Cuore Azzurro N. 76 - 19 dicembre 2012

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ALLA RISCOSSA A S S O C I A Z I O N E I T A L I A N A N A P O L I C L U B 1 9 7 2 F E D E R A Z I O N E I T A L I A N A S O S T E N I T O R I S Q U A D R E C A L C I O Magazine Magazine Cristiana Buonamano: il bel volto di Sky Enzo Pastore: il presidente di tutti Cristiana Buonamano: il bel volto di Sky Arriva il Natale: ansia da prestazione Arriva il Natale: ansia da prestazione Enzo Pastore: il presidente di tutti COPIA OMAGGIO PERIODICO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB - ANNO VII N. 76 - 16 DICEMBRE 2012 FOTOAGENZIA MOSCA

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Il giornale ufficiale pubblicato e a cura dell'AINC l'Associazione Italiana Napoli Club, in distribuzione gratuita al San Paolo.

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Cristiana Buonamano:il bel volto di Sky

Enzo Pastore:il presidente di tutti

Cristiana Buonamano:il bel volto di Sky

Arriva il Natale:ansia da prestazione

Arriva il Natale:ansia da prestazione

Enzo Pastore:il presidente di tutti

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Max Bonardi

UN CHIARIMENTO SOTTO L’ALBERO

Adistanza di qualche giorno, e rivedendo qualche framedella gara di San Siro tra Inter e Napoli è abbastanzaevidente che il tanto osannato possesso palla, se non fi-

nalizzato, è una vittoria di Pirro. Lo è stato contro la Juventusa Torino, lo è stato ancora di più in casa di Cassano e compa-gni. E anche Mazzarri dovrà riflettere sulla qualità tecnicadella propria squadra che rischia di lasciare il Napoli que-st’anno a mani vuote. L’allenatore toscano si è un’altra voltareso conto che questa squadra non ha ancora la maturità perconfrontarsi ad altissimi livelli. È una costante che gli azzurri,chiamati a discutere la tesi di laurea, puntualmente falliscono.Gli episodi sono molteplici. Se due anni fa in piena corsa scu-detto col Milan, gli azzurri furono annichiliti a San Siro dairossoneri anche un po’ con l’aiuto arbitrale, ma mai erano sta-ti in partita, e la squadra poteva patire problemi di vertigini,non essendo abituata a giocarsi qualcosa di importante, sial’anno scorso e ancora di più in questa stagione, ogni voltache si è giocato per qualcosa di importante il Napoli ha persola bussola. Le gare contro Juventus all’andata e al ritorno del-

lo scorso anno, la sconfitta interna col Milan e il pareggio aSan Siro, sempre in momenti importanti della stagione, unitealle battute di arresto di questo scorcio di campionato semprecontro le grandi, accendono una lampadina rossa in casa az-zurra. E il presidente De Laurentiis, con il mercato alle portedovrà dare risposte alla tifoseria. Tuttavia va rilevato che l’in-certezza sulla conferma di Mazzarri potrà non poco condizio-nare la campagna acquisti e trasferimenti. Come si fa a in-gaggiare un giocatore se non è gradito al tecnico che even-tualmente verrà. Dunque urge un chiarimento tra presidentee allenatore. Mazzarri deve dire chiaramente che cosa vuolefare, anzi è il patron che deve chiudere la storia, con un con-tratto in mano, naturalmente. In caso contrario, si continueràa navigare a vista col rischio che la stagione vada in fumo.Presidente, allora, fai un regalo ai tifosi: Mazzarri. Te ne sa-ranno grati per sempre. E poi, tutti e due appassionatamente,mettetevi a lavorare per rendere questa squadra sempre piùforte per non rischiare di perdere Cavani e Hamsik che recla-mano di vincere qualcosa.

C aro presidente Nicchi,siamo quasi a ridosso delle Festività di Natale, e quasial giro di boa di questo campionato, e tu, felice di fresca

rinomina al vertice dell’Associazione, hai il diritto o forse ildovere di tirare qualche somma al tuo operato e a quello so-prattutto degli arbitri della massima serie anche da te rappre-sentato.Certo che non… nicchierai… di fronte a quanto ti sto chie-dendo anche perché chi ti scrive è un ex arbitro, ma ex soloper per la burocrazia, e non certo per il sentimento ancora vivoverso la classe arbitrale, e che il “libero arbitrio” concessomidall’Editore, mi mette nella invidiabile condizione, di ester-nare il più obiettivamente possibile il mio pensiero. Ebbene,credimi, con grande neutralità ti chiederei due applicazioni ar-bitrali che gioverebbero sicuramente al sistema: prima di tut-to il dare un indirizzo più marcato ai nuovi giudici di porta,che in questa fase del campionato hanno dato purtroppo provadi un notevole accavallamento funzionale, finendo per svilireil loro delicato compito che deve restare quello di vigilare do-po il primo arbitro, di tutto quanto avviene in area di rigore.E poi, pur riconoscendoti gli sforzi di aver rafforzato il dialogocon le varie componenti del calcio, ti chiederei in un clima diritrovata democrazia, di iniziare a dare nei limiti del possibile,un nuovo indirizzo ai direttori di gara che con un po’ di ge-stualità in più potrebbero nel corso della gara, rendere pubbli-ca la loro decisione presa, o non presa.Sarebbe oltremodo lungo, amato presidente, affrontare altriargomenti, ma credo che tutta la componente calcistica nazio-nale stia apprezzando la formazione data agli arbitri negli ul-timi anni, che dopo un periodo di difficile passaggio genera-zionale, oggi vanta di nuovo anche a livello internazionale unriconosciuto credito.E per finire, dimenticavo: auguri di buon Natale presidente,anche da parte dei miei, spero, nutriti lettori-tifosi...

LETTERA DI NATALELETTERA DI NATALE

Osservatorio arbitrale

Giuseppe Gargiulo (ex arbitro)Giuseppe Gargiulo (ex arbitro)

CLASSIFICA DI SERIE A 2012/2013SQUADRA P G V N P GF GS

JUVENTUS 38 16 12 2 2 33 10INTER 34 16 11 1 4 29 17NAPOLI 33 16 10 3 3 29 14LAZIO 30 16 9 3 4 24 18FIORENTINA 29 16 8 5 3 29 18ROMA 29 16 9 2 5 35 26MILAN 24 16 7 3 6 28 21UDINESE 22 16 5 7 4 24 24CATANIA 22 16 6 4 6 22 24ATALANTA (–2) 21 16 7 2 7 17 23PARMA 20 16 5 5 6 19 22CHIEVO 18 16 5 3 8 19 27SAMPDORIA (–1) 17 16 5 3 8 19 23CAGLIARI 16 16 4 4 8 14 23BOLOGNA 15 16 4 3 9 17 20TORINO 15 16 3 7 6 17 21PALERMO 14 16 3 5 8 14 23PESCARA 14 16 4 2 10 12 30GENOA 12 16 3 3 10 16 28SIENA (–6) 11 16 4 5 7 15 20

15-16 DICEMBRE 2012

UDINESE - PALERMO

LAZIO - INTER

FIORENTINA - SIENA

CATANIA - SAMPDORIA

CHIEVO - ROMA

GENOA - TORINO

JUVENTUS - ATALANTA

MILAN - PESCARA

PARMA - CAGLIARI

NAPOLI - BOLOGNA

1 7 ª G I O R N ATA

21-22 DICEMBRE 2012

PESCARA - CATANIA

CAGLIARI - JUVENTUS

INTER - GENOA

ATALANTA - UDINESE

BOLOGNA - PARMA

PALERMO - FIORENTINA

SAMPDORIA - LAZIO

SIENA - NAPOLI

TORINO - CHIEVO

ROMA - MILAN

1 8 ª G I O R N ATA

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IL NAPOLIPRENATALIZIOSaverio Passaretti (presidente AINC)

IL NAPOLIPRENATALIZIOSaverio Passaretti (presidente AINC)

