Cuore azzurro numero 58

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1 9 7 2 A S S O C I A Z I O N E I T A L I A N A N A P O L I C L U B Maurizio Marinella: neapolitan style COPIA OMAGGIO FOTOAGENZIA MOSCA PERIODICO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB - ANNO VII N. 58 - 16 GENNAIO 2012 Magazine Magazine Edu Jesús Vargas detto “TURBOMAN” Napoli Club Venezia: laguna tinta dʼazzurro Bienvenido!!! Maurizio Marinella: neapolitan style

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Testata pubblicata a cura dell'AINC-Associazione Italiana Napoli Club. Numero 58 - 16 gennaio 2012

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Napoli Club Venezia:laguna tinta dʼazzurro

Bienvenido!!!

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Il gruppo rallenta e il Napoli ha l’obbligo di approfittarne.Stasera col Bologna gli azzurri devono ottimizzare al massi-mo le sconfitte di Milan e Udinese e il pareggio della Juven-

tus nell’ultima giornata giocata. Peccato che non si siano fer-mate Lazio e Inter con quest’ultima che col colpo nel derby haportato a sei i successi consecutivi e a solo sei punti il distaccodalla vetta. Se da una parte c’è da rallegrarsi, dall’altra la pre-senza ingombrante dei nerazzurri fa diminuire le possibilità diaggancio alla zona Champions. Tuttavia il Napoli non deve ba-dare a questi conti, deve scendere in campo con la determi-nazione giusta per proseguire il momento d’oro, apertosi pri-ma della sosta natalizia col roboante successo sul Genoa e pro-seguito alla ripresa con la storica (non si sbancava il Barberada oltre 40 anni) vittoria di Palermo, per non dire del passaggiodel turno in Coppa Italia col Napoli che tra sé e l’eventuale fi-

nale, di ostacoli grossi ha solo l’Inter, poi è tutta un’autostrada.Le vittorie hanno dato nuova linfa alla squadra. Si vede chia-ramente che quando Mazzarri si deve concentrare su un unicoappuntamento, i risultati vengono facili e la squadra non scon-ta quelle amnesie viste nella prima parte della stagione. Tuttoil gruppo risponde al meglio, la forma e i richiami fatti durantela sosta stanno dando i loro frutti. Piuttosto non vorremmoche fatti al di là del campo di calcio, ovvero il bubbone scom-messe con il fascicolo aperto dalla Procura di Napoli sull’in-contro Napoli – Parma del 2010 e presunti coinvolgimenti digiocatori rei di non aver denunciato le pressioni subite, pos-sano fermare sul nascere la rincorsa degli azzurri al piazzamen-to Champions. Ma per ora non ci pensiamo, e il Napoli inizi abattere il Bologna, dimenticando queste beghe giudiziarie,concentrandosi solo sul campo.

Max Bonardi

28-29 GENNAIO 2012CATANIA - PARMA

JUVENTUS - UDINESEFIORENTINA - SIENA

CESENA - ATALANTACHIEVO - LAZIOGENOA - NAPOLI

LECCE - INTERMILAN CAGLIARI

PALERMO - NOVARAROMA - BOLOGNA

2 0 ª G I O R N ATA

CLASSIFICA DI SERIE A 2011/2012SQUADRA P G V N P GF GS

Juventus 38 18 10 8 0 29 12

Milan 37 18 11 4 3 37 27

Udinese 35 18 10 5 3 26 13

Lazio 33 18 9 6 3 26 17

Inter 32 18 10 2 6 28 19

NAPOLI 27 17 7 6 5 32 19

Roma 27 17 8 3 6 23 19

Genoa 24 18 7 3 8 22 29

Chievo 23 18 6 5 7 14 20

Catania 22 17 5 7 5 20 25

Cagliari 22 18 5 7 6 16 18

Parma 22 18 6 4 8 24 32

Fiorentina 21 18 5 6 7 18 16

Palermo 21 18 6 3 9 19 24

Atalanta (pen. –6) 20 18 6 8 4 23 23

Bologna 18 17 5 3 9 16 24

Siena 18 18 4 6 8 19 19

Cesena 15 18 4 3 11 12 25

Lecce 12 18 3 3 12 18 34

Novara 12 18 2 6 10 18 35

ALLA RICERCA DEL POKER

21-22 GENNAIO 2012ROMA - CESENA

ATALANTA - JUVENTUSBOLOGNA - PARMACAGLIARI - FIORENTINA

LECCE - CHIEVONOVARA - MILAN

PALERMO - GENOASIENA NAPOLI

UDINESE - CATANIAINTER - LAZIO

1 9 ª G I O R N ATA

U no degli aspetti dinamicamente più interessanti del re-golamento del gioco del calcio è la c.d. “distanza” chei giocatori devono obbligatoriamente rispettare nei

confronti degli avversari, in occasione di un calcio di punizione,d’angolo o fallo laterale. I regolamenti internazionali, che han-no mutuato le primordiali regole dal calcio inglese, hanno rap-portato all’unità di misura dei bretoni tutto ciò che ha riguar-dato anche il conteggio metrico ora del campo di calcio, ora delpunto del calcio di rigore, e quant’altro: e questo spiega perchéla “distanza” di cui stiamo parlando si configura atipicamenteproprio, nei famosi metri 9,15. Nel dettaglio questa “distanza”assume un rilievo non indifferente, lì dove in un passaggio dellaRegola 12 (falli e scorrettezze) si recita che il non rispettare (im-propriamente mantenere sic) la distanza da parte di un gioca-tore (ovviamente a gioco fermo) nei confronti di un avversario,rientra tra quei casi di “condotta scorretta” o antisportiva, edunque passibili di provvedimento disciplinare (ammonizione,o espulsione nel caso di recidiva). Appare logico che la “ratio”della regola stia proprio nella primaria ragione di consentire aun giocatore che ne usufruisce, di non dover essere intralciatodalla presenza di un avversario per la ripresa del gioco, chespesso diventa per l’avversario un modo tatticamente e strate-gicamente voluto, per far riposizionare la propria squadra, chein quel momento non gode del possesso di palla. Peraltro nonsi può non valutare anche l’ipotesi di come la “distanza” risultitanto più determinante nella c.d. barriera nei calci diretti, dovel’ostruirne il tiro è proprio il fine, e dunque non a caso si richie-de da parte degli arbitri una particolare attenzione, tant’è cheper il caso di specie si ricordi che allargarne le braccia in bar-riera, viene considerata come gestualità volontaria, e quindioggetto di successiva applicazione di un calcio di punizione di-retto o di rigore. Infine oggi rispetto al passato l’arbitro plate-almente conta i passi per valutare la distanza

LA GIUSTA DISTANZAGiuseppe Gargiulo (ex arbitro)

Osservatorio arbitrale

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ORGANO UFFICIALE DELLAASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB

Sede legale: Corso Novara, 5 - NapoliAnno VII - n° 58 - 16 gennaio 2012

Direttore responsabile: Saverio Passarettihanno collaborato:

Luigi Alvino, Max Bonardi, Sergio Curcio, Paolo del Vaglio, Giuseppe Gargiulo, CarloLongobardi, Attilio Marchionne, Bruno Marra, Marco Martone, Ciro Mauro, FabrizioPiccolo, Giuseppe Piccolo, Antonio Ruocco, Massimo Sparnelli, Carmine Tascone

Registrazione Tribunale di Napoli N. 91 del 5/12/2007Fotocomposizione e Stampa: Ink & Paper s.r.l.

Grafica: Mario SuarezEdito dalla A.I.N.C.

chiuso in redazione lunedì 16 gennaio 2012 - ore 12,00

Pareggia in casa la Juventus, per-de l’Udinese, ma avanza l’Inter

(sesta vittoria consecutiva nel derby) e resiste la Lazio.Perde il Milan. L’Inter è una scomoda intrusa per gli az-zurri nella rincorsa al terzo posto (preliminari Cham-pions). Battendo il Bologna, il Napoli potrebbe però por-tarsi a 5 punti dall’Udinese terza. Coraggio.Dopo la Coppa rientrano quattro titolarissimi (si ricom-pone la difesa-standard) più Maggio e Pandev che, gio-vedì, hanno giocato solo il secondo tempo contro il Ce-sena. Ci sarà Gargano a fianco di Inler.In pratica, sarà la squadra dei successoni sul Genoa e sulPalermo con Pandev in grandissima forma (due gol di fi-la), Hamsik più uomo-squadra, Cavani in forte ripresa (tregol nelle ultime due partite). Mancherà all’appello ancoraLavezzi. Vargas riprende dalla panchina.Il Bologna (3-4-1-2) farà una partita di contenimento cer-cando la sorpresa con Di Vaio, il cannoniere eterno, 36anni, 5 gol quest’anno. Ha bisogno di punti (la zona-re-trocessione si è avvicinata). Ha un eccellente portiere,Gillet, e un trequartista insidioso, Ramirez, alle spalle diDi Vaio e Acquafresca.Il Bologna non vince a Napoli da dodici anni. Nelle ultimetre occasioni, Maggio l’ha trafitto tre volte di seguito. Peronorare la tradizione favorevole il Napoli deve coglierecontro gli emiliani la terza vittoria consecutiva che nongli è riuscita sinora in campionato.La difesa a tre del Bologna (sulla carta) sarà rinforzata da-gli esterni del centrocampo che si abbasseranno per sbar-rare la corsa di Maggio e Zuniga (o Dossena). Pioli cer-cherà di ribaltare la squadra che si abbassa nelle fasi dinon possesso sganciando un contropiede veloce con lancilunghi. Il Napoli deve stare attento a non farsi risucchiaretroppo verso l’area di Gillet offrendo spazi nella sua metàcampo.La vittoria è d’obbligo. Il calendario fa l’occhiolino al Na-poli. Dopo il Bologna, Siena e Genoa fuori, poi il Cesenaal San Paolo.

