Il Piccolo Segno -settembre 2014-

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Via Sacra, una storia di soprusi A pagina 12 Segue a pagina 21 Il caso Sciamplicotti Il ballo delle dimissioni A pagina 9 Cento numeri e non sentirli A pagina 13 Pagina Facebook Rocca fa il boom Escalation di violenza che succede a Rocca? A pagina 5 A pagina 14 Illuminazione pubblica Parte il nuovo censimento Approfondimento alle pagine 16 e 17 Anno XIII, n. 14 - 1/30 settembre 2014 PICCOLO il Segno ...quello che gli altri non scrivono... quindicinale indipendente www.ilsegnoroccadipapa.blogspot.it È già lotta per il futuro sindaco Estate, luci e ombre a Rocca Raccolta dei rifiuti ai Campi Quarto incarico per Boccia? Quel pasticciaccio brutto della TASI, la nuova tassa sui servizi A pagina 6 A pagina 18 A pagina 23 A pagina 7 A pagina 8 di Andrea Sebastianelli E con questo sono cento! Tredici anni fa ebbe inizio quest’av- ventura editoriale, nata quasi per gioco tra pochi amici desi- derosi di fare qualcosa, nel loro piccolo, per contrastare almeno a livello locale l’avvento di quella nuova cultura (o sotto- cultura) definita oggi con il ter- mine di “berlusconismo” che stava invadendo l’Italia. Per questo, ieri come oggi, siamo molto sensibili al tema del con- flitto di interessi che riguarda, a tutti i livelli, tanti politici di de- stra e di sinistra. Come pensa- vamo di contrastare il berlusconismo dilagante? Dando voce agli avvenimenti locali, sostenendo con convin- zione le scelte del giovane sin- daco di allora, Carlo Ponzo che, pochi anni dopo, avrebbe in- vece intrapreso strade da noi ri- tenute deleterie per il paese. Ringraziamo i nostri sostenitori e collaboratori: Ermanno, Mauro, Camilla, Paola, Toshi, Sandro, Silvia, Simone, Mauro, Giulia, Paola, Tiziana, Bruna, Antonello, Italia, Marco, Luigi, Claudio, Orofino, Valentino, Cristina, Emanuela, Massimo, Roberto, Anna, Rosa, Maurizio, Gianfranco, Marco, Fabrizio, Jessica&Davide, Mario, Cristina, Massimo, Rossana, Nadia, Laura, Fiammetta&Giuseppe, Roberto, Renato, Marcello, Luisa, Patrizio, Enzo, Mariapia, Paola&Alessia, Annarita, Vincenzo, Loredana, Anna, Bruna, Franco, Diana, Daniele, Gennaro e Nicola. numero 100! Studio Tecnico Geom. Simone Cotichini - Urbanistica - Progettazione - Pratiche catastali - Topografia - A.P.E. attestato prestazione energetica Contatti Tel. 06.9494073 Cell. 347.8665961 [email protected] [email protected] www.studio-tecnico-geometra-roma.it Via Monte Vescovo 6 Rocca di Papa (Rm) C.F. CTCSMN79D14H501L P.IVA 08299451008 Abusi edilizi, il comune va all’incasso

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Il Piccolo Segno -settembre 2014-

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Via Sacra,una storia di soprusi

A pagina 12

Segue a pagina 21

Il caso SciamplicottiIl ballo delledimissioni

A pagina 9

Centonumerienonsentirli

A pagina 13

Pagina FacebookRocca fail boom

Escalation di violenzache succede a Rocca?

A pagina 5A pagina 14

Illuminazione pubblicaParteilnuovocensimento

Approfondimento alle pagine 16 e 17

Anno XIII, n. 14 - 1/30 settembre 2014

PIC

CO

LOil Segno...quello che gli altri non scrivono...

quindicinale indipendente

www.ilsegnoroccadipapa.blogspot.it

È già lottaper il futurosindaco

Estate,luci e ombrea Rocca

Raccoltadei rifiutiai Campi

Quartoincaricoper Boccia?

Quel pasticciaccio bruttodella TASI, la nuovatassa sui servizi

A pagina 6 A pagina 18 A pagina 23 A pagina 7 A pagina 8

di AndreaSebastianelliE con questo sonocento! Tredici anni faebbe inizio quest’av-

ventura editoriale, nata quasiper gioco tra pochi amici desi-derosi di fare qualcosa, nel loropiccolo, per contrastare almenoa livello locale l’avvento diquella nuova cultura (o sotto-cultura) definita oggi con il ter-mine di “berlusconismo” chestava invadendo l’Italia. Perquesto, ieri come oggi, siamomolto sensibili al tema del con-flitto di interessi che riguarda, atutti i livelli, tanti politici di de-stra e di sinistra. Come pensa-vamo di contrastare ilberlusconismo dilagante?Dando voce agli avvenimentilocali, sostenendo con convin-zione le scelte del giovane sin-daco di allora, Carlo Ponzo che,pochi anni dopo, avrebbe in-vece intrapreso strade da noi ri-tenute deleterie per il paese.

Ringraziamo i nostri sostenitori e collaboratori:Ermanno, Mauro, Camilla, Paola, Toshi, Sandro, Silvia, Simone, Mauro, Giulia, Paola, Tiziana, Bruna, Antonello, Italia, Marco, Luigi, Claudio, Orofino, Valentino, Cristina, Emanuela, Massimo, Roberto, Anna, Rosa, Maurizio, Gianfranco, Marco, Fabrizio, Jessica&Davide, Mario, Cristina, Massimo, Rossana, Nadia, Laura,Fiammetta&Giuseppe, Roberto,Renato, Marcello, Luisa, Patrizio,Enzo, Mariapia, Paola&Alessia,Annarita, Vincenzo, Loredana, Anna, Bruna, Franco, Diana, Daniele, Gennaro e Nicola.

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Abusi edilizi, il comunevaall’incasso

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ATTUALITÀ2 il Segno - Settembre 2014

L’ex sindaco di Firenze sembra proprio aver messo (quasi) tutti d’accordo

Tutti all’ascolto di Radio Renzigenio italico che la dà a bere a tutti

di Mauro GiovanelliPiù che un’ideolo-gia il Renzismo èuna corrente poli-

tica basata su leggi fisiche chesi rifanno alla teoria della re-latività. Essa trova spuntodalla formula e=mc2 (2 èl’esponente di c, si legge “alquadrato”, come gli stipendidegli adepti, che sono anche“al cubo”) e intende promuo-vere la velocità (c) come ele-mento fondante dello sviluppodelle masse (m) attraverso unasedicente coalizione d’avan-guardia denominata LargheIntese. Questa alleanza hamesso quasi tutti d’accordo:tecnici delle relazioni, espertidi marketing, massmediologi,banchieri, tuttologi, opinioni-sti, pubblicisti, critici e acri-tici, imprenditori, managerpubblici e privati, intellettualio presunti tali.Nella sua fase sperimentaletale rivoluzionaria concezionedel modo di intendere la vitain società è attualmente appli-cata solo in Italia avendo que-sto Paese già concepito inpassato, ed esportato, altri si-stemi di convivenza reciprocacome il fascismo, mafia, ealtre amenità. È una ventata diestremo centrismo che poggiaanche su altri princìpi scienti-fici come quello di Archi-mede, dei vasi comunicanti,fino al quinto postulato di Eu-clide, per arrivare alla teoriaisostatica. I mancati elettoriche desiderassero ulteriori ap-profondimenti sono invitati aconsultare appositi testi che, arichiesta e con beneplacito diForza Italia, saranno fornitigratuitamente dal Partito De-mocratico, nella persona diPina Picierno, non a caso lau-reata in scienza delle comuni-cazioni e perciò seduta alParlamento Europeo insiemeai Borghezio, le Mussolini evia discorrendo. Evitare categoricamente diconfondere tale movimentocon il becero cinque stelle, esi-gua parte di cittadini che anelaa dar voce al popolo. Infattioccorre aggiungere che il

“Renzismo” è una sorta di fi-losofia che si ispira anche, rin-forzandoli, ai valori delloscoutismo e mira ad indiriz-zare il pensiero della gente suconcreti aspetti delle leggi chegovernano l’Universo, affran-cando quindi l’uomo dai mi-seri e superati problemi qualilavoro, equità sociale, dignità,fisco, sovranità, ecc.Siffatto nuovo corso ha rac-colto consensi insperati dallastampa, in particolare quoti-diani che usufruiscono di fi-nanziamenti pubblici, dallatelevisione, anche quelle retiapparentemente fuori dallagiurisdizione del leader oc-culto sig. B., e dai più quotatiprofessionisti dell’informa-zione nonché presenzialisti delpiccolo schermo. L’altro condottiero, o meglio“guida”, da qui il nome dellacorrente di pensiero, è l’ener-gico Renzi (e) che, quando in-nesca la retromarcia allamascella, spara un quanto dienergia il quale impatta gli in-cisivi, sorta di deceleratori edeviatori di particelle, cheviene quindi indirizzato alsuolo e qui immediatamenteinsabbiato da un cannone al si-licio. Tali segnali sono definitiriforme. Nessuno ci capiscealcunché ma non importa, ciòche conta è la velocità con cuivengono sputate, cioè il loronumero nell’unità di tempo.La quantità di emissioni è in-

fatti il tema principale dei varitalk-show di “approfondi-mento” nonché articoli dellemaggiori testate giornalisticheche si occupano del feno-meno: velocità associata al-l’immagine. Quest’ultima, formata da fo-toni che materializzano il Mat-teo così come ci appare, più ècangiante, più è oggetto diprofonda analisi. Infatti il suoologramma, con una rapiditàda far invidia al più sofisticatodei ciclotroni, passa dalchiodo in pelle alla giacca conspacchi laterali e padeletta po-steriore basculante idonea pernon ostacolare la continuafuoriuscita di programmi ela-borati anche dal retrostantepotente reattore di cui questi èben equipaggiato.In quest’uomo il genio italicoha ritrovato il suo riscatto, glialtri, che imbecilli, stanno an-cora lambiccandosi il cervellosulla teoria dell’unificazioneche neppure Einstein ebbe iltempo di tradurre in formula,una sciocchezza per B. e R.dove B sta per Bosone (da nonconfondersi con Cesano Bo-scone), ispiratore e ideologo,e R per Radio Renzi, diffusorea forte impatto sociale. E pen-sare che gli avversari, detrat-tori, sfigati, pessimistietichettati “soliti gufi” conti-nuano a dire che si sta par-lando del nulla... roba da noncredere.

il Segnoorgano quindicinale

dell’associazione culturale“Editoriale il Segno”C.F. 92028150586P.IVA 12706861007

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REDAZIONEMauro Artibani, Bruna Benelli,Federico De Angelis, Giulia De Giorgi, Daniela Di Rosa,Paola Gatta, Mauro Giovanelli,

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ATTUALITÀ 3il Segno - Settembre 2014

La società si divide in 2 gruppi: chi la pensa come te e chi no

Confrontarsisu Internet? Sì,ma quanto è difficile!

di Daniela Di RosaIl mondo è uno ed èuguale per tutti…però poi esiste la

visione del mondo e lì le cosecambiano e si complicano per-ché la visione si moltiplica ediventa “le visioni” con leconseguenti versioni dei fatti.Ognuno di noi possiede la pro-pria versione della verità!Ogni individuo, in base a fat-tori culturali e ambientali si“costruisce” la sua idea dellavita e crea il proprio mondofatto a “compartimenti sta-gni”. Le varianti sono infinitema alla fine (almeno per lamia esperienza personale) lasocietà si divide in due gruppi,quelli che la pensano come tee gli altri: i primi sono colorocon cui condividi le giornate,i passatempi, le vacanze, gliimpegni e la vita sociale, glialtri sono coloro che incontri,saluti, che ti sono anche sim-patici e che, in linea di mas-sima, rispetti… finché tuttoresta in superficie, mai appro-fondire un tema contrastanteperché a quel punto si abbas-sano le “paratie” e inizia loscontro. Tre sono i temi chepiù degli altri accentuano que-ste differenti visioni, la prove-nienza, il sesso e lareligione… che io traduco indue sottospecie, i tolleranti e

gli intolleranti.In questi giorniInternet (e in pri-mis il mondo diFacebook) è insubbuglio per lastoria dei duemarò, uno deidue ha avuto unmalore… e qui itolleranti e gliintolleranti chedi solito si ten-gono lontani edivisi entrano incontatto, si in-contrano e siscontrano, a quel punto la fac-cenda si trasforma nel più re-sistente sottogruppo, quellopolitico, destra e sinistra, e adispetto dei cambiamenti incorso (Pd e Pdl governanopraticamente insieme) ritor-nano in grancassa fascisti e co-munisti! Nonostante ilsecolo-breve sia finito da unpezzo le due ideologie, grazieai nostalgici, resistono ancorae riemergono dal limbo contutto il loro strascico di reto-rica. Di solito frequentogruppi che avvalorano le mieidee, evito di entrare in colli-sione con gli altri, un po’ perrispetto della “pagina” altrui eun po’ perché la maggior partesi nasconde dietro falsi ac-count. Però, alcuni giorni fa,non ci sono riuscita e me ne

rammarico, pensavo ingenua-mente che i tempi fossero ma-turi per un confronto civile,che fossero preparati ad accet-tare altre versioni della storia,affrontare verità evidenti… misbagliavo, ho sentito chiamarei due militari “martiri”, negarela realtà dei fatti, dichiararefalse tutte le prove contro diloro, persino la loro confes-sione non sarebbe reale; hovisto infilarci dentro navi gre-che, aerei americani, spierusse, giornaliste “rosse”, vo-lontarie in cerca di diverti-mento rapite per finta, di tuttoe di più pur di non vedere larealtà! Ho chiesto più volteuna parola in ricordo dei duepoveri pescatori morti e me lihanno trasformati in terroristi,mi sono arrivati insulti non ri-

petibili, il più violento? “pu-trida fogna”! Eppure non erostata né volgare né tantomenoaggressiva, dicevo: hanno con-fessato, c’è un processo incorso, aspettiamo, noi, se la si-tuazione fosse stata inversaavremmo fatto ciò che stannofacendo i giudici indiani. E giùtutta la retorica dio-patria-fa-miglia, hai voglia a spiegareche tutto il mondo è paese eche anche lì hanno dio-patria efamiglia, che noi non siamosuperiori a nessuno; è partitol’attacco alla comunista, sonoarrivati a Stalin senza passareper Hitler, sono diventata una“mangiapreti” (vero) “mangia-bambini”(falso, non mangiocarne) amante di stranieri, pre-feribilmente negri e arabi (masolo se musulmani, a quantopare i cattolici mi sono indige-sti). A quel punto mi sono riti-rata, ho augurato loro unabuona serata, ho rialzato le pa-ratie, chiuso i compartimentistagni e sono tornata alla miavisione del mondo, un mondosenza confini, senza reli-gioni… dove tutti possiamo gi-rare liberamente, dove esisteuna sola razza, quella umana!Ebbene sì, lo considero unmondo migliore. Per dovere dicronaca però devo anche ag-giungere che qualche ecce-zione c’è sempre… ringrazioL.F. perché è stato l’unico chepur non pensandola come me,e probabilmente di idee politi-che opposte alle mie, ha sem-pre mantenuto uncomportamento civile, anzimentre si discuteva di matri-moni gay sulla mia pagina Fa-cebook, ha persino cercato dicomprendere la mia ver-sione… purtroppo lui è l’ecce-zione che conferma la regola!

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REGIONE LAZIO4 il Segno - Settembre 2014

Si è riunito il Comitato Regionale Controllo Contabile

Regione Lazio, è l’ora dei controlli

di Sandro Tabellioneil Comitato regionale di con-trollo contabile sta intensifi-cando la propria azione divigilanza in seno all’ente Re-

gione. La presidente Valentina Corrado(del movimento 5 stelle), che subentrò aCarlo Ponzo, nel corso di una sedutaaperta al pubblico e trasmessa in direttastreaming sull’apposito canale Youtube, haillustrato le richieste indirizzate alla giuntavolte ad ottenere una serie di documentinecessari per lo svolgimento dei compitistatutari del Corecoco. In particolare, ilComitato dovrà esprimere un parere da al-legare alla legge di approvazione del ren-diconto generale della Regione Lazio perl’esercizio 2013. Così, con una lettera indirizzata all’asses-sore al bilancio, Alessandra Sartore, il Co-recoco ha sollecitato l’invio dei rendicontidegli enti dipendenti e delle società parte-cipate, degli enti parco, di Laziodisu, diArpa Lazio, dell’Asp, di Aremol e del-l’Agenzia regionale del Lazio per i tra-pianti e le patologie connesse. Un’altrarichiesta agli uffici della giunta riguarda latrasmissione al Corecoco delle determina-zioni dirigenziali con impegno di spesadelle diverse direzioni regionali in formasemplificata.In tema di trasparenza, il Corecoco ha in-dirizzato al presidente del consiglio regio-nale, Daniele Leodori, e al segretariogenerale, Antonio Calicchia, la richiesta direndere accessibili le determinazioni diri-genziali del consiglio e di sostituire i do-cumenti cartacei con quelli informatizzati.Nella sua risposta, anch’essa allegata al-l’ordine del giorno del Corecoco, il presi-dente Leodori informa di aver datomandato al segretario generale di provve-dere alla pubblicazione sul sito web delconsiglio di tutte le determinazioni dispesa. Inoltre, Leodori ha scritto che è attual-mente allo studio la fattibilità dell’infor-matizzazione e la dematerializzazionedelle determinazioni e che “il progetto par-tirà nel più breve tempo possibile”.Un capitolo a parte ha meritato il bilancioconsolidato del Gruppo Regione Lazio.La Regione, infatti, dal 2012 partecipa allasperimentazione della nuova disciplina in

materia di armonizzazione dei sistemi con-tabili degli enti territoriali, introdotta dal de-creto legislativo 118/2011. Diretta agarantire la trasparenza e la comparabilitàdei dati di bilancio degli enti pubblici, lanuova disciplina prevede che gli enti in spe-rimentazione predispongano uno schema dibilancio consolidato, comprensivo cioè deidati dei bilanci degli enti e degli organismistrumentali. In quest’ottica, la giunta regio-nale ha deliberato l’approvazione deglielenchi degli enti di diritto privato e dellesocietà controllate che entreranno a farparte dell’area di consolidamento del bi-lancio del Gruppo Regione Lazio perl’anno 2013. Come si legge nella delibera di giunta n.

143 del 25 marzo 2014, rientrano in talearea di consolidamento l’Agenzia regionaleper gli investimenti e lo sviluppo del LazioS.p.A. - Sviluppo Lazio SpA, Cotral SpA eCotral Patrimonio SpA, Astral SpA, LaitSpA, Lazio Service SpA, Lazio AmbienteSpA, SAN. IM. SpA, l’Agenzia per lo svi-luppo delle amministrazioni pubbliche(Asap), l’Agenzia regionale per la prote-zione ambientale del Lazio (Arpa). A illu-strare il provvedimento ai membri delCorecoco è intervenuto il dirigente del-l’area Società controllate ed enti pubblicidipendenti della Regione, Filippo Barba-gallo.Nel corso della seduta la presidente Valen-tina Corrado ha anche annunciato controllida parte del Corecoco sulla regolarità degliadempimenti fiscali da parte della giunta edel consiglio regionale e controlli - “non acampione, bensì a tappeto, per area”, comeha precisato la presidente - sulle determi-nazioni dirigenziali di spesa della giunta re-gionale. Infine, è stato toccato il tema dei soggettiin quiescenza che, per il decreto 90/2014,non potranno più ricoprire incarichi nellapubblica amministrazione se non a titologratuito e della mancata presentazione diuna proposta di legge di assestamento di bi-lancio sia nel 2013 che nel 2014. Anche suquest’ultimo punto l’esponente dei cinquestelle si è riservata di chiedere chiarimentiassieme al quadro delle numerose varia-zioni di bilancio adottate dalla giunta. All’incontro, oltre alla presidente, eranopresenti tutti i membri del Corecoco: LucaGramazio (Pdl - FI), Daniele Mitolo (Per ilLazio), Oscar Tortosa (Psi), GianfrancoZambelli (Pd). Nel corso della seduta è intervenuto ancheil consigliere Devid Porrello (M5s).

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il Segno - Settembre 2014

ROCCA DI PAPAnotizie, informazione, attualità

Al 30 giugno 2014 i residenti censiti nel Comune di Rocca diPapa erano 16.747 (maschi 8.250; femmine 8.497). Alla stessa data i nuclei familiari erano 6.329.*

*dati forniti dall’Ufficio d’Anagrafe

INDOVINA QUANTI SIAMO?

Accoltellamenti, risse, rapine e delinquenza comune: ogni mese ce n’è una

È un’escalation di violenza che cosa succede a questo paese?

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di AndreaSebastianelliL’ultimo fatto dicronaca avvenutoa fine agosto, sicu-

ramente il più grave poiché haridotto in fin di vita un gio-vane del posto, è l’ennesimosegnale che Rocca di Papa stavivendo un’emergenza. Ilpunto su cui discutere non è,però, quello della sicurezza.Le statistiche degli Interni cidicono che il nostro è un paesesicuro, quindi la prospettiva dacui guardare è un’altra, e ri-guarda l’aspetto sociale edeconomico. A confermarlo,anche in questo caso, sono lestatistiche: Rocca di Papa è tragli ultimi paesi dei Castelli perreddito pro-capite e uno degliultimi nel lavoro giovanile. La crisi degli ultimi tempi nonha fatto altro che accentuare ledifficoltà generali. La respon-sabilità dell’amministrazionenon sta nel non organizzare lasicurezza ma, casomai, nelnon saper intercettare il ma-lessere generale crescente, la-sciando che ognuno,soprattutto i più giovani, si ar-rangi come meglio può. E al-lora furti, rapine, risse eaggressioni sono diventati ilmodo per andare avanti fa-cendo del degrado morale e ci-vile la sola strada dapercorrere. Oggi è difficilecorrere ai ripari, il comunenon ha soldi da spendere equei pochi li utilizza in malo-modo. Quando una comunitàè in difficoltà è necessario in-viare dei segnali di attenzione,intervenendo prima che ac-cada il peggio. Pensiamo aigiovani roccheggiani, soprat-tutto quelli che non hannospalle forti: vedono una realtàche fa finta che non esistono,la sola cosa che gli si chiede èdi non essere troppo visibili.Ma loro esistono e bisognaavere il coraggio di guardarli

NUMERI UTILIClinica San Raffaele: 06-9428601

Comando Carabinieri: 06-94749007Polizia Municipale: 06-94286134Centralino Municipio: 06-942861

TAXI Mario: 346-368491106-9499151 (casa)

26 APRILE 2014BOMBA ALL’UFFICIO POSTALEUn fragoroso boato turba la tranquillità notturna di tanti cittadini di Rocca di Papa, svegliatisi intorno alle 4del mattino dopo lo scoppio di una bombola nei pressidelle Poste di via Cavour. Le indagini portano all’incriminazione di un cittadino roccheggiano.

