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SCHERMA DIEGO OCCHIUZZI OTTIENE IL PASS PER RIO BIMESTRALE DI CULTURA SPORTIVA AERONAUTICA ANNO 3 – N. 1 Azzurro Sport BEACH VOLLEY BENE IN BRASILE I BEACHER DELL’A.M.

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SCHERMA

DIEGO OCCHIUZZIOTTIENE IL PASS PER RIO

BIMESTRALE DI CULTURA SPORTIVA AERONAUTICA ANNO 3 – N. 1

Azzurro Sport

BEACH VOLLEY

BENE IN BRASILEI BEACHER DELL’A.M.

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Eccoci qui con un nuovonumero che presen-tiamo all’esame dei let-tori, giudici severi eimparziali del nostro la-

voro. Proprio per loro abbiamo cer-cato di “confezionare” una serie diarticoli che andassero a stimolareanche i palati più esigenti. Il perché diquesta continua ricerca sta nellascelta che ci ha portato ad affrontarela sfida di produrre un giornale di“carta” in un periodo dove il digitalesembra non avere rivali. Ma passiamoai fatti, quelli raccontati dai nostri col-laboratori e iniziamo dalla copertinadedicata allo schermidore dell’Aero-nautica Militare Diego Occhiuzzi, cheha conquistato l’ultimo pass dellaScherma per le prossime Olimpiadi diRio de Janeiro, dove cercherà, in-sieme ai suoi compagni, di arricchireil medagliere italiano. A proposito dimedaglie, non poteva mancare il no-stro “borsino”: facendo ricorso alleprevisioni e anche ad un po’ di sanafortuna, cercheremo di tenervi aggior-nati sui possibili podi italiani nell’im-portante appuntamento brasiliano,nella speranza che questa estate i no-stri atleti ci regalino tante soddisfa-zioni. Proprio come quelle che sonoarrivate da Ancona, dai Campionati

Assoluti Indoor di Atletica Leggera,vera e propria fucina di nuovi cam-pioni, da dove sono arrivate tante con-ferme e qualche novità perl’Aeronautica Militare. Non potevamodimenticare Giuseppe Ottaviani,l’atleta centenario con un passatonella Forza Armata Azzurra, che aSanremo, indossando la tuta del Cen-tro Sportivo di Vigna di Valle donata-gli, ad honorem, dal Capo di StatoMaggiore, ha regalato vere e propriepillole di saggezza deliziando il pub-blico dell’Ariston con i suoi segretisulla longevità e sulle pratiche spor-tive. Al di là dell’evento mediatico, Ot-taviani rappresenta per noi un vero eproprio modello che si rifà ai nostri va-lori e che vorremmo diventasserosempre più il motore che muove l’af-fascinante mondo dello Sport. Non fi-nisce qui, perché abbiamo riservatouno spazio all’equitazione per presen-tare il Fei European Eventing Cham-pionship for Young and Juniors che siterrà il prossimo settembre a Monteli-bretti (Roma), di cui siamo, fiera-mente, media partner. E poi il Tennise il Torneo 6 Nazioni, solo due deglialtri argomenti che abbiamo trattatoin questo ricco numero. Non ci rimane che augurarvi, comesempre, una buona lettura!

IL DIRETTORE

EDITORIALE

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SOMMARIOAzzurro Sport 1/2016

10Atletica Leggera

L’Aviere Mohad Abdika-dar ai Campionati As-

soluti Indoor diAncona, oltre l’Oro sui

1.500m, ha vinto anchela Medaglia d’Argento

negli 800m, conferman-dosi il più in forma delmezzofondo italiano.

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Azzurro SportPeriodico bimestraledi cultura sportiva aeronauticaIscritto al n. 292/2013 del Registro Stampapresso il Tribunale Civile di Roma

Anno 3 –numero 1 – febbraio 2016EditoreAssociazione IDEAE in collaborazione con AVIATOR SRLvia Gianfilippo Usellini, 434 00125 RomaDirettoreAlessandro CornacchiniDirettore ResponsabileAlessio PianoRedazionevia Gianfilippo Usellini, 434 00125 RomaFax. 06.89280466 - [email protected]

Consiglio TecnicoPresidente: Alessandro LoiudiceMembri: Marzia Caravelli, Giuseppe Carella, Andrea Colotti,Antonio D’Urso, Andrew Howe, Fabrizio Leoni, Dario Magagnini, Valentina Marchei, Elisa Santoni

© Proprietà letteraria, artistica e scientificariservata. Per la riproduzione anche parzialedi quanto pubblicato su Azzurro Sport oc-corre citare la fonte.

StampaArti Grafiche Celori – TerniFinito di stampare nel mese di marzo 2016

foto di copertina: Angelo Lanza

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28 UN MESE OK PERLE DONNE DEL TENNISUn febbraio da incorniciare per ilTennis Femminile italiano

32 L’ALIMENTAZIONEDI NOVAK DJOKOVICI segreti a tavola del noto cam-pione internazionale di Tennis

36 IL DOSSIER PERROMA2024 Presentato il Dossier per la candi-datura di Roma ai Giochi del 2024

16 MARCHEI-HOTAREK CONQUISTANO VIENNA

L’ATLETA CENTENARIO IL FUTURO È QUI

BENE I BEACHER A.M. IN BRASILE 8

2218

40 SI AVVICINANO LEOLIMPIADI DI RIOUn punto di situazione verso iprossimi Giochi Olimpici

46 TORNEO SEI NAZIONI L’Inghilterra fa il Grand Slam, bruttala prova dell’Italia

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Pillole di Sport

Èil vicecampione olimpico di Londra 2012, l’Aviere Diego Oc-chiuzzi, l’ultimo azzurro della scherma qualificato per Rio.L’atleta del Centro Sportivo ha conquistato il pass per Riograzie al podio nel Grand Prix FIE di sciabola a Seul. Oc-chiuzzi ha vinto la sfida con l’altro azzurro Luca Curatoli a

cui purtroppo la città coreana non ha portato fortuna. Lo schermidore dell’Aeronautica Militare dopo aver sconfitto all’esor-dio di giornata l’altro italiano Riccardo Nuccio, è approdato al tabel-lone dei 16 superando per 15-10 il bielorusso Buikevich, ha eliminatopoi il britannico James Honeybone col punteggio di 15-13. Con lostesso punteggio, ai quarti di finale, si è imposto sul russo Kamil Im-bragimov, in rimonta da 9-11. In semifinale Diego ha subito un’ina-spettata sconfitta 15-12 dall’iraniano Abedini, ma il terzo posto portail 34enne napoletano alle prossime Olimpiadi. Luca Curatoli invece dopo aver vinto per 15-4 il primo match controil francese Remi Senegas, è stato fermato dal tedesco Matyas Szabocol punteggio di 15-14. La stoccata decisiva in favore del portacoloridella Germania, ha quindi interrotto il suo cammino del nella stradaverso Rio. L’aviere dell’Aeronautica Militare ha rivolto un pensiero al suo amicoe rivale Curatoli: «Voglio fare i complimenti a Luca perché è fortissimoed avrà sicuramente un futuro pieno di successi».«Devo ringraziare – dichiara ancora a caldo Occhiuzzi – soprattuttoGigi Tarantino che è stato la mia guida schermistica ed è per me ungrandissimo amico e con il suo impegno e la sua conoscenza è riu-scito a trascinarmi in Brasile». Con Occhiuzzi, infatti, vola a Rio ancheil suo maestro, l’ex azzurro Gigi Tarantino, che aveva partecipato acinque edizioni da atleta. «Per me è un momento bellissimo – ha con-cluso Occhiuzzi – è un giorno speciale che va festeggiato, perchépartecipare alla terza Olimpiade è qualcosa di unico!».

Claudia Bacci

SCHERMA

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Occhiuzzi conquista l’ultimo pass per Rio!Si va a Rio! Il vicecampione olimpico della Sciabola,al Grand Prix FIE di Seul ha conquistato un Bronzoche gli è valso la qualificazione alle prossime Olim-piadi di Rio de Janeiro. Con il suo nome è stato com-pletato il team della Scherma italiana.