LA VIGNETTA DI

Ecco il Bologna, che unavolta tremare il mondo

faceva, ma ora è un’altra storia. La squadra rossoblùha programmi meno esaltanti da realizzare, la salvez-za innanzi tutto perché è là sull’orlo della zona-rossacon 15 punti, appena sopra al Pescara terzultimo e alPalermo che non ingrana, e, giù, sono almeno in ottoa battersi per non retrocedere. Il Bologna non è ilmassimo nel lotto dei “disperati” con 9 sconfitte sulgroppone (sei nelle ultime dieci giornate), appena trepunti su 24 conquistati fuori casa (nessun pareggio,7 sconfitte), appena quattro reti in trasferta. Perso DiVaio, l’artigliere che non deludeva mai, non bastal’esplosivo Diamanti a tenere su la squadra di Pioliche ha appena frenato l’ambiziosa Lazio di Petkovic(0-0), mancando completamente in attacco. Il Bolo-gna gioca col 4-2-3-1, il trentenne Gilardino agli ulti-mi fuochi dopo le scorpacciate di gol con Parma eFiorentina, due mediani a proteggere la difesa ma contutti i centrocampisti votati a giocarsela dietro la lineadella palla, Diamanti e Kone sulle fasce per allargareil gioco d’attacco. Il Napoli, dopo la buona partita eil brutto risultato di Milano, deve riprendere la corsa

e avrà di fronte un avversario che lo aspetterà negli ultimi ven-ti metri facendo intensità e barricate per cavarsela. Cioè la so-lita partita casalinga di sofferenza contro una squadra che vor-rà strappare un punto con i denti. In queste condizioni, è unkappaò immediato a togliere ansia. Per andare a segno, il Na-poli dovrà aggiustare la mira. Troppe le palle-gol fallite nonsolo a Milano. Cavani deve essere più lucido e meno freneticoe “curare” meglio il rapporto in campo con Insigne. Il ragaz-zino (tre gol), così bravo nella finta a sinistra dove libera il de-stro, deve “limare” quel suo tiro a giro che troppo spesso sfiorail palo opposto, mentre in serie B erano tutte conclusioni ma-giche che finivano nel “sette”. Si spera nella riscossa di quelliche sono mancati a San Siro giocando al di sotto del loro stan-dard normale, Inler soprattutto che ha improvvisamente in-terrotto una serie di prestazioni positive. Il secondo posto, ap-pena ceduto all’Inter, è sempre il traguardo più realistico dainseguire e bisogna fare gli “straordinari” perché la concor-renza è agguerrita, non solo l’Inter più avanti, ma Lazio, Romae Fiorentina sono pronte ad avvicinarsi pericolosamente (il Mi-lan è in ritardo). Sarà una bella lotta nell’attesa, finora delusa,che la Juve perda colpi per il primo posto. Ma ora che le coppeeuropee sono ferme (si riprende a metà febbraio), la Juve e lealtre daranno il massimo per acquisire vantaggi pesanti. Il Na-poli deve tenersi in linea cominciando a battere il Bologna.

di Mimmo Carratelli

ORGANO UFFICIALE DELLAASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB

Sede legale: Corso Novara, 5 ­ NapoliAnno VII ­ n° 76 ­ 16 dicembre 2012

Direttore responsabile: Saverio PassarettiCoordinamento giornalistico: Max Bonardi

hanno collaborato: Sergio Curcio, Paolo del Vaglio, Francesca For­tunato, Giuseppe Gargiulo, Salvatore Longobardi, Attilio Marchion­ne, Bruno Marra, Marco Martone, Adolfo Mollichelli, GiuseppePiccolo, Massimo Sparnelli, Carmine Tascone

Registrazione Tribunale di Napoli N. 91 del 5/12/2007Fotocomposizione e Stampa: Ink & Paper s.r.l.

Grafica: Mario Suarez ­ Edito dalla A.I.N.C.chiuso in redazione giovedì 13 dicembre 2012 ­ ore 17,00

I l Napoli visto al Meazza non è sicuramente dispiaciuto aitanti tifosi partenopei presenti nel posticipo domenicale.Grande rammarico per Mr. Mazzarri, l’Inter raccoglie il

massimo nelle poche occasioni che è riuscita a concretizzaree va in vantaggio dopo appena otto minuti di gioco con unoschema su calcio d’angolo con Guarin libero di colpire. Lareazione dei nostri giocatori è stata veemente, ha messo allecorde gli avversari con diverse incredibili occasioni mancateper un soffio, evidentemente la ruota della fortuna non giravaper il verso giusto ma gli addetti ai lavori sanno bene che que-sta è la legge del calcio non sempre vince il migliore. La nettasensazione era che la serata fosse storta, infatti, dopo l’1-2 diCavani fioccavano altre incredibili occasioni mancate di nien-te. La settimana prenatalizia ci vede adesso impegnati nelladoppia sfida con il Bologna, una ghiotta occasione per scac-ciare gli uccelli del malaugurio e guardare con ottimismo alnuovo anno. La compagine azzurra vista a Milano ci fa bensperare per il prosieguo, una prestazione grintosa che deve es-sere da cliché per le prossime gare; si aspettano buone nuovedai rinforzi di gennaio necessari per consentire i recuperi fisiciper i più stressati. I tifosi aspettano la strenna di Natale dimen-ticando anche la requisitoria di Palazzi contro Gianello, Can-navaro e Grava. Questo sarà l’ultimo numero di “Cuore Az-zurro” per il 2012 e colgo l’occasione per abbracciare ideal-mente tutti i tifosi del Napoli e tutti i club sparsi nel mondoche inorgogliscono la fede azzurra, un augurio anche per unnuovo anno ricco di soddisfazioni e tranquillità economichein un momento storico veramente difficile sotto questo profilo.Doveroso va un grande ringraziamento a ogni singolo gioca-tore e a Mr. Mazzarri (un vero mago) che ci donano sempresplendide emozioni, Il Napoli è da qualche anno in un cre-scendo costante. Grazie alla Società ai dirigenti e, ovviamente,al presidente De Laurentiis e a alle Istituzioni che hanno vo-luto salutare i tifosi. Dispiace che la sola Regione Campania,per il secondo anno consecutivo si sia mostrata latitante.Cari tifosi “Cuore Azzurro” vi augura ottime e serene festività!

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Sergio Curcio

SERVE UN FILOTTO: BOLOGNA E SIENA

V ietato mollare. Cancellare immediata-mente il ko del Meazza e riprendere lacorsa. A tre giornate dal giro di boa, il

campionato si fa sentire più duro. Il Napoli èscalato al terzo posto ma la classifica non haancora spezzato segno e ambizioni degli az-zurri. Il Napoli “vede” ancora la Juve e tienesempre a tiro l’Inter braccandola da vicino.Ma ora incalzano Lazio, Fiorentina e Roma ebisogna parare gli assalti delle tre formazioni(più il Milan, ndr) in agguato alle spalle. IlNapoli ha sempre reagito bene dopo una scon-fitta, e la partita di questa sera contro il Bolo-gna, cui seguirà dopo 72 ore il bis per gli ot-tavi di Coppa Italia, va sfruttata al massimoper raggiungere i 36 punti che nell’anno dellaqualificazione Champions League furono ilbottino record con cui la squadra arrivò al girodi boa. Arrivarci con 180’ di anticipo potrebbesignificare un altro piccolo record miglioratoda Mazzarri e la sua truppa, senza dimenticare che l’Inter saràdi scena a Roma contro la Lazio e la Juve troverà sulla suastrada un’Atalanta sempre ostica da superare. Battendo il Bo-logna, perciò, il Napoli potrebbe allungare un altro po’ sullequarte e creare un altro piccolo vuoto in funzione Champions.Guai però a sottovalutare una squadra che con 15 punti si tro-va impelagata nel bel mezzo della lotta per non retrocederepur avendo un organico di tutto rispetto e con giocatori digrandissime qualità tecniche e agonistiche. Pioli, è certo, si-curamente si aspettava di più da un collettivo che può contaresu gente come Perez, Diamanti, Guarente, Motta, Pazienza acentrocampo e Gilardino e Gabbiadini in avanti; ma soprat-tutto il cammino in trasferta (vittoria contro la Roma e poi 7ko consecutivi, ndr) con solo 4 gol all’attivo ha dovuto bru-scamente riportarlo a una realtà assai cruda che dice di un Bo-logna non imperforabile in difesa e poco prolifico lontano dalDall’Ara. Una squadra, insomma, che sa essere anche cattivae pronta a mordere con rabbia tutti i palloni, ma che troppospesso si distrae e sbanda paurosamente a centrocampo senzacoprire in maniera adeguata una difesa che Pioli schiera di so-lito a 3, rinforzandola poi con gli esterni di centrocampo, di

solito Garics e Morleo. Mazzarri non ha altro risultato che lavittoria per riscattare la sconfitta, immeritata, ma frutto ancoradi immaturità e ingenuità tattiche difensive del Meazza, e con-tinuare a mantenere a tiro la Juve e soprattutto l’Inter. Occor-rerà, però, un Napoli tonico e lucido che sappia anche soffriree badare al sodo senza farsi sorprendere dalle ripartenze or-ganizzate e ragionate di Taider e Diamanti o dal fiuto del goldi Gilardino e Gabbiadini. Vittoria d’obbligo, perciò, in attesadella trasferta di Siena che sarà l’ultima gara prima dello stopper Natale. E nella città del Palio il Napoli dovrà attendersiun’atmosfera tutt’altro che natalizia e festosa perché i ragazzidi Cosmi sono reduci da due ko interni consecutivi contro Ro-ma e Catania. Non è detto che in panchina ci sarà Cosmi (ilderby contro la Fiorentina a Firenze potrebbe essergli fatale)ma in ogni caso i bianconeri daranno il massimo per evitarela terza sconfitta interna. Cosmi ha sin qui adottato un 3-4-2-1 che s’è rivelato efficace fino a qualche settimana fa; poi, peruna sorta di mistero, annullato il -6 di partenza e riportatasiin linea di salvezza, la squadra sembra aver perso smalto e lu-cidità diventando impacciata e confusionaria quasi che la rin-corsa per annullare l’handicap di partenza abbia lasciato sco-

rie a livello fisico e mentale tali da bloccaregrinta e carattere non solo del gruppo ma dellostesso tecnico. Il Siena resta comunque for-mazione da prendere con le molle, perché gio-catori come Sestu, Rosina, Valiani e Calaiò,supportati nel mezzo dal mestiere di Vergas-sola e il fosforo di Bolzoni, con la loro velo-cità e tecnica possono mettere in difficoltàchiunque. In Toscana il Napoli dovrà perciògiocare subito da Napoli per evitare di andarein affanno e perdere a sua volta lucidità e di-stanze con l’ansia del successo. Il secondotempo di Milano ha detto che energie ce nesono e che il vero difetto e limite è il non sapertenere palla. Occorre acquistare velocità diidee e l’incisività smarrite contro l’Inter. Seipunti su 6 non sono missione impossibile, oc-corrono perciò coraggio e determinazione.Due gare significative alla caccia di Zebra eBiscione.

