Il Piccolo Segno Febbraio 2011

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La Bélèn e la Canalis hanno fatto sapere che non avrebbero parteci- pato alla manifestazione indetta dalle donne. E chi se ne frega?! Vittoria PICCOLO Anno X, n. 2 - Febbraio 2011 Periodico mensile dell’Associazione Culturale Terre Sommerse Castelli il Segno Sollecitati da un lettore abbiamo analizzato i cinque anni di governo a guida Pd. Lo abbiamo fatto mettendo a confronto il programma presentato dall’Ulivo nel maggio del 2006 con i risultati effettivamente con- seguiti. Dall’ambiente alla cultura, dai lavori pubblici al sociale, dal turismo al commercio, fino alla parte- cipazione e al bilancio. Purtroppo emerge un dato inequivocabile: i programmi servono solo per vincere le elezioni, perchè poi i politici fanno quello che vogliono senza tenerne conto. L’amministrazione ha rispettato o no gli impegni presi nel 2006? 5 anni dopo Promesse mancate si è regolarmente tenuto. Ricco di contenuti tecnici e informativi (pre- sentati da veri esperti e da ammini- stratori pubblici), ma straordinariamente povero di cittadi- nanza. Eppure era stato esplicita- mente rivolto a chi coltiva castagno e a chi opera nel settore forestale (poiché il Comune ha in proprietà ben 1500 ettari circa di boschi), con l’obiettivo chiaro di segnalare anche le possibili nuove vie aperte all’oc- cupazione giovanile. I castagneti, problemi e prospettive SEGUE A PAGINA 9 di Giorgio Grassi * Il Convegno sul Castagno organiz- zato da L’Alveare, di cui si era dato avviso su Il Piccolo Segno di gennaio, Alle pagine 19-22 A pagina 6 Ufficio Postale Le proteste Tabellione a pagina 12 Aumentano i cartelli “vendesi” Ma si continuano a costruire palazzi Rasetti a pagina 7 Elezioni comunali Le novità Ciao “Capitano” Da pag. 13 a pag. 18

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Il Piccolo Segno Febbraio 2011

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”La Bélèn e laCanalis hannofatto sapere che

non avrebbero parteci-pato alla manifestazioneindetta dalle donne.E chi se ne frega?!

Vittoria

“PICCOLO

Anno X, n. 2 - Febbraio 2011Periodico mensiledell’Associazione CulturaleTerre Sommerse Castelli

il SegnoSollecitati da un lettoreabbiamo analizzato i cinqueanni di governo a guidaPd.Lo abbiamo fattomettendoa confronto il programmapresentato dall’Ulivo nelmaggio del 2006 coni risultati effettivamente con-seguiti. Dall’ambiente allacultura, dai lavori pubblicial sociale, dal turismoal commercio, fino alla parte-cipazione e al bilancio.Purtroppo emerge un datoinequivocabile: i programmiservono solo per vincere leelezioni, perchè poi i politicifanno quello che voglionosenza tenerne conto.

L’amministrazioneha rispettato onogli impegni presi nel 2006?

5 anni dopo

Promessemancate

si è regolarmente tenuto. Ricco dicontenuti tecnici e informativi (pre-sentati da veri esperti e da ammini-stratori pubblici), mastraordinariamentepoverodi cittadi-nanza. Eppure era stato esplicita-mente rivolto a chi coltiva castagnoe a chi opera nel settore forestale(poiché il Comune ha in proprietàben 1500 ettari circa di boschi), conl’obiettivo chiaro di segnalare anchele possibili nuove vie aperte all’oc-cupazione giovanile.

I castagneti,problemieprospettive

SEGUE A PAGINA 9

diGiorgioGrassi*Il Convegno sulCastagno organiz-zato da L’Alveare,di cui si era datoavviso su Il PiccoloSegno di gennaio,

Alle pagine 19-22

A pagina 6

UfficioPostaleLeproteste

Tabellione a pagina 12

Aumentano i cartelli “vendesi”

Masi continuanoacostruirepalazzi

Rasetti a pagina 7Elezioni comunaliLenovità

Ciao “Capitano”

Da pag. 13 a pag. 18

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ATTUALITA’2 il Segno - Febbraio 2011

I politici di oggi non sanno rappresentare almeglio i cittadini

Visto ciò che accade oggii cittadini tornino a vigilare

dal terremoto, mille pecore perfar ripartire subito la pastorizia,fondamentale attività econo-mica della zona del disastro.L’assordante chiacchiericcio deipolitici delle trasmissioni televi-sive ci distrae al punto da nonfarci rendere conto che si sta su-perando il limite della legalitàcostituzionale.E’di questa situazione chemoltidel centrodestra vorrebbero ap-profittare per “modernizzare laCostituzione”. Forse hanno bi-sogno di azioni preventive diquesto genere per garantirsi unatranquillità nel palazzo che con-senta di varare leggi convin-cendo i parlamentari, uno aduno, nel chiuso delle stanzedove non deve giungere alcunclamore che possa far titubarel’Onorevole da convincere.

di Sergio RasettiNon siamo affatto sulla buonastrada. Dopo aver ottenuto inParlamento la fiducia ampia ditre voti, “forse commercializ-zati”, già si pensa a regole spe-ciali per non disturbare ilmanovratore che si dovràmuo-vere come sul filo di un rasoio.Gente di provata esperienza sulcampo, ora con ruoli decisiviper il governo, pensa ad arrestipreventivi per chi “potrebbecommettere il reato di manife-stazione violenta”.L’idea si sperimenta subito coni pastori sardi nel porto di Civi-tavecchia; volevano raggiun-gere Roma con dei pullman perillustrare le loro ragioni diretta-mente ai cittadini, alla politicae al Governo. Al loro arrivosono stati chiusi nello spazioportuale, privati degli auto-mezzi che avevano regolar-mente prenotato, e della piùimportante libertà: quella dimanifestare liberamente e spie-gare direttamente ai cittadinidella capitale il loro disagio diimprenditori e lavoratori.Erano gli stessi, ringraziati eammirati da tutti, che avevanodonato, nel novembre 2009 ailoro colleghi abruzzesi colpiti

di Don FrancoMonterubbianesi*Cari amici, Rai 2 il 25 Gen-naio scorso ha dedicato unapuntata della trasmissione“Sulle vie di Damasco”, allarealtà di “Capodarco” e allaquestione della disabilità, daltitolo: “Avrò cura di te”. Cre-diamo sempre di più che potràservirvi per capire la gran-dezza dell’opera che dob-biamo fare insieme, qui aiCastelli, per rispondere algrido delle madri, come ilgrido di mamma Dora nel fil-mato presentato in tv. Il grido:“Dopo di noi che fine farannoi nostri figli disabili?”. Cer-cate di rivederlo e di farlo ve-dere, anche perché qui aiCastelli abbiamo una grandeopera da realizzare nella strut-tura dell’ex ristorante “LaBazzica”, tra Frascati e Grot-taferrata, requisito alla crimi-nalità organizzata e che puòdiventare, con il concorso delComune di Grottaferrata a cuiè stato assegnato, e dei Co-muni limitrofi, un grande Poloper la disabilità sia fisica chementale e psichiatrica, con ilcoinvolgimento dei giovani,come impresa sociale, per ilfuturo sia abitativo che lavo-rativo. E’ una progettualità dicui vi parleremo sempre piùper coinvolgervi, che sta na-scendo a poco a poco.Speriamo con la collabora-zione di tutti, in un azionariatopopolare, di ogni cittadino,ma anche con la partecipa-zione di tutte le forze sociali,politiche ed economiche delterritorio dei Castelli. Cariamici, questo è l’appello chevi chiediamo di condividere.Don Franco e tutti noi dellaCasa Famiglia “Milly eMemmo”.

* fondatore di Capodarco

Unsostegnoalla casafamigliaMillyeMemmo

il Segnoorgano mensile

dell’associazione culturale“Terre Sommerse Castelli”

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PICCOLO REDAZIONE

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Rossi, Maria Pia Santangeli,Luigi Serafini, Ilaria Signo-riello, Sandro Tabellione,

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ILLUSTRAZIONIFranco Carfagna,Ermanno Gatta

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IL SEGNO NON USUFRUISCE DI ALCUN FINANZIAMENTO PUBBLICOnè comunale, nè provinciale, nè regionale, nè statale, nè europeo.

Ringraziamo i nostri sostenitori:Andrea, Franco, Paola, Ettore, Sandro, Daniela, Paola, Andrea, Luigi, Ilaria, Rita, Vincenzo, Loredana,Gabriele, Anna, Stefania, Paolo, Bruna, Ermanno, Alberto, Marina, Rossana, Aldo, Bruno, Sergio, Italia,Barbara, Giulia, Bruno, Pino, Gianfranco, Fabrizio, Patrizio, Nadia, Enzo, Nicola, Orlando, Gennaro,Fabrizio, Omero, Augusta, Piero, Paola, Gianluca, Giorgio e Mario, Paola e Antonello.

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Stampato in proprio

Un lavoro che è già facilitato dalfatto che loro, gli Onorevoli,sono stati eletti soltanto perchégià nominati dai loro capi e laloro rielezione continua a re-stare prerogativa degli stessigrazie a quella bella legge elet-torale, indicata dal suo stessoideatore: una porcata. Sarà beneche padri e nonni spieghino afigli e nipoti come leggi di que-sto tipo si sono già viste altempo del fascismo e che oggisarebbero soprattutto loro, i gio-vani, ad esserne i maggiori “be-neficiari”. Comunque nessunprovvedimento, su questo ter-reno, è possibile affidare a “que-sto Parlamento di nominati daisegretari di partito e in tempidove Ministri in carica perdonopubblicamente il controllo arri-vando a spintonare giornalistinon compiacenti con il Presi-dente del Consiglio. Episodi ac-caduti quando il Governo avevauna maggioranza di 100 voti.Cosa dobbiamo spettarci orache ne ha avuti soltanto 3?Sarà bene non delegare l’atten-zione su questi temi soltanto airappresentanti, così detti, delpopolo; ma vigilare politica-mente, giorno dopo giorno, dipersona.

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ATTUALITA’ 3il Segno - Febbraio 2011

Secondo l’Unione nazionale per la lotta contro l’analfabetismo, il 66% degli italianidispone di una formazione insufficiente per partecipare informata allo sviluppodella società della conoscenza. Si tratta di 36 milioni di persone da considerareanalfabete, semi analfabete o analfabete di ritorno; comunque non in grado di af-facciarsi sul mondo del lavoro e difendersi di fronte ai continui cambiamenti chelo hanno investito.Una notizia sulla quale riflettere. Non vi pare?

il-sognatore.blogspot.com

Il 66%degli italiani non èin gradodi capire il futuro

messo dei mariti-papà.Quest’anno vi prego, dopo i bunga-bungadel Presidente, delle minorenni maroc-chine, brasiliane, napoletane... dopo loschifo che persino le stesse donne dei fe-stini dicono di provare (leggete nelle in-tercettazioni come viene descritto il papi:culo flaccido, vecchio, stà più di là che diquà, deve solo sganciare... ecc.). Dopo chequeste escort (così oggi si chiamano al-

Dopo trent’anni le donne sono tornate in piazza

“Vieni giù, vieni giù,seiunadonnapuretu”

di Daniela Di Rosa“Se non ora quando?”... questo è stato loslogan scelto per la manifestazione del 13febbraio scorso, quella organizzata dalledonne per dire basta a Berlusconi e allasua patetica, squallida, volgare e maschili-sta visione del mondo femminile. Io ag-giungo: “Era ora!”. Quanto ancoradobbiamo sopportare da una classe diri-gente così deprimente? E quando le donnesmetteranno di essere nemiche di sestesse? Perchè da che esiste il mondo sonoproprio le donne, almeno una parte consi-stente di esse, che intralciano il loro cam-mino verso un’emancipazione reale.Da ragazza alle manifestazioni, rivolgen-domi alle donne affacciate alle finestre,gridavo: “Vieni giù, vieni giù, sei unadonna pure tu!”. Avevo una medaglia alcollo con su scritto: “Il futuro dell’uomoè nella realizzazione della donna”.Avevo meno di vent’anni e la certezza cheil mondo sarebbe cambiato... ma Berlu-sconi e le sue televisioni erano dietro l’an-golo, per un periodo è sembrata larivoluzione, invece velocemente ci fuun’involuzione della specie femminile(oltre che maschile), almeno qui in Italia.Anno dopo anno, ha preso forza la cultura(tipicamente maschile) del far finta di darelibertà come, per esempio, l’otto marzo,che da giornata di lotta si è trasformata inuna libera uscita obbligatoria, con il per-

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“donnine” devono poi legiferare per noi,e se andare con una minorenne è reato, loè anche per Lui!Dov’è il mondo cattolico, perchè non siindigna, perchè il Vaticano svende il suocredo per “trenta denari”? Chi vota Popolodelle libertà vota soprattutto Berlusconi,che altro deve fare ancora quest’uomo perfar dire anche a voi:basta, dimettiti?

cune prostitute) ce le ritroviamoConsigliere (Minetti) con 15 milaeuro al mese, pagate da noi, l’ottomarzo per protesta non uscite evenite in piazza a dire come disseVeronica Lario: “Basta con que-sto ciarpame politico!”.Basta col corpo delle donneesposto come carne da macello;basta con le barbie-girl; bastacon gli insulti del Premier a RosiBindi, perchè sono offese a tuttenoi; basta col confondere l’amorelibero col libero compenso,quello è solo un commercio. E nonsono affari suoi, quando le sue

A Roma in occasione dellamanifestazione delle donne

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PAGINA APERTA4 il Segno - Febbraio 2011

La storia diDewey, il gatto che aiuta gli esseri umani

Lestraordinariedotidi ungattodabiblioteca

Dewey, il quale durante tutta lamalattia non la perse mai divista, neanche per un attimo.Divenne presto la mascottedella biblioteca, facendone au-mentare i profitti, diventandouna sorta di celebrità. Non dirado, alcuni turisti deviavano il

loro viaggio per vedere dalvivo il famoso gatto della bi-blioteca. Dewey, visse comeun re per quasi vent’anni inquella biblioteca e la padron-cina volle scrivere un libro perraccontarne la meravigliosastoria, dall’epilogo struggente,

che aveva comunque avuto lafortuna di vivere in quanto,per lei, quel filo che congiun-geva i loro due cuori, sapevaper certo che non si sarebbemai spezzato, neanchequando Dewey ormai nonc’era più.Chiunque abbia vissuto conun gatto, leggendo questa sto-ria vera, non potrà che com-muoversi, confermando comei comportamenti mostrati daDewey non siano poi diversida quelli di altri gatti. Sol-tanto imparando ad interagirecon un gatto si può osservareche cosa vuole esprimerequando in silenzio ci guarda,assistendoci mentre stiamomale sia moralmente che fisi-camente, confortandoci e sti-molandoci. Ci si accorge cosìche le capacità sensitive diDewey sono comuni a moltigatti ma sta a noi notarle, sta-bilendo un rapporto con l’ani-male, non considerandolocome un essere schivo daignorare o allontanare ma ac-cogliendolo, proprio come fufatto con quel bellissimo gattodal pelo lungo e rosso ilquale, con il suo modo di es-sere, portò addirittura bene-fici cambiamenti all’interacomunità.

di AnnaritaRossiEra una freddamattina d’in-verno quando furitrovato un gat-tino tutto tremo-lante posto nella

piaccia o no è così, lo zoo è qui”.Ligabue, lo zoo è qui,sopravvissuti e sopravviventi

Ho più volte constatato come il mondo animale,venga spesso in soccorso nel consentire di illu-strare le miserie umane. Spesso sentite parago-nare uomini a sciacalli, volpi, avvoltoi, lupi,peccato che pochi siano aquile. Un argomentopreferito di conversazionemassmediatica è sicu-ramente il Signor B e le sue imprese da ars ama-toria a pagamento e festini, con la scorta adattendere fuori da palazzo e la escort dentro. Ov-viamente l’opposizione politica e i magistrati in-dagano e inveiscono, manco si dovessesgominare una pericolosa associazione a delin-quere, una holding tra camorramafiandrangheta-sacracoronaunita, tutti insieme come ungigantesco Gormito.Aseguire fino alla nausea quelle che possono de-

Beneficiodd’’ inventario

“Faine da corda, vampiri dimattina, camaleonti sempretroppo uguali e amico che ti

di Ettore Zanca

Il Signor Be i Dodo

finirsi, vista la affinità del tema, puttanate, mi èvenuto un dubbio. Che poi è diventato un teo-rema. Per quanto si vada contro il signor B, nonsi può negare che abbia rivoluzionato moltimodi di operare pubblicamente in Italia, ha libe-ralizzato e commercializzato la tv, ha sovvertitole modalità di comunicazione politica, ha fattoin piazza ciò che molti fanno di nascosto anchedalle mogli (e qualcuno può lanciare strali finoa un certo punto visti gli scheletri nell’armadiofatti di pedofili e viados). Tutto questo ha co-stretto i suoi avversari alla spasmodica ricercadel motivo per toglierselo definitivamente daglizebedei, perché per quanto arrogante, sfacciato,libertino e politically incorrect possa apparire, lagente lo vota, lo rivota e lo ricandida. Non solo,ma lo invidia, pensate se qualcuno di noi fosseogni girono additato a settanta e passa annicome uno stantuffo instancabile, passerebbesopra a qualsiasi offesa e si beccherebbe purele pacche sulle spalle. In breve: B fa paura. Per liberarsi di un predatore così feroce e peri-coloso, ci vuole astuzia, bisognerebbe attendereil momento giusto, provare a indagare in am-bienti che dimostrino inequivocabilmente even-tuali collegamenti scomodi, trovare quelleprove inoppugnabili in numero tale da nonpoter negare l’evidenza. Insomma ci vorrebbeuna classe politica e una magistratura, capaci dioperare seriamente e in silenzio, rispondendo atono e con civiltà anche a provocazioni da bassopollaio. Invece la mia impressione è che il movimento“Anti B” si stia muovendo in massa con l’intel-

ligenza dei Dodo, animali tal-mente sempliciotti da estinguersiin un battito di ciglia al primopredatore degno di questo nome.Per afferrare il loro tasso d’intel-ligenza guardatevi una scena esi-larante del film “l’era glaciale”che li vede protagonisti. Sembra che B abbia portato isuoi oppositori a rovistare nelleprurigini, nei festini, nelle orge,nelle immoralità superficiali, riu-scendo a farli distogliere dai boc-coni succulenti che magari tienedavvero in frigo, i reati degni diquesto nome, le amicizie inop-portune. Verrebbe quasi da direche li ha storditi con un po’ ditette e gli ha fatto nascondere iveri vizi. Non voglio aderire auna tesi neo-complottista, madopo l’undici settembre siamoun po’ tutti spaventati che inmancanza di nemici ci si facciamale da soli. Si chiama onani-smo masochistico estremo.Quello che più mi impaurisce èproprio che il Dodo, forse eraconvinto di andare nella dire-zione giusta, mentre chi lo stavaper sbranare si leccava i baffipregustandone la carne. Che sidice poi non essere stata tantosucculenta.

cassetta metallica per la resti-tuzione dei libri alla bibliotecacomunale di una piccola citta-dina americana. Grazie alleamorevoli cure della bibliote-caria che lo aveva salvato eriuscito a tenere in biblioteca,il gattino sopravvisse. Dewey,così fu chiamato, si mostrò su-bito socievole e lo staff rea-lizzò che lavorare con la suasimpatica presenza era persinomeno faticoso. Fece gioiregrandi e piccini, mostrandosidi notevole aiuto a quelli menofortunati, i quali divennero as-sidui frequentatori della biblio-teca.

Dewey, aveva quellospiccato dono di sen-tire immediatamentechi era più bisognoso,saltando sul ventre pro-prio di questi per farele fusa. Tra i tanti che videromigliorare la loro con-dizione di salute, unanziano depresso eduna bambina paraple-gica ai quali regalògrandi sorrisi e vogliadi vivere. La bibliote-caria invece riuscì asconfiggere il cancrocon il sostegno di

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ATTUALITA’il Segno - Febbraio 2011 5

L’iniziativa, rivolta ai Comuni, è stata presentata il 31 gennaio

La Comunità Montana a sostegno dell’immigrazione

Entro il prossimo 31 marzo i Comuni (ma anchei privati) potranno presentare alla Provincia diRoma progetti finalizzati alla salvaguardia e allavalorizzazione dei borghi e dei centri storici.L’ente provinciale ha messo a disposizione 3,5milioni di euro. I progetti dovranno riguardareiniziative in grado di produrre ricadute stabili edurature per le attività produttive e culturali lo-cali, come la creazione di centri commercialinaturali o la realizzazione di alberghi diffusi.Ma anche misure eco-compatibili ed energeti-camente “pulite”, la riqualificazione e il recu-

pero degli spazi pubblici e l’abbattimento dellebarriere architettoniche.La Provincia finanzierà per un massimo del90%, un solo progetto per ciascun Comune. Lavalutazione delle proposte sarà fatta da un Co-mitato istituito appositamente, in base a una gri-glia di punteggi articolati su sei tipologie dicriteri (tra cui il livello di innovazione, l’acces-sibilità ai programmi e lo sviluppo sostenibile.La graduatoria sarà approvata entro 180 giornidalla chiusura del bando.

Paola Gatta

appartenenti alla comunitàmontana, l’incidenza degliimmigrati sulla popolazioneresidente è di circa circa il 9%,percentuale che tradotta incifre significa 15 mila immi-grati su 167 mila abitanti, conun 60% di prevalenza di neo-comunitari, pari a 8.283 fra

bulgari e romeni.Con quest’iniziativa i Comunipotranno formare i loro addettisugli aspetti giuridico-norma-tivi relativi all’immigrazione.La Comunità Montana avrà ildelicato ruolo di coordinare egestire sia i progetti che le suc-cessive fasi.

“Ieri sono andata in Questura.E ho denunciato Radio Pada-nia. Perché non si può ascol-tare, senza reagire e senza fareniente, il “Movimento studen-tesco padano” invitare i poli-ziotti a picchiare duro, aspaccare le ossa ai manife-stanti (precisando certo deicentri sociali), “Fateci sentireil crac delle ossicine del brac-cio...” .Questo scrive Arianna Cic-cone di Valigia Blu, un sito cheha come sottotitolo: Cittadinisenza appartenenza politica indifesa della corretta informa-zione e del bene comune. An-cora una volta l’eticaprofessionale viene chiamatain causa; ancora una volta si faappello ad una corretta infor-mazione. Qui non si tratta difare propaganda politica, madi incitare all’odio e alla vio-lenza. Bene ha fatto, quindi,Youtube a rimuovere il fileaudio che era stato inviato,anche se solo per denunciarel’accaduto, da Daniele Sensi,che da anni fa il monitoraggiodi Radio Padania. Ad ascoltareil file, però, appare più una tra-smissione cabarettistica chenon una vera minaccia alla de-mocrazia. Una specie di caba-ret estremista. Bisogna avere ilcoraggio, la volontà, di ripren-dere il senso del confronto ci-vile, del rispetto reciproco, divedere l’altro come un avver-sario e non come un nemicoda eliminare.

(tratto da NewsLinet.it)

di Andrea RasettiDare vita a una cabina di regiaunica, per gestire una rete isti-tuzionale dedicata alla popola-zione immigrata. L’iniziativa èstata promossa dalla ComunitàMontana dei Castelli Romani ePrenestini lo scorso 28 gen-naio, presso la sede di RoccaPriora, a cui hanno partecipatogli addetti ai servizi sociali deiComuni aderenti all’ente mon-tano. Il fenomeno dell’immigrazionenon può essere ignorato eanche le amministrazioni localidevono essere in grado di co-struire percorsi formativi e in-formativi favorendo il dialogoe la conoscenza reciproca atutto vantaggio dell’integra-zione socio-cututrale. “E’ do-veroso e necessario ormai – hadetto il Presidente GiuseppeDe Righi - che le Istituzioni siresponsabilizzino su questa re-

3,5 mln di euro dalla Provincia

Se RadioPadania incita allaviolenza

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Il Presidente della Comunità, De Righi

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CIAO CAPITANO6 il Segno - Febbraio 2011

In ricordo di Sandro Guidi, il nostro caro “Capitano”“Venite in paradiso là dove vado anch’ioperchènonc’èinfernonelmondodelbuonDio”Non è facile salutarti e guar-dare la tua foto sorridente, nonè facile accettare che tu non cisia più, non è facile non direbanalità quando muore unamico e io le voglio dire, anzile vogliamo dire perchè parloa nome di tutta la redazione delSegno.Eri una persona per bene,colto, generoso, impegnato, avolte collerico e, nonostantetutto, allegro... quante discus-sioni, quante manifestazioni,quanti congressi sempre ac-compagnati dalla musica del-l’amato Fabrizio De Andrè. Ho tanti aneddoti da raccon-tare come quello di qualcheanno fa, eravamo a Perugia,alla “marcia per la pace” (ben24 chilometri da fare a piedi),portasti il cagnolino che tiavevo regalato, alla fine deltragitto eravamo tutti distrutti,fummo colpiti da un acquaz-zone. Ricordo la corsa in cercadi un riparo, il cane terroriz-zato che scappava e le risate... Un altro ricordo. La festa disettembre, non potevi man-care, un matrimonio nelbosco, il mio con Andrea.