di Mimmo Carratelli

2012, PARTENZAALLO CHAMPAGNE

Saverio Passaretti (presidente AINC)

LA VIGNETTA DI

Inizia sotto i migliori auspici l’annata calcistica del nostroNapoli, la forma atletica appare intatta nonostante la pau-sa natalizia, un discorso a parte per il Pocho che sta velo-

cemente smaltendo l’infortunio subito. A questa piacevolesensazione si contrappone la notizia di un coinvolgimentonel filone di inchiesta sulle scommesse, sotto osservazioneuna partita tra il Napoli e il Parma (2-3) del 2010 con l’ex por-tiere Gianello maggiore indagato, il tutto condito dalla pre-senza di alcuni tifosi non autorizzati a bordo campo. Un com-mento sui fatti sarebbe inopportuno e ingiustificato, a miomodesto parere spesso si ingigantiscono le circostanze; nellanostra città eccessivamente bistrattata ogni aspetto anchebanale viene esasperato, confido comunque nella positivachiusura della vicenda. Tornando alle questioni che più ci in-teressano, c’è da rimarcare ancora una volta l’ottimo lavorodel Mister, impegnato a recuperare giocatori che hanno avu-to un avvio sfortunato ma che tanto possono dare alla squa-dra. La sfida di giovedì contro il Cesena ha sancito l’eccellentespolvero di Goran Pandev (per tutti San Goran) che con unasemplicità disarmante fa salire la squadra, segna e fa segnare,uno spettacolo per i tanti tifosi che avevano riposto in lui lasperanza di aver trovato il “ jolly “ , il giocatore che sfoderala sua classe e sa ribaltare le partite. La sua serenità, l’ottimorapporto con i compagni e con Mazzarri si avverte nei suoisorrisi nel suo modo di essere prima uomo e poi calciatoreuna lezione di professionalità da tenere a esempio. Il pro-gramma 2012 prevede di recuperare i punti che mancano alpiazzamento nelle vette della classifica, le premesse ci sonotutte, entusiasmo e concentrazione al top. La festa deve con-tinuare e con il Bologna assisteremo sicuramente all’ennesi-ma prova di carattere, tutti i gladiatori sono in forma e hannoimparato a imporre la legge del San Paolo. E febbraio e ilChelsea sono dietro l’angolo. L’ultimo pensiero va rivolto alpresidente che prima delle feste di Natale mi ha fatto perve-nire questo sms: “Auguri a lei e tutti i tifosi per un fantastico2012, auguri che la prego di estendere ai club associati” - Au-relio De Laurentiis. Forza Azzurri!

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A rriva il Bologna al San Paolo e si fa presto a dire che ègara facile, alla portata degli azzurri visto che la squa-dra felsinea è al quart’ultimo posto… Pioli ha messo

su un buon collettivo e la vittoria di domenica contro il Cataniaha ridato stimoli e autostima dopo le due sconfitte consecutiveprima della sosta. Il 2012 per i rossoblù è iniziato nel miglioredei modi per far quadrare i conti di una stagione che si sapevagià alla vigilia non facile e il fatto che il vecchio bucaniere Di Va-io stia tornando a segnare con continuità autorizza sogni di unasalvezza da arpionare con buon anticipo. Contro il Catania diMontella s’è visto un Bologna pieno di rabbia, di attenzione, divoglia di fare. Una squadra attenta e piena di fame, aggressivae capace di reagire senza subire passivamente la superioritàtecnica dell’avversario. Lo sanno bene le due capolista Juve eMilan costrette al pareggio dai felsinei. Gli azzurri, perciò, sa-ranno stati ben istruiti da Mazzarri sulle difficoltà e sui rischi diquesto ennesimo posticipo. Perché occorrerà di più e megliodel Bologna e perché se non si corre non si vince. Il 3-4-1-2 diPioli potrebbe essere rivisitato e corretto sia in fase difensivache d’attacco e trasformarsi in corso in un 4-5-1 per rafforzaresia le corsie esterne sia il centrocampo. La squadra rossoblù,infatti, sa giocare sul piano tecnico e su quello tattico un buoncalcio, pratico e concreto, con un centrocampo che cercherà ditogliere spazio e respiro ai centrocampisti azzurri per renderliinoffensivi e incapaci di costruire azioni n grado di lanciare inrete Cavani, Pandev e Hamsik. Mudyngay, Perez, Morleo e Pul-zetti saranno quasi certamente gli uomini demandati al con-trollo della zona di campo più importante e soprattutto dei por-tatori di palla avversari per cercarne la riconquista e poi dettarei tempi per ripartenze ragionate, meglio se con palla a terra.Diamanti e Ramirez, magari in tandem, potrebbero agire allespalle di Di Vaio e creare qualche difficoltà tra le linee azzurreanche per la tecnica individuale di cui sono dotati. L’ex brescia-no può rivelarsi di gran lunga il miglior interprete di questo tipodi gioco e se alla fantasia e alla sensibilità tattica aggiungeràcorsa e spirito di sacrificio non c’è alcun dubbio sul fatto chesia lui l’X factor del Bologna. Per Ramirez, invece, il discorso dafare è leggermente diverso. Conteso in estate tra diversi im-

Sergio Curcio

ECCO IL BOLOGNA: OBBLIGO VINCERE

GILLET

RAGGI ANTONSSON CHERUBIN

PULZETTI

DIAMANTI

DI VAIO

RAMIREZ

MUDINGAIY PEREZ MORLEO

AGLIARDICRESPORUBINKHRINGIMENEZACQUAFRESCAPORTANOVA

portanti club, il talentino uruguaiano alla fine è rimasto a Bo-logna non si sa con quanta soddisfazione. È certo però che lepromesse e le premesse per una stagione che lo consacrasseun top player sono fin qui andate deluse; così il giovanotto, chesarebbe stato, o meglio, avrebbe dovuto essere un elementodevastante per il contrattacco, spesso e volentieri porta troppoil pallone, intestardendosi in dribbling e veroniche inutili finen-do quasi sempre per perderlo. Attenzione, però, perché il SanPaolo, il tifo azzurro e la sfida incrociata con un Cavani che starivelandosi e confermandosi lo stesso spietato cecchino dellascorsa stagione, potrebbero avere un effetto rigenerante e trai-nante per il giovane uruguagio. E perciò contro un Bologna chepenserà in primo luogo a non commettere errori dalla cintolain giù occorreranno velocità e giocate semplici, il più possibiledi prima, per scardinare il muro rossoblù. Occorre una gara co-me il secondo tempo di Palermo e senza blackout o amnesiedifensive. Vincere è ormai un obbligo vista la marcia sin qui te-nuta da Juventus, Milan e Udinese. E pensare che contro le at-tuali “padrone” del campionato il Napoli ha realizzato 7 puntisu 9… Perché i rimpianti non diventino rimorsi non c’è altra so-luzione che vincere; vincere il più possibile senza fare calcoli,sperando che anche le prime scivolino su bucce di banana chia-mate Parma o Chievo!!!

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C’ è la trasferta di Siena a chiudere il girone di andataprima di intraprendere la parabola discendente delcampionato e il Napoli dovrà, anche in terra toscana,

puntare al massimo se vuole continuare una rincorsa che digiornata in giornata si fa sempre più difficile. “Non ci sono par-tite facili” può passare anche per un luogo comune, però i nu-meri difficilmente nascondono luoghi comuni e le cifre diconoche 14 dei 18 punti del Siena (scriviamo prima di Parma - Siena,ndr) sono stati conquistati all’Artemio Franchi e che nell’ultimagara interna i bianconeri hanno rifilato un poker di reti alla La-zio di Reja. Attenzione massima, dunque, per una trasferta chenasconde insidie notevoli di carattere ambientale e tattico. Lasquadra costruita dall’ex Giorgio Perinetti e allenata da Sanni-no, tecnico anagraficamente non giovane ma fresco di idee ementalità, pratica un 4-4-2 assai elastico fondando su un orga-nico che senza avere una prima donna è composto di giocatoridi buon livello e discreta esperienza e, cosa importantissima,a maggioranza italiani. Partita ostica, perciò, perché al di là deinumeri e delle gare che dicono che pure il Siena in casa ha stec-cato tre volte (contro Juve, Inter e Genoa), i toscani giocano invelocità e con grande ordine tattico cercando e trovando quasisempre i riferimenti giusti al posto giusto senza lasciare nullaa caso ma seguendo una linea precisa nell’organizzazione enello svolgimento della manovra di partita in partita. L’uomopiù importante sotto l’aspetto tecnico è sicuramente D’Agosti-no talento puro mai completamente sbocciato,centrocampistad’ordine che non ha mai disdegnato la finalizzazione essendodotato di un buon tiro anche dalla media distanza. Sinistro ra-pido tagliente, calcio pulito e lungo, D’Agostino è il faro dellaformazione di Sannino; avesse avuto anche la continuità di ren-dimento ben diversi sarebbero stati i palcoscenici calcati dopoUdine. La grande rivelazione della stagione, però, si chiamaEmanuele Calaiò, ex senza veleno e capitano del Siena. L’attac-cante siciliano, ormai maturato al massimo, con le sue presta-zioni e soprattutto con i suoi gol sta portando idee e sostanzaalla causa bianconera. Con lui, nel reparto offensivo, due gio-vani di grandi prospettive: Mattia Destro , classe ‘91e MarceloLarrondo, argentino, classe ’88. Destro sui taccuini di tutte lebig perché è attaccante moderno, possente e agile, con buona