11 MAGGIO 2014MEGA RISSA AL CAMPO DI CALCIO5 espulsi e una mega rissa è il bilancio della partita di se-conda categoria tra il Real Rocca di Papa e la Nuova CastelliRomani di Albano valida per la promozione in prima catego-ria. Dopo pochi minuti intervengono i Carabinieri di Rocca di Papa che scortano gli ospiti fino a via dei Laghi.

18 GIUGNO 2014UOMO AGGREDITO AI CAMPI D’ANNIBALENel quartiere Campi, nella centralissima piazza Di Vittorio,un boscaiolo roccheggiano di 59 anni viene trovato a terrain una pozza di sangue. La vittima era stata colpita ripetu-tamente con un bastone. Responsabili del pestaggio risultano essere alcuni compaesani del boscaiolo.

8 LUGLIO 2014RISSA A NEMI, 7 ROCCHEGGIANI COINVOLTII Carabinieri di Velletri arrestano a Nemi in flagranza di reato dieci cittadini italiani (sette di Rocca di Papa), responsabili del reato di rissa aggravata. I fermati hannoun’età compresa tra i 20 e i 35 anni. La rissa era scoppiata in pieno centro a Nemi, in piazza Umberto I.

26 AGOSTO 2014ACCOLTELLATO GIOVANE ROCCHEGGIANOPoco dopo la mezzanotte in piazza Valeriano Gatta un42enne del posto viene ridotto in fin di vita dopo esserestato colpito da ben cinque coltellate molte delle quali al-l’addome. Il giorno dopo l’aggressore, un albanese di 27anni, si costituisce.

Cinque mesi di ordinaria follia

in faccia e parlarci. Per loro,oggi, lo straniero è l’usurpa-tore, quello che ruba il lavoroe la felicità. In questo paese davent’anni nulla è stato fatto peri giovani roccheggiani. La solacosa che l’amministrazione èriuscita a fare è spendere soldiper quella cosa che si chia-

mava “Informagiovani”. A chiè servita non lo sappiamo (oforse sì), che risultati abbia ot-tenuto nessuno ce lo ha detto,quanti progetti sono andati inporto è un mistero. Quanto ècostata idem, nessuno riesce aconteggiarlo. Adesso che i buoi sono scap-

pati dal loro recinto, non è piùtempo di chiacchiere, Rocca diPapa deve ritrovare la sua ca-pacità di reagire dove ciascuno(cittadini, istituzioni, politica,organi di informazione) facciala sua parte, iniziando da comepoter superare quest’emer-genza sociale.

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ROCCA DI PAPA il Segno - Settembre 20146

Si riaccende la discussione in casa Pd in vista delle elezioni del 2016

È già lotta sul candidato sindacoL’agodellabilanciasaràBarbantedi Luigi SerafiniIl sindaco Boccia accende lamiccia su un dibattito che evi-dentemente appassiona molto ilpartito democratico: quello sulprossimo sindaco di Rocca diPapa, per le elezioni del 2016.La tattica appare smaccata:chiama in campo un paio dinomi (Sciamplicotti e Fei) e la-scia che si consumino un po’, liprova, li testa. Il sindaco, dopo che ilmamilio.itha pubblicato, certo non casual-mente, la notizia dei nomi pos-sibili, smentisce e dice che nonci sono tensioni, lui e i suoi as-sessori sono una squadra estanno lavorando tutti insieme.Bravi.Un piccolo saggio di ipocrisiaper vedere reazioni e posiziona-menti. Tra l’altro i nomi citati,fedelissimi di Boccia sindaco,non annoverano quello che po-trebbe essere il vero ago dellabilancia di tutta la partita: l’exvicesindaco Roberto Barbante,forte di circa 600 preferenzepersonali alle ultime elezioni. Ilcandidato sindaco vincente po-trebbe essere proprio quello concui vorrà allearsi Barbante. Nonci resta che ribadire quello chegià scrivemmo proprio un annofa: tra Fei, Querini e Sciampli-cottiil più piazzato è Mauro Fei.Qualcuno dirà che ha scarsaesperienza, ha meno titoli, èpoco scolarizzato, è un po’ piùrozzo degli altri, è quello chebrilla di meno per acume e in-gegno. Se è così, il candidato

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del Pd sarà proprio lui!Ma una questione così impor-tante non avrebbe bisogno diun minimo di dibattito? Un di-battito interno e soprattuttoesterno al partito? La domandaè pleonastica e la risposta do-vrebbe essere scontata: sì. In-vece il Pd è una ridotta, unfortilizio vuoto, non presidiato,senza persone, senza contrad-dittorio, senza idee. La totale identificazione dei

ruoli tra amministrazione epartito ha annullato qualsiasicapacità critica, qualsiasiespressione, se non di dis-senso, almeno di richiesta dianalisi, qualsiasi possibilità didomandare, capire, proporre,financo partecipare. Ci dicono che i giovani del Pdsiano in fermento. Forse, manon producono cambiamentitangibili rispetto a una situa-zione calcificata da decenni di

potere in mano alle stesse per-sone. Un controllo delle tes-sere di tipo ragionieristico,organizzato per caseggiati,l’anno scorso ha svilito anchesolo l’ipotesi di un dibattito infase congressuale. Le tesseresi sono contate, ma quasi nonc’era bisogno perché non èche fossero state fatte alle per-sone, ma, come accade spesso,attribuite nominalmente a deinomi. Quindi ognuno aveva ilsuo pacchetto. Fatte le somme,i dirigenti, ossia il sindaco egli assessori, hanno attribuitoqualche carica ai più vogliosi efine. Il Pd non può essere il partitonel quale comanda il sindaco.Amministrazione comunale epartito sono e devono esseredue cose distinte. La segreteriadel partito non può esserecomposta da fiduciari del sin-daco. Ci dovrebbero esserepersone leali, con capacità dianalisi e di critica, non personefedeli che sappiano solo e sem-pre annuire ai cenni del capo.Così il partito non funziona. È quello che, con le dovuteproporzioni, si sperimenta a li-vello nazionale. Il Pd, l’ultimopartito non proprietario, si staavviando in una spirale nellaquale il dibattito è prosciugatoe il dissenso interno è bollatodi opposizione (i gufi, i rosi-coni e i professoroni). A Roccadi Papa le cose sono più sem-plici, ma la prospettiva ci ponedi fronte allo stesso baratro.

Il municipio di corso Costituente

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ROCCA DI PAPAil Segno - Settembre 2014 7

Dopo Comune, Parco dei Castelli e Regione ora è la volta dell’ex Provincia

Il sindaco-consulente Bocciaverso il quarto incarico politicodi Paola GattaBentornate Province. Dopo gliannunci relativi alla loro can-cellazione, ecco rispuntarequesti enti di secondo livello(ora si chiamano così) contanto di nomine politiche. In-fatti, rispetto alle Provincecome le abbiamo conosciutefino a pochi mesi fa, la solacosa che è cambiata è la no-mina dei rappresentanti: primali sceglievano i cittadini attra-verso il voto, ora invece la par-tita è tutta interna ai partiti,spetta a loro in definitiva deci-dere chi andrà a far parte dei144 membri della Città Metro-politana (la precedente Provin-cia era formata da 45consiglieri e 12 assessori), pre-sieduta dal sindaco di RomaIgnazio Marino (la legge stabi-lisce che il primo cittadinodella città capoluogo ne di-venta presidente). Il prossimo 5 ottobre, quindi,il nuovo ente si insedierànello stesso palazzo che fu sededella Provincia di Roma. Inqueste ore le forze politichestanno conducendo discussionie confronti per decidere quali,tra sindaci e consiglieri comu-nali dei 121 comuni dell’hin-terland romano, andranno adoccupare le nuove luccicantipoltrone. Sembra che anche ilsindaco di Rocca di Papa, Pa-squale Boccia, avrebbe avan-zato la sua candidatura,evidentemente non contentodei suoi già tre incarichi (sin-

questo punto possiamo chia-mare «cancellazione-truffa»delle Province) apprendiamoche “restano a carico delle CittàMetropolitane gli oneri con-nessi con le attività in materiadi status degli amministratori,relativi a permessi retribuiti,

oneri previdenziali, assisten-ziali ed assicurativi. Come haben sottolineato Vincenzo Bi-sbiglia sul Tempo, “tolto quelloche è lo stipendio netto (1.400euro al mese per i consiglieri),restano tutti i compensi, com-presi i permessi retribuiti, ov-

Boccia ha fatto poker

Orario Continuato

Pizzette bianche € 0,50Pizzette rosse € 0,70

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Nel periodoscolasticoAPERTURAORE 7.30

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Calcoli IMU e TASIConsulenza fiscale e contenziosoPratiche per CCIAA – INPS – SUAP

Il comune di Rocca di Papa comunica che il servizio diconsegna delle buste per la raccolta differenziata “portaa porta”, sia per i cittadini del Centro Storico che delquartiere Vigne, dallo scorso 11 agosto viene effettuatopresso la ex scuola di via del Vallone - Uffici Aimeri Am-biente. Gli orari sono i seguenti:lunedì, martedì, mercoledì, venerdì e sabato dalle 9:30alle 12:30; giovedì dalle 15:00 alle 17:00.

Consegna buste porta a porta

daco, presidente della comu-nità dei sindaci del Parco deiCastelli Romani, consulenteper conto dell’assessoratoalle politiche sociali della Re-gione Lazio). Ora vorrebbepuntare al quarto incarico,diventare cioè anche consi-gliere (o assessore) della CittàMetropolitana. Con tutti que-sti incarichi viene da doman-darsi quando avrà il tempo perdedicarsi un po’ ai problemi diRocca di Papa. Certo, la batta-glia per essere scelti è dura,visto che molti sindaci e consi-glieri vorrebbero salire su que-sto nuovo carrozzone ma pareche il sindaco di Rocca di Papaè nell’elenco dei sicuri. Intanto, sul fronte dei costi, icittadini non possono dormiresonni tranquilli. L’ANCI (l’as-sociazione dei comuni italiani)ha garantito che i neo-eletticonsiglieri metropolitani nonpercepiranno stipendio ma,leggendo la cosiddetta leggeDelrio (il sottosegretario diRenzi ideatore di quella che a

vero il risarcimento che l’entedeve al datore di lavoro dei con-siglieri per le giornate passate inconsiglio fra assisi e commis-sioni. Cifre molto alte -ha ag-giunto il giornalista delquotidiano romano- a volteanche a cinque zeri, che in pas-sato hanno anche destato i «so-spetti» della magistratura”. La crisi persiste ma solo per icittadini... perché i politici tro-vano sempre una scappatoia.

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ROCCA DI PAPA il Segno - Settembre 20148

di Paola GattaTASI sta per Tassa sui Servizi Indivisi-bili. È l’ultima di una serie interminabiledi sigle che sembra studiata apposta perfar smarrire i cittadini contribuenti (TIA- Tariffa di Igiene Ambientale; TARSU -Tassa per lo smaltimento dei Rifiuti So-lidi Urbani; TARI - Tassa sui rifiuti; IUC- Imposta Unica Comunale).Il governo ha deciso che nei comuni cheentro il 23 maggio non hanno deliberatole aliquote la scadenza per il pagamentodella prima rata della Tasi è prorogata dagiugno a settembre (soprattutto per venireincontro alle esigenze determinate dalrinnovo dei consigli comunali, nei co-muni dove erano previste le elezioni co-munali).Ulteriore proroga ad ottobre 2014: il co-siddetto decreto-ponte ha ufficialmenteprorogato il pagamento della prima rataTASI al 16 ottobre in quei comuni dovenon sono state deliberate le aliquote entroil 23 maggio (è il caso di Rocca di Papa):questa data però riguarda solo i comuniche delibereranno entro il 10 settembre.Per chi ritarderà ulteriormente, invece, siprofila il versamento al 16 dicembre conaliquota base all’1 per mille in luogo

delle aliquote dall’1 permille fino al 2,5 per mille(eventualmente si può arri-vare fino al 3,3 per mille sesi considera il possibile ad-dizionale dello 0,8 permille previsto per intro-durre delle detrazioni).Il Comune di Rocca diPapa, nonostante di questoargomento se ne parli dallascorsa primavera, è riuscitoa deliberare solo per il rottodella cuffia, come si suoldire. Nonostante le assicu-razioni dell’amministra-zione si è avuta ladimostrazione concreta diuna completa incapacitàprogrammatoria, visto chedi TASI (e delle sue sca-denze) se ne sta parlandoda mesi. Invece qui si ar-riva all’ultimo momento. Per la giunta Boccia sarebbe stato unguaio serio considerato che ha previsto diincassare dalla TASI una cifra record: 1,4milioni di euro. Questi soldi (circa 3 mi-liardi delle vecchie lire) andranno a co-prire le spese per la pubblicailluminazione, per la derattizzazione e lalotta al randagismo, oltre a una parte deisoldi necessari per la sicurezza, la vigi-lanza, il cimitero e i servizi sociali.C’è inoltre un dettaglio non da poco: nellabozza di delibera sulla TASI, predispostadall’amministrazione, non compaiono leagevolazioni previste dalla legge. Infattiil Comune può prevedere riduzioni edesenzioni nel caso di: abitazioni con unicooccupante; abitazioni tenute a disposi-zione per uso stagionale od altro uso li-mitato e discontinuo; locali, diversi dalleabitazioni, ed aree scoperte adibiti ad usostagionale o ad uso non continuativo, ma

ricorrente; abitazioni occupate da soggettiche risiedono o abbiano la dimora, per piùdi sei mesi all’anno, all’estero; fabbricatirurali ad uso abitativo. Infine la Tasi nonè dovuta in relazione alla quantità dei ri-fiuti assimilati che il produttore dimostridi aver avviato il recupero. Di tutto questonella delibera del comune non c’è traccia. Certo, la legge dice che il comune “può”predisporre delle agevolazioni, ma la loromancata considerazione denota una scarsaattenzione sociale.Infine, per quanto riguarda il costo delservizio di raccolta rifiuti c’è da sottoli-neare che era aumentato del 20% nel 2012e di un altro 30% nel 2013. Quest’anno aRocca di Papa abbiamo già pagato piùdell’anno scorso, ma stiamo aspettando ilconguaglio di fine anno. Quindi avremosicuramente un altro corposo aumento, ilterzo di fila.

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ROCCA DI PAPAil Segno - Settembre 2014 9

Dopo il “ballo delle dimissioni”Ferazzoli torna in Consiglio

di Andrea SebastianelliUn nuovo gioco èstato lanciato nel pa-lazzo comunale di

Rocca di Papa: indovinare quandosi dimette Silvia Sciamplicotti (daquali incarichi non riusciamo più aseguirlo). Sì perché l’assessora hale dimissioni facili, salvo poi riti-rarle in men che non si dica. Era già successo il 3 dicembre2013 in occasione della sua ele-zione a presidente del consigliocomunale. Dopo la nomina, il sin-daco annuncia ai presenti che leilascerà il suo ruolo da assessore.E invece dopo pochi giorni la no-tizia viene smentita e lei resta alsuo posto, un sedere su due pol-trone.Il gioco si è ripetuto il 2 settembrescorso durante la riunione dei ca-pigruppo consiliari per decidere ladata del consiglio comunale chedovrà sancire il ritorno, in qualitàdi presidente del consiglio stesso,di Luigi Ferazzoli, costretto, traluglio e agosto 2013, ad abbando-nare il suo ruolo. Che ti fa laSciampli? Durante la riunione faprotocollare le sue dimissioni(prot. 22190). Penserete: si saràdimessa per preparare il ritorno diFerazzoli, e invece la motivazioneè tutta interna a qualche strategiapolitica che ci sfugge. Parla di“pressanti e stringenti motivi dinatura personale”. Stop. Nella riunione dei capigruppo, imembri prendono atto della sceltae la stessa riunione viene prose-guita da Danilo Romei che prov-vede a convocare il consiglio del16 settembre 2014 (ore 16:00). Lastoria sembra finita ma pochigiorni dopo avviene ciò che non tiaspetti, dimenticando che dove c’èlei tutto è possibile. Che ti fa? Pre-senta un’altra lettera (prot. 22604dell’8 settembre 2014) in cui ritirale precedenti dimissioni perchè ilMinistero delle Finanze avrebbescritto al comune dicendo di con-vocare con urgenza un consiglioper approvare le tariffe dellanuova tassa IUC (TARI + TASI,cioè: ex Imu + Tarsu). A dire dellaSciamplicotti, Romei avrebbefatto di tutto per non convocarequel consiglio facendolo, di fatto,saltare con le conseguenze delcaso (leggere articolo a fianco).Così l’assessora rifà capolino, sa-crificandosi per il bene della pa-tria. Ora tralasciamo la lettera delMinistero, visto che la scadenza

del 10 settembre per determinarele aliquote IUC-TASI era nota damesi. Il problema è che l’ammini-strazione se ne era completamentedimenticata, segno che i nostri(dal sindaco all’assessore al bilan-cio, alla Sciampli) erano in altrefaccende affaccendati. Convocareil consiglio comunale, lo ha ricor-dato Enrico Fondi in consiglio, èun atto che deve seguire delle re-gole precise: inviare a tutti i con-siglieri la proposta da mettere indiscussione affinché si possanopreparare; allegare il parere dellacommissione specifica (in questocaso quella sul bilancio); allegareil parere del revisore dei contivisto che si sta parlando di una

tassa pluriennale che andrà a com-porre il bilancio comunale. E allora che cosa pretendeva laSciamplicotti? Che Romei, che èmembro della minoranza, facessequesta sorta di “lavoro sporco”:convocare il consiglio per contodella maggioranza, senza rispet-tare le norme di cui sopra. Eppoidare carattere d’urgenza a un con-siglio l’avremmo capito se ci fossestato un terremoto o un alluvione,ma non sull’approvazione di unatassa la cui scadenza è nota da al-meno sei mesi. Danilo Romei,quindi, si è limitato a procederecome ha sempre fatto nella con-vocazione dei consigli: far rispet-tare le regole e la legalità.Capendo la brutta aria, cioè il ri-schio di non deliberare sullanuova tassa (hai visto mai che icittadini risparmiassero qual-cosa!), la Sciampli ha fatto marcia

indietro, specificando però che “siriserva di ripresentarle (le dimis-sioni, n.d.d.) in un momento piùopportuno”. Vale a dire: quandori-vuole lei, sempre che nel frat-tempo non decida di ri-tirarle. Ora passiamo al ruolo di presi-dente del consiglio comunale.Anche questa vicenda è abba-stanza tortuosa e vale la pena ri-costruirla per sgombrare il campoda ipocrisie e mezze verità chel’hanno caratterizzata dal mo-mento dell’abbandono di Feraz-zoli. Il 3 giugno 2011 Ferazzoli(per conto della maggioranza )viene eletto presidente mentre Da-nilo Romei (per l’opposizione)viene nominato suo vice. Tutto

come previsto, fino a quando Fe-razzoli è costretto a lasciare loscranno al sostituto Romei, in at-tesa di poter rientrare per rioccu-parlo legittimamente. Romei siinsedia nel consiglio del 29 ago-sto 2013 e, per tre mesi, assolvealla funzione di vice. Ma il 3 di-cembre 2013 avviene la svolta chechiude definitivamente la paren-tesi Ferazzoli. L’amministrazionedecide di nominare un nuovo pre-sidente del consiglio comunaleperché nel frattempo Ferazzoli sidimette in seguito alle pressioniesercitate dalla maggioranza. Aquesto punto la decisione è scon-tata: Ferazzoli esce di scena defi-nitivamente. La scelta, allora,ricade sulla già assessore all’urba-nistica Sciamplicotti. Romei restavice-presidente.L’assurdo, e qui entriamo nelcampo dell’ipocrisia, è nelle moti-

vazioni. Nel consiglio comunaledel 3 dicembre il capogruppo PdSantangeli dichiara: “L’elezionedel nuovo Presidente [...] deve es-sere considerata una sorta di “In-terim” nell’attesa di rivedere al piùpresto seduto al suo posto il con-sigliere Ferazzoli”. Lo stesso con-cetto espresso a più riprese dalsindaco e dalla stessa Sciampli-cotti appena eletta. In pratica San-tangeli inventa un interim che nonesiste visto che il consiglio haeletto un nuovo presidente. “Inte-rim” sarebbe stato se avessero la-sciato Romei al suo posto senzasmuovere pedine con mosse econtromosse. E infatti la Sciamplicotti, come

detto, nella sua lettera di dimis-sioni non fa alcun accenno alla re-stituzione del legittimo ruolo aFerazzoli. Perché, appunto, sel’intenzione della maggioranzafosse stata effettivamente quella digarantirlo nel suo ruolo, si sarebbelimitata a “sopportare” per qual-che mese Romei in modo che, unavolta rientrato il “presidente in ca-rica” (Ferazzoli) avrebbe trovatointegro il suo posto. Semplice-mente. Ora invece Ferazzoli dovràessere ri-votato dai colleghi con-siglieri con il rischio di non essereeletto alla prima seduta. Perchè in-tanto, in seguito all’atteggiamentodella Sciampli, maggioranza e op-posizione stanno ai ferri corti in unclima alquanto esasperato mentrelui, Ferazzoli, avrebbe avuto di-ritto a un ambiente consiliare piùsereno. Bentornato Luigi!

