Cuore Azzurro anno VII - numero 56

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A M O R E e F E D E 1 9 7 2 A S S O C I A Z I O N E IT A LIA N A N A P O L I C L U B A M O R E e F E D E 1 9 7 2 A S S O C I A Z I O N E IT A LIA N A N A P O L I C L U B 1 9 7 2 A S S O C I A Z I O N E I T A L I A N A N A P O L I C L U B COPIA OMAGGIO FOTOAGENZIA MOSCA PERIODICO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB - ANNO VII N. 56 - 22 NOVEMBRE 2011 L’ARABO SONO IO L’ARABO SONO IO Massimo Ranieri: canta lʼazzurro Blerim Džemaili: svizzero macedone Napoli - City: chi vince passa

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Testata pubblicata a cura dell'AINC-Associazione Italiana Napoli Club. Numero 56 - 21 novembre2011

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Massimo Ranieri:canta lʼazzurro

Blerim Džemaili:svizzero macedone

Napoli - City:chi vince passa

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Davide contro Golia. È questo il tema dell’incontro di sta-sera al San Paolo. Il gruppo compatto di Mazzarri controla corazzata piena di petroldollari di Mancini. Se la gara

si giocasse in campo neutro, in questo momento non ci sarebbepartita. A un Napoli che balbetta e non riesce a raggiungere gliacuti dell’anno scorso, fa da contraltare un Manchester City cheè ormai consapevole di essere il Re della Premier League e vuoleaffermarsi anche in Champions. Ma la gara si gioca al San Paoloe l’effetto spinta del pubblico napoletano può ribaltare le cartein tavola. Da una parte con gli azzurri che si giocano le loro ultimecarte e provano a fare la partita della vita, portati per mano daisessantamila e più di Fuorigrotta, dall’altra con i ragazzi di Man-cini che sentono tutto in una volta il peso del pronostico, perdo-no sicurezza e magari fanno la frittata. Se qualora ciò avvenisse,il primo a godere sarebbe il presidente De Laurentiis che non na-

sconde dal sorteggio di Zurigo di aspirare a passare il turno, pri-mo per garantirsi nuovi incassi milionari e perché no anche perfar sentire ai vertici del calcio dell’Uefa, ancora una volta, che or-ganizzare un campionato europeo per club, magari con un SanPaolo di sua proprietà, sarebbe un’idea che arricchirebbe un po’tutti e garantirebbe un futuro più tranquillo ai club che più spen-dono. E subito dopo il presidente anche Mazzarri avrebbe il suogiusto riconoscimento. Un allenatore che, partito a inizio stagio-ne, in una veste insolita, molto tranquillo, posato, riflessivo, havia via perso la calma, in contemporanea con scelte tattiche di-scutibili che hanno alimentato critiche, sino a renderlo negli ul-timi tempi aggressivo e per nulla disposto al contradditorio. Sisa contano i risultati, e in caso di passaggio del turno, Mazzarrimetterebbe a tacere in tanti che lo aspettano coi fucili spianati.Insomma una gara bivio per i programmi della stagione azzurra.

Max Bonardi

2-4 DICEMBRE 2011GENOA - MILAN

NAPOLI - LECCEINTER - UDINESE

CATANIA - CAGLIARIBOLOGNA - SIENA

CHIEVO - ATALANTAFIORENTINA - ROMA

JUVENTUS CESENALAZIO - NOVARA

PARMA - PALERMO

1 4 ª G I O R N ATA

CLASSIFICA DI SERIE A 2011/2012SQUADRA P G V N P GF GS

Juventus 22 10 6 4 0 18 7

Lazio 22 11 6 4 1 16 8

Milan 21 11 6 3 2 23 14

Udinese 21 11 6 3 2 13 6

Roma 17 11 5 2 4 15 12

Palermo 16 11 5 1 5 14 15

NAPOLI 15 10 4 3 3 13 7

Genoa 15 10 4 3 3 14 12

Chievo 15 11 4 3 4 10 12

Parma 15 11 5 0 6 14 18

Siena 14 11 3 5 3 14 10

Catania 14 11 3 5 3 13 18

Atalanta (pen. –6) 13 11 5 4 2 15 14

Fiorentina 13 11 3 4 4 10 9

Cagliari 13 11 3 4 4 10 12

Inter 11 10 3 2 5 13 17

Bologna 10 11 3 1 7 9 17

Lecce 8 11 2 2 7 9 18

Novara 7 11 1 4 6 12 20

Cesena 6 11 1 3 7 4 13

DAVIDE CONTRO GOLIA

25-27 NOVEMBRE 2011UDINESE - ROMA

LECCE - CATANIANOVARA - PARMA

ATALANTA - NAPOLILAZIO - JUVENTUS

CAGLIARI - BOLOGNACESENA - GENOA

PALERMO - FIORENTINASIENA - INTER

MILAN - CHIEVO

1 3 ª G I O R N ATA

I l Codice Penale all’art. 367 prevede con applicazione dellarelativa pena, la "simulazione di reato" che trova riscontro,quando un soggetto afferma falsamente che sia avvenuto

un reato, o abbia modificato volontariamente delle circostanzedi un fatto. Nell’ambito pertanto della usuale riconducibilità al-le regole del calcio, la simulazione viene proprio codificata dallaRegola 12 (e richiamata dalla decisione IFAB n.5), dove si pre-vede la simulazione come rientrante tra i casi di condotta anti-sportiva (atteggiamenti contrari alla lealtà di gioco), e quindiquel comportamento con cui si tenta di ingannare l’arbitro, fin-gendo un infortunio o di aver subito un fallo. Peraltro anche ilCodice di Giustizia Sportiva ne ha previsto in sede giudicantela fattispecie, lì dove all’art. 35 del comma 1.3, la simulazioneviene considerata quell’atto di condotta gravemente antispor-tiva, sfuggita agli Ufficiali di gara, e quindi non segnalata nel re-ferto da parte degli stessi. Tutta questa premessa che potrebbesembrare pedissequa, ha lo scopo di far comprendere come lasimulazione è un tipo di "violazione" non meno importante dialtre, ed è comparabile sempre nell’ambito penale dei "delitti"a quello "premeditato", e dunque per la sua intenzionalità piùgrave di quello preterintenzionale (come il normale fallo di gio-co). A conferma di tutto ciò basti pensare che da qualche annocome ben noto, vengono demandate alla "prova televisiva"unitamente alla condotta violenta, tutti quegli atteggiamentiantisportivi sfuggiti agli arbitri sul terreno di gioco: e ciò anchecon decisione postuma, che funga da deterrente per tutti queicalciatori che, militando nelle serie superiori, si ritiene debbanoessere i primi a insegnare il concetto supremo di lealtà sportiva.Va infine detto che vista la mancata cultura della punibilità fuoridagli organi giudicanti, sarebbe auspicabile che le società ini-ziassero a penalizzare i giocatori che con tali comportamentidanneggiano l’immagine delle aziende, e non fossero sospesisolo gli arbitri dai loro designatori.

LA SIMULAZIONEGiuseppe Gargiulo (ex arbitro)

Osservatorio arbitrale

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ORGANO UFFICIALE DELLAASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB

Sede legale: Corso Novara, 5 - NapoliAnno VII - n° 56 - 22 novembre 2011

Direttore responsabile: Saverio Passaretti

hanno collaborato:Luigi Alvino, Max Bonardi, Sergio Curcio, Paolo del Vaglio, Giuseppe Gargiulo, CarloLongobardi, Attilio Marchionne, Bruno Marra, Marco Martone, Fabrizio Piccolo,Giuseppe Piccolo, Massimo Sparnelli, Carmine Tascone, Amilcare Trombetti

Registrazione Tribunale di Napoli N. 91 del 5/12/2007Fotocomposizione e Stampa: Ink & Paper s.r.l.

