Cuore Azzurro N. 70 - 28 settembre 2012

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MagazineMagazine

Federico Alvino:adolescenza azzurra

Associazione Napoli Club:Casale chiama New York

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Foto album di agosto:gioie, scippi e dolori

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Associazione Napoli Club:Casale chiama New York

COPIA OMAGGIO

FOTOAGENZIA MOSCA

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26 SETTEMBRE 2012

CLASSIFICA DI SERIE A 2012/2013SQUADRA P G V N P GF GS

JUVENTUS 12 4 4 0 0 11 2NAPOLI 10 4 3 1 0 8 2LAZIO 9 4 3 0 1 7 2SAMPDORIA (–1) 9 4 3 1 0 7 4FIORENTINA 7 4 2 1 1 6 4INTER 6 4 2 0 2 6 5GENOA 6 4 2 0 2 6 6ATALANTA (–2) 5 4 2 1 1 3 2CATANIA 5 4 1 2 1 5 6ROMA 4 3 1 1 1 7 6TORINO (–1) 4 4 1 2 1 4 3PARMA 4 4 1 1 2 4 6UDINESE 4 4 1 1 2 6 9BOLOGNA 4 4 1 1 2 5 8MILAN 3 4 1 0 3 4 5CHIEVO 3 4 1 0 3 3 7CAGLIARI 2 3 0 2 1 2 4PESCARA 1 4 0 1 3 3 10PALERMO 1 4 0 1 3 1 8SIENA (–6) –1 4 1 2 1 5 4

25-26-27 SETTEMBRE 2012

FIORENTINA - JUVENTUS

PESCARA - PALERMO

CATANIA - ATALANTA

CHIEVO - INTER

GENOA - PARMA

MILAN - CAGLIARI

NAPOLI - LAZIO

ROMA - SAMPDORIA

TORINO - UDINESE

SIENA - BOLOGNA

5 ª G I O R N ATA

29-30 SETTEMBRE 2012

PARMA - MILAN

JUVENTUS - ROMA

UDINESE - GENOA

ATALANTA - TORINO

BOLOGNA - CATANIA

CAGLIARI - PESCARA

LAZIO - SIENA

PALERMO - CHIEVO

SAMPDORIA - NAPOLI

INTER - FIORENTINA

6 ª G I O R N ATA

Max Bonardi

DA CATANIA CON FURORE

Eccoci di nuovo ai posti di combattimento. E siamo in buonacompagnia. Il Napoli quest’anno è partito a palla e, trannelo scippo di Pechino e il pareggio di domenica scorsa a Ca-

tania, il curriculum della squadra di Mazzarri è costellato solodi vittorie, alcune anche roboanti (3-2 amichevole col Bayern,3-0 al Palermo, 2-1 alla Fiorentina e 4-0 nell’esordio in EuropaLeague). Insomma ci sono tutti i presupposti per vivere una sta-gione indimenticabile. E pensare che i napoletani sono da pocoorfani di Lavezzi, finora considerato re indiscusso della città enovello Maradona dell’anno 2000. Ma il Pocho ha pensato bene(secondo lui) di fare le valigie e partire alla volta della Ville Lu-mière, ovvero Parigi e i petroldollari dei ricconi arabi. Chi avràfatto l’affare lo diranno i prossimi giorni. Certo, a un’offerta diquella portata (31-32 milioni di euro), De Laurentiis non avreb-be mai detto no. I tifosi, dapprima hanno mugugnato, ma poihanno trovato un nuovo idolo: Lorenzo Insigne da Frattamag-giore. Ancora più eroe perché frutto del vivaio azzurro. Piuttostosi sarebbero aspettati qualche investimento più consistente sulmercato, ma per ora i fatti danno ragione (e quando mai no!) al

presidente azzurro. Le prodezze del minibomber hanno già man-dato in soffitta le serpentine del Pocho e la maturazione di Ham-sik è sotto gli occhi di tutti. Tutto bene fino a domenica scorsa,dove un Napoli strafavorito e con un uomo in pioù non è statoicapace di scardinare la difesa del Catania. E oggi già rincorre laJuventus sempre a punteggio pieno e imbattuta, tranne che inCoppa Italia, da ben 42 match. Un pareggio che ha fatto già scat-tare i campanelli d’allarme perché gli azzurri, nonostante la su-periorità numerica e lo schieramento con 4 punte non solo nonsono riusciti a rendersi pericolosi, ma addirittura hanno rischiatogrosso nel finale dell’incontro. Forse il caldo ha avuto il suo pe-so, ma piuttosto la tattica di Mazzarri ha cozzato contro un muroe il tecnico di San Vincenzo non ha saputo trovare il modo diaprire la scatola etnea. Meno male che c’è subito il match conla Lazio, con i biancazzurri reduci da una sconfitta immeritatatra le mura amiche per mano del Genoa di De Canio. Lo scontrosi preannuncia acceso, gli azzurri devono assolutamente fare ri-sultato perché il rischio di perdere punti dalla capolista esisteeccome. Allora, bando alla fatica, in campo per i tre punti!

Si ritorna in campo per un nuovo campionato e ovviamenteritorniamo noi con la nostra rubrica (speriamo ancora ac-cativante n.d.r), ma soprattutto torna la “squadra” degli

arbitri, che quest’anno è leggermente più nutrita perché, comeben noto, nella massima serie sono stati introdotti i giudici diporta, per i quali già si fa fatica a definirli (giudici di linea, ar-bitri addizionali), ma su quest’argomento ci torneremo, ecco-me. Dunque quest’anno tutti a Sportilia, per questo consuetoraduno precampionato dove co-me avviene per le compaginicalcistiche, si è cercato un con-fronto tra gli Organi Tecnici e idirettori di gara, che oltre allaverifica atletica con tempi da ri-spettare ben precisi, è stato evi-denziato anche un bilancio dellastagione precedente, oltre adapprofondimenti di natura nor-mo-regolamentare. Come si di-ce in gergo giornalistico, c’èstata “molta carne al fuoco” inquanto, oltre ad aver ritenutopositiva tutta la stagione arbi-trale scorsa (non si guardi la singola partita), sono state rispet-tate per una buona percentuale tutte le direttive impartite, checome per qust’anno si basano su tre capisaldi importanti, e peri quali si punta a curarne il relativo margine di errore: calcio dirigore, fuorigioco e condotta violenta. Si dica altresiì che conun calcio al quale viene richiesta sempre più spettacolarità, og-gi gli arbitri a buon ragione possono definirsi i custodi di tuttociò, e per farlo vengono richieste ai giudici due applicazioni:far giocare il piu’ possibile, e reprimere le condotte violente.Non è poco, se pensiamo che questi signori devono anche pen-sare ad… arbitrare.

TUTTI IN CAMPOTUTTI IN CAMPO

Osservatorio arbitrale

Giuseppe Gargiulo (ex arbitro)Giuseppe Gargiulo (ex arbitro)


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ORGANO UFFICIALE DELLAASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB

Sede legale: Corso Novara, 5 NapoliAnno VII n° 70 26 settembre 2012

Direttore responsabile: Saverio Passarettihanno collaborato:

Luigi Alvino, Max Bonardi, Sergio Curcio, Maurizio de Giovanni, Paolo del Vaglio,Francesca Fortunato, Giuseppe Gargiulo, Carlo Longobardi, Salvatore Longobardi,Attilio Marchionne, Marco Martone, Massimo Sparnelli, Carmine Tascone

Registrazione Tribunale di Napoli N. 91 del 5/12/2007Fotocomposizione e Stampa: Ink & Paper s.r.l.

