Misericordie d'Italia - Dicembre 2010 Gennaio 2011

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Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Firenze 2 - Tiratura 5.000 copie - Distrbuzione gratuita Anno VI - n. 7 Dicembre-Gennaio 2010 mensile Misericordie d’Italia reg. al tribunale di Firenze al n° 5395 del 4/2/05 CONFEDERAZIONE NAZIONALE MISERICORDIE Via dello steccuto, 38 50141 Firenze Tel. 055 32611 Auguri alle Misericordie d’Italia Mons. Franco Agostinelli Guida spirituale Misericordie d’Italia Pochi giorni ormai ci dividono dal Natale, un evento che ha segnato la nostra storia di ieri, il tempo della nostra infanzia e la storia di oggi di persone adulte. Natale è un avvenimento che coinvolge tutti, senza distinzione di cultura, ideologia e razza. Un clima particolare ci sembra di avvertire dentro di noi e intorno a noi; quasi una tregua di fronte alle mol- teplici tensioni che contraddistinguono la nostra vita; una tregua dello spirito, dove ora riusciamo a concepire pensieri di pace, di bontà, di serenità; le relazioni con chi ci sta accanto risultano possibili, per lo meno parzialmente liberate dai traffici che appesantiscono il pensare e l’agire. Forse si dirà che tutto ciò è il risultato di un condizionamento ancestrale che ha segnato in modo indelebile il nostro essere nel profondo; forse sono i bei ricordi dell’infanzia, serena e spensierata, che riaffiorano per la circostanza; forse contribuisce l’aspetto che avvolge le nostre città e i nostri paesi, attraverso una fantasmagoria di luci, di lustrini, di nenie. Tut- to questo certamente contribuisce a creare quel clima e quelle sensazioni che ci rendono, almeno per un giorno diversi. Natale è anche il tempo degli auguri; ne ascoltere- mo tanti in questi tempi; i mass media invaderan- no le nostre case di auguri proposti nella maniera più suadente; ne riceveremo e ne faremo a nostra volta. E anche noi non vogliamo sottrarci a que- sta tradizione così sentita, così vicina alla nostra sensibilità. Ma nella molteplicità degli auguri che in questi giorni si danno, vorremmo recuperare la capacità di dare una connotazione vera, coerente, agli auguri che anche noi vogliamo scambiarci. Innanzi tutto vorremmo sottrarli alla formalità, né relegarli ad essere supporto mercantile di regali o prodotti di consumo e neanche vorremmo che i nostri auguri si fermassero di fronte al clima soft, ovattato, di un presente. Vorremmo che i nostri auguri fossero intonati alla speranza, di fronte ad un mondo che rischia di non sperare più; quel Bambino che nasce è un destino nuovo che si apre, una speranza che si ridesta. Nella liturgia del Natale si legge che il Verbo si fece carne, venne tra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto. Vogliamo augurarci allora, cari fratelli e sorelle delle Misericordie d’Italia, di essere persone capaci di accoglienza, senza tacita- re la voce flebile di quel Bambino che nasce nella scena del mondo, facendo del suo Natale la festa del consumo, dello spreco istituzionalizzato; la festa dei regali e dei lustrini, della tredicesima, del panettone e del cenone; la festa di una certa poe- sia di generica bontà, di un sentimen- talismo che si vernicia di generosità e di commozione; la festa condan- nata a restare “bambina”, UGEM Gabrielli succede a Bertolaso. I saluti del Presidente Brunini Ecco tutte le novità sul progetto e le nuove adesioni delle Misericordie 5 Al via una maggiore collaborazione con la Fondazione per il Sud 6 PROGETTI 4 segue a pagina 15 GIU’ LE MANI DAL 5X1000 Un saluto a Pasquale Antonini S ono stati cele- brati mercole- dì 1 dicembre i funerali del confratel- lo Pasquale Antonimi della Misericordia di Magione (PG) dece- duto mentre prestava servizio di protezione civile durante un nu- bifragio abbattutosi sul Perugino-Trasi- meno nel pomeriggio di domenica 28 novembre. Alle esequie ha partecipato il direttore dell’Ugem Paolo Dia- ni in rappresentanza del Presidente ed è stato presente il labaro confederale come espressione di cordoglio di tutto il Movimento. Ok del Movimento toscano alla bozza tecnica di legge sul trasporto sanitario è Stato molto positi- vo il giudizio delle Misericordie della Toscana sulla bozza tecnica di legge regionale sul tra- sporto sanitario che dovrà essere varata entro la fine dell’anno. Le trattative sono state portate avanti da una Commissione tecnica individuata dalla Conferenza regionale dopo che una sentenza della Corte Europea ha sancito la fine delle convenzioni con le associazioni di volontariato. Ecco un approfondimento tecnico sulla legge che dovrà essere varata entro la fine dell’anno. Alle pagine 7, 10 e 11 A pagina 9 CONFEDERAZIONE Finalmente un Cerimoniale per tutte le Misericordie 8 BETLEMME

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Misericordie d'Italia - Dicembre 2010 Gennaio 2011

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Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB Firenze 2 - Tiratura 5.000 copie - Distrbuzione gratuita

Anno VI - n . 7Dicembre-Gennaio 2010

mensile Misericordie d’Italia

reg. al tribunale di Firenzeal n° 5395 del 4/2/05CONFEDERAZIONE

NAZIONALE MISERICORDIEVia dello steccuto, 38

50141 FirenzeTel. 055 32611

Augurialle Misericordie

d’Italia

Mons. Franco AgostinelliGuida spirituale Misericordie d’Italia

Pochi giorni ormai ci dividono dal Natale, un evento che ha segnato la nostra storia di ieri, il tempo della nostra infanzia e la storia di oggi di persone adulte. Natale è un avvenimento che coinvolge tutti, senza distinzione di cultura, ideologia e razza. Un clima particolare ci sembra di avvertire dentro di noi e intorno a noi; quasi una tregua di fronte alle mol-teplici tensioni che contraddistinguono la nostra vita; una tregua dello spirito, dove ora riusciamo a concepire pensieri di pace, di bontà, di serenità; le relazioni con chi ci sta accanto risultano possibili, per lo meno parzialmente liberate dai traffici che appesantiscono il pensare e l’agire. Forse si dirà che tutto ciò è il risultato di un condizionamento ancestrale che ha segnato in modo indelebile il nostro essere nel profondo; forse sono i bei ricordi dell’infanzia, serena e spensierata, che riaffiorano per la circostanza; forse contribuisce l’aspetto che avvolge le nostre città e i nostri paesi, attraverso una fantasmagoria di luci, di lustrini, di nenie. Tut-to questo certamente contribuisce a creare quel clima e quelle sensazioni che ci rendono, almeno per un giorno diversi. Natale è anche il tempo degli auguri; ne ascoltere-mo tanti in questi tempi; i mass media invaderan-no le nostre case di auguri proposti nella maniera più suadente; ne riceveremo e ne faremo a nostra volta. E anche noi non vogliamo sottrarci a que-sta tradizione così sentita, così vicina alla nostra sensibilità. Ma nella molteplicità degli auguri che in questi giorni si danno, vorremmo recuperare la capacità di dare una connotazione vera, coerente, agli auguri che anche noi vogliamo scambiarci. Innanzi tutto vorremmo sottrarli alla formalità, né relegarli ad essere supporto mercantile di regali o prodotti di consumo e neanche vorremmo che i nostri auguri si fermassero di fronte al clima soft, ovattato, di un presente. Vorremmo che i nostri auguri fossero intonati alla speranza, di fronte ad un mondo che rischia di non sperare più; quel Bambino che nasce è un destino nuovo che si apre, una speranza che si ridesta. Nella liturgia del Natale si legge che il Verbo si fece carne, venne tra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto. Vogliamo augurarci allora, cari fratelli e sorelle delle Misericordie d’Italia, di essere persone capaci di accoglienza, senza tacita-re la voce flebile di quel Bambino che nasce nella scena del mondo, facendo del suo Natale la festa del consumo, dello spreco istituzionalizzato; la festa dei regali e dei lustrini, della tredicesima, del panettone e del cenone; la festa di una certa poe-

sia di generica bontà, di un sentimen-talismo che si vernicia di generosità e di commozione; la festa condan-

nata a restare “bambina”,

Ugem

Gabrielli succedea Bertolaso.I saluti del Presidente Brunini

Ecco tutte lenovità sul progetto e le nuove adesioni delle Misericordie

5

Al via una maggiore collaborazionecon la Fondazione per il Sud

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Progetti

4

segue a pagina 15

GIU’ LE MANI

DAL 5X1000

Un saluto a Pasquale Antonini

Sono stati cele-

brati mercole-

dì 1 dicembre i

funerali del confratel-

lo Pasquale Antonimi

della Misericordia di

Magione (PG) dece-

duto mentre prestava

servizio di protezione

civile durante un nu-

bifragio abbattutosi

sul Perugino-Trasi-

meno nel pomeriggio di domenica 28 novembre. Alle

esequie ha partecipato il direttore dell’Ugem Paolo Dia-

ni in rappresentanza del Presidente ed è stato presente

il labaro confederale come espressione di cordoglio di

tutto il Movimento.

Ok del Movimento toscanoalla bozza tecnica di legge

sul trasporto sanitario

èStato molto positi-

vo il giudizio delle

Misericordie della

Toscana sulla bozza tecnica

di legge regionale sul tra-

sporto sanitario che dovrà

essere varata entro la fine

dell’anno. Le trattative sono

state portate avanti da una

Commissione tecnica individuata dalla Conferenza regionale

dopo che una sentenza della Corte Europea ha sancito la fine

delle convenzioni con le associazioni di volontariato. Ecco un

approfondimento tecnico sulla legge che dovrà essere varata

entro la fine dell’anno. Alle pagine 7, 10 e 11 A pagina 9

Confederazione

Finalmenteun Cerimonialeper tuttele Misericordie

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Betlemme

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PRIMO PIANO2

Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010

“I tagli al 5 x 1000 e al servizio civile

sono un’iniquità, che taglia le gam-

be al welfare toscano”. Con queste

parole i presidenti regionali di Anpas Ro-

mano Manetti, Auser, Giovanni Forconi e il

vice presidente delle Misericordie, Alberto

Corsinovi, hanno aperto la giornata di in-

contro di lunedì 29 novembre coi parlamen-

tari del territorio per chiedere che il Parla-

mento ponga rimedio ai tagli al 5x1000 e al

Servizio Civile contenuti nella legge di sta-

bilità. Erano presenti all’incontro i deputati

Rosa De Pasquale (Pd), Gabriele Toccafondi

(Pdl) e la senatrice Manuela Granaiola (Pd).

“E’ senza giri di parole –hanno scritto Ma-

netti, Forconi e Corsinovi in una missiva

inviata ai parlamentari toscani – che vo-

gliamo esprimere l’amarezza e la delusio-

ne delle nostre associazioni insieme a tutto

il volontariato toscano per le scelte che si

stanno compiendo relative al 5x1000 ed al

Servizio civile. Queste scelte penalizzano

pesantemente quelle realtà della società

civile che oggi sempre di più rappresenta-

no l’ultima difesa del bene comune anche

laddove lo Stato e l’Ente pubblico non rie-

scono più ad arrivare. Riteniamo pertanto

necessario confrontarci e capire le posizio-

ni di chi, eletto dai voti dei cittadini tosca-

ni, è chiamato in questi giorni ad esprime-

re la propria opinione in sede legislativa”.

“Siamo soddisfatti – ha detto l’onorevole

Rosa De Pasquale – che ci sia una mobi-

litazione su questi temi. Come opposizione

LA PROTESTA LOCALE

L’APPELLO dELLAMISERICORdIA dI fAELLA

Le Associazioni chiedono risposte ai parlamentari eletti nella Regione

e il presidente del Cesvot, Patrizio Petrucci, ha annunciato

una campagna per riavvicinare la politica al volontariato

Tutte le associazioni di volontariato

sono insorte in questi giorni contro gli

ingiustificati tagli al servizio civile e al

5 per mille. Anche la Confederazione nazio-

nale delle Misericordie ha espresso al Go-

verno e ai parlamentari la propria protesta.

“In queste ore – dice il Presidente Naziona-

le delle Misericordie, Gabriele Brunini - ci

arrivano tanti messaggi dalle nostre oltre

800 confraternite sparse per l’Italia che,

con diversità di accenti e di toni, manife-

stano però tutti, accanto allo sconcerto e

all’indignazione, la voglia di non rassegnar-

si di fronte ad una decisione tanto ingiusta.”

“Di fronte alle scarse prospettive di ascol-

to nell’attuale momento politico – aggiunge

Brunini- forse è opportuna una forte mo-

bilitazione del mondo del Volontariato, che

non sia fatta solo di comunicati stampa ma

possa portare anche ad una manifestazione

nazionale, per chiedere rispetto e conside-

razione per il grandissimo patrimonio che è

il volontariato italiano. Come Confederazio-

ne Nazionale delle Misericordie ci faremo

promotori di una riflessione in tal senso tra

tutte le associazioni di volontariato italia-

ne.”

Davide Belperio

Carissimi amici,

noi, volontariato della Misericordia di Faella non ci rasse-

gniamo alle disastrose e ingiuste decisioni del Governo, di

tagliare ancora fondi al servizio civile, e togliere cinquemila giova-

ni dal servizio.

Venerdì 26 novembre il nostro consiglio comunale voterà un ordine

del giorno per istituzionalizzare la protesta, su nostra sollecitazio-

ne. Vi invitiamo pertanto a fare altrettanto rivolgendovi agli ammi-

nistratori che condividono la protesta.

