Cuore azzurro n°105 del 21/11/2014

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Organo ufficiale dell’Associazione Italiana Napoli -Club Anno X- nr 105- 21/xI/2014 Operazione Rimonta pagina 4 Benitez vs Zeman pagina 9 Al San Paolo di scena il festival del gol

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La rivista Cuore azzurro dell'Associazione Italiana Napoli Club

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Organo ufficiale dell’Associazione Italiana Napoli -Club Anno X- nr 105- 21/xI/2014

Operazione

Rimonta

pagina 4Benitez vs Zeman

pagina 9Al San Paolo di scena

il festival del gol

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pagina 17 novembre 2014

progrAmmAAtAlAntA - RomA

CesenA - sAmpdoRiA

GenoA - pAleRmo

lAzio - Juventus

milAn - inteR

nApoli - CAGliARi

pARmA - empoli

toRino - sAssuolo

udinese - Chievo

veRonA - FioRentinA

prossimo turno CAGliARi - FioRentinA

CesenA - GenoA

Chievo - lAzio

empoli - AtAlAntA

Juventus - toRino

milAn - udinese

pAleRmo - pARmA

RomA - inteR

sAmpdoRiA - nApoli

sAssuolo - veRonA

lA clAssificA

JUVENTUS 16 8 4 4 0 13 6

UDINESE 15 8 4 3 1 10 3

LAZIO 15 8 4 3 1 12 8

NAPOLI 14 8 4 2 2 12 5

MILAN 14 8 4 2 2 16 12

CAGLIARI 13 8 3 4 1 9 6

PALERMO 13 8 4 1 3 11 10

GENOA 12 8 3 3 2 13 11

ROMA 11 8 3 2 3 9 8

CATANIA 11 8 2 5 1 10 11

SIENA 10 8 2 4 2 7 5

ATALANTA 9 8 4 3 1 11 9

FIORENTINA 9 8 2 3 3 9 8

CHIEVO 9 8 2 3 3 6 7

PARMA 9 8 3 0 5 10 17

INTER 8 8 2 2 4 10 14

BOLOGNA 7 8 2 1 5 5 12

NOVARA 6 8 1 3 4 11 16

LECCE 4 8 1 1 6 6 15

CESENA 3 8 0 3 5 3 10

Spicca il derby della maduninaAllA ripresA dopo lA sostA un turno che si AnnunciA intrigAnte

Impegni difficili per la Juve (contro la Lazio) e la Roma (a Bergamo)

Direttore responsabile:

Saverio Passaretti

Edito dall’A.I.N.C.

Coordinamento: : Star Press

Hanno collaborato: Francesco Basile,

Giuseppe Gargiulo, Carlo Longobardi,

Attilio Marchionne, Bruno Marra, Mar-

co Martone, Mario Passaretti, Riccar-

do Sorrentino, Carmine Tascone

Sede legale: via G. Porzio, 4 Isola G5

Centro Direzionale (Na)

Registrazione Tr. Napoli N. 92 del 5/12/2007

ORGANO UFFICIALE DELLA

ASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB

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L’uomo giusto al mo-mento sbagliato. Così inpoche parole possiamo de-finire l’avventura di Ze-man al Napoli. Era l’unogiusto per la piazza di Na-poli, lo era soprattutto vi-sto che quando lui arrivòsulla panchina azzurra pre-se una squadra neo-pro-mossa, che dopo due nanidi serie B aveva poche am-bizioni di alta classifica, esoprattutto non aveva altrapossibilità per esaltare itifosi, che esibirsi in uncalcio spumeggiante comequello che il tecnico boe-mo poteva essere in gradodi offrire. L’uomo giustoanche perché in una so-cietà con pochi soldi servi-va un allenatore in gradodi friggere il pesce conl’acqua, come suol dirsi aNapoli. Capace di accon-tentarsi di giovani di bellesperanze, e di basso costo.Zeman riesce a dare inqueste condizioni. Poi lapiazza di Napoli avrebbeesaltato il suo “ego” ed altempo stesso si sarebbe e-saltata per una squadra chenon avrebbe vinto nulla,alla quale non veniva chie-sto di vincere nulla, mache avrebbe offerto unospettacolo straordinario.

Era l’uomo giusto, maarrivò nel momento sba-gliato. In un Napoli che siavviava al fallimento, conalla guida due nocchieri,Corbelli e Ferlaino, di cuiuno andava da una parte,l’altro dalla parte opposta.

Soprattutto Ferlaino avevadeciso di affidarsi mani epiedi a Moggi. Poteva an-che essere una mossa intel-ligente, Moggi all’epoca e-ra nel pieno della sua po-tenza, avrebbe potuto alle-stire per il Napoli una buo-na squadra senza spenderetroppo. Ferlaino prese GigiPavarese come direttoresportivo e AlessandroMoggi come consulente dimercato. Peccato cheMoggi aveva deciso disfruttare l’occasione pervendicarsi di Zemam. Ilboemo non era stato teneronei confronti della Juven-tus un anno prima. Le ac-cuse di doping avevanogettato ombre oscure sullasquadra bianconera. Mog-gi decise vendicarsi di Ze-man, provando a distrug-gerlo dal punto di vistasportivo. Lo consigliò aFerlaino e poi allestì una

squadra da schiaffi, unasquadra che in ogni casonon si sarebbe mai ritrova-ta col boemo. Tanti gioca-tori erano della Gea, moltierano rotti, altri semplice-mente scarsi. Zeman ebbeuna sola grande colpa: noncapì, o fece finta di non ca-pire quello che stava suc-cedendo. Tutti sanno l’im-portanza del gioca degli e-sterni, soprattutto degli e-sterni bassi, nel suo 4-3-3,Gli rifilarono Saber edAfoulabi. Solo più tardi sicorse ai ripari prenden-do… Pineda.

Una squadra senza ne’capo ne’ cosa, con giocato-ri come Fresi e Morieroche non avevano più vo-glia di giocare, o come Te-desco, che a prescinderedalla voglia, non sembravaadatto a certi palcoscenici.

Zeman ci mise del suo. Ilmacello con i portieri lo

combinò lui in prima per-sona. Non voleva NandoCoppola, ed alla fine glipresero Mancini, ma nelfrattempo la frittata erastata fatta. Alla fine Zemanfu esonerato dopo un pa-reggio esterno a Perugia,forse la migliore partita diquell’inizio stagione tragi-co degli azzurri, Un esone-ro assurdo. Pavarese primalo difese negli spogliatoidopo la gara, poi in serataandò alla Domenica Spor-tiva e ne disse peste e cor-na, anticipando di fatto l’e-sonero che arrivò il lunedìmattina.