Grafica: Mario SuarezEdito dalla A.I.N.C.

chiuso in redazione martedì 25 settembre 2012 ore 14,00

NAPOLIA PIENO RITMO!Saverio Passaretti (presidente AINC)

NAPOLIA PIENO RITMO!Saverio Passaretti (presidente AINC)

Con la partita interna contro la Lazio riparte la distribuzio-ne di “Cuore Azzurro”. È con orgoglio che intendo rimar-care il grande successo della rivista riscontrato nello scor-

so campionato. Con uno spirito rinnovato ci presentiamo aglisplendidi tifosi azzurri in una nuova veste editoriale arricchitain grafica e contenuti e nella convinzione di ripetere, e perchéno, superare l’ottimo risultato ottenuto. Lo squadrone azzurrodell’ottimo mister Maz-zarri è partito davvero be-ne, inanellando tre vitto-rie consecutive in cam-pionato e un beneaugu-rante 4 a 0 contro gli sve-desi dell’AIK che ha san-cito la qualità realizzativadel cileno Vargas autoredi tre realizzazioni. Il pa-reggio sofferto ottenuto aCatania ha annebbiato lospumeggiane inizio, no-nostante il vantaggio scaturito dall’espulsione per fallo da ul-timo uomo di Alvarez su Cavani. La squadra non è poi riuscitaa concretizzare il risultato pieno rischiando non poco la beffafinale, evitata da un intervento miracoloso di De Sanctis cheha successivamente chiuso lo specchio della porta in un’altraclamorosa occasione creata da Gomez e conclusa per fortunasul palo. L’aspetto psicologico è ancora troppo influente sulrendimento del Napoli e a nulla è valsa l’ottima prestazionedel nostro “gioiellino” Insigne. Una gara strana conclusa aconti fatti con un buon punto visti i risultati delle altre con-tendenti. Bisognerà lavorare principalmente per acquisire lagiusta mentalità che distingue una squadra vincente dalle altre,un sano cinismo che consente di affrontare gli avversari senzaconsiderarne il singolo potenziale. È mia convinzione che ilmister saprà raggiungere tale condizione in breve tempo, ebando alle lamentele, affrontiamo con rinnovato entusiasmola compagine bianco-celeste.

LA VIGNETTA DI

Questa notturna con laLazio, intermezzo di

campionato in una settimana di tre impegni, do-vrà chiarire se il Napoli, arenatosi a Catania in unmatch confuso, impreciso, lento, è pronto a ripar-tire o è entrato in una fase improvvisa di stanca.La Juventus si è portata due punti avanti. La La-zio è un punto dietro. Il Napoli galleggia al secon-do posto. La classifica è ancora confortante. LaLazio è formazione temibile, ma forse accusa l’im-pegno europeo contro il Tottenham a Londra do-ve, giovedì scorso, ha lottato allo spasimo per por-tar via un pari. Il Napoli non ha scorie europeeperché contro l’Aik hanno giocato i rincalzi. Il Na-poli dovrebbe ripartire di gran carriera, ma è sta-to sulle gambe a Catania. La Lazio (difesa a quat-tro) è solida, ha un bel centrocampo esaltato daHernanes e pilotato da Ledesma, ha Klose puntafinale che fa male contro qualunque difesa. Le in-sidie per il Napoli sono tante e potrebbe giocareun brutto scherzo l’insicurezza dopo la prova opa-ca di Catania. La difesa sarà messa a dura prova.Guai a mollare la “guardia” di Klose. Guai a la-sciare spazio ai tiri improvvisi di Hernanes dalla

distanza, ma anche di Candreva. La difesa a quattro sgan-cia i terzini di fascia (Scaloni e Cavanda), serata dura pergli esterni azzurri che dovranno imporre la propria inizia-tiva e ripiegare. A centrocampo i laziali hanno più grinta.Sui calci piazzati sono pericolosi. Sui corner vengono avan-ti i corazzieri della difesa (Ciani 1,92). È toccato anche allaLazio sbattere contro il muro di un avversario (Genoa) erimetterci l’intera posta (De Sanctis ha salvato il pareggioa Catania). Non ci sono risultati scontati. Il campionato èbrutto, ma molto incerto. Avvantaggia molto la Juventusnon avere un avversario ben definito e forte, ma coinvolgesquadre non tradizionali (le solite big) a battersi per un po-sto Champions che, per il momento, sembra il massimoraggiungibile alle spalle della formazione torinese. Il Na-poli è sicuramente in lizza per il secondo posto. Ma controla Lazio c’è bisogno del miglior Napoli, del recupero di for-ma di Cavani, della riscossa di Pandev, dell’immediato ri-torno di Hamsik alla condizione brillante. C’è bisogno dinuova “linfa” sulle fasce e di due centrocampisti centraliche sappiano proteggere la difesa. C’è bisogno anche di unpubblico “affettuoso” che sostenga la squadra. È prestoper criticare, il campionato è appena all’inizio. La partitaè aperta a ogni sorpresa. Il Napoli gioca in casa e ha piùda perdere. Un pareggio consolerebbe solo la Lazio.

di Mimmo Carratelli


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Sergio Curcio

DUE OSTACOLI: PETKOVIC E FERRARA

Q uattro giorni e due partite per capirne di più su questoNapoli che ha vinto “largo” le prime tre di campionatoe poi è rimasto vittima del tabù “Cibali”, nonostante la

superiorità numerica per 89 minuti. Lazio e Sampdoria sonoclienti difficili, ma occorre riprendere stimoli e voglia da su-bito per evitare pericolose amnesie che, come si è visto a Ca-tania, rischiano di far piombare la squadra in un “vuoto” tec-nico, tattico e mentale, capace di frenare quei miglioramentiche dovrebbero consegnare l’etichetta di “grande”, di forma-zione matura e cinica in grado di diventare almeno l’anti-Juvepiù accreditata. Nel calcio, a sommesso avviso di chi scrive,la squadra perfetta non è mai esistita; ci sono state e ci sonoformazioni in grado di leggere e gestire benissimo le partitedall’alto di una superiore caratura tecnica e tattica dell’orga-nico, ma guai se un paio di pedine non danno il dovuto appor-to… Anche gli invincibili ritornano coi piedi per terra!!! Per-ciò questo Napoli, fermato a Catania da una squadra ben or-ganizzata e votata al sacrificio, ha solo (ri)scoperto limiti notiche, ci si augura, l’ulteriore e definitiva maturazione di ungruppo che è assemblato da quattro stagioni, possa ancor piùmascherare che ci siano difficoltà nello sviluppo di un giocoampio e arioso quando le avversarie si chiudono con tutti idieci giocatori dietro la linea della palla, è cosa risaputa e an-che logica… E questo discorso non vale solo per il Napoli, maè indubbio che a Catania, pur in superiorità numerica, gli az-zurri non sono stati capaci, né di sveltire il gioco, né di cercaredi saltare l’uomo ricorrendo all’uno contro uno, né di aggre-dire alti e con cattiveria (agonistica!!) le due linee di difesaetnee per sfondare sulle fasce e tenere sotto costante pressionei centrali rossoblù. Ha ragione da vendere Mazzarri quandodice che per restare in alto bisogna avere atteggiamenti bendiversi da quelli avuti al “Massimino”. Domani sera, controuna Lazio che scenderà al San Paolo per giocarsi la partita, ilNapoli ha l’occasione per riscattare Catania e allungare pro-prio nei confronti della squadra allenata da Petkovic, anch’es-sa “vittima” della maledizione della quarta vittoria consecuti-va e reduce dall’immeritato primo ko del campionato controun Genoa cinico e quadrato. In verità, anche contro il grifonerossoblù, i biancoazzurri hanno fatto sfoggio di bel gioco e diuna sicurezza nel gestire la gara che solo l’infortunio di Biavae il mortifero contropiede di Borriello hanno reso inutili. L’im-pronta del tecnico serbo c’è e si vede tutta: azioni ariose, so-