Adesso ci manchi, manchi atutti i tuoi amici, sento ilpianto di Nadia, il silenzio diEnrico, l’incredulità di Enzo edi Carletto, e di Stefano che tiaveva incontrato solo una set-timana prima. Ma più chealtro vedo lo sguardo triste emuto di Claudia, non c’eraniente da dire... anche leiaveva avuto la gioia di averti

al suo matrimonio.In questi ultimi anni non haimai fatto mancare il tuo soste-gno alle numerose iniziative,

il concerto-mostra dedicato aDe Andrè (fu tua l’idea); op-pure la decisione di impe-gnarti in politica diventando

Sandro con l’astronauta ed ex parlamentare europeoUmberto Guidoni

Da sx: Marco Furfaro, membro nazionale di SinistraEcologia e Libertà, Umberto Guidoni, Sandro e Daniela

segretario locale dei ComunistiItaliani; fino all’impegno nelComitato di Quartiere CentroStorico di cui sei stato il primoPresidente eletto. Affrontastiquesta avventura con passionee partecipazione, perchè il quar-tiere roccheggiano era per te uncrogiuolo di sapori, odori. I vi-coli li conoscevi come pochiperchè lì da bambino, e poi daragazzo, avevi costruito le basidella tua vita. Poi la vita inmare, con le lunghe assenze(soprattutto dalla tua famiglia)e la grande gioia del ritornoquando potevi riabbracciare ituoi figli.A loro, e a tutti i tuoi familiari,va oggi il nostro pensiero.Ciao “Capitano”.

Daniela Di Rosae la redazione del Segno

Sandro alla manifestazione a favore della libertà di stampa del 3 ottobre 2009

Sandro in una della riunionia sostegno della sinistra

Fabrizio De Andrè (Preghiera in gennaio)

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7il Segno - Febbraio 2011

RROOCCCCAA DDII PPAAPPAAnotizie, informazione, attualità

Al 31 dicembre 2010 i residenti censiti nel Comune di Rocca diPapa erano 16.148 (maschi 8.034; femmine 8.114). Alla stessa data i nuclei familiari erano 6.160.*

*dati forniti dall’Ufficio d’Anagrafe

NUMERI UTILIFarmacia Comunale: 06-9499986Clinica San Raffaele: 06-9428601

Comando Carabinieri: 06-94749007Polizia Municipale: 06-94286134Centralino Municipio: 06-942861

TAXI Mario: 339-1669282

INDOVINA QUANTI SIAMO?

di Sergio RasettiOltre a quelli chesi vedono rag-gruppati nellafoto, sono centi-naia i cartelli ditutte le dimen-

Malgrado la crisi del mercato immobiliare il cemento non conosce freni

Le case non si vendono ma si continuano a costruire palazzi

Il prossimo martedì 1 marzo siterrà presso l’aula consiliare delComune di Rocca di Papaun’iniziativa pubblica pro-mossa dalla Federazione dellaSinistra che toccherà diversitemi che interessano i cittadini,a cominciare del referendumsull’acqua pubblica e sulla rac-colta dei rifiuti basata sulla dif-ferenziata. Non mancherannoalcuni riferimenti a temi cari aicittadini roccheggiani, comeper esempio la richiesta diaprire una sede del Centro An-ziani anche nel centro storico,uno sportello bancario e postaleai Campi d’Annibale, e una ra-zionalizzazione dei parcheggi astrisce blu. Gennaro Spigola,rappresentante del Comitatonazionale acqua pubblica, faràla relazione introduttiva, men-tre le conclusioni saranno fattedal Consigliere Giulio Croce.L’appuntamento è alle ore 17.00.Sono stati invitati il Sindaco e leforze politche e sindacali.

illuminazione pubblica che hainseguito diligentemente caseregolari e irregolari. Utile perottenere consenso elettoralepiù facilmente. Centinaia di case che nessunopuò comprare per i prezziproibitivi. Complessi residen-ziali semivuoti dove chi si ègià trasferito non si sente aproprio agio. Imprenditori indifficoltà con le banche allequali devono pagare rate dimutui per immobili che re-stano invenduti. Si potrà sa-nare in qualche modo tuttoquesto?Una cosa è certa: chi racco-glierà il testimone per la dire-

zione del paese, anche se sa-ranno gli stessi che l’hanno di-retto negli ultimi 15 anni, nonpotrà continuare così. Dovràavviare un processo che mettafine ad un’espansione nonstrettamente funzionale allanaturale crescita della popola-zione residente. O c’è qual-cuno che può dimostrare chequesta opzione non costituisceil primo e più concreto inte-resse dei cittadini di Rocca diPapa?C’è da augurarsi che da oggila “Città della fraternità” vo-glia essere “fraterna” in primoluogo con i suoi stessi citta-dini.

sioni che offrono apparta-menti, villini, ville in venditasull’intero territorio comunaledi Rocca di Papa. Un mercatofermo per la crisi economicache imprenditori e amministra-tori pubblici non avevano evi-dentemente previsto,procedendo alacremente negliultimi anni ad una edificazionenon opportuna, un consumo diterritorio eccessivo, una pe-sante modificazione ambien-tale, uno snaturamento dellacaratteristica principale delpaese: l’immenso patrimonioboschivo che lo circonda.L’impatto visivo di questo pe-sante fardello lo si può “ammi-rare” soprattutto d’inverno,dall’alto, quando lo sguardo èmeno ostacolato dagli alberiche hanno perso il vestito: tetti,tetti, tetti. Milioni di tegole chehanno coperto la terra già riccadi vegetazione. Cemento cheha sostituito colture e animalial pascolo. Di notte, a chiguarda dal basso, migliaia di

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ROCCA DI PAPA il Segno - Febbraio 20118

di Marzia Mancini“Nonostante lacrisi e la conse-guente ristrettezzaeconomica in cuiverte lo Stato ita-liano, il Comune

Servizi sociali, il vero fiore all’occhiello dell’amministrazione

Le politiche sociali nonhanno risentito della crisiForti ritardi invece nel commercio e in altri settori delicati

disoccupazione, l’assessore miha raccontato delle pesanti dif-ficoltà in cui si trovano tantefamiglie che chiedono aiutosperando di trovare un posto dilavoro. Nonostante non sia fa-cile arginare la richiesta occu-pazionale, il Comune harealizzato un progetto di as-sunzione chiamato “Uscerato”che ha assunto tre ragazzi conimportanti problematiche. In conclusione, in questi annidi governo le politiche socialisi sono battute per il dirittoallo studio, per il sostegno allaterza età e per dare supportoalle donne, mantenendo me-diamente un buon bilancio so-ciale e cercando di far sentireil meno possibile il peso dellacrisi economica.Ora che la maggioranza è altermine del suo mandato, devo

dire che sono stati portati a ter-mine con successo tanti pro-getti necessari al benessere delnostro paese e che dobbiamocongratularci con il Comunesoprattutto per la costante pre-senza mostrata nel problema‘scuole’, ma purtroppo nonposso omettere il rovesciodella medaglia che non èmolto chiaro e che contrastacon la visione più rosea diRocca di Papa.Continuano ad esserci condi-zioni molto critiche che sem-brano essere abbandonate aloro stesse… Proprio nel set-tore dell’occupazione giova-nile riscontriamo leproblematiche più sentite! Par-lando con i miei coetanei pre-vale il senso di smarrimento edi impotenza. Se hai le giusteconoscenze un lavoro, anche

di Rocca di Papa riesce con im-pegno a proteggere e a mettereal primo posto le politiche so-ciali, limitando il più possibileeventuali danni”.Queste sono state le rassicura-zioni espresse dall’Assessoreai servizi sociali, ValentinaTrinca, che ha spiegato l’im-portanza dell’integrazionedelle scuole con le politiche so-ciali. Come già detto, i bambinie le scuole rappresentano lasperanza del futuro e pertantoil Comune ne fa una delle mag-giori priorità, investendo moltoin nuovi progetti e cercando digarantire una scuola di valorein grado di sopravvivere ai fa-mosi ‘tagli’ Gelmini. E proprioin riferimento al mio articolo diottobre 2010, in merito alladifficile situazione scolasticaper la quale il Comune diRocca di Papa si era prefissatodiversi obbiettivi, posso annun-ciare con gioia che il 10 gen-naio 2011 è stata inaugurata lasezione comunale di cui si eraparlato, “Giardino degli Ulivi”,un grande passo per aiutare lascuola roccheggiana. Inoltre grazie alla mobilita-zione comunale e all’inseri-mento di insegnanti qualificatic’è stato un ampliamentodell’offerta didattica e sonostati riconosciuti diversi tempiprolungati, precedentementenegati a causa dei ‘tagli’. Im-portante svolta per Rocca diPapa è anche l’apertura di unanuova sezione delle medie, chepermetterà ai ‘cittadini’ piùgiovani di iscriversi diretta-mente nel loro paese limitandoalmeno in parte l’emorragia diiscrizioni che si riversa neipaesi limitrofi come Grottafer-rata. Anche in merito ai costi dellemense scolastiche il Comune si

precario, lo trovi. Altrimentinon ci sono possibilità. Ciòche servirebbe sarebbe unacapacità di ascolto e di valu-tazione delle capacità dei gio-vani, senza dover primapassare per le solite scorcia-toie. E’ vero non si può aiutare tuttima perché prendere in giro?! Un altro fatto, se pur di mi-nore importanza, che mi halasciato davvero perplessa, èil rinnovo della mia cartad’identità, quest’ultima mi èstata fatta per la prima voltanel novembre 2005 in formacartacea e alla mia richiesta diaverla in formato elettronicocome si fa in quasi tutti glialtri paesi, mi è stato rispostoche sarebbe stato possibilesolo nel gennaio 2006. Sonotornata nel 2011 per il rinnovodella carta e di nuovo me lafanno cartacea perché il Co-mune non compra i macchi-nari per quella elettronica.Saranno pur piccoli partico-lari ma da non lasciare inos-servati, infatti un paesedovrebbe essere curato e se-guito nel progresso a partiredai minimi dettagli.Invece al riguardo delle situa-zioni più drammatiche bastaricordare quella del commer-cio in cui gli esercenti sonostati lasciati per un periodopersino senza illuminazione,denunciando una condizionedi totale abbandono. E ancora la grave emergenzadel randagismo e le disumanecondizioni in cui vengono‘sopportati’ gli animali nei ca-nili, il rispetto per gli animalirappresenta una delle più alteforme di civiltà di un paese,del tutto assente a Rocca diPapa. Infine per non parlaredello scandalo delle antenne,per il quale tutti fanno finta diniente…Mah!!!Se c’è, dove si nasconde laverità? Forse sotto strati estrati di apparenza?! Credoche ci sia molto da scavare!

è preoccupatodi contenerli,venendo in-contro alleesigenze eco-nomiche dellefamiglie col-pite dallacrisi. P r eoccupa -zione note-vole per lepolitiche so-ciali è il pro-blema della

Valentina Trinca

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ROCCA DI PAPA 9il Segno - Febbraio 2011

Cercando spiegazioni a tante as-senze, mi son detto che io però co-nosco ancora troppo poco iroccheggiani (infatti risiedo aRocca, ma sono nato e ho lavoratoaltrove). Comunque rifiuto di ipo-tizzare che sulle assenze abbianointerferito “giochi” politici locali(che personalmente evito accura-tamente), perché contrastare l’in-formazione e lo sviluppo delterritorio sarebbe certamente unacattiva politica. Faccio ora un breve resoconto diquel convegno per far sapere, a chifosse interessato, quali principalinovità sono oggigiorno segnalateda chi conosce la programmazionecastanicola nazionale. Tra i relatoriinfatti c’erano tre partecipanti alTavolo di filiera del MiPAAF (Mi-nistero Politiche Agricole, Ali-mentari e Forestali), che harecentemente varato il Piano na-zionale del Settore castanicolo.Questo importante Piano sancisce,dal 18 novembre 2011, l’accordotra Stato, Regioni e Province auto-nome quanto a strategie, priorità emodalità d’intervento e di finan-ziamenti, in merito a castanicolturada frutto, da legno, aspetti collegatialla multifunzionalità del castagno.Su questo argomento, L’Alvearefarà un ulteriore incontro dibattitoin marzo. Chi vuol leggere il Pianoveda in internet: www.politichea-gricole.it /SettoriAgroalimentari/Castanicolo.Il presidente dell’Alveare, ClaudioBotti, aprendo i lavori ha precisatoche l’associazione è aperta ai con-tributi di chiunque intende fornireinformazioni e idee; non ha finipolitici, va vista “come uno sga-bello tra cittadinanza e ammini-stratori pubblici”, i quali hanno leloro competenze.L’assessore al Bilancio di Rocca,

Sciamplicotti, ha riferito di più ini-ziative del Comune per la gestionedei boschi; fu studiata anche unaforma consortile a maggioranzapubblica, ma l’associazione pri-vata cui affidare i lavori non siformò, perché qui non c’è aggre-gazione. L’associazionismo invece è statoindicato nel Piano di Settore na-zionale come elemento condizio-nante per ricevere i contributipubblici: questi devono essere mi-rati al recupero economico, am-bientale e sociale dell’areacastanicola, presentando progettiintegrati tra chi compone la filiera(enti pubblici, operatori econo-mici), che assicurino di mantenerenell’area stessa il maggior possi-bile “valore aggiunto” ai prodottiche quell’area produce (legno,frutto). Fazzi e Alessandri, dellaComunità Montana dell’Amiata,hanno riferito degli ottimi risultaticonseguiti dai produttori delle as-sociazioni Valorizzazione del-l’Amiata (12 Comuni delleprovince di Grosseto e Siena) eValorizzazione del Prodotto tipicolocale Castagna dell’Amiata.Hanno informato poi della costi-tuzione nel 2009 dell’associazioneCastanea Network Europeo, cheunisce varie cooperative castani-cole di più paesi, è sostenuta daUNCEM e Regione Toscana, ècollegata al Centro di Studio e Do-cumentazione sul Castagno diMarradi (FI) e all’Associazionenazionale Città del Castagno. L’as-sociazionismo è decisivo per por-tare prodotti e territorio a unincremento di valore economico,ma ha senso solo se è collega-mento reale tra locale amministra-zione comunale, popolazione,realtà del luogo. Sull’argomentotutt’Italia ha problematiche simili,

Segue dalla prima paginaI castagneti di Rocca di Papa,problematiche, potenzialità, prospettive

Il dott. Grimaldi e Claudio Botti

che hanno però trovato casiesemplari di soluzioni stabili,sempre basati sulla sinergia tra levarie componenti dell’area inte-ressata. Di trattamenti boschivi e raccoltadi biomasse ha trattato Nati(CNR-Ist.Valorizz. del Legno eSpecie Arboree), mostrando fotoe dati (operativi ed economici) diconfronto relativi a esbosco conescavatore, con escavatore conprocessore, con cippatrice perscarto, cippatrice per piante in-tere, lavorazione in sito oppureconvogliando a un punto di la-voro, ed altro. Alcuni dati hannoriguardato anche la biomassa ri-cavabile da potature di fustaia dicastagni da frutto. La Toscana haprogettato BIOCANET (Bio-massa del Castagno in Network,per chi volesse ricorrere all’infor-matica).Ha parlato poi Palozzi, Sindacodi Canepina, comune del Viter-bese che ha cedui ma soprattuttofustaie da cui in annate buone siraccolgono sino a 35 mila quintalidi frutti (circa un terzo del totaledei Monti Cimini). Incrementieconomici sono stati conseguitievolvendo sia il settore legno(negli anni ‘60 se ne faceva legnoper botti in 40 ditte circa, ora lesegherie ricavano travi e reddito,con macchinari moderni), sia ilcollegamento tra turistico e frutto(nelle tre ultime settimane di ot-tobre, i 3.400 canepinesi apronole cantine e vendono castagne,vini e cibi ad oltre 30.000 per-sone). Mansi, a lungo amministratorenel comune di Scala e nella Co-munità Montana Penisola Amal-fitana (Salerno), ha riferitosull’iter di un recupero dimostra-tivo di un castagneto a frutto de-gradato, che diede ottimi risultatiagronomici ed economici (pro-duttivi e turistici) poi trasferiti adaltre realtà italiane. Un privato ri-cevette fondi pubblici vincolandola proprietà a precisi interventitecnici; la Comunità Montanafece corso di potatura ad operai(che ora lavorano in associazionee in proprio) e intervenne sul ca-stagneto che fu poi affidato alproprietario; costui attrezzò par-cheggio e servizi per i turisti, aprìi cancelli ben applicando però ledirettive agronomiche dell’agro-nomo pubblico. Modello espor-tabile, dice Mansi, cheraccomanda di “non farsi inqui-

nare dalla politica”.Dell’argomento cinipide galli-geno del castagno riferisco per ul-timo, per riunire quanto detto dame (ero nel gruppo Difesa e av-versità del Piano di Settore),dall’assessore all’Ambiente diRocca Cardinali, da Palozzi. Ilpericoloso insetto, dapprima sot-tovalutato, colpisce già in tutt’Ita-lia, ma ora è nel mirino deimigliori esperti. Essi hanno im-portato dall’estero il più validoantagonista naturale, il Torymus,e lo stanno sia moltiplicando (inparticolari appezzamenti e labo-ratori, con manodopera specializ-zata), sia “lanciando” perdiffonderlo in tutti i castagneti ita-liani (con tecnici locali). Il Mi-PAAF ha una “cabina di regia”che coordina i Servizi fitosanitariregionali, è collegata ai ricerca-tori, aggiorna le normative, finan-zierà alcune azioni. OgniRegione ha già deciso e finan-ziato iniziative di lotta in proprio.Nuove aree di moltiplicazione sipossono fare, ma potranno dareTorymus non prima di due o treanni; la massima parte dei Tory-mus è fornita all’Italia ancora dal-l’Università di Torino. Il Lazio siavvale delle competenze del-l’Università della Tuscia dal2008, i castanicoltori viterbesisono stati aiutati anche da Provin-cia e Comunità Montana dei Ci-mini, che hanno acquistatoTorymus, già lanciati in più punti.L’assessore regionale Birindelliassicurò a fine 2010 lanci in ognialtra provincia, ma pare ci sianostate difficoltà operative. Per lazona Provincia romana fu pro-grammato lancio a Palestrina; ilServizio fitosanitario disse che lazona di Rocca di Papa non eraprioritaria; a Velletri si è costituitoun Comitato di crisi per il cini-pide, che vaglia (e all’occorrenzacontesterà) i lanci regionali. Nel breve dibattito che è seguito,è stato ricordato che il castagnofu introdotto nel 1500 dai Co-lonna per motivi economici e hadato sostentamento importante,poi quasi perduto. Il territorio vaconsiderato bene prezioso, cheperò non va “tutelato” impeden-done l’utilizzo, ingessandolo, mava gestirlo dinamicamente concura. Botti, a chiusura, ha ringraziatoGrimaldi moderatore del conve-gno, i relatori e gli intervenuti.L’Alveare nel convegno odiernoha “seminato” idee, con discorsifinalizzati al lavoro; darà conti-nuità al suo programma, conprossimi incontri.

Giorgio Grassi *già CRA-FR - Consiglio per

la ricerca e la Sperimentazionein Agricoltura Roma e Caserta

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ROCCA DI PAPA il Segno - Febbraio 201110

Il nostro paese avrebbe bisogno davvero di azioni fraterne

Benvenuti a Rocca di Papa,“Città della fraternità”!

Esiste ancora il gruppodi Legambiente?

Fraternità. Una parola impegnativa. Utiliz-zata spesso in modo strumentale; senzanessuna voglia di farla seguire da contenuticoncreti. Da tempo viene usata a Rocca diPapa in ogni occasione dagli amministra-tori. Quando la pronunciano, si vede dai loroocchi che lo fanno con il cuore. Poi nellapratica di governo, ai cittadini, difficil-mente appaiono fraterni e, in generale, diessi si pensa quanto segue:

Non sono fraterni se non fanno rispettarea tutti leggi e regolamenti.Non sono fraterni se non impediscono ilproliferare delle antenne abusive che “forse “ fanno male alla salute.Non sono fraterni se non decidono le cosepubbliche alla luce del sole.Non sono fraterni se per fare assunzioninon usano procedure chiare e inattaccabili. Non sono fraterni se la pratica di un citta-dino qualunque resta per mesi nei cassetti.Non sono fraterni se consulenti e fornitorisono pagati dopo molti mesi, spesso dopo

anni.Non sono fraterni se approvano licenzeedilizie “ a stralcio “ per chi ha entraturepolitiche nel palazzo mentre gli altri aspet-tano anni.Non sono fraterni se lasciano proliferarecostruzioni che i più “ intraprendenti “fanno senza licenza con i conseguentidanni ambientali e serie conseguenze pergli stessi interessati.Non sono fraterni se da costruzioni abu-sive si lasciano scaricare le acque nere nelterreno con il conseguente inquinamentodelle falde acquifere che sono di tutti.Non sono fraterni se lasciano proliferaremuri e muretti di recinzione o sostegno chedeviando il naturale decorso delle acquemeteoriche finiscono per creare danni e pe-ricoli.Non sono fraterni se per le recinzioni diorti e terreni agricoli, in un paese dove ilcastagno è sovrano, lasciano usare pali diferro o di cemento dimenticando una pre-cisa regola comunale.Non sono fraterni se lasciano i boschi ai “

La domanda sorge spontaneaperché a giudicare dal silenziosui tanti temi di carattere am-bientale (che a Rocca di Papanon mancano), l’associazioneambientalista sembra del tuttoassente. Il 7 dicembre di dueanni fa Legambiente organizzòun incontro pubblico in piazzaDe Gasperi (quartiere Vigne) perfar conoscere ai cittadini le sueattività e nel maggio 2010 inpiazza della Repubblica allestìun banchetto per raccogliere

sciano proliferare trasformazioni di cantinein abitazioni di fortuna per ospiti stranieriaccettando che vadano a vivere in ambientimalsani, in promiscuità e pericoli.Non sono fraterni se non fanno pagare laraccolta dei rifiuti a tutti trascurando lapuntuale ricerca degli evasori che non do-vrebbe essere poi così difficile: una casa ocantina = un’utenza, o no?Non sono fraterni con i commercianti seistallano mille paletti a prescindere e nonpianificano in modo da evitare mega strut-ture commerciali che ammazzano il pic-colo ma arricchiscono il grande che vieneda fuori.Non sono fraterni se non curano come do-vuto la Via Sacra, i resti degli Arcioni e glialtri pochi ma importantissimi resti archeo-logici e storici.Non sono fraterni con i giovani se con gliatteggiamenti sbagliati gli fanno intendereche, per avere attenzione, bisogna parteci-pare a quelle attività che danno visibilità aipolitici per essere rieletti o essere figli, fra-telli, nipoti di quelli che frequentano il pa-lazzo.Non sono fraterni con i dipendenti pub-blici se intervengono per velocizzare quellaspecifica pratica, per cancellare una multa,ridurre o ritardare indebitamente il paga-mento di quanto dovuto alle casse comu-nali.Non sono fraterni in tante altre occasioniche ognuno può ben individuare.

Non dovrebbe essere difficile per nessunocapire che la “ fraternità reale “ si può per-seguire soltanto rimettendo a posto le cosenel pubblico, nel privato e nel proprio in-timo.