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In occasione dello CSIO a cinque stelle di AL Ain (Emirati Arabi– 18-21 febbraio), grande prestazione del 1°Av. Sc. Emilio Bi-cocchi che inizia la stagione all’aperto nel migliore dei modi. Ilcavaliere toscano, dopo essere risultato il migliore degli azzurrinella Coppa delle Nazioni, (1-4 lo score nelle due manche)

chiusa dall’Italia al quinto posto, nell’ultima giornata sigla uno splen-dido secondo posto nel Gran Premio conclusivo del concorso. Sem-pre in sella ad Ares, l’atleta in forza al Centro Sportivo A.M. ha chiusocon un percorso netto entrambe le manche di gara, rimanendo dipochissimo alle spalle del vincitore, l’egiziano El Zoghby, che ha fer-mato il cronometro sul tempo di 46.67 contro i 47.08 dell’azzurro.Continua, dunque, la serie delle prestazioni positive di Ares, un ca-vallo nel quale Bicocchi e la Federazione Sport Equestri credonomolto, dopo il Bronzo ai Campionati Italiani 2015 e le vittorie dei GranPremi degli CSI a tre stelle di Megeve e Bagnaia.

SALTO OSTACOLIBicocchi in grande forma negli Emirati Arabi

Dopo ben 868 giorni dalla sua ultima gara Andrew Howe ètornato a saltare. È successo lo scorso 14 Febbraio a Go-teborg nel corso del meeting indoor HäcXksan dove il pri-matista italiano assoluto ha esordito atterrando a 7,54,un salto eseguito con facilità e scioltezza. Poi quando il

trentenne dell'Aeronautica ha provato a forzare la rincorsa è incappatoin tre nulli. Sono stati solo quattro i salti che Andrew ha voluto tentareper provare lo stato di forma. Poi il tecnico Yannick Tregaro, il coachche lo segue in Svezia da un anno, ha deciso di concludere quello chedoveva essere soprattutto un test di allenamento. Howe ha affidatoil commento di questo esordio ai 140 caratteri di Twitter: «E' stata laprima gara dove ho cambiato la gamba di stacco. Non era la misurache volevo, anche perchè so di valere molto di più. Sicuramente andràmeglio la prossima volta». Siamo tutti con te Andrew non mollare!

Claudia Bacci

ATLETICA LEGGERAAndrew Howe salta 7,54 in Svezia

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Sorridono all’Aeronautica le tre giornate di gare della se-conda prova di qualificazione nazionale ai Campionati Ita-liani assoluti 2016 che hanno preso il via venerdì 26febbraio scorso al Pala Resia di Bolzano. Nella giornatadi apertura en plein per i portacolori del Centro Sportivo

A.M. che si aggiudicano sia la prova di Fioretto che quella di Sciabolamaschile. Nel Fioretto, tra i 125 partecipanti, successo per l’AviereCapo Lorenzo Nista, che in finale si impone sul portacolori delleFiamme Gialle Valerio Aspromonte per 15-11, mentre l’Aviere CapoAlessio Foconi si arrende ai quarti di finale, concludendo la prova alsesto posto. Nella Sciabola vittoria per il 1°Aviere Scelto Diego Oc-chiuzzi che in finale si impone sul poliziotto Luca Curatoli al terminedi un acceso incontro terminato 15-14 in favore del vice campioneolimpico di Londra 2012. La seconda giornata, completamente de-

dicata alle prove femminili, annovera l’ottimo terzo posto ottenutonella prova di Fioretto ottenuto dal Serg. Valentina Cipriani che si ar-rende in semifinale alla finanziera Alice Volpi, che nei quarti avevabattuto anche l’altra portacolori dell’Aeronautica, l’Aviere Capo Va-lentina De Costanzo, finita poi al 6 posto, con la vittoria dell’olimpio-nica Arianna Errigo (C.C.). Ancora un sesto posto per l’Aviere CapoSara Carpegna nella prova di Spada che ha visto il successo di Fran-cesca Quondamcarlo (Fiamme Azzurre), mentre nella Sciabola soloottava il 1°Aviere Scelto Alessandra Lucchino, nella gara vinta dalCarabiniere Livia Stagni. La giornata conclusiva, interamente dedi-cata alla Spada maschile, per via dei 249 spadisti iscritti, vede dinuovo tornare l’Aeronautica Militare sul gradino più alto del podiograzie al Sergente Paolo Pizzo che si impone in finale sul poliziottoAndrea Santarelli col netto punteggio di 15-10.

SCHERMASeconda prova di qualificazione open a Bolzano

Il “Biel Athletics” Meeting di Magglingen di inizio feb-braio registra l’eccellente prestazione del PrimoAviere Lorenzo Perini che realizza per ben due volte ilproprio record personale. In batteria, il giovane atletaazzurro si era aggiudicato nettamente la batteria dei

60hs in 7.86, abbassando così di due centesimi il 7.88 dalui centrato in due occasioni ad Ancona, nel 2014 e nel2015. Ma è in finale che il 21enne ostacolista dell’Aeronau-tica Militare da il meglio di sé, aggiudicandosi la gara conlo splendido tempo di 7.79, diventando il secondo italianodi sempre tra gli under 23. Nove centesimi di progressonell’arco di un paio d’ore per l’azzurro che l’anno scorso haconquistato la Medaglia di Bronzo agli Europei under 23 sui110 ostacoli, dopo l’Argento continentale juniores del 2013.In campo femminile, ottima prestazione anche per l’AviereScelto Martina Amidei che in 7.47 firma il suo secondo ri-sultato in carriera sulla distanza dei 60mt, conquistando ilgradino basso del podio.

ATLETICA LEGGERA“Personal Best” per Lorenzo Perini sui 60hs

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La “Cargraphik Half Marathon” di Barletta era eresta “proprietà privata” del Sergente DomenicoRicatti. Il portacolori dell’Aeronautica Militare siaggiudica, infatti, anche la terza edizione dellamezza maratona di Barletta, con il crono di

1h06’28”, bissando i successi ottenuti nel 2014 e nel 2015sulle strade della sua città. «Correre e vincere tra la miagente – ha sottolineato un emozionato Ricatti – è qualcosadi speciale. Mi regala sensazioni fantastiche, difficili daspiegare con le parole».

MARATONARicatti trionfa ancora nellasua Barletta

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Lo scorso 21 marzo a Cassino sono andati inscena i campionati italiani di Marcia. L’aviere Fe-derico Tontodonati si è aggiudicato, per la se-conda volta in carriera, il titolo italiano della20km. Il marciatore torinese dell’Aeronautica Mi-

litare in questa giornata da incorniciare fa registrare ancheil suo primato personale con l’ottimo tempo di 1h21:56.Prova giudiziosa quella dell’atleta del Centro sportivo di Vignadi Valle, che rimane sempre nel gruppetto di testa fino al 10km, poi, per lui è una gara solitaria dove forza il ritmo sol-tanto quando percepisce il tentativo di rientro di FrancescoFortunato, 2° classificato con 1h22:57. In vista delle Olimpiadi, l’unico atleta pre convocato dal set-tore tecnico nazionale è Marco De Luca per la 50km; tra i cri-teri per il completamento delle squadre della 20km e della50km farà fede la Coppa del Mondo di Marcia che si svolgeràa Roma il 7-8 maggio dove è richiesto un piazzamento tra iprimi otto atleti. Quindi che dire, in bocca al lupo Federico per questo impor-tantissimo appuntamento!

Emiliano Sole

ATLETICA LEGGERATontodonati campione italiano nella 20km

Nottata indimenticabile quella dello scorso 20 marzo per l’Atletica Leg-gera italiana. Gianmarco Tamberi vince i Campionati Mondiali indoora Portland, negli Stati Uniti, nella specialità Salto in Alto. Tamberi èstato l’unico atleta a saltare la misura di 2,36, al termine di una garadifficile, nella quale l’azzurro ha rischiato i 2,29 e i 2,33 al terzo tenta-

tivo, prima di sfoderare quel meraviglioso salto vincente. Gianmarco Tamberi è ilsesto azzurro a fregiarsi del titolo di Campione del Mondo indoor nella ultratren-tennale storia della manifestazione, quindici anni dopo l'ultima volta (a Lisbona2001 Paolo Camossi fu Oro nel Triplo). Per il fenomeno marchigiano in forza alleFiamme Gialle si materializza, così, il primo titolo iridato, coronamento di una sta-gione al coperto vissuta da autentico dominatore. L’Argento è andato al britannicoGrabarz (2,33), il Bronzo allo statunitense Kynard (stessa misura). Marco Fassi-notti dell’Aeronautica Militare, rientrato dopo l’infortunio, è nono con 2,25. Unadelle più belle imprese di un azzurro negli ultimi due decenni. Avvolto nel tricolore,Il campione è passato da un canale tv all’altro, raccontando la meravigliosa av-ventura del suo Oro mondiale. In pedana, dove si è esibito con il suo caratteristico“halfshave”, la barba rasata solo sul lato destro e il volto diviso a metà dal palmodella mano, Tamberi ha raccontato: «È una sensazione fantasticabvincere così,quando riesci a tirare fuori la grinta, la rabbia, a trascinare il pubblico, è ancorapiù bello». Ora aspettiamo Gianmarco, e speriamo anche il nostro Fassinoti, pro-tagonisti all’Olimpiade di Rio.

