DICEMBRE 2010 GENNAIO 2011

17
essere d’accordo sui risulta- ti dell’iniziativa ma sull’op- portunità del finanziamen- to nessuno può avanzare riserve. (A proposito di Hi Food segnalo, en passant, che il consiglio comunale di Cortemilia non ha mai ricevuto una informativa (Continua a pagina 3) zone, anche del Piemonte. L’Alta Langa è stata per lungo tempo (e continua ad esserlo) ignorata dalle grandi risorse pubbliche destinate sia alle infrastrut- ture sia agli investi- menti. Meglio a- vrebbe fatto Taric- co ad essere più attento e sollecito quando, da Asses- sore all’Agricol- tura, poteva di- sporre di finanzia- menti. E le solleci- tazioni da Corte- milia (ma non so- lo) gli erano pure arrivate, in Regione. Diverso è l’utilizzo di que- sti fondi. Si può anche non Grazie ad una comunica- zione del consigliere co- munale signor Carlo Zarri, sono venuto a conoscenza di un’interrogazione pre- sentata dal consigliere re- gionale signor Mino Taric- co a proposito del finan- ziamento regionale ottenu- to per l'organizzazione di Hi Food. Nell’interrogazione si la- menta l’eccessivo contribu- to destinato all’Alta Langa. Personalmente considero la presentazione di questa interrogazione un gesto miope e controproducen- te. L’Alta Langa ha bisogno di queste e ben altre risor- se per recuperare un gap cinquantennale verso altre IL MUSEO DELLA NOCCIOLA A CORTEMILIA di Aldo Bruna A cura del Partito Democratico — Circolo di Cortemilia e Valli e.mail: [email protected] Via Cavour n. 7 - Cortemilia Anno X- n. 3 - dicembre 2010/gennoaio 2011 “… quella che diciamo l'umanità, la divido in cinque categorie: gli uo- mini, i mezz'uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà. Pochissi- mi gli uomini; i mezz'uo- mini pochi, che mi con- tenterei l'umanità si fer- masse ai mezz'uomini. E invece no, scende ancora più giù, agli ominicchi: che sono come i bambini che si credono grandi, scimmie che fanno le stesse mosse dei grandi. E ancora più in giù: i pigliainculo, che vanno diventando un esercito. E infine i quaquaraquà: che dovrebbero vivere con le anatre nelle poz- zanghere, ché la loro vita non ha più senso e più espressione di quella delle anatre…”. Grazie a Leonardo Scia- cia per la sempre attuale analisi della società. E, comunque... auguri a tutta l’umanità! Un nuovo segretario a Cortemilia - intervista a Piero Rizzolo pag. 2 Il museo della nocciola a Cortemilia - di Aldo Bruna pag. 3 PROVINCIA: bocciato l’ODG del PD sulla ACNA pag. 4 Verso un PD del territorio - di Ginetto Pellerino pag. 5 Difendiamo la scuola a Cortemilia - di Bruno Bruna pag. 6 PLATANI e TIGLI pag. 7 Le BUGIE del PREMIER - di Giovanni Destefanis pag. 8 Sommario: ti, per cui sarà necessario un impegno forte. Per quanto riguarda le attività del Cir- colo vorrei potenziare le cose che abbiamo sempre fatto (giornale, riunioni, feste…). Mi piacerebbe mi- gliorare la comunicazione con i cittadini, sia attraverso Confronto che tenendo più aperta la sede, ma credo che occorra soprattutto essere più presenti sul territorio; il territorio di riferimento del Circolo è molto vasto, per cui occorre individuare un punto di riferimento in ogni paese del Circolo, altrimenti sarà difficile crescere. Dal- tra parte è anche emerso il problema che alcuni Circoli hanno pochi iscritti, per cui sarebbe opportuno pensare (Continua a pagina 2) in un momento in cui sem- brano venire meno certi va- lori e l’aderire ad un partito sembra essere quasi una cosa disdicevole. Proprio da qui abbiamo incominciato questo colloquio. Piero, hai accettato l’incarico di Coordinatore del Circolo del Partito De- mocratico in un momento molto difficile a livello co- munale, provinciale, regio- nale e nazionale. Mi ver- rebbe da chiederti: chi te l’ha fatto fare? In realtà ti chiedo: quali sono le cose che vuoi fare? Credo che a breve ci sarà un appuntamento elettorale molto importante, che richie- derà un grosso impegno da parte del Circolo, mio e di tutti gli iscritti e simpatizzan- ti. I tempi sono molto ristret- Piero Rizzolo, 47 anni, arti- giano, è da poche settimane il nuovo Coordinatore del Partito Democratico, Circolo Cortemilia e Valli. Subentra a Stefano Garelli che si è sobbarcato l’onere di reggere il Circolo dalla nascita del PD sino allo scorso novem- bre, preferendo ora dedicarsi maggiormente all’impegno di Consigliere Provinciale e Comunale. Piero è impegnato nella poli- tica buona da sempre: lo ricordiamo tra i principali attivisti dell’Associazione per la Rinascita della Valle Bormida, poi in Consiglio Comunale e come Segretario locale del PDS prima e dei DS poi. Ora ha accettato questa nuova sfida, in un momento difficile per il par- tito e per la società in genere, PD Cortemilia - Un nuovo segretario Intervista a Piero Rizzolo - di Bruno Bruna CORTEMILIA E VALLI CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO CONFRONTO

description

CONFRONTO PARTITO DEMOCRATICO DI CORTEMILIA

Transcript of DICEMBRE 2010 GENNAIO 2011

essere d’accordo sui risulta-

ti dell’iniziativa ma sull’op-

portunità del finanziamen-

to nessuno può avanzare

riserve. (A proposito di Hi

Food segnalo, en passant,

che il consiglio comunale

di Cortemilia non ha mai

ricevuto una informativa

(Continua a pagina 3)

zone, anche del Piemonte.

L’Alta Langa è stata per

lungo tempo (e continua

ad esserlo) ignorata dalle

grandi risorse pubbliche

destinate sia alle infrastrut-

ture sia agli investi-

menti. Meglio a-

vrebbe fatto Taric-

co ad essere più

attento e sollecito

quando, da Asses-

sore all’Agricol-

tura, poteva di-

sporre di finanzia-

menti. E le solleci-

tazioni da Corte-

milia (ma non so-

lo) gli erano pure arrivate,

in Regione.

