Cuore Azzurro n. 97 del 27/2/2014

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GOLZALO A S S O C I A Z I O N E I T A L I A N A N A P O L I C L U B 1 9 7 2 F E D E R A Z I O N E I T A L I A N A S O S T E N I T O R I S Q U A D R E C A L C I O A PAG. 9 LE FOLLIE DEL CALCIO MODERNO Magazine Magazine A PAG. 27 LA SINDROME DEL LAMA COPIA OMAGGIO PERIODICO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB - ANNO IX N. 97 - 27 FEBBRAIO 2014 A PAG. 31 LE STELLE DEL... NAPOLI

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Pubblicazione a cura dell'Ainc, l'Associazione Italiana Napoli Club in distribuzione gratuita al San Paolo e nelle edicole convenzionate. Per chiedere la vostra copia visita il sito www.ainc.it e contattaci.

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PERIODICO UFFICIALE DELL’ASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB - ANNO IX N. 97 - 27 FEBBRAIO 2014

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Max Bonardi

TUTTI I CONTI DEL PRESIDENTE

C i risiamo! Ma stasera non si può sbagliare. Il monitoviene spontaneo dopo aver visto le ultime due presta-zioni del Napoli, incapace di superare nell’ordine, pri-

ma lo Swansea nell’andata dei sedicesimi di Europa League,e poi in casa, nel posticipo di lunedì scorso, un modesto Ge-noa, che ancora una volta ha messo a nudo il problema dellastagione azzurra, ovvero che contro le squadre medio-pic-cole, l’undici di Benitez non riesce a trovare la chiave perportare a casa i tre punti. È successo in questo campionatoal San Paolo con compagini come Sassuolo, Parma, Udine-se, Chievo e ora i Grifoni. Per non parlare dei punti persi intrasferta con Cagliari, Bologna e chi ne ha più ne metta. Ese si confronta il Napoli di queste ultime due uscite conquello visto contro Roma e Milan, non più tardi di quindicigiorni fa, la rabbia dei tifosi azzurri sale a dismisura. E tra i“tifosi” si fa sentire proprio quello più autorevole, il presi-dente Aurelio De Laurentiis che mezz’ora dopo l’1-1 controla squadra di Gasperini si è fatto uscire un esplicito “mi sonorotto…”, forse riferendosi alla questione San Paolo, ma che

fotografa al meglio la preoccupazione del patron per i tantisoldi spesi per la campagna di rafforzamento (tra giugno e ilmercatino di riparazione circa 105 mln di euro, che non sonocerto bruscolini), rapportati al terzo posto in classifica, a unafinale di coppa Italia conquistata solo con uno scontro diffi-cile, e a una qualificazione agli ottavi di Europa League an-cora tutta da conquistare. Soprattutto l’andamento a strappiin campionato preoccupa don Aurelio. Si perdono punti conle squadre cosiddette facili, punti che possono essere un ha-rahiri per centrare il traguardo della qualificazione Cham-pions, punto fermo ormai del programma di crescita del club.Per fortuna che dietro al terzo posto del Napoli le altre nonstiano facendo meglio. Comunque bisogna invertire la rotta,si avvicinano gli scontri decisivi per dare un senso alla sta-gione. Già stasera, Higuain e compagni dovranno vincere sen-za patemi con quella sicurezza che hanno già mostrato inChampions prima, e a sprazzi in campionato con le cosiddettegrandi. E guai se lo Swansea, dovesse sbattere fuori il Napoli.Allora sì che inizierebbero i processi.

S arebbe oltremodo ipocrita dichiarare che il relatore di que-sta rubrica, che si spera in qualche modo possa appassio-nare o quanto meno suscitare un

minimo di dibattito non sia un filo-ar-bitri, ma la difficoltà sta spesso nelfatto di tentare in chiave giornalisticadi astrarsi dall'emozione, e pertantodal sentimento di difesa "assoluta"verso la classe arbitrale. Tutto questoper parlare oggi di Juventus - Torino, per parlare dell'arbitro Riz-zoli, per parlare di un rigore evidente non concesso. Ma andiamocon ordine: per quanto attiene la gara considerata di notevole im-portanza proprio perché un derby, il designatore fa cadere la pro-pria scelta sull'arbitro migliore in circolazione sia in Italia cheall'estero considerato che Rizzoli, è l'unico arbitro italiano checi rappresenterà in Brasile. E adesso veniamo al rigore, e a chie-derci come sia possibile che un direttore di gara di quella leva-tura, che ha il pregio di essere iper-allenato, e che per l'esperienzasi sa trovare dove deve, non abbia concesso il penalty. Le rispo-ste, quelle cattive, le conosciamo ma non le trattiamo proprio pernon mettere in discussione tutto il sistema. Chiediamoci piuttostoperché non lo abbia concesso: e qui possono venire fuori due ri-svolti, quello tecnico e quello psicologico. Per quello più banal-mente tecnico possa essere serpeggiato nella mente di Rizzoliche il fallo non c'era, ma qui avrebbe dovuto ammonire per si-mulazione e che poi, per non incorrere in questo altro errore dinatura disciplinare, abbia lasciato proseguire quasi a dimostrareche comunque vi era un normale contatto di gioco. Per quantoattiene il risvolto psicologico che nasconde per la sua naturaaspetti molto più inquietanti, può essere avvenuto che Rizzoliabbia valutato che El Kaddouri abbia accentuato la caduta, e dun-que "punendo" inconsciamente il calciatore. In conclusione, sepossiamo tentare di darne una, è che arbitrare come risaputo nonè un mestiere facile, ma questo non deve essere considerato unalibi. Piuttosto, diciamo che l'arbitro come il portiere, rispettoagli altri giocatori, ha un solo problema: quello di non avere lapossibilità di affrancarsi rispetto all'avvenuto errore.

E RIZZOLI DISSE NO

Osservatorio arbitrale

Giuseppe Gargiulo (ex arbitro)Giuseppe Gargiulo (ex arbitro)

CLASSIFICA DI SERIE A 2013/2014

26 ª G IO RNATA 2 7 ª G I ORNATA

SQUADRA P G V N P GF GSJUVENTUS 66 25 21 3 1 60 19AS ROMA 57 24 17 6 1 49 11NAPOLI 51 25 15 6 4 50 28FIORENTINA 45 25 13 6 6 45 28INTER 40 25 10 10 5 43 29VERONA 39 25 12 3 10 43 42PARMA 37 24 9 10 5 38 29TORINO 36 25 9 9 7 39 32MILAN 35 25 9 8 8 39 35LAZIO 35 25 9 8 8 33 34GENOA 32 25 8 8 9 28 32UDINESE 28 25 8 4 13 29 36SAMPDORIA 28 25 7 7 11 27 37ATALANTA 28 25 8 4 13 25 37CAGLIARI 25 25 5 10 10 23 35CHIEVO 21 25 5 6 14 19 35BOLOGNA 21 25 4 9 12 22 41LIVORNO 20 25 5 5 15 26 45CATANIA 19 25 4 7 14 19 43SASSUOLO 17 25 4 5 16 25 54

ROMA - INTER-

CAGLIARI - UDINESEATALANTA - CHIEVO

GENOA - CATANIASASSUOLO - PARMA

TORINO - SAMPDORIAVERONA - BOLOGNALIVORNO - NAPOLI

FIORENTINA - LAZIOMILAN - JUVENTUS

SABATO 1 MARZO

DOMENICA 2 MARZO

UDINESE - MILANCATANIA - CAGLIARI

JUVENTUS - FIORENTINA-

BOLOGNA - SASSUOLOCHIEVO - GENOAINTER - TORINOLAZIO - ATALANTA

PARMA - VERONASAMPDORIA - LIVORNO

NAPOLI - ROMA

SABATO 8 MARZO

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Saverio Passaretti (presidente AINC)

NAPOLI AFFETTO DA… EPATITE!!!Saverio Passaretti (presidente AINC)

