Cuore Azzurro N. 63 - 9 marzo 2012

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1 9 7 2 A S S O C I A Z I O N E I T A L I A N A N A P O L I C L U B COPIA OMAGGIO FOTOAGENZIA MOSCA PERIODICO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB - ANNO VII N. 63 - 9 MARZO 2012 Magazine Magazine Vittorio Raio: Napoli, un mio figlio Tributo a Lucio: Te voglio bene assai… Fans Club London: Siamo i migliori UN MERCOLEDÌ DA LEONI Vittorio Raio: Napoli, un mio figlio

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Il giornale ufficiale pubblicato e a cura dell'AINC l'Associazione Italiana Napoli Club, in distribuzione gratuita al San Paolo.

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MagazineMagazine

Vittorio Raio:Napoli, un mio figlio

Tributo a Lucio:Te voglio bene assai…

Fans Club London:Siamo i migliori

UN MERCOLEDÌDA LEONI

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C inque punti al terzo posto e “solo” 9 al secondo postooccupato da una Juve incerottatissima, in crisi tecnicae di risultati, affetta da pareggite. La giornata passata

e i recuperi infrasettimanali hanno consegnato a un Napoli, chenon conosce altri risultati se non la vittoria, una speranza di po-ter riagguantare, cosa sino a un mese fa quasi una chimera,uno dei due posti per accedere in Champions. Se poi tutto ciòavviene al termine di una domenica dove hai meritato di per-dere perché hai giocato male e con uomini in scarsa condizionea causa degli impegni con le rispettive nazionali, dove la fortu-na ti ha strizzato l’occhio e dove anche gli arbitri ti hanno age-volato, allora vuol dire che il vento è quello giusto. Insomma ilNapoli porta a casa la quarta vittoria consecutiva con una difesasempre più ermetica, anche se un po’ troppo ballerina, e si ac-cinge a ricevere un Cagliari che sta in tutt’altra condizione psi-

Max Bonardi

CORSA ANCHE PER IL SECONDO POSTO

N elle regole del gioco del calcio, alcune di queste ven-gono erroneamente sottovalutate da parte di tutti gliaddetti ai lavori, e non solo dagli arbitri, sia per la lo-

ro applicazione, che per la loro importanza di natura tecnica.Una di queste è quella prevista dall’art. 17 che attiene la “ri-messa laterale” atipicamente chiamata “fallo laterale”, e ri-guarda una delle riprese del gioco verso la quale a torto, gliallenatori soprattutto del calcio giovanile non fanno nulla perincentivarne ed esaltarneil relativo gesto atletico,che se ben coordinato,può portare a una dinami-ca del gioco in grado diprodurre un obiettivo pe-ricolo per l’avversario.Entrando nel merito tecni-co della regola, la rimessalaterale viene assegnataquando il pallone con tutta la sua circonferenza, oltrepassa in-teramente la linea laterale. Nella sua esecuzione la norma èquasi sempre disapplicata, in quanto per essere regolare la pal-la deve essere lanciata dal giocatore con entrambe le mani nonoltre la propria testa, con entrambi i piedi al suolo, fuori dallalinea del campo, facendo fronte al terreno di gioco. Interessan-te è la casistica ora tecnica, ora disciplinare legata alla stessa:una rete non può essere segnata direttamente su rimessa, e incaso di autogol si riprenderà con un calcio d’angolo; qualsiasigiocatore che effettua la rimessa, anche il portiere, sarà punitocon calcio indiretto qualora tocchi per primo il pallone dopo larimessa stessa; calcio indiretto anche se un compagno effettuaal proprio portiere una rimessa laterale, e questi la tocca conle mani. Infine, in caso di rimessa effettuata con violenza controun avversario si applicano i relativi provvedimenti disciplinari.

LA RIMESSA LATERALEGiuseppe Gargiulo (ex arbitro)

Osservatorio arbitrale

co-fisica e di classifica. I sardi, infatti, vengono al San Paoloavendo dilapidato buona parte dei punti di vantaggio rispettoalla zona retrocessione. Non sembra più quota 40 il punteggiosalvezza, anche perché i risultati inanellati dal Lecce nelle ulti-me gare hanno fatto lievitare in su la permanenza in A. e i sardiora hanno solo sei punti di vantaggio sulla banda Cosmi, percui a Fuorigrotta, stasera, scenderà una squadra affamata dipunti, e per questo ancora più pericolosa. Se poi ci si mette an-che che la testa degli azzurri, per quanto Mazzarri stia cercandodi tenere tutti sotto pressione, è già a mercoledì prossimo, garadi ritorno degli ottavi di finale di Champions contro il Chelsea,allora il match coi sardi si fa ancora più ostico. La speranza deitifosi è che questo momento continui e che soprattutto la do-rata coppia Cavani-Lavezzi possa continuare lo show del gol diquesti ultimi tempi.

15-19 MARZO 2012ROMA - GENOA

PARMA - MILANFIORENTINA - JUVENTUS

CAGLIARI - CESENAINTER - ATALANTA

BOLOGNA - CHIEVOCATANIA - LAZIO

SIENA - NOVARALECCE - PALERMO

UDINESE - NAPOLI

2 8 ª G I O R N ATA

CLASSIFICA DI SERIE A 2011/2012SQUADRA P G V N P GF GS

Milan 54 26 16 6 4 53 22

Juventus 52 26 13 13 0 39 17

Lazio 48 26 14 6 6 41 30

Udinese 46 26 13 7 6 37 23

NAPOLI 43 26 11 10 5 44 25

Roma 38 26 11 5 10 39 33

Inter 37 26 11 4 11 36 36

Catania 35 26 8 11 7 34 35

Palermo 34 26 10 4 12 39 43

Chievo 34 26 9 7 10 22 31

Atalanta (pen. –6) 32 26 9 11 6 30 28

Fiorentina 32 26 8 8 10 27 27

Bologna 32 26 8 8 10 26 30

Genoa 32 26 9 5 12 35 48

Cagliari 31 26 7 10 9 23 29

Parma 30 26 7 9 10 32 41

Siena 29 26 7 8 11 30 28

Lecce 25 26 6 7 13 30 42

Cesena 17 26 4 5 17 16 40

Novara 17 26 3 8 15 21 46

9-11 MARZO 2012NAPOLI - CAGLIARICHIEVO - INTER

PALERMO - ROMANOVARA - UDINESECATANIA - FIORENTINA

GENOA - JUVENTUSMILAN - LECCE

ATALANTA - PARMACESENA - SIENA

LAZIO - BOLOGNA

2 7 ª G I O R N ATA

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ORGANO UFFICIALE DELLAASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB

Sede legale: Corso Novara, 5 - NapoliAnno VII - n° 63 - 9 marzo 2012

Direttore responsabile: Saverio Passarettihanno collaborato:

Luigi Alvino, Max Bonardi, Sergio Curcio, Paolo del Vaglio, CarloLongobardi, Salvatore Longobardi, Attilio Marchionne, Bruno Marra,Marco Martone, Fabrizio Piccolo, Giuseppe Piccolo, Carmine Tascone

Registrazione Tribunale di Napoli N. 91 del 5/12/2007Fotocomposizione e Stampa: Ink & Paper s.r.l.

Grafica: Mario SuarezEdito dalla A.I.N.C.

chiuso in redazione giovedì 8 marzo 2012 - ore 17,30

C’è già la musichetta nelle orec-chie mentre si presenta questo

Napoli-Cagliari cinque giorni prima dei voli charter perLondra, l’impresa Champions alle porte. Ma le quattro vit-torie consecutive in campionato pretendono di dimentica-re il Chelsea, questa sera, e di non mollare la grinta per lacorsa al terzo posto. Perciò, sotto col Cagliari, squadra al-talenante, appena bastonata a Siena, ricca di talenti ma incrisi di identità. Vincere fa bene per la classifica e per ilviaggio inglese. Vittoria porta vittoria, diceva Helenio Her-rera. Nel girone di ritorno, il Napoli ha fatto gli stessi puntidel Milan (14) e solo un punto meno della Lazio che è or-mai l’obiettivo dichiarato. Per strapparle il terzo posto oc-corre saltare il fossato di cinque punti che la protegge. Perriuscirci, il Napoli non deve buttare più punti. Napoli-Ca-gliari e, domenica, Lazio-Bologna non faranno ancora ladifferenza, però guai a sottovalutare le partite “facili”. In-tanto, la classifica di Cagliari e Bologna non è delle più al-legre e le due squadre cercano punti-salvezza, il Cagliaricol bottino di un punto nelle ultime tre partite, il Bolognain rimonta con tre vittorie nelle ultime quattro gare. Piùfacile che sia il Bologna a fare uno “scherzo”? Il fatto è chea metà settimana ha giocato il recupero contro la Juventuse, allora, avrà meno energie per la trasferta romana. Inogni caso, il Napoli pensi alla sua strada che si è fatta im-provvisamente allettante dopo il periodo grigio dei troppipareggi (cinque in casa). Questo è il mese del massimosforzo fra l’avventura in Champions, il campionato e il tra-guardo della finale di Coppa Italia. Da Parma torna unasquadra baciata dalla buona sorte, vittoria immeritata mavittoria come succede più spesso, senza scandalo, a for-mazioni maggiori. Vuol dire che il momento è favorevole,mentre una preparazione invernale mirata ha rilanciato gliazzurri restituendogli corsa e brillantezza. Cavani e Lavezzisono i cavalieri alati capaci di rompere gli assedi e volareper colpire l’avversario nelle giornate in cui la squadra èin difficoltà, soffre, lotta e deve difendersi con i denti. Co-me è successo a Parma. Come potrà succedere a Londra.Come deve succedere stasera col Cagliari, vittoria indi-spensabile per rilanciare la stagione del Napoli.

di Mimmo Carratelli

UNO SPLENDIDOWEEK END… DI PAURA!!