Sergio Curcio

IN “PALIO” TRE PUNTI D’ORO

PEGOLO

VITIELLO

GROSSI

ROSSETTINI TERZI

D’AGOSTINO GAZZI

CALAIODESTRO

DEL GROSSO

BRIENZA

FARELLICONTINIVERGASSOLAMANNINIANGELOREGINALDOGONZALES

capacità realizzativa e di partecipazione alla manovra. A cen-trocampo, sugli esterni, agiscono Grossi a destra e Brienza asinistra con Gazzi a sostenere il lavoro di D’Agostino. Codrea,Bolzoni, Reginaldo, Gonzalez e l’ex Mannini, in attesa di esserequasi certamente ceduto, completano un reparto, non fortedal punto di vista fisico, ma sicuramente in grado di svilupparegioco di buon livello. È il pacchetto difensivo quello meno riccodi nomi ma le sole 16 reti subite fanno del Siena la sesta difesadel torneo a conferma della solidità dell’impianto di gioco diSannino. Il tecnico nato a Ottaviano, senza fare barricate sicu-ramente manderà in campo una squadra attenta in difesa mache non si schiaccerà tanto, con un centrocampo pronto a ri-partire velocemente e con le catene di destra e sinistra benoliate per imbrigliare i guastatori azzurri. E in casa il grande co-raggio di Sannino è quello di rivoltare come un calzino la squa-dra a seconda delle necessità. Mosse da scacchista alle qualiMazzarri dovrà rispondere facendo imporre la superiorità tec-nica del Napoli. A Siena per vincere e continuare la rincorsa. Iltempo di un saluto a Perinetti e Calaiò e poi via alla caccia deitre punti. Occorreranno orgoglio e coraggio agli azzurri, ma so-prattutto la testa e la concentrazione totale per l’obiettivo daraggiungere… Quello che manca ancora, forse, per non esseresecondi ad alcuna squadra.

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B ell’inizio di anno per il Napoli che dopo aver sbancatoil Barbera di Palermo dopo oltre 40 anni prosegue ilsuo cammino in Coppa Italia, pur soffrendo almeno

per un tempo contro il Cesena. Tornando al match di Palermo,va fatto qualche appunto al Napoli del primo tempo che haconcesso almeno tre palle gol ai rosanero. Nulla da dire, invece,nella ripresa quando il Palermo, già in svantaggio, si è total-mente liquefatto anche grazie a scelte tecniche opinabili diMutti che ha fatto entrare Alvarez e Aquah inserendoli in ruolinon loro. Il match sarebbe potuto finire con molti più gol discarto, col Palermo in balia degli attaccanti azzurri. Cosa che

Migliaccio il giorno prima in un’intervista al Corriere dello Sportaveva ampiamente anticipato. La rovina del calcio sono i pre-sidenti che pensano di avere il patentino di Coverciano, ovverogli ammazza allenatori, tra i quali vanno citati Zamparini, Pre-ziosi, Cellino e l’ultimo arrivato Ghirardi. Gestiscono le squadrein modo insensato, comprano stranieri a bizzeffe quando in se-rie B sapendoli cercare ci sono giovani molto interessanti. Tor-nando al Napoli, ora c’è il Bologna, una gara che sulla carta nonpresenta problemi. Credo che con la carica del passaggio delturno in Coppa Italia il Napoli non possa e non deve farsi scap-pare l’occasione di proseguire il filotto di vittorie.

Carmine Tascone

PRESIDENTI ROVINA DEL CALCIO

PUNTO TECNICO

Il Kaffèdei tifosinapoletani

C ari tifosi mi sembra proprio il caso di stigmatizzare lecrescenti prestazioni di Goran Pandev, un serio pro-fessionista che ha calcato i principali stadi in Italia La

sua carriera professionistica comincia prestissimo, infatti asoli 16 anni era già titolare della squadra della città, il Belasica.L’esperienza nel campionato macedone durò solo una stagio-ne, infatti l’Inter mostra subito il proprio interessamento perl’attaccante, che decide di portare in Italia nell'estate del 2001.Prestato, per farsi le ossa, allo Spezia e poi all’Ancona, mettein risalto le sue ottime qualità tecniche, infatti, viene notatodalla Lazio che l’acquista ed esplode con Delio Rossi con cuidiventa titolare fisso. Prestazioni esaltanti e gol a squadre ti-tolate come il Real Madrid lo investono ufficialmente autenti-co fuoriclasse. Grandi club cercano di accaparrarsi Goran dalBayern al Liverpool ma Lotito riesce sempre in qualche modoa bloccarlo e a seguito di sue lamentele contrattuali vienemesso addirittura fuori rosa nel 2008/2009. Nasce una diatri-ba infinita chiusa soltanto con azioni legale che condannanola società anche al pagamento di un indennizzo di ben 160.000

euro, un comportamento che denota il carattere determinatodel giocatore. Finalmente svincolato ritorna all’Inter raccoglietante soddisfazioni e tanti trofei inserendosi in una rosa di gio-catori di altissimo livello, una sua marcatura in Champions con-tro il Bayern porta i nerazzurri ai quarti di finale. Ad agosto del2011, quasi in sordina, approda con formula di prestito a Na-poli, le sue condizioni fisiche non perfette sono la causa di uninserimento iniziale difficile ma grazie al suo impegno e algrande lavoro di Mazzarri, Goran ritorna nella sua forma mi-gliore. Segna una stupenda doppietta alla Juve, diventa deci-sivo negli schemi di attacco e segna la sua prima rete in coppaItalia giovedì contro il Cesena risultando determinante nellavittoria finale. Sono convinto che sarà capace anche di dareuna mano al neo acquisto Vargas a integrarsi nella squadra,inserimento che sarebbe difficile per chiunque vista l’eccellen-te forma e velocità della squadra. Sarà una sicura escalationper un giocatore che è la causa, per la prima volta, di un sin-cero ringraziamento rivolto da numerosi tifosi all’Inter… Grazieper aver concesso a Goran di vestire la maglia azzurra!!!

Giuseppe Piccolo (vicepresidente AINC)

IL… MACEDONE – NAPOLETANO !

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NAPOLI - BOLOGNAN. Giocatore Ruolo Classe Naz. Presenze A Gol

1 MORGAN DE SANCTIS P 1977 ITA 17 –2 GIANLUCA GRAVA D 1977 ITA 1 –3 IGNACIO FIDELEFF D 1989 ARG 4 –4 MARCO DONADEL C 1983 ITA – –6 SALVATORE ARONICA D 1978 ITA 15 –7 EDINSON CAVANI A 1987 URU 15 108 ANDREA DOSSENA D 1981 ITA 14 –

11 CHRISTIAN MAGGIO C 1982 ITA 16 214 HUGO CAMPAGNARO D 1980 ARG 14 215 ROBERTO COLOMBO P 1975 ITA – –16 EDUARDO VARGAS A 1989 CIL – –17 MAREK HAMSIK C 1987 SLO 17 618 JUAN ZUNIGA D 1985 COL 14 119 MARIO SANTANA C 1981 ARG 8 –20 BLERIM DZEMAILI C 1986 SVI 12 221 FEDERICO FERNANDEZ D 1989 ARG 9 –22 EZEQUIEL LAVEZZI A 1985 ARG 14 323 WALTER GARGANO C 1984 URU 13 128 PAOLO CANNAVARO D 1981 ITA 14 –29 GORAN PANDEV A 1983 MAC 13 431 JACOPO DEZI C 1992 ITA – –32 CRISTIAN CHAVEZ A 1987 ARG 2 –83 ANTONIO ROSATI P 1983 ITA – –85 MIGUEL BRITOS D 1985 URU – –88 GOKHAN INLER C 1984 SVI 16 –99 CRISTIANO LUCARELLI A 1975 ITA 2 –

N. Giocatore Ruolo Classe Naz. Presenze A Gol1 JEAN GILLET P 1979 BEL 14 –3 ARCHIMEDE MORLEO D 1983 ITA 14 –4 RENÉ KRHIN C 1990 SLO 4 –5 MIKAEL ANTONSSON D 1981 SVE 8 –6 SAPHIR TAIDER C 1992 FRA 1 –8 GYORGY GARICS D 1984 AUS 4 –9 MARCO DI VAIO A 1976 ITA 17 5