LA VIGNETTA DI

Questo Swansea, squadragallese con molti giocatori

spagnoli e palleggio iberico, in bilico sulla zona-re-trocessione della Premier League, sembrava unaformazione addomesticabile, ma d’un tratto, nelleultime due partite, contro il Napoli in Europa Lea-gue (0-0) e a Liverpool (3-4) nel campionato inglese,è entrato in forma strepitosa. Ha martellato il Napolial Liberty Stadium, ha fatto soffrire il Liverpoolall’Anfield Road. Lo Swansea viene al San Paolo agiocarsi la qualificazione senza alcuna soggezione.Ha sfoderato un improvviso ritmo inglese che esaltala padronanza di palleggio dei giocatori, l’arma nuo-va dei gallesi, aggressivi e molto propositivi, che,all’andata, hanno costretto il Napoli a una costantepartita difensiva. Preoccupano le condizioni atleti-che del Napoli, spentosi nel secondo tempo contro ilGenoa. Dopo tre giorni le energie verranno recupe-rate? Se gli azzurri non avranno ritmo, grinta e ve-locità, la partita con lo Swansea sarà un tormento ela qualificazione agli ottavi di Europa League saràfortemente in forse. Lo Swansea gioca come il Napoli(4-2-3-1). Davanti alla difesa a quattro, Britton è il

guardiano aggiunto. Sugli esterni vanno come treni Dyer eRoutledge. L’ispirazione dal centrocampo viene da Shelveyo Hernandez. Il centravanti Bony lavora molto di fisico, ar-retra, aiuta il centrocampo, fa la sponda per i compagni. Sul-le fasce si sovrappongono i terzini Rangel e Davies. I cen-trocampisti sono pronti agli inserimenti per il gol (Shelveyil più pericoloso). La difesa non è imbattibile, ma all’andataChico ha contenuto Higuain. Sulle corsie, dove anche il Na-poli è ben munito (Callejon e Mertens), si deciderà proba-bilmente il match. La squadra che riesce a sfondare sugliesterni può far capitolare la difesa avversaria. Ci vorrà ungrande Higuain (a segno col Genoa e magnifico combattenteper un’ora di gioco). Gonzalo salterà la prossima trasfertaa Livorno per squalifica (come Albiol) e potrà dare tuttocontro i gallesi. Ma ci vorrà anche un grande Hamsik, im-provvisamente in ombra contro il Genoa (però magistralel’assist per il gol di Higuain). Il problema è la tenuta atletica.In calo clamoroso il Napoli contro il Genoa nella ripresa.Contro i liguri gli azzurri hanno rallentato (fallendo la vit-toria) per essere più pronti contro lo Swansea? È l’incognitadel match dopo lo 0-0 in Galles che potrebbe favorire loSwansea (un pareggio con gol lo qualificherebbe eliminandoil Napoli).Dunque, un solo obiettivo, la vittoria per passare il turno.Non ha scelta il Napoli e deve sfoderare una gran partita perspegnere la foga dei gallesi e colpirli.

di Mimmo Carratelli

ORGANO UFFICIALE DELLAASSOCIAZIONE ITALIANA NAPOLI CLUB

Sede legale: via G. Porzio, 4 - ISOLA G5 Centro Direzionale (Na)Anno IX - n° 97 - 27 febbraio 2014

Direttore responsabile: Saverio PassarettiCoordinamento giornalistico: Max Bonardi

hanno collaborato: Valerio Ceva Grimaldi, Giuseppe Gargiulo, Carlo Lon-gobardi, Bruno Marra, Marco Martone, Mario Passaretti, Fabrizio Piccolo,Giuseppe Piccolo, Riccardo Sorrentino, Carmine TasconeRegistrazione Tribunale di Napoli N. 92 del 5/12/2007

Fotocomposizione e Stampa: POLIGRAFICA RUGGIERO s.r.l.Grafica: Tiziana Astarita - Edito dalla A.I.N.C.

chiuso in redazione mercoledì 26 febbraio 2014 - ore 11,00

L a divisa giallo canarino smentisce la sua fama di dea pro-tettrice e il nostro Napoli raccoglie due deludenti pareggiin sequenza il primo in Europa League e il secondo in

campionato contro il Genoa dell’ancora imbattuto Gasperini.Un Napoli che sembra smarrire d’incanto tutto lo smalto evi-denziato nella semifinale di Tim Cup e che aveva aperto ogniobiettivo alla nostra squadra. Il tutto è iniziato in una gelidanotte inglese contro lo Swansea, dove gli unici e indiscussi pro-tagonisti sono stati i nostri portieri, prima Rafael e poi Reina,che hanno mostrato le loro qualità e hanno permesso all’undiciazzurro di conquistare un prezioso pareggio. La serata, rovinata da un brutto infortunio del giovane portiereRafael, conferma l’annata storta in tema di infortuni del nostroNapoli. Campionato finito e minima la speranza di partecipa-zione al mondiale con il povero Bigon costretto a cercare unnuovo portiere svincolato dopo aver già ingaggiato per la pros-sima stagione Andujar del Catania, una vera disdetta! Il perio-daccio è proseguito con un pareggio contro il Genoa a opera diun nostro ex calciatore, quel tale Emanuele Calaiò che, nei mi-nuti finali, ha scagliato dal suo arco una stupenda punizionedai 25 metri lasciando di stucco Pepe Reina, pareggiando ilmatch dopo una vera “perla” di Higuain, e i numerosi errori diMertens, stavolta troppo egoista. Un vero peccato in conside-razione del pareggio della Fiorentina contro il Parma che ha fi-nito la gara in nove uomini. Ennesima, dunque, l’occasionesprecata dagli azzurri, anche per un pizzico di sfortuna. E ora, esorcizzata la sfortuna, si dovrà ripartire con rinnovatoottimismo per il ritorno casalingo in Europa League contro loSwansea reduce del 3-4 contro il Liverpool. Non bisogna sot-tovalutare gli avversari qualunque sia la loro posizione in clas-sifica. Non esistono mai partite “facili”, bisognerà aggredire gli av-versari per mettere al sicuro subito il risultato senza eccessivifronzoli. Le potenzialità del Napoli sono sacrosante, forse Be-nitez dovrebbe farsi sentire di più per ottenere il massimo dallasquadra. Il periodo è topico, si susseguiranno sfide decisive sututti i fronti, stasera partiamo dall’Europa e poi il resto verrà…

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Carmine Tascone

LE LEZIONI CHE NON SI IMPARANO

S concerto, meraviglia, stupore, confusione. Sono questi imiei stati d’animo per questo Napoli che ci fa tribolare.Nella gara di lunedì sera è bastato che Gasperini facesse

una mossa tattica - far uscire Gilardino per far entrare IoannisFetfatzidis - centrocampista della nazionale greca, e quello chedi buono il Napoli aveva fatto nel primo tempo, svanisse tuttoin un botto. Un Na-poli che nella primafrazione di giocoaveva trovato il golcon una giocata diHiguain, ma che nonera riuscito a chiude-re il match, puravendo avuto diver-se occasioni per rad-doppiare, e perchéno, eventualmenteanche per fare il ter-zo gol. Anche se vadetto che pure il Ge-noa, nella prima me-tà della partita, ave-va confezionatoqualche buona pallagol neutralizzata daun attento Reina. Einvece ecco il solito vizietto, secondo tempo molle, Genoa chepareggia con una punizione gioiello di Calaiò, pubblico che fi-schia e presidente che sbotta. Ennesima occasione persa, conquesti sono 11 punti lasciati al San Paolo, insomma un film giàvisto. Di chi la responsabilità? Dei calciatori o dell’allenatore?Chissà! Ma non è la prima volta che, a mossa di un tecnico ri-vale, Benitez, grandissimo allenatore plurivincitore, si fa tro-vare impreparato e non corre ai ripari. Inoltre i cambi sono sem-pre gli stessi, il primo a uscire è sempre Hamsik, ovvero il se-