Saverio Passaretti (presidente AINC)

C ari tifosi, anche io come tantissimi e appassionatitifosi sono stato a Parma nella colorita atmosferadel Tardini, accolto con affetto dal coordinamento

tifosi gialloblù rappresentati dall’ospitale Nello Mendi, cheda buon padrone di casa ha riservato a me e ad altri sociun benvenuto veramente impeccabile. La partita in sé havisto la squadra di Mazzarri non brillante come nelle ultimecompetizioni, poi, fulmine a ciel sereno, lo scambio in ve-locità in area con la concessione del rigore, anche la rea-lizzazione ha conservato una suspance finale con il Mata-dor costretto a ribadire in gol la respinta del portiere. Giu-stamente il pubblico parmense si lamentava per le manca-te conclusioni dei propri avanti, Giovinco ha sfoderato unastupenda prestazione che si concretizzava, a dispetto ditante occasioni perse, soltanto con un gol su ribattuta diDe Sanctis. L’incitamento costante per la squadra di casache sentivo, con simpatia, era un vocabolo di altri tempi(mi ha ricordato le radiocronache di Ciotti o Ameri)… Legna… legna!! Evidentemente si incoraggiava a tirare in portacon forza, ma invano. Ed ecco che anche io mi sono ritro-vato a usare lo stesso vocabolo nell’occasione del contro-piede di Lavezzi… e per tutta risposta il Pocho stampa unbellissimo pallone sul palo. In quel momento ho pensato:“Meglio che stia zitto”. Comunque è stato un successo conil Napoli che porta a casa i tre punti che fanno sperarenell’aggancio all’alta classifica, sul cammino si presenta pe-rò adesso il Cagliari reduce da una sonora sconfitta in queldi Siena, tre reti subite e morale sotto i piedi. Mazzarri si-curamente non ci sarà, ma Frustalupi è ormai una sorta diporta fortuna. Auguri a Britos e Grava, infortunati, per unpronto recupero. Siamo al momento decisivo occorre l’ap-poggio di tutti, tifosi compresi. Forza Azzurri!!!

LA VIGNETTA DI

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P areggiano Juve e Udinese, perde la Roma, resiste la La-zio. Il Napoli strizza l’occhio alla classifica e confida an-che nella Dea bendata per completare la rincorsa al ter-

zo posto. Battendo questa sera il Cagliari, reduce da due scon-fitte consecutive, potrebbe agganciare i friulani e portarsi a duepunti dalla Lazio. D’accordo che si tratterebbe di una classificamomentanea, però la pressione sarebbe tutta per l’Udinese,impegnata a Novara, e la Lazio che riceve un Bologna sempreostico. E vogliamo parlare pure della Juve che andrà a Genova?Siamo alla vigilia della trasferta di Londra, dove non ci sarà Vil-las Boas ma Roberto Di Matteo in panchina. Occorreranno co-raggio e cinismo per strappare tre punti che servono alla clas-sifica e al morale in vista della Champions. Ballardini, che colNapoli ha incrociato scontri importanti in serie C, confida neinumeri per invertire la tendenza che impietosamente dice chelontano dal Sant’Elia l’ultimo gol realizzato dal Cagliari è datato15 gennaio e porta la firma di Cossu allo Juventus Stadium. Aquota 31 servono altri 10 punti almeno per arpionare una sal-vezza rapida e il tecnico romagnolo, magari non abiurando ilsuo 4-3-1-2, sicuramente farà una partita di contenimento, spe-rando che i suoi, come fatto a Udine, tirino fuori una presta-zione di carattere e orgoglio, difendendosi con ordine e rispon-dendo colpo su colpo agli attacchi azzurri, strappando alla fineun meritato pareggio come al Friuli. A Fuorigrotta scenderà unCagliari non più incerottato come a Siena e se rientrerà certa-mente Canini dopo la squalifica e saranno recuperabili ancheAgostini e Pinilla, con l’emergenza finita, Ballardini potrà schie-rare al San Paolo l’undici migliore, cercando di evitare di rima-nere schiacciato nella propria metà campo e trovare la profon-dità con l’ariete cileno. Non sarà gara semplice per il Napoli per-ché Ballardini, tecnico attento e meticoloso, ha sicuramentestudiato le mosse per cercare di mettere in difficoltà gli azzurri,e segnatamente centrocampo e difesa, puntando molte dellesue ciance su Cossu, che schierato tra le linee, potrebbe sfrutta-re al meglio le indiscutibili doti di uomo assist e all’occorrenzaanche di finalizzatore. Non è solo il tamburino sardo, però, l’uo-mo rossoblù da tenere d’occhio. Dessena-Conti-Nainggolan co-stituiscono un asse mediano di tutto rispetto, dove il “figlio

Sergio Curcio

COL CAGLIARI NON PENSARE AL CHELSEA

AGAZZI

PISANO

DESSENA CONTICONTI

COSSU

NENE’

NAINGGOLAN

CANINI ASTORI AGOSTINI

AVRAMOVPERICOARIAUDOEKDALLARRIVEYCEPPELINIIBARBO

d’arte” e ormai capitano di lungo corso dei sardi, propone giococon ordine e precisione e i suoi “scudieri” si fanno valere conabilità sia nell’interdizione che nella impostazione della mano-vra. In difesa Ballardini può contare su Agazzi sempre più affi-dabile che ha allontanato definitivamente il fantasma di Mar-chetti, e sulla diga centrale composta dal tandem Astori-Canini,giovani ma già abbastanza esperti, precisi e tempestivi sia sullepalle alte che su quelle rasoterra. Sugli esterni, Pisano a destrae Agostini a sinistra svolgono con diligenza anche un lavoro disostegno alla manovra offensiva, soprattutto quando c’è da agi-re sulle fasce per allargare e aprire le maglie difensive avversa-rie. È prevedibile che Ballardini chiederà ai suoi centrocampistila necessaria profondità di gioco per allargare il più possibile ladifesa a tre del Napoli e colpirla ribaltando il gioco con lancilunghi per Pinilla e Thiago Ribeiro. Altri titolari pronti al bisognosono Ariaudo, Perico, Ekdal, Gozzi, Larrivey e Nenè. Una buonasquadra, dunque, alla quale il Napoli non deve concedere néla profondità, né la rapidità di giocata. Per gli azzurri la vittoriaè d’obbligo. Viatico migliore per Stamford Bridge non può es-serci. Cellino, presidente del Cagliari, farebbe carte false per ti-rare uno sgambetto al suo “amico” De Laurentiis. Un pizzico dipepe ulteriore per una partita mai scontata e ricca di motivid’interesse.

