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segno Attualità Internazionali d’Arte Contemporanea # 260 - Dicembre 2016/Gennaio 2017 segno Spedizione in abbonamento postale Poste Italiane S.p.A. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1 ROC · Registro degli operatori di comunicazione n. 18524 - ISSN 0391-3910 E 5. 00 in libreria Anno XLI - DIC 2016/GEN 2017 Attualità Internazionali d’Arte Contemporanea PIER PAOLO CALZOLARI All’interno ANTEPRIMA/NEWS - LE MOSTRE NEI MUSEI, NELLE ISTITUZIONI SPAZI ALTERNATIVI, GALLERIE PRIVATE – SPECIALE GRANDI MOSTRE ARTISTI IN MOSTRA – CRONACHE, RECENSIONI, IMMAGINI – LIBRI E CATALOGHI

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E 5.00 in libreria Anno XLI - DIC 2016/GEN 2017

Attualità Internazionali d’Arte Contemporanea

PIER PAOLO CALZOLARI

All’internoANTEPRIMA/NEWS - LE MOSTRE NEI MUSEI, NELLE ISTITUZIONI

SPAZI ALTERNATIVI, GALLERIE PRIVATE – SPECIALE GRANDI MOSTREARTISTI IN MOSTRA – CRONACHE, RECENSIONI, IMMAGINI – LIBRI E CATALOGHI

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sommario

News gallerie e istituzioni

Attività espositive/

Documentazione/

Anticipazioni in breve dall’Italia ed esteroa cura di M.Letizia Paiato, Lucia Spadano, Paolo Spadano e collaboratori

Time is out of joint, Galleria Nazionale Roma (Ilaria Piccioni pag.18)Love, l’arte incontra l’amore (Chiostro del Bramante, Roma (cs.pag.19)16° Quadriennale, Palazzo Esposizioni Roma (Pietro Marino, Paolo Balmas pag.20-21)Non-Aligned Modernity, FM Frigoriferi Milanesi (Chiara Fusar Bassini pag.22-25)La Tenda Verde, PAV Torino (Gabriele Longega e Ilaria Zanella pag. 26-27)Alfabeti sommersi, Palazzo Vecchio Firenze (Serena Ribaudo pag.28-29)La Torre di Babele, Ex Fabbrica Lucchesi Prato (Serena Ribaudo pag.30-31)Quattro personali alla Galleria Continua (Rita Olivieri pag.32-35)Michele Zaza, FM Frigoriferi Milanesi (Federica Mutti pag. 36-37)Pier Paolo Calzolari, Artista in copertina (Luca Tomio pag.38-43)Cento anni di moltitudine, Casa Morra Napoli (a cura di Lucia Spadano pag.44-45)Kishio Suga (Hangar Bicocca Milano (Gabriele Perretta pag.46)Carl Rama. Gam Torino (Gabriele Perretta pag. 47)Álvaro Siza in Italia, Accademia San Luca Roma (Rossella Martino pag.48-51)Ai Wewei libero, Palazzo Strozzi Firenze (Rita Olivieri pag.52)Bologna dopo Morandi, Palazzo Fava Bologna (Francesca Cammarata pag. 53)Matteo Nasini, Talent price MACRO (Luca Tomio pag.54)Vittorio Messina (Dario Orphée La Mendola pag.55)Stoner, la mostra da sfogliare (M.Letizia Paiato pag.56)Demetz, Grassino, Lucà, Priolo (M.Letizia Paiato pag.57)Stefania Beretta (Viana Conti pag.58)Hotello & Dada Soirèe (Viana Conti pag.58)Rizòmata (Dario Orphée La Mendola pag.59)Filippo di Sambuy (M.Letizia Paiato pag,60)Mariateresa Sartori (Francesca Cammarata pag.60)Luca Sacchetti, Luca Zarattini (Annamaria Restieri)Simone Benedetto (Valentina Falcioni)

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Incontri di architettura e d’artei (Gloria Valentini pag 70-72)Colori d’Africa, intervista a Margaret Majo (Simona Zamparelli pag 74)

Osservatorio critico/70/74

Artisti in copertina

Pier Paolo CalzolariSenza titolo, 1990 (particolare)sale bruciato, coloranti, rame, oro, noci, lumelli ad olio, piombo, carta, grafite 194 x 276 x 77 cmFoto Paolo SemprucciCourtesy Archivio Fondazione Calzolari

periodico internazionaledi arte contemporaneaDirezione e redazioneCorso Manthonè, 5765127 PescaraTelefono 085/61712