Sergio Rasetti

faccio comemi pare “ eallo scarico sel-vaggio di ogni cosa.Non sono fraterni se la-

firme a favore del referendum sull’acquapubblica. Dopodichè solo silenzio. Ed è un peccato perché Legambiente po-trebbe essere un’importante risorsa per l’in-tero territorio e invece appare comeun’associazione-vetrina, messa in bachecasenza alcun riscontro pratico. Non vor-remmo che la delusione abbia conquistato isuoi membri, a cominciare dal PresidenteEnrico Cacciatori, non vedendo sbocchi po-sitivi a favore dell’ambiente di Rocca diPapa. Per esempio, sul tema dei rifiuti e dellaraccolta differenziata avviata dall’ammini-strazione Legambiente che idea ha? E sullatutela dei monumenti (Via Sacra, Arcioni,

Palazzola, ecc.)? E sulle possibilità di recu-pero del Pantanello? E sulla salvaguardia deiboschi? Questi sono soltanto alcuni dei temisu cui un’associazione come Legambientedovrebbe far sentire la sua voce e invece c’èsoltanto silenzio. Diciamo questo perchéRocca di Papa ha bisogno di associazioni“vere”, presenti sul territorio e che sappianorappresentare una voce dissonante rispettoalla cementificazione selvaggia a cui siamosottoposti. Quindi la domanda la rivolgiamoal Presidente Cacciatori: ma LegambienteRocca di Papa esiste ancora oppure è statasoltanto una meteora?

Luigi Serafini

Il Comune di Rocca ha concesso l’uso diun immobile di via dei Principi (la stradache conduce al Vivaro), tolto nel marzo diun anno fa alla criminalità organizzata, al-l’Associazione Tuscolana Solidarietà didon Baldassare Pernice. Nella strutturasorgerà una casa di accoglienza per ledonne sole e per le madri con minori. Laconcessione d’uso del bene avrà per ilmomento una durata di quattro anni.

Legambiente Rocca di Papain occasione di “Puliamo il mondo” 2009

In via dei PrincipiBene sequestrato datoin uso per fini sociali

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ROCCA DI PAPA 11il Segno - Febbraio 2011

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SEQUESTRATO UN EDIFICIO ABUSIVOCOSTRUITO SU TERRENO COMUNALEIl Comune di Rocca di Papa lo scorso 19 gennaio ha posto sottosequestro un manufatto costruito abusivamente su terreno comu-nale in via 14 Febbraio ai Campi d’Annibale. L’edificio in mura-tura misura 10 metri x 9 e presenta una copertura a tetto contegole e gronde.

ORDINANZA DI DEMOLIZIONE DI UN MANUFATTO IN CEMENTO ARMATOLo scorso 2 febbraio la Polizia Municipale di Rocca di Papa haredatto un verbale di demolizione per un manufatto in cementoarmato costruito senza alcuna autorizzazione in via Vicinale delleFaete, in località Campi d’Annibale. La struttura, stando alle ri-levazioni effettuate sul posto, presenta un piano seminterrato dimetri 10,40 x 9,50 e un piano rialzato di metri 9,50 x 9,50. Inoltreerano già state gettate le basi per un ulteriore secondo piano.

VIA LA SOSTA A PAGAMENTO IN PIAZZA VALERIANO GATTA (CARPINO)Con un’Ordinanza del 31 gennaio scorso il Comune di Rocca diPapa ha revocato i parcheggi a pagamento nella piccola piazzaValeriano Gatta (zona Carpino). Le strisce blu sono state sosti-tuite dalla sosta regolamentata a tempo determinato di mezz’ora.

MICHELA EMILI CONFERMATA “ADDETTA ALLA SEGRETERIA DEL SINDACO”Con la delibera n. 4 del 18 gennaio 2011 l’amministrazione co-munale ha deciso di rinnovare l’incarico alla dott.ssa MichelaEmili, in qualità di “addetta alla segreteria del Sindaco”. La Emilidovrà curare l’immagine del Sindaco coordinando le iniziativepromosse dal primo cittadino. L’incarico avrà una durata di tremesi.

il Comune informa

I dieci cani ospiti del mini-rifugio salvi per miracolo

Un crollo improvvisonell’ex residenza Ferri

tufo e lapillo, era alto diversi metri.L’area è stata posta sotto sequestrodalla Polizia Municipale di Rocca diPapa. Scampato il pericolo, le volontarieanimaliste lanciano un appello perfar adottare i cani rimasti nella pic-cola area.

(D.D.R.)

La Provincia di Roma, alcuni anni fa,donò alle amministrazioni comunali deipulmini elettrici a impatto ambientaleuguale a zero. Anche Rocca di Papa rice-vette questo dono. Ma da circa un annoquel pulmino si trova abbandonato sotto ilponte che conduce in piazza della Repub-blica, con gli pneumatici a terra, lasciatotra calcinacci e rifiuti vari. Non è unbell’esempio di rispetto per le cose pub-bliche. Perchè non restituirlo all’ente pro-vinciale oppure affidarlo a qualcheassociazione di volontariato?

(L.S.)

Abbandonatotra i calcinacciil pulmino donato dalla Provincia

E’ crollato la notte tra giovedì 10 evenerdì 11 febbraio un alto murodell’ex residenza dell’On. EnricoFerri in Viale Madonna del Tufo,proprio a ridosso del distributore dicarburanti Shell. Nell’area sotto-stante si trova anche un mini-rifugiocomunale che ospita una decina dicani abbandonati che, per fortuna o

per miracolo, sono rimasti il-lesi. Infatti i grossi blocchisono caduti a pochi centimetridalle loro cucce (foto a lato). Ora alcuni di questi animalisono stati sistemati in altri ri-fugi dei Castelli Romani, men-tre sull’accaduto sono statieffettuati dei rilievi da partedei Vigili del Fuoco. Sembrache a provocare il crollo sianostate le infiltrazioni di acquapiovana e l’assenza di una ma-nutenzione costante del-l’opera. Il muro, che poggiavasu una parete naturale mista a

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ROCCA DI PAPA il Segno - Febbraio 201112

Il Comitato dei Campi d’Annibale torna a chiedere un secondo ufficio postale

“I disagi sono ormai quotidiani ei roccheggiani non ne possono più”

L’ufficio postale di Rocca di Papa

L’assemblea del CdQ Centro Storico si terrà il 12 marzo

Cittadini protagonistiNella nostra attività di Comitato acco-gliamo le istanze dei cittadini e le presen-tiamo all’amministrazione al fine dicontribuire a migliorare la qualità dellavita nel Centro storico: vorremmo però ri-cordare che spesso le criticità presentisono dovute anche ad una mancanza dicollaborazione e di rispetto delle regoleda parte di noi cittadini: ad esempio sa-rebbe desiderabile un maggior contributodi tutti i cittadini alla pulizia del paese.La passeggiata panoramica di via Romasta diventando una discarica a cieloaperto: buste, bottiglie vuote, frigoriferi...Se ci lamentiamo che non è pulita c’è purequalcuno che l’ha sporcata! Che fatica,inoltre, portare un frigo in mezzo ai bo-schi o un materasso sulle scalette del Bel-vedere! Ma chi ce lo fa fare, soprattuttoquando c’è un Numero Verde (800 598826) che ci permette di far ritirare a do-micilio gratis e senza fatica. Lo stesso vale per lo smaltimento delle pit-ture, delle gomme, etc… o quando sisvuotano le cantine: abbiamo la fortuna diun Numero Verde a nostra disposizione,così non inquiniamo e viviamo nel pulito.Da metà giugno 2010 inoltre, in virtù diuna Direttiva Comunitaria, a fronte del-l’acquisto di un nuovo elettrodomestico(lettore dvd, tv, frigo…) il rivenditore è te-nuto a ritirare il vecchio senza alcun ag-

gravio di oneri o costi a carico del consu-matore: un motivo in più per non gettareed inquinare ma lasciare che altri facciano,bene e gratuitamente, il loro lavoro. Ricordiamoci che il bosco è una nostra ric-chezza e preservarlo è un nostro dovere:l’impegno è di ognuno di noi e riguardal’eredità che lasciamo ai nostri figli.Dobbiamo purtroppo constatare che sonoancora numerose le buste contenenti spaz-zatura gettate nei cestini di rifiuti o all’an-golo delle strade... Abbiamo la fortunadella raccolta alla porta di casa, che gustoc’è ad uscire con una busta piena di rifiuti,magari indifferenziati, e gettarla via di na-scosto? Sporchiamo il paese, rendiamopiù difficoltoso il lavoro della raccolta equindi portiamo un danno alla comunità!Lo stesso vale per chi butta per terra carte,scontrini... le strade saranno più pulite senoi stessi non gettiamo nulla per terra. Aigiardinetti, la ‘zona giochi’ destinata aibambini era piena di rifiuti! Gettati dachi? È stato addirittura necessario mettereuna locandina per invitare alla pulizia!Ci rivolgiamo inoltre ai proprietari deicani affinché rispettino il regolamento co-munale e le norme della convivenza ci-vile: non lasciamo liberi i cani senzacontrollo -possono diventare un pericoloper grandi e piccoli- e raccogliamo i lorobisogni. Avere un cane non deve diventare

un problema per gli altri, ledendo la li-bertà altrui e il decoro del paese.Svegliamoci, ritroviamo una coscienza ci-vile, tutto questo dipende dal nostro com-portamento, se sporchiamo di meno, è piùfacile avere una città pulita.Consideriamo che il nostro centro storicoè la nostra casa: a casa non buttiamo perterra l’immondizia... facciamo lo stessonella nostra città.N.B.1) Le nuove buste attualmente distribuitedai supermercati in realtà non sono com-pletamente riciclabili, e quindi non pos-sono essere in alcun modo utilizzate perla nostra raccolta differenziata.2) Vi aspettiamo sabato 12 marzo alle ore10 in Aula Consiliare per l’Assemblea deiresidenti nel Centro storico.

Comitato di QuartiereCentro Storico

di Sandro TabellioneDopo i disagidelle ultime set-timane dovutialla chiusuraimprovvisa del-l’unico ufficio

nella lettera inviata al Sindacoe a tutti i Consiglieri Comu-nali- a seguito di continue la-mentele e risentimento daparte dei cittadini, facendoproprie tali lamentele, chiedea questa amministrazione diadoperarsi con urgenza affin-chè si risolva una volta pertutte tale disagio che riguardatutti”.Rocca di Papa oggi ha supe-rato i 16 mila abitanti e un soloufficio postale è davvero in-sufficiente a rispondere alleesigenze degli utenti-cittadiniche sempre più spesso devonofar uso delle competenze dellePoste (pagamenti vari, boni-fici, spedizioni, conti correnti,permessi di soggiorno, ecc.ecc.).“Per questo -continua il Presi-

tato dei Campi si domanda:“Perchè Rocca di Papa nondovrebbe avere lo stesso servi-zio?”. Speriamo che presto il

Comune chieda un incontrocon i responsabili delle Posteper chiudere questa eternaquestione.

dente Silve-strini- si rendenecessario unsecondo ufficiopostale da ubi-carsi nella zonadei Campid’Annibale”.Nella letterapoi si portal’esempio delvicino Comunedi Artena, unpaese di circa13 mila abi-tanti, che è ser-vito da dueuffici postali. Eallora il Comi-

postale di Rocca di Papa (sem-brerebbe per alcuni problemidi funzionamento dei compu-ter), il Comitato di Quartieredei Campi d’Annibale è tor-nato alla carica per chiedereall’amministrazione comunaledi affrontare uno dei problemipiù sentiti dai cittadini: l’aper-tura di un secondo ufficio po-stale.La richiesta non è nuova maora sembra davvero arrivato ilmomento di definire la que-stione. “Il Comitato -si legge

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il Segno - Febbraio 2011

Il bilancio dei 5 anni dell’amministrazione guidata dal Sindaco Boccia

Ma Sindaco e Assessori il loroprogramma lo avevano letto?

Cinque anni dopo 20062011

2006 - La promessa:• “Un grande ruolo acquista la “Consulta Permanente” che è chiamata a verificare le fasi di realizzazione del programma e a dare suggerimenti”.

2011 - Dopo 5 anni:- Nessuna Consulta Permanente è stata istituita dall’amministrazione.

ISTITUZIONI

2006 - La promessa:• “Costituzione del Consiglio Comunale dei Ragazzi per incentivare la partecipa-zione dei giovani”.

2011 - Dopo 5 anni:- Il Consiglio Comunale deiRagazzi non è stato mai costituito.

2006 - La promessa:• “Realizzazione di un progetto che vada a rilevare e a monitorarecostantemente il grado di soddisfazione degli utenti dei servizi”.

2011 - Dopo 5 anni:- Nessun sistema di rilevazione del grado di soddisfazione dei cittadini è stato messo in atto.

AMBIENTE

2006 - La promessa:• “Rafforzamento del contatto diretto Assesso-rato Ambiente-cittadino,grazie al potenziamento del servizio ambiente online”.

2011 - Dopo 5 anni:- Il sito internet del Comune,fino a due settimane fa, erapraticamente inesistente,così come il filo diretto con i cittadini attraverso la reteonline. Solo ora, a fine mandato, il Sindaco ha avviato il nuovo sito istituzionale (ma ancoraprivo di gran parte dei con-tenuti), forse per promuo-vere la sua ricandidatura?

2006 - La promessa:“Costruire una filiera del legno, dalla gestione al controllo del bosco finoai prodotti finiti, prevedendo anche la possibilità di riciclare gliscarti della lavorazione conl’utilizzo di tecniche innovative (biomasse)”.

2011 - Dopo 5 anni:- Niente di tutto ciò è stato fatto.

del Pd. Può sembrare paradossale ma unamaggioranza senza opposizione si dilata,si contorce, si chiude in se stessa dimen-ticando i paletti che aveva messo nero subianco. La seconda ragione sta nella mancanza diprogrammazione che ha caratterizzatoquesti cinque anni. Ogni assessorato hadato l’idea di essere un “Comune nel Co-mune”, ognuno a gestire le cose del suoufficio senza una visione generale dellamissione amministrativa. La dimostra-zione sta in un dato che abbiamo riscon-trato, seguendo cinque anni di iniziative.Quasi mai gli assessori erano presenti alleiniziative dei colleghi assessori, ognunopresenziava le proprie non tenendo perniente conto dell’azione amministrativaunitaria. Boccia ha cercato di porre rime-dio a questo disfacimento cercando di ac-centrare le attività, l’unico modo cheaveva per raddrizzare la baracca. Poi, ren-dendosi conto della deriva (perché almenolui il suo programma del 2006 lo avràletto!), si è “berlusconizzato”, puntandotutto sulla politica dell’immagine perso-nale. Prendendo spunto dalla lettera del

di Andrea SebastianelliA leggere le 27 pagine del pro-gramma con cui Boccia il 28maggio 2006 chiedeva la fidu-cia dei roccheggiani, viene dachiedersi se il Sindaco, gli As-

sessori e i Consiglieri di maggioranzaquel programma lo abbiano effettiva-mente letto. Se confrontiamo le cose fattein questi ultimi cinque anni con il Pro-gramma che l’Ulivo si era dato, emergeun fallimento senza precedenti e in ognisettore. Delle cose annunciate solo alcunesono state effettivamente realizzate men-tre gran parte delle promesse sono rimastetali. Perché dunque l’amministrazione guidatada Boccia non è riuscita a realizzare quelprogramma elettorale? La risposta risiedein due motivazioni. La prima riguarda lapresenza di un’opposizione incapace a faremergere le contraddizioni di chi ha go-vernato. Un’opposizione non all’altezzadi contrastare le scelte approvate a mag-gioranza; un’opposizione con pochissimeidee (e pure confuse) che ha fatto dormiresonni più che tranquilli alla compagine

tato a compimento e che cosa no. E poi ab-biamo dato i voti a maggioranza e opposi-zione, avendo seguito per cinque anni laloro attività. I lettori si divertiranno, i po-litici un po’ meno (a parte qualcuno), i cit-tadini, che sono stati male amministrati,non si divertiranno per niente.

sig. Succurroche sulloscorso nu-mero ci chie-deva diparlare deipolitici diRocca diPapa e di ciòche hannofatto, ab-biamo decisodi pubblicarele parti essen-ziali del pro-gramma del2006 cer-cando di ca-pire che cosaè stato por-

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APPROFONDIMENTO

ilSegno-Febbraio2011

2011 - Dopo 5 anni:- L’ex cava ha subito inter-venti di consolidamentoper circa mezzo milione dieuro e dopo essere statautilizzata per depositarediversi metri cubi di terraproveniente dai lavori perla realizzazione del par-cheggio interrato di piazzaClaudio Villa, appare oggiun’area desolata, lontanadalla promessa di farla di-ventare un luogo attrez-zato per il turismo.

2006 - La promessa:• “Riqualificare l’area del Pantanello, già parzialmente bonificata”.

2011 - Dopo 5 anni:- Il degrado e l’abban-dono è continuato nelcorso degli anni fino aoggi. Nessun intervento di recupero è stato posto in opera, basta recarsi sul posto.

2006 - La promessa:• “I due obiettivi da realizzare nel prossimomandato saranno l’istituzione di un UfficioForestale e, successiva-mente, la creazione di una vera e propriaAzienda Mista o SocietàPubblico-privata per lagestione delle risorse forestali comunali”.

2011 - Dopo 5 anni:- Nessun Ufficio Forestaleè stato creato all’internodel Comune e nessunaAzienda Mista è stata formata. Sfruttare intera-mente la filiera del legno e dare vita a una societàper la gestione dei boschiera nel progetto ideato dalprof. Tiziano Onesti (vedi il numero scorso delSegno), ma niente diquanto promesso è statofatto fino ad oggi. Anzi, recentemente l’ammini-strazione ha affermatoche i boschi non sono redditizi (?)”.

2006 - La promessa:• “Compito preminentedella prossima ammini-strazione sarà quello didare attuazione al PianoStrategico di SviluppoSocio-Economico dell’Università Roma Tre, cherappresenta lo strumentofondamentale per ro-grammare la riqualifica-zione del territorio, delleattività che vi si svolgono,della crescita socio-econo-mica, indicando metodi estrategie per rendere ope-rative le proposte”.

2011 - Dopo 5 anni:- Il Piano ideato dall’Uni-versità Roma Tre avevafotografato le condizionigenerali e particolari diRocca di Papa diven-tando uno strumento es-senziale di analisi eprogrammazione per gliinterventi. Purtroppo è ri-masto solo sulla carta el’amministrazione non neha tenuto conto perdendoaltro inutile tempo.

2006 - La promessa:• “Creazione di un cam-pus scolastico e libera-zione degli attuali edificidel centro storico da desti-nare ad attrezzature ricet-tive o a residenza delcampus universitario digeofisica”.

2011 - Dopo 5 anni:- Il campus scolastico all’americana è ancoraun’utopia, così come latrasformazione di edificidel centro storico in strutture ricettive e a disposizione delle università.

2006 - La promessa:• “Recupero dell’ex cavadi lapillo con la realizza-zione di attrezzature perla fruizione turistica”.

URBANISTICA

2006 - La promessa:• “Restaureremo gli Ar-cioni (resti di acquedottoromano)”.

2011 - Dopo 5 anni:- Gli Arcioni sono semprepiù abbandonati a lorostessi. Anzi, nei loro pressisono state realizzareopere in cemento armatoche ne mettono in pericolola conservazione.

2006 - La promessa:• “Istituire nei parchi(Campi d’Annibale eLandsberg am Lech) ido-nei percorsi attrezzati perl’esercizio di attività ri-creative e sportive conconsequenziale valorizza-zione delle aree suindi-cate”.

2011 - Dopo 5 anni:- Nulla di ciò è stato fatto.Anzi, il Parco del centrostorico Landsberg (mal-grado i tanti soldi spesi) èin preda a degrado e ab-bandono.

2006 - La promessa:• “Valorizzazione dei percorsi naturalistici erecupero dei casali rag-giungibili con mobilità so-stenibile”.

2011 - Dopo 5 anni:- Non si registrano progetti in tal senso. I ca-sali, a 5 anni di distanza,hanno peggiorato le lorocondizioni strutturali.

2006 - La promessa:•“Il nuovo Piano Regola-tore Generale perseguiràl’opzione zero. Zero saràil consumo di ulterioresuolo. Il nuovo Piano lo-calizzerà le nuove trasfor-mazioni in ambititerritoriali già dotati ditutte le infrastrutture.Zero sarà la cubatura cheil nuovo Piano prevederàdi realizzare. L’opzionezero garantisce a Rocca diPapa una ripresa del pro-prio sviluppo socio-econo-mico”.

2011 - Dopo 5 anni:- Nel dicembre scorsoRocca di Papa ha supe-rato i 16 mila abitanti. Iltermine “opzione zero” èstato abbondantementesuperato come ammessodallo stesso Ufficio diPiano che ha previsto conil nuovo PRG un aumentodi residenti di altre 4.500unità che porterebbero ilnumero finale a 21 milaabitanti. Per quanto ri-guarda lo sviluppo socio-economico ricordiamo cheRocca di Papa si trova agliultimi posti per reddito pro-capite tra i Comuni dei Ca-stelli Romani.

2006 - La promessa:• “Restauro della Fortezza degli Annibaldi”.

2011 - Dopo 5 anni:- I lavori di scavo archeo-logico sono stati avviati esono tutt’ora in fase diesecuzione.

2006 - La promessa:• “E’ fondamentale adot-tare il Nuovo Piano subitodopo l’elezione del Sin-daco. Le nuove norme re-gionali prevedono tempicerti e brevissimi per ladefinitiva approvazionedegli strumenti urbani-

2011 - Dopo 5 anni:- Il Nuovo Piano è statoapprovato dal ConsiglioComunale il 28 giugno2007, cioè dopo circa 400giorni dall’inizio della legi-slatura. Il 15 luglio 2009(cioè 1.155 giorni dall’ini-zio della legislatura Boc-

2006-2011 Il bilancio dei 5 anni dell’amministrazione Boccia

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RETE di GIORNALISTI e SCRITTORI ANTIMAFIE

di ROMA e PROVINCIA

supplemento al n. 2 - Febbraio 2011 de “il Segno”ilSegnoil

Segno n.14

Boris Giuliano, ilcommissario-sceriffo

Un nuovobusiness

In VII pagina

In IV e V pagina

In II e III pagina

Roma e provinciaLa MAPPAdegli interessicriminali

E’ stata presentata, dopotre anni di lavoro, un’inchie-sta dell’associazione animalista Aidaa che hamesso in luce i vasti interessicriminali della malavita or-ganizzata nella gestione dicanili lager, soprattutto nel Sud Italia. Un businessche rende ogni anno circa100 milioni di euro.

News daMafiopoli

In ultima paginaIn VI pagina

Castelli RomaniAffidato unnuovo benesequestrato

In VII pagina

Operazionecontro trafficointernazionaledi droga

In VI pagina

Stalking,pedofilia e reati domesticiin aumento

In V pagina

Chi si spartisce il terri-torio criminale dellaCapitale e dell’interaregione? Quali inte-ressi si nascondonodietro le organizza-zioni malavitose cheormai si sono inse-diate in modo perma-nente anche nelLazio? La relazionedel Presidente dellaCorte d’Appello diRoma merita un’at-tenta analisi.

Ritratti d’autoreCanili lager Droga aSan Basilio

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RETE di GIORNALISTI e SCRITTORI ANTIMAFIE di ROMA e PROVINCIA

ilSegnoilSegno

febbraio 2011 - n.14

di EttoreZancaQuesta è unastoria che ini-zia con unaimprecisionesul nome. IlCommissario

Boris Giuliano,

II

Boris Giuliano, ottimo poli-ziotto della Squadra Mobile,diventatone poi anche capo,non si chiamava Boris. Non diprimo nome. Per tutti in fami-glia era Giorgio. Per i giorna-listi Boris era una pennellatanominativa che ben contor-nava l’intero quadro. Un uomoallegro ma duro, scrupolosonel suo lavoro con due baffi eun viso da poliziotto ameri-cano. Soprannominato non acaso e senza alcuna ironia “losceriffo”. Questa è una storiache ricorda vagamente labattaglia delle Termopili.