Non sarà niente, ma parlare di questo disinteresse della politica,

nei confronti della formazione dei giovani è pensare alle vere cose

utili e indispensabili della nazione.

Purtroppo è difficile far capire a tanti,quanto sia formativo e ca-

ritativo il servizio civile. Non dimostrano di aver tanta passione

a difenderlo, neppure chi dirige associazioni, cooperative, asl,

comuni o altro. Chi utilizza i ragazzi per fare fotocopie, portare

cartelle ospedaliere, compiti di archivio, emergenze ecc., ritiene i

tagli come un fatto economico conseguente alla crisi finanziaria! E

subito si rassegna!

Chi invece, organizza progetti d’aiuto alla persona disabile o an-

ziana, indirizza i giovani a svolgere un’esperienza umana e socia-

le importantissima, sia per la loro crescita, sia per l’aiuto gran-

de che danno alle persone deboli, rimane disagiato e disgustato. Il nostro accalorarsi è dovuto alla coscienza Cristiana che c’inquieta

e ci fa notare l’ignoranza delle decisioni del governo. Bastava, come

in ogni buona famiglia, discernere tra il futile e l’utile, per effettuare

dei tagli ritenuti da loro necessari, e non usare solo le sottrazioni! Gli stessi scellerati criteri, saranno applicati anche ai grandi e fu-

turi tagli al 5 x mille,e cosi anche i bocciofili o i circoli di canasta,

subiranno in percentuale come tutti gli altri… alla faccia del buon

senso e delle necessità.

Chiudo con l’augurio di buona salute e tanta volontà al servizio

della verità e giustizia.

Fraterni Saluti.

Giancarlo Guivizzani

Governatore Misericordia di Faella (Arezzo)

abbiamo chiesto che questi tagli non fossero

esecutivi, e che i 20milioni di euro destina-

ti alla mini naja fossero invece destinati al

servizio civile sul territorio”. “La richiesta

di non rendere esecutivi questi tagli al 5 per

mille – ha detto Toccafondi – non possono

non vederci d’accordo. Parimenti però, oc-

corre puntare dritto al contenimento della

spesa, visto che il debito pubblico è asse-

stato al 118% del Pil, e la crisi economica

incombe. A mio avviso occorrerebbe rende-

re strutturale il contributo del 5 x 1000 con

una legge che permetta la sua riproposizio-

ne in automatico invece di dover sempre

rivotare stanziamento e contributo in par-

lamento”.

Il presidente del Cesvot, Patrizio Petrucci,

ha annunciato una campagna del centro re-

gionale per riavvicinare la politica al volon-

tariato, per far capire a fondo i nuovi ruoli

del volontariato nel welfare locale.

L’incontro del Volontariato toscanocon i parlamentari

Il Movimento pensa aduna grande manifestazione

TAGLI

Tra le iniziative citate dal Presidente Bru-

nini ricordiamo l’appello della Misericordia

di Faella (qui di spalla, ndr), e l’iniziativa

della Misericordia di Vicchio che ha scritto

una lettera al Presidente del Consiglio Ber-

lusconi.

Il Presidente

Brunini

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Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010 PRIMO PIANO

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Cinque per mille e servizio civile: basta ai tagliLA PROTESTA dEL MOvIMENTO

La Confederazione Nazionale delle Mise-

ricordie d’Italia valuta con grande pre-

occupazione e disappunto la proposta

contenuta nel maxiemendamento al disegno

di legge di stabilità, che sostituisce la vecchia

finanziaria e che è stata approvata dalla Com-

missione Bilancio della Camera dei Deputa-

ti. Di fatto la proposta riduce a soli 100 milio-

ni di euro il gettito del 5 per mille che, per lo

scorso anno, era di 400 milioni, operando così

un taglio di circa il 75%. Dopo i tagli ingiustifi-

cati che ogni anno i governi hanno attuato alle

risorse destinate al servizio civile, si colpisce

ancora una volta la grande risorsa del Volonta-

riato italiano, riducendo in maniera significa-

tiva quel sostegno che arrivava da una libera

scelta dei cittadini italiani, con la destinazione

del 5 per mille.

Il Presidente della Confederazione Nazionale

delle Misericordie Gabriele Brunini esprime

il proprio disappunto e la propria protesta,

come hanno fatto anche altri dirigenti delle

organizzazioni del Volontariato: “Si tratta an-

cora una volta - spiega il Presidente Brunini

- di una grave miopia politica che il governo

manifesta nei confronti del Volontariato italia-

no, dove anche il mondo cattolico ha una si-

gnificativa presenza. Questa proposta vanifica

di fatto le assicurazioni più volte espresse dal

Presidente del Consiglio e da molti ministri nei

confronti dei cittadini. Infatti, in un momento

di difficoltà per l’economia come quello che

stiamo vivendo, ridurre il sostegno al volon-

tariato vuol dire sottrarre risorse al settore

sanitario e all’assistenza ai bisognosi. Inoltre

- conclude il Presidente - il cinque per mille

è uno strumento di sostegno che deriva sola-

mente da una libera scelta dei cittadini italiani

quindi il testo proposto è inaccettabile.”

Nonostante le parole di considerazione verso

il volontariato più volte manifestate dal Pre-

sidente del Consiglio e dai vari Ministri - non

ultimo per il grande apporto offerto in ogni

intervento di protezione civile ed in

ogni emergenza, grande o piccola,

che abbia colpito il nostro Paese

- negli atti concreti non si tiene

conto del contributo che il volon-

tariato, nelle sue diverse ispira-

zioni, offre alla società italiana

ed alle situazioni di bisogno del-

le comunità e delle popolazioni.

In un momento di grave crisi eco-

nomica come l’attuale, le organiz-

zazioni del volontariato devono

essere considerate, dal governo

e dalle istituzioni, preziose op-

portunità, che concorrono al

mantenimento di livelli accetta-

bili di “stato sociale” e di qualità

della vita, a cui i cittadini han-

no diritto. L’Italia, rispetto an-

che a tanti altri paesi europei,

ha la fortuna di poter contare

su grandi realtà associative

che, storicamente, concor-

rono al bene comune ed al

sostegno dei più bisognosi; la

Confederazione delle Misericordie d’Italia, la

cui tradizione di carità ispirata al Vangelo del-

le Opere si manifesta da oltre sette secoli, con

le ottocento sedi presenti in tutte le regioni

italiane, è una di

queste realtà. Per questi motivi le Misericor-

die d’Italia rivolgono un appello al Presidente

del Consiglio, ai Ministri competenti e a tutti i

parlamentari affinché non si colpisca

e non si mortifichi ulteriormente la

capacità operativa delle organizzazio-

ni di volontariato, che sono occasioni

di partecipazione attiva dei cittadini al

bene comune ed alla responsabilità so-

ciale, secondo i principi di sussidiarietà,

riconosciuti dalla carta costituzionale e

tante volte richiamati dalle forze poli-

tiche di maggioranza e di opposizione.

Il taglio alle risorse del cinque per mille,

di cui era stata promessa la stabilizza-

zione definitiva, e la scarsità di risorse

attribuite al servizio civile, che impedisce

a tanti giovani italiani di impegnarsi in si-

gnificative attività assistenziali e di soc-

corso a favore del prossimo, vanno asso-

lutamente rivisti. Sia pure in un momento

di grave incertezza politica il volontariato

organizzato deve alzare la propria voce,

stanco che alle parole di apprezzamento,

da tutti espresse, non corrispondano atti

concreti di valorizzazione e di sostegno. Per

adesso è arrivata la riposta del Presidente

della Camera Gianfranco Fini indirizzata al

Presidente della Confederazione Gabriele

Brunini. Un impegno “a trasmettere alla Com-

missione parlamentare competente” le ragioni

della Confederazione.

Il Presidente Brunini ha espresso a nome del Movimento una sentita protesta

contro la proposta contenuta nel maxiemendamento al disegno di legge di stabilità

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La decisione di chiudere la Camera dei

deputati fino al 13 dicembre, vigilia

del voto di sulla fiducia al governo,

pone più che seri dubbi sulla possibilità di

reintegrare i fondi del 5 per mille. In fondo

i tempi tecnici c’erano, bastava far tornare

alla svelta la Finanziaria alla Camera e ap-

provarla con le modifiche. Ma già domeni-

ca 28 novembre il relatore al Senato, Pao-

lo Tancredi, ha tagliato corto: nessun tema

aperto, neanche quello del 5 per mille, “an-

che perché nell’attuale situazione sarebbe

spericolato tornare il 9 o il 10 dicembre alla

Camera”. L’ultima spiaggia è rappresentata

dal decreto “Milleproroghe”, ma nessuno ci

crede davvero. Le opposizioni parlamentari

in Senato stanno cercando di far approva-

re un ordine del giorno “per chiedere che

il provvedimento venga inserito all’interno

del primo decreto legge che verrà discusso

in Aula”. Dunque anche il Milleproroghe. A

questo punto riesce difficile immaginare che

ci sia davvero un reintegro dei fondi del cin-

que per mille nel Milleproroghe.

Milleproroghe: l’ultima spiaggia per ripristinare i fondi

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4Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010UGEM

CAMbIO dEI vERTICI

Protezione civile: Franco Gabriellisuccede a Guido Bertolaso

Il sisma, di magnitudo 6.4 della scala

Richter era “finto”, ma l’organizzazione

messa in campo per “Terex 2010”- l’eser-

citazione di protezione civile tenutasi dal 25 al

28 novembre in Toscana – è quella da emer-

genza nazionale: 2.400 uomini impegnati con

600 mezzi (ai quali vanno aggiunti 200 uomini

delle squadre di ricerca e soccorso arrivati da

Francia, Austria, Slovenia, Croazia e Federa-

zione Russia con altri 55 mezzi); 3.940 tende

montate, 6 postazioni mediche avanzate; 1

ospedale da campo (arrivato dalla Russia) e 12

punti medici del 118. Un’esperienza realizzata

con il coinvolgimento di tutte le strutture che

in caso di emergenza reale vengono chiamate a

dare il loro contributo: dai vigili del fuoco alle

forze dell’ordine, dalle forze armate al Dipar-

timento nazionale della Protezione civile as-

sieme alle associazioni di volontariato come le

Misericordie. In campo, poi, anche gli altri enti

che normalmente vengono coinvolti: dall’Anas a

Enel, dalle Amministrazioni locali alle Ferrovie

dello Stato. Proprio nel momento dell’allarme,

alle 11 di giovedì 25 novembre, giornata nazio-

nale per la sicurezza nelle scuole, in tutte le 4

province toscane coinvolte da Terex 2010 (Luc-

ca, Pistoia, Massa Carrara e Pisa) dove oltre

alla task force della Regione, sono arrivate le

colonne di soccorso di Emilia Romagna, Lazio,

Liguria, Lombardia, Marche e Umbria, circa

64.000 alunni e studenti di 194 scuole hanno

fatto una prova di evacuazione. Complessi-

vamente 85.000 i senza tetto, oltre 5.300 gli

edifici crollati e più di 43.000 quelli inagibili

lo scenario immaginato per una scossa simile

a quella che nel 1920 colpì la Garfagnana. I

risultati, secondo Luigi D’Angelo, del Diparti-

mento nazionale di Protezione civile “sono stati

più che buoni”. All’esercitazione ha presenzia-

to anche il nuovo capo della Protezione civile

Franco Gabrielli. “Possiamo fare un bilancio

molto positivo dell’esercitazione internazionale

Terex 2010 nella consapevolezza che tutte le

cose che ci eravamo prefissati di testare sono

state fatte. Il nostro Paese – ha detto Gabrielli

- ha un sistema di protezione civile di cui si può

andare fieri. Abbiamo testato il sistema nazio-

nale di protezione civile in tutte le sue compo-

nenti, centrali e locali - ha spiegato Gabrielli

al termine dell’incontro conclusivo, in Palazzo

Ducale a Lucca -, e verificato la sua capacità di

integrarsi con il meccanismo europeo di prote-

zione civile mettendo a fattore comune sistemi

e modalità organizzative e di intervento”. “Ora

- ha detto il capo della protezione civile - ci

aspetta il momento più complesso cioé fare,

nei prossimi giorni, l’ ‘anatomia’ dell’esercita-

zione”. “Si tratta - ha spiegato - di vedere nel

dettaglio se tutte le singole procedure, i diversi

meccanismi dispiegati sul campo, siano stati

adeguati agli obiettivi prefissati. Ci riserviamo

quindi di fare verifiche su eventuali errori, non

perfette collimazioni, piccoli rilievi, in modo da

porvi rimedio e migliorare ancora il soccorso”.

Franco Gabrielli ha ringraziato tutti coloro che

si sono spesi nell’esercitazione, fra cui le or-

ganizzazioni di volontariato. Il Presidente della

regione Toscana, Enrico Rossi, è soddisfatto:

“Il sistema dei soccorsi deve prepararsi così

- ha spiegato Rossi - mentre a chi amministra

spetta il compito di fare in modo che gli even-

ti prevedibili non creino danni devastanti, che

il territorio sia messo in sicurezza, che i fiumi

abbiano i loro piani di bacino, che la montagna

sia curata e che non si costruisca nelle zone a

rischio. La Toscana a questo scopo sta appro-

vando leggi ed emanando ordinanze, ma serve

un piano nazionale di messa in sicurezza del

territorio, pluriennale e con finanziamenti ade-

guati. Solo così saremo in grado di dare un vero

valore aggiunto a esercitazioni pur importantis-

sime come questa”.