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NAPOLI - BOLOGNAN. Giocatore Ruolo Classe Naz. Presenze A Gol1 MORGAN DE SANCTIS P 1977 ITA 16 –2 GIANLUCA GRAVA D 1977 ITA – –3 BRUNO UVINI D 1991 BRA – –4 MARCO DONADEL C 1983 ITA 2 –5 MIGUEL BRITOS D 1985 URU 5 –6 SALVATORE ARONICA D 1978 ITA 5 –7 EDINSON CAVANI A 1987 URU 13 118 ANDREA DOSSENA D 1981 ITA 7 –9 EDUARDO VARGAS A 1989 CIL 9 –

11 CHRISTIAN MAGGIO C 1982 ITA 15 113 OMAR EL KADDOURI C 1990 MAR – –14 HUGO CAMPAGNARO D 1980 ARG 13 –15 ROBERTO COLOMBO P 1975 ITA – –16 GIANDOMENICO MESTO C 1982 ITA 5 117 MAREK HAMSIK C 1987 SLO 16 718 JUAN ZUNIGA C 1985 COL 12 –19 GORAN PANDEV A 1983 MAC 11 220 BLERIM DZEMAILI C 1986 SVI 15 121 FEDERICO FERNÁNDEZ D 1989 ARG 1 –22 ANTONIO ROSATI P 1983 ITA – –24 LORENZO INSIGNE A 1991 ITA 16 328 PAOLO CANNAVARO D 1981 ITA 15 –55 ALESSANDRO GAMBERINI D 1981 ITA 13 –85 VALON BEHRAMI C 1985 SVI 14 –88 GOKHAN INLER C 1984 SVI 16 3

N. Giocatore Ruolo Classe Naz. Presenze A Gol1 GIANLUCA CURCI P 1985 ITA 2 –3 ARCHIMEDE MORLEO D 1983 ITA 13 –4 RENE’ KRHIN C 1990 SLO 6 –5 MIKAEL ANTONSSON D 1981 SVE 15 –6 SAPHIR SLITI TAIDER C 1992 FRA 14 18 GYORGY GYURI GARICS D 1984 AUS 10 –9 ROBERT ACQUAFRESCA A 1987 ITA 4 –10 ALBERTO GILARDINO A 1982 ITA 15 611 MARCO MOTTA D 1986 ITA 9 –13 NICO PULZETTI C 1984 ITA 6 –14 CESARE NATALI D 1979 ITA 4 –15 DIEGO PEREZ C 1980 URU 9 –17 TIBERIO GUARENTE C 1985 ITA 11 118 MANOLO GABBIADINI A 1991 ITA 13 220 MATHIAS ABERO D 1990 URU 6 –21 NICOLO’ CHERUBIN D 1986 ITA 14 123 ALESSANDRO DIAMANTI C 1983 ITA 14 524 DANIELE PAPONI A 1988 ITA 3 –25 FEDERICO AIARDI P 1983 ITA 16 –30 MICHELE PAZIENZA C 1982 ITA 11 –33 PANAGIOTIS KONE C 1987 GRE 11 143 FREDERIK SORENSEN D 1992 DAN 8 –45 ROGER DE CARVALHO D 1986 BRA 4 –77 CRISTIAN PASQUATO A 1989 ITA 4 –90 DANIELE PORTANOVA D 1978 ITA – –

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Carmine Tascone

STRAMACCIONI DI CONTROPIEDE

M i è difficile giudicare la prova del Napoli a Milano con-tro l’Inter. Non sono d’accordo con tutta la critica cheha giudicato negativa la prova degli azzurri al Meazza.

Parlerei più di disattenzioni ed episodi sfavorevoli da una partee positivi dall’altra, singoli e collettivi, che hanno condizionatoil risultato. Vediamo il primo gol. Calcio d’angolo al bacio diCassano, ma De Sanctis dov’era? Solo lui in quella posizionepuò individuare i giocatori pericolosi. Per non parlare della pra-teria lasciata libera sulla fascia sinistra difensiva. E Zuniga? Enon mi si dica che quell’azione è frutto di casualità. L’avevanostudiata, e anche bene, e il Napoli è caduto nella trappola. Epoi, sulla fasce, che hanno fatto per tutta la gara, Maggio a de-stra e Britos e Zuniga a sinistra sia in chiave offensiva che di-fensiva? Anche sul secondo gol ci sono responsabilità. Canna-varo non chiude e Gamberini, forse ancora intontito dalla bottapresa prima (e perché non è stato sostituito?), non riesce a mu-rare Milito, sempre letale in quella posizione. Insomma, nep-pure 40’ di partita e il Napoli era già sotto 2-0, e la frittata eragià fatta. Tuttavia, nonostante la sconfitta, voglio fare i mieicomplimenti ad alcuni giocatori che si sono ben distinti in que-sta difficile gara. Innanzitutto a Behrami e Cannavaro, anchese il capitano ha qualche responsabilità sul secondo gol, ma peril resto della gara è stato impeccabile. Poi, un bravo a Cavaniper la voglia e la determinazione, ma un piccolo richiamo peraver protestato quando Insigne, a suo dire, non gli ha passato ilpallone, ma ha voluto concludere da solo. Appunto, proprio Lo-

AI C.itAm

o r e e f e de

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• le ultimissime notizie sul Calcio Napoli• come, dove e poter acquistare

i biglietti per seguire gli azzurri• informazioni, news e storia

dell’associazione• come potersi iscrivere• la rassegna stampa e tant’altro

renzinho è stato il vero protagonista della gara contro l’Inter.Due conclusioni fuori solo per sfortuna, e tante cose belle esi-bite alla Scala del calcio. Questa prestazione ora manda in dif-ficoltà Mazzarri. Rinunciare al bomber tascabile in questo mo-mento non sembra un’idea buona, anche perché Pandev faticaa ritrovare la forma d’inizio stagione. Ma la gara del Meazzaha mostrato anche uno Stramaccioni che ha messo sotto scaccoMazzarri: schieramento a due punte e un uomo tra le linee edecco che il Napoli va in difficoltà. Poi, a centrocampo, chi erapiù vicino a Hamsik tra Gargano e Zanetti lo prendeva in con-segna col risultato che nel primo tempo Marekiaro non s’è vistoproprio. Alla fine l’Inter ha vinto con la stessa tattica del Napoli,ovvero in contropiede. Ed è il Napoli che ha perso la partita piùche l’Inter ad averla vinta. Il 2-1 subito in questo modo può la-sciare il segno, è una strana legge del calcio che questo tipo digare dove non sei stato messo sotto dall’avversario, anzi è suc-cesso il contrario, ma poi esci a mani vuote, lasciano tossine.Ma potremo vederlo subito. Domenica sera c’è il Bologna diPioli, un brutto avversario. I rossoblù non giocheranno una garadifensiva. Hanno un buon centrocampo composto da Taider,Perez e Kone, con Gilardino terminale offensivo e Diamantiche gioca tra le linee. Insomma, schieramento classico che sof-fre il Napoli. Tuttavia, se il Napoli giocherà da Napoli, non cisarà partita. È l’ultimo appuntamento prima delle feste, colgopertanto l’occasione per augurare a tutti i tifosi i migliori auguridi un felice Natale e un 2013 coi fiocchi… spero non di neve!!!

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Francesca Fortunato

Si parla tanto di anti-Juve, Napoli ancora in corsa, chi al-tro è in pole?Mancano talmente tante partite che non posso escludere nulla.I periodi di flessione vanno messi in conto, tutte le squadre liattraversano. Juve e Milan hanno la Champions, molte pre-tendenti al “trono” affrontano l’Europa League. Inserisco an-che il Milan nella corsa, anche se ha fatto tanti sforzi riuscen-do a recuperare poco rispetto alla prima. Forse l’anti Juve èsolo la Juve. Il Napoli è forse la squadra più costante.

