GDS 06-02-2013
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www.gazzetta.it mercoledì 6 febbraio 2013 1,20 € REDAZIONE DI MILANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 anno 117 numero 31POSTE ITALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO Anno 117 Numero 31ITALIA
LA CANDIDATURA L’OLANDESE SI E’ FATTO AVANTI PER LA PANCHINA
Van Basten: «Studio per il Milan»«Mi piacerebbe tornare in Italia e in Italia c’è soltanto una squadra»
3 Marco van Basten, 48 anni, al Milan dal 1987 al 1995 BOCCI, LAUDISA, RICCI PAG. 7
F.1 CON IL 6° TEMPO MA SODDISFATTO
Massa promuove la F138«Ferrari di un altro pianeta»CREMONESI ALLE PAGINE 2021
MOTOGP ROSSI, PRIMI TEST IN MALESIA
La Yamaha risveglia Vale«Mi è tornata la voglia»FALSAPERLA ALLE PAGINE 17, 2021
DUE FRONTI COSÌ CONTE SI GIOCA TUTTO
Dalla Fiorentina al CelticIl mese verità della JuveGRAZIANO A PAGINA 6
wDI GENE GNOCCHI
Berlusconi: «Dopo la doppietta di Balotellisono rimasto sveglio tutta la notte cercando diricordare quando ho fatto l’ultima doppietta».
IL ROMPI PALLONE
LA NAZIONALEBalo e il Faraoneall’esame Olanda
Stasera (20.30) ad Amsterdamun tandem d’attacco di 42 anniPrandelli: «Non penso al risultato»BOCCI, CECCHINI, ELEFANTE, GARLANDO DA PAG. 8 A PAG. 10
3 Mario Balotelli, 22 anni, e Stephan El Shaarawy, 20 PHOTOVIEWS
DRAMMA VONN VOLO SHOCKE LA MAZE URLA DI PAURA
L’americana cade nel superG mondiale e si rompei legamenti del ginocchio destro e il piatto tibiale. Oggi c’è Innerhofer
MOLINARO, POLI PAGINE 17, 24253 La caduta di Lindsey Vonn, 28 anni, e l’urlo dell’avversaria Tina Maze (29)
INTER MORATTI VOTA LA FIDUCIA: «MA ORA REAGIRE SUBITO»
STRAMADATTIUNA MOSSA(ANZI TRE)UNO Trovare un’identità tecnica precisae dare un assetto stabile alla squadraDUE Cambiare modulo.Senza Samuel meglio tornarealla difesa a quattroTRE Credere in Kovacic.Promette molto, è già partedel progetto futuroCECERE, DALLA VITE, TAIDELLI, VELLUZZI DA PAGINA 2 A PAGINA 5
Andrea
Stramaccioni, 37
anni, è sulla
panchina dell’Inter
dal 2012
IMAGEPHOTO
IL TECNICO
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Stramaleont
« «La fiducia neltecnico è totale.Ma deve tornarea funzionareil meccanismo
«
MassimoMoratti,
65 anni,è il presidente
dell’Interdal 25 febbraio
del 1995PHOTOVIEWS
MASSIMO MORATTI
Il baby croato èpromettente eda livelli alti:contribuirà alprogetto futuro»
di NICOLA CECERE
6i punti
conquistatidall’Inter di
Stramaccioninelle ultime 7
partite, frutto diuna vittoria, 3
pareggi e 3sconfitte
1punto
raccoltodall’Inter nelle
ultime 8trasferte
ufficiali. Epensare che
aveva iniziato lastagione
vincendo leprime 10
trasferte di fila
13i punti
dell’Inter nelleultime 12
partite. Dopo lavittoriosa
trasferta diTorino all’11a
giornata, inerazzurri si
sono persi
MorattiInterviene
Resta la fiduciama ora servela personalità
QUANTE VOLTE È CAMBIATA L’INTER NELL’ULTIMO MESE E MEZZO
S
MASSIMO MORATTI
MATTEO DALLA VITEMILANO
Strama non si tocca. Maadesso Strama deve trovare, si-stemare e toccare le corde giu-ste. Massimo Moratti confer-ma arrabbiatura per Siena(«Ma non per questo mi mettoa fare sfuriate» dice) e abbrac-cio al tecnico: ha sposato il pro-getto-Stramaccioni e non lovuole buttare a mare. Coeren-za. Nel frattempo, però, il nu-mero uno punzecchia: a mo’ distimolo, di insegnamento, discossone gentile affinché il tec-nico trovi un’identità unica evincente a una squadra chenon dev’essere più un pa-tchwork di moduli. Lo Stra-maleonte - che per molte setti-mane ha dato accordi differen-ti e giusti - ora ha bisogno di unimpianto fisso. Serve uno spar-tito unico, sul quale poi appor-tare limature. Anche perchégli uomini, ora, ci sono. «Lafiducia nel tecnico - dice Mo-ratti - è certamente rinnovata.Bisogna lavorare e fare in mo-do che le cose girino ancora. Ebisogna essere attenti, proteg-gersi dagli attacchi, special-mente da quelli più vicini. Semi riferisco al Milan? No». Lecritiche giornalistiche post-Sie-na saranno un altro stimoloriattiva-Inter.
Una faccia sola La chiacchiera-ta che (dopo Siena) hanno avu-to il numero uno e l’allenatore
racconta di analisi dei proble-mi, di trovare o ritrovare le for-ze per ripartire. E una di questerisorse deve inevitabilmentesfociare nel raggiungimento diun volto unico, quindi non unasquadra multifaccia. Insomma:trovare mosse (per imporsi) enon solo contromosse per i dise-gni tattici rivali. Nell’ultimo me-se e mezzo (sosta compresa),Strama - impaludato anche daitanti infortuni - ha dovuto e vo-luto cambiare tanto. Ora servestabilità. «Le cose non vanno be-ne - dice il presidente all’Interclub Imbersago - ma i giocatori
singolarmente sono validi eStramaccioni, nel quale hofiducia, è intelligente. Luise le cose non girano ci stamale: sta imparando. Oraperò deve tornare a funzio-nare il meccanismo: può ba-stare una vittoria e cambiatutto. Il pessimismo nonserve».
Samuel e la 4 Nel meccani-smo che deve tornare a girarec’è la questione difesa. A tre o
a quattro? La tre (che diedeuna svolta)è preponderantenella testa di Stramaccioni, mail pensiero dell’ultima ora è diportarsi a 4 fino a quando Sa-muel non è disponibile. PerchéSamuel è il re della tempisticaa tre, perché i gol presi sonosempre tutti uguali e perchéchi c’è (pur se bravo) ha biso-gno di protezione.
Errori e Schelotto Il numero
uno nerazzurro, nel marzo2012, scelse Stramaccioni. Econ lui - salvo cataclismi sporti-vi - vuole andare avanti per edi-ficare. «Ho fatto una chiacchie-rata con Stramaccioni - confer-ma Moratti-. Come si spiega lasconfitta di Siena? Se i giocato-ri l’hanno definita brutta...sispiega così. La partita l’abbia-mo vista, quindi diciamo che cisiamo lasciati prendere dalla ve-locità degli avversari. Poi, do-po, non facendo l’allenatorenon posso dare altre spiegazio-ni. Come mi sono sembrati inuovi? Ragazzi di qualità: nonè facile smontare e rimontareuna squadra, e sarebbe sbaglia-to vivere di ricordi. Sono andatimolto bene i due dell’est e, de-vo dire non per colpa sua, unpo’ giù Schelotto ma perché
non giocava da un mese. E’ sta-to fatto un tentativo ma non cre-do che sia colpa del giocatorese non ha fatto una buona figu-ra». Strama e Moratti ne hannoparlato, di questo, al telefono:e il tecnico avrebbe riconosciu-to l’errore di schierarlo. E daglierrori s’impara. «Se c’è stato unfattore arbitrale sulla sconfit-ta? In parte sì ma non è quelloche certamente ha fatto sì checi fosse una sconfitta». Intertroppo brutta per alibi così, an-che se è vero che non beneficiadi un rigore (e di episodi ce nesono stati) dal 31 ottobre.
Champions e Kovacic In tuttoquesto - e pensando al Balotellimilanista («La sua doppietta?Un po’ aiutata devo dire» fapunzecchiando col sorriso) -c’è che è troppo importante laChampions per il futuro interi-sta: questione di prestigio, diintroiti e di appeal che avrà suibig da acquistare a luglio. In-tanto un piccolo-big c’è già: Ma-teo Kovacic. Moratti è pronto avedere un’Inter che punta tan-to su di lui, sulla sua sana sfac-ciataggine, sul talento di chi alpronti-via è stato vestito con lamaglia numero 10 nonostantei 18 anni. Perché il ragazzo va-le. E perché il progetto-giovanicominciato con Strama deveavere un’impennata. «Kovacicè molto promettente - dice Mo-ratti -, già da alto livello: contri-buirà a costruire il progetto fu-turo». E la resurrezione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Vertice tra il patron e il tecnico, che ammette l’errore su Schelottodal 1’ all’esordio. E c’è la stoccata al Milan: «Balo doppietta con aiutino»
I NUMERIl’analisi
Dei campioni d’Europa 2010sono andati via Julio Cesar,Eto’o, Sneijder, Maicon, Lucio,Materazzi, Thiago Motta,Cordoba, Muntari, Pandev,Balotelli, Santon, Toldo... Ungruppo di fenomeni o digiovani promesse comeMario, che fenomeno lo stadiventando, ai quali il tifosonerazzurro ha riservato unposto adiacente a quelli dellaGrande Inter anni Sessanta.Per mettere assieme questasquadra vincente, integratadai superstiti Samuel, Chivu,Zanetti, Cambiasso, Milito,Stankovic, gli uomini mercatodel club, all’epoca Branca eOriali, hanno impiegatodiversi anni e il presidenteMoratti ha investito moltisoldi. A cominciare da quellidestinati al capo progetto, unallenatore esperto ecarismatico, José Mourinho.Oggi siamo dinanzi a un’Interridimensionata dalbudget-stipendi e quindi nelnumero di fuoriclasse. Messanelle mani di un allenatoreesordiente e perciò nonancora carismatico. Ergo,occorre avere pazienza eagganciare realisticamente leaspirazioni a traguardicompatibili con la politica deltetto ingaggi. Il successo sullaJuve aveva illuso. Il terzoposto, che sta diventando unlungo derby, resta uno sboccopercorribile. La rinnovataattestazione di fiducia delpresidente nei confronti delsuo tecnico appare coerentecon la scelta di partenza.Cambiare guida non sarebbeuna mossa logica, soprattuttodopo la girandola dei variBenitez, Leonardo, Gasperini,Ranieri, che ha prodotto solodanni (ingenti quellieconomici). Per ricostruireserve la continuitàprogettuale, e non solo inpanchina: se prendi Coutinhoa 18 anni perché lo haiclassificato fra i talentimondiali (gli scout Casiraghie Ausilio sui giovani sono deiprofessori) poi non puoiliberartene quando ha appena20 anni e senza avergli datola possibilità di maturare.Incassata la tranquillizzantechiacchierata col suopresidente, adesso AndreaStramaccioni deve cambiareatteggiamento e calarsi inuna tuta dove la parola Intersia ben visibile a tutti:secondo Moratti, l’allenatoreha la capacità di trarreinsegnamenti dagli errori. E’una qualità importante. Eallora basta preoccuparsi deimovimenti che farà il terzinodel Siena, basta ondeggiarefra tatticismi e apprensioni.Lavori per dare una precisaidentità alla squadrasottolineando lemanchevolezze seriali (primoimperativo: proteggere ladifesa, prende sempre lostesso gol) ma trasmettendolesempre un messaggio dipositività e sicurezza neipropri mezzi. Che non vuoldire essere presuntuosi onascondersi le difficoltà checiascun avversario puòprocurarti. Vuol dire quelloche ha sottolineato in questeore Antonio Cassano:«Dobbiamo reagire conpersonalità. Non siamomorti».E nemmeno così scarsi.
PRIMO PIANO
PRESIDENTE DELL’INTER
4
Il presidente in pressing:meno cambi di modulo,difesa a 4, Kovacic titolare
PRESIDENTE DELL’INTER
Ecco com’è cambiata l’Inter di Stramaccioni in un mese e mezzo. Da sinistra, il 3-4-3 del 22 dicembre contro il Genoa (1-1). Poi il 3-4-2-1 inCoppa Italia con la Roma (1-2) del 23 gennaio. Ancora il 4-4-2 del 27 gennaio in Inter-Torino 2-2. Infine il 3-4-1-2 di Siena-Inter 3-1 del 3 febbraio
2 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
te
Aldo SerenaStramaccioni
deverecuperare
Milito, decisivoper esperienza
e spessoretecnico. Diego
porterebbequella qualità
che là davanti èmancata
parecchio. Poiva ritrovata lacompattezza e
tensione pertutti i 90’ che
erano state allabase della
striscia positivadi ottobre
SandroMazzola
Moratti fa bene adare fiducia al
tecnico. Bisognaricordarci che nei
mesi scorsiquesta squadra
ha saputo andarein casa della Juve
dominandola. Edha vinto quasitutti gli scontri
diretti. E poi mirisulta che gli
acquisti dimercato la
società li hapienamenteconcordati
con lui
BergomiStramaccioninon deve più
cambiaremodulo in
continuazione.Le altre grandi
hanno unassetto definito,
l’Inter si adattaall’avversario,ma dovrebbe
essere ilcontrario. Il
Napoli giocasempre con la
difesa a tre,non a seconda
di come sischierano gli
altri.
FulvioCollovati
Trovo giusta lacritica di
Moratti suSchelotto, che
va fatto giocarese è al top, non
fermo datempo. L’Inter
ha fatto bene ainvestire su
giovani di valorecome Kovacic.
Ora però lofaccia giocare,
anche perchégli altri non mi
sembranomigliori
SS
S S
L’ANDAMENTO DELLE PRIME 5 IN CLASSIFICA
I grandi ex interisti: «L’allenatorevada avanti, con più coraggio»
HANNODETTO
HANNODETTO
x x
LUCA TAIDELLI
Abbiamo fatto tre doman-de a quattro grandi ex interisti,cha hanno provato ad analizza-re il difficile momento che staattraversando la squadra diStramaccioni.1. Fa bene Moratti a confermarela fiducia a Stramaccioni?2. Quali correzioni deve apporta-re ora il tecnico?3. È giusto che Strama punti subi-to sui nuovi arrivati?
GIUSEPPE BERGOMI1. A questo punto è giusto darefiducia al tecnico, anche perchélo ha voluto lo stesso presiden-te. E’ vero che altri allenatori so-no stati esonerati per molto me-no, ma questo lo ha scelto Morat-ti e gli ha appena fatto un merca-to su misura.2. Non deve più cambiare modu-lo in continuazione. Le altregrandi hanno un assetto defini-to, l’Inter si adatta all’avversa-rio, ma dovrebbe essere il con-trario. Se credi alla difesa a tre,non puoi chiudere tutte la parti-te a quattro, come successo di re-cente.3. Bisogna avere coraggio nellescelte. Quello di Schelotto peresempio non è un problema diforma, ma di metterlo nelle con-dizioni di rendere al meglio. Nel-l’Atalanta ha quasi sempre gio-
cato in un 4-4-1-1. Se appena ar-rivato lo fai esordire in un3-4-1-2 O 3-5-2 è più che proba-bile che ne risenta.
SANDRO MAZZOLA1. Moratti fa bene a dare fiduciaal tecnico. Bisogna ricordarciche nei mesi scorsi questa squa-dra ha saputo andare in casa del-la Juve dominandola. E ha vintoquasi tutti gli scontri diretti.2. Stramaccioni le ha provatetutte. Prima era costretto a cam-biare perché non trovava la qua-dratura. Ora che ha diverse al-
ternative in mezzo al campo, de-ve puntare su un modulo e su ungruppo più ristretto di giocatori.Bisogna lavorare molto sul-l’aspetto psicologico.3. Vista la poca qualità che ave-va prima a centrocampo, credoche adesso Stramaccioni sia qua-si costretto a puntare sui nuovi.
FULVIO COLLOVATI1. Se credi nel progetto, è giustoinsistere con Stramaccioni. Oraperò il tecnico va messo davantialle proprie responsabilità. Par-lerei di fiducia a tempo. E non la
legherei soltanto ai risultati maanche a segnali importanti a li-vello di gioco.2. Deve tornare lo Strama delprimo periodo, quello che nonguardava in faccia a nessuno efaceva giocare chi lo meritava.Ora lo vedo meno istintivo, qua-si che fosse preoccupato di riu-scire ad accontentare tutti.3. Giusta la critica di Moratti suSchelotto, che va fatto giocarese è al top, non fermo da tempo.L’Inter ha fatto bene ha investi-re su giovani di valore come Ko-vacic.
ALDO SERENA1. A questo punto della stagione,un cambio sarebbe deleterio.Non c’è in giro un tecnico con labacchetta magica. E poi Stra-maccioni sarà anche giovane,ma ha dimostrato di avere deivalori importanti.2. Intanto deve recuperare Mili-to, decisivo per esperienza espessore tecnico. Poi va ritrova-ta la compattezza e tensione pertutti i 90’, alla base della strisciapositiva di ottobre.3. Sui nuovi serve una riflessio-ne approfondita. Perché un con-to è puntare su un giocatored’esperienza e con le spalle lar-ghe. Altra cosa dare responsabi-lità a un 18enne come Kovacic.Se lo fai passare per il salvatoredella patria rischi di bruciarlo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
il dibattito
AndreaStramac-
cioni,37 anni,tecnico
dell’Interdal 2012
ANSA
La delusione di Cassano, Palacio e Nagatomo domenica a Siena AFP
GDS
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3LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
4 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
LUCA TAIDELLIMILANO
Allacciate le cinture, gui-da il più giovane. A quattrogiorni dalla partita contro ilChievo non ci possono esserecertezze, ma Stramaccioni staseriamente pensando di affida-re il volante della sua Inter al18enne Mateo Kovacic.
Il momento è arrivato Un investi-mento pesante sul baby gioiel-lo che faceva gola a tante bigeuropee. Perché Kovacic è co-stato anche qualcosina in più
di quanto emerso in un primomomento. L’Inter infatti avreb-be fatto all in pagando al clubcroato 13 milioni più due di bo-nus legati alla qualificazionein Champions in una delleprossime quattro stagioni. Al-la cifra vanno aggiunti quasi1,5 milioni di procure, che por-tano il totale a 16,5. Una cifrache rischia di pesare non pocosulle spalle del ragazzino, senon fosse che lui ha testa e tec-nica per reggere tutto ciò.
Cose semplici senza strafareL’esordio di Siena del resto haconfermato che Mateo sa co-me si fa. Entrato in campo do-po l’intervallo, Kovacic si èpiazzato sul centro-sinistra inun 4-3-3 che è durato pococausa espulsione di Chivu. Lasua posizione è rimasta la stes-sa anche in inferiorità numeri-
ca e ha dimostrato grande ma-turità nel non cercare il nume-ro a effetto, bensì cercando difare le cose più semplici. Pro-prio quello che era successo ne-gli unici due allenamentipre-Siena.
Meglio tra le linee Ora bisogne-rà trovare un giusto compro-messo tra l’indispensabileumiltà di chi in pochi giorni siè ritrovato la vita ribaltata e lanecessità di liberare quel-l’estro che tutti gli riconosco-no. Anche per questo Stramasta pensando di disegnargli at-torno un’Inter che, al di là delfondamentale recupero di Mi-lito, preveda anche un vero in-contrista. Uno dei problemiemersi a Siena, con Kuzmano-vic che ha mostrato di saperdettare i tempi ma ha patitol’assenza di una diga al suo
fianco. In questo senso la squa-lifica di Guarin potrebbe torna-re paradossalmente utile. ConGargano a rompere il gioco eKuz ad avviare l’azione, Kova-cic avrebbe la libertà di sgan-ciarsi e all’occorrenza muover-si tra le linee. Perché il ragaz-zo col destro può fare quelloche vuole e da trequartista si èmosso spesso anche in patria.Mai come stavolta serve chi ac-cenda questa Inter.
Carrizo Oggi, alla ripresa degliallenamenti, si aggregherà aicompagni Juan Pablo Carrizo,vice-Handanovic. «E’ un ono-re per me - dice a Interchannel- essere qui: ho tanti amici, Za-netti e Palacio mi hanno giàchiamato per farmi i compli-menti, darò il mio meglio. Han-danovic? Un grande portiere».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
48minuti
giocati daMateo Kovacic
domenicacontro il Siena
45passaggi
2 dribbling, 1sponda, 4
recuperi loscore della sua
prima partitacon la magliadell’Inter: ha
dato a tutti unabuona
impressione
73presenze
e 9 reti ilbottino
dell’esperienzadel giocatore
croato nelle duestagioni e
mezzo che hagiocato con la
DinamoZagabria
IN PRESTITO DALL’INTER AL NOVARA
Nell’Inter che sfiderà il Chievo Stramaccioni potrebbepiazzare vicino al 18enne croato l’incontrista Gargano
&C
AR
RIE
RA I NUMERI
L’investimentosu di lui è statopesante: il totalesi aggira intornoai 16,5 milioni
Largo a Kovacicda regista o mezzalapiù Kuzmanovic
PRIMO PIANOid
enti
Kit
v 4
Con il Sienaha dimostratogrande maturitànel non cercare ilnumero per forza
Favola Bardi:«Paro tuttoe sogno la A»
MateoKovacic, 18anni, in azionecon la magliadell’Interdomenicascorsa controil SienaANSA
Francesco Bardi, 21 anni, portiere del Novara LAPRESSE
DAL NOSTRO INVIATOFRANCESCO VELLUZZICORATO (Bari)
Avete presente Mattia Perin? Ecco, France-sco Bardi è l’opposto. Uno ha i capelli lunghi,l’altro corti; uno è esuberante, l’altro è pacato;uno ha la battuta pronta, l’altro è riservatissimo.Soprattutto: uno è il domani, Mattia, l’altro èl’oggi, Francesco. I due sono in ottimi rapporti.Ma nell’Under 21 le gerarchie sono chiare: Bardititolare, Colombi secondo. L’invasione mediati-ca di Perin è stata a dir poco devastante, unita alfatto che il portiere di Latina fa il titolare in A ebene. «Io con Mattia sono amico - racconta Fran-cesco Bardi -, è un ottimo portiere e questo cla-more non mi dà fastidio. La cosa fondamentaleper noi giovani è giocare e io, Mattia, Colombi eLeali lo stiamo facendo. Per quel che riguardal’Under i fatti per ora dicono così. Sono in unosplendido gruppo dall’inizio, è una squadra chesento molto mia. Chiaro: vorrei giocare in Israe-le (Mangia ieri lo ha ufficialmente rassicurato,ndr). Sto dando il massimo, ma non mi esalto sefaccio bene e non mi deprimo se sbaglio. Per unportiere la testa è fondamentale».
In Serie B Il numero uno livornese, l’Inter lo hamandato a giocare con regolarità, prima a Livor-no e ora a Novara. «Decisione giusta perché perun ragazzo della mia età conta solo una cosa:giocare. E’ l’unico modo per crescere e impara-re. A Livorno ero a casa, è stato un onore vestirequella maglia. Ho fatto un altro anno vicino aimiei ai quali sono legatissimo. Sono figlio unicoe devo tanto a loro se sono cresciuto bene. ANovara sto maturando. Imparo a stare fuori dicasa. L’unica cosa è che il livello della B è un po’calato. E l’obiettivo è arrivare in A». L’Inter in-tanto lo segue. «Credo di sì - riprende Bardi -.Ho il contratto fino al 2015. Tengo il contattosoprattutto con l’addetto stampa Gigi Crippa. Eresto tifoso». Dell’idolo Zanetti soprattutto.«Un personaggio unico. Da piccolo era Peruzzi.Tra i portieri Buffon è sempre stato il punto diriferimento e lo ritengo il migliore. Poi vengonoHandanovic e Marchetti». Chiusura sui rigori:anche Bardi ha un suo modo: tanto video? «Iovado a istinto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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5LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
Questi gliimpegni che
attendono Juvee Napoli da quial giorno dellasupersfida, inprogramma al
San Paolovenerdì 1 marzo
alle 20.45
JUVENTUS9 febbraio
(campionato)Juve-Fiorentina
(ore 18)12 febbraio(Champions)
Celtic-Juve(ore 20.45)
16 febbraio(campionato)
Roma-Juve(ore 20.45)
24 febbraio(campionato)
Juve-Siena(ore 15)
NAPOLI9 febbraio
(campionato)Lazio-Napoli(ore 20.45)
14 febbraio(Europa League)
Napoli-Viktoria Plzen
(ore 19)17 febbraio(campionato)
Napoli-Sampdoria
(ore 15)21 febbraio
(Europa League)Viktoria Plzen-
Napoli(ore 21.05)
25 febbraio(campionato)
Udinese-Napoli(ore 19)
1 MARZONapoli-Juve(ore 20.45)
De Laurentiis e Agnelli al lavoro insieme
DALLA COPPA D’AFRICA
Tutto esaurito per la sfidadi sabato con la Fiorentina
Subito il duro trittico Fiorentina-Celtic-RomaE prima del ritorno di Champions c’è il Napoli
in QatarPer il 75% dellesocietà non deveessere toccata.E l’Europa Leaguenon va cancellata
DAL NOSTRO INVIATOMIRKO GRAZIANOTORINO
Eccolo il momento chia-ve. Un mese, sei partite, dallaFiorentina al ritorno di Cham-pions con il Celtic: qui verràscritta gran parte della storia ju-ventina in questa stagione. Dabrividi il «trittico d’ingresso»:sabato la Fiorentina in casa,martedì la trasferta di Gla-sgow, quindi la Roma all’Olim-pico il 16 febbraio. Il tutto daaffrontare con qualche crepanella rosa, fra infortuni (Chielli-ni, Marchisio, Pepe, Bendt-ner), squalifiche (Bonucci) eCoppa d’Africa (Asamoah è insemifinale). Problemi che si fa-
ranno sentire soprattutto coi vi-ola. Antonio Conte spera di ria-vere almeno Bonucci. Il difen-sore della Nazionale dovrebbescontare ancora un turno disqualifica per i noti fatti delpost Juve-Genoa, ma il club hafatto ricorso (anche per BeppeMarotta) e la risposta è attesafra domani e venerdì. In casonegativo, potrebbe essere ripro-posta la difesa con Marrone alcentro, Barzagli a destra e Cace-res a sinistra. Reparto che hafatto il suo dovere a Verona,ma pur sempre piuttosto speri-mentale, e la Fiorentina ha ar-mi, esperienza e tecnica decisa-mente superiori rispetto alChievo.
Fino al Napoli... Anche il Napolinella prossima settimana do-vrà affrontare l’impegno euro-peo, ma obiettivamente Vikto-ria Plzen al San Paolo ed Euro-pa League in generale creanomeno pressioni rispetto a Cel-tic e Champions League. Primae dopo la Coppa, la banda Maz-zarri se la vedrà con Lazio (sen-za Klose) fuori e Sampdoria incasa. Insomma, un inizio di feb-braio leggermente più morbi-do per il Napoli, dunque delica-tissimo per una Juventus che agennaio ha lasciato per stradaqualche punto di troppo. Nellaseconda metà del mese, inve-ce, i bianconeri avranno subitouna settimana piena di lavoroper preparare il Siena, mentregli azzurri nello stesso periodoviaggeranno parecchio: il 21trasferta in Repubblica Ceca;quattro giorni dopo squadra aUdine. Poi, la resa dei conti: 1marzo, al San Paolo, ore 20.45,la partita delle partite, la sfidafra le regine di questo campio-nato. Il Napoli spera di arrivar-ci almeno in scia, in corsia disorpasso, mentre la Juve contadi allungare ancora, anche perrendere meno incandescentepossibile una partita che nelleultime settimane si è riempitadi ogni tipo di significato, consconfinamenti extrasportivipurtroppo.
Quindi il Celtic L’1 marzo è unvenerdì, dunque il Napoli nonsi aspetti una Juventus con latesta totalmente al ritorno diChampions, in programma in-fatti solo cinque giorni dopo, aTorino. Anche se, va detto, ilpassaggio ai quarti è considera-to obiettivo «vitale» in Europa.Anzi, in un certo senso Contetaglierebbe di fatto il primo tra-guardo stagionale entrandonel «G8». L’appetito vien man-giando, è chiaro, ma a fine sta-gione nessuno potrebbe direniente a Conte con in tasca scu-detto e quarti di Champions.D’altronde, i «paletti» sono sta-ti fissati da tempo, spiegati inpiù occasioni sia dal tecnicobianconero sia dai vertici delclub: «La Juventus va semprein campo per ottenere il massi-mo, è la nostra storia, ma inquesta stagione puntiamo so-prattutto a confermarci in Ita-lia e a gettare basi importantiper il futuro in Europa». ConConte, in particolare, piuttostodeciso nel «chiarire a tutti chesarà durissima rivincere lo scu-detto. Lo dicevo quando il no-stro vantaggio era netto, lo ri-peto a maggior ragione adesso.Due titoli consecutivi, nel no-stro calcio, non è roba sempli-ce. Trattasi di impresa pura».
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UN SUPERFEBBRAIO
STRATEGIE BIANCONERE
Aurelio De Laurentiis, 63 anni, e Andrea Agnelli (membrodel direttivo Eca), 37, hanno partecipato all’assemblea BOZZANI
Attesa per ilricorso di Bonucci,Per sabato, dietropesa già l’assenzadi Chiellini
ASSEMBLEA ECA MONDIALE BRASILIANO: LA FIFA AUMENTERÀ LA CIFRA DA DISTRIBUIRE ALLE NAZIONALI
4Fuori la Juverità
Più morbida laprima settimanadel Napoli, cheinizia con unaLazio senza Klose
Con Asamoaha Glasgowse oggi perde?
Ai club la Champions piace così com’è
Dai viola al CelticConte in un mesesi gioca il double
Antonio Conte, 43 anni, dirige l’allenamento a Vinovo. La sua Juve è attesa da un mese molto delicato LAPRESSE
Kwadwo Asamoah, 24 anni, in nazionale REUTERS
DAL NOSTRO INVIATOTORINO
Oggi si gioca Ghana-Burkina Faso, semifi-nale della Coppa d’Africa. Siamo certi che la Ju-ventus non guferà mai il «suo» Asamoah, ma incaso di sconfitta il 24enne torello di Accra potreb-be tornare a disposizione in tempo per la sfidad’andata con il Celtic. La finale per il terzo postoè infatti in programma sabato, ci sono quindi imargini per farlo rientrare in tempo. E oltretuttonon è da escludere che il Ghana liberi lo juventi-no prima della finalina. Certo, si tratterebbeeventualmente di un recupero piuttosto pesanteper Antonio Conte, che da tempo sta monitoran-do a distanza la situazione fisica del suo esternodi fiducia, sicuramente una delle assenze che piùha influito sul gennaio difficile dei bianconeri.Ma Asamoah, per il momento, pensa solo allasua Nazionale: «Siamo molto felici di essere arri-vati fin qui — riporta goal.com —, tante altresquadre candidate alla vittoria finale sono giàfuori, mentre noi del Ghana abbiamo la possibili-tà di giocarci un posto nella storia del nostro pae-se. Dobbiamo ancora lottare, e prometto che cela metteremo tutta per chiudere vittoriosi».
Tutto esaurito Ieri, intanto, primo allenamentoverso la Fiorentina. Inizialmente era in program-ma una doppia seduta, è saltato invece l’allena-mento del pomeriggio. D’altronde, i ranghi sonoridottissimi a Vinovo: assenti i dodici nazionaliin giro per il mondo. Si è però rivisto SimonePepe che ha ripreso ad allenarsi sul campo, nono-stante il suo rientro in gruppo sia ancora lonta-no. Davvero una stagione maledetta per il roma-no, alle prese con ricadute muscolari: una solapresenza, poco più di 20’ ufficiali giocati. Spingesull’acceleratore invece Giorgio Chiellini, chepunta a giocare contro il Siena, il 24 febbraio. Loconferma il suo procuratore, Davide Lippi: «Pen-so che potrebbe rientrare verso la fine di questomese - dice a calciomercato.it —. Mi auguro chepossa essere a completa disposizione per la tra-sferta di Napoli». Intanto, è bastata una giornatadi vendita libera per riempire lo Juventus Sta-dium: sabato sera, contro la Fiorentina, ci saràl’ennesimo tutto esaurito.
m.gra.© RIPRODUZIONE RISERVATA
DAL NOSTRO INVIATOFABIO LICARIDOHA (Qatar)
La Champions? Per favo-re non toccatela: per il 75% deiclub è meglio che resti così. An-che nel 2015-18. Un aggiusta-mento, però, non spiacerebbe:la vincente e la finalista di Euro-pa League ammesse diretta-mente ai gruppi l’anno dopo
(così, almeno, la pensa il 61%).E per quasi tutti — il 92% —l’Euroleague non dev’esserecancellata. Dall’assemblea del-l’Eca, in Qatar, arriva un mes-saggio chiaro all’Uefa: i clubnon vogliono cambiare il giocat-tolo che piace e guadagna be-ne. Non tutti però: Aurelio DeLaurentiis, Napoli, è convintoche il miliardo e passa di ricaviannuali potrebbe essere quasitriplicato. La sua idea finale, sisa, è un torneo unico molto piùsimile a una Superlega. Ma nonsembra il momento adatto peruna fuga dalle istituzioni.
Più soldi Fifa Oltretutto arriva-no buone notizie anche dalfronte Fifa. Tema: la partecipa-
zione agli utili del Mondiale.Blatter aveva promesso di distri-buire ai club 55 milioni per iconvocati di Brasile 2014. Trop-po poco, soprattutto rispetto ai150 che l’Uefa elargirà per Fran-cia 2016. Sembra adesso vicinoun accordo per aumentare la ci-fra a 100 milioni. Cifra destina-ta a crescere per Russia 2018 eQatar 2022, le prossime edizio-ni del torneo. Ieri il direttivoEca (con Umberto Gandini e An-drea Agnelli) ha assistito all’im-pressionante presentazione in3D: l’Emiro promette stadi per-fetti per il calcio, distanze mini-me tra gli impianti, niente traffi-co e sicurezza totale. L’unicoproblema — ma di questo nonsi parla — è il clima: d’estate
non si può giocare.
Inverno e fair play La soluzione èpronta: il Mondiale a dicem-bre. Lo vuole Platini, a lui s’è ag-giunto Rummenigge, presiden-te Eca, che però ha parlato per-sonalmente. Perché ai club delnord, con un inverno rigido,non spiacerebbe una stagionenell’anno solare. Ma per il sud,Italia compresa, sarebbe uncontrosenso. Se il Mondiale sisposterà a dicembre — probabi-le — è più facile che i campiona-ti siano sospesi. Poi c’è il fairplay finanziario. Molti club so-no preoccupati, ma l’Eca invitaa rispettare le regole: altrimen-ti il calcio non sarà sostenibile.Non c’è unanimità invece suigiocatori di proprietà di fondi esocietà, ma non pare che i clubsiano pronti a seguire Platininella sua crociata «contro».
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6 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
Queste le tappeprincipali della
vicenda chevede coinvolto
EufemianoFuentes.
23 MAGGIO2006Scatta
l’«OperacionPuerto». Si
tratta della piùimportante
inchiestaantidoping nella
storia dellosport spagnolo.
28 GENNAIO2013
Dopo duearchiviazioni e
alcunesqualifiche di
ciclisti, aMadrid inizia il
processo.Cinque gliimputati,
accusati didelitto contro lasalute pubblica
perché inSpagna nel
2006 nonesisteva una
leggeantidoping.
Sinora sonostati coinvolti
solo ciclisti,però è cosa
nota che tra iclienti del
dottorEufemiano
Fuentes,l’imputato
principale, cifossero
calciatori,tennisti, atleti e
pugili.
MILANO «Lievesofferenza al muscoloadduttore destro». E’ questala diagnosi per GiampaoloPazzini al termine degli esamistrumentali cui si èsottoposto ieri l’attaccante.Quindi buone notizie, vistoche non ci sono lesioni. Altermine di questa settimanaverranno effettuati nuoviesami medici. Il Pazzo,dunque, salterà senz’altro ilCagliari (domenica), resta arischio per il Parma (venerdìdella prossima settimana)ma sarà disponibile perl’andata col Barça a San Siro(mercoledì 20), sfida che nonprevede l’impiego di Balotelli.
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GUAIO ALL’ADDUTTORE
Per Pazzininiente Cagliarima ok col Barça
Il sognodi MarcoVan Bastensi confessa«Milan,ora studioper te»«Mi piacerebbe tornare,ma prima devo fare moltaesperienza: servono anni»
Marco van Basten, 48 anni, guida l’Heerenveen dall’estate 2012 AFP
ALESSANDRA BOCCIMILANO
Marco van Basten si candi-da a un ritorno, ma non per l’im-mediato. «Mi sto allenando perallenare il Milan? Si può dire co-sì», ha ammesso in una intervi-sta a Sky l’ex attaccante. «Maprima devo fare tanta esperien-za, e credo che ci vogliano anni.Fare l’allenatore non è come fa-re il giocatore. Bisogna impara-re un lavoro nuovo. Però mi pia-cerebbe tornare in Italia, e perme l’Italia è soltanto il Milan».
Brava Juve Una candidatura for-te, ma non per la prossima sta-gione, come ammette lo stessoVan Basten, che nel corso del-l’intervista ha scherzato su Balo-telli («Se mi piacerebbe allenar-lo? Certo, se viene all’Heerenve-en lo faccio giocare di sicuro») eha poi detto la sua su Stekelen-burg e Sneijder. «Non capiscoperché Marten non giochi (non
è stato neppure convocato daVan Gaal, ndr), è il portiere mi-gliore che abbiamo in Olanda.Quanto a Wesley, credo che l’In-ter avesse voglia di liberarsi delgiocatore». Per la Juve solo com-plimenti, e tanta nostalgia pergli anni d’oro del Milan sacchia-no, capace di trascinare miglia-ia di tifosi anche in giro per l’Eu-ropa. «Il calcio italiano è in de-clino ma brava la Juventus, haun'organizzazione perfetta.San Siro? Mi mette tristezza ve-derlo così vuoto....». E magarigli piacerebbe contribuire ariempirlo.
Alti e bassi Van Basten dunquenon è un nome per il futuro im-mediato, anche se resta una sug-gestione fortissima, soprattuttoper il presidente Berlusconi. Malui stesso, circa un mese fa, di-chiarava di sentirsi imprepara-to ad occupare la panchina delMilan: dopo avere allenato sen-za successo l’Ajax, Van Basten siè chiamato fuori dal calcio per
un po’, e poi è tornato in pistacon l’Heerenveen. Al momentola sua squadra è quint’ultimanella Eredivisie, tre punti soprala zona retrocessione. I successidi Van Basten sono piuttosto re-lativi alla sua prima vera panchi-na, quella della nazionale olan-dese, che ha allenato dal 2004al 2008, ottenendo grandi suc-cessi nelle fasi di qualificazioneal Mondiale 2006 e all’Europeo2008, e fallendo i match pointnelle partite decisive. Per que-sto forse lui stesso si è chiamatofuori e ha deciso di prendersi unperiodo sabbatico, per poi ripar-tire dal basso.
Armonia Con la candidaturaVan Basten nel congelatore, siripropone il toto-erede di Alle-gri. Per il momento non c’è aria
di rinnovo, ma neppure diquel divorzio che sem-
brava inevitabiletempo fa. Allegri hapassato un momen-
to di scoramentoall’inizio del mer-cato invernale,
però l’ingaggiodi Balotelli hariportato an-che nel tecni-co livornesela voglia direstare eprovare dav-
vero ad av-viare un ci-
clo vincentecon la squadra
che sta disegnan-do come avrebbe
voluto dall’inizio.
I sentimenti del presi-dente I dubbi sono sem-mai legati al rapporto
con Berlusconi, che non ha ne-gato il desiderio di provare aconquistare un allenatore più ti-tolato e con un grande appealinternazionale, come Guardio-la. Van Basten potrebbe essereun’idea del presidente, una scel-ta sentimentale, ma è anche ve-ro che nell’ultimo periodo il Mi-lan si è tenuto rigorosamentelontano dalla linea della nostal-gia tanto spesso usata in passa-to. Allegri e Milan si siederannoa un tavolo nei prossimi mesi.Se il tecnico ha davvero inten-zione di andarsene, non potràaspettare la fine della stagioneper dichiararlo, visto che è for-malmente legato al Milan finoal 2014. E se il Milan vuole cam-biare, deve cominciare a guar-darsi intorno con obiettivi possi-bili. Van Basten, per il momen-to, non rientra nella categoria.E lui stesso è il primo a conside-rarsi ancora inadatto a soppor-tare la pressione che accompa-gna sempre l’allenatore di ungrande club.
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MERCATO SUL COLOMBIANO INTESA VICINA IL 31: POI IL RINVIO ALL’ESTATE, MA MORATTI INSISTE
Il dettaglio del manoscritto di Fuentes in cui comparela parola «Milan» che ha acceso ipotesi e curiosità
LOTTA AL DOPING «OPERACION PUERTO»
BERLUSCONI L’IMPEGNO IN POLITICA
IL CASO VERSO CAGLIARI-MILAN
Galliani blocca l’under 21 JorginhoA un passo da Quintero: è derby
LAVICENDA
Il destino è sempre ilmedesimo: calcio e politica nellavita di Silvio Berlusconi siincroceranno sempre. Ecco ilmotivo per cui il Cavaliere a volteviene percepito più «distante»dai tifosi rossoneri. Non è il casodegli ultimi mesi: il presidente si èpresentato ripetutamente in ritiroa Milanello e anche a San Siro,oltre ad aver fatto diventare ilMilan la regina del mercatoinvernale con Balotelli. E ora chesuccederà? Lo ha spiegato luistesso ieri sera a «Ballarò»: «Iosarei al tramonto? — ha dettoreplicando a un’intervista a Carlode Benedetti — Mi preparavo aun tramonto operoso, avendofondato una fondazione a nomedi mio padre per costruireospedali nel mondo. Stavo peraprire l’università della libertà eper dedicarmi al Milan, cheadesso dovrò di nuovo
abbandonare. Però è in buonemani. Dai sondaggi emergevache, dopo l’appoggio dato algoverno dei tecnici, molti nostrielettori erano caduti nell’areadell’astensione, e per questo hodeciso di ritornare in politica».Insomma, la scelta di scenderenuovamente in campo in ambitopolitico sottrarrà per forza dicose le attenzioni del Cav sulclub rossonero. Berlusconi,però, sa di aver risistemato unabarca che stava iniziando adavere qualche falla di troppo, equindi cede il timone sereno.Chiusura con metaforapolitico-calcistica: «Se miconfermerei allenatore dell’Italia?Io all’allenatore del Milan do tuttigli strumenti per vincere loscudetto. Da premier invece nonho avuto le stesse condizioni».
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QUARTU SANT’ELENA (Ca) (m.f.) «La partita colMilan si gioca a Is Arenas o non si gioca». Così ilpresidente del Cagliari, Cellino. E, dopo la frenatadel Comitato per la sicurezza, è muro contro muro.In attesa della decisione della Commissione divigilanza (domani, ndr) Cagliari-Milan rimane arischio. L’idea è che alla fine prevalga il buon senso.Con l’apertura per i soli 5.000 abbonati, o con lachiusura del settore ospiti (480 posti).
STRATEGIE ROSSONERE
CARLO LAUDISAtwitter@carlolaudisaMILANO
Le mani su Jorginho eun importante indizio perQuintero. Il Milan non perdetempo per il mercato di luglioe si muove in grande stile sulfronte degli under 21 di quali-tà. Dopo aver acquisito la com-proprietà di Saponara (ora ametà con il Parma) per la pros-sima stagione, l’a.d. rossone-ro Galliani ha imbastito in que-sti giorni un’operazione simi-le con il Verona.
La promessa Diciamo che il
club rossonero s’è impegnato arilevare mezzo cartellino delcentrocampista di Mandorlini.Jorge Luiz Frello è nato a Imbi-tuba il 20 dicembre 1991 e l’an-no scorso ha ottenuto il passa-porto italiano: tanto è vero cheha già debuttato con l’Under21 di Mangia. Cresciuto nel vi-vaio gialloblù, il centrocampi-sta ha disputato il suo primocampionato nel 2010, in presti-to alla Sanbonifacese (secondadivisione). Poi, nella scorsa sta-gione il lancio con il Verona ela consacrazione nel torneo incorso. A dispetto della giovaneetà l’italo-brasiliano ha giàun’esperienza importante inun ruolo delicato come quello
del regista.
Sale Quintero Nell’agenda diGalliani è ben in evidenza an-che il nome del colombianoJuan Fernando Quintero, 20 an-ni appena compiuti, un gironed’andata da protagonista con ilPescara e un Sub 20 sudameri-cano con i fiocchi appena termi-nato: con la sua nazionale hatrionfato, ha segnato in finale(5 in tutto) col Paraguay ed èstato indicato come il migliorgiocatore della manifestazione.Il retroscena è che nella nottedel 30 gennaio Quintero è statoad un passo dalla maglia rosso-nera. Il Pescara è stato sul pun-to di cedere il suo gioiello in pre-
stito al Milan. ma poi l’opera-zione s’è complicata. E alla fi-ne il Milan ha accelerato perportare subito a casa il difenso-re Salamon. Ma il discorso perQuintero è solo rimandato e sipropone un nuovo derby conla società di Moratti.
Nuovo derby Sì, perché sul ta-lento colombiano anche l’In-ter è ancora molto attiva. L’im-pressione, però, è che il gioca-tore preferisca il progetto ver-de del club di Berlusconi. In-somma la partita è apertissi-ma, ma con i rossoneri passatiin vantaggio per un talentodal futuro assicurato.
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«Dovrò di nuovo abbandonare il clubma tranquilli: lo lascio in buone mani»
Cellino: «Si gioca a Is Arenaso non si gioca per nulla»
Nei documentidi Fuentes pureil nome «Milan»
DAL NOSTRO CORRISPONDENTEFILIPPO MARIA RICCITwitter @filippomricciMADRID
In attesa che Eufemiano Fuentes decrittiil suo linguaggio in codice che riempie le miglia-ia di pagine che compongono gli atti dell’Opera-cion Puerto, ieri i giornali hanno accolto constupore l’apparizione della parola «Milan» inuno dei fogli manoscritti del Dottor Doping. Fo-glio pubblicato da Pais, Mundo e Marca e nelquale, seminascosta, appare una «Previsioneper il 2005» seguita da tre frecce: una verso lasigla Rsoc, in questi giorni avvicinata alla RealSociedad, un’altra verso il nome Alfredo, la ter-za verso la scritta «Milan». Sono tutte seguiteda parentesi con la sigla IG e una cifra. IG che,stando a quanto dichiarato dal tenente (oggicapitano) della Guardia Civil che nel 2006 con-dusse l’Operacion Puerto, indicherebbe l’ormo-ne della crescita. Rsoc e Milan hanno la stessaquantità.
«Sospetti sul calcio» Titolava ieri il Mundo, avvi-cinando con grande cautela le due sigle. Che laprima sia relativa al club della Liga non ci sonograndi dubbi, soprattutto dopo le rivelazioni diInaki Badiola, ex presidente della Real Socie-dad secondo cui la squadra tra il 2002 e il 2007avrebbe speso oltre 2 milioni in medicine do-panti. La parola Milan è molto più vaga (e infat-ti dal club rossonero non arriva alcun tipo dicommento perché la cosa è ritenuta priva di fon-damento): c’era una squadra di ciclismo porto-ghese, la Milaneza. Potrebbe essere un nome diuna persona, come Alfredo. O una sigla per indi-care qualcuno originario di Milano. O mille al-tre ipotesi. Però il fatto che appaia vicino a un’al-tra sigla di origine calcistica ha solleticato la fan-tasia degli spagnoli.
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7LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
12 novembre 2005
I grandi proviniin vista del 2014Oggi gli olandesi,a marzo il Brasile
I trionfali collaudicon Olanda eGermania primadel Mondiale ’06
Tocchiamo ferro, ma l’Italia è«quasi» qualificata per il Mondiale2014 in Brasile: il più sembra fatto.Così è giusto pensare già allaCoppa del Mondo e prepararla conamichevoli di livello, come si fecenel biennio che portò al trionfo diGermania 2006...
Stasera l’Italia affronta l’Olanda delc.t. Louis van Gaal (foto) e di Robinvan Persie, stella del Man United
Il 21 marzo a Ginevra, in Svizzera,grande sfida col Brasile di Neymare del c.t. Felipe Scolari (foto)
A Firenze gli azzurri travolgono itedeschi per 4-1: reti di Gilardino,Toni (foto), De Rossi e Del Piero
Van Gaal e van Persie
La gran sfida con Scolari
Bastonata la Germania
All’Amsterdam Arena
A Ginevra il 21 marzo
RiccardoMontolivo
28 anni,centrocampistadel Milan e della
nazionale saràtitolare staseracontro l’Olanda
LAPRESSE
1˚ marzo 2006
5Le sconfitte
dell’Italia nelleultime 5
amichevoligiocate.
0Le vittoriedell’Olanda in
amichevole conl'Italia: il bilancioè di 5 pareggi e
6 sconfitte.
0I gol presi
dall’Olanda negliultimi 5 incontri
in casa: puòeguagliare a
quota 6 ilrecord stabilito
fra il 1977e il 1979.
34I gol segnati da
Huntelaar, auno da Wilkes eVan Nistelrooy.
23Le nazionali
alle quali hasegnato
Huntelaar: sefacesse gol
anche all’Italiasarebbe record
per ungiocatoreolandese.
Ad Amsterdam anche per invertire una tendenza:nell’era Prandelli abbiamo perso 7 amichevoli su 12
S
story 2
Il 12-11-2005 l’Italia di Lippi vinceper 3-1 ad Amsterdam: gol diGilardino (foto), Camoranesi e Toni
story 1
Il laziale è reducedall’influenza. Indifesa Astoripreferito aRanocchia
Olandesi k.o. a casa loro
I NUMERI
DAL NOSTRO INVIATOMASSIMO CECCHINIAMSTERDAM (Ola)
Nella storia azzurra di Ce-sare Prandelli non c’è quasimai ombra di pretattica, soprat-tutto poi quando si tratta di gio-care partite amichevoli. Peròstavolta il commissario tecnicoun dubbio lo ha, perché Can-dreva - giocatore deputato a ri-
coprire il lato destro del triden-te d’attacco al fianco di Balotel-li ed El Shaarawy - è reduce dauna influenza che lo ha un po’limitato. «Devo ancora decide-re - ha spiegato il commissariotecnico -. Gli ultimi allenamen-ti comunque Antonio li ha svol-ti bene, ma voglio vedere an-che che tipi di esterni proporràl’Olanda. In genere hanno voca-zione offensiva - e quindi luiè più adatto - ma nell’ulti-ma partita invece eranopiù di copertura. Perciò ildubbio è appunto tra il la-ziale e Diamanti». Dettoche in difesa ha un po’ sor-preso vedere Astori preferitoa Ranocchia al fianco di Bar-zagli, c’è curiosità per vedere
Santon sfruttare l’assenza diBalzaretti e calcare ancora la fa-scia sinistra, mentre Abate -con Maggio fuori - sembra ga-rantire corsa e rifornimenti al-le punte. A partita in corso, poi,ci sarà la solita girandola di so-stituzioni, che ad esempio con-sentirà a Verratti di prendere iltimone del centrocampo facen-do rifiatare Pirlo.
Ultrà Italia Sugli spalti, poi, ilsupporto agli azzurri nonmancherà, visto che sonoattesi trecento tifosi dellanostra Nazionale, moltidei quali provenienti dal vi-
cino Belgio. Immancabili, al so-lito, anche i cosiddetti «UltràItalia», ma il loro numero non
supererà la trentina e in ognicaso sono già state predispostetutte le misure di sicurezza perrendere il match molto tran-quillo. Si spera sia tranquilloanche il ritorno a casa degli az-zurri, visto che già subito dopola partita il charter della Nazio-nale ripartirà alla volta dell’Ita-lia, facendo scalo prima a Mila-no e poi a Roma. Nessuna sor-presa: il campionato incombee i club reclamano i loro tesse-rati il prima possibile, di modoche già domani possano averlia disposizione in vista del cam-pionato. Stasera ad Amster-dam la temperatura si avvicine-rà allo zero. Sono attesi circa50 mila spettatori.
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DAL NOSTRO INVIATOLUIGI GARLANDOAMSTERDAM
La nostra non è una Nazio-nale da amichevoli. Ormai lo ab-biamo imparato. Gli azzurri diCesare Prandelli ne hanno perse7 su 12 e ne hanno vinte solo 3,nessuna nel 2012. Siamo fermial 2-0 in Polonia (11-11-2011)che portò il primo gol azzurro diMario Balotelli. A quella vittoriasono seguite 5 sconfitte di fila.Delle 20 partite ufficiali invecel’Italia ne ha persa una sola: lafinale dell’Europeo contro i cam-pioni del Mondo della Spagna.Meglio così, naturalmente: lanostra è una Nazionale da parti-te che contano.
Come Lippi Eppure quello di sta-sera all’Amsterdam ArenA è unincrocio importante, anche senon vale nulla, perché è contro igrandi che si forgia un animo dagrande. Affrontiamo l’Olanda vi-ce-campione del mondo, a mar-zo il Brasile, candidato d’obbli-go al prossimo Mondiale casalin-go. Due occasioni preziose perspecchiarci e capire a che puntosiamo. E per accrescere l’autosti-ma, lievitata all’Europeo. Dopoil trionfo di Berlino, Lippi rac-contò: «Le amichevoli vinte suOlanda e Germania ci hanno da-to la coscienza della nostra for-za. Lì abbiamo cominciato a vin-cere il Mondiale». Appunto. E’ ilprogramma di Prandelli: ami-chevoli eccellenti e Confedera-tions per crescere in personalitàsulla strada di Brasile ’14. ComeLippi, passa da Amsterdam chegli azzurri violarono in modospettacolare grazie a Gilardino,Camoranesi e Toni (3-1).
Basta dighe Quel giorno di no-vembre del 2005, Lippi presen-tò un 4-3-3 ardito: Gilardino-To-ni-Del Piero, con Camoranesi inmediana. Pirlo rivelò: «Lippi pri-ma dell’inizio ci ha detto: diverti-tevi». E lo fecero alla grande.Van Basten ci diede la sua bene-dizione: «Avete trovato la cop-pia giusta: Toni-Gilardino». Por-tò bene. Speriamo Marco si ripe-ta stasera benedicendo Balo e ilFaraone. Poi Lippi conquistò ilmondo per altre vie, puntandosoprattutto su Cannavaro, Pallo-ne d’oro, e su Buffon, muro insu-perabile. Amsterdam ci ricordaanche la leggenda di Toldo pa-ra-rigori e di una semifinale eu-ropea (29-6-2000) combattutaeroicamente in 10 sulle barrica-te fino al cucchiaio di Totti daldischetto. Nella terra delle di-ghe insegnammo cosa signi-fica una difesa impermea-bile agli spifferi. Quan-do hai Cannavaro eNesta, è giusto cucir-gli una squadra at-torno. Ora ha ragio-ne Prandelli: gli at-taccanti dell’ulti-ma generazione so-no migliori di dei difenso-ri. Allora, se il meglio ce l’abbia-mo davanti, occorre tenerneconto tatticamente ed esaspera-re la spinta offensiva.
Terza punta L’atipica Italia olan-dese del 2005 anticipava di 5anni quella di Prandelli cheai suoi azzurri, fin dallaprima ora, ha sempre ri-petuto: «Divertitevi».Oggi, come Lippi allo-ra, Prandelli schiera un4-3-3 che è il suo puntod’approdo, dopo il feli-
ce biennio del 4-3-1-2 che ci hafatti vicecampioni d’Europa. Fabene ad evolversi perché al pal-leggio del nostro «quadrilaterorotante» hanno già trovato l’anti-doto. La sorpresa è un’arma inpiù ed il 4-3-3, come dimostra illeggendario Barcellona, è la for-ma migliore per esprimere quali-tà offensiva e velocità. Prandelliè solo a metà del guado. La metaè arrivare al Mondiale brasilianocon una terza punta, un altro cor-ridore di fascia con la porta in te-sta come il Faraone, al posto del-l’uomo di manovra in campo sta-
sera (Candreva o Diamanti).L’ideale sarebbe Icardi, cheperò ha cuore argentino,ma da Insigne in giù non
mancano i candidati.
Blocco Milan Significativo ilfatto, al di là delle assenze,che il blocco dei titolari sta-sera sia del Milan (4) e nondella Juve (3). Prandelli èmolto più in sintonia col cal-cio moderno ed europeo diAllegri che con il 3-5-2 che
spopola nel nostro orticello.Anche se tutti parlano solo diMario e del Faraone, la veracuriosità del match è questa:
intuire quanto sia sostenibi-le la bella idea di Prandelli equanto lavoro manchi perperfezionarla. È una nottemeno banale di quanto sem-bri. Per questo gli azzurriche hanno in mente il cam-pionato entrato nel vivo o laChampions che riparte, fa-
ranno bene a portare in cam-po solo pensieri azzurri e adaffrontare Van Persie come sel’Amsterdam ArenA fosse giàil Maracanà.
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NAZIONALE IL TEST DI AMSTERDAM
4
FORMAZIONE AZZURRI COL TRIDENTE ALL’AMSTERDAM ARENA
Spremiamol’arancia
In avanti è dubbio Candreva-Diamanti
In Olanda per capirese Balo e il Faraonesono da Mondiale
Davide Astori,26 anni, duepresenze inNazionalePAOLUCCI
8 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
COSI’ AD AMSTERDAM ORE 20.30
Il milanista non teme che Mario gli tolga spazio e visibilità«Tra noi c’è un feeling naturale e ci dividiamo il lavoro»
I PRECEDENTI CON L’ETÀ MEDIA PIÙ BASSALA EX DELL’ATTACCANTE ORA IN ROSSONERO
Il tormentoneBalotelli-Fico continua e nonsembra mai finire. Sul numero di«Chi» in edicola oggi saràpubblicata un’intervista aRaffaella Fico e un’immaginedella piccola Pia, che ora ha duemesi, messa a confronto con losguardo di Mario Balotelli, in cuiè rintracciabile una fortesomiglianza. A proposito diBalotelli, la Fico confessa: «Nonl’ho mai più sentito». Ma alladomanda se abbia deciso di nonparlare più di lui dopo larichiesta di silenzio fatta dallafamiglia di Mario, risponde: «Eperché non dovrei parlare più dilui? Non si dimentichi che è ilpapà di mia figlia, che a suavolta da grande sognerà, primao poi, di avere anche lei una
famiglia». Dalle beghe personalisi passa poi al calcio. Alladomanda su chi tiferà Raffaellaquando il Napoli affronterà ilMilan, ecco la risposta: «Per ilNapoli! Non dimentichi che iosono una napoletana verace»,conclude la Fico.
GDS
20 anni e 10 mesiè l’età media della coppiaformata da Pierino Prati(Milan, 21 anni e 5 mesi), asinistra, e Pietro Anstasi(Varese, 20 anni e 2 mesi)Prima gara insieme8 giugno 1968 a Roma, inItalia-Jugoslavia 1-1 dopo isupplementari (finale delcampionato Europeo)
20 anni e 1 mesel'età media della coppiaformata da Bruno Nicolè (Juve,18 anni e 8 mesi), a sinistra, edEzio Pascutti (Bologna, 21 annie 5 mesi).Prima gara insieme9 novembre 1958 a Parigi,nella partita amichevoleFrancia-Italia 2-2.
Nicolè-Pascutti, la coppia più giovaneAl secondo posto ci sono Prati-Anastasi
Raffaella Fico si sente al San Paolo«Tifo Napoli contro il Milan di Mario»
Qui sotto, gli azzurri in allenamento primadell’amichevole con l’Olanda. Più in basso, un balletto tra(da sinistra) Andrea Pirlo, Ignazio Abate, AlessandroDiamanti, Antonio Candreva e Alberto Gilardino PEGASO
DAL NOSTRO INVIATOANDREA ELEFANTEAMSTERDAM
A vent’anni si è così: in-consapevolmente sfrontati,spontaneamente sinceri, candi-damente orgogliosi. A vent’an-ni si è giovani e forti, ci si guar-da allo specchio e si dice «ma-gari oggi in altri campionati ein altre nazionali ce la invidia-no una coppia così», e mica per-ché si vede riflessa l’immaginedi una cresta, anzi due. Avent’anni non si sa neancheche da quasi 45 anni non c’erauna coppia d’attacco così gio-vane in Nazionale: Balotelli eEl Shaarawy insieme somma-no 42 anni e stasera farannocoppia in Olanda, la terra diVan Basten, dunque non esat-tamente una cosa qualsiasi perdue milanisti. A vent’anni nonè un peso sapere di essere nuo-vi italiani, e anzi «è bello cheragazzi come noi, io padre egi-ziano e Mario genitori naturalighanesi, si siano integrati cosìbene nel calcio italiano e possa-no fare bene al calcio italiano».