10 GASTON RAMIREZ A 1990 URU 14 413 NICO PULZETTI C 1984 ITA 14 –15 DIEGO PEREZ C 1980 URU 12 –16 FEDERICO CASARINI C 1989 ITA 11 –17 DANIELE VANTAGGIATO A 1984 ITA 2 –19 LUIGI VITALE D 1987 ITA – –21 NICOLÒ CHERUBINI D 1986 ITA 10 123 ALESSANDRO DIAMANTI A 1983 ITA 12 225 FEDERICO AGLIARDI P 1983 ITA 4 –26 GABY MUDINGAYI C 1981 BEL 16 –33 PANAGIOTIS KONE C 1987 GRE 15 –35 DANIELE PAPONI A 1988 ITA 1 –44 FILIPPO LOMBARDI P 1990 ITA – –51 SIMONE LORIA D 1976 ITA 7 175 JOSÉ CRESPO D 1987 SPA 4 –77 HENRY GIMENEZ A 1986 URU 10 –84 ANDREA RAGGI D 1984 ITA 14 –90 DANIELE PORTANOVA D 1978 ITA 15 199 ROBERT ACQUAFRESCA A 1987 ITA 14 2

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PERSONAGGI

È il re della cravatta, al secoloMaurizio Marinella, che ol-tre alle sue riconosciute ca-

pacità imprenditoriali abbina ancheuna grandissima passione per il Na-poli e la maglia azzurra. Ama Napoliin tutte le sue sfaccettature e contutte le sue contraddizioni, e portanel mondo la parte migliore dell’ar-te partenopea. Imprenditore di suc-cesso dopo aver seguito la tradizio-ne di famiglia, ha un marchio rico-nosciuto in tutto il globo con sho-wroom e corner shop un po’ in tuttoil mondo. Le sue cravatte sono alcollo di capi di stato, politici, teste coronate e imprenditori disuccesso. D. Un colore che possa meglio definire la stagione del NapoliR. Dire azzurro mi viene spontaneo, ma un azzurro più tenden-te al bluette, ossia il colore della mia busta. Il colore che più siaddice alla squadra è quello classico, quello più giusto, magaricon una tendenza che va sul rosso, ovvero passione, emozione,entusiasmo.D. Il suo ricordo più antico che la lega al NapoliR. Ho sempre seguito il Napoli. Ho un aneddoto divertente aitempi di Maradona. Ero a Torino a far scegliere le cravatte allafamiglia Agnelli, ed ero allo stadio per Torino – Napoli, GiacomoFerri marcava e torchiava Maradona, a quando entrò duro sulPibe fu fischiato dai propri tifosi che volevano ammirare lospettacolo delle sue giocate. D. Quale può essere la chiave vincente di questa stagione?R. Questo ritrovato entusiasmo che accompagna la squadra eche ha un effetto positivo, a volte eccessivo, sulla città. E poiper i giocatori è bello giocare all’estero e vedere tanti napole-tani al seguito.D. Secondo lei l’imprenditoria partenopea all’epoca del falli-mento del Napoli Calcio perse un’occasione?R. Sì, saremmo dovuti essere tutti noi più vicini alla società, mamolti sono rimasti sconcertati dalla vicenda di Naldi che persetanti soldi. Prendere il Napoli ha moltiplicatori positivi e in ne-gativo. La società è tra le prime società al mondo, ma la situa-zione di allora scoraggiò in molti. È una piazza difficile da gestireperché sconta diverse problematiche al di fuori del calcio gio-cato, bravo De Laurentiis col suo modo asettico di gestire a es-ser stato lungimirante.D. De Laurentiis sarà tra i suoi clienti, è un uomo solo fortu-nato?R. È un mix di abilità fortuna e competenza. Ha saputo pescareMazzarri che è un ottimo tecnico e anche un buon organizza-tore. Ha messo le persone giuste ricevendone benefici, e poideve ringraziare Pierpaolo Marino che lo ha iniziato. D. Potranno un giorno i napoletani impazzire per la vittoria diuna Champions League?R. Farei un’analisi di questa stagione. È un vero miracolo. Lasquadra non era strutturata per la Champions, eppure siamoagli ottavi. Dopo un mercato di luglio scadente, troppo onerosonel rapporto prezzo qualità, ora si sta aggiustando il tiro. Ser-

Max Bonardi

MAURIZIO MARINELLA: NEAPOLITAN STYLE

Maurizio Marinella è nato ed è stato dichiarato “insolitamente”,come dice lui, il 31 dicembre 1955. L’attività nell’azienda di fami-glia inizia in precocissima età. Ha 8 anni quando nonno Eugenio,capostipite della dinastia, lo mette a lavorare nella bottega di piaz-za Vittoria, suscitando nel nipote certamente non un sentimentodi simpatia, ma con gli anni gli renderà merito per questa deci-sione. Studia al tecnico commerciale Mario Pagano per poi affron-tare la dura facoltà di Economia e Commercio dove si laurea dopo14 anni dovendo conciliare lo studio e l’attività lavorativa, nel frat-tempo cresciuta in maniera considerevole. È sposato con un figlio,Alessandro, 17 anni, che per ora non è ancora entrato nell’attivitàdi famiglia. Con un discreto passato da atleta – ha praticato ca-nottaggio e giocato per 15 anni a pallanuoto prima col Posillipo epoi coi Carabinieri – ha avuto l’onore di portare la fiaccola olim-pica in occasione delle Olimpiadi invernali di Torino 2006. È Ca-valiere del Lavoro e ha ricevuto la laurea honoris causa in Inter-national Business da parte dell’Università Popolare degli Studi diMilano. Il prossimo 18 gennaio riceverà sempre a Milano dallemani del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano il PremioLeonardo come rappresentante di una delle 25 aziende che han-no onorato nel mondo la bandiera italiana.

vono giocatori che fanno la differenza, oppure si fa come l’Udi-nese che rastrella giocatori di talento in tutto il mondo.D. All’estero le capita mai di incontrare tifosi che le fanno do-mande sul Napoli?R. Sempre. Per me portare con me qualche maglietta dei gio-catori del Napoli da regalare è un’abitudine. In tanti amano icolori azzurri.D. Napolitano uomo simbolo del 2011, condivide questa scel-ta, mi dia un giudizio sul nostro presidenteR. Fantastico, è stato molto importante nei momenti di buio to-tale che ha vissuto il nostro paese soprattutto quest’anno. È mol-to signorile ed è molto di più di un Presidente. Una garanzia.D. Mazzarri ama stare scamiciato, che cravatta gli vedrebbeadatta? R. Una cravatta color verde speranza, anche se il suo futuro lovedo abbastanza complicato. Temo che a fine stagione ci saràuna situazione difficile.D. Il giocatore che meglio potrebbe essere testimonial di Ma-rinella?R. Incontro spesso i giocatori, ma non ho mai avuto un feelingcon loro. Tra i miei clienti ci sono un po’ tutti. Direi che Aronicaè quello che la indossa con grande eleganza.D. Crede in uno stadio nuovo o alla fine si ristrutturerà il SanPaolo?R. Mi piacerebbe uno stadio che rinascesse sulle ceneri del vec-chio San Paolo naturalmente all’inglese, super comodo, da60mila spettatori.D. Un pronostico su come finirà la stagione: Champions, scu-detto e Coppa Italia.R. La butto lì, Napoli vincente in coppa Italia e primo trofeodell’era De Laurentiis in bacheca. In campionato è duro centra-re il terzo posto e in Champions godiamoci questa trasferta aLondra ora che ci stiamo risentendo importanti. Un’ultima co-sa: sono molto legato al Napoli, mi dispiaccio che Inter e Milanvestano Marinella e il mio Napoli no. Me ne farò una ragione.

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NAPOLI - GENOA 6-1: PRIMO SET

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PALERMO - NAPOLI 1-3: BUON ANNO

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NAPOLI - CESENA 2-1

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AVANTI IN COPPA ITALIA

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In campo con gli Azzurri

Forza Napoli

www.radiomarte.it

la radio ufficiale del Calcio Napoli

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FOTOAGENZIA MOSCA

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L a Champions League è la Coppa più ribattezzata dellastoria. La Coppa che vanta più nomignoli e neologismiin assoluto. Già la partenogenesi è elabo-

rata. Un tempo si chiamava semplicemente Coppadei Campioni, e c’era poco da interpretare: chi vin-ceva lo scudetto disputava il Torneo più importanted’Europa. Tutti scontri diretti, senza gironi. Si co-minciava dai 64esimi di finale e così via. Poi però ilcalcio si è evoluto e soprattutto si è esteso a inte-ressi mediatici ed economici. La Coppa dei Cam-pioni è diventata Lega dei Campioni, che tra-dotta in lingua madre inglese diventa Cham-pions League. Ma che tradotta in termini praticisignifica molte più partite e tanto, tanto indottoremunerativo. Una fase di sviluppo conosciutaa memoria da chi è nato negli anni ‘70, ma cheè assolutamente ignota per i figli della nuova ge-nerazione. Fatto sta che ad alcuni di noi veteronostalgici piace ancora chiamarla Coppa deiCampioni. Perché in fondo la Champions ognunola battezza come gli pare. Un fenomeno di no-menclatura realmente internazionale.