Grafica: Mario SuarezEdito dalla A.I.N.C.

chiuso in redazione lunedì 21 novembre 2011 - ore 15,00

Torna la Champions. San Paolo gre-mito per una notte da sogno. O

dentro o fuori. Crudele e decisiva è la sfida col ManchesterCity. Nel girone della morte, in testa il Bayern (10 punti), se-condo il City (7), terzo il Napoli (5). Fuori gioco il Villarreal azero punti. Il Napoli ha fatto il massimo. Ma ora serve l’im-presa. Serve un solo risultato, la vittoria per il sorpasso agliinglesi e per sognare la qualificazione agli ottavi di finale.Per il City buoni due risultati su tre. Col pareggio va avanti,passerà agli ottavi col Bayern e il Napoli retrocederà in Eu-ropa League. Sembra un match impossibile contro lo squa-drone di Mancini che viaggia alla media di tre gol a partita.In questa stagione, su 19 incontri ne ha vinti 15 scaraven-tando 57 gol nelle porte avversarie. Domina la Premier Lea-gue, unica squadra imbattuta. Ha giocatori di forza e di ta-lento per raggiungere qualsiasi traguardo. Il Napoli ha spre-muto grandi energie per battere la Lazio senza riuscirci (0-0). Avrebbe meritato di vincere (un gol annullato, una pal-la-gol fallita da Lavezzi, due miracolosi interventi del portierelaziale), ma è rimasto inchiodato sul pari senza reti. Che cosadovrà fare per stendere il Manchester City? Dovrà superarsiin tutto e per tutto. Non basteranno le piroette di Lavezzi, lacrescita di forma di Cavani, non basteranno Hamsik e Inlerin ripresa. Il City ha una difesa di giganti e il miglior portiered’Inghilterra. Ha una “rosa” preponderante di giocatori conun centrocampo ricchissimo (Yaya Toure, Milner, Nasri, Joh-nson, Silva) e alternative notevoli in attacco (Balotelli, Dze-ko, Aguero). Formidabile fu il match a Manchester (1-1), maora serve di più. Tre giorni dopo l’impegnativa gara con laLazio, come gireranno le gambe degli azzurri? Quanta ener-gia è rimasta? L’orgoglio e il cuore saranno grandi, ma po-tranno non bastare per annullare il gap tecnico e atletico avantaggio degli inglesi. Ci vorrà la partita della vita. Ci vorràuna difesa di assoluta concentrazione, senza errori, compat-ta. Ci vorrà un centrocampo di guerrieri, aggressivi con unpressing spietato, giocando con coraggio e di anticipo. Ci vor-ranno attaccanti che non dovranno sbagliare una palla mi-rando la porta inglese. Ci vorrà tutto questo e di più in unanotte senza uguali, la notte più importante della stagioneprima di pensare a rimettersi in corsa in campionato.

di Mimmo Carratelli

NAPOLI… BUONALA SECONDA!

Saverio Passaretti (presidente AINC)

LA VIGNETTA DI

I l nostro Napoli ha affrontato la partita con la Lazio unpoco sottotono, il primo tempo denotava scarsa grintae poca lucidità, per la verità anche per colpa della Lazio

che si limitava a controllare le giocate.Il secondo tempo per contro si è vista una nuova squadra,con occasioni da rete limpide che soltanto per l’imprecisio-ne del Pocho e le super parate di Marchetti hanno impeditola meritata marcatura.La partita di Champions è troppo sentita, la testa è alloscontro con gli inglesi reduci da sette vittorie consecutive,cinque punti di vantaggio sull’odiato United (per altro strac-ciato 6-1 all’Old Trafford). Miglior attacco con 42 gol e mi-glior difesa con 11. È l’armata celeste del Manchester City,guidata da Roberto Mancini, che sta dominando la PremierLeague e marcia su Napoli. Sabato i Citizens si sono sbaraz-zati anche del Newcastle per 3-1.A questo punto non è il caso di fare pronostici, una sfida sucui conta innanzitutto il cuore e il coraggio, ma in questiambiti siamo molto attrezzati; partire convinti di fare benecome all’andata, a questo punto è un obbligo.Il sogno europeo deve continuare, fare calcoli è superfluoe la vittoria è un risultato essenziale. I tifosi che sono riu-sciti, non senza fatica, ad acquistare i tagliandi di ingresso,sono tanti, e daranno, come sempre, il supporto necessario,lo stadio sarà una bolgia in memore dei passati con in cam-po il grande Diego.Un ultimo personale incoraggiamento a Lavezzi, vera-mente da cineteca la rasoiata al 94’ contro i laziali con laincredibile risposta di Marchetti… riprovaci Pocho, saraipiù fortunato!!!Forza Azzurri.

Un ultimo pensiero va a Donna Tota, la mamma del gran-dissimo Diego Armando Maradona, che domenica ci ha la-sciato. Sarebbe bello che il Napoli superasse il ManchesterCity e perché no dedicasse a lei questa prestigiosa vittoria.

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D entro o fuori: contro il Manchester City per il Napolicomincia il momento della verità; in Champions nonc’è più spazio per gli errori: L’incrocio coi Citizens di

Roberto Mancini e Mario Balotelli è affascinante e rischioso:una scomoda “eredità” lasciata dai signori, si fa per dire, Eriks-son, che a Manchester regalò a Kolarov la punizione dell’1-1, eBenquerenca che al San Paolo contro il Bayern non vide il cla-moroso fallo di mano di Schweinsteiger che avrebbe concessoal Napoli un rigore forse decisivo per la sfida e la classifica. Coseche capitano nel calcio, ma di sicuro il Napoli di Champions nonha goduto di alcun favore, anzi. Il Manchester, di contro, si ri-trova con 2 punti in più degli azzurri grazie alle 2 vittorie controil Villarreal, quella in casa maturata al 93’ sul filo di lana e conAguero, forse, in posizione di offside. Certo il City di questa seraè di ben altra pasta rispetto alla squadra incontrata oltre duemesi fa. La formazione allenata da Mancini è ricca di qualità ein Premier League ha pian piano recuperato convinzione neipropri mezzi e autostima guadagnando la testa della classificacon diverse lunghezze sui rivali dello United. Occorreranno unNapoli immenso e un San Paolo fantastico per vincere controuna tra le squadre più forti del mondo. Allo strapotere atleticoe alla grande qualità tecnica degli inglesi il Napoli dovrà rispon-dere con intelligenza, abnegazione, rigore tattico e no spiritodi sacrificio infinito. Il City può contare su due risultati su tre, ilNapoli, per continuare a “sognare” il passaggio del “girone del-la morte”, deve solo vincere. Occorrerà limitare Silva, chiuderecostantemente Nasri e impedire ad Aguero di risultare la puntaaggiunta in grado di entrare da dietro in area azzurra per aiu-tare l’unico attaccante fisso del City… sarà Dzeko o Balotelli,quest’ultimo quello forse più in forma dei Citizens? Con il primoin campo c’è tanta forza fisica ma anche meno velocità e rapi-dità; con l’italiano, imprevedibilità, tecnica in velocità e quelpizzico di follia in certe giocate, tale da poter decidere l’esitodella gara. Il 4-2-3-1 di Mancini fa leva sull’intensità del giocoe sulla capacità dei due centrocampisti centrali, Yaya Tourè eDe Jong (o Barry) di fare filtro davanti alla difesa e proporsi confrequenza anche in zona tiro, alimentando il gioco degli esternidi difesa, Zabaleta o Richards a destra e Kolarov oClichy a sinistra. Unico neo, ma piccolo piccolo, perla coppia centrale difensiva, Kompany-Lescott o Ko-lo Tourè: tre marcantoni statuari e fortissimi di te-

Sergio Curcio

COL CITY PARTITA DA DENTRO O FUORI

HURT

RICHARDS

YAYA TOURÈ DE JONG

DAVID SILVA BALOTELLI

DZEKO

MILNER

KOMPANY LESCOTT KOLAROV

PANTILIMONKOLO TOURÈCLICHYBARRYJOHNSONZABALETAAGUERONASRI

sta, ma alquanto legnosi e poco rapidi. Occorrerà perciò saperfare pressione sui due centrocampisti centrali, tenendo uno traCavani e Lavezzi sulla linea di difesa degli inglesi per poter ri-

partire alti. Avere questacapacità, soprattutto quan-do il City assume un’identi-tà offensiva fortissima manon facile da gestire ancheper sé oltre che per gli av-versari, può essere l’armaletale del Napoli. Maggio eDossena devono cercare dicreare la superiorità nume-rica a centrocampo, mentreuno tra Cavani e Hamsikscende tra le linee cercando

di scombinare la posizione dei centrali. Aprire varchi in questecondizioni, per Lavezzi, se la serata è quella giusta, può riuscirerelativamente facile. Però tra il dire e il fare c’è di mezzo il City.A ogni modo, anche in un contesto di campo oggettivamentedifficile come quello europeo possono venire fuori perle comequelle contro Milan e Inter in campionato. Servirebbe un pic-colo miracolo, ma conterà soprattutto crederci.

Speciale ChampionsCUORE AZZURRO N. 56_Layout 1 21/11/11 16.10 Pagina 5

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MANCHESTER CITY - NAPOLI: IMPRESA SFIORATA

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AL MEAZZA C’È MILAN - BARCELLONA

14 settembreMANCHESTER CITY-NAPOLI 1-1

22 novembreNAPOLI-MANCHESTER CITY

27 settembreNAPOLI-VILLARREAL 2-0

7 dicembreVILLARREAL-NAPOLI

18 ottobreNAPOLI-BAYERN MONACO 1-1

2 novembreBAYERN MONACO-NAPOLI 3-2

STASERA TUTTIAL SAN PAOLO ORE 20.45

VS.