Feeling da sempre A vent’annisi è Stephan El Shaarawy, quel-lo che parla e sa già come parla-re, e Mario Balotelli, quelloche - ha detto Prandelli - ades-so deve parlare solo in campo.E in campo finirà per andareper tre volte da titolare in ottogiorni, anche se prima di torna-re in Italia a volte non sedevaneanche in panchina. La Nazio-nale non divide quello che ilMilan ha unito e loro stanno algioco senza bisogno di far fin-ta: si piacciono da prima di co-noscersi, e quello con la crestapiù alta racconta che «il feelingè nato da prima di trovarci in-sieme in azzurro». E anche sein rossonero al posto di Balotel-li poteva arrivare Kakà, «il mioidolo da sempre», oggi «sonodavvero felice di poter giocarecon Mario, nel Milan e qui».
Mica lo faccio per Mario Fannocomunella dal primo giornoche il c.t. li ha messi vicini in
campo: a Parma contro la Fran-cia, gol di El Shaarawy su as-sist di Balotelli. Stanno impa-rando a capirsi perché vicini incampo dovranno passare unsacco di tempo, diversi abba-stanza per non essere incompa-tibili: «La nostra può essereuna buona intesa: Mario è piùtecnico, ci dà qualità e forza, èpiù centravanti; io sono più ra-pido, mi piace stare largo, par-tire da sinistra». Gli piace an-che giocare sacrificandosi ilgiusto: per la squadra, non perBalotelli. «Mi sono sempremesso a disposizione e lo face-vo tanto anche prima: non l’hofatto domenica perché è arriva-to Balotelli. E poi, magari nonquanto me e Niang, anche Ma-rio corre e aiuta: ci si divide illavoro».
Non conta chi segna Ora anchele responsabilità, il compito disegnare: «Non credo che ades-so tirerò meno in porta, anzi:lui sa dialogare e metterti da-vanti alla porta, lo avete vistodomenica con Niang. E poi alMilan e alla Nazionale interes-sa solo che si faccia gol, non sefaccio gol io o se lo fa lui». Ci sidivide il compito di avere ad-dosso occhi, interesse mediati-co, attenzioni non solo dei di-fensori: «Ma io sinceramentetutta questa pressione non l’homai sentita». L’altra metà dellacoppia un po’ di più, ma soprat-tutto per altri motivi, e magariEl Shaarawy anche senza voler-lo gli insegnerà a gestire e vive-re in modo diverso tanta cen-tralità. Senza mollare di uncentimetro, cosa che purtrop-po Balotelli sa fare benissimo,«perché adesso è tutto bello,noi due stiamo andando allagrande, ma nel calcio basta unattimo per essere criticati». Ba-sta un attimo per avere unachance e bruciare sogni: «Ilmio è sempre stato fare unMondiale e poi magari vincer-lo: intanto spero di giocarlo edi giocarlo con Mario». Per al-lora avranno un po’ più divent’anni, speriamo che ce li in-vidino ancora.
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El Shaarawy più Marioin due fanno 42 anni
StephanEl Shaarawy, 20anni, a sinistra e
Mario Balotelli,22 anni,
in allenamentoRATTINI
Raffaella Fico, 25 anni CHI
9LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
fTGazzetta.it
KevinStrootman
compirà 23 anniil 13 febbraio. E’
uncentrocampista
del PsvEindhoven
BrunoMartins Indi
compirà 21 annivenerdì. E’ undifensore delFeyenoord e
della nazionaleolandese
Jordy Clasie21 anni,
centrocampistadel Feyenoord,
vanta duepresenze nella
nazionaleolandese
vGazza
Il c.t. teme l’Olanda: «E’ giovane, ma ha già un’identità di gioco»E lancia un messaggioa Icardi: «Non aspetti ledue convocazioni»
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APPUNTI PER GLI ACQUISTI
NELMIRINO
LA CONFERENZADI PRANDELLI E LEFOTO DELLA VIGILIA
LE RUBRICHE EUROPEEIL LIGANTROPO SU MOUE LA FUGA DEL PSG
Niente allenamentiall’AmsterdamArenA, trasloconegli impiantidel Den Haag
DAL NOSTRO INVIATOMASSIMO CECCHINIAMSTERDAM (Olanda)
Quanta testa e quantocuore avrà l’Italia che sta (ri)nascendo? Sono queste le duedomande che Cesare Prandelliporta nel suo bagaglio nellanotte gelida di Amsterdam.Tra partite di qualificazione alMondiale e ConfederationsCup all’orizzonte, la parolaamichevole per la Nazionaleazzurra in genere sfiorisce almomento del fischio d’inizio.Da questo punto di vista,l’Olanda di Van Gaal non fa ec-cezioni e allora il c.t. azzurromastica strategie, mentre nelcontempo draga il nostro cal-cio in cerca di un futuro che siaanche multietnico, ma peròporti in dote anche uno spiritosincero.
Trasparenza Cominciamo daqui, e dalla suggestione dellaconvocazione del dorianoMauro Icardi — il ventenne at-taccante argentino di origineitaliana — che ronza da qual-che tempo nella testa dellostaff tecnico. «Non mi riferiscoal suo caso — risponde l’allena-tore —, ma mi piacerebbe checi fosse più trasparenza nellescelte. Giocare per l’Italia nondovrebbe essere consideratasolo un’opportunità, vorreiche ci fosse anche attaccamen-
to. Per intenderci, non bisogne-rebbe aspettare che arrivasse-ro due convocazioni (da dueNazionali, ndr) per poi decide-re. L’Italia deve essere qualco-sa che hai dentro e che vuoi.Ad esempio, Thiago Motta permesi prima della mia decisio-ne ci ha mandato messaggiche, indipendentemente dallescelte che avrei potuto fare,metteva in mostra tutta la suavoglia di essere con noi. "Io misento italiano", ci diceva. E in
effetti poi lo ha dimostrato».
Test Adesso toccherà ad al-tri dimostrare qualcosa.Italiani veri, che devonocucirsi addosso il 4-3-3.
«Ormai ci conoscono e ci stu-diano, così dobbiamo trovaredelle contromosse, perché ilcalcio è in continua evoluzio-ne. Mi piace l’idea di allargareil gioco e poi questa soluzionedi base consente facili varianticome 4-3-1-2. Perciò abbiamonecessità di trovare più gioca-tori che applicano questo mo-dulo». Detto che stasera l’inter-prete di destra del tridente,Candreva, è in ballottaggiocon Diamanti per i postumi diun’influenza («ma si è allenatobene», dice il c.t.) e per la voca-zione offensiva (o meno) degliesterni olandesi, Prandelli sigode i gioielli El Shaarawy eBalotelli. «Stephan, un po’ co-me Insigne, non assomiglia a
nessuno. È freddo sotto porta econtemporaneamente suppor-ta il centrocampo: averne dipunte così. Mario invece si de-ve convincere di essere unapunta centrale a tutti gli effet-ti, anche se pure lui interpretail suo ruolo in modo moderno.E poi non dimentichiamo chetre anni fa nessuno pensavache avremmo trovato subitodei giocatori così interessan-ti». Ovvio che questa ricchezzanon garantisca dall’effetto ami-chevoli (7 delle 8 sconfitte diPrandelli sono arrivate in que-sti match), «anche perchél’Olanda è rinnovata e giova-ne, ma ha già una identità digioco e Van Gaal, con la suapersonalità, dà sempre il pro-prio marchio tattico. Detto que-sto, da partite del genere miaspetto delle risposte di gioco,che contano più del risultato.Se poi arriva meglio, perché fasempre bene, ma cercare soloquello sarebbe uno sbaglio. Fi-nora da ogni amichevole, an-che quando abbiamo perso, misono arrivate informazioni uti-li, senza dimenticare che le par-tite che contano davvero sonoquelle contro Malta e Repubbli-ca Ceca (a marzo e giugno,ndr)». Titoli di coda sui rischidella politica. «Abbiamo già or-ganizzato il piano per la tra-sferta di Confederations in ba-se alla finale di Coppa Italia,non penso che ci siano proble-mi». In realtà Gianni Aleman-no, sindaco di Roma, ha già au-spicato che ci sia uno slittamen-to della data del match (26maggio) qualora la finale fosseil derby Roma-Lazio perché inquel giorno si svolgono le ele-zioni comunali. «Non voglio fa-re polemiche, perciò se ci saràun programma diverso ci adat-teremo», dice prudentementePrandelli. Non sappiamo dar-gli torto. D’altronde i tackledella politica, a volte, sanno fa-re male.
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ALESSANDRA BOCCI
Esasperato e sospettosocome in una spy story, Louisvan Gaal ha cambiato casa allasua nazionale. A settembre, al-la vigilia della prima gara uffi-ciale del suo mandato-bis sul-la panchina della nazionale,aveva assistito con sguardosoddisfatto allo schianto diuna telecamera radiocoman-data che ronzava sopra l’Am-sterdam ArenA. Per prepararel’amichevole contro l’Italia intranquillità, il c.t. oranje hapreso una decisione radicale:via dall’ArenA, casa bella eamata, ma piena di spie, congiornalisti nascosti ovunquenegli sky box per carpire i se-greti dei suoi allenamenti aporte chiuse. Così ha caricatosul pullman giocatori, borsonie palloni e ha portato tutti nel-lo stadio del Den Haag. Pareperò che qualche intrapren-dente cronista sia riuscito a in-filtrarsi anche lì. Mai un po’ dipace per il povero Louis, sem-pre più scocciato dall’atteggia-mento dei media, soprattuttodel Telegraaf. «Sta diventandoparanoico», ha ridacchiato un
giornalista. E via a strisciaredentro uno sky box, se non al-tro per fare un dispetto all’in-flessibile Van Gaal.
No partite, no party Inflessibilecon tutti, anche con il suo pu-pillo Wesley Sneijder, nomina-to capitano all’inizio del nuo-vo ciclo. Ma Wes ha avuto isuoi guai con l’Inter e si è appe-na affacciato nel calcio turco:a casa. Stesso destino per Mar-ten Stekelenburg, che non gio-ca abbastanza nella Roma, eper Rafa van der Vart, Gregoryvan der Wiel e tanti protagoni-sti del Mondiale 2010, massi-ma espressione del calcio olan-
dese degli ultimi trent’anni, al-meno per quanto riguarda il ri-sultato. Ma Louis non si piegae neppure si spezza: chiamasoltanto quelli che secondo luisono in forma, e chi non giocaabbastanza minuti ogni setti-mana non può esserlo.
Kluivert in campo Van Gaal con-sidera questa amichevole conl’Italia molto più di un’amiche-vole, però manderà in campoun gruppo di ragazzini, com-preso Daley Blind, figlio diuno dei suo vice, Danny. Il gio-vane Blind è alla prima convo-cazione e sono poco rodati an-che Ola John e altri che do-vrebbero partire titolari. A fa-re da tutore a un gruppo da asi-lo del calcio, ci sarà Robin vanPersie, che ha confessato tuttala sua ammirazione per MarioBalotelli: «Sono sempre statoun suo fan». A proposito di Ba-lotelli, ieri in partitella è tocca-to a Patrick Kluivert, ex milani-sta, vestire i panni di Mario nel-le prove tattiche di Van Gaal.Patrick è l’altro vice di VanGaal, e ha partecipato all’alle-namento perchè Huntelaar siera infortunato e il suo sostitu-to Robben non era ancora arri-vato. Non avendo figli in età dinazionale come Blind, Klui-vert ha mandato in campo sestesso, se non altro in partitel-la. Per lui come per Van Gaal,questa amichevole ha anchel’aroma di una tardiva, possibi-le rivincita sul calcio italiano.
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NAZIONALE IL TEST DI AMSTERDAM
AI RIVALI MENTRE KLUIVERT SI TRASFORMA IN BALOTELLI
CesarePrandelli, 55anni,allenatoredell’Italiadall’estate del2010. Secondoall’Europeo2012 ANSA
Le immagini più belledella giornate di Covercianoe tutta la conferenza stam-pa del c.t. che non ha na-scosto la formazione incampo stasera control’Olanda; ha parlato deglioriundi in azzurro e delvalore di Stephan ElShaarawy: «Averne così...»
Sabato il Real hasubito il 5˚ k.o. in Liga,l’ottavo di questa stagione.E anche il Barça attraversaun periodo di appannamen-to: di tutto questo si occupail Ligantropo.Mentre la rubrica francese,Gazzeiffel, commenta lafuga del club di Ancelotti.
Strootman, Clasiee Martins Indi:partita di top young
Van Gaal ha paura delle spieLa sua Olanda cambia casa
Prandelli amichevole«Non penso al risultato»
Louis vanGaal, 61 anni,allenatoredell’Olandadalla scorsaestate ANSA
Buffon in allenamento LAPRESSE
Appuntamento al prossi-mo mercato. Kevin Strootmane Bruno Martins Indi dopo tan-te voci di trasferimento sono ri-masti nella Eredivisie, ma pro-babilmente la permanenzanon sarà lunga. Gli osservatoridi Milan, Juventus, Inter e al-tri club italiani e stranieri lihanno seguiti per parecchi me-si e continueranno a farlo: que-sto confronto con la nazionaleitaliana per tanti giovanioranje è una vetrina ideale.
Speranze in difesa L’Olanda èin fase di rifondazione soprat-tutto in difesa, e fra i nomi dispicco c’è quello di Bruno Mar-tins Indi, il difensore del Feye-noord che sembra il candidatopiù autorevole all’eredità diGio van Bronckhorst. Uno deigrossi problemi dell’Europeo èstato proprio questo: non avertrovato un degno successoreal terzino sinistro che si era riti-rato dopo il Mondiale sudafri-cano. Martins Indi interessa so-prattutto al Milan, e il d.s. ros-sonero Ariedo Braida si è mos-so più volte per studiarlo dipersona durante le partite del-la nazionale o del campiona-to. Martins Indi, ventuno annidopodomani, può giocare a si-nistra o in mezzo alla difesa;stasera contro l’Italia giocheràcentrale, e la sperimentale cor-sia di sinistra sarà occupatadal debuttante Blind. MartinsIndi resta, fra i difensori del-l’Olanda, quello più ricercato
dai grandi club europei e ilFeyenoord non farà sconti: iltecnico Koeman per ora lo habloccato a Rotterdam, a finestagione però sarà difficile trat-tenerlo ancora.
Cervelli giovani Molto ricercatianche i due ragazzi del centro-campo, Kevin Strootman e Jor-dy Clasie. Strootman deve an-cora compiere 23 anni, ma èda tempo celebrato come l’ere-de (più tecnico) di Mark vanBommel al Psv. E’ stato unodei grandi osservati dei club diMilano, ma il prezzo del cartel-lino e la volontà del ragazzo difare ancora esperienza in Olan-da hanno bloccato per ora lapossibilità di un trasloco in se-rie A. Clasie è più giovane (ha21 anni) e negli ultimi tempiaveva attirato l’attenzione delMilan. Al club dei top young,come li definisce Berlusconi,si iscrive per diritti di classe an-che Marco van Ginkel, centro-campista-trequartista venten-ne del Vitesse. Più portato allafase d’attacco rispetto a Stroot-man e Clasie, Van Ginkel è ungiocatore raffinato e intelligen-te, che sembra fatto appostaper mettersi in scia di Van derVaart e Sneijder. La linea ver-de di Van Gaal lo aiuta, ma lalinea verde ormai dilaga in tut-ta Europa. E i taccuini questasera si riempiranno di appuntiper il prossimo mercato.
al.bo.© RIPRODUZIONE RISERVATA
10 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
DAL NOSTRO INVIATOFABIO BIANCHItwitter @fabiowhitesTRANI (Bari)
Ai tempi della crisi, èl’orizzonte che fa sperare. Die-tro gli El Shaarawy e i Floren-zi, il filone continua. La lineaverde ci salverà? Le premesseci sono. Qualcosa è cambiato.C’è molto da fare ma sì, qualco-sa è cambiato. Tra fiducia e esi-genza, i giovani si sono rita-gliati un bello spazio nel calcioche conta. Prendete l’Under21, approdata con scioltezza
all’Europeo di giugno: mezzasquadra gioca in Serie A. Nonè successo spesso, nella storia.E ancora più di rado è succes-so che sia stata «saccheggia-ta», si fa per dire, dalla Nazio-nale maggiore così in fretta.Generazione di talenti, è vero.Ma anche di una diversa visio-ne delle cose. Lo dice a ragio-ne Arrigo Sacchi, il responsabi-le delle giovanili che ora sta fa-cendo il pendolare in Pugliaper controllare le tre Under im-pegnate domani nell’Ita-lia-Germania day. «Il talento èla terza cosa. Prima ci voglio-no l’idea di gioco, la scuola, e ilmotore, l’organizzazione. So-lo in questo quadro il talentosi esalta. In Italia c’è un risve-glio in questo senso, ma si puòe si deve fare meglio a livellodi vivai e, anche, di strutture.C’è da dire che in questo perio-do club e nazionali hanno fat-to un gran lavoro».
Prove di futuro Devis Mangiasta preparando l’Europeo, maintanto uno sguardo al futurolo dà. Oggi proverà Biraghi(classe ’92, gioca nel Cittadel-la ma di proprietà Inter) eBianchetti (’93, centrale delVerona in comproprietà tracon l’Inter) in difesa. Sono so-lo due esempi di talenti su cuisi può contare. Le giovanili diZoratto, Evani e Di Biagio nehanno altri. Dice Mangia: «Asensazione, l’Under 19 è ungran serbatoio, il ’94 è un an-no buono, in tutti i reparti. Laclasse ’92-93 invece è in con-trotendenza con l’attuale del’90-91: ci sono più soluzioni diportieri e difensori, meno dicentrocampisti e attaccanti».
Baby talenti garantiti Ci sononomi che già si conoscono e sucui si può scommettere a occhichiusi. Crisetig (’93), esordiocon gol nel Crotone, centro-campista che sembra già unvecchio saggio in campo. O Be-nassi (’94), che al debutto conl’Inter ha impressionato tutti.Poi Perin (’92), che sembrapredestinato a grandi cose:l’anno prossimo sarà il titolaredella porta della nuova Under.Ma dietro di lui scalpita Leali(’93, ora al Lanciano, ma diproprietà Juve), fisico impo-nente e riflessi da gatto. Sac-chi aggiunge un altro portiere:Lezzerini. E indica dei baby sucui puntare: «Berardi, Pado-van, Cranio, Murru, Romagno-li, Roberto Insigne e Rozzi».Questi ultimi 4 finiscono drittinella squadra dei fenomeniche verranno. Murru (Caglia-
ri, ’94) corre in difesa sulla fa-scia sinistra, ruolo non moltocoperto di recente. Alessio Ro-magnoli, centrale difensivodel ’95 scuola Roma, metted’accordo proprio tutti sullesue enormi qualità. Di Rober-to Insigne (’94), il fratello Lo-renzo, che non è certo unoscarso, dice: «È più bravo dime». Beato Mazzarri. E Rozzi(’94, Primavera Lazio) sa co-prire, bene, tutti i ruoli dell’at-tacco. E si può andare ancorapiù giù con l’età. A fianco diRozzi, ci può stare Cerri, clas-se ’96, un centravanti-arma-dio di 1 e 90 su cui il Parmaconta a occhi chiusi. Anche icoetanei Tutino (Napoli) e Pa-rigini (Torino) hanno già gliocchi puntati. Insomma, i dia-manti ci sono. Non resta cheintagliarli.
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COSÌ IN CAMPO AD ANDRIA ORE 18.30
DA EL SHAARAWY A DESTROORMAI L’UNDER 21 È L’ANTICAMERADELLA NAZIONALE DI PRANDELLI
La Roma si coccola Romagnoli e Sabelli, ora al BariBerardi, Benassi, Insigne jr e Rozzi: che annata il ’94
GLI AZZURRI DEL FUTURO UN TOP TEAM GIOVANISSIMO
INCROCI
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Il destino ha voluto che sia l’Under 20 sial’Under 19 giocheranno contro i pari età dellaGermania. Andiamo a vedere allora come sipresentano le nostre due squadre al doppioconfronto con i tedeschi.
Under 20 È il primo test del nuovo anno. E neltorneo «Quattro Nazioni» per l’Under 20 c’è laGermania. Si gioca a Barletta, alle 15, primadell’Under 21. L’Italia ha 6 punti, avendo battutodue volte la Svizzera, ma ha perso 4-1 coitedeschi all’andata. Insomma non è semplice.«Quella gara ci brucia ancora perché giocammobene» — dice il c.t. Gigi Di Biagio, che non avrà ilportiere Pigliacelli e l’esterno Piscitella, voluti daMangia. «Tutti sono sulla corda, nessuno sa segiocherà». Ma vanno tenuti d’occhio l’UdineseBattocchio, prestato al Watford, in mezzo edavanti il barese Fedato e Riccardo Improta, inascesa alla Juve Stabia.
Under 19 I primi a scendere in campo con i parietà tedeschi saranno gli Under 19 di ChiccoEvani. Appuntamento alle 11 allo stadio «San Pio»di Santo Spirito (Bari). Scorrendo la lista deiconvocati si può notare come qui abbondino ifuturi campioni. Tra questi ’94 e ’95 alcuni hannogià giocato da titolari in A. «Vogliamo avvicinarcialla fase elite dell’Europeo decisi a passare ilturno. Siamo in crescita», spiega il c.t. Evani. Leindividualità non gli mancano a partire dalBenassi lanciato da Strama nell’Inter, ai difensoricagliaritani Del Fabro e Murru, a quelloromanista Romagnoli e ancora in mezzo Verre,ora a Siena. In attacco il fratello di InsigneRoberto e Rozzi laziale.
fr.vell.
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NAZIONALI GIOVANILI
Perin il prossimoportiere Under 21,intanto crescealla grande Lealie piace Lezzerini
UNDER 21 IL C.T. MANGIA CARICA I SUOI: «FINO A MAGGIO TUTTI DEVONO SPERARE DI ESSERE CONVOCATI»
Tre volte Italia-GermaniaL’Under 20 per il «4 Nazioni»Evani invece testa l’Under 19
W Little ItalyD’ARCO
Cerri il fenomenodel ’96: il Parmapunta già su di luiE attenzione purea Tutino e Parigini
DAL NOSTRO INVIATOFRANCESCO VELLUZZICORATO (BARI)
Il calore della Puglia puòservire. Le nazionali giovaniliazzurre sono qui per una tripli-ce sfida con quelle tedesche.C’è il futuro in ballo, ma c’è so-prattutto l’immediato. Cioè lafase finale dell’Europeo Under21 in Israele che l’Italia targataFerrara-Mangia si è meritata-mente guadagnata. Dopo l’ad-dio di Ciro, sul treno lanciatoad alta velocità è salito Devische deve fare i conti con una re-altà: la Nazionale maggiore gliporta via i pezzi. Anche se luiassicura: «Recentemente ci sia-mo incontrati io, Prandelli, Sac-
chi, Albertini e Viscidi. Il dialo-go è continuo, il rapporto otti-mo, si lavora solo per il benedella Nazionale. Tutta». Fattosta che Mangia ancora non sadi chi potrà disporre a Tel Aviv.Perché El Shaarawy e Verrattisono ormai out, ma pure Floren-zi, De Sciglio, Destro e Gabbia-dini piacciono a Cesare. Che harivoluto anche Santon.
Portiere Oggi ad Andria con laGermania priva del fenomenoHoltby, lasciato al Tottenhamdalla federazione, Mangia pro-verà ancora. «Loro sono i piùforti con la Spagna. E ci mette-rei pure l’Olanda». Ma su unacosa ha chiarito: il portiere. «Iltitolare è Bardi. In quel ruolo
problemi non ce n’erano. Nonvoglio che sorgano dualismi. Lascelta è questa». La sensazioneè che Perin (’92) avrà spaziodal prossimo giro. I problemi so-no altri: nel settore esterni di-fensivi, sono pochi, e in attac-co, sono troppi. Oggi dietro a si-
nistra giocherà Biraghi («lì vo-glio un mancino»), a destra il ro-dato Donati. Frascatore nonmolla, mentre Sampirisi, in dif-ficoltà in campionato, è finitonelle retrovie: «Ma fino al 20maggio tutti devono sperare»,assicura Mangia. Pure Crescen-zi che di questa squadra era unfaro e ora deve inseguire: «Hagiocato tre partite, due connoi». In avanti Insigne partirà asinistra, a supporto di Immobi-le e Borini che il c.t. vuole rive-dere all’opera dopo l’infortunioe che è molto integrato nel grup-po. Anche se Paloschi premeperché ha più esperienza e so-prattutto in A, finora, ha segna-to più di tutti: 7 gol. Non male.
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Eurotest con Insigne-Immobile-Borini
GDS
Che questo biennio dell’Under 21 sia digrande qualità si è capito da tempo e coltempo. Cesare Prandelli ci punta condecisione. Infatti El Shaarawy e Verrattisono ormai suoi. Borini è stato portato inPolonia e Ucraina all’Europeo. Destro èregolarmente nel parco degli attaccanti,Gabbiadini potrebbe arrivarci presto. ComeDe Sciglio che è ormai pronto. Il c.t. dellaNazionale A apprezza tanto la corsa diFlorenzi, ormai nel gruppo. Ma tiene d’occhioanche il portiere Perin e il fantasistaFabbrini. E in più ha rivoluto un terzino che laUnder aveva un po’ perso: Santon, che alNewcastle si è ripreso e benone.
Dal ’93 in su: occhioa questa Nazionale
Devis Mangia, 38 anni ANSA
11LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
WayneRooney, 27
anni, attaccantedel Manchester
United e dellanazionale
ingleseACTION IMAGES
Oggi sono inprogramma
tante altreamichevoli.
SProgramma
Belgio-Slovacchia;
Galles-Austria;Turchia-
Rep. Ceca;Grecia-Svizzera;Scozia-Estonia;Irlanda-Polonia;
Israele-Finlandia;
Giappone-Lettonia;
Norvegia-Ucraina;
Malta-Irlanda del Nord
Azerbaijan-Liechtenstein;
Portogallo-Ecuador;Croazia-
Corea del Sud;Ungheria-
Bielorussia;Slovenia-
Bosnia;Moldova-
Kazakhstan;Macedonia-Danimarca;
Albania-Georgia;Islanda-Russia;
Romania-Australia;
Cipro-Serbia;
Acquafrescaal Levante
COSI IN CAMPO A LONDRA ORE 20.30
S
laFotonotizia
A Wembley si celebrano i 150 anni della federcalcio:90 mila per la gara col Brasile, che punge col suo asso
L’AMICHEVOLE
GDS
Le Furie Rossenon perdono da 17gare ma sonosenza Casillas,Xavi e Xabi Aonso
LAGUIDA
DAL NOSTRO CORRISPONDENTESTEFANO BOLDRINILONDRA
I samba boys. In Inghil-terra chiamano così la naziona-le brasiliana, ospite illustre sta-sera a Wembley nell’amichevo-le che celebra i 150 anni dellaFootball Association. Ci saràl’omaggio ai caduti del Man-chester United 55 anni dopo lastrage di Monaco di Baviera –sarà osservato un minuto di si-lenzio e quassù non vola nep-pure una mosca in queste circo-stanze –, con Bobby Charltonin tribuna d’onore. Avrebbe do-vuto esserci anche Pelé, ma ORei non sta ancora bene dopol’operazione all’anca.
Pienone Ci saranno 90 milaspettatori perché non può esse-re mai un’amichevole Inghil-terra-Brasile: troppo forte latentazione di capire di che pa-sta sia fatta la squadra di Hodg-son e troppo intrigante vedereda vicino gente come Neymare Paulinho, obiettivi dichiaratidelle big della Premier. Ney-mar, che ha festeggiato i 21 an-ni proprio a Londra, non è sta-to diplomatico: «L’Inghilterraè una buona squadra con bravigiocatori, ma non la considerouna rivale al Mondiale. Spa-gna e Argentina, per dire, sonosuperiori. Gli inglesi hanno unsolo fuoriclasse: Rooney».
I ritorni Per il Brasile, che cercala terza vittoria in terra inglese
dopo quelle del 1981 e del1995, è la serata dei ritorni. Inpanchina, riecco Scolari, 64 an-ni, c.t. dell’ultimo titolo mon-diale conquistato dalla Se-leçao nel 2002, mentre in cam-po si rivede Ronaldinho. Filip-pone Scolari, chiamato il 28novembre 2012 al capezzaledi un Brasile in difficoltà per so-stituire Menezes, mette le ma-ni avanti. Con la voce roca peril raffreddore, dice: «Ci siamoallenati soltanto due volte inquesti giorni. Mi ha colpito unparticolare: dopo pranzo, i gio-catori restano a chiacchieraretra loro. E’ il segno di un grup-po unito. Per noi è un testimportante e farò tutti icambi possibili. Non chie-do ai tifosi di avere pa-zienza. Sono pronto a ri-cevere le critiche. Quan-do guidi il Brasile, deviaccettare tutto».
Brutti trascorsi Scolarinon ha un buon ricordo dell’In-ghilterra: arruolato da Abra-movich alla guida del Chelseanel 2008, fu licenziato il 9 feb-braio 2009 dopo uno 0-2 incas-sato con il Liverpool. Ma lui,istrionico come un attore con-sumato, racconta: «Rimpian-go l’occasione persa quandonel 2006 mi offrirono di guida-re la nazionale inglese. Io peròero ancora il commissario tec-nico del Portogallo».
Cole fa 100 In Inghilterra, i risul-tati mediocri della nazionale
costringono i media a vivere diricordi. L’Independent ha rie-vocato una sfida del 1956, incui i «leoni» vinsero 4-2. C’è unsolo sopravvissuto di quellasquadra, ma la federazione si èdimenticata di invitarlo stase-ra: l’ala Colin Grainger. Dueanni dopo, il Brasile avrebbeconquistato il suo primo mon-diale. L’Inghilterra è sbarcataa Londra ieri pomeriggio dopoaver viaggiato in treno da Bir-mingham. Hodgson ha annun-ciato che utilizzerà dall’inizioAshley Cole: per il mancinodel Chelsea è la presenza nu-mero 100 in nazionale. E’ il set-timo inglese di sempre. Gli in-fortuni costringono Hodgsona rinunciare a Defoe, Sturrid-ge e Carrick.
Paesi di calcio «Anche se sitratta di un’amichevole, èuna sfida seria – spiega ilvecchio zio Roy -. Per noi èun test importante. Dispia-
ce non avere tutti a disposi-zione, Defoe e Sturridge sareb-bero stati importanti in questaoccasione». Steven Gerrard,capitano degli inglesi, raccon-ta: «E’ una sfida eccitante.Noi e i brasiliani siamo due Pa-esi di calcio. Abbiamo culture
diverse, ma ci unisce un con-cetto: ci piace giocare bene».Con una differenza sostanzia-le: i brasiliani ci riescono spes-so e volentieri, mentre l’Inghil-terra, compresa questa di Hodg-son, è di una noia mortale.
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È finito in parità, 1-1,l'antipasto delle amichevoliinternazionali tra Lussemburgo eArmenia. Le reti tutte nel primotempo: al 15' vantaggio firmatoda Mutsch, pari al 43' diManucharyan per gli armeni,avversari dell'Italia nellequalificazioni ai Mondiali del2014.
LE ALTRE AMICHEVOLI
Primo allenamento perRobert Acquafresca con ilLevante, l’attaccante èappena sbarcato in Spagna.
ANTIPASTO DI CONFEDERATIONS IN TRIBUNA ANCHE DE LAURENTIIS
4 Neymar guastafeste«Inglesi, al Mondialei rivali non siete voi»
Lussemburgoe Armeniafinisce pari: 1-1
L’Uruguay al lavoro ieri a Doha: la squadra di Tabarez ha vinto una sola partita negli ultimi sei mesi AP
Gli spagnoli hannopreso 3 milioni peril match in Qatar,dove ci sarà ilMondiale 2022
L’invincibile Spagna vola a DohaL’Uruguay di Cavani lancia la sfida
Il brasiliano Neymar, 21 anni, attaccante del Santos e del Brasile ANSA
DAL NOSTRO INVIATOFABIO LICARIDOHA (Qatar)
Non bada a spese il Qatarper lanciare il Mondiale 2022.Oggi era prevista Spagna-SudCorea a Londra, ma 3 milionidi euro sono stati sicuramenteun buon motivo per chiederescusa a Seul, annullare l’impe-gno e volare a Doha. Quasi ottoore d’aereo, ma non importa,la diplomazia internazionaleconta di più e tanto è l’ultimavolta che le nazionali giocano afebbraio: dal 2014, con il nuo-vo calendario, date raggruppa-te da marzo in poi. E così Spa-gna-Uruguay — tra i campionidi tutto (mondo, Europa) equelli del Sudamerica — si svol-ge al Khalifa Stadium, uno deigioielli dell’Emiro, 50 mila po-sti (tutto esaurito) che divente-ranno 68 mila al Mondiale.
«Ingenuo» Del Bosque Si trattadi un anticipo della sfida diConfederations Cup (16 giu-gno), però un po’ in maschera:alla Spagna mancano tre«mammasantissima» infortu-nati (Casillas, Xavi, X. Alonso);fuori lista a sorpresa sono J.Martinez, Soldado, Torres e Mi-chu; e nell’allenamento dellavigilia anche Silva e Villa nonhanno giocato con i presunti ti-
tolari. Del Bosque festeggia lapanchina 68 (record di Kubalaeguagliato), la Spagna non per-de da 17 gare (novembre2011), Puyol fa 100 «gettoni».Del Bosque: «Sono del Madrid,non è un segreto, ma ci sonotanti del Barça perché la nazio-nale rispecchia il valore deiclub». Tutto bello, tranne le pa-role del c.t. dopo la denunciadell’ex presidente della RealSociedad: «Doping? Preferisco
essere ingenuo che credere aldoping. Mai visto nel calcio invita mia né credo lo vedrò».
Tutti per Cavani Può darsi che laspiacevole esperienza — quan-do il muro di omertà cadrà —tocchi un giorno a Isco, 20 an-ni, Malaga, fenomeno atteso aldebutto con la «roja» nel secon-do tempo. Il Barça lo considerail nuovo Iniesta, il Madrid gli fala corte. Anche se l’oggetto deldesiderio oggi è Cavani, al cen-tro dell’attacco dell’Uruguay:affiancato da Suarez e applau-dito in tribuna dal presidenteDel Laurentiis (a Doha perl’Eca) che dovrà respingere nu-merose avance per il suo fuori-classe. Forlan forse cominciadalla in panchina, in campo gli«italiani» Caceres, Gonzalez ePerez. I sudamericani non han-no mai sconfitto la Spagna: 3k.o. e 5 pari. Un solo successonegli ultimi 6 mesi, la qualifica-zione a Brasile 2014 si è compli-cata e anche il ranking Fifa èprecipitato: 16˚ posto. Il c.t.Oscar Tabarez, altra vecchia co-noscenza: «La Spagna sta mar-cando un’epoca. Il suo gioco èinvidiato da tutti».
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SPAGNA-URUGUAY (ore 19)
SPAGNA (4-3-3) V.Valdes; Arbeloa,Pique, Puyol, Monreal; Cazorla, Bu-squets, Iniesta; Pedro, Fabregas, Ma-ta. All. Del Bosque.URUGUAY (4-3-1-2) Muslera; M.Pe-reira, Lugano, Godin, Caceres; Gonza-lez, D.Perez, Rodriguez; Lodeiro; Sua-rez, Cavani. All. Tabarez.ARBITRO Jaber (Qatar).
12 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
IL TORNEO ENTRA NELLA FASE DECISIVA
Ecco lasituazione dellaCoppa d’Africa.
SOggi
Sono inprogramma ledue semifinali
(trasmesseentrambe da
Eurosport):Mali-Nigeria
(ore 16) eGhana-Burkina
Faso (ore19.30).
SDomenica
A Johannesburgla finale della
manifestazionecontinentale.
SI 4 tecnici
StephenKeshi
(Nigeria)51 anni.
PatriceCarteron
(Mali)42 anni.
Kwesi Appiah(Ghana)53 anni.
Paul Put(Burkina Faso)
56 anni.
LA PRIMA SFIDA (ORE 16)
Oggi le semifinali: anche stavolta il Continente neropremierà un allenatore preparato e un po’ folle...
Oggi avversari in Svezia-ArgentinaZlatan: «E’ il migliore». E domani Leofirma il contratto col Barça fino al 2018
LA SECONDA SFIDA (ORE 19.30)
La prima sfida sfida è alle ore 16(diretta su Eurosport) tra la Nigeria diMikel e il Mali di Keita. Ecco leformazioni delle due squadre:NIGERIA (4-2-3-1) Enyeama;Ambrose, Omeruo, Oboabona,Echiejile; Onazi, Obi Mikel; Emenike,Musa, Mba; Moses. All. Keshi.MALI (4-1-4-1) So. Diakite; Diawara,Wague, A. Coulibaly, Tamboura;Sissoko; Sa.Diakite, Keita, Sow, Maiga;Samassa. All. Carteron.
DOMENICALA FINALE
E arrivò l’Ibramodesto«Io e Messi?E’ più forte lui»
La seconda sfida è alle 19.30(diretta su Eurosport) e vedrà di fronteil Ghana di Asamoah Gyan e il BurkinaFaso di Pitroipa.GHANA (4-2-3-1) Dauda; Pantsil,Boye, Vorsah, Afful; Badu, Rabiu; Atsu,Asamoah, Wakaso; Gyan. AllenatoreAppiah.BURKINA FASO (4-4-2) D. Diakite;Koffi, B. Kone, Koulibaly, Rouamba;Balima, Kabore, Razack, D. Kone;Bance, Pitroipa. Allenatore Put.
MONDO
La Nigeria di Obi Mikelcontro il Mali di Keita
Sabella lanciai fantastici 4:la Pulce giocheràcon Aguero,Higuain e Di Maria
A PARIGI SUPERTEST CON LA STELLA DEL BAYERN PROTAGONISTA
4
Coppa d’AfricaQuattro strateghiper un solo trono
DAL NOSTRO CORRISPONDENTEFILIPPO MARIA RICCITwitter @filippomricciMADRID
Improvvisamente, un at-tacco di modestia. E visto cheZlatan è persona sincera, abi-tuata da quando andava all’asi-lo a dire sempre ciò che pensa,non c’è motivo di dubitare del-la sua buona fede.
Modesto Semplicemente, ierigli girava così: «Chi è più fortetra me e Messi? Dopo tutto ciòche Leo ha fatto in questi ulti-mi anni, non c’è storia». E an-cora: «Messi è un giocatorefantastico. A livello individua-le è sicuramente il miglioredel mondo. Cosa tra l’altro inu-tile da ricordare: penso che
tantissima gente sia d’accordocon me, e ha vinto così tan-to...». Il Gigante e la Pulce so-no stati compagni di squadraper un anno, nel 2009 a Barcel-lona. Non è andata benissimo:la Champions lasciata all’In-ter, gli screzi con Guardiolache dopo una lunga tergiversa-zione scelse il corto e non illungo per il ruolo di centravan-ti cosa che fece precipitare lasituazione e spinse Ibra a met-tere in moto Mino Raiola per-
ché lo allontanasse dal Filoso-fo Pep. Una volta abbandona-ta Barcellona, Ibra più volteha avuto parole poco carineper il suo ex tecnico e per il suoex compagno. Si vede che hacambiato idea.
Similitudini Con questo salame-lecco in salsa svedese si alza ilsipario sull’amichevole tra Sve-zia e Argentina. Due squadrein discreta salute (meglio l’Ar-gentina), alla ricerca della pro-pria strada (di nuovo, piùavanti i sudamericani), legateagli estri del loro grande cam-pione. Ibrahimovic ultima-mente in nazionale sta giocan-do in posizione appena più ar-retrata, alle spalle di una pun-ta che stasera dovrebbe essereElmander, e la cosa sembraispirarlo: le ultime due volteche ha vestito la maglia giallaha segnato una rete nella cla-morosa rimonta contro la Ger-mania e poi 4, compreso il golpiù bello del 2012, la rovescia-ta da casa sua, contro l’Inghil-terra. Messi (che domani fir-merà il contratto con il Barcel-lona fino al 2018) dal cantosuo ha finalmente trovato posi-zione, feeling, pace e armoniacon l’Argentina: nel 2012 hafatto 12 reti in 9 partite con lanazionale, la squadra di Sabel-la guida le qualificazioni Mon-diali del continente e non per-de dall’autunno del 2011, aLeo i connazionali non dannopiù del catalano. L’Argentinasembra aver trovato il modo disfruttare l’enorme potenzialeoffensivo, giocando con Ague-ro, Higuain e Di Maria insiemea Messi, i fantastici 4 protettida Gago e Mascherano che innazionale torna al vecchio ruo-lo di centrocampista. In difesaattesa per la coppia FedericoFernandez (il napoletano inprestito al Getafe) e Garay. Aloro toccherà fermare il cordia-le Ibra della vigilia.
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SVEZIA-ARGENTINA (ore 20.30)
SVEZIA (4-2-3-1) Isaksson; Lustig,Granqvist, J. Olsson, M. Olsson; Elm,Wernbloom; Larsson, Ibrahimovic,Holmen; Elmander. All. Hamren.ARGENTINA (4-3-3) Romero; Zaba-leta, F. Fernandez, Garay, Ansaldi; Ga-go, Mascherano, Di Maria; Aguero,Messi, Higuain. All. Sabella.ARBITRO Gautier (Francia).
Il Ghana di Asa Gyanattende il Burkina
ALESSANDRO GRANDESSOTwitter @calciofrancesePARIGI
Puoi chiamarla amiche-vole, edulcorarla nell’ambitodelle celebrazioni dei cin-quant’anni dell’amicizia fran-co-tedesca. Puoi pure metterecapi di Stato in tribuna d’ono-re, ma Francia-Germania nonsarà mai una partita come le al-tre. Più passionale di un Fran-cia-Italia, più attesa di un Fran-cia-Inghilterra. Sulla partitaaleggia comunque lo spettrodell’affare Schumacher-Batti-ston, sempre vivo negli occhidei francesi, anche trent’annidopo. E a fare da mediatoretocca a Franck Ribery, alias ilkaiser, star del Bayern Monacopromesso a Pep Guardiola.
Cocco Ribery che però non è di-sposto a concedere nulla allapatria adottiva. Il francese ètornato alla ribalta con la vo-glia di imporsi definitivamen-te in una squadra sempre orfa-na di un leader tecnico: «Misento al top, con la freschezzafisica d’inizio carriera». Ovve-ro di quando in bleu faceva il
cocco di Zidane, al Mondialedel 2006. Ma l’eredità di Zi-zou, Ribery non è mai riuscitoa valorizzarla, finendo pun-tualmente coinvolto negli scan-dali che hanno cadenzato la vi-ta della nazionale degli ultimianni, nel ruolo di bad boy, delu-dente in campo. Deschampsperò si affida al suo estro perconfermare la crescita dellaFrancia, squadra che in pochimesi ha adottato i precetti tec-nici e tattici di natura italiana,
vecchio stile: rigore difensivo,pragmatismo davanti. Precettiche hanno garantito la vittoriain Italia, lo scorso novembre(1-2), e che potrebbero garan-tire un successo di prestigio suuna Germania ridotta ai mini-mi termini con le assenze diSchweinsteiger, Götze, Reus eKlose. Assenze che spingonoJoachim Low a minimizzare latrasferta: «Sarà una partita de-licata anche perché abbiamoun solo giorno di preparazio-ne. Ma resto fiducioso». Nor-male, Francia-Germania fa co-munque storia a sé, nel souve-nir dell’intervento da tribuna-le del portiere Schumacher suldifensore Battiston che condi-zionò psicologicamente la se-mifinale del Mondiale spagno-lo del 1982, in favore dei tede-schi. Che poi persero appuntocontro l’Italia di Bearzot.
FRANCIA-GERMANIA (ore 21)FRANCIA (4-2-3-1) Lloris; Debuchy,Koscielny, Sakho, Evra; Cabaye, Matui-di; Sissoko, Valbuena, Ribery; Benze-ma. All. Deschamps.GERMANIA (4-2-3-1) Adler; Lahm,Mertesacker, Hummels, J. Boateng;Khedira, Kroos; Muller, Özil, Podolski;Gomez. All. Löw.ARBITRO MazzoleniTV diretta Mediaset Premium.
Francia contro GermaniaRibery: «Mi sento al top»
DAL NOSTRO INVIATOPAOLO CONDO’DURBAN (Sudafrica)
Nell’inverno del 2010 Carlo Ance-lotti, che ci ha sempre visto lungo, disseche non gli sarebbe dispiaciuto un inca-rico part-time per guidare la Costad’Avorio al Mondiale sudafricano. Ilproposito, figlio di un buon rapportocon Didier Drogba — Ancelotti era arri-vato al Chelsea l’estate prima — non eb-be seguito perché Abramovich non die-de il necessario placet. Gli ivoriani scrit-turarono allora a marzo Sven-GoranEriksson, ormai nella fase discendentedella carriera, e quella che probabil-mente era la versione migliore degli«elefanti» uscì al primo turno (peraltroda Brasile e Portogallo, non propriomammolette). La storia di Ancelotti ci ètornata in mente ieri nell’ascoltare Ste-phen Keshi, il tecnico della Nigeria, untipo che non le manda a dire. «Non so seresterò al mio posto dopo questa coppa,se la vinco magari vi saluto tutti e me nevado da un’altra parte, tanto so chequalcuno ne sarebbe felice». Il riferi-mento è alle indiscrezioni — filtrate ieri— sul fatto che se avesse perso con laCosta d’Avorio la federazione l’avrebbeesonerato: gli intrighi africani sonoquanto di più contorto esista, d’altraparte se non fosse così Wilbur Smithnon sarebbe diventato milionario. Inogni caso, è un’altra la frase di Keshiche ci interessa: «Io non avrei problemia lavorare con un allenatore straniero,ma dovrebbe essere bravo, uno che mifa crescere. Non sono contrario ai tecni-ci bianchi, come è stato detto. Sono con-trario ai tecnici mediocri, quelli che ingenere arrivano qui dall’Europa».
Continente tabù Tralasciando un even-tuale razzismo di ritorno, Keshi ha ra-gione. Ancelotti in Africa sarebbe statoun evento straordinario proprio perchénessun tecnico di prima fascia (non loera l’Eriksson del 2010, né tanto menol’imbolsito Parreira che tre anni fa fir-mò il disastro del Sudafrica) è mai venu-
to da queste parti. Guus Hiddink, giustoper citare il più bravo dei giramondo, èstato in Asia e in Australia ma all’Africanon s’è mai avvicinato. Questo è un con-tinente complesso — non solo calcistica-mente —, di enorme fascino e ancorapiù enormi difficoltà. Logico che ci arri-vi uno come Paul Put, che in Belgio hascontato tre anni di squalifica per unoscandalo di partite comprate e che ora èil saggio timoniere di Burkina Faso («so-no contento di affrontare il Ghana a Nel-spruit, perché abbiamo disputato suquesto campo insabbiato tutte le nostrepartite, mentre i nostri avversari vengo-no dal bel prato di Port Elizabeth»). Lo-gico che ci arrivi Didier Six, che ha vintoil casting del Togo pur non allenandodal 1986 (!), e che ieri è stato messo allaberlina dal furioso Adebayor: «Non pos-so certo dire che l’allenatore sia stato ilnostro asso nella manica». Logico che ciarrivi Patrice Carteron, il giovane fran-cese che guida il Mali dopo una breveesperienza a Cannes e Digione. Logicoche tutte queste squadre — cosa che inEuropa proprio non esiste — si raduni-no prima del fischio iniziale per ascolta-re dai giocatori più carismatici qualcheemendamento alla strategia che il coa-ch ha dettato negli spogliatoi.
Incroci Le semifinali sono scontri direttianche in questo senso: il nigeriano Ke-shi contro il francese Carteron in Nige-ria-Mali, il ghanese Kwesi Appiah con-tro il belga Put in Ghana-Burkina Faso.Due africani contro due europei, le radi-ci continentali contro un colonialismotecnico portato però da professionistiche in Europa nessuno si fila. E che ma-gari insegnano qualcosa che non sareb-be necessario esportare, tipo il sospet-to. Hervé Renard, il francese c.t. delloZambia, dopo il pari con Burkina Fasoha detto «forse non ci considerano abba-stanza sexy per andare alla Confedera-tions Cup». L’errore arbitrale più gravecommesso in questa Coppa d’Africa èstato il rigore fasullo concesso allo Zam-bia contro la Nigeria.
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Leo Messi e Zlatan Ibrahimovic ai tempi (2009-2010) del Barcellona AP
Franck Ribery ha 29 anni AFP
La gioia dell’allenatore della Nigeria Stephan Kashi per la conquista della semifinale AP
13LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
MIMMO MALFITANONAPOLI
La questione resta aperta,nonostante le rassicurazioniche arrivano dall’ambiente na-poletano. Il futuro di EdinsonCavani è ancora tutto da scopri-re. Le indiscrezioni continuanoa susseguirsi, ma l’attaccante èattento a non tradirsi, a conte-nere quelle piacevoli sensazio-ni di chi sa di essere al centrodel mondo. Lui, è lì che legge,ascolta tutto ciò che gli riguar-da senza, però, distrarsi da quel-lo che è l’obbiettivo suo e delNapoli: conquistare lo scudet-to. Intanto, dall’Inghilterra so-no arrivate nuove conferme sul-l’interesse di alcuni club per iltalento uruguaiano. Ieri, inter-venendo a Radiogol, su KissKis-sNapoli, Angelo Gregucci nonha escluso che il Manchester Ci-ty possa «assediare» Cavani perconvincerlo ad accettare il tra-sferimento in Premier League.«Dovremo affrontare una con-correnza spietata», ha detto l’as-sistente di Roberto Mancini, ilmanager del club inglese. «Ca-vani si sta imponendo nel cam-pionato italiano segnando tantigol e dimostrando uno spiritodi sacrificio unico per la squa-dra. Le sue prestazioni sonosempre di grandi contenuti».
Dieci pretendenti Non c’è nessunsegreto da svelare, dunque. In-torno a Cavani si sta aprendoun’asta. Per il momento, si trat-ta di dichiarazioni d’intenti chepresto potrebbero diventare of-ferte. «Sarà un’impresa pren-derlo», ha ammesso Gregucci.«Credo che le dieci società piùimportanti d’Europa voglianoCavani. Al di là dei numeri è unattaccante che fa gola a tutti: laclausola è altissima (63 milio-ni, ndr) e il Napoli è stato intelli-gente, ha fatto benissimo a sti-pularla, però posso solo direche chi la paga sa che sono soldispesi bene». Già la clausola re-
scissoria: Aurelio De Laurentiisnon ha mai voluto commentarele indiscrezioni che riguardanoil futuro del suo campione. Tan-to sa bene che 63 milioni nonsono roba di poco conto e chein pochi possono permettersid’investire. Restano le indiscre-zioni, dunque, che non vengo-no smentite. Anzi, le dichiara-zioni di Gregucci confermanole grandi manovre che sono sta-te avviate per strappare Cavanial Napoli. Dopo Arsene Wen-ger, manager dell’Arsenal, an-che il City è venuto allo scoper-to, come il Real Madrid, alme-no stando al sito del quotidianospagnolo Sport, che parla di of-ferta già presentata al Napoli di50 milioni, con l’agente Triulzivisto più volte a Madrid. Ma Ca-vani ha ben altro per la testa, inquesto periodo: lo scudetto èuna roba molto seria, per lui eper la gente di Napoli.
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DAL NOSTRO INVIATOSTEFANO CIERIFORMELLO (Roma)
Non c’è pace per la Lazio.Prima i seri infortuni di Herna-nes (trauma cranico) e Klose(lesione del collaterale destro),ieri il terribile verdetto per Cri-stian Brocchi: carriera finita, ameno di miracoli. Gli esamihanno evidenziato una nuovainfrazione con lussazione alleossa del piede destro, lo stessoche si fratturò un anno e mezzofa e per il quale fu costretto arestare fermo per dieci mesi.
Fine dei giochi? Brocchi sarà og-gi operato dal professor Lovatiper una riduzione cruenta dellalussazione del terzo dito del pie-de destro. Solo dopo l’interven-to sarà possibile stabilire tempie modi della riabilitazione. Chesarà come minimo di 3-4 mesi,visto che si tratta di una ricadu-ta. Ma potrebbe essere anchemolto più lunga. A questo pun-to l’ipotesi più probabile, quasiscontata, è che Brocchi decidadi smettere. Anche perché ilcentrocampista milanese, 37anni, già prima del nuovo stopera intenzionato a chiudere a fi-ne stagione. Il nuovo infortu-nio, nato da quell’interventoscomposto di Matuzalem dome-nica a Marassi, finisce solo conl’anticipare i tempi dell’addio.
Hernanes ci prova Per un Broc-chi costretto ad alzare bandierabianca c’è però un Hernanesche prova ad accorciare i tempidel recupero. Il brasiliano stabene, il trauma cranico non ha
provocato danni, come eviden-ziato da tutti gli esami cui il Pro-feta si è sottoposto. Ne resta dafare uno solo: un encefalogram-ma che sarà effettuato oggi. Sel’esito sarà negativo Hernanespotrà ricominciare ad allenarsi.È da escludere l’impiego già peril match di sabato col Napoli,possibile invece un rientro nel-la sfida di Europa League col Bo-russia Moenchengladbach.
Keita e Perea Per Klose confer-mati i due mesi di stop. La socie-tà valuta come ovviare alla pe-nuria di attaccanti (sono rima-sti i soli Floccari e Kozak). Il re-integro di Zarate è una possibili-tà, ma non immediata (ieri ha
continuato ad allenarsi con ifuori rosa). La promozione inprima squadra del baby Keita(classe ’95) è invece una deci-sione già presa (ieri si è allena-to con i grandi insieme agli altriPrimavera Tounkara e Antic). Ea proposito di giovani, è statoformalizzato il contratto di ac-quisto del ventenne colombia-no Brayan Perea, operazionecurata da Riccardo Calleri eAlessandro Moggi: sarà a Romaper le visite mediche nei prossi-mi giorni, ma potrà essere tesse-rato solo a luglio.
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Prossimo turnosabato 9 febbraioJUVENTUS-FIORENTINA ore 18 (0-0);LAZIO-NAPOLI ore 20.45 (0-3)domenica 10 febbraio, ore 15PARMA-GENOA ore 12.30 (1-1); ATALAN-TA-CATANIA (1-2); BOLOGNA-SIENA(0-1); CAGLIARI-MILAN (0-2); PALER-MO-PESCARA (0-1); SAMPDORIA-RO-MA (1-1); UDINESE-TORINO (0-0); IN-TER-CHIEVO ore 20.45 (2-0)
18I gol segnati
in campionatoda Cavani
quest’anno.
3I rigori
realizzatida Cavani
in campionatocontro Siena,
Pescarae Parma.
49I gol segnati
da Cavaninegli ultimi
due campionaticon il Napoli:
26 nel 2010-11e 23 nel2011-12.
Taccuino
Solo Romulodisponibile oltrea Borja Valero ePizarro. Si rivedeMati Fernandez
Dalla Spagna: 50 milioni al Napoli per il MatadorGregucci: «Sarà un’impresa portarlo a Manchester»
NAPOLI Un videomessaggio perprofessarsi innocente nei confronti del Fisco, masoprattutto per professare il suo amore neiconfronti dei colori azzurri: «Voglio tornare pervedere il Napoli campione», dice Diego ArmandoMaradona da Dubai, rispondendo a chi lo accusadi essere un evasore per i 40 milioni di euro didebiti contratti con l’erario: «Non ho mai firmatonulla, non ci sono prove contro di me. Il mioavvocato sta dicendo la verità, sono vittima diuna persecuzione». In realtà, proprio non averfirmato l’opposizione all’accertamento fiscale haprocurato a Maradona i problemi che ancoraoggi lo affliggono impedendogli di tornare inItalia: «Soltanto io so quello che sto vivendo — haconcluso l’ex Pibe de oro —. Voglio rientrare aNapoli da uomo libero. Se ho sbagliato, l’ho fattoin altre cose, non con il Fisco».
Gianluca Monti
MARADONA SI SFOGA
SERIE A
4I NUMERI
LAZIO DOPO HERNANES E KLOSE, UN’ALTRA TEGOLA
PARMA
Mirante operatoSi rivede Galloppa
PARMA Lesione al meniscomediale per il portiere Mirante: ope-rato ieri starà fermo 4 settimane.Intanto ieri si è rivisto il centrocam-pista Galloppa dopo l’infortunio alginocchio.
BOLOGNA
Rinnovo Perez:agente e club lontani
BOLOGNA Incontro interlo-cutorio tra il d.g. Zanzi e l’agenteDelgado per il rinnovo di Perez ascadenza a giugno. Il Bologna nonpuo' allargarsi offrendo un bienna-le a cifre inferiori rispetto a quellaattuale. Le parti al momento sonomolto distanti.
PRIMAVERA
Anticipo a Grossetoe recupero per il Milan
Oggi anticipo della 18a giorna-ta, che sarà spezzettata visto chelunedì inizia il Viareggio: in campoGrosseto-Torino. Si recupera an-che Milan-Cesena, rinviata il 12 gen-naio per gli impegni dell’Under 18.
GIOVANNI SARDELLIFIRENZE
C’è una data segnata nel-l’agenda di Giuseppe Rossi.Per la precisione il 22 febbra-io. Quello sarà il momento cru-ciale per stabilire i prossimipassi di Pepito. Tra poco più didue settimane infatti, è previ-sto il controllo decisivo dal pro-fessor Steadman, in Colorado.Tappa obbligata per certifica-re i tempi di recupero: concen-trandosi poi su un’altra data.Quella del rientro in campo.
Tutto ok Rossi continua a lavo-rare dall’altra parte del mon-
do con il fisioterapista di fidu-cia, Luke Bongiorno, prose-guendo la seconda fase di ria-bilitazione in seguito all’ulti-mo intervento al ginocchio.Con segnali più che incorag-gianti. Il numero 49 viola giàcorre, lo fa bene, non avvertedisagi. I tempi per il ritorno atutti gli effetti sono ancora lun-ghi, ma il percorso tracciatoprocede senza intoppi. Dal 22febbraio prossimo tutto saràdecisamente più chiaro, e ver-rà stabilito quando rientrare aFirenze per completare il pro-cesso riabilitativo. Calendarioalla mano c’è una terza datache salta agli occhi. Quella del7 aprile. Quando in program-ma al Franchi è previsto il ma-tch contro il Milan. Chissà chepossa essere il momento giu-sto per una convocazione. Dal-la Fiorentina filtra però un con-cetto cruciale. Inutile porsiobiettivi. La fretta è giudicatamolto male da queste parti. Edil vero Rossi è atteso soltantoper la prossima stagione.
Emergenza Intanto la squadradi Montella prepara l’attesissi-ma trasferta di Torino con tan-te certezze e qualche ansia.Che porta dritto al reparto dicentrocampo. Pizarro e BorjaValero sono una sicurezza intermini di qualità. Manca peròil terzo tenore. Aquilani e Mi-gliaccio sono squalificati, Mo-mo Sissoko sarà ancora perqualche giorno impegnato inCoppa d’Africa. Di fatto, restasoltanto Romulo a disposizio-ne, già titolare all’andata, percompletare il reparto. Facen-do finta di nascondere la pre-occupazione per il viaggio ne-gli Stati Uniti — a Miami, sededell’amichevole di stasera fraColombia e Guatemala — diCuadrado, un mezzo sorrisoarriva da Mati Fernandez, outda oltre un mese per noie mu-scolari. Ieri si è allenato, con laJuventus potrebbe essere unasoluzione in più a gara in cor-so.