Claudia Bacci

ATLETICA LEGGERATamberi campione mondiale indoor!

Dal 18 al 20 marzo scorso si sono svolti a Pe-saro il Campionato Italiano Velocità sulla pistaindoor di Pattinaggio a Rotelle. La proverbialeaccoglienza e le bellezze storiche di Pesaro, in-teressante e dinamica cittadina sulle costa

adriatica, sono state lo straordinario proscenio delle mi-gliori espressioni del pattinaggio da corsa italiano. All’Adriatic Arena, le cui incombenti tribune, peraltro bengremite da un entusiastico e colorito pubblico, non hannoper nulla spaventato i nostri migliori atleti nazionali maneanche i coraggiosi e velocissimi ragazzi delle categoriegiovanili; hanno visto, come da pronostico, trionfare la“cannibale” atleta dell’Aeronautica Militare Francesca Lol-lobrigida, che ha vinto il suo ennesimo titolo italiano conuna gara delle sue durante la quale è rimasta in testadall’inizio alla fine. Il 1a Av. Lollobrigida Francesca ha conquistato il titolo tri-colore nella specialità dei 5000 m a punti, dominando lagara fin dallo start e lasciando ben poco al caso e alle av-versarie.

Claudia Bacci

PATTINAGGIOLollobrigida titolo assoluto nei 5000m

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Ottimo esordio stagionale per Marta Menegatti eViktoria Orsi Toth che conquistano il quinto postonell’ambito Slam di Rio de Janeiro. In campo ma-schile eccellente la prova del duo Lupo-Nicolai chesi piazza al secondo posto nell’open di Vitoria.

BENE I BEACHERDELL’AERONAUTICA

IN BRASILE 8 Azzurro Sport 1/2016

beach volley

di Claudia Baccifoto Paolo Caruana

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Nel prestigiosissimo torneo carioca svoltosidall‘8 al 13 Marzo sulle spiagge di Copaca-bana la coppia dell’Aeronautica Militare for-mata da Marta Menegatti e Viktoria Orsi Tothha conquistato un ottimo quinto posto. Marta

e Viki si sono dovuto arrendere nei quarti di finale alle te-desche Borger-Buthe per due set a zero, 21-16 e 24-22.Il primo set è stato molto meno equilibrato, nel secondole due azzurre hanno quasi sempre fatto gara di testa riu-scendo a portarsi avanti di quattro punti, ma non sono riu-scite a concretizzare per portare la partita al terzo edecisivo set. Nella giornata precedente gli Avieri Menegattie Toth erano stati straordinarie battendo negli ottavi di fi-nale una delle coppie favorite per arrivare a medaglia ov-vero la coppia di casa Larissa e Talita. Un vero e propriocapolavoro quello fatto dalle nostre ragazze che hannoestromesso dal torneo brasiliano forse la coppia più fortedel momento. Menegatti-Orsi Toth hanno giocato uno dei migliori matchda quando fanno coppia, battendo 2-1 le brasiliane. Primoset al limite della perfezione per le azzurre che tengonoalto il ritmo al servizio, riescono a recuperare diversi pal-loni in difesa e alla fine chiudono 21-17 a loro favore. Par-tita tiratissima anche nel secondo set con le brasilianeche si salvano nel finale riuscendo ad imporsi 21-19.Emozioni a non finire in un tie break tiratissimo chiuso aivantaggi con un muro sontuoso di Vicky Orsi Toth su Talita(16-14). È impresa! Peccato per la sconfitta nei quarti, co-munque le italiane chiudono il torneo al quinto posto chefornisce punti importantissimi in ottica qualificazione olim-pica. Il torneo di Rio de Janeiro è vinto dalla fortissima cop-pia statunitense Kerri Walsh e April Ross. Intanto cheMarta Meneggatti e Viktoria Orsi Toth erano in Brasile agiocarsi un posto per le prossime Olimpiadi in Italia veni-vano premiate negli Italian Sportrait Awards, un premiomolto ambito dagli sportivi ormai alla quarta edizione,nella categoria Rivelazioni Donne. Ottime notizie anche dal maschile dove con un ottimo se-condo posto si è conclusa la cavalcata nell’Open di Vitoria,Brasile, degli azzurri Paolo Nicolai e Daniele Lupo. La cop-pia dell’Aeronautica Militare in finale ha dovuto cedere aifortissimi campioni del Mondo Alison Bruno 2-0 (21-13,21-18), che si sono confermati ancora una volta i più fortia livello internazionale. Nella gara che assegnava il primoposto del torneo, i ragazzi del Centro Sportivo di Vigna diValle hanno faticato a reggere il ritmo degli avversari nelprimo set, mentre nel secondo hanno dato vita ad un beltentativo di rimonta. La sconfitta non cancella comunquele molte note positive emerse durante l’Open brasiliano,competizione che ha visto Paolo e Daniele in netta cre-scita rispetto al Grand Slam di Rio de Janeiro dove ave-vano ottenuto un deludente diciassettesimo posto. La seconda posizione, inoltre, consente agli azzurri di con-quistare tanti punti fondamentali per la qualificazioneOlimpica a Rio 2016. Insomma, i beacher dell’AeronauticaMilitare fanno ben sperare per il futuro e chissà che a Rionon arriva una inaspettata medaglia! n

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Atletica Leggera

di Claudia Baccifoto Paolo Caruana

CAMPIONATI ASSOLUTI INDOOR

Bene gli atleti dell’Aeronautica Militare

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Si sono svolti, ad Ancona, il 5 e 6 marzo scorsoi Campionati Italiani assoluti indoor di AtleticaLeggera. Molto beni gli atleti dell’AeronauticaMilitare che hanno portato a casa ben quattrotitoli assoluti e molti altri buoni piazzamenti.

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ICampionati italiani indoor diAtletica Leggera saranno ricor-dati soprattutto per la grandeprestazione di Gianmarco Tam-beri superstar dei Campionati di

Ancona. In un palaindoor mai cosìpieno come nella giornata conclusiva,e con un tifo scatenato sugli spalti,l’atleta delle Fiamme Gialle è volato aquota 2,36 m di fronte al pubblicodella sua città, a soli due centimetridal record italiano assoluto, raggiuntoproprio da lui pochi giorni prima in Re-pubblica Ceca 2,38 m. Il 23enne delle Fiamme Gialle mancal’assalto al muro dei 2,40 m, ma que-sta di Ancona risulta la miglior misuramai realizzata da un azzurro in Italia eun’altra bella riga sul suo curriculum,pronto per un ruolo da protagonistaalle prossime Olimpiadi di Rio. L’atmosfera che ha accompagnato laquarta vittoria consecutiva e il terzo

Nelle pag. d’apertura, tre dellequattro Medaglie d’Oro vinte aiCampionati Italiani di Ancona:da sinistra, l’Aviere Mohad Ab-dikadar (1.500m), l’Aviere Lo-renzo Perini (60m ostacoli) eAlessandro Sinno (Salto con

l’Asta). In questa paginal’Aviere Mohad Abdikadar oltrel’Oro sui 1.500m ha vinto anche

la Medaglia d’Argento negli800m, confermandosi il più informa del mezzofondo italiano.