Era uno dei pochi mezzi ci-vetta usati per il pedina-mento. C’era poco materialema tanto cervello. Boris erauno dei più brillanti. Il pro-blema, più per la Mafia cheper lui, era che tutto gli riu-sciva dannatamente facile.Sembrava che avesse le stim-mate dell’intuizione, maaveva anche una dote chealla lunga ne ha fatto il ne-mico numero uno di Cosa No-stra.

I CORLEONESIFANNO PULIZIATRA LE COSCHE

Tra gli anni sessanta e set-tanta la Mafia scatenavatutta la sua potenza di fuococontro chiunque provasse acontrastarla. Era il periododei Corleonesi impegnati afare pulizia dentro e fuori lecosche. A contrastare un eser-cito invisibile c’erano ancheonesti portatori di divise delleforze dell’ordine. Persone checontrariamente a tanti ibridiconoscevano esattamente iconfini tra il bene e il male eli difendevano. Boris era unodi questi. Nella gola che separava Pa-lermo dalla sua invasionebarbarico-mafiosa c’eraanche lui. I giornalisti di cro-naca nera che a quei tempiconvivevano con gli oraridella Squadra Mobile ricor-dano con una punta di tene-rezza un furgoncino, simbolodella povertà dei mezzi concui si contrastava il crimine.

LA DOTE MIGLIOREDI GIULIANO ERAL’OSTINAZIONE

Non mollava mai. Per questoancora adesso le vie che con-ducono al suo omicidio sonoplurime, anche se motivate daunica mano. Indagava ala-cremente sulla scomparsa diMauro De Mauro, giornalistade “l’Ora”, fu il primo a in-tuire le implicazioni scomodedelle piste che seguiva. Unafra tutte quella che chiariva

definitivamente la morte diEnrico Mattei, i suoi mandantie i motivi che portarono alsabotaggio del suo elicottero.Fu tra i primi ad ascoltare ilprogenitore di tutti i pentiti diMafia, Leonardo Vitale, con-siderato successivamentepazzo, ma in grado di snoc-ciolare agli increduli inqui-renti un quadro di CosaNostra che Buscetta annidopo dovrà solo limitarsi aconfermare. Il meccanismo della sua elimi-nazione sembra scattare suun episodio, il ritrovamento diuna valigia all’aeroportocontenente denaro a paga-mento di una partita didroga. È uno degli elementi

“Fu tra i primi ad ascoltare il progeni-tore di tutti i pentiti di Mafia, Leonardo

Vitale, considerato successivamentepazzo, ma in grado di snocciolare agli

increduli inquirenti un quadro di Cosa Nostra che Buscetta anni dopo

dovrà solo limitarsi a confermare”

21 luglio 1979, l’attentato a Boris Giuliano

su cui Giuliano inizia a verifi-care tutti i rapporti tra Mafiae stupefacenti, collaborandocon l’FBI allo smantellamentodi una porzione importantedell’asse di traffico italo-americano.

“LA MAFIAGLI FECEPAGARE TUTTO”

Prima di quel 21 luglio 1979,giorno in cui come dice Da-niele Billitteri sul suo libro de-dicato al suo amicoCommissario, Boris Giuliano“voleva pagare solo un caffèal bar Lux e la Mafia gli fece

Ritratti d’autore,BORIS GIULIANO

uno sceriffo contro la Mafia

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ilSegnoilSegno

febbraio 2011 - n.14

pagare tutto”, Boris lascia piccole goccedi episodi allegri. Come quando raccon-tava che in un paesino i Carabinieri sta-vano indagando su un omicidio e luistava dando una mano. Il Maresciallo in-caricato delle indagini aveva in mano unfucile forse usato per il delitto ma sen-tenziò: “questo fucile non spara daanni!”, Giuliano si accorse che nellastanza insieme all’oro c’era anche il so-spetto, fermato e lasciato in disparte. Glichiese solo: “sei stato tu?”, risposta “sì!”“e perché non l’hai detto?” , “nessuno melo aveva chiesto”, “con che hai spa-rato?”, “con quello”. Stava indicando ilfucile in mano al Maresciallo, quello chenon sparava da anni. Lascia la sua ma-linconia nel vedere andare via tra ilpiombo amici e colleghi, dicendo “è ilnostro mestiere, dobbiamo aspettar-celo”.

III

29 LUGLIO 1983,A PALERMO E’ UNGIORNO COME UN ALTRO

Lascia la sua immagine di uomo corag-gioso ma non imprudente. Aveva paura,ma andava avanti anche se come cantaFaletti in “signor tenente”: qui diventasempre più dura quando ci tocca di farei conti con il coraggio della paura.Quello che più colpisce è che se ne è an-dato come uno sceriffo a cavallo. Il suopiù grande dramma era proprio quellodi trovarsi a cavallo tra una Mafia ruralee una che metteva le mani su Palermocon tutti i mezzi. Ma questo non può spa-ventare uno sceriffo.

Boris Giuliano è statoun investigatore dellaPolizia di Stato, in servi-zio alla Squadra Mobiledi Palermo, dalla finedegli anni sessanta finoal suo omicidio avve-nuto il 21 luglio 1979.Divenne anche capodella Squadra Mobiledopo la promozione adaltri incarichi di BrunoContrada, suo ottimoamico e suo superiore.Nei vari procedimenti asuo carico, Contradanon volle mai che si fa-cessero illazioni sul rap-porto col CommissarioGiuliano, è stato unodei pochi argomenti sucui si è difeso con vee-menza maggiore. Chi loha conosciuto parla diBoris come di un uomobrillante e allegro e conun intuito investigativofuori dal comune. Losteso che gli valseanche un tirociniopresso l’accademia FBIdi Quantico. Fu uccisoda Leoluca Bagarella al-l’interno del bar Lux,mentre pagava uncaffè. Sul suo omicidiosi muovono alcuni mo-venti. Il primo porta allesue indagini sulla scom-parsa del GiornalistaMauro De Mauro. Si ipo-tizza che Giuliano ofosse vicino a scoprirel’effettiva sussistenzadella tesi dell’attentatoa Enrico Mattei, Presi-dente dell’ENI cheosteggiava le compa-gnie petrolifere ameri-cane (tesi appuntobattuta da De Mauro),oppure che avesse sco-perto che De Mauro erain possesso di informa-zioni importanti sui le-gami tra Mafia e politicain particolare in meritoal cosiddetto Golpe Bor-

Il Commissario Boris Giuliano

ghese. La seconda pista porta auna serie di connessioniche Giuliano aveva sco-perto tra Leoluca Baga-rella e Michele Sindona,mentre cercava di effet-tuare l’arresto del primo,nonché mentre collabo-rava insieme agli inqui-renti statunitensi allosmantellamento di untraffico di droga. Du-rante i processi tuttaviaci furono alcune singo-lari tesi che misero incomune l’omicidio Giu-liano con quello del Ma-resciallo dei Carabinieri

Basile, avvenuto qual-che mese dopo. Se-condo alcuni elementiemersi in procedimenticontingenti i due sareb-bero stati uccisi per il fa-stidio che arrecavanoalla Mafia rurale diMonreale sulla quale sitrovavano a indagare.Le orme di Boris sonostate seguite dal figlioAlessandro, valentecapo della Squadra Mo-bile di Milano e autoredell’arresto del serialKiller Michele Profetamentre era in servizio aPadova.

Una breve biografia Il Commissario che fiutava unatraccia e la seguiva fino in fondo

40 associazionisi riuniscono in reteper conbattere l’usura

Ritratti d’autore,BORIS GIULIANO

Un coordinamento nel Lazio tra le varie associa-zioni e fondazioni che combattono ogni giorno ilfenomeno dell’usura e del racket si è costituitorecentemente nell’ambito di “Rete per la legalità”che riunisce oltre 40 associazioni a livello nazio-nale.“Alla rete si aderisce sulla base di un codiceetico - ha spiegato Lino Busà, Presidente di SosImpresa, costola di Confesercenti - che a suavolta si basa su tre principii: volontariato, gratuitàe obbligo di denuncia”.

www.sosimpresa.it

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IV

di AndreaSebastianelliE’ sufficienteleggere alcunititoli dei quoti-diani del mesescorso per ren-

cia. In tutto il Lazio sono statiindividuati dall’OsservatorioTecnico Scientifico per la Sicu-rezza e la Legalità della Re-gione Lazio tra le 60 e le 70cosche provenienti dalle altreregioni italiane. 25 legatealla ‘Ndrangheta, una ven-tina alla Camorra, 15 aCosa Nostra, 2 vicine allaSacra Corona Unita dellapuglia. Poi ci sono i gruppicriminali locali, a cominciaredal clan dei Casamonica.

RREETTEE

AANNTTII

MMAAFFIIEE

Un intreccio fitto di relazioni edi spartizione del vasto terri-torio laziale, con precisi ambitidi interessi, usura, riciclaggio,estorsioni, droga e controllodegli appalti pubblici.A Roma a farla da padronesono i Casamonica con dira-mazioni che arrivano a coin-volgere ex appartenenti delladissolta Banda della Ma-gliana. Per alcuni quartieri èpossibile parlare di veri epropri confini stabiliti tra i clanrivali. San Basilio (zona est diRoma) a comandare è la‘ndrina dei Sergi-Marando;alla Borghesiana il clan Ierinò;a Flaminio Nord la vera pa-drona è la ‘Ndrangheta con le‘ndrine Morabito, Bruzzaniti,Palamara, Speranza e Scriva. Nei quartieri a sud della Ca-

pitale, Tor Bella Monaca eCentocelle, è la Camorra (clanMoccia) a gestire le attivitàcriminali con rapporti semprepiù stretti con la ‘Ndrangheta(‘ndrine La Rosa e Nastasi),con Cosa Nostra (Turone e Mi-loni) e i Casamonica che, in-fatti hanno avuto il loro nucleooriginario a Morena (Ciam-pino) per poi allargarsi benpresto in tutto l’Appio-Tusco-lano compresa l’Anagnina finoai Castelli. Il tutto insieme alclan degli Alvaro.Sul litorale laziale a conten-dersi soprattutto il mercatodella droga sono alcuni espo-nenti dell’ex Banda della Ma-gliana, il clan Fasciani, il clanCuntrera-Capuana, il clanTriassi (legato a Cosa Nostra)e il clan Senese della Ca-

morra. In queste zone la crimi-nalità è specializzata anchenell’acquisizione, tramite pre-stanome, di attività commer-ciali e di servizi pubblici.Nell’area fra Nettuno edAnzio a operare sono princi-palmente gli uomini della‘ndrina dei Gallace insieme aiclan Anastasio e Veneruso.Ad Aprilia sono le ‘ndrine Al-varo e Nirta-Strangio a det-tare le regole, mentre nellazona dei Castelli Romani si se-gnalano infiltrazioni perico-lose della ‘Ndrangheta con la‘ndrina dei Molè, con il conso-lidamento dei Casamonicaparticolarmente dediti al-l’usura e al riciclaggio.Per quanto riguarda i settorieconomici di interesse crimi-nale, al primo posto figurano

Roma e provinciaterra di conquistaper i criminali

dersi conto chel’emergenza crimi-nale a Roma e nell’in-tera regione è unallarme più che moti-vato. “Così le mafie sidividono il territorio”,“La Mafia vuole glialberghi. I cinesigriffe contraffatte”,“Gli appalti obiettivodel clan”, “Mafia,crescono le infiltra-zioni nella Capitale”.Sono tutti titoli scatu-riti dalla relazionedel Presidente dellaCorte d’Appello diRoma, Giorgio San-tacroce, che ha messoin evidenza un interoanno di lotta al cri-mine organizzato.Solo nell’ultimo annosono stati avviati aRoma ben 354 prov-vedimenti per mafia,356 misure cautelarie 377 richeste di rin-vio a giudizio. Unprovvedimento perogni giorno dell’anno.Questi pochi dati di-mostrano che le infil-trazioni nel tessutosocio-economico sonoormai stabili e quindiè necessario acquisireconsapevolezza perfrenare l’avanzareincontrastato deinuovi boss. E allora è beneaverla a mente lamappa della crimina-lità di Roma e provin-

RETE di GIORNALISTI e SCRITTORI ANTIMAFIE di ROMA e PROVINCIA

ilSegnoilSegno

febbraio 2011 - n.14

LE COSCHE CRIMINALINELLA PROVINCIA DI ROMA

‘Ndrangheta‘Ndrina Gallace – ‘Ndrina Serpa – ‘Ndrina del Lo-cale di Sibari – ‘Ndrina Morabito-Bruzzaniti-Palamara – ‘Ndrina Mollica – ‘Ndrina Alvaro –‘Ndrina Mancuso – ‘Ndrina Longo-Versace –‘Ndrina Gligora – ‘Ndrina Barbaro – ‘Ndrina Perna-Pranno – ‘Ndrina Piromalli – ‘Ndrina Mammoliti –‘Ndrina Carelli-Tripodoro – ‘Ndrine del Locale di Ma-rina di Gioiosa Ionica – ‘Ndrina Commisso – ‘NdrinaFranze – ‘Ndrina Marando

Cosa NostraFamiglia dei Barcellonesi – Famiglia dei Caruana-Cuntrera-Vella-Corleonesi – Famiglia Santapaola –Famiglia Cammarata – Famiglia Madonia – Fami-glia di Porta Nuova – Famiglia Priviteri – Famiglia diSan Lorenzo – Famiglia Rinzivillo – Famiglia Rimi-Badalamenti – Famiglia Ribisi (Calafata-Farruggio)

CamorraClan Senese – Clan Stolder – Ex Clan Alfieri – ClanMoccia – Clan Cozzolino – Ex Clan Zaza – ClanFabbrocino – Clan Anastasio – Clan Veneruso

Altre formazioni sicilianeFamiglia dei Cursoti

Sacra Corona UnitaClan Tornese

Altre organizzazioniFamiglia Virgutto

ex appartenenti Banda della MaglianaFamiglia Nicoletti

Clan Casamonica - Clan Alvaro

dati dell’Osservatorio per la Sicurezza e la Legalità della Regione Lazio

SETTORI ECONOMICI SOTTO ATTACCO DELLA CRIMINALITA’

- Distribuzione di prodotti ortofrutticoli e mercato agroalimentare- Appalti grandi opere- Edilizia residenziale- Smaltimento dei rifiuti- Settore della ristorazione- Supermercati- Centri commerciali

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V

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AANNTTII

MMAAFFIIEE

gli investimenti nelle attivitàcommerciali e l’apertura diimprese individuali nel set-tore dei servizi (pulizie, ca-tering, ecc.). L’altro grandebusiness è rappresentatodalle società immobiliariche sono l’arma più efficaceper entrare nel mercatodegli immobili con il fine diriciclare il denaro sporcoproveninete dalle attività il-lecite. A Roma è particolar-mente estesa la rete diacquisizione di supermer-cati, ristoranti e negozi diabbigliamento, fino agli au-tosaloni. Poi c’è un altro settore in cuile mafie hanno dimostratodi eccellere, ed è il coinvol-gimento di operatori finan-ziari nelle attività diriciclaggio. Anche nei di-versi settori ogni clan crimi-nale sembra avere unaspecificità. Nella distribu-

zione di prodotti ortofrutti-coli e agroalimentari sono iCasalesi e i Tripodo a de-tenere il controllo; negli ap-palti e nelle grandi opereedili, oltre ai Casalesi, cisono i Cuntrera-Caruana, iRizzuto e i Santapaola;nello smaltimento illegale dirifiuti troviamo ancora i Ca-salesi; nel settore della ri-storazione e del turismo sispartiscono la torta i Cun-trera-Caruana, i Triassi, iFasciani, i Bardellino e altriclan della Camorra napole-tana. Le mani sulla grande distri-buzione (supermercati) sonostate messe da tempo dadiversi clan camorristici,oltre ai soliti Casalesi, e daalcuni ex esponenti dellaBanda della Magliana;mentre autosaloni e centricommerciali sembrano es-sere appannaggio della

famiglia Senese e di Nico-letti, ritenuto il cassieredella Banda romana dis-solta.Un altro dato importanteche ci permette di valutarela portata delle infiltrazionicriminali nell’intera regione,è quello relativo ai beni se-questrati. Fino al 2009 aRoma e provincia risultano268 i beni sottoposti a sigilli(189 solo nella Capitale eil resto in diversi centri tracui Ardea, Grottaferrata,Monterotondo, Marino eVelletri).A Latina e provincia i benisequestrati sono stati 39;nel frusinate 25; a Viterbo4. Nessun sequestro invecea Rieti e provincia.Infine c’è il grande “giro”dell’usura, forse il più im-portante settore commer-ciale per i criminali. I datipiù recenti parlano di un

aumento vertiginoso di so-cietà, commercianti e oraanche singole famiglie, chesi rivolgono a quelli che unavolta si chiamavano “stroz-zini” e che invece oggi na-scondono una vera epropria organizzazione ca-pillare con tanto di ruoli eincarichi (da colui che avvi-cina le potenziali predegrazie alla “collabora-zione” di banchieri e com-mercialisti, fino agli addettialla riscossione. Società atutti gli effetti con all’apicegli esponenti del clan deiCasamonica.Negli ultimi anni le forzedell’ordine sono riuscite adarginare l’estensione dellacriminalità, grazie anche al-l’opera di magistrati ingrado di mettere insieme itanti tasselli delle infiltra-zioni.Andrea Sebastianelli

Un territorio diviso in clan e famiglie criminali

RETE di GIORNALISTI e SCRITTORI ANTIMAFIE di ROMA e PROVINCIA

ilSegnoilSegno

febbraio 2011 - n.14

Nel 2010 si è registrato un forte aumentonei reati che riguardano la persona

Leggendo la relazione del Presidente della Corte d’Appello

Sono in aumento i casi di violenzatra le mura domestiche. Le denuncesono passate da 733 a 794 con un in-cremento di oltre il 7,5%. Anche le denunce per sottrazione diminore sono cresciute, da 161 sonopassate a 183. In questo caso l’incre-mento negativo è risultato essere del12,2%. Il numero di procedimentiper violazione degli obblighi di assi-stenza familiare vede forse l’impen-nata più alta con 1.337 casi nel 2010rispetto ai 1.332 dell’anno prece-dente.

Le denunce per pedofilia nel 2010sono tragicamente aumentate. Infatti,dalle 327 notizie di reato del 2009, siè passati a quasi 400, con un incre-mento del 21%. Un dato davveropreoccupante e che merita un’atten-zione continua.L’ipotesi di reato più diffusa è stataquella di “diffusione e divulgazionedi materiale pedopornografico” con198 procedimenti. Subito dopo vi è ilreato di “detenzione di materiale pe-dopornografico”, che ha visto porrein atto 184 provvedimenti giudiziari.

Il cosiddetto stalking, che colpisceprincipalmente le donne, è in forteaumento. A sei mesi dall’entrata invigore della legge sono stati aperti314 provvedimenti per delitti di tipopersecutorio. Sei mesi dopo i provvedimenti sonotriplicati, ben 932.“A presentare le denunce -ha detto ilPresidente della Corte d’Appello diRoma- sono soprattutto donne, nonnecessariamente legate da vincoli fa-miliari o da relazioni affettive con ilpersecutore”.

Tra le mura di casa Pedofilia Stalking

Page 20: Il Piccolo Segno Febbraio 2011

Si è conclusa all’alba dell’8febbraio, dopo un anno emezzo di serrate indagini,un’importante operazione anti-droga condotta dai finanzieridel Comando Provinciale diRoma, nei confronti di un’ag-guerrita banda criminale tran-snazionale, dedita al traffico dicocaina. Le investigazioni, coordinatedalla Direzione Distrettuale An-timafia di Roma - dott. C. L. - esviluppate dai militari delGruppo di Fiumicino, hannotratto origine nell’estate del2009, da un episodio criminosorepresso all’interno dello scaloaeroportuale Leonardo daVinci, nei confronti di un ele-mento dell’organizzazione chestava tentando di introdurre inItalia 22 kg di cocaina, occultatiall’interno di oggetti di artigia-nato etnico, proveniente daSanto Domingo. Immediatamente, sono stati at-tivati i protocolli investigativi,con l’apporto di personale spe-cializzato del Servizio CentraleInvestigazione Criminalità Or-ganizzata (S.C.I.C.O.), me-diante l’effettuazione diintercettazioni tecniche ed in-

formatiche, analisi di tabulatitelefonici, pedinamenti, appo-stamenti, che hanno consentitodi delineare, attraverso un qua-dro probatorio chiaro e rigo-roso, l’intero organigramma delclan e, soprattutto, di reprimereogni tentativo di immissione nelterritorio nazionale di ulterioriquantitativi di cocaina. Infatti, con il coordinamentodella Direzione Centrale per iServizi Antidroga (D.C.S.A.),sono stati più volte intrapresiopportuni contatti con vari or-ganismi di polizia dell’UnioneEuropea, al fine di bloccare inquei Paesi carichi di sostanzestupefacenti destinati ai verticiromani della compagine mala-vitosa. In particolare, su attivazionedei finanzieri di Fiumicino,presso l’aeroporto di Barajas(Madrid) sono stati sequestratiad opera della Policia Nacio-nal 32 Kg di cocaina diretti aRoma, con l’arresto di 4 corrieridi nazionalità italiana prove-nienti da Santo Domingo. Altri 2 kg di cocaina sono statisequestrati a Francoforte dallaPolizia tedesca, mentre 6 kg didroga nascosti all’interno di

Gli uomini della Guardia di Finanza hanno sgominato un vasto giro di droga

“Operazione Madera”, colpita organizzazione internazionale

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febbraio 2011 - n.14

Non è stato facile per gli in-vestigatori del CommissariatoSan Basilio, diretto dal dott.Adriano Lauro, riuscire a su-perare l’articolata organiz-zazione di “vedette esentinelle” attuata daglispacciatori delle “case occu-pate” della zona di via Gi-gliotti.Questa volta i poliziotti, al-l’interno di un’auto civetta, sisono confusi tra gli spaccia-tori in fila per acquistare lostupefacente, fermi lungo lastrada in prossimità del mar-ciapiede.Gli investigatori hanno notatoche era lo stesso S.M. 21enne

già conosciuto alla Polizia,che prendeva l’iniziativa con-tattando i tossicodipendenti.Lo spacciatore, dopo essersiavvicinato al “cliente” diturno per ricevere “l’ordine”ed il contestuale pagamento,estraeva dalle tasche la doserichiesta consegnandola altossicodipendente.Grande è stata la sorpresadel pusher quando, avvicina-tosi al veicolo del Commissa-riato di zona, anziché duetossicodipendenti si è trovatodavanti due agenti della Po-lizia di Stato.Gettati a terra alcuni involu-cri contenenti polvere bianca,

S.M. ha cominciato a correrenel tentativo di scappare.Mentre un agente ha recupe-rato gli involucri, un altro harincorso e bloccato il pusher.Accompagnato e controllatopresso gli uffici del Commis-sariato, nelle tasche dei suoipantaloni i poliziotti hannotrovato e sottoposto a seque-stro 1.400 euro, proventodell’illecita attività di spaccio.Esaminati presso il GabinettoInterregionale di PoliziaScientifica, gli involucri sonorisultati contenere cocaina,già pronti per essere immessiin commercio.