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IN VISTA DELLA JUVENTUS MONTELLA SENZA AQUILANI E MIGLIACCIO SQUALIFICATI
La Fiorentina fa la conta in mezzo
Diego: «Se si farà festavorrei tornare libero»
Edinson Cavani, 25 anni, attaccante: ha una clausola rescissoria di 63 milioni LAPRESSE
Il Profeta puòtornare in EuropaLeague. Petkovicpromuove KeitaPreso Perea
Dramma Brocchi:carriera finita
Classifica
SQUADRE PTPARTITE RETI
G V N P F S
JUVENTUS 52 23 16 4 3 48 16NAPOLI 49 23 15 4 4 45 20LAZIO 43 23 13 4 6 34 25MILAN 40 23 12 4 7 41 29INTER 40 23 12 4 7 36 28FIORENTINA 39 23 11 6 6 41 27CATANIA 35 23 10 5 8 31 30ROMA 34 23 10 4 9 49 42UDINESE 33 23 8 9 6 34 33PARMA 31 23 8 7 8 30 31TORINO (-1) 28 23 6 11 6 27 26CHIEVO 28 23 8 4 11 24 36ATALANTA (-2) 26 23 8 4 11 21 33BOLOGNA 25 23 7 4 12 32 33SAMPDORIA (-1) 25 23 7 5 11 28 29CAGLIARI 24 23 6 6 11 25 40GENOA 21 23 5 6 12 25 37PESCARA 20 23 6 2 15 19 48SIENA (-6) 17 23 6 5 12 23 33PALERMO 17 23 3 8 12 20 37■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONELa classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti;2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati
Asta Cavani: Reale City allo scoperto
Vincenzo Montella, 38 anni ANSA
14 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
«
« Lo Monacovia perché ilpresidente sonoio. Gasperiniera depresso
Ci salveremo.Malesani daràentusiasmo,Perinettitranquillità
FABRIZIO VITALEPALERMO
Non soltanto le scene vi-ste e riviste in questi anni. Per-ché nel giorno del viavai di alle-natori e dirigenti è montata laprotesta contro il presidenteZamparini. La sua auto è statapresa d’assalto con calci, pugnie sputi all’uscita dell’impiantodi Boccadifalco. E’ la prima vol-ta che il patron rosanero si tro-va di fronte ad una contestazio-ne così forte. In dieci anni dipresidenza non era mai acca-duto. Zamparini nel pomerig-gio era andato al campo. Du-rante l’allenamento aveva rice-vuto una delegazione di tifosicon cui ha avuto un confrontoverbale nel quale ha spiegatole sue ultime decisioni e di cre-dere ancora nella salvezza.Fuori un altro gruppo di sup-porters chiedeva udienza, inva-no. Quando il presidente ha la-sciato Boccadifalco l’auto si èdovuta districare in mezzo adun cinquantina di persone trainsulti e cori in favore di Lo Mo-naco. Il clima è pesante, l’ulti-mo posto in classifica e l’enne-simo ribaltone nel giro di 4 me-si con l’esonero di Gasperini,l’addio di Lo Monaco e il ritor-no di Perinetti (nei prossimigiorni sarà definito il suo inca-rico) ha fatto insorgere la piaz-za. «La retrocessione non sa-rebbe un dramma, significache risaliremo — ha detto Zam-parini a Radio 24 —. A Paler-mo mi invitano a rimanere. Si-curamente qualche sputo te loprendi, ma tutto finisce lì. Seretrocediamo, come è succes-so alla Samp, torneremo subi-to in A, ma sono convinto checi salveremo». Poi Zamparini aItasportpress ha aggiunto:«Perché ho cacciato Lo Mona-co? Un dirigente deve fare il di-rigente non il presidente, quel-lo sono io, qui non siamo a Ca-tania. Perinetti darà tranquilli-
tà all’ambiente, Malesani midà molta fiducia ed è entusia-sta mentre Gasperini era de-presso per tanti motivi».
Ci credo Malesani è giunto ierimattina a Palermo: «Dalle cose
difficili nascono grandi impre-se — afferma Malesani — miha stimolato molto questoaspetto, così come la piazza ela squadra, che a mio avviso èbuona. Con Zamparini ho fat-to un’analisi globale della si-tuazione, farò tesoro delle sueindicazioni e poi farò la miapersonale ... dalla quale speria-mo verrà fuori un bel gruppodi giocatori motivati per cen-trare l’impresa. Parlerò con tut-ti cercando di tirare fuori le giu-ste motivazioni». Il suo vice èEzio Sella che nel 2001 suben-trò a Sonzogni sulla panchinadel Palermo e vincendo le ulti-me due partite di campionatocentrò la promozione in B.«Ma non c’è solo Ezio, perchéqui ritrovo anche il preparato-re dei portieri Paleari — spiegaMalesani —, di fatto si è ricom-posto lo stesso staff di Bologna
e lì ci siamo salvati».
Addio L’arrivo di Malesani ècoinciso con l’addio di Lo Mo-naco. L’ormai ex a.d. dopo es-sersi incrociato col nuovo alle-natore ha annunciato le dimis-sioni. «Quanto sono dispiaciu-to? Da uno a dieci, direi undici— ha detto l’ex dirigente —.Era una decisione inevitabile,abbiamo deciso di interrompe-re il rapporto. Conta soltantola salvezza del Palermo. Ci so-no state delle divergenze, manon sull’allenatore. La decisio-ne di esonerare Gasperini e diprendere Malesani è stata pre-sa dal presidente in piena auto-nomia. Se eravamo su Denis?Pista reale. Mi resterà nel cuo-re la passione dei palermitani,volevo fare un grande Paler-mo. Farei qualunque cosa persalvarlo».
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19le presenze
in campionatodel brasiliano
quest’anno.Solo 5
blucerchiati(Costa,
Estigarribia,Gastaldello,
Romero eSoriano) hannogiocato di più,
con 20presenze
6,18il voto mediodi Eder secondo
le pagelle dellaGazzetta. E’ il
migliorgiocatore della
Samp fra quantihanno disputato
almeno metàdelle partite
3il numero dei
gol (e pure degliassist) segnatiin campionatodal brasiliano.
Con tre assist èil migliore della
Samp, al pari diObiang
Tifosi esasperati dal nuovo ribaltone. Calci e sputi sull’autodel presidente rosanero: «Se sarà Serie B risaliremo subito»
SAMPDORIA CLUB IN ANSIA
La società ha concesso unpermesso all’attaccante, chenon giocherà con la Roma
I NUMERI
UDINESE
«La Roma deveritrovare il doloreper la sconfitta.Lavoro per restaretre anni»
4
UDINE Francesco Guidolin ordina all’Udinesedi voltare pagina. «Non parliamo più di quello cheè successo domenica, ci faremmo solo del male».Meglio quindi mettersi alle spalle lo «scippo» diSan Siro, anche perché ormai il punto non tornaindietro. «Inutile tornarci sopra — sottolinea iltecnico friulano —. Proprio questo ho detto airagazzi in spogliatoio. Il nostro unico pensierodev’essere la prossima partita con il Torino».
Assenze Contro i granata Guidolin dovrà fare ameno di Lazzari (diffidato, è stato ammonito) e diDanilo che si è preso due giornate per le protesterivolte all’assistente di porta. «In quei casi —spiega Guidolin —, bisognerebbe fare la cosa piùdifficile, ovvero scappare via. Mi rendo conto checi sarebbe la voglia di gridare la propria rabbia,ma in quei momenti, un po’ per la fatica dellapartita, un po’ per il nervosismo, non puoi avereun colloquio sereno. É capitato ai mei giocatorima anche a quelli più esperti della Juventus».Guidolin, poi, come aveva già fatto domenicascorsa, tende la mano agli arbitri:«Professionismo arbitrale? Sorteggio integrale?Non so cosa serve migliorarli, decidano loro. Disicuro per farli crescere bisogna lasciarli in paceperché le polemiche non servono a nessuno».
Massimo Meroi© RIPRODUZIONE RISERVATA
SERIE A
PRESIDENTE PALERMO
FILIPPO GRIMALDIGENOVA
Non c’è pace per la Sampdoria, in appren-sione per Eder, alle prese con un grave proble-ma familiare. Il club di Corte Lambruschini haconcesso ieri all’attaccante un permesso straor-dinario per imbarcarsi subito sul primo volo inpartenza per il Brasile. Un caso simile, purtrop-po, alla vicenda che aveva già tenuto con il fiatosospeso il club blucerchiato il 1˚ dicembre scor-so, alla vigilia della trasferta di Firenze, quandoRomero aveva fatto rientro precipitosamente inArgentina, al capezzale della figlia malata. Unavicenda, quella, fortunatamente risoltasi poi nelmigliore dei modi. Stavolta la società, per moti-vi di privacy e su esplicita richiesta dello stessogiocatore brasiliano, non ha voluto fornire al-cun particolare sul motivo esatto che ha causatoil rientro di Eder in patria.
Le alternative Scontata, tuttavia, l’assenza delgiocatore domenica prossima contro la Roma,gara nella quale il tecnico Rossi dovrà dunquetrovare soluzioni alternative per l’attacco, dovel’unico sampdoriano sicuro del posto è, ovvia-mente, Icardi. Il quale, fra l’altro, avrà uno spet-tatore speciale in tribuna: il c.t. argentino Sabel-la. L’alternativa, fronte blucerchiato, senza sna-turare il modulo, potrebbe essere affiancare So-riano a Eder, come avvenuto anche sabato a To-rino contro i granata, oppure utilizzare dall’ini-zio Maxi Lopez, da tempo in gruppo dopo l’inter-vento al ginocchio, ma che deve ancora ritrova-
re la migliore condizione. Esiste, poi, una ter-za ipotesi, meno probabile delle prime due:dare, cioè, via libera a Sansone, ma soltan-to nei prossimi giorni, quando i nazionali(Romero, Gastaldello, Mustafi, Krsticic,
Obiang e Savic) saranno rientrati alla base,sarà possibile capire le intenzioni di Rossi.
Palombo migliora In questa situazione diemergenza nel reparto offensivo, il tecnicopuò tuttavia consolarsi per la buona notizialegata al miglioramento delle condizioni diPalombo, dopo il ricovero del giocatore inospedale di sabato notte, in seguito a una co-lica renale. Ieri il giocatore ha svolto una pre-
parazione differenziata al «Mugnaini», ma for-se già oggi si aggregherà al gruppo e domeni-ca potrebbe quindi essere regolarmente dispo-nibile con i giallorossi.
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QUI TRIGORIA LA SENSI CONTRO LA SCELTA DEL CLUB: «DOVEVA RIMANERE ZEMAN. E PALLOTTA FORSE E’ TROPPO LONTANO»
Guidolin: «Basta Milanora guardiamo avantiIo penso al Torino...»
Eder in Brasileper gravimotivi familiari
ANDREA PUGLIESEROMA
«Bisogna ritrovare il doloredella sconfitta». Che per unasquadra che vive un 2013 trauma-tico (2 punti in 5 gare di campio-nato), sembra paradossale. Ed in-vece ha una logica, è il senso dellavoro e dell’appartenenza, il con-fine tra la felicità di una vittoria el’indifferenza di uno scivolone.Ed è la ricetta di Aurelio Andreaz-zoli, che prima di mettere le manisu squadra e giocatori, ha capitodove intervenire: l’ambiente dicasa. «Voglio rendere Trigoria unposto positivo, dove si venga perlavorare con entusiasmo ed ener-gia». Finora, evidentemente, nonè stato così se lo dice uno che lì
dentro ci vive da otto anni, daquando sbarcò a Roma con Spal-letti nel 2005. E, soprattutto, seuna sconfitta non fa più male, allimite dell’indifferenza. «Ancheperché se non senti più quel dolo-re lì, hai sbagliato mestiere».
In prospettiva Andreazzoli ieriha condotto il suo secondo allena-mento, anche se per lavorare dav-vero aspetta domani, quando tor-neranno 9 degli 11 nazionali(Bradley e Piris sono attesi per ve-nerdì). «So dove mettere le mani,lavoro pensando se tra tre anni sa-rò ancora il tecnico della Roma,non certo pensando solo a dome-nica — ha detto a Roma Channel— Tutto quello che faremo saràrivolto a giocare 17 partite (equindi anche a disputare la finaledi Coppa Italia, ndr) ed a dareenergia ai giocatori. Chi non lo fa-rà sarà fuori». Già, anche se fino-ra è proprio la squadra che è man-cata nel «dolore della sconfitta».«Ed ora dovrà prima di tutto ono-rare la maglia. Ma questi ragazzinon sono delinquenti, bensì gen-te volenterosa».
Il gruppo Ed allora, per tirar fuoripositività ed energia, Andreazzo-li proverà a sfruttare le sacche ine-spresse di Trigoria. «C’è un poten-ziale da valorizzare». Per farlo,chiederà una mano ai suoi colla-boratori («Beccaccioli sarà la miaappendice cerebrale, Muzzi l’hoallenato ad Udine: mi stava sullescatole, ma l’ho scelto per le quali-tà e il saper essere discreto») ed achi conosce da sempre: Totti (ieri
stop. piccola distorsione alla cavi-glia sinistra, ndr), De Rossi, Per-rotta e Taddei. «Con qualcuno c’èamicizia e stima reciproca, abbia-mo dei valori. Se hai il Colosseo elo radi al suolo per farci un super-mercato non va bene. Io il Colos-seo ce l’ho ed è Totti. Ed a lui hochiesto di essere tale. Le doppiesedute? Non ci credo. Nel gruppoimporrò poche regole, ma fer-ree». Speriamo funzionino. Quel-le e il lasciar più liberi i giocatori(«Devono rilassarsi mentalmen-te per dare di più»).
Rosella Ieri, intanto, è tornata aparlare anche l’ex presidente Ro-sella Sensi: «Zeman? Non credosia stato giusto esonerarlo, miopadre mi ha insegnato che il tecni-co va sempre difeso. Fossi statoin Sabatini, poi, non avrei dettoquelle cose di lui prima del Ca-gliari. La proprietà? Per me do-vrebbe essere un punto di riferi-mento, nel bene e nel male. I gio-catori devono sentire la presenzadi chi decide. Ci vuole passione,Pallotta forse è troppo lontano».
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Andreazzoli: «Ho il Colosseo: è Totti»
Palermo, l’ira della cittàZamparini contestato
Il presidente del Palermo Maurizio Zamparini, 71 anni, a colloquio con i tifosi che l’hanno contestato PALAZZOTTO
AurelioAndreazzoli,59 anni,toscano, guidala Roma inseguitoall’esonero diZeman EPA
MAURIZIO ZAMPARINI
15LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
«Un giorno tristeper il calcio
europeo». Cosìlo scorso lunedì
il direttore diEuropol, Rob
Wainwright, nelpresentare i
risultati della piùgrande inchiesta
investigativasulle gare di
calcio truccatein Europa.
SI sospetti
Per l’Europol trail 2008 e il 2011
ci sarebbero piùdi 380 gareconsiderate
sospette (su 150ci sono prove
certe). Coinvolti425 persone di
oltre 15differenti Paesi
tra arbitri,dirigenti,
giocatori edesponenti di una
criminalitàorganizzata
capace digenerare profitti
per 8 milionieuro e un giro di
corruzione paria 2 milioni dieuro. Oltre a
Europol i repartidi polizia diGermania,Finlandia,Ungheria,Austria e
Slovenia hannocollaborato
all'inchiesta.
SIn Italia
L’Europol non haavuto accesso
ai dati delleinchieste italiane
condotta dalleProcure di
Cremona, Bari eNapoli. Tuttavia
nell’elenco c’èuna partita delcampionato di
Serie A:Lecce-Lazio 2-1,
già nel mirino aCremona.
L’Europol èarrivata a
questa garadopo l’arresto dialcuni ungheresi
che hannoconfermato la
combine
IL CASO DOPO LE NUOVE INDISCREZIONI
A Londra seminario sul match fixing: «Gli Stati e le Federazionidevono fare la loro parte o non si riuscirà a contenere il fenomeno»
LA LISTAEUROPOL
«Non c'è posto per lecombine nel calcio. È un male eper il futuro del calcio dobbiamoaffrontarlo e sconfiggerlo ora».L'appello accorato arriva daSimone Farina, ex difensore delGubbio e oggi community coachall'Aston Villa. «Non è unproblema dell'Italia o di unparticolare Paese, è un problemainternazionale. Le responsabilitàsono di giocatori e dirigenti. Chigestisce un club deve agire esupportare i calciatori e leautorità nelle loro indagini. Nonpossono lasciare da soli igiocatori, non devono permettereche abbiano paura di parlarequando vengono contattati dallepersone sbagliate. I giocatoridevono sentirsi sostenuti perpoter dire quello che devonoquando vengono avvicinati dacerte organizzazioni».
L’EX DEL GUBBIO
L’ATTESA SQUALIFICATI PER ILLECITO
L’esultanza del Debrecen nella gara persa 3-4 con la Fiorentina EPA
Debrecen nelmirino per le sfidedi Championscontro Fiorentinae Liverpool
A Singapore leautorità stringonoil cerchio suDan Tan, ricercatoanche in Italia
Il legale del capitano lazialeribatte al pm di Cremona:«Ansiosi del confronto in aula»
DAL NOSTRO INVIATOMAURIZIO GALDILONDRA
«Tutte le federazioni etutti gli stati devono fare la lo-ro parte per combattere il feno-meno del match fixing, altri-menti non si riuscirà a conte-nerlo». Laila Mintas responsa-bile dell’area legale dell’EarlyWarning System della Fifa peril monitoraggio delle combinenel calcio lancia questo appel-lo da Londra al seminario«Sport integrity and matchfixing» organizzato dall'Ice, lafiera internazionale di giochi escommesse, e dal bookmakeraustriaco Sks365. Ma la Min-tas è intervenuta anche sullaconferenza dell’Europol di lu-nedì nella quale si è messo an-cora più in luce il problema ele sue dimensioni. «Noi colla-boriamo con Europol eInterpol e il fenomeno ci è chia-ro. I numeri sono allarmanti ebisogna continuare a interve-nire».
I match di Champions E sempreda Londra rimbalza che sareb-be Liverpool-Debrecen 1-0,giocata il 17 settembre 2009,la gara combinata di Cham-pions League disputata in In-ghilterra finita nel mirino del-l’Europol. Secondo quanto silegge sulla stampa danese sa-rebbe appunto il Debrecen lasquadra coinvolta e anche laGazzetta aveva fatto il nomedegli ungheresi in occasionedi un Debrecen-Fiorentina.Secca la smentita del Liverpo-ol che nega sia mai stato con-tattato dall’Europol o dall’Ue-fa. Nella partita Liverpool-De-brecen difendeva i pali dellasquadra ungherese il portiereVukasin Poleksic, squalificatonel 2010 dalla Uefa per omes-sa denuncia in relazione allacombine di un'altra partita. Inquell'occasione il Liverpool,pur venendo dalle buone pre-stazioni con Bolton e Burnleyin cui segnò tre e quattro gol,non giocò una grande gara ecollezionò sette tiri in porta.
Altre combine E sempreSks365, attraverso il suo re-sponsabile legale FrancescoBaranca, ieri ha anche messoin luce come dopo il «fenome-no Italia», ora le combine si sti-ano rivolgendo più su altre na-zioni come la Repubblica Ce-ca, Cipro, Malta, ma anche sucampionati minori soprattut-to di Germania e Inghilterra.In particolare giocate anoma-le rilevanti sono state segnala-te per la Conference sud ingle-se.
Singapore Intanto dopo le ac-cuse dell’Europol e le azionidell’Interpol, le autorità di Sin-gapore hanno deciso di colla-borare strettamente con le au-torità giudiziarie europee.Mentre il fantomatico DanTan è stato inserito nella listadei ricercati più pericolosi inItalia, Singapore non lo ha an-
cora messo sotto inchiesta, ma«sta monitorando la questionesoprattutto dopo che è scop-piato lo scandalo in Malesiache ha coinvolto diversi nazio-nali. E in Europa, ultima ad ac-corgerai del problema sembrasia la Spagna. Ieri ancora unavolta il vicepresidente della Le-ga calcio iberica torna sull’ar-gomento e sottolinea: «Il pro-blema del match-fixing e dellescommesse pilotate esiste an-che in Spagna, solo che le auto-rità non hanno ancora presocoscienza della situazione». In-tanto ci sarebbero anche parti-te dei campionati brasilianinel mirino dell’Europol, masull’argomento già i magistra-ti della Dda di Napoli avevanomesso nel mirino alcune ope-razioni che riguardavano ope-razioni del clan D'Alessandroin Sudamerica.
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Si svolgeranno oggi pomeriggio le udienzeal Tnas (presieduto da Silvestro M. Russo ecomposto da Tommaso Edoardo Frosini e AurelioVessichelli), in merito ai ricorso presentati daRoberto Vitiello e Claudio Terzi contro la Figc. Igiocatori del Siena sono stati squalificati per lagara AlbinoLeffe-Siena rispettivamente a 4 anni ilprimo e 3 anni e mezzo il secondo. I legali diVitiello e Terzi sono «fiduciosi» e sperano in unaassoluzione totale. Un auspicio confortato anchedalle ultime sentenze del Tnas (ribattezzato«scontificio») che negli ultimi mesi ha smentitopiù volte i giudici sportivi di primo e secondogrado. Sempre al Tnas discuterà il 26 febbraio ilricorso presentato da Nassi (squalificato per 3anni per la gara Ancona-Mantova), mentre hapresentato ricorso anche Marco Zamboni controlo stop di 19 mesi.
CALCIOSCOMMESSE
4Allarme rosso della Fifa«Serve l’aiuto di tuttiper fermare le combine»
Farina: «I giocatorinon vanno isolatima sostenuti»
Oggi il Tnas discute i ricorsidi Vitiello e Terzilegati ad AlbinoLeffe-Siena
Stefano Mauri va all’attacco. Dopo le nuo-ve indiscrezioni filtrate dalla Procura di Cremo-na («raccolte altre prove, la posizione del gioca-tore si è aggravata») che lo ha arrestato nelmaggio 2012 ritenendolo coinvolto nelle pre-sunte combine di Lazio-Genoa e Lecce-Lazio, eil nuovo interrogatorio di Carlo Gervasoni(uno dei pentiti dell’inchiesta), è arrivata la re-plica di Matteo Melandri, avvocato del capita-no laziale. «Preferiamo non fare processi in tv osui giornali e confrontarci nelle aule dei tribu-nali — ha spiegato a Sky Sport —. Trovo sor-prendente il tempismo della Procura, si va sem-pre a cercare la notizia quando sembra esserciquiete o addirittura prese di distanze dalla pro-cura federale. Siamo ansiosi di confrontarcicon il pm di Martino». In realtà Palazzi ha solopreso tempo sui possibili deferimenti legati aquesto filone: non è da escludere che il rinviosia dovuto al fatto che la Procura federale sap-pia dell’esistenza di nuovi elementi tenuti co-perti per gli sviluppi delle indagini su Mister X.
Sfida In ogni caso Melandri sottolinea: «Gerva-soni, secondo quanto si legge nei vari provvedi-menti della giustizia sportiva (il Tnas, ndr), èconsiderato inattendibile. Credo di essere statol’unico ad avere i tabulati telefonici e altri docu-menti molto importanti che riguardano le inda-gini: dal mio esame non ci sono dubbi sull’estra-neità di Mauri ai fatti contestati e non dimenti-chiamo che per questo procedimento il mio as-sistito è stato anche in carcere. Il giorno in cuidovesse essere assolto la procura si dovrà difen-dere su quello che è stato il suo operato. Andia-mo avanti e aspettiamo gli eventi».
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«Siamo sicuridell’innocenzadi Mauri»
16 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
TwitTwit
C ambiare il modulo di gioco in corsa è unamoda, una necessità oppure una manife-
stazione di confusione mentale? La Juventusdi Antonio Conte, all’occorrenza cambia dal3-5-2 al 4-3-3. Il cambio di modulo rappresen-ta una risorsa da utilizzare per mettere in diffi-coltà gli avversari o per sorprenderli. I tecniciitaliani studiano le partite fin nei minimi parti-colari, studiano i punti di forza ed i punti debo-li non solo degli interpreti ma anche dei siste-mi di gioco avversari.
Ma non tutto può essere studiato a tavolino, avolte, durante la gara la pressione degli avver-sari aumenta, e non è più possibile mantenereil baricentro della propria squadra alto. E’ suffi-ciente allora spostare di pochi metri la posizio-ne dei propri giocatori in campo per passare daun 4-3-3 ad un 4-5-1. E ristabilire così l’equili-brio.
Nel corso della mia carriera di allenatrice an-ch’io, spesso, ho cambiato modulo in corsa.Nel tentativo di recuperare una gara in svan-taggio inserire una terza punta, o inserire tretrequartisti con una sola punta per penetrareuna difesa avversaria molto compatta, talvoltaera una necessità per portare a casa il risultato.Insomma strategia di gioco e tattica nell’altolivello sono delle componenti fondamentali.Per noi allenatori la gara diventa quasi una par-tita di scacchi. Ma badate bene, tutto ciò nonsignifica adattarsi agli avversari o snaturare ilproprio gioco. I principi di attacco e di difesarimangono gli stessi, si cercano soluzioni alter-native che possano mettere in difficoltà gli av-versari. Ma alla base di questi cambiamenti dimodulo ci deve essere sempre, da parte dellasquadra, una perfetta conoscenza dei principicalcistici e della filosofia di gioco dell’allenato-re.L’Inter di Andrea Stramaccioni non sembraavere questa maturità tattica perchè la squa-dra neroazzurra non appare mai a proprioagio.Cambiano gli interpreti cambiano i moduli maL’Inter continua a non esprimere una convin-cente e ben definita organizzazione di gioco.In questo caso l’allenatore neroazzurro dovreb-be fare un passo indietro ed insistere su un mo-dulo.Quando la squadra avrà metabolizzato ed auto-matizzato i principi ai quali si ispira il tecnicosarà più facile cambiare disposizione tattica.Per ora, troppa confusione. Di contro osserva-te il Bologna di Pioli, adatta il suo gioco perfet-tamente alle squadre avversarie ma, fateci ca-so, la squadra sa sempre cosa fare ed esprimesempre un’ottima organizzazione tattica.
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L’ incidente di cui è rima-sta vittima ieri Lindsey
Vonn durante il superG deiMondiali di Schladming ripro-pone ancora una volta il pro-blema della sicurezza. Se si fer-mano le gare di Formula 1quando la pioggia è troppo in-tensa perché non fermare unagara di sci in cui si rischia lapelle quando le condizioni so-no avverse? Ma sulla neve tut-ti accettano tutto. Allenatori,dirigenti, atleti, con un fatali-smo a volte agghiacciante. Sidice agli atleti di attaccare, dispingere al massimo, di pren-dere rischi, ma bisogna puremetterli nelle condizioni di far-lo a un livello minimo di sicu-rezza. Sicurezza che ieri a Sch-ladming ieri non c’era.Solo due volte nella storia ga-re non sono state disputateper volere degli atleti, a SierraNevada nel 1994 un gigantemaschile dove la pista si spac-cava e nel 1996 un gigantefemminile a Val d’Isere dove laneve che cadeva si fermava su-gli occhiali. Protagonisti tregrandi campioni, il norvegeseKjetil Aamodt e il nostro Tom-ba e la Compagnoni. Genteche forse vedeva più in là. Civuole più senso di responsabi-lità in una disciplina, come di-mostrano i curriculum deisuoi attori, che già distrugge iprotagonisti.Comunque, pur in una giorna-ta difficile come quella di ieri,i Mondiali si sono aperti beneper la squadra azzurra con lascoperta di una nuova stellina,la ventenne Sofia Goggia,quarta in superG a soli 5/100dal podio. Oggi però nel su-perG maschile puntiamo deci-samente alla prima medaglia,se non alla prima vittoria. Ab-biamo le carte in regola per far-lo con un quintetto (un uomoin più grazie al titolo conqui-stato da Innerhofer 2 anni fa aGarmisch) dove, oltre a Chri-
stof, anche Marsaglia, Heel eFill posso puntare al podio,con il giovane Klotz capace pu-re lui di una fiammata vincen-te.Ma è soprattutto il giorno diInnerhofer, di quel campioneche prima di tutti gli altri reg-ge al momento le sorti del no-stro sci. Dolorante alla schie-na, appena sfebbrato dall’in-fluenza, si appresta a vivereuna delle giornate più intensedella carriera. Lunedì, all’arri-vo a Schladming ha dichiaratoche la vittoria a cui tiene di piùè la discesa (anche per la con-correnza interna con Paris...),ma stamane ha davanti la pos-sibilità di un’impresa esaltan-te e difficilissima. In superG lavelocità si inventa e pochi co-me il numero uno azzurro safarlo. Un tempo era solo un uo-mo da ghiaccio vivo, aveva bi-sogno di quella risposta pron-ta degli sci su fondo compattoper esprimere il meglio delsuo repertorio, sapeva «far la-vorare gli attrezzi» come po-chi altri. Ora si è affinato, haallargato il suo repertorio, sot-to la guida del tecnico MaxCarca, ha imparato a distribui-re la pressione anche sullo sciinterno, la grande chiave incurva per essere veloci puresulla neve morbida. Quellache troverà stamane sulla pi-sta Planai.Quella iridata è una pista vec-chio stile, senza precipizi verti-ginosi, tranne il muro finale,splendido palcoscenico laprossima settimana per gigan-te e slalom, ma con tante on-de, dove serve sensibilità e so-prattutto la capacità di mante-nere la velocità, con dolcezzapiù che con rabbia. Materiaper uomini fini, che sanno an-che sfilare con un vestito ele-gante, come l’Innerhofer mo-dello. Lo scorso marzo Chri-stof qui vinse il superG dellefinali di Coppa del Mondo. Ese fosse stata solo la prova ge-nerale?
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Ehi ragazzi, sonocosì felice con tutti i vostrigentili messaggi per il miocompleanno. Grazie mille.
laPuntura ilCommento
D opo quei dieci giri «dove capisci se una mo-to va oppure no», Valentino Rossi si è tolto
con la delicatezza di una piuma il macigno dallespalle. E tutto il Motomondiale insieme a lui. Per-ché un Valentino perdente, meglio il fantasmadel campione capace di vincere 9 titoli in tutte lecategorie, diventa quasi più disastroso di un Va-lentino che si ritira. Ma se il tifoso ha dalla sua lafede incrollabile, succeda quel che succeda, il pi-lota sa di non poter barare con se stesso. Troppolucido, Rossi, troppo analitico per non aver avu-to davvero «paura» di non essere più lo stesso:l’età, la crescita degli avversari, la disabitudine astare davanti. Impossibile non farsi attraversarela mente da nubi nere. Da cancellare con unagiornata come questa.Ieri mattina Valentino, a Sepang, la pista dell’ulti-ma vittoria, quasi due anni e mezzo fa,appena scattato il semaforo verde(le 10, l’alba per lui…) è salito insella alla «sua» Yamaha ed è subi-to stato veloce, in scioltezza.Per un paio d’ore perfino da-vanti a tutti. In un lampo lenubi erano dissolte, il sorrisoriacceso, le speranze ripartite.Due anni di sofferenze cancellatiin 10 giri. Perché quello che c’è sta-to prima sia stato un fallimento or-mai è stato sviscerato: da una parte
una moto particolare come la Ducati che per an-dare forte ha bisogno di classe e lucida follia (al-la Casey Stoner, per non fare nomi), dall’altra unpilota come Rossi che non si è trovato a guidarlae ha gettato la spugna troppo presto («Dopo tregiri avevo già capito che i risultati non sarebberovenuti») per poter dire di aver fatto tutto quelloche era possibile. Il matrimonio più bello del de-cennio è andato così, inutile guardarsi indietro.Davanti, invece, c’è una moto che per sua fortu-na aveva lasciato leggero con un «Bye Bye Baby»(sulla maglietta) e non con un addio astioso, unasquadra dove non è stato dimenticato per quelloche ha fatto in pista (4 titoli in 8 anni) ma ancheper i rapporti umani. Perfino un compagno comeJorge Lorenzo che, invece di fargli pagare tuttoquello che ha dovuto subire in passato (tipo ilmuro per non farsi guardare dentro il box), lo haaccolto senza fare troppe storie, almeno pubbli-camente, pur avendo sulla carenatura il numero1. Come sarà questo ritorno al futuro non si puòcerto dire dopo 56 giri di una giornata nemmeno
troppo calda per essere in Malesia. Se lascommessa sia vinta. Se arriverà quellavittoria ipotizzata da Valentino comeobiettivo minimo. Se si potrà sognare
il Mondiale della «stella». Sicura-mente, però, la scommessa non
sarà persa. Perché Valentino èdi nuovo tra i protagonisti. So-prattutto, perché è tornato adivertirsi in moto.
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Che bello rivedervi!! Nemanca solo una
Oggi donatrice e testimonialADMO....domani la speranzadi salvare una vita!
laMoto
di LORENZO CASTELLANI
@Protiride: Ho la miaSpartacus, baby!E chi mi ferma piú ora!#spartacus #trek
Fuoriclasse di ciclismo
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
@Cristiano
Campionessa di tennis
laRiflessione
@f_cancellara
di CAROLINA MORACE
@flavia_pennetta
VALENTINO È TORNATO A DIVERTIRSISTAVOLTA NON PERDERÀ LA SCOMMESSA
@laoola56
Azzurra di nuoto
di ENRICA SPERONIGRAZIE CHIELLINI, CHIEDERE SCUSAÈ UN GRANDE ESEMPIO PER I GIOVANI
Lo Sci come la F.1se c’è pericolobisogna fermarsi
di ROBERTO PELUCCHI
di FILIPPO FALSAPERLA
di PIERANGELO MOLINARO
laVignetta
f
Attaccante di Real e Portogallo
C hiedere scusa non è mai facile, è più sem-plice dire mi dispiace perché nel dispia-
cersi per qualcosa è contemplata una partedi imponderabilità o di «a mia insaputa»,attenuanti che accarezzano il nostro or-goglio ferito. Chiedere scusa, invece, èun’assunzione di responsabilità sen-za cercare giustificazioni, è ricono-scere di avere sbagliato senza see senza ma.
Giorgio Chiellini (nella fotoForte), tra i protagonisti 10 giorni fa del-la gazzarra nel dopo partita di Juventus
-Genoa (e per questo squalificato), l'ha fattocon un testo su Facebook. Ci contavamo,
non ci ha deluso.
«Ora che le polemiche sono pas-sate, vorrei scusarmi pubblica-
mente per l'accaduto: purtrop-po vivere la partita dagli spal-ti mi ha trasmesso ancora più
tensione e dopo il fischio fina-le ho reagito in modo troppo vee-
mente. Noi giocatori dovremmoessere i primi a dare il buon esem-
pio di come ci si comporta dentro e
fuori dal campo e per questo volevo scusarmi contutti i tifosi di calcio e gli sportivi in genere per ilmio comportamento».
Non un riferimento all'episodio che ha scatenatoil casino, non un cenno all'ecumenico (del giornodopo) «gli arbitri possono sbagliare». Chiellini haparlato solo di sé, di quello che ha fatto lui. Que-sto suo chiedere scusa dimostra, oltre a intelligen-za e onestà, la consapevolezza di un personaggiopubblico nel valutare l'impatto dei propri compor-tamenti.Qualità che non abbonda. Anche fuori dal calcio.
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L’INTER DI STRAMA E’ UNA SQUADRACHE NON SEMBRA MAI A PROPRIO AGIO
Oggi l’Italia si gioca la carta Innerhofer:può regalarci una giornata Mondiale
laMister
CRISTIANO RONALDO
FLAVIA PENNETTA
I soccorsi a Lindsey Vonn dopo lo spaventoso incidente AFP
LAURA LETRARI
FABIAN CANCELLARA
Andrea Stramaccioni abbraccia Antonio Cassano AP
La doppietta di Balotelli hatolto il sonno a Berlusconi.Gli ha ricordato i bei tempia Palazzo Grazioli.
17LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
18 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
CarmeloImbriani
compiedomenica 36anni. E’ statoattaccante di
Napoli,Pistoiese,Casarano,
Genoa,Cosenza,
Benevento,Salernitana,
Foggia eCatanzaro.
Da allenatore hadebuttato la
stagione scorsaal Benevento, la
squadra dellasua città
LA SUACARRIERA
Daniele Cacia,30 anni il
prossimo 23agosto, è nato a
Catanzaro
SSERIE A
Ha vestito lemaglie di
Fiorentina eLecce con 2 gol
SERIE BHa giocato con
Piacenza,Reggina,
Padova eVerona: in tutto
conta 82 golSERIE C1
L’ha fatta conSpal e Pistoiese
facendo 8 reti(foto Memedia)
S
92I gol segnati incampionato daCacia nella sua
carriera
102I gol totali
contando ancheCoppa Uefa,
Coppa Italia e ivari spareggi
15I gol in questastagione con il
Verona: loseguono
Sansovini eSiligardi con 14
18Il massimo di
gol di Cacia inun torneo: l’ha
raggiunto aPiacenza nel
2005-06
93I gol di Sasà
Bruno,l’attaccante di B
con più gol inquesto torneo
147I gol di David
Di Michele,l’attaccante di B
con più gol incarriera
IL GIUDICE SPORTIVO
Il capocannoniere del Verona lancia la sfidaMa quanti guai ha superato per arrivare al top
4
PRIMA DIVISIONE
Dal Napoli alla garadi lunedì: grandesolidarietà per l’exdel Beneventoora in ospedale
MERCATO
Hinterreggio, 4 squalificatiCuneo e Gubbio: stop per 3Tre turni a Masi del Venezia
Domenica sera DominiqueMalonga sarebbe sarebbe statoaggredito fuori da un ristorante diVicenza. L’agguato non avrebbeuno sfondo razzista, ma solomotivazioni «sportive» legate alloscarso rendimento della squadradi Dal Canto (il tecnico appenaarrivato al posto di Breda).Il Vicenza non vince dal 17novembre (2-1 al Novara) ed èprecipitato al terz’ultimo posto.Malonga, dopo una brevecolluttazione, avrebbe ricevutoun paio di calci dall’aggressore. Ilgiocatore non ha ancora sporto
denuncia e la società gli haimposto il silenzio. L’attaccantenon aveva nemmeno giocato ilgiorno precedente nella sconfittainterna contro la Juve Stabia.
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IL FATTACCIO
Vicenza, aggredito Malonga in cittàE la società gli impone il silenzio
Nel mirino
LEGA PRO LA STORIA
I NUMERI
Infortuni e sceltesbagliate primadi esaltarsi nelprogetto fatto perlui da Mandorlini
MERCATO
Un portiere a PadovaTesserato Calderoni
Dopo aver cercato di ripren-dere Cano dal Bassano, il Padovaha trovato il terzo portiere che cer-cava. Si tratta di Alex Calderoni, 36anni, nelle ultime stagioni a Cesena.
LA POLEMICA
Ternana: assessorelitiga per lo speaker
TERNI Un soprannome sba-gliato ha rischiato di aprire un casotra la Ternana e il Comune. Ma se tichiami Bencivenga, proprio comel'assessore alla Viabilità, e lo spe-aker dello stadio ti ribattezza «auto-velox», l'incidente diplomatico èprobabile. L’assessore, che fron-teggia l'ira degli automobilisti per lemulte, s’è fatto sentire. Così lo spe-aker Vincenzo Racioppa s’è rasse-gnato e cambierà soprannome alterzino arrivato dalla Pro Vercelli.
IL GIUDICE SPORTIVO
Squalificati in setteStop per Saponara
MILANO Il giudice sportivoha squalificato per una giornata: Sa-ponara (Empoli), Marianini (Nova-ra), Trevisan (Padova), Hetemaj(Reggina), Goian (Spezia), Gomez(Verona) e Brighenti (Vicenza).
LA SITUAZIONE
Lunedì sera a Empoliil derby col Livorno
La classifica dopo 24 giorna-te: Sassuolo p. 52; Livorno 51; Vero-na 47; Varese (-1) 39; Padova, JuveStabia ed Empoli (-1) 34; Brescia33; Modena (-2) e Ascoli (-1) 32; Cit-tadella 31; Spezia e Ternana 29; Ce-sena 27; Crotone (-2) e Lanciano26; Bari (-7), Novara (-4) e Reggina(-2) 25; Vicenza 19; Pro Vercelli 16;Grosseto (-6) 15. Venerdì (ore20.45): Cesena-Ternana (0-0). Sa-bato (ore 15): Bari-Varese (2-2),Crotone-Grosseto (0-1), Juve Sta-bia-Novara (1-1), Lanciano-Cittadel-la (0-1), Modena-Reggina (2-2), Pa-dova-Brescia (0-0), Pro Vercelli-Sassuolo (1-2), Spezia-Ascoli (0-2),Verona-Vicenza (3-2). Lunedì (ore20.45): Empoli-Livorno (2-4).
LA SUACARRIERA
Questa la situazione inPrima divisione e il programmadel prossimo turno:
GIRONE A La classifica dopo 21giornate: Lecce p. 37; Trapani 36;Alto Adige* 33; Entella, Carpi eSan Marino 31; Lumezzane ePavia 29; Feralpi Salò 27;Cremonese (-1) 25; Cuneo 24;AlbinoLeffe (-6) 23; Como* (-1) ePortogruaro* (-1) 21; Reggiana 19;Tritium* 9; Treviso (-1) 8. (*ha giàriposato). Così domenica (ore14.30): Carpi-Alto Adige (1-2);Como-Reggiana (1-0); Cuneo-Trapani (0-3); Entella-Pavia (1-1);Lumezzane-Cremonese (0-0);San Marino-Portogruaro (1-2);Treviso-AlbinoLeffe (0-0); Triti-um-Lecce (0-2); rip. Feralpi Salò.
GIRONE B La classifica dopo 19giornate: Latina (-1) p. 40;Avellino 35; Nocerina 33;Frosinone (-1) 31; Perugia (-1) ePisa 30; Benevento, Prato eViareggio 26; Paganese 25;Catanzaro 24; Gubbio 22; Andria(-2) 20; Barletta 14; Carrarese 13;Sorrento 12. Così domenica (ore14.30): Andria-Catanzaro (0-0);Barletta-Avellino (0-1; sabato,ore 16); Benevento-Carrarese(3-0); Gubbio-Paganese (0-1);Latina-Viareggio (1-1);Nocerina-Frosinone (2-2);Pisa-Perugia (2-1; lunedì, ore20.45); Prato-Sorrento (2-0).
«Imbriani non mollare»E’ uno slogan per tutti
SORRENTO (Na) IlSorrento ha definito l’ingaggiodell’attaccante ivoriano AxelCedric Haouliais Konan, 30anni, l’anno scorso alBellinzona, serie A svizzera.Konan in Italia ha giocato 111partite e segnato 22 reti inserie A tra Lecce e Torino.
SECONDA DIVISIONE
Fondi, adesso tocca a FratenaFONDI (Lt) E’ Fabio Fratena ilnuovo allenatore del Fondi(Seconda divisione). Il tecnicoromano subentra all’esoneratoNicola Provenza, che a suavolta era succeduto per bendue volte a Ezio Capuano.Quella del Fondi è la secondapanchina a saltare questasettimana in questo gironedopo quella della Normanna.
SERIE D
Un recupero oggi e uno domaniSi gioca oggi alle 14.30 ilrecupero della gara saltataper i danni e il furto allo stadiola notte precedente. Si trattadi Astrea-Marino (F): arbitraGaroffolo di Vibo Valentia.Domani a Bastia Umbra c’èCastel Rigone-Sp. Terni (E).
FIRENZE Il giudice ha squalificato 56 giocatori(23 di Prima divisione, 33 di Seconda) dei quali 4dell'Hinterreggio, 3 di Gubbio, Cuneo e Giacomense.
PRIMA DIVISIONE Giocatori espulsi: tre giornate aMeza Colli (Pavia) per ripetute offese a unguardalinee; due a Pesenti (AlbinoLeffe), Guerri(Gubbio) e Babù (Paganese); una a Pippa (Barletta),Danucci e Scaglia (Cuneo), Briganti (Gubbio), Caccetta(Trapani), Pasciuti (Carpi), Benassi (Carrarese) eFerrero (San Marino). Non espulsi: una giornata aMalaccari (Gubbio), Malomo (Prato), Piccinni(Barletta), Pestrin (Carrarese), Moi (Cremonese),Donida (Cuneo), Crescenzi (Viareggio), Sacilotto(Latina), Cesca (Pavia), Moracci (Portogruaro) eBalzano (Sorrento). Allenatori: una giornata a Cozza(Catanzaro) in aggiunta alla precedente perchéimpartiva disposizioni dalla tribuna, e Rossi (Cuneo).Ammende: 2.500 euro Andria, 1.000 Gubbio e Perugia.
SECONDA DIVISIONE Giocatori espulsi: due giornate aGigli (Chieti), Fiorentino (Martina) e Dal Bosco(Poggibonsi); una a Gaeta (Renate), Locatelli(Santarcangelo), Frattali (Valle d'Aosta), Urso (Fano),Pandiani (Giacomense) e Angelino (Hinterreggio). Nonespulsi: una giornata a Scuffia (Melfi), Fanucchi(Alessandria), Capellupo e Varricchio (Giacomense),Franceschini, Cruz e Ungaro (Hinterreggio), De Luca(Vigor Lamezia), Castaldo (Normanna), Longobardi(Bassano), Tattini (Bellaria), Candiano (Borgo aBuggiano), Ferrari e Sandrini (Castiglione), Caponi(Pontedera), Palumbo (Fondi), Della Latta e Mazzanti(Gavorrano), Bersi e Pietribiasi (Mantova), Salvatori eSchicchitano (Poggibonsi), Gallon (Savona) e Jidayi(Valle d'Aosta). Allenatori: una giornata a Carbone(Valle d'Aosta) per bestemmia. Ammende: 1.500 euroGavorrano e Venezia.DISCIPLINARE Tre giornate di squalifica a Masi(Venezia) per aver dato mandato verbale a due agenti(Martorelli e Corvino) quando giocava nella Fiorentina.
NICOLA BINDA
Mai così Cacia. Mai cosìin alto. Mai stato capocanno-niere, mai stato promosso (an-che se una presenza nel Pia-cenza salito in A nel 2001 cel’ha). E’ arrivato il momento diraccogliere anche per lui, l’at-taccante a lungo inseguito inestate (è stato acquistato a tito-lo definitivo dal Lecce) che hapreso per mano il Verona percentrare l’obiettivo. Con 15gol è primo tra i marcatori,con le sue 2 reti il Verona hafatto i primi 4 punti del 2013;a lui ne mancano 8 per rag-giungere quota 100 in campio-nato, intanto è già tra i califfidella B. Ma per arrivarci la stra-da è stata lunga. E in salita.
Gli inizi Non aveva ancora 13anni Cacia quando da Catanza-ro è andato a giocare a Torino.Non alla Juve o al Toro, ma al-la scuola calcio Gabetto. La fa-miglia è rimasta in Calabria,lui viveva in un pensionatocon i bimbi granata (Calaiò,Quagliarella...) ed è diventatogrande in fretta. Ha cercatofortuna in Inghilterra con unpaio di provini, poi ha scelto ilPiacenza, la città che poi diven-terà la sua. Malgrado sia mol-to scaramantico (dal cornettorosso in tasca alle stesse scar-pe in caso di gol), non è statodi certo baciato dalla fortuna,
almeno guardando le fratturesulla cartella clinica: perone si-nistro nel 2003, malleolo e pe-rone destro nel 2007, ancoraperone destro nel 2009.
La Toscana Infortuni tosti, capi-tati nel momento clou, comequando aveva conquistato la
Fiorentina. Se in Toscana ave-va fatto il salto di qualità nel2005 alla Pistoiese (Bruno Te-dino in panchina, 8 gol in C1),a Firenze a gennaio 2008 erareduce dal doppio crac e non èandato oltre le 3 presenze inA, ma con un gol in Coppa Ue-fa al Rosenborg nel ritorno deisedicesimi (2-1). La sua forzaè sempre stata quel caratteretosto proprio dei calabresi edopo ogni infortunio, ogniscelta sbagliata oppure ogniannata negativa, è sempre ri-partito per dimostrare chi è.
Come segna Quando trova una
squadra che gioca per lui, chelo esalta, che lo fa sentire im-portante, Cacia non delude.Come nel 2005-06, a Piacen-za, quando ha fatto il suo re-cord di gol: 18, con Beppe Ia-chini allenatore. Adesso nemancano 3, e davanti ci sono18 partite: il cornetto rosso èpronto. Nonostante il Veronasia ricco di stelle, al centro del-l’attacco e del progetto di Man-dorlini c’è lui. Dategli la palla:di destro (5 gol), di sinistro(4), di testa (3) o su rigore (3),in area (11), fuori (1) o nel-l’area piccola (3), nel primo(6) o nel secondo tempo (9),la butta sempre dentro lui.
Obiettivi Da un tipo così spieta-to in campo, non aspettateviscintille fuori. La compagnaVanessa gli ha regalato un bim-bo (Nicolò) 15 mesi fa, a Vero-na vive in centro e si gode lemeraviglie della città, quandoil suo ufficio stampa lo lasciaparlare non regala sparate cla-morose. Parlano i gol per Ca-cia. Dal primo, il 15 gennaio2004 in un Piacenza-Napoli2-2, ai 2 in A con il Lecce nel2008-09. Nel curriculum an-che 3 triplette (2 con il Piacen-za, 1 nel Verona, a Varese) e10 doppiette (6 a Piacenza,1 a Padova, 3 a Verona).In questa B ci sono 12attaccanti che hannosegnato più di lui,ma solo 3 hannopiù gol in B: se Ca-cia ne fa uno rag-giunge Tavano e Ti-ribocchi (83 a testa),ne servono 11 per rag-giungere il cecchino deltorneo (Sasà Bruno del-la Juve Stabia, 93 centriin B). A Cacia ne manca-no 8 per arrivare a 100,quota già superata (102)se si contano Coppa Ita-lia, spareggi vari e la Cop-pa Uefa. Otto gol soltan-to: chissà se basterannoper riportare il Veronain A, e magari — visto ilcontratto fino al 2014 — perrigiocarci. Con il carattere chesi ritrova, questa sfida è unostimolo. E se la giocherà. In si-lenzio, ovviamente.
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SERIE B IL PROTAGONISTA
4 Taccuino4
A Carpi e Noceradomenica ci sonodue grandi match
MIMMO MALFITANONAPOLI
Maledetta malattia! S’èintrufolata nella vita di Car-melo Imbriani, 36 anni dome-nica, ex attaccante di Napoli eBenevento (dove ha iniziatoquesta stagione come allena-tore) e vorrebbe portarglielavia. La contesa è tosta, di quel-le che ti lasciano senza un bri-ciolo di forza, ma che t’impo-ne di non mollare: linfoma diHodgkin, è stata la diagnosidefinitiva, scritta nella scorsaestate, quando i primi segnidel male hanno cominciato apresentarsi nel ritiro precam-pionato.
Da Bolzano... Adesso, lui è lì, inun letto dell’ospedale di Peru-gia, e non ha alcuna intenzio-ne di cedere. E combatte conquel cocktail di medicinali
che ne sta mettendo a duraprova il fisico e la mente. Lasua sofferenza ha aperto auna solidarietà decisa, com-movente, per come il calcio lasta manifestando. Da Nord aSud c’è un intero sistema chene sta sostenendo la batta-glia. A Bolzano, lunedì sera,durante Alto Adige-Lumezza-ne, i giocatori sono scesi incampo con una maglietta cheaveva la scritta «Imbriani nonmollare». Certo, non devemollare, perché il calciol’aspetta.
... a Napoli Non c’è distinzionedi serie o di categoria: i mes-saggi per Carmelo portano fir-me anonime e di grandi cam-pioni, come Hamsik, Cavani ePaolo Cannavaro che hannovoluto dedicare le ultime pro-dezze a questo ragazzo cheha conosciuto il grande calciocon il Napoli, esordendo in se-rie A nel febbraio ’94, controil Cagliari, con Lippi in panchi-na. La genuinità dei sorrisi diquei giorni è l’immagine piùfrequente che scorre nellamente di chi gli vuole bene elo sprona a resistere. Si, Car-melo, non mollare.
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Colpo SorrentoIn attacco Konanex Lecce e Toro
Serie A e 100 golTutto per Cacia
Dominique Malonga, 24 LAPRESSE
19LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
inMalesia Valentino sulla Yamaha torna il Dottore
Bagarre dietro a Pedrosa
Così ieri sullapista di Jerez
(4.428 m)
1. Button(GB-McLaren)
1’18"861(37 giri)
2. Webber(Aus-Red Bull)
1’19"709 (73)3. Grosjean
(Fra-Lotus)1’19"796 (54)4. Di Resta
(GB-Force India)1’20"343 (89)
5. Ricciardo(Aus-T.Rosso)
1’20"401 (70)6. Massa
(Bra-Ferrari)1’20"536 (64)
7. Hülkenberg(Ger-Sauber)1’20"699 (79)8. Rosberg
(Ger-Mercedes)1’20"846 (14)
9. Maldonado(Ven-Williams)1’20"864 (84)10. Van der
Garde(Ola-Caterham)
1’21"915 (64)11. Chilton
(GB-Marussia)1’24"176 (29)
DAL NOSTRO INVIATOANDREA CREMONESIJEREZ (Spagna)
Fernando Alonso puòcontinuare a macinare chilo-metri in bici senza assillo per-ché, quando tra due settimaneal Montmelò (il 19) inizierà lamarcia di avvicinamento aMelbourne, troverà ad atten-derlo una Ferrari sincera neicomportamenti, lontanissimada quell’oggetto misteriosoche era la F2012 dodici mesifa. Nessuna telefonata allar-mata è partita ieri sera daJerez per Maranello o le Cana-rie, giura Felipe Massa che ieriha avuto l’onere e l’onore di te-nere a battesimo la F138.«L’unico rammarico è nonaver provato a lungo comeavrei voluto — ha commenta-to il brasiliano, che ha percor-so 64 giri, tutti con gomme dimescola media (tre treni) e unmiglior tempo di 1’20"536, se-sto di giornata —. All’inizio bi-sogna fare tanti chilometri, sa-rebbe sempre ideale percorre-re un centinaio di giri, inveceabbiamo accusato dei proble-mi di temperatura interna del-la macchina che ci hanno co-stretto ad aprirla per capire co-me ovviare al problema».
Sollievo Ma il brasiliano è ap-parso comunque sollevato.«Perché questa vettura è dav-vero di un altro pianeta rispet-to a quella dell’anno scorso. Al-lora non ero affatto contento.Quella macchina non si... fer-mava in pista (non aveva tenu-ta di strada; n.d.r.). La primaimpressione su questa F138 èpositiva, è molto più bilancia-ta. Qui a esempio conta moltol’aderenza e ho avuto buoni re-sponsi sul comportamento delposteriore, è più solido. Sì, misento sollevato perché tuttociò ci permetterà di guadagna-re tempo: l’anno passato abbia-mo speso più di un mese perrisolvere i problemi. E questo
ci aiuterà ad accelerare lo svi-luppo e preparare la mac-china per la prima gara.Attenzione però, questonon vuol dire che è tuttoperfetto, c’è tanto da fa-
re, tante cose da capire esviluppare».
Prestazioni La Ferrari sindalla vigilia aveva dichia-
rato che in queste pri-me giornate non avreb-be guardato al crono-metro, ma il tempo di1’18"8 centrato da Jen-son Button al termine
di una tribolata giornata per laMcLaren, ha lasciato stupito ilbrasiliano: «Non so quantabenzina avesse a bordo, in chemaniera usasse l’ala mobile(c’è un accordo tra i team perutilizzarla solo nel rettifilo deibox e in quello opposto;n.d.r.) ma quel tempo è incre-dibile. Ah lo fa fatto con legomme dure? Sì? (sorriso),Beh allora è ancora più... velo-ce. Invece l’1’19"7 di Webber(secondo del giorno; n.d.r.)era sicuramente alla mia porta-ta. E comunque non sono affat-to dispiaciuto di come è anda-ta questa prima giornata».
Gomme Dà anche un primo giu-dizio sulle nuove gomme. «So-no senz’altro più morbide diquelle che avevamo l’annoscorso, bisognare considerareche questa pista non fa moltotesto perché l’asfalto è abrasi-vo e l’usura alta. Ma se mi chie-dete in generale che direzioneavrei voluto prendesse la Pirel-
li, beh avrei detto questa».
Gli altri La giornata di Massa èstata assai più liscia di quelladi Button, rimasto a piedi do-po appena tre giri per un gua-sto alla pompa della benzinache ha ridotto la sua presenzain pista a sole 37 tornate. An-che per la Mercedes è statauna giornata da dimenticare:Rosberg ha dovuto alzare ban-diera bianca dopo 14 giri perun guaio al cablaggio elettricoche ha costretto i tecnici a cor-rere ai ripari, il sistema anda-va modificato e così si è decisodi non girare più. Webber inve-ce è stato regolare come unorologio: è andato piano almattino quando presumibil-mente aveva tanta benzina abordo nella sua Red Bull e as-sai più rapido nel pomeriggio.Positivo è apparso anche il de-butto della Lotus nelle mani diGrosjean e della Force Indiacon Di Resta. Oggi si replica.
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Che antipasto di stagione con Dani che precede di 8 millesimi Lorenzoe di 44 la sorpresa Marquez. Hayden e Dovizioso faticano a oltre 2"
EMIRATES SPONSOR
Il brasiliano:«Più trazionee controllo».Ma Button faun tempone
Stop Ecclestone«GP d’Europa? NoLe gare sono 19»
LA TECNICA
GROSJEANTERZO
Diciannove gare e non 20nel Mondiale 2013 di Formula 1.Bernie Ecclestone mette finealle speculazioni di questesettimane sulla possibilità che ladata del 21 luglio, riservata dallaFia per un Gran Premio inEuropa, venisse utilizzata inextremis. Quindi niente Austria,Turchia, Francia o Portogallosecondo le ultime ipotesi. «Ètroppo tardi per aggiungere unaltro Gran Premio», ha dettoEcclestone da Dubai, durante lafirma dell’accordo quinquennaledi sponsorizzazione dellaEmirates alla F.1 da 144,5 milionidi euro. Il ventesimo GPdovrebbe tornare nel 2014 inRussia a Sochi.
JEREZ — Al panorama delle monoposto per lastagione 2013 manca oramai soltanto la Williams.Presentate invece Caterham e Marussia. Fra le duequella che sembra aver introdotto maggiori novità èla seconda che abbandonata la progettazione con lasimulazione CFD è passata allo sviluppo in galleriadel vento sotto la direzione di Pat Symonds. Lagiornata però è vissuta sull’osservazione dellenovità dei primi della classe. La McLaren, rispetto lapresentazione, ha introdotto una soluzione a treelementi al posto dei soliti due deviatori di flussonella parte inferiore del telaio. Sulla Red Bull c’èstata la conferma che Newey è arrivato alla stessaconclusione Sauber: il buco a monte dello scalinonel muso oltre ad un rafforzamento del sistema diraffreddamento con l’aggiunta di un radiatore subitodietro la presa dinamica del motore. Invariatarispetto alla presentazione la Ferrari con il diffusoreallora tenuto nascosto che sembra identico a quellodi fine stagione come pure l’alettone anteriore.
Giorgio Piola© RIPRODUZIONE RISERVATA
MOTORI TEST FORMULA 1 E MOTOGP
4
McLaren, deviatori ineditiNewey «guarda» alla Sauber
Buona la primaBuona la prima
DAL NOSTRO INVIATOFILIPPO FALSAPERLASEPANG (Malesia)
Per un paio di ore Valenti-no Rossi ha sognato di rompereun digiuno lungo 850 giorni:davanti a tutti con pista asciut-
ta (sul bagnato in due anni emezzo di pena era successo 3volte) con la ritrovata Yamaha,come il 10 ottobre 2010, quan-do qui vinse la 46ª e ultima ga-ra prima di passare a Ducati.
Naufragio Un’avventura in ros-so che lo ha portato ad arranca-re nelle retrovie, a pensare a undeclino che invece ora sembraallontanato. Poco importa chea fine giornata si sia visto sfila-re da Marc Marquez, portento-so al debutto con la Honda (maqui aveva già provato e fatto lostesso tempo), dal compagnoJorge Lorenzo e da Dani Pedro-
sa. «Sono tornato tra i top» com-menta entusiasta. In effetti i 4decimi rimediati sono un fardel-lo da prendere col sorriso sullelabbra: in teoria si può solo mi-gliorare.