vrapposizioni, possesso palla, il tutto condito da carattere, sa-crificio e grinta per sviluppare un calcio attento, concreto, ag-gressivo con la qualità di gente come Ledesma, Hernanes eKlose. Intorno a questi tre campioni, in grado di garantireequilibrio, fantasia e finalizzazione alla manovra, Petkovic hacreato un collettivo importante che gioca con semplicità ed ef-ficacia spaventose, facendo intravedere ancora ampi marginidi miglioramento. Mauri e Candreva, sugli esterni, spesso siscambiano di fascia giocando a ritmi alti, sostenuti da Gonza-les e Lulic, stantuffi inesauribili nelle due fasi di gioco. Her-nanes, riconvertito a centrocampista, dà contenuto al giococon piedi da sogno, ma con la forza di un mediano che sa an-che concludere a porta, aiutando perciò anche Klose semprepiù goleador e sempre più al servizio dei compagni, tra i qualiè leader indiscusso per personalità e umiltà. Attenzione dun-que al 4-1-4-1 di Petkovic che punterà al riscatto immediatodopo la sconfitta casalinga. Mazzarri dovrà chiudere le fontidi gioco laziali e pensare come scardinare una difesa, che inCavanda, Ciani e Biava ha ottimi interpreti. Domenica, invece, altra gara con alto coefficiente di difficoltàa Marassi contro la Samp di Ciro Ferrara. L’ex tecnico del-l’Under 21, grazie anche al suo recente passato di seleziona-tore, ha allestito una squadra assai giovane, ma con il giustonumero di giocatori esperti e di qualità e rendimento. Se, in-fatti, a gente come Gastaldello, Maresca, Maxi Lopez, affian-chi giovani di qualità e prospettiva, come Rossini, Kristic, So-riano, Obiang, ma anche quelli classe ’89 quali Poli ed Esti-garribia, ne vien fuori un mix assai interessante e soprattuttodi grande efficacia e concretezza. Non a caso i blucerchiatihanno raccolto come il Napoli 10 punti nelle prime quattro ga-re e solo l’handicap del punto di penalizzazione li tiene appenadietro in classifica. Ferrara, da ex grande calciatore, ha ripu-diato dogmi e integralismi tattici di ogni natura, facendo delsano realismo e del pragmatismo il suo vero credo. Contro ilMilan fu 4-5-1 e sbancò San Siro; contro Siena, Pescara e To-rino sono stati 4-3-3 assai flessibili. A riprova che con un or-ganico duttile, ma disposto al sacrificio, per imporsi non sonoi nomi a fare la differenza. Per il Napoli e per Mazzarri l’obiet-tivo è migliorare il quinto posto della scorsa stagione e, pos-sibilmente, puntare al terzo!! Non sarà facile, ma con un or-ganico robusto e collaudato adesso agli azzurri serve metterein campo cuore e caz… tutte napoletane. Capito?


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NAPOLI - LAZION. Giocatore Ruolo Classe Naz. Presenze A Gol1 MORGAN DE SANCTIS P 1977 ITA 4 –2 GIANLUCA GRAVA D 1977 ITA – –3 BRUNO UVINI D 1991 BRA – –4 MARCO DONADEL C 1983 ITA 2 –5 MIGUEL BRITOS D 1985 URU 2 –6 SALVATORE ARONICA D 1978 ITA 3 –7 EDINSON CAVANI A 1987 URU 4 28 ANDREA DOSSENA D 1981 ITA 1 –9 EDUARDO VARGAS A 1989 CIL 3 –

11 CHRISTIAN MAGGIO C 1982 ITA 4 113 OMAR EL KADDOURI C 1990 MAR – –14 HUGO CAMPAGNARO D 1980 ARG 4 –15 ROBERTO COLOMBO P 1975 ITA – –16 GIANDOMENICO MESTO C 1982 ITA – –17 MAREK HAMSIK C 1987 SLO 4 218 JUAN ZUNIGA C 1985 COL 3 –19 GORAN PANDEV A 1983 MAC 2 120 BLERIM DZEMAILI C 1986 SVI 4 121 FEDERICO FERNÁNDEZ D 1989 ARG – –22 ANTONIO ROSATI P 1983 ITA – –24 LORENZO INSIGNE A 1991 ITA 4 128 PAOLO CANNAVARO D 1981 ITA 4 –55 ALESSANDRO GAMBERINI D 1981 ITA 1 –85 VALON BEHRAMI C 1985 SVI 3 –88 GOKHAN INLER C 1984 SVI 4 –

N. Giocatore Ruolo Classe Naz. Presenze A Gol1 ALBANO BIZZARRI P 1977 ARG – –2 MICHAEL CIANI D 1984 FRA 1 –3 ANDRÉ GONCALVES DIAS D 1979 BRA 3 –5 LIONEL SCALONI D 1978 ARG 4 –6 STEFANO MAURI C 1980 ITA 4 –7 HONORATO EDERSON C 1986 BRA 1 –8 ANDERSON HERNANES C 1985 BRA 4 39 TOMMASO ROCCHI A 1977 ITA – –

10 MAURO MATIAS ZARATE A 1987 ARG 1 –11 MIROSLAV KLOSE A 1978 GER 4 315 ALVARO GONZALEZ C 1984 URU 4 –18 LIBOR KOZAK A 1989 CEK 2 –19 SENAD LULIC D 1986 BOS 3 –20 GIUSEPPE BIAVA D 1977 ITA 4 –21 MODIBO DIAKITE D 1987 FRA – –22 FEDERICO MARCHETTI P 1983 ITA 4 –23 OGENYI EDDY ONAZI C 1992 NIG 2 –24 CRISTIAN LEDESMA C 1982 ITA 4 –26 STEFAN ANDREI RADU D 1986 ROM – –29 ABDOULAY KONKO D 1984 FRA 3 –33 MARIUS STANKEVICIUS D 1981 LIT – –39 LUIS PEDRO CAVANDA D 1990 ANG 2 –84 JUAN PABLO CARRIZO P 1984 ARG – –87 ANTONIO CANDREVA C 1987 ITA 4 199 SERGIO FLOCCARI A 1981 ITA – –



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Marco Martone

LAVEZZI-INSIGNE, NESSUN PARAGONE!

Q ualcuno, sarcasticamente, potrebbe dire “è morto il re,evviva il re!”, pensare che in fondo le bandiere passano(e cambiano) mentre la squadra resta, ritenere che il tem-

po è galantuomo e fa dimenticare. Tutto vero, sempre che que-sto non sia però applicato al gioco del calcio e alla passioneche questo sport è capace, nonostante tutto, di scatenare inognuno di noi. E allora ecco che il confronto tra Lavezzi e In-signe diventa ingeneroso, se non impossibile. Perché l’argen-tino è entrato nel cuore dei napoletani piano piano, dribblingdopo dribbling, alternando giocate sontuose a errori imperdo-nabili, sberleffi agli av-versari e piroette da so-gno. Lavezzi è stato,per alcuni anni, l’animanapoletana applicata auna squadra di calcio,le ali della fantasia ap-plicate al cuore di chiha affollato le gradinatedel San Paolo. Tropposemplicistico, adesso,dimenticare di quantoil Pocho sia stato ingrado di avvicinarsi aDiego, nella considera-zione dei tifosi azzurri,quanto, come il Pibe deoro, sia stato in gradodi farsi amare e cocco-lare. Insigne, invece, èstato catapultato, suomalgrado, direttamente

nello scomodo ruolo di “fenomeno”, potenziale campione, pu-pillo della torcida e fabbricatore di sogni. Non è giusto e nem-meno è utile per lo scugnizzo di Frattamaggiore, attribuirgliuna responsabilità così pesante. Nessuno ha mai chiesto a La-vezzi di diventare il “vice-Maradona” nell’animo dei napole-tani, nessuno può chiedere a Lorenzo di trasformarsi nel “ma-gnifico” alter ego dell’argentino volato alla corte del Psg. È be-ne dunque tutelare la crescita del gioiellino di casa, lasciandolocrescere all’ombra di Cavani e Pandev dandogli la possibilitàdi sbagliare e di illudere, proprio come è stato fatto con Lavezzi

che, non va mai dimen-ticato, fu consideratopoco più che un “bido-ne” da molta stampanazionale e locale, do-po le sue prime appari-zioni in maglia azzurra.Troppe stelline cadentiabbiamo visto spegner-si sotto al Vesuvio. DaMusella a Palo, da Im-briani a Buso, passandopoi, in tempi più recentiper Caio, Calderon, DiVicino e Pià. A Insigne,quindi, lasciamo perora il ruolo di “prede-stinato”, fiduciosi che ilfuturo trasformi il suotalento in musica, cosìcome ha saputo fare ilsuo predecessore.