Diverso è l’utilizzo di que-

sti fondi. Si può anche non

Grazie ad una comunica-

zione del consigliere co-

munale signor Carlo Zarri,

sono venuto a conoscenza

di un’interrogazione pre-

sentata dal consigliere re-

gionale signor Mino Taric-

co a proposito del finan-

ziamento regionale ottenu-

to per l'organizzazione di

Hi Food.

Nell’interrogazione si la-

menta l’eccessivo contribu-

to destinato all’Alta Langa.

Personalmente considero

la presentazione di questa

interrogazione un gesto

miope e controproducen-

te. L’Alta Langa ha bisogno

di queste e ben altre risor-

se per recuperare un gap

cinquantennale verso altre

IL MUSEO DELLA NOCCIOLA A CORTEMILIA di Aldo Bruna

A cura del Partito

Democratico — Circolo di

Cortemilia e Valli

e.mail: [email protected]

Via Cavour n. 7 - Cortemilia Anno X- n. 3 - dicembre 2010/gennoaio 2011

“… quella che diciamo

l'umanità, la divido in

cinque categorie: gli uo-

mini, i mezz'uomini, gli

ominicchi, i (con rispetto

parlando) pigliainculo e

i quaquaraquà. Pochissi-

mi gli uomini; i mezz'uo-

mini pochi, che mi con-

tenterei l'umanità si fer-

masse ai mezz'uomini. E

invece no, scende ancora

più giù, agli ominicchi:

che sono come i bambini

che si credono grandi,

scimmie che fanno le

stesse mosse dei grandi.

E ancora più in giù: i

pigliainculo, che vanno

diventando un esercito.

E infine i quaquaraquà:

che dovrebbero vivere

con le anatre nelle poz-

zanghere, ché la loro vita

non ha più senso e più

espressione di quella

delle anatre…”.

Grazie a Leonardo Scia-

cia per la sempre attuale

analisi della società. E,

comunque... auguri a

tutta l’umanità!

Un nuovo segretario a Cortemilia - intervista a Piero Rizzolo

pag. 2

Il museo della nocciola a Cortemilia - di Aldo Bruna

pag. 3

PROVINCIA: bocciato l’ODG del PD sulla ACNA

pag. 4

Verso un PD del territorio - di Ginetto Pellerino

pag. 5

Difendiamo la scuola a Cortemilia - di Bruno Bruna

pag. 6

PLATANI e TIGLI pag. 7

Le BUGIE del PREMIER - di Giovanni Destefanis

pag. 8

Sommario:

ti, per cui sarà necessario un

impegno forte. Per quanto

riguarda le attività del Cir-

colo vorrei potenziare le

cose che abbiamo sempre

fatto (giornale, riunioni,

feste…). Mi piacerebbe mi-

gliorare la comunicazione

con i cittadini, sia attraverso

Confronto che tenendo più

aperta la sede, ma credo che

occorra soprattutto essere

più presenti sul territorio; il

territorio di riferimento del

Circolo è molto vasto, per

cui occorre individuare un

punto di riferimento in ogni

paese del Circolo, altrimenti

sarà difficile crescere. Dal-

tra parte è anche emerso il

problema che alcuni Circoli

hanno pochi iscritti, per cui

sarebbe opportuno pensare

(Continua a pagina 2)

in un momento in cui sem-

brano venire meno certi va-

lori e l’aderire ad un partito

sembra essere quasi una cosa

disdicevole. Proprio da qui

abbiamo incominciato questo

colloquio.

Piero, hai accettato

l’incarico di Coordinatore

del Circolo del Partito De-

mocratico in un momento

molto difficile a livello co-

munale, provinciale, regio-

nale e nazionale. Mi ver-

rebbe da chiederti: chi te

l’ha fatto fare? In realtà ti

chiedo: quali sono le cose

che vuoi fare?

Credo che a breve ci sarà un

appuntamento elettorale

molto importante, che richie-

derà un grosso impegno da

parte del Circolo, mio e di

tutti gli iscritti e simpatizzan-

ti. I tempi sono molto ristret-

Piero Rizzolo, 47 anni, arti-

giano, è da poche settimane

il nuovo Coordinatore del

Partito Democratico, Circolo

Cortemilia e Valli. Subentra

a Stefano Garelli che si è

sobbarcato l’onere di reggere

il Circolo dalla nascita del

PD sino allo scorso novem-

bre, preferendo ora dedicarsi

maggiormente all’impegno

di Consigliere Provinciale e

Comunale.

Piero è impegnato nella poli-

tica buona da sempre: lo

ricordiamo tra i principali

attivisti dell’Associazione

per la Rinascita della Valle

Bormida, poi in Consiglio

Comunale e come Segretario

locale del PDS prima e dei

DS poi. Ora ha accettato

questa nuova sfida, in un

momento difficile per il par-

tito e per la società in genere,

PD Cortemil ia - Un nuovo segretario Intervista a Piero Rizzolo - di Bruno Bruna

CORTEMILIA E VALLI

CONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTO

CONFRONTO Pagina 2

PD Cortemil ia, un nuovo segretario Intervista a Piero Rizzolo - a cura di Bruno Bruna

Personalmente sono contento

della vittoria di Di Caro, un

giovane che alle ultime prima-

rie aveva appoggiato Marino.

Spero che con questa elezione

qualcosa possa cambiare

all’interno del PD, anche se un

primo limite che abbiamo ri-

scontrato è che nella Segreteri-

a provinciale non ci sono ele-

menti del territorio, della pro-

vincia, sostanzialmente sono

rappresentate solo le grandi

città. Il Segretario ha comun-

que garantito attenzione al

territorio e sono sicuro che

manterrà la parola. Il rapporto

con il territorio è importante,

perché il territorio ha bisogno

della vicinanza della Segreteri-

a, ma la Segreteria ha bisogno

dell’apporto del territorio,

dove quasi sempre si perdono

le elezioni, mentre nelle “sette

sorelle” di norma si vince. Io

credo che il Segretario provin-

ciale Di Caro debba essere un

punto di riferimento per gli

iscritti e per gli amministratori

e debba esserci un rapporto

diretto tra Segretario provin-

ciale e Segretario del Circolo.

