Il Piccolo Segno

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Quando si accendono i roghi, mettiti sempre dalla parte della strega, anche a rischio di salire sul rogo con lei. Indro Montanelli PICCOLO Anno IX, n. 1 - Gennaio 2010 Periodico mensile dell’Associazione Culturale Terre Sommerse Castelli il Segno Tra le novità introdotte nella Legge Finanziaria 2009 vi è la riduzione del numero di Con- siglieri Comunali e Assessori. Una mini-rivoluzione che, se confermata, potrebbe scompa- ginare gli attuali equilibri lo- cali. Vediamo che cosa succederebbe a Rocca di Papa. Attualmente, il Consiglio Co- munale è composto da 20 Con- siglieri e la Giunta è formata da sei assessori più il Sindaco. Con la riduzione del 20%, pre- vista dalla Finanziaria, il nu- mero dei Consiglieri passerebbe dai 20 di oggi a 16 mentre gli assessori dagli at- tuali sei a quattro. Anche alla Provincia di Roma il numero degli assessori sarebbe ridotto di 1/5 dei Consiglieri eletti. Con l’introduzione di quanto previsto, le liste elettorali del nostro Comune saranno com- poste dai 12 ai 16 candidati: quindi di fatto diminuiranno i posti in lista e, di conseguenza, la “concorrenza” interna alle liste. In particolare per i Consi- glieri di maggioranza significa che anziché 12, ne entreranno in Consiglio 10. Da quanto detto sinora, ovvero che dalla diminuzione dei Consiglieri eletti ne conseguirà anche una diminuzione del numero di posti per i candidati nelle liste elettorali ma sostanzialmente anche una minore concorrenza interna, si potrebbe ragione- volmente prevedere un au- mento del numero di liste che si presenteranno alle elezioni comunali anche se, con il nuovo meccanismo, vedranno alzarsi il quorum per far eleg- gere i propri candidati. Nuove regole per le elezioni comunali? SEGUE A PAGINA 8 Ripetitori radio-tv La lettera dei “Campi” A pagina 10 Dopo il sequestro dell’Hotel Villa Vecchia di Monte Porzio non si può più far finta di niente Edificazioni al Vivaro Ecco il piano del Comune A pagina 9 ‘Ndrangheta ...ai Castelli Via Palazzolo, 52 Rocca di Papa Tel. 06.949.76.00 PIZZE A PORTAR VIA a partire da 4 € ogni tre pizze 1 margherita o 1 alla nutella GRATIS! _ t i t ÄÄx \Çv tÇà tàt MENU’ FISSO A PRANZO dal lunedì al venerdì (escluso festivi) € 10,00 il 14 febbraio un San Valentino speciale a prezzo speciale!! VENERDI’ PESCE ALL’INTERNO IL SUPPLEMENTO DELLA “RETE DI GIORNALISTI E SCRITTORI ANITIMAFIE DI ROMA E PROVINCIA” Villa Vecchia Rocco Molè L’omicidio Molè di Andrea Sebastianelli Nuova sede municipale Lavori in forte ritardo A pagina 8 Strutture scolastiche, un impegno premiato A pagina 14 AL CENTRO DEL GIORNALE

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Gennaio 2010

Transcript of Il Piccolo Segno

Page 1: Il Piccolo Segno

”Quando siaccendono iroghi, mettiti

sempre dalla partedella strega, anchea rischio di saliresul rogo con lei.IndroMontanelli

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CO

LOAnno IX, n. 1 - Gennaio 2010

Periodico mensiledell’Associazione CulturaleTerre Sommerse Castelli

“il SegnoTra le novità introdotte nellaLegge Finanziaria 2009 vi è lariduzione del numero di Con-siglieri Comunali e Assessori.Una mini-rivoluzione che, seconfermata, potrebbe scompa-ginare gli attuali equilibri lo-cali. Vediamo che cosasuccederebbe a Rocca di Papa.Attualmente, il Consiglio Co-munale è composto da 20 Con-siglieri e la Giunta è formatada sei assessori più il Sindaco.Con la riduzione del 20%, pre-vista dalla Finanziaria, il nu-mero dei Consiglieripasserebbe dai 20 di oggi a 16mentre gli assessori dagli at-tuali sei a quattro. Anche allaProvincia di Roma il numerodegli assessori sarebbe ridottodi 1/5 dei Consiglieri eletti.Con l’introduzione di quantoprevisto, le liste elettorali delnostro Comune saranno com-poste dai 12 ai 16 candidati:quindi di fatto diminuiranno iposti in lista e, di conseguenza,la “concorrenza” interna alleliste. In particolare per i Consi-glieri di maggioranza significache anziché 12, ne entrerannoin Consiglio 10. Da quantodetto sinora, ovvero che dalladiminuzione dei Consiglierieletti ne conseguirà anche unadiminuzione del numero diposti per i candidati nelle listeelettorali ma sostanzialmenteanche una minore concorrenzainterna, si potrebbe ragione-volmente prevedere un au-mento del numero di liste chesi presenteranno alle elezionicomunali anche se, con ilnuovo meccanismo, vedrannoalzarsi il quorum per far eleg-gere i propri candidati.

Nuove regoleper le elezionicomunali?

SEGUEAPAGINA 8

Ripetitori radio-tvLa letteradei“Campi”

Apagina 10

Dopo il sequestro dell’HotelVillaVecchia diMonte Porzio non si può più far finta di niente

Edificazioni alVivaroEcco ilpianodelComune

Apagina 9

‘Ndrangheta...aiCastelli

Via Palazzolo, 52Rocca di PapaTel. 06.949.76.00

PIZZE A PORTAR VIAa partire da 4 €

ogni tre pizze1 margherita o 1 alla nutella

GRATIS!

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dal lunedì al venerdì (escluso festivi)

€ 10,00

il 14 febbraio un San Valentino speciale a prezzo speciale!!

VENERDI’ PESCE

ALL’INTERNO IL SUPPLEMENTO DELLA “RETE DI GIORNALISTI E SCRITTORI ANITIMAFIE DI ROMA E PROVINCIA”

Villa Vecchia Rocco Molè

L’omicidio Molèdi Andrea Sebastianelli

Nuova sede municipaleLavori inforte ritardo

A pagina 8

Strutture scolastiche,un impegno premiato

A pagina 14

AL CENTRO DEL GIORNALE

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ATTUALITA’2 il Segno - Gennaio 2010

Con lo SCUDO FISCALE sono rientrati inItalia capitali per 100 miliardi di euro. Conessi sono entrati nelle casse dello Stato 5 mi-liardi di euro (il 5% previsto dalla legge vo-luta dal partito dell’amore). Questi capitalitassati in Italia avrebbero fruttato alle cassedello Stato 45/50 miliardi di euro, un importocorrispondente a 4 o 5 finanziarie. Il bello èche questi evasori, veri patrioti ora pentiti abassissimo costo, tornerebbero per dare unamano al Paese riportando a casa capitaliprima sottratti contribuendo alla grande ametterlo in difficoltà, non pagheranno in con-creto nemmeno questa irrisoria penalità per-ché questi miliardi al nero gli avranno fruttatoanche consistenti interessi di lunga superioria quel 5% che hanno sborsato per riportarselia casa. Il meraviglioso è che ora potrannospenderli anche per comprarsi migliaia diaziende che, restando in Italia a lottare per lasopravvivenza, sono entrate in crisi abbando-nate o poco tutelate da Stato e banche e cheora svendono, forse proprio a quelli che tradue o tre anni, quando ricomincerà la stradapositiva dell’economia, ricominceranno a tra-fugare capitali prodotti dal lavoro degli ita-liani, riavviando di nuovo il percorsodell’arricchimento illecito, in attesa di unnuovo scudo studiato dall’economista diturno che invece di pensare per tempo a farquadrare legittimamente il bilancio delloStato si occuperà ancora una volta di fare unregalo al solito club di pescicani.

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Cinque buone ragioni per dire di no al dialogo con Berlusconi

Il rispetto delle regole e delleleggi è un valore irrinunciabile

sconi per la sua storia personalee politica non può essere un in-terlocutore credibile per un con-fronto sulle riformeistituzionali: è un personaggioincapace di comprendere le re-gole di una democrazia costitu-zionale. Potrà anche accettare ildialogo, ma (considerato che inParlamento ha anche i numeri)sarebbe un triste monologo perla democrazia del nostro Paese.

di MarcelloMorroneDialogo sì,dialogo no. Cinque ra-gioni per ri-fiutare ilc o s i d d e t t o

grave responsabilità delleforze politiche di sinistra) nonsono rappresentati non può es-sere legittimato a modificareuna Costituzione che fu votataa larga maggioranza da un’As-semblea, effettivamente rap-presentativa comel’Assemblea Costituente.

3) Le proposte di modificache oggi il PDL vuole ripro-porre sono state già bocciatedagli elettori con il referendumcostituzionale del giugno ‘06.

4) Le modifiche alla Costitu-zione sono possibili soltantocon la procedura emendativaprevista dall’art. 138 Cost.Non possono essere previsteriforme come quella della Bi-camerale di D’Alema e quelladel 2005 di Berlusconi; per lastessa ragione non è nemmeno

praticabile la cosiddetta “pro-posta Violante”che implicaun’ampia modifica dell’assettoistituzionale del Paese.

5) Il problema oggi non è loscarso potere dell’Esecutivoe del Presidente del Consi-glio; al contrario il problema èproprio lo strapotere di tali or-gani con il conseguente ridi-mensionamento del ruolo delParlamento, peraltro deligitti-mato da una legge elettoraletruffaldina. L’esigenza priori-taria è quindi una legge eletto-rale che restituisca alParlamento una più piena rap-presentatività ed agli organi dicontrollo e di garanzia unruolo forte per una effettivademocrazia costituzionale.

Soprattutto, però, c’è una ra-gione fondamentale: Berlu-

Scudo fiscale

“dialogo sulle riforme” tra ilGoverno Berlusconi e l’oppo-sizione.

1) Oggi la priorità assolutaè la questione occupazio-nale. Per una politica volta adeliminare le forme di preca-riato e creare posti di lavoro,non occorrono riforme istitu-zionali.E’ sufficiente una poli-tica che dia al potere pubblicopoteri più incisivi sulle scelteeconomiche e finanziarie.

2) Un Parlamento in cui mi-lioni di cittadini (anche per

Al processo della Corte d’Appello diTorino a Marcello Dell’Utri, che devedecidere se il Senatore sia stato riferi-mento per gli interessi e gli affari diCosa Nostra; Gaspare Spatuzza, ma-fioso all’ergastolo per 6 stragi e 40omicidi, in carcere dal 1997 e pentitodal 2008, racconta che nel 1993 il suocapo, Giuseppe Graviano, gli dice cheera andata a buon fine, tramite il pae-sano Dell’Utri e Berlusconi, quello diCanale 5, una trattativa con lo Stato eda quel momento avrebbero avuto ilPaese nelle mani.Giuseppe Graviano e suo fratello Fi-lippo, entrambi in carcere perchè con-dannati per reati di mafia, (verificarecon quali condanne) sono chiamati atestimoniare al processo in questione.Giuseppe Graviano, interrogato in vi-deoconferenza si avvale della facoltàdi non rispondere, dice che lo faràquando lo stato della sua salute glielopermetterà. Filippo Graviano, ri-sponde, sempre in videoconferenza,dicendo tra l’altro che: “Non conosceDell’Utri, non lo ha mai incontrato, dinon aver mai avuto rapporti, ancheindiretti, con il Senatore”.Quindi, Spatuzza dice che della trat-

tativa ne ha parlato Giuseppe Gra-viano. A dichiarare di non conoscereMarcello Dell’Utri è Filippo Gra-viano.Se questo è il quanto, i giudici non de-vono far altro che continuare ad inve-stigare ancora; o quel “siamo allecomiche” detto da Berlusconi dopoqueste risposte significa che ci si trovasoltanto davanti a “un caso” montatoda chi ce l’ha con lui? Mafiosi? Magi-strati? Comunisti?Ma l’obbligo di ogni magistrato non èsempre di investigare su tutte le noti-zie di reato delle quali vengono a co-noscenza per verificarne l’eventualeattendibilità? Quella che sembra la maggioritariaidea pubblica sull’infondatezza delleaccuse mosse da criminali a Dell’Utrie Berlusconi può far rinunciare i ma-gistrati ai necessari approfondimentiper accertare, senza alcun ombra didubbio, i fatti perché i coinvolti sonopersone con un ruolo pubblico così ri-levante? Noi crediamo di no e chiediamo che sifaccia con la massima professionalitàe discrezione.

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Spetta ai magistrati il compito diverificare le rivelazioni di Spatuzza

Silvio Berlusconi

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ATTUALITA’ 3il Segno - Gennaio 2010

per tornare dalla famiglia e dalfiglio piccolissimo. Era tempodi elezioni e coincidevano colcompleanno della moglie. Duegiorni prima di partire si ruppeun piede, giocando a calcio coni suoi alunni. Uno sport cheodiava. Appena la moglie loseppe fece l’ira di Dio per farlotornare a casa subito. Lui a ma-lavoglia accettò. Ma non dissea nessuno del suo arrivo. Qual-che sera dopo alcuni amicichiamarono preoccupati, chie-dendo del professore. Sapevanoche sarebbe tornato con unaereo schiantatosi su una mon-tagna qualche ora prima. Ov-viamente non era a bordo. Peròsu quell’aereo c’era una donnacol suo stesso cognome, inoltreil nome aveva la stessa inizialee con quella era stato scrittonelle liste delle vittime accantoal cognome scritto per esteso.Era il cinque maggio del 1972.Palermo, Montagnalonga. Quelprofessore è stato fondamen-tale, per tenere a galla un figliosempre a rischio di annega-mento in mezzo a mari emotivi.Il professore era fratello delpreside.Un altro uomo è scampato aquel disastro prendendo l’aereoche era partito poco prima. Era

da solo. Sei anni dopo si tro-vava su un aereo che si spaccòin vari tronconi ammarando . sisalvarono solo in ventuno. Erail ventitré dicembre del 1978.Palermo, mare antistante l’ae-roporto di Punta Raisi, l’uomostavolta non si salvò e perseanche tutta la sua famiglia. Cheviaggiava al completo suquell’aereo. Un esponente di spicco dei vec-chi partiti di governo, definì ungiorno “giudici ragazzini” queifreschi vincitori di concorsi amagistrato, che neanche inse-diati esercitavano azioni penaliin larga scala. Uno di questimorì con questa definizione ap-piccicata addosso, aveva tren-totto anni, tranciati di netto inun vallone sterrato a colpi di pi-stola.Un Giudice fu eletto per anzia-nità e non per merito Consi-gliere Istruttore del Tribunale diPalermo. Criterio quasi maiadottato. Appena insediato de-cise che un altro gruppo di ma-gistrati andava diviso.Applicando pedissequamentela legge disse che i giudicierano organi monocratici ecome tali dovevano operare.Quel gruppo era fondato daRocco Chinnici e contava Gio-

Gli strani casi della vita in cui ogni pezzo del mosaico torna al suo posto

Un professore, il politicoe un giudice ragazzino

di EttoreZancaLa memoriava allenata. Ilnostro solaiodi ricordi nonva lasciatoimpolverare

il Segnoorgano mensile

dell’associazione culturale“Terre Sommerse Castelli”Registrazione Tribunale di

Velletri n. 5/02 del 19/02/2002DIREZIONE

Via dei Monti, 24 - Rocca di PapaDIRETTORE RESPONSABILE

Giuseppe CaldarelliDIRETTORE

Andrea Sebastianelli

PIC

CO

LO REDAZIONE

Noemi Bevilacqua, Piero Botti, Federica Capogna, Gaetano

Casilli, Riccardo Ciotti, DanielaDi Rosa, Piero Fondi, Paola

Gatta, Sandro Guidi, Marcello Morrone, Noga (Gabriele

Novelli), Marco Rapo, AndreaRasetti, Sergio Rasetti, AnnaritaRossi, Maria Pia Santangeli,Giulia Serafini, Luigi Serafini,Sandro Tabellione, Flavia Vitali,

Ettore Zanca, il-sognatore.blogspot.com

ILLUSTRAZIONIFranco Carfagna, Ermanno Gatta

[email protected] e foto anche se non pubbli-cati non si restituiscono. Il contenutodegli articoli, dei servizi, le foto ed iloghi, rispecchia esclusivamente ilpensiero degli artefici e non vincolamai in nessun modo il Segno, la dire-zione e la proprietà. Le inserzioni sonoriservate ai soli associati e simpatiz-zanti ed hanno carattere divulgativo-promozionale nel loro stesso ambito.

Stampato in proprio

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intestato a: Terre Sommerse Castelli

mai. Il rischio è che quandopassa un treno, tu abbia in unangolo il biglietto ma non lotrovi. La memoria è un occhiodella mente e deve aprirla.Quello che accade non va maiguardato in modo sfocato, per-ché è proprio il piccolo partico-lare che fa da Deus ex machinae articola una storia. Enrico Ruggeri ama raccontareche la sua nascita è dovuta a unbullone. Se non di fosse rotta lamacchina dove viaggiava suamadre, suo padre non si sa-rebbe fermato e non l’avrebbeaiutata. Ognuno avrebbe prose-guito per la sua strada. Inveceun piccolo pezzo di metallo hafatto sì che nascesse il mio can-tante preferito. Una volta un preside stavastendendo un reticolato dellasua casa di campagna. Fu rag-giunto da una pallottola che locolpì a una coscia, ferendolo inmodo serio. La pallottola restòincastrata tra i muscoli persempre. Come quella di GinoPaoli. Con la sola differenzache alloggia tuttora non tra iventricoli, ma in prossimità diparti intime. Quel preside fuquasi incriminato per reticenzada un magistrato convinto chesapesse benissimo chi avevapotuto sparargli. Solo la mortedi un militare fece venire allaluce la verità. Lo stesso uffi-ciale, prima di morire disse cheaveva sparato per gioco dallacasa di fronte, avendo alzato ilgomito, si portò questo pesoper tutto il resto della vita. Lasalvezza fu data dal fatto cheera tale la distanza che la pal-lottola a fine corsa si depositòdolcemente tra le fibre e lapelle. Il preside era fratello diun professoreUn professore lavorava lon-tano, doveva prendere un aereo

vanni Falcone e Paolo Borsel-lino. Da quel momento iniziò illoro isolamento. La morte ci-vile, le invidie e l’odio dei col-leghi. Sappiamo tutti come simuore prima di morire dav-vero. È da poco tempo che ho capito.Non esistono destini, ma tes-sere di mosaico. Io ho comin-ciato a comporre il mio e nonso quando lo finirò. Spero il piùtardi possibile. Ma qualcunaltro nel frattempo costruisce ilsuo. A volte le tessere sono tal-mente simili che le loro viteentrano nella tua, la invadono,ne diventano parte integrante, orimangono l’ultima radice veraa cui sostenersi. A volte però ènecessario che qualcosa lespinga nella tua direzione. Unbullone, una pallottola, unpiede messo male, un consi-gliere eccessivamente zelante,un dinosauro della politica cheè considerato uno statista, unbiglietto aereo, che può servire,come dice il mio cantante pre-ferito, per un lungo viaggio chenon abbiamo mai usato.

Rosario Livatino

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ATTUALITA’4 il Segno - Gennaio 2010

Dopo l’aggressione a Berlusconi riparte la politica

Col rischio inciuciosaràilviolaasalvarci?

di Annarita RossiFu in quella occasionedurante la quale avevaavuto un incontro ravvi-cinato con i giganti delmare che riuscì a non te-mere più gli animali.Forse era stato quel pic-

L’emozione deigiganti del mare

il sole ed erano in compagnia ma dei gi-ganti ancora nulla, poi all’improvviso unenorme sbruffo venne fuori dall’acqua,così gli spettatori cautamente si appresta-rono ad avvicinarsi alla misteriosa crea-tura; era importante non spaventarel’esemplare per non causare involontaria-mente un brusco colpo di coda su di loroe mentre erano tutti intenti a fotografareed osservare la balena, questa sollevan-dosi si mostrò in tutta la sua interezza in-sieme al suo cucciolo al seguito. Il ragazzo allora fece una cosa che nonavrebbe mai pensato di fare, emozionatosi protese avanti riuscendo quasi a toccareil gigante mentre calde lacrime gli scivo-larono sul volto in quanto tanta meravi-glia lo aveva reso finalmente felice. Di numerosi branchi di cetacei (balene,orche, megattere, capodogli e anche tur-siopi e stenelle ossia delfini), si ha pur-troppo notizia sempre più spesso dellospiaggiamento. Il loro perfetto ma deli-cato sistema di orientamento con il qualeattraversano gli oceani, migrando da unpolo all’altro durante la loro esistenza pernutrirsi e riprodursi e l’incredibile modo

di comunicare tra loro attraverso emis-sioni di suoni a bassa frequenza, moltomelodiosi, il tutto improvvisamente vieneingannato lasciando disorientati gli ani-mali che non riuscendo più a tornare nelmare aperto, verranno trovati senza vitasulle spiagge. Nel loro stomaco vengono ritrovatespesso intere buste di plastica che ave-vano scambiato per calamari e invece in-fausto sarà stato quel pasto. Studiaffermano che molto probabilmente deirumori molesti emessi da enormi navi,petroliere e sottomarini dai potenti sonar,sarebbero la causa del loro disorienta-mento. Queste creature dalla spiccata intelligenzae sensibilità che continuano ad essere cac-ciate senza scrupoli in Norvegia, Canadae Giappone, catturate accidentalmente eferite durante la pesca o di proposito perimprigionarle nei delfinari e avvelenatedall’inquinamento, forse un giorno nonpadroneggeranno più i nostri mari, queglistessi misteriosi giganti che nella loro im-mensità sono ancora capaci di emozio-nare persino chi li teme.

colo trauma che gli dicevano aver subitoda bambino ad averlo portato a diffidareun po’ di tutti gli animali. Un giorno comunque si convinse a prati-care insieme ad alcuni amici il WhaleWhatching, pratica che consiste nell’os-servazione delle balene in natura. Conun’imbarcazione quindi fu portato allargo, laddove in quel periodo dell’annocon un po’ di pazienza e fortuna avrebbepotuto avvistare delle misteriose creature.Mentre salpavano, si accorsero che deigabbiani volteggiavano su di loro accom-pagnandoli nel viaggio. Poi ad un tratto comparvero dei riflessiargentei nell’acqua, veloci e zampillanti,erano dei delfini che viaggiavano an-ch’essi con loro. L’escursione aveva tuttii presupposti per essere piacevole, c’era

di Daniela Di RosaDa poco più di un mese è nato un movi-mento per chiedere le dimissioni di SilvioBerlusconi, è nato su internet, spontanea-mente, cioè senza l’appoggio dei partiti diopposizione. Il loro colore è il viola, senzaun motivo specifico, forse era l’unico co-lore disponibile; alla prima manifesta-zione (il “No B day”) erano circa unmilione, con IDV di Di Pietro, “SinistraEcologia e Libertà” di Vendola e le altresigle della sinistra. Mancava il PD di Bersani forse perchèBerlusconi per loro va bene lì dov’è contutto il suo conflitto d’interessi, con tutti iprocedimenti a suo carico... anzi cercanodi aiutarlo come possono perchè i privi-legi per lui valgono anche per loro tanto èvero che il 17 dicembre è stato presentatoun disegno di legge per ripristinare l’im-munità parlamentare a firma di un onore-vole del PDL insieme a FrancaChiaromonte del PD. Se non è un inciucioquesto.... Domenica 10 gennaio i cattolici di questoneonato movimento viola si sono presen-tati in piazza S. Pietro con le loro sciarpee bandiere per pregare per le stesse ra-gioni, le dimissioni del premier. Li avetevisti in Tv? Io sì, a mezzanotte su Rai-news24. Questa è l’informazione oggi,però per giorni e giorni, senza sosta, daiTg ai contenitori televisivi mattutini, po-meridiani, serali e notturni, si è parlatodell’“attentato” a Berlusconi.Un povero ragazzo con problemi psichici

fatto passare per un terrorista rosso! Dirosso, secondo me, c’era solo l’ampollinacon la vernice che Silvio nascondeva inmacchina, andate su internert gira un fil-mato particolare, si vede Berlusconi chesi chiude in auto e non ha un graffio, riap-pare poco dopo con il volto grondante

sangue... sarò prevenuta, il Duomo glieloavrà tirato veramente, ne sono sicura, ilresto però sembra una messinscena, uncolpo di teatro utilizzato per salire neisondaggi che, infatti, gli danno due puntiin più; per pareggiare i conti, un altro folledovrebbe tirare il Colosseo a Bersani equesto non ce lo auguriamo nessunoanche perchè Bersani è un pessimo attore. Mai fare di un avversario un martire, per-ciò lunga vita a Berlusconi ma, se possi-bile, fuori dal Parlamento. Vogliamocacciarlo perchè non è una persona degnadi ricoprire il ruolo di premier, accusatodi corruzione e malaffare, non conosce ilconcetto di democrazia... persino Fini locritica definendolo un monarca che in-vece di elettori vuole dei sudditi, vuole ri-scrivere a suo piacimento la Costituzionee farne carta straccia... riduce PalazzoGrazioli a una casa d’appuntamenti... lavita matrimoniale a uno squallido harem...chissà, forse quel ragazzo dopo dieci annidi follia ha avuto un attimo di lucidità! Ovviamente sto scherzando!