SCEMPION O CEMPIONS? - C’è chi la pronun-cia “Scempion” alla francese – scuola dellaquale è capofila divulgativo il presidente DeLaurentiis – e chi invece si attiene al purismoanglosassone con il classico “Champions”. Ma aNapoli ci sono anche altre divaricazioni. Per ilnapoletano medio la Champions diventa sem-plicemente “ ‘a Cempions”, con diramazioni dia-lettiche di “Cempson”. Insomma ce n’è per tuttii gusti. Ma sicuramente il gusto più forte e inten-

so gliel’ha dato il Napoli che è riuscito nella splendida qualifi-cazione agli ottavi nella sua prima partecipazione nella versione

moderna. Una prima volta di quelle che davveronon si scordano mai. Perché non solo c’era l’attesadella neofita, che già di per sé vale una suggestio-ne da brividi, ma abbiamo pure dovuto scalare unGirone che sembrava una montagna.

TOTO’ SCEICCO - Una inglese, una tedesca e unaspagnola. Roba da Erasmus del terrore. Arricchitadalla presenza dello Sceicco, il giovane Mansourche tremare il mondo fa con l’onnipotenza deipetroldollari. Tutti gli ingredienti per una sfidabiblica, che ha riservato l’epilogo evangelico deipoveri in Paradiso. Insomma è più facile che ilNapoli passi nella cruna della Champions cheun ricco vada nel regno d’Europa. Sono gli Emi-

rati a inginocchiarsi alla nostra genialità. Li ab-biamo fatti nuovi nuovi, dentro e fuori. Dallecampane di Wenstminster all’urlo di Fuorigrot-ta. Mansour ci fa un baffo. Comme si bello a ca-vallo ‘e stu Cammello. Non sono i milioni, ma èla passione a fare l’uomo ricco. I napoletani han-no scoperto il tesoro di Totò Sceicco.

E non finisce qui. Il 2012 è l’anno della rivoluzio-ne, della catarsi e della profezia Maya. Nulla saràcome prima. Hai visto mai che a febbraio succe-de il quarantotto? Napoli-Chelsea, Arena di Fuo-rigrotta, arrivano i Blues. A me me piace ‘oblues e tutte ‘e notti aggià segnà. We are theChampions. Chist è ‘o paese do Sole. Chist è ‘opaese da “Cempiòns!”

Bruno Marra

E LA COPPA DIVENTA “CEMPIONS”

Napoli, la Champions League e una storia di fascino e suggestione

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IL CIRCO DELLA SETTIMANARASSEGNA STAMPARASSEGNATA STAMPAFatti, visti, condivisi e commentati, il meglio o peggio della settimana vissuta virtualmente e realmente.Le notizie reali commentate dal Senatore Annibale Ricotta (Partito dei Ricottari Italiani) e Pepp Mo VecIo (affarista, di quelli che qualsiasi cosa… provvedo io), personaggi che animano le mattine in Fuoco suRadio Marte.

Visti da Pepp Mo vec io…Il video che ha tanto fatto discutere la rete,quello dove De Sanctis, il portiere del Napoli,non esulta al gol contro il Lecce ha finalmentela versione ufficiale. È tutto un fatto di fanta-calcio, Lucarelli aveva schierato in attacco a Ca-vani, mentre De Sanctisaveva messo il portieredel Lecce. Insomma ètutto un fatto di Fanta-calcio, mal pensanti...

Cominciano i lavori per la Coppa America, ci sarà tantoda fare, pontili, nuove scogliere, piattaforme galleggian-ti. I lavori dovranno terminare entro il 22 marzo, la me-tropolitana la stanno facendo da 15 anni. State a sentirea Pepp mo vec io, io per la Coppa America mi sono giàattrezzato, mi affitto un bel pedalò e mi vedo tutte legare…

Visti da Annibale Ricotta…Questo Natale in Senato avevamo pensato di trascorrere le ferie lavorando,ma poi noi Senatori pensando che ci fosse Monti e il suo governo a fare tuttoabbiamo deciso di raggiungere Cortina per trascorrere il Capodanno. Abbiamoattrezzato le slitte trainate dai nostri Portaborsa (che per quanto prendono almese possono trainare anche le slitte e nonsolo), ma arrivati a Cortina abbiamo visto leFiamme Gialle all’opera, abbiamo “avotato” lacapa al Portaborse e siamo tornati in Senato,fuori è mal’acqua

Ritornati in Senato avevamo lasciato all’operaMonti e il suo Governo, apparentemente nonera cambiato niente, ma appena ci siamo se-duti a tavola per fare pranzo era cambiatotutto. Da ristorante si era trasformato in self service, ci hanno dato le posatee i piatti di plastica dice di non buttarli che serviranno per tutto il pranzo.Tortellini in brodo, più brodo che tortellini, secondo affettato di contribuente

e contorno di evasore tritato. Alla fine abbiamo anche dovuto sparecchiare, quasi, quasi smetto di fareil senatore e torno a fare il pastore. anche in senato è mal’acqua.

a cura di Peppe Accardo

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L a vicenda riguardante il presunto comportamento an-tisportivo del portiere del Napoli Morgan De Sanctis,immediatamente dopo la rete del 4 a 1 segnata da Ca-

vani contro il Lecce, che ha tenuto banco sui giornali e in alcunetrasmissioni sportive, fa ridere ma fa anche incazzare. Fa ridereperché anche il più sprovveduto degli spetta-tori, anche chi è lontano anni luce da una par-tita di calcio e dalle emozioni che una garapuò trasmettere, si sarebbe accorto che nelgesto di disappunto dell’estremo difensoreazzurro altro non c’era che la voglia, neanchetanto repressa, di “dirne quattro” ai propricompagni, incapaci di chiudere una partita giàvinta e colpevoli di aver rischiato l’ennesimarimonta beffa dopo quella, dolorosissima, pa-tita contro la Juventus una settimana prima.La reazione di De Sanctis, insomma, è stata quella di tutti i tifosidel Napoli. Se una telecamera avesse inquadrato i volti dellamaggior parte delle persone presenti sugli spalti quella sera,qualche navigatore del web avrebbe potuto scambiare i tifosidel Napoli per simpatizzanti del Lecce o per scommettitori folli.Perché solo chi ama il calcio sa che ci sono gol che fanno anchearrabbiare, urlare di rabbia, sollevare gli occhi al cielo in segnodi liberazione. Capita anche ai giocatori di poker (non è vero?),quando esce la carta giusta dopo una serie di mani sfortunate.

Marco Martone

COME UTILIZZARE MALE I MASS-MEDIAÈ così che esce un “vaffa…”, al posto di un “goool”. La vicendaperò, come detto, fa anche arrabbiare e non poco. Perché tuttova bene quando si cerca di minare la tranquillità della squadraparlando di favori arbitrali o di presunte cessioni dei cosiddettitenori. Tutto sommato fa parte del gioco. Cambiano le cose, in-

vece, quando si mettono in atto iniziative delgenere, la cui buona fede è difficilmente di-mostrabile. Associare, senza lo straccio di unaprova, un comportamento da reato sportivo aun qualsiasi atleta e professionista non solo èsbagliato, ma è anche scorretto. Aggiungeredomande tendenziose al video è stato poi adir poco provocatorio, così come chiederne lerisposte al giocatore. Un pietoso velo, invece,andrebbe steso sul modo di fare giornalismoda parte di testate nazionali importanti, tra-

smissioni sportive e siti online. Un’offesa del tutto gratuita vo-mitata sul web, da chi è forse in cerca di gloria, diventa notiziae vola in prima pagina, con tutta la sequela di commenti più omeno obiettivi da parte di alcuni tifosi, che altro non aspettanoper poter dimostrare ignoranza e superficialità. Il tutto in barbaalla sacralità delle fonti, all’onesta intellettuale di chi dovrebbefare informazione, all’attendibilità dei riscontri e alla verità deifatti. Ci pensino l’autore del video e chi gli ha fornito l’assist perottenere qualche giorno di celebrità.

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H a trascorso il Natale in città, avrà sicuramente fattoprima il presepe e poi l’albero, e tra poco esulterà inperfetto dialetto napoletano.

Rinfrancato nello spirito e nel fisico, Go-ran Pandev, inevitabilmente, per tutti, di-venterà solo ed esclusivamente “Goràn”.In questo modo, alla stregua di quantogià avvenuto per Cavani. Lavezzi e Ham-sik, si completerà il percorso di “assimila-zione della napoletanità” che è il tiroci-nio, il praticantato obbligatorio, per en-trare di diritto tra le braccia di Partenope.Questa premessa semi-seria serve a de-scrivere una profonda verità: solo se si di-venta parte integrante della difficile e af-fascinante realtà di Napoli si può fortifi-care il carattere e vivere, con le dovutegaranzie strutturali, l’ansia che l’abbraccio(spesso) asfissiante dell’ambiente puòprovocare. Quindi, di conseguenza, proteggiamo ilgiovane Vargas. Nei confronti dell’attesis-simo neo-fenomeno sudamericano, deltenore ultimo arrivato che ha steccato laprima, è doverosa la massima cautela.Quando troveremo il suo SUV parcheg-

giato in seconda o terza fila potremo vivere sonni tranquilli…per il momento lasciamo sereno lui e Mister Mazzarri che ne

dovrà curare la relativa crescita e inseri-mento. Superata la pratica Cesena con un gradi-to calcio più Gragnano che Champagne,concentriamoci ora sul prossimo appun-tamento con il Bologna, atteso lunedìnelle proverbiali tenebre di Fuorigrotta. Sono graditi ottimismo, buona predispo-sizione e abbigliamento azzurro adegua-to. Le critiche, quelle, lasciamole agli in-soddisfatti per professione. La partita dicoppa ci ha insegnato che tutto, ma ve-ramente tutto, può succedere: abbiamovinto con due calci di punizione. Eventoche, forse, non ha precedenti negli ultimidecenni della storia del calcio Napoli.Vuoi vedere che la ruota ricomincia a gi-rare per il verso giusto? Pertanto, forzapopolo azzurro “unito” e ricordiamociche, così come puntualmente descrittoin uno dei famosi pensieri poetici di “Bel-lavistiana memoria”: “siamo angeli conun’ala soltanto e possiamo volare solorestando abbracciati…”.