LEI, LUI E L’ALTRO

Silvia Sciamplicotti Luigi Ferazzoli Danilo Romei

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ROCCA DI PAPA il Segno - Settembre 201410

di Sergio RasettiFalco 193 è uno dei nuovi autovelox in grado di ac-certare in un attimo se siamo assicurati e abbiamofatto la prescritta revisione del veicolo, se indos-siamo le cinture o se il veicolo è sottoposto a seque-

stro, oltre naturalmente a registrare la nostra velocità. Una bellanovità che contribuisce ad aumentare la sicurezza nella circola-zione stradale.La possibilità per le autorità competenti: polizia stradale, cara-binieri e vigili urbani di lavorare sulla sicurezza stradale moltopiù efficacemente dei semplici controlli sulla velocità tramite iquali l’unico risultato certo è fare “cassetta” per sistemare i bi-lanci comunali. Sarebbero 4 milioni le auto che circolano senzaassicurazione e probabilmente sono proprio queste il vero peri-colo per gli utenti della strada. Sicuramente molto più perico-losi di chi supera i limiti di velocità di 8-10 chilometri l’ora eviene impallinato dal solito autovelox in esercizio nelle ore “co-mode”, quelle dei pensionati e delle casalinghe in uscita per laspesa quotidiana. Anche i nostri vigili, se gli amministratori lo volessero, potreb-bero dedicarsi a questa attività alleggerendo la pressione sui li-miti di velocità che in alcuni casi sono proprio eccessivi. Risultache l’apparecchiatura necessaria ha un prezzo assolutamente ac-cessibile, con 6-7000 euro si può acquistare e, una volta accer-tata l’infrazione, non ci sono ricorsi che tengano.Ai contrari basta chiedere soltanto come reagirebbero in caso diincidente con un automobilista non assicurato con tutte le con-seguenze del caso. Noi ci siamo passati e non è stato piacevole. Molti comuni si sono già attrezzati. Il nostro comune avrà vogliadi fare la scelta giusta?Lo scopriremo nel prossimo futuro.

di Corrado Colizza*Pur rendendoci conto degli in-numerevoli problemi che assil-lano anche il territorio diRocca di Papa, desideriamo ri-prendere il colloquio sul temaradon, gas radioattivo. Ciò è dovuto da due fatti:a) Da un monitoraggio avve-nuto nel 2005 in varie scuoledel Lazio, e su richiesta degliallora direttori, riportiamo i va-lori della concentrazione mediadi Radon di una scuola diRocca di Papa rilevati e calco-lati in cinque locali: archivio(piano seminterrato) = 6.400Bq/mc; locale attiguo palestra (piano interrato) = 20.551Bq/mc; aula (1° piano) = 1.122Bq/mc; segreteria (piano terra)= 428; palestra = 1.800 Bq/mc. Purtroppo occorre tener pre-sente che la normativa italianaimponeva, a salvaguardia dellasalute dei dipendenti scolastici,l’effettuazione delle operazionidi bonifica nel caso il valore diconcentrazione della radioatti-vità raggiungesse i 500 Bq/mc.b) Abbiamo inviato, per postacertificata, al Sindaco Bocciasia la richiesta di uso della salaconsiliare per svolgere un in-contro informativo sulla radio-attività nei Castelli Romani, sia

Dopo il monitoraggio avvenuto in una scuola di Rocca

Presto un convegno sui pericoli del radonla disponibilità nel supportarel’amministrazione nel dare in-formazioni sul tema Radonnelle scuole, nelle associa-zioni, in genere alla popola-zione ed alla sensibilizzazionedel personale comunale ancheper la ricaduta sul regola-mento edilizio comunale.Come noto i locali scolasticisono considerati, sia ambientidi lavoro per i dipendenti, siaambienti di vita per i bambiniche li frequentano, ed una rac-comandazione dell’Euratom,pubblicata a salvaguardiadella popolazione (bambinicompresi), prevedeva un li-mite massimo di 400 Bq/mc,per i fabbricati esistenti e di200 Bq/mc per quelli da pro-gettare. Dato che questa raccomanda-zione in Italia (Veneto a parte)

non ha avutoseguito, nelg e n n a i oscorso è dinuovo inter-venuto l’enteeuroeo Eura-tom pubbli-cando sullagazzetta eu-ropea, e pertutte le na-zioni che nefanno parte,una direttivas u l l ’ a r g o -mento (chesarà recepitaanche nellanormativa italiana entro il gen-naio 2016) che riduce il limiteoperativo da 500 a 300 Bq/mcper gli ambienti di lavoro e pergli ambienti di vita.

* portavoce dell’associa-zione “gruppo presenza –

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ROCCA DI PAPAil Segno - Settembre 2014 11

di Giulia De GiorgiLo scorso 27 agosto si è inse-diata la nuova dirigente scola-stica dell’istituto comprensivo“Leonida Montanari” diRocca di Papa. Si tratta diLucia De Michele, 45 anni,docente di lettere nella capi-tale, che avrà un compito nonfacile, dirigere il settore piùimportante e delicato della cit-tadina. Pochi giorni dopo, ilprimo settembre, come daprogramma, si è riunito il col-legio dei docenti presso l’aulaconsiliare di corso Costituentee, in questa occasione, il sin-daco Boccia ha dato il benve-nuto alla neo dirigente a nomedell’intera cittadinanza. “Au-guro buon lavoro al nuovo di-rigente scolastico – ha detto ilprimo cittadino – che da oggisarà alla guida dell’agenzia diformazione più importante peril futuro e la crescita della no-stra comunità. I nostri ufficisanno l’attenzione che sempreabbiamo voluto riservare allascuola e alle esigenze delcorpo docenti e degli studenti,ci sarà quindi una stretta col-laborazione sia per quanto ri-guarda le politiche educativeche il settore dei lavori pub-blici, per intervenire tempesti-vamente laddove si presenti lanecessità”. Su quest’ultimotema, in effetti, negli ultimi

Si tratta della 45enne romana Lucia De Michele

Si è insediata la nuovadirigente scolasticaTanti problemi da affrontare: dalle strutture al radontempi non sono mancati pro-blemi seri dal punto di vistadelle strutture scolastiche. In-filtrazioni d’acqua, infissi dipessima qualità, porte di sicu-rezza chiuse, per citare solo al-cuni problemi dovuti per lopiù ad assenza di manuten-zione come evidenziato circaun anno fa da un’indaginecondotta dal consigliere d’op-posizione Crestini. In più resta aperta la questioneradon, il temibile gas (vedi ar-ticolo a lato e l’inchiesta ap-parsa sul secondo numero difebbraio 2014) presente in al-cune strutture. “Mi auguro esono certo - ha poi aggiunto ilsindaco - che sapremo instau-rare un rapporto di proficuacollaborazione per incentivareancor di più l’interconnes-sione dell’istituto scolasticocon il territorio, con la sua vo-

Il sindaco Boccia e la nuova dirigente scolastica

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cazione artistica e il grande pa-trimonio ambientale e cultu-rale che possiede”. Dal cantosuo, Lucia De Michele ha ap-prezzato il caloroso benvenutoricevuto e, ha assicurato, “ilmio primo proposito saràquello di conoscere Rocca diPapa e i suoi cittadini, per es-

sere più vicina agli studenti”.Alla nuova dirigente scolasticarivolgiamo quindi i nostri mi-gliori auguri di buon lavoro e,insieme a lei, facciamo ungrande in bocca al lupo agli in-segnanti, agli studenti e a tuttigli operatori scolastici per ilnuovo anno ormai alle porte.

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ROCCA DI PAPAil Segno - Settembre 201412

Nel1983il geometra Fabbri segnalò l’appropriazione di un tratto di strada antica

Via Sacra, dopo la ripuliturariprendiamoci ciò che è nostro

di Andrea SebastianelliNegli ultimi mesi,grazie al lavoro vo-lontario portato

avanti dal Gruppo Archeolo-gico Latino di Rocca di Papa, siè tornati a parlare della ViaSacra, della sua bellezza e dellasua millenaria storia. Recente-mente, il 31 agosto, anche ilquotidiano La Repubblica, conuna delle sue firme più notedelle pagine culturali (il poeta escrittore Marco Lodoli) ha de-dicato un articolo a questo mo-numento viario unico nel suogenere, con un titolo bello eaffascinante: “Ascesa alMonte Cavo sulle orme deipoeti”. I poeti sono Goethe,Belli, Pirandello ma, comescrive Lodoli, “la vera guida èPetrarca”.Continua Lodoli: «Èun percorso straordina-rio, la via che portavaal tempio di IuppiterLatialis, protettore deipopoli della regione, an-cora perfettamente con-servata con la suapavimentazione di baso-lato, ripida tra boschi dicastagni ombrosi. Si pro-cede nella natura, sullastoria. Qui hanno cam-minato -continua Lodoli-Goethe e Pirandello, An-dersen e il Belli, ancheloro attratti come noi dauna promessa di felicità».Anche noi saremmo tentatidi farci conquistare da que-sta «promessa di felicità» mapreferiamo (o meglio, dob-biamo, perché questo è l’in-grato compito di un giornalista)mettere il dito nella piaga e toc-care un argomento che è statocompletamente rimosso, iericome oggi. L’appropriazionedi un tratto della Via Sacra. Prima di raccontarvi questa in-credibile storia, credo sia ne-cessario sapere che l’“anticastrada comunale Via Sacra” (èquesta la dicitura riportata sullepiante comunali) venne sotto-posta al vincolo da parte dellaSoprintendenza Archeologicaper il Lazio il 9 aprile 1984, in

base alla legge n. 1089 del1939. Un risultato importante,ottenuto soprattutto grazie allepressanti richieste di una figuraindimenticabile come fuquella di Bruno Martellotta,coadiuvato dall’ormai ex bi-bliotecario di Rocca di Papa,Carlo Cofini.Che cosa significa vincolare unbene archeologico? Semplice-mente vuol dire proteggerlo daeventuali soprusi. Nella letteradi vincolo, l’allora soprinten-dente Veloccia Rinaldi, fa pre-sente che il vincolo ricadeanche “laddove il basolatonon sia attualmente visibile, ècomunque chiaramente indivi-duabile il tracciato antico”.Quindi la protezione dello Statoè su tutto il tracciato romanoesistente, non esclu-

s i -vamente su quello (la

quasi totalità) basolato. Ancheil comune di Rocca di Papa fala sua parte. L’allora sindacoGianfranco Brunetti, com-prendendo l’importanza delluogo e la necessità di preser-varlo, un anno dopo l’apposi-zione del vincolo da parte dellasoprintendenza, emette un’or-dinanza (tuttora valida non es-sendo mai stata revocata) chenella sua semplicità è un cime-lio di tutela preventiva comepochi. L’ordinanza n. 115 dice:“È fatto divieto di transitare per

la Via Sacra a tuttii veicoli, autovei-coli ed altri auto-mezzi, il transitoper detta stradapotrà essere fattosolo a piedi”. Conqueste poche pa-role l’ex sindacoBrunetti ha messouna pietra miliaresulla tutela delmonumento via-rio di monteCavo.Ma veniamo al-l’appropriazionedi un tratto distrada. Primadelle citate azionidi tutela era acca-duto un fatto gra-

vissimo. Il19 feb-b r a i o1983 ilt e c n i c ocomunale del settorelavori pubblici, il geo-metra Fabbri, pre-senta una relazionedal titolo “Recin-zioni abusive nellalocalità Guardia-none” (l’area delGuardianone, dalnome di un anticocasale, è posta aipiedi di monteCavo, fino a viadei Laghi, e la ViaSacra l’attra-versa). ScriveFabbri: “La so-cietà Monte

Cavo […] ha recinto con pali dilegno e rete metallica un trattodel terreno circostante il casale[…] con la detta recinzione haincorporato un tratto dellastrada comunale Via Sacra.Inoltre, dove la Via Sacra sicollega con la statale via deiLaghi è stato posto in opera uncancello, sostenuto da due pila-stri in muratura di pietrame”.Continua il solerte geometracomunale: “Con la posa inopera della recinzione e delcancello, la Via Sacra non èpiù strada per il pubblicotransito in quanto circa metri

lineari 300 di sede stradalerientrano nella recinzioneeseguita. Da informazioni as-sunto presso l’ufficio urbani-stica non risulta che sia per larecinzione sia per il cancello siastato concesso alcun nulla osta,pertanto i detti lavori risultanoessere abusivi”.Che cosa pensate sia accadutodopo questa segnalazione? As-solutamente niente. Né comune(Brunetti non era ancora sin-daco), né soprintendenza, simossero per ripristinare i luo-ghi nel loro status originario.Da quel momento sono pas-sati ormai più di trentanni enessuna amministrazione co-munale ha mai pensato di ri-prendersi ciò che era suo, cioènostro. Così un pezzo della ViaSacra è diventato privato. Oggi bisognerebbe riprenderequeste carte e ripristinare la le-galità, una strada pubblica, per-dipiù storica e vincolata, nonpuò essere sottratta impune-mente anche di fronte all’iner-zia e corresponsabilità di chiper anni ha gestito la cosa pub-blica con superficialità e inca-pacità.È il momento di riprenderci ciòche ci è sempre appartenuto.

La Via Sacra a monte Cavo

Nel 2008 un altro sfregio

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ROCCA DI PAPA 13il Segno - Settembre 2014

In poche settimane il gruppo social è arrivato a più di duemila iscritti

Tutti pazzi per Rocca di Papaboom della pagina Facebook

di Daniela Di RosaTutti pazzi perRocca di Papa. Ilpaese montano dei

Castelli Romani sta spopo-lando su Facebook grazie algruppo social “Tutta Rocca diPapa” che, in poco meno di unmese, conta oltre 2.000 iscritti.Un vero e proprio record, otte-nuto grazie al fascino eserci-tato dalla storia del paeseraccontata attraverso imma-gini e filmati d’epoca, in gradodi mettere in comunicazionetra loro non solo i roccheg-giani residenti ma anche quelliche vivono in altre città e inaltre parti del mondo e chehanno quindi l’opportunità diriconnettersi con le loro radici.A far nascere questo gruppoFacebook è stata l’intuizionedei Carfagna, il nostroFranco e il figlio Luigi, dasempre appassionati di storielocali e dei personaggi caratte-ristici che ne hanno fatto lastoria passata e più o meno re-cente. Oltre a loro due, le pagine delsocial sono animate in partico-lare da Luigi Dandini (Keta)che sta tirando fuori delle chic-che davvero entusiasmanti,come il vecchio orologio mec-canico della chiesa o la tesseradel primo conducente della fu-nicolare (Luigi Dantini so-prannominato Giggiotto);

Armando Serafini, “specia-lizzato” nelle foto sto-riche dei nostri beiluoghi, da piazza Re-gina Margherita all’exalbergo di monteCavo; Fabrizio Ca-stri e Tuatha NaSidhe Danira(Sciamplicotti), in-tenti a inserire imma-gini che testimonianola grande partecipa-zione popolare allemanifestazioni citta-

dine; Pio Gatta, l’uomo dellamemoria infinita, capace di re-galare i suoi personali ricordidi avvenimenti, personaggi edetti cittadini. Poi ci sono Felice e NicolaPagliuso, Mauro Franco Za-necchia e, con lui, tantissimi

rafini, pronto a immortalarepaesaggi, panorami e scorci diRocca di Papa; così come lanostra Paola Rufini, attentasoprattutto ai particolari. Poi c’è l’archivio del com-pianto e amato fotografo diRocca di Papa, Franco Pa-

gliuso, i cui scatti hannoaccompagnato decine digenerazioni e che ora ifigli stanno pian pianospulciando per bene.Tutte queste cose in-sieme hanno dato vita aun gruppo che affascina eche è capace di coinvol-gere l’intera comunità. Molte persone nel vedereimmagini e ricordi della“Rocca sparita” vengonoprese da un senso di ma-

linconia. E allora viene da do-mandarsi: chi ci ha fattoperdere tante ricchezze? Chi ciha tolto tanta bellezza? Chi ciha ridotto nello stato in cuisiamo? Perché oggi, guar-dando il passato, ci sembra divivere in un pessimo presente?Qualcuno sarà pur responsa-bile delle tante cose perdute,non fosse altro per non averfermato l’evidente declino. Concludo con due consigli: ilprimo è quello di iscriversi algruppo Facebook; il secondoè di non trasformare questabella pagina in una carrellatadi parenti e nipoti di oggi o dianniversari recenti (per questoognuno ha già il proprio pro-filo Facebook).

Il mitico Lippò

Il bar all’interno dell’ex albergo a Monte Cavo - Anni 30-40

altri, tra cui Maria AssuntaSerafini, che stanno rovi-stando nei loro album di fami-glia, tirando fuori fotografied’epoca (alcune veramente si-gnificative) e avvenimenti me-morabili. Lo scambio di battute tra i variaderenti al gruppo avviene ri-gorosamente in dialetto roc-cheggiano. E anche questo èun aspetto caratteristico diquesto social, perché spessosono proprio le frasi in rocchi-cianu a sorprendere e a faramare ancora di più il paese.Ma su “Tutta Rocca di Papa”c’è spazio anche per la cittàcom’è oggi. E Allora ecco lefoto spettacolari di Enrico Se-

Prima sagra dell’arte - 1971 (Miro Fondi, la giornalista LucianaVinci e un Franco Carfagna in “tenera” età)

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ROCCA DI PAPAil Segno - Settembre 201414

Se il vizio dell’annunciteè ben presente anche a Rocca

Parco dei Castelli È arrivatoil nuovodirettore

Geologo, dal 2007 al 2010 di-rettore del Parco Regionaledei Monti Simbruini, Mauri-zio Fontana è il nuovo diret-tore del Parco Regionale deiCastelli Romani. Formu-liamo auspici di buon lavoro,sia per il nuovo direttore, siaper il Parco, che negli ultimitre anni ha visto passare bencinque diversi direttori. Il nuovo direttore, il sesto,speriamo che possa rimetterein moto la struttura dell’Entee attivare un ventaglio di pro-poste che lo rendano ele-mento trainante nel territoriodei Castelli Romani.

di Gennaro SpigolaA volte si rischia diessere ripetitivi nelsegnalare tutte le ina-dempienze ascrivibili

alle istituzioni che governano ilpaese che però sono il risultatofortemente negativo dell’incapa-cità gestionale e non solo, ed a mioavviso è giusto risegnarle per evi-tare che la memoria storica dellacittadinanza venga depauperata.Assistiamo sistematicamentealla politica dell’annunciazione(prassi utilizzata dal governocentrale) che però non trova maiun riscontro reale, ne sono unesempio inconfutabile le que-stione che a seguire vi elenco:• raccolta differenziata dei rifiutiurbani in tutto il territorio e aper-tura dell’isola ecologica che subi-scono continuamente deglislittamenti facendo pagare l’oneredell’aumento delle tariffe ai citta-dini che non riescono ad avere unservizio efficiente e continuo;• definizione dei lavori dell’exalbergo Europa che doveva es-sere utilizzato per ospitare il co-mune ed altri servizi. Immobileacquistato per sanare il debitoaccumulato dal comune verifi-cabile dal bilancio in rosso e

dalle delibere di riferimento;• cattiva organizzazione dellapolizia municipale che spesso hacome diretta conseguenza il dis-servizio: piazza della Repubblicache è uno dei punti principali dellacittadina non vede, in molte occa-sioni, la presenza dei vigili;• continui slittamenti dei lavoridella fantomatica funicolareche dovrebbe diventare il vettoretrainante del trasporto, dimenti-cando completamente che i citta-dini di Rocca di Papa utilizzanocome unico mezzo di trasporto perRoma e viceversa il Co.Tra.L. chetutti i sacrosanti giorni sopprimecorse senza dare un minimo dipreavviso (caro sindaco PasqualeBoccia e care istituzioni non bastafare una labile segnalazione sulquotidiano Il messaggero quandoil popolo comincia a mormorareper risolvere i disservizio, perchèquesto comportamento politico èdi fatto annoverabile nell’elencodella politica delle annunciazioni);• chiusura della farmacia inzona piazza Garibaldi sco-prendo un pezzo importante delterritorio di un servizio essen-ziale per la cittadinanza;• investimenti per il territorio,per rilanciare il commercio e il

turismo, per poter creare nuovaoccupazione e in modo partico-lare quella giovanile.Non ho la prosopopea con questoarticolo di risolvere i problemi se-gnalati (che sicuramente sono unaparte di quelli esistenti) ma sperodi toccare la sensibilità della genteche tutti i giorni critica questo in-sostenibile ed ingiustificato com-portamento delle istituzioni incarica, che riusciamo ad incontraresolo nelle feste, nelle ricorrenze edin modo particolare quando si av-vicinano gli appuntamenti eletto-rali (ne sono state un esempioeloquente le elezioni europee). Per chiudere, non possono esseresufficienti quattro fioriere dipiazza della Repubblica o l’istal-lazione della fontanella a piazzaClaudio Villa o l’invito fatto coni manifesti dei giovani del par-tito democratico a frequentare illoro circolo (probabilmente sta-ranno elaborando uno sblocca–Rocca di Papa) a risolvere iproblemi, ci vuole un cambia-mento reale, una strambata chemetta davanti alle responsabilitàchi ha governato e chi sta gover-nando che ha avuto come effettonegativo il declino continuo dellacittà, si spera non irreversibile.

Maurizio Fontana

Sarà eseguito il censimento dell’interarete di pubblica illuminazione. A deci-derlo è stato il comune di Rocca di Papa,ufficio tecnico settore lavori pubblici, cosìda poter “programmare i necessari inter-venti di adeguamento, ammodernamentotecnologico e impiantistico, di amplia-mento e di messa a norma finalizzato auna migliore qualità del servizio”. Nelleintenzioni lo scopo è quello di ridurre icosti di gestione e di manutenzione degliimpianti, elementi che dovrebbero portareconseguentemente a un importante ri-sparmio energetico. Effettivamente a Rocca di Papa esistonodelle contraddizioni molto evidenti intema di pubblica illuminazione. Ci sonozone quasi completamente al buio mentrealtre sono iper-illuminate. Se vi è capitatodi vedere il corso principale di notte po-tete ben comprendere questo concetto.

Sembra di trovarsi in pieno giorno e al-lora viene da domandarsi: ma tanto sprecoè proprio necessario?Poi, basta girare per qualche vicoletto edecco che i lampioni si accendono, poi sispengono e poi, d’improvviso, si riaccen-dono, segno evidente che l’impianto co-mincia ad avere qualche falla. Per nonparlare dei Campi d’Annibale, dove al-cuine strade sono completamente prive dilampioni.La storia recente della pubblica illumina-zione a Rocca di Papa comincia nel 2000,poco dopo l’arrivo di Carlo UmbertoPonzo in qualità di sindaco. Il comunesottoscrive con la società romana AceaSpa una convenzione la cui scadenzaviene fissata al 31 dicembre 2014, ossiatra pochi mesi. Che cosa prevede l’ac-cordo? Semplice, “la gestione in conces-sione della rete di pubblica di pubblica

Sciolto il contratto Acea. Censire ci costa 20mila €

Parte il censimento della rete elettrica

illuminazione comprendente la progetta-zione e realizzazione di nuovi impianti,l’ammodernamento di quelli esistenti non-ché la ordinaria manutenzione della retestessa”. Insomma, l’Acea ha carta bianca.C’è da dire che nel 2000 Rocca di Papaera davvero un paese al buio, tanto chel’arrivo della società capitolina fu accoltocon grande soddisfazione un po’ da tutti.Nel frattempo Acea Spa (poi diventataAcea Luce Spa) cede la mano e la con-venzione passa alla Società ManutenzioneIlluminazione Spa, con sede legale a Bo-logna. Ma il 13 dicembre scorso il co-mune, dovendo rispondere ai tagli impostidalla spending review, chiede di potersciogliere il contratto stipulato nel 2000.Cosa che avviene. Da qui la decisione di censire la rete elet-trica dell’intero territorio per un costo diquasi 20mila euro. Viene da domandarsise non valeva la pena attendere la sca-denza naturale del contratto e chiedere allasocietà bolognese di svolgere questo cen-simento che, nel frattempo (il 26 giugnoscorso), il comune di Rocca di Papa ha giàaffidato (senza gara) a una società di S.Giorgio a Cremano, provincia di Napoli,la RLM Srl. Insomma, speriamo solo dinon essere finiti dalla padella alla brace!