Il Consigliere di Presidenza Leonardo Sacco ha incontrato il nuovo responsabile

illustrandogli le numerose potenzialità delle Misericordie ed invitandolo a visitare

alcune delle strutture d’eccellenza presenti sul territorio nazionale

Esercitazione Terex 2010

Il prefetto Franco Gabrielli è il nuovo capo

del Dipartimento della Protezione Civile;

subentra a Guido Bertolaso, che è andato

in pensione. Il Presidente della Confederazio-

ne Nazionale delle Misericordie d’Italia Ga-

briele Brunini ha inviato una lettera di ringra-

ziamento a Guido Bertolaso per l’instancabile

ed apprezzabile opera con cui ha guidato in

questi anni non facili la complessa quanto im-

portante macchina del sistema della Protezio-

ne Civile del nostro paese. Contestualmente il

Presidente Brunini ha inviato una lettera con

gli auguri di buon lavoro al nuovo Capo del

Dipartimento Prefetto Franco Gabrielli.

Nella mattinata del 18 novembre, a Roma,

il Consigliere di presidenza della Confede-

razione Nazionale delle Misericordie d’Italia

Leonardo Sacco ha avuto un incontro con il

nuovo Capo del Dipartimento Gabrielli. Du-

rante l’incontro Sacco ha illustrato al Capo

Dipartimento le numerose potenzialità delle

Misericordie in materia di Protezione Civile

ed ha invitato Gabrielli a visitare alcune del-

le strutture presenti sul territorio nazionale,

come la sala operativa della protezione civi-

le delle Misericordie della Calabria allesti-

ta all’interno di un immobile confiscato alla

criminalità organizzata. Il Prefetto Gabrielli,

che ha già avuto modo di apprezzare l’opera

delle Misericordie in Abruzzo, ha confermato

a Sacco l’apprezzamento per le attività delle

Misericordie rendendosi disponibile ad un in-

contro con i dirigenti nazionali appena avrà

completato l’iter di insediamento. Gabrielli è

stato Direttore del Sisde e dell’Aisi (servizi di

informazione).

Dopo il Terremoto dell’Aquila è stato nomina-

to Prefetto del capoluogo abruzzese e, succes-

sivamente, anche vice-commissario con fun-

zioni vicarie per l’emergenza, per coadiuvare

l’azione del commissario Guido Bertolaso. A

L’Aquila ha tra l’altro coordinato le attività

volte a garantire la sicurezza del Vertice in-

ternazionale G8 2009.

Nel maggio di quest’anno è approdato al Di-

partimento della Protezione Civile con l’in-

carico di Vice Capo Dipartimento per l’Area

Tecnico-Amministrativa e Gestione delle Ri-

sorse Aeree, e poi di Vice Capo Dipartimento

per l’Area Tecnico-Operativa.

Le Misericordie impegnate nella tutela dei beni culturali

In vista dell’esercitazione, in accordo con la Soprintendenza ai Beni Culturali di Lucca e Massa Carra-

ra, il Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, la Regione Toscana, e Legambiente Onlus, è stato

predisposto un corso di formazione “Il Volontariato nella Salvaguardia del Patrimonio Culturale dai Rischi

Naturali - Beni Mobili” organizzato dal Comune di Lucca e rivolto a volontari di Protezione Civile che

operano o hanno conoscenza del settore dei beni culturali. Tra questi hanno seguito con successo il corso

anche due confratelli della Misericordia di Roma Appio Tuscolano e confratelli delle Misericordie di Lucca e

Siena. I confratelli hanno preso parte all’esercitazione di Lucca Terex 2010 occupandosi nello specifico del

recupero e messa in sicurezza dei beni culturali posti all’interno della chiesa di S. Michele a Lucca.

TOSCANA

Franco Gabrielli

Guido Bertolaso

Page 5: Misericordie d'Italia - Dicembre 2010 Gennaio 2011

5Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010 SvILUPPO

Il Presidente Gabriele Brunini ed il

consigliere di presidenza Leonardo

Sacco, il giorno 25 novembre, han-

no incontrato a Roma il Presidente della

Fondazione per il Sud Carlo Borgomeo. Al

Presidente Borgomeo sono state esposte

tutte le attività svolte dalla Confederazio-

ne delle Misericordie, attraverso le sue

associate, sia a livello nazionale che, in

particolare, nelle regioni del Mezzogiorno,

dove si estende la competenza della Fon-

dazione, ed è stata illustrata la capillare

presenza delle nostre associate e l’impe-

gno delle stesse nei settori dell’assistenza,

del trasporto sanitario, dell’accoglienza.

Con il Presidente Borgomeo, che ben cono-

sce il nostro Movimento, è stata valutata

la possibilità di una maggiore collabora-

zione tra Misericordie e la Fondazione,

in particolare sui bandi che riguardano

zone particolarmente svantaggiate dove

le Misericordie già offrono la loro opera.

Il Presidente Borgomeo, dopo essersi com-

plimentato per il lavoro svolto dalle Miseri-

cordie nelle regioni del sud, ha manifestato

la massima disponibilità personale, degli

organi e degli uffici di Fondazione per valu-

tare le proposte che perverranno dal nostro

Movimento.

Una maggiore collaborazionecon la Fondazione per il Sud

PROGETTI

Davide Belperio

Il Presidente Brunini ed il consigliere di presidenza Leonardo

Sacco hanno incontrato il Presidente Carlo Borgomeo

per migliorare la sinergia tra Misericordie Fondazione,

in particolare sui bandi che riguardano zone molto svantaggiate

La Fondazione per il Sud è un sog-

getto privato nato il 22 novembre

2006 dall’alleanza tra le fondazioni

di origine bancaria e il mondo del terzo

settore e del volontariato per promuovere

l’infrastrutturazione sociale del Mezzo-

giorno.

La Fondazione si propone di promuo-

vere e potenziare le strutture immate-

riali per lo sviluppo sociale, civile ed

economico del Meridione, in particola-

re Basilicata, Calabria, Campania, Pu-

glia, Sardegna e Sicilia – regioni che

rientrano nell’obiettivo prioritario 1 del

Regolamento CE n. 1260 del 21 giugno

1999 – attuando forme di collaborazione

e di sinergia con le diverse espressio-

ni delle realtà locali, in un contesto di

sussidiarietà e di responsabilità sociale.

La Fondazione per il Sud non intervie-

ne direttamente sui bisogni immediati,

ma stimola le energie del territorio a

produrre risposte alle esigenze locali,

promuovendo la crescita delle reti di so-

lidarietà, sostenendo idee e progetti esem-

plari capaci di favorire lo sviluppo locale.

L’esperienza di una moderna filantropia

propria delle fondazioni di origine ban-

caria e il radicamento territoriale delle

organizzazioni del volontariato e della

cooperazione sociale, quali luoghi di par-

tecipazione attiva e di esercizio concreto

della democrazia, sono gli elementi che

ne caratterizzano l’identità e l’azione.

La Fondazione nasce quale frutto princi-

pale di un protocollo d’intesa per la realiz-

zazione di un piano di infrastrutturazione

sociale del Mezzogiorno firmato nel 2005

dal Forum del Terzo Settore e dall’Acri, in

rappresentanza delle fondazioni di origine

bancaria, e con l’adesione di: Compagnia

di San Paolo, Consulta Nazionale Perma-

nente del Volontariato presso il Forum,

Convol-Conferenza Permanente Presiden-

ti Associazioni e Federazioni Nazionali di

Volontariato, Csv.net-Coordinamento Na-

zionale dei Centri di Servizio per il Volon-

tariato, Consulta Nazionale dei Comitati

di Gestione-Co.Ge.

Promuovere lo sviluppo del Mezzogiorno

Gabriele Brunini Carlo Borgomeo

Page 6: Misericordie d'Italia - Dicembre 2010 Gennaio 2011

PROGETTI

6Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010

Con piacere aggiorniamo le adesioni

che continuano ad arrivare per l’ini-

ziativa di costituire una Misericordia

a Betlemme. In data 14 dicembre 2010, alle

Misericordie di Orta Nova (FG), Solopaca

(BN) e Calitri (AV) si aggiugono San Mauro a

Signa (FI), Andria (BA), Fucecchio (FI), Por-

toferraio (LI), Antella (FI), Castelnuovo Val di

Cecina (PI), Borgo a Mozzano (LU), Stia (AR),

Bologna , Chiusi (SI), Del Vallo di Diano (SA),

Volturara Irpina (AV) e Prato alle quali va un

plauso per aver aderito ad un progetto che

deve testimoniare il grande spirito di carità

del nostro Movimento.

Ricordiamo, come già comunque ben saprete,

che da circa un anno Confederazione ha sta-

bilito una collaborazione con la Fodnazione

Giovanni Paolo II di Fiesole (Fi) presieduta

dal Vescovo Emerito Mons. Luciano Giovan-

netti che sta svolgendo opere assistenziali

in Medio Oriente molto apprezzate, anche su

mandato della CEI ed in collaborazione con

il Patriarcato di Gerusalemme e con la Cu-

stodia Francescana di Terrasanta. Conosciute

le grandi difficoltà in cui vive la comunità di

Betlemme di cui ancora una parte significati-

va è costituita da cristiani, Confederazione ha

deciso di far partire questo grande progetto

di costruire e sostenere una Misericordia a

Betlemme.

Lo stesso Presidente Brunini ricorda che

“proprio in un momento storico difficile come

questo c’è bisogno di progetti ideali che ci

facciano camminare assieme, sostenuti dalle

motivazioni di carità ispirata dal Vangelo del-

le Opere a cui tutti ci richiamiamo.” Per far

partire il progetto assieme alla Fondazione

Giovanni Paolo II e al Movimento Shalom di

San Miniato (Pi) è necessario acquistare una

porzione di un immobile (pari ad un terzo) si-

tuato vicino ad un complesso immobiliare già

di proprietà della Fondazione. Il costo dell’

acquisto della porzione di immobile è di 250

mila euro.

Per lo svolgimento delle attività assistenzia-

li la costituenda Misericordia di Betlemme

avrà a disposizione anche il terzo di edificio

di proprietà di Fondazione metre il Movimen-

to Shalom realizzerà nella sua quota di pro-

prietà, sempre pari ad un terzo, un centro di

formazione. Per aderire al progetto le varie

Misericordie potranno sottoscrivere quote di

acquisto da 500,00 euro cadauna (per ogni

Misericordia non sarà possibile al momento

sottoscriverne più di 20). Sarà poi compito

degli organi di Confederazione e della Mise-

ricordie che hanno aderito e quelle che ade-

riranno di costituire un comitato per gestire

tutte le fasi progettuali di questa iniziativa

confederale. Intanto da Betlemme è ritor-

nata a fine novembre la Dottoressa Sarah

Lupu, inviata da Confederazione per effet-

tuare un’indagine preliminare sui bisogni del-

la popolazione locale e sui possibil progetti

da realizzare attraverso la Misericordia di

Betlemme. Sarah Lupu si è laureata presso

l’Università di Firenze in ‘Operazioni di pace,

gestione e mediazione dei conflitti’ e maste-

rizzata presso l’Università di York (UK) in

‘Post-war reconstruction and development’’.

Tra le varie attività svolte ha lavorato per

AVSI (organizzazione italiana con sede a Mi-

lano) in Sud Sudan.

Qual è la situazione che ha trovato a Betlemme?Prima di tutto è stato fondamentale capire

quali sono i bisogni primari della comunità

che nell’intero distretto supera i 170 mila abi-

tanti e capire ciò che viene già fatto e quello

che deve essere fatto per evitare conflittua-

lità e creare servizi necessari. Il Presidente

Gabriele Brunini vuole realizzare un progetto

di grande qualità che vada a supportare in

modo efficace i cittadini di Betlemme e ho

portato alla Confederazione diverse ipotesi

per indirizzare il lavoro della nuova Miseri-

cordia. Per quanto riguarda la situazione in

città è complessa. Per muoversi, io che sono

una straniera, dovevo attendere anche due

ore per passare i checkpoint e per i locali i

tempi sono ancora maggiori. Prima di arriva-

re a Betlemme ho fatto scalo a Gerusalemme

dove sono stata subito aiutata veramente in

un modo splendido da Padre Ibrahim Faltas,

Economo generale della Custodia di Terra-

santa e Vicepresidente per la Fondazione Gio-

vanni Paolo II. Grazie a lui sono riuscita ad

incontrare moltissime persone trovando una

disponibilità in tutti davvero non scontata. A

Betlemme ho poi incontrato Samer Baboun,

segretario della Fondazione Giovanni Paolo II

e ho visto l’edificio dove nascerà la Misericor-

dia di Betlemme.

Quale sarà l’impegno necessario per la nuova Misericordia di Betlemme?Per i Confratelli sarà fondamentale avere un

ruolo attivo passan-

do da un supporto

di progetti già esi-

stenti come l’acqui-

sto di automezzi ad

un ruolo più attivo:

per il progetto della

costruzione di una

Misericordia a Bet-

lemme infatti, oltre

all’aiuto economico,

sarà fondamentale contribuire anche con le

proprie professionalità recandosi lì sul luogo.

Questo non è solo lo sforzo più grande, ma la

cosa più bella. Oltre a Padre Ibrahim Faltas,

Economo per la Santa Sede e Vicepresidente

per la Fondazione Giovanni Paolo II, ringrazio

molto per l’aiuto che mi è stato dato anche

da Don Mario Cornioli, Vincenzo Bellomo del

Franciscan Social Service Office, Anna Co-

lombi del progetto ‘Mejoras de las clìnicas

geriàtricas en Belèn’ ATS e il Dr. Robert H.

Tabash consulente technico sanitario (GPII).

Per aderire all’iniziativa basta inviare la pro-

pria manifestazione di interesse alla Segre-

teria della Confederazione all’indirizzo mail@

misericordie.org.

Per informazioni telefonare al numero

055/3261373 –374 Sig.ra Silvia Castagnoli.