Cosa si può fare nel mercato di gennaio per migliorare larosa?Si parla tanto del vice-Cavani, lui segna tanto, ma forse pro-prio in avanti manca meno. Parlerei del centrocampo: Inlerha fatto ottime prestazioni, Hamsik è una pedina fondamentaledel Napoli, forse lì in mezzo può servire qualcosa, uno allaGargano. In difesa una pedina potrebbe essere utile, in primisva capito il futuro di Campagnaro, l’ipotesi Inter è reale. Edopo i tre titolarissimi manca qualcosa. Un ritocchino in ognireparto, quindi, anche se paradossalmente in attacco è meno

necessario.

Le donne e calcio, un connubio oramai vin-cente che si è consolidato nel tempo. Non solodal punto di vista lavorativo, ma anche cometifoseria?Mangio calcio da quando avevo 14 anni e uscivosempre di casa con la radiolina, non eravamo intante. L’interesse femminile nei confronti del cal-cio cresce di anno in anno. È cambiato qualcosa:ragazze con i volti dipinti colorano gli spalti de-gli stadi, attendono i giocatori agli allenamentie ascoltano con attenzione tg e programmi spor-tivi. Forse all’inizio è stato anche un modo percondividere la passione del partner, ma adesso èdiverso, è un fenomeno culturale interessante, èun momento di aggregazione. Parlando dellamia esperienza personale, sono sicuramente me-no tifosa di quando ero piccola, ma amo il calciocome i primi anni e se c’è una partita importantenon scendo, devo vederla. 

AZZURROin ROSAUN BEL VOLTO DI SKY

T erzo in classifica, in piena ansia da calcioscommesse econ tanta voglia di dimostrare la propria forza. Questo èil Napoli di oggi, sostenuto e osannato sempre e comun-

que dai suoi tifosi, uomini e donne uniti nell’amore verso l’az-zurro. La grinta dei supporter spinge ogni settimana la squadradi Mazzarri, e dopo il passaggio in Europa League le ambi-zioni della città e della società crescono. Donne dicevamo,sempre più presenti al fianco delle squadre amate e semprepiù competenti. Molte scelgono di fare dello sport il propriolavoro, diventando il perfetto tramite tra i tifosi e la squadra.Giornaliste capaci di raccontare ogni dettaglio dei match, ana-lizzare i momenti che attraversano i club, le parole dei prota-gonisti e le gesta dei campioni. Come Cristiana Buonamano,volto noto di Sky Sport, che ha analizzato con noi il momentodel Napoli e il rapporto in continua evoluzione tra le donne eil calcio.

Napoli terzo in classifica, come esce dalla sconfitta conl’Inter?È stata una partita fatta dal Napoli, però poco concreto sottoporta. Atteggiamento opposto rispetto alla partita con la Juve,Napoli coraggioso, propositivo e con un bel gioco. Ma se nonsegna Cavani si complicano le cose perché Hamsik svolge piùmansioni: propone, inventa, copre, troppo. Si parla spesso diesame di maturità. Sono convinta che il Napoli possa dire lasua, ha perso un altro scontro diretto, ma forse può recrimi-nare solo per la partita con il Milan in casa.

Il Calcioscommesse sta caratterizzando e influenzando lastagione, cosa va cambiato e come capire la veridicità diciò che viene detto?La Giustizia Sportiva deve sicuramente essere modificata,manca la possibilità di controbattere, i tempi sono sbagliati.C’è chi lamenta la troppa fretta nell’emettere sanzioni che fi-nisce col far passare sopra a troppe cose. Qualcosa va fatto,però è una piaga troppo grande del nostro campionato, siscommette su qualsiasi cosa.

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Non sarà stato un Napoli da fine del mondo (mi permet-tano i Maya) nell’anno che sta per finire, ma senza dub-bio un Napoli da ricordare. Nel bene e nel male. Mi pia-

ce fissare una data, quella del 20 maggio: la conquista, dopo25 anni, della coppa Italia, battuta la Juventus fresca di scu-detto, la squadra degli imbattibili. Una data spartiacque cheforse ha ingenerato negli uomini al comando del vascello az-zurro un entusiasmo eccessivo. Questo il ragio-namento: se siamo stati gli unici ad affondare losquadrone bianconero vuol dire che stiamo benecosì. Anzi, possiamo anche fare cassa cedendoun bene mobile come Lavezzi. E forse s’è finito col dimenticare (inconsciamen-te!?) che era stata gettata al vento l’occasionissi-ma a portata di mano: la conquista dell’ultimo po-sto utile per tornare in Champions, ceduto al-l’Udinese dopo un finale di campionato altalenan-te. Era quel terzo posto fallito che avrebbe dovutoindurre a un’analisi più attenta delle reali forze della squadra.Di solito, a fine campionato si fanno un po’ di conti e si tira ilbilancio. Economico e sportivo. Quello economico, con il bottodi Lavezzi, è andato alla grande. Sul bilancio agonistico (mi ri-peto: forse la conquista dell’italica coppa ha annebbiato le idee)andava fatta un’analisi più fredda. Okay il riscatto di Pandev,okay il ritorno alla base di Insigne. Ma per il resto nisba. 

In Europa League, il cammino è stato qualcosa tra il comicoe l’irreale. Finché non ci si è resi conto che non si poteva an-dare più a prendere sberle con la squadra riserve, non il Napolidue, perché semplicemente non esiste. Tralascio di considerarela Supercoppa perduta un appuntamento mancato con la gloriaperché a Pechino fu beffa autentica. E prima e dopo, solo co-miche scaramucce. 

Nonostante tutto, nell’anno solare in corso si so-no gettate le basi per poter arrivare a traguardiambiziosi. Come potrebbe essere la finale del-l’Europa League. E lottare fino alla fine neiquartieri alti in campionato. Lo scudetto? Perora non appare un’idea credibile. Perché il Na-poli ha senz’altro avuto un’involuzione nel gio-co. Un po’ perché stanno recitando male alcuniinterpreti principali della trama. Un altro po’perché dietro le quinte non sono stati ingaggiatiattori di fama.

Pensierino finale. Ho ancora negli occhi la sfida con l’Inter. Edico soltanto questo: la squadra di Straminho (crasi di Stra-maccioni e Mourinho), notoriamente espressione di casino tat-tico, ha seguito un canovaccio logico. Mentre il Napoli, squa-dra dall’identità ben distinta, mi ha fatto venire in mente il re-golamento della real marina borbonica: chille ‘e poppa vadanoa prua e chille ‘e prua vadano a poppa, facite ammuina.

Adolfo Mollichelli

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Enzo Pastore è salernitano, ma innamorato di Napoli, cit-tà che l’ha accolto in modo come meglio non avrebbeimmaginato. Vive il calcio a 360° da oltre un trentennio

e gode di ammirazione e simpatia da parte di tutti icinque capoluoghi campani, dei quali è un fierosostenitore. Basti pensare che tutti e cinque isimboli saranno presenti nel logo del comi-tato, ovvero viva la Campania. Sportivis-simo, ama dire: “Napoli e Salerno nonhanno dimensioni comparabili, se la Sa-lernitana batte il Napoli è un evento, alcontrario è ordinaria amministrazione”.D. Presidente, che sensazione si provaa stare sul tronoR. È una commozione indescrivibile, hoavuto la percezione netta di grande senti-mento e grande amicizia, amore da parte ditutti. Non lo dimenticherò mai più. Per me non èun trono, ma è una postazione di responsabilità perla quale ringrazio società e staff operativo, ovviamente l’expresidente Colonna. Non è coronare un sogno, non sapevo dicandidarmi, l’ho fatto in sintonia con Colonna che è andato aoccupare la poltrona di consigliere federale, che in caso con-trario sarebbe andata ad altra regione.D. Un pensiero sul suo predecessoreR. Concordia è il termine che ci unisce, lo stesso cuore, il co-mune sentire sentimenti, sviluppare idee, iniziative, progetta-zioni. D. Quando è scoccata la scintilla R. Era il 5 luglio 1979, 33 anni e mezzo, ero prima un appas-sionato, poi ex calciatore dilettante, poi allenatore, grande pa-lestra di vita, sino alla Figc. Fui chiamato in federazione daAlfredo Buongiorno allora presidente comitato napoletano cheviveva a Salerno.D. Che cosa rappresenta per lei il calcioR. Se escludiamo la famiglia, tutto, all’età di 4 anni mio papàgiornalista mi portava a vedere la Salernitana in casa e trasfer-ta. Sono uno sportivo aperto, amo tutte le squadre campane.Non capirò i napoletani che tifano per squadre del Nord, al-meno fin quando non ci sarà un vero uomo del Nord che tiferàper squadre del Sud. D. Quali sono le priorità nel suo programmaR. Innanzitutto l’educazione e la formazione attraverso conven-zioni con istituti scolastici a indirizzo sportivo come l’ITE Ar-mando Diaz, il Liceo Pitagora e le scuole medie inferiori, poidiffondere amore e regole dello sport, corsi per dirigenti spor-tivi, fare del Barassi di Secondigliano-Scampia un polo educa-tivo per i giovani, impegno per l’impiantistica sportiva, la dif-fusione del calcio femminile e infine le convenzioni con l’Agen-zia delle Entrate a tutela delle società con i conti in ordine. D. Un consiglio a una famiglia che spinga molto un figlio-calciatoreR. Non puntare al figlio che diventi calciatore, ma a un figlioche si educhi attraverso sport. Se il ragazzo ha talento lo dirannoaltri. Poi, non andarlo mai a vedere giocare, perché il bambinonon ne trae vantaggio e infine evitare fastidi ai tecnici.D. Si spogli della veste istituzionale, da tifoso del Napoli,un suo pensiero sugli azzurri.R. Un nome su tutti: Cavani. Credo sia dopo Maradona il mi-gliore mai visto da queste parti. È uno dei primissimi al mondo.