Paola Gatta

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ROCCA DI PAPAil Segno - Settembre 2014 15

Acqua naturale o gasata a 5 centesimi per 1,5 litri

Inaugurata la fontanaleggera di piazza C.Villa

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Comunico che gli ormai quasi “mitici”atti del convegno tenutosi a Rocca di Papail 10 novembre 2012, dal titolo “Il casta-gno: da frutto, da legno, che altro?” sonoconsultabili online sul sito dell’Associa-zione L’Alveare amici del castagno: al-vearerdp.it. Questo grazie a FrancoPagliuso dell’Alveare, che ha sbloccatoogni ostacolo. Sul sito è stato inserito molto materiale ri-guardante l’organizzazione (inviti, sede,ecc.), ma se vi interessano le sole notizietecniche, vi indico il percorso più rapido:entrate nel sito, a sinistra in basso cliccate“Atti del convegno 2012”, poi “Atti delconvegno”, vi si apre l’indice, che potetefar scorrere sino al punto che vi interessae, cliccando lì, andrete direttamente sul-l’argomento che cercate. Buona lettura. Io per primo, rileggendo quanto fu dettonelle relazioni, nelle risposte degli espertie negli approfondimenti, sono rimastostupito della forte attualità delle notizietecniche che furono date in quel conve-gno. E della continuità operativa che l’Al-veare ha avuto dal 2010 a oggi.Ringrazio tutti coloro che vi hanno parte-cipato. Anche a nome di Claudio Botti,Presidente dell’Alveare, già molto impe-gnato nell’organizzare il prossimo conve-gno previsto per l’8 novembre prossimo,che tratterà soprattutto del legno del ca-stagno.

Giorgio Grassi

Associazione L’AlveareSono online gliatti del convegnosul castagno

Claudio Botti col prof. Carbone

di Sandro TabellioneDopo circa due anni dalla suacollocazione è finalmente en-trata in funzione la “fontanaleggera” di piazza Claudio

Villa a Rocca di Papa, a pochi metri dallasede del Parco dei Castelli Romani. La casetta che distribuisce acqua potabileerogherà acqua naturale e frizzante alprezzo di 5 centesimi di euro per ognilitro e mezzo. Per accedere al servizio gli utenti do-vranno acquistare un’apposita tesserinamagnetica, al costo di 3 euro, a cui biso-gna aggiungere 5 euro come prima rica-rica. Restituendo la card si avrà diritto al

rimborso integrale dei 3 euro. “Il sistema della card prepagata -ci spiegaRoberto Sellati, assessore all’igiene ur-bana di Rocca di Papa- è stato scelto siaperché garantisce ai cittadini di potersempre riempire la bottiglia d’acquasenza doversi mettere alla ricerca dei 5centesimi, sia perché evita l’uso stesso dimonetine che, accumulate nella macchi-netta, spesso sono preda di atti di delin-quenza comune”.All’inaugurazione della fontana leggera,avvenuta la mattina del 16 agosto, oltreall’assessore, era presente anche il sin-daco di Rocca di Papa, Pasquale Boccia,che ha apprezzato il lavoro svolto dallostesso Sellati e dal dirigente GiovanniGatta, responsabile del procedimento am-ministrativo. Da notare la presenza diLuigi Ferazzoli, tornato sul campo dellapolitica dopo una lunga pausa per motivipersonali. A spiegare come funzionerà la fontana èstato il responsabile della società BluLazio, vincitrice del bando, Roberto Ro-sini, che si è soffermato soprattutto sulpercorso dell’acqua all’interno del-l’impianto, con l’uso di lampade anti-batteriche per poi passare allarefrigerazione.Le card prepagate possono essere acqui-state presso la tabaccheria di via Frascati3 e presso il Bar Europa di piazza dellaRepubblica. “Sono molto contenta che fi-nalmente questo servizio sia entrato infunzione - ha detto la signora Elena Gatta- ora anche noi roccheggiani possiamousufruire di acqua fresca e buona comegià avveniva in tanti paesi vicini”. Il pro-getto “fontana leggera” prevede altre in-stallazioni nel paese, nei quartieri Vignee Campi d’Annibale, ma ancora non si co-noscono i tempi per la loro effettiva rea-lizzazione.

Un cittadino alla fontana leggera

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APPROFONDIMENTO

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-Set

tem

bre

2014

Abusi edilizivecchi e nuoviIl comuneva all’incasso

di RobertoSinibaldiIl comune di Rocca diPapa, per salvare il bi-lancio disastrato, ha de-ciso di mettere in piedila più grande opera-zione di riscossioneche la storia ricordi. Sitratta della riscossionedelle sanzioni dovuteper la realizzazione diedifici abusivi, a cui siaggiungono quelle peril cosiddetto danno am-bientale, una sorta diindennizzo. Sarebberocentinaia i cittadini in-teressati. Ma non è fi-nita, perché oltre allesanzioni sarebbero giàpronte molte lettere peracquisire al patrimoniopubblico più di centomanufatti abusivi.Un’operazione da di-versi milioni di euroche garantirà alle cassecomunali un bel gruz-zoletto. Ma entriamonel dettaglio per com-prendere come si è ar-rivati a questa megaoperazione.

PRIMA MOSSAAll’inizio del 2012 ilConsiglio Comunaleha deliberato un rego-lamento per le sanzionipecuniarie in materia diabusi edilizi (delibera-zione n. 5 del 20 feb-braio 2012, avente peroggetto: “Regolamentoper applicazione normesulla repressione degliabusi. Criteri e moda-lità di calcolo sanzioniamministrative pecu-niarie e delle somme dacorrispondere a titolodi oblazione previste inmateria di abusi edilizidal DPR 380/2001 edalla L.R. 15/2008”).Nel regolamento alle-

15 della legge regionale n.15/2008) va da 2.000 a 20.000euro. Per inciso va detto che ilpagamento della sanzione nonsana l’abuso.Sempre nel 2012 la giunta gui-data dal sindaco Boccia inca-rica un professionista constudio a Roma, l’avvocatoPaolo Iorio, con il compito difornire consulenza legale inmateria di urbanistica ed edili-zia e nello specifico “per ilcompletamento delle procedureobbligatorie per legge di ac-quisizione al patrimonio co-munale di manufatti abusivirealizzati sul territorio comu-nale […] nonché tutte le prati-che relative alla definizionedelle acquisizioni al patrimoniocomunale delle opere abusive”.Un incarico preciso, scadutonel dicembre 2012 e che ora sa-rebbe in fase di rinnovo (e cheprevede una parcella di svariatemigliaia di euro).

SECONDA MOSSADopo due anni e mezzo dalladeliberazione del 2012 relativaal regolamento per le sanzioniin materia di abusi edilizi edalla nomina del super-esperto,l’ufficio tecnico del comune haredatto le ordinanze per richie-dere i soldi agli abusivi. Se-condo le previsionidell’amministrazione le comu-

nicazioni dovrebbero esserespedite a 234 proprietari di al-trettanti abusi edilizi. Le ordi-nanze “tipo”, con le quali siingiunge ai proprietari di prov-vedere al pagamento delle san-zioni, riporterebbero tutte lasanzione massima di 20.000euro (peraltro con una evidente“carenza di motivazioni” facil-mente impugnabile). Facendouna semplice moltiplicazione siarriverebbe alla non disprezza-bile cifra di 4milioni e 680milaeuro. Il pagamento dovrà es-sere effettuato entro 30 giorni(ma potrà essere rateizzato).Resta un dubbio, non certo tra-scurabile, e riguarda le respon-sabilità dell’amministrazionecomunale che, ricordiamolo,governa Rocca di Papa pratica-mente con gli stessi uomini dacirca vent’anni: può quest’am-ministrazione, la stessa sotto ilcui controllo (?) si sono verifi-cati gli abusi entrati nel-l’elenco, incassare soldi permulte che richiede solo ora? Inquesto caso c’è un chiaro saltologico: la stessa amministra-zione che evidentemente haomesso i controlli ora ingiungepagamenti milionari.

TERZA MOSSAOltre le multe ci saranno da pa-gare da parte dei cittadini abu-sivi circa 800 mila euro,

gato alla deliberazione, sono ri-portate le diverse tipologie diabusi edilizi, i dettagli relativialle varie difformità e tutti gliaspetti tecnici che si devonoconsiderare per la definizionedelle sanzioni pecuniarie. I variarticoli di legge stabiliscono unminimo e un massimo per lesanzioni. Per esempio, nel casodi “accertamento di inottempe-ranza all’ingiunzione a demo-lire”, ossia nel caso che ilproprietario che ha costruitoabusivamente non demolisca lasua casa, come gli è stato ordi-nato dall’amministrazione co-munale, la multa da pagare(secondo il comma 3, dell’art.

ripartiti tra 500-600 proprietari,per il danno ambientale. Ancheper queste sanzioni valgono lestesse osservazioni sui mancaticontrolli dell’amministrazione,negli anni passati.Ad accelerare l’“operazione in-casso e acquisizione” forse èstata anche la nomina delnuovo comandante della Poli-zia locale, Sergio Ierace, rite-nuto l’uomo forte in grado diandare avanti senza guardare infaccia nessuno. Infatti, il suoprimo eclatante intervento, av-venuto il 23 marzo scorso, hariguardato un capannone, co-struito probabilmente nel 2010,senza permessi nel quartiere deiCampi d’Annibale. L’opera èstata posta sotto sequestro manessuno ci ha spiegato perchéci sono voluti almeno quattroanni per applicare la legge.Oltre ai proprietari dell’immo-bile, autori dell’illecito, si deveritenere che anche altri non ab-biano fatto quello che avreb-bero dovuto.

CONTRACCOLPILe elezioni comunali sono pre-viste per la primavera del 2016,una data non lontanissima ecerto richiedere ai cittadini, cheper quanto abusivi sono pursempre elettori, qualche mi-

segue a pag. 17

Dopo anni di inerzia, l’amministrazione comunale passaal contrattacco sul fronte dell’abusivismo edilizio e si appresta a richiedere oltre 4 milioni di euro agli abusivi

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APPROFONDIMENTO

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bre2014

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Il consigliere comunale Emanuele Cre-stini, da noi interpellato, punta il ditocontro l’amministrazione comunale.“Non saremmo a questo punto, con ilterritorio devastato da un abusivismodilagante, se semplicemente il sindacoBoccia avesse fatto il suo dovere. Peranni ha tollerato, se non indirettamenteincentivato, ogni genere di costruzioniabusive, con una politica disattenta euna sensibilità ambientale indegna diun vero sindaco, per non parlare dell’exvicesindaco costruttore, Roberto Bar-bante.Personalmente sono per applicare lalegge – sempre – non solo quando sideve fare cassa. Il rischio è che si ripetail copione che già in altri casi ci ha por-tato a bilanci finti, a posto formal-mente, ma senza soldi in cassa. È giàsuccesso per gli affitti degli orti, peresempio. Novecentomila euro messi abilancio, riscossi solo in piccolissimaparte. Un giochetto che il sindaco si ap-presta a rifare con le sanzioni degli abu-sivi? Uno dei problemi è che una voltamesso in bilancio qualche milione dieuro derivante dalle sanzioni per l’abu-sivismo, poi la macchina amministra-tiva si fermi e rimanga tutto com’è. Nonsarebbe solo un premio all’abusivismo,

ma anche un danno milionario per lecasse del Comune, ossia di tutti noi. E icittadini di Rocca di Papa non possonopagare ancora una volta per l’incapa-cità del sindaco!È come se i politici si pagassero le cam-pagne elettorali con i soldi dei cittadini.Così diventiamo merce di scambio peruna sistema che perpetua se stesso, pun-tando sempre sugli stessi uomini.Si dice che prevenire è meglio che cu-rare. Ma a Rocca di Papa non c’è statoun piano adeguato di edilizia popolare,o un tentativo di riqualificare il centrostorico, cose che avrebbero evitato al-meno gli abusi edilizi per necessità enon c’è stato un piano di controllo e re-pressione alle prime avvisaglie degliabusi. Ora ci sono le sanzioni!”.

E l’opposizione che dice?lione di euro, mal si conciliacon le promesse elettorali che icandidati potranno fare tra qual-che mese. Fermo restando che le leggi sidevono applicare e che contra-stare l’abusivismo edilizio èuno degli elementi di base perla tutela del paesaggio e dellavivibilità dei luoghi, la do-manda più semplice che vieneda porre è: perché per anni nonsi è fatto nulla? Si è anzi la-sciato proliferare un abusivi-smo che ha rappresentatostoricamente una merce discambio per i politici locali. Inaltre parole: tu mi voti e iochiudo tutti e due gli occhi e tipermetto di costruire abusiva-mente. I Campi sono diven-tati un quartiere, in granparte edificato in questomodo. Sanzionare adesso ègiusto. È giusto, ma tardivo.L’amministrazione prenderàforse un po’ di soldi, magarianche molti, ma il paesaggiooriginale di Rocca di Papa, ilsuo ambiente, i suoi boschinon ce li ridarà nessuno. Sa-rebbe stato meglio esercitarenegli anni un controllo del ter-ritorio e impedire la realizza-zione di tanti abusi edilizi.

MOSSE FUTURERegistriamo che esiste un ulte-riore elenco. Quello delle “do-mande di condono edilizio aisensi della legge 47/85, ancorada definire”. La legge n. 47 èdel 1985, ovvero 29 anni fa.Nel comune di Rocca di Papagiacciono ancora 803 domandesenza risposta. Per la stra-grande maggioranza di essenelle note si legge “Mancatutta la documentazione”.Sono passati quasi trent’anni el’amministrazione sta ancorain attesa che l’abusivo di alloramandi una pianta di quello cherealizzò. Una attesa vana?Quasi certamente sì, ma diquesto pare che nessuno (oquasi) se ne preoccupi.

LA FANTASCIENZAEsiste infine un elenco dav-vero fantastico, positivamentesorprendente: è quello degliabusi che “il Comune intendeacquisire al patrimonio Comu-nale”. Pur riconoscendo labuona fede all’eventuale poli-tico che vorrà acquisire anchesolo qualcuna delle 114 pro-prietà abusive finora trattate,dubitiamo fortemente che sa-rebbe sostenuto da una coesamaggioranza politica. Nel casodi Rocca di Papa sarebbe com-posta dai discendenti politici di

pochi mesi, la villa fu ridotta aun rudere, dove fu rubata evandalizzata ogni cosa. Inutiledire che il progetto non è maipartito. Se questo è quello che è riu-scito a fare il sindaco con lasua prima e unica acquisi-zione è facile immaginarecosa succederebbe se le ac-quisizioni fossero centinaia. Èper questo che non si farannomai, per questo e soprattuttoper le necessità elettorali chesconsiglieranno i politici dellagiunta Boccia di attuare unqualsiasi reale provvedi-mento. Sarebbe un obbligo dilegge, ma certamente ven-gono prima i voti.

coloro che hanno consentito larealizzazione di quegli stessiabusi, negli anni passati.

COME ANDRÀ A FINIRE? Sono certamente atti dovuti,ma resta il fatto che sarà av-viata una procedura che daqualche parte finirà, non sap-piamo quando. Più verosimil-mente si arenerà, creando difatto una situazione ingarbu-gliata, inserita peraltro in uncontesto economico generaledi grande difficoltà. Resta poida verificare quanti saranno ingrado di pagare quanto richie-sto dal comune. Inoltre, se dovesse essere con-fermata la tendenza a far pa-gare a tutti la stessa cifra perogni abuso (20 mila euro), citroveremmo di fronte a un se-condo abuso: far pagare allostesso modo chi ha costruitouna casetta e chi ha realizzatoun mega palazzo.

PERCHÉ SI FA TUTTO QUESTO? Per mettere a posto i bilancidel Comune. Si pone in entratala somma derivante dalle san-zioni teoricamente da riscuo-tere. In bilancio compaionocosì alcuni milioni di euro. Masono soldi del monopoli, è unafinzione, perché in effetti nonsono entrati in cassa. Lo sa-

ranno se e quando i proprietariabusivi pagheranno. Ma diquesto il comune non si pre-occuperà molto, specialmentein prossimità della campagnaelettorale dei prossimi mesi.Risulterà così un bilancio for-malmente in pareggio, ma conle casse vuote. Un piccolo ca-polavoro che poi, una voltaeletto il prossimo sindaco, icittadini pagheranno con co-modo. Magari l’amministra-zione comunale richiederà unprestito alla Cassa Depositi ePrestiti, come l’attuale ammi-nistrazione ha già fatto, che icittadini pagheranno in co-mode rate nei prossimi de-cenni (senza accorgerseneperché mimetizzate nelle tassecomunali).

E LE ACQUISIZIONI?Per legge le case abusive de-vono essere abbattute o acqui-site. Diventerebbero così diproprietà comunale. Una pro-cedura virtuosa, se proprietàcomunale significasse effetti-vamente proprietà pubblica.Ma abbiamo sotto gli occhi unesempio illuminante di come ilsindaco ha gestito l’unica ac-quisizione di un immobile cheha ottenuto finora: si tratta della“Casa rosa”, una sontuosavilla in via dei Principi, asse-gnata al comune dalla Procura

della Repubblica (per-ché sequestrata a unabanda di malviventi).Nel 2011 il Comune diRocca di Papa dichiaròtrionfalmente che nellavilla avrebbe realizzatoun progetto con finalitàsociali. La casa è di200 mq ha un garage,una piscina e un giar-dino di 2.000 mq. Lavilla al momento del-l’acquisizione daparte del Comune eraarredata, perfetta-mente funzionante edotata di ogni con-fort. A distanza di

segue da pag. 16

EmanueleCrestini

Page 18: Il Piccolo  Segno -settembre 2014-

ROCCA DI PAPA18 il Segno - Settembre 2014

Anche quest’anno luci e ombreper l’“Estate roccheggiana”

di Sergio RasettiAnche l’estate roccheggiana2014 se ne va senza novità di ri-lievo. Non ci si aspettava nulladi significativo e così è andata.

Con l’aria che tira nelle casse pubbliche eprivate il trend paesano estivo non potevacerto migliorare; dobbiamo soltanto rin-graziare le iniziative “private” di queipochi che avevano già dimostrato di sa-perci fare, aziende o associazioni, per ren-dere passabile l’estate dei residenti chesembrano aver abbandonato in massa lavacanza “fuori porta” per causa di forzamaggiore. Le iniziative di origine “istituzionale” nonsono andate oltre quanto si era già visto glialtri anni. Ripetuto quel deficit di infor-mazione che limita la partecipazione.Ormai si è convinti che pannelli informa-tivi luminosi e siti Internet sono più chesufficienti per informare e i camminatoridi un tempo con locandine e parole hannoscelto la tastiera. Non si rendono conto cheil risultato è ancora molto scarso.Gli stessi operatori di commercio, ristora-zione e bar sono molto poco informati eimpreparati ad una adeguata accoglienza.L’amministrazione comunale si limita apatrocinare gratuitamente le iniziative,qualcuno fa un discorsetto di circostanzadando l’impressione che già sta pensandoalle prossime elezioni e tutto procedecome previsto. Quando va bene affluenzamoderata di residenti; pressoché assentequella dei forestieri. La perdita di attrazione turistica non sicombatte con il trend di questi ultimi anni.Non si combatte con la sola proposta no-strana in ogni campo culturale o del tempolibero. Allo stesso tempo non si combatte senzavalorizzare adeguatamente ciò che c’èdi straordinario a disposizione come iltema dei murales che i nostri artisti hanno

Alcuni eventi che hannocaratterizzato l’estateappena trascorsa ci di-cono che Rocca di Papaha un potenziale quasiinesauribile. L’intui-zione del Gruppo Ar-cheologico di realizzareuna festa medievalesulla Fortezza è la puntadi un iceberg sotto ilquale c’è un tesoro vastoche attende solo di es-sere valorizzato. Stessacosa le Notti al borgo,promosse nell’ambitodel Laboratorio centrostorico della Sciampli-cotti, che hanno, seppurlimitatamente, rivitaliz-zato alcuni luoghi delnostro paese coinvol-

gendo decine di volon-tari desiderosi solo dimettersi al servizio diuna buona idea.Rivedere piazza Gari-baldi finalmente stra-piena in occasione dellospettacolo teatrale indialetto roccheggiano èla riprova che le cose sipossono fare anche acosto zero. La nota dolente ancorauna volta viene dalla ProLoco che, ormai èchiaro, punta solo aglieventi nei quali giranosoldi. Il Festival dellapizza è un’ottima ideaper portare gente ma sequesto non si accompa-gna ad altre iniziative

che sappiano valoriz-zare i luoghi del paesenon comprendiamo lanecessità di aver datovita a un ente di tipopubblico gestito comefosse un’azienda pri-vata. Quest’estate la ProLoco è stata pratica-mente assente, a parte ipatrocini gratuiti con-cessi un po’ a tutti. Un esempio per tutti,aver deciso di abbando-nare la Notte verde alcentro storico, l’unicainiziativa in grado dimettere insieme citta-dini, associazioni, com-mercianti e artisti diogni genere, è stato unpessimo segnale.

Un potenziale inesauribile

abbondantemente già illustrato ma che oraavrebbe bisogno di altro respiro, magarianche in concerto con i paesi gemellati edi murales italiani e stranieri.Su altro versante, se abbiamo in casa unascuola di ballo come la Roma Dance Stu-dio con i maestri Andrea e Marco DeAngelis che ottengono i massimi ricono-scimenti nazionali e internazionali e “re-galano” da alcuni anni agli affezionatifrequentatori della “Pompa” un bellissimospettacolo estivo, bisognerebbe capirecome mai non abbiamo ancora pensato atrasformare l’appuntamento in uno deglieventi di punta che, a informazione ade-guata data, richiamerebbe numerosissimiRocca Medievale

Notti al Borgo

Teatro dialettale

appassionati.Ci auguriamo che i responsabili della Pro-loco vorranno assumersi l’onere di affron-tare con un taglio decisamente diversol’impegno che hanno preso accettando ilmandato dalla città per progettare e orga-nizzare eventi e calendari compatibili conle esigenze del nostro tempo.Non temiamo di essere considerati i solitibastian contrari chissà con quali secondifini. A noi interessa sottolineare aspettifondamentali che se non verranno presi inconsiderazione nei modi più opportuni de-creteranno il definitivo declino di una spe-ranza legittima “la rinascita dellaRegina dei Castelli”.