condo top layer dela squadra dopo Higuain, un calciatore checon un’invenzione, vedi l’assist dell’1-0, ti cambia il match.Inoltre nel dopo partita Rafa dice sempre cose uguali e spessonon condivisibili. Un esempio, dopo Swansea – Napoli ha dettoche la difesa ha giocato bene, ma se il Napoli non è uscito sottodi 5 gol dal Liberty Stadium, lo si deve solo ai miracoli di Ra-

fael prima e Reina do-po. E se l’approccionon sarà quello giustoci sono rischi ancheper la gara di staseracon i gallesi. Comun-que Napoli non si puòpermettere di essereeliminata dall’EuropaLeague, se così fossenon si “romperebbe”solo De Laurentiis,ma tutto il San Paolo.Lo Swansea è unasquadra rognosa cheha sulle fasce calcia-tori che corrono, ma èuna formazione cheva attaccata, e alloranon ci saranno preoc-cupazioni. Anche il

loro centravanti è pericoloso. Comunque una squadra che haspeso tanti euro per questa stagione non può avere paura di que-sti avversari. Non bisogna prendere gol, sembra una banalità,ma per il Napoli non è così. Nel campionato italiano chi prendemeno gol comanda la graduatoria. Insomma, speriamo bene.L’ultimo pensiero è per Higuain. Il Pipita è fortissimo, e va det-to che mentre l’anno scorso Cavani godeva dell’assistenza di10 calciatori, quest’anno si gioca in modo diverso, per cui quel-lo che fa Higuain ha valore doppio.

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NAPOLI - SWANSEA N. Giocatore Ruolo Classe Naz. Presenze Gol1 MICHEL VORM P 1983 OLA 3 -2 JORDI AMAT D 1992 SPA 6 -3 NEIL TAYLOR D 1989 ING 3 -4 JOSÉ CHICO FLORES D 1987 SPA 6 -6 ASHLEY WILLIAMS D 1984 ING 3 -7 LEON BRITTON C 1982 ING 3 -8 JONJO SHELVEY C 1992 ING 6 -9 MIGUEL PEREZ MICHU A 1986 SPA 3 210 WILFRIED BONY A 1988 CAV 7 211 PABLO HERNÁNDEZ C 1985 SPA 3 -12 NATHAN DYER A 1987 ING 6 -14 ROLAND LAMAH A 1987 BEL 5 -15 WAYNE ROUTLEDGE C 1985 ING 4 119 DWIGHT TIENDALLI D 1985 SUR 5 -20 JONATHAN DE GUZMÁN C 1987 OLA 6 121 JOSÉ CAÑAS C 1987 SPA 5 -22 ÀNGEL RANGEL D 1982 SPA 5 -24 ALEJANDRO POZUELO C 1991 SPA 6 -25 GERHARD TREMMEL P 1978 GER 4 -26 ÁLVARO VÁZQUEZ A 1991 SPA 4 -33 BEN DAVIES D 1993 ING 4 -42 THOMAS DAVIES P 1994 ING - -54 DAVID NGOG A 1989 FRA - -57 MARVIN EMNES A 1987 OLA 1 -

Sei tu quello nel cerchietto rosso nella foto qui sotto? Non perdere tempo...chiama subito il 338 35949 20 o il 334 104 83 81 e vinci un biglietto omaggio per il prossimo incontro del Napoli allo Sta-dio San Paolo

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N. Giocatore Ruolo Classe Naz. Presenze Gol1 CABRAL RAFAEL P 1990 BRA 1 -2 ANTONHY REVEILLERE D 1979 FRA 1 -3 BRUNO UVINI D 1991 BRA - -4 ADRIANO HENRIQUE D 1986 BRA 1 -5 MIGUEL BRITOS D 1985 URU 1 -7 JOSÉ CALLEJON A 1987 SPA 1 -9 GONZALO HIGUAIN A 1987 ARG 1 -11 CHRISTIAN MAGGIO C 1982 ITA 1 -14 DRIES MERTENS A 1987 BEL 1 -15 ROBERTO COLOMBO P 1975 ITA - -17 MAREK HAMSIK C 1987 SLO 1 -18 JUAN CAMILO ZUNIGA C 1985 COL - -19 GORAN PANDEV A 1983 MAC 1 -20 BLERIM DZEMAILI C 1986 SVI 1 -21 FEDERICO FERNANDEZ D 1989 ARG - -24 LORENZO INSIGNE A 1991 ITA 1 -25 JOSÉ REINA P 1982 SPA 1 -31 FAOUZI GHOULAM D 1991 ALG - -33 RAUL ALBIOL D 1985 SPA - -60 ANTONIO ROMANO C 1996 ITA - -85 VALON BEHRAMI C 1985 SVI - -88 GOKHAN INLER C 1984 SVI 1 -91 DUVAN ZAPATA A 1991 COL - -96 LUCA PALMIERO C 1996 ITA - -

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E ’ tornato il grande protagonista delle prime pagine deiquotidiani sportivi. Ha il volto ringiovanito e tonico dichi ha voglia di far parlare di sé e non soltanto per le vi-

cende legate al fisco e alla strenua lotta ingaggiata, assiemeal bravo avvocato Pisani, contro la Finanza italiana. Per qual-cuno sembrava addirittura che potesse rimettersi in gioco, nelvero senso della parola, tornando in campo a 53 anni compiuti.Notizia poi smentita dal campioneargentino. Diego Armando Mara-dona è un universo infinito, ancoratutto da scoprire, da ammirare e daamare. Le sue scelte suscitano co-me sempre reazioni contrapposte,critiche feroci e pacati consensi. Ilmondo mediatico del calcio, però,sembra proprio non poterne fare ameno. Maradona è tornato sullascena principale e l’ha fatto indos-sando la maglietta azzurra del Na-poli. Mai come in questo ultimoperiodo, infatti, l’ex Pibe de Oroaveva manifestato tutto il suo le-game con la nostra città, la nostal-gia per un periodo indimenticabile e il desiderio di riprovareemozioni forti assieme alla “sua” gente. Vederlo nel suo sta-dio, coccolato dalla città, in occasione della semifinale di Cop-pa Italia con la Roma, così felice, partecipe, coinvolto da an-tiche emozioni, ha fatto piacere e non solo ai tifosi del Napoli.Da queste parti il tempo e l’amore per quel ragazzo dai capelli

neri e riccioluti, sembra essersi fermato. Gli stessi cori, lo stes-so boato. Non una sola polemica, non una vicenda giudiziaria,non un gossip più o meno veritiero e nemmeno le turbolentevicende personali e familiari, hanno scalfito di un solo centi-metro l’affetto che i napoletani nutrono nei suoi confronti. Ilsuo ingresso al San Paolo ha illuminato una serata che si ap-prestava a diventare trionfale. Al resto ha pensato la magia del

calcio, capace di far accaderecose meravigliose, coinci-denze strane, misteriose co-me i due gol segnati proprionel momento del suo arrivoallo stadio. Una simbiosi in-finita che ora il furbo e scara-mantico De Laurentiis ha vo-glia di utilizzare nel miglioredei modi, offrendo a Marado-na il ruolo di Ambasciatoredel Napoli nel mondo. Uncompito che Diego, forsesenza saperlo, svolge già damolto tempo, da quando andòvia da questa città. Da allora

il suo volto, la sua immagine e la sua storia, sono in qualchemodo l’immagine stessa del Napoli nel mondo. Ufficializzaretutto questo potrebbe essere utile, al club azzurro e a Marado-na, rinvigorito nell’animo e nel fisico, battagliero come untempo, con quelle tre dita levate al cielo simbolo di una vitto-ria che gli appartiene da sempre.