La vendetta di Moggi erastata compiuta. Ma il Na-poli pagò un prezzo altissi-mo. La squadra affidata aMondonico (che lo stessoPavarese aveva definito“l’allenatore più scarso delmondo”) non si riprese maidel tutto. Anche perchéCorbelli e Ferlaino conti-nuarono a farsi la guerra,ognuno bloccando le ini-ziative del’altro. Ferlainoprovò a prendere il famosocentravanti argentino Pa-lermo, Corbelli bloccò l’o-perazione per prendere Ed-mundo, un giocatore pron-to per la pensione.

Il Napoli retrocesse, egettò le basi per il falli-mento. Una occasione per-sa.

Perché se avessero dato aZeman i giocatori adatti alsuo modo di vedere il cal-cio le cose sarebbero anda-te in maniera diversa.

liberamente

Zeman, l’uomo giuStoal momento Sbagliato l’editoriale

di liberato Ferrara

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BENITEZ-ZEMAN: SFIDA TRA MAESTRI

kOULIBALy

HENRIqUE

BRITOS

INLER

ALBIOL

DE GUZMAN

COSSU

LONGO

IBARBO

RAFAEL

MAGGIO

CALLEJON

HAMSIk

DAVID LOPEZ

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BENITEZ-ZEMAN: SFIDA TRA MAESTRI

DE GUZMAN

EkDAL

CRISETIG

DESSENA

CEPPITELLI

BALZANO

AVELAR

ROSSETTINI

CRAGNOHIGUAIN

CALLEJON

HAMSIk

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In arrivo al S.Paolo il Cagliari di Ze-man una squadra che con i loro diecipunti in classifica si posiziona al mo-mento al quartultimo posto insiemecon Empoli ed Atalanta, un dato inte-ressante è, indubbiamente, che i golfatti sono ben 17 equiparati a quellisubiti (spiccano le vittorie con golea-da su Inter ed Empoli rispettivamen-te 1-4 e 4-0).Andamento altalenante che deve es-sere un campanello di allarme per gliazzurri, i rossoblù rispecchiano fedel-mente le caratteristiche tecniche delproprio allenatore che tutto ama fuor-chè difendersi, una naturale propen-sione all’attacco anche se c’è da pre-cisare che spesso sono tante le occa-sioni creato ma scarsa la lucidità sot-to rete.Momento positivo del Napoli reducedalla fondamentale vittoria a Firenzema che ha pagato con gli interessi itre punti perdendo per diversi mesi ilrinato Lorenzigno autore di ottimeprestazione e rientrato nel giro nazio-nale e per la sfida domenicale ancheMertens vittima di uno scontro digioco che gli ha comportato (fortuna-tamente!!) solo un lieve trauma cra-nico.Una fascia di azione per niente fortu-nata quella battuta da Lorenzo eDries che pone in evidenza la neces-sità di correre ai ripari, molti i nomicircolanti ma è saggio non illudersied aspettare il mercato di gennaio,qualche sorpresa potrebbe arrivarecon la Befana 2015 !Per l’occasione bisogna porre parti-colare attenzione ai 4 “sorvegliatispeciali“ Sau, Ibarbo, Farias e Cos-su, tutti atleti di notevole caratura of-fensiva, veloci e imprevedibili ma ifatti dimostrano che quando il Napo-li gioca come sa fare non ce n’è pernessuna . La difesa azzurra è comunque allerta-

ta mentre il reparto offensivo vive unbuon periodo grazie alla ritrovataverve di Pipita Iguain, un fuoriclassedalle doti indiscutibili al servizio del“santone” Benitez, un tecnico serio e-sempio di correttezza sportiva e coe-renza tecnica.Esemplare il comportamento societa-rio che ha previsto per la delicata sfi-da prezzi sicuramente più accessibili,non a caso i tagliandi acquistati au-

mentano di ora in ora (curve 10 di-stinti 20 tribune 35!), il S.Paolo ricco di spettatori è un al-tro spettacolo da godere, passione al-lo stato puro !Nota positiva anche dalle previsionimeteo che annunciano clima mite esole su Fuorigrotta per questa Dome-nica (facendo i dovuti spergiuri !), u-na giornata di festa sportiva da arric-chire con una bella vittoria azzurra, la

Napoli alla prova Zeman

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rincorsa continua !Ad Insigne ed Mertens giungatutto l’incoraggiamento per unaottima ripresa, allontaniamo gliuccellacci del malaugurio!!!Ma su tutto e tutti giunga l’acco-rato cordoglio per la dipartitadella madre del nostro caro Presi-dente.

Forza azzurri !

Napoli alla prova Zeman

Gli argomenti non solo tecnici che

hanno contraddistinto questa rubri-

ca ci hanno consentito nell'esalta-

zione del piu' puro del "libero arbi-

trio", di essere altrettanto "arbitri li-

beri", nel senso che, pur addentran-

doci in critiche verso la categoria

(arbitrale), non abbiamo mai avuto

la presunzione di considerarci degli

esasperati "paladini della fede".

Tutto questo per introdurre un argo-

mento, la "discrezionalita'", che in

questi ultimi anni sta oltremodo di-

vampando nei conclavi di didattica

arbitrale,e che per l'accentuazione

ormai di alcuni contenuti,sta finen-

do per snaturare l'applicazione tec-

nica di certe regole.Il mondo del

calcio arbitrale e' in questo ambito

combattuto,e forse ormai vinto, dal-

la ricerca dell'infallibbilita',alla

quale invece forse stiamo arrivan-

do, attraverso una "fallibilita' tolle-

rata". La gestione del gioco sembra

avere una inversione di tendenza, li'

dove per tentare il piu' possibile di

vedere una rete gonfia,si sta cercan-

do di penalizzare tutto cio' che po-

trebbe impedirlo, finendo poi per

penalizzare oltremodo il difensore,

e ipervalutare l'attaccante.E ci rife-

riamo per esempio al passaggio al

portiere,all'espulsione nel caso di

chiara occasione da rete,per finire

al fallo di mani che le varie circola-

ri IFAB, hanno finito solo a convin-

cerci che questa imputata parte del

corpo andrebbe solo da....amputa-

re...

Insomma,il numero delle regole del

calcio da oltre un secolo e' sempre

17, ma a veder bene, se continua in

questi termini, prepariamoci real-

mente a rifondare i..testi sacri...

Osservatorio arbitrale DI GIUSEPPE GARGIULO

La discrezionalità non è

e non sarà mai libero arbitrio

di Saverio Passaretti

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Il “grillo sparlante” del calcio napole-tano stavolta è prodigo di complimentiper il Napoli e per il suo allenatore. Car-mine Tascone vede finalmente una squa-dra che riesce ad essere allì’altezza dellesue possibilità.