Le Misericordie continuano a rispondereper la costruzione della nuova sede in Terra Santa

INIzIATIvA bETLEMME

Tornata anche Sarah Lupu, inviata dalla Confederazione

per un’analisi tecnica della situazione

Davide Belperio

Le strade che entrano e escono da Betlemme sono

controllate da checkpoint inseriti in questo terribile

muro alto 8 metri che serpeggia attraverso la Ci-

sgiordania. Checkpoint come terminal di frontiere

internazionali che limitano e ostacolano l’accesso

verso e da Betlemme. Il governo israeliano ha pen-

sato speciali disposizioni per i turisti così che il loro

disagio possa essere minimo, ma i Palestinesi trova-

no il loro viaggio severamente ostacolato persino in

caso di emergenza medica. Essi hanno bisogno, di

permessi speciali per percorrere i 10 chilometri per

Gerusalemme. Molti degli abitanti di Betlemme non

hanno potuto visitare Gerusalemme per anni.

Nella foto grande

il palazzo dove

nascerà la sede della

Misericordia

Page 7: Misericordie d'Italia - Dicembre 2010 Gennaio 2011

SPECIALE TOSCANA

7Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010

Approvata all’unanimità la bozza tecnicadi legge sul trasporto sanitario

ASSEMbLEA MISERICORdIE TOSCANE

E’ stato molto positivo il giudizio del-

le Misericordie della Toscana sulla

bozza tecnica di legge regionale sul

trasporto sanitario che dovrà essere varata en-

tro la fine dell’anno. Il giudizio è arrivato, con

un voto unanime, dall’Assemblea delle Miseri-

cordie della Regione che si è svolta sabato 13

novembre a Firenze e che ha visto le presen-

tazione ufficiale del documento. Le trattative

sono state portate avanti da una Commissione

tecnica individuata dalla Conferenza regionale,

composta dal Vice Presidente della Conferenza

Alberto Corsinovi e dai confratelli Fabio Lusi-

ni, Sergio Passerotti, Riccardo Fantacci, An-

drea Panelli e Simone Torrini, e si sono svolte

unitamente ad Anpas e Croce Rossa affinché

il ruolo del volontariato toscano fosse ancora

meglio rappresentato.Grande apprezzamento è

stato espresso anche per l’Atto d’intesa siglato

tra Regione e gli organismi rappresentativi del

volontariato per il mantenimento degli attuali

livelli di assistenza ai cittadini della regione

(anche nel previsto periodo di transizione che

precederà l’approvazione della Legge e il suc-

cessivo Regolamento attuativo) resi possibili

proprio grazie all’apporto del volontariato to-

scano.

“Ringrazio sentitamente i confratelli che hanno

preso parte alla Commissione tecnica che mi ha

accompagnato nelle trattative fin qui svolte con

la Regione, ma non solo” ha affermato Alberto

Corsinovi. “Inizialmente, infatti, siamo andati

fino a Bruxelles per spiegare all’Unione cos’è

il volontariato italiano, scoprendo che l’Eu-

ropa non conosceva forme organizzate simili

alla nostra e riteneva il volontariato l’iniziativa

personale di singoli in aiuto di un’istituzione.

Ma le cose a Bruxelles non sono andate come

speravamo e, con la Regione, è stato deciso di

varare una legge che inserisse il trasporto sa-

nitario all’interno del “sistema salute”, sottra-

endo di fatto il servizio alle “leggi di mercato”

che la Corte europea aveva imposto. Abbiamo

poi insistito affinché si discutesse anche di al-

tro, poiché all’inzio si parlava solo di trasporto

emergenza-urgenza. Ma il principio su cui non

abbiamo sentito ragioni è stato quello della

completa indipendenza delle nostre associazio-

ni, perché siamo gelosi del nostro nome, della

nostra storia e della nostra autonomia”.

Fabio Lusini ha poi illustrato la bozza tecnica

di legge distribuita a tutti i presenti, spiegan-

do però che molti passaggi importanti, budget

compreso, saranno precisati nel Regolamento

attuativo che sarà approvato entro novanta

giorni dall’avvio della legge. Lusini ha spiegato

anche che la bozza di Legge si limita a norma-

re i trasporti di emergenza urgenza e che sul

trasporto sanitario ordinario, che con le nuove

regole sarà denominato “trasporto socio-sani-

tario”, le discussioni sono ancora aperte, ma

che con ogni probabilità sarà modificata la Leg-

ge 82 sull’Accreditamento delle strutture, con il

criterio della “evidenza pubblica”, che esclude

Chiara Pietrella Il Movimento toscano ha apprezzato il lavoro della commissione

tecnica che sta trattando con la Regione il futuro del servizio

dopo la sentenza della Corte Europea che ha sancito la fine

delle convenzioni con le associazioni di volontariato.

Alle pagine 10 e 11 un approfondimento tecnico sulla legge che

dovrà essere varata entro la fine dell’anno

quindi sia la convenzione che la gara. Con ogni

probabilità, ha spiegato infine, la gestione di

questi servizi sarà demandata alle costituende

“Società della Salute”.

L’assemblea ha inoltre deciso di includere

nella commissione tecnica anche Andrea

Gori, segretario della Misericordia di

Prato, Andrea Del Bianco, della Fede-

razione delle Misericordie toscane ed

un rappresentante delle zone di

Pisa e Livorno, considerate

“scoperte”.

Ai lavori ha preso parte

anche il presidente della

Confederazione Nazio-

nale delle Misericordie,

Gabriele Brunini, che ha

espresso soddisfazione per

la grande unità constatata all’in-

terno della Conferenza delle Misericordie della

Toscana e apprezzamento per il lavoro svolto

da Alberto Corsinovi e dalla Commissione da lui

guidata nel complesso confronto con la Regione

Toscana.

“Quello che prima svolgevano le nostre asso-

ciazioni per spirito di carità, oggi è un preciso

compito delle istituzioni” ha affermato il Presi-

dente. “E’ dunque importante fare il punto su

questa delicata legge, che sta per essere varata

in Toscana, ma anche in altre Regioni. E’ per

questo che il Consiglio di Presidenza ha istituito

un gruppo di lavoro che studi delle linee guida

nazionali in materia”. Brunini ha anche “pre-

so atto con soddisfazione della determinazione

delle Misericordie toscane di voler rapidamente

modificare lo Statuto confederale, recepen-

do in maniera compiuta il decentramento

che preveda la giusta autonomia dei livelli

regionali del Movimento” e, come Presi-

dente Nazionale, si è impegnato a

portare all’attenzione dell’Euro-

pa, secondo uno stimolo emer-

so anche dall’Assemblea, la

grande tradizione e il gran-

de valore del volontariato

toscano e italiano, par-

ticolarmente in vista del

2011, “Anno europeo del

volontariato”.

La sentenzadella Corte Europea

Nel 2003 la Commissione europea - in seguito

al ricorso di un autonoleggiatore privato che

aveva contestato l’assegnazione dei trasporti

sanitari in Toscana “in esclusiva” al volontaria-

to, senza alcuna procedura concorsuale - ha

presentato ricorso alla Corte di Giustizia eu-

ropea, contestando all’Italia l’inadempimento

della direttiva CEE che coordina le procedure di

aggiudicazione degli appalti pubblici di lavori,

di forniture e di servizi.

Nel novembre del 2007 la Corte di Giustizia

europea ha respinto tale ricorso, ma ha eviden-

ziato che, nel merito, molte delle contestazioni

avanzate dalla Commissione potevano essere

considerate condivisibili.

Lo Stato italiano e la Regione Toscana, quindi,

pur avendo evitato una condanna da parte del-

la Corte di Giustizia europea sul ricorso della

Commissione europea contro l’accordo quadro

che regola il trasporto sanitario, si sono visti

affermare nella sentenza il principio che gli

accordi quadro sono comunque appalti pubbli-

ci e, come tali, sono soggetti alla regole degli

appalti, con tanto di pubblicazione di un ban-

do di gara nella Gazzetta ufficiale dell’Unione

europea e di relativa aggiudicazione mediante

procedura aperta o ristretta.

Alcune immagi-

ni dell’incontro.

In basso il Vice

Presidente della

Conferenza

Toscana Alberto

Corsinovi

Page 8: Misericordie d'Italia - Dicembre 2010 Gennaio 2011

CONfEdERAzIONE

8Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010

TRAdIzIONI

Finalmente un Cerimoniale per tutte le Misericordie d’Italia

Quest’anno, insieme agli auguri di Na-

tale, sarà inviato a tutte le Miseri-

cordie anche il Cerimoniale. Si tratta

di una pubblicazione voluta dal Consiglio Na-

zionale e curata con passione e dedizione dal

confratello e Consigliere Nazionale Andrea

Cavaciocchi, uno strumento per dare a tutto il

Movimento, ma soprattutto alle Misericordie

di più recente istituzione, l’opportunità di ri-

trovare nei gesti e nelle tradizioni quel senso

di appartenenza e di identità che scandiscono

da sempre i momenti più importanti e solenni

della vita associativa.

“Le Organizzazioni, così come le persone, si

presentano per ciò che fanno, per come lo

fanno e perché lo fanno” afferma Cavaciocchi.

“Le Misericordie più antiche dispongono da

sempre di un proprio cerimoniale attraverso

cui vengono scanditi i momenti più importanti

e solenni della vita associativa. Le Confrater-

nite di Misericordia più recenti non dispongo-

no di un analogo strumento per tramandare

se stesse. Per questo motivo la Terza Com-

missione delle Opere di Carità del Consiglio

Nazionale (Vestire gli ignudi/Ammonire i pec-

catori) già nel corso della sua prima riunio-

ne, nel marzo 2008, individuò la necessità di

offrire a tutto il Movimento una traccia per

favorire il recupero ed il ripristino della tradi-

zione identitaria delle Misericordie. Da allora,

con il contributo documentale e di conoscenze

di Confratelli e Confraternite, si è proceduto

alla raccolta ed alla sintesi di quanto della no-

stra tradizione era ancora in uso”.

“I nostri sodalizi” continua Cavaciocchi “han-

no spesso centinaia di anni di storia ed i più

recenti di essi attingono a piene mani dalla

storia e dalla esperienza dei più antichi. La

loro storia, intrecciandosi con quella delle

loro comunità locali e con quella, più vasta,

nazionale, è un percorso ininterrotto di espe-

rienze e sentimenti di generazioni di Confra-

telli, ciascuno dei quali, individualmente, o

assieme agli altri, comunitariamente, ha in-

terpretato il suo servizio arricchendolo con

il suo impegno. Il Cerimoniale, dunque, vuole

rappresentare non tanto una “norma” per le

Confraternite quanto, piuttosto, “un invito”.

Scorrendone le pagine i nostri Dirigenti come

i nostri Confratelli avranno la possibilità di

ritrovarvi il senso di appartenenza alla Mi-

sericordia, i significati profondi e la ragione

dell’importanza della loro manifestazione. Il

linguaggio usato nel testo è quello solenne

delle occasioni importanti ed usa termini che

oggi, forse, suonano “antichi”: anche questo

fa parte della tradizione del Movimento non

meno della “cappa” e della “buffa”. Si fareb-

be un errore, però, a pensare al Cerimoniale

come ad un documento rivolto al passato. Vi-

ceversa è e vuole essere uno strumento che

guarda avanti, molto lontano, laddove le no-

stre Confraternite prospereranno di Confra-

telli e di Opere nel terzo millennio”.

“Sono sicuro” afferma il Presidente Brunini

“che questo libro sarà conservato tra le cose

care e sacre di ogni confraternita, a cui augu-

ro di sforzarsi sempre, di rafforzare i legami

che ci permettono da secoli di rappresenta-

re all’interno delle nostre comunità un modo

concreto ed organizzato di porsi al servizio

del prossimo sofferente”.

Il libro, che riporta dettagliatamente tutti i gesti e i riti che danno vita all’identità

del Movimento, sarà inviato a tutte le Confraternite insieme agli auguri di Natale

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Il Presidente Nazionale Gabriele Brunini ha nominato come Vice presidente della Conferenza Regionale

Puglia il confratello Gianfranco Gilardi, Consigliere Nazionale, al quale augura buon lavoro per questo

nuovo e delicato incarico ribadendo che il ruolo assegnato al Vice Presidente deve essere quello di

armonizzare il lavoro dei Coordinamenti, di tenere i rapporti con la Confederazione Nazionale e il suo

Presidente e di esercitare la rappresentanza esterna.