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ATTUALITA’il Segno - Gennaio 2010 5

Le tante censure e le informazioni deviate di una ex grande rete

A difendere il Governo cipensa il TG1 di Minzolini

Il governo si è dovuto occupare di disci-plinare, coerentemente con i principiicomunitari, il mercato della pubblicitàche è quello che fa girare la ruota del-l’informazione: televisioni, radio, gior-nali.Con un decreto ha deciso di introdurrein Italia il “Productor Placement”, tec-nica ammessa dalle norme europee conla quale le telecamere mostreranno mar-che e prodotti; durante le trasmissioni diintrattenimento, nelle fiction, nei pro-grammi sportivi. Nei film ci saranno mostrati prodotti emarche per i quali le emittenti incasse-ranno euro e gli spettatori incasserannoinformazioni non richieste che poi use-ranno, quasi sempre inconsapevolmente,quando faranno i loro acquisti.Altro duro colpo alla carta stampata giàin gravissima sofferenza di risorse finan-ziarie.Per esempio i canali gratuiti potrannotrasmettere fino al 20% di pubblicità nel-l’arco delle 24 ore, mentre quelli a paga-mento di RAI, SKY o MEDIASETPremium dovranno scendere entro 3 annial 12% perché i loro telespettatori pa-

delle quali, ci sem-bra, che sono diproprietà di una fa-miglia che ha unimportante mem-bro nel governo incarica, il quale, do-vendo proporreuna legge per ilsettore finisce perdecidere un possi-bile congruo van-taggio per gli affaridi famiglia.Fino a quando per-sisterà questa si-tuazione diconflitto di inte-ressi, credete voiche sarà semplice

dell’immunità parlamentareche sottomette la politica allamagistratura.Attacca la manifestazionesulla libertà di stampa dicendoche è una manifestazione as-surda, incomprensibile, tesa adinsediare un regime mediatico.

vanti a Montecitorio che con-testano le affermazioni di Ber-lusconi su cose e tempi che liriguardano. Occulta notizie suragazze che frequentano pa-lazzi istituzionali perché ilTG1 non si interessa di gossip.Dichiara sbagliata l’abolizione

ci pensano lorosenza il bisognodell’interprete diturno.Ma Minzolini uti-lizza il suo ruolocosì come lo hapensato chi gli haprocurato quelposto così impor-tante. E allora si facensore e inter-prete.Comincia con ilcensurare una ma-nifestazione del 16Giugno di terremo-tati abruzzesi da-

Sul processo d’appello a Mar-cello Dell’Utri interpreta allostesso modo del governo.Appare molto servizievolecon qualcuno facendo dellacensura un mezzo per proteg-gere il suo capo.Dimentica di dedicare un edi-toriale ad un fatto molto im-portante: la lettera che loscrittore Roberto Saviano hascritto a Berlusconi perché ri-tiri la “SUA” legge sul pro-cesso breve, letterasottoscritta da oltre mezzomilione di cittadini italiani.Un fatto che per Minzolini,tutto impegnato a dare notiziadei fatti reali e non di gossipnon è degno di essere preso inconsiderazione dalla nostratelevisione pubblica.Speriamo che con il 2010 e lapolitica con i suoi partitidell’amore, Minzolini si con-vinca che è lì per informarcisu ciò che accade e non perdarci una sua interpretazionepersonale perché un telegior-nale serve a questo e comun-que, se ci interessasserosoltanto notizie addomesti-cate, ci rivolgeremmo adEmilio Fede che con l’arte didare notizie “asettiche” ci hagià vinto numerosi oscar.il-sognatore.blogspot.com

Il direttore del TG Rai 1, Min-zolini, intrattiene volentieri gliascoltatori durante il telegior-nale delle ore 20. Con troppafacilità appare un megafono delgoverno e del Presidente delConsiglio.I suoi editoriali risultano digran lunga più impegnati diquelli di Fede su Rete 4 nel di-fendere le ragioni di governantie loro corte invece di dare in-formazioni, per quanto possi-bile, asettiche da giudizipolitici di parte come dovreb-bero essere quelle dei telegior-nali della televisione pubblica.Il fatto che questa asetticitànon sia molto frequentata neimeandri della Rai non ci impe-disce di pensare che Minzolininon può ingannare gli utentiche pagano il canone alla Rai echiedono di essere informatisui fatti, che poi a farsi un’ideasul senso delle notizie ascoltate

Augusto Minzolini, direttore del TG1

gano già un abbonamento. Tutto bene e regolare allora.Comunque anche in questa occasione ciimbattiamo in un aspetto che configuraun conflitto di interessi. Infatti le quoterimesse sul mercato per rispettare il 12%finiranno nella disponibilità delle televi-sioni non a pagamento, le più importanti

“abbassare i toni”, “realizzare una paci-ficazione”, “ragionare soltanto civil-mente”, “raccogliere tutta la politica inpartiti dell’amore”, etc. etc?Noi speriamo proprio di sì, ma sap-piamo che la cosa risulterà particolar-mente difficile.

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Il conflitto d’interessi rende impossibile un clima sereno

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PAGINA APERTA6 il Segno - Gennaio 2010

LL’’aannggoolloo ddeellllaa ssttoorriiaa

di Vincenzo RufiniSecondo la storiografia uffi-ciale il Medioevo, l’età dimezzo, è quel periodo storicolungo circa mille anni che vadalla caduta dell’Impero Ro-mano d’Occidente nel 476,con la deposizione dell’ultimoImperatore, Romolo Augu-stolo, alla scoperta dell’Ame-rica, avvenuta il 12 ottobre1492.Quando Rodrigo di Triana, ve-detta della caravella SantaMaria ammiraglia della flottadi spedizione di Cristoforo Co-lombo diretto alle Indie,urla.”Terra, terra, terra!”, fini-sce convenzionalmente il Me-dioevo e inizia la Modernità.Ma oltre le disquisizioni sto-riografiche, è molto interes-sante e storicamente proficuoanalizzare quel periodo ditempo tanto discusso e vili-peso, forse a torto definito “etàoscura”.Il sostantivo Medioevo è dive-nuto nel lessico moderno untermine dispregiativo, estesonon solo agli studi storici,bensì applicato anche nella ter-minologia comune. Fu vera-mente un arco temporale in cuil’umanità registrò un inarresta-bile declino accompagnato daun regresso irreversibile e de-gradante?Attingendo con passione e do-vizia di storico alle fonti docu-mentali che i polverosi archividelle biblioteche e gli splen-

denti siti che la moderna tec-nologia, incarnata da internet,attirano alla nostra attenzione,possiamo trarre dei giudizi al-quanto diversificato dalla vul-gata corrente sul quel predettoperiodo di tempo,La Modernità con tutti i suoivantaggi, e a volte anche svan-taggi, ci pone nella condizionedi osservare il passato, pros-simo o remoto che sia, conun’aureola di superiorità chemal si concilia con l’attentaanalisi e la verifica delle fontistoriche. Le quali ci offrono lavisualizzazione perfetta delpassato pronto per essere intro-iettato, con le sue luci e le sueombre, con gli strumenti dellaragione e non della superficia-lità e del dileggio.

Storicamente il Medioevo sidivide in Alto e Basso.L’Alto Medioevo va dal quintosecolo all’anno Mille; il Bassoarriva fino al quindicesimo se-colo. Analizzandolo cronologi-camente possiamo fornire ungiudizio più distaccato e atti-nente alla verità storica. Fra iprincipali avvenimenti che lohanno contrassegnato pos-siamo annoverare le lungheguerre scaturite dalle Crociate,scatenate sì per riprendere pos-sesso delle terre sante, maanche per garantire i trafficicommerciali delle potenze eu-ropee dell’epoca.Un altro elemento caratteriz-

Orsù Clienti, clienti di tutto, ar-riva al mercato l’ultima merce:l’acqua. Liquida, insapore, ino-dore, insostituibile; vitale. Primaun diritto, ora merce. Proverbialel’efficienza del mercato: c’è seted’acqua per miliardi di individui.Un bene dunque, pure scarso, ilmercato fa il prezzo. Se ne di-scute la liceità, si tenta di decli-nare tra diritto e merce: difficile,non impossibile. Si affannanoalla rinfusa populismi, istinti dot-trinari, riverberi ideologici, per-sino gravi insipienze. Quando ifatti, che già si mostrano, nonmigliorano il servizio, la qualità,il prezzo di quel prodotto, queldifficile sembra farsi impossibile.

Eppoi, alla faccia dell’effi-cienza, proprio quando man-cano redditi adeguati peracquistare merci, ops, arrivanoaltre merci: oibò. Ma, si sa, ilmercato ha sempre ragionepure quando ha torto, tortomarcio.

P.S.Per le ripercussioni che ilprovvedimento di liberalizza-zione dei servizi idrici potràavere sul prezzo finale dell’ac-qua, il Presidente dell’Anti-trust Catricalà, ha chiosato:“alcune associazioni sono pre-occupate per i prezzi e lo con-divido, se non ci dovesseessere un controllo da parte delle autorità competenti. Sequesto ci sarà, spero che que-ste preoccupazioni si rivelinoinfondate”. SPERO?

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zante dell’epoca è stato il sor-gere dell’inquisizione, creataall’inizio del 13° secolo per re-primere le eresie cristiane (Ca-tari docet), e poi assurta, pervolontà di Isabella di Castigliae Ferdinando d’Aragona nel15° secolo, a vero e proprio In-strumentum regni, destinato areprime ogni forma di dis-senso.La lunga lotta per le investi-ture, cioè la nomina dei ve-scovi, tra Papato e Imperoaprono quel conflitto tra stato echiesa che ancor oggi è all’or-dine del giorno.Fu anche, dal punto di vista fi-losofico, un’età di vasta fiori-tura intellettuale; basti solopensare al sorgere della filoso-fia Scolastica la quale ebbe nelTomismo di San Tommasod’Aquino il suo punto più ele-vato, e nel tentare di comple-mentare Fede e Ragione la suaspeculazione filosofica più ar-dita, spargendo i semi di unadiscussione ancor oggi fio-rente e polemica. Insomma il Medioevo è un pe-riodo di tempo tutto ancora dastudiare con passione e serietà,tanto più che può vantare ilprivilegio di aver avuto per isuoi natali quattro grandi dellatarda romanità: Boezio, Cas-siodoro, Gregorio Magno e Isi-doro di Siviglia. Ha avuto ilcompito di preservare granparte della cultura classica,preservandola dalle incursionibarbariche; ha fatto affiorarequel sentimento spirituale in-dividuale oggi esaltato, informe alquanto ritoccate dallaNew Age. In più ha custodito e poi apertoil suo scrigno culturale desti-nato all’aurora del Rinasci-mento.

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L’INTERVENTOil Segno - Gennaio 2010 7

di Franca Fortunato *Prendo la parola sollecitata daLuisa Muraro al convegno daltitolo “Passione per il mondo- Donne e uomini in relazionedi differenza” organizzato aTorreglia dall’associazione“Identità e Differenza”, perraccontare l’esperienza e lapratica politica di una comu-nità calabrese, che ha saputosuperare diffidenze e pregiu-dizi, e trovare buone rispostedi accoglienza e di civile con-vivenza con quante e quantiarrivano, da Paesi lontani,sulle coste calabresi, in cercadi una vita migliore. Mi riferisco a Riace, piccoloComune della Locride sullacosta jonica della provincia diReggio Calabria, divenuta fa-mosa, in tutto il mondo, per ilritrovamento nel 1972, nelleacque del suo mare, deiBronzi, detti appunto di Riace.Oggi questa comunità puòvantare molto di più deiBronzi. È stata capace, infatti,di trasformare il suo centrostorico, un borgo medievale,in un “borgo dell’accoglienza”e di civile convivenza con i ri-fugiati e richiedenti asilo. Iltutto ha inizio nel 1998quando un centinaio di curdisfuggiti all’esercito di Ankarae iracheni scappati dai gas diSaddam, arrivarono sullecoste calabresi e molte e moltisi prodigarono per accoglierlinel proprio paese. Fu allorache qualcuno -sull’esempiodel Comune di Badolato, pae-sino del catanzarese- pensò direcuperare alcune case disabi-tate del centro storico e met-terle a loro disposizione. Si trattava, per lo più, di casedi emigrati, che negli anni ‘60avevano lasciato la loro terraper andare in un altro Conti-nente, in Australia, in Canadae in Argentina. Fu GiuseppePugliese di Rosarno, un paesedella Locride, a prendere l’ini-ziativa di telefonare ai pro-prietari, i quali -come luistesso ha più volte raccontatoai giornali locali- “non se lasentirono di negare un tetto achi cercava la fortuna altrove,come avevano fatto loro de-

cenni prima”. Dopo la primaondata di immigrati curdi, chevennero momentaneamenteaccolti nella Casa del Pelle-grino, di proprietà della Curia,e, una volta identificati in unCpa, se ne andarono per l’Ita-lia in cerca di lavoro, ne arri-varono altri, provenienti daLampedusa. È’ a partire dal2000 che il progetto di recu-pero delle case disabitate dadestinare agli immigrati vienerealizzato, grazie alle donne eagli uomini dell’associazione“Città Futura”. Uno di loro,Domenico Lucano, nel 2004divenuto Sindaco di Riace,riesce a coinvolgere nel suoprogetto altri due Sindaci dipiccoli Comuni limitrofi, Cau-lonia e Stignano. Nel novem-bre del 2008, i tre Sindaciindicono un referendum con-sultivo tra la popolazione perdestinare quelle case agli im-migrati e la popolazione ap-prova. La settimana prima erano arri-vati a Riace altri 25 immigrati,provenienti da Lampedusa,via Crotone. Erano eritrei,etiopici e afgani. Soprattuttocoppie ma anche tanti bam-bini, seguiti il giorno dopo dadonne somale. I posti disponi-bili nei tre Comuni erano 200di cui 100 a Riace. Ristruttu-rate le case, ostelli per immi-grati e viandanti, tutto il borgoè tornato a nuova vita con lariattivazione di laboratori divecchi mestieri artigianali, checome la tessitura, arte tipica-mente femminile, rischiavanodi perdersi. Qui, oggi, troviamo donne ria-cesi lavorare la ginestra al te-laio, insieme a donne afgane,eritree, etiopiche, in un intrec-cio di relazioni di scambio disaperi, amicizia e affetti.Donne e uomini in relazionelavorano nei laboratori delvetro, della ceramica, delleconserve di marmellate e in unfrantoio recuperato all’abban-dono.Una donna, Pina Sgrò, deposi-taria degli antichi segreti fem-minili dell’arte tessile,trasmette, nel suo laboratorio,il suo sapere ai bambini del

Riace, l’altra Calabria dove la convivenza è diventata una vera ricchezza

La rinascita di un borgo medievalegrazie alla politica dell’accoglienza

luogo. Un’altra, una maestra,Cosimina Ierinò, tiene apertauna scuola estiva per bambiniimmigrati, mentre alla taverna“Donna Rosa”, dal nome diuna venditrice ambulante distracci, che al mercato insiemecon le sue povere mercanzieportava tanta solidarietà, ipiatti tradizionali calabresi siintrecciano con i sapori e i pro-fumi del Vicino Oriente. In questo paesino, dalle originiaragonesi, anche l’asino ha ri-trovato un suo posto dignitosograzie alla cooperativa “Il car-rettiere”, che si occupa di rac-colta differenziata dei rifiutiporta a porta. Il Sindaco, Do-menico Lucano, riconfermatoin quest’ultima tornata eletto-rale, da parte sua ha investitotutta la sua azione amministra-tiva nel sostenere e aiutare la

popolazione nel rendere possi-bile questo circolo virtuoso traaccoglienza, lavoro e integra-zione. Significativo è il fatto che con-temporaneamente, nello statutocomunale, Riace, unico paesedella Locride, si è costituitaparte civile in tutti i processiper mafia, unico vero nemicodella Calabria. Riace e il suoborgo, grazie alla popolazionee all’amministrazione, è dive-nuto, col tempo, un villaggiopieno di vita, di culture, linguee tradizioni diverse, un esem-pio di buona politica, di civileconvivenza, che affonda le sueradici nella storia di una terradi emigrazione e nella tradi-zione di una Calabria ospitalee accogliente.

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Il Sindaco di Riace, Domenico Lucano

Dopo la battaglia e la repressione di Rosarno, che havisto la distruzione delle baraccopoli in cui vivevano i la-voratori di colore, i bus organizzati dal Viminale hannoallontanato verso i centri di accoglienza altri extracomu-nitari (in tutto un migliaio) dai luoghi in cui erano tor-nati a rifugiarsi. Dietro quanto accaduto appare chiaral’abile regia delle cosche. Ma la Calabria non è solo Rosarno… è anche Riace, unComune che ha fatto dell’accoglienza una politica vin-cente capace di integrare le varie culture stabilitesi nelluogo. Un esempio positivo di cui nessuno parla.

Oltre Rosarno

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8 il Segno - Gennaio 2010

La tabella esposta indica come fine lavori la data del 1 aprile 2009. Otto mesi di ritardo.

In forte ritardo i lavori per la nuovasedemunicipaledipiazzaMargherita

di Sergio RasettiA giudicare dalmovimento dioperai e mate-riali i lavori diristrutturazionedella nuova

perché sia chiusa nel più brevetempo possibile, considerandoanche il fatto che, secondoquanto annunciato dal Sig. Sin-daco, partiranno a breve altredue opere importantissime: funi-colare e parcheggio al Carpinoche ridurranno praticamente lacittà in un immenso cantiere conuna ricaduta pesante sulla vitaquotidiana.

Dare un’informazione chiara epuntuale ai cittadini è un do-vere di ogni pubblica ammini-strazione e tutti si aspettanochiarimenti tempestivi. Perquesto chiediamo anche di te-nere aggiornato il sito internetdel Comune che, al momento,ci sembra tenuto in bassissimaconsiderazione dai signori am-ministratori.

Nuove regole per le elezioni comunali?SEGUE DALLA PRIMA PAGINA

Poi c’è l’altro aspetto riguardante la leggedi elezione del Sindaco in base al numerodegli abitanti. Fino a ieri Rocca di Papavotava con il sistema previsto per i Co-muni al di sotto dei 15 mila abitanti. Maquesto numero ormai da alcuni mesi(come riportiamo su ogni numero delSegno aggiornandolo mese dopo mese) èvicino alle 16 mila unità. Secondo alcunevoci, che però non hanno ancora trovatoconferma, il centrodestra starebbe solleci-tando il Ministro dell’Interno, Maroni, af-finchè disponga che a Rocca di Papa sivada a votare con le norme previste per iComuni sopra i 15 mila abitanti. Un cambiamento radicale che potrebbestravolgere in modo inaspettato gli attualiequilibri, compresa quella tranquillità ap-parente che regna nel Pd che, grazie alla

legge sotto i 15 mila abitanti, può eleggereil Sindaco al primo turno pur non supe-rando il quorum. Se entrassero in vigorele nuove norme, nella nostra città si po-trebbe andare al doppio turno qualora nes-suna coalizione raggiungesse il 50% piùuno al primo turno. In questo modo ilgioco delle alleanze con le altre liste di-venterebbe determinante per conquistareil governo di Rocca di Papa. Quindi oggi sarebbe prioritario ridefinirei rapporti sia tra le forze di centrosinistrache tra quelle di centrodestra, in modo darimettere idee e programmi chiari sui ta-voli della discussione. Operazione questache vede però a Rocca di Papa un Pdl di-viso su alcune questioni e un Pd che si ri-tiene autosufficiente.