E’ forse un modo un po’ vec-

chio di vedere la politica, ma il

Segretario provinciale deve

fare da tramite tra il territorio

ed il Nazionale. Negli anni

della lotta contro l’Acna, se i

p a r t i t i a s s u m e v a n o

un’iniziativa nazionale, parti-

vano sempre dal territorio.

Mentre facciamo questa

chiacchierata, non sappiamo

ancora l’esito del 14 dicem-

bre. Supponiamo che si vada

alle elezioni politiche, secon-

do te come può il Partito De-

mocratico vincere le elezioni?

Se ci fossero tre schieramenti

occorrerebbe recuperare molti

dei voti di sinistra che nel tem-

po si sono persi. Nel caso gli

schieramenti fossero solo due

occorrerà cercare i voti del

centro, sapendo però che si

perderà qualcosa a sinistra.

Queste sono tattiche elettora-

li, ma la cosa che più si av-

verte è la debolezza del PD.

La debolezza è nei fatti;

l’elettorato non crede molto

nel PD, ma ci credono poco

anche molti attivisti e secondo

me a torto, perché è vero che si

fa meno di quanto si dovrebbe,

ma comunque si fa. Il proble-

ma è che non abbiamo visibili-

tà, c’è una carenza comunica-

tiva. C’è da dire, inoltre, che

quando bisogna fare delle scel-

te, spesso il partito si divide e

allora la gente non ti vota per-

ché non c’è una linea unitaria,

mentre i cittadini hanno biso-

gno di certezze.

Veniamo al Circolo Cortemi-

lia e Valli. Qual è il suo stato

di salute?

Abbiamo una cinquantina di

iscritti, siamo l’ottavo Circolo

della Provincia e questo per

noi è elemento di soddisfazio-

ne. Bisogna però lavorare mol-

to anche qui, avere un rappor-

to più diretto con gli iscritti,

perché un conto sono le tesse-

re, un conto è la partecipazio-

ne alla vita del partito, che per

noi è molto importante. Oggi è

cambiato il volto della politica,

ma per noi gli iscritti sono

molto importanti, sono impor-

tanti le loro opinioni e la loro

attività. Il nostro è un circolo

forte, anche perché, grazie ai

soldi incamerati con la Festa

dell’Unità di Cortemilia (una

delle poche che si fanno in

p r o v i n c i a ) e a q u e l l e

dell’Emilia Romagna (dove il

Circolo di Cortemilia si occu-

pa di una parte della ristora-

zione), ha una discreta dota-

zione economica, per cui può

fare un po’ d’attività. Vorrem-

mo fare qualcosa di nuovo.

Aspettiamo proposte dagli i-

scritti e dai simpatizzanti. ■

“...per noi gli iscritti sono molto importanti,

occorre essere

presenti sul territorio”

all’unione di più Circoli.

A me sembra che, aldilà del

numero degli iscritt i,

all’interno del PD ci siano

pochi giovani (anche se, da

questo punto di vista, il Cir-

colo di Cortemilia fa, in par-

te, eccezione). Come pensi di

poter coinvolgere i giovani

valbormidesi nel Partito De-

mocratico?

Con i giovani bisogna cambia-

re approccio: l’incontro di

partito, le riunioni in sede san-

no di vecchio. Bisogna coinvol-

gerli in altri modi, cercare

altre vie per avvicinarli al par-

tito. Ci sono partiti, come la

Lega Nord, che hanno slogan

semplici e attraenti. Su questo

aspetto dovremo ragionarci e

lavorare.

Secondo te nei giovani c’è

ancora voglia di politica?

Penso di sì; i segnali ci sono, li

vediamo in giro. C’è da dire

che per quanto riguarda Corte-

milia i giovani che potrebbero

essere interessati studiano

quasi tutti fuori, prima alle

Superiori e poi all’Università e

questo rappresenta un proble-

ma. A me sembra che i giovani

tornino volentieri al paese, ma

hanno pochi sbocchi lavorativi

e non partecipano molto alla

vita associativa. Non so esatta-

mente come possano essere

coinvolti i giovani. Forse biso-

gna partire proprio dal paese,

dalla dimensione locale.

Torniamo al Partito Demo-

cratico. Alla Segreteria pro-

vinciale è stato eletto l’avv.

Emanuele Momo Di Caro,

una elezione abbastanza inat-

tesa, anche perché i “poteri

forti” sembravano appoggia-

re un altro candidato.

(Continua da pagina 1)

Il 15 dicembre l’amico

Emilio Gallo “MIU”

ha compiuto 100 anni!

I migliori e affettuosi auguri da parte di

CONFRONTO

CONFRONTO Pagina 3

Stupisce il silenzio di Corte-

milia.

Abbiamo tutte le carte in

regola per pretendere la

realizzazione di questa im-

portante struttura: storia,

ettari coltivati, industrie di

trasformazione ed edifici in grado di ospitare il Museo.

Si potrebbe, a tal proposi-

to, realizzare una efficace

sinergia tra pubblico e pri-

vato per creare un’azione

di “lobby” verso la Regio-

ne, utilizzando anche finan-

ziamenti di natura europea

(ad esempio GAL).

Per i locali si potrebbe pen-sare all’abbandonata Casa

Castelli in via Alfieri in mo-

do da completare un im-

portante recupero urbani-

stico avviato a sua tempo

con la Pretura.

In alternativa si pensi al

complesso scolastico del

Convento Francescano. Grazie alla lungimiranza

della precedente ammini-

strazione, a breve (2/3 anni

se non ci saranno intoppi)

le nuove scuole medie sa-

ranno ultimate. Si libererà

così tutta l’ala del convento

e il Museo potrebbe trova-

re una giusta collocazione, con il vantaggio che la pro-

prietà dell’edificio è già

pubblica.

Sono queste le attenzioni

che un’Amministrazione

Comunale deve porre da

subito. Le iniziative di un

giorno possono anche non

ottenere i risultati sperati,

ma la programmazione di un quinquennio è troppo

importante per essere igno-

rata.