Equilibrio Ma il primo giorno discuola della nuova stagione haanche detto che forse il ritiro diCasey Stoner potrà essere unbeneficio per tutti. Per i colle-ghi rimasti, che senza il canni-bale australiano vedono au-mentare le possibilità di vitto-ria e per lo spettacolo. Scompar-so il «bastonatore» che al terzogiro piazzava il record, i grandi
protagonisti se la sono presa co-moda. Grazie anche alla tempe-ratura ideale (non c’era il solitocaldo che stronca fisico e gom-me) si è andati più forte del pri-mo giorno 2012, ma i migliorihanno progredito con calma ealla fine si sono ritrovati in unfazzoletto. Pedrosa ha dato 8millesimi a Lorenzo e 44 a Mar-quez, Mentre in poco più di 8 cisono le 4 Honda e 3 Yamaha su4 (Smith è acerbo e forse inade-guato). Una gran bagarre.
Affinamenti Le Case giapponesiavanzano nel segno della conti-nuità. «La moto era la stessa del
Valentino Rossi sullaYamaha M1 MILAGRO
Massa promuovela Ferrari F138«Altro pianeta»
Felipe Massa,31 anni, viceiridato 2008COLOMBO
20 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
L’OPINIONE
RomainGrosjean«Provo le
stesse, positivesensazioni cheavevo un anno
fa. La Lotus,infatti, si èdimostrata
velocissimada subito»
NicoRosberg
«Malgrado ilguasto, la
macchina èmolto bilanciata
e ciò mi hapermesso dispingere da
subito. Il passoavanti si vede»
Caterham userà la galleria WilliamsMarussia 2 studiata da Symonds
Anche la rossa satellite non decolla:Iannone chiude 16˚, Spies 17˚ a quasi 4"
di FILIPPO FALSAPERLA
S
S
lePresentazioni
A sinistra (1) la Ferrari F138 di Felipe Massa in azionecon le gomme medie. Sopra, dall’alto, la McLaren diButton si ferma per un problema (2); fiamme alposteriore sulla Mercedes di Rosberg (3); la presa d’ariaspuntata sul muso Red Bull (4) SPORTINFOTO-AP-IPP-PIOLA
i tempi
ESAME OK IL PESARESE SODDISFATTO DEL DEBUTTO
a pagina 17
HANNODETTO
JEREZ — (a.cr.) Svelate anche la Caterham CT03 e laMarussia MR02. La vettura della scuderia di Toni Fernandes èora verde più brillante: «Uguale ai nostri buggy», spiega il neocapo del team Cyril Abiteboul. Fiancate e cofano sono piùstretti, resta uno scalino pronunciato sul muso: «Mettere ilvanity panel è un aggravio di peso», sostiene il dirigentefrancese, che annuncia sviluppi nella galleria del vento dellaWilliams. Cambio e motore sono forniti dalla Renault. Piloti:Giedo Van der Garde e Charles Pic (foto in alto). La Marussia almomento non presenta sponsor e non ha ancora annunciatoLuis Razia come secondo pilota accanto a Max Chilton. È laprima auto disegnata con l’aiuto della galleria del vento e conPat Symonds consulente. Avrà il kers della Williams LIVERANI
Così ieri sulla pista di Sepang (5.548 m): 1. Pedrosa (Spa-Honda) 2’01"157;2. Lorenzo (Spa-Yamaha) 2’01"165; 3. Marquez (Spa-Honda) 2’01"201;4. Rossi (Ita-Yamaha) 2’01"584; 5. Bradl (Ger-Honda) 2’01"789; 6. Crutchlow(GB-Yamaha) 2’01"881; 7. Bautista (Spa-Honda) 2’01"981; 8. Nakasuga(Gia-Yamaha) 2’02"968; 9. Akiyoshi (Gia-Honda) 2’02"972; 10. Hayden(Usa-Ducati) 2’03"336; 11. Yoshikawa (Gia-Yamaha) 2’03"456; 12. Smith(GB-Yamaha) 2’03"460; 13. Dovizioso (Ita-Ducati) 2’03"535; 14. A.Espargaro(Spa-Art) 2’03"782; 15. De Puniet (Fra-Art) 2’04"283; 16. Iannone (Ita-Ducati)2’04"500; 17. Spies (Usa-Ducati) 2’05"086; 18. Takahashi (Gia-Honda)2’05"154; 19. Barbera (Spa-Bqr-Ftr) 2’05"469; 20. Hernandez (Col-Art)2’05"656; 21. Abraham (R.Cec-Art) 2’05"694; 22. Petrucci (Ita-Ioda-Suter)2’05"753; 23. Aoyama (Gia-Bqr-Ftr) 2’05"919; 24. Corti (Ita-Ftr-Kawasaki)2’06"426; 25. Laverty (GB-Art) 2’06"507; 26. Pesek (R.Cec-Ioda-Suter)2’07"015; 27. Staring (Aus-Ftr-Honda) 2’07"044; 28. Edwards(Usa-Ftr-Kawasaki) 2’08"206.I test proseguiranno oggi e si concluderanno domani. Gli altri due collaudipre-campionato dal 26 al 28 febbraio a Sepang e dal 23 al 25 marzo a Jerez.
Rossi: «Finoraho perso solola sfida Ducati»
GLI ALTRI PILOTI BILANCIO DELLA GIORNATA A JEREZ
Qualche guaioper il britannico,ma poi sorride.L’australiano:«C’è da lavorare»
&
A
2012, cerchiamo di ottimizzareil comportamento con i 3 chiliin più» dice Pedrosa. «Ho prova-to qualcosa di nuovo — fa ecoLorenzo —, in parte positivo, inparte meno. Ma la moto è soloun’evoluzione della preceden-te. Devo provare la vera 2013».
Gambero Alla festa manca solola Ducati e Rossi si prende unapiccola rivincita: «Normale. Iocon un’altra moto sono andatopiù forte, loro senza di me piùpiano». Ma davvero non si rie-sce a capire la prestazione di ie-ri. Mentre tutti sono andati piùforte del 2012, Nicky Haydenha fatto peggio di qualche mille-simo: possibile che una motovada all’indietro? No. I 2" ab-bondanti dell’americano (10˚)sono da analizzare, più normalii 2"3 di Andrea Dovizioso, prati-camente al debutto. «Il nostrocompito è riprendere gli avver-sari che sono davanti. Stiamoprovando tanto: al mattino elet-tronica, al pomeriggio telaio.Per ora sviluppiamo e non dia-mo la vita per fare un tempo. Ildistacco è grande, ma è anchesolo il primo giorno».
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«Questa è la mia motoIn 10 giri ho ritrovatoil gusto di guidare»
Jenson è «stupito»Webber alle presecon il sottosterzo
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Valentino Rossi, 33 anni, scherza con il suo tecnico Jeremy Burgess AP
DAL NOSTRO INVIATOSEPANG
Valentino sollevato? Di si-curo. Felice? Certamente, an-che se lo ha mostrato con mode-rato equilibrio. Ma l’esame eradi quelli importanti, anche peruno che ha fatto mille battagliee vinto... 999 scommesse:«L’unica sfida che ho perso nel-la mia carriera è stata quellacon la Ducati». Non si prenderivincite. Srotola solo i bei pen-sieri legati a questa giornata.«Prima di salire in moto non sa-pevo cosa aspettarmi. Invece,
come ho sempre pensato, dopo10 giri capisci com’è la situazio-ne. Con la Desmosedici, dopo 3mi ero reso conto che le cosenon sarebbero andate per il ver-so giusto. Al contrario questaYamaha è la mia moto. Fin dal-la posizione in sella... Striscio igomiti, mi diverto a guidare».
Lancio I dubbi che (forse) avevain testa sono svaniti presto.«Non mi potevo aspettare dimeglio. Anche se alla fine sonostato 4˚, prendere 4 decimi daiprimi è molto positivo per esse-re all’inizio. Non posso saperese con l’affiatamento con la mo-to questo divario può essere col-mato, ma l’importante è che ab-bia ritrovato il gusto di guida-re». Con la rossa se n’era anda-to presto. «Ho ritrovato una
Yamaha che con Lorenzo halavorato bene. L’elettronicafunziona e anche il motore èmigliorato in accelerazione,pur se la Honda ha ancora lacapacità di scaricare bene i ca-valli a terra. Ma con la squa-dra abbiamo iniziato già a la-vorare per lo sviluppo in fun-zione del campionato: qui(ogni riferimento alla Ducatinon è casuale; n.d.r.) quandofai una modifica ti accorgi im-mediatamente se funziona ono. E come ciclistica, soprat-tutto l’anteriore ti dà una gran-de sicurezza». La rincorsa nonsi ferma. «Voglio vedere allafine di questi tre giorni qualesarà il distacco dai primi.L’obiettivo è migliorare questi4 decimi». Un pensiero va infi-ne al nuovo arrivato MarcMarquez. «Mi aspettavo cheandasse forte, ma non così...Sta facendo questi primi testcon l’approccio di uno che vuo-le vincere il Mondiale».
f.f.© RIPRODUZIONE RISERVATA
DAL NOSTRO INVIATOJEREZ
«Quando ho visto il tem-po sul display, mi sono stupitoanch’io». Incupito per quasil’intero giorno per un guasto al-la pompa benzina (che a Mon-za gli era costato il 2o posto), ilvolto di Jenson Button si è di-steso nel tardo pomeriggio do-po aver realizzato con le Pirelliarancioni (dure) il miglior tem-po della sessione.
Feeling «È stata una giornatanella quale ho provato un mi-sto di sensazioni — ha spiega-to l’inglese — perché chiara-mente restare fermo dopo ap-pena tre giri e a lungo ai boxnon è certo il miglior modo per
iniziare la stagione. Ma è me-glio che ciò accada subito piut-tosto che alla fine della sessio-ne di collaudi. La macchina?Buona, ma non me la sento didire che è migliore rispetto al-la McLaren di un anno fa». Iltempo di Jenson ha stupido an-che Webber che ha lamentatoun eccesso di sottosterzo: «Perfortuna non si corre domani, cirimbocchiamo le maniche eproviamo a risolvere il proble-ma. La monoposto? Le novitàregolamentari non sono tali dadire che c’è stato un grandecambiamento. Questo test è co-me un 21˚ GP del 2012».
Trattativa Infine uno sguardosul futuro. Franz Tost ha resonoto che la Toro Rosso sta di-scutendo con la Renault per po-ter passare il prossimo anno alV6 turbo francese. «Con la Fer-rari lavoriamo bene — spiega—, ma potere usare lo stessogruppo motore e cambio dellaRed Bull ci permetterebbe di ri-sparmiare soldi».
a.cr.© RIPRODUZIONE RISERVATA
21LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
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dello Sport: n. 0: euro 4,00 - n. 1:euro 2,08; n. 2, 3, 14: euro 7,92 -n. 5, 6, 7, 8, 9, 12, 20: euro 4,67 -n. 10: euro 2,92 - n. 1: euro 3,25- n. 13: euro 9,17 - n. 15: euro4,17 - n. 17: euro 4,58 - n. 18, 19:euro 3,33 - n.21: euro 5,00 n. 24:euro 5,42.
Rubriche in abbinata facoltativa:n. 4: euro 4,42 sul Corriere della
Sera; euro 1,67 sulla Gazzettadello Sport; euro 5,00 sulle duetestate.
n.16: euro 1,67 sul Corriere dellaSera; euro 0,83 sulla Gazzettadello Sport; euro 2,08 sulle duetestate.
n.22: euro 4,08 sul Corriere dellaSera; euro 2,92 sulla Gazzettadello Sport; euro 4,67 sulle duetestate.
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22 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
Flaminia, stage in fabbrica tra i forniper capire che cos’è la vera fatica
MARCO PASTONESI
«Stage» in altura? Mac-ché: in fabbrica. E’ la proposta,seria, di Roberto Marrone, te-am manager della CeramicaFlaminia-Fondriest, la nuovasquadra Continental presenta-ta ieri a Milano. Non più, o for-se non solo, periodi di allena-mento in montagna per miglio-rare preparazione e prestazio-ni, ma giornate trascorse daoperai e da impiegati per guar-dare, conoscere, capire, impa-rare. «Da tempo — ragionaMarrone — gli sport stanno an-dando verso la specializzazio-ne, tanto che nel ciclismo gli ju-
niores fanno già una vita da di-lettanti se non addirittura dapro’. E questo spesso significaabbandonare non solo gli stu-di, ma anche il mondo reale, lavita quotidiana, i problemi ditutti i giorni. E la ricerca del ri-sultato a tutti i costi rischia dispingere verso scorciatoie ille-gali. La nostra squadra nascecome una scuola al ciclismo,ma anche alla vita, si fonda suserietà, pulizia e trasparenza, el’unica prevenzione possibilealle tentazioni del doping pos-siamo farla non attraverso icontrolli interni, sempre facil-mente aggirabili, ma solo conl’educazione e l’istruzione,cioè con la cultura».
In produzione Ed è cultura an-che entrare in una fabbrica.«Due settimane, ma forse ne ba-sta una sola, per far capire aicorridori che cosa significhi, ve-ramente, lavorare. Alla miaidea, Augusto Ciarrocchi, presi-dente della Ceramica Flami-nia, prima si è sorpreso, poi si èentusiasmato: "Potremmomandare i ragazzi in magazzi-no". "Meglio in produzione",gli ho risposto. Dove ci sono iforni per plasmare la ceramicae creare vasche o lavandini, do-ve il lavoro è più duro. Magariin quei turni in cui bisogna tim-brare alle 5 del mattino e poifarsi sette-otto ore filate. E capi-re, da dentro, che in caso di do-
ping il primo a pagare è il corri-dore, poi la squadra, e soprat-tutto lo sponsor, dunque anchela fabbrica con i suoi operai. Do-parsi significa far perdere il la-voro anche agli operai».
Vivaio La Flaminia-Fondriest fabase in Toscana, a Marina diCastagneto Carducci, conta su15 corridori (8 italiani, tra cuiFilippo Baggio, Filippo Savini,i fratelli Andrea e Matteo Fedi,4 portoghesi, 2 russi, 1 statuni-tense), farà corse del calenda-rio italiano (debutto al Laigue-glia) e internazionale. Ed è il vi-vaio della Saxo-Tinkoff, il te-am di Alberto Contador.
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96Mark
Cavendish27 anni
(Omega-Quick Step)
«
108Tom
Boonen32 anni
(Omega-Quick Step)
100André
Greipel30 anni(Lotto-
Beilosol)
Sono 3 i corridoriin attività che
hanno raggiuntole 100 vittorie
165AlessandroPetacchi
39 anni(Lampre-
Merida)
«
Gioco sull’Ipada FootballManager: ho ilPrato, è la miasquadra in Italia
Amo questo teamed è difficilenon essere felicicon compagnicosì allegri
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Qatar L’inglese s’impone in volata e rivela: «Il Tour 2012 è statofrustrante. Mi sento come se stessi iniziando una nuova carriera»
«Abbiamo preso unadecisione un anno fa su questodossier: abbiamo ben chiare lerecenti dichiarazioni di LanceArmstrong, ma per ora non hocambiato idea». Così AndreBirote, il giudice che avevaarchiviato le accuse penalicontro il texano, reo confessodi doping e di aver mentito.MAIORCA — Prima vittoria nel2013 e 69ª in carriera perAlejandro Valverde (Movistar)nella 3ª prova della ChallengeMaiorca (152 km) su Henao eGesink. Ok Adriano Malori (11˚)e Diego Ulissi (12˚), 68˚ Wigginsa 12’48". Da oggi a domenicaGiro del Mediterraneo conSchleck e il tricolore Pellizotti.
GIUSTIZIA PENALE
I PIÙVITTORIOSIIN ATTIVITÀ
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DAL NOSTRO INVIATOCIRO SCOGNAMIGLIOtwitter@cirogazzettaMESAIEED (Qatar)
Non c’è sorpresa nel ve-derlo sprintare a braccia alza-te. Mark Cavendish è l’uomopiù veloce del mondo e la vitto-ria di ieri nella terza tappa delGiro del Qatar non è molto dipiù che ordinaria amministra-zione: ha battuto Markus eKruopis (Fortin 9˚, Guardini11˚, Viviani era caduto dopo15 km e non ha rischiato in vo-lata; Bookwalter sempre lea-der). Ma i nuovi colori che por-ta — quelli dell’Omega-QuickStep, con i quali era già andatoa segno a gennaio in Argenti-na al San Luis — un sussulto loprovocano ancora. Già, per-ché lo scorso anno di questitempi «Cav» aveva appena co-minciato il matrimonio con ilteam Sky e nessuno avrebbepotuto immaginare che sareb-be finito così presto. Così, pri-ma di analizzare presente (efuturo), uno sguardo al passa-to si impone.
Cavendish, quando si è resoconto di volere andare via daSky?«Durante l’ultimo Tour. E’ sta-to il più difficile della mia car-riera. Ero in maglia iridata enella forma della vita, ma hovinto il mio minor numero ditappe in un’edizione (3, ndr).E’ stato frustrante».
Però si sapeva già che lo sco-po principale, poi raggiunto,sarebbe stato quello di vince-re la maglia gialla con Wiggins,non trova?«Non c’è dubbio e di questonon mi sono mai lamentato. E’l’obiettivo più grande nel cicli-smo. Non volevo un team soloed esclusivamente per me, al-trimenti non sarei mai andatoa Sky. Però sapevo che voleva-no andare al Tour per vincereanche la maglia verde dei pun-ti. E ci tenevo a essere parte ditutto questo. Ma quando sia-mo arrivati, ho realizzato chenon era così. Se questa cosafosse stata chiara prima di fir-mare, probabilmente sarei an-dato in una squadra diversa».
Con l’Omega-Quick Step sem-bra vada a gonfie vele, è così?«Sì. Amo davvero questo te-am. All’inizio ero un po’ nervo-so per il cambiamento, ma èpassata subito. Peta, la miacompagna, mi ha detto: "E’ co-sì bello sentire che ti sta di nuo-vo piacendo fare ciclismo. Perun anno, era diventato un lavo-ro e basta. C’era così tantapressione. Ora ti basta salirein bici per cominciare a diver-tirti". C’è una grande atmosfe-ra in squadra. E’ difficile nonessere felici quando sei circon-
dato da belgi: sorridono sem-pre, sono allegri. E poi questogruppo ha vinto così tanto nel2012, dal pavé alla cronosqua-dre iridata. Sono mancate letappe nei grandi giri, e se ci riu-sciamo insieme, possiamo es-sere il gruppo più dominanteal mondo».
La convivenza con Boonen pe-rò non rischia di diventare unproblema?«Per niente. Tom è un campio-ne, e un grande ragazzo. Sia-mo diversi, e non correremotantissime volte assieme. Sia-mo due carte importanti dagiocare».
Però la Milano-Sanremo vole-te vincerla entrambi...«Non la considero un mio veroobiettivo».
Prego?«Ho pianto quando l’ho con-quistata, nel 2009. E’ storiadel ciclismo. Ma sono consape-vole che per me sarà molto,molto difficile rivincerla.Quando ce l’ho fatta, era il pri-mo anno con la salita Le Ma-nie, che adesso tutti usano perfar saltare la corsa. Non è piùla stessa Sanremo. Posso pro-varci, certo, ma non è una prio-rità».
E il Giro d’Italia che cosa rap-presenta per la sua stagione?«Ho già indossato la maglia ro-sa in due occasioni (3 giorni,ndr) e sapete, è qualcosa di co-sì vicino al mio cuore. Così, vo-glio riprovarci a Napoli. E poi,anche nella cronosquadre diIschia possiamo andare forte.Conosco tra l’altro quelle zo-ne: il traffico è pazzo, ma lagente è così calorosa...».
E che cosa pensa delle possibi-lità del suo ex compagno Wig-gins di vincere il Giro d’Italia?«Non mi interessa che cosa faSky adesso, e che cosa farà nel-le corse. Penso solo all’Ome-ga-Quick Step e a essere il piùvincente possibile. Non sonomai stato più entusiasta all’ini-zio di una stagione. Mi sentocome se stia cominciando unanuova carriera».
Chiudiamo con due curiosità.La prima: è vero che ha chie-sto alla Specialized una bici daBmx? Non è che sta pensandoa qualcosa in vista di Mondialidi specialità o Giochi di Rio2016?«L’ho chiesta sì, ma non hoqueste ambizioni (però sorri-de, ndr)...».
Seconda: Football Manager.«Oh, sì. Ci gioco sull’Ipad e du-rante i ritiri a volte mi fa diven-tare il compagno di camerameno socievole del mondo...Prendo il Prato, perché è lamia squadra in Italia. In tre sta-gioni, l’ho portato in serie B!».
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CICLISMO L’INTERVISTA A CANNONBALL
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enti
Kit
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la storiaCaso ArmstrongIl giudice: «Nonriapro l’indagine»
La Flaminia-Fondriest, teamContinental diretto da RobertoMarrone, ha 15 corridori BETTINI
CAVENDISH
«Con Sky era solo lavoroOra torno a divertirmi»
Mark Cavendishè alla prima stagione
con l’Omega-Quick StepTIM DE WAELE
Il successo di Cavendish: quest’anno ha già vinto al Tour de San Luis BETTINI
23LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
DAL NOSTRO INVIATOPIERANGELO MOLINAROSCHLADMING (Austria)
Quali sono i limiti di sicurez-za per poter disputare una gara disci? Ieri nel superG femminile cheapriva i Mondiali di Schladmingsono stati superati ampiamente. Ein mondovisione, sotto gli occhi ditutti. Una gara rinviata di tre ore emezza dopo 12 rimandi per la neb-bia a metà tracciato, iniziata sottonevischio e pioggia su una pistafradicia e ben sei ore dopo la rico-gnizione. Troppe in una gara incui la velocità va inventata. E sen-za dimenticare che alla fine i risul-tati sono stati convalidati, mentreil buio calava dopo 36 partenti sul-le 59 in gara. Per le altre 23 è statauna mortificante presa in giro, 8ore di attesa senza alla fine levarsineppure la giacca a vento.
I danni Poi, ci sono pure i danni. Ilcircuito perde Lindsey Vonn, vitti-ma di un grave infortunio. Diver-se protagoniste, come la Fennin-ger, fuori per una porta blu nasco-sta dal dosso che tanto tempo do-po la ricognizione era difficile ri-cordare. Di chi la colpa del «showmust go on»? Degli organizzatori,della Fis, dei palinsesti televisivi,ma anche delle atlete, che, vistoche sono loro a rischiare gambe epelle, possono qualche volta rifiu-tarsi di partire. Ed è scandalosoche nella riunione tecnica nessu-na squadra abbia presentato pro-testa ufficiale, tutto bene, tuttid’accordo. La Formula 1 ha dovu-to contare i morti prima di capireche era necessario nominare deirappresentanti per vigilare sulla si-curezza, questo mondo non è an-
cora maturo. E di contorno c’è pu-re il naso rotto di un battipista, ca-duto faccia in avanti, che ha co-stretto la nostra Elena Curtoni adattendere una decina di minuti lapartenza già al cancelletto.
Indecisione Il presidente della fe-derazione austriaca e del comita-to organizzatore Peter Schrock-snadel ha dichiarato: «Avevamogià parlato con la Fis per spostarela gara a giovedì, giornata riserva-ta solo alle prove delle discese.L’ingresso sarebbe stato gratuitoperché non abbiamo la possibilitàdi rendere il denaro per i bigliettidi questa gara. Poi la nuvola si èalzata e Skardaal (il direttore deicircuito femminile, ndr) ha decisoche si poteva partire».
La regina Alla fine ha vinto la slo-vena Tina Maze, la regina dellastagione, davanti alla svizzeraGut e alla statunitense Mancuso el’Italia recrimina per i 5 centesimiche hanno diviso l’esordiente So-fia Goggia, 4a, dal podio. Onore ai
medagliati. Ma le polemiche perquesta gara folle sono arrivate an-che nelle loro conferenze stampa.E’ chiaro che chi ha raccolto i pri-mi frutti dei Mondiali ha meno in-teresse a levare dignità alla gara.La Mancuso, il bronzo, ad esem-pio: «E’ stata una prova difficile,in molti punti la neve era davveromolle. La visibilità? Tante voltecorriamo in condizioni difficili».Men che meno Tina Maze, che hacominciato nel migliore dei modiil cammino mondiale in questastagione magica: «Fermare la ga-ra? No, non era così male. Dobbia-mo capire, sono Mondiali, dove-vamo correre perché non ci sonotanti giorni a disposizione per re-cuperare e le gare veloci, quandoci sono queste condizioni atmosfe-riche, discesa e superG sono sem-pre difficili». Ma il suo allenatore(e compagno), il goriziano An-drea Massi, confessa: «E’ statauna gara al limite, forse la Vonn siè infortunata perché la pista le haceduto sotto i piedi. Sono sincero,per Tina ho avuto paura perchémi rendevo conto che in quellecondizioni stava dando tutto pervincere, senza la minima pruden-za».
La gara Per la Maze comunque è,se serviva, la dimostrazione diuna stagione perfetta, in cui an-che i fattori esterni girano semprea suo favore. La slovena ha sciatocon grande decisione e soprat-tutto ha mostrato di aver sapu-to tenere per tanto tempo laconcentrazione al massi-mo livello. Non ha disputa-to una gara perfetta, maieri era impossibile farlo.
Ha preceduto Lara Gut di 38/100e Julia Mancuso di 52/100: ambe-due hanno lasciato l’oro nelle cor-rezioni di direzione su 2 porte chesi presentavano all’improvviso, er-rori figli della ricognizione. Le az-zurre hanno disputato il loro mi-glior superG stagionale con la20enne Goggia 4a e Daniela Meri-ghetti 7a. Diciottesima invece Ire-ne Curtoni, 21a Nadia Fanchini.Sofia Goggia è una scoperta soloper il grande pubblico. La scorsasettimana ha vinto la Coppa Euro-pa di discesa e potrebbe vincereanche il trofeo assoluto. Ha talen-to, è in grande condizione e so-prattutto ha la testa libera. Puntia-moci anche per la discesa.
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SUPERGDONNE
1. Tina Maze(Slo) 1’35"39;
2. Lara Gut (Svi)a 38/100;
3. JuliaMancuso (Usa)
52/100;4. GOGGIA
57/100;5. Suter (Svi)
86/100; 6.Stuhec (Slo)
89/100;7.
MERIGHET-TI 93/100; 8.
Rebensburg(Ger) 94/100; 9.
Fischbacher(Aut) 1"01; 10. D.
Gisin (Svi) 1"18;11. Goergl (Aut)e Schmidhofer(Aut) 1"25; 13.
Sejersted (Nor)1"46; 14.
MarchandArvier (Fra)
1"63; 15. LindellVikarby (Sve)
1"68; 16. Smith(Usa) 1"69; 17.
Sterz (Aut) 1"70;18. E.
CURTONI1"73; 19.
Aufdenblatten(Svi) 1"97; 20.
Ruiz Castillo(Spa) 2"19; 21.
N. FANCHINI2"24; 22.
Rolland (Fra)2"51; 23.
Yurkiw (Can)2"75; 24. Alcott
(Gb) 2"79; 25.Krizova (Cec)
2"83; 26. Ross(Usa) 2"98; 27.
Worley (Fra)2"98; 28.
Prefontaine(Can) 3"49; 29.
Duerr (Ger)4"27; 30. Duerr
(Ger) 4"27.RITIRATE:
Vonn (Usa)Weirather (Lie),
Riesch (Ger),Fenninger (Aut).
Dopo 12 rinvii, il via con 3 ore e mezza di ritardo
LA SEQUENZA
GARA SOSPESA ALLE 16
Nebbia, rinvii, pista fradicia, gara interrotta dopo 36 concorrenti:un circo che costa carissimo all’americana. Oro a Maze, la più forte
Tina all’arrivo urlaterrorizzata allacaduta della rivale:«Ma si potevagareggiare»
ORDINED’ARRIVO
Vonn, volo spaventosoA rischio anche l’Olimpiade
La caduta sugazzetta.it
Sul nostro sitoè possibile
guardareil video
della cadutadi Lindsey Vonn
SCI ALPINO MONDIALI A SCHLADMING
Previsto per le 11, il superG haaperto i Mondiali di Schladming alle14.30 dopo 12 rinvii. L’annuncio del pri-mo alle 10.40, quando è stato chiaroche il nuvolone a tre quarti di pista nonaveva intenzione di spostarsi. Il primoritardo è stato di 30’, con i 20.000 spet-tatori pazientemente seduti in tribu-na. Dalle 11.30 si è passati alle 12, poidi quarto d’ora in quarto d’ora. L’ora-rio limite erano le 14.30 e solo una deci-na di minuti prima ha cominciato a ne-vischiare e la nebbia si è alzata abba-stanza per convincere la giuria a farpartire le concorrenti con solo 1’15" diintervallo. Ci sono state altre due inter-ruzioni: una di 10’ per un lisciatore ca-duto dopo il numero 8 (frattura del na-so) e una di 15’ per la Vonn. La gara èstata sospesa alle 16 per oscurità: era-no scese 36 atlete. Qui a fianco, il car-tellone all’ingresso del centro stampacon tutte le correzioni di orario.
Un superGda paura
y
Visibilità scarsa,gli organizzatorierano già prontial rinvio: nessunaprotesta ufficiale
Le drammatiche immagini dellacaduta della Vonn: è stata portatavia con il toboga sospesoall’elicottero di soccorso FOTO IPP
L’urlo di TinaMaze, 29 anni,secondo oromondiale
24 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
ElisabethGoergl
«Il salto dove siè fatta male la
Vonn era piùalto e più lungo
di quanto ciaspettassimo.La gara era 6
ore dopo laricognizione»
AnnaFenninger
«Ho sentito chela
gara era spostataa venerdì e mi
sonodeconcentrata.Il mio errore èdovuto solo a
questo»
Elena Curtoni«La neve era
marciadappertutto, dalla
prima porta.Nell’infortunio
della Vonnc’entrano le
condizioni, èatterrata ed èsprofondata»
S
DanielaMerighetti
«Non si possonofare le gare in
queste condizioni.Ho visto le primetre e ho pensato:
adesso lafermano, non ci
fanno piùscendere»
Rottura dei legamenti del ginocchio destro edel piatto tibiale: sceglie Vail per l’intervento
S
L’INFORTUNIO
S
S
OGGI IL SUPERG UOMINI
LA DINAMICA
ALLE 11 SU RAISPORT 1 ED EUROSPORT
HANNODETTO
L’ospedale di Schladming e la sorella della Vonn, Laura Kildow
Christof è sereno: «Solol’influenza è stata un intoppo. Matirerò a tutta senza rimpianti»
E’ stato terrificantel’incidente di Lindsey Vonndurante il superG. Lastatunitense partiva con il 19,subito dopo la Maze cheaveva preso il comando dellaclassifica provvisoria. Invantaggio di 4/100 sullaslovena al primo intertempo,era in ritardo di 12/100 alsecondo, ma in piena spinta.La caduta è stata terribile,dopo 42" di gara sull’unicosalto della pista Streicher.All’atterraggio il ginocchiodestro della Vonn non ha rettoall’impatto, si è piegatoall’interno e la campionessa hacominciato a ruzzolare sullaneve sino a fermarsi esanime.
Anche il superG uomini potrebbe essereritardato, dopo le nevicate nella notte è prevista unafinestra di bel tempo dalle 12. SuperG uomini (ore 11,diretta RsiSport1 ed Eurosport): 1 Pinturault (Fra), 9FILL, 10 Ligety (Usa), 11 HEEL, 15 Guay (Can), 16 Mayer(Aut), 17 MARSAGLIA, 18 Jansrud (Nor), 19 Reichelt(Aut), 20 INNERHOFER, 21 Theaux (Fra), 22 Svindal(Nor), 23 Klotz, 24 Kostelic (Cro), 26 Janka (Svi).
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LA RIVELAZIONE HA APPENA 20 ANNI ED E’ QUARTA A 5/100
SCHLADMING (Austria)
Sembrano quasi profeti-che, ripensate ora, le parole diLindsey Vonn, rilasciate alla vi-gilia dei Mondiali: «Sono a 3vittorie dal record della MoserProell, ma non è così facile co-me sembra. Ogni vittoria èun’impresa». Sì, e nello sci, tut-to può finire in un secondo.Tutto: i Mondiali, la stagione.E anche per una campionessaarcigna come la statunitensenon sarà facile riprendere lacarriera e tornare al livello dicompetitività che ha lasciatoieri sulla neve di Schladming.Un volo terribile che ha datosubito l’idea di un serio infortu-nio soprattutto dopo i rallentyche mostravano come il ginoc-chio destro, all’impatto con laneve, si piegasse all’interno. Iltutto sotto gli occhi atterritidella sorellina Laura che la se-guiva sul videoscreen al tra-guardo.
La diagnosi Subito soccorsa, laVonn è stata trasportata con iltoboga sospeso all’elicotteroall’ospedale di Schladming,dove una risonanza magneti-ca ha evidenziato la rotturadei legamenti crociati. Le han-no proposto l’intervento, maLindsey ha preferito farsi tra-sportare nell’hotel che ospitala squadra per fare i bagagli eraggiungere il prima possibilegli Stati Uniti e la sua Vail, inColorado dove con molta pro-babilità si farà operare. Ci so-no state versioni contrastantisulla prima diagnosi. Prima leparole del presidente della fe-derazione austriaca Schroek-
snadel: «Si è rotta il piatto ti-biale». Poi quella dell’ospeda-le di Schladming: «Rottura deilegamenti crociati e del colla-terale interno». Infine quelladella federazione americana:«Rottura esterna del piatto ti-biale con interessamento deilegamenti del ginocchio de-stro». La frattura ci sta, soprat-tutto nel punto di inserzionedel legamento crociato quan-do lo strappo è violento.
Il giallo Insomma, qual è la veri-tà? Cosa si è fatta realmente esoprattutto, perché tanti segre-ti? Pare che la stessa Vonn nonami diffondere notizie negati-ve. L’unica cosa certa è chel’aspetta un periodo di soffe-renza, la lontananza dal suomondo. E poi quella voglia dicorrere al più presto negli Sta-ti Uniti per mettersi solo nelle
mani solo del medico di fidu-cia. Forse è meglio farsi con-trollare il sangue da chi samantenere i segreti? Nessunocomunque nell’ambiente del-la squadra statunitense amaparlare, anche delle condizio-ni al limite in cui è stato dispu-tato il superG. Neppure Patri-ck Riml, il tecnico austriacoche segue la Vonn. Non attac-ca la decisione di scendere inpista perché in fondo la squa-dra statunitense ha portato acasa la medaglia di bronzo conJulia Mancuso. «Non so nulladi preciso — afferma Riml —perché sceso dalla pista hoavuto solo il tempo di levaregli scarponi e correre alla riu-nione tecnica dei capi squa-dra. Certo, è una grave perdi-ta, speriamo torni presto».
pa.m.© RIPRODUZIONE RISERVATA
Dramma LindseyTorna in Americaper farsi operare
E’ cadutadopo 42" di garae sull’unico salto
In gara Heel, Marsaglia e FillMa c’è il rischio maltempo
Ecco InnerhoferDifende il titolo«Parto per vincere»
SCHLADMING
Cinque centesimi dalbronzo (un metro e 14 centime-tri), ai Mondiali da debuttante,al primo via tra le grandi in unagara di velocità (in carriera fino-ra solo 4 giganti di Coppa delMondo, senza mai qualificarsiper la seconda manche). SofiaGoggia esulta lo stesso, a Schla-dming è arrivata per la scom-messa del d.t. Raimund Planc-ker («Mi ha detto che per ringra-ziarlo avrei dovuto dare il mas-simo, penso di esserci riusci-ta»). Niente di regalato, perchéla ventenne bergamasca di ri-torno dall’ennesimo infortunioche le ha strappato la Coppa Eu-ropa l’anno scorso, è un talentoannunciato da anni e sbocciatoieri, quando è stata la miglioreazzurra nella giornata in cui Da-da Merighetti ha chiuso 7ª (maicosì bene quest’anno in su-perG), Elena Curtoni 17ª, Na-dia Fanchini 21ª e in lacrime
(«Do il massimo, non va»).
Ritardo Nel bilancio di Sofia cisono più soddisfazioni che rim-pianti. «Non avevo in testaobiettivi, perché non avendomai gareggiato nella velocità inCoppa del Mondo non sapevo ilmio livello. Sono partita tran-quilla, ho solo cercato di sciaremorbida, come mi avevano det-to gli allenatori in partenza.Peccato per l’ultima parte, cavo-li, cinque centesimi li ho persilì». Ieri è scesa con il pettorale
numero 33, l’ultima tra le com-pagne. Erano quasi le 4 del po-meriggio, non si è fatta spaven-tare da pista e visibilità peggio-rate. «Sofia è una che non si faproblemi, è per questo che l’hoconvocata, mi piacerebbe fosseun esempio anche per le altre»è la soddisfazione di Plancker.Operata tre volte al ginocchiodestro, l’ultima volta per la frat-tura del piatto tibiale la prima-vera scorsa, la Goggia è una cit-tadina di Bergamo (Astino) cheda bambina sapeva già che cosavoleva fare da grande: la sciatri-ce. Tifosa di Compagnoni eTomba, imitatrice (in sensobuono) delle grandi («Perchéc’è sempre da imparare da chivince»). «Gli infortuni l’hannorallentata —- dice AlbertoGhezze, tecnico della Coppa Eu-ropa — quest’anno è miglioratamolto. Prima era molto istinti-va, ora sa quando può spinge-re». Ed è solo l’inizio.
ma.po.© RIPRODUZIONE RISERVATA
Goggia, grande esordioIl podio è solo a un metro
Christof Innerhofer, 28 anni, 2 vittorie quest’anno ANSA
Sofia Goggia, bergamasca, 20 anni
GDS
DAL NOSTRO INVIATOMARISA POLISCHLADMING (Austria)
Meno pressione, più filosofia. Impegnatooggi a difendere il titolo di campione del mondodi superG conquistato due anni fa a Garmisch,Christof Innerhofer attacca così: «E’ stato il gen-naio più bello dei miei 28 anni, non ho niente dadimostrare perché le medaglie che ho vinto sonoa casa mia. Non commetterò più gli errori di unavolta».
Quali sarebbero?«Non voglio mai più arrivare al traguardo con ilrimpianto di non aver attaccato a tutta. In Vald’Isere nel 2009 ho buttato una medaglia perchénelle ultime 5 porte avevo paura di uscire e misono difeso, lo stesso a Vancouver. Garmisch mel’ha insegnato».
Come arriva a questi Mondiali?«Solo l’influenza della scorsa settimana ha distur-bato, speravo in un avvicinamento diverso alMondiale. Non devo difendere nulla, ma è chia-ro che parto per vincere».
Preoccupato per le condizioni della pista?«Non è una pista molto divertente. Qui conta sesai collegare le curve, non se sai scivolare. Hovinto l’anno scorso ma c’era una neve estiva, con-dizioni diverse. E non troverò nemmeno la gior-nata perfetta di Garmisch, con ghiaccio e sole.Ma so l’atteggiamento che avevo in quella gara.Mi ha aiutato negli ultimi anni, anche per i risul-tati di quest’anno con così poco allenamento».
Due anni fa a Garmisch fu una sorpresa, come cisi sente nei panni del favorito?«Fa piacere perché vuol dire che ho già fatto be-ne in passato. E che questo non mi toglie la fame,mi fa solo partire con più serenità. Se non va be-ne, posso solo essere arrabbiato con me stesso,ma solo se non mi prendo tutti i rischi».
Che cosa è cambiato dopo le medaglie mondiali?«Il mio sogno era una medaglia. Poi quello di sali-re sul podio nelle grandi classiche, fatto. Megliodi me chi può stare? Ho sponsor che mi dannotranquillità per i prossimi vent’anni. Posso esse-re sereno, non mi manca niente».
Vuol dire che non ha più fame?«Il bello è che al cancelletto sono più sciolto. Sesbaglio penso solo: vabbè, domani è un’altra ga-ra. Prima ero incazzato, perché non avevo anco-ra dimostrato nulla».
Qual è la gara che vorrebbe vincere qui?«La discesa».
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25LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
BernhardGruber (Aut) è3˚ in Coppa del
Mondo (4vittorie), un oro e
bronzo olimpici,2 titoli iridati
Eric Frenzel(Ger), è il leader diCoppa del Mondo
Magnus Moan(Nor), capace digrandi recuperi
LukasRunggaldier è
la secondapunta azzurra e
in stagione è giàstato 10˚. Farà
coppia con Pittin
Lamy Chappuis(Fra), olimpionico
e 2˚ in Coppa
CURIOSITA’ DENTRO I MONDIALI
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La sfida dei realiDalla Norvegia60.000 in arrivo
Il friuliano re di una disciplina doppia, tra coraggio e resistenza«Frenato dagli infortuni, ho bisogno di un giorno da Giochi»
Pittin
IL PROGRAMMA DELLA DISCIPLINA
SCI NORDICO VERSO I MONDIALI IN VAL DI FIEMME / 2
LE STELLEMONDIALI
Generazione
STEFANO ARCOBELLI
Generazione Pittin. Quel-li che saltano e poi sciano: icombinatisti nordici. Un mon-do che, soprattutto in Italia, re-sta ancora di nicchia ma che, adesempio, nei social network,spopola. Pit-Bul non è solo il no-me d’arte di un famoso cantan-te latino, ma il nome d’arte delfriulano bronzo olimpico, can-didato al podio mondiale in Valdi Fiemme nonostante infortu-ni in serie. «Non è facile riparti-re da zero — fa Alessandro —,ormai è una lotta contro il tem-po. Un Mondiale in casa è sem-pre qualcosa di particolarmen-te importante, e dunque provoa concentrarmi per questoobiettivo più ravvicinato. Mipiace coinvolgere e divertire gliappassionati, i tifosi mi aiute-ranno a ritrovare fiducia per-ché mi danno tanta carica. Gliappassionati mi spingeranno.Ho bisogno del giorno giusto co-
me all’Olimpiade».
Recupero Il bronzo di Vancou-ver 2010 salterà anche la tappadi Coppa ad Almaty per finaliz-zare la preparazione mondialea Seefeld. Gli ultimi giorni sonoi più delicati: ma anche i primi,quelli di primavera. Sintesi didue discipline, gestita da unadoppia figura, quella che SeppChenetti definisce «le due men-
ti», cioè l’allenatore del salto(Fabian Ebenoch) e quello delfondo, appunto lui. «Confronta-re le esigenze, valutare le condi-zioni di freschezza per un gran-de risultato, è fondamentale.Un piano strategico essenziale:anche se in questi ultimi annil’incidenza nel fondo è statamaggiore». Famosi, infatti, i re-cuperi (in minuti) di Pittin pervincere 3 volte di fila in Coppadel Mondo un anno fa, ma an-che Lukas Runggaldier in sta-gione è cresciuto. I due potreb-bero dar vita, in Val di Fiemme,ad un tandem ambizioso, men-tre a squadre l’andamento sta-gionale ci vede assai in ritardo.Pittin ha dimostrato di essereanche l’uomo di un giorno: «Lasua assenza s’è fatta sentire —insiste Chenetti — tutti questiinconvenienti mi bruciano, èstata finora una stagione al bu-io, ma sono convinto che tuttoil negativo si può cancellare inun giorno. Questa è la nostrasperanza: anche se non è anco-
ra in condizioni ideali, essendoin ritardo nel lavoro, Ale crescedi giorno in giorno. E’ ormaiuna lotta contro il tempo. Mi au-guro che il lavoro possa venirfuori: sì, credo anche nella garaa coppia anche se dipende mol-to dal salto: Lukas è estroso epuò fare la grande prestazionese ci mette l’umore e la fantasiagiusti, Pittin lo conosciamo dicosa è capace. Possiamo rimet-tere in gioco tutto».
Avversari Da 5 gare il tedescoEric Frenzel domina la scenatanto da aver rimpiazzato in ci-ma alla Coppa del Mondo, il ve-ro alter ego di Pittin, cioè il fran-cese Jason Lamy Chappuis, glialtri tedeschi Kircheisen Edel-mann sono pericolosi, l’austria-co Gruber e il nipponico Wata-be sono solidi, e la coppia niore-vegese Moan e Kokslien è at-trezzata in entrambi i settori.Le medaglie mondiali sarannocontese tra questi assi.
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Così la combinata nordica ai Mondiali: trail salto a Predazzo e il fondo a Lago di Tesero.22 FEBBRAIO: hs106-10 km gundersen.24 FEBBRAIO: Prova a squadre hs 106 (ore 10e 15).28 FEBBRAIO: hs-134-10 km gundersen (ore10 e 15.30).2 MARZO: prova a coppie hs134-2x7.5 km (ore10 e 15).COPPA DEL MONDO: 1. Frenzel (Ger) 754; 2.Lamy Chappuis (Fra) 653; 3. Gruber (Aut) 568; 4.Moan (Nor) 559; 5. Edelmann (Ger) 454; 6. Ko-slien (Nor) 401; 7. Watabe (Gia) 351; 37. L.RUNG-GALDIER 40; 43. PITTIN 28.
22 febbraio: la prova di AleL’ultima sarà in tandem
Dal 20 febbraio al 3 marzo in Val di Fiemme sidisputano per la terza volta nella storia (dopo il 1991e il 2003) i Mondiali di sci nordico, cioè salto,combinata nordica e fondo. Nella prima puntataabbiamo parlato di salto, oggi ci occupiamo dicombinata nordica, una disciplina, l’unica tuttamaschile, divisa in due momenti (cioè prima ilsalto e poi l’inseguimento con gli sci,partendo dai distacchi decisi dallaposizione in classifica dal trampolino)
LA COMBINATA NORDICA
20 FEBBRAIO-3 MARZO: I PERSONAGGI, LE STORIE
CLAUDIO GREGORI
Il fondo è uno sport da re. La Vasaloppet,90 km, ad esempio, ricorda la fuga sugli sci, daSälen a Mora, del futuro re di Svezia Gustav Va-sa, nel 1520, per salvarsi la vita. L’ultimo deglieredi di Gustav Vasa, re Carlo XVI Gustavo di Sve-zia, sarà presente ai prossimi Mondiali di Val diFiemme, in programma dal 20 febbraio al 3 mar-zo. Il re di Svezia, con la regina Silvia, ha assisti-to anche ai Mondiali di Val di Fiemme 2003 eall’Olimpiade di Torino 2006. Il sovrano, che re-gna da quarant'anni, è un fondista appassionato.Nel 1977 finì la Vasaloppet in 8 ore 12’47". Poi,nel 1987 e nel 1997, disputò la Öppet Sår,non-competitiva di 90 km. Ha contagiato con lasua passione anche i figli: il principe Carlo Filip-po e la principessa Maddalena lo hanno già imita-to.
Invasione norge Tuttavia va notato che Pippa, so-rella della futura regina d'Inghilterra, con JamesMiddleton, ha disputato la Vasa l’anno scorso e,sconfiggendo il suo nome, ha chiuso in 7 ore13'36": in una gara ideale avrebbe staccato il reCarlo XVI Gustavo di quasi un'ora. Meglio, con 6ore 36'32", ha fatto il principe Frederik, erede altrono di Danimarca, membro del Cio con altri 8principi e col granduca Henri di Lussemburgo. Ilre di Svezia è il più famoso dei «Vichinghi» cheinvaderanno la valle. Sono attesi 60mila norve-gesi e 20mila svedesi. Northug & C, come tradi-zione, alloggeranno all’«Olimpionico» di FrancoNones, campione della 30 km ai Giochi di Greno-ble del 1968. Hanno tutto l’albergo — ci vorrà unpass per entrare — e due appartamenti separati,per la quarantena dei malati. Ieri, a Cavalese, so-no stati presentati il francobollo dei Mondiali, da85 centesimi, e il disco, «World Champs Compila-tion» Fiemme 2013 per l'Emilia». Il bollo rappre-senta un fondista e un saltatore con gli sci. Tiratu-ra: 2 milioni e mezzo di esemplari. Il disco saràvenduto sui campi di gara e il ricavato servirà percostruire la palestra delle scuole medie di Miran-dola, distrutte dal terremoto.
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«I tifosi mi spingerannoSaranno gare speciali»
Alessandro Pittin, 22 anni,friulano di Cercivento, bronzoolimpico, 3 vittorie in Coppa
Pittin, finanziere, 9 podi in CdM
26 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
PAOLO BARTEZZAGHI
Salutato Manu Marko-ishvili e accolto Stefano Manci-nelli, Cantù cambia faccia. Per-so un giocatore perimetrale co-me il georgiano, in grado di ri-coprire più ruoli sia in attaccosia in difesa, ne è arrivato unaltro dalle caratteristiche ver-satili ma declinate in modi eposizioni diverse. Come hadetto Andrea Trinchieri neigiorni scorsi: «Hanno solo unacosa in comune: sono forti».
Indicazioni L’esordio di Manci-nelli con Sassari ha dato buo-ne indicazioni. Il capitano del-la Nazionale permette allostaff tecnico di Cantù di studia-re nuove combinazioni tatti-che. Difficile dire se e quantol’arrivo di Mancinelli cambie-rà nei rapporti di forza in serieA. Probabile che la squadra diTrinchieri diventi ancora piùimprevedibile rispetto a que-st’anno e alla maggiore qua-dratura degli anni scorsi. Equindi più difficile da affronta-re. «Credo che Mancinelli in at-tacco ci copra uno spazio tecni-co che prima esploravamo po-co — dice Andrea Trinchieri— quindi, da questo punto divista, abbiamo un’area del no-stro sistema da implementaree perfezionare». Il tecnico si ri-ferisce al gioco spalle a cane-stro che che Cantù aveva esplo-rato due stagioni fa con un pic-colo come Mike Green, ora a
Varese. «In difesa — continuail tecnico — ci dà la possibilitàdi avere quintetti più grandi efisici. Probabilmente è veroche siamo maggiormente im-prevedibili. Più difficili da af-frontare? Lo spero, però biso-gna tenere conto che ogni va-riazione comporta vantaggi esvantaggi. Lo svantaggio èquello di aver avuto poco tem-po per il rodaggio e quindi perla correzione di eventuali diffi-coltà che potranno emerge-re».
Tempi I tempi sono stretti. Do-mani a Milano c’è la semifina-le di Coppa Italia con Roma.«Il problema è che di temponon ne abbiamo — continuaTrinchieri — quindi devo ra-gionare come se Mancio fossegià inserito nella nostra squa-dra, anche se ovviamente soche non è così. La sua bravuraè stata quella di darci un con-
tributo già domenica scorsa,quando ne avevamo estremobisogno. Spero e credo che lasua forma crescerà giorno do-po giorno così come la com-prensione dei meccanismi delnostro gioco». Per il gioco diTrinchieri, essere un eccellen-te passatore faciliterà l’inseri-mento. Come ruolo, il Mancios’inserisce tra un lungo perime-trale come Leunen e un’ala piùrapida come Brooks. «Ala o alaforte? Sinceramente m’interes-sa il giusto — dice Trinchieri— Vogliamo utilizzare Man-cio per quello che sa fare.Schierarlo in un ruolo e chie-dergli di rispettare tutti i cano-ni che questo comporta rischiadi essere controproducente».Nell’immediato Trinchieri do-vrà affrontare un altro imprevi-sto: l’assenza di Alex Tyus, ri-coverato in ospedale per accer-tamenti.
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« In attacco Manciopuò coprire unospazio che primaesploravamopoco
« In difesa invececi dà lapossibilità diavere quintettipiù grandi e fisici
Domani alForum di
Assago scattanole Final Eight di
Coppa Italia.
SQuartiDomani
Ore 17.45Cantù-Roma;
ore 20.30Varese-Milano.
Venerdì 8Ore 17.45
Sassari-Brindisi;ore 20.30
Siena-Reggio Emilia.
SSemifinali
Sabato 9 alle17.45 e 20.30.
SFinale
Domenica 10alle 18.
STv e radio
Tutte le partitesaranno
trasmesse indiretta su La7de SportItalia 2.Radio 105 saràmedia partner.
SBiglietti
I biglietti sonodisponibili su
www.ticketone.it.Informazioni
sull’eventowww.final8.it.
A destra uncoupon da
ritagliare conuno sconto per
venerdì.
SLegaDue
L’assemblea hadeciso di non
cambiare laformula delcampionato
dopol’esclusione diSant’Antimo: i
playoff restanoa 8 squadre.
Trentoorganizzerà la
Final Four (9-10marzo). Jobey
Thomas, exTrieste, passa a
BarcellonaPozzo di Gotto.
(m.i.)
COUSINS, ALTRA ESPULSIONETRA PAU GASOL E LAKERSDIVORZIO IN ARRIVO?
di DAN PETERSON
Un facilitatoreal posto diun terminale Trinchieri sull’impatto del capitano azzurro: «Spero
che saremo più difficili da affrontare. Ci vuol tempo»
LE SCRITTE A MILANO
LA MAGLIA
stars&stripes
Senza Markoishvili, piùresponsabilità ancheper Aradori e Mazzarino
LeBron sfiora la perfezione: 13/14Ma i Knicks non mollano MiamiMassimostagionale perBelinelli: 24 puntiChicago peròperde con Indiana
FINAL 8AL FORUM
«Ma la sera non avete dimeglio da fare che scriverecontro di me? Facciamo che viporto a fare 2 serate con mecosi vi divertite un po’ ;-)». Loha scritto su Twitter StefanoMancinelli ieri dopo averscoperto le scritte «Mancioinfame» su un muro vicino alnegozio che ha aperto conMarco Materazzi a Milano.Tanti i messaggi di solidarietàsu Twitter tra cui quello dell’excompagno a MilanoAlessandro Gentile: «Quelloche è stato fatto a @mancio6è un gesto vergognoso... Unavergogna davvero...».
Stefano Mancinelli nonha potuto scegliere la maglianumero 6 con cui ha giocatodal 2003 perché Cantù l’haritirata in onore di ChiccoRavaglia, morto nel 1999 inun incidente stradale. Hascelto il 23, anzi il 2x3 (cioè6). Come all’Inter quando nel1997 Ivan Zamorano scelse il18, anzi l’1+8, per lasciare il 9a Ronaldo.
BASKET DOMANI COPPA ITALIA A MILANO
SIGNORINAEnnesima espulsione per DeMarcus Cousins,arrivata dopo il 12o fallo tecnico stagionale,stavolta per aver detto a un arbitro di smetterladi fare la signorina. I Kings hanno perso alsupplementare in casa dei Jazz.
LA FRASEPau Gasol: «Se D’Antoni e Howard resteranno,per me sarebbe dura fare un’altra stagione così.Potrei chiedere di essere ceduto».
MISERIAOrlando ha perso a Philadelphia segnando solo 61punti (27/80 dal campo). Prestazione giustificabilevisto il quintetto: Ish Smith, E’Twaun Moore (exTreviso), Moe Harkless, Josh McRoberts, NikolaVucevic. In Eurolega non farebbe le Top 16...
Mancio is back! Chi hapensato che Cantù, perdendoun giocatore «da Nba», comeManuchar Markoishvili, fossein difficoltà, deve ricredersi.Come ha detto lapresidentessa AnnaCremascoli: «Non abbiamoalzato la bandiera bianca!».Certo, la fisionomia dellasquadra è cambiata: perso un«terminale» in Markoishvili;preso un «facilitatore» inMancinelli. Poi, ovvio, persoun «esterno» come Manu;preso un «interno» comeMancio. Quindi, una squadracon meno punti nelle mani(forse, visto che ne hannosegnati 94 contro Sassari),ma con più rimbalzi.Domenica Mancinelli nonsembrava fermo dasettembre. Ha fatto ilKresimir Cosic in post alto, ilChuck Jura in pivot basso. Hapreso il rimbalzo offensivo(più tap-out) chiave dellagara. E la sua solita difesa,una piovra contro BootsyThornton che l’ha sofferto.Con questo non dico cheCantù è più forte di prima.Dico solo che è diversa.Merito del g.m. Arrigoni peravere battuto unaconcorrenza spietata (Sassari,Pesaro ecc.). E merito anche acoach Trinchieri che ha fatto«l’umile sarto», nel ricucire ipezzi per una giacca sumisura. Trinka è stato genialein questo: uno schema conMancio in campo (pendolaresulla linea di fondo o postalto contro la zona); altrischemi senza. Chiaro, oraMancio dovrà imparareanche gli altri schemi. Ma hafatto vedere difesa, rimbalzi,atletismo, passaggi, durezzamentale, esperienza. Ovvio,dovranno rimpiazzare i pregidi Markoishvili. Toccherà aAradori e Mazzarino. Se tutti ipezzi di stoffa andrannoinsieme come «il sarto» hadisegnato, Cantù sarà unasquadra «da Eurolega».
Incontropiede
(m.o.) Serata di grandinumeri. Protagonisti LeBronJames, Tyson Chandler e Mar-co Belinelli. Il Prescelto ha rea-lizzato 31 punti nella vittoriadi Miami su Charlotte (con 8 as-sist e 8 rimbalzi), ma è la per-centuale al tiro a far notizia: 13su 14 (93%), un solo errore, unbanale sottomano in contropie-
de. Il centro dei Knicks ha cattu-rato 20 rimbalzi per la terzapartita in fila, eguagliando ilprimato di squadra di Willis Re-ed, stabilito nel ’69. L’azzurroha invece segnato 24 punti in24 minuti, ma i suoi Bulls sonostati battuti a Indianapolis.
Testa a testa Il duello a distan-za tra Heat e Knicks si fa sem-pre più interessante. Mentre icampioni si prendono le inevi-tabili pause dell’annata post ti-tolo (contro i Bobcats erano sot-to 72-69 a inizio 4o periodo), lasquadra di Carmelo Anthony liavvicina (31 vittorie e 15 scon-fitte, una in più dei rivali). Con-
tro i Pistons è arrivato il 5o suc-cesso in fila.La sorpresa è il rendimento diStoudemire, che sta interpretan-do alla perfezione il ruolo di 6o
uomo. Dovesse continuare così,potrebbe dare una dimensioneai Kinicks che nei playoff gli fa-rebbe comodo, non potendocontare esclusivamente sul tiroda tre. L’unico momento diffici-le per Chandler è stata la confe-renza stampa post partita, allaquale ha dovuto presentarsicon un cappellino dei Ra-vens, vincitori del SuperBowl ai danni dei suoi SanFrancisco 49ers. Il centro ha per-so una scommessa con Melo, ti-
foso di Baltimore.
Beli Passato lo spavento peruna caviglia distorta nel 1o
quarto che aveva fatto pensarea un brutto infortunio, MarcoBelinelli ha messo a segno ilsuo massimo stagionale, 24punti contro i Pacers, giunti al-la 15a vittoria casalinga conse-cutiva, con una sola tripla (su 3tentativi), a dimostrazione del-la sua crescita come giocatorecompleto.
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Risultati: New York-Detroit 99-85 (An-thony 27; Calderon 15); Miami-Charlot-te 99-94 (James 31; Sessions 18);Utah-Sacramento 98-91 dts (Foye 20;Thompson 23); Oklahoma City-Dallas112-91 (Westbrook 24; Marion 23); Min-
nesota-Portland 98-100 (Cunnin-gham 23; Aldridge 25); Indiana-Chi-cago 111-101 (West 29; Belinelli 24);
Philadelphia-Orlando 78-61 (Hawes21; Moore 18); Washington-LA Clippers
98-90 (Webster 21; Crawford 28).
NBA UN SOLO ERRORE AL TIRO E 31 PUNTI PER JAMES NEL SUCCESSO SU CHARLOTTE
y Cantù sarà più fortecon Mancinelli?«Più imprevedibile»
«Mancio infame»Lui: «Non avete dimeglio da fare?»
N. 6 per sempredi RavagliaHa scelto il 2x3
Sopra il 2x3 di Mancinelli,sotto l’1+8 di Zamorano (Inter)
AndreaTrinchieri, 44anni, e StefanoMancinelli, 29,2.03. Il tecnicoallena Cantùdal 2009 e hadisputato leultime duefinali di CoppaItalia persecon SienaCIAMILLO
LeBron James,28 anni,55.5% al tiroin stagioneUSA TODAY
27LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
DAL NOSTRO INVIATOMARIO SALVINIBUSTO ARSIZIO (Va)
Se Busto ha questi nervi,allora si deve sperare. Se è sta-to capace di raddrizzare la par-tita di ieri, allora è possibiletutto. E la pallavolo femminileitaliana, squassata da crisi,può pensare di dare ancoraqualche bel segnale all’Euro-pa. Perché va ricordato che l’ul-tima final four di Championsdonne senza un’italiana è sta-ta quella del 1983.
