna Giovanna mi avvertiva all’alba difarmi trovare in quel tale punto alla tale

N

a casa piombava allora in un silen-zio misterioso e dal piano terra allasoffitta, rimaneva impregnata

dall’odore del sigaro del nonno... che miè rimasto nel naso, per sempre.

Marzo-Aprile 2010

Lui, come ogni mattina, esce dal bar sottocasa leccandosi le dita visibilmente co-perte dallo zucchero a velo con aria dapodio per aver battuto, con un tempo darecord dei primati, il buco della ciambella.L’altro, il tipo con l’impermeabile gessato,orrendo come il cappello che sfoggiasotto la pioggia, gesticola esageratamenteper attirare la sua attenzione. Una storia che si ripete da alcuni anni tuttii giorni, sabato e domeniche escluse. La-vorano nella redazione del quotidiano lo-cale, a soli due isolati dal caffè,inseparabili e puntuali come svizzeri, conla nevrosi schacciante degli impiegatisfruttati. Oramai le due colombe usano il beccoesclusivamente per bussare al vetro diquesta imponente finestra, reclamano lacolazione, briciole di pane dal sapore dimarmellata e due gocce di latte che be-vono, come vere signore, da un piattinodi finissima porcellana di color ocra im-preziosita da bellissime rose porpora.Guardo la stanza calda e passata come ilvecchio orologio a parete che segna le orenove. Sorrido. Tiro le tende, rassetto i cuscini della sediaa dondolo e sospiro pensando a voce alta: - la mia finestra, il mio magnifico mondo.

Da questo numero del Segno ospitiamogli appunti e le riflessioni della scrit-trice Stefania Colasanti che, di volta involta, regalerà ai nostri lettori unadelle sue “pennellate di scrittura” sof-fermandosi su ciò che la vita, nel benee nel male, ci regala.

di Stefania Colasanti

A lato: Degas, Ritratto di

Pagans (l’uomo col sigaro), 1882 tela

cm. 59 x 49 collezione privata,

Stati Uniti d’America

Frammentidi Scrittura

Il Segno cerca collaboratori

per ampliare la propria“palestra redazionale”.

Per informazioni:[email protected]

Page 30: Il Piccolo Segno maggio 2010

STORIE NARRATE il Segno - Maggio 201022

a cura di Francesco Signorello

Indianid’America L’Educazione al silenzio

Era l’inverno del 1920 e una sera mentremi trovavo i farmacia a giocare la solitapartita a scopone coi dottori Curatolo DeSerenis e il nostro congiunto farmacista,si presentò un signore molto distinto.Disse di essere l’ing. De Faro e che ve-niva a Rocca di Papa per costruire unacasa per le madri e le vedove di guerra.Dopo la partita il farmacista offrì un elisirall’ospite il quale spiegò il motivo per cuiiniziava la costruzione in Viale EnricoFerri (castello).Disse infatti che durante la guerra del1915-18 quando possedeva una impresadi costruzioni in Egitto fu richiamato emandato al fronte col grado di tenente diartiglieria. Poche furono le azioni a cuiprese parte, disse, ma in una di queste ri-mase ferito (“per fortuna non grave-mente” aggiunse). Lo portarono inseguito in un ospedale dove prestavanoservizio le suore Elisabettiane di Padova.Tanta assistenza e tante furono le cureche in breve tempo lasciò l’ospedale.Però prima di tornare al fronte fece allesuore una promessa: se fosse tornato acasa avrebbe costruito qualcosa di grandeper ospitare le madri e le vedove diguerra. Passò qualche anno e un belgiorno si recò a Padova alla casa genera-lizia. Alla madre superiora disse che erail tenente De Faro e che era venuto amantenere la promessa fattale durante laconvalescenza. E oggi era qui nel suopaese per dare inizio ai lavori.Nel congedarsi ci invitò all’inaugura-zione. I lavori durarono due anni e la co-struzione risultò un vero gioiello

Il Castello “De Faro” a Rocca di Papa

d’architettura. Una novità a quei tempi ve-dere in giro per Rocca di Papa alcuni uo-mini di colore che lavoravano alla “grandecasa” (lavoratori di una impresa in Egitto).La costruzione si componeva di un appar-tamento patronale di dieci stanze per ospi-tare appunto le madri e le vedove diguerra, di un appartamento per le suore,una Cappella e una cucina economicadove per il pranzo veniva servita una mi-nestra calda per coloro che si presenta-vano. La casa venne chiamata “RifugioDe Faro”, una vera oasi per quelle madrie vedove che ancora portavano segnate lesofferenze della guerra. Qui avevano tuttele cure e la migliore assistenza.Poi, durante la seconda guerra mondiale,funzionava anche un pronto soccorso alquale prestava la sua opera suor Loren-

ziana, chiamata l’angelo della bontà.Per vari anni tutto procedeva bene. Le ve-dove che la casa madre assegnava al rifu-gio vi trovavano tanta assistenza etornando a casa si ripromettevano di tor-nare l’anno venturo. Questo finchè vissel’ing. De Faro ma il giorno che veniva amancare, gli eredi non vollero saperne disobbarcarsi di una spesa tanto ragguarde-vole.Il rifugio col tempo venne trasformato incasa di abitazione. Del fondatore non è ri-masto che un ricordo, un caro ricordo,nella maniera dei roccheggiani per unuomo che tutto diede senza nulla chiedere.