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ROCCA DI PAPAil Segno - Settembre 2014 19

Ricordare il giorno e l’ora giusti è un vero impazzimento

Il valzer degli orari per gli uffici comunaliNella pubblica amministrazionedare sostanza alle parole d’or-dine del premier Renzi “Sem-plificazione e Risparmio” (allequali la maggioranza degli ita-liani si aggrappa come ultimoappiglio per continuare in qual-che modo a galleggiare) non èfacile, sopratutto se chi devemetterle in pratica non si mettedalla parte degli utenti e ci ri-flette bene. A Rocca di Papa ipards del presidente del consi-glio al governo locale ci sem-brano poco in vena diriflessioni.La nuova regolamentazionedegli orari di apertura degliuffici comunali, in vigore dalprimo aprile 2014, è pratica-mente fatta su misura per far ri-tornare l’utente più volte per lastessa pratica. In particolarequelli dell’ufficio protocollosono tali che tenerli a mente èuna vera impresa. Tre orari di-versi su cinque giorni di aper-tura. Abbiamo sperimentato, anostre spese, quella chiusura delmercoledì alle ore 11:00 chesorprende l’incauto cittadino

che non ha memorizzato bene ilnuovo orario imposto per ri-sparmiare (?). Si dovrà tornareil giorno dopo, ma attenzione,perchè il giovedì l’orario diapertura è diverso, si protocollasoltanto di pomeriggio.Non è unicamente una seccaturacon annesso rompicapo. È unavera e propria perdita di soldiper il cittadino, che lievita sem-pre di più insieme a quella giàcertificata con la chiusura del-l’ufficio anagrafe il sabatomattina, che molte proteste hasuscitato tra i cittadini-lavora-tori. Infatti, quel servizio rap-presentava una delle poche cosepositive nel funzionamento delnostro comune. I consiglieri co-munali di maggioranza e op-posizione farebbero cosagradita se volessero occuparsidella questione, forse è possi-bile qualche modifica agliorari in questione per agevo-lare i cittadini, abbandonandoalmeno per una volta, la notaabitudine (soltanto di alcuni?)di occuparsi essenzialmente dicasi personali.

Un metodo che porta a facili ri-conferme di poltrone, ma nonrisolve mai i problemi della co-munità. Comunque, le poltrone,che sopportano gli stessi dere-tani da 10, 15 e anche 20 anni,sono stanche e chiedono a granvoce che siano cambiati al piùpresto. È probabile che do-vranno aspettare il 2016 quandogli elettori, se avranno capito lalezione, potranno eleggere con-siglieri con nuovi fondo schienasormontati da teste più adatte diquelle attuali. Noi non abbiamonessun dubbio che quelle pol-trone saranno accontentate per-chè moltissimi elettori farannola scelta giusta.

Il Sognatore

C’è una novità nella vicendadella sanatoria dell’imprendi-tore del legname di Rocca diPapa, Bruno Carnevali. Dopola decisione del comune, avve-nuta il 16 aprile scorso, di re-vocare la sanatoriaprecedentemente concessa (inseguito a una serie di articoliapparsi sul nostro giornale), il15 luglio è arrivato il ricorso alTar del Lazio per chiedere“l’annullamento, previa so-spensiva, dell’efficacia delprovvedimento di revoca insede di autotutela del permessoper costruire in sanatoria n.739 del 5 agosto 2009”. Il comune, quindi, si è costi-tuito in giudizio affidando lasua difesa all’Avv. RolandoGrossi, che dovrà rappresen-tare l’ente dinnanzi al Tar delLazio dimostrando i motiviche hanno portato il settore ur-banistica di corso Costituentea revocare il permesso prece-dentemente concesso a Carne-vali.

Sanatoria del 2009Arriva il ricorsodi Carnevalicontro la revocadel comune

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ROCCA DI PAPA il Segno - Settembre 201420

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VICENDA GALLISignor sindaco, nel consiglio co-munale del 29 agosto 2013 la sua

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amministrazione ha sostenuto la regolaritàdei capannoni realizzati dalla EdilmostraGalli in base alla legge 160/2010 che per-mette di demolire e ricostruire volumi rea-lizzati prima del 1995. Analizzando le fotoaeree, però, si è visto che alcuni di questivolumi furono edificati dopo tale data, ad-dirittura a partire dal 2005. Come maiquelle dichiarazioni che tutto era perfetta-mente regolare?

2 EX ALBERGO EUROPASignor sindaco, la Fam Sr, la so-cietà incaricata di realizzare il

nuovo municipio in piazza della Repub-blica, ha citato il comune di Rocca di Papaper una serie di mancati pagamenti cheavrebbero provocato l’interruzione dei la-vori. L’opera doveva essere consegnata il1° aprile 2009. Sono trascorsi 5 anni daquesta data. Come mai? Di chi sono le re-sponsabilità?

TERRENO CEDUTO A CARNEVALISignor sindaco, lei nel 1993 ha ce-

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duto all’imprenditore del legname Carne-vali un terreno boscato di 1.616 mq in lo-calità Tre Colli (uscita su via Barozze) allacifra incredibile di 250mila lire (cioè 125euro). Può spiegare questo fatto?

VICENDA CARNEVALISignor sindaco, l’imprenditore dellegname, Carnevali, ha presentato

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una richiesta di sanatoria edilizia in basealla legge n. 47/1985 che permette di sanarevolumi realizzati entro l’ottobre del 1983.Dalle foto aeree si è visto che tali volumifurono realizzati solo a partire dal 2002, 19anni dopo il limite imposto dalla legge.Come mai la sua amministrazione il 5 ago-sto 2009 ha concesso tale sanatoria che oraandrebbe revocata? Come e quando intendeprocedere in tal senso visto che sono pas-sati circa sei mesi da quando il consigliereCrestini ha portato alla luce la vicenda?

IN AFFARI CON CARNEVALISignor sindaco, il 6 agosto 2003, leiha acquistato un terreno di 1.500

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mq, ricadente nell’area del Piano Partico-lareggiato Calcare-Valle S. Lorenzo, in-sieme all’imprenditore Bruno Carnevali.Terreno poi rivenduto al doppio del prezzoalla Cooperativa edilizia Lorenzo I per160mila euro. Vista la vicenda della so-spetta sanatoria edilizia concessa dal co-mune a Carnevali nel 2009, non crede didover chiarire pubblicamente i suoi rap-porti con il noto imprenditore del le-gname?

LA QUADRIFAMILIARESignor sindaco, a proposito del ter-reno acquistato con Carnevali,

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come mai lei ha chiesto al suo vicesindacodi realizzare il progetto di una quadrifami-liare su tre livelli di cui uno interrato? Noncrede di aver fatto una leggerezza affidan-dolo al suo vicesindaco? E come mai, ot-tenuta l’approvazione da parte dell’ufficiocomunale (31 agosto 2008) ha chiestosempre a Barbante di realizzare una nuovaperizia estimativa? Esistono rapporti tralei, Barbante e i dirigenti e tecnici della so-cietà Lorenzo I, a cui ha ceduto il terreno?

TERRENO SCAMBIATOCON CARNEVALISignor sindaco, dopo la ristruttura-

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zione dell’ex colonia di via Cavour, do-vendo realizzare una strada di collega-mento con via delle Barozze, la suaamministrazione, invece di adottare la

ATTRAZIONE PER IL MATTONESignor sindaco, abbiamo dimo-

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strato che il suo ex vicesindaco-geometraBarbante, mentre ricopriva i diversi inca-richi pubblici (assessore lavori pubblici,ambiente, ecc.), ha messo in piedi anchediverse società immobiliari, realizzandoopere e strutture a Rocca di Papa, in alcunicasi in affari con un esponente dell’oppo-sizione consiliare, Mario Gatta. Come maisu queste vicende non ha chiesto alcunchiarimento al suo ex vicesindaco? Ecome mai non ha ritenuto di dover affron-tare l’argomento in consiglio comunale?

VICENDA MORZILLIDETTO UMBERTINOSignor sindaco, nel marzo 2008

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venne assassinato a Roma Umberto Mor-zilli, ritenuto dagli inquirenti un perso-naggio vicino alla “Banda dellaMagliana”. Morzilli, attraverso alcuneoperazioni speculative, aveva acquisitodei terreni in via delle Barozze (ricadentinel Piano Particolareggiato) per circa350mila euro, rivenduti, a distanza dipochi anni, a 5,5 milioni di euro, terrenipoi sequestrati dalla magistratura. Comemai il consiglio comunale non si è maioccupato della vicenda?

PRATICA SEBASTIANELLISignor sindaco, come mai la pra-tica edilizia riferita all’abitazione

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del nostro direttore, Andrea Sebastianelli,è stata tirata fuori subito dopo che IlSegno aveva portato alla luce le note vi-cende (vedi le altre 9 domande)? Chi haordinato al suo ufficio tecnico di visio-nare tale pratica? E con quale scopo?

9 DOMANDE AL SINDACO DI ROCCA DI PAPAnorma dell’esproprio, ha sottoscritto unaccordo con l’imprenditore Carnevali ba-sato su uno scambio di aree: un terrenopubblico fronte-vista su via dei Laghi peruna scarpata di via della Ruccia. Visto chetale strada non è stata mai realizzata nonpossiamo riportare alla proprietà pubblicail terreno di 3.500 mq ceduto a Carnevali?

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ROCCA DI PAPAil Segno - Settembre 2014 21

SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

Cento numerie non sentirliLa sintesi di un giornale comeil nostro, che si è sempre auto-finanziato, in fin dei conti statutta qui. Decidere liberamentele battaglie da sostenere, ra-gionando esclusivamente sulbene dell’intera cittadina e nonsugli interessi di pochi. Da quelfebbraio del 2002 tante cosesono cambiate. È cambiatal’Italia, è cambiata Rocca diPapa, siamo cambiati anchenoi, nel senso che man manoche Il Segno cresceva, in ter-mini di copie distribuite e di nu-mero di lettori, abbiamoaccelerato sulla qualità dell’in-formazione fornita, intendendoper qualità non solo la capacitàdi fare inchieste sui tanti aspettiche riguardano la gestione dellacosa pubblica, ma anche la ca-pacità di assolvere con serietà alruolo di “sentinelle” dell’ammi-nistrazione. Ruolo che ognigiornale e ogni giornalista do-vrebbero sempre essere in gradodi assolvere.Tante sono le persone che do-vrei ricordare e ringraziare perquesti primi 100 numeri, innan-zitutto coloro (primo fra tutti ilmai dimenticato Enrico Ca-sciotti) che hanno collaboratocon noi, chi per un breve pe-riodo e chi ha continuato a farlofino a oggi. Poi i nostri inser-zionisti che, malgrado gli invitidei potenti di turno a non farepubblicità sul nostro giornale, sene sono semplicemente fregaticomprendendo, seppur qualchevolta non ne hanno condivisoarticoli e opinioni, lo spirito li-

Il destino è beffardo! A luglio la macchina in dota-zione al comune, una ToyotaAvensis che è nelle disponibi-lità della Polizia locale e piùin generale dell’amministra-zione comunale, è stata mul-tata a Roma perché entravasenza permesso in una zonaa traffico limitato. Ora ci domandiamo: chi pa-gherà la multa? Sono quasi100 euro se pagati entro 60giorni, altrimenti molti dipiù. Mentre il comune facassa con l’autovelox è a suavolta multato per violazionedel Codice della Strada. Sa-rebbe comico se non per ilfatto che la multa alla fin finela pagheranno i cittadini. La macchina, usata teorica-mente per compiti di servizioe non per scorrazzare sin-daco e assessori come affer-mano riservatamente alcunefonti interne all’amministra-zione, è comunque nelle di-sponibilità degli uffici delsindaco e della giunta, per“le loro necessità di mobi-lità”. Però, la Toyota in questione,è un’automobile “civile”,cioè non presenta stemmi delcomune né una scritta iden-tificativa e quindi è pratica-mente irriconoscibile.Per evitare multe simili laprossima volta il sindaco do-vrebbe considerare l’ipotesidi giovarsi del servizio Co-tral, siamo certi che lo ap-prezzerebbe molto.

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numero

100!

bero e indipendente che da sem-pre anima Il Segno. Infine voi lettori che avete fattodel Segno il giornale “che si puòtrovare nella casa di ogni roc-cheggiano” (citando la lettera diun nostro affezionato lettore diRoma il quale, tornando aRocca di tanto in tanto, gira lecase dei numerosi parenti tro-vando sempre, in ogni casa, unacopia del nostro giornale).Chiudo ringraziando anchequei lettori che non ci amano e

che non condividono quantoscriviamo. È proprio questa li-bertà di dissentire che ci faamare la democrazia. Incon-trare cittadini che ci criticanoper questo o quell’articolo, par-lare con loro e confrontarci, loriteniamo un sano modo di vi-vere la realtà cittadina. Conquesto spirito siamo arrivati alnumero cento e, vi assicuro, an-cora non accusiamo stanchezza.

Andrea Sebastianelli

Uno dei primi numeri del Segno

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ROCCA DI PAPA il Segno - Settembre 201422

Della vicenda di viale Silvio Spaventa si sta interessando anche l’ENPA

Esposti, rapporti e denunce:chefinehannofatto i gatti spariti?

di Daniela Di RosaRicordate Princi-pessa? La gatta cheviveva in viale Spa-

venta n. 6 a Rocca di Papa efatta sparire nel mese di no-vembre insieme ad altri ven-tuno gatti? Sono trascorsi altrimesi, mesi di colpevole silen-zio da parte delle istituzioni,nessuno, e dico nessuno, si èpreoccupato di informarsi sullavicenda. Il proprietario dell’apparta-mento, il signor Palumbo,colui che aveva in custodia igatti spariti, non ha mai volutodare spiegazioni, anzi con ar-roganza, come se niente fosse,si è persino presentato ad unapasseggiata organizzata dalSegno, non se ne è andatonemmeno quando il direttoredel giornale non ha volutostringergli la mano… ora michiedo come mai tanta sfaccia-taggine e tanta sicurezza? Pro-babilmente contava sullanostra educazione, sul nostrorispetto per gli altri intervenutialla camminata, alcuni prove-nienti da Roma, io personal-mente l’avrei preso a parolaccema, non conoscendolo, credodi avere anche scambiato qual-che parola con lui. Fatto sta che né Maria, pro-prietaria di Principessa, néCiro, affittuario sfrattato e de-tentore degli altri gatti, né lasottoscritta, né l’AssociazioneArcipelago 2000 hanno dimen-

sti gatti… e qualcosa si èmosso anche lì, l’hanno ri-chiamata scusandosi e hannomesso a nostra disposizioneun loro avvocato, abbiamo in-

viato esposti, denunce, articolie quant’altro… non so se ri-troveremo mai Principessa egli altri amati felini, ma un po’di giustizia ce l’aspettiamo!

ticato l’accaduto. Per tuttal’estate abbiamo tempestatoInternet, la storia è finitaanche su La Repubblica, quo-tidiano nazionale. Purtroppo,il primo esposto fatto da tuttinoi non ha sortito alcun ef-fetto, l’intervento pubblico delconsigliere di opposizioneCrestini, ha prodotto però dueinteressanti note: una del dele-gato per i diritti degli animali euna del capo dei vigili… poiun silenzio assordante e, pertutti noi, incomprensibile. Nel mese di agosto, tutti e tre,abbiamo presentato una vera epropria denuncia a un com-missariato di Roma, sperandoche se dal civile passi al pe-nale la questione venga presapiù seriamente… ci sarà ungiudice a Roma?

Ma non è finita.Pochi giorni fa,Maria invia unamail all’ENPA(Ente nazionaledi protezioneanimali), asso-ciazione giàcontattata inprecedenza, incui scrive dellasua delusione,del suo ramma-rico per le tantepromesse nonmantenute, delloro disinte-resse verso que-

Sono trascorsi più di tre mesi dalla denunciapresentata al Corpo Forestale dello Stato daparte del nostro direttore sulle decine di al-beri, tutti di notevoli dimensioni, tagliati al-l’interno del parco pubblico “Landsberg amLech”, sito tra viale Madonna del Tufo e viaAlberobello a Rocca di Papa, sottoposto a in-terventi di riqualificazione e recupero per cuiattualmente l’area risulterebbe essere “areadi cantiere”. Scriviamo “risulterebbe” perché,a parte le strisce bianco-rosse che delimitanol’intera area verde, nessun cartello è stato af-fisso con le indicazioni di rito (inizio lavori,fine, responsabile di cantiere, della sicurezza,ecc.). Allora viene da domandarsi: ma l’areain questione, attualmente è considerata area

di cantiere o no? E perché la ditta incaricatadi eseguire il progetto (finanziato con soldipubblici dalla Provincia di Roma – Diparti-mento IV, Servizio 1 “Pianificazione territo-riale”) ha cominciato ad operare senza darneavviso? Dopo oltre 100 giorni da quella denuncia nonabbiamo saputo più nulla. Di chi la responsa-bilità? Dov’è finito il copioso materiale ta-gliato abusivamente? E il comune perché nonè intervenuto? Ora i lavori sono fermi, l’am-ministrazione comunale non fa sapere niente,e nel parco continua a regnare il degrado e ilpericolo. I tempi del progetto, dunque, sem-brano proprio allungarsi visto che l’autunnoè ormai alle porte.

Principessa, uno dei gatti spariti

Tre mesi fa lo scempio al Parco Landsberg

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ROCCA DI PAPAil Segno - Settembre 2014 23

Porta a porta ai Campi e al VivaroL’Aimeri restituisce 1 mln di eurodi Luigi SerafiniIl prossimo 15 ottobre do-vrebbe entrare nel vivo l’allar-gamento del servizio diraccolta “porta a porta” nelquartiere dei Campi d’Anni-bale e al Vivaro, la frazioneverde di Rocca di Papa. Anchel’ultimo ostacolo alla coper-tura dell’intero territorio co-munale dovrebbe essere statosuperato. Si tratta dell’entratain funzione del cosiddetto eco-centro (o isola ecologica) divia Borgo Valle Vergine, unatraversa di via delle Barozze,posta sotto sequestro circa treanni fa. Infatti, lo scorso 22 lu-glio finalmente l’amministra-zione comunale ha approvatola convenzione con il Consor-zio di bonifica Tevere e agroromano, l’ultimo atto necessa-rio alla riapertura della strut-tura che così potrà tornare aricevere rifiuti urbani e assi-milabili. Tra questi, ovvia-mente, quelli derivanti dallaraccolta con il sistema del“porta a porta”. Per quanto riguarda il serviziodi igiene ambientale il sindacoBoccia ha confermato che “amaggio 2015 scadrà il con-tratto con la società Aimeri” eche l’amministrazione sta “giàlavorando per predisporre unnuovo bando di gara europeoper permetterci di arrivare allascadenza con un nuovo ge-store, senza prorogare il con-tratto attualmente in essere,avendo cura di contenere icosti”. Sul fronte dei costi, in-tanto, qualche bella notizia ladobbiamo registrare. Infatti, ha

fatto sapere Giovanni Gatta,responsabile comunale del ser-vizio, circa “un anno fa ab-biamo chiuso una transazionecon la quale la società AimeriAmbiente ci ha riconosciuto750 mila euro di penali appli-cate per il mancato rispetto delcontratto e del capitolato, in-sieme ad altre somme dovuteal minor servizio reso di 143mila euro per le annualità2013, 2014 e 2015, per un to-tale di circa 1 milione e 100mila euro determinanti in que-sto momento di affanno. Afronte di tutto questo abbiamopoi rivisto il servizio erogatoapplicando un ulteriore ribassodei costi”.Ci complimentiamo per il la-voro svolto ma ci viene undubbio: se i cittadini hanno pa-gato per un servizio mai rice-vuto, perché questi soldirestituiti dalla Aimeri al co-mune non vengono redistri-buiti ai cittadini attraverso lenuove bollette dellaTarsu/Tari? Il comune di que-sti soldi che ne ha fatto (o chene farà)? Attendiamo risposta.Infine, “è partita la campagnaComposTiAmo, che prevede lapossibilità di far partecipare icittadini in maniera autonomaalla gestione dei rifiuti biode-gradabili derivanti dagli scartidella cucina e dalle cure delgiardino, tramite il compo-staggio domestico”. Sul sitoInternet del comune sono di-sponibili i moduli per l’iscri-zione all’albo dei compostatoriche prevede anche uno scontosulla bolletta.

Vi invio questa mia esperienza e considerazione per unaeventuale pubblicazione se lo riterrete opportuno. Pre-metto che recentemente ho soggiornato brevemente in Um-bria, precisamente in provincia di Perugia. Oltre allebellezze naturali e monumentali della zona, l’aspetto chemi ha colpito maggiormente è stata la pulizia delle strade,anche dalle erbacce. Inoltre, mio figlio di 13 anni, ad aprileè stato in gita scolastica nella zona tra la Romagna e ilFriuli Venezia Giulia (forse sto parlando della luna)... maquando mi ha chiamata al telefono la prima cosa che miha detto non è stata: “Mamma sono arrivato” ma:“Mamma qui è tutto pulito non c’è per terra neanche il piùpiccolo pezzo di carta o cicca o erbaccia”. E se lo nota unragazzino è tutto dire.Sabato 16 agosto ore 8:30,uscendo da casa ho trovatoquanto rappresentato dallafoto allegata. Il giorno primail servizio raccolta umidi enon riciclabili (era venerdì)non è stato effettuato, forseperché era ferragosto? Mah,mistero, inoltre il fatto che cisono in giro cani e gatti (più omeno) randagi e che talvoltale buste vengono “inavvertita-mente” lasciate in strada, comporta questo inconvenientema magari l’addetto al ritiro della plastica (sabato), pe-raltro già passato a quell’ora, poteva armarsi di ramazzae busta e fare uno sforzo in pi per rimediare al caso. Il tutto è rimandato a lunedì (e se nel frattempo arrivanoi topi?) a meno che non mi armi io di ramazza.Se poi, oltre a questo “inconveniente”, la via di accesso acasa (le altre non mi sembrano da meno) è invasa di er-bacce e qualsiasi cosa che cade a terra dalle buste o dal ca-mioncino per la raccolta lì giace e là resta per i posteri, michiedo: per avere quale servizio pago annualmente la bel-lezza di 418 euro di TARSU (anno 2013) e impiego partedel mio tempo a raccogliere l’immondizia attraverso gliappositi contenitori e secondo i giorni di ritiro program-mati?Penso che la pulizia di un paese, e purtroppo Rocca diPapa non è pulita, dipenda innanzitutto dalla civiltà deicittadini, dalla efficacia e diciamo anche buona volontàdegli operatori del settore e dall’efficienza dell’ammini-strazione comunale che dovrebbe vigilare e adottare gli op-portuni provvedimenti (sopralluoghi, controlli sul servizio,multe e provvedimenti anti-evasione). Se un paese è pulitone traggono vantaggio tutti; il bene pubblico è di tutti equindi anche nostro, le nostre case sono così sporche?I topi non arriveranno perché mi sono armata di ramazza(forse quest’anno avrò uno sconto sulla TARI!) ma qual-cuno che “inavvertitamente” lascia le buste per terra e nonnegli appositi contenitori mi sentirà.