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In questa pagina, Medaglia d’Oro nelSalto in Lungo per l’Aviere Stefano Tre-

migliozzi, che al quinto tentativo at-terra a 7,84 m, ipotecando il gradino

più alto del podio. Il saltatore dell’Aero-nautica diventa, così, il più vincente disempre nella rassegna, insieme all’ex

primatista nazionale Giovanni Evangeli-sti, a quota cinque successi. Nella pag.a fianco, buon secondo posto per la no-stra Dariya Derkach con la misura di6,29 m. Nella pagina seguente, in alto,

il campione del Salto in Alto delleFiamme Gialle Gianmarco Tamberi, su-perstar dei Campionati di Ancona, sottoinaspettata Medaglia d’Oro per il veloci-

sta Lorenzo Perini nei 60 ostacoli.

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tricolore di Gianmarco è stata elettriz-zante e coinvolgente: striscioni, cori etamburi per far volare in alto l’ormaipopolarissimo mister “half-shave”. «Oggi è stata semplicemente la cosapiù bella del mondo! Un palaindoorcosì pieno, con gente in tripla fila pervedere la mia gara me lo sognavo dinotte. 2,40 è una misura che non mifa più paura e oggi sento di averla af-frontata convinto e consapevole comenon mai». Queste le parole a fine garadi Tamberi che sicuramente sono benauguranti per piazzare finalmente unitaliano ai vertici mondiali, quello chemanca da troppo tempo nell’atleticaitaliana. Ma andiamo per ordine e rac-contiamo questi campionati italiani. Il primo titolo della 47esima edizionedegli Assoluti Indoor va proprio a unatleta dell’Aeronautica Militare l’AviereMohad Abdikadar. Il vicecampione eu-ropeo under 23 non fa sconti a nes-suno e quando arriva il momento dellavolata mette la freccia e sorpassa ilcoetaneo Soufiane El Kabbouri, fino aquel momento intraprendente batti-strada della gara. Tra i due finisce3:44.68 a 3:46.13. Altre buone notizienella giornata inaugurale di questicampionati italiani arrivano sia dal-l’Asta sia dalla Velocità per i nostri co-lori. Nella gara di Salto con l’Astaottima prestazione dell’atleta Alessan-dro Sinno, ormai una certezza dellaspecialità. Alessandro piazza un buon5,35 m, dieci centimetri in meno delrecente stagionale, che gli permette ditornare in cima al podio. Terzo il cam-pione italiano uscente, il sergenteMarco Boni, sempre del Centro Spor-tivo di Vigna di Valle. Quindi, in questaspecialità, un’ottima prestazione daparte degli atleti dell’Aeronautica Mili-tare, che si aggiudicano il primo e ilterzo gradino del podio. Sempre nellaprima giornata è arrivata un’altra me-daglia d’Oro per l’Arma Azzurra: l’arte-fice è l’aviere Lorenzo Perini nei 60 mostacoli. Una gara veramente avvin-cente, che l’atleta del Centro Sportivodi Vigna di Valle chiude con un ottimo7 sec 76’’ a soli 3 centesimi dal recordunder 23 di Laurent Ottoz (1991). Il21enne dell’Aeronautica conquista ilsuo primo titolo assoluto e fa sicura-mente ben sperare per il futuro. Nel-

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l'atmosfera elettrizzante del 2,36 di Gian-marco Tamberi, non mancano altre scintillenella giornata conclusiva dei 47esimi Cam-pionati Italiani Assoluti Indoor di Ancona,con altri acuti dai nostri atleti. Medaglia d’Oro nel Salto in Lungo perl’aviere Stefano Tremigliozzi, che al quintotentativo atterra a 7,84 m ipotecando il gra-dino più alto del podio. Il saltatore beneven-tano dell’Aeronautica diventa così il piùvincente di sempre nella rassegna, insiemeall’ex primatista nazionale Giovanni Evange-listi, a quota cinque successi. Altri buoni ri-sultati per gli atleti del Centro sportivo diVigna di Valle arrivano ancora dal mezzofon-dista Mohad Abdikadar, che pur facendosisorprendere sul finale da Gabriele Bizzotto,comunque raggiunge un buon secondoposto. Quest’ultimo traguardo sommato allamedaglia d’Oro nei 1500 m lo incorona,senza dubbio, il più forte in Italia nel mez-zofondo. Un’altra medaglia d’Argento arrivaquesta volta dalle donne, nel Salto in Lungo,dove la nostra Dariya Derkach conquista unbuon secondo posto con la misura di 6,29m. Insomma, una rassegna quella di An-cona che ha visto risultati importanti, a co-minciare proprio dagli atleti dell’AeronauticaMilitare, ciò fa ben sperare per il futurodell’Atletica italiana mai così in crisi comein questi ultimi anni. n

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Pattinaggio

L ’eleganza imperiale diVienna ha portatobene alla coppiaMarchei-Hotarek cheall’Albert Schultz Ei-

shalle della capitale austriaca è riuscitaa centrare la seconda affermazione in-ternazionale.

Un risultato per niente scontato vistal’agguerrita concorrenza, in primis deirussi, che dopo aver fatto incetta di titolinelle altre categorie (maschili e femmi-nili) hanno provato a “dar fastidio” alla

coppia italiana. Alla fine si sono dovutiaccontentare di un secondo posto conun distacco dalla prima piazza di 18punti. L’appuntamento austriaco nonpuò certo considerarsi come una delletappe più importanti del 2016, come di-mostra la partecipazione sotto le stimesoprattutto nella categoria femminile.Nell’arena viennese i due italiani hannopresentato, per la prima volta, il nuovoprogramma corto sulle note della “Car-men” di Bizet.

Un esordio che ha dato i suoi risultati

visto il primo posto registrato che peròdeve essere ancora “affinato”.

La caduta sul triplo lutz lanciato e iproblemi sulla spirale della morteesterna indietro potrebbero infatti es-sere determinanti nel prosieguo dellastagione; molto più fluido, invece, il pro-gramma libero.

Il 2016 è appena iniziato e non si po-teva partire con un risultato migliore; c’èancora da fare ma la strada intrapresadal duo Marchei-Hotarek sembra esserequella giusta. n

MARCHEI-HOTAREK

CONQUISTANOVIENNAfoto Colombo Pier

di Emiliano Sole

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ALL’ARISTON TUTTI IN PIEDI PERL’ATLETA CENTENARIOÈ salito sul palco di Sanremo Giuseppe Ottaviani,l’atleta centenario con un passato nell’AeronauticaMilitare, che ha svelato i segreti della sua longevitàdavanti al pubblico estasiato del teatro Ariston.

di Claudia Bacci

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Se ci piace immaginarela vita come un grandelibro e gli anni comeogni singola pagina diesso… possiamo senza

dubbio affermare che “la sua vitaè un libro storico di grande va-lore!”. Di chi stiamo parlando? DiGiuseppe Ottaviani, classe 1916…un secolo racchiuso nella vita diun solo uomo che, il prossimomaggio, compirà esattamente 100anni. Ospite d’eccezione allaprima puntata del 66esimo Festi-val della canzone italiana, Otta-viani è salito sul palco dell’Aristoncon indosso la tuta dell’Aeronau-tica Militare per testimoniarequanto: «Uno spirito positivo e unacostante attività fisica possano

fare bene alla salute e influiresulla longevità». Ottaviani impe-gnato nell’Atletica Leggera dallafine degli anni 80 ad oggi, ha col-lezionato, nella categoria master,ben 46 titoli assoluti e 5 mondiali.«L’amore per Alba, mia moglie,fare le cose con gioia, la curiositàche è il sale del sapere e tenermisempre in movimento – ha svelatoil recordman – sono il vero segretodella mia longevità». Come atletasi è cimentato con ottimi risultatiin diverse discipline: velocità, lan-cio del peso, salto in lungo, saltoin alto e salto triplo. Il pluricam-pione ricorda sempre con piacereil suo passato trascorso tra le filadell’Aeronautica Militare durantela seconda guerra mondiale. Una

Nelle pag. di apertura,Giuseppe Ottaviani con latuta del Centro Sportivodi Vigna di Valle ospite

alla 66esima edizione delFestival di Sanremo. Inalto a destra, una delle

tante gare vinte dal-l’atleta centenario.