Marco Martone

DIEGO E IL NAPOLI, MAGIA SENZA FINE

Fabrizio Piccolo

FASI LUNARI E LA SCOMMESSA DI RAFA

R iuscire a trovare un articolo in cui non appaiano le paro-line magiche “fase difensiva” è diventato sempre più ar-duo e la cosa vale anche per i dibattiti televisivi ma nel

frattempo mi chiedo: in che fase siamo? Io direi in “fase evolu-tiva”, perché se è vero che errori an-cora se ne contano e che amnesie im-provvise capitano, nel complesso ilmiglioramento si vede e in tutti i re-parti. Il Napoli è meno altalenante diprima, sta rafforzando i suoi punti diforza e sta lavorando su quelli debo-li: gli dà una mano un campionato incui – se Conte non s’offende – il li-vellamento è verso il basso e questoconsente alla creatura di Benitez diovviare a qualche difetto di crescitasenza fare troppi danni. Resta sicu-ramente la “fase manichea” perché ilvizio di schierarci in partiti non ce lotoglie nessuno, e allora i pro-Benitez si azzuffanno con chi met-te al bando il modulo oltranzista di don Rafaè ma è vizio antico:l’impulso di alzarsi sulla sedia e urlare o cinguettare al mondo“l’avevo detto io” non conosce ancora antidoti, rassegnarsi èquasi obbligatorio e questa forse non è una “fase” ma una co-stante. Che il Napoli vinca o perda conta fino a un certo punto,qualche “fase sbagliata” la si trova sempre. E magari certe cri-tiche fanno parte della “fase distruttiva” ma tanto Benitez se lefa scivolare addosso, altro che farne tesoro. Meno male che la

“fase offensiva” è quella che è: Higuain più Mertens più Callejonpiù Hamsik più Insigne e mettiamoci dentro anche Pandev: tantooro. Brillano gli occhi solo a pensare come sia facile migliorarlal’anno prossimo con un vice-Pipita più pronto e prolifico di Du-

van Zapata. E la “fase centrocampi-stica”? Meglio di prima, fuor di dub-bio. Jorginho offre soluzioni impor-tanti e finalmente – dopo anni di precarietà numerica – sono inquattro là in mezzo. Poi magari nelgioco delle coppie è meglio Inler conil brasiliano, così come Dzemailifunziona meglio con Behrami ma ilsolo fatto di non dover spremere perforza sempre gli stessi va annoveratocome “fase positiva”. Non cambiainvece la “fase umorale” di chi oggivuole lo scudetto e domani teme lafine di un progetto, ma per fortuna

sono pochi. Piuttosto è giusto chiedersi sulla “fase internazio-nalizzazione”. Stasera c’è lo Swansea e la chance di andare agliottavi di Europa League. Non è la Champions e lo sappiamo, maannusare l’aria europea serve sempre alla “fase di crescita”. An-dare avanti senza compromettere niente in campionato è l’ultimagrande sfida di Benitez. Sono prove tecniche di grande squadra,quella costretta da sempre a guardare da qua e da là cercando divincere tutto. Chiamatela pure scommessa. Anzi, pardon, “faseazzardante”.

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SWANSEA - NAPOLI 0 - 0Swansea (4-2-3-1): Vorm; Rangel, Chico, Williams, Davies;Canas (26' st Shelvey), Britton; Routledge, Hernandez (11'st De Guzman), Dyer (33' st Emnes); Bony. A disp.: Trem-mel, Amat, Taylor, N'gog. All. Monk

Napoli (4-2-3-1): Rafael (1' st Reina); Maggio, Britos, Hen-rique, Reveillere; Inler, Dzemaili; Insigne (29' st Mertens),Hamsik, Callejon; Higuain (39' st Pandev). A disp.: Albiol,Ghoulam, Behrami, Zapata. All. Benitez

Arbitro: Bebek (Cro)Ammoniti: Hernandez, De Guzman (S), Insigne, Maggio,Hamsik (N

Speciale Europa League

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Carlo Longobardi

LE FOLLIE DEL CALCIO MODERNO

N on è per nostalgia e neanche per una sterile compara-zione generazionale, ma bisogna dire, senza alcuna per-plessità, che il calcio, e tutto ciò che lo circonda, è cam-

biato in maniera radicale, o più semplicemente, si è adattatoai tempi. Le televisioni, attraverso le riprese in definizioneperfetta di tutti i momenti della vita dei protagonisti del circopallonaro, hanno fatto diventare gli addetti (non solo i calcia-tori) dei divi internazionali da seguire, osannare e imitare.Tutto grazie a una sovraesposizione che non ha precedenti. Sipotrà obiettare che questa è la sorte che portano in dote i cam-pioni di ogni sport, ma nessuno è comparabile sul piano nu-merico al nostro amato ambito. Tutta questa rincorsa alla vi-sione in tempo reale di ogni cosa, che ha perfino violato cat-tedrali come l’intoccabile spogliatoio, ha dato una mazzatadefinitiva alla fantasia che gli adolescenti di qualche anno faricordano benissimo. Calciatori, allenatori, telecronisti, gior-nalisti, tifosi. Tutti sono coinvolti in questa frenetica corsaalla migliore e spesso più stupida rappresentazione di sé. Maandiamo per gradi. Un tempo, la radiolina a transistor portataallo stadio, che diffondeva le splendide e irripetibili voci diSandro Ciotti ed Enrico Ameri, era uno scrigno di sorprese dapoter svelare solo in tarda serata. Quando le voci interrompe-vano la radiocronaca in corso, in maniera perentoria, signifi-cava che qualcosa di importante era accaduto: si era segnatoun gol decisivo o veramente splendido. La dovizia di partico-lari stimolava i sogni, quel gol raccontato era prima immagi-nato e poi visto. Molte volte la descrizione faceva coincidereperfettamente ciò che successivamente avrebbe trasmesso ilrassicurante 90° minuto. Oggi la voce dei telecronisti sembraraccontare ogni volta il gol di Maradona contro l’Inghilterra.Urla incredibili, su basi stereotipate, per descrivere la più ba-nale delle segnature, un inutile entusiasmo che talvolta lasciasenza parole. Altra stranezza da segnalare è relativa alla tra-sformazione dei calciatori che non saranno mai più apparte-nenti della squadra in cui giocano, ma “ex”. A ogni tocco dipalla c’è sempre la segnalazione che dice: “ecco l’ex giocatoredel…”. Oggi Rivera sarebbe l’ex giocatore dell’Alessandria.

L’esultanza dopo aver segnato è il momento più bello per ilcalciatore, l’attimo liberatorio da vivere con la più profondagioia e intensità. Fino a qualche tempo fa i calciatori “esul-tavano”. Corse forsennate, braccia alzate, mucchi con i com-pagni e fughe sotto le curve: un campionario vario ed etero-geneo che coinvolgeva tutti, spettatori e attori. Oggi dopo ilgol si assiste a una rappresentazione già scritta e non semprea proprio favore, ma contro. Contro le bandierine, gli avver-sari o le telecamere. Oro colato rispetto alle scritte sotto lemagliette che inneggiano alle famiglie (spesso dopo poco sfa-sciate), alla politica, alle religioni o a opere di bene adegua-tamente pubblicizzate, così come si conviene alle faccendefatte con il cuore. L’apoteosi si raggiunge, poi, con lo spo-gliarello della maglietta, che determina, puntualmente, l’am-monizione. Anche gli allenatori non sono immuni dalla “ri-cerca della stupidità”, che raggiunge il momento più alto diconsacrazione in caso di temporali. Gli sponsor delle squadresi affannano per fornire i più efficaci, belli e comodi giubbottiimpermeabili. Di tutti i tipi e qualità. Ma loro no, non li pos-sono indossare. Di ombrelli neanche a parlarne, si tratta diinutili oggetti obsoleti. Gli impavidi mister devono bagnarsifino alle mutande: giacche, cravatte, camicie, parrucchini,qualsiasi cosa. Sarà forse un lavacro, una giustificazione peri loro compensi faraonici o sotto ci sono accordi con le caseproduttrici di medicinali fluidificanti o cortisonici? Riman-gono, infine, i tifosi. Che non sostengono più i propri benia-mini ma urlano le proprie frustrazioni al mondo intero, chenon guardano più le partite ma filmano, e prima di filmarefotografano, e subito dopo pubblicano sui social network fo-tografie sempre uguali, che loro stessi non rivedranno mai.Una corsa a chi ottiene più “mi piace” per segnalare che si èpresenti e non “occasionali”, come se lo stadio fosse diven-tato una proprietà privata. L’elenco delle stranezze potrebbecontinuare a lungo ma mi giustificherete visto che il mio ma-ledetto wi-fi è venuto meno, il 4G non si collega ancora a do-vere, l’ipad sta dando problemi e non riesco a pubblicare lefoto che ho appena scattato….