Gruppo ABayern Monaco 10Manchester City 7NAPOLI 5Villarreal 0

Gruppo BInter 9

Cska Mosca 5

Trabzonspor 5

Lilla 2

Gruppo CManc. United 8

Benfica 8

Basilea 5

Otelul Galati 0

Gruppo DReal Madrid 12

Ajax 7

Lione 4

Din. Zagabria 0

Gruppo EChelsea 8

Bayer Leverkusen 6

Valencia 5

Genk 2

Gruppo FArsenal 8

Marsiglia 7

Borus. Dortmund 4

Olympiacos 3

Gruppo GApoel Nicosia 8

Z. S. Pietroburgo 7

Porto 4

Shakhtar Donetsk 2

Gruppo HBarcellona 10

Milan 8

Bate Borisov 2

Viktoria Plzen 1

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22 novembre 2011PUNTO TECNICO

Perché il Napoli di Mazzarri, quest’anno, gioca solo untempo a partita? È successo anche sabato scorso con-tro la Lazio. Nel primo tempo un approccio molto ti-

mido al match, azzurri poco concentrati, poco determinati,che hanno giocato sotto ritmo e che non hanno fatto un tiroin porta su azione nei primi 45’. Non solo, una squadra malmessa in campo con Lavezzi che gravitava sulla tre quarti die-tro Cavani e addirittura a volte dietro Hamsik. Boh! Nel se-condo tempo, invece, il Napoli si è trasformato. Subito neiprimi minuti ha prodotto due tiri nello specchio della porta,uno neutralizzato da Marchetti e un altro sprecato da Lavezziin modo incredibile. Un pallone che anche un ragazzino discuola calcio non avrebbe mai sbagliato. Il Pocho aveva di-verse opzioni: stoppare di petto e piazzare il pallone alla de-stra di Marchetti; colpire di testa o entrare in porta diretta-mente con tutto il pallone. Invece ne è uscita una semirove-sciata, che sarebbe stata uno spettacolo se avesse centratola porta. Dunque Napoli cambiato nella ripresa, ma Laziochiusa nella sua metà campo, anche per scelte di Reja che vo-leva solo portarsi a casa il pareggio. Anche perché la Lazio,oltre alle defezioni iniziali di Biava e Dias, centrali titolari didifesa, Mauri a centrocampo e Klose in attacco, giocatore de-cisivo di questo inizio di campionato dei biancocelesti, ha do-vuto fare i conti, durante il match, anche con gli acciacchi diCissé, Konko e Brocchi. Nella ripresa il protagonista è stato

Marchetti: 5 parate strepitose e una biglietto di convocazionein azzurro, anche grazie alla carta d’identità. È un classe ’83che è cresciuto nelle giovanili del Torino per poi giocare in Ccon Pro Vercelli e Biellese, e dopo con Albinoleffe in B sinoad approdare in A col Cagliari di Cellino e infine da quest’an-no alla corte di Lotito. Reja ci teneva a non perdere e non ha perso. Si è difeso allamorte con tutte le forze a disposizione, sempre in modo or-dinato e mai scorretto e con la mentalità giusta per guardarein alto. Va detto tuttavia, che la Lazio vista sabato non mi per-mette di dare un giudizio sulle sue possibilità di lotta per loscudetto. E adesso arriva il City. Il Napoli visto nel secondo tempo mi faessere ottimista. Se riuscirà nell’intero arco dell’incontro adavere la stessa intensità, un Cavani brillante, un Hamsik piùpresente e Inler vero leader del centrocampo, oltre al Lavezziimprevedibile che conosciamo, il Napoli se la potrà giocareanche contro i Citizens. I ragazzi di Mancini fanno sul serio.Sabato hanno passeggiato sul Newcastle (3-1), finora imbat-tuto e con una difesa ermetica. In Premier stanno dettandolegge e a Napoli hanno la possibilità di giocare su due risultatisu tre. Il Napoli dovrà fare una gara intelligente, non lasciarsiprendere dalla foga. Basta anche un 1-0 all’ultimo secondo.Il pubblico farà la sua parte, servirà un pizzico di fortuna, quel-la che sabato è mancata.

Carmine Tascone

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I l nostro Mister merita alla vigilia dello scontro con il Man-chester un piccola sintesi della sua crescente carriera: era il6 ottobre 2009, dopo le prime 7 giornate di campionato,

viene ingaggiato come allenatore del Napoli in sostituzione diRoberto Donadoni, 11 anni dopo l'esperienza come allenatorein seconda di Renzo Ulivieri sulla panchina partenopea, firman-do un contratto da 1,3 milioni a stagione fino al 2011. Esordisce sulla panchina azzurra il 18 ottobre 2009 nella partitaal San Paolo contro il Bologna, vinta per 2-1 con le reti di Qua-gliarella e Maggio dopo che i partenopei si erano inizialmenteritrovati in svantaggio. Festeggia la panchina numero 200 inSerie A il 20 dicembre 2009 in Napoli-Chievo, terminata 2-0 pergli azzurri e decimo risultato utile consecutivo sulla panchinapartenopea. Sotto la sua guida, il Napoli risale in classifica chiu-dendo il girone d'andata al terzo posto, chiudendo quindi ilcampionato al sesto posto con 59 punti e la qualificazione inEuropa League. Il 5 maggio 2010 riceve il premio EccellenzaNapoletana per meriti sportivi e il 22 maggio firma il prolun-gamento del contratto fino al 2013. La stagione successiva comincia con il turno di qualificazionealla fase a gironi dell'Europa League 2010-2011 che oppone gliazzurri agli svedesi dell'Elfsborg. I partenopei passano il turnocon due vittorie (1-0 a Napoli e 0-2 in Svezia). In campionatodebutta contro la Fiorentina allo stadio Artemio Franchi pareg-

giando per 1-1. Il 5 ottobre, dopo la vittoria per 2-0 ottenutacontro la Roma la domenica prima, vittoria che ha interrottouna serie di risultati negativi contro i giallorossi che durava da13 anni, e a un anno esatto dal suo ingaggio, il giornale Il Matti-no gli dedica un articolo in cui risulta che Mazzarri, secondo lestatistiche, è il migliore allenatore del Napoli da quando ci sonoin palio i tre punti per la vittoria. In Europa League il Napoli èl'unica squadra italiana a superare la fase a gironi, ma vieneeliminata nel turno successivo dagli spagnoli del Villarreal, poiarrivati sino in semifinale. Il 15 maggio 2011, grazie al pareggio 1-1 contro l'Inter in cam-pionato, il Napoli ottiene il terzo posto in graduatoria qualifican-dosi matematicamente in Champions League, dopo 21 anni daitempi di Maradona. Il 23 maggio, in seguito a un lungo chiari-mento con il presidente Aurelio De Laurentiis, viene confermatocome allenatore del Napoli anche per la stagione 2011-2012. E siamo ai giorni nostri con il campionato altalenante e gli az-zurri ben piazzati in Champions, lo scontro con l’armata inglesedel Manchester City sarà duro ma Walter ci ha abituati a grandisorprese e credo cha anche questa volta sarà all’altezza del gra-voso compito, lui è un grande motivatore e ci aspettiamo l’en-nesimo spogliarello in panchina... stavolta per la gioia dopouna grande prestazione.Grazie di tutto… Mister!

Giuseppe Piccolo (vicepresidente AINC)

WALTER MAZZARRI LO... SPOGLIARELLISTA!

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In campo con gli Azzurri

Forza Napoli

www.radiomarte.it

la radio ufficiale del Calcio Napoli

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C hi meglio di lui può misurare il termometro del tifo na-poletano. Stiamo parlando di Massimo Ranieri, il per-sonaggio vivente dello spettacolo napoletano più po-

liedrico e talentuoso, che in giro per il mondo spesso si confron-ta con tifosi, che attraverso la fede per il Napoli riescono a man-tenere un legame forte con la loro terra. Ranieri non nascondela propria fede, anzi in qualsiasi momento è pronto a tirar fuorila bandiera azzurra. D. Qual è il suo primo ricordo da bambino sul Napoli? R. È un ricordo molto sfocato. Avevo appena compiuto diecianni. Era il 1961 e la partita era Napoli – Juventus e si giocavaal San Paolo: finì 4-0 a favore dei bianconeri e Sivori fece il mat-tatore segnando una tripletta.D. È sempre stato tifoso degli azzurri o ha seguito gli alti e bas-si come la società?R. A dispetto di altri sono sempre stato tifoso… Pur avendo vis-suto tante peripezie con tanti cambiamenti, sono rimasto sem-pre fedele. Le società cambiano ma i tifosi no… Il tifo è una fedee la propria squadra la si segue sia nella buona che nella cattivasorte. Speriamo che gli anni bui stiano alle spalle. D Lei che gira il mondo, com’è il livello del tifo lontano da Na-poli, c’è un posto dove l’entusiasmo e la passione l’hanno piùcoinvolta?R. La passione per il Napoli è di natura mondiale. Dalle Alpi allaSicilia e alle Piramidi… dagli Appennini alle Ande il cuore è sem-pre acceso com'è giusto che sia. Cuore naturalmente azzurrocome il cielo e il mare di Napoli.D. C’è un giocatore che più degli altri le è rimasto nel cuore eperché?R. Forse sarà perché la prima volta che l’ho visto ha fatto il fe-nomeno. È Omar Sivori… perché è stato un Maradona ante lit-teram. D. E di quelli attuali chi è da preferire?R. Faccio il tifoso e dico Marek Hamsik, di lui mi piacciono l’edu-cazione, il modo di stare in campo, la sua capacità di inserirsi ecolpire al momento giusto. È un vero campione. D. Soddisfatto finora della stagione azzurra?R. Per quanto visto fino a questo momento non completamen-te perché il Napoli ha tralasciato il Campionato per puntare allaCoppa dei Campioni, che è un'impresa ardua, e che vedremomartedì sera se sarà ancora percorribile. Senza i punti persi unpo’ qui un po’ lì potremmo già essere i primi in classifica. D. Mazzarri suscita sentimenti opposti: o è amato come suc-cede tra i giocatori e i tifosi o è combattuto come succede daparte della critica, lei da che parte sta?R. Mi piacciono la sua personalità e la determinazione. Sto dallaparte dell'amato…D. E del presidente De Laurentiis che giudizio dà?R. Per il presidente parlano i fatti. Tutto quello che ha fatto inquesti sette anni e quello che ci auguriamo farà nei prossimi.Alla fine fa il suo mestiere, quello di accontentare l'allenatore. D. Capita mai nel mondo dello spettacolo di pizzicarvi tra atto-ri per ragioni di tifo, ha qualche aneddoto?R. Mi sono trovato a discutere, anche animatamente, sia conmilanisti che con interisti. In tempi passati... ho sempre persoio… non oggi. E spero che questa tradizione duri a lungo. Anzi,ne sono certo.D. Martedì c’è la Champions, secondo lei come finirà?R. Sono ottimista perché ho sensazioni buone. Nonostante i