Questa è la proposta del

PD di Cortemilia: ci si attivi

perché la Regione decida

l’apertura del Museo in

quella che, da sempre e da

tutti, è considerata la capi-tale della nocciola.

sia preventiva sia consuntiva.

Di fatto il consiglio comunale

è stato completamente estro-

messo da qualsiasi conoscen-

za e decisione in merito).

Dobbiamo però sapere ed

essere consapevoli che l’Alta

Langa necessita di ben altre risorse e di ben altre iniziati-

ve. E di ciò deve essere con-

sapevole sopratutto il Comu-

ne di Cortemilia. A questo

proposito, come ebbi già

modo d’illustrare ad alcuni

assessori comunali (a memo-

ria Bodrito, Crema, Visconti,

con la perdurante, preoccu-

pante ed inquietante assenza del Sindaco) nel solo incon-

tro richiestomi dagli attuali

amministratori e risalente ad

alcuni mesi orsono, l’atten-

zione del comune dovrebbe,

in questo momento, concen-

trarsi sulla realizzazione del

Museo della Nocciola, che

Assessori Regionali vorrebbe-ro realizzare in altro luogo.

IL MUSEO DELLA NOCCIOLA A CORTEMILIA di Aldo Bruna

Presentiamo il testo integrale

dell’ODG presentato in Pro-

vincia dal PD.

Il Consiglio Provinciale di

Cuneo premesso che per

oltre cento anni la Valle Bor-

mida è stata oggetto di inqui-

namento a causa di produzio-

ni industriali in particolare di

una azienda situata nel Co-

mune di Cengio (SV).

La popolazione piemontese

(soprattutto quella cuneese) è

stata esposta ai rischi e alle

conseguenze di innumerevoli

sostanze tossiche, nocive e

cancerogene senza esser stata

mai oggetto di studi epide-

miologici mirati o di risarci-

mento alcuno

premesso inoltre che da una decina di anni sono in

atto complesse attività di

bonifica che hanno diviso

l’area ex-ACNA nella “Zona

“speravo che

potesse essere

votato

all’unanimità,

ma il

centro-destra

ha voluto

ribadire la sua

arrogante

protervia”

Perché hanno bocciato l’odg sull’ACNA? di Stefano Garelli

A1” destinata a discarica di

milioni di metri cubi di rifiuti

tossico-nocivi e la “Zona

A2”, meno contaminata, de-

stinata al riutilizzo

considerato che i lotti dell’area oggetto di

bonifica identificati coi nu-

meri 1, 2 e 3 della “Zona A2”

sono stati svincolati per il

riutilizzo ai fini commerciali-

industriali, parrebbe senza

avere raggiunto alcuna cer-

tezza sull’efficacia delle mi-

sure di sicurezza realizzate

(in data 15/01/2010 la Pro-

vincia di Savona, con atto

Dirigenziale del Settore Dife-

sa del Suolo e Tutela Am-

bientale, a firma del dirigente

Vincenzo Gareri, avrebbe

rilasciato la “Certificazione

del completamento degli

interventi di bonifica e ripri-

stino ambientale con misure

di sicurezza” dei lotti 1, 2 e 3

dell’Area A2 del sito nono-

stante non sia ancora stata

rilasciata la certificazione

delle misu-

re di sicu-

rezza rea-

lizzate, tra

cui la cin-

t u r a z i one

lato valle, il sistema di e-

mungimento e trattamento

della falda, nonché la cintu-

razione lato monte e lato

ponte Donegani)

considerato inoltre che

queste “zone” (sia nella di-

scarica “A1” ma purtroppo

anche nella “A2” destinata al

riutilizzo) sono destinate a

permanere enormi quantità di

rifiuti industriali e terreni

(Continua a pagina 4)

“la proposta del PD di

Cortemilia: ci si attivi perché la Regione decida l’apertura del

Museo in quella che, da sempre

e da tutti, è considerata la capitale della

nocciola”

CONFRONTO Pagina 4

Perché hanno bocciato l’odg sull’ACNA? di Stefano Garelli

che l’accordo di Programma

del 23/01/2007 tra Ministero

dell’Ambiente e la Regione

Piemonte all’art. 6 è previsto

che la sezione programmatica

potrà disporre di 23.500.000 di

Euro “…oltre al 75%

dell’ammontare del danno am-

bientale in via di definizione da

p a r t e d e l M i n i s t e r o

dell’Ambiente…”. Per la defi-

nizione di tale danno una suc-

cessiva ordinanza della Presi-

denza del Consiglio dei Mini-

stri del 30/3/2007 citava: “Allo

scopo di individuare, accertare

e quantificare l'entità del danno

ambientale derivante dal sito di

interesse nazionale ACNA di

Cengio, il Ministero dell'Am-

biente e della tutela del territo-

rio e del mare si avvale per la

durata dello stato di emergenza

di tre esperti, di cui uno pre-

scelto tra magistrati ammini-

strativi, contabili e avvocati

dello stato, nelle materie tecni-

che, giuridiche ed amministra-

tive. Il relativo compenso verrà

definito dal Ministro dell'Am-

biente e della tutela del territo-

rio e del mare con proprio

provvedimento. Ai relativi

oneri si provvede a carico delle

risorse finanziarie poste nella

disponibilità del commissario

delegato”.

Chiede alla Presidente e alla

Giunta provinciale di impe-

gnarsi affinché: il futuro ambientale ed econo-

mico della Valle Bormida pie-

montese ed in particolare cune-

ese sia tutelato in modo priori-

tario rispetto a qualunque altro

legittimo interesse, facendo

valere quanto previsto dagli

accordi di programma stipula-

ti siano ultimati tutti i lavori

di bonifica e che questa venga

certificata a norma di legge,

essendo questa condizione

essenziale perché possa esse-

re aperta in modo rispettoso

ed utile al territorio qualsiasi

trattativa sulla questione del

risarcimento ambientale.

Il presente ODG in data

20/12/2010 è stato bocciato

dal Consiglio Provinciale per

ordine del PDL che, nella

seduta precedente del

13/12/2010, aveva fatto man-

care il numero legale alla sua

stessa maggioranza proprio

per evitare che fosse appro-

vato (in un primo tempo la

Lega Nord si era pronunciata

favorevolmente).