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ROCCA DI PAPA il Segno - Settembre 201424

Parte la stagione 2014/2015 della Nuova Canarini Rocca di Papa con 2 novità

Arriva un sito Internet rinnovatoeil Titolo regionale “giovanissimi”di Giulia De GiorgiGrandi novità nei Canarini diRocca di Papa. Con uno sloganin bella evidenza (“In alto icuori e fuori la voce per la re-gina dei Castelli”), la societàcalcistica, da sempre amata dairoccheggiani, ha deciso di raf-forzare la sua immagine attra-verso il sito Internet(www.roccadipapacalcio.it)completamente rinnovato nonsolo nella grafica e nei conte-nuti, ma anche nel tipo di co-municazione rivolta agli utentionline.Particolarmente curato saràl’aggiornamento costante delportale sulle numerose attivitàsvolte dai Canarini, soprattuttosugli allenamenti, gli incontridi calcio e le iniziative che sisvolgono a Rocca di Papa.Inoltre, dal sito ci si potrà col-legare direttamente alle piatta-forme social di Facebook eTwitter.Il restyling Internet si è resonecessario anche in seguito algran numero dei contatti, circa10mila in ogni trimestre, chedimostra come il sito sia di-ventato ormai un punto di rife-rimento per tutti gliappassionati e i simpatizzanti. Intanto, per quanto riguarda ilcalcio giocato, è partita la cam-pagna iscrizioni per la stagione2014-2015. Anche qui si se-

gnala una grossa novità: l’ar-rivo del Titolo Regionale nellacategoria “Giovanissimi Fa-scia B 2001” la cui panchina èstata affidata a Pio Romei, sti-mato tecnico roccheggiano.Quanto fatto fino a oggi, fannosapere i Canarini, “incorona illavoro dell’Accademia delCalcio Marco Amelia, con unfortissimo richiamo dettatodalla notevole crescita deibambini, molti dei quali sonogià nel mirino di società pro-fessionistiche per le quali

stanno sostenendo test in at-tesa di aggregarsi nelle prepa-razioni estive”. Questo cipermette di dire che la societàcalcistica roccheggiana èormai esempio di società cheaccompagna i bambini nellacrescita senza creare illusionie false speranze, e che tendead allontanare tutte quelle fi-gure nebulose che ruotano in-torno al mondo del calciogiovanile e che troppo spessorappresentano il male oscurodelle stesse società.

Tre medaglie per la giovanissima atleta roccheggianaCampionati italiani di tiro a segnoAlessandra Luciani la sorpresaLa nostra giovane con-cittadina AlessandraLuciani, atleta della se-zione di tiro a segno diVelletri nonché rappre-sentante della nazio-nale italiana tiro asegno, nelle ultime fi-nali dei campionati ita-liani, svoltisi a Romadal 24 al 27 luglioscorsi, ha ottenuto deirisultati davvero entu-

siasmanti.Alessandra, infatti, si èpiazzata al secondoposto di fascia d’etànella gara di C10 (cara-bina ad aria compressaa 10 metri), seconda siadi fascia d’età che asso-luta nella gara di CST(carabina sportiva aterra a 50 metri) e terzoposto di fascia d’etànella gara di CS3P (ca-

rabina sportiva 3 posi-zioni a 50 metri), por-tando a casa ben 3medaglie d’argento eduna di bronzo. Che altro aggiungere? Ad Alessandra vanno inostri complimenti peri successi conseguiti el’augurio che possaraggiungere altri ambi-ziosi traguardi.

(L.S.)

Alessandra Luciani

I giovani Canarini durante una partita di calcio

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INTERVENTIil Segno - Settembre 2014 25

di Danilo Romei*L’articolo 2 del De-creto del Ministerodell’Interno del 5agosto 2008, stabili-

sce che il Sindaco intervieneper prevenire e contrastare lesituazioni urbane di degrado odi isolamento che favorisconol’insorgere di fenomeni crimi-nosi, quali lo spaccio di stupe-facenti, lo sfruttamento dellaprostituzione, l’accattonaggiocon impiego di minori e disa-bili e i fenomeni di violenza le-gati anche all’abuso di alcool.Eppure, la sicurezza a Rocca diPapa è un’utopia. Negli ultimimesi la nostra cittadina è salitaagli onori della cronaca... nera.Una decina di giorni da, inPiazza Valeriano Gatta un roc-cheggiano è stato accoltellato;questo episodio è soltanto unodei numerosi atti di violenzache negli ultimi tempi si susse-guono nel nostro paese. Non sicontano ormai più gli scippinel mercato settimanale del ve-nerdì. Il centro storico è dive-nuto luogo di incontro percompravendita di sostanze stu-pefacenti, sotto lo sguardo im-paurito ed impotente deiresidenti. L’ufficio postale èstato oggetto di numerose ra-pine. Gravissimo l’atto di pro-fanazione nel cimiterocittadino. Questa è oggi Roccadi Papa, terra di nessuno, dispudorata e violenta anarchia. I cittadini, tutti, chiedono agran voce un urgente inter-vento da parte delle istituzioni.Dov’è l’amministrazione ecosa fa per tutelare la sua citta-dinanza? È assente, come lo è

da troppo tempo, ormai. L’at-tuale maggioranza è allosbando, alcuni suoi rappresen-tanti sono ufficialmente pre-senti a part time, nel rispetto diuna moda che sembra dilagarea Rocca di Papa e che ha con-dotto il paese allo sbando.Le casse comunali sono vuote,frutto di una pessima ammini-strazione della “res publica”.Il sindaco, in servizio parttime per l’impegno alla Re-gione, offre ormai solo la co-stanza della sua assenza o,quando è presente, la spaval-deria della sua sordità nei con-fronti delle innumerevolirichieste di intervento, prove-nienti da singoli cittadini onella forma delle tante interro-gazioni presentate in consigliocomunale che ancora atten-dono una risposta.Così non si vuol bene al paesein cui si vive. Non si vuol beneai cittadini per i quali si am-ministra il bene comune. Nonsi vuol bene a se stessi, consi-derando che una cattiva e smi-dollata amministrazione delpaese non fa onore e, perquanto l’onore non faccia rimacon il denaro, è la maggior ric-chezza che possiamo lasciarein eredità a chi verrà dopo dinoi. Il pessimo ricordo che icittadini, padri e figli, avrannodell’attuale amministrazioneroccheggiana, durerà neltempo, certi nomi risuone-ranno all’orecchio come gliartefici del più inglorioso pe-riodo vissuto da Rocca diPapa. Dimissioni. Questo vichiediamo. Ora.

*Consigliere Comunale

Il partito democratico, viste leultime notizie, per le quali cisarebbe già un testa a testa perle elezioni del 2016, informala cittadinanza, le istituzioni,le altre forze politiche ed i variorgani di informazione che c’èun direttivo ed una segreteria. I suddetti sono grati di esserestati informati e che soprat-tutto qualcun’altro abbia giàfatto tale lavoro. Al contempoil direttivo stesso, vista la lon-tananza dall’appuntamentoelettorale, ha scelto di averealtro da fare: ci siamo occupatidei giovani, occupazione eformazione, non gli abbiamopromesso un posto di lavoroma li abbiamo informati supercorsi e possibilità. Abbiamo scelto di rinnovarela tradizione della festa del-l’Unità, puntando su momentidi aggregazione e cultura: ab-biamo per gran parte fallito, lacittadinanza non ha parteci-pato ma fieri di averci messola faccia dopo anni di silenzi edi assenza. Abbiamo sbagliatoma ci siamo! A tal proposito ci teniamo a ri-badire, rispetto alle future ele-zioni che:

a) È il partito che stabilisce leregole, sulla base di risultati,impegno e requisiti.

b) Nessuno si auto investa dicandidature varie.

c) Saranno le Primarie, mezzoprincipe del PD, quindi il po-polo a stabilire chi sarà allaguida di questo meravigliosopaese.

Infine, il partito democraticoinvita donne e uomini dibuona volontà a partecipare aidirettivi con il fine di costi-tuire un vero e proprio Coor-dinamento Operativo, senzachiacchiere o litigi inutili. Ungruppo che, speriamo, ci diauna mano a lavorare nel terri-torio, a rivalutarlo e a sfrut-tarne le risorse migliori.Crediamo fortemente che talegruppo, che si verrà a costi-tuire, sia uno strumento disupporto che ci permetterà diessere più incisivi. Siamo for-temente motivati e determinatiad andare avanti, oltre qual-siasi giochetto politico. Lavoriamo pronti a discuterecon tutti, ma non ci faremofermare da nessuno. Per talemotivazione è fondamentalefar capire quanto sia indispen-sabile l’aiuto e il supporto diogni singolo cittadino. Da soli non siamo nessuno,ma tutti insieme riusciremo adandare oltre e concentrarci suiproblemi del nostro paese. Taliproblematiche vanno al di làdi ogni schieramento politico,ma accompagnano la vita quo-tidiana di ciascuno di noi. Vi chiediamo solamente di la-sciare chiacchiere sterili a chinon ha voglia di lavorare. Noiabbiamo una necessità, quasivitale, di collaborazione e sup-porto. Vi lasciamo la nostra email:[email protected] eventuali osservazioni econsiderazioni.

La segreteria del Partito Democratico

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ROCCA DI PAPA26 il Segno - Settembre 2014

di Marcello LoisiA Rocca di Papa c’èqualcuno che dimoto se ne intende,è un nostro concit-

tadino da 20 anni. È AngeloCavalca, siamo andati a tro-varlo e abbiamo parlato dellasua passione per le due ruote.Angelo, hai a che fare con lemoto da molto tempo?“Proprio così, e già prima divenire a Rocca di Papa avevoun’officina a Morena, che hoaperto quando avevo ven-t’anni”.Quindi, quella per le moto èun’attrazione che hai daquando eri un ragazzo?“Da quando avevo 14 anni,quando sono entrato per laprima volta in un’officina. Ini-ziai a lavorare regolarmentepoco dopo, occupandomi dimoto da un meccanico diRoma che mi insegnò i rudi-menti del mestiere. Dopo seianni, aprii la mia officina.Oggi lavoro presso un’officinadi moto come responsabile tec-nico, ma tutto il mio tempo li-bero è dedicato alle motostoriche”.Da quello che vedo, non ti oc-cupi proprio di tutte le moto.“Restauro e colleziono lemoto, a volte partendo proprioda una carcassa o poco più, mail mio forte sono le Vespe e lemoto giapponesi degli anniSettanta e Ottanta. Queste ul-time, secondo me, sono le mi-gliori, vanno meglio di tutte. Epoi ho cominciato con quelle,ho maturato un rapporto spe-ciale con loro. Comunque,spesso i miei amici mi chie-dono aiuto per sistemare anchealtre moto ben più antiche. Re-centemente ho avuto il piaceredi mettere a nuovo una MotoGuzzi Superalce, una granbella moto, anche se aveva unasettantina d’anni!”.Quindi, magari partendo da

telai arrugginiti, riesci adare nuova vita alle vecchieglorie di un tempo?“Sì, con molta pazienza, unpo’ di esperienza e cercando ipezzi di ricambio un po’ ovun-que. Non sono solo in questeimprese, mi aiutano degliamici che hanno la mia stessapassione: un carrozziere, uncromatore, un verniciatore e,per le cose più complesse, unmio vecchio amico e maestroche fa l’elettrauto”.Oltre al lavoro in officina,che altro fai?“Nel settore delle motod’epoca sono molto importantile fiere, le più grandi sonoquelle di Reggio Emilia edImola, ma anche quella di Ca-pannelle a Roma. Si incon-trano migliaia di altriappassionati ed è possibilescambiare o reperire qualchepezzo introvabile. Inoltre, cosanon da poco, è in posti del ge-nere che mi capita di ammirareveicoli mai visti, a me scono-sciuti. Io ho 52 anni e mi inte-resso di moto da sempre, ma cisono alcuni mezzi che vera-mente ancora mi sorprendono:micromotori, ciclomotori,anche italiani. Incredibile!”.Se stai spesso fuori, che dicela tua famiglia?“Questo hobby impegna tuttoil mio tempo libero e qualchevolta mi porta a trascurare irapporti familiari. È anchevero, però, che mio figlio sem-bra che voglia seguire le mieorme, tant’è che ultimamente

mi accompa-gna ai motora-duni, come nelcaso del girodella Puglia:600 km di tourinsieme. Conlui, se vorrà,condividerò lamia passioneper le moto egli insegneròun mestiere.Nel frattempo,sta studiandoin un istitutotecnico, per-ché primaviene la teoria,poi la pratica”.Infine, la do-manda piùimportante:tra le tantemoto che hainel garage,quali sono le tue, quelle cheusi personalmente?“Tre Honda degli anni ‘70 (piùesattamente, per gli intendi-tori, una CB Four 750 K1 del1970, una CB Four 500 K1 del1972 e una Bol d’Or 750 del1980) e due Vespe (una 125del 1965 e una 50 del 1991).Oltre alle moto, ho ancheun’Alfa Romeo, un’Alfetta2000 dell’83. Tra le moto lapiù divertente è la Vespa 125che, quando andiamo in giro,riconoscono tutti e in molti ri-sveglia ricordi lontani. La piùguidabile, però, anche perchéè la più recente, è l’Honda Bol

d’Or, modello di punta traquelli che hanno fatto la storiadelle moto giapponesi tra glianni Settanta e Ottanta. Per mele moto sono un lavoro, unapassione, una filosofia di vita.Guardare il paesaggio, le per-sone in sella ad una moto dàuna sensazione diversa ri-spetto a qualsiasi altro mezzo.Non a caso le moto sono ilsimbolo della libertà e, ag-giungerei io, conoscendo latua moto e guidando con pru-denza si può assaporare me-glio ogni dettaglio del nostroPaese, che è il più bello delmondo”.

Angelo Cavalca ci svela i segreti della sua passione

Un meccanico con l’amoreper le belle moto d’epoca

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il Segno - Settembre 2014

Cultura e ... dintorni

27

“Per ordine del

di Andrea SebastianelliUna lettera accorata (vedi fotoa destra) giunge a Roma allasegreteria particolare di BenitoMussolini. È il 14 luglio 1932.

A scrivere al Capo del Governo è AssuntaMeconi, moglie di Italiano Casciotti (fotoin alto), che quattro mesi prima, il 7marzo, era stato arrestato con l’accusa diessere un sovversivo antifascista. La polizia da tempo era sulle tracce deimembri dell’Organizzazione Comunistadei Castelli Romani che, con le sue cellulepresenti in ogni paese, stava creando nonpochi problemi al regime.Italiano Casciotti era il responsabile di unadelle cellule roccheggiane. “L’organizzazione comunista di Rocca diPapa -scrive il 26 agosto il Questore Coc-chia al Prefetto di Roma- comprende trecellule, delle quali una diretta dal mano-vale Casciotti Italiano convertito alle ideeestreme da Rufini Eusebio capo-zona diquel Comune”. Stando al rapporto dellaRegia Questura di Roma, “alla cellula delCasciotti furono aggregati i seguenti indi-vidui: Brunetti Dante, vetturino, De SantisOreste, vetturino, Zoppi Velio, manovale,e Basili Emilio, carbonaio”. Italiano Ca-sciotti fu anche accusato di essere stato luia convincere Oreste De Santis ad aderirealla cellula comunista di Rocca di Papa. Ma torniamo alla lettera della moglie As-sunta. “Da quattro mesi mio marito trovasinelle carceri giudiziarie di Roma sospettosovversivo. Mi hanno fatto la sentenza persfrattarmi da casa, ho due piccoli bambini,

riserva di trasmettere copia del rapportodi ammonizione e i dati segnaletici di rito,informo che alla moglie dell’individuo,Meconi Assunta, è stato già concesso, il 6corrente (agosto 1932, n.d.d.) un sussidiodi lire 250”.A dicembre Italiano Casciotti viene inse-rito tra i sovversivi prosciolti dai vincolidell’ammoizione. Questo avvenne peratto di clemenza di Mussolini deciso inoccasione della celebrazione del “decen-nale dell’era fascista”. Comunque, con-clude il Questore Cocchia, “nei di luiconfronti, che risiede nel Comune diRocca di Papa, viene mantenuta debita vi-gilanza”.La storia di Italiano Casciotti è simile aquella di tanti uomini e donne che duranteil ventennio non si piegarono, malgradogli stenti e le sopraffazioni, alla ferocia delregime fascista.

Questura di Roma per chiedere notiziedettagliate su Italiano Casciotti “special-mente per quanto riguarda il lato politico,unitamente a tutti i dati segnaletici di rito”.Anche in merito alla concessione del sus-sidio di 250 lire, viene chiesto il parere delQuestore.Intanto la vicenda giudiziaria di ItalianoCasciotti prosegue. Il 5 settembre la Com-missione Provinciale della Questura tornaa occuparsi di lui decidendo di sottoporloall’ammonizione, primo passo per finire alconfino politico. Era ancora vivo il ricordodel roccheggiano Luigi Buonomo, che il 5giugno 1930, dopo essere stato arrestatocon l’accusa di professare idee comunistee di essere in contatto diretto con il fuo-riuscito Giuseppe Di Vittorio (padre sto-rico della CGIL), fu condotto al confino diLipari per circa un anno. Dalla nota delQuestore apprendiamo che “mentre faccio

uno lattante, e non ho nessunmezzo di fortuna. A tutte le fa-miglie degli arrestati per lostesso motivo -scrive ancora lasignora Assunta- è stato inviatoun sussidio di lire 250 e a menulla, che ne ho più bisognodegli altri”. La moglie di Ita-liano, insomma, trovandosi inuna condizione disperata, cercain tutti i modi di affrontare iproblemi dovuti all’arresto delmarito, avendo due figli damantenere. La lettera viene in-viata al Capo della Polizia, ilquale il 16 luglio scrive alla

La mattina del 7 marzo 1932 la poliziapolitica fascista arresta Italiano

Casciotti, capo della cellula comunistadi Rocca di Papa, e membro dell’

organizzazione comunista dei Castelli Romani. Ecco la sua drammatica storia.

Ministro videnuncio”

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LA STORIA il Segno - Settembre 201428

Festeggia l’associazione moto club “Cabum Bikers Rocca di Papa”

Dieci anni vissuti con passioneDieci anni vissuti con pas-sione. Unico Moto Club Cu-stom FMI Rocca di Papa,comincia la sua attività nel2004 e quelli vissuti sonostati 10 anni di storia, distrada e di amicizia. I CabumBikers nascono quasi percaso da un gruppo di amici, illegame si fonda soprattuttosulla voglia di andare in motoinsieme, di divertirsi in ma-niera sana e responsabile, dimacinare chilometri con unavelocità che ti permette di go-dere del paesaggio circo-stante, di vivere appieno lamagia che queste moto sannodare. Il segreto di tanta lon-gevità sta anche nel fatto chel’associazione, e con essa isuoi aderenti, non si è mai le-gata a disposizioni e obblighidettati da scopi commercialio da interessi personali o dasecondi fini. “La passionecondita da voglia di amici-zia pura e semplice - ci rac-conta il presidente Mario Querini- ti faavvicinare a chi vuole condividerecome te tutte le emozioni vissute insella, dalla prima riunione del 2004, doveerano presenti una dozzina di amici fon-datori, il tempo trascorso, come la stradafatta, è tanto. Abbiamo conosciuto moltipaesi stranieri, visitato tanti luoghi, rima-sti nella nostra memoria grazie a quel-l’occhio fotografico che fissa nella menteimmagini suggestive”. Così, costituito ilgruppo, quegli sparuti e irriducibili amicihanno poi visto aggiungersi un nutritostuolo di appassionati e altri se ne ag-giungeranno purché, come ha ricordato il

presidente Querini, “abbiano nel cuorelo stesso spirito e la stessa voglia di av-ventura e di goliardia, finalizzata allo

stare assieme in allegria, macinando chi-lometri in sella alle nostre amate moto”.

Camilla Lombardozzi

I Bikers roccheggiani al gran completo

La bandiera

Torna la nuova edizione de “La Birra nella Contea”Serate di musica dal vivo, poesiae soprattutto tanta buona birraHa preso il via giovedì11 settembre, pressopiazza Claudio Villa aRocca di Papa, la IXedizione de “La Birranella Contea”, l’appun-tamento annuale diven-tato ormai unatradizione roccheg-giana. Quest’anno lagrande novità riguardail concorso birra arti-gianale che darà vita a

una sfida sicuramenteentusiasmante. Oltrealla degustazione dibirra, però, come sem-pre c’è grande spazioper la musica. Sabato13 si esibirà il gruppo“Cold Shot” con unomaggio a Stevie RayVaughan. Nell’ultimaserata, domenica, in-vece, ci sarà il concertodei “Trenchtown

Motel” con un tributoal grande Bob Marley.Da segnalare, sempredomenica 14, la quintaedizione del ConcorsoPoesie dialettali, curatada Rita Gatta, che riu-nisce i più seguiti poetidei Castelli Romani. Dimenticavamo didirvi che alla Contea sipranza e si cena. Buondivertimento!LaBirra nella Contea

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AMBIENTEil Segno - Settembre 2014 29

25 anni di gemellaggioRocca di Papa-Landsberg am Lech

Il prossimo 22 ottobre si fe-steggeranno i 25 anni del ge-mellaggio tra Rocca di Papa ela cittadina bavarese di Lan-dsberg am Lech. Nel 1989, difronte all’allora sindaco En-rico Fondi e al borgomastrotedesco Franz Xaver Rößle,una madrina d’eccezione pre-senziò alla firma del patto diamicizia: Luise Rinser. Sa-rebbe bello dedicare a lei, chepiù di tutti volle questo gemel-laggio, il 25mo anniversario. Per chi non la conoscesse eccouna breve biografia: la scrit-trice Luise Rinser nasce a Pit-zling (vicino Landsberg) il 30aprile 1911. Figlia di ricchiagricoltori, cresce in ambientecattolico prendendo gli studidi psicologia e pedagogia al-l’università di Monaco, dovepoi svolge un’attività triennalein qualità d'’insegnante;osteggiata dalle autorità nazi-ste dopo l’apparizione del suoprimo volume (1940), vienearrestata nel 1944 sotto l’ac-cusa di alto tradimento (cfr. ilresoconto Gefängnistagebuch,1946); dal 1946 vive come li-bera scrittrice e dal 1954 di-

Luise Rinser il giorno della sottoscrizione del patto di amicizia tra Rocca e Landsberg

venta moglie (in terze nozze)del compositore Carl Orff (fa-moso principalmente per iCarmina Burana). Nel 1984 iVerdi tedeschi propongono lasua candidatura alla presi-denza della Repubblica Fede-

rale Tedesca. Tra le altre cose, la Rinser fuparticolarmente sensibile altema dei diritti animali, comesi può leggere, ad esempio, inun capitolo del suo romanzo Iosono Tobia e nella prefazione

che la Rinser scrisse per il sag-gio Sulla immortalità degli ani-mali di Eugen Drewermann(teologo, psicoanalista e psico-terapeuta tedesco). Si spegnein Germania il 17 marzo 2002all’età di 91 anni. (A.S.)