Carlo Longobardi (Consigliere AINC)

CAUTELA, PAZIENZA E INVERSIONE DI TENDENZA

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Massimo Sparnelli

IL TERZO GODE: EDUARDO JESÚS VARGAS

Nel 2005, a 16 anni, parteci-pa a un reality patrocinatodall’Adidas insieme a FelipeSeymour (centrocampista ac-quistato nel 2011 dal Genoa)e l’anno successivo l’allenato-re Osvaldo Hurtado lo consi-glia al Cobreloache lo acqui-sta per sostituire Sánchez,trasferitosi all’Udinese. Il suoprimo gol lo mette a segnonel 2008 proprio ai danni del-la sua ex squadra, il Palestino.Vargas, quindi, prima di ap-prodare sulle sponde parte-nopee ha militato nel Cobre-loa con 53 presenze e 10 retiprima e nell’Universidad deChile con 54 presenze e 17reti, poi.

LA SCHEDA

Tra i due litiganti il terzo gode. I due litiganti sono Milane Inter, il terzo in questione è il Napoli, che ha godutoe continuerà a godere dell’arrivo dell’attaccante cileno:

Eduardo Jesús Vargas Rojas (Santiago del Cile, 20 novem-bre1989), in prestito con diritto di riscatto dall’Universidad deChile e facente altresì parte della Nazionale cilena. Ha diversisoprannomi, tra i quali: TurboMan, Varguitas, El Genio Azul eLa Joya, ma quello che lui ritiene l’unico e il solo è Edu. Vargasè dotato di ottima tecnica, una notevole accelerazione e gran-de agilità. È un attaccante esterno (utilizzato anche come se-conda punta e ala destra) che tende ad allargare il gioco. Gio-catore di fantasia, imprevedibile, conosciuto per la sua fulmi-nea velocità negli ultimi 30 metri e per la sua intelligenza tat-tica. Resistente e dalla taglia compatta, tra le sue caratteristi-che vi sono l’imprevedibilità, la rapidità negli scatti e la pro-pensione al tiro. Considerate queste caratteristiche, può esse-re paragonato a Lavezzi e Sánchez:“Mi lusinga essere accosta-to a Sanchez, ma siamo due giocatori diversi”. Meglio essereprecisi: “Sono un attaccante destro, le mie caratteristiche piùimportanti sono la velocità e il cambio di passo”. Il 23 dicembre2011, invece, è ufficializzato il suo passaggio al Napoli dal pre-sidente De Laurentiis. La modalità di trasferimento consiste inun prestito con diritto di riscatto obbligatorio dell’intero car-tellino. Scende in campo con la maglia numero 16 (anche seavrebbe voluto il 17). Il neo acquisto ha dichiarato: “Napoli èla tappa più importante della mia vita calcistica. Molti club micercavano ma io ho sempre desiderato il Napoli. La società miha seguito e ha fatto notevoli sforzi per avermi e questo l’hoapprezzato tanto. Non ho mai avuto dubbi, ho scelto subito lamaglia azzurra e sono contento di essere qui sin da gennaio.

Sono felicissimo e mi rendo conto che per me sta cominciandouna grande avventura, questa piazza rappresenta una tappafondamentale per la mia carriera. Cercherò di ambientarmi alpiù presto e di dare il mio contributo alla squadra. Ho cono-sciuto il gruppo e i sudamericani mi hanno già spiegato l’or-ganizzazione generale. Lo spogliatoio mi ha accolto alla gran-de e ringrazio Mazzarri che ha voluto portarmi con la squadraa Palermo per comprendere da vicino le dinamiche di gioco eper farmi respirare l’aria del calcio italiano. So benissimo cheaffronterò un campionato molto diverso da quello cileno. Cer-cherò di apprendere tutto quello che sarà possibile e di entrarenel gruppo con tranquillità e disponibilità. So che potrò incon-trare delle difficoltà anche perché troverò un calcio giocato aun ritmo molto più alto rispetto a quello cileno, ma sono tran-quillo. Lavorerò tanto e mi metterò subito a disposizione delgruppo e del mister per dare il mio contributo. Sono qui per fa-re quello che i tifosi hanno visto su internet, i gol. Ho sentitola canzone che hanno fatto per me, ma non l’ho capita... coltempo imparerò la musica italiana. La posizione che prediligoè quella di attaccante destro. Sono un giocatore rapido, bravonello smarcarmi sia con che senza palla”. Napoli, poi, lo ha im-pressionato molto per il calore con il quale è stato accolto:“Sono uscito poco per cui la città ancora non ho avuto mododi conoscerla bene, però, mi sembra molto bella. Avevo tanteofferte, ma ho scelto Napoli perché la società azzurra ha di-mostrato di volermi con forza. Vengo qui per vincere tutto, lasquadra è costruita per questo”…Cavani, Lavezzi e gli altri loaspettano per far ballare le difese avversarie. E ballando, bal-lando con le altre stelle, che possa continuare, oggi più chemai con l’arrivo di Vargas, il grande calcio spettacolo.

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U n 2012 iniziato alla grande, erano 43 anni che il Napolinon vinceva al Barbera, un segnale importante da spe-dire a chi è un po’ più avanti, quasi non si è sentita la

mancanza di Lavezzi, “ma non è così”, era importante iniziarebene, bisognerà approfittare di questa pausa prima di entraredi nuovo in atmosfera Champions, e cercare di fare più puntipossibili, poi vedremo come investire in energie. C’è da sfoltirela rosa, anche per alleggerire la parte economica, è inutile darestipendi a chi non può sostituire nessuno, “è d’accordo Bigon?”e da inserire qualche buon difensore, magari d’esperienza in-ternazionale “Chivu?”, senza contare che adesso siamo anchefuori da quello che è l’effetto “Champions”, essere oltre è im-portantissimo, ci consentirà di affrontare chiunque senza timo-re, ma con la consapevolezza di essere una grande squadra conambizioni e in grado di far male a chiunque. Il Chelsea è avvi-sato, anche se avranno il “vantaggio” di venire prima a Napoli,ma il detto “vedi Napoli e poi muori” calzerà a pennello ne sonocerto. È bello pensarla così dopo un 3 a 1 rifilato al Palermo,c’è poco da scherzare, non so quante squadre italiane possanovantare un risultato simile al Barbera, in terra di Sicilia.E adesso, pensiamo al Bologna, fresco di un netto successo suun Catania lanciatissimo prima della sosta natalizia al quale so-no rimasti indigesti cassata e cannoli. I felsinei sono un’ottimasquadra, anche se la classifica non lo dimostra, bisogna staremolto attenti, quel “vecchietto” di Di Vaio non la vuole proprio

Luigi Alvino

smettere, è sempre là pronto a punire chi si distrae, ma noi sa-remo attenti… vero? E poi qual è il problema, abbiamo De San-ctis, il grande, il migliore in Europa di questi ultimi due anni,anche se gli addetti ai lavori fanno finta di non vederlo. Morgannon è uomo da copertina, sa solo parare e pensare alla sua vitaprivata, alla sua famiglia e purtroppo questo non basta nem-meno a Prandelli, ma a noi napoletani le copertine non inte-ressano, noi amiamo le realtà, i fatti, le emozioni, l’adrenalinache scorre quando Morgan si allunga a prendere una palla chenella normalità è già dentro, ma non per lui. Che poi vengascrutato anche per come esulta per un gol, fa parte delle brut-ture di questo calcio. Morgan, fregatene, continua così.

ATTENTI CHE IL NAPOLI ARRIVA!

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re (400 + battiti al minuto) col risultato che in pochissimo tempoviene pompato troppo sangue. La seconda causa più comunedi morte improvvisa negli atleti è la anormalità delle arterie co-ronariche (i vasi sanguigni che forniscono ossigeno al muscolocardiaco). Spesso, le arterie coronariche provengono da una po-sizione anomala o hanno un angolo acuto che crea una torsione

e rallenta il flusso del sangue. Altre anomaliecardiache che possono causare morte improv-visa sono le anomalie della valvola cardiaca,anomalie della conduzione elettrica del cuore,e la rottura dell’aorta (il grande vaso sangui-gno che trasporta il sangue dal cuore al cor-po). Un’altra causa di morte improvvisa tra gliatleti è la sindrome di Marfan (Fig. 2). Sindro-me di Marfan colpisce circa 1 su 20.000 dellapopolazione generale. Le persone che hannoquesta patologia sono solitamente alte e snel-le. Si tratta di un disturbo ereditario del tessu-

to connettivo, che è la sostanza fondamentale per la memoriz-zazione dei vasi sanguigni, valvole cardiache, e altre struttureinsieme. La maggior parte di morte improvvisa negli atleti di etàsuperiore ai 30 anni è a causa di un attacco di cuore, o il bloccodelle arterie coronarie. Le arterie altrimenti normali sono oc-cluse con placca lipidica. Gli atleti che sono più vecchi di 30 annisono ad aumentato ri-schio di infarto se fuma-no, hanno la pressionealta, diabete, un aumen-to dei lipidi anormali, ouna storia familiare dimalattie cardiache. Peresempio Darryl Kile,morì improvvisamenteall’età di 33 anni dopoche suo padre era mor-to dopo un attacco dicuore all'età di 44 anni.