T. RIBEIRO

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La Pasticceria Conte nasce nel 1989 nella pic-cola San Marcellino e subito riscuote un grandesuccesso. Il segreto? La grande passione nella

preparazione dei dolci, una tradizione portata avantidi generazione in generazione, estesasi poi al cateringattraverso la Conte Catering. Sempre attenti ai cam-biamenti e alla ricerca delle novità nel 1998, daun’idea e anni di lavoro naque “il kakkabusc”, dolcea forma di ciambella con mandorle, frutta secca ebabbà con spruzzata di rhum e crema con gusto fortee passionale. Un dolce oggi dedicato a Don Aurelio,ovvero Aurelio De Laurentiis, grazie alla sua forzad’urto espressa nei confronti delle massime autoritàdella Lega Calcio di serie A lo scorso agosto a Milanoin occasione del sorteggio del campio-nato di calcio 2011/2012. Tra le spe-cialità da non dimenticare il PanenzaTorta dedicata alla figlia del proprie-tario nell’occasione della sua nascita.Appellativo che nasce dal connubio trail nome della piccola (Enza) e dal tipodi torta al pan di spagna sfoglini de-licati come la baby.Nel 2012 nasceLounge Bar Conte Pasticceria a Cari-naro che dà spazio alla musica live conserate anche alla scoperta di talenti. Epoi c’è il Napoli con le passioni piùforti per i colori azzurri e in occasionedelle partite di campionato e di Cham-

pions c’è un’ampia sala dove si possono gustare leprodezze di Lavezzi, Cavani e compagni, magari as-sieme a tante specialità come il Maurese Babbà rico-perto di nutella, Limonito Mousse con meringa a gu-sto di limone, Nutellotto, e tanti altri dolci della tra-dizione familiare. A tale proposito la famiglia Contespera di dare sempre nel tempo continue migliorie econtinue novità che il palato desidera, perché

“noi siamo convinti che le persone sono curiose, amanoi cambiamenti e vogliono provare sempre cose nuovee noi gliele offriamo…”

saluti da Luigi Conte e Luigi Guarino

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R educi da Stamford Bridge si va a rendere visita all’Udi-nese di Guidolin con un ruolino di marcia interno cheè il migliore della serie A: 10 vittorie e 3 pareggi (Juve-

Cagliari-Atalanta), 1 sola sconfitta (Milan). Partita importantis-sima in chiave Champions, anche perché perdere punti e con-tatto dai friulani e dalla Lazio, potrebbe voler dire addio antici-pato al “sogno” terzo posto. Peso decisivo in questa gara lo avràanche l’esito della sfida londinese. Vincere aiuta a vincere, enon c’è dubbio alcuno che se il Napoli avrà superato brillante-mente lo scoglio Chelsea, non lesinerà le energie fisiche rima-ste supportandole con la necessaria concentrazione agonisticae mentale per giocarsela alla pari con la schiacciasassi squadradi Guidolin che pure, nelle due ultime uscite interne, ha pale-sato qualche difficoltà nello sviluppo della manovra offensivacome dimostrano gli 0-0 contro Cagliari e Atalanta. Gran belcollettivo questa Udinese, che Guidolin, nonostante le cessionia suon di milioni di Sanchez, Inler e Zapata, ha saputo plasmaresecondo i suoi consolidati canoni tattici, sviluppandoli non tan-to in base al modulo, un 3-5-2 assai elastico nelle due fasi digioco, quanto piuttosto su un equilibrio e su geometrie cheesaltano un gruppo che ha sempre più in Totò Di Natale l’uomosimbolo, l’ariete ma anche il cesellatore, capace di finalizzareal massimo e al meglio le giocate dei compagni. Una squadra,quella bianconera, che sa sempre quello che deve fare in tuttee due le fasi di gioco, e che anche quando comprende che lagiornata non è delle migliori sa sempre come cavarsela per li-mitare i danni; e basta guardare la classifica per capire quelleche sono le qualità dell’Udinese. Anche nelle sconfitte, con ilMilan in casa, contro Juve e Fiorentina in trasferta, la squadradi Guidolin ha quasi sempre fatto tutto lei: gioco, gol, spetta-colo ma anche errori talvolta clamorosi e incomprensibili chetestimoniano comunque l’inesperienza e la giovane età di granparte degli uomini che la società di Pozzo con grande lungimi-ranza acquista giovanissimi per lanciarli nel nostro difficilissimocampionato. E anche quest’anno le rivelazioni si chiamano Be-natia, Basta, Abdi, Fernandes, Torje, che con le conferme di Isla,Handanovic, Asamoah, Armero, faranno ancora più ricca unasocietà che ha in giro per l’Italia talenti di assoluto valore comeMuriel e Cuadrado. Ha qualità e quantità la squadra friulana, ecertamente sulla scia degli ultimi 3-1 rifilati al Napoli il 7 feb-braio e il 28 novembre 2010 cercherà il terzo risultato utile con-

Sergio Curcio

A UDINE IN PALIO PUNTI CHAMPIONS

HANDANOVIC

BENATIA DANILO DOMIZZI

BASTA

PAZIENZA

FERNANDES ASAMOAH

TORJE

DI NATALE

ARMERO

PADELLICODAPINZIPASQUALEFERRONETTIBARRETOFLORO FLORES

secutivo contro gli azzurri per accrescere l’autostima e ricandi-darsi autorevolmente come numero uno per la corsa al terzoposto. Toccherà al Napoli spegnere le ambizioni friulane nel ri-cordo di quel pokerissimo rifilato alla seconda di campionatonel lontano settembre 2007, nella prima stagione del ritornoin A con la prima rete nel torneo del Pocho Lavezzi. Serviranno,voglia di sacrificio, orgoglio, forza di resistenza e pazienza, inparticolare in mezzo al campo, dove l’ex Inler potrebbe veder-sela con l’ex Pazienza, e dove Maggio, Dossena o Zuniga do-vranno lavorare sodo per supportare i centrali di difesa e nelcontempo spingere. Dovrà dare una mano in mezzo Hamsik eCavani, Lavezzi o Pandev dovranno esser bravi a non far giocareDanilo, Domizzi e Benatia, sincronizzando i movimenti per co-stringere i difensori bianconeri a fare solo copertura. E atten-zione all’ex Floro Flores e ai suoi guizzi improvvisi o al talentuo-so Torje, croce e delizia di Guidolin, fortissimo palla al piede,ancora lacunoso in fase di copertura sugli avversari in fase diimpostazione. Occorrerà approfittare al massimo della facilitàcon cui i bianconeri lasciano spesso agli avversari lo sviluppodella manovra per cercare a loro volta le ripartenze spessomortifere. Ci sarà da soffrire, ma con il beneaugurante viaticoche agli azzurri è andata sempre bene dopo le partite europee,soprattutto contro le grandi. E questa Udinese lo è.

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Carmine Tascone

ORA SPIRA UN VENTO FAVOREVOLE

Il Kaffèdei tifosinapoletani

lan e Ibarbo. Gli isolani non hanno alcuna possibilità di fare ri-sultato a Napoli. Tre punti che servono come viatico in vistadella gara di Chelsea. Avrei preferito incontrare i blues con inpanchina Villas Boas, poiché conosco il calcio. Con Di Matteoin panchina tutti remeranno a suo favore. Mi auguro che i gio-

catori del Napoli abbia-no visto Arsenal-Milan eabbiano imparato la le-zione. In Champions puòsuccedere di tutto e ilcontrario di tutto. AStamford Bridge ci saràun clima torrido con tut-ti i rischi del caso. Ma ilmio augurio è che il Na-poli ce la possa fare. L’ultima parte di questomio articolo lo dedicocon piacere alla serie B eai Giovanissimi del Na-poli. Riguardo al primoargomento faccio i mieicomplimenti a Zeman eal suo Pescara. Martedì

sera mi ha fatto consolare. La sua squadra è una macchina daspettacolo perfetta, mi sono riappacificato col calcio dopo lebrutture delle ultime settimane. In particolare mi sono piaciutitre giocatori: i due napoletani Ciro Immobile e Lorenzo Insignee Mirco Verratti (’92). Il mio consiglio è per il mio amico Bigon,manda Micheli a Pescara. Infine faccio i complimenti a misterLiguori che con i suoi Giovanissimi, privi di tre pedine comePalmiero, Romano e Gaetano, impegnati con la Nazionale (gra-zie Figc!!!!), sono stati sconfitti al Torneo di Arco di Trento con-tro un’Inter non apparsa irresistibile. E poi ho ancora negli oc-chi uno schema su punizione che non avevo mai visto in 60anni di calcio. Complimenti mister!!!