Andrea Sebastianelli

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Al 30 novembre 2009 i residenti censiti nel Comune di Rocca diPapa erano 15.761 (maschi 7.823; femmine 7.938).*

*dati forniti dall’Ufficio d’Anagrafe

NUMERI UTILIFarmacia Comunale: 06-9499986Clinica San Raffaele: 06-9428601

Comando Carabinieri: 06-94749007Polizia Municipale: 06-94286134Centralino Municipio: 06-942861

INDOVINA QUANTI SIAMO?

usano oggi quando si fanno la-vori importanti nei centri sto-rici che riportano il disegnodella facciata originale? La ca-pitale è vicina ma i nostri sem-bra che non ne siano buoni eattenti frequentatori.Con il contratto di appalto diopere pubbliche vengono stabi-liti i tempi di adempimentonella esecuzione dei lavori edefinite le relative cadenze inottemperanza a norma di capi-tolato o di leggi e regolamentiin vigore. Ma non sempre i la-vori si sviluppano secondo itermini contrattuali e spesso siverificano ritardi che dannoluogo a conseguenze dannose eobblighi di risarcimento a ca-rico dell’amministrazione ap-paltante, a volte anche cospicui.Comunque noi ci auguriamoche il nostro caso non sia traquelli peggiori del campo per-ché il paese che ha già datomolto per i lavori interminabilidel parcheggio chiede una par-ticolare attenzione all’opera

sede comunale risultano presso-ché fermi. Il cartello espostosulla facciata del cantiere ri-porta in evidenza la data di ini-zio dei lavori: 25 febbraio 2008e la data di ultimazione dei la-vori 01 aprile 2009. Il cittadino che legge è portatosubito alle solite considera-zioni sui lavori pubblici: ritardidovuti all’inefficienza dellamacchina amministrativa, ri-tardi che fanno lievitare iprezzi, aumentare il disagio, ri-mandare all’infinito lo stato diun ambiente brutto a vedersiproprio sulla piazza principaledel paese. A proposito perchénon è stata prevista una coper-tura della facciata del cantierecon quelle strutture che si

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ROCCA DI PAPA 9il Segno - Gennaio 2010

di Andrea SebastianelliSta per partire la più grandefabbrica di cemento nel terri-torio di Rocca di Papa. A for-nire terreni adatti allo scopo èla graziosa frazione del Vi-varo, su cui l’amministrazionecomunale ha idee molto chiaresul futuro, trasformando pratie vallate incontaminate in ap-pezzamenti con costruzioni ecapannoni. Una sorta di Piani di Caianodella vicina Rocca Priora,dove centinaia tra case e villehanno urbanizzato ogni angolodi quel territorio decretandoneper sempre la fine dal punto divista ambientale. Il Comune per attuare questastrategia ha pensato bene diavvalersi degli “usi del suolo

ed impianti ammessi negli am-biti territoriali con valenzaagricola di pregio”, ed in parti-colare alle “attività ricreativo-culturale e sportiva a cieloaperto”. In che cosa consiste questosviluppo di attività ricreative esportive? E’ la stessa amministrazione aspiegarlo: “Per gli usi di tipoA/6 (quelli di cui sopra,n.d.d.), qualora l’area interes-sata abbia una superficie ad 1ettaro, in assenza di manufattida recuperare (quindi priva diedifici, cioè incontaminata,n.d.d.), è possibile realizzarepiazzole attrezzate e/o manu-fatti provvisori, confacenti ailuoghi, di altezza massima dim. 3,50 e di SUL (Superficie

Rischio di edificazione diffusa nella graziosa frazione verde di Rocca di Papa

Strutture e capannoni per il Vivaromentre il conflitto d’interessi avanzaPiazzole attrezzate e ricoveri per i cavalli su ogni ettaro di terreno incontaminato

Il Vivaro oggi

Utile Lorda, n.d.d.)pari a 60mq”. Ma non è finita. Se 60 mq vi sembran pochi,c’è sempre una scappatoia.Dall’amministrazione ap-prendiamo che “qualora le at-tività consistano in maneggiper la pratica dell’equitazionee delle passeggiate a cavallo,e conseguentemente necessi-tino ricoveri per cavalli, è am-messa una SUL aggiuntiva di100 mq purchè si tratti di ma-nufatti provvisori in legno”. Tralasciando sulla provviso-rietà delle strutture che si an-dranno a realizzare, perché èdifficile pensare che chi rea-lizzerà queste opere con tantodi impianti e fosse biologichepoi le rimuoverà, appare piùcome una sorta di specula-zione edificatoria che non svi-luppo di attività ricreative. Vi immaginate voi il Vivarocon decine di maneggi e unterritorio per le cavalcate rim-picciolito a causa di appezza-menti costruiti in lungo e inlargo? C’è poi da tener conto di unconflitto d’interessi grossocome una casa che questavolta riguarda proprio il Sin-daco di Rocca di Papa Bocciache, come da lui stesso ripe-tuto in varie occasioni, èanche Presidente del “V.E.S.”(Vivaro Equestrian Servicecon sede a Roma in Via Tu-

scolana 2140) che ha nellosviluppo delle attività equestrila sua maggiore finalità. Una doppia veste, quella diSindaco di Rocca di Papa e diPresidente di un’associazionedi settore, che appare sottouna luce diversa se pensiamoche come amministratore co-munale sta riprogettando ilterritorio del Vivaro a esclu-sivo vantaggio di chi praticagli sport dedicati al cavallo, dicui lo stesso Boccia è uno deimassimi esponenti. Dopo gli slogan lanciati dalSindaco, “Rocca di Papa cittàdel castagno”, “Rocca di Papacittà dell’ambiente”, “Roccadi Papa città della solida-rietà”, “Rocca di Papa cittàdella fraternità”, è la volta di“Rocca di Papa città del ca-vallo” o meglio “città dellestrutture dedicate al cavallo”. Qualcuno dovrebbe andarsi arileggere la storia di uno deipiù grandi ippodromi italiani,quello di San Siro, che dopouna serie di progetti edifica-tori che annunciavano ungrande sviluppo delle attivitàequestri e turistiche, si arrivòa decretarne in poco tempo lafine, lasciando palazzi ed edi-fici facile preda di cambi didestinazione d’uso e dei solitinoti costruttori. Una fine tragica per il Vivaroe per la sua storia fatta di an-tiche tradizioni e ambiente.

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ROCCA DI PAPA il Segno - Gennaio 201010

Il Comitato dei Campi d’Annibale scrive al Sindaco sulla vicenda dei ripetitori tv

“Sul problema antenne sono statecalpestate tutte le leggi dello Stato”

nella loro proprietà a danno della colletti-vità tutta. E’ inutile –continua la nota in-viata anche al Sindaco Boccia-nasconderle dietro un cancello”. Paroleforti su cui purtroppo l’amministrazionecomunale non si è mai sbilanciata, evi-tando di stringere ad un angolo i Trinitaridella Madonna del Tufo su un problemache esiste ormai da diversi anni e su cuic’è soltanto silenzio e disinteresse. Stando ad alcune voci qualcuno vorrebbeorganizzare una sorta di boicottaggio dellefunzioni religiose del santuario, con i cit-tadini roccheggiani che dovrebbero evi-tare di frequentare un luogo che a causadelle antenne presenti sta creando paure etimori tra la cittadinanza, essendo pratica-mente a ridosso di abitazioni civili. “E’mai possibile –si chiede infine il Comi-tato- che sul problema antenne sono state

calpestate tutte le leggi esistenti delloStato? E cosa dire del danno ambientale edella bellezza dei nostri boschi?”. Do-mande a cui si cerca una risposta da tanti,troppi anni. Sulla vicenda si segnala anche l’inter-vento de “La Voz”, il nuovo gruppo civicofondato dal nostro Marco Rapo, chechiede la dismissione di tutti gli impiantiradiotelevisivi di Monte Cavo. Resta dacapire il ruolo giocato dall’amministra-zione comunale che, malgrado i tanti al-larmi lanciati in seguito all’introduzionedella trasmissione in tecnica digitale (sucui bisognava intervenire almeno dalmarzo 2008) ha ritenuto di interessarsi delproblema soltanto pochi mesi fa, quandopraticamente i giochi erano già stati fatti adanno di Rocca di Papa e dei suoi citta-dini.

Il Parco apre internet agli imprenditori

Sponsor istituzionali

di Paola GattaNon sembra terminare il dibattito intornoalla vicenda delle antenne radiotelevisivedi Monte Cavo e al loro mancato sposta-mento dalla vetta roccheggiana a ColleSterparo (Capranica Prenestina). Dopo ilfallimento degli incontri avuti dall’ammi-nistrazione comunale con il vice-ministroPaolo Romani (ex dipendente Fininvest) ilComitato di Quartiere dei Campi d’Anni-bale ha diffuso una “lettera aperta ai citta-dini di Rocca di Papa”, evidenziando lanecessità di “fare qualcosa perché il tempopassa, le antenne aumentano e intanto lagente si ammala e muore”. Un grido forte che pone ancora una voltaal centro della questione il sacrificio diun’intera cittadinanza costretta a convi-vere suo malgrado da ben 34 anni con leonde elettromagnetiche e con un degradoche ormai è diventato una consuetudine suuna delle aree più suggestive dei CastelliRomani, quel Mons Albanus ritenuto ilcentro della latinità.Il Comitato dei Campi, per voce del suoattivo Presidente, Gianfranco Silvestrini,ha posto l’attenzione soprattutto sui fallitiincontri con il Ministero dello SviluppoEconomico, dicastero da cui dipende il si-stema televisivo in tutt’Italia. “Di fronte aquesti fatti –si legge nella nota- si possonocapire i tanti ritardi al trasferimento delleantenne” a cui si può rispondere seguendouna sola strada, “il paese tutto deve reagiree mobilitarsi se vuole far sentire la propriavoce”.Occhi puntati non soltanto sui tralicci(circa 70) presenti a Monte Cavo maanche su quelli installati presso il Santua-

La vetta di Monte Cavo con i tralicci e l’ex convento. A sinistra: Gianfranco

Silvestrini, Presidente del Comitato di Quartiere dei Campi d’Annibale

Il Parco dei Castelli Romani, nella logica dell’autofinanziamentoche sovrintende tutte le azioni dell’Ente, offre da qualche giornoai settori produttivi dei Castelli Romani una duplice opportunità.Attraverso le inserzioni sui due bannermessi a disposizione sulsito dell’Ente sarà infatti possibile sia finanziare il Parco dei Ca-stelli Romani, sia avere a disposizione una vetrina virtuale danon meno di 20 mila contatti al mese. Un’azione non solo simbolica ma anche profondamente signifi-cativa perché continua un rapporto organico tra Parco e settoriproduttivi dei Castelli che produce benefici da diverso tempocon progetti come Eccelsa, il Distretto delle Eccellenze e l’atti-vità promozionale del Parcomobile che diffonde anche la culturadei prodotti tipici castellani nei vari eventi promozionali. “La nuova vetrina che offre l’Ente è a disposizione per tutti que-gli imprenditori dei Castelli Romani che seguono una linea com-merciale di qualità”, è stato il commento del PresidenteGianluigi Peduto.

rio della Madonna delTufo. “I Padri Trinitari–scrive Silvestrini-hanno il dovere di direai cittadini di Rocca diPapa quanto rendono le20 cassette Enel chealimentano le antenne

Ad Ancona una situazione come M. Cavo

Tralicci da riordinareIl Comune di Ancona si trova in una situazione simile a quella diRocca di Papa con il problema dell’elettrosmog causato dai ripetitoriradio-tv. L’Amministrazione –che ha emesso un’ordinanza con laquale indicava il superamento dei limiti nell’area del Montagnolochiedendo di ridurre i campi elettromagnetici- insieme alle emittentiradiofoniche e televisive, hanno presentato le bozze di un interventoche prevede l’abbattimento degli attuali ripetitori e la costruzionedi tre tralicci nell’area in questione. Contestualmente, hanno chiestoun intervento del Comune presso il Demanio (su cui verrebbero co-struiti i tralicci) affinché richieda canoni d’affitto non troppo elevatie, inoltre, una proroga di tre mesi dell’ordinanza. Sindaco e assessore, prendendo atto dell’impegno manifestato daiproprietari delle emittenti che nel frattempo hanno adottato gli inter-venti per abbassare la soglia delle onde elettromagnetiche, si sonoimpegnati a concedere tale proroga e a continuare lungo questo per-corso di dialogo e condivisione della problematica. Modi diversi per affrontare (e risolvere) problemi decennali.

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presenta

Domenica 17 gennaio 2010 ore 18.00concerto-revivaldella band “SPACCIATORI di LENTI”TEATRO CIVICO ROCCA DI PAPA

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Page 12: Il Piccolo Segno

ROCCA DI PAPA il Segno - Gennaio 201012

La viabilità continua ad essere uno dei maggiori problemi per Rocca di Papa

Via Cavour-Via Barozze, l’occasionepersa per una strada di collegamento

d’uscita verso via delle Barozze e devononecessariamente risalire tutti su via Palaz-zolo da strade in forte pendenza, il disagiodei residenti in via Cavour, anche loro piùo meno nelle stesse condizioni.Forse un giorno, quando e se sarà possibile,gli amministratori del tempo adotteranno unasoluzione strabiliante: offriranno a questi cit-tadini disagiati un abbonamento a prezzoscontato della funicolare riattivata.

il-sognatore.blogspot.com

Abbiamo già scritto una riflessione su via Ca-vour nel maggio 2008 quando la consegnadegli appartamenti della “Nuova Colonia”era già iniziata e mentre i lavori per altre co-struzioni procedevano rapidamente.Della strada di collegamento tra via Cavour evia delle Barozze esisteva allora soltanto unaccenno di un tratto iniziale che partiva dallivello piano terra della Colonia, ma i cittadinirassicurati dagli impegni degli amministratoricomunali, immaginando i soliti ritardi che ri-guardano le opere pubbliche, si erano rasse-gnati ad aspettare che l’opera fossecomunque realizzata in un tempo ragione-vole. Recandoci in visita ad un amico ab-biamo costatato che la situazione è restataferma al maggio 2008. Di strada, lavori incorso, cartelli che indicano l’apertura di uncantiere niente di niente. Inoltre se avendoneil tempo uno si attarda ad osservare tuttal’area circostante si rende conto che lo spaziolasciato libero non permette più nessuna rea-lizzazione di strada per la città; che l’unicastrada che c’è è quella che serve ai residentiper andare a casa loro e con disagio visto checi sono un paio di curve strette e, all’uscita suvia Cavour, anche qualche difficoltà di mano-vra. Mentre si sono rilasciate concessioni edi-

Panorama dai “Ribelli”

lizie per migliaia di cittadini nell’area di viadelle Barozze, non si è pensato a come ren-derli “cittadini di Rocca di Papa” che si pos-sono servire dei servizi e del commercio delpaese, consolidando uno stato di fatto checostituisce un vero e proprio incentivo ad an-dare fuori per le più elementari necessità:Marino, Grottaferrata, Frascati.Non ci vuole molto a capire che si è com-messo un’ulteriore errore nella gestione delterritorio comunale e creato un danno pe-renne a tutti, perché il nostro paese soffreper una carenza estrema di una viabilitàadeguata al minimo della sicurezza collet-tiva. Non si poteva prima tracciare unastrada e poi costruire in modo da rispettaretutti i parametri della buona urbanistica?Non si poteva pensare al futuro della vitadi quel quartiere e del paese provvedendoanche al bene degli imprenditori che dannolavoro a tanti e che avrebbero potuto rea-lizzare ugualmente i loro investimenti? Sequalcuno avesse chiesto un parere a quelfior fiore di urbanisti che hanno lavorato alnostro piano regolatore forse non sarebberostati fatti “errori” di questo tipo.Abbiamo aggiunto al disagio dei residentiai “Ribelli” che non hanno una via

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RETE di GIORNALISTI e SCRITTORI ANTIMAFIE

di ROMA e PROVINCIAdi Andrea SebastianelliSul numero scorso delSegno ci siamo occu-pati delle infiltra-zioni criminali aRoma e nella Provin-

Non si puònon sapere,non si puònon dirlo

cia. Quanto emerso ci ha fatto com-prendere come le mafie non sianoqualcosa distante da noi, riguar-dante solo le regioni meridionali (Si-cilia, Calabria, Puglia e Campania),ma come ormai siano una presenzaconsistente del nostro territorio. La vi-cenda di “Villa Vecchia”, l’hoteldella ‘Ndrangheta sequestrato nellavicina Monte Porzio poche settimanefa, rappresenta non un allarme mauna certezza che deve far rifletteretutti, cittadini e politici, amministra-zioni pubbliche e aziende private.Ma anche noi che scriviamo sui pe-riodici a diffusione locale. Ogni lotta alle mafie ha sempre vistoanche l’impegno, di pari passo conquello delle forze dell’ordine e dellamagistratura, di giornalisti e scrittorilocali, che più da vicino riescono adannusare dove c’è puzza di infiltra-zione criminale. Contro queste infil-trazioni le amministrazioni comunalidevono iniziare a contrapporre lapolitica della legalità, soprattuttonell’espletamento delle gare d’ap-palto delle grandi opere che, comeha dimostrato l’Osservatorio regio-nale sulla criminalità e la sicurezza,sono uno degli ingressi degli interessimafiosi nei nostri Comuni.

supplemento al n. 1 -Gennaio 2010 de “il Segno”ilSegnoil

Segno n.1

Il18/02aColleferro siparla di Cosa Nostra

Da Gioia Tauro ai Castelli Romanipassando per San MarinoL’INCHIESTA DI ANDREA RASETTI HAPRESO AVVIO DAL SEQUESTRO DEL LUS-SUOSO ALBERGO DI MONTE PORZIO,“HOTEL VILLA VECCHIA”, SOTTOPOSTOA SEQUESTRO DAI CARABINIERI DEL ROSPERCHE’ APPARTENENTE A UN POTENTECLAN DELLA ‘NDRANGHETA, QUELLOFACENTE CAPO AL BOSS ROCCOMOLE’. UN’INCHIESTA CHE FA EMERGEREI DIFFUSI INTRECCI ESISTENTI TRA LACRIMINALITA’ E I CASTELLI ROMANI.

Andrea Rasetti all’interno

Continua in IV

L’omicidio del Boss Rocco Molè

IL LIBRO DI JOHN DICKIE, “COSA NOSTRA”, SARA’ MOTIVO DI APPRO-FONDIMENTO PER CONOSCERE GLIAVVENIMENTI E GLI UOMINI CHE SISONO AVVICINATI ALLE VERITA’ PIU’SCOTTANTI. A PRESENTARE QUESTOLIBRO PUBBLICATO NEL 2006 SARA’ETTORE ZANCA, COLLABORATORE DEL MENSILE “IL SEGNO”. UN APPUNTAMENTO LETTERARIO DA NON PERDERE.

In IV pagina

Falcone e Borsellino

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IIdi Andrea RasettiDa GioiaTauro ai Ca-stelli Romanip a s s a n d oper San Ma-

‘Maestro’ è il nome dell’ultimaindagine coordinata dallaDDA (Direzione DistrettualeAntimafia) di Reggio Cala-bria, condotta dal ROS, Rag-gruppamento OperativoSpeciale dei Carabinieri, conla collaborazione dell’Agenziadelle Dogane e dal contributoinformativo dell’AISI, Agenziadella Sicurezza Interna, cioè iservizi segreti.L’operazione ‘Maestro’, porta,assieme ai suoi 27 ordini di cu-stodia cautelare, importanti

RREETTEE

AANNTTII

MMAAFFIIEE

novità sul fronte della gestionemalavitosa delle infrastrutturedel porto di Gioia Tauro.Per la cronaca nazionale, le po-tenti ‘Ndrine della Piana, Molè,Pesce e Piromalli, gestivano in-disturbati gran parte dellemerci in entrata, garantendol’ingresso di migliaia di contai-ner di provenienza cinese esen-tandoli da qualsiasi controllodoganale.Un meccanismo ben oliato atutti i livelli, tanto che la Mafiacinese avrebbe deciso di affi-dare ai calabresi della Pianagran parte del loro import,spostando l’ingresso dei contai-ner dal porto di Napoli aquello di Gioia Tauro, lieti dipagare meno tasse sulle merciregolarmente introdotte conbolle falsificate e sicuri dell’in-gresso senza problemi di mercicontraffatte di grandi marche.

Delegato della ‘Ndrangheta eresponsabile delle operazioni,è Cosimo Virgiglio, classe ‘66,di Rosarno e uomo di fiduciadel defunto Rocco Molè. A lui riconducibili due delle so-cietà oggetto di sequestro pre-ventivo da parte dellamagistratura: la CDE Italia e laCargo Service, entrambe so-cietà di import-export, con lequali l’organizzazione esple-tava tutte le operazioni di im-port delle merci e la loroconsegna in tutta Italia.Le operazioni portuali eranofacilitate dai funzionari doga-nali compiacenti e funzionari‘navigati’ come Adolfo Frac-chetti, ex direttore della do-gana di Gioia Tauro e divenuto,dopo la pensione, un preziosoconsulente al soldo del gruppomalavitoso.I capitali frutto delle operazioni

gestite da Cosimo Virgiglio, ve-nivano poi ripuliti a Roma eprovincia grazie alla complicitàdi esperti del settore del rici-claggio di denaro sporco. In particolare, l’indagine ha ac-certato che la maggior partedei proventi venivano reinvestitinel complesso alberghiero‘Villa Vecchia’ di Monte PorzioCatone.La struttura, con il suo lussuosoalbergo e i suoi due ristoranti, èformalmente intestata alla so-cietà I.T.A. Srl, con sede a Col-leferro, i cui titolari, secondo lamagistratura, sarebbero a tuttigli effetti soci nell’affare di ri-ciclaggio.I tre titolari della I.T.A. Srl, deiquali due ai domiciliari e ilterzo latitante, avrebbero fa-vorito l’ingresso degli esponentidella ‘Ndrangheta nell’affare‘Villa Vecchia’ in cambio di

Da Gioia Tauro ai Castelli Romanipassando per San Marino

rino.E’ questo il percorso diparte dei capitali ille-citi della ‘Ndranghetaderivanti dalle attivitàdi controllo e gestionedel porto di GioiaTauro.Cocaina dal centro esud America, eroinadalla Turchia, mercicontraffatte dal-l’Oriente. E forse armi,in quei 7500 containerche ogni giorno pas-sano per il porto. Un porto, quello diGioia Tauro, che nonpoteva non essere neitrent’anni dalla suaprogettazione alla suarealizzazione, neglianni ‘90, interesseparticolare delle‘Ndrine della Piana.Un porto che non po-teva che essere gestitodalle potenti famiglieMolè e Piromalli, stret-tamente legate in af-fari e in vincoli diparentela, almeno finoal febbraio 2008,quando i vincoli furonomessi in discussionedall’uccisione del ca-pofamiglia Rocco,della famiglia Molè.L’omicidio evidenziò icontrasti per la ge-stione milionaria degliaffari portuali, maprobabilmente fuanche la loro soluzionee con essa la possibi-lità di stabilire nuoviequilibri e strategieper la spartizionedella torta.