Giuseppe Piccolo (vicepresidente AINC)

IL CALCIO TRA SPORT E INCIVILTÀ

I Il calcio è considerato il gioco più bello e appassionante delmondo eppure spesso si dimentica lo spirito di un sano e puroagonismo per sfociare in indefinibili

comportamenti. Sono i più giovani cheda sempre guardano con maggior inte-resse i propri idoli nelle varie disciplinesportive con l’intento di emularne le lorogesta, sono i protagonisti degli sport dimaggior notorietà, anche se, prevalente-mente, sono gli eroi del pallone a racco-gliere le maggiori simpatie e a essere vo-lutamente assunti come esempi da imi-tare. Ciò che sta accadendo di questitempi nel mondo della palla rotonda tut-tavia non può più costituire esempio daseguire da parte di chi si avvicina allapratica dello sport del calcio, ma soprattutto non sono più i gio-catori di maggior livello delle squadre più qualificate e più co-nosciute, a rappresentare per i giovanissimi esempi significativi

a causa di comportamenti di alcuni di essi che suscitano molteperplessità. In questi ultimi mesi infatti la situazione è mala-

mente precipitata, si assiste a svariati epreoccupanti episodi (vedi gli episodi diGenoa o il comportamento di Delio Ros-si, ex allenatore della Fiorentina). Pernon parlare poi delle gare truccate daparte di calciatori che guadagnano giàquello che vogliono e nonostante ciò, so-no direttamente responsabili di partitevendute e di scandali comportamentaliche non mancano di suscitare stupore eperplessità. Quale esempio può rappre-sentare in chiave educativa il calcio dioggi, a quale modello può assurgere peri ragazzini che guardano ai loro idoli per

poi emularli, mentre procurano solo delusioni sul piano deicomportamenti, bruciando così illusioni legate al futuro dellosport in generale e al calcio in particolare.

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Mario Passaretti

MANCA IL SALTO DI QUALITÀ

D opo la batosta di Bergamo, gli azzurri impegnati su piùfronti nel giro di 20 giorni, hanno collezionato 3 vittoriee due pareggi. En-

tusiasmante la vittoriacontro il Milan. Andatiin svantaggio, gli azzurrisono stati capaci con uncalcio emozionante di ri-baltare la situazione evincere il match contro idiavoli rossoneri con unperentorio 3-1. Poi l’at-tesissimo match di TimCup contro la Roma for-te di un vantaggio di unsolo gol nell’andata disemifinale all’Olimpico(3-2), ma prontamenteribaltato al San Paolocon uno spettacolare 3-0sotto gli occhi di DiegoArmando Maradona conun pubblico pronto aosannarlo. Ancora ilmatch in casa del Sas-suolo, apparso veramente poca roba, un match agevolmenteconcluso con il risultato di 0-2. Ecco che ritorna l'Europa Lea-

gue giovedì scorso contro lo Swansea nell'andata in Galles èfinita a reti bianche (0-0), con un Napoli privo di molti ele-

menti e alcuni apparsiun po’ stanchi per il tourde force di questo perio-do. Infine ecco la partitagiocata contro i sempreamici grifoni genoani.Risultato finale: 1-1, conun Napoli stanco ma for-se con la testa già al ri-torno di Europa Leaguedi stasera. L'importanza della qua-lificazione al turno suc-cessivo è sembrata lacausa che ha distratto gliazzurri dal match controil Genoa. Manca vera-mente poco alla sfida esappiamo che il Napolinei match delicati ha ri-sposto sempre presentefornendo grandi presta-zioni degne del pubblico

partenopeo. Saremo in tanti a spingere gli azzurri verso la vit-toria anche perché questa coppa ci piace.

TIFO IN... PARLAMENTOValerio Ceva Grimaldi

Gennaro Fenizia, ex provveditore agli studi di Napoli, perlavoro ha girato in lungo e in largo l'Italia (da qualche an-no gestisce un'attività a Roma), ma la sua fede per la squa-dra è sempre rimasta smisurata. Le sue sono parole schiet-te, da tifoso appassionato.

Cosa ne pensa del Napoli di quest'anno?Io credo che la squadra abbia delle potenzialità incredibili mafa degli errori che ti fanno dannare l'anima. Fa rabbia per co-me si sprecano delle occasioni. Diciamo che sono contento ametà: alterniamo giocate entusiasmanti a errori raccapriccian-ti.Intravede una differenza dell'approccio della squadra tracampionato e Coppe europee? Secondo me Benitez, dalla grande mentalità europea, non èancora riuscito a calarsi alla perfezione nel campionato. InChampions abbiamo giocato benissimo, forse perché abbiamoavuto un atteggiamento più prudente. Un difetto di questo Napoli? Oggettivamente la difesa è carente di qualità tecniche, e anchelo schema difensivo andrebbe migliorato. Non vedo uno sche-ma complessivo di gioco della squadra, in cui vengono coin-volti tutti i reparti. E peccato per il rendimento opaco di Ham-sik: non so se non ha voglia, se è fuori forma, se ci sono vocidi mercato...E un pregio? L'attacco, che mi piace moltissimo e che diverte: le giocate diHiguain, Mertens, Callejon - e pure Insigne si sta riprendendobene - sono davvero spettacolari.

Cosa ne pensa dellapartita di andata conlo Swansea? Non riesco a giudicar-la. Ma se il Napoligioca bene non ce n'èper nessuno. Siamoperfettamente in gra-do di vincere l'EuropaLeague. Un trofeoche, sono sicuro, ilNapoli vuole ottenere.E il campionato? Arrivare in Cham-pions attraverso ilpiazzamento al terzoposto mi pare il risul-tato minimo che sipossa raggiungere.Ma sono convinto che potremmo anche riprendere la Roma, apatto di giocare bene. Giocatore preferito? Behrami.Un ricordo personale della sua passione sportiva?Eh, andiamo un bel po' indietro negli anni. Ricordo una partitavista allo stadio Collana, sarà stato il 1954 o '55 (io sono del1950), vincemmo con i gol di Vinicio. Per andare a vedere quelmatch indossai un vestito grigio a strisce con pantaloncini cor-ti: era il più elegante che avevo, perché andare a vedere il Na-poli per me era il sogno che si realizzava.

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NAPOLI – MILAN 3-1

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Napoli (4-2-3-1): Reina; Maggio, Albiol, Fernandez, Ghou-lam; Inler (88' Dzemaili), Jorginho; Mertens, Hamsik (83'Behrami), Insigne (78' Callejon); Higuain. A disp.: Rafael,Colombo, Britos, Uvini, Henrique, Radosevic, Bariti, Pandev,Zapata. All. BenitezMilan (4-2-3-1): Abbiati; De Sciglio, Rami, Mexes, Ema-nuelson (70' Montolivo); De Jong, Essien; Abate, Taarabt,Robinho (46' Kakà); Balotelli (73' Pazzini). A disp.: Gabriel,Zaccardo, Silvestre, Constant, Muntari, Poli, Saponara, Pe-tagna. All. SeedorfArbitro: MassaMarcatori: 8' Taarabt, 11' Inler, 56' Higuain, 82' Higuain (N),

Ammoniti: Abbiati, Taarabt (M), Jorginho, Inler, Callejon (N)

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SASSUOLO – NAPOLI 0-2Sassuolo (3-4-3): Pegolo; Antei, Cannavaro, Ariaudo (36' stFloccari); Gazzola, Marrone (21' st Chisbah), Brighi, Longhi;Berardi, Floro Flores (17' st Zaza), Sansone. A disp: Pomini,Polito, Pucino, Missiroli, Mendes, Farias. All. MalesaniNapoli (4-2-3-1): Rafael; Maggio, Albiol, Fernandez, Ghou-lam; Dzemaili, Behrami (40' st Radosevic); Mertens, Hamsik(34' st Henrique), Insigne; Higuain (25' st Pandev). A disp:Reina, Colombo, Britos, Contini, Reveillere, Zapata. All. Be-nitezArbitro: CalvareseMarcatori: 37' Dzemaili, 10' st Insigne (N) Ammoniti: Marrone, Ariaudo, Longhi, Zaza (S), Insigne,Dzemaili, Radosevic (N)

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I Twenty...