[email protected] www.rivistasegno.eu

Direttore responsabile LUCIA SPADANO (Pescara)Condirettore e consulente scientifico PAOLO BALMAS (Roma)Direzione editoriale UMBERTO SALARedazione WEB, Roberto Sala, M.Letizia Paiato

Collaboratori e Corrispondenti dell’associazione culturale Segno:Paolo Aita, Raffaella Barbato, Giuliana Benassi, Francesca Cammarata, Simona Caramia,Viana Conti, Gianmarco Corradi, Lia De Venere, Marilena Di Tursi, Antonella Marino, Rita Olivieri,Simona Olivieri, Maria Letizia Paiato, Ilaria Piccioni, Gabriele Perretta, Carla Rossetti,Gabriella Serusi, Stefano Taccone, Maria Vinella, Micaela Zucconi.

ABBONAMENTI ORDINARIE 25 (Italia)E 50 (in Europa CEE)E 90 (USA & Others)

ABBONAMENTO SPECIALE PER SOSTENITORI E SOCIda E 300 a E 500L’importo può essere versato sulc/c postale n. 1021793144Rivista Segno - Pescara

Distribuzione e diffusione Spedizione in abbonamento postale Poste Italiane S.p.A. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 1, Pescara - ROC · Registro degli operatori di comunicazione n. 18524Edito dalla Associazione Culturale Segno e da Sala editori s.a.s. associati per gli esecutivi e layout di stampa Registrazione Tribunale di Pescara nº 5 Registro Stampa 1977-1996.Traduzioni Lisa D’Emidio e Paolo Spadano. Art director Roberto Sala - Tel. 085.61438 - [email protected]. Redazione web Maria Letizia Paiato - [email protected] grafici e legatura: Publish e Nuova Legatoria (Cepagatti - Pe).Ai sensi della legge N.675 del 31/12/1996 informiamo che i dati del nostro indirizzario vengono utilizzati per l’invio del periodico come iniziativa culturale di promozione no profit.

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€ 5.00 in libreria Anno XLI - DIC 2016/GEN 2017

Attualità Internazionali d’Arte Contemporanea

PIER PAOLO CALZOLARI

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SPAZI ALTERNATIVI, GALLERIE PRIVATE – SPECIALE GRANDI MOSTREARTISTI IN MOSTRA – CRONACHE, RECENSIONI, IMMAGINI – LIBRI E CATALOGHI

Recensioni eanticipazioni

altre mostree collettive

Letteraturad’arte

Polvere di stelleWael ShawikyJosh Kline, Harun FarockiGrazia ToderiRoberto PuglieseRosemarie TrockelOrizzonti, Art VeronaArtissima Torino (a cura di M.Letizia Paiato e L.Spadano)

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Per celebrare il sessantesimo anno di insediamento della Corte Costituzionale nel Palazzo della Consulta, nel set-tembre 2016 l’Accademia Nazionale di San Luca è stata

invitata ad organizzare con la Corte un ciclo di incontri aperti al

Accademia Nazionale di San Luca

Incontri di architettura e d’arte:l’Accademia Nazionale di San Luca al Palazzo della Consultadi Gloria Valentini