Max Bonardi

PASTORE: IL PRESIDENTE DI TUTTIE poi bisogna essere grati a Mazzarri che ha portato la squadraa livello insperabile. Per completare l’opera basta rafforzare di-fesa e cercare alternative in più senza spremersi per puntare allo

scudetto che il popolo napoletano merita di più di altri. D. Impiantistica sportiva, come migliorare la

situazioneR. Regione e Comune hanno ben altre prio-

rità, ma bisogna comprendere che l’educa-zione dei giovani attraverso lo sport è unaspetto essenziale, quindi, più impianti,più sport, più educazione, meno costi so-ciali, più miglioramento della società.D. San Paolo o altro impiantoR. Il Comitato campano come primo atto,

senza interferire, ha già aderito all’idea diun nuovo impianto. Il San Paolo va ristrut-

turato e ridimensionato anche per contenere lespese gestionali, per decongestionare Fuorigrotta

e per salvaguardare gli abitanti del quartiere. Lo sta-dio a Ponticelli produrrà tante cose: più corsie di accesso e de-flusso, una nuova ampia strada di salvaguardia dalla linea ros-sa del Vesuvio, servizi, poltroncine per famiglie e tant’altro.D. Fenomeno calcio femminile, come incrementarloR. Negli ultimi anni si è moltiplicato: da 10 a 30 società traDilettanti e settori giovanili. La Campania è la quarta regionedopo i grandi comitati del Nord. Plaudo al lavoro fatto da Clo-tilde Capparelli, destinata ad altro incarico, e che sarà sosti-tuita da Carmen Troia. Abbiamo la splendida espressione delCarpisa nella massima serie che meriterebbe la massima at-tenzione. D. Sportivo in poltrona o praticanteR. Ero praticante, poi mi sono rotto il tendine d’Achille gio-cando a calcio a 5. Da giovane ho praticato scherma, canot-taggio e calcio, che è lo sport più bello al mondo e che speronon venga rovinato da scommesse e quant’altro.D. Augurio ai tifosi per NataleR. Auguri al Napoli che funga da traino del calcio, ai granatadella Salernitana, squadra della mia città all’Avellino, Bene-vento, Casertana, Gladiator, Ischia, Turris, Nola, insomma atutte e a tutti i tifosi e famiglie di vivere con gioia ed entusia-smo le loro passioni.

È nato il 17 gennaio 1949 a Salerno (dove risiede), già fi-glio del giornalista Giuseppe Raffaele Pastore. Laureato èsposato da 31 anni con Renata (laureata, dedicatasi ai fi-gli); due figli: Giuseppe, 30 anni e Paolo, 26. Già giornali-sta sportivo per hobby, nella giovane età (“Stadio”, “GuerinSportivo”, “Il Resto del Carlino”, “La Nazione”, “AgenziaSport Informazioni”, “La Voce di Salerno”, fondatore, conAngelo Scelzo e Sergio Stammelluti, della nuova edizionede “La Gazzetta di Salerno”), è stato calciatore dilettante,poi fondatore e allenatore dell’Audax Salerno (attiva dal1966), allenatore del Montecorvino Rovella e del Real Bel-lizzi. Da luglio 1979 al Comitato Regionale Campania –L.N.D. – F.I.G.C., prima come vicesegretario dall’annosportivo 1984/85, poi segretario del Comitato dal 7 novem-bre 1994 e presidente dal 5 dicembre 2012. Docente diContrattualistica internazionale dello sport – Corso di lau-rea in Scienze Giuridiche a indirizzo sportivo (Facoltà diGiurisprudenza – Università degli Studi di Cassino), dal-l’anno accademico 2010/2011 a tutt’oggi.

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Chiedilo a ciccioFrancescoColonnese

un calendario favorevole e può tornare in gioco. Poi lasquadra a gennaio sicuramente si rinforzerà.

In un anno il Napoli ha 9 punti in più, meriti suoi o de-meriti degli avversari?

Benedetto CrescenzoNapoli

Entrambe le cose, meriti suoi e demeriti degli avversari. IlNapoli ha questa classifica perché ha vinto molte gare fuoricasa, cosa che l’anno scorso era più difficile. Il campionatosi è livellato, c’è più equilibrio. Sopra c’è la Juve, più fortedi tutte, poi ci sono 4-5 squadre sullo stesso livello e poitutte le altre. Il Napoli sta andando bene, tanto più che èqualificato anche in Europa League.

Napoli sconfitto da Inter e Juve e che ha pareggiato colMilan, secondo te ha il complesso delle grandi?

Massimo SerafiniCava de Tirreni (Sa)

Il livello del Napoli è questo. Tutti credono che possa supe-rare questo tetto. Per me non lotterà per lo scudetto e dovràsudare per giocarsi il terzo posto. Negli scontri diretti incampo ci vuole qualità e carattere per non dire della qua-dratura tattica della formazione. E qualcosa che il Napolinon ha dimostrato ancora di possedere. A Milano ho vistouna squadra bella e incompiuta. Così non va da nessunaparte.

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Davvero l’Inter meritava di vincere col Napoli?Francesco Attanasio

Vico Equense (Na)

Per me sì meritava di vincere, perché la squadra che va invantaggio 2-0 dopo in un tempo merita. Da esteta del calcioforse il Napoli, visto il furore del secondo tempo, meritavail pareggio. Tuttavia va rilevato che l’Inter è scesa in campocon la giusta concentrazione cosa che il Napoli non ha di-mostrato, soprattutto in occasione del primo gol.

Come giudichi la vicenda Gianello?Alcibiade Ligresti

Telese (Bn)

Sinceramente non ci ho capito nulla. Non mi pare che lapartita fosse così importante. Da giocatore non posso cre-dere che Cannavaro e Grava fossero a conoscenza dei fattiimputati. Così come credo che per incidere sul risultato c’èbisogno di più calciatori coinvolti. Tuttavia, preferisco aste-nermi da dare qualsiasi giudizio sulla vicenda, perché vorreicapirci meglio.

Che interpretazione dai alle dichiarazioni di De Lauren-tiis sulla questione contratto Mazzarri?

Enrica ScognamiglioBacoli (Na)

Mi è sembrata una risposta a quello che dice Mazzarri,quella che dice di volersi prendere un anno sabbatico. Èuna situazione equivoca per entrambi, l’impressione è chel’allenatore non rimarrà e per questo lui ha risposto a unanon chiarezza di Mazzarri. Mi sembra di vedere due per-sone che giocano a scacchi.

Secondo te Milan e Roma potranno inserirsi nella lottaper la Champions?

Giorgia Li BassiVilla Literno (Ce)

Sì, adesso ne sono convinto, perché davanti Lazio e Fio-rentina stanno frenando, mentre loro stanno risalendo be-ne. Hanno vinto partite difficili, il gioco della Roma va unpo’ meglio, nonostante il credo calcistico di Zeman è più at-tenta in difesa. Vedo bene anche il Milan che ha pure ha

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ALLARME GENERALE, ECCO IL NATALE!Bruno Marra