“Il Napoli non ha fatto un grande mer-cato, l’ho detto e lo confermo. Ho detto econfermo anche che la squadra si è inde-bolita rispetto allo scorso anno, perché seandiamo ad analizzare i cinque nuovi ar-rivi e le cinque sessioni vediamo che so-no tutti giocatori inferiori a quelli che so-no andati vie. Detto questo per il livellodel calcio italiano il Napoli ha una squa-dra che non può essere al di sotto del ter-zo posto in classifica. Dopo le difficoltà i-niziali la squadra si è ripresa, adesso stagiocando ai suoi livelli,e le cose vannomolto meglio”.

Più i meriti per essersi ripresi, o più lecolpe per una partenza non all’altezza?

“Bella domanda, complimenti. La ri-sposta non è semplice per nulla. Da uomodi calcio so per esperienza che non civuole molto a sbagliare una partita ed en-trare in una spirale perversa che porta agiocare sempre peggio. Poi è difficilissi-mo venirne fuori. Ma Benitez è un mae-stro, è stato bravissimo a ricompattare ilgruppo quando le cose non andavano be-ne. Per cui a lui vanno i miei complimen-ti. A lui ed a tutto il suo gruppo di lavoro.Perché se non si esce fuori da questi pro-blemi se non si è tutti uniti”.

Ma ci saranno anche state delle colpe i-niziali, o no?

“Senza dubbio. Credo che l’elimina-zione dalla Champions sia stata decisiva,da questo punto di vista. La squadra haperso morale, giocatori importanti si sonosentiti sminuiti dal fatto di non giocare inquella manifestazione. Qualcuno forsevoleva andare via, qualcun altro speravain un contratto migliore. Lo stesso allena-tore a quello che sono aveva altre aspetta-tive dal mercato. Benitez non ha colpesull’eliminazione col Bilbao, ma un paiodi sconfitte le ha lui sulla coscienza. Inprimis quella di Udine, con una forma-zione sbagliata, io non amo il turnover e-

sagerato. Anche a Berna stesso errore, an-che se è stata una sconfitta diversa, che halasciato meno strascichi. Ma adesso è i-nutile tornare su certi argomenti. Godia-moci il momento”.

Un Napoli che finalmente ha iniziatoanche a giocare bene, con personalità. Cieravamo lasciati alla vigilia della gara conla Roma: dopo sono arrivate tre vittorie, equelle in campionato, coi giallorossi ed aFirenze, molto pesanti. Si è visto ancheun Napoli propositivo, non remissivo co-me in alcune circostanze in passato.

“E’ cresciuta l’autostima dei ragazzigrazie alle vittorie. E quando i giocatorihanno fiducia n se stessi sono tranquilli,giocano meglio. Il Napoli è una squadracostruita per imporre il suo gioco. Quan-do subisce gli avversari significa che stagiocando male”.

A Napoli si passa sempre da un ecces-so all’altro: prima eravamo da retroces-sione, oggi c’è chi parla di scudetto…

“Il Napoli è inferiore come organico adue squadre in Italia, Juventus e Roma.Se queste due vengono meno il Napolipuò vincere lo scudetto. Altrimenti no.Ho parlato di organico, non di undici tito-lare, perché in gara secca il Napoli se lagioca con tutti. Ma non possono giocaresempre gli stessi, quindi… Lo scudetto èdifficilissimo, ma non impossibile. Manon dipende dal Napoli, questo è benedirlo. Se le cose vanno come devono an-dare, gli azzurri arrivano al terzo posto”.

Benitez resta o va via?“Mi sembra che abbia parlato chiaro:

per restare vuole garanzie. Io sono d’ac-cordo che lui deve pretende i giocatorigiusti per il suo gioco. Lo seguo meno

quando parla di altre cose, di piscine, al-berghi per il ritiro. Ho letto che vorrebbeuna squadra di 60 osservatori n giro per ilmondo. Sarebbe fantastico, ma il Napolinon ha queste potenzialità. Lui deve sololimitarsi ad allenare. Mi chiedi se resta?Non lo so, direi di no in questo momento,ma poi in un mese può cambiare tutto. SeDe Laurentiis lo asseconda lui resta a Na-poli, altrimenti va via. Ma non perché hala famiglia a Liverpool, sono stupidaggi-ni. Resta o va via se è convinto o menodel progetto Napoli, non per altri moti-vi”.

Ma a Napoli l’ambiente è maturo, par-liamo di ambiente, non solo di società esquadra?

“Napoli è una città particolare. Qua u-na mattina un ragazzino che non ha maivisto un campo di calcio apre un sito e i-nizia a sparare sentenze. Ho letto chequalcuno che non ho il piacere di cono-scere mi ha attaccato. Io sono nel calcioda 70 anni, ho giocato in serie B, ho alle-nato in C, come dirigente sportivo ho la-vorato con società di serie A, ho portato inItalia insieme a Riccardo Sogliano gioca-tori come Thuram ed altri ancora. Con laDamiano Promotion ho vinto due scudet-ti, oltre lanciare centinaia di ragazzi nelcalcio professionistico. Ho il numero pri-vato di tutti coloro che contano nel calcioitaliano e se voglio parlare con loro nondevo fare anticamera. Non conosco que-sti ragazzini che mi hanno attaccato, e senon li conosco significa che non contanonulla. Quando parlano di me non so cosadicono: purtroppo a Napoli c’è anche chiascolta questi ragazzini che nel mondodel calcio sono nullità. E questo è un pro-blema. E’ difficile fare calcio in una cittàin cui si sta anche dietro alle parole di chiè deficiente in materia di calcio”.

Ultima cosa: arriva Zeman…“Ecco, questo è uno col il quale si può

parlare di calcio, e dal quale una personaintelligente ha anche molto da imparare.E’ sempre un piacere vedere le sue squa-dre: non vince molto, ma diverte. E quan-do parla non dice mai sciocchezze, comecerti ragazzini”.