B uoni segnali per il Napoli che torna da Parma e si ap-presta ad affrontare nell’ordine Cagliari e poi Chelseaper una doppietta che può consacrare la squadra di

Mazzarri ai vertici in campo europeo. Ma prima di pensare aquello che sarà, ecco l’analisi del match di Parma. In Emilia èstata una brutta partita,anche più brutta di quel-la giocata qualche tem-po fa a Verona col Chie-vo, con la differenza chequesta volta il risultatoha sorriso all’undici diMazzarri. Allora a pena-lizzare gli azzurri fu unturnover troppo spinto,viceversa stavolta a dareuna mano a Lavezzi ecompagni è stato l’arbi-tro Valeri e i suoi colla-boratori che non hannovisto un rigore nettissi-mo a favore della squa-dra di casa e un fuorigio-co di rientro di Lavezziche poi ha determinato il risultato a danno del Parma. Tre pun-ti importantissimi dovuti a Lavezzi, grandissimo “goleador”,Cavani, capace di conquistarsi e realizzare un rigore, anche sesulla ribattuta del portiere, e Cannavaro, unico baluardo di unadifesa apparsa un po’ troppo in balia dell’avversario. Tutti glialtri sono risultati insufficienti. Una valutazione a parte vorreidedicarla a quanto successo a Valeri e i suoi collaboratori.L’esperienza mi insegna che nel calcio errori a favore e contrarialla fine si equivalgono e ciò va ricordato al nostro tecnico, cosìcome evidenziato da Hugo Campagnaro. Col vento in poppaora affrontiamo il Cagliari. I sardi stanno giocando malissimo,pur avendo buoni elementi in organico come Astori, Nainggo-

PUNTO TECNICO

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NAPOLI - CAGLIARIN. Giocatore Ruolo Classe Naz. Presenze A Gol

1 MORGAN DE SANCTIS P 1977 ITA 25 –2 GIANLUCA GRAVA D 1977 ITA 4 –3 IGNACIO FIDELEFF D 1989 ARG 4 –4 MARCO DONADEL C 1983 ITA – –6 SALVATORE ARONICA D 1978 ITA 21 –7 EDINSON CAVANI A 1987 URU 24 168 ANDREA DOSSENA D 1981 ITA 22 –

11 CHRISTIAN MAGGIO C 1982 ITA 25 214 HUGO CAMPAGNARO D 1980 ARG 22 215 ROBERTO COLOMBO P 1975 ITA – –16 EDUARDO VARGAS A 1989 CIL 4 –17 MAREK HAMSIK C 1987 SLO 25 618 JUAN ZUNIGA D 1985 COL 27 120 BLERIM DZEMAILI C 1986 SVI 19 221 FEDERICO FERNANDEZ D 1989 ARG 10 –22 EZEQUIEL LAVEZZI A 1985 ARG 21 723 WALTER GARGANO C 1984 URU 22 128 PAOLO CANNAVARO D 1981 ITA 21 –29 GORAN PANDEV A 1983 MAC 20 531 JACOPO DEZI C 1992 ITA – –32 CRISTIAN CHAVEZ A 1987 ARG 2 –83 ANTONIO ROSATI P 1983 ITA 1 –85 MIGUEL BRITOS D 1985 URU 6 188 GOKHAN INLER C 1984 SVI 24 –99 CRISTIANO LUCARELLI A 1975 ITA 3 –

N. Giocatore Ruolo Classe Naz. Presenze A Gol1 MICHAEL AGAZZI P 1984 ITA 26 –2 SIMONE GOZZI D 1986 ITA 1 –3 LORENZO ARIAUDO D 1989 ITA 17 –4 RADJA NAINGGOLAN C 1988 BEL 25 15 DANIELE CONTI C 1979 ITA 20 37 ANDREA COSSU C 1980 ITA 22 19 JOAQUIN O. LARRIVEY A 1984 ARG 20 4

10 MOESTAFA EL KABIR A 1988 OLA 7 113 DAVIDE ASTORI D 1987 ITA 17 –14 FRANCESCO PISANO D 1986 ITA 24 –15 NICOLAS BOVI C 1993 ITA – –16 SEBASTIAN ERIKSSON C 1989 SVE – –18 ANDERSON M. NENE’ A 1983 BRA 12 119 THIAGO C. RIBEIRO A 1986 BRA 23 320 ALBIN EKDAL C 1989 SVE 18 121 MICHELE CANINI D 1985 ITA 25 –23 VICTOR IBARBO C 1990 COL 26 224 GABRIELE PERICO D 1984 ITA 9 –25 VLADA AVRAMOV P 1979 SER – –27 DANIELE DELSENA C 1987 ITA 10 129 NICOLA MURRU D 1994 ITA 1 –30 FERNANDO R. SAMPAIO C 1987 POR 6 –31 ALESSANDRO AGOSTINI D 1979 ITA 25 –32 PABLO G. CEPPELINI C 1991 URU 5 –51 MAURIZIO PINILLA A 1984 CIL 5 2

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PERSONAGGI

Per lui il Napoli è uno di famiglia. Anzi più precisamente èil suo figlio maschio. Così Vittorio Raio, giornalista e attua-le responsabile sportivo di Radio Marte definisce il suo le-

game col Napoli. Per lui, che ha seguito gli azzurri nel corso dellasua carriera, ha vissuto momenti di gloria, e tonfi terribili, rive-dere il Napoli ai fasti di un tempo è motivo di orgoglio.

D. Il Napoli vive un momento esaltante, di chi sono i meriti?R. Di tutti, dal presidente all’ultimo dei collaboratori, un nomesu tutti, Walter Mazzarri, perché ha dato anima e un gioco allasquadra, ha nobilitato le caratteristiche dei singoli dai tenori aigregari, ottenendo risultati sorprendenti.

D. Veniamo da una domenica in cui il Napoli ha usufruito di “re-gali” arbitrali, allora è vero che alla fine tutto si compensa?R. Non si compensa mai nulla, perché alla fine anche le societàstoricamente favorite scalciano quando vengono penalizzate.Verrebbe da dire “Anche i ricchi piangono” perché non sonoabituati a subire torti.

D. Una vita al seguito del Napoli, quanti anni e quali i momen-ti da ricordare?R. Per la precisione ben 34. Sicuramente gli anni di Maradona,lui era un simbolo ma tutto funzionava al meglio. Mi piace ricor-dare un altro momento, ovvero il periodo post fallimento. Allorail Maradona del Napoli sono stati i ragazzi delle curve, che dopoaver subito l’umiliazione della C, hanno seguito il Napoli a Gela,Martina Franca, in Sardegna mostrando amore per i colori az-zurri. L’attuale esaltazione della Champions è la loro rivincita. Lacosa bella è che spesso nelle due curve sono esposti striscioni aldi là del risultato. Per il Napoli è il più bell’atto d’amore.

D. Il primo vagito azzurro, quando e in che occasione?R. Era nel 1965, erano i tempi di Sivori, Altafini, Cané. Prima diuna partita Napoli - Milan, fui rapito dal tifo e dall’entusiasmo.Pur essendo napoletano, da figlio di militare ho vissuto un po’in tutta la Campania. Prima mi piaceva più giocare che tifare.

D. Che sapore ha seguire il Napoli da lontano e non più giornoper giorno?R. È come se fossi sempre al seguito degli azzurri. L’ho seguitoda cronista tutti i giorni prima a Soccavo e poi a Castelvolturno.Ora mi sono allontanato con gli occhi non con il cuore.

D. Quanto il cronista è influenzato dalla passione per i coloriazzurri?R. Cerco di essere asettico, ma quando vedo la malafede il cro-nista cerca di farsi sentire.

D. È noto il suo filo diretto col presidente De Laurentiis, è pos-sibile conoscere un lato segreto del patron?R. Nessuno immagina quanto sia tifoso del Napoli lui e la suasignora, è una passione che cresce ogni giorno di più.

D. Questione stadio, come si pone, impianto nuovo o ristrut-turazione del San Paolo?R. Il San Paolo è la vera casa del Napoli, è il tempio e bisognafare qualcosa per migliorarlo insieme alla vivibilità di Fuorigrot-ta. De Laurentiis e de Magistris sembrava fossero orientati intal senso, ma le cose possono cambiare, è tutto in progress,come il Napoli.

Max Bonardi

RAIO: IL NAPOLI È IL MIO FIGLIO MASCHIO

Vittorio Raio, sposato, due figlie, è nato a Napoli, e a luglioprossimo compirà 65anni. Giornalista, ha lavorato 40 anni,3 mesi e 22 giorni al Mattino, dove ha ricoperto il ruolo pri-ma di caposervizio e poi di inviato speciale. È stato anchecorrispondente sportivo per La Stampa di Torino, così comevanta collaborazioni con importanti testate giapponesi. Èstato nel 1976 il primo direttore di Radio Antenna Capri1976. Attualmente è il responsabile dei servizi giornalisticisportivi di Radio Marte Stereo.

D. De Laurentiis è un innovatore, riuscirà a imporsi anche congli altri vertici del mondo del calcio?R. Spesso sembra che predichi nel deserto. Anni fa diceva chele nazionali avrebbero dovuto indennizzare i club per l’impiegodei giocatori. Col tempo gli altri si sono allineati. Dice cose, faproposte, passa un po’ di tempo e si verificano. Nel tempo hasempre ragione lui.

D. È direttore dei servizi sportivi della radio, com’è organizzatoil lavoro della radio ufficiale della squadra azzurra?R. L’organizzazione è tutta merito di Paolo Serretiello, editoreche ha creduto nel progetto Napoli calcio per il quale ha fattoun investimento importantissimo, prima in campionato e poiin Champions. Esclusiva che è stata rinnovata anche per i pros-simi due anni. È stato lungimirante e pur in un momento di re-cessione ha voluto continuare questa avventura. Grandi meritivanno riconosciuti a tutta la redazione che con spirito di sacri-ficio, serietà professionale, grande competenza riescono a con-fezionare un ottimo prodotto. A tal proposito faccio i compli-menti a Massimo D’Alessandro, Dario Sarnataro, Gianluca Gi-funi, Carmine Martino, Peppe Varriale, Francesco Modugno,Silver Mele e Pasquale Tina.