Il Natale è la festa Santa per eccellenza, il periodo più serenodell’anno in un clima di solidarietà, fratellanza, distensione earmonia. È così dappertutto. Tranne a Napoli. Da noi il Nataleè una specie di bomba a orologeria, un perenne preallarme pri-ma dell’evento. Perché tutto il mese di di-cembre si passa in ansia, preoccupazione,allerta psico-fisica. Uno stato d’animo chesi sintetizza nella classica frase: “verimm‘e nun ce ‘ntusseca Natale!MARONNA MIA - Tutto comincia ap-pena spunta l’8 di dicembre, ovvero ilgiorno dell’Immacolata, dedicato non giàall’ascensione della Madonna ma alla di-scesa dell’Albero dall’arma-dio. Da quel momento scattail coprifuoco. I napoletanifanno il conto alla rovescia,si mettono la maglia di lanaperché non si vogliono am-malare. Hanno paura dei vi-rus, del freddo, del vento, co-minciano a barricarsi dietrosciarponi improbabili e giac-coni siberiani stile Totò e Pep-pino a Milano. E poi comin-ciano diete apocalittiche. Ini-ziano a mangiare in bianco,con brodini di pollo e verdura,e la giustificazione è sempre la stessa: “me voglio mantenè,m’avessa venì cocc cosa!? Mo’ vene Natale!”.‘O CAPPUTTONE - E non ne parliamo dei bambini. Quelloche dovrebbe essere il mese più lieto e spensierato dell’annosoprattutto per la beata gioventù, si trasforma per i ragazzininapoletani in un vero martirio. Una tortura che comincia sin

dal mattino in tutte le benedette famiglie: “miettet ‘o cappottoa mammà che mo’ venen ‘e feste!”. Magari c’è una giornatadi sole spettacolare, ma siccome è dicembre e tra poco vieneNatale, si vedono in giro questi bimbi che sembrano astronau-ti, completamente bardati e imbottiti di maglioni che fanno fa-

tica a camminare e perdono il senso dell’orien-tamento. Stesso discorso per le dolcissimabambine che nascoste tra una sciarpa e un cap-pellone di lana, quasi piangono mostrando ap-pena appena gli occhi, come soppresse da unburka, stile donne islamiche.NUN CE ’NTUSSECAMMO ‘E FESTE - In-somma il mese di dicembre è un eterno allarme

bianco. Che si riverbera fatidicamen-te anche nel mondo del calcio. I tifosidel Napoli approcciano all’ultimapartita prima di Natale come dei de-portati in attesa di giudizio. Perchéda quel risultato dipende l’umore ditutta la città. In 90 minuti si giocanoNatale, Capodanno e la Befana. O sifa festa 24 ore su 24, oppure ce‘ntussecamm ‘e feste. Il paralleli-smo calcistico è esattamente rivela-tore di come a casa nostra si vive ilSanto Evento. L’espressione più to-talizzante dei napoletani, surreali e

fatalisti, fedeli interpreti del periodo dell’anno che megliod’ogni altro rappresenta il misticismo di questa Terra. Pertanto facciamocene una ragione. A Napoli il Natale è comeuna partita di pallone, ci vuole la massima concentrazione. Al-la Vigilia sale l’ansia da prestazione e bisogna arrivare a tavolain perfetta condizione. Perché la sera del cenone, nun se po’mai perdere ‘a sfida co’ capitone!!!

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Cari tifosi napoletani, sono lieto, attraverso le colonne di Cuore Azzurro, di poterviformulari i miei sinceri auguri di un sereno Natale ed un ma-gnifico 2013, per le vostre famiglie e per il nostro Napoli.In questi anni insieme abbiamo conquistato traguardi impor-tanti, in Italia ed in Europa e ci siamo attestati saldamente sulpalcoscenico internazionale. Il Napoli è ritornato ai livelli checompetono a questa Società, a questa piazza e a questa città.Un obiettivo che ci eravamo prefissi e che abbiamo raggiuntoanche grazie alla vostra passione ed all’affetto che quotidia-namente mostrate nei confronti della squadra e della magliaazzurra. Un amore incondizionato che ci spinge ad impegnarcisempre di più per poter regalarvi grandi soddisfazioni.Approfitto dell’occasione per abbracciare idealmente tutti i no-stri magnifici sostenitori, anche quelli che ci seguono con caloreda ogni parte del mondo, con l’augurio di poter vivere insiemeun Natale ed un 2013 sempre all’insegna dell’azzurro piùsplendente.

Con affetto Riccardo Bigon

Carissimi amici tifosi,abbiamo passato un anno meravigliosoinsieme alla nostra squadra. Ci siamotolti tante soddisfazioni. Ancora abbia-mo negli occhi i trionfi in ChampionsLeague e soprattutto la conquista dellaCoppa Italia. È stato un anno bellissimo,ma allo stesso tempo molto difficile. Vi-viamo tempi duri, ma grazie ai coloriazzurri riusciamo a dare luce alle nostredomeniche. Questo è solo l’inizio, sonocerto che l’anno prossimo sapremo farcivalere ancora. Un augurio di un 2013all’insegna dei successi.

Il presidente dell’Associazione Italiana Napoli Club

Saverio Passaretti

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Cari Tifosi,mai come in questi ultimi anni gli auguridi buon Natale e di buon anno nascondoanche una concreta speranza che il 2013possa essere un anno veramente speciale. I successi di questa squadra ed il caloredel suo pubblico sono necessari e utili allanostra Provincia per comunicare al Paeseed all’Europa la nostra capacità manage-riale ed organizzativa. Cuore e cervello.Questo è il nostro Napoli e questa dovràessere la nostra metropoli del futuro.

Con affettoAntonio PentangeloPresidente Provincia di Napoli

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L’augurio più grande che possa fare alla nostra cit-tà per il 2013 è che presto torni ad essere la Capi-tale di valori e tradizioni che tutto il mondo ci in-vidia, per la storia e la cultura che si respirano adogni angolo di strada. Napoli è una grande città,che vive di passioni. E’ una realtà importante equesto lo sta dimostrando anche nello sport, ed inparticolare nel calcio in questi ultimi anni. Ai tifosidel Napoli ed alla Società, il mio augurio sinceroper una stagione brillante ricca di soddisfazioni nelrispetto dei valori della sana competitività, dell’eti-ca sportiva e del fair play”.

Pina TommasielliAssessore allo Sport Comune di Napoli

Con piacere colgo l’opportunità che mi viene data dalla Rivista Cuore Azzurro, che costituisce unapresenza significativa e apprezzata nel panorama calcistico cittadino, per augurare a tutti gli spor-tivi e particolarmente agli eterni appassionati del Napoli un sereno Natale, allietato anche dallesoddisfazioni che lo squadrone azzurro saprà donare a tutti noi.

So che la congiuntura internazionale e la precarietà nella quale è venuto a trovarsi l’Italia hannocolpito seriamente tante famiglie napoletane e campane, smorzando anche le legittime speranzedi schiere di giovani, che attendono di inserirsi nel mondo produttivo e occupazionale.Ma non possiamo, non dobbiamo arrenderci. È nella nostra natura di napoletani il non piegarci.È la storia delle nostre terre e delle nostre comunità che ci offre numerosi e incoraggianti esempi;è la stessa storia del “Calcio Napoli”, che ce lo dimostra.

L’alba del nuovo giorno arriverà, con la grazia e le benedizioni del Signore. Andiamo avanti con co-raggio e con fiducia, impegnandoci tutti, con forte senso di responsabilità, affinché si esca dal tunneldelle difficoltà, del disagio e della mancanza di lavoro. Il buon Dio non abbandona nessuno.Ancora un affettuoso auguri a tutti e segnatamente ai bambini, a chi soffre e a chi è solo.

Il vostro Vescovo Crescenzio

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MAZZARRI: MARADONA DELLA PANCA

Nove punti in più rispetto al campionato scorso. Mai fuoridalle prime tre in classifica dalla prima di A. La valo-rizzazione di Cavani, formidabile fromboliere in zona

gol a Napoli, decisamente meno nella sua esperienza al Paler-mo. Assieme a quella di Zuniga, Paolo Cannavaro, Campa-gnaro, Maggio, ora Behrami. Senza dimenticare il rilancio diGoran Pandev e l’attenta gestione del talento di Lorenzo Insi-gne. Una mentalità vincente, ultimo esempio a San Siro. Na-poli sconfitto per episodi, ma che dominava l’Inter per granparte della gara. Walter Mazzarri, il Maradona della panchinaazzurra. È in scadenza di contratto, il mister livornese. E almomento non ci sono notizie su un eventuale rinnovo contrat-tuale oppure sulla fine dell’avventura napoletana, dopo annidi successi. Di sicuro, Mazzarri sarà ricordato come uno deimigliori tecnici sedutisi sulla panchina partenopea nella suastoria. Assieme a Vinicio, Ottavio Bianchi, Marcello Lippi.

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Dalla sua, il costante miglioramento del Napoli negli anni. Ungioco sempre propositivo. La difesa a tre, suo marchio di fab-brica, ora è applicata – con alterni successi – da tanti tecniciin serie A. Certo, non sono mancati errori (cambi in partitanon sempre azzeccati, un rapporto non sempre limpido con ilpresidente azzurro De Laurentiis, una certa rigidità a cambiaremodulo) ma la forza di Mazzarri è proprio questa: andareavanti sulla sua strada, convinto delle sue qualità e di quelledei suoi calciatori. Il gruppo azzurro lo adora, i tifosi hannoimparato a farlo. Per mettere in cornice l’esperienza azzurra,dopo il successo in Coppa Italia e la cavalcata in ChampionsLeague nella passata stagione, manca solo il dolce. Lo scudet-to. E il Napoli, a cinque punti dalla Juventus e uno dall’Inter,con i due scontri diretti in casa nel girone di ritorno, non mol-lerà fino alla fine. Come il suo condottiero.