Luigi Serafini

VI

Individuato spaccio di cocainaL’intervento della Polizia nel quartiere di San Basilio

concluso un nuovo accordo con ifornitori sudamericani, ma l’in-tero carico di cocaina (28 kg),che viaggiava tramite una spe-dizione DHL, è stato bloccatonei giorni scorsi presso l’aero-porto Simon Bolivar di Caracas,in Venezuela. I capi dell'organizzazione, Car-mine Bongiorno di 47 anni ePaola Straneo di 40 anni, en-trambi romani, unitamente ailoro sodali Paolo Burroni di 57anni, residente ad Arezzo eFrancesco Porcelli di 51 anni re-sidente a Cerveteri (RM), tuttitratti in arresto, hanno ritenutonel tempo che queste perditederivassero dalla sfortuna odagli inadeguati metodi di oc-cultamento e hanno provato ad

inventarne di nuovi, incurantiche ogni passaggio venisse mo-nitorato dagli investigatori. La Straneo è stata bloccatasotto casa, mentre attendeva untaxi che l’avrebbe accompa-gnata in aeroporto. Da lì si sa-rebbe imbarcata nuovamenteper Santo Domingo, doveavrebbe dovuto concludere an-cora una transazione per l’im-portazione di cocaina. Nellasua valigia c’era un’ingentesomma di denaro in contanti. Le indagini bancarie e patrimo-niali, effettuate parallelamente,hanno consentito di accertareun’enorme sproporzione tra gliscarsi redditi dichiarati ed i co-spicui beni a disposizione del-l’organizzazione; numerosi

pentole da cucinasono stati indivi-duati presso loscalo di Malpensa.In entrambi i casisono stati tratti inarresto i corrieri. Sostenuto da in-gentissime risorsefinanziarie, ilgruppo di narco-trafficanti romaniaveva da ultimo

appartamenti nel centro diRoma, lussuose autovetture emoto di grossa cilindrata, oltrea denaro, orologi ed altri pre-ziosi, per un valore totale dicirca 4 milioni di euro, sono statisequestrati e per essi è stata ri-chiesta la confisca definitiva. Da sottolineare, inoltre, il profiloparticolarmente pericoloso delclan criminale che avrebbe vo-luto attentare anche all’incolu-mità personale di unpregiudicato agli arresti domi-ciliari presso la sua abitazionenel centro di Roma. L’interventodegli investigatori ha consentitodi evitare la consumazione deldelitto. L’operazione di polizia ha com-plessivamente portato all’arre-sto, in territorio nazionale edestero, di 12 elementi facentiparte del gruppo criminoso edal sequestro di circa 90 kg dicocaina.

Andrea Rasetti

Page 21: Il Piccolo Segno Febbraio 2011

di Daniela Di RosaE’ durata circa tre anni l’in-chiesta portata avantidall’Aidaa (l’Associazioneitaliana difesa animali d’af-fezione) che ha scoper-

strage di uomini: ‘Ndrangheta, Cosa No-stra, Camorra e Sacra Corona Unita.Nessuno vuole rinunciare a questo set-tore che dà entrate facili e richiede po-chissimi investimenti. Poi ci sono anche i rifugi lager che ope-rano a tutto vantaggio della vivisezione,vendendo i cani a società che operanosotto-legge, facendo ancora oggi speri-mentazione sugli animali da compagnia.Tante situazioni tragiche stanno emer-gendo in tutta Italia anche grazie a“Striscia la notizia” che quasi ognigiorno scopre canili lager e maltratta-menti che di umano non hanno nulla.

Canili lager, nuovobusiness criminale

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febbraio 2011 - n.14

nuova speranza di vita.Il Comune di Rocca di Papa, in-fatti, ha donato il bene all’Asso-ciazione Tuscolana Solidarietàil cui presidente è l’instancabiledon Baldassare Pernice che da

anni si preooccupa di restituiredignità e valore agli emargi-nati, italiani ed axtracomunitari. Soltanto due mesi fa un altro“bene” criminale, posto sottosequestro nella vicina Grotta-

E’ il secondo in pochi mesi nel territorio dei Castelli RomaniUn altro bene della malavitarestituito al “bene comune”di Andrea RasettiUn altro immobile sequestratoai criminali è stato restituito al“bene comune”. Questa volta èavvenuto a Rocca di Papa(Rm), cittadina dei Castelli Ro-mani, in cui circa un anno fa(era il 24 marzo 2010) la Pro-cura della Repubblica di Velle-tri sequestrò un intero edificioposto al confine tra il paese ela sua frazione verde del Vi-varo, in via dei Principi. Sitratta di un complesso immobi-liare costituito da diversi vaniche adesso saranno trasformatiin una casa di accoglienza de-dicata alle donne sole e allemadri con figli minori. Un luogoche potrà donare loro una

VII

ferrata (il ristorante “LaBazzica”, foto a lato), erastato destinato a diventareun polo per la disabilità at-traverso l’idea di un im-presa sociale coordinatadalla comunità di Capo-darco che da circa qua-rant’anni è impegnata inquesto delicato settore. Sapere che da beni nega-tivi nascono realtà positiveè la vera conquista dellanostra epoca, dove si rico-nosce l’uso sociale a dispo-sizione dei più deboli. Perquesto è fondamentaleche i Comuni dimostrino at-tenzione verso ciò che av-viene sui loro territoripoichè, molto spesso, èproprio lì che si verificanoquelle infiltrazioni criminaliche sono una piaga piùdiffusa di quello che sipossa pensare. Un plauso quindi all’ammi-nistrazione comunale diRocca di Papa.

cgiato gli interessi criminali dietro il bu-siness degli animali da compagnia, prin-cipalmente cani ma non solo. I numeriportati alla luce sono raccapriccianti. In82 mila canili lager sono tenuti oltre 35mila cani a fronte di una capienza chenon dovrebbe superare i 20 mila. Ognianni i Comuni versano una cifra vicina ai22 milioni di euro per la retta dei ran-dagi ospitati in rifugi convenzionati. Diquesta cifra, però, solo un terzo (circa 7milioni di euro) vanno veramente per ilricovero degli animali. Il resto finisce ille-citamente nelle tasche dei gestori in com-butta con la criminalità. L’Aidaa conferma che soltanto nel Sudd’Italia esistono una novantina di caniliprivati gestiti direttamente o per conto

della malavita. Questi lager risultano es-sere dei veri e propri “centri di businessclandestino” in cui spesso gli animalivengono utilizzati e preparati per le fe-roci lotte dietro cui si nasconde il grossoe ricco mercato delle scommesse. Gli in-troiti sono stati calcolati, solo in questosettore, in 100 milioni di euro ogni anno.Il primato dei rifugi lager, ovviamente,spetta al centro-sud: Campania, Puglia,Calabria e Sicilia ma anche il Lazio fi-gura tra le regioni che si differenziano innegativo nella tutela degli animali. Lestrutture sono quasi sempre inadeguatee, nella maggior parte dei casi, risultanodei veri e propri tuguri con gabbiestrette pochi metri in cu devono convivereanche dieci o venti cani. E più cani si am-mucchiano più aumentano le rette ver-sate dalle amministrazioni comunali.Quindi nessuno ha interesse a far adot-tare gli animali ospitati.Dietro questi interessi c’è la criminalitàvera, quella feroce che ha fatto (e fa)

Un’inchiesta durata 3 anni

Page 22: Il Piccolo Segno Febbraio 2011

10 febbraio, VelletriOPERAZIONE ANTIDROGAAI CASTELLI ROMANIAll'alba del 10 febbraio è scattataun'operazione antidroga dei Carabinieridella Compagnia di Velletri che ha por-tato all’esecuzione di 15 ordinanze dicustodia cautelare in carcere nei con-fronti di soggetti che, in maniera conti-nuativa ed organizzata, si erano resiresponsabili di spaccio di stupefacentinei luoghi della "movida" alle portedella Capitale. Le indagini, condotte durante tutto il2010, hanno permesso di accertare chegli arrestati (tutti cittadini italiani), hannogestito un consistente smercio di cocainae hashish, rifornendo i frequentatori dipub e discoteche della zona dei CastelliRomani.Nel corso dell'operazione sono statecentinaia le dosi di cocaina e hashish se-questrate dai Carabinieri. Numerose leperquisizioni effettuate.

13 febbraio, RomaFERMATI CORRIERI DIRETTI IN SPAGNA CON 100 OVULIErano pronti per partire alla volta dellaSpagna con un carico di 100 ovuli con-tenenti hashish. Arrestati dalla Polizia diStato quattro cittadini stranieri (uno Spa-gnolo e tre Ucraini) per detenzione aifini di spaccio internazionale di sostanzastupefacente. Gli agenti del Commissariato Viminale,diretto dal dr. Carmine Belfiore, hannonotato il quartetto confabulare dap-prima nei pressi di un’agenzia viaggi divia Solferino a Roma e poco dopo di

fronte ad un’altra situata all’internodella stazione. Insospettiti, gli agenti hanno effettuatoimmediatamente degli accertamenti. Itre cittadini ucraini avevano acquistatoun biglietto aereo con destinazione Ma-laga nella prima agenzia mentre il cit-tadino spagnolo ne aveva acquistatouno per lo stesso giorno e per lo stessovolo nella seconda. Sempre più convinti che i quattro stes-sero per organizzare qualcosa di illecito,i poliziotti non li hanno persi di vista unsolo istante. La svolta è giunta quando lo spagnolo egli ucraini si sono separati per recarsi neirispettivi alberghi situati nelle vie limi-trofe della stazione ferroviaria, via Pa-lestro e via Milazzo.

14 febbraio, OstiaARRESTATI TRERAPINATORI IN FLAGRANZAUn vasto piano antirapina predispostodal Comando Gruppo Carabinieri diOstia ha interessato tutta la provincia anord della Capitale consentendo di ac-ciuffare in flagranza di reato tre per-sone. Il dispositivo è stato incentrato sulcontrollo di quelli che erano ritenuti“obiettivi sensibili”, ovvero quelle attivitàcommerciali che, statisticamente, sonomaggiormente esposte alle rapine (su-permercati, farmacie, gioiellerie, distri-butori di carburante ecc.) ed è statoattuato negli orari più a rischio, spessocoincidenti con l’orario di chiusura,quando in cassa vi è più denaro ed ilbuio favorisce i malviventi nel far per-dere le tracce subito dopo i colpi. Il ser-

vizio ha visto il coinvolgimento di nume-rose pattuglie sia in uniforme che in bor-ghese con compiti di presidio dellearterie più importanti e sorveglianza di-screta degli obiettivi prescelti. Alla finenella rete dei militari sono finiti in tre,per due rapine messe a segno ad An-guillara Sabazia e a Santa Marinella.Ad Anguillara Sabazia i Carabinieridella Compagnia di Bracciano hanno ar-restato due romeni pregiudicati. A Santa Marinella (RM) invece, i Carabi-nieri della locale Stazione hanno arre-stato un giovane del posto, 27enne, ilquale, armato di taglierino, aveva co-stretto il titolare di una farmacia a con-segnargli tutto l’incasso.

9 febbraio, RomaCARTE DI CREDITO CLONATEMANETTE A UN RUMENOI Carabinieri del Nucleo Radiomobile diRoma hanno arrestato un pregiudicatoromeno di 20 anni con le accuse di frodeinformatica e installazione di apparec-chiature atte ad intercettare comunica-zioni informatiche. Il giovane clonatore èstato notato da un militare della Sta-zione Carabinieri Roma MonteverdeNuovo, nella sala bancomat di unabanca di via della Magliana mentrestava armeggiando sullo sportello. I mi-litari hanno potuto bloccare il giovaneproprio mentre stava per installare le so-fisticate apparecchiature che consentonodi carpire i codici delle bande magneti-che delle carte e i relativi PIN. Per il20enne romeno si sono aperte le portedel carcere di Regina Coeli.

(A cura di Andrea Rasetti)

NNEEWWSS daMAFIOPOLI

supplemento al n. 2 (febbraio2011) del mensile indipendente

il Segnoorgano dell’associazione culturale“Terre Sommerse Castelli”Registrazione Tribunale di

Velletri n. 5/02 del 19/02/2002

DIREZIONEVia dei Monti, 24 - Rocca di Papa

DIRETTORE RESPONSABILE

Andrea Sebastianelli

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supplemento al n. 12 -Dicembre 2010 de “il Segno”

ilSegnoilSegno n.12

Falcone, l’uomo chevolava molto in alto

Organizzareil coraggio

In VII pagina

In IV e V pagina

In II e III pagina

CasamonicaGli eredidellaMagliana

Quella di Pino Masciari edella sua famiglia è unastoria che non può esseredimenticata. Pino è un im-prenditore calabrese chenon cede al ricatto e ai so-prusi della ‘Ndranghetama con tenacia e coraggioriesce a scardinare un si-stema criminoso ritenutoprima di lui invincibile.

News daMafiopoli

In ultima paginaIn III pagina

GrottaferrataL’ex ristorantediventa unbene comune

In VI pagina

Nasce la Reteper la legalitàcontro l’usurae il racket

In VI pagina

Roma e Lazio“riciclone” di...denaro sporcodellemafie

In VII pagina

Chi sono i Casamo-nica? Come hannoconquistato la Capi-tale? Quando inizia-rono la loro scalataall’egemonia crimi-nale della regione? Ilclan, che oggi contaoltre 600 adepti,sembra ormai avereramificazioni che ri-cordano quelle dellafamosa Banda dellaMagliana, di cui sonogli unici e veri eredi.

Ritratti d’autoreIl libro del mese Carceri chescoppiano

story

RETE diGIORNALISTIe SCRITTORI ANTIMAFIEdi ROMA e PROVINCIA

Un recente dossier di Daniele Poto, dell’Associa-zione “Libera”, ha portato alla luce le strade chele organizzazionizioni criminali (‘Ndrangheta,Camorra, Cosa Nostra e Sacra Corona Unita),attraverso il calcio tentano di percorrere perriciclare denaro sporco, controllare il girodi scommesse clandestine, comprare partitee gestire persino i settori giovanili.Un caso su tutti, quello del Potenza Calcio,il cui presidente Giuseppe Postiglione, fuarrestato nel novembre del 2009. L’inchiestadella Procura scoperchiò una fitta rete dicollegamenti tra la società e gli ambienti criminali

supplemento al n. 11 - Novembre 2010 de “il Segno”

ilSegnoilSegno n.11

Paolo BorsellinoCent’annidi storia

In VI pagina

NELLE PAGINE IV e V

La vita e la storia del giudice Borsellinoassassinato il 19 luglio 1992 nel cuoredella sua Palermo.

ETTORE ZANCA in II e III pagina

I PM della Direzione Di-strettuale Antimafia di Reg-gio Calabria hanno chiesole prime condanne per gliimputati della ‘Ndranghetaaccusati di svolgere affariilleciti nel porto di GioiaTauro. Ad accusarli le di-chiarazioni di Cosimo Virgi-glio che ai Castelli gestival’hotel Villa Vecchia.

Altro colpoal clan

In VII pagina

Proseguono le azioni delleforze dell’ordine contro ilclan dei Casamonica checontrollano l’usura e i trafficidi droga a Roma e provin-cia. I Carabinieri di CastelGandolfo hanno arrestatotre esponenti dell’omonimafamiglia rom, in seguito adun blitz condotto in un’abi-tazione di Ciampino.

Appaltinelmirino

In VII pagina

Lemafienelpallone

Giuseppe Postiglione

RETE diGIORNALISTIe SCRITTORI ANTIMAFIE

di ROMA e PROVINCIAdi AndreaSebastianelliLo scorso 21 settem-bre è stata la gior-nata contro l’usurapromossa da SOSImpresa di Confeser-

centi, che ha messo in evidenza ungiro di affari che raggiunge 20 mi-liardi di euro. E la regione Lazio fi-gura tra i primi posti in questadrammatica e sconcertante classifica.In questo numero della nostra “ReteAntimafie” troverete quindi un ap-profondimento per comprendere ladiffusione e la radicalità di quelliche un tempo venivano chiamatistrozzini o cravattari e che spessooggi fanno capo a gruppi criminaliorganizzati con strutture capillariben distribuite nel vasto territorio la-ziale.Troverete anche la triste storia di unusurato che grazie alla sua tenacia,all’amore della propria famiglia, alsupporto delle forze dell’ordine e diSOS Impresa, ha saputo denunciaregli aguzzini iniziando una nuova vitadopo aver subito minacce d’ogni tipoal limite della sopportazione umana.Un atto di coraggio prima di deci-dere di farla finita.Nel Lazio sono circa 28 mila i com-mercianti finiti in questa ragnatelada cui appare difficile potersi libe-rare. Ma rivolgendosi alla rete ca-pillare messa in piedi da SOSImpresa, uscire dal tunnel dell’usuranon è più impossibile.Buon approfondimento.

supplemento al n. 10 - Ottobre 2010 de “il Segno”

ilSegnoilSegno n.10

PADRE PUGLISIL’avvocatoantiSaviano

DI ROSA in VII pagina

La storia di Padre Pino Puglisi, uccisodalla Mafia perchè le sue parole face-vano più paura delle pallottole.

ETTORE ZANCA in II e III pagina

Con 3,3miliardidi euro ogni annol’usuraimbavagliaun’intera regione

Bianca La Roccadi SOS Impresa

L’arresto di MicheleSantonastaso, l’avvo-cato anti-Saviano, di-fensore del bossFrancesco Bidognettidel clan dei Casalesi,dimostra che lamafia dei collettibianchi è un pericolosempre in agguato

“Il giocoè fatto”

In VI pagina

Undici arresti e de-cine di perquisizionia Roma per l’inda-gine denominata ‘Ilgioco è fatto’, cheha svelato un sodali-zio criminale deditoall’usura, al riciclag-gio, all’estorsionee alla truffa

Finirà laMafia?

In VII pagina

“Nel Lazio operano clan dei Casalesinel pontino mentre la ‘ndranghetasi occupa maggiormente di riciclodi denaro sporco nei grandi localidel centro della Capitale. Le coschesono spesso in contatto con ciò cherimane della Banda della Magliana,senza dimenticare l’ingerenzadi famiglie nomadi quali i Casamonicao i Di Silvio”. ALL’INTERNO

Page 23: Il Piccolo Segno Febbraio 2011

APPROFONDIMENTO

ilSegno-Febbraio

2011

2011 - Dopo 5 anni:- Gli odori nauseabondiche provengono dal fossoancora oggi continuano ascatenare le proteste degliabitanti di Via Frascati.

2006 - La promessa:• “Completamento par-cheggio Villa Barattolo”.

2011 - Dopo 5 anni:- L’opera è stata ultimata,seppure molti dubbi re-stano dal punto di vistafunzionale e della sicu-rezza.

2006 - La promessa:• “Sistemazione piazza Al-cide De Gasperi, per laquale si è provveduto al-l’affidamento della pro-gettazione definitiva edesecutiva. Il progetto pre-vede la sistemazione dellapiazza e l’arredo urbano”.

LAVORI PUBBLICI2011 - Dopo 5 anni:- Nulla è cambiato. Lapiazza non ha subitoalcun intervento migliora-tivo.

2006 - La promessa:• “Realizzazione di unparcheggio in galleria aldi sotto di piazza della Re-pubblica con ingresso invia Marino Centro Ur-bano”.

2011 - Dopo 5 anni:- Su quest’opera pubblical’amministrazione comu-nale ha saggiamente fattomarcia indietro, prefe-rendo realizzare il par-cheggio al Carpino (piazzaValeriano Gatta), oggi infase di realizzazione.

2006 - La promessa:• “E’ previsto il recuperoambientale del Fosso dellaFocicchia per tutto iltratto compreso nel cen-tro abitato che va dapiazza Valeriano Gatta aVia Frascati”.

2006 - La promessa:• “Individuazione diun’area per lo stoccaggiodei materiali inerti”.

2011 - Dopo 5 anni:- Nessuna area è stata in-dividuata.

2006 - La promessa:• “Considerata l’inade-guatezza dell’attuale sededella scuola materna delCentro Storico sarannoindividuati ed acquisitinuovi locali più idonei perfronteggiare anche l’ele-vata richiesta di iscri-zioni”.

2011 - Dopo 5 anni:- Non sono stati individuatinuovi edifici per le attivitàscolastiche del centro sto-rico. Solo l’attuale sedemunicipale di Corso Costi-tuente, una volta trasferitele attività amministrativo-istituzionali in piazza dellaRepubblica, avrebbe po-tuto ospitare una nuovascuola ma invece sarà tra-sformata in abitazioni civili.

2006 - La promessa:• “Ultimazione dei lavoriper le nuove sedi Avis eProtezione Civile”.

2011 - Dopo 5 anni:- Questi progetti sono stati ultimati in modo pressoché perfetto neitempi annunciati e le nuove sedi sono ormai operative.

2006 - La promessa:• “Ristrutturazione del-l’edificio comunale ex al-bergo Europa”.

2011 - Dopo 5 anni:- I lavori sono ancora infase di esecuzione e pro-cedono molto lentamenteper l’emergere di nuoviproblemi legati, sembre-rebbe, alla stabilità del-l’edificio.

2006 - La promessa:• “Incentivare l’utilizzodell’Ecocentro, destinatoa raccogliere varie tipolo-gie di rifiuti, che troveràuna nuova collocazione”.

2011 - Dopo 5 anni:- L’Ecocentro di via BorgoValle Vergine (via delleBarozze) è in condizionipietose come evidenziatosul numero del dicembrescorso. Nessun nuovo sitoè stato individuato mal-grado le promesse fatte incampagna elettorale ai cit-tadini residenti a pochimetri dall’Ecocentro.

stici. L’adozione delNuovo Piano è una prio-rità assoluta che andrà risolta entro i primi centogiorni di amministra-zione”.

cia) il Consiglio Comu-nale ha fatto proprie le383 Osservazioni perve-nute inserendole in 22mega-Osservazioni chehanno modificato i prece-denti ambiti territoriali.Circa i “tempi brevissimi” annunciati dal Sindacoper la sua definitiva ap-provazione da parte dellaRegione Lazio, valgono leparole usate dall’ideatoredel PRG di Rocca diPapa, Arch. Marco Putano: “Il clamoroso ri-tardo delle contro dedu-zioni alle osservazioni alNuovo Piano e il pro-cesso di adozione deglistrumenti di programma-zione di Regione e Pro-vincia hanno fatto venirmeno la possibilità per la nostra amministra-zione di fruire di quel percorso procedurale preferenziale cheavrebbe portato questaamministrazione ad eser-citare deleghe o sub dele-ghe in materia paesistica, ambientale, sviluppo agricolo e rurale”.

2006 - La promessa:• “Demolizione e ricostru-zione della scuola materna ai Campi d’Annibale”.

2011 - Dopo 5 anni:- I lavori si sono svolticome previsto e la nuovascuola è stata inaugurata il26 marzo 2010. Anche ilnuovo plesso scolasticodelle Vigne (Giardino degliUlivi) è stato inaugurato il19 marzo 2010.

RIFIUTI

2006 - La promessa:• “Realizzare un ambula-torio veterinario ed unastruttura per il manteni-mento degli animali ran-dagi”.

2011 - Dopo 5 anni:- Nessun ambulatorio ve-terinario, né un rifugio at-trezzato è stato realizzatoné messo in cantiere dal-l’amministrazione.

TUTELA ANIMALI

Page 24: Il Piccolo Segno Febbraio 2011

2006-2011 Il bilancio dei 5 anni dell’amministrazione Boccia

2006 - La promessa:• “Fondamentale sarà lacreazione di una rete di col-legamento tra le varieaziende boschive presentisul territorio che potrannoampliarsi a tutto vantaggiodell’occupazione e dello svi-luppo economico.

2011 - Dopo 5 anni:- Non è mai stata predispo-sta una rete di collega-mento tra le aziendeboschive. Per quanto ri-guarda l’occupazione e losviluppo economico delpaese, i recenti dati dimo-strano che per reddito pro-capite Rocca di Papa (€9.740) è uno dei Comunipiù poveri dei Castelli Ro-mani, battuto anche dall’al-tro Comune montano,Rocca Priora (€ 10.588), eda Nemi (€ 11.342). Lamedia regionale pro-capiteè di € 23.000.

2006 - La promessa:• “Completamento dellaprocedura di realizzazionedel centro di cura per por-tatori di handicap e centrodi formazione con museodelle maestranze ippicheper riprendere le tradizionistoriche proprie della zonaVivaro”.

2011 - Dopo 5 anni:- Niente è stato fatto in que-sta direzione. Per quanto ri-guarda la frazione delVivaro, l’amministrazione il24 febbraio 2010 ha appro-vato due PUA (Piano di Uti-lizzazione Agricola) perrealizzare altrettante strut-ture ricettive.

2006 - La promessa:• “Promozione di iniziativetendenti a decentrare aRocca di Papa istituti uni-versitari inerenti le scienzeforestali”.

2011 - Dopo 5 anni:- Niente è stato fatto in que-sta direzione.

ATT. ECONOMICHE

2006 - La promessadi 5 anni fa:• “Prioritario sarà l’impe-gno della nostra ammini-strazione a dare un fortesegnale di assunzione di re-sponsabilità nei confrontidelle problematiche che an-cora attanagliano il settoredel Commercio, con riferi-mento specifico ai commer-cianti del Centro Storico”.

