Cuore Azzurro numero 57

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1 9 7 2 A S S O C I A Z I O N E I T A L I A N A N A P O L I C L U B Ivan Zazzaroni: Mazzarri vero leader Federico Fernandez: detto “el Flaco” Club Napoli Roma Capitale Azzurra Caro Babbo Natale VORREI… COPIA OMAGGIO FOTOAGENZIA MOSCA PERIODICO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB - ANNO VII N. 57 - 18 DICEMBRE 2011

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Testata pubblicata a cura dell'AINC-Associazione Italiana Napoli Club. Numero 57 - 17 dicembre2011

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Ivan Zazzaroni:Mazzarri vero leader

Federico Fernandez:detto “el Flaco”

Club Napoli RomaCapitale Azzurra

Caro Babbo Natale VORREI…

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Che Natale sarà per i tifosi napoletani? Chi vuole vedere ilbicchiere mezzo pieno lo vede molto positivo, ma lo diven-terà ancor di più se nell’urna di Nyon uscirà un avversario

abbordabile per gli ottavi di Champions, dopo una qualificazioneche ha già dell’incredibile. Tutto, però, a scapito del campionato do-ve il Napoli è in forte ritardo. Ed ecco che si fanno sentire quelli chevedono il bicchiere mezzo vuoto, ovvero coloro che volevano chesi puntasse tutto sul campionato, usando la Champions per fareesperienza, e non mettendo a rischio l’eventuale qualificazione allacompetizione dell’anno prossimo. Insomma, anche se ebbri di gioia,la tifoseria è spaccata tra le due tesi. Ma a cercare di porre rimedioalla situazione attuale in campionato, ecco che arrivano in tre giornidue gare casalinghe per il Napoli contro Roma e Genoa. Obbligo fa-re filotto anche perché le avversarie si affronteranno in scontri in-crociati. Da qui la possibilità di accorciare la classifica e rendere il

Natale più gradevole anche ai più scettici. Un doppio confronto cheil Napoli dovrà affrontare senza alcun pregiudizio, giallorossi e ros-soblù sono avversari alla portata della Mazzarri’s band. Prima peròvenerdì i sarà il sorteggio di Champions e tutti i tifosi stanno con-tattando maghi e maghetti per evitare di dover affrontare un altroostacolo duro, tipo Barcellona e Real Madrid, o anche Chelsea vistoche la formazione londinese si rafforzerà nel mercato di riparazionee a febbraio potrebbe essere di altro spessore. Se poi l’urna dovessedire Apoel, Benfica o Arsenal, allora sarebbe un bel Natale in attesadel doppio confronto di febbraio. Dove bisognerà arrivare comun-que con qualche giocatore in più nella rosa. E a questo punto devescendere in campo Babbo Natale De Laurentiis al quale i tifosi chie-dono di investire una parte degli introiti derivanti dalla qualificazio-ne in Champions e perché no i milioni di euro che pioveranno dalcinepanettone. In ogni caso, tanti auguri a tutti.

Max Bonardi

20-21 DICEMBRE 2011SIENA - FIORENTINA

CAGLIARI - MILANUDINESE - JUVENTUS

ATALANTA - CESENABOLOGNA - ROMA

INTER - LECCELAZIO - CHIEVO

NAPOLI GENOANOVARA - PALERMO

PARMA - CATANIA

R E C U P E R O 1 ª G I O R N ATA

CLASSIFICA DI SERIE A 2011/2012SQUADRA P G V N P GF GS

Juventus 30 14 8 6 0 25 11

Udinese 30 14 9 3 2 18 7

Milan 28 14 8 4 2 31 16

Lazio 28 14 8 4 2 22 11

NAPOLI 21 14 5 6 3 22 14

Palermo 20 14 6 2 6 16 16

Inter 20 14 6 2 6 17 18

Genoa 18 14 5 3 6 16 17

Cagliari 18 14 4 6 4 12 13

Roma 18 14 5 3 6 16 18

Catania 18 14 4 6 4 15 20

Parma 17 14 5 2 7 15 20

Atalanta (pen. –6) 16 14 5 7 2 17 16

Fiorentina 16 14 4 4 6 13 13

Chievo 16 14 4 4 6 11 18

Bologna 15 14 4 3 7 13 20

Siena 14 14 3 5 7 14 14

Cesena 12 14 3 3 8 7 15

Novara 11 14 2 5 7 15 25

Lecce 8 14 2 2 10 13 26

COME VEDETE IL BICCHIERE?

17-18 DICEMBRE 2011CHIEVO - CAGLIARI

FIORENTINA - ATALANTAMILAN - SIENA

CATANIA - PALERMOCESENA - INTERGENOA - BOLOGNA

JUVENTUS - NOVARAPARMA - LECCE

LAZIO - UDINESENAPOLI - ROMA

1 6 ª G I O R N ATA

Siamo alle solite. L’arbitro internazionale Rocchi nella garaBologna-Milan, tra le varie incongruenze e/o incoerenze,non vede un fallo di mani del giocatore Seedorf in area di

rigore. Le discussioni sull'episodio (unitamente ad altre ma più di-scutibili) sono state molto animate, soprattutto perché ci si è tro-vati di fronte a un episodio nel quale la visuale dell’arbitro era sce-vra da qualsiasi tipo di ostacolo, la competenza territoriale era solosua, e la posizione era proprio quella canonicamente prevista. Die-tro a questi episodi che possono sembrare anche macroscopici, èoltremodo facile abbandonarsi a sospetti di qualsivoglia natura, inuna Calciopoli che parrebbe non finire mai. Ma un assioma che de-ve contraddistinguere il gioco del calcio, e gli altri sport in generale,è la presunzione di assoluta buona fede del giudice di gara, che ètutt'altra cosa dalla credibilità. Difatti un arbitro può essere in buo-na fede, ma non credibile lì dove conduce una gara che oggettiva-mente (e cioè per gli addetti ai lavori e non), dà adito a più che aqualche critica sul modo incoerente, e in qualche maniera nonequilibrato di dirigerla. Premesso tutto questo, entrando più nelmerito "del fallo di mano", sappiamo che questa contestata partedella Regola 12, a oggi sia per l'IFAB che per le varie Federazioni,nonostante vari e meritevoli sforzi, finisce ancora per delegare aidirettori di gara una discrezionalità (circa la volontarietà o meno)molto ampia. Peraltro in qualche modo a seguito di direttive deivari Organi Arbitrali, è stato altresì sottolineato che tra le cause diinvolontarietà e dunque non intenzionalità, vi è quella secondo laquale un fallo di mano è sicuramente involontario quando il palloneprima di cadere sul braccio tocchi una parte del corpo. Insomma cisi chiede allora, essendo in presenza di tutte quelle condizioni sud-dette, e persino di fronte a una netta volontarietà di Seedorf, per-ché Rocchi non ha concesso il calcio di rigore? Escluse tutte le ipo-tesi predette, la risposta può essere più banale di quella che sem-bra: Rocchi in quel momento non ha considerato intenzionale il fal-lo di mano, salvo a pentirsene non il giorno dopo, ma dopo un se-condo, con tutti i palesi condizionamenti che ne sono derivati.

IL CONDIZIONAMENTOGiuseppe Gargiulo (ex arbitro)

Osservatorio arbitrale

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ORGANO UFFICIALE DELLAASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB

Sede legale: Corso Novara, 5 - NapoliAnno VII - n° 57 - 18 dicembre 2011

Direttore responsabile: Saverio Passaretti

hanno collaborato:Luigi Alvino, Max Bonardi, Sergio Curcio, Paolo del Vaglio, Giuseppe Gargiulo, CarloLongobardi, Attilio Marchionne, Bruno Marra, Marco Martone, Fabrizio Piccolo,Giuseppe Piccolo, Massimo Sparnelli, Carmine Tascone

Registrazione Tribunale di Napoli N. 91 del 5/12/2007Fotocomposizione e Stampa: Ink & Paper s.r.l.