“benitez ha sistemato tutto”l’intervistA A cArmine tAscone

“Non era per nulla facile dopo la partenza disastrata”

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La sosta di campionato èstata vissuta con paura efibrillazione dai tifosi delNapoli e dall’entourageazzurro. Più che le pocobrillanti esibizioni dellasquadra di Conte, i soste-nitori del Napoli si sonointeressati alle condizionidei propri giocatori.L’infortunio, serio, ma perfortuna senza conseguenzegravi, rimediato da Mer-tens in nazionale, che siaggiunge allo stop forzatoper Insigne, la febbre diMaggio, fermo ai box, ilmistero (quasi buffo) diZuniga, le cui condizioniappaiono sempre più ap-prossimative, non hannocontribuito a preparare inmaniera serena una partitache, a dispetto delle posi-zioni di classifica, nascon-de numerose insidie. Allaripresa delle “ostilità” gliazzurri saranno, infatti, at-tesi dall’impegno casalin-go contro il Cagliari. AlSan Paolo arriva Zeman eil suo gioco spumeggiantee imprevedibile. Sulla car-ta si dovrebbe trattare di u-na partita aperta, magaricaratterizzata da tante oc-casioni e altrettante reti.Un festival del gol che Hi-guain e compagni dovran-no vincere a tutti i costi.Partita difficile però, per-ché contro le cosiddette“piccole” non è mai statomolto semplice spuntarla.La sosta inoltre è giuntanel periodo di forma mi-gliore per il Napoli e fer-

marsi su più bello non avràcerto fatto piacere a Beni-tez, al di là della breve va-canza che gli ha consentitodi tornarsene per qualchegiorno dalla propria fami-glia. Poi ci sono le voci dimarcato, che continuano arincorrersi con un’attendi-bilità, però, molto appros-simativa. I nomi dei possi-bili acquisti sono numero-si, Perisic, Giovinco,Giaccherini, Pazzini, Dar-mian, una lista infinita,proprio come è accadutoin occasione della sessioneestiva del calciomercato.

Anche questa volta però,c’è da scommetterci, nes-suno indovinerà quelle chesaranno le scelte di Bigone Benitez e se arriverannorinforzi, soprattutto nelruolo lasciato per ora va-cante da Lorenzo Insigne,saranno giocatori che po-chi hanno pronosticatosulle pagine dei vari gior-nali, cartacei e web. Senzaunirsi alla schiera di chi e-labora ipotesi campate inaria, con la speranza di az-zeccare la previsione, saràbene limitarsi a dare fidu-cia allo staff azzurro, con-

sapevoli che almeno duepedine vanno inserite inun organico già moltocompetitivo e che con po-chi innesti nuovi si puòsferrare l’attacco alle pri-me della classe. Le assen-ze di Zuniga, Insigne, Mi-chu, Goulham impegnatoin Coppa d’Africa e oraanche di Mertens, il cuirientro però potrebbe esse-re immediato, impongonointerventi per motivi diquantità prima ancora chedi qualità. La rosa varinfoltita, più che rinforza-ta. Staremo a vedere. Perora il presente si chiamaCagliari e, come spesso ri-levato da Benitez, è benepensare una cosa alla vol-ta. Vincere e dare conti-nuità è l’unica strada dapercorrere, al di là dellechiacchiere da bar. Lestesse che hanno portatotanti opinionisti e presuntiintenditori di calcio, achiedere qualche settima-na fa le dimissioni del tec-nico, considerato quasi in-capace di intendere e di al-lenare. Gli stessi perso-naggi che poi, con una fac-cia tosta unica, hanno avu-to il coraggio di affermareche i risultati delle ultimesettimane siano dipesi pro-prio dai loro preziosi con-sigli, seguiti pedissequa-mente dall’allenatore delNapoli.

Bravi! Continuate così,la credibilità è un regaloche non tutti meritano diricevere…

l’uomo del giorno

contro Zeman per il FeStiVal del gol

di Marco Martone

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10lunedì

pagina 17 novembre 2014

A vedere esternare in tve sui social network il pre-sidente della Sampdoriac’è da tirare un sospiro disollievo, vista la derivamacchiettistica, kitch evolgare presa da Ferrero.Quanto lontani i tempi incui, sia pur in tono assaiminore, quel ruolo di mat-tacchione televisivo losvolgeva De Laurentiis.Bordate, sfuriate, battutepiù o meno grevi, annunciin pompa magna sulle ri-voluzioni di cui necessitail mondo del pallone, sket-ch più o meno divertenti.Sembra preistoria perchédal ritiro di Dimaro in poiDe Laurentiis ha staccatola spina.

Zero interviste, nessunaapparizione pubblica, si-lenzio mediatico interrottosolo da qualche tweet diauguri. Una strada oppostaa quella battuta solo fino aqualche mese fa, quandola scoperta di twitter avevaacuito nel patron quellavoglia di confrontarsi colmondo. Aurelio tace e oracome ora è meglio così.Un profilo basso ma pro-fessionale. La squadra per-deva e lui stava zitto, lasquadra ha ripreso a vince-re e lui, anziché farsi tron-fio di gloria e prendersi imeriti di non aver cacciatoBenitez, è rimasto zitto lostesso. Nessun trionfali-smo, nessun proclama, a-vanti a lavorare senza per-dersi in chiacchiere. Scot-tato dalle critiche e dalle

cattiverie sicuramente, maanche consapevole che al-la lunga sono i fatti a par-lare. E sono quelli checontano davvero, non leparole. Dunque sì, a me ilDe Laurentiis silenziosopiace di più ma solo di unacosa ho paura. Che nonparli abbastanza con Beni-tez. Perché le parole nondette in certi casi sono unerrore quanto parlare asproposito. Se c’è un mo-mento storico in cui si puòprovare a convincere donRafaè a continuare nellasua avventura azzurra èquesto: dimostrandogli

con i fatti e con gli acqui-sti di gennaio che il pro-getto non è cambiato ri-spetto a quanto venne pro-spettato a Benitez nel pri-mo incontro nella casa in-glese di Rafa. Dimostran-dogli che la fiducia ribadi-ta in silenzio nel periodoopaco è ancora più forte a-desso. Dicendogli chequesto Napoli ha bisognodi lui per continuare a cre-scere. E non dicendoglibugie. Se il settore giova-nile non decollerà mai acerti livelli lo si dica. Se lestrutture miglioreranno maCastelvolturno non sarà

mai Milanello lo si dica.Se la società potrà anchearricchirsi di nuove figureprofessionali ma non cisarà mai la pletora di diri-genti che hanno altri clublo si dica. Se il top-playerda 6 milioni a stagione nonsi può prendere va benema garantisca che gli inve-stimenti ci saranno in mi-sura sempre crescente, siapur nel rispetto dei para-metri. Tutte queste cose ledica chiaramente De Lau-rentiis a Benitez. Perché leparole che non si sono det-ti potrebbero dare un futu-ro da star a questo Napoli.

casa napoli

aurelio e raFa, le parolecHe non Vi Siete detti

di Fabrizio Pccolo

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17 novembre 2014 pagina

Finalmente il “pipita”