Carmine Tascone

QUANDO IL ROSSO TI PENALIZZA

P rima di parlare di Catania – Napoli voglio rivolgere uncalorosissimo saluto a tutti i tifosi napoletani che anchequest’anno mi seguiranno nei miei commenti tecnici. Ed

eccoci alla gara del Massimino. Un match dove un Napoli congli 11 titolarissimi non è riuscito ad avere la meglio della squa-dra di Maran. Un campo pieno di insidie e che negli anni pre-cedenti aveva riservato tante amarezze agli azzurri. Stavoltasembrava la volta buona, Catania in 10 quasi dal fischio d’ini-zio, ma Napoli incapace di farsi pericoloso. Sembra assurdo mal’uscita di Alvarez ha sfavorito gli azzurri costretti a confron-tarsi con una difesa arcigna, a volte sette uomini in retrovia, la-sciando il solo Bergessio in avanti e Gomez a fare la spola tradifesa e attacco. Mazzarri ha messo in campo tutta l’artiglieria,ma più attaccanti inseriva, più intasava l’area. L’ennesima di-mostrazione che quando le squadre si chiudono, il Napoli fa afatica a vincere le partite. Anche perché a peggiorare le cosehanno inciso il caldo e il clima tropicale che hanno penalizzatopiù gli azzurri che la squadra di casa. Prendersela con la squadraquando le cose non vanno bene è sbagliato, non può una solagara inficiare il lavoro positivo fatto finora, anche perché, incaso di doppio risultato positivo, domani sera con la Lazio edomenica a Genova sponda Samp, il Napoli potrebbe trovarsi

o primo o secondo dietro la Juve. Non si può crocifiggere unaformazione seconda in classifica e imbattuta da inizio stagionea eccezione di una Supercoppa “troppo bianconera”. Alla fineil punto di Catania sta più bene se si guardano i risultati delleformazioni avversarie, tranne la Juve, perché sul finale il Napoliavrebbe potuto anche perdere se De Sanctis e un palo non aves-sero salvato la porta azzurra. E ora c’è la Lazio che areriva alSan Paolo arrabbiata per una sconfitta immeritata subita colGenoa. Una lazio che giocherà a Napoli al gran completo dopoil turnover di domenica sera all’Olimpico. Klose e Hernanezsono i giocatori da tenere d’occhio, ma Cavanda e Ciani sonogiocatori che stanno lasciando ottima impressione. La chiavedella gara è schierare la squadra titolare, magari accoppiandoBehrami a Inler o a Dzemaili, garantendo così maggiore forzae aggressività in mezzo al campo e sul portatore di palla avver-sario. Con i biancazzurri bisogna essere determinati, approfit-tando del calo di morale dopo la sconfitta col Genoa. In più,tornare a fare gioco approfittando delle ripartenze e sperandonella buona vena dei nuovi tenori, Cavani-Hamsik-Pandev, nonescludendo un inserimento di Insigne se le cose dovessero an-dare male. L’augurio è che il Napoli faccia risultato perché vo-gliamo arrivare alla sfida di Torino almeno a pari punti.


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Francesca Fortunato

Ci siamo, è il momento di fare sul serio, è il tempo di acco-modarsi sulle gradinate del San Paolo, volare in trasfertao semplicemente sedersi sul divano di

casa propria per seguire un’unica grande pas-sione: il Napoli. Il calcio è roba da uomini sidiceva, una famosa canzone recitava “perché,perché, la domenica mi lasci sempre sola, perandare a vedere la partita di pallone” e inve-ce, no... oggi non è così. Adesso il calcio, eil Napoli è forse l’esempio migliore, si è tra-sformato in aggregazione familiare. Non cisono più gli uomini da una parte e le donnedall’altra perché le TIFOSE AZZURRE sonosempre più attente, presenti e competenti. Fa-cebook è invaso da gruppi femminili, da fotodi coppie unite in un abbraccio a un gol, dibaci appassionati a ogni vittoria, di coppiefresche spose che si fanno fotografare al SanPaolo. Il Napoli è amore, e spesso l’amore èdonna. Il campionato è iniziato da poco, mail turbinio di emozioni ha già invaso il cuore di tantissime ra-gazze pronte a qualsiasi cosa pur di essere al fianco dei propribeniamini. L’onda emozionale delle Olimpiadi di Londra non

è finita, anzi si è andata a incanalare dritta dritta nel campio-nato. La sensazione che le grandi imprese delle donne italiane

non siano finite qui è forte. Non serve unamedaglia al collo, infatti, basta avere la for-za di dedicarsi completamente allo sport, an-che se non da protagonista. È per questo chei gruppi di tifose rappresentano tale spirito:ci sono tante storie da raccontare, iniziativeda programmare, riti scaramantici da segui-re. Lo scorso anno abbiamo assistito al lan-cio di migliaia e migliaia di palloncini rosanel cielo azzurro. E quest’anno? C’è chi hagià effettuato fioretti durissimi sognando loscudetto: non mangiare cioccolata per unanno, non fumare, rinunciare a pomeriggi dishopping. Il sogno questa volta non è l’Eu-ropa, ma quel tricolore tanto desiderato, in-seguito e poi svanito. Donne pronte a “ma-cinare chilometri” in caso di vittoria, seguitespesso dai loro figli altrettanto amanti del fa-

migerato Napoli. E allora sarà una stagione tutta da vivere, veree proprie imprese da seguire, volti da inquadrare, emozioni dadescrivere... Inizia un anno di rosa e d’azzurro!!!

AZZURROin ROSA

26 SETTEMBRE 2012

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Maurizio de Giovanni

L’INCIDENTE DI PERCORSO

L a prestazione francamente insoddisfacente del Napoli aCatania dice forse qualcosa in più di quanto indichi il ri-sultato: un punto su un campo in cui saranno in molti a

lasciare l’intera posta, contro una squadra che dà il meglio disé quando può giocare di rimessa con attaccanti veloci e tecni-ci, non è merce su cui recriminaretroppo, anche perché siamo all’iniziodella stagione e il campionato deveancora delineare i suoi veri valori.Ma non si può tacere sul mancatosfruttamento di una superiorità nu-merica durata oltre novanta minuti,con tutti i titolari disponibili a parteBritos e col vantaggio psicologico diun primo posto in classifica e di unabella partita giocata in coppa. La permanente involuzione tecnicadi giocatori come Inler, che anchenel suo ruolo preferito con due cen-trocampisti ai fianchi continua a nonincidere in alcun modo, e Dzemaili,che pur volenterosissimo non riesce a dialogare nello strettocoi compagni; i limiti tecnici di Maggio, che non supera l’av-versario se non sulla corsa e quindi diventa inutile contro unadifesa schierata, e di Aronica e Cannavaro, validi nel proprioruolo ma incapaci di impostare l’azione quando i centrocam-pisti sono marcati; l’incomprensibile giornata storta di Hamsike soprattutto di Pandev, imprecisi negli appoggi e nelle con-

clusioni e sottotono anche nella loro migliore caratteristica, ildialogo nello stretto, hanno generato la mancata vittoria moltopiù della bravura di un Catania disperato.Fa riflettere l’impatto sulla partita di Insigne, che una volta incampo ha sistematicamente saltato l’uomo generando un’ulte-

riore quanto inutile superiorità nume-rica. Se si ha un calciatore in questostato, difficile capire per quale moti-vo non sia in campo dall’inizio.Dev’essere chiaro che una squadrache vuole proporsi ai massimi livelli,con ambizioni di primato, non puòmai, e dico mai, non fare risultatopieno quando è in superiorità nume-rica per tutta la partita. Se la squadraavversaria si difende in dieci, la suadifesa deve essere scardinata. Questosia a Catania che a Milano o a Geno-va, sia contro il Chelsea che contro ilChievo. Non esiste giustificazioneper non vincere quando al primo mi-

nuto si ha l’uomo in più e lo si mantiene per l’intero incontro.Speriamo sia stato solo un incidente di percorso. E speriamoche gli uomini chiave del Napoli, quelli che a onta della con-clamata doppia squadra non hanno in realtà sostituti in rosa(Inler, Hamsik, Cavani e in una minor misura Pandev), sap-piano riprendere in pugno la situazione, per ricominciare lacavalcata.