D. Un pronostico secco per finire: campionato, Coppa Italia,Champions R. Non amo fare pronostici, spero che vada più avanti possibile.Nella vita non mi accontento mai, il Napoli è il mio figlio ma-schio, spero vada sempre meglio, ad maiora.

D. Al di fuori del lavoro come passa il tempo libero? R. Sono collezionista nel senso più ampio della parola, in par-ticolare, di tessere plastificate di alberghi e cartoline di stadi.

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L’ appuntamento del 14 marzo è di quel-li che qualsiasi tifoso napoletano hacerchiato di rosso da tempo. Ancora di

più dopo la bellissima vittoria centrata a Fuo-rigrotta qualche settimana fa. Ma nel frattem-po a casa Chelsea è un po’ tutto cambiato. In-nanzitutto l’allenatore. Villas Boas non è riusci-to a salvare la panchina. Gli è costata cara lasconfitta di sabato scorso in Premier Leaguecontro il West Bromwich Albion, formazione dibasa classifica. È stato l’epilogo di un film chedopo l’iniziale entusiasmo da parte di patronAbramovich ha visto il tecnico portoghese per-dere fiducia non solo da parte dei vertici socie-tari, ma soprattutto all’interno dello spogliatoio,dove i cosiddetti vecchi, in primis Lampard, Drog-ba, Malouda e Terry si sono visti ridimensionatidalla venuta del tecnico lusitano. E visto cheanche i risultati non hanno sorriso, Chelsea at-tualmente fuori dalla zona Champions e a ri-schio anche in FA Cup, ecco che il capitombolocol WBA ne ha sancito l’allontanamento: Sac-ked!!! Al suo posto è subentrato il suo secon-do, l’italianissimo Roberto Di Matteo che, pro-digi del calcio, ha subito centrato la qualifica-zione in semifinale di FA Cup nel ritorno colBirmingham, lasciando i senatori in panchi-na, puntando su giocatori che al momentoappaiono più in forma. Di Matteo non hasconfessato il 4-3-3 caro a Villas Boas, ma irisultati sono stati ben diversi. Se-gno che effettivamente era il rap-porto tra tecnico e giocatori a mi-nare alla base la tranquillità del-l’ambiente. La riprova è attesa giàsabato prossimo nella gara con loStoke City, ma soprattutto merco-ledì sera quando i blues sonochiamati a compiere l’impresa dieliminare il Napoli. L’attesa perquesto match è grandissima. So-lo 2700 napoletani potranno as-sistere al match, tanti sono i bi-glietti che sono stati messi a di-sposizione dal club inglese, puravendo ricevuto richieste alme-no 5 volte tanto. La speranzache oltre alla qualificazione sipossa assistere a un match doveil bel calcio la faccia da padrone.

Speciale Champions

A LONDRA NELLA TANA DEL NUOVO CHELSEA

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6 marzo 2012

2-0 ZENIT S. PIETROBURGO

ARSENAL 3-0 MILAN

RITORNO DEGLI OTTAVI DI FINALE

BENFICA

14 marzo 2012

CSKA MOSCA

CHELSEA NAPOLI

REAL MADRID

13 marzo 2012

MARSIGLIA

BAYERN MONACO BASILEA

INTER

7 marzo 2012

4-2 O. LYON

BARCELLONA 7-1 B. LEVERKUSEN

APOEL

PROSSIMO APPUNTAMENTOLONDRA - STAMFORD BRIDGE

MERCOLEDÌ 14 MARZO 2012 ORE 20.45

VS.

Speciale Champions

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In campo con gli Azzurri

Forza Napoli

www.radiomarte.it

la radio ufficiale del Calcio Napoli

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FOTOAGENZIA MOSCA

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È morto nel cuore di una giornata di sole, mentre Napoliera riversa a godersi il tepore di una delle prime ondatedi primavera. La notizia ha fatto il giro della città in un

solo momento, lì dove il mare luccica e tira forte il vento. Eroall’Hotel Vesuvio con il cast di “Posti in piedi in Paradiso” perla presentazione di un film che sembra contenere un messag-gio subliminale.Benedetti e maledetti blackberry. Non c’è più bisogno di aspet-tare il Telegiornale della sera per sapere tutto e subito. Restasolo la speranza che sia la bufala del solito cazzeggiatore dellarete. Ma non è il primo aprile, è il primo marzo. Tre giorni dopoavrebbe festeggiato il compleanno, quattromarzomillenove-centoquarantatrè, tutto attaccato per un genio che ha fatto del-la propria nascita una filastrocca. La voce si sparge come unsussurro inevitabile. Aurelio De Laurentiis si stacca per un atti-mo dalle interviste, si apparta con chi lo informa immediata-mente. Torna indietro, il tono cambia, vuole celebrare Dalla co-me sa fare lui davanti alle telecamere: “Era mio amico, mi ve-

niva a trovare a Capri, la sua poetica resterà immortale”. CarloVerdone riesce a dire solo “assurdo, assurdo”. Si attacca al te-lefono. Lucio è morto. Gli aveva dedicato un film intero negliAnni 80: “Acqua e Sapone”.Un successo enorme. Enorme comela sua anima, inversamente proporzionale alla statura.Negli anni della futilità tecnologica e della retorica imperante,Lucio Dalla è riuscito a dare dignità e lustro anche all’insoppor-tabile tam-tam di Facebook. Abbiamo scoperto canzoni sep-pellite dall’inerzia, versi di sensibilità straziante e creatività vi-sionaria. Era al fianco della gente, raccontava storie di solitudinie indigenze. Si mischiava nella folla perché non sapeva fare ameno della verità, non poteva vivere senza il respiro profondoche arriva dalla Terra. La sua arte partiva dal basso e toccavavette di assoluta soavità. Rifuggiva da piedistalli e presenziali-smo, per lui parlava la sua arte. Parabole, melodie e favole chesenza neppure saperlo sono diventate eredità e testamento diuna memoria scolpita nel tempo.Ha narrato di ladri, imbroglioni, figli illegittimi, barboni, igno-ranti con la delicatezza di chi ricama stelle filanti. Ha raccontatodi omosessuali e puttane in un periodo prostituito al moralismoe ha inneggiato alla libertà in un Paese schiavo del conformi-smo. Ed è giusto che sia legittimamente figlio nostro, perchéamava Napoli e non lo diceva solamente per sentirsi originalee aggraziarsi le feste di piazza. La nostra città l’ha cantata, in undialetto persino adattato su misura, lui che avrebbe cambiatola sua Bologna solo per prendersi la fantasia, il fascino e la ma-gia della nostra alchimia.Oggi abbiamo la possibilità di farlo sentire napoletano per sem-pre. Alziamoci in piedi e cantiamo la sua canzone, quella di Dal-la, di Caruso, dell’Amore. Lucio al San Paolo, il piccolo grandeuomo che ha saputo tradurre il nostro più profondo sentimen-to, trasformando in poesia persino il tormento. Te voglio beneassai. Lì dove il mare luccica e tira forte il vento…

Bruno Marra

Fuorigrotta celebri il grande Dalla, figlio di Napoli e immenso poeta dell’amore

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NAPOLI - INTER 1-0: CI PENSA LAVEZZI

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con mandorle, frutta secca e babbà con spruzzata dirhum e crema con gusto forte e passionale. Un dolceoggi dedicato a Don Aurelio, ovvero Aurelio De Lau-rentiis, grazie alla sua forza d’urto espressa nei con-fronti delle massime autorità della Lega Calcio di se-rie A lo scorso agosto a Milano in occasione del sor-teggio del campionato di calcio 2011/2012.

I centinaia di chilometri percorsi per raggiungere la ri-dente città di Parma non hanno pesato sull’entusia-smo, il Napoli ci ha ripagato con una sofferta quanto

benaugurante vittoria.L’Associazione Italiana Napoli Club rappresentata da al-cuni membri del direttivo insieme al presidente SaverioPassaretti, era presente al Tardini, accolta dal calorosoabbraccio del Coordinamento Parma Club.Gli amici, Angelo Manfredini (presidente), Nello Mendi(responsabile accoglienza tifoseria ospite), Chiara Moia(consigliere), Giancarlo Giavarini (segretario), hanno of-ferto all’AINC alcuni gadget e una targa ricordo.Il presidente Passaretti, da buon campano, ha ricambia-to con prodotti tipici della nostra regione, molto apprez-zata è stata la “mozzarella DOC” che è servita ad addol-cire l’umore parmense dopo la sconfitta subita a operadella banda di scugnizzi napoletani.A fine partita un pranzo in un locale tipico a testare i gu-stosi prodotti emiliani con in testa il mitico formaggio, ilnome è “Le due madonne” evidentemente un segno pre-monitore dell’accompagnamento “divino” che ha illumi-nato la nostra squadra nella positiva trasferta!