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gennaio 2010 - n. 1

L’Hotel Villa Vecchia di Monte Porzio Catone

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III

RREETTEE

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MMAAFFIIEE

esplicite pressioni sulla pre-cedente gestione del com-plesso, affidata ad unaimprenditrice di Sabaudia,che nel 2007 viene ‘convinta’dai calabresi a rescindereanticipatamente il contrattodi gestione.Da quel momento ‘Villa Vec-chia’ diviene il centro delleattività dell’organizzazione.Ma non solo. Quello cherende veramente interes-sante l’accordo tra ‘Ndran-gheta e i colletti bianchidella I.T.A. Srl sono le iden-tità dei titolari: in particolareGiorgio Hugo Balestrieri eAngelo Boccardelli.Sono, rispettivamente, presi-dente e presidente emeritodella rinomata Fondazione‘Giacomo Maria Ugolini’, consede a San Marino e finaliz-zata alla promozione dellafraternità e della cultura trai popoli, e in odore di masso-neria.Giacomo M. Ugolini, amba-

sciatore per San Marino inEgitto e Giordania, granmaestro della Loggia del Ti-tano, deceduto nel 2006, eragià apparso sulle pagine dicronaca locale nel 2003,quando sembrava conclusala trattativa di acquisto diVilla Clara, sulla via deiLaghi. La villa della Loren sarebbediventata secondo i progettidi allora, una speciale suc-cursale della fondazione del-l’ambasciatore, il “Liberoateneo internazionale per lostudio del mistero dell’uomoe lo sviluppo della potenzia-lità umana”.Dell’acquisto non se ne fecepoi nulla e alla morte del-l’ambasciatore, Angelo Boc-cardelli, già suo segretarioparticolare, diede vita allafondazione intitolata al suoex datore di lavoro.Fondazione con sede a SanMarino, come detto, e conquartier generale presso

‘Villa Vecchia’ gestito dallostesso Boccardelli; delega-zioni della fondazione sonopoi in Turchia, Nicaragua eStati Uniti. In particolare, la delega-zione di New York è affidataal suo presidente, Giorgio H.Balestrieri, personaggiotutt’altro che insignificante:già capitano della marinamilitare italiana, ex apparte-nente alla loggia massonicaP2, tessera n. 907, collabo-ratore dell’organizzazioneGladio, vice presidente delRotary Club di New York edelegato del Rotary pressole Nazioni Unite.Professionista dell’intelli-gence, è titolare della Mil-Com3D, società specializzatain tecnologie avanzate per lasicurezza e lo spionaggio, edella T-H-O-R Security, so-cietà di sicurezza privata,paramilitare, già accreditataed operativa in Iraq e Af-ghanistan.

Entrambe le società hannosede a New York e sonoforse state visitate negli ultimigiorni dalla Criminalpol, vistoche Balestrieri è ancora irre-peribile. A ben guardaredunque, l’operazione ‘Mae-stro’ non solo conferma la ca-pacità della ‘Ndranghetanella gestione criminale delleattività produttive sul territo-rio italiano ma dimostracome siano fondati i sospettiche mafia tradizionale e icolletti bianchi appartenentialla massoneria e ai servizisegreti, si uniscano in vincolicriminali dando vita ad or-ganizzazioni così potenti dabloccare inchieste come“Why Not”, “Poseidone” e“Toghe Lucane”, condottedall’ex magistrato Luigi DeMagistris, che ricostruivanol’influenza dei poteri occulti ele loro alleanze con le orga-nizzazioni criminali di stampomafioso.

Andrea Rasetti

Da Gioia Tauro ai Castelli Romani passando per San Marino

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gennaio 2010 - n. 1

di Cesare Buquicchio*La mafia è arrivata anche nei grandicentri commerciali della regione. Dopola droga, l’usura, la prostituzione, ilcontrollo del voto, le infiltrazioni negliappalti (uno su tutti quello per l’alta ve-locità Roma-Napoli), nelle attività eco-nomiche del porto di Civitavecchia, nelsettore alberghiero e nel mercato orto-frutticolo di Fondi, la criminalità orga-nizzata sta ora puntando la suaattenzione e i suoi capitali sulla distri-buzione commerciale. È questo uno dei punti salienti delprimo «Rapporto sulle presenze dellacriminalità organizzata a Roma e nelLazio» presentato ieri dal presidentedella Regione Marrazzo al Forum Pub-blica Amministrazione in corso in que-sti giorni alla Nuova Fiera di Roma.«La vera novità di queste migrazioni dicapitali - si legge nella relazione - stanel fatto che non si tratterebbe di inve-stimenti a pioggia, ma di investimentifinalizzati - è il caso in particolare diuno o due clan della camorra - a crearereti commerciali, a condizionare settori,a stabilire prezzi, a ricollocare non solocapitali ma anche refurtiva. Questa preoccupante tendenza sta viavia emergendo da indagini o segmentidi inchieste che abbiamo avuto mododi osservare e che ci permette di notare

la ricostruzione di una vera e propriainvasione - soprattutto nel settore deigrandi centri commerciali della regione- di sigle societarie provenienti tutte daaree geografiche omogenee per una mi-grazione che non può in nessun casoessere casuale». Ma dal rapportoemerge anche una ramificazione e unainvadenza delle organizzazioni mafioseche conta tra le 60 e le 70 cosche legatead ‘ndrangheta, camorra, cosa nostra esacra corona unita. A queste sono daaggiungersi le organizzazioni locali(come la famiglia Nicoletti da un lato edall'altro il network criminale rappre-sentato dalla galassia familiare dei Ca-samonica - Di Silvio) e quelle stranieredi matrice cinese, rumena e nigeriana.Un puzzle di attività illecite che fa do-mandare all’Osservatorio presieduto daEnzo Ciconte: «Il Lazio è solo infiltratodalle formazioni criminali provenientidalle regioni di origine delle criminalitàmafiosa tradizionale o è stato già inparte occupato?». Un allarmante quesito che fa lanciare aMarrazzo l’appello al ministro dell’In-terno Maroni e al sindaco Alemanno:«Nessuno faccia finta che nel Lazio cisono solo i problemi della microcrimi-nalità: c'è anche quello della criminalitàorganizzata. Noi come Regione daremotutte le risorse per assicurare la lotta

alla criminalità e alla illegalità diffusa,ma che nessuno faccia finta che non cisono altri problemi». Appello a cui perprimi rispondono i consiglieri regionaliLaurelli (Pd), Fontana (Verdi) e Robi-lotta (Sr) che chiedono una riunionestraordinaria della Pisana sul tema cri-minalità organizzata. A contribuire peròalla scarsa emersione delle ramificazionimafiose contribuisce anche la relativa“stabilità” dell’attività criminale. Lospiega approfonditamente il Rapporto:«Nonostante la dimensione della piazzae degli affari illegali non ci sono mat-tanze vere e proprie, al massimo opera-zioni chirurgiche, non solo perché nonva suscitato allarme, ma anche perchévengono sostanzialmente rispettati pre-cisi accordi di spartizione territoriale». Ma il “governo” di realtà così com-plesse fa pensare all'esistenza «di unasorta di organismo che svolge non soloil ruolo di 'camera di composizione' deiconflitti ma di vero e proprio regolatoredegli interessi, degli affari e delle pre-senze, garantendo l'immutabilità dellacondizione di Roma 'città aperta a tuttele mafie' che è la prima condizione per-ché avvengano e siano garantiti in sicu-rezza lucrosi guadagni per tutti»conclude la relazione.* articolo pubblicato il 13 maggio ‘08

(pag. 1) sull’ed. romana de L’Unità

I TENTACOLI DELLE MAFIE NEL LAZIOi giornalisti antimafie hanno scritto...

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ilSegnoilSegno

gennaio 2010 - n. 1

Per questo abbiamo deciso didare vita a un’associazione,una “Rete di giornalisti e scrit-tori antimafie di Roma e Pro-vincia” a cui tutti possono dareil loro contributo, e a cui spe-riamo aderiscano presto anchealtre testate locali. Far finta di non vedere e dinon sapere non è più possibile,ne va della nostra coscienza ci-vile, soprattutto di fronte aidati che periodicamente ven-gono diffusi sia dall’Osserva-torio regionale che da SosImprese. Spesso i cronisti localipreferiscono non approfondiretali temi, quasi a voler scac-ciare il fatto concreto che CosaNostra, ‘Ndrangheta, Ca-morra, ecc. sono tra di noi piùdi quanto si pensi. Così, come voce della neo-nataassociazione, abbiamo decisodi dare vita a un supplementomensile tutto dedicato a questofenomeno criminale che ri-chiede una presa di coscienzada parte di tutti. L’omertà è unmale da abbattere come lacriminalità. Noi abbiamo de-ciso di avviare questa batta-glia.

Andrea Sebastianelli

Non si può non sapere, non si può non dirloSegue dalla prima

PER SAPERNE DI PIU’Convegni, eventi, racconti e storie sulle mafie

Mercoledì 27 gennaio 2010 verrà presentato, aRoma, il XII Rapporto di Sos Impresa “Le mani dellacriminalità sulle imprese”. Il Rapporto, come è consuetudine, vuole offrire unapanoramica più ampia su tutte le attività illegali delleorganizzazioni mafiose. Lo scopo è quello di eviden-ziarne la potenza finanziaria, la grande liquidità didenaro disponibile e, di conseguenza i rischi che nederivano per l’economia italiana, e non solo, in que-sta particolare, difficile congiuntura economica. Sarà presente ed interverrà il Ministro dell'Interno Roberto Maroni.

27 Gennaio 2010, Presentazione del XII Rapporto di Sos Impresa

Prefazione di Roberto Saviano La verità, in questo romanzo, passa anzituttoattraverso la ribellione.

“Gli sparano cinque colpi alla testa. Tutti miratialla nuca. Per ammazzarlo e per sfregiarlo.” Roberto Saviano

Una storia di violenza e ribellione, al sole diSicilia, al sole di una mafia arcaica come laterra su cui prospera. Turi, che lavora comeuno schiavo per pagare i debiti contratti conun latifondista; Possano, il predicatore-profetache come un oracolo dice antiche verità inac-cettabili per i potenti; Michele, che alla miseriapreferisce la via del brigantaggio; Alfio, chevive il dramma dell’emigrazione in Venezuela;e Stellina, la figlia di Turi, che vuole vincere lapiù grande battaglia, quella contro la malat-tia e la morte. Personaggi come icone di untempo segnato dalla lotta dell’uomo contro lanatura e contro l’altro uomo. Una storia che hala forza primordiale dei miti, ma il bisogno disperanza degli uomini di oggi. “Chi nasce al Sud sa bene che non tutti i modidi ammazzare sono uguali. Alle mafie nonbasta eliminare. Nella modalità della morte èsiglata una precisa comunicazione. GiuseppeFava, Pippo per chi lo conosceva, lo sfregianosparandogli in testa quando si sta muovendoin una situazione che non c’entra nulla col suolavoro. L’esecuzione di Pippo Fava gli uomini diCosa Nostra la compiono il 5 gennaio del1984, mentre sta andando al Teatro Verga aprendere sua nipote che aveva appena reci-tato in Pensaci Giacomino!, l’inno pirandellianoal nostro eterno Stato incapace. Ma la morte

di Pippo Fava non termina con quegli spari.Non si esaurisce con quel singolo atto di vio-lenza. La si stava preparando da tempo e sa-rebbe continuata per molto tempo ancora.” Dalla Prefazione di Roberto Saviano (Antimafia Duemila, 23 dicembre 2009)

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GLI INVENTORI DEITEOREMI SCOMODI,STORIE E FATTI DI UOMINI TROPPO VICINI ALLA VERITA’In occasione dei pomeriggi let-terari organizzati dalla libreriaSangraal di Colleferro, sita invia Latina 12, giovedì 18 feb-braio 2010 alle ore 17.00, il no-stro Ettore Zanca approfondiràle tematiche trattate nel libroscritto da John Dickie, “Cosanostra”, edito da Laterza nel2006, con un intervento dal ti-tolo "gli inventori dei teoremiscomodi, storie e fatti di uominitroppo vicini alla verità". Tuttisono invitati a partecipare.Info: 06-97080689

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ROCCA DI PAPA 13il Segno - Gennaio 2010

A metà gennaio i primi fiocchi hanno fatto capolino anche aRocca di Papa. Si è trattato di una nevicata piuttosto blandama l’inverno è ancora lungo...

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Gentile Redazione de “il pic-colo Segno”, di nuovo mi con-gratulo con voi per il vostropiccolo, ma grande giornale!Spesso devo andare a caccia, ealle volte sono così fortunatache com’è capitato a dicembreriesco a reperire anche il sup-plemento!Mi chiamo Serenella e abito inquel di Via Focicchia dal giu-gno 2002… devo dire che perscelta ed una boccata d’ariamigliore ho lasciato volentieriil caos di Roma. Sono un’in-fermiera e ostetrica e lavoroalla Asl RmE presso il SantoSpirito, da vent’anni sono perla tutela dalla salute dell’uomoin generale. Vivo Rocca diPapa soltanto la sera e neiweekend, e devo dire che lapace e la quiete roccheggianeriescono a trafugare tutta lastanchezza e lo stress settima-nale. Ho comprato un bilivellocon notevoli sacrifici, ero laterza acquirente e ho aspettatogli altri condomini per poterdecidere sul tipo e il colore deltessuto per la tenda da metteresulla terrazza panoramica…ma a che pro!? Dopo pochimesi, alcuni condomini hannocominciato a stravolgerel’estetica della palazzina convarie opere murarie persona-lizzate: le terrazze panorami-che le hanno chiuse conenormi vetrate panoramiche,buttando giù i muri perimetralie aumentando così notevol-mente la cubatura interna del

proprio appartamento, aper-ture di nuove finestre. A nullasono servite le lamentele fatteai vari Amministratori che sisono susseguiti, tanto che hopreso la decisione da alcunigiorni di informare l’UfficioUrbanistico di Rocca di Papa.Altra assurdità!? Il dieci settembre del 2005, inseguito alle ripetute piogge ealluvioni di quel periodo, allesedici del pomeriggio sonouscita con l’auto che avevoparcheggiato nel box del ga-rage coperto e sono rientrataintorno alle diciassette etrenta; rientrando abbiamo tro-vato la protezione civile, la po-lizia municipale, l’ambulanzaecc. in quanto il terreno dellastrada privata di Via Frascatiera franato sulla nostra palaz-zina. Non immaginate il fiumedi fango e detriti!! Quasi ab-biamo vissuto lo stesso scena-rio degli ultimi fatti accaduti aCapoterra e Messina per gli al-luvioni.Per farla breve abbiamo do-vuto sistemare il tutto a nostrespese e intraprendere una tu-tela legale. Abbiamo incari-cato un CTU, sempre a nostrespese e abbiamo scoperto cheil Comune ha concesso all’Im-presa Costruttrice LAGOMAR Srl il permesso dicostruire; a costruzione ulti-mata hanno venduto tutti i do-dici bilivelli ma nessuno diessi si è preoccupato di farconvogliare le acque chiare e

Da una residente di Via Focicchia riceviamo e pubblichiamo

“Una strada in cui contanosolo le regole del più forte”

reflue dei residenti di Via Fra-scati in scarichi fognari, ma atutt’oggi scaricano a cieloaperto e sopra le nostre teste! Ai residenti di Via Frascati lacosa non interessa in quantoprima c’era il bosco e quindiquesto problema non sussi-steva!! Ora siamo di nuovonell’inverno ed io vedo i muridi cemento armato del garagesempre più zuppi e il rischioche la cosa si ripeta è lì… madel Comune nessuna traccia. Altro caso verificatosi que-st’estate, intorno alla metà diagosto, all’altezza di via Fo-cicchia 56 è stato messo il teloverde scuro lungo tutta la re-

cinzione e nel giro di un mesedal reticolato intravedevo untetto di un villino sorto in menche non si dica, e senza l’ap-posizione di una regolare auto-rizzazione comunale eurbanistica. Ora il villino sta per essere ri-finito e ultimato, addiritturaper effettuare l’allaccio Enelhanno tratteggiato quello cheera il manto stradale creandoun solco senza preoccuparsi disistemarlo! Che dire, Rocca di Papa è ilpaese di “fai come ti pare,come se fosse casa tua” . Che ve ne pare? Cari saluti.

Serenella L.

Prima neve a Rocca di Papa

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ROCCA DI PAPA il Segno - Gennaio 201014

Inaugurato il nuovo centro cottura per le scuole roccheggiane

Premiato l’impegno per le strutture scolastiche di Sergio RasettiVenerdì 8 Gennaio alle ore 16è stata inaugurata il nuovocentro cottura comunale chefornirà i pasti ai bambinidelle scuole materne ed ele-mentari di Rocca di Papa.Inserita nel bellissimo com-plesso della nuova scuola ma-terna in via di ultimazione aiCampi d’Annibale, la cucinaè dotata di nuove e moderneattrezzature che il personaleaddetto saprà sicuramenteutilizzare al meglio per for-nire pasti buoni e sicuri a tuttii bambini che ne usufrui-ranno.Con una breve cerimonia ilSindaco Dott. Pasquale Boc-cia ha ringraziato quantihanno reso possibile la realiz-zazione dell’opera, avvenutain tempi molto brevi: dalla

progettazione alla costru-zione alla messa in funzionedi tutti gli impianti relativi. Ilrilascio delle autorizzazioniall’esercizio da parte dellaASL consente l’immediatoinizio della fornitura dei pastinelle scuole interessate.Il Sindaco e i suoi Assessorihanno annunciato altre im-portanti inaugurazioni che siterranno nei prossimi mesisempre nel campo delle strut-ture scolastiche: i lavori dellascuola materna dei Campid’Annibale, stesso complessodella cucina, saranno ultimatientro 2-3 mesi; quelli dellapalestra rinnovata presso lascuola del centro storico sonopraticamente già ultimati; laconsegna della nuova scuolapresso il consorzio Giardinodegli Ulivi avverrà nelle

prossime settimane. Un settore, quello delle strut-ture scolastiche comunali, peril quale questa amministra-zione ha saputo mettere incampo validi progetti, atti-vare le necessarie proceduree ottenere gli indispensabilifinanziamenti; tre elementiche troppo spesso la pubblicaamministrazione non riesce afar coesistere con facilità.Il nostro paese che ha unagrande necessità di “risor-gere” come noi de “il piccoloSegno” sottolineiamo spesso,nel campo delle strutture sco-lastiche, ha trovato una buonabase di partenza che ci augu-riamo possa essere al più pre-sto individuata anche pertanti altri aspetti della vita cit-tadina che ne hanno unestrema necessità.

Il cane che vedete nella foto si chiama Biagio,è un maschietto e ha circa un anno e mezzo. E’uno degli animali usciti indenni dal terremotodell’Aquila, rimasto purtroppo senza padrone.Adesso Biagio si trova a Rocca di Papa, ospi-tato provvisoriamente da una famiglia che si èsensibilizzata verso la sua storia ma che per ra-gioni di spazio non può tenerlo. Se entro qual-che settimana l’orfanello Biagio non troveràuna sistemazione definitiva, finirà in uno dei ri-fugi convenzionati con la ASL. Per lui dopo ildanno sarebbe una vera e propria beffa. Rivol-giamo un appello a chiunque abbia la possibi-lità di adottare questo cuccioline di tagliamedia. Per informazioni potete inviare una mailal giornale: [email protected].

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Grazie alle politiche intra-prese dall’amministrazionecomunale, Rocca di Papa sista distinguendo da altri Co-muni dei Castelli per le suepolitiche a favore delle strut-ture scolastiche. La Giuntaguidata dal Sindaco Bocciaha dimostrato di avere dav-vero a cuore i luoghi in cui ibambini svolgono la loro at-tività più importante, quelladi apprendere e imparare. Abreve saranno inauguratidue nuovi edifici scolastici,la scuola materna dei Campid’Annibale e quella elemen-tare delle Vigne. Due progetti concreti chemiglioreranno di molto l’ap-proccio allo studio per i no-stri piccoli concittadini.Resta aperto il nodo dellascuola elementare del Cen-tro, che necessiterebbe diurgenti interventi (soprat-tutto per agevolare l’in-gresso ai disabili e permigliorare le norme di sicu-rezza), e della scuola mediadi Villa Poceck (anch’essacarente dal punto di vistastrutturale). Il nostro mensile non rispar-mia critiche all’amministra-zione comunale madobbiamo rivolgere un sin-cero plauso verso il lavorofin qui svolto nelle politichescolastiche, anche grazieall’impegno di ValentinaTrinca, assessore di questodelicato settore. Da partenostra non esiteremo, comeabbiamo sempre fatto, a se-gnalare le cose che rite-niamo sbagliate e asegnalare quelle che rite-niamo giuste e sensate.

(A.S.)

Scuola, un esempio da seguire

Scampato dal terremotoin Abruzzo, Biagio cercadei nuovi padroni

Page 19: Il Piccolo Segno

ROCCA DI PAPA 15il Segno - Gennaio 2010

A proposito del premio “Merli” conferito al nostro Sindaco

Premio alle politiche ambientalima i cittadini restano perplessi

Tra i 44 premiati di questa edi-zione, anche il Sindaco di Roccadi Papa, dott. Pasquale Boccia,con la seguente motivazione:“Per avere attivato preventiva-mente il piano per la messa insicurezza di tutte le zone a ri-schio smottamenti, conside-rati i repentini ed atipicicambiamenti atmosferici degliultimi tempi. Il Sindaco Bocciaha assunto una ferma posi-zione, a volte impopolare perscoraggiare azioni incivili epericolose da parte dei citta-dini, al fine di scongiurarequalsiasi rischio idrogeolo-gico nel territorio comunale.Inoltre l’amministrazione Boc-cia ha adottato nel Piano Ur-banistico Generale Comunalela così detta “opzione zero”ovvero l’esclusione a priori,ed in modo assoluto, dell’in-troduzione di nuove cubaturerispetto a quelle già previstedal vigente PRG”.

di Sergio RasettiAl nostro Sindaco,dott. PasqualeBoccia, è stato as-segnato il “Premioper l’ambienteGianfranco Merli”. Il Premio Nazio-nale per l’Am-biente “GianfrancoMerli” per la diffu-sione della culturaambientale vuolevalorizzare le prin-cipali iniziative asostegno dell’am-biente.

come saremo combinati? Pos-siamo stare tranquilli?”. Lamotivazione del premio e ilcommento del Sindaco, pub-blicati con un comunicatostampa, restituiscono tran-quillità alla popolazione checon i tempi che corrono ha bi-sogno di sapere che è tuttosotto controllo. Non credete?