Grafica: Mario SuarezEdito dalla A.I.N.C.

chiuso in redazione giovedì 15 dicembre 2011 - ore 17,00

Arriva la Roma di Luis Enrique e do-vrebbe essere una bella partita. La

squadra giallorossa è stata magnifica contro la Juve, unasquadra di grande sacrificio, operaia, coraggiosa. Le assenzeper squalifiche e infortuni l’hanno costretta a subire la pres-sione juventina, liberandosi al contropiede nel secondo tem-po. Ma è formazione che non si chiude, che ama giocare, checura il possesso-palla, la sua arma difensiva, e attacca con gliesterni di difesa che sono spesso centrocampisti offensivi(Perrotta, Taddei). È una squadra proiettata sul futuro. Attor-no ai vecchi cuori romanisti, De Rossi e Totti, tanti giovani.Lo spettacolare Lamela ha 19 anni ed è suo coetaneo Viviani,regista arretrato, che ha giocato con buona personalità.Per il Napoli, finalmente senza impegni di metà settimana,un avversario con cui giocarsela ad alto livello. Sul pianodel gioco. La Roma è solo tre punti dietro agli azzurri. Ma èin costruzione e Luis Enrique non punta al risultato giocan-do con le furbizie italiane. Vuole una squadra che giochi alcalcio. Viene a Napoli per imporsi col gioco, non con i truc-chi difensivi. Facendo gioco, non distruggendo quello del-l’avversario.Napoli - Roma promette di essere una partita-spettacoloche potrebbe rilanciare il miglior Napoli. Né le assenze chela Roma accuserà ancora suggeriranno a Luis Enrique di faremuro. Sarà un match a viso aperto in cui le fasi offensivesaranno predominanti con cambiamenti di fronte, velocità,buone giocate.Il Napoli deve risalire in classifica. Ha forse esigenze più con-crete. Ha inanellato quattro pareggi consecutivi, ha vinto unasola partita nelle ultime sei gare. Contro la Roma e poi controil Genoa, sempre al San Paolo, gli azzurri cercano quello slan-cio smorzatosi a Brescia. L’obiettivo è sempre il terzo posto(a -7) per rientrare in Champions anche se attraverso i preli-minari. Ma la sfida è dura contro Lazio e Udinese.Stasera si gioca in contemporanea proprio Lazio - Udinesee mercoledì prossimo ci sarà Udinese - Juventus. Qualcosasi muoverà nei quartieri alti. Ma solo l’en-plein degli azzurriin queste due partite casalinghe potrà ridurre il distacco dalterzo posto. L’impresa è ancora possibile e l’obiettivo terràsu la concentrazione della squadra.

di Mimmo Carratelli

UN FINALE COL… BOTTO!!!!

Saverio Passaretti (presidente AINC)

LA VIGNETTA DI

Carissimi tifosi siamo giunti alla chiusura di un annoche ci ha regalato un’alternanza di emozioni, da quel-le esaltanti della Champions a quelle non sempre

soddisfacenti di un campionato che ha visto il Napoli spessosoccombere contro le cosiddette “seconde file”. Una questio-ne forse legata a una mentalità oltremodo vincente che il no-stro allenatore sta cercando in tutti i modi di inculcare conripetuti e svariati tentativi, uno sforzo spesso vano ma checol tempo dovrebbe dare i suoi frutti. Non è forse una que-stione di giocatori, tutto l'organico è all'altezza, quando lasquadra decide di dare una svolta alla partita, quasi sistema-ticamente, si assiste a uno spettacolo spumeggiante, un veroe proprio cambio di marcia. Il nostro presidente saprà co-munque arricchire e potenziare la rosa dei giocatori a breve,resterà comunque e in ogni caso il problema di dover assi-milare la consapevolezza di essere una squadra di livello in-ternazionale pronta a gestire in modo cinico qualsiasi situa-zione, una autorità nel gioco e nel carattere che forse mancaancora nella compagine azzurra. La vera preoccupazione so-no i “canti delle sirene” di altre squadre sempre più interes-sate ai nostri gioielli e al nostro Mister; interrompere un pro-getto sarebbe veramente un peccato adesso che il Napoli èproiettato a un 2012 esaltante. Questo finale di campionatoci vede affrontare due squadre che attraversano momentodifficile quali la Roma e il Genoa ma proprio per questo piùpericolose da dominare, l’occasione è unica per risalire versola vetta della classifica. Intanto il Napoli torna da Novara conuno Dzemaili in più anche in chiave realizzativa. Concentra-zione ed entusiasmo dovranno essere i dogmi centrali di que-sto periodo natalizio per donare quale graditissimo regalo al-tre vittorie ai tifosi napoletani che meritano più di altri bellesoddisfazioni. Auguro a tutti voi sportivi e tifosi napoletani ditrascorrere “azzurre festività” e a tutto lo staff della squadradel Napoli la serenità e la forza per affrontare i prossimi im-pegni, e infine alla dirigenza tutta della Società Calcio Napolitanta fortuna con in testa il nostro presidente De Laurentiisdal quale ci aspettiamo oltre al suo simpatico film natalizioanche altre piacevoli… sorprese! Auguri a tutti di buone feste.

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Speciale Champions

OTTAVI DI FINALE CHAMPIONS LEAGUE

LE CLASSICHE DEI GIRONI DI QUALIFICAZIONE

Gruppo ABayern Monaco 13NAPOLI 11Manchester City 10Villarreal 0

Gruppo BINTER 10

Cska Mosca 8

Trabzonspor 7

Lilla 6

Gruppo CBENFICA 12

Basilea 11

Manc. United 9

Otelul Galati 0

Gruppo DREAL MADRID 18

Lione 8

Ajax 8

Din. Zagabria 0

Gruppo ECHELSEA 11

Bayer Leverkusen 10

Valencia 8

Genk 3

Gruppo FARSENAL 11

Marsiglia 10

Olympiacos 9

Borus. Dortmund 4

Gruppo GAPOEL NICOSIA 9

Z. S. Pietroburgo 9

Porto 8

Shakhtar Donetsk 5

Gruppo HBARCELLONA 16

Milan 9

Olympiacos 5

Bate Borisov 2

1 LIONE - APOEL NICOSIA

2 NAPOLI - CHELSEA

3 MILAN - ARSENAL

4 BASILEA - BAYERN MONACO

5 BAYER LEVERKUSEN - BARCELLONA

6 CSKA MOSCA - REAL MADRID

7 Z. S. PIETROBURGO - BENFICA

8 INTER - MARSIGLIA

DALL’URNA È USCITO IL CHELSEA

Il suo nuovo allenatore Villa Boas ha ultimamenteriproposto il classico modulo 4-3-3, dopo l’esperimentofallito con il 4-2-3-1. È tornato indiscusso titolareDrogba in attacco, con lo spagnolo Torres in profondacrisi. La giovane sorpresa l’inglese Sturridge e lospagnolo Mata, completano l’assetto offensivo. IlChelsea ha vinto il gruppo E di Champions Leaguedavanti al Bayer Leverkusen eliminando Valencia eGenk. Questo il ruolino: tre vittorie, due pareggi e unasconfitta, proprio in casa del Bayer. Nell’ultima giornataha rischiato l’eliminazione clamorosa dalla coppa,evitata grazie alla vittoria ottenuta per 3-0 sul Valencianell’ultimo turno del girone di qualificazione. InPremiere League in virtù del successo sul ManchesterCity, è tornato al terzo posto a sette lunghezze dallavetta della classifica.

LE PARTITE DI ANDATA SONO FISSATEPER IL 14/15 E 21/22 FEBBRAIO

IL RITORNO SARÀ PER IL 6/7 E 13/14 MARZO

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VILLARREAL - NAPOLI: 0-2Speciale Champions

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Speciale Champions

NOTTE INDIMENTICABILE

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I n attesa di nuovi entusiasmanti scontri in Champions Lea-gue ci avviciniamo a fine anno con un bilancio sicuramentepositivo della squadra di Mazzarri

che ha dimostrato però di avere due ve-locità quella da Formula Uno in Europaa quello di Go-Kart del campionato.Un resoconto comunque positivo per gliazzurri, e bisogna sottolineare che sol-tanto pochi anni fa la nostra squadra erarelegata in serie C quindi onore a tuttolo staff della società, un ringraziamentospeciale al presidente De Laurentiis cheha creduto a un progetto che adesso èrealtà ma al quale sicuramente in pochiavrebbero intrapreso.La squadra merita rispetto e gratificazio-ne, tutti professionisti che hanno datocuore e gambe per riportare giustamen-te il Napoli ai fasti che merita.Consentitemi un apprezzamento di sti-ma e affetto particolare nei confronti diGrava, al quale sono legato da una per-sonale profonda amicizia, lui è un po’ il simbolo di una compa-gine che ha saputo risorgere dalle ceneri. Rivederlo in campo,

anche se per pochi minuti, mi ha commosso, e lui saprà rein-serirsi nei momenti giusti perché appare determinato e in buo-

na forma.Gianluca rispecchia la determinazionedei guerrieri azzurri, che spinti dal nostrosempre splendido pubblico, hanno risa-lito la china e si sono ripresentati sul pal-coscenico europeo in grande spolvero.L’eliminazione del Manchester City è unaperla che deve essere ricordata: la squa-dra inglese ha un valore di mercato enor-me rispetto a quello, pur considerevole,dei partenopei; questo traguardo haquindi grande rilievo.Un anno positivo il 2011 con la premessache per il nuovo anno le soddisfazioni ar-riveranno sicuramente perché quandoc’è un lavoro serio alla base di un proget-to i sogni diventano realtà.Con sincerità vi auguro un sereno Natalee un ottimo inizio di anno nuovo pienodi allegria, buona salute e vittorie.

Grazie e felicitazioni al presidente De Laurentiis, a Mister Maz-zarri, allo squadrone azzurro e a tutti gli addetti ai lavori.

Giuseppe Piccolo (vicepresidente AINC)

AUGURI AZZURRI! BEL RITORNO GIANLUCA!