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NAPOLI - PESCARA 5-1: GOLEADA

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INTER - NAPOLI 2-1: SUBITO 2 SCHIAFFI

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NAPOLI - PSV 1-3: CAVANI, POI MATAVZ

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Anzhi Makhachkala10

BSC Young Boys 10

Liverpool 10

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SORTEGGIO: RISCHIO CHELSEAGruppo A

Viktoria Plzen 13

A. Madrid 12

Académica de Coimbra 5

H. Tel-Aviv 4

Gruppo B

Fenerbahce 13

Borussia M. 11

O. Marsiglia 5

AEL Limassol 4

Gruppo C

Bordeaux 13

Newcastle 9

Marítimo 6

Club Brugge 4

Gruppo D

Steaua Bucarest 11

Stoccarda 8

FC Copenaghen 8

Molde 6

Gruppo E

RC Genk 12

Basilea 9

Videoton 6

Sporting Lisbona 5

Gruppo G

Rubin Kazan 14

INTER 11

Neftchi Baku PFC 3

Partizan Belgrado 3

Gruppo H

Olympique Lione 16

Sparta Praga 9

A. Bilbao 5

Hapoel Kiryat Shmona 2

Gruppo I

LAZIO 12

Tottenham 10

Panathinaikos 5

NK Maribor 4

Gruppo J

Metalist Kharkiv 13

Bayer Leverkusen 13

Rosenborg 6

Rapid Vienna 3

Gruppo K

Hannover 96 12

Levante 11

FC Twente 4

Helsingborgs 4

Gruppo L

Dnipro 15

NAPOLI 9

PSV Eindhoven 7

AIK Solna 4

Gruppo F

Atletico M

Zenit

Ajax

Leverkusen

Bate

Dinamo Kiev

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Borussia Mo.

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Marco Martone

MERCATO: LA GIOSTRA DELLE ILLUSIONI

A ncora poco più di due settimane, poi sarà di nuovocalcio mercato. La fiera dei sogni e delle illusioni tor-nerà a girare, facendosi beffa di tifosi creduloni e let-

tori incalliti dei quotidiani sportivi. La giostra dei nomi, piùo meno altisonanti, da portare in maglia azzurra è già co-minciata da tempo. Borriello, Calaiò, Floccari, Bianchi eQuagliarella, tanto per restare al ruolo dell’attaccante. In re-altà appare ancora avvolto da una nebbia misteriosa e fitta,il vero ruolo che il presidente Aurelio De Laurentiis vorràsvolgere in sede di campagna trasferimento invernale. Leultime dichiarazioni sembrano indicare una certa tendenzaa non fare grandi manovre, “per non turbare la serenità dellospogliatoio”. E anche le parole di Riccardo Bigon, che parladi “squadra difficilmente rinforzabile”, sembrano andarenella medesima direzione. Chi segue il baraccone del calcio

da un po’ di anni, però, sa bene quanto sia distante la realtàdei fatti dalle dichiarazioni di intento e i protagonisti. Eccoperché è molto improbabile che il Napoli resti al palo e nonsi muova, in maniera anche poderosa, per puntellare unasquadra alla quale e le ultime prestazioni l’hanno dimostrato(vedi la sconfitta con l’Inter), manca ancora qualcosa perfare il definitivo salto di qualità. L’attaccante, prima di tutto.Quello è assolutamente indispensabile. Vargas ha fallito tut-te, o quasi, le occasioni per rilanciare una propria candida-tura a ricoprire il ruolo di vice-Cavani. Quanto a Insigne e

Pandev, il primo è destinato a diventare tra i giocatori piùforti del campionato ma ancora acerbo e discontinuo, l’altroè un campione dal grande passato ma in lento e legittimodeclino. I due, quindi, non rappresentano una garanzia suf-ficiente per reggere su tre competizioni (tra poco inizia an-che la Coppa Italia) e poter contendere alle altre grandi deltorneo i primi tre posti in classifica. Chi possa essere la pun-ta da portare sotto al Vesuvio non è semplice prevederlo.Pazzini sarebbe il sogno, più abbordabile Pinilla del Caglia-ri, ma in questo caso c’è da fronteggiare una forte concor-renza, senza considerare la scarsa propensione di Cellino aprivarsi del giocatore. C’è poi la questione centrocampo,

con Donadel destinato a lasciare Napoli, senza grandi rim-pianti per la verità. Un innesto in questa zona del campo ènecessario, perché Inler, Dzemaili e Behrami non possonoda soli cantare e portare la croce. Infine la nota più dolente,e questa volta non per colpa di un mercato deficitario, ma acausa di un rischio incombente, quello della squalifica diCannavaro e Grava, in seguito alla grottesca vicenda legataal fenomeno del calcio scommesse. Lo stop del capitano im-porrebbe due strade. La prima, trovare la soluzione interna,con la promozione di Fernandez nel ruolo di centrale. Laseconda, andare sul mercato a individuare un’alternativa va-lida, almeno fino alla scadenza del periodo di squalifica diCannavaro. In entrambi i casi non sarà impresa facile.

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A lti e bassi nella settimana del vivaio azzurro. Se da un lato vanno salutati con piacere primo posto in campionato e passaggiodel turno di coppa Italia per la Primavera di Saurini e la vittoria degli Allievi dopo un periodo negativo, dall’altro stridela prima sconfitta dei giovanissimi di Liguori, fermati in casa dal modesto Trapani, ma anch’essi campioni d’inverno.

Attilio Marchionne

VIVAIO: SI FERMANO I GIOVANISSIMI

Ascoli - Pescara 1-0Bari - Lazio 2-3Crotone - Catania 1-2Napoli - Ternana 1-0Reggina - J. Stabia 4-3Roma - Palermo 1-1Vicenza - Lanciano 0-0

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PRIMAVERA Una fine anno all’insegna delle soddisfazioniin casa Napoli. Prima la vittoria contro la Ter-nana e poi il pareggio nel recupero della sestagiornata con la Lazio hanno garantito allasquadra di Saurini il titolo di campione d’in-verno proprio con tre punti di vantaggio suibiancocelesti. E contro gli stessi aquilotti gliazzurrini si sono sfidati in Coppa Italia. Dopoil 3-1 dell’andata sono arrivati un pareggio areti bianche a Formello e il passaggio del turnoper Insigne e co. E il sorteggio dei quarti di fi-nale ha riservato come avversario il Pescarache il Napoli incontrerà sabato prossimo nel-l’andata in casa, per poi giocarsi il ritorno il21 dicembre. Insomma grandi fatiche per un2012 che comunque sta riservando soddisfa-zioni alla squadra di Saurini e che può esserepreludio per un grande 2013.

Bari - Catania 3-3Palermo - Roma 2-1Crotone - Lanciano 4-0Lazio - J. Stabia 5-0Vicenza - Pescara 1-1Reggina - Napoli 0-1Ternana - Ascoli 1-0

risultati 13ª andatagirone C

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GS

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Pescara

Vicenza

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ALLIEVINAZIONALI

Finalmente un sorriso in casa Allievi nazionaliazzurri. Il successo per 1-0 ottenuto sul campodella Reggina ha riportato un po’ di entusiasmonella squadra di Muro attesa domenica prossimadalla trasferta di Bari. La vittoria ha permessoagli azzurrini di accorciare le distanze rispetto alVicenza fermato in casa dal Pescara. I tre puntiin casa Reggina sono frutto di una tattica accortae di una capacità di saper sfruttare le occasionifavorevoli. Va anche detto che la squadra primadi andare in vantaggio nel primo quarto d’ora delsecondo tempo aveva rischiato di andare sotto.Ma la cosa che ha caratterizzato questa partita èstata la capacità di soffrire degli azzurrini che orasono sempre sesti in classifica a ben 14 punti dal-la vetta occupata dalla Roma ma vedono a un tirodi schioppo il terzo posto occupato dal Catania.Prossimo turno: 16/12 Bari - Napoli

risultati 12ª andatagirone H

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GS

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GIOVANISSIMINAZIONALI

E venne la prima sconfitta per i Giovanissimi diLiguori. Ancora più inaspettata perché davanti alproprio pubblico. Corsaro sul terreno del Kenne-dy è stato un Trapani ben messo in campo che èriuscito a sfruttare la condizione non brillante de-gli azzurrini. Una sconfitta però che si è rivelataindolore in quanto la Reggina diretta inseguitriceè stata fermata a Nocera dai rossoneri che le han-no inflitto un pesante 3-1. Il Catania, invece, colsuccesso sulla Salernitana ha agganciato proprioi calabresi e ora entrambe sono seconde a ben seipunti dal Napoli. Col titolo d’inverno è arrivataper i ragazzi di Liguori anche un’altra bella noti-zia, ovvero l’accesso al torneo Nike Cup. Quartain classifica è il Palermo a quota 23 punti. Poi ilvuoto visto che la quinta, il Crotone, è a sua voltastaccato di altri sei punti.Prossimo turno: 16/12 Reggina - Napoli