P.S. L’ultima parte della mo-tivazione non corrispondeproprio a quello che pensa lastragrande maggioranza deicittadini roccheggiani. Sì, ciriferiamo proprio alla “cosìdetta opzione zero” relativa anuove edificazioni. Anche noipensiamo che “l’opzionezero” di cui si parla è soltantouna “così detta opzione zero”perché nella realtà di zero sipuò parlare soltanto della spe-ranza che a Rocca di Papa sifacciano le cose come vor-rebbe l’ambientalismo di cuiGianfranco Merli è stato unprecursore.

Ecco la motivazione del premio conferito a Boccia...

Il Sindaco Boccia in “odore di santità”dopo il premio per le politiche ambientali

Se i “cittadini sono incivili e pericolosi”“Questi obbiettivi raggiuntisono il risultato del lavorodella squadra di governo cheguido. In particolar modo at-traverso i settori Ambiente eLavori Pubblici, come rispo-sta al tavolo di concertazionecostante tra amministrazione,forze dell’ordine, Parco deiCastelli Romani, Guardia Fo-restale e XI Comunità Mon-tana dei Castelli Romani eMonti Prenestini, è stato pos-sibile intraprendere diverseiniziative ambiziose per ilbene comune del territorio”.

Pasquale Boccia

...e il commentodel Sindaco

La scelta dei premiati si basasulla raccolta di dati, informa-zioni, segnalazioni relativealle iniziative intraprese nelcorso dell’anno solare prece-dente a quello della consegnadel Premio. La motivazionedel premio, che riportiamo (adestra) nella sua formulazioneintegrale, ha sorpreso favore-volmente in quanto nessunoaveva avuto la percezione

reale di quanto è stato fattonel territorio comunale per lamessa in sicurezza di tutte lezone a rischio smottamenti.Una informazione utile a ras-sicurare i cittadini che, comeè naturale, in occasione di di-sastri ambientali che si ripe-tono con troppa frequenza efacilità in tutto il territorio na-zionale, si chiedono automa-ticamente: “A casa nostra

Dunque stando alle motivazioni del premio con-ferito al Sindaco di Rocca di Papa, quest’ultimoavrebbe condotto battaglie impopolari per fer-mare le “azioni incivili e pericolose da parte deicittadini” roccheggiani. Siamo curiosi di saperequali azioni incivili siano state commesse dai no-stri concittadini e quali battaglie impopolari sianostate condotte dal primo cittadino. Un premio chese da un lato ha consegnato un riconoscimento aBoccia dall’altro ha fatto apparire gli abitanti di

Rocca di Papa come delle persone poco racco-mandabili, incapaci di comportamenti corretti esensati. D’altronde se un popolo si comporta in malomodo, di chi è la colpa maggiore se non di chi lorappresenta? L’ambiente e le politiche di conser-vazione e prevenzione sono argomenti troppo seriper ricamarci su una vera e propria “beatifica-zione”. Aspirare a diventare santo è un diritto madiventarlo realmente è tutta un’altra cosa. (A.S.)

Grazie Sindaco per lo scempio della Via Sacra...

...per voler fare del Vivarouna periferia urbanizzata...

...e per aver fatto un PRG cheprevede 5 mila abitanti in più

* ** *

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Page 20: Il Piccolo Segno

ROCCA DI PAPA il Segno - Gennaio 201016

Che cosa succede nel Popolo delle Libertà diRocca di Papa? Un partito che non sembra tro-vare l’unità malgrado abbia tutte le ragioni perfarlo, trovandosi all’opposizione ormai da quasiquindici anni. Eppure continuano le divisioni al suo interno,manifestatesi in grande evidenza soprattuttosulla vicenda dei tralicci radio-tv di Monte Cavo(ma non solo). Da una parte la proposta di Ro-berto Trinca di ridefinire la presenza delle an-tenne nel nostro paese, dall’altra la posizionedell’altro Consigliere Pdl, Gino Del Nero, che siè allineato con gli intendimenti dell’amministra-zione comunale. L’assenza di una strategia comune tra le varieanime del centrodestra roccheggiano non fabene nemmeno alla maggioranza di governo che,se non fosse per l’opposizione esercitata dalla si-nistra, nei Consigli Comunali si troverebbe sem-pre tra “buoni amici” con cui condividerebilanci, scelte programmatiche e progetti. In at-tesa di comprendere come finirà questo bracciodi ferro tra i contendenti, non resta che sperareche le posizioni politiche diventino trasparenti.Chi sta in maggioranza governa, chi sta in mi-noranza critica, analizza e propone scelte e so-luzioni alternative. Qui invece l’opposizione di centrodestra fa tuttotranne che opporsi. Anche questa è un’anomaliatutta roccheggiana.

Silvio Cajonello

E’ tempo di bilanci anche per il partito che da solo governa Rocca di Papa

Selapoliticascomparedal territorio,Partito Democratico, ci sei o no?

di Sergio RasettiPer nulla visibile anche in occasione delleprimarie per l’elezione del segretario na-zionale, il Partito Democratico di Roccadi Papa è tornato politicamente nell’om-bra. Quel torpore che ha colto i suoi mili-tanti già da molto tempo, sembracontinuare e il fatto che a diventare segre-tario sia stato Bersani e non Franceschini,sostenuto a grande maggioranza dai roc-cheggiani, probabilmente ha deluso leaspettative di chi sperava di potersi collo-care personalmente in posizioni più favo-revoli nel partito. Ora il fatto è che non si può aspettare al-l’infinito che essi riprendano i sensi. Siconvincano che in politica ci sono e ci sa-ranno sempre battaglie vinte e battaglieperse, cosa che bisogna essere capaci adaccettare, altrimenti non resta che starsenea casa o trasmigrare, come accade troppospesso, in altro campo alla ricerca di piùvisibilità personale. Occorre che la poli-tica alla base riparta alla grande per ripri-stinare quel legame con il territorio senzail quale pezzi interi della società se nevanno per proprio conto ad abbracciareconcezioni populiste, egoiste, razziste,poco responsabili per l’ambiente e per ilprossimo. Il modo di ragionare su alcune

Intanto nel Pdl noncessa la confusione

rica; quando non si è cauti afare annunci su realizzazioni diopere pubbliche che poi nonvedono mai la luce o che nonsarebbe proprio il caso di pro-porre perché troppo costose opoco urgenti; quando pur difare e lasciar fare si forza sul-l’interpretazione delle leggi edei regolamenti; quando suc-cede tutto questo, e Rocca diPapa non ne è immune, comesi fa a recuperare il cittadinoalla politica? Restando barri-cati nell’anonimato politico?All’esterno di sedi ricoperte dapolvere? Rifugiandosi nellafunzione di amministratori co-munali intenti a dare rispostespicciole a chi le viene perso-nalmente a chiedere? E aquanti si riesce a dare la risposta imme-diata che si attendono? La strada è unasoltanto. Riprendere il cammino già spe-rimentato dai partiti storici: il contatto ca-pillare con la gente dove ci si mette lafaccia e domani, quando quell’impegnoche ci eravamo presi è saltato, con quellastessa faccia si ritorna a spiegare e ripro-gettare per ripartire daccapo.

Sono in tanti quelli che non possono ac-cettare più di ascoltare leader che riesconosoltanto a parlare per se stessi e che vo-gliono partecipare per poter interloquire,tornado ad una seria attività politica dibase, l’unico modo per uscire da questagrave crisi di credibilità alla quale siamopervenuti per responsabilità di un’interaclasse dirigente.

questioni locali lo di-mostra abbastanzabene. Quando il citta-dino pretende di co-struire ovunque ecomunque la sua casa;quando chiede di asfal-tare strade destinate altraffico rurale; quandoprotesta perché il ParcoRegionale dei Castelli“osa aiutare i comuni aproteggere l’ambiente”;quando nelle assembleepubbliche non c’è piùnessuno che chiede dirimuovere le eventualiincompatibilità di ca-

Hai perso qualche numero del Segno? Vuoi ritrovare un articolo che avevi letto? Da oggi puoi consultare tutti i numeri del nostro mensile collegandoti al sito internet: www.issuu.com/ilpiccolosegno. Buona lettura!

www.issuu.com/ilpiccolosegno

sessore: “Quelli scrivono solofalsità… sono solo contro”.Questo breve scambio di battutemi permette di chiarire che ilnostromensile non è contro nes-suno, né tantomeno contro l’at-tuale amministrazione guidatadal Sindaco Boccia. Semplice-mente ci limitiamo a raccontaredal nostro punto di vista le coseche ci accadono intorno. Noncondividiamo, spiegandolo,molte delle scelte di questa am-ministrazione semplicementeperché le riteniamo deleterie peril futuro di Rocca di Papa. Peròè vero ciò che si pensa, cioè chesiamo un “giornale contro”.Siamo contro chi esercita il po-tere in modo arrogante; siamocontro chi vorrebbe ridisegnareil nostro territorio solo in baseagli interessi dei costruttori infi-schiandosene dell’interesse col-lettivo; siamo contro chi diceuna cosa e poi ne fa un’altra;siamo contro le politiche im-provvisate che hanno ridotto abrandelli il nostro centro storico;

Noi, il poteree la verità

SEGUEAPAGINA 8

”LAMENTEE’ COME UN

PARACADUTE.FUNZIONASOLO SESI APRE.

di AndreaSebastianelli“Signor Asses-sore, ha lettoche cosa hascritto ilSegno?”. Ri-sposta dell’As-

Dissesto idrogeologico

Latask-forcedelComune

Apagina 8

Albert Einstein

Diversi lettori ci segnalano, ad ogni uscita del nostro mensile, che alcune persone usano prendere varie copie del gior-nale per poi gettarle. Fermo restando che d’ora in poi, qualora tali azioni si dovessero ripetere, presenteremo regolaredenuncia alla Procura della Repubblica, ricordiamo che cosa dice l’art. 20 della Legge sulla Stampa (Legge n. 47 dell’8febbraio 1948):“Chiunque asporta, distrugge o deteriora stampati per i quali siano state osservate le prescrizioni di legge, allo scopodi impedirne la vendita, distribuzione o diffusione, è punito, se il fatto non costituisce reato più grave, con la reclusioneda sei mesi a tre anni. Con la stessa pena è punito chiunque con violenza o minaccia impedisce la stampa, pubblica-zione o diffusione dei periodici, per i quali siano state osservate le prescrizioni di legge. La pena è aumentata se il fattoè commesso da più persone riunite o in luogo pubblico, ovvero presso tipografie, edicole, agenzie o altri locali destinatia pubblica vendita. Per i reati suddetti si procede per direttissima”.Invitiamo i nostri lettori, qualora abbiano assistito a tali abusi, a segnalarceli anche in forma anonima per lettera o permail ([email protected]).

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 10 - Ottobre 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

ALCENTRO DELGIORNALE 4 PAGINE PER CONOSCERE I FATTI

il SegnoVeritànascoste

Chi asporta i nostri giornali per gettarli?

ALL’INTERNO “SPECIALEMONTECAVO”

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

NNuuoovvii ccoorrssii aarrttiissttiicciiPittura su porcellana, ceramica, tela e legno - MosaicoDisegno dal vero - Trompe l’oeil accademico - Cuera secaPPoorrcceellllaannaa bbiiaannccaa ddeellllee mmiigglliioorrii mmaarrcchheeColori ed accessori per tutte le tecniche artisticheLibri e dispense d’arte - Vetrate ed elementi arredo tiffanyCotture da porcellana, ceramica, vetro e argilla - VetrofusioneSSeemmiinnaarrii ddii tteeccnniicchhee nnuuoovvee ddii ppiittttuurraaCCoorrssii ppeerr cchhii aannccoorraa ppeennssaa ddii nnoonn ssaappeerr ddiisseeggnnaarree

PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

Vince Franceschini

Pd, congressosenzaparole

Apagina 9

di Roberta QueriniSono stata lontana da Roccadi Papa per 12 anni, quandosono tornata ho trovato ilvuoto, ho ritrovato un paesenel degrado. Ho inscritto imiei figli nelle stesse scuoledove andavo io, ma adessome ne pento.Mi sento responsabile ditutto quello che tutti i giornidevono affrontare. Mia figliaè una studentessa modelloma in questa scuola non rie-sce ad uscire al meglio.Mio figlio, a soli 6 anni, si ri-trova in una classe conside-rata uno scarto.Nel mese di settembre ho gi-rato, ho chiesto, ho suppli-cato tutte le persone che dalComune potevano aiutarci.Nessuna risposta.Ho lasciato Roma dove imiei figli vivevano in una re-altà che funzionava. La ri-sposta del Comune è stataquesta: “A Roma ci sono isoldi”; mi domando: che ri-sposta è?Non ho chiesto un aiuto eco-nomico, ma solo giustizia,sensibilità e responsabilitàverso quei bambini che sa-ranno il nostro futuro.

Letterasulla nostrascuola

Segue a pagina 10

L’allarme lanciatodallaCgil scoperchia gliinteressi e le infiltrazionicriminali aRomaenell’interaprovincia

La criminalità arriva e si stabilizza anche da noi

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

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PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte Il nostro no al

processo breve

Segue a pagina 6

Ai giovanigiornalisti

dico: raccontatesempre la verità.Anche secosta molto.

EnzoBiagi

PICCOLO

Anno VIII, n. 12 - Dicembre 2009

Periodico mensile dell’Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

BBuuoonn NNaattaallee “

diRoberto SavianoSignor Presidente delConsiglio, io non rap-presento altro che mestesso, la mia parola, ilmio mestiere di scrit-tore. Sono un cittadino.Le chiedo: ritiri la legge

sul “processo breve” e lo faccia innome della salvaguardia del diritto.Il rischio è che il diritto in Italia possadistruggersi, diventando uno strumentosolo per i potenti, a partire da lei.

MafiApprofondimento alle pagine 16 e 17

il Segnoopoli3322 PPAAGGIINNEE!!

GGRRAANNDDEE VVEEGGLLIIOONNEE

con la musica diSandro e

Claudio Tabellione

di CAPODANNO

__tt iittÄÄÄÄxx \\ÇÇvvttÇÇààttààtt - ViaPalazzolo, 52 -Rocca di Papa -TTeell.. 0066..994499..7766..0000

22001100Il nostro menù specialeAntipasto di mare misto (cotto e crudo)Primi piattiBrodo arzille broccoli con pane tostato - Ravioli ripieni di salmone emozzarella in salsa rosa - Risotto alla crema di scampiSecondi piattiArrosto misto di pesce (orata, palombo o tonno, calamaro, gamberi, ecc.)Frittura di calamariContorniPatate al forno - InsalataSorbetto al limoneAMEZZANOTTE Lenticchie con cotechino - Spumante - Dolci natalizi

Per informazioni e prenotazioni392-338.68.98 - 340-395.48.47

(Simone)bambini 0/3 anni gratisbambini dai 3 anni al 50%

zione ufficiale del Comune“Comune Informa” e da “ilpiccolo Segno” redatto, diffusoe finanziato da un gruppo divolenterosi che cercano di assi-curare una minima informa-zione sulle cose di casa chetutti mormorano, mentre chi didovere, fa finta di non sentireo conoscere.In tanti attendono, ogni mese,l’uscita de “il piccolo Segno”,sicuri di trovare qualche argo-mento interessante, descrittoda punti di vista non istituzio-nali, che può far capire megliola realtà.Le pagine del periodico comu-nale, stampato su carta di pre-gio e diffuso in modo capillare,sembrano non risponderemolto alle aspettative di infor-mazione dei cittadini sullecose della Casa Comunale,sulle delibere di Consiglio Co-munale, sulle decisioni dellaGiunta Municipale, sul lavorodelle Commissioni Consiliari,

Stampa localepubblicaeprivata

SEGUEAPAGINA 8

”Se io ti dò undollaro e tu midai un dollaro,

entrambi abbiamoun dollaro. Se io tidò un’idea e tu midai un’idea, entrambiabbiamodue idee.

di SergioRasettiA Rocca diPapa l’infor-mazione localeè assicurata es-senzialmentedalla pubblica-

P.C.R. la farsa continua

Solodebiti eniente turisti

A pagina 8

Umberto Veronesi

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PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 11 - Novembre 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

Dieci anni di verità,mezze verità ed omissionidi una classe politica asservita ai nuovi potenti

il Segno

www.issuu.com/ilpiccolosegno

1975-1985 gli anni che sconvolseroMonteCavo

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

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AllarmeCentro Storico

Unresidenteci scriveche...

A pagina 9

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Noi, il poteree la verità

SEGUEAPAGINA 8

”LAMENTEE’ COME UN

PARACADUTE.FUNZIONASOLO SESI APRE.

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Dissesto idrogeologico

Latask-forcedelComune

Apagina 8

Albert Einstein

Diversi lettori ci segnalano, ad ogni uscita del nostro mensile, che alcune persone usano prendere varie copie del gior-nale per poi gettarle. Fermo restando che d’ora in poi, qualora tali azioni si dovessero ripetere, presenteremo regolaredenuncia alla Procura della Repubblica, ricordiamo che cosa dice l’art. 20 della Legge sulla Stampa (Legge n. 47 dell’8febbraio 1948):“Chiunque asporta, distrugge o deteriora stampati per i quali siano state osservate le prescrizioni di legge, allo scopodi impedirne la vendita, distribuzione o diffusione, è punito, se il fatto non costituisce reato più grave, con la reclusioneda sei mesi a tre anni. Con la stessa pena è punito chiunque con violenza o minaccia impedisce la stampa, pubblica-zione o diffusione dei periodici, per i quali siano state osservate le prescrizioni di legge. La pena è aumentata se il fattoè commesso da più persone riunite o in luogo pubblico, ovvero presso tipografie, edicole, agenzie o altri locali destinatia pubblica vendita. Per i reati suddetti si procede per direttissima”.Invitiamo i nostri lettori, qualora abbiano assistito a tali abusi, a segnalarceli anche in forma anonima per lettera o permail ([email protected]).

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ALCENTRO DELGIORNALE 4 PAGINE PER CONOSCERE I FATTI

il SegnoVeritànascoste

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Vince Franceschini

Pd, congressosenzaparole

Apagina 9

Valeriano Gatta. Qualsiasi persona con unpo’ di sale nella zucca si rende conto del-l’eccessiva mole di cemento per un par-cheggio che dovrebbe risolvere soltanto leesigenze di un’area marginale del paese,abbastanza fuorimano (interessando soloun lato dell’antico quartiere bavarese) edel tutto distaccata dagli altri grandi quar-tieri, Campi d’Annibale e Vigne.Perchè allora non realizzare un progettopiù adatto a quest’angolo di paese, arric-chitosi negli ultimi anni di un bel teatro co-munale? Perchè questa ostinazione?

Questoparcheggios’hada fare,ma...rendiamolopiùbello

SEGUEAPAGINA 12

”Palermo nonmi piaceva,

per questo hoimparato ad amarla.Perché il vero amoreconsiste nell’amareciò che non ci piace

di Andrea SebastianelliCentomila metri cubi di-stribuiti su sette piani.Sono questi i dati allar-manti del parcheggio chedovrebbe sorgere a ri-dosso del centro storico diRocca di Papa, in piazza

AncheRoccadiPapaavrà il suoecomostro, a ridossodel centrostorico, benvisibile dalla campagnaromana. Il Sindaco vorrebbeerigere questo “monumento allabruttezza”ma ilWWFprotestaeParco eSovrintendenza chiedonoun’opera adatta al contesto delquartieremedievale roccheggiano

Palazzo-parcheggiomultipiano, settepianidibruttezzaPaolo Borsellino

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 9 - Settembre 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

Ecomostriper poterlocambiare.

il Segno

AMonte Cavo

Lavori direcuperoe... abusi

Alle pagine 8 e 9

Urbinelli

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PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

A pagina 19

Festadei 100anniLanipote diM.S.DeRossi

Maria Tami-lia, nipote delgrande stu-dioso Mi-chele StefanoDe Rossi, hac o m p i u t o100 anni.

FondiRegionaliScavi allaFortezzaApagina 10

Dopo lo scempioEcco laViaSacraA pagina 14

Alle pagine 12 e 13

E, adesso che è giunto al traguardo, checosa succede? Che alcuni dei Sindaci chelo avevano sempre ritenuto fondamentale,che consideravano il Parco un ente dimez-zato proprio perché privo di questo impor-tante strumento, si sono messi sulladifensiva e ritengono ora il Piano di As-setto una minaccia, un pericolo, un ele-mento che “limita lo sviluppo”, qualcosache riduce le loro libertà di manovra.E’proprio così? Lo è se un Sindaco si con-sidera il “padrone” del “suo” territorio; op-pure se vede con fastidio o con imbarazzo,la presenza del Parco, e giudica come “in-tromissioni” le prerogative di controllo chela legge attribuisce all’Ente.

Sindaci eParco

SEGUEAPAGINA 9

A pagina 8

No, non ditedi esserescoraggiati, di

non volerne più sapere.Pensate che tutto èsuccesso perchè non neavete voluto più sapere...

di Andrea SebastianelliSono filtrate notizie sugliincontri che i Sindacihanno avuto per esami-nare il Piano di Assettodel Parco, uno strumentoessenziale che tutti invo-cano da anni.

Via delle Calcare

Pericoloper itombini

Il 27 settembresaràaRoccadiPapa

Apagina 15

IlComune fa suequasi tutte le 383Osservazioni al nuovoP.R.G.

Mons.Martinelli nuovoVescovo

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, nn. 7/8 - Luglio/Agosto 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

“Dalla lettera di GiacomoUlivi, partigiano assassinato

Il ConsiglioComunale del 15 luglio harigettato tutte leOsservazioni al nuovoPianoRegolatore presentate dai cittadini, perchèritenute incongruenti,ma poi le ha fatte sueinserendole nelle 22OsservazioniComunali,stravolgendo di fatto il P.R.G. progettatodall’ArchitettoMarcoPutano.

ARTICOLI ALLE PAGINE 12 e 13

il Segno

Urbinelli

Grottaferrata (Rm) - Via Valle della Noce, 79/ATel/Fax 06-9410201 - www.porcellanabianca.com

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PPPPoooorrrrcccceeeellllllllaaaannnnaaaa bbbbiiiiaaaannnnccccaaaaStudi d’Arte

dai fascisti nellapiazza grandedi Modena il 10Novembre 1944

LaVariantona

Apagina 6

ParlaDonFranco“Vicini agliemarginati”

Il fondatoredi Capodarcoparla dei di-sagi della no-stra societàglobalizzatae dei nuoviprogetti.