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Il Kaffèdei tifosi

napoletani

Il riscatto del Napoli e di Napoli. Questo il mio augu-rio per il prossimo anno a tutte le tifose e i tifosi az-zurri. Il passaggio agli ottavi di finale di ChampionsLeague è stato un dono meraviglioso che i ragazzi diMazzarri hanno regalato alla città intera. Un risul-tato storico che i napoletani aspettavano da oltrevent'anni. Un traguardo meritato per il pubblico delSan Paolo che, a detta di tutti, ha stregato l'Europaintera. Un augurio dunque per un sereno Natale eun felice 2012 che per tutti i tifosi si preannuncia ric-co di emozioni e di speranze. Da parte mia continue-rò a sostenere la squadra, una delle cartoline vincen-ti della città in Europa e nel mondo. Buon Natale atutti i lettori e sempre Forza Napoli!

Il sindaco di NapoliLuigi de Magistris

Cari lettori di “Cuore Azzurro” vi rivolgo di cuore imiei più sinceri auguri per il Santo Natale ormaiprossimo e per un nuovo anno che, nelle mie comenelle vostre speranze, possa essere ricco di soddisfa-zioni. Il 2011 per i colori azzurri e più in generale perlo sport campano sarà ricordato per una serie dieventi senz’altro positivi che hanno portato alla ri-balta, in Italia e nel mondo, i nostri colori. Ma il miopensiero va soprattutto alla squadra del presidenteDe Laurentiis che nel corso di questi ultimi mesi, gra-zie a una serie di prestazioni incredibili, ha superatobrillantemente la fase a gironi in Champions League,ottenendo un successo insperato alla vigilia, in quelloche tutti avevano considerato il “girone della morte”. Dopo 21 anni di assenza il Napoli giocherà gli ottavidi Champions e il mio augurio è che possa continuarequesta bellissima avventura, senza dimenticare ilcampionato, e regalare a tutti noi un indimenticabi-le, sereno,emozionante 2012.

Auguri

Il presidente della Provincia di NapoliLuigi Cesaro

Auguri

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In campo con gli Azzurri

Forza Napoli

www.radiomarte.it

la radio ufficiale del Calcio Napoli

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PERSONAGGI

T ra i giornalisti sportivi è tra i più popolari. Non passagiorno che non lo trovi in tv su una rete nazionale o lo-cale. Ivan Zazzaroni, però, nonostante le origini bolo-

gnesi è un gran simpatizzante del Napoli e non perde occasioneper sottolinearne i meriti di De Laurentiis e Mazzarri. Ma nondimentica il Napoli che fu trascinato da un certo Diego Arman-do Maradona.

D. Che analogie trova tra il Napoli di Maradona e questo diLavezzi?R. “Nessuna: altri tempi, altro calcio, altra qualità. O meglio:anche oggi come allora si parla di super tridente, o tenori: dallaMa.Gi.Ca. alla Ca.Ha.La. che non va pronunciata alla toscana.In questo Napoli c’è la prevalenza del tecnico, in quello leggen-dario l’incidenza di Diego”.

D. Messi è considerato il giocatore più forte al mondo. Meglioanche di Maradona?R. “Maradona mi emozionava di più. Messi è la cosa più vicinaa Diego che ho incrociato negli ultimi venticinque anni”.

D. Chi è il giocatore leader del Napoli e perché?R. “Il leader vero è Mazzarri, il giocatore che cambia i contenutitecnici della squadra, Lavezzi. Il Pocho rende eccellente unasquadra ottima”.

D. Secondo lei De Laurentiis è davvero un tifoso o come dico-no in tanti fa i propri interessi?R. “Non me ne può fregà de meno. L’importante è che spendae si spenda. Il calcio è una brutta bestia: come lo frequenti dadentro, ti prende e non ti lascia più”.

D. Pregi e difetti di Mazzarri in generale sia sul piano tecnico-tattico che comportamentale…R. “Una grande allenatore, un buon gestore. I comportamentisono un aspetto assolutamente secondario: è troppo impulsivoe si lamenta spesso? Ne risponde lui, non la squadra. Le critichelo investono e lui le respinge. Un po’ permaloso, forse, e so-prattutto un filo superficiale nel costruire o distruggere i rap-porti con i giornalisti”.

D. Cannavaro è da nazionale?R. “Se lo sono Barzagli e Bonucci, sì. Paolo è molto cresciuto, siè completato”.

D. Che cosa manca al Napoli come società per essere all’al-tezza di un club come il Milan?R. “La disponibilità economica delle big”.

D. Più meriti del Napoli o demeriti del Manchester City per laqualificazione agli ottavi di Champions?R. “Le due cose. Il City ha sbagliato in parte la gara di ritorno,non per arroganza o superiority complex, ma perché è abituatoa giocare un solo tipo di partita”.

D. È giusto inseguire sogno ed euro della Champions metten-do a rischio il campionato?

R. “Scusa, hai tanto sofferto per arrivarci, alla Champions, equando ci sei la sottovaluti? La Champions è il primo obiettivodelle squadre vere, purtroppo l’Uefa le ha subordinato tutto, inprimis i campionati nazionali. Dal 2015 le cose peggioreranno”.

D. Sulla questione stadio che posizione prende: ristrutturareil San Paolo o impianto nuovo?R. “Impianto nuovo sulle ceneri del vecchio. Si butta giù tutto esi rifà: la gente di Napoli merita di avere un teatro all’altezza”.

D. A gennaio quali ruoli meriterebbero rinforzi sul mercato?R. “Servono un play e Borriello...”

D. Riuscirà De Laurentiis a trattenere i “tre tenori”?R. “Dipenderà dagli obiettivi personali e di società”.

D. Un saluto ai lettori di Cuore AzzurroR. “Un saluto? Ma se ci salutiamo tutti i giorni su Facebook.,Twitter, Radio Marte... Vabbeh, un saluto da cuore a cuore”.

Max Bonardi

ZAZZARONI: MAZZARRI VERO LEADER

Ivan Zazzaroni (Bologna, 26 gennaio 1958) ha iniziato nelsettembre dell’80 alla Gazzetta dello Sport. È stato diretto-re di Guerin sportivo, Autosprint e Dieci e vice del Corrieredello Sport. Ha firmato la biografia di Roberto Baggio “Unaporta nel cielo”, “Pantani un eroe tragico” (Mondadori), dalquale è stato tratto un film per Raiuno, “La rete”, il libro-denuncia di Giuseppe Gazzoni Frascara, e curato il romanzodi Angelo Vassallo “Il sindaco pescatore” (Mondadori). Dal2002 opinionista Rai, ha partecipato a cinque edizioni di“Ballando con le stelle”. Editorialista di Libero, scrive su GQe GQ.com, ha collaborato con Sun, European, Folha di SanPaolo, Radio Bandeirantes e vinto una trentina di premi trai quali il Beppe Viola, il Palumbo, il Valenti e il premio Ussi.Ha seguito 6 Mondiali e 6 Europei di calcio. Dal 2005 con-duce un popolarissimo programma su Radio Deejay (“Dee-jay Football Club”).

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Èproprio vero, e per dirla alla Eduardo: “Gli esami nonfiniscono mai”. Né per il Napoli, reduce dalla frenataalquanto imprevista a Novara, né per la Roma, chia-

mata a un nuovo impegno dall’alto coefficiente di difficoltàquesta sera al San Paolo. Né per Mazzarri, che dopo l’exploitdi Champions adesso è chiamato a far quadrare i conti e i ri-sultati anche in campionato, né per Luis Enrique, il condot-tiero di una squadra che con fatica sta cercando di varare unprogetto “made in America” che punta ad abbinare spettaco-lo e risultati; i secondi molto più richiesti dal pubblico di fedegiallorossa che sta cominciando ad avere qualche dubbio eun bel po’ di pazienza in meno nelle capacità del tecnico spa-gnolo e del gruppo dirigente. Napoli – Roma, insomma, di-venta la partita del “rien ne va plus”, una gara secca, nellaquale è vietato, vitatissimo, sbagliare per ciascuna delle con-tendenti. Ma se il progetto Napoli comunque ha finora pagatoanche con il passaggio del turno di Champions, l’anno primodella Roma americana può rischiare di diventare l’anno zerodella Roma e dei suoi tifosi che, paradosso dei paradossi, ve-dono l’odiata Lazio lottare addirittura per il primato. Il derbydel Sud, perciò, nonostante si giochi in pieno dicembre e innotturna, sarà una gara ardente e caldissima per moltepliciaspetti. Sotto il profilo psicologico perché sarà determinantevedere quale squadra avrà più energie e voglia mentale daspendere per lanciare il cuore oltre l’ostacolo, sotto l’aspettotattico perché si confrontano due tecnici con due filosofie,due modi di interpretare la gara completamente opposti conlo stesso obiettivo: vincere.La sensazione è che la sfida di stasera sia molto più equilibratadi quello che a prima vista possa sembrare. Perché il Napoli,più esperto e organizzato ha gli equilibri, la qualità e il carat-tere per puntare al massimo, a patto che la squadra scendain campo con la concentrazione e la feroce determinazioneche l’hanno fatta grande in Champions. La Roma, pur con tuttii problemi di natura tattica che l’affliggono, e malgrado i de-ludenti (fino a che punto? ndr) risultati dei primi mesi dellagestione tecnica di Luis Enrique ha tutto per fare molto, mamolto meglio di quanto sin qui fatto. Perché quella giallorossaè una squadra con una rosa di primissimo piano, alla quale iltecnico dovrà, se ne avrà il tempo, semplicemente dare, anzi,restituire, una normalità tattica che finora s’è vista poco in