Avevo dichiarato in diverse

occasioni che sarei stato

d’accordo, assieme al mio

gruppo, a votare anche

l’ODG presentato dal consi-

gliere Cirio (sempre sulla

stessa materia e con conclu-

sioni molto simili). Speravo

che entrambi potessero essere

votati all’unanimità, ma il

centro-destra ha voluto riba-

dire molto rozzamente chi

comanda e chi no, infischian-

dosene delle diverse sensibili-

tà del territorio. Una brutta

pagina per la Valle Bormida

e per la politica del buon

senso… Perché hanno boc-

ciato il nostro ODG? ■

contaminati che incombono

sulle popolazioni piemontesi ed

in particolar modo su quelle

cuneesi

preso atto che

tra il 1999 ed il 2007,

dall’ARPA Piemonte sono state

effettuate caratterizzazioni chi-

mico-fisiche del suolo su aree

esterne allo stabilimento dell’ex

-ACNA che hanno portato

all’individuazione di due siti

fortemente contaminati con

numerosi casi di superamento

del i limiti stabiliti dal D.Lgs.

152/2006, all’interno del terri-

torio del Comune di Saliceto

CN, in località Case Bazzaretti

e Pian Sottano (la “Relazione

relativa alla caratterizzazione

del sito da bonificare di interes-

se nazionale ex-Acna di Cengio

– Aree Pubbliche – Integrazio-

ne 2007-2008” realizzata da

Arpa Piemonte – Polo Bonifi-

che” cita testualmente “Nel

lavoro di caratterizzazione ini-

ziale realizzato in corrisponden-

za delle aree pubbliche sono

state realizzate alcune indagini

geofisiche al fine di evidenziare

eventuali interramenti abusivi.

In particolare nel comune di

Saliceto queste indagini hanno

individuato un’area con rifiuti

interrati in località Pian Sottano

… (omissis).

In località Case Bazzaretti, a

seguito delle indagini geofisi-

che sono stati effettuati 46 poz-

zetti esplorativi al fine di verifi-

care visivamente la presenza di

detti rifiuti e/o interramenti

abusivi; in corrispondenza di

alcuni di essi sono state prele-

vate alcune evidenze di conta-

minazione (POZ7, POZ10,

POZ13, POZ22, POZ35).” Ad

oggi non risulterebbero avviate

attività di bonifica

tenuto conto che

la Commissione Europea ha

aperto una procedura di infra-

zione nei confronti dell’Italia a

causa della mancata effettuazio-

ne della valutazione di impatto

ambientale riguardo al progetto

di messa in sicurezza del sito in

questione

preso atto

(Continua da pagina 3)

“Una brutta

pagina per la Valle Bormida e per la politica

del buon senso”

CONFRONTO Pagina 5

VERSO UN PD DI TERRITORIO di Ginetto Pellerino

-Cuneo, il collegamento via-

rio verso l’Alta Langa e la

Liguria, quello ferroviario

verso Bra, la bonifica della

Valle Bormida e, non ultima,

la ventilata ipotesi di accorpa-

mento dell’Asl Alba-Bra con

Cuneo e la conseguente possi-

bile chiusura degli uffici am-

ministrativi albesi.

Il Pd ha necessità di parlare

con una sola voce sul territo-

rio sia quando si fanno inter-

venti di denuncia su ritardi e

omissioni di chi amministra

oggi la provincia e la regione

sia quando si presentano pro-

poste e progetti per affrontare

e risolvere i problemi.

Ci sono poi altri temi come la

politica del turismo e

dell’enogastronomia che ne-

cessitano di discussioni, con-

fronti e posizioni univoche e

chiare, soprattutto in un terri-

torio “vocato” come quello di

Langhe e Roero.

Per esempio, sul caso del

consistente finanziamento

erogato dalla giunta piemon-

tese all’Alta Langa per la

promozione e la valorizzazio-

ne della nocciola grazie a cui

sono nate manifestazioni nuo-

ve come “Hi Food” a Corte-

milia e la Fiera della Nocciola

a Cravanzana, sarebbe stata

necessaria una presa di posi-

zione forte di tutto il Pd del

territorio a difesa della politi-

ca di promozione portata a-

vanti per oltre un decennio

dalle amministrazioni comu-

nali cortemiliesi guidate pri-

ma da Giancarlo Veglio e poi

da Aldo Bruna.

La scelta della regione di privi-

l e g i a r e u n a z o n a

“storicamente” svantaggiata

per i noti problemi di inquina-

mento e isolamento viario non

può essere giudicata in modo

negativo perché mira allo svi-

luppo del territorio.

E’ giusto, però, ricordare anche

i meriti di chi ha creduto per

primo nelle potenzialità del

prodotto nocciola sotto

l’aspetto commerciale e turisti-

co, riuscendo ad organizzare

eventi importanti con risorse

limitate.

Si pensi ai successi di pubblico

e immagine delle varie edizioni

della Sagra dalla nocciola, or-

ganizzata dalla pro loco, alla

creazione di eventi nuovi come

la rassegna Profumi di Noccio-

la e il Premio Novi o alla na-

scita di importanti sodalizi

come la Confraternita della

Nocciola.

Questo per dire che la nuova

politica di promozione finan-

ziata in modo massiccio dalla

regione parte da una “base”

importante e che tutto il lavo-

ro svolto precedentemente

deve essere tenuto in debita

considerazione.

Il Partito Democratico ha il

dovere di occuparsi dei pro-

blemi del territorio e di ga-

rantire una presenza costante

dei suoi amministratori.

A q u e s t o p r o p o s i t o

nell’incontro di Alba si è

deciso di convocare per il

mese di gennaio una nuova

riunione dei circoli e di invi-

tare per l’occasione il sindaco

di Alba Maurizio Marello,

quelli di Bra e Dogliani Bru-

na Sibille e Nicola Chionetti, i

consiglieri regionale e provin-

ciale Mino Taricco e Stefano

Garelli e il nuovo segretario

del pd della “Granda” Emanue-

le Di Caro.