* Cardiologia UTICAORN A. Cardarelli Napoli.

R ecentemente ha destato molto interesse il problemacardiaco riscontrato al calciatore Antonio Cassano “IlForame Ovale Pervio” e che gli ha provocato una

ischemia cerebrale transitoria. Il Forame Ovale Pervio è un’ano-malia cardiaca in cui l’atrio destro comunica con il sinistro a li-vello della fossa ovale. Statisticamente interessa all'incirca il25-30% della popolazione adulta. In realtà la comunicazionetra i due atri è assolutamente normale e anzi essenziale duran-te la vita fetale, prima della nascita. Durante la vita fetale (vedifigura al centro) i polmoni sono inattivi e l'ossigeno che va aitessuti proviene dalla madre tramite la placenta e i vasi del cor-done ombelicale. Dovendo oltrepassare i polmoni, il sanguefluisce direttamente dalla porzione destra del cuore nella partesinistra tramite due aperture il dotto di Botallo posto tra l'ar-teria polmonare e l'aorta toracica e il forame ovale che connet-te i due atri. Alla nascita, la circolazione placentare viene inter-rotta, i polmoni iniziano la loro attività respiratoria e il piccolocircolo (cioè quello polmonare) diventa pienamente funzionan-te. Le modificazioni delle resistenze vascolari fanno sì che lapressione atriale sinistra diventi leggermente superiore a quel-la destra. Questa differenza di pressione fa accollare al forameovale una piccola membrana chiamata septum primum. Nor-malmente, entro il primo anno di vita, lamembrana si salda alla parete e la chiusuradiviene permanente. La probabilità che i gio-vani atleti ben allenati, al liceo, all’università,o di livello professionale possano morire im-provvisamente sembra incomprensibile. Sitratta di un evento drammatico e tragico. Losport, di per sé, non è causa di mortalità mag-giore, ma può innescare la morte improvvisanegli atleti con anomalie del cuore o dei vasisanguigni da lì predispongono a pericolo di vi-ta irregolarità cardiache. La morte improvvisasi verifica più frequentemente nel mondo del calcio o del ba-sket, che rappresentano due terzi della morte improvvisa diatleti negli Stati Uniti. Nel resto del mondo, il calcio è lo sportpiù comunemente associato con la morte improvvisa. La morteimprovvisa si verifica in 1 o 2 atleti su 200.000 ogni anno e col-pisce prevalentemente gli atleti di sesso maschile. Alcuni notiatleti che sono stati vittime di morte improvvisa sono il mara-toneta Jim Fixx (1984), stella della pallavolo Flo Hyman (1986),stella del basket NBA Hank Raccoglie (1990), il pattinatore olim-pico Sergei Grinkov (1995), e i giocatori pro NFL Korey Stringercon i Minnesota Vikings (2001), e Darryl Kile, all-star lanciatoreper i St. Louis Cardinals (2002) in MLB.

Cause cardiache Le più comuni cause di morte improvvisa sono anomalie con-genite del cuore e dei vasi sanguigni, o quelli che sono presentialla nascita. Queste anomalie di solito non producono sintomie sono sproporzionatamente prevalenti in atleti afro-americani.La causa più comune di morte improvvisa è la cardiomiopatiaipertrofica (Fig. 1), un eccessivo ispessimento del muscolo car-diaco che può portare a un ritmo cardiaco irregolare chiamatafibrillazione ventricolare. Durante la fibrillazione ventricolare,numerose scariche elettriche creano caos nelle camere del cuo-

Ciro Mauro e Antonio Ruocco*

MORTE IMPROVVISA: 1. CAUSE CARDIACHE

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Replica il venerdìalle ore 00.30

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EXTRA TIME Zona Napoli

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F ermi la maggior parte dei campionati giovanili per la pausa natalizia, le squadre azzurre si sono cimentate in alcunitornei amichevoli riuscendo a ottenere buoni risultati. Unica nota stonata è stata la brutta prestazione fornita dallaPrimavera che però ha parecchie scusanti. Un plauso, invece, alla squadra di Liguori che ha vinto il Trofeo Curi.

Attilio Marchionne

Ancora in attesa della ripresa del campionato la Primavera hadisputato il Trofeo Wojtyla senza, però, riuscire ad approdare infinale, vendo perso 2 match su 3. La squadra di Sormani ha esor-dito nel primo incontro con l’Udinese. La gara è terminata 2-2con un primo tempo spettacolare da parte degli azzurrini chehanno chiuso la frazione in vantaggio di 2 gol (doppietta diD’Amico). Nella ripresa, però, un po’ per i cambi e un po’ per lastanchezza, gli “scugnizzi” si sono fatti rimontare dai friulani chehanno impattato sul 2-2. Il giorno seguente la squadra campanaha affrontato i croati del Rijeika e ha perso 2-0 e nell’ultimo in-contro, altra sconfitta, sempre per 2-0 contro lo Sturm Graz. Ov-viamente bisogna ricordare che Sormani ha deciso di preservarei titolari per il campionato, così da evitare infortuni. Prossimo turno: 14/1 Napoli - Crotone

Bari - Ascoli 3-1

Gubbio - Roma 0-9

Juve Stabia - Crotone 2-1

Lazio - Napoli 3-1

Lecce - Regina 1-0

Palermo - Nocerina 3-0

Pescara - Catania 0-1

risultati 13ª andatagirone C

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GSRomaLazioPalermoRegginaCataniaLecceJuve StabiaNocerinaNapoliBariAscoliPescaraGubbioCrotone

333231222222151513121110

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01235546678789

5348281622301719122113151016

111513

916301827243427323232

PRIMAVERA

Taranto - Arzanese 1-0

Benevento - Ebolitana 4-1

Vico Lamezia - Melfi 3-1

Catanzaro - N.Mugnano 0-3

Napoli - Nocerina 2-1

Vibonese - Siracusa 1-2

Milazzo - Trapani 0-0

risultati 1ª ritornogirone F

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GSBeneventoTarantoNapoliMilazzoTrapaniSiracusaArzaneseV. LameziaN. MugnanoEbolitanaViboneseNocerinaCatanzaroMelfi

3730302928221818161310

986

1414141414141414141414141414

129988645533222

13354463141320

1221244687

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4128292926312916251613211111

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BERRETTI

La squadra di Cusano, in attesa della ripresa del campionatoha partecipato al Memorial Leopoldo Grimaldi di scena a Er-colano. La squadra ha vinto senza grossi problemi il girone,imponendosi 1-0 sull’Aversa Normanna, 2-0 sull’AC Luigi Fer-rara e pareggiando 1-1 contro l’Arzanese. La finale vedeva discena gli azzurri contro la Mariano Keller. L’incontro è statocombattutissimo. I tempi regolamentari (60 minuti) si sonochiusi sullo 0-0 e quando ormai tutto sembrava propendereper i calci di rigore, l’attaccante Romano (Keller) all’ultimo se-condo disponibile è riuscito a siglare un bel gol e a regalarela vittoria del trofeo alla sua squadra. Il Napoli ora attende laripresa del campionato dove è a -3 dalla zona playoff. Prossimo turno: 15/01 Napoli – Juve Stabia

Catania - Napoli 1-1

Palermo - Lazio 3-0

Crotone - D. Pescara 1-1

Juve Stabia - Ascoli 0-1

Lecce - Reggina 2-2

Nocerina - Bari 2-0

Roma - Gubbio 3-0

risultati 11ª andatagirone C

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GSLazioCataniaRomaLeccePalermoNocerinaNapoliGubbioD. PescaraAscoliRegginaJuve StabiaCrotoneBari

262421211615131212121110

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1111111111111111111111111111

87664433333222

23334343332432

11223445556567

272025171721221115

911

91210

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119

12182417211722152414

ALLIEVI NAZ.

La squadra di Liguori ha partecipato al Torneo Curi. Dopola fase iniziale superata agevolmente i campani si sono ri-trovati in semifinale ad affrontare la Roma. Il match è statodavvero difficile, poche occasioni e tanto agonismo, ma lasquadra azzurra ha vinto 1-0 contro i giallorossi. In finalel’avversario era il Paok che aveva eliminato la Dinamo Bu-carest. Liguori ha schierato la migliore formazione possi-bile e i ragazzi hanno risposto al meglio dominando l’in-contro e conquistando il trofeo (2-0 il risultato finale). Fe-licissimo Liguori: “Siamo soddisfatti di questo traguardo,è un premio per il nostro lavoro. Questo successo ci for-nisce forza e coraggio per continuare su questa strada.Prossimo turno: 15/01 Napoli – Benevento

Avellino - Paganese 4-1

Aversa N. - Benevento 1-1

Ebolitana - Nocerina 1-2

Juve Stabia - N. Mugnano 1-0

Melfi - Arzanese 1-3

Napoli - Foggia 1-0

N. Campobasso - Sorrento 0-9

risultati 13ª andatagirone G

SQUADRA Pt. G. V. N. P. GF GSNapoliJuve StabiaBeneventoFoggiaSorrentoEbolitanaNocerinaArzaneseAvellinoAversa N.N. MugnanoPaganeseN. CampobassoMelfi

3529262624232219161310

665

1313131313131313131313131313

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22520241114002

02135436787

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4231293431221920241918

96

13

517

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GIOVANISSIMI NAZ.