Sergio Curcio

DERBY DEL SOLE IN NOTTURNA

STEKELEMBURG

ROSI JUAN HEINZE TADDEI

GAGO

DE ROSSI

GRECO

TOTTI

OSVALDO

LAMELA

LOBONTCICINHOROSISIMPLICIOPERROTTABOJANBORRIELLO

nome di un calcio che in Italia è difficile se non impossibilepraticare. Il pareggio contro la Juve, con il rigore di Totti pa-rato da un Buffon super, ha in questo senso riconsegnato aitifosi una Roma più realistica e concreta nonostante le molteforzate assenze. Accantonato, almeno in parte, il piano tatticodi costruzione di una squadra offensiva che faccia del posses-so palla l’arma in più, resta comunque valida l’idea di terzinimolto alti (in senso tattico… ndr) e con il perno di centrocam-po, De rossi, che si abbassa sin tra i due centrali difensivi, pre-sumibilmente al San Paolo Juan e Heinze, per impostare il gio-co alle ali del tridente d’attacco, Lamela, o Bojan e Totti, chestringono al centro mentre il centravanti, Osvaldo più di Bor-riello, arretra per creare spazi anche per i centrocampisti trai quali a Fuorigrotta mancherà Pjanic per squalifica che a soli21 anni sta già imponendosi per tecnica e personalità. Unasquadra che vede un gruppo in cui i senatori come Perrotta,Taddei, De Rossi, Pizzarro e Simplicio sono affiancati da gio-vani di grandi prospettive. Ma come sempre nel bene e nelmale la guida è sempre lui Francesco Totti così come visto lu-nedì sera contro la Juve. E stasera il “Pupone”, nonostante ilmalcontento di metà settimana potrebbe rivelarsi decisivo. Edall’altra parte i tre tenori vogliono dimostrare al campionatoche ci sono ancora e ci tengono alle posizioni di vertice

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U ltima partita del 2011 prima delle festività di Natalee fine anno. Si recupera la prima giornata e al SanPaolo, per l’ennesima notturna, arriva il Genoa a mi-

surare la “temperatura” della squadra azzurra. L’occasione ela speranza sono quelle di accorciare un pochino la classificavisto che al Friuli va in onda il derby bianconero tra Udinesee Juventus. Il passaggio agli ottavi di Champions League e ilpareggio di Novara sono già il passato. Guai a guardarsi indie-tro, nel bene e nel male… andiamo avanti, sapendo bene chenel campionato italiano il difficile è sempre l’incontro da af-frontare. Il Genoa di Malesani, 2 vittorie, 1 pareggio e 4 scon-fitte in trasferta, non è l’avversario ideale per salutare beneun 2011 straordinario in termini di gioco e di risultati per Maz-zarri e gli azzurri. Malesani, tecnico esuberante e sanguigno,ha scacciato più volte i fantasmi dell’esonero, l’ultima voltaandando a vincere a Siena quando tutti, o quasi tutti i tifosidel Grifone, erano già certi dell’ennesimo ribaltone in panchi-na preparato da Preziosi. Invece, la squadra, una volta ancora,una volta di più, ha risposto alla grande facendo capire di es-sere dalla parte del tecnico e sapendosi gestire bene anchenei momenti cruciali. Buona squadra questo Genoa che gra-vita in un tranquillo centro classifica, ma potrebbe avvicinarsialla zona Europa se solo desse maggiore continuità a presta-zioni e risultati. L’ennesima rivoluzione di mercato, da partedi Preziosi, in estate, non ha tolto ardore e combattività a unasquadra che ha mantenuto i “gioielli” Kucka e Palacio inse-rendo uomini come Frey tra i pali, Constant, Jorquera, Merkel,Pratto, Zé Eduardo e Caracciolo tra centrocampo e attacco.Un cocktail di esperienza e gioventù che Malesani con pas-sione, entusiasmo e competenza sta provando a rendere pia-cevole cercando gli uomini e gli equilibri giusti per costruireuna squadra in grado di giocare un calcio intenso e allo stessotempo armonioso. Di solito il tecnico veronese si affida a unassai elastico 4-3-1-2 dove il baricentro del gioco e della squa-dra è, o meglio era, nei piedi e nella testa di Kucka. Dato percerto il passaggio a gennaio del gioiellino sloveno, classe ’87,alla corte di Ranieri, Malesani ha puntato sul recupero fisicoe psicologico del portoghese Veloso e sulla voglia di affermar-si definitivamente del francese Constant e del giovanissimoMerkel, classe ’92, scuola Milan. Va pure detto che Malesani

Sergio Curcio

FINE ANNO CONTRO IL GRIFONE

FREY

MESTO DAINELLI KALADZE MORETTI

ROSSI

MERKEL

VELOSO

ZE EDUARDO

JANKOVIC

CONSTANT

ha rinunciato al 3-4-3 per una difesa a 4 in grado di garantiremaggiore copertura copertura e filtro davanti a Frey, portierein grado di portare un bottino di punti notevoli in campiona-to. Mesto, Dainelli, Kaladze, Granquist e Moretti sono difen-sori di buon livello ma spesso… distratti ed è quello arretrato,sicuramente il tallone d’Achille dei rossoblù. In mezzo al cam-po, detto di Veloso come faro di gioco, e di Constant e di Mer-kel come giovani sempre più in grado di assicurare qualità esostanza alla manovra genoana, un discorso a parte merital’inossidabile Marco Rossi, classe ’78. L’esterno universale èla vera anima del Genoa sin dai primi tempi di Gasperini, enonostante le 34 primavere è sempre il primo a dare il suocontributo di corsa e generosità alla squadra. In avanti, perfinire, mancando l’infortunato Palacio, quasi certamente Ma-lesani si affiderà al tandem Pratto-Zè Eduardo, ameno chenon decida di giocare con un’unica punta, Merkel alla suaspalle e un centrocampista in più. Perché è chiaro che il pos-sesso del centrocampo sarà determinante per l’esito della ga-ra. Serve un Napoli concentrato e feroce come in Championsper una sfida che si preannuncia tirata allo spasimo. Il Napolideve recuperare punti e qualche posizione, ma soprattuttosalutare il 2011 e il pubblico del San Paolo con una prestazio-ne da far ben sperare per il 2012.

LUPATELLIGRANQVISTSAMPIRISISEYMURJORQUERAPRATTOCARACCIOLO

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L’AINC augura a tutti i tifosi e sportivi napoletani un sereno e felice Natale e un 2012 da Champions

il presidente

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FOTOAGENZIA MOSCA

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S embrava uno di quei film d’annata, tra le stelle sbiaditedi Bulli e Pupe e il romanticismo post-fiabesco di PrettyWoman. Lui che con il suo macchinone va a prendere

la sua starlette in un paesino di periferia, tra stupore, fascino esuggestione. Eppure c’è poco da lasciare all’immaginazioneperché lui di soubrette già se ne intende. E lei di cal-ciatori pure.Lui deve giocare, ma la notte precedente la porta amangiare una pizza sul lungomare. Si godono il co-dazzo di scribacchini e paparazzi, televisione e schia-mazzi. Un’altra passerella per sfilare. Senza la qualenon saprebbero neppure respirare. Dura tutto il tem-po di un flash, lei torna a casa a mezzanotte comeCenerentola che rantola senza scarpetta. Perché lescarpette le deve mettere lui il giornodopo. Davanti ad uno stadio che valepiù di qualsiasi milione e che gli inse-gna cos’è la vera passione.Non è un kolossal, né una rappresen-tazione teatrale. In cartellone c’è lasfida dell’anno, che è quasi un eventoepocale. Davide contro Golia. I Guer-rieri contro i Miliardari. Un manipolodi rivoluzionari che vogliono sbancareil tavolo dei mecenati. Eppure non ba-sta l’epicità della tenzone, perché a tenere banco è lui,il “pezzotto” del supereroe. Uno che nella vita ha piùsoprannomi che virtù. Il guascone che gioca con l’aria impettita,che si sente una rockstar, che si indigna, si ingrugna, fa il clown,segna, si atteggia a duro ma solo contro chi non può appen-derlo muro. Ed esulta ogni volta con una nuova provocazione,a kilometri di distanza davanti ad una Curva che da così lontanonon può dargli una lezione. Poi quando perde, gli viene la feb-