Multinazionale I club azero pie-gato dalle ragazze di Parisi èuna multinazionale dal cervel-lo e dalla lunga esperienza ita-liana. Lo allena AlessandroChiappini, coadiuvavo da Ni-cola Negro. In campo ha SaraAnzanello e Indre Sorokaite,nata in Lituania e cresciuta aBergamo (arrivata a Baku aNatale e subito titolare a sosti-tuire l’infortunata Stam). Inpanchina ha Luna Carrocci, se-condo libero. Attorniati dauna serie di altre campiones-se: tra tutte la statunitense Me-gan Hodge (ex Villa) e l’olan-dese Manon Flier (Jesi, Nova-ra e Pesaro). Una corazzata,che però a casa è solo terza,dietro il Rabita di Abbondan-za e l’Igtisadchi (ha due gare
in meno). Altalenante, diceva-no gli osservatori. Azzeccando-ci. A tratti devastante, in altris m a r r i t a . L a U n e n d oYamamay l’ha domata alla di-stanza. Cambiandosi la pelle,dopo essere andata sotto 1-2 .Facendosi portare dalle sue ri-serve, Gilda Lombardo e Ma-ren Brinker, e dal suo pubbli-co.
Altalena All’inizio Busto ha fun-zionato. Caracuta, la palleg-
giatrice che sostituisce l’infor-tunata Lloyd, aveva confida-to: «Sono molto nervosa». Maal via non si sarebbe detto. E’riuscita a far giocare le centra-li (100% in due nel parziale) ea rendersi quindi meno preve-dibile. E dall’altra parte la mul-tinazionale ha sbagliato quasitutto (12 errori nel set). Facilecosì. Troppo, purtroppo, allaluce dei due parziali successi-vi. In cui il mondo si è ribalta-to: le azere hanno preso la mi-sura e le bustocche si son per-
se (Faucette a 0%, 0/9, in at-tacco nel 2˚). A differenza delprimo set hanno ha smesso dimartellare in battuta sulla Ho-dge, permettendole di cresce-re. I primi segnali di rivolta Pa-risi li ha trovati in panchina.Dalla Brinker, che ha ridatoqualche alternativa a Caracu-ta, a lungo appoggiata solo sul-la Kozuch. E poi anche dallaLombardo. Sono state loro a ri-dare energia e punti alla Yamanel quarto set. E con l’entusia-smo che ha cominciato a bolli-re quando la Arrighetti ha fer-mato a muro la Flier (18-16).Per esplodere in un tiebreakcon la gente in piedi, a tenereviva e combattiva la Yama. Etutta la pallavolo italiana.
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BUSTO-BAKUL | 3-2
(25-17, 16-25, 20-25, 25-23, 15-8)UNENDO YAMAMAY BUSTO ARSI-ZIO: Caracuta 1, Faucette 5, Arri-ghetti 9, Kozuch 17, Marcon 2,Bauer 14; Leonardi (L), Bisconti,Brinker 14, Lombardo 6. N.e. Pisani,Prandi. All. Parisi.AZERRAIL BAKU: Wensink 7, Rade-cka 1, Sorokaite 18, Anzanello 5,Flier 18, Hodge 24; Korotenko (L), Ka-rimova, Lehtonen, Grbac. N.e. Wilson,Carocci. All. ChiappiniNOTE Spettatori 2697, incasso14.815. Durata set: 23', 24', 27', 28',15'; tot. 117', Unendo Yamamay: b.s. 6,v. 6, m. 6, 2ª l. 2, e. 25. Azerrail: b.s. 14,v. 2, m. 13, 2ª l. 10, e. 31.
Championsfemminile
(andata quarti):Unendo
Yamamay BustoArsizio-AzerrailBaku (Aze) 3-2.
Domani Kazan(Rus)-RabitaBaku (Aze) e
Gunes Istanbul(Tur)-Eczacibasi
Istanbul (Tur),con il derby
italiano dellepanchine fra
Guidetti eMicelli. Busto
Arsizio, invece,gioca il ritorno
mercoledìprossimo a
Baku. Le FinalFour sono il 9 e
10 marzo aIstanbul, con la
squadra diMassimo
Barbolini, ilGalatasaray giàpromosso fra le
prime 4 (a.a.)
Le campionesse d’Italia con una grande Kozuchvincono in rimonta con l’Azzerail dai tanti volti noti
Macerata-CuneoDerby d’Europa(m.g. - g.sca.) Si prepara un Fonte-scodella col pubblico delle grandioccasioni per il derby di Cham-pions (20.30, diretta Sport Italia 2)con Cuneo. Remake della sfida di-sputata negli ottavi nella passatastagione (Macerata prevalse al gol-den). Giuliani punterà sul modulocon i tre schiacciatori schierandoTravica-Zaytsev, Parodi-Kooy,Stankovic-Podrascanin. Savani jol-ly. Stasera Piazza riproporrà, gio-coforza, la formazione legata all'as-senza di Mastrangelo. Opposto aGrbic c'è Sokolov che ha la funzio-ne anche di attaccante centrale, inbanda Wijsmans e Ngapeth, al cen-tro Kohut e poi Antonov. Al Fonte-scodella anche 25 Blu Brothers, itifosi organizzati.
LE COPPE (a.a.) Il Kazan di Vermi-glio ospita la Dinamo. In Coppa Cevancora in corsa Latina.Champions (andata quarti) Ked-zierzyn Kozle (Pol)-Smirne (Tur)3-2 (25-19 22-25 25-20 22-2515-9). Oggi (20.30 Sportitalia 2) Lu-be Macerata-Bre Lannutti Cuneo eKazan (Rus)-Dinamo Mosca (Rus).Coppa Cev maschile (and. semi-finali) Oggi (16 diretta canale 892Sky) Ankara-Andreoli Latina e Hak-bank Ankara-Kharkiv (Ucr).Challanger Cup maschile (anda-ta quarti) Oggi Minsk (Biel)-CopraElior Piacenza.Challanger Cup femminile (anda-ta quarti) Le Cannet (Fra)-Rebec-chi Piacenza 1-3 (27-25, 15-25,20-25, 17-25)PARIS C’E’ (m.l.) Nuovo libero perVilla Cortese che ha ingaggiato Sa-ra Paris da Crema.PICCININI VOLA Domenica Fran-cesca Piccinini interpreterà il Volodell’Angelo scendendo dal campani-le di San Marco per il Carnevale diVenezia.
MERCOLEDÌIL RITORNO
PALLAVOLO ANDATA DEI QUARTI DI CHAMPIONS LEAGUE
Taccuino
4
La panchina dàuna mano a Parisicon Lombardo eBrinker ancorauna volta decisive
Busto non mollaMurata Baku-Italia
Bauer supera il muro di Sorokaite TARANTINI
28 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
Allarme ScoziaRipunta su GrayMa vietato fallireConfermato il XV k.o. a Londra. Una sconfittacon l’Italia potrebbe significare cucchiaio di legnoANDREA BUONGIOVANNI
Scott Johnson, 50enneaustraliano, da dicembre c.t.(ad interim) della Scozia, ripar-te da Twickenham. Poco impor-ta se la squadra, contro l’Inghil-terra, ha rimediato un k.o.(38-18). La formazione che sa-bato riceverà l’Italia, annuncia-ta già ieri, ricalca quella vista aLondra. Due i cambi, obbligati.Robert Harley, 22enne del Gla-sgow, al debutto dal primo mi-nuto, rimpiazzerà comeflanker Alasdair Strokosch, vit-tima di un infortunio a un oc-chio. E il tallonatore Ross Fordprenderà il posto di DougieHall, toccato duro a un ginoc-chio. Il leader, il trascinatore,l’uomo al quale continuare a fa-re riferimento, resta quindi Ri-chie Gray, il 23enne talentuosoe imponente seconda linea cheanche contro l’Inghilterra s’èfatto notare con, oltre a tantoaltro, dodici placcaggi e tre tou-che vinte.
Occasione Gli Highlanders han-no comunque le spalle al muro:
a Murrayfield non potranno fal-lire. Una sconfitta contro gli az-zurri rischierebbe infatti di vale-re un secondo cucchiaio di le-gno consecutivo. Il XV del Car-do, nel Sei Nazioni, ha vinto so-lo due delle ultime 18 partite(nelle ultime nove edizioni, ot-to volte ha chiuso ultimo o pe-nultimo) e rialzarsi dopo uneventuale sconfitta diventereb-be proibitivo. L’Italia, sulle alidell’entusiasmo per il clamoro-so successo sulla Francia, purvolando basso, potrà puntare alcolpaccio. Perché se c’è un cam-po sul quale si può tentare l’im-presa, è quello di Edimburgo,dove peraltro gli azzurri — nel-l’unica vittoria in trasferta nellastoria del Sei Nazioni — sonogià passati nel 2007.
Crisi «Il trionfo di Roma — hadetto Johnson — è stato strame-ritato e non ci ha sorpreso. Ciattende un compito severo e sa-rebbe bello poter contare su ungran supporto, anche vocale,del nostro pubblico». L’invitonon è casuale: il rugby, in Sco-zia, non vive un momento faci-le e gli entusiasmi sono sopiti.
La Nazionale ha vinto solo tredelle ultime 14 partite e in no-vembre, in casa, ha pagato da-zio contro gli All Blacks, il Suda-frica, ma anche contro Tonga.Quest’ultimo passo falso è co-stato la panchina all’inglese An-dy Robinson che, dopo la figu-raccia, s’è dimesso, lasciando ilposto al suo vice. Rendimentodel Glasgow in Celtic League aparte (secondo con 9 vittorie su13 partite), nemmeno le fran-chigie (l’altra è l’Edimburgo)navigano in acque tranquille.
Stranieri Il movimento, soprat-tutto, lamenta un modesto baci-no dal quale pescare. E’ ancheper questo che Johnson guardaall’estero. La Scozia, alle ali,schiera un olandese e un neoze-landese, il pericoloso Tim Vis-ser e Sean Maitland, ex BabyBlacks, quattro giorni fa in me-ta a Twickenham. Sono entram-bi all’esordio nel Torneo. An-che se poi, va da sé, il punto diforza resta la mischia diretta daMassimo Cuttitta. Il rankingparla chiaro: l’Italia è 9ª, la Sco-zia 12ª. Sarà battaglia.
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L’Italia che sabatogiocherà ad Edimburgo saràpriva di Alberto Sgarbi: ilcentro di Treviso, contro laFrancia, ha subito unadistorsione alla cavigliasinistra. Potrebbe rientrareper la sfida interna al Galles disabato 23. Dovrebbe invecefarcela Gonzalo Canale(l’alternativa più ovvia), chelamenta una contusione allacoscia sinistra. La suasituazione sarà definita entrodomattina. In nessun caso cisaranno nuovi convocati.Oggi e domani allenamentiall’Acquacetosa, venerdì lapartenza.SCOZIA: Hogg; Maitland, S.Lamont, Scott, Visser;Jackson, Laidlaw; Beattie,Brown, Harley; Hamilton,Gray; Murray, Ford, Grant. Adisposizione: Hall/MacArthur,Low, Cross, Kellock, Denton,Pyrgos, Weir, Evans.
QUI ITALIA
Sgarbi al paloCaviglia k.o.Canale in dubbio
RUGBY SEI NAZIONI
Le vittorie dell’Italia in 19scontri diretti. Nell’ultimo,a Roma 2012, gli azzurrisi sono imposti 13-6
VELA STRANA STORIA IN PORTOGALLO
(s.a.) Rebecca Adlington,un’altra delle grandi avversariedi Federica Pellegrini nei 400 sl(e di Alessia Filippi negli 800),si ritira: a soli 23 anni. «Odio laparola ritiro, adoro il nuoto manon gareggerò più — ha annun-ciato ieri la britannica, 2 bronzia Londra e 2 ori nei 400 e 800 sla Pechino, dove riportò il dop-pio titolo olimpico dopo un’atte-sa dal 1908 —. Non riesco più alavorare così tanto, ho bisognodi più tempo per recuperare:adesso è così. Pechino ha cam-biato la mia vita, è stato il mo-mento più bello della mia car-riera. «Continuerò sempre anuotare anche quando avrò 90anni. Sono orgogliosa di quelloche ho ottenuto sinora, il miopercorso non è finito. Ogni bam-bino in Gran Bretagna dovreb-be imparare a nuotare prima dilasciare la scuola elementare.Saper nuotare è una qualità pre-ziosa, questa sarà la mia piùgrande sfida. Ho sempre dettoche se avessi ispirato anche so-lo un bambino a entrare in va-sca, sarei stata contenta». Sichiamerà «Adlington swimstars» il suo progetto.
Polemiche Una decisione medi-tata, attesa. Una decisione for-se presa in una missione umani-taria in Africa. O perché avevapolemizzato con il presidentefederale Sparkes a propositodell’analisi post Giochi di Lon-dra tra delusioni e scelte tecni-che («Siamo stati ignorati, mi
sento insultata, scoraggiata atriste per come hanno messo daparte i nuotatori»). Non sappia-mo ancora se farà l’assistentedel suo coach Bill Furniss, appe-na nominato c.t. Di sicuro que-sta saturazione da cloro fa pen-sare, e conferma una controten-denza rispetto alla longevità dicerti uomini. Rebecca sorpresea Pechino nella gara in cui la fa-vorita era la lanciatissima Pelle-grini, poi quinta per degli erroritattici. Fede, invece, ai Mondia-li, ha sempre battuto la britanni-ca che prese l’oro bis nel 2008davanti alla romana. «Lasciareadesso è meglio, l’avevo dettoche a Rio 2016 non ci sarei co-munque arrivata». Due ori edue bronzi olimpici, un oro, unargento e un bronzo mondialied europei, un titolo iridato invasca corta: il mezzofondo in-glese, insieme a Jo Jackson, èstato interpretato al meglio dalei, la talentuosissima Rebecca.
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MANUELS MARTIN DE SA’LISBONA (Por)
Cancellata a vita dalla co-munità olimpica portogheseperché incinta. A leggerla neitoni stringati riportati dalleagenzie di stampa, la storiadella velista Carolina Borgesha dell’incredibile. Nata in Bra-sile da madre portoghese, ave-va già rappresentato il Paesesudamericano ai Giochi olim-pici nella classe della tavola(quella di Alessandra Sensi-ni), ma per l’edizione britanni-ca del 2012, sulle orme delnonno, come aveva racconta-to cambiando nazionalità qual-che mese fa, aveva indossato icolori della bandiera portoghe-se.
Weymouth I fatti risalgono allascorsa estate: Carolina è quali-ficata ai Giochi di Londra a no-me del Portogallo e dalla fede-razione velica di quel Paese ri-ceve (pare) i denari per effet-tuare la preparazione. Maquando si arriva in Inghilter-ra, a quando sostengono in fe-derazione, Carolina si rifiutadi vivere con le compagne alVillaggio della vela, preferen-do un’altra soluzione logisti-ca, dato che ai Giochi è presen-te anche il marito americano,Mark Mendelblatt, che ha ga-reggiato nelle Star. E, colpo discena, proprio quando siamonell’imminenza delle regate,
Carolina dichiara di non potergareggiare per ragioni medi-che: è infatti in stato interes-sante. Da diverse settimane,anche se ha «dimenticato» diannunciarlo alla federazioneportoghese, che lo scopre quin-di all’ultimo momento, quan-do è con le spalle al muro. Nonc’è più possibilità di cambiare.Carolina non partecipa alle ga-re e l’altro ieri il comitato olim-pico nazionale la esclude a vi-ta, non potrà più rappresenta-re il Portogallo. «Non c’è dub-bio che Carolina si è costruitauna situazione di vantaggio fa-miliare con il marito — ha di-chiarato la responsabile del co-mitato olimpico lusitano, Vi-cente Moura —. Ha evitato didirci la verità fino all’ultimomomento possibile. Per que-sto abbiamo chiesto che nonpossa più rappresentare la no-stra nazione in alcuna compe-tizione ufficiale».
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NUOTO IL CASO DEL CINESE, LA SCELTA DELL’INGLESE
STEFANO ARCOBELLI
Venti milioni di dollari euna donna segreta, nonché alle-namenti svogliati se non saltati(pare 40 volte): quanto basta,in Cina, per infliggere una puni-zione pesante al piccolo grandeeroe del nuoto. Sun Yang è di-ventato a Londra il primo olim-pionico cinese: ha conquistatodue ori ai Giochi di Londra nei400 sl e 1500 (con tanto di re-cord mondiale), un argento nei200 sl dietro il francese Yanni-ck Agnel, e un bronzo con la4x200; ma è stato sospeso dallesue attività commerciali e priva-to di una sorta di borsa di stu-dio mensile del College sporti-vo di Zhejiang «per aver violatouna serie di regole del team».
Lezione Il primo olimpionico ci-nese era già finito da mesi nelmirino dei superiori, soprattut-to del suo allenatore, Zhu Zhi-gen, che gli contesta un «siste-matico» comportamento indi-sciplinato, a cominciare dallafrequentazione di una hostessdi una compagnia aerea. Unarelazione che Zhu Zhigen avreb-be preferito rimanesse segreta,e non pubblica, con gli effetti di-rompenti sulla popolarità e l’in-transigenza di certe figure co-me i campioni nell’immagina-rio cinese. I primi contrasti so-no nati proprio con il suo men-tore, che lo ha scoperto dieci an-ni fa e lo ha portato prima alla
conquista del titolo mondialedei 1500 a Shanghai, dove can-cellò il record maschile più lon-gevo (dell’australiano Hackett)e poi al poker londinese. Sun naveva osato contestare ripetuta-mente il coach, al punto da chie-derne le dimissioni. Qualcosadi incredibile, per i metodi cine-si. «Perciò se lo ha fatto è per-ché il coach lo conosce bene e ilrapporto è molto forte tra i due.Anche se il ragazzo ha capito,bisogna punirlo come tutti quel-li che non rispettano le regole»ha sottolineato Li Jianshe deca-no del team. Un’altra ritorsioneè stata negare al campione ilcollegiale in Australia con Den-nis Cotterel. Dopo i Giochi, Sunaveva cominciato a rivendicarealcuni diritti, come quello diavere un manager: «Vorrei cheil nuoto diventasse pro’ comebasket e tennis, ma cambiarenon è facile in questo Paese». In-fatti.
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Rebecca Adlington, 23 anni, ingleseSun Yang, 21 anni, 4 podi a Londra
Sun Yang punitoNiente business,donna e collegiale
La Adlington lasciaa 23 anni: sfidavaPellegrini e Filippi
Squalificata a vitaNon aveva dettodi essere incinta
Carolina Borges, 33 anni
Il 2ª lineaRichie Gray,23 anni e 27caps, sabatoa TwickenhamAFP
29LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
AtleticaChesani e Tamberi(si.g.) Oggi a Banska Bystrica (Slk) alto in-door con Silvano Chesani e Gian MarcoTamberi. Favoriti i primi della lista mondia-le stagionale, Barhsim (Qat) e Dmitrik(Rus). A Belgorod (Rus). Donne. 800: Kupi-na 1’59"58 (mpm ’13). Ad Arnstadt (Ger).Donne. Alto: Hellebaut (Bel) 1.96. A Birmin-gham (Gb). Donne. 200: Adeoye 22"98(mpm ’13). A Gand (Bel). Uomini. 200: K.Borlee 21"18; 300: J. Borlee 32"84 (e6"80/60).
INDOOR USA (si.g.) A Boston. Uomini. Mi-glio: Centrowitz 3’56"26. Donne. 60: Ahou-re (C.Av.) 7"07. 400: Floyd 52"51. Due mi-glia: T. Dibaba (Eti) 9’13"17 (8’38"5/3000);3. Cain (’96) 9’38"68. 60 hs: DeLoach 7"97;Porter (Gb) 7"99. Asta: Suhr 4.76 (mpm’13); Saxer 4.55. A University Park. Uomini.Peso: Whiting 21.59 (mpm ’13). A Lincoln.Uomini. Alto: Jonas 2.34. Ad Albuquerque.Donne. 60: Jeter 7"18.
CENTO TORRI (pe.m.) Nella Coppa Cam-pioni junior di cross a Castellon (Spa) Cen-to Torri Pavia 4ª. Uomini (km 6): 1. Gkour-lias (Gre) 18’29"; 18. Guerniche 19’05"; 26.Chiavarino 19’30"; 31. Organo 19’43"; 33.Ferro 19’44"; Club: 1. Benfica (Por) 29; 4.Cento Torri 108. Donne (km 4): 1. Dias (Por)13’34"; 14. Santi 14’31"; 43. Merighi 15’58";46. Cappelli 16’17"; 54. Castellani, 16’47";63. Viani 17’10". Club: 1. Mosca 30; 8. Mode-nese 155.
ECCO KIPROTICH (pe.m.) L’olimpionico dimaratona, l’ugandese Stephen Kiprotich,è rientrato vincendo la mezza di Granol-lers (Spa). Uomini: 1. Kiprotich (Uga)1h01’15"; 2. Castillejo 1h01’18". Donne: 1.Yator (Ken) 1h14’24".
BaseballMERCATO (m.c.-s.cam) Edwin Bellorin,30enne venezuelano, è il nuovo ricevitorestraniero del Nettuno. Reduce dalla stagio-ne invernale con I Tibuneros de La Guaira,ha giocato pro con le organizzazioni Usadei LA Dodgers, arrivando in triplo A e conColorado, debuttando in Major nel 2007.Novara, che conferma il manager Roma-no, sceglie il cubano Molina, terzo battito-re nel 2012 (363 di media), a Grosseto. Bo-logna ingaggia dal Godo il terza base Fran-cesco Fuzzi, lo stesso Godo punta sul20enne lanciatore Volodin, ex Verona esull’esterno-ricevitore del Modena Mona-ri. Da Torino arriva a Ronchi dei Legionariil jolly Collado.
BocceA VOLO (c.f.) Il 14˚ turno della A di volo.Risultati: Graphistudio-Genova 16-4;Ivrea-Forno 12-8; Ferriera-Chierese 5-15;Voltrese-Perosina 5-15. Rip. Pontese.Classifica: Ivrea 26; Perosina 19;Pontese*, Chierese 15; Graphistudio* 12;Forno* 11; Voltrese* 8; Ferriera 6;Genova* 0 (*una in meno).
BoxeAZZURRINI (i.m.) Inizia oggi a Debrecen(Ung) il 57˚ torneo Bocksai, primo impe-gno 2013 della rinnovata Italia élite cheschiera Introvaia (60), Morello (64), Mun-no (75), Sperandio (81) e Turchi (91). I tecni-ci Damiani e Bergamasco hanno poi con-vocato per il secondo impegno, il 64˚ tor-neo Strandja di Sofia (Bul) dal 20 al 23 feb-braio, Capuano (75), Manfredonia (81),Soggia (91), Vianello (+91).
ADDIO YENGIBARYAN (i.m.) E’ morto aLos Angeles a 81 anni Vladimir Yengibar-yan, leggenda armena, oro olimpico a Mel-bourne ’56 nei superleggeri con l’UnioneSovietica battendo in finale l’italiano Fran-co Nenci. E’ stato anche oro (’53) e bronzo(’55) agli Europei tra i leggeri.
Hockey ghiaccioItalia, da domaniil preolimpicoLa Nazionale è a Bietigheim-Bissingen(Ger) dove, da domani a domenica, dispu-terà il torneo di qualificazione all’Olimpia-de di Sochi 2014. Sfiderà, nell’ordine, l’Au-stria (domani), la Germania (sabato) el’Olanda (domenica). Promossa solo la vin-citrice.
IppicaTrieste: 14-15-9-5-47ª corsa - m 1660: 1 Paco (M. Trevellin)1.15.8; 2 Picolit; 3 Pravda dei Greppi; 4 Pic-kering; 5 Pakito; Tot.: 7,22; 3,06, 1,68, 3,57(34,60). Quinté: e 12.103,28. Quarté: e660,47. Tris: e 245,85.
OGGI QUINTÉ AD AVERSA Al Cirigliano(inizio convegno alle 15.10) una prova mo-destissima: scegliamo Il Primo Bi (2), Ninni-ni Hp (15), Napster Cub (8), LuminescenteSco (13), Leone Laser (3) e Manchego (5).
SI CORRE ANCHE Trotto: Firenze (14). Ga-loppo: Grosseto (14.15).
NuotoIN ITALIA (al.f.) A Torino (25 m). Uomini:
200 sl Pancari 1'49”65; 800-1500 sl F. Bru-mana 8'05”80, 15'30”20; 100 fa Cantaven-na 55”18. A Lavagna (Ge, 25 m). Uomini:100 ra Pavone 1'05”73. A Loano (Sv, 25 m).Donne: 800 sl, 100-200 do, 400 mx Musso9',15”46, 1'03”99, 2'16”56, 4'51”92. A Lu-mezzane (Bs, 25 m). Uomini: 100 ra Parisi1'03”44.
OlimpiadiINDAGINI CIO Dopo il caso delle dimissio-ni del tecnico della nazionale donne delGiappone Ryuji Sonoda a causa delle accu-se di brutalità durante gli allenamenti, ilCio avvierà inchieste su tutte le altre fede-razioni giapponesi in vista della candidatu-ra di Tokyo ai Giochi 2020.
PallanuotoBrescia: ChampionsOggi il 9˚ turno nei preliminari di Cham-pions League. Nel girone C, Brescia-Marsi-glia (Fra) alle 19.30 e Barceloneta(Spa)-Vojvodina (Ser). Classifica.: Barce-loneta 15; Kazan (Rus) 10; Marsiglia 9;Vojvodina 7; Brescia 6. In Euro Cup, ritornodelle semifinali: Florentia-Savona (ore20), and. 8-6, e Debrecen (Ung)-Radnicki(Ser), and. 6-9.
ParalimpiciICE SLEDGE HOCKEY (c.arr.) Al torneoCittà di Torino di ice sledge hockey, Italiaall’esordio battuta 2-1 della R.Ceca. Oggi(ore 10, diretta Raisport2) il Giappone.
TennisStasera NadalIeri a Vina del Mar (Cile, 410.200 $, terra),Rafa Nadal è rientrato sul circuito dopo 7mesi, in doppio con Monaco, oggi (alle 22italiane, diretta SuperTennis) affronta ilvincente del derby argentino Pella-Del Bo-nis. Intanto Gianluca Naso si qualifica altabellone principale e gioca nel 1˚ turnocontro Paolo Lorenzi, Filippo Volandri su-pera all’esordio Mayer (Arg) 6-2 6-1.
FOGNINI STOP L’eroe di coppa Davis a To-rino, Fabio Fognini, è dal professor Parraa Montecatini per una piccola distrazioneal grande adduttore sinistro. Giovedì do-vrebbe partire regolarmente per il torneodi San Paolo (da lunedì).
VIOLA K.O. A Zagrabia (Cro, 467.800 e,cem.), 1˚ turno: Klizan (Slk) b. VIOLA 4-67-6 (6) 6-1.
ITALIA-USA A RIMINI Le azzurre di FedCup hanno cominciato gli allenamenti a Ri-mini dove sabato e domenica affrontanogli Usa nel 1˚ turno del Gruppo mondiale diFed Cup. Aperta anche la prevendita perle singole giornate (Ticketone.it o in loco).
VelaMASERATI (r.ra.) Giovanni Soldini e i suoiuomini a bordo di Maserati si trovano ameno di 100 miglia dall’equatore nel Pacifi-co. Oggi l’equipaggio ha in programma lariparazione di un buco nell’albero provoca-to dalla rottura di un perno di un puntastec-che della randa. «La riparazione è tempo-ranea — ha spiegato Soldini — ma meglionon prendere rischi. Non sarà un lavorosemplice, ma ne vale la pena. Passatol’equatore ci aspettano quasi 2000 migliadi bolina fino a San Francisco». Lo scafoitaliano ne ha già percorse 11.000 (su13.225 totali) ed è in corsa per il record di57 giorni e 3 ore.
Ippica LA STAR AUSTRALIANAHockey ghiaccio NEGLI USA Volo RECORD: 1357.6 KM/HVarie/2 LA POSIZIONE DEL PDL
Blackout Super BowlL’allarme a ottobre
Consiglio NazionaleVotati atleti e tecnici
Josefa Idem, 49 anni SPORT IMAGE La parata dei Baltimore Ravens
L’ultimo test di Blac Caviar EPA
L’imbattuta (in 22 corse)campionessa australianaBlack Caviar è ormai pronta alrientro. Sabato mattina l’allie-va di Peter Moody, che noncorre dal 23 giugno (GoldenJubilee ad Ascot dove si infor-tunò), ha sostenuto il primovero e proprio lavoro pubblicoa Caulfield e tutto è andatoper il verso giusto. Ed ora è ini-ziato il conto alla rovescia invista delle Lightning StakesG1 del 16 febbraio a Flemin-gton, dove Black Caviar tente-rà di allungare la striscia vin-cente. Se tutto andrà bene, co-me ha confermato il suoco-proprietario Neil Werrett aun Tg australiano, potrebbepoi correre le T.J. Smith digruppo 4 sui 1200 a Randwickil 13 Aprile.MANIFESTAZIONI Ieri a Roma altramanifestazione di ippici che ha blocca-to la Via Del Mare vicino a Tordivalle. AMilano già fissati due cortei. Venerdìalle 9 sulla tangenziale ovest da Setti-mo Milanese a Melegnano e domenicaalle 18 nei pressi dello stadio San Siro,prima della partita Inter-Chievo. E in-tanto notizie preoccupanti da Paler-mo, dove i dipendenti non ricevereb-bero lo stipendio da mesi.
Black Caviar volaverso il rientro
«Nessuna ingerenza nel-le elezioni per il presidente delConi, nel rispetto dell’autono-mia che abbiamo sempre rico-nosciuto allo sport. Chiunquevinca avrà il nostro sostegno».Angelo Alfano chiarisce la po-sizione del Pdl in materia disport e presenta l’idea di basedel programma elettorale: lasussidiarietà. Aiutare le socie-tà e i privati con interventi chealleggeriscano il peso fiscale,in modo da favorire l’attivitàsportiva e anche la costruzio-ne di impianti purché «di inte-resse generale». Alfano spie-ga: «I privati possono operarecon spesa minore e resa mag-giore rispetto a quanto sia ingrado di fare lo Stato».Il presidente della Fin e senato-re del Pdl, Paolo Barelli indicaalcuni interventi possibili: «In-cremento dell’area "no tax"per il volontariato, attualmen-te a 7.500 euro; aumento dellimite massimo di sponsorizza-zione per le società sportive,adesso a 240.000 euro; ricono-scimento delle attività deglioperatori dello sport, quindi ri-vedere la legge 91».Il Pdl è contrario, inoltre, alleproposte fatte da Bersani:quindi, no al ministero dellosport, no al cambiamento delsistema di elezione del presi-dente del Coni. Tesi esposteanche dagli altri intervenuti:Franco Carraro, Manuela DiCenta, Marco Marin, il presi-dente Fitav Luciano Rossi el’ex sottosegretario Crimi. Si ènotata l’assenza dell’annuncia-to Mario Pescante, ufficial-mente in malattia, forse diplo-matica, dopo la sua mancatacandidatura nel Pdl.
Football IMPIANTO VETUSTOVarie/1 ELEZIONI AL CONI
(p.i.) L’ultima volta chein Italia lo avevano sentito erastato il 22 dicembre, quandoBolzano e Milano avevano gio-cato nel suo nome: «Grazieper il vostro affetto», il salutoaffaticato di Gates Orlandodallo Strong Memorial di Ro-chester, dove era in attesa ditrapianto di cuore. Missionecompiuta. Orlando, tra i gioca-tori più grandi (e amati) chel’Italia abbia ammirato, lunedìè stato sottoposto al trapianto.Lo ha comunicato il figlio Nicka Paolo Casciaro, l’ex difenso-re di Bolzano e Milano che hacreato «The Gates of Organ Do-nation», coinvolgendo l’Aido.«Il nuovo cuore funziona! Tut-to è andato bene. Non riesco adescrivere quanto siamo feli-ci. Che spettacolo, girate la no-tizia». Orlando, per convince-re i medici a inserirlo nella li-sta di attesa, si allenava percor-rendo un chilometro e mezzoal giorno su tapis roulant.«Ora aspettiamo Gates in Ita-lia: ha promesso che ballerà lazumba con mia moglie Barba-ra» racconta felice Casciaro.
Un cuore nuovoper Orlando
Dopo 3 mesi di studi, so-no stati pubblicati ieri i dati de-finitivi del lancio da record ef-fettuato da Felix Baumgartneril 14 ottobre. Rispetto alle va-lutazioni iniziali, spiccano al-cune variazioni. La velocitàverticale record è stata corret-ta perché più alta: si passa a1357.6 km/h (Mach 1,25) con-tro una stima iniziale di1342.8 km/h (Mach 1,24).Grazie ai dati addizionali, l’al-titudine del salto è stata rivistaa 38.969 metri, rispetto ai pre-cedenti 39.045 metri.Il monitoraggio della fisiolo-gia di Baumgartner ha fornitopiù di 100 milioni di dati, in-cluse le prime rilevazioni sulcomportamento dell’organi-smo di un essere umano cheviaggia a velocità supersoni-ca. Il battito cardiaco, in parti-colare, ha toccato un massimodi 185 battiti al minuto nel mo-mento in cui è uscito dalla cap-sula e poi ha sperimentato25.2 secondi di assenza di pe-so durante la prima parte del-la caduta libera.
Baumgartnervelocità più alta
L’italo Gates Orlando, 50 anni Felix Baumgartner si lancia ANSA
«Sussidiarietàper lo sport»
Mentre i Baltimore Ra-vens celebravano la vittorianel Super Bowl con la parataper le strade cittadine, ieri so-no venute alla luce altri parti-colari sull’imbarazzanteblackout che ha costretto a34 minuti di stop ad inizio ri-presa. Il 15 ottobre l’aziendache gestisce il Superdome,l’impianto di New Orleansche ha ospitato la sfida per iltitolo Nfl, aveva espresso dub-bi su un potenziale problemalegato a infrastrutture vetu-ste. Per porre riparo erano sta-ti spesi 600.000 dollari, cheevidentemente non sono ser-viti a molto. Escluso inveceche lo spettacolo dell’interval-lo di Beyoncè abbia colpe. Civorranno giorni per stabilirel’esatta causa, secondo quan-to ha detto Dennis Dawsey, vi-ce presidente dell’aziendaelettrica che fornisce il Super-dome. La Nfl ha confermatoche l’incidente non peserà sul-le chance future di New Orle-ans di ospitare il suo 11o Su-per Bowl. Il prossimo da asse-gnare (a maggio) sarà quellodel 2016, con quelli del 2014e 2015 che si disputeranno aNew York e Phoenix.
In tv Nonostante il blackout,la sfida tra Ravens e 49ers èstata la terza trasmissionepiù vista nella storia della tvstatunitense, con 108.4 milio-ni di telespettatori, superatasolo dai Super Bowl del 2010e 2011, entrambi andati oltrei 111 milioni.
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Alessia Arisi (conferma-ta, tennistavolo), AntonioRossi (ex Giunta Coni, ca-noa), Damiano Tommasi (pre-sidente Aic, calcio), MarcoDurante (confermato, golf),Josefa Idem (canoa), MaraSantangelo (tennis), Raffael-lo Leonardo (confermato, ca-nottaggio), Annamaria Mara-si (confermata, pallavolo),Giampiero Pastore (scherma)sono i nove atleti eletti ierinel Consiglio Nazionale che il19 febbraio dovrà scegliere ilnuovo presidente del Coni traPagnozzi, Malagò e Gambi-no. Alessandro Campagna(cittì del Settebello), OrazioArancio (già in Consiglio inquota atleti, rugby), Giovan-ni Medugno (bridge) e Danie-la Isetti (confermata, cicli-smo) sono invece i quattro tec-nici prescelti. Le elezioni si so-no svolte presso l’Aula Magnadel centro di preparazioneolimpica dell’Acqua Acetosa.Hanno votato 104 atleti e 59tecnici.Il gioco degli apparentamentirelativi alle intenzioni di votopro Pagnozzi o Malagò è chia-ro per i tecnici, dove la partitaè finita 2-2, con Campagna eIsetti pro Pagnozzi, e Arancioe Medugno pro Malagò. Con-troversa invece la situazionesul fronte atleti. Secondo l’en-tourage di Malagò è finita 5-4per lui, grazie ad Arisi, Leo-nardo, Durante, Idem e Pasto-re, secondo l’entourage di Pa-gnozzi il risultato è di 5-4 senon addirittura 6-3 a proprio
favore, con Arisi e Pastore cheandrebbero ad aggiungersi aicerti Tommasi, Rossi, Marasie Santangelo. Arisi ha poi di-chiarato all’Ansa di «ricono-scersi nell’indirizzo politicodel presidente della mia fede-razione che ha espresso la suapreferenza per Pagnozzi».Sciannimanico è uno dei 27presidenti di federazione cheha firmato il 17 gennaio undocumento di appoggio a Pa-gnozzi. Alcuni di questi presi-denti, secondo le convinzionidell’area Malagò, potrebberotradire quell’impegno.Oggi tocca a Discipline Asso-ciate (3 eletti), Enti di Promo-zione (5) e Associazioni Bene-merite (1).
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TUTTENOTIZIE & RISULTATI
USA AL LICEO
IERI SERA IN R.CECA
Insulta la FirstLady: allenatorelicenziato
Giuseppe Gibilisco (fotoColombo) torna a graffiare: il34enne siracusano, al meetingindoor di Pardubice (R.Ceca),supera 5.55 (m.p.i. 2013),risultato che in gara noncentrava da venti mesi,superando la misura (come5.40) alla seconda prova, perpoi infilare tre nulli a 5.65.Uomini: 1. Otto (Ger) 5.83; 2.Filippidis (Gre) 5.78; Kudlicka5.65; 8. Gibilisco 5.55. Donne:Silva (Cuba) 4.71; Savchenko(Rus) 4.66; Sidorova (Rus) 4.50.
Un allenatore liceale difootball dell’Alabama, BobGrisham, ha perso il postoper aver fatto commentidenigratori in classe suMichelle Obama, chiamandola«culona», e venendosegretamente registrato dauno studente. Grisham avevaaggiunto che la First Lady è«troppo grassa» per darelezioni all’America su buonaalimentazione e forma fisica.
Gibilisco c’èA Pardubice 5.55
POR FESR CAMPANIA 2007-2013 “LA TUA CAMPANIA CRESCE IN EUROPA”ARCADIS (AGENZIA REGIONALE CAMPANA DIFESA SUOLO)
AVVISO RETTIFICA BANDO DI GARACon riferimento al bando relativo all’affidamento dei “Servizi di indagine analitica finalizzata alla correttagestione dei materiali provenienti dalle attività di scavo e risagomatura” (CIG 485346345E - CUPI83B11000330008) dell’importo complessivo di € 1.059.910,83. - SI DA AVVISO CHE - Il termine di pre-sentazione delle offerte è differito al 25/03/2013 alle ore 10,00. Il Responsabile Unico del Procedi-mento: dott. Italo Giulivo - Coordinatore AGC15 Regione Campania. Il Commissario ARCADIS: FlavioCioffi.
Unione Europea
30 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
GazzaFocus
E così, con il Superbowl, è terminata, ahimè, la stagione dellosport più bello del mondo (non me ne vogliano Obama esoprattutto il grande Beppe Viola, che un giorno dichiarò«amo tutti gli sport, massimo l’ippica, minimo il football ame-ricano»). Io sono ovviamente anche tifoso di calcio, ma biso-gna ammettere che la distanza tra questi due sport è siderale.Tempo di gioco effettivo, time out, instant replay, 7 arbitri incampo, l’arbitro capo che accende il microfono che porta allacintura e spiega a tutto lo stadio i falli e le penalità, gli schemiesaminati in tempo reale a bordo campo con fotografie e ana-lisi computerizzate, falli che nel calcio non siamo neppure ingrado di concepire («carica non necessaria», «condotta anti-sportiva», «eccesso di esultanza» dopo un touchdown), il tem-po supplementare in caso di pareggio (pareggiare nello sportè come baciare la propria sorella, diceva un famoso coachamericano...), i playoffs, la finalissima, le statistiche esatte,che indicano chiaramente il rendimento delle squadre e deisingoli, altro che le «pagelle»!Il tutto in uno sport dominato da schemi precisi al centime-tro, anche se per chi lo vede senza conoscere le regole puòsembrare solo una grande confusione. Per non parlare delcontorno, comune peraltro a tutti gli sport americani: l’innonazionale cantato dal vivo prima di ogni partita, tra la com-mozione genuina di giocatori e spettatori (ben diversa daquella dei nostri calciatori, esibita solo a favore dei media), lospettacolo del tifo, i cartelli, ecc. Alla fine di ogni stagioneproprietari, arbitri e giocatori si riuniscono per apportare mo-difiche alle regole, al solo scopo di migliorare lo spettacolo ela sicurezza: in 50 anni che vedo calcio, ho visto solo un cam-biamento significativo, il divieto del passaggio al portiere;tutti gli altri cambiamenti (sostituzioni, numero di giocatoriin panchina, ora gli arbitri di porta) sono ridicoli e irrilevanti.Insomma, siamo di fronte allo sport del presente e del futuro,a confronto con uno sport fermo al medioevo. Ma quandoricomincia il campionato NFL?
Enzo Miranda
Oggi dedichiamo quasi tutto lo spazio a disposizione allasua lettera, un po’ eccentrica rispetto alla nostra dieta sportivaquotidiana. Ma ogni tanto fa bene cambiare pietanza. Sempreche la stiamo cambiando davvero: tornerò più avanti su questodubbio.Mi permetterò di ribaltare questo suo panegirico, senza offesaper nessuno, s’intende. Intanto è curioso che questo paradisoresti a tutt’oggi uno degli sport meno praticati del mondo, limita-to a livello popolare quasi esclusivamente agli Stati Uniti. Altret-tanto curioso è che il presidente Obama abbia appena espressoserie riserve sulla sua pericolosità, ma non mi pare lei lo ricordi,a parte l’accenno scherzoso.Del resto il Medioevo deve avanzare anche negli Usa, dove sivedono ormai distese a perdita d’occhio di campi di calcio, cheè diventato, uno degli sport più praticati ed è diffusissimo inparticolare fra le donne (già: il football non ha in pratica unaversione femminile. Sarà perchè è troppo avanti o molto indie-tro?)I medioevalisti devono avere oscuri poteri, dato che lo sport piùpraticato e amato del pianeta non è il football, ma il calcio. An-che in Paesi all’avanguardia economico-scientifico-culturalecome l’Inghilterra, la Francia, la Germania, i Paesi scandinavi, laCina (e l’Italia). E comunque in aree di antica civiltà come quelleafricane o sudamericane.Il football è uno sport costosissimo, che impegna team di 60-70giocatori, insostenibile in contesti amatoriali. Ha uno sviluppoframmentario, funzionalissimo per le pause pubblicitarie dellatv più che per una fruizione continua. Per ogni secondo di azio-ne c’è un minuto di interminabile pausa. Quanto alle cifre chefotograferebbero esattamente il rendimento dei giocatori, le ri-ferisco l’opinione di un vecchio saggio: «Esistono le bugie, legrandi bugie e le statistiche».Potrei continuare a lungo, ma forse sarei equivocato: a me pia-ce molto questo sport, che ho avuto la fortuna di seguire anchedal vivo. Quello che non mi piace è la dittatura del gusto unico, ilpartito preso, l’ingenuità di pensare che le preferenze personalisiano automaticamente il meglio dell’umanità. In questo vedoben poca modernità e nessuna distanza dal tribalismo applica-to al calcio, che è uno dei suoi peggiori difetti. Ma che col calcio,sport di straordinaria bellezza, non c’entrano per nulla.
ProtesteamericaneGentile Arturi, dopo essermigoduto lo spettacolo del Su-perbowl, deciso praticamen-te all'ultima giocata, decidodi dare un'occhiata ai com-menti alla partita su inter-net. Con mio stupore, manemmeno troppo in quantonon è la prima volta che suc-cede, noto che la maggiorparte dei tifosi americani siconcentra sulla cattiva dire-zione arbitrale, con particola-re riferimento all'azione deci-siva, dove effettivamente pa-re esserci una «holding» di-
fensiva ai danni di un ricevi-tore dei 49ers, poi sconfitti.Il coach di San Francisco pro-testa visibilmente in campo,e anche nel post-partita pun-ta il dito contro la decisionedei fischietti. C'è addiritturachi dice che la partita sia sta-ta appositamente indirizza-ta, per permettere a RayLewis, all'ultima gara conBaltimore prima del ritiro, divincere il titolo. Possiamodunque consolarci, non sia-mo soli nell'universo.
Luca Mantovani (Pavia)
Forse no. Ma provi a con-vincere il lettore al piano di so-pra.
La proposta controcorrentedi un protagonista sull’antidoping
VINCENZO MARTUCCItwitter@vincemartucci
Le cose cambiano, e cosìle opinioni. Oggi che è campio-ne olimpico e gli manca spessoun centesimo per fare una lirae battere Novak Djokovic sot-to il traguardo degli Slam, An-dy Murray chiede più controlliantidoping del sangue e, per fi-nanziarli, propone addiritturaun taglio ai premi dei giocato-ri. «Tutto il mondo dello sportha imparato molto dallo scan-dalo Armstrong e nessuno vuo-le che una cosa del genere suc-ceda di nuovo. Soprattuttonon voglio che avvenga neltennis, sarebbe terribile. Perquesto, c’è bisogno di più testsul sangue. L’anno scorso, so-no stato testato soprattutto du-rante il Roland Garros e Wim-bledon, e poi agli Us Open, mapenso che sia stato legato al-l’anno olimpico. Non so esatta-mente come Itf, Atp e Wtaspendano i soldi dell’antido-ping, ma se c’è bisogno, noigiocatori dobbiamo esserepronti a dare una parte dei no-stri premi per assicurarci un si-stema di controlli migliore. Al-la lunga, quello che si investeadesso rientrerà, perché a nes-suno piace guardare uno sportin cui ogni settimana si leggedi scandali per doping o parti-te truccate».
Federer E pensare che quattroanni fa, prima di Wimbledon edurante gli Us Open 2009, An-dy contestò i test a sorpresa al-le 7 del mattino, e l’anno scor-so, dopo la semifinale-marato-na di quasi 5 ore perse col soli-to Nole agli Australian Open,criticò aspramente le lungaggi-ni di un controllo del sangue:«Appena fatto il test dell’uri-na, mi hanno tenuto fermoun’altra mezz’ora per quellosul sangue». L’anno scorso, pe-rò, davanti agli appena 2.150test del tennis del 2011 in gara(solo 131 sul sangue, appena21 fuori gara), lo scozzese si è
sentito più coinvolto nel pro-blema, trovando subito un al-leato in Roger Federer. E ades-so il numero 3 del mondo vaoltre, e valuta pure che i 3.8milioni di dollari vinti com-plessivamente da lui e da Djo-kovic nella finale di Melbour-ne rappresentano una cifra an-cor più grande a confronto de-gli appena 2 milioni a disposi-zione dell’ente indipendenteche si occupa dei controlli se-guendo le regole Wada. Con-trolli effettuati per conto dellafederazione mondiale (Itf),che gestisce tornei dello Slam,coppa Davis e Fed Cup — to-gliendoli anni fa all’Atp (chegestisce gli altri tornei).
Armstrong Lo scandalo di Lan-ce Armstrong ha turbato lestar dello sport. I tennisti l’han-
no ricevuta a gennaio, agli Au-stralian Open, e Murray ha di-chiarato: «Tutti gli sport stan-no cercando di incrementare emigliorare l’antidoping. Se c’èbisogno di più test sul sangueed è necessaria l’introduzionedel passaporto biologico lo fa-remo anche nel tennis». Che èil progetto che Stuart Miller,responsabile del Tennis Anti-doping Program, sta cercandodi ultimare per fine 2013: «Oc-corre tempo per regolare tut-to, ci sono tante coercizioni econdizioni che vanno soddi-sfatte. Perciò non si può parti-te girando un interruttore».
Djokovic Del resto, duranteMelbourne, anche re Djokovicha rivelato: «Sono 6-7 mesiche non mi fanno controlli sulsangue. Prima, 2/3 anni fa, ve-nivo testato con più regolari-tà, anche se resto convinto che
i tennisti siano tra gli atleti piùpuliti». Ma, dopo la finale per-sa a Melbourne, Murray va ol-tre: «Non so quante volte, so-prattutto ultimamente, mihanno chiesto se il tennis è pu-lito. Come posso saperlo? Io di-co che se anche un solo gioca-tore ogni cento è dopato, quel-lo non è uno sport pulito e dob-biamo fare tutto il possibileperché lo diventi. Personal-mente so come mi alleno, checosa entra e esce dal mio cor-po, e so di essere pulito. Speroche lo stesso valga per i mieicolleghi tennisti. E, comun-que, a questo punto è essenzia-le che vengano fuori i nomi ditutti quelli coinvolti insieme aldottor Fuentes». Chissà per-ché è tanto diverso dal Murraydi tre anni fa.
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A CURA DI FRANCO ARTURIFax: 0262827917. Email: [email protected]: @arturifra
PortoFranco
LETTERETERZO TEMPO
Il paradiso del footballe il medioevo (?) del calcio
«Si dopano»Senza replica
Murray, numero 3 del mondo: «Vorrei più chiarezza, recuperod’immagine e test biologico. Quali altri atleti implicati con Fuentes?»
Andy Murray (Sco), 25 anni, 25 tornei vinti (un Us Open e Olimpiade) REUTERS
Agli Us Open disettembre il veterano di casa,James Blake , ex n. 4 delmondo, ha lanciatoun’accusa, mai replicata daivertici dello sport delleracchette: «Sono sicuro checi sono tennisti che si dopanoe che dribblano i test. Concosì tanti soldi in ballo (1.9milioni di dollari per ilvincitore di New York), lagente cerca un sistema perpassare avanti. Spero che iltennis riesca a smascherarli ea battere il sistema doping».
L’ACCUSA DI BLAKE
L’olimpionico diWimbledon èpreoccupato dalcaso Armstrong.Come re Djokovic
«Più test sul sangueTennisti, tassiamoci»
COSI’ LE PRINCIPALI FEDERAZIONI OLIMPICHE
ANTIDOPING 2011 LA WADA PUBBLICA LE CIFRE SPORT PER SPORT
TEST SOLO SANGUE GH Trasfusioni EPO Emoglobina
CICLISMO 5.253 669 166 509 138ATLETICA 3.218 703 53 242 82SCI 824 352 64 136 21CANOTTAGGIO 604 115 9 46 24TRIATHLON 400 269 35 70 56SPORTAQUATICI 161 345 61 137 72PATTINAGGIOVELOCITA’ 142 128 16 60 11BIATHLON 74 73 12 33 22CANOA/KAYAK 54 140 7 52 19CALCIO 13 351 352 52 130TENNIS --- 88 --- 1 5
Il ciclismo ha fatto da apripista nella lot-ta al doping. Nel 2008 l’Uci, la federciclo mon-diale, è stata la prima federazione ad adottareil passaporto biologico, la «carta d’identità»sanitaria del corridore, che consente una veri-fica costante dei valori ematici. Una rivoluzio-ne subito seguita dall’atletica. Perché il san-gue consente di valutare anche i più piccolisbalzi: indici, per esempio, di una trasfusione.La Wada, l’agenzia mondiale antidoping,pubblica cifre molto interessanti per capirequali siano gli sport più controllati. Le ultimedisponibili sono del 2011: il calcio, per nume-ri di controlli tra sangue e urina, è davanti atutti, ma, grazie al passaporto biologico, itest ematici divisi tra quelli per smascherareGh (l’ormone della crescita), trasfusioni, i va-ri tipi di Epo e l’emoglobina sintetica vedonoil ciclismo largamente in fuga. Una curiosità:nel 2011, tra sport olimpici e non, sono statieffettuati 243.193 controlli antidoping.
Ciclismo e atletica i più controllati
TEST SANGUE + URINACALCIO 28.578ATLETICA 23.799CICLISMO 19.139SPORT AQUATICI 11.953BASKET 7.963SOLLEV. PESI 7.693SCI 5.334HOCKEY GHIACCIO 5.052PALLAVOLO 5.008CANOTTAGGIO 4.269TENNIS 3.161
31LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
_decisione senza precedentiIl fatto del giorno COSE DASAPERE...SULL’ITALIA
Corte dei Conti:«Troppe tasseCosì il Paesenon ripartirà»
5 miliardi«Effetto rimbalzo» per la
Borsa di Milano che, dopo iltonfo del 4,5% fatto segnarelunedì, ha registrato ieri unsegno positivo: il Ftse Mib hachiuso infatti a +1,05%. Restainvece in tensione lo spread traBtp e Bund: il differenziale èbalzato sopra i 290 punti base(294 il massimo), superando dinuovo il cosiddetto «obiettivoMonti» dei 287 punti, prima dirallentare e chiudere a quota280. In recupero i titolibancari, soprattutto Mps(+3,22%), Unicredit (+2,54%) eIntesa (+2,10%); beneFinmeccanica (+2%) ed Enel(+1,2%), Male Telecom Italia(-1,8%). La giornata positiva aPiazza Affari è statainizialmente favorita da WallStreet: la Borsa di New York hapiù tardi chiuso in rialzo, con ilDow Jones che ha guadagnatolo 0,71% e ha tagliato iltraguardo a quota 13979,30.
I MERCATI FINANZIARI
1 Corruzione In Italia la cor-ruzione pregiudica lo stato del-l’economia e il già elevato pe-so del fisco «fuori linea» rispet-to all’Europa, favorisce la re-cessione. Serve «una più equadistribuzione del carico fisca-le», ha sottolineato Giampaoli-no. Le frodi legate alla illecitautilizzazione di fondi comuni-tari hanno inoltre determina-to la sottrazione al bilancio del-l’Unione europea, negli ultimi10 anni, di oltre 1 miliardo dieuro.
2 Pressione fiscale La pres-sione fiscale, sempre secondoil presidente della Corte deiConti, «ha favorito le condizio-ni per ulteriori effetti recessi-vi; la pur comprovata maggio-re efficacia delle misure di con-tenimento della spesa pubbli-ca non ha consentito la riduzio-ne dell’incidenza delle spesetotali sul Pil, che resta al di so-pra dei livelli pre-crisi»
3 Il condono fiscale Di tassesi è parlato anche in chiave dicondono fiscale (proposta lan-ciata lunedì da Silvio Berlusco-ni), con il procuratore genera-le Salvatore Nottola, che haparlato di «motivazioni e scopifondati e intuitivi» per mette-re in campo una sanatoria. Se-condo Nottola, la sanatoria fi-scale «ha le sue ragioni: defla-zione del contenzioso e realiz-zare in tempi rapidi di introitiche difficilmente potrebberoessere realizzati».
Allarme sulla corru-zione e sull’eccessiva pressio-ne fiscale in Italia. Lo halanciato ieri il presidentedella Corte dei Conti, LuigiGiampaolino, all’inaugurazione dell’anno giudiziario.Ecco, in sintesi, tre temiimportanti affrontati ieri.
I dollari di risarcimentoÈ di 5 miliardi di dollari il risarci-mento che gli Usa voglionoottenere da Standard & Poor’s
Obama ha decisodi chiedere i dannialla societàdi rating. La accusadi aver causatola crisi finanziariadel 2008. Primadi lui anche il pm diTrani lo aveva fatto
ALTRI MONDI
L’amministrazione Oba-ma si appresta a fare causa aStandard & Poor’s. Accusal’agenzia di aver sopravvaluta-to alcuni titoli immobiliari, con-tribuendo in maniera determi-nante a scatenare la crisi deimutui subprime nel 2008, quel-la che ha poi mandato il mondoin recessione. La Casa Bianca in-tende chiedere un risarcimentodi almeno cinque miliardi didollari. Non è ancora sicuro cheil presidente voglia davvero farcausa a Standard & Poor’s. Loscrive però il Wall Street Jour-nal, secondo il quale l’azione le-gale sarà avviata entro questasettimana sia a livello federaleche a livello statale. A presenta-re le carte in tribunale sarannoil dipartimento della Giustiziae i procuratori di parecchi statiUsa. In base alle prove, alle testi-monianze e alle decine die-mail raccolte in anni di inda-gini, Standard & Poor’s vieneaccusata di aver emesso giudizie valutazioni "troppo rosee" sumigliaia di mutui subprime ven-duti da alcune banche di investi-mento poco prima che si verifi-casse il collasso del mercatoamericano dei titoli immobilia-ri. Un collasso che provocò unagrave instabilità del sistema fi-nanziario americano e mondia-le e poi una gravissima crisi eco-nomica. Per indagare su quan-to era accaduto fu istituita unacommissione — la FinancialCrisis Inquiry Commission —che due anni fa giunse a unaconclusione netta: le agenzie dirating hanno palesi responsabi-lità per quello che è successo dal2008 in poi. La decisione di pro-cedere in sede civile contro Stan-dard & Poor’s è senza preceden-
ti: per la prima volta un’agen-zia di rating potrebbe esserechiamata a pagare per la crisidalla quale non siamo ancorausciti. Una mossa, quella di Ba-rack Obama, che conferma lasua intenzione di andare fino infondo con la riforma di WallStreet.
1È un’iniziativa che ha senso?Ha senso, ma ho tre domandeda fare. Prima domanda: per-ché Standard & Poor’s sì, e lealtre due agenzie — Moody’s eFitch, ma specialmente Moo-dy’s — invece no? Seconda do-manda: da dove viene fuori lavalutazione di un danno di cin-que miliardi? Se danno c’è sta-to, è di sicuro molto più alto(starei per dire: incommensu-rabile). Terza domanda: leagenzie di rating hanno colpi-
to molte volte l’Europa e l’Ita-lia, declassando i debiti di que-sto o quel paese in momenti to-pici, cioè quando si poteva lu-crare il massimo da eventualivendite allo scoperto: la mos-sa della Casa Bianca significache potremmo far causa anchenoi alle agenzie di trading?
2Ricordo male o c’è un magi-strato italiano che ha precedu-to Obama sulla via dell’incrimi-nazione?Sì, la procura di Trani, lo scor-so novembre, ha chiesto il rin-vio a giudizio di cinque mana-ger di Standard e due di Fitch.Carlo Maria Capristo, procura-tore della città pugliese, haspiegato: «Le agenzie di ratingper le quali abbiamo chiesto ilrinvio a giudizio non hanno ri-spettato le regole di trasparen-za, lealtà e dei parametri diqualità ed efficienza fissati dairegolamenti europei». Valuta-no il danno provocato in 120miliardi di euro. Per Moody’s ipm di Trani hanno chiesto l’ar-chiviazione perché i comporta-menti di questa agenzia sonosembrati ai giudici colposi enon dolosi.
3Come si difende Standard?Con il solito argomento: «Que-ste accuse sono totalmente in-fondate, dal momento che ilnostro ruolo è di fornire opi-nioni indipendenti sul meritodi credito, secondo le nostremetodologie pubbliche e tra-sparenti applicate in modo co-erente in tutto il mondo». È lostesso discorso che facevano asuo tempo. Una volta si appel-larono addirittura al PrimoEmendamento, quello che inAmerica difende la libertà dipensiero.
4Si trovano spesso anche inconflitto di interesse, no?Le agenzie di rating si fannopagare - e molto bene - da chichiede i soldi al pubblico. Chichiede soldi al pubblico ha inogni caso interesse ad avereuna classificazione alta, in mo-do che il pubblico si fidi, ritiri icertificati e gli dia i soldi. Lebanche mostravano ai clientiproprio queste triple A pertranquillizzarli e indurli a com-prare. Senonché, alle prime av-visaglie della crisi (2007) leagenzie di rating vennero mes-se sotto accusa dalla stampa.Standard e Moody’s si affretta-rono allora ad abbassare i ra-ting. Moody’s tagliò di corsa lavalutazione di 1.016 crediti,Standard & Poor’s, tra l’11 lu-glio e il 3 agosto, retrocessepiù di mille fondi. In un casoabbassò il rating direttamenteda A (investimento sicuro) a C(spazzatura).
5Non ci converrebbe farciun’agenzia di rating tutta no-stra?I cinesi ci hanno già pensato.La loro agenzia Dagong hascelto proprio Milano per co-minciare a dar voti ai debiti eu-ropei attraverso il lavoro di 40analisti. Ci sono però dubbi an-che qui: perché i cinesi fannoquesto? Non sarà che voglionoabbassare il valore delle azien-de su cui hanno messo gli oc-chi? Capiremo presto. Forse.
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Davvero ha un senso far causaall’agenzia Standard & Poor’s?