Chi ha avuto la possibilità di leggere il nostro ultimo numeropotrà fare caso a una (voluta) ripetizione presente nel titolodi questo articolo, quasi del tutto analogo a quello con cui

ci siamo salutati prima della pausa estiva. Si era nei giorni im-mediatamente precedenti alla finale di Coppa Italia e il buonauspicio in esso contenuto ha portato la fortuna attesa. Il 20maggio scorso, dopo una partita all’altezza delle aspettative, ilnostro capitano Paolone Cannavaro ha alzato la Coppa al cielodavanti al muso degli acerrimi avversari juventini, che quellasera hanno visto il loro entusiasmo da neo-campioni d’Italiasignificativamente ridotto, per la gioia di tutti i tifosi azzurripresenti, o a casa davanti alle televisioni.Nel mezzo c’è stata la parentesi (pantomima) orientale e il lun-go parlare, nei luoghi di vacanza, di un calcio mercato più po-vero (finalmente sobrio?), degli addii importanti, delle aspet-tative. Ora ci risiamo. Il cancelletto di partenza è stato varcatoda tempo e sia il campionato che le competizioni europee han-no dato i primi spunti di riflessione. Nella corsa contro i favoriti(e i favoritismi) bianconeri il Napoli è probabilmente, oggi, la

compagine meglio collocata, tenendo conto del gruppo ampia-mente consolidato e dei pezzi da novanta che è riuscito a trat-tenere, ma forse lo è ancor di più se si pensa che le milanesiaffondano, le romane stentano a trovare una costante quadra-tura del cerchio e le altre squadre, potenziali outsider, stannofacendo i conti con rinnovamenti talvolta troppo radicali.Se questa è la verità è altrettanto vero, però, che un ulteriore,piccolo, sforzo, poteva essere fatto. All’appello mancano undifensore e un vice Cavani. Magari, non con le caratteristichedel grande matador, ma con fisico e presenza in area di rigore.La partita di Catania, per esempio, ci ha dimostrato che, nel-l’impossibilità di ripartire in velocità (modalità operativa com-piuta magistralmente), non si riesce ad avere la giusta profon-dità e forza per “far male”. Per questo, e solo per questo, sarà opportuno tenere semprealta l’attenzione e la critica, tuttavia, senza una persistente “an-sia da prestazione” prepariamoci a una stagione lunga e diffi-coltosa che, comunque, sarà proficua ed esaltante.Quanto? Staremo a vedere…

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F ederico Alvino, preside dellafacoltà di Giurisprudenza al -l’Università Parthenope, ha

un legame stretto col calcio. Ma intoto si professa un grande sportivoanche praticante. Tuttavia non puònascondere il proprio amore visce-rale col Calcio Napoli che ha carat-terizzato in particolar modo la suaadolescenza che è coincisa conl’era Maradoniana. Insomma unbell’inizio.

D. Qual è il suo rapporto col Na-poli Calcio?R. È un rapporto antico di fede neiconfronti della squadra del cuorenel corso di questi anni dagli alborial fallimento alla risalita. Essendo stato consigliere comunalele nostre strade si sono incrociate anche sul piano professionaleavendo seguito la vicenda dello stadio a partire dal 2011.

D. I suoi ricordi più vivi della storia del Napoli?R. Ricordo con piacere la sera in cui il Napoli vinse scudetto.Ero iscritto alla Nunziatella e da Capodichino attraversammola città. Era una festa surreale con grande voglia di partecipa-zione e un’euforia incontrollata. Davvero una bella festa. Aquindici anni quando fu acquistato Maradona ricordo caroselli,un popolo risollevato, una specie di rivincità, l’inizio di unanuova era. Il calcio a Napoli attrae e unisce un po’ tutti, cetidiversi, persone diverse. Tantissime persone della società civileseguono il Napoli.

D. Che ne pensa della gestione attuale del Calcio Napoli?R. Oggi la tendenza nella situazione nazionale e internazionaledi crisi economica è andare verso il fair play finanziario, contia posto e visione imprenditoriale. Una società mal gestita puòdurare poco, prima o poi i nodi vengono al pettine. Una risorsaè la gestione del vivaio, così come penso che De Laurentiisdebba far qualcosa in più per lo stadio.

D. Appunto sulla questione stadio come si schiera?R. Innanzitutto migliorarlo con l’installazione dei tabelloni. Civogliono investimenti per far sì che diventi più a dimensionedi famiglia. Anche in questa situazione di stallo io avrei fatto

Il prof. Federico Alvino, 43 anni, Preside della Facoltàdi Giurisprudenza dell’Università di Napoli Parthenope,è papà di Ludovico, 6 anni, tifoso sfegatato di Cavani.Consigliere Comunale a Napoli dal 2006 al 2011, sem-pre impegnato a favore dei giovani per la loro crescitaculturale e professionale.Occupa i suoi momenti liberi praticando sport regolar-mente, privilegiando il fitness, il running, la vela e il cal-cetto.

di più. Sulla questione se creare unnuovo impianto penso che debba es-sere fatto tenendo conto i collega-menti, magari puntando al decentra-mento. Dove farlo non saprei. In casocontrario, credo che la riqualificazio-ne del San Paolo abbia limiti e vin-coli intrinseci che la zona possa di-ventare area del tempo libero.

D. L’addio di Lavezzi può lasciareil segno?R. È stato pezzo di storia di questasquadra non paragonabile ad altri. Ilcollettivo e la forza della squadra perora hanno attenuato l’uscita di scenalavezzi. In questo senso Insigne, nonsopraffatto dalla notorietà ha dato

prova di grande maturità sua e dei familiari che lo guidano. Lagente lo deve tutelare così come bisogna essere pronti a valo-rizzare i giovani. Poi Pandev può valere Lavezzi e bisogna te-nersi Cavani.

D. Mazzarriano anche lei?R. Mi sta molto simpatico come si muove in campo, il suocomportamento fa scuola. È difficile pensare a un Napoli deldopo Mazzarri con logica costruita da questo allenatore. Il rin-novamento, se ci sarà, spero sia dopo aver raggiunto un obiet-tivo importante, magari restando un altro anno col coronamen-to della Champions. Ciò preparerebbe meglio l’uscita del tec-nico. Quest’anno la panchina lunga può aiutare il Napoli supiù fronti, anche se l’obiettivo primario deve essere il cam-pionato.

D. Anche in facoltà il tifo si fa sentire?R. Certamente senza eccessi, anche perché l’Università italianaè investita da tanti problemi e vive un momento molto diffcileche mette a rischio la tenuta del sistema. Tuttavia il lunedì nonmanca il tempo per fare una battuta sugli azzurri.

D. Che tipo di traino può essere il Napoli nei confronti dellacittà?R. Credo che la società sia esportatrice di valori positivi, sianella correttezza della gestione che nel risultato sportivo. Lasquadra ha raggiunto risultati apprezzabili nel fair play, ci vor-rebbe uno stadio vero, bisognerebbe puntare sui giovani. Di cer-to trasmette un segnale di linearità e trasparenza. De Laurentiise de Magistris giochino la partita Napoli come modello, pun-tando sui giovani e managerialmente contribuendo allo sviluppodella città non modello a uso e consumo dei propri interessi.

Max Bonardi

FEDERICO ALVINO: A QUINDICI ANNI…


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Massimo Sparnelli

GUERRIERO DI FRATTAMAGGIORE

P assato, presente e futuro. Sono le parole ricorrenti chescandiscono l’esistenza di ogni persona. Il passato, servea meditare per comprendere come vivere il presente; il