AI GIOVANISSIMI IL TORNEO CURI

La squadra di Mollo chiude l’anno nel migliore dei modi, conuna bella vittoria contro la Nocerina, per 2-1. Match moltodifficile per gli azzurri in vantaggio dopo 10 minuti grazie alprimo gol di Mellone. Successivamente, però, i molossi pren-dono il sopravvento fino all’inizio della ripresa, quando tro-vano il pareggio grazie a Simonetti. Il match diventa spigolosoe molto teso, ma il Napoli riesce ad avere maggior predomi-nio e possesso palla e riesce a trovare il gol del definitivo 2-1 all’84’ grazie alla rete di Carezza. Gli azzurrini restano al se-condo posto (in compagnia del Taranto) a -7 dal Beneventocapolista. E nel prossimo turno (14/01) saranno di scena, intrasferta, contro l’Arzanese.Prossimo turno: 14/1 Arzanese - Napoli

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EXTRA TIME Zona Napoliil programma dellʼAssociazione

Italiana Napoli Club

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Èvero, credetemi è accaduto, di notte in uno stadio,guardando giù sull'erba, con la dannata paura di pen-sare che tutto era compromesso, d’un tratto qualcuno,

forse un angelo vestito tutto azzurro, mi portò via dicendomi:meraviglioso, ma come non ti accorgi di come questo Napolisia MERAVIGLIOSO, perfino la tua paura potrà apparire poimeravigliosa, ma guar-da intorno a te, che do-ni ti hanno fatto: ti han-no regalato Marek, tudici non ho niente, tisembra niente il Pocho.Meraviglioso, i cross chefa Dossena, le finte diCavani, meraviglioso, laluce di De Sanctis, il sor-riso di Gargano, meravi-glioso. E poi c’è anchePandev e come corre In-ler, meraviglioso. Sissignori, rubiamo aDomenico Modugno leparole per ricordare atutti di quanto bisogne-rebbe essere più grati aquesto Napoli. Sono ba-state due vittorie di fila – nove gol e prestazioni travolgenticon Genoa e Palermo – per accentuare l'eterna dicotomia diquesta stagione che non sai come prendere. C’è chi ha acuitoi rimpianti per i punti lasciati per strada e chi ha ripreso co-raggio e s’è messo a stilare le tabelle della remuntada. Doppioerrore. Questo Napoli va lasciato correre con le sue gambe,con i suoi pregi e i suoi difetti, senza una meta prefissata: va

applaudito quando sprigiona tutta la sua potenza esaltandole qualità dei suoi campioni e va sostenuto quando zoppicaper inesperienza o stanchezza. Che viva pure alla giornata,per ora, la Mazzarri-band, godiamocela nelle cose belle e but-tiamo i rimpianti nel cestino. Dove s’arriverà lo scopriremoalla fine, non bruciamoci la gioia dell’oggi intossicandoci per

un domani che non co-nosciamo. Teniamocistretta la crescita diquesto gruppo che dascolaretto ammesso allaclasse dei più grandi hasaputo dare lezioni atutti e non esageriamonelle valutazioni globali.Sa esser bello come po-chi, questo Napoli. Sì, saessere meraviglioso, eallora accorgiamocenee diamogli i giusti meri-ti. Andare a far la contadei passi falsi di stagio-ne è esercizio sterileche non ci restituiscepunti, spingere semprepiù in alto questa squa-

dra è obbligo per ciascun tifoso dotato di buon senso. Staseracol Bologna l'opportunità di inserire altra benzina nel motoredell’entusiasmo, ma più ancora c'è la voglia di rivedere al-l'opera quelle sincronie, quelle giocate, quei colpi: Cavani chearretra e s’allarga, Pandev che protegge e smista, Hamsik chescatta e s'inserisce: signori ma vi accorgete di come questoNapoli sia meraviglioso?

Fabrizio Piccolo

E QUESTO NAPOLI È MERAVIGLIOSO?

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“D ai e dai, la barca ariva ai pai” (remando e reman-do, la barca arriva alla meta), ovvero: “con la per-severanza si raggiunge il risultato”. Si tratta di un

vecchio detto veneziano, che ben rappresenta l’”impresa” dialcuni Napoletani doc, ma mestrini di adozione, che si sono riu-niti per fondare il primo club di tifosi del Napoli in terra norde-stina. Perché di vera e propria impresa si può parlare, visto chenemmeno il mito del “Pibe de Oro” e lo scudetto avevano fattotanto! E invece c’è riuscito il Napoli di De Laurentiis. Come sisa, le migliori idee vengono a pancia piena e anche questo caso,non fa eccezione. Teatro di questa “nascita” è una Pizzeria,quella dei Fratelli la Bufala a Mestre, dove Paolino D’Anna (nellafoto), assessore al Lavoro e Formazione della Provincia di Ve-nezia e i proprietari Salvio Mazzocchi e Giuseppe Tutino, trauna margherita e una mozzarella campana, parlando della lorogrande passione, il calcio, si sonochiesti: “perché non dare vita a unclub di tifosi partenopei?”. Detto efatto. Nell’estate del 2011 è statocostituito il club, intitolato ad Aure-lio De Laurentiis che, secondo il pre-sidente Paolino D’Anna: “È stato ilpiù grande presidente della nostrastoria, facendoci passare dalla serieC alla Champions League”. Tante personalità di rilievo dellaProvincia sono coinvolte nel pro-getto, tra cui l’assessore allo SportRaffaele Speranzon, amico del pre-sidente D’Anna che spiega: “Raf-faele e io siamo l’esempio di comelo sport debba unirci sotto la stessabandiera, quella italiana. Lui è ve-neziano doc e appassionato di ba-sket, ma una partita del Napoli conme viene sempre volentieri a ve-derla!” e continua: “in questo momento difficile, iniziative co-me questa, che spero portino a futuri gemellaggi con altre re-altà in Italia e all’estero, sono un segnale che lo sport debbaessere una festa, e che il campanilismo non debba mai tra-sformarsi in stupida violenza. In fin dei conti, nord o sud chesia, nessuno sa resistere al tricolore della Pizza Margherita!”.

Salvatore Longobardi (Tesoriere AINC)

CLUB NAPOLI DE LAURENTIIS - VENEZIA

E poi“ovviamente: Forza Napoli! Anche se spero che presto ilVenezia venga promosso e ci sia la possibilità di un confrontodiretto in Laguna”. A breve si terrà l’inaugurazione della sede, con la partecipazio-ne della famiglia De Laurentiis. In questa occasione, i soci sa-rebbero lieti di incontrare i simpatizzanti e gli iscritti e presen-tare il calendario delle iniziative ed eventi previsti per il 2012.La prima iniziativa prevista per l’anno in corso, è l’organizzazio-ne di un torneo di calcetto.Per maggiori informazioni contattare il presidente PaolinoD’Anna al n. 366-6775499 o via mail a [email protected].

Consiglio Direttivo

Presidente: Paolino D’Anna

Vicepresidente: Salvatore Mazzocchi

Segretario: Roberto Russo

Tesoriere: Igino Negro

Direttore sportivo: Egidio Ventriglia

Consiglieri: Mario Ventriglia, Stefano Bandieramonte,Francesco Cotticelli, Giuseppe Sacco, Anto-nio Amabile e Raffaele Speranzon

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Quelli di…I l venerdì sera l’appuntamento clou per i tifosi napoletani è Extra Time -

Zona Napoli, la trasmissione dell’Associazione Italiana Napoli Club, ideatadal suo presidente Saverio Passaretti, che va in onda alle 22 sugli schermi di

Lunasat e Tv Luna, introducendo il week-end calcistico del Napoli, e non disde-gnando un commento sul momento della Champions League. Il programma, condottoda Massimo D’Alessandro, giornalista di Radio Marte, si avvale della presenza fissa dei gior-nalisti Fabrizio Piccolo e Marco Martone e dell’opinione dell’allenatore-giornalista Sergio Curcio. Nelle ultime due puntate sonostati ospiti i giornalisti Carmine Martino Carlo Cristarelli, Daniele Decibel Bellini, speaker dello Stadio San Paolo, il cantante TonyColombo e i Chiattoni Animati, duo comico canoro che realizza parodie di canzoni legate alle vicende azzurre. La trasmissioneoffre la possibilità ai tifosi di interagire con gli ospiti, intervenendo in diretta componendo il numero 0823-099675 dalle 22.30alle 24 e vincere una maglia di uno dei campioni del Napoli. Il programma va in onda tutti i venerdì in diretta dalle 22.30 suLunasat (canale 888 Sky) e su Tv Luna (digitale terrestre). Le repliche sono: il venerdì alle 24 su Tv Luna e alle 00.30 su Lunasporte il sabato alle ore 16.30 su Lunasat (canale 888 Sky).

Foto: Ph Mario Passaretti

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