Alla prossima …!!!

PARMA - NAPOLI: IL GEMELLAGGIO CONTINUA

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PARMA - NAPOLI 1-2

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GLI AZZURRI VINCONO GRAZIE ALLA “FORTUNA”

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L’ ansia è quello stato psichico involontario che pone deipersistenti, e sempre eventuali, interrogativi sul futu-ro, offuscando e paralizzando il presente.

Il medio-evo è, invece, quel periodo storico caratterizzato dainvasioni barbariche, inciviltà e subordinazione, vissuto fino alperiodo umanista. Solo dopo di esso si so-no poste le basi per la creazione dello sta-to moderno, per giungere, dopo centinaiadi anni, e faticosamente, alla democraziae alla diffusione dei diritti “universali”.Procediamo, però, per gradi. Il Napoli ha gonfiato lo spinnaker e staveleggiando alla grande, eppure si è sem-pre alla ricerca del caso spinoso “che ver-rà”, nonostante l’allineamento perfetto ditutti gli elementi occorrenti: condizioneatletica, acume tattico, direzioni di garaal limite del divino e tanto cu… ore. Per-ché lamentarci, allora, del cosiddetto “superfluo”? Lavezzi andrà via, Hamsik è tentato dalle sirene parigine, Cavanigià ce lo stanno sfilando (grazie pure alle dichiarazioni del magoTabarez…), per De Sanctis ci saranno problemi di rinnovo, Mag-gio concluderà la carriera altrove, magari insieme a Mazzarri…mettiamoci anche lo spread, i Maya e il risveglio del Vesuvio eil gioco è fatto. Tutti inutilmente angosciati e arrabbiati. Le tra-smissioni locali anziché stimolare le endorfine così come giàhanno fatto gli splendidi alfieri azzurri, contribuiscono a con-fondere l’ambiente con ragionamenti complicati relativi alla di-sposizione in campo, al numero di palloni toccati, alla miglio-rata situazione psicologica dei giocatori del Chelsea, al primoquarto d’ora di partita, durante il quale non si dovranno subire

gol, ecc. Adesso molti stanno aggiornando le statistiche riguar-danti il filotto azzurro. circa le partite vinte, quasi ad aspettarnela sua interruzione. Il carpe diem, di cui eravamo splendidi in-terpreti, sembra essere solo un ricordo lontano, mah!Veniamo infine al difetto anacronistico nostrano. Siamo nel

2012 e la vendita dei biglietti per la pros-sima partita londinese, ancora una volta,ci fa sprofondare indietro di millenni. Per-sone in fila dal giorno prima, mucchi diumanità (dis) organizzata per trascorrerenotti all’addiaccio, un avvilente spiega-mento di forze dell’ordine e soprusi di ognigenere per l’accaparramento sistematicodi tagliandi (sarà mai quantificabile il rela-tivo costo che siamo costretti a subire?).Finiscono i ticket disponibili, si blocca de-finitivamente il sito internet specifico, maiandato a regime, e subito dopo i preziosi

fogliettini sono acquistabili nella zona antistante lo stadio aprezzi triplicati… Tutto questo grazie a una minoranza prevaricatrice figlia dellapiù profonda, melmosa e crassa ignoranza che crede di rappre-sentare altrove, e precisamente nella civilissima Europa anglo-sassone, la cultura napoletana. Bisognerebbe specificare chequest’ultima è composta da persone solari, argute, intelligentie soprattutto simpatiche. Non da tatuaggi di cui non si cono-scono le origini, visi inebetiti e parole incomprensibili. La soluzione al difetto gestionale rappresentato spetta solo edesclusivamente al management della società. Per tutto il restoc’è, fortunatamente, la splendente e democraticissima magliaazzurra. Go Naples!!!

Carlo Longobardi (Consigliere AINC)

INEFFICIENZE, RAGIONE E POCO SENTIMENTO

I l Napoli visto a Parma non è stato impeccabile; una sfida ini-ziata con due sfortunati infortuni, prima a Britos è poi a Gra-va e tutto lasciava presagire che sarebbe stata una difficile

domenica. Ma poi il vento è cambiato e il Napoli è riuscito aportarsi in vantaggio con un rigore del sempre presente Cavanie dopo un rocambolesco pareggio è stato il Pocho con un con-testatissimo gol a riportare gli azzurri in vantaggio, superioritànel punteggio confermato da un bellissimo tiro poi finito sulpalo. Finalmente la fortuna ci sorride, è questa una storia chesi ripete, quando una squadra sale in qualità e rendimento an-che la dea bendata svolge il suo compito e quando una com-petizione si avvia a un sostanziale pareggio arriva il suo deter-minante contributo. Gli azzurri erano in credito in questo sen-so; più volte, pur praticando un bel gioco, non avevano raccoltoquello che realmente meritavano e noi appassionati tifosi im-precavamo giustamente contro la sfortuna o le sviste arbitrali.Nel calcio, grazie Dio, tutto torna e la ruota gira, adesso toccaa noi avere il vento in poppa e in un momento così delicato èproprio una situazione propizia. Tra la squadra di Mazzarri e la

sfida Champions c’è da risolvere la pratica Cagliari, una com-pagine che alterna fasi esaltanti a sonore sconfitte ma il Napolideve gestire al meglio il trend positivo che sta attraversando,la rimonta in campionato è ormai una realtà e nessun obiettivopuò essere sottovalutato. Il Mister non sarà presente a guidarei suoi uomini dalla panchina, il nervosismo gli ha comportatoun’altra espulsione anche a Parma, lui è un uomo sanguignosoffre maledettamente e quindi bisogna perdonargli qualcheintemperanza, ma Frustalupi ha dimostrato di saper svolgere ilproprio compito, quindi stiamo sereni. Senza voler denigrare ominimizzare il Cagliari questa partita può essere determinanteper ripassare gli schemi di gioco per valutare esattamente lecondizioni fisiche di ogni giocatore e soprattutto può essereun’iniezione di fiducia eccellente per completare il passaggioai quarti con la tremenda sfida dello Stamford Bridge. Concen-trazione e convinzione nei propri mezzi sono le chiavi di volta,per ora c’è da superare l’ostacolo sardo, poi, subito dopo, ilpensiero volerà in Inghilterra, dove sarà corposa la presenzaazzurra!!! Con i debiti scongiuri… avanti tutta Napoli!!!

Giuseppe Piccolo (vicepresidente AINC)

EPPURE LA RUOTA… GIRA!!!

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L e quattro vittorie consecutive in campionato che i ra-gazzi di Mazzarri sono stati capaci di infilare, controChievo, Fiorentina, Inter e Parma, hanno impresso una

svolta decisiva al campionato del Napoli. Gli azzurri si sono ri-presi il proprio diritto a sognare un fi-nale di stagione esaltante, all’altezzadelle speranze dei tifosi e delle attesedel presidente De Laurentiis. Non è an-cora il filotto che tutti auspicano perrientrare definitivamente nella lotta peril terzo posto, ma qualcosa che gli asso-miglia molto. Certo la media punti cheil Napoli dovrebbe mantenere, da quialla fine del torneo, per insidiare le con-correnti per l’accesso alla ChampionsLeague del prossimo anno, è molto altae di difficile conseguimento ma, come si dice in questi casi, per-ché porre limiti alla provvidenza? I troppi punti gettati alle or-tiche, nei mesi scorsi, hanno messo il Napoli nella condizionedi non poter più sbagliare. Nulla però può essere precluso auna squadra capace di scrollarsi di dosso le paure e i tenten-namenti di qualche settimana fa e che va avanti per la propriastrada, incurante dell’avversario che si trova di fronte. C’è dachiedersi ora quale sia la compagine sulla quale gli azzurri deb-bano fare la proverbiale corsa. Lazio e Udinese sono davanti ehanno dimostrato di essere le più accreditate pretendenti alla

Marco Martone

LAZIO E UDINESE LE RIVALI, SI SPERA NELLA… JUVEterza piazza utile per l’Europa che conta. A meno di clamorosie auspicabili cedimenti della “vecchia signora”, che mai è statasconfitta finora, ma che sembra essere affetta da una sorta di“pareggite” acuta, che alla lunga potrebbe anche non giovare.