pubblico, affidando a noti storici dell’arte e dell’architettura il compito di illustrare in conferenze le vicende che hanno portato alla realizzazione del palazzo, ponendo particolare attenzione all’attività del suo progettista, Ferdinando Fuga (1699-1782). Il programma prevedeva tre incontri, aperti da una serata inaugu-rale nella quale, dopo la presentazione generale affidata a Pao-lo Portoghesi, Francesco Moschini e Tommaso Manfredi, intro-dotti dal Presidente della Corte, Paolo Grossi, si è tenuto un concerto di musiche settecentesche eseguito da giovani musici-sti del Dipartimento di Musica Antica del Conservatorio di San-ta Cecilia cui ha fatto seguito un concerto con composizioni musicali contemporanee impostate anch’esse su spartiti del Settecento. Ha avviato il ciclo di conferenze Paolo Portoghesi, storico dell’architettura e Presidente Emerito dell’Accademia Nazionale di San Luca, con una lectio magistralis dedicata al Palazzo della Consulta, straordinario esempio di edificio infor-mato ai dettami della funzione che avrebbe ospitato progettato da Fuga negli anni Trenta del Settecento. Partendo dall’inqua-dramento dell’area interessata, il colle del Quirinale, territorio da sempre prediletto e ricercato fin dall’imperatore Costantino che lo aveva scelto per farvi costruire il suo complesso termale (l’ultimo del suo genere), Portoghesi ha riproposto l’evoluzione costruttiva dell’intera piazza, distinta in nove fasi storiche, dalle origini ad oggi. Al tempo della progettazione del palazzo, Fuga dovette inserire il suo intervento cercando di amalgamarsi al contesto “teatrale” della piazza, riprendendo i modelli seicente-schi, ma cercando al contempo di inserire elementi di innovazio-ne e di progresso. Nella prima soluzione progettuale la facciata del palazzo era caratterizzata da una notevole presenza di finitu-re a bugnato lungo tutto il piano terreno, richiamando in questo il carattere architettonico spesso adottato da Michelangelo. Nell’accentuata sporgenza delle campate centrali della facciata principale e nelle piccole vibrazioni chiaroscurali generate da quest’ultime, il riferimento era allo stile borrominiano e ai gio-chi di superfici concave e convesse caratterizzanti le sue opere. Nel progetto Fuga dovette soddisfare le richieste della commit-tenza, realizzando una struttura adatta ad ospitare, contempo-raneamente, diverse funzioni: il Tribunale della Consulta, la Se-greteria dei Brevi, oltre alle sedi dei due corpi militari, i Cavalleggeri e le Corazze. Impresa non semplice, ma abilmente soddisfatta. A questo punto come definire la figura di Ferdinan-do Fuga? Classicista, ma anche manierista, barocco, eclettico o “poliglotta”? Portoghesi ha lasciato aperto al pubblico il quesi-to, chiudendo il suo intervento con una frase di Louis Khan: “Le istituzioni sono ispirazioni”. Altrettanto interessante il secondo incontro che ha visto come protagonisti Claudio Strinati, Tom-

Francesco Moschini e Carlo Visconti, foto Carla Morselli.

Veduta dal Belvedere del Palazzo della Consulta, foto Carla Morselli.

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osservatorio criticoINTERVISTE

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maso Manfredi e Francesco Moschini. È stato quest’ultimo a introdurre i relatori e a supportarne i temi. Claudio Strinati, noto storico dell’arte, ha posto la sua attenzione sulle opere presenti nel Palazzo della Consulta, affreschi, arazzi, dipinti, sculture, di provenienze e epoche diverse (nei primi anni del Novecento il Palazzo ha ospitato anche il Ministero delle Colonie). Tra gli au-tori più importanti vi sono Bernardino Nocchi e Antonio Bicchie-rai per gli affreschi; Annibale Brugnoli e Domenico Bruschi per le decorazioni di volte e soffitti; e per le pitture Carmine Bertel-la, Bartolomeo Cavarozzi, ma anche Giacomo Balla per le opere più recenti. Strinati non si è limitato a esporre le ricchezze inter-ne del Palazzo, ma ha analizzato anche l’apparato decorativo del fronte principale dell’edificio dove troneggia al centro il grande gruppo scultoreo con le allegorie della Fama, e quello con la Giustizia e la Religione sul timpano dell’entrata principale, a ri-chiamare le funzioni per le quali il palazzo venne progettato. Evidente e ben riconoscibile è lo stemma papale di Clemente XII posto al centro della balaustra del Belvedere. Lo storico ha evi-denziato come la facciata della Consulta sia nata come una sorta di “specchio” del fronte su cui poggia Fontana di Trevi, non molto distante dalla Consulta a cui è idealmente collegata. In queste due opere, realizzate dallo stesso gruppo di maestranze e volute dallo stesso committente, è possibile rintracciare molti elementi comuni, quali le somiglianze tre decorazioni statuarie, tutte realizzate da Paolo Benaglia. Strinati ha concluso il suo intervento con una singolare curiosità che riguarda proprio la lapide presente nell’attico della Fontana di Trevi. Questa, infatti, venne posta in opera molto prima del completamento dell’ope-ra, avvenuto circa trenta anni dopo, poiché lo scopo principale di Clemente XII era quello di “lasciare un segno” come committen-te di opere nella città. Tommaso Manfredi, storico dell’architet-tura moderna, ha analizzato invece la figura di Ferdinando Fuga architetto, e ha tracciato una nuova sequenza cronologica delle principali fasi costruttive di alcune sue opere, quali ad esempio il ponte sul fiume Milicia a Palermo, opera grazie alla quale, con molta probabilità, ottenne la nomina di “Architetto dei Sacri Palazzi” a Roma. Francesco Moschini, storico dell’arte e dell’ar-chitettura contemporanea, Segretario Generale dell’Accademia Nazionale di San Luca, a chiusura della serata ha ripreso il tema del disegno, puntualizzando sulla “essenza” stessa del Disegno di Architettura visto in “dimensione critica, come mezzo per tra-smettere dei concetti”, frutto del “rapporto tra storia, progetto e storia progettuale”. Con riferimento al Palazzo della Consulta, Moschini ha sottolineato come esso rappresenti una delle pri-me opere che rispondono alle necessità di uno spazio urbano che negli anni ’30 del XVIII secolo stava radicalmente cambian-do. Nel terzo ed ultimo incontro Jörg Garms, storico dell’archi-tettura del Settecento, ha fornito con il suo intervento uno spun-to riflessivo sulla magnifica realtà artistico-architettonica, oltre che storico-urbanistica, della piazza del Quirinale vista attraver-so vedute, incisioni e dipinti. Di notevole importanza politica fin dalle sue origini, tale piazza non era inizialmente fornita delle strutture adeguate per assolvere particolari funzioni di rappre-sentanza. Del 1733 è forse una delle prime viste della piazza con il Palazzo della Consulta, ultimato solo poco tempo prima. Com-pletamente diverse sono le rappresentazioni del tardo Sette-cento, quando, pittori, disegnatori, ispirandosi ai modelli anti-chi, cercano di pervenire ad una “assoluta perfezione formale”