PrevenzioneAvisTest per laprostataApagina 19

PentimaStallaRipartonoi lavoriA pagina 11

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 6 - Giugno 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

dittori, talvolta anche loschi, senza perse-guire il bene comune. Non promuovonopiù la maturazione civile e l’iniziativa:sono piuttosto federazioni di correnti, cia-scuna con un “boss” e dei “sotto-boss”.I partiti hanno occupato gli enti locali, glienti di previdenza, le banche, le aziendepubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali,le università, la Rai, alcuni grandi giornali.

Ora che lapolitica ha invasoogni settore

SEGUEAPAGINA 3

Sulle antennediMonteCavo si continuaa tacere. Perchè?

Il Silenzio!

Alle pagine 6 e 7

Centinaia di cittadini hannosottoscritto il sostegno al-l’esposto presentato allaProcura della Repubblicaper lo scempio dell’areaarcheo-naturalistica dellaVia Sacra a Monte Cavo.Il danno è stato superiorealle previsioni. Partita unaseconda denuncia.

“”

In Italianon è la

libertà che manca:mancanogli uominiliberi

Guai a dire una parola sui tralicci di MonteCavo. Tutti sembrano far finta che il problemanon esista, che d’improviso le antenne non sianopiù dannose alla salute, che la vetta dell’anticoMons Albanus sia stata cancellata letteralmentedalle carte geografiche. Quelli che guidavano leproteste di piazza sono scomparsi. Quelli chechiedevano alla politica di risolvere il problemasi sono dissolti. Anche il Comitato di Quartieredei Campi preferisce trincerarsi dietro il silenzio.

LeoLonganesi

SERVIZIOALLEPAGINE8e9

diAndrea SebastianelliI partiti di oggi sonosoprattutto macchinedi potere e di clientelacon una scarsa cono-scenza dei problemidella gente. Gesti-scono interessi, i piùdiversi, i più contrad-

Nuova denuncia

ViaSacrascempio!

Alle pagine 5 e 11

L’esclusione dell’ex Vice-Sindaco dalla maggio-ranza che governa Roccadi Papa continua a crearepolemiche. Su “Oggi Ca-stelli” va in scena unbotta e risposta che nonchiarisce i motivi dellafuoriuscita di De Santis. Icittadini ancora all’oscuro.

Boccia-DeSantis

Botta erisposta

Strisce blu addio?

Cittadiniereferendum

Apagina 12

Un gruppo di cittadini diRocca di Papa starebbedando avvìo ad una rac-colta di firme per chiederela proclamazione di unvero e proprio referendumcomunale pro o contro iparcheggi a pagamentoistituiti due anni fa nel cen-tro storico.

riuscì a sconfiggere il gruppo guidato daEnrico Fondi, e su cui in seguito (per uncambio di valutazione) il centrosinistra sidivise in modo brusco. Ora quell’opera èin fase di realizzazione, concretizzando ilvecchio progetto di Fondi. Prima di conti-nuare voglio premettere che il sottoscrittonon è contrario al “Giardino degli Ulivi”,perchè pensare di fermare oggi l’urbaniz-zazione in una zona ampiamente edificata(tra Rocca di Papa e Grottaferrata) è illuso-rio e neppure tanto ragionevole.

Giardino degliUlivi, questionedimetodo

SEGUEAPAGINA 8 A pagina 19

Credo che siavera la profe-zia di Maria

Valtorta: dopo duemilaanni l’umanità arriva albivio. Noi abbiamo tra-dito il cristianesimo. Lachiesa è fatta dai poveri,quindi la vera speranza

di Andrea SebastianelliNella politica roccheg-giana stà tenendo banco lavicenda del “Giardinodegli Ulivi”, il più grandesacco edilizio di Rocca diPapa contro il quale nel1997 un giovane Ponzo

ProtezioneCivile

ViaggioaL’Aquila

Proseguonogli attacchi alParcoRegionale.Da chi partono?Eperchè?E’oradi venireallo scoperto.

Una storia iniziatanel 1919

Apagina 17

Dal1998aoggi, ricostruiamo lavera storiadei confinidell’Ente

Don FrancoMonterubbianesi

Gli “Screpanti” vicini a festeggiare i 90 anni!

Quando l’On.EnricoFerri propose uno strano nome

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 5 - Maggio 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

Il Parco!sono i poveri.

il Segno

Finalmente libera la stazione a valle

Funicolare, alcuniinterrogativi...

A pagina 10

L’occupante abusivo sta-rebbe per lasciare la pic-cola stazione, mentre ilSindaco annuncia per giu-gno la pubblicazione delbando. Ma intanto emer-gono alcune voci contrariecirca la riattivazione dellastorica funicolare.

ALLE PAGINE 12 e 13

Onna dopoil terremoto La stazione

occupata

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 7-8 - Luglio/Agosto 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

sposti a fare il muso duro contro la RegioneLazio; Comitato di Quartiere dei Campid’Annibale, fortemente irritato per i nostriarticoli, dispensatore di volantini e lettereaperte; politici e politicanti pronti ad alzareil dito verso le colpe degli altri; giornalistiasserviti al potere di turno, ben attenti a nonfar trapelare le notizie che veramente fareb-bero emergere le responsabilità.

Se sulle antennesi continuaa sparare a salve

SEGUEAPAGINA 5 A pagina 5

Il tentativo era quello di far passare lo scempio dellaViaSacra come qualcosa di inventato... inventato dal nostrogiornale per mettere in difficoltà l’amministrazione co-munale.Adesso che a segnalare lo scempio non c’è solo“Il Segno” ma anche uno dei più autorevoli quotidianiitaliani come “LaRepubblica” (senza tener conto di altriperiodici locali) qualcuno forse sentirà il dovere di smet-terla di ripetere che “sulla Via Sacra non è successoniente”.Ora è importantemantenere alta l’attenzione in-torno alla salvaguardia dell’antica strada romana.

“”

Non camminaredavanti a me,potrei seguirti.

Non camminaredietro di me, potreinon esserti guida.Cammina almio fianco,ed insiemetroveremo la via

L’uccisione di un imprenditore romano, vicinoagli ambienti criminali, ha portato alla luce unvasto giro di speculazioni edilizie, per le qualianche Rocca di Papa è finita nell’inchiesta degliinquirenti. Un terreno di via delle Barozze,pagato 350 mila euro, si è trovato al centro di unaserie di acquisizioni e vendite che ne hanno fattolievitare il prezzo finale a 5,5 milioni di euro. Ementre le indagini vanno avanti, sarebbe oppor-tuno sottoporre a monitoraggio il nostro territorio

AlbertoCamus

SERVIZIOALLEPAGINE8e9

diAndrea SebastianelliPallottole sì ma asalve! Dopo il nostroapprofondimento sulperchè del silenzio in-torno ai ripetitoriradio-tv di MonteCavo, si è scatenato ilputiferio. Sindaci di-

Articolo su “LaRepubblica”Lavori Pubblici

Estatediinterventi

Apagina 7

L’estate parte con una seriedi lavori che migliorerannosicuramente la viabilità cit-tadina.Mentre esultano i re-sidenti diVia delle Rose perl’asfaltatura della strada,sono stati avviati i lavori dirifacimento di Via De Lucae la messa in sicurezza diViaAlberobello.

Unrecente casodi cronaca impone ilmonitoraggiodel territorio

Speculazioni

13 luglio 2

008dal plauso dei lettori che ormai contano, peressere informati su tante questioni che altrepubblicazioni non hanno interesse a trattare,su “il piccolo Segno”, che poi tanto piccolonon è visto che si occupa di argomenti fonda-mentali della vita cittadina suscitando inte-resse, riflessione e dibattito. Sul contenutodegli articoli naturalmente i giudizi non sonounanimi. Chi è d’accordo, chi non lo è affattosu questo o quell’altro argomento, chi vuoledire la sua e ci chiede spazio per pubblicarla;cosa che noi facciamo volentieri perché unodei nostri principali interessi è quello di darevoce a chi non ha mezzi propri per farlo.

Ledistrazionidel Palazzo

SEGUEAPAGINA 5

Alle pagine 10 e 11

Le nude cifredicono che la

social card è unamicroscopica elemo-sina per pochissimi,e una macroscopicaoccasione di

Lo avevamo scritto: l’ex Convento di MonteCavostava rischiandodi crollareper l’incapa-cità delle Istituzioni a tutelare un edificio di-chiarato monumento nazionale. Poco primadella fine dell’anno una parte della struttura, acausadellepioggetorrenziali,èvenutagiùpor-tando con sè una storia iniziata seicento annifa. Il Segno ha denunciato l’accaduto alleAu-torità competenti, affinchè facciano chiarezzasulle cause e sulle responsabilità... mentre ilComune tace. Articoli alle pagg. 8 e 9

di Sergio RasettiIl nostro giornale periodicoha consolidato la sua ca-denza mensile grazie al-l’impegno di un gruppo dicollaboratori intenzionati acontinuare su questa stradasoprattutto perché gratificati

Via delle Calcare

UnNodostretto...

Hacedutopartedell’exConventodiMonteCavo

SpararenelParco. Si può?

Apagina 6

Sul settimanale “L’Espresso” del 15 gennaio scorso:“Se sfogli il giornale del tuo Comune, ci troverai ilSindaco che ti sorride benevolo in tutte le pose... Cartapatinata e fiumi d’inchiostro a colori consacrati adosannare il Pantheon dell’amministrazione pubblica...Editoria sprecona spedita gratis al cittadino, il qualeperò alla fine la propria copia se la paga comunque...I costi effettivi, spesso, rimangono sepolti nei bilanci”.Qualcuno ci fa sapere quanto è costato il nostro nel2008, tutto, ma proprio tutto, compreso?

Gianfranco Botti

ALL’ INTERNO LE IMMAGINI ESCLUSIVE

Michele Serra

InConsiglioComunale sotto accusa finisce il Parco

L’Amministrazione resta sul vago

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 1 - Gennaio 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

E’crollato!il Segno

Unmonumento immersonella naturavittima dell’incuria e dell’insensibilità

La parte crollata del Convento

propaganda.

il curiosoGiornali comunali

L’inchiesta

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 6 - Giugno 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

dittori, talvolta anche loschi, senza perse-guire il bene comune. Non promuovonopiù la maturazione civile e l’iniziativa:sono piuttosto federazioni di correnti, cia-scuna con un “boss” e dei “sotto-boss”.I partiti hanno occupato gli enti locali, glienti di previdenza, le banche, le aziendepubbliche, gli istituti culturali, gli ospedali,le università, la Rai, alcuni grandi giornali.

Ora che lapolitica ha invasoogni settore

SEGUEAPAGINA 3

Sulle antennediMonteCavo si continuaa tacere. Perchè?

Il Silenzio!

Alle pagine 6 e 7

Centinaia di cittadini hannosottoscritto il sostegno al-l’esposto presentato allaProcura della Repubblicaper lo scempio dell’areaarcheo-naturalistica dellaVia Sacra a Monte Cavo.Il danno è stato superiorealle previsioni. Partita unaseconda denuncia.

“”

In Italianon è la

libertà che manca:mancanogli uominiliberi

Guai a dire una parola sui tralicci di MonteCavo. Tutti sembrano far finta che il problemanon esista, che d’improviso le antenne non sianopiù dannose alla salute, che la vetta dell’anticoMons Albanus sia stata cancellata letteralmentedalle carte geografiche. Quelli che guidavano leproteste di piazza sono scomparsi. Quelli chechiedevano alla politica di risolvere il problemasi sono dissolti. Anche il Comitato di Quartieredei Campi preferisce trincerarsi dietro il silenzio.

LeoLonganesi

SERVIZIOALLEPAGINE8e9

diAndrea SebastianelliI partiti di oggi sonosoprattutto macchinedi potere e di clientelacon una scarsa cono-scenza dei problemidella gente. Gesti-scono interessi, i piùdiversi, i più contrad-

Nuova denuncia

ViaSacrascempio!

Alle pagine 5 e 11

L’esclusione dell’ex Vice-Sindaco dalla maggio-ranza che governa Roccadi Papa continua a crearepolemiche. Su “Oggi Ca-stelli” va in scena unbotta e risposta che nonchiarisce i motivi dellafuoriuscita di De Santis. Icittadini ancora all’oscuro.

Boccia-DeSantis

Botta erisposta

Strisce blu addio?

Cittadiniereferendum

Apagina 12

Un gruppo di cittadini diRocca di Papa starebbedando avvìo ad una rac-colta di firme per chiederela proclamazione di unvero e proprio referendumcomunale pro o contro iparcheggi a pagamentoistituiti due anni fa nel cen-tro storico.

riuscì a sconfiggere il gruppo guidato daEnrico Fondi, e su cui in seguito (per uncambio di valutazione) il centrosinistra sidivise in modo brusco. Ora quell’opera èin fase di realizzazione, concretizzando ilvecchio progetto di Fondi. Prima di conti-nuare voglio premettere che il sottoscrittonon è contrario al “Giardino degli Ulivi”,perchè pensare di fermare oggi l’urbaniz-zazione in una zona ampiamente edificata(tra Rocca di Papa e Grottaferrata) è illuso-rio e neppure tanto ragionevole.

Giardino degliUlivi, questionedimetodo

SEGUEAPAGINA 8 A pagina 19

Credo che siavera la profe-zia di Maria

Valtorta: dopo duemilaanni l’umanità arriva albivio. Noi abbiamo tra-dito il cristianesimo. Lachiesa è fatta dai poveri,quindi la vera speranza

di Andrea SebastianelliNella politica roccheg-giana stà tenendo banco lavicenda del “Giardinodegli Ulivi”, il più grandesacco edilizio di Rocca diPapa contro il quale nel1997 un giovane Ponzo

Protezione Civile

ViaggioaL’Aquila

Proseguonogli attacchi alParcoRegionale.Da chi partono?Eperchè?E’oradi venireallo scoperto.

Una storia iniziatanel 1919

Apagina 17

Dal1998aoggi, ricostruiamo lavera storiadei confinidell’Ente

Don FrancoMonterubbianesi

Gli “Screpanti” vicini a festeggiare i 90 anni!

Quando l’On. EnricoFerri propose uno strano nome

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 5 - Maggio 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

Il Parco!sono i poveri.

il Segno

Finalmente libera la stazione a valle

Funicolare, alcuniinterrogativi...

A pagina 10

L’occupante abusivo sta-rebbe per lasciare la pic-cola stazione, mentre ilSindaco annuncia per giu-gno la pubblicazione delbando. Ma intanto emer-gono alcune voci contrariecirca la riattivazione dellastorica funicolare.

ALLE PAGINE 12 e 13

Onna dopoil terremoto

La stazioneoccupata

il SegnoPICCOLO

mensile indipendentedi attualità, informazionee culturaAnno VII, n. 7-8 - Luglio/Agosto 2008 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

sposti a fare il muso duro contro la RegioneLazio; Comitato di Quartiere dei Campid’Annibale, fortemente irritato per i nostriarticoli, dispensatore di volantini e lettereaperte; politici e politicanti pronti ad alzareil dito verso le colpe degli altri; giornalistiasserviti al potere di turno, ben attenti a nonfar trapelare le notizie che veramente fareb-bero emergere le responsabilità.

Se sulle antennesi continuaa sparare a salve

SEGUEAPAGINA 5 A pagina 5

Il tentativo era quello di far passare lo scempio dellaViaSacra come qualcosa di inventato... inventato dal nostrogiornale per mettere in difficoltà l’amministrazione co-munale.Adesso che a segnalare lo scempio non c’è solo“Il Segno” ma anche uno dei più autorevoli quotidianiitaliani come “LaRepubblica” (senza tener conto di altriperiodici locali) qualcuno forse sentirà il dovere di smet-terla di ripetere che “sulla Via Sacra non è successoniente”.Ora è importantemantenere alta l’attenzione in-torno alla salvaguardia dell’antica strada romana.

“”

Non camminaredavanti a me,potrei seguirti.

Non camminaredietro di me, potreinon esserti guida.Cammina almio fianco,ed insiemetroveremo la via

L’uccisione di un imprenditore romano, vicinoagli ambienti criminali, ha portato alla luce unvasto giro di speculazioni edilizie, per le qualianche Rocca di Papa è finita nell’inchiesta degliinquirenti. Un terreno di via delle Barozze,pagato 350 mila euro, si è trovato al centro di unaserie di acquisizioni e vendite che ne hanno fattolievitare il prezzo finale a 5,5 milioni di euro. Ementre le indagini vanno avanti, sarebbe oppor-tuno sottoporre a monitoraggio il nostro territorio

AlbertoCamus

SERVIZIOALLEPAGINE8e9

diAndrea SebastianelliPallottole sì ma asalve! Dopo il nostroapprofondimento sulperchè del silenzio in-torno ai ripetitoriradio-tv di MonteCavo, si è scatenato ilputiferio. Sindaci di-

Articolo su “LaRepubblica”Lavori Pubblici

Estatediinterventi

Apagina 7

L’estate parte con una seriedi lavori che migliorerannosicuramente la viabilità cit-tadina.Mentre esultano i re-sidenti diVia delle Rose perl’asfaltatura della strada,sono stati avviati i lavori dirifacimento di Via De Lucae la messa in sicurezza diViaAlberobello.

Unrecente casodi cronaca impone ilmonitoraggiodel territorio

Speculazioni

13 luglio 2

008dal plauso dei lettori che ormai contano, peressere informati su tante questioni che altrepubblicazioni non hanno interesse a trattare,su “il piccolo Segno”, che poi tanto piccolonon è visto che si occupa di argomenti fonda-mentali della vita cittadina suscitando inte-resse, riflessione e dibattito. Sul contenutodegli articoli naturalmente i giudizi non sonounanimi. Chi è d’accordo, chi non lo è affattosu questo o quell’altro argomento, chi vuoledire la sua e ci chiede spazio per pubblicarla;cosa che noi facciamo volentieri perché unodei nostri principali interessi è quello di darevoce a chi non ha mezzi propri per farlo.

Ledistrazionidel Palazzo

SEGUEAPAGINA 5

Alle pagine 10 e 11

Le nude cifredicono che la

social card è unamicroscopica elemo-sina per pochissimi,e una macroscopicaoccasione di

Lo avevamo scritto: l’ex Convento di MonteCavostava rischiandodi crollareper l’incapa-cità delle Istituzioni a tutelare un edificio di-chiarato monumento nazionale. Poco primadella fine dell’anno una parte della struttura, acausadellepioggetorrenziali,èvenutagiùpor-tando con sè una storia iniziata seicento annifa. Il Segno ha denunciato l’accaduto alleAu-torità competenti, affinchè facciano chiarezzasulle cause e sulle responsabilità... mentre ilComune tace. Articoli alle pagg. 8 e 9

di Sergio RasettiIl nostro giornale periodicoha consolidato la sua ca-denza mensile grazie al-l’impegno di un gruppo dicollaboratori intenzionati acontinuare su questa stradasoprattutto perché gratificati

Via delle Calcare

UnNodostretto...

Hacedutopartedell’exConventodiMonteCavo

SpararenelParco. Si può?

Apagina 6

Sul settimanale “L’Espresso” del 15 gennaio scorso:“Se sfogli il giornale del tuo Comune, ci troverai ilSindaco che ti sorride benevolo in tutte le pose... Cartapatinata e fiumi d’inchiostro a colori consacrati adosannare il Pantheon dell’amministrazione pubblica...Editoria sprecona spedita gratis al cittadino, il qualeperò alla fine la propria copia se la paga comunque...I costi effettivi, spesso, rimangono sepolti nei bilanci”.Qualcuno ci fa sapere quanto è costato il nostro nel2008, tutto, ma proprio tutto, compreso?

Gianfranco Botti

ALL’ INTERNO LE IMMAGINI ESCLUSIVE

Michele Serra

InConsiglioComunale sotto accusa finisce il Parco

L’Amministrazione resta sul vago

PICCOLO

mensile indipendente di attualità, informazionee culturaAnno VIII, n. 1 - Gennaio 2009 - Associazione Culturale “Terre Sommerse Castelli”

E’crollato!il Segno

Unmonumento immersonella naturavittimadell’incuria e dell’insensibilità

La parte crollata del Convento

propaganda.

il curiosoGiornali comunali

Page 21: Il Piccolo Segno

ROCCA DI PAPA 17il Segno - Gennaio 2010

Il partito nuovodi Nichi Ven-dola si presentaanche a Roccadi Papa. “Sini-stra, Ecologia eLibertà”, infatti,si presenterà aicittadini e aisimpatizzanti ilprossimo ve-nerdì 29 gen-naio pressol’aula consiliaredel Comune,

Anche a Rocca di Papa “Sinistra Ecologia e Libertà”

Il partito di Vendolasi presenta a fine mese

La risposta ai VerdiEcco perchènon possodimettermi

grado di condurre politiche innovative ca-paci di aggregare il maggior numero dipersone, soprattutto ragazzi e ragazze, chepotranno trovare i loro spazi di impegnopolitico”. Sulla stessa linea GiancarloTrombetta, secondo cui è arrivato il mo-mento di riportare l’agenda politica sullecose da fare, tenendo sempre presentel’importanza della difesa dell’ambiente edel nostro territorio, troppo spesso sotto-posto a interventi distruttivi, e alla tuteladel lavoro e delle classi più deboli”.Come noto, il portavoce nazionale di “Si-nistra, Ecologia e Libertà” è l’attuale Pre-sidente della Regione Puglia, Nichivendola, sottoposto da circa un mese aforti attacchi da una parte del Pd puglieseche vorrebbe una sua uscita di scena senzaclamore. Ed è proprio sulla politica nuovae su un diverso modo di parlare di politicarappresentati da Vendola che anche aRocca di Papa si vuole partire con il piedegiusto. “Rivolgo il mio invito a tutti i gio-vani e a tutte le donne del territorio –af-ferma Daniela Di Rosa, militante dellasinistra roccheggiana e già segretaria del

In riferimento alla vo-stra lettera pubblicatasu “Il piccolo Segno”del mese di dicembreu.s., mi corre l’ob-bligo di fare alcunedelucidazioni: misembrava fisiologicoche dopo le scelteoperate dai nostri par-titi di riferimento

I cosiddetti “parcheggirosa” arrivano anche aRocca di Papa. Con l’or-dinanza del Dr. Mario DeSclavis, Comandante delCorpo della Polizia Lo-cale, sono stati istituitidue parcheggi rosa, riser-vati esclusivamente allo

Arrivano lestrisce rosa

stazionamento di autoveicoli che traspor-tano donne in stato di gravidanza ed alleneo-mamme. Questi posti auto sono con-trassegnati da apposita segnaletica verticaleed una striscia a terra di colore rosa. “Ritengo che sia doveroso da parte diun’amministrazione comunale provvedere afacilitare gli spostamenti delle persone che,anche temporaneamente, hanno bisogno diun’attenzione in più” ha detto il primo citta-dino, Pasquale Boccia, riferendosi all’inizia-tiva. I parcheggi rosa del Comune di Roccadi Papa si trovano in viale Silvio Spaventa,adiacente alla centrale piazza della Repub-blica, di fronte alla Farmacia ed agli studimedici ginecologici, ed a piazza Garibaldi,nel cuore della città, nei pressi della Farma-cia Comunale. (L.S.)