pronostici e l’avversario sulla carta molto più forte, credo chefinirà che vince il Napoli e ci classificheremo per il turno suc-cessivo. E sarà una grande festa per tutti. D. E quale sarà l’esito del campionato?R. Non appena finiti gli impegni in Champions recupereremopunti e posizioni in classifica. Sicuramente saremo tra i prota-gonisti anche nella massima competizione europea dell’annoprossimo.

Max Bonardi

MASSIMO RANIERI CANTA L’AZZURRO

Massimo Ranieri, ovvero “il cantattore” come ama definirsi, è natoa Napoli e da bambino cantava lungo i vicoli o nei ristoranti dellacittà. Da scugnizzo a idolo delle ragazzine e delle mamme di tuttaItalia il passaggio è un lampo, grazie al successo di "Rose rosse".Debutta sullo schermo con "Metello" (regia di Mauro Bolognini),ed è un trionfo. Non ha ancora vent’anni e ha già vinto tutto: dueCantagiro, due Canzonissima, ma soprattutto ha già venduto più diquattordici milioni di dischi! L’occasione della sua “seconda vita”artistica arriva da Peppino Patroni Griffi con "Napoli chi resta e chiparte" di Raffaele Viviani, Strehler con "L’anima buona di Sezuan"di Bertold Brecht e Alfredo Citofonar con il film "La sciantosa" ac-canto ad Anna Magnani. Continua il grande successo internazionaledapprima con "Barnum" e poi, in collaborazione con Maurizio Sca-parro, "Varietà" e "Pulcinella", portate in tournée in tutto il mondo.Garinei lo chiama al Sistina, tempio del musical italiano, per vestirei panni che una volta furono di Domenico Modugno in "Rinaldo incampo". Nel 1988 vince il Festival di Sanremo con "Perdere l’amo-re", brano che viene successivamente votato 'Canzone del Secolo'.Ancora teatro ("L’isola degli schiavi" – regia di Strehler, "La dodice-sima notte", "Il malato immaginario"), cinema e TV, e poi, subli-mando la sua interpretazione tra voce e canto, doppia con successoil personaggio di Quasimodo nel cartone animato "Il gobbo di NotreDame". Arrivano successivamente gli ultimi due musical osannatidalla critica e applauditi dal pubblico: "Hollywood – ritratto di undivo" (storia d’amore tra Greta Garbo e John Gilbert) e "Il grandecampione" che narra il rapporto burrascoso tra il pugile Cerdan edEdith Piaf.Il ritorno in televisione, su Rai 1, con lo show "Siete tutti invitati (ci-tofonare Calone)" e la pubblicazione dell’album "Oggi o dimane"sono storia di questi giorni: occasioni eccellenti per riscoprire l’ani-ma etnica e internazionale della canzone napoletana più classica.

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Si va al galoppo… senza soste, e possibilmente, senza freni.Tre partite a settimana fino allo stop imposto per le va-canze di Natale e fine anno. Dopo il deludente pareggio

con la Lazio e reduci dallo scontro col Manchester City agli az-zurri tocca la rivelazione Atalanta. Incrociare la squadra del pre-sidente Percassi, dopo la notte di Champions, e a 72 ore dal re-cupero contro la Juventus è uno degli impegni che attendono ilNapoli… In primo luogo, perché di fronte ci saranno tre ex… ex-tralusso come Pierpaolo Marino, che ha allestito una formazionetostissima ed equilibratissima, e il tandem Cigarini-Denis, chesta contribuendo in modo decisivo ai successi della squadra al-lenata da Colantuono, in secondo luogo perché al Comunalebergamasco, tranne qualche eccezione, non tira mai aria favo-revole per gli azzurri. Ma sarà proprio all’Azzurri d’Italia che i ra-gazzi di Mazzarri devono dare la svolta a campionato scendendoin campo col piglio della grande squadra, consapevoli del fattoche se si vuole entrare nel gotha del calcio continentale non sidevono fare calcoli di alcun genere né giocare col freno a manotirato in attesa dello scontro successivo. Trasferta importantis-sima, dunque, quella di Bergamo che vale punti e soprattuttomorale e autostima, oltre che fiducia, per tutto il gruppo azzur-ro. L’Atalanta, nonostante i sei punti di penalizzazione, ha unaclassifica più che sufficiente a testimoniare del lavoro in funzionedi un progetto convincente svolto dal presidente Percassi e daMarino come direttore generale, unitamente a Fabrizio Larini.Dopo una sola stagione di Purgatorio in B, gli orobici sono tornatinella massima serie con l’intenzione di restarci a lungo a pienotitolo. Ecco spiegati gli acquisti di gente come Andrea Masiellodal Bari, Lucchini dalla Samp, Brighi dalla Roma, Denis dall’Udi-nese, Cigarini dal Napoli, Schelotto dal Cesena e il “piccolo” Mo-ralez dal Velez. Una squadra profondamente trasformata cheColantuono però, ha subito “sentito” sua conferendole quellaaggressività e tenacia che sono le sue caratteristiche di allena-tore. Annullato il pesante handicap di partenza, i neroazzurribergamaschi puntano ora a un campionato più che tranquillosenza porre limiti alla… Provvidenza e a Denis. L’attaccante ar-gentino insieme al mini bomber Moralez sono la vera rivelazionedel gruppo. Arrivato tra lo scetticismo generale, nonostante leassicurazioni di Percassi, Marino e lo stesso Colantuono, Denisè diventato l’idolo del popolo orobico, tanto da essere portatoin trionfo alla fine della gara col Cagliari, decisa, tanto per cam-

Sergio Curcio

A BERGAMO IL PERICOLO DENIS

CONSIGLI

MASIELLO CAPELLI LUCCHINI PELUSO

SCHELOTTO CIGARINI CARMONA

MORALEZ

DENIS

PADOIN

FREZZOLINIRAIMONDIFERRIMANFREDINIBONAVENTURAMARILUNGOGABBIADINI

biare, da una sua prodezza. A quota 7 reti, dietro solo a Di Na-tale, Denis sta vivendo una stagione magica culminata, per ora,anche con il ritorno nella nazionale biancoceleste. Parlare di mi-racolo è eccessivo, ma è certo che il modulo di Colantuono parefatto su misura per esaltare le doti di un uomo d’area che Denis,solo a sprazzi, aveva fatto vedere sia a Napoli che a Udine. Il 4-4-1-1 del tecnico romano ha interpreti importanti e una rosa condiverse alternative sia che si debba giocare una gara d’attacco,sia che si debba temporeggiare per sfruttare piuttosto le ripar-tenze. Consigli tra i pali è portiere di buone prospettive e già disicuro affidamento; la linea difensiva da destra a sinistra con Ma-siello, Lucchini e Peluso offre garanzie di discreta tenuta, soprat-tutto quando il lavoro dei centrocampisti Carmona e Cigarini of-fre buona copertura davanti alla difesa. Sulle fasce, Schelotto ePadoin, senza trascurare il giovane Bonaventura, spingono e di-fendono con grande lena e buona tecnica, mantenendo semprele giuste distanze tra i reparti, sia quando la squadra è in fase dipossesso palla, sia quando non lo è. Il tutto a vantaggio di Mo-ralez, altra piacevole sorpresa per Colantuono, e dello straripan-te Denis. Agli azzurri si chiede un ulteriore strappo. Ai tre tenoritirare la truppa stanca (speriamo non anche delusa). A Bergamoci vorranno fiato, coraggio e un pizzico d’intraprendenza. La mis-sion è difficile, ma non impossibile .