Palermo - Paganese 2-0M. Franca - Crotone 2-3Napoli - Trapani 0-1Nocerina - Reggina 3-1Salernitana - Catania 1-2V. Lamezia - Catanzaro 0-1Squadra in riposo: Hinterreggio

Settore giovanile

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Giuseppe Piccolo (vicepresidente AINC)

NAPOLI A TESTA ALTA NELLA BOLGIA

Quello che si è visto a San Siro è la fedele trasposizionedella imprevedibilità del calcio, se c’era una squadra cherealmente meritava la vittoria questa era il Napoli, forse

tale è l’aspetto che rende il calcio fra gli sport più affascinantiin assoluto. Occasioni mancate a ripetizione anche da top pla-yer come il Matador che manca praticamente a porta vuota unpareggio che sembrava scontato, un gol, poi, realizzato dopoun’assurda azione con il pallone che sembrava una “palla ma-gica” ballonzolante sulla linea di porta dopo miracolose re-spinte del portiere nerazzurro. Poveri tifosi al seguito, hannorischiato l’infarto ma stoicamente presenti e pronti a far sentiretutto l’amore che nutrono per i colori azzurri, nella legge delcontrappasso siamo in credito quindi non dovranno farsi at-tendere per molto situazioni a noi vantaggiose. Uno spirito diottimismo che deve spingere in alto il morale, nulla è perdutoil Napoli è in corsa su tutti gli obiettivi, bisogna già con il Bo-

logna dimostrare che siamo una grande squadra, ci aspettiamouna grossa prestazione e senza indugi con la cattiveria agoni-stica dimostrata al Meazza. Una condizione necessaria e indi-spensabile per rimetterci in corsa, l’unico pensiero deve essererivolto agli eventuali rinforzi di gennaio, dimenticando le be-ghe legate allo scandalo calcio scommesse dove il Napoli èingiustamente coinvolto. Due giornate di campionato ancorada giocare, due obiettivi ampiamente all’altezza dello squa-drone azzurro, intervallate dalla sfida in coppa di nuovo con ifelsinei destinati a essere l’agnello sacrificale per restare in te-ma natalizio. Non resta che augurare a tutti i tifosi e alla squa-dra ottime festività, all’insegna dei successi e della tranquillità,le polemiche, l’invidia e le cattiverie lasciamole agli altri, noisiamo tifosi seri e determinati al sostegno dei nostri guerrieri.Auguri a tutti

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Ancora una travolgente vittoria sabato scorso per il NapoliCarpisa Yamamay. Davanti a oltre 800 persone, nono-stante il freddo e il tempo

inclemente, le “tartarughine” diPeppe Marino hanno travolto ilRiviera di Romagna, squadra ri-velazione di questo inizio di sta-gione, portandosi al sesto posto inclassifica a due punti proprio dalleromagnole. Cinque a uno il risul-tato finale con una Maria Caramiaritrovata e in forma, capace di se-gnare due splendidi gol all’ex diturno Pignagnoli. Insomma si vaavanti di goleada in goleada, a di-mostrazione di una ritrovata venaoffensiva che si era appannata do-po la promozione in A1. E per nonsmentirsi mercoledì scorso altrotiro al bersaglio al Collana conl’Acese: 4 a 1 e quarti di finale diCoppa Italia raggiunti nel turnosecco con all’orizzonte il doppioturno contro la Res Roma per ilquale ancora non si conosce il ca-lendario da sorteggiare. Insomma,questo Napoli Calcio Femminile,dopo un periodo di apprendistato nella massima serie, ha ini-ziato a viaggiare a pieno regime su entrambi i fronti e il quar-

tiere Vomero pare proprio abbia trovato la sua squadra del cuo-re da adottare. Ora, prima della fine del girone d’andata l’un-dici partenopeo affronterà ancora due appuntamenti: c’è primail Verona Bardolino, e poi sabato prossimo, 22 dicembre lachiusura del girone d’andata al Collana con la Lazio, già eli-minata nei sedicesimi di coppa Italia. E dato il clima natalizionon è da escludere un bagno di folla sugli spalti.

CARPISA: GOL A GRAPPOLI

Calcio femminile

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GS

Torres

Tavagnacco

Verona

Brescia

Riviera di Romagna

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Mozzanica

Como 2000

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Salvatore Longobardi (Tesoriere AINC)

anni di passione negli stadi4019722012

I l “Big Match’’, come dicono gli inglesi, tra Inter e Napolidel 9 Dicembre, vede contendersi tra due delle squadrepiù in forma del momento, l’attributo di anti-Juve. Infatti

alla vigilia del match le squadre di Walter Mazzarri e di An-drea Stramaccioni sono rispettivamente seconda e terza inclassifica, separate da soli due punti, come due punti sonoquelli che separano la squadra partenopea dalla capolista in-discussa, la Juventus. Entrambe le squadre vengono da unbuon periodo di forma, il Napoli ha appena rifilato ben 5 golal Pescara, ed è imbattuto da ben 4 partite, mentre l’Inter,capitanata da un tecnico emergente, che si sta facendo stradaeccellentemente, ha vinto finora tutti gli scontri diretti conle cosiddette big, battendo la Juve per 1-3, il Milan per 0-1e la Fiorentina per 2-1. Le statistiche preannunciano una par-tita molto equilibrata e molto combattuta. Alle 20.45, l’ar-bitro Rizzoli fischia l’inizio, il Meazza è stracolmo, e benseimila napoletani, sfidando il tagliente freddo milanese, so-no accorsi allo stadio per sostenere la propria squadra delcuore, il Napoli, il NOSTRO Napoli. Stramaccioni decidedi non schierare il classico tridente, Palacio, Cassano, Milito,per contrastare meglio la squadra di Mazzarri, la quale comesanno anche le pietre, ha il vero e proprio fulcro del giocosulle fasce. Questa scelta, e quella di schierare Cambiassocome libero vecchia maniera, si sono rivelate fatali per ilNapoli, poiché dopo che l’Inter è andato in vantaggio conuno splendido gol del colombiano Freddy Guarìn, grazie auno schema su calcio d’angolo, non è stato difficile per i gio-catori neroazzurri difendere il risultato, anche in virtù del

doppio vantaggio siglato da Diego Milito al 38’ minuto natodall’estro del solito Guarin e sviluppatosi anche grazie a unerrore di copertura di Gamberini. È 2-0 per l’Inter, un risul-tato troppo pesante per la qualità di gioco del Napoli che nonè riuscito a finalizzare le numerosissime occasioni da gol ca-pitategli, tranne che per il gol di Cavani che ha dato sì unasperanza di rimonta ai partenopei, ma che al 93’ si è rivelatoutile solo per il Fantacalcio. Cercando i lati positivi di questapesante sconfitta sul piano della classifica, sono da sottoli-neare le prestazioni del giovane Lorenzo Insigne, che si stafacendo strada nel calcio dei grandi con giocate spettacolarie finalizzazioni che fanno mancare il fiato, e di Miguel An-gél Britos che eccetto un errore nel secondo tempo in fasedi disimpegno, ha svolto molto bene i suoi compiti difensivicon ottimi interventi su Guarìn e Nagatomo sulla fascia si-nistra del campo. Negativa è stata invece la prestazione diInler che non ha decisamente fatto valere le proprie caratte-ristiche fisiche e tecniche in mezzo al campo, è andato anchealla conclusione due volte ma con esiti a dir poco deludenti.Il Napoli può definirsi ancora antiJuve ma ha bisogno dicontinuità, il campionato è ancora lungo e c’è più di mezzastagione sul percorso dei ragazzi di Mazzarri, questa conti-nuità dovrà essere determinata da fattori psicologici, comela conoscenza dei propri mezzi e magari qualche nuova mos-sa sul piano tattico del tecnico livornese, allo scopo di ren-dere più imprevedibile il proprio gioco, e rendere quindi illavoro più difficile ai suoi colleghi nella preparazione dellepartite a tavolino.

AAA CERCASI ANTI JUVE AZZURRO A SCUOLA

CLUB NAPOLIISONTINO

I l Club Napoli Isontino, nato nell’intento di seguire le ge-sta della squadra di calcio del Napoli, nel tempo si è im-pegnato a darsi anche una valenza socio culturale, Al-

l’uopo sono state organizzate cene sociali, gare di briscola,gite sociali. Non poteva quindi mancare qualcosa che ricordasse il gran-de teatro napoletano. E grazie all’aiuto e quindi al patroci-nio della Fondazione Cassa di Risparmio e all’Amministra-zione provinciale di Gorizia è stato possibile organizzare il15 dicembre 2012, presso il teatro Kulturni Dom di Goriziacon inizio alle 20.45, la commedia del grande Eduardo DeFilippo, “Natale in casa Cupiello”, interpretata dalla Com-pagnia “A’ fenesta” di San Donà di Piave. Logicamente l’ingresso è gratuito anche se speriamo in of-ferte da parte degli spettatori, offerte che saranno devolutein parti uguali alle associazioni “Sclerosi multipla” di Go-rizia e alla “Misericordia” di Cormòns.

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