presente a gustarsi ciò che accade e proiettarsi nel futuro; il fu-turo per determinare gli obiettivi da raggiungere. Per molti, lastoria scritta fino a ventuno anni è fatta di pagine semplici escorrevoli. Per altri, invece, la storia è fitta, ricca di aneddoti eavvenimenti. Un esempio di quest’ultima categoria, è il nuovoattaccante della SSC Napoli, che scende in campo con la ma-glia numero 24: Lorenzo Insigne, classe 1991 e anche attac-cante titolare fisso della Nazionale Under-21 italiana, e frescodi esordio anche nella Nazionale di Prandelli.Da folletto (è alto 1.63 cm) della Primavera del Napoli, Insigneè diventato l’erede del Pocho Lavezzi. Una bella responsabilità,non c’è che dire. Un passo grande, decisivo, ma che porta consé una soddisfazione senza eguali.Attaccante in grado di svariare su tutto il fronte offensivo, puòessere schierato anche a supporto delle punte. Trequartista abileanche da esterno sinistro, destro naturale di velluto, dribblingdisinvolti e ubriacanti, tiro potente e preciso: sono queste le ca-ratteristiche fondamentali della sua lusinghiera scheda.Ha dichiarato: “Spero di essere all’altezza della società e deitifosi. E proprio da tifoso, mi piacerebbe diventare un giornola bandiera del Napoli”.Del Piero è sempre stato il suo idolo, ha cercato di rubargli isegreti sulle punizioni, si allenava imitandolo: “peccato chesia andato via proprio quando sono arrivato in A, mi dispiacenon poterlo incontrare”. E invece a chiamarlo è stato proprioDel Piero, che prima di partire per l’Australia, ha fatto una sor-presa graditissima a Lorenzo: tanti complimenti e un regalo dalvalore inestimabile, l’ultima maglia indossata con la Juventus.Del Piero è rimasto colpito dalle parole di elogio della promes-sa annunciata del calcio italiano e ha voluto omaggiarlo così.Motivate speranze ed emozioni impareggiabili sta vivendo In-signe. Una favola tutta speciale, un favola che è un gioco, quel-lo della sua vita, quello per la sua vita. E ci auguriamo davveroche il nostro scugnizzo napoletano, possa continuare a faregrandi cose. Alla quarta di campionato, il Napoli è a ridossodella Juventus capolista e affronta la Lazio per stabilire chi èla più diretta rivale dei bianconeri campioni d’Italia. Avanti co-sì, ragazzi!

Lorenzo Insigne (Napoli, 4 giugno 1991) è un calciatoreitaliano, attaccante del Napoli e della Nazionale italiana.È una punta in grado di svariare su tutto il fronte offensi-vo, può essere schierato anche a supporto delle punte.Zdeněk Zeman, suo allenatore al Foggia e al Pescara,soleva utilizzarlo come esterno di sinistra nel suo tridenteoffensivo. Destro naturale, agile e rapido nel fraseggio, èdotato di un dribbling secco e fulmineo e di una visionedi gioco che lo rende in grado sia di finalizzare l’azioneche di servire assist ai propri compagni di squadra. Nel2006, a 15 anni non ancora compiuti, entra a far parte delsettore giovanile del Napoli, che lo acquista dall’OlimpiaSant’Arpino per la cifra di 1.500 euro. Poi l’esordio nellaPrimavera, il Torneo di Viareggio 2010 e la sua prima colNapoli di Donadoni. In seguito in prestito alla Cavese, el’esplosione prima nel Foggia e poi a Pescara (19 e 18reti) prima di tornare a Napoli. Il tutto condito da gol conl’under 21 e l’esordio in azzurro con Prandelli.

LA SCHEDA

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26 SETTEMBRE 2012

26.08.2012 13.01.20130 1 ATALANTA LAZIO2 0 CHIEVO BOLOGNA2 1 FIORENTINA UDINESE2 0 GENOA CAGLIARI2 0 JUVENTUS PARMA0 1 MILAN SAMPDORIA0 3 PALERMO NAPOLI0 3 PESCARA INTER2 2 ROMA CATANIA0 0 SIENA TORINO

1ª 20ª

02.09.2012 20.01.20131 3 BOLOGNA MILAN1 1 CAGLIARI ATALANTA3 2 CATANIA GENOA1 3 INTER ROMA3 0 LAZIO PALERMO2 1 NAPOLI FIORENTINA2 0 PARMA CHIEVO2 1 SAMPDORIA SIENA3 0 TORINO PESCARA1 4 UDINESE JUVENTUS

2ª 21ª23.09.2012 03.02.2013

1 0 ATALANTA PALERMO1 1 BOLOGNA PESCARAN D CAGLIARI ROMA0 0 CATANIA NAPOLI0 2 INTER SIENA2 0 JUVENTUS CHIEVO0 1 LAZIO GENOA1 1 PARMA FIORENTINA1 1 SAMPDORIA TORINO2 1 UDINESE MILAN

4ª 23ª30.09.2012 17.02.2013

ATALANTA TORINOBOLOGNA CATANIACAGLIARI PESCARA

INTER FIORENTINAJUVENTUS ROMA

LAZIO SIENAPALERMO CHIEVO

PARMA MILANSAMPDORIA NAPOLI

UDINESE GENOA

6ª 25ª

Il calendario della Serie A 2012-2013

16.09.2012 27.01.20131 3 CHIEVO LAZIO2 0 FIORENTINA CATANIA1 3 GENOA JUVENTUS0 1 MILAN ATALANTA3 1 NAPOLI PARMA1 1 PALERMO CAGLIARI2 3 PESCARA SAMPDORIA2 3 ROMA BOLOGNA2 2 SIENA UDINESE0 2 TORINO INTER

3ª 22ª26.09.2012 10.02.2013

CATANIA ATALANTACHIEVO INTER

FIORENTINA JUVENTUSGENOA PARMAMILAN CAGLIARI

NAPOLI LAZIOPESCARA PALERMO

ROMA SAMPDORIASIENA BOLOGNA

TORINO UDINESE

5ª 24ª07.10.2012 24.02.2013

CATANIA PARMACHIEVO SAMPDORIA

FIORENTINA BOLOGNAGENOA PALERMOMILAN INTER

NAPOLI UDINESEPESCARA LAZIO

ROMA ATALANTASIENA JUVENTUS

TORINO CAGLIARI

7ª 26ª

Quattro giornate sono già alle spalle, e prima della nuovapausa per la Nazionale tra il settimo e l’ottavo turno ilNapoli affronterà nell’ordine Lazio, Samp e Udinese in

casa. La ripresa sarà coi botti perché gli azzurri sono attesi aTorino dalla Juventus campione d’Italia con la quale hanno unsospeso legato alla Supercoppa italiana di agosto. Il risultatodello Juventus Stadium dirà molto delle ambizioni dei ragazzidi Mazzarri. Il calendario successivamente riserverà Chievo eTorino in casa, Atalanta e Genoa fuori casa, prima dell’altromatch imposrtante nel giorne di andata, quello al San Paolo colMilan che si spera di trovare ancora incondizioni di ricerca di identità. A questopunto saremo già alla 14esima giornata e

gli azzurri sono attesi a Is Arenas dove il Cagliari spererà alloradi aver risolto i problemi di agibilità dell’impianto. Poi sino aNatale ecco nell’ordine Pescara e Bologna in casa e Inter e Sie-na fuori casa. Nell’anno nuovo chiusura col botto con la Romaal San Paolo. Il girone di ritorno sulla carta agevolerà gli az-zurri che aspettano in casa Juventus e Inter, mentre faranno vi-sita a afiornetina, Milan e Roma. Nel frattempo i valori si sa-ranno delineati e come sempre le sorprese, e l’eventuale avan-zamento nelle rispettive coppe, potranno sconvolgere i valorid’inizio anno.


Lorenzo Insigne


FOTOAGENZIA MOSCA

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21.10.2012 03.03.2013ATALANTA SIENACAGLIARI BOLOGNA