Un solo passo falso potrebbe segnare lasvolta in negativo per i bianconeri di Con-te. Per ora, però, la Juventus è lontana eCavani e soci dovranno puntare il mirinosulle corazzate guidate da Guidolin e Re-ja. L’ex allenatore azzurro sta dimostran-do con i fatti che le critiche che a Roma,come a Napoli, gli venivano rivolte, era-no per lo più campate in aria. I risultatisono sempre stati dalla sua parte e met-tere in discussione la sua bravura, apparefrancamente ingeneroso. La Lazio, poi,

può contare su un organico composto di giocatori esperti e bra-vi tecnicamente, in più non avrà impegni europei che possanosottrarre energie, nervose e fisiche. Più abbordabile apparel’Udinese che sembra destinata ad avere una flessione dopoun campionato giocato sempre a ritmi elevatissimi. La squadrafriulana, inoltre, è sempre più Di Natale dipendente. Una sortadi Re Mida che trasforma in gol tutto quello che tocca. Per chiama il calcio, non solo per i tifosi dell’Udinese, lunga vita a DiNatale, perché la formazione di Guidolin, senza il suo condot-tiero, è tutta un’altra cosa.

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Scrivere, dopo la partita di Parma e prima di quella alSan Paolo col Cagliari, ha un unico denominatore, Lon-dra, Chelsea… la storia continua. Ma parliamo un po’

del prima: partiamo da Parma, da buon samaritano, un po’filosofo, un po’ caritatevole, devo dire che siamo stati fortu-nati, dopo questa mia affermazione, Sigmund Freud urla:“ma che cazzo dici, la qualità, la grandezza, senza un po’ difortuna non può esistere”, e come fai a dar torto a Freud, miperdoni maestro, non lo dimenticherò, ma Lei porti questomessaggio a chi, e sono tanti, dopo aver steso un velo di po-lemiche sull’arbitro, si è permesso anche di dire che non me-ritavamo di vincere, anzi a questi ultimi, se può, gli faccia ve-nire un mal di testa quando parlano male del Napoli, perchésolo chi ama veramente questa squadra può, se necessario,fare di tanto in tanto qualche appunto, e io li faccio. Dunque,ci risiamo, la difesa, questa difesa che non va, escludendo co-me sempre Morgan, abbiamo subito almeno otto conclusionidi cui sette gettate fuori in maniera inspiegabile dagli avver-sari e una annientata da Morgan il grande, fino a vedere Fer-nandez accompagnare con gli occhi “non con le gambe, erafermo” Zaccardo che gli passava davanti, e metteva in reteun pallone respinto da Morgan. Ma non voglio essere cattivo,anche perché abbiamo un momento straordinario di Lavezzie Cavani, si permettono anche il lusso di sbagliare gol fatti,sono veramente, in questo momento, la terza linea d’attaccopiù forte al mondo, come, ed è la prima volta nella storia di

Luigi Alvino

questo club, siamo terzi, dopo Real Madrid e Barcellona, nelranking UEFA, UE’ belli, ma vi rendete conto dove siamo ar-rivati? Quindi quando non parlate male di Parma, che peral-tro è una città che adoro per la sua tranquillità, la sua cultura,la gentilezza della sua gente, e da non dimenticare, le qualitàculinarie, compreso il culatello…. Che questa volta ci ha deli-ziato con i suoi sapori, pensando al ranking, ora siamo vera-mente grandi… e non lo diciamo noi, ma la dice la UEFA, iomi ci sento da Re e voi? Forza ragazzi, ma, non dimentichiamoil Cagliari, è una formalità da affrontare con grande serietà econcentrazione, ma Mazzarri lo avrà già detto ai “suoi ragaz-zi”, e poi, tutti a Londra, non troveremo Villas-Boas, peccatomi ci ero affezionato, ma c’è Di Matteo, che quando giocavaera un grande, ma adesso, caro mio, non rompere, sì hai vintocontro il Birmingham, ma non ti montare la testa, noi siamoil Napoli. A parte gli scherzi, vi è un dato importante da tenerconto, gli inglesi in casa sono diversi, hanno una carica diver-sa, vedi l’Arsenal col Milan, c’è mancato poco, il nostro segre-to sarà non pensare assolutamente al 3-1 di Napoli, si parteper una nuova partita, e niente difensivismi eccessivi, nonabbiamo gli uomini adatti, almeno per quest’anno, quindigiochiamo come sappiamo e possiamo giocare, al resto cipenseranno Hamsik, Lavezzi e Cavani senza dimenticare, per-ché sono convinto dipenderà moltissimo dalla loro prestazio-ne, i “magnifici” Inler e Gargano, e poi, “chi s’è vist s’è vist”Hello London, the next time.

A LONDRA TO MOVE INTO QUARTER-FINALS

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Risultati buoni per le squadre giovanili azzurre. La Primavera, per la prima volta, entra in zona playoff, battendo la JuveStabia. Berretti 3-0 contro il Lamezia, invece, altro pari per gli Allievi. Giovanissimi secondi ma con gran merito al TorneoBeppe Viola di Arco di Trento. In finale sconfitta per 2-0 contro i pari età dell’Inter.

Attilio Marchionne

Bella vittoria quella ottenuta dai ragazzi di Sormani, in tra-sferta, sul campo della Juve Stabia, per 3-2. Match scop-piettante, primo tempo ricco di capovolgimenti e che ter-mina sul risultato di 1-1. All'iniziale vantaggio partenopeocon Scielzo, risponde Sorriso. Inizio ripresa da brivido pergli azzurri, che subiscono il 2-1 a opera di Padulano. Ma daqui in avanti, grazie anche all’azzeccato spostamento di fa-scia per Insigne deciso da Sormani, la musica cambia. Il Na-poli domina e dapprima pareggia con Dezi e poi chiude ilmatch sempre grazie ad un’altra sua rete. Napoli che ag-guanta finalmente la zona playoff a +1 dalla Reggina. E do-menica se la vedrà con una delle due capolista, la Roma.Prossimo turno: Napoli - Roma (10/3)

Catania - Ascoli 3-0

Crotone - Bari 1-1

Reggina - Lazio 0-2

Juve Stabia - Napoli 2-3

Roma - Nocerina 4-0

Gubbio - Palermo 0-4

Lecce - Pescara 2-1

risultati 6ª ritornogirone C

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GS

LazioRomaPalermoLecceCataniaNapoliRegginaAscoliBariNocerinaJuve StabiaPescaraGubbioCrotone

48483932312827211919181610

9

1918191919181918191919181919

1515121010

876553421

33321463449446

10478669

1010

7101312

6965354035242322312721211423

1514234328291833424427395342

PRIMAVERA

Taranto - Benevento 0-0

Catanzaro - Ebolitana 4-0

Milazzo - Melfi 2-0

Vibonese - N. Mugnano 1-7

Arzanese - Nocerina 4-2

Siracusa - Trapani 3-1

Napoli - V. Lamezia 3-0

risultati 8ª ritornogirone F

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GSBeneventoNapoliTarantoMilazzoTrapaniSiracusaV. LameziaArzaneseN. MugnanoEbolitanaCatanzaroViboneseNocerinaMelfi

49474343403729261919161412

9

2021212021212119212121202120

151413121111

86654433

45457458144230

12423685

141213141517

5245364143472241382325203218

1720131223303026494744615754

BERRETTI

Secondo pareggio consecutivo, a reti bianche, per la squa-dra di mister Pompilio Cusano, fuori casa, contro il Barletta.Campani che possono recriminare per la poca cattiveriamostrata sotto porta, ma tutto sommato pareggio giustoe alquanto scialbo, nel recupero della quarta giornata diritorno. La classifica continua a essere buona per gli uominidi Cusano, che, dovranno leggermente accelerare nel pros-simo turno, per non perdere il passo con le altre. Il Napoliinfatti è nel centro-alta classifica ma è irrimediabilmentestaccato dalla zona eccellenza. Il campionato finora è do-minato dalla Lazio che gli azzurri ospiteranno domenica.Prossimo turno: Napoli - Lazio (11/3)

Lazio - Ascoli 4-0

Palermo - Catania 4-0

Nocerina - Crotone 2-1

Gubbio - D. Pescara 0-1

Roma - J. Stabia 0-2

Bari - Lecce 0-2

Napoli - Reggina 5-0

risultati 4ª ritornogirone C

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GSLazioCataniaLecceRomaPalermoNapoliNocerinaRegginaD. PescaraJuve StabiaCrotoneGubbioBariAscoli

4134323027221919181717161313

1617161616161717161717171717

1310

997555544433

24536744355444

132434888889

1010

3930263325302519201519151713

1516132014262731302429262431

ALLIEVI NAZ.