Inoltre, saranno chiamati ad

intervenire tutti i sindaci e gli

amminis t ra tor i d i area

“democratica” di Langhe e

Roero. ■

Il 7 dicembre si è tenuta ad

Alba, nella sede del Partito

Democratico di via Giraudi,

una riunione dei coordinatori

dei circoli di Alba, Diano

d’Alba, Canale-Roero, Santo

Stefano-Neive, Cortemilia e

Dogliani.

Lo scopo dell’incontro, pro-

mosso dal circolo albese, è

stato quello di programmare la

costituzione di un unico coor-

dinamento degli iscritti e dei

simpatizzanti del Partito De-

mocratico sul territorio di Lan-

ghe e Roero.

L’idea è partita nel settembre

scorso proprio dal Pd cortemi-

liese ed è stata subito condivisa

dagli altri circoli.

Tutti i presenti all’incontro

(oltre ai coordinatori sono in-

tervenuti Mariano Rabino,

vice-segretario regionale del

pd, e Giovanni Battista Pane-

ro, capogruppo in consiglio

comunale ad Alba) si sono

detti d’accordo sulla necessità

di realizzare un “forum” degli

iscritti, dei simpatizzanti e de-

gli amministratori che si rico-

noscono nelle idee e nei pro-

grammi del Partito Democrati-

co.

Si è parlato di organizzazione

politica, necessaria per affron-

tare le diverse competizioni

elettorali, ma soprattutto si

sono affrontati i principali

problemi del territorio, alcuni

dei quali urgenti ed attuali.

Tra questi sono stati citati i

ritardi nella realizzazione degli

ultimi lotti dell’autostrada Asti

“Il Pd ha necessità di parlare con una sola voce sul

territorio”

CONFRONTO Pagina 6

D I F END I AMO L A SCUOLA A CORTEM I L I A d i B r u n o B r u n a

le, della Comunità Montana,

delle Scuole medie del territorio

e della Dirigenza dell’Istituto,

esso può dare ancora risposte

alle esigenze del territorio ed

essere scelto come scuola supe-

riore dai ragazzi di Cortemilia,

dell’Alta Langa e della Valle

Bormida. Negli ultimi due anni

le iscrizioni alla prima classe si

sono aggirate intorno alle venti

unità, per cui l’obiettivo indica-

to dall’ex Sindaco Aldo Bruna

di raggiungere i 100 iscritti al

Cillario Ferrero nell’arco di

pochi anni risulta raggiungibile.

Occorre proseguire quell’azione

positiva e sistematica che era

stata realizzata negli ultimi an-

ni, cercando di intercettare i

ragazzi che intendono prosegui-

re gli studi o anche quelli che

vogliono semplicemente com-

pletare l’obbligo scolastico,

fissato oggi a 16 anni. Occorre

però anche cercare le intese con

la Dirigenza, in modo da utiliz-

zare le quote flessibili del curri-

colo verso insegnamenti il più

possibile aderenti alle necessità

del territorio. L’azione non può

essere isolata, ma deve essere

costante, con iniziative che fac-

ciano emergere la realtà positi-

va dell’unica scuola superiore

dell’Alta Langa.

Per quanto riguarda la Dirigen-

za dell’Istituto Comprensivo di

Cortemilia, la norma prevede

che mantengano l’autonomia gli

Istituti con almeno 500 abitanti,

con la deroga fino a 300 per i

territori montani. L’Istituto

Comprensivo di Cortemilia ha

attualmente poco più di 300

alunni, ma l’evoluzione demo-

grafica dei prossimi anni rende

difficile la tenuta di questa so-

glia minima, che potrà essere

garantita solo dall’arrivo di

migranti. In una situazione an-

cor più negativa si trova

l’Istituto Comprensivo di Sali-

ceto, che già oggi è al di sotto

dei 300 alunni, mentre l’Istituto

Comprensivo di Bossolasco è

vicino ai 400 alunni. E’ alquan-

to improbabile che nel prossimo

futuro possano mantenere

l’autonomia di tutti e tre gli

Istituti e, pur cercando di evita-

re guerre tra poveri o logiche

del mors tua vita mea, l’obiet-

tivo che l’Amministrazione

comunale deve porsi è quello di

mantenere l’autonomia a Corte-

milia, sia per ragioni storiche

che demografiche. La soppres-

sione della Dirigenza, infatti,

provocherebbe disagi che, per

quanto lievi, non è giusto che

siano sempre sopportati dalla

paziente gente di Cortemilia e

dell’Alta Langa.

La scuola è importante, inve-

stiamo energie e risorse. Le

ritroveremo domani nei nostri

giovani, sul nostro territorio. ■

“La scuola è importante, investiamo energie e

risorse. Le ritroveremo domani nei

nostri giovani, sul nostro territorio”

La provincia di Cuneo ha deci-

so, per l’anno scolastico 2011-

2012, di non modificare

l’attuale dimensionamento della

rete scolastica provinciale, sal-

vo variazioni minime. Per il

prossimo anno, quindi, non ci

saranno accorpamenti o sop-

pressioni di scuole. E’ probabi-

le, però, in considerazione dei

tagli pesanti alla scuola appor-

tati dalla riforma Gelmini-

Tremonti e dell’evoluzione

demografica del nostro territo-

rio, che nei prossimi anni assi-

steremo alla chiusura di scuole

e alla soppressione di alcune

autonomie scolastiche, con il

conseguente accorpamento di

Dirigenze. Occorre pertanto che

tutti coloro che hanno voce

sulla riorganizzazione della rete

scolastica si facciano sentire da

subito e attuino una seria pro-

grammazione perché si possano

evitare dei tagli sul nostro terri-

torio.

Cortemilia può essere a rischio

per due questioni: la prima ri-

guarda la prosecuzione

dell’attività dell’Istituto Profes-

sionale, la seconda la possibile

soppressione della Dirigenza

scolastica dell’Istituto Com-

prensivo.