CHIEVO FIORENTINAGENOA ROMA

INTER CATANIAJUVENTUS NAPOLI

LAZIO MILANPALERMO TORINO

PARMA SAMPDORIAUDINESE PESCARA

8ª 27ª

28.10.2012 10.03.2013BOLOGNA INTER

CATANIA JUVENTUSFIORENTINA LAZIO

MILAN GENOANAPOLI CHIEVO

PESCARA ATALANTAROMA UDINESE

SAMPDORIA CAGLIARISIENA PALERMO

TORINO PARMA

9ª 28ª

31.10.2012 17.03.2013ATALANTA NAPOLICAGLIARI SIENA

CHIEVO PESCARAGENOA FIORENTINA

INTER SAMPDORIAJUVENTUS BOLOGNA

LAZIO TORINOPALERMO MILAN

PARMA ROMAUDINESE CATANIA

10ª 29ª

04.11.2012 30.03.2013BOLOGNA UDINESE

CATANIA LAZIOFIORENTINA CAGLIARI

JUVENTUS INTERMILAN CHIEVO

NAPOLI TORINOPESCARA PARMA

ROMA PALERMOSAMPDORIA ATALANTA

SIENA GENOA

11ª 30ª

11.11.2012 07.04.2013ATALANTA INTERCAGLIARI CATANIA

CHIEVO UDINESEGENOA NAPOLI

LAZIO ROMAMILAN FIORENTINA

PALERMO SAMPDORIAPARMA SIENA

PESCARA JUVENTUSTORINO BOLOGNA

12ª 31ª

18.11.2012 14.04.2013BOLOGNA PALERMO

CATANIA CHIEVOFIORENTINA ATALANTA

INTER CAGLIARIJUVENTUS LAZIO

NAPOLI MILANROMA TORINO

SAMPDORIA GENOASIENA PESCARA

UDINESE PARMA

13ª 32ª

25.11.2012 21.04.2013ATALANTA GENOACAGLIARI NAPOLI

CHIEVO SIENALAZIO UDINESE

MILAN JUVENTUSPALERMO CATANIA

PARMA INTERPESCARA ROMA

SAMPDORIA BOLOGNATORINO FIORENTINA

14ª 33ª

02.12.2012 28.04.2013BOLOGNA ATALANTA

CATANIA MILANFIORENTINA SAMPDORIA

GENOA CHIEVOINTER PALERMO

JUVENTUS TORINOLAZIO PARMA

NAPOLI PESCARASIENA ROMA

UDINESE CAGLIARI

15ª 34ª

09.12.2012 05.05.2013ATALANTA PARMABOLOGNA LAZIOCAGLIARI CHIEVO

INTER NAPOLIPALERMO JUVENTUSPESCARA GENOA

ROMA FIORENTINASAMPDORIA UDINESE

SIENA CATANIATORINO MILAN

16ª 35ª

16.12.2012 08.05.2013CATANIA SAMPDORIACHIEVO ROMA

FIORENTINA SIENAGENOA TORINO

JUVENTUS ATALANTALAZIO INTER

MILAN PESCARANAPOLI BOLOGNAPARMA CAGLIARI

UDINESE PALERMO

17ª 36ª

22.12.2012 12.05.2013ATALANTA UDINESEBOLOGNA PARMACAGLIARI JUVENTUS

INTER GENOAPALERMO FIORENTINAPESCARA CATANIA

ROMA MILANSAMPDORIA LAZIO

SIENA NAPOLITORINO CHIEVO

18ª 37ª

06.01.2013 19.05.2013CATANIA TORINOCHIEVO ATALANTA

FIORENTINA PESCARAGENOA BOLOGNA

JUVENTUS SAMPDORIALAZIO CAGLIARI

MILAN SIENANAPOLI ROMAPARMA PALERMO

UDINESE INTER

19ª 38ª


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26 SETTEMBRE 2012

AMICHEVOLI: QUATTRO VITTORIE

CHE VI SIETE PERSI!



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UADRE CALCIO

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LO SCIPPO DI PECHINO

CHE VI SIETE PERSI!


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UADRE CALCIO

26 SETTEMBRE 2012

DOPPIO BOTTO: PALERMO E VIOLA

CHE VI SIETE PERSI!



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UADRE CALCIO

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CHE VI SIETE PERSI!

E A CATANIA IL NAPOLI RALLENTÒ


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UADRE CALCIO

26 SETTEMBRE 2012CHE VI SIETE PERSI!

POKER AGLI SVEDESI: 3 DI VARGAS



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Liverpool 3

UDINESE 1

Anzhi Makhachkala 1

BSC Young Boys 0

LE ALTRE: 1° TURNO CON TRE PAREGGI

20 settembreNAPOLI - AIK SOLNA 4-0

22 novembreAIK SOLNA - NAPOLI

4 ottobrePSV EINDHOVEN - NAPOLI

6 dicembreNAPOLI - PSV EINDHOVEN

25 ottobreDNIPRO - NAPOLI

8 novembreNAPOLI - DNIPRO

PROSSIMO APPUNTAMENTO4 OTTOBRE 2012

PSV STADION ORE 21.05

VS.

Gruppo A

A. Madrid 3

Viktoria Plzen 3

Académica de Coimbra 0

H. Tel-Aviv 0

Gruppo B

AEL Limassol 1

Borussia M. 1

Fenerbahce 1

O. Marsiglia 1

Gruppo C

Bordeaux 3

Marítimo 1

Newcastle 1

Club Brugge 0

Gruppo D

FC Copenaghen 3

Steaua Bucarest 1

Stoccarda 1

Molde 0

Gruppo E

RC Genk 3

Basilea 1

Sporting Lisbona 1

Videoton 0

Gruppo G

INTER 1

Neftchi Baku PFC 1

Partizan di Belgrado 1

Rubin Kazan 1

Gruppo H

Olympique Lione 3

A. Bilbao 1

Hapoel Kiryat Shmona 1

Sparta Praga 0

Gruppo I

NK Maribor 3

LAZIO 1

Tottenham 1

Panathinaikos 0

Gruppo J

Rosenborg 3

Bayer Leverkusen 1

M. Kharkiv 1

Rapid Vienna 0

Gruppo K

Levante 3

FC Twente 1

Hannover 96 1

Helsingborgs 0

Gruppo L

NAPOLI 3

Dnipro 3

AIK Solna 0

PSV Eindhoven 0

Gruppo F


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Abbastanza positivo il weekend per le 3 squadre giovanili azzurre (la categoria Berretti quest’anno non sarà presente).L’unica nota stonata è rappresentata dalla Primavera che, dopo 3 successi consecutivi, trova una giornata storta esi ferma sul campo del Pescara perdendo 3-1. Gli Allievi non si fermano: terzo successo e primato in condominio.

Attilio Marchionne

ALLIEVI SENZA FRENI: ECCO IL TRIS

Ascoli - Crotone 3-2Bari - Lanciano 2-2J. Stabia - Lazio 1-1Palermo - Reggina 3-1Pescara - Napoli 3-1Roma - Vicenza 2-2Ternana - Catania 0-2

risultati 4ª andatagirone C

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GS

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PRIMAVERA Stop a Pescara per una Primavera con Insignejr. e Novothny sotto tono. Il match cambia voltoquando il Napoli non riesce, attorno al 25’ delprimo tempo, a convertire quattro nitide pallegol nel giro di 15 secondi e con la difesa pesca-rese che effettua salvataggi clamorosi. Da quiin avanti il Napoli perde terreno, arretra e con-cede campo ai padroni di casa che, pian piano,si fanno sempre più pericolosi. Difatti al 53’ ar-riva la rete, su calcio d’angolo, di Cherubini cheanticipa tutta la statica retroguardia partenopea.Puntuale al 64’ il Pescara trova la seconda retecon Perrotta, di testa, sulla battuta di un calciodi punizione. Identica situazione nel terzo gol,praticamente identico al secondo, sempre conl’incursione dello stesso Perrotta. Magra con-solazione al 90’ il 3-1 finale siglato dal dischettoda Insigne.

Ascoli - J. Stabia 2-2Bari - Palermo 1-2Catania - Ternana 2-1Pescara - Roma 2-4Napoli - Vicenza 2-0Reggina - Crotone 2-2Lanciano - Lazio 1-4

risultati 3ª andatagirone C


Palermo

Roma

Lazio

Napoli

Catania

Ternana

Reggina

Vicenza

Bari

V. Lanciano

Ascoli

Crotone

Juve Stabia

Pescara

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ALLIEVINAZIONALI

Gli Allievi Nazionali fanno tris dopo il successocol Vicenza. Terza vittoria di fila per i ragazziazzurri che si impongono per 2-0 contro i bian-corossi. Partita sempre in mano ai padroni di casa chegià nel primo tempo trovano il doppio vantag-gio grazie alle reti di Girardi e Di Fiore. Ripresadai toni più blandi, controllata senza problemie senza alcun rischio. La squadra, quindi, si trova prima in classificaa punteggio pieno, in compagnia di Palermo,Roma e Lazio. Da vedere in positivo anche ladifferenza reti con 7 gol fatti e solo 2 subiti. Nel prossimo turno gli Allievi saranno di scenaa Terni in una gara non semplicissima, con i pa-droni di casa che hanno ottenuto 6 punti in 3 ga-re e reggono in una centro alta classifica a solotre punti dalla vetta.