Secondo l’orientamentodegli ultimi anni, la giornatamondiale del debito ecolo-gico, l’Earth OvershootDay,arriva sempre prima. Nel2013 infatti questo non feliceappuntamento era caduto il20 agosto e purtroppo la ten-denza è confermata: que-st’anno è stato anticipato al19 agosto. Questo è il giornoin cui l’umanità ha esauritoilsuo budget ecologico perl’anno in corso e comincia avivere oltre il limite. Il Glo-bal Footprint Network (cen-tro di ricerca internazionalesulla sostenibilità)stima chein meno di otto mesi si con-sumino più risorse rinnova-bili e capacità diassorbimento della CO2 diquanto il pianeta possa met-tere a disposizione per un in-tero anno. Iniziamo quindi aprelevare stock di risorse na-turali, mentre accumuliamoanidride carbonica in atmo-sfera.Proprio come in un bilanciocon entrate e uscite, il Global

Footprint Network misura ladomanda e l’offerta di risorsenaturali e di servizi ecologici,determina la nostra improntaecologica, cioè la domanda

mondiale di terreni agricoli,pascoli, foreste e zone dipesca necessari per sostenernei consumi, e la mette a con-fronto con la capacità di questi

tempimoderni

di Roberto Sinibaldi

ecosistemi di generare nuoverisorse e assorbire i rifiuti cheproduciamo. I dati che si ot-tengono dovrebbero far riflet-tere, visto cheanchequest’anno abbiamo già esau-rito le risorse annuali e sa-remo costretti ad intaccarerisorse che la natura non saràin grado di rigenerare. Si puòquindi dire che viviamo a de-bito!Occorre diffondere una nuovacultura,cambiare le nostreabitudini quotidiane, il nostrostile di vita. Una buona par-tenza potrebbe essere,adesempio,lasciare la macchinapiù spesso possibile,fare unabella passeggiata se non dob-biamo allontanarci troppo dadove siamo. Quando possibile, mangiarecibi di stagione, prodotti nondall’altra parte delmondo.Consumare meno ri-sorse, stare attenti all’utilizzodell’acqua e inquinare meno.L’ambiente è fragile ed ha bi-sogno di tutte le nostre atten-zioni.

La giornata mondiale del debito ecologico

Da fine agosto stiamo consumando le scorte

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PAGINA APERTA il Segno - Settembre 201430

di Marcello LoisiLa pubblicità, si sa,ha come obiettivoquello di vendere unprodotto: un’auto-

mobile, una bibita, un viaggio.Ognuno di questi beni e serviziha le sue caratteristiche, chepossono essere evidenziate dauna buona promozione. Maquando si parla di acqua in bot-tiglia, come si fa? Si può farleva sulla forma e sul colore delcontenitore, sull’etichetta e so-prattutto sul marchio.Alcuni, più furbi, sfruttano altristrumenti, come nel caso dellaUliveto e la Rocchetta. Questimarchi si fregiano del titolo di“acque della salute”, promet-tendo al consumatore proprietàtaumaturgiche. Stando ai loroslogan, sarebbero capaci dimantenere la salute digestiva,reidratare l’organismo, combat-tere la stipsi, l’osteoporosi, icalcoli ecc. Il tutto sostenuto“scientificamente” da impor-tanti associazioni di medici(come quella dei medici di fa-miglia). Sembrerebbe propriodi essere davanti a delle pre-ziose pozioni magiche e non adelle bottiglie d’acqua. Peccato

Acque della salute. O no?

Questionidi gusto

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che si possano comprare al su-permercato.Proprio a causa di queste altiso-nanti promesse, questi due mar-chi sono passati sotto la lentedel Giurì della pubblicità e del-l’Antitrust, i quali li hanno san-zionati per slogan ingannevoli.Le sanzioni sono state di 100mila euro per l’azienda e di 30mila per una delle associazionidi medici che ha avallato l’ope-razione pubblicitaria. Le moti-vazioni di questi provvedimenticonsistono nell’inesistenza diquelle proprietà guaritrici di cuiqueste “acque della salute” sivantano, non essendo assoluta-mente migliori di qualsiasi altraacqua, in bottiglia o del rubi-netto.

Purtroppo, l’ammenda non hafatto cambiare all’azienda lesue politiche pubblicitarie, cheprocedono come prima, forseanche perché la multa, a con-fronto delle vendite (400-500milioni di bottiglie l’anno), è ri-sibile.Ora, l’Antitrust ha annunciatoche sta avviando un altro pro-cedimento nei confronti dellaUliveto e della Rocchetta, maintanto calciatori, modelle efringuellini continuano a propi-narci acqua imbottigliata, fa-cendoci credere che sia lapanacea di ogni male. Saràforse arrivato il momento di co-minciare a bere la buona (edeconomica) acqua del rubi-netto?

di Laura Fico*Intraprendere unadieta richiede vo-lontà e pazienzama spesso si ri-corre a diete ve-loci “fai da te”oppure prese dauna rivista o scari-

cate da internet ignorando ipericoli che si nascondonodietro grandi promesse e fortidimagrimenti. Molto spesso sitratta di diete fortemente ipo-caloriche, monotone e sbilan-ciate. La drastica riduzionedell’apporto calorico giorna-liero si traduce in una perditadi massa muscolare e acquaquando è proprio la massa mu-scolare ad influire in largaparte sul nostro metabolismobasale. Il consumo esclusivo di alcuni

nutrienti come le proteine,consigliata nella dieta Dukano Atkins, provoca una perico-losa carenza di minerali e vi-tamine. Per non parlare didiete lontanissime da principiscientifici come la “dieta delgruppo sanguigno” che pre-vede, ad esempio, di assumeresolo carne per persone digruppo sanguigno zero.

Occhio al gelato!

Spesso non si considera chequeste diete possono esserecausa di disturbi cardiaci, re-nali e metabolici in alcuni casianche fatali. L’organismo ne-cessita di un preciso introitocalorico che deve tenere contodel sesso, dello stato ormo-nale, dei parametri antropo-metrici, della composizionecorporea, e dei LAF (1). Talecalcolo deve essere stimato daun esperto del settore che sud-dividerà le calorie nelle giustepercentuali di nutrienti.Quindi, quando necessario, af-fidiamoci a un professionista efacciamoci coccolare lungo ilpercorso verso il benessere fi-sico e soprattutto mentale.

(1) LAF: Coefficiente di molti-plicazione del metabolismobasale che indica il Livello diAttività Fisica: pari a 1 per at-tività nulla o non deambu-lante, 1.45 per un’attivitànormale, 2.50 quando vi è unmarcato impegno motorio.

*Biologa Nutrizionista

È arrivato settembre, le vacanzesono finite, riaprono le scuole, rico-mincia il lavoro per molte persone(quelle che ne hanno uno…). Inizialo stress per tutti i milioni di alunniche riprenderanno lo studio in unluogo, l’edificio scolastico, che nonè solo un luogo fisico, ma un am-biente sociale, formativo, educativo,ed “emotivo”, importantissimo. Ascuola si imparano tante cose, al-cune nozioni verranno ricordate pertutta la vita, altre si dimenticherannodopo l’interrogazione, ma il climadella classe, quello no. E come è im-portante! Lo è per noi adulti, stare inun luogo lavorativo dove si strin-gono dei rapporti di rispetto reci-proco, magari si riceve un supporto,un sorriso dai colleghi, si va al barnelle pause pranzo; quanto lo è,quindi, per i nostri figli trovarsi benea scuola? È fondamentale. Ungiorno magari avranno dimenticatoi nomi di alcuni compagni, ma ciòche ricorderanno di più è lo spiritocollaborativo, il senso di fratellanzache nasce nella classe, il diverti-mento, ma anche le discussioninelle ore di assemblea, che servonoa crescere e a maturare. Immaginiamo invece che stare ascuola diventi un incubo, non tantoper la paura delle interrogazioni edelle verifiche, ma per le prese ingiro, le molestie subite dai compa-gni e reiterate giorno dopo giorno,che arrivano a sminuire l’autostimain formazione di nostro/a figlio/a.Ecco quindi, che diventa essenzialeuna buona comunicazione tra geni-tori e figli, e una maggiore atten-zione ai loro vissuti, non facendolivivere sotto una campana di vetroper proteggerli dal “mondo esternocattivo”, ma accompagnandoli finoad un tratto, per poi lasciarli cam-minare da soli, proprio come si fa-ceva quando da bambino stavamuovendo i primi passi. Il genitore deve supportare, nondeve fare l’amico, deve incarnare ilsuo ruolo; in famiglia devono es-serci dei confini elastici, che devonopermettere di uscire e di rientrare;devono esserci anche delle regoleche vanno osservate, ma più di tuttodeve essere insegnato il rispetto peril prossimo. Ricordiamoci che laprima agenzia educativa è la fami-glia e non la scuola. Buona ripresadelle attività.

A cura della Dott.ssa Bruna Benelli

Spunti di psicologia

Tempo di scuola

NUTRIZIONE e SALUTE

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CULTURAil Segno - Settembre 2014 31

di Loredana MassaroGermania, 1939. Il nazismo al cul-mine del suo delirio. Il paese in at-tesa che gli eventi accadano, laMorte mai stata così presente, ed èsolo l’inizio. “Storia di una ladra dilibri” di Zusak Markus è un libroprofondo ma di facile lettura ancheper i più giovani. La Morte in per-sona è l’Io narrante della storia, chesin dalle prime pagine, presentan-dosi al lettore, lo invita a fidarsi per-ché lei sa essere allegra, amabilepersino affettuosa. La Morte è sem-pre in movimento, il suo lavoro nonconosce pause. Liesel sta fuggendodalle rovine della sua casa e dellasua famiglia, accompagnata dal fra-

bambino non ce la fa, ed è propriovicino alla sua tomba che lei trova ilprimo libro da rubare. Nel giornodel funerale del fratello, Liesel Me-minger raccoglie un oggetto trovatonella neve, qualcosa di imprevedi-bile e confortante al tempo stesso,un libro abbandonato o, forse, di-menticato dai custodi del cimitero.Liesel non ci pensa due volte, leviene in mente che potrebbe essereun segno, la prova tangibile di un ri-cordo che si protrarrà nel futuro: loruba e lo porta con sé. Il romanzo èdunque la storia d’amore di Lieselper i libri e per le parole, che per leidiventano un talismano contro l’or-rore che incombe. Perché rubarli si-gnifica salvarli, e soprattutto salvarese stessa. Impara presto a leggere e si faesperta e temeraria nella sua pas-sione: strappa i libri ai roghi nazistiperché “ai tedeschi piaceva bruciarecose. Negozi, sinagoghe, case elibri”, poi li sottrae dalla bibliotecadella moglie del sindaco, e inter-viene tutte le volte che ce n’è uno inpericolo. Liesel salva libri, come fa-rebbe con qualsiasi altra creatura.Quando però la sua nuova famiglianasconde un ebreo in cantina, ilmondo della ragazzina all’improv-viso diventa più profondo e più te-merario. “Storia di una ladra dilibri” è un romanzo sul potere delleparole e sulla capacità dei libri dinutrire lo spirito. Un libro commo-vente, in cui la storia di un popolo simescola con quella personale di unabambina che trova la sua salvezzanelle parole dei libri.

L’angolo della storia

di Vincenzo RufiniLa storia è piena dienigmi, ogni suopasso è costellatoda realtà ufficiali e

verità nascoste; uno di codestiinterrogativi lo ritroviamo al-l’inizio del secolo ventesimoin quella terra sconfinata cheuna volta era chiamata la“Santa Russia”. Un vero e proprio continente(per estensione territoriale)che abbraccia due continenti:l’Europa e l’Asia; un immensoStato retto da secoli da un’au-tocrazia che ha nello Zar l’in-carnazione di un potereassoluto, passato indenne atutti i venti della storia chehanno profondamente mutatola società europea.La Russia, quando in Europaha termine la “Belle Epoque”e cominciano a spirare i ventidella Grande Guerra, è ilpaese immutabile e invariabiledi sempre: lo stesso Paese daPietro il Grande a Nicola IIRomanov. Ma il nubifragiostorico che sta per abbattersisull’Europa del 1914 travol-gerà anche le steppe russe e lesue magnifiche città ricca-mente decorate dall’arte Ba-rocca e le guglie gotiche dellesue cattedrali. Lo Zar Nicola II è un deboleuomo di stato, influenzatodalla Zarina tedesca Alessan-dra Feodorovnae, dallo stranopredicatore Grigorij Rasputin,uomo dedito all’alcool e ver-sato all’esoterismo, il quale haraggiunto un’influenza a corteper le sue capacità di curare loZarevic Alessio affetto daemofilia. L’operato del san-tone suscita risentimento e ge-losia a corte.Nicola non ha il polso della re-altà del suo popolo e del suoPaese, tanto da imbarcarsi inuna guerra moderna solo conla forza numerica dei suoi sol-dati, imponente ma irrilevantedi fronte agli armamenti dellamodernità. La guerra mette anudo l’arretratezza russa e fa-vorisce le spinte centrifugheche operano inizialmente uncambio di regime, con la rivo-

scevica di Lenin nell’ottobredello stesso anno che provocail ritiro della Russia dallaguerra e l’imprigionamentodella famiglia reale, la qualeverrà sterminata il 17 luglio1918 ad Ekaterinburg. L’episodio oltre a suscitareun’enorme impressione nelmondo dà adito a quel-l’enigma che durerà fino allafine del ventesimo secolo, dal-l’eccidio si sarebbe salvata lafiglia quartogenita dello Zar, lagranduchessa Anastasia.L’enigma è stato coltivato datutto il movimento zarista chenutriva, alimentando il mito diAnastasia, di tenere viva l’illu-sione di ritornare ad una re-staurazione impossibile; maanche storici, semplici curiosisi sono prodigati nella ricercadi Anastasia, anche Holly-wood si è cimentato in ciò conun bellissimo film interpretato

da Ingrid Bergman e Yul Brin-ner ed avente il merito di la-sciare aperta ogni ipotesi. Solodopo la dissoluzione del-l’Unione Sovietica , nel 1991,si è proceduto alla ricerca ed alritrovamento dei resti della fa-miglia imperiale il cui esito delDna ha dato responso positivosulla loro identità, ma anchequi l’enigma ha continuato apersistere, nel ritrovamentomancavano i corpi di Alessio eAnastasia, corpi che sarebberostati trovati in una zona limi-trofa tempo prima. Insomma anche la scienza nonè riuscita a porre la parola finea questo guazzabuglio; il fluiredel tempo ha alimentato uno diquei miti che da sempre ac-compagnano la vicissitudineumana, il poter credere e spe-rare in una illusione per potermeglio sopportare la cruda re-altà.

La fine degli Zare l’enigma Anastasia

Invito alla letturaStoria diunaladradi libri

tellino più piccolo ediretta al paese vi-cino a Monaco dovel’aspetta la famigliache li ha adottati.Nell’inverno gelidoe bianco di neve, il

luzione masso-nica del febbraiodel 1917 guidatada Aleksandr Ke-renskij, poi con larivoluzione bol-

Il teatro civico di Rocca di Papa è chiuso e nessuno ci haancora detto quali sono le intenzioni dell’amministra-zione comunale circa la sua gestione futura. Il Segno, neimesi scorsi, ha aperto un dibattito che ha coinvolto al-cuni protagonisti della vita culturale del nostro paese, daEnzo De Angelis a Piero Gentilini, da Massimo Onesti aPiero Botti, oltre ai numerosi articoli scritti per smuo-vere le acque e mantenere vivo il tema “teatro”. Un soloprotagonista è mancato in quel confronto, l’amministra-zione comunale che, evidentemente, ha ritenuto di nondover dare alcuna spiegazione nè tantomeno svelare lesue intenzioni sul futuro della struttura. Visto il perdurare di questo silenzio, Il Segno ha pensatodi aprire un dibattito pubblico proprio presso il teatrocivico per il prossimo GIOVEDì 25 SETTEMBRE ALLEORE 17:30. Nei giorni scorsi abbiamo inviato la richie-sta al sindaco di Rocca di Papa, Pasquale Boccia, e al-l’assessore al bilancio, Maurizio Querini, affinchéaprano il teatro e partecipino anche loro a questa di-scussione pubblica. Tutte le associazioni del paese (ACS,ATC, Terre Sommerse, Il Grillo, L’Osservatorio, ecc.),tutte le compagnie teatrali esistenti sul territorio (quelladiretta da Piero Botti, la Strana compagnia, ecc.), tutti iprotagonisti della vita culturale di Rocca di Papa, e tuttii cittadini, sono invitati a partecipare.

Il 25 settembre si parla del teatro

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32 il Segno - Settembre 2014STORIE

I L R A C C O N T O D E L M E S Errivare inpiena estatenella Wipptal

diroccata che sorgeva solitaria al margine diun torrente.Accanto alla costruzione, delimitato da unasemplice staccionata, si trovava un campo coninfisse in terra ed appena affioranti, una seriedi povere lapidi mortuarie alcune in pietraaltre in marmo: da tutte traspariva noncuranzae abbandono. Tentai di leggere alcune di esse.La cosa che mi colpì fu la circostanza che alnome di battesimo: Karl, Rudolf, Maria,Adam, Johann, Matthias non seguiva mai ilcognome e che tutte le lapidi riportavano unafrase sibillina: deceduto alla nascita e cristia-namente battezzato. Su un lato della staccio-nata, bene piantata in terra, si ergeva unagrande stele in pietra grigia con incisa unalunga scritta in tedesco in caratteri gotici: perme illeggibili. Avevo la certezza di avere tro-vato il cimitero che stavo cercando. Ma cosasignificava quella frase “bambini dei segni”?Pensai che forse era indispensabile parlare conqualcuno del luogo. Magari con il parrocodella chiesa vicina dove mi recai velocementee all’interno, inginocchiato in preghiera, vi eraun prete il quale, sentendo il rimbombo deimiei passi, si alzò e guardandomi con curio-sità mi disse : “Voi non siete di queste parti.Cosa desiderate?”.

A

colorato, pulito, con tutte le sue insegne inferro o in legno perfettamente disegnate e di-pinte indicanti tutti i luoghi, tutte le vie, tutti isentieri che si snodano verso le cime dellemontagne vicine: è sicuramente un mondo or-dinato e diverso! Ero alla ricerca del fantoma-tico cimitero dei “bambini dei segni”; ma nonero tanto sicuro che esistesse davvero.Una storia questa dei “bambini dei segni” che,una volta appresa, l’avevo considerata unavera e propria fiaba tramandata nei secoli daivalligiani del luogo. Però mi era sorto qualchedubbio. Era troppo particolareggiato il rac-conto che avevo ascoltato una sera dalla vivavoce di un vecchio montanaro: un uomoormai sugli ottanta, con un vocione profondoche, quando improvvisamente cambiava lin-gua, passando dall’italiano al tedesco, diven-tava più sonoro e squillante. L’uomo sichiamava Josef Adam. Il cognome non sapreiproprio come trascriverlo tanto la parola eraquasi priva di vocali perché, mi spiegò il vec-chio, i suoi antenati erano originari della lon-tana Polonia.

Wipptal e il cimitero dei “bambini dei segni”

di Noga

è una grande emo-zione. La natura, de-bitamente curata eamata, ti è imperio-samente vicina.Il paese è ordinato,

E gli mi aveva consigliato di recarmi inquel luogo dove ero giunto, per verifi-care sul posto quella storia che mi

aveva raccontato e che intrecciava morte, fedecristiana e certamente una quantità di riti pa-gani: chissà! forse di origine celtica.A chi rivolgersi per sapere dove era il cimiteroche cercavo? Mi guardai attorno: un alto murodi pietra circondava un’area che comprendevauna chiesa, un minuscolo cimitero cristiano eduna piccola cappella. La chiesa inalberava unosnello campanile che terminava con un pinna-colo altissimo con una palla dorata ed unacroce alla sommità. Entrai: mi ritrovai solo.L’interno profumava di incenso; i quadri sacribrillavano sfiorati dalla lieve luce naturale che,da un grande oculo gotico, penetrava all’in-terno; il soffitto era completamente affrescato;alle pareti erano appesi decine di ex-voto di-pinti su piccole tavolette. Ognuna di esse rac-contava con semplicità un evento familiareaccaduto anche secoli prima. Ma di tutte unami colpì in modo particolare: vi era rappre-sentato un bambino in fasce, certamente unneonato, adagiato su un altare mentre un uomolo accarezzava, mi sembrò, con una certa in-sistenza. Sul lato sinistro della tavoletta, inbasso, vi era una data: 1810. Due figure, unafemminile ed una maschile, certamente i ge-nitori del bambino e chiaramente affrante,erano poste una a destra ed una a sinistra dellascena dipinta: scena che era quasi del tutto si-mile a quella descrittami dal vecchio JosefAdam. Ciò era sufficiente perché, uscito dallachiesa, chiedessi in giro dove fosse il famosocimitero dei “bambini dei segni”.

D vetro che lui aprì con una chiavetta dorata. Illibricino apparentemente era molto antico. In-fatti il prete, a dimostrazione di ciò, mi indicòuna data stampigliata in fondo alla prima pa-gina: 1735. Quindi si mise seduto accanto a me e tenendoil piccolo libro chiuso fra le mani giunte, ini-ziò a parlare: “Un tempo, nei secoli passati,presso parecchi Santuari Mariani della Dio-cesi vigeva l’usanza di portare i bambini natimorti davanti all’immagine miracolosa diMaria affinché, per Sua intercessione, fosserobrevemente riportati in vita per poterli battez-zare. Dopodichè venivano degnamente sepoltiin terra consacrata.

i tutte le persone interrogate una sol-tanto, piuttosto scontrosamente, mi in-dirizzò verso una vecchia costruzione

Emi aveva preso in giro?Tirai un gran sospiro e facendomi coraggio:Padre, dissi, chi sono i bambini dei segni?Il sacerdote trasalì e mi fissò severamente. Poimi prese per un braccio dicendomi: Venga conme! Uscimmo dalla chiesa ed entrammo nella pic-cola cappella posta lì a fianco. Con un cennoautoritario mi fece sedere. Quindi prese un li-bricino da dentro una specie di bacheca in

ro frastornato: come chiedere notizie suquei bambini? E se era veramente unafrottola? Una favola? E se Josef Adam

Gl’altare e massaggiato. Quando si potevanoconstatare “segni” di vita come cambiamentodel colore della pelle, apertura della bocca edegli occhi o altro, gli accompagnatori si rite-nevano esauditi perché il bambino appuntoaveva “dato dei segni”. Il parroco, o il sagre-stano, fatto venire precipitosamente, potevacosì battezzarlo. Dopo di che veniva sepoltoin terra consacrata e la sua povera, piccolaanima raggiungeva il Paradiso diventando unodei Santi Angeli del Signore”. Terminò il suoracconto guardandomi intensamente negliocchi. Io non potevo più reggere quella situa-zione e lo salutai. Mentre mi dirigevo allamacchina per allontanarmi, una volta per tutte,da quel paese mi sembrò di essere inseguitoda tutti gli angeli del Paradiso che, saltandomiaddosso a turno, ognuno mi gridava negliorecchi: “Josef Adam non ti ha raccontato unafrottola! Adesso corri via e vai a raccontarequesta storia ai tuoi amici!”. Così ho tentato di fare sperando che “i bambinidei segni” siano veramente tutti in Paradiso eche ridano alle nostre spalle di “uomini di pocafede!”.