Per quanto riguarda l’Istituto

Professionale, si è dimostrato

che, con l’azione sinergica

dell’Amministrazione Comuna-

tivù recentemente. Interroga-

to sul suo carisma, Bersani

rispondeva che il carisma

non si sa bene cos’è. Un

quid? Un nonsoché? E aver-

celo in dosi massicce è così

importante? E non sarà che si

considera il carisma (o fasci-

no? o simpatia?) l’unico pre-

gio di un leader? A pensarci,

è il più macroscopico portato

del quasi-ventennio berlusco-

niano, il più debilitante per la

democrazia. La stupida illu-

sione che tutto sia possibile

con il combinato disposto di

carisma, ricchezza e potere e

che il resto (abilità, onestà,

capacità, buone idee) sia un

inutile orpello. Del resto,

basta guardarsi intorno: i

nomi dei leader sui simboli

non sono che questo: perso-

nalizzazione, il volto del

singolo che fa premio sul

pensare collettivo, l’uno che

comanda i tanti. E’ la filo-

sofia del “ghe pensi mi”, il

culto della personalità al

posto delle idee, il pensiero

semplice al posto di un pen-

siero complesso, il populi-

smo al posto del popolo. Un

concetto – non a caso –

molto televisivo. Tra i tanti

punti da cui ripartire, questo

Si sa che un discorso, specie

un discorso pubblico, specie

un comizio davanti ad una

grande folla, può contenere

passaggi retorici e immagini

a effetto. Questo non esclude

che possa contenere anche

verità che si sentono rara-

mente e addirittura parole

controcorrente. Ed eccone

una, ascoltata in piazza San

Giovanni da Pierluigi Bersa-

ni: “noi non dobbiamo susci-

tare passione per una perso-

na, ma per la nostra Repub-

blica”. Frase notevole, specie

in relazione con altre rifles-

sioni di Bersani, sentite in

mi sembra centrale: la ditta-

tura del carisma al posto

della democrazia delle idee

deve finire. Che un leader

capace sia meglio di un

barzellettiere dall’ego iper-

trofico pare un’ovvietà.

Eppure quest’ovvio sembra

non averlo visto nessuno,

nei lunghi anni dell’ipnosi

berlusconiana. Per questo

sentirlo dire ora forte e

chiaro è più che un buon

segno. ■

Silvia Ballestra - Scrittrice

Tratto da l’Unità

CAR I SMA CONTRO CAPAC I TA’

CONFRONTO Pagina 7

“Quest’anno ho piantato un viale di tigli lungo la stradina che conduce al mio eremo:

mi sono chiesto se riuscirò a godere della loro ombra e soprattutto delle ventate di

profumo dei loro fiori nel mese di maggio. Ma li ho piantati per rendere più bella la

terra che lascerò, li ho piantati perché altri si sentano inebriati dal loro profumo, come

lo sono stato io da quello degli alberi piantati da chi mi ha preceduto. La vita continua

e sono gli uomini e le donne che si susseguono nelle generazioni, pur con tutti i loro

errori, a dar senso alla terra, a dar senso alle nostre vite, a renderle degne di essere

vissute fino in fondo”

Enzo Bianchi, priore della Comunità di Bose

“Ogni cosa alla sua stagione”, Einaudi

. . . S U I T I G L I P I ANTAT I

SU I P LATAN I TAGL I AT I…

Nelle scorse settimane il Comune di Cortemilia ha abbattuto alcuni platani nella parte centrale di corso Luigi Einaudi

senza un apparente motivo, improvvisamente, senza coinvolgere in alcun modo né la popolazione né aver presentato

un qualche piano di migliorie dell’arredo urbano.

Una cosa che reputo molto grave anche perché non è stata coinvolta in nessun modo la commissione per il decoro

urbano, proprio da questa maggioranza voluta.

Ricordo ai colleghi di maggioranza che, vincendo le elezioni, sono stati investiti dal diritto-dovere di governare, così

come hanno il DOVERE di coinvolgere la maggior parte possibile di popolazione quando vanno a compiere azioni

che modificano PERMANENTEMENTE l’ambiente ed il paese (spero che questo concetto non risulti troppo teorico

o fumoso al cospetto della “gente del fare” che sta governando Cortemilia).

Un’altra domanda che sottende un’altra grossa preoccupazione: possiamo abbattere gli storici alberi dei viali di Cor-

temilia dietro una semplice richiesta dei privati che sono infastiditi dalla presenza dei tigli che in estate macchiano le

autovetture o dai platani che (indecenza!!!) perdono le foglie in autunno? Se la risposta (con tutta evidenza) è “si”,

quale sarà il destino dei nostri viali alberati che hanno sempre piacevolmente rappresentato il miglior biglietto da

visita del nostro paese?

Con rabbia e sdegno,

Stefano Garelli

CONFRONTO Pagina 8

state smantellate le misure an-

tievasione del governo Prodi e

tagliati i crediti d'imposta sulla

ricerca. Un esempio: la multa

per chi non mette in regola i

dipendenti e li fa lavorare in

nero è stata dimezzata dal go-

verno di centro-destra.

L'idea sostenuta dal premier che

il sistema elettorale garantisca il

bipolarismo e una corretta con-

trapposizione di maggioranza ed

opposizione è stata costantemen-

te smentita dal premier stesso,

con tutte le operazioni messe in

atto per comprare (letteralmente)

adesioni alla sua politica e voti

di fiducia da parte di singoli e di

gruppi.

Le maggiori risorse promesse

per la giustizia non solo non

sono state mantenute ma le esi-

stenti sono state ridotte drasti-

camente, così come il personale

amministrativo, ossia i tribunali

non hanno, ad esempio, i soldi

per la carta e il personale ne-

cessario per il funzionamento

degli uffici.

Lotta alla mafia. Il ministero

dell'Interno vanta successi, per

l'arresto di un certo numero di

mafiosi (arrestati dalle Forze

dell'Ordine e non dalla politica

del governo). In compenso in

parlamento siedono personaggi

condannati per mafia e la stessa

maggioranza ha impedito l'arre-

sto di un deputato, Cosentino,

per fatti mafiosi!

Alle Forze dell'Ordine, a cui

ufficialmente il governo dichiara

fiducia e riconoscenza, sono

stati ridotti gli stanziamenti di

1600 miliardi di euro in due

anni!

Gli arrivi dei clandestini in Italia

secondo la Caritas non solo non

sono diminuiti “drastica-

mente” (con le famose politiche

dei respingimenti e i patti scelle-

rati col dittatore libico Ghedda-

fi..) ma addirittura aumentati

dato che le principali correnti di

immigrazione clandestina sono

via terra e non via mare.