Gianfranco Gilardi nominato Vice presidente della Conferenza Puglia

Page 9: Misericordie d'Italia - Dicembre 2010 Gennaio 2011

CONfEdERAzIONE

9Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010

Sono stati celebrati mercoledì 1 dicembre i funerali del

confratello Pasquale Antonini della Misericordia di Magio-

ne (PG) deceduto mentre prestava servizio di protezione

civile durante un nubifragio abbattutosi sul Perugino-Trasimeno

nel pomeriggio di domenica 28 novembre. Alle esequie ha parte-

cipato il direttore dell’Ugem Paolo Diani in rappresentanza del

Presidente ed è stato presente il labaro confederale come espres-

sione di cordoglio di tutto il Movimento. “L’altruismo e il grande

spirito di servizio che hanno caratterizzato la presenza terrena

di Pasquale rimarranno esempio indelebile.” Con queste parole il

Presidente Brunini ha espresso il cordoglio della Confederazione

alla Misericordia di Magione e alla famiglia Antonini; anche il

Dipartimento di Protezione Civile, attraverso il coordinatore del

servizio volontariato dottor Giarola, ha espresso le proprie con-

doglianze a tutto il Movimento delle Misericordie. A presiedere

il rito funebre l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, monsi-

gnor Gualtiero Bassetti.’’Il nostro dolore è grande - ha detto - ed

è unito a quello della mamma Rita e del babbo Pietro, della so-

rella Francesca e di tutti i suoi familiari. Domenica pomeriggio,

per limitare i pericoli e i danni dell’acqua e del fango per la sua

comunità, Pasquale stava cercando di installare un’idrovora e

lo faceva con il consueto coraggio, con la consueta disponibilità

- ha aggiunto – è stato inghiottito dall’acqua e scomparso in un

canale di scorrimento vicino al torrente Caina, a Corciano, nella

zona di Solomeo. Pasquale da sette anni faceva parte della Mise-

ricordia di Magione e svolgeva i servizi richiesti con generosità

e dedizione. Nei mesi scorsi era stato anche a L’Aquila, dopo il

terremoto, a portare soccorso a quelle popolazioni. In questo

triste momento - ha aggiunto il presule - non possiamo non esse-

re vicini anche ai membri della Misericordia, duramente provati

per la morte di questo confratello. Li ringraziamo per quello che

fanno per la comunità e li incoraggiamo, anche nel ricordo di

Pasquale, a continuare quest’opera di bene da tutti ammirata e

apprezzata.” Grande cordoglio è stato espresso anche dalle isti-

tuzioni pubbliche. Il sindaco di Corciano, Nadia Ginetti, ha pro-

clamato per i funerali di Pasquale una giornata di lutto cittadino.

Stesso cordoglio è stato espresso dall’amministrazione comuna-

le di Magione per voce del sindaco Massimo Alunni Proietti. “La

Misericordia - ha detto il primo cittadino - è una realtà che tutti

i cittadini sentono vicina e familiare così come le persone che vi

dedicano il loro tempo. Per questo la scomparsa di Pasquale è

la perdita di una persona che sentiamo profondamente vicina”.

Il presidente della Regione umbra, Catiuscia Marini si è detta

“colpita, addolorata e particolarmente vicina alla famiglia di Pa-

squale, cui esprimo il più sincero cordoglio mio personale e della

Giunta regionale. In varie circostanze ho avuto modo di esprime-

re il mio grande apprezzamento per l’opera meritoria di tanti gio-

vani che dedicano molto del loro tempo al volontariato al servizio

di chi si trova in stato di necessità. La sua morte ha suscitato

particolare turbamento in tutti noi.” Grande la commozione tra

i confratelli: “Pasquale faceva parte del gruppo dal 2003 - dice

Sergio Brozzi, il Governatore della Misericordia di Magione - e

ne voglio ricordare in particolare la generosità. Era una figura

sempre presente che in questi anni ha dedicato tempo e impegno

alla nostra associazione, fornendo insieme agli altri volontari un

servizio alla comunità che insieme a noi ne serberà per sempre

il ricordo.” Una carezza per Pasquale viene anche dal confratello

Filippo Rigucci: “Domenica quando mi ha chiamato per radio di-

cendomi dove doveva andare, come al solito non ha esitato e mi

ha detto ‘andiamo subito, ciao’. L’ultimo ciao. Ricorderò sempre

il suo amore per i servizi che svolgeva, il suo orgoglio nell’essere

volontario della Misericordia. So che servirà a poco, ma voglio

dirgli grazie per tutto il tempo dedicato a chi si trovava in dif-

ficoltà.” Commossa anche la consorella Sandra Banci: “Spesso

- ricorda - abbiamo fatto servizi insieme e ho potuto apprezzare

la sua disponibilità, la sua esuberanza e simpatia, la sua com-

petenza e preparazione. Nell’associazione aveva trovato il senso

della sua esistenza, condividere l’amore con persone bisognose e

sole, donare un sorriso, una parola, il suo tempo, come ha fatto

in una domenica di novembre, in cui senza saperlo ha donato la

vita. Un confratello mi ha mandato questo messaggio: onore e

preghiere a Pasquale ‘eroe’ silenzioso del volontariato e della

misericordia al servizio degli altri.” Ed infine queste le parole

del Direttore dell’ Ugem Paolo Diani: “ Siamo ancora una volta a

stringerci insieme per il ritorno alla Casa del padre di un nostro

Fratello. Abbiamo, in questi ultimi tempi, gli occhi pieni di pianto

per il distacco, ma rimaniamo saldi nella fede di sapere che dal

Cielo i nostri Fratelli sono vicini a noi e continuano il cammino

con noi.” Il Consiglio Nazionale, riunito il giorno 11/12/2010, su

proposta del Direttore dell’U.G.E.M, ha deliberato, all’unanimità,

la concessione di una “Croce al Merito della Carita” al Confratel-

lo della Misericordia di Magione, Pasquale Antonini.

Un ultimo saluto al confratello PasqualeLA TRAGEdIA dI CORCIANO

Davide Belperio

Il confratello Pasquale Antonini con un'amica

Page 10: Misericordie d'Italia - Dicembre 2010 Gennaio 2011

SPECIALE TOSCANA

10Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010

LE TRATTATIvE CON LA REGIONE

Dalla convezione alla legge e all’evidenzapubblica per l’affidamento dei trasporti sanitariFabio Lusini* L’evoluzione del sistema di trasporto socio sanitario toscano

Le Misericordie della toscana hanno

gestito il sistema di trasporto sanita-

rio ordinario e di emergenza negli ul-

timi decenni per tramite dell’Accordo Quadro

sul Trasporto Sanitario (nel proseguo definito

AQR). L’AQR ha rappresentato una sostanziale

“cornice” definitoria dei rapporti tra volonta-

riato e Regione Toscana per l’espletamento dei

servizi di trasporto ordinari e di emergenza. I

rapporti convenzionali, quindi, rispondenti ai

dettami dell’AQR venivano stilati in sede locale

con stipule di convenzioni tra i legali rappre-

sentanti delle Organizzazioni di volontariato

e delle Aziende USL territorialmente compe-

tenti (i cosiddetti “Accordi integrativi locali”).

L’Accordo Quadro ha permesso di assicurare,

grazie ai risparmi indotti alla Regione dall’affi-

damento dei servizi al volontariato toscano, ai

cittadini toscani un sistema che ha garantito

negli anni non solo la gratuità del trasporto di

emergenza ed urgenza e ordinario definito nei

LEA nazionali del trasporto (pazienti affetti da

mordo di hansen o sottoposti a cicli di emodia-

lisi) ma anche tutte le attività di trasporto or-

dinario sia di soggetti barellati che non. Basti

qui ricordare la possibilità di erogazione in via

gratuita dei trasporti sanitari ai cittadini to-

scani sottoposti a cicli di radio o chemio tera-

pia: l’AQR, in questo senso, è stato importante

perché ha permesso di costruire un sistema

di welfare comunitario che è stato preso ad

esempio su base nazionale.

Il “modello toscano”, per così dire, sul traspor-

to è entrato in crisi poiché la Commissione

europea a seguito di apposita segnalazione

pervenutale, ha promosso un ricorso contro

la Repubblica Italiana in relazione all’AQR che

prevede, come accennato in premessa, l’affi-

damento del servizio di trasporto sanitario. La

Commissione ha rimesso la questione alla Cor-

te di Giustizia Europea, reclamando l’applica-

zione della Direttiva 92/50/CEE (oggi Direttiva

2008/18/CE) in materia di appalti pubblici. La

Corte di Giustizia Europea, con sentenza del

29 novembre 2007 nella causa C-119/06, ha

respinto il ricorso promosso dalla Commissio-

ne Europea. La relativa motivazione fa riferi-

mento a motivi di ordine procedurale, poiché

la Commissione non ha dimostrato il raggiun-

gimento della soglia minima per l’applicazione

della direttiva comunitaria. Tuttavia la senten-

za, pur respingendo il ricorso, ha considerato

condivisibili molte delle considerazioni eviden-

ziate dalla Commissione, ed in particolare:

- che l’Accordo Quadro sopra richiamato ha le

caratteristiche di un contratto concluso a titolo

oneroso;

- che il metodo di riconoscimento dei rimborsi

alle AAVV/CRI, preventivo e forfetario (cfr Alle-

gato C) all’AQR) , supera il semplice rimborso

delle spese sostenute.

A seguito di questa sentenza la Regione Tosca-

na, dopo un’attenta riflessione sull’organizza-

zione del sistema di emergenza-urgenza terri-

toriale, ha valutato l’opportunità di intervenire

con una apposita disciplina legislativa per ef-

fettuare un complessivo riordino del sistema

medesimo. La nuova disciplina perimetrerà in

modo sostanzialmente differente le attività di

trasporto attualmente previste nell’AQR.

Essenzialmente le attività previste dall’AQR, la

cui proroga scade ultimativamente entro il 31

dicembre 2010, saranno così suddivise:

1. le attività di trasporto primario e seconda-

rio1 in regime di Emergenza ed Urgenza nonché

i trasporti ordinari di soggetti barellati previsti

nei LEA saranno ricompresi nella nuova appo-

sita disciplina regionale (che modificherà alcu-

ne parti della LRT 40/2005);

2. i servizi di trasporto terrestre (sangue,

campioni da analizzare, presidi medici, organi

e relative equipes, ecc) sono in corso di affi-

damento da parte del servizio sanitario regio-

nale a seguito di gare pubbliche conformi alle

disposizioni comunitarie e nazionali in materia

di affidamento dei contratti pubblici (cfr. Gara

Estav Sud-Est per trasporti terrestri);

3. le altre attività di trasporto ordinario, non

effettuate tramite ambulanza e conseguente-

mente prive della componente sanitaria, da

oggi definite dalla Regione Toscana “trasporti socio-sanitari” avranno una diversa gestione,

ancora in fase di definizione da parte dell’ente

regionale.

E’ chiaro che gli effetti della sentenza della

Corte di Giustizia Europea investono non solo

l’ambito dell’Accordo Quadro sul Trasporto Sa-

nitario ma i rapporti più complessivi tra terzo

settore ed enti locali nell’esternalizzazione dei

servizi socio sanitari.

Relativamente all’ambito delle Misericordie si

pongono due questioni di rilevante importan-

za:

1. la partecipazione a gare di evidenza pubblica

– problemi di natura organizzativa, fiscale, e,

non per ultimo, di rischio di perdita della pro-

pria missione istituzionale;

2. la partecipazione a “bandi” laddove la sta-

zione appaltante decida di non procedere alla

gara.

In ogni caso le associazioni di volontariato si

troveranno ad operare con ogni probabilità,

anche nei propri ambiti storici come il traspor-

to sanitario ordinario e socio sanitario in un

ambito di concorrenzialità. Si esce, cioè, da un

sistema chiuso e protetto (pur caratterizzato

da numerose criticità) in cui gli enti pubblici

affidavano attività come trasporti, ADL2, ecc

tramite un processo concertativo all’interno di

un tavolo istituzionale procedendo verso il si-

stema dei “Bandi” o delle gare.

2 ADL: assistenza domiciliare leggera. Si tratta

di attività storicamente effettuate dalle Mise-

ricordie, note negli statuti anche come “muta-

ture letti”.

3 Le Società della Salute sono state introdotte

in Toscana, come strumento per la integrazione

socio-sanitaria, con il Piano Sanitario Regio-

nale 2002/2004. Con la LRT 60/2008, che ha

determinato la fine della sperimentazione delle

Società della Salute e la loro piena attivazione,

la Regione Toscana ha costruito uno strumento

per coordinare, programmare e gestire le atti-

vità sociali e sanitarie erogate dagli enti locali

e le aziende USL. Per ulteriori informazioni

sulle Società della Salute si rimanda alla pub-

blicazione del Cesvot “Le società della salute in

Toscana”, a cura di Fabio Lenzi.

La prima riflessione è se il volontariato è

pronto alla sfida o soprattutto se il volontaria-

to deve essere messo in competizione, con se

stesso (bandi) che nel mercato (gare). Forse

sarebbe opportuno approfondire e non scarta-

re aprioristicamente se il processo concertati-

vo non sia lo strumento più idoneo nel processo

di contracting out della PA nei confronti delle

Organizzazioni di volontariato. Prescindendo,

comunque, da questa considerazione si pone

una ulteriore criticità: il ribaltamento dei ser-

vizi. In una ottica di eradicamento dei rapporti

diretti tra amministrazione pubblica e Organiz-

zazioni di volontariato (le Società della Salu-

te3, ad esempio, nel momento di esternalizzare

i servizi avranno una visione di zona e non di

territorio comunale che rappresenta il natura-

le ambito territoriale delle organizzazioni di vo-

lontariato) sarà gioco forza che le Misericordie

(in particolare) debbano costruire strumenti

atti a partecipare alle gare e bandi per ambiti

che vanno ben al di là della propria zona di ri-

ferimento.