Catanzaro - Napoli 0-2Crotone - Catania 0-2Paganese - M. Franca 3-1Trapani - Hinterreggio 2-2

risultati 2ª andatagirone H


Napoli

Palermo

Catania

Paganese

Crotone

Catanzaro

Trapani

Salernitana

Reggina

Hinterreggio

M. Franca

Nocerina

V. Lametia

6

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3

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GIOVANISSIMINAZIONALI

Giovanissimi che sono riusciti a ottenere un belsuccesso esterno, sul campo del Catanzaro, per2-0. Seconda vittoria consecutiva grazie alladoppietta di Nocerino che era riuscito a sblocca-re subito dopo 10 minuti e a replicare al 18’ dellaripresa. Napoli sempre in controllo e match pra-ticamente chiuso al 75’ per l’espulsione di Cam-pagna (Catanzaro) per un brutto fallo su Borrelli.Napoli che rimane, almeno per ora, da solo invetta al girone H, in attesa delle gare di Cataniae Palermo (attualmente a 3 punti) che potrebbe-ro, in caso di vittoria, affiancare i campani in vet-ta. Ottimo, comunque sia, l’inizio di campionatoche ha messo in mostra una difesa solida ed ar-cigna che è ancora imbattuta. Nel prossimo turnola squadra affronterà, in casa, la non irresistibileVigor Lamezia che è ancora a 0 punti, ultima inclassifica, e con 0 gol fatti e 5 subiti.


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UADRE CALCIO

26 SETTEMBRE 2012

Luigi Alvino

ASPETTANDO IL BEL GIOCO

In tanti anni non si ricorda un momento così strano, non riu-sciamo a imbastire un’azione degna di nota, annaspiamo peril campo in cerca di un’equilibrio fisico e di gioco che non

riusciamo a trovare. Ma che succede? Siamo secondi a 2 puntidalla capolista, allora la domanda sorge spontanea: “Cosa suc-cederà quando incomincerà a giocare questo Napoli?” Ci di-vertiremo, e sì che ci divertiremo. È difficile fare un articoloadeguandolo al momento strano della squadra, e allora, in at-tesa di farci guardare la targa da tutti gli altri, torniamo un at-timo al passato mese di agosto, mi piace ripartire da Pechino,da questa passeggiata inutile, il presidente l’aveva già antici-pato, che non ha fatto altro che confermare, ove mai ve ne fossebisogno, di cosa è capace la Juventus. Elkan Agnelli: “In questesettimane sono stato a vedere le Olimpiadi e ho avuto la fortu-na di apprezzare lo spirito olimpico, ci sono stati atleti italianiche, anche se penalizzati, hanno rispettato le regole….” (Cor-riere dello Sport del 17/8/2012), mi piace pensare che il nume-ro uno della FIAT, incominci a guadare le gare olimpiche, è unbuon auspicio per il suo futuro, ma devo ricordargli che gli atle-ti olimpici, gareggiano nella regolarità, e nel rispetto degli av-versari, ma cosa più importante non guadagnano milioni di eu-ro per fare dello sport, è evidente che quando ha rilasciato que-sta intervista, già pensava all’appuntamento con il capo del go-verno per risolevere i problemi della FIAT, già sovvenzionataa iosa sin dal 1997 ad oggi. Ma parliamo di calcio, a Pechinonon c’era, quindi torniamo da noi, ma un’ultima piccola stilet-tata la darei a Carrera, che rivoltosi al nostro Mazzarri diceva:“quando avrà vinto quello che ho vinto io…” Ma cosa ha vintoCarrera? Forse alle slot o al poker, ma a Mazzarri non piacegiocare, lui è abituato a far giocare gli altri. Ultima, ma primacome importanza, ho raccolto con grande sensibilità la richiestadi Behrami e di altri giocatori, fatta a Blatter, per una rappre-sentativa nazionale della Republica del Kosovo. Sono passatiquattro anni, dal 15 giugno 2008, quando, pagando un prezzoaltissimo di sangue, è stata ratificata la Costituzione della Re-pubblica del Kosovo; le forze Nato, ancora presenti sul terri-torio, entro il 2015 lasceranno il paese. Certo vi sono ancoratanti problemi da risolvere ed è per questo, credo con forza,

che una nazionale di calcio per il Kosovo e il suo popolo saràun traguardo importante, un grande momento di aggregazione,spesso quello che riesce a fare lo sport, gli uomini non sannofarlo, l’unità, la forza di essere una nazione, di esistere e di es-sere un paese libero, ancora meglio, di avere una nazionale dicalcio che rappresenti tutti gli abitanti del Kosovo a livello in-ternazionale. Caro Blatter, chiudi in bellezza, dai al Kosovo lapossibilità di dimostrare al mondo di essere una nazione nel ri-spetto di quanti hanno dato la loro vita per farla nascere, noitutti, che amiamo questo sport, ti scriviamo e ti aspettiamo.

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Radio Marte, Napoli Canale 21 e DR Auto Napoli, presenta-no "Il bello del Calcio", il nuovo "supertalkshow" sul cal-cio. Da lunedì alle 20.50 su Napoli Canale 21 con Ivan Zaz-zaroni e Claudia Mercurio

Lunedì 24 settembre alle 20.50, ha preso il via "Il Bello del Cal-cio", il nuovo talk show sportivo prodotto da Napoli Canale 21 eDR Auto Napoli, in collaborazione con Radio Marte, emittente uf-ficiale del Calcio Napoli. Un connubio vincente tra realtà da oltretrent'anni leader di ascolti nel panorama radiotelevisivo campa-no. Il programma, condotto da Ivan Zazzaroni e Claudia Mercu-rio, propone un parterre particolarmente ricco di personaggi delcalcio, tecnici e giornalisti: in studio interverranno Andrea Carne-vale, Enzo Montefusco, Pino Taglialatela, Ciccio Colonnese e igiornalisti Vittorio Raio, Enrico Varriale, Gianluca Gifuni e RinoCesarano. I temi arbitrali saranno trattati dall'ex arbitro AntonioIannone. Al centro del dibattito della trasmissione, tutte le fasidella stagione del Napoli, scandite ogni lunedì da alcuni temi por-tanti, che saranno discussi con tempi e modi assolutamente ine-diti, e con il sostegno di immagini, statistiche e curiosità. Nel cor-so del programma, i telespettatori potranno interagire con gliospiti in studio, grazie alle postazioni di Radio Marte e dei sitiweb, ponendo domande e fornendo spunti per il dibattito.


Un’amicizia nata prima via web e poi concretizzata con unavisita dei tifosissimi concittadini da anni impegnati perlavoro in USA a Casal di Principe in occasione della se-

conda edizione dell’evento Agrofest che vede impegnate dueassociazioni la “Casale ai Giovani” e “Il Centenario”.Il Club Napoli USA fondato da Vincenzo Iannucci è ufficial-mente affiliato all’AINC del presidenteSaverio Passaretti e congrande orgoglio rappresenta l’entusiasmo e la sportività dei ti-fosi azzurri nel grande continente americano.Una collaborazione che vedrà nel tempo la realizzazione di al-tre iniziative grazie al dinamismo dei giovani fondatori del neo-

nato club di Casale di Principe (presidente Luca Coronella),un messaggio positivo e dinamico dall’agro aversano che avràun positivo e contagioso effetto.Il presidente dell’AINC ha partecipato ben volentieri all’eventoportando il saluto e l’augurio di tutti i club affiliati complimen-tandosi per la lodevole iniziativa.Un particolare effetto è stato il collegamento radiofonico conla radio statunitense Efenway nel corso del programma “CiaoTony”. Una lieta serata che ha sottolineato l’importanza dellapresenza dei Club Napoli nel mondo portatori di messaggi disolidarietà e fratellanza dei tifosi azzurri.

Salvatore Longobardi (Tesoriere AINC)

CASAL D. PRINCIPE CHIAMA NEW YORK

anni di passione negli stadi4019722012

29


7 Gold CampaniaVia dell'Agnolo, 780022 Arzano (NA)

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Cuore Azzurro N. 70 - 28 settembre 2012

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