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S alute a tutti, permettete che mi presenti: mi chiamo An-tonio Imposimato, ma a Forcella mi conoscono tutti co-me “Tonino Curva B”. Perché sono 30 anni che vado in

Curva B. Scavalcando, ovviamente. Mai comprato un biglietto.Con rispetto parlando e non disprezzando a voi, non mi sonomai perso una partita del Napoli, neppure una. Butto il cuoreoltre l’ostacolo e il corpo oltre il filo spinato. È ‘na poesia quannvaco ‘o stadio.Ma quella domenica mi svegliai proprio storto. Sentivo chec’era qualcosa che non andava. Mi alzai alle 8, mi preparai, pre-si gli effetti personali: ‘a catena d’oro, o’ crocifisso ‘mpietto, e‘o volto santo dint ‘a sacca. Ma appena scesi le scale, si bloccòla schiena! “Ecco qua – pensai – mmo’ ssentevo che succerevcoccos”. Piano piano arrivai zoppicando da Alfonso ‘o barbiere:“Uè cà sta pure Tonino Curva B! Si’ pronto pe’ stasera?”. Pron-to!? E che vuò essere pronto… “Alfò me fa mal a schiena, io ac-cussì stasera non pozz fa niente”. “Ma comme – dicett Alfonso – te vuò perdere Napoli-Juve?”Embè mi dovete credere, lo guardai fisso comme nu diavolo edissi: “Quant è vero iddio, io Napoli-Juve nun m’a perdo. Piutto-sto faccio rinvià ‘a partita!”. Alfonso cominciò a ridere. Sentivoquelle risate come una offesa personale. Mi alzai e trascinandola mia povera schiena lo guardai ancora più fisso: “Alfò, staseranun se joca! Parola ‘e Tonino Curva B”.Mo’, io la mia parola l’avevo data, ma come potevo fare? Ementre mi arrovellavo nei pensieri, ecco l’idea fulminante: Pa-scal tazzulella! Pasquale è il barista che tutti i giorni porta il caf-fè nel Palazzo della Prefettura. È amico intimo del Prefetto, isse ‘o Prefett stann accussì! Non si sposta foglio e non si muovefoglia che Pascal Tazzulella non voglia! Era lui l’uomo giusto. Lochiamai e gli spiegai il problema. Pasquale rispose: “Tonì, nunte preoccupà, lo sai, tu per me si’ nu frat. Me la vedo io”. Appuntamento alle 11 alla Prefettura. Io e Pasquale arriviamofuori la stanza del Prefetto. “Caffè, caffè per tutti, oggi offre lacasa!”. Un usciere ci bloccò. Pasquale non si perse d’animo.

Bruno Marra

LA VERITÀ SUL RINVIO DI NAPOLI - JUVE

Tonino Curva B rivela i particolari che hanno costretto il Prefetto a sospendere la partita“Tengo appuntamento col Prefetto”. “Ma come – disse l’usciere– quello sta in riunione con tutti gli assessori”. Pasquale avanzòimperterrito: “E io perciò devo portare il caffè, per dargli la ca-rica!”. Vidi Pasquale aprire la porta e perdersi tra le ombre.Neppure dieci minuti e uscì: “Tonì, è tutto a posto. Stasera vatta repusà!”. Lo abbracciai, nunn’abbastava allo ringrazià. Tornaia casa, accesi la tv e sentii: “Napoli-Juve rinviata per motivi disicurezza”. E per forza, con la schiena accussì a piezz che sicu-rezza vuò tenè? Poi sentii ancora: “si dovrebbe recuperare il 14dicembre”. Eh no! Chiamai subito Pasquale: “Uè tazzulè, mache è stu fatto del 14 dicembre. Io tengo ‘o matrimonio ‘e miasorella! Nun se po’ fa…”. Pasquale stette zitto qualche secondoe poi partorì: “Hai ragione Tonì, stamm a sentì. Io domani partoper Milano, sto un po’ di tempo, diciamo che torno a Napoli…famme pensà… ah ecco torno a Napoli martedì 29 novembre.Tonì, tu chillu juorno tien che ffà…!?”.

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IL CIRCO DELLA SETTIMANARASSEGNA STAMPARASSEGNATA STAMPA

Visti da Annibale Ricotta…Dramma in parlamento dopo le dimissioni di Silvio Berlusconi, il quale sembraesserne uscito benissimo dicendo che può staccare la spina al nuovo governoquando vuole. Il resto preoccupa: Bersani continua a vagare fuori Montecitoriochiedendo le dimissioni di Berlusconi, Fini ha venduto la casa a Montecarlo,Casini afferma che l'importante è esserci, Tremonti continua a fare conti chenon tornano e Bossi ha affermato che si era sbagliato non esiste la Padania maera Springfield la città dei Simpson, il nuovo colore sarà il giallo e cercherannoal più presto la secessione da Roma Ladrona anche se tutto sommato hannomangiato bene.

Il nuovo governo insediatosi rappresenta una novità in Italia, ogni ministro sioccuperà del ministero di cui ha competenze, nessun ministro ha fatto lavelina in Tv, nessun Ministro ha precedenti penali. I bookmakers quotano laloro permanenza con unaquota alta, cioè hanno lestesse possibilità del Novaradi vincere lo scudetto inserie A.

Amici il paese è cambiato, gli italiani sono cambiati,qualche anno fa un italiano si alzava e sentiva leprevisioni del tempo, al massimo l'oroscopo. Unnapoletano si alzava e cercava di capire dove dove"schiarare juorno". Oggi l'Italia è più unita perchél'uomo del nord e quello del sud si alzano con lo stessopensiero, controllano lo spread, il bund tedesco e ildeficit… ci voleva la crisi per unire l'Italia?

a cura di Peppe Accardo

Fatti, visti, condivisi e commentati, il meglio o peggio della settimana vissuta virtualmente e realmente.Le notizie reali commentate dal Senatore Annibale Ricotta, personaggio che anima le mattine in Fuoco suRadio Marte.

I più vistidella settimana

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E ccola la partita della svolta, quella che può valere unastagione, quella da cui si potrà determinare il futuro,almeno quello immediato, del Napoli. Si alza il sipario

sulla gara dell’anno e sta per sollevarsi anche il velo sulle stra-tegie, tecniche e di mercato, degli azzurri. Dal risultato del bigmatch con il Manchester potrebbero, infatti, scaturire una seriedi conseguenze, al momento più o meno immaginabili. Andia-mo con ordine. Ipotesi migliore: il Napoli vince, ipoteca il pas-saggio del turno, corona un sogno esi afferma definitivamente all’atten-zione del grande calcio internazio-nale. A quel punto De Laurentiis nonavrebbe più alibi, sarebbe il momen-to per investire sul mercato acqui-stando non uno, ma almeno tre cal-ciatori di primissimo livello. Andareavanti vorrebbe dire dover giocarecon giganti dal calibro di Real Ma-drid, Barcellona, Chelsea e il rischiodi fare brutte figure sarebbe moltoalto in mancanza di un robusto po-tenziamento della rosa. Il Napoli,inoltre, ne trarrebbe giovamento anche in campionato dove leprestazioni delle ultime settimane hanno evidenziato alcuni li-miti strutturali. Senza trascurare l’imminente Coppa Italia,obiettivo che la società farebbe bene a non sottovalutare. Vadetto però che l’eventuale impresa contro Balotelli e soci di-rotterebbe, in maniera del tutto naturale, l’attenzione di tuttol’ambiente partenopeo sulla competizione europea. Al puntoche il campionato passerebbe, ancor più di quanto non sia giàaccaduto fino ad ora, inevitabilmente in secondo piano. La se-conda ipotesi, quella che nessuno (o quasi) si augura è la scon-fitta contro gli inglesi e il conseguente addio alla più prestigiosadelle competizioni europee. In quel caso i tifosi non potrebberocerto attendersi follie al mercato di gennaio, ma un vantaggioper la squadra potrebbe comunque scaturire. Il Napoli, infatti,

Marco Martone

UNA GARA DECISIVA PER IL FUTUROsi libererebbe del “fardello” della Champions, che ne ha condi-zionato pesantemente alcune prestazioni (vedi i punti persi conChievo, Fiorentina, Parma, Catania e Lazio). Avere un solo obiet-tivo da perseguire, l’eventuale Europa League sarebbe soltantouna “sfiziosa” passerella, potrebbe trasformare la squadra diMazzarri, che non avrebbe alcun motivo di distrazione, né alibi,per non tornare a correre come faceva lo scorso anno, a giocarecon quella cattiveria agonistica che consentì alla formazione az-

zurra di competere per la vittoria delcampionato fino a qualche giornatadal termine del torneo, conclusosipoi con il terzo posto. C’è poi la terzaipotesi, forse la meno auspicabile.Napoli e City finisce in parità. In quelcaso tutto sarebbe da rimandareall’ultima giornata del girone, quan-do il Napoli andrà al Madrigal controil Villarreal e il Manchester di Man-cini ospiterà il Bayern Monaco. Inquel caso ogni discorso sarebbe ri-mandato, con il rischio che altre par-tite, possano essere gravate dal peso

psicologico della Champions. E questo non è un aspetto positi-vo. Il campionato sta cominciando a delineare i propri valori.Milan e Juventus sembrano, al momento, le più forti di tutte,la Lazio è una bella realtà, come l’Udinese del resto, poi c’è laRoma che sta risalendo e dalle retrovie si muove anche l’Intergrazie anche al supporto di qualche arbitro (che non guastamai, vero Ranieri?). Il pericolo, quindi, è che raggiungere unodei primi tre posti in classifica, per ottenere il diritto a disputarela Champions League il prossimo anno, possa diventare moltoproblematico per il Napoli che, sia pure con una gara in meno,accusa già un non trascurabile ritardo in classifica. Un benedunque che questa partita tanto, forse troppo attesa, finalmen-te sia arrivata. Da domani sarà un’altra stagione e, si spera, unaltro Napoli.