La nuova legge Nelle scorse settimane la Giunta Regionale

della Toscana ha inviato al Consiglio Regionale

una proposta di legge sull’emergenza ed ur-

genza. Tutto l’impianto della legge si basa sul

concetto di “integrazione” del volontariato nel

sistema di emergenza ed urgenza regionale;

questo concetto di integrazione, che stride con

il nostro essere associazione di volontariato,

permetterebbe, secondo la Regione, di supe-

rare gli effetti della richiamata sentenza della

Corte di Giustizia Europea. Infatti nella propo-

sta di legge si rileva “Il sistema territoriale di soccorso è composto dalle aziende uni-tà sanitarie locali, dai comitati della Croce Rossa italiana (CRI) e dalle associazioni di volontariato iscritte nell’elenco regiona-le …”. La dimostrazione della avvenuta inte-

grazione si basa su un principio, sul quale poi

ritorneremo, che è quello della budgetizzazio-

ne. Per quanto riguarda le attività ricomprese

nella legge, queste sono, come accennato in

premessa il trasporto sanitario di emergenza

ed urgenza (quindi sia l’emergenza territoriale

118 che i trasporti intra-ospedalieri definiti,

anche, come secondari) ed alcuni trasporti di

soggetti barellati. La legge, purtroppo, esclude

i trasporti previsti nei livelli essenziali di assi-

stenza non barellati: ci si riferisce, ovviamente,

ai trasporti di dializzati normodeambulanti. Il

testo della proposta di legge, infatti, riporta:

“L’attività di trasporto sanitario di emergen-za urgenza territoriale è quella riferita: a) ai servizi di trasporto di emergenza ur-genza, primari e secondari, gestiti dalla centrale operativa territoriale; b) ai servizi di trasporto previsti nei livel-li essenziali di assistenza (LEA), effettuati tramite ambulanza; c) ai servizi di trasporto nei quali le con-dizioni cliniche del paziente richiedono esclusivamente l’utilizzo di un’ambulanza, la necessità dell’assistenza in itinere con personale adeguatamente formato, nonché l’esigenza di garantire la continuità delle cure al fine di non interrompere il percorso assistenziale già intrapreso. “ Nella lettera c) del testo riportato si eviden-

zia, comunque, che sono ricomprese le attivi-

tà di trasporto sanitario ordinario di barellati;

questa formulazione è sicuramente un succes-

so (poiché molte altre regioni italiane non lo

prevedono) ma esclude una grandissima parte

delle attività quotidianamente erogate dalle

Misericordie toscane. Risulta chiaro, quindi,

che trasporti in A/R da domicilio di persone

con difficoltà motorie (ma non barellate), i loro

ricoveri e dimissioni ospedaliere non saranno

ricomprese dalla norma.

Page 11: Misericordie d'Italia - Dicembre 2010 Gennaio 2011

11Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010 SPECIALE TOSCANA

Nello specchietto sopra si sintetizza il nuovo

assetto del sistema del trasporto attualmente

gestito dall’AQR.

Le Misericordie per essere ricomprese nelle

attività della futura legge si dovranno iscrive-

re ad un apposito elenco regionale. Infatti:

1. La Giunta regionale, in fase di prima ap-plicazione, effettuerà la ricognizione delle associazioni di volontariato autorizzate ai sensi della legge regionale 25/2001 che svolgono l’attività di trasporto sanitario di emergenza urgenza sul territorio regionale e le inserisce in un apposito elenco, previo assenso e relativa dichiarazione sostituti-va circa il possesso dei requisiti indicati dal regolamento di attuazione. 2. Sono inoltre inseriti nell’elenco, a se-guito di specifico accordo con il comitato regionale toscano della CRI, i comitati del medesimo ente. 3. L’elenco regionale è aggiornato con pe-riodicità annuale secondo modalità defini-te dal regolamento di attuazione… 4. Le associazioni di volontariato e i co-mitati della CRI inseriti nell’elenco regio-nale sono soggetti a periodiche verifiche da parte della commissione di vigilanza prevista dalla legge regionale 25/2001 per accertare la presenza ed il mantenimento dei requisiti.” E’ doveroso che il lettore ponga somma at-

tenzione alla formulazione del comma 1); im-

plicitamente si evidenzia che le associazioni

di volontariato, autorizzate al trasporto sani-

tario sulla base della LRT 25/014 e relative

tabelle attuative, saranno obbligate a posse-

dere livelli qualitativi aggiuntivi per essere

ricompresi nelle attività di trasporto. Non si

tratta, per fortuna, del principio dell’accre-

ditamento, ma sicuramente il regolamento di

attuazione della legge prevederà la presenza

di attrezzature, livelli formativi, modelli orga-

nizzativi più complessi di quelli previsti dal

regime autorizzatorio vigente.

Grande rilevanza avranno gli strumenti di

programmazione, indirizzo e verifica del siste-

ma di trasporto sanitario. Gli strumenti, che

sostituiscono il tavolo regionale, i tavoli locali

ed i comitati tecnici 118 previsti dall’AQR, in-

dividuati sono due:

la Conferenza Regionale

i Comitati di coordinamento a livello azienda-

le.

“1. La programmazione dell’attività di tra-sporto sanitario di emergenza urgenza ter-ritoriale è effettuata dalle aziende sanita-rie, previo confronto a livello di area vasta, sulla base delle linee di indirizzo definite dalla Conferenza regionale permanente sotto indicata. 2. L’organizzazione dei servizi è definita annualmente mediante il piano attuativo ed operativo locale che definisce, in par-ticolare, i protocolli tecnici di gestione del servizio, i criteri per l’assegnazione del budget alle associazioni da parte di cia-

scuna azienda sanitaria, nonché le azioni di razionalizzazione ed appropriatezza per il rispetto del budget. 3. Il piano annuale attuativo ed operativo locale è proposto dal direttore della cen-trale operativa, è approvato dal Comitato di coordinamento ed è deliberato con atto del direttore generale dell’azienda USL.”

Qui è doveroso aprire una parentesi per evi-

denziare che la nuova legge non entrerà a

regime fintanto che non verranno definiti, a

livello di azienda sanitaria, le attività di pro-

grammazione che saranno delineate dalla

Conferenza regionale.

In sintesi il tempogramma, prevedibilmente

sarà quello illustrato sotto:

Tutto l’impianto della legge si basa, al fine di

superare gli effetti della sentenza della Cor-

te di Giustizia Europea, sul principio della

budgetizzazione. In sanità oramai da anni

si governano le attività tramite il budget.

Con il termine budget non si deve intendere

solo l’aspetto finanziario di un controllo di

un processo di produzione di beni e servizi;

con budget si deve intendere la definizione

preventiva di “chi fa che cosa e con quali risorse a disposizione”.

Le fasi del budgetizzazione sono le seguenti:

1. fase politica di programmazione regionale

2. programmazione locale

3. negoziazione

4. reporting

5. rivisitazione delle premesse e ravvio della

fase 1)

Il testo normativo riporta già (pur riman-

dandone al regolamento di attuazione la for-

mulazione puntuale dei dettagli) lo schema

applicativo delle fasi precedentemente de-

scritte. Infatti:

1. fase politica - Conferenza regionale

2. programmazione locale - Comitati di coor-

dinamento a livello aziendale

3. negoziazione - Comitati di coordinamento

a livello aziendale

4. reporting a cura delle AAVV/CRI

5. rivisitazione premesse e riavvio della

fase 1 - Conferenza regionale + Comitati di

coordinamento a livello aziendale

Relativamente al buget il testo della propo-

sta di legge riporta:

“1. I criteri per la formulazione di un si-stema budgetario relativo alle attività di trasporto sanitario di emergenza urgenza

territoriale sono definiti mediante il rego-lamento.. 2. Il sistema budgetario è strutturato sul-la base dei diversi livelli di attività e del relativo fabbisogno sanitario e tiene con-to delle caratteristiche della popolazione assistita e dell’ambito territoriale di rife-rimento. In particolare, sono previsti spe-cifici indici di correzione riferiti ai comuni montani ed ai comuni disagiati di cui alla legge regionale 27 luglio 2004, n.39 (Nor-me a favore dei comuni montani e dei pic-coli comuni in situazione di disagio. Modi-fiche alla legge regionale 7 maggio 1985, n. 57 “Finanziamenti per la redazione e l’attuazione di piani di recupero del patri-

monio edilizio esistente”. Modifiche alla legge regionale 2 novembre 1999, n. 58 “Norme sulla tutela dell’artigianato arti-stico e tradizionale toscano e disposizioni in materia di oneri contributivi per gli ap-prendisti artigiani”). 3. I soggetti del sistema inoltrano alle aziende sanitarie di riferimento, attraver-so report periodici, le necessarie infor-mazioni sull’attuazione del budget asse-gnato, relativamente ai risultati raggiunti ed alle risorse utilizzate.”

La domanda che nasce spontanea nelle Mi-

sericordie è cosa cambierà, rispetto al siste-

ma attuale? La risposta, naturalmente, sarà

contenuta nel Regolamento di attuazione,

ma si possono fare alcune congetture. Da

un sistema di rimborso attuale, basato nel-

la sostanza nella forfetizzazione dei rimborsi

(sono forfetari il rimborso per gli stand by

ed anche i rimborsi per il traffico che ven-

gono calcolati sulla base delle variabili del

chilometraggio e del tempo impiegato ma

su tariffe forfetarie) si passerà, con ogni

probabilità, ad un sistema che vedrà, per i

mezzi in dipendenza operativa delle CO 118,

un rimborso di una parte dei costi di diretta

imputazione sostenuti dalle AAVV/CRI per gli

stand by per l’emergenza territoriale.

Per il rimborso dei singoli viaggi (il cosiddet-

to “traffico”) si potrebbe prevedere un rim-

borso con un meccanismo analogo (ci si pas-

si il termine) ai DRG. Relativamente a questo

delicatissimo punto la commissione tecnica

della Conferenza Regionale delle Misericor-

die della Toscana sta provvedendo a formu-

lare una proposta da sottoporre alla Regione

Toscana. Questo passaggio è particolarmen-

te importante perché uno dei rischi che il

volontariato corre è un appesantimento (e

non da poco) della coda burocratica, che è

stato uno degli elementi di massima criticità

dell’applicazione dell’AQR.

Il regolamento di attuazione Risulta chiaro al lettore che, la nuova legge,

che probabilmente sarà composta da 14 o 15

articoli rimanderà al Regolamento di attua-

zione la definizione dei punti più delicati. Se

il percorso di concertazione della nuova leg-

ge, tra l’altro non ancora concluso, ha trova-

to sostanzialmente convergenti gli interessi

contrapposti della Regione e del volontaria-

to, tutti i nodi verranno al pettine con la ste-

sura del Regolamento. Uno dei punti nodali

è quello delle risorse messe a disposizione

dalla Regione, come rimborso alle AAVV/CRI,

per il sistema di trasporto. Il volontariato

toscano con meno della metà del rimborso

riconosciuto, ad esempio, dalla Regione Pie-

monte per un punto di emergenza territo-

riale ha assicurato

sia l’emergenza ed

urgenza che l’inte-

ro sistema del tra-

sporto sanitario or-

dinario sia nei LEA

che extra LEA. In

altre parole, quindi,

le Misericordie in

primis hanno effet-

tuato gratuitamente

per tutti i cittadini

il trasporto ordinario.

E’ chiaro che un sistema così articolato

presenti punti di criticità che devono esse-

re risolti una volta per tutte anche perché

l’incremento dei costi sostenuti dalle OdV

sta diventando un serio problema. Molte

Misericordie toscane devono fortemente co-

finanziare le attività di trasporto sanitario

tralasciando altre fasce di povertà presenti

sulla propria comunità. Il costo storico che

la Regione Toscana ha sostenuto per le atti-

vità dell’AQR si aggira tra i 60 e 70 milioni

di euro annui.

Le aspettative delle Misericordie toscane,

emerse anche nella recente assemblea tenu-

tasi a Firenze nelle scorse settimane, sono

che vengano loro riconosciuti i rimborsi dei

costi sostenuti per la gestione dell’emergen-

za territoriale senza che, però, questo vada a

diminuire il livello di erogazione di servizi di

trasporto ordinario (ora anche in parte defi-

nito socio sanitario). Anche con incrementi

percentuali elevati sui rimborsi sull’emer-

genza, tenendo fermo il costo storico del

trasporto ordinario dei barellati e non ba-

rellati, la Regione Toscana comunque otterrà

un sostanzioso risparmio rispetto a quanto

sostenuto da altre regioni. Su questa posizio-

ne si aprirà sicuramente un acceso dibattito

con l’assessorato al diritto alla salute della

Regione Toscana che, più volte, ha afferma-

to di non voler aggiungere risorse rispetto al

costo storico.

*responsabile dell’Ufficio decentramento della Confederazione Nazionale

e membro commissione tecnica trasporto sanitario Conferenza Regionale

toscana

Page 12: Misericordie d'Italia - Dicembre 2010 Gennaio 2011

12Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010CONfEdERAzIONE

EMERGENzA AbRUzzO

ASSOCIAzIONE CASA ALESSIA ONLUS

Un premio a tutti i confratellidelle Misericordie d’Italia

Durante la settima edizione del Concerto per Ales-

sia del 12 novembre - iniziativa di raccolta fondi

per progetti benefici - è stato consegnato il rico-

noscimento al Volontario. Il Comitato, presieduto dal sig.

Sandro Bertona, ha scelto di premiare tutti i volontari

della Confederazione Nazionale Misericordie d’Italia.

L’azione delle Misericordie è diretta, da sempre, a soc-

correre chi si trova nel bisogno e nella sofferenza, con

ogni forma di aiuto possibile, sia materiale che morale.

A causa di precedenti impegni istituzionali, il Presidente

Brunini ha delegato al ritiro del riconoscimento i Volon-

tari Sara Catanese e Luigi Inverso, volontari presso as-

sociazioni toscane. A consegnare il premio, Chiara Mai-

rati, figlia di Paola Di Gregorio. Con lei sul palco anche

la mamma di Paola. Nel corso della serata, a ingresso

libero, sono stati raccolti fondi per le attività dell’asso-

ciazione.

L’ Associazione Casa Alessia Onlus è nata nel gennaio

2006 per mantenere viva la memoria di Alessia Mai-

rati e Paola Di Gregorio, figlia e madre decedute in un

incidente aereo a Panama nel 2004 realizzando progetti

umanitari in Italia e all’estero in aiuto dei bambini bi-

sognosi. Per la nuova edizione, la settima, del “Concer-

to per Alessia” il teatro Coccia di Novara era gremito.