Quasi due anni di vita. A settembre 2012, nel cuore di Napoli, 20 parrucchieriper uomo si riuniscono per dare vita a un progetto di ricerca nel settore del ta-glio e stile di nuove capigliature con relativa pratica, da pubblicizzare attraver-so radio, tv, riviste specializzate, mondo internet. Oggi, febbraio 2014, I Twen-ty… hanno l’onore di presentare i due campioni del mondo Federico Lucchese ePasquale De Luca.

La storia

I Twenty sono parrucchieri per uomo alla ricerca sempre di nuove tecniche e li-nee di ultima generazione per soddisfare una clientela esigente e competente.Si distinguono per la loro professionalità nell’arte delle acconciature, in primiscurando la salute dei capelli, trattandoli con prodotti appropriati per una solidacrescita, ottenendo la massima lucidità, nel rispetto del Ph della pelle, e realiz-zando la forma del design con modernissime forge. Per i tifosi azzurri, lettori diCuore Azzurro tutti i servizi per una sola persona in qualsiasi negozio I Twen-ty… col 50% di sconto.

La professionalità

Noi e il Napoli

Noi Twenty, parrucchieri uomo e donna, in collaborazione con Unique profes-sional non possiamo non tifare Napoli. Viaggeremo in Europa con lo stessoobiettivo degli azzurri, ovvero vincere contro ogni forza avversaria. La nostracarica esplosiva è una “bomba” di fiducia nel nostro team di giovanissimi talentiche odiano perdere e amano vincere! Questo è il pensiero di tutti i veri tifosi az-zurri che hanno la pelle del colore della maglia e mai la toglieranno soprattuttonei momenti di stand by. Un incoraggiamento agli azzurri a fare come noi, a te-sta alta, per poi gridare Forza Napoli!Simmo ‘e Napule paisà!!!

Il tifo

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Antonio Coppola(Zona piazza Cavour) Via Crocelle ai Vergini Napoli Tel. 339-2832308

Raffaele Mormone(Zona c.so Umberto I) p.zza Portanova, 13Napoli Tel. 347-0593031

Angelo Adamo(Zona Arenaccia) via Alessandro De Meo, 4Napoli Tel. 334-7697315

Vincenzo Garofalo(Zona p.zza Cavour) via Misericordia, 14Napoli Tel. 342-9330470

Manuel Mormile(Zona p.zza Cavour) via Crocelle ai VerginiNapoli Tel. 339-1187128

Isacco Mormone(Zona p.zza del Gesù) vico Monteleone, 15Napoli Tel. 081-0135065 327-8397727

Emanuele Mormone(Zona Soccavo – via Epomeo)via Pia, 36Napoli Tel. 393-7344331

Umberto Risidi(Zona c.so Umberto I) p.zza Portanova, 13Napoli Tel. 334-1986957

Giuseppe Palladino(Zona c.so Umberto I)p.zza Portanova, 13Napoli 334-2628729

Salvatore Noviello(zona p.zza Cavour) via Crocelle ai Vergini, 3Napoli Tel. 081-0334844

Felice Russo(Zona Capodichino)p.zza G. di Vittorio, 34Tel. 333-5847054

Davide Tulino(Zona Arenaccia) via Alessandro De Meo, 4Napoli Tel. 388-3487694

Davide Lucio(nei pressi Osp. Loreto Mare)via Luigi SerioNapoli Tel. 335-1651680

Carmine Stiano(Zona Casoria – Na)via Luigi Sturzo, 25Tel. 346-7574098

Massimiliano Stellato(Zona Casoria – Na)via Gioacchino Rossini, 29-31Tel. 338-4512389

Daniele Catalano(Zona Casoria – Na)via Gioacchino Rossini, 29-31Tel. 338-6486116

Domenico Schiano(Zona Borgo S. A. Abate)vico Martiri d’Otranto, 4Tel. 331-5820620

Barber Shop Lino Penza(Zona Borgo S. A. Abate)via S. A. Abate, 21Tel. 349-5162906

Enzo D’Anna(Zona Casoria – Na)via Tasso, 50Tel. 345-2382228339-1529571

Salvatore Palumbo(Zona Arpino - Casoria) via Giotto, 57Tel. 339-7087469

Gino Murolo(Zona Arpino - Casoria) via Giotto, 57 Tel. 366-3161369

Salvatore Lanzilli(Zona S. G. a Teduccio)corso Proto Pisani, 107-109 NapoliTel. 320-8959073

Mario Napolitano(Zona Casavatore – Na)p. Acacie via Emilio Segré, 27 Tel. 339-6716737

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NAPOLI – GENOA 1-1Napoli (4-2-3-1): Reina; Reveillere, Fernandez, Albiol,Ghoulam; Behrami, Jorginho (35' st Inler); Callejon, Ham-sik (27' st Insigne), Mertens (40' st Pandev); Higuain. Adisp.: Colombo, Contini, Henrique, Britos, Maggio, Radose-vic, Dzemaili, Pandev, Zapata. All. BenitezGenoa (3-4-3): Perin; Burdisso, De Maio, Antonini; Motta(18' st Calaiò), Matuzalem, Bertolacci, Antonelli; Konaté,Gilardino (1' st Fetfatzidis), Sculli (33' st Centurion). Adisp.: Bizzarri, Albertoni, Portanova, Marchese, Cofie, Ca-bral, Sturaro, De Ceglie. All. GasperiniArbitro: Banti

Marcatori: 13' Higuain (N), 38' st Calaiò (G)Ammoniti: Hamsik, Albiol, Higuain, Callejon, Mertens (N),Matuzalem, Sculli (G)

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NAPOLI – ROMA 3-0Speciale Cop

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Napoli (4-2-3-1): Reina; Maggio, Fernandez, Albiol, Ghoulam;Inler, Jorginho (86' Henrique); Callejon, Hamsik (76' Behra-mi), Mertens; Higuain (82' Insigne). A disp.: Rafael, Colombo,Britos, Reveillere, Dzemaili, Pandev, Zapata. All. Benitez.

Roma (4-3-3): De Sanctis; Bastos, Benatia, Castan, Torosidis(50' Maicon); Strootman, De Rossi, Pjanic (61′ Totti); Ljalic(56′ Florenzi), Destro, Gervinho. A disp.: Skorupski, Lobont,Toloi, Romagnoli, Jedvaj, Mazzitelli, Taddei, Ricci. All. GarciaArbitro: RocchiMarcatori: 33′ Callejon, 47′ Higuain, 51′ JorginhoAmmoniti: Benatia, Ljajic, Strootman (R), Maggio, Callejon(N)Espulsi: Strootman

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Corso Garibaldi, via merliani