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B lerim Džemaili, classe 1986 è un calciatore svizzero, diorigini macedoni, attualmente centrocampista d’in-terdizione, della SSCnapoli e della Nazionale svizzera,

abile anche in fase offensiva e che può giocare sia al centro chesulle fasce.Scende in campo azzurro con la maglia numero 20 nel 2011,dopo aver esordito nelle grandi squadre di club nei primi annidel 2000: prima allo Zurigo (111 presenze e 9 reti), dove resta4 anni. Nella stagione 2005-2006 disputa forse il suo migliortorneo (grazie anche all'arrivo a centrocampo di Gokhan Inler),collezionando 32 presenze e 3 reti. nell'ultimo anno a Zurigocolleziona 23 presenze e nuovamente 3 reti. Con lo Zurigo vincedue Super League nel 2006 e nel 2007. Nel 2007-2008 è a Bol-ton, ma l'avventura inglese, anche a causa di un gravissimo in-fortunio ai legamenti del ginocchio, non fu felice dato che alsuo completo recupero, durato mesi, l'allenatore che lo avevavoluto, Sam Allardyce, era stato nel frattempo esonerato e Dze-maili rimase ai margini della squadra, non scendendo mai incampo nell'arco di tutta la stagione). Nel 2008-2009 è al Torino(30 presenze e 0 reti), dove arriva con la formula del prestitocon diritto di riscatto. Il 24 settembre esordisce in Serie A inChievo-Torino (1-1) e torna a ottimi livelli disputando una sta-gione eccellente. Colleziona 30 presenze diventando ben pre-sto idolo dei tifosi ma tuttavia, nonostante le sue buone pre-

stazioni, la squadra granata retrocede in Serie B, ma il presi-dente Cairo, dopo averlo riscattato, lo cede in prestito al Parmacon la formula del prestito oneroso (un milione) con diritto diriscatto della comproprietà fissato a 3,5 milioni. Ma alla 23ªgiornata di campionato si infortuna gravemente al legamentodel ginocchio sinistro riportando una lesione parziale che causail termine anticipato della stagione per il giocatore. Da luglio2011 è al Napoli.Nella prospettiva di gioco azzurra, Džemaili è il secondo rinforzoa centrocampo. Un vero investimento su di lui: per strapparloai ducali, la società ha dovuto mettere insieme un corposo con-guaglio economico, la cessione definitiva di Manuele Blasi e ilprestito con diritto di riscatto per la metà del cartellino di Fa-biano Santacroce. È un abile intenditore e regista della primafase di impostazione. Sia come uomo che come giocatore rappresenta una persona-lità forte, decisa e di grande temperamento. All’arrivo a Napoliha dichiarato: “A Parma ritroverò tanti amici, ma adesso sonoqui e sono pronto e ho una gran voglia di giocare. Con i mieicompagni determinati ad affrontare le altre squadre, ci tenia-mo al campionato e lo dimostreremo, anche se ogni match fastoria a sé. Sono da anni ormai in Italia e ho imparato tanto,ma solo con la maglia azzurra del Napoli addosso ho scopertoche cosa vuol dire avere passione per una squadra di calcio”.

Massimo Sparnelli

L’AZZURRISSIMO SVIZZERO: DŽEMAILI

Blerim Džemaili (macedone, Tetovo, 12 aprile1986) è un calciatore svizzero, di origini macedo-ni, centrocampista del Napoli e della Nazionalesvizzera. Caratteristiche tecniche È un centrocampista di interdizione abile anchein fase offensiva, che può giocare sia al centroche sulle fasce.Esordisce tra i professionisti nel 2003-2004, al-l'età di 17 anni, nelle file della squadra svizzeradello Zurigo, dove presto diventa un importantepunto di riferimento del centrocampo, e già alprimo anno colleziona 30 presenze e 2 reti; è uncrescendo sino al 2007 quando si trasferisce inInghilterra al Bolton, ma un grave infortunio neimpedisce l’esplosione tecnica. Il 31 agosto 2008passa al Torino con la formula del prestito con di-ritto di riscatto, ma la retrocessione del club gra-nata lo porta l’anno successivo al. Parma che loutilizza per 30 partite. Fino all’ennesimo infortu-nio al ginocchio che dalla 23esima giornata causail termine anticipato della stagione. E dal primoluglio è al Napoli. In nazionale dopo l’esperienzacon l’under 21 e dopo gli infortuni è titolare fissodal 2009.

LA SCHEDA

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compiono sforzi soprattutto prolungati. La complicazione piùgrave è legata alla possibile compressione della parte di inte-stino fuoriuscita dalla breccia inguinale (ernia strozzata)Il conseguente strangolamento dei vasi sanguigni è una com-plicanza piuttosto rara (compare in circa il 4 % dei casi), ma

oltre a causare fortissimi dolori e vo-mito può portare a necrosi e perfo-razione con infiammazione di tuttala cavità addominale (peritonite).Per questo motivo richiede un inter-vento chirurgico immediato. Pergiunta ogni successivo sforzo può al-largare l’orifizio che si è venuto acreare favorendo la fuoriuscita del-l’intestino in maniera sempre più co-spicua. In questo modo se nelle fasiiniziali l’ernia coinvolge solo parzial-mente il canale inguinale, mano amano che la patologia si aggraval’erniazione si allarga scendendoverso il basso fino ad arrivare, nel-l’uomo, alla fuoriuscita nel saccoscrotale.La formazione di un ernia non puòpiù regredire spontaneamente enessun farmaco può risolvere la pa-tologia che viene risolta con l’inter-vento chirurgico. L’operazione sisvolge generalmente in day hospitalcon anestesia locale e già dopo po-chi giorni il soggetto può riprenderele normali attività quotidiane. La chi-rurgia dell’ernia inguinale è ormaidiventata un’operazione di routinedato che si tratta dell’intervento chi-rurgico più eseguito al mondo. Nellamaggior parte dei casi si applica sot-tocute una piccola retina di materia-le biocompatibile, che ha il compitodi contenere l’ernia e rinforzare laparete addominale. Attualmente,

tale patologia può essere trattata per via laparo-scopica, evitando altresì anche le piccole proble-matiche legate alla presenza della ferita chirurgicainguinale.Per quanto riguarda il decorso post-operatorio,l’attività motoria inizialmente intesa come pas-seggiare e poi gradualmente aumentata, deter-minando un migliore adattamento della protesiai tessuti, che partecipa alla riduzione del dolorepostoperatorio. Il tempo che dovrebbe passaredall’intervento all’inizio della attività fisica è di cir-ca 15 giorni, mentre per un’attività sportiva, o la-vorativa più pesante circa 30 giorni.

* Dott. Amilcare Trombetti, UOC Chirurgia Gene-rale, A.O. V. Monaldi, 081-7062760.

Il termine ernia indica la fuoriuscita di un viscere (cioè di unorgano interno in una cavità corporea) o di parte di esso dal-la cavità naturale che normalmente lo contiene.

Nello specifico il termine ernia inguinale indica la fuoriuscitadi viscere dalla porta erniaria localizzata nella regione inguina-le. Questa fuoriuscita può essere piùo meno consistente e nei casi piùgravi è chiaramente visibile comeuna grossa tumefazione localizzata alivello dell’inguine. Inizialmente la tu-mefazione può non essere visibileanche se è presente dolore.L’ernia inguinale è una delle patolo-gie più frequenti al mondo e colpisceprevalentemente gli uomini che nesoffrono da 7 a 10 volte di più rispet-to alle donne. Questa diversità è le-gata a differenze anatomiche relativeal canale inguinale, una strutturaanatomica simile a un condotto checollega l’addome con l’esterno attra-versando a tutto spessore la pareteaddominale.Nell’uomo il canale viene attraversa-to da vasi e nervi diretti al testicolodello stesso lato e risulta perciò mol-to più vulnerabile rispetto a quellofemminile che è costituito soltantodal legamento rotondo e da unaestroflessione del peritoneo chiama-ta canale di Nuck.L’ernia inguinale insorge soprattuttonegli adulti di mezza età ma può col-pire anche bambini ed anziani, oltre-ché gli sportivi, in particolar modocoloro che praticano i cosiddettisport pesanti. Tra i vari tipi di ernia(al disco, iatale, crurale, ombelicale,diaframmatica ecc.) quella inguinalerappresenta la più diffusa (circal’80% dei casi). Sempre secondo lastatistica, l’ernia inguinale insorgenella maggior parte dei casi sul latodestro del corpo, anche se spesso èbilaterale: in alcuni casi l’ernia ingui-nale non dà particolari segni di soffe-renza, in altre situazioni il dolore puòessere insopportabile o comunquemolto fastidioso (associato a sensa-zione di peso o di bruciore). Il riposo, e in particolare, lo stare di-stesi dopo aver ricercato la posizionepiù comoda, fa passare i sintomi inmaniera quasi immediata. Il dolorericompare nell’alzarsi o non appenaci si rigira assumendo particolari po-sizioni, nonché nel momento in cui si