Un’occasione per celebrare quello che, tra pochi giorni,

sarebbe stato il compleanno di Alessia, nata il 23 no-

vembre del 1986. Quest’anno la giovane, che studiava al

Pascal di Romentino, avrebbe compiuto 24 anni.

Un appuntamento musicale ricco di note, colori, ricordi,

profumi e immagini, aperto da un video in cui è stata

raccontata la vita di Alessia e quanto, in sua memoria,

l’associazione Casa Alessia onlus ha realizzato in Burun-

di, con un ospedale, villaggi per i bambini abbandonati e

molto altro. Per l’intera serata si sono alternate imma-

gini di aria, acqua, fuoco, di terra, come anche voci di

bimbi e voci del mondo, a ricostruire quello che Alessia

avrebbe voluto si realizzasse per i bambini poveri dei Pa-

esi in difficoltà. A coordinare l’evento, Antonella Custer,

anche interprete musicale insieme a Maria Raciti e a Pa-

olo Airoldi.

Tra i brani eseguiti e applauditissimi dal pubblico, “C’è da

fare”, “Don’t let the sun go down on me”, “Luce”, “Chain

of fools”, “Overjoyed”, “I finally find someone”, “Gocce

di memoria” e, a ricordare il fiore preferito di Alessia,

“Girasole” (di Giorgia), ma anche un medley di canzo-

ni di Sergio Caputo, “One day in your life”, “That’s what

friends are for”, “You are not alone” e la splendida “Sha-

lom”. Presentatore della serata, Mario Visco, giornalista

di Varese de “La Prealpina”, amico da molti anni di Casa

Alessia onlus.

Una serata che ha visto anche l’assegnazione del primo

premio internazionale al volontario “Paola Di Gregorio”. Il

confratello Luigi Inverso ha trovato questa premiazione,

all’ interno di questo contesto, molto emozionante. “Casa

Alessia - dice Luigi – è una realtà che si impegna in modo

molto serio in progetti di sostegno ai piccoli bisognosi ed

essere premiati da loro non può che essere gratificante.

Noi volontari della Misericordia siamo sempre pronti ad

aiutare il prossimo e lo facciamo con umiltà, senza mai

tirarci indietro con la fede che muove le nostre opere e

non potremmo non essere vicini alla storia di Alessia e

a quello che ne è nato.” Come non ricordare cosa disse

Papa Giovanni Paolo II alle Misericordie: “Siate fautori della Civiltà dell’amore e testimoni della Cultura del-la carità”. Ed è quello che i Confratelli stanno facendo

con tutto l’impegno di cui sono capaci.

Sono trascorsi 20 mesi da quel tragico 6 aprile 2009,

dove sono accorsi in aiuto centinaia di Misericordie

con migliaia di Confratelli e Consorelle, nei diversi campi di

accoglienza creati nelle zone del sisma per dare ospitalità

alla popolazione aquilana.

All’interno dei campi allestiti per l’emergenza la disperazione, la

paura, il disagio comune, la condivisione di tende, bagni e di tutti i

luoghi comuni hanno rafforzato quel rapporto umano tra gli stessi

aquilani. Questa nuova realtà è stata l’artefice di nuove amicizie,

nuovi amori, nuove conoscenze tra gli aquilani ed i Volontari delle

Misericordie. Finita l’emergenza ogni occasione è stata e certa-

mente sarà un momento importante per rincontrarsi e per ritrovarsi

insieme. Questo è avvenuto anche in occasione del dono e la

consegna di un pulmino all’Atletica l’Aquila Associazione Sportiva

Dilettantistica. La cerimonia si è svolta a L’Aquila –domenica 12

dicembre 2010 c/o la Chiesa San Bernardino in Piazza D’Armi Via

Raffaele Paolucci dove la consegna delle chiavi è stata preceduta

da una messa in ricordo delle vittime del sisma celebrata dall’ ar-

civescovo Giuseppe Molinari assieme al rettore di San Bernardino,

padre Quirino Salomone. Tanti i gonfaloni delle delegazioni guidate

dal Presidente della Confederazione Gabriele Brunini. Presenti

anche il vicesindaco Giampaolo Arduini e ovviamente il presidente

dell’Atletica L’Aquila Floro Panti

La Confederazione dona

un pulmino all’Associazione

Atletica L’Aquila

Sopra Sara Catanese e Luigi Inverso

ricevono il premio dalle mani di Chiara

Mairati fliglia di Paola Di Girolamo

Il pulmino donato

dalla Confederazione

Page 13: Misericordie d'Italia - Dicembre 2010 Gennaio 2011

13Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010 MISERICORdIE

MASSA

Alla Misericordia una “culla per la vita”

Promuovere la vita, in ogni sua fase,

l’essere prossimo al sofferente e al

bisognoso sono principi fondamenta-

li della Nostra Fraternita e delle Misericor-

die in genere: la culla è certamente il modo

migliore per celebrare il 25° della sua rifon-

dazione .

La Culla vuole essere una struttura che con-

sente alle madri che non vogliono o non pos-

sono, per qualsiasi motivo, prendersi cura

o riconoscere il proprio figlio, di poterlo la-

sciare, in completo anonimato, in un posto in

cui sia garantita la sicurezza del piccolo.

E’ stata posta in Viale Roma 38, nei pressi

della Nostra Sede, lungo la recinzione ester-

na, in modo tale da offrire totale anonimato

ai genitori e massima sicurezza al bambino.

La culla per la Vita rappresenta la versio-

ne moderna della Ruota degli Esposti che

accoglieva i “trovatelli” già nel Medioevo,

quando le donne che per vari motivi deposi-

tavano i loro figli in queste ruote che erano

segno allo stesso tempo di disperazione e di

speranza in quanto rappresentavano da un

lato il dramma dell’abbandono ma dall’altro

la certezza di aver affidato la propria creatu-

ra in mani sicure.

La prima ruota degli esposti appare a Mar-

siglia (Francia) nel 1188 ad opera dei Frati

Ospedalieri del Santo Spirito. La prima ruo-

ta italiana fece la sua apparizione a Roma

nel 1198, quando Papa Innocenzo III, im-

pressionato dal frequente ritrovamento di

cadaverini nelle reti dei pescatori del Teve-

re, volle che presso l’Ospedale di Santo Spi-

rito in Sassia fosse costruita una ruota in cui

accogliere gli esposti. Le ruote si diffusero

in Francia, Italia, Spagna e Grecia; scopo

essenziale di tale istituzione fu quello di evi-

tare che la donna, per nascondere il frutto

della colpa, causa di grande disonore, fosse

indotta all’aborto o all’abbandono in luogo

pubblico o all’infanticidio. Con questa forma

di consegna l’origine del neonato diventava

ignota in forma assoluta.

Le ruote vennero soppresse ufficialmente

nel 1923.

Sono passati tanti anni, ieri come oggi, so-

prattutto in presenza di una società mul-

tirazziale dove importante è il fenomeno

dell’immigrazione, soprattutto clandestina,

il fenomeno dell’abbandono alla nascita si

presenta come dramma sociale ed umano

intollerabile che va affrontato in maniera

adeguata, sia per tutelare le piccole vittime,

sia per non lasciare da sole le donne in diffi-

coltà, che possono essere indotte a gesti ir-

reparabili distruggendo la propria vita oltre

a quella dell’essere generato.

La legislazione italiana garantisce a tutte le

donne, anche se clandestine, il diritto di par-

torire in ospedale nel completo anonimato,

ricevendo tutte le cure necessarie per sé e

per il bimbo. Nonostante questo si registrano

in Italia casi di abbandono che non sempre

avvengono in condizione di sicurezza per il

neonato: molti sono lasciati in strada esposti

alle intemperie e alla mercè di cani randagi,

altri finiscono nei cassonetti dei rifiuti.

Secondo le stime più basse, sappiamo che

ogni anno in Italia vengono ritrovati nei cas-

sonetti più di 20 bambini, alcuni vivi, altri

morti. Purtroppo per ogni bambino ritrovato

almeno altri 9 non vengono mai ritrovati: di-

ventano veri e propri rifiuti.

Non è accettabile che nel 2000, quando giu-

stamente ci impegniamo nella difesa dell’am-

biente, degli animali non ci preoccupiamo in

egual modo della difesa della vita umana.

Se anche mai nessuno fosse deposto nella

culla, la sua sola presenza muta serve a ri-

cordare a tutti che i bambini vanno sempre

accolti e mai gettati, che la società deve far-

sene carico ed accoglierli.

Dobbiamo vedere la culla come un monu-

mento che ci deve ricordare anche un altro

tipo di abbandono: quello delle madri, la sof-

ferenza , la solitudine, il disagio che si trova-

no a vivere, anche la dove c’è informazione

e cultura: è sempre grande, ancora, la paura

del giudizio in casa, in famiglia, ed è ancora

più forte nei piccoli paesi. Purtroppo, nella

vita, è sempre e ancora la donna a pagare il

prezzo più alto.

La Culla quindi deve rappresenta un monito,

uno stimolo al mondo cattolico, e non solo,

a sostenere la maternità, ad essere vicini a

queste donne e non solo da un punto di vi-

sta socio-sanitario: hanno bisogno di essere

ascoltate, comprese, consolate, spesso la

prossimità, il farsi prossimo, può rappresen-

tare una terapia.

A Massa dopo Firenze

L’esperienza di Massa è la seconda a livello regionale in Toscana, dopo quella di Firenze realizzata nel feb-

braio 2006 in via San Remigio. E il principio che determina la loro realizzazione è lo stesso: la salvaguardia

della vita, nella sua forma più fragile dell’infanzia. “Maria Teresa di Calcutta diceva che i più poveri fra i po-

veri sono i bambini - ha detto ieri all’inaugurazione della culla per la vita di Massa l’onorevole Carlo Casini,

presidente di Movimento per la vita -, che non possono neppure disporre della loro vita. E noi dobbiamo

aiutarli”. Non sono così lontane nel tempo cronache di bambini abbandonati, come il 29 aprile scorso a

Campobasso, dove un neonato era sta lasciato in strada. “Qualche bambino si salva - ha detto poi Casini

-, ma quanti ne muoiono? Soprattutto quanti bambini abbandonati nei cassonetti sono finiti triturati come

spazzatura dalle macchine? Le culle sono lì a dire che un bambino non si butta. Noi li accogliamo, se una

mamma non li vuole è la società a volerli e a crescerli”.

Non sono molti i casi di bambini lasciati nelle culle per la vita ad oggi, ma è una statistica che non deve

interesssare. “Noi speriamo che mai nessuna madre debba usare questa culla - ha sottolineato il vescovo

di Massa Carrara e Pontremoli Giovanni Santucci -. Ma la culla è lì, è un messaggio che dice alle madri in

difficoltà che la comunità è pronta ad accogliere il suo bambino che lei non può crescere”.

Alcune

immagini della

inaugurazione

della “culla

della vita”

Page 14: Misericordie d'Italia - Dicembre 2010 Gennaio 2011

14Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010MISERICORdIE

All’inaugurazione del corso - che

ha avuto inizio il 30 ottobre 2010

nell’aula consiliare del comune di

Belpasso (Ct) - il governatore, Arcangelo

Licata, ha salutato i presenti e, nella sua

introduzione, ha sostenuto che “il volonta-

riato è un’esperienza umana e sociale rico-

nosciuta e che impegna nel nostro territorio

persone e associazioni di diversa cultura e

ispirazione.

Il volontario opera in modo libero e gratuito

promuovendo risposte creative ed efficaci ai

bisogni dei destinatari della propria azione

o contribuendo alla realizzazione dei beni

comuni. Partendo da presupposti culturali

diversi, il volontariato agisce, in forma in-

dividuale o associata, per il bene comune e

un mondo migliore”.

Il presidente del Consiglio comunale, Anto-

nino Rapisarda, ha ringraziato la Misericor-

dia e il governatore per la missione portata

avanti portando i saluti di tutti i membri del

Consiglio e annunciando che, a breve, in una

delle prossime riunioni consiliari, “si farà in

modo di dare un contributo di solidarietà e di

beneficienza alla Misericordia stessa”.

Il dott. Nello Ventura in qualità di responsa-

bile del corso ha ringraziato tutti gli iscritti

“che ci hanno dato la loro fiducia e che ci

seguiranno. Gli insegnanti hanno accetta-

to di buon grado di poter mettere al vostro

servizio le loro abilità”.

Il Dott. Ventura ha poi spiegato le modali-

tà del corso che “si articolerà in 13 lezioni,

150 ore di tirocinio per la durata di 2 mesi.

Il 17 dicembre vi sarà la prova finale che

consisterà in un’esercitazione pratica. E’ la

prima volta che in questo comune si orga-

nizza un corso di II livello in cui verranno

affrontate delle tematiche nuove che impli-

cheranno lezioni in cui si apprenderà come

relazionarsi a pazienti psichiatrici, alcoliz-

zati, tossicodipendenti.”

Il responsabile provinciale della Misericor-

dia, il dott. Santo Carnazzo , ha aggiunto

che “ Tra tante, la realtà di Belpasso dopo

un momento di difficoltà è divenuta un ele-

mento di traino per le altre associazioni.

Lodi e ringraziamenti al presidente Licata

per aver raggiunto questo risultato il quale

credendoci fortemente, nonostante i mo-

menti di difficoltà iniziali, ha continuato la

sua opera anche grazie all’aiuto di un’am-

ministrazione comunale stabile e attenta”.