16 novembre 2009

li accompagnatori, genitori, parenti,amici, arrivavano reggendo una candelaaccesa. Il bambino veniva deposto sul-

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33il Segno - Settembre 2014 L’ARGOMENTO

pente... Ah sì…! Lastoria di Adamo edEva! La mela cheAdamo mangiaperché tentato daEva... Poi Eva dicedi essere stata in-gannata dal ser-pente.E il libero arbitrio?Esiste? Per quantopossiamo esseretentati, uomini odonne, possediamoun cervello, nonspegniamolo coiluoghi comuni.Il problema è chequesti luoghi co-muni ci sono utili!

Rocca guarda RomaAl mattino ieri su Roma, tra il cielo e la terra,era apparsa a meravigliauna stesa di foschia.

Era così bianca e purada far credere a magia,era così fitta e bellada creare poesia.

Immaginavo il Colosseo,Castel Sant Angelo, che bello!coperte da quella mantellasorridere nel cuor eterno.

Che hanno visto tante volte:piogge, vento, nemici e neve,ma mai come stavoltaabbracciate e coccolate.

Perché Roma è eternacon i suoi Imperatori,e con gli avi che abitavanonei cunicoli dei Fori.

All’orizzonte il cielo scuro,poi il velo del bianco puroe la Rocca sul Monte Cavo,

dipinta a mano come per incanto.

Che mai l’avevo vistacosì serena e ricca,che stava ritta in piedia comandare il mondo.

Pareva che all'istanteera pronta a nuotare,nell'immenso mare biancodi sogni e di speranze.

Ma ecco che gli elefantida Annibale guidati,eran scesi giù dal mantoper ricordarci del passato...

Non c’è da aver paura:sono solo dei fantasmi,che ora nel Paradisosono con tutti gli eroi.

Già, perché ora possiamoammirare tutto ciò,ma gli avi hanno combattuto le temperie per noi!

22 gennaio 2014

di Andrea GiacomettiQualche giorno fa guardavoForum, la trasmissione inonda su Rete 4, in cui si discu-tono casi giuridici davanti a ungiudice, con l’intervento delpubblico parlante. Il caso di-scusso coinvolgeva un uomosposato e la sua ex-amantesingle. L’uomo accusava la ra-gazza di avergli fatto lasciarela moglie e poi di averlo ab-bandonato, prendendo a fre-quentare un altro uomo. L’examante, invece, aveva citato ingiudizio l’uomo perché era di-ventato persecutorio nei suoiconfronti, con continui mes-saggi al cellulare e tampina-menti: l’uomo non potevaaccettare la fine della storia,perché riteneva di essere statoindotto a lasciare la moglie peressere poi abbandonato senzanessuna spiegazione. Aldilàdella storia in sé, aldilà dellaveridicità delle cause della tra-smissione, quello che è stupe-facente è ciò che è uscito fuoridalle opinioni del pubblicoparlante. I commenti, sia degli uominiche delle donne, si possonoriassumere in questo: “Se laragazza fosse stata al suoposto, non si sarebbe rovinatauna famiglia!”.Ora mi chiedo: “E se fossestato l’uomo a rimanere al suoposto? Se fosse stato fedelealla moglie e ai figli?”.Nel 2014, nel fatidico III Mil-lennio, nel super tecnologicomondo occidentale, vige an-cora la mentalità maschilista,che si perde nella notte deitempi, che vuole l’uomo “cac-ciatore” e la donna pronta ariaccogliere il cacciatore incasa, senza fare troppe storie,magari, per amore dei figli!Personalmente ritengo chel’uomo sia un essere pensantee senziente, non un animalesuccube dei bollenti spiriti eincapace di “tenerselo” neipantaloni. La donna, sposata osingle, ha diritto di essereamata come persona altret-tanto pensante e senziente, inmodo esclusivo. È possibile elecito che un uomo e unadonna decidano di avere unastoria esclusivamente di sesso,ma ciò deve essere una deci-sione condivisa.La donna “amante”, invece,viene vista come la meretricedi turno che rovina le famiglie:la donna tentatrice da cuil’uomo non ha scampo! Tuttociò mi ricorda una storia cheparlava di un uomo..., unadonna..., una mela..., un ser-

Sono rassicuranti:1) Per l’uomo, che continua a“giocare” il ruolo di potere,con l’egemonia maschile in-tramontabile;2) per la donna che “gioca” ilruolo della vittima più diquanto non si pensi, anche ma-scherato dietro alle accanitebattaglie femministe. In entrambi i casi ci troviamo

davanti a “ruoli” conosciuti, incui nulla è in discussione. Ar-roccati nelle rispettive posi-zioni, non c’è pericolo diritrovarsi l’uno davanti all’al-tra, uomo e donna, diversi sì,ma ugualmente vincenti; nonsi rischia di essere se stessi,privi di sovrastrutture ideolo-giche derivanti da retaggi cul-turali duri a morire. Senza

questi “ruoli” che definisconoun preciso “copione sociale”, cisentiremmo nudi, vulnerabili,ci dovremmo confrontare l’unl’altra, veramente alla pari.Ma una volta per tutte: cor-riamo il rischio di essere indi-vidui sani, completi, entrambidominanti ed entrambi dipen-denti, in un gradevole giocod’interscambio dell’esistenza!

La donna deve stare al suo posto. E l’uomo?

Rocca guarda Roma è unapoesia dedicata a Rocca diPapa, pubblicata da ElizaPuscoi nel libro “I PoetiContemporanei-208” (acura della Casa Editrice Pa-gine). Eliza vuole, in questomodo, rendere omaggio aRocca, città che l’ha adot-tata... visto che proprio gra-zie a questa poesia hapubblicato i suoi primi duelibri.Eliza Puscoi gestisce ancheuna pagina Facebook, “Eli ela sua poesia”. “Di questa pagina vadomolto fiera - ci racconta -riesco a far incontrare i poetiitaliani con quelli rumeni edaltri... traducendoli a vi-cenda in italiano, rumeno ealcuni in inglese. Devo direche i poeti e i lettori sonocontenti, in quanto tutti pos-sono essere letti ovunque..”.L’entusiasmo di Eliza è con-tagioso e i suoi progetti edi-toriali interessanti. Perquesto pubblichiamo la suapoesia Rocca guarda Roma.

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CINEMA il Segno - Settembre 201434

di CamillaLombardozziOra che anche la 71ma edi-zione della mostra interna-zionale d’arte cinematogra-

fica di Venezia ha chiuso i battenti,Hollywood decide di non lasciare i fana bocca asciutta. Questo perché il paradiso del cinemaamericano non può far attendere alungo la sete di conoscenza dei tantis-simi cinefili. Ed ecco giungere quasi per magia unanotizia assai saporita, come se fosse il

vostro piatto da portata preferito. Il regista Martin Scorzese dirigerà,rullo di tamburi… Leonardo di Caprio(oramai attore feticcio di Sco), BradPitt e Robert De Niro in un nuovo pro-getto, purtroppo non si tratta di un filmvero e proprio come noi tutti ci aspet-tavamo, considerato anche il calibrodegli attori e del regista (che messi in-sieme formano un team imbattibile) maun cortometraggio.Questo corto prevede uno spot pubbli-citario per la campagna promozionaledella Melco-Crown Entertainment, so-cietà di resorts e casinò; a rivelare lasuddetta news è stato il giornale ameri-cano Deadline, il quale ha specificatoche la casa di produzione RatPac En-tertainment si occuperà di finanziarel’intero corto pubblicitario.La sceneggiatura di questo spot è affi-data a Terrene Winter che, come ricor-derete, scrisse quella della strepitosapellicola The Wolf of Wall Street.Chissà, magari questa magia si esten-derà ad un vero e proprio film, in cui itre mostri sacri del cinema mondialepotrebbero cimentarsi in ruoli assai in-teressanti e accattivanti!

Tratto dal libro scritto nel 2012 da Gillian FlynnArriva L’amore bugiardoil nuovo thriller di Fincher

Di Caprio, De Niro e Brad Pittsul nuovo setdi Martin Scorzese

De Niro e Scorzese

Tanto atteso quest’anno nelle sale cine-matografiche italiane è il thriller GoneGirl - L’amore bugiardo, adattamento ci-nematografico del romanzo L’amore bu-giardo scritto nel 2012 da Gillian Flynn,che della pellicola cura la sceneggiatura.Il film, diretto dal regista vincitore delGolden Globe per la miglior regia in So-cial Network, David Fincher, vede prota-gonisti Ben Affleck e Rosamund Pike. Una coppia di sposi, all’apparenza felice etranquilla; una vita perfetta che presto sisgretola nel buio più profondo, quandoNick Dunne (Affleck) in occasione delsuo quinto anniversario di matrimonio siaccorge che sua moglie Amy (Pike) èscomparsa, senza aver lasciato traccia.Ben presto Nick verrà accusato dalla poli-zia di essere un assassino, i media lo met-teranno sotto la gogna e, vedendosisgretolare il mondo fatto di certezze e per-fezione, metterà in discussione qualsiasicosa. Un thriller dinamico e ambiguo chesembra promettere bene fin dal primo trai-ler rilasciato dalla 20th Century Fox, quipotete trovare il link:

https://www.youtube.com/watch?fea-ture=player_embedded&v=Ax3ptN5ZtUwDel cast fanno parte oltre a Ben Affleck eRosamund Pike, anche Neil Patrick Har-ris, Tyler Perry e Emily Ratajkowski.Gone Girl aprirà la 52esima edizione delNew York Film Festival (26 settembre -12 ottobre 2014) e arriverà nelle sale ci-nematografiche italiane il prossimo 2 ot-tobre. Colpevole o Innocente? Quandotutti gli indizi portano a te scagionarti di-venta difficile…

Camilla Lombardozzi

Ecco Gioia, la rom romanticadi Giulia De GiorgiIo rom romantica è un film del 2014 lacui regia porta la firma di Laura Halilo-vic, classe 1989.Il tema affrontato è molto attuale quantosentito in Italia. La chiave scherzosa eironica attraverso la quale è stato conce-pito il film lo ha reso leggero e frizzante.La protagonista è Gioia (interpretata daClaudia Ruza Djordjevic), una ragazzarom che vive con la sua famiglia a Fal-chera. Le sue condizioni economichesono modeste tanto che la loro abita-zione, una casa popolare, si trova nellaperiferia di Torino. Il padre, Armando, èuna persona autoritaria ma da buonpadre è angosciato e preoccupato perl’avvenire di sua figlia. La sua preoccu-pazione più grande è che la figlia possarimanere senza marito.Dall’età di quattordici anni tutte le cu-gine di Gioia hanno trovato marito e for-mato una famiglia, mentre lei, a diciotto,continua a rifiutare file di pretendenti.Suo padre è anche preoccupato dalle ri-percussione che il comportamento diGioia potrebbe avere sulla sua credibi-lità. Infatti la protagonista si rifiuta diportare le gonne, non vuole sposarsi, haprogetti lavorativi… insomma si com-porta come una vera e propria gagè (ter-

mine che indica chi non appartiene allatradizione culturale dei rom). Ma se la co-munità tratta Gioia come una gagè, pergli italiani resta soltanto una zingara. La ragazza, che è nata a Torino, per in-comprensibili motivi burocratici, non puòottenere la cittadinanza italiana e per que-sto si ritroverà ad affrontare delle difficilisituazioni nelle quali si sentirà doppia-mente emarginata: allontanata dalla suagente ma non voluta nemmeno da quellacui lei si ispira. In questo clima di infeli-cità arriverà Alessandro (Marco Bocci), ilmeccanico del suo quartiere, che diven-terà suo amico e confidente e soprattuttola aiuterà a realizzare il suo sogno di di-ventare una regista.

Claudia Ruza Djordjevice Marco Bocci

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TEMI D’OGGI 35il Segno - Settembre 2014

L’Alpinoe il suo

Buck

di AnnaritaRossiQuella malga chedalla vallata si in-travedeva isolata

su per la montagna, era abitatada un uomo e dal suo caneBuck. La gente della valle di-ceva di lui che era un uomoscorbutico e che il suo caratteresarebbe peggiorato da quandoera morta la sua Gertrude. Gliera stato dato l’appellativo di“Alpino”. Ma l’Alpino inveceera uomo di gran cuore; egli sisentiva più compreso dallanatura e dagli animali chedagli uomini dai quali piùvolte era rimasto deluso. Insieme al suo inseparabileBuck andava a fare la legna neiboschi e a raccogliere i funghi,poi sempre con lui al seguito,mungeva le mucche che, con illoro latte, gli davano da che vi-vere per tutto l’anno. Facevainfatti il burro e il formaggioche non di rado offriva con unpezzo di pane a qualche fore-stiero di passaggio. Come nonvoler bene agli alberi che glidavano la legna ma anche l’os-sigeno, ai fiori che lo inebria-

capire qualcosa di più del do-lore del suo vecchio. Poi unpomeriggio, lasciatagli la portadi casa socchiusa, Buck corsepiù forte che poteva sulla nevefino a raggiungere a valle qual-cuno che conosceva e abba-iando insistentemente, loconvinse a seguirlo fino inmalga. Constatato il gravestato di salute dell’Alpino, fuchiamato un medico, il qualelo visitò e curò. Soltanto allora il cane, ormaivecchio e stanco, che avevaaccudito l’Alpino malato,giorno e notte, stando ai piedidel suo letto, una mattina nonsi svegliò più. L’Alpino che,poche volte nella vita era statocosì addolorato, lo seppellìnel bosco, sotto l’alberoeterno. Era lì che Buck tro-vava riposo, quel cane cheaveva salvato più volte la vitadell’Alpino, aveva ora una la-pide in legno inciso che vo-leva ricordarlo così: Buckunico vero grande amico,mentre lassù in cielo volteg-giando le aquile stavano aguardare.

ilToccodiErmannoGatta

vano con il loro profumo, agliinsetti che li impollinavano,agli uccelli che lo allietavanocon le melodie più belle e alsuo Buck? A Buck che era lasua ombra, voleva un bene del-l’anima. Un inverno, era statoproprio Buck che, abbaiandoin un modo diverso, lo avevaportato via in tempo dalla va-langa che si stava avvicinando.Nonostante il cane stesse di-ventando inesorabilmente vec-chio, le giornate le trascorrevasempre al suo fianco. Ungiorno l’Alpino si ammalò, maogni volta che stava male, di-ventava silenzioso, come unanimale ferito. Ad ogni movi-mento del suo capo, Buck spo-stava la sua testa nella stessadirezione, quasi a tentare di

Il cervello deve essere una bevanda veramente buonavisto che ultimamente parecchie persone la bevono.

Certi politici non solo giocano a scaricabarilema lo fanno dopo essersi bevuto tutto il contenuto.

Uno che non era capace di ammazzare una mosca inventò il Ddt.

Comprarsi un pappagalloequivale a togliere la parola atua moglie e a tua suocera.

Per la memoria, prendo una medicina veramente miracolosa di cui... non ricordo il nome.

Dagli amici più fidati si impara che degli amici non bisogna fidarsi.

Vorrei provare l’ebbrezza delvuoto... per cortesia mi farestientrare dentro la tua testa?

Una società fondata sul lavoro... sogna il riposo.

C’è un’identità tutta propria del-l’economia dei consumi che èmancata ai sistemi economiciprecedenti: tutto-quel-che-serve-per-vivere-si-è-fatta-merce.Non potendoci sottrarre al vi-vere, tocca acquistarla; toccafarlo pure, però, per farla cre-scere ‘sta benedetta economia.Altro cardine dell’economia deiconsumi: la congenita insuffi-cienza dei redditi a smaltirequanto prodotto.Il debito, la soluzione. Furbetti del quartierino, di tuttele risme, sono all’uopo apparsi:c’è chi elabora teorie monetarieper renderlo spendibile, alcuniabbassano il costo del denaro,altri lo prendono e lo prestano;altri ancora, e sono i più, lo pren-dono per vivere e far crescerel’economia. Tutto bene finquando salta il tappo e quel cre-dito, diventato debito, smette difluire.C’era una volta, insomma, anzic’erano pseudo denari che surro-gavano gli acquisti che facevanola crescita, ora sono meno, moltimeno e quella crescita non cre-sce. Senza farla troppo lunga ecomplicata prendiamo al voloquel che offre, tra le pieghe, ilmercato. Cosa sono le carte fe-deltà, i punti regalo, le promo-zioni ad personam e i cellularigratis con sim in abbonamento ele cialde del caffè espresso conobbligo contrattuale?Affiliazioni?Già, magari per ficcare il clientedentro relazioni di lunga durata?Cosa c’è di meglio che incastri dital fatta se si vuol sottrarre l’im-presa al gioco al massacro dellacompetizione che riduce gli utili?E se si vuol sottrarre l’azienda airischi di quegli aumenti di pro-duttività che sfidano il manage-ment ad ammortizzarel’accelerato turn over dellemerci? E cosa c’è di meglio per ilconsumatore, attrezzato profes-sionalmente, che sottrarsi aquelle offerte impudiche dei pro-duttori, per svincolare il loro bu-siness dalla concorrenza checontiene i prezzi delle merci econfeziona posizioni di rendita?E, per esempio, sentire l’obbligodi smarcarsi dai fidelizzatori, ac-chiappando tutte le carte fedeltàper acchiappare solo quel checonviene?

Pilloledi ECONOMIA

di Mauro Artibani

Clienti fedeli

La vita nei modi di dire

di Enea Trinca

Page 36: Il Piccolo  Segno -settembre 2014-

il Segno - Settembre 2014

Lettere, Proposte, Proteste e [email protected] - www.ilsegnoroccadipapa.blogspot.it

Le lettere non superiori alle 13 righe devono presentare in modo chiaro nome, cognome, mail o numero telefonico

PIÙ CONTROLLIIN PIAZZAPer la prima volta vi scrivo, masempre vi leggo. Vorrei porrel’attenzione su un prossimo di-sastro che coinvolgerà, dal miopunto di vista, il paese. Vi sieteaccorti che nei pomeriggiestivi il parco di piazza Mar-gherita (piazza della Repub-blica, n.d.r.) si riempie distranieri, soprattutto ragazzi,che giocano a calcio, fannogruppo tra loro, si rinforzano e

spesso non sono educati neiconfronti di chi passa? Non sipuò richiedere un controllo oc-casionale dalle forze dell’or-dine che, passando, anche inmacchina, diano forse solol’idea di un controllo? Ben sisa che, ignorando, rischieremodi avere “bande” giovanili cheturberanno la serenità dei no-stri giovani (ci sono a Rocca?)e dei nostri bambini. Vedo lapotenza del vostro scrivere e avoi mi appello per sensibiliz-

zare tutto il comune. C. B.

OPEN DAYAL PARCHEGGIO?Gentile Redazione del Segno,visto che seguite da mesi la sto-ria del parcheggio sotterraneodi Piazza Claudio Villa, vorreichiedervi se sono in corso gli“Open Day del Parcheggio”,come si fa con le palestrequando, ad inizio stagione,aprono le porte a futuri possibiliclienti per far conoscere le loro

attività. Da diversi giorni, in-fatti, i cancelli sono aperti,giorno e notte! Io pago il mioabbonamento ma chi me lo fafare visto che la mia macchina è“all’aperto” e che chi non pagasicuramente entra ed esce comevuole, e io un giorno di questirischio anche che mi trovo ilposto occupato? Non mi sem-bra un bel modo di fare! Ne sa-pete qualcosa in più?Grazie per l’attenzione

Lettera firmata

il Segnodei tempinei disegni del Maestro Franco Carfagna

In questo disegno ilmaestro Carfagnamostra la chiesa delduomo di Rocca diPapa, così come ap-pare da un vicolettodi fronte. Carfagna hapreferito non dise-

gnarla tutta perché, ci dice, questo ècompito dei cattolici che con la lorofede potranno completarla alta epossente. Ora vogliamo raccontareun po’ di storia della chiesa parroc-chiale. Il tutto inizia nel 1613quando, nella chiesetta del Croci-fisso, fu proclamato patrono S. CarloBorromeo. Da quel momento co-minciò a farsi largo l’idea di edifi-care un’altra chiesa, più grande eaccogliente, vista la crescita demo-grafica del paese. Così il 13 maggio1664, dopo aver spianato il terrenograzie al lavoro spontaneo di tantiroccheggiani, venne posata la“prima pietra”. Due anno dopo,però, con la morte del cardinale Co-lonna, massimo finanziatore del-l’opera, l’edificazione subì undrastico stop fino al 1730, quandopapa Clemente XII, già vescovo diFrascati, fece riprendere i lavoridonando 1.000 scudi, somma raci-molata con una tassa su frutta, vinoe bestiame. A contribuire nella rea-lizzazione della nuova chiesa fuanche S. Leonardo da Porto Mau-rizio il quale, il 12 maggio 1735,dopo una predica trascinò i fedelifino alla vicina cava per trasportarele pietre in spalla. Cosa che si ripetévarie volte. L’attuale duomo vennecompletato nel 1754 ma già nel

strada bisognava salutarlo con una frase di rito:“Sia laudato Gesù Cristo”. E lui rispondeva:“Sempre sia lodato”.

Don Luigi De Angelis è stato un parroco moltoamato e non è un caso che abbia retto la parroc-chia per quasi un trentennio.

IL PROSSIMO NUMERO DEL SEGNOUSCIRÀ SABATO 11OTTOBRE

1806 (il 16 agosto), acausa di un forte terre-moto, subì molti dannistrutturali, aggravati ul-teriormente dal sismadel 12 ottobre 1814. Fu-rono danneggiate anchemolte opere. Nuovi interventi ven-nero eseguiti ma nel1944 le incursioniaeree degli anglo-ame-ricani provocarono ilcrollo della volta e delcampanile. Più recente-mente, nel 1966, cedetteuno sperone. Tutte queste notizie leabbiamo prese dal librodi don Luigi De Angelis(cap. VII, pag. 35 e ss.),che ricoprì il ruolo diparroco dal 1943 al1970. Libro che invi-tiamo a leggere. I riazzidi una volta (gli ultracinquantenni di oggi) ri-cordano don Luigi so-prattutto per la suastatura. Era alto, di corporaturarobusta e maestosa e, giàsolo per questo, a queiragazzini incuteva sog-gezione. Era sempreserio, assorto nella pre-ghiera con un libricinonero in mano e quandolo si incontrava per

numero

100!Ultima pagina

Il duomoe la sua lunga storia