Lino Santangeli

(Apparso su “Il Roccheggiano” n. 2 del marzo 1990)

ORSO IN PIEDI:“Si insegnava ai bambini a re-stare seduti immobili e a pren-derci gusto. Si insegnava loroa sviluppare l'olfatto, a guar-dare là dove, apparentemente,non c'era nulla da vedere, e adascoltare con attenzione làdove tutto sembrava calmo.Un bambino che non può stareseduto senza muoversi è unbambino sviluppato a metà.Noi respingevamo un compor-tamento esagerato ed esibizio-nista poiché lo giudicavamofalso. Un uomo che parlava

senza pause era consideratomaleducato e distratto.Un discorso non veniva maiiniziato precipitosamente néportato avanti frettolosamente.Nessuno poneva una domandain modo avventato anche sefosse stata molto importante.Nessuno era obbligato a dareuna risposta. Il modo cortesedi iniziare un discorso era didedicare un momento di silen-zio a una riflessione comune.Anche durante i discorsi face-vamo attenzione a ogni pausa,nella quale l'interlocutore ri-

fletteva. Per i Dakota, il silen-zio era eloquente. Nella di-sgrazia come nel dolore, neitorbidi momenti della malattiae della morte, il silenzio eraprova di stima e di rispetto.Era così quando ci capitavaqualcosa di grande e degno diammirazione”.

Luther Standing Bear(Orso in piedi)

Tratto dal libro: “Il Grande Spirito parla al nostro cuore”,Ed. Red

Storia dell’ing. De Faro

Una favolL’articolo del compianto

raccontata con un articolo di Lino Santangeli

a... dei nostri tempiLino apparve sul “Roccheggiano” del 1990

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RIFLETTORI 23il Segno - Maggio 2010

Dalla bella addormentataa... Beautiful

Dovrei parlare di tv ma datempo ho esaurito gli argo-menti (ve ne sarete accorti),ho terminato gli aggettivi e idispregiativi per descriverequalcosa che da anni si ripetesempre uguale... non ne possopiù di elencare i peggiori o imigliori del piccolo schermoe, se prima riuscivo a guar-darli per pochi minuti e farmiun’idea di tutti i beceri pro-grammi televisivi, ora non ciriesco. Certo, potrei andare amemoria: ciccione che si spo-gliano, divette ed ex divoneche piangono o confessanotraumi infantili mentre sonoesiliate sull’isola (la Burt, at-trice? Pessima assessore di de-

stra in quel di Ardea) che ri-sente il padre dopo anni di la-titanza... dovrei commuovermi?Ma sono cinica, non le credoe mi vergogno per lei. Persino l’intelligente e spiri-tosa Norma Rangeri non hapiù la sua rubrica di critica tvsul Manifesto, anzi ne è lanuova direttrice, piccoledonne crescono, almeno nel-l’editoria. Solo nella vita realele donne (visti gli ascolti chedanno a certi programmi) nonriescono a crescere e a usciredal mondo delle favole; perloro Beautifull o qualunquesoap-opera sono il prosegui-mento di Biancaneve, Cene-rentola o della bella

di Daniela Di Rosa

addormentata. Quanto malehanno fatto quei nani, quellescarpette e quel rincitrullito delprincipe azzurro trasformatosioggi in Ridge! La fortuna dellamia infanzia è stata la curio-sità, rubai a un cugino una fa-vola... e che scoperta! Capitanicoraggiosi, avevo nove anni esono entrata nel mondo del-l’avventura, da lì lessi tuttoSalgari, e poi Jack London,ecc. Sono certa che la mia salvezzadalle mele stregate prima e daBeautiful dopo sia arrivata dalì. Che cosa è cambiato da al-lora? Nulla o troppo poco: lemamme ripetono gli stessi er-rori delle loro mamme, bastaandare all’uscita di un asilo odi una scuola elementare pernotare le differenze tra maschie femmine, il rosa prevale suquest’ ultime, i bambini il cal-cio, le femmine danza... guar-date i loro giochi, le lorostanzette, sono già lobotomiz-zate, saranno le future fruitricidi tutte le melenze favoled’amore... a meno che unamamma più intelligente nonbutti via Cenerentola e mettain mano alla bambina L’isoladel tesoro e vedrete che quellastessa bimba da adulta quasi si-curamente rifiuterà L’isola deifamosi.