Amilcare Trombetti*

ERNIA: ATTENTI AGLI SFORZI

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O ttavi di Champions, Napoli-Manchester City, una par-tita che vale 2,5 milioni di euro, primo dato, che mettedi fronte il top della Premiere League, sabato ha rifi-

lato 3 gol al Newcastle, senza nemmeno affaticarsi troppo, e ilNapoli, a 7 punti dalla zona scudetto e, purtroppo, a 7 puntidalla zona retrocessione, non sembra una miscela di buon gu-sto, ma noi napoletani siamo superstiziosi, saremo in 60.000 alSan Paolo stasera, già 60 nella cabala fa “il lamento” ed è quelloche vorremo sentire alla fine della partita da Mancini e Balo-telli, ma non per cattiveria, anzi, per dimostrare che la settimadel campionato italiano vale la prima di quello inglese, micamale o no!Ma adesso siamo seri, la partita non sarà facile,il Manchester è una grande realtà del calcioeuropeo, ha un reparto offensivo di tutto ri-spetto, Balotelli, Dzeko e Aguero, in tre hannogià segnato 42 gol, bisognerà tenerli d’occhio,anche se penso, con tutta la mia modestia, chela partita si vincerà a centrocampo, sarà impor-tantissimo l’apporto di Inler e del piccolo gran-

Luigi Alvino

AL DI LÀ DI UN SOGNO…

Replica il venerdìalle ore 00.30

Venerdìalle ore 22.30

Replica il venerdìalle ore 24

Venerdìalle ore 22.30

Replica il sabatoalle ore 16.30

de uomo Gargano, sono convintissimo che insieme sono la cop-pia più forte d’Europa, quando hanno la marcia giusta, nessunoè come loro, ed è da loro che ci aspettiamo grandi cose, da Gar-gano anticipi e recupero palle e da Inler fraseggi e lanci straor-dinari che ci consentiranno di entrare nella porta del Manche-ster, si sono fermamente convinto che la partita si giocherà acentrocampo. In ogni caso, mi auguro che la triade sia prepa-rata a ricevere e trasformare, certo non è quello che sa fare be-ne Lavezzi, ma con un po’ di buona volontà… imparerà, Hamsiksabato già pensava al Manchester, e non era il solo, quindi oraè il suo turno, noi lo stiamo aspettando da inizio campionato,mentre per Cavani il responso è più difficile, i grandi centravan-

ti, spesso ci lasciano aspettare…poi improvvisamente esplodo-no e allora son guai per tuttiquelli che ha di fronte, il resto èun facile teorema, Zuniga al po-sto di Dossena, e via verso lagrande avventura, noi ci saremoe voi?Ultima, ma certamente non me-no importante, una nota algrande Mazzarri, anche lui con-dizionato dalla Champions, gio-care con Dzemail avanti a Inlerè come giocare in nove, perché

il primo non si capisce ancora di che pasta sia, mentre Inler ar-retrato viene snaturato nel gioco, e non trovi la scusa che Gar-gano era infortunato, bastava inserire uno tra i giovani difensoriche abbiamo e spostare Campagnaro più al centro e il giocoera fatto, ma questo è un altro argomento, che affronteremoin un’altra occasione, come pure il dopo partita della Lazio, conla dichiarazione: ”per me è finita 4 a 0”, Mazzarri, Mazzarri…..le partite si vincono sul campo, no ai microfoni, ma ora pensia-mo al Manchester City, e godiamocela tutti, ricordandoci sem-pre che tutti abbiamo le ali, ma solo chi sogna può volare.

EXTRA TIME Zona Napoli

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C hi esercita la professione di commercialista sa perfetta-mente che, nel corso degli anni, si sono vissute situa-zioni di grande ansia relativamente alle scadenze pe-

rentorie dettate dal fisco italiano e dalle sue norme spesso im-perscrutabili. Altrettanto spesso, a causa di sopraggiunte com-plicazioni procedurali, il Ministero competente ha concesso,sempre al limite della scadenza, un differimento dei termini pergli adempimenti. Anche la SSC Napoli per un giorno si è atteg-giata a Ministero dell’Economia, in particolare in occasione del-la vendita dei biglietti per la partita casalinga con il ManchesterCity, decisiva per le sorti azzurre in Champions League.Mentre scrivo si è in piena bagarre per la distribuzione dei pre-ziosi tagliandi, e in città e in tutta la regione si sta vivendo unasituazione da tregenda. Una gestione scellerata e “clientelare”di molte rivendite ha obbligato la società a ridurne drastica-mente il numero concedendo la possibilità di vendita ai solicorner “Lottomatica”. È veramente stupefacente la capacità,esclusivamente partenopea, di ri-complicare situazioni e spro-fondare nuovamente in fatti che sembravano appartenere, giu-stamente, al passato. Gli abbonati, che avevano vissuto giorni sereni, avvalendosidella opzione loro concessa, si sono ritrovati anche loro immer-si nell’agone della conquista dell’agognato lasciapassare, pernon parlare di chi, immaginando di vivere nel ventunesimo se-colo, ha pensato: “vabbè, bella partita ora mi compro il bigliettoe vado”. Niente di più fasullo e illusorio.

Qualcosa di divertente, tuttavia, si è involontariamente, de-terminato. Le lunghe file di attesa hanno accomunato tutti imalcapitati creando un eterogeneo crogiolo umano molto in-teressante. Uomini e donne di ogni ceto e provenienza in re-ligiosa attesa a discutere di tutto lo scibile con una prevalenzanetta, però, di un solo argomento: “la linea telefonica/dati dicollegamento”. Questa presenza ingombrante che ha scandito il tempo e i de-sideri, ossigeno intermittente per alimentare la speranza deltifoso. Va e viene, va e viene, è lenta, si blocca. “Attenzione”comunica il tabaccaio esasperato: “adesso mi dà una segnala-zione che prima non avevo…” “Ohhhhhhh” disperazione degliastanti. In un’ora al massimo due biglietti, qualche volta padree figlio separati nel proprio destino. Qualcuno ha provato acambiare provincia, pensando forse a una clemenza rurale del-la linea, ma nulla, stesso destino. Un ulteriore viso spiaccicatosul vetro opaco.Ingegneri informatici, veri e/o improvvisati, hanno elaborato leteorie più disparate e variopinte: fibra ottica, rete intranet, adslo altro con il medesimo risultato. Ore 10 calma piatta. Vincesorella linea.Quando tutto sembrava perso, con un barlume di speranza,uno dei poveretti in fila esce dall’esercizio commerciale e si col-lega con l’iphone su uno dei portali dedicati. Pochi passi, giustoil tempo di riavere la connessione, e un grido, accolto con en-tusiasmo da tutti: “guagliù è arrivata la proroga!!”.

Carlo Longobardi (Consigliere AINC)

E VENNE IL GIORNO DELLA PROROGA

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EXTRA TIME Zona Napoliil programma dellʼAssociazione

Italiana Napoli Club

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D’ accordo sono dei mostri. Togli uno e metti l’altro ecambia niente. Anzi, magari le riserve sono più fortiancora, facile fare il turnover come lo fanno al City.

Bella forza, direbbe Mazzarri a mezza bocca aspirando il fumodelle sue Ms club. Sicuro, sono ricchi e viziati. Hanno uno sceic-co alle spalle che non se ne frega niente di bilanci societari inrosso: lui ci mette petroldollari su petroldollari. E va bene an-che questo. Specie a Roberto Mancini che ha trovatodavvero il Paradiso a Manchester. Però, vuoi metterelo sfizio di fare lo sgambetto ai multimiliardiari (di eu-

ro, eh, sia chiaro). Vuoi mettere la soddisfazione di riscrivere inchiave calcistica la saga “Anche i ricchi piangono?”. Un sogno,ovvio. Perché qualsiasi persona di buon senso sa bene chequella di stasera è più assimilabile a “Missionimpossible” chealtro. Però. Però ci proviamo. E un po’ ci crediamo. Perché cicredono loro, soprattutto. Se avete un binocolo provate a scru-tarli dagli spalti. Guardate le loro facce. Quella di Gargano, col

suo grugno imperioso. Quella di Campagna-ro, un Big-Jim postmoderno che figurati se sifa spaventare dai fenomeni del City. Quelladi Cavani, con la sua chioma al vento. Quelladi capitan Cannavaro che guarda tutti negliocchi. E quelle di tutti gli altri, da De Sanctisal Pocho. Figure scultoree nel presepio delSan Paolo. Per non dire di Mazzarri, un vul-cano dentro e fuori, altro che “quel fighettocol fazzoletto nella giacca” come Ibra ha bol-lato Mancini. Sai che bello sarebbe vedere ilsuo ciuffo spettinato alla fine mentre magari

si sente ancora Oje vita mia in Mondovisione? Sangue e sudorecontro eleganza e quattrini. Bella sfida, degna del miglior cine-ma neorealista. Partita da dentro o fuori, come la giri la giri. Eperché sia dentro bisogna solo vincere, non se ne esce. Nel Na-poli che in questi anni ha regalato imprese da album della me-moria questa figurina europea manca. Sì, la sfida dell’andatafu comunque fantastica, ma battere il City a casa nostra e sbat-terlo fuori dalla Champions proietterebbe questa squadra nellaleggenda, altro che. Nei giorni scorsi un po’ troppe volte si èsentito ripetere il ritornello dal sapor di rassegnazione “comun-que vada è stato un successo”. Vero, ma diciamolo casomai do-po. Fino alle 22.30 di stasera rimaniamo caldi e pronti, c’è laStoria a casa nostra. Bussa alle nostre porte. Che le diciamo?No, grazie ci basta aver scritto la prefazione?