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passione, quella per l’Arma Az-zurra, che non l’ha mai abbando-nato, come svela lui stessodurante l’intervista condotta daCarlo Conti a Sanremo: «Ancoraoggi quando sento volare un aero-plano devo vederlo, perché nesono sempre innamorato». Nel 2014 il generale Pasquale Pre-ziosa, allora Capo di Stato Mag-giore dell’Aeronautica, gli ha

donato, ad honorem, la tuta delCentro Sportivo dell’AeronauticaMilitare di Vigna di Valle. Con in-dosso nuovamente la sua amatadivisa, anche se questa volta delgruppo sportivo, l’atleta continua acollezionare record, tra i più recentiquello di quest’anno: primo ita-liano nella storia dei Master che hapartecipato a un Campionato asso-luto Indoor categoria M100 stabi-

lendo due record nazionali, nelsalto in lungo con 1,36m e nei60m con 21"63.La standing ovation dell’Aristonrende giustizia all’aviere o meglioal super atleta che a cento anni haancora la forza e la voglia di met-tersi in gioco anche nell’ambitosportivo perché, come lui stessoafferma con soddisfazione, «Losport è vita!» n

Giuseppe Ottaviani, pre-sente ai Campionati di

Ancona, immortalato in-sieme ai due campioni

italiani dell’AeronauticaMilitare Stefano Tremi-

gliozzi, nel salto illungo, e l’Aviere MohadAbdikadar nei 1500m.

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di Daniela Cursi

IL FUTURO E’ QUIParte il conto alla rovescia per i Fei European EventingChampionship for young riders and juniors 2016.

Appuntamento a Montelibretti dal 22 al 25 settembre. Azzurro Sport crede molto nell’attività giovanile e sarà

media partner di questo prestigioso evento.

equitazione

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Il futuro affonda le radici nel nostropresente perché comincia a viverecon il sogno di oggi. È un po' questoil senso dei Fei European EventingChampionships for young riders and

juniors 2016, sfida continentale di com-pleto riservata ai giovani talenti. Un con-fronto sul campo che ha il sapore dellacrescita sportiva delle nuove leve che ungiorno, forse, sfileranno come seniores conla maglia azzurra, ai Giochi Olimpici 2024,magari proprio in Italia.

È GIA’ SUCCESSOAnna Casagrande, Marina Sciocchetti, Ste-fano Brecciaroli e Vittoria Panizzon. Sonosolo alcuni degli esempi sportivi di meda-glie europee giovanili cui sono seguiti suc-cessi, o più genericamente partecipazioniolimpiche. E restando per un attimo suiportacolori a cinque cerchi, accade so-vente che la passione del completo si tra-mandi, di generazione in generazione,sotto lo stesso tetto. Per fare alcuni nomi:il cavaliere olimpionico Francesco Girardi(Seoul ’88 e Barcellona ’92) e i suoi duefigli, Fosco e Maria Sole; Marina Scioc-chetti (bronzo a squadre ai Giochi Olimpicidi Mosca) e sua figlia Matilde; FedericoRoman, ultimo campione olimpico italianoper la disciplina del completo (Mosca1980) e i suoi figli Luca e Pietro. Roman,in particolare, ha visto crescere suo figlioLuca (medaglia di Bronzo a squadre agliEuropei juniores 2000, Argento individualeagli Europei young riders 2006 e 15.moagli Europei Seniores 2015) fino a vederloin lizza federale, oggi, per la preparazioneolimpica a Rio 2016. Lo stesso vale per ilsuo secondo figlio Pietro (campione ita-liano seniores 2014), anche lui impegnatoa guadagnare punti Fei utili per accederealla sfida a cinque cerchi. «Frequente-

mente accade - ha dichiarato Roman - chela passione sportiva si tramandi di padrein figlio come una parte di DNA. Personal-mente, come tecnico o supervisore deimiei figli, posso anche ammettere che ildualismo del rapporto padre-istruttore/fi-glio-allievo crei non poche difficoltà nellagestione di tensioni sportive, inevitabil-mente spesso trascinate in ambito dome-stico. Detto questo, il coinvolgimentofamiliare porta anche numerose emozionie soddisfazioni condivise. Come padre ecome istruttore - ha aggiunto - ho sempretrasmesso questo concetto: lo sport èl’estremizzazione della meritocrazia. In talsenso la disciplina del completo, cometutti gli sport, insegna a rispettare le regolee ad accettare che qualcuno possa esseremigliore di te, senza perdere la voglia di im-pegnarsi di più. Quindi faccio il tifo per imiei figli e per tutti gli atleti compresi nellalong list federale, confidando di poter ve-dere una squadra italiana ai Giochi Olim-pici di Rio».

OCCHI PUNTATI SUI GIOVANI DEL COMPLETONon c’è dubbio che i Fei European Even-ting Championships for young riders andjuniors siano un trampolino di lancio versole sfide di vertice del comparto seniores.Lo conferma Federico Roman: «Non solochi vince, ma chi partecipa ai CampionatiEuropei giovanili, vive un contesto che creai presupposti, fatti di esperienza tecnica epsicologica, necessari ad affrontare lesfide di domani. Mi riferisco all’opportunitàagonistica e sportiva inserita nella vita co-rale di squadra, che permette a un atletadi mettere alla prova il suo autocontrollo.Sappiamo bene - conclude - che la capa-cità di gestire le emozioni fa la differenzain tutti gli sport».

MONTELIBRETTI CHIAMA EUROPA E L’EQUITAZIONE URLA #WEWANTROMARoma aspetta di accogliere i completistiunder 21 di tutta Europa presso le strut-ture del Centro Militare di Equitazione diMontelibretti (dal 22 al 25 settembre), con-fidando di poter dare il suo contributo allacrescita del movimento sportivo equestre.Un sentimento oggi più che mai attuale,che vive in simbiosi con il countdown perRio de Janeiro e con la candidatura diRoma alle Olimpiadi 2024. Ospitare leOlimpiadi, per qualsiasi città del mondo, èl’opportunità di cambiare la propria pelle,di ripristinare quartieri, strutture urbane eimpianti sportivi. Tra questi ultimi, tornanoa far parlare di se i Pratoni del Vivaro. Ildossier presentato dal Comitato PromotoreRoma 2024 a Losanna inserisce, infatti, leseguenti strutture equestri: Piazza di Sienaper salto ostacoli e dressage; Pratoni delVivaro per il completo. «È un sogno chevale doppio per tutti i completisti: le Olim-piadi a Roma e la rinascita dei Pratoni del

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Vivaro», ha commentato Federico Roman.«Ho vissuto ai Pratoni del Vivaro dal’76all’80 (anno in cui Roman vinse le Olim-piadi di Mosca, ndr), quindi per me, si puòdire che siano la mia seconda casa di vitae la mia prima casa sportiva». Le Olimpiadinon sono solo un’occasione di sviluppo ur-banistico e rurale, ma anche una vera epropria generale boccata d’ossigeno, fattadi opportunità sportive per tutte le ban-diere del mondo che, almeno in questoambito, sfilano e si sfidano con armi fattedi gioco, sudore e sacrificio, ben sapendoe accettando che vincerà il migliore. E se iGiochi Olimpici sono il raduno “sportivo” ditutti i paesi del mondo, i Campionati euro-pei giovanili di completo si tingono diun’emozione unica: accogliere le future ge-nerazioni d’Europa, che attraverso lo sportcrescono imparando a tirare fuori il mas-simo da loro stessi, tenendo sempre pre-sente il concetto di umiltà e di rispetto per

il cavallo. “«Lo sport – ha dichiarato il Pre-sidente del CONI Giovanni Malagò – è si-nonimo di crescita. Esso, infatti, insegnaai ragazzi il rispetto dell’avversario, delleregole e, come nel caso dell’equitazione, ilrispetto del cavallo e della natura. L’attivitàsportiva favorisce, per di più, l’integrazioneanche nelle realtà più difficili. Ma, oltre albagaglio di valori che porta con sé, lo sportpromuove anche un corretto stile di vita, ri-ducendo la possibilità che, in chi svolge lapratica sportiva, si manifestino diverse pa-tologie come, ad esempio, le malattie car-diovascolari, i tumori al colon o il diabetedi tipo 2. Esso, quindi, contribuisce signifi-cativamente alla riduzione della spesa sa-nitaria nazionale. Lo sport, inoltre –conclude Malagò – è un fattore di crescitaanche in termini occupazionali, grazie alletante figure professionali che stanno na-scendo e che noi abbiamo il compito di for-mare sempre più». n