“Verdi” e “Rifondazione Comunista”,tutte legittime ma divergenti, venisserosuperati tutti gli accordi politici prece-denti, compreso quello che prevedeval’avvicendamento da voi rivendicatopresso il nostro Comune Rocca di Papa.Oltre tutto per una ulteriore informazionevi porto a conoscenza che già in tempinon sospetti per avere una maggiore cer-tezza rispetto al problema politico che è ilmotivo del contendere, ho interpellato gliorganismi del mio partito di riferimento(Rifondazione Comunista), deputati adare delle indicazioni rispetto al mio per-corso come Consigliere Comunale; mi èstato risposto di non dimettermi e quindiproseguire il mandato fino a scadenza na-turale.Fraterni salutiGiulio Croce, Consigliere Comunale

Giulio Croce

potendo contare già su un centinaio diiscritti. Al nuovo progetto politico hannoaderito Sinistra Democratica (la correntefuoriuscita dai Ds in disaccordo con la na-scita del Pd), il gruppo dei Verdi, la partedei Comunisti Italiani che aderirono allamozione di Umberto Guidoni, l’astronautaitaliano e parlamentare europeo che pre-sentò una sua linea a favore di una sinistraunita e senza divisioni ideologiche, e ilMovimento per la Sinistra, la correntevendoliana di Rifondazione Comunista.Buono anche il “bagaglio” istituzionaleereditato da “Sinistra, Ecologia e Libertà”(Sel): il Consigliere Comunale di Roccadi Papa, Aldo Morana, che ricopre anchel’incarico di Assessore nell’XI ComunitàMontana del Lazio; e il Vice-Presidentedel Parco dei Castelli Romani, GiancarloTrombetta.“Di una sinistra nuova c’è un grande bi-sogno in Italia –afferma Aldo Morana- eanche a Rocca di Papa dobbiamo essere in

Pdci- affinchè si avvicinino a questo pro-getto che ha bisogno della passione e dell’impe-gno di tutti per dare alla sinistra il ruolo che storicamente le compete e che trop-po in fretta qualcuno ha pensato di liquidare”. L’appuntamento, per conoscere le propo-ste di Sel, è il 29 gennaio alle ore 18.00presso l’aula consiliare. (P.G.)

Nichi Vendola

di Marcello MorroneIl recente episodio costatola vita ad un cacciatore, uc-ciso da un suo colleganell’area del Vivaro, mettein evidenza ancora unavolta la presenza del brac-conaggio come attività dif-fusa in tutto il territorio deiCastelli Romani. Una verae propria attività illecita in-torno alla quale circolanograndi interessi di tipo eco-nomico, dove gli animaliselvatici cacciati verreb-bero poi venduti ad alticosti alle varie attività di ri-storazione della zona. IlParco dei Castelli Romani,costituitosi parte civile nelprocedimento a carico del

bracconiere autore dell’uc-cisione del collega, ha riba-dito che “all’interno delperimetro dell’area pro-tetta, definito nel lontano1998, non si può cacciare.Questo per tutelare la bio-diversità, la natura, l’am-biente, ma soprattutto pertutelare gli uomini, ledonne, i bambini, circa350mila persone che nel-l’area protetta ci vivono. Leleggi non esistono per sestesse ma per i cittadiniche, spesso, devono essereprotetti dalla colpevole in-coscienza di pochi”. Come afferma il Presidentedell’ente di Villa Barattolo,Gianluigi Peduto, “la cac-

cia è disciplinata e regola-mentata e nessuno va a im-porre ai cacciatori di noncacciare nelle stagioni enei siti autorizzati. Allostesso modo, però, i cac-ciatori sono tenuti a rispet-tare le regole che tutelanoanche gli altri, quelli chedevono poter essere liberidi passeggiare, pedalare,correre in un bosco, gui-dare su una strada o staredentro casa senza il rischiodi finire impallinati”. Unproblema vecchio più voltesegnalato anche dal nostromensile e verso il qualeservirebbe una maggiorecollaborazione tra il Parcoe i Comuni del territorio.

Bracconaggio all’interno del Parco

Page 22: Il Piccolo Segno

ROCCA DI PAPA il Segno - Gennaio 201018

di Marcello MorroneLo scorso 13 dicembre si ètenuta la festa annuale del-l’Avis tutta dedicata ai suoidonatori di sangue. Unafesta molto sentita e parte-cipata che ha avuto iniziocon la Santa Messa cele-brata al Sacro Cuore daDon Franz e da Don Mas-similiano che hanno ricor-dato i donatori defunti. IlPresidente Fei ha poi invi-tato i presenti a recarsipresso il sottostante audi-torium per assistere alla

Ventisei anni al servizio dell’intera cittadinanza

Alla Festa dell’Avisvince la solidarietà

Francesco Ayali e le sueopere tutte da guardare

L’artista marocchino di nascita ma roc-cheggiano di adozione, Francesco Ayali,ha il merito di aver dipinto con sa-pienza e maestria una delle sale del ri-storante “La Valle Incantata”rappresentando gli scorci più belli e af-fascinanti della Roma dei tempi passati.Un’opera d’arte tutta da vedere e da fo-tografare.

E’ stata spenta la stella di Rocca diPapa. E’ ormai uno dei segni tangibilie più riconoscibili del Natale per tutti iCastelli Romani. La grande stella co-meta luminosa di Rocca di Papa, posi-zionata sulla Fortezza in grandeevidenza, è visibile da tutta Roma edanche oltre. Danneggiata pochi anni fadal maltempo, è stata presto ripristi-nata ed è tornata, puntuale, ad illumi-nare il periodo natalizio. Per la grande stella di Rocca di Papa èarrivato il momento di “ripartire”:dopo l’epifania, tradizionalmente, lelampade che la rendono visibile a gran-dissima distanza sono infatti tornate albuio rinnovando l’appuntamento alprossimo 8 dicembre. Quando, ancorauna volta, sarà Rocca di Papa ad illu-minare il Natale dei Castelli.

Spenta la stellache illumina ilNatale dei Castelli

Da sinistra: l’On. Ponzo, Boccia, il PresidenteAvis Fei e il Direttore Sanitario Dott. Silvi

cerimonia di premiazione. Oltre ai volon-tari dell’associazione e ai donatori, eranopresenti L’On. Carlo Ponzo, Consigliereregionale, il Sindaco di Rocca di PapaBoccia e gli Assessori Sellati, Ferazzoli eCastri.Il Presidente Fei, nel dare avvio alla ceri-monia, ha ringraziato i donatori, i collabo-ratori, l’amministrazione comunale e inparticolare tutti i cittadini e le associazioniper la vicinanza dimostrata verso l’Avisnei 25 anni di attività e impegno chehanno caratterizzato una delle più belle re-altà roccheggiane di volontariato al servi-zio degli altri. Fei ha anche rivolto unringraziamento al nostro mensile per l’at-tenzione dimostrata verso l’Avis. “L’Avis è l’orgoglio della nostra cittadina–ha detto l’On. Ponzo- e la Regione Laziodarà sempre il suo sostegno a favore di as-sociazioni come questa che sono un fioreall’occhiello per l’intera comunità citta-dina”. Successivamente il Sindaco Bocciaha elogiato “i numerosi donatori e i com-ponenti del direttivo”, ricordando la figuradi “Don Giuseppe Gianfranceschi che,ventisei anni fa, volle come Presidentedella neonata associazione Enzo D’Ales-sandri, diventata una figura determinanteper lo sviluppo dell’Avis negli anni se-guenti”. A fornire i dati di questo successoè stato il Direttore Sanitario dell’Avis, ilDott. Mario Silvi, il quale ha spiegato chel’associazione ha raggiunto l’autosuffi-cienza delle donazioni con 1700 iscritti e

350 donatori attivi. Silvi ha poi ringraziatol’amministrazione che ha fornito localiidonei per lo svolgimento delle attività.L’altra nota positiva riguarda la presenzadi molti giovani che garantiscono un fu-turo all’impegno dell’Avis.Alla festa hanno partecipato anche i rap-presentanti delle altre sezioni Avis dei Ca-stelli Romani. Il bravo segretario Eleuteri, coordinatoredella cerimonia, dopo aver letto i nomi deicinquanta donatori premiati con la meda-glia d’argento per aver raggiunto il tra-guardo delle 25 donazioni, ha dato laparola al Sindaco che ha premiato con lamedaglia d’oro per le 50 donazioni effet-tuate, due volontari, Eleonora Pellegrinoe Mauro Rosi, i quali hanno donato le loromedaglie alla stessa Avis che ha così po-tuto appenderle con orgoglio sullo sten-dardo dell’associazione che, a oggi, vedein bella mostra ben 9 medaglie d’oro. In-fine il Sindaco Boccia ha premiato a suavolta l’Avis consegnando nelle mani delPresidente Fei una bellissima targa conparole lette proprio dal primo cittadinoche hanno fatto commuovere l’intera as-semblea. Poi tutti al ristorante “Polentone” a festeg-giare l’Avis. Un augurio da parte del no-stro giornale di raggiungere presto le 25medaglie d’oro da appendere allo sten-dardo. Un meritato premio per questi 26anni di impegno civile sincero e disinte-ressato.

VENERDI’ 29 Gennaio 2010presso l’Aula Consiliare del Comune di Rocca di Papa ore 18.00

L’ASSOCIAZIONE CULTURALE “L’OSSERVATORIO” di Rocca di Papa

INVITA A PARTECIPAREalla conferenza della Dott.ssa Emilia Barbato dell’ENEA C.R. di Frascati

dal titolo: “LE DONNE NELLA SCIENZA”

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ROCCA DI PAPA 19il Segno - Gennaio 2010

Ciao, sono un bambino di 9 anni e michiamo Luca S. Frequento la scuola delle Suored’Ivrea. Di Rocca mi piace quasi tutto!I giardinetti, la piazza, ecc. Però io e lamamma ci siamo accorti di un partico-lare! Quando entriamo e usciamo dallascuola, non ci sono mai i vigili a rego-lare il traffico, e il bello è che la vicinoc’è un cantiere! E spesso e volentieri passano mezzi pe-santi che portano cemento. Io sono piccolo, ma penso che questo siamolto pericoloso, anche perché spesso

transitano negli orari proprio di en-trata e di uscita della scuola. Ma se andiamo a vedere nelle altrescuole i vigili sono sempre presenti; noici chiediamo perché, noi alunni di unascuola privata, dobbiamo sentirci inqualche modo discriminati!!! Non siamo tutti bambini? Non dovreb-bero tutelare anche noi? Io vorrei tanto che ci fossero i vigilianche nella mia scuola negli orari diuscita e di entrata, perché mi sentireipiù sicuro!

Luca S.

Un bambino di 9 anni ha scritto al nostro mensile“Vogliamo i Vigili anche all’uscita della nostra scuola”

di Rita GattaAnni fa venne nella nostrascuola di Colle delle Fate,a Rocca di Papa, in unazona dal fiabesco nome“Cappuccetto Rosso” una

Anche i cittadini delle Vigne hanno la loro sede

Il sogno di Simonetta Spaccia diventato realtà

In arrivo la nuova scuolaA breve saràinauguratol’atteso istitutoCircondata da un bel giardino con i casta-gni, la scuola di Colle delle Fate pervent’anni ha accolto numerosi alunni, no-nostante le critiche più feroci per la strut-tura in prefabbricato. Ricorrentel’osservazione che per le insegnanti èsempre stata di conforto: - Nonostante lastruttura, la scuola funziona!-.Nel corso degli anni, i bambini delle cin-que classi delle elementari (oggi scuolaprimaria) sono diventati sempre più nu-merosi, nonostante si ventilasse la minac-cia di chiudere quella “scuoletta”, nataquasi per scommessa. In questo ultimo pe-riodo capita di vedere ex alunni in vestedi genitori, accompagnare i loro piccolialla scuola dell’infanzia: una bella soddi-sfazione per chi in quel plesso lavora datanto tempo, cercando di dare il massimo.Certo la pazienza e la costanza dei geni-tori e delle insegnanti va encomiata: cre-dere in una scuola di qualità, nonostantela struttura non proprio comodissima èqualcosa che va apprezzato senza discu-tere e tanta perseveranza va premiata! Sta infatti per essere consegnata all’Isti-tuto Comprensivo di Rocca di Papa lanuova sede scolastica di Colle delle Fate,non ancora ultimata per l’esecuzione di al-cune varianti, resesi necessarie durante ilavori. Il nuovo edificio che sorgerà all’in-terno della zona “Giardino degli ulivi”,accoglierà oltre che le sezioni già presentinell’attuale scuola di Via Europa, ancheuna sezione di Scuola media, consentendocosì una continuità scolastica per glialunni della primaria che, senza allonta-narsi da lì, passeranno al successivo gradodi istruzione. Tutto questo è stato confer-mato dal Sindaco Pasquale Boccia in unariunione avvenuta nell’Aula Consiliare il15 dicembre, alla presenza di tutti gli As-sessori, dei genitori e degli insegnanti diColle delle Fate, della Vicepreside Lore-dana Annese e del Presidente del Comi-tato di Quartiere le Vigne, FrancaBonomo. Un’apertura che slitta, comespiegava il Sindaco coadiuvato dai suoitecnici, per garantire un ingresso in tuttasicurezza, in un edificio completo di tuttigli arredi e delle attrezzature necessarie. Dopo un’aspettativa così lunga e paziente,probabilmente quest’ultima attesa che al-lunga i tempi di apertura, magari anche asettembre del prossimo anno scolastico,forse delude un po’ chi sperava in un in-gresso immediato nel nuovo edificio sco-lastico, ma non credo vanifichi quanto èstato fatto e si sta facendo per la nuovascuola del Quartiere le Vigne, che acco-glierà ben presto tutta l’utenza della zonabassa della nostra città.

Rita Gatta

bambini della nostra scuola sono stati coin-volti in una bella iniziativa promossa dalComitato di Quartiere e hanno realizzatopiccole opere con un tema a loro caro: “Ilnostro parco giochi”. Anche qui il Comitatoha fornito il materiale e infine ha premiatoi bambini per il loro impegno. Una bellaproposta che ha avuto il merito di far sen-tire la voce dei piccoli nel progettare il loroterritorio.Fa piacere sapere che dal mese scorso il no-stro Comitato di Quartiere ha una sua sede,inaugurata il 29 novembre in Piazza AlcideDe Gasperi n. 4 alla presenza delle Autoritàcittadine e del nostro Sindaco PasqualeBoccia e di tutti i rappresentanti del Comi-tato Le Vigne. Necessario questo nuovo re-capito, pure se provvisorio, messo adisposizione dal Signor Pasqualini. In vistadel nascente consorzio “Giardino degliUlivi”, permetterà ai residenti di incontrarsie programmare iniziative che riguardano iproblemi del quartiere, in attesa dellanuova edificazione dei locali nella lottizza-zione che si sta realizzando. Al Comitato oltre ai locali sono stati con-cessi contributi per le spese ordinarie e uncomputer. La sede è aperta al pubblico ilsabato e la domenica dalle ore 10 alle ore13. Un importante passo in avanti nellazona delle Vigne, che attende ora anchel’inaugurazione del nuovo edificio scola-stico di Colle delle Fate, ormai quasi ulti-mato e pronto per essere consegnato aibambini, alle insegnanti e a tutti coloro chefortemente hanno creduto in questa pro-messa/scommessa della quale da molti annisi attende una positiva realizzazione.

signora dal viso dolce e dal sorriso accatti-vante. Con molto garbo si presentò comela nuova Presidente del Comitato di Quar-tiere Le Vigne: da poco trasferitasi nella no-stra città, voleva conoscere la realtà dellanostra scuola, allora piccolo prefabbricato. Solo la costanza e la cieca fiducia nel la-voro svolto con passione dalle insegnanti edai bambini con l’aiuto dei collaboratoriscolastici, faceva chiudere non solo un oc-chio, ma tutti e due ai genitori fiduciosi inun ampliamento della struttura scolastica.La signora ci chiese notizie e offrì la dispo-nibilità del Comitato di Quartiere per pic-coli contributi e ospitalità sul giornalino“Le Vigne” che in quel tempo si distribuivanella nostra Città. Era Simonetta Spacciaquella donna gentile e sempre presente: ba-stava una telefonata e si muoveva, me-diando con efficace disinvoltura tral’Amministrazione e il Territorio di suacompetenza. A quei tempi un’altra figura che poi sarà dispicco nel Comitato era presente nella no-stra scuola: Franca Bonomo, allora in vestedi genitore, con la quale, anche dopo tantianni si mantengono rapporti di grandestima e rispetto. La cara Simonetta ci haprematuramente lasciati, sempre com-pianta, con un ricordo che resta nei nostricuori. Franca è presente con il suo sorrisoe la sua disponibilità: qualche anno fa i

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il Segno - Gennaio 201020

LLee aattmmoossffeerree ddeell

di Andrea Sebastianelli“Ricordati la notte di San Pietro. L’albaspuntava dietro Monte Cavo e tu ti gettastiin ginocchio davanti a me: volli usarti mi-sericordia: tu eri mia, se io avessi voluto,perché non avevi la forza di resistere al-l’amore che sentivi per me. Improvvisa-mente mi venne quest’idea: poiché iot’avevo detto parecchie volte che da unpezzo ti avevo sacrificato la mia vita etutto quello che avevo di più caro almondo, tu mi potevi rispondere che tuttiquei sacrifici non convalidati da alcun attoesterno potevano essere anche immagi-nari. Ed ecco che un’altra idea m’illuminò,crudele per me, ma in fondo giusta. Pensaiche non a caso io avevo la possibilità di sa-crificare al tuo interesse la più grande feli-cità che mai mi fosse dato sperare. Tu erigià tra le mie braccia, e senza difesa, ricor-dati: la tua bocca stessa non osava rifiu-tare”. Queste frasi cariche di passione sonocontenute nel romanzo breve “La badessadi Castro”, pubblicato a Parigi nel 1839 daHenry-Marie Beyle, meglio noto col nomedi Stendhal (1783-1842). La storia, ambientata nell’area dei CastelliRomani e di Rocca di Papa in particolare,con le atmosfere dell’allora convento diMonte Cavo (oggi ridotto a poco meno diun rudere) narra l’amore travagliato trauna fanciulla di nobili origini, Elena diCampireali, costretta a farsi suora, e il bri-gante Giulio Branciforti. Siamo verso la metà del ‘500 e la storianarrata da Stendhal, secondo i critici, haquasi sicuramente un fondamento storico.Sembra infatti che Stendhal, durante il suosoggiorno in Italia del 1883, si sia ritrovatotra le mani alcune carte contenenti infor-

lontano”. Fino a quando il brigante, presodalla passione più sfrenata, dice alla suaElena: “Ebbene! per l’amore che allora tusentivi per me, e se, come temo, tu te nesei scordata, per la tua dannazione eterna,io ti ordino di farmi entrare questa nottenella tua camera o nel giardino del con-vento”. Ciò che accadde quella notte dovràessere il lettore a scoprirlo.Nel romanzo ci sono continui riferimential lago Albano, alla foresta della Fajola,sfondo selvaggio della vicenda, che l’au-tore deve avere sicuramente ammirato coni suoi occhi. Lo stile tragico e sublime delromanzo di Stendhal vede la fine della ba-dessa profilarsi nella coraggiosa scelta discampare alla tortura della santa inquisi-zione, mediante la propria consegna al sui-cidio. Un romanzo che vale la penasicuramente leggere ma anche rileggere.

campanile con il peso dei suoi anni e dellesue storie.Ancora più avanti nel romanzo, Stendhalcontinua a subire il fascino del convento:“Se non ci fosse stato un intervento so-prannaturale, come mai quell’Ave Mariasarebbe potuta arrivare a noi da tanto lon-tano, attraverso le cime degli alberi d’unabuona metà della foresta, agitate in quelmomento dal vento del mattino? Ti ri-cordi? T’inginocchiasti, e io mi levai inpiedi, mi trassi dal petto la croce che porto,e tu giurasti su questa croce, che è qui da-vanti a me, e sulla tua dannazione eterna,che in qualunque luogo ti fossi mai trovata,qualunque cosa ti fosse mai accaduta, ap-pena io te ne dessi l’ordine, tu ti sarestimessa interamente a mia disposizione, co-m’eri in quel momento che l’Ave Maria diMonte Cavo ti giunse all’orecchio da tanto

mazioni su pene capitali e rela-zioni di omicidi, entrambe diepoca rinascimentale. Di questicuriosi documenti si era fattotrascrivere quattro cronache inparticolare, tra cui appunto “Labadessa di Castro”. L’edificio monumentale del-l’antico Mons Albanus ricorrespesso in questo romanzo, ar-ricchendolo di “vibrazioni” par-ticolari e profonde, comequando Stendhal narra che “inquel momento al convento diMonte Cavo suonò l’Ave Mariadel mattino e quel suono, per uncaso miracoloso, arrivò fino anoi”. Pare di sentirlo ancoraoggi il suono di quella cam-pana, ancora oggi esistente sul

NNeellllaa ““BBaaddeessssaa ddii CCaassttrroo””,,rroommaannzzoo ddeell 11883399,, ii mmoonnaaccii

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Cultura e ... dintorni

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Stendhal

Il convento di Monte Cavo agli inizi del secolo

Page 25: Il Piccolo Segno

21il Segno - Gennaio 2010 STORIE

di Rita GattaNonostante la recente urbanizza-zione, numerosi angoli dei Ca-stelli Romani mantengonointatta una bellezza straordinariae coinvolgente: basti pensare alpanorama su Roma che si godedal Museo dell’Osservatorio aRocca di Papa o ai due laghi diCastel Gandolfo e di Nemi cheoffrono scorci naturalistici ricchidi storia, o addentrarsi in qual-che vicoletto dei tanti paesi ar-roccati tra le selve dell’AnticoVulcano Laziale…Proprio questo connubio tra sto-ria e ambiente, natura ed evolu-zione ha fatto da sfondo al temadel Concorso di poesia “I Ca-stelli Romani, la mia terra”,tema dello stesso “La nostra sto-ria”, patrocinato dall’Assesso-rato allo Sviluppo Economico,

Ricerca, Innovazione e Turismodella Regione Lazio, la cui ceri-monia di premiazione ha avutoluogo nell’Aula Consiliare delComune di Rocca di Papa loscorso 11 dicembre. Presenti,oltre tutti i partecipanti al Con-corso, i componenti della Giuria,gli Amministratori del Comunedi Rocca di Papa, il Presidentedell’Associazione dei Nuovi Ca-stelli Romani Ettore Pompili etutto il Direttivo della stessa, in-fine il Maresciallo dei Carabi-nieri Atripaldi.Un nutrito pubblico, ha ascoltatoil discorso introduttivo del pro-fessor Carmelo Pandolfi che habrevemente presentato la mani-festazione e successivamenteletto le poesie premiate, subitodopo il saluto del Sindaco diRocca di Papa Pasquale Boccia,

il quale ha voluto sottolineare lasoddisfazione per l’alta parteci-pazione a questa manifestazionee si è compiaciuto del successoper la nostra città, protagonistadi molti versi poetici. Il Presi-dente di questa edizione, MarcoOnofrio, ha premiato i vincitoridelle varie sezioni, divise per età(dai bambini agli adulti) e pervernacolo.Tra i vincitori, due bambini,Gianluca Loffredo e FlavioTrinca frequentano le scuole diRocca di Papa e hanno ottenutoil primo e il terzo premio nellasezione dei giovanissimi, conuna poesia dedicata proprio alloro paese; coinvolgenti anche iversi del secondo classificato inquesta sezione, Paolo Muratore. Bravissimi tutti gli altri vinci-tori, compresi i premiati fuori

concorso, Simonetta Trinca eOtello Acciari. Aurora De Luca,Castaldo Noemi e Marta Russosono risultati vincitori per la se-zione giovani. Per gli adulti: Ge-tulio Baldazzi, Maria Monteferrie Gina Quaglia Audino. Musicali ed entusiasmanti i so-netti in vernacolo di Chiara Fa-miglietti, Sara Cerroni e BrunaBrunelli. Tutti i partecipanti hanno ritiratoil loro attestato di partecipa-zione, applauditi dal pubblicosempre più coinvolto e coinvol-gente. Una cerimonia sentita datutti, grandi e piccini che, con unentusiasmo trascinante hannoacclamato i poeti, dopo aver vo-lato con i loro versi nel magicomondo della poesia. Siamo tuttiin attesa della prossima edi-zione.