Ridge

ilTocco

Finalmente onlinetutte le leggi italiane

Scrive P.: “Salve Dottoressa,sono venuta all’incontro dal ti-tolo “l’Autostima femminile.Una dura conquista”, da lei te-nuto il 4 maggio ad Albano. Hoapprezzato in particolare il di-scorso sulla formazione del-l’autostima sin dalla nascita.Lei parlava di messaggi positivida dare al bambino in diversefasce d’età, io ne ho uno di 3anni e mezzo, le ho scritto per-ché non ricordo quali sono imessaggi da dare a quest’età”.

Come lei ha ricordato, nel corsodella mia trattazione sull’argo-mento “Autostima femminile”,ho parlato di come si costruiscel’autostima sin dall’infanzia edell’importanza dei messaggipositivi inviati dai genitori e dacoloro che condividono glistessi ambienti dei bambini, perla costruzione di una immaginedi sé positiva, di una buona fi-ducia nelle proprie possibilità edella consapevolezza del pro-prio valore. Le due autrici Ro-sette Poletti e Barbara Dobbs nellibro “I Segreti dell’autostima”,Edizioni Il Punto d’Incontro,propongono dei messaggi dadare ai bambini dalla nascitafino alla maggiore età, a secondadelle fasi di sviluppo che stannoattraversando e dei compiti evo-lutivi che affrontano. Questimessaggi possono essereespressi verbalmente, incarnatinel comportamento e discussiinsieme all’altro genitore, inmodo da essere interiorizzati. E’molto importante, come ho sot-tolineato, che ci sia coerenza trala comunicazione verbale e icomportamenti dei due genitori,poiché essi fungono da modelliper i figli. I messaggi da offrireal bambino di 3 anni che cercadi diventare autonomo e svi-luppa la sua identità sono: “Haiil diritto di esplorare chi sei ed’imparare chi sono gli altri; diprenderti il tuo potere e anche dichiedere aiuto; di provare di-versi ruoli e diversi modi di es-sere potente e d’imparare leconseguenze del tuo comporta-mento”, “Accetto i tuoi senti-menti”. Cordiali saluti.Per scrivere alla dott.ssa: [email protected]

Risponde la Dott.ssa Bruna Benelli

LL’’aannggoolloo ddeellllaa ppssiiccoollooggiiaa

diErmannoGatta

Dal 19 marzo 2010 è online “Normattiva”. Si tratta di una bancadati, accessibile a tutti e consultabile gratuitamente, che contienei testi delle leggi statali vigenti aggiornate in tempo reale.Le leggi presenti nella banca dati “Normattiva” potranno essereconsultate nel loro testo originario, come pubblicato nella Gaz-zetta Ufficiale; nel testo vigente, e quindi effettivamente applica-bile, alla data di consultazione della banca dati e nel testo vigentea qualunque data pregressa indicata dall’utente. Il cittadino saràaiutato con strumenti che consentono la ricerca per concetti e perclassi di materie. “Normattiva” è il frutto della collaborazionetra le principali istituzioni dello Stato, con il coordinamento delMinistro per la semplificazione normativa. La Presidenza delConsiglio dei Ministri, il Senatodella Repubblica e la Cameradei Deputati - in collaborazionecon la Corte di Cassazione - cu-rano gli adempimenti per la rea-lizzazione del programma e losviluppo del sito. L‘Istituto Poligrafico e Zeccadello Stato ne cura la gestione eprovvede all’alimentazionedella correlata Banca Dati.“Normattiva”, infatti, è ancheun sito in evoluzione. L’interocorpus della normativa stataleverrà inserito gradualmente, se-condo un programma già defi-nito, e le funzionalità di ricercaverranno progressivamente ar-ricchite. Attualmente sono di-sponibili per i cittadini tutti gliatti normativi pubblicati dalprimo gennaio 1980 ad oggi.

Page 32: Il Piccolo Segno maggio 2010

il Segno - Maggio 2010 Ultima pagina

Cencio in Via Lucatelli

In questo disegno il maestro Carfagna de-scrive un bel quartiere di Rocca di Papache, a vederne l’ingresso, sembrerebbeuna residenza privata. Due colonne armatea sacco con incastonati altrettanti selci digrandi dimensioni. L’altra cosa da notaresono i “gangani”, ossia le cerniere, a testi-moniare che lì una volta c’era un grandecancello o un grande portale. Come ci ha raccontato l’indimenticato Al-berto Tenerelli, qui abitava un ricco possi-dente e il palazzo che oggi ospita le SuoreTedesche era la sua residenza. Questo per-sonaggio era soprannominato “ButtaButta” perché gli operai usavano fargli al-cuni scherzi rimasti memorabili. Peresempio bagnavano qualche animale diolio o di vino e poi gli dicevano di averlotrovato dentro una damigiana. Lui allora,dicendo loro di buttare l’olio o il vino, inrealtà regalava litri e litri di questi preziosialimenti.In seguito questa residenza venne trasfor-mata in area pubblica e le prime case co-minciarono ad essere costruite lungo ibordi della via a cui fu dato il nome diGiuseppe Lucatelli, anche se tutti i roc-cheggiani la conoscono come Via dellaMola... poi vedremo perché. Gli anziani di oggi, però, ricorderanno unaltro personaggio legato a questo quar-