La candidatura di Roma adospitare i Giochi del 2024può favorire ulteriormentetutto ciò ed essere ungrande acceleratore per il

nostro Paese, non soltanto in terminisportivi. Essa è una sfida che stiamo af-frontando tutti insieme, a partire dal pre-sidente della Repubblica e dairappresentanti del Governo che sono pie-namente coinvolti per trasformare in re-altà il nostro sogno a cinque cerchi.Riuscire a riportare l’Olimpiade nella Ca-

pitale, 64 anni dopo un’edizione che è ri-masta unica nella storia dei Giochi, è unamissione che abbiamo intrapreso per lanostra città, il nostro Paese e, soprat-tutto, i nostri giovani che devono poter so-gnare. A loro dobbiamo lasciare unalegacy, un’opportunità: qualcosa con cuiguardare il futuro con più ottimismo. L’Olimpiade a Roma, inoltre, consenti-rebbe di sanare alcune ferite della città,come lo Stadio Flaminio e le Vele di Cala-trava, ma anche di recuperare uno spaziocome Villa Ada e valorizzare ancora di più

venus uniche come Piazza di Siena e iPratoni del Vivaro. Inserendo nel dossierquesto sito storico dell’equitazione mon-diale, grazie anche al Demanio e al Co-mune di Rocca di Papa che oggi ne è ilproprietario, abbiamo interpretato al me-glio i desideri della federazione interna-zionale che auspicava di far tornare adisputare gare in quella stessa cornicescelta da Roma ’60. E, senza alcun dub-bio, posso affermare che i Pratoni del Vi-varo sono un punto di forza del progettoche abbiamo presentato al CIO.

MALAGO’«Pratoni del Vivaro punto di forza del progetto presentato al CIO»

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Luca Marziani Primo Aviere

Aeronautica MilitareITALIANA

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28 Azzurro Sport 1/2016

di Stefano Colotti

TENNIS FEMMINILEUN MESE DA URLO!

Roberta Vinci regina di San Pietroburgo

Roberta Vinci conquista aSan Pietroburgo il 10° ti-tolo in carriera, il primodella categoria Premiere.La giocatrice tarantina, a

ridosso del suo 33° compleanno, si fa unbel regalo diventando la “zarina” del tor-neo russo. Roberta, dopo aver sofferto

molto con l’ungherese Timea Babos neiquarti di finale – match che ha visto duetie-break – ha sconfitto la serba Ana Iva-novic in due set. In finale ha trovato la pro-messa Belinda Bencic, la 18ennesvizzera designata da tutti come la futuraMartina Hingis del tennis femminile, giànella top ten nonostante la giovanissima

età. Qui l’azzurra ha fatto valere tutta lasua esperienza, riuscendo a prevaleresulla maggiore freschezza e potenza ågioco della rivale, chiudendo il match conun perentorio 6-3 6-4. Attualmente allaposizone numero 13 del mondo, la Vincidopo questo torneo entra meritatamentenella top ten. n

foto Eurosport

tennis

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Sara Errani trionfa a Dubai

Sara Errani fa la voce grossa aDubai, conquistando il primotitolo della stagione , il nono incarriera. La bolognese sfruttale cadute delle altre big in ta-

bellone come Simona Halep, Garbine Mu-guruza e Petra Kvitova, arrivando asopresa ad alzare il titolo. Al terzo turnoSara sconfigge la Shedova, riuscendo a

“vendicare “la ex compagna di doppio Ro-berta Vinci, eliminata proprio dalla kazakaal turno precedente. Nei quarti di finalel’azzurra supera in rimonta al terzo setl’americana Madison Brengle, numero 60del ranking, per poi imporsi in semifinalein due set secchi su Elena Svitolina. Per as-surdo la partita più facile da vincere per laErrani è stata proprio la finale, dominata

per 6-0 6-2 su Barbara Stricova. Partitasenza storia che probabilmente ha visto latennista della Repubblica Ceca molto pro-vata dai match precedenti e già appagataper aver raggiunto una finale da numero46 del mondo. La Errani al contrario, da giocatrice con-creta che è, è sempre molto brava a sfrut-tare le occasioni che gli si presentano. n

Non si poteva chiedere di più alle ragazze del tennis italianoche nel mese di febbraio, a ridosso di due settimane, hannoportato a casa tre titoli, rilanciandosi verso le posizioni

che contano. Si tratta dell’esperta Roberta Vinci, la concretaSara Errani e la rediviva Francesca Schiavone, se vogliamo

fare una citazione con l’attuale cinematografia.

foto Sara Errani

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Francesca Schiavone mai doma

Acompletare il tris servito dal ten-nis femminile italiano nel mese difebbraio è stata Francesca Schia-vone, trionfatrice nel torneo diRio De Janeiro.

La leonessa, che a 35 anni compiuti èscivolata alla posizone 130 del mondo,torna a ruggire tornando ad alzare un tro-feo dopo 3 anni di digiuno. In finale l’azzurra ha prevalso sulla statu-nitense Shelbie Rogers, con il punteggiofinale di 2-6 6-2 6-2. n

Un inizio di 2016 chefa sicuramente ben sperarei colori italiani!

foto Outdoorblog

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32 Azzurro Sport 1/2016

scienza e salute

TUTTI A TAVOLA CONNOVAK DJOKOVIC

di Antonino Lo PrestiFoto Sporting news

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Le strategie alimentaridi un campioneper l’eccellenzapsico-fisica

Dopo Agassi, Becker, Nadal, ealtri famosi tennisti anche ilcampione serbo Djokovic si rac-conta in un libro dal titolo ita-liano il “Punto Vincente” edito

da Sperling e Kupfer. Il libro, particolare nelsuo genere, non tratta di tennis bensì dellaconvinzione che la dieta possa fare la diffe-renza nello sport come nella vita. È notoormai che “Nole”, da alcuni anni, ha adot-tato un regime alimentare specifico privo diglutine e latticini. Nelle pagine del libro si entra nei dettaglidel suo regime dietetico e dello stile di vitaquotidiano, spiegando quegli accorgimentialimentari che gli hanno consentito di otte-nere quel benessere psicofisico richiestoper raggiungere l’apice del tennis mondiale.I meriti della sua trasformazione sono attri-buiti al Dott. Igor Cetojevic, nutrizionistaserbo e residente a Cipro, che dopo aver ef-fettuato un particolare test kinesiologicosulla variazione di sforzo muscolare in pre-senza di ipersensibilità ad una sostanza ali-mentare (distendere e fare pressione con ilbraccio destro tenendo nella mano sinistrauna fetta di pane premuta allo stomaco)convinse il campione del tennis a rinunciareal glutine per 14 giorni. Djokovic, all’inizioincredulo, si sentì subito dopo molto meglio.Passate le due settimane, il medico glichiese di mangiare un bagel (pasta lievitataa forma di grosso anello) per effettuare lacontroprova; il risultato fu evidente comeegli stesso conferma «Mi sono sentito comese mi fossi svegliato dopo una sbornia». Itest di laboratorio per le allergie, infine, con-fermarono una forte intolleranza al glutinee ai latticini. Quindi niente pane, pasta epizza con la mozzarella. È dura per un figliodi pizzaioli abituato fin da piccolo con questisapori. «Ho mangiato – scrive il tennista –così tanta pizza per così tanti anni che so-

spetto di essermi procurato un’intolle-ranza al glutine e ai latticini. Peccato,perché la mia famiglia sapeva fareun’ottima pizza. All’inizio – prosegue –è stato difficile... poi le mie allergie sonodiminuite; l’asma è scomparsa; le miepaure e i dubbi sono stati sostituiti dallafiducia». Comunque non tutti i mali ven-gono per nuocere e se si accettano icambiamenti della vita con un atteggia-mento positivo c’è sempre un lieto fine:oggi la famiglia di Djokovic gestisce in Ser-bia una catena di ristoranti gluten-freechiamati proprio “Novak”. Il glutine è unaproteina contenuta in molti cereali, è unavera e propria “colla” che serve per renderemorbido il pane e la pizza e viene utilizzatain molti prodotti industriali come biscotti,pasta, dolci da forno, merendine e cracker.Il guaio è che quando si fa un abuso di ce-reali con glutine, questa “colla” si attaccanell’intestino tenue causando reazioni in-fiammatorie, gonfiori, problemi respiratori,crampi, e reazioni cutanee fino a diventareintolleranti e sensibili e, per chi è predispo-sto, alla celiachia. Ma se siamo quello chemangiamo, vediamo cosa mangia il cam-pione:Colazione: muesli e fiocchi d’avena senzaglutine, frutta secca, semi oleaginosi, fruttafresca, olio di cocco.Pranzo: pasta senza glutine di riso, di qui-noa e grano saraceno, avocado, verdurecon olio di oliva.Cena: pollo, tacchino, salmone selvatico,verdure, legumi con olio di semi di lino.Spuntini e Merende: frutta fresca, fruttasecca e frullati.Bevande: latte di riso e latte di mandorla,the verde con limone e zenzero e ogni tantoun bicchiere di vino rosso. Nel libro, Djokovicdice di bere molta acqua tiepida poichéquella fredda rallenta la digestione «devia il