Concluso il concorso “I Castelli Romani, la mia terra”

Natalesbagliato

Babbi Natale, dopo aver compiuto apuntino la loro missione, erano tornati.I regali erano stati puntualmente reca-

quindi, con voce incrinata dall’emozione,disse rivolto ai suoi figlioli -“Questi sonoi regali che Babbo Natale ci ha portato.Ecco! adesso ve li consegnerò uno aduno”-. Quindi consegnò i pacchetti con-trassegnati ognuno dai rispettivi nomi. Ter-minata la distribuzione notò che eraavanzato un regalo. Era un semplice pac-chetto avvolto con una carta anonima, gri-giastra. Nemmeno un nastro che avrebbecertamente ingentilito quell’involucro in-colore! Su uno dei lati, scritta a matita conuna calligrafia incerta, si leggeva la frase:Al mio unico nipote.Il giovane padre rimase interdetto. Da chiarrivava quel pacchetto? Dallo zio, fratellodella madre, che ormai da anni viveva inAustralia? Sicuramente non dai nonni: am-bedue deceduti da tanto tempo.

I

F

e che potrai, se vorrai, conservare per te,per i tuoi figli e nipoti. Ricordami sempreTuo nonno Isacco

rese con sé il pacchetto e si isolònello studiolo. Lo adagiò sul tavoloe lentamente lo aprì: conteneva unP

di Noga

I L R A C C O N T O D E L M E S E

pitati. Ma quando si adagiarono fra le nu-vole per fare l’appello si meravigliaronoche il loro più giovane collega non fossepresente: essendo il meno esperto e allasua prima missione, giunse terribilmentein ritardo.Fu doverosamente rabbuffato dal più vec-chio dei Babbi Natale: doveva scusarsi epromettere di non cadere mai più in similierrori. Aveva anche corso il rischio, giun-gendo fuori orario, di farsi sorprendere.Ciò avrebbe poi costretto i genitori a for-nire infinite spiegazioni ai loro rampollisul fatto che Babbo Natale esisteva vera-mente, dato che era stato chiaramente vistoda essi depositare i regali vicino al Pre-sepe.Terminata la riunione, il giovane BabboNatale, scese dalle nuvole e rientrò nelproprio igloo. Ma accingendosi a ripiegareben bene il proprio sacco si accorse cheuno dei regali assegnatigli era rimasto sulfondo. Si sentì morire dalla vergogna! De-cise di lanciarsi immediatamente in unavelocissima discesa verso il luogo doveavrebbe dovuto depositare il regalo dimen-ticato. Giunse appena in tempo, prima checominciasse la cerimonia della consegnadei regali. Depositò il pacchetto vicino alPresepe di carta colorata, che faceva bellamostra di sé sul grande tavolo al centrodella sala e quindi fuggì via tuffandosidentro un banco di nubi, bianche come unimmenso batuffolo di ovatta, appena ri-schiarato da una tenue luce lunare. Si rifu-giò immediatamente dentro il proprioigloo e in un battibaleno cadde in letargo...

* * * * * *inalmente era giunta l’ora! Il giovanepadre si avvicinò lentamente al Pre-sepe. Contò i pacchetti con i regali

foglio scritto a matita. Lo spiegò ben benee in silenzio iniziò a leggere:Non so se queste poche righe potranno ungiorno raggiungerti. Le ho scritte di na-scosto e le ho gettate fuori dal treno piom-bato che non sapevo dove mi avrebbecondotto. E’ probabile che dal luogo doveil treno mi condurrà ne uscirò solamenteattraverso il camino che, come ormai sa-prai, fuma continuamente. Se sarà così ilvento mi restituirà la libertà e mi porteràin giro per il mondo. Unisco a queste mi-sere righe un documento che ho trafugato

Rimase a lungo nel suo studiolo con quellecarte fra le mani. Che fare? Cosa signifi-cava quella frase “Trattamento speciale a...”? E come in un sogno cominciò a scri-vere su dei fogli che aveva a portata dimano. Ma stranamente annotava soltantocifre, sommandole: 151 + 125+ 30 = 306uomini; 492 + 684 + 417 = 1593 donne ebambini.“Donne e bambini!” urlò improvvisamenteil giovane padre. Si alzò e correndo chiamòi suoi figlioli e si calmò soltanto quando lisentì rispondere e subito dopo se li ritrovòfra le braccia.Vicino al Presepe, ritrovata la calma, il gio-vane padre pensò che quel Natale era unNatale sbagliato e rivolto ai figlioli mor-morò: “Questa sera non vi racconterò lastoria di Babbo Natale che arriva sullaslitta dalla Lapponia. Questo Natale vi rac-conterò la storia del bisnonno Isacco ilquale, uscito un dì da un nero camino, volaancora per il mondo in cerca di uominisaggi e generosi.

Dicembre 2009

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SIPARIO APERTO il Segno - Gennaio 201022

di Luigi SerafiniSarà in scena il prossimo 24gennaio al Teatro Civico diRocca di Papa, “13419 – Lanecessità del ritorno”, spetta-colo in atto unico, scritto e di-retto da Roberto Attias e trattoda un’idea del regista EttoreScola. La vicenda prende spuntodagli anni della contestazionesessantottina, soffermandosi suuno degli aspetti più noti e di-scussi a livello storico, cioèquella che viene definita la“battaglia di Valle Giulia”,svoltasi il 1 marzo del ‘68, incui gli studenti romani, per laprima volta, risposero alla vio-lenza delle forze dell’ordinecon altra violenza. Una notte drammatica, con nu-merosi feriti tra i due oppostischieramenti, che portò alfermo di molti giovani che fu-rono poi sottoposti a duri inter-rogatori. Entriamo così nel vivo dellastoria. Due ragazzi (GabrieleGalli e Rocco Piciulo) accom-pagnati dall’agente Feltri(Gaetano Mosca), sono chia-mati a rispondere dei fatti ac-caduti nell’ufficio delcommissario (interpretato daStefano Antonucci) ma i dueappaiono renitenti a collabo-

rare. Il commissario, allora,uomo-simbolo della inflessibi-lità dello Stato, pur di arrivarealla “sua” verità non si trat-tiene dall’usare le maniereforti. Dopo un estenuante interroga-torio che non porterà a nulla, idue vengono rispediti in cella.E’ adesso che il Commissariosi troverà a raccogliere gliscarsi risultati dei vari interro-gatori ma, all’improvviso,ecco affacciarsi dalla porta lasagoma di un uomo (RobertoAttias). Il commissario lo riconosce. Sitratta dell’uomo (di nome Ce-sare) che, nella notte di ValleGiulia, incitava gli studenti arispondere agli attacchi dellapolizia. Però l’uomo non è uno stu-dente, né un professore. Nonparla, non risponde all’interro-gatorio. Le uniche cose chedice si riferiscono a dei nu-meri, da cui inizia il raccontodella sua vita di “giudìo” nellaRoma fascista del ventennio.Ma perché quest’ebreo si trovanell’ufficio del commissario?Che cosa nasconde?L’atmosfera è coinvolgente, ilconfronto tra Cesare e il Com-missario prende le caratteristi-che di un thriller, mentre

La nuova sta-gione del tea-tro civico diRocca di Papac o m i n c i aricca di eventima anche dibuoni propo-siti dal puntodi vista del-l ’ i m p e g n oformativo. Daquesto mese(e fino a mag-gio 2010) siterranno le at-tività di un la-

Memorie “sessantottine” e dintorni

Storie, 13419 In scena un’opera ispirata da Ettore Scola

canzoni struggenti romane ac-compagnano il pubblico. Il fi-nale svela una scopertatraumatica.

Il cartellone del Teatro Civico Rocca di Papa

dal 17 gennaio al 14 febbraio 2010

GENNAIO domenica 17 (ore 18.00)Terre Sommerse Castelli in

“Alì in libertà...Fabrizio De Andrè”

Concerto-revival della band“Spacciatori di lenti” dedicato al grande cantautore genovese

GENNAIO domenica 24 (ore 18.00) La Cubatea in“13419 - la necessità

del ritorno”Regia di R. Attias

FEBBRAIO domenica 14 (ore 18.00)Murder Party in“Delitto in crociera”

Regia di A. Lotronto e S. Rossomando

Via San Sebastiano, 20 - Tel. 06-9499340 - 347-6024928 - www.associazioneacs.it

Direttore Artistico:Alberto Querini

Sopra: la locandina dell’opera teatrale.

In alto: gli attori in scena.

Laboratorio Teatrale

boratorio teatrale finalizzatoalla formazione di una vera epropria compagnia teatrale ama-toriale della ATC (AssociazioneTeatro Civico) di cui si parla findall’apertura della struttura divia San Sebastiano e che orasembra avere i tempi maturi.A dirigere il laboratorio, com-posto da 15 allievi, saranno l’at-tuale direttore artistico AlbertoQuerini e l’attrice Marta Pa-glioni, forte dell’esperienza ma-turata in questo settore fin dal2005. Tra le materie insegnate si se-gnalano “training per la coe-sione del gruppo” e soprattutto“improvvisazione con metodoStrasberg, che interessa la me-moria sensoriale e la sensibilitàemotiva degli attori in relazionealle circostanze sceniche. Particolare attenzione poi saràrivolta alla dizione e all’usodella voce e del corpo che rap-presentano forse gli aspetti piùimportanti nel settore teatrale.Altro compito dei due inse-gnanti sarà quello di prepararegli allievi ad affrontare nelmodo corretto i testi scenici cherichiedono attenzione, prepara-zione e capacità d’analisi. Agli insegnanti e i 15 parteci-panti rivolgiamo il nostro piùsincero “in bocca al lupo”.

Alberto Querini

Marta Paglioni

Teatro Civico Rocca di Papa

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RIFLETTORI 23il Segno - Gennaio 2010

Falsi intelligentie stupidi veri...ecco la nuova tv

Ho visto cose in Tv che maiavrei immaginato di vedere;armate di deficienti, psicopa-tici al largo delle reti Media-set; ammucchiate televisivefatte da gay isterici dalla vocepetulante e dal pensiero as-sente; machi tatuati meno vi-rili di un gatto castrato; femmefatale casarecce con granditette grondanti lacrime e mor-boso amore filiale, affasci-nanti quanto un pesce lesso. Ma dove la trovano una taleaccozzaglia d’invertebrati? Lapersonalità, la cultura, la pro-fondità è bandita dal cervellodi questi ragazzi, speravo fin-gessero per assecondare ilgusto barbaro di questa bar-bara umanità, ma per quanto

si finge di essere scemi unbarlume d’intelligenza, unafioca luce che ti fa dire: c’èvita in quelle teste, ne escesempre. Marylyn Monroe in-segna, si può recitare la partedell’oca e non esserlo affatto. Questi invece lo sono per dav-vero, decine e decine di gio-vani uomini e donne(parafransando l’orribile tra-smissione a cui sognano dipartecipare), si alternano nel“bordello” meno sexy del pia-neta scaraventando nelle no-stre vite la volgarità e lascempiaggine delle loro esi-stenze dato che ripetono sem-pre e senza vergogna che lorosono proprio così come li ve-diamo. Proporre un “suicidio”

ilTocco

di Ermanno Gatta

di massa sarebbe troppo? La tolleranza zero paventatadal leghista Maroni verso gliimmigrati clandestini andrebbeauspicata per loro perchè sonocolpevoli di infettare la nostrafragile gioventù, sono colpe-voli di mediocrità contagiosa,di mancanza di amor proprio,di pigrizia mentale; sono nau-

Il 14 gennaio scorso è nata la sezione ANPI (Associazione Na-zionale Partigiani d’Italia) Umberto Pavoni-Rovido Risi, di Fra-scati-Grottaferrata. La cerimonia istitutiva si è svolta presso ilTeatro Sacro Cuore di Grottaferrata. Ci sembra doveroso, comesegno della memoria collettiva anche nel nostro territorio, darerisalto alla nascita di una sezione ANPI intitolata ai due partigianiUmberto Pavoni di Grottaferrata e Rovido Risi di Frascati. Al sa-crificio dei partigiani dobbiamo la nostra libertà e la nascita dellademocrazia ed è importante sottolinearlo proprio in questo mo-mento in cui essa viene messa in pericolo da continui attacchi allaCostituzone Italiana. La Sezione U.Pavoni-R.Risi si propone di indirizzare i propri

ANPI, inaugurata lasede a Grottaferrata

Dopo i fatti calabresi di Rosarno riemerge in Italia la questionedella solidarietà sociale e dell’impegno di tutti affinchè il con-fronto e la conoscenza reciproca diventino i modelli giusti dicomportamento e ai quali si ispiri anche l’azione dei governi, sianazionale che locale.Le ultime vicende hanno fatto emergere con chiarezza una veritàscomoda: c’è troppo razzismo in giro! E il razzismo a Rosarno ha mostrato il suo volto peggiore: vio-lenza, sfruttamento, illegalità, criminalità organizzata, discrimina-zioni, violazione dei diritti umani. C’è da vergognarsi! Non solo per quello che è accaduto ma anche per i silenzi, le com-

sforzi verso la diffusione dellospirito dell’associazione attra-verso un contatto diretto contutti i cittadini, giovani e menogiovani. In primo luogo attra-verso la divulgazione storiogra-fica dei temi della Resistenza,visione e diffusione di docu-mentazione storico-visiva attin-gendo, per quanto possibile, airicordi dei sopravvissuti, agliArchivi di Stato, all’IstitutoLuce, etc. Particolare risalto saràdato ad incontri diretti sia nellescuole che in altre sedi, per sot-tolineare l’impegno dell’ANPIcontro ogni forma di intolle-ranza etnico-religiosa, omofo-bica e contro ogni suppostadiversità valorizzando e sottoli-neando i dettati costituzionali.

Attilio Mercuri

plicità, l’indifferenza di troppeistituzioni, di politici e di citta-dini. Così facendo stanno di-struggendo i valori su cui siregge la convivenza nel nostroPaese. Stiamo perdendo la no-stra umanità che ci aveva sem-pre contraddistinto in ogniparte del mondo. Oggi più che mai c’è bisognodi un’altra cultura basata sulriconoscimento reciproco e ilrispetto dei diritti umani. Perquesto il prossimo 16 maggiosi terrà la famosa “Marcia perla pace Perugia-Assisi”, con alcentro i diritti umani e la soli-darietà contro ogni forma dirazzismo. Un appuntamento acui bisogna partecipare inmassa.

Marcello Morrone

di Daniela Di Rosa

seata da questa valorizzazionedel nulla e se tutto questo nonsi ferma in tempo sarà difficiletornare indietro e cadremosempre più in basso nella scaladei valori. Sono stanca di veder defilateschiere di ragazzi in gamba,giovani che vivono, studiano,lottano e che veramente cam-bieranno il mondo per far postoa dei muscoli parlanti echiappe singhiozzanti! Non vo-glio neanche per un momentofar parte di quella schiera difinti intellettuali che per nonsembrare snob dicono di ve-derli... chiamatemi snob, e purestronza se volete, ma io certiprogrammi non li guardo per-chè sono fucilate alla mia intel-

ligenza, e non rivaluto i filmsdi Pierino, di tutte le infer-miere sexi e adolescenti in ca-lore, perchè non mi fannoridere come non mi fanno ri-dere i cinepanettoni e solosotto effetto di allucinogeni po-trei trovare divertente Natale aBeverly Hills. Non m’importa se a rivalutarliè un regista premio Oscarcome Quentin Tarantino oqualche letterato televisivo. Houn’amica che per non sentirsisola nasconde la sua cultura,frequenta imbecilli, vede Be-autiful, Grande Fratello, C’èposta per te, ma è depressa eprende tranquillanti... le hoconsigliato di cambiare amici ecanale!

Alla Perugia-Assisicontro ogni razzismo

Beautiful

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il Segno - Gennaio 2010 Ultima pagina

Enrichettodel Vivaro

In questo spazio curato dal Maestro Carfa-gna abbiamo parlato spesso della bella fra-zione del Vivaro, descrivendone luoghi,paesaggi e personaggi che hanno reso que-sto quartiere un orgoglio per l’intera Rocca di Papa. Tutti cono-scono le campagne e i prati del Vivaro e a coloro che non avesseroancora avuto l’occasione di visitarli rivolgiamo l’invito a farlo alpiù presto per assaporare le ancora vive tradizioni dei nostri con-cittadini “capranicotti” (cioè originari di Capranica Prenestina).Girando per il Vivaro si incontrano persone intente a cucinare al-l’aperto (con fuochi accesi sotto le graticole) le bistecche prodottenei loro allevamenti, dove si confondono odori di carne arrosto,olio, erba di prato e dei boschi di castagno. Quello che qui presen-tiamo è un dipinto a olio di Carfagna che ha voluto immortalaresulla sua tela un cittadino del Vivaro mentre cuoce della polenta neltipico “callaro” di rame all’interno di una capanna fatta di tavole.Tutti i roccheggiani conoscono Enrichetto Zampa, un anziano (maancora molto giovane) agricoltore, allevatore di bestiame, conta-dino, pecoraro, falciatore, stornellatore, poeta e anche un po’ mu-sicista. In questo dipinto lo vediamo pure nelle vesti di cuocomentre, con un manico di vanga, gira la polenta prodotta da luistesso alla vecchia maniera. Una volta cotta la polenta verrà stesasu una “spianatora” (una sorta di tavola composta da due tavole dicastagno inchiodate). Lo stesso Maestro Carfagna ha assistito alla“cerimonia” completa con tanto di assaggio finale.Incontrare Enrichetto per il Vivaro non è difficile, è invece prati-camente impossibile trovarlo a casa. E’ sufficiente stare in silenzioper qualche minuto, fino a sentire una stornellata. Mettendosi sullascia di questa cantata troverete Enrichetto nei suoi campi, circon-dato dalle sue pecore, vacche e maiali… sicuramente con unavanga in mano. Avvicinatevi senza timore e non abbiate paura seaccanto a lui noterete vanghe, zappe, falce, falcetti, forcine dafieno, ronche, accette e stronchini… quelli sono i suoi strumenti“musicali” e di lavoro.

LLeetttteerree,, PPrrooppoossttee,, PPrrootteessttee ee [email protected]

Le lettere non superiori alle 13 righe devono presentare in modo chiaro nome, cognome, mail o numero telefonico

ERRATA CORRIGEPer uno spiacevole errore sulnumero scorso del Segno (di-cembre 2009) l’articolo pubbli-cato a pag. 5 dal titolo “Bilanciodi un anno, luci e ombre per Mi-ster Obama” presentava la firmadi Vincenzo De Angelis anzichédel vero autore Vincenzo Ru-fini. Ce ne scusiamo con l’au-tore e con i lettori.Sullo stesso numero, nell’arti-colo di pag. 24 (“Storia di unaVia Crucis andata quasi per-duta”), per un errore di trascri-zione è stato scambiato il nome

di Marisa Pierluigi con quello diRenato Pierluigi, tra gli artistiroccheggiani autori delle opereche rappresentano le stazionidella Via Crucis. Ce ne scu-siamo con la pittrice MarisaPierluigi (in arte Mariusa) cherealizzò l’opera. L’errore è statodovuto al fatto che Renato Pier-luigi fu invece il realizzatoredella croce in legno (del peso dicirca un quintale) che lui stessotrasportò, essendo il più forzutode “Gli amici del santuario”,fino allo sperone della Grotta delCavello, dove ancora si trova.

A PROPOSITO DELLE 10 DOMANDEGentilissimo Direttore, leggo il Suo mensile che ho sco-perto da alcuni mesi con inte-resse e attendo con ansia lerisposte alle Sue 10 domande alSindaco di Rocca di Papa, oragirate anche a tutti gli altri Con-siglieri Comunali di maggio-ranza e opposizione, ma temoche le risposte non arriverannomai. Ho l’impressione, basatasoprattutto sui discorsi cheascolto in paese, che questi si-gnori attribuiscono molto poca

importanza al significato diquelle domande. Le credonofrutto soltanto di menti ostili permotivi politici che non meritanoalcuna risposta e considera-zione. Io credo che essi siano in-vece vittime di una totale cecitàintellettuale e politica perchénon capiscono che la grandeparte dei cittadini di Rocca diPapa vogliono invece risposteproprio a quelle domande percapire come orientarsi con ilvoto nell’ormai prossimo fu-turo.

Lettera firmata

il Segnodei tempinei disegni del Maestro Franco Carfagna

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