bre, dice che ha vomitato, ma probabilmente è solamente lanemesi storica per tutto il tempo in cui lo stomaco a noi ce loha rivoltato.In compenso la retorica gli va incontro, dicono che in fondo èun bravo figliolo, che se lo conosci bene capisci che è un buono,

che quelle che fa non si chiamanostronzate ma solo ragazzate. E serompe l’anima a chiunque e sfanculail mondo intero che vuoi che sia?Non è cattiveria, noncuranza, strafot-tenza e superbia da idolatria. È solouna semplice, innocente voglia di go-liardia.Vuoi essere un fuoriclasse modernosenza alzare mai la voce, senza giraredi notte, stimolare la fantasia, mette-

re l’adrenalina in circolazione e di-vorare con avidità ogni brandelloplastificato di emozione? Impossi-bile. Perché amici miei la storiamoderna, nel calcio e nella vita,non la fanno più gli eroi, ma le te-sta di cazzo che brillano attorno anoi. Quelli che ti danno il titolo, lanotizia, lo scoop, la bomba, la fra-se a sensazione. E non sei nessu-no mediaticamente se non hai

strascichi di velinismo e accenti di perdizione.Di chi sto parlando? Ma ovviamente di un personaggio inven-tato, che non esiste in realtà, un campione frutto dell’immagi-nazione. Esattamente un signor nessuno. Che magari un giornosarà fatto costruire su misura dagli sceicchi. Con un mantellodorato per ammaliare gli sciocchi…

Bruno Marra

MILIARDARIO E CAMPIONE IMMAGINARIO

Macchine, capricci e starlette. La storia inventata di un fuoriclasse che non esiste

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IL CIRCO DELLA SETTIMANARASSEGNA STAMPARASSEGNATA STAMPAFatti, visti, condivisi e commentati, il meglio o peggio della settimana vissuta virtualmente e realmente.Le notizie reali commentate dal Senatore Annibale Ricotta (Partito dei Ricottari Italiani) e Pepp Mo VecIo (affarista, di quelli che qualsiasi cosa… provvedo io), personaggi che animano le mattine in Fuoco suRadio Marte.

Visti da Pepp Mo vec io…Amici cari, qui aumenta tutto. È aumentata labenzina, ormai un litro di benzina costa più diun litro di vino rosso, dicono che aumenterannoanche il costo della tangenziale, non solo dob-biamo stare bloccati, dobbiamo pagare di più enel frattempo la macchina consuma. La macchi-na non è più un mezzo di locomozione, è unmezzo di tortura. Amici mo vec’ io, io conosco una solo soluzione: o’ ca-vall, accattamece nu’ bell cavallo e risolviamo tutto.

Arriva Capodanno, arrivano le varie bombe, le botte che fanno i danni, dallabomba di Maradona a quella di Cavani, quest’anno è uscita la bomba dello Spread.Questa è la prima bomba a fare danni prima di esplodere, uà e’ che danni cheha fatto. Amici mi raccomando con le botte quest’anno, cu sta crisi che ci sta,se ne teneve i soldi mangiateveli, conservateveli ma non li sparate, cercat e nunve fa male, e se proprio li dovete buttare datemeli a me.

Visti da Annibale Ricotta…Il governo Monti, è un governo taglia e cuci,taglia di qua e cuce di là, non si sa più dovedobbiamo prendere i soldi. La vera novità èche dopo anni di governi per la prima voltavediamo i parlamentari scioperare, anche lorohanno paura di subire danni, minacciandoscioperi della fame, dellasete, ma il parlamentare sisa, si fa sicc ma nun more.

Il copia e incolla piùfamoso su FacebookOcchio al presepe... nonfatelo sapere a Monti...se no piazza l'ICI sullecasette dei pastori... latassa sulla spazzatura per

la mangiatoia... la tassa sugli animali domestici eguai a fare il fiumiciattolo con la barchetta perchéscatta anche la tassa sui beni di lusso!

a cura di Peppe Accardo

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D i cosa ha bisogno il Napoli nel mercato di riparazionedi gennaio e, soprattutto, per puntare a cosa? La do-manda se la sono sentita rivolgere opinionisti, giorna-

listi ed esperti di calcio. Le risposte dovrà però darle il presi-dente Aurelio De Laurentiis, dopo es-sersi consultato con il suo fido scudieroWalter Mazzarri. Qualche indicazione,però, proviamo a darla. Il Napoli, ormaiappare evidente, ha scelto quest’annodi provare con tutte le sue forze l’av-ventura in Champions League, giocan-do le partite di campionato con un im-pegno, soprattutto mentale, non all’al-tezza delle prestazioni europee. I risul-tati sono sotto gli occhi di tutti. Cavanie compagni sono stati addirittura eroicisui campi di blasonate corazzate delvecchio continente, trasformando ilSan Paolo in una sorta di fortino ine-spugnabile, sciogliendosi poi come neve al sole quando si ètrattato di incrociare i tacchetti con i piedi meno “nobili” deicolleghi di Chievo, Catania, Parma e Novara, tanto per farequalche esempio. Punti gettati al vento e che pesano come unmacigno. Quanto questa scelta sia stata opportuna, lo scopri-remo solo al termine della stagione, ma è chiaro che il mercatodi gennaio non può prescindere dalle intenzioni della società.Il discorso è molto semplice, forse addirittura paradossale. Si

Marco Martone

E SE FOSSE INZAGHI L’UOMO PER LA CHAMPIONS?vuole proseguire nel sogno Champions? Bene, allora la squadraè competitiva così com’è, con un Pandev ritrovato e un Britosai box pronto a scendere nell’arena. Ulteriori innesti potrebbe-ro essere superflui. Magari ci si potrebbe togliere uno sfizio:

Pippo Inzaghi! La ciliegina sulla torta peruna squadra che ha dimostrato di esse-re all’altezza di Manchester e Bayern eche con un cavallo di razza, voglioso digiocare e segnare ancora in Europa, ma-gari per riappropriarsi di quel recordche Raul gli ha portato via, potrebbespaventare tutti (Barcellona a parte, siintende!). Se invece l’obiettivo è cam-biato, magari perché quanto fatto finoa ora in Coppa Campioni (si chiamavacosì una volta), può anche soddisfaresocietà e tecnico, allora la storia cam-bia. Recuperare in campionato le posi-zioni perse, infatti, non sarà un’impresa

da poco. Troppe squadre precedono il Napoli, altre (Roma e In-ter a esempio) sono destinate a risalire la china. Se l’obiettivoè il terzo posto, allora il buon Aurelio deve mettere mano alletasche e trovare le risorse necessarie per prendere due o treelementi di assoluto valore. Un difensore, (Capdevila per esem-pio), un centrocampista che possa aggiungersi al duo Gargano-Inler e al ritrovato Dzemaili e forse anche una punta di peso,dato che di Lucarelli si sono misteriosamente perse le tracce.

I n un’intervista rilasciata nel 2008 al collega Roberto Perronee pubblicata dal Corriere della Sera, Mazzarri dichiaravaquanto segue: “Sono così: equilibrio nelle sconfitte e nelle

vittorie. Non mi esalto e non mi deprimo…” al tempo era allaSampdoria, dimostrava, ove mai ve ne fosse bisogno, che eraun Toscano purosangue, di quelli che non lasciano tracce emo-zionali in niente.Mai avrebbe immaginato che a Napoli sarebbe diventato unWalter diverso, per certi versi atipico, aperto a tutte le emozio-ni, disponibile alla comprensione alla collaborazione emotiva,trascinatore e interprete in prima persona delle prodezze e del-le incomprensioni della sua squadra, attento nella gestione del-la squadra e della sua persona nelle interviste dei giornalisti econ i media, ma cosa insolita per un Toscano, complice del gio-co, dodicesimo uomo in campo, fatica e sudore, stress e gioia,un vero e proprio interprete “the mind”, sì la mente. Sette di-cembre 2011: Villareal – Napoli, in campo la sua squadra nongira come vuole lui, si fa espellere e d’incanto, quasi per rabbiae forza contro quella espulsione, ecco che gli azzurri rispondo-no alla grande. Siamo agli ottavi, sì ci siamo, siamo stati noi tuttiinsieme… ma rispetto alle altre squadre noi abbiamo the mind.Al momento dell’espulsione tutti i napoletani si sono resi contoche, “sì c’è un nuovo napoletano a Napoli”, si chiama Walter

Luigi Alvino

MAZZARRI: THE MIND…Mazzarri, ama il mare in maniera quasi maniacale, protegge lasua vita privata, il “Lone wolf” di un tempo ha fatto spazio a“the mind”, e la sua mente corre alla sua Daniela al suo ragazzoGabriele, loro sono a Livorno, una scelta di vita, ma lui è sem-pre con loro, ogni momento di libertà lo porta a casa, non viveper altro, un amore grandissimo perché lontano dalle sue emo-zioni, e quando in campo vanno le parole di ‘o surdat ‘nnam-murat, la voglia di piangere è tanta, ma lui sa che l’amore perla sua famiglia e quello contraccambiato per lui è grande, e ladistanza non fa che rafforzarlo sempre di più.Ma torniamo al calcio, Mister lei mi, anzi no, ci ha sorpreso, ilsuo modo di dialogare con i ragazzi, è così che li chiama quandodice di volergli bene (ma non lo dica spesso, altrimenti ne ap-profittano) è straordinario, l’applicazione delle sue tattiche èeseguita con perspicacia e attenzione, ormai è un grande, e noidiventeremo grandi con lei, per chiudere, le darei un consiglio,se permette ovviamente, andiamo incontro al mercato, chebrutto nome, di gennaio, dia un occhiata, dica a Bigon che aNapoli il prendi 2 e paghi 5 non lo applicano nemmeno nei su-permercati, lui è un ragazzo intelligente, capirà. Non mi restache augurarle un felice Natale, a lei e ai suoi cari, senza parlaredi pallone, ma osservando insieme a loro, un Presepe, una stel-la, e perché no guardando un buon film… auguri Mister.