La Misericordia di Belpasso si è interes-

sata, inoltre, di diffondere la cultura del

volontariato coinvolgendo il limitrofo pa-

ese di Camporotondo, organizzandovi un

corso base per soccorritori di I livello, per

cui il rappresentante dell’amministrazione

camporotondese, l’assessore Nicola Abate,

ringrazia ponendo l’accento sull’importan-

za di divulgare il senso dell’attività svolta

dai volontari per avere una cittadinanza

attiva. Sempre in riferimento al corso di

II livello il sindaco di Belpasso, per l’ing.

Alfio Papale,“si inizia una seconda fase, si

diventa più adulti e più professionali. Io e

l’amministrazione comunale tutta cerchia-

mo di rispondere sempre e prontamente

alle istanze e problematiche poste dalla lo-

cale Misericordia cercando le soluzioni più

adatte, poiché ci rendiamo conto di quanto

sia importante il ruolo svolto da tale asso-

ciazione nella nostra realtà e ne favoriamo

la promozione”.

Alla conferenza erano presenti, inoltre,

il dott. Lo Presti, responsabile dell’ASP

di Belpasso, il dott. Santo Pulvirenti e il

consigliere Gaetano Sava. Padre Giuseppe

Longo, in qualità di direttore spirituale del-

la Misericordia, ha chiuso l’incontro con un

interessante e illuminante intervento sulla

differenza tra volontariato cristiano e vo-

lontariato laico.

“La differenza tra le due modalità di fare

volontariato risiede non nella maniera di

farlo ma nei valori ispiranti. Entrambi han-

no in comune l’attenzione per l’uomo, ma il

volontariato cristiano è ispirato dalla fede

vista come paternità di Dio che ci lega agli

altri uomini. Dal punto di vista laico per la

sofferenza è difficile trovare una risposta,

mentre da quello cristiano questa è limitata

nel tempo ed è comparata alla sofferenza di

Cristo. E’ nella sofferenza, dunque, che noi

incontriamo Dio. E’ nella morte che Gesù

incontra l’umanità”.

bELPASSO

Alla Misericordia il Corsodi Soccorso Sanitario di II livelloDi Maria Nicolosi

Governatore Arcangelo Licata presidente del Consiglio

comunale Antonino Rapisarda, Padre Giuseppe Longo

direttore spirituale della MisericordiaParte un corso sulla criminalità dei i giovani

Sono aperte le iscrizioni al corso di formazione su “Criminalità e devianza giovanile”, organizzato dalla

Misericordia in collaborazione con l’Onap e l’Asl 11. Il corso si svolgerà dal 22 gennaio al 4 giugno

successivo, nei locali del centro servizi della Misericordia, in via Cavour dove si raccolgono le iscrizioni. Il

corso, patrocinato da Regione Toscana, Provincia di Firenze e Comune di Empoli, è aperto ad un massimo di

60 partecipanti. Qualora il numero delle domande fosse superiore a quello dei posti disponibili, verrà operata

una selezione. Il corso che si rivolge a quanti si occupano della natura umana e del suo agire nelle relazioni

sociali e familiari (avvocati, psicologi, sociologi, medici, assistenti sociali, educatori), dà diritto a crediti for-

mativi e consente ai partecipanti di ottenere un importante certificato di attestazione. Il corso, infatti, che si

articola in approfondimenti teorici, discussioni di casi,visione di filmati ed esercitazioni individuali e di grup-

po, prevede l’impiego, nel percorso formativo,di figure altamente qualificate. Alla realizzazione del corso,

solo per citarne alcuni, daranno il loro contributo il questore di Prato, dottor Filippo Cerulo.

Donata un’ambulanza alla Misericordia

Con molta commozione voglio rendere noto a tutte le Misericordie d’Italia il grande dono che il cielo ha

voluto farci per mezzo della signora Franca Floris, la mamma di Daniela, la nostra benefattrice.

Daniela ha combattutto molti anni contro una malattia che l’ha strappata alla vita troppo presto, ma lei era

una donna che si è sempre spesa per aiutare il prossimo, i più deboli ed i più sofferenti. Ricordo ancora

quando un pomeriggio la signora Franca mi ha chiamato per dirmi che sua figlia aveva scelto la nostra

Misericordia per il suo ultimo dono. Per noi questo mezzo è essenziale per l’attività nell’assistenza e al

sostegno ai malati della nostra città.

Un regalo venuto dal

cielo, là dove Daniela ci

osserva e ci infonde tan-

tissimo amore e tenacia.

Grazie Daniela, grazie di

cuore.

Gianfranco Sarais,

Governatore della Mise-

ricordia di Cagliari Pirri

San Giuseppe

EMPOLI

PIRRI

Page 15: Misericordie d'Italia - Dicembre 2010 Gennaio 2011

15Misericordie d’Italia - Dicembre-Gennaio 2010 CONfEdERAzIONE

SEGUE dALLA PRIMA PAGINA

Auguri alle Misericordie d’Italia

CONSULENzA AMMINISTRATIvA

1) Pulmino disabili; Marca: Fiat; Tipo: Ducato 2500 D tetto alto; Anno 1989; Moto-

re rifatto Km 16.000; Gomme: 50% Allestimento MAF; Carrozzeria da revisionare

2) Ambulanza tipo A; Marca Fiat; Tipo: Ducato 2000 Bz; Anno 1990; Km 160.000

3) Ambulanza tipo A; Marca Fiat; Tipo: Ducato 2000 Bz passo lungo; Anno 1996;

Km 203.000; Interni e carrozzeria buoni; Aria condizionata; Gomme al 60%;

Supporto barella

4) Ambulanza tipo A; Marca Fiat; Tipo: Ducato; Anno 1995; allestimento MAT; Km

74.000; Aria condizionata; Carrozzeria: buona; Gomme al 50%

5) Ambulanza tipo A; Marca: Fiat; Tipo: Ducato; Anno 1997; Km 138.000; Carroz-

zeria: buona; Interni: buoni; Gomme: ant 60% post 30%

6) Ambulanza tipo A; Marca: Fiat; Tipo: Ducato 2800 JTD; Anno 1997; Km

255.000; Motore rifatto (80mila km); Stato carrozzeria: ottimo; Interni: ottimi;

Gomme: 50%

Per ricevere informazioni sugli annunci è possibile scrivere all’ ufficio comunciazione della Confederazione all’ indirizzo [email protected] citando il numero di riferimento, oppure telefonare al numero 055 32611 tutti i giorni dalle 9 alle 13. Per inviare annunci, anche riferimenti a donazioni, è possibile scrivere una e-mail o inviare un fax al numero 055 3261261 indicando le seguenti caratteristiche: marca, tipo, allestimento, anno, km, stato carrozzeria, stato itnerni, gommatura accessori.

Mercatino dell’usato

Formulario 2010 Contributi ambulanze e beni strumentali

E’ stato pubblicato sul sito del Ministero del lavoro e delle Politiche sociali il formulario da utilizzare per

la l’erogazione dei contributi, alle Organizzazioni di volontariato ed alle Onlus, in relazione all’acquisto di

beni strumentali e autoambulanze regolate dal Decreto 14 settembre 2010 n.177

Si ricorda che il nuovo decreto ha apportato alcune novità rispetto al precedente decreto; in particolare

si segnalano le seguenti novità:

- Sono esclusi dal contributo l’acquisto di beni strumentali utilizzati esclusivamente per l’organizzazione

ed il funzionamento dei soggetti richiedenti il contributo;

- I contributi non sono cumulabili con altri, concernenti il medesimo bene, erogati dalle amministrazioni

pubbliche né con le agevolazioni previste in alternativa dall’art.96 della legge n.342/2000 (riduzione del

20% del prezzo praticata direttamente dal venditore);

- Sono variate le quote di distribuzione del Fondo nazionale per le politiche sociali destinate a copertura

del contributo che sono ora così suddivise:

Acquisto ambulanze 60% del Fondo

Acquisto beni strumentali 35% del Fondo

Beni da donare a strutture sanitarie pubbliche 5% del Fondo

- E’ stato portato da tre a cinque anni dall’acquisto, il periodo durante il quale il bene oggetto del contri-

buto non può essere venduto o ceduto a terzi e deve essere utilizzato direttamente ed esclusivamente dai

diretti beneficiari del contributo per le attività di utilità sociale; viene invece mantenuta la possibilità di

vendita nel quinquennio, a condizione che il bene sia ceduto ad un organizzazione di volontariato o ad una

Onlus e che la cessione sia preventivamente autorizzata dal Ministero ed il ricavato non sia superiore

alla differenza tra il valore di mercato e il contributo ricevuto. Inoltre, in tal caso, il cessionario del bene

non può chiedere contributi ad alcuna amministrazione pubblica;

- Passa da trenta a centoventi giorni il termine entro il quale il Ministero deve comunicare, con decreto

pubblicato in G.U., l’elenco delle organizzazioni ammesse con l’indicazione del contributo concesso;

- Passa da trenta a novanta giorni il termine entro il quale il Ministero deve provvedere ad erogare il

contributo;

- Le organizzazioni possono rinunciare al contributo mediante apposita domanda da presentare al Mini-

stero.

Rendicontazione contributo 5 X 1000

Si informa che il Ministero del Lavoro ha reso disponibili il modello e le linee guida per la rendicontazione

del 5 x 1000 relativo all’anno 2008 (relativo alle dichiarazioni dei redditi 2007) e anni successivi. Si

ricorda che la rendicontazione deve essere redatta da tutte le associazioni che abbiano percepito quote

del 5 per mille.

Devono inviare la rendicontazione al ministero (quindi redazione e invio) solo le associazioni che hanno

ricevuto importi che superano i 15.000 € per l’anno 2008 e che hanno ricevuto importi che superano

i 20.000 € per gli anni successivi. Per le altre è sufficiente la sola redazione e conservazione presso

l’associazione.

Il rendiconto deve essere redatto entro un anno dall’effettiva percezione dell’importo spettante.

Sul sito internet http://www.misericordie.it/misericordie/consulenza.html disponibili sia le linee guida

per la rendiccontazione sia il modello da utilizzare.

Gli uffici sono a disposizione per chiarimenti e ausilio alla compilazione del modello.

Aliquote di accisa per l’azionamento di ambulanze

In relazione alle domande per il rimborso dell’accisa sul carburante utilizzato dalle associazioni di vo-

lontariato per l’azionamento di autoambulanze destinate al trasporto di malati e feriti sul sito internet

all’ indirizzo

http://www.misericordie.it/misericordie/download/file/205-aliquote-agevolate.html

è possibile scaricare un prospetto riepilogativo delle aliquote passate e attualmente in vigore per le quali

è possibile richiedere il rimborso.

Presidenza

Gabriele Brunini, Roberto Trucchi,

Roberto Monciatti, Ugo Bellini,

Leonardo Sacco, Giovanni Antonio Vanni,

Maria Petrà, Giuseppe Tresca, Luigi Cardini

Direttore Responsabile

Chiara Pietrella

Coordinatore editoriale

Davide Belperio

Società editrice

NTE srl. , Via Bruno Buozzi, 24 - Campi

Bisenzio

Segreteria di redazione

055/3261325 (ore 9-13)

[email protected]

Comitato di redazione

Gabriele Brunini, Davide Belperio, Chiara

Pietrella

Hanno collaborato a questo numero

Davide Belperio, Chiara Pietrella

Impaginazione

NTE

Stampa

Nuova Cesat

Misericordie d’Italia è la voce istituzionale del Movimento delle Misericordie. Esce con 10 numeri l’anno e

viene distribuito gratuitamente in 5.000 copie. Oltre che alle Confraternite (in triplice copia) il giornale viene

inviato anche: alle Asl italiane, alle centrali operative 118, ai centri per le forniture sanitarie, ai vescovi, alle

diocesi e alle parrocchie di riferimento delle Misericordie, ai Prefetti italiani, ai presidenti delle Regioni e agli

assessori alla salute, alle politiche sociali e alla protezione civile, ai presidenti delle Province e agli assessori

alla salute, alle politiche sociali e alla protezione civile, ai Sindaci e agli assessori regionali alla salute, alle

politiche sociali e alla protezione civile, ai Ministeri, a Camera e Senato, alle associazioni sindacali e datoriali,

alle fondazioni bancarie, ai presidenti delle Casse di Risparmio, alle altre associazioni di volontariato e alle

onlus italiane. Misericordie d’Italia è anche scaricabile in pdf dal sito www.misericordie.org alla sezione

“Editoria e comunicazione”.

Misericordie d’ItaliaPeriodico della Confederazione Nazionale

una fragile statuetta di terracotta che si depone nella bambagia una volta all’anno: solo una scusa per dare un certo «Colore» religioso alla grande baldoria del natale pa-gano.Desidero augurare a tutti voi che il nostro Natale, il Natale cristiano che vogliamo ce-lebrare, non sia l’evento di un istante, ma

sia accoglienza seria e duratura nella nostra vita personale e nella realtà della grande fa-miglia della Misericordia. Sia per noi occasione di ripensare la nostra stessa identità, per essere fedeli alla nostra storia e alle nostre radici cristiane. E’ l’augurio perché non si affievolisca lo spirito di servizio, di carità vera, a favore di

derive secolaristiche che appoggiano su al-tre scelte la nostra operatività. Desidero au-gurare ancora a tutte le Misericordie d’Italia che si spendano le nostri migliori energie per conservare l’unità, facendo memoria di quello che il Signore ci ha detto: da questo vi riconosceranno. Auguri allora a tutti voi, cari fratelli e sorelle,

auguri per quello che siete e per quello che fate ogni giorno a servizio dei più bisogno-si. Il Signore che nasce ci trovi accoglienti, pronti a fargli posto nella nostra vita. Buon Natale e che il Signore vi renda merito.

Franco Agostinelli,Vescovo di Grosseto

e guida spirituale

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