Higuain torna a ruggire

dopo un inizio difficile riecco il bomber

L’avvio di stagione diGonzalo Higuain è statopraticamente lo specchiodell’inizio della stagionedel Napoli. E questo spec-chio ha mostrato, ancora u-na volta, quanto questogiocatore risulti fondamen-tale per l’economia dell’in-tera squadra. Le primegiornate di campionato cihanno offerto, ahinoi, un“Pipita” spento, apparente-mente svogliato, talvoltanervoso, che correva a rit-

mi blandi per il campo,senza riuscire a mettere inluce la classe che contrad-distingue i grandi campio-ni. Eppure la stoffa delcampione, del grande cam-pione, lui ce l’ha cucita ad-dosso, proprio come unaseconda pelle. Dove era fi-nito il giocatore che lascorsa stagione ci aveva a-bituati ai grandi gol, aigrandi assist, alle grandigiocate? In tanti ce lo sia-mo chiesti. E diverse sonostate le risposte che ci sia-mo dati. Forse questo scar-

so rendimento era legatoalla delusione per il gol dalui sbagliato nella finalemondiale in Brasile, controla Germania, che avrebbeprobabilmente permessoalla sua Argentina di saliresul tetto del mondo; o, for-se, era dettato dall’insof-ferenza nel dover giocare,col Napoli, una competi-zione meno prestigiosadella Champions, qual è,appunto, l’Europa League.Forse si trattava solamentedi un periodo in cui le cosegiravano un po’ storte. Og-

gi fortunatamente non hapiù senso trovare delle ri-sposte. Higuain si è ritro-vato e il Napoli ha ritrova-to il suo trascinatore. Tri-pletta magnifica al Verona,gol spettacolare alla Romain mezza rovesciata, golpareggio a Bergamo conl’Atalanta, gol partita allaFiorentina. Nelle sole ulti-me quattro giornate dicampionato, il “Pipita” ètornato ad essere uno deipiù moderni e completi trai campioni in circolazione.

il calcio non parla americano …. !

di GiusePPe Picco-lo

Spesso ci si chiede per-ché gli Stati Uniti non hamai conseguito grandi ri-sultati nel calcio, una per-plessità motivata se si ri-flette sulle molteplici ca-pacità dei suoi abitanti intante discipline.

Mi sono casualmenteritrovato ad assistere aduna partita in TV tra duerappresentative femminiliche mi ha chiarito diversiaspetti evidenti, la primaera che i telecronisti ten-devano a spiegare tutto,ma proprio tutto, come separlassero ad un bambinodi tre anni o, appunto, adun americano medio peril quale il soccer è ancorauna cosa incomprensibi-le. Le mie orecchie esper-

te, inorridendo, hannosentito, per spiegare unasemplice rimessa in gio-co, frasi del tipo: «ades-so, dato che la palla è fi-nita oltre la linea, il gio-catore può rimetterla incampo posizionando ilpallone stesso sulla lineae calciandolo…»

La seconda è che ciòpiù appassionava il pub-blico erano quei rigori ti-rati partendo da tre quarticampo palla al piede, con5 secondi per concludere.Ovvero la cosa più idiotainventata negli ultimi an-ni e applicata al calcio.

Evidentemente le ragio-ni dello scarso attacca-mento al calcio sono daricercare nella culturasportiva, gli americanisono tradizionalisti e pre-stano poca attenzione al

soccer ignorandone spes-so persino le regole percontro una sorta di repul-sione sportiva. Anche l’i-taliano medio non trovagli stimoli giusti per go-dere una partita di footbalamericano e poco gli ap-passiona tutto lo spetta-colo coreografico cheruota intorno a questosport nazionale.

Due diverse passionimaturate nel tempo , duestili di vita contrastantiche rispecchiano anche leabitudini quotidiane vuoiche si parli di cibo o dimoda, ognuno fermo nel-le proprie convinzioni e adifendere principi intoc-cabili.

Credo che da una miapersonale valutazione ilcalcio ed il footbal ameri-cano abbiano due diverse

velocità di visione, losport nazionale america-no non teme distrazioni,si può tranquillamente al-lontanarsi dallo schermo,per bere una birra o pren-dere un caffè, senza ilpericolo di perdere qual-che azione determinante,il calcio è più sanguignoe imprevedibile, ti abbas-si a raccogliere il teleco-mando che un tiraccio dafuori area cambia le sortidella partita.

Ritengo più entusia-smante e stimolante ilcalcio, senza denigraregli americani, e che la vi-sta in diretta allo stadio diuna azione travolgentefaccia esplodere di veragioia, una scarica di adre-nalina un “carpe diem”sportivo.

Viva il Calcio !!!!

di Francesco basile

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di Mario Passaretti

Le critiche piovute adinizio stagione per unapartenza deludente stan-no lasciando spazio soload elogi. Ebbene si, ilmondo calcistico è spi-etato e pieno di contrad-dizioni. Ma mister Ben-itez ha esperienza davendere e sa quanto è du-ra. In pochi giorni si pas-sa da grande allenatore auomo inadeguato al con-testo italiano. Fatto stache l'allenatore sta rius-cendo a trasformare ledurissime critiche, pi-ovute forse troppo infretta su di lui e sulladirigenza, in elogi ed ap-plausi, capaci di chiuderela bocca a chi non ha esi-tato a sputar veleno, cer-cando di stravolgere gliequilibri. Adesso ilNapoli sta giocando unbuon calcio ovviamenteoffensivo e riesce a

portare avanti il discorsoEuropa League, magarinon fornendo grandi

prestazioni, ma raggiun-gendo buoni risultati checi consentono di andare

avanti e poter aprire n-uovi scenari europei. Pal-coscenici più idonei aDon Rafè e ad un pubbli-co napoletano che dopoaver meravigliato mezzaEuropa con le sue spetta-colari coreografie oravorrebbe essere sullabocca di tutti per qualchetrofeo conquistato dagliazzurri.Adesso la squadrasta carburando bene for-nendo ottime prestazionidegne di cronaca dovetutti i suoi giocatori sonodeterminanti. Su tuttiJosé Maria Callejon, s-copertosi bomber ecapocannoniere in com-pagnia dell'argentinoTevez con 8 reti all'atti-vo, e l'immancabileHiguain, goleador di raz-za che dopo un inizio sot-to tono ora non sbagliaun colpo sotto porta tor-nando ad essere ilbomber che tanto manca-va.

napoli, una lenta risalitadopo un Avvio difficile i rAgAzzi di benitez sono in crescitA

Adesso le critiche stanno lasciando il passo soltanto ad elogi

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Una vittoria nel nome di Ciro Espositofotocronaca di Ciro Lauria

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17lunedì

17 novembre 2014 paginaina

Una vittoria nel nome di Ciro Esposito

NAPOLI: Rafael, maggio, Albiol, Kouli-

baly, Ghoulam, Jorginho, david lopez

(75' inler), Callejon, hamsik (66' Garga-

no), insigne (72' mertens), higuain. A di-

sp.Andujar, Colombo, henrique, Britos,

mesto, Radosevic, de Guzman, michu,

zapata. All.Rafa Benitez

ROMA: de sanctis, torosidis (83' liajic),

manolas, Yanga-mbiwa, holebas, pja-

nic, Ketia, nainggolan, Gervinho, Flo-

renzi (65' iturbe), totti (65' destro). All.