2011 - Dopo 5 anni:- La crisi del commercio èstato uno dei grandi falli-menti dell’amministra-zione guidata da Boccia. IlCentro Storico negli ultimi5 anni ha visto la chiusuradi decine di attività com-merciali.

2006 - La promessa:• “Promozione strutture al-berghiere”.

2011 - Dopo 5 anni:- Negli ultimi cinque annihanno chiuso i battenti di-verse strutture ricettive(Hotel Ortensie, Hotel Eu-ropa, Regina Bosco, ecc.).

2006 - La promessa:• “Istituzione di un labora-torio stabile per la valoriz-zazione delle arti etradizioni popolari, inter-scambio culturale a carat-tere nazionale”.

2011 - Dopo 5 anni:- Non si hanno notizie dialcun laboratorio stabile acarattere nazionale, ameno che non si intendacon ciò il “LaboratorioCentro Storico” (natopochi mesi fa) e che si èdistinto per le panchinerosse collocate nel centrostorico; e per alcune ini-ziative (tra cui la realizza-zione di palle di natale daparte delle mamme!) chenon hanno sortito alcun ri-lancio della vita del centrostorico mobilitando soloalcune decine di persone.

2006 - La promessa:• “Previsione di due aree dimodeste dimensioni da de-stinare ad attività produt-tive di carattere artigianale(legname e prodotti tipici) a Campi d’Annibale e viadelle Barozze all’altezza divia delle Calcare”.

2011 - Dopo 5 anni:- Niente è stato fatto inquesto senso, né aiCampi d’Annibale né invia delle Barozze, a menoche si prenda in esamel’avvenuta apertura di al-cuni punti-ristoro.

SERVIZI SOCIALI

2006 - La promessa:• “Istituire il Polo per l’af-fidamento familiare sovra-distrettuale coordinatodalla Provincia per metterein campo le azioni più ade-guate volte ad evitare l’isti-tuzionalizzazione di minoriin difficoltà”.

2011 - Dopo 5 anni:- Il progetto è stato avviatocon successo e il Polo èoggi una felice realtà, a cuisi aggiunge l’apertura delnuovo Consultorio, inaugu-rato recentemente.

2006 - La promessa:• “Apertura di una nuovasede farmaceutica il loca-lità Le Vigne”.

2011 - Dopo 5 anni:- La farmacia è stata apertacome promesso.

CULTURA2006 - La promessa:• “Interventi prioritarisulla Via Sacra: custodirla,reclamizzarla, valorizzarla,garantendo una manuten-zione periodica”.

2011 - Dopo 5 anni:- La Via Sacra è stata com-pletamente abbandonata ase stessa. Addirittura seridanni sono stati prodotti daun taglio boschivo comu-nale (maggio 2008) che harovinato diverse basole diepoca romana e danneg-giato irrimediabilmente letabelle esplicative dellespecie arbustive presenti aridosso dell’opera viaria diduemila anni fa. Senzatener conto che nel dicem-bre 2009 si è verificato ilcrollo parziale di un’aladell’ex convento di M.Cavo.

2006 - La promessa:• “Restaureremo l’organo acanne del Duomo”.

2011 - Dopo 5 anni:- L’antico organo a cannedel Duomo dell’Assuntanon è stato restaurato. Il re-lativo finanziamento regio-nale non è stato utilizzato.

2006 - La promessa:• “Occorrerà istituire unaconsulta delle associa-zioni”.

2011 - Dopo 5 anni:- Non risulta che sia stataistituita una Consulta delleassociazioni.il Segno - Febbraio 2011

Page 25: Il Piccolo Segno Febbraio 2011

2006-2011 Le pagelle del SegnoSindacoPasquale Boccia

Pd - In questa legislatura Boccia ha tenutosalde le redini di un’amministrazione cherischiava di andare in frantumi dopo lafuoriuscita del vice Sindaco Pd, MaurizioDe Santis. Purtroppo, l’aver dovuto ripa-rare spesso le falle e le incapacità di alcuniassessori-consiglieri, gli ha fatto perderedi vista l’azione amministrativa vera e pro-pria, ottenendo risultati piuttosto modestise consideriamo l’assenza quasi totale del-l’opposizione. Motivo in più per realizzarequanto detto e scritto nella campagna elet-torale precedente e invece ha pensato soloa vivere alla giornata. Ha cercato, esagerando, di coprire questecarenze di risultati puntando su due cose:la comunicazione, incentrata su un perio-dico comunale “a sua immagine” e su unufficio stampa che ha accentrato tutte le at-tività comunali sotto l’ala protettrice delprimo cittadino; e il supporto quasi osses-sivo alle attività dei Focolarini, trala-sciando completamente la visione laicadelle istituzioni.

voto:5

voto:5+Pres.Cons.Com.Anna Brandani

Pd - Ha diretto con semplicità e competenzale sedute dei Consigli Comunali. Quasi nullala sua azione politica, infatti non si ricordanoordini del giorno di valenza nazionale e/o in-ternazionale approvati dalla maggioranza.Un caso su tutti: il termovalorizzatore di Al-bano (contro cui oggi si sono schierati il Sin-daco e la maggioranza). Due anni fa ilConsiglio preferì non votare una mozionecontraria alla realizzazione del super im-pianto di Albano, dicendo che non c’eranoprove scientifiche sui danni prodotti (o forseperchè in Regione c’era Marrazzo?).

ViceSindacoRoberto Barbante voto:5+

Pd -Delega: Politiche dei lavori pubblicie manutenzione urbana - Opere di urba-nizzazione - Attuazione ATO2.E’ stato il motore dell’amministrazione,gestendo il settore dei lavori pubblici inmodo autoritario. Troppi i ritardi negli in-terventi di riparazione delle strade e soprat-tutto non ha inciso sulla buonaconservazione e il rilancio del centro sto-rico, con interventi che hanno visto lamessa in opera di travertino bianco e difalsi sampietrini, stravolgendo le caratteri-stiche del più antico quartiere del paese.Sarà sua anche l’idea di tappare le buchedelle strade del centro storico con l’asfaltoanziché ripristinare i sampietrini? Impor-tante invece la sua competenza nella rea-lizzazione di nuove opere pubbliche(soprattutto le due scuole).

AssessoreRoberto Sellati

Pd - Assessore Urbanistica (Politiche perla promozione del territorio e del turismo- Politiche per lo sport - Edilizia residen-ziale pubblica – Trasporti)Per quanto riguarda il nuovo Piano Rego-latore non ha saputo gestire in modo otti-male la fase delle Osservazioni, lasciandoi cittadini in balìa delle voci di piazza e deisentito dire. Ma forse è stata una scelta. Siè invece distinto nella conservazione otti-male dell’edilizia residenziale esistente,tralasciando però del tutto una politica abi-tativa vicina alle necessità delle giovanicoppie e delle nuove famiglie. Circa il tu-rismo è stato il suo punto di forza, in cui haraggiunto buoni risultati dimostrandoun’innata capacità nel coordinare le predi-sposizioni di associazioni locali e di singolicittadini. Ha ridato dignità, dopo alcunianni disastrosi, alla Sagra delle Castagne.Detiene il record (secondo solo al SindacoBoccia) di longevità amministrativa comeassessore (ben 14 anni ininterrotti!).

voto:6-

AssessoreMauro Fei

Pd - Assessore Affari Generali (Ottimiz-zazione e sviluppo della organizzazioneinterna dell’ente)Non è riuscito a comunicare le cose che hafatto, se le ha fatte, neanche utilizzando ilperiodico comunale nel modo dovuto. Asua giustificazione c’è il fatto che il settoredi sua competenza è molto “interno” epoco si presta a pubblicizzazioni verso ilmondo esterno.

voto:5AssessoreMarikaSciamplicotti

Pd - Assessore Programmazione e Bi-lancio (Bilancio, programmazione e pa-trimonio, definizione e verifica indirizzigestionali)Se è vero che i boschi non hanno resoquanto avrebbero dovuto vuoldire che nonha compreso il potenziale ambientale diRocca di Papa. Eppure sarebbe bastatoleggersi le relazioni del prof. Tiziano One-sti per capirne l’importanza per l’interacollettività. Anche il cosiddetto “Bilanciopartecipativo”, ritenuto il fiore all’oc-chiello della trasparenza amministrativa,si è ridotto in alcune riunioni e poco più,tanto che il documento economico-finan-ziario per cinque anni è rimasto quel-l’oscuro strumento che era anche inprecedenza. Ha cercato di recuperare la si-tuazione, ideando il “Laboratorio CentroStorico” che ad oggi ha prodotto qualcheiniziativa interessante ma con scarsi risul-tati socio-economici. Se Rocca di Papa èagli ultimi posti nelle classifiche dell’eco-nomia dei Castelli Romani (occupazione,commercio, turismo, ecc.) significa chenon è riuscita a incidere, malgrado impe-gno e capacità, nel cambio di rotta.Avrebbe dovuto distribuire le risorse inmodo differente.

voto:5+

AssessoreValentina Trinca

Pd - Assessore Servizi Sociali (Politichescolastiche, sociali, della salute e dellapersona)E’ stato l’assessorato più attivo dell’ammi-nistrazione guidata dal Sindaco Boccia. Alsuo attivo ci sono due nuove scuole inau-gurate, servizi sociali attenti alla territoria-lità e alle nuove emergenze sociali. Hasaputo indirizzare con competenza e pro-fessionalità gli uffici comunali occupan-dosi in prima persona delle tante e svariateattività. Fossimo il Sindaco le daremmopiù spazio e visibilità.

voto:7+

AssessoreLuigi Ferazzoli

Pd - Assessore Comunicazione e AttivitàProduttive (Comunicazione e semplifica-zione amministrativa - Attività produttive- Protezione Civile)Gli innegabili successi ottenuti nel dare ilgiusto valore alle attività della ProtezioneCivile non bastano a coprire il fallimentodelle politiche di sviluppo e rilancio delcommercio roccheggiano, completamentedisattese. Però un importante risultato èstato quello di aver preteso l’istituzione deiComitati di Quartiere dopo anni di pro-messe mancate.

voto:6

AssessoreAlberto Cardinali

Pd - Assessore Ambiente L’ambiente è stato il grande assente nel-l’azione amministrativa degli ultimi cin-que anni, malgrado le promesse e gliannunci. Subentrato al Vice Sindaco DeSantis (che ricopriva tale assessorato) nonha saputo imprimere né una svolta in posi-tivo né conservare il lavoro fatto. La vi-cenda della Via Sacra (la strada di epocaromana che sale fin sopra Monte Cavo peruna lunghezza di 3 km, danneggiata ine-sorabilmente da un taglio boschivo comu-nale) resta tutt’oggi come esempionegativo di scarsa attenzione e sensibilitàverso i monumenti collocati a ridosso deiboschi. Se invece di polemizzare ognivolta (e per ogni cosa) con il Parco dei Ca-stelli, avesse pensato a come migliorare leattività di salvaguardia del patrimonio am-bientale pubblico avrebbe svolto un lavoroprezioso e necessario. Lascia un’ereditànon facile da gestire per chi subentrerà nel-l’assessorato.

voto:4

il SegnoFebbraio 2011

Page 26: Il Piccolo Segno Febbraio 2011

2006-2011 Le pagelle del SegnoConsigliereMaurizio Querini

Capogruppo Pd in Consiglio Comunalecon delega politiche giovanili e gemel-laggioHa dedicato molto tempo al suo ruolo diCapogruppo del Partito Democratico epoco a quello di amministratore. Ha co-munque tenuto il gruppo unito in questicinque anni, superando con disinvolturaanche l’affaire De Santis. Dopo tanti annidi esperienza politico-amministrativa è orache faccia un salto di qualità.

voto:6

Consigliere Pd - delega politiche risorseidriche, politiche culturali, valorizza-zione memorie della città, educazionealla legalitàHa cercato di ritagliarsi un ruolo pregiatonella promozione delle attività culturali manon sempre è riuscito nel suo intento. E’apparso troppo condizionato dall’apparatodi governo mentre avrebbe dovuto esserepiù autonomo e propositivo. Per esempiole attività culturali pian piano gli sono statesfilate dal “Laboratorio Centro Storico”che altro non è stato che la promozione diattività di tipo culturale.

Consigliere Pd – delega alla cura e de-coro servizi cimiteriali, censimento e to-ponomastica, Comunità MontanaSi è molto impegnato e nelle sue attività hasempre dato il meglio di sé. Il cimitero co-munale è finalmente diventato un luogocurato e ben manutenuto. Anche sulla to-ponomastica ha cercato di mettere ordinerispetto al caos di qualche anno fa.

DelegatoFabrizio De Angelis

Pd - cittadino delegato ai problemi eprogetti inerenti alle azioni positive perlo sviluppo della frazione VivaroNon si è avuta notizia delle sue attività.Pesa il suo silenzio sulle dimissioni inblocco del Comitato di Quartiere Vivaro esui due PUA approvati dall’amministra-zione relativi alla cementificazione diparte della frazione verde di Rocca diPapa.

ConsigliereGiulio Croce

Consigliere Rifondazione Comunista Da uomo di grande esperienza politicaqual’è, ci saremmo aspettati di più, soprat-tutto in termini di presenza nei ConsigliComunali e di contrapposizione all’attualemaggioranza. Alcuni suoi spunti e interro-gazioni dimostrano comunque che ha sa-puto svolgere bene il suo ruolo.

voto:6

ConsigliereEnricoFondi

Consigliere Lista Civica La CastagnaQuando è entrato negli argomenti ammi-nistrativi ha dimostrato di avere un’ottimaconoscenza delle problematiche che ri-guardano Rocca di Papa. Spesso si è tro-vato d’accordo con le scelteamministrative. Poco interessato alle que-stioni ambientali si è dimostrato interes-sato quasi esclusivamente a vicende di tipourbanistico.

voto:5+

ConsigliereGino Del Nero

Consigliere FliE’ uno dei politici del centrodestra conmaggiore esperienza consiliare e per que-sto da lui ci saremmo aspettatati una mag-giore incisività nel trattare le questioni diRocca di Papa. E’ apparso troppo accon-discendente rispetto alle scelte votate dallamaggioranza.

voto:5+

ConsigliereRoberto Trinca

Consigliere PdlE’ stato forse l’unico esponente politico dicentrodestra che ha cercato di frenarel’azione amministrativa della maggioranzacon critiche e analisi chiare e comprensi-bili. Non supportato dagli altri esponentidel suo stesso schieramento.

ConsigliereEnzo Botti

Consigliere PdlPoco presente non è sembrato interessatoal ruolo ricoperto. Avrebbe fatto meglio a lasciare spazio adaltri esponenti del centro-destra eletti nellasua lista, per meglio sostenere i colleghi diopposizione.

voto:n.g.non giudicabile

ConsigliereSimone Pizziconi voto:5+

ConsigliereFabrizio Castri voto:7+

ConsigliereGiorgio Serafini voto:5

Consigliere Pd – delega tutela dei dirittidegli animali e decoro urbanoNella delega alla tutela degli animali ha po-tuto ottenere ben poco anche se supportatoda volontari e volontarie animaliste diRocca di Papa sempre pronti a correre insuo soccorso. Del promesso rifugio comu-nale nessuna notizia così come nessuna no-tizia si è avuta dell’annunciato ambulatorioveterinario. Nel decoro urbano ha lasciatomolto a desiderare dimostrando di nonavere un’idea generale sull’immagine dadare alla città. Per sopperire a ciò l’ammi-nistrazione ha dato infatti vita al “Labora-torio Centro Storico”.

voto:4

ConsigliereAldo Morana voto:6+

Dopo 5 anni d’opposizioneDiamo i votianche ai

Consiglieridi minoranza

Consigliere Sinistra Ecologia e LibertàMalgrado l’impegno e la presenza costantespesso non è riuscito a svolgere al megliol’azione di opposizione, soprattutto sullegrandi opere pubbliche realizzate e sulleattività di gestione delle risorse econo-mico-finanziarie. Buona la sua attenzione per le problemati-che ambientali e per le mozioni di profilonazionale e internazionale.

ConsigliereLuigiDe Santis voto:5

Consigliere PdlE’ intervenuto poche volte per far cono-scere il suo punto di vista e quando lo hafatto è stato quasi esclusivamente per so-stenere le richieste dei cacciatori.

voto:6

ConsigliereMassimoSaba

Consigliere UdcE’ apparso essere in sintonia con la mag-gioranza troppe volte, tanto che i più loconsiderano parte integrante dell’ammini-strazione Boccia. Viste le sue capacità cisaremmo aspettati una maggiore azionetesa a evidenziare le negatività e i punti de-boli delle scelte della maggioranza. Inveceha preferito spesso non esporsi ritenendoil ruolo dell’opposizione poco importantee incisivo nella politica di oggi incentratasullo strapotere dei Sindaci. Ha messo a disposizione le sue compe-tenze professionali, a cominciare da quellenel settore dell’editoria che hanno regalatoai cittadini delle opere molto interessantie di qualità.

voto:6

il SegnoFebbraio 2011

Page 27: Il Piccolo Segno Febbraio 2011

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Il Pd rifiuta le primarie per scarsa democrazia o per paura?

“Siamo bravi e siamo forti”...se la cantano e se la suonano

Segno) trova conferma che ilSindaco di Rocca di Papa, Boc-cia (Partito Democratico), siricandiderà tra meno di tremesi alle elezioni comunalisenza passare per le primarieperchè lui, le primarie, le ha giàvinte cinque anni fa! Ha percaso acquisito l’immunità cosìcome avviene sull’isola dei fa-mosi? Lì se vinci una gara seisalvo dal rischio uscita... ma lapolitica non è un gioco. Voglioricordare a lui (e a tutti) cheVendola, Presidente uscentedella Puglia, nonostante gli ap-prezzamenti del Pd, non fu ri-corfermato dal PartitoDemocratico ma fu costretto ari-partecipare alle primarie(vinte cinque anni prima). Nonaveva lui, per grazia divina, ac-quisito l’immunità come il no-stro Sindaco uscente, e accettòcon umiltà e senso altamentedemocratico, di confrontarsi...e vinse! Le cose sono due: o ilSindaco ha paura o è poco de-mocratico. L’altro motivo, stando sempreall’articolo del Tuscolo, pervoce del segretario locale delPd, sarebbe la buona ammini-strazione di tutta la compaginedi governo! E chi l’ha stabilito?Si lodano da soli, come ogni

mese fanno su Comune in-forma, che ormai in paesechiamano Comune propa-ganda! E’ talmente tutto per-fetto su quel periodico che ilnostro paese sembra finto...quanto è verde, quanto è pu-lito, quanto è ricco (è all’ul-timo posto nella graduatoriadella ricchezza pro-capite deiCastelli Romani!). Un consiglio, a Roma si dice:“chi si loda si sbroda!”. Tra-dotto vuol dire lascia chesiano i cittadini ad apprez-zare il vostro lavoro perchèse lo fate tra di voi stona... e

anche molto. L’articolo delTuscolo continua poi par-lando di alleanze dando quasiper certo l’appoggio di Italiadei Valori all’attuale Sindacoma, stando a quanto da noiappreso, IdV avrebbe smen-tito... aspettiamo comunqueconferme dal segretario citta-dino, Bruno Fondi. Per finire colgo anche un’al-tra nota stonata, il nome dichi ha scritto quell’articolo,Michela Emili, ma non è lasegretaria di Pasquale Bocciache, per contratto, deve cu-rare la sua immagine? Po-

trebbe mai una persona parlarmale del suo datore di lavoro?No! Però eticamente potrebbe aste-nersi da scrivere articoli sul Sin-daco e parlare d’altro, magarifacendo un’intervista ad un can-didato di opposizione... ma sa-rebbe troppo democratico edecisamente, per me, questo Pdnon lo è.

idee ma molto interessanti. Dalla sua parte c’èil fatto che conosce come nessun’altro il PianoRegolatore di Rocca di Papa e, proprio su que-sto, potrebbe decidere di lanciare alcune inizia-tive per chiarire diversi punti rimasti in ombra,soprattutto a livello procedurale.

(A.S)

L’Arch. Marco Putano ha presentato le sue idee per le elezioni

“Operazione verità sul PRG”Ha le idee chiare l’Arch Marco Putano, il rea-lizzatore del nuovo Piano Regolatore di Roccadi Papa poi stravolto dall’amministrazione conl’aggiunta di 22 mega osservazioni. Ed è suqueste 22 “variantone” che Putano ha deciso dicostruire la sua campagna elettorale se riusciràa presentare una lista con l’aiuto del Movimentoa 5 Stelle di Beppe Grillo. Quella che Putano ha chiamato “operazione ve-rità sul PRG” è stata lanciata in occasione di unincontro svoltosi lo scorso 4 febbraio in unasala del bar-enoteca di via Frascati a cui hannopartecipato una decina di persone, spinte dallavolontà di lanciare idee nuove ed efficaci percambiare volto a Rocca di Papa. Impresa titanica verrebbe da dire vista la realtàlocale ma bisogna prendere atto che Putano ap-pare come una persona “pulita”, non schiava diideologie politiche, capace di lanciare poche

Pasquale Boccia

In piedi, l’Arch. Marco Putano

Page 28: Il Piccolo Segno Febbraio 2011

ROCCA DI PAPA il Segno - Febbraio 201120

di MarcelloMorroneIl Cotral ha co-municato che ilprogetto defi-nitivo dellanuova funico-lare di Rocca

Il 24 febbraio incontro in aula consiliareAppello al centrosinistraIl ciclo amministrativo volge ormai al termine e presto saremo chia-mati a rinnovare la nostra amministrazione comunale. In quella circostanza i cittadini avranno l’occasione per esprimere ungiudizio di merito sull’amministrazione uscente e, soprattutto, l’oppor-tunità di eleggerne nuovi rappresentanti che sappiano rispondere aipiù alti criteri di onestà, capacità e competenza che il compito richiede.I partiti sono da tempo impegnati a preparare questo appuntamento,in una situazione per essi obiettivamente difficile, a causa dell’ormaievidente distacco dalla società civile che patiscono, e che impedisceloro di interpretare pienamente le esigenze e le aspettative della popo-lazione, in un contesto sociale ed economico tra i più difficili dellanostra storia recente. Con questa consapevolezza appare chiara la ne-cessità che le imminenti elezioni siano preparate in modo nuovo, fa-cendo sì che l’elaborazione dei programmi sia frutto del confrontocon la gente e la scelta dei candidati rispecchi profondamente le indi-cazioni che i cittadini vorranno fornire, attraverso lo strumento delleelezioni primarie. Per questo chiamiamo tutte le forze politiche e so-ciali, che si riconoscono nell’area del centro-sinistra, ad un confrontosu come preparare la scadenza elettorale, rivolgendo loro l’appello adabbandonare dannose tentazioni autoreferenziali ed invitandole ad unincontro pubblico, giovedì 24 febbraio alle ore 17.30 presso l’aulaconsiliare del Comune di Rocca di Papa.

Il comitato promotore

I proprietari delle aree individuate potranno opporsi entro i primi giorni di marzo

Nuova funicolare, partono gli espropri delle aree interessate

Poi ci sono i singoli proprie-tari, per lo più cittadini diRocca di Papa, che in quellezone hanno dei terreni, nellamaggior parte dei casi frutto dieredità di familiari diretti.L’azienda dei trasporti haanche comunicato che è “pos-sibile prendere visione dellarelativa documentazionepresso la sede” stessa della“Cotral Patrimonio Spa”(Roma, Via Bernardino Ali-mena, 105) e depositare inquella stessa sede eventualimemorie scritte e documentientro 20 giorni dalla comuni-cazione inviata il 10 febbraioscorso. Quindi c’è tempo finoai primi giorni di marzo peropporsi agli espropri annun-ciati. Dopo questa fase do-vrebbe entrare nel vivo lapiena operatività del progettoche, ricordiamo, ha avuto ilsuo benestare nel ConsiglioComunale svoltosi il 22 lugliodel 2010.

di Papa ha superato anche l’ul-timo ostacolo ed è stato appro-vato. Allo stesso modol’azienda regionale dei tra-sporti ha redatto l’elenco dellearee individuate su cui ricadequella che viene chiamata“pubblica utilità”, ossia lezone che dovranno essere sot-toposte ad esproprio per con-sentire che il progetto sirealizzi così come previsto eannunciato. Sono circa sedici i proprietariinteressati e, tra questi, spic-cano anche alcune società tracui l’Immobiliare For.Gian.Srl, l’Immobiliare Barozze Srle il Consorzio per l’acque-dotto del Simbrivio.