La Borsa rimontae chiude a +1,05%Lo spread a 280
A CURA DI GIORGIO DELL'ARTI 3
Barack Obama, 51 anni: il presidente degli Stati Uniti è al suo secondo mandato, iniziato il 20 gennaio scorso ANSA
Luigi Giampaolino, presidentedella Corte dei Conti ANSA
32 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
ELISABETTA ESPOSITO
Un enorme carrello dellaspesa, con dentro tutto quelloche serve all’Italia. E frugandolì dentro, tra pasta e caffè, autoe tv, si possono trovare cosenuove, importanti per capiredavvero come si stia trasfor-mando il Paese. Perché di fattoè questo il paniere Istat, unospecchio dell’Italia, prima anco-ra di diventare lo strumentoper il calcolo dell’inflazione. Ie-ri è stato diffuso l’elenco deiprodotti del 2013 e anche que-sta volta non sono mancati icambiamenti. Le impennatedei prezzi del carburante, ac-compagnate da una maggiore
attenzione per l’ambiente, han-no fatto sì che per la prima vol-ta sia stato inserito il gas meta-no per le automobili. Ed inevi-tabilmente hanno sempre piùspazio i prodotti hi-tech: accan-to ai già presenti smartphone,tablet e pc, arrivano ora i pha-blet (una via di mezzo tra smar-tphone e minitablet) e i tablettrasformabili, utilizzati comenotebook. Differenze sottili,ma proprio per questo significa-tive del peso che la tecnologiaha oggi nelle giornate degli ita-liani. E a proposito di vita elet-tronica, via dal paniere i net-book (i portatili in versione mi-ni) ma soprattutto i diari e leagende. Ecco, questo fa un cer-to effetto. Perché quei libri da-tati fanno parte del passato di
ogni adulto, se non altro, maevidentemente non più del pre-sente. Gli appuntamenti e le ri-correnze si segnano sulle agen-de elettroniche, così come ipensieri quotidiani. Un altro in-gresso importante è quello deireintegratori energetici, ma sulfronte alimentare spicca anchela pancetta confezionata chesostituisce quella al banco e l’in-serimento del merluzzo surge-lato, segno che i cibi pronti eveloci sono sempre più graditi.«Il paniere è abbastanza rap-presentativo della realtà —commenta Vanni Codeluppi,sociologo dei consumi all’Uni-versità di Modena e ReggioEmilia — ma va aggiornato co-stantemente e non è sempre fa-cile. Di certo la società si sta at-
trezzando per ridurre le compo-nenti fisiche della quotidiani-tà, come appunto le agende, so-stituendole con strumenti elet-tronici: prendete iCloud, sta di-ventando la nuova memoriadelle persone. C’è una gigante-sca trasformazione in corso edè necessario registrarla».
L’inflazione frena Ma veniamoall’inflazione, che rallenta an-che con il nuovo paniere. Ed èil quarto mese consecutivo. Agennaio si è fermata infatti a+2,2%, il minimo da due anni.A frenare è stato soprattutto ilfronte energetico (a partire dal-la benzina), controbilanciatoperò dall’impennata degli ali-mentari.
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notizieTascabili
Dati falsatiPer
il Codaconsi pesi del paniere
non sono statiadeguati
alle nuoveabitudini
di spesa dellefamiglie colpite
dalla crisi.«falsificando»
così i dati
Un filone di indagine a San Marino
Durante una visita Non sarebbe grave
«Se vincela sinistra
lasciol’incarico»
«Se in RegioneLombardia
ci fossela vittoria della
sinistra ritengo,per correttezza,
di doverrassegnare lemie dimissioni
da commissariogenerale e lofarò subito, ilgiorno dopo
le elezioni». Loha annunciato
ieri il presidentedella Regione
LombardiaRoberto
Formigoni,commissario
generale diExpo 2015. «Mi
sembra ilminimo, non ha
fatto niente», hacommentato il
candidatogovernatore del
centrosinistra,Umberto
Ambrosoli.Immediata la
replica diFormigoni:
«Emerge lamiseria umana
e intellettualedell’avvocato
Ambrosoli»
Ecco Riccardo IIIIl volto del rericostruito in 3D
IL NOSTRO DIARIO ELETTORALE
S
S
IN ALABAMA: OGGI FA 6 ANNI
Il sovrano inglese
Mps, i pc dei dirigentipassati al setaccioE c’è una nuova pista
Bari, violenzesu una 16enne:primario in cella
Violenza sessualeai danni di una minore inospedale: con questa accusa èstato arrestato Dante Galeone,62 anni, primario del Repartodi Neurologia dell’OspedalePediatrico di Bari. La violenzasessuale si sarebbe verificatalo scorso gennaio, durante unavisita medica che il primario hasvolto in una stanza del suoreparto. La vittima è unaragazza di 16 anni. L’indagineè partita da una segnalazioneche il Servizio di Psicologia,attivo nello stesso ospedale,ha inviato alla Procura di Bari:le indagini sono durate pochigiorni. La Procura staverificando se altri minoripossano aver subito analoghiepisodi di violenza sessuale.
CODACONSCRITICO
Milano, leader anti-racketsi dà fuoco davanti alla Rai«Per le vittime dell’usura»
FORMIGONIE L’EXPO
Per liberare Ethanusata la telecamera
Adesso re Riccardo III hadi nuovo un volto. Partendo dairesti ritrovati a settembre in unparcheggio di Leicester, il voltodel sovrano è stato ricostruitoattraverso uno scanner 3D,quindi con l’aiuto di un computersono stati aggiunti muscoli e pelle
ed è stato realizzato un modello inplastica. Il risultato secondo gliesperti è notevole, vista pure lasomiglianza con i ritratti postumi.Lineamenti regolari, occhi distanti,naso leggermente arcuato emento pronunciato: «Non sembrail volto di un tiranno... È moltobello», ha detto Philippa Langley,membro della Richard III Society.Alla presentazione del modello hapartecipato anche MichaelIbsen, nipote di 17a generazione diRiccardo, che ha fornito il Dna peri test sulle ossa.
A
A
Nuovi dettagli sul blitz chelunedì, in Alabama, ha permessodi liberare Ethan, che oggifesteggia i 6 anni, ostaggio di un
folle in un bunker per 6 giorni.Gli agenti hanno inserito unamini telecamera nel rifugio:quando hanno visto che ilrapitore impugnava una pistola,hanno neutralizzato l’uomo conun lampo accecante. Nonè ancora chiaro se il rapitoresia stato ucciso o si sia ucciso.
L’INCIDENTE DEL COMICO
LA SVOLTA IN PARLAMENTO
Tra i prodotti Istat tanto hi-tech e cibi pronti all’usoIl sociologo: «Gli oggetti fisici destinati a scomparire»
Con 400 voti a favore e 175contrari, la Camera dei Comuni diLondra ha dato il primo via liberaalla legge che autorizza i le nozze
tra persone dello stesso sesso.Laburisti e liberali si sono schieratia favore, spaccato il partitoconservatore. La legge è statavoluta dal premier Tory, DavidCameron. Ora il provvedimentopassa alla Camera alta delParlamento, the House of Lords,che si pronuncerà a maggio.
Pd e Monti:è quasi paceIl condonoagita la Lega
«Ho deciso didarmi fuoco per portarel’attenzione delleistituzioni su tutte levittime dell’usura». Ierisera a Milano, FredianoManzi, 52 anni, storicopresidente di «Sosracket e usura»,una delle più noteassociazioni anti-pizzo,ha scritto questa frasesu un cartello, poi si ècosparso di un liquido infiammabile,probabilmente benzina e si è dato fuoco davantialla sede della Rai a Milano in Corso Sempione.Manzi non è in pericolo di vita ma ha riportatoustioni di terzo grado su braccia e torace e volto.Originario del Salento, ex-fioraio, Manzi si battecontro le estorsioni dagli Anni ’90, ha condottoinchieste che hanno dato il via ad azioni di poliziaed è al quarto tentativo di suicidio.
VotaAntonio
L’attivista antiracketFrediano Manzi ANSA
Nozze gay, Londradà il primo via libera
ALTRI MONDI
Si intensifica l’azione dei magistrati cheindagano sul Monte dei Paschi. All’esame dellaProcura di Siena ci sono, infatti, numerosi documentisequestrati dalla guardia di finanza nel corsodell’inchiesta. In particolare, sono passate al setaccioagende e corrispondenze acquisite dai computersequestrati agli ex vertici dell’istituto di creditosenese. Un nuovo filone d’indagine nell’inchiesta degliinquirenti toscani porta, intanto, dritto a San Marino:gli investigatori hanno infatti ricevuto dai colleghi diForlì — con cui si sono incontrati ieri — lo stralcio diun’indagine che nel 2009 culminò in arresti neiconfronti dei vertici della Cassa di Risparmio di SanMarino, col coinvolgimento della filiale Mps di Forlì.
Nel nuovo panieremetano e phabletE addio alle agende
Aperture, scherma-glie, passi in avanti e piccoleritirate. La politica continuaa regalare colpi di scena quo-tidiani. Ieri Pier Luigi Bersa-ni si è riavvicinato al pre-mier: «Noi siamo prontissi-mi a collaborare con tutte leforze contro il leghismo, con-tro il berlusconismo, controil populismo. E quindi certa-mente anche con il profes-sor Monti». E l’apertura èstata raccolta. «Io sono di-sponibile ad alleanze conchi sarà impegnato sul pia-no delle riforme struttura-li», la risposta del senatore.Il dialogo è stato criticatodal leader di Rivoluzione Ci-vile, Antonio Ingroia: «Il se-gretario del Pd ha deciso distare dalla parte dei poteriforti tutelati da Monti anzi-ché dei cittadini senza pote-re che siamo solo noi a tute-lare. Gli elettori ne prenda-no atto». Meccanismi anco-ra da oliare tra Pdl e Lega,dopo le promesse elettoralidi Silvio Berlusconi. La resti-tuzione dell’Imu è stata valu-tata positivamente da Rober-to Maroni: «Una buona ideache può aiutare la ripresadei consumi». Più perplessi-tà ci sono state sull’idea delCav di un condono. «Non mipiacciono questi colpi di spu-gna, quindi non esprimo unconsenso a proposte di que-sto genere», ha spiegato illeader della Lega. Intanto,Berlusconi ha commentatola situazione negativa in Bor-sa: «Chi dice che le mie di-chiarazioni possano influiresul suo andamento è un truf-fatore».
Roberto Maroni, 57 anni LAPRESSE
Per il 2013 l’Istat. l’istituto di statistica nazionale, ha scelto 1429 prodotti(erano 1383 l’anno scorso), aggregati in 603 categorie rappresentative. Lacopertura è dell’84% e riguarda 82 comuni capoluogo di provincia in tutta Italia
L’inflazione frenaancora: a gennaiosi ferma a +2,2%,mai così bassanegli ultimi 2 anni
Piccola, doverosa, pre-messa: «Non cerco nulla, senon la verità...». Chi parla è Cri-stina Gilberti, viene allo sco-perto dalle pagine del settima-nale Vanity Fair e assicura chedopo questa intervista non in-tende «tornare sull’argomen-to». Chi è e che cosa vuole?«Chiedo solo di incontrare il si-gnor Grillo. È un gesto che de-vo a me stessa, ma anche aimiei genitori e a mio fratello,che non possono più parlare».Nel 1981, infatti, tutta la fami-glia di Cristina perse la vita inun incidente dell’auto alla cuiguida era proprio Beppe Gril-lo (nella foto) amico dei Gilber-ti. Oggi Cristina è una donna,ha 38 anni, all’epoca era unabimba di 7 anni e si salvò, per-ché volle rimanere a guardarela tv. «La mia non è certo l’uni-ca vita segnata da un lutto, miguardo intorno e ne vedo tantedi storie simili. La differenza èche nel mio caso — con i mediache parlano continuamente dilui e del perché non si candida,e ogni tanto fanno anche vaghiriferimenti alla morte dei mieicari - dimenticare è impossibi-le». Cristina spiega di aver pro-vato a contattare privatamenteil comico genovese, ma senzasuccesso. «Mi ha richiamato unnipote di Grillo: mi ha spiegatoche tutta la sua famiglia avevasofferto per l’incidente». MaiGrillo in questi anni ha provatoa cercarla: «Non ho mai avutooccasione di sentirmi racconta-re come sono andate le cose di-rettamente da lui, l’unico chepossa davvero farlo».
Perse tuttala sua famiglia«Grillo mi dicacosa accadde»
Il volto ricostruito e uno dei ritratti di Riccardo III, morto a 32 anni nel 1485
-20
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33LA GAZZETTA DELLO SPORTMERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
FRANCESCO RIZZO
Pare sia un ritardatario,ma per la sua lezione di comici-tà allo Iulm di Milano Alessan-dro Siani arriva in anticipo, ac-colto da uno stormo di studen-tesse che squittiscono compli-menti. Poi entra nell’aula anco-ra vuota, dove Sky filma l’incon-tro (si potrà vedere domenicaalle 21.10 su Sky Cinema 1HD), convoca i tecnici e spiegacon piglio deciso cosa farà sulpalco. Battutista a raffica, sì,narratore della napoletanità,sì, ma l’ex-postino di Benvenutial Sud, come dicono dalle sueparti, tiene ’a cazzimma. «Cioètestardaggine anche un po’ fe-
tente — spiega — perché l’osti-nazione non basta senza disci-plina. Da ragazzo non avevo unrepertorio, vivevo di improvvi-sazione: una sera, dopo 45’ dimonologo, rideva solo un tale.Perché era ubriaco». E l’aula,ora affollata, esplode. Siani è aMilano per presentare il suonuovo film, Il principe abusivo,che esce a San Valentino in 550sale, ma travolge i seriosi ceri-moniali del programma tv. Re-sta la mina vagante che all’ini-zio usava il dialetto stretto(«nel dubbio di non aver capi-to, le gente ride») ed è arrivata
ai cinepanettoni e ai tour teatra-li "annusando" l’umore del pub-blico «in localini così umidi chei pesci rossi nuotavano fuoridalla boccia». Ma le idee sonochiare. «Non sopporto di recita-re battute scritte da altri: il Mat-tia di Benvenuti al Sud si chia-mava Ciro ed era molto volga-re, così ho riscritto alcune sce-ne». Evita gli stereotipi sulla Na-poli degradata e in lacrime, hacambiato il cognome da Esposi-to in Siani, come il cronista ucci-so dalla camorra, ma non ama«nemmeno la Napoli macabradi Gomorra». Cerca «una comi-
cità senza volgarità, perché di-re quello che ti esplode dentrosenza ferire è democrazia».
Troisi Mi paragonano a Troisi?Napoli era la lampada e lui il ge-nio, in una chiesa in cui io fac-cio il chierichetto. Troisi era ti-mido, io no, ma i tempi sonocambiati: oggi appartieni a tut-ti». E ora sotto con Il principeabusivo, storia che Siani coltiva-va da alcuni anni. «È una favo-la, girata a Merano, sulle cre-scenti differenze sociali: unaprincipessa, Sarah Felber-baum, per vincere l’anonimato
cerca una storia d’amore conun poveretto napoletano, cioèio. La aiuterà Christian De Sica,un maggiordomo che ricorda IlConte Max. È il mio debutto allaregia: non distinguevo un pia-no americano da un piano ter-ra, ma quando sai cosa vuoi rac-contare, girare è più facile». Ilgenio partenopeo: uscire daiguai con estro. «Come quellavolta alla scuola per odontotec-nici: copiai un compito, il miocompagno prese 7, io 3. Ero sta-to diligente: avevo copiato an-che il suo nome e cognome».
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Per Luciouna tomba
accantoa Carducci
Giosuè Carducci,OttorinoRespighi
e GiorgioMorandi: sono igrandi nomi dellaBologna artistica
accanto ai qualiLucio Dalla (nella
foto) verràsepolto
nel cimitero dellaCertosa di
Bologna. IlComune ha
deciso diconcedere a
titolo gratuitoper 90 anni uno
spazio nelcampo Carducci,
dove ilcantautore,
scomparso nelmarzo scorso,
riposerà in unatomba
monumentale,in cui verranno
traslati i resti deisuoi genitori
S
TERMINERANNO NEL 2016
IL RIPOSODI DALLAFRA I BIG
«
Restauri al ColosseoVia libera del Tar
A
BENIAMINO L’ATTORE TRA GLI STUDENTI E CON LA FELBERBAUM
Non recitole battute di altri:in "Benvenuti alSud" ho cambiatole mie scene
Possono partire i lavori direstauro del Colosseo, finanziaticon 25 milioni di euro dal gruppodei Della Valle. Il Tar del Lazio ha
infatti accolto il ricorso dellasocietà che si era aggiudicata ilavori, poi esclusa perun lungo contenzioso con laSovrintendenza. Il restauroterminerà nel 2016, durante iquali il simbolo di Roma resteràvisitabile. L’ultimo intervento sulColosseo risale a 73 anni fa.
HA VINTO «X FACTOR»
LE IMPRONTE A HOLLYWOOD
Il comico tiene una lezione all’università e parla del nuovo film«Napoli né cartolina né Gomorra». L’incontro domenica su Sky
Sbagliano anche le star.Come Robert De Niro (nella
foto Reuters), che ha impressole sue orme sul cemento di
Hollywood, di fronte al ChineseTheatre di Los Angeles(California), ma lo ha fatto con unadata sbagliata: 14 febbraio 2013,invece di 4 febbraio. Unportavoce del Chinese Theatre hafatto sapere al portale online«TMZ.com» che comunquel’errore è già stato corretto.
AL CINEMA ESCE «STUDIO ILLEGALE»
1 Alessandro Siani, 37 anni, durante la lezione di comicità allo Iulm di Milano, che Sky Cinema 1 HDtrasmette domenica sera; 2 Siani con una delle tante fan che l’hanno «travolto» dopo l’incontro con glistudenti; 3 Il comico napoletano e Sarah Felberbaum ne «Il principe abusivo», che esce il 14 febbraio
ALESSANDRO SIANI
In origine c’erano un blog e un romanzo disorprendente successo, «Studio Illegale» diFederico Baccomo, un giovane avvocatomilanese che raccontò, con sferzante ironia,stress e manie dei suoi colleghi. Da domani quellibro è un film, sospeso tra ironia e sentimenti,«Studio illegale», appunto, diretto da UmbertoCarteni («Diverso da chi?») con Fabio Voloprotagonista che fa un po’ il verso ad AlbertoSordi. E si gode un personaggio cucito su di lui.«Anche io ho messo al centro il lavoro — diceVolo — Per fortuna, sono libero di esprimere lamia emotività in ambiti diversi. Il mio eroe è undisilluso, ma aperto verso un altro mondo, quellodella vita vera, dove le relazioni non sono soloprofessionali». E l’amore per una collega (ZoéFelix, vista in «Giù al Nord») mescolerà le carte.
De Niro sbaglia datasulla Walk of Fame
ALTRI MONDI
DAL NOSTRO INVIATOFILIPPO CONTICELLOMONTECARLO
C’è il lusso a condire latecnologia del mondo che sa-rà: sul lungomare di Montecar-lo, patinato a dispetto di ognicrisi, sfilano Ferrari, ma ci siimbatte pure in qualche elet-trodomestico. Samsung hascelto i lustrini del Principatoper dimenticare la contesa ato-mica con Apple e organizzarel’annuale forum europeo: hapresentato a un esercito di cro-nisti le novità per il 2013, rug-gente almeno nell’hi-tech. Si
scovano lavatrici, frigoriferi,notebook, tv (ne vendono 3 alsecondo) e tanto ruota attor-no a una parola: «Interazione:vogliamo avvicinare uomini edispositivi, dal controllo conla voce fino al multitouch», haannunciato BK Yoon, presiden-te della divisione "ConsumerElectronics" del colosso sudco-reano. Così, nella sfilata dinuove tv dallo schermo sem-pre più grande (si tocca la vet-ta di 85"), ecco un’esperienza«personalizzata». La nuovafunzione S-Recommendationriconosce le preferenze del-
l’utente in base ai pro-grammi più visti, azzar-da suggerimenti sui con-tenuti da guardare. Tra-dotto: chi non perde unmatch di Premier verràsubito avvisato di un der-by di Londra che sta periniziare. Il resto è intera-zione vocale più svilup-pata: se si cerca in qual-
che palinsesto un film con An-gelina Jolie, basta chiederlo ela Smart Tv (dove Samsung datempo rende disponibile an-che l’app della Gazzetta) scio-glierà il dubbio.
Il lavaggio? Con un sms La novi-tà sbarca da noi nella secondaparte dell’anno con un caricodi aggeggi curiosi, su tutti lalavatrice WiFi Smart Wash,frontiera degli elettrodomesti-ci del futuro: con un’app su untelefono o tavoletta Samsung,si può far partire il lavaggio oseguire la centrifuga fuori ca-sa. Piacerà non solo alle casa-linghe e, intanto, distrae il sor-ridente manager sudcoreanoche descrive i nuovi device. Nélui né gli altri pronuncianomai la parola Apple, che allavoce tablet continua a fare lavoce grossa: tra i lussi di Mon-tecarlo non sembra esserci spa-zio per la guerra.
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LE TENDENZE LA SAMSUNG HA PRESENTATO LE PRINCIPALI NOVITÀ HI-TECH DEL 2013
Volo, avvocato cinicoÈ travolto dall’amore
SIA
NIS
HO
W
SUL SUO LAVORO DI COMICO
Chiara puntasu Sanremo:«Così sveloi miei sogni»
La tecnologia intelligenteE la tv anticipa i tuoi gusti
1
«La mia favola sociale,risate senza volgarità»
3
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Fabio Volo e Zoè Felix in «Studio Illegale» ANSA
DANIELE VAIRAMILANO
L’entusiasmo è quello diun bambino che può sguazzarein una vasca di giocattoli, l’im-pressione è quella di trovarsi difronte a una compagna di uni-versità di cui si erano perse letracce e che ha un sacco di novi-tà da raccontarti. E invece,Chiara Galiazzo (nella foto),vincitrice dell’ultimo X Factor,è una stella della musica in asce-sa. È pronta a debuttare a San-remo tra i big e con il suo primoalbum, Un posto nel mondo(Sony, in uscita il 14 febbraio).Per lei, esordiente 26enne, han-no lavorato undici autori, daNeffa a Francesco Bianconi deiBaustelle, passando per Fiorel-la Mannoia e Samuel dei Subso-nica, fino a Dente e a FedericoZampaglione dei Tiromancino.«Ho spiegato loro il sogno cheavevo in testa. Io non posso can-tare qualcosa che mi fa ridere odi cui non sono convinta».
L’ukulele Il risultato è un discoeclettico, raffinato, ricco di sfu-mature in cui la sua voce sem-bra essersi liberata ancora dipiù. Ma anche i testi stupisco-no: «Sono sempre molto atten-ta alle parole. Ed essermi trova-ta ad interpretare brani scrittidai miei cantanti preferiti è sta-to bellissimo. Ogni volta che ac-cettavano di collaborare facevocerti salti». E invece, ieri, è sta-ta ferma per un attimo come inattesa di un voto, mentre face-va ascoltare alcune sue canzoniai presenti. Ma è stata una que-stione di minuti, poi ha iniziatoad interagire e a spiegare il suomondo: «Vi piace? Dai non diteno, che poi ci rimango male. Hovoluto musiche di fisarmonicaed ukulele, un po’ ovunque. Inparticolare l’ukulele è essenzia-le e dà gioia». I brani scorrono eChiara li arricchisce: «Ecco que-sta è la mia frase preferita: "Sesei capace indica una cosa chenon hai visto mai". E, intantoSanremo si avvicina: «Pensareche l’anno scorso scherzavocon le mie coinquiline sui voti eda martedì sarò sul palco è stra-nissimo. Ho una grande pau-ra». La sorpresa è dietro l’ango-lo: «Quella di prendermi l’in-fluenza e di dover cantare conla febbre alta».
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34 LA GAZZETTA DELLO SPORT MERCOLEDÌ 6 FEBBRAIO 2013
TENNIS22.00 ATP VINA DEL MAR
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BORUSSIA
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Champions League23.00 CALCIO:
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3.15 GREMIO - LDU QUITO Coppa LibertadoresSky SuperCalcio
CICLISMO13.00 TOUR DEL QATAR
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10.30 CALCIO: GENOA - LAZIOSerie A
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15.30 CALCIO: FAN CLUBROMA
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Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestreFilm sulDigitale Terrestre
15.00 CAMBIO VITA
PREMIUM CINEMA16.55 LANTERNA
VERDE
PREMIUM CINEMA18.50 BATMAN
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E ROBIN
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GALLES - IRLANDA
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Sei Nazioni
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AUTOGESTITI
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20.15 OLANDA - ITALIA
Amichevole
8.00 TG1
9.35 LINEA VERDE
10.15 TRIBUNE PER...
11.05 UNOMATTINA
12.00 LA PROVA DEL CUOCO
13.30 TG1
14.10 VERDETTO FINALE
15.15 LA VITA IN DIRETTA
17.10 CHE TEMPO FA
18.50 L' EREDITÀ
20.00 TG1
RAIDUE
23.00 TG 2
23.15 LA CITTÀ PROIBITA
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1.40 METEO 2
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21.05 IL VENTO
DEL PERDONO
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13.00 TG2
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17.45 TG 2 FLASH L.I.S.
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RAITRE
23.10 ELEZIONI 2013 -
INTERVISTA
23.15 VOLO IN DIRETTA
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21.05 CHI L'HA VISTO
Attualità
8.00 AGORÀ
10.10 LA STORIA SIAMO NOI
11.30 BUONGIORNO ELISIR
12.00 TG3
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16.00 GEO & GEO
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CANALE 5
23.30 ITALIA DOMANDA
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16.15 AMICI
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18.50 AVANTI UN ALTRO!
20.00 TG5
20.40 STRISCIA LA NOTIZIA
ITALIA 1
0.30 THE VAMPIRE
DIARIES
1.55 SPORT MEDIASET
2.20 THE SHIELD
3.05 STUDIO APERTO
21.10 MISTERO
Documenti
6.40 CARTONI
8.45 TELEFILM
12.25 STUDIO APERTO
13.00 SPORT MEDIASET
13.40 CARTONI
15.00 LUPIN III
15.50 WHITE COLLAR
16.45 CHUCK
17.40 LA VITA SECONDO JIM
18.30 STUDIO APERTO
19.20 C.S.I.
RETE 4
23.20 I BELLISSIMI DI R4
23.25 PAYBACK -
LA RIVINCITA
DI PORTER
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14.45 FORUM
15.30 RESCUE SPECIAL
16.50 ARABESQUE
18.55 TG4
19.35 TEMPESTA D'AMORE
LA 7
0.15 OMNIBUS NOTTE
1.20 TG LA7 SPORT
1.25 PROSSIMA FERMATA
1.40 MOVIE FLASH
1.45 OTTO E MEZZO (R)
21.10 LE INVASIONI
BARBARICHE
9.55 COFFEE BREAK
11.00 L’ARIA CHE TIRA
12.30 I MENÙ DI BENEDETTA
13.30 TG LA7
14.05 TG LA7 CRONACHE
14.45 ARIANNA
16.50 IL COMMISSARIO
CORDIER
18.50 I MENÙ DI BENEDETTA
20.00 TG LA7
20.30 OTTO E MEZZO
23/10 - 22/11
Scorpione 7+22/12 - 20/1
Capricorno 7-
21/4 - 20/5
Toro 7
ALTRI MONDI
21/1 - 19/2
Acquario 7+
Oggi sarà in Qatar per lasfida Uruguay-Spagna,prima però Forlan (nellafoto) si è tolto lo sfizio delprimo gol stagionale nelderby vinto dal suo PortoAlegre con il Gremio. Tregol per Seedorf (Botafogo)
Brasile, nel derbyprimo gol di ForlanSeedorf fa un tris
21/5 - 21/6
Gemelli 6-
IL SONDAGGIO
20/2 - 20/3
Pesci 6-
22/6 - 22/7
Cancro 6
Gazzetta.it
I bomber azzurriin rampa di lancio:possono crescere
IL VIDEO
21/3 - 20/4
Ariete 6
23/9 - 22/10
Bilancia 7+
Oroscopo
Gli zebedei sitrascinano, voitrascurate lavoro ecose utili. Ripigliatevi!Cuore e sudombelicoavviliscono più delrialzo dello spread.
23/7 - 23/8
Leone 7
Stare fuori dallamischia potrebbe farvilavorare in modoottimale. Il lavoroarriva, decolla, sistabilizza, ilsudombelico super.
24/8 - 22/9
Vergine 5,5
Il lavoro vi chiede difarvi il sedereesagonale, per lafatica e per la richiestadi precisione. Matrionfate! Sudombeliconon pervenuto.
La Luna rende fattivolo spirito di squadranel lavoro. Gli amici visono vicini, i successiaumentano, leprofferte suinegratificano.
Prandelli li ha definiti«un’idea da portareavanti». Ma sul sito lacoppia Balotelli-ElShaarawy non raccogliela patente di coppia piùforte d’Europa. Per il 70%dei votanti non lo è ancora
Lavoro e rapporti sonotravagliati.Organizzatevi,riguardatevi,tranquillizzatevi. Amorsfigatino, masudombelico attento.
Potete intortarechiunque, oggi, colcarisma chesprigionate. Oltre cheottenere soldi. Gaudiofornicatorio, sfighinaamorosa.
Da colloqui, viaggi econoscenzescaturisconoopportunità proficue,sia lavorative sia ancheun po’ suine. E forsearrivano pure soldi.
Notiziona in fatto disoldi ci cova, oggi, agiudicare dalla Luna.L’attività fisica,compresa quellasuina, fa miracoli, lostress cala.
L’attaccante delBologna è nato il 26novembre 1991. Tra lesue squadre Atalantae Cittadella. È diproprietà della Juve.
www.gazzetta.it
Luna di sicuroincentivo a lavoro,viaggi, contatti conindividui e luoghilontani. Il cuorepalpita, ma perdete uncicinìn di brio suino.
La gente rompe.Ignorate e lavorate:riscuoterete successimolto concreti. Inamore il cuore èebbro, il suino insideyou, invece, stenta.
La vostra motivazioneè supportata dallafortuna e vi fa arrivareovunque. L’amor è unapalla. E anche il suinoinside you non haslancio.
IL MIGLIORELa Luna tratteggia unagiornata di fortune,guadagni d’immagine,avvii azzeccati.La gente vi stima, voisiete più flessibili,anche fornicando:uau.
LE PAGELLE23/11 - 21/12
Sagittario 8
DI ANTONIO CAPITANI
MANOLO GABBIADINI
MILANOSorge Tramonta Sorge Tramonta
ROMA
Domani
Il sole domani
ALGHERO
ANCONA
AOSTA
BARI
BOLOGNA
CAGLIARI
CAMPOBASSO
CATANIA
FIRENZE
GENOVA
L'AQUILA
MILANO
NAPOLI
PALERMO
PERUGIA
POTENZA
REGGIO CALABRIA
ROMA
TORINO
TRENTO
TRIESTE
VENEZIA
min max DopodomaniIeri Oggi
Il sole oggi
GazzaMeteo
La lunaNuova Primo quarto Piena Ultimo quarto
Aosta Milano
Trento
VeneziaTrieste
BolognaTorino
Firenze
Genova
Perugia
Ancona
L’Aquila
Campobasso
Napoli
ROMA
Potenza
Bari
Reggio Calabria
Catania
Palermo
CagliariCatanzaro
CIELOSole
Nuvolo
Rovesci
Coperto
Pioggia
Temporali
Neve
Nebbia
MARI
Calmi
Mossi
Agitati
Deboli
Moderati
Forti
Molto forti
VENTI
Legenda
MILANOSorge Tramonta Sorge Tramonta
ROMA
A CURA DI 13
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8
-3 5
-1 8
1 8
-1 5
3 96 7
5 113 10
7 12 4 7
8 11
1 3
6 12 4 7
9 13 4 7
7 11
6 15
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10 14
11 13
7:40 17:34 7:19 17:29 7:38 17:35 7:17 17:30 10 feb. 18 feb. 25 feb. 4 mar.
In Sicilia, in Sardegna, al Sud e al Centro precipitazioni sparse, nevose sui monti e a tratti
sui colli, ma anche schiarite. Variabile pure al Nord con qualche pioggia su pianura triveneta e
romagnola e un po' di neve sulle Alpi.
Al Nord ancora tempo variabile con un po' di neve sulle Alpi e qualche pioggia in pianura. Sul resto del Paese in prevalenza precipitazioni con limite della neve in calo fino a varie zone collinari e rinforzo di venti freddi settentrionali.
In Sicilia e al Sud ancora parecchie nuvole, piogge su pianure e coste, pioggia mista a neve sui colli e neve sui monti. Altrove prevalenza del sole, salvo locale variabilità. Freddo per il periodo ma con attenuazione dei venti da Nord.
La tiratura di martedì 5 febbraioè stata di 324.636 copie
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GIANLUCA MONTINAPOLI
Una intera squadra ingol, portiere escluso natural-mente. Il Napoli ha mandato asegno dieci giocatori diversi inquesto campionato. L’ultimoin ordine di tempo è il capita-no, Paolo Cannavaro. Uno che,a dire il vero, il vizietto lo hasempre avuto. «Che serata – hadetto ieri con riferimento allavittoria sul Catania —. Non so-lo abbiamo portato a casa i trepunti, ma ci ho messo pure lamia firma con quel tocco su as-sist di Hamsik». Il Catania, evi-dentemente, gli porta bene vi-sto che, insieme al Milan, èl’unica squadra cui in carrieraha segnato due reti (la prima il28 marzo 2010 risultò addirit-tura decisiva).
Che ruolino Dal 2009-2010 Can-navaro realizza almeno un gola stagione, dopo averne centra-ti un paio anche in B. Il primoin assoluto in azzurro, però, èquello che non scorderà mai:mezza rovesciata volante neisupplementari della sfida diCoppa Italia con la Juventus alSan Paolo nel 2008. Partita airigori e vittoria del Napoli, a di-mostrazione che Cannavaro sidiverte a giocare brutti scherzialla Vecchia Signora. Il più re-cente risale al 20 maggio scor-so, finale di Coppa Italia, quan-do ha alzato il trofeo al cielo diRoma. Adesso, la sfida a duecontinua: «Se sogniamo lo scu-detto? Certo che sì». Un’ammis-
sione in piena regola che pog-gia le basi sulla consapevolez-za dello spogliatoio azzurro,dove ormai sono tutti convintidi poter lottare fino in fondocon gli storici rivali.
Il duello La squadra di Conte ètre punti avanti, dietro invecesta risalendo il Milan: «Con Ba-lotelli è ancora più forte. Inquesto campionato bisogna te-mere tutti — continua Canna-varo —. Certo, al momento laclassifica dice che siamo l’an-ti-Juve, ma ci sono tanti scon-tri diretti nelle prossime gare ealtre squadre potrebbero rien-trare nella corsa primato».Equilibrato fuori e dentro dalcampo, Cannavaro non si la-scia mai andare ad isterismi disorta: «L'adrenalina ci deve es-sere, ma forse è meglio ghiac-ciarsi la testa a fine partita pri-ma di rilasciare dichiarazioni.Secondo me, è giusto andareavanti con i 6 arbitri: può esse-re un vantaggio. Forse, però,sarebbe il momento di aprirepure alla tecnologia, potrebbe
dare una mano in certe situa-zioni». Nessuna polemica, nep-pure per la mancata convoca-zione in Nazionale. Soltantogrande voglia di concentrarsisul Napoli e magari di fare golanche all’Olimpico. Serve ilcontributo di tutti in fase realiz-zativa e Cannavaro lo sa. Finqui, sono andati a segno duedifensori (il primo è stato Gam-berini) e ben quattro centro-campisti (Maggio, Dzemaili,Inler e Mesto), però all’appel-lo mancano ancora Campa-gnaro, Britos e Zuniga, chelo scorso anno timbrarono
il cartellino del gol. Il capi-tano ha dato l’esempio,adesso tocca a loro imitar-
lo. In campo e fuori.© RIPRODUZIONE RISERVATA
S18
Cavani
S9
Hamsik
S4
InlerMaggioInsigne
S2
Pandev
S1
MestoCannavaroGamberini
Dzemaili
UN PO’ DI TRICOLOREDELLA STAGIONE 1990È PURE DI TARANTINO
Sogno Cannavoro
PARLA LO SVIZZERO
LA MAPPADEL GOL
Inler: «I tifosi impazzirebbero»
Napoli&Campania
clic
Il capitano entra nella lista dei goleador e sfida la Juve«Ci sono ancora tante partite, ma noi siamo pronti»
«Ci piacerebbediventarecampioni: amomolto Napolie la sua gente»
«Napoli da scudettola corsa continua»
L’Uefa chiedeanche lavori perl’illuminazione
«Quella contro ilCatania è statauna grandeserata: tre punti eho pure segnato»
San Paoloal limiteurgonointerventi
NAPOLI
(g.m.) Gokhan Inler haparlato al portale elveti-co Tagesanzeiger e, come or-mai fanno anche i suoi compa-gni, non si è nascosto quandogli è stato chiesto se l’obiettivodel Napoli sia realmente lo scu-detto: «Ci piacerebbe diventarecampioni – ha detto lo svizzero,in ritiro con la sua nazionale invista dell’amichevole di domaniad Atene contro la Grecia —, itifosi e la città impazzirebbero.Noi, però, ragioniamo partitaper partita ed inoltre la corsa altricolore è aperta anche alla La-
zio ed alle milanesi». Inler eBehrami sono stati convocati daHitzfeld a differenza di BlerimDzemaili, che paradossalmenteperò nelle ultime due partitecontro Parma e Catania è statoforse il migliore dei tre. Controla Lazio, però, tornerà la coppiadei titolarissimi perché Dzemai-li ieri è stato squalificato per un
turno dal giudice sportivo. Co-munque, per fortuna di Mazzar-ri, la concorrenza tra connazio-nali è sempre stata leale, anziforse è uno dei segreti del buonrendimento del centrocampoazzurro.
Modulo «Giochiamo quasi sem-pre con il modulo 3-4-1-2, ra-gion per cui uno di noi è costret-to a restare fuori – spiega Inler—, però la sana competizioneha creato uno stimolo recipro-co. Quello che conta per noi è ilcollettivo, non c’è spazio per al-cun tipo di personalismo». Delresto, le caratteristiche diversedegli svizzeri permettono all’al-lenatore di alternarli anche a se-
conda delle fasi della gara. Inlere Dzemaili hanno vinto già duecampionati in Patria con lo Zuri-go (dal 2005 al 2007), ma farloa Napoli avrebbe tutt’altro sapo-re: «Riparliamone tra due me-si», taglia corto Gokhan che haun rapporto speciale con la cit-tà: «Io amo i tifosi del Napoli.Vivo vicino al campo di allena-mento, dove ho trovato la miapace. La rapina subita da Behra-mi è stata una brutta storia chepuò accadere ovunque, anche aZurigo. Chi viene a Napoli sa ditrovarsi in una città meraviglio-sa quanto vivace». Una città conun solo idolo: «Diego Marado-na qui è onnipresente. Se giriper strada vedi immagini o sta-tuine dedicate a lui. Peri i tifosisarà indimenticabile». Lo sareb-be anche vincere il terzo scudet-to.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DALL’INCUBO DI UNA squalifica ingiusta ALLA GIOIA PER IL MOMENTANEO AGGANCIO ALLA VETTA SABATO SCORSO E, COMUNQUE, PERLA GRANDE STAGIONE CHE STA DISPUTANDO IL NAPOLI. PAOLO CANNAVARO (NELLA FOTO) È un leader E LO DIMOSTRA ANCHE QUANDOPARLA DELLA lotta al vertice E DEL FUTURO DELLA SQUADRA AZZURRA. CHE ADESSO PUÒ CONTARE SU UN MARCATORE IN PIÙ
y QUESTIONE STADIO
Gokhan Inler ha 28 anni FORTE
Vincere uno scudettonon è da tutti, conquistarlocon la maglia del Napoli èancora più intrigante. È ciòche è accaduto anche aMassimo Tarantino, che,nella stagione 1989-1990era un giocatore dellasquadra azzurra anche senel campionato del secondoscudetto fece solo unapresenza, prima di esseretrasferito al Monza. Ierierroneamente non loavevamo inserito nel Napoliscudettato. Non partecipòalla festa tricolore, ma varicordato tra gli azzurri.
PaoloCannavaro,
31 anni,difensore
e capitanodel Napoli.
Disputala settima
stagioneconsecutiva
con la magliaazzurra,
anche seha giocato
un annoin serie B
nel 1998-99(e dunque
fanno 8)prima di
essere poiceduto al
Parma.In totale
ha segnato8 reti
in campionatoAP PHOTO
NAPOLI
(g.m.) Le condizioniin cui versa lo stadio San Pa-olo hanno lasciato di stuccogli osservatori del ViktoriaPlzen venuti per studiare ilNapoli sabato sera e costret-ti, causa pioggia, a guarda-re la partita contro il Cata-nia in televisione nella salet-ta allestita in tutta fretta perfar riparare i giornalisti daldiluvio che ha allagato la tri-buna stampa per l’inefficien-za della copertura. Dunque,una figuraccia internaziona-le per il club azzurro.«L’amministrazione comunale per il San Paolo ha fat-to molto – dice a Kiss KissNapoli l’assessore allo sportdel Comune, Pina Tommas-sielli —. Abbiamo ricevutole prescrizioni dalla Uefaper la prossima stagione,che riguardano anche l’illu-minazione, lavori che effet-tueremo nei prossimi mesi.Nuovo stadio? Stiamo anco-ra aspettando che la com-missione tecnica si pronun-ci in merito, poi ci sarannopassi ulteriori con il presi-dente Aurelio De Laurenti-is, perché è evidente chequalsiasi progetto deve es-ser fatto con il consenso delNapoli».
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MARTEDÌ 5 FEBBRAIO 2013
Il momentomagico della
prima squadrasi estende alla
formazionePrimavera.I ragazzi diMario Turi
prenderannoparte la
prossimasettimana al
Torneo diViareggio. Ecco
le partite
12 febbraioJuve Stabia
M.Uruguaya
14 febbraioJuve Stabia
Lazio
16 febbraioJuve Stabia
S.Rossa
2Gli scontri
diretti inchiave playoff
che la JuveStabia dovràaffrontare in
questo mese: aVarese il 15febbraio e a
Padova, innotturna, il 25
4Gli acquisti
della JuveStabia al
mercato digennaio: Suciu e
Verdi, inprestito dal
Torino, Pompilioin comproprietà
dal Varese eMartinelli dal
Cittadella atitolo definitivo
A NAPOLI
L’entusiasmo di Martinelli, Suciu e Pompilio«Pensiamo a salvarci, poi ci divertiremo»
PRIMA DIVISIONE
GIOVANNI ARUTAAVERSA (Caserta)
Tocca a Roberto Chiancone, 58 anni, unpassato da grande sia in campo che in panchinaa livello di serie C, provare a fare il miracolo disalvare l’Aversa Normanna. Alla fine NicolaDionisio, il diesse arrivato a fine anno alla cortedel presidente Spezzaferri, ha avuto ragione. Èpassata la sua linea. Conosce perfettamenteChiancone con il quale ha lavorato a Giuglianoe Martina Franca, è convinto che, se c’è un uo-mo in grado di salvare questa squadra, questo èl’ex bandiera della Salernitana. La situazione èdrammatica, l’Aversa viene da 5 sconfitte con-secutive, la peggiore difesa del girone 36 golsubiti. Assieme a Chiancone arriva ad Aversaanche Gerardo Viscido, in qualità di allenatorein seconda.
Messaggio Lui, l’auspicato salvatore della pa-tria, non fa promesse, ma lascia aperto il cuorealla speranza. «Francamente non riesco a capa-citarmi di come la squadra sia in queste condi-zioni. I giocatori mi sembrano idonei alla cate-goria, tutti buoni elementi. Dei calciatori ho al-lenato solo Manco, quando ero a Marcianise,ma li conosco quasi tutti per averci giocato con-tro. Non è una squadra, questa, da ultimi postiin classifica. Ma questo lo dico dal di fuori. Oradevo capire perché è successo tutto questo. Èchiaro che deve esserci qualche problema». Ot-timista, dunque? «Sempre, altrimenti nonavrei mai accettato di venire qui. Chiaro che cisono le possibilità di fare bene. Il problema ve-ro è uno solo». Quale? «Il problema è che il cam-pionato non ci aspetta. I punti bisogna farli su-bito, senza perdere altro tempo. Per fortuna ab-biamo una sosta che mi permetterà di fare ilpunto della situazione. Ma poi subito con l’Ar-zanese è una gara da provare a vincere a tutti icosti. E non sarà per nulla facile. Ma non ci so-no alternative». Quale schema verrà utilizza-to? «Non lo so, dipende dalle situazioni, dipen-de dai giocatori che ho a disposizione: 5-3-2 o4-4-2, in fin dei conti cambia poco. L’importan-te sarà la determinazione con cui si scenderà incampo».
Obiettivo Mancano 12 ga-re alla fine, in palio ci so-no 36 punti. «Ci sonotutte le condizioni perfarcela — chiude Rober-to Chiancone —, ma tut-
ti dobbiamo rema-re nella stessa di-
rezione. Credoa questa sal-vezza».
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RISERVATA
Il nuovo tecnico ci crede«Dobbiamo ripartire velociQui c’è la qualità per risalire»
SECONDA DIVISIONE
I NUMERI
Taccone e l’evento di maggio«Per chi ama questa squadrae per festeggiare qualcosa...»
La zona spareggi è a un puntoE Strobbe è tra le migliori centrali«Al sud mi sento come a casa»
E I BABYA VIAREGGIO
SERIE B PRESENTATI GLI ULTIMI ACQUISTI
PALLAVOLO DONNE: 6 VITTORIE IN 8 PARTITE PER LA PUNTOTEL
4 y
DOMENICO ZAPPELLAAVELLINO
La sconfitta nel derby contro il Beneventonon ha scalfito l'entusiasmo per l'Avellino. A rav-vivare i sogni degli irpini ci ha pensato ieri po-meriggio il presidente Walter Taccone, che hapresentato l'evento «Insieme per la storia», af-fiancato dall'organizzatore Francesco Gullo, excalciatore del reality show «Campioni» ed at-tualmente impegnato in un progetto, «Campio-ni in tour», riservato alle scuole calcio giovanili.La manifestazione si svolgerà il 15 maggio e ver-rà suddivisa in tre momenti: la prima, dalle 9alle 17, con un torneo giovanile che vedrà lapartecipazione di ben 27 società dilettantisti-che; a seguire coreografie, musiche e danze cheapriranno il quadrangolare che vedrà sfidarsil'As Avellino, le vecchie glorie dell'Us Avellino,la «Tacconi & Friends» e la «Gullo & Friends Cur-va Sud» composta dai tifosi biancoverdi; alle21.30 la chiusura con la serata di gala al TeatroCarlo Gesualdo presentata da Alba Parietti. Vi-gnola, Juary, Barbadillo, i gemelli Piga, Di Som-ma, Piotti, Beruatto, Papadopulo, Fresta, DiCecco, Tacconi e presumibilmente anche LuisVinicio sono solamente alcuni degli ex giocatorie allenatori che hanno aderito al progetto, oltrea Evaristo Beccalossi e Tomas Skuhravy. Saran-no ricordati anche Lombardi, Dirceu, Tagliafer-ri, Veneranda e Pezzella, prematuramentescomparsi, così come tutte le vittime del terre-moto del 1980.
Finalità Un evento che ha diversi scopi, comespiega il presidente Taccone: «Il primo intentoè quello di raccogliere i tifosi, tutti quelli chevogliono bene all'Avellino. Una manifestazioneper i 100 anni da lupo, al di là di come si chiami,il simbolo che rappresenta il calcio in Irpinia.Presumiamo e speriamo che per quella data pos-siamo festeggiare due eventi: l'ascesa in B e l'ac-quisizione del vecchio logo. La società che at-tualmente rappresenta il calcio ad Avellino com-prerà il marchio con o senza questa manifesta-zione, con una parte dell'incasso che sarà devo-luto anche in beneficenza. Ovviamente è un'asta e, se sarà aperta a tutti, parteciperemo all'offerta tutelandoci con una cifra più alta. Unavolta acquistato, faremo una fondazione a cuipotrà partecipare chiunque, così il logo saràdell'intera provincia di Avellino».
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Chianconepensa positivo«Forza AversaCi salveremo»
Francesco Gullo e Walter Taccone nella conferenzastampa per presentare l’evento del 15 maggio ARTPRESS
RobertoChiancone,58 anni,nuovo tecnicodell’AversaTANOPRESS
L’Avellinolancia lo spot«Insiemeper la storia»
Giornalistie diplomaticiin campoper sostenerele periferie
Sala Consilinache scalataOra vede i playoff
La Juve Stabiaricomincia da tre
Sabato, al campo «Dietrola Vigna» di Piscinola, a Napoli,si svolgerà una manifestazionepromossa dall'Ussi e dalla FigcCampania, una partita di calciotra la Rappresentativa dei gior-nalisti sportivi della regione ela Nazionale diplomatici (oggila presentazione all’hotel Ala-bardieri). Il titolo è «Gol senzafrontiere - Il messaggio del cal-cio tra metropoli e periferie»,
con il sostegno del Ministeroper gli Affari Esteri. È la secon-da volta, dopo una gara a Par-ma, che la Nazionale diplomati-ci scende in campo in Italia, e ilmessaggio che si vuole lanciaredalle periferie napoletane èchiaro: guardare con occhi di-versi le periferie delle grandimetropoli e trasmettere un se-gnale di fiducia e speranza.
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Luca Martinelli,24 anni,Sergio Suciu,22, che giocaa centrocampo,e l’attaccanteLuca Pompilio,20: i voltinuovisi presentanocon la magliadella JuveStabia
GIANPAOLO ESPOSITOCASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli)
Pomeriggio di presenta-zioni ufficiali in casa Juve Sta-bia. La vittoria in trasferta a Vi-cenza e la conquista di un po-sto nella griglia dei playoff ren-de infatti particolarmente eu-forico tutto l'ambiente giallo-blù che, nonostante gli invitialla prudenza del tecnico Bra-glia, sogna ad occhi aperti.
Rinforzi Tocca al responsabiledel settore tecnico SalvatoreDi Somma far conoscere urbiet orbi gli ultimi tre nuovi arri-vati del mercato di gennaio:Suciu, Martinelli (che già han-no debuttato sabato) e Pompi-lio che vanno ad aggiungersi aVerdi. «Siamo riusciti a ringio-vanire l'organico con elementidi assoluto valore — commen-ta Di Somma —. A Suciu stavoappresso da tre anni, Martinel-li lo volevo prendere già da giu-gno e Pompilio mi è semprepiaciuto, un bel colpo l'acquisi-zione della sua comproprie-tà». Vetrina per Sergio Suciu,gioiellino romeno del vivaiodel Torino su cui Braglia nonha avuto dubbi nell'affidargliimmediatamente le chiavi del
centrocampo della squadra:«Non pensavo proprio di reg-gere fino alla fine su un campocosì pesante come quello di Vi-cenza. Sono molto motivato espero di recuperare il tempoperso a causa degli infortuni.Il mio ruolo ideale? Posso gio-care anche esterno, ma pensodi rendere al meglio al centrodel campo».
Stimoli Esordio senza neancheun allenamento con i compa-gni per il difensore Luca Marti-nelli, che si è aggregato in riti-ro a Vicenza direttamente daCittadella: «Mi stimola moltogiocare in una piazza calda co-me Castellammare, me ne han-no parlato benissimo Sau e ilmio ex compagno di squadraBiraghi. Obiettivo playoff?Pensiamo prima alla salvezzae poi ci divertiremo». La strari-pante simpatia di Luca Pompi-lio contagia invece un po' tut-ti: «Sono consapevole che do-vrò conquistarmi una maglia,in attacco la concorrenza è ele-vata ma farò di tutto per mette-re in difficoltà l'allenatore. So-no consapevole che la mia car-riera è a una svolta importan-te, in molti sinora non aveva-no creduto in me».
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ROBERTO GUERRIERO
La favola della PuntotelSala Consilina è racchiusa inuna lunga rincorsa di sei vitto-rie nelle ultime otto partite di-sputate, quelle della gestionetecnica di Giorgio Draganov(subentrato a Giuseppe Ianna-rella), che hanno permesso alclub salernitano di scalare po-sizioni in classifica e avvicinar-si alla zona playoff. Il successoal quinto set di domenica conCasalmaggiore, una delle av-versarie più forti del torneo,ha proiettato la Puntotel all'ot-
tavo posto, insieme con Monti-chiari, a un solo punto daglispareggi promozione riservatialle formazioni classificate dal-la seconda alla settima posizio-ne. «Adesso ci crediamo davve-ro — commenta la 24enne cen-trale Marilyn Strobbe —. Si ècreato un gruppo compatto ela squadra è molto equilibratae forte in tutti i reparti. Per arri-vare tra le migliori occorreràsbagliare il meno possibile, pe-rò, perché con un campionatoequilibratissimo e una classifi-ca molto corta bastano duesconfitte per ritrovarsi più giù.Possiamo farcela, ma niente er-rori, a cominciare dalla prossi-
ma partita. Con Mazzano, cheha un punto in più di noi, èuno scontro diretto per iplayoff. Dobbiamo vincerlo atutti i costi, e giocare dinanzial nostro pubblico sarà un van-taggio da sfruttare».
Grandi numeri Strobbe è origi-naria di Arzignano, in provin-cia di Vicenza, e nel 2006 vin-se l'Europeo juniores. È al suoterzo campionato con SalaConsilina. «Qui mi sento a ca-sa. Ci sto benissimo anche seinizialmente avevo qualche re-mora. Il sud, però, mi ha con-quistato e ho trovato anchel'amore. Si chiama Giuseppe,
calabrese di Praia a Mare», ag-giunge Strobbe, la secondacentrale dell'A2 con i suoi 173punti realizzati, otto in menodi Viviana Corvese (Pavia).«Un dato che mi dà enormesoddisfazione — conclude lapallavolista veneta —. Ma ilmerito è di tutta la squadrache gioca bene e ora è consape-vole della sua forza. Lo scorsoanno ho concluso la stagioneal terzo posto. E forse, se mi-glioro, il piazzamento la Pun-totel sarà ancora più in alto inclassifica. Il futuro? Mi muove-rò da qui solo per un'offerta ir-rinunciabile».
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35LA GAZZETTA DELLO SPORTMARTEDÌ 5 FEBBRAIO 2013
NICOLA CECERE
Il mondo Inter è in pro-fonda depressione: prima lasconfitta di Siena, poi l’aggan-cio del Milan. Col derby alleporte, il tifoso nerazzurro viveore agitate. E allora si scatenasu internet. Dibattiti, accuse,critiche feroci. A società, gioca-tori, tecnico: ce n’è per tutti,come da tradizione. Non sitratta di una rabbia cieca, c’èpiuttosto il bisogno di appura-re alcune questioni, di andarein fondo ai temi che più tor-mentano gli appassionati e nealimentano la delusione. Lagente si rivolge ai media o aiblog per porre quesiti ai qualidovrebbero dare risposta i pro-tagonisti. Noi abbiamo prova-to a condensarli in sette do-mande che giriamo idealmen-te al giovane tecnico AndreaStramaccioni. Chissà che nonaccetti di dare risposte chiaree pubbliche: fin qui è apparsoun tipo che sa assumersi le pro-prie responsabilità, che nonama nascondersi, dribblare,eludere. E allora partiamo dal-l’argomento più gettonato: lapersonalità. Quando l’Inter èstata definita «provinciale»Stramaccioni se n’è avuto amale. Però dopo 23 giornatenon è ancora chiaro il sistema
di gioco dell’Inter, che invecedi comportarsi da grande, im-ponendo il proprio livello tec-nico di eccellenza, si adeguaspesso e volentieri anche tatti-camente agli avversari. E’ suc-cesso di nuovo sul campo del
fanalino di coda Siena.1)Perché l’Inter non si com-porta da grande squadra?La difesa regala troppe situa-zioni da rete agli avversari.D’accordo, manca Samuel, unpilastro. Però proprio in consi-
derazione degli acciacchi e del-l’età del muro argentino erastato acquistato Silvestre, al-tro argentino, finito poi rapida-mente ai margini.2) Perché a gennaio il tecni-co non ha chiesto con forza
almeno un altro difensore?In attacco manca un’altra pedi-na fondamentale, Diego Mili-to, e l’allenatore lo sostituiscecon l’avanzamento a puntacentrale di Palacio. Ma alloraperché individuare in Rocchi ilvice Milito…3) Ci si è accorti che Rocchinon è l’uomo giusto?A Siena sono stati schierati dalprimo minuto due dei ultimitre arrivati. Schelotto però erafermo da un mese e ha rimedia-to una brutta figura.4) Non sono bastati due gior-ni alla Pinetina per capireche non poteva reggerel’esordio da titolare?La vittoria in casa Juve avevailluso un po’ tutti, evidente-mente, sulla consistenza diquesto gruppo. Da allora l’In-ter in trasferta ha perso cinquepartite pareggiandone una:media da retrocessione. L’alle-natore si sarà certamente con-centrato sui dettagli per riusci-re a dare una motivazione aquesto crollo verticale.5) Mancanza di personalitào la squadra non è da verti-ce?Mentre Allegri sta risalendo lachina dopo una partenza avvi-lente ricorrendo all’entusia-smo e alla forza di El Shaa-rawy, De Sciglio, Niang e ades-so di Balotelli, Stramaccionipur provenendo dal settoregiovanile si fida moltissimodei veterani. Nel senso che haprovato a lanciare dei giovanima senza mai imporli.6) Nell’Inter non ci sono ra-gazzi all’altezza di una pre-senza stabile in formazione?Il mese di gennaio ha riservatoamarezze in serie, 5 punti in 5gare. E allora torna di modal’interrogativo natalizio relati-vo all’abnorme durata dellapausa di lavoro ottenuta daigiocatori nerazzurri.7) La programmazione diqueste festività non ha paga-to: si può dire?
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PARLA CON NOI
SETTE DOMANDEA STRAMACCIONI
IL CASO DOPO IL SUCCESSO IN CASA DELLA JUVENTUS UN CALO INSPIEGABILE
Di Schiavi a pag. 39 Errante a pag. 38Prando a pag. 41
FINAL EIGHT POZ LANCIA VARESE«STENDI MILANO E VAI IN FINALE»
CALCIOSPAMPATTI, UOMO-GOLCHE NON USA... LA TESTA
HOCKEY GHIACCIOULESSI, UN MILANESECI PROVA IN FINLANDIA
ilnostro sito
PALLANUOTO
MAX CAVALLARO
La Women’s Premier Soc-cer League, il campionato pro-fessionistico femminile statuni-tense, dalla prossima stagione(tra maggio e agosto) parleràitaliano, grazie alla squadra deiSeattle Ph-America del presi-dente Giuseppe Pezzano. A gui-dare la squadra è stato scelto iltecnico milanese Antonio Cin-cotta (ex Fiamma Monza). «Es-sere chiamato ad allenare negliStati Uniti, paese campioneolimpico in carica — raccontalo stesso allenatore — è un tra-guardo importante per la miacarriera, ma anche un’esperien-
za nella quale dovrò confrontar-mi con un mondo nuovo qualifi-cato. Da quelle parti il calciofemminile è di livello superioreperché le società investono incomunicazione e marketing ele gare sono degli show. Il Seatt-le è all’esordio in premier Lea-gue, insieme allo sponsor, gesti-to da un manager Italiano, Mat-
teo Sala. Ritengo che essere sta-to premiato dalla nostra Figccon la panchina d’argento co-me miglior tecnico del 2012, eal contempo ricevere il premiodei colleghi come "best coachdel campionato" ai Golden Girl,mi abbia dato visibilità e sonocosì stato contattato per questoprogetto». Non solo Cincotta,anche alcune calciatrici sbar-cheranno nei prossimi mesi aSeattle: «Per la prima volta nel-la storia — spiega proprio il pre-sidente Pezzano — giocheremola WPSL con i talenti italiani, sa-rà uno scambio culturale unicoe diverremo un esempio da se-guire».
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MilanoLOMBARDIA&
milombardia.gazzetta.it
storie e denunce
Giovedì comincia la Final Eight di Coppa Italia con il superderby Varese-Milano. Ecco come lo vede GianmarcoPozzecco, il play della stella varesina: «Marques Green fa ladifferenza, ma se c’è una giustizia divina vinciamo noi»
Galliani se la gode«Che Balotelli!»