Campionato in pausa per la concomitante disputa deltorneo Città d’Arco di Trento, Trofeo Beppe Viola. Gli al-lievi azzurri allenati da Nicola Liguori sono stati grandiprotagonisti della rassegna trentina. Hanno battutograndi squadre come Torino, Milan e Atalanta, per poicedere solo nell’ultimo atto ai nerazzurri. Molto bellala finale con l’Inter, nonostante le defezioni di tre ele-menti importanti della pattuglia azzurra, chiamati innazionale. Per questo la finale ha dato ragione all’Interche si è portata a casa il trofeo, dopo aver vinto 2-0. Ilcampionato ripende col Napoli sempre capolista.Prossimo turno: Napoli - Melfi (11/3)

Nocerina - Avellino 3-1

Melfi Aversa N. 1-0

Sorrento Benevento 0-0

N. Mugnano - Foggia 0-2

Ebolitana - Juve Stabia 0-1

N. Campobasso - Napoli 0-10

Arzanese - Paganese 1-1

risultati 7ª ritornogirone G

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GSNapoliJuve StabiaBeneventoFoggiaSorrentoNocerinaEbolitanaArzaneseAversa N.AvellinoN. MugnanoMelfiPaganeseN. Campobasso

484638363433302626201414

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2020191919192020201920191818

1514101110

986863422

34834668225210

22155466

101112131516

65405045392827253632252111

6

11201224181716223834284942119

GIOVANISSIMI NAZ.

GIOVANISSIMI SECONDI AL “VIOLA”

Tre gol in 8 minuti, questa la storia del match dei ragazzidi Mollo che archiviamo la pratica Vigor Lamezia a inizioripresa. Doppietta di Amico che sfrutta un paio di disat-tenzioni del reparto arretrato degli ospiti e la rete chechiude il match che porta la firma di Capezzuto. Ennesi-ma bella prova per la squadra azzurra che mantiene laseconda posizione, a soli 2 punti dal Benevento capoli-sta. Azzurri inseguiti dalla coppia Taranto-Milazzo a 43punti e a 4 sole lunghezze di distanza dal Napoli. Con isiciliani che hanno giocato una partita in meno. Il cam-pionato questa settimana si prende una pausa.Prossimo turno: Melfi - Napoli (17/3).

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A llora si può? É vero, dunque, anche il Napoli può vin-cere senza giocar bene, senza creare dieci palle golper farne uno, senza schiacciare l’avversario, senza la-

sciare tutti a bocca aperta e con le mani spellate dagli applausi?Diteci che Parma non è stato un caso, ditecelo oggi e staremopiù tranquilli. Perché farpunti con l’aiuto della for-tuna può capitare a chiun-que – a noi quasi mai, perla verità – ma riuscire a ge-stire gli inevitabili cali di rit-mo e condizione senza la-sciarci le penne sembravaoperazione negata a pre-scindere a questa squadra. Ecco, al-tro che preoccuparsi. Ci sa-rebbe da esultare se davve-ro il Napoli avesse acqui-stato un’altra capacità: pas-sare alla cassa senza fare la fila. Non sembra ve-ro a giudicare da quanto ciha insegnato questo gruppo negli ultimi anni. Per vincere, do-veva incantare. Un destino bello quanto spietato: o gira a mille,con tutti gli ingranaggi al posto giusto, o son guai. Poteva tra-volgere l’All Stars di tutti i tempi, il Napoli migliore. Ma potevaperdere con una squadretta di Lega Pro quando s’inceppavanoi meccanismi. L’impossibilità di essere normale, l’incapacità diassecondare quelle regolette del pallone che pure le grandi tra-dizionali da anni avevano imparato a memoria. Prendi i puntie scappa non era il nostro motto. E non riuscirci era il nostro li-mite. Vedere un Napoli da applausi sempre sarebbe bello quan-

to utopistico. Impossibile. Da qui la paura vera: non potendoreggere a certi ritmi e non potendo ripetere sempre, ogni tregiorni, il suo furore adrenalinico che travolge tutto e tutti il ri-schio era quello di lasciare per strada punti e partite nelle gior-nate negative. Parma ci ha insegnato che si può vincere anche

giocando maluccio, ripe-tersi anche stasera col Ca-gliari sarebbe più impor-tante ancora di una vitto-ria in grande stile. Perchéquelle arriveranno da solequando questa squadras’illumina d’immenso. Maè quando la luce si attenuache bisogna far legna. Tut-ta Napoli chiede al Napolidi non fermarsi. Non ora.Di continuare così in que-sta rincorsa verso tuttoquello che c’è. Noi bulimi-ci, voi belli e arrabbiati. Eguai a pensare già al Chel-sea o alla Champions, ma

questo lo sapete già. Quella è una storia che comincerà tra po-chissime ore, appena l’arbitro fischierà la fine della gara con isardi. Da allora fino a mercoledì sera tutti saremo già mental-mente a Stamford Bridge ma adesso no. Adesso si chiama Ca-gliari la nostra Champions. Quella che ci sta piacendo da impazzire e che non vogliamo perdere. Colpa vo-stra, del resto. Ci avete abituato bene, troppo bene. E siamodiventati tutti onnivori. Battete pure il Cagliari, per favore. E sepure dovessero arrivare tre punti per un autogol all’ultimo se-condo va bene. Anzi. Va meglio.

Fabrizio Piccolo

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Quelli di…

Foto: Ph Mario Passaretti

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“A chi ci chiede per chi facciamo il tifo, rispondiamoNapoli e loro replicano “no qui in Inghilterra” enoi ancora, sempre Napoli. È più forte di noi, noi

napoletani siamo così. La passione per la nostra squadra è cosìforte proprio come quando amiamo una donna;non tradiremo mai i nostri colori e sempre li difen-deremo e ameremo nonostante la lontananza. Es-sere un Napoli Fans per noi significa questo. Ed èper questo dopo West Ham - Napoli, ho fondato aLondra il Napoli Fans Club London. Sentivo la man-canza di fare gruppo, di ritrovare degli amici, divi-dere vittorie e sconfitte proprio come quando an-davo allo stadio. Ora siamo un gruppo di ragazzi re-sidenti da anni nella capitale britannica, ognunocon la propria storia ma tutti legati da ununico grande amore, il Napoli. E grazie al-la nostra unica e immensa passione sononati rapporti di amicizia straordinari”. Pa-role di Marco La Nave.Il successo del giovane club è nei numeri:3500 fans su Facebook (superati i “gob-bi” londinesi che sono qui da 20 anni) e250 iscritti.Il momento più emozionante è al Bar Ita-lia Uno di Felice nel centro di Londra do-ve con sette sterline, panino e bibita(analcolica) si guarda la partita. Il bar hatante sale e televisioni, trasmettono tut-

te le partite, quindi nello stesso posto ci si imbatte in juventini,milanisti, romansti ecc. Nonostante ciò, l’atmosfera è veramen-te unica e divertente, a volte tesa, però tutto sommato rilas-sante. I napoletani sono in maggioranza sempre, fin dai tempi

cupi della serie C. Da buoni estimatori della cultu-ra anglosassone si è pensato a un simbolo di ap-partenenza tipicamente inglese per distinguersidagli altri: una sciarpa, doppia, made in UK, in-somma british style, già regalata al presidente DeLaurentiis e a suo figlio Edoardo. In poco più di unanno dalla nascita il club è cresciuto tantissimo siacome numero di soci, ma soprattutto in notorietà,anche attraverso attività extracalcistiche e spon-sorizzando e promuovendo qualsiasi cosa che sia

partenopeo a Londra. Il sito (www.napo-lifansclub.co.uk) vuole essere un puntodi contatto per tutti Oltremanica. Di-ventare come gli irlandesi o australiani,per dire, che si aiutano e fanno gruppo.Il club vuole essere una sorta di riferi-mento valorizzando uomini, risorse eprodotti dell’area napoletana, oltre chedare un’immagine sempre positiva allacittà.Infine lo slogan: “L’amore per i colori az-zurri ci unisce. Noi i nostri colori non liabbandoniamo mai e sempre li difende-remo e sosterremo”.

Salvatore Longobardi (Tesoriere AINC)

NAPOLI FANS CLUB LONDON

Consiglio Direttivo

Presidente e fondatore: Marco La Nave (la testa)

Responsabile: Andrea Buzzi (anti-dosseniano)

Responsabile: Espedito Peruso (NT la faccia di Napo-liTimes)

Il ragazzo della curva B: Salvatore dell’Aquila

Responsabile cori: Luca Cipoletta

Relazioni esterne: Andrea Giliberti (perché sta fuori conla testa)

Responsabile: Domenico Minori

Prima fila: Costanzo Cappella

Responsabile video: Pete Fitzpatrick

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COLLEZIONE 2011/12

La passione si vede

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