Sabato 4 febbraio è stata inaugurata la nuova sezione di SinistraEcologia e Libertà di Rocca di Papa, a cui hanno partecipatoanche i due coordinatori Barbara Frittella e Stefano Galli. SeL aRocca di Papa, infatti, è formata da due sezioni che a breve do-vranno decidere che cosa fare alle prossime elezioni amministra-tive visto che le primarie dovrebbero essere saltate, ossia sepresentare una propria lista con il simbolo SeL (considerato iltraino a livello nazionale di Nichi Vendola) oppure se aderire alprogetto politico lanciato da Maurizio De Santis, l’ex vice-Sin-daco Pd di Rocca di Papa. Staremo a vedere nei prossimi giorni.

Apre la sezione SeL

Raccolgo l’idea di G. Gatta relativa a quella che lui ha indicatocome “Liste della spesa” destinate ai candidati a Sindaco e aConsiglieri Comunali e mi auguro che altri lettori vorranno rac-cogliere l’invito.Una piccola, ma secondo me significativa, lista delle cose chegli eletti si dovrebbero impegnare a fare è la seguente:

1° Organizzare una squadra operativa, responsabile delleprocedure e dei risultati per combattere l’abusivismo edili-zio.

2° Non affidare deleghe a persone per le quali si può confi-gurare un conflitto di interessi.

3° Dare l’opportunità di partecipare alle gare, anche perlavori pubblici di piccola entità, dandone informazione pun-tuale anche alle ditte locali e assicurando i corrispondentipagamenti in tempi brevi e certi.

4° Dare comunicazione delle riunioni del Consiglio Comu-nale a mezzo di appositi manifesti da affiggere, per tempo,in tutti i quartieri.

Sergio Rasetti

Dall’idea lanciata da un nostro lettoreLLaa ““lliissttaa ddeellllaa ssppeessaa”” Promemoria per i candidati

alle prossime elezioni

Page 29: Il Piccolo Segno Febbraio 2011

le voci della piazza 21il Segno - Febbraio 2011

il BORSINO dei SINDACI

elezioni 2011

Pasquale BocciaL’attuale Sindaco Pdè il candidato di una coali-zione costruita intorno alPartito Democratico.

Barbara FrittellaCoordinatrice di uno dei circoli di Sinistra Ecologia e Libertà, potrebbe esserel’unica donna candidata a Sindaco di Rocca di Papa

Maurizio De SantisL’ex vice-sindaco si presen-terà a capo di una lista civica appoggiata da variecomponenti politiche e civilidi Rocca di Papa

Roberto FondiIntorno a lui potrebbe nascere una lista unica appoggiata dal centrode-stra e da alcuni esponentidella società civile

I CANDIDATI SICURI

Alvaro FondiA meno di un accordo, oggi ancora lontano, con il Pdl, sarà lui il candi-dato Sindaco de La Destra,che si presenterà da sola

Marco Putano L’ideatore del PRG origina-rio di Rocca di Papa, si pre-senta con u proprio simboloappoggiato dal Movimentoa 5 Stelle di Beppe Grillo

Gennaro SpigolaL’esponente di Rifonda-zione e sindacalista Cgil, al momento sarebbe candidato Sindaco dellaFederazione della Sinistra

e il BORSINO delle COALIZIONIListacivica

I partiti, di ogni schieramento, sono ben lon-tani dal raggiungere accordi di coalizione.Se le elezioni ci fossero tra una settimanaavremmo 8 liste, un’enormità al solo pen-sarci. Proseguono infatti gli incontri serrati e,

alla fine di marzo, i primi risultati dovrebberetagliare il traguardo. Il Pd sta cercando dichiudere la sua coalizione, mentre il più at-tivo è sicuramente l’ex Vice-Sindaco Pd, DeSantis, che sta allargando sempre più la sua

lista civica; mentre Sel e Rifondazione sem-brano non aver ancora deciso. Anche nelcentrodestra regna ancora molta confusionema alla fine dovrebbe uscire un candidatounico.

...il BORSINO dei CONSIGLIERI

Roberto Barbantecandidaturasicura PD

MarikaSciamplicotticandidaturasicura PD

Valentina Trincacandidaturasicura PD

Roberto Sellaticandidaturasicura PD

Maurizio Querinicandidaturasicura PD

Simone Pizziconicandidaturasicura PD

Mauro Feicandidaturasicura PDLuigi Ferazzolicandidaturasicura PD

AnnaBrandanicandidaturaincerta PD

Alberto Cardinalicandidaturaincerta PD

Fabrizio Castricandidaturaincerta PD

Marco Rapocandidaturapossibile PD

Margherita Silvestrinicandidaturapossibile IDV

Andrea Crocecandidaturapossibile PD

Giorgio Serafinicandidaturaincerta PD

Mario Casciotticandidaturasicura SEL

Aldo Moranacandidaturasicura SEL

Stefano Gallicandidaturasicura SEL

Gulio Crocecandidaturasicura Rifond.

Luigi De Santiscandidaturasicura PDL

Giorgio M. Coppolacandidaturapossibile PDL

BrunoFondicandidaturasicura IDV

FlaviaVitalicandidaturapossibile PD

Davide Palozzicandidaturapossibile PDL

- chi sale e chi scende -

E QUELLI ANCORA IN FORSE

Listacivica

Mario Gattacandidaturaincerta PDL

Gino Del Nerocandidaturasicura FLI

Enrico Fondicandidaturasicura PDL

Bruno Romanocandidaturasicura FLI

LorenzoOfantinocandidaturasicura SEL

Sergio Carrarinicandidaturaposs. Rifond.

De Santis

Page 30: Il Piccolo Segno Febbraio 2011

Diritto di replica il Segno - Febbraio 201122

Egregio direttore, vorrei approfittare delle pagine del vostrogiornale per rispondere all’articolo, pubbli-cato sul numero di Gennaio 2011, del sig.Sandro Tabellione, che mi vedeva chiamatoin causa dal Comitato di Quartiere deiCampi d’Annibale da parte del Presidentedel Comitato stesso. Ringrazio innanzituttoil vostro giornale che mi consente di repli-care e fare chiarezza sulla “questione an-tenne” che il Comitato tutto, e non solo ilpresidente, porta avanti da molti anni sulterritorio di Rocca di Papa ed ai Campi diAnnibale in particolare.Il primo punto che mi preme chiarire, con-siste nella constatazione che nonostante

Il Consigliere Pdl, Trinca, risponde al Comitato Campi

“Sulle antenne la miaposizione è chiara”

Un comunicatode “La Voz”La Città di Rocca di Papa sarà chiamata alle urneper decidere chi sarà il prox Sindaco.Rocca di Papa con una popolazione superiore a15000 abitanti avrà quindi il sistema elettorale cheprevede il doppio turno con ballottaggi in caso nonsi abbia un candidato che abbia superato il 51% deivoti espressi. Il Gruppo La Voz, comunicherà abreve a chi darà il proprio sostegno per la corsa al"palazzo rosa" di C.so della Costituente. Il cam-mino attuale de "La Voz" consiste nel collaborarefattivamente per migliorare la città, essere al fiancodei cittadini e segnalando tempestivamente all'am-ministrazione piccoli disagi. Promuovendo cam-pagne di sensibilizzazione nel sociale. Il disfattismonon è nel ns dna. La Voz, quindi non parteciperà inprima persona alle prox elezioni amministrative2011, visto che per parteciparvi è necessario unbuon progetto a cui stiamo lavorando con amore eintensità. Partecipare ora con un progetto a metàsarebbe contrario ai ns principi e di poca serietà.Altri, chissà, forse lo faranno, parteciperanno conprogetti a metà o poco sviluppati pur di figurare,non è il ns caso, noi non cerchiamo notorietà. Nel2016 saremo pronti a presentare il ns programmae le ns idee in dettaglio non escludendo alleanze.Tuttavia, visto il buon potenziale o bacino d'utenza(voti) che il gruppo possiede, per le imminenti ele-zioni daremo il ns appoggio alla forza politica chesi dimostrerà capace di presentare un programmaforte nei contenuti e di amore per questa città. Noai programmi del "contro a tutti i costi", no ai pro-grammi del "disfattismo". Certi di aver preso unagiusta e responsabile decisione un cordiale abbrac-cio a tutti i ns simpatizzanti. Marco Rapo

tutta la “buona volontà” profusa per risol-vere il problema delle antenne, queste sonoaumentate a dismisura con il passare deglianni (specialmente gli ultimi) sul territoriocomunale. Sarebbe opportuno che il Comi-tato, ed il suo presidente, ammettessero ilfallimento di tutte le “azioni politiche” fi-nora intraprese nella lotta ai ripetitori e sicominci a cercare una soluzione “diffe-rente”, con l’aiuto di “tutte” le forze politi-che, una strategia nuova che magari possaessere più “efficace”, evitando di arroccarsisu posizioni che fino ad ora si sono rivelatefallimentari ed infruttuose. Vorrei che il Co-mitato, ed i cittadini di Rocca di Papa in pri-mis, prendano in considerazione ildocumento presentato durante il ConsiglioComunale dedicato alle antenne, dai Consi-glieri di minoranza (me compreso) chechiede a gran voce di “riappropriarsi” comeente comunale del terreno di nostra pro-prietà sulla vetta di Monte Cavo, lasciatofino ad ora in balia dei privati che si trovanoa gestirlo e a sfruttarlo ricavandone profittialle spalle della nostra comunità.Il secondo punto riguarda la mia “bramosiadi apparire”, che si sposa con il mio impe-gno politico alla “luce del sole” a tutela eservizio di “tutti i cittadini” di Rocca diPapa e non ad appannaggio di un singoloquartiere. Ed invito il Comitato ed il suopresidente ad “informarsi” (presso l’albopretorio o da me medesimo) sulle interro-gazioni da me presentate, riguardo i variproblemi che affliggono il nostro territorio,evitando di fare insinuazioni false e tenden-ziose con il solo fine di denigrare la mia per-sona e il mio modo di “fare politica”.Il terzo punto riguarda un argomento moltodelicato riguardo la vicepresidenza del Co-mitato di Quartiere occupata (mi auguro cheil direttivo prenda dei provvedimenti) dal“neo segretario” del Partito Democratico diRocca di Papa sig. Labasi, poiché come dastatuto chi fa parte del Comitato non può ri-coprire cariche politiche sul territorio.

Una nuova forza politica siaffaccia sul panorama roc-cheggiano, per le prossime,calde elezioni comunali.E’ il gruppo dei Cristiano Ri-formisti (che il prossimo 26febbraio terrà il CongressoNazionale), costola del PdLche il presidente, l’onorevoleAntonio Mazzocchi attual-mente Questore alla Cameradei Deputati, ha fondato nel2006 con lo scopo di darevoce alla componente catto-lica del centrodestra.Il capogruppo, Danilo Romei,è da decenni militante nelladestra moderata di Rocca diPapa, amico e collaboratoredi Erder Mazzocchi che rico-pre la carica di presidente del-l’ARSIAL, un importanteEnte per lo sviluppo dell’agri-coltura nella Regione Lazio.Il gruppo dei cristiano rifor-misti crede nei principi delladottrina sociale della Chiesache pongono in atto nell’atti-vità politica da laici, come è edeve essere laica la politica,

ma profondamente convintiche la solidarietà e la giustiziaequa e clemente rappresen-tino dei valori condivisibili eutili anche per chi non crede.Il movimento si fonda su va-lori ben definiti: la famiglia, illavoro, le identità culturali econtemporaneamente l'incon-tro con l’altro. E su tutto, ilvalore principale, l’onestà. Tutti gli esponenti sono roc-cheggiani veraci, amanti dellacittadina in cui abitano, con-vinti delle potenzialità delpaese Rocca di Papa e, nondimentichi del suo illustrepassato, sono pronti ad impe-gnarsi perché possa ripercor-rere quella strada maestra diciviltà, di accoglienza turi-stica, attraverso un sano, le-gale e stimolante sviluppo ditutte le attività del paese, conla creazione di numerosi postidi lavoro con iniziative inno-vative e all’avanguardia nelcontesto nazionale.L'intento è quello di creareuna forza politica alternativa

“identità paesana” che sta minando il no-stro “orgoglio roccheggiano” e l’amoreverso il nostro paese che è alla base delmio impegno politico. Restando sempreaperto ad ogni confronto e consiglio in-tendo chiudere questa diatriba triste e inu-tile, che finisce per far passare in secondopiano il fine ultimo della mia missione po-litica; la rinascita del nostro paese.

Roberto TrincaConsigliere Comunale PDL

Rocca di Papa

Chiudo questomio interventochiedendo aiComitati diquartiere, ed atutti i cittadini li-beri, una colla-borazione attivae propositiva perrisolvere “tutti” iproblemi che af-fliggono la no-stra comunità,svuotata di ogni

partiti, di movimenti e di per-sone che abbiano voglia di la-vorare per far crescere Roccadi Papa.Se un’Amministrazione, nelsuo senso più ampio, è spec-chio e volere dei suoi citta-dini, allora Rocca di Papamerita assai di più di quellache oggi le è concessa. E’tempo di restituire valore allapolitica: essa è l’arte di gover-nare un popolo, è ammini-strazione della cosa pubblica,è impegno al servizio del cit-tadino per il bene comune. E’necessario sanare e rivoluzio-nare una mentalità “politi-cante” malata che agiscesempre in cambio di qual-cosa, che manipola e tradiscela fiducia dei suoi elettori.Mai più un lampione in cam-bio di un voto. Ma luce equaper l’intera Rocca di Papa.

Riceviamo e volentieri pubblichiamoEcco i Cristiano Riformisti

a l l ' a t -tuale epaludosaammini-s t r a -z i o n e ,a p r i r s ialle pos-sibili al-leanze di

Roberto Trinca

Danilo Romei

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il Segno - Febbraio 2011 23

di Rita GattaUn fremito di orgoglio nel-l’Aula consiliare di Roccadi Papa, il 27 gennaio, haaccomunato gli ascoltatoriattenti alle vibranti paroledel Professor Franco Ta-

Italiani” che si rifà al programma mazzi-niano, dove il popolo è un soggetto a sestante, dotato di una propria spiccata per-sonalità. Ma torniamo indietro di poco piùdi un secolo e mezzo, in pieno Risorgi-mento e saremo testimoni di un eroicomomento di riscatto di un’Italia divisa pertroppo tempo in diversi Stati, sotto la do-minazione dei Borboni nel Sud, degli Au-striaci nel Nord, del Papa lo Statopontificio nel Centro, i Savoia nel Regnodi Sardegna, con una manciata di piccolistatarelli tra un confine e l’altro. Spiccano in quel periodo figure di alto va-

lore come Mazzini, Garibaldi, Cavour,Vittorio Emanuele II, trascinatori di pic-coli eroi chiamati alla lotta, alla ribellioneda un rigurgito di orgoglio. Quel “Strin-giamoci a coorte…“ è l’urlo del giovanis-simo poeta che grida al riscatto, che anelail risveglio nella coscienza di tutti dellanecessità di unirsi, superando gli indivi-dualismi, sotto un unico simbolo, quel tri-colore che era faro e luce per i patrioti. Eil rinnovato slancio è proprio quello chespinge a mettere l’elmo della vittoria, glo-riosa e immortale proprio come quella diScipione l’Africano vincitore su Annibalea Zama.Nell’inno si legge tutto l’amor proprio ela grande cultura che l’autore dispiega perincitare gli Italiani alla lotta di libera-zione: siamo tra il popolo dei Comunilombardi che a Legnano sconfigge l’im-peratore Barbarossa: una Lega lombardavittoriosa che è un inno all’unità, non allasecessione; stringiamo nella mano quelsasso che Gianbattista Perasso, il Balillagenovese scaglia con rabbia contro gliAustriaci e che fa brillare tra la cittadi-nanza la miccia della rivolta popolare;vibra in noi la rispettabilità di FrancescoFerrucci che difende Firenze contro l’im-peratore Carlo V ed in punto di morte dàlezione di cavalleria e dignità al mercena-rio Maramaldo; ci lasciamo coinvolgerenella ribellione siciliana dei Vespri controi Francesi. Immortali pagine di storiascritte in un’Italietta che era stata definita“espressione geografica” dallo stranieroche ci disprezzava, che contribuiva ad ali-mentare in noi un senso di sfiducia, rasse-gnazione, umiliando e calpestando ogninostra dignità. Questo quanto denuncia-vano i patrioti cercando di scuotere il tor-pore nel quale gli Italiani parevano esserecaduti.Il nostro Inno Nazionale è una lirica sacrache rispecchia il programma della vera re-ligione umana: quella della ragione, dellaconquista della dignità di un popolo cheha il dovere e il diritto di essere unitonella ricerca della Libertà, quella stessache eleva l’Uomo e lo immortala nellaStoria.

Cultura e

nneellllaa ssttoorriiaadd’’IIttaalliiaa

... dintorni

LL’’iinnnnoo ddii MMaammeellii

Se ne è parlato a Rocca di Papain un incontro promosso dall’Ass.zione L’Osservatoriocon il prof. Franco Tamassia

Goffredo Mameli

massia docente di Diritto Pubblico pressola Facoltà di Economia dell’Università diCassino. Criticato e sottovalutato, a volte grossola-namente frainteso, il nostro Inno Nazio-nale è più che mai attuale: a una riletturaattenta e con un serio approfondimentostorico, ci si rende conto che esso ricalcaun vero programma di vita più che mainecessario in questo periodo; rivaluta ilconcetto di uno Stato unito, coeso, nelquale il primato deve essere della colletti-vità, scavalcando gli individualismi; unaNazione nella quale gli Italiani devonosentirsi “fratelli”, figli di una stessa madreed eredi di una stirpe dalla storia eroicacome quella di una Roma antica con laquale volle unificarsi il popolo italico, di-venendo uno Stato destinato ad un futuroglorioso, quando le attuali civiltà europeenon erano ancora nate.Relatore dello stimolante incontro, coin-volgente nella dialettica e nei colti riferi-menti storico-letterari il professorTamassia ha evocato l’immagine diun’Italia che da espressione geograficaconverge in un “comune sentire”. Ad or-ganizzare l’evento la dott.ssa Antonia DiLonardo, presidente dell’Associazioneculturale L’Osservatorio, la quale ha in-trodotto la conferenza insieme al dott.Claudio Santangeli, alla presenza del Sin-daco di Rocca di Papa, Pasquale Boccia.Scritto nel 1847 da un giovanissimo Gof-fredo Mameli, morto a soli ventidue anniper una ferita ricevuta durante la difesadella Repubblica Romana, musicato daMichele Novaro, l’Inno è il “Canto degli

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quasi tutti sepolti senza un“nome” sulla croce, senza chene fosse riconosciuta l'identità,a Cadillac sur Garonne, nel su-dovest della Francia, in un ci-mitero divenuto nel 2008monumento nazionale, per vo-lere dei cittadini di Cadillacche si sono presi l'onere civi-lissimo di non nascondere maanzi di testimoniare quellaparte anche tragica e oscuradella loro storia, laddove il sin-daco locale voleva fare delluogo un parcheggio. Questopiccolo gruppo di cittadini,guidati dal noto psichiatra Mi-chel Bénézech, hanno intra-preso una vera e propriabattaglia per difendere il luogoe la sua memoria. L'autore Francesco Zarzana ri-costruisce la storia di unluogo: un paese di poco più diduemila abitanti, dove ripo-

sano quattromila "alienati", lacui storia s'intreccia con quelladell'adiacente ospedale psi-chiatrico e del castello pri-gione dove erano internati i"pazzi" nella Francia del re-gime filonazista di Vichy chesterminò 45.000 malati dimente, in quella che loro chia-mavano “operazione eutana-sia”. Emergono alloraframmenti di vite "occultate”,di uomini e donne che non fu-rono mai cercati né reclamati,invisibili da morti come loerano stati da vivi, abbando-nati se non respinti dai fami-gliari al loro destino. Iquattromila dimenticati di Ca-dillac sono come un simbolodegli "alienati"del mondo.L'autore si augura che il suolibro aiuti a rompere il silenziosu quei poveri malati chehanno vissuto pagine di orroreall'interno di istituzioni, cosid-dette totali, come quella di Ca-dillac. Ha scritto l'autore di essersiprefisso lo scopo di recuperaredati e fatti e riconsegnarli allamemoria sociale, grazie all'in-treccio delle dolorose storiepersonali recuperate.

LL’’aannggoolloo ddeellllaa ssttoorriiaa

di VincenzoRufiniLe grandi ci-viltà, oltre adelaborare docu-menti e ad edifi-care vestigia datramandare nel

corso dei secoli, vedono per-correre la loro esistenza daquella particolare linfa vitaleche è rappresentata dal mito, ilquale incarna tutto ciò che hail sapore gradevole dell'irrag-giungibile e dell’arcano e hapermeato fin dai primordi l’in-tera avventura umana. Un fascino discreto e assoluto,come una bella favola che de-termina la crescita di ognibimbo, così l’uomo adulto hasempre amato accompagnarela sua crescita con qualcosa diirrazionale, di irraggiungibilee di fantastico.Il mito che fa da riflesso al ra-zionale con il suo mondo di bi-sogni, di aspirazioni, di poteree di servitù; il mito, essenzacreativa di una psiche conce-pita per volare alto ed invececostretta dalla realtà temporalea percorrere con passo incertoi sentieri dell’esistenza.L’antica società occidentale haelaborato diverse mitologie,ma due fra queste hanno avutoil potere di permearne il per-corso plurimillenario. Il poli-teismo del mondo anticoelabora e metabolizza l’anticomito del Vello d’oro (secondola mitologia greca era la pelledell’ariete inviato da Gioveper portare il salvo i miticiFrisso e Elle nella remota Col-chide); il monoteismo post-ro-manico costruisce il mito delSanto Graal (secondo la vul-gata cristiana era la coppa in

a cui risponde l’eroe grecoGiasone con i suoi Argonauti,il quale dopo vicissitudinivarie riesce a carpirlo e ad im-possessarsene, facendo sua laconoscenza intrinseca edesplorando una dimensione di-versa, simboleggiata dallaColchide, ritenuta inarrivabiledalla concezione mentaledell’epoca.Nella cultura politeistical’ignoto, l’irraggiungibile, ilmistero sono entità astratte,lontane, pericolose, ma al fineraggiungibili dalla volontàumana. L’uomo è in grado diperforare l’inconoscibile gra-zie al suo modo razionale dipercorrere i sentieri dell’essereper giungere a conquistare ilmito e a saziare la sua sete diconoscenza.Il mito moderno del Graal, icui elaboratori originari fu-rono Chrètien de Troyes eWolfram von Eschenbach,rappresenta anch’esso un cam-mino verso la conoscenza, ilcui protagonista è il cavalierePerzeval che nell’ottocentoRiccardo Wagner ribattezzeràParsifal, il quale dovrà passareattraverso molte prove per pu-rificare se stesso e poi ripren-dere il cammino della ricerca.Ma a differenza del mito poli-teistico il Graal non viene rag-giunto, forse ciò sta asignificare che la purificazionedell’essere moderno, incarnatoda Parsifal, non è giunta abuon fine, oppure che l’uomo

antico, rappresentato da Gia-sone, era riuscito a depurare sestesso dalle scorie di una ra-zionalità limitativa per poteressere pronto ad acquisire ilmito con il suo tesoro di cono-scenza.Nel mondo antico il mitoaveva termine con l’iniziodella filosofia, e quindi di unaforma evoluta di razionalismo;nel mondo moderno il mito,quindi l’irrazionale, ha mar-ciato di pari passo con la ra-zionalità, rappresentando undualismo sapienziale che gliantichi non si ponevano. Ambedue i miti contengonouna medesima fonte iniziale: ildesiderio ancestrale di arrivarea possedere una forma di co-noscenza assoluta; è l’uomostesso che non pago del sensodella vita che è chiamato acondurre cerca nei lidi cheesulano dalla razionalità la suaragion d’essere: l’appaga-mento dei suoi sensi e del suoio.La morale da trarre dalla intro-spezione dei due miti è chel’essere umano proprio per lasua natura, fondata sull’evolu-zione e sulla curiosità, è por-tato in tutte le epoche allaricerca della conoscenza edella perfezione, semprepronto a percorrere i sentieriche lo separano da essa armatodai due elementi che ne costi-tuiscono la sua essenza: la ra-gione razionale e l’aspirazioneirrazionale.

cui Giuseppe d’Arimateaaveva raccolto il sangue diCristo).La comparazione dei due mitici porta ad evidenziare alcunedifferenze: il mito antico delVello d’oro funge da richiamo

Il mito razionalee il mito creativo

CULTURA24 il Segno - Febbraio 2011

Invito alla letturaIl cimiterodei pazzi

tale e prodotto il rifiuto socialee la segregazione in spietateistituzioni totali. Solo negli ul-timi decenni, l'evoluzione dellapsichiatria, pur non riuscendo acancellare del tutto pregiudizi eriserve, ha permesso la chiu-sura dei manicomi e la denun-cia del sistema che ligovernava. Ma la storia degli“invisibili”, degli “alienati” chein passato, sia sotto i regimi to-

talitari che al riparo di sistemiliberaldemocratici, sono mortiannientati negli ospedali psi-chiatrici, è rimasta comunqueper lo più sconosciuta.“Il cimitero dei pazzi” (InfinitoEdizioni 2010) è una di questestorie, un episodio di quella tra-gedia corale dimenticata e rico-struisce, con precisione epassione, l'incredibile vicendadi quattromila malati di mente,

Paura della diversità, vergognae ignoranza hanno da sempreaccompagnato la malattia men-

di LoredanaMassaro

Amore e psiche

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25il Segno - Febbraio 2011 STORIE

elle grotte dicaldi tufisotterranei,

delle antiche fucine dei Tirreni e ormai cor-rugate dalla poltiglia del Tempo. Delleacque invivibili e murate, delle capanneabusive, delle abitazioni vuote, delle pineteinfiammate. E il calvo tecnocrate nemicodegli uomini, delle donne, dei vecchi, deibambini e dei giovani che abiteranno neisuoi cementi, che mangeranno, su freddi ta-voli, cibi dai sapori sapidi bevendo vini in-scatolati o bevande nere fluttuanti di inutilispume, ride e si inebria delle mascelle ra-pide, degli occhi spenti, perduti nel film te-levisivo, delle orecchie protese alle onderadiofoniche portate su zampette sculettanticon al collo collane di ambre artificiali, nonpiù contenitori di caldi insetti bruniti, anti-chi quanto il mondo.