Montagne e huskyla storia di Rinaldo
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a
Appena 5 punti nelle ultime 5 partite, l’Inter sembra in crisie l’aggancio del Milan scatena i tifosi: vorrebbero 7 risposte
Antonio Cincotta, tecnico dei Seattle
Adriano Galliani, 68 anni ANSA
Buon esordio in Serie C perla Canottieri Milano, in trasfertaa Torino: Aquatica battuta 11-13.E sabato prossimo si scende invasca a Monza. Sul nostro sito ilpunto sulla giornata di pallanuoto
Vittoria a TorinoMilano parte bene
Scuola Atalanta, ha fatto20 gol in 24 gare con l’AlzanoCene in Serie D: «Ma di testane faccio uno ogni due anni»
Il 18enne cresciuto neirossoblù tenta di diventaregrande nelle giovanili delVantaa, «cantera» europea
Dopo l’esordio condoppietta di SuperMario,domenica sera contro l’Udinese,l’a.d. del Milan, Adriano Galliani,commenta l’exploit. Guarda lavideo-intervista sul nostro sito
IL VIDEO
Una vita trascorsa inmontagna, una passione per isiberian husky che lo ha fattodiventare il fiero «papà» di 6 canie un animo nato per le sfide. Leggisul sito la storia di Rinaldo Marioli
L’INTERVISTA
L’ex tecnico del Fiammamonza: «È un traguardo importante»
CALCIO FEMMINILE IL MILANESE GUIDERÀ I SEATTLE PH-AMERICA
Cincotta allenatore negli Usa
37LA GAZZETTA DELLO SPORTMARTEDÌ 5 FEBBRAIO 2013
RISULTATI E CLASSIFICHEsu milombardia.gazzetta.it
101le reti
di Spampatticon la maglia
dell’AlzanoCene: in questa
stagione è aquota 20
9le squadre
con cui hagiocato
l’attaccantebianconero:
cresciutonell’Atalanta, èall’Alzano Cene
dal 2008-09
32i punti
in classificadell’Alzano Cenedopo 25 turni dicampionato nel
girone B dellaSerie D
5vittorie
di filadegli Allievi
Nazionalidell’Inter; sono
14 in 16 turni dicampionato
7gol di
FedericoBonazzoli
che haraggiunto
Simone Golia intesta alla
classifica deimarcatori della
squadra
12gol di
SamuelAppiah
ghanese che haregalato la
vittoria agliAllievi regionali
dell’Inter(1-0 con laReggiana)
a
I nazionali, 14 vittorie su 16: li ferma solo la StradaleCassani dei regionali gioca dopo la morte del padre
I NUMERI
Al mattino il lavoro in un’impresa edile, poi il campoE ha fatto 20 reti in 24 gare con l’Alzano Cene in D
I NUMERI
GUIDO MACONI
Storie di campo e non solo. GliAllievi dell’Inter dominano i loro cam-pionati ma l’ultima domenica non haregalato solo vittorie, ma anche un fat-to curioso e una storia da libro cuore.
Eccesso di vittorie Gli Allievi nazionalidi Salvatore Cerrone sono davveroinarrestabili: domenica a Udine hannoconquistato la quinta vittoria di fila, la14ª in sedici giornate. Dal doppio pa-reggio interno con Padova e Bologna afine novembre, hanno messo la frecciae domenica a Udine hanno conquista-to l’ottava vittoria in altrettante partitein trasferta grazie al secondo centrostagionale del centrocampista toscanoEnrico Baldini e al settimo sigillo di Fe-derico Bonazzoli che ha raggiunto Si-mone Golia in testa alla classifica deimarcatori della squadra. Nessuno fino-ra è riuscito ad arrestare la marcia spe-dita della corazzata nerazzurra, anco-ra imbattuta. Anzi, a dire il vero dome-nica qualcuno è riuscito a fermarla, manon sul campo: al ritorno dalla trasfer-ta friulana il pullman della squadra èstato fermato all’altezza di Brescia dal-la polizia stradale a un posto di blocco.Evidentemente la squadra di Cerronestava viaggiando troppo forte e gli èstato contestato un eccesso di vittorie.Battute a parte, l’Inter rischia veramen-te di fare il vuoto se domani riuscisse avincere il recupero casalingo contro il
Brescia penultimo: attualmente guida-no la classifica con quattro punti di van-taggio sul Chievo e sei sul Milan, maappunto con una gara in meno rispettoalle prime inseguitrici. L’occasione perallungare e blindare il primo posto èghiotta.
In campo per papà Anche gli Allievi re-gionali di Gianmario Corti stanno do-minando il loro campionato, a +7 dal-la Cremonese (che comunque ha unapartita in meno). Domenica battendo1-0 la Reggiana hanno conquistato ilsesto successo di fila grazie al dodicesi-mo gol del ghanese Samuel Appiah.Ma la vittoria più bella l’ha firmataMatteo Cassani, in campo a pochigiorni dalla scomparsa di papà Lui-gi. Ha voluto giocare per lui e l’hafatto con cuore, coraggio e gene-rosità. E ha giocato con la fasciadi capitano perché così hannovoluto i suoi compagni. Non è riuscitoa fare un gol da dedicare al cielo, maavrebbe potuto farlo proprio allo sca-dere: ha preferito servire un compa-gno libero davanti alla porta sce-gliendo la soluzione migliore perla squadra, perché Cassani è fat-to così e ha un cuore grande egeneroso. Matteo ha fatto unapromessa al papà che sognavadi vederlo un giorno in tv. Oraavrà un angelo al suo fiancoche correrà insieme a lui ver-so quel sogno.
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CALCIO LE STORIE
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FEDERICO ERRANTE
La carica dei 101: la firma è quel-la di Fabio Spampatti, capocannonieredel girone B di Serie D con 20 reti in 24presenze. La tripla cifra è invece è il tra-guardo raggiunto con l’Alzano Cene,squadra di cui è l’uomo-simbolo. L’ulti-ma perla, quella di sabato nel 3-3 diLecco, rafforza la sua leadership in vet-ta alla graduatoria dei bomber così co-me la zona-tranquillità dei bianconeri.
Tutto tranne la testa... Il totale in carrie-ra si aggiorna a 158 per un 32enneche, prodotto del vivaio dell’Atalantanello stesso periodo dei vari Pelizzoli,Bellini, Dalla Bona e Donati, è cresciu-to con il mito di Marco Van Basten pri-ma e di Gabriel Batistuta poi, oggi sirivede in Antonio Di Natale. Secondapunta (è alto 178 cm) che predilige par-tire lontano dalla porta per aggrediregli spazi e colpire preferibilmente coldestro. Il difetto? Lo stesso del Fenome-no, visto che anche Ronaldo aveva nel-lo stacco il suo tallone d’Achille. Fabiodunque è in ottima compagnia quandosi tratta di «allergia al gioco aereo» escherzando ammette: «Di media ne se-gno uno ogni due anni anche se controil Mezzocorona prima della sosta sonoriuscito a realizzare. La testa? Quell’il-lustre sconosciuta». Forse in campo,ma non fuori visto che Spampatti è an-che la «chioccia» di un organico moltogiovane come quello dei seriani fun-
gendo altresì da punto di riferimentoper i ragazzi che sognano la ribalta.Per lui, invece, che il professionismol’ha vissuto con AlbinoLeffe, Palazzo-lo, Ivrea e Rodengo Saiano, un solo ve-ro rimpianto: «Avessi ragionato a 20anni come oggi — spiega — magari sa-rei rimasto più a lungo in altre catego-rie. Dopo esser stato lasciato libero dal-l’Atalanta, un anno in D alla Romanesee poi l’approdo all’AlbinoLeffe nel-l’estate del 2001: con me c’erano Bia-va, Gobbi oltre a Raimondi, Carobbio,Del Prato, Bonazzi ed Araboni. Il pri-mo anno vittoria della Coppa Italia, ilsecondo la promozione in B e devo di-re che, nonostante il poco spazio, la fa-se è stata molto formativa».
Cantieri e campi Oggi Fabio, maritodi Fabiana e papà di Matteo, lavo-ra in un’impresa edile al mattino eindossa i panni del cannoniere alpomeriggio: da quando è all’Alza-no Cene, stagione 2008-09, èsempre andato in doppia cifra.Il gol più bello? Tre stagioni facontro la Caratese: «Un lanciolungo, da posizione defilata, ho cal-ciato al volo incrociando sull’altropalo. Rete bella e decisiva perché,in inferiorità numerica e appenasubito il pari, l’ho realizzata al91’. Il sogno? Quota 30, il mio re-cord stabilito in Eccellenza conla Gandinese: oltre alla salvez-za, sarebbe la vera ciliegina».
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Punti ed emozioniGli Allievi Interfanno scuola così
Spampatti no stop«Ma non chiedeteun gol di testa...»
FabioSpampatti, 32anni, attaccantedell’Alzano Cene
EnricoBandini degliAllieviNazionaliInter MAC
FabioSpampatti
in azione
MatteoCassani(Allieviregionali)
38 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 5 FEBBRAIO 2013
16.7la
percentualenel tiro da 3
di Varesecontro Siena
rispetto al39.2% del
campionato;contro la
Montepaschi3/18 da 3
4palle
recuperatedalla Cimberio
contro Siena; lasquadra di
Vitucci viaggiain campionato
invece a unamedia di 11.9
3sconfitte
per Varese incampionato:
prima di Sienak.o. con Roma
(10a giornata) eVenezia (15a
giornata)
L’arciere campione italianoassoluto indoor a Rimini:«Che bello battere Galiazzo»
Pozzecco analizza il super derby con Milano di Coppa Italia«Marques fa la differenza, ma vince chi tira fuori le palle»
LA CURIOSITÀ
I NUMERI
«Le mie finalistesono Sienao Sassarie la vincentedi questo derby»
ARCO
Dopodomani comincia laCoppa Italia al Forum(Cantù-Roma, 17.45;Varese-Milano, 20.30) con unagrande novità. Il pubblicopotrà votare l’mvp dellepartite. Basta mandare unosquillo gratuito dal propriocellulare durante i match allo02929660 (Cantù) o 02929661(Roma), 02929660 (Varese),02929661 (Milano)aggiungendo come cifra finaleil numero di maglia delgiocatore prescelto. Massimoconsentito 5 squilli per farscalare al proprio preferito laclassifica dei migliori su1ring.com/final8. Ecco, infinegli orari delle biglietterie delForum per la 4 giorni di FinalEight: giovedì, venerdì esabato dalle 15 a mezzoradopo la fine dell’ultima partita.La domenica dalle 15 all’orariod’inizio della finale (ore 18).
BASKET
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«Il Green dellaCimberio? Ottimoma io prendosempre quellodi Milano»
VINCENZO DI SCHIAVI
Varese-Milano di CoppaItalia spiegata da GianmarcoPozzecco. Tecnico sì a Capod’Orlando. Ma pur sempre ilPoz.
Il derby visto dal Poz tifoso va-resino.«Se c’è una giustizia divina,vinciamo noi».
Il derby visto dal Poz tecnico.«Milano con Marques Green èun’altra squadra: lui sa gioca-re il pick and roll, mette pres-sione sulla palla. A Livio Prolidicevo da tempo di prenderlo.Conosco Marques perchè l’hoaffrontato, anche nell’ultimapartita della mia carriera: for-se non è un top player ma qua-si. Bravo Scariolo a sceglierloe la società a prenderlo. Certo,se avessi un budget corposoprederei subito il play più for-te in circolazione e poi al restopenserei con calma...».
Anche Varese però ha il suoGreen.«Bravo, ma non al livello diMarques. Mike sta giocandobene in un collettivo che va amille. Ecco la differenza: Vare-se fa giocare bene Mike, Mar-ques fa giocare bene Milano»,
Insomma, come lo vede que-sto derby?«Non vedo l’ora che sia giove-dì per godermelo in tv. Garafantastica, impronosticabile,si respira finalmente l’aria deivecchi tempi. Gli stranieri de-vono trovare gli stimoli giustiperché della Coppa Italia e del-la storia di questo derby nonsanno nulla: per noi vale unOlympiacos-Panathinaikos.Gli italiani devono tenere a ba-da la tensione. Poi, come sem-pre, solo chi ha le palle fa cane-stro in partite come queste».
Nomi e volti di questo derby.«Alessandro Gentile seguirà lastrada di Gallinari, Bargnani eBelinelli: arriverà in Nba, ne
sono certo, è un concentratodi talento e forza fisica e poi,come mentalità, mi ricorda ilpadre. Dall’altra parte mi pia-ce Polonara, il suo atteggia-mento, il suo basket».
E di Cantù, la terza lombarda,cosa pensa?«Che gran colpo prendereMancinelli. Il suo valore non sidiscute e non capisco comepossa essere rimasto fermotanto tempo. Roma è in palla,sarà una bella partita»
Il suo pronostico: chi arriveràin finale?«Nella parte non lombarda deltabellone dico Siena, perchénon ha l’incombenza di vince-re pur avendone i mezzi, an-che se il cuore dice Sassari delgrande Meo Sacchetti. Dall’al-tra parte tifo ovviamente Vare-se, la vedo in finale, anche se ilderby con Milano è decisivo.Dovesse passare l’Armani sa-rebbero ca... per tutti».
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Final EightAnche i tifosivotano l’mvp
Maran è da 10Il Robin Hoodè di Gallarate
«Varese, ferma GreenCosì andiamo in finale»
Mike Green, 27 anni, inseguito da Malik Hairston (25) nel derby del 23 dicembre vinto da Varese 77-83 CIAM
Luca Maran, 19 anni, campione italiano indoor
Gianmarco Pozzecco, 40 anni CIAM
GUIDO LO GIUDICE
Serviva una gara perfetta per battere unodegli arcieri più forti e titolati al mondo. LucaMaran, gallaratese classe ’93, ancora junior, do-menica a Rimini ha vinto il suo primo tricoloreindoor assoluto contro l’olimpionico Marco Ga-liazzo, uno che vanta in bacheca tre medaglieolimpiche consecutive. L’atleta degli Arcieri Va-rese ha tirato fuori una prestazione super, infilan-do nel 10 ben undici frecce su dodici, con un solo9 all’attivo. Più di così era davvero difficile… «Èun onore affrontare un campione del livello diMarco Galiazzo — ha detto Maran —. Batterlo èun’enorme soddisfazione. Mi sentivo bene, an-che perché pochi giorni fa ho vinto l’oro giovani-le nella coppa del mondo indoor di Nimes. Unprimo posto che mi ha caricato. Dopo il tricoloredi categoria nel primo giorno di gara ci tenevo afar bene anche negli scontri diretti. Lo scorso an-no mi ero fermato al bronzo, volevo migliorarmi,e sono giunto dove non ero mai arrivato».
Che insegnante Luca Maran, allenato fin dagli ini-zi da Luciano Malovini, tecnico dell’olimpionicoMauro Nespoli, viene seguito in ogni match an-che dal fratello 17enne, Andrea, dalla madre Lo-rena Rech e dal padre Fiorenzo (che precisa: «Iofaccio solo l’autista…»). Vive a Gallarate, è iscrit-to al primo anno di ingegneria informatica al Po-litecnico di Milano e per mettere a punto il suoarco ha avuto un insegnante di prim’ordine, ilcampione Michele Frangilli, il gallaratese più fa-moso e titolato. Da lui ha imparato anche a nonaccontentarsi: «Punto agli Europei indoor in Po-lonia di fine febbraio. Noi junior siamo un grup-po affiatato e competitivo. Anche nella prova asquadre punteremo a salire sul podio. Credo cheabbiamo le qualità per arrivare fino alla meda-glia d’oro». Non è sfrontatezza, ma sicurezza neipropri mezzi. D’altronde Luca è da tempo chelavora per arrivare ai vertici. Già lo scorso anno,proprio al fianco di Marco Galiazzo, aveva rag-giunto il tetto del mondo conquistando il titoloiridato indoor juniores a Las Vegas, mentre l’avie-re azzurro vinceva quello senior. I tecnici del set-tore giovanile sono certi che Luca farà ancoratanta strada. E lui ci tiene a non tradire le aspetta-tive. Il prossimo anno lascerà le giovanili per con-frontarsi con i «grandi». E allora il sogno olimpi-co non sarà più solo un desiderio…
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39LA GAZZETTA DELLO SPORTMARTEDÌ 5 FEBBRAIO 2013
ESL – Milano t 02 89 05 84 44ESL – Roma t 06 45 47 73 76ESL – Bologna t 051 19 98 01 25ESL – Verona t 045 89 48 050
www.esl.it
Il mondo vi appartiene!Più di 20 lingue sui 5 continenti
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40 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 5 FEBBRAIO 2013
IN BREVE, TUTTE LE NEWSsu milombardia.gazzetta.it
La sua squadraha lanciatocampioni comeil portiere Niemi,stella dell’Nhl
GIORGIO PRANDO
Tortellini, salumi, barat-toli di nutella. La scorta natali-zia dovrebbe consentire aNikolas Ulessi di sopravvivereai rigori dell’inverno finlande-se. E alla micidiale mensa del-la European School di Hel-sinki, dove trascorre metà del-le sue giornate. L’altra metà lapassa sul ghiaccio, inseguen-do lo stesso sogno dei suoi coe-tanei, nati nella terra dei millelaghi: si dice kiekko, si traducehockey: «Io mastico un po’ difinlandese — racconta il 18en-ne di Milano, che gioca nellegiovanili del Vantaa —. Miamadre è di Helsinki e proprionel parchetto sotto casa sua,che d’inverno si ghiaccia, hoiniziato a praticare l’hockey a6 anni. Da allora ogni estateho partecipato al camp della
Pro Hockey e quest’anno hoavuto la possibilità di stabilir-mi a Helsinki, a casa di un’ami-ca di famiglia».
L’università dell’hockey Cresciu-to nelle giovanili del Milano,Ulessi è stato ammesso nellaseconda selezione under 18del Kiekko Vantaa, e nei primimesi si è affermato cometop-scorer: «Sempre più spes-so mi aggregano alla primasquadra della categoria. Perme è un’esperienza incredibi-le. Qui ci si allena tutti i giorni,si gioca 3 volte a settimana e la
differenza con l’Italia a livellotecnico e tattico è enorme. Fac-cio il pendolare tra Helsinki,dove vivo e studio, e Vantaa: iprofessori a scuola sono flessi-bili con chi pratica sport, rie-sco a coniugare le due cose.Della Finlandia mi piace tutto,adoro la neve e il bianco chemi circonda». L’hockey daquelle parti è una religione, lanazionale si è laureata campio-ne del mondo nel 2011 e su 5milioni di abitanti ci sono ben65.000 tesserati. Tra i più fa-mosi il portiere Antii Niemi,che proprio a Vantaa ha mossoi primi passi, fino alla conqui-sta della Stanley Cup nel 2010con i Chicago Blackhawks:«Ovviamente seguo l’Nhl — di-ce Ulessi —, tifo Pittsburgh e ilmio idolo è il russo Malkin.Chissà, magari un giorno an-drò a giocare proprio in Rus-sia, oppure resterò qui, per ora
mi concentro sul presente. De-vo ancora fare molta strada».
Ringraziamenti E Milano? «Pur-troppo non ho molto tempoper seguirlo, ma ringrazio l’al-lenatore delle giovanili An-drea De Zordo: mi è semprestato vicino e mi ha incoraggia-to nella scelta. E Paolo DellaBella, che mi ha preparato fisi-camente, mentalmente e tatti-camente per giocare in Finlan-dia». E mamma e papà: «Fan-no molti sacrifici per assecon-dare la mia passione (e quelladel fratello Matjas, portieredell’under 16 del Milano,ndr)». Oltre che per le scortedi viveri: «A scuola è un incu-bo: come si fa a mettere ilketchup su pasta e pizza?».Nell’hockey saranno pure mae-stri, ma a tavola, con i finlande-si, non c’è partita.
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PARTENZA ROSSOBLÙ
a
Ulessi cresce nelle giovanilidel Vantaa: «Gioco e studio,sport e scuola convivono»
CALCIO A 5 NAZIONALE -7
Dopo Ryan, saluta ancheDegon. È un altro addio senzarimpianti per il Milano, che haaccettato di risolvere anzitem-po il contratto con il 29ennedifensore americano. Sentito-si chiuso dall’arrivo di Sno-pek, Degon ha chiesto e otte-nuto la rescissione: «Ha capitoche avrebbe avuto poco spazio— spiega coach Insam —. D’al-tronde a noi serve fisicità e di-sciplina e Snopek è l’uomoadatto». Degon ha dato la sen-sazione di essere arrivato a Mi-lano in piena parabola discen-dente e con scarse motivazio-ni: i 17 punti in 41 presenzerappresentano il lascito diquello che sarebbe dovuto es-sere il play difensivo dellasquadra. Ignota la destinazio-ne futura: «Ci ha detto che tor-na in Usa con sua moglie. Po-trebbe avere già in tasca altreofferte, ma non ci riguarda. Iovoglio gente pienamente moti-vata». Con il mercato ormaichiuso, il Milano resta con 7stranieri: stamattina riprendo-
no gli allenamen-ti all'Agorà, sen-za i nazionali Io-
ri e De Mar-chi. Prossi-mo impe-gno, marte-dì 12, incasa con-tro il Cor-tina.
g.pra.© RIPRODUZIONE
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L’ingegnere partitocon il calcio a 11a Legnano in C1:«Che bello il futsal»
Un milanesein Finlandia«Qui saròun grande»
HOCKEY GHIACCIO LA STORIA
Vantaa è una città dellaFinlandia meridionale, con203.177 abitanti. La primasquadra di hockey gioca in B,ma le giovanili sono un vivaiodi primo livello. Qui è nato MikaHakkinen, iridato in F.1 con laMcLaren nel 1998 e ’99.
Troppe garein tribuna:Degon va via
Ha dato i natalia Mika Hakkinen
Giorgio Zaninetti, 24 anni, in azione
Zaninetti guida la ComeltToniolo e si ispira a Lima
Dall’Agorà alla neve delle Nord EuropaSopra, Nikolas Ulessi, 18 anni, con la maglia delle giovanili del Milano;nelle foto piccole, con la casacca del Vantaa e un primo piano
MARCO CALABRESI
Quando, nel 2009, decisedi lasciare il Legnano dopoaver giocato 11 partite nell’allo-ra Serie C1, con Attilio Lombar-do allenatore, Giorgio Zaninet-ti non voleva smettere di avereil pallone tra i piedi. Studiava(e studia tuttora) ingegneriabiomedica al Politecnico di Mi-lano, così si mise a cercare unasquadra per poter conciliarestudio e calcio. Diventato cal-cio a cinque: tre anni e mezzodopo, Zaninetti è uno dei lea-der della Comelt Toniolo Mila-no (Serie A2), grazie alla qualeil 24enne di Domodossola haraggiunto anche la Nazionale.«E conoscere il futsal è statauna fortuna — dice —. È unosport dall’altissimo tasso spet-tacolare. Sui campi in erba eroun giocatore molto tecnico, eho conservato le mie caratteri-stiche anche sul parquet».
Passato illustre Erano campiprestigiosi, quelli che calcavaGiorgio, all’Inter dai Pulcini aiGiovanissimi Nazionali («gio-cavo con Bolzoni, ora al Siena,con Roberto Samaden allenato-re, mentre con Balotelli non ciincrociammo»), prima di passa-re al Legnano, con una parente-si in D al Borgomanero. «Nonho mai perso di vista gli studi
— racconta —. Lo scorso annodovevo presentare la tesi, nonriuscivo a sostenere gli impe-gni e scelsi di scendere in C1, alSan Damiano, dove ho vintocampionato, coppa e classificamarcatori. Ora, invece, fre-quento la specialistica e sonotornato alla Comelt. E in Lom-bardia il calcio a 5 sta crescen-do: per troppa gente è ancora"calcetto", lo sport per gente afine carriera. Invece stanno na-scendo tantissime scuole cal-cio a 5 e sempre più bambiniscelgono i campi indoor».
Appuntamento Le due partiteche l’Italia giocherà martedì 12e mercoledì 13 a Treviglio con-tro il Portogallo saranno ungrande spot per il movimento,anche ripensando al leggenda-rio 4-3 dell’ultimo Mondiale inThailandia. «Il mio modello digiocatore è Gabriel Lima, uncampione vero». Che l’inge-gner Zaninetti non vede l’oradi riabbracciare.
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41LA GAZZETTA DELLO SPORTMARTEDÌ 5 FEBBRAIO 2013
GIORGIO RONDELLI
Domenica pomeriggiosui prati di San Vittore Olonatre ragazzi hanno mostrato tut-to il proprio talento con presta-zioni brillanti alla Cinque Muli-ni. I tre ragazzi in questione,Touria, Lukas e Nicole hannonomi stranieri ed età diverse.E sono parte della nuova atleti-ca italiana, un futuro che è giàimportante in chiave naziona-le e in chiave azzurra. Sono tre«lombardi» molto particolari emolto italiani. Touria, che dicognome fa Samiri, ha appenacompiuto 25 anni e viene dal-la città marocchina di Korig-ba. E' arrivata in Italia nel1996 stabilendosi a Giove deiMarsi in Abruzzo. Lukas, cheha il doppio cognomeManyika Maguhe è nato inve-ce in Tanzania il 6 giugno del1994. Otto anni fa è sbarcatoin Italia con mamma Moeni an-dando a vivere a Pontoglio(Bs) dove frequenta la quartasuperiore in un istituto di grafi-ca sportiva. Nicole invece è na-ta il 25 settembre del 1997 inUcraina ed è stata adottata dal-la famiglia Reina dall’età dicinque anni. Da allora vive aNovate Milanese frequentan-do la prima superiore in un isti-tuto professionale. Le due ra-
gazze sono già italiane a tuttigli effetti. Ancora lungo alme-no un paio d’anni sarà invecel'iter di Lukas per diventare cit-tadino italiano.
Samiri Approdata dal 2010 al-la Nuova Atletica Fanfulla, al-lenata da Luciano Carchesioex siepista azzurro, Touria èforse ancora alla ricerca dellagara in cui poter recitare ruolida protagonista visto che siesprime ad ottimo livello dai1500 (4'17"24), sino ai 5000 (16'27"56) senza dimenticare i3000 siepi (10'16"23).
Manyika Maguhe Talento ne hamolto anche Lukas, allenatoda sempre da Giancarlo Ferra-ri, a volte frenato da qualcheinfortunio e da qualche alto ebasso agonistico di troppo.Personali alla mano il suo mi-glior risultato è certamentel’8'37"32 realizzato nel 2012sui 3000 metri. Dal 2010 correper la Cento Torri Pavia.
Reina Fra i tre la bionda Nicoleè forse l’atleta dotata di mag-gior talento naturale vistoquello che ha fatto nelle cate-gorie ragazzi e cadetti con lamaglia della Polisportiva No-vate. Quattro anni di imbattibi-lità, il primato italiano sui2000 metri ( 6'11"67), quattrotitoli cadetti equamente divisifra cross e pista. Dal 1 gennaioveste la gloriosa maglia delCus Pro Patria Milano. Parlan-do di loro Grazia Vanni presi-dente della Fidal Lombardiadice: «Sono ragazzi stranieridi nascita che hanno più vo-glia di faticare rispetto ai no-stri e hanno anche grande ta-lento. Il vero scandalo è che al-cuni di loro debbano attende-re dieci anni per diventare cit-tadini italiani, quando sonoperfettamene integrati nellanostra realtà sociale sportiva».
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DOVE FARE SPORT IN CITTÀsu milombardia.gazzetta.it
20.4la
percentualedegli azzurri
naturalizzati chehanno
gareggiato agliEuropei di
Helsinki delgiugno scorso:
11 su 54
di FAUSTO NARDUCCI
I NUMERI
Alla Cinque Mulini gli exploit di Samiri, Mamiyka e Reinadimostrano come è cambiato il vertice della nostra atletica E’ un’Italia di naturalizzati,
con la più ampia accezionedel termine, quella che staper scalare i verticimondiali. E le basi, comeresidenza e tesseramento,sono proprio in Lombardia.I dati sono impressionanti.Nei Tricolori delle variecategorie dell’anno scorso su108 campioni ben 20 eranonaturalizzati, con unapercentuale del 18.5%.Ancora pochi nei cadetti (4)ma già il doppio fra juniorese seniores. Una percentualeche rispecchia quella deinaturalizzati azzurri chehanno partecipato agliEuropei di Helsinki 2012(20.4%) ma è molto più altadi quella dei residentistranieri in Italia (6%)secondo il censimento Istatdel 2011. Il neopresidentedella Fidal Alfio Giomi frenaquando si parla di un futuroa trazione naturalizzati esarebbe scorretto parlare dimaggiore talento da partedei neoitaliani. E’ indubbioperò che questi trovanomotivazioni in più asobbarcarsi i duri sacrificidell’atletica senza per questotrascurare gli studi: Manyikaè al quarto anno di grafica,la Reina al primo delProfessionale e la Samirifrequenta Scienze Motorie.Complimenti ragazzi.
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Questionedi numerie motivazione
4
a
ilcommento
ATLETICA
IL TRIO DA MAROCCO, TANZANIA E UCRAINA
La Lombardia che correvince con l’arcobaleno
Da sinistraSamiri, 25anni,Mamiyka, 18, eReina, 15MANDELLI
42 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 5 FEBBRAIO 2013
Arti marzialiJudo, 35 lombardiper il titolo juniores(dav.mar.) Si è svolta domenica a Cise-rano, in provincia di Bergamo, la faseregionale di qualificazione ai campiona-ti italiani juniores 2013 di judo, che siterranno ad Andria, in Puglia, il prossi-mo 23 e 24 febbraio. Sono 25 gli atletilombardi in campo maschile (più 2 quali-ficati di diritto) e 10 le atlete in campofemminile che, a seguito delle selezioni,potranno accedere ai campionati nazio-nali.
AtleticaNASEF PRIMO A LECCO (gi.ro.) 670 atle-ti hanno partecipato alla 6a edizione del-la maratonina Città di Lecco. Di presti-gio i nomi dei vincitori in campo maschi-le: il marocchino Ahmed Nasef dell’Atle-tica Ponzano, atleta da 2h10’ nella mara-tona, ha concluso la gara in 1h09’35" da-vanti al connazionale Mehdi Khelifi del-l’Atletica Acquaviva, 1h12’16". Mentre ilterzo gradino del podio è stato conqui-stato dall’italiano Pietro Colnaghi, del-l’As Merate, che ha corso i 21km 0,97min 1h12’36". In campo femminile, vittoriaper la campionessa italiana di marato-na 2012, la comasca Ivana Iozzia (Calce-struzzi Rubiera), che si è imposta in1h18’58" davanti a Eliana Patelli (Atl. Val-le Brembana), 1h19’54". Terza classifi-cata Lorenza Combi (Runner Colico) in1h24’16".
SARONNO, REGIONALI INDOOR (gi.ro.)Quasi cento atleti hanno gareggiato aiCampionati regionali indoor organizzatial Paladozio di Saronno dalla locale Li-bertas Osa Saronno. Ecco i risultatiprincipali. Gare maschili 60Hs CarloGiuseppe Redaelli (Riccardi) 7.95; Fran-cesco Praolini (Cus dei Laghi) 8.31; Ni-cola Comencini (Fond. Bentegodi) 8.32.Salto con l’asta: Giacomo Bernardi (ProSesto) mt. 4.80. Salto Triplo: GasigwaDominiq Rovetta (Virtus Castenedolo)14.68, Edoardo Accetta (Fanfulla)14.65, Davide Ghidini (Atl. Chiari) 14.62.Gare femminili 60H Sara Balducchelli(Bracco Atl.) 8.45, Alessandra Feudata-ri (Interflumina) 8.65; salto in lungo: Ele-na Vanessa Salvetti (Fanfulla) mt. 5.91.
TROFEO «ILARIA ROTA» (gi.ro.) Quasi300 ragazzi hanno preso parte al CrossVolo a Vela - Trofeo «Ilaria Rota» orga-nizzato dall’Atletica Valbreno - Valbrem-bo (Bg). Ecco i vincitori: Gare femmini-li Cadette: Marta Zenoni (Atl. Brusapor-to); Ragazze: Alessia Merelli (G. Alpini-stico Vertovese); Esordienti: Serena Ti-roni (Atl. Brembate Sopra). Gare Ma-schili Cadetti: Abdelhakim Elliasmine(Atl. Brembate Sopra); Ragazzi: DiegoPezzoli (G. Alpinistico Vertovese); Esor-dienti m: Giuseppe Rebuzzi (Atl. Brusa-porto).
CREMONA, PROVINCIALI (lu.gra.) Atleti-ca Castelleone e Comitato provincialeFidal con la collaborazione della Cremo-na Sportiva Arvedi, hanno organizzatoalla Palestra Polivalente di Cavatigozzi,la prima giornata dei campionati provin-ciali indoor per il settore giovanile. Otti-ma la partecipazione con 320 ragazzi ingara. La manifestazione ha assegnato ititoli per le categorie Esordienti e Ra-gazzi.
CiclismoLe sorelle Fidanzaok a Montichiari(d.v.) Ancora grande spettacolo sulla pi-sta di Montichiari (Bs) per il Trofeo Emi-lia Zambelli. In bella evidenza le sorelle
Martina e Arianna Fidanza (la campio-nessa europea era reduce dal Tour ofQatar), bergamasche dell’Eurotarget,vincitrici dell’Omnium esordienti eOpen femminile: 2a Donato, 3a Frapportidi Be Pink. Tra le allieve, successo diMartina Alzini (Cesano Maderno) chesupera Miriam Vece e Marzia Salton Ba-sei. Nella prova maschile juniores affer-mazione di Davide Donesana (Ciclisti-ca-Trevigliese) su Zambanini e Plebani.
PRESENTATO IL BRIXIA-MAGNI (d.v.) IlVelo Club Brixia-Us Boltiere, che portail nome di Fiorenzo Magni sulla livrea dagara dei suoi corridori, è stato presen-tato in provincia di Bergamo. Il team del-la categoria elite e under, con sede aMazzano nel Bresciano, è composto dadieci elementi: Giovanni Belforti, Mat-teo Beltrame, Dario Belingheri, StefanoCasiraghi, Simone Cerio, Alessandro Ci-polla, Marco Devitis, Jalel Duranti, ElviFumagalli e Mattia Remondina.GIRO DEL MEDITERRANEO (d.v.) Treprofessionisti lombardi saranno impe-gnati, da domani a domenica, nel Girodel Mediterraneo (Francia) che scatte-rà da Limoux. Si tratta del varesinoIvan Santaromita (Bmc), del milaneseGiacomo Nizzolo (RadioShaks) e delbresciano Mattia Gavazzi (Androni), giàvincitore della 7a tappa del Tour San Lu-is (Arg).
VELO PLUS ANNULLATO (d.v.) Il TrofeoVelo Plus per la categoria elite e under23 organizzato dall’ex professionistaMaurizio Spreafico, in programma sa-bato 30 marzo con partenza e arrivo aBarzago nel Lecchese (a cui già aveva-no aderito 150 corridori), è stato annul-lato.
Hockey ghiaccioSERIE C, VARESE K.O. (f.b.) L’ottava diritorno del campionato di Serie C è sta-ta amara per le lombarde, rimaste asecco di punti. Il Varese è stato battutosabato nell’anticipo in casa del Val Ve-nosta: 6-4 (parziali 3-2, 1-0, 2-2). Il van-taggio firmato da Nicolò Megioranza, asegno dopo appena due minuti, ha illu-so gli ospiti che, però, non sono riuscitia replicare il bel successo della settima-na precedente nel derby con il Como e,anzi, hanno vissuto una giornata delu-dente. Nulla da fare neppure per il Co-mo che domenica sera è tornato da Alle-ghe con una sconfitta: 5-3. L’altra lom-barda, il Chiavenna, ha invece riposa-to.
NuotoTRICOLORI SINCRO (al.f.) Ai tricolori in-vernali di nuoto sincronizzato di Vero-na, terzo posto per il Busto Nuoto nelconcorso della squadra: con 82.125punti, il team varesino che ha schieratoChiara Manessi, Silvia Polacchi, Alice eElena Ventura, Gemma Galli, Ilaria San-toro, Margherita Zucchi e Laila Huric fi-nisce alle spalle di Fiamme Oro Roma(85.875) e Savona (83.875). Nella classi-fica per società, il Sincro Serengo chiu-de al 4˚ posto con 474 punti dietro aFiamme oro, Savona e Aurelia Nuoto.
Varie«BOCCE IN PALESTRA» (lu.gra.) Prende-rà il via mercoledì 20, nelle scuole ele-mentari di Romanengo, il progetto de-nominato «Il corpo intelligente» organiz-zato dal Coni e dal ministero dell’Istru-zione e portato avanti dal comitato diCrema. Agli alunni verrà insegnato a gio-care a bocce in palestra o nei locali del-la scuola con bocce di gomma, abbinan-do abilità tecniche e attività fisica.L’istruttore sarà Franco Stabilini, presi-dente del comitato.
CiclismoZAMARIAN «BRIANZOLO» (d.v.) Federi-co Zamarian diventa brianzolo. Il pro-mettente pistard friulano, classe 1994(quarto nel tricolore Km da Fermo juniornel 2012), farà il suo esordio nella cate-goria Under 23 con i colori della societàPedale Agratese di Agrate Brianza.
VarieSPORT E ANTICA GRECIA (paglia) «Losport nella Grecia Antica e nella MagnaGrecia». Se ne parlerà venerdì, dalle 8,al liceo classico Parini con la partecipa-zione tra gli altri di Elio Trifari, direttoredella Fondazione Candido Cannavò. Ilconvegno sarà anche l’occasione per
presentare la mostra sul tema «L’agoni-stica tra i Greci d’Occidente», che il Pari-ni rilancia per la prima volta a Milano. Lamostra rappresenta un viaggio per im-magini nello sport antico, attraverso 60pannelli a colori, e in particolar modonelle imprese sportive delle polis dellaGrecia e della Magna Grecia.
MONTAGNA, LA RASSEGNA (li.ga.) Il ca-nadese Banff Mountain Film Festival, larassegna più prestigiosa dei film dedica-ti all’avventura e all’outdoor, sbarcheràin Italia ai primi di marzo. Gli undici film,per una durata totale di circa due ore,saranno proiettati in anteprima naziona-le al cinema Orfeo di Milano (viale ConiZugna, 50 - ore 20.30). Lista completadei titoli e info su www.banff.it/film.
il progetto Si chiama «Temporiuso» l’idea nata in collaborazione con un gruppo di studenti del Politecnico di Milano
Venti X.Runners hannodato il via alla tournée infavore di Emergency (con loscopo di raccogliere fondiper l’Ospedale pediatrico diBangui, nella RepubblicaCentro Africana), comeavvicinamento alle staffette
della Milano City Marathon (7aprile). L’Asd «A PiedeLibero», con il suo presidenteElena Griffa, dal CentroGorlini ha condotto i podistinei parchi di Trenno-Bosco inCittà-Parco delle Cave.Si replica sabato 23 febbraio.
AMBIENTE, BENESSERE E TANTI SORRISIIL BLITZ DEI «GUERRIERI DELLA SALUTE»
BERGAMO, BEGA E GALOVIC TRA I GRANDIPRIMA VOLTA IN UN TORNEO CHALLENGER
Al via l’iniziativa per utilizzare la piscinaanche in inverno, per Bmx e skate
Lombardia
Luce, aria e acqua,sorriso e sonno, movimento:promuovere così il rispettoper l’ambiente e portare unmessaggio ecologista. E’ la
missione dei Guerrieri dellasalute (una classe V delcollegio San Carlo di Milano)che ieri hanno fatto visitaalla redazione della Gazzetta.
(cr.so.) Primaqualificazione in un torneoChallenger per i milanesiAlessandro Bega e ViktorGalovic (foto MILESI), entrambiprotagonisti ieri al TrofeoFaip Perrel di Bergamo(42.500 euro, indoor). Bega
ha giocato un’ottima partitacontro il piemontese StefanoNapolitano, sconfitto 6-3 6-2in un’ora e 4 minuti. Galovic, ilmilanese di origini croate, hainvece dovuto lottare peroltre due ore contro il belgaJulien Dubail, a cui ha ancheannullato due matchpoint,prima di imporsi per 6-3 6-77-6. Oggi per i due lombardi,che si sono già guadagnati 5punti Atp, c’è l’esordio neltabellone principale: Galovicaffronta il toscano ClaudioGrassi nel primo incontro alPalasport di Bergamo (ore10), mentre Bega troval’ucraino Nedovyesov nelsecondo match al Palasportdi Alzano Lombardo.
Brescia sogna un altrosgambetto sportivo allaFrancia. Gli uomini di Bovosaranno impegnati domanisera in Champions Leaguecon il Marsiglia. Punti pesanti,quelli in palio al Palasystema,con Brescia chiamato allavittoria per poter cullareancora sogni di qualificazione.Soltanto un successo contro igalletti marsigliesi potrebbealimentare le speranze diCalcaterra e compagni dicentrare l’obiettivo quarti difinale. A richiederlo è laclassifica: Brescia ultimocon sei punti a una solalunghezza dal Vojvodina NoviSad e a tre dal Marsiglia. Per
ottenere il successo, Bresciasi aggrappa all’estro e allaclasse di Christian Presciutti(FOTOGRAMMA). Di rientrodall’appuntamento con laNazionale per la WorldLeague, l’argento olimpicocarica l’ambiente: «È una dellepartite più importanti dellanostra stagione. Siamo a unbivio: dentro o fuori. Non sonoandato in Russia con ilSettebello per allenarmi con lasquadra: sappiamo comebatterli. Vogliamo fare comel’Italrugby, regalare alla cittàun’altra grande occasione,per portare in alto il nome diBrescia in Europa».
Fabio Pettenò
MARIO PAGLIARA
Progetto riuso, provetecniche di futuro: significaimmaginare uno scenariocon le piscine comunali estiveaperte anche in inverno, a Mi-lano, ma non per il nuoto.L’idea è quella di riempirlecon la gamma degli sport me-tropolitani. Alcuni esempi: la
Bmx, lo skate, i trampolini ela-stici.
Il progetto L’iniziativa presen-ta contorni molto più concre-ti di quanto si possa immagi-nare, ed è contenuta nel piùampio progetto «Temporiu-so», intorno al quale si è ag-gregato un gruppo di studen-ti universitari, della facoltà diArchitettura del Politecnicodi Milano. I quali, per l’occa-
sione, hanno lanciato anchelo slogan che farà da corredoall’iniziativa: «Un salto in pi-scina».
A Niguarda Il punto di parten-za è la piscina Scarioni, alquartiere Niguarda. È qui cheTemporiuso vuole comincia-re con una sperimentazioneche porterà a bordo vasca, ininverno, la Bmx outdoor, unoskate park, i trampolini elasti-ci, un’area graffiti e una ludo-teca per favorire l’incontrotra le diverse realtà di quartie-re. Gli studenti del Politecni-
co hanno incontrato il Consi-glio di Zona 9 per entrare nel-la fase operativa di un proget-to che piace molto all’assesso-ra allo Sport del Comune diMilano, Chiara Bisconti, sem-pre più convinta che gli im-pianti sportivi debbano esse-re sempre aperti e che debba-no avere un utilizzo multidi-sciplinare. Adesso s’inizierà alavorare sul bando per la ge-stione: skate e Bmx «si pren-deranno» la Scarioni a settem-bre. Subito dopo la prossimaestate.
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Grande Milano
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Refrigerio estivo nella piscina Scarioni di Milano FOTOGRAMMA
Non solo nuoto, Scarioni multitasking
AGENDA E RISULTATI a
Brescia in Champions con il MarsigliaPresciutti torna e dà la carica ai suoi:«Siamo al bivio: gara da dentro o fuori»
X.RUNNERS, DI CORSA PER BENEFICENZAIL TOUR DEI PARCHI RIPARTE SABATO 23
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Puglia&Basilicata
E c’è il ritorno di Altobelloda titolare: «Fidatevi di me»
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FRANCO CIRICIBARI
Aspettando i gol di Capu-to e compagni, il Bari ha impa-rato a proteggersi meglio. Se inumeri non sono casuali, e nelcalcio non lo sono mai, dalleparti di Eugenio Lamanna lecose hanno ripreso a funziona-re. Negli ultimi 4 turni il portie-re biancorosso è stato infilatosolo 2 volte (da Maah del Citta-della e da Zaza dell’Ascoli), re-stando imbattuto contro Gros-seto e Ternana. Tutt’altra musi-ca, rispetto alle 10 reti incassa-ti nelle precedenti 4 sfide: con-tro Sassuolo (3), Spezia (3),Novara (3) e Cesena (1). È an-cora presto per ritenere cemen-tato un reparto che, comun-que, continua ad accusare al-larmanti amnesie (emblemati-co il primo quarto d’ora dellaripresa a Terni). Ma i progressisono evidenti.
Lamanna ritrovato Le cifre van-no pur interpretate, col rendi-mento dei singoli. È un dato difatto che, dopo un periodo diappannamento, negli ultimitempi il Bari abbia ritrovato ilmiglior Lamanna. «A Terni èstato bravissimo». Lo hannoringraziato tutti, da Torrenteai compagni. Vero è che al Libe-rati il ragazzo di Como ha tenu-to in piedi la baracca nel mo-mento più delicato del match,salvando la sua porta con untris di interventi tanto ravvici-nati quanto decisivi. A confer-ma di un brillante stato di for-ma, già mostrato nella sfidacon l’Ascoli (ha evitato il rad-doppio dei marchigiani con unpaio di prodezze). La fiduciadei compagni e del tecnico lohanno aiutato a superare unmomentaccio, Lamanna ha fat-to il resto. Del resto, se da un
anno e mezzo è uno dei puntidi forza del Bari di Torrente,qualche motivo deve pur esser-ci.
Il signor Rossi Buona la prima.Appena arrivato dal Cesena elanciato nella mischia, AndreaRossi ci è riuscito. Superandodi slancio l’emozione del de-butto in biancorosso e le natu-rali difficoltà di approccio, an-che tattico, con i nuovi compa-gni. A Terni ha coperto la fa-scia sinistra con personalità,corsa e senza sbavature. E poiè andato al tiro in un paio dicircostanze, creando appren-sioni alla porta avversaria.
Portafortuna Errico Altobellopareva destinato a partire, Tor-rente lo ha rispolverato dopocirca 4 mesi per rimpiazzare losqualificato Polenta. Il 22ennedi Cava dei Tirreni se l’è cavataegregiamente. «Non giocavodal match con il Vicenza (otta-va di andata, ndr) — confida—. Ho sentito molto la partita,ma con il passare dei minutitutto si è fatto più semplice. Ab-biamo sofferto solo in avvio diripresa, ma in assoluto abbia-mo retto il confronto con un av-versario in salute. La mia lun-ga attesa? Dall’inizio della sta-gione sapevo che avrei dovutoaspettare il mio turno, e farmitrovare pronto all’occorrenza.La sostanza non cambia, an-che dopo Terni. L’importante èche Torrente sappia di potercontare su di me». Una cosa ècerta: quando gioca Altobello,il Bari fa punti a gogò. Quattropresenze: 3 vittorie e un pari,con un solo gol subìto. «Mettia-mola così, ho portato fortuna— sorride —. Speriamo che lastoria continui. Ma in tante al-tre occasioni i miei compagnihanno fatto benissimo, ed ionon c’ero». Viva la modestia.
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MATERA
È LA GIORNATA DEI portieri, DEL PRESENTE E DEL PASSATO. DA UNA PARTE C’È IN COPERTINA Lamanna, MA NON SOLO LUI protagonista (A TERNI, SABATOPOMERIGGIO) NEL Bari CHE MIGLIORA E CHE TORRENTE CERCA DI TRAGHETTARE IN ACQUE PIÙ SICURE. DALL’ALTRA ECCO Rosati, UN EX CHE CON IL LeccePER UN PERIODO È STATO CONSIDERATO IL PORTIERE DAL MIGLIOR rendimento IN SERIE A: L’EX GIALLOROSSO PARLA DI TUTTO
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MATERA (f.t.) Adessoanche Maurico Villa lascia ilsegno. Il bomber argentino, dapoche settimane inbiancazzurro, ha rotto ilghiaccio nel derby casalingocol Francavilla. Il suo lampo dapochi passi dalla porta hagarantito il successo. Unsuccesso importante che,tuttavia, non illude ibiancazzurri, al momentosempre lontani dallabattistrada Ischia. Villa,argentino di Mar de la Palta,proviene dal Brindisi in cui hagiocato nella prima parte diquesta stagione. Ha 27 anni.Finora è stato impiegatoesclusivamente a gara iniziataper tre spezzoni di partita.«Solo col Francavilla sonopartito titolare stando incampo fino alla mezz'ora delsecondo tempo». Il Matera èlontano dalla vetta ma guardain alto. «Ora dovremo provarea vincere sempre da qui allafine del campionato. A partiredalla trasferta di Ischia dopola pausa. Sarà difficile, masiamo in grado di misurarcianche contro la capolista».
SERIE D
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Ecco Nardoni presidente«Taranto guarda avantiCi sono soldi e punti....»
Il bomber Villa«Ora puntiamosolo a vincere»
Leonetti, gol e progetti«Foggia è la mia chanceper emulare Sau e Insigne»
LUIGI CARRIERITARANTO
Fabrizio Nardoni è il qua-rantesimo presidente della sto-ria del Taranto. L'assembleadei soci lo ha nominato ieri po-meriggio come era ampiamen-te previsto. La riunione di ieriè stata importante perché, ol-tre a formare un più ampioCda (sono nove i componentirispetto ai precedenti sei), haprovveduto a deliberare la ri-capitalizzazione che consenti-rà al sodalizio di chiudere lastagione senza affanni dal pun-to di vista finanziario.
I saluti Unici assenti ElisabettaZelatore e il socio Tonio Bon-giovanni. Proprio il presiden-te uscente aveva diramato intarda mattina un comunicatoin cui veniva ufficializzato ilpasso indietro «non ricono-scendosi — è un passaggio del-la nota — più nell'appartenen-za ad un gruppo di lavoro so-cietario che, per la maggiorparte, adotta strategie nei rap-porti umani che non condivi-diamo e che non ci apparten-
gono, tanto da indurci a deci-dere di non partecipare attiva-mente e personalmente, per ilmomento, alle attività societa-rie».
Prospettive Il neo presidenterossoblù dichiara: «È una gran-de responsabilità. Sono moltoonorato di essere il presidentedel Taranto e farò tutto il me-glio possibile da qui in avan-ti». Nardoni esprime un pen-siero per il presidente uscente.«Tutti abbiamo espresso paro-le di apprezzamento per l'im-pegno profuso dal presidenteZelatore negli scorsi mesi. Spe-riamo che ci siano i marginiper ricucire il rapporto». Conquesti passi ufficiali la stagio-ne, anche dal punto di vistaeconomico, dovrebbe esseresalva. «Abbiamo deliberato all'unanimità l'intenzione di rica-pitalizzare per disporre dellerisorse necessarie e chiuderein modo dignitoso la gestionedell'annata sportiva. La squa-dra nelle ultime settimana starispondendo sul campo conbuoni risultati. Bisogna solocontinuare su questa strada».
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BARIBARI
Non soloLamannaTorrenteha blindatola difesa
Eugenio Lamanna, 23 anni, è alla seconda stagione a difesa della porta del Bari. Prima era al Gubbio con Torrente ARCIERI
Errico Altobello, 22 anni, campano, difensore PIERANUNZI
Savino Leonetti, 19 anni CAUTILLO
ROBERTO PELLEGRINIFOGGIA
Aspirante bomber. Entra-to di prepotenza nella goleadadel Foggia a Battipaglia (5-1),Savino Leonetti si gode la suaprima doppietta rossonera. «Èuna grande emozione fare golper una piazza così importan-te, ma ora devo impegnarmi afondo per continuare in que-sto modo» sospira il giovanecentravanti andriese (19 an-ni), confermato a sorpresa daPasquale Padalino nella tra-sferta campana: Palazzo e Fa-miano parevano favoriti per af-fiancare Giglio. «In effetti, percerti versi, non me l’aspettavoneanche io di rimanere titola-re e di giocare dall’inizio…Quando ho ascoltato la forma-zione, mi sono concentrato esono riuscito a entrare bene inpartita. Posso soltanto ringra-ziare il tecnico e spero di aver-ne ripagato la fiducia».
Riscossa Così, il riscatto perso-nale di Leonetti si è consuma-to in appena 15 giorni: tra i ti-
fosi rossoneri era infatti rima-sta impressa una grande op-portunità sfumata col Taran-to, mentre il risultato era in an-cora bilico. «Eppure quell’occa-sione non era così facile — re-plica l’attaccante —, anche sepoteva consegnarci il derby.Invece, è andata male a me ealla squadra: io ho mancato ilgol e alla fine abbiamo perso.Per fortuna, però, abbiamo re-agito». Anche se solo dopo loscialbo pari di Trani, che lascorsa settimana accese la pri-ma contestazione nei confron-
ti della truppa di Padalino. «Lavittoria di Battipaglia è arriva-ta al momento giusto: ci servi-va anche per confermare ai ti-fosi quanto teniamo a questamaglia».
Obiettivo Sgonfiata la crisi in-nescata dai passi falsi con Ta-ranto e Trani, la performancedi Battipaglia sembra aver ri-portato il Foggia in situazionedi sicurezza sui playout (+7),riducendo seppure di poco il ri-tardo dalle zone che contano(-9 dal quinto posto). «Dobbia-mo continuare a inseguire ipunti necessari per conquista-re la salvezza — suggerisce Le-onetti con molta concretezza—. Tuttavia, se dovessimo cen-trare in fretta l’obiettivo, ma-gari potremo fare un pensieri-no persino ai playoff».
Idoli Tra passato, presente e fu-turo del Foggia, Leonetti si po-ne punti di riferimento su cuipoggiare i sogni innescati daquesta avventura in rossone-ro. «Intanto, giocare insiemecon Giglio (giunto a 11 gol,ndr) è davvero una grande co-sa: sto imparando tanto da lui,per me è un idolo… Quanto ame, penso alle evoluzioni di at-taccanti passati di recente perFoggia come Insigne e Sau: ènormale sperare di emularli,ma preferisco tenere i piedipoggiati saldamente a terra».
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MARTEDÌ 5 FEBBRAIO 2013
9i punti
conquistatida Castellana
nelle ultimetre giornate
del campionatodi A1 maschile:
3-1 in casacon CasaModena,
3-0 semprein casa
con Veronae 3-0
in trasfertaal Vibo Valentia.
Ora i pugliesisono a tre punti
dall’ottavaposizione, l’ultimache vale i playoff
«Questo gruppo va dritto in serie BFlessione prevedibile, ora il riscatto»
BARLETTA ENNESIMO FLOP
PALLAVOLO IL MOMENTO-SÌ DELLA BCC NEP BASKET ANCORA OUT NDOJA E FORMENTIMOTORI KART A MURO LECCESE
SECONDA DIVISIONE L’ATTACCANTE RITROVATO
ANDRIA MIGLIACCIO
Aria di crisiaspettandoAvellino e Tv
GIUSEPPE CALVILECCE
Ha cominciato a soffriresin da quando è sbucato dallascala della tribuna centrale.Domenica Antonio Rosati haproposto il suo quadretto fami-liare al Via del Mare, dove è ar-rivato in compagnia della mo-glie Elena e dei figli Marianna,3 anni, ed Emanuele, 10 mesi.Libero da impegni col suo Na-poli, dopo l’anticipo di sabatocontro il Catania, il portiere ro-mano ha assistito alla partitaLecce-Treviso, godendosi unabella rimpatriata tra vecchiamici. Cominciò la sua avven-tura in maglia giallorossa a 19anni, nel 2002: la trafila nelsettore giovanile, poi le stagio-ni da protagonista in primasquadra, con 43 presenze inSerie A e 72 in B. Nell’estate2011 la cessione al Napoli.«Ogni volta che torno allo sta-dio provo sensazioni straordi-narie - dice Rosati, 30 anni agiugno -. Nello scorso torneosaltai la trasferta del Napolinel Salento però vidi da "tifo-so" l’incontro Lecce-Cagliari.Domenica ho sofferto, appenaho visto gli spalti con pochi ti-fosi. Non riesco proprio a sop-portare che la mia ex squadrasia finita in Prima divisione».
Che idea si è fatto del calcio diToma?«Ho apprezzato il tentativo dicostruire di gioco, la ricercadella manovra corale e soprat-tutto la vocazione offensivadel nuovo allenatore. Il Lecceci ha messo tanta intensità, an-che se dopo il rigore subìto,per me molto dubbio, si è fattodominare dalla paura e ha qua-si smesso di giocare. Con laqualità dei singoli protagoni-sti, questo gruppo tornerà inB. Ci mancherebbe!».
Da portiere, che cosa ha pen-sato quando Chevanton hapreso il posto di Benassi?«Che solo lui poteva avere il co-raggio di andare in porta. Inmomenti così delicati, deveemergere la follia positiva e gliattributi di un giocatore chesappia assumersi le responsa-
bilità. Chevanton era il più in-dicato a sostituire Benassi. Ja-vier ha fatto poco il portiere,visto che è rimasto sempre allimite dell’area piccola».
Certo, il Treviso mai ha impe-gnato Chevanton.«Significa che Cheva ha sapu-to guidare bene la difesa...Scherzi a parte, mi auguro cheMax recuperi in fretta. Mi so-no subito informato delle con-dizioni di Benassi, tramite ildottore Palaia e il massaggiato-re Fiorita. Eventualmente, hofiducia in Petrachi».
Le è piaciuto qualche giocato-re in particolare?«A parte Giacomazzi, vero tra-scinatore, e Chevanton, alme-no per il coraggio dimostrato,mi hanno impressionato Bo-gliacino, giocatore "universa-le" che ho conosciuto due sta-gioni fa in ritiro col Napoli, eMemushaj, sempre nel postogiusto. E’ entrato bene Falco,che avevo visto all’opera in unprecampionato con il Lecce».
Perché i giallorossi non stan-no dominando il campionato?«In qualsiasi categoria non èsemplice restare sempre in vet-ta alla classifica. Dopo un av-vio strepitoso, tutti pensavanoche il Lecce avrebbe fatto cor-sa a sé. Ci può stare un rallenta-mento. Ma la squadra divente-rà una macchina da gol, nonc’è storia per il primo posto».
Magari tornerà a fine campio-nato, per festeggiare lo scu-detto del Napoli e la promozio-ne del Lecce?«Pur avendo giocato poco, sa-rei l’uomo più felice del mon-do. E mi lascerei travolgere an-che dalla gioia dei miei ex com-pagni. Domenica ho trascorsouna serata fantastica, a cenacon Giacomazzi, Chevantoned Esposito; non mi sono fattomancare i tipici "turcinieddri".Appena posso, mi concedo unblitz a Lecce, pure per... con-trollare Cheva, che ha preso inaffitto la mia casa. Inquilinomodello, bravo Javier. Oraaspetto i suoi gol, altro che esi-bizioni da portiere».
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IL NUMEROMURO LECCESE (Lecce) La storia della
Formula 1 passa dal Salento. Dopo aver ospitatocirca 14 anni fa la sfida Hamilton-Rosberg,nell'ultimo fine settimana il circuito internazionaleLa Conca di Muro Leccese ha proposto nuovepromesse e qualche certezza nel primo round delWSK Master Series. C'è stata l'incoronazione inKZ2 di Max Verstappen, figlio di Jos ex pilota diF.1 ed ora nel ruolo di coach e meccanico.Mentre gli ex ferraristi Jean Alesi e MichaelSchumacher hanno assistito alle prove dei proprifigli tredicenni in KF Junior. Intanto tra i pilotipugliesi si sono messi in mostra i leccesiRiccardo Negro (9˚ in KZ2) e Rocco Negro (4˚nella 60 Mini). I due driver non sono parenti.Il più giovane Rocco Negro, di Otranto, hasfiorato il podio nella 60 mini in una finaleinternazionale storica per la vittoria nel kartingdel primo pilota indiano Kush Maini. Mentre il piùesperto Riccardo Negro, originario di Corsanoma «emigrato» in Germania spinto dalla passioneper i motori, prova a confermare il secondoposto nel WSK Euro Series e la vittoria della WSKFinal Cup del 2012.
Pasquale Marzotta
Rosati giura«Super Lecce,macchina gol»
MARTINA FRANCA Ilritorno al gol di Gambino (dopo808’), è coinciso con unavittoria che al Martinamancava da ben nove giornate(con soli 4 punti). Col ritorno inpanchina di Francesco Bitettoil Martina ha subito invertito iltrend cogliendo, ad Aversa, unsuccesso che potrebberisultare fondamentale grazieal gol di Gambino. «Felice pervittoria e gol — commenta ilbomber siciliano —; ma
soprattutto sono contento perla prestazione fornita dalgruppo. Le cose sono tornatea girare nel verso giusto, chesiamo riusciti a metterediligentemente in pratica leistruzioni ricevute da Bitetto eper quel che mi riguarda,egoisticamente, finalmente hopotuto giocare più palloni edaver diverse chance perfinalizzarle in gol. Speriamoche si continui su questastrada».