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C i sono delle lezioni di civiltà che noi napoletani dovremmo ini-ziare ad assimilare e metabolizzare. E tra le tante, tralasciandopresuntuose indicazioni di stile che apparirebbero, in questo

caso, fuori luogo, ce n’è una che invece dovrebbe costituire un capo-saldo imperativo di tutti i tifosi del Napoli: proteggere i gioielli di fa-miglia. Avete mai immaginato quale può essere la qualità della vitadei nostri Cavani, Lavezzi Hamsik ecc.? Proviamoci insieme un mo-mento. Accompagnare i figli a scuola: impossibile. Uscire con la pro-pria compagna e/o famiglia: impossibile. Andare al cinema o a vedereuno spettacolo qualunque: impossibile. Tornare, stanco e frastornatoda una trasferta, magari vittoriosa, e pensare unicamente al proprioriposo: impossibile. L’elenco ovviamente potrebbe proseguire all’infi-nito e il senso che ne deriverebbe sarebbe sempre lo stesso. Una vitadi grandi privilegi e soddisfazioni vissuta in una prigione più o menodorata. Mettiamoci pure le recenti violenze subite dai nostri e dai lorocari e la cornice di questo quadro fosco è perfettamente inchiodata.Episodi, questi ultimi, che - invece di determinare solo una unanimee trasversale condanna - hanno, tra l’altro, scatenato una squallidaquanto discutibile classifica tra le città più difficili e la relativa classifi-cazione del numero di reati subiti da calciatori di ogni luogo. Certol’affetto e l’entusiasmo è fondamentale per il rendimento degli assidel pallone, così come l’eventuale intoccabilità di tali personaggi cree-rebbe una inaccettabile distanza con il mondo reale, allora ciò che an-drebbe esercitata è solo una maggiore moderazione. Dovrebbe scatta-re in maniera automatica il doveroso pudore e il rispetto per la vitaaltrui. Basta con l’asfissiante presenza fatta di strattoni, pizzicotti, ma-nate sul viso e altro, la città dovrebbe trasferire ai migliori calciatoridella sua squadra un impagabile senso di protezione e non determi-

nare l’inevitabile agorafobia degli spazi aperti. Sarebbe una sconfittadi tutti contribuire, più o meno volontariamente, al trasferimento dianche uno dei preferiti. Edinson Cavani, qualche giorno fa ha, suo mal-grado, paralizzato un paio di volte il centro della città solo per averavuto l’ardire di voler comprare un orologio o un foulard. Le medesimeimmagini viste molti anni fa che avevano come protagonista l’irripe-tibile mito della mia generazione: Diego. Chi vi scrive a quei tempi sitrovò spesso al cospetto di “Sua Maestà” e ricordo perfettamente diaver sempre compiuto una separazione tra l’istinto e la ragione. Il cuo-re che pulsava forte mi spingeva ad abbracciarlo, stringerlo e scuoter-lo, ma la ragione mi ha obbligato ad avere riguardo della sua intimità.Una volta però, in una famosa discoteca, l’innamoramento ha vinto.Mentre sorseggiavo un drink, vidi un mio carissimo amico sbiancare:ero certo che alle mie spalle fosse entrata una bellezza da capogiro.Mi sono voltato con un fare da latin-lover da strapazzo e ho invece in-contrato una criniera scura impossibile da non riconoscere. Maradonaconversava allegramente con una ragazza e la sua aria tranquilla stri-deva clamorosamente con le mie tempie che, improvvisamente, ini-ziarono a tamburellare come un motore di formula uno. Convinto cheuna reazione fragorosa avrebbe scatenato un putiferio, mi sono avvi-cinato al suo orecchio e, sottovoce, ma gridando a squarciagola (sem-bra impossibile ma è così, provateci) gli ho detto: “Diegooooo, tu seiil più forte del mondoooooo..:”. Lui mi ha guardato prima stralunatopoi mi ha sorriso intensamente. Lui. Quella sera mi sono sentito lievi-tare e nella mia testa sono sparite tutte le velleità di conoscenza, piùo meno approfondita, della fauna femminile presente. Per la cura e lacautela avuta nei suoi confronti pensavo soltanto di essere diventato,ricambiato, un grande amico del più Grande.

Carlo Longobardi (Consigliere AINC)

GLI ORI DI FAMIGLIA

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EL FLACO: FEDERICO FERNÁNDEZ

Federico Fernández (Tres Algarrobos, 21 febbraio1989) è un calciatore argentino, difensore del Napolie della Nazionale argentina. È soprannominato el Fla-co (il magro in italiano) per via della struttura fisicalongilinea. È un difensore centrale di piede destro,abile nel gioco aereo e dotato di buona tecnica indi-viduale. Fernández cresce nelle giovanili dell’Estu-diantes, debuttando in prima squadra il 14 settembre2008 durante il torneo di Apertura 2008 in una scon-fitta per 1-0 contro il Vélez Sársfield. Colleziona, inol-tre, due presenze nella Copa Sudamericana 2008.Il 2 maggio 2009, in una partita contro il Lanús, rea-lizza la sua prima rete a seguito di un assist del com-pagno di squadra Juan Sebastián Verón e nello stessoanno vince la Coppa Libertadores, prendendo partea due partite della competizione. Partecipa quindi al-la Coppa del mondo per club FIFA 2009, senza peròscendere in campo nelle due partite disputate dallasua squadra. L’anno seguente vince il torneo di Aper-tura 2010 giocando stabilmente da titolare nel repar-to arretrato del club platense, il meno battuto deltorneo. Da luglio 2011 è al Napoli. In Nazionale hagiocato nell’under 20 biancoceleste e ad aprile 2011ha debuttato nella nazionale maggiore.

LA SCHEDA

A rgentino purosangue, classe 1989, il nuovo difensoredel Napoli e della Nazionale argentina, Federico Fer-nandez, è soprannominato el Flaco (il magro, in ita-

liano) per la sua struttura fisica longilinea e scende in campoazzurro con la maglia numero 21. Grazie alla sua notevole staz-za, 193 cm per 83 Kg, Fernandez è molto abile nel gioco aereo,dotato di buona tecnica individuale, sia in fase difensiva chenell’area di rigore avversaria per sfruttare i calci piazzati, manonostante il suo gran fisico riesce a essere anche abbastanzarapido. In Argentina lo paragonano a moltissimi grandi difen-sori, uno su tutti Walter Samuel, forse un po’ presto, visto cheovviamente Fernandez non è al livello di “The Wall”, ma la suacarriera è iniziata nel modo giusto e se il ragazzo riuscirà a im-porsi in Europa come è riuscito a fare in patria sicuramente ilsuo futuro sarà esaltante. Il suo percorso calcistico professio-nale è all’inizio, infatti dal 2008-2011 con l’Estudiantes (59 pre-senze e 4 reti) è approdato poi alla SSCnapoli 2011. Entusiastadel suo arrivo in terra partenopea, ha dichiarato che è un onoreper lui essere a Napoli: “Sto muovendo i primi passi nel grandecalcio e il fatto che il Napoli abbia scelto me mi riempie di or-goglio. Spero di ripagare tutta la fiducia riposta dalla società esoprattutto dai tifosi. Sono un difensore centrale, ma ho giocatoanche nel centro destra. Mi piace molto spingermi anche in at-tacco e ho anche segnato gol di testa”. A Napoli, Fernandez hatrovato dei compagni di squadra molto sensibili: “Lo spogliatoio

mi ha accolto alla grande. Sono l’ultimo arrivato e mi hannogià messo a mio agio” e un buon maestro oltre che un capitanodal cuore napoletano: “Cannavaro è un grande giocatore e unapersona splendida. Sono stato anche a casa sua con mio padree il mio procuratore. Mi ha accolto benissimo insieme alla suafamiglia. Cannavaro per me è un esempio e cercherò di seguirei suoi consigli. So che mi aspetta un’esperienza bella ma anchedifficile. In Italia giocano gli attaccanti più forti del mondo, mavoglio misurarmi con loro per verificare la mia crescita. Ho ac-quisito tanta esperienza giocando la Coppa Libertadores, ho af-frontato le squadre più forti del Sudamerica e questo mi serviràsicuramente per disputare la Champions League”. El flaco è en-tusiasta del vero cuore pulsante napoletano: i tifosi. Reputa in-fatti, Napoli come l’Argentina da questo punto di vista e perquesto gli sembra di essere a casa: “La gente di Napoli è spe-ciale, è molto calorosa e vicina alla squadra”. I suoi idoli? PaoloMaldini e Fabio Cannavaro, pensa che siano sono stati i migliorie gli piacerebbe riuscire ad avere il loro rendimento. Tra i me-todi di lavoro argentini e quelli italiani, Fernandez sostiene checi siano molte similitudini, con la differenza che in Argentina silavora molto in spiaggia, mentre in Italia in montagna. Ma gliallenamenti sono sicuramente più duri, intensi e lunghi in Italia.Che possa essere l’inizio di una sfavillante carriera per Fernan-dez e che la scia della sua stella, possa illuminare anche il cam-mino del grande Napoli.