N

rette assassine contrabbandate attraverso lostretto Mare delle conquiste e delle guerre,delle colonie elleniche e dei pirateschi traf-fici dorati. Mare solcato dalle lente galeeleonine e dalle rustiche navi della Croce.Mare desiderato dai bizantini spavaldi e so-lenni. Arroventato dalle ciminiere galleg-gianti portatrici della guerra dei fasci e dellaconquista pellerossa e mafiosa. Dove uo-mini, ormai vittoriosi, dalle mascelle rumi-nanti marciano contro il nero ferrouncinato.E lui, l’Orfano Sconosciuto, desidera ria-vere il proprio passato perduto nella venadell’ignoto padre, accogliente il benzolosperimentale di Auschwitz. Timbri, date efirme che trascinano quella Storia in un af-fannato presente, che non percepisce finoin fondo l’atrocità di quel nome: Auschwitz.Piatta Terra dei Cavalieri, attraversata daschiere veloci innalzanti la Croce Sangui-nante di Terra Santa offerta ai popoli con-quistati. Teutoni catafratti e silenziosi ebenedetti nella fede. L’Orfano Sconosciutoforse ha in sé qualche stilla di tutto questo.Forse è una stilla antica, proveniente dalleorigini stesse delle consuetudini baluginantinella mente del Feudatario, sprofondato nelcastello di pietra, lontano dal suo Re. So-lenne nel fumigare del camino in attesadelle battaglie di primavera, lassù al Nordlungo il fiume, sulla pianura di torba, cal-pestata dalle stanche milizie con le lanceabbassate, punteggiate di neri corvi a ri-poso. E sulle antiche tombe sparse aleggiatutt’ora il profumo degli incensi cerimonialie gravano le voci degli officianti mentre, al-l’intorno, cavalli barbari scalpitano, nell’at-tesa dei loro cavalieri lanciati alle conquistee ritornanti appiedati e silenziosi, con glielmi contusi dai colpi dei loro antichi con-quistatori.

sfioro oggetti assemblati lontano,da curate mani femminili calzatedi bianchi guanti asettici in spazi

senza polveri, costellati di fredde lam-pade, pregni di silenzi estremi. Mani fem-minili già perfette milioni di anni fa,quando non esistevano occhi tondi néocchi a mandorla. Visi bianchi, passettinirapidi, gambe arcuate : donne che conser-vano in fondo agli occhi stregati la visionedel fungo arrampicantesi velocemente nelcielo, baluginante di fulmini e di fumibianchi. Donne stravolte dalla visionedella distruzione assoluta e dalle ombrebruciate delle vittime, stampate sui para-petti dei ponti, come poster. E osservo, aibordi dei grandi tavoli ministeriali, oligar-chie tristi sedute sulle poltrone di cuoioimpregnate del fumo dei sigari dei padrifondatori dell’Unità della Nazione. Rot-tura della socialità diffusa, delle aspetta-tive degli anziani a riposo, dondolanti lecarrozzine dei nipoti neonati.

E,

I L R A C C O N T O D E L M E S E

CollageUn racconto che vi sorprenderà

di Noga

dove rimbombanoancora le grida deinostri avi, giac-ciono in attesa sco-nosciute forme dicreta, di marmo edi bronzo. Ma tuttociò svanisce nelforno delle siga-

G li scudi pendenti sulle spalle: ester-refatti dalle loro medesime imprese edalle parole in stanco latino appena

percepite e strappate via dal vento dellacorsa. Come dal vento della steppa, da fan-ciulli, rincorrenti all’infinito le mandrie dicavalli imbizzarriti. Solai rimbombanti diferri e di ghiaia del fiume o dei depositi geo-logici distrutti o delle cave svuotate o dellepianure e colline rapinate dei boschi e deiprati con le lepri saltellanti sulle pietraiearide e subito, con un ultimo salto, cadentifra nugoli di pallini di piombo infuocato deicacciatori ecologici. Ghiaie delle coste spu-meggianti di acque correnti tra le scorie

E

nell’ora del tramonto, in un tristepanorama suburbano degradato,intravedo ombre sfuggenti di fe-

lini alla ricerca di un frammento di pia-nura ancestrale, dove correre e cacciare.E all’imbrunire, esauste, scomparire al ri-paro di assetati oleandri polverosi.

Sto pagando per aver pensato in quel-l’istante ogni possibile nefandezza versoun essere celestiale? -Come ti chiami?- Il suo nome, il mi-glior suono che abbia mai sentito: -LOURDES-. -Chi sei?- -Mambo!- Sara mi chiama ementre distraggo lo sguardo la mia Deaè scomparsa. Occhi neri pieni di vita, si-mili a quelli del viso che mi fa visita,che mi regala un poco di luce in que-st’inferno puzzolente ma privo difiamme. Il viso che mi angoscia e tor-menta. Sei nella mia fantasia e sentol'odore della tua pelle, profumo di za-gare, attimi di solo piacere per le mienarici, costrette da troppe ore a questofetido miasma.Il viaggio percorso con rewind ha ripor-tato nella totale oscurità il tuo nome,perché io possa finalmente chiamarti echiedere spiegazioni. Lourdes, vieniqui, siediti vicino a me e parlami, dimmidelle mie donne, dimmi perché il fato havoluto questo e cosa mi aspetterà dopola morte. Dimmi, perché ti sei avvicinata a me!Accidenti a questa cantilena, non neposso più! BASTAAA! Grido perché misenta quest'uomo che con la sua viejavoce da troppo tempo, sta cantando ilsuo lamento per cucinarmi a dovere lefrattaglie già condite a puntino da questasepoltura. Il mio grido provoca una nube di pol-vere e faccio tornare in disparte queipochi sospiri di vita rimastami. -Estra-nejro lascia che il velho preghi e che laterra continui a raccogliere anime! Il suocompito è condurle nel loro lungo viag-gio. Ele (LUI) è un hungan, stregonepotente! Lui veglia su tutti i conviventidi questo sepolcro. Molti diverrannozombi, pochi vedranno un nuovo sole!-Voce amica e melodiosa, perché sonoqui? Dovevo godermi una vacanza, ri-trovare me stesso, riposare la mente.L'illusione di una sola notte, mille stelledanzanti al suono dei vostri tamburi epoi... l'inferno! Il forte tremore non ve-niva dalla meravigliosa sensazione di li-bertà ma da questa malvagia terra.

6/continua

di Stefania Colasanti

Frammentidi Scrittura

In transito/6(squarci di mambo)

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SIPARIO APERTO il Segno - Febbraio 201126

Il club di auto storichepolo dell’automobilismodi Angelo CavalliFinalmente anche a Rocca diPapa un Club di veicoli di in-teresse storico, che consentiràagli appassionati di cono-scersi e frequentarsi. Un’autod'epoca rappresenta la testi-monianza dell’evoluzionedella tecnologia nel mondoautomobilistico, a partire dal1800, ossia dalla nascita delprimo veicolo a quattro ruote,e dalla nascita del primo mo-tore a scoppio nel 1860 permano di Bersani e Matteucci,due inventori italiani. Il Club, senza scopo di lucro,persegue il fine di recuperaree valorizzare la memoria sto-rica della cronoscalata “Ver-micino–Rocca di Papa”,svoltasi dal 1921 al 1964, me-diante l'organizzazione di ma-nifestazioni rievocative el'allestimento di un Museopermanente. Gli anziani si ri-cordano molto bene quando,su piazza Margherita sfreccia-vano Ferrari, Maserati, AlfaRomeo e Jaguar.Il Club intende promuovere laconoscenza ed il recuperodelle auto storiche in genere,riunire gli appassionati, orga-nizzare e partecipare adeventi, gare, raduni e concorsiindetti dalla Commissione

Sportiva Automobilistica Ita-liana (CSAI). Verrà anchecostituita una sezione dedi-cata al modellismo.Durante lo scorso anno sonostate organizzate già due im-portanti manifestazioni, il“1° giro dei Castelli Ro-mani”, al quale hanno parte-cipato ben 120 auto storichee la 2a rievocazione della“Vermicino-Rocca di Papa”,arricchita dalla partecipa-zione massiccia della “Scu-deria Jaguar Storiche”,importante realtà nazionalecon la quale il Club ha ini-ziato un proficuo rapporto dicollaborazione. Rocca di Papa può e deve di-ventare un polo dell’automo-bilismo storico in Italia!

Club autostoricheRocca di Papa

PresidentePio Fondi

Vice-PresidenteAlessandro Tosini

Direttore OrganizzativoPaola Fondi

Direttore Tecnico (carr.)Gianni Fazi

Direttore Tecnico (mecc.)Luciano Verdini

Dir. Sportivo e ArchivioAngelo CavalliAddetto StampaMattia Fondi

www.clubautostoricheroccadipapa.it

Il cartellone del Teatro Civico

Rocca di Papa

Domenica 20 febbraioore 18.00

“A ruota libera”di Michele La Ginestrae Adriano Bennicelliregia di Sergio Zeccacon Michele La Ginestra, Francesca Baragli, ClaudiaCampagnola, Massimo DeGiorgio,Vania Lai, Matteo Vacca

Via San Sebastiano, 20 - www.associazioneacs.it

Direttore Artistico:Alberto Querini

PREVENDITA:Presso la cartolibreria“La cartaria”, Corso Costituente, 14 Rocca di Papa (no il sabato)Altre informazioni:cell.re 347-6024928tel. 06-9499340Botteghino: aperto 1 ora primadello spettacolo

Chi riaccenderà il solequando ormai la sua luce e il calorecon un velo di fumo e di nebbiaavremo coperto.

Chi salverà il maredalla schiuma odorante di morteche di tante creature sta segnando

la sorte.

Chi farà rifiorire la terraQuando ormai di veleni inondataSarà squallida, spoglia, riarsa e nonsaprà più cos’è la rugiada.

Chi farà ritornare a cantaresopra i rami di quercia,

ormai brulla,l’usignolo dalla voce argentina, dicui allor non sapremo più nulla.

Chi potrà far tornare il sereno neinostri cieliche già stanno minacciando tempesta.Chi farà ancor festa per l’arcobaleno.

E in un mondo che stiamo uccidendoconsapevoli ma indifferentiche faranno domani i tuoi figliormai disperati e impotenti?

LLaa ppooeessiiaa ddeell mmeessee

Monito

di Anna Giovanetti

Angelo Cavalli

Pio Fondi

Al Teatro Civico4, 5 e 6 marzoGli innamoratidi GoldoniRegia di Piero Botti

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RIFLETTORI 27il Segno - Febbraio 2011

Pochissime idee (e pure inutili) per far tacere le voci libere

Per parlare più approfondita-mente di tv, il Segno da men-sile dovrebbe diventarequotidiano in modo tale da po-trevi consigliare o sconsigliarela visione di un programma, diun film, dare le mie pagelle, lemie critiche... ma così, unavolta al mese, è davvero com-plicato. Passano le emozioni, sispegne l’entusiamo, si smorzal’indignazione... no! quella an-cora ce l’ho e spero anche voi,sono ancora arrabbiata per latelefonata (anzi le telefonate)in diretta ad Annozero e al-l’Infedele, la prima di Masi(direttore generale della Rai)per interposta persona (Berlu-sconi) la seconda fatta da Ber-

lusconi stesso a Gad Lerner.In tutte e due c’era la chiara in-tenzione di intimorire oltre chedi offedere.Mitica quella del tremebondoMasi, con un inizio autoritarioe un finale surreale oltre che ri-dicolo, con Santoro sicuro disè e deciso a difendere la li-bertà di parola (art. 21 dellaCostituzione) e un Masi bal-bettante, impacciato, che con-traddiceva sè stesso in direttatv... addirittura esilarante! Piùpreoccupante l’altra (di telefo-nata) con un Berlusconi to-nante di rabbia, insultava ilconduttore, le donne presentiin studio e intimava come unpadrone alla Zanicchi di an-

di Daniela Di Rosa

darsene dalla trasmissione, cosache peraltro non ha fatto. Pochigiorni fa è arrivato il colpo digrazia per questi due pro-grammi. Che cosa hanno pen-sato per far tacere le poche vociancora libere in tv? Ecco prontauna bozza per favorire il Cava-liere con una serie di nuove re-gole.Primo: affiancare un condut-tore di destra a Santoro, GadLerner, Floris, Augias, Man-noni, Berlinguer, Gruber,ecc. ecc.Secondo: affiancare un comicodi destra alla Dandini, il doppiodi Zoro (quello che a Parla conme rappresenta i due volti dellasinistra), non sarà più del Pd madel Pdl. Poi la ciliegina finale.Un argomento non può esseretrattato da più programmi nel-l’arco di alcuni giorni. Esem-pio: se Vespa parla di Ruby,Santoro non lo può più fare.Garimberti, Presidente Rai, hadetto: “Sono regole da UnioneSovietica degli anni di Brez-nev”. Infatti, Berlusconi vedecomunisti dappertutto mal’unico rimasto in Italia è pro-prio lui (lo ha detto pure Fer-rara, lo smutandato).

Daniela Di Rosa e “Zoro”

ilTocco

Tutti al cinemadella parrocchia!?

Gent.ma Dottoressa, ho lettoche ha tenuto un incontrosulla depressione ad Albanopresso il CPA, Studio di psi-cologia e psicoterapia, manon sono potuta venire, po-trebbe dirmi qualcosa sulladepressione infantile?

Gentile lettrice, la depressione nei bambini puòmanifestarsi con cambiamentinei comportamenti: come diffi-coltà ad alzarsi al mattino perandare a scuola, non avere vo-glia di frequentare i coetanei,maggiore irritazione, distraibi-lità, labilità dell’umore, pianti,lamentele. Il bambino si isola,non si prende cura di se stesso,l’autostima è bassa. Vari studihanno dimostrato che bambini eadolescenti possono manifestareil sovrapporsi di sintomi di de-pressione, di ansia, di disturbodella condotta e di disturbo op-positivo-provocatorio. Un altro disturbo depressivomeno frequente in età evolu-tiva è il disturbo maniaco-de-pressivo, detto anche disturbobipolare. Bambini e adole-scenti affetti da tale disturboattraversano periodi di iperat-tività, specialmente durante lafase maniacale ed è molto pro-babile che mostrino comporta-menti aggressivi e antisocialiseguiti da gravi alterazionidell’umore di natura ciclica.Ovviamente, in presenza deisintomi elencati il genitorenon può fare diagnosi da solo,ma con l’opportuna sensibilitàcon cui ha colto i vari segnaliemessi dal bambino deve ri-volgersi ad uno psicologo-psi-coterapeuta, non fermandosisolamente alla visita pedia-trica. Mi può scrivere al mio indi-rizzo mail se desidera ulteriorichiarimenti.

Per scrivere alla Dott.ssa Benelli: [email protected]

Risponde la Dott.ssa Bruna Benelli

LL’’aannggoolloo ddeellllaa ppssiiccoollooggiiaa

diErmannoGatta

Se non fosse stato per un quotidiano sempre molto attento (Ita-lia Oggi), non avremmo scoperto alcune pieghe nascoste nelcosiddetto “decreto milleproroghe” (è quel decreto dove ci fi-nisce tutto -o quasi- ciò che non è entrato nella finanziaria delGoverno). Uno dei “regali” in esso contenuti, ad esempio, èstato l’euro di aumento per gli spettacoli cinematografici. Cosìgli utenti dovranno ancora una volta mettere mani al portafoglioper vedere un film... ma non tutti. Infatti, anche in questo set-tore, il Governo ha voluto fare un altro bel regalino alla Chiesa,dopo quello di qualche giorno fa che ha esonerato dal paga-mento della nuova imposta municipal-federalista sugli immo-bili (Imu) per chiese, ospedali, cliniche, scuole private, alberghie oratori, quando questa diven-terà operativa (dal 2014). Ma torniamo al cinema e al-l’aumento di 1 euro del bi-glietto d’ingresso, approvatodal Parlamento. Ebbene, anchein questo caso saranno esentatii film proiettati nelle sale par-rocchiali. Invece, tale esonero,non riguarderà le sale delle as-sociazioni no-profit, quelle cheuna volta si chiamavano So-cietà di mutuo soccorso. A evi-denziare l’anomalia è statoVincenzo Donvito dell’Ass.neper i diritti degli utenti e consu-matori (Aduc), secondo cui ilGoverno ha varato “un nuovoprivilegio fiscale che si ag-giunge alla miriade di altri pri-vilegi”. E bravo governo...!

Andrea Rasetti

Se i bambinisono depressi

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il Segno - Febbraio 2011 Ultima pagina

I sapori di una voltarestava a cuocere sul fuoco e per due-trevolte vi si immergevano le budella (‘emazza si dice a Rocca di Papa) per renderlepulite. Mentre qualcuno eseguiva que-st’operazione, un’altra persona aveva ilcompito di preparare il peperoncino (quellocalabrese di Diamante, la città gemellatacon Rocca di Papa, sarebbe stato perfetto!)

tagliuzzandolo e, allo stesso tempo, tritandocon un coltellaccio delle bucce di arancio.Poi bisognava ridurre a pezzetti il grasso ri-cavato dalle budella, e questo serviva a evi-tare che durante la cottura il “sanguinaccio”si indurisse.Il tutto veniva messo nel recipiente conte-nente il sangue dell’animale e, di solito conle mani, si girava diverse volte aggiungendodel sale. Subito dopo bisognava assaggiareil tutto per verificare che il sapore fossequello giusto. La fase successiva era il co-siddetto inzaccamento e quest’operazionerichiedeva l’utilizzo di un mestolo per ver-sare il liquido saporito, ma senza esagerareper non farlo scoppiare. Le due estremitàvenivano poi legate e il tutto si rimetteva nelcallaro con l’acqua bollente per l’ultima cot-tura. Ed era così pronto per essere arrostitosul fuoco.

il Segnodei tempinei disegni del Maestro Franco Carfagna

LLeetttteerree,, PPrrooppoossttee,, PPrrootteessttee ee [email protected]

Le lettere non superiori alle 13 righe devono presentare in modo chiaro nome, cognome, mail o numero telefonico

MURO IN CEMENTO,COM’E’ FINITA?Ho appreso dal vostro giornale(numero di gennaio 2011) diun muro in cemento armatorealizzato nei pressi di unbosco nella località denomi-nata Campi di Annibale. Ioabito in tutt’altra zona ma vor-rei sapere come è andata a fi-nire questa vicenda. Potetefarmi sapere qualcosa vistoche nessuno ne ha più parlato?Grazie.

Silvio Accolla

Gentile lettore, la informiamoche lo scorso 29 gennaiol’opera in questione è stata og-getto di un’ingiunzione di de-molizione da parte dellaPolizia Municipale di Rocca diPapa.

VERITA’ O NOIO VI LEGGOVi leggo sempre con molto in-teresse perchè riuscite a farmisapere cose che mai avrei pen-sato. Quando porto il giornale a casamio marito ogni volta si sor-prende e mi dice: ma sarà tuttovero quello che scrivono? Ionon lo so se voi scrivete il veroperò devo dirvi che parlandocon amiche e amici molti argo-menti trovano conferma. Fini-sco con una richiesta: poteteinteressarvi delle condizionidella strada in cui abito e chevi ho indicato nella mail?Forse riuscirete voi a fare quelmiracolo che tante volte ab-biamo chiesto a un assessore.Un caro saluto a Daniela checon i suoi articoli mi fa fare un

sacco di risate quando parla ditelevisione.

Lettera firmata

TROPPE CRITICHEALL’AMMINISTRAZIONENon vi sembra di esagerarenelle critiche che rivolgeteall’amministrazione comu-nale? Io ritengo, vivendo quo-tidianamente nel paese, chemolte cose buone siano statefatte. Non saranno perfette manon la vedo nemmeno così tra-gica. Parlate tanto di ambientema li vedete i Comuni viciniche hanno saputo svilupparsicon nuovi quartieri creandoabitazioni e strutture? Rocca diPapa deve stare al passo coitempi e con la modernità senon vuole restare isolato. Giàsiamo un paese di montagna e

se non ci apriamo rischiamo direstare indietro.

Mario Pucciarelli

COMUNICAZIONEDEL SEGNO

Se desiderate ricevere via mailil programma del 2006 con cuil’Ulivo vinse le elezioni ammi-nistrative di Rocca di Papa,potete richiederlo scrivendo alnostro indirizzo di posta elet-tronica. Visto che diranno checi siamo inventati tutto, è me-glio prevenire e mettere voilettori nelle condizioni di valu-tare se quelle promesse eletto-rali dopo 5 anni siano o nostate rispettate. Vi assicuriamoche è anche un gioco diver-tente, per trascorrere qualcheora in allegria insieme alla pro-pria famiglia.

Nelle feste paesane spesso si ritrovano i sa-pori dell’antica cucina. E’ il caso di quelloche veniva chiamato “sanguinaccio” (la cuipreparazione fortunatamente è stata vietatadal Ministero della Salute), ma che per tantianni ha rappresentato uno dei piatti più po-polari. Il disegno del maestro Carfagnavuole proprio farci conoscere questo latodella tradizione culinaria di Rocca di Papa. Dopo l’abbattimento del povero maiale, ilsangue veniva raccolto in un contenitore edera necessario girarlo continuamente perevitare che coagulasse.Del maiale, lo sanno bene i norcini, non sibutta niente (solo il fiele si butta -perchè po-trebbe rendere amara tutta la carne- e le un-ghie)! Ma torniamo al nostro“sanguinaccio”. Il fusto dell’acqua bollente

Segnaliamo con molto piacere unapagina facebook dedicata a questa ru-brica che, di volta in volta, vuole farviconoscere alcune storie di Rocca diPapa grazie alla mano felice del mae-stro Franco Carfagna. Invitiamo i let-tori ad andarla a visitare (facebook -il segno dei tempi), lasciando anchequalche commento.

Carfagna su Facebook