il Segnodei tempinei disegni del Maestro Franco Carfagna

LLeetttteerree,, PPrrooppoossttee,, PPrrootteessttee ee [email protected]

Le lettere non superiori alle 13 righe devono presentare in modo chiaro nome, cognome, mail o numero telefonico

MICRO PARCHEGGIAL CENTRO STORICOCaro Direttore, da voci di Pa-lazzo ho appreso che l’ammi-nistrazione comunalerealizzerà una serie di piccoliparcheggi in prossimità delcentro storico. I residenti deiRibelli sono completamentesprovvisti di spazi per la sostae i disagi sono grandi per chici abita o transita per via Pa-lazzolo.Come è noto all’altezza del nu-mero civico 38 di questa viac’è uno spazio che può ospi-tare un parcheggio per nume-rose auto. Il motivo per ilquale non viene preso in consi-derazione esproprio e conse-guente realizzazione di unparcheggio resta misterioso. Si

continua a lasciare i cittadininel disagio e forse qualcunopensa di rilasciare un’ulteriorelicenza per costruirci case?Dicono che si è pensato di fareuno spazio sosta più giù, doveadesso c’è bosco. Idee chepossono venire in mente sol-tanto a chi non ha a cuore ilbene dei cittadini, dell’am-biente e del paese. I concitta-dini più interessati perché ciabitano, farebbero bene aduscire dal letargo in cui sonoimmersi e pretendere che sifaccia la cosa giusta.

Lettera firmata

UN INGIUSTIFICATOALLARME TERREMOTOVorrei sapere chi è che si di-verte a terrorizzare i cittadini

dei Castelli Romani lanciandol’allarme terremoto. Sono ri-masto inorridito di fronte a no-tizie che hanno avuto il soloscopo di diffondere paure in-giustificate. Spero che le Auto-rità possano far emergere leresponsabilità di questi perso-naggli che evidentemente nonhanno niente da fare nella lorovita. Le immagini dell’Aquiladovrebbero averci insegnatoqualcosa. Predire terremoti èpraticamente impossibile.

Sandra Del Vescovo

STRADE DISTRUTTEE... POLITICANTIHo letto l’articolo sullo stato diabbandono in cui si troverebbeVia Vecchia di Velletri aiCampi d’Annibale. In realtà

diverse strade di Rocca di Papasembrano abbandonate a lorestesse. Basta farsi un giretto per ilpaese per verificare. Qui ilproblema è di gestione gene-rale. Ma sicuramente entropochi mesi tutto sarà sistematodi colpo, perchè comincerà lacampagna elettorale per ilnuovo Sindaco di Rocca diPapa. E’ mai possibile che noicittadini vediamo rispettati inostri diritti solo quando c’èbisogno dei nostri voti? Poinon vi lamentate se la politicanon sta vivendo un periodo fe-lice. Molto dipende dai comporta-menti pubblivi e privati dei no-stri cari politicanti.

Umberto Trinca

rina dopo essersi prenotati. Era facile in-contrare per strada i “riazzi” (ragazzi) ele “riazze” (ragazze) con in testa “la sac-coccella”, con i genitori che dicevanoloro: “Mò! Sì che porti u saccu a Mola!”.E via a fare la fila!”. Cencio era famoso anche per la sua uma-nità e onestà. Pesava il recipiente lordoper poi riconsegnarlo con la stessa quan-

tità. A volte gli capitava pure di conse-gnare una quantità maggiore, oppure sequalche “riazzu” cadeva con la saccoc-cella era pronto a riempirla di nuovo com-mosso dal suo pianto. La mola ha funzionato fino agli anni Ses-santa per poi finire dentro un museo sto-rico. Peccato, sarebbe stato bello se fosserimasta lì al suo posto.

tiere. Si tratta di“Cencio u Moli-naru” che, a suavolta, aveva fattoesperienza in viaMatteotti lavorandocon “Peppina a Mo-linara”. Diventato maggio-renne decise dimettersi in proprioe così aprì la suaattività in Via Lu-catelli. Non stiamoqui a raccontaredelle tonnellate digranturco e granoche passarono daqueste parti, nédelle estenuanti fileche bisognava fareper prendere la fa-