sangue da dove vorrei che rimanesse e cioénei miei muscoli». L’equilibrio e la semplicitàsono alla base di questo tipo di alimenta-zione, una colazione da “re” molto nutrientee saziante ricca di vitamine e minerali, unpranzo da “principe” a base di carboidrati euna cena da “povero” con le proteine. Sinoti come le verdure sono sempre presentisia a pranzo che a cena; la frutta e i carboi-drati per offrire energia nella prima partedella giornata e proteine la sera per ripararei muscoli. Il corpo, digerendo bene, non siaffatica e assimila tutte le informazioni cheprovengono dal cibo trasformandole inenergia. Il tennista scrive «non avrei mai im-maginato che una nuova alimentazione po-tesse farmi sentire così bene, è intervenutoun fattore X che ha permesso al mio corpodi raggiungere le prestazioni di cui era ca-pace, senza più allergie ne sonnolenza». Sesi mangiano i cibi adatti alla nostra costitu-zione e nella giusta quantità chiunque è ingrado di ottimizzare le proprie prestazioni fi-siche e stare in salute. Non funzionano lediete miracolose alla “moda” o quelle ugualiper tutti, non esistono diete più salutari dialtre; ogni organismo reagisce col proprio

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34 Azzurro Sport 1/2016

metabolismo. Bisogna usare i sensi e l’in-tuito che ognuno di noi possiede, la sag-gezza alimentare dei bambini piccoli ne èun esempio, ascoltare il corpo e decidere ilproprio cibo, in sostanza sapere cosa ci fabene e cosa ci fa male. Si può scegliere at-tivamente di essere sani e felici senza es-sere soggetti passivi nelle scelte di vita.Novak dice: «Se non vi prendete cura del vo-stro corpo, questo vi invierà segnali: stan-chezza, insonnia, crampi, influenza,raffreddori e allergie e allora vi farete le do-mande che contano? Risponderete con sin-cerità e apertura mentale?». Tra i segreti del campione l’inizio della suagiornata: «La prima cosa che faccio quandomi alzo è bere un bicchierone di acqua atemperatura ambiente, la seconda vi sor-prenderà: mangio due cucchiai di miele.Ogni giorno». Il miele a cui si riferisce Djokovic è quellodi Manuka proveniente dalla Nuova Ze-landa un vero e proprio “cibo medicina”con effetti terapeutici che possiede carat-teristiche benefiche in particolare l'atti-vità antibatterica. Secondo il tennista sono quattro le regolefondamentali della salute che determi-

nano il suo modo di nutrirsi:1. Mangiare lentamente e in modo consa-pevole.2. Dare al corpo istruzioni chiare.3. Mantenere un atteggiamento positivo.4. Più qualità che quantità.La digestione inizia in bocca con la masti-cazione; se si mangia in fretta l’apparato di-gerente deve consumare molta energia perscomporre gli alimenti. Il cibo è informa-zione, dialoga con il nostro DNA e nutre lenostre cellule e i nostri batteri. Scegliere ilcibo naturale e di stagione, assaporare i sa-pori e mangiare con tranquillità senza pen-sieri negativi significa ottenere la massimaenergia dagli alimenti. La salute e il benessere sono alla portata ditutti noi, basta essere responsabili e consa-pevoli delle proprie scelte e ascoltare i se-gnali del corpo. Come nello sport, la vita ditutti i giorni è una vera e propria sfida alcambiamento. Superando i propri limiti e ipropri schemi mentali otteniamo un miglio-ramento della salute e del benessere. «Ciò che conta non è sapere se si deve cre-dere a questi approcci particolari o se-guirli – scrive Djokovic – ciò che conta èavere una mente aperta». n

In queste pagg. foto cheritraggono il campionedi tennis numero uno almondo Novak Djokovic.Grazie al suo regime ali-mentare ha superato unperiodo di crisi e attual-mente è detentore di 11titoli del Grande Slam.

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Casa dell’AviatoreCircolo Ufficiali

dell’Aeronautica Militare

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36 Azzurro Sport 1/2016

Attualità

Il Comitato Roma 2024, con uno show al Palazzo dei Congressi dell’Eur, ha presentato il Dossier di candidatura della Capitale alle Olimpiadi e Paralim-piadi. Un evento di grande importanza istituzionalecon l’obiettivo di condividere, oltre alla Vision delProgetto, il budget economico, le ricadute per l’oc-cupazione, le opportunità e i benefici per il Paese.

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di Arturo Violetta

«L a candidatura diRoma ad ospitare iGiochi Olimpici eParalimpici del2024 è una sfida

che sollecita le capacità progettuali delPaese, che ne mette alla prova visione,qualità e risorse, e per il successo dellaquale è indispensabile unità di intenti traistituzioni e cittadini, tra movimentosportivo e forze sociali, tra espressionidella cultura e delle professioni. Lo Sport è oggi componente vitale dellasocietà, dell'economia, della cultura,della formazione, e contribuisce a deli-neare l'immagine stessa di un Paese». Ilnumero uno del CONI Giovanni Malagòha voluto aprire “Wewantroma2024” conle parole del Presidente Sergio Matta-rella, contenute in una lettera fatta per-venire appositamente per l'importanteevento. Un sostegno e un incoraggia-

mento, quelli del Presidente della Re-pubblica, che non potevano certo man-care in un momento così delicato erilevante per il futuro del nostro Paese. Proprio così, perché l'opportunità dell'or-ganizzazione Olimpica, ad oltre 60 annidi distanza dall'esperienza precedente,porta con sé ricadute straordinarie checonsentiranno di arricchire Roma, di fa-vorirne lo sviluppo, modernizzando unacittà da troppo tempo ferma: una cre-scita che dovrà riguardare le infrastrut-ture e i servizi ma anche l'interacomunità cittadina.Più di mille invitati sono stati trascinatiin un vero e proprio viaggio nel tempo,dalle straordinarie Olimpiadi di Roma ‘60fino alle Olimpiadi del futuro. Ad alternarsi sul palco, insieme al presi-dente del Comitato Roma 2024 Luca diMontezemolo, al presidente del CONIGiovanni Malagò, al vicepresidente del

Comitato Luca Pancalli, alla coordina-trice generale Diana Bianchedi e alla re-sponsabile dei rapporti con gli atletiFiona May, la Medaglia d’Oro del Pugi-lato Nino Benvenuti, il maratoneta, Cam-pione Olimpico Stefano Baldini e l’attoreSergio Castellitto. Luca Cordero di Mon-tezemolo, nel suo intervento, ha svelatoi costi dell'intero progetto. Un budget di2,1 miliardi di euro sarà disponibile pergli impianti permanenti che resterannoalla città di Roma: Villaggio olimpico, Ibce  Main Press center, Cycling Arena,Parco naturalistico, Stadio Flaminio, Veledi Tor Vergata. «Il budget degli impiantitemporanei – ha detto il Presidente delComitato Promotore – sarà  di 3,2 miliaridi euro e comprenderà i costi di organiz-zazione e di gestione. Ma a questasomma dobbiamo aggiungere i ricavi.Qualora dovessimo vincere la gara dicandidatura olimpica, avremmo un mi-

ROMA 2024PRESENTATO IL DOSSIER PER LA CANDIDATURA

DELLA CAPITALE

1/2016 Azzurro Sport 37

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38 Azzurro Sport 1/2016

liardo di euro dal CIO. Considerandol'indotto generato tra contributi previ-sti, sponsor, biglietti e licensing pun-tiamo a pareggiare il costo degliimpianti temporanei». Saranno dieci lecittà coinvolte, oltre a Roma, per il tor-neo di Calcio. I giochi con questascelta e con la scelta di Cagliari per laVela “abbracceranno” l'Italia intera! Lacandidatura italiana, lo ricordiamo,sfida Budapest, Los Angeles e, soprat-tutto, Parigi. Non sarà, certo, un per-corso facile, ma tutti insieme ce lapossiamo fare. Del resto, per usare leparole di Sergio Castellitto, «questa èuna città che è rinata mille volte, rima-nendo sempre se stessa. Roma non ècome tutte le altre!». n