Tonio Messia
ANDRIA Soste fataliper l’Andria: solo un pari e tresconfitte tornando in campo.A Perugia ha condizionato tuttiil gol lampo di Ciofani che hafatto saltare i piani, ma non c’èstata la reazione delle altreoccasioni: «Non abbiamogiocato male — dice capitanMigliaccio —. Non abbiamogiocato male, ma il Perugia èstato più forte. Raramente,quando abbiamo perso, siamostati messi sotto. Stavoltaabbiamo sofferto la maggiorequalità degli umbri». Ancorapoco incisiva in attacco,l’Andria spera nei rinforzi perriprendere immediatamente lacorsa salvezza. Da oggi siuniranno al gruppo anche Sy,Ambrogetti e Bardelloni.Appuntamento fondamentaledomenica prossima con ilCatanzaro, sestultimo inclassifica: «Non è decisiva, maè una sfida chiave — ammetteMigliaccio —. Se vinciamo,possiamo ridurre al minimo ledistanze dalla zona salvezza eriaprire i giochi tirando dentroanche altre squadre».
Giuseppe Ernesto
BARLETTA Unasconfitta che fa male, quella diNocera, perché ha evidenziatoancora i limiti di una squadrache non si è voluta rinforzare agennaio. Una sconfitta chepotrebbe avere sancitodefinitivamente il divorzio tratifoseria e società. I cinque, seielementi di categoria, più voltesbandierati dal presidenteTatò, non sono arrivati eadesso sul banco degli imputatiè salito proprio il proprietariodel Barletta. Alla vigilia diun’altra gara da brividi, sabatonell’anticipo su SportItaliacontro l’Avellino (ore 16), l’ariache si respira è pesante è nonè da escludere che la garacontro gli irpini possa fare dateatro ad una sonora, ma civilecontestazione. Meno male chead addolcire la pillola davveroamara che devono ingoiare itifosi biancorossi ci penseràl’azzurro della maglia dellanazionale under 20 di Gigi DiBiagio che domani alle ore 15,al Puttilli, affronterà i pari etàdella Germania. L’ingresso ègratuito.
Matteo Tabacco
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PRIMA DIVISIONE L’INTERVISTA AL PORTIERE DEL NAPOLI
4Salentini in poleDietro a Verstappenspuntano i Negro
Gambino: «Io a segno e il Martina cresce»
«Battiamoil Catanzaroe ripartiamo»
Falaschi che grinta«Castellana orapuoi sorprendereGuai a fermarti»
FRANCO DE SIMONEBRINDISI
Lavoro, lavoro ed ancoralavoro. È l’unica medicina checoach Piero Bucchi sa sommini-strare ai suoi giocatori che, og-gi, dopo il -16 (97-81) rimedia-to contro la Vanoli Cremona,torneranno in palestra; conti-nueranno domani (doppia sedu-ta), giovedì e venerdì partiran-no per Milano per partecipare,per la prima volta nell’ultra de-cennale storia del sodalizio brin-disino alle Final Eight della Cop-pa Italia. Giocheranno contro laBanca di Sardegna Sassari.
Traguardo Bucchi, ad oggi, nonsa se potrà sperare di recupera-re il capitano Klaudio Ndoja e laguardia Matteo Formenti. «Sia-mo corti, siamo terribilmentecorti — continua a dire il tecni-co dell’Enel —. Poi, contro orga-nici che hanno optato per il4+3+5, è indiscutibile che sof-friamo». Resta, però, la parteci-pazione alla Coppa Italia: untraguardo che, all’inizio dellastagione, neanche il più ottimi-sta dei sostenitori dei biancaz-zurri avrebbe mai potuto ipotiz-zare. «I ragazzi, ad oggi, sono
stati tutti davvero molto bravi— ha continuato il tecnico —.Hanno sempre dato il massimodelle loro possibilità in ogni in-contro. Anche quando abbiamolasciato i due punti nelle manidegli avversari non hanno maidemeritato». Ed ora la CoppaItalia. «Un traguardo importan-te. Una vetrina molto bella per iragazzi — conclude il coach del-l’Enel —. Sanno perfettamentedi far parte del lotto delle mi-gliori squadre italiane e questoè un premio per il loro impe-gno, per la voglia di lottare chehanno sempre profuso. C’è daessere orgogliosi di questo grup-po di atleti. Io ne sono fiero».
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Brindisi verso la Coppacon la testa agli infortuni
Antonio Rosati,29 anni, oggisecondoportiere delNapoli. ALecce hagiocato untorneo e poi ilquinquennio2006-11 con115 presenzeall’attivoLAPRESSE
Piero Bucchi, 54 anni EVANGELISTA
Max Verstappen, 15 anni PRESS.NET IMAGES
ANTONIO GALIZIACASTELLANA GROTTE (Ba)
La Bcc Nep cresce, a pic-coli passi, ma rispetto al gironedi andata lancia segnali piùche confortanti. La vittoria sulcampo del Vibo (la terza di filache porta i pugliesi a 3 puntidall’ottavo posto) è giunta altermine di una prestazione col-lettiva straordinaria, ispiratadalla grande regia di Marco Fa-laschi, sempre più punto di rife-rimento della squadra. Forseun segno del destino, visto cheil palleggiatore di 25 anni,giunto in Puglia tre stagioni fa,è il veterano del Castellana,l’unico ad aver disputato conla maglia gialloblù gli unicidue campionati di A1. «Quelloche stiamo vivendo — dice —è senza dubbio uno dei mo-menti più entusiasmanti vissu-ti in Puglia, per molti versi simi-le alla cavalcata del girone diritorno di due anni fa. Dopo uninizio difficile, nel quale pensa-vamo si potessero ottenere più
punti per come era stata strut-turata la squadra, abbiamo tro-vato finalmente quella convin-zione e quella continuità che cihanno permesso di risalire lachina e di superare ostacoli co-me Cuneo, Modena e Vibo.Questo è il frutto del grande la-voro svolto in palestra che sia-mo convinti ci permetterà digiocarcela anche con Piacenzae Trento, alle quali chiediamopunti per agganciare il treno diLatina, Perugia e Vibo».
Scommesse Figlio d’arte (suopadre Carlo è stato il primo pal-leggiatore dei Lupi Santa Cro-ce), mancato tecnico ortopedi-co («nell’anno dell’iscrizioneall’Università — dice — dovet-ti scegliere tra gli studi e il vol-ley») e fidanzato con Eleono-ra, prossimo ingegnere gestio-nale, Falaschi forma con Giu-lio Sabbi una delle poche dia-gonali tutte italiane in A1. Sulloro futuro coach Flavio Guli-nelli scommette ad occhi chiu-si: «Stanno compiendo pro-gressi importanti». Un segnalechiaro sia al c.t. Mauro Berruto(Sabbi e Falaschi fanno partedella nazionale B) che alla so-cietà, chiamata a valutare il rin-novo dei contratti, in scaden-za, dei due talenti. «Spero dipoter far parte del progetto Ca-stellana — è l’auspicio del pal-leggiatore — anche per i prossi-mi anni perché questa societàha scommesso sui giovani eguarda al futuro».
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35LA GAZZETTA DELLO SPORTMARTEDÌ 5 FEBBRAIO 2013
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LUIGI GUELPA
«Cara Lazio, ti sei accortadi avere il Frank Lampard di colo-re?». La domanda è di StephenKeshi, 50enne c.t. della Nigeriache non perde occasione per tes-sere le lodi del giovane centro-campista Ogenyi Eddy Onazi.Petkovic al momento l’ha utiliz-zato un po’ col contagocce a direil vero, ma è indubbio che lo con-sideri un giocatore di prospetti-va. Keshi invece si è sbilanciato ein Coppa d’Africa gli ha affidatole chiavi del centrocampo. «Sa-rebbe stata una follia rinunciarea uno come lui. La Nigeria ha avu-to difficoltà a rimanere a certi li-velli dopo che è tramontata la ge-nerazione degli Okocha, Finidi e
Oliseh. Eddy ha le caratteristi-che per regalare un salto diqualità al gruppo nuovo egiovane che ho assemblatoin questi due anni».
Capolavoro Keshi,ex centrale del-l’Anderlecht e 64
volte nazionale ni-geriano, era in panchina nel-l’appassionante sfida mon-
diale contro gli azzurri aBoston nel 1994. Quan-do Baggio salvò l’Italiadopo il gol iniziale diAmunike. «Eravamopiù forti, ma tornam-mo a casa perché quel-lo italiano è un calciofatto di tattica e di di-
sciplina. La scuola cheha fatto crescere Onazi
a vista d’occhio». Il19enne centro-campista origina-rio di Benue, che
già alla seconda apparizione nel-le Super Aquile aveva trovato lavia del gol (contro il Venezuela),ha portato la Nigeria in semifina-le nel torneo in fase di svolgimen-to a Johannesburg. Domenica hadisputato la gara capolavoro con-tro la favoritissima Costa d’Avo-rio: si è messo sulle tracce di Ya-ya Tourè e non ha concesso spa-zio al giocatore che è stato da po-co insignito, per la seconda voltaconsecutiva, calciatore africanodell’anno. «Sta crescendo a vistad’occhio e in meno di due annidiventerà uno dei più importantiuomini mercato del calcio inter-nazionale». Domani la Nigeria af-fronterà in semifinale a Durbanil Mali e Onazi sarà impegnato inun derby italiano imposto dallerecenti operazioni di mercato,quello contro il neo centrocampi-sta della Fiorentina Momo Sisso-ko. Keshi gli chiederà di frenarnegli ardori, tenendo d’occhio an-che l’ex del Barcellona SeydouKeita. Lui non si scompone e of-fre alla stampa del suo paese unavisione delle cose molto mistica.«È merito di Dio, lui è al mio fian-co. Dedico i miei successi al pa-store Joshua, un uomo che sta fa-cendo grandi cose per i ragazzipoveri della Nigeria».
Diamante Ovviamente la Lazio sitiene ben stretto il maratonetadel centrocampo nigeriano e bi-sognerà capire se dopo gliexploit di coppa Petkovic decide-rà ancora di usare il bilancino.«Lo sta proteggendo, e fa bene —conclude Keshi —: Petkovic èuno che sa lavorare con molta ef-ficacia sulla mentalità dei suoigiocatori. È perfettamente co-sciente di avere tra le mani undiamante».
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ADRIANO SEU
La prima cosa che si notaè la pettinatura in perfetto stileEl Shaarawy. Ma basta osservar-lo una manciata di secondi percapire che, sotto quella cresta,si nasconde un attaccante poli-valente capace di unire poten-za, tecnica e velocità. Oltre a undiscreto fiuto del gol che, consi-derato il ruolo in cui gioca, nonguasta affatto. È l’identikit diBrayan Andrés Perea Vargas,19enne centravanti colombia-no che ha appena trionfato nelSudamericano Under 20 in Ar-
gentina e su cui laLazio ha de-
c i s o d iscommet-
tere, bru-ciando la con-
correnza del-l’Udinese con
un assegno di po-co superiore ai 2
milioni di euro.
Identikit Fisico dagranatiere, scat-to da centome-trista. Nella ras-
segna continen-tale appena termi-
nata non è stato tra i«cafeteros» più bril-
lanti (1 gol in 6 pre-senze). Ma le
due stagioni disputate nel De-portivo Calì, con cui ha esorditoin prima divisione a 17 anni, lohanno reso uno dei giovani piùinteressanti del panorama calci-stico sudamericano. E il fattoche sia stato a lungo nel mirinodell’Udinese è già di per sé unmarchio di garanzia. Inseritogradualmente in prima squa-dra, dove ha realizzato 10 retiin una quarantina di partite, Pe-rea ha fatto incetta di elogi gra-zie alle eccellenti prestazioninell’ultimo campionato Under19, conquistato dal DeportivoCalì grazie a una sua triplettanella finale contro l’Atletico Na-cional. Nonostante i 189 centi-metri per 80 chili di muscoli,che ne fanno un corazziere delreparto avanzato, Perea brillaanche per tecnica e velocità gra-zie al baricentro basso e alle do-ti da tipico attaccante esterno,abile a partire largo (preferibil-mente sull’out destro) per de-centrarsi negli ultimi 20 metriin prossimità dell’area di rigore.
A lezione da Miro In patria lochiamano «El Tronco», a sottoli-neare le spiccate doti fisiche,ma Perea non è affatto un attac-cante statico. Al contrario, amaspaziare sul fronte offensivoper fare da supporto al tipicocentravanti d’area di rigore. Percaratteristiche tecniche e tatti-che potrebbe rivelarsi una pre-ziosa spalla per Miroslav Klose,di cui però potrebbe anche rac-cogliere l’eredità grazie alla pos-sente stazza e al fiuto del gol. ElTronco sbarcherà a Roma fra 5mesi, il prossimo 1˚ luglio, percrescere accanto al bomber te-desco, che nei piani di Petkovicdovrà fargli da chioccia.
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di STEFANO CIERI
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Ha eliminato Drogba, domani sfida il MaliIl c.t. Keshi: «In due anni diventerà un big»
ROMA
Crolla tutto?No, graziea quei due
LA BIOGRAFIA SCRITTA DA FRANCO RECANATESI
Ha guidato la Colombia al trionfo nel Sub20Pagato 2 milioni, Lotito ha battuto l’Udinese
E’ successo di tutto ieri incasa Lazio. Una di quellegiornate in cuiall’improvviso crollal’intero castello costruitoin mesi di lavoro.L’infortunio che mettefuori causa Klose per duemesi è infatti una notiziache rischia di porre unapietra tombale sulleambizioni stagionali deibiancocelesti. Ancheperché arriva pochi giornidopo un altro infortunioeccellente: quello chemette fuori giocoHernanes per un mese. Epoi, come se non bastasse,ecco nel tardo pomeriggiodi ieri arrivare purenotizie di nuovi elementi acarico di Stefano Maurinella inchiesta dellaProcura di Cremona sulcalcioscommesse.Però c’è uno squarcio disereno pure in unagiornata così. Arriva dadue posti lontani:Argentina e Sudafrica.In Argentina si èchiuso ilSudamericano Sub20:ha vinto la Colombiadi Brayan Perea,l’ultimo acquisto diLotito. InSudafrica,invece,Eddy Onaziè statogrande protagonistanella Nigeria che haottenuto il pass per lesemifinali di Coppad’Africa. C’è ancheuna Lazio chesorride, dunque.
PRIMAVERA ROMA CON LO SPARTAK MOSCA
BRAY
ANP
EREA
Esce «Io sonoGiorgio Chinaglia!»Tanti ed emozionatii ragazzi del ’74
Petkovic (NELLA FOTO) HA PERSO PUNTI IN CLASSIFICA E DOVRÀ FARE A MENO DI Klose PER DUE MESI. MA IL TECNICO HA DUE MOTIVIPER SPERARE IN UN FUTURO ROSEO: IL CENTROCAMPISTA ONAZI E L’ATTACCANTE PEREA, PROTAGONISTI NELLA COPPA D’AFRICA E NEL SUB20.LA ROMA, INVECE, RIPARTE DA ANDREAZZOLI E DA Roberto Muzzi, PROMOSSO DAI GIOVANISSIMI REGIONALI ALLA 1a SQUADRA...
l’Analisi
Ecco la Lazio che verrà
(f.o.) Esordirà control’avversaria più temibile delgirone la Lazio di Alberto Bollini alTorneo di Viareggio (presentatoieri): il girone si giocherà inprovincia di Viterbo, martedì 12alle 18 a Soriano nel Cimino(campo sintetico) Keita ecompagni se la vedranno con laStella Rossa. Stesso campo estessa ora giovedì 14 per ilsecondo impegno con la JuveStabia, maltrattata sabato incampionato (5-1), sabato 16chiusura del girone contro ilMutual Uruguay A-Net aVignanello, stavolta alle 15. LaRoma, come capita da un bel po’,giocherà la gara d’esordio sulcampo principale, il Torquato
Bresciani di Viareggio(volgarmente detto Stadio deiPini): martedì 12 alle 14.45,contro lo Spartak Mosca. Duegiorni dopo impegno in trasferta,alle 15 contro lo Spezia aSarzana, (provincia di La Spezia),chiusura a Larderello (Pisa),contro i newyorkesi del LongIsland. Il Città di Marino esordiràlunedì 11 a Lido di Camaiorecontro i cileni del DeportesConcepcion, mercoledì 13 sfideràil Torino a Galluzzo (Firenze),venerdì l’Honefoss a Capezzano(Lucca). Come in campionato lapanchina da quest’anno è di 12elementi, la vera novità è checambia il numero di sostituzioniper gara, da 3 a 5.
223 pagine raccontano Long John«E in un mese la salma sarà a Roma»
Cresta, fisico e gol«El Tronco» può farecoppia con Klose
Viareggio Cup, per Bolliniall’esordio c’è la Stella Rossa
Il Frank Lampard nerotrascina la Nigeriae conquista Petkovic
MARCO CALABRESIROMA
La frase che si lascia scap-pare Bruno Giordano è signifi-cativa: «Nella foto che fa da co-pertina al libro, è racchiuso tut-to l’essere Giorgio Chinaglia».È il 9 dicembre del 1973, LongJohn segna il gol che decide il
derby e punta il dito contro lacurva Sud. Significativo è an-che «Io sono Giorgio Chinaglia!I gol, gli amori e i peccati di unavita esagerata», il titolo del li-bro di Franco Recanatesi (L’Ai-rone, 223 pagine, 18 euro), pre-sentato ieri al CC Lazio. C’era-no tanti amici di Giorgio, tantidei «ragazzi del ’74», che pertutti continueranno a esseresempre «ragazzi». Felice Pulici,Pino Wilson, Giancarlo Oddi,Sergio Petrelli, Mario Facco,ma anche i più giovani BrunoGiordano e Massimo Piscedda.Ognuno ha un aneddoto da rac-contare: il libro, invece, «non èsolo la storia di un campione di
calcio ancora oggi ricordato eamato dai tifosi, ma di una ge-nerazione ribelle degli anni Set-tanta di cui Long John è statoun prototipo».
Lui e il Maestro Dalla Toscana aCardiff, fino al ritorno in Italia,lo scudetto con la Lazio e la fu-ga in America, dove Chinaglia èmorto il 1 aprile e da dove lafamiglia ha voluto inviare unmessaggio: «Papà è sempre sta-to orgoglioso di quello che hafatto e della gente che gli ha vo-luto bene — scrive il figlio, Ge-orge Jr. —. Ci sta guardandodall’alto e sta sorridendo». E lostesso Recanatesi annuncia:«Le pratiche burocratiche sem-brano essersi sbloccate. Entro ilmese di febbraio, la salma diGiorgio sarà in Italia, accanto aquella di Tommaso Maestrelli».
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Eddy Onazi,20 anni,nigeriano AFP
Brayan Perea,19 anni, con lamaglia gialladellaColombia
La copertina del libro su Chinaglia
MARTEDÌ 5 FEBBRAIO 2013
2i figli di Muzzi
nelle giovanili:Nicholas, 16,e Ramon, 14
Totti si improvvisa Ienae aiuta un ragazzo down
L’incontro
IL MODULO
Con i Giovanissimi Regionali ha vinto un torneo contro gli spagnoliDopo la carriera da calciatore, ha girato l’Europa per aggiornarsi
DOPO LA CHIUSURA DELL’IPPODROMO
Roberto Muzzi con i suoi ragazzi GINO MANCINI
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I NUMERI
Non deve essere stata una mattinatasemplice per chi si è trovato sul GrandeRaccordo Anulare: 15 chilometri di coda nella«ona sud-est, per una protesta dei lavoratori delsettore ippico, che dalle 7 alle 9.30 hannomanifestato sulla via Appia all’altezzadell’ippodromo di Capannelle con i loro cavalli.Dopo la chiusura, la scorsa settimana,dell’Ippodromo di Tor di Valle (area scelta per lacostruzione del nuovo stadio della Roma), glioperatori del settore hanno organizzato diversemanifestazioni di protesta: quella sul Raccordosegue quella di venerdì scorso davanti alministero dell’Economia. Una scelta,evidentemente, strategica, per ricordare che perevitare la morte del trotto a Roma si potrebbeapprofittare degli spazi dell’impianto del galoppo,di proprietà comunale. Traffico in tilt dallosvincolo dell’Appia a quello della Prenestina, conripercussioni anche in città.
SERIE A LA NUOVA VITA DELL’EX ATTACCANTE DA VICE DI ANDREAZZOLI
Francesco Totti a «Le Iene», ma ilmatrimonio con Ilary Blasi non c’entra: ilcapitano, dopo Roma-Cagliari, ha incontratoCristian, un ragazzo di madre colombiana epadre italiano affetto dalla sindrome di Downa cui è stata negata la cittadinanza italiana.
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Anche la sua Romagioca col 4-2-3-1
FRANCESCO ODDI
ROMA
Un mesetto fa RobertoMuzzi aveva vinto il memorial«Roberto Ielasi», alla NuovaTor Tre Teste: a dirlo così nonsembra poi così prestigioso, inrealtà in finale con la Romac’era il Barcellona. Era capitatoanche al suo predecessore sullapanchina dei Giovanissimi Re-gionali, Alessandro Rubinacci,l’anno scorso, però lui i blaugra-na li aveva battuti in semifinale,perdendo poi con l’Inter, Muzziinvece il torneo se lo è portato acasa, l’ultimo di una lunga se-rie. Il suo salto in prima squadra(sia pure da tecnico in secon-da), ricorda molto quello fattodue anni fa da Montella: nonera il più importante del settoregiovanile, era semplicemente ilpiù bravo. Entrambi comincia-rono ad allenare pochi giornidopo aver annunciato il ritiro,entrambi nell’estate del 2009ed entrambi a Trigoria, solo chel’attuale tecnico della Fiorenti-na fece a una Roma in difficoltàeconomiche l’enorme favore dispalmare in un triennale da alle-natore il suo ultimo ingaggio dacalciatore, 2,7 milioni lordi, e incambio ottenne la terza squa-dra per importanza del vivaio, iGiovanissimi Nazionali. Rober-to Muzzi, reduce da un annofuori rosa al Padova in C1 (alle-natore Carlo Sabatini, fratellodi Walter, poi esonerato), accet-tò l’ottava (su nove), i Pulcini:10 anni, non necessariamentecompiuti.
Scalata continua Quel gruppo, inati nel 1999, è l’orgoglio diBruno Conti: nelle dichiarazio-ni ufficiali le annate sono tutteuguali, in quelle alle personepiù fidate alcune sono più ugua-li delle altre. E quella dei ’99,considerata la più ricca di talen-to, è stato affidata a RobertoMuzzi per 4 stagioni di fila (an-che se l’anno scorso, arrivato a51 elementi, era stato diviso indue squadre): tutto lasciavasupporre che li avrebbe guidatianche l’anno prossimo, giocan-dosi lo scudetto coi Giovanissi-mi Nazionali. A Trigoria, di fat-to, ci vive, visto che ha due figli
nelle giovanili: Nicholas, 16 an-ni, gioca con gli Allievi di San-dro Tovalieri (ala destra, titola-re), Ramon, 14, è il centravantidi riserva dei Giovanissimi, en-tra quasi sempre, e timbra abba-stanza spesso. Per loro, ma nonsolo, anche quando non gioca, èfacilissimo incontrarlo sulle tri-bune, rigorosamente in tuta(giallorossa). Dopo aver smes-so di giocare, aveva girato l’Eu-ropa, a studiare calcio e metodo-logie di allenamento: era statoa Barcellona, ad Amsterdamper l’Ajax, una preparazioneche a Trigoria in pochi hanno.Tra i tifosi, qualcuno ha stortola bocca, per il suo passato conla Lazio. Che non ha impedito alpadre, che gestiva la scuola cal-cio del Morena, di dare a BrunoConti i due più bravi che aveva,i gemelli Matteo e Federico Ric-ci: scherzavano spesso con luida bambini, giocavano a farsi itunnel. E ora che sono in Prima-vera potrebbero ritrovarsi sullostesso campo, coi grandi.
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Tor di Valle, la protestablocca il Raccordo15 chilometri di coda
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ROMA
Il nuovo vice dell’ex vice di Spalletti giocacon lo stesso 4-2-3-1 che ha reso grande il tecni-co toscano. La Roma, da sempre, chiede ai suoitecnici di giocare palla a terra e fare un calciopropositivo, lasciando però liberta assoluta sulmodulo da adottare: Roberto Muzzi — pur conqualche divagazione sul 4-3-3 — ha optato perquello con due mediani davanti alla difesa, e tregiocatori di fantasia alle spalle del numero 9.Che non è un centravanti di manovra alla Totti,perché quest’anno in rosa c’è un gigante di quasiun metro e 90, Gianluca Scamacca, strappato al-la Lazio, ma la squadra ha sempre resistito allafacile tentazione di calciare lungo verso la testadell’attaccante più prestante della categoria. Die-tro di lui, i soliti piccolini dai piedi buoni, duecentrocampisti robusti ma bravi a distribuire gio-co (capitan Marcucci e Militari), e due terziniche spingono. Lascia una squadra che in classifi-ca è prima con 2 punti di vantaggio sulla secon-da, la Vigor Perconti: 16 vittorie, 2 sconfitte enessun pareggio in 18 partite. La Lazio è sesta:l’ultimo derby Muzzi lo ha vinto 1-0, gol di testadi Meadows, uno dei più piccoli della squadra.
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Muzzi? Come MontellaE ha già battuto il Barça
RobertoMuzzi, 41 anni,nel giornodel suo primoallenamentoda vicedi Andreazzoli:qui è conFrancescoTotti, 36ANSA
37LA GAZZETTA DELLO SPORTMARTEDÌ 5 FEBBRAIO 2013
Orquera «Piedi per terra e stesso spirito»Lo Cicero «Non vogliamo fermarci più»
SCI A CAMPO FELICE
(a.mag.) SullaSagittario di Campo Felice,l’Alitalia Euroski (4073 punti)ha conquistato il 5˚ TrofeoCittà di Roma, mettendosialle spalle Città Romana Ski(1832) e SC Paganica (1355).La manifestazione (prova digigante per le categorieMaster, Giovani e Senior) èstata organizzata dal G.S.Città Romana Ski incollaborazione con il C.R.Lazio & Sardegna. Il vento daoltre 100 Km/h ha obbligato ilgiudice Umberto Occhioni adue rinvii, prima dellaregolare partenza. «C’è stataqualche rinuncia dell’ultimaora a causa del tempo — hadetto Giuseppe Lucarelli,presidente della societàorganizzatrice —, ma abbiamocomunque raccolto un buonnumero di iscritti (130 atletida 29 sci club diversi)».
RUGBY RISVEGLIO DOLCISSIMO PER GLI AZZURRI DOPO LA VITTORIA CONTRO LA FRANCIA
L’Alitalia vinceil Città di Roma
ROBERTO PARRETTAROMA
Niente Rino Gaetano,niente «Ma il cielo è semprepiù blu», colonna sonora dellavittoria di due anni fa sullaFrancia allo stadio Flaminio.Martin Castrogiovanni avevapromesso che avrebbe canta-to, i deejay dell’Olimpico (aproposito, il deprimente showdell’intervallo è penoso e fasti-dioso) hanno perso un’occasio-ne. La Francia era appena ca-duta, per la seconda volta intre anni, al cospetto di una stra-tosferica Italia, e fuori, al Vil-laggio Peroni del Terzo Tem-po, si festeggiava cantandocon Syria, sollevata sul palcoanche da Josh Furno, il secon-da linea azzurro assente per in-fortunio.
Colazione e giornali Il mattinodopo, la squadra si è risveglia-ta nell’ambiente ovattato e fa-miliare dell’Hotel Excel, abbar-bicato sopra Monte Mario, im-merso nel verde e nel silenzio.Fuori c’è anche il sole. Gli az-
zurri hanno passato la seratadi domenica e la mattinata diieri nel relax, accanto a paren-ti, fidanzate, mogli e amici. An-che un po’ di meritata piscina,qualcuno (Favaro, Benvenuti,Gori McLean, per esempio) èuscito per fare una passeggia-ta. «Colazione e un’occhiata aigiornali», racconta Luciano Or-
quera, il man of the match. «Lamattinata l’ho passata con miofratello Marcos, arrivato daMiami. Alla partita c’era anchela mia compagna Alejandra.Siamo in attesa che nasca Oli-via, intorno all’11 marzo». Nel-la sala riunioni dell’hotel, mes-so in un angolo, c’è anche il me-ritatissimo Trofeo Garibaldi.
Parenti e amici Ci sono ancheGiulia Candiago, la fidanzatadi Castro, che dopo pranzoscappa a prendere il treno pertornare in Veneto, e la sorelladi capitan Sergio, Manuela Pa-risse, con il marito Martin. «Ilrisveglio — prosegue Orquera— è stato davvero molto piace-vole, con le telefonate e i mes-
saggi degli amici, della fami-glia. Battere anche la Scozia?Siamo consapevoli che si puòfare ancora meglio, l’importan-te, però, è mantenere i piediper terra e continuare a scende-re in campo con la voglia di im-porre il nostro gioco su qualun-que avversario. È stata la miapartita più bella in Nazionale?Dico di no, ma semplicementeperché vorrei giocarne in futu-ro altre ancora più belle». Nelpomeriggio, poi, l’apertura del-le Zebre e Andrea Lo Cicero so-no stati ospiti del circolo canot-tieri Tevere Remo, alla presen-tazione di «Props» (in italianopiloni), il libro scritto dal colle-ga Francesco Volpe. «Giocarecontro la Francia è sempre spe-ciale, perché è il paese in cuivivo. Ma ora cerchiamo di nonfermarci qui, ci abbiamo presogusto», dice Lo Cicero, arriva-to al cap numero 99, a -2 dalprimatista assoluto di presen-ze Alessandro Troncon. «Sepenso alle 102? Anche alle103, se è per questo... Ma si co-mincia sempre dalla prossi-ma».
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Siamo solo all’inizio...Relax, giornalie una promessa:«Bis con la Scozia?Si può fare meglio»
Una panoramica dello stadio Olimpico gremito per l’esordio con la Francia nel Sei Nazioni 2013 FAMA
La gioia degli azzurri Favaro, Masi, Castrogiovanni e Parisse al termine del match contro i transalpini PLPRESS
38 LA GAZZETTA DELLO SPORT MARTEDÌ 5 FEBBRAIO 2013
32i punti
fattidall’Acea
negli ultimitre minuti
della garadi Reggio Emilia:
non potràmai esserci
un riscontrostatistico
per questinumeri nei
minuti finalidelle partite,ma si tratta
sempredi un datoincredibile
7le vittorie
esternedella Virtus
in questocampionato:solo Milano
e la capolistaVarese
ne hannoottenuteun ugualnumero
10le gare
in trasfertadisputatedall’Acea
fino a questomomento:
è la squadrache, dopo
la terza giornatadel gironedi ritorno,
ne ha giocatepiù di tutti
ROMA (g.l.g.) Festa inCampidoglio, con la consegnadei premi «Atleta dell’anno2012» officiata dal sindacoAlemanno e dal delegato allepolitiche sportive AlessandroCochi; presenti anche RosellaSensi e il neo presidente delConi regionale Riccardo Viola.All’appello mancavano icalciatori: giustificato il lazialeCandreva in Nazionale, meno ilromanista Lamela. Fra tutti, haspiccato il capitano dellaVirtus Gigi Datome, con ilpresidente Toti.
Riconoscimenti Premiatil’azzurro di beach volleyDaniele Lupo, la campionessain fieri dell’atletica FlaviaBattaglia, l’ex azzurro di rugbyPierluigi Bernabò (padre diValerio, attualmente nelgruppo del Sei Nazioni), comeresponsabile organizzativodella Federazione. Quindi i dueparacadutisti Patrick Bizzarrie Leonardo Elia, la nuotatriceErika Ferraioli, e ancoraFrancesco Rocca, AntonioBuccioni, Giovanni Cipollone,Gianluca Santilli e SalvatoreCimmino.
IN CAMPIDOGLIO
BASKET K.O. A REGGIO EMILIA, NONOSTANTE LA RIMONTA FINALE
4I NUMERI
Il g.m. Alberani «La prossima volta vinciamo le partite nel 3˚ quarto»Il capitano sul futuro: «Non faccio promesse, valuterò con la dirigenza»
D’Ercole è già inclima Coppa: «Oraconcentriamocisulla Final Eight:daje Roma!»
ANTONIO PITONIROMA
Non sarà stata di certo lamigliore gara della Virtus. An-che se, a conti fatti, una scon-fitta a Reggio Emilia poteva an-che starci. Sebbene il 96-93con cui l’Acea ha mancato il se-sto successo di fila della stagio-ne, dica ancora una volta chela squadra di Marco Calvani èdura a morire. Al punto che,dall’82-61 che a tre minuti dal-la fine della partita sembravaaver mandato i titoli di codaanticipati sul match, il parzia-lone di 32-14 in 180 secondipiazzato da Roma ha fatto tre-mare il PalaBigi. L’ennesima ri-monta, insomma, iniziata pe-rò troppo tardi per riscriverela storia di una gara compro-messa da 37 minuti di difesatroppo molle.
L’analisi Il giorno dopo, NicolaAlberani dà ragione a MarcoCalvani. «Perché come ha det-to il coach, è una sconfitta chedispiace soprattutto per l’ap-proccio sbagliato alla gara», ri-badisce il general manager del-l’Acea. «Prendiamo per buonoil carattere che la squadra hadimostrato nel finale di unagara difficile — prosegue —.Consapevoli allo stesso tem-po, però, che non sempre ilmiracolo riesce quando titrovi costretto a rimonta-re dal meno venti». Spe-cie quando la riscossasuona nei minuti finalidi una partita. «Le partiteconviene vincerle nel terzoquarto, piuttosto che tentarel’impresa nel quarto periodo»,
fa notare Alberani che archi-via Reggio Emilia, pensandogià ai prossimi impegni dellaVirtus, a cominciare dalla Fi-nal Eight. «È una sconfitta chenon cambia niente in chiaveCoppa Italia — aggiunge il ge-neral manager —. Diverso il di-scorso in campionato: una vit-toria ci avrebbe portato a diecipunti di vantaggio dalla nonain classifica (proprio laTrenkwalder che con il succes-so di domenica è invece a -6 da
Roma, ndr), mettendoci nellacondizione di guardare soloavanti. Ora invece dovremobuttare un occhio anche allenostre spalle».
Il mercato Non cambia, invece,la posizione del club del presi-dente Toti sul fronte mercato.«Continuiamo a monitorare lasituazione e a guardarci i tor-no, ma senza fretta né forzatu-re», conclude Alberani. Insom-ma, almeno per adesso si vaavanti così. Già oggi la squa-dra tornerà al lavoro: doppiaseduta in vista del ritorno inCoppa Italia, torneo da cui Ro-ma mancava dal 2009. Motivoin più per lasciarsi Reggio Emi-lia alle spalle il prima possibi-le. Come Lorenzo D’Ercole ma-nifesta chiaramente su Twit-ter: «Oggi (domenica) abbiamfatto una brutta partita! Mapensiamo già al prox impe-gno: Final 8!!! #DajeVirtus#final8 #VirtusRoma». Ma seil mercato presente resta con-gelato, le incognite riguarda-no quello futuro. «Non me lasento di fare promesse ai tifosiper i prossimi anni. Di sicuroresterò qui fino a fine stagio-ne, poi in estate parlerò con lasocietà e valuteremo insieme iprogetti per il futuro», ha det-to ieri ai microfoni di RadioManà Manà il capitano dellaVirtus Gigi Datome. Per te-nerlo a Roma il presidenteToti ha rifiutato i 500mila eu-ro offerti dal Galatasaray.Una cosa è certa: come acca-
duto quest’anno, anche laprossima stagione l’intero mer-cato della Virtus ruoterà intor-no alla sua decisione.
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«Atleta dell’anno»Mancavano soloi calciatori...
Il tecnico dell’Acea Marco Calvani, 49 anni LRPHOTO
GigiDatome,25 anni, alaMANCINI
«Virtus, sei dura a morire»Ma Datome preoccupa
COMUNEDI LANUVIOAvviso di gara - CIG 49012710C8. Sezione I: StazioneAppaltante: Comune di Lanuvio, Via Roma n. 20 -00040, Lanuvio (RM) - Tel. 069378921 - Fax0693789229. Il Capitolato d'Appalto e la documenta-zione complementare sono disponibili su www.co-mune.lanuvio.rm.it. Per chiarimenti: Dr.ssa LaraNuc-ciarelli, tel +39 0693789217, email:[email protected]:Og-getto:ConcessionedelServiziodigestionedidueCen-triDiurniDisabiliDistrettuali:"L'isolachec'è"diLanuvioe"IlGirasole"diAlbanoLaziale.SezioneIV:Procedura:apertaconaggiudicazioneall'offertaeconomicamentepiù vantaggiosa. Sezione VI: Importo a Base d'asta:Euro 288.822,15 IVA ed oneri di sicurezza INCLUSI.Durata dell'appalto: dal 01/03/2013 al 31/12/2013.Terminericezioneofferte:19/02/2013ore12:00. Inviopresente avviso alGUCE: 30/01/2013.Il responsabile del settoreVIDott.ssa LaraNucciarelli
39LA GAZZETTA DELLO SPORTMARTEDÌ 5 FEBBRAIO 2013
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su Comi«A Vercelli, io eCampagnacci in
sofferenza perchéabbiamo le stesse
caratteristiche.Con Comi va
meglio: lui spizzala palla di testa e
crea situazioniimportanti»
HADETTO
sui tifosi«Ho avvertito
l’affetto e l’attesadel pubblico.
Spero di poterlifare divertire,
questa squadraha grandi marginidi crescita. Toccaa noi esperti dare
i giusti consigli»
11le squadre
allenateda Malesani
nella suacarriera
di allenatore:Chievo,
Fiorentina,Parma,
Verona,Modena,
Panathinaikos,Udinese,
Empoli,Siena,
Bolognae Genoa
3i suoi
successi,tutti ottenuti
alla guidadel Parma
nella stagione1998-1999:una Coppa
Italia,una Supercoppa
Italianae una
Coppa Uefa
Sicilia&Calabria
S
Munoz-Von Bergen-Aronica dovrebbero comporre la linea arretrataIn mediana ed in attacco è un rebus. Sicuro Dossena esterno sinistro
S
SERIE B L’ATTACCANTE AMARANTO PROTAGONISTA CONTRO IL VERONA
I NUMERI
d
4 FABRIZIO VITALEPALERMO
Ecco un altro tecnico ci-clista. Alberto Malesani ha co-me passione primaria la bici-cletta, esattamente come Fran-cesco Guidolin. Sarà per le ori-gini venete, altro punto di con-tatto con l'allenatore della pro-mozione in A. A distanza di 10anni, però, cambia l'obiettivo,e salvaguardare la categoriaimpone una scalata repentina.Una specialità nella quale Ma-lesani deve dimostrare di esse-re forte non solo quando è sul-le due ruote. Di situazioni diffi-cili come quella del Palermone ha dovuto gestire parecchienelle ultime stagioni. Modena,Empoli, Siena, Bologna e Ge-noa. L'unica volta in cui è riu-scito a centrare l'impresa di sal-varsi è stato col Bologna duestagioni fa. L'anno scorso colGenoa ha vissuto una stagionetribolata. Ingaggiato in estateè stato esonerato in favore diPasquale Marino. Richiamato,non ha però concluso la stagio-ne, perché per le ultime giorna-te Preziosi ha affidato la pan-china a Gigi De Canio. Grifonealla fine salvo, ma non si puòattribuire tutto il merito a Ma-lesani.
Riscatto A Palermo può scrive-re un finale in crescendo con lapropria firma. Inizierà il suo la-voro questo pomeriggio a Boc-cadifalco, e non avrà moltotempo a disposizione per fami-liarizzare con la squadra e capi-re come invertire la tendenza,
perché domenica col Pescara ègià gara da dentro o fuori. Dalpunto di vista tattico il nuovotecnico non dovrebbe apporta-re molte modifiche strutturali.Malesani all'inizio della suacarriera è stato un fervido so-stenitore di un 4-3-3 molto of-fensivo. La spregiudicatezza èrimasta, ma attraverso le sueesperienze ha abbracciato piùvolte la difesa a tre sia col3-5-2 che col 3-4-3.
Difesa tre L'organico ridisegna-to a gennaio per le esigenze diGasperini dovrebbe spingerloa non snaturare la base sullaquale il Palermo ormai giocada mesi. È molto probabile checol Pescara si riparta dal 3-4-3.Se in difesa le scelte sembranoquasi scontate con Munoz,Von Bergen e Aronica, il nuovotecnico avrà da sbizzarrirsi peril centrocampo e l'attacco. Sul-la fascia sinistra l'impiego diDossena non è in discussione,tra l'altro tecnico e giocatore sisono incrociati a Udine. Sulversante destro Nelson potreb-
be trovare conferme. Mentreper i mediani non è escluso cheRios possa avere qualche van-taggio su Barreto con Faurlinin cabina di regia.
Offensivo In avanti le diversesoluzioni a disposizione posso-no favorire le inclinazioni of-fensive di Malesani. Miccoli(che con il Pescara deve sconta-re il 2˚ turno di squalifica), Bo-selli, Fabbrini, Dybala e Formi-ca sono tutti attaccanti con lecaratteristiche adatte al suogioco. Malesani solitamentepropone un gioco spregiudica-to. Per la crisi in zona gol deirosanero potrebbe essere untoccasana. Risolvere l'astinen-za in attacco potrebbe esseregià un modo per risalire la clas-sifica. La situazione è molto dif-ficile, ma un aspetto da non sot-tovalutare è che il nuovo tecni-co riesce subito a creare unbuon feeling con i suoi giocato-ri. Magari con un po' di chimi-ca in più il Palermo può centra-re l'impresa.
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ROSARIO DE LUCAREGGIO CALABRIA
Gli è mancato solo il gol;portiere e traversa glielo han-no negato. Per il resto ha mes-so in mostra tutto: tiri, assist,tagli. David Di Michele ha vis-suto l'esordio in casa da prota-gonista. «In effetti non sonostato fortunato in diverse occa-sioni — commenta l'attaccan-te —. Rafael ha fatto grandi pa-rate e poi ci si è messa anche latraversa». Nella mente dei tifo-si amaranto restano le sue piro-ette, quel danzare in area conla palla che apre in due la dife-sa avversaria. Una performan-ce che porta entusiasmo assen-te dal Granillo da diversi anni.«Ho avvertito l'affetto e l'atte-sa del pubblico reggino. Sperodi poterli fare divertire perchéquesta è una squadra che hagrandi margini di crescita. Hotrovato nello spogliatoio moltigiovani che possono migliora-re tantissimo».
Leader Appena arrivato ha su-bito preso per mano la squa-dra. Era quello che ci si aspetta-
va da lui. I compagni lo cerca-no, lui si fa trovare sempre alposto giusto, scalando anchein difesa a ricorrere gli avversa-ri. Sente che attorno a lui c'èfiducia. «Sono cose belle che tidanno responsabilità; te le de-vi caricare addosso, dimostran-do in campo di meritare la fidu-cia dei compagni e del tecni-co». Con lui la squadra amaran-to può acquisire quell'autosti-ma che in molti frangenti è ve-
nuta meno nel corso del gironed'andata. «Ho visto alcune par-tite della Reggina in televisio-ne e ho notato diverse situazio-ni in cui i ragazzi mi sono sem-brati paralizzati dalla paura diperdere. Ma c'è un ampio mar-gine per migliorare. Tocca anoi giocatori esperti dare i giu-sti consigli per far crescere que-sto gruppo». Già, lui e Colucciappena arrivati e già al centrodel progetto tattico amaranto.
In coppia La coppia Di Miche-le-Comi ha convinto contro ilVerona. Sono ben assortiti edefficaci. La convivenza sembranon dare problemi, a differen-za degli altri attaccanti ama-ranto. «Nella gara di Vercelli,io e Campagnacci abbiamo sof-ferto perché abbiamo le stessecaratteristiche. Con Comi le co-se vanno meglio, perché lui laspizza sempre di testa e crea si-tuazioni importanti». DavideDionigi è in allerta. Di Michelecrea, Comi segna. Al tecnico ilcompito di trovare la quadratu-ra tattica anche per le gare intrasferta a cominciare da saba-to prossimo a Modena.
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Crotone, senti Ligi«Più attenti e furbi»
La scalata salvezza
Di Michele fa crescere la Reggina«Io e Comi coppia ben assortita»
IL TECNICO VENETO CHE HA PRESO IL POSTO DELL’ESONERATO Gasperini HA LA PASSIONE DELLA BICICLETTA COME UN ALTRO EXALLENATORE ROSANERO, Francesco Guidolin, MA PER RAGGIUNGERE LA SALVEZZA CON IL Palermo DOVRÀ COMPIEREUNA VERA E PROPRIA SCALATA. I SUOI MODULI? 3-4-3 O 3-5-2. Dossena (NELLA FOTO) L’UNICO GIOCATORE CHE HA GIÀ AVUTO A UDINE
Alberto Malesani, 58 anni, neo tecnico del Palermo, qui in atteggiamento di preghiera ANSA
David DiMichele, 37anni, qui inazione nellapartitapareggiata colVerona, 2presenze con laReggina inquestocampionato SAYA
Il Palermo di Malesani?Riparte dalla difesa a tre
LUIGI SAPORITOCROTONE
C'è ancora rabbia nel Cro-tone per la vittoria sfuggita all'ultimo minuto col Cittadella.Dopo un primo tempo sontuo-so i rossoblù non sono riusciti acontenere il ritorno dei veneti.Prestazione di spessore quellagiocata da Alessandro Ligi che,come in quella contro il Sassuo-lo, ha spesso messo la museruo-la a Di Carmine, uno degli attac-canti più pericolosi di Foscari-ni. «Sono contento per la pre-stazione, un po' meno per il ri-sultato — commenta il difenso-re rossoblù — perché dopo unbellissimo primo tempo poteva-mo controllare meglio la ripre-sa». E invece? Cosa è successo?Lo spiega l'ex difensore del SanMarino: «Ci siamo abbassatitroppo nella speranza di poterripartire con veloci contropie-di. E invece non riuscivamo afare due passaggi di fila, loro dicontro ci hanno schiacciato nel-la nostra trequarti. Abbiamo re-sistito fino alla fine e quel gol ciha negato una vittoria che sen-tivamo alla nostra portata».
Mea culpa Il Crotone deve an-che recitare il mea culpa in oc-casione di due episodi fonda-mentali. «Dovevamo chiuderela gara con quel contropiede diGabionetta — ricorda il 24en-ne difensore — e invece Cor-daz è stato bravo a chiudere sultiro. E poi sul gol del 2-2 c'è sta-ta una incomprensione su unpallone spiovente in area e lì so-no stati bravi quelli del Citta-della a essere più reattivi. Dob-biamo essere più attenti e fur-bi». Ligi però conserva la pre-stazione e così come contro ilSassuolo anche col Cittadellaha avuto la meglio sul suo av-versario. «È stato un duello du-ro: nel primo tempo ho rime-diato una gomitata che mi hascheggiato un dente e nel se-condo tempo abbiamo lottatopallone su pallone. Purtroppoci resta l'amarezza per una vit-toria mancata». E Ligi quasi si-curamente sarà ancora in cam-po a causa dell'infortunio di Vi-netot che ha lasciato la squa-dra in dieci proprio nei minutifinali, situazione che probabil-mente ha agevolato il Cittadel-la nella conquista del pareggio.
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MARTEDÌ 5 FEBBRAIO 2013
AlmironAnche lui vittimadi acciacchi, ha
alternato gareperfette ad altremeno brillanti, è
rientrato nelgruppo
disputando ilfinale della gara
col Napoli
BiagiantiDue anni contro
la sfortuna, uninfortunio al piede
nella gara colChievo, ma ora èpronto a tornaretitolare. «Sarò dinuovo quello cheera nel giro della
Nazionale»
Abate non si scoraggia«Trapani resta serenoIl gol tornerà presto»L’attaccante: «Contro l’Entella è finitasenza reti solo per un problema di miraMa si sono viste intelligenza e maturità»
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FRANCO CAMMARASANATRAPANI
Per la quarta volta dome-nica il Trapani è uscito dal Pro-vinciale all'asciutto in fatto digol realizzati. In precedenzaera successo contro Cremone-se, Lecce e Carpi. Tutto il con-trario, invece, in trasferta do-ve ha sempre segnato. Unaspiegazione plausibile sta nelfatto che quasi tutte le squa-dre avversarie a Trapani sischierano in campo in manie-ra molto prudente, facendo ilpossibile per mettere la muse-ruola ad un Trapani assai proli-fico in fatto di gol (40 quellisegnati fin'ora). Altrettanto hafatto domenica la Virtus Entel-la, rinunciando ad aprirsi an-che quando è rimasta in supe-riorità numerica e c'erano lecondizioni per azionare il con-tropiede. Ha così concesso po-co alla squadra granata, co-stretta a giocare su ritmi bassi,a girare palla e a forzare alcu-ne soluzioni: «Direi che ci èmancata soprattutto la preci-sione — osserva però l'attac-
cante Giovanni Abate, scaval-cato domenica nella classificamarcatori da quel Della Roccavanamente inseguito l'estatescorsa dal Trapani — Non ab-biamo beccato lo specchio del-la porta ma i tiri ci sono stati,altrettanto i cross. Non è facileper nessuno andare in gol con-tro una squadra che schiera al-meno 7 uomini nello spazio di15 metri davanti la propriaarea di rigore».
Mira Solo questione di mira, in-somma, secondo Abate. Sonoandate in effetti tutte fuori mi-sura le conclusioni di Mado-nia, Gambino, Spinelli, Manco-su e Basso, ad eccezione diuna punizione di quest'ultimoche ha impegnato il portiereParoni in un difficile interven-to: «L'espulsione di Caccetta,inoltre, ha condizionato nonpoco l'andamento della parti-ta. Nell'intervallo infatti il mi-ster ci ha detto di aspettarli.Con un uomo in meno andarlia prender alti come avevamofatto nel primo tempo si ri-schiava una imbarcata controuna squadra forte come l'Entel-la. Malgrado ciò abbiamo crea-to altre buone occasioni impe-dendo al contempo a loro di es-sere pericolosi. Abbiamo con-cesso loro un solo calcio d'an-golo. Purtroppo non sempre sipuò vincere. Ci sono gli avver-sari, così come possono incide-re le decisioni arbitrali e altrifattori. Sono però molto con-tento poiché proprio in questapartita abbiamo dimostrato diessere maturi, intelligenti. Unatteggiamento così è da gran-de squadra».
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Masini ritrova la mira«Catanzaro è ripartitoe può solo migliorare»La punta è ritornata al gol: «Contro laPaganese abbiamo meritato la vittoria,ora avanti così. Ok l’intesa con Fioretti»
Sono in lotta per un posto da esterno nel Catania a BergamoE Maran potrebbe cambiare modulo e puntare sul 4-2-3-1
SERIE D PORTIERE ACR
I DUERIVALI
i pareggi dei giallorossifinora in campionato: è lasquadra che ne ha fatti menonel girone B di Prima Divisione
GIOVANNI FINOCCHIAROCATANIA
Il capitano e lo... stranie-ro adesso duelleranno alla pariper un posto da titolare. Il capi-tano è Marco Biagianti, due an-ni di lotta contro il tempo e lasfortuna per guarire da una se-rie interminabili di piccoli ma-lanni; lo straniero è Sergio Al-miron, argentino di grandeesperienza che a Napoli è rien-trato in gruppo disputando il fi-nale di partita nel tentativo didare una mano alla squadra,sotto di due gol.
Il capitano Biagianti da due sta-gioni resta il capitano designa-to del Catania. «Un onore perme tenere la fascia di una socie-tà nella quale ho effettuato unpercorso, quello della Serie A,che è il sogno di ogni ragazzo».E, durante l'infortunio al piede,che aveva subito all'andata du-rante il match con il Chievo, Bia-gianti è stato curato e conforta-to da tutta la società. «Ho passa-to giorni terribili, di grande sco-ramento, ma adesso devo rin-graziare medici, preparatori, di-rigenti per avermi... sopporta-to. Tornare in campo è stato bel-lissimo, adesso spero di restarcipiù a lungo possibile, con uncontributo fattivo alla squadra.Le prime partite? Sul piano per-sonale sono soddisfatto per lacrescita».
L'esperto Sergio Almiron è unodei giocatori più esperti, perl'argentino è la seconda stagio-ne di militanza in rossazzurro.Ci tornano in mente le parolepronunciate il giorno della pre-sentazione con la nuova ma-glia. «Preferisco parlare poco,ma dimostrare con i fatti che ilCatania è stata la mia giustascelta». In effetti, il rendimentodella stagione passata è stato fa-voloso, nell'attuale, Almiron haalternato partite quasi perfettead altre meno brillanti, a causaanche di piccoli acciacchi che lohanno costretto a scendere incampo in condizioni non certoideali.
Stop mercato Il mercato ha, sen-za volerlo, messo anche al cen-tro dell'attenzione i due media-ni di fascia sinistra. Biagianti loha dichiarato pubblicamente:«Resto qui per dimostrare cheposso tornare il Biagianti cheera nel giro azzurro». Almironnon ha mai fatto dichiarazionipubbliche, ma agli amici chechiedevano il destino prossimoventuro, ha risposto che sareb-be rimasto alla base fino allascadenza del contratto datato2014. A Bergamo, oltre che re-cuperare Alvarez, Legrottagliee Castro, il Catania potrà dispor-re a tempo pieno di Biagianti edi Almiron. Maran non si cura
della leale concorrenza in casa:«Meglio averli tutti quanti, per-ché Marco sta crescendo di par-tita in partita, Almiron è torna-to a tempo pieno dopo qualchesettimana di stop per un infortu-nio e si allenerà in gruppo finoalla vigilia del match con l'Ata-lanta. Poi sceglieremo la solu-zione più vantaggiosa per lasquadra». Si potrebbe anche ar-rivare a un cambio di modulo:dal 4-3-3 di Napoli a un 4-2-3-1con due mediani davanti alla di-fesa e Castro dietro l'unica pun-ta Bergessio, soluzione già adot-tata a Genova, per esempio, eanche in altre occasioni.
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SERIE A IL BALLOTTAGGIO A CENTROCAMPO
PRIMA DIVISIONE
A Lagomarsiniil vicino di Buffonblinda Messina
36le giornate d’imbattibilità:in questo periodo sono arrivati14 punti, frutto di quattrovittorie e due pareggi
ORAZIO RAFFAMESSINA
Ettore Lagomarsini, il 20enne portiere del-la capolista Acr Messina, ha tutto per essere unpredestinato. E' il meno battuto del girone, con isuoi interventi ha evitato al Messina la sconfittanel derby con il Città e vive a Marina di Carrara apochi passi da Gigi Buffon, il numero uno deiportieri italiani. «Abito esattamente a due case didistanza. Ma, per carità, evitiamo paragoni diqualunque tipo. Lui ha fatto la storia del calcio, ame piacerebbe scrivere solo un capitolo della suastraordinaria carriera». Lagomarsini è stato indi-cato da tutti l'uomo partita della stracittadinache si è giocata al Celeste. Straordinaria la para-ta su colpo di testa ravvicinato di Saraniti che hafatto gridare al gol i tifosi del Città di Messina.«Per me non era gol anche se, onestamente, nonposso essere certo al 100%. Se ne è discusso tan-to solo perché quell'occasione avrebbe potuto de-cidere il derby. Secondo me il pallone non haoltrepassato completamente la linea bianca nédopo il mio primo intervento sul colpo di testa diSaraniti né dopo che essere andata a sbattere aterra assumendo un effetto a rientrare».
Determinante Ma non è stata solo questa la paratadecisiva. Altri due interventi su Citro sono statiugualmente determinanti anche se meno eviden-ti. «Entrambi difficili, anche se diversi. Sul primoho capito che dovevo uscire per cercare di antici-pare l'avversario. Non sono arrivato in tempo maho costretto Citro a superarmi con un pallonettoe poi lui è stato tradito da uno strano rimbalzonel momento in cui ha calciato. L'altra è statauna uscita alla kamikaze che mi ha consentito dichiudere lo specchio della porta e respingere iltiro». L'estremo giallorosso ha apprezzato la cor-nice di pubblico ma soprattutto la correttezza trale due tifoserie. «Non nascondo che quando sonoentrato in campo mi tremavano le gambe. E' sta-ta una bellissima sensazione vedere tanta genteal Celeste per una gara di serie D. Sulla partita,ammetto che ai punti avrebbe vinto il Città. Ciaspettavamo un avversario così forte. Non aveva-mo previsto invece la vittoria del Cosenza a Ribe-ra. Evidentemente, sarà un testa a testa tra noi eloro fino alla fine del campionato».
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IVAN MONTESANOCATANZARO
Stavolta ci ha pensatolui, l’uomo-gol da record dellapromozione in Prima divisio-ne. Simone Masini è tornato asegnare (per la terza volta incampionato) e la sua prodez-za (sombrero in faccia ai cen-trali della Paganese e stoccataimparabile per Marruocco) va-le una vittoria fondamentaleper il campionato del Catanza-ro. Risposta secca alla crisi dirisultati che ha caratterizzatoil mese di gennaio, agli scetticiche non credono nella sua inte-sa con Fioretti e al suo allena-tore, che l’ha tenuto in camponel momento peggiore del ma-tch con la Paganese e se l’è ri-trovato rinato bomber nel girodi pochi minuti.
Grazie per la fiducia Masini sta-volta sorride di gusto. «Sonocontento per il gol perché que-sta volta vale tre punti. È statauna partita cruciale per la clas-sifica e ci dà consapevolezzanei nostri mezzi. Dopo due
sconfitte così nette non era fa-cile ripartire, abbiamo cambia-to molto e c’era bisogno di la-vorare, ma con la Paganese ab-biamo dimostrato che la squa-dra può migliorare ancora mol-to e la vittoria è stata merita-ta».
Umiltà L’attaccante pisano si vi-ve il buon momento senzasquilli e con la solita umiltà.«Io ringrazio società e misterperché, anche se ho giocatomeno rispetto all’anno scorso,hanno continuato a farmi sen-tire la loro fiducia e questo perun giocatore è importante, aldi là che giochi titolare o no. Ilgol? Ogni tanto — scherza —anche io sbaglio e ne faccio dibelli… ».
Intesa E in attesa del rientro diRussotto (salterà per squalifi-ca anche la prossima trasfertadi Andria), migliora pure l’in-tesa con Fioretti. «In una squa-dra più giocatori forti ci sonomeglio è — conclude l’attac-cante del Catanzaro —, noi aquesto punto della stagione ciconosciamo meglio e quindisappiamo coesistere nel mi-gliore dei modi».
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Fra Biagianti e Almironche corsa sulla sinistra
Marco Biagianti, 28 anni, centrocampista PARRINELLO
Giovanni Abate, 31 anni DAPRESS Simone Masini, 28 anni DAPRESS
Sergio Almiron, 32 anni, argentino PIERANUNZI
ATO ME 3 S.p.A. IN LIQUIDAZIONEAvviso di Gara a procedura aperta
Affidamentodel“Serviziodiprelievopressoicentridirac-colta ubicatinel ComunediMessina, trasporto, stoccag-gio, recupero e/o smaltimento di rifiuti costituiti damateriale ingombrante (CER 200307) e legnoso (CER200138)provenientidallaraccoltadifferenziataeffettuatanelComunediMessina”–Anno2013–CIG4856366001.L’Importodell’appaltoèdi€330.000,00,bdicui€3.900,00perrischid’interferenza–Importosoggettoaribassoèdi€ 326.100,00. Terminedi ricezionedel offerte: ore 12:00del15/02/2013,c/oATOME3S.p.A. in liquidazione–ViaCavalieri della Stella, 21 – 98121 Messina – Tel. 090-3710661–Fax.090-47597–email [email protected]–sitowww.atome3.it .Ladocumentazionedigaraèdisponibilesul sito istituzionaledellaSocietà.Il Responsabile Unico del Procedimento
Ing. Benedetto Alberti
35LA GAZZETTA DELLO SPORTMARTEDÌ 5 FEBBRAIO 2013