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L a qualificazione, inaspettata in occasione del sorteggio,ma scontata all’ultima gara viste le defezioni in casa delVillarreal, a cui mancavano quattro giocatori fondamen-

tali, tutti titolari, di cui uno per reparto e aveva un Nilmar alrientro da infortunio e dunque a mez-zo servizio, è giunta puntuale come itifosi si aspettavano. Il risultato conqueste premesse era scontato, ma vadetto che il Napoli non ha giocato unadelle sue migliori partite, soprattuttonel primo tempo, in cui ha offerto unaprestazione opaca. E dopo che Maz-zarri si è fatto espellere per compor-tamento non regolamentare ecco cheil match è cambiato. Il Napoli ha ini-ziato a giocare bene e quindi, compli-menti a Frustalupi!!! Un match che haevidenziato un Lavezzi vero leaderdella squadra, un giocatore ormai daPremier League. Sarebbe il caso di aumentare il valore dellaclausola rescissoria. Dopo l’abbuffata qualificazione, ecco il so-lito Napoli da campionato, soffrire quando l’avversario di turnoriesce a bloccare le fasce, aspetta le mosse degli azzurri, cer-cando di sfruttare l’arma partenopea, ovvero le ripartenze. Enon è la prima volta che succede questo, vedi Chievo, Cagliari,

Catania e Novara in trasferta, Parma, Fiorentina e Lazio in casa.E ora arrivano di seguito Roma e Genoa. Con queste due partitecasalinghe il Napoli ha l’obbligo e sacrosanto dovere per rispet-to verso i tifosi di fare sei punti. Solo così, accorciando un po’

il gap dalle rivali potrebbe sperare diraggiungere un piccolo posto al sole,visto il distacco che ora recita, 9 puntidalla Juve e Udinese, e sette dalla cop-pia Milan e Lazio, con friulani e bianco-celesti imprevisti a questi livelli in avviodi campionato e per questo, la cosa sifa più difficile. In più queste ultime nondanno segni di cedimento e di voglia dirallentare, per cui l’eventuale qualifica-zione alla Champions dell’anno prossi-mo è in serio pericolo. La Roma vistacontro la Juve ha destato una buonaimpressione. Il team giallorosso ha ot-timi giocatori, è vero che a Napoli

mancherà per squalifica Pjanic, ma in compenso Luis Enriquerecupererà Juan, Bojan e Gago. Non proprio dei pivellini. Il Na-poli è avvantaggiato contro la Roma in quanto la squadra capi-tolina non verrà a chiudersi e il Napoli in contropiede potràsfruttare le occasioni e Lavezzi in questa chiave tattica può an-dare a nozze.

Carmine Tascone

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R isultati abbastanza positivi per le giovanili azzurre. Vincono gli Allievi contro la Paganese (1-2) e i Giovanissimi, controil Neapolis, per 1-0. Pareggia 0-0 la Berretti, in un match spigoloso e dai toni molto accesi e perde 3-1 la Primavera,sul campo della Lazio seconda in classifica.

Attilio Marchionne

La squadra di Sormani perde 3-1 in casa della Lazio. L’impegnoera abbastanza proibitivo ma i ragazzi ce l’hanno messa tutta.Da notare, in ambedue le squadre, la presenza di un “senior”,Stendardo per i laziali e Miguel Angel Britos per gli azzurri. Lapartita inizia male per i campani che dopo poco si ritrovano sot-to di una rete.Nella ripresa sigla il doppio vantaggio Stendardocon un tiro a botta sicura e chiude il match il terzo gol biancoce-leste. Dopo poco i napoletani restano in 10 per l’infortunio di DiDonna e con i cambi finiti per mister Sormani, ma la squadrareagisce bene e riesce a creare qualche brivido, accorciando ledistanze su rigore, grazie a Signorelli. Piccola nota a margine, gliazzurri pareggiano il match d’esordio della Karol Wojtyla Cup2011 contro l’Udinese per 2-2 (doppietta di Amico).Prossimo turno: 14/1 Napoli – Crotone

Bari - Ascoli 3-1

Gubbio - Roma 0-9

Juve Stabia - Crotone 2-1

Lazio - Napoli 3-1

Lecce - Regina 1-0

Palermo - Nocerina 3-0

Pescara - Catania 0-1

risultati 13ª andatagirone C

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GSRomaLazioPalermoRegginaCataniaLecceJuve StabiaNocerinaNapoliBariAscoliPescaraGubbioCrotone

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PRIMAVERA

Termina 0-0 il match contro il Milazzo. La gara è stata par-ticolarmente dura con le due compagini distanziate da unsolo punto in classifica: il Milazzo è secondo a 27 punti, ilNapoli segue a 26. Il Milazzo è giunto a Napoli con un ruo-lino ottimo, 10 risultati utili consecutivi. Il match poteva su-bito cambiare dopo 9 minuti quando l’arbitro Balbo ha con-cesso un rigore ai campani che però hanno fallito dal di-schetto con Picascia. Da lì in avanti il Milazzo si è barricatoin difesa, respingendo gli attacchi partenopei anche con unpo’ di malizia. La classifica è sempre molto compatta con ilBenevento in fuga (34 punti), il Milazzo secondo a 28 e untris di squadre (Napoli, Taranto e Trapani) a 27. Prossimo turno: 17/12 Napoli –Nocerina

Napoli - Milazzo 0-0

N. Mugnano - Menfi 5-1

Nocerina - Benevento 1-4

Siracusa - Ebolitana 5-0

Trapani - Arzanese 1-1

Vibonese - Catanzaro 2-1

Vigor Lamezia - Taranto 0-3

risultati 13ª andatagirone F

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GSBeneventoMilazzoTarantoNapoliTrapaniSiracusaArzaneseV. LameziaN. MugnanoEbolitanaNocerinaViboneseCatanzaroMelfi

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BERRETTI

Mister Cusano e i suoi ragazzi ottengono una bella vittoria,fuori casa, sul campo della Paganese. Il match è terminato 2-1 e la partita è ricca di emozioni. Nel primo tempo è la Paga-nese a fare il match e a passare in vantaggio su rigore. Nell’in-tervallo Cusano si fa sentire e gli azzurrini sono tornati conuna motivazione feroce, dapprima trovando il pari con Piane-se e successivamente, con una spinta sempre maggiore, sonoriusciti a chiudere il match con il gol di Lanzaro. Ottima provadi carattere della squadra campana. Il Napoli sta risalendopian piano la classifica che lo vede attualmente al settimo po-sto, a -2 dalla Nocerina che detiene l’ultimo posizione validaper la zona playoff. Prossimo turno: 15/1 Napoli – Juve Stabia

Catania - Napoli 1-1

Palermo - Lazio 3-0

Crotone - D. Pescara 1-1

Juve Stabia - Ascoli 0-1

Lecce - Reggina 2-2

Nocerina - Bari 2-0

Roma - Gubbio 3-0

risultati 11ª andatagirone C

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GSLazioCataniaRomaLeccePalermoNocerinaNapoliGubbioD. PescaraAscoliRegginaJuve StabiaCrotoneBari

262421211615131212121110

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ALLIEVI NAZ.

Ottima vittoria esterna dei ragazzi di mister Muro sulcampo del Neapolis (0-1, grazie alla bella rete di De Masinella ripresa. Match difficile, soprattutto a causa del-l’espulsione al 12’ della ripresa, per gli azzurri, di Palum-bo, e soprattutto a causa di un terreno di gioco in pessi-me condizioni e molto lento per la forte pioggia. Il Napolicontinua ancora a dominare la classifica dall’alto dellasua prima posizione con 32 punti e con ben 6 punti sulleinseguitrici Juve Stabia e Foggia. L’ultimo match dell’an-no sarà questo weekend, in casa, contro il Foggia per al-lungare ancora di più in classifica e, in caso di vittoria,andare a +9 sui rossoneri.Prossimo turno: 18/12 Napoli - Foggia

Arzanese - N. Campobasso 5-0

Benevento - Avellino 4-1

Foggia - Aversa N. 4-3

N. Mugnano - Napoli 0-1

Nocerina - Melfi 4-2

Paganese - Ebolitana 0-2

Sorrento - Juve Stabia 2-1

risultati 12ª andatagirone G

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GSNapoliFoggiaJuve StabiaBeneventoEbolitanaSorrentoNocerinaArzaneseAvellinoAversa N.N. MugnanoPaganeseN. CampobassoMelfi

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GIOVANISSIMI NAZ.