“SINDROME DEL LAMA”, IL PALLONE RIDOTTO A UNO SPUTOBruno Marra

N on si saprà mai chi sia stato il primo a farlo, ma al mo-mento sappiamo certamente chi è stato l’ultimo. Non sap-piamo chi ha cominciato, ma sappiamo chi ha finito. Per

ora. Perché la saga dello sputo nel calcio non è credibile che siaterminata qui. Anzi se il futuro è scritto nel nostro passato, do-vremo sorbirci ancora anni di salivazione calcistica applicata.LO “STRASCINO” MONDIALE - De gustibus non dispu-tandum est, come vuole la saggezza latina ormai entrata a pienotitolo nel nostro abituale glossario. I gusti non si possono giu-dicare né disputare, ma si può certo disputare il brutto vizio di…sputare in un campo di calcio. Chiamiamola pure la “Sindromedel Lama”, giocatori che si sputano addosso che da qualche de-cennio non la fanno più franca perché sono ripresi e “sgamati”dalle telecamere con l’evoluzione mediatica. Non si tratta certodi un malvezzo confinato ai campetti periferici o al torneo deiquartieri, perché la casistica conta nomi di campioni “illustris-simi e perfetti, da fare invidia a Principi Reali”, in una fatale“livella” che non risparmia nessuno. Il primo sputo in direttaarrivò addirittura in un campionato del Mondo e, sarà un caso,proprio in Italia nel 1990. E i due litiganti erano niente menoche Frankie Rijkaard e Rudi Voller durante Germania - Olanda.Prima si presero a botte in campo, poi furono espulsi e nel tor-nare insieme negli spogliatoi decisero di sancire il patto d’onore,Rudi prese per i capelli Frankie e Frankie gli sputò in testa. In-somma scene da “strascino”. A ZIGO ZAGO C’ERA UN MAGO - Nel nostro campionatoil primo caso che ebbe un eco forte capitò in un derby Roma -Lazio. Zago prese la mira e in un faccia a faccia piazzò la suamedaglia al valore giusto nell’occhio di Simeone. Prova tv im-pietosa: tre giornate di squalifica per Carlos Zago. Il difensorebrasiliano che a Roma amavano introdurre con la canzoncina:a zigo zago c’era un mago. Nella Capitale insorsero contro lagiustizia sportiva, ma Zago mise tutti a tacere perché poche set-timane dopo in Coppa Uefa concesse il bis sputando in facciaal centrocampista del Boavista Rogerio. Anche lì la Commis-sione Uefa lo inchiodò con la prova tv. Zago però andò a difen-dersi personalmente davanti al Tribunale portando una tesi al-quanto credibile: “non ho sputato, ho soffiato dei fili d’erba”.Non è dato sapere quale erba, ma si può immaginare quella che

girava nell’aria dopo una difesa un tanti-nello fumosa. Fatto sta che la “soffiata”valse altre 4 giornate di squalifica. Dav-vero un Mago.IL MARCHIO DEL GLADIATORE -Su sponda laziale però misero sopra. Si-nisa Mihajlovic in un Lazio - Chelsea diChampions League si avvicinò a Mutu per dirgli qualcosa nel-l’orecchio, ma anziché sussurrare buttò fuori un fiotto di salivache ebbe la sua bella vetrina internazionale. Come dire: le parolegli uscirono fuori di getto. Risultato: otto giornate di squalificaper Sinisa. E salivazione azzerata per il resto della carriera. Peròovviamente la “sindrome del Lama” non poteva non avere unospaccato in Nazionale. Con il marchio del Gladiatore, una verafirma d’autore. In una Italia - Danimarca degli Europei del 2004,Totti si girò con abilità e astuzia e con uno splendido gesto tec-nico sputò in faccia a Poulsen. Pieno centro: un colpo da fuori-classe. E anche lì le telecamere non potevano far passare il ca-polavoro inosservato. Il Capitano dei Capitani però ebbe la bril-lante idea di fare ricorso facendosi difendere dall’avvocato Giu-lia Bongiono, che divenne famosa per aver fatto assolvere An-dreotti. Ma stavolta lo sputo logora chi lo fa. Totti beccò 6 gior-nate, l’Italia fu eliminata. Sputati fuori dall’Europa. LA LAVATRICE CHE PERDE - Si arriva ai tempi nostri conil duello Rosi-Lavezzi in Roma - Napoli che anticipò il San Va-lentino del 2011. Sputo fantasma per entrambi, nel senso che leimmagini non chiarirono, ma il fattaccio si evinse per deduzionedal movimento della testa del Pocho. Anche lì 3 giornate a tuttie due. Proprio un altro Napoli - Roma di pochi giorni fa in Cop-pa Italia segna l’ultimo episodio. Stavolta è roba quasi da CandyCandy rispetto ai pesanti precedenti. Strootman sputa verso lacurva napoletana. Non colpisce un avversario, ma scuote la di-gnità di migliaia di cuori azzurri. Per la “lavatrice” Kevin, unaperdita imprevista. Di stile soprattutto. Dal 1990 a oggi la Sin-drome del Lama è destinata a fare ancora proselitismi. Ce n’èper tutti i gusti. Per meglio dire, per i cattivi gusti. D’altro canto“de gustibus non disputandum est” o come recitava profetica-mente il grande Totò “de gustibus non est sputtazzellam”. E hodetto tutto…

Dal ’90 a oggi storie di squalifiche e prove televisive per quel gesto da censurare

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Attilio Marchionne

FILOTTO DI SUCCESSI: E ORA LA YOUTH LEAGUE

risultati 4a giornata ritornogirone C

PRIMAVERAIIn attesa della sfida di domani negli ottavi diYouth League contro il fortissimo Real Madrid, ilNapoli Primavera di Saurini prosegue il suo cam-mino spedito in campionato dopo la cocente de-lusione al Torneo di Viareggio. Due belle vittorie,rotonde senza subire un gol, la prima in casa colBari, regolato con un classico 2-0 e venerdì scorsoblitz a Latina dove gli azzurrini hanno maramal-deggiato uscendo vittoriosi per 3-0. E se si sommail 2-0 in trasferta col Crotone prima della compe-tizione in Versilia, ecco spiegato il balzo in avantiin classifica del Napoli, ora quarto in classifica asolo sei punti dalla Roma. La vetta, occupata dallaLazio, è ancora lontana e dista ben 13 punti. E purcon le tossine dell’impegno europeo, sulla cartaimpossibile, il match di sabato prossimo con laReggina non appare difficile. Prossimo turno: 1/3 Napoli – Reggina

risultati 5ª ritornogirone C

ALLIEVINAZIONALI

Ci sono voluti gli ultimi minuti per avere la me-glio del Bari che occupa il penultimo posto dellagraduatoria, per un Napoli Allievi che continuaad andare a corrente alternata. Prima del matchcoi pugliesi, infatti, i ragazzi di Mazzella hannopagato dazio nel derby con la Juve Stabia. Tor-nando al match di domenica scorsa a Sant’Anti-mo, ottima partenza aggressiva dei partenopei chegrazie a un pressing asfissiante rubano palla e do-po ujhna respinta del portiere passano in vantag-gio. Quando sembra che il raddoppio sia prossi-mo gli ospiti pareggiano e per gli azzurrini si fadura. Nella ripresa nuovo vantaggio partenopeoe nuovo pareggio dei biancorossi. Quando sembrache la gara debba finire pari, ecco nei minuti fi-nali il guizzo azzurro col gol decisivo. Napolisempre sesto in classifica. Prossimo turno: 2/3 Reggina - Napoli

risultati 6a ritornogirone H

GIOVANISSIMINAZIONALI

Quarta vittoria consecutiva per i ragazzi di Liguo-ri imbattuti nel girone di ritorno e posizione inclassifica più che buona col Napoli secondo a so-lo tre punti dal Palermo capolista. Questa volta afarne le spese è stato il Catanzaro, terza squadracalabrese battuta consecutivamente senza subireun gol. Dopo un inizio un po’ col freno tirato, ec-co gli azzurrini cambiare marcia, realizzare il pri-mo gol con Passeri per mettere la gara in discesa.Cosa che avviene nella ripresa dopo una clamo-rosa occasione fallita da Vasca. Il raddoppio peròè nell’aria e proprio il centravanti azzurro appro-fitta di un’indecisione del numero uno avversarioper mettere dentro. Poi, serie di sostituzioni daambo le parti e Napoli che chiude il match conDe Vena nel finale della gara.