L'aumento dei fondi per la ricer-

ca, che è un elemento cruciale

anche per la crescita economica

oltre che sociale e culturale, non

solo non è avvenuto ma i fondi

sono stati ridotti, anche a favore

delle scuole private. La tassazio-

ne sulle famiglie e sulle piccole

imprese non è diminuita.

Ponte sullo Stretto di Messina.

Sinora spesi 500 milioni di

euro in studi e indagini, ma

nessun progetto è stato ancora

presentato. Il Ponte per ora

esiste solo nelle promesse del

governo.

La famigerata autostrada Sa-

lerno-Reggio Calabria. Pro-

messo aumento di risorse e

imminente realizzazione di

tratti importanti. Nella realtà,

sinora, solo la riduzione di 143

milioni di euro delle risorse

stesse. Per il completamento

mancano 2,7 miliardi di euro,

che nessuno dice dove verran-

no presi e quando.

Decreto anticorruzione annun-

ciato ma mai presentato: troppi

parlamentari corrotti e troppi

soggetti corruttori amici e vici-

ni al governo perché si faccia

qualcosa di serio in proposito.

Disponibilità al dialogo bene-

volmente promessa, ma di fatto

sempre smentita dall'arrogan-

za e dalla preclusione del go-

verno e del suo presidente a

qualsiasi critica. Prova ne sia

l'espulsione di Fini e del suo

gruppo e le espressioni volgari

e insultanti utilizzate costante-

mente con chi esprime disac-

cordo.

Prestigio internazionale. Qui le

bugie di Berlusconi sulla pro-

pria influenza sui governi este-

ri e sul ruolo determinante

nelle decisioni di politica inter-

nazionale da lui sostenuto -

come la capacità di convincere

questo o quel capo di governo

a prendere o non prendere de-

cisioni- sono regolarmente

smentite dai fatti. Inoltre pres-

so molti governi dell'Unione

Europea e del mondo il

premier non gode alcuna stima

anche per i suoi comportamenti

volgari e superficiali.

Nucleare. Il progetto di dotare

l'Italia di un certo numero di

centrali nucleari sembra ormai

del tutto naufragato.

L'energia dal nucleare oltre

che estremamente pericolosa

non è economicamente conve-

niente. Il problema delle scorie

resta insolubile, ed inoltre le

cifre enormi da stanziare per

simili iniziative fanno molta

gola alla criminalità organiz-

zata internazionale.■

Il Parlamento è eletto dal Popolo,

e al risultato delle elezioni Berlu-

sconi si appella costantemente,

ma di fatto nega la sovranità del

Parlamento, Camera e Senato,

che è stata fortemente ridotta e

menomata dal Governo e dal suo

presidente che durante la legisla-

tura ha chiesto ben 37 volte il

voto di fiducia. Il voto di fiducia

annulla la possibilità dei rappre-

sentati, maggioranza od opposi-

zione, di discutere, ma li obbliga

a dire solo si o no al governo in

carica.

Berlusconi richiama spesso al

rispetto per le istituzioni, lamen-

ta di essere oggetto di faziosità

ed odio ed invece regolarmente

insulta gli avversari politici, il

presidente della Repubblica, la

Magistratura, gli elettori (non

suoi) come “coglioni”. Oltre a

ciò mette continuamente in ridi-

colo le istituzioni italiane con i

suoi comportamenti pubblici e

privati, spesso scandalosi, che

viceversa cerca di far passare

come esempio di simpatia e di

vigore fisico.

Dal 2008 al 2009 la spesa pubbli-

ca, che Berlusconi aveva promes-

so di non aumentare, è invece

aumentata di 18 miliardi di euro,

passando dal 2,7 al 5,3 del PIL

(Prodotto Interno Lordo), senza

che sia stato fatto nulla per aiuta-

re le famiglie.

Berlusconi dichiara che sono

stati evitati i licenziamenti di

massa e che sono stati tutelati i

lavoratori più deboli. In realtà la

disoccupazione è arrivata

all'8,5%, livello più alto dal

2003, mentre la disoccupazione

giovanile è al 27,9%, al livello

più alto dopo il 1999. Su 18 mila

lavoratori precari che hanno

richiesto gli ammortizzatori so-

ciali, solo 3 mila hanno visto

accolta la domanda.

Il federalismo fiscale sempre

annunciato e sbandierato non

esiste. E' stata abolita l' Ici, vera

imposta federale e sono stati

tagliati i fondi agli enti locali che

così dovranno aumentare le tasse

e le tariffe (cosa che stanno già

facendo).

Abbassare le tasse e non mettere

le mani nelle tasche degli italia-

ni. Con il governo Berlusconi la

pressione fiscale non solo non è

diminuita ma aumentata sino al

43,2% del PIL nel 2009. Sono

“Con il governo

Berlusconi la pressione fiscale non solo non è diminuita

ma aumentata

sino al 43,2% del PIL del 2009”

LE BUGIE DEL PREMIER di Giovanni Destefanis

CONFRONTO Pagina 9

LE FOTO DI ROMA, MANIFESTAZIONE DEL PD

CONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTO

CONFRONTO Pagina 10

LE FOTO DI ROMA, MANIFESTAZIONE DEL PD

CONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTO

CONFRONTO Pagina 11

LE FOTO DI ROMA, MANIFESTAZIONE DEL PD

W Michela di Casalecchiooo!!

CONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTO

CONFRONTO Pagina 12

LE FOTO DI ROMA, MANIFESTAZIONE DEL PD

W BALLARDINI e RIZZOLO,

una coppia quasi perfetta

CONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTO

CONFRONTO Pagina 13

LE FOTO DI ROMA, MANIFESTAZIONE DEL PD

CONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTO

CONFRONTO Pagina 14

CONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTO

Ancora sul l ’ACNA: l ’odg del PD, BOCCIATO

CONFRONTO Pagina 15

Ancora sul l ’ACNA: l ’odg del PD, BOCCIATO

CONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTOCONFRONTO

CONFRONTO Pagina 16

Ancora sul l ’ACNA: l ’odg del PDL

approvato al l ’unanimità

CONFRONTO Pagina 17

Ancora sul l ’ACNA: l ’odg del PDL approvato al l ’unanimità