Rudi Garcia

ARBITRO: tagliavento di terni

MARCATORI: 3' G. higuain, 85' J. Cal-

lejon

nApoli-romA 2-0

fotocronaca di Ciro Lauria

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A Firenze decide un guizzo del Pipita

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lunedì

17 novembre 2014 21

A Firenze decide un guizzo del Pipita

FIORENTINA: neto, tomovic, Gonzalo,

savic, marcos Alonso (83' pasqual),

Fernandez, Aquilani (66' pizarro), Borja

valero, Cuadrado, ilicic (73' Gomez),

Babacar. All. vincenzo montella

NAPOLI: Rafael, maggio, Albiol, Kouli-

baly, Ghoulam, lopez silva, Jorginho,

Callejon, hamsik (75' de Guzman), insi-

gne (28' mertens), higuain (85' henri-

que). A disp.Andujar, Colombo, Britos,

mesto, Gargano, inler, zapata. All.Rafa

Benitez

ARBITRO: valeri di Roma

MARCATORI: 62' G. higuain

fiorentinA-nApoli 0-1

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24lunedì

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De Guzman l’antidoto per lo Young Boysfotocronaca di Ciro Lauria

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25lunedì

17 novembre 2014 pagina

De Guzman l’antidoto per lo Young Boys

NAPOLI: Rafael, mesto, henrique, Kou-

libaly, Britos (38' Ghoulam), Gargano,

inler, insigne (73' Callejon), de Guzman,

mertens, duvan (79' higuain). A disp.An-

dujar, maggio, Albiol, Jorginho. All.Rafa

Benitez

BSC YOUNG BOYS: mvogo, hadergjo-

naj, vilotic, von Bergen, Rochat, Berto-

ne, steffen, Gajic (61' Kubo), nuzzolo

(61' nikci), sanogo, hoarau (68' Afum).

All. uli Forte

ARBITRO: hansin (danimarca)

MARCATORI: 45'+1' J. de Guzman, 65'

J. de Guzman, 83' J. de Guzman

nApoli-ypung boys 3-0

fotocronaca di Ciro Lauria

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27lunedì

17 novembre 2014

di bruno Marra

La doppia vittoria delNapoli con Roma e Fio-rentina, che ha esaltatolegittimamente il mondoazzurro e ci ha dato il bri-vido stupendo della risa-lita verso il cielo, è avve-nuta nella prima settima-na di novembre, ovverodopo il 31 ottobre. Unadata che non è banalmen-te quella di Halloween,ma molto più in manierapregnante il giorno dellamorte di Eduardo De Fi-lippo, di cui si è celebratoil quarantennale con ceri-monie solenni ma anchenel grande affetto popola-re. Dopo quella vittoriaspettacolare con la Romaal San Paolo mi sarebbepiaciuto il titolo “Napolimilionaria” proprio in o-nore di Eduardo e dellasua commedia probabil-mente più incisiva ed em-blematica per forza e filo-sofia. Milionaria non e-conomicamente ma di ric-chezza umana ed emoti-va.

E’ talmente profonda edimmensa la produzioneartistica di Eduardo che èarduo e spesso impossibi-le poterne enucleare l’o-pera più alta anche a di-stanza di decenni. Ma sesi potesse fare una sum-ma dell’ideologia eduar-diana e della sua visionedel mondo attraverso lanapoletanità, è certo che“Napoli Milionaria” rac-chiude in sé l’intero hu-mus della sua drammatur-gia. La storia è quella diuna famiglia dei quartieripopolari sullo sfondo del-

la seconda guerra mon-diale. Gennaro Jovine èun uomo reduce dallaguerra che ritrova il suo“basso” trasformato in u-na base di spaccio illega-le di alimenti. Amedeovede sua moglie e suo fi-glio trasformati in aguz-zini che taglieggiano conla vendita al nero tantissi-mi miserabili avventori.Amedeo è appena tornatodalla guerra, è riuscito asfuggire alla morte equando torna a casa hasolo voglia di sfogarsi, diraccontare le sue vicende,di mostrare e condividereil suo dolore. Gli baste-rebbe e si aspetterebbe diessere abbracciato e cura-to dalla sua famiglia, for-s’anche recondidamentecon il desiderio di essereidolatrato e reso un eroedi guerra. Ma attorno a sétrova solo indifferenza,quasi fastidio. La fraseche gli ripetono continua-mente è: “Gennà, la guer-ra è finita”, come a volerdire: basta, non ne parlia-mo più. E Gennaro più siguarda attorno e più capi-sce che in fondo la guerraalla sua famiglia gli hafatto apparentemente delbene, perché ritrova ilbasso rimodernato, suamoglie che naviga nellusso ed un apparente a-gio al quale però fa dacontraltare una totale di-sgregazione affettiva. Lamoglie ha un compagnodi affari (che è anche na-scosto amante) losco etruffaldino che assicurasoldi facili ma anche im-plicazioni con la giusti-zia. La figlia Maria Rosa-

ria è rimasta incinta da unsoldato americano ed ilfiglio è diventato un la-dro.HA DA PASSA’ ‘ANUTTATA - Questo ilquadro eloquente che ol-tre a raccontare di unaNapoli ostaggio dellaborsa nera è una univer-sale trasposizione dellemiserie umane e delle ef-feratezze morali che mol-to spesso lasciano il se-gno in maniera più ser-peggiante ed intima di undisastro come la guerra.Ma tutto ha un prezzo edin questa famiglia che sinutre sul sangue degli al-tri e si affama della po-vertà altrui si abbatte lalegge del contrappasso.La nipotina Assunta siammala gravemente e c’èbisogno di una medicinaparticolare per salvarsi.Una medicina introvabilenell’intero quartiere. Fin-chè quando la situazionesta precipitando bussa al-la porta il ragionier Spa-siano, un uomo vecchio eridotto sul lastrico pro-prio dagli aguzzini dellafamiglia Jovine. Spasianonon chiede soldi per lamedicina, e nell’ultimopalpito di una esistenzadistrutta dà uno schiaffomorale ed una lezione divita dicendo che se i suoifigli stanno morendo difame per colpa loro, luinon farà morire un’altrabambina innocente. Lacommedia si chiude conAssunta che nel suo letti-no viene visitata dal me-dico che si congeda conun laconico: deve passarela nottata. Una frase che èdiventata il simbolo ed u-