Prossimo turno: 2/3 Nocerina - Napoli

Settore giovanile

B el filotto di successi nel week end appena passato per il vivaio azzurro. Tre belle affermazioni che rilanciano le ri-spettive aspirazioni delle compagini del Napoli. Il tutto in attesa di quella che, in caso di vittoria, sarebbe la perladella stagione, stiamo parlando dell’ottavo di finale di Youth League sul campo del fortissimo Real Madrid

Squadra Pt. G. V. N. P. Gf. Gs.LAzIO 44 17 14 2 1 56 16

FIORENTINA 40 16 13 1 2 42 15ROmA 37 17 11 4 2 42 15

NAPOLI 31 17 9 4 4 33 21LIvORNO 29 17 9 2 6 37 26CATANIA 26 17 8 2 7 20 20

PALERmO 23 16 6 5 5 28 23bARI 21 17 6 3 8 32 32

LATINA 19 17 5 4 8 23 32juvE STAbIA 18 16 4 6 6 21 25

REGGINA 16 17 4 4 9 14 24CROTONE 13 17 3 4 10 21 49TRAPANI 8 16 2 2 12 13 45

AvELLINO 3 17 0 3 14 15 56

FIORENTINA - CATANIA 3-2

BARI - CROTONE 4-1

REGGINA - LIVORNO 2-1

LATINA - NAPOLI 0-3

LAZIO - PALERMO 3-1

jUVE STABIA - ROMA 1-1

AVELLINO - TRAPANI 2-2

Squadra Pt. G. V. N. P. Gf. Gs.ROmA 48 18 15 3 0 54 10

PALERmO 44 18 13 5 0 46 9LAzIO 38 18 12 2 4 34 21

FIORENTINA 32 18 10 2 6 32 24PESCARA 28 18 8 4 6 29 23

NAPOLI 26 18 8 2 8 23 33juvE STAbIA 25 18 7 4 7 20 24

LATINA 24 18 5 9 4 20 26REGGINA 17 18 3 8 7 33 32

AvELLINO 17 18 5 2 11 14 33CATANIA 15 18 4 3 11 14 33

CROTONE 12 18 3 3 12 17 33bARI 12 18 3 3 12 26 44

TRAPANI 12 18 2 6 10 15 34

ROMA - CATANIA 4-0

NAPOLI - BARI 3-2

CROTONE - jUVE STABIA 1-2

FIORENTINA - LAZIO 1-4

PESCARA - PALERMO 1-1

AVELLINO - REGGINA 3-2

LATINA - TRAPANI 1-1

Squadra Pt. G. V. N. P. Gf. Gs.PALERmO 46 18 14 4 0 55 12

NAPOLI 43 18 13 4 1 43 10

REGGINA 40 18 13 1 4 42 18

TRAPANI 39 17 13 0 4 35 16

CATANIA 25 17 7 4 6 31 25

SALERNITANA 22 17 6 4 7 26 27

PAGANESE 21 18 5 6 7 29 30

mESSINA 21 17 6 3 8 25 30

NOCERINA 16 17 4 4 9 13 27

CATANzARO 14 16 3 5 8 15 23

CROTONE 14 18 4 2 12 17 35

vIGOR LAmEzIA 10 17 3 1 13 12 56

N. COSENzA 8 18 2 2 14 12 46

NAPOLI- CATANZARO 3-0

CROTONE- NOCERINA 0-1

PAGANESE- N. COSENZA 3-1

MESSINA- PALERMO 0-2

CATANIA- REGGINA 0-3

V. LAMEZIA- SALERNITANA 1-2

RIP. TRAPANI

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Le stelle del Napoli... A CURA DI RICCARDO SORRENTINO

N apoli - Swansea… o dentro o fuori… partendo da quello0-0 che, per come è arrivato, è una ottima base di parten-za, anche se non potremo contare su uno dei protagonisti

di quella trasferta, e cioè Rafael a cui anche le stelle fanno i mi-gliori auguri per una suapronta ripresa. Ci sarà peròReina fortunatamente, anchese, per i miei biotrend astrali,la grande differenza dallapartita di andata è in panchi-na. Infatti, se per giovedìscorso, il pesci Monk potevacontare su stelle molto com-plici, al San Paolo, invece, sa-rà la volta dell’ariete Beniteza godersi i favori di una Lunain acquario congiunta a Mer-curio che me lo fa immagina-re lucido nel gestire la partitae, soprattutto, felice a finepartita (…e certo non si puòessere felice se non per unabella qualificazione… tantopiù che Benitez è il detentoredi questa coppa). Prima di an-dare, però, ad analizzare ibiotrend astrali delle squadre, vorrei sottolineare la prestazionedel Napoli contro il Genoa. Un pareggio deludente che, all’in-segna dell’errare humanum est ma perseverare è diabolico haprovocato a fine gara i fischi del pubblico, amareggiato dall’en-nesima occasione persa di allungare sulla Fiorentina e tenere ilpasso della Roma. Ci auguriamo quindi, per trasformare questifischi in applausi, che la squadra dia il massimo per superarequesto difficile ostacolo inglese, che domenica in trasferta con-tro il Liverpool, ha dimostrato ancora una volta di essere unasquadra molto più forte dei punti che ha in classifica, di esserecapace di fare anche più gol in trasferta e che, quindi, un sologol potrebbe anche non bastare per la vittoria che serve. Fortu-natamente, rispetto alla partita di andata e alla gara con i ge-noani (lo avevo scritto sia nella mia rubrica su “il Roma” chesul mio account su FB (riccardosorrentinotris) che il rischio pa-reggio era alto), oltre a Benitez, anche per la squadra questocielo di giovedì sera è migliore. Unico grande rammarico l’as-

senza (anche secondo me colpevolmente poco ponderata) delsagittario Jorginho, che poteva essere un grande protagonista.Meno male però, che, sotto il cielo dell’incontro (Luna e Mer-curio in acquario, Sole in pesci, Venere in capricorno, Marte in

bilancia e Giove in can-cro) saranno, a parer mio,protagonisti ancora il sa-gittario Higuain e l’ac-quario Callejon, ben so-stenuti, questa volta, dalgemelli Insigne, sulle fa-sce dagli acquario Ghou-lam e Maggio, a centro-campo dall’ariete Behra-mi e, se giocherà, Dze-maili, e, anche se più asprazzi, dai leoni Hamsike, se giocherà, Pandev.Buon trend astrale anche,se verranno utilizzati, peril bilancia Henrique el’altro ariete Zapata. Uni-ci a essere un po’ ostaco-lati dalle stelle, lo scor-pione Reveilliere (che hadeluso anche con il Ge-

noa) e il toro Mertens (che però già altre volte ha dimostrato diessere più bravo dei pianeti contro). Discreti tutti gli altri gio-catori non citati. Nello Swansea invece, occhio, che sia il cen-trocampo che l’attacco è alquanto “in palla astrale”, e quindi,la partita potrebbe decidersi anche per un gol in più (perché cre-do che, difficilmente, a fine partita, ci saranno reti inviolate).Infatti hanno un biotrend astrale positivo i sagittario Dyer e Bo-ny, i gemelli Canas e, se giocherà, Emnes, l’ariete Pablo Her-nandez e, se giocheranno, Amat e N’Gog, e il portiere bilanciaVorm. Fortunatamente stelle negative in difesa per lo scorpioneRangel e il toro Davies. Partita tosta quindi, che vedo, alla fine,con esito positivo per noi perché ho valutato, oltre al biotrendmigliore di Benitez, anche il grande sostegno di noi tifosi al SanPaolo, sostegno che può essere determinante anche questa volta.Il mio pronostico stellare quindi, è un 1 che vale la qualifica-zione ai quarti di Europa League, e, poiché immagino una par-tita con gol, consiglio di giocare 1 + over.

“Le Bollette delle… stelle” LISCIA GASSATA FRIZZANTELLA

NAPOLI - SWANSEA 1 1+ OVER 1+ OVER

LUDOGORETS - LAZIO X2 GG X2

TRABZONSPOR - JUVE 1X GG GG

EINTRACHT - PORTO 1X 1X 1X

R. KAZAN - BETIS X2 GG X2

GENK - ANZHI 1 1 1

LIONE - CHORNOMORETS 1 1 1

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