LA PRIMAVERA BALBETTA, GIOVANNISSIMI SUPER

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EXTRA TIME Zona Napoliil programma dellʼAssociazione

Italiana Napoli Club

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Tv Luna o Lunasat canale 888 di Sky il venerdì alle ore 22.30Repliche il venerdì alle ore 24 su Tv Luna e alle ore 00.30

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S e Roma non ci sta simpatica, un motivo ci sarà. Anzi piùdi uno e ognuno ha il suo. Quante storie potrebberoraccontare i tifosi. Come e perché si ruppe un gemel-

laggio che durava datempo, cosa successedavvero, chi cominciò.E poi la storia del treno,di quel che accadde inquella famosa primagiornata di campionatodi tre stagioni fa. Non cipiace la Roma, ma nonè solo questo il motivo.C’è anche un’analisi so-ciologica di sfondo.Acuite col tempo le di-stanze, ora siamo agliantipodi. C’è Napoli conla sua storia, la sua cul-tura, il suo orgoglio. E cisono loro, sempre più spesso arroganti e irritan-ti. C’era una volta Roma caput mundi, ma sonsecoli che non c’è più. Un peccato aver dilapida-to quanto la storia t’aveva regalato. Oggi Romaè provincia nell’anima, non è peccato dirlo. Sì,la Capitale siamo noi. Capitale del Sud e della di-gnità. Le carte ingiallite dei ministeri romani, lecentovetrine avare d'emozioni, le cinecittà fintenon reggono il confronto: la storia dice Napoli,lo dice da tempo. E la storia del calcio si sta ade-guando. Loro sotto, Napoli sopra. Invertiti cano-ni che sembravano incontrovertibili. S’è cominciato a fargli pau-ra subito, sin dall’anno del ritorno in A, con quel 4-4 davanti

agli occhi di un Olimpico vuoto a metà. Poi pian piano le distan-ze si sono sempre più accorciate fino all’apoteosi dell'annoscorso. Cambiate prefisso, chiamate Roma duezeroduezero. A

capo chino i re dell'arroganza, matatiqua e là dall'orgoglio napoletano. Sfa-tati due tabù in uno, da troppo non ve-niva punita la Roma. Era ora. E ora bi-sogna continuare. Stasera tornano qui,con le penne lisciate per un pareggioe i tumulti interiori di chi deve ancorametabolizzare la rivoluzione di Luis En-rique. Spiace per l'onesto spagnolo, luipoco c'entra. Chissà che s’aspettava daRoma e dai romani. Non è però il mo-mento dei sentimenti, qui in ballo c'è

tutto. Bisogna ripren-dersi il campionato,bisogna riaffermarela legge del San Pao-lo, bisogna ricordarealla serie A chi è il Na-poli. Oggi e mercole-dì ballano sei punti digloria, prenderli sa-rebbe il regalo piùbello che c'è per Na-tale. Vietato sbaglia-re, allora. L'Europa fi-nora l'abbiamo fatta.Bisogna fare l'Italia.Ed è giusto allora che

si parta da Roma. Per ricordare a tutti che la Capitale siamo noi.E che Roma no, proprio non ci sta simpatica.

Fabrizio Piccolo

PARTIAMO DA ROMA PER FARE L'ITALIA

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Quelli di…I l venerdì sera l’appuntamento clou per i tifosi napoletani è Extra Time -

Zona Napoli, la trasmissione dell’Associazione Italiana Napoli Club, ideatadal suo presidente Saverio Passaretti, che va in onda alle 22 sugli schermi di

Lunasat e Tv Luna, introducendo il week-end calcistico del Napoli, e non disde-gnando un commento sul momento della Champions League. Il programma, condottoda Massimo D’Alessandro, giornalista di Radio Marte, coadiuvato dalla bellezza di GiusyBuonocunto, si avvale della presenza fissa dei giornalisti Fabrizio Piccolo e Marco Martone e dell’opinione dell’allenatore-giorna-lista Sergio Curcio. Tanti sono i protagonisti ospiti che si sono alternati in trasmissione. Nell’ultima puntata i giornalisti GainlucaAgata del Mattino e Lorenzo Crea hanno disquisito con i padroni casa sulla situazione del Napoli, in Champions e campionato.Ha poi chiuso la puntata il cantante Nando Misuraca, autore di un singolare inno sul Napoli in collaborazione con gli artisti GianniConte, Umberto Bellissimo e il rapper Clementino. La trasmissione offre la possibilità ai tifosi di interagire con gli ospiti, interve-nendo in diretta componendo il numero 0823-099675 dalle 22.30 alle 24 e vincere una maglia di uno dei campioni del Napoli. Ilprogramma va in onda tutti i venerdì in diretta dalle 22.30 su Lunasat (canale 888 Sky) e su Tv Luna (digitale terrestre). Le replichesono: il venerdì alle 24 su Tv Luna e alle 00.30 su Lunasport e il sabato alle ore 16.30 su Lunasat (canale 888 Sky).

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È nato un altro Club Napoli! Lo scorso 24 ottobre, pressoi locali di Pasquale Pallotta, in via Salaria al km 7.440,si è costituito il Club Napoli Capitale Azzurra. Il Club,

ha come finalità – naturalmente - quello di essere il più vicinoalla propria squadra del cuore e condividere - insieme a tutti iSoci – le grandi gioie che la squadra del Napoli regalerà ai suoitifosi nei prossimi decenni!Nei locali dello Zio d’America prima, e successivamente nellasede ufficiale del Club, si sono radunati i tanti tifosi napoletanipresenti nella parte nord di Roma e in altre zone della città. Lapassione e la voglia di stare vicini alla propria squadra del cuoreha contagiato decine e decine di persone che avevano un unicodesiderio, quello di costituire un Club del Napoli. Il primo in-contro con i tanti innamorati della maglia azzurra è stato fattosubito dopo l’estate, e la scelta della data non poteva essereche la migliore e di buon auspicio, poiché era il 19 settembre,Festa di San Gennaro, Patrono della città di Napoli. “Finalmentesi concretizza un sogno” ha dichiarato Walter Scognamiglio,presidente del Club, aggiungendo: “Uno dei più grandi desiderisportivi da sempre era quello di far parte della fondazione diun Club del Napoli”.Dopo i classici preliminari relativi alle presentazioni di tantagente nuova è iniziato un lungo dibattitto, che ha portato a va-rie discussioni su diverse tematiche, quali la sede del Club, lapossibilità di reperire i biglietti per assistere alle partite del Na-poli e la maturata decisione da parte di tutti i presenti di ade-rire all’affiliazione all’interno dell’Associazione Italiana NapoliClub. “Abbiamo organizzato la prima cena sociale con tutti i soci e lerispettive famiglie, ed è stato un vero successo” ha dichiaratoClaudio Di Matteo, vice presidente del Club, che aggiunge “Èin previsione a breve l’apertura del nostro sito e stiamo già or-

Salvatore Longobardi (Tesoriere AINC)

CLUB NAPOLI ROMA CAPITALE AZZURRA

ganizzando la prima trasferta a Siena e successivamente la no-stra prima partecipazione in Champions quando il Napoli gio-cherà allo stadio San Paolo”.“Il club è stato ufficializzato con la bellezza di 82 soci, e siamosolo all’inizio – ha poi aggiunto il presidente Scognamiglio, conun ringraziamento particolare al presidente Saverio Passaretti:“È grazie al presidente nazionale dell’Ainc che il club ha visto laluce, ci ha messo nelle migliori condizioni per aprire il Club Na-poli Capitale Azzurra, e continua: “Sono sicuro che sapremocontraccambiare il suo gentile aiuto facendo diventare il nostro“Club Napoli” un modello per l’intera Associazione Nazionale”.Chi volesse aderire può inviare una e-mail a [email protected] o contattare i seguenti numeri: 338.2158773 –328.0465122.

Consiglio Direttivo

Presidente: Walter Scognamiglio

Vice Presidente: Claudio Di Matteo

Segretario: Arturo Topputo

Vice Segretario: Domenico Illiano

Tesoriere: Vincenzo Pallotta

Direttore Sportivo: Steve Illiano

Consiglieri: Luigi Cestarello, Vincenzo D’Agostino, Gae-tano Mottolese, Antonio Cardinale, MarcoGambardella

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COLLEZIONE 2011/12

La passione si vede

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