no slogan epocale, mache è stato tradotto in ma-niera errata nonchè stru-mentale. Addirittura qual-cuno ha voluto dare allafrase una connotazionepolitica e molti ancorahanno apposto cappelli ebandiere faziose su quellaespressione. Oggi la fa-mosa “Ha da passà a nut-tata” viene vista come unimpeto di speranza, comea dire: prima o poi la not-te dovrà passare. Ma nonè questo il senso origina-rio, che in realtà è esatta-mente opposto. Gennarodice “ha da passà a nutta-ta” senza alcun barlumedi speranza, lo dice comechi aspetta cinicamenteun verdetto, ovvero: soloquando passerà la nottatacapiremo se la bimba saràviva o morta. Ed in quellabimba, la metafora edoar-diana, raffigura Napoli,martoriata dalla guerra,dalla fame ma vieppiù daisuo stessi diavoli interio-ri. Sopravviveremo o mo-riremo? Una domandache non ha mai avuto unarisposta. Forse perchéquella nottata non è anco-ra passata…

napoli Milionaria nel nome del genio di eduardo“Ha da passà a Nuttata” il vero significato di un urlo di dolore

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2lunedì

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Che paura per Dries

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29lunedì

17 novembre 2014 pagina

22/11 18:00 Atalanta-Roma 4.40 3.40 1.85

22/11 20:45 Lazio-Juventus 3.85 3.30 2.00

23/11 12:30 Torino-Sassuolo 1.85 3.35 4.50

23/11 15:00 Udinese-Chievo 1.85 3.30 4.55

23/11 15:00 Napoli-Cagliari 1.40 4.55 7.75

23/11 15:00 Parma-Empoli 2.15 3.25 3.45

23/11 15:00 Cesena-Sampdoria 3.90 3.25 2.00

23/11 15:00 Verona-Fiorentina 3.45 3.25 2.15

23/11 20:45 Milan-Inter 2.60 3.25 2.70

24/11 20:45 Genoa-Palermo 2.20 3.20 3.40

lA clAssificA

JUVENTUS 16 8 4 4 0 13 6

UDINESE 15 8 4 3 1 10 3

LAZIO 15 8 4 3 1 12 8

NAPOLI 14 8 4 2 2 12 5

MILAN 14 8 4 2 2 16 12

CAGLIARI 13 8 3 4 1 9 6

PALERMO 13 8 4 1 3 11 10

GENOA 12 8 3 3 2 13 11

ROMA 11 8 3 2 3 9 8

CATANIA 11 8 2 5 1 10 11

SIENA 10 8 2 4 2 7 5

ATALANTA 9 8 4 3 1 11 9

FIORENTINA 9 8 2 3 3 9 8

CHIEVO 9 8 2 3 3 6 7

PARMA 9 8 3 0 5 10 17

INTER 8 8 2 2 4 10 14

BOLOGNA 7 8 2 1 5 5 12

NOVARA 6 8 1 3 4 11 16

LECCE 4 8 1 1 6 6 15

CESENA 3 8 0 3 5 3 10

21/11 20:30 Frosinone-Livorno 2.30 3.00 3.30

22/11 15:00 Perugia-Ternana 1.90 3.10 4.50

22/11 15:00 Brescia-Carpi 2.50 3.00 2.95

22/11 15:00 Avellino-Varese 1.87 3.15 4.50

22/11 15:00 Modena-Pescara 2.35 3.00 3.20

22/11 15:00 Lanciano-Crotone 2.00 3.10 3.90

22/11 15:00 Vicenza-Cittadella 2.30 2.95 3.35

22/11 15:00 Pro Vercelli-Entella 2.05 3.00 4.00

22/11 15:00 Spezia-Bologna 2.60 2.90 2.90

22/11 15:00 Bari-Trapani 2.00 3.15 3.90

23/11 18:00 Catania-Latina 1.85 3.20 4.60

CLASSIFICA

CARPI 28 14 8 4 2 27 14

FROSINONE 25 14 7 4 3 22 12

LIVORNO 24 14 7 3 4 23 12

SPEZIA 24 14 7 3 4 16 11

AVELLINO 23 14 6 5 3 15 14

LANCIANO 22 14 5 7 2 21 16

BOLOGNA 22 14 6 4 4 17 14

TRAPANI 22 14 6 4 4 23 29

PERUGIA 21 14 5 6 3 13 11

P. VERCELLI 17 14 5 2 7 17 16

BRESCIA 17 14 4 5 5 14 16

PESCARA 16 14 4 4 6 24 22

CATANIA 16 14 4 4 6 22 22

BARI 16 14 4 4 6 16 20

VARESE 16 14 4 5 5 20 25

VICENZA 16 14 4 4 6 10 17

MODENA 15 13 3 6 4 10 11

TERNANA 15 14 3 6 5 12 17

ENTELLA 15 13 4 3 6 11 19

CROTONE 13 14 3 4 7 15 20

LATINA 13 14 2 7 5 12 17

CITTADELLA 12 14 2 6 6 20 25

Si parte con roma e Juve

Si chiude lunedì a marassi

si riprende dopo lA sostA delle nAzionAli

serie b, l’Avellino riceve il vArese

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2lunedì

pagina 17 novembre 2014 30

22/11 16:00 Atletico Madrid-Malaga 1.43 4.00 8.00

22/11 18:00 Eibar-Real Madrid 13.00 6.75 1.18

22/11 20:00 Barcellona-Siviglia 1.20 6.50 12.00

22/11 22:00 La Coruna-R. Sociedad 3.25 3.30 2.15

23/11 12:00 Rayo V.-Celta Vigo 2.60 3.30 2.60

23/11 17:00 Levante-Valencia 5.00 3.75 1.65

23/11 19:00 Elche-Cordoba 1.95 3.25 3.90

23/11 21:00 Villarreal-Getafe 1.40 4.40 7.50