Paolo Portoghesi e Francesco Moschini, foto Carla Morselli.

Il cortile “La serliana”. Immagine tratta dal libro Il Palazzo della Consultaa cura di A. Pampalone.

La facciata del Palazzo della Consulta, Roma, 2006.

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al “bello ideale”. Questo è il contesto culturale in cui opera ad esempio Gaspar van Wittel, il quale restituisce una vista della piazza con alle spalle uno scorcio di Roma, quasi a voler racchiu-dere in un’unica immagine l’intera grandezza della città, ponen-do in primo piano la magnificenza del Quirinale. Ulteriore appro-fondimento è stato dedicato all’analisi dei cinque disegni di Ferdinando Fuga per il Palazzo della Consulta, attualmente con-servati presso l’Istituto Centrale per la Grafica, raffiguranti il primo progetto della facciata del palazzo e il progetto definitivo, estremamente semplificato nell’apparato decorativo rispetto alla soluzione iniziale. Ha chiuso il ciclo di conferenze la lecture di Elisabeth Kieven, studiosa del’arte, già direttrice della Biblio-teca Hertziana, che ha dedicato buona parte dei suoi studi all’a-rea del Quirinale, luogo “particolare” poiché centro del potere

pubblico e religioso incarnati nella figura del papa. Tra il 1730 e il 1740, per volere di Clemente XII tutta l’area del Quirinale vie-ne modificata: in quegli anni, oltre alla costruzione della Consul-ta, saranno completate le Scuderie, la cosiddetta “Manica Lun-ga” e la Palazzina del Segretario della Cifra, mentre nel resto della città erano parallelamente attivi i cantieri per la realizza-zione di San Giovanni in Laterano, Fontana di Trevi, Santa Maria Maggiore e piazza Montecitorio. Tutti questi interventi avevano lo scopo di “rimodernare la città”. In questo ciclo di incontri è emerso così, attraverso le parole di ogni relatore pronunciate nei suggestivi, quanto rigorosi, spazi del Palazzo della Consulta, l’approccio, razionale e matematico, delle composizioni di Ferdinando Fuga, uno tra i principali pro-tagonisti della cultura architettonica italiana del Settecento. n

Strinati, Moschini e Manfredi ricevono la medaglia commemorativa dal preside Grossi, foto Carla Morselli.

Lo scalone monumentale Immagine tratta dal libro Il Palazzo della Consulta a cura di A. Pampalone.

Salone Belvedere, Veduta d’insieme. Immagine tratta dal libro Il Palazzo della Consulta a cura di A. Pampalone.