Fabrizio Piccolo

STASERA APRITE QUELLA PORTA

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Quelli di…

Foto: Ph Mario Passaretti

I l venerdì sera l’appuntamento clou per i tifosi napoletani è Extra Time- Zona Napoli, la trasmissione dell’Associazione Italiana Napoli Club, idea-ta dal suo presidente Saverio Passaretti, che va in onda alle 10 sugli scher-

mi di Lunasat e Tv Luna, introducendo il week-end calcistico del Napoli, e nondisdegnando un commento sul momento della Champions League. Il programma,condotto da Massimo D’Alessandro, giornalista di Radio Marte, coadiuvato dalla bellezzadi Giusy Buonocunto, si avvale della presenza fissa dei giornalisti Fabrizio Piccolo e Marco Martone e dell’opinione dell’allenato-re-giornalista Sergio Curcio. Tanti sono i protagonisti ospiti che si alternano in trasmissione. Nelle ultime due puntate, spazioanche alla musica con la presenza prima del cantante Ivan Granatino e poi di Nando Misuraca, quest’ultimo autore di un singolareinno sul Napoli in collaborazione con gli artisti Gianni Conte, Umberto Bellissimo e il rapper Clementino. Performance partico-larmente apprezzate da Carmine Tascone, Lorenzo Crea e gli altri presenti. La trasmissione offre la possibilità ai tifosi di interagirecon gli ospiti, intervenendo in diretta componendo il numero 0823-099675 dalle 22.30 alle 24. Il programma va in onda tutti ivenerdì in diretta dalle 22.30 su Lunasat (canale 888 Sky) e su Tv Luna (digitale terrestre). Le repliche sono: il venerdì alle 24 suTv Luna e alle 00.30 su Lunasport e il sabato alle ore 16.30 su Lunasat (canale 888 Sky).

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R isultati abbastanza positivi in questo weekend per le squadre giovanili azzurre. La Primavera ottiene, in casa, un pa-reggio per 1-1 contro il Pescara. I Giovanissimi si impongono, tornando al successo, per 4-1 sul campo dell’Arzanese.Gli Allievi pareggiano, in un match rocambolesco e spettacolare, 4-4, in casa, contro la Nocerina e infine la Berretti

perde di misura (1-0) a Trapani.

Attilio Marchionne

La Primavera, come accennato, pareggia a Napoli, 1-1 controil Pescara. I ragazzi di Sormani avrebbero meritato la vittoria,che ormai manca da un po’ di tempo in campionato. Signorelli,nella ripresa e su rigore, porta in vantaggio la squadra campa-na che, dopo aver sbagliato alcune buone occasioni, viene ri-montata al 90’ grazie ad una bella punizione del pescareseMartella. Gli azzurrini sono decimi in classifica con 10 punti in10 partite. Ovviamente le ambizioni erano altre e tutta la squa-dra è motivata per tentare di tornare quanto prima alla vitto-ria, per recuperare il gap in classifica e tentare di rientrare inquella zona playoff, obiettivo di inizio stagione.

Prossimo turno: (26/11) Bari – Napoli

Ascoli - J. Stabia 1-1

Catania - Bari 2-0

Crotone - Gubbio 1-2

Napoli - Pescara 1-1

Nocerina - Lazio 1-3

Reggina - Palermo 1-2

Roma - Lecce 7-2

risultati 10ª andatagirone C

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GSRomaLazioPalermoRegginaLecceCataniaJuve StabiaNocerinaAscoliNapoliPescaraGubbioBariCrotone

26252218161312111110

9866

1010101010101010101010101010

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01224525545666

363920132416131612

714

91612

81112

825131322181827192825

PRIMAVERA

I ragazzi di Mollo cadono, in trasferta, per 1-0 contro il Tra-pani, ma le recriminazioni sono davvero tante. Innanzituttouna discutibilissima designazione dell’arbitro, signor Miranadi Trapani (questo già dovrebbe spiegare tutto!) che risiedea 300 metri dallo stadio della formazione sicula. Il Trapanipassa in vantaggio al 20’ del primo tempo con Costa e il Na-poli si vede annullato un gol regolare per fuorigioco. Nellaripresa le occasioni per gli azzurri fioccano, ma gli attaccanticampani sono spreconi, De Rosa sbaglia un rigore (nettissi-mo) e al 90’ Iattarelli si divora da 2 passi il gol del pareggio.In classifica gli azzurrini sono secondi, a -2 dal Benevento.

Prossimo turno: (26/11) Napoli - Taranto

Arzanese - Vibonese 5-0

Benevento - Milazzo 1-1

Ebolitana - V. Lamezia 1-1

Melfi - Catanzaro 3-1

N. Mugnano - Taranto 0-3

Nocerina - Siracusa 2-3

Trapani - Napoli 1-0

risultati 10ª andatagirone F

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GSBeneventoNapoliTarantoMilazzoTrapaniSiracusaV. LameziaArzaneseEbolitanaNocerinaN. MugnanoCatanzaroMelfiVibonese

252321212015141312

87764

1010101010101010101010101010

87666443322221

12332324321101

11112343467788

2925212421221223121714

978

10758

14151716152925212735

BERRETTI

Partita incredibile quella andata in scena questo fine settima-na contro la Nocerina. La squadra azzurra era in vantaggio a10 minuti dalla fine, per 4-2. Per il Napoli a segno Supino, DelBono, Barone e Tutino. A 9’ dal termine l’arbitro Pirone di Er-colano assegna un discutibile rigore agli ospiti (dopo averneconcesso uno, nel primo tempo dopo 12 minuti, sempre airossoneri) che accorciano sul 4-3 con Di Prisco e infine, la bef-fa, arriva a 2 dallo scadere del recupero, con l’incredibile pa-reggio di Minicone. Grande rammarico per la squadra che ave-va assaporato la vittoria, importante per risalire in classifica,dove, attualmente, sono al decimo posto con 7 punti.

Prossimo turno: (27/11) Roma – Napoli

Ascoli - Roma 0-2

Crotone - J. Stabia 1-1

D. Pescara - Palermo 1-2

Lazio - Bari 0-0

Lecce - Catania 3-0

Napoli - Nocerina 4-4

Reggina - Gubbio 3-1

risultati 8ª andatagirone C

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GSLazioCataniaRomaLecceNocerinaD. PescaraGubbioPalermoNapoliAscoliJuve StabiaRegginaBariCrotone

22191714111111

9887755

88888888888888

76543332221211

11222223224122

01123333443555

231320101514

98

1666888

7676

13141010201112171120

ALLIEVI NAZ.

Dopo i due pareggi contro Aversa e Nocerina, la squadradi Muro torna al successo, largo, per 4-1 contro l’Arzane-se, con gol di Bifulco, Lombardi, Napolitano e Setola. Do-po 9 partite la squadra napoletana continua a mantenerela vetta del girone G con 1 punto di margine sulla JuveStabia, riuscendo a rimanere ancora imbattuta (7 vittoriee 2 pareggi), con la miglior difesa del torneo, solo 3 golconcessi. A 3 punti dalle vespe c’è il Foggia seguito a suavolta dal Benevento, reduce dalla vittoria sull’Ebolitanae dagli stessi salernitani a 17 punti. Domenica prossimagli azzurrini ospiteranno il Sorrento.

Prossimo turno: (27/11) Napoli - Sorrento

Arzanese - Napoli 1-4

Ebolitana - Benevento 0-1

Foggia - Paganese 2-0

Melfi - N. Campobasso 2-0

N. Mugnano - Avellino 0-1

Nocerina - J. Stabia 1-1

Sorrento - Aversa Norm. ND

risultati 10ª andatagirone G

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GSNapoliJuve StabiaFoggiaBeneventoEbolitanaSorrentoAvellinoNocerinaArzaneseN. MugnanoA. NormannaPaganeseN. CampobassoMelfi

262320181715131313

99665

101010

910

9101010

99

101010

876555434232210

22232014130002

01213453546887

38282622151817

9121712

86

10

41514

68

1212

915

822266126

GIOVANISSIMI NAZ.

GIOVANISSIMI A VALANGA SULL’ARZANESE

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