24/11 20:45 Granada Cf-Almeria 2.00 3.30 3.70

CLASSIFICA

REAL MADRID 27 11 9 0 2 42 11

BARCELLONA 25 11 8 1 2 25 5

VALENCIA 24 11 7 3 1 23 9

ATL.MADRID 23 11 7 2 2 20 11

SIVIGLIA 23 11 7 2 2 18 11

MALAGA 21 11 6 3 2 14 9

CELTA VIGO 20 11 5 5 1 17 11

VILLARREAL 15 11 4 3 4 15 13

GETAFE 14 11 4 2 5 8 14

EIBAR 13 11 3 4 4 13 15

ATL.BILBAO 12 11 3 3 5 7 12

ESPANyOL 11 11 2 5 4 11 13

RAyO V. 11 11 3 2 6 14 24

GRANADA 10 11 2 4 5 6 17

R.SOCIEDAD 9 11 2 3 6 12 16

ALMERIA 9 11 2 3 6 9 14

LA CORUNA 9 11 2 3 6 12 21

ELCHE 9 11 2 3 6 10 22

LEVANTE 9 11 2 3 6 7 25

CORDOBA 6 11 0 6 5 8 18

22/11 17:00 Bastia Sc-Lione 3.70 3.30 2.00

22/11 20:00 Guingamp-Rennes 2.50 3.10 2.85

22/11 20:00 Lorient-Lens 1.78 3.60 4.30

22/11 20:00 Monaco-Caen 1.58 3.65 6.00

22/11 20:00 Nizza-Reims 1.95 3.25 4.00

23/11 14:00 Nantes-St Etienne 2.70 2.95 2.75

23/11 17:00 Montpellier-Tolosa 2.50 3.10 2.85

23/11 21:00 Marsiglia-Bordeaux 1.63 3.75 5.20

CLASSIFICA

MARSIGLIA 28 13 9 1 3 27 12

PSG 27 13 7 6 0 25 8

LIONE 26 13 8 2 3 27 11

BORDEAUX 24 13 7 3 3 20 15

NANTES 23 13 6 5 2 13 9

ST.ETIENNE 22 13 6 4 3 13 12

RENNES 19 13 5 4 4 15 14

MONACO 19 13 5 4 4 15 14

METZ FC 18 13 5 3 5 13 15

REIMS 18 13 5 3 5 14 21

TOLOSA 17 13 5 2 6 17 17

NIZZA 17 13 5 2 6 17 19

MONTPELLIER 17 13 5 2 6 11 13

LILLE 16 13 4 4 5 9 12

BASTIA 13 13 3 4 6 11 17

EVIAN TG 13 13 4 1 8 12 22

CAEN 12 13 3 3 7 15 17

GUINGAMP 12 13 4 0 9 10 24

LENS 11 13 3 2 8 12 17

LORIENT 10 13 3 1 9 10 17

il real madrid difende

il suo fresco primato

spAgnA, l’unidici di Ancelotti in contro l’elbAr

frAnciA, il psg continuA lA rincorsA

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31lunedì

17 novembre 2014 pagina

122/11 1 6:00 Leicester-Sunderland 2.05 3.35 3.50

22/11 16:00 Chelsea-W.B.A. 1.22 6.10 11.00

22/11 16:00 Manc.City-Swansea 1.35 4.85 7.70

22/11 16:00 Newcastle-qpr 1.85 3.35 4.25

22/11 16:00 Stoke City-Burnley 1.65 3.50 5.50

22/11 16:00 Everton-West Ham 1.85 3.35 4.25

22/11 18:30 Arsenal-Manch.r Utd 2.20 3.30 3.20

23/11 14:30 Crystal P.-Liverpool 4.40 3.40 1.82

23/11 17:00 Hull-Tottenham 3.40 3.30 2.10

24/11 21:00 Aston Villa-Southampton 4.65 3.50 1.75

CLASSIFICA

CHELSEA 29 11 9 2 0 28 11

SOUTHAMPTON 25 11 8 1 2 23 5

MAN.CITy 21 11 6 3 2 22 12

WEST HAM 18 11 5 3 3 19 14

SWANSEA 18 11 5 3 3 15 11

ARSENAL 17 11 4 5 2 19 13

MAN.UTD 16 11 4 4 3 17 14

NEWCASTLE 16 11 4 4 3 13 15

STOkE 15 11 4 3 4 12 13

EVERTON 14 11 3 5 3 20 18

LIVERPOOL 14 11 4 2 5 14 15

TOTTENHAM 14 11 4 2 5 14 16

W.BROMWICH 13 11 3 4 4 13 15

SUNDERLAND12 11 2 6 3 12 19

HULL 11 11 2 5 4 13 15

ASTON VILLA 11 11 3 2 6 5 16

CRySTAL P. 9 11 2 3 6 14 20

LEICESTER 9 11 2 3 6 11 18

qPR 8 11 2 2 7 11 22

BURNLEy 7 11 1 4 6 6 19

22/11 15:30 M'gladbach-Eintracht 1.45 4.60 6.00

22/11 15:30 Paderborn-Borussia D. 6.65 4.50 1.43

22/11 15:30 Schalke 04-Wolfsburg 3.15 3.35 2.20

22/11 15:30 Bayern-Hoffenheim 1.13 8.00 16.00

22/11 15:30 Hannover- Leverkusen 3.70 3.45 1.95

22/11 15:30 Mainz-Friburgo 2.05 3.30 3.55

22/11 18:30 Colonia-Hertha Berlino 2.10 3.30 3.40

23/11 15:30 Amburgo-W.Brema 1.93 3.50 3.70

23/11 17:30 Stoccarda-Augsburg 2.45 3.30 2.75

CLASSIFICA

BAyERN 27 11 8 3 0 27 3

WOLFSBURG 23 11 7 2 2 22 9

M'GLADBACH 20 11 5 5 1 15 6

HANNOVER 19 11 6 1 4 9 11

HOFFENHEIM 17 11 4 5 2 17 14

LEVERkUSEN 17 11 4 5 2 17 15

AUGSBURG 15 11 5 0 6 14 12

MAINZ 05 15 11 3 6 2 13 12

PADERBORN 15 11 4 3 4 16 16

FC COLONIA 15 11 4 3 4 11 11

SCHALkE 04 14 11 4 2 5 14 15

FRANCOFORTE 12 11 3 3 5 17 23

FRIBURGO 11 11 2 5 4 11 14

HERTHA 11 11 3 2 6 15 21

DORTMUND 10 11 3 1 7 12 17

BREMA 10 11 2 4 5 14 24

AMBURGO 9 11 2 3 6 4 14

STOCCARDA 9 11 2 3 6 14 25

in premier il clou

è arsenal- m. united

lA cApolistA chelseA hA un turno semplice

bundesligA: tutto fAcile per il bAyern

Page 32: Cuore azzurro n°105 del 21/11/2014