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40 Azzurro Sport 1/2016

di Lucio Fratta

La 35esima edizione dei Giochi Olimpici siavvicina e a Rio de Janeiro tutto, o quasi, èpronto per questo grande evento. Pro-viamo a fare il punto delle chance italianedi vincere le medaglie nella speranza dipoter bissare il successo di Londra 2012.

olimpiadi 2016

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1/2016 Azzurro Sport 41

Igiorni che ci separano dal 5 agosto,giorno dell’apertura della 31esimaedizione delle Olimpiadi, sono sem-pre di meno. Con il passare deltempo la lista degli atleti che pren-

deranno parte a questo importanteevento va via via definendosi e con essa il“borsino” delle probabili, o possibili, me-daglie. Non si tratta di una scienza esatta;come ci insegna la storia non sempre leprevisioni, anche quelle con le percentualipiù alte, si trasformano in risultati acqui-siti, ma vi avevamo promesso di mante-nervi aggiornati, e tant’è. Partiamo daun’analisi generale per avere un punto divista globale sulle possibilità della compa-gine azzurra. Prima di tutto va detto chenon ancora tutto è definito perché inmolte discipline la fase delle qualificazioninon è ancora terminata; in seconda bat-tuta ricordiamo che il nostro “punto di ri-ferimento” è il risultato delle precedentiolimpiadi, quelle di Londra, dove gli Azzurririuscirono a centrare l’ottavo posto nelmedagliere generale con 28 podi com-plessivi, di cui 8 ori. Un traguardo che,

stante le previsioni attuali, sembra difficileda eguagliare. In questo articolo parleremo solo delle di-scipline più “calde” ovvero dove le proba-bilità di arrivare al podio sono piùconcrete. Partiamo con la scherma che,grazie ai suoi risultati, è da sempre lapunta di diamante della squadra italianae per questo le aspettative sonno moltoalte. Potenzialmente gli schermidori ita-liani sono in pole in tutte le gare. Secondoil sito OA il tempio dello Sport le possibilitàdi conquistare 4 medaglie è quotata al40%, 50% per 5 podi mentre per i 6 nonsi supera il 20%. Le speranze è che si rie-sca a bissare il risultato di Londra, 7 piaz-zamenti ovvero un quarto delle medaglietotali, anche se sono in pochi a crederci.Il motivo fondamentale non è tanto lostato di forma degli atleti italiani, apparsodecisamente buono, ma sul fatto che ri-spetto all’esperienza inglese non si dispu-teranno le gare nelle specialità SciabolaMaschile e Fioretto Femminile in virtùdella rotazione delle gare a squadre pre-visto nel programma olimpico. Due spe-

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42 Azzurro Sport 1/2016

Nelle pagg. a fianco, il nuoto e la scherma rappresentano i due sport da cui dovrebbero arrivare il maggior numero di medaglie;sopra, “Attenti a quei due”, la coppia Lupo-Nicolai ha imparato a stupirci negli ultimi mesi con risultati entusiasmanti, chesiano proprio loro a regalare all’Italia la prima medaglia in assoluto in questa disciplina?

cialità dove l’Italia aveva vinto rispettiva-mente il Bronzo e l’Oro. Tra i nomi in poledella squadra di scherma Arianna Errigo,Elisa Di Francisca, Rossella Fiamingo, An-drea Cassarà mentre i due atleti del CentroSportivo dell’Aeronautica Militare di Vignadi Valle, Andrea Baldini e Paolo Pizzo, sonogli “outsider” che potrebbero regalare pia-cevoli sorprese. Per il nuoto la certezza èGregorio Paltrinieri che nei 1.500 sl po-trebbe regalarci delle soddisfazioni; nelsettore femminile la regina è lei FedericaPellegrini anche se dovrà fare i conti conun pool di avversarie particolarmente ag-guerrite soprattutto nei 200 metri. Rima-niamo in piscina ma ci spostiamo sultrampolino dei tuffi dove Tania Cagnottosembra essere l’unica ad avere chance; untitolo olimpionico che manca nel palmaresdella tuffatrice; un motivo in più per tifareper lei. Per il beach volley va fatto un di-scorso a parte, nonostante l’Italia nonabbia mai vinto una medaglia gli atleti che

hanno staccato un pass per Rio fanno bensperare. Nel maschile la coppia dell’aero-nautica Militare Lupo-Nicolai hanno buonechance per arrivare alle semifinali e quindiad un passo dal podio, così come le lorocolleghe del Centro Sportivo di Vigna diValle, Marta Menegatti e Viktoria Orsi Toth,che cercheranno di avere la meglio su unaconcorrenza spietata. Un altro fronte “caldo” è quello della Gin-nastica Ritmica dove le Farfalle Azzurre,guidate dall’atleta dell’A.M., Marta Pagani,sono in pole per il podio. Come abbiamodetto in apertura ci siamo soffermati solosulle discipline con più chance trala-sciando le altre, a dire il vero molte, chepotrebbero regalare delle sorprese. La no-stra speranza è quella di doverci ricrederesugli atleti che non abbiamo citato e chealla fine dei conti, i risultati, quelli veri,siano molti di più. Un augurio per gli atleti in primis ma ancheper tutto, lo sport italiano. n

foto Vivo Volley

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Per informazioni sui concorsi: www.aeronautica.difesa.it

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L’ÉLITE DEL TRIATHLONARRIVA A ROMA

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*: gli orari di questo evento sono in

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nel sito sotto indicato.

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Tutti gli eventi si svolgerannopresso la splendida cornice

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L’INGHILTERRA FA ILGRAND SLAMAl dominio inglese fa da contraltare la prestazione da dimenticare dell’Italia.

foto RBS 6 Nations

rugby

46 Azzurro Sport 1/2016

di Lucio Fratta

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L’edizione del 2016 del “6 nazioni”,verrà ricordata per il dominio del-l’Inghilterra che, sbaragliando tuttigli avversari, si è presentata allapremiazione finale a punteggio

pieno con ben 5 vittorie. Era dal 2003 che l’Inghilterra non riusciva a calareil pokerissimo; un risultato che in parte cancellal’amarezza dell’eliminazione al primo turno ai mon-diali giocati in casa. A completare il podio il Galles,partito tra i favoriti per il torneo, e l’Irlanda. A delu-dere le aspettative i francesi, partiti tra i favoriti, chechiudono a parimerito con la Scozia al penultimoposto. Un torneo da dimenticare per i transalpiniche proprio da questa esperienza cercheranno di ri-costruire una squadra partendo dal nuovo allena-tore. A chiudere la classifica l’Italia che, anche inquesta edizione non è riuscita ad evitare il white-wash (“cappotto”, in italiano) il riconoscimento pocoambito di chi non riesce a vincere neanche una par-tita. Per l’Italia si tratta della sesta volta, un primatonon lusinghiero, che dà il senso del valore di unasquadra che si è presentata a questo appunta-mento con molti giocatori con poca esperienza incampo internazionale. L’inizio con la Francia, termi-nato 23 a 21 per i transalpini al termine di una garacombattuta, aveva illuso tutti. Dalla seconda partita,invece, la squadra si è letteralmente spenta met-tendo in mostra tutti i difetti e i limiti della nostranazionale. Al di là dell’evidente divario tecnico conle altre pretendenti i giocatori azzurri non sono riu-sciti mai a mettere in difficoltà le avversarie com-mettendo errori, anche banali, in tutte le fasi delgioco. Alla fine i passivi (40 a 9 con l’Inghilterra, 36a 20 con la Scozia, 58 a 15 con l’Irlanda e 67 a 14con il Galles) parlano da soli. Una svolta è necessa-ria e il cambio in panchina, peraltro già annunciatoprima del “6 Nazioni”, segnerà sicuramente unnuovo passo. Jacques Brunel che lascerà il suo in-carico nei prossimi mesi allena l’Italia dal 2011 e,nonostante abbia ottenuto qualche vittoria, non èriuscito a dare vita a quel processo di crescita chein molti si aspettavano. n

foto Corretta Informazione

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